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+The Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
+
+
+Title: Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, v. 14 (of 16)
+
+Author: J. C. L. Simondo Sismondi
+
+Release Date: December 5, 2013 [EBook #44363]
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: UTF-8
+
+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
+
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+
+
+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Barbara
+Magni and the Online Distributed Proofreading Team at
+http://www.pgdp.net (This file was produced from images
+generously made available by The Internet Archive)
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+
+
+
+ STORIA DELLE
+ REPUBBLICHE ITALIANE
+ DEI
+ SECOLI DI MEZZO
+
+
+ DI
+ J. C. L. SIMONDO SISMONDI
+
+ DELLE ACCADEMIE ITALIANA, DI WILNA, DI CAGLIARI,
+ DEI GEORGOFILI, DI GINEVRA EC.
+
+ _Traduzione dal francese._
+
+
+ _TOMO XIV._
+
+
+
+ ITALIA
+ 1819.
+
+
+
+
+STORIA DELLE REPUBBLICHE ITALIANE
+
+
+
+
+CAPITOLO CVI.
+
+ _I Veneziani riprendono e difendono Padova; loro guerra nel
+ Ferrarese e loro disfatta alla Polisella. Giulio II gli assolve
+ dalla sentenza di scomunica. Campagna del principe d'Anhalt
+ nello stato di Venezia e sue crudeltà._
+
+1509 = 1510.
+
+
+Tra le angustie in cui si trovò il senato di Venezia dopo la disfatta di
+Vailate, aveva presa la risoluzione di abbandonare tutti i possedimenti
+di terra ferma, d'aprire tutte le sue porte ai nemici, di richiamare
+tutte le guarnigioni, di sciogliere i sudditi dal giuramento di fedeltà,
+per ultimo di rinunciare tutto ad un tratto a ciò che per più secoli era
+stato l'oggetto della sua politica, e di ridursi egli medesimo in più
+basso stato che non avrebbe potuto farlo la contraria fortuna dopo molte
+e tutte infelici battaglie. Una così strana risoluzione veniva da molti
+risguardata come una singolare testimonianza della pusillanimità di così
+illustre senato, da altri come quella della sua profonda politica.
+Coloro che lo videro riconquistare in appresso con tanta difficoltà e
+col dispendio di tanto danaro e di tanto sangue, ciò che aveva
+abbandonato in un'ora sola, inclinavano ad accusarlo di vergognosa
+debolezza. Altri per lo contrario, i quali osservavano, che con tale
+abbandono, che aveva posto il colmo alla sua malvagia fortuna, la
+repubblica aveavi ancora posto un termine; e che dopo tale epoca aveva
+cominciato ad essere secondata da favorevoli circostanze, preferirono di
+credere che il senato avesse prevedute tali circostanze, ed
+anticipatamente calcolati tutti i vantaggi che poteva ottenere coll'atto
+romoroso, col quale si assoggettava alla sorte. La signoria, che aveva
+grandissimo interesse di far credere al popolo, che in verun tempo non
+si era mai allontanata da quella prudenza, su di cui fondava il suo
+miglior diritto al comando, si vantò in appresso d'avere colla sua
+abilità dissipata la burrasca; e tutti gli storici veneziani gli
+attribuirono in questa stessa occasione il merito della più profonda
+antiveggenza.
+
+Conviene non pertanto riconoscere che tutte le circostanze di questo
+avvenimento annunziano un grandissimo e giustissimo terrore. Tutti i
+mezzi erano in un medesimo istante venuti meno: l'armata trovavasi
+totalmente disciolta; e le poche reclute che vi si conducevano con
+inauditi sagrificj non compensavano le giornaliere perdite che arrecava
+la diserzione. Il generale, conte di Pitigliano, non meno che il suo
+collega Bartolomeo d'Alviano, allora prigioniere, erano ambidue vassalli
+di Ferdinando il Cattolico. Vero è che prima della battaglia avevano
+ricusato di ubbidire all'ordine di abbandonare il servigio de' nemici
+del loro re[1], ma poteva temersi che non fossero inaccessibili a nuove
+profferte quando fosse loro tolta ogni ragionevole speranza di buon
+successo a più ostinata resistenza. Le città, spaventate dalla minaccia
+del saccheggio e dalla ferocia degli oltremontani, non si mostravano
+altrimenti apparecchiate a sostenere un assedio per conservarsi fedeli
+alla repubblica. All'avvicinarsi di una rivoluzione, si risvegliavano le
+loro antiche fazioni, ed i Guelfi ed i Ghibellini erano a vicenda
+lusingati dalla speranza di essere protetti dal vincitore. I
+gentiluomini veneziani, incaricati del comando delle piazze, vedevansi
+esposti ad inevitabile prigionia, che avrebbe ruinate le loro famiglie
+per le esorbitanti taglie che da loro esigeva il re di Francia. Tutto
+pareva perduto; ogni cosa disperata; ed è perciò probabile che la
+maggior parte de' senatori, scoraggiati da tanta sciagura, piegassero in
+faccia ad un turbine cui credevano di non poter resistere.
+
+ [1] _Jo. Marianae de rebus Hispaniae, l. XXIX, c. XIX, p. 287._
+
+Ma se per lo contrario i più abili politici tra i _pregadi_ avevano
+calcolate le conseguenze della sommissione, i risultamenti non
+ingannarono la loro aspettazione. Più d'uno stato venne distrutto dal
+funesto errore dei popoli, che speravano di migliorare la loro sorte per
+l'invasione degli stranieri. Il peso de' mali presenti, l'illusione di
+un nuovo avvenire, persuasero spesse volte le città ad aprire le loro
+porte ai pretesi liberatori. La è cosa utilissima il non lasciar
+ignorare ai popoli che il nemico è sempre nemico. Se questo popolo non
+manca di virtù correggerà egli medesimo i vizj del proprio governo; ove
+ne manchi, li soffra pazientemente, riflettendo che non deve aspettare
+la riforma dal nemico. Tosto che questi avrà occupata la città, ed avrà
+in sua mano la provincia, non tarderà a far sentire quanto il suo giogo
+sia più duro e più vergognoso che non quello de' suoi compatriotti. In
+allora i traditori che lo avevano chiamato, e che si davano vanto d'un
+amore ipocrita per il popolo, perdono ogni credito presso i loro
+partigiani, e sono l'oggetto dell'orrore e del disprezzo de' loro
+concittadini. Di quanti vantaggi il senato veneto potè sperare dal
+subito abbandono di tutte le sue fortezze, fu questo il primo che
+raccolse. Non erano ancora passate sei settimane da che le truppe
+francesi e tedesche erano entrate nelle città veneziane, che i capi di
+parte, che le avevano chiamate, più non ardivano sostenere lo sguardo
+de' loro compatriotti.
+
+Per lo contrario se i Veneziani avessero voluto ostinarsi in una inutile
+resistenza, il delitto d'avere chiamati i nemici, che non attribuivasi
+che a pochi individui, sarebbe stato quello di tutti gli abitanti. Da
+Bergamo fino a Padova tutte le città sarebbersi rendute colpevoli di
+ribellione per evitare gli orrori d'un assedio, e tutte sarebbersi in
+conseguenza trovate costrette dalla loro ribellione a difendere i nuovi
+possessori per sottrarsi alla vendetta degli antichi padroni.
+Sciogliendole tutte dal giuramento di fedeltà, il senato diede loro
+licenza di cedere alle circostanze senza rimorsi e senza timore
+dell'avvenire. Si scaricò egli stesso di tutta l'odiosità della guerra;
+ed oltre al non avere ancora loro chiesto verun doloroso sagrificio,
+cercava pure di salvarle nell'istante medesimo in cui da loro si
+separava; lasciando così sulle spalle de' nemici tutte le vessazioni
+inseparabili dagli assedj e dalle ostili conquiste.
+
+Questa politica otteneva pure un utile risultamento sia presso le
+potenze nemiche che presso le neutrali. La coalizione di tutti contro un
+solo, quand'è offensiva, è sempre imprudente ed impolitica. Giugne tosto
+o tardi l'istante in cui ogni potenza sente il pericolo d'avere
+rovesciato l'equilibrio degli stati. Altronde ognuna, cominciando a dare
+esecuzione ai suoi progetti, vede sorgere imprevedute difficoltà ed
+ostacoli, e la divisione delle spoglie del debole diventa la prima
+cagione della divisione tra i forti. Finchè Venezia conservava una parte
+delle province destinate ad altri dal trattato di Cambrai, si andava
+dilazionando ogni discussione intorno alla nuova divisione, e la lega,
+intenta solamente a vincere rimaneva sempre unita. Ma evacuando le
+armate veneziane tutta la terra ferma, chiamarono gli alleati a dare
+immediata esecuzione al trattato di Cambrai, e permisero che si
+manifestassero tutte le gelosie ed i timori che quel trattato dovea
+produrre. Frattanto il senato avea il vantaggio di avere tra le lagune
+un sicuro asilo, ove la sede del governo, il tesoro, l'armata e la
+flotta potevano tenersi senza sospetto, aspettando che le vessazioni dei
+nemici dessero nuovi alleati alla buona causa.
+
+Mentre Massimiliano, che nulla aveva fatto, nè attenuta veruna promessa,
+proponeva di spingere ancora più in là quei successi, cui egli non aveva
+contribuito, di prendere la stessa città di Venezia, di dividerla in
+quattro giurisdizioni, fabbricando in ognuna una fortezza, e dandone una
+in guardia ad ogni potenza alleata[2], Ferdinando il Cattolico, pago
+d'avere ricuperati i suoi porti di mare, cominciava di già a desiderare
+il ristabilimento della potenza veneziana; Lodovico XII, che aveva
+acquistato tutto quanto eragli assegnato dal trattato di Cambrai, e che
+non aspirava ad occupare altri paesi, aveva licenziata la sua
+formidabile armata, e ritornava in Francia; finalmente Giulio II si
+rimproverava di avere schiacciata la Custode delle porte d'Italia, e di
+avere introdotti i barbari in seno a così bel paese. Le potenze neutrali
+tremavano per la funesta preponderanza ottenuta dagli stati
+condividenti, e quelle stesse, che per debolezza e per timore avevano
+preso parte all'alleanza, facevano voti per vederla disciolta.
+
+ [2] _Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XIX, p. 228. — Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 437._
+
+Andrea Foscolo, ambasciatore della signoria a Costantinopoli, scrisse al
+senato che il sultano Bajazette II gli aveva manifestato il dolore con
+cui udì i disastri della repubblica, ed il suo rincrescimento che i
+Veneziani non fossero a lui ricorsi, quando si videro minacciati da così
+potente lega; aggiugneva d'essere apparecchiato ad assisterli con tutte
+le sue forze di terra e di mare, come buono e fedele alleato e vicino.
+Questa notizia giunse a Venezia quasi contemporaneamente alle prime
+lettere degli ambasciatori mandati a Roma, che davano parte dell'estremo
+orgoglio con cui erano stati ricevuti da Giulio II, e delle insultanti
+sue inchieste. Aveva domandato che la repubblica abbandonasse a
+Massimiliano tutti i suoi stati di terra ferma; che rinunciasse alla
+sovranità del golfo Adriatico, ed a tutte le sue immunità
+ecclesiastiche, ed umilmente confessasse d'avere peccato contro la santa
+sede. Lorenzo Loredano, figlio del doge, propose alla signoria di
+domandare immediatamente gli ajuti del sultano contro Giulio, certo meno
+papa che carnefice de' Cristiani; ma i più savj senatori, che
+conoscevano il carattere di Giulio II, pensarono che si dovesse qualche
+cosa condonare alla di lui alterigia ed impetuoso temperamento, e che
+quando non si rompessero con lui le negoziazioni, si ridurrebbe in breve
+ad abbracciare con calore gl'interessi di quella stessa repubblica
+ch'egli sembrava ancora perseguitare[3].
+
+ [3] _P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 183._
+
+Massimiliano tenevasi sempre ai confini dell'Italia, continuando a
+passare da un luogo ad un altro, senza che i suoi più favoriti
+cortigiani ne sapessero mai il motivo. Credeva con tale profondo segreto
+d'acquistarsi nome di grande politico, come colla incessante sua
+attività quello di sommo capitano. Intanto l'armata, ch'egli avrebbe
+dovuto ragunare, ancora non trovavasi in verun luogo, e le città che gli
+si erano volontariamente date non avevano guarnigione bastante per tempi
+di pace. Leonardo Trissino con trecento fanti tedeschi e Brunoro di
+Serego con cinquanta cavalieri occupavano Padova, sebbene questa città,
+vicinissima a Venezia, fosse una delle più esposte. I gentiluomini
+padovani avevano quasi tutti abbracciato il partito imperiale, ed eransi
+tra di loro divisi i palazzi ed i poderi che avevano i Veneziani nel
+loro territorio[4]. Avevano sperato, dichiarandosi per l'imperatore, che
+otterrebbero distinzioni alla sua corte, e che col di lui appoggio
+otterrebbero di stabilire il sistema feudale nelle belle pianure della
+Lombardia. Desideravano ardentemente di far rientrare i borghesi ed i
+contadini di Padova in quello stato di abbietta sommissione, in cui
+tenevano i loro vassalli e servi i gentiluomini dell'Austria e
+dell'Ungheria. I Tedeschi non avevano comandato in Padova che
+quarantadue giorni, e la nobiltà di quella terra aveva di già avuto il
+tempo di far sentire a tutti i loro compatriotti quella arroganza che
+andava crescendo in ragione che la patria era più umiliata; ma quanto
+più la nobiltà rendevasi ligia all'Austria, la repubblica poteva avere
+maggiore fiducia nell'attaccamento di tutti i contadini e di quasi tutti
+i borghesi[5].
+
+ [4] _P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 186._
+
+ [5] _P. Bembi, l. VIII, p. 189. — Fr. Belcarii Rer. Gallic. Comm.,
+ l. XI, p. 323._
+
+Per altro il doge Loredano non credeva ancora giunto l'istante di
+riprendere l'offensiva; ma il senatore Molino comunicò ai senatori il
+coraggio di ricominciare le battaglie. L'armata francese era licenziata,
+Giulio II e Ferdinando lasciavano sperare che potrebbero staccarsi dalla
+lega: il Molino giudicò quest'istante opportuno per azzuffarsi con
+Massimiliano, e ritorgli colla forza ciò che gli era stato ceduto senza
+resistenza. Il provveditore Andrea Gritti s'incaricò di sorprendere
+Padova, ove teneva segrete intelligenze. Era cominciato il raccolto de'
+secondi fieni, ed ogni mattina entravano in città carichi di questa
+derrata tanti carri, che impedivano ai landsknechts, che stavano di
+guardia alle porte, di vedere a qualche distanza. La mattina del 17 di
+luglio Andrea Gritti fece avanzare per la porta di Coda Lunga un grosso
+convoglio di carri di fieno; ma tra il quinto ed il sesto carro
+trovavansi sei uomini d'armi veneziani, con sei pedoni dietro di loro.
+Nell'istante in cui trovaronsi entro la porta, ognuno uccise un
+landsknecht, indi suonarono il corno per chiamare i rinforzi. Il Gritti,
+che li seguiva a poca distanza, occupò la porta con quattrocento uomini
+d'armi, due mila cavaleggieri e tre mila fanti, prima che gli imperiali
+avessero potuto apparecchiarsi alle difese. Nello stesso tempo
+Cristoforo Moro, l'altro provveditore, con trecento fanti e due mila
+contadini, faceva un falso attacco al portello per deviare l'attenzione
+de' nemici[6].
+
+ [6] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XXX, p. 77._
+
+Padova era in allora, come lo è presentemente, una vastissima ma deserta
+città, i di cui quartieri sono separati dalle mura, e formano
+altrettante diverse città. In quelle strade senza abitatori la stessa
+notizia dell'attacco non aveva potuto diffondersi, ed era presa la città
+prima che la metà dei Padovani sapessero d'essere minacciati. Il
+Trissino ed il Serego si ordinarono in battaglia colla loro poca truppa
+in sulla piazza, sperando d'essere bentosto raggiunti dai gentiluomini,
+ch'eransi mostrati così zelanti per la loro causa; ma niuno si mosse per
+soccorrerli. I Tedeschi furono respinti con perdita nella fortezza, la
+quale non essendo provveduta di vittovaglie dovette arrendersi dopo
+poche ore. Non fu possibile di contenere i contadini, i quali
+saccheggiarono i palazzi di ottanta gentiluomini i più parziali per gli
+alleati, ed il quartiere degli Ebrei. La folla dei contadini del
+vicinato accorreva per aver parte al saccheggio; e per lo stesso oggetto
+partivano numerose barche da Venezia e rimontavano la Brenta ed il
+Bacchiglione; finalmente prima di sera arrivò l'intera armata del
+Pitigliano: ma i provveditori fecero bandire che cessasse il sacco sotto
+pena di morte; ed in tal modo sottrassero Padova al totale esterminio.
+All'indomani la fortezza capitolò, ed i suoi comandanti furono mandati
+prigionieri a Venezia[7].
+
+ [7] _Fr. Guicciardini, l. VII, p. 439. — P. Bembi, l. VIII, p. 190.
+ — Anon. Padov. MS. presso Muratori Ann. d'Italia, t. X, p. 50. — P.
+ Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 24. — Jacopo Nardi, l. V, p. 209. —
+ Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XX, p. 289. — Fr. Belcarii
+ Comment., l. XI, p. 324._
+
+Il giorno in cui fu ricuperata Padova si consacrò dal senato ad una
+solenne festa di rendimento di grazie: ed infatti in questo giorno potè
+fissare l'epoca del risorgimento della repubblica. Tutto il territorio
+di Padova seguì immediatamente la sorte della sua capitale. Vicenza, che
+pure trovavasi in sul punto di sollevarsi, fu a stento contenuta da
+Costantino Cominates, che v'introdusse tutte le truppe imperiali che gli
+riuscì di raccogliere. Legnago colle sue fortezze aprì le porte ai
+Veneziani, e diede loro un punto d'appoggio per essere a portata di
+attaccare come loro meglio piacesse o Vicenza, o Verona. La torre
+Marchesana, lontana otto miglia da Padova, che apriva l'ingresso del
+Polesine di Rovigo, non fu salvata che dai pronti soccorsi mandati dal
+cardinale d'Este[8].
+
+ [8] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. — P. Bembi, l. IX, p. 193._
+
+Il vescovo di Trento, che si era incaricato della difesa di Verona, non
+aveva in quella città che dugento cavalli e settecento fanti: temeva di
+vedersela tolta ad ogni istante, e chiamò in suo ajuto il marchese di
+Mantova. Questi, essendosi avanzato in sui confini del Veronese fino
+all'isola della Scala, terra aperta in riva al Tartaro, press'a poco ad
+eguale distanza tra Mantova e Verona, entrò in negoziazione con alcuni
+Stradioti, che sperava di far disertare dall'armata veneziana; ma essi
+lo ingannavano con un doppio trattato. Avevano avvisato Lucio Malvezzi e
+Zittolo di Perugia, ch'eransi segretamente recati a Legnago con dugento
+cavalli ed ottocento pedoni, e che investirono la Scala la notte del 9
+agosto. Gli Stradioti, avvicinandosi, andavano ripetendo il grido di
+guerra del marchese, onde non eccitare la diffidenza delle sue guardie:
+altronde i contadini erano tutti per loro, e loro se ne aggiunsero
+bentosto più di mille cinquecento. Boissì, luogotenente del marchese, e
+nipote del cardinale d'Amboise, venne arrestato nel suo letto e fatto
+prigioniere con tutti i suoi soldati; il Gonzaga fuggì in camicia fuori
+da una finestra, e si nascose in un campo di miglio turco; ma, scoperto
+dai contadini che ricusarono con inaudito disinteresse le prodigiose
+somme loro promesse per la sua liberazione, lo consegnarono alla
+signoria, che lo tenne in prigione nella torre del palazzo pubblico[9].
+
+ [9] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 442. — Anon. Padov. MS. presso
+ Murat. Ann. d'Italia, t. X, p. 51. — P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p.
+ 196. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 50. — Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. V, p. 210._
+
+Erasi da principio creduto che questi due così subiti rovesci avuti
+dalla lega, tratterrebbero Lodovico XII, che trovavasi tuttavia a
+Milano, e non gli permetterebbero di tornare in Francia; ma questo
+monarca, dopo d'avere conquistate le province altra volta milanesi, solo
+oggetto della sua ambizione, cominciava ad avvedersi d'avere con un
+fallace calcolo sagrificata la sicurezza del totale all'acquisto d'una
+parte. La volubilità di Massimiliano gli faceva sentire quanto poco
+potesse fidarsi d'un tale alleato, e malgrado la diffidenza che in
+allora mantenevasi viva tra questo monarca e Ferdinando, l'avanzata età
+dell'ultimo faceva prevedere vicino l'istante in cui il loro comune
+nipote riunirebbe sul di lui capo le corone della Germania a quelle
+della Spagna: allora quella stessa casa d'Austria, la di cui alleanza
+era sì poco utile, diventerebbe una pericolosa nemica, ed il
+possedimento delle province venete, che la Francia aveva poste in sua
+mano, comprometterebbero il ducato di Milano.
+
+Lodovico XII non desiderava, nè la vittoria de' Veneziani, troppo
+giustamente contro di lui irritati, nè quella di Massimiliano, che
+porrebbe tutta l'Italia a discrezione de' Tedeschi. L'imperatore
+chiedeva ragguardevoli soccorsi d'uomini e di danaro, e non era prudente
+consiglio il rifiutarli, perciocchè l'incostanza del suo carattere, e la
+conosciuta disposizione delle altre potenze, rendevano possibile agli
+occhi del re di Francia una alleanza di Massimiliano coi medesimi
+Veneziani, colla Chiesa e con Ferdinando, per iscacciare i Francesi
+d'Italia. Fra tanti dubbj e timori, accresciuti da così luminose
+vittorie, Lodovico XII risolse di lasciare ai confini del Veronese la
+Palisse con cinquecento lance, cui si unirono Bajardo e dugento
+gentiluomini volontarj; loro ordinò di soccorrere, in caso di bisogno,
+l'imperatore; ma egli tornò subito in Francia per togliersi ad ulteriori
+istanze di più potenti ajuti. Sperò che l'imperatore ed i Veneziani
+s'anderebbero reciprocamente consumando con una ruinosa guerra, e che
+Massimiliano in circostanze d'estremo bisogno gli venderebbe Verona,
+colla quale acquisterebbe la chiave dell'Italia dalla banda del
+Tirolo[10].
+
+ [10] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 441. — Fr. Belcarii Comment.
+ Rer. Gallic., l. XI, p. 324._
+
+Prima d'abbandonare la Lombardia aveva Lodovico XII conchiuso ad
+Abbiategrasso un nuovo trattato d'alleanza col cardinale di Pavia,
+legato di Giulio II. Il papa ed il re si obbligavano reciprocamente a
+difendere gli stati l'uno dell'altro, riservandosi l'uno e l'altro la
+libertà di trattare con chiunque volessero, purchè ciò non tornasse in
+pregiudizio d'una delle due parti contraenti; ma il re prometteva dal
+canto suo di non accettare la protezione di veruno mediato o immediato
+feudatario della Chiesa, espressamente annullando qualunque protezione
+di tale natura cui potesse inaddietro essersi obbligato. Distruggeva in
+tal modo i solenni trattati che aveva stipulati coi duchi di Ferrara,
+alleati ereditarj della casa di Francia. Il papa si riservava la nomina
+ai beneficj attualmente vacanti in tutti gli stati del re; ma accordava
+a Lodovico la nomina di quelli che si renderebbero in appresso
+vacanti[11].
+
+ [11] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. — Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 324._
+
+Pareva finalmente che Massimiliano cominciasse ad arrossire dell'estrema
+sua negligenza; egli risguardava la perdita di Padova come un affronto
+personale, e le sue truppe, tanto tempo aspettate, arrivavano finalmente
+ai confini. Rodolfo, fratello del regnante principe d'Anhalt, entrò nel
+Friuli con dieci mila uomini. Dopo avere attaccato invano Montefalcone,
+occupò Cadore[12], di cui uccise la guarnigione; mentre i Veneziani
+s'impadronivano di Serravalle[13] e di Belluno. Dall'altro canto il duca
+di Brunswick dovette abbandonare l'assedio di Udine, poi strinse
+Cividale del Friuli, che Giovanni Paolo Gradenigo, provveditore di
+quella provincia, valorosamente difese con cinquecento pedoni. In Istria
+Cristoforo Frangipani, generale ungaro al servizio di Massimiliano, dopo
+avere battuti i Veneziani presso Verme, occupò Castelnuovo e Raprucchio,
+mentre che Angelo Trevisani, capitano delle galere della repubblica,
+riprendeva Fiume ed attaccava Trieste. Tutte le quali province,
+diventate il teatro della guerra, erano ridotte nella più spaventosa
+desolazione, perciocchè la stessa città, lo stesso castello, erano in
+pochi giorni presi e ripresi, ed ogni volta saccheggiati. I soldati
+delle due armate erano egualmente barbari, egualmente stranieri al paese
+in cui combattevano, e la loro cupidigia nella vittoria non veniva
+contenuta da veruna disciplina. I Tedeschi, non contenti di tormentare i
+contadini che cadevano nelle loro mani, aveano ammaestrati certi cani
+per discoprire le donne ed i fanciulli appiattati ne' campi[14].
+
+ [12] Cioè il castello di Pieve di Cadore, capitale della provincia
+ di tal nome. N. d. T.
+
+ [13] Altro non può essere la Val di Sera di cui parla il nostro
+ autore. _N. d. T._
+
+ [14] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 443._
+
+Non dubitavano i Veneziani, che quando fosse tutta unita l'armata
+dell'imperatore, non attaccasse Padova; onde nulla ommisero per porla in
+istato di resistere lungamente. Vi fecero entrare il conte di
+Pitigliano, loro generale, con tutta la sua armata. Bernardino del
+Montone, Antonio de' Pii, Lucio Malvezzi e Giovanni Greco, comandavano
+la loro cavalleria, composta di seicento uomini d'arme, di mille
+cinquecento cavaleggieri e di mille cinquecento Stradioti. Erano alla
+testa di dodici mila fanti, i migliori dell'Italia, Dionigi Naldo,
+Zittolo di Perugia, Lattanzio di Bergamo e Saccoccio di Spoleti; tutti i
+quali capitani eransi acquistato gran nome nelle lunghe guerre d'Italia.
+Inoltre il senato aveva mandati a Padova dieci mila fanti, schiavoni,
+greci o albanesi, levati dalle galere della repubblica, che sebbene
+inferiori agli Italiani chiamati _Brisighella_, erano pure capaci di
+rendere importanti servigj[15].
+
+ [15] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444-451. — Pietro Bembo, l. IX,
+ p. 199. — Mémoir. du chev. Bayard, t. XV, ch. XXXIII, p. 90._
+
+I capitani veneziani avevano condotto a Padova un magnifico treno
+d'artiglieria; ed avevano approfittato dei due fiumi che attraversano la
+città per introdurvi tutte le munizioni necessarie in un lunghissimo
+assedio. I contadini di tutta la provincia, temendo il vicino arrivo de'
+Tedeschi, eransi affrettati di trasportare in Padova le messi in allora
+raccolte, e vi si erano rifugiati ancor essi colle loro famiglie e colle
+loro gregge: di modo che così vasta città, che d'ordinario era quasi
+deserta, aveva potuto raccogliere entro le sue mura una popolazione
+quasi quattro volte maggiore della consueta. Nè tanta gente erasi tenuta
+oziosa, perciocchè coll'ajuto di tante braccia si aggiunsero ogni giorno
+nuove fortificazioni al ricinto della città. Le fosse eransi riempiute
+d'acqua fin quasi al livello del terreno, le porte furono tutte coperte
+da opere avanzate, ed alle cortine, giudicate troppo lunghe, erano stati
+aggiunti nuovi bastioni. Tutte queste opere esteriori erano minate, e
+caricate le mine, onde poterle far saltare quando gli assediati fossero
+forzati ad abbandonarle. Le mura venivano sostenute in tutta la loro
+estensione da un largo terrapieno, dietro al quale erasi cavata una
+seconda fossa larga sedici braccia, ed altrettanto profonda, ed
+internamente difesa da casematte. Finalmente, al di dietro di questa
+fossa, cingeva tutta la città un nuovo baluardo ancor esso armato
+d'artiglieria. In tal modo veniva Padova difesa da una triplice linea di
+fortificazioni, che presentava quasi l'immagine di quelle che costumansi
+nell'età presente[16].
+
+ [16] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 451. — Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 327._
+
+Affinchè la costanza degli assediati fosse proporzionata agli immensi
+apparecchj destinati a sostenere l'assedio, i Veneziani vollero dare una
+luminosa prova ai Padovani ed all'armata, ch'essi associavano la
+salvezza della repubblica a quella di questa città, e che perduta questa
+non si riserbavano altre speranze. Le leggi e le costumanze della
+repubblica escludevano i gentiluomini veneziani dal servigio delle
+armate di terra, mentre gli avevano in ogni tempo incoraggiati a servire
+sulle flotte. Ma in un'assemblea del senato il venerabile doge, Leonardo
+Loredano, persuase i suoi compatriotti a deviare da quest'antica
+costumanza, ed a permettere ai giovani gentiluomini di dar prove del
+loro zelo, ovunque il loro valore potrebbe riuscire utile alla patria,
+dichiarando che i suoi due figli, Luigi e Bernardo, anderebbero a
+chiudersi in Padova con cento fanti da loro assoldati. Il suo esempio
+eccitò una nobile emulazione, e cento sessanta nobili veneziani andarono
+a rinforzare la guarnigione di Padova, tutti conducendo un numero di
+militari proporzionato alla ricchezza della loro famiglia[17].
+
+ [17] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444. — P. Bembi, l. IX, p. 199._
+
+Finalmente Massimiliano aveva raggiunta la sua armata, e stabilito il
+suo quartiere generale al ponte della Brenta, tre miglia lontano da
+Padova; mentre stava colà aspettando l'artiglieria che gli doveva essere
+condotta dalla Germania, aveva attaccati i castelli dei Monti Euganei:
+Este e Monselice furono presi d'assalto, e Montagnana capitolò. In
+appresso Massimiliano occupò Limena, dove una fortezza protegge la
+divisione delle acque della Brenta, facendone scorrere una parte verso
+Padova, e l'altra per Vico d'Arzere al mare. Di già i suoi zappatori
+avevano atterrata porzione dell'argine che impedisce al fiume di
+scorrere con tutte le sue acque pel letto naturale, quando il lavoro
+venne d'ordine dell'imperatore improvvisamente interrotto, senza che mai
+si potesse penetrarne il motivo; e fu lasciato in tal modo ai Padovani
+il godimento delle loro acque. Massimiliano aveva inoltre tentato
+d'impadronirsi del divisorio delle acque del Bacchiglione a Longara, ma
+gli Stradioti, che battevano la campagna, mai non permisero a' suoi
+guastatori di terminare i loro lavori[18].
+
+ [18] _P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 197._
+
+Quando giunse l'artiglieria tedesca, Massimiliano stabilì il suo campo
+in faccia alla porta di santa Croce; e perchè vi si trovava troppo
+esposto al fuoco degli assediati, lo trasportò avanti a quella del
+Portello, che conduce a Venezia, tra la Brenta ed il Bacchiglione. Colà
+pose il suo quartiere generale soltanto il giorno 15 di settembre, dopo
+avere guastato tutto il paese vicino, ma dopo avere altresì dato ai
+Veneziani tutto il tempo necessario per terminare i loro apparecchj di
+difesa[19].
+
+ [19] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 449. — P. Bembi, l. IX, p. 198._
+
+Trovavansi sotto gli ordini di Massimiliano, La Palisse con settecento
+lance francesi, Luigi Pico della Mirandola con dugento lance di papa
+Giulio II, il cardinale Ippolito d'Este con altrettante del duca di
+Ferrara, il cardinale Gonzaga con un numero simile di Mantova, e
+seicento uomini d'arme italiani al soldo dell'imperatore sotto diversi
+condottieri. L'infanteria consisteva in diciotto mila fanti tedeschi,
+ossia _landsknecht_, in sei mila Spagnuoli, in sei mila avventurieri di
+varie nazioni, ed in due mila Ferraresi. Eransi condotti dalla Germania
+centosei pezzi d'artiglieria montati sulle loro ruote; sei bombarde
+erano così grosse, che non si erano potute collocare sui loro carri;
+quando erano poste al loro luogo rimanevano immobili, e non potevano
+tirare più di quattro volte al giorno. Erano giunti da Milano e da
+Ferrara due altri treni d'artiglieria, ed in tutto contavansi nel campo
+dell'imperatore dugento cannoni sui loro carri. Da più secoli non eransi
+impiegate mai tante forze nell'attacco e nella difesa di una città.
+L'armata di Massimiliano ammontava dagli ottanta ai cento mila uomini, e
+sebbene non fosse quasi mai pagata, il soldato, che amava la bravura e
+la prodigalità dell'imperatore, che sapeva di essere da lui amato, e che
+si rifaceva sopra gli sventurati abitanti della mancanza di danaro del
+suo generale, non pensava ad abbandonarlo[20].
+
+ [20] _Mémoir. du chev. Bayard, par son loyal serviteur, ch. XXXII,
+ p. 84. — Mém. du jeune adventureux maréchal de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 57. — Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 450. — Petri Bembi Hist.
+ Ven., l. IX, p. 198. — Jac. Nardi, l. V, p. 211._
+
+Fin allora l'imperatore non avea dato agl'Italiani che lo spettacolo
+della sua versatilità, della sua mancanza di fede e delle sue
+prodigalità; ma ne' primi giorni dell'assedio di Padova, dispiegò ai
+loro occhi quell'attività, quell'intelligenza militare e quel valore
+personale, che rendettero ai Tedeschi tanto cara la di lui memoria. Egli
+aveva il suo alloggio nel convento di sant'Elena, lontano un quarto di
+miglio dalle mura; il suo campo, che occupava tre miglia d'estensione,
+trovavasi in quasi tutta la sua linea sotto al fuoco della piazza; e
+Massimiliano vi si esponeva continuamente. Vedevasi sempre in mezzo agli
+operaj per dirigere ed affrettarne i lavori; ed infatti colla sua
+attività le batterie si aprirono su tutta la linea nel termine di cinque
+giorni[21].
+
+ [21] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 452. — Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ V, p. 211._
+
+Quattro giorni dopo che le batterie giuocavano, furono aperte nelle mura
+diverse brecce praticabili, onde all'indomani Massimiliano ordinò in
+battaglia l'esercito per dare l'assalto; ma durante la notte i Padovani
+avevano potuto introdurre nuove acque nelle fosse, e l'attacco venne
+giudicato impraticabile, finchè non fossero diminuite. Convenne
+impiegare ventiquattr'ore per farle scolare, dopo di che Massimiliano
+attaccò il bastione che cuopre la porta di Coda Lunga; ma fu respinto;
+risoluto però di voler prenderlo ad ogni modo, fece avanzare da questa
+banda l'artiglieria francese, che allargò notabilmente la breccia, e
+dopo due altri giorni diede un secondo assalto. I fanti tedeschi e
+spagnuoli, incoraggiati dall'emulazione fra le due nazioni, penetrarono
+all'ultimo per la breccia dopo una furiosa zuffa, nella quale perdettero
+moltissima gente, e si stabilirono sul bastione. Ma non l'ebbero i
+Veneziani appena abbandonato, che diedero fuoco a tutte le mine, la di
+cui esplosione fece perire la maggior parte de' vincitori, tra i quali i
+più distinti compagni d'armi e soldati della scuola di Gonsalvo di
+Cordova[22]. Nello stesso tempo gli imperiali costernati vennero
+furiosamente attaccati da Zittolo di Perugia, e scacciati da tutte le
+opere che avevano con tanto loro danno occupate[23].
+
+ [22] _Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XX, p. 289._
+
+ [23] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. — P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 201. — Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 211._
+
+Questa rotta scoraggiò tutta l'armata, ed intiepidì l'ardore di
+Massimiliano. Gli assediati non tenevansi chiusi entro le mura; e gli
+Stradioti, che avevano voluto mantenersi ne' sobborghi, battevano
+continuamente la campagna. Vero è che non mancavano agli assedianti le
+vittovaglie, perciocchè, malgrado tutta l'autorità del governo veneziano
+e lo zelo dei contadini, non era stato possibile di spogliare affatto
+così ricca campagna; onde i saccomanni non ebbero mai bisogno di
+allontanarsi più di sei miglia dal loro quartiere per trovare munizioni
+da bocca. Ma se l'assedio si fosse protratto ancora alcun tempo, le
+truppe avrebbero all'ultimo provate le conseguenze della loro
+indisciplina e della povertà del loro capo[24].
+
+ [24] _Mém. du chev. Bayard, ch. XXXIV, p. 94._
+
+Prima che i Veneziani avessero chiusa la breccia per la quale erano
+entrati gli Spagnuoli ed i Tedeschi, e dove tanto avevano sofferto,
+Massimiliano fece proporre alla Palisse di far mettere piede a terra ai
+suoi uomini d'armi per montare all'assalto coi _landsknecht_. Ma, così
+consigliato da Bajardo, La Palisse rispose, che questo corpo francese
+era tutto composto di gentiluomini, e che non sarebbe cosa onesta il
+farli combattere in compagnia dei pedoni tedeschi, ch'erano ignobili. Se
+l'imperatore, soggiunse, voleva far mettere piede a terra a' suoi
+principi ed alla sua nobiltà tedesca, la nobiltà francese loro
+mostrerebbe la strada della breccia. Massimiliano comunicò questa
+provocante risposta ai Tedeschi, i quali risposero che non
+combatterebbero che come si conveniva a gentiluomini, cioè a cavallo.
+Massimiliano impazientato abbandonò il campo, allontanandosi quaranta
+miglia in sulla strada della Germania, e lasciando ordine ai suoi
+luogotenenti di levare l'assedio[25]. Questi ritirarono la loro
+artiglieria il tre di ottobre, sedici giorni dopo l'apertura della
+trincea, e portarono il quartiere generale a Limena, lungo la strada di
+Treviso. Dopo pochi giorni Massimiliano li ricondusse a Vicenza, ove poi
+ch'ebbe ricevuto da quel popolo solenne giuramento di fedeltà, congedò
+la maggior parte del suo esercito[26].
+
+ [25] _Mém. du chev. Bayard, ch. XXXVII et XXXVIII, p. 116-127. —
+ Mémoir. de Fleuranges, t. XVI, p. 58._
+
+ [26] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. — P. Bembi, l. IX, p. 203.
+ — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 24. — Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 328._
+
+Con questo inutile tentativo aveva Massimiliano perduta gran parte della
+sua riputazione, e Chaumont era venuto nel Veronese per conferire con
+lui. L'imperatore gli disse: che ove il re di Francia non gli desse
+potenti ajuti, troverebbesi in breve esposto ancor esso a perdere le sue
+conquiste; che i Veneziani di già pensavano ad attaccare Cittadella e
+Bassano; che non mancherebbero di portare in appresso le loro armi
+contro di Este, Monselice e Montagnana, e che il solo mezzo di tenerli a
+freno era quello di attaccare Legnago colle forze riunite francesi e
+tedesche. Ma il governo francese non era altrimenti disposto ad
+incaricarsi solo delle spese e dei pericoli di una guerra, i di cui
+vantaggi non erano suoi; e quando Massimiliano, dopo molte
+irrisoluzioni, prese la strada di Trento, La Palisse ritirò le sue
+truppe dal territorio veronese per rientrare nello stato di Milano[27].
+
+ [27] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. — Bembi Hist. Ven., l. X,
+ p. 205._
+
+Le armate di questa lega, in addietro così formidabile, eransi ritirate
+da tutte le bande. Omai i Veneziani, invece di temere per sè medesimi,
+minacciavano coloro che avevano invase le loro province; ed inoltre la
+malintelligenza cominciava ad introdursi tra i loro nemici. Lagnavasi
+Massimiliano d'essere stato abbandonato dai suoi confederati,
+incolpandoli de' suoi infelici successi. Il re di Francia si doleva del
+papa, che, fondandosi sulla circostanza che il vescovo di Avignone era
+morto nella corte di Roma, aveva conferito quel vescovado, invece di
+lasciarne la nomina al re; ed il risentimento del re si spinse
+tant'oltre, che furono per suo ordine confiscate tutte le entrate degli
+ecclesiastici romani nel ducato di Milano[28].
+
+ [28] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. — Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 329. — Parisii de Grassis Diar. Curiae Rom., t. III, p. 485. — Rayn.
+ Ann. Eccl. 1509, § 20, p. 70._
+
+Finalmente cedette Giulio II, ma suo malgrado: altero, impetuoso e ad un
+tempo diffidente, verun altro sentimento più omai non nodriva per la
+corte di Francia, che la malevolenza ed il desiderio di vendicarsi:
+fondavasi sul religioso rispetto dei popoli e sulle forze della Chiesa,
+e non voleva essere spalleggiato da verun confederato: s'alienava nello
+stesso tempo da tutti, e, se pure prendeva tuttavia qualche parte nella
+guerra, era in favore dei Veneziani. Pure non gli aveva per anco
+assolti; voleva preventivamente farli rinunciare alla giurisdizione del
+loro _Visdomino_ in Ferrara, come cosa indecente in un feudo della
+Chiesa, ed all'esclusivo diritto che si arrogavano della navigazione e
+del commercio nel mare Adriatico[29].
+
+ [29] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 456._
+
+I Fiorentini, accecati a dismisura dalla loro gelosia contro Venezia,
+desideravano prosperi successi alla lega di Cambray, ed avevano mandato
+ambasciatori a Massimiliano, quando era entrato in Italia, per regolare
+con esso lui tutte le pretese della camera imperiale, rispetto alla
+quale non avevano potuto andare d'accordo un anno prima. Massimiliano
+avanti che lasciasse Verona accolse questi ambasciatori, tra i quali
+trovavasi Pietro Guicciardini, padre dello storico. Le sue finanze erano
+affatto esauste, urgenti i suoi bisogni, e perciò le sue domande furono
+assai più moderate di quelle fatte a Macchiavelli nel 1508. Mercè il
+pagamento di quaranta mila fiorini, da farsi in quattro termini avanti
+la fine di febbrajo, assolse i Fiorentini da tutti i censi non pagati, e
+da tutte le investiture di cui potessero andargli debitori; riconfermò i
+loro privilegj su tutti i feudi imperiali ch'essi possedevano, ed
+inoltre si obbligò a non turbare, nè ad attaccare giammai il loro
+governo[30].
+
+ [30] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 454. — Jac. Nardi, l. V, p. 212.
+ — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 289. — Diario del Bonaccorsi, p.
+ 144. — Legazione del Macchiavelli a Mantova, missione del 10 di
+ novembre 1509, t. VI, p. 289._
+
+Intanto le armate Veneziane andavano facendo rapidi progressi. Il
+provveditore, Andrea Gritti, si accostò a Vicenza, e la vista delle
+insegne di san Marco cagionò subito una sollevazione in quella città, di
+cui gli furono aperte le porte il 26 di novembre. Il principe d'Anhalt,
+che ne aveva il comando, ritirossi nella cittadella con Fracassa di
+Sanseverino, ma dopo tre giorni fu costretto a capitolare[31]. Se,
+invece di perdere un tempo troppo prezioso nell'assedio di questa
+fortezza, il Gritti si fosse immediatamente recato sotto Verona, questa
+città, che di già tumultuava, gli avrebbe pure aperte le porte. Il
+vescovo di Trento, cui Massimiliano l'aveva data in guardia, ebbe tempo
+di farvi entrare trecento lance francesi sotto gli ordini di Daubignì,
+ed un grosso corpo d'infanteria spagnuola e tedesca. Non pertanto tutte
+queste truppe appena bastavano a contenere gli abitanti, i quali,
+minacciati, insultati, saccheggiati a vicenda dai soldati di tutte le
+nazioni che alloggiavano nelle loro case, ardentemente desideravano il
+paterno governo degli antichi padroni. L'armata veneziana, dopo un mal
+diretto attacco sopra Verona, si divise in due corpi, uno de' quali
+ricuperò Bassano, Feltre, Cividale e Castelnovo del Friuli, l'altro
+riprese Monselice, Montagnana ed il Polesine di Rovigo[32].
+
+ [31] _Fr. Guicciardini l. VIII, p. 458. — P. Bembi, l. IX, p. 205. —
+ Fr. Belcarii, l. XI, p. 330. — Macchiavelli Legazione a Mantova,
+ lett. 1, 17 novembre 1509, t. VII, p. 293._
+
+ [32] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 458. — P. Bembi, l. IX, p. 208.
+ — Macchiavelli Legazione lett. 4, 22 novembre 1509, ex Verona, p.
+ 298._
+
+Questo corpo d'armata, teneva ordine di dare esecuzione contro la casa
+d'Este ad una vendetta che sommamente stava a cuore alla repubblica. I
+Veneziani non sapevano perdonare al debole loro vicino, che aveva tanto
+tempo vissuto sotto la loro protezione, d'essersi approfittato dei loro
+disastri per attaccarli, quando si trovavano oppressi da tutti i loro
+nemici; l'insulto de' piccoli, che abusano del momentaneo trionfo de'
+loro alleati, eccita assai più profondi risentimenti che le più gravi
+ingiurie de' potenti. Il primo uso che far voleva il senato delle sue
+forze tendeva a dimostrare che non era poi caduto in così basso stato da
+non potersi far rispettare da un duca di Ferrara. Angelo Trevisani, che
+aveva il comando della flotta, dopo avere incendiato Trieste proponevasi
+d'attaccare Ancona, Fano o le città di Ferdinando nella Puglia; ma la
+signoria lo richiamò, e malgrado la sua ripugnanza ad innoltrarsi nel
+letto di un fiume, gli ordinò di andare, di concerto coll'armata di
+terra, a punire il duca Alfonso nella sua stessa capitale[33].
+
+ [33] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 459. — P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 207._
+
+La flotta veneziana entrò in Po per la foce delle Fornaci, bruciò
+Corbola, e si avanzò fino a Lago Scuro, bruciando lungo le due rive da
+lei percorse i palazzi, i castelli ed i villaggi. Lago Scuro è il porto
+di Ferrara sul Po; non è discosto più di due miglia dalla città; ed i
+cavaleggieri veneziani ch'erano venuti a porsi sotto la protezione della
+flotta, partivano da Lago Scuro per portare la desolazione in tutto il
+territorio ferrarese. Il gusto che aveva Alfonso, duca di Ferrara, per
+le arti meccaniche, gli aveva procurata la più bella artiglieria
+dell'Europa. La fonderia dei cannoni era stata il suo maggior
+divertimento, l'oggetto principale del suo lusso, ed ora giovò alla sua
+difesa. Egli innalzò le sue batterie a Lago Scuro, sulle rive del fiume,
+e costrinse la flotta del Trevisani a ritirarsi fin sotto a Polisella,
+ov'ella gettò l'ancora dietro una piccola isola[34].
+
+ [34] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 460. — P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 209. — P. Giovio vita di Alfonso da Este, p. 26._
+
+Per porre in tale situazione i suoi vascelli in sicuro, il Trevisani
+alzò due bastioni sulle due rive del fiume, e gli unì con un ponte. Il
+30 dicembre Alfonso tentò di sorprendere questi trinceramenti, e fu
+respinto con grave perdita. In questa zuffa fu fatto prigioniero dagli
+schiavoni Ercole Cantelmo, emigrato di Napoli, e figlio del duca di
+Sora; e perchè non potevano fra di loro accordarsi gli schiavoni
+rispetto alla divisione di così ricca preda, uno di loro gli troncò il
+capo con un colpo di sciabola. L'Ariosto invocò la compassione delle
+future età per questo giovine, uno de' più distinti cortigiani del duca,
+e l'amico del poeta[35].
+
+ [35] _Ariosto, Orlando Furioso, canto 36, st. 6-8. — Petri Bembi, l.
+ IX, p. 209. — Paolo Giovio vita di Alfonso, p. 27._
+
+Frattanto Chaumont, non volendo lasciar perire il duca di Ferrara, venne
+a Verona, e diede voce di marciare sopra Vicenza, con che sforzò
+l'armata veneziana ad allontanarsi dalla flotta per difendere gli stati
+della repubblica; il cardinale d'Este, approfittando della circostanza
+che il Trevisani non era più padrone della campagna intorno alla
+Polisella, fece di notte trasportare un grosso treno d'artiglieria in
+faccia alla flotta. Le acque del fiume erano in modo cresciute per le
+dirotte piogge, cadute in que' giorni, che le navi sorgevano quasi a
+livello delle dighe. Il cardinal d'Este fece in queste praticare alcune
+aperture, e collocarvi con grandissimo silenzio parecchi cannoni al
+dissopra ed al dissotto della flotta. Il rumore delle acque, che in
+allora scorrevano impetuose oltre l'usato, celarono i lavori del nemico
+al Trevisani, il quale non aveva altronde preveduto che il subito
+innalzamento del fiume permetterebbe di collocare l'artiglieria a fior
+d'acqua. Il 22 dicembre allo spuntare del giorno fu risvegliato dal
+continuo fuoco di queste batterie a lui ignote, ed alle quali le sue
+navi non potevano sottrarsi nella lunghezza di tre miglia. Non avendo
+sufficienti truppe da sbarco per attaccarle ed impadronirsene, perdette
+il senno, ed in cambio di far tagliare la diga del fiume, per la quale
+operazione, spargendosi le acque sul territorio ferrarese, sarebbersi in
+modo abbassate nell'alveo del fiume, che la flotta non sarebbe stata
+così esposta al fatal fuoco della batteria, egli, credendo la cosa
+affatto disperata, fuggì sopra una piccola barca in principio
+dell'azione. Quasi tutti gli equipaggi de' vascelli seguirono l'esempio
+del loro capo, quando videro una galera bruciata e due altre colate a
+fondo. Quasi due mila persone perirono sotto i colpi del nemico, o
+furono sommerse; e furono dal cardinale d'Este condotte in trionfo a
+Lago Scuro quindici galere, molte piccole navi, e sessanta bandiere. Il
+Trevisani avrebbe dovuto pagare colla sua testa tanta imprudenza e tanta
+viltà; ma così grande era il numero dei gentiluomini che avevano
+prevaricato nell'ultima campagna, che formavano un partito nello stato,
+e reciprocamente si difendevano, onde il Trevisani non fu punito che
+coll'esilio di tre anni[36].
+
+ [36] _P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 211, l. X. p. 218 — Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 462. — Fr. Belcarii, l. XI, p. 331. — Jac.
+ Nardi Hist. Flor., l. V, p. 213. — Ariosto Orl. Fur., can. III, st.
+ 57._
+
+Per tal modo la campagna del 1509 terminava pei Veneziani con una
+disfatta quasi egualmente strepitosa quanto quella che avevano avuta in
+principio. Ma la distruzione della flotta alla Polisella non ebbe le
+funeste conseguenze di quella dell'armata di terra a Vailate. Da niun
+canto trovavansi avere addosso nemici in istato di trarne vantaggio. I
+Francesi vendevano la loro protezione a Massimiliano, e si facevano
+cedere il castello di Valleggio sul Mincio, che solo mancava alla loro
+linea di difesa. Spedivano inoltre a Verona soldati e danaro per pagare
+la truppa tedesca, a condizione però che occuperebbero le principali
+fortezze di quella città; ma nemmeno con tali sussidj i generali
+tedeschi erano in grado di tenere la campagna. Bajardo, che coi Francesi
+era entrato in Verona, non sapeva trovare pascolo alla sua attività che
+combattendo cogli stratagemmi e colle sorprese il suo antagonista Gian
+Paolo Manfrone; ed intanto macchiava la sua gloria con frequenti
+crudeltà, ricordate con ostentazione dal suo leale servitore, perchè non
+venivano esercitate che sopra soldati ignobili, ai quali i gentiluomini
+non credevano dovuta niuna compassione[37].
+
+ [37] _Mémoires de Bayard, c. XXXIX e XL, p. 127-148. — Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 463._
+
+Il duca di Ferrara era ancora meno degli altri a portata di approfittare
+dei suoi vantaggi: il papa, che non perdeva veruna occasione di far
+sentire che questo duca era feudatario della Chiesa, e che di già
+pensava a riconciliarlo coi Veneziani, da loro chiese ed ottenne, che
+non spingerebbero più oltre le loro vendette contro Ferrara, e che
+restituirebbero ad Alfonso la città di Comacchio presa e bruciata il 4
+di settembre. Il duca si riputò felicissimo di potere a tal prezzo
+sospendere le ostilità[38].
+
+ [38] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 463._
+
+In principio del seguente anno 1510, i Veneziani perdettero il supremo
+comandante delle loro armate, che tanto si confaceva col suo pacato e
+cauto carattere alla prudenza del senato, sebbene a motivo della sua
+lentezza e diffidenza potesse forse accagionarsi della disfatta di
+Vailate. Niccolò Orsini, conte di Pitigliano, sfinito dalle fatiche
+sostenute nella difesa di Padova, si era fatto portare a Lonigo, nel
+territorio di Vicenza, ove morì di lenta febbre in sul finire di
+febbrajo in età di sessantott'anni. La signoria fece trasferire il suo
+cadavere a Venezia, e gl'innalzò un magnifico mausoleo con statua
+equestre nella Chiesa de' santi Giovanni e Paolo[39].
+
+ [39] _Ivi. — P. Bembi, l. X, p. 216._
+
+Frattanto i Veneziani avevano acconsentito a tutto quanto loro chiedeva
+il papa: avevano rinunciato all'appello al concilio generale; promesso
+di non frapporre ne' loro stati ostacoli alla giurisdizione
+ecclesiastica; rinunciato al diritto di nominare un visdomino in
+Ferrara, e per ultimo dato licenza a tutti i sudditi della Chiesa di
+navigare e di commerciare liberamente nel mare Adriatico[40]. Avevano
+mandata a Roma un'ambasciata composta di sei de' più riputati cittadini
+della repubblica, ed il pontefice loro accordò il 24 febbrajo del 1510,
+seconda domenica di quaresima, l'assoluzione dalle censure, senza
+imporre ai loro ambasciatori altra penitenza che quella di visitare le
+sette basiliche di Roma; levò inoltre dal ceremoniale d'assoluzione i
+colpi di bacchetta, che il papa ed i cardinali in tempo della recita del
+_Miserere_ dovevano dare agli scomunicati, colpi che in alcune fresche
+circostanze eransi scambiati in dura flagellazione sulle spalle de'
+penitenti spogliati di tutte le loro vesti[41].
+
+ [40] Il trattato di pace presso _Rayn. Ann. Eccl 1510, § 2-6, p. 73.
+ — P. Bembi, l. IX, p. 213. — Jac. Nardi, l. V, p. 213._
+
+ [41] Giornale di Paride de' Grassi, maestro delle cerimonie del
+ papa, presso il _Rayn. An. Eccl. 1510, § 7-10, p. 74. — Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 467. — P. Bembi, l. X, p. 218. — P. Giovio
+ vita di Alfonso, p. 32._
+
+Gli ambasciatori di Massimiliano e di Lodovico XII eransi caldamente
+adoperati per impedire questa riconciliazione de' Veneziani colla
+Chiesa; ma Giulio II non si lasciava facilmente svolgere dalle sue
+risoluzioni; egli aveva concepito un sommo disprezzo per Massimiliano,
+che giudicava incapace di mai eseguire ciò che aveva premeditato; invece
+Lodovico XII gli si era renduto estremamente sospetto; il papa non
+temeva meno il di lui potere che la di lui debolezza, e condiscendenza a
+tutte le volontà del cardinale d'Amboise, ch'egli risguardava sempre
+come apparecchiato a contrastargli il pontificato. Perciò Giulio II si
+adoperava caldamente per distruggere la grande autorità che Lodovico XII
+erasi nell'ultima guerra acquistata in Italia: e cercava nello stesso
+tempo di fargli muovere guerra dall'Inghilterra, di disgustarlo cogli
+Svizzeri e di staccarlo dal duca di Ferrara.
+
+Enrico VII, re d'Inghilterra, era morto il 21 aprile del 1509; e
+sebbene, morendo, avesse caldamente raccomandato a suo figliuolo, Enrico
+VIII, di tenersi in pace colla Francia, questi, potendo disporre di un
+ragguardevole tesoro, e vedendo ricercarsi avidamente la sua alleanza da
+tutte le potenze d'Europa, era montato in tanto orgoglio, che credeva di
+avere in suo potere la bilancia del continente. Nelle feste di Pasqua
+del 1510, Giulio II gli mandò la rosa d'oro, regalo in allora spedito
+ogni anno dalla santa sede a quel sovrano di cui maggiormente apprezzava
+la protezione[42]. Non pertanto, nell'istante medesimo in cui Giulio II
+gli faceva queste aperture per ridurlo ad attaccare la Francia, Enrico
+VIII soscriveva in Londra il 23 marzo del 1510 un nuovo trattato di pace
+con Lodovico XII, non riservandosi che il diritto di potere difendere la
+Chiesa quando fosse dal re di Francia attaccata[43].
+
+ [42] _Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII, p. 275._
+
+ [43] _Ivi, p. 270. — P. Bembi, l. X, p. 221._
+
+Miglior fine ebbero le pratiche di Giulio II cogli Svizzeri. Orgogliosi
+costoro per tutte le vittorie ottenute in Italia da Carlo VIII e da
+Lodovico XII, volevano che tutta la gloria ne fosse data alla loro
+fanteria; si persuadevano che le armate francesi non potessero
+combattere senza di loro, e pretendevano un prezzo assai maggiore alla
+loro alleanza. Perciò ricusavano di rinnovare il trattato, omai giunto
+al suo termine, quando la Francia non acconsentisse di accrescere di
+sessanta mila franchi l'annua pensione che loro pagava, oltre molti
+altri particolari stipendj agli uomini più autorevoli di ogni cantone.
+Lodovico XII, irritato da tale inchiesta, dichiarò che in verun modo non
+assoggetterebbe la corona di Francia all'insolenza di un'aggregazione di
+contadini e di montanari. Fece una parziale convenzione coi Valesani e
+coi Grigioni, e pensò di non aver bisogno de' soccorsi de' cantoni.
+Dall'altro canto Giulio II si era guadagnato Matteo Schiner, che nel
+1500 era stato promosso al vescovado di Sion, e che sempre erasi fatto
+conoscere accanito nemico de' Francesi. Colla di lui interposizione
+trattò colla confederazione: promise ad ogni cantone una pensione di
+mille fiorini del Reno; li persuase ad accettare la protezione degli
+stati della chiesa, facendosi accordare il privilegio di levare nella
+Svizzera, e per conto della santa sede, tutti i soldati di cui potesse
+avere bisogno[44].
+
+ [44] _Fr. Guicciardini l. IX, p. 469. — Josias Symler descriptio
+ Vallesiae et Alpium, l. II, p. 159. — Jac. Nardi, l. V, p. 215. —
+ Fr. Belcarii, l. XI, p. 335._
+
+Giulio II erasi lusingato di essersi obbligato senza limiti il duca di
+Ferrara, facendogli restituire la città di Comacchio, e non lasciando
+che i Veneziani lo attaccassero durante l'inverno. Era questi il solo
+feudatario della Chiesa cui avesse mostrato de' riguardi, e perciò se ne
+riprometteva un'illimitata ubbidienza: ma estrema fu la di lui collera,
+quando vide il duca di Ferrara stringere sempreppiù i legami che aveva
+colla Francia, e rendere la sua politica subbordinata a quella di
+Lodovico XII. Siccome il papa era tuttavia in pace con questo monarca, e
+non si dipartiva dal trattato di Cambray, non poteva ascrivere a delitto
+ad Alfonso un'alleanza, che a niente l'obbligava che contrario fosse ai
+suoi doveri verso la santa sede. Andò perciò in traccia di altri torti:
+gli fece proibire di far sale a Comacchio in pregiudizio delle saline
+pontificie stabilite a Cervia. Rispose Alfonso, che quando i Veneziani
+possedevano Cervia, lo avevano per forza obbligato ad una convenzione,
+che gli vietava di raccogliere il sale che la natura formava sul di lui
+territorio; ma che non era stretto dalla stessa obbligazione verso la
+Chiesa, e che Comacchio, ove raccoglieva il sale, non era altrimenti un
+feudo della santa sede, ma dell'impero. Voleva Giulio II annullare
+nuovamente il contratto dotale fatto da Alessandro VI pel matrimonio di
+sua figlia; chiedeva che l'annuo censo pagato da Ferrara fosse portato
+dai cento fiorini ai quattro mila, e che i varj castelli di Romagna,
+recati da Lucrezia Borgia in dote ad Alfonso, fossero renduti alla
+Chiesa. Rispondeva il duca che il suo trattato con Alessandro VI era
+della stessa natura di tutti quelli che stipulava la Chiesa; ch'era
+stato sanzionato colle medesime autorità, e che, non avendolo egli
+violato, non era giusto che l'altra parte contraente si sciogliesse
+dalle sue obbligazioni[45].
+
+ [45] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 470. — Raynaldi, Ann. Eccl. 1510,
+ § 13, p. 75._
+
+Lodovico XII prendeva le difese del duca di Ferrara, in virtù del
+trattato con cui erasi obbligato a proteggerlo pel prezzo di trenta mila
+ducati. Ma questo stesso trattato era un nuovo delitto agli occhi del
+papa, perchè contrario alla lega di Cambray ed alla posteriore
+convenzione di Abbiate Grasso. Lodovico XII, che temeva di romperla
+affatto coll'impetuoso pontefice, cercava invano espedienti per
+conservare la sua influenza sul ducato di Ferrara, risguardato come
+importantissimo alla sicurezza del Milanese, e per soddisfare Giulio II
+riconciliandolo con Alfonso[46].
+
+ [46] _Fr. Guicciardini, l. IX, p, 472. — Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 338._
+
+Non avendo avuto effetto queste negoziazioni, Lodovico XII giudicò
+conveniente di stringere più intimamente la sua alleanza con
+Massimiliano, e di ricominciare la guerra contro Venezia con forze
+abbastanza considerabili da intimidire il papa, e troncare tutte le di
+lui pratiche. Chaumont entrò nel Polesine di Rovigo con mille
+cinquecento lance, e dieci mila fanti di diverse nazioni. A questi
+aggiunse Alfonso dugento uomini d'armi, cinquecento cavaleggieri, e due
+mila fanti; dal canto suo il principe d'Anhalt trasse fuori da Verona
+l'armata imperiale, composta di trecento lance francesi, di dugento
+uomini d'armi, e di tre mila fanti tedeschi; e dopo essersi unito a
+Chaumont tutta l'armata si avanzò alla volta di Vicenza[47].
+
+ [47] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 471. — P. Bembi Hist. Ven., l. X,
+ p. 228._
+
+Per fare testa a quest'invasione, i Veneziani erano impazienti di dare
+un successore al conte di Pitigliano. I diversi condottieri che si erano
+separatamente obbligati al loro servigio, non erano subbordinati gli uni
+agli altri, e tale era la vicendevole gelosia, che, dando la preferenza
+ad alcuno di loro, il senato temeva di dare motivo a tutti gli altri di
+ritirarsi. D'uopo era, per soddisfare al loro amor proprio, che il
+generalissimo fosse principe sovrano. Questa difficoltà consigliò la
+signoria a dare il comando delle sue truppe a Francesco Gonzaga, duca di
+Mantova, ch'ella teneva allora in prigione. Il doge lo fece venire in
+palazzo e gli comunicò quest'inaspettata disposizione, che fu ricevuta
+colla più alta riconoscenza. Il doge si limitò soltanto a chiedergli un
+pegno della sua più che dubbiosa fedeltà; Gonzaga offrì tosto in
+ostaggio suo figlio Federico, e scrisse subito alla consorte di
+consegnarlo ai Veneziani. Ma la Marchesana ed il suo consiglio erano
+affatto devoti alla Francia, e, non volendo esporsi al risentimento de'
+Francesi e de' Tedeschi, che da ogni banda circondavano lo stato di
+Mantova, ricusarono di consegnare il figlio, e Francesco Gonzaga restò
+prigioniere[48].
+
+ [48] _P. Bembi Ist. Ven., l. X, p. 223._
+
+In allora i Veneziani cercarono un generale tra i feudatarj della
+Chiesa, a ciò il papa acconsentendo. Avevano essi assoldati due Vitelli
+di città di Castello, nipoti di quel Vitellozzo, che Cesare Borgia aveva
+fatto perire: a Lorenzo Orsini, signore di Ceri, che ottenne poi tanta
+celebrità sotto il nome di Lorenzo di Ceri, avevano dato il comando di
+tutta la loro infanteria; ed all'ultimo risolsero di dare il bastone di
+generalissimo a Gian Paolo Baglioni di Perugia, che, per le sue aderenze
+colla repubblica fiorentina, aveva dato luogo a molti dubbj intorno alla
+sua fedeltà, e che non pertanto si mostrò degno della confidenza in lui
+dal senato riposta[49]. L'armata, che la repubblica gli affidava, era in
+allora composta di seicento uomini d'armi, di quattro mila cavaleggieri
+e Stradioti, e di otto mila fanti; e non trovandosi abbastanza forte per
+resistere all'armata combinata de' Francesi e degl'imperiali, si andò
+sempre ritirando, abbandonando il Vicentino ai nemici fino alla
+Brentella, ove si afforzò. Era in tal luogo coperta da tre fiumi, dalla
+Brenta, dalla Brentella e dal Bacchiglione, mentre che faceva custodire
+Treviso e Mestre da sufficienti guarnigioni[50].
+
+ [49] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 469. — P. Bembi, l. X, p. 227._
+
+ [50] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 473. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 339._
+
+Gli sventurati Vicentini trovavansi esposti a tutta la ferocia de' loro
+nemici. I Veneziani non avevano creduta la loro città in istato di
+tenere lungamente, ove fosse assediata, e non vollero esporsi a perdere
+la guarnigione che avrebbe dovuto difenderla. I Vicentini spedirono una
+deputazione al principe d'Anhalt, generale di Massimiliano, per
+impetrare grazia. Ma il principe, che stava in Vicenza quando si era
+sollevata la città, rispose che i Vicentini erano colpevoli di
+ribellione contro il loro legittimo sovrano l'imperatore; che altro
+partito loro non restava che quello di porre a sua discrezione i loro
+beni, l'onore e la vita, senza lusingarsi ch'egli chiedesse così
+assoluta sommissione soltanto per dare maggiore risalto alla sua
+magnanimità, loro perdonando; che anzi dichiarava di volerli a sua
+discrezione, perchè Vicenza fosse al mondo miserando esempio del castigo
+che merita la ribellione[51].
+
+ [51] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 474. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 339._
+
+I deputati Vicentini non riportarono ai loro compatriotti che questa
+desolante risposta; ma l'insolente barbarie dei Tedeschi contribuì ad
+ingannare la loro cupidigia. Fin dal principio della guerra i Vicentini
+avevano dovuto affaticarsi sempre nel salvare le loro ricchezze dal
+saccheggio. Non essendo la città loro lontana più di diciotto miglia da
+Padova, aveva colà poste in sicuro le loro donne, i figli, ed i migliori
+effetti. Il corso del Bacchiglione aveva facilitato il trasporto delle
+cose loro: onde quando si avvicinarono i Tedeschi, gli uomini seco
+trasportarono anche gli oggetti di minore importanza che tuttavia
+restavano in Vicenza; e questa città, abbandonata dal principe d'Anhalt
+al saccheggio, non satollò in verun modo la cupidigia dei suoi
+soldati[52].
+
+ [52] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 477._ — Sembra che in allora,
+ dietro i consigli di Chaumont, siasi accontentato di una
+ contribuzione di 50,000 ducati per salvare le case. _P. Bembi, l. X,
+ p. 225. — Gio. Cambi, p. 238._
+
+Parte de' Vicentini e degli abitanti delle vicine campagne avevano
+scelto un altro luogo di rifugio. Ne' monti, alle di cui falde è posta
+Vicenza, trovasi un vasto sotterraneo, chiamato la grotta di Masano o di
+Longara, scavata dalla mano degli uomini per levarne le pietre che
+servirono a fabbricare Vicenza e Padova. Assicurasi che si stende a
+molta profondità, formando un labirinto, i di cui scompartimenti non
+comunicano gli uni cogli altri che per mezzo di angusti passaggi, e che
+talvolta sono pure occupati dalle acque.
+
+Non avendo questo sotterraneo che un angusto ingresso, può facilmente
+essere difeso, e nella precedente campagna aveva servito di rifugio agli
+abitanti del vicinato. Vi si erano ritirati coi loro effetti sei mila
+sventurati; le donne ed i fanciulli occupavano il fondo della grotta,
+gli uomini ne custodivano l'ingresso. Un capitano di avventurieri
+francese, chiamato l'Herisson, scoprì questo ritiro, ed invano cercò di
+penetrarvi colla sua truppa; vietandoglielo l'oscurità e gli andirivieni
+del luogo; ma risolse di soffocarvi tutti coloro che vi si trovavano, e
+perciò riempì di fascine la parte che aveva occupata, e vi appiccò il
+fuoco. Alcuni gentiluomini Vicentini, che trovavansi tra i rifugiati,
+supplicarono allora i Francesi, che fosse loro permesso di redimere con
+una taglia sè stessi, le loro mogli e figli, e tutti coloro che
+appartenevano a nobil sangue. Ma i contadini, loro compagni
+d'infortunio, gridarono che tutti dovevano assieme perire o salvarsi.
+Frattanto tutta la caverna ardeva, e la sua bocca rassomigliava quella
+di una fornace. Gli avventurieri aspettarono che il fuoco avesse
+terminati i suoi guasti, prima di visitare il sotterraneo e di estrarne
+la preda acquistata con tanta crudeltà. Tutti i miseri rifugiati erano
+periti soffocati, ad eccezione di un giovinetto, che, trovandosi vicino
+ad uno spiraglio, riceveva un poco d'aria. Verun corpo era stato
+danneggiato dal fuoco, ma la sola loro attitudine faceva conoscere le
+angosce che sofferte avevano prima di morire. Molte donne gravide
+avevano partorito fra que' tormenti, ed i loro figliuoli erano morti
+colle madri. Quando gli avventurieri portarono la loro preda al campo, e
+raccontarono come l'avevano conquistata, eccitarono l'universale
+indignazione: il cavaliere Bajardo recossi alla caverna col carnefice
+dell'armata, e fece appiccare in sua presenza, in mezzo a questa scena
+d'orrore, due di que' miserabili che avevano acceso il fuoco. Ma nè pure
+questo castigo potè presso gl'Italiani cancellare la memoria di tanta
+inumanità[53].
+
+ [53] _Mémoires du chev. Bayard, c. XL, p. 152. — Mém. de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 55. — Fr. Guicciardini, l. IX, p. 477. — P. Bembi, l. X,
+ p. 225. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 340. — Gio. Cambi, Ist. Fior., p.
+ 239._
+
+Altronde la negligenza di Massimiliano nel mandare il soldo alle sue
+truppe esponeva le città, in cui queste soggiornavano, alle più crudeli
+vessazioni: la sola Verona, dice il Fleuranges, ch'era presente, fu
+saccheggiata tre volte in una settimana dai Landsknecht, che non avevano
+nè viveri, nè denaro[54]. Massimiliano sempre loro annunciava
+l'imminente suo arrivo, ma omai cominciavasi a non prestar fede alle sue
+parole, o alle sue promesse, ed i soldati Tedeschi, impazienti di
+aspettare inutilmente, partivano senza congedo.
+
+ [54] _Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 63._
+
+Il Chaumont, gran maestro di Francia e governatore di Milano, era oramai
+stanco di continuar solo una guerra, i di cui frutti non erano raccolti
+dal suo padrone. Prima per altro di ritirarsi, trovò conveniente di
+porre in sicuro le precedenti sue conquiste, impadronendosi della città
+e del porto di Legnago, che, posto in su le due rive dell'Adige, dava ai
+Veneziani grandissima facilità di portare la guerra su quello de' vicini
+stati che meglio amassero di attaccare.
+
+La guarnigione di Porto Legnago aveva avuta la precauzione d'inondare
+tutto all'intorno il paese posto sulla sinistra dell'Adige; ma il
+capitano Molard, entrando co' suoi avventurieri, che formavano la
+vanguardia di Chaumont, nell'acqua fino al petto, sloggiò la fanteria
+italiana, la pose in fuga, e la inseguì con tanta rapidità, ch'entrò
+insieme alla medesima in Porto Legnago. Tentarono i fuggiaschi di
+attraversare l'Adige, ma vi si annegarono quasi tutti. La guarnigione
+della città, posta sulla destra del fiume, non tenne miglior contegno.
+Carlo Marino, provveditore veneziano, fu il primo ad abbandonare
+vilmente il suo posto, per salvarsi nella cittadella, ch'egli rese
+bentosto per capitolazione, restando così prigioniere de' Francesi con
+tutti i gentiluomini veneziani, mentre i soldati furono rimandati
+senz'armi[55].
+
+ [55] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. — P. Bembi, l. X, p. 226. —
+ Fr. Belcarii, l. XII, p. 340. — Jac. Nardi, l. V, p. 214. — P.
+ Giovio vita di Alfonso, p. 35. — Mémoires du cheval. Bayard, c. XL,
+ p. 149._
+
+Il piacere che poteva dare a Chaumont la conquista di Legnago, venne
+amareggiato dalla notizia, che colà ricevette della morte di suo zio, il
+cardinale d'Amboise, al di cui favore andava egli debitore della sua
+rapida fortuna. Giorgio d'Amboise, che aveva esercitato il più assoluto
+impero sul suo padrone, e che, dopo la coronazione di Lodovico XII,
+aveva solo diretta la politica francese, era morto a Lione il 25 di
+maggio del 1510. Sebbene i suoi talenti non si sollevassero oltre la
+mediocrità, la di lui perdita fu universalmente compianta: egli, se non
+altro, intendeva gli affari, e conosceva le potenze con cui la Francia
+doveva trattare, ed i varj loro interessi; invece Lodovico XII, il
+quale, dopo la morte del suo favorito, pretese di governare da sè solo,
+non aveva nè conoscenza degli uomini e delle cose, nè memoria, nè
+applicazione. Diventato geloso della propria autorità, più non permise
+che i ministri operassero in di lui nome, senza consultarlo; e non
+osando questi ricordargli ciò che poteva riuscirgli spiacevole, la
+negligenza e la dimenticanza facevano andare a male i migliori progetti.
+Florimondo Robertet che successe al cardinale nella direzione delle
+finanze e degli affari esteri, non dissimulò egli stesso a Niccolò
+Macchiavelli, che in allora trovavasi legato della repubblica fiorentina
+in Francia, il danno grandissimo che la morte del suo predecessore
+cagionerebbe agli affari[56].
+
+ [56] _Macchiavelli Legaz. alla corte di Francia, lettera 16 da Blois
+ del 2 settembre 1510, t. VII, p. 380. — Mém. de Bayard c. XL, p.
+ 151._
+
+Al cardinale d'Amboise devono ascriversi quel buon ordine nelle finanze
+e que' riguardi pei popoli nella percezione delle imposte, che
+rendettero cara la memoria di Lodovico XII, malgrado la debolezza del
+suo spirito, e le sciagure del suo regno. Ma questo ministro economo e
+ordinato non era altrimenti disinteressato. Lasciò un'eredità di undici
+milioni di lire, equivalenti a cinquantacinque milioni della moneta
+presente, acquistati in dodici anni d'un'amministrazione di cui non
+rendeva verun conto. Col suo testamento dispose per trecento mila scudi
+in legati; Giulio II pretese che tali somme derivassero dai beni della
+Chiesa, de' quali il cardinale d'Amboise non aveva diritto di disporre,
+e li riclamò per la camera apostolica. Questa bizzarra inchiesta non
+fece che accrescere la malintelligenza tra la Chiesa e la Francia[57].
+
+ [57] _Hist. de la Diplomatie française, t. I, l. II, p. 293. — Fr.
+ Guicciardini, l. IX, p. 479. — P. Bembi Ist. Ven., l. X, p. 226._
+
+Stando ancora a Legnago il Chaumont ricevette l'ordine di licenziare la
+fanteria de' Grigioni e del Valese che teneva sotto i suoi ordini; di
+lasciare cento lance e mille fanti nella terra di nuovo conquistata, e
+di ricondurre il rimanente dell'armata nello stato di Milano: per altro
+pochi giorni dopo ebbe un contr'ordine ottenuto dalle pressanti istanze
+di Massimiliano. Il re gli ordinava di continuare ad assecondare i
+Tedeschi per tutto il mese di giugno, ed infatti in sul declinare di
+questo mese prese Cittadella, Marostica e Bassano, indi Scala e
+Covolo[58]. Ma Lodovico XII era ad ogni modo determinato di non voler
+tenere in campagna un'armata tanto ragguardevole senza proprio
+vantaggio, e sperava, minacciando ogni giorno di richiamare il Chaumont,
+di ridurre all'ultimo Massimiliano a cedergli Verona e la sua provincia.
+Per lo contrario l'imperatore credevasi sempre vicino all'esecuzione de'
+suoi progetti, e mai non rinunciava alle sue speranze, sebbene fosse
+sempre incapace di ridurle ad effetto. Chiese un secondo dilazionamento
+di un mese, promise che nel termine di un anno rimborserebbe i cinquanta
+mila ducati, che in questo mese costerebbe al re l'armata di Chaumont;
+che inoltre rimborserebbe altri cinquantamila ducati, di cui era
+precedentemente debitore, e che, non facendolo, lascerebbe Verona e
+tutto il suo territorio per pegno nelle mani del re di Francia[59].
+
+ [58] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. — P. Bembi, l. X, p. 229._
+
+ [59] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. — Jac. Nardi, l. V, p. 214. —
+ Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p. 294._
+
+Massimiliano aveva trattato con Ferdinando il Cattolico per avere la sua
+cooperazione in questa campagna, nella quale riponeva le sue vaste
+speranze; gli aveva a tale oggetto abbandonata senza riserva
+l'amministrazione della Castiglia, eredità del comune loro nipote, ed il
+cardinale d'Amboise era stato il mediatore di questo trattato così poco
+conforme agl'interessi della Francia. Per ottenere che Massimiliano
+desistesse dalla tutela di Carlo, Ferdinando aveva promesso tutto quanto
+gli si era chiesto, con ferma intenzione di fare in appresso nascere
+ostacoli all'esecuzione delle promesse. Erasi riservata l'alternativa di
+spedire all'armata imperiale nel Veronese o truppe o danaro; e perchè
+Massimiliano, sempre mancante di danaro, desiderò piuttosto danaro che
+gente, appunto per tale ragione Ferdinando mandò i soccorsi in natura.
+Il duca di Termini si pose in viaggio con quattrocento lance spagnuole
+per raggiugnere l'armata; ma si avanzò così lentamente, che non arrivò
+al quartier generale prima della fine di giugno[60].
+
+ [60] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. — P. Bembi, l. X, p. 229. —
+ Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p, 294. — Fr.
+ Belcarii, l. XI, p. 337. — Mém. de Bayard, t. XV, c. XL, p. 151._
+
+L'armata combinata cominciò poi a mancare di vittovaglie, perchè si era
+condotta con tanta barbarie ed indisciplina in queste due campagne, che
+aveva assolutamente spogliato d'ogni cosa questo paese de' più ricchi e
+fertili del mondo; oltre di che aveva provocato contro di sè il più
+implacabile odio de' contadini, e reso più tenace il loro attaccamento
+per la repubblica. Erano questi affezionati con tanto entusiasmo al
+governo della loro patria, che nè le minacce, nè le promesse, nè
+l'aspetto del patibolo stesso potevano ridurli ad abiurare san Marco, ed
+a gridare _viva l'imperatore!_ Il vescovo di Trento ne fece appiccare
+molti in Verona, onde punire così nobile costanza[61]. L'assistenza de'
+contadini rendeva facili e sicure le spedizioni degli Stradioti. Essi
+intercettavano i convogli ed i carrettieri, e sorprendevano i corpi
+staccati: in una di queste occasioni cadde nelle loro mani Soncino
+Benzone di Crema, e, sebbene questo capo di parte si trovasse in allora
+ai servigi del re di Francia, Andrea Gritti lo fece immediatamente
+appiccare, perchè, essendo gentiluomo veneziano ed incaricato di un
+comando in Crema, sua patria, aveva data per tradimento questa città ai
+Francesi[62].
+
+ [61] _Macchiavelli Legazione a Mantova lettera 6, da Verona 26
+ novembre 1509, t. VII, p. 304._
+
+ [62] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 481._
+
+Il castello di Monselice era uno dei principali asili degli Stradioti
+per le scorrerie loro alle spalle dell'armata nemica: desso è posto
+sopra una delle più elevate cime de' monti Euganei, che s'innalzano essi
+medesimi in mezzo ad un piano formato e livellato dalle acque, tra
+Vicenza, Padova, Rovigo e Legnago: era circondato quel castello da tre
+ricinti, il più basso de' quali richiedeva per lo meno due mila uomini
+per difenderlo, ed i Veneziani non ne tenevano in Monselice che sette
+cento sotto gli ordini di Martino di Borgo san Sepolcro. Non pertanto
+questi sortirono con estrema audacia per attaccare un corpo di
+landsknecht. Ma oppressi dal numero, vivamente inseguiti, essi
+soggiacquero alla fatica; vennero forzati nel primo ricinto, ed
+inseguiti con tanta rapidità che non ebbero tempo di chiudersi nel
+secondo; non valsero a difendersi nel terzo, sebbene le mura si
+andassero ristringendo, come richiede la forma della montagna a guisa di
+pane di zucchero: e la stessa torre, posta in sulla sommità del colle,
+non valse a salvarli. Invano offrirono d'arrendersi; salva soltanto la
+vita; i Tedeschi non vollero dar quartiere; appiccarono il fuoco alle
+legne ammucchiate nel fondo della torre, e ricevettero sulla punta delle
+picche quegli sciagurati che tentavano di fuggire per le feritoje. Con
+eguale furore i Tedeschi distrussero tutte le case di quella grossa
+borgata, una delle più ridenti dell'Italia[63].
+
+ [63] _Mém. du chev, Bayard, c. XL, p. 157. — Fr. Guicciardini, l.
+ IX. p. 481. — P. Bembi, l. X, p, 230. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 342. — P. Giovio vita d'Alfonso d'Este, p. 36._
+
+Malgrado le tante volte ripetute promesse, Massimiliano non giugneva mai
+all'armata. Dopo la perdita fatta nel precedente anno sotto Padova, più
+non lusingavasi di avere quella piazza, ma faceva istanza a Chaumont
+d'attaccare Treviso, che credeva di poter occupare con maggior facilità.
+Gli rispondeva il Chaumont: che quella città era egualmente difesa da
+una forte armata; ch'egli non vedeva ingrossarsi la sua colle promesse
+truppe tedesche, e senza le quali nulla poteva intraprendere; ch'era
+stato di già forzato a staccare il duca Alfonso d'Este e Chatillon, per
+difendere lo stato di Ferrara pel quale cominciava ad essere inquieto;
+che tutta la campagna all'intorno di Treviso era guastata, onde l'armata
+non vi troverebbe vittovaglie, e difficilmente vi farebbe giugnere i
+convogli, perchè gli Stradioti battevano la campagna, ed erano secondati
+con zelo da tutti i contadini. Ma mentre ancora duravano queste dispute
+tra Chaumont e Massimiliano, il primo ebbe dal suo signore espresso
+ordine di lasciare all'armata imperiale Preci con quattrocento lance e
+mille cinquecento fanti spagnuoli, che teneva al suo soldo, e di
+ricondurre con sollecitudine il resto dell'armata nel ducato di Milano,
+dove lo rendevano necessaria inaspettati pericoli[64].
+
+ [64] _Fr. Guicciardini l. IX, p. 482. — P. Bembi Ist. Ven., l. X, p.
+ 231. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 342._
+
+
+
+
+CAPITOLO CVII.
+
+ _Giulio II fa attaccare i Francesi a Genova, a Ferrara e nel
+ Milanese. — Dirige l'assedio della Mirandola, ed entra in questa
+ città per la breccia; è costretto a fuggire da Bologna; e la sua
+ armata viene dispersa a Casalecchio._
+
+1510 = 1511.
+
+
+La maggior parte de' papi ottiene il pontificato in un'età, che
+d'ordinario ammorza le passioni, spegne un'ambizione di cui non rimane
+il tempo di raccogliere i frutti, e che fa desiderare un riposo, renduto
+quasi necessario dall'indebolimento degli organi. Inoltre l'educazione
+avuta dagli ecclesiastici d'ordinario non è tale da sviluppare una
+grande energia; e la religione, che forma la parte principale de' loro
+studj, deve loro inspirare moderazione e tolleranza, piuttosto che
+violenza o determinazione di tutto assoggettare alla loro volontà. Non
+pertanto molti papi, da Gregorio VI fino a Sisto V, manifestarono nel
+loro carattere un'ostinazione invincibile, un irritamento contro tutto
+ciò che non cedeva alla loro volontà, uno sdegno contro coloro che gli
+avevano offesi, sconvenienti alla loro età, alla loro educazione, al
+loro ministero. E spesso quest'inflessibile carattere non si manifestò
+in loro, che quand'ebbero ricevuta la tiara, e di uomini dolci e
+modesti, quali erano stati fin allora creduti, diventarono dopo il loro
+innalzamento implacabili vendicatori delle più leggieri offese, e
+crudeli persecutori degli antichi loro amici.
+
+Questo cambiamento del loro carattere sarebbe forse una conseguenza
+della persuasione dell'infallibilità delle loro decisioni, comune ai
+papi ed a tutti i loro fedeli[65]? Tale credenza viene in ajuto di
+un'inclinazione di già anche troppo naturale all'uomo. Chiunque può
+riconoscere la superiorità d'un altro sopra di sè medesimo per conto
+delle facoltà dello spirito; ma siccome altra misura egli non ha del
+giudizio che il suo proprio giudizio, non accade mai, a suo credere, che
+un altro abbia il giudizio più retto di lui. Dietro il suo proprio
+istinto, pargli sempre di potere rettificare il giudizio degli altri; e
+sotto qualsiasi modesto nome ch'egli indichi in sè medesimo questa
+facoltà, sotto quello di senso comune o di buon senso, è sempre al suo
+tribunale che assoggetta tutte le umane opinioni.
+
+ [65] Anche le persone più attaccate al curialismo di Roma non
+ accordano l'infallibilità al papa che nelle cose risguardanti il
+ domma. _N. d. T._
+
+Ammesso il principio che la consacrazione di un papa apporti seco tutti
+i doni dello Spirito Santo, viene in certo modo a santificarsi in chi la
+riceve quest'interno ed universale pregiudizio. Il presentimento, che
+fin allora non era stato da lui risguardato che come un felice istinto,
+sebbene creduto infallibile, è per lui diventato il linguaggio stesso
+della divinità. Il proprio raziocinio, cambiasi a' suoi occhi in
+evidenza, le sue decisioni più non vanno soggette a dubbj o ad
+incertezza, e coloro che ardiscono opporsi alle volontà ch'egli esprime
+di conformità a questa eterna sapienza da cui credesi inspirato, gli
+sembrano ribelli, che disprezzano ad un tempo tutte le autorità divine
+ed umane.
+
+Oramai il carattere di Giulio II era dominato da questo stesso
+irritamento contro tutti coloro che prontamente non accorrevano ad
+assecondare i suoi disegni. Tutto ciò ch'egli aveva una volta
+determinato, parevagli talmente conforme ai dettami dell'eterna
+giustizia, ch'era sempre apparecchiato a punire come nemici del cielo
+coloro che frapponevano qualche ostacolo all'esecuzione de' suoi
+progetti. Le sue impetuose volontà eccedevano quasi sempre i confini che
+avrebbero dovuto contenere l'uomo di Dio; ma egli poteva sempre rendere
+testimonianza a sè medesimo, che le sue risoluzioni non erano figlie di
+personali interessi, e che, formandole, non aveva ascoltata che una
+certa elevazione, una certa grandezza d'animo ed ancora un certo dettame
+di giustizia a lui naturale. Ne' primi tempi del suo regno aveva cercato
+di ricuperare alla Chiesa il suo patrimonio scandalosamente dilapidato
+dai suoi predecessori. Aveva conseguito cotale intento coi piccoli
+feudatarj; ma i soli Veneziani avevano fatto argine ai suoi progetti, ed
+avevano eccitato il suo risentimento. Allora aveva creduto che la gloria
+della stessa Chiesa richiedesse di castigarli, e gli aveva infatti
+severamente castigati; ma dopo averli ridotti ad un'umile penitenza,
+voleva che gli altri imitassero il di lui esempio e gli perdonassero:
+voleva che i disastri dell'Italia terminassero ad un suo cenno, come
+avevano ad un suo cenno cominciato. Lo irritavano le personali viste, la
+cupidigia, la crudeltà de' suoi antichi alleati; e dopo di avere
+adoperato il braccio dei Barbari per castigare gl'Italiani, credevasi
+dalla propria conscienza e dal patriottismo italiano obbligato a
+scacciare questi stessi Barbari dall'Italia.
+
+Ferdinando il Cattolico, che per interesse seguiva quella stessa
+politica che Giulio aveva adottata in conseguenza dei suoi principj, non
+dissentiva da lui; e Massimiliano, che per propria colpa aveva perdute
+le conquiste che le vittorie dei Francesi avevano poste in di lui
+potere, non eccitava che il suo disprezzo. Giulio altamente accusava la
+di lui incapacità e la di lui instabilità, e lo contava tra i suoi
+nemici senza temerlo. Di affatto diversa natura era il sentimento del
+papa verso Lodovico XII, l'odiava e lo temeva, sebbene non lo stimasse.
+Conosceva il debole carattere e la poca abilità di questo monarca; ma
+d'altra parte non ignorava quale fosse l'irresistibile valore delle
+armate francesi, il cieco attaccamento al loro governo, la virtù de'
+loro ufficiali, e l'attività con cui giugnevano al loro scopo qualunque
+volta i falli de' loro re non cagionavano la loro ruina. Sapeva che
+Lodovico XII aveva saputo farsi amare in Francia dal suo popolo, onde
+poteva disporre a posta sua di tutte le forze di così vasta monarchia;
+ch'era padrone di Milano e di Genova, e che la metà del rimanente
+dell'Italia cercava la sua alleanza. Conosceva dunque che per vincerlo
+aveva bisogno di riunire contro di lui le forze di quasi tutta l'Europa,
+e non osò attaccarlo che con una dissimulazione, che non pareva
+conveniente al suo focoso carattere.
+
+Lodovico XII, sinceramente pio, rispettava la santa sede; inoltre era
+dominato dagli scrupoli di Anna, sua consorte, onde risguardava una
+rottura col papa come un grande disastro. Cercava però tutti i mezzi di
+soddisfare Giulio II rispetto agli affari di Ferrara, ch'egli credeva
+essere il solo oggetto di controversia tra di loro. Ma in questo stesso
+tempo il papa stava contro di lui preparando un triplice attacco a
+Ferrara, a Genova e sui laghi di Lombardia, e negoziava per unire al suo
+partito Ferdinando d'Arragona ed Enrico VIII d'Inghilterra. Siccome ben
+tosto conobbe l'impossibilità di nascondere tutte queste pratiche, fece
+se non altro in modo che quelle che potrebbero essere scoperte dai suoi
+avversarj, si attribuissero al progetto ch'egli dissimulava meno degli
+altri, dell'attacco di Ferrara.
+
+Lodovico XII aveva fatte a Giulio II alcune proposizioni relativamente
+alla protezione da lui accordata al duca di Ferrara, le quali avrebbero
+dovuto piacere al pontefice, se questi non avesse portate le sue mire
+molto al di là degli antichi feudi della Chiesa. Vero è che il re di
+Francia aveva scelto per quest'affare un cattivo negoziatore, cioè
+Alberto Pio, conte di Carpi, il quale, avendo egli stesso motivo di
+temere il duca di Ferrara per la conservazione del suo piccolo feudo, fu
+accusato di avere pregiudicato presso la corte pontificia quello che
+aveva ordine di proteggere[66]. Non erano per anco rotte le
+negoziazioni, quando il 9 agosto del 1510 Giulio II fulminò una bolla
+contro Alfonso d'Este. Lo chiamava figlio d'iniquità ed allievo di
+perdizione; gli rimproverava la sua ingratitudine verso la santa Chiesa,
+la sua disubbidienza, le imposte estorte al popolo, le immunità
+ecclesiastiche violate, il sale che faceva in Comacchio a pregiudizio
+delle saline di Cervia, e in ultimo l'ambita protezione del re di
+Francia. A motivo di tanti delitti lo dichiarava decaduto da tutti gli
+onori, da tutte le dignità, da tutti i feudi dipendenti dalla santa
+sede, scioglieva i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà, i suoi
+soldati dall'ubbidienza; inoltre loro ingiungeva di prendere le armi
+contro di lui per darlo in mano alla giustizia di Dio, lo scomunicava,
+ed assoggettava alla stessa sentenza tutti i preti che avrebbero con lui
+comunicazione[67].
+
+ [66] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 483. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 342._
+
+ [67] _Ann. Eccl. 1510, § 15, p. 76. — P. Bembi Hist. Ven., l. X, p.
+ 233. — Jo. Marianae de reb. Hispan., l. XXIX, c. XXIII, p. 294. — P.
+ Giovio vita di Alfonso d'Este, p. 41. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 343._
+
+Un mese prima di questa ostile denuncia Giulio II aveva stretta intima
+alleanza con Ferdinando il Cattolico: gli aveva il 7 di luglio accordata
+l'investitura del regno di Napoli, che fin allora non aveva voluto
+dargli, fissandone l'annuo tributo su quello che erano soliti pagare i
+re arragonesi; aveva dichiarato che annullava la clausola del trattato
+di Blois, in forza della quale la riversione dell'Abruzzo e della
+Campania veniva accordata alla corona di Francia, qualora Germana di
+Foix, moglie di Ferdinando, morisse senza prole: in ricompensa delle
+quali concessioni aveva obbligato il re d'Arragona a promettergli per
+difendere la Chiesa trecento uomini d'armi, che desso re farebbe
+marciare ad ogni richiesta del papa. Lusingavasi Giulio II che queste
+truppe ausiliarie farebbero l'effetto di strascinare la Spagna in una
+guerra colla Francia, e si compiaceva dell'animosità che risvegliava
+annullando di propria autorità il trattato di Blois: imperciocchè
+Lodovico XII non dava colpa di quest'atto arbitrario al solo papa, ma
+accusava pure Ferdinando d'averlo impetrato, incaricando i suoi
+ambasciatori di farne espressa doglianza alle Cortes d'Arragona[68].
+
+ [68] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 484. — Rayn. Ann. Eccl. 1510, §
+ 25, p. 80. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 343. — Jo. Marianae Hist.
+ Hisp., l. XXIX, c. 24, p. 295. — Jac. Nardi, l. V, p. 214. — P.
+ Giovio vita d'Alfonso, p. 50._
+
+Tutti gli andamenti del papa davano apertamente a conoscere la di lui
+animosità contro la Francia; di già egli risguardava i cardinali
+francesi come ostaggi o prigionieri alla sua corte. Il cardinale d'Auch
+era uscito da Roma il giorno di san Pietro per andare alla caccia con
+cani e reti, ed il papa, supponendo che volesse fuggire in Francia, lo
+fece arrestare e custodire nelle prigioni di castel sant'Angelo. Pochi
+giorni dopo obbligò il cardinale di Bayeux a giurare che non si
+allontanerebbe dalla corte di Roma, ed a riconoscere che, facendolo,
+perderebbe con questo solo atto la dignità cardinalizia[69].
+
+ [69] _Rayn. Ann. Eccl. 1510, § 18, 19, p. 178. — Fr. Guicciardini,
+ l. IX, p. 484. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 343._
+
+Ma sebbene più non fosse dubbiosa l'inimicizia del papa, Lodovico XII
+non sapeva prevedere il punto in cui eseguirebbe il primo attacco.
+Giulio non aveva mai saputo perdonargli il crudele trattamento fatto ai
+Genovesi in onta alla sua raccomandazione; era egli stesso originario
+della riviera di Genova, e la sua famiglia apparteneva al partito
+popolare oppresso dal re; perciò aveva accolti alla sua corte moltissimi
+esiliati liguri, e cercava per mezzo delle sue corrispondenze di
+ravvivare la speranza di tutti coloro che bramavano l'antica
+libertà[70]. Volendo giovarsi del loro odio, pensò di dirigere contro
+Genova le prime ostilità. Promise ad Ottaviano Fregoso, uno degli
+emigrati che stavano presso di lui, la corona ducale che avevano portata
+suo padre e suo zio; con tutti gli altri rifugiati lo mandò a bordo di
+una galera pontificia, che unì per questa spedizione ad undici galere
+veneziane; fece in pari tempo passare nello stato di Lucca Marc'Antonio
+Colonna, ch'egli aveva persuaso a lasciare il servizio de' Fiorentini;
+gli fece adunare cento uomini d'armi, settecento fanti e molti emigrati
+genovesi, dando a credere che meditasse di attaccare Ferrara; poi
+tutt'ad un tratto gli fece attraversare tutta la riviera di Levante per
+accamparsi nella valle di Bisagno, mentre la flotta, della quale niuno
+in Italia aveva avuto sentore, venne nel principio di luglio ad
+ancorarsi alla foce del fiume d'Entello affatto vicina al porto di
+Genova[71].
+
+ [70] _P. Bizarri Hist. Genuens., l. XVIII, p. 407._
+
+ [71] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 485. — Petri Bizarri Hist.
+ Genuens., l. VIII, p. 427. — Ubert. Folietae Gen. Hist., l. XII, p.
+ 707. — Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 215. — Fr. Belcarii, l. XII,
+ p. 343. — Macchiavelli Legaz. in Francia, lettera 2 da Blois, del 18
+ luglio 1510, t. VII, p. 326._
+
+Ma per quanto inaspettato riuscisse quest'attacco, non ebbe i prosperi
+successi che si ripromettevano il papa e gli emigrati genovesi, o perchè
+la vista delle bandiere veneziane risvegliasse l'antica gelosia de'
+patriotti di Genova, o perchè sembrasse ai cittadini in quel punto
+troppo grande la potenza francese per poterne trionfare. Le città di
+Sarzana e della Spezia, attraversate dall'armata di terra, e quelle di
+Sestri, Chiavari e Rapallo, occupate dalla flotta, cedettero alla forza
+senza dar segno di entusiasmo per coloro che si vantavano loro
+liberatori. Il figlio di Gian Luigi del Fiesco ed il nipote del
+cardinale di Finale, avevano ambidue condotti in Genova sette in
+ottocento fanti per difendere il governo francese ed impedire ogni
+movimento; nello stesso tempo il signor Prejan entrò in porto con sei
+galere provenzali, senza che Ottaviano Fregoso o Grillo Contarini, che
+comandavano la flotta veneziana, potessero trattenerlo. Questi due capi
+della spedizione perdettero allora ogni speranza di buon successo;
+Marc'Antonio Colonna s'imbarcò a Rapallo con circa sessanta cavalieri,
+ma gli altri vollero ritirarsi coll'infanteria per la strada di terra, e
+furono in cammino spogliati dai contadini irritati pei loro rubamenti.
+La flotta, ritirandosi, venne inseguita dalla flotta francese fino a
+Monte Argentaro sulle coste della Sardegna, e rientrò senz'essersi
+battuta in Cività Vecchia[72].
+
+ [72] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. — P. Bizarri Hist. Gen., l.
+ XVIII, p. 428. — P. Giovio vita d'Alfonso, p. 57. — Fr. Belcarii, l.
+ XII, p. 343. — Macchiavelli Legaz. alla corte di Francia, lettera 6,
+ da Blois del 26 di luglio 1510, t. VII, p. 339._
+
+Intanto una più grossa armata pontificia, sotto gli ordini del nipote
+del papa, Francesco Maria della Rovere, duca d'Urbino, avanzavasi per
+attaccare il duca di Ferrara, e togliergli la piccola provincia della
+Romagna Ferrarese cedutagli da Alessandro VI. Entrò senza incontrare
+opposizione in Lugo ed in Bagnocavallo; ma mentre stringeva d'assedio la
+fortezza di Lugo ebbe notizia che si avvicinava il duca Alfonso, e fuggì
+disordinatamente abbandonando parte della sua artiglieria. Vero è che si
+riunì di nuovo ad Imola, e riprese subito l'offensiva; e mentre tutta a
+sè richiamava l'attenzione del duca di Ferrara, Gherardo e Francesco
+Maria Rangoni, gentiluomini di Modena, aprirono le porte di quella città
+al cardinale di Pavia, che si era avanzato da Bologna a Castelfranco.
+Probabilmente sarebbe stato occupato nella stessa maniera anche Reggio,
+ed invasa la metà degli stati della casa d'Este, se il signore di
+Chaumont non si fosse affrettato a mandarvi dugento lance[73].
+
+ [73] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 344. — P. Giovio vita di Alfonso d'Este, p. 44. — Jac. Nardi, l. V,
+ p. 216._ — La notizia dell'occupazione di Modena giunse a Blois il
+ 26 di agosto. _Macchiavelli Legaz., t. VII, p. 368._
+
+Ma Giulio II aveva apparecchiato un terzo attacco, sul quale fondava più
+che negli altri le sue speranze. Una dieta adunata a Lucerna, offesa dal
+costante rifiuto di Lodovico XII di accrescere le pensioni dei cantoni,
+e strascinata dall'attività e dall'animosità di Matteo Schiner, vescovo
+di Sion, aveva risoluto di attaccare i Francesi in Lombardia. Il
+Chaumont per difendersi contro di loro aveva posti cinquecento uomini
+d'armi ad Ivrea; aveva dal debole Carlo III, duca di Savoja, ottenuta la
+promessa di non lasciar passare gli Svizzeri per la valle d'Aosta;
+finalmente aveva fatte ritirare tutte le barche dei laghi che sono alle
+falde delle montagne, rompere tutti i ponti, riporre tutte le
+vittovaglie nelle terre murate, e distruggere tutti i mulini[74].
+
+ [74] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. — Hist. généalog. de la
+ maison de Savoie, par Guichenon, t. II, p. 196._
+
+Per lungo tempo gli Svizzeri avevano formata la sola buona fanteria
+delle armate francesi; onde inspiravano grandissimo terrore agli uomini
+d'armi, accostumati ad averli per loro appoggio. Ma gli Svizzeri
+medesimi non avevano meno bisogno per poter tenere la campagna degli
+uomini d'armi cui erano stati sempre associati, e contro i quali
+portavano adesso le armi. Gli Svizzeri avevano de' buoni contestabili di
+reggimento, ma non uno sperimentato generale; onde avevano posto alla
+testa di quest'impresa il vescovo di Sion[75]: mancavano di ponti, di
+battelli e d'artiglieria, e poca era la loro cavalleria. Quando
+passarono il san Gottardo, in principio di settembre, con un corpo di
+sei mila uomini, non avevano che quattrocento cavalli, metà carabinieri.
+Due mila cinquecento de' loro fanti erano armati di fucile, cinquanta di
+lunghi archibugi, gli altri di picche o di alabarde[76].
+
+ [75] Senza provvedimento di ponti o di navi dice _Fr. Guicciardini,
+ l. IX, p. 487_; lo che farebbe supporre che anche prima
+ dell'invenzione degli attuali pontoni le armate seco trasportassero
+ piccole barche per formare i ponti.
+
+ [76] _Jac. Nardi, l. V, p. 216. — Jo. Marianae de reb. Hisp., l.
+ XXIX, c. XXIII, p. 295._
+
+Gli Svizzeri, essendo usciti dal loro territorio per la strada di
+Bellinzona, s'impadronirono del ponte della Trezza, mal difeso contro di
+loro da seicento fanti francesi; poi fecero alto a Varese, aspettandovi
+un altro corpo di quattro mila uomini, che non si fece lungamente
+aspettare. Chaumont, che li teneva di vista con cinquecento lance e
+quattro mila pedoni, aveva determinato di non attaccarli, ma di andarli
+stancheggiando con piccole scaramucce e con continui movimenti. Mancando
+loro bentosto i viveri che avevano trovato a Varese, piegarono a
+sinistra verso Castiglione attraverso di un paese disuguale, marciando a
+grossi distaccamenti con ottanta o cento uomini di fronte, e coi
+fucilieri in coda. Si avanzarono con tale ordinanza senza mai lasciarsi
+avviluppare dalla cavalleria, che s'aggirava sui loro fianchi, bastando
+loro il far uscire dalla linea cento o cento cinquanta soldati per
+respingere la cavalleria, indi riprendere il loro luogo.
+
+Il primo giorno l'armata svizzera si trattenne ad Appiano; il secondo
+attraversava, alla volta di Cantù, il ridente paese che i Milanesi
+chiamano i _Monti di Brianza_. Quand'ebbe fatto la metà del cammino,
+abbandonò la prima direzione per accostarsi alle montagne; restò un
+giorno nei sobborghi di Como, ed un altro a Chiasso. Tuttavia credevano
+i Francesi che gli Svizzeri fossero intenzionati di attraversare l'Adda
+sopra zattere, dov'esce dal lago di Lecco; ma tutt'ad un tratto essi
+tornarono verso la Trezza, di dove erano venuti, e rientrarono nelle
+loro montagne, o perchè sentissero l'impossibilità di penetrare senza
+barche in un paese attraversato da tanti fiumi, o perchè la mancanza de'
+viveri, e della cavalleria per andare a prenderne a qualche distanza,
+facesse loro temere la fame, o perchè, come alcuni vogliono, ricevessero
+settanta mila scudi dal re e dal signore di Chaumont per rinunciare ad
+un'impresa, per fare la quale ne avevano ricevuti altrettanti dal papa.
+La loro riputazione di lealtà era totalmente perduta, e più non
+guerreggiavano che a prezzo d'oro; e se la massa dell'armata non era
+partecipe di questi vergognosi contratti, la condotta de' condottieri
+non li liberava da ogni sospetto[77].
+
+ [77] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 344._ — Il leal servitore, istorico di Bajardo, racconta una
+ circostanza di questa guerra, che non fa minor torto al generale
+ francese, di quello che la venalità detta di sopra ai generali
+ svizzeri. «Il gran Maestro (il signore di Chaumont) andò ad
+ aspettarli nel piano di Gallarate [Detto volgarmente Brughiera di
+ Gallarate. _N. d. T._], facendo levare lungo la strada tutti i
+ ferramenti de' molini e tutti i viveri. E ciò che è peggio, aveva,
+ secondo si diceva, fatti avvelenare tutti i vini che si trovavano in
+ Gallarate fin dove arrivarono gli Svizzeri, i quali ne bevettero a
+ sazietà, senza che alcuno di loro si trovasse male... Andarono in
+ detto luogo di Gallarate alcuni avventurieri francesi, i quali
+ vollero bevere del vino avvelenato per gli Svizzeri, e ne morirono
+ più di dugento. Convien dire che Dio vi mettesse la sua mano, o che
+ il veleno fosse rimasto nel fondo delle botti.» _Mém. du chev.
+ Bayard, c. XLI, p. 159._ Ma malgrado l'ingenuità del leal servitore,
+ che inspira confidenza, mai non deve darsi intera fede a così fatte
+ storielle.
+
+Il piano di tutti questi simultanei attacchi era stato da Giulio II
+assai ben concertato, ma i diversi loro capi non avevano saputo agire
+nello stesso tempo. Il tentativo sopra Genova aveva preceduto quello di
+Ferrara e di Modena; in appresso si fece la spedizione degli Svizzeri, e
+quando questi rientravano nelle loro montagne, l'armata veneziana, sotto
+gli ordini di Lucio Malvezzi, approfittò della lontananza de' Francesi
+per avanzarsi. Ricuperò in pochi giorni senza combattere Este,
+Monselice, Montagnana, Marostica e Bassano; rientrò in Vicenza, che i
+Tedeschi nè meno tentarono di difendere, e giunsero finalmente presso
+Verona, incalzando da vicino il duca di Termini, Andrea di Capoa, che si
+ritirò coll'armata imperiale, da lui comandata dopo la morte del
+principe di Anhalt accaduta pochi dì prima, e che ebbe l'accortezza di
+non lasciarsi avviluppare[78].
+
+ [78] _P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 58. — Jo. Marianae de rebus Hisp., l. XXX, c. II, p.
+ 301._
+
+Poi ch'ebbe ragunate in Verona tutte le sparse guarnigioni, il duca di
+Termini si vide alla testa di trecento lance spagnuole, di cento lance
+tedesche o italiane, di quattrocento lance francesi e di quattro mila e
+cinquecento pedoni. Contavansi nell'armata veneziana ottocento uomini
+d'armi, tre mila cavaleggieri, quasi tutti Stradioti, e dieci mila
+fanti. Furono poste in batteria le artiglierie contro le mura della
+fortezza di san Felice, situata sulla sinistra riva dell'Adige, e dopo
+pochi giorni avevano aperte larghe brecce e fatto tacere il fuoco degli
+assediati. Di già i Veneziani si apparecchiavano all'assalto con
+grandissima probabilità di buon successo, quando mille ottocento soldati
+tedeschi, sostenuti da alcuni uomini d'armi francesi, fecero di mezza
+notte una sortita, inchiodarono due cannoni, ruppero la fanteria
+italiana ed uccisero Zittolo di Perugia, uno de' suoi migliori capitani.
+Il Malvezzi, trovando all'indomani i suoi soldati scoraggiati, abbandonò
+l'assedio di Verona e tornò all'antico quartiere di san Martino, lontano
+cinque miglia[79].
+
+ [79] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 489. — Jac. Nardi, l. V, p. 217. —
+ P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 58. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 346. —
+ P. Bembi, l. II, p. 238._
+
+Dopo queste brevi spedizioni, ogni spirito d'intrapresa parve da tutti
+abbandonato, fuorchè dal pontefice: il senato di Venezia fu alcun tempo
+in qualche agitazione per l'imperiosa domanda fattagli dal re d'Ungheria
+di tutte le terre della Dalmazia, che gli venivano accordate nel
+trattato di Cambrai; ma diversi magnati si affrettarono di rassicurare
+l'ambasciatore veneziano, protestando che il loro re non procederebbe
+più in là dell'intimazione, fatta soltanto per compiacere a Massimiliano
+ed a Lodovico XII, e che la nazione ungara non somministrerebbe danaro
+per attaccare la repubblica[80]. I comandanti, francesi, tedeschi,
+spagnuoli, ferraresi, guastavano il paese all'intorno delle loro
+stazioni, ma non intraprendevano veruna cosa d'importanza. Soltanto
+Giulio II pareva accendersi di nuovo ardore ad ogni disfatta, ed il di
+lui irritamento veniva maggiormente esacerbato dalle pratiche di
+Lodovico XII presso il clero di Francia.
+
+Il re risguardava come crudeli ingiurie i non preveduti attacchi che il
+pontefice avea contro di lui provocati a Genova, in Lombardia e nel
+Ferrarese; aveva palesato al Macchiavelli, che trovavasi in legazione
+presso di lui, l'ardente suo desiderio di vendicarsi esemplarmente;
+aveva perciò voluto persuadere i Fiorentini ad entrare in guerra contro
+il papa, facendo loro sperare il possedimento di Lucca o del ducato
+d'Urbino. Voleva ad ogni modo levare questo ducato al nipote di Giulio
+II, per fargli sentire nella propria famiglia gli amari frutti della
+guerra[81]; ma nello stesso tempo voleva combattere contro il papa colle
+armi spirituali, e ne' primi giorni di settembre adunò a Tours un
+concilio della Chiesa Gallicana, al quale denunciò questo papa, eletto
+con mezzi così poco canonici, e che col suo bellicoso temperamento
+turbava in così crudele maniera tutta la Cristianità. Il concilio
+francese autorizzò il re a respingere le armi del papa colle armi, ed a
+portare innanzi ad un concilio ecumenico, convocato di concerto
+coll'imperatore, le sue lagnanze contro il capo della Chiesa[82].
+
+ [80] _P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232._
+
+ [81] _Macchiavelli Legazione alla corte di Francia, lett. 9. in data
+ di Blois ai 9 d'agosto del 1510, t. VII, p. 353._
+
+ [82] _Macchiavelli Legaz. lett. 18, da Tours il 10 settembre p. 386.
+ — Fr. Guicciardini, l. IX, p. 393. — Raynald. Ann. Eccl. 1510, § 22,
+ t. XX, p. 79. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 348._
+
+Queste pratiche di Lodovico XII accrebbero a dismisura l'odio di Giulio
+contro la Francia ed il suo desiderio di vendicarsene, onde ricominciò i
+suoi attacchi. Da un canto rimandò in faccia a Genova la sua flotta,
+unita a quella dei Veneziani, per suscitarvi a forza aperta la
+rivoluzione che poc'anzi aveva invano tentato di eccitare per sorpresa:
+la cosa non ebbe effetto, ed egli avrebbe ben dovuto prevederlo[83].
+D'altra parte risolse di recarsi in persona fino a Bologna, per ridurre
+Ferrara sotto il diretto dominio della Chiesa. Egli non aveva
+abbandonato i suoi progetti coll'imperatore, con Enrico VIII e con
+Ferdinando il Cattolico, che sempre lusingavasi di potere scatenare
+contro la Francia, ma ripromettevasi di potere, anche senza il loro
+ajuto, fare coi Veneziani la riconquista di Ferrara; dal canto loro i
+Veneziani, senza spingere tant'oltre le loro speranze, credevano
+vantaggioso di assecondarlo con tutte le loro forze, per tenerlo fermo
+nella loro alleanza. Giulio II aveva con insolita fierezza, che ogni
+giorno facevasi sempre maggiore, rigettate le proposizioni fattegli
+dalla Francia per una separata pace. Lodovico XII lasciò travedere che
+non rinuncierebbe alla protezione del duca di Ferrara; ma pretese subito
+il pontefice che rinunciasse ancora ad ogni sovranità sopra Genova. Il
+Macchiavelli fu incaricato da Robertet di persuadere la repubblica di
+Firenze ad offrire la sua mediazione, ma il papa la rifiutò
+disdegnosamente. Per lo stesso motivo venne ancora più maltrattato un
+segretario d'ambasciata del duca di Savoja. Giulio II lo accusò di
+spionaggio, lo fece gettare in prigione, e poco dopo sottomettere alla
+tortura[84].
+
+ [83] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 493. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 347._
+
+ [84] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 494. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 348. — Macchiavelli Legaz. lett. di Blois del 3 agosto 1510, p. 346
+ e seg._
+
+Il 22 di settembre Giulio II fece il suo solenne ingresso in Bologna con
+tutta la sua corte, mentre che la sua armata si avanzava nel Ferrarese
+fino al Po. Per compiacerlo i Veneziani nello stesso tempo facevano
+rimontare il fiume a due loro flotte, una per la bocca delle Fornaci,
+l'altra per il Po di Primaro. I soldati veneziani e pontificj guastavano
+senza riguardo il territorio ferrarese, ma senza mai avvicinarsi alla
+città; il papa era stato ingannato intorno alla qualità ed al numero de'
+soldati ch'egli pagava; e la sua armata non aveva bastanti forze per
+intraprendere un assedio di tanta importanza[85].
+
+ [85] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 395. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 349. — Jac. Nardi, l. V, p. 216. — P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 43._
+
+I Veneziani avevano più di un anno tenuto in prigione il duca di
+Mantova; ma lo avevano di fresco rilasciato dietro le riunite istanze
+del papa e dell'imperatore de' Turchi, Bajazette II. Fino dal principio
+del suo regno Giovanni Francesco Gonzaga aveva cercato di guadagnarsi la
+grazia del gran signore, gli aveva mandati diversi regali, ed aveva
+avuta cura d'intrattenere con lui una non interrotta corrispondenza: e
+Bajazette, riconoscente di questa lunga confidenza, avvalorò le sue
+istanze pel marchese di Mantova con tali minacce, che non permisero al
+senato di discutere l'affare[86]. Ad ogni modo i Veneziani rilasciarono
+al papa il loro prigioniere, poichè per una singolare circostanza egli
+aveva inallora eccitata la compassione del papa e del sultano; e Giulio
+II, che aveva solennemente privato il duca di Ferrara del titolo di
+gonfaloniere della Chiesa, accordò tale dignità al Gonzaga, sperando in
+tal modo di vincolarlo irrevocabilmente alla sua lega coi Veneziani. Il
+marchese di Mantova trovavasi in una difficilissima posizione tra la
+politica e la riconoscenza. I Veneziani lo avevano ancor essi nominato
+capitano generale della loro armata col soldo di cento uomini d'armi e
+di mille dugento fanti; pure s'egli si attaccava alla lega, in cui
+volevano strascinarlo il papa ed il senato veneto, i suoi stati erano i
+più esposti agli attacchi de' Francesi. Infatti questi colsero tale
+istante per invadere il Mantovano, ed il Gonzaga, che forse aveva fatto
+istanza al signore di Chaumont di somministrargli questo pretesto,
+abbandonò le altre dignità che gli erano state accordate, per occuparsi
+della difesa de' suoi sudditi[87].
+
+ [86] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 491. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+ [87] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 353. — P. Bembi, l. XI, p. 243._
+
+Intanto il pontefice era caduto gravemente infermo, e si curava contro
+il parere di tutti i medici, come trattava la guerra contro il
+sentimento di tutti i militari. Egli non voleva essere consigliato, le
+difficoltà non lo scoraggiavano, e sempre affrettava l'attacco de'
+nemici[88]. Ma la discordia tra il duca d'Urbino ed il cardinale di
+Pavia, che dividevano tra di loro il comando dell'armata, rendeva questo
+attacco pericolosissimo. Il duca d'Urbino, in un primo impeto di
+collera, fece arrestare e condurre a Bologna il cardinale di Pavia, per
+esservi giudicato come colpevole di tradimento; ma il cardinale seppe
+così pienamente giustificarsi presso al papa, che ricuperò maggior
+credito ed autorità che prima non aveva[89].
+
+ [88] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+ [89] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+Finalmente il duca d'Urbino aveva potuto far sentire al papa, che prima
+di attaccare Ferrara doveva aspettare che si unissero all'armata le
+truppe veneziane composte di trecento uomini d'armi, di molta cavalleria
+leggiere e di quattro mila fanti, ch'eransi avanzati sul Po fino a
+Ficheruolo ed erano secondati da alcune galere. Alfonso d'Este
+precludeva la strada a questa truppa: attaccava separatamente con molta
+attività le galere veneziane, e faceva loro sentire a quanto rischio si
+esponessero, avanzandosi nel letto dei fiumi[90]. Mentre Alfonso non
+permetteva alle galere di rimontare più alto verso Ferrara, il signore
+di Chaumont, così consigliato dai Bentivoglio, risolse di portarsi
+rapidamente sopra Bologna, e di sforzare Giulio II alla pace. Prese,
+cammino facendo, Spilimbergo e Castelfranco, che non si difesero che un
+giorno, ed il 12 di ottobre si accampò a Crespolano, lontano dieci
+miglia da Bologna, con intenzione di presentarsi all'indomani sotto le
+mura della città.
+
+ [90] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+Non si trovavano allora in Bologna che pochi e mal disciplinati soldati
+pontificj: vero è che il papa aspettava trecento uomini d'armi, che il
+re d'Arragona doveva mandargli, e l'armata veneta trattenuta a
+Ficheruolo; ma non sembrava probabile che potesse sostenersi fino
+all'arrivo degli uni e degli altri, tanto più che i partigiani dei
+Bentivoglio cominciavano a darsi qualche movimento, e che la massa del
+popolo, dimenticando tutti i vecchi torti, si andava attaccando al loro
+partito per quella cieca affezione che lega tutti gli uomini al tempo
+passato. I prelati ed i cortigiani, accostumati soltanto agli agi ed
+alle delicatezze di Roma, lagnavansi amaramente che il papa gli avesse
+seco strascinati in così pericolosa situazione per le sostanze loro e
+per la gloria della santa sede. Con caldissime istanze, che prima
+d'allora Giulio II non avrebbe in verun modo tollerate, lo andavano
+affrettando a provvedere alla comune sicurezza con una pronta ritirata,
+o trattando con Chaumont a quelle condizioni che potesse ottenere più
+sopportabili[91].
+
+ [91] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 500. — Jac. Nardi, l. V, p. 219. —
+ Paris de Grassis Diar. Curiae Rom., t. III, p. 597, apud Rayn. 1510,
+ § 12, p. 79. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 351._
+
+Giulio II, senza promettere di seguire i loro consiglj, chiamò gli
+ambasciatori veneziani e dichiarò loro che se all'indomani prima di sera
+non riceveva in Bologna un rinforzo, staccato dalle truppe ch'essi
+avevano nel campo della Stellata, tratterebbe coi Francesi. Adunò in
+appresso il consiglio ed i collegj di Bologna, loro dipinse con
+vivissimi colori l'antica tirannide dei Bentivoglio, dalla quale gli
+aveva egli sottratti; gli esortò a difendere il paterno governo della
+Chiesa e la libertà di cui godevano; loro raccomandò di procurarsi
+vittovaglie per sostenere un assedio, accordando per questa circostanza
+esenzione di gabelle alle porte. Ma Giulio II, malgrado la debolezza
+dell'età e della malattia, era il solo uomo che in quel momento di
+pericolo conservasse il vigore dell'animo. Fece venire sulla pubblica
+piazza tutti i Bolognesi che avevano promesso di combattere, e venne
+assicurato che non v'erano meno di quindici mila pedoni e di cinque mila
+cavalli. Giulio II stava in allora a letto, preso da un accesso di
+febbre; tosto che udì le grida del popolaccio, balzò dal letto, si
+affacciò alla finestra, diede alle truppe la benedizione nelle forme
+adoperate quando marciano alla battaglia, ed, abbandonandosi ad un
+trasporto di gioja, gridò ch'era di già vittorioso dell'armata
+francese[92].
+
+ [92] _Parisii de Grassis Diar., apud Rayn. 1510, § 23, p. 79._
+
+Ma intanto questa gente, che aveva salutato il papa colle sue grida, non
+prendeva le armi per combattere. I cortigiani si mostravano sempre più
+atterriti; gli ambasciatori dell'imperatore, del re Cattolico,
+dell'Inghilterra, pressavano Giulio II ad entrare in negoziazione.
+All'ultimo si lasciò vincere, e mandò a domandare a Chaumont un
+salvacondotto pel conte Francesco Pico della Mirandola, che voleva
+incaricare di trattare con lui. Nello stesso tempo fece partire alla
+volta di Firenze i più preziosi giojelli della Chiesa, e tra questi la
+mitra giojellata, che chiamasi il triregno[93].
+
+ [93] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 501._
+
+Sapeva il Chaumont che Lodovico XII era tormentato dagli scrupoli,
+combattendo contro il papa, e che quasi ad ogni patto avrebbe con lui
+fatta la pace; perciò accondiscese di buon grado a trattare. Domandò
+l'assoluzione di tutte le censure pronunciate contro Alfonso d'Este, i
+Bentivoglio e loro aderenti; la restituzione ai Bentivoglio de' loro
+beni, a condizione ch'essi starebbero per lo meno ottanta miglia lontani
+da Bologna; domandò che fossero rimesse al giudizio di arbitri le
+difficoltà tra il papa ed il duca di Ferrara; che fosse deposta Modena
+tra le mani dell'imperatore, e finalmente sospese le ostilità per sei
+mesi, nel corso de' quali ognuno conserverebbe ciò che possedeva[94].
+
+ [94] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 502. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 352._
+
+Tali condizioni sembravano a Giulio II infinitamente dure; lagnavasi a
+vicenda dell'insolenza de' Francesi e della lentezza de' Veneziani;
+contro il suo costume ascoltava le istanze de' cardinali, ma non
+prendeva verun partito, e lasciava passare il tempo, quando poco prima
+di sera del giorno 13 d'ottobre Chiappino Vitelli entrò in Bologna con
+seicento cavaleggieri veneziani, e con un corpo di cavalleria turca in
+servigio della repubblica, e ritornò al papa la perduta audacia e la
+consueta alterigia.
+
+Erasi il Chaumont innoltrato fino al ponte del Reno, a tre miglia da
+Bologna; aveva accettata la mediazione degli ambasciatori
+dell'imperatore, del re di Spagna e del re d'Inghilterra; ma la vegnente
+mattina tutto aveva mutato faccia; il papa più non voleva discendere a
+verun accordo, gli amici dei Bentivoglio non avevano in Bologna fatto
+alcun movimento, un secondo corpo di Stradioti doveva prima di notte
+entrarvi per una porta, mentre che Fabrizio Colonna vi condurrebbe per
+un'altra parte degli uomini d'armi spagnuoli e della cavalleria
+leggiere; onde Chaumont poteva credersi ancor esso in pericolo.
+Vergognoso e disperato d'essere stato uccellato dal vecchio pontefice,
+ritirossi lentamente verso Castel Franco, poi sopra Rubiera. Giulio gli
+aveva fatto sapere che non darebbe orecchio a verun trattato, se per
+condizione preliminare la Francia non rinunciava alla difesa del duca di
+Ferrara; ed intanto non sapeva darsi pace che i suoi generali non
+avessero inseguita e distrutta l'armata francese. Tanto dispetto aggravò
+in modo la di lui malattia, che il 24 di ottobre disperavasi della sua
+vita[95].
+
+ [95] _Fr. Guicciardini, l. IX. p. 503. — Jac. Nardi, l. XII, p. 353.
+ — Parisii de Grassis Diar. Cur. Rom. ap. Rayn. 1510, § 23, p. 79._
+
+Quando cominciava appena a riaversi scrisse una circolare a tutti i
+principi cristiani. Accusò il re di Francia d'avere fatta avanzare la
+sua armata contro il papa ed i suoi cardinali con una esecranda sete del
+sangue del romano pontefice. Dichiarò che non darebbe orecchio a veruna
+negoziazione, se prima non gli veniva consegnata Ferrara; ed affrettò
+caldamente i Veneziani ad unire la loro armata alla sua per istringere
+di assedio quella città[96].
+
+ [96] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 503._
+
+Infatti l'armata pontificia si unì in Modena a quella de' Veneziani, ma
+stavano ambedue aspettando il marchese di Mantova che aveva avuto il
+titolo di capitano generale, e che fece loro perdere un tempo prezioso,
+senza mai assumere il comando. Nello stesso tempo la flotta veneziana
+venne attaccata a Bondeno dal duca di Ferrara e dal signore di
+Chatillon, e fu costretta ad abbandonare con perdita il Po. Finalmente
+si mosse l'armata pontificia, ed intraprese l'assedio di Sassuolo; e il
+pontefice ebbe il conforto di udire, stando nella sua camera, il rumore
+della propria artiglieria, ed espresse la sua gioja colla stessa
+vivacità con cui pochi dì prima aveva manifestato il suo malcontento
+udendo l'artiglieria de' nemici a Spilamberto. Dopo due giorni Sassuolo
+capitolò; e Giulio II, rinunciando all'attacco di Ferrara, fece avanzare
+l'armata contro la Mirandola. Questo castello e quello della Concordia
+formavano il piccolo feudo o principato della famiglia dei Pichi, tanto
+illustre nella storia delle lettere. Il conte Lodovico Pico della
+Mirandola aveva sposata la figliuola del maresciallo Gian Giacopo
+Trivulzio, chiamata Francesca: era costei rimasta vedova, ed erasi senza
+riserva abbandonata alla direzione di suo padre, che aveva fatto della
+Mirandola una piazza d'armi francese, mentre che il conte Giovan
+Francesco Pico, cugino di Lodovico, il quale pretendeva l'eredità di
+questo feudo, erasi interamente dedicato al papa[97].
+
+ [97] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 507. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 354. — Jac. Nardi, l. V, p. 219. — P. Giovio Vita di Alfonso d'Este,
+ p. 45._
+
+Il duca di Ferrara trovavasi spossato dai lunghi sforzi che aveva dovuto
+fare; omai più non aveva che poche truppe nella sua capitale, e Chaumont
+non era in troppo buono stato per poterlo soccorrere; onde dovette
+ascrivere a sua somma ventura che l'armata del papa si volgesse contro
+la Mirandola, e non contro di lui. Si credette pure che il cardinale di
+Pavia fosse stato segretamente guadagnato da lui o dalla Francia, quando
+consigliò il papa ad attaccare la Mirandola. Frattanto il Chaumont mandò
+Marino di Montchenu e Chantemerle, nipote del signore di Lude, con cento
+fanti e due cannonieri a rinforzare la guarnigione della Mirandola, ove
+la contessa Francesca e suo cugino, Alessandro Trivulzio, si
+apparecchiavano a sostenere un assedio[98].
+
+ [98] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XLII, p. 173._
+
+L'armata pontificia era lenta in tutte le sue operazioni, e sempre
+esposta ai raggiri di coloro che volevano celatamente attraversare
+l'esecuzione dei disegni del papa, onde non potè avvicinarsi a Concordia
+che circa nella metà di dicembre. La piazza fu presa lo stesso giorno in
+cui si aprirono le batterie, la cittadella capitolò, e l'armata
+pontificia passò ad assediare Mirandola.
+
+Non cominciò il fuoco contro la Mirandola che quattro giorni dopo
+l'arrivo dell'armata. L'impaziente Giulio II non sapeva accomodarsi a
+tanta lentezza; altronde diffidava di tutti; accusava ora l'uno ora
+l'altro de' suoi capitani, e lo stesso suo nipote, il duca d'Urbino, di
+incapacità, o di perfidia. Finalmente nei primi giorni del 1511 risolse
+di dare al mondo uno spettacolo non meno scandaloso che inaspettato: il
+due di gennajo si fece portare in lettiga da Bologna al campo sotto
+Mirandola coll'accompagnamento di tre cardinali[99]. Si alloggiò nella
+piccola casa di un contadino, distante soltanto due tiri di balestra
+dalle mura, ed esposta al fuoco del cannone della piazza; colà, senza
+lasciarsi atterrire dalle continue nevi, indispettito dalla viltà degli
+operaj che faceva adunare e che fuggivano ad ogni scarica d'artiglieria,
+o perchè mancavano le vittovaglie, cominciò egli stesso a dirigere i
+lavori a far mettere sotto i suoi occhi i cannoni in batteria, e ad
+affrettare il fuoco. Dopo aver tenuto dietro ai suoi lavoratori
+nell'eccessivo freddo di un rigorosissimo inverno con un'attività che
+non sarebbesi mai aspettata da un vecchio infermo, non che da un papa,
+tornò a Concordia, quando tutte le batterie furono aperte, per sentirne
+l'effetto. Ma sebbene non si trovasse che poche miglia lontano dal
+campo, per la sua impazienza era tuttavia troppo lontano, e tornò il
+quarto dì ad alloggiarsi a canto alle sue batterie ancora più vicino
+alle mura, di quel che lo fosse la prima volta. In allora, tutto
+abbandonandosi all'impeto del suo carattere, rampognava quando l'uno e
+quando l'altro de' suoi capitani, tranne Marc'Antonio Colonna; visitava
+in seguito l'armata, castigava alcuni soldati, altri incoraggiava, e a
+tutti prometteva di non capitolare, per lasciare che i soldati
+saccheggiassero la piazza[100].
+
+ [99] _Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. in MS. arcano Vaticani, ap.
+ Rayn. 1511, § 44, p. 100. — P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 246._
+
+ [100] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 508. — Jac. Nardi, l. V, p. 220.
+ — Fr. Belcarii, l. XII, p. 355._
+
+Il cavaliere Bajardo trovavasi in allora nel campo del duca di Ferrara
+presso il Po: ebbe avviso che il papa, che passava quella notte nel
+castello di san Felice, doveva ripartire all'indomani per tornare alla
+Mirandola. Bajardo sapeva trovarsi su questa strada a due miglia da san
+Felice ed a quattro dalla Mirandola due o tre case abbandonate a motivo
+della guerra; andò prima di giorno ad appostarvisi con cento uomini
+d'armi. «Domattina, disse al duca di Ferrara, quando il papa sloggierà
+da san Felice, sono informato che non ha che i suoi cardinali, vescovi e
+protonotarj, e circa cento cavalli di guardia; uscirò dalla mia
+imboscata, e non mi fuggirà dalle mani.» Il progetto del cavaliere senza
+paura e senza difetti fu altamente approvato, e tutto puntualmente si
+eseguì a seconda de' suoi ordini. Di già i primi chierici del corteggio
+del papa erano passati oltre l'imboscata, da cui uscì Bajardo per
+caricarli ed inseguirli. «Ma il papa, che era partito ultimo, fu appena
+pochi passi lontano da san Felice, che cominciò a cadere la più aspra ed
+impetuosa neve che si fosse veduta da cent'anni in qua.» Prima che i
+fuggiaschi, sottrattisi all'imboscata, fossero giunti fino al papa, il
+cardinale di Pavia lo aveva di già persuaso a rientrare nel castello per
+lasciar passare il cattivo tempo. «Quando il buon cavaliere giugneva a
+san Felice, il papa rientrava appunto nel castello, ed, udendo le grida
+de' soldati, ebbe tanto spavento che subitamente e senza che persona lo
+ajutasse uscì di lettiga, ed egli stesso ajutò ad alzare il ponte; ed in
+ciò mostrossi uomo di molto spirito, perchè se avesse tanto ritardato
+quanto abbisogna di tempo per dire un _Pater noster_, era preso.... Il
+papa, rimasto nel castello di san Felice, tremò tutto il giorno di
+febbre per la paura che aveva avuta, e la notte mandò a darne avviso a
+suo nipote, il duca d'Urbino, il quale venne a prenderlo con quattro
+cento uomini d'armi e lo condusse all'assedio[101].»
+
+ [101] _Mém. du chev. Bayard, ch. XLIII, p. 175-180._
+
+Alessandro, nipote del maresciallo Gian Giacopo Trivulzio, difendeva la
+Mirandola. Aveva sotto il suo comando quattrocento fanti stranieri, e
+mostrava tanta maggiore ostinazione e coraggio, quanto tenevasi più
+sicuro di essere soccorso dal signore di Chaumont: ma questi, che
+detestava il maresciallo Trivulzio, non vedeva con dispiacere che la
+figlia del suo rivale perdesse l'eredità, e non curavasi di accorrere in
+suo soccorso.
+
+Una palla di cannone aveva traforata la casa in cui alloggiava il papa
+ed uccisi due uomini nella sua cucina; ma quest'accidente non fece che
+accrescere la collera di Giulio II. Finalmente il violento freddo
+agghiacciò le fosse della Mirandola in tal modo che l'acqua che dovea
+servire a difenderla aprì per lo contrario un passaggio onde giugnere
+fino sulla breccia. Vide allora Alessandro Trivulzio l'impossibilità di
+sostenere un assalto, e capitolò il 20 di gennajo. Pagò una
+contribuzione di sei mila ducati per salvare la Mirandola dal
+saccheggio; ed il papa, cedendo alle istanze di tutti i suoi cortigiani,
+l'accettò. Alcuni ufficiali restarono prigionieri di guerra, mentre il
+rimanente della guarnigione potè ritirarsi libera; e perchè le porte
+della città, che erano state afforzate per di dietro con terrapieni, non
+erano più praticabili, il vecchio pontefice non fu abbastanza paziente
+per aspettare che si sgombrassero: montò per una scala sulla breccia, e
+dopo aver fatto in tal maniera il suo ingresso in questa città, ne diede
+il possesso al conte Giovan Francesco Pico, parente del conte Lodovico,
+sebbene suo nemico[102].
+
+ [102] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 510. — Muratori Ann. d'Italia, t.
+ X, p. 64. — Jac. Nardi Ist. Fior., l. V, p. 220. — P. Giovio Vita
+ d'Alfonso d'Este, p. 46. — Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511, §
+ 46, p. 100. — Mémoir. du chev. Bayard, t. XV, ch. XLIII, p. 180. —
+ Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 71. — Gio. Cambi, t. XXI, p. 250. —
+ P. Bembi Hist. Ven. l. XI, p. 346._
+
+Dopo la presa della Mirandola il papa ed i Veneziani tentarono di nuovo
+d'impadronirsi della Bastia sul basso Po, onde impedire il trasporto dei
+viveri a Ferrara; ma mentre assediavano questo castello vi furono
+sorpresi dal duca Alfonso d'Este, in conseguenza di un piano datosi dal
+cavaliere Bajardo, e perdettero tanta gente che più non pensarono
+all'assedio di Ferrara[103].
+
+ [103] _P. Bembi, l. XI, p. 247. — Mém. du chev. Bayard, ch. XLIV, p.
+ 181-193._
+
+Intanto Lodovico XII, disperando omai di ridurre colle negoziazioni a
+pacifici pensieri un papa, che in tutte le sue azioni annunciava tanta
+violenza, ordinò al signore di Chaumont di attaccarlo vivamente e di
+fargli sentire quale fosse la potenza di un re di Francia. Chaumont, che
+dalla sola protezione di suo zio, il cardinale d'Amboise, riconosceva
+l'alta riputazione di cui godeva, dopo la morte dello zio veniva
+giudicato secondo il vero suo merito. Non gli si attribuivano nè
+singolare ingegno, nè bastante perizia dell'arte della guerra, nè la
+debita deferenza all'avviso di coloro che l'avevano meglio di lui
+studiata, nè la necessaria attenzione pel mantenimento della disciplina,
+che omai più non era osservata nel campo francese. Gli si rimproverava
+un'eccessiva gelosia verso il maresciallo Gian Giacopo Trivulzio, il
+quale avrebbe condotta la guerra a più felice fine, se Chaumont avesse
+più frequentemente seguiti i suoi consiglj. Non è questi, a dir vero il
+carattere che gli attribuisce il maresciallo di Fleuranges, che lo
+chiama: «il più savio uomo dabbene in ogni stato che io mi ricordi
+d'avere mai veduto, e della più grande diligenza, e del più raro
+spirito.» Ma Fleuranges era nipote di Chaumont, e gli doveva in parte il
+suo avanzamento[104].
+
+ [104] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 69. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 51. — Fr. Belcarii Comm. Rer. Gallic., l. XII, p. 356._
+
+Il Trivulzio tornava appunto dalla corte di Francia, quando fu presa la
+Mirandola; fu chiamato ad un consiglio di guerra in cui doveva essere
+deciso il piano di attacco da seguirsi contro il papa. L'armata
+veneziana erasi fortificata al Bondeno sul Panaro[105] presso alla sua
+foce in Po. Questa posizione nello stato di Ferrara veniva renduta quasi
+inattaccabile a cagione delle inondazioni e de' numerosi canali.
+Proponeva il Trivulzio di non cercare di forzarla; di piegare a mezzodì,
+minacciando Modena e Bologna; di sorprendere queste città se non
+venivano difese, e, se l'armata veneziana abbandonava la sua forte
+posizione per accorrere in difesa di quella città, di tentare di
+distruggerla in una battaglia. Ma bastò agli occhi di Chaumont e de'
+suoi adulatori, che questo consiglio fosse uscito di bocca al Trivulzio,
+per seguirne uno contrario. Egli rappresentò, che Alfonso d'Este non
+doveva lasciarsi più lungamente esposto alla desolazione del suo paese;
+che se non accorrevasi prontamente in suo soccorso, Ferrara avrebbe
+dovuto arrendersi; che per quanto fosse forte la posizione de' Veneziani
+al Bondeno, il valore francese e la superiorità dell'artiglieria
+francese avrebbero trionfato di tutto; finalmente che, avvicinandosi
+agli stati di Mantova, trarrebbe il marchese Gonzaga dalla sua lunga
+irrisoluzione e si unirebbe alle armate francesi, come ne aveva fatto
+celatamente conoscere il desiderio[106].
+
+ [105] Per errore il testo francese dice Tanaro. _N. d. T._
+
+ [106] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 511. — Fr. Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 357._
+
+Infatti l'armata francese si pose in movimento lungo la destra riva del
+Po, e giunta che fu a Sermidi in riva a questo fiume, il Chaumont si
+avanzò con alcuni ufficiali fino alla Stellata per avere una conferenza
+col duca Alfonso. Questi gli fece meglio conoscere lo stato del paese
+fino al Bondeno, e di là fino a Finale ed a Cento, ove trovavansi
+alloggiati i soldati della Chiesa e gli Spagnuoli. Erano state rotte
+tutte le dighe dei fiumi, tutto il piano inondato, ed era lungo lo
+stretto argine, che sostiene le acque dei canali o quelle del Panaro,
+ch'era forza avvicinarsi al nemico. Questi argini erano stati in più
+luoghi tagliati e guarniti di truppe e d'artiglieria. Vero è che
+Alfonso, il quale sospirava di sbarazzarsi di ospiti che facevano più
+compiuta la sua ruina, sforzavasi di provare colle carte degli ingegneri
+che la disposizione del terreno sarebbe sempre vantaggiosa
+all'artiglieria francese. Ma in un secondo consiglio di guerra, tenuto a
+Sermidi, il Trivulzio dimostrò l'estrema imprudenza di avventurare
+un'intera armata, in mezzo ad un paese inondato, sopra l'angusta linea
+di una diga, ove il più piccolo accidente accaduto all'artiglieria o ai
+carri delle munizioni poteva rompere ogni comunicazione dalla testa alla
+coda della colonna, e il più piccolo ritardo farla perire per mancanza
+di vittovaglie. Questo progetto, accarezzato più lungo tempo che non
+conveniva, fu dunque abbandonato nell'istante in cui volevasi
+eseguire[107].
+
+ [107] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 513. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 358._
+
+Nè il Chaumont fu più felice nel persuadere il marchese di Mantova ad
+uscire dalla sua neutralità. Questi seppe contenersi con molta destrezza
+tra le due parti. Supplicava i Veneziani di non obbligarlo a
+dichiararsi, finchè il suo paese trovavasi circondato da tante armate
+nemiche, che non avrebbe potuto unirsi a loro senza abbandonare tutto il
+territorio mantovano al guasto dei Francesi. Supplicava egualmente il
+Chaumont a pazientare ancora poche settimane, mentre stava trattando col
+papa per levargli dalle mani suo figlio che gli avea dato in ostaggio.
+Così mostrandosi cogli uni e cogli altri disposto ad abbracciare la
+causa loro, obbligava gli uni e gli altri a rispettare la sua
+neutralità[108].
+
+ [108] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 358._
+
+Il cardinale Ippolito d'Este pretendeva d'avere delle corrispondenze in
+Modena, e faceva istanza al signore di Chaumont di attaccare quella
+città per tornarla alla sua famiglia. Ma frattanto le negoziazioni del
+re d'Arragona avevano provveduto alla sua difesa. Ferdinando vedeva di
+mal occhio la potenza francese estendersi verso il mezzogiorno d'Italia;
+e cercava con ogni mezzo di separare gl'interessi di Massimiliano da
+quelli di Lodovico XII. Alfonso d'Este teneva Modena in feudo
+dall'impero, e Massimiliano aveva giusti titoli di lagnarsi del papa,
+perchè avesse occupata una città totalmente dipendente dall'imperatore.
+Ferdinando si sforzò di persuadere a Giulio II che lasciando questa
+città in deposito nelle mani del capo dell'impero, provvederebbe più
+efficacemente alla sua difesa, e getterebbe semi di divisione tra
+Lodovico XII e Massimiliano. Per determinare Giulio II a rinunciare alle
+pretese che cominciava a formare sovra Modena, fu d'uopo che concepisse
+timore dell'avvicinamento dell'armata francese; egli non cedette che
+quando il pericolo si fece urgentissimo, e per sottrarvisi consegnò
+Modena a Witfrust, ambasciatore di Massimiliano presso di lui[109].
+
+ [109] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 49. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 358._
+
+Soltanto dopo di avere inutilmente tentato di sorprendere Modena, e dopo
+avere provata l'impossibilità di far avanzare la sua artiglieria,
+implicata ne' profondi fanghi di Carpi, il Chaumont acconsentì a
+riconoscere il depositario imperiale, a condizione che questi dal canto
+suo si obbligasse a tenersi neutrale nella guerra tra il suo re ed il
+papa. Questa serie di cattivi successi aveva fatta perdere a Chaumont la
+confidenza dell'armata e della corte; si teneva per cosa certa che
+avesse lasciata prendere la Mirandola a cagione del suo odio verso il
+maresciallo Trivulzio, e si fosse per incapacità lasciata fuggire di
+mano l'occasione di ricuperare Modena o di liberare Ferrara. Egli stesso
+si accorgeva che la sua riputazione andava declinando, e che aveva omai
+perduto il favore del suo padrone; oltre a che era tormentato dai
+rimorsi di dover combattere contro il papa. L'eccesso del cordoglio lo
+rese infermo; un accidente che lo rovesciò da un ponte nell'acqua,
+mentre trovavasi assai riscaldato, contribuì pure ad accrescere le sue
+infermità; ma egli stesso si credette avvelenato e lo disse a suo nipote
+Fleuranges, congedandosi da lui. Si fece portare a Coreggio, e da
+quell'istante non ebbe più altro pensiere che di ottenere dal papa
+l'assoluzione per avere portate le armi contro di lui. Quest'assoluzione
+gli fu di fatti accordata, ma Carlo di Chaumont d'Amboise, gran maestro
+di Francia, e governatore di Milano, era di già morto, l'undici febbrajo
+del 1511, quando arrivò ai suoi amici[110].
+
+ [110] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 70. — Fr. Guicciardini, l. XI,
+ p. 516. — P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 248. — Jac. Nardi, l. V, p.
+ 221. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 51._
+
+Tutti i nemici del papa non avevano la coscienza così timorata; il
+cavaliere Bajardo non erasi fatto scrupolo di tendergli un'imboscata; e
+se dobbiamo credere al suo leale servitore, che scrisse le sue memorie,
+il duca Alfonso d'Este andò ancora più in là: egli sedusse un segretario
+del papa, chiamato Agostino di Guerlo, che gli era stato mandato per
+distaccarlo dall'alleanza coi Francesi, e lo persuase a promettergli di
+avvelenare Giulio II; ma avendo il duca comunicato il suo progetto a
+Bajardo, questi gli rispose: «Ah, monsignore, io non crederò mai che un
+così gentil principe, come voi siete, acconsenta a così grande
+tradimento; e quando io lo sapessi, vi giuro sull'anima mia, che prima
+che fosse notte ne darei avviso al papa.» — «Poichè voi non l'approvate,
+disse il duca, la cosa non si farà; ma se Dio non vi provvede voi ed io
+dovremo pentircene.» Dobbiamo per altro dire per la riputazione del duca
+di Ferrara, che si può spesse volte dubitare della veracità dei racconti
+del servitore di Bajardo, che ha scritte queste memorie[111].
+
+ [111] _Mém. du chev. Bayard, c. XLV, p. 195-202._
+
+Alla morte di Chaumont prese il comando dell'armata il maresciallo
+Trivulzio, in aspettazione degli ordini del re; ma finchè non seppe se
+gli restava o no il comando, non volle tentare un'impresa che non era
+sicuro di poter condurre a termine. Accordò dunque ai suoi soldati un
+riposo, di cui le altre potenze approfittarono per entrare in attive
+negoziazioni.
+
+Massimiliano, sempre dominato dal suo risentimento contro i Veneziani,
+aveva fin allora continuato nella sua alleanza colla Francia, ed aveva
+mostrata un'insolita costanza. Era vivamente entrato nei progetti di
+Lodovico XII per la riforma della Chiesa nel capo e nelle membra, ed
+aveva convocata in Augusta un'adunanza di vescovi tedeschi, onde
+persuaderli a domandare un concilio: ma nella sua nazione aveva trovata
+una più gagliarda opposizione che non credeva[112]. Soltanto in allora
+diede orecchio al re d'Arragona che lo consigliava ad assicurarsi con un
+trattato di pace di quanto possedeva in Italia, e di ciò che ancora
+pretendeva, e di mettere fine a tutte le controversie che aveva col
+papa, persuadendosi che i Veneziani si accomoderebbero alle volontà del
+loro solo alleato.
+
+ [112] Lettera di Massimiliano alla città di Gelnhause; _ap. Lunig R.
+ A., t. XIII, p. 811 e seg. — Schmidt Hist. des Allem., l. VII, ch.
+ XXIV, t. V, p. 456._
+
+Dietro questo consiglio Massimiliano mandò Matteo Lang, vescovo di
+Gurck, suo segretario intimo, a Mantova, per tenervi un congresso; ed
+invitò il papa, il re di Francia e quello di Arragona a mandarvi i loro
+ambasciatori. Giulio II colse avidamente quest'apertura, credendo di
+potere disporre dei Veneziani a suo piacimento; e, quando potesse
+riconciliarli con Massimiliano, punto non dubitava di potere inimicare
+questi colla Francia, contro la quale nudriva un odio implacabile.
+Dall'altro canto Lodovico XII accolse quest'invito con estrema
+diffidenza; conosceva la volubilità del suo alleato, e temeva che il
+papa glielo togliesse, o coll'offrirgli il Milanese, oppure col dare al
+vescovo di Gurck la dignità cardinalizia, e colmarlo de' favori della
+Chiesa. Nè Lodovico temeva meno rispetto a Ferdinando, i di cui ipocriti
+avvisi intorno ai pericoli di turbare la pace della Chiesa con un
+concilio, di distrarre lui medesimo dalla sua santa spedizione contro
+gl'infedeli dell'Africa, probabilmente celavano qualche pernicioso
+progetto[113].
+
+ [113] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 517. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 359._
+
+Malgrado questi sospetti Lodovico XII mandò il vescovo di Parigi,
+prelato assai versato nel diritto, al congresso di Mantova, sia per
+iscoprire gli andamenti dei nemici, sia per non essere accusato di
+volere solo la guerra. Questo vescovo vi arrivò nel mese di marzo, pochi
+giorni dopo il vescovo di Gurck e don Pedro d'Urrea, ambasciatore del re
+d'Arragona alla corte dell'imperatore. Vi arrivò non molto tempo dopo
+anche Girolamo di Vich di Valenza, ambasciatore di Ferdinando presso la
+santa sede; ma a solo fine di persuadere Matteo Lang a visitare subito
+Giulio II a Ravenna, onde disporlo favorevolmente a suo pro, rendendogli
+nello stesso tempo un omaggio che il papa aveva diritto di ripromettersi
+per parte di un vescovo incaricato di trattare con lui. Il segretario di
+Massimiliano, uomo arrogante ed altero, contrastò lungo tempo rispetto
+alla condiscendenza che gli si domandava, sebbene gli si facesse
+travedere che sarebbe probabilmente ricompensata con alcuna delle
+principali dignità della Chiesa. Finalmente partì il 26 di marzo per
+incontrare il papa; e Giulio II, che voleva ad ogni costo guadagnarsi
+questo favorito, lusingarne l'orgoglio e risvegliarne l'ambizione,
+risolse di andargli incontro fino a Bologna; locchè eseguì dopo d'avere
+nominati in pieno concistoro otto nuovi cardinali, tra i quali trovavasi
+l'accanito nemico de' Francesi, Francesco Mattia Schiner, vescovo di
+Sion, e dopo avere dichiarato, col consenso del sacro collegio, che
+teneva il nono in petto, onde poter offrire quest'esca al vescovo di
+Gurck[114].
+
+ [114] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 521. — Jac. Nardi, l. V, p. 221.
+ — Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. ap. Rayn. An. Eccl. 1511, § 47, p.
+ 100._
+
+L'ingresso del vescovo di Gurck in Bologna, ch'ebbe luogo tre giorni
+dopo l'arrivo del papa, venne celebrato colla pompa che poteva convenire
+ad un sovrano. Assumeva il titolo di luogotenente dell'imperatore in
+Italia, ed era seguito da molti signori e gentiluomini, che spiegavano
+ne' loro equipaggi la più grande magnificenza. Nè meno magnifico era
+l'accoglimento che gli veniva preparato; lo stesso ambasciatore di
+Venezia alla corte pontificia si frammischiò modestamente ancor esso tra
+coloro che volevano fargli onore; ma Matteo Lang protestò con estrema
+insolenza che riputavasi offeso, vedendo presentarsi innanzi a lui
+l'ambasciatore dei nemici del suo padrone. Il papa gli accordò una
+pubblica udienza in pieno concistoro, nella quale il vescovo di Gurck
+dichiarò alla presenza di tutti i cardinali, che Massimiliano lo mandava
+in Italia, perchè preferiva di riacquistare ciò che gli apparteneva
+piuttosto colla pace che colla guerra, ma che non tratterebbe che a
+condizione di ricuperare dai Veneziani tutto ciò che gli avevano
+usurpato, o del territorio dell'impero o dei dominj di casa d'Austria,
+pel quale si fosse titolo[115]. Parlò colla medesima arroganza nella
+privata udienza del pontefice; e maggiore insolenza dimostrò finalmente
+all'indomani; perchè avendo saputo che il papa aveva delegati per
+conferire con lui i tre cardinali di san Giorgio, di Reggio e de'
+Medici, risguardò come cosa indegna del suo rango il trattare con
+tutt'altri che col sommo pontefice, e deputò tre de' suoi gentiluomini
+per conferire con loro[116].
+
+ [115] Il suo discorso fu conservato da Michele Coccinio e riportato
+ negli Annali Eccles. del Rajnaldo 1511, § 53, p. 101.
+
+ [116] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 523. — Fr. Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 361. — Jac. Nard., l. V, p. 222._
+
+Il papa era troppo orgoglioso perchè non gli sembrasse cosa dura
+l'arroganza di questo subalterno; pure pazientava, sperando di riuscire
+con questa negoziazione ad inimicare l'imperatore coi Francesi. Il suo
+odio contro di loro andava sempre rinforzandosi, e ne diede una prova
+colle scomuniche fulminate il giorno di Pasqua, leggendo la bolla _In
+cœna Domini_. Sebbene le negoziazioni fossero attualmente aperte, vi
+comprese, indicandoli nominativamente, Alfonso d'Este, Gian Giacopo
+Trivulzio, ed i magistrati di Milano e delle altre città di Lombardia,
+che ajutavano il re a percepire le imposte, di cui questo monarca faceva
+uso contro la Chiesa. Fu compreso, ma implicitamente, lo stesso Lodovico
+XII tra coloro che avevano posto ostacolo alla giurisdizione
+ecclesiastica, ed ammesse le opinioni degli scomunicati[117].
+
+ [117] _Bulla data Bononiae, 16 Kal. maii. Ann. Eccl. Rayn. 1511, §
+ 50, p. 101._
+
+Stando alle proteste del vescovo di Gurck, Massimiliano non avrebbe
+acconsentito di lasciare ai Veneziani Padova e Treviso, unici avanzi di
+tutto il loro territorio, a meno che non pagassero dugento mila ducati
+per una prima investitura di queste due città, obbligandosi in appresso
+ad un annuo tributo di cinquanta mila ducati. I Veneziani, vedendosi dal
+papa abbandonati, furono costretti di accondiscendere a trattare sulla
+base di così esorbitanti domande, ed offrirono di pagare in varie rate a
+lunghi termini i dugento mila ducati. Ottennero una diminuzione
+dell'annuo censo che loro si domandava; e più non restava altro titolo
+di contesa che il patriarcato d'Aquilea, che pretendevano di
+conservare[118], quando il vescovo di Gurck domandò al papa una seconda
+udienza per trattare egualmente intorno alle differenze del re di
+Francia e del duca di Ferrara colla santa sede. Gli dichiarò che
+Lodovico XII, mosso dal più ardente desiderio di fare la pace, era
+apparecchiato di acconsentire al sagrificio di molti de' più cari
+interessi della casa d'Este; ma Giulio II non potè soffrire di
+ascoltarlo più oltre. Egli disse che non alcune concessioni, ma soltanto
+un intero abbandono poteva renderlo soddisfatto; perciocchè era
+determinato di esporre senza riserva la sua tiara ed anche la vita per
+castigare il duca di Ferrara. Soggiunse di non comprendere come mai
+Massimiliano non approfittava dell'occasione, che gli veniva offerta, di
+vendicarsi colle armi e col danaro altrui delle ingiurie senza numero
+ricevute dai Francesi; che tale essere doveva lo scopo di tutti i
+trattati, ed il prezzo de' sagrificj ch'egli imponeva ai Veneziani per
+riconciliarli all'impero.
+
+ [118] _Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 222._
+
+Il vescovo di Gurck disputò alcun tempo intorno a queste proposizioni,
+ma sentivasi che non le aveva prevedute; in breve conobbe
+l'impossibilità di conciliare le pretese di Giulio II colle affatto
+diverse istruzioni che aveva ricevute dal suo padrone. Allora, atterrito
+dall'impeto del pontefice, dichiarò di voler partire all'istante; ed
+infatti, appena terminata l'udienza, partì da Bologna il 25 d'aprile
+alla volta di Modena, amaramente lagnandosi del papa, ed intimando agli
+ambasciatori di Spagna di far ritirare le trecento lance che il re
+Cattolico, come sovrano di Napoli, aveva fin allora tenute al servigio
+della santa sede[119].
+
+ [119] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 524. — Jac. Nardi, l. V, p. 222.
+ — Fr. Belcarii, l. XII, p. 362. — Par. de Grassis Diar. ap. Rayn.
+ 1511, § 57 e seg., p. 102._
+
+Il maresciallo Gian Giacopo Trivulzio era stato raffermato nel comando
+dell'armata francese in Italia, ma nello stesso tempo aveva avuto ordine
+di non disturbare le conferenze per la pace. Quando furono rotte per la
+partenza del vescovo di Gurck, risolse di mostrare il partito che un
+vecchio capitano poteva tirare dai mezzi che fin allora erano stati
+trascurati dagl'inesperti e prosontuosi luogotenenti di Lodovico XII. Si
+mosse in principio di marzo con mille dugento lance e sette mila fanti,
+e nel primo giorno s'impadronì di Concordia[120]. Non volle egualmente
+attaccare la Mirandola, onde non mostrarsi soltanto sollecito degli
+stati tolti a sua figlia; ma, diretto dalla di lui esperienza, Gastone
+di Foix, duca di Nemours, arrivato all'armata nel precedente anno, fece
+prigioniero a Massa di Finale Gian Paolo Manfroni, distinto capitano de'
+Veneziani, che colà si trovava con trecento cavaleggieri[121].
+
+ [120] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 72._
+
+ [121] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 525. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 362. — Mémoir. de Fleuranges, p. 74._
+
+Aveva il papa mandato a Genova Alessandro Fregoso, vescovo di
+Ventimiglia, per tentare di farvi nascere una ribellione. Questo prelato
+venne arrestato per la vigilanza del Trivulzio, e fu condotto a Milano,
+ove confessò tutti gl'intrighi di cui era incaricato[122]. Il Trivulzio
+risolse di tirarne vendetta. Dopo avere rimontato il Panaro, sempre in
+vista dell'armata nemica, lo passò finalmente a guazzo tra Spilamberto e
+Piumaccio, e venne ad acquartierarsi in quest'ultimo villaggio, lontano
+tre sole miglia dall'armata ecclesiastica. Questa, più non si trovando
+coperta dal fiume, e non volendo avventurare una battaglia, ritirossi al
+ponte di Casalecchio dietro al Reno, tre miglia sotto Bologna, in un
+luogo forte, e reso famoso in principio del precedente secolo da una
+grande battaglia[123].
+
+ [122] _Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. apud Rayn. Ann. Eccl. 1511, §
+ 58, p. 103._
+
+ [123] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 526. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 363._
+
+Giorgio di Frondsberg, che in appresso acquistossi tanta riputazione
+nelle guerre d'Italia, aveva raggiunto il Trivulzio con due mila
+cinquecento landsknecht, che gli conduceva da Verona[124]; il Trivulzio,
+dopo avere occupato Castelfranco, venne ad appostarsi sulla grande
+strada tra questa fortezza e la Samoggia, irrisoluto intorno al partito
+che prenderebbe. Giudicava pericoloso l'attaccare l'armata pontificia
+nella forte posizione da lei occupata, e credeva ancora meno sicuro il
+tentare un colpo di mano sopra Bologna, malgrado le istanze dei
+Bentivoglio, che promettevano di eccitare nello stesso tempo una
+sollevazione per mezzo de' loro partigiani. Il Trivulzio accordava poca
+fede alle speranze degli emigrati, di cui il Chaumont aveva di fresco
+sperimentata la vanità; ma la notizia che Giulio II aveva abbandonata
+Bologna, troncò tutto ad un tratto le sue irrisoluzioni.
+
+ [124] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 81._
+
+Il coraggio de' preti, siccome quello delle donne, è d'ordinario il
+risultato dell'ignoranza del pericolo; così poche volte trovasi
+proporzionato alla circostanza; talvolta sorprende colla sua temerità, e
+talora si smentisce, quando uno spirito più tranquillo, o meglio
+istrutto non vedrebbe ragione alcuna di turbarsi. Sentendo Giulio II che
+il Trivulzio si era mosso, egli partì alla volta della sua armata, onde
+colla sua presenza persuadere i suoi capitani a venire a battaglia. Il
+duca di Urbino vi si era fin allora sempre rifiutato, e la ritirata
+degli Spagnuoli, dopo la rottura delle negoziazioni col vescovo di
+Gurck, lo teneva fermo in quest'opposizione, malgrado tutte le lettere
+del papa. Aveva questi intenzione d'alloggiare il primo giorno a Cento;
+ma fu costretto di trattenersi alla Pieve, perchè mille fanti, che
+occupavano Cento, non volevano uscirne, se non se gli pagava il loro
+soldo. Irritato dalla loro ostinazione, tornò all'indomani a Bologna;
+egli fu colà che nuove particolarità intorno alla marcia del Trivulzio
+gli inspirarono tutto ad un tratto quella paura, che pareva non avere
+fin allora conosciuta. Pensò di ritirarsi a Ravenna in sicuro dai
+pericoli della guerra; ma prima di partire, chiamò presso di sè il
+senato de' quaranta di Bologna. Fece sentire ai senatori ch'egli era
+stato quello che gli aveva liberati da dura schiavitù, che loro aveva
+accordate molte esenzioni, distribuite grazie pubbliche e private, che
+loro aveva abbandonata la nomina de' loro magistrati e l'amministrazione
+delle pubbliche entrate, che il legato che loro dava altro non era in
+Bologna che un monumento dell'alta signoria della Chiesa, perciocchè
+limitatissimo era il di lui potere, e sempre regolavasi a seconda de'
+loro consiglj. Che in fatto dopo che Bologna era tornata sotto
+l'autorità della santa sede, il suo commercio aveva prosperato, le
+manifatture eransi fatte più attive, e molti dei suoi concittadini
+avevano ottenute le più sublimi dignità della gerarchia. Che il tempo
+era venuto di mostrare se sapevano apprezzare così grandi vantaggi,
+difendendo la città loro con energia contro quest'improvviso attacco.
+Che dal canto suo non si prenderebbe minor cura della difesa di Bologna,
+di quello che farebbe della stessa Roma; che aveva dato ordine ai
+Veneziani di gettare un ponte a Sermidi sul Po, e di venire a
+raggiugnere la sua armata; che aveva mandato danaro agli Svizzeri per
+farne scendere dieci mila in Lombardia; che dimandava soltanto ai
+Bolognesi di dirgli francamente se volevano o non volevano difendere la
+loro città. Il priore del senato dei quaranta riepilogò nella sua
+risposta tutte le espressioni di riconoscenza, di fedeltà, di divozione,
+di coraggio, che gli somministrava lo studio della rettorica; e Giulio
+II partì senza muovere alcun dubbio intorno alla bella difesa che
+farebbero i Bolognesi[125].
+
+ [125] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 527. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 62. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 363. — Parisii de Grassis
+ Diar. ap. Rayn., § 58 p. 103._
+
+Sebbene il pontefice fosse scortato dalle trecento lance spagnuole che
+tornavano nel regno di Napoli, non osò prendere la diritta strada di
+Ravenna, e passò per Forlì. Giulio II confidava oltremodo nel cardinale
+di Pavia, cui aveva lasciato il comando di Bologna col titolo di legato.
+Per altro questo prelato, signore di Castello del Rio, discendente
+dell'antica famiglia degli Alidosi, ch'era stata sovrana d'Imola, aveva
+invano domandato a Giulio II di rimettere i suoi nipoti nell'antico loro
+principato, che da lungo tempo loro era stato tolto, ed i suoi nemici
+pretesero, che, offeso dai rifiuti di Giulio, avesse fin d'allora
+segretamente cercato tutti i mezzi di vendicarsi. Di concerto col senato
+dei quaranta aveva il cardinale di Pavia fatto scelta dei venti capitani
+della milizia sotto i quali tutta la gioventù di Bologna era stata
+inscritta; e sia per imprudenza, o sia per infedeltà aveva acconsentito
+che si prendessero quasi tutti tra i partigiani dei Bentivoglio. La
+fazione, che richiamava questi antichi signori, e che si rallegrava,
+vedendoli avvicinarsi nel campo del Trivulzio, erano in allora
+assecondati dai ricchi proprietarj di terre che temevano che l'armata
+francese guastasse le loro campagne, dai mercanti che temevano ancora
+più pei loro magazzini e per le loro botteghe, in ultimo da tutti coloro
+che senza avere precisamente sofferto sotto Giulio II sentivansi
+umiliati dal governo de' preti. Costoro non tardarono ad avvedersi
+d'essere in Bologna il partito più numeroso, e siccome per l'imprudenza
+del legato trovavansi armati e padroni delle porte, questi non aveva
+verun mezzo di farli ubbidire[126].
+
+ [126] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. — Jac. Nardi, l. V, p. 223.
+ — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 64. — Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 364._
+
+Quando il cardinale si avvide tutto ad un tratto della cattiva
+disposizione delle milizie, volle far credere che il duca d'Urbino gli
+avesse dato l'ordine di spedirle a Casalecchio: ma le milizie ricusarono
+di uscire di città; volle in appresso far entrare mille uomini di
+fanteria, comandati da Ramazzotto, ma gli stessi capitani delle milizie
+non vollero ammetterli.
+
+Questa doppia disubbidienza atterrì il cardinale di Pavia, il quale
+sapeva di avere molti nemici e tra la nobiltà e tra il popolo; e che di
+fresco aveva fatti ingiustamente perire tre o quattro distinti
+cittadini. Quando fu notte, uscì travestito dal palazzo per rifugiarsi
+nella fortezza, e così grandi erano il suo terrore e la sua
+precipitazione, che dimenticò perfino di prendere il suo danaro ed i
+suoi giojelli. Li mandò a cercare quando si vide in luogo di sicurezza,
+ed appena ebbe ricevuta la sua cassetta uscì dalla fortezza per la porta
+esterna, e si ritirò ad Imola con i cento cavalli che gli erano rimasti
+per la sua guardia[127].
+
+ [127] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. — Diar. Parisii de Grassis
+ ap. Rayn., § 29, p. 103. — Ist. di Gio. Cambi, p. 262. — Fr.
+ Belcarii, l. XII, p. 364._
+
+Quando si seppe in Bologna il 21 di maggio la fuga del legato, Lorenzo
+Ariosti e Francesco Rinucci, due de' capitani della milizia, conosciuti
+pel loro attaccamento ai Bentivoglio, attaccamento ch'era divenuto
+maggiore per via delle persecuzioni sofferte, accorsero alle porte di
+san Felice e di Lame, le atterrarono a colpi di scure, e le consegnarono
+ai Bentivoglio, cui il Trivulzio aveva dato cento lance per occuparle.
+
+Il campo del duca d'Urbino stendevasi da Casalecchio fino alla porta
+chiamata Saragozza. Bentosto si ebbe avviso della fuga del legato e
+della sollevazione del popolo bolognese; ed un panico terrore
+s'impadronì all'istante del generale e dei soldati. Il duca d'Urbino
+ordinò la ritirata, sebbene fosse già notte avanzata; le truppe si
+posero in marcia con estremo precipizio, abbandonando tutte le loro
+tende, i loro equipaggi, ed i loro commilitoni, che stavano di guardia
+sull'opposta riva del fiume, ove non ricevettero verun ordine. I
+Bolognesi osservavano dalle loro mura questo movimento dell'armata
+pontificia, ed i Bentivoglio ne diedero avviso al Trivulzio. Il popolo,
+sempre ardito contro coloro che fuggono, fece un'impetuosa sortita per
+attaccare i soldati della Chiesa che passavano lungo le mura. Nello
+stesso tempo i paesani scesero dalle montagne con ispaventose grida per
+partecipare al saccheggio del campo. L'oscurità che accresce il terrore
+e diminuisce il sentimento della vergogna, l'impensata rivoluzione de'
+cittadini e dei contadini, il timore dell'armata francese, diedero
+bentosto alla ritirata l'aspetto della fuga. Se Raffaello de' Pazzi, che
+aveva il comando delle truppe lasciate sull'altra riva del Reno non
+avesse al ponte di Casalecchio opposta ai Francesi una ostinata
+resistenza, pochi o niun soldato del duca avrebbero potuto salvarsi.
+All'ultimo la di lui posizione fu forzata, ed egli fatto prigioniere;
+allora gli uomini d'armi francesi, inseguendo l'armata fuggiasca,
+raggiunsero bentosto gli equipaggi e ricondussero al loro campo tante
+bestie da soma cariche di bottino, che chiamarono questa disfatta,
+ottenuta senza combattere, _la giornata degli asini_. Vennero in potere
+dei Francesi ventisei pezzi di cannone, quindici de' quali di grosso
+calibro, la bandiera del duca d'Urbino e molte altre, parte degli
+equipaggi dell'armata della Chiesa, e quasi tutti quelli dell'armata
+veneziana. Furono fatti prigionieri Orsino da Mugnano, Giulio Manfrone e
+molti altri capitani, e fu dispersa quasi tutta l'infanteria: il solo
+Ramazzotto, che con un corpo dell'armata veneziana occupava la montagna
+di san Luca, riuscì, sebbene fosse assai tardi avvisato della disfatta
+de' suoi compagni d'armi, a condurre a traverso alle montagne le sue
+truppe fino in Romagna, senza perdere un solo uomo[128].
+
+ [128] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. — Jac. Nardi, l. V, p. 223.
+ — Mémoires du chev. Bayard, ch. XLVI, p. 208. — Mém. de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 82. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 364. — P. Bembi Hist.
+ Ven., l. XI, p. 250._
+
+Quando Giulio II ebbe avviso a Ravenna della presa di Bologna, ne fu
+oltremodo dolente, perchè attaccava a quella conquista grandissima
+importanza, risguardandola la più gloriosa impresa del suo pontificato.
+La condotta del popolo bolognese lo afflisse ancora di più; egli, a dir
+vero, non vi aveva sparso sangue, nè fatta violenza a veruna persona
+della nobiltà o del popolo, ma furono riservati a lui solo tutti gli
+oltraggi: la sua statua colossale di bronzo, lavoro di Michelangelo
+Buonarotti, ch'era stata innalzata sulla facciata della chiesa di san
+Petronio fu dal popolo atterrata in mezzo agli insulti ed al disprezzo,
+ed i Bentivoglio la fusero per formarne un doppio cannone, col quale il
+quinto giorno dopo la rivoluzione tirarono contro la fortezza[129]. Era
+questa assai vasta e ben fortificata, ma nel momento del bisogno si
+trovò sprovveduta di guarnigione, di vittovaglie, ed in particolare di
+munizioni da guerra, di modo che il vescovo Giulio Vitelli, che ne aveva
+il comando, fu costretto ad arrendersi dopo una settimana. I
+Bentivoglio, i quali temevano che il re di Francia mettesse guarnigione
+nella cittadella, indussero il popolo a spianarla. Il duca di Ferrara,
+approfittando della ritirata dell'armata pontificia, avea ricuperato
+Cento, Pieve, Cotignola, Lugo, e le altre piazze della Romagna toltegli
+dal papa. Il Trivulzio avrebbe pure potuto occupare Imola; ma volle
+aspettare gli ordini della corte di Francia, prima di spingere più oltre
+una guerra, che ripugnava alla coscienza del re, e più ancora a quella
+della regina Anna di Bretagna[130].
+
+ [129] _Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 83._
+
+ [130] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. — Jac. Nardi, l. V, p. 224.
+ — Fr. Belcarii, l. XII, p. 364._
+
+Francesco degli Alidosi, vescovo e cardinale di Pavia, e legato di
+Bologna, poteva essere accusato come cagione di tanto disastro; la di
+lui amministrazione aveva eccitato l'odio dei Bolognesi contro la
+Chiesa, la sua imprudenza sollevata la città, e la sua viltà fatto
+perdere e Bologna e l'armata che doveva difenderla. Tutti gli ufficiali,
+che si erano sottratti alla disfatta di Casalecchio, rigettavano tutta
+sopra di lui la vergogna del loro terrore e della loro fuga; ed il duca
+di Urbino, suo antico nemico, l'accusava più scopertamente degli altri.
+Dal canto suo il cardinale per giustificarsi accusava il duca d'Urbino
+di tradire il papa, perchè sua moglie Eleonora Gonzaga era figliuola
+d'Isabella d'Este, sorella d'Alfonso, che aveva sposato il marchese di
+Mantova. Il duca, egli diceva, non cercò mai di buona fede di spogliare
+lo zio della sua sposa; ed infatti lo stesso Fleuranges replica più
+volte, che il duca d'Urbino era di cuore francese, e che desiderava la
+pace[131].
+
+ [131] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. II, p. 302. — Jac.
+ Nardi, l. V, p. 224. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 64._
+
+L'Alidosi si portò a Ravenna per giustificarsi, e Giulio II, che lo
+amava, ed a lui ciecamente fidavasi, lo accolse con piacere, e lo invitò
+a pranzare lo stesso giorno con lui. Infatti mentre tornava a palazzo,
+scortato da suo cognato Guido Vaina, capitano della sua guardia, fu
+incontrato dal duca d'Urbino. Questa pompa militare nel momento in cui
+le disgrazie dell'armata procedevano tutte da lui, accrebbe oltremodo la
+collera del duca; egli innoltrossi in mezzo ai soldati del legato, che
+per rispetto gli facevano luogo, e lo pugnalò in sugli occhi di tutti.
+Quando pochi istanti dopo fu dato avviso al papa di tale violenza, egli
+si abbandonò a furibonde e disperate grida. Non dolevasi soltanto della
+morte d'un cardinale, a lui tanto caro, ma ancora dell'offesa recata
+alla dignità ecclesiastica, cui in tutto il corso del suo pontificato
+aveva in ogni modo cercato di rendere più venerabile e sacra, e cui
+adesso vedeva così sfacciatamente oltraggiata sotto i suoi proprj occhi,
+ed inoltre dal suo proprio nipote. Lo stesso giorno, sempre oppresso dal
+più angoscioso dolore, ripartì da Ravenna per tornare a Roma[132]; ma
+era di poco giunto a Rimini, che per colmo di amarezza seppe che in
+tutti i luoghi pubblici, a Modena, a Bologna ed in molte altre città, si
+affiggevano cedole di convocazione di tutti i prelati ad un concilio
+generale in Pisa per il giorno primo di settembre; e che veniva citato
+egli stesso a recarvisi, affinchè la Chiesa fosse riformata nel suo capo
+e nelle sue membra[133].
+
+ [132] _Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511, § 60, p. 103. — Mém. du
+ chev. Bayard, ch. XLV, p. 203. — Ist. di Gio. Cambi, p. 263. — Fr.
+ Belcarii Comm., l. XII, p. 365. — P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p.
+ 251._
+
+ [133] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 532. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 60. — Rayn. Ann. Eccl. 1511, § 1-7, p. 86 e seg. — Fr.
+ Belcarii, l. XII, p. 365._
+
+
+
+
+CAPITOLO CVIII.
+
+ _Amministrazione del gonfaloniere Soderini a Firenze. — Concilio
+ di Pisa; alleanza di Ferdinando il Cattolico con Giulio II e coi
+ Veneziani. — La loro armata combinata s'innoltra verso Bologna.
+ — Gastone di Foix la costringe a retrocedere, e ricupera Brescia
+ che si era ribellata._
+
+1511 = 1512.
+
+
+La maggior parte degli stati italiani erano scomparsi dalla scena del
+mondo, e quelli che tuttavia conservavano un'ombra d'indipendenza,
+cercavano salvezza nella propria nullità, mentre tutti i gravissimi
+interessi della patria si decidevano, bensì in mezzo a loro, ma senza di
+loro, da quelle potenze la di cui superiorità era tale che sarebbe stato
+affatto impossibile il volervi far testa. Alle porte dell'Italia il duca
+di Savoja ed il marchese di Monferrato non lasciavano di chiamarsi
+sovrani; ma il re di Francia, diventato duca di Milano ed in pari tempo
+doge di Genova, li circondava da ogni banda colle sue province; egli
+faceva continuamente passare per i loro stati le sue armate, si valeva
+dei loro arsenali, dei loro magazzini, delle stesse loro fortezze, e non
+credeva omai più necessario di chiedere il loro assenso, o di cercare la
+loro alleanza ed in tempo di queste guerre, che li ruinavano, questi
+principi non facevano mai sentire la loro esistenza. Vero è che l'uno e
+l'altro paese avevano in tale epoca sovrani senza talenti e senza
+carattere. Guglielmo IX, figlio e successore di Bonifacio V, regnava nel
+Monferrato. Era salito sul trono nel 1493, in età di soli sette anni, e
+ne' primi tempi aveva avuta per tutrice sua madre Maria, affatto ligia
+alla Francia; morta questa, la tutela del giovanetto marchese era
+passata nelle mani di Costantino Cominate, di lui parente. Quando
+Guglielmo giunse alla maggiorità, obbligò Costantino ad abbandonare il
+Monferrato, ed allora quest'uomo intrigante ed accorto si attaccò a
+Massimiliano ed ebbe una parte attivissima nelle negoziazioni
+dell'imperatore e del papa. Il giovane marchese per lo contrario non
+uscì dall'oscurità in cui era stato tenuto fino dall'infanzia: aveva il
+31 agosto del 1508 sposata Anna, figlia di Renato, duca d'Alençon, dalla
+quale ebbe un figlio che gli successe nel 1518, e la figliuola che portò
+in appresso l'eredità del Monferrato alla casa Gonzaga. Dopo la morte di
+questa prima moglie, Guglielmo IX sposò Maria, figlia di Gastone IV,
+conte di Foix. Egli aveva scelta l'una e l'altra sposa tra le signore
+francesi, come s'egli avesse effettivamente sentito, che, dacchè i
+possedimenti della Francia lo circondavano da ogni banda, egli più non
+era un sovrano indipendente, ma soltanto un principe francese.
+
+Nello stesso tempo, e dopo il 1504, Carlo III era succeduto nelle
+signorie della Savoja e del Piemonte a suo fratello, Filiberto II figlio
+di Filippo, lungo tempo conosciuto sotto il nome di conte di Bresse.
+Quando era salito sul trono, aveva trovata la maggior parte de' suoi
+stati obbligati per gli appannaggi di tre vedove duchesse; onde gli
+restavano scarsissime entrate e poca autorità. Egli non oltrepassava i
+diciotto anni, era di carattere debole e tutte le altre sue facoltà non
+uscivano dall'ordinario. Non era sperabile, che da sè ricuperasse
+quell'importanza, che gli avvenimenti anteriori al suo regno avevano
+tolti alla di lui corona. Quindi, finchè potè vivere ignorato ed ozioso
+nella dipendenza della Francia, preferì alla gloria militare questa
+tranquilla oscurità. Ma gli avvenimenti della guerra lo chiamarono suo
+malgrado a figurare tra i sovrani; e fu costretto a scegliere tra due
+potentati nemici, che trasportarono ne' suoi stati il teatro delle loro
+battaglie. La sua indecisione fu causa che allora perdesse tutti i suoi
+stati; ma le sue lunghe calamità non cominciarono che dopo i tempi in
+cui propriamente perì l'indipendenza d'Italia[134].
+
+ [134] _Guichenon Hist. généal. de la maison de Savoje, t. II, p.
+ 196-230._
+
+Il duca di Ferrara ed il marchese di Mantova, dopo avere con imprudente
+ambizione preso parte nella lega di Cambrai, avevano perduto, il primo
+la libertà, l'altro la metà de' suoi stati. Per altro Gian Francesco
+Gonzaga era riuscito in mezzo al turbine a rientrare nella mal
+abbandonata neutralità. Per lo contrario Alfonso d'Este sosteneva il più
+grande sforzo della guerra; pareva che la sorte dell'Italia dipendesse
+interamente da quella de' suoi stati, tanto era l'accanimento con cui lo
+trattavano il papa ed i Veneziani. I regni di Napoli e di Sicilia più
+non appartenevano agl'Italiani; tutti i principi, tutte le repubbliche,
+che così lungamente avevano conservata l'indipendenza nello stato della
+Chiesa, erano state spogliate della loro sovranità da Alessandro VI o da
+Giulio II; quelli che tuttavia conservavano qualche autorità erano scesi
+al rango di feudatarj ubbidienti e timorosi innanzi al loro abituale
+signore: ed il duca d'Urbino, generale e nipote del papa, che solo tra
+tutti sembrava essere stato fin allora risparmiato, era incorso per la
+morte del cardinale di Pavia in una sentenza di deposizione, che
+veramente non ebbe mai esecuzione, anzi venne rivocata dopo cinque
+mesi[135].
+
+ [135] _Raynaldi Ann. eccles. 1511, § 61, p. 104._
+
+In tutta l'Italia omai non restavano altri stati indipendenti, oltre
+Venezia, la Chiesa, e quelli che abbiamo or ora ricordati, che le tre
+repubbliche di Toscana, Firenze, Siena e Lucca, tutte tre neutrali e
+spettatrici inquiete d'una guerra cui erano attaccati i destini della
+loro contrada; tutte tre si stavano immobili e bramose di far
+dimenticare colla presente nullità l'attività passata, onde non fossero
+istigate ad associarsi a qualcuna delle potenze belligeranti. Da lungo
+tempo Lucca e Siena avevano per la debolezza loro adottato questo
+sistema. Era più nuovo per Firenze, la quale erasi tanto lungamente
+risguardata come il centro di tutte le negoziazioni d'Italia: ma senza
+molti anni di riposo non poteva questa repubblica rifarsi dallo
+spossamento in cui l'avevano gettata la guerra accesa da Carlo VIII, e
+la ribellione di Pisa. Il gonfaloniere, Pietro Soderini, il 22 dicembre
+1510, rendendo conto della sua amministrazione al gran consiglio,
+assoggettò all'esame de' suoi concittadini gli stati delle esazioni e
+delle spese di otto anni, che ammontavano a 908,300 fiorini d'oro, ossia
+a 10,899,600 franchi; e sebbene questa somma, avuto riguardo al valore
+del danaro in quell'epoca, fosse ragguardevole, dimostra una grandissima
+diminuzione delle ricchezze della repubblica, ove si paragoni a ciò che
+Firenze poteva spendere, senza grave incomodo nelle guerre coi signori
+della Scala, o co' Visconti[136].
+
+ [136] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 242._
+
+All'indomani dello stesso giorno, in cui il gonfaloniere aveva dato
+all'Italia il nuovo esempio di chiamare il pubblico ad esaminare la sua
+contabilità, si scoprì in Firenze una congiura contro di lui tramata per
+assassinarlo. Si era questa formata in Bologna alla corte del papa, e
+l'implacabile odio di Giulio II contro chiunque ardiva opporsi alle sue
+volontà, le aveva dato cominciamento. Non poteva Giulio perdonare al
+Soderini la sua parzialità verso la Francia: gli è vero che lo vedeva
+mantenere la sua repubblica nella neutralità, ma lo aveva però sospetto
+a cagione delle segrete offerte di Lodovico XII e temeva che la
+repubblica fosse inclinata a dichiararsi contro di lui in una critica
+circostanza. Il Soderini lo aveva particolarmente offeso accordando
+salvacondotto ed asilo in Firenze a cinque cardinali che attraversavano
+la Toscana. Questi prelati eransi spaventati a cagione della morte d'uno
+de' loro colleghi in Ancona, ed avevano ricusato di raggiugnere il papa
+a Bologna. Sdegnavasi Giulio II, o di essere sospettato autore della
+morte del cardinale, o di vedere sottratti alla sua vendetta coloro
+ch'egli voleva perdere. I cinque cardinali di santa Croce, Cosenza,
+Bayeux, san Malò e Sanseverino, che, partendo da Firenze presero la
+strada di Milano, si posero subito nel clero alla testa della fazione
+contraria a Giulio II, ed abbracciarono tutti gl'interessi della
+Francia[137].
+
+ [137] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 241._
+
+Giulio II, confondendo nella sua collera il Soderini con Lodovico XII e
+coi cardinali ribelli alla sua autorità, pensò di spogliarlo d'ogni
+potere e di cambiare il governo di Firenze. Prinzivalle della Stufa,
+cittadino fiorentino, dell'età di venticinque anni, figlio di uno
+zelante partigiano dei Medici, trovavasi in allora a Bologna: egli era
+abbastanza destro e coraggioso per eseguire le più difficili imprese, e
+si offrì spontaneamente a servire la collera del papa uccidendo il
+gonfaloniere. Marc'Antonio Colonna promise di trovargli dieci uomini
+scelti per assecondarlo, e Prinzivalle partì alla volta di Firenze onde
+associare al suo attentato alcuni nobili fiorentini. Parlò dapprima a
+Filippo Strozzi, che aveva sposata una sorella dei Medici, e ch'egli
+perciò credeva affezionatissimo a quella famiglia; ma lo Strozzi rispose
+di avere dichiarato ai suoi cognati che tosto rimanderebbe loro la
+sorella, qualora gli facessero parlare di politica; non volle pure
+promettere di tenere segreta la confidenza che gli era stata fatta; e
+Prinzivalle, dopo avere cercato invano d'intimorirlo, fuggì subito a
+Siena, onde salvarsi dalle indagini de' decemviri, ai quali lo Strozzi
+lo aveva denunciato. Fu in sua vece tratto in giudizio suo padre, Luigi
+della Stufa, e rilegato per cinque anni nel vicariato di Certaldo,
+sebbene non fosse altrimenti provata la sua complicità[138].
+
+ [138] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 243._
+
+Intanto essendosi il 29 dicembre adunato il gran consiglio per eleggere
+i gonfalonieri delle compagnie, alzossi Piero Soderini, ed informò i
+suoi concittadini della congiura scopertasi contro di lui. I congiurati,
+egli disse, avevano trovato difficile l'ucciderlo nel suo appartamento
+nel pubblico palazzo, pericoloso l'assalirlo in pieno consiglio, e,
+siccome egli non usciva giammai che colla signoria in occasione delle
+pubbliche cerimonie, si erano veduti forzati ad aspettare una di queste
+solennità. La scoperta della loro congiura costringerebbe bensì i nemici
+a mutare i loro progetti, ma non perciò lusingavasi egli che la sua vita
+venisse ad essere così posta in sicuro, essendo già per lui
+apparecchiato il veleno. Egli non affettò nè un coraggio nè
+un'indifferenza ai quali non era stato predisposto dalla passata sua
+vita: altamente convinto del proprio pericolo, non vi si rassegnò che
+con dolore, ed il suo discorso venne spesso interrotto dalle lagrime.
+Pure lo confortava il testimonio della propria coscienza, di non avere
+mai meritato l'odio de' suoi concittadini, nè i pugnali da cui vedevasi
+circondato; e invocò sulla propria condotta il giudizio di tutti i
+Fiorentini che avevano con lui seduto nella signoria. Più di trecento
+cittadini erano stati priori durante gli otto anni ne' quali egli era
+stato capo dello stato: gli scongiurò di dire, se giammai erasi egli
+proposto altro scopo che il bene della comune loro patria, se giammai
+aveva seguite private viste, o personali interessi, se aveva mai
+raccomandato qualche individuo al podestà, ai tribunali, ai corpi di
+mestieri, per sottrarlo al rigore delle leggi. Non volle per sè chiedere
+veruna guardia, nè adoperare per la sua difesa che quella stessa dignità
+di cui il popolo lo aveva rivestito; ma invitò i consiglj a prendersi
+cura della difesa dello stato popolare, piuttosto che di quella della
+sua persona. Egli non era già lo scopo principale degli attentati de'
+nemici, bensì lo erano la libertà, l'eguaglianza, e quello stesso
+consiglio per via del quale tutti i Fiorentini partecipavano
+all'amministrazione della repubblica. I partigiani dell'oligarchia
+miravano a chiudere il gran consiglio; e la sua morte, per la quale
+avevano cospirato, altro non doveva essere che il segnale di quella più
+importante rivoluzione ch'essi meditavano[139].
+
+ [139] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 292. — Gio. Cambi, p. 246._
+
+Effettivamente il gran consiglio risguardò l'attentato contro la vita
+del Soderini, come l'indizio di un progetto tendente a rovesciare lo
+stato popolare; e perchè il partito vincitore aveva sempre trovato
+facile di sanzionare una rivoluzione in Firenze coll'adunare un
+parlamento, il consiglio volle privare i faziosi di questa dannosa
+facilità, quando ancora riuscissero ne' loro criminosi progetti. Il 20
+gennajo del 1511 proclamò una legge, nella quale previde il caso in cui
+i cospiratori privassero la repubblica del suo gonfaloniere, de' suoi
+priori, de' suoi colleghi, oppure distruggessero le borse destinate
+all'estrazione della magistratura, talchè l'autorità delegata dal popolo
+sembrasse sospesa; volle in tal caso, che, invece di adunare un
+parlamento, che mai non delibererebbe individualmente e liberamente,
+fosse al medesimo gran consiglio, o alla parte di questo consiglio che
+potrebbe adunarsi, devoluto il diritto di formare il nuovo governo della
+repubblica[140].
+
+ [140] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. — Gio. Cambi, p. 248._
+
+Circa lo stesso tempo andava a terminare la tregua convenuta in aprile
+del 1506 tra Pandolfo Petrucci ed i Sienesi; dessa era stata protratta
+due anni, mentre ancora durava la guerra di Pisa, ed i Fiorentini
+avevano acconsentito a non riclamare per tutto quel tempo i loro diritti
+sopra Montepulciano. Ma oramai niuna ragione giustificava una simile
+accondiscendenza. Lodovico XII, che bramava di valersi dei Fiorentini
+contro il papa, loro prometteva potenti soccorsi, e faceva loro sperare
+l'acquisto non solo di Montepulciano, ma della stessa Siena. Per
+approfittare del favore del re, il gonfaloniere spedì il Macchiavelli a
+Siena, incaricandolo di denunciare a questa repubblica la cessazione
+della tregua, dichiarando in pari tempo, che Firenze non sarebbe mai per
+rinnovarla, se non venivano restituiti Montepulciano ed il suo
+territorio. Intanto il gonfaloniere mandò ai confini gli uomini d'armi
+che teneva nello stato di Pisa[141].
+
+ [141] La delegazione del Macchiavelli porta la data del 2 dicembre
+ del 1510. _Legazioni, t. VII, p. 389. — Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 294._
+
+Come i Fiorentini si affidavano alla protezione della Francia, così i
+Sienesi speravano in quella di Giulio II. Pandolfo Petrucci, che
+disponeva a voglia sua di questa repubblica, nulla aveva dimenticato per
+procacciarsi il favore del vecchio pontefice; aveva di fresco
+riacquistato ed a lui offerto in dono il castello della Suvera,
+principal luogo e residenza degli antichi conti di Ghiandaroni, nello
+stato di Siena. Nello stesso tempo la balìa aveva riconosciuto in Giulio
+II un discendente di quell'estinta famiglia, che portava come lui lo
+stemma della quercia; ma la loro agnazione non poteva quasi provarsi con
+altro, che con quella della ghianda della Rovere colle ghiande dei
+Ghiandaroni. Il papa, che ardentemente desiderava di procacciare lustro
+alla propria famiglia plebea ed oscura, accolse questo dono con
+vivissimo piacere; d'allora in poi non ommise di comprendere Siena in
+tutte le sue alleanze; accordò il cappello di cardinale ad Alfonso,
+figlio di Pandolfo Petrucci, e si dichiarò il difensore di tutti
+gl'interessi di quello stato[142].
+
+ [142] _Orlando Malavolti storia di Siena, p. III, l. VII, f. 115._
+
+Non perciò poteva Giulio incoraggiare i Sienesi ad entrare in guerra pel
+possedimento di Montepulciano. Quanto Lodovico XII desiderava questa
+guerra per volgere tutte le forze dei Fiorentini contro la Chiesa,
+altrettanto la temeva il pontefice, perchè apriva un più vasto confine
+agli attacchi de' Francesi; onde avrebbe dovuto misurarsi con loro non
+solo nella Romagna, ma ancora in Toscana. Mandò dunque ai Sienesi
+Giovanni Vitelli e Guido Vaina, per proteggerli, con alcune compagnie
+d'uomini d'armi e di cavaleggieri; ma in pari tempo si offerse mediatore
+tra le due repubbliche. Fece sentire a Pandolfo l'estremo pericolo
+d'introdurre i Francesi in Toscana; ottenne dai Fiorentini un perdono
+senza eccezione pei ribelli di Montepulciano e la restituzione di tutti
+i loro privilegj; il 3 di settembre del 1511 fece finalmente soscrivere
+un trattato d'alleanza tra le due repubbliche per venticinque anni, in
+forza del quale Montepulciano fu restituito con tutto il suo territorio
+ai Fiorentini, che dal canto loro si obbligarono a guarentire tutti gli
+altri possedimenti della repubblica di Siena, ed a mantenervi l'autorità
+di Pandolfo Petrucci e de' suoi figli[143].
+
+ [143] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 294. — Orlan. Malavolti Stor.
+ di Siena, p. III, l. VII, f. 115. — Ist. di Gio. Cambi, p. 263. —
+ Jac. Nardi, l. V, p. 227. — Fr. Guicciardini, l. X, p. 539._
+
+Non perchè avesse adottate più pacifiche disposizioni, ma tutt'al
+contrario per tener dietro con minori impedimenti ai bellicosi suoi
+progetti di cacciare, secondo soleva egli ripetere, i barbari
+dall'Italia, erasi il papa fatto mediatore tra le due repubbliche
+toscane. La vittoria de' Francesi sotto le mura di Bologna, e la totale
+dispersione della sua armata, avevano lasciato il papa a discrezione del
+re di Francia, il quale avrebbe potuto senza trovare ostacolo spingere
+le sue armate fino a Roma, e colà dettare la pace a Giulio II. Ma
+Lodovico XII, in mezzo ai suoi prosperi avvenimenti, non lasciava di
+essere agitato dagli scrupoli di fare la guerra alla Chiesa. Appena ebbe
+avviso della disfatta dell'armata pontificia, che ordinò a Gian Giacopo
+Trivulzio di ricondurre le truppe nel Milanese; vietò ogni pubblica
+dimostrazione di gioja per vittorie di cui si vergognava; e dichiarò,
+che, sebbene non credesse d'aver commesso errori, era pronto, per
+ottenere la pace, ad umiliarsi ed a chiedere perdono alla santa
+sede[144].
+
+ [144] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 535._
+
+Per lo contrario il papa, conoscendo la debolezza del re, non rinunciava
+alle sue prime domande, e pareva che nelle sue perdite trovasse motivi
+di accrescere la sua arroganza. Un vescovo Scozzese, ambasciatore del
+suo re in Roma, aveva offerta la sua mediazione e riaperte le
+negoziazioni abbandonate dal vescovo di Gurck. Giulio II gli comunicò le
+sue pretese. Chiedeva che il duca di Ferrara rinunciasse a tutto quanto
+aveva ricevuto pel suo matrimonio con Lugrezia Borgia; che pagasse alla
+camera apostolica l'antico tributo; che restituisse Lugo e tutta la
+Romagna Ferrarese, e ricevesse in Ferrara un visdomino pontificio,
+invece del visdomino veneziano che vi avea ricevuto in addietro.
+Lodovico era disposto ad accettare queste condizioni, sebbene gli
+sembrassero dure; ma in questo tempo Gian Giacopo Trivulzio, dopo avere
+rioccupata la Mirandola, aveva licenziata la sua armata, ad eccezione di
+cinquecento lance e di mille trecento fanti tedeschi che aveva mandati a
+Verona. Quando il papa ebbe di ciò avviso, trovandosi liberato dal
+timore di quell'armata vittoriosa, mutò linguaggio, e mise in campo
+nuove condizioni, affatto inammissibili, oltre le già proposte. Voleva
+che la pace tra Massimiliano ed i Veneziani si conchiudesse nello stesso
+tempo che la sua colla Francia; che Alfonso d'Este gli pagasse tutte le
+spese della guerra; e che i Bentivoglio ed i Bolognesi ribellati fossero
+abbandonati alla sua vendetta. Questi ultimi avevano di già cercato di
+placarlo, offrendo alla camera apostolica il tributo che pagavano i loro
+padri ed i loro antenati, e richiamando in palazzo, come luogotenente
+del papa, il vescovo di Chiusi, prima loro prigioniere. Ma Giulio II
+aveva corrisposto colle censure alla loro sommissione, ed aveva
+incaricati due suoi capitani, Marc'Antonio Colonna e Ramazzotto, di
+guastare senza pietà il territorio bolognese[145].
+
+ [145] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 536. — P. Bembi Hist. Ven. l. XI,
+ p. 252. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 366._
+
+Lodovico XII aveva sperato che la domanda del concilio, fatta dal clero
+di Francia, riuscirebbe molesta ad un papa, la di cui elezione era stata
+così poco canonica, ed il di cui guerriero carattere era cagione di
+continuo scandalo. Aveva persuaso Massimiliano a concorrere alla
+convocazione del concilio, e tutti e due avevano invano eccitato
+Ferdinando ad unirsi a loro. Eransi in appresso rivolti al papa, per
+intimargli di dare esecuzione al canone del concilio di Costanza, che
+ordinava la tenuta di un concilio ecumenico ogni dieci anni: gli avevano
+ricordato il suo proprio giuramento all'atto della sua consacrazione,
+col quale erasi obbligato sotto pena di spergiuro e di anatema ad
+adunare, prima che spirassero due anni, un concilio universale.
+Finalmente lo avvisavano che il conclave da cui era stato eletto, avendo
+pronunciato che i due terzi dei cardinali avevano il diritto di
+convocare il concilio, se il papa non lo faceva, essi erano determinati,
+dietro la sua negativa, di rivolgersi a questi[146].
+
+ [146] _Raynald. An. Eccl. 1511, § 3, p. 87. — Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 365. — Fleury Hist. Eccles., l. CXXII, c. 28._
+
+Tale domanda presentata al papa altro non era che una vana formalità: nè
+l'imperatore, nè il re di Francia avevano sperato ch'egli se ne farebbe
+carico; essi pensavano di convocare il concilio di propria loro
+autorità, o con quella de' cardinali che avevano abbandonato Giulio e si
+erano ritirati a Milano. Ma li trattenne alcun tempo la scelta della
+città in cui adunarlo; Massimiliano stava per Costanza, Lodovico XII per
+Lione, ed i prelati Italiani non volevano uscire d'Italia. I due
+monarchi risolsero di compiacerli; e, coll'assenso de' Fiorentini,
+scelsero Pisa, dove un secolo prima, quasi nelle stesse circostanze, era
+stato tenuto un altro concilio. La vicinanza di Roma, la facilità di
+andarvi per la via del mare, e la protezione di un governo neutrale,
+parevano dover togliere al papa ogni pretesto di ricusare d'intervenirvi
+co' suoi prelati.
+
+Gli ambasciatori dell'imperatore e del re di Francia proposero, il 16
+maggio, ai cardinali rifugiati a Milano di convocare a Pisa un concilio
+ecumenico; questi sotto certe condizioni, tendenti ad assicurare la
+libertà dell'assemblea, acconsentirono all'inchiesta, e pubblicarono le
+loro lettere di convocazione pel primo di settembre. Altre ne aveva
+pubblicate Massimiliano in proprio nome, nella sua qualità di avvocato e
+di protettore della Chiesa, fin dal 16 di gennajo, ed altre ancora in
+data del 15 febbrajo Lodovico XII, esortando i vescovi francesi e
+tedeschi a recarsi a Pisa[147].
+
+ [147] _Rayn. An. Eccl. 1511, § 1, p. 86. — Labbei concilia Gener.,
+ t. XIII, p. 1486. — Jac. Nardi, l. V, p. 226. — P. Bembi, l. XI, p.
+ 253. — Jo. Marianae, l. XXX, c. 1, p. 299._
+
+Ma per quanto fossero grandi l'autorità dei due monarchi, la sommissione
+del loro clero, e lo scontento generale della Chiesa, Giulio II nulla
+arrischiava in questa contesa; ed egli lo vedeva; infatti opponeva
+l'ardire e l'impeto del suo carattere ai risguardi ed agli scrupoli de'
+suoi avversarj, che colle loro medesime apologie, col mostrare avido
+desiderio di entrare in negoziazioni, sembravano confessare di non
+essere assistiti dalla giustizia. Giulio II, per togliere loro qualunque
+pretesto, convocò egli stesso con una bolla del 18 luglio un concilio in
+san Giovanni di Laterano pel 19 aprile del 1512. Pubblicò nello stesso
+tempo un monitorio contro i cardinali ribelli, per privarli del
+cardinalato e di tutti i loro beneficj ecclesiastici, qualora entro
+sessanta giorni non si presentassero a lui per giustificarsi[148].
+
+ [148] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 538. — Rayn. An. Eccl. § 9, p. 89.
+ — Jac. Nardi, l. V, p. 226. — P. Giovio vita di Alfonso, p. 66._
+
+Gli apparecchj per due concilj vennero tutt'ad un tratto sospesi a
+cagione della malattia del papa, il quale, essendosi trovato male il 17
+di agosto, fu dopo quattro giorni ridotto all'estremo. Cadde in un
+deliquio che durò più ore; tutti coloro che lo assistevano lo tennero
+per morto; se ne sparse la voce in città; vennero ovunque spediti
+corrieri per portarne la notizia; ed i cardinali assenti da Roma, senza
+eccettuare quelli che avevano convocato il concilio di Pisa, si
+affrettarono di porsi in cammino per ritornarvi. Frattanto Giulio II,
+rinvenuto dalla sua letargia, volle ordinare gli affari di sua famiglia,
+che poteva da un secondo attacco simile essere improvvisamente privata
+del suo capo. All'indomani adunò un concistoro, nel quale accordò al
+duca d'Urbino, suo nipote, la grazia per l'omicidio del cardinale di
+Pavia, rimettendolo nel godimento di tutti i feudi ricevuti dalla
+Chiesa. Nello stesso tempo pubblicò una bolla intorno all'elezione del
+nuovo papa, per prevenire o punire colle più severe pene una simonia
+simile a quella di cui egli stesso erasi renduto colpevole, quando aveva
+ottenuta la tiara[149].
+
+ [149] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 543. — Par. de Grassis Diar. ap.
+ Rayn. § 34, p. 98. — P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 261. — Fr.
+ Belcarii, l. XIII, p. 370._
+
+In pochi giorni Giulio si trovò sano come per lo innanzi, sebbene
+continuasse a non curarsi de' consigli de' medici, ed a tenere un regime
+di vita direttamente opposto a quello ch'essi gli prescrivevano. Colle
+forze andò pure ricuperando il suo ardore guerriero, e sempre più si
+confermò nel favorito suo progetto _di cacciare i barbari d'Italia_. Le
+lagnanze e le miserie dei popoli, oppressi dagli oltremontani, avrebbero
+somministrati a Giulio i più giusti motivi per quest'impresa, se le sue
+forze fossero state proporzionate alla lotta in cui voleva entrare.
+
+Frattanto la campagna di quest'anno non aveva prodotto verun'azione
+clamorosa. Massimiliano, sempre consentaneo a sè medesimo, si andava
+perdendo in vasti progetti che non era capace d'eseguire. Sebbene i
+Veneziani fossero assai snervati, non aveva potuto approfittare della
+diversione fatta dalla Francia per spingere con vigore la guerra contro
+di loro. Vero è che guastava il territorio friulano, e spargeva la più
+spaventosa desolazione in quelle contrade; ma, lungi dal conquistare
+Treviso o Padova, cui non aveva mai voluto rinunciare, non avrebbe pure
+conservata Verona, senza la guarnigione francese mandata in questa
+piazza da Lodovico XII. L'imperatore erasi recato ad Inspruck, e si
+proponeva ancora di marciare colla sua armata fino a Roma, per
+ristabilire l'impero germanico in tutte le prerogative possedute ai
+tempi di Carlo Magno o di Ottone il grande; ma le truppe dell'impero,
+sulle quali egli faceva sempre fondamento, non arrivavano mai, e le
+proprie non bastavano per tener testa alla repubblica di Venezia. Così
+passava rapidamente da una smisurata ambizione allo scoraggiamento, e
+mai non mantenevasi con costanza nell'una o nell'altra disposizione.
+Talvolta dava orecchio alle proposizioni che gli venivano fatte da
+Ferdinando il Cattolico, di riconciliarsi coi Veneziani e colla Chiesa,
+e di attaccare di concerto i Francesi. In uno de' suoi accessi di
+scoraggiamento, invitò pure i Veneziani a mandargli un inviato per
+trattare con lui. Il senato fece subito partire alla volta d'Inspruck
+Antonio Giustiniani, e fece fare in ogni chiesa preghiere pel felice
+successo della sua missione; ma Massimiliano aveva prima del suo arrivo
+mutato parere. Ridusse a soli otto giorni il salvacondotto del
+Giustiniani, e rigettò tutte le proposizioni che gli recava[150]. Non
+erano ignote a Lodovico XII queste di lui irrisoluzioni, e sapeva che
+questo alleato, ch'egli pagava, e pel quale doveva combattere, era
+sempre in procinto di passare nelle file dei suoi nemici[151].
+
+ [150] _P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 255 e 259._
+
+ [151] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 540. — Fr. Belcarii Com., l. XII,
+ p. 366._
+
+Dal canto suo Giulio II appena degnavasi di contare Massimiliano tra i
+suoi nemici, sebbene lo avesse veduto prendere parte alla convocazione
+del concilio; egli fondava le sue speranze nel re d'Arragona, in quello
+d'Inghilterra e negli Svizzeri, e di già le sue negoziazioni presso
+queste tre potenze prendevano il più favorevole aspetto. La constante
+politica di Ferdinando il Cattolico era quella di coprire la propria
+ambizione colla maschera della religione; onde dacchè il papa erasi
+dichiarato alleato dei Veneziani, non avea cessato mai di dare a
+Lodovico XII ipocriti consiglj intorno all'empietà di far guerra al capo
+della Chiesa. Fino a tale epoca erasi egli occupato intorno alle sue
+conquiste nell'Africa; il suo generale, Pietro Navarra, gli aveva
+sottomesse Orano e Bugia; i re di Algeri e di Tremisene si erano
+dichiarati suoi feudatarj, e pareva che un nuovo impero spagnuolo fosse
+vicino a stabilirsi al di là dello stretto di Gibilterra[152]. Ma
+quand'ebbe notizia della disfatta di Bologna, richiamò dall'Africa
+Pietro Navarra, e lo mandò nel regno di Napoli con tre mila de' suoi
+migliori fanti spagnuoli, per non lasciare questo regno in balìa di un
+monarca vittorioso, che vi aveva dei diritti.
+
+ [152] _Jo. Marianae Hist. Hispan., l. XXIX, c. 24, p. 296. — Rayn.
+ An. Eccl. 1510, § 30, p. 82. — P. Bizarro Sen. Pop. q. Genuens.
+ Hist., l. XVIII, p. 430._
+
+Enrico VIII d'Inghilterra, cedendo alle istanze di Giulio II, aveva
+acconsentito a fare di concerto con Ferdinando calde rimostranze a
+Lodovico XII intorno allo scisma ch'egli andava a suscitare nella
+Chiesa, gli aveva domandato pel bene della cristianità di mandare i
+cardinali ed i prelati del suo regno al concilio di Laterano, e di
+permettere alla Chiesa di ricuperare la sua città di Bologna. Gonfio
+d'orgoglio, e fidando nelle immense ricchezze lasciategli da suo padre,
+egli credevasi l'arbitro dell'Europa, e risguardava tutte le istanze
+fattegli da questi monarchi, quali omaggi dovuti al suo potere ed ai
+suoi talenti.
+
+Per altro il papa riponeva negli Svizzeri le principali sue speranze; e
+l'imprudenza di Lodovico XII lo aveva ancora meglio servito che le
+proprie negoziazioni. Questo monarca in un movimento d'orgoglio aveva di
+nuovo ricusato di riconciliarsi cogli Svizzeri e di accrescere le loro
+pensioni. Aveva giurato di non lasciarsi taglieggiare da paesani, ed
+aveva proibita l'esportazione delle granaglie dalla Francia e dalla
+Lombardia ne' paesi Svizzeri. Aveva creduto di ridurli colla carestia a
+ricevere da lui la legge, ed invece, esasperandoli, gli aveva
+precipitati nell'alleanza del papa e de' Veneziani[153].
+
+ [153] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 370._
+
+Finalmente i progetti di Giulio II cominciavano a prendere migliore
+consistenza; ed i nemici, che andava suscitando alla Francia,
+incoraggiati dalla loro unione, affettavano verso di lei un più
+minaccioso contegno. Gli ambasciatori d'Inghilterra e d'Arragona fecero
+unitamente nuove rappresentanze a Lodovico XII rispetto alla protezione
+da lui accordata al concilio di Pisa ed ai Bentivoglio; il re rispose
+loro di essere apparecchiato a desistere, purchè i cardinali del suo
+partito fossero di nuovo rimessi dal papa nella sua grazia, ed i
+Bentivoglio venissero conservati nella stessa subordinazione feudale, in
+cui da circa un secolo erano stati tenuti i loro antenati; ma non
+volendo gli ambasciatori ammettere queste basi di negoziazioni,
+all'ultimo Lodovico XII dichiarò loro, che non poteva senza scapito
+dell'onor suo abbandonare la protezione di Bologna, non altrimenti che
+quella della sua propria città di Parigi[154].
+
+ [154] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 371._
+
+Tosto che seppesi in Roma la risposta di Lodovico XII, il giorno 5 di
+ottobre si pubblicò solennemente nella chiesa di santa Maria del popolo
+una confederazione tra il papa, il re cattolico ed il senato di Venezia.
+Dichiaravano i confederati che gli oggetti della loro alleanza erano:
+l'unione della Chiesa, minacciata d'uno scisma dal conciliabolo di Pisa;
+la restituzione alla santa sede di Bologna e di ogni altro feudo, che
+mediatamente o immediatamente poteva appartenerle, volendo indicare con
+queste parole lo stato di Ferrara; per ultimo la cacciata dall'Italia
+con una potente armata di chiunque s'opporrebbe a questo doppio oggetto,
+vale a dire del re di Francia. Per formare quest'armata il papa
+prometteva quattrocento uomini d'armi, cinquecento cavaleggieri e sei
+mila fanti; la repubblica di Venezia ottocento uomini d'armi, mille
+cavaleggieri ed otto mila fanti; il re d'Arragona mille dugento uomini
+d'armi, mille cavaleggieri, e dieci mila fanti spagnuoli. Ma ritenendosi
+il contingente dell'ultimo come sproporzionato alle sue finanze, il papa
+ed il senato si obbligavano a pagargli ciascheduno venti mila ducati al
+mese, finchè durerebbe la guerra. L'armata della lega doveva essere
+comandata da don Raimondo di Cardone, Catalano, vicerè di Napoli. Una
+flotta, di dodici vascelli catalani e di quattordici veneziani, doveva
+nello stesso tempo portare la guerra sulle coste della Francia. Tutti
+quei paesi conquistati dai confederati, che in addietro avessero
+appartenuto ai Veneziani, dovevano essere loro restituiti. L'imperatore
+ed il re d'Inghilterra potevano, ove lo desiderassero, essere ricevuti
+in quest'alleanza. Il papa aveva stipulata questa riserva a favore del
+primo colla fortuita speranza di staccarlo dalla Francia; ed il
+cardinale di Yorck, ambasciatore del secondo, ed uno de' negoziatori
+della lega, non avendo ancora ricevute le opportune istruzioni per
+sottoscrivere, aveva domandata la stessa riserva pel suo padrone[155].
+
+ [155] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 550. — Rayn. An. Eccl. 1511, § 66,
+ p. 105. — Jac. Nardi, l. V, p. 228. — P. Bembi Hist. Ven., l. XII,
+ p. 266. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 372. — Jo. Marianae de reb.
+ Hisp., l. XXX, c. V, p. 305._
+
+Fatta quest'alleanza, Giulio II trattò con maggior rigore i prelati
+disubbidienti. Passato il termine del monitorio, il 24 ottobre dichiarò
+in concistoro decaduti dalla loro dignità, e soggetti a tutte le pene
+dalla chiesa inflitte agli eretici ed agli scismatici, i cardinali di
+santa Croce, di san Malò, di Cosenza, di Bayeux. Pubblicò poi un altro
+monitorio contro il cardinale di Sanseverino, che aveva risparmiato fin
+allora, e fulminò l'interdetto e le scomuniche contro i Fiorentini, che
+avevano permessa ne' loro stati l'adunanza di un conciliabolo
+scismatico[156].
+
+ [156] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 551. — Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ V, p. 230._
+
+Il concilio che tanto irritava il papa, era stato convocato per il primo
+giorno di settembre; ma a tale epoca non eransi presentati a Pisa che un
+commissario dell'imperatore, uno del re di Francia ed un ecclesiastico,
+a nome di alcuni prelati ed abati. Questi tre personaggi chiesero la
+licenza de' magistrati fiorentini, i quali dichiararono di avere ordine
+di non prendere parte nelle loro operazioni. In appresso i commissarj si
+recarono alla chiesa cattedrale, ove fecero cantare la messa dello
+Spirito Santo e le litanie per l'apertura del concilio; immediatamente
+dopo la quale ceremonia tutti i preti italiani, che si trovavano a Pisa,
+si ritirarono dalla città per non trovarsi avvolti nell'interdetto
+fulminato dal papa contro tutti i luoghi in cui si adunerebbe il
+concilio[157].
+
+ [157] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ p. 264. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 295. — Jac. Nardi, l. V, p.
+ 228. — Diar. del Bonaccorsi, p. 163._
+
+I Fiorentini avevano accordata la loro città di Pisa per la celebrazione
+del concilio, persuasi che, procedendo d'accordo il re di Francia e
+l'imperatore di Germania, l'assemblea de' vescovi di queste due nazioni
+sarebbe abbastanza numerosa per inspirare rispetto alla Cristianità e
+timore al papa. Si trovarono però assai sconcertati, quando videro che
+il concilio cominciava con tre sole persone, tanto più quando seppero
+che non si era posto in cammino un solo prelato tedesco, e che i
+ventiquattro vescovi francesi, che per ordine del re avevano abbandonato
+le loro diocesi, procedevano assai lentamente e con estrema ripugnanza.
+Nè il clero italiano si pronunciava anticipatamente contro il concilio
+con minor forza; di modo che vedevasi impossibile che un'assemblea
+aperta con tali auspicj acquistasse giammai qualche credito. D'altra
+parte le censure del papa, le minacce di confisca, la nomina del
+cardinale dei Medici alle legazioni di Perugia e di Bologna, inspiravano
+un altissimo terrore alla repubblica. I decemviri della libertà e della
+balìa il 10 dicembre spedirono il Macchiavelli ai cardinali, che si
+erano trattenuti a san Donnino, ed al re di Francia, per dissuaderli dal
+tenere il concilio in Pisa, e persuaderli a trasferirlo in altra città,
+se non riputavano cosa ancora più conveniente lo scioglierlo e
+rappacificarsi col papa[158].
+
+ [158] _Istruzione data al Macchiavelli dai decemviri di libertà o
+ balìa il 10 settembre 1511. Legazioni, t. VII, p. 394-401._
+
+Ma il Macchiavelli altro non potè ottenere dal re, che di trasferire il
+concilio in un'altra città, dopo che avrebbe tenute a Pisa le prime due
+o tre sessioni. I quattro cardinali non osavano avventurarsi a Pisa
+senza la protezione di una guarnigione francese; ed i Fiorentini si
+mostravano difficili a riceverla. All'ultimo i cardinali arrivarono a
+Pisa con alcuni prelati il primo giorno di novembre. Vollero adunarsi
+nella cattedrale, ma il popolo ammutinato non vi acconsentì. Recaronsi
+successivamente ad alcune altre chiese, che furono loro similmente
+chiuse; finalmente si stabilirono a stento nella chiesa di san Michele
+per cantarvi la prima messa[159].
+
+ [159] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 266-272. — Scip. Ammirato, l.
+ XXVIII, p. 296-298. — Jac. Nardi, l. V, p. 288 — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 374._
+
+I cardinali ed i prelati francesi erano giunti a Pisa protetti da una
+guardia di cinquanta arcieri, comandati da Odetto di Foix, signore di
+Lautrec, e da Chatillon; ma, sebbene questa guardia fosse un oggetto di
+gelosia pei Fiorentini, non era però sufficiente a far rispettare i
+prelati in Pisa, nè a porli in salvo da un insulto per parte di Roma. Il
+clero italiano mostrava per loro una smisurata avversione, ricusando
+loro tutti gli arredi delle chiese, onde non li profanassero; ed il
+popolo gl'insultava per le strade con amare invettive. Essi medesimi
+operavano contro la propria coscienza, per quella deferenza verso
+l'autorità reale che fu così frequentemente la sola conseguenza delle
+libertà riclamate dalla chiesa gallicana contro la santa sede. Essi
+desideravano che loro si offrisse qualche motivo di abbandonare una
+città, ove trovavansi così a disagio, ed approfittarono di un'occasione
+che male si conveniva alla dignità della loro assemblea. Essendo nata
+contesa il 13 di novembre tra i loro servitori ed alcuni giovani pisani
+a cagione di certe prostitute, gli arcieri accorsero in ajuto dei primi,
+e tutto il popolo in ajuto de' giovani pisani: Lautrec e Chatillon
+furono feriti nella mischia mentre cercavano di separarli, e, sebbene
+per le cure loro e degli ufficiali fiorentini si calmasse il tumulto,
+all'indomani i cardinali abbandonarono Pisa, dopo avere intimata la loro
+riunione a Milano[160].
+
+ [160] _Fr. Guicciardini l. X, p. 559. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ p. 276. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 299. — Rayn. An. Eccl. § 42,
+ p. 99. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 103. — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 374._
+
+La fuga da Pisa de' padri del concilio ammansò alquanto Giulio II contro
+il gonfaloniere Soderini, e rallentò l'esecuzione de' progetti che
+formati aveva per levargli la suprema magistratura della repubblica;
+tanto più che Pandolfo Petrucci gli rappresentò, che, attaccandolo a
+forz'aperta, avrebbe messe a disposizione della Francia tutte le forze
+dei Fiorentini, che di presente altro non chiedevano che la neutralità.
+Giulio, senza portare la guerra nello stato fiorentino, lasciò che
+avessero libero corso le pratiche del cardinale de' Medici, che egli
+aveva ravvicinato ai confini della repubblica confidandogli le legazioni
+di Perugia e di Bologna[161].
+
+ [161] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 556. — Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 296. — Paolo Giovio vita di Leone X, l. II, p. 101._
+
+Durante la sua amministrazione il gonfaloniere Soderini aveva perduti
+alcuni suoi partigiani, e si erano accresciuti quelli de' Medici in
+tempo del loro esilio; o fosse a motivo della naturale disposizione dei
+popoli di desiderare il tempo passato, che hanno veduto colle illusioni
+della gioventù, e di perdere più facilmente la memoria de' mali che
+quella de' beni, sebbene sentano i primi con maggiore vivacità quando
+sono presenti; o fosse perchè la prudenza del gonfaloniere accompagnata
+alle volte della debolezza, eccitando l'invidia senza temperarla col
+timore; o fosse finalmente perchè il cardinale de' Medici aveva ottenuto
+con molta accortezza e prudenza di cancellare l'animosità eccitata da
+suo fratello Piero. Egli erasi in ogni occasione mostrato in Roma il
+protettore de' Fiorentini, manifestando la stessa benevolenza verso
+coloro che avevano operato contro la sua famiglia, come verso quelli che
+le si erano mantenuti attaccatissimi. Ascriveva la nimicizia de' primi
+agli sgraziati errori di suo fratello, e voleva che la memoria loro
+rimanesse spenta colla di lui morte[162].
+
+ [162] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. — Jac. Nardi, l. V, p. 230. —
+ Fr. Belcarii, l. XIII, p. 371._
+
+Il gonfaloniere, che vedeva avvicinarsi il turbine, non voleva in verun
+modo, per mettere la repubblica in istato di difesa, chiedere al popolo
+nuove contribuzioni, onde non fare maggiore il malcontento di lui.
+Giudicò adunque più conveniente di far portare ai soli ecclesiastici le
+spese di una guerra eccitata dagli stessi ecclesiastici. Domandò al
+clero fiorentino una sovvenzione di cento mila fiorini, da pagarsi in
+quattro termini. Tale somma doveva poi restituirsi ai sovventori entro
+l'anno, se non vi era guerra colla Chiesa, entro cinque, se la guerra
+scoppiava. Si ottenne con difficoltà l'approvazione dei consiglj per
+questo prestito; perciocchè in ogni famiglia trovavasi un prete, che,
+per difendere le proprie entrate ed i suoi beneficj, faceva valere le
+censure ecclesiastiche, e tratteneva i suffragj de' suoi parenti[163].
+
+ [163] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 268-271. — Scip. Ammirato, l.
+ XXVIII, p. 297. — Fr. Guicciardini, l. X, p. 552._
+
+La stagione più propria a tenere la campagna era passata senza che
+accadesse verun'azione clamorosa. Il re di Francia aveva licenziata la
+sua armata dopo la battaglia di Bologna, ed altro non teneva in presenza
+del nemico che un ristretto numero di uomini d'armi di guarnigione a
+Verona. I Veneziani, compatendo la debolezza del vecchio Lucio Malvezzi,
+avevano avuta la compiacenza di lasciarlo alla testa delle loro armate,
+sebbene più non fosse in istato di condurle, perchè non avevano potuto
+persuaderlo a chiedere la sua dimissione, e non volevano affliggere
+negli estremi suoi giorni un uomo che in altri tempi aveva ben meritato
+della repubblica. Questi morì finalmente, e gli fu dato per successore
+Gian Paolo Baglioni[164]. Massimiliano si era alternativamente fatto
+vedere in Inspruck, a Trento, a Bruneck. Di là aveva negoziato colla
+Francia, col papa, con Venezia, e sempre minacciata l'Italia di nuova
+invasione; ma, quando si credeva imminente la sua comparsa, tutt'ad un
+tratto si allontanava per una partita di caccia; recavasi in un'altra
+città, in un'altra provincia, ove non era aspettato, e credeva dar prove
+di sottile politica, quando rendeva vani tutti i calcoli fatti dagli
+altri sopra di lui[165].
+
+ [164] _P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 254-257. — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 369._
+
+ [165] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 560._
+
+Intanto le province veneziane e quelle del ferrarese continuavano ad
+essere guaste con più furore che mai. I borghi ed i castelli venivano
+presi e ripresi, taglieggiati e saccheggiati, quando potevano sottrarsi
+all'incendio; le campagne erano affatto spogliate, ed i contadini,
+ridotti alla disperazione, perivano nella miseria. Massimiliano, cagione
+di tutti questi mali, non rinunciava ad alcuna delle sue pretese,
+sebbene non fosse in istato di farle valere. Egli non voleva la pace, e
+non faceva la guerra. Per lo contrario Lodovico XII voleva la pace, e
+faceva la guerra per un alleato che non lo assecondava, e che
+gl'inspirava una giusta diffidenza. Egli dolevasi delle inutili spese
+che Massimiliano gli cagionava, e, siccome alquanto inclinava
+all'avarizia, ricusava spesso di sostenere alcune spese, che, riducendo
+la guerra ad una pronta conclusione, avrebbero prodotta una reale
+economia. I Veneziani bramavano ardentemente la pace, ma non potevano
+ottenerla dalla volubilità di Massimiliano; non meno ardentemente la
+desiderava il duca di Ferrara, ma gli veniva rifiutata dall'ostinazione
+del papa.
+
+Essendo rimaste senza effetto tutte le negoziazioni per la pace, ed
+essendosi pubblicata in principio d'ottobre la lega del papa con
+Ferdinando, Lodovico XII ordinò al signore della Palisse di ragunare di
+nuovo l'armata francese, d'assoldare la fanteria, e di attaccare la
+Romagna prima che gli Spagnuoli vi fossero giunti. Proponevasi di
+scendere egli stesso in Italia nella vegnente primavera con
+istraordinarie forze, onde finalmente obbligare i suoi nemici a fare la
+pace. Ma prima che a questi ordini fosse data esecuzione, la Lombardia
+fu agitata dalla notizia che gli Svizzeri si apparecchiavano ad una
+seconda invasione.
+
+Lodovico XII non erasi limitato a ricusare agli Svizzeri l'accrescimento
+di venti mila franchi alla domandata pensione; ma inoltre aveva in ogni
+occasione parlato di loro con disprezzo, ed offeso il loro orgoglio
+nazionale. In Lombardia aveva fatto arrestare con umilianti circostanze
+un corriere de' cantoni di Schwitz e di Friburgo, secondando in tal modo
+gl'intrighi del papa, che cercava di eccitare quei fieri alpigiani
+promettendo loro la gloria di scacciare i Francesi dall'Italia. Gli
+Svizzeri avevano fatto chiedere a Venezia cinquecento uomini di
+cavalleria ed alcuni pezzi di cannone[166]; avevano pure ricevuto da
+questa repubblica qualche somma di danaro, ed in principio di novembre
+valicarono il san Gottardo, e si adunarono a Varese in numero di dieci
+mila uomini, con un treno di sette piccoli cannoni da campagna e varj
+grossi archibugj portati dai cavalli. La dieta aveva a quest'armata
+accordato quello stendardo, che, spiegato nel precedente secolo a Nancì
+contro il duca di Borgogna, non era più stato dopo quell'epoca portato
+in guerra. Questo venerato stendardo allettava continuamente nuovi
+volontarj, onde in breve l'armata si trovò forte di sedici mila uomini.
+I Francesi non avevano in Lombardia che mille trecento lance e dugento
+gentiluomini volontarj; inoltre parte di queste truppe servivano a
+custodire Verona, Brescia e Bologna, onde Gastone di Foix per trattenere
+gli Svizzeri non aveva con sè che trecento uomini d'armi e due mila
+fanti[167].
+
+ [166] _P. Bembi Ist. Ven., l. XII, p. 270-271._
+
+ [167] _P. Bembi, l. XII, p. 270. — Fr. Guicciardini, l. X, p. 563. —
+ Mém. de cheval. Bayard, c. XLVII, p. 216. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+ p. 375._
+
+Gli Svizzeri si erano avanzati da Varese a Gallarate, e di là a Busto
+senza trovare opposizione. Gastone di Foix e Gian Giacopo Trivulzio si
+tenevano ai loro fianchi per molestarli, ma non osavano dar loro
+battaglia; intanto Teodoro Trivulzio faceva fortificare Milano, ed i
+Milanesi, sebbene detestassero il governo francese, temevano ancora più
+la venuta di questi barbari montanari, ed assoldavano fanti a loro
+proprie spese per custodire le mura. I generali francesi andavano bensì
+spargendo di non avere verun timore, ed essere facil cosa il difendere
+la città; ma si vedevano nello stesso tempo vittovagliare il castello, e
+fare tali apparecchj, che svelavano la loro intenzione di ritirarvisi.
+
+Gli Svizzeri, non trattenuti nella loro marcia, si avanzarono a sole due
+miglia dalle porte di Milano; ivi bruscamente piegarono sopra Monza, e,
+probabilmente conoscendosi incapaci di attaccare le città, non tentarono
+nemmeno di occupar questa; ma parvero intenzionati di passare l'Adda, le
+di cui opposte rive venivano dai Francesi cautamente fortificate onde
+impedire agli Svizzeri di unirsi all'armata veneziana. A Milano si stava
+tuttavia in grandissimo timore, quando un capitano svizzero, munito di
+salvacondotto, venne a nome de' suoi compatriotti ad offrire di
+ritirarsi, purchè loro si pagasse un mese di soldo. Egli ripartì, per
+informare gli Svizzeri di un'offerta molto inferiore alla loro domanda,
+e tornò all'indomani con pretese molto più alte. Gastone di Foix
+aggiunse qualche cosa all'offerta fatta nel precedente giorno, ma non
+quanto bastava a soddisfare gli Svizzeri, ed il trattato fu rotto; ciò
+nullameno, con sorpresa di tutta l'Italia, gli Svizzeri presero nel
+susseguente giorno la via di Como, e ripatriarono[168]. Loro non era
+stato pagato il danaro che avevano chiesto per l'armata; e se
+l'inquietudine che loro dava Gastone di Foix, fu, come lo suppone il
+Giovio, il solo motivo che li persuase a ritirarsi[169], non si sa
+concepire perchè non abbiano accettata l'ultima offerta. Vero è che
+altri scrivono che i capitani svizzeri furono corrotti dal danaro che
+Foix loro fece celatamente pagare, e viene indicato per negoziatore di
+questo vergognoso contratto un capitano d'Alt-Sax, o di Super-Sax[170].
+
+ [168] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 564. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 376._
+
+ [169] _Vita di Alfonso d'Este, p. 77. — Vita di Leon X, l. II, p.
+ 110._
+
+ [170] _L'Anonimo Padovano, presso Muratori Annali d'Italia ad ann. —
+ Mémoir. de Bayard, c. XLVII, p. 217._
+
+Per la seconda volta gli Svizzeri avevano delusa la confidenza del papa
+e de' Veneziani, che gli avevano pagati; e la loro mala fede, o la loro
+imperizia, andavano scemando quell'alta opinione che si erano acquistata
+col loro valore nelle guerre in cui avevano combattuto appoggiati dagli
+uomini d'armi francesi. Per altro la breve loro invasione faceva sentire
+tutto il pericolo della situazione de' Francesi, coll'armata del papa e
+di Raimondo di Cardone in faccia, quella de' Veneziani da un lato,
+Genova sempre agitata dagl'intrighi del papa dall'altro, e gli Svizzeri
+alle spalle. Lodovico XII spaventato mandò in Italia a Gastone di Foix
+tutte le truppe di cui poteva disporre; gli ordinò di nulla risparmiare
+per la leva di un nuovo corpo d'infanteria, ed eccitò i Fiorentini a
+mostrarsi fedeli alleati della Francia, a mandargli non già trecento
+lance, secondo l'obbligazione dei trattati, ma tutte le forze che
+potevano riunire; ricordò loro che la causa per cui gli eccitava a
+combattere non era meno la sua che la loro propria, poichè, conoscendo
+essi l'odio di Giulio II e l'ambizione di Ferdinando, non potevano
+dubitare che questi principi non abusassero della vittoria contro di
+loro, sia che i Fiorentini prendessero le armi, o si mantenessero
+neutrali[171].
+
+ [171] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 565. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 577._
+
+Il gonfaloniere Soderini sentiva tutta la forza delle ragioni addotte
+dal re di Francia; era persuaso del principio così spesso ripetuto dal
+Macchiavelli, che il partito di mezzo è di tutti il più pernicioso; e
+che, chi non si dichiara per una parte o per l'altra, scontenta sempre
+entrambe le parti. Vedeva che, dopo avere offeso il papa, si
+offenderebbe ancora il re di Francia, il quale non troverebbe che si
+fosse per lui fatto abbastanza, mandandogli soltanto i soccorsi
+stipulati dal trattato, e che ciò non pertanto sarebbe un'ostilità agli
+occhi di Ferdinando d'Arragona. Ma il partito, che si opponeva al
+gonfaloniere con intenzione di perderlo, s'ingrossava in tale occasione
+di tutti quelli che la debolezza del loro carattere attaccava alle
+misure di mezzo, e di tutti quelli che un giusto risentimento contro
+Lodovico XII e la casa di Francia, per le transazioni relative alla
+guerra di Pisa, rendeva diffidenti verso una famiglia che gli aveva così
+lungo tempo ingannati. Perciò, malgrado tutti gli sforzi del
+gonfaloniere, la repubblica si attenne strettamente all'esecuzione del
+trattato conchiuso con Lodovico XII, e mandò inoltre lo storico
+Francesco Guicciardini ambasciatore presso Ferdinando, onde scusarsi
+d'avere dati questi soccorsi al di lui nemico[172].
+
+ [172] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 567. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 377._
+
+In sul finire di dicembre l'armata spagnuola e pontificia cominciò ad
+avanzarsi verso la Romagna. Il vicerè, don Raimondo di Cardone, si
+trattenne ad Imola per aspettare il rimanente delle sue truppe e la sua
+artiglieria, e intanto mandò Pietro Navarro, capitano generale della
+fanteria spagnuola, ad attaccare i possedimenti del duca di Ferrara in
+Romagna. Tutte le borgate e le fortezze, che il duca possedeva al
+mezzodì del Po, si arresero a Navarro alla semplice intimazione di un
+trombetta, tranne la bastia della Fossa Geniolo, ch'era stata attaccata
+nel precedente anno, ed opportunamente da Bajardo soccorsa. Vestidello
+Pagano, distinto ufficiale del duca di Ferrara, che vi comandava una
+guarnigione di cento cinquanta fanti, oppose una gagliarda resistenza
+agli attacchi di Pietro Navarro fino all'ultimo giorno dell'anno, in cui
+la bastia fu presa d'assalto. La guarnigione fu passata a fil di spada,
+e Vestidello, ferito, oppresso dalla fatica e costretto ad arrendersi,
+fu in seguito ucciso a sangue freddo dai Musulmani, che formavano in
+allora il grosso della fanteria spagnuola[173].
+
+ [173] _Ariosto Orl. Fur., c. III, stanza 54 e canto XLII, st. 5. —
+ Fr. Guicciardini, l. X, p. 568. — P. Bembi, l. XII, p. 272. — P.
+ Giovio vita di Alfonso, p. 71. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 377. —
+ Muratori Ann. d'Italia ad An. 1512._
+
+Il possedimento della bastia di Geniolo era della più alta importanza
+agli occhi del duca Alfonso per l'attacco o la difesa di Ferrara, perchè
+questa fortezza signoreggiava la navigazione del Po. Perciò, quando
+Alfonso seppe che il Navarro era tornato presso al vicerè, e che non vi
+aveva lasciati che dugento uomini di guarnigione, venne ad attaccarla
+con nove pezzi di cannone. Le muraglie della bastia erano ancora
+squarciate dal sostenuto assedio, e gli Spagnuoli non avevano avuto
+tempo di riparare tutte le brecce; di modo che Alfonso la prese
+d'assalto lo stesso giorno; ma egli riportò una ferita nel capo, ed i
+suoi soldati, per vendicar lui e lo sventurato Vestidello, uccisero il
+capitano e tutta la guarnigione, senza lasciarne un solo che portasse al
+papa la notizia della rotta. Tutti questi piccoli fatti ottennero
+un'importanza classica nel poema dell'Ariosto: essi accadevano sotto gli
+occhi del poeta, erano il principale titolo della gloria del di lui
+padrone, ed egli gli illustrò coi suoi versi[174].
+
+ [174] _Ariosto Orl. Fur., cant. III, e XLII, ne' prealleg. luoghi._
+
+Frattanto l'armata del re di Spagna e del papa erasi riunita in Imola, e
+da molto tempo non erasene veduta altra più formidabile. Vi si contavano
+al soldo di Ferdinando mille uomini d'armi, ottocento cavaleggieri di
+quei, che gli Spagnuoli chiamavano _Ginetti_ ad esempio de' Mori, ed
+otto mila fanti spagnuoli. Fabrizio Colonna militava sotto il vicerè,
+col titolo di governatore generale; Prospero Colonna aveva ricusato di
+servire sotto il comando di un altro. Lo stesso orgoglio aveva ritratto
+il duca d'Urbino dall'accettare il comando dell'armata pontificia, la
+quale doveva essere subordinata a quella di Raimondo di Cardone; il duca
+di Termini, che Giulio II aveva voluto sostituirgli, era di fresco morto
+a Cività Castellana; ed era perciò il cardinale legato, Giovanni de'
+Medici, che comandava l'armata del papa, avendo sotto i suoi ordini
+Marc'Antonio Colonna, Giovanni Vitelli, Malatesta Baglioni e Raffaello
+de' Pazzi, con ottocento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri ed otto
+mila fanti[175].
+
+ [175] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 568. — Jac. Nardi, l. V, p. 231. —
+ P. Giovio vita di Leon X, l. II, p. 105. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 378. — Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. VI, p. 307._
+
+Il più ardente desiderio di Giulio II era quello di ricuperare Bologna,
+e l'armata combinata cominciò la campagna coll'assedio di quella città.
+Si accampò il 26 di gennajo del 1512 sul terreno coperto di nevi tra la
+montagna e la gran strada che va da Bologna in Romagna, mentre che
+Fabrizio Colonna venne colla vanguardia, composta di settecento uomini
+d'armi, di cinquecento cavaleggieri e di sei mila fanti, ad appostarsi
+sulla strada di Lombardia tra Bologna ed il ponte del Reno, occupando
+nello stesso tempo a sinistra le eminenze di san Michele in Bosco, e di
+santa Maria del Monte. Gli assedianti cominciarono subito a svolgere i
+canali, che conducono le acque del Reno e della Savenna nelle fosse di
+Bologna, ed a formare le loro spianate intorno alla città per appostarvi
+le batterie[176].
+
+ [176] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 368. — Jo. Marianae de reb.
+ Hispan., l. XXX, c. VII, p. 308. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 378._
+
+Odetto di Foix, signore di Lautrec, ed Ivone d'Allegre avevano il
+comando della guarnigione francese di Bologna, composta di dugento lance
+francesi e di due mila fanti tedeschi. I quattro fratelli Bentivoglio
+avevano dal canto loro armati tutti i loro partigiani. Pure le antiche
+fortificazioni di Bologna, che non si aveva avuto tempo di appoggiare
+con nuove opere, non sembravano tali da potere lungamente resistere
+all'artiglieria: troppo vasto era il giro delle mura, il popolo
+atterrito, e molti capi della nobiltà ai Bentivoglio sospetti[177].
+
+ [177] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 569. — Mém. de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 85. — Observations sur ces mémoires, p. 343. — P. Giovio vita di
+ Leon X, p. 106._
+
+Vero è che l'attacco di Bologna non presentava minori difficoltà di
+quello che la difesa ne presentasse. Gli assedianti avevano avuto avviso
+che Gastone di Foix era giunto a Finale, a metà strada tra la Mirandola
+e Ferrara, e ad una breve giornata da Bologna; che la sua armata era di
+già considerabile assai, e che andava sempre ingrossandosi con nuove
+truppe. Non potevasi in tanta vicinanza lasciare l'avanguardia di
+Fabrizio Colonna al di là di Bologna, mentre che il rimanente
+dell'armata trovavasi dall'altro lato; conveniva dunque richiamarla
+presso al quartiere generale, o andare a raggiugnerla: nel primo caso
+lasciavasi la città aperta ai soccorsi che cercherebbero d'introdurvi i
+Francesi; nel secondo l'intera armata sarebbe esposta a mancare di
+vittovaglie. Se, come lo consigliava Pietro Navarro, si ordinava a tutti
+i soldati di provvedersi di viveri per cinque giorni, s'arrischiava
+ancora che Bologna resistesse più a lungo, o che l'armata, costretta a
+ritirarsi, provasse, passando in allora sotto le mura della città, tutti
+gl'inconvenienti ch'erano riusciti così fatali nella rotta di
+Casalecchio. D. Raimondo di Cardone, incerto fra questi due partiti, non
+ardiva mettere in batteria la grossa artiglieria, temendo di non avere
+tempo per ritirarla, se Gastone di Foix veniva a dargli battaglia.
+D'altra parte il cardinale de' Medici, che non conosceva il mestiere
+della guerra, non sapendo persuadersi di tutte queste difficoltà, lo
+andava caldamente eccitando a cominciare l'attacco di Bologna con una
+insistenza che offendeva i militari spagnuoli[178].
+
+ [178] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 571. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 379._
+
+Finalmente il Cardone, avvisato che Gastone di Foix aveva preso a
+sottomettere Cento, la Pieve ed altri castelli bolognesi dalla parte di
+Ferrara, mentre si andava ragunando la sua armata, pensò che avrebbe
+tempo di stringere l'attacco di Bologna; ed aprì le sue batterie verso
+porta a santo Stefano, che conduce in Toscana, avvicinandosi alla sua
+vanguardia. In breve tempo fu aperta nelle mura una breccia di più di
+cento braccia di lunghezza, e la torre della porta fu talmente
+danneggiata, che gli assediati furono forzati ad abbandonarla. Dopo ciò
+si sarebbe potuto dare l'assalto con qualche speranza di prospero
+successo; ma Pietro Navarro volle che si aspettasse l'esplosione di una
+mina ch'egli faceva scavare sotto la cappella del Barracano, onde
+attaccare contemporaneamente la città sopra due punti. Intanto Nemours,
+informato del pericolo di Bologna, vi mandò cent'ottanta lance e mille
+fanti[179].
+
+ [179] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 572._
+
+La mina apparecchiata da Pietro Navarro era terminata; egli vi appiccò
+il fuoco; ma non produsse lo sperato effetto: il muro non crollò, e la
+piccola cappella rimase al suo luogo. Pretesero gli assalitori d'avere
+veduto nell'istante dell'esplosione la piccola cappella alzata in aria,
+la città aperta, ed i soldati ordinati in battaglia entro la medesima;
+ma che ricadendo nello stesso luogo in un solo blocco, dessa cappella
+aveva riempita esattamente la breccia che aveva prima lasciata. Si
+prestò fede avidamente a coloro che pretendevano di avere veduto questo
+miracolo frammezzo ad un denso fumo in un istante di terrore e di
+pericolo; non si domandò punto al capitano Brisson, banderale del
+maresciallo di Fleuranges, che difendeva questa stessa cappella, in qual
+modo non si fosse accorto del prodigio: ed il piccolo santuario si
+trasformò in un tempio colle offerte dei devoti[180].
+
+ [180] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 573. — Mémoir. du maréchal de
+ Fleuranges, t. XVI, p. 85._ — La narrazione del Guicciardini fu
+ copiata da Paolo Giovio, _vita di Leon X, p. 108, e da Belcario, l.
+ XIII, p. 380._
+
+Questo miracoloso avvenimento fu seguito da un altro, che non pare meno
+incredibile. Gli assedianti, informati dei soccorsi che Nemours aveva
+introdotti in Bologna, supposero ch'egli avesse rinunciato al progetto
+di avvicinarsi coll'armata alla città, e diventarono più trascurati a
+guardare la campagna. Frattanto Nemours aveva sentita la necessità di
+respingere gli Spagnuoli prima che si avanzassero i Veneziani, onde non
+avere addosso nello stesso tempo le due armate; perciò era partito da
+Finale la notte del 4 al 5 di febbrajo, con mille trecento lance, sei
+mila fanti tedeschi, ed ottomila tra francesi ed italiani, per entrare
+in Bologna. Era stato in viaggio continuamente accompagnato da un vento
+e da una neve terribili, e non aveva trovato in verun luogo, presso i
+molti canali che avea dovuto attraversare, nè corpi di guardia, nè
+scolte; verun contadino per la malvagità del tempo era uscito di casa
+per portarne notizia al nemico, e due ore prima di notte il Nemours era
+entrato in Bologna senza aver dato un colpo di lancia. Si era a bella
+prima determinato ad attaccare gli Spagnuoli la mattina del susseguente
+giorno, 6 di febbrajo; ma perchè non dubitava che il nemico non fosse
+informato della di lui venuta, e non isperava di sorprenderlo,
+facilmente si accomodò al parere di coloro che lo consigliavano di dare
+un giorno di riposo alle sue truppe dopo una tanto penosa marcia. Ad
+ogni modo Raimondo di Cardone non ebbe avviso della venuta del Nemours
+lo stesso giorno, nè all'indomani prima del mezzodì. Quando gliene diede
+avviso un cavaleggiere, fatto prigioniere dalle sue truppe, egli giudicò
+subito necessario di ritirarsi. Nella notte del 6 al 7 di febbrajo fece
+levare i cannoni dalle batterie, e la seguente mattina, appena fatto
+giorno, si recò ad Imola, lasciando il fiore delle sue truppe in coda
+dell'armata per respingere gli attacchi dei Francesi[181].
+
+ [181] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Jac. Nardi, l. V, p. 231. —
+ P. Bembo, l. XII, p. 275. — P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p.
+ 111. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 380. — Jo. Marianae de rebus Hisp.,
+ l. XXX, c. VII, p. 309._
+
+Ma Nemours, mentre faceva levare l'assedio di Bologna, provava le più
+vive inquietudini sul conto di Brescia. In questa città ed in tutte
+quelle della Lombardia veneta il governo francese era detestato: i
+contadini mantenevano il più vivo attaccamento verso la repubblica,
+l'armata veneziana s'avvicinava ai confini, ed era comandata dal
+provveditore Andrea Gritti, che alla politica di un senatore veneziano
+aggiugneva l'attività di un generale. I timori di Nemours non tardarono
+a realizzarsi; il 3 di febbrajo, due giorni prima dell'ingresso
+dell'armata francese in Bologna, Andrea Gritti erasi impadronito di
+Brescia, ed aveva assediata la fortezza[182].
+
+ [182] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 574._
+
+I Francesi avevano pensato di tenere Brescia ubbidiente col rigore.
+Avevano fatto decapitare il conte Giovan Maria Martinengo; avevano
+mandati in Francia, come ostaggi, molti altri gentiluomini, ed in una
+contesa, accaduta tra il conte Gambara ed il conte Luigi Avogaro,
+avevano mostrato contro il secondo una parzialità che lo avea
+determinato alla vendetta[183].
+
+ [183] _Mém. du chev. Bajard, c. XLVIII, p. 230._
+
+L'Avogaro scrisse al consiglio dei dieci a Venezia per offrirgli la sua
+assistenza e quella di un numeroso partito, onde ricondurre la sua
+patria sotto l'autorità della repubblica. Egli erasi trattenuto in
+Brescia per dare esecuzione alla trama che aveva formata; ma al primo
+avvicinarsi d'Andrea Gritti, la moglie di uno dei congiurati, amica del
+comandante della fortezza, rivelò a questi la congiura: l'Avogaro appena
+ebbe tempo di sottrarsi all'arresto ordinato dal comandante. Intanto il
+Gritti erasi incamminato verso Brescia con trecento uomini d'armi, mille
+trecento cavaleggieri, e tre mila fanti: aveva passato l'Adige ad Alberé
+presso Legnago, ed il Mincio tra Goito e Valeggio, e si era presentato
+nel convenuto giorno alla porta che doveva essergli aperta dal conte
+Avogaro; ma la fuga d'Avogaro e la scoperta della sua trama, resero vano
+il tentativo, ed il figlio dell'Avogaro venne dai Francesi posto in
+prigione[184].
+
+ [184] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 272._
+
+Questa stessa sventura raddoppiò l'attività del conte ed il suo
+desiderio di vendicarsi. Egli si recò nella val Trompia e nella val
+Sabbia, tra i fiumi Mella e Chiesa, chiamò alle armi tutti i montanari e
+gli abitanti delle rive del lago di Garda, ed il giorno 3 di febbrajo
+rinnovò l'attacco di concerto con Andrea Gritti. Mentre questi
+richiamava l'attenzione dei Francesi ad una delle porte, una banda di
+contadini passò sotto le mura attraversando la griglia che chiude il
+canale del ruscello, detto Garzetta, là dove questo ruscello sbocca
+fuori dalla città. Bentosto in tutte le contrade si udì gridare: san
+Marco! san Marco! ed il signore di Lude, che aveva il comando della
+guarnigione di Brescia, i suoi soldati e i gentiluomini attaccati al
+partito francese si ripararono nella rocca; le loro case furono dal
+popolo saccheggiate, come pure gli equipaggi della guarnigione; furono
+uccisi molti Francesi che si trovarono sparsi per le strade, e demolito
+il palazzo del conte Gambara rivale dell'Avogaro[185].
+
+ [185] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 574. — Mémoires du cheval. Bayard,
+ c. XLVIII, p. 231. — P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 273. — Fr.
+ Belcarii, l. XIII, p. 381._
+
+Alla sollevazione di Brescia tenne dietro subito quella di tutti i paesi
+che i Francesi avevano occupati nel territorio della repubblica. Bergamo
+inalberò lo stendardo di san Marco, e la guarnigione francese si ritirò
+ne' due castelli che signoreggiavano la città: Orci Vecchi, Orci Nuovi,
+Pontevico, e tutti i castelli bresciani e bergamaschi aprirono le loro
+porte ad Andrea Gritti. Cremona e Crema aspettavano ansiosamente che si
+avvicinasse; ma i Veneziani, che festeggiarono queste conquiste con
+trasporti di gioja, e all'istante nominarono governatori per tutte le
+piazze che avevano ricuperate, non adoperarono un'eguale diligenza nello
+spedir loro i necessarj soccorsi. Per altro ordinarono a Giovan Paolo
+Baglioni di far avanzare la sua armata per secondare il Gritti, e per
+attaccare la cittadella di Brescia, le di cui mura erano di già mezzo
+aperte, e dove il de Lude col capitano Herigoye non avevano che poche
+vittovaglie[186].
+
+ [186] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Mém. de Bayard, c. XLVIII,
+ p. 233. — P. Bembi, l. XII, p. 274._
+
+All'indomani della ritirata degli Spagnuoli, Gastone di Foix ricevette a
+Bologna il messo del signor de Lude, che gli partecipava la perdita di
+Brescia, e gli chiedeva pronti soccorsi. Egli lasciò trecento lance e
+quattro mila fanti nella città che aveva liberata, e ripartì subito col
+rimanente dell'armata, che fece camminare con una sollecitudine fin
+allora sconosciuta. Per tenere una linea più diritta attraversò il
+Mantovano, senza chiederne licenza al sovrano, che dopo essere di già
+entrato nel di lui territorio; a tre miglia d'Isola della Scala sorprese
+Gian Paolo Baglioni, che non lo sospettava vicino, e che non sapeva
+adoperare tanta diligenza. Gastone attaccò immediatamente coi pochi
+uomini d'armi che aveva intorno il Baglioni, il quale sostenne il primo
+urto assai valorosamente; ma l'armata francese andava sempre
+ingrossando, ed il Baglioni fu costretto a fuggire dopo avere perduta
+molta gente. Gastone dopo ciò proseguì il suo viaggio, e giunse innanzi
+a Brescia il nono giorno dopo la sua partenza da Bologna[187].
+
+ [187] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Mém. de Bayard c. XLIX, p.
+ 235-239. — Fleuranges, t. XVI, p. 87. — Jac. Nardi, l. V, p. 232. —
+ P. Bembo, l. XII, p. 275. — P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p.
+ 113. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 381._
+
+La porta esterna ossia del soccorso del castello di Brescia era aperta
+all'armata francese; la porta interna, che comunicava colla città, non
+era per anco chiusa che da un terrapieno innalzato in fretta da Andrea
+Gritti, ma difeso da otto mila uomini di buone truppe. Nemours fece loro
+intimare la resa della piazza, loro promettendo salve le persone e gli
+averi. Risposero che la città apparteneva ai Veneziani, e che speravano,
+coll'ajuto di san Marco, di potergliela conservare. All'indomani, 19 di
+febbrajo, giorno del giovedì grasso, i Francesi in su lo spuntare
+dell'aurora scesero dal castello nella corte. «Tutta l'armata del re di
+Francia, dice il leale servitore, non contava allora più di dodici mila
+combattenti; ma non eravi da che dire sul poco numero, perchè era tutto
+fiore di cavalleria[188].» Il capitano Bajardo, avendo domandato
+d'essere il primo ad attaccare, si pose alla testa della colonna
+francese colla sua compagnia di cento cinquanta uomini d'armi, che aveva
+fatti smontare da cavallo; stavano a' suoi fianchi i capitani Molart e
+Herigoye coi loro Baschi a piedi; venivano in appresso due mila
+landsknecht del capitano Jacob, ed in ultimo circa settemila fanti
+francesi sotto i capitani Bonnet, Maugiron ed il bastardo di Cleves. Il
+duca di Nemours veniva in coda coi suoi uomini d'armi ch'eran pure
+smontati da cavallo e con Luigi di Breze, gran siniscalco di Normandia,
+coi cento gentiluomini della casa del re. Ivone d'Allegre era stato
+lasciato fuori di città con trecento uomini d'armi a cavallo onde
+custodire la porta di san Giovanni, la sola che i Bresciani non avessero
+murata[189].
+
+ [188] _Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 240._
+
+ [189] _Mém. de Bayard, p. 241. — Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p.
+ 87. — P. Bembi Hist. Veneta, l. XII, p. 275. — P. Giovio Vita di
+ Leon X, l. II, p. 115. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 382._
+
+Una leggiera pioggia aveva renduto il terreno sdrucciolevole, e gli
+uomini d'armi, coperti delle loro pesanti armature, colle quali non
+erano accostumati a camminare a piedi, sdrucciolavano frequentemente,
+tanto nello scendere dal castello, che nel salire sul bastione con cui
+il Gritti aveva chiusa la città. Il duca di Nemours diede a tutti
+l'esempio di levarsi le scarpe, per tenersi più fermo sul terreno, e la
+cavalleria francese, avendo l'abitudine dei più duri esercizj, marciava
+a piedi ignudi con passo più sicuro[190]. L'assalto fu violento;
+ostinata la resistenza; finalmente Bajardo superò il primo il bastione;
+ma quando l'ebbe appena oltrepassato ricevette nella parte superiore
+della coscia un così fiero colpo di picca, che la picca si ruppe, ed il
+ferro e parte dell'asta rimasero nella ferita. «Ben pensò, al dolore che
+sentì, di essere mortalmente ferito, e voltosi al signore di Molart, gli
+disse: compagno, fate avanzare le vostre genti; la città è presa; per me
+altro non posso fare, perchè io sono morto.» Due de' suoi arcieri,
+staccando una porta, ve lo posero sopra, e lo portarono in una delle più
+appariscenti case della città, che la presenza del cavaliere salvò dal
+saccheggio[191].
+
+ [190] _Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 245._
+
+ [191] _Ivi, p. 247._
+
+La caduta del cavaliere senza paura e senza difetti aveva inspirato ai
+soldati francesi che lo seguivano un vivo desiderio di vendicarlo. I
+ripari erano stati superati, ed i Veneziani inseguiti si erano ritirati
+avanti al palazzo del capitano di giustizia sulla piazza del Broletto.
+Subito dopo di loro vi giunsero i Francesi, e la battaglia ricominciò
+con maggiore accanimento. Gli abitanti non si scoraggiavano, e facevano
+piovere dalle finestre e dai tetti, pietre, tegole, travi infiammati, ed
+acqua bollente sopra gli assalitori. La truppa veneziana diede sulla
+piazza del Broletto una seconda battaglia non meno ostinata di quella
+sostenuta sui bastioni; ma essa venne egualmente respinta, e dopo ciò
+più non trovò rifugio. I vincitori l'andavano inseguendo di strada in
+strada per farne un'orribile carnificina. Il Gritti e l'Avogaro
+speravano tuttavia di fuggire per la porta di san Giovanni; ma appena
+fecero abbassare il ponte levatojo, che Ivone d'Allegre vi si precipitò,
+attaccandoli di fronte, mentre che avevano Nemours alle spalle. Ambidue
+furono fatti prigionieri, e veruno de' loro soldati fu risparmiato.
+L'uccisione si andò continuando, finchè durò la resistenza in qualche
+lato; onde i più moderati contano sette in otto mila morti, le Memorie
+di Bajardo ventidue mila, e quelle di Fleuranges quaranta mila[192].
+
+ [192] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ f. 281. — Jac. Nardi, l. V, p. 233_, il quale assicura che si
+ contarono quindici mila morti. — _Mém. de Bayard, c. L, p. 254. —
+ Mém. de Fleuranges, p. 88._
+
+Il saccheggio non cominciò che quando si cessò di spargere il sangue; ma
+l'avidità del soldato non fu minore della sua ferocia. Non contento di
+prendere tutti i mobili delle case, e tutto ciò che aveva qualche
+valore, fece prigionieri gli abitanti, e li forzò coi tormenti a
+palesare in qual luogo avessero nascoste parte delle loro ricchezze.
+Spesse volte, quando non potevano ridurli a manifestare il segreto, o
+quando sospettavano che quegli sventurati non avessero palesata ogni
+cosa, li facevano perire sotto la tortura. Tutto ciò ch'era stato
+deposto nelle chiese e ne' conventi diventò preda de' soldati; le donne
+più illustri, e le stesse claustrali non si sottrassero alle ultime
+violenze. Bajardo difese da ogni insulto la signora che lo aveva accolto
+nella sua casa, e le due di lei figlie, ma la profonda loro riconoscenza
+provò quanto quest'atto di generosità fosse parso raro. Due interi
+giorni vennero accordati a tutti gli orrori della militare licenza.
+Finalmente Gastone di Foix fece cessare il saccheggio, ed uscire le sue
+truppe dalla città; ma fece decapitare sulla pubblica piazza il conte
+Avogaro, e poco dopo i di lui due figliuoli. Il sacco di Brescia fu
+valutato trecento milioni di scudi, e fu osservato che inflisse egli
+stesso ai vincitori la punizione delle crudeltà che l'avevano macchiato.
+«Niente è così certo, dice il leal servitore di Bajardo, che la presa di
+Brescia fu in Italia la ruina de' Francesi; imperciocchè avevano essi
+tanto guadagnato in questa città, che la maggior parte tornarono in
+Francia stanchi della guerra, e sarebbero pure stati utili nella
+giornata di Ravenna siccome voi intenderete tra poco[193].»
+
+ [193] _Mém. du chev. Bayard, ch. L, p. 245-258. — Fr. Guicciardini,
+ l. X, p. 577. — P. Bembo l. XII, p. 276. — Anon. Padov. MS. presso
+ Muratori An. d'Ital. ad an. 1512. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p.
+ 281-283. — Jac. Nardi, l. V, p. 233. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 78. — Vita di Leon X, l. II, p. 115. — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 382. — Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. VIII, p. 310.
+ — Arnoldi Ferroni, l. IV, p. 71._
+
+
+
+
+CAPITOLO CIX.
+
+ _Battaglia di Ravenna; morte di Gastone di Foix, ed
+ indebolimento dell'armata francese; Giulio II si ostina a
+ ricusare la pace; dissimulazione di Massimiliano; irritamento
+ degli Svizzeri; questi si uniscono ai Veneziani e scacciano i
+ Francesi d'Italia._
+
+1512.
+
+
+Uno dei più grandi mali cagionati dalla violenza delle passioni
+popolari, è quello di distruggere nel cuore umano le primitive nozioni
+del giusto e dell'ingiusto, di confondere ciò che è onesto con ciò che è
+turpe. Quando giudichiamo con calma la condotta de' partiti e dei loro
+corifei, ci sorprende e ci affligge per l'umana natura il vedere interi
+popoli applaudire a rivoltanti azioni, individui distinti per le loro
+belle qualità macchiarsi senza rimorso con atti di ferocia e di perfidia
+che oltraggiano l'umanità. Noi saremmo a tal vista tentati di dubitare
+dell'universale potere della coscienza, primaria legge della nostra
+esistenza, se non volgessimo lo sguardo alla prepotente influenza, che
+gli altrui giudizj esercitano sopra di noi. L'amore del bello e del
+giusto è dato ad ogni uomo; ma la conoscenza di ciò che è bello, di ciò
+che è giusto non è rapida abbastanza per andare innanzi all'istruzione
+che gli viene offerta dagli altri. La lentezza del suo spirito, e più di
+tutto la sua infingardaggine, hanno bisogno d'essere diretti dalla
+pubblica opinione; ed il più delle volte l'universale consenso ha
+segnata quella linea morale, che cadauno separatamente avrebbe potuto a
+stento determinare. E per tal modo la coscienza diventò quasi sempre
+l'eco della voce popolare; ed anche l'uomo d'eminente intelletto, non
+avendo tempo di esaminare partitamente tutte le quistioni della morale,
+abbraccia per lo più il giudizio suggeritogli dagli altri, ma ch'egli
+crede dovuto ad affezioni od a ripugnanze innate in un cuore onesto.
+
+Ma quando lo spirito di parte, impadronendosi d'una società, la divide
+in due, ogni parte ammette una credenza, che per coloro che la seguono,
+presentasi con tutti i caratteri della pubblica opinione, e diventa in
+sua vece il regolatore ed il supplimento della coscienza individuale. La
+violenza dello spirito di parte si attacca quasi sempre a quistioni
+morali, che vengono decise dal pregiudizio, ed intorno alle quali la
+ragione rimane in sospeso. Tali sono, l'origine del potere e la sua
+legittimità, i doveri de' sudditi, i diritti de' cittadini, la fedeltà
+che i primi credono dovuta al loro monarca, che i secondi credono di
+potere pretendere dal loro governo. L'esame di cadauna di tali
+quistioni, da cui può dipendere la condotta dell'uomo d'onore, nelle più
+importanti occasioni, spaventa colla sua difficoltà: ma gli uomini di
+partito non si curano di esaminarle; adottano il pro o il contro con una
+cieca fede, che poi risguardano come il loro sentimento morale, come la
+voce della loro coscienza; accusano di mala fede coloro che hanno
+abbracciato il contrario sistema, e, sentendosi appoggiati dall'assenso
+de' soli uomini con cui essi parlano, disprezzano i loro avversarj, e
+non vedono che colpevoli in tutti coloro che essi combattono. Il solo
+filosofo conosce quanto difficile sia lo stabilire principj nelle
+astratte quistioni della politica, e sotto quanti differenti aspetti
+esse si presentino ai migliori ingegni: per tal modo egli abbraccia
+tutte le opinioni, tutte le scuse, ed altro non vede nelle politiche
+dissensioni che vincitori e vinti.
+
+Il conte Luigi Avogaro, ed il numeroso partito da lui strascinato nella
+ribellione, potevano giustificare la loro causa con tutti i nomi tra gli
+uomini più sacri. Quando l'Avogaro volle ristabilire nella sua patria
+quella stessa autorità della repubblica veneta, sotto la quale egli era
+nato, e sotto la quale vissuto era suo padre, prendeva le armi per ciò
+che gli uomini hanno convenuto di chiamare legittimo potere: nello
+stesso tempo combatteva per la libertà, che l'Italia credeva di vedere
+nel governo repubblicano di Venezia; combatteva per l'indipendenza
+italiana contro il giogo d'una nazione straniera; finalmente combatteva
+per la religione e per la Chiesa, perciocchè il papa aveva abbracciata
+la difesa di Venezia, ed i suoi avversarj erano macchiati col nome di
+scismatici. Pure uno degli eroi della Francia, Gastone di Foix, condannò
+l'Avogaro al supplicio coi due suoi figli; cercò d'infamarlo col nome di
+traditore; non credette di sagrificarlo alla politica, ma alla
+giustizia, e volle egli stesso trovarsi presente ad un'esecuzione, di
+cui pareva gloriarsi. Un poeta francese, risguardando l'Avogaro quale
+uomo abbandonato all'infamia, non si fece scrupolo di calunniarlo con
+perfide supposizioni; e quanto più ristretto è in Francia il numero
+delle tragedie storiche, tanto più l'odioso carattere che Du Belloy ha
+dato al conte Avogaro, ha lasciata contro di lui una gagliarda
+impressione popolare[194]. Finalmente gli storici francesi, lungi dal
+vergognarsi della carnificina di Brescia, sonosi compiaciuti di
+esagerarne le conseguenze. Non vi scorsero che fatti gloriosi per
+Lodovico XII, il padre del popolo, e per Nemours, l'idolo dell'armata;
+ed hanno coperto col loro disprezzo quelli che erano stati vinti dai
+loro compatriotti, senza farsi carico de' nobili sentimenti che loro
+avevano poste le armi in mano.
+
+ [194] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. — P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 115. — Gaston et Bayard tragédie de Du Belloy, 1771._
+
+La riputazione ed il carattere di Gastone di Foix, duca di Nemours, sono
+altri esempi dell'influenza dei pregiudizj di partito. Questo principe,
+nato il 10 dicembre del 1489, e che di poco era entrato nel suo
+ventesimo terzo anno, ove si debba giudicare dalla sua gloria, è uno de'
+più grandi uomini che producesse la Francia, ove poi si esaminino le
+azioni sue, sembra uno de' più feroci capi d'esercito. Durante la
+battaglia, egli eccitava continuamente i suoi soldati alla carnificina,
+e poche volte dava quartiere ai nemici; verun capitano trattò con
+maggiore asprezza i popoli delle città conquistate, o gli assoggettò a
+più pesanti contribuzioni: nel suo campo, in cui la negligenza del
+signore di Chaumont aveva permesso che s'introducesse l'indisciplina,
+non era stato da altro generale rimesso l'ordine con una più costante
+severità e con più inflessibile rigore: per ultimo niuno risparmiava
+meno di lui la vita dei soldati, che strascinava con rapidissime marcie
+a traverso ai pantani o tra le profonde nevi, e teneva le intere notti a
+cielo aperto in mezzo ai ghiacci nel più rigoroso inverno.
+
+Ma un generale, più ancora che un politico, è l'opera del suo secolo e
+di quel potente pregiudizio che copre di tanta gloria le militari
+fortunate imprese. È cosa ingiusta il rendere un individuo risponsabile
+d'un'opinione popolare, cui forse cadauno di noi ha contribuito. Gli
+applausi che i più deboli diedero in ogni occasione ai forti,
+quell'entusiasmo che il più timido sesso sente per il valore, quella
+corona di gloria onde i poeti cinsero la fronte de' vincitori, furono
+altrettante offese fatte all'umanità. La pubblica opinione si compiacque
+d'inebbriare i guerrieri per iscatenarli in appresso contro la società;
+riserbò tutti i suoi allori per le loro vittorie, senza farsi da costoro
+rendere conto nè dei motivi delle guerre, nè de' mezzi adoperati per
+ottenere la vittoria; ella rimane sola risponsabile della formidabile
+frenesia de' conquistatori. Questi non sono che ciò che li fa il mondo;
+e Gastone di Foix, uno forse degli uomini che recarono maggior danno
+alla umanità, in proporzione della sua breve carriera, per l'elevazione
+della sua anima e per i singolari suoi talenti, era meritevole della
+stima che gli fu accordata.
+
+Gastone di Foix, che di ventidue anni aveva ottenuto l'importantissimo
+comando della Lombardia, aveva date nella sua prima gioventù tali prove
+di talenti militari, che pochi vecchi guerrieri pareggiarono. Circondato
+da nemici, tutti egualmente pericolosi, aveva nel cuore dell'inverno
+fatto testa a tutti successivamente colla stessa armata; e sempre gli
+aveva sopraggiunti in una perfetta sicurezza, mentre lo supponevano in
+faccia ad altre armate. Dal mese di novembre in poi aveva inquietati gli
+Svizzeri scesi in Lombardia, e forzatili a rientrare nelle loro
+montagne; aveva costretta l'armata del re di Spagna e del papa a levare
+l'assedio di Bologna, ed a ritirarsi in Romagna; aveva battuto Gian
+Paolo Baglioni coi Veneziani tra l'Adige ed il Mincio, e finalmente
+aveva ripresa Brescia, distruggendovi l'armata del Gritti e
+dell'Avogaro. Dopo quest'ultima vittoria Gastone pareva abbandonarsi ai
+piaceri, non d'altro occupandosi che delle feste del carnovale; ma
+frattanto la sua armata era in cammino, ed apparecchiavasi a nuove
+intraprese; e per tirarlo da questo apparente dissipamento non
+abbisognavano gli eccitamenti di Lodovico XII, che gli pervennero uno
+dietro l'altro, affrettandolo di correre alla battaglia[195].
+
+ [195] _Jo. Marianae de reb. Hisp. l. XXX, c. VIII, p. 310. — Mém. du
+ chev. Bayard, c. L, p. 256._
+
+Lodovico XII vedeva finalmente addensarsi sul proprio capo tutti i
+turbini che Giulio II da tanto tempo andava preparando. Aveva Ferdinando
+saputo approfittare della sua influenza sul suo genero, il re
+d'Inghilterra, per persuaderlo a firmare in Londra, il 17 novembre del
+1511, un'alleanza il di cui oggetto manifesto era quello di far
+ricuperare all'Inghilterra il possedimento della Guienna, mentre
+Ferdinando contava di approfittarne per riconquistare egli stesso la
+Navarra. Giovanni d'Albretto, re di Navarra, era ciecamente entrato in
+tutti gli interessi della Francia: per far cosa grata a Lodovico XII
+aveva riconosciuto il concilio di Pisa, e si trovava colpito dalle
+scomuniche fulminate contro i fautori di Lodovico. Ferdinando non
+credeva d'abbisognare di verun altro pretesto per invadere i suoi stati;
+ma conveniva rendere altrove necessarj i soccorsi che avrebbe potuto
+dargli la Francia. A tale oggetto Ferdinando persuadeva Enrico VIII ad
+attaccare la Guienna, e gli offriva per ajutarlo a conquistarla
+cinquecento uomini d'armi, mille cinquecento cavaleggieri e quattro mila
+fanti[196].
+
+ [196] _Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII, p. 311. — Rapin de
+ Thoyras, Hist. d'Angleterre l. XV, t. VI, p. 41._
+
+Enrico VIII tenne per qualche tempo segreto il trattato che sottoscritto
+aveva con Ferdinando; negò a Lodovico XII, che ne aveva avuto qualche
+sentore, l'esistenza del medesimo; ed il 9 di dicembre ricevette da
+questi l'ultimo pagamento de' sussidj, che il re di Francia aveva
+promesso di dargli pel mantenimento della pace[197]. Ma in occasione
+dell'apertura del parlamento, il 4 febbrajo 1512, partecipò a
+quest'assemblea il suo progetto di attaccare la Francia, per isciogliere
+il concilio di Pisa, e far restituire Bologna alla Chiesa. Ottenne dal
+parlamento considerabili sussidj per l'esecuzione di tali progetti, che
+pure sembravano affatto stranieri all'Inghilterra[198]. Una nave del
+papa, la prima che spiegasse bandiera pontificia nelle acque del Tamigi,
+giunse a Londra carica di vini greci e di frutta del mezzogiorno, che il
+papa mandava in dono ai prelati, ai lordi ed ai membri della camera dei
+comuni: questo nuovo inaudito onore sedusse non meno gl'Inglesi che il
+loro re; e l'intera nazione si associò con entusiasmo ad una guerra
+senza motivo[199].
+
+ [197] _Rymer, Foedera et Conv., t. XIII, p. 310._
+
+ [198] _Rapin de Thoyras, l. XV, p. 44. — Hume's History of England,
+ ch. XXVII, t. V, p. 112._
+
+ [199] _Fr. Guicciardini l. X, p. 578. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 383._
+
+Lodovico XII doveva temere l'attacco degl'Inglesi su tutte le coste,
+quello di Ferdinando su tutta la linea de' Pirenei, quello degli
+Svizzeri sulla Borgogna o in Italia. Nella quale ultima contrada il
+papa, il vicerè di Napoli ed i Veneziani, minacciavano di nuovo il suo
+luogotenente, il duca di Nemours, mentre che Massimiliano, il suo solo
+alleato, pel quale erasi fin allora esaurito di uomini e di danaro, non
+solo non lo assecondava, ma inoltre gli faceva ad ogni istante temere di
+porsi coi suoi nemici. Massimiliano gli aveva nuovamente promessa la
+continuazione della sua amicizia, ma l'aveva accompagnata con tali
+esorbitanti domande, con lagnanze tanto ingiuste e ridicole, che
+facevano presagire una vicina rottura[200]; e siccome egli non
+manifestava i suoi segreti a verun confidente, non si sa accertare se
+fin d'allora avesse intenzione d'ingannare Lodovico XII, o se cedesse
+senza un premeditato progetto alla sua abituale instabilità.
+
+ [200] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 579. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 383._
+
+I medesimi Fiorentini vacillavano nell'alleanza colla Francia; i loro
+soccorsi non giugnevano all'armata; il termine dell'alleanza andava a
+spirare entro pochi mesi, ed essi ricusavano di rinnovarla; intanto
+negoziavano con Ferdinando e con don Raimondo di Cardone, ed avevano
+ottenuto dal papa l'assoluzione della scomunica contro di loro
+pronunciata. Egli è vero che il duca di Ferrara ed i Bentivoglio
+mantenevansi fedeli a Lodovico XII; ma la loro alleanza era piuttosto un
+carico che un beneficio; incapaci di difendersi da sè medesimi, non
+isperavano salvezza che dalla Francia. Ogni speranza di Lodovico XII era
+riposta nell'armata di Gastone di Foix; la quale, se batteva Raimondo di
+Cardone, poteva inspirare a Giulio II tanto terrore da ridurlo a
+sottoscrivere la pace[201].
+
+ [201] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 580. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 384._
+
+Quando Gastone di Foix seppe che l'armata era giunta a Finale di Modena,
+si affrettò di raggiugnerla: aveva ricevuto rinforzi dalla Francia, ed
+aveva a sua disposizione mille seicento lance, cinque mila fanti
+tedeschi, cinque mila Guasconi ed ottomila tra Italiani e Francesi. Il
+duca di Ferrara gli condusse pure cent'uomini d'armi, dugento
+cavaleggieri, ed un treno d'artiglieria, il più bello che allora si
+vedesse presso verun principe d'Europa. Il cardinale di Sanseverino, che
+dal concilio di Pisa trasferitosi a Milano, si era fatto dare il titolo
+di legato di Bologna, aveva raggiunta l'armata con militare apparato,
+trovandosi felice di poter abbandonare un'assemblea che non riceveva che
+mortificazioni, perciocchè i prelati non erano stati più favorevolmente
+ricevuti a Milano, di quello che lo fossero stato a Pisa. Il popolo li
+caricava d'ingiurie nelle strade, ed il clero, assoggettandosi
+all'interdetto pronunciato dal papa, aveva sospeso i divini ufficj[202].
+
+ [202] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 560 e 581. — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 385. — Jac. Nardi, l. V, p. 233._
+
+Il 26 di marzo Gastone partì da Finale di Modena per innoltrarsi nella
+Romagna. Quant'egli desiderava di venire a battaglia, altrettanto
+Raimondo di Cardone cercava di schivarla. Aveva questi sotto i suoi
+ordini mille quattrocento uomini d'armi, mille cavaleggieri, sette mila
+fanti spagnuoli, e tre mila Italiani: aspettava inoltre sei mila
+Svizzeri, che il cardinale di Sion aveva promesso di condurgli a spese
+comuni del papa e de' Veneziani. Frattanto Ferdinando gli avea ordinato
+di non esporsi ad una battaglia, per aspettare che l'invasione
+degl'Inglesi obbligasse Lodovico a richiamare dall'Italia la sua armata.
+Perciò si andava Raimondo ritirando in faccia all'armata francese,
+occupando sempre vantaggiose posizioni, ove non poteva essere attaccato
+che con grande svantaggio[203].
+
+ [203] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 581. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 385. — Mém. du chev. Bayard, ch. L, p. 257._
+
+Gastone tentò da principio di penetrare tra Castel Guelfo e Medicina, al
+levante di Bologna, e gli Spagnuoli presero posto in distanza di quattro
+miglia, sotto le mura d'Imola. Gastone andò a cercarli, avvicinandosi
+fino ad un miglio dall'armata nemica; ma conoscendone la posizione quasi
+inattaccabile, continuò a marciare verso Forlì. Mentre le due armate
+erano vicine, gli Spagnuoli credendosi in sul punto di essere attaccati
+si andavano affollando intorno al legato Giovanni dei Medici, per
+ottenere l'assoluzione de' loro peccati. Avevano un così vivo desiderio
+di toccare le sue vesti, che, abbandonando le loro insegne e le loro
+file per affollarsi intorno a lui, eccitarono ne' loro capitani la più
+viva inquietudine. Intanto, racconta Giovio, che il legato piangeva di
+gioja, vedendo come questi tanto feroci Spagnuoli, dediti alla rapina ed
+alle stragi, nudrivano nello stesso tempo così religiosi sentimenti. Il
+Medici si recò fra di loro con una croce d'argento, pronunciò la loro
+assoluzione, loro promettendo l'eterno premio, se venivano uccisi per la
+difesa dell'autorità papale; ma nello stesso tempo gli scongiurò a non
+uscire dalle loro file, finchè il nemico si trovava così vicino[204].
+
+ [204] _P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 117._
+
+Ne' susseguenti giorni Nemours cercò con accorte marcie di tirare gli
+Spagnuoli fuori della loro posizione; ma questi tenevano appoggiata la
+loro sinistra all'Appennino, e trovavano sempre vantaggiosi
+accampamenti, tenendo quest'ala per perno; mentre i Francesi, che si
+avanzavano in una pianura bassa e tagliata da frequenti canali, mai non
+trovavano una posizione in cui potessero con vantaggio dare
+battaglia[205].
+
+ [205] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 582. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 385._
+
+Mentre i due generali spiegavano la loro cognizione militare in questi
+movimenti, Gastone di Foix ricevette da Lodovico XII un corriere per
+affrettarlo a venire a battaglia. Il re aveva penetrato che Massimiliano
+coll'intervento del papa aveva conchiusa una tregua di dieci mesi coi
+Veneziani, a condizione che questi gli pagherebbero 50,000 fiorini, e
+che l'una e l'altra potenza conserverebbero ciò che possedevano. Nello
+stesso tempo Girolamo Cavanilla, ambasciatore del re d'Arragona, aveva
+domandata l'udienza di congedo, lo che sembrava annunciare un vicino
+attacco dalla banda de' Pirenei. Lo stesso Gastone aveva ricevute
+notizie tali che accrescevano la sua impazienza di combattere, ma che
+teneva cautamente celate a tutti i suoi ufficiali. Il capitano de' suoi
+landsknecht, Giacomo von Embs, o Empser, trovavasi da molto tempo al
+servigio della Francia; era stato ben trattato dal re, e, sebbene non
+parlasse l'idioma francese, aveva un onorato grado nella milizia. L'8 di
+aprile, il giorno susseguente alla venuta di Bajardo al campo, Empser
+ricevette un ordine dall'ambasciatore dell'imperatore Massimiliano a
+Roma, diretto a tutti i Tedeschi che militavano nell'armata francese,
+col quale veniva loro ingiunto a nome dell'imperatore di abbandonare
+immediatamente l'armata e di ricusare di combattere contro le truppe del
+papa o del re d'Arragona. Giacopo Empser, senza comunicare quest'ordine
+a chicchessia, lo portò a Bajardo, chiedendogli consiglio. Bajardo lo
+condusse al duca di Nemours; e tutti due persuasero il capitano Giacomo
+a promettere di tenere la cosa segreta: ma un secondo corriere poteva
+recare un somigliante ordine ad altri capitani tedeschi; e se questi
+ubbidivano, se i loro compatriotti, che formavano il terzo dell'armata
+francese, si ritiravano, quest'armata era perduta senza combattere[206].
+Tali motivi consigliarono Nemours a volgersi bruscamente verso Ravenna,
+persuaso che Raimondo di Cardone non acconsentirebbe che fosse presa
+sotto i suoi occhi una così importante città, e accorrendo per
+difenderla gli offrirebbe la bramata occasione di tentare la sorte d'una
+battaglia[207].
+
+ [206] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. LII, p. 258._
+
+ [207] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 583. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 386. — P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p. 118._
+
+Infatti il Cardone risolse di difendere Ravenna; vi mandò Marc'Antonio
+Colonna con sessanta uomini d'armi, cento cavaleggieri e seicento fanti
+spagnuoli; ma per ridurre Marc'Antonio a chiudersi in quella città
+convenne che il vicerè, il legato, Fabrizio Colonna e Pietro Navarro,
+obbligassero la loro fede a soccorrere Ravenna, se i Francesi
+l'assediavano.
+
+I due primi fiumi che scendendo dagli Appennini mettono foce in mare e
+non nel Po, il Ronco ed il Montone, passano uno a destra, l'altro a
+sinistra di Forlì, a non molta distanza dalla città, e, riunendosi sotto
+le mura di Ravenna, si gettano in mare tre miglia più abbasso. Il
+Nemours erasi avanzato fra questi due fiumi, vi aveva preso e
+saccheggiato il forte castello di Russi, indi aveva segnato il suo
+accampamento innanzi a Ravenna, appoggiando l'ala destra al Ronco, e la
+sinistra al Montone ed aveva aperte le sue batterie. Di già cominciavano
+a mancargli le vittovaglie; i suoi saccomanni dovevano fare sette o più
+miglia di strada per trovare qualche cosa da prendere in campagna, ed i
+Veneziani, padroni del Po, gli toglievano ogni comunicazione con
+Ferrara[208].
+
+ [208] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 584. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 386. — Mém. du chev. Bayard, ch. LII, p. 258. — Jo. Marianae de Reb.
+ Hisp., l. XXX, c. IX, p. 312._
+
+Conveniva ad ogni modo uscire bentosto da così pericolosa situazione, ed
+il Nemours, avendo colla sua artiglieria aperta nelle mura di Ravenna
+una breccia larga trenta braccia, risolse di dare l'assalto, sebbene
+detta breccia fosse alta tre braccia, e non vi si potesse giugnere che
+colle scale. Per risvegliare l'emulazione tra le nazioni che servivano
+insieme nella sua armata, la mattina del 9 aprile, giorno del venerdì
+santo, fece marciare separatamente all'assalto i Tedeschi, gl'Italiani
+ed i Francesi. Avanti ad ogni corpo marciavano a piedi dieci uomini
+d'armi compiutamente armati, e scelti fra tutta la cavalleria. Gli
+assalitori montarono infatti sulla breccia colla maggiore intrepidezza,
+e vi si mantennero sotto il fuoco dei nemici con grandissima
+ostinazione; ma l'apertura fatta nella muraglia era così angusta e di
+così difficile accesso, che dava ai suoi difensori tutto il vantaggio.
+Gli Spagnuoli si mantennero immobili al loro posto, ed i Francesi furono
+respinti. Francesco di Beusserailhe, signore de l'Espì, comandante
+dell'artiglieria, e Chatillon, furono mortalmente feriti; Federico di
+Bozzolo, cadetto della casa Gonzaga, che in appresso si rendette così
+famoso, fu ancor esso ferito; e rimasero sul campo di battaglia, morti
+dall'una e dall'altra parte, circa mille cinquecento uomini[209].
+
+ [209] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 584._ — F. Belcario, che
+ d'ordinario si limita a tradurre, prende i _bracci_ per braccia
+ marine, e dà loro cinque piedi, _l. XIII, p. 386. — Mém. du chev.
+ Bayard, c. LII, p. 275. — Mémoir. de Fleuranges, t. XVI, p. 89. —
+ Muratori Ann. d'Italia ad an. 1512. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 79._
+
+L'armata spagnuola stava sotto Faenza, fuori della porta che mette a
+Ravenna: quand'ebbe avviso dell'intrapresa di Gastone di Foix, si avanzò
+immediatamente, passò il Montone a Forlì, e dopo d'avere camminato alcun
+tempo fra i due fiumi, passò di nuovo il Ronco, e si avanzò sulla sua
+riva destra. Voleva Fabrizio Colonna che l'armata facesse alto in
+distanza di tre miglia dal campo di Nemours, onde tenere così i Francesi
+in timore. Se questi prendevano Ravenna, siccome il loro generale non
+avrebbe potuto impedire che gli avventurieri si disperdessero per
+saccheggiare, gli Spagnuoli sarebbero piombati sopra di loro in quel
+momento di disordine, e facilmente gli avrebbero compiutamente
+disfatti[210]. Se poi si restavano inattivi, la mancanza delle
+vittovaglie non poteva tardare a riuscir loro molesta, ed a ridurli agli
+estremi. Ma il Navarro non approvava giammai gli altrui consiglj; egli
+desiderava una battaglia, nella quale dar prova della superiorità della
+sua fanteria, e persuase Raimondo di Cardone ad avanzare; infatti il 10
+d'aprile il Cardone presentossi tutto ad un tratto innanzi all'armata
+francese sull'altra riva del Ronco, mentre che questa stava esaminando
+le proposizioni che facevano, per arrendersi, gli abitanti di
+Ravenna[211].
+
+ [210] _Mém. de Bayard, l. LII, p. 275. — Mém. de Fleuranges, p. 89._
+
+ [211] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Jo. Marianae de reb. Hisp.
+ XXX, c. IX, p. 312._
+
+Il Nemours fece subito ritirare i cannoni dalle batterie per dirigerli
+contro l'armata spagnuola; adunò nello stesso tempo un consiglio di
+guerra per iscegliere tra i diversi partiti che si offrivano. Se
+permettevasi agli Spagnuoli d'entrare in Ravenna, perduta era ogni
+speranza di prendere quella città, e la ritirata poteva riuscire
+pericolosa e vergognosa; per fermarli rendevasi necessario di passare il
+Ronco sotto i loro occhi, ed attaccarli nella loro marcia; ma, anche ciò
+facendo, non potevasi impedir loro di giugnere, se volevano, alla pinaja
+che stendesi fino al mare, e di arrivare alle porte della città senza
+venire a battaglia[212].
+
+ [212] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 387. — Jac. Nardi, l. V, p. 234. — P. Giovio Vita di Alfonso, p.
+ 81._
+
+L'errore o la presunzione del Cardone trasse il duca di Nemours
+dall'imbarazzo in cui si trovava. Il primo, invece d'entrare in Ravenna,
+come avrebbe potuto farlo, segnò il suo campo in faccia ai Francesi, tre
+miglia distante dalla città, con intenzione di metterli tra due fuochi;
+ed impiegò tutta la notte nel coprire con una larga e profonda fossa la
+fronte della sua armata. Il Nemours, avvisato di ciò che stava facendo
+il generale nemico, fece sentire al suo consiglio di guerra che non
+dovevasi ritardare l'attacco de' nemici, malgrado i loro trinceramenti.
+Fece perciò in tempo di notte gettare dei ponti sul Ronco e spianare gli
+argini che lo contengono in tempo di piena; in appresso in sullo
+spuntare del giorno, la domenica di Pasqua, 11 aprile del 1512, fece
+passare il ponte alla sua fanteria tedesca, mentre il restante
+dell'armata guardava il fiume. Lasciò soltanto sulla sinistra del Ronco
+Ivone d'Allegre con quattrocento lance e l'infanteria della
+retroguardia, per tenere in dovere la guarnigione di Ravenna; e diede a
+due capitani italiani, i fratelli Scotti, mille fanti, per guardare il
+ponte del Montone, e tenere aperta, in caso di sinistro successo, la
+strada su cui avrebbe dovuto ritirarsi l'armata[213].
+
+ [213] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Mém. de Fleuranges, p. 91.
+ — Mém. de Bayard, ch. LIV, p. 285. — Jac. Nardi Hist. Fior., l. V,
+ p. 234._
+
+Il Nemours dispose la sua armata in semicerchio; appoggiò al fiume
+l'estremità dell'ala destra, colla quale voleva cominciare l'attacco,
+rinculò il suo centro, ed avanzò di nuovo l'ala sinistra. Aveva
+collocata sulla diritta l'artiglieria comandata dal duca di Ferrara, e
+settecento uomini d'armi francesi; dopo di questi veniva la fanteria
+tedesca; indi otto mila fanti, parte Guasconi e parte Picardi, formavano
+il corpo di battaglia; per ultimo cinque mila Italiani, comandati da
+Federico di Bozzolo, componevano l'ala sinistra, la quale era coperta da
+tre mila arcieri o cavaleggieri. La Palisse aveva il comando d'una
+retroguardia di seicento lance, collocate in riva al fiume, e con lui
+trovavasi il cardinale Sanseverino, legato del concilio, che si era
+coperto da capo a piedi di lucidissima armatura, ed era a motivo della
+gigantesca sua statura conosciuto a molta distanza[214].
+
+ [214] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 586. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 387. — Jac. Nardi, l. V, p. 235. — Mém. du chev. Bayard, ch. LIV, p.
+ 285._
+
+Gastone di Foix non aveva preso il comando di verun corpo in
+particolare, per trovarsi in libertà di andare con un certo numero di
+gentiluomini, ove lo chiamasse il bisogno. «Ed il detto signore Nemours,
+dice il maresciallo di Fleuranges, era solito, per amore della sua dama,
+di non portare armatura dal gomito fino alla manopola, e di tenere
+coperta colla sola camicia questa parte del braccio. Egli pregava tutta
+la compagnia d'uomini d'armi, loro dolcemente parlando e caldamente
+scongiurando, che volessero in questo giorno prendersi cura dell'onore
+della Francia, del suo e del loro, e che volessero seguirlo. Soggiunse,
+che vedrebbero ciò che in quel giorno farebbe per amore della sua dama;
+ed all'istante partì, e fu il primo uomo d'armi che ruppe la sua lancia
+contro i nemici»[215].
+
+ [215] _Mémoires du jeune adventureux maréchal de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 94._
+
+Così consigliato da Pietro Navarro, Raimondo di Cardone non aveva
+attaccati i Francesi mentre passavano il fiume; ma si era afforzato nel
+suo campo, coperto da un canto dal fiume Ronco, dall'altra dal fosso
+ch'egli aveva fatto scavare. Questo fosso era verso il mezzo interrotto
+da un'apertura di quaranta piedi di larghezza, che aveva lasciata per
+poter far uscire la sua cavalleria; ma aveva collocati di dietro
+dell'apertura una ventina di carri, armati di lance e carichi di grossi
+archibugi, che compivano la fortificazione. All'angolo formato dal fiume
+colla fossa trovavasi Fabrizio Colonna, che comandava la sinistra con
+ottocento uomini d'armi, e sei mila fanti; veniva dopo di lui il corpo
+di battaglia, composto di seicento lance e di quattro mila fanti, sotto
+gli immediati ordini del vicerè e del marchese della Palude. Vi si
+trovava pure il cardinale de' Medici; ma o sia che la sua corta vista lo
+tenesse lontano da ogni esercizio militare, o che considerasse detto
+esercizio come contrario ai doveri del suo stato, egli aveva conservato
+in mezzo alla battaglia il pacifico abito di prelato. La retroguardia
+finalmente, che formava ancora la diritta dell'armata, e che aveva
+egualmente alle spalle il fiume e avanti la fossa, era composta di
+quattrocento uomini d'armi e di quattro mila fanti comandati da
+Carvajale. L'estremità della diritta era poi coperta da un corpo di
+cavaleggieri sotto gli ordini del giovane Ferdinando d'Avalos, marchese
+di Pescara, che faceva allora i primi fatti d'armi. Tutta la fronte era
+guarnita d'artiglieria[216] consistente in venti pezzi, tra cannoni e
+lunghe colombrine, e in circa dugento archibugi a miccia, posti sopra
+carri armati di spontoni, i quali tenevano il di mezzo tra i moschetti
+ed i cannoni[217].
+
+ [216] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 588. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 388. — Jac. Nardi, l. V, p. 235. — Mém de Fleuranges, p. 93. — P.
+ Giovio vita di Leon X, l. II, p. 121. — Ejusdem Ferdinandi Davali
+ Piscarii vita, l. I, p. 278._
+
+ [217] _Mémoires de Bayard, c. LIV, p. 301._
+
+L'armata francese aveva passato il Ronco circa due miglia al di sotto
+del campo di Cardone, e vedendo che gli Spagnuoli non uscivano dai loro
+trinceramenti, si avviò verso di loro, conservando la sua ordinanza,
+senza che la sua diritta abbandonasse la riva del fiume, e tenendo
+sempre la forma d'una mezza luna. Quando si trovò a quattrocento passi
+distante dal fosso, fece alto, e cominciò il cannonamento. L'infanteria
+francese era quasi affatto scoperta, ed esposta ad un fuoco terribile:
+ma quella degli Spagnuoli per ordine di Navarro si era buttata col
+ventre per terra dietro la linea del fiume, e non soffriva quasi nulla
+dall'artiglieria nemica. Il grande Fabiano, uno de' migliori capitani
+della fanteria tedesca fu la prima vittima del cannone. Giacopo Empser
+ed il signore di Molart si posero a sedere sotto il fuoco alla testa
+della loro truppa e si fecero recare da bere, ma l'uno e l'altro furono
+uccisi. Di quaranta capitani d'infanteria francesi ne rimasero sul campo
+di battaglia trentotto; e questa fanteria aveva di già perduti sei mila
+uomini, quando gli altri, più non potendo soffrire tanta carnificina,
+vollero dare l'assalto alle batterie di Pietro Navarro. Colà fu ucciso
+il signore di Maugiron sopra una carretta che voleva prendere. Dopo
+avere perduti più di mila dugento uomini in quest'attacco, i Francesi
+furono respinti; ma quando gli Spagnuoli vollero inseguirli, furono a
+vicenda respinti da un corpo di Landsknecht e di Picardi, che non
+avevano avuto parte nell'azione: indi ciascuno rientrò nel suo posto, e
+continuò il cannonamento[218].
+
+ [218] _Mémoires de Fleuranges, p. 94. — Mém. de Bayard, ch. LIV, p.
+ 302. — Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 314._
+
+Intanto il duca di Ferrara aveva rapidamente fatta passare una parte de'
+suoi cannoni dietro la linea francese dall'ala destra, ove si trovavano
+prima, all'estremità dell'ala sinistra. Colà egli vedeva perfettamente
+scoperto il fianco degli Spagnuoli, e questa nuova batteria colpiva
+longitudinalmente tutta la loro linea. Le palle giugnevano pure fino
+all'ala destra francese, e vi fecero non poco guasto. Fu detto, che,
+volendo taluno per questo rispetto far sospendere il fuoco, Alfonso
+gridasse a' suoi cannonieri: «coraggio amici! non importa sapere chi sia
+colpito, sono tutti stranieri, e perciò tutti agl'Italiani nemici»[219].
+La fanteria spagnuola, sempre appiattata per terra, non era molto
+esposta ai colpi dei cannoni; ma lo erano assaissimo gli uomini d'armi,
+ch'erano più alti, ed occupavano una superficie maggiore. Bentosto il
+campo di battaglia si vide coperto delle sparse membra de' soldati e de'
+cavalli. Pietro Navarro, che aveva egli stesso formata la fanteria
+spagnuola, e che tutta riponeva in questa la sua confidenza, vedeva con
+perfetta indifferenza la distruzione de' suoi uomini d'armi italiani;
+pensava che i Francesi non soffrirebbero minor danno, e calcolava che
+quando gli uomini d'armi delle due armate sarebbero stati egualmente
+distrutti dall'artiglieria, la fanteria spagnuola, che egli aveva
+conservata intatta, non mancherebbe di far presto a pezzi la fanteria
+tedesca e francese[220].
+
+ [219] _P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 83_; ma egli soggiugne
+ che Alfonso lo assicurò di non avere mai tenuto questo discorso.
+
+ [220] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. — Jacopo Nardi Hist. Flor.,
+ l. V, p. 236. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 123._
+
+Ma gli uomini d'armi erano sotto il comando de' più illustri personaggi
+dell'armata, e di coloro che meno degli altri rassegnarsi potevano a
+vedersi sagrificati alla salvezza di un corpo ch'essi disprezzavano.
+Fabrizio Colonna mandò messi sopra messi al vicerè per chiedergli
+licenza di uscire dai suoi trinceramenti e di caricare il nemico. Non lo
+potendo ottenere, nè più oltre contenere i suoi uomini d'armi, gridò:
+«Non s'aspetta a noi altri il morire vergognosamente a cagione
+dell'ostinazione e della gelosia d'un malcreato _Marrano_. Non vogliamo
+sagrificargli più in là l'onore della Spagna e dell'Italia. Sortiamo; e
+se dobbiamo morire, si cada per lo meno vendendo a caro prezzo la nostra
+vita ai Francesi.» Trasse così senz'averne ricevuto l'ordine la sua
+truppa al di là della fossa, e caricò i nemici. Questo movimento
+costrinse Pietro Navarro a seguirlo, il quale fece alzare la sua
+fanteria spagnuola, fin allora rimasta col ventre per terra, e la
+condusse con furioso impeto contra la fanteria tedesca[221].
+
+ [221] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 388. — Mém. de Bayard, c. LIV, p. 303. — P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 124._
+
+Gli uomini d'armi di Fabrizio Colonna, anche prima della battaglia, non
+erano stimati eguali ai Francesi; ma dopo la spaventosa perdita che
+avevano sofferta sotto il fuoco dell'artiglieria, più non potevano
+venire con questi alle mani con qualche speranza di buon successo.
+Mentre si avanzavano contro l'artiglieria del duca di Ferrara, furono
+assaliti di fianco da Ivone d'Allegre, che al romore dell'artiglieria
+era giunto con tutta la retroguardia, e malgrado la più ostinata difesa
+furono rotti, rovesciati o posti in fuga. Fabrizio, circondato da un
+branco di cavalieri, si andava ancora difendendo, quando Alfonso d'Este
+gli si avvicinò e gli disse: «Romano, non ti fare uccidere per la tua
+ostinazione; riconosci che la battaglia è perduta, e renditi a me. — Chi
+sei tu, rispose Fabrizio, tu che mostri di conoscermi? Io sono Alfonso
+d'Este; da me non puoi nulla temere. — Io mi arrendo volentieri a così
+generoso nemico, ma a condizione che tu non mi darai nelle mani dei
+Francesi, nemici della mia famiglia.» Alfonso alzò la mano per
+prometterlo, ed in quell'istante ebbe cominciamento un'amicizia, che non
+molto dopo salvò il duca di Ferrara dalla prigionia[222].
+
+ [222] P. Giovio, che aveva udito questo dialogo dalla bocca dell'uno
+ e dell'altro interlocutore. _Vita d'Alfonso d'Este, p. 83._
+
+Il vicerè e Carvajale, dopo il primo urto della cavalleria, presero la
+fuga troppo presto per l'onor loro, e mentre la vittoria potev'essere
+ancora contrastata. Antonio de Leyva, che serviva tuttavia in oscura
+condizione, gli scortò nella loro ritirata. Il marchese della Palude,
+che aveva condotta alla carica la seconda battaglia di già assai
+maltrattata dall'artiglieria, fu fatto prigioniere dopo avere perduto un
+occhio; non ebbero miglior sorte i cavaleggieri, ed il loro capo, il
+giovane Pescara, destinato in appresso a tanta gloria, cominciò la sua
+carriera militare colle ferite e colla prigionia[223].
+
+ [223] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. — P. Jovii Ferdinandi Avali Pescarii Vita, l. I, p. 280._
+
+La pugna dell'infanteria non fu così presto decisa. I fanti spagnuoli
+avevano attaccati i Tedeschi: la loro armatura non era eguale. I
+Landsknecht portavano una picca di sedici a diciotto piedi di lunghezza,
+ed una sciabola al fianco. Il loro petto era coperto da un corsaletto di
+ferro, e non avevano nè scudo, nè altra arma difensiva. Per lo contrario
+gli Spagnuoli non avevano per armi offensive che la spada ed il pugnale;
+ma essi portavano lo scudo, e la loro testa, le gambe, le braccia e
+tutto il corpo erano difesi da un'intera armatura[224]. Al primo urto i
+Tedeschi, avanzandosi colla picca abbassata, rovesciarono molti
+Spagnuoli; ma questi non per ciò si sgomentarono, e spingendosi innanzi,
+riuscirono all'ultimo a penetrare fra le picche. Allora i Tedeschi, in
+certo modo disarmati, trovaronsi esposti a tutti i colpi; le picche,
+invece di servir loro di difesa, loro impedivano di muoversi, e le loro
+stesse sciabole, quando le sguainavano, richiedevano spazio e tempo per
+ferire di taglio, mentre che gli Spagnuoli li ferivano di punta, e
+penetravano facilmente ove mancava l'armatura. Spaventosa fu la
+carnificina, ed i Tedeschi sarebbero tutti periti sotto i colpi de'
+fanti spagnuoli, che spesso s'introducevano, chinandosi a terra, tra le
+loro gambe e li ferivano col pugnale, se Ivone d'Allegre e subito dopo
+Gastone di Foix non sopraggiugnevano in loro soccorso con tutta la
+cavalleria francese, cui dalla spagnuola era stato abbandonato il campo
+di battaglia[225].
+
+ [224] _Niccolò Macchiavelli dell'arte della guerra, l. II, p. 67. —
+ Herrn Georgens von Frundsberg, Ritters Kriegzsthaten I Buch. f. 15.
+ Francfort, 1568, in fol._
+
+ [225] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. — Mém. de Fleuranges, p. 96.
+ — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 389. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II,
+ p. 125._
+
+Ivone d'Allegre aveva nel precedente anno perduto Melilot, uno de' suoi
+figliuoli in una scaramuccia presso Ferrara; l'altro, il signore
+Viverots, fu ucciso sotto i suoi occhi nella battaglia di Ravenna,
+nell'istante in cui attaccava gli Spagnuoli. D'Allegre, non volendo
+sopravvivere a quest'ultima sventura, si gettò in mezzo ai nemici,
+bramoso soltanto di vendetta, e non di salvare la propria vita, e cadde
+traforato da mille colpi. La fanteria spagnuola si andava non pertanto
+ritirando in buon ordine, lentamente e sempre combattendo, lungo la
+sponda del fiume, tra le acque e l'argine. Gastone di Foix, irritato
+dalla spaventosa carnificina che questa aveva fatto della sua gente, non
+volle permetterle la ritirata senza cercare di avvilupparla. La caricò
+in persona colla sua cavalleria, e cadde ferito da cavallo. Lautrec, che
+stava al suo fianco, invano gridava al soldato spagnuolo, che lo aveva
+gittato a terra: «non l'uccidete, egli è il nostro vicerè, il fratello
+della vostra regina.» Lo spagnuolo gl'immerse la sua spada nel seno.
+Anche Lautrec fu lasciato per morto carico di venti ferite. La
+cavalleria francese, atterrita per la caduta de' suoi capi, si fermò, e
+la fanteria spagnuola continuò la sua ritirata senz'essere
+molestata[226].
+
+ [226] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Mém. de Bayard, ch. LIV, p.
+ 311. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 127. — Vita d'Alfonso, p.
+ 86._
+
+In questo secolo, insanguinato da tante battaglie, niuna aveva ancora
+uguagliato in accanimento quella di Ravenna: in niuna non avevano preso
+parte all'azione tutti i corpi di così grosse armate, nè il campo di
+battaglia era rimasto coperto di tanti morti. Quasi tutti gli storici ne
+contano diciotto in venti mila, due terzi de' quali appartenevano
+all'armata alleata; il solo Guicciardini, più moderato ne' suoi calcoli,
+li porta in tutto a dieci mila[227]. Gli equipaggi, le insegne e
+l'artiglieria dei vinti caddero in potere dei vincitori. Il cardinale
+de' Medici, legato del pontefice, che pochi mesi dopo doveva essere
+papa, fu fatto prigioniero da alcuni Stradiotti di Federico da Bozzolo,
+e condotto al cardinale di Sanseverino, legato del concilio. Fabrizio
+Colonna, Pietro Navarro, i marchesi della Palude, di Bitonto e di
+Pescara, con moltissimi ufficiali d'importanza, contavansi tra i
+prigionieri; mentre i Francesi piangevano la perdita di Gastone di Foix,
+d'Ivone d'Allegre, dei capitani della fanteria guascona e tedesca,
+Molard e Giacomo Empser, e di molti altri distinti ufficiali o capi
+appartenenti alla più illustre loro nobiltà[228].
+
+ [227] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 592._ — Nelle Memorie di Bajardo
+ 16,000, 4000 Francesi, _c. LV, p. 315_. — Jacopo Nardi 12,000
+ Spagnuoli, 4000 Francesi, _Ist. Fior., l. V, p. 237_. — Giovanni
+ Cambi, 14,000 Spagnuoli, 6000 Francesi, _Ist. Fior. p. 288_. —
+ Pietro Bizarro 18,000 in tutto, _Hist. Genuens., l. XVIII, p. 431_.
+
+ [228] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. — Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 514. — Muratori
+ Ann. d'Italia, t. X, p. 81. — P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 278. —
+ P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 128._
+
+«Ognuno seppe la morte di così virtuoso e nobile principe, il gentil
+duca di Nemours, onde cominciò nel campo francese un così maraviglioso
+rammarico, ch'io punto non dubito, se fossero giunti due mila uomini
+freschi e dugento uomini d'armi, che non avessero tutto disfatto, tanto
+per la pena, che per la fatica sostenuta in quel giorno»[229]. Infatti
+la morte di Nemours era in quelle circostanze il più fatale avvenimento
+che accadere potesse all'armata francese. S'egli fosse vissuto, non vi
+ha dubbio, che seguendo l'ordinaria sua rapidità, e valendosi
+dell'entusiasmo che inspirare sapeva ai suoi soldati, non si fosse
+allontanato dal luogo in cui aveva combattuto, per indebolire la memoria
+di tante perdite; e che, spingendo a Roma la sua vittoriosa armata, non
+avesse colà dettata la pace al papa, indi distrutta la potenza spagnuola
+a Napoli, ove non era apparecchiata veruna resistenza, e forse
+conquistato quel regno per sè medesimo: perciocchè era comune opinione
+che Lodovico XII gli avesse ceduti quegli stessi diritti, che in un
+precedente trattato avea trasferiti alla di lui sorella, Germana di
+Foix, in allora regina di Spagna[230]. Ma i Francesi, piangendo il duca
+di Nemours, non erano disposti ad ubbidire a verun altro; il loro
+rammarico e le numerose perdite che avevano fatto ispiravano loro quasi
+tanto scoraggiamento, come se fossero stati vinti. Il cardinale di
+Sanseverino contrastava a la Palisse il comando dell'armata; e non
+potendo accordarsi, erano stati costretti di ricorrere al re di Francia
+per chiedere nuovi ordini. Intanto l'amministratore delle finanze, che
+portava il titolo di generale di Normandia, e che comandava a Milano,
+non consultando che una sordida economia, aveva, secondando le
+inclinazioni del re, licenziata tutta la fanteria italiana, e gran parte
+della francese[231].
+
+ [229] _Mém. du chev. Bayard, ch. LIV, p. 313._
+
+ [230] _Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 314. — Fr. Belcarii, l. III,
+ p. 590._
+
+ [231] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 595. — P. Giovio, Vita di Leon X,
+ l. II, p. 134. — Mémoir. de Fleuranges, p. 102. — Jac. Nardi, l. V,
+ p. 239._
+
+I fuggiaschi dell'armata della lega avevano presa la strada di Cesena,
+di dove in appresso si sparsero nelle vicine province. Il vicerè si
+fermò solamente in Ancona, ove giunse accompagnato da pochi cavalieri.
+Gli altri cadevano quasi tutti nelle mani de' contadini sollevati, e
+sempre apparecchiati ad opprimere ed a spogliare i vinti. Per altro la
+repubblica fiorentina protesse coloro che si erano rifugiati nel suo
+territorio, mentre che il duca d'Urbino, dopo d'aver fatto per mezzo del
+conte Baldassare Castiglioni, celebre autore del _Cortigiano_, la sua
+pace parziale col re di Francia, inseguì egli stesso i fuggitivi[232].
+
+ [232] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. — Jac. Nardi, l. V, p. 238._
+
+Marc'Antonio Colonna, perduta ogni speranza di poter difendere Ravenna,
+dopo la rotta dell'armata che veniva per soccorrerlo, si ritirò nella
+cittadella. Gli abitanti chiesero subito di capitolare; ma mentre si
+trattavano le condizioni, Jacquin, capitano degli avventurieri, s'avvide
+che più non eravi chi custodisse la breccia, e condusse i suoi camerata
+all'assalto ed al saccheggio. Jacquin, accusato d'avere in tal modo
+macchiato l'onore francese, venne appiccato per ordine del signore della
+Palisse; ma il comando de' capi più non poteva contenere i soldati; e la
+città fu saccheggiata con una barbarie incredibile dai soldati, resi più
+feroci dalle perdite fatte nella battaglia[233]. Il quarto giorno
+Marc'Antonio Colonna rese la fortezza; bentosto le città d'Imola, di
+Forlì, di Cesena, di Rimini, e molte delle loro fortezze, mandarono la
+loro sommissione al campo francese; ed il cardinale legato di
+Sanseverino prese possesso di tutte a nome del concilio di Milano[234].
+
+ [233] _Mémoir. de Fleuranges, p. 100. — Mém. de Bayard, ch. LV, p.
+ 316. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 390. — P. Bembi, l. XII, p. 278._
+
+ [234] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 592 — P. Giovio vita di Alfonso
+ d'Este, p. 88. — Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 238._
+
+La notizia della disfatta di Ravenna era stata portata a Roma in
+quarantotto ore da Ottaviano Fregoso e vi aveva sparsa la costernazione.
+I cardinali, affollandosi intorno al papa, lo avevano supplicato
+d'approfittare delle pacifiche disposizioni manifestate da Lodovico XII,
+per salvare Roma e la Chiesa da una invasione che omai niuna umana forza
+più non poteva impedire. Gli rappresentavano che lo stesso suo nipote
+era d'accordo coi Francesi; che tra i baroni romani, Roberto Orsini,
+Pompeo Colonna, Antonio Savelli, Pietro Margano, Renzo de Ceri, avevano
+ricevuto danaro dal re per assoldar gente, e si apparecchiavano a
+raggiugnere l'armata; all'ultimo che doveva risguardare come un giudizio
+di Dio la sconfitta che rovesciava i suoi progetti per l'indipendenza
+d'Italia. Dall'altro canto gli ambasciatori del re d'Arragona e de'
+Veneziani gli andavano ricordando i mezzi che ancora gli restavano, ed i
+soccorsi che doveva ripromettersi dagli Svizzeri e dal re d'Inghilterra.
+Ravvivavano la sua collera contro il concilio di Pisa, ed in particolare
+contro i cardinali di Sanseverino e di Carvajale: gli facevano calde
+istanze perchè non tardasse a porsi colla sua corte in luogo sicuro, o
+nel regno di Napoli, o nello stato di Venezia, e gli rappresentavano che
+l'occupazione di Roma non sarebbe in ultimo che la disgrazia d'una
+città, mentre che la pace trarrebbe seco la perdita dell'autorità
+pontificia[235].
+
+ [235] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 593. — Rayn. Ann. Eccl. 1512, §
+ 22, p. 112 — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 390. — P. Bembi, l. XII, p,
+ 280. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 130. — Dello stesso Vita
+ di Alfonso da Este, p. 89._
+
+Giulio II, abbandonandosi alternativamente al terrore o alla collera,
+non prendeva verun partito, ed a tutti rispondeva quasi sempre con
+ingiuriose parole. Coloro avidamente ascoltava che gli facevano
+travedere qualche mezzo di resistenza; ma l'idea di abbandonare Roma, e
+farsi dipendente da un'altra potenza, gli riusciva oltremodo odiosa.
+Aveva fatto venire a Cività Vecchia il genovese Biascia, capitano delle
+sue galere, affinchè la flotta fosse pronta a riceverlo qualunque volta
+fosse costretto a fuggire; ma poco dopo lo rimandò senza manifestare
+quale partito avesse preso. Acconsentì finalmente a dare orecchio alle
+proposizioni di pace che erano incaricati di fargli, a nome di Lodovico
+XII, i cardinali di Nantes e di Strigonia. Queste condizioni erano state
+mandate prima che la corte di Francia avesse notizia della battaglia di
+Ravenna; e sapendo quanto il re desiderasse la pace, i cardinali non
+credettero di doverle cambiare, sebbene fossero vantaggiosissime pel
+papa. Lodovico XII offriva lo scioglimento del concilio di Pisa, la
+restituzione di Bologna, la cessione di Lugo e di tutti i possedimenti
+di casa d'Este in Romagna, finalmente la rinuncia al diritto di far sale
+in Comacchio, e non chiedeva in contraccambio che la revoca
+dell'interdetto e di tutte le sentenze ecclesiastiche, e la restituzione
+dei loro beni ai Bentivoglio. Il papa, dopo le reiterate preghiere de'
+suoi cardinali, acconsentì di trattare su queste basi, e ne diede la
+commissione al cardinale di Finale ed al vescovo di Tivoli, che
+risedevano in Francia; ma non gli autorizzò a conchiudere; anzi dichiarò
+agli ambasciatori d'Arragona e di Venezia, che questa apparente
+condiscendenza non era che uno stratagemma per disarmare la Francia e
+guadagnar tempo[236].
+
+ [236] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. — P. Bembi, l. XII, p. 279. —
+ Rayn. Ann. Eccl. 1512, § 23, p. 112. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 390._
+
+Infatti Lodovico XII, lungi dall'invanirsi per la vittoria di Ravenna,
+di fidarsi alle proteste di Massimiliano che prometteva di non
+ratificare l'armistizio con Venezia, segnato senza suo ordine, o di
+riposarsi sull'alleanza che i Fiorentini avevano rinnovata nel primo
+terrore della vittoria de' Francesi, non manifestava che maggior ardore
+per riconciliarsi col papa. Accettò la mediazione offerta dai
+Fiorentini, e mandò loro il presidente del parlamento di Grenoble colla
+sua accettazione delle proposizioni che gli erano state fatte[237].
+
+ [237] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 597. — Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 302. — Rayn., § 24, p. 112. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 391._
+
+Ma intanto il papa, avendo saputo da Giulio de' Medici, mandatogli dal
+cardinale legato, in quale disordine si trovava l'armata francese, si
+andava alquanto rassicurando. Aveva Ferdinando promesso di rimandare in
+Italia il gran capitano Gonsalvo di Cordova, il di cui solo nome
+rianimava le speranze di tutto il suo partito, e di già vi aveva mandato
+Solis con due mila soldati spagnuoli, ed Ugone di Moncade, vicerè di
+Sicilia[238]. Il duca d'Urbino aveva domandato ed ottenuto di rientrare
+in grazia del papa, suo zio; gli aveva promessi dugento uomini d'armi e
+quattro mila fanti, ed era stato nuovamente dichiarato generale
+dell'armata pontificia[239]. I baroni romani, che avevano trattato colla
+Francia, eransi di nuovo accomodati col papa, ed avevano convenuto di
+tenere il danaro ricevuto, dispensandosi dalle contratte
+obbligazioni[240]. Finalmente La Palisse, sulla vociferazione di una
+prossima invasione degli Svizzeri, erasi ravvicinato a Milano, e non
+aveva lasciato al cardinale di Sanseverino per proteggere la Romagna che
+trecento lance, trecento cavaleggieri e sei mila fanti[241]. Allora il
+papa, deponendo ogni pacifica disposizione, scrisse a Venezia al
+cardinale di Sion, che invece di levare per lui sei mila Svizzeri, ne
+levasse dodici mila, o pure che accettasse al suo servigio tutti coloro
+che si fossero presentati[242].
+
+ [238] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 315._
+
+ [239] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 391._
+
+ [240] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 596._
+
+ [241] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 595._
+
+ [242] _P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 131._
+
+Era giunta l'epoca annunciata per l'apertura del concilio di Laterano,
+e, malgrado la guerra, molti prelati d'Italia, di Spagna, d'Inghilterra
+e d'Ungheria, eransi adunati in Roma. Tre settimane dopo la battaglia di
+Ravenna, il giorno 3 di maggio, Giulio II potè fare la solenne apertura
+del concilio; e trovaronsi alla prima sessione ottantatre vescovi[243].
+Sentendosi appoggiato dalla Chiesa adunata, volle Giulio ispirare
+coraggio ai cardinali, che fin allora lo avevano consigliato alla pace.
+Fece leggere in pieno concistoro le proposizioni di Lodovico XII; ma il
+cardinale di Ebora, suddito del re d'Arragona, e quello di Jorck,
+suddito del re d'Inghilterra, chiesero ambidue la parola, per
+rappresentargli che sarebbe cosa vergognosa il trattare col comune
+nemico senza tutti gli alleati. Il papa mostrò d'acquietarsi al
+consiglio che si era fatto suggerire; e per dare a conoscere che aveva
+rinunciato ad ogni pensiere di pace, pubblicò un monitorio contro il re
+di Francia, per ordinargli, sotto tutte le pene che può pronunciare la
+Chiesa, di mettere in libertà il cardinale de' Medici, da lui tenuto
+prigioniere[244].
+
+ [243] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 596. — Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 302. — Rayn. Ann. Eccl. 1512, § 28, p. 113. — Jo. Marianae de
+ reb. Hisp., l. XXX, c. X, p. 315. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 391._
+
+ [244] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 392._
+
+Agli Svizzeri appoggiava Giulio II le principali sue speranze, ed aveva
+trovato nel cardinale di Sion un agente presso di loro, nè meno
+impetuoso, nè meno costante di lui ne' suoi odj. La contesa degli
+Svizzeri colla Francia, cominciata per avarizia, era per loro diventata
+un affare d'orgoglio. Non erano più le ricusate pensioni, ma il tuono
+insultante del re, era il disprezzo di lui per gente di contado ed
+ignobile, che loro mettevano le armi in mano. I partigiani della Francia
+avevano, finchè era stato loro possibile, resistito nella dieta di
+Zurigo al torrente dell'odio popolare, ed avevano prevenuta una
+dichiarazione di guerra; ma non avevano potuto impedire che non si desse
+licenza al papa di levare ne' cantoni dieci mila uomini; ed in appresso
+il cardinale di Sion aveva facilmente potuto aumentare questa leva a suo
+piacere[245].
+
+ [245] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 599. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 384._
+
+Malgrado i riclami della Francia, la prima unione di quest'armata si
+fece a Coira. I Grigioni dichiararono, che tra la loro alleanza coi
+cantoni e quella colla Francia, doveva preferirsi la prima siccome la
+più antica. L'esperienza degli ultimi due anni aveva provato, che gli
+Svizzeri, per tenere la campagna, non potevano dispensarsi dall'avere un
+corpo d'uomini d'armi e di cavaleggieri. Perciò vedevano la necessità di
+unirsi ad un'armata veneziana o pontificia, prima di entrare nel
+territorio nemico. La più breve strada per giugnere nello stato veneto
+era quella che attraversa il vescovado di Trento, ed ottennero da
+Massimiliano la licenza di toccare il suo territorio.
+
+Si può dubitare se la condotta di Massimiliano debba attribuirsi
+all'instabilità del suo carattere o alla sua perfidia; ad ogni modo i
+risultamenti furono quelli della più insigne mala fede. La città di
+Verona era sempre stata custodita da una guarnigione francese, qualunque
+fosse stato il bisogno in cui si fosse trovato Lodovico XII di valersi
+altrove delle sue truppe. Massimiliano aveva in proprio nome convocato
+il concilio di Pisa, ed in appresso non erasi curato di farlo
+riconoscere sia nell'impero che nei suoi stati ereditarj, lasciando a
+Lodovico XII tutta l'odiosità d'avere eccitato uno scisma. In Roma il
+suo ambasciatore aveva sottoscritta, il 6 d'aprile, una tregua di dieci
+mesi coi Veneziani, non solo senza comprendervi il suo alleato, che in
+allora trovavasi attaccato da potenti nemici, ma cercando inoltre di
+levargli parte delle sue truppe. Massimiliano aveva giurato di non
+ratificare questa tregua, e mercè una nuova gratificazione di dieci mila
+fiorini la ratificava, ma celatamente. Nascondendo a Lodovico XII tale
+transazione, ne accresceva il pericolo per la Francia. Finalmente
+accordando agli Svizzeri un passaggio a traverso ai proprj stati per
+attaccare i Francesi, passava, senz'esserne provocato, da un'intima
+alleanza ad un aperto atto d'ostilità.
+
+L'accortezza di Ferdinando il Cattolico, il più falso ed il più
+versipelle monarca d'Europa, aveva diretta la condotta, e mutate tutte
+le disposizioni di Massimiliano. Questi, anche nel tempo della sua più
+intima unione colla Francia, non aveva giammai deposto l'antico suo odio
+contro quella corona: altronde egli formava sempre giganteschi progetti,
+che poi abbandonava prima di dar loro esecuzione. Ferdinando, per
+consolarlo di non aver terminata la conquista dello stato di Venezia, e
+di non avere in seguito condotta in trionfo un'armata tedesca a Roma ad
+oggetto di prendervi la corona imperiale, gli propose di scacciare i
+Francesi da tutta la Lombardia, di far valere sui paesi ch'essi
+occupavano i diritti dell'impero, da gran tempo dimenticati, finalmente
+di restituire il ducato di Milano al cugino germano di sua moglie, a
+Massimiliano Sforza, figliuolo di Lodovico il Moro, che da molto tempo
+erasi rifugiato alla di lui corte. In tal modo, risvegliando la di lui
+ambizione e vanità, lo ridusse ad associarsi alla santa lega, cui poteva
+riuscire utile[246].
+
+ [246] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — Jac. Nardi, l. V, p. 239. —
+ P. Giovio Vita di Leon V, l. II, p. 135._
+
+Sei mila Svizzeri al soldo del papa, ed altrettanti al soldo de'
+Veneziani, dovevano adunarsi a Coira; ma sebbene il primo per avarizia,
+gli altri per la povertà cui erano stati ridotti da lunga guerra, non
+mandassero che lentamente il danaro necessario alle reclute, sebbene
+queste due potenze non pagassero per l'arrolamento che un fiorino del
+Reno per uomo, mentre i Francesi avevano sempre data un'assai maggior
+somma; nondimeno tale era l'odio del popolo per questi ultimi, ed il
+furore con cui gli Svizzeri prendevano parte in una guerra che
+risguardavano come nazionale, che l'armata adunata in Coira si trovò
+numerosa di venti mila uomini, e nella sua marcia pel vescovado di
+Trento e pel Veronese soffrì senza lagnarsene il ritardo della paga, la
+mancanza delle vittovaglie ed ogni genere d'incomodità[247].
+
+ [247] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — P. Bembi Hist. Ven., l.
+ XII, p. 280. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 393._
+
+La condizione del signore de La Palisse, che comandava l'armata
+francese, era diventata estremamente difficile. Poco d'accordo col
+cardinale di Sanseverino, legato del concilio, che gli contrastava
+l'autorità, non lo era meglio col generale di Normandia incaricato della
+civile amministrazione del ducato di Milano, il quale, risguardando la
+guerra con occhio da finanziere, piuttosto che da uomo di stato, dopo la
+vittoria si era affrettato di licenziare l'infanteria italiana, e che
+poscia, quando diede a Federico da Bozzolo l'ordine di levare di bel
+nuovo sei mila uomini, si trovò senza danaro per pagare il loro
+arrolamento, e senza credito a motivo del rapido cambiamento della
+fortuna. Altronde La Palisse non era che generale interinale, e non
+abbastanza elevato di rango per far tacere tutte le gelosie de' suoi
+subordinati, o per soddisfare pienamente al loro orgoglio; perciò non
+poteva ottenere da loro l'ubbidienza mostrata a Gastone di Foix. Gli
+uomini d'armi francesi davano agli altri corpi l'esempio
+dell'indisciplina: stanchi di così lunga guerra, e con poca speranza di
+prosperi successi, desideravano la perdita del ducato di Milano, per
+potersi ritirare in Francia. Altronde le censure della Chiesa, e la
+vergogna di combattere per sostenere uno scisma, facevano impressione
+sullo spirito de' soldati. Erasene avuta manifesta prova quando il
+cardinale de' Medici era stato condotto prigioniere a Milano; egli era
+stato, sotto gli occhi del concilio nemico, ricevuto con infinito
+rispetto; e siccome Giulio II gli aveva accordata l'autorità di
+sciogliere dalle censure ecclesiastiche que' soldati che si fossero
+obbligati a non servir più contro la Chiesa, e d'accordare ai moribondi
+la sepoltura in luogo sacro, un'avida folla gli stava sempre intorno per
+ottenere tali grazie, ed i generali francesi, malgrado le rimostranze
+del concilio, non si opponevano alla distribuzione delle medesime[248].
+
+ [248] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. — P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 132._
+
+Per formare l'armata da opporre al re d'Inghilterra Lodovico XII aveva
+richiamati in Francia i dugento gentiluomini, e gli arcieri della sua
+guardia, come pure dugento lance: d'altra parte aveva riclamati dai
+Fiorentini i trecento uomini d'armi ch'erano obbligati a
+somministrargli. Non restavano a La Palisse, che mille trecento lance
+francesi, e dieci mila fanti; ma anche queste truppe trovavansi disperse
+sopra una vasta estensione di paese, in Romagna, al Finale di Modena, a
+Parma ed ai confini del Veronese. Ordinò a tutti d'adunarsi a Pontoglio,
+per essere a portata d'osservare e di fermare gli Svizzeri; e per questo
+motivo fu costretto a lasciare scoperta Bologna, per difendere la quale
+i Francesi avevano fin allora fatti così grandi sagrificj[249].
+
+ [249] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 393._
+
+Gli Svizzeri, scesi pel vescovado di Trento nel Veronese, avevano
+trovato a Villafranca presso Verona Gian Paolo Baglioni, generale de'
+Veneziani, con quattrocento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri, sei
+mila fanti ed una buona artiglieria. Nel mentre che dopo tale unione
+erano incerti se dovessero o no incamminarsi verso Ferrara, fu loro
+portata una lettera del signore de La Palisse al generale di Normandia,
+che loro fece conoscere l'impossibilità in cui trovavansi i Francesi di
+difendere Milano, onde risolsero di volgere da quella banda le loro
+armi. La Palisse si era da prima avanzato da Pontoglio a Castiglione
+delle Stiviere, poi a Valeggio sul Mincio; ma disperando di conservarsi
+in questa posizione, ripiegò sopra Gambara, poi sull'Oglio a Pontevico.
+Intanto l'armata spagnuola e pontificia, cui erasi lasciato tutto il
+tempo di potersi rifare, aveva ricuperato Rimini, Cesena, Ravenna, con
+tutte le fortezze e tutte le piazze della Romagna; e già minacciava
+Bologna, per difesa della quale, La Palisse, cedendo alle istanze dei
+Bentivoglio, aveva fatto avanzare le trecento lance lasciate a Parma.
+Sotto gl'immediati suoi ordini La Palisse non aveva a Pontevico che
+mille lance francesi, e tutt'al più sei in sette mila fanti; il
+rimanente trovavasi distribuito nelle piazze di Brescia, di Peschiera e
+di Legnago[250].
+
+ [250] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 601. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 393. — Jac. Nardi, l. V, p. 239. — Jo. Marianae de reb. Hispan., l.
+ XXX, c. XI, p. 317._
+
+La Palisse seppe bentosto che l'armata del Baglioni e degli Svizzeri
+aveva passato il Mincio sulle terre del marchese di Mantova, il quale
+non poteva ricusare il passaggio a chicchefosse. Il suo consiglio di
+guerra giudicò cosa impossibile il far testa ai nemici in altra maniera,
+che distribuendo l'armata nelle piazze forti, per istancheggiare
+l'impeto degli Svizzeri, ed esaurire le finanze del papa e de'
+Veneziani. Per tale oggetto mandò due mila fanti a Brescia con
+centocinquanta lance francesi, e cento uomini d'armi fiorentini; a
+Cremona cinquanta lance e mille fanti; a Bergamo cento uomini d'armi e
+mille fanti, e più non gli rimasero a Pontevico che settecento lance,
+due mila fanti francesi e quattro mila tedeschi. Non aveva appena fatta
+questa distribuzione, che un araldo d'armi di Massimiliano venne ad
+intimare a tutti i Tedeschi, che si trovavano nell'armata francese,
+d'abbandonarla e d'astenersi dal combattere contro il papa. I Tedeschi,
+quasi tutti Tirolesi ed immediati sudditi dell'imperatore, ubbidirono
+immediatamente, contenti di separare la sorte loro da quella d'un'armata
+che si andava ritirando, e che cominciava a provare le avversità. La
+loro partenza lasciò La Palisse nell'impossibilità di difendere il
+ducato di Milano; onde la sua armata abbandonò Pontevico con movimento
+tumultuoso, per ritirarsi a Pizzighettone sull'Adda[251].
+
+ [251] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — Fr. Belcarii, l. XIII, p
+ 393. — P. Bizarri Hist. Gen., l. VIII, p. 432. — Mém. de Fleuranges,
+ p. 103. — Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 318._
+
+Gli Svizzeri andavano sempre avanzando; passarono l'Oglio, e giunsero il
+5 di giugno avanti Cremona, che il movimento retrogrado di La Palisse
+aveva lasciata scoperta. La guarnigione ritirossi subito nella
+cittadella, e la città offrì di capitolare; ma i Veneziani pretendevano
+che fosse loro consegnata, e gli Svizzeri volevano prenderne possesso a
+nome di Massimiliano Sforza, duca di Milano: i Veneziani cedettero agli
+Svizzeri, che temevano di disgustare, e fu in Cremona rialzata la
+bandiera del duca di Milano; nello stesso tempo Bergamo si sollevò senza
+straniero soccorso, ed aprì le sue porte ai Veneziani[252].
+
+ [252] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — P. Bembi, l. XII, p. 280. —
+ Jac. Nardi, l. V, p. 240. — Fr. Belcarii, l. XIII. p. 394._
+
+Avendo La Palisse richiamate le trecento lance francesi che occupavano
+Bologna, passò l'Adda a Pizzighettone, e recossi in due giorni a Pavia.
+Milano trovavasi allora affatto scoperto. Gian Giacopo Trivulzio, il
+generale di Normandia, Antonio Maria Palavicino, Galeazzo Visconti e
+tutti i Francesi partirono per salvarsi in Piemonte. Condussero con loro
+il cardinale de' Medici; ma nel tempo che questi stava per passare il
+Po, tra Pieve del Cairo e Bassignano, alcuni de' suoi amici sommossero i
+contadini del vicinato, e levatolo di mano alle guardie che lo
+custodivano, lo posero in libertà. I fuggitivi avanzi del concilio di
+Pisa avevano abbandonato Milano pochi giorni prima. Quest'assemblea
+dividendosi pronunciò con ridicola millanteria una sentenza di scomunica
+contro Giulio II, dichiarandolo sospeso dall'amministrazione spirituale
+e temporale della Chiesa[253].
+
+ [253] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. — Rayn. Ann. Ecc. 1512, § 59, p. 120. — Jo Marianae, l. XXX, c.
+ X, p. 315. — Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 318. — P. Giovio Vita
+ di Leon X, l. II, p. 136._
+
+Credeva La Palisse di potersi mantenere a Pavia, mentre che il Trivulzio
+ed il generale di Normandia gli rappresentavano che, in un paese
+apparecchiato a sollevarsi in ogni luogo, non potrebbe senza fanteria
+lottare contro un'armata così formidabile quale era quella che lo
+attaccava. Stavano ancora disputando, quando l'armata della lega, avendo
+occupato Lodi senza trovare resistenza, si presentò sotto Pavia, e
+cominciò a tirare contro il castello. I Francesi, che temevano di
+vedersi preclusa ogni ritirata, evacuarono Pavia, collocando nella
+retroguardia i pochi fanti tedeschi ch'erano loro rimasti; ma gli
+Svizzeri entrarono in città prima che gli altri ne fossero usciti, e
+scaramucciarono per tutta la lunghezza delle strade. L'armata, che si
+ritirava, dopo essere uscita di Pavia per il ponte di pietra sul Ticino,
+doveva ancora passare sopra un ponte di legno il ramo dello stesso
+fiume, chiamato Gravellone. Nella precipitosa marcia, l'artiglieria, i
+cavalli, gli equipaggi si affollarono sul ponte che si ruppe sotto il
+soverchio peso, e tutta quella parte della retroguardia ch'era rimasta
+sull'altra riva fu uccisa o fatta prigioniera[254].
+
+ [254] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. — Mém. de Fleuranges, p. 104 — Mémoir. de Bayard, ch. LV, p.
+ 319. — Jac. Nardi, l. V, p. 240. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II,
+ p. 139._
+
+Il Gravellone ed il Po impedirono che l'armata francese fosse più
+inseguita dai nemici, onde continuò a ritirarsi senz'essere molestata;
+ma tutti i paesi che si lasciava addietro mutavano subito governo. I
+Bentivoglio erano fuggiti da Bologna, che fu subito occupata dal duca
+d'Urbino colle truppe della Chiesa. Il papa, non potendo ai Bolognesi
+perdonare gli oltraggi che avevano fatti alla sua statua, li privò della
+nomina de' loro magistrati e di tutti i loro privilegj, condannò i
+principali cittadini a grosse ammende, e stette alcun tempo incerto se
+dovesse spianare la città e trasportarne gli abitanti a Cento[255].
+
+ [255] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 604._
+
+Giulio II non aveva abbandonato il suo progetto di liberare Genova, sua
+patria; ed incaricò dell'esecuzione di tale progetto Giano Fregoso, che
+in allora stava al soldo de' Veneziani. Ma ricordandosi i Genovesi
+troppo vivamente de' mali sofferti a cagione della loro ultima
+ribellione contro la Francia, erano intenzionati di non fare verun
+movimento, ed inoltre dichiararono al loro governatore, Francesco della
+Rochechouart, che lo seconderebbero con tutte le loro forze. Questi per
+altro sapeva troppo bene quanto per le sue vessazioni si fosse renduto
+odioso, onde volersi fidare sulle loro promesse. Quando intese che Giano
+Fregoso s'avvicinava, rifugiossi nella fortezza della Lanterna colla sua
+guardia, e non volle uscirne, malgrado le più calde istanze de'
+Genovesi. La città si tenne tre giorni senza governo fino alla venuta di
+Giano Fregoso, che il 29 di giugno del 1512 fu finalmente nominato doge
+per acclamazione. L'indipendenza della repubblica venne riconosciuta
+dagli alleati, mediante il pagamento di dodici mila ducati fatto nelle
+mani del cardinale di Sion per conto degli Svizzeri; ed il nuovo doge
+Fregoso s'affrettò d'assediare le due fortezze occupate dai Francesi.
+Quella del Castelletto capitolò dopo otto giorni, ma quella della
+Lanterna tenne ancora molto tempo[256].
+
+ [256] _Ubertus Folieta, Genuen. Hist., l. XII, p. 708, 709. — P.
+ Bizarri Sen. Pop. q. Gen. Hist., l. XVIII, p. 432._
+
+Il cardinale di Sion, il quale dal pontefice era stato nominato legato
+presso l'armata alleata, prendeva possesso di tutte le città della
+Lombardia a profitto della santa lega, ed il figlio di Lodovico il Moro,
+Massimiliano Sforza, che era proclamato duca di Milano, e sotto il di
+cui nome ottenevansi tali vittorie, vedevasi taglieggiato o tradito da
+tutti i suoi pretesi alleati; sorte altrettanto giusta quanto
+inevitabile d'ogni sovrano, che, per risalire sul trono, adopera armi
+straniere, e vuole regnare a prezzo di tutte le sciagure del suo paese.
+Gli Svizzeri opprimevano i suoi sudditi con ruinose contribuzioni;
+avevano imposta a Milano una taglia di sessanta mila ducati, di quaranta
+mila a Pavia, di trenta mila a Lodi, di venti mila a Parma e
+d'altrettanti a Piacenza[257]. Era appena terminata la dieta di Zurigo,
+che nuovi corpi di truppe svizzere avevano valicate le montagne, non per
+soccorrere i loro compatriotti, che non ne abbisognavano, ma per
+dividere con loro le spoglie della Lombardia. Non contenti delle
+contribuzioni, occuparono la città di Locarno ed il suo territorio; i
+Grigioni, Chiavenna e la Valtellina; ed il papa, con un'assai più
+patente violazione de' diritti del suo alleato, riunì alla Chiesa Parma
+e Piacenza coi loro territorj, sotto pretesto che queste città, che
+avevano volontariamente aperte le loro porte alla sua armata, avevano
+appartenuto in altri tempi all'esarcato di Ravenna, accordato da Carlo
+Magno alla Chiesa; di modo che il diritto della santa sede alla loro
+sovranità era di lunga mano anteriore alle pretese degl'imperatori
+tedeschi ed alla fondazione del ducato di Milano[258].
+
+ [257] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 281._ Esprime sempre le somme
+ in lingua classica, in lire d'oro per cento ducati.
+
+ [258] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. — Gio. Cambi Ist. Fior., l. XXI, p. 297. — P. Giovio Vita di
+ Leon X, t. II, p. 141._
+
+
+
+
+CAPITOLO CX.
+
+ _Sommissione del duca di Ferrara al papa, e sua fuga da Roma.
+ Ingresso degli Spagnuoli in Toscana; sacco di Prato; deposizione
+ del Soderini; richiamo dei Medici al governo di Firenze.
+ Discordie tra i confederati della santa lega; nuove
+ negoziazioni; morte di Giulio II._
+
+1512 = 1513.
+
+
+Quando osserviamo atti di ferocia, ingiuste e vergognose violenze,
+macchiare le rivoluzioni colle quali i popoli servi tentarono di
+ricuperare la propria indipendenza, ci sentiamo spesse volte inclinati a
+supporre in queste nazioni un odio profondo, inveterato, implacabile
+contro i loro oppressori, a credere che l'abbiano saputo dissimulare
+finchè non si era presentata loro l'opportunità di scuotere il giogo, e
+che al presentarsi di favorevole occasione gli dessero libero sfogo.
+Sebbene l'odio, o lo spirito di vendetta annoverare non si possano tra i
+nobili sentimenti dell'uomo, una tal quale involontaria ammirazione si
+attacca a tutti i vigorosi affetti; la sola loro intensità eccita una
+specie di simpatia, e sonosi veduti talvolta uomini umani e filosofi
+scusare, e predicare perfino, quelle vendette popolari che loro
+sembravano acconce a ravvivare l'energia degli oppressi.
+
+Per altro facevano quasi sempre soverchio onore ad una malvagia azione,
+attribuendola ad un nobile motivo. La ferocia de' popoli è d'ordinario
+il sintomo della viltà e della debolezza. L'odio che si manifesta con
+una così violente esplosione, nasce per l'ordinario solamente
+nell'istante in cui non si corre verun pericolo nel soddisfarlo. La è
+una delle cattive inclinazioni della natura, un'inclinazione che si
+manifesta in ogni occasione negli animali, ne' fanciulli e nel popolo
+ignorante, quella d'attaccare colui che sembra incapace di difendersi. I
+timidi uccelli opprimono col becco il compagno ammalato; i cani
+inseguono con furore l'uomo o l'animale che fugge; i fanciulli insultano
+l'idiota, lo scemo, che loro dovrebbe ispirare compassione; e la bassa
+plebe oltraggia con ogni specie d'insulti lo sciagurato esposto alla
+berlina, quantunque talvolta non ne conosca il delitto. Tostocchè le
+viene indicata come oggetto della sua collera una setta, un partito, una
+nazione, la plebe, senza esaminare i loro torti, senza neppure
+intenderne il nome, s'irrita, si agita e si porta agli estremi oltraggi,
+ai più sfrenati atti di ferocia, sebbene niun ragionevole motivo abbia
+potuto eccitare il suo risentimento. A stento un'armata che fugge può
+sottrarsi alla persecuzione di que' medesimi contadini, che prima della
+battaglia facevano voti perchè fosse vittoriosa.
+
+I Francesi erano obbligati ad evacuare l'Italia; ognuno credette d'avere
+contro questi spossessati padroni i più legittimi motivi di malcontento,
+perchè ognuno volle far uso di tutto il potere che momentaneamente
+aveva, e perchè, esaltato dall'emozione che sempre comunica la
+moltitudine, suppose essere un suo proprio sentimento l'effetto delle
+grida e delle ingiurie che risuonavano alle sue orecchie. Pochi giorni
+prima l'armata spagnuolo-pontificia era stata sconfitta nella battaglia
+di Ravenna, ed i fuggitivi, attraversando di nuovo lo stesso stato del
+papa, erano stati spogliati, maltrattati, uccisi; gl'Italiani dai loro
+compatriotti, gli Spagnuoli da uomini, che ancora non avevano avuto
+tempo d'essere da loro vessati. Qualunque volta i Tedeschi erano
+perdenti nella Marca Trivigiana o nel Friuli, lo scatenamento de'
+contadini di quelle contrade, che tanto avevano sofferto, era lo stesso
+contro di loro. Venne la volta loro anche pei Francesi, quando meno se
+l'aspettavano, e furono esposti come i loro rivali a tutti i furori del
+popolaccio.
+
+Le quattro straniere nazioni, che in allora guerreggiavano in Italia,
+avevano tutte dato prova d'insaziabile cupidigia e di terribile ferocia.
+Gli Spagnuoli, i Tedeschi, gli Svizzeri, i Francesi, non potevano per
+questo rispetto vicendevolmente nulla rimproverarsi. Soltanto i Francesi
+non aggiugnevano all'avidità, comune a tutti, l'avarizia degli altri.
+Tutto quanto si erano fatto dare, od avevano preso, abusando della
+vittoria, tutto dispensavano in appresso con mano liberale; e dopo pochi
+giorni si trovavano così privi di danaro, come prima del saccheggio. Nel
+seguire la vittoria, nel sacco d'una città, nel primo stabilimento de'
+loro quartieri, pareva che la loro rabbia mai non potesse saziarsi di
+sangue, e l'arroganza loro non risparmiava chicchessia; ma pochi giorni,
+e talvolta poche ore bastavano, per istringere domestichezza cogli
+abitanti presso cui si erano alloggiati: la sociabilità, che così
+eminentemente li distingue, e che per essi è un bisogno e quasi un
+istinto, loro faceva bentosto cercare ciò che poteva ravvicinarli ai
+loro ospiti; desideravano di dissipare sulla fronte loro il mal umore
+che li rattristava; cercavano di rendere qualche piccoli servigj a
+coloro che avevano maltrattati; lavoravano con loro intorno alla capanna
+che doveva tener luogo della casa ch'essi avevano bruciata, e bevevano
+insieme con tutta la famiglia il vino che aveano rubato nelle di lei
+cantine. Comunque non conoscessero la lingua de' loro ospiti, pure
+discorrevano con loro e sapevano indovinare ciò che non poteano capire.
+Se spesse volte davano motivo di gelosia agli amanti, ai mariti, ai
+genitori, non era altrimenti colla brutalità d'inesorabili vincitori, ma
+colle officiose attenzioni d'una militare galanteria.
+
+Gli Spagnuoli, sobrj, taciturni, alteri, vendicativi, non abusavano meno
+de' Francesi dell'istante della vittoria; non perchè fossero come questi
+esaltati dalla frenesia delle battaglie, ma perchè rispettavano ancora
+assai meno la vita degli uomini, e non erano in verun modo sensibili
+all'altrui dolore. Il soldato spagnuolo quale si era mostrato il primo
+giorno, tale mostravasi ancora in appresso in tutte le relazioni che
+potevansi formare con lui. Egli aveva spogliato per avarizia, e
+quest'avarizia non veniva mai meno, andando sempre egualmente in traccia
+e di nuovi guadagni e di nuovi risparmj, sebbene talvolta lo stesso uomo
+spendesse per orgoglio e per sembrare magnanimo in una clamorosa
+circostanza ciò che aveva con gran pena ammassato in più anni.
+Quest'orgoglio mai non gli permetteva d'ammettere un forastiere a veruna
+famigliarità con lui; sempre si manteneva alla stessa distanza dalla
+famiglia de' suoi ospiti, e sebbene il suo idioma si avvicinasse in modo
+all'italiano da potere senza troppo studio intendere e apparare quello
+degli abitanti, mai non lo adoperava che per alcune frasi di cerimonia,
+cui avvezzava i suoi ospiti; egli loro insegnava i riguardi dovuti ad un
+_senhor soldado_, ma non si abbassava a conversare con loro.
+
+Gli Svizzeri ed i Tedeschi, senz'essere considerati come uno stesso
+popolo, avevano tali rapporti gli uni cogli altri, che gl'Italiani non
+potevano assegnare un distinto carattere a questi formidabili ospiti.
+Gli Svizzeri, superbi de' loro prosperi successi negli ultimi vent'anni,
+avevano un più insolente contegno. Non accostumati a riconoscere verun
+superiore, più difficilmente degli altri si assoggettavano alla
+disciplina; e non avendo da lungo tempo militato che come soldati
+mercenarj, altro fine non vedevano nella guerra che quello di guadagnare
+danaro; ed a questo fine frequentemente sagrificavano la loro fede ed il
+loro onore. Altronde le due nazioni erano, a gara l'una dell'altra,
+feroci rispetto ai vinti, avide ed insaziabili nel saccheggio, ed avare
+per conservare ciò che avevano acquistato. Ambedue si abbandonavano allo
+stesso genere d'intemperanza; ed il diritto d'ubbriacarsi loro sembrava
+il più alto premio della vittoria. Affatto indifferenti pei popoli coi
+quali vivevano, senza curarsi di conoscerne i costumi o le opinioni, gli
+Svizzeri ed i Tedeschi, dopo le loro orgie, si abbandonavano ad un
+indolente riposo: essi non tentavano nè meno di farsi intendere dai loro
+ospiti, lasciandoli dubitare che potessero, come gli altri uomini,
+pensare, amare, sentire.
+
+Ravenna fu la prima città in cui i Francesi furono vittima di quell'odio
+popolare che improvvisamente scoppiava contro di loro. Vero è ch'essi
+l'avevano crudelmente provocata col saccheggiarla nell'istante in cui i
+di lei magistrati sottoscrivevano la capitolazione. Giulio Vitelli,
+vescovo di Città di Castello, che aveva comandato nella fortezza di
+Ravenna, vi s'avvicinò con un corpo di truppe, quando seppe che l'aveva
+abbandonata La Palisse. I Francesi offrirono ancor essi di capitolare,
+ed il vescovo accordò loro un'onorevole capitolazione; ma riserbavasi
+d'usare odiose rappresaglie per la violazione della precedente
+capitolazione. Non curandosi della sua parola, abbandonò al popolaccio i
+quattro principali ufficiali della guarnigione, e permise in onta del
+suo carattere di vescovo e di luogotenente del papa, che fossero sepolti
+vivi sotto i suoi occhi in una fossa colla sola testa fuori della terra,
+e che si lasciassero colà perire in un lungo e crudele supplicio[259].
+
+ [259] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 279. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+ p. 390._
+
+Nel tempo in cui i Francesi evacuavano la Lombardia, l'accanimento del
+popolo contro di loro si manifestò con eguale crudeltà. La feccia della
+plebaglia milanese trucidò tutti i soldati francesi ch'erano rimasti
+nelle loro caserme o ne' loro spedali dopo la partenza de' capi; attaccò
+in seguito le botteghe ed i magazzini de' mercanti francesi per
+saccheggiarle, e si dice che rimasero vittima del popolo furibondo mille
+cinquecento individui. Gli stessi orrori rinnovaronsi in Como subito
+dopo evacuata la città. I Francesi nella loro ritirata non potevano
+scostarsi dal grosso dell'armata; perciocchè tutti coloro che si
+disperdevano, e che più non erano in istato di difendersi, erano uccisi
+dai forsennati contadini; onde questa ritirata costò al loro esercito
+più soldati che una battaglia[260].
+
+ [260] _Murat. Ann. d'It., t. X, p. 86 ad an. 1512._
+
+Credevano gl'Italiani che tanti oltraggi dovessero restar sempre
+impuniti: i Francesi altro omai non possedevano in Italia, che Brescia,
+Crema e Legnago, colle fortezze di Milano, di Novara, di Cremona e della
+Lanterna di Genova[261]. Altronde venivano occupati al di là dalle Alpi
+da una potente invasione. Mentre che l'ammiraglio Howard guastava le
+coste della Bretagna, il marchese di Dorset aveva, il 18 giugno, fatto
+uno sbarco nella Guipuscoa, ed avendo raggiunto Ferdinando con sei mila
+fanti inglesi, minacciava nello stesso tempo la Guienna e la Navarra.
+Non era presumibile che con tali nemici in su le braccia, Lodovico XII
+potesse, durante tutta la campagna, pensare alla Lombardia[262].
+
+ [261] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4._
+
+ [262] _Rapin Thoyras, Hist. d'Anglet., t. XV, p. 45. — Rymer Acta
+ publica, t. XIII, p. 326. — Hume's History, chap. XXVII, t. V, p.
+ 114._
+
+La sorte degli alleati della Francia non era diversa da quella de'
+soldati che si erano sbandati dall'armata. Il più esposto d'ogni altro
+era Alfonso d'Este, duca di Ferrara. Egli era stato perseguitato da
+Giulio II col più fiero accanimento; il suo stato trovavasi inondato da
+barbari soldati, esauste erano le forze, e perduta la speranza d'ogni
+esterno soccorso. In tale estremità egli si abbandonò all'amicizia ed
+alla riconoscenza di Fabrizio Colonna. Dopo aver fatto prigioniero
+questo generale nella battaglia di Ravenna, aveva costantemente ricusato
+di cederlo ai Francesi; per sottrarlo alle inchieste ed alle minacce di
+La Palisse l'aveva mandato a Ferrara, ed all'ultimo liberato senza
+taglia. Fabrizio chiamò in favore d'Alfonso tutta la sua potente
+famiglia, e persuase l'ambasciatore del re Cattolico ad intercedere per
+lui presso il papa, rappresentandogli che Alfonso era figliuolo d'una
+principessa d'Arragona[263]. Il marchese di Mantova interpose ancor esso
+i suoi buoni ufficj a di lui favore. Tanti intercessori chiedevano
+soltanto un salvacondotto pel duca di Ferrara, in forza del quale
+potesse andare a Roma a gettarsi ai piedi del papa per ottenere perdono.
+Fu accordato il salvacondotto, e l'ambasciatore d'Arragona con Fabrizio
+e Marc'Antonio Colonna guarentirono la libertà del duca.
+
+ [263] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 1. — P. Giovio Vita
+ d'Alfonso, p. 90. — Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 241. — Jo.
+ Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. XIII, p. 320._
+
+Alfonso d'Este passò a Roma, apparecchiato a sottomettersi alle
+umiliazioni, nelle quali pareva omai soltanto riposta la conservazione
+della sua sovranità. Vi arrivò il 4 di luglio, ed il pontefice, contento
+di questo passo del duca, parve raddolcirsi verso di lui. Sospese le
+censure contro di lui pronunciate, ed acconsentì che gli fosse data
+l'assoluzione, non alle porte della Chiesa colla corda al collo, e dopo
+essere stato battuto con bacchette dal penitenziere, ma nel concistoro
+de' cardinali. Paride de Grassis, maestro delle cerimonie del papa, ne
+concertò con lui preventivamente le formalità, e convenne intorno a ciò
+che direbbe il duca, e che Paride scrisse in appresso nel suo giornale.
+«Beatissimo e clementissimo padre, gli disse Alfonso, gettandosi a' suoi
+piedi, io conosco veramente e confesso che ho peccato in molti
+intollerabili modi sia contro la divina Maestà, sia contro Vostra
+Santità, vicario di N. S. Gesù Cristo, e contro la santa sede
+apostolica; e ciò tanto più gravemente, che io stesso ed i miei antenati
+e fratelli ne avevamo ricevuti i più grandi beneficj; perciò mi trovo
+pieno di pentimento e di dolore per essermi renduto colpevole
+d'ingratitudine verso Vostra Santità, e per averle fatto ingiuria.» Dopo
+aver pronunciate queste parole doveva piangere e sparger lagrime, poi
+ripigliare così: «Per tal cagione io mi prostro supplicante ai piedi di
+Vostra Beatitudine, ed abbraccio le sue ginocchia, implorando la mia
+grazia per la divina misericordia, e la pietà della Santità Vostra.
+Prometto che in avvenire non commetterò verun mancamento contro Vostra
+Santità, e mi dichiaro apparecchiato ad espiare quelli che ho commessi,
+sopportando nella mia persona, nel mio principato, nella mia fortuna,
+tutte le pene che Vostra Santità vorrà infliggermi nella sua
+misericordia.» Il papa, rispondendo, riepilogò in un lungo discorso
+tutti i delitti d'Alfonso d'Este; gli rinfacciò di non umiliarsi anche
+in allora che per forza, ma terminò coll'assolverlo[264].
+
+ [264] _Parisii de Grassis Diar. Cur. Rom., t. III, p. 879, apud
+ Rayn. Ann. 1512, t. XX, p. 122, § 71-76._
+
+In appresso furono nominati da Giulio II sei cardinali per conchiudere
+con Alfonso il trattato di pace; ma pochi giorni dopo costoro
+dichiararono che il papa aveva determinato di far rientrare Ferrara
+sotto l'immediato dominio della Chiesa. Soltanto, siccome Giulio
+pretendeva che tutto il paese posto a mezzogiorno del Po appartenesse
+alla santa sede, desso contava di farsi restituire la città d'Asti,
+occupata dai coalizzati, e di darla ad Alfonso in compenso dell'antico
+ducato. Questa proposizione fu pel duca di Ferrara un colpo di fulmine:
+vi ravvisò la malizia d'Alberto Pio, conte di Carpi, suo personale
+nemico, ed uno de' privati consiglieri del papa. Seppe bentosto che
+Reggio aveva aperte le porte alle truppe della Chiesa, e che la
+Garfagnana era stata conquistata dal duca d'Urbino: temette che Ferrara,
+di cui aveva affidata la guardia al cardinale Ippolito, suo fratello,
+fosse attaccata in tempo della sua assenza, e domandò il suo congedo per
+tornare a casa sua. Il papa lo ricusò con isdegno; ma l'ambasciatore
+d'Arragona ed i Colonna dichiararono che non soffrirebbero in verun modo
+che si abusasse del loro nome per sedurre il loro raccomandato, e
+violare una parola di cui si erano dichiarati essi garanti. All'indomani
+Fabrizio e Marc'Antonio Colonna condussero Alfonso alla vicina porta di
+san Giovanni di Laterano; e sebbene vi fosse stata posta doppia guardia,
+essi la forzarono, e condussero armata mano il loro ospite al proprio
+castello di Marino, di dove trovarono poi modo di farlo passare ne' suoi
+stati[265].
+
+ [265] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 3. — P. Giovio Vita
+ d'Alfonso, p. 91. — Jac. Nardi, l. V, p. 242. — Fr. Belcarii Comm.,
+ l. XIII, p. 395._
+
+La santa lega provava di già la sorte di tutte le confederazioni. I suoi
+membri si erano creduti d'accordo, quando non trattavasi che di
+difendersi, ma non avevano prevedute le conquiste che la fortuna poneva
+nelle loro mani; i prosperi avvenimenti avevano fatto germogliare una
+nuova ambizione in petto a tutti gli alleati. Il papa, prima d'ogni
+altro, aveva, sotto certi rispetti, rotto il legame dell'associazione,
+occupando Parma e Piacenza; egli così violava i diritti riclamati
+dall'imperatore sopra tutta la Lombardia, e quelli del nuovo duca di
+Milano, Massimiliano Sforza, che la lega aveva promesso di rimettere sul
+trono, e quelli dei popoli, che vedevano con rincrescimento lo
+sfasciamento in piccole parti del loro antico ducato. Il papa, per
+giustificare l'inaudita estensione che voleva dare all'esarcato di
+Ravenna, comprendendovi tutti i paesi posti a destra del Po, pretese che
+la loro subordinazione alla Chiesa aveva durato fino al 1272; pure in
+quest'epoca, ch'egli stesso indicò al suo maestro delle cerimonie[266],
+non era in Lombardia accaduto verun fatto che cambiasse o ristringesse
+il potere del papa; soltanto il vicariato dell'Impero, che la Chiesa
+romana pretese d'esercitare in tempo del lungo interregno che tenne
+dietro alla morte di Federico II, e che terminò nel 1273 colla elezione
+di Rodolfo d'Apsburgo, lasciò forse negli archivj della Chiesa alcune
+confuse memorie, che Giulio II suppose comprovanti il diritto di
+sovranità[267].
+
+ [266] _Parisii de Grassis, t. III, p. 898, apud Rayn. Ann. Eccl., t.
+ XX, § 70, p. 122._
+
+ [267] _Chron. Parm. t. IX, Script. Rer. Ital., p. 786. — Chron.
+ Placent., t. XVI, ivi p. 479._
+
+Le pretese di Massimiliano non erano meno di quelle del papa contrarie
+alle precedenti convenzioni passate tra i confederati. Questo vano
+monarca, che mai non aveva misurati i suoi progetti colle sue forze, e
+che, dopo la conchiusione della lega di Cambrai, mai non aveva
+soddisfatti i suoi obblighi in veruna delle guerre nelle quali aveva
+strascinati i suoi alleati, non voleva, mutando partito, rinunciare a
+veruna delle speranze che aveva una volta concepite. Egli era entrato
+nella lega de' Veneziani, ma senza rinunciare alla pretesa che questi
+gli abbandonassero tutti i loro stati di terra ferma: altronde egli non
+voleva restituire a Massimiliano Sforza, suo cugino, il ducato di
+Milano, ch'era stato per lui conquistato. Ma gli Svizzeri, che
+occupavano tutt'intero questo ducato, e Giulio II, che voleva scacciare
+dall'Italia i barbari di qualunque nome, insistevano per lo
+ristabilimento dello Sforza sul trono de' suoi maggiori[268].
+
+ [268] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 5. — Fr. Belcarii Comm.,
+ l. XIII, p. 396._
+
+Raimondo di Cardone aveva nuovamente adunata l'armata spagnuola ai
+confini del regno di Napoli, e voleva avanzarsi in Lombardia per far
+vivere le sue truppe a carico di que' paesi, e per avere maggiore
+influenza nella ripartizione degli stati occupati dalla santa lega.
+Perciò chiedeva al papa ed ai Veneziani di pagargli i sussidj di
+quaranta mila ducati al mese, che si erano obbligati di corrispondergli
+finchè i Francesi fossero scacciati da tutta l'Italia, e pretendeva che
+non si potessero dire scacciati finchè le loro guarnigioni occupavano
+Brescia, Crema e molte altre piazze. Dall'altro canto il papa ed i
+Veneziani non desideravano di tirare in quelle province una nuova
+armata, o di caricarsi di così ragguardevole dispendio. Intanto gli
+Svizzeri continuavano a mettere a contribuzione il ducato di Milano.
+Essi avevano persuaso Carlo III, duca di Savoja, a sottoscrivere con
+loro a _Bade_ nel mese di maggio un'alleanza difensiva per venticinque
+anni, e ne approfittavano per istaccarlo interamente dalla Francia e dal
+marchese di Saluzzo[269]. I Veneziani, senza partecipazione dei loro
+alleati, fecero alcuni tentativi contro Crema e Brescia, che non ebbero
+effetto. Gli alleati si accusavano a vicenda, e si lagnavano gli uni
+degli altri; e l'universale diffidenza annunciava il prossimo
+scioglimento di una lega cui inaspettati successi non permettevano di
+conservarsi unita.
+
+ [269] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4. — Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 396. — Guichenon, Hist. généalog. de la maison de Savoie,
+ t. II, p. 196._
+
+Soltanto in una cosa i confederati sembravano consentire, cioè
+nell'abusare della superiorità delle loro forze contro la repubblica
+fiorentina. Eppure questa non aveva offeso veruno di loro; non aveva
+mancato a nessuno de' suoi obblighi, ed altri soccorsi non aveva dati al
+re di Francia che quelli cui erasi obbligata con un trattato negoziato
+di concerto con Ferdinando il Cattolico: altronde ella si era
+scrupolosamente confermata, con tutte le altre potenze, ai doveri di
+buon vicinato; ai soldati fuggitivi dell'armata rotta a Ravenna aveva
+accordato un asilo, invano da' medesimi cercato negli stati del papa.
+Vero è che la di lei politica era stata timida e vacillante. Per timore
+d'attirare sopra di sè l'attenzione delle altre potenze e di
+compromettersi, non erasi unita con tutte le sue forze ai Francesi; non
+gli aveva nè pure abbandonati, accettando le proposizioni del re
+d'Arragona, nè aveva cercato di far rispettare la sua neutralità
+ponendosi in istato di difesa. Erasi conservata neutrale senza che
+veruno gli sapesse buon grado della sua neutralità. Ma la sorte d'uno
+stato debole il più delle volte è affatto indipendente dai suoi prudenti
+o mal accorti consiglj; il risentimento di Giulio II, le pratiche dei
+Medici e la cupidigia dei generali influirono assai più nella ruina di
+Firenze, che la politica del Soderini.
+
+Il papa e l'imperatore, facendo sentire alla repubblica il loro
+scontento, parvero offrirle sì l'uno che l'altro una via per sottrarsi
+al turbine. Il papa le mandò in luglio il suo Datario per chiederle di
+deporre il Soderini, d'unirsi alla santa lega contro i Francesi, e di
+richiamare tutti gli esiliati, offrendole a tale prezzo di ridonarle la
+sua amicizia. Dopo tre giorni di deliberazioni, i consiglj di Firenze
+ricusarono di assoggettarsi a queste condizioni[270]. D'altra parte
+Matteo Lang, vescovo di Gurck, e segretario di Massimiliano, che veniva
+a rappresentare il suo padrone in un congresso delle potenze della lega
+convocato a Mantova, offeriva ai Fiorentini di prenderli sotto la
+protezione imperiale mercè una contribuzione di quaranta mila fiorini;
+ma conoscendo questi quanto potevano fare poco fondamento sulle promesse
+dell'imperatore, non seppero risolversi a privarsi del loro danaro per
+acquistare una così debole garanzia[271].
+
+ [270] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 303._
+
+ [271] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 6. — Jac. Nardi, l. V, p.
+ 246. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 304._
+
+Frattanto i Fiorentini spedirono il giureconsulto Vittore Soderini,
+fratello del gonfaloniere, alla dieta di Mantova per difendere i loro
+interessi, e farli comprendere nella universale pacificazione. Giuliano
+de' Medici, il terzo de' figliuoli del magnifico Lorenzo, si presentò
+alla stessa dieta, per domandare il ristabilimento della sua famiglia in
+Firenze. Il suo esilio, e tutte le sue sventure, egli disse, erano
+l'opera de' Francesi; non potevasi perciò dubitare dell'attaccamento
+della casa Medici al partito dell'imperatore e della Spagna, nè per
+conseguenza di quello dei democratici fiorentini ai Francesi; e se le
+armate della lega abbisognavano di danaro, i Medici ne saprebbero
+ragunare a Firenze assai più per compiacere i loro amici, che non poteva
+offrirne il partito popolare per calmare i suoi nemici. In fatti il
+danaro era il solo convincente argomento sullo spirito degli alleati.
+Raimondo di Cardone trovavasene affatto sprovveduto; aveva fatto
+avanzare l'armata spagnuola fino a Bologna, ma questa ricusava di andare
+più in là se non era pagata. Massimiliano desiderava che entrasse in
+Lombardia per contenere gli Svizzeri e spaventare i Veneziani; ed
+ambidue avrebbero preferito il danaro contante de' Fiorentini alle
+lontane promesse dei Medici. Si fece di nuovo sentire a Gian Vittore
+Soderini, che per quaranta mila fiorini poteva salvare la repubblica; ma
+invece di appigliarsi rapidamente a questo partito, egli si credette
+obbligato a giustificare la sua patria, a provare che nulla doveva, e
+che non aveva commesso verun fallo: si lasciò fuggire l'occasione, e la
+dieta risolse di far marciare l'armata spagnuola ed il cardinale de'
+Medici, legato di Toscana, sopra Firenze, per mutarne il governo[272].
+
+ [272] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 8. — Jac. Nardi, l. V, p.
+ 247. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 142. — Comm. di Filippo
+ de' Nerli de' fatti civili di Firenze, l. V, p. 107._
+
+Una mal intesa economia, ed il timore di richiamare sopra di loro
+l'attenzione de' vicini, avevano impedito ai Fiorentini d'armarsi nel
+momento in cui le violenti convulsioni che provava l'Italia ne faceva
+loro un dovere di prudenza. Essi avevano somministrati trecento uomini
+d'armi al re di Francia, parte de' quali trovavansi in allora chiusi in
+Brescia, mentre gli altri, svaligiati dai Veneziani, tornavano
+scoraggiati, e perciò soli dugento allora ne rimanevano loro, i di cui
+capi non avevano veruna riputazione. Le milizie dell'ordinanza non
+avevano nè disciplina, nè pratica di guerra, nè confidenza in sè
+medesime. Si erano sollecitamente assoldate alcune migliaja di fanti
+stranieri; ma perchè non si aveva avuto tempo di sceglierli, non
+potevano stare a fronte di quelli de' Veneziani o del papa, meno ancora
+dei Tedeschi e degli Spagnuoli[273].
+
+ [273] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI; p. 9. — Comm. del Nerli, l.
+ V, p. 107._
+
+Nè le forze con cui il vicerè don Raimondo di Cardone andava ad
+attaccare i Fiorentini erano molto ragguardevoli. Egli non aveva che
+dugento uomini d'armi, due cannoni presi a Bologna e veruno degli
+equipaggi necessarj ad un'armata. Ma il Cardone contava nella sua cinque
+mila di quegli Spagnuoli che avevano così ostinatamente combattuto a
+Ravenna, e dopo avere distrutta una considerabile parte della fanteria
+tedesca e francese, eransi gloriosamente ritirati senza cedere alle
+cariche ripetute di tutta la cavalleria vittoriosa. Nell'attraversare
+gli Appennini con questa piccola armata il vicerè non trovò verun
+ostacolo[274]: giunto a Barberino, lontano quindici miglia da Firenze,
+mandò a dichiarare ai Fiorentini, che non era intenzione sua, nè della
+lega, d'attaccare le loro proprietà, le loro leggi o la loro libertà;
+che non domandava che due cose, l'allontanamento dei gonfaloniere
+Soderini, ch'era sospetto a tutti i confederati, e l'accettazione de'
+Medici in Firenze, non come principi, ma come semplici cittadini[275].
+
+ [274] Il Macchiavelli era stato spedito il 20 agosto a Firenzuola
+ per chiudergli la strada, ma giunse troppo tardi, e non aveva quanta
+ gente bastava per occupare il passo dello _Stale_; più addietro le
+ montagne non avevano gole suscettibili di difesa. _Lettere di
+ Macchiavelli, di Francesco Zati, di Baldassare Carducci e di
+ Francesco Tosinghi del 21, 22 e 23 agosto del 1512. Legazioni, t.
+ VII, p. 431-438._
+
+ [275] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 10. — P. Giovio Vita di
+ Leon X, l. II, p. 144. — Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 248._
+
+Il gonfaloniere in tempo della sua amministrazione aveva date frequenti
+testimonianze della moderazione del suo carattere e del suo amore per la
+libertà; ma non aveva egualmente fissata la stessa opinione rispetto a
+quella risolutezza e fermezza di carattere, che nelle difficili
+circostanze sono necessarie ai capi dello stato. Adunò il gran consiglio
+per fargli parte delle domande de' nemici, e dichiarò, che lungi dal
+volere che per la sua difesa si esponesse la repubblica, era
+apparecchiato non solo a sagrificare la sua dignità, ma la libertà e la
+vita per la salvezza della medesima: invitò soltanto i suoi concittadini
+a considerare, se potrebbero contenere sotto l'autorità delle leggi i
+Medici ricondotti in Firenze da un'armata straniera; e nel supposto che
+ne conoscessero l'impossibilità, li supplicò a non risparmiare nè le
+loro sostanze, nè il sangue de' soldati, nè quello de' cittadini, per
+salvare la loro libertà, il più prezioso di tutti i beni. «Niuno di voi
+si persuada, aggiunse egli, che i Medici siano adesso per governare come
+avanti la loro cacciata. Allora erano essi stati allevati in mezzo di
+noi, come cittadini, in privata condizione; grandissime erano le loro
+ricchezze, niuno gli aveva offesi, ed essi contavano sull'universale
+benevolenza. Essi associavano ai loro consiglj i principali cittadini, e
+lungi dal volere far pompa della loro potenza, si sforzavano di coprirla
+sotto il manto delle leggi. Ma oggi che da tanti anni vivono fuori di
+Firenze, che contrassero nuove straniere costumanze, che mal conoscono
+quelle della nostra patria, che d'altro non si ricordano che dell'esilio
+e dei rigori contro di loro esercitati, oggi che la personale loro
+ricchezza è distrutta, che sentonsi offesi da tante famiglie, che sanno
+che la maggior parte, e quasi la totalità della nazione, ha in orrore la
+tirannide, più non potranno fidarsi ad alcuno. La povertà ed il sospetto
+li renderanno proclivi a tutto riferire a sè medesimi, a sostituire in
+ogni cosa la forza e le armi alla benevolenza ed all'amore, di modo che
+questa città si troverà in breve tempo ridotta alla condizione di
+Bologna ne' tempi de' Bentivoglio, a quella di Siena o di Perugia. Ho
+voluto richiamare tutte queste cose a coloro che danno così smisurate
+lodi al governo di Lorenzo de' Medici: era ancora quella una tirannide,
+ma più dolce assai di tutte le altre; ed a petto di quella che ci viene
+minacciata, sarebbe un'età dell'oro. Oramai s'aspetta a voi il risolvere
+con prudenza, mentre che le mie parti saranno o di rinunciare con
+costanza e con gioja a questa magistratura, o se voi giudicate
+altrimenti, di coraggiosamente provvedere alla conservazione ed alla
+difesa della vostra patria[276].»
+
+ [276] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 11._ — Filippo de' Nerli,
+ presente al consiglio quando il gonfaloniere tenne questo discorso,
+ dice che il Guicciardini lo riferì con molta eleganza. _Comm. l. V,
+ p. 108._ Non si deve dunque risguardare come un'invenzione dello
+ storico. — _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 305._
+
+L'inquietudine che cagionava l'avvicinamento dell'armata spagnuola, e
+più ancora lo stato ostile di tutta l'Europa, disponeva tutti i
+cittadini a porgere orecchio alle moderate proposizioni fatte dal
+vicerè; ma quando si fecero a riflettere allo stato in cui troverebbesi
+la repubblica, perdendo il suo capo appunto nell'istante medesimo in cui
+la città sarebbe obbligata di ricevere entro le sue mura ambiziosi
+esiliati, che ravviverebbero le pretese di tutto un partito; quando
+pensarono che l'armata nemica, introdotta dai Medici nel seno della loro
+patria, sarebbe sempre ai loro ordini per ischiacciare ogni libertà; che
+gli stranieri desideravano il consolidamento della tirannide, affinchè
+desse ai nuovi principi il diritto di levare più ampie contribuzioni, ed
+in appresso di prodigar loro i tesori de' Fiorentini, tutti i Fiorentini
+sentirono un'eguale avversione per le proposizioni del vicerè. Il grande
+consiglio si divise in sedici sezioni, sotto la presidenza di sedici
+gonfalonieri di compagnia, e dopo una lunga deliberazione tutte le
+sezioni unanimamente dichiararono che acconsentirebbero al ritorno de'
+Medici, purchè soltanto il gonfaloniere rimanesse alla testa dello
+stato, e che non si facesse mutazione nel loro governo o nelle loro
+leggi[277].
+
+ [277] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 12. — Istor. di Gio.
+ Cambi, t. XXI, p. 306. — Comm. di Ser Filippo de' Nerli, l. V, p.
+ 108. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 306._
+
+Frattanto il vicerè era giunto sotto Prato: i Fiorentini avevano posto
+in quella città il condottiere Luca Savelli, che invecchiando tra le
+armi non vi aveva acquistata nè esperienza, nè riputazione; egli aveva
+sotto il suo comando cento uomini d'armi di quegli svaligiati in
+Lombardia, e due mila fanti quasi tutti presi nell'ordinanza o milizie
+di campagna. Non si aveva avuto tempo di provvedere la città di
+munizioni di bocca, e di artiglieria; ma non pertanto credevasi in
+istato di sostenere l'attacco degli Spagnuoli, e di fare una vigorosa
+resistenza. Il Cardone giunse in faccia alla porta di Mercatale, e cercò
+di sfondarla colla sua artiglieria, o di atterrare la vicina muraglia;
+ma da questo lato le fortificazioni si trovavano in buono stato, e dopo
+poche ore gli assalitori cessarono di far fuoco, riconoscendone
+l'inutilità[278].
+
+ [278] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 13. — Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. V, p. 248. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 399. — Scip.
+ Ammirato, l. XXVIII, p. 306._
+
+Il vicerè non era totalmente persuaso che fosse vantaggioso al suo re il
+ristabilimento dei Medici a Firenze; onde il suo principale oggetto era
+quello di atterrire i Fiorentini, per ridurli al pagamento di una
+contribuzione: offrì dunque nuovamente di trattare, ma a condizione che
+fossero somministrate le vittovaglie alla sua armata, finchè
+continuerebbero le negoziazioni, perchè la campagna era deserta, ed i
+contadini avevano trasportati i raccolti nelle terre murate. O sia che
+in quest'occasione il gonfaloniere si rendesse più ardito che non
+comportava l'abituale suo carattere, lusingandosi che la mancanza dei
+viveri forzasse quest'armata a ritirarsi, o sia che avesse malamente
+provveduto al trasporto delle vittovaglie al campo spagnuolo, il fatto
+sta che gli Spagnuoli cominciarono bentosto a provare la fame, e i
+soldati impazienti di soffrire ricominciarono i loro attacchi contro
+Prato, ov'erano certi di trovare abbondanti viveri. Nella notte del 29
+al 30 cambiarono gli alloggiamenti e vennero ad accamparsi innanzi alla
+porta del Serraglio, ove aggiustarono di nuovo i loro due cannoni in
+batteria. Nelle prime scariche uno si ruppe, e continuarono a battere le
+mura con un solo. In poche ore vi fecero una breccia larga venti piedi,
+molto alta dal suolo, ma alla quale per altro un rialto di terra attiguo
+al muro ne agevolava l'ingresso. Alcuni soldati spagnuoli salirono su
+quest'apertura, ed uccisero due fanti che vi stavano di guardia; ciò
+bastò per atterrire tutti gli altri; e sebbene vi fosse al di là del
+muro un corpo di fucilieri e di uomini armati di picche, i quali
+avrebbero potuto difenderlo con estrema facilità, non appena videro gli
+Spagnuoli sulla breccia, che cominciarono tutti a fuggire.
+
+I vincitori, sorpresi da tanta viltà, entrarono in Prato da ogni banda,
+e fecero bentosto sentire ai fuggitivi quanto la paura sia peggiore
+consigliere che il coraggio. Appena qualche centinajo di loro sarebbero
+periti sostenendo anche il più sanguinoso assalto, mentre la fuga li
+diede quasi tutti in preda alla morte senza difesa. In quest'occasione
+gli Spagnuoli vinsero di lunga mano in crudeltà gli oppugnatori di
+Brescia e di Ravenna. La maggior parte degli storici porta a cinque mila
+il numero di coloro che senza combattere, senza difendersi, senza avere
+provocato, furono inumanamente uccisi: tutte le case, tutte le chiese
+vennero saccheggiate con eccessivo rigore; e gli abitanti, spogliati
+d'ogni cosa, furono inoltre assoggettati ad orrende torture, onde i loro
+amici e parenti, mossi a compassione, si ridussero a redimerli. Soltanto
+la cattedrale, dove si erano rifugiate molte donne, fu sottratta a
+questi orrori da una salvaguardia che aveva per quella chiesa ottenuta
+il cardinale de' Medici[279].
+
+ [279] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 14. — Jac. Nardi, l. V, p.
+ 250. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 306. — Comment. di Filippo de'
+ Nerli, l. V, p. 109. — Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. XIV,
+ p. 321. — P. Giovio vita di Leon X, l. II, p. 144._
+
+La notizia della presa e dell'uccisione di Prato empì Firenze di
+spavento e di costernazione. Stavano adunati in città sedici mila uomini
+dell'ordinanza; ma i loro compagni avevano data una tale prova di viltà,
+che non potevasi riporre in loro la più leggiere speranza. La grande
+maggiorità de' cittadini non desiderava un cambiamento, ma mancava
+d'ogni coraggio militare; non si sentiva abbastanza forte per respingere
+il nemico, e non voleva esporre la capitale alle sciagure di Prato. Il
+vicerè non aveva rotta ogni negoziazione; ma essendosi sottratto al
+bisogno, ed avendo trovati in Prato danari e viveri in abbondanza, aveva
+ingrandite assai le sue pretese, e non chiedeva meno di cento cinquanta
+mila fiorini. Tutta la città trovavasi in uno stato di terribile
+fermento; la signoria era scoraggiata e lo stesso gonfaloniere, che più
+non dissimulava il suo terrore, aveva offerto di abdicare[280].
+
+ [280] _Jac. Nardi, l. V, p. 252._
+
+In questi frangenti, venticinque in trenta giovani delle più illustri e
+ricche famiglie di Firenze, che da lungo tempo avevano costume di
+adunarsi negli orti, diventati per essi famosi, di Bernardo Rucellai,
+onde intrattenervisi intorno alle cose delle lettere e delle arti,
+risolsero di procedere essi medesimi a mutare il governo; o perchè
+risguardassero l'intera libertà de' loro antenati come contraria al loro
+gusto per la poesia e pei godimenti del lusso, o perchè, giudicando
+necessario di cedere dolcemente alla burrasca, volessero, dirigendo essi
+la rivoluzione, salvare il gonfaloniere. Essi erano ben persuasi, che,
+se non venivano assecondati dai loro concittadini, non troverebbero
+neppure presso di loro opposizione. Erano alla loro testa Bartolommeo
+Valori, che aveva sposata la nipote del Soderini, e che veniva da lui
+risguardato come suo genero, Paolo Vettori, Anton Francesco degli
+Albizzi, i Rucellai, Capponi, Tornabuoni e Vespucci, che quasi tutti
+avevano strette relazioni colla famiglia del Soderini e co' suoi
+aderenti[281].
+
+ [281] Stando alle lettere di Francesco Vettori al Macchiavelli, pare
+ che lo scopo principale di suo fratello Paolo, fosse di giovare al
+ gonfaloniere, e di salvargli la vita. _Lettere famigliari del
+ Macchiavelli, t. VII, lett. 16, p. 41. — Jac. Nardi, l. V, p. 253. —
+ Fil. de' Nerli, l. V, p. 107._
+
+I giovani congiurati, che pochi mesi prima avevano avute segrete
+corrispondenze con Giulio de' Medici, entrarono nel palazzo pubblico la
+mattina del 31 agosto all'indomani della presa di Prato. Arrivarono
+senza incontrare resistenza fino all'appartamento del gonfaloniere, che
+non aveva presa veruna misura per difendersi, e che si abbandonava alla
+sorte. Lo minacciarono di morte se non usciva subito di palazzo, e per
+lo contrario promisero di salvarlo, se prestavasi ai loro desiderj.
+Tutta la città erasi posta in movimento alla notizia di cotale
+intrapresa; ma ne' diversi attruppamenti, che si andavano formando nelle
+strade, udivansi pochissime voci accusare il gonfaloniere, e niuno eravi
+che ardisse prenderne le difese. I congiurati trassero il gonfaloniere
+nella casa di Paolo Vettori, posta sul lung'Arno, ove lo tennero quella
+notte. Nello stesso tempo fecero adunare la signoria, i collegj, i
+capitani di parte guelfa, i decemviri della libertà, gli otto della
+balìa, ed i conservatori delle leggi. Domandarono a quest'assemblea di
+deporre il gonfaloniere; tuttavolta di quasi settanta membri presenti,
+nove soli votarono per la deposizione del Soderini. Francesco Vettori
+allora prese a dire ad alta voce: «concittadini! coloro che oggi credono
+salvare il gonfaloniere, votando a suo favore, rendono sicura la sua
+perdita, perchè i suoi nemici lo uccideranno se non possono farlo
+deporre.» Questa minaccia ottenne il desiderato effetto, ed il Soderini
+fu legalmente privato della sua dignità; fu poi fatto partire di notte
+per la strada di Siena alla volta di Roma, ma avendo egli udito per
+istrada che il papa aveva fatti confiscare i suoi beni, piegò subito
+verso Ancona di dove passò a Ragusi[282].
+
+ [282] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 15. — Istor. di Gio.
+ Cambi, t. XXI, p. 309. — Jac. Nardi, l. V, p. 253. — Filippo de'
+ Nerli, l. V, p. 109. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 307. — P.
+ Giovio vita di Leon X, l. II, p. 146._
+
+Furono all'istante mandati ambasciatori al vicerè, per avvisarlo che la
+repubblica si era uniformata ai voto da lui espresso, e per conoscere
+quali fossero le sue intenzioni. Il Cardone prima di tutto chiese
+danaro: volle ottanta mila fiorini per l'armata spagnuola, quaranta mila
+per l'imperatore, venti mila per sè, e volle che Firenze per pegno del
+suo attaccamento alla santa lega prendesse al suo soldo il marchese
+della Palude, e lo ricevesse entro le sue mura con dugento uomini d'armi
+spagnuoli. Rispetto ai Medici chiese soltanto che fossero ricevuti nella
+patria loro come cittadini, ed avessero la facoltà di riacquistare i
+loro beni ch'erano stati confiscati; di modo che sembrava lasciar la
+speranza di conservare l'antica libertà[283].
+
+ [283] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 311. — P. Giovio vita di Leon
+ X, l. II, p. 147. — Jac. Nardi, l. V, p. 254. — Comment. di Filippo
+ de' Nerli, l. V, p. 110. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311._
+
+I Fiorentini e gli stessi capi della rivoluzione accolsero avidamente
+questa speranza, e trovarono nel dolce e conciliante carattere di
+Giuliano de' Medici molta condiscendenza per una nuova sistemazione, che
+pareva soddisfare tutti i partiti. Giuliano, senz'aspettare che una
+sentenza de' magistrati annullasse la sua precedente condanna, era
+entrato in città il 2 di settembre, ed aveva preso alloggio nella casa
+degli Albizzi, in allora i più caldi suoi partigiani, sebbene i loro
+antenati fossero stati per molto tempo i rivali della sua famiglia. Una
+nuova legge, fatta di suo consenso, venne presentata al gran consiglio
+il 7 di settembre per modificare la democrazia senza affatto
+distruggerla. Le funzioni di gonfaloniere, invece di essere perpetue,
+venivano ridotte ad un anno; il gran consiglio doveva essere rimpiazzato
+da una balìa, incaricata della maggior parte delle elezioni; ma questo
+consiglio, di cui si ristringevano le attribuzioni, non era per altro
+soppresso: finalmente Giambattista Ridolfi veniva proposto ai suffragj
+de' concittadini per essere sostituito al Soderini. La legge fu
+sanzionata dal gran consiglio, e di mille cinquecento suffragj, il
+Ridolfi ne riunì a suo favore mille cento tre. Era prossimo parente dei
+Medici; ma durante l'amministrazione del Savonarola erasi mostrato
+zelante per la libertà e per lo stato popolare, ed i suoi concittadini
+apprezzavano la sua prudenza e la sua fermezza[284].
+
+ [284] _Jac. Nardi, l. VI, p. 259. — Comment. di ser Filip. de'
+ Nerli, l. VI, p. 112._
+
+I più zelanti partigiani de' Medici non erano soddisfatti di tanti
+riguardi, avendo sperata una più compiuta rivoluzione; e finchè non era
+affatto soppresso il gran consiglio, finchè un amico della libertà era
+capo del governo, temevano sempre che il partito che godeva il favore
+del popolo non riacquistasse la primiera autorità, tostochè si fosse
+allontanata l'armata spagnuola, e forse non procedesse di nuovo
+all'esilio dei Medici. Si addirizzarono al cardinale Giovanni, e gli
+esposero i pericoli della soverchia condiscendenza di suo fratello
+Giuliano. Lo trovarono apparecchiato a spingere più in là i suoi
+vantaggi, approfittando per compiere la rivoluzione della permanenza in
+Toscana dell'armata spagnuola. Fin allora il cardinale erasi trattenuto
+a Prato, al quartiere generale degli spagnuoli: all'ultimo fece il suo
+ingresso in Firenze il 14 di settembre; ma invece di presentarsi, nella
+sua qualità di legato della Toscana, con un corteggio di preti e di
+cittadini, volle avere un accompagnamento tutto militare, e lo compose
+di uomini d'armi e di fanti spagnuoli e bolognesi. Andò a smontare al
+palazzo de' Medici, ove ricevette le visite de' principali cittadini
+dello stato; e soltanto due giorni dopo recossi al palazzo pubblico
+cogli ambasciatori del papa e del vicerè, per visitare la signoria[285].
+
+ [285] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 114. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 324._
+
+Il Ridolfi, ch'erasi sempre mostrato di un partito contrario al
+Soderini, aveva licenziata l'antica guardia che faceva il servizio
+presso il gonfaloniere e presso la signoria, ma non aveva avuto il tempo
+di formarne un'altra, di modo che il palazzo pubblico non era difeso. Il
+corteggio che aveva accompagnato il cardinale de' Medici vi entrò con
+lui, e se ne impadronì senza trovare opposizione[286]. Allora i
+partigiani dei Medici fecero risuonare la piazza di minacciose grida; e
+Giuliano, presentandosi al consiglio degli ottanta, chiese a questo ed
+alla signoria di chiamare il popolo a parlamento.
+
+ [286] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 115._
+
+Da lungo tempo queste tumultuose assemblee erano il segno di una
+rivoluzione; onde, formando il gran consiglio, che comprendeva tutti i
+cittadini, si aveva avuto di mira di abrogare in certo modo i
+parlamenti. La signoria ed i collegj resistettero qualche tempo alle
+domande dei Medici; ma finalmente dovettero cedere alla forza; e la
+maggior campana suonò per adunare il popolo. I cittadini non si recarono
+che in piccolo numero sulla piazza, ed i Medici ebbero l'accortezza di
+farla riempire di soldati e di gente straniera, che risposero colle loro
+grida a nome del popolo fiorentino. Due ore avanti notte la signoria si
+presentò alla balaustrata destinata ad arringare il popolo, e colà lesse
+le nuove proposizioni, delle quali i Medici chiedevano l'approvazione.
+Dovevano essere abolite tutte le leggi emanate dopo il 1494; doveva per
+un anno essere investita una nuova balìa di tutti i poteri appartenenti
+al popolo di Firenze; e questa balìa doveva essere composta del
+gonfaloniere, degli otto nuovi priori, di dodici membri scelti in
+cadauno dei quattro quartieri, i di cui nomi indicati dai Medici furono
+pure letti al popolo, finalmente di undici _arruoti_, ossia aggiunti, i
+quali, dopo essere stata fatta la prima nomina dal segreto comitato de'
+Medici, avevano per singolar favore ottenuto di venire compresi nello
+stesso corpo. Questa balìa, cui si accordò il diritto di assumere nuovi
+membri, doveva pure avere quello di protrarre d'anno in anno la propria
+autorità; ed infatti fu lo stesso corpo, che oramai abbracciando i
+poteri di tutta la repubblica, continuò le sue funzioni, senza nuova
+missione, fino al 1527, quando i Medici furono per l'ultima volta
+espulsi da Firenze. La stessa balìa doveva delegare sotto il nome di
+_accoppiatori_ un determinato numero de' suoi membri, cui era accordata
+la facoltà di eleggere oramai arbitrariamente il gonfaloniere ed i
+priori. Rispetto a quello che in allora sedeva, Giambattista Ridolfi, fu
+invitato il primo di novembre a dimettersi dalle proprie funzioni[287].
+
+ [287] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 324. — Commen. di ser Fil. de'
+ Nerli, l. VI, p. 116. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 312. — P. Giovio
+ vita di Leone X, l. III, p. 149. — Fr. Guicciardini, t. II, l. XI,
+ p. 17._
+
+Tale fu la stretta e vergognosa oligarchia, che venne sostituita al
+libero e costituzionale governo della repubblica. Il parlamento sanzionò
+la rivoluzione; perchè i soli cittadini apparecchiati ad approvare ogni
+cosa si recarono sulla pubblica piazza, in mezzo ai soldati che facevano
+violenza alla loro patria. La nuova balìa pronunciò poche condanne, ma
+abolì quasi tutte le magistrature protettrici della libertà; inoltre
+licenziò il 18 settembre l'ordinanza, ossia milizia fiorentina, e fece
+disarmare il popolo. Un governo stabilito dagli stranieri colla violenza
+deve temere ogni forza nazionale, e per mantenersi disarmare ed avvilire
+la soggetta nazione[288].
+
+ [288] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 329. — Jac. Nardi, l. VI, p.
+ 263. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311._
+
+Riusciva non agevole cosa il trovare subito il danaro necessario per
+soddisfare gli alleati. Il 23 di settembre la balìa fu forzata di aprire
+un prestito forzato di ottanta mila fiorini, col di cui prodotto furono
+pagati gli Spagnuoli[289]. Ogni membro della balìa fu in appresso
+autorizzato ad indicare otto cittadini del suo quartiere tra coloro che
+si credevano più affezionati ai Medici, e più contrarj ai principj
+popolari. La lista di costoro, che montava a cinquecento quarantotto
+cittadini, fu ridotta a dugento da uno scrutinio segreto; e questi
+furono considerati come formanti la rappresentazione nazionale o il
+consiglio della repubblica, che fu poi detto il consiglio degli
+_arruoti_. I Medici, formando questo consiglio, ebbero particolar cura
+di non lasciarvi entrare veruno degli antichi partigiani di Savonarola,
+i quali eransi proposti di volere ad un tempo guarentire la libertà e
+riformare la Chiesa. Di tutti i partiti che conoscevansi in Firenze
+questo fu il più rigorosamente escluso da qualunque carica
+governativa[290].
+
+ [289] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 330._
+
+ [290] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 119. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 351 — Jac. Nardi, l. VI, p. 262._
+
+Il primo gonfaloniere, eletto il 2 di novembre da' venti accoppiatori
+della balìa, per succedere a Giambattista Ridolfi, fu Filippo
+Buondelmonti allora in età di settantatre anni. Niun membro di questa
+così antica famiglia, il di cui nome ricordava le prime contese dei
+Guelfi coi Ghibellini, non era stato per anco onorato del gonfalone,
+perchè tutti i suoi antenati, ed egli medesimo avevano in ogni tempo
+professate opinioni aristocratiche, e mostrato grande disprezzo per il
+popolo. Tale elezione riuscì perciò oltremodo spiacevole agli amici
+della libertà; e nella stessa signoria si fece più volte sentire al
+Buondelmonti che non aveva la confidenza de' suoi concittadini[291].
+
+ [291] _Ist. di Gio. Cambi, l. XXI, p. 340._
+
+Il risultamento di questa rivoluzione fu quello di far rientrare in
+Firenze il cardinale Giovanni de' Medici e suo fratello Giuliano,
+ambidue figliuoli del magnifico Lorenzo, Giulio, cavaliere di Malta, e
+priore di Capoa, figliuolo naturale di Giuliano fratello del Magnifico,
+e Lorenzo II, figlio di Piero, il primogenito de' tre figli del
+Magnifico, il quale si era annegato nel Garigliano. Conducevano inoltre
+con loro due fanciulli, Ippolito, figliuolo naturale di Giuliano II, e
+Giuliano, figliuolo naturale di Lorenzo II, ne' quali si spense l'antica
+stirpe de' Medici, niuno dei capi della quale aveva legittimi
+figli[292].
+
+ [292] _Jac. Nard. Hist. Fior., l. VI, p. 263._
+
+Appena i Medici si trovarono di nuovo capi del governo, che si vide
+sorgere nella repubblica una classe di cortigiani, che sembravano
+stranieri agli antichi costumi ed al di lei carattere. Molti dipendevano
+da famiglie rendute illustri dal loro amore per la libertà: ma la
+vanità, il gusto del piacere, e la speranza di ristabilire col favor di
+una corte la loro cadente fortuna, loro facevano preferire il servigio
+de' principi alla partecipazione della sovranità in uno stato libero.
+Vantavano essi allora l'inalterabile loro fedeltà alla casa de' Medici,
+e sebbene si fosse fatta la rivoluzione colle armi straniere, davano ad
+intendere d'averla preparata colle loro segrete pratiche, ed agevolata
+co' loro tradimenti. Dicevano d'avere essi dato in mano degli Spagnuoli
+i passi dell'Appennino, Campi e Prato, e d'avere impedito che queste
+città si approvigionassero. Avevano, dicevano essi, tenuta viva una
+lunga corrispondenza con Giulio de' Medici, il principale agente del
+cardinale suo cugino, e le loro lettere senza addirizzo e senza
+sottoscrizione erano poste in un buco della muraglia del cimitero di
+santa Maria Novella, ove un messo deponeva in seguito le risposte, senza
+conoscere il nome, la dimora o la figura di chi manteneva la
+corrispondenza. In premio di queste lunghe pratiche contro la loro
+patria riclamavano da' Medici alcuni favori; ma i loro sforzi non
+ottennero che d'indicarli al disprezzo de' loro concittadini e delle età
+future[293].
+
+ [293] _Jac. Nardi, l. V, p, 230, l. VI, p. 264-265._
+
+Il vicerè, don Raimondo di Cardone, era ripartito da Prato il 18 di
+settembre, ed aveva raggiunto coll'armata spagnuola i Veneziana che
+assediavano Brescia. Il signor d'Aubignì, che difendeva quella città, e
+che aveva poca speranza di potervisi tenere lungamente, dopo aver
+ricusato di arrendersi ai Veneziani, offrì di capitolare col Cardone,
+per gettare in tal modo semi di malcontento tra gli alleati della santa
+lega; egli ottenne onoratissime condizioni. Peschiera aprì egualmente le
+porte agli Spagnuoli, Legnago al vescovo di Gurck, ministro di
+Massimiliano, e la sola Crema si assoggettò ai Veneziani[294].
+
+ [294] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 18. — P. Bembi Hist. Ven.,
+ l. XII, p. 283-284._
+
+Il vescovo di Gurck andò in appresso a Roma, attraversando Firenze; e
+giammai ambasciatore, nè prelato alcuno, fu ricevuto nella capitale
+della cristianità con tanti onori e contrassegni di rispetto[295]. Il
+papa, che vedeva la lega divisa da sorde nimicizie, e vicina a
+sciogliersi, voleva assicurarsi la gratitudine di questo segretario
+dell'imperatore, che sembrava il solo che si fosse guadagnata la di lui
+confidenza: gli accordò il cappello di cardinale, di cui lo andava
+lusingando da oltre un anno, e cercò col suo mezzo di unirsi più
+intimamente con Massimiliano[296].
+
+ [295] Un'elegante descrizione dell'ingresso del vescovo Langio in
+ Roma fu scritta in latino da Pierio Valeriano Bolzanio, e pubblicata
+ in Germania. _N. d. T._
+
+ [296] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 19. — Paris de Grassis Diar., t.
+ III, p. 938, apud Rayn. Ann., t. XX, p. 125, an. 1512, § 90. — Ist.
+ di Gio. Cambi, p. 338. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311. — Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 401._
+
+Si adunava in Roma un congresso delle potenze della lega per regolare i
+destini dell'Italia, e terminare le controversie ch'erano di già
+scoppiate in Mantova. Una generale gelosia pareva armare tutti gli
+alleati gli uni contro gli altri. Lagnavasi il papa che Ferdinando
+avesse promessa la sua garanzia a Firenze, Siena, Lucca e Piombino, e
+richiedeva per la libertà della santa sede che il sovrano di Napoli non
+si arrogasse veruna autorità sopra la Toscana. D'altra parte gli
+Spagnuoli volevano estendere la loro protezione non solo su questa
+contrada, ma ancora sopra Fabrizio e Marc'Antonio Colonna, i quali dopo
+l'evasione del duca di Ferrara erano caduti nella disgrazia del papa. In
+pari tempo essi riclamavano il sussidio di quaranta mila fiorini al
+mese, loro promessi dal trattato della santa lega, e che da qualche
+tempo loro non erano più pagati. Gli Svizzeri, che il papa aveva
+proclamati i difensori della libertà ecclesiastica, loro mandando una
+bandiera, una spada, ed un caschetto da lui benedetti, volevano che il
+ducato di Milano fosse restituito a Massimiliano Sforza, che loro assai
+importava d'avere vicino piuttosto che un grande potentato; e volevano
+consegnargli essi medesimi le chiavi di Milano, per dare ad intendere
+ch'essi soli lo avevano conquistato. L'imperatore Massimiliano
+pretendeva di avere per sè medesimo il Milanese, e ricusava al cugino
+l'investitura ed il titolo di duca. Lo stesso Massimiliano, d'accordo
+cogli Spagnuoli, lagnavasi del pontefice, che aveva occupata Piacenza,
+Parma e Reggio, in pregiudizio dei diritti dell'impero[297].
+
+ [297] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 20. — Jac. Nardi, l. VI,
+ p. 266._
+
+Ma più complicate di tutte e più difficili a conciliarsi erano le
+contese tra Massimiliano ed i Veneziani. Il primo, che occupava sempre
+Verona, chiedeva ancora Vicenza, e non si accontentava di lasciare ai
+Veneziani il possesso di Padova, Treviso, Brescia, Bergamo e Crema,
+ch'egli riclamava sempre come terre dell'impero, se non mediante il
+pagamento di dugento mila fiorini d'investitura ed un annuo tributo di
+trenta mila. D'altra parte i Veneziani non potevano acconsentire, nè di
+rinunciare all'alta signoria di cui avevano goduto per più d'un secolo,
+nè di fare un così enorme sagrificio di danaro nello stato di
+esaurimento in cui si trovavano le loro finanze, nè di perdere ogni
+comunicazione colle province, che loro si rendevano al di là del Mincio,
+ed il di cui possedimento sarebbe in conseguenza sempre stato per loro
+precario[298].
+
+ [298] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 21. — P. Bembi, l. XII, p.
+ 285. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 402._
+
+Giulio II adoperò tutto il suo ascendente, tutta la sua attività per
+conciliare così opposte pretese; offrì ai Veneziani di sovvenire loro
+parte del danaro domandato dall'imperatore; gli andò vivamente esortando
+a cedere per la pace dell'Europa; ma non potendo persuaderli, li
+minacciò coll'abituale suo impeto di rovesciare sopra di loro tutte le
+pene ecclesiastiche, se protraevasi per colpa loro la pace d'Italia, e
+subito dopo conchiuse coll'imperatore, e pubblicò il 25 novembre una
+nuova alleanza, cui gli ambasciatori d'Inghilterra e di Arragona
+ricusarono d'intervenire. In forza di questa Massimiliano aderì al
+concilio di Laterano, annullò tutti gli atti per i quali erasi unito al
+concilio di Pisa, promise di non soccorrere in verun modo nè Alfonso
+d'Este, nè i Bentivoglio, e di richiamare i Tedeschi che trovavansi ai
+servigj del primo. Dal canto suo Giulio si obbligò ad impiegare le armi
+spirituali e temporali per mettere l'imperatore eletto in possesso di
+tutte le province che gli erano state date per sua parte nella lega di
+Cambrai. La persecuzione di Giulio contro i Colonna, ed i contraddittorj
+diritti dell'Impero e della Chiesa sopra Parma, Piacenza e Reggio,
+dovevano rimanere sospesi fino alla fine della guerra[299].
+
+ [299] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 21. — Rayn. An. Eccl. 1512, § 91,
+ p. 125. — Fr. Belcarii l. XIV, p. 402._
+
+Tuttavolta il papa non ruppe le sue negoziazioni colla repubblica;
+sperava ancora di sottrarla a nuove ostilità, e non voleva attaccare
+Ferrara avanti il ritorno della bella stagione. In questo intervallo di
+pace, il cardinale di Gurck, quello di Sion, ed il vicerè di Napoli, si
+recarono a Milano per dare a Massimiliano Sforza il possesso della sua
+capitale: il cardinale di Sion gli consegnò le chiavi alle porte della
+città, il 29 di dicembre, a nome della confederazione elvetica. I
+Milanesi, dopo avere tanto sofferto, speravano di trovare sotto un
+sovrano italiano e sotto il nipote del grande Francesco Sforza tutta la
+felicità degli andati tempi: la memoria dello stesso Lodovico il Moro
+era loro diventata cara pel contrapposto del dominio degli stranieri; e
+la capitolazione della fortezza di Novara contribuì ad abbellire le
+feste della inaugurazione del nuovo duca. Ai Francesi null'altro omai
+restava in Italia che i castelli di Milano, Cremona, Trezzo, e la
+Lanterna di Genova[300].
+
+ [300] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 22. — P. Bizzarri Gen.
+ Hist., l. XVIII, p. 432. — Jac. Nardi, l. VI, p. 266. — Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 403._
+
+Ma intanto Lodovico XII non rinunciava altrimenti al Milanese, la di cui
+conquista era stato l'oggetto dell'ambizione di tutta la sua vita.
+Ritirando le sue truppe dall'Italia, le aveva portate sui Pirenei,
+aggiungendovi nuovi corpi di uomini d'armi francesi, e Landsknecht della
+bassa Germania; e prima che terminasse l'anno aveva ricuperata ai
+confini della Spagna una grande superiorità di forze a fronte del suo
+avversario Ferdinando. Ma la campagna del 1512 era stata fatale al suo
+fedele alleato Giovanni d'Albret, re di Navarra. I generali francesi,
+che lo difendevano, avevano commessi errori sopra errori; ed egli
+medesimo, prendendosi maggior cura delle cerimonie della chiesa che
+degli affari dello stato, passava gran parte del tempo ascoltando messe,
+sebbene fosse scomunicato come scismatico, ed una bolla pontificia lo
+privasse del suo piccolo regno. Ferdinando ne riconobbe la conquista,
+piuttosto che dal valore delle sue truppe e dall'abilità del suo
+generale, il duca d'Alba, dagli artificj con cui ritenne a Fontarabia il
+marchese di Dorset cogl'Inglesi, in modo di fare in suo favore una
+potente diversione[301]. Quando finalmente il regno di Navarra fu
+perduto, questo stesso rovescio lasciò la libertà a Lodovico XII di far
+riprendere alla sua armata la strada della Lombardia; e nel principio
+del 1513 cercò con nuove negoziazioni di sciogliere la lega che gli
+aveva tolto il Milanese, e di procurarsi in Italia nuovi alleati.
+
+ [301] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 23. — Jo. Marianae de reb. Hisp.,
+ l. XXX, c. XI, p. 317. — Mém. du chev. Bayard, ch. LVI, p. 329-339.
+ — Mémoir. de Fleuranges, p. 106-116. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 404.
+ — Hume's history of England, ch. XXVII, t. V, p. 115._
+
+La lega trovavasi di già talmente divisa da opposti interessi, che in
+certo modo Lodovico XII era padrone di scegliere a suo piacimento i suoi
+nuovi alleati. Ferdinando, che in ogni sua azione coprivasi sempre
+ipocritamente col manto della religione, gli aveva mandati in Francia
+due monaci per trattare con lui, proponendogli o una pace generale, o
+una parziale alleanza; ma perchè la prima proposizione di Ferdinando
+richiedeva che Lodovico XII abbandonasse la Navarra, questi rispose che
+l'onor suo voleva che soccorresse un re che si era gettato nel pericolo
+soltanto per attaccamento verso di lui[302]. Dall'altro canto la regina
+Anna di Bretagna aveva fatto fare delle aperture di negoziazione al
+cardinale di Gurck, che erano state accettate; e Massimiliano aveva in
+cambio fatto proporre a Lodovico di unire in matrimonio il suo piccolo
+nipote, l'arciduca Carlo, colla seconda figlia del re, purchè questa gli
+portasse in dote i diritti della Francia sul Milanese e sui regno di
+Napoli. Chiedeva inoltre che la giovane principessa si mandasse
+immediatamente alla corte imperiale per essere colà educata fino
+all'epoca del matrimonio, e che il re secondasse Massimiliano nel suo
+progetto di ruinare affatto i Veneziani[303]. La regina Anna non volle
+acconsentire alla separazione di sua figlia, ed i consiglieri di
+Lodovico XII lo dissuasero dal contrarre alleanza con un imperatore, che
+non era mai di buona fede nelle sue promesse, e che, quand'anche lo
+fosse, e quand'anche avesse perdonate alla Francia le diciassette offese
+che diceva avere da questa ricevute, si poneva sempre nell'impossibilità
+di soddisfare ai suoi impegni[304].
+
+ [302] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. — Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 405._
+
+ [303] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. — Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 405._
+
+ [304] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 29._
+
+Lodovico XII non ignorava le funeste conseguenze della sua
+malintelligenza cogli Svizzeri, ed ardentemente desiderava di
+riconciliarsi, ma questa negoziazione presentava maggiori difficoltà che
+non le altre. Sapeva essere stato sottoscritto un trattato tra gli
+ambasciatori svizzeri e Massimiliano Sforza, in forza del quale la
+confederazione prendeva sotto la sua protezione la casa Sforza,
+permettendole di levare per la difesa del Milanese quante truppe le
+piacesse; ed il duca prometteva cento cinquanta mila ducati nell'atto di
+entrare in possesso de' suoi stati, e per venticinque anni quaranta mila
+ducati all'anno. Lodovico caldamente desiderava di fare in modo che la
+dieta non ratificasse questo trattato, lo che non era fin allora
+accaduto. Soltanto per ottenere che i suoi ambasciatori potessero
+presentarsi a questa dieta, cedette agli Svizzeri le fortezze di Lugano
+e di Locarno: ed a tale condizione il signore de la Tremouille ebbe la
+licenza di portarsi a Lucerna, ov'era adunata l'assemblea. Vi si recò
+nello stesso tempo ancora Gian Giacopo Trivulzio, sotto pretesto di
+trattarvi alcuni suoi particolari interessi; ma subito gli Svizzeri gli
+proibirono di comunicare con la Tremouille, ed alla presenza dell'uno e
+dell'altro ratificarono la convenzione conchiusa collo Sforza, e
+ricusarono al re di Francia ogni leva di soldati, ed ogni altra
+domanda[305].
+
+ [305] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 28. — Fr. Belcarii, l. XIV, p.
+ 406._
+
+Nello stesso tempo Lodovico XII avea preso a negoziare coi Veneziani col
+mezzo del Trivulzio e di Andrea Gritti, che trovavasi tuttavia
+prigioniere dopo la battaglia di Ghiara d'Adda, e che il re aveva fatto
+venire alla sua corte. Ma sebbene queste pratiche si continuassero
+segretamente, Massimiliano n'ebbe qualche sentore, e per romperle si
+mostrò disposto a recedere dalle sue pretese, rinunciando alla
+restituzione di Vicenza. Risposero i Veneziani al cardinale di Gurck,
+che non tratterebbero, se non a condizione che fosse loro restituita
+Verona, senza la quale città il loro territorio si trovava diviso in due
+parti; soltanto offrirono in compenso all'imperatore d'accrescere il
+tributo loro domandato. Il che non avendo potuto essi ottenere,
+sottoscrissero col segretario del Trivulzio, mandato segretamente a
+Venezia, un trattato d'alleanza colla Francia. Servì di base a questo
+nuovo trattato quello del 1499 tra le due medesime potenze, in forza del
+quale davansi ai Veneziani Cremona e la Ghiara d'Adda[306], e a Lodovico
+XII tutto il restante del ducato di Milano.
+
+ [306] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 29._
+
+Il segretario del Trivulzio, che aveva redatto questo trattato per la
+Francia, aveva fatta l'espressa riserva, che terrebbesi come non
+avvenuto, qualunque volta non fosse dal re ratificato entro un
+determinato tempo. Perciò fin allora nulla era conchiuso, e ciascuno
+tirava avanti nelle sue contraddittorie negoziazioni. Lodovico XII aveva
+mandato a Massimiliano il signore d'Asparoth, fratello di Lautrec, per
+continuare le negoziazioni relative alle proposizioni del matrimonio di
+madama Renata di Francia. Dall'altro canto Ferdinando confortava
+caldamente Massimiliano a cedere Verona ai Veneziani e ad accettare
+invece dugento cinquanta mila ducati d'investitura, e cinquanta mila di
+annuo censo. Gli proponeva di adoperare questo danaro per portare la
+guerra in Borgogna, e prendersi larghi compensi in Francia alle
+conquiste che abbandonava in Italia. Egli aveva impegnato il cardinale
+di Gurck, ch'era perfettamente entrato nelle sue viste, a recarsi in
+Germania per appoggiarle, e lo aveva fatto accompagnare da don Pedro di
+Urrea, suo ambasciatore, e dal conte di Cariati, suo ministro presso la
+repubblica di Venezia. Per dare più largo tempo a tutte queste
+negoziazioni, si stipulò una tregua a tutto marzo tra i Tedeschi ed i
+Veneziani[307].
+
+ [307] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30._
+
+Il più attivo in queste così complicate negoziazioni era però sempre
+Giulio II. Stava con impazienza aspettando la buona stagione per
+attaccare Ferrara, il di cui duca, abbandonato da tutti i suoi alleati,
+non poteva opporgli lunga resistenza. Aveva segretamente pel prezzo di
+trenta mila ducati acquistati da Massimiliano i diritti dell'impero
+sopra Siena, e contava di farne un dono a suo nipote, il duca d'Urbino:
+mercè un'altra somma di quaranta mila ducati Massimiliano doveva pure
+consegnargli Modena in pegno. Egli minacciava i Lucchesi, ai quali
+voleva togliere la Garfagnana, che avevano conquistata sopra Alfonso
+d'Este in tempo delle sue calamità. Era scontento dei Medici, che
+trovava più attaccati alla corte di Spagna che a lui, e meditava di
+mutare nuovamente la costituzione di Firenze. Aveva tolta al cardinale
+di Sion la legazione di Milano, e lo aveva richiamato a Roma, per
+gastigarlo delle concussioni colle quali questo prelato erasi formata in
+Lombardia un'entrata di trenta mila ducati. Apparecchiavasi a scacciare
+da Perugia Giovanni Baglioni, per sostituirgli Carlo Baglioni, e a far
+deporre Giano Fregoso, doge di Genova, per far eleggere in sua vece
+Ottaviano Fregoso. I soli Svizzeri continuavano a parergli degni della
+sua stima e dell'amor suo. Col loro soccorso egli sperava di terminare
+di _cacciare i barbari d'Italia_, secondo la favorita sua espressione, e
+di disfarsi un giorno degli Spagnuoli; ed il cardinale Grimani avendo
+detto in sua presenza che il regno di Napoli rimaneva sempre in mano
+degli stranieri, Giulio II, battendo sul suolo col suo bastone, disse,
+che se il cielo gli dava vita non tarderebbe a liberare anche i
+Napolitani dal giogo che gli opprimeva[308]. Finalmente nell'implacabile
+sua collera contro la Francia trasferiva con una bolla al re
+d'Inghilterra il titolo di Cristianissimo, privava Lodovico del regno di
+Francia, e lo accordava al primo occupante[309].
+
+ [308] _Paolo Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 94._
+
+ [309] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30. — Rayn. An. Eccl.
+ 1512, § 97, p. 126._
+
+Tutti questi progetti fermentavano nello stesso tempo nel capo di Giulio
+II, quando una leggiere ma ostinata febbre, cui ben tosto s'aggiunse la
+dissenteria, gli fece sentire che poco gli rimaneva a vivere. Chiamò
+presso di sè i cardinali in concistoro, e fece loro confermare la bolla
+contro la simonia, ch'egli aveva pubblicata dopo la sua prima malattia.
+Fece loro dichiarare, che i cardinali scismatici sarebbero esclusi dal
+conclave, al quale, e non già al concilio adunato, lasciò l'elezione del
+suo successore; persuase di nuovo i cardinali a confermare il vicariato
+di Pesaro a suo nipote, il duca d'Urbino, in vista che questa era la
+sola grazia ch'egli accordava alla propria famiglia. Infatti non si
+presentò nella storia una sola occasione di parlare di Madonna Felicia,
+sua figlia, maritata a Gian Giordano Orsini. Egli mai non le aveva
+accordato verun favore; ed un giorno ch'ella caldamente gli chiedeva il
+cappello di cardinale per Guido di Montefalco, suo fratello per parte di
+madre, glielo rifiutò aspramente, dichiarando che non erane degno.
+Giulio II conservò fino all'ultimo istante la stessa fermezza, la stessa
+costanza, tutto il vigore della sua anima e tutto il suo discernimento.
+Ricevette i sacramenti della Chiesa, e morì dopo più giorni di patimenti
+nella notte del 21 febbrajo nel 1513[310][311].
+
+ [310] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 31. — P. Giovio, Vita di Leon X,
+ l. III, p. 151. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 4. — Jac. Nardi,
+ l. VI, p. 270. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311. — P. Bizarri, l.
+ XVIII, p. 433. — Rayn. Ann. Eccl. 1513, § 1-9, p. 132-133. — Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 407._ — La storia di Venezia di Pietro Bembo
+ finisce alla morte di Giulio II, _l. XII, p. 286_. Dessa è uno de'
+ più deboli libri di questo celebre letterato. Egli sagrifica sempre
+ la sua imparzialità e la sua buona fede a ciò ch'egli crede l'onore
+ della sua patria. Le sue informazioni sono troppo inesatte, e
+ sebbene abbia avuto sott'occhio alcune carte dello stato, che non
+ avevano potuto vedere gli altri storici, il più gran numero de'
+ moltissimi documenti che gli sarebbero stati necessarj gli furono
+ sottratti dalla gelosia del governo. Finalmente anche sotto il
+ rapporto del merito letterario la storia del Bembo, conviene
+ confessarlo, non è degna del nome del suo autore. A molta eleganza e
+ purità di stile egli non seppe aggiugnere quell'interesse, che
+ alletta a leggere la storia; e non si può scorrere quella del Bembo
+ senza molta fatica e senza noja. Io feci uso dell'edizione del
+ _Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae del Burmanno, nel t.
+ V, p. I, p. 1-286._
+
+ [311] È cosa notabile che ciò che osserva il nostro autore rispetto
+ al merito della storia del Bembo, altri lo hanno osservato per conto
+ delle altre opere dello stesso autore. Il Bembo ottenne grandissimo
+ nome, ma separatamente esaminando tutte le sue opere, sempre si
+ crede che lo debba a tutt'altra scrittura che a quella che si ha
+ sotto gli occhi. _N. d. T._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXI.
+
+ _Leon X succede a Giulio II; spedizione di La Tremouille in
+ Lombardia; sua sconfitta a Novara; rotta di Bartolommeo
+ d'Alviano all'Olmo; la guerra si rallenta in Italia;
+ negoziazioni; morte di Lodovico XII._
+
+1513 = 1515.
+
+
+Le rivoluzioni che avevano agitata l'Italia negli ultimi dieci anni, e
+le crudeli guerre che l'avevano insanguinata, potevano per la maggior
+parte attribuirsi al violento ed impetuoso carattere di Giulio II, ed a
+quell'accanimento con cui teneva dietro al compimento de' suoi progetti,
+o delle sue vendette. Le sue passioni confondevansi a' suoi occhi co'
+principj da lui adottati, ed egli si era fatti dei doveri conformi alla
+sua ambizione. Quasi tutti i progetti da lui formati avevano un lato
+nobile e generoso; abbastanza elevati erano i suoi pensieri, abbastanza
+disinteressati i suoi desiderj, per giustificare la sua condotta ai
+proprj occhi; e malgrado le criminose violenze con cui ne affrettò
+l'esecuzione, Giulio II non era affatto indegno degli elogj che gli
+furono prodigati dal cardinale Bellarmino, dall'annalista della Chiesa
+Rainaldi, e dagli altri apologisti della santa sede[312].
+
+ [312] _Bellarminus de Potest. sum. Pont. in tempore, c. II, apud
+ Raynald. Ann. 1513, § 12, p. 134._
+
+Giulio II, che non poteva soffrire veruna opposizione, veruna
+resistenza, e che spingeva agli ultimi eccessi il dispotismo delle sue
+volontà, nutriva per altro in massima, rispetto ed amore per la libertà:
+voleva assicurare quella dell'Italia, non sapeva soffrire l'idea di
+vedere questa contrada signoreggiata dagli stranieri, ed il suo più
+ardente desiderio era quello di liberarla dal giogo de' barbari,
+siccom'egli chiamava tutti gli oltremontani. Conosceva altresì il prezzo
+della libertà civile: aveva tentato di restituire l'indipendenza alla
+repubblica di Genova, e di salvare quella di Venezia, sebbene fosse
+stato egli il primo ad adunare il turbine che l'oppresse: aveva
+rispettata la libertà di Bologna e delle altre città dello stato della
+Chiesa, dalle quali avea scacciati i tiranni, ed alle quali avea
+cominciato a rendere un'amministrazione repubblicana sotto la protezione
+della santa sede. Vero è che, scontrando in queste città qualche
+opposizione, la sua collera non aveva più confini; che ravvisava
+nell'opposizione una ribellione, e puniva all'istante la città rubella,
+togliendole quella libertà, che le aveva data, e che egli risguardava
+come il primo de' beni.
+
+Avea concepita un'altissima stima degli Svizzeri, perchè vedeva in essi
+un popolo libero, guerriero e docile alla sua voce; e siccome le loro
+montagne cuoprono un'importante parte de' confini dell'Italia, aveva
+concepito il progetto, degno d'un animo elevato, di costituirli custodi
+della libertà italiana. Aveva contribuito alla deposizione del
+gonfaloniere Piero Soderini, perchè nel bollore della sua collera non
+poteva condonargli nè il suo attaccamento alla Francia, nè l'asilo dato
+al concilio di Pisa; ma egli non aveva altrimenti acconsentito che i
+Medici riducessero Firenze in servitù, ed altamente biasimava il
+cardinale Giovanni d'essere entrato nella sua patria circondato di
+picche e di alabarde, e d'avere con armi straniere fondata la tirannide
+della sua casa. Dichiarava di non avere avuto mai intenzione di dar mano
+allo stabilimento d'una nuova tirannide, e che anzi il voto del suo
+cuore era di rovesciarle e di distruggerle ovunque si trovavano[313].
+
+ [313] _Jac. Nardi, l. VI, p. 265._
+
+Ma sebbene Giulio II fosse riuscito ne' suoi progetti assai più
+felicemente che non poteva sperarsi dai calcoli ordinarj della politica,
+e sebbene il suo impetuoso carattere, confondendo i suoi avversarj e
+prevenendo i loro disegni, gli fosse spesse volte tornato più utile che
+non la stessa prudenza, di modo ch'egli aveva dilatati i confini della
+Chiesa più che verun altro de' suoi predecessori, egli era stato non
+pertanto cagione di tante disgrazie, aveva fatto versare tanto sangue, e
+chiamate in Italia tante barbare nazioni, nell'istante medesimo in cui
+pretendeva di combattere per liberarla, che la di lui morte venne
+risguardata come una pubblica felicità; ed i cardinali, i Romani,
+gl'Italiani, e tutti i popoli della Cristianità desideravano egualmente
+che il suo successore non fosse a lui somigliante. Egli era vecchio, e
+perciò preferivasi un giovane pontefice; era turbolento, impaziente,
+collerico, e si cercò colui che l'amore per le lettere, per i piaceri,
+per una vita epicurea, faceva credere d'una tempra affatto diversa da
+quella di Giulio II. Egli non aveva mai sofferti nè consiglj, nè
+opposizione, onde si cercò di porre il suo successore prima d'eleggerlo
+sotto la tutela di tutti gli altri cardinali, e di vincolare la potenza
+papale coi giuramenti e colle convenzioni. Ma questo tentativo, tante
+volte rinnovato ne' conclavi, era sempre tornato vano; ed il nuovo papa
+mai non ommetteva d'abolire colla sua plenipotenza il giuramento emesso
+quand'era cardinale. Le convenzioni giurate dopo la morte di Giulio II
+dai venticinque cardinali, adunati per eleggere il suo successore, non
+ebbero un più felice risultamento, e l'annalista della Chiesa non riputò
+necessaria cosa il registrarle ne' suoi annali[314].
+
+ [314] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 32. — Parisii de Grassis Diarium
+ curiæ Roman. apud Raynald. Ann. 1513, § 13, p. 134._
+
+Terminati i funerali di Giulio II, i ventiquattro cardinali, che si
+trovavano in Roma si chiusero il 4 di marzo in conclave. Sebbene
+Giovanni de' Medici fosse immediatamente partito da Firenze, trovandosi
+egli affetto da un ascesso, e costretto a viaggiare lentamente in
+lettiga, non giunse a Roma che il giorno 6, e fu l'ultimo ad entrare in
+conclave. Il cardinale Raffaele Riario, nipote di Sisto IV, essendo
+inallora decano del sacro collegio, e nello stesso tempo il più ricco e
+meglio provveduto d'ecclesiastiche dignità, da principio aveva aspirato
+alla tiara. Ma le sue personali qualità e la memoria dello zio non erano
+tali da ottenergli molti suffragj; egli fu bentosto escluso.
+
+L'influenza delle famiglie principesche d'Italia aveva fatti introdurre
+nel sacro collegio alcuni giovani cardinali, i quali, d'ordinario vinti
+dalla deferenza loro verso il capo della propria famiglia, poca parte
+aver potevano nelle decisioni del corpo cui appartenevano. Ma la
+violenza e l'austerità del vecchio Giulio II aveva accresciuto
+grandemente il credito della gioventù; onde per la prima volta si vide
+formarsi nel conclave una fazione di giovani cardinali. Alfonso
+Petrucci, figliuolo del signore di Siena, era uno de' più attivi e
+zelanti di questo partito, e non tardò ad averne una mala ricompensa.
+Giovanni de' Medici, che inallora non contava che trentasette anni, era
+il più giovane di tutti coloro sui quali i giovani cardinali potevano
+decentemente riunire i loro suffragj. Nè tale scelta ripugnava a molti
+de' più attempati cardinali, i quali, in mezzo alle turbolenze ed ai
+pericoli d'Italia, risguardavano come sommamente vantaggioso allo stato
+della Chiesa l'avere per sovrano il capo della repubblica fiorentina, ed
+il far causa comune colla Toscana.
+
+Ma il cardinale Soderini, che meritamente godeva grandissima opinione
+nel sacro collegio opponevasi con tutti i suoi amici all'esaltazione del
+capo della famiglia de' suoi nemici. Perciò i partigiani del Medici si
+adoperarono caldamente per riconciliare queste due famiglie. Offrirono
+al cardinale Soderini, quale prezzo del suo suffragio, di richiamare da
+Ragusi il gonfaloniere Soderini, di accordargli un asilo in Roma, di
+riporlo nel godimento di tutti i suoi beni sequestrati in Firenze, e di
+unire la sua famiglia a quella de' Medici con un matrimonio. Queste
+proposizioni furono accettate e religiosamente eseguite, e l'elezione
+del Medici fu assicurata nel conclave di giovedì sera, 10 marzo. Per
+altro i cardinali non procedettero alla formalità de' suffragj che il
+giorno 11, ed al cardinale Giovanni fu data l'incumbenza dello spoglio
+dello scrutinio che lo dichiarava papa. Egli prese il nome di Leone
+X[315].
+
+ [315] _Parisii Diar. Rom. ap. Rayn. Ann. 1513, § 13, 14, 15, p. 134.
+ — P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 152. — Fr. Guicciardini, t.
+ II, l. XI, p. 32. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 408._
+
+Il Medici non era ancora che diacono, e fu d'uopo ordinarlo prete prima
+di coronarlo come papa; questa cerimonia si eseguì il 15 di marzo; poi
+fu consacrato il 17, e coronato il 19 in san Pietro. Si dovettero
+affrettare queste funzioni a motivo della settimana santa; ma Leone X
+non volle rinunciare ad una più solenne coronazione, la quale richiedeva
+lunghi apparecchi. Ebbe questa luogo l'11 d'aprile a san Giovanni di
+Laterano, la quale chiesa viene considerata come la propria vescovile
+de' papi. Il Medici aveva scelto il giorno anniversario della battaglia
+di Ravenna, nella quale era stato fatto prigioniero dai Francesi, e
+montò in questa cerimonia il cavallo di cui si era valso nella
+battaglia[316].
+
+ [316] _Acta Sinodalia et Par. de Grassis, apud Rayn. 1513, § 20, p.
+ 136. — Jac. Nardi, l. VI, p. 271._
+
+Si potè conoscere in questa coronazione quanto fosse mutato lo spirito
+della corte di Roma. Giulio II serbava tutte le entrate dello stato per
+la guerra, ed aveva ridotti all'estrema economia tutti gli altri rami
+della pubblica amministrazione; aveva proscritti nella sua corte ogni
+lusso ed ogni pompa, ed anche in mezzo alla guerra non aveva lasciato di
+ammassare danaro per l'esecuzione de' più vasti suoi progetti; onde
+lasciò, morendo, trecento mila fiorini in danaro sonante, che il di lui
+successore trovò nel tesoro, ottanta mila fiorini che i cardinali
+spesero o si appropriarono durante l'interregno, oltre le pietre di
+grandissimo valore, colle quali avea arricchita la mitra, detta il
+_triregno_. Per lo contrario Leone X, salendo sul trono, volle
+sorprendere il popolo collo splendore della sua magnificenza, e poca
+cura prendendosi della guerra in cui la Chiesa trovavasi allora
+impegnata, o forse supponendo inesauribili i rinvenuti tesori, consumò
+cento mila fiorini nelle sole feste della sua coronazione. In questa
+cerimonia fece portare il gonfalone della Chiesa dal duca Alfonso
+d'Este, e parve in tal modo presagire la di lui riconciliazione colla
+santa sede[317].
+
+ [317] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272. — Fr. Guicciardini, l. XI, p. 33.
+ — P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 156. — Id. Vita d'Alfonso, p.
+ 95. — Par. de Grassis Diar. apud Raynald. 1513, § 20, p. 136._
+
+Tosto che Leon X si trovò seduto sul trono, rivolse le sue prime cure
+alla propria famiglia, onde arricchirla coi beni della Chiesa. Era morto
+appunto in quest'epoca, il 9 aprile, Cosimo de' Pazzi, arcivescovo di
+Firenze. Leone diede quest'arcivescovado a suo cugino Giulio, allora
+cavaliere di Rodi, e figliuolo naturale del vecchio Giuliano. In
+settembre lo creò cardinale, e poco dopo legato di Bologna. Accordò in
+pari tempo la porpora ad Innocenzo Cibo, figliuolo di sua sorella, a
+Bernardo Bibbiena, suo segretario, ed a Lorenzo Pucci, protonotaro
+apostolico e creatura de' Medici. Non permettendo i canoni di conferire
+le alte dignità ecclesiastiche ai bastardi, Leone accordò una dispensa a
+suo cugino, prima di nominarlo arcivescovo di Firenze; ma quando si
+trattò di farlo cardinale s'appigliò all'espediente di far deporre con
+giuramento al fratello della madre di lui e ad alcuni religiosi, ch'ella
+era stata sposa di Giuliano[318].
+
+ [318] _Jac. Nardi, l. VI, p. 276. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 313._
+
+La notizia dell'elezione di Leon X venne accolta in Firenze con
+trasporti di gioja non solo dai partigiani de' Medici, ma ancora dagli
+antichi repubblicani; o sia che sperassero, che i nuovi progetti che
+formerebbe Leone, come capo della Chiesa, farebbero diversione al piano
+che egli aveva di già formato per ridurre in servitù la sua patria, o
+sia che i vantaggi del commercio ed i favori che potevano sperare dalla
+corte di Roma, facessero loro dimenticare gl'interessi della libertà.
+«Io ben intendo,» disse il genovese Lomellini osservando le feste de'
+Fiorentini, «come voi, non avendo ancora veduto verun vostro cittadino
+diventare papa, possiate rallegrarvi di questa nuova dignità; ma quando
+avrete l'esperienza de' Genovesi, saprete quai tristi effetti producano
+così fatte grandezze nelle città libere[319].»
+
+ [319] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272._
+
+Vero è che inallora Firenze aveva pochi diritti al nome di città libera.
+Appunto nell'epoca in cui il cardinale de' Medici mettevasi in via per
+recarsi al conclave in cui fu eletto, una lista coi nomi di diciotto in
+venti giovani, conosciuti pel loro patriottismo e pel loro amore di
+libertà, cadde di tasca a Pietro Paolo Boscoli, e fu portata al tribunal
+criminale, detto la _magistratura degli otto_. Il tribunale credette di
+ravvisarvi l'indizio d'una cospirazione per assassinare Giuliano e
+Lorenzo; tanto più che il Boscoli era già tenuto di vista per alcune
+imprudenti espressioni. Costui fu posto alla tortura, e così pure
+Agostino Capponi ed altri molti, il più ragguardevole de' quali era
+senza dubbio Niccolò Macchiavelli, stato di già spogliato nel precedente
+novembre dell'impiego di segretario di stato da lui lungo tempo
+occupato[320].
+
+ [320] _Filippo Nerli Comm., l. VI, p. 123. — Vita di Macchiavelli,
+ p. 166._
+
+La violenza de' tormenti inflitti ai prevenuti non istrappò loro di
+bocca veruna confessione di cospirazione, ma molti confessarono d'avere
+sparlato del presente governo, e d'averne desiderato lo scioglimento.
+Tanto bastò per condannare alla morte Boscoli e Capponi, facendo
+eseguire la sentenza all'indomani della partenza del cardinale verso di
+Roma. Gli altri, tra i quali contavansi Niccolò Valori, Giovanni Folchi,
+Guccio Adimari, Niccolò Macchiavelli, Bonciani e Serragli, furono
+relegati in diversi luoghi[321].
+
+ [321] _Jac. Nardi, l. VI, p. 268. — Gio. Cambi, t. XXII, p. 5. —
+ Comm. del Nerli, l. VI, p. 123. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 312._
+
+Questi terribili rigori delle creature de' Medici diedero occasione a
+Leon X di cominciare il suo regno con un atto di clemenza, facendo
+liberare tutti gli accusati, richiamando tutti gli esiliati per titolo
+di congiura, e stendendo questo favore a tutti i Soderini ch'erano stati
+precedentemente rilegati[322]. Nello stesso tempo fece sentire ai
+Fiorentini i benefici effetti della sua protezione nelle relazioni de'
+loro vicini. Alcune dispute di confini nelle vicinanze di Barga erano
+state cagione in luglio ed in agosto del 1513 d'ostilità tra i
+Fiorentini ed i Lucchesi: Leon X si fece mediatore tra le due
+repubbliche; ma con arbitramento del 12 ottobre obbligò la più debole a
+restituire ai Fiorentini Pietra Santa e Mutrone, fortezze che i Lucchesi
+avevano usurpate in tempo della guerra di Pisa; ed a tale condizione
+fece sottoscrivere un'alleanza perpetua fra le due repubbliche[323].
+
+ [322] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272. — Gio. Cambi, t. XXII, p. 8. —
+ Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 313._
+
+ [323] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 314. — Gio. Cambi, p. 27, 31._
+
+Tostocchè si ebbe in Lombardia la notizia della morte di Giulio II,
+Raimondo di Cardone si era avvicinato a Piacenza, poi a Parma, ed aveva
+persuase queste due città a darsi al duca di Milano[324]. Sebbene queste
+fossero state occupate da Giulio II senza verun diritto, Leon X non fu
+appena salito sul trono pontificio, che ne riclamò la restituzione,
+determinato a non volere permettere che in tempo della sua
+amministrazione si smembrassero gli stati della Chiesa, o piuttosto
+pensando già fin d'allora a formare con queste nuove conquiste della
+santa sede uno stato per suo fratello Giuliano, o per suo nipote
+Lorenzo[325]. Finchè non fu che cardinale, erasi mostrato nemico della
+Francia, ed aveva con tutta la sua attività secondata la lega formata da
+Giulio II contro quella corona. Perciò generalmente credevasi di vederlo
+camminare sulle orme del suo predecessore; altronde le negoziazioni
+cominciate, quando ancora non si prevedeva la morte di Giulio, avevano
+avuto qualche risultamento prima che Leone avesse potuto decidersi.
+
+ [324] _P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 99. — Fr. Guicciardini, t. II,
+ l. XI, p. 31._
+
+ [325] _Lett. di Vettori a Macchiavelli, n.º 21, p. 63_, del 12
+ luglio 1513.
+
+Da un canto Ferdinando il Cattolico, il quale era troppo povero per fare
+la guerra a proprie spese, era sempre inclinato a far cessare le
+ostilità ai confini della Spagna, perchè non poteva farvi vivere le sue
+armate a spese de' nemici. Cercava soltanto di lasciare aperta una via
+alla fortuna; onde il 1.º d'aprile sottoscrisse ad Orthes, nel Bearn, la
+tregua d'un anno colla Francia riguardo soltanto ai confini della
+Spagna[326]. Stando al carattere che a Ferdinando attribuisce il
+Macchiavelli, questo re, più astuto che accorto politico, si affidava
+alla propria fortuna, e voleva compromettere i suoi alleati per far loro
+sentire il bisogno che avevano di lui, aspettando intanto consiglio
+dagli avvenimenti. Non pertanto la tregua da lui conchiusa era
+totalmente vantaggiosa alla Francia, la quale trovavasi in libertà di
+ricondurre le sue armate in Italia[327].
+
+ [326] _Lettera familiare 17 di Macchiavelli a Francesco Vettori del
+ mese di aprile del 1513. Opere, t. VIII, p. 47._
+
+ [327] I motivi di questa tregua vengono discussi acutamente tra il
+ Macchiavelli ed il Vettori, _t. VIII, p. 41 e segu. — Fr.
+ Guicciardini, l. XI, p. 33. — P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p.
+ 161. — Jo. Marianæ Hist. Hisp., l. XXX, c. 18, p. 329._
+
+D'altra parte venne sottoscritto un trattato d'alleanza tra la Francia e
+la repubblica di Venezia a Blois, il 24 marzo del 1513, da Andrea
+Gritti, che di prigioniero era diventato ambasciatore. La negoziazione
+tra queste due potenze risguardava le rispettive loro pretese sopra
+province che più non erano possedute dalle parti contraenti, e che
+trattavasi di togliere di mano ai loro nemici. I Veneziani, in
+conformità de' primi articoli convenuti e del loro antico trattato colla
+Francia, domandavano la Ghiara d'Adda e Cremona. I Francesi avrebbero
+voluto ritenere queste province; ma all'ultimo acconsentirono a
+prometterne la restituzione, però sotto la segreta condizione di
+contraccambiarle poscia con Mantova, il di cui marchese fu dalla Francia
+sagrificato alle convenienze del senato[328]. I Veneziani obbligavansi
+ad entrare in campagna circa nella metà di maggio con ottocento uomini
+d'armi, mille cinquecento cavaleggieri, e dieci mila fanti, mentre che
+Lodovico XII invaderebbe nello stesso tempo la Lombardia con una potente
+armata[329].
+
+ [328] _Lettera del Vettori a Macchiavelli del 21 aprile 1513, t.
+ VIII, p. 42._
+
+ [329] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 36. Fr. Belcarii, l. XIV,
+ p. 409. — Paolo Paruta della Stor. Venez., l. I, p. 19. — P. Jovii
+ Hist., l. XI, p. 160._ — Dopo la lacuna che lasciano i sei libri
+ perduti nel sacco di Roma, l'undecimo di Giovio comincia col
+ pontificato di Leon X.
+
+A tale oggetto Lodovico XII fece adunare a Susa, sotto il comando di
+Lodovico de la Tremouille, mille dugento uomini d'armi, ottocento
+cavaleggieri, ottomila landsknecht, che aveva condotti Roberto de la
+Marck, signore di Sedan, ed i suoi due figliuoli, Fleuranges e Jametz,
+ed otto mila avventurieri francesi. Il re non volle dare il comando di
+quest'armata al vecchio maresciallo Trivulzio, cui però diede ordine
+d'accompagnarla, per timore che la di lui manifesta parzialità pei
+Guelfi non ispaventasse i Ghibellini e li riducesse ad una più ostinata
+difesa[330]. In pari tempo Bartolommeo d'Alviano era giunto a Venezia
+dopo essere stato posto in libertà dal re, il quale l'aveva sempre
+tenuto prigioniere dopo la battaglia della Ghiara d'Adda. Il senato gli
+diede il comando dell'armata che si adunava a San Bonifacio nello stato
+di Verona. Per ultimo una flotta francese presentavasi a Genova, ove gli
+Adorni ed i Fieschi si apparecchiavano ad assecondarla. Mentre che così
+imponenti forze si accostavano contemporaneamente da tre diversi lati,
+il vicerè don Raimondo di Cardone sembrava risoluto di non volersi loro
+opporre: erasi ritirato sulla Trebbia, chiamandovi i pochi soldati che
+guardavano Tortona ed Alessandria: avea apertamente manifestata la sua
+intenzione di ricondurre la sua armata nel regno di Napoli; e, datone
+avviso allo stesso maresciallo Trivulzio, si era infatti di già posto in
+marcia; ma, avendo tra Piacenza e Firenzuola ricevute nuove lettere da
+Roma, che per quanto pare lo rassicuravano intorno alle disposizioni del
+papa, egli ritornò nella sua prima posizione[331].
+
+ [330] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 36. — Mém. de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 116-119. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 4 e 15. — Hist. de la
+ Ligue de Cambray, vol. II, l. IV, p. 297._ — Questa spedizione non
+ essendo riuscita, gli storici francesi diminuiscono le forze della
+ loro armata.
+
+ [331] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 37. — P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 161._
+
+I soli Svizzeri attaccavano il loro amor proprio nazionale alla difesa
+della Lombardia. Avevano chiesti al papa i soccorsi promessi dal suo
+predecessore; ma Leon X non voleva ancora apertamente prendere parte
+nella guerra, e mandò al cardinale di Sion quarantadue mila fiorini,
+onde li desse agli Svizzeri come pagamento di un debito anteriore, e non
+come un sussidio. Non perciò gli Svizzeri si astennero dallo scendere in
+gran numero dalle loro montagne; si avanzarono fino a Tortona, ove
+furono raggiunti dal duca di Milano, ed invitarono anche il Cardone ad
+unirsi a loro coll'armata spagnuola. Avendo quel generale ricusato di
+farlo, lo Sforza si ritirò coll'armata Svizzera a Novara, mentre che il
+Trivulzio aveva occupate Alessandria ed Asti: nulla più si opponeva
+all'armata francese che poteva liberamente portarsi sopra Milano, ed
+infatti lo Sforza permise ai Milanesi di capitolare colla Francia.
+Sacramoro Visconti, ch'egli aveva lasciato in Milano con cent'uomini
+d'armi, fece spiegare sulle mura le bandiere della Francia, ed
+acconsentì che fosse vittovagliato il castello sempre occupato dai
+Francesi[332].
+
+ [332] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 38. — Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 410. — Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 120. — P. Jovii Hist.,
+ l. XI, p. 163._
+
+L'entusiasmo scoppiato pochi mesi prima alla venuta dello Sforza, erasi
+di già compiutamente spento. L'incapacità e la miseria del duca, e le
+vessazioni degli Svizzeri avevano bentosto fatto comprendere ai popoli
+quanto avessero a torto nudrite troppo lusinghiere speranze: onde le
+città s'affrettavano d'alzare spontaneamente lo stendardo dell'armata
+creduta più forte. Per mettere Parma e Piacenza al coperto
+dell'invasione francese, il Cardone le restituì agli ufficiali del papa.
+L'Alviano occupò Valeggio, Peschiera e Cremona, ed incaricò Renzo di
+Ceri di entrare in Brescia, mentre Soncino e Lodi spiegavano le insegne
+francesi; onde l'armata veneziana fu tosto in comunicazione colla
+francese. Pure i progressi dell'Alviano non erano in Venezia veduti
+senza inquietudine: si osservava che egli s'andava troppo allontanando
+dalle province che più importava di difendere, tanto più che la
+guarnigione tedesca di Verona aveva ricevuto alcuni rinforzi, ed
+ottenuti diversi vantaggi alle spalle dell'armata veneziana[333].
+
+ [333] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 40. — P. Paruta Stor. Venez., l.
+ I, p. 26._
+
+I Francesi, che così rapidamente andavano occupando le province perdute
+nel precedente anno, non avevano per anco combattuto in verun luogo,
+fuorchè nelle montagne di Genova. Dopo essersi seduto sul trono ducale,
+Giano Fregoso aveva stretto con ardore l'assedio della Lanterna, nuova
+fortezza, che nello stesso tempo signoreggiava il porto e la città di
+Genova, e che i Francesi avevano sempre conservata. Un vascello, uscito
+dai porti di Normandia, senza avere preso lingua in verun luogo, era
+giunto in gennajo fino sotto la fortezza per vittovagliarla, e
+cominciava a scaricare le munizioni che teneva a bordo, quando Emmanuele
+Caballo, marinajo rinomato per la sua intrepidezza, domandò al doge una
+galera, sulla quale fece montare i più risoluti volontarj; indi non si
+curando delle palle di cannone che i Francesi facevano piovere sopra di
+lui, andò, tostocchè fu a vista della Lanterna, a porsi tra il vascello
+normanno e la fortezza; venne all'abordaggio della nave nemica, la
+prese, e la condusse in trionfo nel porto[334].
+
+ [334] _Uberti Folietæ Genuens. Hist., l. XII, p. 710. — P. Bizarri
+ Sen. Pop. q. Genuens. Hist., l. XVIII, p. 433._
+
+Ma quando in primavera le truppe di La Tremouille e di Trivulzio
+cominciarono a dilatarsi nel Piemonte, una flotta francese presentossi
+in faccia a Genova, mentre i fratelli Antoniotto e Girolamo Adorno,
+aperti partigiani de' Francesi, si avvicinavano alla città con quattro
+mila fanti. Il doge, per non trovarsi esposto nello stesso tempo
+agl'interni ed agli esterni nemici, fece uccidere, mentre usciva di
+senato, Girolamo Fieschi, il quale aveva di fresco co' suoi discorsi
+dato a conoscere il suo attaccamento per la Francia. Questo assassinio,
+che il doge aveva risguardato come un colpo da grande politico, fu
+invece quello che lo perdette: il senato ed il popolo, risguardandolo
+oramai con orrore, ricusarono di più difenderlo, ed i suoi soldati
+furono nelle montagne battuti dagli Adorni. Suo fratello Zaccaria cadde
+nelle mani de' Fieschi, che lo uccisero per vendicare il loro parente;
+il signore di Prejan, che aveva il comando della flotta francese, non
+trovò verun ostacolo per entrare in porto; Giano Fregoso ritirossi colla
+sua flotta genovese alla Spezia, ed Antoniotto Adorno, riconosciuto da
+Lodovico XII come suo luogotenente, fu nello stesso tempo proclamato
+doge dal senato e dal popolo[335].
+
+ [335] _Uberti Folietæ, l. XII, p. 712. — P. Bizarri, l. XVIII, p.
+ 435. — P. Jovii Hist., l. XI, p. 162._
+
+Genova si era data ai Francesi; l'armata veneziana occupava la metà
+dello stato milanese; La Tremouille e Trivulzio colle truppe francesi
+occupavano l'altra, ed in tutto il ducato Massimiliano Sforza altro più
+non aveva che Como e Novara. In quest'ultima città si era il duca unito
+all'armata svizzera; ma tutto il mondo, vedendolo colà chiuso,
+rammentava che i medesimi La Tremouille e Trivulzio avevano assediato in
+Novara il padre di quel duca Sforza, che vi si difendeva adesso; ch'era
+egualmente in mano degli Svizzeri, che l'avevano venduto ai Francesi, e
+che molti di que' capitani e soldati, che circondavano il figlio,
+avevano contribuito a tradire il padre. Queste vicine memorie
+stringevano il cuore di spavento a Massimiliano, ed accrescevano fiducia
+a La Tremouille; onde scriveva a Lodovico XII, che in breve farebbe
+prigioniere il figlio nello stesso luogo in cui aveva fatto prigioniere
+il padre[336].
+
+ [336] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. — Jo. Marianæ Hist. Hisp., l.
+ XXX, c. 20, p. 331._
+
+Questa speranza aveva persuaso La Tremouille ad assediare Novara, invece
+d'attenersi al consiglio d'Andrea Gritti, che avrebbe voluto che i
+Veneziani uniti ai Francesi cacciassero, prima di null'altro
+intraprendere, gli Spagnuoli di Lombardia, perciocchè inallora restando
+gli Svizzeri senza cavalleria, senza artiglieria, senza equipaggi da
+guerra, non potrebbero tenere lungamente la campagna[337].
+
+ [337] _Paruta Ist. Venez., l. I, p. 35._
+
+Si cominciò l'assedio di Novara, ed il signore de la Fajette, che
+comandava l'artiglieria, piantò in pieno giorno le batterie contro le
+mura, ed in quattro ore vi aprì una breccia capace di ricevere
+cinquant'uomini di fronte; ma per scendere dalla breccia in città,
+eranvi quindici piedi d'altezza. Intanto il generale svizzero fece dire
+ai Francesi che non consumassero inutilmente la loro polvere, e che, se
+pensavano di dare l'assalto, attaccassero pure la porta, poichè egli la
+lascerebbe aperta. Infatti gli Svizzeri si accontentarono di fare
+stendere alcuni lenzuoli a guisa di tende sì dietro la porta che dietro
+la breccia, onde i nemici non vedessero le evoluzioni de' loro soldati,
+e ricusarono di acconsentire alle inchieste di Silvio Savelli, di
+Giovanni Gonzaga, d'Alessandro Bentivoglio e di Camillo Montani,
+principali capitani dell'armata dello Sforza, i quali volevano scavare
+una fossa dietro la breccia e dietro la porta, oppure fiancheggiare le
+mura con terrapieni[338].
+
+ [338] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. — P. Giovio Ist., l. XI, p.
+ 165. — Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 126._
+
+Massimiliano aveva presso di sè in Novara gli Svizzeri d'Uri, Schwitz ed
+Underwald, i quali, sotto gli ordini de' loro landamani, erano scesi
+prima degli altri in Italia senza ricevere nè soldo, nè ingaggio. Si
+avvicinava un secondo corpo composto delle milizie di Glaritz, Zug,
+Lucerna e Sciaffusa; ed un altro di circa cinque mila uomini, colle
+milizie di Berna e di Zurigo, si avanzava sotto gli ordini del capitano
+Alt-Sax dalla banda de' Grigioni alla volta di Chiavenna[339].
+
+ [339] _P. Jovii Hist., l. XI, p. 163._
+
+I Francesi, apparecchiandosi a dare l'assalto, avevano di già fatto
+stare tre giorni e tre notti i loro Landsknecht nella trincea, la quale
+era finalmente abbastanza profonda per metterli al coperto
+dell'artiglieria della città, quando furono avvisati dai loro
+cavaleggieri che avvicinavasi il secondo corpo dell'armata svizzera, e
+che desso cercherebbe d'entrare in Novara lo stesso giorno. Roberto
+della Marck consigliava che si andasse ad attaccarlo in aperta campagna,
+prima che giugnesse il terzo corpo, che non aveva per anco potuto
+passare il Ticino; ma il Trivulzio giudicò più prudente consiglio
+d'opporre la lentezza all'impeto degli Svizzeri. Bastava, egli diceva,
+onde fossero forzati in breve a capitolare, d'intercettare i loro
+convoglj, d'inquietarli colla cavalleria, di far loro soffrire la fame,
+e di non venire a battaglia. Persuase a La Tremouille di portare il
+campo francese due miglia addietro, alla Riotta, presso al fiume Mora,
+in mezzo a' suoi proprj poderi, ed in un paese che egli conosceva
+minutissimamente[340].
+
+ [340] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 165._
+
+I Francesi si allontanarono da Novara il 5 di giugno, alla volta del Po,
+come se avessero voluto andare a Milano per la strada di Abbiategrasso.
+Lodovico il Moro aveva derivato dall'Agogna un canale, chiamato la Mora,
+che irrigava quella pianura in cui tutti si trovavano i vasti poderi del
+Trivulzio; un piccolo bosco stendevasi lungo il canale da Novara fino
+presso Trecase. I generali francesi si accamparono da principio alla
+Riotta intorno ad un'abbazìa alquanto elevata; ma i Landsknecht
+trovavansi su questo piccolo rialto esposti all'artiglieria della città,
+ed una palla, entrata per la finestra, attraversò la camera stessa in
+cui si adunava il consiglio di guerra. Perciò i generali scelsero
+un'altra posizione intorno a Trecase. Il Trivulzio, per salvare questa
+sua terra, aveva ottenuto che non vi entrassero le truppe. Il signore di
+Sedan aveva inventata una specie di fortificazione portatile, che suo
+figlio chiama: «un parco, fatto a guisa di scala, il quale era
+maravigliosamente buono; dentro il parco stavano cinquecento archibugj a
+miccia, e se si fosse potuto porre in assetto, forse la bisogna non
+sarebbe andata come andò;» ma i Francesi in piena sicurezza non
+pensarono a fortificarsi in quella prima notte[341].
+
+ [341] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 119, 129, 130. — Mém. de
+ messire Martin du Bellay seigneur de Langey, t. XVII, l. I, p. 17,
+ 18. — Mém. de Louis de la Tremouille, l. XIV, ch. XIV, p. 183, 190._
+ Ma l'ultimo, che è lo stesso generale vinto, facendo la propria
+ apologia, ha spesse volte avvertitamente confuse le date e gli
+ avvenimenti. Le accuse de' Francesi contro il Trivulzio sembrano
+ affatto prive di fondamento. Il recente biografo del Trivulzio, cav.
+ Carlo Rosmini, dissimulò tali accuse invece di confutarle, come pare
+ che avrebbe potute fare, _l. XI, p. 467_.
+
+Intanto il secondo corpo degli Svizzeri, condotto dal capitano Jacob
+Mottino d'Altorfio, e da Graf, borgomastro di Zurigo, entrò in Novara,
+il 5 di giugno, senza avere trovata opposizione. Questi due capi,
+informati della ritirata di La Tremouille, e sapendo che nello stesso
+tempo valicava le Alpi il signore d'Aubignì con un corpo di cavalleria,
+stimarono non doversi dar tempo ai Francesi d'allontanarsi, o di trarre
+in lungo la guerra. Rappresentarono ai loro compagni d'armi, che il
+nemico riposava in seno ad una temeraria sicurezza, e non sospettava
+ch'essi osassero d'attaccarlo prima che giugnesse il capitano Alt-Sax
+col terzo corpo; che tutta volta la gloria loro sarebbe più splendida,
+se ottenevano la vittoria prima dell'arrivo de' loro compatriotti. Tutti
+i capitani svizzeri, vinti dalle persuasioni di coloro ch'erano venuti
+di fresco, ordinarono ai loro soldati di mangiare e di riposarsi qualche
+tempo, e prima che facesse giorno, il 6 giugno del 1513, marciarono
+verso Riotta e Trecase[342].
+
+ [342] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 167. — P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 37._
+
+Gli Svizzeri, nascosti dalle tenebre della notte e dal bosco che
+stendevasi tra Novara ed il campo francese, s'avanzarono, contro il loro
+costume, tacitamente, divisi in tre colonne, e giunsero presso il campo
+nemico senz'essere scoperti: allora si diressero impetuosamente verso
+l'artiglieria, senza lasciarsi sgominare da una vigorosa carica fatta da
+Roberto della Marck alla testa di trecento uomini d'armi, e senza
+ributtarsi nel vedere caduti molti loro capitani e perfino intere file
+di soldati sotto il fuoco dell'artiglieria nemica. Avanzando sempre
+intrepidi in mezzo a tanta strage, s'impadronirono delle artiglierie, e
+le volsero contro i nemici da loro posti in fuga. La fanteria tedesca,
+comandata da Fleuranges e Jametz, figliuoli di Roberto della Marck, era
+il principale oggetto dell'odio e della gelosia degli Svizzeri, perchè
+essa aveva preso il loro luogo nelle armate francesi: questa, essendo
+attaccata con maggior furore, e coraggiosamente difendendosi, fece agli
+Svizzeri grandissimo danno; ma furono altresì uccisi sul campo di
+battaglia più della metà dei Landsknecht. La cavalleria francese,
+raffrenata dai fossi, o imbarazzata in luoghi pantanosi, non agiva che
+pochissimo contro gli Svizzeri; l'artiglieria era di già conquistata, e
+adoperata contro i Landsknecht, de' quali i pochi superstiti, perduta
+ogni speranza di salute, dovettero arrendersi alzando le loro lance.
+Fleuranges e Jametz, gravemente feriti fin dal principio della
+battaglia, erano ambidue caduti in mano ai nemici. Il loro padre con una
+furiosa carica de' suoi uomini d'armi sgominò il battaglione che li
+calpestava, fece rialzare i suoi figliuoli, il primo de' quali non aveva
+meno di quarantasei ferite, e li fece portare sul collo de' cavalli de'
+suoi soldati[343].
+
+ [343] _Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 131, 136. — Fr. Guicciardini,
+ t. II, l. XI, p. 44. — P. Jovii, l. XI, p. 169. — P. Paruta, l. I,
+ p. 39._
+
+Gli uomini d'armi francesi, che fino a quest'epoca erano stati
+risguardati come la più valorosa soldatesca d'Europa, non avevano
+sofferta altra così vergognosa sconfitta come questa nella battaglia di
+Novara. La sorpresa, la perdita dell'artiglieria, la notizia divulgatasi
+nel campo che una delle tre colonne svizzere era penetrata per di dietro
+nel campo e che stava saccheggiando gli equipaggi, riempirono di terror
+panico que' cavalieri fin allora così valorosi; non si vergognarono di
+gettare le armi per non essere impediti nella fuga, e si disse che un
+solo non aveva conservata la sua lancia dopo passata la Sesia. Se
+Massimiliano Sforza avesse soltanto avuti dugento uomini d'armi per
+inseguirli, avrebbe in quel giorno distrutta l'armata francese: ma gli
+Svizzeri colla sola loro fanteria non potevano nè meno tentarlo.
+Altronde si accerta, che, arrolandosi sotto le bandiere, giuravano di
+non far grazia a colui che trovavano armato sul campo di battaglia e di
+non seguire colui che si ritirava. L'azione non aveva durato che un'ora
+e mezzo; e gli Svizzeri, dopo essersi tenuti alcune ore in buona
+ordinanza, onde assicurarsi il possedimento del campo di battaglia,
+condussero in trionfo in Novara ventidue pezzi d'artiglieria coi loro
+cavalli d'attiraglio e tutti gli equipaggi. I Francesi perdettero circa
+dieci mila uomini, la metà de' quali soltanto fu uccisa sul campo di
+battaglia, e furono tutti Landsknecht. L'altra metà fu uccisa dai
+contadini, e furono i fanti guasconi, che nella loro fuga, oppressi
+dalla fatica e dalla fame, e disarmati, e sdrajati ne' campi o presso le
+siepi, venivano trucidati senza difendersi[344].
+
+ [344] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. — P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 171. — Epist. Leonis X ad Max. Sfortiam, apud Rayn. 1513, § 29, p.
+ 138. — P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 163. — Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 413. — P. Paruta, l. I, p. 41._
+
+I Francesi non osarono fermarsi in Piemonte, e ripassarono
+immediatamente le montagne, malgrado le istanze d'Andrea Gritti, il
+quale loro rappresentava, che quest'atto di viltà, assai più funesto che
+la sconfitta, sarebbe cagione della ruina di tutti i loro amici in
+Italia. Infatti tutte le città, che avevano spiegate le insegne
+francesi, si affrettarono di mandare i loro atti di sommissione a
+Massimiliano Sforza, redimendosi dal commesso errore con somme di
+danaro, che furono distribuite tra gli Svizzeri. Don Raimondo di
+Cardone, che aveva ricusato di partecipare ai pericoli della guerra, si
+affrettò di raccogliere i frutti della vittoria. Staccò tre mila fanti
+spagnuoli sotto gli ordini del marchese di Pescara per iscacciare, di
+concerto con Ottaviano Fregoso, i Francesi e gli Adorni da Genova. Ma di
+già la flotta francese, comandata da Prejean, aveva lasciata Genova; e
+la flotta genovese, che poche settimane prima erasi ritirata nel golfo
+della Spezia, si presentò nuovamente in faccia alla città. Gli Adorni
+non vollero attirare sulla loro patria le calamità d'un assedio;
+volontariamente rinunciarono alla loro autorità, ed abbandonarono la
+città, seco portando i ringraziamenti del senato ed i voti del popolo;
+mentre che Ottaviano Fregoso, ch'era assai più stimato dai suoi
+compatriotti che non Giano Fregoso, cui egli veniva a rimpiazzare alla
+testa dello stesso partito, fu eletto doge il 17 di giugno, e fece dai
+Genovesi pagare ottanta mila fiorini al marchese di Pescara per le spese
+della sua spedizione[345].
+
+ [345] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ p. 173. — Ejusd. Vita Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 285. —
+ Uberti Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 713. — P. Bizarri, l. XVIII,
+ p. 436._
+
+Sacramoro Visconti, il quale aveva preso possesso di Milano a nome del
+re di Francia, era uscito da quella città con settecento uomini d'armi
+per raggiugnere il campo francese, ed era arrivato alle rive del Ticino,
+quando udì il cannone della battaglia di Novara. Non tardò ad avere
+avviso della sconfitta de' Francesi; onde, allontanandosi rapidamente,
+andò a raggiugnere a Cremona Bartolomeo d'Alviano e l'armata veneziana.
+Questi, che trovavasi a fronte degli Spagnuoli, udendo che il vicerè
+aveva passato il Po il 13 giugno, non volle aspettare che le due armate
+si riunissero contro di lui, e ritirossi subito sopra Verona colla
+rapidità usata in tutte le sue operazioni; tentò, passando,
+d'impadronirsi di quella città, e nello stesso giorno piantò le
+batterie, aprì una breccia e diede l'assalto; ma non avendo avuto felice
+riuscita, ritirò i suoi cannoni, continuò la sua marcia, e si accampò a
+Tomba nel territorio di Vicenza[346].
+
+ [346] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 46. — P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 172. — P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 44._
+
+Intanto Raimondo di Cardone si avanzava senza incontrare opposizione
+nelle province dall'Alviano abbandonate, e le trattava colla ferocia e
+coll'avarizia proprie degli Spagnuoli, saccheggiando Cremona, levando
+enormi contribuzioni sopra Brescia, Bergamo ed altre città, e guastando
+le borgate ed i villaggi. L'Alviano, che sentiva l'impossibilità di
+tenere la campagna contro tanti nemici riuniti, si chiuse in Padova, e
+nello stesso tempo Gian Paolo Baglioni in Treviso, e Renzo di Ceri in
+Crema; tranne queste tre città, tutto il rimanente della terra ferma
+veneziana fu abbandonato al dilapidamento de' nemici[347].
+
+ [347] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 47. — P. Jovii Hist., l.
+ X, p. 173. — P. Paruta, l. I, p. 45 e 52._
+
+Gli Svizzeri, che non avevano verun motivo di nimicizia contro i
+Veneziani, non si curavano di attaccarli, limitandosi a stabilirsi nel
+ducato di Milano, e levandovi contribuzioni grandissime; mentre che i
+generali spagnuoli, facendo la guerra, quasi altr'oggetto non si
+proponevano che quello di mantenere co' saccheggi i loro soldati. Tra
+Ferdinando ed i Veneziani non sussistevano nè motivi di nimicizia, nè
+dichiarazione di guerra; anzi il re di Spagna aveva recentemente offerta
+la sua mediazione per riconciliare la repubblica coll'imperatore. Leon X
+aveva ancor esso offerta la sua mediazione accompagnata dalle più
+affettuose espressioni; ma nè l'uno, nè l'altro aveva ottenuto
+l'intento, perchè Massimiliano non aveva voluto rinunciare a veruna
+pretesa, e il senato veneto area sempre ricusato con eroica costanza
+d'entrare in negoziazione, se l'imperatore non restituiva prima Verona e
+Vicenza. Ma per lo meno queste amichevoli offerte non dovevano far
+presumere vicine ostilità; perciò quando Raimondo di Cardone fece
+avanzare la sua armata per unirla a quella dell'imperatore, e fare la
+guerra in suo proprio nome, rendette visibile con tale condotta la
+barbara indifferenza d'un condottiere, che ad altro non pensa che ad
+arricchire i suoi soldati, senza prendersi pensiero se ciò accada con
+danno de' nemici o degli amici. Ancora più amara riuscì ai Veneziani la
+condotta di Leon X, il quale scelse quest'istante di contraria fortuna
+per mandare i suoi uomini d'armi all'armata spagnuola, sotto gli ordini
+di Troilo Savelli e di Muzio Colonna, bruttamente dimenticandosi che nel
+lungo corso delle sue sciagure non aveva mai cessato d'essere beneficato
+dalla repubblica, e di averle promesso riconoscenza[348].
+
+ [348] _P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 49. — Fr. Guicciardini, l. XI,
+ p. 49. — P. Jovii de Vita Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 286._
+
+Raimondo di Cardone andò ad unirsi all'armata imperiale a san Martino
+presso Verona; e perchè non poteva attaccare i Veneziani che dicendosi
+ausiliario di Massimiliano, si assoggettò in gran parte all'autorità del
+cardinale di Gurck, il quale risiedeva in Verona, ed era il solo
+luogotenente dell'imperatore in Italia. Questi annunciava sempre
+vastissimi progetti, pei quali chiedeva frequenti sussidj a' suoi
+alleati, e dissipando il danaro più sollecitamente che non l'aveva
+ottenuto, trovavasi poi sempre inabilitato a mandare ad effetto ciò che
+meditava. Le sue truppe mai non erano pagate; nè lo erano meglio quelle
+di Ferdinando; onde le due armate dovevano vivere a carico delle
+sventurate province veneziane, dove avevano portata la guerra. Il
+marchese di Pescara aveva il comando della fanteria spagnuola, che
+ammontava a quattro mila cinquecento uomini all'incirca; Jacopo Landau,
+Giorgio di Frundsberg e Giorgio di Lichtenstein erano i capi de' pedoni
+tedeschi, che erano tre mila cinquecento. La cavalleria, sotto gli
+ordini di don Pedro de Castro, era composta di circa novecento
+cavalieri, in gran parte truppa leggiere; e l'artiglieria consisteva in
+dodici falconetti di bronzo. Tale era la forza di quest'armata, più
+formidabile pel valore de' veterani ond'era principalmente composta e
+per la virtù de' suoi capitani, che per il numero de' soldati[349].
+
+ [349] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 193. — Fr. Guicciardini, l. XI, p.
+ 51. — P. Paruta, l. I, p. 55. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 417. —
+ Herren Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen, Buch I, f. 17._ Ediz.
+ in foglio. Francoforte, 1568.
+
+Il cardinale di Gurck volle che Cardone attaccasse Padova. Questa città,
+risguardata dai Veneziani come l'ultimo loro baluardo, era ancora la
+conquista che più d'ogni altra stava a cuore a Massimiliano; ma egli
+l'aveva invano tentata con una poderosa armata, e ciò che non aveva
+potuto ottenere con quasi cento mila uomini, non doveva meglio riuscire
+ai suoi luogotenenti con otto in nove mila. L'assedio cominciò il 28 di
+luglio. L'Alviano, per difendere Padova, aveva sotto di lui una numerosa
+armata; un figlio del doge e molti gentiluomini veneziani vi si erano
+con lui chiusi, e la città era una delle più forti che allora contasse
+l'Italia. Il Cardone, esposto in ogni lato al fuoco delle di lui
+batterie non poteva adunare quanti guastatori bastavano per iscavare le
+trincee e porsi al coperto; e le malattie che sogliono regnare nelle
+campagne umide e pantanose cominciavano a incrudelire nella sua armata;
+onde il 16 agosto si vide costretto a levare l'assedio ed a ritirarsi a
+Vicenza. Ma questo svantaggio raddoppiò la crudeltà de' soldati, i quali
+si dispersero in quelle già così ricche campagne, e vi distrussero tutto
+quanto ancora restava dell'antica loro opulenza[350].
+
+ [350] _P. Paruta, l. I, p. 57._
+
+Dopo avere alcun tempo continuati questi guasti, il vicerè volle poter
+darsi il vanto d'avere diretta la sua artiglieria contro i palazzi di
+Venezia. Condusse la sua armata fino alle rive della Laguna, vi bruciò
+Mestre, Marghera e Fusina, e montò in batteria sulla riva alcuni pezzi
+di cannone, le di cui palle percossero le mura del convento di san
+Secondo. Questa bravata del generale spagnuolo cagionò ai Veneziani un
+profondo dolore. Essi vedevano di giorno il fumo, di notte le fiamme de'
+loro palazzi e de' loro villaggi, che gli Spagnuoli, i Tedeschi ed anche
+i soldati del papa bruciavano con barbaro accanimento. Chiesero vendetta
+all'impetuoso Bartolomeo d'Alviano, che a stento aveva acconsentito di
+chiudersi entro le mura d'una città, e che vedendo i suoi soldati
+animati dalla stessa sua collera, dal sentimento della loro forza e
+dalla confidenza ne' loro capitani, si credette sicuro d'ottenerla[351].
+
+ [351] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 198. — P. Paruta, l. I, p. 60. —
+ Fr. Guicciardini, l. XI, p. 53._
+
+Gli Spagnuoli si erano troppo avanzati, eransi lasciati alle spalle la
+Brenta ed il Bacchiglione coi loro infiniti canali, e due città, ognuna
+delle quali conteneva un'armata. I contadini, scacciati dalle loro case,
+spogliati de' loro averi, spesso maltrattati anche nella persona,
+mostravansi apparecchiati a sagrificare le loro vite in servigio della
+repubblica contro così feroci nemici. L'Alviano li chiamò a sè; fece
+loro occupare le rive dei fiumi, le gole delle montagne, mettere ovunque
+le loro vittovaglie in luoghi sicuri, e fortificare coi loro lavori i
+varj trinceramenti che faceva occupare alla sua armata. Il Cardone, per
+tirarsi dalla pericolosa situazione in cui si era posto, aveva presa la
+strada tra Padova e Treviso. Giunto a Cittadella, poco lontano dalla
+Brenta, aveva attaccato questo castello, ed era stato respinto. Ebbe la
+stessa sorte, quando tentò poco al di sotto di passare la Brenta[352].
+
+ [352] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 196. — Ejusd. Vita Ferd. Davali
+ Piscarii, l. I, p. 288. — P. Paruta, l. I, p. 64. — Fr.
+ Guicciardini, l. XI, p. 54._
+
+Finalmente la sua cavalleria leggiere, rinnovando gli attacchi nello
+stesso luogo, mentre che il Pescara guardava il fiume tre miglia al di
+sopra, riuscì ad ingannare la vigilanza dell'Alviano. Gli Spagnuoli
+erano omai giunti sull'opposta riva della Brenta, ma non erano perciò
+fuori di pericolo. L'Alviano si trovò bentosto sulla loro strada per
+precluder loro la ritirata sopra Vicenza. Fece occupare Montecchio,
+lungo la via della Germania, da Gian Paolo Baglioni, che giugneva allora
+da Treviso. Collocò dell'artiglieria in tutte le vantaggiose posizioni,
+e col rimanente dell'armata andò ad occupare ad Olmo un piccolo rialto
+che pareva fortificato dalla natura, e che trovavasi due sole miglia
+lontano da Vicenza a cavaliere della strada di Verona[353].
+
+ [353] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. — P. Paruta, l. I, p. 68. —
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 197. — Ejusd. Vita Ferdin.
+ Davali Piscarii, l. I, p. 289._
+
+Erano gli Spagnuoli circondati da ogni banda; passarono la notte un
+mezzo miglio lontani dai Veneziani alla portata della loro artiglieria,
+e furono costretti di spegnere tutti i loro fuochi, perchè non
+servissero di punto di mira ai nemici. Attaccare la posizione
+dell'Alviano all'Olmo era un'intrapresa affatto disperata; essi vi
+rinunciarono dopo averne conosciuti i pericoli; e la mattina del 7
+d'ottobre volsero le spalle ai nemici, per prendere a traverso alle
+montagne la strada di Bassano e di Trento. Di già avevano bruciata una
+parte dei loro equipaggi, ed erano apparecchiati a perdere il rimanente,
+e tutti i loro cavalli, riputandosi abbastanza felici, se potevano
+giugnere colle loro armi in Germania. Siccome erano partiti senza
+battere il tamburo e senza suonare le trombe, e che una densa nebbia li
+copriva, l'Alviano tardò alquanto ad avvedersene: ma quando lo seppe, li
+fece inseguire da Bernardo Antoniola, figliuolo di sua sorella, con un
+corpo di cavalleria leggiere e due piccoli cannoni. Questi sgominò i
+Tedeschi, che presero tutti la fuga, e non venne trattenuto che dalla
+fanteria spagnuola colla quale il Pescara gli fece testa. Gli Stradioti,
+sparsi in sui fianchi dell'armata, l'andavano stancheggiando nella sua
+marcia; i contadini a migliaja scendevano dalle montagne, e senza
+esporsi a verun rischio, ferivano i soldati coi loro archibugj: i carri
+dell'equipaggio cominciavano ad intralciarsi ed a cagionare disordine
+nella fanteria; anguste erano le strade, chiuse da fossi da tutti due i
+lati, e la truppa che ritiravasi non aveva ancora fatte due miglia a
+passo veloce, sebbene in buon ordine, che vide oltremodo cresciuto il
+suo pericolo[354].
+
+ [354] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. — P. Paruta, l. I, p. 75. —
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 198. — Ejusd. Vita Ferdin.
+ Davali Piscarii, l. I, p. 290._
+
+L'Alviano aveva determinato di non dare battaglia, ma soltanto
+d'accrescere la confusione dell'armata nemica tenendola tribolata, di
+spingerla tra le montagne, in luoghi sterili, ove le mancassero
+assolutamente le vittovaglie, e sforzarla in tal modo a capitolare. Ma
+Andrea Loredano, provveditore veneziano, che lo accompagnava, si fece a
+dire, ch'era finalmente giunto l'istante di vendicare tutte le atrocità
+commesse dagli Spagnuoli nel Padovano, che una vigorosa carica poteva
+tutta distruggere l'armata nemica, poichè il confine tedesco non era
+tanto lontano, che colla pazienza e colla sobrietà spagnuola questa
+stessa armata non potesse arrivarvi anche senza viveri. L'impetuoso
+Alviano lasciavasi facilmente persuadere, quando trattavasi di
+combattere. Distribuì con molta intelligenza le sue truppe, e le
+condusse contro il nemico; ma nè i talenti, nè il coraggio del generale,
+nè il favore delle circostanze possono bastare, quando i soldati non
+vogliono esporsi a verun pericolo. I fanti romagnuoli, comandati da
+Naldo di Brisighella, che dovevano cominciare l'attacco, vennero
+ricevuti dalla fanteria spagnuola coll'ordinario suo vigore; onde
+gettarono bentosto le loro picche, e cominciarono a fuggire. Tutto il
+rimanente dell'armata seguì così vergognoso esempio: lo stesso Alviano
+fu strascinato dai fuggitivi, ed andò a chiudersi in Padova: la maggior
+parte aveva contato di ricoverarsi in Vicenza; ma questa città chiuse le
+sue porte, ed i fuggiaschi vennero uccisi sotto le sue mura, o sulle
+rive del Bacchiglione, nel quale molti si annegarono volendolo passare a
+nuoto. Tutti gli equipaggi dell'armata veneziana caddero in mano degli
+Spagnuoli, come pure non pochi prigionieri, tra i quali Gian Paolo
+Baglioni, Giulio, figlio di Gian Paolo Manfroni, e Malatesta di
+Sogliano. Si rinvennero fra gli estinti Alfonso Muto di Pisa, Antonio
+de' Pii e suo figliuolo Costanzo, Carlo di Montone, Meleagro di Forlì,
+Francesco Sassatello, Sacramoro Visconti ed Ermes Bentivoglio. Il
+provveditore Loredano, di già fatto prigioniere, fu ucciso da coloro che
+vennero a contesa per la sua cattura. La totale perdita de' Veneziani si
+valutò quattrocento uomini d'armi e quattro mila fanti[355].
+
+ [355] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 56. — P. Paruta, l. I, p. 77. —
+ P. Jovii Hist., l. XII, p. 199. — Ejusd. Ferd. Davali Piscarii Vita,
+ l. I, p. 291. — Vita di Leon X, l. III, p. 171. — Jo. Marianae Hist.
+ Hisp., l. XXX, c. 21, p. 334. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 419. —
+ Georgens von Frundsberg Kriegzsthaten, B. I., f. 18._
+
+Questa sconfitta non ebbe pei Veneziani le disastrose conseguenze che
+potevano dapprima temerne; o sia perchè gli Spagnuoli, stanchi della
+precedente campagna, non volessero di nuovo avventurarsi in un paese
+nemico, o perchè la stagione delle piogge, che s'approssimava, rendesse
+infatti pericolosa la continuazione della guerra in quelle basse terre.
+Il Cardone ed il Pescara posero le loro truppe ai quartieri d'inverno in
+Este ed in Montagnana fra le ridenti colline Euganee, che terminarono di
+guastare. Prospero Colonna, che senza avere il primo rango nella loro
+armata, gli aveva colla sua esperienza sottratti a molti pericoli, gli
+abbandonò per passare nell'armata di Massimiliano Sforza, di cui ebbe il
+comando; il senato veneto con una irremovibile costanza scrisse
+all'Alviano di non disperare della salute della repubblica; e nello
+stesso tempo gli mandò danaro per adunare una nuova armata[356].
+
+ [356] _P. Jovii Vita Ferd. Davali, l. I, p. 292. — P. Paruta, l. I,
+ p. 80._
+
+Altronde dopo che i più potenti tra i sovrani che si disputavano il
+possedimento dell'Italia, più non erano gl'Italiani, le principali
+azioni militari più non erano ristrette al suolo d'Italia. Così ruinato
+era il paese, che omai trovavansi a stento i viveri per le armate, e
+riusciva ancora più difficile in sforzare le città a pagare grosse
+contribuzioni. Il popolo era così calpestato, ed era stato così
+barbaramente trattato, ch'egli stava sempre apparecchiato a ribellarsi;
+ogni armata ben sapeva, che se aveva la sventura d'essere disfatta,
+tutti i fuggiaschi verrebbero uccisi dai contadini. Perciò invece di
+mandare da lontane parti soldati in Italia, e con loro munizioni, armi,
+danaro e vittovaglie, le potenze rivali, le quali vedevano che la guerra
+più non nudriva la guerra, cominciavano a trovare più comodo di
+combattere in maggiore vicinanza della loro residenza[357].
+
+ [357] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XIII, p. 220._
+
+In questo stesso anno i nemici della Francia l'avevano attaccata ne'
+suoi proprj confini. Enrico VIII d'Inghilterra, in esecuzione del
+trattato di Malines, conchiuso il 5 d'aprile col papa, coll'imperatore e
+col re d'Arragona, aveva nel mese di maggio fatto passare la sua armata
+a Calè, ed il 17 di giugno aveva assediata Terovane[358]. A
+quest'assedio diede celebrità una nuova sciagura della Francia. Il duca
+di Longueville, che comandava l'armata di Lodovico XII, volendo
+introdurre soccorsi in Terovane, mandò il 16 d'agosto un corpo
+d'Albanesi a gettare nelle fosse della città alcune munizioni ch'essi
+avevano caricate sul collo de' loro cavalli, e nello stesso tempo aveva
+fatti avanzare da un'altra banda i suoi uomini d'armi con ordine di
+ritirarsi di galoppo, tostocchè vedrebbero gl'Inglesi, onde allontanarli
+da Terovane. Ma questi cavalieri, che si scontrarono negl'Inglesi più
+presto che non credevano, eseguirono con tanta sollecitudine l'ordine
+del loro generale, che gli uni comunicando agli altri il terrore, tutta
+l'armata fu posta in rotta. Il duca di Longueville, Bajardo, La Faiette
+e Bussy d'Amboise, furono fatti prigionieri, sebbene non inseguiti che
+da quattro in cinquecento cavalli. Questa sconfitta senza battaglia
+conservò il nome di _giornata degli speroni_; cui il 22 agosto tenne
+dietro la presa di Terovane, ed il 24 di settembre quella di
+Tournai[359].
+
+ [358] _Rymer Acta publica, t. XIII, p. 358. — Rapin Thoyras Histoire
+ d'Anglet., t. XV, p. 63. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 421. — P. Jovii
+ Hist. sui temp., l. XI, p. 176._
+
+ [359] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 145. — Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 21. — Mém. du chev. Bayard, ch. LVII, p. 339-354. —
+ Rapin de Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 72. — Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 62. — P. Jovii Hist. sui temp., t. XI, p. 176._
+
+La repubblica di Venezia non solo riceveva danno dalle sventure della
+Francia, ma risentiva ancora i contraccolpi del disastro del re di
+Scozia, alleato di Lodovico XII. Questo re, chiamato Giacomo IV, mosso
+da un sentimento cavalleresco, aveva voluto fare una diversione a favore
+del re di Francia, che vedeva avere sulle braccia quasi tutta l'Europa;
+ma nella fatale battaglia di Flowden era stato ucciso il 9 di novembre
+con mille dugento Scozzesi, tredici lordi, moltissimi baroni ed otto in
+dieci mila soldati[360].
+
+ [360] _Buchanani rer. Scot. Hist., l. XIII, p. 429. editio Trajecti
+ ad Rhenum, 1697. — Robertson's History of Scotland, B. I, p. 38. —
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 178-186. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 64. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 425._
+
+In pari tempo quindici mila Svizzeri erano entrati in Borgogna
+accompagnati da Ulrico, duca di Wirtemberga, con un corpo di cavalleria
+tedesca e di nobiltà della Franca Contea. Essi avevano assediato
+Digione, ove La Tremouille si era valorosamente difeso sei settimane. Ma
+quando questo generale conobbe che non poteva più lungamente resistere,
+e che l'acquisto di Digione aprirebbe agli Svizzeri tutte le province
+interne della Francia, si fece in settembre a trattare con loro
+senz'esserne autorizzato dal re. Promise che Lodovico loro pagherebbe
+quattrocento mila scudi d'oro, ch'egli evacuerebbe tutte le fortezze che
+ancora occupava in Italia, e rinuncierebbe a tutti i suoi diritti sul
+ducato di Milano. Per l'esecuzione di tali promesse, che pure non
+lusingavasi troppo di vedere ratificate dal re, La Tremouille consegnò
+per ostaggi il proprio nipote, il signore di Mezieres, figlio del
+cancelliere di Francia, e quattro borghesi di Digione[361].
+
+ [361] _Mém. de Louis de la Tremouille, ch. XV, p. 191-199. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 139. — Mém. du chev. Bayard, ch. LVII, p. 356. — Mém.
+ de Martin du Bellay, t. XVII, l. I, p. 24. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 187. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 63._
+
+A tante sventure s'aggiunse ancora la burrasca che il 15 d'ottobre
+sorprese la flotta francese tra Calè ed Honfleur, e fece perire molte
+navi[362]; e l'incendio di Venezia, cominciato accidentalmente, il 13 di
+gennajo, nelle botteghe del ponte di Rialto, e che, spinto da gagliardo
+vento, si estese sulla più popolata e mercantile parte della città.
+Furono consumati due mila tra case e magazzini con tutte le ricchezze
+che contenevano; e la repubblica, di già spossata da cinque anni
+d'infelice guerra, perdette tanto in una sola notte, quanto avrebbe
+speso in tutta una campagna[363].
+
+ [362] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 190._
+
+ [363] _Ivi, l. XII, p. 203. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 69. — P.
+ Paruta Hist. Ven., l. II, p. 168._
+
+Ma quegli stessi che fin allora avevano lavorato con tanto accanimento
+per la ruina della Francia, cominciavano ad essere inquieti de' troppo
+prolungati successi de' suoi nemici. Il papa non ignorava che Lodovico
+XII aveva più volte proposto a Massimiliano di fare sposare sua figlia
+Renata ad uno de' di lui nipoti, dandole in dote il Milanese. Di già
+s'avvicinava l'istante in cui Carlo, il primogenito dei nipoti di
+Massimiliano, riunirebbe le due immense eredità delle case d'Austria e
+di Spagna. L'unione di tanti stati, che doveva distruggere ogni
+indipendenza per la santa sede e per l'Italia, richiamava a dir vero
+l'attenzione degli uomini assai meno che non sarebbesi creduto; tanto è
+difficile il trasportarci col pensiero a tempi assolutamente diversi da
+quelli che si hanno continuamente innanzi gli occhi. Ma senza fissare i
+loro sguardi sopra un avvenimento così vicino, e che loro sembrava tanto
+lontano, sentivano i politici dell'Italia, che l'assoluto abbassamento
+della Francia li lasciava in balìa alla rapacità degli Spagnuoli, alla
+brutalità dei Tedeschi, ed alla insolenza degli Svizzeri, che, più
+formidabili di tutti gli altri, si erano di già renduto vassallo il duca
+di Milano, e che non tarderebbero, vendendo la loro protezione agli
+altri piccoli stati d'Italia, di tutti ridurli nel medesimo stato di
+dipendenza[364]. D'altra parte le rivoluzioni accadute nello stesso
+tempo nell'impero ottomano inspiravano grandissimo terrore a tutta
+l'Europa: Selim aveva balzato dal trono suo padre, Bajazette II, l'11
+aprile del 1512, ed aveva in appresso fatti perire i suoi fratelli e
+tutti i loro figli. Sapevasi che il nuovo sultano non era meno valoroso
+che crudele, ch'era amato dai soldati, che desiderava la guerra e che
+aspirava a conquistare l'Italia, ove i Cristiani colle loro nimicizie si
+erano inabilitati a resistergli. In fatti, se le provocazioni d'Ismaele
+Sofì non avessero richiamato sulla Persia il turbine che minacciava
+l'Europa, è verosimile che in tale epoca l'Italia sarebbe caduta in
+potere dei Turchi[365].
+
+ [364] Nelle lettere tra il Macchiavelli e Francesco Vettori, nelle
+ quali si pongono in disamina gli avvenimenti che prevedevano, la
+ successione di Carlo V, non è ricordata una sola volta come soggetto
+ di timore, mentre che l'ambizione e l'onnipotenza degli Svizzeri
+ occupano sempre questi due politici. _Macch. Lett. fam., N.º 16-39,
+ p. 41-142._
+
+ [365] _Alfonso de Ulloa Vita di Carlo V, l. I, f. 13 e 42. — P.
+ Paruta Stor. Venez., l. II, p. 85. — Macchiavelli Lett. fam. passim.
+ — P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 256._
+
+Finalmente Leone X pensò di proposito a porre l'Italia in sicuro da
+tanti pericoli. La guerra di Massimiliano colla repubblica di Venezia
+era il solo pretesto della continuazione delle ostilità: Leone, avendo
+inutilmente cercato di riconciliare le due potenze, e non potendo
+ridurre l'imperatore ad acconsentire a moderate condizioni, ottenne per
+lo meno di essere dalle parti scelto per arbitro. I Veneziani
+acconsentirono a rinunciare alla restituzione di Verona, purchè i
+castelli di Gange e di Valeggio fossero loro lasciati, onde conservare
+una comunicazione colle province situate al di là del Mincio. Dal canto
+suo Massimiliano promise che si sospenderebbero le ostilità finchè
+durerebbero le negoziazioni; ma i suoi ufficiali tedeschi, non
+altrimenti che i generali spagnuoli, lungi dall'osservare la tregua, ne
+approfittarono, abusandosi della sicurezza che questa inspirata ai
+contadini, per ricominciare i loro saccheggj: il cardinale di Gurck
+cercò di attraversare il negoziato, e riusciva farlo andare a
+monte[366].
+
+ [366] _P. Paruta Stor. Ven., l. I, p. 139. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 70._
+
+In pari tempo Leon X si mostrò disposto a riconciliarsi colla Francia,
+purchè Lodovico XII rinunciasse allo scisma ed alla protezione del
+concilio di Pisa. Era questo talmente caduto in dispregio, che il
+sostenerlo omai più non offriva verun vantaggio politico, mentre che
+Anna di Bretagna, moglie di Lodovico XII, punto non dubitava che le
+scomuniche della santa sede non dovessero produrre l'eterna sua
+dannazione e quella di suo marito. Due de' cardinali che lo avevano
+convocato, Bernardo Carvajale e Federico di Sanseverino, erano stati
+fatti prigionieri in Toscana, mentre recavansi al conclave in cui fu
+creato Leon X. Si erano questi umiliati innanzi a lui, avevano abbjurato
+lo scisma, ed erano perciò stati ristabiliti nella loro dignità[367].
+Pochissimi prelati trovavansi tuttavia adunati in Lione per servire alla
+politica del re; ma la gran massa de' Francesi gli aveva in conto di
+scismatici, ed essi stessi si credevano probabilmente colpevoli.
+Finalmente Lodovico XII acconsentì ad abbandonarli. Con un atto firmato
+a Corbia, il 26 d'ottobre, e letto nel concilio di Laterano nell'ottava
+sessione, il 17 di dicembre, Lodovico rinunciò al conciliabolo di Pisa,
+aderì al concilio di Laterano, e premise che sei de' prelati che avevano
+seduto tra gli scismatici verrebbero similmente ad abbjurare in Roma a
+nome di tutta la chiesa gallicana[368].
+
+ [367] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 48. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XI, p. 190. — Par. de Grassis, t. IV, p. 47, ap. Rayn. Ann.
+ Eccles., § 44, t. XX, p. 142._
+
+ [368] _Fleury Hist. Eccl. Liv. CXXIII, § 128. — Ann. Eccl. Rayn.
+ 1513, § 61, p. 147, § 85, p. 154. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XI,
+ p. 191. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 65. — Fr. Belcarii, l. XIV,
+ p. 416._
+
+Tosto che la Francia ebbe rinunciato allo scisma, Leon X si credette
+autorizzato a riprendere verso di lei il carattere di comun padre de'
+Cristiani, ed a non dare più soccorso ai di lei nemici. Cercò pure in
+principio del 1514 di renderle più segnalati servigj, ed in particolare
+a riconciliarla cogli Svizzeri: rappresentò ai cantoni tutta
+l'estensione del pericolo cui si esponevano riducendo Lodovico XII a una
+separata convenzione con Massimiliano, il di cui prezzo sarebbe
+l'abbandono del ducato di Milano alla casa d'Austria; quanto la lunga
+nimicizia degli Austriaci renderebbe, rispetto a loro, perniciosa
+l'unione dell'Italia alla Germania sotto il dominio di quella ambiziosa
+casa. Dall'altro canto Leon X voleva persuadere Lodovico XII a
+ratificare la convenzione di Digione, rappresentandogli che se giammai
+le circostanze diventavano più favorevoli, non troverebbesi imbarazzato
+a far rivivere sul ducato di Milano i diritti, cui oggi volevasi che
+rinunciasse[369].
+
+ [369] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 66._
+
+Nello stesso tempo Ferdinando aveva rinnovata per un altro anno la
+tregua di Orthes tra la Francia e la Spagna; e per tal modo mancava
+formalmente agl'impegni contratti con suo genero Enrico VIII; lo aveva
+lusingato colla vana speranza delle conquiste da farsi in Francia, e lo
+abbandonava poi quando si doveva ridurre la promessa ad effetto. Era la
+terza volta dopo il cominciamento di questa guerra, che lo ingannava,
+sagrificandolo alla privata sua ambizione. Enrico VIII, sdegnato di
+vedersi ingannato così sfacciatamente da suo suocero, si mostrò disposto
+a pacificarsi colla Francia. Era morta il 9 di gennajo del 1514 Anna di
+Bretagna: Lodovico XII, rimasto vedovo, fece chiedere in matrimonio
+Maria, sorella d'Enrico VIII, perchè servisse di arra ad una intera
+riconciliazione tra la Francia e l'Inghilterra. La negoziazione fu
+lunga; ma sospese le ostilità fino al 7 agosto del 1514; nel qual giorno
+due trattati furono sottoscritti in Londra, uno per ristabilire la pace
+tra la Francia e l'Inghilterra, e in questo la repubblica di Venezia fu
+nominata tra gli alleati delle due corone, l'altro per regolare le
+condizioni del matrimonio tra Lodovico XII e la principessa Maria[370].
+
+ [370] _Rymer Acta publica, l. XIII, p. 413. — Rapin de Thoyras,
+ Hist. d'Anglet., l. XV, p. 87 e seg. — Mém. de Bayard, ch. LVIII, p.
+ 358. — Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 154, 157. — Mém. de du Bellay,
+ l. I, p. 27. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 429. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 73. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 289. — P. Paruta
+ Hist. Ven., l. II, p. 146._
+
+Così da ogni banda era sospesa la guerra ai confini della Francia:
+imperciocchè, sebbene gli Svizzeri cercassero d'offendere questa corona
+col più ingiurioso procedere, non uscivano per altro dalle loro
+montagne. Lodovico XII, spossato dai rovesci del precedente anno, aveva
+per questa campagna rinunciato a mandare un'armata in Italia, ancorchè
+annunciasse gli apparecchi d'una nuova spedizione, per non iscoraggiare
+del tutto i suoi alleati. Finalmente le fortezze, che i Francesi avevano
+conservate in Italia, dopo essersi difese con eroico coraggio, furono
+forzate di capitolare; quelle di Milano e di Cremona in giugno del 1514,
+e la Lanterna di Genova soltanto il 26 d'agosto. Ottaviano Fregoso, doge
+di Genova, per ridurre alla resa la guarnigione della Lanterna, che
+aveva di già consumate le vittovaglie e le munizioni, le pagò ventidue
+mila scudi di soldo arretrato: fece poscia spianare la fortezza,
+affinchè nè un principe straniero, nè un altro doge, nè egli stesso,
+potessero valersene per tenere la patria in ischiavitù[371].
+
+ [371] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 201, 217. — Uberti
+ Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 715. — Petri Bizarri, l. XVIII, p.
+ 437. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 76._
+
+La guerra omai più non facevasi che nel territorio della repubblica di
+Venezia; ed anche colà l'esaurimento di tutte le potenze l'aveva ridotta
+ad essere trattata con deboli armate, che mai non conducevano a fine
+veruna strepitosa azione. Massimiliano, sempre egualmente incoerente,
+sempre incapace di tener dietro ai suoi progetti con sufficiente
+costanza per condurli a termine, o per abbandonarli quando vedeva
+l'impossibilità di eseguirli, si ostinava a non fare la pace coi
+Veneziani; pure egli non recavasi contro di loro personalmente, e non
+mandava per questa guerra nè generali, nè soldati, nè munizioni, nè
+danaro. Dopo la morte di sua moglie aveva formato il progetto
+d'approfittare della prima vacanza della santa sede per farsi nominare
+papa. Prometteva in tal caso di rinunciare alla corona imperiale in
+favore di Carlo, suo nipote, ed impegnava Ferdinando il Cattolico a
+favoreggiare questa bizzarra ambizione[372]. Nello stesso tempo i suoi
+vassalli ed i suoi contadini tenevano viva la guerra ai confini dello
+stato veneto. Alcuni baroni tedeschi, seguiti da alcune migliaja
+d'uomini levati nelle milizie del vicinato, penetravano ora nel Friuli,
+ora nella Marca Trivigiana; sorprendevano le piccole città, bruciavano i
+castelli, guastavano le campagne, e tornavano bentosto ai loro focolari
+dopo avere accresciuta la miseria e la disperazione degli sventurati
+agricoltori, senza però in verun modo aver contribuito a terminare la
+lunga lite del loro padrone[373].
+
+ [372] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 65._
+
+ [373] _Ivi, p. 69. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 207. — P.
+ Paruta, l. II, p. 90 e seg._
+
+Tra i più attivi e crudeli vassalli di Massimiliano che trattavano
+questa piccola guerra, si distinse Cristoforo, figliuolo di Bernardino
+Frangipane; un giorno sorprese un villaggio del territorio di Marano, i
+di cui abitanti avevano dato singolari prove del loro attaccamento alla
+repubblica, e fece a tutti cavare gli occhi e tagliare l'indice della
+mano destra[374]. Verun altro contribuì più di costui alla desolazione
+del Friuli, veruno lo invase più frequentemente, commettendovi maggiori
+guasti o crudeltà. D'altra parte diede motivo ad alcuni capitani
+veneziani d'acquistarsi nome combattendolo, tra i quali ricorderò
+Girolamo Savorgnano, che difese contro di lui Osofo, e Giovanni Vettori,
+che all'ultimo lo fece prigioniere[375].
+
+ [374] _P. Paruta, l. II, p. 91. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XII,
+ p. 209._
+
+ [375] _P. Paruta Ist. Ven., l. II, p. 102, 115. — Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 71. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 208._
+
+Bartolommeo d'Alviano, che aveva adunata una nuova armata a Padova ed a
+Treviso, colla quale faceva testa a Raimondo di Cardone ed agli
+Spagnuoli, otteneva sopra di loro piccoli vantaggi; e colla sua
+risoluzione, colla prontezza e sagacità delle sue misure, avvezzò
+nuovamente i soldati ad affrontare il pericolo, e loro ispirò
+confidenza. Condusse parte della sua armata nel Friuli, sconfisse il
+Frangipane, e gli fece levare l'assedio d'Osofo, indi tornò alla sua
+stazione a Padova, prima che gli Spagnuoli avessero potuto approfittare
+della sua lontananza. Anzi pochi giorni dopo sorprese gli Spagnuoli ad
+Este, di cui s'impadronì, e nella quale trovò i loro magazzini;
+all'ultimo sorprese ancora Rovigo, ove smontò quasi tutta la loro
+cavalleria, facendo loro molti prigionieri. Sebbene schivasse sempre una
+generale battaglia, dietro espresso ordine del senato, ottenne poco a
+poco di distruggere quell'armata, ch'era stata si lungo tempo così
+formidabile[376].
+
+ [376] _P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 135. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 79. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 214._
+
+Renzo di Ceri sostenevasi sempre in Crema con una guarnigione veneziana;
+e non solo vi si difendeva contro tutti gli attacchi de' nemici, contro
+la fame e la peste, malgrado privazioni d'ogni genere; ma faceva inoltre
+delle sortite per levare contribuzioni in tutte le vicine piazze, per
+sorprendere i quartieri delle truppe di Massimiliano Sforza, per
+occupare la stessa città di Bergamo, che dovette in appresso evacuare
+per capitolazione; ed in queste province, separate dalla capitale dalle
+armate nemiche, mantenne l'onore del nome veneziano e la confidenza
+nella fortuna della repubblica[377].
+
+ [377] _P. Paruta Hist. Ven., l. II, p. 137. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 79. — P. Jovii Hist., l. XII, p. 203._
+
+Fino a tale epoca non si vedeva quale vantaggioso effetto avessero
+prodotto le negoziazioni che Leon X manteneva tra la repubblica di
+Venezia e Massimiliano, tra il re di Francia e gli Svizzeri; veruna
+delle incominciate pacificazioni eransi ridotte a fine, ed omai si
+cominciava a diffidare della di lui buona fede. In fatti nelle sue
+lettere confidenziali, egli affrettava tanto più Lodovico XII ad entrare
+quest'anno medesimo in Italia, quanto meno lo credeva disposto a tale
+intrapresa[378]; lo assicurava del suo attaccamento agli interessi della
+Francia, e faceva sposare a suo fratello, Giuliano, Filiberta di Savoja,
+sorella della madre di Francesco I; insisteva intorno a questo
+matrimonio, conchiuso il 10 maggio del 1513, ma che non si celebrò in
+Torino che in febbrajo del 1515[379]; e nello stesso tempo mandava
+Pietro Bembo in legazione a Venezia per persuadere questa repubblica a
+staccarsi dalla Francia ed a riconciliarsi coll'imperatore e col re di
+Spagna[380].
+
+ [378] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 75._
+
+ [379] _Guichenon, Hist. généal. de la maison de Savoie, t. II, p.
+ 179. — P. Giovio Vita di Leon X, t. III, p. 174. — Jac. Nardi, l.
+ VI, p. 275._
+
+ [380] _P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 140. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 77._
+
+Il nuovo pontefice punto non si rassomigliava al suo predecessore, nulla
+avendo di quel carattere severo, irascibile, implacabile di lui. Per lo
+contrario aveva co' suoi familiari maniere affatto amene e graziose; la
+protezione che accordava alle arti ed alle lettere, i beneficj che a
+larga mano spargeva sui dotti, sui poeti, sugli artefici venivano
+celebrati in tutta l'Europa con profusione di lodi. Ma d'altra parte
+Leone non aveva nè la lealtà, nè l'elevato carattere di Giulio II. Tutte
+le sue negoziazioni erano associate alla falsità ed alla perfidia;
+sempre parlando di pace, ovunque soffiava il fuoco della guerra; ed i
+popoli d'Italia, oppressi da tante barbare armate, non valevano a
+risvegliare la di lui pietà, nè influivano sulla di lui condotta. La sua
+ambizione non era minore di quella di Giulio II, e non poteva vestirla
+agli occhi proprj con così rispettabili titoli. Non erano più
+l'indipendenza dell'Italia, o la potenza della Chiesa, che dirigevano le
+azioni del pontefice, ma solamente l'aggrandimento della propria
+famiglia.
+
+Aveva Leon X promesso a suo fratello Giuliano di formargli un illustre
+stato, ed a tale condizione lo aveva persuaso a rinunciare a favore di
+Lorenzo, figlio di Pietro de' Medici, alla direzione della repubblica
+fiorentina. Aveva intenzione di formare per Giuliano una nuova sovranità
+cogli stati di Parma e di Piacenza, ai quali voleva aggiugnere Modena e
+Reggio, spogliandone la casa d'Este; perciocchè sebbene avesse da
+principio prodigato al duca Alfonso le più lusinghiere promesse, sebbene
+gli avesse, in occasione del suo coronamento, fatto tenere il gonfalone
+della Chiesa, non aveva ancora rivocate le sentenze contro di lui
+pronunciate dal suo predecessore. Gli aveva promessa la restituzione di
+Reggio entro un determinato tempo; ma due volte era scaduto questo
+termine, e due volte aveva mancato alla sua promessa. Finalmente aveva
+fomentata una congiura dei Rangoni, gentiluomini modenesi, che in
+settembre del 1514 avevano arrestato Vito Fürst, governatore imperiale
+della loro città; e, mediante il pagamento di quaranta mila fiorini,
+egli si era dall'imperatore fatto cedere il dominio di quella
+città[381].
+
+ [381] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 315. — P. Giovio Vita di Alfonso
+ d'Este, p. 96. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 77._
+
+Col mostrarsi affezionato alle case d'Austria e d'Arragona sperava Leon
+X d'ottenere l'assenso loro per formare a favore di suo fratello una
+sovranità cispadana, smembrandola dai ducati di Milano e di Ferrara; ma
+i Veneziani gli facevano sperare l'ajuto della Francia per un progetto
+di tutt'altra importanza, quello di collocare suo fratello sul trono di
+Napoli, cacciandone il re d'Arragona. L'universale desiderio
+degl'Italiani di scuotere il giogo de' barbari poteva in fatti
+procacciare applausi a questo tentativo, e la vicendevole gelosia delle
+potenze straniere, le quali non volevano lasciare ai loro rivali ciò
+ch'esse erano forzate di abbandonare, poteva procurargliene l'appoggio.
+I Medici portavano le loro speranze non solo a conseguire il regno di
+Napoli per Giuliano, ma ancora ad avere il ducato di Milano per Lorenzo,
+ed appoggiavano i loro politici calcoli alle profezie d'un monaco, di
+cui mostravano una lettera, ch'esso, dicevano, aveva scritta dopo la sua
+morte[382].
+
+ [382] Questa lettera sottoscritta _Frate Angelo morto_ venne
+ comunicata in Roma agli amici di Giuliano pochi mesi dopo l'elezione
+ di suo fratello, _Jac. Nardi, l. VI, p. 276_. — Intorno alla
+ proferta dei Veneziani può leggersi _Paol. Paruta Stor. Venez., l.
+ II, p. 121._
+
+Frattanto Leon X correva rischio di trovarsi preso dalle sue capziose
+negoziazioni. Lodovico XII lo affrettava a dichiararsi, e ad appoggiarlo
+nella spedizione che meditava per la campagna del 1515. Gli mostrava
+come i Veneziani si andavano rialzando colla loro costanza dalle
+sofferte perdite, mentre Bartolomeo d'Alviano, loro generale, ricuperava
+con una serie di felici sebbene piccoli avvenimenti quella riputazione
+che perduta aveva in due grandi sconfitte. Gli ricordava l'alleanza
+ch'egli aveva recentemente conchiusa con Enrico VIII d'Inghilterra, e
+che gli assicurava per la vicina spedizione i soccorsi di quella stessa
+potenza che aveva fatta mancare la precedente. Faceva riflettere al
+pontefice quanto sarebbe imprudente consiglio l'affidarsi alle promesse
+di Ferdinando e di Massimiliano, de' quali non era meno nota la povertà
+che la mala fede. Lo invitava a mettersi in guardia contro l'ambizione
+di questi due principi, che aspiravano niente meno che al dominio di
+tutta l'Italia; mentre ne' tempi in cui egli medesimo ne possedeva i due
+più potenti stati, egli aveva rispettata l'indipendenza di tutti gli
+altri. Nello stesso tempo non aveva Lodovico XII tenuti segreti
+gl'inviti fattigli da Leon X di passare in Italia, ed aveva in tal modo
+renduto il pontefice sospetto agli altri di lui alleati. Pareva giunto
+l'istante in cui vedrebbesi il papa forzato a dichiararsi scopertamente,
+e far conoscere chi avesse voluto ingannare, o il re di Francia, o gli
+Svizzeri, o Massimiliano e Ferdinando, oppure i Veneziani[383].
+
+ [383] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 80._
+
+Ma l'inaspettata morte di Lodovico XII, accaduta il 1.º di gennajo del
+1515 ritardò ancora per poco tempo una dichiarazione che sembrava
+imminente. Lo sproporzionato matrimonio di questo monarca, in età di
+cinquantaquattro anni, con una bellissima principessa di diciotto, venne
+risguardato come cagione della sua morte. La breve malattia che
+conducevalo al sepolcro aveva tutti i caratteri del rifinimento. In
+tempo delle medesime feste delle nozze fatte in Abeville il 9 ottobre, e
+continuate in Parigi per sei settimane con giostre e tornei, il re
+trovavasi così debole, che rimase costantemente sul suo letto di riposo.
+«A cagione di sua moglie, dice il leale servitore di Bajardo, aveva il
+re mutata affatto la sua maniera di vivere, perciocchè invece che era
+solito di pranzare alle otto ore, conveniva che pranzasse a mezzogiorno;
+invece di porsi a letto secondo il suo costume alle sei ore della sera
+spesso non si coricava che a mezzanotte, onde cadde infermo in sulla
+fine di dicembre; dalla quale malattia non potendolo liberare veruno
+umano rimedio, spirò il primo di gennajo seguente, dopo la
+mezzanotte[384].»
+
+ [384] _Mém. du chev. Bayard, ch. LVIII, p. 361. — Mém. de mess.
+ Martin du Bellay, l. I, p. 37-39. — Mém. de Fleuranges, t. XVI, p.
+ 163. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 82. — Fr. Belcarii, l. XIV, p.
+ 433. — P. Jovii Hist. sui temp., l, XIV, p. 289._
+
+Lodovico XII, che per alcuni mesi venne riconosciuto come re di Napoli,
+e che regnò più di dieci anni sul ducato di Milano, dev'essere
+considerato come uno de' sovrani d'Italia; ed il suo carattere non ebbe
+che troppa influenza sui destini di questa contrada. Fu generalmente
+accusato d'avarizia; ed infatti alienò gli Svizzeri, e per un risparmio
+mal inteso e fuori di luogo fece spesso mancare i successi delle sue
+armate. Pure quest'economia, sebbene eccessiva, fu quasi la sola virtù
+che gli meritò l'onorato titolo di padre del popolo; perciocchè
+risparmiò le imposte de' suoi sudditi più ancora che i proprj tesori.
+Altronde non ravvisavasi in lui veruna di quelle qualità che si ammirano
+ne' grandi uomini o ne' grandi re. Privo di forza di carattere, e di
+spirito indeciso, era abitualmente condotto, ed aveva bisogno di
+esserlo; ma non sapeva prendere per sue guide uomini a lui superiori. I
+suoi favoriti erano quasi tutti deboli al pari di lui, la loro politica
+quasi sempre male intesa, ed inoltre quasi sempre senza fede. Non meno
+ambizioso che se la natura gli avesse dati i talenti d'un conquistatore,
+mai non cessò di combattere pel possedimento del regno di Napoli e del
+ducato di Milano, e perdette l'uno e l'altro per propria colpa, dopo
+avere attirati sopra la Francia i più sanguinosi disastri[385]. Non meno
+perfido, che se invecchiato fosse nello studio della politica, detta
+macchiavellica, fu infedele a tutti i trattati, indegnamente tradì
+l'amicizia de' suoi alleati, i Fiorentini, i Veneziani, il re di
+Navarra, il duca di Ferrara, i Bentivoglio, i piccoli principi di
+Romagna, ed il principe di Piombino. Fu il principale autore della lega
+di Cambrai contro i Veneziani, suoi alleati; e questa perfidia
+pareggiava quella cui erasi associato contro Federico, re di Napoli. Per
+altro non era alla ragione di stato ch'egli sagrificava in tal guisa la
+sua parola ed il suo onore; poichè ognuna di queste violazioni de'
+trattati non era meno imprudente ed impolitica, che contraria alla buona
+fede.
+
+ [385] Noi abbiamo un papa savio, e questo grave e rispettato (la
+ lettera doveva venire nelle di lui mani); un imperatore instabile e
+ vario; un re di Francia sdegnoso e pauroso; un re di Spagna taccagno
+ e avaro; un re d'Inghilterra ricco, feroce e cupido di gloria; gli
+ Svizzeri bestiali, vittoriosi e insolenti; noi altri d'Italia
+ poveri, ambiziosi e vili; per gli altri re io non li conosco. Lett.
+ a Fr. Vettori del 26 agosto 1513 t. VIII, p. 88.
+
+Quando Lodovico XII si trovò personalmente alla testa delle sue armate,
+ed in particolare nella prima campagna contro i Veneziani, diede non
+dubbie prove di crudeltà. Ma in mezzo alle battaglie i patimenti ed i
+pericoli personali spengono tutti i più delicati sentimenti; e le
+atrocità commesse contro il governatore di Peschiera e di suo figliuolo,
+sono una minor prova della durezza del suo cuore, che il crudele
+trattamento fatto al suo rivale, Lodovico Sforza. Egli lo tenne dieci
+anni in una prigione o in una gabbia di ferro; gli negò la consolazione
+inutilmente invocata d'avere libri e mezzi di scrivere nella sua
+solitudine, e permise che morisse disperato, senza veruna distrazione,
+senza verun alleviamento di spirito[386].
+
+ [386] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 289._ — Lodovico XII
+ raccontando al Macchiavelli, allora in legazione presso di lui, la
+ presa di Monselice, e la carnificina della guarnigione, che fu
+ segnalata da orribili crudeltà, gli disse ridendo: «Io fui tenuto,
+ anno, un mal uomo, quando nella giornata dove io era si ammazzò
+ tanti uomini: adesso monsignore di Ciamonte sarà tenuto quel
+ medesimo.» _Macchiav. Legaz. Lett. di Blois 29 luglio 1510, t. VII,
+ p. 343._
+
+Lodovico XII fece nascere lo scisma nella Chiesa. Visse lungo tempo
+scomunicato, e tenne il suo regno sotto l'interdetto: ciò non pertanto
+era superstizioso, e dopo di avere lungo tempo sagrificata la religione
+alla politica, sagrificò l'una e l'altra alla bigotteria. La privata
+dolcezza del suo carattere non merita maggiori elogj della sua condotta
+pubblica. Il divorzio della prima moglie fu un insigne esempio
+d'ingratitudine, di falsità, di disprezzo per ogni decenza. Non ebbe
+altro motivo che l'amore da lui compito per la seconda, allora moglie di
+suo cognato; e quando in età avanzata perdette anche quest'ultima,
+consacrò appena qualche settimana alla di lei memoria, e chiese subito
+la mano d'una terza sposa nel fiore dell'età, il di cui amore gli costò
+la vita. Questa dal canto suo, per una specie di rappresaglia, non gli
+recava che un cuore di già consacrato a Carlo Brandon, duca di Suffolck,
+che sposò segretamente due mesi dopo la morte di Lodovico XII[387].
+
+ [387] _Rapin Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 98. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 169._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXII.
+
+ _Francesco I assume il titolo di duca di Milano; passa le Alpi;
+ batte gli Svizzeri a Marignano e conquista il Milanese;
+ invasione di Massimiliano in Lombardia, e sua ritirata; diversi
+ trattati che pongono fine alle guerre prodotte dalla lega di
+ Cambrai._
+
+1515 = 1517.
+
+
+Alla morte di Lodovico XII, suo genero il duca d'Angoleme, primo
+principe del sangue, salì sul trono di Francia sotto il nome di
+Francesco I. Era egli nato il 12 settembre del 1494, e pronipote dello
+stesso Lodovico, duca d'Orleans, figlio di Carlo V, di cui Lodovico XII
+era nipote. Prese nello stesso tempo il titolo di duca di Milano, come
+erede di Valentina Visconti, sua bisavola, e come nominato nelle
+investiture accordate da Massimiliano, in conseguenza del trattato di
+Cambrai[388]. L'Italia fu in qualche modo così avvisata, che il nuovo
+monarca aspirava a ricuperare colla forza delle armi la sovranità ch'era
+stata tolta al suo predecessore.
+
+ [388] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 82. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 290._
+
+La Francia aveva avuta la felicità di vedere succedersi due monarchi
+nati in privata fortuna, i quali portavano sul trono virtù, o talenti,
+che la reale educazione non può sviluppare. Lodovico XII, che, come
+principe del sangue, si era mostrato uomo debole e mediocre, si conservò
+quale sempre era stato; ad ogni modo andò debitore alla sua ristretta e
+spesso contraria fortuna delle abitudini di regolarità, d'economia, di
+rispetto per la giustizia e di compassione per le miserie del popolo,
+che gli fruttarono l'amore de' suoi sudditi. Francesco I era stato dalla
+natura assai più favorito: era egli giovane di bella presenza, e di una
+forza ed agilità singolari in tutti gli esercizj militari; la sua
+affabilità, la gentilezza delle sue maniere e la sua generosità gli
+guadagnavano il cuore di chiunque lo avvicinava. Finalmente era il primo
+re francese che fosse stato liberalmente educato; amava le lettere, le
+arti, la poesia, e le coltivava egli stesso non infelicemente. Sebbene
+Lodovico XII, fuori di speranza d'aver figliuoli, lo risguardasse di già
+come presuntivo erede della corona, e lo avesse perciò scelto per suo
+genero, promettendogli Claudia di Francia, sua primogenita, la regina
+Anna di Bretagna, non aveva permesso finch'ella visse che questo
+matrimonio avesse effetto. L'odio che costei nudriva contro Luigia di
+Savoja, madre di Francesco I, stendevasi anche sopra il di lei
+figliuolo. Il matrimonio non si celebrò che in maggio del 1514[389]; e
+fino a quest'epoca Francesco sostenne il peso dello sfavore, e quello
+della necessità d'ubbidire.
+
+ [389] _Mém. du chev. Bayard, c. LVIII, p. 360. — Mém de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 154-157. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 28._
+
+Le luminose qualità di Francesco I eccitavano l'attenzione dell'Italia,
+che sentivasi minacciata dalle sue prime mosse, e rammentavasi che
+Gastone di Foix, pervenuto alla stessa età con eguali talenti, ma con
+minore potenza per farli valere, erasi di già renduto famoso con tante
+vittorie. Frattanto i nemici della Francia, posti in guardia dagli
+apparecchi di Lodovico XII, credettero di avere per la di lui morte
+guadagnato, se non altro, una dilazione; sembrava loro affatto
+inverisimile che il nuovo re volesse intraprendere una guerra straniera
+ne' primi mesi del suo regno, allontanandosene prima d'avere avuto il
+tempo di consolidare la propria autorità. Francesco I nulla omise che
+convalidare potesse questa opinione, e sebbene portasse a quattro mila
+lance il numero delle sue compagnie d'ordinanza, non annunciò
+quest'armamento che come una misura di difesa[390].
+
+ [390] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 294._
+
+Infatti prima d'entrare in campagna, Francesco I voleva conoscere la
+disposizione de' suoi vicini. Trovò ch'Enrico VIII, re d'Inghilterra,
+non era meno di lui desideroso di rinnovare il trattato di alleanza
+conchiuso col suo predecessore; e questo nuovo trattato fu soscritto a
+Londra il 5 di aprile[391]. L'arciduca Carlo, sovrano de' Paesi Bassi,
+si mostrò egualmente disposto a stipulare in Parigi, il 24 di marzo, un
+trattato di alleanza in forza del quale prometteva di sposare Renata di
+Francia, figliuola di Lodovico XII, e cognata di Francesco I, tostocchè
+questa sarebbe nubile[392].
+
+ [391] _Rymer Acta pubblica, t. XIII, p. 473, 475, 476._
+
+ [392] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83_. — Il trattato trovasi in
+ Dumont t. IV. — _Mém. du chev. Bayard, ch. LIX, p. 364. — Mém. de
+ Martin de Bellay, l. I, p. 43. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 436._
+
+Ma d'altra parte Ferdinando il Cattolico non volle rinnovare la tregua
+d'Orthes, se non a condizione che vi si comprendesse il Milanese, al che
+Francesco non volle acconsentire. Massimiliano ricusò d'entrare in
+negoziazioni; gli Svizzeri non vollero ricevere gli ambasciatori
+francesi, quando non fossero apportatori della ratifica della
+convenzione di Digione; il papa promise di tenersi neutrale, ma nello
+stesso tempo negoziava segretamente con Massimiliano, con Ferdinando e
+cogli Svizzeri, ed in luglio sottoscriveva un trattato di guarenzia per
+il ducato di Milano[393]. I Veneziani dal canto loro riponevano ogni
+speranza nei soccorsi della Francia; affrettavano il re a scendere in
+Italia, mentre che l'assistenza loro poteva ancora essere efficace; e
+rinnovarono con lui, il 27 di giugno, l'alleanza che avevano conchiusa
+col di lui predecessore[394].
+
+ [393] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 85. — Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 437. — P. Paruta Stor. Ven., l. III, p. 161._
+
+ [394] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 84. — Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 42. — Trovasi in trattato presso Leonard, t. IV. — P.
+ Paruta stor. Ven., l. III, p. 150._
+
+Il doge di Genova, Ottaviano Fregoso, era stato ricondotto in patria
+dalle armi degli Spagnuoli e del papa, onde la lega contraria alla
+Francia credeva di poter contare sopra di lui; pure ella non lo
+accarezzava più di quello che fatto avesse il duca di Milano medesimo, e
+mentre opprimeva questi colle contribuzioni, e continuamente lo
+minacciava di cedere i suoi stati ad un altro, gli offriva nello stesso
+tempo la signoria di Genova, a condizione ch'egli pagasse alla lega una
+grossa somma di danaro; di modo che il Fregoso non ignorava che, sotto
+la protezione del papa e del re di Spagna, la sua patria veniva in certo
+modo posta in vendita al migliore offerente. Accolse dunque con piacere
+le segrete proposizioni di Francesco I, che chiedeva la sua alleanza.
+Conchiuse un trattato col contestabile di Borbone, che non doveva essere
+pubblicato che dopo che le armate francesi sarebbero entrate in Italia;
+allora il Fregoso doveva aprir loro i passaggi della Liguria, secondarle
+con un determinato numero di fanti, e deporre il titolo di doge, per
+assumere quello di perpetuo governatore di Genova a nome del re di
+Francia[395].
+
+ [395] _P. Jovii Hist. sui tem., l. XV, p. 292 e 503. — Fr.
+ Guicciardini, l. XII, p. 87. — P. Bizarri Hist. Gen., l. XIX, p.
+ 445. — Uberti Folietae, l. XII, p. 717. — Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 439._
+
+Finalmente a Francesco I restava un ultimo alleato in Italia, ma di
+tutti il più debole, ed era il marchese di Saluzzo, che, spogliato di
+tutti i suoi stati per cagione del suo attaccamento alla Francia, altro
+più non conservava che la città di Revello, che dalla sua posizione per
+altro alle falde delle montagne era renduta importante[396].
+
+ [396] _Mémoir. de Bayard, ch. LIX, p. 365._
+
+Ma Francesco primo contava meno sopra i suoi alleati che sulle proprie
+forze della Francia, e sull'entusiasmo con cui questa apparecchiavasi a
+secondare il suo giovane re nella prima di lui impresa. Volendo
+Francesco cancellare la vergogna delle sconfitte di Novara e di
+Guinegattes, ragunava la più poderosa armata che fin allora fosse stata
+condotta in campagna da un re di Francia. Riunì nel Delfinato duemila
+cinquecento lance francesi, il fiore di tutta la nobiltà francese; e
+perchè la gelosia di questa casta teneva in Francia disarmato il terzo
+stato e lontano da ogni militare esercizio; e perchè d'altra parte le
+ultime guerre avevano fatta sentire la decisiva importanza
+dell'infanteria, quand'essa presentava o la massa impenetrabile e
+coperta di picche degli Svizzeri, o l'agilità unita alla costanza degli
+Spagnuoli; Francesco I si procurò ventidue mila Landsknecht per far
+testa agli Svizzeri, e dieci mila Baschi da opporsi agli Spagnuoli.
+Erano i primi sotto il comando del duca di Gueldria, del capitano
+Tavannes, la di cui gente, che ammontava a sei mila uomini, chiamavasi
+la banda nera, del duca di Suffolck, del conte di Volff-Brandeck, e di
+Michele di Openberg[397]. L'avarizia di Ferdinando, che mai non aveva
+voluto pagare la taglia del suo illustre capitano Pietro Navarro, fatto
+prigioniero nella battaglia di Ravenna, somministrò ai Francesi un
+eccellente capo per formare l'infanteria basca. Il Navarro, stanco di
+così lunga prigionia, restituì a Ferdinando tutti i feudi che aveva da
+lui ricevuti, entrò al servigio della Francia, e levò parte nel Bearn e
+parte nel Delfinato i dieci mila uomini, cui egli diede la forma, la
+disciplina e le armi colle quali la sua fanteria spagnuola erasi lungo
+tempo distinta[398].
+
+ [397] _Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 177. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 88. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 295. — Fr.
+ Belcarii Comm., l. XV, p. 438._
+
+ [398] _Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 47. — Anonimo Padovano
+ presso Murat. ad an. 1515._
+
+Raimondo di Cardone, dopo di avere minacciato il Vicentino, e forzato a
+rinculare Bartolommeo d'Alviano, che aveva dal senato ricevuto espresso
+ordine di non esporsi a formale battaglia, aveva ricondotta a Verona
+l'armata spagnuola. Giuliano de' Medici, che suo fratello Leon X aveva
+nominato gonfaloniere della Chiesa, adunava tra Piacenza e Reggio
+un'armata composta di truppe pontificie e di truppe della repubblica
+fiorentina. Finalmente gli Svizzeri si affrettavano soli di prevenire i
+Francesi, occupando i passi delle Alpi. Avevano stabilito il loro
+quartiere generale a Susa, ove tenevano di già un'armata di oltre venti
+mila uomini, la quale custodiva le aperture delle due valli d'Exiles e
+della Novalese, con tutte le gole del monte Cenisio e del monte
+Ginevra[399].
+
+ [399] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 88. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 294. — Paolo Paruta, l. III, p. 158. — Fr. Belcarii, l.
+ XV, p. 440._
+
+D'altra parte l'armata di Francesco I occupava le spalle delle stesse
+Alpi nel Delfinato, tra Grenoble e Briançon. Il passaggio del monte
+Ginevra, pel quale i Francesi erano nelle precedenti guerre scesi in
+Italia, veniva loro chiuso: ed il re giudicava impossibile di sforzare
+gli Svizzeri in anguste gole, ove la sua cavalleria non poteva agire, e
+dove il più piccolo ritardo avrebbe esposta la sua armata a perire di
+fame. In tale stato di cose il maresciallo Trivulzio s'addossò il carico
+di visitare le montagne, per informarsi da tutti i pastori intorno alle
+strade per le quali l'armata francese potrebbe passare e prendere alle
+spalle l'armata svizzera; s'attenne in ultimo a quella, che, dalle rive
+della Duranza, conduce per Guillestre e per l'Argentiera alle sorgenti
+della Stura, ed ai piani del marchesato di Saluzzo[400].
+
+ [400] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 89. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 298._
+
+Già era il 10 d'agosto, e più non si vedevano nevi nelle gole delle
+montagne che si dovevano attraversare coll'artiglieria; ma verun'armata
+non aveva fin allora penetrato in così alpestre valli, sconosciute
+perfino dai condottieri di merci, e praticate solamente da alcuni
+cacciatori di camozzi. L'intrapresa di condurvi un treno d'artiglieria,
+tutti gli uomini d'armi francesi, e trenta mila pedoni, doveva dunque
+sorprendere l'immaginazione. Da Grenoble l'armata erasi recata ad Embrun
+per Vizille e la Mura. Colà provvedutasi di vittovaglie per cinque
+giorni, penetrò nelle montagne pei villaggi di san Clemente e di
+Crispino. Aveva lasciato a sinistra il monte Genievre, guadata la
+Duranza, e trovata la sua prima stazione a Gilestre. Di là fu d'uopo
+aprirsi col ferro una strada a traverso alla rupe di san Paolo, che
+chiudeva il passaggio: questo si eseguì il secondo giorno, e l'armata
+andò a passare la notte a Barcellonetta. Il terzo giorno si doveva
+valicare la catena centrale delle Alpi, quella che, tra Barcellonetta e
+l'Argentiera, divide le acque che scendono nel Rodano da quelle che
+vanno nel Po. Qua e là dovevansi far saltare degli scogli per aprirsi la
+via, o gettar ponti a traverso ai precipizj, o innalzare sull'erta delle
+montagne lungo i precipizj delle gallerie di legno. Settantadue grossi
+pezzi d'artiglieria dovevano passare per questa strada colla colonna
+centrale dell'armata, la cavalleria pesante e gli equipaggi; ed in oltre
+due mila cinquecento pontonieri e zappatori, raccolti in corpo e pagati
+come la fanteria, i quali dovevano aprire le strade; ma lo zelo dei
+semplici soldati era ancora più efficace; essi strascinavano
+l'artiglieria invece dei cavalli, e mostravano altrettanta avvedutezza e
+destrezza che coraggio per superare le inudite difficoltà che loro
+opponeva la natura. La terza stazione dell'armata fu ne' villaggi di
+Larchia e di Ehergia. L'armata era omai giunta nella valle della Stura;
+ma la montagna di Piè di Porco gli chiudeva tuttavia il passaggio: essa
+la superò il quarto giorno, ed il quinto si trovò in Lombardia nelle
+pianure del marchesato di Saluzzo[401].
+
+ [401] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 298. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 178. — Mém. de Louis de la Tremouille, c. XVI, p.
+ 200. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 90. — Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 441._
+
+Mentre la colonna del centro teneva questa strada, continuamente
+lottando con pericoli e con difficoltà che verun altro generale non
+aveva per anco tentato di superare, altre divisioni dell'armata tenevano
+le strade della Dragoniera, di Rocca Perotta e di Cuneo, senza mai
+scontrarsi negli Svizzeri, che con tanto vantaggio avrebbero potuto
+vietarne il passaggio.
+
+Con una di queste divisioni La Palisse era stato incaricato di portarsi
+da Briançon a Villafranca, e di là per Sestrieres alle sorgenti del Po.
+Egli formava in tal modo l'ala sinistra di tutta l'armata francese, e
+siccome colui che trovavasi più vicino agli Svizzeri, era altresì quegli
+che più particolarmente copriva l'artiglieria. Bajardo, Humbercourt e
+d'Aubignì camminavano con questa divisione. Bajardo ebbe avviso che
+Prospero Colonna, capitano generale del duca di Milano, aveva il suo
+quartiere a Carmagnola, alle falde di quelle stesse montagne, e seppe
+inoltre che, sebbene la strada di Rocca Sparviera non avesse mai veduti
+cavalli, era non pertanto praticabile. Bajardo e La Palisse risolsero di
+sorprendere il generale nemico. Al Colonna riuscì in quest'occasione
+dannoso il suo circospetto carattere; perchè non potè credere possibile
+ciò ch'egli medesimo non avrebbe osato di tentare. Infatti egli non
+aveva verun sospetto dell'avvicinamento de' Francesi; pure era partito
+da Carmagnola per Pignerolo la mattina medesima del 15 agosto, giorno in
+cui, attesa la sollecitudine usata, La Palisse e Bajardo avevano sperato
+di sorprenderlo nella prima di queste due città: ma, avvisati della sua
+partenza, gli tennero dietro di galoppo. Il Colonna, che aveva con lui
+trecent'uomini d'armi, alcuni cavaleggieri, e molti cavalli di rimonta,
+erasi trattenuto a Villafranca per desinare. Non volle dar fede alle sue
+spie che vennero a partecipargli l'imminente arrivo de' Francesi. Il
+corpo di guardia, posto all'ingresso di Villafranca, vedendo venire il
+nemico volle chiudere le porte; ma due uomini d'armi francesi, che
+avevano preceduta la compagnia, si precipitarono avanti con sì grande
+impeto, che uno di loro riuscì a cacciare la sua lancia tra le imposte
+della porta che si chiudeva, ed a tenervela finchè sopraggiunsero i suoi
+camerata. Prospero Colonna, sorpreso, non potè fare veruna resistenza e
+fu fatto prigioniere colla maggior parte dei suoi uomini d'armi, e più
+di settecento cavalli[402].
+
+ [402] _Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 50. — Mém. de Fleuranges,
+ p. 183. — Mém. du chev. Bayard, c. LIX, p. 368-374. — Pauli Jovii
+ Hist., l. XV, p. 299. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 91._
+
+L'Italia seppe nello stesso tempo la discesa dalle Alpi di un'armata
+francese tanto formidabile, e la prigionia del suo più riputato
+generale. Queste notizie scoraggiarono gli alleati, e li fece più
+diffidenti gli uni degli altri; onde essi volsero tutte le loro cure a
+cercare separatamente i mezzi di porsi al sicuro dal comune pericolo.
+Giuliano de' Medici, sorpreso da una pericolosa febbre, aveva
+abbandonata l'armata, per recarsi a Firenze, lasciandone il comando a
+suo nipote Lorenzo. Leon X si affrettò di far dire a quest'ultimo di non
+avanzarsi contro i Francesi, di non violare la neutralità, e di cogliere
+il pretesto della rivoluzione di Guido Rangoni, per trattenersi nel
+Modenese all'assedio di Rubiera. Nello stesso tempo spedì il suo
+confidente, Cinzio di Tivoli, a Francesco I, per iscusare i suoi primi
+passi, ed intavolare qualche negoziazione; ma questo emissario fu
+arrestato dagli Spagnuoli, e le carte che gli si trovarono addosso
+fecero conoscere a Raimondo di Cardone, cui furono rimesse, quanto poco
+fondamento doveva fare sul papa[403].
+
+ [403] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 92. — Jo. Marianae de reb.
+ Hisp., l. XXX, c. XXVI, p. 343. — P. Jovii Hist., l. XV, p. 300._
+
+Il Cardone aveva concentrato in Verona tutte le forze della Spagna, e
+stava colà aspettando i soccorsi della Germania, che Massimiliano
+prometteva sempre e non mandava mai. Altronde egli aveva fin allora
+mantenute le sue truppe senza danaro a carico del paese ch'esse
+guastavano, conciossiachè non si può dire che rifacessero la guerra.
+Ferdinando non mandava verun sussidio; però nell'istante in cui avrebbe
+dovuto porsi in cammino, il generale non poteva dispensarsi dal pagare
+ai soldati almeno una parte de' soldi arretrati. Bartolommeo d'Alviano
+gli si era di nuovo avvicinato, occupando colla sua armata il Polesine
+di Rovigo; e, senza voler tentare la dubbia sorte di una battaglia,
+riteneva gli Spagnuoli, loro non permettendo di andare ad unirsi agli
+Svizzeri[404].
+
+ [404] _P. Paruta, l. III, p. 167._
+
+Gli stessi Svizzeri avevano con qualche perturbamento udita la notizia
+del passaggio di Francesco I: eransi da principio avviati verso
+Pignerolo con intenzione di liberare Prospero Colonna, ed avevano
+costretto La Palisse a ripiegarsi sopra Fossano; ma quando seppero che
+tutta l'armata, e lo stesso re alla testa della medesima avevano passate
+le Alpi, chiesero una sospensione d'armi per ritirarsi a Vercelli, lo
+che da Francesco, che ardentemente bramava di riconciliarsi con loro, fu
+subito accordato. Nella loro ritirata saccheggiarono Chivasso e
+Vercelli, ed infine si fermarono a Novara[405].
+
+ [405] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 361. — Fr. Guicciardini, l. XII, p.
+ 93. — Mém. de Fleuranges, p. 187. — Mémoir. de Martin du Bellay, l.
+ I, p. 53._
+
+Dopo il cominciamento della guerra gli Svizzeri si trovavano divisi in
+due fazioni; gli uni, strascinati dal cardinale di Sion, implacabile
+nemico della Francia, non volevano udire ragionamenti di accordo; gli
+altri, i di cui principali capi erano Alberto della Pietra e Giovanni di
+Diesbach, capitani de' Bernesi, e Giorgio di Super-Sax Valesano,
+desideravano di riconciliarsi con una monarchia, che risguardavano come
+la naturale amica della loro nazione; e si lagnavano, che si facesse
+loro versare il più puro lor sangue per una contesa affatto straniera
+alla svizzera. L'ambizione di coloro che volevano signoreggiare l'Italia
+ed opprimere la Francia, era sproporzionata affatto colla loro forza, e
+pareva loro che la Svizzera dovesse essere egualmente perduta, sia che
+la Francia cessasse di esistere, o sia che la Francia vittoriosa volesse
+vendicarsi de' suoi più prossimi vicini. Il timore, che inspirava
+l'armata di Francesco I, consigliava gli Svizzeri a dare orecchio alle
+persuasioni di Diesbach e di Alberto, che volevano che si accettasse la
+mediazione loro offerta dal duca di Savoja, e dal bastardo di lui
+fratello[406].
+
+ [406] _Mém. de Fleuranges, p. 189._
+
+Ma gli Svizzeri, che il giorno d'una battaglia si assoggettavano ad una
+rigorosa disciplina, conservavano nelle loro armate, qualunque volta non
+si trovavano in presenza del nemico, tutte le più focose abitudini
+democratiche. I ragionamenti de' loro capi gli strascinavano a vicenda
+ad estremi partiti. Gli uni, di già carichi di preda, desideravano di
+trasportarla nelle loro montagne, altri domandavano la guerra, perchè
+non avevano ancora nulla guadagnato; tutti si lagnavano, perchè i
+quaranta mila ducati al mese, loro promessi dal papa e dal vicerè, mai
+non giugnevano al campo. In un istante di mal umore saccheggiarono la
+cassa del commissario pontificio, e di già si ponevano in cammino per
+tornare nella Svizzera, quando arrivò il danaro. Allora si calmarono, e
+si accamparono a Gallarate, ove aspettarono venti mila loro
+compatriotti, che passavano le Alpi per raggiugnerli[407].
+
+ [407] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 320._
+
+Frattanto il bastardo di Savoja ed il signore di Lautrec avevano seguiti
+gli Svizzeri a Gallarate per continuare le loro negoziazioni; e perchè
+questi offrivano danaro contante, mentre che gli alleati avevano di già
+fatta conoscere la loro povertà, la maggior parte dei venti commissarj
+svizzeri, nominati per trattare con loro, erano disposti ad un
+accomodamento. Diffatti venne all'ultimo dalle due parti firmato un
+trattato, in forza del quale gli Svizzeri acconsentivano che il ducato
+di Milano tornasse alla Francia, non esclusi i piccoli distretti posti
+al piè delle Alpi ch'essi avevano staccati, a condizione che Francesco
+Sforza sposasse una principessa del sangue reale di Francia, e ricevesse
+per appannaggio il ducato di Nemours, oltre una pensione di dodici mila
+franchi. Dal canto suo il re promise di pagare in diversi termini
+seicento mila scudi per la capitolazione di Digione, e trecento mila pei
+villaggi conquistati, che gli Svizzeri restituivano. Ritornò ai cantoni
+le antiche loro pensioni, e l'alleanza rinnovatasi tra di loro doveva
+durare tutto il suo regno e dieci anni dopo la sua morte[408].
+
+ [408] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 304. — Mém. de Fleuranges, p. 189. — Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 53. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 443._
+
+Francesco I, premuroso di fare un primo pagamento agli Svizzeri, e di
+porre in tal modo il suggello alla pace, richiese a tutti i principi e
+gentiluomini di prestargli ciò che avevano in danaro contante ed in
+vasellame d'oro e d'argento. Ciascuno non si serbò che quanto era
+necessario pel proprio mantenimento di otto giorni: ed il danaro fu
+mandato a Buffalora, ove il signore di Lautrec doveva consegnarlo ai
+deputati della lega. La pace sembrava talmente sicura che il duca di
+Gueldria, capitano di tutti i Landsknecht, ripartì a tutta fretta per
+respingere un'invasione dei Brabantesi fatta ne' suoi stati; e quando
+ebbe a Lione la notizia della battaglia di Marignano, cadde per
+dispiacere pericolosamente infermo[409].
+
+ [409] _Mém. de messire Martin du Bellay, l. I, p. 54._ — Partì il 10
+ di settembre. _Mém. de Fleuranges, p. 195._
+
+Frattanto Rosten[410], borgomastro di Zurigo, che per l'età e per la sua
+sperienza militare era stato da' cantoni nominato generale di tutte le
+loro truppe in Italia, arrivò da Bellinzona al campo, ch'erasi
+trasportato a Monza, con una nuova divisione di venti mila uomini. Gli
+Svizzeri, che prima si sentivano più deboli, credettero allora di avere
+ricuperata la superiorità. I nuovi venuti non sapevano risolversi a
+tornare in patria senza combattere; portavano invidia alle ricchezze
+acquistate dai loro compagni, e dichiararono che giammai i cantoni non
+acconsentirebbero alla restituzione delle podesterie italiane, secondo
+portava il trattato. Invano i partigiani della Francia rappresentavano
+quanto vergognosa cosa sarebbe il violare una convenzione così
+solennemente stipulata; la maggior parte di quella moltitudine di
+Svizzeri domandava la battaglia; essi proponevano, con due subiti
+attacchi, d'impadronirsi del danaro ch'era stato portato a Buffalora, e
+di sorprendere il re, che colla sua armata erasi avvicinato a poche
+miglia di Milano. Alberto della Pietra e Giovanni di Diesbach, non
+volendo prendere parte a quest'atto di mala fede, abbandonarono il campo
+per tornare in patria, e con loro si posero in cammino sei in sette mila
+de' loro commilitoni. Il signore di Lautrec, prevenuto a tempo da alcune
+spie de' progetti degli Svizzeri, partì precipitosamente da Buffalora, e
+pose in sicuro il danaro a lui affidato[411].
+
+ [410] Il biografo di Frundsberg lo chiama Rösch, e dev'essere
+ seguito di preferenza pei nomi tedeschi, _II Buch, f. 23._
+
+ [411] _Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 54. — P. Jovii Hist., l.
+ XV, p. 304. — Mém. de Fleuranges, p. 191._
+
+Intanto l'armata francese aveva omai occupata la maggior parte della
+Lombardia. Aymar di Prie con quattrocento lance e cinque mila fanti
+erasi avvicinato a Genova, onde sollecitare Ottaviano Fregoso a
+dichiararsi per la Francia; e questi aveva subito spiegate le bandiere
+francesi, e rinforzata con quattro mila fanti l'armata d'Aymar di Prie,
+che occupava tutto il paese a mezzogiorno del Po[412]. Dalla banda
+settentrionale di questo fiume, il re si era avanzato da Vercelli verso
+Novara, che non aveva fatto che una debolissima resistenza; indi,
+passato il Ticino, si trattenne a Buffalora e ad Abbiategrasso, mentre
+che Pavia gli apriva le porte, e che Gian Giacopo Trivulzio si avanzava
+fino a quelle di Milano: quest'ultimo veniva incontrato da una
+deputazione del popolo di questa città, la quale lo supplicava di non
+compromettere, prima della battaglia, la capitale della Lombardia, che
+trovavasi tra le due armate, e di astenersi dall'entrarvi per umanità, e
+per riconoscenza dell'attaccamento dei Milanesi verso la corona di
+Francia[413].
+
+ [412] _P. Bizarri, l. XIX, p. 445. — Uberti Folietae, l. XII, p.
+ 717._
+
+ [413] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94._
+
+Il cardinale di Sion trovavasi presso Raimondo di Cardone, che aveva
+stabilito il suo campo al confluente dell'Adda e del Po. Quando seppe
+che i suoi compatriotti avevano determinato di continuare la guerra,
+sollecitò il Cardone ad unire la sua armata alla loro, e non lo potendo
+ottenere, si recò egli presso gli Svizzeri a Monza, con Muzio Colonna,
+Luigi di Pitigliano, quattro cento cavaleggieri ed alcuni uomini d'armi.
+Gli Svizzeri non avevano altra cavalleria nella loro armata[414].
+
+ [414] _P. Jovii Hist. sui temp., l. V, p. 305. — Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 95._
+
+Il Cardone, dopo avere lasciate guarnigioni in Verona ed in Brescia,
+andò ad unirsi a Piacenza a Lorenzo de' Medici con settecento uomini
+d'armi, seicento cavaleggieri, e sei mila fanti. Dal canto suo il Medici
+aveva sotto di sè settecento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri e
+quattro mila fanti. Queste due armate, riunite alle spalle de' Francesi,
+erano abbastanza forti per tenerli inquieti; ma intanto l'Alviano aveva
+passato l'Adige, e, rimontando la sinistra del Po fino a Cremona, era
+venuto ad accamparsi in faccia al vicerè, che aveva di già apparecchiato
+il suo ponte di battelli sotto Piacenza. L'armata veneziana, che sotto
+gli ordini dell'Alviano contava novecento uomini d'armi, mille
+quattrocento cavaleggieri e nove mila fanti, teneva in dovere tutte le
+forze della Spagna, del papa e de' Fiorentini, e con così maestro
+movimento agevolava ai Francesi il modo di sperimentare co' soli
+Svizzeri la sorte della guerra[415].
+
+ [415] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 95. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 305. — Mém. de messire Martin du Bellay, l. I, p. 55. —
+ Fr. Belcarii Comm., l. XV, p. 444._
+
+Francesco I, per assicurare la sua comunicazione coll'Alviano e per
+troncare assolutamente quella del campo spagnuolo cogli Svizzeri, era
+venuto ad accamparsi a Marignano, posto sulla strada di Piacenza a
+Milano, lontano trenta miglia dalla prima di queste due città, dieci
+dalla seconda. L'Alviano occupava dieci miglia più in là di Marignano
+Lodi verso Piacenza; onde il Cardone, dopo avere fatto passare il Po a
+parte delle sue truppe, conoscendo l'impossibilità di avanzare, aveva
+ripassato il fiume. Gli avamposti francesi stendevansi fino a tre miglia
+presso Milano, a san Donato ed a santa Brigida; e gli Svizzeri, dopo
+l'arrivo del cardinale di Sion nel loro campo di Monza, erano rientrati
+in Milano in numero di circa trentaquattro mila uomini[416].
+
+ [416] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 97. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 306. — Mém. de Louis de la Trémoille, c. XVI, p. 201. — Mém. du
+ chev. Bayard, c. LX, p. 376._
+
+Il 13 di settembre il cardinale di Sion fece battere il tamburo per
+adunare tutti gli Svizzeri sulla piazza del castello di Milano. Egli vi
+si era fatto innalzare un pulpito dal quale gli arringò, eccitandoli a
+combattere per la santa Chiesa; conveniva, diceva egli, sorprendere il
+re, vendicarsi in una sola volta di tutte le offese ricevute, ed
+aggiugnere nuovi allori a quelli che avevano di già colti a Novara.
+Nello stesso tempo fece dare un falso allarme da Muzio Colonna, che
+rientrò precipitosamente in città, e chiese il soccorso di tutta
+l'armata, come se fosse inseguito dai Francesi. Allora quegli stessi,
+che fino a tal giorno erano stati per la pace, diedero di piglio alle
+loro armi col medesimo impeto degli altri, onde non abbandonare i loro
+compatriotti nell'istante del pericolo[417].
+
+ [417] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 308. — Mém. de Fleuranges, p. 190.
+ — Paolo Paruta ist. Ven., l. III, p. 174._
+
+Malgrado la nuova determinazione presa dagli Svizzeri i loro negoziatori
+e quelli de' Francesi trovavansi tuttavia uniti a Gallarate; ed il re
+era sempre di sentimento che sarebbesi fatta la pace; quando il tredici
+di settembre, tre ore dopo mezzogiorno, il maresciallo di Fleuranges,
+ch'era stato mandato verso Milano per osservare il nemico, e aveva
+probabilmente cagionato l'allarme da cui il cardinale di Sion seppe
+tirare partito, vide sortire dalla città tutta l'armata degli Svizzeri
+al suono delle terribili trombette d'Uri e d'Underwald, che tenevansi in
+serbo pei giorni di battaglia. Egli corse verso il re per avvisarlo di
+armarsi e chiamare i Francesi a raccolta. Bartolommeo d'Alviano
+trovavasi allora in conferenza nella tenda del re, che lo prese per
+mano, e gli disse: «signor Bartolommeo, io vi prego di recarvi
+sollecitamente alla vostra armata, e venite colla medesima il più presto
+che potrete sia di giorno o di notte, dove io sarò, giacchè voi ben
+vedete qual affare ho sulle braccia[418].»
+
+ [418] _Mém. de Fleuranges, p. 193._
+
+Il re, che non pensava di essere attaccato, non aveva presa a santa
+Brigida una vantaggiosa posizione; la strada di Milano, per la quale era
+ripartito il maresciallo di Fleuranges con dugento uomini d'armi, per
+fare una carica contro gli Svizzeri, seguiva una retta linea ed era
+fiancheggiata di fosse da ambedue le parti, di modo che la cavalleria
+non poteva prendere i nemici di fianco, nè volteggiare intorno a loro.
+Alcuni corpi di Landsknecht erano disposti al di là della fossa, ma non
+potevano farvi che un debole servigio; altronde le lunghe negoziazioni
+ch'essi avevano veduto trattarsi tra il re e gli Svizzeri, li teneva in
+qualche diffidenza; temendo essi per avventura che il re gli avesse
+abbandonati a quei formidabili nemici[419].
+
+ [419] _Mém. de Louis de la Trémoille, c. XVI, p. 202. — Mém. de
+ messire Martin du Bellay, l. I, p. 57. — Mém. de Fleuranges, p. 196.
+ — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 178._
+
+Gli Svizzeri giunsero agli avamposti francesi quando omai non rimanevano
+che due ore di giorno. Essi vanzavano sulla fronte dell'armata colla
+picca abbassata, non ricorrendo a veruno studiato movimento, nè
+altr'arte militare adoperando che la forza del corpo e la loro
+intrepidezza. Essi marciavano contro l'artiglieria senza lasciarsi
+spaventare dalle scariche delle batterie, che prendevano in pieno le
+loro file; dopo la caduta de' loro commilitoni serravano di nuovo le
+file ed avanzavano sempre. Gli uomini d'armi si scagliarono contro di
+loro, condotti dal re alla testa de' gentiluomini della sua guardia.
+Scriveva egli stesso a sua madre: «Da cinquecento e da cinquecento vi fu
+fatta una trentina di belle cariche; e al certo più non si dirà che gli
+uomini d'armi sono lepri armate; perciocchè a non dubitarne essi fecero
+l'esecuzione[420].» Però questo corpo di cavalleria, che non poteva
+tenere che la retta linea della grande strada ed attaccare gli Svizzeri
+di fronte, veniva trattenuto dal bosco di picche, contro le quali esso
+urtava. A misura che gli squadroni piegavano, gli Svizzeri, che mai non
+si erano lasciati intaccare, s'avanzavano contro di loro in buon ordine.
+Alcune migliaja di Landsknecht tentarono di passare la fossa per
+prendere gli Svizzeri di fianco, ma vi perirono quasi tutti[421].
+
+ [420] Lettera di Francesco I a sua madre dal campo di santa Brigida,
+ il venerdì 14 di settembre, in seguito alle _Mém. de Martin du
+ Bellay, t. XVII, p. 442-451._
+
+ [421] _Mém de Fleuranges, p. 197. — Mém. de Bayard, c. LX, p. 377._
+
+La prima batteria che venne attaccata dagli Svizzeri non era composta
+che di sette pezzi di cannone, sotto il comando di Pietro Navarro: era
+coperta da una larga fossa che veniva difesa da un corpo di fanteria
+basca e guascona. Fu attaccata dal battaglione svizzero della gioventù
+perduta, che era un corpo di giovani soldati scelti in tutti i cantoni,
+che portavano il distintivo di alcune piume bianche sul capo, ed avevano
+doppio soldo. Questi perdettero nell'attacco moltissima gente, ma
+all'ultimo s'impadronirono della batteria[422].
+
+ [422] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 310._
+
+La luce del giorno era da molto tempo mancata ai combattenti, ma era
+stata rimpiazzata da una chiarissima luna, e la pugna continuava. Ciò
+nulla meno i capì più non potevano discernere l'andamento della
+battaglia, nè dirigere le cominciate operazioni, e tutti separatamente
+si battevano contro coloro che accidentalmente si trovavano a fronte. I
+corpi francesi erano di già separati dagli Svizzeri, ma combattevano
+ancora per conservare il posto che avevano preso. Dopo quattro ore di
+notturna battaglia, la stanchezza ed il non conoscere la situazione de'
+nemici fecero deporre le armi a tutti. Tutti rimasero al proprio luogo,
+cercando di ricuperare col sonno le perdute forze[423].
+
+ [423] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 310. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 311. — Paolo Paruta Ist. Ven., l. III, p. 180. — Mém. du chev.
+ Bayard, c. LX, p. 378._
+
+«Sopraggiunse la notte, dice Fleuranges, e gli Svizzeri cominciarono a
+cacciare gli uomini d'armi da un canto e dall'altro; perciocchè più non
+sapevano dove andassero, e venivano uccisi dovunque si trovavano. Nello
+stesso stato erano i Landsknecht ed i fanti francesi, tutti smarriti
+come gli altri. Il re si fermò presso l'artiglieria, e non aveva un uomo
+a piedi presso di lui; e fece una carica con circa venticinque uomini
+d'armi, i quali lo servirono maravigliosamente; e poco mancò che il re
+non impazzisse, e vi giuro in su l'onor mio, che fu uno de' più valorosi
+capitani della sua armata, non avendo mai voluto abbandonare la sua
+artiglieria, e facendo intorno a sè ordinare il più di gente che poteva.
+E gli Svizzeri furono assai vicini all'artiglieria, ma non la videro: ed
+il detto re fece spegnere un fuoco ch'era vicino alla menzionata
+artiglieria, perchè trovandosi gli Svizzeri vicini, non la vedessero
+custodita da così poca gente. Ed il detto signore chiese da bere,
+essendo molto assetato; e fuvvi un pedone che andò a prendergli
+dell'acqua ch'era lorda di sangue, la quale fece tanto male al detto
+signore, ch'era soverchiamente riscaldato, che lo costrinse a rigettare
+tutto quello che aveva in corpo. Egli si coricò sopra un carro
+dell'artiglieria per riposarsi alquanto, e sollevare il suo cavallo
+ch'era malamente ferito. Aveva vicino un trombetta italiano, chiamato
+Cristoforo, che lo servì assai bene, perchè gli si tenne sempre accanto,
+ed il suono della sua tromba vinceva quello di tutte le altre del campo;
+e perciò sapevasi ove stava il re, e la gente si andava ristringendo
+verso di lui[424].»
+
+ [424] _Mémoires de Fleuranges, p. 198._
+
+E fu in tal modo che durante la notte si ragunarono circa venti mila
+Landsknecht e tutti gli uomini d'armi nel luogo ove trovavasi il re
+presso l'artiglieria. I capitani francesi, approfittando del breve
+intervallo tra l'una e l'altra battaglia, ritiravano le batterie che
+credevano troppo avanzate, le collocavano vantaggiosamente, rifacevano
+la loro linea rotta in varj punti, e combinavano gli attacchi che la
+cavalleria doveva tentare ai fianchi o alle spalle per rompere la
+falange degli Svizzeri[425].
+
+ [425] _Mém. de Fleuranges, p. 200. — Fr. Guicciardini, l. XII, p.
+ 100. — P. Jovii Hist., l. XV, p. 312._
+
+Questi dal canto loro eransi riuniti al suono de' due corni d'Uri e
+d'Underwald, che si udirono suonare tutta la notte. Il cardinale di Sion
+loro aveva fatte portare vittovaglie da Milano, e i loro corpi
+s'intendevano ancora senza vedersi. Il prelato aveva spediti corrieri in
+varie parti per annunziare, dietro l'accaduto nel primo attacco, che gli
+Svizzeri erano vittoriosi e l'armata francese disfatta[426].
+
+ [426] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 100._
+
+«Quando si fece giorno (il venerdì 14 settembre) ognuno si ritirò sotto
+le proprie insegne, dice Martino di Bellay, e ricominciò la battaglia
+più furiosa che la sera, di modo che io vidi uno dei principali
+battaglioni de' nostri Landsknechts rinculare più di cento passi; ed uno
+Svizzero, passando tutte le linee della battaglia, arrivò a toccare
+colla mano un pezzo dell'artiglieria del re, ove fu ucciso; e senza la
+cavalleria, che sostenne gran parte dell'urto svizzero, si era in
+pericolo[427].» Ma malgrado l'intrepidezza degli Svizzeri, e
+l'eccellente loro ordinanza, potevasi di già prevedere che il risultato
+della battaglia non riuscirebbe loro favorevole. L'artiglieria francese
+faceva orrendi guasti ne' loro battaglioni, ed ogni loro sforzo per
+impadronirsene tornava vano. I replicati attacchi della cavalleria sui
+loro fianchi, sebbene non li disordinassero, ne impedivano la marcia, e
+loro uccidevano molta gente. «E cominciavano, dice Fleuranges, a girare
+intorno al loro campo da ogni lato per vedere se potevano assalirli; ma
+non vi riuscivano; cercarono di rompere una banda che si era mossa, ma
+quando si videro abbassate contro le picche, passarono avanti senza
+toccarla[428].»
+
+ [427] _Mém. de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 58._
+
+ [428] _Mém. de Fleuranges, p. 201._
+
+Mentre gli Svizzeri cominciavano già ad essere titubanti, Bartolommeo
+d'Alviano, ch'era stato a Lodi a prendere la sua truppa e che aveva
+camminato tutta la notte, giunse sul campo di battaglia con soli
+cinquantasei cavalieri, prevenendo la sua armata, che avanzavasi più
+lentamente ordinata a colonne. Ma il grido de' Veneziani _Marco! Marco!_
+le loro insegne e la grande opinione che si aveva della rapidità
+dell'Alviano fecero credere ai due campi che tutta la sua truppa
+arrivasse con lui. Gli Svizzeri non giudicarono conveniente di
+aspettarlo; strinsero nuovamente le loro file e ripiegarono verso Milano
+in buona ordinanza, e con sì fiero contegno, che niun corpo dell'armata
+francese di fanteria o di cavalleria, ardì molestarli. Soltanto due loro
+compagnie, che si riposavano ne' granai di un villaggio, perirono tra le
+fiamme, che vi accesero i cavaleggieri dell'armata veneziana[429].
+
+ [429] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 315. — P. Paruta, l. III, p. 182. — Fr. Belcarii, l. XV,
+ p. 446 — Mém. de Bayard, c. LX, p. 381._
+
+Il maresciallo Trivulzio, ch'era stato presente a diciotto battaglie
+campali, non le risguardava che come giuochi da fanciullo a petto di
+quella terribile di santa Brigida o di Marignano, che aveva costume di
+chiamare una battaglia di giganti. Si può credere che tra l'una e
+l'altra armata rimanessero sul campo circa diciotto mila uomini, due
+terzi de' quali Svizzeri. Ma gli storici delle due parti, per adulare la
+vanità nazionale, danno intorno al risultamento della battaglia un
+calcolo assai diverso. Nell'armata svizzera eranvi pochi nomi illustri;
+in quella dei Francesi moltissimi, e portarono il lutto le più nobili
+famiglie. Francesco fratello del duca di Borbone, Imbercourt, il conte
+di Sancerre, il signore di Bussy nipote del cardinale d'Amboise,
+Giovanni di Muy signore della Meilleraye, il principe Carlo di Talmont,
+unico figlio di Luigi della Tremouille, il signor di Roye fratello del
+maresciallo di Fleuranges, ed il giovane conte di Pitigliano, venuto
+coll'Alviano dall'armata veneziana, rimasero tra i morti[430].
+
+ [430] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 316. — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 183. — Mém. de Louis de la
+ Trémoille, c. XVI, p, 205. — Mém. de Fleuranges, p. 195-203. — Mém.
+ du Bellay, l. I, p. 59. — Mém. du chev. Bayard, ch. LX, p. 381._
+
+«La sera del venerdì, in cui terminò la battaglia con onore del re di
+Francia, si fece allegria nel campo e parlossene in più maniere. E si
+trovò che gli uni avevano fatto meglio degli altri; ma si trovò
+soprattutto che il buon cavaliere (Bajardo) si era nelle due giornate
+mostrato tal quale avea costume di essere in tutti i luoghi in casi
+simili. Il re volle fargli molto onore, ricevendo l'ordine di cavaliere
+dalle di lui mani. Ed aveva ben ragione, perchè non avrebbe saputo
+prenderlo da altri migliore di Bajardo[431].» Il re, dopo fatto
+cavaliere, accordò lo stesso ordine a molti altri gentiluomini, che
+avevano valorosamente combattuto. «_Io ben conosco_, disse al
+maresciallo di Fleuranges, _che in quante battaglie vi siete trovato,
+non avete mai voluto essere cavaliere; io lo fui oggi, e vi prego a
+volerlo essere ancora voi di mia mano_; ciò che il fortunato Fleuranges
+gli accordò di buon cuore, ringraziandolo dell'onore che gli
+compartiva[432].»
+
+ [431] _Ivi, p. 382. P. Jovii Hist., l. XV, p. 317. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 194._
+
+ [432] _Mém. de Fleuranges, p. 203._
+
+Bajardo, che aveva ricevuto dal re un così segnalato favore, aveva nella
+precedente notte corso un grandissimo pericolo. «Il suo cavallo, punto
+dalle picche e sbrigliato, quando si sentì senza freno si pose a
+correre, ed a dispetto di tutti gli Svizzeri e delle loro ordinanze,
+passando oltre, portava a dirittura il buon cavaliere in mezzo ad un
+corpo di Svizzeri, se non che, entrato in un campo in cui le viti erano
+tese da un albero all'altro, si dovette fermare. Il buon cavaliere ebbe
+grande paura, e non senza cagione, perciocchè era senza rimedio morto,
+se veniva in mano dei nemici. Non si perdette per altro di coraggio, ma
+scese dolcemente da cavallo, ed in parte si disarmò, e seguendo le rive
+di una fossa, a quattro gambe si incamminò verso il luogo in cui credeva
+trovarsi il campo francese, ed ove udiva gridare _Francia_, Dio gli fece
+la grazia che vi giugnesse sano e salvo; ed inoltre, ciò che molto gli
+giovò, che si scontrasse nel gentile duca di Lorena, uno de' suoi
+signori, che fu sorpreso di vederlo così a piedi. Onde il detto duca gli
+fece subito allestire un gagliardo cavallo[433].»
+
+ [433] _Mém. de chev. Bayard, c. LX, p. 378._
+
+Gli Svizzeri rientrati in Milano cercavano un pretesto per ritirarsi da
+una guerra, da cui non potevano più nulla sperare. Chiesero a
+Massimiliano Sforza i tre mesi di soldo che questi aveva loro promessi,
+ma che evidentemente egli più non poteva pagare dopo la perdita di tutti
+i suoi stati. Dietro il suo rifiuto, malgrado le istanze del cardinale
+di Sion, cui non davano più tanta credenza dopo la perdita della
+battaglia, si posero all'indomani in cammino per ritirarsi per la strada
+di Como ne' loro paesi. Massimiliano Sforza si chiuse nel castello di
+Milano con Girolamo Morone, suo principale ministro, Giovanni Gonzaga,
+pochi gentiluomini milanesi, mille cinquecento Svizzeri, e cinquecento
+Italiani. Suo fratello Francesco Sforza, duca di Bari, passò in Germania
+col cardinale di Sion, per affrettare i soccorsi dell'imperatore. Gli
+Svizzeri dal canto loro avevano, partendo, promesso, che non
+tarderebbero a ritornare in maggior numero per vendicarsi della loro
+sconfitta, e liberare i loro compatriotti[434].
+
+ [434] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. — P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 316. — P. Paruta Hist. Ven., l. III, p. 183._
+
+Però la battaglia di Marignano aveva decisa la sorte del ducato di
+Milano. Tutte le città si affrettarono d'assoggettarsi a Francesco I, e
+di manifestare il loro giubbilo d'essere state liberate dall'insolenza e
+dalla rapacità della soldatesca svizzera. I soli castelli di Milano e di
+Cremona rimasero in potere di Massimiliano Sforza, e Pietro Navarro si
+obbligò col re Francesco ad impadronirsi del primo avanti che passasse
+un mese[435].
+
+ [435] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. — Mémoires de Fleuranges,
+ p. 206._
+
+Il castello di Milano era abbondantemente provveduto d'ogni maniera di
+vittovaglie e di munizioni da guerra; la sua guarnigione più numerosa
+che non richiedevalo l'estensione del suo ricinto; e le sue mura, che
+avevano di già sostenuti lunghi assedj, si giudicavano presso che
+inespugnabili. Ma Pietro Navarro, che aveva il primo di tutti portata in
+Italia l'arte delle mine caricate e che l'aveva perfezionata; che col
+mezzo loro aveva molti anni avanti presi i tre castelli di Napoli, e che
+pretendeva non potergli lungamente resistere veruna fortezza, ispirava
+grandissimo terrore a tutti coloro ch'erano chiusi nel castello di
+Milano. E più d'ogni altro il duca ed i suoi ufficiali civili temevano
+di dovere ad ogni istante essere vittime d'una terribile esplosione.
+Potevano ben essi tenersi lontani da ogni conflitto e dai pericoli
+inseparabili dalla difesa d'una breccia: ma una mina nella sua
+esplosione non rispettava più il sovrano del plebeo, e poteva
+raggiungere il duca ne' suoi più segreti appartamenti, ed in qualunque
+ora del giorno o della notte seppellirlo sotto le ruine delle mura.
+Massimiliano Sforza, che non aveva nè coraggio, nè forza di carattere,
+era desideroso di sottrarsi a qualunque prezzo a tanto pericolo. Egli
+non aveva un solo istante goduto dell'indipendenza o della ricchezza
+annessa al sovrano potere. Quando l'uno, e quando l'altro de' suoi
+alleati, aveva proposto d'abbandonarlo, e di far ricadere i suoi stati o
+all'imperatore, o al re di Francia. Gli Svizzeri mantenevano il suo
+potere, ma per tenerlo subordinato alla loro volontà, facendolo ministro
+d'insopportabili esazioni, per le quali egli si era già renduto odioso
+a' suoi sudditi. Il 4 ottobre, venti giorni dopo la battaglia,
+sottoscrisse una capitolazione, colla quale dava in mano del re non solo
+i castelli di Milano e di Cremona, ma tutti i suoi diritti sul Milanese,
+obbligandosi a passare il rimanente de' suoi giorni in Francia; mentre
+che il re dal canto suo gli prometteva d'interessarsi per ottenergli un
+cappello di cardinale, e d'assegnargli trenta mila scudi di rendita in
+beni stabili[436]. Nell'atto che sottoscriveva il trattato, Massimiliano
+gridò, che allora si sottraeva finalmente alla schiavitù degli Svizzeri,
+alle estorsioni dell'imperatore, ed agl'inganni degli Spagnuoli.
+
+ [436] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 104. — Mém. de Fleuranges, p.
+ 208. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 63. — Observations sur ces
+ Mémoires, p. 451. — P. Bizarri Gen., l. XIX, p. 444. — Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 450. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 321, 322._
+
+Francesco I non volle fare il suo solenne ingresso in Milano che dopo la
+capitolazione del castello, credendo sconveniente alla dignità d'un
+sovrano di Francia l'entrare in una città che non gli apparteneva tutta
+intera. Queste bizzarre nozioni intorno a ciò che egli chiamava l'onore
+della sua corona gli fecero più tardi commettere grandissimi mancamenti,
+ch'ebbero su tutti i suoi destini una fatale influenza. In questa
+circostanza il ritardo del suo ingresso in Milano era di poca
+importanza, non gli togliendo il tempo d'approfittare colle armi e colle
+negoziazioni degli ottenuti vantaggi.
+
+Le negoziazioni erano attivissime: gli alleati nemici del re si andavano
+vicendevolmente confortando alla costanza; ma ognuno cercava di
+ritirarsi dalla difficile lotta, lasciandovi implicati i compagni. Il
+papa era più d'ogni altro spaventato dalla fortuna de' Francesi;
+perciocchè non solo vedeva essere esposti a così potente nemico gli
+stati della Chiesa, ma anche per parte di Firenze doversi da un momento
+all'altro temere una rivoluzione. I Medici erano stati ricondotti in
+questa repubblica dal Cardone, a nome dell'imperatore e del re di
+Spagna; onde i patriotti professavano alla Francia il più caldo
+attaccamento. Per questo attaccamento avevano permesso che si tenesse il
+concilio di Pisa nel loro territorio, provocando la collera di Giulio II
+e di Ferdinando, locchè era stato all'ultimo cagione della loro ruina.
+La politica, d'accordo colla riconoscenza, suggeriva al monarca francese
+l'obbligo di ristabilire la fedele sua alleata, la repubblica
+fiorentina, per servire d'avamposto al ducato di Milano: una volgare
+prudenza lo ammoniva di fidarsi piuttosto a sperimentati amici che a
+nemici costretti dalla forza a cercare la pace.
+
+L'avversione de' re per le repubbliche, e l'avversione che aveva
+Francesco I ad entrare in guerra colla Chiesa, gli fecero abbracciare la
+contraria decisione. Il vescovo di Tricarico ed il duca di Savoja
+trattavano con lui a nome di Leon X, e lo ridussero a sottoscrivere un
+trattato preliminare, con cui il re guarentiva l'autorità de' Medici
+sopra la repubblica fiorentina; onde il papa, omai riavutosi da quel
+primo terrore che lo aveva invaso, cominciò a muovere difficoltà intorno
+alla ratifica de' preliminari, perchè aveva avuto notizia degli scrupoli
+del re. Intanto egli andava indagando cosa potrebbe ottenere da
+Massimiliano o dagli Svizzeri per continuare la guerra, e se gli sarebbe
+possibile di staccare i Veneziani dalla Francia. Quando conobbe che da
+questo canto non poteva riuscire, fece finalmente il 13 ottobre
+sottoscrivere in Viterbo il suo trattato d'alleanza col re. Egli
+evacuava Parma e Piacenza, che dovevano di nuovo riunirsi al ducato di
+Milano, mentre il re prometteva a Giuliano ed a Lorenzo de' Medici,
+oltre il mantenimento dell'autorità loro sopra Firenze, onori, pensioni
+e comando di truppe; obbligandosi inoltre a fare che il ducato di Milano
+si provvedesse di sali alle saline di Cervia con pregiudizio di quelle
+de' Veneziani[437].
+
+ [437] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. — Rayn. Ann. Eccl. an.
+ 1515, § 23, p. 193. — Léonard Corps Diplomatique, t. II. — P. Jovii
+ Hist. sui temp., l. XV, p. 318. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 448._
+
+Gli Svizzeri avevano adunata una dieta in Zurigo, nella quale si
+declamava altamente contro la Francia, e si parlava intorno ai modi di
+soccorrere il castello di Milano. Frattanto i loro soldati avevano
+abbandonate le podesterie italiane, ed altro non conservavano al di qui
+dei monti che le fortezze di Bellinzona e di Locarno. Raimondo di
+Cardone, che trovavasi coll'armata spagnuola prima d'ogni altro esposto
+agli attacchi dell'armata francese, e che non ignorava che l'Alviano era
+impaziente di vendicarsi di lui, che i soldati spagnuoli avevano
+eccitato contro di loro l'odio universale in tutti gli abitanti della
+Lombardia, era premuroso di ricondurre la sua armata nel regno di
+Napoli; egli chiese ed ottenne d'essere compreso nella negoziazione del
+papa: e Francesco I acconsentì che senz'essere molestato attraversasse
+colle sue truppe lo stato della Chiesa[438].
+
+ [438] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 317. — P. Paruta Hist. Ven., l. III, p. 184._
+
+Quattro ambasciatori, i più qualificati personaggi che avesse la
+repubblica di Venezia per le dignità loro e per i loro impieghi, erano
+stati mandati a Milano per felicitare Francesco I intorno alla sua
+vittoria, e per ricordargli le promesse fatte ai Veneziani, di far loro
+ricuperare tutto ciò che degli stati della repubblica occupava
+l'imperatore. La conquista dello stato di Milano non poteva risguardarsi
+come terminata, finchè i Francesi non la venivano assicurando da nuove
+invasioni dalla banda della Germania, rendendo Verona e Brescia ai
+Veneziani, siccome dal canto dell'Italia spagnuola, scacciando i Medici
+da Firenze, e forzando il papa a fare la pace. Se Francesco I avesse
+saputo approfittare della sua vittoria, avrebbe potuto col solo spavento
+che inspirava ottenere tutti questi vantaggi senza nuove battaglie: ma
+la sua politica era troppo personale, perchè potesse comprendere quanto
+il più delle volte torni in utile proprio il servire vivamente i suoi
+alleati. Sebbene accogliesse gli ambasciatori veneziani con
+dimostrazioni di singolare amicizia, e loro si mostrasse pieno di zelo
+per gl'interessi della repubblica, tardò assai a mandar loro le sue
+truppe; e queste ancora pareva che affatto avessero dimenticato il
+valore e l'impeto francese[439].
+
+ [439] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 185._
+
+I Veneziani, abbandonati alle proprie forze, vollero non pertanto
+tentare di ricuperare le perdute città. Lo spagnuolo Hijar comandava a
+Brescia, e Marc'Antonio Colonna in Verona. Quest'ultima città aveva una
+numerosa guarnigione, l'altra una piccolissima; onde l'Alviano ebbe
+ordine dal senato d'accostarsi a Brescia: ma Hijar, prevedendo il vicino
+attacco, chiede al Colonna i soccorsi creduti necessarj; e mille fanti
+partiti da Verona, girando intorno al lago di Garda, entrarono in
+Brescia prima che l'armata veneziana giugnesse sotto le mura[440].
+
+ [440] _P. Paruta Ist. Ven, l. III, p. 191. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 318._
+
+Bartolommeo d'Alviano, che per la prima volta in sua vita lasciavasi
+vincere da un altro in celerità, non lo fu che per sopraggiuntagli
+infermità. Le fatiche sostenute nella battaglia di Marignano,
+sproporzionate all'età sua ed alla debole sua costituzione, gli avevano
+cagionata un'ernia: egli si fece trasportare a Ghedo, non molto distante
+da Brescia, ove morì il 7 d'ottobre dopo avere sofferti acerbissimi
+dolori. Quest'uomo, che dal rango di semplice soldato, passando per
+tutti i gradi della milizia, era giunto ad essere supremo comandante
+d'eserciti, non pareva dalla natura dotato di quelle facoltà che
+abbisognano per una vita attiva. Era piccolissimo, assai curvo, e d'una
+quasi deforme bruttezza. Il suo impeto, talvolta imprudente, sembrava
+piuttosto una qualità conveniente ad un soldato che ad un generale; e
+sebbene questo l'avesse esposto a sanguinose sconfitte, egli sapeva
+compensare tale difetto colla sua celerità ed intrepidezza, e coll'arte
+che aveva di guadagnarsi l'affetto e la confidenza del soldato, anche
+assoggettandolo alla più rigorosa disciplina. Verun uomo seppe meglio di
+lui ispirare coraggio alla fanteria italiana, e farle riacquistare la
+considerazione de' Tedeschi, degli Svizzeri, degli Spagnuoli, cui non
+vergognavasi di confessarsi inferiore. Morì di sessant'anni, amaramente
+pianto da' suoi soldati, che, non volendosi privare della sua presenza,
+lo tennero venticinque giorni alla testa dell'armata, facendogli rendere
+nella sua tenda gli onori convenienti al loro generale. Essi mai non
+acconsentirono che si chiedesse un salvacondotto a Marc'Antonio Colonna,
+comandante di Verona, per far passare il di lui corpo a Venezia, e
+vollero accompagnarlo armata mano attraverso al territorio nemico. Il
+senato lo fece seppellire nella chiesa di santo Stefano, ed accordò
+pensioni alla di lui vedova e figli, che lasciava poveri[441].
+
+ [441] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 318. — P. Paruta Ist.
+ Ven., l. III, p. 192. — Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 105. —
+ Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 66. — Fr. Belcarii Comment., l.
+ XV, p. 450._
+
+Dopo la morte dell'Alviano parve che l'armata veneziana più non avesse
+il coraggio di misurarsi col nemico; ed i medesimi rinforzi, che le
+mandava il re di Francia, giugnendo al campo veneziano contraevano in
+certo modo lo stesso spirito di timidità e d'indisciplina. Gian Giacopo
+Trivulzio, che le condusse settecento lance francesi e sette mila fanti
+tedeschi, ed intraprese l'assedio di Brescia, si lasciò intimidire da
+difficoltà, di cui non sarebbesi preso cura se fosse stato ai servigj
+del re. I Tedeschi si ammutinarono, dichiarando di non voler servire
+contro le insegne imperiali che vedevano sulle mura di Verona e di
+Brescia. Fu d'uopo rimandarli, e chiamare in vece loro cinquemila
+Biscaini comandati da Pietro Navarro. Una sortita di mille cinquecento
+soldati tedeschi e spagnuoli della guarnigione di Brescia pose in fuga
+più di sei mila uomini dell'armata veneziana, togliendo loro dieci
+cannoni. Le mine cominciate dal Navarro per penetrare sotto le
+fortificazioni vennero sventate dagli assediati, furono uccisi i
+minatori, e le gallerie distrutte. Finalmente avendo il Trivulzio
+cambiato l'assedio in blocco, ridusse colla fame la guarnigione a
+promettere, che, se non veniva soccorsa entro venti giorni, evacuerebbe
+la città: ma prima che spirasse il prefinito termine, il barone di
+Rockandolf[442] adunò otto mila Tirolesi di milizie de' paesi
+confinanti, ed avanzandosi pel contado di Lodrone e Rocca d'Anfo, che
+vilmente gli si arrese, vittovagliò Brescia, da cui al suo avvicinamento
+erasi scostata l'armata nemica. I Veneziani non ottennero in quest'anno
+verun altro vantaggio dalle vittorie de' loro alleati, che di ricuperare
+Peschiera, Asola e Lonato, evacuate dal marchese di Mantova[443].
+
+ [442] Il biografo di Frundsberg lo dice Giorgio di Lichtenstein;
+ onde probabilmente il nome di Rockandolf, datogli da tutti
+ gl'Italiani, era quello della sua baronia. _Buch. II, f. 28._
+
+ [443] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 106. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 319; l. XVI, p. 324. — P. Paruta Ist. Ven., l. III,
+ p. 205. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 451. — Mém. de mess. Martin du
+ Bellay, l. I, p. 69._
+
+Frattanto Leone X aveva chiesta a Francesco I una conferenza, desiderata
+ancora da questi per meglio stringere l'alleanza tra di loro conchiusa.
+I due sovrani convennero di trovarsi in Bologna, ove il papa arrivò
+l'otto di dicembre, due giorni prima del re. Leon X non aveva torto di
+confidare nell'influenza che gli darebbero sul giovane monarca la sua
+accortezza e le sue maniere. Francesco I, negoziando in Viterbo, aveva
+richiesto a favore del suo fedele alleato, il duca di Ferrara, la
+restituzione di Modena e di Reggio, a condizione che gli fossero
+restituiti i quaranta mila ducati pei quali la prima di queste città era
+stata impegnata. Era questa la sovranità che Leon X aveva destinata a
+suo nipote; e vedevasi forzato a spogliare la propria famiglia degli
+stati per lei conquistati sulla destra del Po. Rinunciandovi voleva
+collocare altrove Lorenzo de' Medici; e gli destinò il ducato d'Urbino,
+per confiscare il quale a pregiudizio dell'attuale possessore non poteva
+allegare che il di lui attaccamento verso la Francia. Leone domandò che
+il duca d'Urbino fosse sagrificato al suo rancore ed alla sua ambizione;
+e Francesco ebbe la debolezza d'acconsentirvi. Inoltre il papa chiese
+che si abolisse la _prammatica sanzione_, che formava la guarenzia della
+libertà della Chiesa gallicana; e Francesco si lasciò piegare a fissare
+con lui le basi del concordato, che infatti le venne sostituito nel
+susseguente mese d'agosto. In contraccambio di così umilianti cessioni e
+così contrarie alla politica, Francesco ottenne il cappello di cardinale
+per Adriano di Boisì, fratello del gran maestro di Francia, la promessa
+d'un soccorso di cinquecento uomini d'armi, ed il soldo di tre mila
+Svizzeri, per difendere lo stato di Milano qualunque volta fosse
+attaccato[444].
+
+ [444] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 108. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVI, p. 325. — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 202. — Rayn. Ann.
+ Eccl., § 28 e seg., p. 194. e seg. — Mémoir. de Fleuranges, p. 214.
+ — Mém. de du Bellay, l. I, p. 66. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 452._
+
+Prima di recarsi a Bologna aveva Francesco I colla mediazione del duca
+di Savoja conchiuso cogli Svizzeri un più importante trattato per la
+difesa dello stato di Milano. Erasi obbligato a pagar loro i seicento
+mila ducati convenuti nel trattato di Digione; i trecento mila promessi
+a Gallarate per prezzo delle podesterie italiane, ed inoltre ad
+accrescere le loro annue pensioni: questi dal canto loro promettevano di
+restituire al ducato di Milano le podesterie italiane, e di servire la
+casa di Francia verso e contro tutti, tranne il papa e l'imperatore, con
+quel numero di truppe che il re troverebbe opportuno d'assoldare. Per
+tal modo, malgrado la sanguinosa vittoria di Marignano, il re accordava
+agli Svizzeri press'a poco le medesime condizioni, ch'essi avevano
+domandate a Gallarate avanti la loro sconfitta; tanto era egli penetrato
+dell'importanza della loro alleanza per procurare alle sue armate
+quell'infanteria, che la politica sua non gli permetteva di formare tra
+i suoi sudditi. Ma il trattato sottoscritto a Ginevra il 7 di novembre
+non venne ratificato che da otto cantoni, avendo gli altri cinque, che
+davano un altissimo valore alle podesterie italiane, ricusato di
+ratificarlo. Francesco, senza aspettare l'assenso degli ultimi, mandò il
+promesso danaro a tutti i cantoni che avevano approvato il trattato, e
+gli affezionò così più caldamente al suo partito[445].
+
+ [445] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109._
+
+Aveva Francesco I concepiti più vasti progetti; pensava a rinnovare le
+sue pretensioni sopra il regno di Napoli, e ne aveva parlato col papa
+nella sua conferenza di Bologna. Ma Leon X gli aveva rappresentato che
+Enrico VIII, re d'Inghilterra, e genero di Ferdinando il Cattolico, si
+mostrava di già aombrato delle vittorie conseguite dalla Francia, che la
+cupidigia, o le personali animosità del suo favorito, il cardinale di
+Wolsey, potevano persuaderlo a rinnovare la guerra; ch'egli aveva il 9
+d'ottobre rannodati con più stretti legami la sua alleanza con suo
+suocero, il re d'Arragona[446]; e che in quest'istante opporrebbe un
+valido ostacolo alla conquista di Napoli, se attaccava le coste della
+Francia: che d'altra parte erasi avuto avviso che Ferdinando, di già
+vecchio assai, era caduto infermo, e che probabilmente non viverebbe
+ancora molto; che accadendo la di lui morte, il suo successore, Carlo,
+non potrebbe sperare molto nell'alleanza dell'Inghilterra, e che allora,
+angustiato dalle difficoltà che accompagnano le successioni contestate,
+probabilmente cederebbe alla Francia, senza combattere, il regno di
+Napoli. Il vero ed unico motivo che muoveva Leon X a dare questo
+consiglio era quello d'acquistar tempo: Francesco I si lasciò facilmente
+persuadere; onde, licenziata la maggior parte della sua armata per
+liberarsi da una eccessiva spesa, non si riservò per la difesa del
+Milanese che settecento lance, sei mila fanti tedeschi e quattro mila
+baschi ossiano avventurieri francesi[447].
+
+ [446] _Acta publica, Rymer, t. XIII, p. 520. — Rapin Thoyras Hist.
+ d'Anglet., l. XV, p. 107. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p.
+ 334._
+
+ [447] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109. — Mém. de Fleuranges, p.
+ 220. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 67. — P. Paruta, Ist. Ven., l.
+ III, p. 207._
+
+Non tardarono a verificarsi i pronostici intorno alla morte di
+Ferdinando il Cattolico, il quale spirò a Madrigaleggio il 15 di gennajo
+del 1516, un mese più tardi del gran capitano Gonsalvo di Cordova che
+tanto aveva illustrato il di lui regno, e che non pertanto egli lasciava
+da circa dieci anni languire in esilio. La scaltrezza di Ferdinando,
+l'ipocrisia e la costante sua prosperità avevano ingannato il volgo, il
+quale lo risguardava come il più accorto politico del suo tempo, come il
+monarca che sapeva meglio calcolare tutte le vicissitudini degli
+avvenimenti, e farle servire a' suoi fini[448]. I preti ed i monaci, da
+lui costantemente favoriti, portarono ancora più in là i loro encomj; il
+gesuita Mariana, che termina col di lui regno la storia della Spagna, lo
+dice «il principe più eccellente di quanti vissero nella Spagna, pel suo
+amore della giustizia, per la sua prudenza e grandezza d'animo. Ovunque
+dobbiamo incontrare qualche vizio, tale è l'umana condizione; altronde
+l'invidia e la malizia sono sempre apparecchiate ad attribuire ai grandi
+uomini errori di cui non sono colpevoli: ma colla temperata modestia del
+comando, coll'amore della religione, collo zelo per gli studj, con tutte
+le qualità di giusto, dolce, benefico e veramente cristiano re,
+Ferdinando si rendette lo specchio nel quale devono guardarsi tutti i
+principi, il fondatore della pace, della sicurezza, della gentilezza,
+della grandezza della Spagna[449].»
+
+ [448] _P. Jovii Hist. sui temp., l. VI, p. 335. — Fr. Belcarii, l.
+ XV, p. 453. — Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 110._
+
+ [449] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. XXVII, p. 345._
+
+Ma quest'uomo così astuto, ingiusto, crudele, che formò la disgrazia di
+tanti popoli, e che mostrossi costantemente inaccessibile alla pietà,
+non ingannò già il Macchiavelli nè colla sua prosperità, nè colla sua
+ipocrisia. Il segretario fiorentino, che raccolse in un corpo di
+dottrina la pratica de' principi del suo tempo, e che spesso si mostrò
+indulgente pei delitti loro, quando li trovò utili per istabilire o per
+corroborare la potenza, altro non vide in Ferdinando che un uomo astuto
+e fortunato, e non già un uomo savio e prudente; il suo amico Francesco
+Vettori, svolgendo questa stessa opinione del Macchiavelli, notò in
+tutte le azioni di Ferdinando dal 1494 in poi un'imprudenza non minore
+della sua perfidia. Quasi sempre quando ingannava il suo cugino
+Federico, i suoi alleati, i suoi generali, i suoi popoli, provocava
+inutili pericoli; e tutt'al più giugneva lentamente per obbliqua via
+allo scopo cui avrebbe potuto arrivare più onoratamente battendo la
+strada diretta[450].
+
+ [450] Fra le lettere famigliari del Macchiavelli trovansi
+ curiosissime osservazioni intorno al carattere ed agl'interessi de'
+ principi de' suoi tempi. In una lettera dell'aprile del 1513 al
+ Vettori, _t. VIII, p. 46_, fa un rigorosissimo ritratto di
+ Ferdinando; ed a vicenda Francesco Vettori scrivendogli il 16 maggio
+ del 1514, _p. 116_, sviluppa le medesime idee, e passa in revista
+ tutti i delitti del re cattolico.
+
+Poco tempo prima di morire Ferdinando aveva mandati cento venti mila
+fiorini a Massimiliano, per porlo in istato di far argine ai Francesi in
+Italia: ed Enrico VIII, ad istigazione di Francesco Sforza, che
+pretendeva l'eredità del ducato di Milano dopo che suo fratello,
+l'ultimo duca, aveva rinunciato a' suoi diritti, aveva pure fatto
+passare all'imperatore un ragguardevole sussidio. In quest'istante
+l'Europa teneva tutti gli occhi rivolti alla successione dell'arciduca
+Carlo, nipote di Massimiliano, alle corone della Spagna, ed
+all'opposizione che incontrar potrebbe l'arciduca dal canto de' suoi
+nuovi sudditi; di già Carlo negoziava con Francesco I, e voleva essere
+sicuro della di lui amicizia prima di recarsi in Castiglia, quando suo
+avo invase improvvisamente l'Italia. Questi, che mai non aveva saputo
+porsi in istato d'agire quando era aspettato da' suoi alleati, adunò
+agevolmente una grande armata nel momento in cui tutte le altre potenze
+licenziavano le loro. Non avendo avuto abbastanza di tempo per dissipare
+in oggetti estranei alla guerra tutti i sussidj ricevuti dalla Spagna e
+dall'Inghilterra, se ne valse per riunire sotto le sue bandiere cinque
+mila Tedeschi, quindici mila Svizzeri, assoldati ne' cinque cantoni che
+avevano ricusata l'alleanza della Francia, e dieci mila fanti italiani e
+spagnuoli[451].
+
+ [451] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 112. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVI, p. 336. — Mém. de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 70. — Fr.
+ Belcarii Comment., l. XV, p. 454._
+
+Abbandonando l'Italia, Francesco I aveva lasciato il governo del
+Milanese al contestabile di Borbone, ed aveva altresì chiamato a Milano
+il maresciallo Trivulzio, mentre Teodoro Trivulzio, suo nipote, aveva
+preso il comando dell'armata veneziana, cui erasi unito Odetto di Foix,
+signore di Lautrec con quasi tutte le forze francesi rimaste in
+Lombardia. Teodoro e Odetto avevano ricominciato l'assedio di Brescia.
+Rockandolf era tornato in Germania colla maggior parte de' soldati cui
+aveva fatto prendere le armi nel precedente anno; Brescia mancava di
+vittovaglie, ed i soldati trovavansi da lungo tempo senza paga, sebbene
+gli abitanti fossero stati oppressi da intollerabili contribuzioni per
+supplire ai bisogni della guarnigione. Hijar in una ribellione de'
+soldati erasi trovato esposto a gravissimi oltraggi; e la città pareva
+vicina a capitolare, quando Massimiliano entrò per la strada di Trento
+in Italia col formidabile esercito che aveva ragunato[452].
+
+ [452] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 330. — P. Paruta Istor.
+ Ven., l. III, p. 212._
+
+Teodoro Trivulzio, generale de' Veneziani, aveva sotto Brescia due mila
+cinquecento cavalli e sette mila fanti; Lautrec aveva condotti allo
+stesso assedio quattro mila Guasconi e cinquecento lance, ed il
+contestabile di Borbone aveva tenuti in Milano ed in altre città del
+ducato settecento lance e quattro mila fanti parte guasconi e parte
+italiani. Quando aveva avuto avviso dell'armamento di Massimiliano,
+aveva mandato ad assoldare sedici mila Svizzeri negli otto cantoni
+alleati della Francia; ma prima che questi giugnessero, i generali
+francesi e veneziani non si credettero abbastanza forti per tener testa
+all'imperatore, onde levarono l'assedio di Brescia, e si stabilirono
+lungo il Mincio per impedirgliene il passaggio[453].
+
+ [453] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 216. — Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 112._
+
+Desideravano i Veneziani che l'armata loro non si tenesse troppo lontana
+dalla capitale. Non pertanto i Francesi, all'avvicinarsi del pericolo,
+andavano perdendo il coraggio, onde rinunciando alla difesa del Mincio,
+passarono l'Oglio, e ritiraronsi nel Cremonese, ove li raggiunse il
+contestabile di Borbone col rimanente delle truppe. Il cardinale di
+Sion, che a motivo dell'ardente suo odio contro i Francesi, aveva presa
+grandissima parte nell'arrolamento degli Svizzeri comandati da
+Massimiliano, voleva persuadere l'imperatore a marciare direttamente
+sopra Milano, approfittando del terrore incusso dalla subita sua
+apparizione, per terminare la guerra nella capitale. Ma il castello di
+Asola posto in riva al fiume Chiesa, non lontano dalla foce di questo
+fiume nell'Oglio, aveva chiuse le porte all'imperatore: e Massimiliano,
+credendo compromesso l'onor suo se non lo conquistava, consumò molti
+giorni nel formarne l'assedio, valorosamente sostenuto dal provveditore
+veneziano Francesco Contarini; Massimiliano, dopo essere stato rispinto
+innanzi a così piccolo castello, ripigliò il cammino alla volta di
+Milano[454].
+
+ [454] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 218. — P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XVI, p. 337. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 113._
+
+I Francesi avevano abbandonate le rive dell'Oglio, ed in appresso quelle
+dell'Adda, come eransi prima ritirati da quelle del Mincio, senza
+tentare di difenderle, e si erano chiusi in Milano dopo averne bruciati
+i sobborghi, onde l'imperatore non potesse fissarvi i suoi
+alloggiamenti. Massimiliano, quando si trovò sei miglia lontano dalla
+città, intimò ai Milanesi di scacciare i Francesi e di aprirgli le porte
+entro tre giorni, se non volevano essere più severamente trattati che
+non lo erano stati i loro antenati da Federico Barbarossa. Estremo era
+il terrore nella città, e debolissimi i mezzi di difesa. Sapevasi, a dir
+vero, che gli Svizzeri del partito francese si erano posti in cammino;
+ma sapevasi ancora che la dieta, vergognandosi che i suoi concittadini
+andassero a battersi gli uni contro gli altri per istraniere cagioni,
+aveva spedito ordine ai suoi sudditi delle due armate, di ripatriare
+immediatamente; ma si temeva che quelli ai servigj della Francia
+s'affrettassero d'ubbidire a quest'ordine, più assai che gli altri, cui
+avevano poste le armi in mano la focosa eloquenza del cardinale di Sion
+e la propria animosità. A calmare tanta inquietudine giunse
+opportunamente in Milano Alberto della Pietra, capitano de' Bernesi con
+dieci mila suoi compatriotti, che promisero di difendere la città[455].
+
+ [455] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 340. — Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 114. — Mém. de Fleuranges, p. 222. — Fr. Belcarii, l. XV,
+ p. 455._
+
+Trovavansi di già adunati nel Milanese trenta mila Svizzeri divisi tra
+le due armate; e sebbene fossero gli uni condotti dal cardinale di Sion,
+gli altri da' suoi più caldi nemici, Alberto della Pietra e Francesco,
+figlio di Giorgio Supersax, tutti dichiararono ad una voce di non voler
+combattere contro i loro compatriotti. Vedevansi conferire tra di loro,
+corrispondere, concertarsi, e scuotere assolutamente l'autorità de' due
+sovrani cui servivano. Unendosi tra di loro potevano in quell'istante
+dettare la legge ad ambidue; onde le loro conferenze si rendevano
+gagliardamente sospette alle due armate. Non avevano i Francesi
+dimenticato che metà di quegli stessi uomini avevano contro di loro
+combattuto nel precedente anno nella terribile battaglia di Marignano;
+che l'intera nazione aveva mostrato un estremo odio contro la Francia, e
+che negli ultimi anni aveva dato più volte motivo d'accusarla di mala
+fede. Pure il maresciallo Trivulzio trovò modo di risvegliare più
+violenti sospetti ancora nello spirito di Massimiliano, facendo cadere
+tra le di lui mani due sue lettere dirette a Stapffer ed a Goldhill,
+capitani svizzeri a' servigj dell'imperatore, colle quali gli eccitava a
+dare senza ulteriore ritardo esecuzione alle loro promesse. Massimiliano
+non ardiva di far arrestare questi ufficiali in mezzo ai loro soldati,
+nè di confidare a chicchessia i suoi sospetti, quando Giacomo Stapffer,
+capitano generale di quegli Svizzeri, gli chiese il soldo arretrato
+dovuto alla sua truppa. Massimiliano, che, secondo il consueto, non
+aveva danaro, temendo, se lo palesava, d'essere trattenuto come
+ostaggio, o d'essere consegnato ai nemici, rispose che recavasi in
+persona ad affrettare la trasmissione del danaro che aspettava; e presi
+con lui dugento cavalli, s'avviò subito alla volta di Trento, senza
+provvedere al comando della sua armata, e senza manifestare a veruno i
+suoi progetti; era già lontano più di venti miglia dall'armata, quando
+al campo fu palese la sua fuga[456].
+
+ [456] _Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen, B. II, f. 24. — P.
+ Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 341. — Fr. Guicciardini, l. XII,
+ p. 115. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 456. — P. Paruta Ist. Venez., l.
+ III, p. 221. — Mém. de Bayard, ch. LXI, p. 384. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 224._
+
+Massimiliano senza trattenersi si fece dare sedici mila ducati dai
+Bergamaschi, e trenta mila ne ricevette per parte di Enrico VIII, che
+mandò subito alla sua armata, la quale, per rifarsi degli arretrati,
+saccheggiò Lodi, poi Sant'Angelo. Mentre ciò accadeva, gli Svizzeri del
+campo francese e dell'imperiale eseguirono nello stesso tempo gli ordini
+della dieta, e presero la strada del loro paese. Tre mila fanti, parte
+tedeschi e parte spagnuoli, abbandonarono le bandiere imperiali per
+passare sotto quelle de' Francesi, ed il rimanente di quest'armata, che
+aveva prodotti in Italia così vivi timori, si disperse, arrossendo
+dell'esito vergognoso della sua spedizione, e dell'instabilità del suo
+capo[457].
+
+ [457] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 342. — P. Paruta Ist.
+ Ven., l. III, p. 222._
+
+Dopo la partenza dell'imperatore, il duca di Borbone, richiamato da
+Francesco I, tornò in Francia, e lasciò il comando dell'armata e del
+paese al signore di Lautrec, col titolo di luogotenente generale in
+Italia[458]. Questi andò bentosto a raggiugnere sotto Brescia l'armata
+veneta, che ne avea ricominciato l'assedio. Sette mila Tedeschi, che si
+avanzavano per soccorrerla, furono dai Veneziani trattenuti a Rocca
+d'Anfo; onde non restando in Brescia che seicento fanti e quattrocento
+cavalli, ed essendo loro impossibile di difendersi, il 24 maggio del
+1516 la città di Brescia aprì le porte ai Veneziani[459].
+
+ [458] _Mém. de Fleuranges, p. 224. — Mém. de Martin du Bellay, l. I,
+ p. 72. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 116._
+
+ [459] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 116. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 393. — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 227. — Mém. de
+ Martin du Bellay, l. I, p. 72._
+
+Desiderava il senato che la stessa armata passasse sotto Verona, ed
+eccitava il Lautrec ad intraprendere l'assedio di quella città, la
+quale, quando fosse ritornata in potere de' Veneziani, avrebbe chiusa
+l'Italia ai Tedeschi; ma il Lautrec mostravasi inquieto per Parma e
+Piacenza, dove avea scoperto che il papa ordiva qualche trama per mezzo
+di Prospero Colonna. Probabilmente altresì voleva aspettare il fine
+delle negoziazioni che sapeva intavolate a Noyon tra il nuovo re
+Cattolico e Francesco I, e ritirossi a Peschiera, del qual luogo le sue
+truppe guastavano i territorj di Verona e di Mantova; mentre
+Marc'Antonio Colonna, comandante della truppa tedesca in Verona, il 28
+luglio avendo sorpresa Vicenza mal guardata dai Veneziani, l'abbandonava
+al saccheggio[460].
+
+ [460] Fr. Guicciardini, l. XII, p. 120. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 396. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 459.
+
+Nella stessa epoca Carlo, nipote di Massimiliano e di Ferdinando, in
+appresso così celebre sotto il nome di Carlo V, desiderava di
+riconciliarsi con tutti i suoi vicini, per raccogliere senz'ostacolo la
+successione del secondo de' suoi avi. Antonio di Croy, signore di
+Chievres, che l'aveva educato, e che prendevasi tuttavia cura della di
+lui gioventù, aveva aperte in Noyon delle conferenze con Arturo di
+Gouffier, signore di Boisì, gran maestro di Francia, ch'era stato il
+precettore di Francesco I. Questi due plenipotenziarj, che godevano
+l'intera confidenza de' padroni da loro educati, sottoscrissero, il 13
+d'agosto del 1516, un trattato che servì di base alla pace d'Europa.
+Soltanto due oggetti erano rimasti indecisi tra l'ultimo re Cattolico ed
+il re di Francia; da un canto i riclami del re di Navarra, spogliato del
+suo regno a motivo del suo attaccamento ai Francesi; dall'altro i
+diritti della Francia sopra il regno di Napoli, che, secondo il
+convenuto nel trattato di Blois nel 1505, dovevano ricadere alla
+Francia, poichè Germana di Foix non aveva avuto figliuoli da Ferdinando.
+Il trattato di Noyon non provvedeva alla pendenza della Navarra. Carlo
+obbligavasi solamente di dare stato entro otto mesi alla regina
+Catarina, rimasta vedova, in giugno di quest'anno, del re di Navarra; e
+Francesco I riservossi il diritto di soccorrere lei ed i suoi figliuoli
+di truppe e di danaro, senza mancare alla pace, se questa dopo gli otto
+mesi non dichiaravasi paga di quanto le offrirebbe il re di Spagna. I
+diritti delle due corone sul regno di Napoli si confusero con un
+maritaggio stabilito preventivamente tra Carlo e la figlia primogenita
+di Francesco I, che inallora non contava che un anno[461].
+
+ [461] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 405. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 458. — Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 75. — Hist. de la Diplomatie Française, t. I, l.
+ III, p. 319._
+
+Il trattato di Noyon ristabiliva la pace soltanto tra la Francia e la
+Spagna, e lasciava libero Francesco I di soccorrere i Veneziani contro
+Massimiliano. Ma se questi voleva esservi compreso, le parti contraenti
+avevano per lui stipulato, che renderebbe Verona ai Veneziani, ricevendo
+invece da loro dugento mila ducati, e che conserverebbe Riva di Trento,
+Roveredo e tutto ciò che aveva acquistato nel Friuli. Per non apportare
+pregiudizio ai diritti e alle pretese dell'impero, non si dava a queste
+condizioni che una tregua di diciotto mesi[462].
+
+ [462] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. — P. Paruta, l. III, p.
+ 242. — P. Jovii Hist., l. XVIII, p. 405._
+
+Erano stati accordati a Massimiliano due mesi per accettare il trattato
+di Noyon; e perchè Francesco I prevedeva la di lui ripugnanza a
+rinunciare a veruna delle passate pretese, ordinò al signore di Lautrec
+d'unirsi all'armata veneziana, per cominciare l'assedio di Verona.
+Infatti le due armate si presentarono sotto le mura di quella città il
+20 agosto, una sulla riva destra, l'altra sulla sinistra dell'Adige; e
+malgrado la valorosa resistenza di Marc'Antonio Colonna, che conservava
+tuttavia sotto il suo comando ottocento cavalli, cinque mila fanti
+tedeschi, e mille cinquecento spagnuoli, avanti la metà d'ottobre furono
+aperte nelle mura varie breccie assai larghe. Ma il Lautrec desiderava
+d'evitare ogni effusione di sangue in una guerra che non dubitava
+doversi in breve terminare con un trattato di pace. Malgrado le istanze
+del senato di Venezia, ricusò di procedere all'assalto; non volle
+nemmeno venire a battaglia con Rockandolf, che si avvicinava con una
+debole armata tedesca, e s'accontentò piuttosto di levare l'assedio, non
+senza eccitare le lagnanze e i sospetti dei Veneziani. Vero è che questi
+non tardarono a conoscere, che tale moderazione aveva salvata Verona per
+loro vantaggio, che questa città sarebbe in breve loro renduta intatta,
+mentre che, se l'avessero presa d'assalto, non avrebbero guadagnato che
+ruine[463].
+
+ [463] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 122. — P. Jovii Hist. sui temp.
+ l. XVIII, p. 402. — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 237. — Mém. de
+ Fleuranges, p. 293. — Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 73._
+
+Effettivamente tutte le guerre, tutte le nimicizie eccitate dalla lega
+di Cambrai sembravano tendere ad un fine comune, e l'anno 1516 fu
+l'epoca delle paci più importanti. I cinque cantoni svizzeri, che nel
+precedente anno non avevano voluto accedere al trattato di Ginevra,
+conchiusero, il 29 novembre del 1516, d'accordo cogli altri cantoni, un
+nuovo trattato colla Francia, cui fu dato il nome di _pace perpetua_,
+trattato che infatti durò quanto la monarchia francese. Regolavasi in
+esso la pensione che in avvenire la Francia pagherebbe ai tredici
+cantoni ed ai loro alleati, si lasciava alla decisione d'un arbitramento
+tutte le differenze che potessero insorgere, ed al re si accordava la
+facoltà di levare tra gli Svizzeri quante truppe vorrebbe[464].
+
+ [464] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 123. — Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 460. — Hist. de la Diplomatie française, t. I, l. III, p. 312._
+
+Fu nello stesso anno che Francesco I stipulò colla corte di Roma il
+trattato che porta il nome di concordato, sottoscritto il 18 d'agosto
+del 1516, ed approvato dal concilio di Laterano il 19 di dicembre.
+Questo trattato, che aboliva la prammatica sanzione e le più preziose
+libertà della Chiesa gallicana, era stato fatto da due sovrani che
+reciprocamente si rinunciavano ciò che loro non apparteneva. Il papa
+accordava al re la collazione de' beneficj del regno, di spettanza de'
+capitoli e delle comunità: il re cedeva al papa le annate, ossiano
+l'entrate d'un anno bel beneficio ch'egli conferiva, e che spettava alle
+pie fondazioni[465].
+
+ [465] _Rayn. Ann. Eccl. 1516, § 12, p. 205 ec. — Labbe Conc. Gen.,
+ t. XIV, p. 358-389. — Hist. de la Diplom. franc., l. III, p. 316. —
+ Fleury Hist. Eccl., l. CXXIV, c. 121. e segu. — Spondanus Cont. Ann.
+ Baron., t. II, p. 592 ad an. § 13 e segu._
+
+Il trattato del concordato fu cagione di profondo dolore alla Chiesa
+francese, e fu un oggetto di trionfo per la corte di Roma. Era la
+conseguenza della politica di Francesco I, il quale voleva a qualunque
+prezzo guadagnarsi il papa. Pure il re aveva potuto sperimentare anche
+recentemente quanto verso di lui implacabile fosse l'odio di Leon X, e
+quanto poco fondamento dovesse fare sopra i di lui trattati e sopra le
+di lui promesse. In tempo della spedizione di Massimiliano, che aveva
+minacciato il ducato di Milano, Leon X, invece di spedire in ajuto de'
+Francesi i cinquecento uomini d'armi ed i tre mila Svizzeri promessi,
+aveva anzi mandato il cardinale Bibbiena al campo imperiale per
+complimentare Massimiliano, e per rendere più intima la di lui alleanza
+colla santa sede. Inoltre non aveva mai cessato di confortare i
+Veneziani a staccarsi dalla Francia per entrare nella lega de' di lei
+nemici, di ravvivare lo sdegno degli Svizzeri, d'attraversare i Francesi
+in tutte le loro negoziazioni; e lo stesso giorno in cui sottoscriveva
+il concordato, 18 agosto 1516, metteva il colmo alla ruina d'uno de' più
+fedeli alleati della Francia, del duca d'Urbino, dando l'investitura del
+di lui ducato al proprio nipote, Lorenzo de' Medici.
+
+Leon X più non aveva bisogno di pensare a fondar la grandezza di due
+principi della sua casa: suo fratello Giuliano, che aveva sposata
+Filiberta di Savoja, sorella minore di molti anni della madre di
+Francesco I, e che per cagione di questo matrimonio aveva da lui
+ricevuto il titolo di duca di Nemours, era morto il 17 di marzo del
+1516. Giuliano, che durante il suo esilio da Firenze avea trovato asilo
+alla corte del duca d'Urbino, riconoscente de' ricevuti beneficj, avea
+difeso finchè era vissuto il duca contro l'ambizione di suo
+fratello[466]. Ma non fu appena morto Giuliano, che Leon X pubblicò un
+monitorio contro Francesco Maria della Rovere, duca d'Urbino, nel quale
+lo accusava dell'assassinio del cardinale di Pavia, del quale delitto
+era di già stato assolto; lo accusava d'avere negoziato con Lodovico
+XII, quando ancora viveva Giulio II; d'avere attaccati i soldati
+dispersi dell'armata spagnuola e pontificia dopo la sconfitta di
+Ravenna; finalmente d'avere ricusato d'unirsi all'armata di Lorenzo de'
+Medici contro Francesco I. Per tutte questa cagioni privava Francesco
+Maria della Rovere de' suoi stati, ed incaricava Lorenzo de' Medici, e
+sotto i suoi ordini Renzo di Ceri, di dare esecuzione a questa
+sentenza[467].
+
+ [466] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 92. — Scip. Ammirato, l.
+ XXIX, p. 320. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 117._
+
+ [467] _Par. de Grassis Diarium curiæ Roman. apud Raynald. Ann. 1516,
+ § 33, t. XX, p. 219._
+
+Il ducato d'Urbino, col contado di Montefeltro e colle signorie di
+Pesaro e di Sinigaglia, non dava un'entrata maggiore di venticinque mila
+ducati. Con così deboli sussidj il duca, abbandonato da tutti i suoi
+alleati, ed in particolare da quello pel quale erasi compromesso,
+sprezzando la collera del suo abituale signore, non poteva sperare di
+resistere a tutte le forze della Chiesa. Quando seppe che Lorenzo de'
+Medici era giunto al confine de' suoi stati con un'armata composta di
+truppe fiorentine e pontificie, fuggì a Pesaro, indi passò a Mantova,
+dove precedentemente aveva mandati la consorte ed il figlio. Il 30
+maggio Lorenzo de' Medici entrò in Urbino; e nel termine di quattro
+giorni gli si arresero tutti i castelli di quel piccolo stato. Poca
+resistenza opposero ancora le fortezze di Sinigaglia, di Pesaro, di
+Majuolo di San Leo; quest'ultima, che credevasi inespugnabile, fu presa
+per iscalata dopo tre mesi[468].
+
+ [468] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 117. — Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 457. — Comm. di Filippo de' Nerli, l. VI, p. 130. — Jac. Nardi, l.
+ VI, p. 278. — Ist. di Gio. Cambi, p. 99. — P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. III, f. 77, ediz. di Venez. 1557, in 12.º._
+
+Leon X, costantemente occupandosi intorno all'ingrandimento della sua
+casa, rompeva per tale cagione i vincoli della riconoscenza che doveano
+legarlo a Francesco Maria della Rovere, protettore della sua famiglia in
+tempo del suo lungo esilio. Egli voleva ad ogni modo procurare una
+sovranità a suo nipote Lorenzo, figlio di Pietro, suo fratello maggiore,
+e dell'orgogliosa Alfonsina Orsini, le di cui istanze affrettarono, per
+quanto si dice, cotale decisione. Non dubitò quindi d'accordare il
+ducato d'Urbino e la signoria di Pesaro a Lorenzo de' Medici, lo stesso
+giorno in cui la sottoscrizione del concordato sembrava assicurare alla
+sua famiglia la protezione della Francia. Ottenne che il decreto
+d'investitura venisse confermato in pieno concistoro da tutti i
+cardinali, ad eccezione del solo Grimani, vescovo d'Urbino, il quale per
+questa sua opposizione fu forzato ad abbandonare Roma[469].
+
+ [469] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 118. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXII, p. 101. — Jac. Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 278. — Par. de
+ Grassis Diar., l. IV, p. 167 apud Raynald. Ann. Eccl. 1516, § 83, p.
+ 129._
+
+La pace tra Carlo e Francesco I, quella tra gli Svizzeri e la Francia, e
+quella tra il papa e quest'ultima potenza avevano finalmente scossa
+l'ostinazione di Massimiliano. Egli aveva conosciuto che potrebbe
+difficilmente continuare solo la guerra, senza i sussidj pecuniarj
+d'altra potenza, ed il 4 di dicembre aveva dato il suo assenso al
+trattato di Noyon. Tuttavolta per salvare il suo amor proprio, e non
+parer di cedere a' suoi nemici, acconsentì soltanto di consegnare la
+città di Verona a suo nipote il re Cattolico, affinchè questi la
+consegnasse ai Francesi, i quali poi dovevano darla in mano ai
+Veneziani. Il vescovo di Trento, incaricato d'eseguire questa
+commissione, aprì le porte di Verona al signore di Lautrec il 23 di
+gennajo del 1517, e da lui ricevette a conto dei dugento mila scudi che
+dovevano pagare i Veneziani, il danaro necessario per pagare il soldo
+arretrato della guarnigione. Il Lautrec consegnò nello stesso istante le
+chiavi della città ad Andrea Gritti ed a Giampaolo Gradenigo,
+provveditori veneziani. Quattrocento uomini d'armi, il fiore
+dell'armata, e due mila fanti, presero possesso della città, mentre che
+i generali ed i provveditori veneziani si recarono alla cattedrale in
+mezzo ad un popolo ebbro di gioja, per rendere grazie al cielo della
+fine di così orribile guerra, e del ristabilimento in tutta la Venezia
+della benefica autorità del senato veneziano[470].
+
+ [470] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 124. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 405. — Paolo Paruta Hist. Ven., l. III, p. 248. — Fr.
+ Belcarii, l. XV, p. 460. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 321. — H.
+ Georgens von Frundsberg, Ritters Kriegszthaten, B. II, f. 28._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXIII.
+
+ _Rivoluzione e guerra d'Urbino: cospirazione de' cardinali
+ contro il papa: ambizione di Leon X. Sua alleanza con Carlo V
+ contro Francesco I. Le loro armate conquistano il Milanese;
+ morte di Leon X._
+
+1517 = 1521.
+
+
+Nell'istante in cui la repubblica di Venezia ricuperò, contro ogni
+speranza, il possedimento di quasi tutto lo stato di terra ferma, che le
+aveva fatto perdere una sola battaglia, e pel quale aveva in appresso
+combattuto otto anni contro le principali potenze d'Europa, il senato
+scelse due de' suoi più illustri membri, Andrea Gritti e Giorgio
+Cornaro, per visitare tutte le città e le province della repubblica,
+conoscere i loro bisogni, consolare la loro miseria, rassodare la loro
+fedeltà, e loro promettere più felici tempi. I due deputati percorsero
+tutta la terra ferma veneziana; esaminarono le fortificazioni di Salò,
+di Peschiera, Bergamo, Brescia, Crema, Verona, Padova, Treviso, Rovigo,
+Udine e di tutte le piazze del Friuli[471]; mentre che dal canto loro
+tutte le città spedirono deputati al senato per rinnovare il loro
+giuramento di fedeltà, ed offrirgli le loro felicitazioni. La
+repubblica, che aveva resistito alla più formidabile lega che si fosse
+mai formata dopo la caduta dell'impero romano, che aveva
+contemporaneamente provati tutti i disastri nell'interno delle sue
+città, nelle sue armate, nelle sue flotte, e che non aveva in fine di
+così lunga ed acerba guerra perdute che alcune poco importanti città
+della Romagna, ed alcuni porti che teneva in pegno nel regno di Napoli,
+poteva credersi sicura della sua immortalità. Ella aveva trovati
+inesauribili mezzi, e spiegata una tale costanza ed energia, che non
+sarebbersi forse trovate in verun altro stato della Cristianità, ed il
+senato pareva avere fondamento d'esortare i suoi sudditi a riporre ogni
+loro fidanza nella fortuna di san Marco.
+
+ [471] _P. Justinian. Hist. Ven., l. XI, ap. Rayn. Ann. Eccl. 1517, §
+ 80, p. 238._
+
+Non pertanto la guerra della lega di Cambrai aveva essiccate molte parti
+vitali della repubblica, e dopo quest'epoca più non si vide ricuperare
+il primiero vigore. Aveva supplito all'enorme dispendio cui era stata
+forzata di soggiacere per lo spazio d'otto anni, non solo con prestiti
+che le assorbivano per molti anni tutte le pubbliche entrate, ma ancora
+col vendere al migliore offerente quasi tutte le principali cariche
+dello stato. Allorchè fu ristabilita la pace, i consiglj posero fine a
+questa vergognosa maniera di distribuire gl'impieghi della repubblica,
+ma non potevano impedire che i corpi risguardati fin allora come il
+fiore della nazione non fossero stati formati a prezzo d'oro, e che
+molti impieghi non venissero occupati da persone portate ai medesimi
+dalle sole ricchezze[472].
+
+ [472] _P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 252._
+
+Il commercio aveva fondata la potenza veneziana, ma questo commercio
+aveva sofferto in tutte le sue parti. Quasi tutte le officine delle
+manifatture stabilite nel territorio veneto erano state distrutte dalla
+guerra: Giulio II aveva sforzati i Veneziani a dividere coi direttori
+delle sue saline di Cervia il monopolio dei sali, lungo tempo esercitato
+esclusivamente dai primi in tutta l'Italia. Selim, imperatore dei
+Turchi, aveva conquistato il Cairo ed Alessandria, e distrutto l'impero
+dei Mamelucchi[473]. L'Egitto, ch'egli aveva occupato, era uno di que'
+paesi in cui i Veneziani esercitavano il più lucrativo commercio; ed il
+regime de' Turchi, più oppressivo che quello del soldano, lo fece
+bentosto languire, e annullò tutti gli utili, sebbene il senato non
+avesse ommesso di mandare subito un'ambasciata a Selim per felicitarlo
+intorno alle sue conquiste, rinnovare con lui i trattati di commercio e
+pagargli il tributo del regno di Cipro, antico feudo del soldano[474].
+
+ [473] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVII e XVIII. — Fr.
+ Guicciardini, l. XIII, p. 152._
+
+ [474] _P. Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 254. — Alfonso de Ulloa Vita
+ di Carlo V, l. I, f. 45 e seg._
+
+In pari tempo la navigazione dei Portoghesi intorno al capo di Buona
+Speranza dava una nuova direzione al commercio delle Indie; il quale,
+invece di farsi soltanto per gli scali del mar Rosso e d'Alessandria,
+paesi ne' quali i Veneziani, per l'influenza loro, s'erano procurato una
+specie di monopolio, era venuto in mano de' mercanti di Lisbona, che
+andavano direttamente a cercare le spezierie alle Molucche e ne
+approvvigionavano tutta l'Europa. Finalmente il commercio de' Veneziani
+coll'Africa e colla Spagna aveva ricevuto un funesto colpo
+dall'imprudente avidità de' ministri del nuovo re Cattolico. Una flotta
+veneziana faceva regolarmente ogni anno il giro del Mediterraneo per
+fare tutti i cambj tra i diversi porti di questo mare. Le galere ond'era
+composta, e che dicevansi _galere del traffico_, partivano da Venezia
+per Siracusa in Sicilia; davano in appresso fondo a Tripoli, all'isola
+di Gerbi presso alle Sirti, a Tunisi, a Tremizene, a Orano, e ad altri
+porti dei regni di Fez e di Marocco: giugnevano in cadauno di questi
+porti nell'epoca di fiera annuale, cui i Mori recavano la loro polvere
+d'oro, per cambiarla coi metalli lavorati e colle stoffe dell'Europa.
+Questa stessa polvere d'oro veniva in seguito portata dalle _galere del
+traffico_ ne' porti spagnuoli d'Almeria, Malaga e Valenza, dove serviva
+a comperare sete, lane e frumento. Queste mercanzie ne' tempi di
+Ferdinando erano state assoggettate ad un diritto d'esportazione del
+dieci per cento del loro valore, lo che aveva danneggiato l'interesse
+de' produttori, senza far torto al commercio. I ministri del successore
+di Ferdinando duplicarono l'imposta, e ne posero un'altra simile sopra
+l'importazione delle merci recate dai Veneziani; e, credendo in tal modo
+di quadruplicare le loro entrate, distrussero invece il commercio e
+l'agricoltura della Spagna; ma in pari tempo fecero cessare uno de' più
+ricchi traffichi de' Veneziani[475].
+
+ [475] _P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 257._
+
+In mezzo a queste difficoltà, il senato occupavasi incessantemente
+intorno ai mezzi di ristabilire la passata prosperità del territorio
+della repubblica, col richiamare ai campi gli agricoltori, alle officine
+i dispersi operaj; col rialzare le dighe abbattute, ristaurare i canali
+d'irrigamento e di navigazione, accrescere ovunque le fortificazioni che
+difendevano il paese, e particolarmente quelle di Verona e di Padova, di
+cui voleva formare i baluardi dello stato. Per ultimo riaprì
+l'università di Padova, la quale era stata chiusa otto anni, chiamandovi
+i più celebri professori, i quali vi attirarono di nuovo la folla degli
+scolari[476].
+
+ [476] _Ivi, p. 252._
+
+Le numerose armate che l'imperatore, il re di Francia e la repubblica
+licenziavano nel medesimo istante, potevano in tempo di pace apportare
+alle province d'Italia una nuova calamità colle ruberie delle milizie
+sbandate. Pareva difficile di assoggettare tutto ad un tratto
+all'autorità delle leggi uomini da lungo tempo accostumati a
+disprezzarle, che lasciavansi senza mezzi di sussistenza, ed erano
+persuasi d'aver essi la forza in mano. Non dobbiamo perciò maravigliarci
+che il senato ed il luogotenente del re in Lombardia, favoreggiassero un
+tentativo del duca d'Urbino, che li liberava da questi formidabili
+avanzi delle armate, ed addensava la burrasca, che gli aveva minacciati,
+sopra gli stati d'un sovrano, di cui avevano lungo tempo sperimentata
+l'inimicizia e la mala fede.
+
+Francesco Maria della Rovere si era lasciato spogliare senza fare
+resistenza del ducato d'Urbino, persuaso che in tempo d'una guerra
+generale, le potenze, che cercavano l'alleanza del papa, lo avrebbero
+sagrificato alla sua ambizione. Appena fatta la pace, la loro gelosia
+verso la corte di Roma, lungo tempo compressa, poteva rinascere, o per
+lo meno non era presumibile che per cagion della santa sede volessero
+ricominciare le ostilità; ed altro non domandava al rimanente
+dell'Europa, che di lasciare che si misurasse colle sole sue forze
+contro le sole forze della Chiesa. Quando si licenziavano le armate
+adunate sotto Verona, propose loro di seguirlo in una spedizione
+somigliante a quelle delle antiche compagnie di ventura. Federico di
+Bozzolo, cadetto della casa di Gonzaga, che si era acquistato nome
+militando per la Francia, e ch'era personalmente nemico di Lorenzo de'
+Medici, offrì di porsi alla testa dell'armata. Si unirono sotto le sue
+bandiere cinque mila fanti spagnuoli comandati dal capitano Maldonato,
+ed ottocento cavaleggieri in gran parte albanesi. Andrea Bua, Costantino
+Boccali, il brabantese Zucker e molti altri ufficiali, che si erano
+acquistata celebrità nella precedente guerra, si attaccarono all'armata
+del duca d'Urbino. I talenti dei capitani e lo sperimentato valore de'
+soldati formavano tutta la forza del duca, poichè egli non aveva nè
+danaro, nè artiglieria, nè munizioni, nè equipaggi di guerra. Pure partì
+dalle vicinanze di Mantova colla sua piccola armata il 23 di gennajo del
+1517, lo stesso giorno in cui Verona fu consegnata ai Francesi[477].
+
+ [477] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 126. — P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. III, f. 81. — Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 107. — Scip.
+ Ammirato, l. XXIX, p. 322. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 460._
+
+Leone X, informato dell'aggressione diretta contro suo nipote, vi
+ravvisò la mano di Francesco I. Egli sapeva con quanti segreti raggiri,
+con quante piccole perfidie aveva provocata la di lui collera. Ad ogni
+modo volle chiedere soccorso a lui medesimo, accusando Lautrec solo, suo
+luogotenente, d'avergli suscitato contro un nuovo nemico in mezzo alla
+pace. Ma quando si rivolse nello stesso tempo al re di Spagna ed
+all'imperatore per avere la loro assistenza, rappresentò loro
+l'aggressione, ond'era minacciato, come opera dello stesso
+Francesco[478]. Nello stesso tempo incaricò suo nipote Lorenzo di
+adunare in Romagna tutte le truppe della repubblica fiorentina e della
+Chiesa, per chiudere la strada ai nemici.
+
+ [478] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 127, 130._ — Lettera di Leon X
+ del 12 delle calende d'aprile, al vescovo di Tortosa. _Apud Rayn.
+ Ann. Eccl. an. 1517, § 82, 83, p. 239._
+
+Ma perchè Lorenzo non conosceva l'arte militare, il papa gli aveva dati
+per consiglieri Renzo Orsini di Ceri, Giulio Vitelli di Città di
+Castello, e Guido Rangoni di Modena, tutti tre assai distinti ufficiali.
+Altronde gli aveva particolarmente raccomandato di non si esporre alle
+vicissitudini d'una battaglia, persuaso che prolungando la guerra, il
+più ricco dei due rivali non poteva restare perdente. Lorenzo de' Medici
+si fece prestare dai cittadini fiorentini cinquanta mila fiorini d'oro;
+fece marciare alla volta della Romagna dieci mila uomini presi nella
+milizia della campagna; provvide di guarnigioni le città, e lasciò
+libero il passo al duca d'Urbino, che si presentò il 5 di febbrajo
+innanzi alla sua capitale. Il duca sconfisse lo stesso giorno Francesco
+del Monte, che voleva tenerlo lontano dalle mura della città, e nel
+susseguente giorno fu ricevuto dagli abitanti con trasporti di gioja.
+Questi gli professavano lo stesso attaccamento come ai tempi del duca
+Borgia, e non sapevano accomodarsi all'alterigia ed al duro carattere di
+Lorenzo de' Medici[479].
+
+ [479] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, Deliz. degli Eruditi Toscani, p.
+ 108. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 127. — P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. III, p. 81. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 322. — Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 461._
+
+Tutto il ducato d'Urbino aveva rialzate le bandiere dell'antico loro
+padrone; ma in mezzo all'insurrezione, Lorenzo de' Medici si era
+accampato su due montagne poste sopra Pesaro ed in faccia ad Urbino, e
+vi riceveva i rinforzi che Leon X aveva domandati ai sovrani. Il conte
+di Potenza gli aveva condotte quattrocento lance dal regno di Napoli per
+conto del re Carlo. Dal canto suo Francesco I faceva marciare trecento
+lance francesi; e somministrando al papa questo soccorso gli chiedeva in
+contraccambio la restituzione tante volte promessa di Modena e di Reggio
+al duca di Ferrara[480]. Senza contare questi uomini d'armi francesi cui
+il papa non permise di giugnere sul teatro della guerra, Lorenzo aveva
+di già adunati mille uomini d'armi, mille cavaleggieri e quindici mila
+fanti. Ma i soldati, entrando ai servigj del papa, parevano rinunciare
+al loro antico punto d'onore ed al loro valore: sapendo i capitani che
+nè il sovrano, nè il generale non potevano giudicare de' loro
+mancamenti, essi cercavano di non recar danno a' loro avversarj, e di
+tirare in lungo la guerra per prolungare i loro profitti. L'armata
+pontificia si lasciò fuggire tutte le occasioni d'ottenere qualche
+vantaggio contro il duca d'Urbino fino al 4 d'aprile, in cui Lorenzo de'
+Medici fu ferito nella testa all'assedio del castello di Mondolfo da un
+colpo d'archibugio[481].
+
+ [480] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 131. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+ p. 322. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 462._
+
+ [481] _Ist. di Gio. Cambi, p. 111. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 327. — P. Giovio Vita di Leon X, l. III, f. 81. — Fr. Guicciardini,
+ l. XIII, p. 137. — Jac. Nardi, l. VI, p. 279._
+
+Lorenzo II de' Medici, erede di tutto l'orgoglio di sua madre Alfonsina
+Orsini, aveva passata la sua giovinezza nell'esilio, inteso a
+procacciare nemici ai Fiorentini, od a cercare colle sue pratiche i
+mezzi di ricuperare un'autorità, cui credeva d'avere ereditarj diritti.
+Aveva con ciò offesi in mille modi i suoi compatriotti, ed era da loro
+detestato, siccome egli in segreto li detestava. Allorchè fu ferito,
+avendogli i suoi medici ordinato il silenzio ed il riposo, niuno fu
+ammesso a visitarlo in Ancona, dove si era fatto trasportare; ed i
+Fiorentini si persuasero bentosto che fosse morto. Accertavano che
+Lorenzo era spirato nella notte del venerdì al sabbato santo; che il di
+lui feretro era già stato deposto a nostra Signora di Loreto, e che lo
+aveva detto un ossesso, la di cui asserzione si preferiva a quella de'
+testimonj oculari[482]. I consiglj, con una segreta gioja, nominarono
+tre commissarj della repubblica per dirigere l'armata durante l'assenza
+del di lei capo: ma Leon X, che ravvisò in questa nomina, consentanea
+agli antichi usi, il progetto di ricuperare un'autorità ch'egli si
+arrogava tutta intera, vietò ai commissarj di recarsi al quartiere
+generale[483].
+
+ [482] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114. — Jac. Nardi Ist. Fior.,
+ l. VI, p. 279._
+
+ [483] _Ist. di Gio. Cambi, p. 111. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 327._
+
+Soltanto dopo quaranta giorni, Lorenzo de' Medici, risanato dalla sua
+ferita, andò a Firenze per disingannare coloro che lo credevano morto, e
+per calmare un movimento che poteva farsi pericoloso. Rientrò
+bruscamente in patria la domenica, 24 di maggio, ed all'indomani girò
+per le strade onde tutti potessero vederlo: ma la voce della di lui
+morte si era talmente accreditata, che molti cittadini andavano dicendo
+non essere il principe che loro si mostrava adesso, che un corpo privo
+di vita, animato da uno spirito maligno[484].
+
+ [484] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114._
+
+Invece dei commissarj della repubblica, Leone X spedì il cardinale di
+Bibbiena ad assumere il comando dell'armata abbandonata dal nipote.
+Questo favorito del papa, cui andiamo debitori del rinnovamento della
+commedia, e che tra i letterati ed i cortigiani aveva grandissima
+riputazione d'uomo dotato di squisito gusto, di amenità e di erudizione,
+era ben lontano dall'avere la stessa riputazione presso i soldati; e la
+sua campagna fu ancora più infelice che quella del suo predecessore. Una
+contesa insorta nel suo campo tra i soldati spagnuoli e tedeschi, dopo
+essergli costata più di cento soldati, lo costrinse a dividere in due
+campi l'armata. Francesco Maria della Rovere seppe approfittarne:
+sebbene da circa tre mesi non avesse più potuto pagare i suoi soldati,
+persuase i Baschi ed i Tedeschi, che militavano per il papa, e che si
+vergognavano d'essere subordinati al comando dei preti, di unirsi a lui;
+altrettanto avevano fatto molti Spagnuoli; e si vide quasi tutta
+un'armata abbandonare il sovrano, che generosamente e puntualmente la
+pagava, per seguire quegli che non poteva offrirle che le eventualità
+della guerra. Il cardinale di Bibbiena, sorpreso ne' suoi quartieri a
+Monte imperiale, dopo avere perduta molta gente, si ritirò a
+Pesaro[485].
+
+ [485] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 139. — P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. IV, p. 86. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 327._
+
+Frattanto il duca d'Urbino, avendo raddoppiata la sua armata senza
+accrescere i suoi proventi, sentì la necessità di portarla a vivere in
+paese nemico. La condusse perciò in Toscana per predare le vittovaglie e
+gli armenti, che il popolo senza verun sospetto lasciava sparsi nelle
+campagne; sforzò Giampaolo Baglioni a redimere Perugia da un attacco con
+una contribuzione di dieci mila ducati; minacciò città di Castello e
+Siena; e dopo avere arricchiti i suoi soldati col saccheggio, li
+ricondusse rapidamente nel ducato d'Urbino, per cacciarne il cardinale
+di Bibbiena, che vi era penetrato durante la di lui lontananza. Leone X
+scrisse il 16 ed il 17 di maggio al Baglioni ed alla repubblica di Siena
+per ringraziarli della buona condotta da loro tenuta, ed esortarli alla
+costanza[486]. Di que' dì all'incirca, le genti della Chiesa trovando
+più facile il vincere il duca d'Urbino colle cospirazioni che colle
+armi, avevano comperati de' traditori nel di lui campo. Maldonato,
+Soares e due altri capitani spagnuoli promisero di dare Francesco Maria
+nelle mani del cardinale di Bibbiena o di assassinarlo. Il duca ebbe
+sentore delle loro trame; e li denunciò ai loro compatriotti adunati,
+che chiamò a giudici di tanta perfidia; gli Spagnuoli sdegnati li
+condannarono alla morte, ed eseguirono essi medesimi tale sentenza
+contro i quattro capitani che avevano tentato di tradire il principe cui
+servivano[487].
+
+ [486] _Lettera ai Sienesi del 15 delle cal. di giugno, ed a G. P.
+ Baglioni del 16. Presso il Raynaldi § 84, 85, p. 240._
+
+ [487] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 141. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+ p. 328. — P. Giovio vita di Leon X, l. III, f. 82. — Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 464._
+
+Non contento di avere cacciato fuori de' suoi stati il cardinale di
+Bibbiena, il duca d'Urbino lo inseguì nella Marca d'Ancona; ma perchè
+aveva poca artiglieria e pochissime munizioni da guerra, non vi potè
+occupare veruna città. Ripassando l'Appennino, estese i suoi guasti
+nello stato fiorentino tra borgo San Sepolcro ed Anghiari; ma la sua
+armata non pagata si era renduta formidabile non meno agli amici che ai
+nemici, e la sua situazione rendevasi ogni giorno più difficile; verun
+alleato aveva voluto assumersi di proteggerlo, mentre che tutte le
+grandi potenze spedivano soccorsi al papa, e che lo stesso Francesco I
+mostravasi sollecito di terminare questa guerra[488]. All'ultimo
+Francesco Maria perdette la speranza di potersi più lungo tempo
+difendere, ed accettò la mediazione che gli offriva il signore di
+Lescuns, fratello di Lautrec, inviato dal re di Francia presso il papa.
+In agosto o in settembre del 1517 venne sottoscritto un trattato, in
+forza del quale Leon X si obbligava di pagare all'armata del duca
+d'Urbino tutti i soldi arretrati, che ammontavano a più di cento mila
+ducati; lo assolveva da tutte le censure ecclesiastiche; accordava
+un'intera amnistia, che poi non osservò, a coloro che si erano
+dichiarati per il duca; e permetteva a Francesco Maria di far
+trasportare a Mantova, ove si ritirò, la sua artiglieria e la bella
+biblioteca raccolta in Urbino da suo avo, Federico di Montefeltro[489].
+
+ [488] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 147. — P. Giovio vita di Leone
+ X, l. IV, f. 87. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 330. — Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 466._
+
+ [489] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 150. — P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 87. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 332. — Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 467._
+
+Non era ancora terminata la guerra d'Urbino, quando la corte di Roma
+venne agitata dalla scoperta di una congiura contro il papa, ed in
+appresso dal supplicio di uno de' principali dignitarj della Chiesa. Il
+capo di tale congiura era quello stesso cardinale Alfonso Petrucci che
+si era adoperato con tanto zelo nella nomina di Leone, e che lo aveva
+poi annunciato al popolo con sì vivo trasporto di gioja, gridando:
+_vivano i giovani!_ Pandolfo Petrucci, suo padre, aveva governata la
+repubblica di Siena con prudente accortezza, rispettando le abitudini
+de' cittadini, de' quali aveva abolite le leggi, e si era acquistata
+così fama tra i più grandi politici del suo secolo. Morì Pandolfo di
+sessantatre anni, il 21 maggio del 1512[490], lasciando tre figli;
+Borghese, il primogenito, che non aveva più di vent'anni; Alfonso, il
+secondo, ch'era stato creato cardinale nel 1509 in età di appena sedici
+anni; ed il terzo, Fabio, che non era per anco giunto all'adolescenza.
+Niuno di loro aveva ereditati i talenti nè la forza di carattere del
+padre, sebbene il primogenito gli succedesse nell'autorità presso la
+repubblica di Siena, e venisse riconosciuto capo della balìa, e
+comandante della guardia[491].
+
+ [490] _Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l. VII, f. 117. — P.
+ Giovio elogi e vite degli uomini illustri, l. V, p. 303._
+
+ [491] _Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l. VII, f. 118._
+
+In questa stessa famiglia de' signori di Siena Leon X aveva un favorito,
+Raffaello Petrucci, vescovo di Grosseto, persona a lui devota e fedele,
+ma illetterato, e di depravati costumi. Il papa lo aveva nominato
+castellano di castel sant'Angelo; ed in appresso pensò di metterlo alla
+testa del governo di Siena, affinchè questa repubblica, chiusa fra gli
+stati della Chiesa e de' Fiorentini, fosse da lui dipendente non meno
+che gli stati che la circondavano. Vitello Vitelli condusse a Siena il
+vescovo di Grosseto con dugento cavalli e due mila fanti, e lo installò
+il 10 marzo del 1515 nella signoria, mentre che Borghese Petrucci uscì
+di città senza avere il coraggio di fare uno sforzo per conservare la
+sua autorità. Il nuovo signore richiamò alcuni emigrati, ed in iscambio
+esiliò tutti coloro che avevano avuto molta parte nell'ultimo governo;
+in breve rendette la sua tirannide odiosa a tutti i Sienesi[492].
+
+ [492] _Ivi, f. 119._
+
+Il cardinale Alfonso Petrucci non poteva perdonare a Leon X
+l'ingratitudine di cui si vedeva vittima. Suo padre Pandolfo era stato
+il più costante alleato dei Medici; aveva preso parte per favorirli
+nelle più pericolose guerre, aveva loro dato asilo in quella stessa
+patria da cui i Medici scacciavano i suoi figliuoli, confiscandone i
+beni. In un inconsiderato impeto di gioventù, Alfonso si lasciava
+talvolta uscire di bocca, ch'era tentato di gettarsi in concistoro sopra
+Leon X con un pugnale in mano, per disfarsi di lui in mezzo al sacro
+collegio. Aveva pure pensato di guadagnare il chirurgo Battista di
+Vercelli, perchè avvelenasse un'ulcera che obbligava Leon X a farsi
+medicare ogni giorno. Per altro questo chirurgo, invece d'essere al
+servigio del papa, non trovavasi neppure in Roma, ed esercitava la sua
+professione in Firenze; tutte le pratiche di Petrucci per eseguire
+questo progetto, se realmente vi aveva fatto entrare il Vercelli, si
+ristringevano all'avere raccomandato inutilmente questo chirurgo, per
+farlo ricevere nella corte del papa[493].
+
+ [493] _Rayn. An. Eccl. 1517, § 89, p. 241._
+
+Ma il Petrucci aveva preso in odio il soggiorno di Roma, ov'erasi
+renduto sospetto co' suoi violenti discorsi. Se ne allontanò, e vi fu
+richiamato. In tempo della guerra d'Urbino si pronunciò vivamente
+favorevole a Francesco Maria della Rovere, e si allontanò di nuovo.
+Vennero sorprese certe sue lettere dirette al suo segretario Antonio
+Nino: esse esprimevano i medesimi sentimenti o i medesimi progetti di
+vendetta; e Leone X le trovò sufficienti per servire di fondamento ad un
+processo criminale. Bisognava con inganno assicurarsi della di lui
+persona, prima di tradurlo in giudizio; ed il papa gli scrisse
+un'affettuosa lettera per richiamarlo, mandandogli un salvacondotto.
+Nello stesso tempo diede di propria bocca parola all'ambasciatore di
+Spagna, che il Petrucci, ritornando, non si esponeva a verun pericolo.
+Infatti Alfonso tornò a Roma, e presentossi al palazzo del pontefice col
+suo amico il cardinale Bandinello Sauli di Genova, che aveva pure assai
+contribuito all'elezione di Leon X. L'uno e l'altro, invece di essere
+introdotti all'udienza del papa, furono arrestati ed immediatamente
+condotti in castel sant'Angelo. L'ambasciatore di Spagna si lagnò che il
+papa violasse il salvacondotto e la parola a lui data; ma rispose Leon X
+che tutte queste sicurezze erano distrutte da un'accusa di lesa maestà e
+di avvelenamento. Con tale risposta impegnava in certo modo anche
+l'ambasciatore a trovare gli accusati colpevoli[494].
+
+ [494] _Parisii de Grassis MS. archivii Vaticani, t. IV, p. 200; ap.
+ Raynald. an. 1517, § 91-92, p. 242. — P. Giovio vita di Leon X, l.
+ IV, f. 83. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 144. — P. Bizarri S. P.
+ que Genuens. hist., l. XIX, p. 448._
+
+Colla processura usata in quel secolo niun uomo poteva lusingarsi di far
+apparire la propria innocenza, se i giudici erano determinati di
+trovarlo colpevole, poichè tutta l'informazione era tenuta in un
+profondo mistero. I due cardinali vennero assoggettati ad una rigorosa
+tortura. Pocointesta di Bagnacavallo, ch'era stato sotto il Petrucci
+comandante della guardia di Siena, e Battista di Vercelli ch'era stato
+arrestato in Firenze, furono egualmente posti alla tortura, e fu loro
+estorta la confessione di un progetto d'avvelenamento. Furono arrestati
+altri cardinali, siccome colpevoli d'avere uditi i violenti detti e le
+minacce del Petrucci senz'averne dato avviso; cioè Raffaello Riario,
+decano del sacro collegio, già cardinale da oltre quarant'anni, il più
+prudente, il più circospetto de' capi della Chiesa, che tutti avanzava
+in dignità, in lusso ed in ricchezze; Adriano, cardinale di Corneto, e
+Francesco Soderini, cardinale di Volterra, l'uno e l'altro tra' più
+ricchi prelati della Chiesa[495].
+
+ [495] _Gio. Cambi Ist. Fior., t. XXII, p. 118. — Rayn. An. Eccl.
+ 1517, § 94, p. 242._
+
+Quando fu terminata l'informazione del procuratore fiscale, e letta nel
+sacro collegio, Petrucci e Sauli furono degradati e consegnati al
+braccio secolare. Il primo fu strozzato in prigione il 21 giugno,
+ventiquattr'ore dopo la sentenza. Allo stesso supplicio fu condannato
+anche Bandinello Sauli, ma Leon X mutò la sentenza di morte in perpetuo
+carcere: e perchè il prigioniere fece offrire una grossa somma di danaro
+per avere la libertà, Leon X gli mandò il suo maestro delle cerimonie,
+Paride de' Grassi, per accettare l'offerta e condurre il cardinale
+penitente in concistoro, a condizione che non cercherebbe di
+giustificarsi, e che per lo contrario confesserebbe tutte le colpe
+ond'era stato accusato[496]. Il Sauli si assoggettò alla proposta
+condizione; fu posto in libertà, ma morì poco tempo dopo, non senza
+sospetto, come corse voce, che prima di rilasciarlo il papa gli avesse
+fatto somministrare un lento veleno per sbarazzarsi di lui. Il cardinale
+Riario, dopo essere stato degradato, fu rimesso nella pristina dignità
+mercè il pagamento d'una grossa somma di danaro. I cardinali di Corneto
+e di Volterra avevano, stando inginocchiati in pieno concistoro,
+confessato d'aver udito le parole minacciose d'Alfonso Petrucci, e che,
+attribuendole alla sua leggerezza di mente, non le avevano denunciate.
+Leon X li fece porre in libertà dopo averli obbligati a pagare
+venticinque mila ducati. Questa somma doveva essere divisa fra loro due,
+ma le spese della guerra d'Urbino avendo sconcertate le finanze del
+papa, egli pretese che tale somma doveva essere da entrambi pagata
+individualmente. Allora i due cardinali fuggirono: non si seppe più
+nulla d'Adriano di Corneto, che venne senza dubbio assassinato; il
+Soderini si ritirò a Fondi sotto la protezione di Prospero Colonna, e vi
+stette fino alla morte del papa: Vercelli, Mino e Pocointesta perirono
+in mezzo ad orrendi supplicj[497].
+
+ [496] _Par. de Grassis, apud Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 98, p. 243._
+
+ [497] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. — Par. de Grassis Diar.
+ ap. Rayn. An. Eccl. 1517, § 95, p. 242. — P. Giovio vita di Leon X,
+ l. IV, f. 85. — Panvino delle vite de' pontefici, in Leone X, p.
+ 262. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 465._
+
+Il sacro collegio era oppresso dallo spavento; non essendosi da lungo
+tempo trattati i suoi membri con tanto rigore. I condannati, e non
+escluso lo stesso Petrucci, non erano colpevoli che d'imprudenti parole;
+e quando Leon X non faceva grazia agli antichi suoi amici, ed a coloro
+che avevano contribuito alla sua elezione, gli altri non potevano
+sperare un migliore trattamento; di già si sentivano ai suoi occhi
+colpevoli, poichè le loro preghiere a pro de' colpevoli eransi
+risguardate come un'offesa. Il quinto concilio di Laterano, che
+trovavasi adunato nell'epoca dell'assunzione al pontificato di Leon X,
+non poteva più mettere limiti al di lui dispotismo; desso era stato da
+Leone terminato il 16 marzo del 1517, cinque anni dopo la sua
+convocazione. In così lungo spazio di tempo non aveva tenute che dodici
+sessioni, quasi d'altro non occupandosi che di vane formalità e di
+sermoni di etichetta. Non aveva giammai riuniti più di sedici cardinali
+e di novanta o cento vescovi ed abati mitrati; e niuno doveva infatti
+lusingarsi di vederne di più in un'assemblea, che il papa cercava di
+spogliare d'ogni autorità reale[498].
+
+ [498] _Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 1-17, p. 226 e seg. — Fleury, Hist.
+ eccl., l. CXXV, c. 1-4. — Spondanus contin., Rayn. 1517, § 1-2, t.
+ II, p. 593._
+
+Dopo la congiura del Petrucci non rimanevano nel sacro collegio che
+dodici cardinali, e Leon X seppe approfittare del loro terrore per fare
+in una sola volta una promozione di trentuno cardinali, che metteva il
+loro concistoro sotto assoluta di lui dipendenza. Una nomina così
+numerosa e così sproporzionata col corpo ch'essa riempiva, era
+senz'esempio. I cardinali atterriti dal fresco supplicio de' loro
+colleghi, sebbene si vedessero in tal modo rigettati in una impotente
+minorità, non osarono di fare veruna rimostranza. La lista si chiuse il
+26 di giugno, e fu pubblicata il 1.º di luglio[499]. In quest'occasione
+Leon X collocò nel senato della Chiesa due figli delle sue sorelle, e
+varie altre creature che non vantavano altro titolo per così sublime
+dignità che il favore del pontefice: ma nello stesso tempo accordò il
+cappello cardinalizio a molti gentiluomini romani, che la politica dei
+suoi predecessori aveva studiosamente esclusi dal sacro collegio;
+innalzò pure alla stessa dignità molti celebri letterati, che
+illustrarono il nome di Leone per riconoscenza della protezione loro
+accordata; per ultimo vendette questa dignità a danaro contante a tutti
+gli altri, e la fece pagare perfino a coloro ch'era più inclinato a
+favorire; ma il prezzo cresceva in ragione inversa del minor merito che
+il candidato aveva per così alta dignità[500].
+
+ [499] _Paris de Grassis ap. Rayn. 1517, § 101, p. 244._
+
+ [500] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. — P. Jovii Hist. sui temp.
+ Epit., l. XIX, t. II, p. 3. — P. Giovio vita di Leon X, l. IV, f.
+ 86. — Jacopo Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279. — Ist. di Gio. Cambi,
+ t. XXII, p. 124._
+
+Nelle ultime sessioni del concilio non erasi parlato che di progetti di
+lega contro i Turchi. Pareva che l'Europa si apparecchiasse ad una nuova
+crociata, ed infatti la guerra sacra che predicava il papa, sembrava una
+necessaria misura per difendere e salvare la Cristianità. Selim colla
+conquista dell'Egitto e colle vittorie riportate sopra il Sofì di Persia
+aveva quasi raddoppiata l'estensione del suo impero ed i suoi mezzi
+d'attacco. Era noto il suo odio verso i cristiani, la sua passione per
+nuove intraprese, la sua dissimulazione, la sua crudeltà. Le stesse
+coste dell'Italia cominciavano ad essere esposte agli sbarchi de'
+Turchi. Leone scriveva a Massimiliano, ch'erano venuti a saccheggiare
+successivamente Recanati ed Ostia[501]. Francesco, Carlo e Massimiliano
+sottoscrissero a Cambrai, l'undici marzo del 1517, un trattato
+d'alleanza contro l'impero ottomano: tutto era preventivamente
+convenuto; il numero delle truppe che ognuno somministrerebbe, la
+maniera con cui ogni monarca eseguirebbe il proprio attacco e
+l'assistenza che chiederebbero alle altre potenze. Pareva che i principi
+cristiani cercassero di superarsi l'un l'altro colle più splendide
+promesse per difesa della patria e dell'incivilimento. Ma il più
+leggiere vicino vantaggio bastava, perchè più non si pensasse ad un
+pericolo creduto lontano; e Leon X, che sembrava tanto zelante per la
+lega cristiana, fu facilmente quegli che contribuì più d'ogni altro ad
+impedire che si adunasse[502].
+
+ [501] _Epist. Leonis apud Rayn. 1518, § 71, p. 260._
+
+ [502] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 152. — P. Paruta Ist. Venez.,
+ l. IV, p. 259. — Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 18 e seg., p. 230. — P.
+ Giovio vita di Leon X, t. IV, f. 88._
+
+Mentre Francesco I rinnovava l'8 di ottobre la sua alleanza colla
+repubblica di Venezia, Leon X aveva cercato di unirsi più strettamente
+con questo monarca; Carlo era passato dai Paesi Bassi nella Spagna, e
+sembrava che dovesse trovarvisi lungamente occupato nel ricondurre i
+popoli all'ubbidienza. Massimiliano, di già vecchio, non era mai stato
+un alleato in cui si potesse fare fondamento, e Leon X, sempre pensoso
+della grandezza di sua famiglia, giudicò di non la potere meglio
+assicurare che per mezzo dell'alleanza colla Francia. In gennajo del
+1518 ottenne per suo nipote Lorenzo, duca d'Urbino, la mano di
+Maddalena, figliuola di Giovanni della Tour, conte d'Alvergna e di
+Boulogne, e di una sorella di Francesco di Borbone, conte di Vendome.
+Con tale matrimonio univa Lorenzo alla casa di Francia, e per onorarlo
+maggiormente, Francesco lo scelse per padrino d'un figlio che gli era
+nato nel mese di febbrajo. Dopo il battesimo, celebrato il 25 d'aprile
+con molta pompa, Francesco restituì a Lorenzo la carta sottoscritta da
+Leon X, colla quale si obbligava a tornare al duca di Ferrara le città
+di Modena e di Reggio. In contraccambio il papa non fu meno generoso
+delle altrui proprietà verso il re. Gli concesse di disporre liberamente
+delle decime che aveva levate sul clero francese per fare la guerra ai
+Turchi, dando così il primo esempio di abbandonare quel progetto della
+crociata per l'esecuzione del quale aveva tanto insistito[503].
+
+ [503] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 155. — Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXII, p. 131. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 333. — Mém. de Bayard c.
+ LXI, p. 387. — Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 77._
+
+Leon X ebbe la felicità di associare il suo nome alla più splendida
+epoca delle lettere e delle arti in Italia: salito sul trono
+nell'istante in cui tutte le carriere erano corse nello stesso tempo da
+uomini di straordinario ingegno, formati prima di lui, egli distribuì
+fra di loro, colla prodigalità che adoperava in tutte le altre cose, i
+tesori della Chiesa, i ricchi beneficj de' quali aveva la collazione in
+tutta la cristianità, e le prodigiose somme ricavate dal commercio delle
+indulgenze. I poeti, gli storici, gli artefici, arricchiti dalle di lui
+beneficenze, hanno per gratitudine celebrato il di lui nome,
+ascrivendogli tutto il merito de' lavori di cui, mercè le di lui
+largizioni, avevano l'ozio d'occuparsi. Ma e come pontefice e come
+sovrano Leon X non era propriamente degno di tante lodi. Nel precedente
+anno, di fresco terminato, Martino Lutero aveva in Germania cominciato
+ad alzarsi contro lo scandaloso traffico delle indulgenze, e si era
+gradatamente condotto, esaminando la propria fede, a gittare i
+fondamenti di quella riforma, ch'egli in appresso condusse a fine con
+tanta gloria[504]. Era in allora egli stesso ben lontano dal prevedere
+le conseguenze cui lo condurrebbe l'esame della dottrina della Chiesa.
+La riforma non poteva essere che un'opera progressiva, e non era che
+successivamente, che uno spirito religioso poteva portare la fiaccola
+dell'esame intorno a tutte le credenze lungo tempo ricevute come
+fondamentali. Non è maraviglia che Leon X sia morto senz'avere avuto
+sospetto della rivoluzione, che durante il suo regno si era in Germania
+eseguita negli spiriti, poichè in tutto il tempo abbracciato da questa
+storia, ed anche molto tempo dopo, dessa non fu in Italia ben
+conosciuta, e poichè l'atto energico, con cui la ragione infranse il
+giogo che aveva portato, fu dalla corte di Roma confuso colle oscure
+eresie, che tante volte aveva vedute nascere e morire ne' conventi. Ma
+Leon X mancò di prudenza, di penetrazione e di filosofia, non
+apprezzando meglio il suo secolo, lasciando temerariamente crescere in
+un'età abbondante di lumi tutti gli abusi che non s'erano potuti
+tollerare che in quella della più barbara ignoranza, e incoraggiando
+finalmente con una improvvida cupidigia lo scandaloso traffico delle
+cose sacre, onde ricompensar poscia col profitto medesimo di così
+vergognoso commercio i letterati ed i filosofi che dovevano in appresso
+spezzare le catene della superstizione.
+
+ [504] Come ciò accadesse, e per quali vie, e per quali non
+ disinteressati motivi, basterà il leggere l'eccellente opera di
+ Giacomo Benigno Bossuet, vescovo di Meaux, _Storia delle rivoluzioni
+ delle Chiese protestanti_, di cui sonosi fatte più edizioni in
+ lingua italiana. Con questa storia il lettore cattolico potrà
+ rettificare le opinioni del nostro autore, senza che io debba di
+ tratto in tratto prendere la difesa delle dottrine cattoliche. _N.
+ d. T._
+
+Infatti Leon X, giunto alla più sublime dignità umana, da quell'istante
+risguardò la sua vita come un continuo carnovale, nel quale ad altro
+pensare non doveva che a godere. Egli divideva il suo tempo tra i
+banchetti e la caccia; amava la compagnia de' buffoni, ch'egli si
+compiaceva di tormentare e di coprire del più vile ridicolo; fomentava
+la vanità di coloro che di già conosceva vanissimi; e sotto coperta
+d'accordar loro nuove onorificenze, gli esponeva all'universale
+dileggio. Egli non temeva di spingere fino alla pazzia con questo
+crudele dileggiamento uomini di merito, o rispettabili vecchi. La
+riputazione di continenza che si era acquistata, essendo cardinale, non
+aveva sostenuto un più severo esame, e la sua famigliarità co' suoi
+paggi dava luogo a vergognosi sospetti. La di lui liberalità, che
+stendevasi su tutti coloro che lo avvicinavano, e ch'era più
+proporzionata al suo buon umore ed alla riuscita della caccia che al
+merito dei beneficati, altro infine non era che una disposizione
+egoistica: egli voleva vedersi intorno visi ridenti, voleva raccogliere
+le benedizioni di coloro che lo avvicinavano, e punto non curavasi del
+modo con cui ammassava, sia colle gravose gabelle sui popoli, sia col
+rendere venale tutto quanto era dalla Chiesa riputato più sacro, i
+tesori che poi dissipava con tanta prodigalità[505].
+
+ [505] _P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 91-96._
+
+La tregua che i Veneziani avevano conchiusa con Massimiliano, e che
+spirava dopo diciotto mesi, fu prolungata, in agosto del 1518,
+coll'intervento della Francia per cinque anni alle medesime condizioni.
+L'imperatore avrebbe inoltre di buon grado acconsentito a cambiarla in
+una perpetua pace; ma vi ostò Francesco I, per timore che i Veneziani,
+trovandosi senza sospetto, non allentassero i legami co' quali la
+Francia li teneva sotto la sua clientela[506]. La corte di Francia
+adombravasi di ogni potere che in Italia sembrasse aspirare
+all'indipendenza: conservando l'alleanza de' Veneziani, cautamente
+impediva che non accrescessero in Lombardia il numero de' loro
+partigiani. Il maresciallo Trivulzio, che avevale renduti così segnalati
+servigj, le si era fatto sospetto pel suo attaccamento ai Veneziani.
+Egli era il capo del partito guelfo; e Lautrec, per mortificarlo,
+colmava di onori Galeazzo Visconti capo dell'opposta fazione. Il
+Trivulzio, per non trovarsi in balìa degli avvenimenti, domandò ed
+ottenne la nazionalità de' cantoni svizzeri; ma con ciò non fece che
+somministrare nuove armi a' suoi nemici. Accusato alla corte, risolse,
+malgrado l'avanzata sua età, di passare i monti e di presentarsi a
+Francesco I per giustificarsi. Il re lo accolse duramente, lo rimproverò
+di godere di una non meritata riputazione, e lo costrinse a ritornare
+agli Svizzeri le sue lettere di cittadinanza. Poco dopo il Trivulzio
+infermò a Chartres, ove morì, ludibrio fino alla fine della sua lunga
+carriera della incostanza della fortuna; al che faceva allusione
+l'epitaffio scelto da lui medesimo. «Qui riposa Gian Giacopo Trivulzio,
+che mai non riposò[507].»
+
+ [506] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 255. — P. Paruta Hist. Ven., l.
+ IV, p. 258._
+
+ [507] L'epitaffio fu inscritto sul di lui sepolcro nella chiesa di
+ san Nazaro in Milano: _Joannes Jacobus Trivultius Antonii filius,
+ qui nunquam quievit, quiescit: tace._ — _Carlo Rosmini Storia del
+ Trivulzio, l. XII, p. 539. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 157. — P.
+ Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 100. — Id. Vite degli uomini ill.
+ l. IV, p. 259._
+
+Negoziazioni che dovevano decidere non solo della sorte dell'Italia, ma
+di tutta l'Europa, tenevano in allora occupati tutti gli spiriti.
+Massimiliano, sentendo finalmente gli effetti della vecchiaja, avrebbe
+voluto assicurare a suo nipote la dignità imperiale; ma, per le
+costituzioni dell'impero, non poteva farlo eleggere re de' Romani,
+finchè egli medesimo non avesse ricevuto la corona d'oro dalle mani del
+papa: onde pensava o di andare a cercarla a Roma, o di ottenere che Leon
+X gliela mandasse in Germania per mezzo di un legato, ed intanto cercava
+di guadagnare i suffragj degli elettori. Malgrado le inquietudini de'
+principi dell'impero, la gelosia della Francia, e gli artificj della
+corte di Roma, non avrebbe tardato ad ottenere l'intento. Ma la morte
+venne a rompere inaspettatamente i suoi disegni, sorprendendolo a Lintz
+il 19 gennajo del 1519, mentre occupavasi caldamente della caccia,
+cercando di sbarazzarsi da una leggiere febbre con inopportuni
+rimedj[508].
+
+ [508] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 169. — Par. de Grassis ap.
+ Rayn. An. Eccl. 1519, § 1-2, p. 277. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 472.
+ — P. Bizarri, l. XIX, p. 449. — P. Giovio vita di Leon X, l. IV, f.
+ 88. — P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 261._
+
+La morte di Massimiliano, accaduta prima che fosse eletto un re de'
+Romani, apriva la porta a tutti i candidati che potevano aspirare a
+questa prima dignità del mondo cristiano. Pure non la chiesero che i due
+più potenti monarchi dell'Europa, il re di Spagna ed il re di Francia.
+Il primo, come arciduca d'Austria e come sovrano de' Paesi Bassi, era di
+già membro dell'impero; il secondo gli era assolutamente straniero, ma,
+se avesse ottenuta la corona, avrebbe compromessa quella indipendenza
+della monarchia francese, cui i Francesi apprezzavano con ragione così
+altamente, rendendola dipendente per meglio unirla all'impero.
+Rappresentavano i ministri dei due principi, che in questo momento era
+necessario alla cristianità un potente monarca, onde mettere argine alle
+conquiste de' Turchi, che opprimevano l'Ungheria, e minacciavano la
+Germania. Frattanto tutti i principi e tutti gli stati indipendenti
+della Germania e dell'Italia tenevano una contraria opinione; vedevano
+con inquietudine la corona imperiale perpetuarsi nella casa d'Austria
+fin dal 1438 per via delle successive elezioni d'Alberto II, di Federico
+IV, e di Massimiliano, e del lungo regno degli ultimi due. Temevano
+l'assoluta sovversione delle loro libertà, quando l'erede di questi
+monarchi, che di già non le avevano abbastanza rispettate, sarebbe
+inoltre sovrano di tutte le Spagne, delle Indie, de' Paesi Bassi e delle
+due Sicilie. L'elezione di Francesco I, per le abitudini ch'egli
+porterebbe d'una assoluta monarchia in una monarchia elettiva e
+limitata, non sembrava meno pericolosa per l'indipendenza di tutti i
+piccoli stati: e per tal modo mentre i due monarchi facevano girare
+d'una in altra corte della Germania splendide ambasciate, accompagnate
+da corpi d'uomini d'armi e di convogli di danaro, onde apertamente
+guadagnarsi i suffragj, tutti gli amici del loro paese e della libertà
+europea facevano voti perchè questi due fossero rigettati. Vero è che
+molti, capo de' quali era Leon X, fingevano di essere attaccati a
+Francesco I, per impiegare il danaro ed il credito di lui contro il di
+lui competitore; ma fidavansi al nazionale orgoglio de' Tedeschi, che
+mai non permetterebbe ad un re di Francia di salire sul primo trono
+della Germania[509].
+
+ [509] _Rayn. An. Eccl. 1518, § 156 e seguenti, p. 273; 1519, § 8, p.
+ 278. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 159. — P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 89. — Jac. Nardi, l. V, p. 283. — P. Paruta, l. IV, p.
+ 261._
+
+Mentre Leon X cercava di tener la bilancia in bilico tra due così
+potenti principi, l'ultimo legittimo erede della sua propria famiglia
+moriva in Firenze. Lorenzo de' Medici, duca d'Urbino, vi aveva condotta
+sua moglie Maddalena de Latour d'Alvergna; ma le aveva comunicata la
+vergognosa malattia di cui era egli stesso affetto. Maddalena morì il 23
+di aprile nel dare alla luce la troppo famosa Caterina de' Medici; e
+cinque giorni dopo, il 28 aprile, soggiacque ancora Lorenzo alla
+malattia che lo andava già da gran tempo distruggendo[510]. Altro
+discendente non restava di Cosimo de' Medici, padre della patria, che
+papa Leon X, Caterina, di lui pronipote, varie femmine maritate in
+diverse case fiorentine, e tre bastardi; cioè, Giulio di già cardinale,
+Ippolito ed Alessandro tuttavia in età fanciullesca. I discendenti di
+Lorenzo de' Medici, fratello di Cosimo, che vent'anni prima avevano
+rinunciato al loro nome per prendere quello di Popolani, e che nelle
+rivoluzioni di Firenze si erano mostrati partigiani del popolo e della
+libertà, erano in allora divisi in due rami, nel cadetto de' quali
+Giovanni de' Medici, figliuolo di Caterina Sforza, cominciava a farsi
+nome nelle armi. In questo stesso anno gli nasceva un figliuolo, il
+giorno 11 di giugno del 1519, destinato a ridurre un giorno la sua
+patria in servitù, ed a portare il primo, col nome di Cosimo, il titolo
+di gran duca di Toscana[511].
+
+ [510] _Gio. Cambi, p. 144-149. — Fil. Nerli, l. VI, p. 132. — Fr.
+ Belcarii, l. XV, p. 468. l. XVI, p. 470._
+
+ [511] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 335._
+
+Gli ambiziosi disegni di Leon X per la sua famiglia, cui aveva
+sagrificata la gloria e l'indipendenza della sua patria, più avere non
+potevano esecuzione; perciò alcuni cittadini ebbero il coraggio di
+supplicarlo a rendere a Firenze una libertà che pregiudicare non poteva
+alla grandezza di lui o della di lui casa: la sorte del cardinale
+Giulio, gli dicevano essi, era stabilita nella Chiesa, mentre che i due
+fanciulli, Alessandro ed Ippolito, da Leone X appena riconosciuti, non
+sembravano inspirargli veruno interesse[512]. Ma Leone nel suo lungo
+esilio aveva contratto l'odio della libertà: suppose che conserverebbe
+la Toscana in una maggiore dipendenza dalle sue volontà sostituendo a
+Lorenzo il cardinale Giulio suo cugino; perciò lo fece subito partire
+alla volta di Firenze, quand'ebbe notizia della malattia del primo.
+Giulio, ch'era corucciato con Lorenzo, non entrò nel palazzo Medici
+finchè non fu morto suo cugino. In allora annunciò ai magistrati che non
+era sua intenzione di seguire le pedate del suo predecessore; che non
+era per appropriarsi in sul di lui esempio le nomine a tutti gli ufficj
+lucrativi; ma che anzi si farebbe debito di rispettare la pubblica
+libertà: infatti i Fiorentini, sollevati dal giogo che avevano portato,
+credettero di trovare sotto il cardinale Giulio un immagine della
+repubblica; e si affezionarono a questo prelato, che si trattenne fra di
+loro fino al mese di ottobre, e che, ripartendo alla volta di Roma,
+lasciò nel palazzo de' Medici Goro Gheri di Pistoja, vescovo di Fano, ed
+il cardinale di Cortona, per governare in vece sua[513].
+
+ [512] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 162._
+
+ [513] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 152. — Filip. de' Nerli
+ comment. de' fatti civili di Firenze, l. VII, p. 133._
+
+Dopo estinta la casa Medici, il ducato d'Urbino avrebbe dovuto ricadere
+alla santa sede. Leon X non volle restituirlo all'antico signore,
+malgrado il desiderio degli abitanti; anzi per tenerlo sottomesso ne
+fece smantellare le città. Ma mentre incorporò il ducato d'Urbino
+all'immediato dominio della Chiesa, accordò la fortezza di san Leo, ed
+il contado di Montefeltro, che viene formato da una sessantina di
+castella o villaggi murati, alla repubblica fiorentina in pagamento di
+cento cinquanta mila fiorini, dovutile a saldo delle somme sovvenute
+alla santa sede in occasione della guerra d'Urbino[514].
+
+ [514] _Gio. Cambi, t. XXII, p. 166. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 336. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 163. — P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 89. — Jacopo Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279._
+
+Frattanto le rivalità fra i due pretendenti all'impero si erano
+continuate con un aspetto di galanteria e di vicendevole rispetto.
+Francesco I aveva detto agli ambasciatori di Spagna, ch'egli ed il loro
+padrone dovevano risguardarsi come due innamorati che corteggiano la
+stessa amante, non già come nemici[515]. Il re di Francia aveva creduto
+di guadagnare i voti degli elettori, profondendo il danaro: i suoi tre
+ambasciatori, l'ammiraglio Bonnivet, d'Orval e Fleuranges «avevano
+sempre, dice l'ultimo, quattrocento mila scudi con loro che gli arcieri
+portavano in certe loro valigie, ed avevano i detti ambasciatori con
+loro quattrocento cavalli tedeschi al soldo del re, che li conducevano;
+ed il fortunato (Fleuranges) aveva inoltre con lui quaranta cavalli, la
+maggior parte pure tedeschi, tutti vestiti di verde, con i suoi colori
+ad una manica, i quali rendettero importanti servigj[516].»
+
+ [515] _Fr. Belcarii, l. XV, p. 472._
+
+ [516] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 248._
+
+Ma il danaro di Carlo fu più utilmente adoperato nell'adunare un'armata,
+che improvvisamente si avvicinò a Francoforte sotto colore di proteggere
+la libertà degli elettori. Le quattro voci di Magonza, di Colonia, di
+Sassonia e del conte palatino, gli furono date dopo che l'elettore di
+Sassonia ricusò l'offerta della corona; venne in seguito quella di
+Boemia; e finalmente gli elettori di Brandeburgo e di Treveri furono gli
+ultimi ad abbandonare gl'interessi del re di Francia; Carlo, che di que'
+tempi si trovava in Ispagna, fu proclamato imperatore eletto il 28
+giugno del 1519, e si fece chiamare Carlo Quinto[517].
+
+ [517] Lettera del cardinale Caietano a Leon X, scritta da
+ Francoforte il 29 di giugno del 1519. _Lettere de' principi, ediz.
+ di Ven. del 1581, t. I, f. 68. — Par. de Grassis, l. XIII, p. 264. —
+ Alfonso de Ulloa vita di Carlo V, l. II, f. 63. — Mém. de
+ Fleuranges, t. XVI, p. 263. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 475. —
+ Schmidt, Hist. des Allemands, l. VIII, c. I e II, t. VI, p. 163._
+
+In questo stesso tempo la storia d'Italia è povera di avvenimenti. Le
+province guastate in tempo della guerra cercavano col riposo e
+coll'economia di rifarsi da tanti disastri. Il marchese di Mantova,
+Francesco Gonzaga, che nelle guerre della fine del precedente secolo si
+era acquistata grandissima riputazione, morì il 20 di febbrajo. Gli
+successe Federico, il maggiore de' suoi tre figli; Ercole fu fatto
+cardinale; e don Fernando, in appresso duca di Molfetta e di Guastalla,
+fu uno de' più illustri capitani del secolo[518].
+
+ [518] _Muratori Ann. d'Italia ad an. 1519, p. 160._
+
+Il duca di Ferrara, don Alfonso d'Este, in novembre dello stesso anno,
+fu sorpreso da pericolosa malattia, che per alcuni giorni fece credere
+disperata la sua guarigione. Suo fratello, il cardinale Ippolito,
+disgustato del soggiorno di Roma, trovavasi in Ungheria nel suo
+arcivescovado di Strigonia. Alfonso aveva pagati gli enormi debiti
+contratti in tempo delle sue lunghe guerre; aveva inoltre adunato un
+ragguardevole tesoro, ma coll'opprimere d'insopportabili imposte i suoi
+sudditi. In ogni altra cosa avarissimo, spendeva senza misura nel
+fortificare Ferrara, e nel fare nuove artiglierie e provvedere munizioni
+da guerra. Aveva ridotta la sua capitale a città quasi inespugnabile; ma
+aveva a carissimo prezzo acquistato tale vantaggio, cioè perdendo
+l'amore de' suoi popoli, ruinati dalle imposte e da' suoi monopolj. Dopo
+la pace aveva licenziate le sue truppe, credendo di non aver più nulla a
+temere, quando nella stessa epoca in cui cadde infermo, un'inondazione
+rovesciò ottanta piedi delle mura di Ferrara, e lo espose a nuovi
+pericoli[519].
+
+ [519] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 165. — Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 478._
+
+Leon X non aveva rendute ad Alfonso d'Este le due città di Modena e di
+Reggio, nemmeno dopo la morte del nipote, che aveva troncati tutti i
+disegni d'ingrandimento ch'egli aveva formati a pro della sua famiglia.
+Lungi di essere da quest'avvenimento richiamato a più moderati
+sentimenti, Leone quand'ebbe avviso della malattia d'Alfonso e della
+caduta delle mura della capitale, risolse di approfittarne per privarlo
+del suo ultimo asilo. A tale oggetto sovvenne dieci mila ducati ad
+Alessandro Fregoso, vescovo di Ventimiglia, figlio di quel cardinale
+Paolo Fregoso, il di cui bellicoso carattere aveva suscitate tante
+rivoluzioni nel precedente secolo. Trovavasi costui in Bologna, perchè
+suo cugino Ottaviano lo aveva esiliato da Genova. Col danaro del papa
+assoldò gente nelle terre della Chiesa e della Lunigiana[520], dando
+voce di voler tentare una rivoluzione in Genova, ciò che facilmente era
+da tutti creduto. Quando seppe che suo cugino Ottaviano erasi posto in
+guardia contro i suoi attentati, simulò di esserne afflitto, quasi
+vedesse contrariati i suoi progetti, ed offrì a Federigo da Bozzolo di
+ajutarlo colle sue truppe, assoldate già per un mese, in certa lite che
+aveva con Gian Francesco Pico della Mirandola intorno al possedimento di
+Concordia. Sotto questo pretesto avvicinossi al Po, sperando di poterlo
+passare senza ostacolo, e di marciare improvvisamente sopra Ferrara. Un
+agente del papa gli aveva apparecchiate alcune barche dove la Secchia
+mette foce in Po; ma, sentendo avvicinarsi questa piccola armata, il
+marchese di Mantova fece ritirare tutte quelle barche; scoprì i veri
+disegni del vescovo di Ventimiglia, e ne diede avviso al duca di
+Ferrara, il quale si pose bentosto in su le difese. Perduta ogni
+speranza di sorprenderlo, Alessandro Fregoso licenziò le truppe: il duca
+lo accusò al papa per averlo voluto attaccare in tempo di pace, e Leon X
+non esitò ad incolpare dell'accaduto il suo agente[521].
+
+ [520] _P. Bizarri Genuens. Histor., l. XIX, p. 449._
+
+ [521] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 166. — Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 478._
+
+Ma l'alta dignità del papato non lascia quasi mai coloro che trovansene
+rivestiti esposti a soffrire i danni de' proprj mancamenti: le loro
+provocazioni non sono esposte alle rappresaglie; se commettono una
+perfidia, si teme di pubblicarla, e non si ardisce attaccare la loro
+riputazione. Questa specie d'impunità non può a meno di non corromperli.
+Quando un papa si è una volta abbandonato all'ambizione di dilatare i
+suoi stati, non si lascia scoraggiare dal cattivo esito di un attentato;
+anzi una perdita gli dà motivo di rinnovare i suoi sforzi. Alessandro VI
+aveva cominciata la guerra contro i feudatarj della Chiesa, ed aveva
+spogliati tutti quelli della Romagna, per ingrandire a loro spese suo
+figliuolo. Giulio II, con una più generosa ambizione, si era volto
+contro più potenti principi: aveva cacciati i Bentivoglio da Bologna,
+espulsi i Veneziani dalla Romagna, e cominciata la guerra contro il duca
+di Ferrara; ma non aveva spogliati del loro potere coloro che
+assoggettandosi senza riserva alla Chiesa; altro realmente così non
+erano che suoi vicarj, come ne avevano il titolo, e non comandavano che
+in suo nome.
+
+Giampaolo Baglione, signore di Perugia, era il più illustre di questi
+ultimi. Dopo avere fatta la sua pace con Giulio II, lo aveva servito in
+tutte le guerre, mostrandosi il più fedele vassallo de' pontefici. Era
+stato invitato dai Veneziani a comandare le loro armate in tempo della
+lega di Cambrai, e vi si era acquistato grandissimo nome di capitano
+prudente, conoscitore de' luoghi e degli uomini, e dell'arte della
+guerra; di modo che, malgrado molti disastri, i Veneziani non lo
+privarono della loro confidenza. Dopo la pace era tornato a Perugia. Il
+papa aveva da prima approvato il suo contegno, quando il duca d'Urbino
+s'era avvicinato a Perugia colla sua armata: ma in appresso gli
+rinfacciò una cotale segreta intelligenza col duca, persuaso che il
+Baglioni non potesse vedere di buon occhio la ruina di quest'ultimo
+feudatario della Chiesa, suo amico e suo vicino.
+
+Il Baglioni teneva in Perugia un rivale della sua stessa famiglia,
+chiamato Gentile: Giampaolo lo scacciò nel 1520, e fece perire alcuni di
+lui partigiani, accusati di avere ordito trame a pro di Gentile. Il papa
+si fece a difendere Gentile, e citò Giampaolo a presentarsi
+personalmente a Roma. Giampaolo, ammalato trovandosi, o infingendosi
+tale, mandò Malatesta, suo figlio, in vece sua, per giustificarsi. Leon
+X lo accolse graziosamente; ma gli dichiarò di volere che comparisse
+personalmente a trattare la propria causa il signore di Perugia: e per
+togliergli qualunque sospetto gli mandò un salvacondotto di proprio
+pugno, dando in pari tempi parola a Camillo Orsini, genero del Baglioni,
+e ad altri di lui potenti amici, che non sarebbe esposto a verun
+pericolo. L'Orsini, dopo avere ottenute queste assicurazioni, cercò di
+persuadere il suocero ad ubbidire. Il Baglioni vi prestò fede; ed
+all'indomani del suo arrivo in Roma andò in castel sant'Angelo, ove il
+papa era andato ad alloggiare; ma invece di essere ammesso all'udienza,
+fu arrestato dal castellano, e dai carnefici posto alla tortura. Non fu
+interrogato intorno ad un solo delitto; ma gli si domandò una
+confessione generale di tutti i falli commessi in vita sua. La sua vita
+era ben lontana dall'essere irreprensibile; egli confessò varj atti di
+crudeltà commessi per conservare la tirannide, molte scandalose
+dissolutezze, e tra queste un incesto con sua sorella, ch'egli non si
+era curato gran fatto di dissimulare. Dietro tali confessioni, dopo due
+mesi di prigionia, fu per ordine di Leon X decapitato. La di lui moglie
+ed i figliuoli si rifugiarono a Padova sotto la protezione de'
+Veneziani, e Perugia venne interamente assoggettata all'autorità della
+santa sede[522].
+
+ [522] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 170. — Anon. Padov. presso il
+ Muratori Ann. d'Italia ad ann. P. 162. — P. Giovio vita di Leone X,
+ l. IV, f. 90. — Onofrio Panvinio vite de' pontefici in Leone X, p.
+ 262. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 430. — Sansovino Famiglie illustri
+ d'Italia, f. 21._
+
+Nello stesso anno Leon X, che aveva preso al suo servigio Giovanni de'
+Medici, figlio della celebre Caterina Sforza di Forlì e del suo secondo
+marito, vedendo in questo giovinetto svilupparsi di già quell'ardore
+marziale, e quell'impeto che gli diedero in appresso tanta riputazione,
+lo incaricò di scacciare da Fermo Luigi Freducci, che comandava in
+questa città. Il Freducci era tenuto in concetto di buon capitano, ma
+non aveva che dugento uomini d'armi, coi quali non poteva sperare di
+resistere a mille cavalli e quattro mila fanti, che contro di lui
+conduceva Giovanni de' Medici. Tentò di fuggire da Fermo colle sue due
+compagnie d'uomini d'armi; ma sopraggiunto dal Medici e circondato da
+ogni banda, perì combattendo con più di cento suoi soldati, prima che
+gli altri avessero potuto ottenere quartiere. La morte del Freducci
+atterrì tutti i piccoli signori o tiranni delle Marche; gli uni
+fuggirono senza venire all'esperimento dell'armi; altri passarono a Roma
+per implorare la clemenza del pontefice. Leon X li fece tutti
+imprigionare, indi assoggettare alla tortura per avere da loro una
+confessione generale. Non eravi tra costoro chi potesse vantarsi
+innocente; ed alla confessione loro teneva dietro immediatamente il
+supplicio. Così Amadei, tiranno di Recanati; Zibicchio, capo di partito
+a Fabbriano; Ettore Severiani, capo di partito a Benevento, furono
+appiccati dopo essere stati assoggettati alla tortura, sebbene fossero
+volontariamente venuti a gettarsi tra le braccia del pontefice, e non
+fossero stati accusati di verun delitto[523].
+
+ [523] _P. Jovii vita Leonis X, l. IV, p. 83. — Anon. Padov. presso
+ il Muratori, Ann. 1520, p. 163._
+
+Ma di tutte le sovranità dipendenti dalla santa sede, quella di Ferrara
+più d'ogni altra solleticava l'ambizione di Leone: egli aveva cercato
+indarno nel precedente anno d'impadronirsene per sorpresa; e nel
+presente non si vergognò di adoperare più odiosi mezzi. Uberto Gambara,
+protonotaro apostolico, che poi fu cardinale, venne incaricato di
+sedurre Rodolfo Hello, tedesco, capitano della guardia del duca. Uberto
+diede a Rodolfo due mila ducati, e gli fece più larghe promesse, tanto
+che il tedesco promise di assassinare Alfonso, e di aprire la porta di
+castel Tealdo, cittadella di Ferrara, alle truppe della Chiesa, le quali
+arriverebbero da Modena e da Bologna. Era stato fissato il giorno
+dell'esecuzione; e lo storico Guicciardini, che comandava in Modena, e
+Guido Rangone, che comandava in Bologna, avevano avuto ordine di far
+avanzare le truppe pontificie fino alle porte di Ferrara. Ma fino dal
+principio Rodolfo Hello aveva palesate al duca le profferte fattegli, e
+con di lui intelligenza aveva mostrato di entrare nella congiura. Quando
+il duca ebbe in sue mani tutte le lettere del Gambara, e che gli furono
+aperti tutti i disegni di Leone X, ne fece fare autentico processo cogli
+interrogatorj di più complici, e lo depose unitamente alle lettere
+originali del Gambara negli archivj di casa d'Este, ove furono letti dal
+Muratori; poscia il duca troncò quest'affare, onde schivare, se ancora
+fosse possibile, di romperla irremissibilmente con Leone X[524].
+
+ [524] _Muratori An. d'Ital. ad an. 1520, t. XIV, p. 164. — Fr.
+ Guicciardini, l. XIII, p. 171_, il quale sopprime nel racconto della
+ trama il progetto dell'assassinio, al quale forse non aveva parte.
+ Il Giraldi e P. Giovio ommettono quest'avvenimento, ed il signor
+ Roscoe si appoggia al loro silenzio per dubitarne. _Vita di Leon X,
+ c. XXIII._
+
+Questo pontefice, in preda alla mollezza ed ai piaceri, passava la vita
+in continue feste, occupandosi di musica, di commedie, delle ridicole
+pompe de' suoi buffoni, inebbriato dalle lodi de' poeti e degli oratori,
+cui prodigava le sue ricchezze, senza prendersi quasi verun pensiero
+della burrasca che contro di lui andava addensando in Germania Lutero, e
+senza parere desiderare una nuova guerra. Le sue prodigalità avevano in
+breve dissipati in tempo di pace gl'immensi tesori ragunati da Giulio II
+in mezzo a continue guerre; onde per soddisfare al suo inconsiderato
+lusso era costretto d'accrescere continuamente lo scandaloso traffico
+delle indulgenze, e di rendere più aperti que' disordini contro i quali
+i primi riformatori osavano finalmente d'alzare la voce[525].
+
+ [525] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 173. — Ann. Eccl. Rayn. 1517, §
+ 56, an. 1518, 1519, 1520. — Fleury Hist. Eccl. Liv. CXXV, ch. 29 e
+ segu. — Spondanus contin. Ann. Baronii 1517, § 12, t. II, pag. 596 e
+ segu._
+
+Ma una vaga inquietudine di spirito facevagli desiderare nuove scene e
+nuovi argomenti d'adulazione per i suoi cortigiani; e perchè più non
+aveva famiglia alla quale tramandare potesse la grandezza che voleva
+acquistare, invidiava la gloria di Giulio II, che aveva illustrato il
+suo pontificato colle conquiste fatte per la santa sede; egli ancora si
+lasciò prendere dal chimerico progetto _di cacciare i barbari d'Italia_,
+armando l'uno contro l'altro i due principi rivali; e non rifletteva che
+colui ch'egli ajuterebbe a vincere, rimarrebbe più ingagliardito dalla
+vittoria, che indebolito dagli sforzi sostenuti per ottenerla.
+
+Il trattato di Noyon aveva lasciati molti semi di nuove dissensioni tra
+Carlo V e Francesco I. L'ultimo non aveva ottenuta soddisfazione pel suo
+alleato, il re di Navarra. Metteva in campo nuove pretese sul regno di
+Napoli, prendendo argomento dall'antica costituzione de' papi, i quali,
+fino dai tempi in cui avevano tolto questo regno a Manfredi per darlo
+alla casa d'Angiò, avevano richiesto che non potesse essere posseduto
+dal capo dell'impero. Carlo V aveva egli stesso giurato di non riunire
+le due corone, e poichè doveva abdicare quella di Napoli, credeva il re
+Francesco d'avere diritto di ripeterla. Carlo, dal canto suo, voleva far
+rivivere le sue pretese sopra il ducato di Milano e su quello di
+Borgogna. Tutti e due i re, opponendo gl'imprescrittibili diritti della
+legittimità alle convenzioni ed ai trattati, si fondavano sopra una
+dottrina, che, se fosse ammessa, sbandirebbe per sempre la pace e la
+buona fede di frammezzo agli uomini. La naturale gelosia tra due giovani
+sovrani, ambiziosi, potenti e rivali di gloria, aguzzava i loro
+risentimenti, e li rendeva più fermi nelle vicendevoli loro pretese. Ma
+fin allora le insurrezioni della Spagna, e la guerra della Germania tra
+la lega di Svevia ed il duca di Virtemberga, avevano dato troppo di che
+fare a Carlo V, perchè potesse nello stesso tempo avventurarsi a
+cominciare le ostilità contro la Francia.
+
+Erasi il re Francesco riservata la facoltà di prestare soccorsi al re di
+Navarra per ricuperare i suoi stati, senza perciò rompere la pace
+generale conchiusa tra le due corone. Questi soccorsi furono dalla
+Francia mandati in principio del 1521[526]. Nello stesso tempo un'altra
+piccola guerra si era accesa nelle Ardenne e nel ducato di Lussemburgo
+tra Roberto della Marck, signore di Sedan, secondato da suo figliuolo il
+maresciallo di Fleuranges, e madama di Savoja, governatrice de' Paesi
+Bassi a nome di Carlo V[527]. Gli è vero che nulla ancora presagiva una
+diretta guerra tra i due monarchi, e che inoltre questi non poteva
+estendersi all'Italia, finchè il papa tenevasi neutrale. Gli stati della
+Chiesa e quelli di Firenze, coprivano il regno di Napoli contro gli
+attacchi de' Francesi, i quali dall'altro canto non avevano nulla a
+temere per il Milanese, i di cui confini, dalla banda della Germania,
+erano coperti dalla loro alleanza colla repubblica di Venezia e da
+quella che avevano conchiusa a Lucerna cogli Svizzeri, il 5 maggio del
+1521[528].
+
+ [526] _Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 89._
+
+ [527] _Mém. de Fleuranges, p. 285. — Mém. de Martin du Bellay, l. I,
+ p. 92-99._
+
+ [528] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. — Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ VI, p. 284._
+
+Ma la pace aveva cessato di piacere a Leon X, e le sue negoziazioni, non
+meno presso Carlo V, che presso Francesco I, tendevano ad armarli l'uno
+contro l'altro. Il papa pendeva tuttavia incerto a quale dei due si
+unirebbe. Facendo la guerra ai Francesi poteva loro togliere Parma e
+Piacenza, ch'era pentito d'avere perduto, dopo che il suo predecessore
+le aveva conquistate; attaccando l'imperatore, poteva levargli alcune
+province del regno di Napoli, che ugualmente gli si confacevano. Faceva
+a vicenda profferte all'uno ed all'altro, mentre che Antonio Pucci,
+vescovo di Pistoja, aveva per lui assoldati sei mila Svizzeri, ai quali
+Lautrec aveva senza veruna difficoltà accordata licenza d'attraversare
+in marzo la Lombardia, siccome a quelli che credeva destinati contro il
+regno di Napoli. Leon X, che non aveva ancora deciso da qual parte si
+porrebbe, gli accantonò nella Marca d'Ancona, ove gli Svizzeri,
+trovandosi oziosi, disertarono quasi tutti[529].
+
+ [529] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 175. — Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 481. — Rayn. Ann. Eccl. 1521, § 76, p. 335 e segu. — Muratori Ann.
+ d'Italia, t. X, p. 146 ad annum._
+
+All'ultimo i negoziatori di Leon X convennero con quelli di Francesco I
+in un trattato d'alleanza, in virtù del quale il papa ed il re si
+obbligavano ad attaccare di concerto il regno di Napoli. Fattane la
+conquista, tutto il paese posto tra Roma ed il Garigliano doveva essere
+riunito alla Chiesa; ed il rimanente doveva formare un regno pel secondo
+figliuolo di Francesco I. Ma perchè questo secondo figliuolo era
+inallora ancor fanciullo, tutto il regno, fino alla di lui maggiorità,
+doveva essere governato da un legato pontificio. Inoltre Francesco I si
+obbligava a non accordare più la sua protezione al duca di Ferrara, nè a
+verun altro feudatario della Chiesa; di modo che la conquista di quel
+ducato era pure uno degli utili che il papa ritrarrebbe da tale
+alleanza[530].
+
+ [530] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. — Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 102. — P. Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 277._
+
+Questi preliminarj erano stati sottoscritti prima che cominciassero le
+ostilità nella Navarra, che Asparoth, fratello di Lautrec, conquistò in
+poco tempo. La sollevazione degli Spagnuoli contro i consiglieri
+fiamminghi di Carlo V, e la violenza delle guerre civili tra i
+partigiani del dispotismo e quelli della libertà, ne' due regni di
+Castiglia e d'Arragona, sembravano dare ai Francesi una favorevole
+occasione per portare assai più in là questi primi prosperi avvenimenti.
+In tali circostanze il trattato conchiuso con Leon X venne presentato
+alla ratifica del consiglio del re. Desso venne esaminato con estrema
+diffidenza, perciocchè il papa aveva date tante prove della sua
+nimicizia, che il consiglio non era disposto a credere, che volesse
+ristabilire i Francesi a Napoli, mentre che dava a conoscere di
+soffrirli a stento nel Milanese. Temevasi dai più che dopo avere tirata
+la loro armata nella Campania non si unisse all'imperatore per
+distruggerla, ed in appresso attaccare il ducato di Milano, rimasto
+senza difensori. In tanta incertezza, Francesco I non mandava la sua
+ratifica. Leon X, di già scontento di Lautrec e del vescovo di Tarbes,
+ambasciatore a Roma, perchè avevano ricusata l'autorità della corte
+pontificia in tutti gli affari beneficiarj del ducato di Milano, si
+accostò subito all'imperatore, col quale non aveva mai lasciato di
+trattare, e con lui l'8 maggio del 1521 sottoscrisse un trattato, con
+cui i confederati si obbligavano a stabilire nel ducato di Milano
+Francesco Sforza, secondo figlio di Lodovico il Moro; dopo avere
+staccato da questo ducato Parma e Piacenza, che unitamente al ducato di
+Ferrara farebbero parte degli stati della santa sede. Il papa sciolse
+Carlo V dall'impedimento di possedere nello stesso tempo il regno di
+Napoli e l'impero, chiedendo in compenso un feudo nel regno di Napoli
+per Alessandro de' Medici, figliuolo naturale di Lorenzo già duca di
+Urbino[531].
+
+ [531] La bolla del papa che scioglie Carlo V dal giuramento prestato
+ come re di Napoli è del 3 giugno 1521. _Rayn. Ann. Eccl., § 81, 86,
+ p. 336 e segu. — Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 181. — P. Paruta Stor.
+ Ven., l. IV, p. 279. — P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, p. 97. —
+ Galeat. Capella de bello Mediol., l. I, p. 4. — Fr. Belcarii, l.
+ XVI, p. 483. — Jac. Nardi, l. VI, p. 286. — Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 157. — Ub. Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 721._
+
+Francesco Sforza, che i confederati volevano collocare sul trono di
+Milano, trovavasi allora a Trento, ov'era stato raggiunto da Girolamo
+Morone, ch'era stato il principale confidente e ministro di suo
+fratello, e che, dopo averlo persuaso a cedere per capitolazione il
+castello di Milano, si era accorto d'essere caduto in sospetto ai
+Francesi, e non dover rimanere lungamente sicuro ne' loro stati. Morone,
+il più intrigante, il più destro, il più scaltrito, il più doppio
+degl'Italiani de' suoi tempi, manteneva segreto intelligenze con tutti i
+malcontenti di Lombardia, moltiplicati a dismisura dai duri ed altieri
+modi del signore di Lautrec. Aveva il Morone promesso al papa, che una
+simultanea insurrezione sorprenderebbe i Francesi in tutte le città,
+prima che questi potessero levare alcuna fanteria o farla venire
+d'oltremonti; ed i mille uomini d'armi francesi accantonati in Lombardia
+non si giudicavano sufficienti a difendere questa provincia, neppure per
+pochi giorni, contro gli attacchi combinati del popolo, del papa e
+dell'imperatore. L'attivissima cooperazione di questo capo di faziosi fu
+probabilmente il principale motivo che persuase Leon X a domandare il
+ristabilimento dello Sforza sul trono di Milano[532].
+
+ [532] _Galeat. Capella de reb. gest. pro restitutione Franc. II
+ Mediol. Ducis, l. I, f. 4. Edit. princeps 1533, in 4.º_ — Galeazzo
+ Capella era segretario di Girolamo Morone.
+
+La lega tenevasi coperta con tutto il segreto d'una congiura; ed infatti
+doveva, a guisa d'una cospirazione, scoppiare nelle province, nelle
+quali l'insurrezione era disposta contemporaneamente, dalle montagne
+comasche fino a Parma. Gli alleati risguardavano inoltre come cosa di
+maggiore importanza l'operare una rivoluzione a Genova, onde aprire al
+re di Spagna tutte le comunicazioni per mare colla Lombardia. Girolamo
+Adorno doveva entrare nel porto di quella città con nove galere, mentre
+che suo fratello Antoniotto giugnerebbe attraverso alle montagne fin
+presso alle mura. Affinchè il loro attacco riuscisse più inaspettato,
+fecero in modo d'intercettare per venti giorni tutti i corrieri che
+andavano a Genova; ma quest'eccesso di precauzione riuscì loro
+pernicioso. Ottaviano Fregoso, che governava la Liguria per il re,
+insospettito da questo universale silenzio, si pose in guardia con più
+vigilanza che mai; Girolamo Adorno non potè entrare in porto, e sbarcò
+le sue truppe a Chiavari ed a Recco per unirle a quelle di suo fratello,
+che s'avanzava dalla banda di Pietra Santa. Tentarono inutilmente
+d'eccitare una sollevazione tra i loro partigiani; verun Genovese non
+prese per loro le armi, veruna terra murata aprì loro le porte, talmente
+che dovettero passare in Lombardia con circa tre mila fanti spagnuoli,
+dopo d'avere rimandata la flotta a Napoli[533].
+
+ [533] _Uberti Folietae Gen. Hist. l. XII, p. 722. — Petri Bizarri,
+ Sen. Pop. Q. Gen. Hist., l. XIX, p. 450. — Galeat. Capella, l. I, p.
+ 8. — Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 183._
+
+Il signore di Lautrec si trovava inallora alla corte di Francia, ed
+aveva lasciato in suo luogo, per governare la Lombardia, suo fratello,
+il signore di Lescuns, che, secondo scrive il signor di Fleuranges,
+«aveva lasciata la berretta rotonda, e da principio era vescovo di
+Tarbes, ma si sentiva troppo gentil compagno per correre la carriera
+ecclesiastica; ed io vi accerto che era tale[534].» Lescuns fu avvisato
+che il Morone era subitamente partito da Trento per passare, deviando
+dalle più frequentate strade, a Reggio, ove allora era governatore lo
+storico Guicciardini. Seppe che moltissimi emigrati milanesi eransi
+adunati nella stessa città, e supponendo che fossero intenzionati di
+sorprendere Parma si recò immediatamente egli stesso a Reggio, per far
+che il governatore gli desse schiarimento intorno alle intenzioni del
+papa, e pretendere da lui che cacciasse gli emigrati, ai quali aveva
+dato asilo contro il prescritto de' trattati e le regole di buona
+vicinanza. Frattanto, per dare maggior forza alle sue istanze con un
+poco di timore, e forse, avendone il destro, per sorprendere la città,
+prese con sè quattrocento lance, ed ordinò a Federigo di Bozzolo di
+tenergli dietro a non molta distanza con mille fanti[535].
+
+ [534] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 316._
+
+ [535] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 184. — Galeat. Capella de bello
+ Mediol., l. I, f. 5._
+
+Il Guicciardini faceva buona guardia, e Reggio non temeva la visita del
+signore di Lescuns. Questi domandò al governatore una conferenza, che si
+tenne il 24 di giugno nel rivellino della porta che conduce a Parma.
+Mentre ch'essi ragionavano delle cose loro, gli emigrati milanesi,
+ch'erano accorsi sulle mura, credendo, o fingendo di credere che alcuni
+soldati francesi avessero voluto entrare per forza, fecero fuoco sulla
+scorta del signore di Lescuns, ed uccisero Alessandro Trivulzio, uno de'
+capi della fazione contraria alla loro. Vi fu allora una mischia, nella
+quale lo stesso Lescuns sarebbe rimasto ucciso, se il Guicciardini non
+lo avesse preso sotto la sua protezione, facendolo entrare in Reggio.
+Gli uomini d'armi francesi lo supposero fatto prigioniere e si
+sbandarono; ma perchè non erano inseguiti, e perchè incontrarono per
+istrada Federico di Bozzolo, che veniva in loro ajuto, si riebbero
+bentosto dal loro terrore, ed all'indomani il Guicciardini permise al
+signore di Lescuns di raggiugnere la sua gente[536].
+
+ [536] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 185. — Galeat. Capella, l. I, f.
+ 5. — Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 161. — Fr. Belcarii, l. XVI,
+ p. 491. — P. Jovii Hist. epitome, l. XX, t. II, p. 6._
+
+I progetti che il Morone aveva formati sovra Parma, e che dovevano
+eseguirsi dagli emigrati adunati a Reggio, non ebbero effetto, ed ancora
+più funesto fine ebbero quelli di Manfredi Palavicini sopra Como. Questo
+gentiluomo, in addietro partigiano de' Francesi, ma che Lautrec aveva
+disgustato, erasi associato ad un cotale Giovanni, capo di facinorosi
+notissimo in quelle montagne, chiamato il matto dei Brizzi, il quale si
+era obbligato di condurre a Como quattrocento soldati tedeschi ed
+altrettanti italiani, mentre che i loro amici in città dovevano
+atterrare un pezzo di muraglia per farli entrare. Ma Graziano delle
+Guerre, che teneva il comando di Como, sebbene avesse soli dugent'uomini
+sotto i suoi ordini, supplì col coraggio, colla vigilanza, coll'attività
+alle deboli sue forze. Sorprese la truppa che veniva per sorprenderlo, e
+la disperse; fece prigioniere il Palavicini ed il matto dei Brizzi, e li
+mandò a Milano. Volendo il governo atterrire i suoi nemici, li fece
+squartare, e condannò allo stesso orribile supplicio molti gentiluomini
+milanesi, ch'erano stati consapevoli de' loro progetti[537].
+
+ [537] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 186. — Galeat. Capella, l. I, p.
+ 7. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 165. — P. Giovio Vita di Leon X, l.
+ IV, f. 99. — Jac. Nardi, l. VI, p. 287._
+
+Leon X non aveva ancora confessata la sua alleanza coll'imperatore, nè i
+suoi bellicosi progetti, ma mostrò d'adirarsi fieramente, quando seppe
+che il signore di Lescuns aveva a mano armata violato il territorio di
+Reggio. Annunciò al concistoro che i Francesi più non rispettavano i
+possedimenti della Chiesa, e che, per reprimere la loro audacia,
+vedevasi forzato ad allearsi coll'imperatore, onde poter cacciarli
+dall'Italia. Diede il comando delle sue truppe a Federico Gonzaga,
+marchese di Mantova, che, accettandolo, ritornò al re di Francia la
+collana dell'ordine di san Michele, di cui era stato decorato. Francesco
+Guicciardini doveva servirlo, come consigliere, col titolo di
+commissario generale. Il marchese di Pescara comandava la fanteria
+spagnuola; e Prospero Colonna fu posto alla testa dell'armata combinata
+del papa e dell'imperatore, la quale era composta di seicento uomini
+d'armi della Chiesa o di Firenze, e d'altrettanti dell'imperatore; di
+quattro mila fanti spagnuoli, di sei mila italiani e di sei in otto mila
+tedeschi, grigioni o svizzeri. In principio d'agosto quest'armata andò
+ad accamparsi in sulla Lenza, a sole cinque miglia da Parma[538].
+
+ [538] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 187. — Galeat. Capella, l. I, f.
+ 7. — P. Jovii Vita Alfonsi Piscarii, l. II, p. 300. — Mém. de Martin
+ du Bellay, l. II, p. 172. — P. Paruta, l. IV, p. 281. — Jac. Nardi,
+ l. VI, p. 287. — Fr. Belcarii Comm. Rer. Gallic., l. XVI, p. 492._
+
+Quando il Lautrec, ch'era a Parigi, ebbe avviso della pubblicazione
+della lega del papa e dell'imperatore, non tardò ad annunciare al re che
+il Milanese era perduto se non si affrettava a mandarvi quattrocento
+mila scudi, onde assoldare una fanteria svizzera che bastasse a
+difenderlo. Lodovico XII aveva trattato il Milanese come un antico stato
+ereditario, cui era affezionato; ma Francesco I non lo avea considerato
+che come una ricca provincia che poteva pagare più delle altre. Gli
+abitanti erano ad un tempo oppressi da ruinose contribuzioni, da
+continui alloggi di soldati, dall'insolenza e dai capricci de'
+comandanti, dalla crudeltà de' tribunali, che punivano con atroci
+supplicj i malcontenti e le persone sospette. «Riputavasi, dice il
+signor Martino di Bellay, il numero di coloro che il signore di Lautrec
+aveva sbanditi da Milano, non minore di quello de' rimasti; e dicevasi
+che la maggior parte di costoro erano stati esiliati per leggieri
+motivi, o per usurparne le sostanze; lo che ci procurava molti nemici, i
+quali in appresso si adoperarono per iscacciarci da Milano, onde riavere
+i loro beni. Prima che il detto maresciallo di Foix venisse luogotenente
+del re nel ducato di Milano, essendo, come detto abbiamo, tornato in
+Francia il signore di Lautrec, rimase in questo frattempo luogotenente
+del re nel detto ducato il signore di Telignì, siniscalco di Rouergue,
+il quale colla sua saviezza e gentili maniere aveva guadagnato il cuore
+de' Milanesi, onde il paese era affatto tranquillo; ma essendo tornato
+il signore di Lescuns, e partitone il siniscalco, le cose cambiarono
+aspetto, e così l'opinione degli abitanti[539].»
+
+ [539] _Mém. de Martin du Bellay, l. II, p. 159._
+
+Parve che Francesco I sentisse tutta l'estensione del pericolo
+rappresentatogli dal Lautrec, in un paese attaccato da una potente
+armata, circondato di nemici da ogni banda, e desideroso di rivoluzione.
+Il dissipamento della sua corte, e lo sfrenato gusto del monarca per i
+piaceri, avevano di già estremamente disordinate le finanze, di modo
+che, malgrado molte vaghe promesse, un generale poteva temere di non
+ricevere a tempo i sussidj che gli venivano promessi; ma il signore di
+Semblancey, soprintendente delle finanze, si obbligò per espresso ordine
+del re a far trovare a Lautrec quattrocento mila scudi in Milano lo
+stesso giorno in cui egli vi arriverebbe. Lautrec partì, e giunto a
+Milano non trovò il danaro; onde per fare un primo pagamento agli
+Svizzeri, che cominciavano a ragunarsi sotto le sue bandiere, obbligò
+tutti i ricchi particolari di Lombardia con minacce e con intollerabile
+rigore a mandargli tutto il denaro che loro riuscirebbe d'avere anche a
+credito[540].
+
+ [540] _Galeat. Capella, l. I, f. 7. — Jac. Nardi, l. VI, p. 288. —
+ Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 188. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 496._
+
+Grandissima era l'esperienza di Prospero Colonna nelle cose della
+guerra, ma la sua tattica era lenta e timida, e la grave età sua lo
+rendeva ancora più lento e diffidente. Prima d'entrare nel paese nemico
+volle aspettare i sei mila fanti tedeschi che Ferdinando, fratello
+dell'imperatore, aveva adunati nella Carinzia, ed i tre mila Svizzeri
+assoldati dal papa. I Veneziani non poterono chiudere il passaggio a
+queste truppe, ed il Colonna, poichè le ebbe ricevute nel suo campo, e
+dopo d'avere perduti tredici giorni sulle rive della Lenza, venne
+finalmente ad aprire le sue batterie contro Parma, dalla banda de'
+sobborghi di Codiponte, sulla sinistra del fiume[541].
+
+ [541] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 189. — P. Paruta, l. IV, p. 282.
+ — Gal. Capella, l. I, f. 8. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 175. —
+ Fr. Belcarii, l. XVI, p. 493. — P. Jovii Vita Piscarii, l. II, p.
+ 300._
+
+Il Lautrec aveva affidata la difesa di Parma a suo fratello, il signore
+di Lescuns; gli aveva promesso d'accorrere bentosto in suo soccorso; ed
+aveva inoltre fatto sapere ai Veneziani che potenti rinforzi valicavano
+allora le montagne per raggiugnerlo: per altro le sue truppe si andavano
+assai lentamente ragunando, e non giugneva mai il danaro che gli era
+stato così solennemente promesso. Aveva con sè cinquecento lance, sette
+mila Svizzeri e quattro mila fanti francesi sotto gli ordini del signore
+di Saint-Valier: l'armata veneziana, comandata da Teodoro Trivulzio e
+dal provveditore Andrea Gritti, era, dietro sua dimanda, venuta a
+raggiugnerlo nel Cremonese con quattrocento lance e quattro mila fanti;
+ma finchè non arrivavano altri sei mila Svizzeri, che tuttavia
+aspettava, il Lautrec non voleva porsi in luogo ove potesse venire
+obbligato a combattere[542].
+
+ [542] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 192. — Gal. Capella de bello
+ Mediol., l. I, f. 9. — P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 283. — P.
+ Jovii Vita Alfonsi Piscarii, l. II, p. 301. — Ejusd. Vita Leon X, l.
+ IV, f. 97._
+
+La città di Parma viene divisa dal fiume che porta lo stesso nome, che
+lascia a sinistra, dalla banda di Piacenza, un quartiere, detto
+Codiponte, la metà meno considerabile di quello che ha dalla banda
+destra. L'un quartiere e l'altro era fortificato verso il letto del
+fiume, che, spesso non avendo che un rigagnolo d'acqua in mezzo ad un
+largo piano coperto di ghiaja, avrebbe senza di ciò lasciato un libero
+ingresso al nemico fin nel centro della città. Soltanto il 29 agosto
+Prospero Colonna aveva attaccato il sobborgo o quartiere di Codiponte,
+ed in due giorni le sue batterie avevano fatto nelle mura una breccia
+abbastanza larga perchè il signore di Lescuns conoscesse l'impossibilità
+di più lunga difesa. Nella notte del 1 al 2 di settembre Lescuns ritirò
+tutte le sue truppe sulla riva destra; onde gli abitanti, abbandonati a
+loro medesimi, s'affrettarono di aprire le porte all'armata di Prospero
+Colonna, esprimendo la loro gioja di poter tornare sotto l'autorità
+pontificia: ma questa gioja fu di breve durata, perciocchè i soldati,
+senza farsi caso delle loro buone disposizioni, li saccheggiarono con
+estrema crudeltà[543].
+
+ [543] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 194. — Gal. Capella, l. I, f. 9.
+ — P. Jovii Vita Piscarii, l. II, p. 301. — P. Paruta, l. IV, p. 284.
+ — Mém. de du Bellay, l. II, p. 177._
+
+La stessa notte successiva a tale avvenimento Prospero Colonna ebbe
+avviso che il duca di Ferrara, per mostrarsi fedele all'alleanza della
+Francia, aveva attaccato Finale e san Felice con cento uomini d'armi,
+dugento cavaleggieri e due mila fanti, e che Lautrec era giunto fino al
+Taro. Trovò pericoloso il continuare l'assedio di Parma con due armate
+nemiche così vicine; e sebbene il marchese di Mantova, per non macchiare
+i suoi primi fatti d'armi con un atto di debolezza, rimostrasse come il
+Lautrec ed il duca di Ferrara erano fuori di stato d'attaccarlo, e
+quanto fosse vergognosa cosa l'abbandonare in sui loro occhi una città
+più che a metà presa; sebbene il Guicciardini e Francesco Moroni lo
+andassero confortando a terminare ciò che aveva così ben cominciato,
+Prospero Colonna fu inflessibile: il marchese di Pescara fu del medesimo
+sentimento, dichiarando di volere conservare i suoi soldati per una
+sicura vittoria; e l'armata si ritirò in riva alla Lenza, per aspettarvi
+nuovi ordini da Roma e nuovi rinforzi[544].
+
+ [544] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 197. — P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 302. — Vita di Leon X, l. IV, f. 98. — Gal. Capella, l. I,
+ f. 9. — Mém. de Martin du Bellay, l. II, p. 178. — Anon. Padov.
+ presso Muratori Ann., t. X, p. 148. — Mém. de Fleuranges, ch.
+ dernier, p. 316, 319. — Jac. Nardi, l. VI, p. 288. — Scip. Ammirato,
+ l. XXIX, p. 338._
+
+Questo avvenimento poteva avere per la lega le più funeste conseguenze.
+I generali del papa erano disposti a credere che quelli dell'imperatore
+non avevano abbandonata una quasi terminata conquista all'avvicinamento
+di forze inferiori alle loro, che perchè invidiavano al pontefice
+l'acquisto di Parma: dal canto suo il Colonna sospettava che Leon X
+volesse ritirarsi dalla guerra, e lasciare di concorrere al mantenimento
+dell'armata, tostocchè avrebbe ricuperate Parma e Piacenza, che gli
+erano state assegnate nel trattato. L'armata della lega si tenne un mese
+stazionaria, e divisa da una segreta diffidenza. Ma Leon X, più che mai
+allettato dalla speranza di far nuove conquiste, aveva incaricato il
+cardinale di Sion di levare per suo conto nuove genti nella Svizzera.
+Queste arrivarono successivamente nel Modenese; e Prospero Colonna,
+incoraggiato a riprendere le sue operazioni con nuova attività, passò il
+Po il primo ottobre per portare la guerra nel Cremonese. Dal canto suo
+il Lautrec, avendo ricevuti considerabili rinforzi, si lasciò fuggire di
+mano una bella occasione di batterlo nel passaggio del fiume[545].
+
+ [545] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 201. — Georg von Frundsberg, B.
+ II, f. 32._
+
+L'armata di Lautrec, ingrossata da quasi venti mila Svizzeri, superava
+di forze quella ch'era venuta ad attaccarla; e sebbene la sua corte lo
+lasciasse sempre senza danaro, s'egli avesse spinta la guerra ad una
+pronta decisione, come tutti i suoi capitani lo consigliavano di fare,
+avrebbe cavato buon servigio da' suoi Svizzeri in una battaglia; ma
+sgraziatamente egli attaccava la sua vanità a non seguire mai i
+suggerimenti che gli venivano dati; e per mostrare di saperne più che
+tutti gli altri, credeva necessario di scostarsi sempre dalla comune
+opinione. Questa caparbietà gli fece perdere un'occasione unica di
+distruggere l'armata di Prospero Colonna, che si era imprudentemente
+acquartierata a Rebecco, in riva all'Oglio, e sotto il cannone della
+fortezza veneziana di Pontevico, posta sull'altra riva. Il Pescara,
+conoscendo il pericolo della sua situazione, ed approfittando della
+lentezza del generale francese, ritirò durante la notte le sue genti da
+Rebecco, senza lasciar loro conoscere il pericolo in cui si erano
+trovate. Il Lautrec aveva voluto differire fino all'indomani l'attacco
+consigliatogli dal duca d'Urbino e da Andrea Gritti; ma all'indomani il
+suo nemico erasi posto in sicuro[546].
+
+ [546] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 202. — Gal. Capella, l. I, f.
+ 10. — P. Jovii Vita Ferdin. Davali, l. II, p. 303. — Mém. de du
+ Bellay, l. II, p. 179. — Jac. Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 289._
+
+Il Lautrec aveva nella sua armata quasi venti mila Svizzeri; ed il
+cardinale di Sion ne aveva condotti quasi altrettanti all'armata del
+papa. La dieta elvetica vedeva con ribrezzo i suoi concittadini sul
+punto di versare il sangue gli uni degli altri per una causa straniera.
+Spedì loro perciò l'ordine di rientrare ne' loro focolari, minacciando
+soprattutto di castigare coloro che, in disprezzo dell'alleanza di
+fresco conchiusa colla Francia, eransi ridotti a servire contro di lei;
+ma l'autorità de' magistrati era assai meno potente degl'intrighi di
+Mattia Schiner, cardinale di Sion, e dell'accortezza del cardinale
+Giulio de' Medici, che Leon X aveva spedito all'armata in qualità di
+legato. Altronde l'animosità nazionale, così vivamente eccitata in tempo
+delle guerre di Lodovico XII, non era stata del tutto spenta nell'ultima
+pace. Gli Svizzeri dell'armata francese erano offesi dall'alterigia e
+dalla diffidenza di Lautrec, erano intiepiditi dalla sua lentezza, e non
+prendevano fiducia ne' suoi talenti. Lagnavansi soprattutto di non
+essere pagati malgrado le promesse, che mai non si eseguivano. I
+quattrocento mila scudi, così solennemente promessi al generale per la
+difesa del Milanese, non erano stati mandati dalla Francia; ed una
+sovranità veniva sagrificata per un intrigo di corte dalla stessa madre
+del re, che aveva destinato ad altri usi questo danaro[547].
+
+ [547] _Gal. Capella de bello Mediol., l. I, f. VI. — Fr.
+ Guicciardini, l. XIV, p. 205. — Mém. de du Bellay, l. I, p. 181._
+
+In breve la diserzione diminuì rapidamente il numero degli Svizzeri che
+formavano il nervo principale dell'armata di Lautrec. Non si trovando
+più in istato di tenere la campagna tra l'Oglio ed il Po, egli si ritirò
+sull'Adda con intenzione di difenderne il passo e di coprire il
+Milanese. Alzò frequenti ridotti lungo la sponda del fiume, indi pose il
+suo quartiere a Cassano per tenere d'occhio tutta la linea. Prospero
+Colonna, giunto in faccia a lui a Rivolta, diede a credere di voler
+gettare un ponte in questo medesimo luogo, e richiamò così l'attenzione
+dell'armata nemica. Il Lautrec aveva fatte levare o distruggere tutte le
+barche del fiume; ma Francesco Moroni, uno degli emigrati milanesi, ne
+scoprì tre nel Brembo, che si getta poco al di sopra nell'Adda. Con
+queste cominciò a far passare il fiume ad alcune compagnie italiane a
+Vaprio, cinque miglia al di sopra del quartiere generale di Lautrec.
+Questo passaggio non poteva eseguirsi che con estrema lentezza,
+adoperando le tre piccole barche, ed i fanti italiani, quantunque
+rinforzati bentosto dagli Spagnuoli del Pescara, a stento potevano
+sostenersi nel luogo in cui erano sbarcati sulla diritta dell'Adda,
+prima contro Ugone de' Pepoli, poi contro Lescuns, dal fratello
+incaricato di respingerli nel fiume. Passarono ben quattordici ore,
+prima che ricevessero quanta gente bastava per non aver più nulla a
+temere. Il Lautrec, a cagione della sua lentezza, si lasciò per la terza
+volta fuggire l'occasione che gli era offerta di conseguire la vittoria,
+e si ritirò coll'armata scoraggiata in Milano[548].
+
+ [548] _P. Jovii Vita Ferd. Dav. Piscarii, l. II, p. 306. — Fr.
+ Guicciardini, l. XIV, p. 207. — Gal. Capella, l. I, f. 11. — Mém. de
+ du Bellay, l. II, p. 182. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 340. —
+ Georgens von Frundsberg Kriegzsthaten, B. II, f. 32._
+
+Le pratiche presso gli Svizzeri dei cardinali di Sion e de' Medici erano
+così felicemente riuscite, che al Lautrec di venti mila Svizzeri più non
+restavano che quattro mila. Pure Lautrec risolse di difendere il
+circondario dei sobborghi di Milano, mentre che Prospero Colonna, invece
+d'avanzarsi direttamente verso la capitale si trattenne a Marignano,
+irrisoluto se passerebbe o no a prendere i quartieri d'inverno a Pavia.
+Le continue piogge avevano totalmente guastate le strade, e tenevano in
+dietro l'artiglieria; finalmente tre giorni dopo il passaggio dell'Adda,
+il 19 di novembre, l'avanguardia dell'armata di linea si presentò verso
+sera alle mura del sobborgo di Milano tra porta Romana e porta Ticinese,
+che da' Veneziani, incaricati di difenderle furono vilmente abbandonate
+senza nessuna resistenza. Il marchese di Pescara salì il primo con soli
+ottanta fucilieri spagnuoli sul bastione di terra recentemente
+innalzato, gli tenne subito dietro tutta la sua infanteria, ed
+approfittando dell'avuto vantaggio, entrò in città colla stessa facilità
+con cui era entrato nel sobborgo, essendogli stata aperta la porta dalla
+fazione ghibellina[549].
+
+ [549] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 209. — P. Jovii vita Fer.
+ Davali, l. II, p. 308. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 184. — Gal.
+ Capella, l. I, f. 12. — Georgens von Frundsberg, B. II, f. 32._
+
+Il Lautrec ancora non sapeva che l'armata della lega avesse abbandonato
+Marignano, credendo che le piogge cadute continuamente avessero impedito
+al nemico di far avanzare le artiglierie; e passeggiava disarmato per
+città in piena sicurezza mentre questa era già presa, e mentre suo
+fratello Lescuns, oppresso dalle fatiche del precedente giorno, dormiva
+ancora. La loro negligenza fu cagione della loro ruina; supposero senza
+rimedio un avvenimento contro cui non eransi apparecchiati; invece di
+contrastare il terreno, come ancora potevano fare, contro un'armata
+sorpresa della propria vittoria, e divisa tra la città, il sobborgo e la
+campagna, abbrividita per essere stata tutto il dì sotto una fredda
+pioggia, ed inquieta di doversi alloggiare in istrada che non conosceva,
+in mezzo ai nemici e ad una profonda oscurità, Lautrec e suo fratello si
+ritirarono quella stessa notte a Como, di dove passarono in seguito a
+Lonato nel territorio di Brescia, prendendo per quell'inverno i loro
+quartieri nel territorio veneziano, ove si credevano al coperto da ogni
+attacco[550].
+
+ [550] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 210. — P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 309. — Gal. Capella, l. I, f. 13. — Mém. de du Bellay, l.
+ II, p. 185. — P. Paruta Ist, Ven., l. IV, p. 286. — Fr. Belcarii, l.
+ XVI, p. 498. — P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 100. — Jac.
+ Nardi, l. VI, p. 289. — Gio. Gambi, t. XXII, p. 287._
+
+La sorte del ducato di Milano sembrava un'altra volta decisa piuttosto
+da una rivoluzione che da una conquista. Lodi e Pavia, e bentosto
+Piacenza e Cremona si affrettarono di aprire le loro porte ai vincitori.
+Cremona, a dir vero, fu ripresa dal Lautrec; ma nello stesso tempo i
+Francesi avevano per di lui ordine evacuata Parma, e vi era entrato
+Alessandro Vitelli, uno de' capitani pontifici. Il marchese di Pescara
+aveva occupato Como per capitolazione, ed erasi obbligato inverso il
+signore di Vandenesse, che ne aveva il comando, a far rispettare le
+proprietà de' soldati e degli abitanti; ma l'infanteria spagnuola forzò
+le guardie poste sulla breccia, e saccheggiò la città con quella ferocia
+ch'era diventata un carattere nazionale, strappando di bocca ai ricchi
+cittadini con inauditi tormenti la confessione delle loro ricchezze, e
+lasciando che molti morissero fra le pene della tortura. Il Pescara, che
+voleva ad ogni costo guadagnarsi l'affetto degli Spagnuoli, chiuse gli
+occhi su tanta atrocità, ed ischivò la disfida del signore di
+Vandenesse, che gli chiedeva soddisfazione di cotale mancamento di
+fede[551].
+
+ [551] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 211. — P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 313. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 187._
+
+Ma in mezzo a queste zuffe un inaspettato avvenimento rendette dubbioso
+l'esito d'una guerra cominciata con così brillanti successi. Il 24 di
+novembre Leon X, trovandosi alla sua villa della Malliana, ricevette la
+notizia della presa di Milano; e Castel sant'Angelo festeggiò tutto il
+giorno questa vittoria col cannone. Leone mostravasi pieno di giubbilo,
+e si proponeva d'adunare un concistoro, onde partecipare ai cardinali
+questa fausta notizia, ed ordinare rendimenti di grazie in tutte le
+chiese: ma entrato nella sua camera, cominciò dopo poche ore a sentirsi
+alquanto incomodato[552]. Si fece trasportare a Roma, senza per altro
+credere di trovarsi in pericolo della vita, non manifestandosi la sua
+malattia che come una febbre catarrale: ma tutt'ad un trattò peggiorò, e
+morì contro l'universale aspettazione il giorno 1.º di dicembre, dopo
+avere regnato otto anni, otto mesi e diciannove giorni, ed essere giunto
+al suo quarantasettesimo anno. Esausto affatto era il suo tesoro, ed
+avrebbe in breve dovuto lottare contro insormontabili difficoltà per
+continuare la guerra; ma egli conobbe i prosperi avvenimenti delle sue
+armi e non le difficoltà che li dovevano seguire. In tempo della sua
+malattia ricevette la notizia della presa di Piacenza, e lo stesso
+giorno in cui morì quella dell'acquisto di Parma. Era questo
+l'avvenimento che più caldamente desiderava: ed aveva detto al cardinale
+de' Medici, che l'avrebbe volentieri comperato anche a prezzo della
+propria vita[553].
+
+ [552] _Par. de Grassis Diar. Curiæ Rom., t. IV, p. 384, apud Rayn.
+ Ann. Eccl. 1521, § 109, p. 342._
+
+ [553] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 212. — P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. IV, f. 100. — Jac. Nardi, l. VI, p. 290. — Onof. Panvino Vite de'
+ Pontefici in Leon X, f. 262. — Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 341. —
+ Fr. Belcarii, l. XVI, p. 499. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 192. —
+ Gio. Cambi, t. XXII, p. 189. — P. Bizarri, l. XIX, p. 451. — P.
+ Paruta, l. IV, p. 289. — Gal. Capella, l. I, f. 14._
+
+Questa inaspettata morte d'un papa, che aveva tanti nemici non andò
+esente da sospetto di veleno. Il suo coppiere, Bernardo Malaspina nel
+giorno che precedette la di lui malattia gli aveva presentato mentre
+cenava un nappo di vino, dopo bevuto il quale, il papa si era a lui
+rivolto pieno di sdegno, chiedendogli dove avesse preso un vino così
+amaro. Essendo morto Leone la notte del primo di dicembre, lo stesso
+coppiere volle all'indomani uscire da Roma in sul far del giorno con de'
+cani come se andasse a caccia. Le guardie della porta di san Pietro,
+maravigliandosi che un servitore del papa volesse andare a divertirsi la
+stessa mattina della morte del suo padrone, lo arrestarono su questo
+solo indizio; ma raccontano il Giovio, il Nardi e Paride Grassi, che il
+cardinale Giulio de' Medici, tornato a Roma, lo fece porre in libertà, e
+non volle permettere che si praticassero ricerche intorno all'accusa di
+veleno, per timore che il nome di qualche gran principe non vi si
+trovasse implicato, e si rendesse in tal modo l'implacabile nemico della
+sua famiglia[554].
+
+ [554] _P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 101. — Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. VI, p. 291. — Par. de Grassis apud Rayn. Ann. Eccl. 1521,
+ § 110, p. 343. — Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 212. — Gal. Capella,
+ l. I, f. 14._
+
+
+FINE DEL TOMO XIV.
+
+
+
+
+TAVOLA CRONOLOGICA DEL TOMO XIV.
+
+
+ CAPITOLO CVI. _I Veneziani riprendono
+ e difendono Padova: loro guerra nel Ferrarese
+ e loro sconfitta alla Polisella. Giulio II
+ gli assolve dalla scomunica. Campagna del
+ principe d'Anhalt nello stato veneziano, e
+ sue crudeltà._ 1509-1510 _pag._ 3
+
+ 1509 Il senato veneto scioglie tutti i suoi
+ sudditi dal giuramento di fedeltà 3
+ Tale risoluzione da taluno si ascrive a
+ timore, da altri a fina politica 4
+ Motivi d'estremo scoraggiamento nelle circostanze 5
+ I sudditi conobbero per esperienza che i nemici
+ sono sempre nemici 6
+ Non avendo a rimproverarsi verun atto di
+ ribellione, furono più solleciti di tornare
+ sotto l'autorità della repubblica 8
+ Gli alleati cominciarono più presto a disunirsi
+ a motivo della divisione delle spoglie de'
+ Veneziani 8
+ Sotto quali diversi aspetti gli alleati
+ risguardavano la guerra 9
+ Bajazette II offre di soccorrere i Veneziani 10
+ Estremo orgoglio ed insultanti pretese di
+ Giulio II 11
+ Vana attività di Massimiliano, che non aveva
+ adunata un'armata 11
+ I nobili padovani eransi dichiarati partigiani
+ dell'Austria, ma il popolo si conservava
+ fedele alla repubblica 12
+ 17 di luglio. Andrea Gritti sorprende Padova,
+ e vi rialza la bandiera della repubblica 13
+ Salva quella città dal saccheggio 15
+ Luglio. Sollevazione a favore della repubblica
+ in tutto il Padovano 16
+ 9 agosto. Il marchese di Mantova viene fatto
+ prigioniere all'isola della Scala 17
+ Lodovico XII vede senza dispiacere le perdite
+ di Massimiliano 18
+ Lascia La Palisse ai confini del Veronese per
+ soccorrerlo 19
+ Conchiude ad Abbiategrasso un nuovo trattato
+ col papa 20
+ Arrivo del principe d'Anhalt nel Friuli e
+ ferocia de' Tedeschi 21
+ I Veneziani fanno entrare tutta la loro armata
+ in Padova 22
+ Vi si rifuggiano pure coi loro raccolti e
+ gregge gli abitanti delle campagne 23
+ Nuove fortificazioni aggiunte al ricinto
+ di Padova 24
+ I figli del doge con 176 gentiluomini si
+ chiudono in Padova 24
+ Massimiliano prende le rocche dello stato
+ di Padova 25
+ 15 settembre. Viene ad assediare Padova 26
+ Prodigiosa armata di Massimiliano, la più
+ numerosa che da più secoli avesse servito
+ nelle guerre d'Italia 27
+ Per l'attività di Massimiliano in cinque giorni
+ le batterie giuocano su tutta la linea 28
+ Primo assalto dato al bastione di Codalunga
+ con cattivo esito 29
+ Il bastione viene preso in un secondo assalto,
+ ma i Veneziani lo fanno saltare con tutti
+ gli assalitori 29
+ Gli assedianti sono molestati dagli Stradioti 30
+ Gli uomini d'armi francesi ricusano di salire
+ la breccia in compagnia de' Landsknecht 31
+ 3 di ottobre. Viene levato l'assedio di Padova 32
+ Massimiliano invita inutilmente il Chaumont
+ ad attaccare Legnago 32
+ Giulio II si stacca dai Francesi, e si accosta
+ ai Veneziani 34
+ Massimiliano accorda ai Fiorentini
+ l'investitura di tutti i loro feudi
+ imperiali per quaranta mila fiorini 35
+ 16 novembre. Vicenza si solleva, ed apre le
+ porte ai Veneziani 35
+ Il vescovo di Trento contiene a stento Verona
+ coll'ajuto de' Francesi 36
+ Risentimento de' Veneziani contro Alfonso
+ duca di Ferrara 37
+ La flotta d'Angiolo Trevisani guasta il Ferrarese 38
+ Il Trevisani si afforza colla sua flotta
+ alla Polisella 39
+ 22 dicembre. La flotta del Trevisani bruciata
+ o presa dal cardinale Ippolito d'Este 40
+ Gli alleati non approfittano della disfatta
+ della Polisella 41
+ Sospensione delle ostilità tra Venezia e Ferrara 42
+ 1510 Fine di febbrajo. Morte di Niccola conte
+ di Pitigliano 43
+ 24 febbrajo. Il papa accorda l'assoluzione
+ ai Veneziani 44
+ Giulio II disprezza Massimiliano e detesta
+ Lodovico XII 45
+ 23 di marzo. Maneggi di Giulio con Enrico VIII,
+ che soscrive un nuovo trattato colla Francia 46
+ Mala intelligenza de' Francesi cogli Svizzeri
+ fomentata da Giulio II 46
+ Cominciamento delle vertenze tra Giulio II
+ ed il duca Alfonso 48
+ Lodovico XII protegge il duca 49
+ Ordina al Chaumont di rientrare nel territorio
+ di Venezia 50
+ I Veneziani offrono il comando della loro
+ armata al marchese Gonzaga 51
+ La sua consorte non acconsente a dare i figli
+ in ostaggio 51
+ I Veneziani nominano Gian Paolo Baglioni
+ governatore generale della loro armata 52
+ Il Baglioni si ritira alle Brentelle, e vi
+ si afforza 52
+ I Vicentini chiedono perdono al duca d'Anhalt
+ che loro lo rifiuta 53
+ Abbandonano tutti la città, e si ritirano
+ a Padova 54
+ Grotta di Masano che serve di rifugio ai
+ contadini 54
+ I corpi franchi francesi vi soffocano dentro
+ quanti vi si trovavano 55
+ Furti e crudeltà de' Tedeschi in Verona 57
+ Il Chaumont occupa Legnago ed il suo porto 57
+ 25 di maggio. Colà riceve la notizia della
+ morte del cardinale d'Amboise suo zio 58
+ Scandalosa ricchezza acquistata dal cardinale
+ nelle finanze 60
+ Altre conquiste del Chaumont nel Vicentino 61
+ Massimiliano ottiene soccorsi da Ferdinando
+ il Cattolico 62
+ Odio degli abitanti verso l'imperatore, e
+ loro attaccamento alla repubblica 63
+ I Tedeschi attaccano e prendono Monselice 64
+ Massimiliano vuole ridurre il Chaumont ad
+ attaccare Treviso 66
+ Questi si ritira nel Milanese 66
+
+ CAPITOLO CVII. _Giulio II fa attaccare
+ i Francesi a Genova, a Ferrara e nel Milanese.
+ Dirige l'assedio della Mirandola ed entra in
+ questa città per la breccia. È costretto a
+ fuggire da Bologna, e la sua armata viene
+ dispersa a Casalecchio._ 1510-1511 67
+
+ 1510 L'età, il ministero e l'educazione de' papi
+ dovrebbero renderli meno irascibili 67
+ L'inflessibilità di carattere spesso osservata
+ in loro procede forse dal credersi infallibili 68
+ Giulio II, più che verun altro, si credè
+ l'organo di Dio e si adirò contro ogni
+ opposizione alle sue volontà che credeva
+ divine 69
+ 1510 In origine le sue opinioni ed i suoi progetti
+ erano quasi tutti generosi 70
+ Odio di Giulio II verso Lodovico XII, e paura
+ che aveva di lui 71
+ 9 agosto. Giulio II scomunica Alfonso, duca
+ di Ferrara 73
+ 7 luglio. Investitura di Napoli accordata a
+ Ferdinando il Cattolico, restringendo la
+ sua alleanza colla santa sede 74
+ Giulio II fa imprigionare due cardinali francesi 75
+ Manda una flotta contro Genova per sollevarla,
+ onde dare la corona ducale ad Ottaviano Fregoso 76
+ I Genovesi difendono il governo francese, e la
+ flotta papale si ritira senza aver nulla
+ operato 78
+ Attacco del duca d'Urbino nella Romagna ferrarese 79
+ Agosto. Modena data al cardinale di Pavia
+ che ne prende possesso a nome del papa 79
+ Negoziazioni di Giulio II cogli Svizzeri per
+ muoverli ad attaccare la Lombardia 80
+ Settembre. Gli Svizzeri entrano per la strada
+ di Bellinzona in Lombardia 81
+ Dopo una breve comparsa, rientrano nelle montagne 83
+ Sospetti concepiti in tale occasione contro
+ gli Svizzeri e contro il Chaumont 83
+ I varj attacchi contro i Francesi non ebbero
+ effetti perchè fatti in diversi tempi 84
+ 1510 Lucio Malvezzi, coll'armata veneziana, rientra
+ in Vicenza e si avvicina a Verona 85
+ Una vigorosa sortita de' Tedeschi lo sforza
+ a ritirarsi 86
+ Il re d'Ungheria minaccia la repubblica
+ di Venezia 86
+ Concilio di Tours della Chiesa gallicana che
+ approva la guerra di Lodovico XII contro
+ il papa 88
+ Giulio II rigetta tutte le aperture di
+ negoziazione fatte a nome di Lodovico XII 89
+ 22 settembre. Giulio viene a dimorare in
+ Bologna mentre la sua armata si innoltra
+ nel Ferrarese 90
+ Il marchese di Mantova posto in libertà
+ dietro le istanze del papa e di Bajazette II 91
+ L'alleanza del marchese di Mantova cercata
+ nello stesso tempo dai Veneziani e dai
+ Francesi 91
+ 12 ottobre. Il Chaumont, con un'armata
+ francese, minaccia il papa a Bologna 93
+ Terrore de' cortigiani romani, che affrettano
+ il papa a negoziare 94
+ Giulio, sebbene infermo, fa armare le milizie
+ di Bologna e le eccita a difendersi 95
+ Proposizioni di Chaumont al papa per un trattato 96
+ 13 d'ottobre. Le truppe veneziane entrano in
+ Bologna, ed il papa rompe con fierezza le
+ trattative 97
+ 1510 Giulio si lagna con tutti i re cristiani
+ dell'attacco de' Francesi 98
+ Giulio fa attaccare Sassuolo e lo prende 99
+ Vuole spogliare Francesco della Mirandola de'
+ suoi feudi 100
+ Alla metà di dicembre, l'armata pontificia
+ occupa Concordia 101
+ 1511 2 gennajo. Il papa va in persona all'assedio
+ della Mirandola 102
+ Imboscata tesa al papa dal cav. Bajardo 103
+ Il Chaumont, per gelosia del Trivulzio, non
+ vuole liberare la Mirandola 105
+ 20 gennajo. La Mirandola si arrende per
+ capitolazione 106
+ Giulio entra nella Mirandola per la breccia 106
+ Abbassamento della riputazione del Chaumont 107
+ Contro il parere del Trivulzio risolve di
+ attaccare l'armata veneziana al Bondeno 109
+ È forzato ad abbandonare il progetto nell'atto
+ dell'esecuzione 110
+ Non può ridurre il marchese di Mantova a
+ rinunciare alla neutralità 111
+ Tenta di sorprendere Modena: ma Giulio II la
+ consegna al deputato dell'imperatore 112
+ 11 di febbrajo. Il Chaumont muore oppresso
+ dai dispiaceri, e tormentato dai rimorsi
+ d'avere fatta la guerra al papa 113
+ Il duca di Ferrara sospettato d'aver voluto
+ far avvelenare il papa 114
+ Massimiliano ascolta le proposizioni di pace
+ fattegli da Ferdinando 116
+ 1511 Marzo. Apertura d'un congresso in Mantova
+ per trattare la pace 116
+ 26 di marzo. Matteo Langio, vescovo di Gurck,
+ va all'armata di Giulio II per trattare a
+ nome dell'imperatore 118
+ Arroganza di questo intimo segretario di
+ Massimiliano 119
+ 16 aprile. Il papa scomunica gli aderenti del
+ re di Francia 120
+ Esorbitanti inchieste del vescovo di Gurck
+ ai Veneziani 121
+ 25 di aprile. Le conferenze rotte
+ dall'impetuoso carattere di Giulio II 122
+ Principio di maggio. Il Trivulzio riprende
+ Concordia, e fa prigioniere Gian Paolo
+ Manfrone 123
+ Il Trivulzio ed il duca d'Urbino, in presenza
+ l'uno dell'altro al ponte di Casalecchio
+ sul Reno 124
+ Un terrore senza motivo succede alla temerità
+ di Giulio II 125
+ Esorta i quaranta senatori di Bologna
+ a difendersi 127
+ Lascia il governo di Bologna al cardinale
+ di Pavia 128
+ I capitani della milizia scelti dal cardinale
+ sono amici dei Bentivoglio 129
+ 20 maggio. Il legato, spaventato dalla
+ insubordinazione delle milizie, fugge
+ da Bologna 130
+ 21 maggio. I Bentivoglio rientrano in possesso
+ di Bologna 131
+ Rotta dell'armata del duca d'Urbino a
+ Casalecchio. _Giornata degli asini_ 131
+ I Bolognesi atterrano la statua del papa 133
+ 1511 La Rocca di Bologna è presa e distrutta
+ dal popolo 134
+ Il cardinale di Pavia ed il duca d'Urbino
+ si accusano a vicenda di questi rovesci 135
+ Il duca d'Urbino uccide a pugnalate, in mezzo
+ alle sue guardie, il cardinale di Pavia 136
+ Ritirata del papa a Roma e suo risentimento 136
+
+ CAPITOLO CVIII. _Amministrazione in Firenze
+ del Gonfaloniere Soderini. — Concilio di Pisa;
+ alleanza di Ferdinando il Cattolico con Giulio II
+ e coi Veneziani. — La loro armata combinata si avanza
+ verso Bologna. — Gastone di Foix la costringe a
+ ritrocedere, e ricupera Brescia che si era
+ ribellata._ 1511-1512 138
+
+ 1511 Nullità dei piccoli stati d'Italia 138
+ 1493-1518 Regno di Guglielmo IX, marchese di Monferrato 139
+ 1564-1553 Regno di Carlo III, duca di Savoja 140
+ Il marchese di Mantova, il duca di Ferrara e
+ quello d'Urbino 141
+ Le tre repubbliche della Toscana 142
+ 1510 22 dicembre. Conto della sua amministrazione
+ renduto dal Soderini 143
+ Collera di Giulio II contro il Soderini 144
+ Congiura di Prinzivalle della Stufa contro
+ il Soderini fomentata da Giulio II 145
+ 29 dicembre. Il Gonfaloniere dà conto al
+ gran consiglio della congiura tramata
+ contro di lui 146
+ 1511 20 gennajo. Legge che trasferisce in ogni
+ evento dal parlamento al gran consiglio
+ il diritto di riorganizzare la repubblica 148
+ 1511 Spira la tregua tra Firenze e Siena 148
+ Giulio II accorda la sua protezione a
+ Pandolfo Petrucci ed ai Sienesi 150
+ 3 settembre. Trattato di pace e di alleanza
+ tra Siena e Firenze, e restituzione di
+ Montepulciano ai Fiorentini 151
+ Desiderio di Lodovico XII di riconciliarsi
+ col papa, cui fa nuove offerte 152
+ Esorbitanti pretese del papa prima di
+ acconsentire alla pace 153
+ Massimiliano e Lodovico XII chiedono a
+ Giulio II di adunare un concilio 154
+ 16 maggio. S'addirizzano ai cardinali
+ rifugiati a Milano per domandare la
+ convocazione d'un concilio a Pisa 155
+ 18 luglio. Giulio II intima egli stesso
+ un concilio a san Giovanni di Laterano
+ pel susseguente anno 157
+ 20 agosto. Letargo del papa per cui ovunque
+ si sparge la notizia della di lui morte 157
+ Giulio II, ricuperando la salute, riprende
+ il progetto di cacciare i barbari d'Italia 158
+ Guerra di Massimiliano ai confini del Friuli 159
+ Sua irrisoluzione e negoziazioni con Ferdinando
+ e col papa 160
+ Negoziazioni di Giulio II con Ferdinando
+ il Cattolico 161
+ Enrico VIII d'Inghilterra si fa pure a
+ proteggere Giulio II 162
+ 1511 Gli Svizzeri si disgustano con Lodovico XII
+ e si attaccano al papa 163
+ Lodovico XII ricusa agli ambasciatori
+ d'Inghilterra e di Arragona di abbandonare
+ Bologna alle vendette del papa 163
+ 5 ottobre. Confederazione del papa col re
+ Cattolico ed il senato di Venezia, nominata
+ la santa lega, contro la Francia 164
+ 24 ottobre. Il papa degrada i cardinali che
+ avevano convocato il concilio di Pisa 166
+ 1 settembre. Deboli cominciamenti del concilio
+ a Pisa 166
+ Inquietudine de' Fiorentini quando vedono
+ cominciare il concilio con così poca
+ riputazione 167
+ 10 settembre. I Fiorentini spediscono il
+ Macchiavelli a Lodovico XII per chiedere
+ di traslocare il concilio 168
+ 1.º novembre. Arrivo dei cardinali a Pisa
+ e prima sessione del concilio 169
+ Cattiva accoglienza fatta dal popolo ai padri
+ del concilio 169
+ 13 novembre. Abbandonano Pisa in disordine a
+ motivo d'una contesa per cagione di alcune
+ prostitute 170
+ Il Soderini avea perduta la sua popolarità e
+ l'aveano guadagnata i Medici 171
+ Il Soderini chiede una sovvenzione ai preti
+ dello stato fiorentino 172
+ La campagna aveva avuto fine senza grandi
+ avvenimenti militari 173
+ Patimenti e desolazione delle province venete 174
+ 1511 Lodovico XII ordina a La Palisse di attaccare
+ la Romagna 175
+ Novembre. Scesa degli Svizzeri in Lombardia
+ per Varese 176
+ Gli Svizzeri si accostano a due sole miglia
+ da Milano 177
+ Si ritirano nelle loro montagne senza
+ apparente motivo 178
+ Inquietudine di Lodovico XII intorno alla
+ sua armata e soccorsi che domanda ai
+ Fiorentini 180
+ I nemici del Soderini non permettono che la
+ repubblica dia potenti ajuti alla Francia 181
+ Arrivo in Romagna dell'armata spagnuola
+ e pontificia 182
+ 31 dicembre. Presa della bastia di Fossa Geniolo 183
+ 1512 Forza dell'armata adunata ad Imola sotto
+ Raimondo di Cardone 184
+ 26 gennajo. Quest'armata intraprende l'assedio
+ di Bologna 185
+ Difficoltà nell'attacco di Bologna sotto gli
+ occhi di Gastone di Foix, arrivato a Finale
+ coll'armata francese 186
+ Le mura di Bologna battute in breccia 188
+ Preteso miracolo della cappella di Barracano
+ fatta saltare da una mina e ricaduta nello
+ stesso luogo 189
+ 5 febbrajo. Gastone di Foix, duca di Nemours,
+ entra in Bologna colla sua armata senza
+ che gli assedianti se ne accorgano 190
+ 7 febbrajo. Raimondo di Cardone leva l'assedio
+ e ritirasi ad Imola 191
+ 1512 Inquietudini del duca di Nemours per Brescia 191
+ Il conte Lodovico Avogaro vuole dar Brescia
+ ai Veneziani 192
+ 3 febbrajo. Entra in Brescia coi montanari
+ delle rive del lago di Garda e colle truppe
+ d'Andrea Gritti 193
+ Sollevazione di Bergamo, degli Orci, di
+ Pontevico e di tutti i castelli 194
+ Diligenza di Gastone per soccorrere la rocca
+ di Brescia 195
+ Incontra per via, e sconfigge Gian Paolo
+ Baglioni 195
+ 19 febbrajo. Gastone di Foix attacca Brescia
+ dalla banda della rocca 196
+ Bajardo pericolosamente ferito nel passaggio
+ del bastione 197
+ Presa di Brescia, uccisione della guarnigione
+ e degli abitanti 198
+ Sacco di Brescia e sue funeste conseguenze 200
+
+ CAPITOLO CIX. _Battaglia di Ravenna. — Morte
+ di Gastone di Foix ed indebolimento dell'armata
+ francese. — Giulio II si ostina a ricusare la pace;
+ dissimulazione di Massimiliano; irritamento degli
+ Svizzeri, i quali unisconsi ai Veneziani e scacciano
+ i Francesi dall'Italia._ 1512 202
+
+ 1512 La violenza dello spirito di partito travia
+ il giudizio morale dei popoli 202
+ Influenza dell'opinione pubblica sui giudizj
+ della coscienza 203
+ Ogni partito crede di sentire un'opinione
+ pubblica che dirige la sua coscienza 204
+ Il conte Lodovico Avogaro venne dai suoi
+ partigiani risguardato qual martire del
+ patriottismo 205
+ 1512 I Francesi lo risguardarono, ed indicarono,
+ come un traditore 206
+ Apparente ferocia militare nel carattere di
+ Gastone di Foix 206
+ Dessa deve ascriversi agl'insensati applausi
+ accordati alle vittorie dei guerrieri 207
+ Rari talenti di Gastone di Foix per la guerra 208
+ 1511 17 di novembre. Alleanza di Ferdinando con
+ Enrico VIII per attaccare la Guienna e la
+ Navarra 209
+ 1512 4 febbrajo. Enrico VIII pubblica il suo
+ progetto d'attaccare la Francia per
+ difendere il papa 211
+ Inquietudine che dà a Lodovico XII la
+ condotta di Massimiliano 212
+ Debolezza degli alleati di Lodovico XII
+ in Italia 212
+ Gastone di Foix aduna la sua armata al
+ Finale di Modena 213
+ 26 marzo. S'incammina alla volta della Romagna 214
+ Raimondo di Cardone occupa vantaggiose
+ posizioni, e schiva di venire a battaglia 215
+ 4 aprile. L'ambasciatore di Massimiliano
+ sottoscrive un armistizio di dieci mesi
+ coi Veneziani, e vuol far ritirare i
+ Tedeschi dal campo francese 216
+ Gastone piega sopra Ravenna per tirarvi
+ Raimondo di Cardone 218
+ 9 aprile. Gastone dà l'assalto alle mura
+ di Ravenna 219
+ 1512 Raimondo di Cardone lascia Faenza per
+ accostarsi a Ravenna 220
+ 10 aprile. Si avanza sull'opposta riva del
+ Ronco in faccia ai Francesi 221
+ 11 aprile. Nemours fa passare il Ronco alla
+ sua armata per venire a battaglia 222
+ Disposizione dell'armata di Nemours e sua
+ arringa alla truppa 224
+ Disposizione dell'armata spagnuola nei suoi
+ trincieramenti 225
+ Cannonamento di due ore tra le due armate 227
+ Il duca di Ferrara scopre una nuova batteria
+ che prende al lungo tutta la linea spagnuola 228
+ Gli uomini d'armi del Colonna maltrattati dal
+ fuoco sortono per attaccare i Francesi 230
+ Gli uomini d'armi spagnuoli sono rotti, ed
+ il Colonna è fatto prigioniere dal duca
+ di Ferrara 231
+ Furioso attacco tra i landsknecht e la
+ fanteria spagnuola 233
+ Gli uomini d'armi francesi costringono
+ l'infanteria spagnuola a ritirarsi 233
+ Gastone di Foix viene ucciso in un'ultima
+ carica contra la fanteria spagnuola 234
+ Spaventosa carnificina della battaglia
+ di Ravenna 235
+ Afflizione dei Francesi per la perdita di
+ Nemours e funeste conseguenze della sua morte 237
+ Gli Spagnuoli malmenati nella loro fuga dai
+ contadini 238
+ Ravenna presa e saccheggiata dai Francesi 239
+ 1512 I cardinali stringono il papa a fare la pace 240
+ Gli ambasciatori arragonesi e veneti lo
+ incoraggiano a non cedere 241
+ Ascolta le proposizioni fattegli a nome del
+ re di Francia 242
+ Premure di Lodovico XII di trattare la pace
+ col papa 243
+ Il papa si rassicura e più non ode consiglj
+ di pace 244
+ 3 maggio. Il papa fa l'apertura del concilio
+ di Laterano, e fa che i suoi cardinali lo
+ consiglino a proseguire la guerra 245
+ La dieta di Zurigo accorda al papa di levare
+ sei mila uomini ne' cantoni 246
+ Massimiliano accorda agli Svizzeri il
+ passaggio onde unirsi ai Veneziani prima
+ di entrare nel Milanese 247
+ Motivi di Massimiliano per entrare nella lega
+ contro la Francia 247
+ Gli Svizzeri si adunano a Coira in numero di
+ venti mila 250
+ Difficoltà in cui trovasi La Palisse per far
+ testa a tanti nemici, ed indisciplina della
+ sua armata 250
+ La Palisse riunisce a Pontoglio la sua armata
+ assai più debole che non quella degli alleati 253
+ Dopo essersi riuniti nel Veronese a G. P.
+ Baglioni, gli Svizzeri risolvono
+ d'incamminarsi verso Milano 253
+ La Palisse distribuisce una metà della sua
+ armata nelle terre murate della Lombardia 254
+ Fine di maggio. Tutti i Tedeschi dell'armata
+ di La Palisse richiamati da un ordine
+ dell'imperatore 255
+ 1512 5 di giugno. Gli Svizzeri prendono possesso
+ di Cremona a nome di Massimiliano Sforza,
+ duca di Milano 256
+ I Francesi abbandonano Milano, ed il cardinale
+ de' Medici fugge loro di mano 256
+ La Palisse costretto dagli Svizzeri ad
+ evacuare Pavia si ritira in Piemonte 257
+ I Bentivoglio lasciano Bologna, e questa città
+ è dal papa castigata 258
+ 29 giugno. Giano Fregoso nominato doge di
+ Genova dopo la ritirata del governatore
+ francese 259
+ Gli Svizzeri taglieggiano il ducato di Milano
+ senza avere riguardo al loro alleato
+ Massimiliano Sforza 260
+ Giulio II riunisce Parma e Piacenza alla
+ santa sede 261
+
+ CAPITOLO CX. _Sommissione del duca di Ferrara
+ al papa, e sua fuga da Roma. Ingresso degli Spagnuoli
+ in Toscana; sacco di Prato; deposizione del Soderini;
+ richiamo dei Medici al governo di Firenze.
+ Discordia tra i confederati della santa lega;
+ nuove negoziazioni; morte di Giulio II._ 1512-1513 262
+
+ 1512 Le vendette popolari non sono prova d'un odio
+ lungamente contenuto 262
+ Cattiva inclinazione naturale al popolo,
+ d'attaccare quegli che è troppo debole per
+ difendersi 263
+ Tutte le armate in ritirata sempre inseguite
+ dai contadini 264
+ Carattere de' soldati francesi nelle guerre
+ d'Italia 265
+ 1512 Carattere degli Spagnuoli 266
+ Carattere de' Tedeschi e degli Svizzeri 267
+ Vendette popolari esercitate contro i Francesi
+ a Ravenna 268
+ Le stesse vendette in Milano ed in tutta la
+ Lombardia 269
+ 8 giugno. Sbarco degl'Inglesi in Guipuscoa,
+ che richiama le armi di Lodovico XII verso
+ la Guienna e la Navarra 270
+ Pericoli che corre Alfonso d'Este dopo la
+ ritirata de' Francesi 271
+ Fabrizio Colonna gli procura un salvacondotto
+ per andare a Roma 272
+ 4 luglio. Alfonso d'Este giugne a Roma per
+ impetrare la sua assoluzione 272
+ Discorso d'Alfonso al papa nell'atto
+ d'ottenere l'assoluzione 273
+ Non potendo Alfonso ottenere la licenza di
+ ritirarsi, i Colonna sforzano le porte di
+ Roma per porlo in sicuro 276
+ Discordia della santa lega per la divisione
+ delle conquiste 276
+ Pretese del papa sugli stati di Parma e
+ Piacenza 276
+ Pretese di Massimiliano sullo stato veneto
+ e sul ducato di Milano 277
+ Pretese degli Spagnuoli, degli Svizzeri e
+ de' Veneziani 278
+ Tutti i confederati d'accordo per opprimere
+ la repubblica di Firenze 279
+ Luglio. Condizioni sotto le quali il papa
+ offre la sua protezione ai Fiorentini 280
+ Condizioni loro offerte dall'imperatore 280
+ 1512 Giuliano dei Medici chiede alla dieta degli
+ alleati, adunata in Mantova, di ristabilire
+ la sua famiglia in Firenze 281
+ I Fiorentini non avendo voluto redimersi, la
+ lega li fa attaccare dall'armata spagnuola 282
+ I Fiorentini avevano avuto l'imprudenza di
+ tenersi disarmati 283
+ 20 agosto. Raimondo di Cardone attraversa
+ l'Appennino coll'armata spagnuola 284
+ Il Gonfaloniere consulta il gran consiglio
+ intorno alle domande de' nemici 285
+ Fa il confronto del carattere de' Medici,
+ prima dell'esilio, con quello che avrebbero
+ dopo la loro tornata 286
+ I Fiorentini non acconsentono al ritorno
+ dei Medici che a condizione di non cambiar
+ nulla nel loro governo 288
+ Gli Spagnuoli giungono sotto Prato 289
+ Nuove trattative tra gli Spagnuoli ed il
+ Gonfaloniere 290
+ 30 agosto. Gli Spagnuoli danno l'assalto e
+ prendono Prato 291
+ Orribili crudeltà esercitate dagli Spagnuoli
+ in Prato 291
+ Spavento de' Fiorentini quando hanno notizia
+ della presa di Prato 292
+ Bartolomeo Valori e i suoi amici vogliono
+ cambiare il governo 293
+ 31 agosto. Arrestano il Gonfaloniere nel
+ palazzo pubblico 294
+ Il Gonfaloniere deposto si ritira a Ragusi 295
+ 1512 Contribuzioni imposte dal vicerè ai Fiorentini 296
+ 2 settembre. Giuliano dei Medici rientra in
+ Firenze, e mostra di acconsentire alla
+ conservazione della libertà 297
+ 7 di settembre. La nuova legge che modifica
+ la costituzione senza distruggerla. Il
+ Ridolfi eletto gonfaloniere 297
+ Il cardinale dei Medici ed i suoi amici non
+ sono soddisfatti della nuova legge 298
+ 14 di settembre. Il cardinale fa il suo
+ ingresso in Firenze in apparato militare 298
+ 16 di settembre. Il suo corteggio occupa il
+ palazzo pubblico, e chiede l'assemblea del
+ parlamento 299
+ Il parlamento investe della sovranità una
+ balìa scelta dai Medici 300
+ Formazione d'una stretta oligarchia per
+ governare sotto i Medici 301
+ 18 di settembre. La balìa licenzia la milizia
+ e disarma il popolo 301
+ 2 di novembre. Filippo Buondelmonti nominato
+ gonfaloniere 303
+ Enumerazione degl'individui della casa dei
+ Medici che rientrano in Firenze 304
+ Cortigiani dei Medici che si vantano di avere
+ tradita la patria 304
+ 18 settembre. L'armata spagnuola lascia Prato
+ per passare in Lombardia 305
+ 25 novembre. Il vescovo di Gurck, segretario
+ di Massimiliano, viene festeggiato in Roma
+ e nominato cardinale 306
+ Congresso di Roma. Vicendevoli lagnanze degli
+ alleati 307
+ 1512 Pretese di Massimiliano contro i Veneziani 308
+ 25 di novembre. Nuova alleanza del papa
+ coll'imperatore 309
+ 29 dicembre. Il cardinale di Sion consegna
+ le chiavi delle porte di Milano al nuovo
+ duca Massimiliano Sforza 311
+ L'alleato di Lodovico XII, Giovanni d'Albret,
+ spogliato da Ferdinando del regno di Navarra 312
+ 1513 Lodovico XII fa retrocedere la sua armata
+ verso l'Italia e vi cerca nuovi alleati 313
+ Ferdinando il Cattolico e Massimiliano offrono
+ la loro alleanza a Lodov. XII 313
+ Sforzi di Lodovico XII per riconciliarsi
+ cogli Svizzeri, ed impedire la loro alleanza
+ col duca di Milano 314
+ Trattative di Lodovico XII coi Veneziani 316
+ Trattato tra Lodovico XII ed i Veneziani 316
+ Trattative contraddittorie di tutte le potenze 317
+ Attività di Giulio II, sue negoziazioni e suoi
+ progetti per iscacciare _tutti i barbari
+ d'Italia_ 318
+ Cade pericolosamente infermo 319
+ 21 febbrajo. Morte di Giulio II 320
+
+ CAPITOLO CXI. _Leon X succede a Giulio II;
+ spedizione di La Tremouille in Lombardia; sua
+ sconfitta a Novara; disfatta di Bartolomeo d'Alviano
+ all'Olmo; la guerra in Italia si tratta debolmente;
+ negoziazione; morte di Lodov. XII._ 1513-1515 322
+
+ 1513 Giulio II erasi fatti dei doveri conformi
+ alle sue passioni 322
+ Aveva amore per la libertà, e la rispettava
+ a Genova, a Venezia e nelle città dello
+ stato della Chiesa 323
+ Sua stima per la libertà bellicosa degli
+ Svizzeri 324
+ Accusava i Medici d'avere rapita la libertà
+ alla loro patria 324
+ Molestia che avea cagionato l'impetuoso
+ carattere di Giulio II 325
+ Desiderio universale che il suo successore
+ non gli rassomigliasse 325
+ 4 marzo. Venticinque cardinali si chiudono
+ in conclave 326
+ Il partito dei giovani porta sulla santa
+ sede il card. Gio. de' Medici 327
+ Riconciliazione de' Medici coi Soderini 328
+ 11 di marzo. Giovanni de' Medici eletto papa
+ sotto il nome di Leon X 328
+ 11 di aprile. Solenne coronazione di Leon X
+ a san Gio. di Laterano 329
+ Contrapposto tra il risparmio di Giulio II
+ e la prodigalità di Leon X 330
+ Leon X conferisce l'arcivescovado di Firenze
+ a suo cugino Giuliano 331
+ Festa dei Fiorentini per l'elezione di Leon X 331
+ Supposta cospirazione a Firenze, per la quale
+ il Macchiavelli è posto alla tortura 332
+ Leon X fa riporre in libertà i prevenuti
+ salvatisi dal supplicio 334
+ 12 di ottobre. Costringe i Lucchesi a
+ restituire Pietra Santa e Mutrone ai
+ Fiorentini 334
+ 1513 Raimondo di Cardone occupa Parma e Piacenza,
+ e Leone ripete queste due città 335
+ 1.º d'aprile. Tregua d'Ortes nel Bearnese
+ tra la Francia e la Spagna 336
+ 24 marzo. Trattato d'alleanza di Blois tra
+ la Francia e Venezia 337
+ Armata del re di Francia sotto gli ordini
+ di La Tremouille e di Trivulzio 338
+ Bartolomeo d'Alviano si avanza coll'armata
+ veneziana, e Raimondo di Cardone si ritira 339
+ Gli Svizzeri vengono a difendere il duca di
+ Milano, e si afforzano a Novara 340
+ Milano si sottomette ai Francesi; sollevazione
+ di tutta la Lombardia 341
+ Tentativi de' Francesi per vittovagliare la
+ Lanterna di Genova 342
+ Maggio. Antoniotto Adorno, coll'ajuto de'
+ Francesi, scaccia i Fregosi da Genova, ed
+ è riconosciuto doge 343
+ Massimiliano Sforza assediato in Novara da
+ que' medesimi generali che avevano fatto
+ prigioniere suo padre 344
+ Ardire degli Svizzeri che lasciano aperte
+ le porte di Novara 345
+ 4 giugno. Avvicinamento di altri corpi di
+ Svizzeri 346
+ 5 giugno. I Francesi si ritirano a Riotta ed
+ a Trecase, e trascurano di afforzarvisi 348
+ 6 giugno. Gli Svizzeri, appena entrati nel
+ Novarese, vanno ad attaccare i Francesi 349
+ Prendono l'artiglieria che voltano contro
+ i landsknecht 350
+ 1513 Vergognosa fuga degli uomini d'armi francesi 351
+ L'armata francese non osa fermarsi in Piemonte,
+ e ripassa le Alpi 353
+ 17 di giugno. Gli Adorni si ritirano da
+ Genova e viene eletto doge Ottaviano Fregoso 354
+ 13 giugno. Il Cardone cogli Spagnuoli passa
+ il Po, e Bartolomeo d'Alviano si ritira nel
+ Vicentino 355
+ Egli si chiude in Padova, il Baglioni in
+ Treviso, Renzo di Ceri in Crema ed i
+ Veneziani abbandonano il resto del paese 356
+ Gli Spagnuoli e Leon X attaccano i Veneziani
+ senza essere provocati 356
+ Il cardinale di Gurck, luogotenente
+ dell'imperatore, prende la direzione
+ della guerra 358
+ 28 luglio. Il Cardone, dietro le istanze del
+ cardinale, assedia Padova 359
+ 16 agosto. È costretto a levare l'assedio 360
+ Dirige la sua artiglieria contro i palazzi
+ di Venezia 360
+ 6 ottobre. L'Alviano esce di Padova per
+ tagliare la ritirata agli Spagnuoli 361
+ Gli aspetta all'Olmo lontano due miglia da
+ Vicenza 362
+ 7 di ottobre. Gli Spagnuoli cercano di
+ ritirarsi verso Bassano e Trento 363
+ Pericolo della loro armata tribolata dagli
+ Stradioti e dai contadini 364
+ L'Alviano, importunato dal provveditore
+ Loredano, risolve di attaccare gli Spagnuoli 364
+ 1513 Viene battuto a motivo dell'estrema viltà
+ della sua fanteria 365
+ Gli Spagnuoli prendono i quartieri d'inverno
+ ne' monti Euganei 366
+ La guerra si trasporta sopra un altro teatro
+ fuori d'Italia 367
+ 16 agosto. Giornata _degli Speroni_, fuga
+ de' Francesi presso Terovane 368
+ 9 settembre. Battaglia di Flowden,
+ in cui Giacomo IV di Scozia, alleato della
+ Francia, resta sconfitto ed ucciso 369
+ Settembre. Gli Svizzeri assediano Digione;
+ capitolazione di La Tremouille 370
+ 15 di ottobre. Flotta francese distrutta ad
+ Honfleur dalla burrasca 371
+ 1514 3 gennajo. Incendio del più ricco quartiere
+ di Venezia 371
+ I nemici della Francia cominciano a temere
+ di averla soverchiamente abbassata 371
+ Terrore che cagiona all'Italia il nuovo
+ sultano Selim 373
+ Leon X cerca di negoziare la pace tra
+ l'imperatore ed i Veneziani 373
+ Riconcilia la Francia alla santa sede 374
+ 1513 17 dicembre. Lodovico XII abjura lo scisma
+ ed il concilio di Pisa 375
+ 1514 Leon X vuole rappattumare la Francia cogli
+ Svizzeri 376
+ Ferdinando rinnova la tregua colla Francia,
+ ed offende in tal modo il re d'Inghilterra 377
+ 7 agosto. Pace tra la Francia e l'Inghilterra,
+ terzo matrimonio di Lodovico XII 377
+ 1514 26 agosto. La Lanterna di Genova si arrende
+ ad Ottaviano Fregoso, che la fa spianare 378
+ Massimiliano non vuole fare la pace con Venezia 379
+ Cristoforo Frangipane guasta il Friuli 380
+ Il Frangipane battuto da Girolamo Savorgnano
+ e dall'Alviano 381
+ Vantaggi ottenuti dall'Alviano ad Este e
+ Rovigo contro gli Spagnuoli 382
+ Bella difesa di Renzo di Ceri a Crema 382
+ Falsità di Leon X nelle sue negoziazioni 383
+ La politica del nuovo pontefice meno nobile
+ di quella di Giulio II 384
+ Settembre. Occupa Modena e vuole formare
+ una sovranità cispadana per Giuliano de'
+ Medici, suo fratello 385
+ Pensa pure a collocarlo sul trono di Napoli 386
+ Lodov. XII lo affretta a dichiararsi 387
+ 1515 1.º gennajo. Morte di Lodov. XII cagionata
+ dal matrimonio 388
+ La somma sua economia fu la principale sua
+ virtù 390
+ Sua debolezza e mala fede 390
+ Sua crudeltà in guerra e verso Lodovico Sforza 391
+ Sua condotta domestica colle tre mogli 392
+
+ CAPITOLO CXII. _Francesco I assume il
+ titolo di duca di Milano; passa le Alpi; batte
+ gli Svizzeri a Marignano e conquista il
+ Milanese. — Invasione di Massimiliano in Lombardia
+ e sua ritirata. — Diversi trattati che pongono fine
+ alle guerre prodotte dalla lega di Cambrai._ 1515-1517 394
+
+ 1515 1.º di febbrajo. Successione di Francesco I
+ al regno di Francia, ed al titolo di duca
+ di Milano 394
+ Successione di due monarchi nati in privata
+ condizione 395
+ Qualità brillanti sviluppate in Francesco I
+ da una privata educazione 395
+ Gl'Italiani credono che Francesco I differisca
+ un anno l'annunciata spedizione d'Italia 396
+ 24 di marzo, 5 d'aprile. Francesco rinnova i
+ trattati di alleanza con Carlo d'Austria e
+ con Enrico VIII 397
+ Ferdinando, Massimiliano, gli Svizzeri ed il
+ papa ricusano di entrare in trattative di
+ pace 398
+ 27 di giugno. Francesco I rinnova l'alleanza
+ della Francia colla repubblica di Venezia 398
+ Trattato d'Ottaviano Fregoso, doge di Genova,
+ colla Francia 399
+ Francesco I raguna un'armata nel Delfinato 400
+ Pietro Navarro passa al suo servigio, e forma
+ per lui un corpo di fanteria basca 401
+ Gli Svizzeri s'innoltrano fino a Susa per
+ chiudere il passaggio delle montagne ai
+ Francesi 402
+ Il maresciallo Trivulzio cerca un passaggio
+ per circondare l'armata svizzera 403
+ 10 di agosto. L'armata francese s'interna
+ tra le giogaje e le anguste valli
+ dell'Argentiera 404
+ 1515 14 di agosto. Giugne nelle pianure del
+ marchesato di Saluzzo, in riva alla Stura 405
+ La Palisse e Bajardo formano l'ala destra
+ dell'armata, e passano per Sestiere 406
+ 15 di agosto. Sorprendono Prospero Colonna
+ a Villafranca, e lo fanno prigioniere 407
+ Giuliano de' Medici cede il comando
+ dell'armata pontificia a suo nipote Lorenzo 408
+ Leon X fa dire a suo nipote di non attaccare
+ i Francesi 408
+ Il Cardone coll'armata spagnuola è tenuto di
+ vista da Bartolomeo d'Alviano e dai Veneziani 409
+ Gli Svizzeri domandano ed ottengono una
+ sospensione di armi per ritirarsi a Novara 409
+ Un partito francese tra gli Svizzeri vuol
+ trattare con Francesco I 410
+ Gli Svizzeri, scontenti di non ricevere i
+ promessi sussidj, saccheggiano la cassa
+ del commissario pontificio 411
+ Negoziazioni e trattato conchiuso a Gallarate
+ per mezzo del bastardo di Savoja e di Lautrec 412
+ Francesco spedisce il suo danaro contante
+ a Buffalora, onde fare un primo pagamento
+ agli Svizzeri 413
+ Arrivo di venti mila nuovi Svizzeri a Monza,
+ che non vogliono accettare la pace 414
+ Sette mila Svizzeri, non volendo ricominciare
+ la guerra, tornano nella loro patria 415
+ 1515 L'armata francese occupa tutta la Lombardia
+ fino alle porte di Milano 415
+ Il cardinale di Sion riconduce quattrocento
+ cavalli all'armata svizzera 416
+ Bartolomeo d'Alviano prende posto a Lodi;
+ ed il Cardone con Lorenzo de' Medici
+ a Piacenza 417
+ Francesco I colloca la sua armata in faccia
+ a Marignano, a san Donato e a santa Brigida 418
+ 13 di settembre. Il cardinale di Sion eccita
+ gli Svizzeri alla battaglia 418
+ Escono da Milano per sorprendere il re tre ore
+ prima di notte 420
+ Il re affretta l'Alviano a condurre l'armata
+ veneziana in suo soccorso 420
+ Gagliardo attacco degli Svizzeri contro il
+ campo francese, che trovasi in cattiva
+ situazione 421
+ Gli Svizzeri s'impadroniscono delle batterie
+ del Navarro 422
+ La battaglia dura quattr'ore al lume della luna 423
+ Durante la notte i Francesi si raccolgono
+ intorno al re, rimasto quasi solo presso
+ all'artiglieria 424
+ Ristabiliscono le loro batterie, e prendono
+ una migliore posizione 425
+ 14 di settembre. Si rinnova la battaglia, e
+ gli Svizzeri provano la peggio 426
+ Bartolomeo d'Alviano giunge al campo di
+ battaglia, e gli Svizzeri, credendolo
+ seguito da tutte le sue genti, si
+ ritirano 427
+ 1515 Spaventosa carnificina della battaglia
+ di Marignano 428
+ Il re si fa armare cavaliere da Bajardo 429
+ Arma egli stesso Fleuranges e molti altri 429
+ Pericolo corso di Bajardo durante la notte 430
+ 15 di settembre. Gli Svizzeri lasciano Milano
+ per tornare nel loro paese 431
+ Massimiliano Sforza non conserva che i
+ castelli di Milano e di Cremona 432
+ Pietro Navarro intraprende l'assedio del
+ castello di Milano colle mine cariche 433
+ 4 di ottobre. Il duca spaventato capitola,
+ ed acconsente a vivere in Francia,
+ rinunciando ai suoi diritti 433
+ Francesco non vuole entrare in Milano che
+ dopo la capitolazione del castello 435
+ Abbandona il partito de' patriotti a Firenze
+ per trattare col papa 436
+ 13 di ottobre. Convenzione di Viterbo tra
+ Francesco I e Leon X 437
+ Gli Svizzeri evacuano le podesterie italiane,
+ e Cardone la Lombardia 437
+ Gli ambasciatori veneziani chiedono a
+ Francesco I i promessi soccorsi 438
+ Il comandante di Brescia riceve i rinforzi
+ prima che l'armata di Venezia giunga sotto
+ le sue mura 439
+ 7 di ottobre. Morte di Bartolomeo di Alviano
+ a Ghedo 440
+ 1515 Gian Giacopo Trivulzio intraprende l'assedio
+ di Brescia 442
+ Rockandolf con 8,000 Tirolesi costringe i
+ Francesi ed i Veneziani a levare l'assedio
+ di Brescia 442
+ 10-15 dicembre. Conferenza di Francesco I e
+ di Leon X a Bologna 443
+ Francesco sagrifica al papa il duca di Urbino
+ e la libertà della Chiesa gallicana 444
+ 7 di novembre. Trattato di Ginevra tra la
+ Francia e gli otto cantoni svizzeri 445
+ Francesco sospende l'esecuzione dei suoi
+ progetti sul regno di Napoli fino alla
+ morte di Ferdinando il Cattolico 446
+ 1516 Gennajo. Francesco I licenzia la sua armata
+ e parte alla volta della Francia 447
+ 15 di gennajo. Morte di Ferdinando il Cattolico 448
+ Ritratto che di questo re fa il gesuita Mariana 448
+ Cosa ne pensavano il Macchiavelli ed il suo
+ amico Fr. Vettori 449
+ Ferdinando, prima di morire, ed Enrico VIII
+ mandano danaro a Massimiliano 450
+ Marzo. Questi aduna un grande esercito per
+ attaccare l'Italia 451
+ Il contestabile di Borbone lasciato
+ governatore a Milano 451
+ Il Trivulzio ed il Lautrec levano l'assedio
+ di Brescia all'avvicinarsi dell'imperatore 452
+ 1516 Massimiliano si trattiene ad assediare Asola,
+ che non può prendere 454
+ I Francesi si chiudono in Milano e ne bruciano
+ i sobborghi 454
+ I Francesi ricevono un rinforzo di dieci mila
+ Svizzeri 455
+ Conferenze fra gli Svizzeri delle due armate,
+ ed inquietudine che cagionano ai due generali 456
+ Il maresciallo Trivulzio accresce
+ artificiosamente il terrore di Massimiliano,
+ che teme che gli Svizzeri non lo consegnino
+ ai Francesi 456
+ Massimiliano abbandona il suo campo
+ improvvisamente e torna in Germania 457
+ Il Lautrec succede al duca di Borbone nel
+ governo di Milano 458
+ 24 maggio. La città di Brescia capitola, e
+ torna ai Veneziani 458
+ Il Lautrec ricusa d'assediare Verona, e si
+ pone d'accantonamento presso Peschiera 459
+ 28 luglio. Vicenza presa e saccheggiata dai
+ Tedeschi 459
+ 13 agosto. Trattato di Noyon, tra Carlo re
+ di Spagna e Francesco I 460
+ Condizioni alle quali Massimiliano poteva
+ accedere al trattato 461
+ 20 agosto. L'armata francese e veneta
+ intraprende l'assedio di Verona, e lo leva
+ all'avvicinarsi di Rockandolf 462
+ 29 novembre. Trattato di pace perpetua tra
+ gli Svizzeri e la Francia 463
+ 1516 18 agosto. Trattato del concordato tra la
+ Francia e la corte di Roma 464
+ Imprudenza dei sacrificj con cui Francesco
+ cercava di riconciliarsi con Leon X suo
+ implacabile nemico 464
+ 17 marzo. Morte di Giuliano de' Medici, che
+ mette in libertà il papa di pubblicare un
+ monitorio contro il duca d'Urbino 466
+ 30 maggio. Francesco della Rovere spogliato
+ dal papa del ducato d'Urbino 467
+ 4 dicembre. Massimiliano accede al trattato
+ di Noyon 469
+ 1517 28 gennajo. Verona è renduta ai Veneziani,
+ e la pace ristabilita in Italia 469
+
+ CAPITOLO CXIII. _Ribellione e guerra d'Urbino.
+ Cospirazione dei cardinali contro il papa.
+ Ambizione di Leon X. S'unisce a Carlo V contro
+ Francesco I. Conquista del Milanese colle
+ armate riunite. Morte di Leon X._ 1517-1521 471
+
+ 1517 I Veneziani consolano, e danno incoraggiamento
+ ai sudditi che vengono loro renduti 471
+ La guerra della lega di Cambrai aveva
+ attaccato le parti vitali della loro
+ repubblica. Venalità 472
+ Ruina delle manifatture, del monopolio del
+ sale, del traffico d'Egitto 473
+ Concorrenza dei Portoghesi al traffico delle
+ Indie 474
+ Ruina del commercio d'Affrica e di Spagna
+ tenuto vivo inaddietro dalle galere del
+ traffico 475
+ 1517 Il senato si occupa del ripristinamento
+ dell'agricoltura, del commercio,
+ dell'università di Padova 476
+ Cerca d'allontanare i soldati licenziati che
+ trovavansi in grosso numero ai confini
+ dello stato 477
+ Il duca d'Urbino si offre a questi soldati
+ per condurli contro la Chiesa, e riavere
+ i suoi stati 477
+ 23 gennajo. Si pone in cammino con un'armata
+ somigliante alle compagnie di ventura 478
+ Leon X invoca il soccorso della Francia,
+ della Spagna, dell'impero 479
+ Spedisce Lorenzo de' Medici per arrestare
+ il duca in Romagna 479
+ 5 febbrajo. Il duca d'Urbino rientra nella
+ sua capitale 480
+ Incapacità di Lorenzo de' Medici, e viltà
+ delle sue truppe 481
+ 4 aprile. Lorenzo è ferito nel capo
+ all'assedio di Mondolfo 482
+ Gioja de' Fiorentini che lo credono morto 482
+ 24 maggio. Lorenzo entra in Firenze per
+ disingannarli 483
+ Il cardinale di Bibiena incaricato in di lui
+ assenza del comando dell'armata, è
+ abbandonato da' suoi soldati 483
+ 10-15 maggio. Il duca d'Urbino minaccia
+ Siena e Perugia 484
+ Scuopre una cospirazione nel suo campo e fa
+ punire i cospiratori dai loro commilitoni 485
+ Nuove invasioni del duca d'Urbino nella
+ Marca d'Ancona ed in Toscana 486
+ 1517 Agosto. Il duca d'Urbino tratta col papa e
+ si ritira a Mantova 486
+ Irritamento del cardinale Alfonso Petrucci
+ contro Leon X 488
+ 1515 10 marzo. Leon X avea scacciati i fratelli
+ Petrucci da Siena 489
+ 1517 Discorsi minaccianti dal Petrucci, e suo
+ incerto progetto per far avvelenare Leon X 490
+ Egli s'allontana da Roma, e Leon X lo richiama
+ mandandogli un salvacondotto 491
+ Torna; viene imprigionato e posto alla tortura 492
+ 21 giugno. È strozzato in prigione, ed altri
+ cardinali vengono condannati a varie pene 493
+ Giugno. Spavento del sacro collegio pei rigori
+ usati contro i loro membri 495
+ 16 marzo. Ultima sessione del quinto concilio
+ di Laterano 495
+ 1.º luglio. Promozione di trentuno cardinali
+ in una sola volta 496
+ 11 marzo. Alleanze delle grandi potenze
+ d'Europa contro i Turchi 497
+ 8 ottobre. Rinnovamento dell'alleanza tra la
+ Francia e Venezia 499
+ 1518 Gennajo. Matrimonio di Lorenzo de' Medici
+ con una cugina del re di Francia 500
+ Riputazione data dai letterati e dagli artisti
+ a Leon X 501
+ Leone si prende poco pensiero delle prediche
+ di Lutero, e continua lo scandaloso traffico
+ delle indulgenze 502
+ 1518 Non si occupa che de' suoi piaceri, ed anche
+ la sua liberalità è del tutto egoistica 503
+ Agosto. I Veneziani prolungano per cinque anni
+ la tregua con Massimiliano 504
+ Disgrazia e morte del maresciallo
+ Gian Giacopo Trivulzio 505
+ 1519 19 di gennajo. Morte di Massimiliano a Lintz 506
+ Rivalità di Francesco I e di Carlo per la
+ corona dell'impero 506
+ Desiderio del papa e delle più deboli potenze,
+ perchè sia data ad altri 507
+ 28 aprile. Morte di Lorenzo de' Medici,
+ ultimo maschio legittimo tra i discendenti
+ del vecchio Cosimo 508
+ Leon X destina il cardinale Giulio de' Medici
+ al governo di Firenze 510
+ Riunisce il ducato d'Urbino alla Chiesa, e
+ cede Montefeltro alla repubblica fiorentina 511
+ Sforzi degli ambasciatori francesi per
+ corrompere col danaro gli elettori dell'impero 512
+ 28 giugno. Carlo V eletto imperatore 513
+ 20 febbrajo. Morte di Francesco Gonzaga;
+ successione di Federico II al marchesato
+ di Mantova 514
+ Caduta delle mura di Ferrara in tempo
+ dell'infermità del duca Alfonso 515
+ Tentativo di Leon X per sorprendere Ferrara
+ col mezzo del vescovo di Ventimiglia 515
+ Leon X pensa a spogliare altri feudatarj
+ della Chiesa 517
+ 1520 Cita Giovan Paolo Baglioni a Roma, ed in
+ pari tempo gli manda un salvacondotto 518
+ Fa perire il Baglioni ed occupa Perugia 519
+ Fa attaccare ed uccidere Lodovico Freducci,
+ signore di Fermo 520
+ Fa perire altri signori ch'erano venuti a
+ porsi tra le sue mani 521
+ Tenta di sedurre il capitano delle guardie
+ del duca di Ferrara, per far avvelenare
+ il suo padrone 522
+ Cerca di riaccendere la guerra, sperando di
+ scacciare _i barbari d'Italia_ 524
+ Principj di dissensione tra Carlo V e
+ Francesco I 524
+ 1521 Indirette ostilità nella Navarra e nelle Ardenne 526
+ 5 maggio. Nuova alleanza della Francia cogli
+ Svizzeri conchiusa in Lucerna 527
+ Il papa assolda degli Svizzeri prima di avere
+ deciso con quale de' rivali monarchi
+ vorrà unirsi 527
+ Preliminarj d'alleanza del papa con Francesco I 528
+ Scontento del papa perchè Francesco I tarda
+ a ratificarla 529
+ 8 maggio. Il papa fa alleanza coll'imperatore
+ contro la Francia 529
+ Gli alleati promettono il ducato di Milano
+ a Francesco II Sforza 530
+ Apparecchiano una congiura contro i Francesi
+ in tutta la Lombardia 531
+ Fanno attaccare Genova dai due Adorni, che
+ sono respinti 532
+ 1521 Il signore di Lescuns, fratello del Lautrec,
+ governava in sua assenza Milano 533
+ 24 di giugno. Si presenta sotto Reggio armata
+ mano, e viene arrestato dal Guicciardini,
+ poi rimesso in libertà 534
+ Manfredo Pallavicini vuole sorprendere Como,
+ e vi è fatto prigioniere, indi mandato al
+ supplicio 535
+ 1.º agosto. Leon X dichiara la guerra alla
+ Francia, e fa avanzare la sua armata fino
+ alla Lenza 536
+ Malcontento de' Milanesi cagionato dalle
+ vessazioni di Lautrec 540
+ Lautrec torna a Milano, e non vi trova il
+ danaro promessogli dal re 541
+ Lentezza di Prospero Colonna, generale della
+ lega, prima d'attaccare i Francesi 542
+ 29 d'agosto. Apre le sue batterie contro Parma 542
+ 1.º settembre. Occupa il sobborgo di Codiponte 544
+ 2 settembre. Si ritira all'avvicinamento di
+ Lautrec e del duca di Ferrara 545
+ Reciproca diffidenza tra i capitani del papa
+ e dell'imperatore 546
+ 1.º ottobre. Prospero Colonna passa il Po,
+ e porta la guerra nel Cremonese 546
+ Il Lautrec lascia fuggire l'occasione di
+ battere Prospero Colonna a Rebecco 547
+ Malcontento e diserzione degli Svizzeri
+ dell'armata di Lautrec 548
+ 16 novembre. Prospero Colonna sforza il
+ passaggio dell'Adda 550
+ 1521 19 novembre. Il Colonna ed il Pescara entrano
+ in Milano 551
+ Lautrec si ritira nello stato di Brescia per
+ isvernarvi 553
+ Lodi, Pavia, Piacenza e Parma si danno
+ agli alleati 553
+ Il Pescara lascia saccheggiar Como, a
+ dispetto della capitolazione 553
+ 24 di novembre. Gioja di Leon X seguita
+ immediatamente da una malattia 554
+ 1.º dicembre. Leon X muore in un modo inopinato 555
+ Sospetti d'avvelenamento posti in tacere da
+ suo cugino il cardinale de' Medici 556
+
+
+FINE DELLA TAVOLA.
+
+
+
+
+
+Nota del Trascrittore
+
+Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo
+senza annotazione minimi errori tipografici.
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
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+The Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
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+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
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+
+Title: Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, v. 14 (of 16)
+
+Author: J. C. L. Simondo Sismondi
+
+Release Date: December 5, 2013 [EBook #44363]
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+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
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+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
+
+
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+
+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Barbara
+Magni and the Online Distributed Proofreading Team at
+http://www.pgdp.net (This file was produced from images
+generously made available by The Internet Archive)
+
+
+
+
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+
+ STORIA DELLE
+ REPUBBLICHE ITALIANE
+ DEI
+ SECOLI DI MEZZO
+
+
+ DI
+ J. C. L. SIMONDO SISMONDI
+
+ DELLE ACCADEMIE ITALIANA, DI WILNA, DI CAGLIARI,
+ DEI GEORGOFILI, DI GINEVRA EC.
+
+ _Traduzione dal francese._
+
+
+ _TOMO XIV._
+
+
+
+ ITALIA
+ 1819.
+
+
+
+
+STORIA DELLE REPUBBLICHE ITALIANE
+
+
+
+
+CAPITOLO CVI.
+
+ _I Veneziani riprendono e difendono Padova; loro guerra nel
+ Ferrarese e loro disfatta alla Polisella. Giulio II gli assolve
+ dalla sentenza di scomunica. Campagna del principe d'Anhalt
+ nello stato di Venezia e sue crudeltà._
+
+1509 = 1510.
+
+
+Tra le angustie in cui si trovò il senato di Venezia dopo la disfatta di
+Vailate, aveva presa la risoluzione di abbandonare tutti i possedimenti
+di terra ferma, d'aprire tutte le sue porte ai nemici, di richiamare
+tutte le guarnigioni, di sciogliere i sudditi dal giuramento di fedeltà,
+per ultimo di rinunciare tutto ad un tratto a ciò che per più secoli era
+stato l'oggetto della sua politica, e di ridursi egli medesimo in più
+basso stato che non avrebbe potuto farlo la contraria fortuna dopo molte
+e tutte infelici battaglie. Una così strana risoluzione veniva da molti
+risguardata come una singolare testimonianza della pusillanimità di così
+illustre senato, da altri come quella della sua profonda politica.
+Coloro che lo videro riconquistare in appresso con tanta difficoltà e
+col dispendio di tanto danaro e di tanto sangue, ciò che aveva
+abbandonato in un'ora sola, inclinavano ad accusarlo di vergognosa
+debolezza. Altri per lo contrario, i quali osservavano, che con tale
+abbandono, che aveva posto il colmo alla sua malvagia fortuna, la
+repubblica aveavi ancora posto un termine; e che dopo tale epoca aveva
+cominciato ad essere secondata da favorevoli circostanze, preferirono di
+credere che il senato avesse prevedute tali circostanze, ed
+anticipatamente calcolati tutti i vantaggi che poteva ottenere coll'atto
+romoroso, col quale si assoggettava alla sorte. La signoria, che aveva
+grandissimo interesse di far credere al popolo, che in verun tempo non
+si era mai allontanata da quella prudenza, su di cui fondava il suo
+miglior diritto al comando, si vantò in appresso d'avere colla sua
+abilità dissipata la burrasca; e tutti gli storici veneziani gli
+attribuirono in questa stessa occasione il merito della più profonda
+antiveggenza.
+
+Conviene non pertanto riconoscere che tutte le circostanze di questo
+avvenimento annunziano un grandissimo e giustissimo terrore. Tutti i
+mezzi erano in un medesimo istante venuti meno: l'armata trovavasi
+totalmente disciolta; e le poche reclute che vi si conducevano con
+inauditi sagrificj non compensavano le giornaliere perdite che arrecava
+la diserzione. Il generale, conte di Pitigliano, non meno che il suo
+collega Bartolomeo d'Alviano, allora prigioniere, erano ambidue vassalli
+di Ferdinando il Cattolico. Vero è che prima della battaglia avevano
+ricusato di ubbidire all'ordine di abbandonare il servigio de' nemici
+del loro re[1], ma poteva temersi che non fossero inaccessibili a nuove
+profferte quando fosse loro tolta ogni ragionevole speranza di buon
+successo a più ostinata resistenza. Le città, spaventate dalla minaccia
+del saccheggio e dalla ferocia degli oltremontani, non si mostravano
+altrimenti apparecchiate a sostenere un assedio per conservarsi fedeli
+alla repubblica. All'avvicinarsi di una rivoluzione, si risvegliavano le
+loro antiche fazioni, ed i Guelfi ed i Ghibellini erano a vicenda
+lusingati dalla speranza di essere protetti dal vincitore. I
+gentiluomini veneziani, incaricati del comando delle piazze, vedevansi
+esposti ad inevitabile prigionia, che avrebbe ruinate le loro famiglie
+per le esorbitanti taglie che da loro esigeva il re di Francia. Tutto
+pareva perduto; ogni cosa disperata; ed è perciò probabile che la
+maggior parte de' senatori, scoraggiati da tanta sciagura, piegassero in
+faccia ad un turbine cui credevano di non poter resistere.
+
+ [1] _Jo. Marianae de rebus Hispaniae, l. XXIX, c. XIX, p. 287._
+
+Ma se per lo contrario i più abili politici tra i _pregadi_ avevano
+calcolate le conseguenze della sommissione, i risultamenti non
+ingannarono la loro aspettazione. Più d'uno stato venne distrutto dal
+funesto errore dei popoli, che speravano di migliorare la loro sorte per
+l'invasione degli stranieri. Il peso de' mali presenti, l'illusione di
+un nuovo avvenire, persuasero spesse volte le città ad aprire le loro
+porte ai pretesi liberatori. La è cosa utilissima il non lasciar
+ignorare ai popoli che il nemico è sempre nemico. Se questo popolo non
+manca di virtù correggerà egli medesimo i vizj del proprio governo; ove
+ne manchi, li soffra pazientemente, riflettendo che non deve aspettare
+la riforma dal nemico. Tosto che questi avrà occupata la città, ed avrà
+in sua mano la provincia, non tarderà a far sentire quanto il suo giogo
+sia più duro e più vergognoso che non quello de' suoi compatriotti. In
+allora i traditori che lo avevano chiamato, e che si davano vanto d'un
+amore ipocrita per il popolo, perdono ogni credito presso i loro
+partigiani, e sono l'oggetto dell'orrore e del disprezzo de' loro
+concittadini. Di quanti vantaggi il senato veneto potè sperare dal
+subito abbandono di tutte le sue fortezze, fu questo il primo che
+raccolse. Non erano ancora passate sei settimane da che le truppe
+francesi e tedesche erano entrate nelle città veneziane, che i capi di
+parte, che le avevano chiamate, più non ardivano sostenere lo sguardo
+de' loro compatriotti.
+
+Per lo contrario se i Veneziani avessero voluto ostinarsi in una inutile
+resistenza, il delitto d'avere chiamati i nemici, che non attribuivasi
+che a pochi individui, sarebbe stato quello di tutti gli abitanti. Da
+Bergamo fino a Padova tutte le città sarebbersi rendute colpevoli di
+ribellione per evitare gli orrori d'un assedio, e tutte sarebbersi in
+conseguenza trovate costrette dalla loro ribellione a difendere i nuovi
+possessori per sottrarsi alla vendetta degli antichi padroni.
+Sciogliendole tutte dal giuramento di fedeltà, il senato diede loro
+licenza di cedere alle circostanze senza rimorsi e senza timore
+dell'avvenire. Si scaricò egli stesso di tutta l'odiosità della guerra;
+ed oltre al non avere ancora loro chiesto verun doloroso sagrificio,
+cercava pure di salvarle nell'istante medesimo in cui da loro si
+separava; lasciando così sulle spalle de' nemici tutte le vessazioni
+inseparabili dagli assedj e dalle ostili conquiste.
+
+Questa politica otteneva pure un utile risultamento sia presso le
+potenze nemiche che presso le neutrali. La coalizione di tutti contro un
+solo, quand'è offensiva, è sempre imprudente ed impolitica. Giugne tosto
+o tardi l'istante in cui ogni potenza sente il pericolo d'avere
+rovesciato l'equilibrio degli stati. Altronde ognuna, cominciando a dare
+esecuzione ai suoi progetti, vede sorgere imprevedute difficoltà ed
+ostacoli, e la divisione delle spoglie del debole diventa la prima
+cagione della divisione tra i forti. Finchè Venezia conservava una parte
+delle province destinate ad altri dal trattato di Cambrai, si andava
+dilazionando ogni discussione intorno alla nuova divisione, e la lega,
+intenta solamente a vincere rimaneva sempre unita. Ma evacuando le
+armate veneziane tutta la terra ferma, chiamarono gli alleati a dare
+immediata esecuzione al trattato di Cambrai, e permisero che si
+manifestassero tutte le gelosie ed i timori che quel trattato dovea
+produrre. Frattanto il senato avea il vantaggio di avere tra le lagune
+un sicuro asilo, ove la sede del governo, il tesoro, l'armata e la
+flotta potevano tenersi senza sospetto, aspettando che le vessazioni dei
+nemici dessero nuovi alleati alla buona causa.
+
+Mentre Massimiliano, che nulla aveva fatto, nè attenuta veruna promessa,
+proponeva di spingere ancora più in là quei successi, cui egli non aveva
+contribuito, di prendere la stessa città di Venezia, di dividerla in
+quattro giurisdizioni, fabbricando in ognuna una fortezza, e dandone una
+in guardia ad ogni potenza alleata[2], Ferdinando il Cattolico, pago
+d'avere ricuperati i suoi porti di mare, cominciava di già a desiderare
+il ristabilimento della potenza veneziana; Lodovico XII, che aveva
+acquistato tutto quanto eragli assegnato dal trattato di Cambrai, e che
+non aspirava ad occupare altri paesi, aveva licenziata la sua
+formidabile armata, e ritornava in Francia; finalmente Giulio II si
+rimproverava di avere schiacciata la Custode delle porte d'Italia, e di
+avere introdotti i barbari in seno a così bel paese. Le potenze neutrali
+tremavano per la funesta preponderanza ottenuta dagli stati
+condividenti, e quelle stesse, che per debolezza e per timore avevano
+preso parte all'alleanza, facevano voti per vederla disciolta.
+
+ [2] _Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XIX, p. 228. -- Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 437._
+
+Andrea Foscolo, ambasciatore della signoria a Costantinopoli, scrisse al
+senato che il sultano Bajazette II gli aveva manifestato il dolore con
+cui udì i disastri della repubblica, ed il suo rincrescimento che i
+Veneziani non fossero a lui ricorsi, quando si videro minacciati da così
+potente lega; aggiugneva d'essere apparecchiato ad assisterli con tutte
+le sue forze di terra e di mare, come buono e fedele alleato e vicino.
+Questa notizia giunse a Venezia quasi contemporaneamente alle prime
+lettere degli ambasciatori mandati a Roma, che davano parte dell'estremo
+orgoglio con cui erano stati ricevuti da Giulio II, e delle insultanti
+sue inchieste. Aveva domandato che la repubblica abbandonasse a
+Massimiliano tutti i suoi stati di terra ferma; che rinunciasse alla
+sovranità del golfo Adriatico, ed a tutte le sue immunità
+ecclesiastiche, ed umilmente confessasse d'avere peccato contro la santa
+sede. Lorenzo Loredano, figlio del doge, propose alla signoria di
+domandare immediatamente gli ajuti del sultano contro Giulio, certo meno
+papa che carnefice de' Cristiani; ma i più savj senatori, che
+conoscevano il carattere di Giulio II, pensarono che si dovesse qualche
+cosa condonare alla di lui alterigia ed impetuoso temperamento, e che
+quando non si rompessero con lui le negoziazioni, si ridurrebbe in breve
+ad abbracciare con calore gl'interessi di quella stessa repubblica
+ch'egli sembrava ancora perseguitare[3].
+
+ [3] _P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 183._
+
+Massimiliano tenevasi sempre ai confini dell'Italia, continuando a
+passare da un luogo ad un altro, senza che i suoi più favoriti
+cortigiani ne sapessero mai il motivo. Credeva con tale profondo segreto
+d'acquistarsi nome di grande politico, come colla incessante sua
+attività quello di sommo capitano. Intanto l'armata, ch'egli avrebbe
+dovuto ragunare, ancora non trovavasi in verun luogo, e le città che gli
+si erano volontariamente date non avevano guarnigione bastante per tempi
+di pace. Leonardo Trissino con trecento fanti tedeschi e Brunoro di
+Serego con cinquanta cavalieri occupavano Padova, sebbene questa città,
+vicinissima a Venezia, fosse una delle più esposte. I gentiluomini
+padovani avevano quasi tutti abbracciato il partito imperiale, ed eransi
+tra di loro divisi i palazzi ed i poderi che avevano i Veneziani nel
+loro territorio[4]. Avevano sperato, dichiarandosi per l'imperatore, che
+otterrebbero distinzioni alla sua corte, e che col di lui appoggio
+otterrebbero di stabilire il sistema feudale nelle belle pianure della
+Lombardia. Desideravano ardentemente di far rientrare i borghesi ed i
+contadini di Padova in quello stato di abbietta sommissione, in cui
+tenevano i loro vassalli e servi i gentiluomini dell'Austria e
+dell'Ungheria. I Tedeschi non avevano comandato in Padova che
+quarantadue giorni, e la nobiltà di quella terra aveva di già avuto il
+tempo di far sentire a tutti i loro compatriotti quella arroganza che
+andava crescendo in ragione che la patria era più umiliata; ma quanto
+più la nobiltà rendevasi ligia all'Austria, la repubblica poteva avere
+maggiore fiducia nell'attaccamento di tutti i contadini e di quasi tutti
+i borghesi[5].
+
+ [4] _P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 186._
+
+ [5] _P. Bembi, l. VIII, p. 189. -- Fr. Belcarii Rer. Gallic. Comm.,
+ l. XI, p. 323._
+
+Per altro il doge Loredano non credeva ancora giunto l'istante di
+riprendere l'offensiva; ma il senatore Molino comunicò ai senatori il
+coraggio di ricominciare le battaglie. L'armata francese era licenziata,
+Giulio II e Ferdinando lasciavano sperare che potrebbero staccarsi dalla
+lega: il Molino giudicò quest'istante opportuno per azzuffarsi con
+Massimiliano, e ritorgli colla forza ciò che gli era stato ceduto senza
+resistenza. Il provveditore Andrea Gritti s'incaricò di sorprendere
+Padova, ove teneva segrete intelligenze. Era cominciato il raccolto de'
+secondi fieni, ed ogni mattina entravano in città carichi di questa
+derrata tanti carri, che impedivano ai landsknechts, che stavano di
+guardia alle porte, di vedere a qualche distanza. La mattina del 17 di
+luglio Andrea Gritti fece avanzare per la porta di Coda Lunga un grosso
+convoglio di carri di fieno; ma tra il quinto ed il sesto carro
+trovavansi sei uomini d'armi veneziani, con sei pedoni dietro di loro.
+Nell'istante in cui trovaronsi entro la porta, ognuno uccise un
+landsknecht, indi suonarono il corno per chiamare i rinforzi. Il Gritti,
+che li seguiva a poca distanza, occupò la porta con quattrocento uomini
+d'armi, due mila cavaleggieri e tre mila fanti, prima che gli imperiali
+avessero potuto apparecchiarsi alle difese. Nello stesso tempo
+Cristoforo Moro, l'altro provveditore, con trecento fanti e due mila
+contadini, faceva un falso attacco al portello per deviare l'attenzione
+de' nemici[6].
+
+ [6] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XXX, p. 77._
+
+Padova era in allora, come lo è presentemente, una vastissima ma deserta
+città, i di cui quartieri sono separati dalle mura, e formano
+altrettante diverse città. In quelle strade senza abitatori la stessa
+notizia dell'attacco non aveva potuto diffondersi, ed era presa la città
+prima che la metà dei Padovani sapessero d'essere minacciati. Il
+Trissino ed il Serego si ordinarono in battaglia colla loro poca truppa
+in sulla piazza, sperando d'essere bentosto raggiunti dai gentiluomini,
+ch'eransi mostrati così zelanti per la loro causa; ma niuno si mosse per
+soccorrerli. I Tedeschi furono respinti con perdita nella fortezza, la
+quale non essendo provveduta di vittovaglie dovette arrendersi dopo
+poche ore. Non fu possibile di contenere i contadini, i quali
+saccheggiarono i palazzi di ottanta gentiluomini i più parziali per gli
+alleati, ed il quartiere degli Ebrei. La folla dei contadini del
+vicinato accorreva per aver parte al saccheggio; e per lo stesso oggetto
+partivano numerose barche da Venezia e rimontavano la Brenta ed il
+Bacchiglione; finalmente prima di sera arrivò l'intera armata del
+Pitigliano: ma i provveditori fecero bandire che cessasse il sacco sotto
+pena di morte; ed in tal modo sottrassero Padova al totale esterminio.
+All'indomani la fortezza capitolò, ed i suoi comandanti furono mandati
+prigionieri a Venezia[7].
+
+ [7] _Fr. Guicciardini, l. VII, p. 439. -- P. Bembi, l. VIII, p. 190.
+ -- Anon. Padov. MS. presso Muratori Ann. d'Italia, t. X, p. 50. -- P.
+ Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 24. -- Jacopo Nardi, l. V, p. 209. --
+ Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XX, p. 289. -- Fr. Belcarii
+ Comment., l. XI, p. 324._
+
+Il giorno in cui fu ricuperata Padova si consacrò dal senato ad una
+solenne festa di rendimento di grazie: ed infatti in questo giorno potè
+fissare l'epoca del risorgimento della repubblica. Tutto il territorio
+di Padova seguì immediatamente la sorte della sua capitale. Vicenza, che
+pure trovavasi in sul punto di sollevarsi, fu a stento contenuta da
+Costantino Cominates, che v'introdusse tutte le truppe imperiali che gli
+riuscì di raccogliere. Legnago colle sue fortezze aprì le porte ai
+Veneziani, e diede loro un punto d'appoggio per essere a portata di
+attaccare come loro meglio piacesse o Vicenza, o Verona. La torre
+Marchesana, lontana otto miglia da Padova, che apriva l'ingresso del
+Polesine di Rovigo, non fu salvata che dai pronti soccorsi mandati dal
+cardinale d'Este[8].
+
+ [8] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. -- P. Bembi, l. IX, p. 193._
+
+Il vescovo di Trento, che si era incaricato della difesa di Verona, non
+aveva in quella città che dugento cavalli e settecento fanti: temeva di
+vedersela tolta ad ogni istante, e chiamò in suo ajuto il marchese di
+Mantova. Questi, essendosi avanzato in sui confini del Veronese fino
+all'isola della Scala, terra aperta in riva al Tartaro, press'a poco ad
+eguale distanza tra Mantova e Verona, entrò in negoziazione con alcuni
+Stradioti, che sperava di far disertare dall'armata veneziana; ma essi
+lo ingannavano con un doppio trattato. Avevano avvisato Lucio Malvezzi e
+Zittolo di Perugia, ch'eransi segretamente recati a Legnago con dugento
+cavalli ed ottocento pedoni, e che investirono la Scala la notte del 9
+agosto. Gli Stradioti, avvicinandosi, andavano ripetendo il grido di
+guerra del marchese, onde non eccitare la diffidenza delle sue guardie:
+altronde i contadini erano tutti per loro, e loro se ne aggiunsero
+bentosto più di mille cinquecento. Boissì, luogotenente del marchese, e
+nipote del cardinale d'Amboise, venne arrestato nel suo letto e fatto
+prigioniere con tutti i suoi soldati; il Gonzaga fuggì in camicia fuori
+da una finestra, e si nascose in un campo di miglio turco; ma, scoperto
+dai contadini che ricusarono con inaudito disinteresse le prodigiose
+somme loro promesse per la sua liberazione, lo consegnarono alla
+signoria, che lo tenne in prigione nella torre del palazzo pubblico[9].
+
+ [9] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 442. -- Anon. Padov. MS. presso
+ Murat. Ann. d'Italia, t. X, p. 51. -- P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p.
+ 196. -- P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 50. -- Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. V, p. 210._
+
+Erasi da principio creduto che questi due così subiti rovesci avuti
+dalla lega, tratterrebbero Lodovico XII, che trovavasi tuttavia a
+Milano, e non gli permetterebbero di tornare in Francia; ma questo
+monarca, dopo d'avere conquistate le province altra volta milanesi, solo
+oggetto della sua ambizione, cominciava ad avvedersi d'avere con un
+fallace calcolo sagrificata la sicurezza del totale all'acquisto d'una
+parte. La volubilità di Massimiliano gli faceva sentire quanto poco
+potesse fidarsi d'un tale alleato, e malgrado la diffidenza che in
+allora mantenevasi viva tra questo monarca e Ferdinando, l'avanzata età
+dell'ultimo faceva prevedere vicino l'istante in cui il loro comune
+nipote riunirebbe sul di lui capo le corone della Germania a quelle
+della Spagna: allora quella stessa casa d'Austria, la di cui alleanza
+era sì poco utile, diventerebbe una pericolosa nemica, ed il
+possedimento delle province venete, che la Francia aveva poste in sua
+mano, comprometterebbero il ducato di Milano.
+
+Lodovico XII non desiderava, nè la vittoria de' Veneziani, troppo
+giustamente contro di lui irritati, nè quella di Massimiliano, che
+porrebbe tutta l'Italia a discrezione de' Tedeschi. L'imperatore
+chiedeva ragguardevoli soccorsi d'uomini e di danaro, e non era prudente
+consiglio il rifiutarli, perciocchè l'incostanza del suo carattere, e la
+conosciuta disposizione delle altre potenze, rendevano possibile agli
+occhi del re di Francia una alleanza di Massimiliano coi medesimi
+Veneziani, colla Chiesa e con Ferdinando, per iscacciare i Francesi
+d'Italia. Fra tanti dubbj e timori, accresciuti da così luminose
+vittorie, Lodovico XII risolse di lasciare ai confini del Veronese la
+Palisse con cinquecento lance, cui si unirono Bajardo e dugento
+gentiluomini volontarj; loro ordinò di soccorrere, in caso di bisogno,
+l'imperatore; ma egli tornò subito in Francia per togliersi ad ulteriori
+istanze di più potenti ajuti. Sperò che l'imperatore ed i Veneziani
+s'anderebbero reciprocamente consumando con una ruinosa guerra, e che
+Massimiliano in circostanze d'estremo bisogno gli venderebbe Verona,
+colla quale acquisterebbe la chiave dell'Italia dalla banda del
+Tirolo[10].
+
+ [10] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 441. -- Fr. Belcarii Comment.
+ Rer. Gallic., l. XI, p. 324._
+
+Prima d'abbandonare la Lombardia aveva Lodovico XII conchiuso ad
+Abbiategrasso un nuovo trattato d'alleanza col cardinale di Pavia,
+legato di Giulio II. Il papa ed il re si obbligavano reciprocamente a
+difendere gli stati l'uno dell'altro, riservandosi l'uno e l'altro la
+libertà di trattare con chiunque volessero, purchè ciò non tornasse in
+pregiudizio d'una delle due parti contraenti; ma il re prometteva dal
+canto suo di non accettare la protezione di veruno mediato o immediato
+feudatario della Chiesa, espressamente annullando qualunque protezione
+di tale natura cui potesse inaddietro essersi obbligato. Distruggeva in
+tal modo i solenni trattati che aveva stipulati coi duchi di Ferrara,
+alleati ereditarj della casa di Francia. Il papa si riservava la nomina
+ai beneficj attualmente vacanti in tutti gli stati del re; ma accordava
+a Lodovico la nomina di quelli che si renderebbero in appresso
+vacanti[11].
+
+ [11] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. -- Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 324._
+
+Pareva finalmente che Massimiliano cominciasse ad arrossire dell'estrema
+sua negligenza; egli risguardava la perdita di Padova come un affronto
+personale, e le sue truppe, tanto tempo aspettate, arrivavano finalmente
+ai confini. Rodolfo, fratello del regnante principe d'Anhalt, entrò nel
+Friuli con dieci mila uomini. Dopo avere attaccato invano Montefalcone,
+occupò Cadore[12], di cui uccise la guarnigione; mentre i Veneziani
+s'impadronivano di Serravalle[13] e di Belluno. Dall'altro canto il duca
+di Brunswick dovette abbandonare l'assedio di Udine, poi strinse
+Cividale del Friuli, che Giovanni Paolo Gradenigo, provveditore di
+quella provincia, valorosamente difese con cinquecento pedoni. In Istria
+Cristoforo Frangipani, generale ungaro al servizio di Massimiliano, dopo
+avere battuti i Veneziani presso Verme, occupò Castelnuovo e Raprucchio,
+mentre che Angelo Trevisani, capitano delle galere della repubblica,
+riprendeva Fiume ed attaccava Trieste. Tutte le quali province,
+diventate il teatro della guerra, erano ridotte nella più spaventosa
+desolazione, perciocchè la stessa città, lo stesso castello, erano in
+pochi giorni presi e ripresi, ed ogni volta saccheggiati. I soldati
+delle due armate erano egualmente barbari, egualmente stranieri al paese
+in cui combattevano, e la loro cupidigia nella vittoria non veniva
+contenuta da veruna disciplina. I Tedeschi, non contenti di tormentare i
+contadini che cadevano nelle loro mani, aveano ammaestrati certi cani
+per discoprire le donne ed i fanciulli appiattati ne' campi[14].
+
+ [12] Cioè il castello di Pieve di Cadore, capitale della provincia
+ di tal nome. N. d. T.
+
+ [13] Altro non può essere la Val di Sera di cui parla il nostro
+ autore. _N. d. T._
+
+ [14] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 443._
+
+Non dubitavano i Veneziani, che quando fosse tutta unita l'armata
+dell'imperatore, non attaccasse Padova; onde nulla ommisero per porla in
+istato di resistere lungamente. Vi fecero entrare il conte di
+Pitigliano, loro generale, con tutta la sua armata. Bernardino del
+Montone, Antonio de' Pii, Lucio Malvezzi e Giovanni Greco, comandavano
+la loro cavalleria, composta di seicento uomini d'arme, di mille
+cinquecento cavaleggieri e di mille cinquecento Stradioti. Erano alla
+testa di dodici mila fanti, i migliori dell'Italia, Dionigi Naldo,
+Zittolo di Perugia, Lattanzio di Bergamo e Saccoccio di Spoleti; tutti i
+quali capitani eransi acquistato gran nome nelle lunghe guerre d'Italia.
+Inoltre il senato aveva mandati a Padova dieci mila fanti, schiavoni,
+greci o albanesi, levati dalle galere della repubblica, che sebbene
+inferiori agli Italiani chiamati _Brisighella_, erano pure capaci di
+rendere importanti servigj[15].
+
+ [15] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444-451. -- Pietro Bembo, l. IX,
+ p. 199. -- Mémoir. du chev. Bayard, t. XV, ch. XXXIII, p. 90._
+
+I capitani veneziani avevano condotto a Padova un magnifico treno
+d'artiglieria; ed avevano approfittato dei due fiumi che attraversano la
+città per introdurvi tutte le munizioni necessarie in un lunghissimo
+assedio. I contadini di tutta la provincia, temendo il vicino arrivo de'
+Tedeschi, eransi affrettati di trasportare in Padova le messi in allora
+raccolte, e vi si erano rifugiati ancor essi colle loro famiglie e colle
+loro gregge: di modo che così vasta città, che d'ordinario era quasi
+deserta, aveva potuto raccogliere entro le sue mura una popolazione
+quasi quattro volte maggiore della consueta. Nè tanta gente erasi tenuta
+oziosa, perciocchè coll'ajuto di tante braccia si aggiunsero ogni giorno
+nuove fortificazioni al ricinto della città. Le fosse eransi riempiute
+d'acqua fin quasi al livello del terreno, le porte furono tutte coperte
+da opere avanzate, ed alle cortine, giudicate troppo lunghe, erano stati
+aggiunti nuovi bastioni. Tutte queste opere esteriori erano minate, e
+caricate le mine, onde poterle far saltare quando gli assediati fossero
+forzati ad abbandonarle. Le mura venivano sostenute in tutta la loro
+estensione da un largo terrapieno, dietro al quale erasi cavata una
+seconda fossa larga sedici braccia, ed altrettanto profonda, ed
+internamente difesa da casematte. Finalmente, al di dietro di questa
+fossa, cingeva tutta la città un nuovo baluardo ancor esso armato
+d'artiglieria. In tal modo veniva Padova difesa da una triplice linea di
+fortificazioni, che presentava quasi l'immagine di quelle che costumansi
+nell'età presente[16].
+
+ [16] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 451. -- Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 327._
+
+Affinchè la costanza degli assediati fosse proporzionata agli immensi
+apparecchj destinati a sostenere l'assedio, i Veneziani vollero dare una
+luminosa prova ai Padovani ed all'armata, ch'essi associavano la
+salvezza della repubblica a quella di questa città, e che perduta questa
+non si riserbavano altre speranze. Le leggi e le costumanze della
+repubblica escludevano i gentiluomini veneziani dal servigio delle
+armate di terra, mentre gli avevano in ogni tempo incoraggiati a servire
+sulle flotte. Ma in un'assemblea del senato il venerabile doge, Leonardo
+Loredano, persuase i suoi compatriotti a deviare da quest'antica
+costumanza, ed a permettere ai giovani gentiluomini di dar prove del
+loro zelo, ovunque il loro valore potrebbe riuscire utile alla patria,
+dichiarando che i suoi due figli, Luigi e Bernardo, anderebbero a
+chiudersi in Padova con cento fanti da loro assoldati. Il suo esempio
+eccitò una nobile emulazione, e cento sessanta nobili veneziani andarono
+a rinforzare la guarnigione di Padova, tutti conducendo un numero di
+militari proporzionato alla ricchezza della loro famiglia[17].
+
+ [17] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444. -- P. Bembi, l. IX, p. 199._
+
+Finalmente Massimiliano aveva raggiunta la sua armata, e stabilito il
+suo quartiere generale al ponte della Brenta, tre miglia lontano da
+Padova; mentre stava colà aspettando l'artiglieria che gli doveva essere
+condotta dalla Germania, aveva attaccati i castelli dei Monti Euganei:
+Este e Monselice furono presi d'assalto, e Montagnana capitolò. In
+appresso Massimiliano occupò Limena, dove una fortezza protegge la
+divisione delle acque della Brenta, facendone scorrere una parte verso
+Padova, e l'altra per Vico d'Arzere al mare. Di già i suoi zappatori
+avevano atterrata porzione dell'argine che impedisce al fiume di
+scorrere con tutte le sue acque pel letto naturale, quando il lavoro
+venne d'ordine dell'imperatore improvvisamente interrotto, senza che mai
+si potesse penetrarne il motivo; e fu lasciato in tal modo ai Padovani
+il godimento delle loro acque. Massimiliano aveva inoltre tentato
+d'impadronirsi del divisorio delle acque del Bacchiglione a Longara, ma
+gli Stradioti, che battevano la campagna, mai non permisero a' suoi
+guastatori di terminare i loro lavori[18].
+
+ [18] _P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 197._
+
+Quando giunse l'artiglieria tedesca, Massimiliano stabilì il suo campo
+in faccia alla porta di santa Croce; e perchè vi si trovava troppo
+esposto al fuoco degli assediati, lo trasportò avanti a quella del
+Portello, che conduce a Venezia, tra la Brenta ed il Bacchiglione. Colà
+pose il suo quartiere generale soltanto il giorno 15 di settembre, dopo
+avere guastato tutto il paese vicino, ma dopo avere altresì dato ai
+Veneziani tutto il tempo necessario per terminare i loro apparecchj di
+difesa[19].
+
+ [19] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 449. -- P. Bembi, l. IX, p. 198._
+
+Trovavansi sotto gli ordini di Massimiliano, La Palisse con settecento
+lance francesi, Luigi Pico della Mirandola con dugento lance di papa
+Giulio II, il cardinale Ippolito d'Este con altrettante del duca di
+Ferrara, il cardinale Gonzaga con un numero simile di Mantova, e
+seicento uomini d'arme italiani al soldo dell'imperatore sotto diversi
+condottieri. L'infanteria consisteva in diciotto mila fanti tedeschi,
+ossia _landsknecht_, in sei mila Spagnuoli, in sei mila avventurieri di
+varie nazioni, ed in due mila Ferraresi. Eransi condotti dalla Germania
+centosei pezzi d'artiglieria montati sulle loro ruote; sei bombarde
+erano così grosse, che non si erano potute collocare sui loro carri;
+quando erano poste al loro luogo rimanevano immobili, e non potevano
+tirare più di quattro volte al giorno. Erano giunti da Milano e da
+Ferrara due altri treni d'artiglieria, ed in tutto contavansi nel campo
+dell'imperatore dugento cannoni sui loro carri. Da più secoli non eransi
+impiegate mai tante forze nell'attacco e nella difesa di una città.
+L'armata di Massimiliano ammontava dagli ottanta ai cento mila uomini, e
+sebbene non fosse quasi mai pagata, il soldato, che amava la bravura e
+la prodigalità dell'imperatore, che sapeva di essere da lui amato, e che
+si rifaceva sopra gli sventurati abitanti della mancanza di danaro del
+suo generale, non pensava ad abbandonarlo[20].
+
+ [20] _Mémoir. du chev. Bayard, par son loyal serviteur, ch. XXXII,
+ p. 84. -- Mém. du jeune adventureux maréchal de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 57. -- Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 450. -- Petri Bembi Hist.
+ Ven., l. IX, p. 198. -- Jac. Nardi, l. V, p. 211._
+
+Fin allora l'imperatore non avea dato agl'Italiani che lo spettacolo
+della sua versatilità, della sua mancanza di fede e delle sue
+prodigalità; ma ne' primi giorni dell'assedio di Padova, dispiegò ai
+loro occhi quell'attività, quell'intelligenza militare e quel valore
+personale, che rendettero ai Tedeschi tanto cara la di lui memoria. Egli
+aveva il suo alloggio nel convento di sant'Elena, lontano un quarto di
+miglio dalle mura; il suo campo, che occupava tre miglia d'estensione,
+trovavasi in quasi tutta la sua linea sotto al fuoco della piazza; e
+Massimiliano vi si esponeva continuamente. Vedevasi sempre in mezzo agli
+operaj per dirigere ed affrettarne i lavori; ed infatti colla sua
+attività le batterie si aprirono su tutta la linea nel termine di cinque
+giorni[21].
+
+ [21] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 452. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ V, p. 211._
+
+Quattro giorni dopo che le batterie giuocavano, furono aperte nelle mura
+diverse brecce praticabili, onde all'indomani Massimiliano ordinò in
+battaglia l'esercito per dare l'assalto; ma durante la notte i Padovani
+avevano potuto introdurre nuove acque nelle fosse, e l'attacco venne
+giudicato impraticabile, finchè non fossero diminuite. Convenne
+impiegare ventiquattr'ore per farle scolare, dopo di che Massimiliano
+attaccò il bastione che cuopre la porta di Coda Lunga; ma fu respinto;
+risoluto però di voler prenderlo ad ogni modo, fece avanzare da questa
+banda l'artiglieria francese, che allargò notabilmente la breccia, e
+dopo due altri giorni diede un secondo assalto. I fanti tedeschi e
+spagnuoli, incoraggiati dall'emulazione fra le due nazioni, penetrarono
+all'ultimo per la breccia dopo una furiosa zuffa, nella quale perdettero
+moltissima gente, e si stabilirono sul bastione. Ma non l'ebbero i
+Veneziani appena abbandonato, che diedero fuoco a tutte le mine, la di
+cui esplosione fece perire la maggior parte de' vincitori, tra i quali i
+più distinti compagni d'armi e soldati della scuola di Gonsalvo di
+Cordova[22]. Nello stesso tempo gli imperiali costernati vennero
+furiosamente attaccati da Zittolo di Perugia, e scacciati da tutte le
+opere che avevano con tanto loro danno occupate[23].
+
+ [22] _Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX, c. XX, p. 289._
+
+ [23] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. -- P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 201. -- Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 211._
+
+Questa rotta scoraggiò tutta l'armata, ed intiepidì l'ardore di
+Massimiliano. Gli assediati non tenevansi chiusi entro le mura; e gli
+Stradioti, che avevano voluto mantenersi ne' sobborghi, battevano
+continuamente la campagna. Vero è che non mancavano agli assedianti le
+vittovaglie, perciocchè, malgrado tutta l'autorità del governo veneziano
+e lo zelo dei contadini, non era stato possibile di spogliare affatto
+così ricca campagna; onde i saccomanni non ebbero mai bisogno di
+allontanarsi più di sei miglia dal loro quartiere per trovare munizioni
+da bocca. Ma se l'assedio si fosse protratto ancora alcun tempo, le
+truppe avrebbero all'ultimo provate le conseguenze della loro
+indisciplina e della povertà del loro capo[24].
+
+ [24] _Mém. du chev. Bayard, ch. XXXIV, p. 94._
+
+Prima che i Veneziani avessero chiusa la breccia per la quale erano
+entrati gli Spagnuoli ed i Tedeschi, e dove tanto avevano sofferto,
+Massimiliano fece proporre alla Palisse di far mettere piede a terra ai
+suoi uomini d'armi per montare all'assalto coi _landsknecht_. Ma, così
+consigliato da Bajardo, La Palisse rispose, che questo corpo francese
+era tutto composto di gentiluomini, e che non sarebbe cosa onesta il
+farli combattere in compagnia dei pedoni tedeschi, ch'erano ignobili. Se
+l'imperatore, soggiunse, voleva far mettere piede a terra a' suoi
+principi ed alla sua nobiltà tedesca, la nobiltà francese loro
+mostrerebbe la strada della breccia. Massimiliano comunicò questa
+provocante risposta ai Tedeschi, i quali risposero che non
+combatterebbero che come si conveniva a gentiluomini, cioè a cavallo.
+Massimiliano impazientato abbandonò il campo, allontanandosi quaranta
+miglia in sulla strada della Germania, e lasciando ordine ai suoi
+luogotenenti di levare l'assedio[25]. Questi ritirarono la loro
+artiglieria il tre di ottobre, sedici giorni dopo l'apertura della
+trincea, e portarono il quartiere generale a Limena, lungo la strada di
+Treviso. Dopo pochi giorni Massimiliano li ricondusse a Vicenza, ove poi
+ch'ebbe ricevuto da quel popolo solenne giuramento di fedeltà, congedò
+la maggior parte del suo esercito[26].
+
+ [25] _Mém. du chev. Bayard, ch. XXXVII et XXXVIII, p. 116-127. --
+ Mémoir. de Fleuranges, t. XVI, p. 58._
+
+ [26] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. -- P. Bembi, l. IX, p. 203.
+ -- P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 24. -- Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 328._
+
+Con questo inutile tentativo aveva Massimiliano perduta gran parte della
+sua riputazione, e Chaumont era venuto nel Veronese per conferire con
+lui. L'imperatore gli disse: che ove il re di Francia non gli desse
+potenti ajuti, troverebbesi in breve esposto ancor esso a perdere le sue
+conquiste; che i Veneziani di già pensavano ad attaccare Cittadella e
+Bassano; che non mancherebbero di portare in appresso le loro armi
+contro di Este, Monselice e Montagnana, e che il solo mezzo di tenerli a
+freno era quello di attaccare Legnago colle forze riunite francesi e
+tedesche. Ma il governo francese non era altrimenti disposto ad
+incaricarsi solo delle spese e dei pericoli di una guerra, i di cui
+vantaggi non erano suoi; e quando Massimiliano, dopo molte
+irrisoluzioni, prese la strada di Trento, La Palisse ritirò le sue
+truppe dal territorio veronese per rientrare nello stato di Milano[27].
+
+ [27] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. -- Bembi Hist. Ven., l. X,
+ p. 205._
+
+Le armate di questa lega, in addietro così formidabile, eransi ritirate
+da tutte le bande. Omai i Veneziani, invece di temere per sè medesimi,
+minacciavano coloro che avevano invase le loro province; ed inoltre la
+malintelligenza cominciava ad introdursi tra i loro nemici. Lagnavasi
+Massimiliano d'essere stato abbandonato dai suoi confederati,
+incolpandoli de' suoi infelici successi. Il re di Francia si doleva del
+papa, che, fondandosi sulla circostanza che il vescovo di Avignone era
+morto nella corte di Roma, aveva conferito quel vescovado, invece di
+lasciarne la nomina al re; ed il risentimento del re si spinse
+tant'oltre, che furono per suo ordine confiscate tutte le entrate degli
+ecclesiastici romani nel ducato di Milano[28].
+
+ [28] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. -- Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 329. -- Parisii de Grassis Diar. Curiae Rom., t. III, p. 485. -- Rayn.
+ Ann. Eccl. 1509, § 20, p. 70._
+
+Finalmente cedette Giulio II, ma suo malgrado: altero, impetuoso e ad un
+tempo diffidente, verun altro sentimento più omai non nodriva per la
+corte di Francia, che la malevolenza ed il desiderio di vendicarsi:
+fondavasi sul religioso rispetto dei popoli e sulle forze della Chiesa,
+e non voleva essere spalleggiato da verun confederato: s'alienava nello
+stesso tempo da tutti, e, se pure prendeva tuttavia qualche parte nella
+guerra, era in favore dei Veneziani. Pure non gli aveva per anco
+assolti; voleva preventivamente farli rinunciare alla giurisdizione del
+loro _Visdomino_ in Ferrara, come cosa indecente in un feudo della
+Chiesa, ed all'esclusivo diritto che si arrogavano della navigazione e
+del commercio nel mare Adriatico[29].
+
+ [29] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 456._
+
+I Fiorentini, accecati a dismisura dalla loro gelosia contro Venezia,
+desideravano prosperi successi alla lega di Cambray, ed avevano mandato
+ambasciatori a Massimiliano, quando era entrato in Italia, per regolare
+con esso lui tutte le pretese della camera imperiale, rispetto alla
+quale non avevano potuto andare d'accordo un anno prima. Massimiliano
+avanti che lasciasse Verona accolse questi ambasciatori, tra i quali
+trovavasi Pietro Guicciardini, padre dello storico. Le sue finanze erano
+affatto esauste, urgenti i suoi bisogni, e perciò le sue domande furono
+assai più moderate di quelle fatte a Macchiavelli nel 1508. Mercè il
+pagamento di quaranta mila fiorini, da farsi in quattro termini avanti
+la fine di febbrajo, assolse i Fiorentini da tutti i censi non pagati, e
+da tutte le investiture di cui potessero andargli debitori; riconfermò i
+loro privilegj su tutti i feudi imperiali ch'essi possedevano, ed
+inoltre si obbligò a non turbare, nè ad attaccare giammai il loro
+governo[30].
+
+ [30] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 454. -- Jac. Nardi, l. V, p. 212.
+ -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 289. -- Diario del Bonaccorsi, p.
+ 144. -- Legazione del Macchiavelli a Mantova, missione del 10 di
+ novembre 1509, t. VI, p. 289._
+
+Intanto le armate Veneziane andavano facendo rapidi progressi. Il
+provveditore, Andrea Gritti, si accostò a Vicenza, e la vista delle
+insegne di san Marco cagionò subito una sollevazione in quella città, di
+cui gli furono aperte le porte il 26 di novembre. Il principe d'Anhalt,
+che ne aveva il comando, ritirossi nella cittadella con Fracassa di
+Sanseverino, ma dopo tre giorni fu costretto a capitolare[31]. Se,
+invece di perdere un tempo troppo prezioso nell'assedio di questa
+fortezza, il Gritti si fosse immediatamente recato sotto Verona, questa
+città, che di già tumultuava, gli avrebbe pure aperte le porte. Il
+vescovo di Trento, cui Massimiliano l'aveva data in guardia, ebbe tempo
+di farvi entrare trecento lance francesi sotto gli ordini di Daubignì,
+ed un grosso corpo d'infanteria spagnuola e tedesca. Non pertanto tutte
+queste truppe appena bastavano a contenere gli abitanti, i quali,
+minacciati, insultati, saccheggiati a vicenda dai soldati di tutte le
+nazioni che alloggiavano nelle loro case, ardentemente desideravano il
+paterno governo degli antichi padroni. L'armata veneziana, dopo un mal
+diretto attacco sopra Verona, si divise in due corpi, uno de' quali
+ricuperò Bassano, Feltre, Cividale e Castelnovo del Friuli, l'altro
+riprese Monselice, Montagnana ed il Polesine di Rovigo[32].
+
+ [31] _Fr. Guicciardini l. VIII, p. 458. -- P. Bembi, l. IX, p. 205. --
+ Fr. Belcarii, l. XI, p. 330. -- Macchiavelli Legazione a Mantova,
+ lett. 1, 17 novembre 1509, t. VII, p. 293._
+
+ [32] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 458. -- P. Bembi, l. IX, p. 208.
+ -- Macchiavelli Legazione lett. 4, 22 novembre 1509, ex Verona, p.
+ 298._
+
+Questo corpo d'armata, teneva ordine di dare esecuzione contro la casa
+d'Este ad una vendetta che sommamente stava a cuore alla repubblica. I
+Veneziani non sapevano perdonare al debole loro vicino, che aveva tanto
+tempo vissuto sotto la loro protezione, d'essersi approfittato dei loro
+disastri per attaccarli, quando si trovavano oppressi da tutti i loro
+nemici; l'insulto de' piccoli, che abusano del momentaneo trionfo de'
+loro alleati, eccita assai più profondi risentimenti che le più gravi
+ingiurie de' potenti. Il primo uso che far voleva il senato delle sue
+forze tendeva a dimostrare che non era poi caduto in così basso stato da
+non potersi far rispettare da un duca di Ferrara. Angelo Trevisani, che
+aveva il comando della flotta, dopo avere incendiato Trieste proponevasi
+d'attaccare Ancona, Fano o le città di Ferdinando nella Puglia; ma la
+signoria lo richiamò, e malgrado la sua ripugnanza ad innoltrarsi nel
+letto di un fiume, gli ordinò di andare, di concerto coll'armata di
+terra, a punire il duca Alfonso nella sua stessa capitale[33].
+
+ [33] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 459. -- P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 207._
+
+La flotta veneziana entrò in Po per la foce delle Fornaci, bruciò
+Corbola, e si avanzò fino a Lago Scuro, bruciando lungo le due rive da
+lei percorse i palazzi, i castelli ed i villaggi. Lago Scuro è il porto
+di Ferrara sul Po; non è discosto più di due miglia dalla città; ed i
+cavaleggieri veneziani ch'erano venuti a porsi sotto la protezione della
+flotta, partivano da Lago Scuro per portare la desolazione in tutto il
+territorio ferrarese. Il gusto che aveva Alfonso, duca di Ferrara, per
+le arti meccaniche, gli aveva procurata la più bella artiglieria
+dell'Europa. La fonderia dei cannoni era stata il suo maggior
+divertimento, l'oggetto principale del suo lusso, ed ora giovò alla sua
+difesa. Egli innalzò le sue batterie a Lago Scuro, sulle rive del fiume,
+e costrinse la flotta del Trevisani a ritirarsi fin sotto a Polisella,
+ov'ella gettò l'ancora dietro una piccola isola[34].
+
+ [34] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 460. -- P. Bembi Hist. Ven., l.
+ IX, p. 209. -- P. Giovio vita di Alfonso da Este, p. 26._
+
+Per porre in tale situazione i suoi vascelli in sicuro, il Trevisani
+alzò due bastioni sulle due rive del fiume, e gli unì con un ponte. Il
+30 dicembre Alfonso tentò di sorprendere questi trinceramenti, e fu
+respinto con grave perdita. In questa zuffa fu fatto prigioniero dagli
+schiavoni Ercole Cantelmo, emigrato di Napoli, e figlio del duca di
+Sora; e perchè non potevano fra di loro accordarsi gli schiavoni
+rispetto alla divisione di così ricca preda, uno di loro gli troncò il
+capo con un colpo di sciabola. L'Ariosto invocò la compassione delle
+future età per questo giovine, uno de' più distinti cortigiani del duca,
+e l'amico del poeta[35].
+
+ [35] _Ariosto, Orlando Furioso, canto 36, st. 6-8. -- Petri Bembi, l.
+ IX, p. 209. -- Paolo Giovio vita di Alfonso, p. 27._
+
+Frattanto Chaumont, non volendo lasciar perire il duca di Ferrara, venne
+a Verona, e diede voce di marciare sopra Vicenza, con che sforzò
+l'armata veneziana ad allontanarsi dalla flotta per difendere gli stati
+della repubblica; il cardinale d'Este, approfittando della circostanza
+che il Trevisani non era più padrone della campagna intorno alla
+Polisella, fece di notte trasportare un grosso treno d'artiglieria in
+faccia alla flotta. Le acque del fiume erano in modo cresciute per le
+dirotte piogge, cadute in que' giorni, che le navi sorgevano quasi a
+livello delle dighe. Il cardinal d'Este fece in queste praticare alcune
+aperture, e collocarvi con grandissimo silenzio parecchi cannoni al
+dissopra ed al dissotto della flotta. Il rumore delle acque, che in
+allora scorrevano impetuose oltre l'usato, celarono i lavori del nemico
+al Trevisani, il quale non aveva altronde preveduto che il subito
+innalzamento del fiume permetterebbe di collocare l'artiglieria a fior
+d'acqua. Il 22 dicembre allo spuntare del giorno fu risvegliato dal
+continuo fuoco di queste batterie a lui ignote, ed alle quali le sue
+navi non potevano sottrarsi nella lunghezza di tre miglia. Non avendo
+sufficienti truppe da sbarco per attaccarle ed impadronirsene, perdette
+il senno, ed in cambio di far tagliare la diga del fiume, per la quale
+operazione, spargendosi le acque sul territorio ferrarese, sarebbersi in
+modo abbassate nell'alveo del fiume, che la flotta non sarebbe stata
+così esposta al fatal fuoco della batteria, egli, credendo la cosa
+affatto disperata, fuggì sopra una piccola barca in principio
+dell'azione. Quasi tutti gli equipaggi de' vascelli seguirono l'esempio
+del loro capo, quando videro una galera bruciata e due altre colate a
+fondo. Quasi due mila persone perirono sotto i colpi del nemico, o
+furono sommerse; e furono dal cardinale d'Este condotte in trionfo a
+Lago Scuro quindici galere, molte piccole navi, e sessanta bandiere. Il
+Trevisani avrebbe dovuto pagare colla sua testa tanta imprudenza e tanta
+viltà; ma così grande era il numero dei gentiluomini che avevano
+prevaricato nell'ultima campagna, che formavano un partito nello stato,
+e reciprocamente si difendevano, onde il Trevisani non fu punito che
+coll'esilio di tre anni[36].
+
+ [36] _P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 211, l. X. p. 218 -- Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 462. -- Fr. Belcarii, l. XI, p. 331. -- Jac.
+ Nardi Hist. Flor., l. V, p. 213. -- Ariosto Orl. Fur., can. III, st.
+ 57._
+
+Per tal modo la campagna del 1509 terminava pei Veneziani con una
+disfatta quasi egualmente strepitosa quanto quella che avevano avuta in
+principio. Ma la distruzione della flotta alla Polisella non ebbe le
+funeste conseguenze di quella dell'armata di terra a Vailate. Da niun
+canto trovavansi avere addosso nemici in istato di trarne vantaggio. I
+Francesi vendevano la loro protezione a Massimiliano, e si facevano
+cedere il castello di Valleggio sul Mincio, che solo mancava alla loro
+linea di difesa. Spedivano inoltre a Verona soldati e danaro per pagare
+la truppa tedesca, a condizione però che occuperebbero le principali
+fortezze di quella città; ma nemmeno con tali sussidj i generali
+tedeschi erano in grado di tenere la campagna. Bajardo, che coi Francesi
+era entrato in Verona, non sapeva trovare pascolo alla sua attività che
+combattendo cogli stratagemmi e colle sorprese il suo antagonista Gian
+Paolo Manfrone; ed intanto macchiava la sua gloria con frequenti
+crudeltà, ricordate con ostentazione dal suo leale servitore, perchè non
+venivano esercitate che sopra soldati ignobili, ai quali i gentiluomini
+non credevano dovuta niuna compassione[37].
+
+ [37] _Mémoires de Bayard, c. XXXIX e XL, p. 127-148. -- Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 463._
+
+Il duca di Ferrara era ancora meno degli altri a portata di approfittare
+dei suoi vantaggi: il papa, che non perdeva veruna occasione di far
+sentire che questo duca era feudatario della Chiesa, e che di già
+pensava a riconciliarlo coi Veneziani, da loro chiese ed ottenne, che
+non spingerebbero più oltre le loro vendette contro Ferrara, e che
+restituirebbero ad Alfonso la città di Comacchio presa e bruciata il 4
+di settembre. Il duca si riputò felicissimo di potere a tal prezzo
+sospendere le ostilità[38].
+
+ [38] _Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 463._
+
+In principio del seguente anno 1510, i Veneziani perdettero il supremo
+comandante delle loro armate, che tanto si confaceva col suo pacato e
+cauto carattere alla prudenza del senato, sebbene a motivo della sua
+lentezza e diffidenza potesse forse accagionarsi della disfatta di
+Vailate. Niccolò Orsini, conte di Pitigliano, sfinito dalle fatiche
+sostenute nella difesa di Padova, si era fatto portare a Lonigo, nel
+territorio di Vicenza, ove morì di lenta febbre in sul finire di
+febbrajo in età di sessantott'anni. La signoria fece trasferire il suo
+cadavere a Venezia, e gl'innalzò un magnifico mausoleo con statua
+equestre nella Chiesa de' santi Giovanni e Paolo[39].
+
+ [39] _Ivi. -- P. Bembi, l. X, p. 216._
+
+Frattanto i Veneziani avevano acconsentito a tutto quanto loro chiedeva
+il papa: avevano rinunciato all'appello al concilio generale; promesso
+di non frapporre ne' loro stati ostacoli alla giurisdizione
+ecclesiastica; rinunciato al diritto di nominare un visdomino in
+Ferrara, e per ultimo dato licenza a tutti i sudditi della Chiesa di
+navigare e di commerciare liberamente nel mare Adriatico[40]. Avevano
+mandata a Roma un'ambasciata composta di sei de' più riputati cittadini
+della repubblica, ed il pontefice loro accordò il 24 febbrajo del 1510,
+seconda domenica di quaresima, l'assoluzione dalle censure, senza
+imporre ai loro ambasciatori altra penitenza che quella di visitare le
+sette basiliche di Roma; levò inoltre dal ceremoniale d'assoluzione i
+colpi di bacchetta, che il papa ed i cardinali in tempo della recita del
+_Miserere_ dovevano dare agli scomunicati, colpi che in alcune fresche
+circostanze eransi scambiati in dura flagellazione sulle spalle de'
+penitenti spogliati di tutte le loro vesti[41].
+
+ [40] Il trattato di pace presso _Rayn. Ann. Eccl 1510, § 2-6, p. 73.
+ -- P. Bembi, l. IX, p. 213. -- Jac. Nardi, l. V, p. 213._
+
+ [41] Giornale di Paride de' Grassi, maestro delle cerimonie del
+ papa, presso il _Rayn. An. Eccl. 1510, § 7-10, p. 74. -- Fr.
+ Guicciardini, l. VIII, p. 467. -- P. Bembi, l. X, p. 218. -- P. Giovio
+ vita di Alfonso, p. 32._
+
+Gli ambasciatori di Massimiliano e di Lodovico XII eransi caldamente
+adoperati per impedire questa riconciliazione de' Veneziani colla
+Chiesa; ma Giulio II non si lasciava facilmente svolgere dalle sue
+risoluzioni; egli aveva concepito un sommo disprezzo per Massimiliano,
+che giudicava incapace di mai eseguire ciò che aveva premeditato; invece
+Lodovico XII gli si era renduto estremamente sospetto; il papa non
+temeva meno il di lui potere che la di lui debolezza, e condiscendenza a
+tutte le volontà del cardinale d'Amboise, ch'egli risguardava sempre
+come apparecchiato a contrastargli il pontificato. Perciò Giulio II si
+adoperava caldamente per distruggere la grande autorità che Lodovico XII
+erasi nell'ultima guerra acquistata in Italia: e cercava nello stesso
+tempo di fargli muovere guerra dall'Inghilterra, di disgustarlo cogli
+Svizzeri e di staccarlo dal duca di Ferrara.
+
+Enrico VII, re d'Inghilterra, era morto il 21 aprile del 1509; e
+sebbene, morendo, avesse caldamente raccomandato a suo figliuolo, Enrico
+VIII, di tenersi in pace colla Francia, questi, potendo disporre di un
+ragguardevole tesoro, e vedendo ricercarsi avidamente la sua alleanza da
+tutte le potenze d'Europa, era montato in tanto orgoglio, che credeva di
+avere in suo potere la bilancia del continente. Nelle feste di Pasqua
+del 1510, Giulio II gli mandò la rosa d'oro, regalo in allora spedito
+ogni anno dalla santa sede a quel sovrano di cui maggiormente apprezzava
+la protezione[42]. Non pertanto, nell'istante medesimo in cui Giulio II
+gli faceva queste aperture per ridurlo ad attaccare la Francia, Enrico
+VIII soscriveva in Londra il 23 marzo del 1510 un nuovo trattato di pace
+con Lodovico XII, non riservandosi che il diritto di potere difendere la
+Chiesa quando fosse dal re di Francia attaccata[43].
+
+ [42] _Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII, p. 275._
+
+ [43] _Ivi, p. 270. -- P. Bembi, l. X, p. 221._
+
+Miglior fine ebbero le pratiche di Giulio II cogli Svizzeri. Orgogliosi
+costoro per tutte le vittorie ottenute in Italia da Carlo VIII e da
+Lodovico XII, volevano che tutta la gloria ne fosse data alla loro
+fanteria; si persuadevano che le armate francesi non potessero
+combattere senza di loro, e pretendevano un prezzo assai maggiore alla
+loro alleanza. Perciò ricusavano di rinnovare il trattato, omai giunto
+al suo termine, quando la Francia non acconsentisse di accrescere di
+sessanta mila franchi l'annua pensione che loro pagava, oltre molti
+altri particolari stipendj agli uomini più autorevoli di ogni cantone.
+Lodovico XII, irritato da tale inchiesta, dichiarò che in verun modo non
+assoggetterebbe la corona di Francia all'insolenza di un'aggregazione di
+contadini e di montanari. Fece una parziale convenzione coi Valesani e
+coi Grigioni, e pensò di non aver bisogno de' soccorsi de' cantoni.
+Dall'altro canto Giulio II si era guadagnato Matteo Schiner, che nel
+1500 era stato promosso al vescovado di Sion, e che sempre erasi fatto
+conoscere accanito nemico de' Francesi. Colla di lui interposizione
+trattò colla confederazione: promise ad ogni cantone una pensione di
+mille fiorini del Reno; li persuase ad accettare la protezione degli
+stati della chiesa, facendosi accordare il privilegio di levare nella
+Svizzera, e per conto della santa sede, tutti i soldati di cui potesse
+avere bisogno[44].
+
+ [44] _Fr. Guicciardini l. IX, p. 469. -- Josias Symler descriptio
+ Vallesiae et Alpium, l. II, p. 159. -- Jac. Nardi, l. V, p. 215. --
+ Fr. Belcarii, l. XI, p. 335._
+
+Giulio II erasi lusingato di essersi obbligato senza limiti il duca di
+Ferrara, facendogli restituire la città di Comacchio, e non lasciando
+che i Veneziani lo attaccassero durante l'inverno. Era questi il solo
+feudatario della Chiesa cui avesse mostrato de' riguardi, e perciò se ne
+riprometteva un'illimitata ubbidienza: ma estrema fu la di lui collera,
+quando vide il duca di Ferrara stringere sempreppiù i legami che aveva
+colla Francia, e rendere la sua politica subbordinata a quella di
+Lodovico XII. Siccome il papa era tuttavia in pace con questo monarca, e
+non si dipartiva dal trattato di Cambray, non poteva ascrivere a delitto
+ad Alfonso un'alleanza, che a niente l'obbligava che contrario fosse ai
+suoi doveri verso la santa sede. Andò perciò in traccia di altri torti:
+gli fece proibire di far sale a Comacchio in pregiudizio delle saline
+pontificie stabilite a Cervia. Rispose Alfonso, che quando i Veneziani
+possedevano Cervia, lo avevano per forza obbligato ad una convenzione,
+che gli vietava di raccogliere il sale che la natura formava sul di lui
+territorio; ma che non era stretto dalla stessa obbligazione verso la
+Chiesa, e che Comacchio, ove raccoglieva il sale, non era altrimenti un
+feudo della santa sede, ma dell'impero. Voleva Giulio II annullare
+nuovamente il contratto dotale fatto da Alessandro VI pel matrimonio di
+sua figlia; chiedeva che l'annuo censo pagato da Ferrara fosse portato
+dai cento fiorini ai quattro mila, e che i varj castelli di Romagna,
+recati da Lucrezia Borgia in dote ad Alfonso, fossero renduti alla
+Chiesa. Rispondeva il duca che il suo trattato con Alessandro VI era
+della stessa natura di tutti quelli che stipulava la Chiesa; ch'era
+stato sanzionato colle medesime autorità, e che, non avendolo egli
+violato, non era giusto che l'altra parte contraente si sciogliesse
+dalle sue obbligazioni[45].
+
+ [45] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 470. -- Raynaldi, Ann. Eccl. 1510,
+ § 13, p. 75._
+
+Lodovico XII prendeva le difese del duca di Ferrara, in virtù del
+trattato con cui erasi obbligato a proteggerlo pel prezzo di trenta mila
+ducati. Ma questo stesso trattato era un nuovo delitto agli occhi del
+papa, perchè contrario alla lega di Cambray ed alla posteriore
+convenzione di Abbiate Grasso. Lodovico XII, che temeva di romperla
+affatto coll'impetuoso pontefice, cercava invano espedienti per
+conservare la sua influenza sul ducato di Ferrara, risguardato come
+importantissimo alla sicurezza del Milanese, e per soddisfare Giulio II
+riconciliandolo con Alfonso[46].
+
+ [46] _Fr. Guicciardini, l. IX, p, 472. -- Fr. Belcarii, l. XI, p.
+ 338._
+
+Non avendo avuto effetto queste negoziazioni, Lodovico XII giudicò
+conveniente di stringere più intimamente la sua alleanza con
+Massimiliano, e di ricominciare la guerra contro Venezia con forze
+abbastanza considerabili da intimidire il papa, e troncare tutte le di
+lui pratiche. Chaumont entrò nel Polesine di Rovigo con mille
+cinquecento lance, e dieci mila fanti di diverse nazioni. A questi
+aggiunse Alfonso dugento uomini d'armi, cinquecento cavaleggieri, e due
+mila fanti; dal canto suo il principe d'Anhalt trasse fuori da Verona
+l'armata imperiale, composta di trecento lance francesi, di dugento
+uomini d'armi, e di tre mila fanti tedeschi; e dopo essersi unito a
+Chaumont tutta l'armata si avanzò alla volta di Vicenza[47].
+
+ [47] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 471. -- P. Bembi Hist. Ven., l. X,
+ p. 228._
+
+Per fare testa a quest'invasione, i Veneziani erano impazienti di dare
+un successore al conte di Pitigliano. I diversi condottieri che si erano
+separatamente obbligati al loro servigio, non erano subbordinati gli uni
+agli altri, e tale era la vicendevole gelosia, che, dando la preferenza
+ad alcuno di loro, il senato temeva di dare motivo a tutti gli altri di
+ritirarsi. D'uopo era, per soddisfare al loro amor proprio, che il
+generalissimo fosse principe sovrano. Questa difficoltà consigliò la
+signoria a dare il comando delle sue truppe a Francesco Gonzaga, duca di
+Mantova, ch'ella teneva allora in prigione. Il doge lo fece venire in
+palazzo e gli comunicò quest'inaspettata disposizione, che fu ricevuta
+colla più alta riconoscenza. Il doge si limitò soltanto a chiedergli un
+pegno della sua più che dubbiosa fedeltà; Gonzaga offrì tosto in
+ostaggio suo figlio Federico, e scrisse subito alla consorte di
+consegnarlo ai Veneziani. Ma la Marchesana ed il suo consiglio erano
+affatto devoti alla Francia, e, non volendo esporsi al risentimento de'
+Francesi e de' Tedeschi, che da ogni banda circondavano lo stato di
+Mantova, ricusarono di consegnare il figlio, e Francesco Gonzaga restò
+prigioniere[48].
+
+ [48] _P. Bembi Ist. Ven., l. X, p. 223._
+
+In allora i Veneziani cercarono un generale tra i feudatarj della
+Chiesa, a ciò il papa acconsentendo. Avevano essi assoldati due Vitelli
+di città di Castello, nipoti di quel Vitellozzo, che Cesare Borgia aveva
+fatto perire: a Lorenzo Orsini, signore di Ceri, che ottenne poi tanta
+celebrità sotto il nome di Lorenzo di Ceri, avevano dato il comando di
+tutta la loro infanteria; ed all'ultimo risolsero di dare il bastone di
+generalissimo a Gian Paolo Baglioni di Perugia, che, per le sue aderenze
+colla repubblica fiorentina, aveva dato luogo a molti dubbj intorno alla
+sua fedeltà, e che non pertanto si mostrò degno della confidenza in lui
+dal senato riposta[49]. L'armata, che la repubblica gli affidava, era in
+allora composta di seicento uomini d'armi, di quattro mila cavaleggieri
+e Stradioti, e di otto mila fanti; e non trovandosi abbastanza forte per
+resistere all'armata combinata de' Francesi e degl'imperiali, si andò
+sempre ritirando, abbandonando il Vicentino ai nemici fino alla
+Brentella, ove si afforzò. Era in tal luogo coperta da tre fiumi, dalla
+Brenta, dalla Brentella e dal Bacchiglione, mentre che faceva custodire
+Treviso e Mestre da sufficienti guarnigioni[50].
+
+ [49] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 469. -- P. Bembi, l. X, p. 227._
+
+ [50] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 473. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 339._
+
+Gli sventurati Vicentini trovavansi esposti a tutta la ferocia de' loro
+nemici. I Veneziani non avevano creduta la loro città in istato di
+tenere lungamente, ove fosse assediata, e non vollero esporsi a perdere
+la guarnigione che avrebbe dovuto difenderla. I Vicentini spedirono una
+deputazione al principe d'Anhalt, generale di Massimiliano, per
+impetrare grazia. Ma il principe, che stava in Vicenza quando si era
+sollevata la città, rispose che i Vicentini erano colpevoli di
+ribellione contro il loro legittimo sovrano l'imperatore; che altro
+partito loro non restava che quello di porre a sua discrezione i loro
+beni, l'onore e la vita, senza lusingarsi ch'egli chiedesse così
+assoluta sommissione soltanto per dare maggiore risalto alla sua
+magnanimità, loro perdonando; che anzi dichiarava di volerli a sua
+discrezione, perchè Vicenza fosse al mondo miserando esempio del castigo
+che merita la ribellione[51].
+
+ [51] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 474. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 339._
+
+I deputati Vicentini non riportarono ai loro compatriotti che questa
+desolante risposta; ma l'insolente barbarie dei Tedeschi contribuì ad
+ingannare la loro cupidigia. Fin dal principio della guerra i Vicentini
+avevano dovuto affaticarsi sempre nel salvare le loro ricchezze dal
+saccheggio. Non essendo la città loro lontana più di diciotto miglia da
+Padova, aveva colà poste in sicuro le loro donne, i figli, ed i migliori
+effetti. Il corso del Bacchiglione aveva facilitato il trasporto delle
+cose loro: onde quando si avvicinarono i Tedeschi, gli uomini seco
+trasportarono anche gli oggetti di minore importanza che tuttavia
+restavano in Vicenza; e questa città, abbandonata dal principe d'Anhalt
+al saccheggio, non satollò in verun modo la cupidigia dei suoi
+soldati[52].
+
+ [52] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 477._ -- Sembra che in allora,
+ dietro i consigli di Chaumont, siasi accontentato di una
+ contribuzione di 50,000 ducati per salvare le case. _P. Bembi, l. X,
+ p. 225. -- Gio. Cambi, p. 238._
+
+Parte de' Vicentini e degli abitanti delle vicine campagne avevano
+scelto un altro luogo di rifugio. Ne' monti, alle di cui falde è posta
+Vicenza, trovasi un vasto sotterraneo, chiamato la grotta di Masano o di
+Longara, scavata dalla mano degli uomini per levarne le pietre che
+servirono a fabbricare Vicenza e Padova. Assicurasi che si stende a
+molta profondità, formando un labirinto, i di cui scompartimenti non
+comunicano gli uni cogli altri che per mezzo di angusti passaggi, e che
+talvolta sono pure occupati dalle acque.
+
+Non avendo questo sotterraneo che un angusto ingresso, può facilmente
+essere difeso, e nella precedente campagna aveva servito di rifugio agli
+abitanti del vicinato. Vi si erano ritirati coi loro effetti sei mila
+sventurati; le donne ed i fanciulli occupavano il fondo della grotta,
+gli uomini ne custodivano l'ingresso. Un capitano di avventurieri
+francese, chiamato l'Herisson, scoprì questo ritiro, ed invano cercò di
+penetrarvi colla sua truppa; vietandoglielo l'oscurità e gli andirivieni
+del luogo; ma risolse di soffocarvi tutti coloro che vi si trovavano, e
+perciò riempì di fascine la parte che aveva occupata, e vi appiccò il
+fuoco. Alcuni gentiluomini Vicentini, che trovavansi tra i rifugiati,
+supplicarono allora i Francesi, che fosse loro permesso di redimere con
+una taglia sè stessi, le loro mogli e figli, e tutti coloro che
+appartenevano a nobil sangue. Ma i contadini, loro compagni
+d'infortunio, gridarono che tutti dovevano assieme perire o salvarsi.
+Frattanto tutta la caverna ardeva, e la sua bocca rassomigliava quella
+di una fornace. Gli avventurieri aspettarono che il fuoco avesse
+terminati i suoi guasti, prima di visitare il sotterraneo e di estrarne
+la preda acquistata con tanta crudeltà. Tutti i miseri rifugiati erano
+periti soffocati, ad eccezione di un giovinetto, che, trovandosi vicino
+ad uno spiraglio, riceveva un poco d'aria. Verun corpo era stato
+danneggiato dal fuoco, ma la sola loro attitudine faceva conoscere le
+angosce che sofferte avevano prima di morire. Molte donne gravide
+avevano partorito fra que' tormenti, ed i loro figliuoli erano morti
+colle madri. Quando gli avventurieri portarono la loro preda al campo, e
+raccontarono come l'avevano conquistata, eccitarono l'universale
+indignazione: il cavaliere Bajardo recossi alla caverna col carnefice
+dell'armata, e fece appiccare in sua presenza, in mezzo a questa scena
+d'orrore, due di que' miserabili che avevano acceso il fuoco. Ma nè pure
+questo castigo potè presso gl'Italiani cancellare la memoria di tanta
+inumanità[53].
+
+ [53] _Mémoires du chev. Bayard, c. XL, p. 152. -- Mém. de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 55. -- Fr. Guicciardini, l. IX, p. 477. -- P. Bembi, l. X,
+ p. 225. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 340. -- Gio. Cambi, Ist. Fior., p.
+ 239._
+
+Altronde la negligenza di Massimiliano nel mandare il soldo alle sue
+truppe esponeva le città, in cui queste soggiornavano, alle più crudeli
+vessazioni: la sola Verona, dice il Fleuranges, ch'era presente, fu
+saccheggiata tre volte in una settimana dai Landsknecht, che non avevano
+nè viveri, nè denaro[54]. Massimiliano sempre loro annunciava
+l'imminente suo arrivo, ma omai cominciavasi a non prestar fede alle sue
+parole, o alle sue promesse, ed i soldati Tedeschi, impazienti di
+aspettare inutilmente, partivano senza congedo.
+
+ [54] _Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 63._
+
+Il Chaumont, gran maestro di Francia e governatore di Milano, era oramai
+stanco di continuar solo una guerra, i di cui frutti non erano raccolti
+dal suo padrone. Prima per altro di ritirarsi, trovò conveniente di
+porre in sicuro le precedenti sue conquiste, impadronendosi della città
+e del porto di Legnago, che, posto in su le due rive dell'Adige, dava ai
+Veneziani grandissima facilità di portare la guerra su quello de' vicini
+stati che meglio amassero di attaccare.
+
+La guarnigione di Porto Legnago aveva avuta la precauzione d'inondare
+tutto all'intorno il paese posto sulla sinistra dell'Adige; ma il
+capitano Molard, entrando co' suoi avventurieri, che formavano la
+vanguardia di Chaumont, nell'acqua fino al petto, sloggiò la fanteria
+italiana, la pose in fuga, e la inseguì con tanta rapidità, ch'entrò
+insieme alla medesima in Porto Legnago. Tentarono i fuggiaschi di
+attraversare l'Adige, ma vi si annegarono quasi tutti. La guarnigione
+della città, posta sulla destra del fiume, non tenne miglior contegno.
+Carlo Marino, provveditore veneziano, fu il primo ad abbandonare
+vilmente il suo posto, per salvarsi nella cittadella, ch'egli rese
+bentosto per capitolazione, restando così prigioniere de' Francesi con
+tutti i gentiluomini veneziani, mentre i soldati furono rimandati
+senz'armi[55].
+
+ [55] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. -- P. Bembi, l. X, p. 226. --
+ Fr. Belcarii, l. XII, p. 340. -- Jac. Nardi, l. V, p. 214. -- P.
+ Giovio vita di Alfonso, p. 35. -- Mémoires du cheval. Bayard, c. XL,
+ p. 149._
+
+Il piacere che poteva dare a Chaumont la conquista di Legnago, venne
+amareggiato dalla notizia, che colà ricevette della morte di suo zio, il
+cardinale d'Amboise, al di cui favore andava egli debitore della sua
+rapida fortuna. Giorgio d'Amboise, che aveva esercitato il più assoluto
+impero sul suo padrone, e che, dopo la coronazione di Lodovico XII,
+aveva solo diretta la politica francese, era morto a Lione il 25 di
+maggio del 1510. Sebbene i suoi talenti non si sollevassero oltre la
+mediocrità, la di lui perdita fu universalmente compianta: egli, se non
+altro, intendeva gli affari, e conosceva le potenze con cui la Francia
+doveva trattare, ed i varj loro interessi; invece Lodovico XII, il
+quale, dopo la morte del suo favorito, pretese di governare da sè solo,
+non aveva nè conoscenza degli uomini e delle cose, nè memoria, nè
+applicazione. Diventato geloso della propria autorità, più non permise
+che i ministri operassero in di lui nome, senza consultarlo; e non
+osando questi ricordargli ciò che poteva riuscirgli spiacevole, la
+negligenza e la dimenticanza facevano andare a male i migliori progetti.
+Florimondo Robertet che successe al cardinale nella direzione delle
+finanze e degli affari esteri, non dissimulò egli stesso a Niccolò
+Macchiavelli, che in allora trovavasi legato della repubblica fiorentina
+in Francia, il danno grandissimo che la morte del suo predecessore
+cagionerebbe agli affari[56].
+
+ [56] _Macchiavelli Legaz. alla corte di Francia, lettera 16 da Blois
+ del 2 settembre 1510, t. VII, p. 380. -- Mém. de Bayard c. XL, p.
+ 151._
+
+Al cardinale d'Amboise devono ascriversi quel buon ordine nelle finanze
+e que' riguardi pei popoli nella percezione delle imposte, che
+rendettero cara la memoria di Lodovico XII, malgrado la debolezza del
+suo spirito, e le sciagure del suo regno. Ma questo ministro economo e
+ordinato non era altrimenti disinteressato. Lasciò un'eredità di undici
+milioni di lire, equivalenti a cinquantacinque milioni della moneta
+presente, acquistati in dodici anni d'un'amministrazione di cui non
+rendeva verun conto. Col suo testamento dispose per trecento mila scudi
+in legati; Giulio II pretese che tali somme derivassero dai beni della
+Chiesa, de' quali il cardinale d'Amboise non aveva diritto di disporre,
+e li riclamò per la camera apostolica. Questa bizzarra inchiesta non
+fece che accrescere la malintelligenza tra la Chiesa e la Francia[57].
+
+ [57] _Hist. de la Diplomatie française, t. I, l. II, p. 293. -- Fr.
+ Guicciardini, l. IX, p. 479. -- P. Bembi Ist. Ven., l. X, p. 226._
+
+Stando ancora a Legnago il Chaumont ricevette l'ordine di licenziare la
+fanteria de' Grigioni e del Valese che teneva sotto i suoi ordini; di
+lasciare cento lance e mille fanti nella terra di nuovo conquistata, e
+di ricondurre il rimanente dell'armata nello stato di Milano: per altro
+pochi giorni dopo ebbe un contr'ordine ottenuto dalle pressanti istanze
+di Massimiliano. Il re gli ordinava di continuare ad assecondare i
+Tedeschi per tutto il mese di giugno, ed infatti in sul declinare di
+questo mese prese Cittadella, Marostica e Bassano, indi Scala e
+Covolo[58]. Ma Lodovico XII era ad ogni modo determinato di non voler
+tenere in campagna un'armata tanto ragguardevole senza proprio
+vantaggio, e sperava, minacciando ogni giorno di richiamare il Chaumont,
+di ridurre all'ultimo Massimiliano a cedergli Verona e la sua provincia.
+Per lo contrario l'imperatore credevasi sempre vicino all'esecuzione de'
+suoi progetti, e mai non rinunciava alle sue speranze, sebbene fosse
+sempre incapace di ridurle ad effetto. Chiese un secondo dilazionamento
+di un mese, promise che nel termine di un anno rimborserebbe i cinquanta
+mila ducati, che in questo mese costerebbe al re l'armata di Chaumont;
+che inoltre rimborserebbe altri cinquantamila ducati, di cui era
+precedentemente debitore, e che, non facendolo, lascerebbe Verona e
+tutto il suo territorio per pegno nelle mani del re di Francia[59].
+
+ [58] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. -- P. Bembi, l. X, p. 229._
+
+ [59] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. -- Jac. Nardi, l. V, p. 214. --
+ Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p. 294._
+
+Massimiliano aveva trattato con Ferdinando il Cattolico per avere la sua
+cooperazione in questa campagna, nella quale riponeva le sue vaste
+speranze; gli aveva a tale oggetto abbandonata senza riserva
+l'amministrazione della Castiglia, eredità del comune loro nipote, ed il
+cardinale d'Amboise era stato il mediatore di questo trattato così poco
+conforme agl'interessi della Francia. Per ottenere che Massimiliano
+desistesse dalla tutela di Carlo, Ferdinando aveva promesso tutto quanto
+gli si era chiesto, con ferma intenzione di fare in appresso nascere
+ostacoli all'esecuzione delle promesse. Erasi riservata l'alternativa di
+spedire all'armata imperiale nel Veronese o truppe o danaro; e perchè
+Massimiliano, sempre mancante di danaro, desiderò piuttosto danaro che
+gente, appunto per tale ragione Ferdinando mandò i soccorsi in natura.
+Il duca di Termini si pose in viaggio con quattrocento lance spagnuole
+per raggiugnere l'armata; ma si avanzò così lentamente, che non arrivò
+al quartier generale prima della fine di giugno[60].
+
+ [60] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. -- P. Bembi, l. X, p. 229. --
+ Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p, 294. -- Fr.
+ Belcarii, l. XI, p. 337. -- Mém. de Bayard, t. XV, c. XL, p. 151._
+
+L'armata combinata cominciò poi a mancare di vittovaglie, perchè si era
+condotta con tanta barbarie ed indisciplina in queste due campagne, che
+aveva assolutamente spogliato d'ogni cosa questo paese de' più ricchi e
+fertili del mondo; oltre di che aveva provocato contro di sè il più
+implacabile odio de' contadini, e reso più tenace il loro attaccamento
+per la repubblica. Erano questi affezionati con tanto entusiasmo al
+governo della loro patria, che nè le minacce, nè le promesse, nè
+l'aspetto del patibolo stesso potevano ridurli ad abiurare san Marco, ed
+a gridare _viva l'imperatore!_ Il vescovo di Trento ne fece appiccare
+molti in Verona, onde punire così nobile costanza[61]. L'assistenza de'
+contadini rendeva facili e sicure le spedizioni degli Stradioti. Essi
+intercettavano i convogli ed i carrettieri, e sorprendevano i corpi
+staccati: in una di queste occasioni cadde nelle loro mani Soncino
+Benzone di Crema, e, sebbene questo capo di parte si trovasse in allora
+ai servigi del re di Francia, Andrea Gritti lo fece immediatamente
+appiccare, perchè, essendo gentiluomo veneziano ed incaricato di un
+comando in Crema, sua patria, aveva data per tradimento questa città ai
+Francesi[62].
+
+ [61] _Macchiavelli Legazione a Mantova lettera 6, da Verona 26
+ novembre 1509, t. VII, p. 304._
+
+ [62] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 481._
+
+Il castello di Monselice era uno dei principali asili degli Stradioti
+per le scorrerie loro alle spalle dell'armata nemica: desso è posto
+sopra una delle più elevate cime de' monti Euganei, che s'innalzano essi
+medesimi in mezzo ad un piano formato e livellato dalle acque, tra
+Vicenza, Padova, Rovigo e Legnago: era circondato quel castello da tre
+ricinti, il più basso de' quali richiedeva per lo meno due mila uomini
+per difenderlo, ed i Veneziani non ne tenevano in Monselice che sette
+cento sotto gli ordini di Martino di Borgo san Sepolcro. Non pertanto
+questi sortirono con estrema audacia per attaccare un corpo di
+landsknecht. Ma oppressi dal numero, vivamente inseguiti, essi
+soggiacquero alla fatica; vennero forzati nel primo ricinto, ed
+inseguiti con tanta rapidità che non ebbero tempo di chiudersi nel
+secondo; non valsero a difendersi nel terzo, sebbene le mura si
+andassero ristringendo, come richiede la forma della montagna a guisa di
+pane di zucchero: e la stessa torre, posta in sulla sommità del colle,
+non valse a salvarli. Invano offrirono d'arrendersi; salva soltanto la
+vita; i Tedeschi non vollero dar quartiere; appiccarono il fuoco alle
+legne ammucchiate nel fondo della torre, e ricevettero sulla punta delle
+picche quegli sciagurati che tentavano di fuggire per le feritoje. Con
+eguale furore i Tedeschi distrussero tutte le case di quella grossa
+borgata, una delle più ridenti dell'Italia[63].
+
+ [63] _Mém. du chev, Bayard, c. XL, p. 157. -- Fr. Guicciardini, l.
+ IX. p. 481. -- P. Bembi, l. X, p, 230. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 342. -- P. Giovio vita d'Alfonso d'Este, p. 36._
+
+Malgrado le tante volte ripetute promesse, Massimiliano non giugneva mai
+all'armata. Dopo la perdita fatta nel precedente anno sotto Padova, più
+non lusingavasi di avere quella piazza, ma faceva istanza a Chaumont
+d'attaccare Treviso, che credeva di poter occupare con maggior facilità.
+Gli rispondeva il Chaumont: che quella città era egualmente difesa da
+una forte armata; ch'egli non vedeva ingrossarsi la sua colle promesse
+truppe tedesche, e senza le quali nulla poteva intraprendere; ch'era
+stato di già forzato a staccare il duca Alfonso d'Este e Chatillon, per
+difendere lo stato di Ferrara pel quale cominciava ad essere inquieto;
+che tutta la campagna all'intorno di Treviso era guastata, onde l'armata
+non vi troverebbe vittovaglie, e difficilmente vi farebbe giugnere i
+convogli, perchè gli Stradioti battevano la campagna, ed erano secondati
+con zelo da tutti i contadini. Ma mentre ancora duravano queste dispute
+tra Chaumont e Massimiliano, il primo ebbe dal suo signore espresso
+ordine di lasciare all'armata imperiale Preci con quattrocento lance e
+mille cinquecento fanti spagnuoli, che teneva al suo soldo, e di
+ricondurre con sollecitudine il resto dell'armata nel ducato di Milano,
+dove lo rendevano necessaria inaspettati pericoli[64].
+
+ [64] _Fr. Guicciardini l. IX, p. 482. -- P. Bembi Ist. Ven., l. X, p.
+ 231. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 342._
+
+
+
+
+CAPITOLO CVII.
+
+ _Giulio II fa attaccare i Francesi a Genova, a Ferrara e nel
+ Milanese. -- Dirige l'assedio della Mirandola, ed entra in questa
+ città per la breccia; è costretto a fuggire da Bologna; e la sua
+ armata viene dispersa a Casalecchio._
+
+1510 = 1511.
+
+
+La maggior parte de' papi ottiene il pontificato in un'età, che
+d'ordinario ammorza le passioni, spegne un'ambizione di cui non rimane
+il tempo di raccogliere i frutti, e che fa desiderare un riposo, renduto
+quasi necessario dall'indebolimento degli organi. Inoltre l'educazione
+avuta dagli ecclesiastici d'ordinario non è tale da sviluppare una
+grande energia; e la religione, che forma la parte principale de' loro
+studj, deve loro inspirare moderazione e tolleranza, piuttosto che
+violenza o determinazione di tutto assoggettare alla loro volontà. Non
+pertanto molti papi, da Gregorio VI fino a Sisto V, manifestarono nel
+loro carattere un'ostinazione invincibile, un irritamento contro tutto
+ciò che non cedeva alla loro volontà, uno sdegno contro coloro che gli
+avevano offesi, sconvenienti alla loro età, alla loro educazione, al
+loro ministero. E spesso quest'inflessibile carattere non si manifestò
+in loro, che quand'ebbero ricevuta la tiara, e di uomini dolci e
+modesti, quali erano stati fin allora creduti, diventarono dopo il loro
+innalzamento implacabili vendicatori delle più leggieri offese, e
+crudeli persecutori degli antichi loro amici.
+
+Questo cambiamento del loro carattere sarebbe forse una conseguenza
+della persuasione dell'infallibilità delle loro decisioni, comune ai
+papi ed a tutti i loro fedeli[65]? Tale credenza viene in ajuto di
+un'inclinazione di già anche troppo naturale all'uomo. Chiunque può
+riconoscere la superiorità d'un altro sopra di sè medesimo per conto
+delle facoltà dello spirito; ma siccome altra misura egli non ha del
+giudizio che il suo proprio giudizio, non accade mai, a suo credere, che
+un altro abbia il giudizio più retto di lui. Dietro il suo proprio
+istinto, pargli sempre di potere rettificare il giudizio degli altri; e
+sotto qualsiasi modesto nome ch'egli indichi in sè medesimo questa
+facoltà, sotto quello di senso comune o di buon senso, è sempre al suo
+tribunale che assoggetta tutte le umane opinioni.
+
+ [65] Anche le persone più attaccate al curialismo di Roma non
+ accordano l'infallibilità al papa che nelle cose risguardanti il
+ domma. _N. d. T._
+
+Ammesso il principio che la consacrazione di un papa apporti seco tutti
+i doni dello Spirito Santo, viene in certo modo a santificarsi in chi la
+riceve quest'interno ed universale pregiudizio. Il presentimento, che
+fin allora non era stato da lui risguardato che come un felice istinto,
+sebbene creduto infallibile, è per lui diventato il linguaggio stesso
+della divinità. Il proprio raziocinio, cambiasi a' suoi occhi in
+evidenza, le sue decisioni più non vanno soggette a dubbj o ad
+incertezza, e coloro che ardiscono opporsi alle volontà ch'egli esprime
+di conformità a questa eterna sapienza da cui credesi inspirato, gli
+sembrano ribelli, che disprezzano ad un tempo tutte le autorità divine
+ed umane.
+
+Oramai il carattere di Giulio II era dominato da questo stesso
+irritamento contro tutti coloro che prontamente non accorrevano ad
+assecondare i suoi disegni. Tutto ciò ch'egli aveva una volta
+determinato, parevagli talmente conforme ai dettami dell'eterna
+giustizia, ch'era sempre apparecchiato a punire come nemici del cielo
+coloro che frapponevano qualche ostacolo all'esecuzione de' suoi
+progetti. Le sue impetuose volontà eccedevano quasi sempre i confini che
+avrebbero dovuto contenere l'uomo di Dio; ma egli poteva sempre rendere
+testimonianza a sè medesimo, che le sue risoluzioni non erano figlie di
+personali interessi, e che, formandole, non aveva ascoltata che una
+certa elevazione, una certa grandezza d'animo ed ancora un certo dettame
+di giustizia a lui naturale. Ne' primi tempi del suo regno aveva cercato
+di ricuperare alla Chiesa il suo patrimonio scandalosamente dilapidato
+dai suoi predecessori. Aveva conseguito cotale intento coi piccoli
+feudatarj; ma i soli Veneziani avevano fatto argine ai suoi progetti, ed
+avevano eccitato il suo risentimento. Allora aveva creduto che la gloria
+della stessa Chiesa richiedesse di castigarli, e gli aveva infatti
+severamente castigati; ma dopo averli ridotti ad un'umile penitenza,
+voleva che gli altri imitassero il di lui esempio e gli perdonassero:
+voleva che i disastri dell'Italia terminassero ad un suo cenno, come
+avevano ad un suo cenno cominciato. Lo irritavano le personali viste, la
+cupidigia, la crudeltà de' suoi antichi alleati; e dopo di avere
+adoperato il braccio dei Barbari per castigare gl'Italiani, credevasi
+dalla propria conscienza e dal patriottismo italiano obbligato a
+scacciare questi stessi Barbari dall'Italia.
+
+Ferdinando il Cattolico, che per interesse seguiva quella stessa
+politica che Giulio aveva adottata in conseguenza dei suoi principj, non
+dissentiva da lui; e Massimiliano, che per propria colpa aveva perdute
+le conquiste che le vittorie dei Francesi avevano poste in di lui
+potere, non eccitava che il suo disprezzo. Giulio altamente accusava la
+di lui incapacità e la di lui instabilità, e lo contava tra i suoi
+nemici senza temerlo. Di affatto diversa natura era il sentimento del
+papa verso Lodovico XII, l'odiava e lo temeva, sebbene non lo stimasse.
+Conosceva il debole carattere e la poca abilità di questo monarca; ma
+d'altra parte non ignorava quale fosse l'irresistibile valore delle
+armate francesi, il cieco attaccamento al loro governo, la virtù de'
+loro ufficiali, e l'attività con cui giugnevano al loro scopo qualunque
+volta i falli de' loro re non cagionavano la loro ruina. Sapeva che
+Lodovico XII aveva saputo farsi amare in Francia dal suo popolo, onde
+poteva disporre a posta sua di tutte le forze di così vasta monarchia;
+ch'era padrone di Milano e di Genova, e che la metà del rimanente
+dell'Italia cercava la sua alleanza. Conosceva dunque che per vincerlo
+aveva bisogno di riunire contro di lui le forze di quasi tutta l'Europa,
+e non osò attaccarlo che con una dissimulazione, che non pareva
+conveniente al suo focoso carattere.
+
+Lodovico XII, sinceramente pio, rispettava la santa sede; inoltre era
+dominato dagli scrupoli di Anna, sua consorte, onde risguardava una
+rottura col papa come un grande disastro. Cercava però tutti i mezzi di
+soddisfare Giulio II rispetto agli affari di Ferrara, ch'egli credeva
+essere il solo oggetto di controversia tra di loro. Ma in questo stesso
+tempo il papa stava contro di lui preparando un triplice attacco a
+Ferrara, a Genova e sui laghi di Lombardia, e negoziava per unire al suo
+partito Ferdinando d'Arragona ed Enrico VIII d'Inghilterra. Siccome ben
+tosto conobbe l'impossibilità di nascondere tutte queste pratiche, fece
+se non altro in modo che quelle che potrebbero essere scoperte dai suoi
+avversarj, si attribuissero al progetto ch'egli dissimulava meno degli
+altri, dell'attacco di Ferrara.
+
+Lodovico XII aveva fatte a Giulio II alcune proposizioni relativamente
+alla protezione da lui accordata al duca di Ferrara, le quali avrebbero
+dovuto piacere al pontefice, se questi non avesse portate le sue mire
+molto al di là degli antichi feudi della Chiesa. Vero è che il re di
+Francia aveva scelto per quest'affare un cattivo negoziatore, cioè
+Alberto Pio, conte di Carpi, il quale, avendo egli stesso motivo di
+temere il duca di Ferrara per la conservazione del suo piccolo feudo, fu
+accusato di avere pregiudicato presso la corte pontificia quello che
+aveva ordine di proteggere[66]. Non erano per anco rotte le
+negoziazioni, quando il 9 agosto del 1510 Giulio II fulminò una bolla
+contro Alfonso d'Este. Lo chiamava figlio d'iniquità ed allievo di
+perdizione; gli rimproverava la sua ingratitudine verso la santa Chiesa,
+la sua disubbidienza, le imposte estorte al popolo, le immunità
+ecclesiastiche violate, il sale che faceva in Comacchio a pregiudizio
+delle saline di Cervia, e in ultimo l'ambita protezione del re di
+Francia. A motivo di tanti delitti lo dichiarava decaduto da tutti gli
+onori, da tutte le dignità, da tutti i feudi dipendenti dalla santa
+sede, scioglieva i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà, i suoi
+soldati dall'ubbidienza; inoltre loro ingiungeva di prendere le armi
+contro di lui per darlo in mano alla giustizia di Dio, lo scomunicava,
+ed assoggettava alla stessa sentenza tutti i preti che avrebbero con lui
+comunicazione[67].
+
+ [66] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 483. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 342._
+
+ [67] _Ann. Eccl. 1510, § 15, p. 76. -- P. Bembi Hist. Ven., l. X, p.
+ 233. -- Jo. Marianae de reb. Hispan., l. XXIX, c. XXIII, p. 294. -- P.
+ Giovio vita di Alfonso d'Este, p. 41. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 343._
+
+Un mese prima di questa ostile denuncia Giulio II aveva stretta intima
+alleanza con Ferdinando il Cattolico: gli aveva il 7 di luglio accordata
+l'investitura del regno di Napoli, che fin allora non aveva voluto
+dargli, fissandone l'annuo tributo su quello che erano soliti pagare i
+re arragonesi; aveva dichiarato che annullava la clausola del trattato
+di Blois, in forza della quale la riversione dell'Abruzzo e della
+Campania veniva accordata alla corona di Francia, qualora Germana di
+Foix, moglie di Ferdinando, morisse senza prole: in ricompensa delle
+quali concessioni aveva obbligato il re d'Arragona a promettergli per
+difendere la Chiesa trecento uomini d'armi, che desso re farebbe
+marciare ad ogni richiesta del papa. Lusingavasi Giulio II che queste
+truppe ausiliarie farebbero l'effetto di strascinare la Spagna in una
+guerra colla Francia, e si compiaceva dell'animosità che risvegliava
+annullando di propria autorità il trattato di Blois: imperciocchè
+Lodovico XII non dava colpa di quest'atto arbitrario al solo papa, ma
+accusava pure Ferdinando d'averlo impetrato, incaricando i suoi
+ambasciatori di farne espressa doglianza alle Cortes d'Arragona[68].
+
+ [68] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 484. -- Rayn. Ann. Eccl. 1510, §
+ 25, p. 80. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 343. -- Jo. Marianae Hist.
+ Hisp., l. XXIX, c. 24, p. 295. -- Jac. Nardi, l. V, p. 214. -- P.
+ Giovio vita d'Alfonso, p. 50._
+
+Tutti gli andamenti del papa davano apertamente a conoscere la di lui
+animosità contro la Francia; di già egli risguardava i cardinali
+francesi come ostaggi o prigionieri alla sua corte. Il cardinale d'Auch
+era uscito da Roma il giorno di san Pietro per andare alla caccia con
+cani e reti, ed il papa, supponendo che volesse fuggire in Francia, lo
+fece arrestare e custodire nelle prigioni di castel sant'Angelo. Pochi
+giorni dopo obbligò il cardinale di Bayeux a giurare che non si
+allontanerebbe dalla corte di Roma, ed a riconoscere che, facendolo,
+perderebbe con questo solo atto la dignità cardinalizia[69].
+
+ [69] _Rayn. Ann. Eccl. 1510, § 18, 19, p. 178. -- Fr. Guicciardini,
+ l. IX, p. 484. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 343._
+
+Ma sebbene più non fosse dubbiosa l'inimicizia del papa, Lodovico XII
+non sapeva prevedere il punto in cui eseguirebbe il primo attacco.
+Giulio non aveva mai saputo perdonargli il crudele trattamento fatto ai
+Genovesi in onta alla sua raccomandazione; era egli stesso originario
+della riviera di Genova, e la sua famiglia apparteneva al partito
+popolare oppresso dal re; perciò aveva accolti alla sua corte moltissimi
+esiliati liguri, e cercava per mezzo delle sue corrispondenze di
+ravvivare la speranza di tutti coloro che bramavano l'antica
+libertà[70]. Volendo giovarsi del loro odio, pensò di dirigere contro
+Genova le prime ostilità. Promise ad Ottaviano Fregoso, uno degli
+emigrati che stavano presso di lui, la corona ducale che avevano portata
+suo padre e suo zio; con tutti gli altri rifugiati lo mandò a bordo di
+una galera pontificia, che unì per questa spedizione ad undici galere
+veneziane; fece in pari tempo passare nello stato di Lucca Marc'Antonio
+Colonna, ch'egli aveva persuaso a lasciare il servizio de' Fiorentini;
+gli fece adunare cento uomini d'armi, settecento fanti e molti emigrati
+genovesi, dando a credere che meditasse di attaccare Ferrara; poi
+tutt'ad un tratto gli fece attraversare tutta la riviera di Levante per
+accamparsi nella valle di Bisagno, mentre la flotta, della quale niuno
+in Italia aveva avuto sentore, venne nel principio di luglio ad
+ancorarsi alla foce del fiume d'Entello affatto vicina al porto di
+Genova[71].
+
+ [70] _P. Bizarri Hist. Genuens., l. XVIII, p. 407._
+
+ [71] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 485. -- Petri Bizarri Hist.
+ Genuens., l. VIII, p. 427. -- Ubert. Folietae Gen. Hist., l. XII, p.
+ 707. -- Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 215. -- Fr. Belcarii, l. XII,
+ p. 343. -- Macchiavelli Legaz. in Francia, lettera 2 da Blois, del 18
+ luglio 1510, t. VII, p. 326._
+
+Ma per quanto inaspettato riuscisse quest'attacco, non ebbe i prosperi
+successi che si ripromettevano il papa e gli emigrati genovesi, o perchè
+la vista delle bandiere veneziane risvegliasse l'antica gelosia de'
+patriotti di Genova, o perchè sembrasse ai cittadini in quel punto
+troppo grande la potenza francese per poterne trionfare. Le città di
+Sarzana e della Spezia, attraversate dall'armata di terra, e quelle di
+Sestri, Chiavari e Rapallo, occupate dalla flotta, cedettero alla forza
+senza dar segno di entusiasmo per coloro che si vantavano loro
+liberatori. Il figlio di Gian Luigi del Fiesco ed il nipote del
+cardinale di Finale, avevano ambidue condotti in Genova sette in
+ottocento fanti per difendere il governo francese ed impedire ogni
+movimento; nello stesso tempo il signor Prejan entrò in porto con sei
+galere provenzali, senza che Ottaviano Fregoso o Grillo Contarini, che
+comandavano la flotta veneziana, potessero trattenerlo. Questi due capi
+della spedizione perdettero allora ogni speranza di buon successo;
+Marc'Antonio Colonna s'imbarcò a Rapallo con circa sessanta cavalieri,
+ma gli altri vollero ritirarsi coll'infanteria per la strada di terra, e
+furono in cammino spogliati dai contadini irritati pei loro rubamenti.
+La flotta, ritirandosi, venne inseguita dalla flotta francese fino a
+Monte Argentaro sulle coste della Sardegna, e rientrò senz'essersi
+battuta in Cività Vecchia[72].
+
+ [72] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. -- P. Bizarri Hist. Gen., l.
+ XVIII, p. 428. -- P. Giovio vita d'Alfonso, p. 57. -- Fr. Belcarii, l.
+ XII, p. 343. -- Macchiavelli Legaz. alla corte di Francia, lettera 6,
+ da Blois del 26 di luglio 1510, t. VII, p. 339._
+
+Intanto una più grossa armata pontificia, sotto gli ordini del nipote
+del papa, Francesco Maria della Rovere, duca d'Urbino, avanzavasi per
+attaccare il duca di Ferrara, e togliergli la piccola provincia della
+Romagna Ferrarese cedutagli da Alessandro VI. Entrò senza incontrare
+opposizione in Lugo ed in Bagnocavallo; ma mentre stringeva d'assedio la
+fortezza di Lugo ebbe notizia che si avvicinava il duca Alfonso, e fuggì
+disordinatamente abbandonando parte della sua artiglieria. Vero è che si
+riunì di nuovo ad Imola, e riprese subito l'offensiva; e mentre tutta a
+sè richiamava l'attenzione del duca di Ferrara, Gherardo e Francesco
+Maria Rangoni, gentiluomini di Modena, aprirono le porte di quella città
+al cardinale di Pavia, che si era avanzato da Bologna a Castelfranco.
+Probabilmente sarebbe stato occupato nella stessa maniera anche Reggio,
+ed invasa la metà degli stati della casa d'Este, se il signore di
+Chaumont non si fosse affrettato a mandarvi dugento lance[73].
+
+ [73] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 344. -- P. Giovio vita di Alfonso d'Este, p. 44. -- Jac. Nardi, l. V,
+ p. 216._ -- La notizia dell'occupazione di Modena giunse a Blois il
+ 26 di agosto. _Macchiavelli Legaz., t. VII, p. 368._
+
+Ma Giulio II aveva apparecchiato un terzo attacco, sul quale fondava più
+che negli altri le sue speranze. Una dieta adunata a Lucerna, offesa dal
+costante rifiuto di Lodovico XII di accrescere le pensioni dei cantoni,
+e strascinata dall'attività e dall'animosità di Matteo Schiner, vescovo
+di Sion, aveva risoluto di attaccare i Francesi in Lombardia. Il
+Chaumont per difendersi contro di loro aveva posti cinquecento uomini
+d'armi ad Ivrea; aveva dal debole Carlo III, duca di Savoja, ottenuta la
+promessa di non lasciar passare gli Svizzeri per la valle d'Aosta;
+finalmente aveva fatte ritirare tutte le barche dei laghi che sono alle
+falde delle montagne, rompere tutti i ponti, riporre tutte le
+vittovaglie nelle terre murate, e distruggere tutti i mulini[74].
+
+ [74] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. -- Hist. généalog. de la
+ maison de Savoie, par Guichenon, t. II, p. 196._
+
+Per lungo tempo gli Svizzeri avevano formata la sola buona fanteria
+delle armate francesi; onde inspiravano grandissimo terrore agli uomini
+d'armi, accostumati ad averli per loro appoggio. Ma gli Svizzeri
+medesimi non avevano meno bisogno per poter tenere la campagna degli
+uomini d'armi cui erano stati sempre associati, e contro i quali
+portavano adesso le armi. Gli Svizzeri avevano de' buoni contestabili di
+reggimento, ma non uno sperimentato generale; onde avevano posto alla
+testa di quest'impresa il vescovo di Sion[75]: mancavano di ponti, di
+battelli e d'artiglieria, e poca era la loro cavalleria. Quando
+passarono il san Gottardo, in principio di settembre, con un corpo di
+sei mila uomini, non avevano che quattrocento cavalli, metà carabinieri.
+Due mila cinquecento de' loro fanti erano armati di fucile, cinquanta di
+lunghi archibugi, gli altri di picche o di alabarde[76].
+
+ [75] Senza provvedimento di ponti o di navi dice _Fr. Guicciardini,
+ l. IX, p. 487_; lo che farebbe supporre che anche prima
+ dell'invenzione degli attuali pontoni le armate seco trasportassero
+ piccole barche per formare i ponti.
+
+ [76] _Jac. Nardi, l. V, p. 216. -- Jo. Marianae de reb. Hisp., l.
+ XXIX, c. XXIII, p. 295._
+
+Gli Svizzeri, essendo usciti dal loro territorio per la strada di
+Bellinzona, s'impadronirono del ponte della Trezza, mal difeso contro di
+loro da seicento fanti francesi; poi fecero alto a Varese, aspettandovi
+un altro corpo di quattro mila uomini, che non si fece lungamente
+aspettare. Chaumont, che li teneva di vista con cinquecento lance e
+quattro mila pedoni, aveva determinato di non attaccarli, ma di andarli
+stancheggiando con piccole scaramucce e con continui movimenti. Mancando
+loro bentosto i viveri che avevano trovato a Varese, piegarono a
+sinistra verso Castiglione attraverso di un paese disuguale, marciando a
+grossi distaccamenti con ottanta o cento uomini di fronte, e coi
+fucilieri in coda. Si avanzarono con tale ordinanza senza mai lasciarsi
+avviluppare dalla cavalleria, che s'aggirava sui loro fianchi, bastando
+loro il far uscire dalla linea cento o cento cinquanta soldati per
+respingere la cavalleria, indi riprendere il loro luogo.
+
+Il primo giorno l'armata svizzera si trattenne ad Appiano; il secondo
+attraversava, alla volta di Cantù, il ridente paese che i Milanesi
+chiamano i _Monti di Brianza_. Quand'ebbe fatto la metà del cammino,
+abbandonò la prima direzione per accostarsi alle montagne; restò un
+giorno nei sobborghi di Como, ed un altro a Chiasso. Tuttavia credevano
+i Francesi che gli Svizzeri fossero intenzionati di attraversare l'Adda
+sopra zattere, dov'esce dal lago di Lecco; ma tutt'ad un tratto essi
+tornarono verso la Trezza, di dove erano venuti, e rientrarono nelle
+loro montagne, o perchè sentissero l'impossibilità di penetrare senza
+barche in un paese attraversato da tanti fiumi, o perchè la mancanza de'
+viveri, e della cavalleria per andare a prenderne a qualche distanza,
+facesse loro temere la fame, o perchè, come alcuni vogliono, ricevessero
+settanta mila scudi dal re e dal signore di Chaumont per rinunciare ad
+un'impresa, per fare la quale ne avevano ricevuti altrettanti dal papa.
+La loro riputazione di lealtà era totalmente perduta, e più non
+guerreggiavano che a prezzo d'oro; e se la massa dell'armata non era
+partecipe di questi vergognosi contratti, la condotta de' condottieri
+non li liberava da ogni sospetto[77].
+
+ [77] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 344._ -- Il leal servitore, istorico di Bajardo, racconta una
+ circostanza di questa guerra, che non fa minor torto al generale
+ francese, di quello che la venalità detta di sopra ai generali
+ svizzeri. «Il gran Maestro (il signore di Chaumont) andò ad
+ aspettarli nel piano di Gallarate [Detto volgarmente Brughiera di
+ Gallarate. _N. d. T._], facendo levare lungo la strada tutti i
+ ferramenti de' molini e tutti i viveri. E ciò che è peggio, aveva,
+ secondo si diceva, fatti avvelenare tutti i vini che si trovavano in
+ Gallarate fin dove arrivarono gli Svizzeri, i quali ne bevettero a
+ sazietà, senza che alcuno di loro si trovasse male... Andarono in
+ detto luogo di Gallarate alcuni avventurieri francesi, i quali
+ vollero bevere del vino avvelenato per gli Svizzeri, e ne morirono
+ più di dugento. Convien dire che Dio vi mettesse la sua mano, o che
+ il veleno fosse rimasto nel fondo delle botti.» _Mém. du chev.
+ Bayard, c. XLI, p. 159._ Ma malgrado l'ingenuità del leal servitore,
+ che inspira confidenza, mai non deve darsi intera fede a così fatte
+ storielle.
+
+Il piano di tutti questi simultanei attacchi era stato da Giulio II
+assai ben concertato, ma i diversi loro capi non avevano saputo agire
+nello stesso tempo. Il tentativo sopra Genova aveva preceduto quello di
+Ferrara e di Modena; in appresso si fece la spedizione degli Svizzeri, e
+quando questi rientravano nelle loro montagne, l'armata veneziana, sotto
+gli ordini di Lucio Malvezzi, approfittò della lontananza de' Francesi
+per avanzarsi. Ricuperò in pochi giorni senza combattere Este,
+Monselice, Montagnana, Marostica e Bassano; rientrò in Vicenza, che i
+Tedeschi nè meno tentarono di difendere, e giunsero finalmente presso
+Verona, incalzando da vicino il duca di Termini, Andrea di Capoa, che si
+ritirò coll'armata imperiale, da lui comandata dopo la morte del
+principe di Anhalt accaduta pochi dì prima, e che ebbe l'accortezza di
+non lasciarsi avviluppare[78].
+
+ [78] _P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 58. -- Jo. Marianae de rebus Hisp., l. XXX, c. II, p.
+ 301._
+
+Poi ch'ebbe ragunate in Verona tutte le sparse guarnigioni, il duca di
+Termini si vide alla testa di trecento lance spagnuole, di cento lance
+tedesche o italiane, di quattrocento lance francesi e di quattro mila e
+cinquecento pedoni. Contavansi nell'armata veneziana ottocento uomini
+d'armi, tre mila cavaleggieri, quasi tutti Stradioti, e dieci mila
+fanti. Furono poste in batteria le artiglierie contro le mura della
+fortezza di san Felice, situata sulla sinistra riva dell'Adige, e dopo
+pochi giorni avevano aperte larghe brecce e fatto tacere il fuoco degli
+assediati. Di già i Veneziani si apparecchiavano all'assalto con
+grandissima probabilità di buon successo, quando mille ottocento soldati
+tedeschi, sostenuti da alcuni uomini d'armi francesi, fecero di mezza
+notte una sortita, inchiodarono due cannoni, ruppero la fanteria
+italiana ed uccisero Zittolo di Perugia, uno de' suoi migliori capitani.
+Il Malvezzi, trovando all'indomani i suoi soldati scoraggiati, abbandonò
+l'assedio di Verona e tornò all'antico quartiere di san Martino, lontano
+cinque miglia[79].
+
+ [79] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 489. -- Jac. Nardi, l. V, p. 217. --
+ P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 58. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 346. --
+ P. Bembi, l. II, p. 238._
+
+Dopo queste brevi spedizioni, ogni spirito d'intrapresa parve da tutti
+abbandonato, fuorchè dal pontefice: il senato di Venezia fu alcun tempo
+in qualche agitazione per l'imperiosa domanda fattagli dal re d'Ungheria
+di tutte le terre della Dalmazia, che gli venivano accordate nel
+trattato di Cambrai; ma diversi magnati si affrettarono di rassicurare
+l'ambasciatore veneziano, protestando che il loro re non procederebbe
+più in là dell'intimazione, fatta soltanto per compiacere a Massimiliano
+ed a Lodovico XII, e che la nazione ungara non somministrerebbe danaro
+per attaccare la repubblica[80]. I comandanti, francesi, tedeschi,
+spagnuoli, ferraresi, guastavano il paese all'intorno delle loro
+stazioni, ma non intraprendevano veruna cosa d'importanza. Soltanto
+Giulio II pareva accendersi di nuovo ardore ad ogni disfatta, ed il di
+lui irritamento veniva maggiormente esacerbato dalle pratiche di
+Lodovico XII presso il clero di Francia.
+
+Il re risguardava come crudeli ingiurie i non preveduti attacchi che il
+pontefice avea contro di lui provocati a Genova, in Lombardia e nel
+Ferrarese; aveva palesato al Macchiavelli, che trovavasi in legazione
+presso di lui, l'ardente suo desiderio di vendicarsi esemplarmente;
+aveva perciò voluto persuadere i Fiorentini ad entrare in guerra contro
+il papa, facendo loro sperare il possedimento di Lucca o del ducato
+d'Urbino. Voleva ad ogni modo levare questo ducato al nipote di Giulio
+II, per fargli sentire nella propria famiglia gli amari frutti della
+guerra[81]; ma nello stesso tempo voleva combattere contro il papa colle
+armi spirituali, e ne' primi giorni di settembre adunò a Tours un
+concilio della Chiesa Gallicana, al quale denunciò questo papa, eletto
+con mezzi così poco canonici, e che col suo bellicoso temperamento
+turbava in così crudele maniera tutta la Cristianità. Il concilio
+francese autorizzò il re a respingere le armi del papa colle armi, ed a
+portare innanzi ad un concilio ecumenico, convocato di concerto
+coll'imperatore, le sue lagnanze contro il capo della Chiesa[82].
+
+ [80] _P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232._
+
+ [81] _Macchiavelli Legazione alla corte di Francia, lett. 9. in data
+ di Blois ai 9 d'agosto del 1510, t. VII, p. 353._
+
+ [82] _Macchiavelli Legaz. lett. 18, da Tours il 10 settembre p. 386.
+ -- Fr. Guicciardini, l. IX, p. 393. -- Raynald. Ann. Eccl. 1510, § 22,
+ t. XX, p. 79. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 348._
+
+Queste pratiche di Lodovico XII accrebbero a dismisura l'odio di Giulio
+contro la Francia ed il suo desiderio di vendicarsene, onde ricominciò i
+suoi attacchi. Da un canto rimandò in faccia a Genova la sua flotta,
+unita a quella dei Veneziani, per suscitarvi a forza aperta la
+rivoluzione che poc'anzi aveva invano tentato di eccitare per sorpresa:
+la cosa non ebbe effetto, ed egli avrebbe ben dovuto prevederlo[83].
+D'altra parte risolse di recarsi in persona fino a Bologna, per ridurre
+Ferrara sotto il diretto dominio della Chiesa. Egli non aveva
+abbandonato i suoi progetti coll'imperatore, con Enrico VIII e con
+Ferdinando il Cattolico, che sempre lusingavasi di potere scatenare
+contro la Francia, ma ripromettevasi di potere, anche senza il loro
+ajuto, fare coi Veneziani la riconquista di Ferrara; dal canto loro i
+Veneziani, senza spingere tant'oltre le loro speranze, credevano
+vantaggioso di assecondarlo con tutte le loro forze, per tenerlo fermo
+nella loro alleanza. Giulio II aveva con insolita fierezza, che ogni
+giorno facevasi sempre maggiore, rigettate le proposizioni fattegli
+dalla Francia per una separata pace. Lodovico XII lasciò travedere che
+non rinuncierebbe alla protezione del duca di Ferrara; ma pretese subito
+il pontefice che rinunciasse ancora ad ogni sovranità sopra Genova. Il
+Macchiavelli fu incaricato da Robertet di persuadere la repubblica di
+Firenze ad offrire la sua mediazione, ma il papa la rifiutò
+disdegnosamente. Per lo stesso motivo venne ancora più maltrattato un
+segretario d'ambasciata del duca di Savoja. Giulio II lo accusò di
+spionaggio, lo fece gettare in prigione, e poco dopo sottomettere alla
+tortura[84].
+
+ [83] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 493. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 347._
+
+ [84] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 494. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 348. -- Macchiavelli Legaz. lett. di Blois del 3 agosto 1510, p. 346
+ e seg._
+
+Il 22 di settembre Giulio II fece il suo solenne ingresso in Bologna con
+tutta la sua corte, mentre che la sua armata si avanzava nel Ferrarese
+fino al Po. Per compiacerlo i Veneziani nello stesso tempo facevano
+rimontare il fiume a due loro flotte, una per la bocca delle Fornaci,
+l'altra per il Po di Primaro. I soldati veneziani e pontificj guastavano
+senza riguardo il territorio ferrarese, ma senza mai avvicinarsi alla
+città; il papa era stato ingannato intorno alla qualità ed al numero de'
+soldati ch'egli pagava; e la sua armata non aveva bastanti forze per
+intraprendere un assedio di tanta importanza[85].
+
+ [85] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 395. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 349. -- Jac. Nardi, l. V, p. 216. -- P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 43._
+
+I Veneziani avevano più di un anno tenuto in prigione il duca di
+Mantova; ma lo avevano di fresco rilasciato dietro le riunite istanze
+del papa e dell'imperatore de' Turchi, Bajazette II. Fino dal principio
+del suo regno Giovanni Francesco Gonzaga aveva cercato di guadagnarsi la
+grazia del gran signore, gli aveva mandati diversi regali, ed aveva
+avuta cura d'intrattenere con lui una non interrotta corrispondenza: e
+Bajazette, riconoscente di questa lunga confidenza, avvalorò le sue
+istanze pel marchese di Mantova con tali minacce, che non permisero al
+senato di discutere l'affare[86]. Ad ogni modo i Veneziani rilasciarono
+al papa il loro prigioniere, poichè per una singolare circostanza egli
+aveva inallora eccitata la compassione del papa e del sultano; e Giulio
+II, che aveva solennemente privato il duca di Ferrara del titolo di
+gonfaloniere della Chiesa, accordò tale dignità al Gonzaga, sperando in
+tal modo di vincolarlo irrevocabilmente alla sua lega coi Veneziani. Il
+marchese di Mantova trovavasi in una difficilissima posizione tra la
+politica e la riconoscenza. I Veneziani lo avevano ancor essi nominato
+capitano generale della loro armata col soldo di cento uomini d'armi e
+di mille dugento fanti; pure s'egli si attaccava alla lega, in cui
+volevano strascinarlo il papa ed il senato veneto, i suoi stati erano i
+più esposti agli attacchi de' Francesi. Infatti questi colsero tale
+istante per invadere il Mantovano, ed il Gonzaga, che forse aveva fatto
+istanza al signore di Chaumont di somministrargli questo pretesto,
+abbandonò le altre dignità che gli erano state accordate, per occuparsi
+della difesa de' suoi sudditi[87].
+
+ [86] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 491. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+ [87] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 353. -- P. Bembi, l. XI, p. 243._
+
+Intanto il pontefice era caduto gravemente infermo, e si curava contro
+il parere di tutti i medici, come trattava la guerra contro il
+sentimento di tutti i militari. Egli non voleva essere consigliato, le
+difficoltà non lo scoraggiavano, e sempre affrettava l'attacco de'
+nemici[88]. Ma la discordia tra il duca d'Urbino ed il cardinale di
+Pavia, che dividevano tra di loro il comando dell'armata, rendeva questo
+attacco pericolosissimo. Il duca d'Urbino, in un primo impeto di
+collera, fece arrestare e condurre a Bologna il cardinale di Pavia, per
+esservi giudicato come colpevole di tradimento; ma il cardinale seppe
+così pienamente giustificarsi presso al papa, che ricuperò maggior
+credito ed autorità che prima non aveva[89].
+
+ [88] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+ [89] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+Finalmente il duca d'Urbino aveva potuto far sentire al papa, che prima
+di attaccare Ferrara doveva aspettare che si unissero all'armata le
+truppe veneziane composte di trecento uomini d'armi, di molta cavalleria
+leggiere e di quattro mila fanti, ch'eransi avanzati sul Po fino a
+Ficheruolo ed erano secondati da alcune galere. Alfonso d'Este
+precludeva la strada a questa truppa: attaccava separatamente con molta
+attività le galere veneziane, e faceva loro sentire a quanto rischio si
+esponessero, avanzandosi nel letto dei fiumi[90]. Mentre Alfonso non
+permetteva alle galere di rimontare più alto verso Ferrara, il signore
+di Chaumont, così consigliato dai Bentivoglio, risolse di portarsi
+rapidamente sopra Bologna, e di sforzare Giulio II alla pace. Prese,
+cammino facendo, Spilimbergo e Castelfranco, che non si difesero che un
+giorno, ed il 12 di ottobre si accampò a Crespolano, lontano dieci
+miglia da Bologna, con intenzione di presentarsi all'indomani sotto le
+mura della città.
+
+ [90] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 350._
+
+Non si trovavano allora in Bologna che pochi e mal disciplinati soldati
+pontificj: vero è che il papa aspettava trecento uomini d'armi, che il
+re d'Arragona doveva mandargli, e l'armata veneta trattenuta a
+Ficheruolo; ma non sembrava probabile che potesse sostenersi fino
+all'arrivo degli uni e degli altri, tanto più che i partigiani dei
+Bentivoglio cominciavano a darsi qualche movimento, e che la massa del
+popolo, dimenticando tutti i vecchi torti, si andava attaccando al loro
+partito per quella cieca affezione che lega tutti gli uomini al tempo
+passato. I prelati ed i cortigiani, accostumati soltanto agli agi ed
+alle delicatezze di Roma, lagnavansi amaramente che il papa gli avesse
+seco strascinati in così pericolosa situazione per le sostanze loro e
+per la gloria della santa sede. Con caldissime istanze, che prima
+d'allora Giulio II non avrebbe in verun modo tollerate, lo andavano
+affrettando a provvedere alla comune sicurezza con una pronta ritirata,
+o trattando con Chaumont a quelle condizioni che potesse ottenere più
+sopportabili[91].
+
+ [91] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 500. -- Jac. Nardi, l. V, p. 219. --
+ Paris de Grassis Diar. Curiae Rom., t. III, p. 597, apud Rayn. 1510,
+ § 12, p. 79. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 351._
+
+Giulio II, senza promettere di seguire i loro consiglj, chiamò gli
+ambasciatori veneziani e dichiarò loro che se all'indomani prima di sera
+non riceveva in Bologna un rinforzo, staccato dalle truppe ch'essi
+avevano nel campo della Stellata, tratterebbe coi Francesi. Adunò in
+appresso il consiglio ed i collegj di Bologna, loro dipinse con
+vivissimi colori l'antica tirannide dei Bentivoglio, dalla quale gli
+aveva egli sottratti; gli esortò a difendere il paterno governo della
+Chiesa e la libertà di cui godevano; loro raccomandò di procurarsi
+vittovaglie per sostenere un assedio, accordando per questa circostanza
+esenzione di gabelle alle porte. Ma Giulio II, malgrado la debolezza
+dell'età e della malattia, era il solo uomo che in quel momento di
+pericolo conservasse il vigore dell'animo. Fece venire sulla pubblica
+piazza tutti i Bolognesi che avevano promesso di combattere, e venne
+assicurato che non v'erano meno di quindici mila pedoni e di cinque mila
+cavalli. Giulio II stava in allora a letto, preso da un accesso di
+febbre; tosto che udì le grida del popolaccio, balzò dal letto, si
+affacciò alla finestra, diede alle truppe la benedizione nelle forme
+adoperate quando marciano alla battaglia, ed, abbandonandosi ad un
+trasporto di gioja, gridò ch'era di già vittorioso dell'armata
+francese[92].
+
+ [92] _Parisii de Grassis Diar., apud Rayn. 1510, § 23, p. 79._
+
+Ma intanto questa gente, che aveva salutato il papa colle sue grida, non
+prendeva le armi per combattere. I cortigiani si mostravano sempre più
+atterriti; gli ambasciatori dell'imperatore, del re Cattolico,
+dell'Inghilterra, pressavano Giulio II ad entrare in negoziazione.
+All'ultimo si lasciò vincere, e mandò a domandare a Chaumont un
+salvacondotto pel conte Francesco Pico della Mirandola, che voleva
+incaricare di trattare con lui. Nello stesso tempo fece partire alla
+volta di Firenze i più preziosi giojelli della Chiesa, e tra questi la
+mitra giojellata, che chiamasi il triregno[93].
+
+ [93] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 501._
+
+Sapeva il Chaumont che Lodovico XII era tormentato dagli scrupoli,
+combattendo contro il papa, e che quasi ad ogni patto avrebbe con lui
+fatta la pace; perciò accondiscese di buon grado a trattare. Domandò
+l'assoluzione di tutte le censure pronunciate contro Alfonso d'Este, i
+Bentivoglio e loro aderenti; la restituzione ai Bentivoglio de' loro
+beni, a condizione ch'essi starebbero per lo meno ottanta miglia lontani
+da Bologna; domandò che fossero rimesse al giudizio di arbitri le
+difficoltà tra il papa ed il duca di Ferrara; che fosse deposta Modena
+tra le mani dell'imperatore, e finalmente sospese le ostilità per sei
+mesi, nel corso de' quali ognuno conserverebbe ciò che possedeva[94].
+
+ [94] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 502. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 352._
+
+Tali condizioni sembravano a Giulio II infinitamente dure; lagnavasi a
+vicenda dell'insolenza de' Francesi e della lentezza de' Veneziani;
+contro il suo costume ascoltava le istanze de' cardinali, ma non
+prendeva verun partito, e lasciava passare il tempo, quando poco prima
+di sera del giorno 13 d'ottobre Chiappino Vitelli entrò in Bologna con
+seicento cavaleggieri veneziani, e con un corpo di cavalleria turca in
+servigio della repubblica, e ritornò al papa la perduta audacia e la
+consueta alterigia.
+
+Erasi il Chaumont innoltrato fino al ponte del Reno, a tre miglia da
+Bologna; aveva accettata la mediazione degli ambasciatori
+dell'imperatore, del re di Spagna e del re d'Inghilterra; ma la vegnente
+mattina tutto aveva mutato faccia; il papa più non voleva discendere a
+verun accordo, gli amici dei Bentivoglio non avevano in Bologna fatto
+alcun movimento, un secondo corpo di Stradioti doveva prima di notte
+entrarvi per una porta, mentre che Fabrizio Colonna vi condurrebbe per
+un'altra parte degli uomini d'armi spagnuoli e della cavalleria
+leggiere; onde Chaumont poteva credersi ancor esso in pericolo.
+Vergognoso e disperato d'essere stato uccellato dal vecchio pontefice,
+ritirossi lentamente verso Castel Franco, poi sopra Rubiera. Giulio gli
+aveva fatto sapere che non darebbe orecchio a verun trattato, se per
+condizione preliminare la Francia non rinunciava alla difesa del duca di
+Ferrara; ed intanto non sapeva darsi pace che i suoi generali non
+avessero inseguita e distrutta l'armata francese. Tanto dispetto aggravò
+in modo la di lui malattia, che il 24 di ottobre disperavasi della sua
+vita[95].
+
+ [95] _Fr. Guicciardini, l. IX. p. 503. -- Jac. Nardi, l. XII, p. 353.
+ -- Parisii de Grassis Diar. Cur. Rom. ap. Rayn. 1510, § 23, p. 79._
+
+Quando cominciava appena a riaversi scrisse una circolare a tutti i
+principi cristiani. Accusò il re di Francia d'avere fatta avanzare la
+sua armata contro il papa ed i suoi cardinali con una esecranda sete del
+sangue del romano pontefice. Dichiarò che non darebbe orecchio a veruna
+negoziazione, se prima non gli veniva consegnata Ferrara; ed affrettò
+caldamente i Veneziani ad unire la loro armata alla sua per istringere
+di assedio quella città[96].
+
+ [96] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 503._
+
+Infatti l'armata pontificia si unì in Modena a quella de' Veneziani, ma
+stavano ambedue aspettando il marchese di Mantova che aveva avuto il
+titolo di capitano generale, e che fece loro perdere un tempo prezioso,
+senza mai assumere il comando. Nello stesso tempo la flotta veneziana
+venne attaccata a Bondeno dal duca di Ferrara e dal signore di
+Chatillon, e fu costretta ad abbandonare con perdita il Po. Finalmente
+si mosse l'armata pontificia, ed intraprese l'assedio di Sassuolo; e il
+pontefice ebbe il conforto di udire, stando nella sua camera, il rumore
+della propria artiglieria, ed espresse la sua gioja colla stessa
+vivacità con cui pochi dì prima aveva manifestato il suo malcontento
+udendo l'artiglieria de' nemici a Spilamberto. Dopo due giorni Sassuolo
+capitolò; e Giulio II, rinunciando all'attacco di Ferrara, fece avanzare
+l'armata contro la Mirandola. Questo castello e quello della Concordia
+formavano il piccolo feudo o principato della famiglia dei Pichi, tanto
+illustre nella storia delle lettere. Il conte Lodovico Pico della
+Mirandola aveva sposata la figliuola del maresciallo Gian Giacopo
+Trivulzio, chiamata Francesca: era costei rimasta vedova, ed erasi senza
+riserva abbandonata alla direzione di suo padre, che aveva fatto della
+Mirandola una piazza d'armi francese, mentre che il conte Giovan
+Francesco Pico, cugino di Lodovico, il quale pretendeva l'eredità di
+questo feudo, erasi interamente dedicato al papa[97].
+
+ [97] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 507. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 354. -- Jac. Nardi, l. V, p. 219. -- P. Giovio Vita di Alfonso d'Este,
+ p. 45._
+
+Il duca di Ferrara trovavasi spossato dai lunghi sforzi che aveva dovuto
+fare; omai più non aveva che poche truppe nella sua capitale, e Chaumont
+non era in troppo buono stato per poterlo soccorrere; onde dovette
+ascrivere a sua somma ventura che l'armata del papa si volgesse contro
+la Mirandola, e non contro di lui. Si credette pure che il cardinale di
+Pavia fosse stato segretamente guadagnato da lui o dalla Francia, quando
+consigliò il papa ad attaccare la Mirandola. Frattanto il Chaumont mandò
+Marino di Montchenu e Chantemerle, nipote del signore di Lude, con cento
+fanti e due cannonieri a rinforzare la guarnigione della Mirandola, ove
+la contessa Francesca e suo cugino, Alessandro Trivulzio, si
+apparecchiavano a sostenere un assedio[98].
+
+ [98] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XLII, p. 173._
+
+L'armata pontificia era lenta in tutte le sue operazioni, e sempre
+esposta ai raggiri di coloro che volevano celatamente attraversare
+l'esecuzione dei disegni del papa, onde non potè avvicinarsi a Concordia
+che circa nella metà di dicembre. La piazza fu presa lo stesso giorno in
+cui si aprirono le batterie, la cittadella capitolò, e l'armata
+pontificia passò ad assediare Mirandola.
+
+Non cominciò il fuoco contro la Mirandola che quattro giorni dopo
+l'arrivo dell'armata. L'impaziente Giulio II non sapeva accomodarsi a
+tanta lentezza; altronde diffidava di tutti; accusava ora l'uno ora
+l'altro de' suoi capitani, e lo stesso suo nipote, il duca d'Urbino, di
+incapacità, o di perfidia. Finalmente nei primi giorni del 1511 risolse
+di dare al mondo uno spettacolo non meno scandaloso che inaspettato: il
+due di gennajo si fece portare in lettiga da Bologna al campo sotto
+Mirandola coll'accompagnamento di tre cardinali[99]. Si alloggiò nella
+piccola casa di un contadino, distante soltanto due tiri di balestra
+dalle mura, ed esposta al fuoco del cannone della piazza; colà, senza
+lasciarsi atterrire dalle continue nevi, indispettito dalla viltà degli
+operaj che faceva adunare e che fuggivano ad ogni scarica d'artiglieria,
+o perchè mancavano le vittovaglie, cominciò egli stesso a dirigere i
+lavori a far mettere sotto i suoi occhi i cannoni in batteria, e ad
+affrettare il fuoco. Dopo aver tenuto dietro ai suoi lavoratori
+nell'eccessivo freddo di un rigorosissimo inverno con un'attività che
+non sarebbesi mai aspettata da un vecchio infermo, non che da un papa,
+tornò a Concordia, quando tutte le batterie furono aperte, per sentirne
+l'effetto. Ma sebbene non si trovasse che poche miglia lontano dal
+campo, per la sua impazienza era tuttavia troppo lontano, e tornò il
+quarto dì ad alloggiarsi a canto alle sue batterie ancora più vicino
+alle mura, di quel che lo fosse la prima volta. In allora, tutto
+abbandonandosi all'impeto del suo carattere, rampognava quando l'uno e
+quando l'altro de' suoi capitani, tranne Marc'Antonio Colonna; visitava
+in seguito l'armata, castigava alcuni soldati, altri incoraggiava, e a
+tutti prometteva di non capitolare, per lasciare che i soldati
+saccheggiassero la piazza[100].
+
+ [99] _Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. in MS. arcano Vaticani, ap.
+ Rayn. 1511, § 44, p. 100. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 246._
+
+ [100] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 508. -- Jac. Nardi, l. V, p. 220.
+ -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 355._
+
+Il cavaliere Bajardo trovavasi in allora nel campo del duca di Ferrara
+presso il Po: ebbe avviso che il papa, che passava quella notte nel
+castello di san Felice, doveva ripartire all'indomani per tornare alla
+Mirandola. Bajardo sapeva trovarsi su questa strada a due miglia da san
+Felice ed a quattro dalla Mirandola due o tre case abbandonate a motivo
+della guerra; andò prima di giorno ad appostarvisi con cento uomini
+d'armi. «Domattina, disse al duca di Ferrara, quando il papa sloggierà
+da san Felice, sono informato che non ha che i suoi cardinali, vescovi e
+protonotarj, e circa cento cavalli di guardia; uscirò dalla mia
+imboscata, e non mi fuggirà dalle mani.» Il progetto del cavaliere senza
+paura e senza difetti fu altamente approvato, e tutto puntualmente si
+eseguì a seconda de' suoi ordini. Di già i primi chierici del corteggio
+del papa erano passati oltre l'imboscata, da cui uscì Bajardo per
+caricarli ed inseguirli. «Ma il papa, che era partito ultimo, fu appena
+pochi passi lontano da san Felice, che cominciò a cadere la più aspra ed
+impetuosa neve che si fosse veduta da cent'anni in qua.» Prima che i
+fuggiaschi, sottrattisi all'imboscata, fossero giunti fino al papa, il
+cardinale di Pavia lo aveva di già persuaso a rientrare nel castello per
+lasciar passare il cattivo tempo. «Quando il buon cavaliere giugneva a
+san Felice, il papa rientrava appunto nel castello, ed, udendo le grida
+de' soldati, ebbe tanto spavento che subitamente e senza che persona lo
+ajutasse uscì di lettiga, ed egli stesso ajutò ad alzare il ponte; ed in
+ciò mostrossi uomo di molto spirito, perchè se avesse tanto ritardato
+quanto abbisogna di tempo per dire un _Pater noster_, era preso.... Il
+papa, rimasto nel castello di san Felice, tremò tutto il giorno di
+febbre per la paura che aveva avuta, e la notte mandò a darne avviso a
+suo nipote, il duca d'Urbino, il quale venne a prenderlo con quattro
+cento uomini d'armi e lo condusse all'assedio[101].»
+
+ [101] _Mém. du chev. Bayard, ch. XLIII, p. 175-180._
+
+Alessandro, nipote del maresciallo Gian Giacopo Trivulzio, difendeva la
+Mirandola. Aveva sotto il suo comando quattrocento fanti stranieri, e
+mostrava tanta maggiore ostinazione e coraggio, quanto tenevasi più
+sicuro di essere soccorso dal signore di Chaumont: ma questi, che
+detestava il maresciallo Trivulzio, non vedeva con dispiacere che la
+figlia del suo rivale perdesse l'eredità, e non curavasi di accorrere in
+suo soccorso.
+
+Una palla di cannone aveva traforata la casa in cui alloggiava il papa
+ed uccisi due uomini nella sua cucina; ma quest'accidente non fece che
+accrescere la collera di Giulio II. Finalmente il violento freddo
+agghiacciò le fosse della Mirandola in tal modo che l'acqua che dovea
+servire a difenderla aprì per lo contrario un passaggio onde giugnere
+fino sulla breccia. Vide allora Alessandro Trivulzio l'impossibilità di
+sostenere un assalto, e capitolò il 20 di gennajo. Pagò una
+contribuzione di sei mila ducati per salvare la Mirandola dal
+saccheggio; ed il papa, cedendo alle istanze di tutti i suoi cortigiani,
+l'accettò. Alcuni ufficiali restarono prigionieri di guerra, mentre il
+rimanente della guarnigione potè ritirarsi libera; e perchè le porte
+della città, che erano state afforzate per di dietro con terrapieni, non
+erano più praticabili, il vecchio pontefice non fu abbastanza paziente
+per aspettare che si sgombrassero: montò per una scala sulla breccia, e
+dopo aver fatto in tal maniera il suo ingresso in questa città, ne diede
+il possesso al conte Giovan Francesco Pico, parente del conte Lodovico,
+sebbene suo nemico[102].
+
+ [102] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 510. -- Muratori Ann. d'Italia, t.
+ X, p. 64. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l. V, p. 220. -- P. Giovio Vita
+ d'Alfonso d'Este, p. 46. -- Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511, §
+ 46, p. 100. -- Mémoir. du chev. Bayard, t. XV, ch. XLIII, p. 180. --
+ Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 71. -- Gio. Cambi, t. XXI, p. 250. --
+ P. Bembi Hist. Ven. l. XI, p. 346._
+
+Dopo la presa della Mirandola il papa ed i Veneziani tentarono di nuovo
+d'impadronirsi della Bastia sul basso Po, onde impedire il trasporto dei
+viveri a Ferrara; ma mentre assediavano questo castello vi furono
+sorpresi dal duca Alfonso d'Este, in conseguenza di un piano datosi dal
+cavaliere Bajardo, e perdettero tanta gente che più non pensarono
+all'assedio di Ferrara[103].
+
+ [103] _P. Bembi, l. XI, p. 247. -- Mém. du chev. Bayard, ch. XLIV, p.
+ 181-193._
+
+Intanto Lodovico XII, disperando omai di ridurre colle negoziazioni a
+pacifici pensieri un papa, che in tutte le sue azioni annunciava tanta
+violenza, ordinò al signore di Chaumont di attaccarlo vivamente e di
+fargli sentire quale fosse la potenza di un re di Francia. Chaumont, che
+dalla sola protezione di suo zio, il cardinale d'Amboise, riconosceva
+l'alta riputazione di cui godeva, dopo la morte dello zio veniva
+giudicato secondo il vero suo merito. Non gli si attribuivano nè
+singolare ingegno, nè bastante perizia dell'arte della guerra, nè la
+debita deferenza all'avviso di coloro che l'avevano meglio di lui
+studiata, nè la necessaria attenzione pel mantenimento della disciplina,
+che omai più non era osservata nel campo francese. Gli si rimproverava
+un'eccessiva gelosia verso il maresciallo Gian Giacopo Trivulzio, il
+quale avrebbe condotta la guerra a più felice fine, se Chaumont avesse
+più frequentemente seguiti i suoi consiglj. Non è questi, a dir vero il
+carattere che gli attribuisce il maresciallo di Fleuranges, che lo
+chiama: «il più savio uomo dabbene in ogni stato che io mi ricordi
+d'avere mai veduto, e della più grande diligenza, e del più raro
+spirito.» Ma Fleuranges era nipote di Chaumont, e gli doveva in parte il
+suo avanzamento[104].
+
+ [104] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 69. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 51. -- Fr. Belcarii Comm. Rer. Gallic., l. XII, p. 356._
+
+Il Trivulzio tornava appunto dalla corte di Francia, quando fu presa la
+Mirandola; fu chiamato ad un consiglio di guerra in cui doveva essere
+deciso il piano di attacco da seguirsi contro il papa. L'armata
+veneziana erasi fortificata al Bondeno sul Panaro[105] presso alla sua
+foce in Po. Questa posizione nello stato di Ferrara veniva renduta quasi
+inattaccabile a cagione delle inondazioni e de' numerosi canali.
+Proponeva il Trivulzio di non cercare di forzarla; di piegare a mezzodì,
+minacciando Modena e Bologna; di sorprendere queste città se non
+venivano difese, e, se l'armata veneziana abbandonava la sua forte
+posizione per accorrere in difesa di quella città, di tentare di
+distruggerla in una battaglia. Ma bastò agli occhi di Chaumont e de'
+suoi adulatori, che questo consiglio fosse uscito di bocca al Trivulzio,
+per seguirne uno contrario. Egli rappresentò, che Alfonso d'Este non
+doveva lasciarsi più lungamente esposto alla desolazione del suo paese;
+che se non accorrevasi prontamente in suo soccorso, Ferrara avrebbe
+dovuto arrendersi; che per quanto fosse forte la posizione de' Veneziani
+al Bondeno, il valore francese e la superiorità dell'artiglieria
+francese avrebbero trionfato di tutto; finalmente che, avvicinandosi
+agli stati di Mantova, trarrebbe il marchese Gonzaga dalla sua lunga
+irrisoluzione e si unirebbe alle armate francesi, come ne aveva fatto
+celatamente conoscere il desiderio[106].
+
+ [105] Per errore il testo francese dice Tanaro. _N. d. T._
+
+ [106] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 511. -- Fr. Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 357._
+
+Infatti l'armata francese si pose in movimento lungo la destra riva del
+Po, e giunta che fu a Sermidi in riva a questo fiume, il Chaumont si
+avanzò con alcuni ufficiali fino alla Stellata per avere una conferenza
+col duca Alfonso. Questi gli fece meglio conoscere lo stato del paese
+fino al Bondeno, e di là fino a Finale ed a Cento, ove trovavansi
+alloggiati i soldati della Chiesa e gli Spagnuoli. Erano state rotte
+tutte le dighe dei fiumi, tutto il piano inondato, ed era lungo lo
+stretto argine, che sostiene le acque dei canali o quelle del Panaro,
+ch'era forza avvicinarsi al nemico. Questi argini erano stati in più
+luoghi tagliati e guarniti di truppe e d'artiglieria. Vero è che
+Alfonso, il quale sospirava di sbarazzarsi di ospiti che facevano più
+compiuta la sua ruina, sforzavasi di provare colle carte degli ingegneri
+che la disposizione del terreno sarebbe sempre vantaggiosa
+all'artiglieria francese. Ma in un secondo consiglio di guerra, tenuto a
+Sermidi, il Trivulzio dimostrò l'estrema imprudenza di avventurare
+un'intera armata, in mezzo ad un paese inondato, sopra l'angusta linea
+di una diga, ove il più piccolo accidente accaduto all'artiglieria o ai
+carri delle munizioni poteva rompere ogni comunicazione dalla testa alla
+coda della colonna, e il più piccolo ritardo farla perire per mancanza
+di vittovaglie. Questo progetto, accarezzato più lungo tempo che non
+conveniva, fu dunque abbandonato nell'istante in cui volevasi
+eseguire[107].
+
+ [107] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 513. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 358._
+
+Nè il Chaumont fu più felice nel persuadere il marchese di Mantova ad
+uscire dalla sua neutralità. Questi seppe contenersi con molta destrezza
+tra le due parti. Supplicava i Veneziani di non obbligarlo a
+dichiararsi, finchè il suo paese trovavasi circondato da tante armate
+nemiche, che non avrebbe potuto unirsi a loro senza abbandonare tutto il
+territorio mantovano al guasto dei Francesi. Supplicava egualmente il
+Chaumont a pazientare ancora poche settimane, mentre stava trattando col
+papa per levargli dalle mani suo figlio che gli avea dato in ostaggio.
+Così mostrandosi cogli uni e cogli altri disposto ad abbracciare la
+causa loro, obbligava gli uni e gli altri a rispettare la sua
+neutralità[108].
+
+ [108] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 358._
+
+Il cardinale Ippolito d'Este pretendeva d'avere delle corrispondenze in
+Modena, e faceva istanza al signore di Chaumont di attaccare quella
+città per tornarla alla sua famiglia. Ma frattanto le negoziazioni del
+re d'Arragona avevano provveduto alla sua difesa. Ferdinando vedeva di
+mal occhio la potenza francese estendersi verso il mezzogiorno d'Italia;
+e cercava con ogni mezzo di separare gl'interessi di Massimiliano da
+quelli di Lodovico XII. Alfonso d'Este teneva Modena in feudo
+dall'impero, e Massimiliano aveva giusti titoli di lagnarsi del papa,
+perchè avesse occupata una città totalmente dipendente dall'imperatore.
+Ferdinando si sforzò di persuadere a Giulio II che lasciando questa
+città in deposito nelle mani del capo dell'impero, provvederebbe più
+efficacemente alla sua difesa, e getterebbe semi di divisione tra
+Lodovico XII e Massimiliano. Per determinare Giulio II a rinunciare alle
+pretese che cominciava a formare sovra Modena, fu d'uopo che concepisse
+timore dell'avvicinamento dell'armata francese; egli non cedette che
+quando il pericolo si fece urgentissimo, e per sottrarvisi consegnò
+Modena a Witfrust, ambasciatore di Massimiliano presso di lui[109].
+
+ [109] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 49. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 358._
+
+Soltanto dopo di avere inutilmente tentato di sorprendere Modena, e dopo
+avere provata l'impossibilità di far avanzare la sua artiglieria,
+implicata ne' profondi fanghi di Carpi, il Chaumont acconsentì a
+riconoscere il depositario imperiale, a condizione che questi dal canto
+suo si obbligasse a tenersi neutrale nella guerra tra il suo re ed il
+papa. Questa serie di cattivi successi aveva fatta perdere a Chaumont la
+confidenza dell'armata e della corte; si teneva per cosa certa che
+avesse lasciata prendere la Mirandola a cagione del suo odio verso il
+maresciallo Trivulzio, e si fosse per incapacità lasciata fuggire di
+mano l'occasione di ricuperare Modena o di liberare Ferrara. Egli stesso
+si accorgeva che la sua riputazione andava declinando, e che aveva omai
+perduto il favore del suo padrone; oltre a che era tormentato dai
+rimorsi di dover combattere contro il papa. L'eccesso del cordoglio lo
+rese infermo; un accidente che lo rovesciò da un ponte nell'acqua,
+mentre trovavasi assai riscaldato, contribuì pure ad accrescere le sue
+infermità; ma egli stesso si credette avvelenato e lo disse a suo nipote
+Fleuranges, congedandosi da lui. Si fece portare a Coreggio, e da
+quell'istante non ebbe più altro pensiere che di ottenere dal papa
+l'assoluzione per avere portate le armi contro di lui. Quest'assoluzione
+gli fu di fatti accordata, ma Carlo di Chaumont d'Amboise, gran maestro
+di Francia, e governatore di Milano, era di già morto, l'undici febbrajo
+del 1511, quando arrivò ai suoi amici[110].
+
+ [110] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 70. -- Fr. Guicciardini, l. XI,
+ p. 516. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 248. -- Jac. Nardi, l. V, p.
+ 221. -- P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 51._
+
+Tutti i nemici del papa non avevano la coscienza così timorata; il
+cavaliere Bajardo non erasi fatto scrupolo di tendergli un'imboscata; e
+se dobbiamo credere al suo leale servitore, che scrisse le sue memorie,
+il duca Alfonso d'Este andò ancora più in là: egli sedusse un segretario
+del papa, chiamato Agostino di Guerlo, che gli era stato mandato per
+distaccarlo dall'alleanza coi Francesi, e lo persuase a promettergli di
+avvelenare Giulio II; ma avendo il duca comunicato il suo progetto a
+Bajardo, questi gli rispose: «Ah, monsignore, io non crederò mai che un
+così gentil principe, come voi siete, acconsenta a così grande
+tradimento; e quando io lo sapessi, vi giuro sull'anima mia, che prima
+che fosse notte ne darei avviso al papa.» -- «Poichè voi non l'approvate,
+disse il duca, la cosa non si farà; ma se Dio non vi provvede voi ed io
+dovremo pentircene.» Dobbiamo per altro dire per la riputazione del duca
+di Ferrara, che si può spesse volte dubitare della veracità dei racconti
+del servitore di Bajardo, che ha scritte queste memorie[111].
+
+ [111] _Mém. du chev. Bayard, c. XLV, p. 195-202._
+
+Alla morte di Chaumont prese il comando dell'armata il maresciallo
+Trivulzio, in aspettazione degli ordini del re; ma finchè non seppe se
+gli restava o no il comando, non volle tentare un'impresa che non era
+sicuro di poter condurre a termine. Accordò dunque ai suoi soldati un
+riposo, di cui le altre potenze approfittarono per entrare in attive
+negoziazioni.
+
+Massimiliano, sempre dominato dal suo risentimento contro i Veneziani,
+aveva fin allora continuato nella sua alleanza colla Francia, ed aveva
+mostrata un'insolita costanza. Era vivamente entrato nei progetti di
+Lodovico XII per la riforma della Chiesa nel capo e nelle membra, ed
+aveva convocata in Augusta un'adunanza di vescovi tedeschi, onde
+persuaderli a domandare un concilio: ma nella sua nazione aveva trovata
+una più gagliarda opposizione che non credeva[112]. Soltanto in allora
+diede orecchio al re d'Arragona che lo consigliava ad assicurarsi con un
+trattato di pace di quanto possedeva in Italia, e di ciò che ancora
+pretendeva, e di mettere fine a tutte le controversie che aveva col
+papa, persuadendosi che i Veneziani si accomoderebbero alle volontà del
+loro solo alleato.
+
+ [112] Lettera di Massimiliano alla città di Gelnhause; _ap. Lunig R.
+ A., t. XIII, p. 811 e seg. -- Schmidt Hist. des Allem., l. VII, ch.
+ XXIV, t. V, p. 456._
+
+Dietro questo consiglio Massimiliano mandò Matteo Lang, vescovo di
+Gurck, suo segretario intimo, a Mantova, per tenervi un congresso; ed
+invitò il papa, il re di Francia e quello di Arragona a mandarvi i loro
+ambasciatori. Giulio II colse avidamente quest'apertura, credendo di
+potere disporre dei Veneziani a suo piacimento; e, quando potesse
+riconciliarli con Massimiliano, punto non dubitava di potere inimicare
+questi colla Francia, contro la quale nudriva un odio implacabile.
+Dall'altro canto Lodovico XII accolse quest'invito con estrema
+diffidenza; conosceva la volubilità del suo alleato, e temeva che il
+papa glielo togliesse, o coll'offrirgli il Milanese, oppure col dare al
+vescovo di Gurck la dignità cardinalizia, e colmarlo de' favori della
+Chiesa. Nè Lodovico temeva meno rispetto a Ferdinando, i di cui ipocriti
+avvisi intorno ai pericoli di turbare la pace della Chiesa con un
+concilio, di distrarre lui medesimo dalla sua santa spedizione contro
+gl'infedeli dell'Africa, probabilmente celavano qualche pernicioso
+progetto[113].
+
+ [113] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 517. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 359._
+
+Malgrado questi sospetti Lodovico XII mandò il vescovo di Parigi,
+prelato assai versato nel diritto, al congresso di Mantova, sia per
+iscoprire gli andamenti dei nemici, sia per non essere accusato di
+volere solo la guerra. Questo vescovo vi arrivò nel mese di marzo, pochi
+giorni dopo il vescovo di Gurck e don Pedro d'Urrea, ambasciatore del re
+d'Arragona alla corte dell'imperatore. Vi arrivò non molto tempo dopo
+anche Girolamo di Vich di Valenza, ambasciatore di Ferdinando presso la
+santa sede; ma a solo fine di persuadere Matteo Lang a visitare subito
+Giulio II a Ravenna, onde disporlo favorevolmente a suo pro, rendendogli
+nello stesso tempo un omaggio che il papa aveva diritto di ripromettersi
+per parte di un vescovo incaricato di trattare con lui. Il segretario di
+Massimiliano, uomo arrogante ed altero, contrastò lungo tempo rispetto
+alla condiscendenza che gli si domandava, sebbene gli si facesse
+travedere che sarebbe probabilmente ricompensata con alcuna delle
+principali dignità della Chiesa. Finalmente partì il 26 di marzo per
+incontrare il papa; e Giulio II, che voleva ad ogni costo guadagnarsi
+questo favorito, lusingarne l'orgoglio e risvegliarne l'ambizione,
+risolse di andargli incontro fino a Bologna; locchè eseguì dopo d'avere
+nominati in pieno concistoro otto nuovi cardinali, tra i quali trovavasi
+l'accanito nemico de' Francesi, Francesco Mattia Schiner, vescovo di
+Sion, e dopo avere dichiarato, col consenso del sacro collegio, che
+teneva il nono in petto, onde poter offrire quest'esca al vescovo di
+Gurck[114].
+
+ [114] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 521. -- Jac. Nardi, l. V, p. 221.
+ -- Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. ap. Rayn. An. Eccl. 1511, § 47, p.
+ 100._
+
+L'ingresso del vescovo di Gurck in Bologna, ch'ebbe luogo tre giorni
+dopo l'arrivo del papa, venne celebrato colla pompa che poteva convenire
+ad un sovrano. Assumeva il titolo di luogotenente dell'imperatore in
+Italia, ed era seguito da molti signori e gentiluomini, che spiegavano
+ne' loro equipaggi la più grande magnificenza. Nè meno magnifico era
+l'accoglimento che gli veniva preparato; lo stesso ambasciatore di
+Venezia alla corte pontificia si frammischiò modestamente ancor esso tra
+coloro che volevano fargli onore; ma Matteo Lang protestò con estrema
+insolenza che riputavasi offeso, vedendo presentarsi innanzi a lui
+l'ambasciatore dei nemici del suo padrone. Il papa gli accordò una
+pubblica udienza in pieno concistoro, nella quale il vescovo di Gurck
+dichiarò alla presenza di tutti i cardinali, che Massimiliano lo mandava
+in Italia, perchè preferiva di riacquistare ciò che gli apparteneva
+piuttosto colla pace che colla guerra, ma che non tratterebbe che a
+condizione di ricuperare dai Veneziani tutto ciò che gli avevano
+usurpato, o del territorio dell'impero o dei dominj di casa d'Austria,
+pel quale si fosse titolo[115]. Parlò colla medesima arroganza nella
+privata udienza del pontefice; e maggiore insolenza dimostrò finalmente
+all'indomani; perchè avendo saputo che il papa aveva delegati per
+conferire con lui i tre cardinali di san Giorgio, di Reggio e de'
+Medici, risguardò come cosa indegna del suo rango il trattare con
+tutt'altri che col sommo pontefice, e deputò tre de' suoi gentiluomini
+per conferire con loro[116].
+
+ [115] Il suo discorso fu conservato da Michele Coccinio e riportato
+ negli Annali Eccles. del Rajnaldo 1511, § 53, p. 101.
+
+ [116] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 523. -- Fr. Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 361. -- Jac. Nard., l. V, p. 222._
+
+Il papa era troppo orgoglioso perchè non gli sembrasse cosa dura
+l'arroganza di questo subalterno; pure pazientava, sperando di riuscire
+con questa negoziazione ad inimicare l'imperatore coi Francesi. Il suo
+odio contro di loro andava sempre rinforzandosi, e ne diede una prova
+colle scomuniche fulminate il giorno di Pasqua, leggendo la bolla _In
+coena Domini_. Sebbene le negoziazioni fossero attualmente aperte, vi
+comprese, indicandoli nominativamente, Alfonso d'Este, Gian Giacopo
+Trivulzio, ed i magistrati di Milano e delle altre città di Lombardia,
+che ajutavano il re a percepire le imposte, di cui questo monarca faceva
+uso contro la Chiesa. Fu compreso, ma implicitamente, lo stesso Lodovico
+XII tra coloro che avevano posto ostacolo alla giurisdizione
+ecclesiastica, ed ammesse le opinioni degli scomunicati[117].
+
+ [117] _Bulla data Bononiae, 16 Kal. maii. Ann. Eccl. Rayn. 1511, §
+ 50, p. 101._
+
+Stando alle proteste del vescovo di Gurck, Massimiliano non avrebbe
+acconsentito di lasciare ai Veneziani Padova e Treviso, unici avanzi di
+tutto il loro territorio, a meno che non pagassero dugento mila ducati
+per una prima investitura di queste due città, obbligandosi in appresso
+ad un annuo tributo di cinquanta mila ducati. I Veneziani, vedendosi dal
+papa abbandonati, furono costretti di accondiscendere a trattare sulla
+base di così esorbitanti domande, ed offrirono di pagare in varie rate a
+lunghi termini i dugento mila ducati. Ottennero una diminuzione
+dell'annuo censo che loro si domandava; e più non restava altro titolo
+di contesa che il patriarcato d'Aquilea, che pretendevano di
+conservare[118], quando il vescovo di Gurck domandò al papa una seconda
+udienza per trattare egualmente intorno alle differenze del re di
+Francia e del duca di Ferrara colla santa sede. Gli dichiarò che
+Lodovico XII, mosso dal più ardente desiderio di fare la pace, era
+apparecchiato di acconsentire al sagrificio di molti de' più cari
+interessi della casa d'Este; ma Giulio II non potè soffrire di
+ascoltarlo più oltre. Egli disse che non alcune concessioni, ma soltanto
+un intero abbandono poteva renderlo soddisfatto; perciocchè era
+determinato di esporre senza riserva la sua tiara ed anche la vita per
+castigare il duca di Ferrara. Soggiunse di non comprendere come mai
+Massimiliano non approfittava dell'occasione, che gli veniva offerta, di
+vendicarsi colle armi e col danaro altrui delle ingiurie senza numero
+ricevute dai Francesi; che tale essere doveva lo scopo di tutti i
+trattati, ed il prezzo de' sagrificj ch'egli imponeva ai Veneziani per
+riconciliarli all'impero.
+
+ [118] _Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 222._
+
+Il vescovo di Gurck disputò alcun tempo intorno a queste proposizioni,
+ma sentivasi che non le aveva prevedute; in breve conobbe
+l'impossibilità di conciliare le pretese di Giulio II colle affatto
+diverse istruzioni che aveva ricevute dal suo padrone. Allora, atterrito
+dall'impeto del pontefice, dichiarò di voler partire all'istante; ed
+infatti, appena terminata l'udienza, partì da Bologna il 25 d'aprile
+alla volta di Modena, amaramente lagnandosi del papa, ed intimando agli
+ambasciatori di Spagna di far ritirare le trecento lance che il re
+Cattolico, come sovrano di Napoli, aveva fin allora tenute al servigio
+della santa sede[119].
+
+ [119] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 524. -- Jac. Nardi, l. V, p. 222.
+ -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 362. -- Par. de Grassis Diar. ap. Rayn.
+ 1511, § 57 e seg., p. 102._
+
+Il maresciallo Gian Giacopo Trivulzio era stato raffermato nel comando
+dell'armata francese in Italia, ma nello stesso tempo aveva avuto ordine
+di non disturbare le conferenze per la pace. Quando furono rotte per la
+partenza del vescovo di Gurck, risolse di mostrare il partito che un
+vecchio capitano poteva tirare dai mezzi che fin allora erano stati
+trascurati dagl'inesperti e prosontuosi luogotenenti di Lodovico XII. Si
+mosse in principio di marzo con mille dugento lance e sette mila fanti,
+e nel primo giorno s'impadronì di Concordia[120]. Non volle egualmente
+attaccare la Mirandola, onde non mostrarsi soltanto sollecito degli
+stati tolti a sua figlia; ma, diretto dalla di lui esperienza, Gastone
+di Foix, duca di Nemours, arrivato all'armata nel precedente anno, fece
+prigioniero a Massa di Finale Gian Paolo Manfroni, distinto capitano de'
+Veneziani, che colà si trovava con trecento cavaleggieri[121].
+
+ [120] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 72._
+
+ [121] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 525. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 362. -- Mémoir. de Fleuranges, p. 74._
+
+Aveva il papa mandato a Genova Alessandro Fregoso, vescovo di
+Ventimiglia, per tentare di farvi nascere una ribellione. Questo prelato
+venne arrestato per la vigilanza del Trivulzio, e fu condotto a Milano,
+ove confessò tutti gl'intrighi di cui era incaricato[122]. Il Trivulzio
+risolse di tirarne vendetta. Dopo avere rimontato il Panaro, sempre in
+vista dell'armata nemica, lo passò finalmente a guazzo tra Spilamberto e
+Piumaccio, e venne ad acquartierarsi in quest'ultimo villaggio, lontano
+tre sole miglia dall'armata ecclesiastica. Questa, più non si trovando
+coperta dal fiume, e non volendo avventurare una battaglia, ritirossi al
+ponte di Casalecchio dietro al Reno, tre miglia sotto Bologna, in un
+luogo forte, e reso famoso in principio del precedente secolo da una
+grande battaglia[123].
+
+ [122] _Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. apud Rayn. Ann. Eccl. 1511, §
+ 58, p. 103._
+
+ [123] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 526. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 363._
+
+Giorgio di Frondsberg, che in appresso acquistossi tanta riputazione
+nelle guerre d'Italia, aveva raggiunto il Trivulzio con due mila
+cinquecento landsknecht, che gli conduceva da Verona[124]; il Trivulzio,
+dopo avere occupato Castelfranco, venne ad appostarsi sulla grande
+strada tra questa fortezza e la Samoggia, irrisoluto intorno al partito
+che prenderebbe. Giudicava pericoloso l'attaccare l'armata pontificia
+nella forte posizione da lei occupata, e credeva ancora meno sicuro il
+tentare un colpo di mano sopra Bologna, malgrado le istanze dei
+Bentivoglio, che promettevano di eccitare nello stesso tempo una
+sollevazione per mezzo de' loro partigiani. Il Trivulzio accordava poca
+fede alle speranze degli emigrati, di cui il Chaumont aveva di fresco
+sperimentata la vanità; ma la notizia che Giulio II aveva abbandonata
+Bologna, troncò tutto ad un tratto le sue irrisoluzioni.
+
+ [124] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 81._
+
+Il coraggio de' preti, siccome quello delle donne, è d'ordinario il
+risultato dell'ignoranza del pericolo; così poche volte trovasi
+proporzionato alla circostanza; talvolta sorprende colla sua temerità, e
+talora si smentisce, quando uno spirito più tranquillo, o meglio
+istrutto non vedrebbe ragione alcuna di turbarsi. Sentendo Giulio II che
+il Trivulzio si era mosso, egli partì alla volta della sua armata, onde
+colla sua presenza persuadere i suoi capitani a venire a battaglia. Il
+duca di Urbino vi si era fin allora sempre rifiutato, e la ritirata
+degli Spagnuoli, dopo la rottura delle negoziazioni col vescovo di
+Gurck, lo teneva fermo in quest'opposizione, malgrado tutte le lettere
+del papa. Aveva questi intenzione d'alloggiare il primo giorno a Cento;
+ma fu costretto di trattenersi alla Pieve, perchè mille fanti, che
+occupavano Cento, non volevano uscirne, se non se gli pagava il loro
+soldo. Irritato dalla loro ostinazione, tornò all'indomani a Bologna;
+egli fu colà che nuove particolarità intorno alla marcia del Trivulzio
+gli inspirarono tutto ad un tratto quella paura, che pareva non avere
+fin allora conosciuta. Pensò di ritirarsi a Ravenna in sicuro dai
+pericoli della guerra; ma prima di partire, chiamò presso di sè il
+senato de' quaranta di Bologna. Fece sentire ai senatori ch'egli era
+stato quello che gli aveva liberati da dura schiavitù, che loro aveva
+accordate molte esenzioni, distribuite grazie pubbliche e private, che
+loro aveva abbandonata la nomina de' loro magistrati e l'amministrazione
+delle pubbliche entrate, che il legato che loro dava altro non era in
+Bologna che un monumento dell'alta signoria della Chiesa, perciocchè
+limitatissimo era il di lui potere, e sempre regolavasi a seconda de'
+loro consiglj. Che in fatto dopo che Bologna era tornata sotto
+l'autorità della santa sede, il suo commercio aveva prosperato, le
+manifatture eransi fatte più attive, e molti dei suoi concittadini
+avevano ottenute le più sublimi dignità della gerarchia. Che il tempo
+era venuto di mostrare se sapevano apprezzare così grandi vantaggi,
+difendendo la città loro con energia contro quest'improvviso attacco.
+Che dal canto suo non si prenderebbe minor cura della difesa di Bologna,
+di quello che farebbe della stessa Roma; che aveva dato ordine ai
+Veneziani di gettare un ponte a Sermidi sul Po, e di venire a
+raggiugnere la sua armata; che aveva mandato danaro agli Svizzeri per
+farne scendere dieci mila in Lombardia; che dimandava soltanto ai
+Bolognesi di dirgli francamente se volevano o non volevano difendere la
+loro città. Il priore del senato dei quaranta riepilogò nella sua
+risposta tutte le espressioni di riconoscenza, di fedeltà, di divozione,
+di coraggio, che gli somministrava lo studio della rettorica; e Giulio
+II partì senza muovere alcun dubbio intorno alla bella difesa che
+farebbero i Bolognesi[125].
+
+ [125] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 527. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 62. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 363. -- Parisii de Grassis
+ Diar. ap. Rayn., § 58 p. 103._
+
+Sebbene il pontefice fosse scortato dalle trecento lance spagnuole che
+tornavano nel regno di Napoli, non osò prendere la diritta strada di
+Ravenna, e passò per Forlì. Giulio II confidava oltremodo nel cardinale
+di Pavia, cui aveva lasciato il comando di Bologna col titolo di legato.
+Per altro questo prelato, signore di Castello del Rio, discendente
+dell'antica famiglia degli Alidosi, ch'era stata sovrana d'Imola, aveva
+invano domandato a Giulio II di rimettere i suoi nipoti nell'antico loro
+principato, che da lungo tempo loro era stato tolto, ed i suoi nemici
+pretesero, che, offeso dai rifiuti di Giulio, avesse fin d'allora
+segretamente cercato tutti i mezzi di vendicarsi. Di concerto col senato
+dei quaranta aveva il cardinale di Pavia fatto scelta dei venti capitani
+della milizia sotto i quali tutta la gioventù di Bologna era stata
+inscritta; e sia per imprudenza, o sia per infedeltà aveva acconsentito
+che si prendessero quasi tutti tra i partigiani dei Bentivoglio. La
+fazione, che richiamava questi antichi signori, e che si rallegrava,
+vedendoli avvicinarsi nel campo del Trivulzio, erano in allora
+assecondati dai ricchi proprietarj di terre che temevano che l'armata
+francese guastasse le loro campagne, dai mercanti che temevano ancora
+più pei loro magazzini e per le loro botteghe, in ultimo da tutti coloro
+che senza avere precisamente sofferto sotto Giulio II sentivansi
+umiliati dal governo de' preti. Costoro non tardarono ad avvedersi
+d'essere in Bologna il partito più numeroso, e siccome per l'imprudenza
+del legato trovavansi armati e padroni delle porte, questi non aveva
+verun mezzo di farli ubbidire[126].
+
+ [126] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. -- Jac. Nardi, l. V, p. 223.
+ -- P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 64. -- Fr. Belcarii, l. XII, p.
+ 364._
+
+Quando il cardinale si avvide tutto ad un tratto della cattiva
+disposizione delle milizie, volle far credere che il duca d'Urbino gli
+avesse dato l'ordine di spedirle a Casalecchio: ma le milizie ricusarono
+di uscire di città; volle in appresso far entrare mille uomini di
+fanteria, comandati da Ramazzotto, ma gli stessi capitani delle milizie
+non vollero ammetterli.
+
+Questa doppia disubbidienza atterrì il cardinale di Pavia, il quale
+sapeva di avere molti nemici e tra la nobiltà e tra il popolo; e che di
+fresco aveva fatti ingiustamente perire tre o quattro distinti
+cittadini. Quando fu notte, uscì travestito dal palazzo per rifugiarsi
+nella fortezza, e così grandi erano il suo terrore e la sua
+precipitazione, che dimenticò perfino di prendere il suo danaro ed i
+suoi giojelli. Li mandò a cercare quando si vide in luogo di sicurezza,
+ed appena ebbe ricevuta la sua cassetta uscì dalla fortezza per la porta
+esterna, e si ritirò ad Imola con i cento cavalli che gli erano rimasti
+per la sua guardia[127].
+
+ [127] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. -- Diar. Parisii de Grassis
+ ap. Rayn., § 29, p. 103. -- Ist. di Gio. Cambi, p. 262. -- Fr.
+ Belcarii, l. XII, p. 364._
+
+Quando si seppe in Bologna il 21 di maggio la fuga del legato, Lorenzo
+Ariosti e Francesco Rinucci, due de' capitani della milizia, conosciuti
+pel loro attaccamento ai Bentivoglio, attaccamento ch'era divenuto
+maggiore per via delle persecuzioni sofferte, accorsero alle porte di
+san Felice e di Lame, le atterrarono a colpi di scure, e le consegnarono
+ai Bentivoglio, cui il Trivulzio aveva dato cento lance per occuparle.
+
+Il campo del duca d'Urbino stendevasi da Casalecchio fino alla porta
+chiamata Saragozza. Bentosto si ebbe avviso della fuga del legato e
+della sollevazione del popolo bolognese; ed un panico terrore
+s'impadronì all'istante del generale e dei soldati. Il duca d'Urbino
+ordinò la ritirata, sebbene fosse già notte avanzata; le truppe si
+posero in marcia con estremo precipizio, abbandonando tutte le loro
+tende, i loro equipaggi, ed i loro commilitoni, che stavano di guardia
+sull'opposta riva del fiume, ove non ricevettero verun ordine. I
+Bolognesi osservavano dalle loro mura questo movimento dell'armata
+pontificia, ed i Bentivoglio ne diedero avviso al Trivulzio. Il popolo,
+sempre ardito contro coloro che fuggono, fece un'impetuosa sortita per
+attaccare i soldati della Chiesa che passavano lungo le mura. Nello
+stesso tempo i paesani scesero dalle montagne con ispaventose grida per
+partecipare al saccheggio del campo. L'oscurità che accresce il terrore
+e diminuisce il sentimento della vergogna, l'impensata rivoluzione de'
+cittadini e dei contadini, il timore dell'armata francese, diedero
+bentosto alla ritirata l'aspetto della fuga. Se Raffaello de' Pazzi, che
+aveva il comando delle truppe lasciate sull'altra riva del Reno non
+avesse al ponte di Casalecchio opposta ai Francesi una ostinata
+resistenza, pochi o niun soldato del duca avrebbero potuto salvarsi.
+All'ultimo la di lui posizione fu forzata, ed egli fatto prigioniere;
+allora gli uomini d'armi francesi, inseguendo l'armata fuggiasca,
+raggiunsero bentosto gli equipaggi e ricondussero al loro campo tante
+bestie da soma cariche di bottino, che chiamarono questa disfatta,
+ottenuta senza combattere, _la giornata degli asini_. Vennero in potere
+dei Francesi ventisei pezzi di cannone, quindici de' quali di grosso
+calibro, la bandiera del duca d'Urbino e molte altre, parte degli
+equipaggi dell'armata della Chiesa, e quasi tutti quelli dell'armata
+veneziana. Furono fatti prigionieri Orsino da Mugnano, Giulio Manfrone e
+molti altri capitani, e fu dispersa quasi tutta l'infanteria: il solo
+Ramazzotto, che con un corpo dell'armata veneziana occupava la montagna
+di san Luca, riuscì, sebbene fosse assai tardi avvisato della disfatta
+de' suoi compagni d'armi, a condurre a traverso alle montagne le sue
+truppe fino in Romagna, senza perdere un solo uomo[128].
+
+ [128] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. -- Jac. Nardi, l. V, p. 223.
+ -- Mémoires du chev. Bayard, ch. XLVI, p. 208. -- Mém. de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 82. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 364. -- P. Bembi Hist.
+ Ven., l. XI, p. 250._
+
+Quando Giulio II ebbe avviso a Ravenna della presa di Bologna, ne fu
+oltremodo dolente, perchè attaccava a quella conquista grandissima
+importanza, risguardandola la più gloriosa impresa del suo pontificato.
+La condotta del popolo bolognese lo afflisse ancora di più; egli, a dir
+vero, non vi aveva sparso sangue, nè fatta violenza a veruna persona
+della nobiltà o del popolo, ma furono riservati a lui solo tutti gli
+oltraggi: la sua statua colossale di bronzo, lavoro di Michelangelo
+Buonarotti, ch'era stata innalzata sulla facciata della chiesa di san
+Petronio fu dal popolo atterrata in mezzo agli insulti ed al disprezzo,
+ed i Bentivoglio la fusero per formarne un doppio cannone, col quale il
+quinto giorno dopo la rivoluzione tirarono contro la fortezza[129]. Era
+questa assai vasta e ben fortificata, ma nel momento del bisogno si
+trovò sprovveduta di guarnigione, di vittovaglie, ed in particolare di
+munizioni da guerra, di modo che il vescovo Giulio Vitelli, che ne aveva
+il comando, fu costretto ad arrendersi dopo una settimana. I
+Bentivoglio, i quali temevano che il re di Francia mettesse guarnigione
+nella cittadella, indussero il popolo a spianarla. Il duca di Ferrara,
+approfittando della ritirata dell'armata pontificia, avea ricuperato
+Cento, Pieve, Cotignola, Lugo, e le altre piazze della Romagna toltegli
+dal papa. Il Trivulzio avrebbe pure potuto occupare Imola; ma volle
+aspettare gli ordini della corte di Francia, prima di spingere più oltre
+una guerra, che ripugnava alla coscienza del re, e più ancora a quella
+della regina Anna di Bretagna[130].
+
+ [129] _Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 83._
+
+ [130] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. -- Jac. Nardi, l. V, p. 224.
+ -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 364._
+
+Francesco degli Alidosi, vescovo e cardinale di Pavia, e legato di
+Bologna, poteva essere accusato come cagione di tanto disastro; la di
+lui amministrazione aveva eccitato l'odio dei Bolognesi contro la
+Chiesa, la sua imprudenza sollevata la città, e la sua viltà fatto
+perdere e Bologna e l'armata che doveva difenderla. Tutti gli ufficiali,
+che si erano sottratti alla disfatta di Casalecchio, rigettavano tutta
+sopra di lui la vergogna del loro terrore e della loro fuga; ed il duca
+di Urbino, suo antico nemico, l'accusava più scopertamente degli altri.
+Dal canto suo il cardinale per giustificarsi accusava il duca d'Urbino
+di tradire il papa, perchè sua moglie Eleonora Gonzaga era figliuola
+d'Isabella d'Este, sorella d'Alfonso, che aveva sposato il marchese di
+Mantova. Il duca, egli diceva, non cercò mai di buona fede di spogliare
+lo zio della sua sposa; ed infatti lo stesso Fleuranges replica più
+volte, che il duca d'Urbino era di cuore francese, e che desiderava la
+pace[131].
+
+ [131] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. II, p. 302. -- Jac.
+ Nardi, l. V, p. 224. -- P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 64._
+
+L'Alidosi si portò a Ravenna per giustificarsi, e Giulio II, che lo
+amava, ed a lui ciecamente fidavasi, lo accolse con piacere, e lo invitò
+a pranzare lo stesso giorno con lui. Infatti mentre tornava a palazzo,
+scortato da suo cognato Guido Vaina, capitano della sua guardia, fu
+incontrato dal duca d'Urbino. Questa pompa militare nel momento in cui
+le disgrazie dell'armata procedevano tutte da lui, accrebbe oltremodo la
+collera del duca; egli innoltrossi in mezzo ai soldati del legato, che
+per rispetto gli facevano luogo, e lo pugnalò in sugli occhi di tutti.
+Quando pochi istanti dopo fu dato avviso al papa di tale violenza, egli
+si abbandonò a furibonde e disperate grida. Non dolevasi soltanto della
+morte d'un cardinale, a lui tanto caro, ma ancora dell'offesa recata
+alla dignità ecclesiastica, cui in tutto il corso del suo pontificato
+aveva in ogni modo cercato di rendere più venerabile e sacra, e cui
+adesso vedeva così sfacciatamente oltraggiata sotto i suoi proprj occhi,
+ed inoltre dal suo proprio nipote. Lo stesso giorno, sempre oppresso dal
+più angoscioso dolore, ripartì da Ravenna per tornare a Roma[132]; ma
+era di poco giunto a Rimini, che per colmo di amarezza seppe che in
+tutti i luoghi pubblici, a Modena, a Bologna ed in molte altre città, si
+affiggevano cedole di convocazione di tutti i prelati ad un concilio
+generale in Pisa per il giorno primo di settembre; e che veniva citato
+egli stesso a recarvisi, affinchè la Chiesa fosse riformata nel suo capo
+e nelle sue membra[133].
+
+ [132] _Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511, § 60, p. 103. -- Mém. du
+ chev. Bayard, ch. XLV, p. 203. -- Ist. di Gio. Cambi, p. 263. -- Fr.
+ Belcarii Comm., l. XII, p. 365. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p.
+ 251._
+
+ [133] _Fr. Guicciardini, l. IX, p. 532. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 60. -- Rayn. Ann. Eccl. 1511, § 1-7, p. 86 e seg. -- Fr.
+ Belcarii, l. XII, p. 365._
+
+
+
+
+CAPITOLO CVIII.
+
+ _Amministrazione del gonfaloniere Soderini a Firenze. -- Concilio
+ di Pisa; alleanza di Ferdinando il Cattolico con Giulio II e coi
+ Veneziani. -- La loro armata combinata s'innoltra verso Bologna.
+ -- Gastone di Foix la costringe a retrocedere, e ricupera Brescia
+ che si era ribellata._
+
+1511 = 1512.
+
+
+La maggior parte degli stati italiani erano scomparsi dalla scena del
+mondo, e quelli che tuttavia conservavano un'ombra d'indipendenza,
+cercavano salvezza nella propria nullità, mentre tutti i gravissimi
+interessi della patria si decidevano, bensì in mezzo a loro, ma senza di
+loro, da quelle potenze la di cui superiorità era tale che sarebbe stato
+affatto impossibile il volervi far testa. Alle porte dell'Italia il duca
+di Savoja ed il marchese di Monferrato non lasciavano di chiamarsi
+sovrani; ma il re di Francia, diventato duca di Milano ed in pari tempo
+doge di Genova, li circondava da ogni banda colle sue province; egli
+faceva continuamente passare per i loro stati le sue armate, si valeva
+dei loro arsenali, dei loro magazzini, delle stesse loro fortezze, e non
+credeva omai più necessario di chiedere il loro assenso, o di cercare la
+loro alleanza ed in tempo di queste guerre, che li ruinavano, questi
+principi non facevano mai sentire la loro esistenza. Vero è che l'uno e
+l'altro paese avevano in tale epoca sovrani senza talenti e senza
+carattere. Guglielmo IX, figlio e successore di Bonifacio V, regnava nel
+Monferrato. Era salito sul trono nel 1493, in età di soli sette anni, e
+ne' primi tempi aveva avuta per tutrice sua madre Maria, affatto ligia
+alla Francia; morta questa, la tutela del giovanetto marchese era
+passata nelle mani di Costantino Cominate, di lui parente. Quando
+Guglielmo giunse alla maggiorità, obbligò Costantino ad abbandonare il
+Monferrato, ed allora quest'uomo intrigante ed accorto si attaccò a
+Massimiliano ed ebbe una parte attivissima nelle negoziazioni
+dell'imperatore e del papa. Il giovane marchese per lo contrario non
+uscì dall'oscurità in cui era stato tenuto fino dall'infanzia: aveva il
+31 agosto del 1508 sposata Anna, figlia di Renato, duca d'Alençon, dalla
+quale ebbe un figlio che gli successe nel 1518, e la figliuola che portò
+in appresso l'eredità del Monferrato alla casa Gonzaga. Dopo la morte di
+questa prima moglie, Guglielmo IX sposò Maria, figlia di Gastone IV,
+conte di Foix. Egli aveva scelta l'una e l'altra sposa tra le signore
+francesi, come s'egli avesse effettivamente sentito, che, dacchè i
+possedimenti della Francia lo circondavano da ogni banda, egli più non
+era un sovrano indipendente, ma soltanto un principe francese.
+
+Nello stesso tempo, e dopo il 1504, Carlo III era succeduto nelle
+signorie della Savoja e del Piemonte a suo fratello, Filiberto II figlio
+di Filippo, lungo tempo conosciuto sotto il nome di conte di Bresse.
+Quando era salito sul trono, aveva trovata la maggior parte de' suoi
+stati obbligati per gli appannaggi di tre vedove duchesse; onde gli
+restavano scarsissime entrate e poca autorità. Egli non oltrepassava i
+diciotto anni, era di carattere debole e tutte le altre sue facoltà non
+uscivano dall'ordinario. Non era sperabile, che da sè ricuperasse
+quell'importanza, che gli avvenimenti anteriori al suo regno avevano
+tolti alla di lui corona. Quindi, finchè potè vivere ignorato ed ozioso
+nella dipendenza della Francia, preferì alla gloria militare questa
+tranquilla oscurità. Ma gli avvenimenti della guerra lo chiamarono suo
+malgrado a figurare tra i sovrani; e fu costretto a scegliere tra due
+potentati nemici, che trasportarono ne' suoi stati il teatro delle loro
+battaglie. La sua indecisione fu causa che allora perdesse tutti i suoi
+stati; ma le sue lunghe calamità non cominciarono che dopo i tempi in
+cui propriamente perì l'indipendenza d'Italia[134].
+
+ [134] _Guichenon Hist. généal. de la maison de Savoje, t. II, p.
+ 196-230._
+
+Il duca di Ferrara ed il marchese di Mantova, dopo avere con imprudente
+ambizione preso parte nella lega di Cambrai, avevano perduto, il primo
+la libertà, l'altro la metà de' suoi stati. Per altro Gian Francesco
+Gonzaga era riuscito in mezzo al turbine a rientrare nella mal
+abbandonata neutralità. Per lo contrario Alfonso d'Este sosteneva il più
+grande sforzo della guerra; pareva che la sorte dell'Italia dipendesse
+interamente da quella de' suoi stati, tanto era l'accanimento con cui lo
+trattavano il papa ed i Veneziani. I regni di Napoli e di Sicilia più
+non appartenevano agl'Italiani; tutti i principi, tutte le repubbliche,
+che così lungamente avevano conservata l'indipendenza nello stato della
+Chiesa, erano state spogliate della loro sovranità da Alessandro VI o da
+Giulio II; quelli che tuttavia conservavano qualche autorità erano scesi
+al rango di feudatarj ubbidienti e timorosi innanzi al loro abituale
+signore: ed il duca d'Urbino, generale e nipote del papa, che solo tra
+tutti sembrava essere stato fin allora risparmiato, era incorso per la
+morte del cardinale di Pavia in una sentenza di deposizione, che
+veramente non ebbe mai esecuzione, anzi venne rivocata dopo cinque
+mesi[135].
+
+ [135] _Raynaldi Ann. eccles. 1511, § 61, p. 104._
+
+In tutta l'Italia omai non restavano altri stati indipendenti, oltre
+Venezia, la Chiesa, e quelli che abbiamo or ora ricordati, che le tre
+repubbliche di Toscana, Firenze, Siena e Lucca, tutte tre neutrali e
+spettatrici inquiete d'una guerra cui erano attaccati i destini della
+loro contrada; tutte tre si stavano immobili e bramose di far
+dimenticare colla presente nullità l'attività passata, onde non fossero
+istigate ad associarsi a qualcuna delle potenze belligeranti. Da lungo
+tempo Lucca e Siena avevano per la debolezza loro adottato questo
+sistema. Era più nuovo per Firenze, la quale erasi tanto lungamente
+risguardata come il centro di tutte le negoziazioni d'Italia: ma senza
+molti anni di riposo non poteva questa repubblica rifarsi dallo
+spossamento in cui l'avevano gettata la guerra accesa da Carlo VIII, e
+la ribellione di Pisa. Il gonfaloniere, Pietro Soderini, il 22 dicembre
+1510, rendendo conto della sua amministrazione al gran consiglio,
+assoggettò all'esame de' suoi concittadini gli stati delle esazioni e
+delle spese di otto anni, che ammontavano a 908,300 fiorini d'oro, ossia
+a 10,899,600 franchi; e sebbene questa somma, avuto riguardo al valore
+del danaro in quell'epoca, fosse ragguardevole, dimostra una grandissima
+diminuzione delle ricchezze della repubblica, ove si paragoni a ciò che
+Firenze poteva spendere, senza grave incomodo nelle guerre coi signori
+della Scala, o co' Visconti[136].
+
+ [136] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 242._
+
+All'indomani dello stesso giorno, in cui il gonfaloniere aveva dato
+all'Italia il nuovo esempio di chiamare il pubblico ad esaminare la sua
+contabilità, si scoprì in Firenze una congiura contro di lui tramata per
+assassinarlo. Si era questa formata in Bologna alla corte del papa, e
+l'implacabile odio di Giulio II contro chiunque ardiva opporsi alle sue
+volontà, le aveva dato cominciamento. Non poteva Giulio perdonare al
+Soderini la sua parzialità verso la Francia: gli è vero che lo vedeva
+mantenere la sua repubblica nella neutralità, ma lo aveva però sospetto
+a cagione delle segrete offerte di Lodovico XII e temeva che la
+repubblica fosse inclinata a dichiararsi contro di lui in una critica
+circostanza. Il Soderini lo aveva particolarmente offeso accordando
+salvacondotto ed asilo in Firenze a cinque cardinali che attraversavano
+la Toscana. Questi prelati eransi spaventati a cagione della morte d'uno
+de' loro colleghi in Ancona, ed avevano ricusato di raggiugnere il papa
+a Bologna. Sdegnavasi Giulio II, o di essere sospettato autore della
+morte del cardinale, o di vedere sottratti alla sua vendetta coloro
+ch'egli voleva perdere. I cinque cardinali di santa Croce, Cosenza,
+Bayeux, san Malò e Sanseverino, che, partendo da Firenze presero la
+strada di Milano, si posero subito nel clero alla testa della fazione
+contraria a Giulio II, ed abbracciarono tutti gl'interessi della
+Francia[137].
+
+ [137] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 241._
+
+Giulio II, confondendo nella sua collera il Soderini con Lodovico XII e
+coi cardinali ribelli alla sua autorità, pensò di spogliarlo d'ogni
+potere e di cambiare il governo di Firenze. Prinzivalle della Stufa,
+cittadino fiorentino, dell'età di venticinque anni, figlio di uno
+zelante partigiano dei Medici, trovavasi in allora a Bologna: egli era
+abbastanza destro e coraggioso per eseguire le più difficili imprese, e
+si offrì spontaneamente a servire la collera del papa uccidendo il
+gonfaloniere. Marc'Antonio Colonna promise di trovargli dieci uomini
+scelti per assecondarlo, e Prinzivalle partì alla volta di Firenze onde
+associare al suo attentato alcuni nobili fiorentini. Parlò dapprima a
+Filippo Strozzi, che aveva sposata una sorella dei Medici, e ch'egli
+perciò credeva affezionatissimo a quella famiglia; ma lo Strozzi rispose
+di avere dichiarato ai suoi cognati che tosto rimanderebbe loro la
+sorella, qualora gli facessero parlare di politica; non volle pure
+promettere di tenere segreta la confidenza che gli era stata fatta; e
+Prinzivalle, dopo avere cercato invano d'intimorirlo, fuggì subito a
+Siena, onde salvarsi dalle indagini de' decemviri, ai quali lo Strozzi
+lo aveva denunciato. Fu in sua vece tratto in giudizio suo padre, Luigi
+della Stufa, e rilegato per cinque anni nel vicariato di Certaldo,
+sebbene non fosse altrimenti provata la sua complicità[138].
+
+ [138] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 243._
+
+Intanto essendosi il 29 dicembre adunato il gran consiglio per eleggere
+i gonfalonieri delle compagnie, alzossi Piero Soderini, ed informò i
+suoi concittadini della congiura scopertasi contro di lui. I congiurati,
+egli disse, avevano trovato difficile l'ucciderlo nel suo appartamento
+nel pubblico palazzo, pericoloso l'assalirlo in pieno consiglio, e,
+siccome egli non usciva giammai che colla signoria in occasione delle
+pubbliche cerimonie, si erano veduti forzati ad aspettare una di queste
+solennità. La scoperta della loro congiura costringerebbe bensì i nemici
+a mutare i loro progetti, ma non perciò lusingavasi egli che la sua vita
+venisse ad essere così posta in sicuro, essendo già per lui
+apparecchiato il veleno. Egli non affettò nè un coraggio nè
+un'indifferenza ai quali non era stato predisposto dalla passata sua
+vita: altamente convinto del proprio pericolo, non vi si rassegnò che
+con dolore, ed il suo discorso venne spesso interrotto dalle lagrime.
+Pure lo confortava il testimonio della propria coscienza, di non avere
+mai meritato l'odio de' suoi concittadini, nè i pugnali da cui vedevasi
+circondato; e invocò sulla propria condotta il giudizio di tutti i
+Fiorentini che avevano con lui seduto nella signoria. Più di trecento
+cittadini erano stati priori durante gli otto anni ne' quali egli era
+stato capo dello stato: gli scongiurò di dire, se giammai erasi egli
+proposto altro scopo che il bene della comune loro patria, se giammai
+aveva seguite private viste, o personali interessi, se aveva mai
+raccomandato qualche individuo al podestà, ai tribunali, ai corpi di
+mestieri, per sottrarlo al rigore delle leggi. Non volle per sè chiedere
+veruna guardia, nè adoperare per la sua difesa che quella stessa dignità
+di cui il popolo lo aveva rivestito; ma invitò i consiglj a prendersi
+cura della difesa dello stato popolare, piuttosto che di quella della
+sua persona. Egli non era già lo scopo principale degli attentati de'
+nemici, bensì lo erano la libertà, l'eguaglianza, e quello stesso
+consiglio per via del quale tutti i Fiorentini partecipavano
+all'amministrazione della repubblica. I partigiani dell'oligarchia
+miravano a chiudere il gran consiglio; e la sua morte, per la quale
+avevano cospirato, altro non doveva essere che il segnale di quella più
+importante rivoluzione ch'essi meditavano[139].
+
+ [139] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 292. -- Gio. Cambi, p. 246._
+
+Effettivamente il gran consiglio risguardò l'attentato contro la vita
+del Soderini, come l'indizio di un progetto tendente a rovesciare lo
+stato popolare; e perchè il partito vincitore aveva sempre trovato
+facile di sanzionare una rivoluzione in Firenze coll'adunare un
+parlamento, il consiglio volle privare i faziosi di questa dannosa
+facilità, quando ancora riuscissero ne' loro criminosi progetti. Il 20
+gennajo del 1511 proclamò una legge, nella quale previde il caso in cui
+i cospiratori privassero la repubblica del suo gonfaloniere, de' suoi
+priori, de' suoi colleghi, oppure distruggessero le borse destinate
+all'estrazione della magistratura, talchè l'autorità delegata dal popolo
+sembrasse sospesa; volle in tal caso, che, invece di adunare un
+parlamento, che mai non delibererebbe individualmente e liberamente,
+fosse al medesimo gran consiglio, o alla parte di questo consiglio che
+potrebbe adunarsi, devoluto il diritto di formare il nuovo governo della
+repubblica[140].
+
+ [140] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. -- Gio. Cambi, p. 248._
+
+Circa lo stesso tempo andava a terminare la tregua convenuta in aprile
+del 1506 tra Pandolfo Petrucci ed i Sienesi; dessa era stata protratta
+due anni, mentre ancora durava la guerra di Pisa, ed i Fiorentini
+avevano acconsentito a non riclamare per tutto quel tempo i loro diritti
+sopra Montepulciano. Ma oramai niuna ragione giustificava una simile
+accondiscendenza. Lodovico XII, che bramava di valersi dei Fiorentini
+contro il papa, loro prometteva potenti soccorsi, e faceva loro sperare
+l'acquisto non solo di Montepulciano, ma della stessa Siena. Per
+approfittare del favore del re, il gonfaloniere spedì il Macchiavelli a
+Siena, incaricandolo di denunciare a questa repubblica la cessazione
+della tregua, dichiarando in pari tempo, che Firenze non sarebbe mai per
+rinnovarla, se non venivano restituiti Montepulciano ed il suo
+territorio. Intanto il gonfaloniere mandò ai confini gli uomini d'armi
+che teneva nello stato di Pisa[141].
+
+ [141] La delegazione del Macchiavelli porta la data del 2 dicembre
+ del 1510. _Legazioni, t. VII, p. 389. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 294._
+
+Come i Fiorentini si affidavano alla protezione della Francia, così i
+Sienesi speravano in quella di Giulio II. Pandolfo Petrucci, che
+disponeva a voglia sua di questa repubblica, nulla aveva dimenticato per
+procacciarsi il favore del vecchio pontefice; aveva di fresco
+riacquistato ed a lui offerto in dono il castello della Suvera,
+principal luogo e residenza degli antichi conti di Ghiandaroni, nello
+stato di Siena. Nello stesso tempo la balìa aveva riconosciuto in Giulio
+II un discendente di quell'estinta famiglia, che portava come lui lo
+stemma della quercia; ma la loro agnazione non poteva quasi provarsi con
+altro, che con quella della ghianda della Rovere colle ghiande dei
+Ghiandaroni. Il papa, che ardentemente desiderava di procacciare lustro
+alla propria famiglia plebea ed oscura, accolse questo dono con
+vivissimo piacere; d'allora in poi non ommise di comprendere Siena in
+tutte le sue alleanze; accordò il cappello di cardinale ad Alfonso,
+figlio di Pandolfo Petrucci, e si dichiarò il difensore di tutti
+gl'interessi di quello stato[142].
+
+ [142] _Orlando Malavolti storia di Siena, p. III, l. VII, f. 115._
+
+Non perciò poteva Giulio incoraggiare i Sienesi ad entrare in guerra pel
+possedimento di Montepulciano. Quanto Lodovico XII desiderava questa
+guerra per volgere tutte le forze dei Fiorentini contro la Chiesa,
+altrettanto la temeva il pontefice, perchè apriva un più vasto confine
+agli attacchi de' Francesi; onde avrebbe dovuto misurarsi con loro non
+solo nella Romagna, ma ancora in Toscana. Mandò dunque ai Sienesi
+Giovanni Vitelli e Guido Vaina, per proteggerli, con alcune compagnie
+d'uomini d'armi e di cavaleggieri; ma in pari tempo si offerse mediatore
+tra le due repubbliche. Fece sentire a Pandolfo l'estremo pericolo
+d'introdurre i Francesi in Toscana; ottenne dai Fiorentini un perdono
+senza eccezione pei ribelli di Montepulciano e la restituzione di tutti
+i loro privilegj; il 3 di settembre del 1511 fece finalmente soscrivere
+un trattato d'alleanza tra le due repubbliche per venticinque anni, in
+forza del quale Montepulciano fu restituito con tutto il suo territorio
+ai Fiorentini, che dal canto loro si obbligarono a guarentire tutti gli
+altri possedimenti della repubblica di Siena, ed a mantenervi l'autorità
+di Pandolfo Petrucci e de' suoi figli[143].
+
+ [143] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 294. -- Orlan. Malavolti Stor.
+ di Siena, p. III, l. VII, f. 115. -- Ist. di Gio. Cambi, p. 263. --
+ Jac. Nardi, l. V, p. 227. -- Fr. Guicciardini, l. X, p. 539._
+
+Non perchè avesse adottate più pacifiche disposizioni, ma tutt'al
+contrario per tener dietro con minori impedimenti ai bellicosi suoi
+progetti di cacciare, secondo soleva egli ripetere, i barbari
+dall'Italia, erasi il papa fatto mediatore tra le due repubbliche
+toscane. La vittoria de' Francesi sotto le mura di Bologna, e la totale
+dispersione della sua armata, avevano lasciato il papa a discrezione del
+re di Francia, il quale avrebbe potuto senza trovare ostacolo spingere
+le sue armate fino a Roma, e colà dettare la pace a Giulio II. Ma
+Lodovico XII, in mezzo ai suoi prosperi avvenimenti, non lasciava di
+essere agitato dagli scrupoli di fare la guerra alla Chiesa. Appena ebbe
+avviso della disfatta dell'armata pontificia, che ordinò a Gian Giacopo
+Trivulzio di ricondurre le truppe nel Milanese; vietò ogni pubblica
+dimostrazione di gioja per vittorie di cui si vergognava; e dichiarò,
+che, sebbene non credesse d'aver commesso errori, era pronto, per
+ottenere la pace, ad umiliarsi ed a chiedere perdono alla santa
+sede[144].
+
+ [144] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 535._
+
+Per lo contrario il papa, conoscendo la debolezza del re, non rinunciava
+alle sue prime domande, e pareva che nelle sue perdite trovasse motivi
+di accrescere la sua arroganza. Un vescovo Scozzese, ambasciatore del
+suo re in Roma, aveva offerta la sua mediazione e riaperte le
+negoziazioni abbandonate dal vescovo di Gurck. Giulio II gli comunicò le
+sue pretese. Chiedeva che il duca di Ferrara rinunciasse a tutto quanto
+aveva ricevuto pel suo matrimonio con Lugrezia Borgia; che pagasse alla
+camera apostolica l'antico tributo; che restituisse Lugo e tutta la
+Romagna Ferrarese, e ricevesse in Ferrara un visdomino pontificio,
+invece del visdomino veneziano che vi avea ricevuto in addietro.
+Lodovico era disposto ad accettare queste condizioni, sebbene gli
+sembrassero dure; ma in questo tempo Gian Giacopo Trivulzio, dopo avere
+rioccupata la Mirandola, aveva licenziata la sua armata, ad eccezione di
+cinquecento lance e di mille trecento fanti tedeschi che aveva mandati a
+Verona. Quando il papa ebbe di ciò avviso, trovandosi liberato dal
+timore di quell'armata vittoriosa, mutò linguaggio, e mise in campo
+nuove condizioni, affatto inammissibili, oltre le già proposte. Voleva
+che la pace tra Massimiliano ed i Veneziani si conchiudesse nello stesso
+tempo che la sua colla Francia; che Alfonso d'Este gli pagasse tutte le
+spese della guerra; e che i Bentivoglio ed i Bolognesi ribellati fossero
+abbandonati alla sua vendetta. Questi ultimi avevano di già cercato di
+placarlo, offrendo alla camera apostolica il tributo che pagavano i loro
+padri ed i loro antenati, e richiamando in palazzo, come luogotenente
+del papa, il vescovo di Chiusi, prima loro prigioniere. Ma Giulio II
+aveva corrisposto colle censure alla loro sommissione, ed aveva
+incaricati due suoi capitani, Marc'Antonio Colonna e Ramazzotto, di
+guastare senza pietà il territorio bolognese[145].
+
+ [145] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 536. -- P. Bembi Hist. Ven. l. XI,
+ p. 252. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 366._
+
+Lodovico XII aveva sperato che la domanda del concilio, fatta dal clero
+di Francia, riuscirebbe molesta ad un papa, la di cui elezione era stata
+così poco canonica, ed il di cui guerriero carattere era cagione di
+continuo scandalo. Aveva persuaso Massimiliano a concorrere alla
+convocazione del concilio, e tutti e due avevano invano eccitato
+Ferdinando ad unirsi a loro. Eransi in appresso rivolti al papa, per
+intimargli di dare esecuzione al canone del concilio di Costanza, che
+ordinava la tenuta di un concilio ecumenico ogni dieci anni: gli avevano
+ricordato il suo proprio giuramento all'atto della sua consacrazione,
+col quale erasi obbligato sotto pena di spergiuro e di anatema ad
+adunare, prima che spirassero due anni, un concilio universale.
+Finalmente lo avvisavano che il conclave da cui era stato eletto, avendo
+pronunciato che i due terzi dei cardinali avevano il diritto di
+convocare il concilio, se il papa non lo faceva, essi erano determinati,
+dietro la sua negativa, di rivolgersi a questi[146].
+
+ [146] _Raynald. An. Eccl. 1511, § 3, p. 87. -- Belcarii Comm., l.
+ XII, p. 365. -- Fleury Hist. Eccles., l. CXXII, c. 28._
+
+Tale domanda presentata al papa altro non era che una vana formalità: nè
+l'imperatore, nè il re di Francia avevano sperato ch'egli se ne farebbe
+carico; essi pensavano di convocare il concilio di propria loro
+autorità, o con quella de' cardinali che avevano abbandonato Giulio e si
+erano ritirati a Milano. Ma li trattenne alcun tempo la scelta della
+città in cui adunarlo; Massimiliano stava per Costanza, Lodovico XII per
+Lione, ed i prelati Italiani non volevano uscire d'Italia. I due
+monarchi risolsero di compiacerli; e, coll'assenso de' Fiorentini,
+scelsero Pisa, dove un secolo prima, quasi nelle stesse circostanze, era
+stato tenuto un altro concilio. La vicinanza di Roma, la facilità di
+andarvi per la via del mare, e la protezione di un governo neutrale,
+parevano dover togliere al papa ogni pretesto di ricusare d'intervenirvi
+co' suoi prelati.
+
+Gli ambasciatori dell'imperatore e del re di Francia proposero, il 16
+maggio, ai cardinali rifugiati a Milano di convocare a Pisa un concilio
+ecumenico; questi sotto certe condizioni, tendenti ad assicurare la
+libertà dell'assemblea, acconsentirono all'inchiesta, e pubblicarono le
+loro lettere di convocazione pel primo di settembre. Altre ne aveva
+pubblicate Massimiliano in proprio nome, nella sua qualità di avvocato e
+di protettore della Chiesa, fin dal 16 di gennajo, ed altre ancora in
+data del 15 febbrajo Lodovico XII, esortando i vescovi francesi e
+tedeschi a recarsi a Pisa[147].
+
+ [147] _Rayn. An. Eccl. 1511, § 1, p. 86. -- Labbei concilia Gener.,
+ t. XIII, p. 1486. -- Jac. Nardi, l. V, p. 226. -- P. Bembi, l. XI, p.
+ 253. -- Jo. Marianae, l. XXX, c. 1, p. 299._
+
+Ma per quanto fossero grandi l'autorità dei due monarchi, la sommissione
+del loro clero, e lo scontento generale della Chiesa, Giulio II nulla
+arrischiava in questa contesa; ed egli lo vedeva; infatti opponeva
+l'ardire e l'impeto del suo carattere ai risguardi ed agli scrupoli de'
+suoi avversarj, che colle loro medesime apologie, col mostrare avido
+desiderio di entrare in negoziazioni, sembravano confessare di non
+essere assistiti dalla giustizia. Giulio II, per togliere loro qualunque
+pretesto, convocò egli stesso con una bolla del 18 luglio un concilio in
+san Giovanni di Laterano pel 19 aprile del 1512. Pubblicò nello stesso
+tempo un monitorio contro i cardinali ribelli, per privarli del
+cardinalato e di tutti i loro beneficj ecclesiastici, qualora entro
+sessanta giorni non si presentassero a lui per giustificarsi[148].
+
+ [148] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 538. -- Rayn. An. Eccl. § 9, p. 89.
+ -- Jac. Nardi, l. V, p. 226. -- P. Giovio vita di Alfonso, p. 66._
+
+Gli apparecchj per due concilj vennero tutt'ad un tratto sospesi a
+cagione della malattia del papa, il quale, essendosi trovato male il 17
+di agosto, fu dopo quattro giorni ridotto all'estremo. Cadde in un
+deliquio che durò più ore; tutti coloro che lo assistevano lo tennero
+per morto; se ne sparse la voce in città; vennero ovunque spediti
+corrieri per portarne la notizia; ed i cardinali assenti da Roma, senza
+eccettuare quelli che avevano convocato il concilio di Pisa, si
+affrettarono di porsi in cammino per ritornarvi. Frattanto Giulio II,
+rinvenuto dalla sua letargia, volle ordinare gli affari di sua famiglia,
+che poteva da un secondo attacco simile essere improvvisamente privata
+del suo capo. All'indomani adunò un concistoro, nel quale accordò al
+duca d'Urbino, suo nipote, la grazia per l'omicidio del cardinale di
+Pavia, rimettendolo nel godimento di tutti i feudi ricevuti dalla
+Chiesa. Nello stesso tempo pubblicò una bolla intorno all'elezione del
+nuovo papa, per prevenire o punire colle più severe pene una simonia
+simile a quella di cui egli stesso erasi renduto colpevole, quando aveva
+ottenuta la tiara[149].
+
+ [149] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 543. -- Par. de Grassis Diar. ap.
+ Rayn. § 34, p. 98. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 261. -- Fr.
+ Belcarii, l. XIII, p. 370._
+
+In pochi giorni Giulio si trovò sano come per lo innanzi, sebbene
+continuasse a non curarsi de' consigli de' medici, ed a tenere un regime
+di vita direttamente opposto a quello ch'essi gli prescrivevano. Colle
+forze andò pure ricuperando il suo ardore guerriero, e sempre più si
+confermò nel favorito suo progetto _di cacciare i barbari d'Italia_. Le
+lagnanze e le miserie dei popoli, oppressi dagli oltremontani, avrebbero
+somministrati a Giulio i più giusti motivi per quest'impresa, se le sue
+forze fossero state proporzionate alla lotta in cui voleva entrare.
+
+Frattanto la campagna di quest'anno non aveva prodotto verun'azione
+clamorosa. Massimiliano, sempre consentaneo a sè medesimo, si andava
+perdendo in vasti progetti che non era capace d'eseguire. Sebbene i
+Veneziani fossero assai snervati, non aveva potuto approfittare della
+diversione fatta dalla Francia per spingere con vigore la guerra contro
+di loro. Vero è che guastava il territorio friulano, e spargeva la più
+spaventosa desolazione in quelle contrade; ma, lungi dal conquistare
+Treviso o Padova, cui non aveva mai voluto rinunciare, non avrebbe pure
+conservata Verona, senza la guarnigione francese mandata in questa
+piazza da Lodovico XII. L'imperatore erasi recato ad Inspruck, e si
+proponeva ancora di marciare colla sua armata fino a Roma, per
+ristabilire l'impero germanico in tutte le prerogative possedute ai
+tempi di Carlo Magno o di Ottone il grande; ma le truppe dell'impero,
+sulle quali egli faceva sempre fondamento, non arrivavano mai, e le
+proprie non bastavano per tener testa alla repubblica di Venezia. Così
+passava rapidamente da una smisurata ambizione allo scoraggiamento, e
+mai non mantenevasi con costanza nell'una o nell'altra disposizione.
+Talvolta dava orecchio alle proposizioni che gli venivano fatte da
+Ferdinando il Cattolico, di riconciliarsi coi Veneziani e colla Chiesa,
+e di attaccare di concerto i Francesi. In uno de' suoi accessi di
+scoraggiamento, invitò pure i Veneziani a mandargli un inviato per
+trattare con lui. Il senato fece subito partire alla volta d'Inspruck
+Antonio Giustiniani, e fece fare in ogni chiesa preghiere pel felice
+successo della sua missione; ma Massimiliano aveva prima del suo arrivo
+mutato parere. Ridusse a soli otto giorni il salvacondotto del
+Giustiniani, e rigettò tutte le proposizioni che gli recava[150]. Non
+erano ignote a Lodovico XII queste di lui irrisoluzioni, e sapeva che
+questo alleato, ch'egli pagava, e pel quale doveva combattere, era
+sempre in procinto di passare nelle file dei suoi nemici[151].
+
+ [150] _P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 255 e 259._
+
+ [151] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 540. -- Fr. Belcarii Com., l. XII,
+ p. 366._
+
+Dal canto suo Giulio II appena degnavasi di contare Massimiliano tra i
+suoi nemici, sebbene lo avesse veduto prendere parte alla convocazione
+del concilio; egli fondava le sue speranze nel re d'Arragona, in quello
+d'Inghilterra e negli Svizzeri, e di già le sue negoziazioni presso
+queste tre potenze prendevano il più favorevole aspetto. La constante
+politica di Ferdinando il Cattolico era quella di coprire la propria
+ambizione colla maschera della religione; onde dacchè il papa erasi
+dichiarato alleato dei Veneziani, non avea cessato mai di dare a
+Lodovico XII ipocriti consiglj intorno all'empietà di far guerra al capo
+della Chiesa. Fino a tale epoca erasi egli occupato intorno alle sue
+conquiste nell'Africa; il suo generale, Pietro Navarra, gli aveva
+sottomesse Orano e Bugia; i re di Algeri e di Tremisene si erano
+dichiarati suoi feudatarj, e pareva che un nuovo impero spagnuolo fosse
+vicino a stabilirsi al di là dello stretto di Gibilterra[152]. Ma
+quand'ebbe notizia della disfatta di Bologna, richiamò dall'Africa
+Pietro Navarra, e lo mandò nel regno di Napoli con tre mila de' suoi
+migliori fanti spagnuoli, per non lasciare questo regno in balìa di un
+monarca vittorioso, che vi aveva dei diritti.
+
+ [152] _Jo. Marianae Hist. Hispan., l. XXIX, c. 24, p. 296. -- Rayn.
+ An. Eccl. 1510, § 30, p. 82. -- P. Bizarro Sen. Pop. q. Genuens.
+ Hist., l. XVIII, p. 430._
+
+Enrico VIII d'Inghilterra, cedendo alle istanze di Giulio II, aveva
+acconsentito a fare di concerto con Ferdinando calde rimostranze a
+Lodovico XII intorno allo scisma ch'egli andava a suscitare nella
+Chiesa, gli aveva domandato pel bene della cristianità di mandare i
+cardinali ed i prelati del suo regno al concilio di Laterano, e di
+permettere alla Chiesa di ricuperare la sua città di Bologna. Gonfio
+d'orgoglio, e fidando nelle immense ricchezze lasciategli da suo padre,
+egli credevasi l'arbitro dell'Europa, e risguardava tutte le istanze
+fattegli da questi monarchi, quali omaggi dovuti al suo potere ed ai
+suoi talenti.
+
+Per altro il papa riponeva negli Svizzeri le principali sue speranze; e
+l'imprudenza di Lodovico XII lo aveva ancora meglio servito che le
+proprie negoziazioni. Questo monarca in un movimento d'orgoglio aveva di
+nuovo ricusato di riconciliarsi cogli Svizzeri e di accrescere le loro
+pensioni. Aveva giurato di non lasciarsi taglieggiare da paesani, ed
+aveva proibita l'esportazione delle granaglie dalla Francia e dalla
+Lombardia ne' paesi Svizzeri. Aveva creduto di ridurli colla carestia a
+ricevere da lui la legge, ed invece, esasperandoli, gli aveva
+precipitati nell'alleanza del papa e de' Veneziani[153].
+
+ [153] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 370._
+
+Finalmente i progetti di Giulio II cominciavano a prendere migliore
+consistenza; ed i nemici, che andava suscitando alla Francia,
+incoraggiati dalla loro unione, affettavano verso di lei un più
+minaccioso contegno. Gli ambasciatori d'Inghilterra e d'Arragona fecero
+unitamente nuove rappresentanze a Lodovico XII rispetto alla protezione
+da lui accordata al concilio di Pisa ed ai Bentivoglio; il re rispose
+loro di essere apparecchiato a desistere, purchè i cardinali del suo
+partito fossero di nuovo rimessi dal papa nella sua grazia, ed i
+Bentivoglio venissero conservati nella stessa subordinazione feudale, in
+cui da circa un secolo erano stati tenuti i loro antenati; ma non
+volendo gli ambasciatori ammettere queste basi di negoziazioni,
+all'ultimo Lodovico XII dichiarò loro, che non poteva senza scapito
+dell'onor suo abbandonare la protezione di Bologna, non altrimenti che
+quella della sua propria città di Parigi[154].
+
+ [154] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 371._
+
+Tosto che seppesi in Roma la risposta di Lodovico XII, il giorno 5 di
+ottobre si pubblicò solennemente nella chiesa di santa Maria del popolo
+una confederazione tra il papa, il re cattolico ed il senato di Venezia.
+Dichiaravano i confederati che gli oggetti della loro alleanza erano:
+l'unione della Chiesa, minacciata d'uno scisma dal conciliabolo di Pisa;
+la restituzione alla santa sede di Bologna e di ogni altro feudo, che
+mediatamente o immediatamente poteva appartenerle, volendo indicare con
+queste parole lo stato di Ferrara; per ultimo la cacciata dall'Italia
+con una potente armata di chiunque s'opporrebbe a questo doppio oggetto,
+vale a dire del re di Francia. Per formare quest'armata il papa
+prometteva quattrocento uomini d'armi, cinquecento cavaleggieri e sei
+mila fanti; la repubblica di Venezia ottocento uomini d'armi, mille
+cavaleggieri ed otto mila fanti; il re d'Arragona mille dugento uomini
+d'armi, mille cavaleggieri, e dieci mila fanti spagnuoli. Ma ritenendosi
+il contingente dell'ultimo come sproporzionato alle sue finanze, il papa
+ed il senato si obbligavano a pagargli ciascheduno venti mila ducati al
+mese, finchè durerebbe la guerra. L'armata della lega doveva essere
+comandata da don Raimondo di Cardone, Catalano, vicerè di Napoli. Una
+flotta, di dodici vascelli catalani e di quattordici veneziani, doveva
+nello stesso tempo portare la guerra sulle coste della Francia. Tutti
+quei paesi conquistati dai confederati, che in addietro avessero
+appartenuto ai Veneziani, dovevano essere loro restituiti. L'imperatore
+ed il re d'Inghilterra potevano, ove lo desiderassero, essere ricevuti
+in quest'alleanza. Il papa aveva stipulata questa riserva a favore del
+primo colla fortuita speranza di staccarlo dalla Francia; ed il
+cardinale di Yorck, ambasciatore del secondo, ed uno de' negoziatori
+della lega, non avendo ancora ricevute le opportune istruzioni per
+sottoscrivere, aveva domandata la stessa riserva pel suo padrone[155].
+
+ [155] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 550. -- Rayn. An. Eccl. 1511, § 66,
+ p. 105. -- Jac. Nardi, l. V, p. 228. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XII,
+ p. 266. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 372. -- Jo. Marianae de reb.
+ Hisp., l. XXX, c. V, p. 305._
+
+Fatta quest'alleanza, Giulio II trattò con maggior rigore i prelati
+disubbidienti. Passato il termine del monitorio, il 24 ottobre dichiarò
+in concistoro decaduti dalla loro dignità, e soggetti a tutte le pene
+dalla chiesa inflitte agli eretici ed agli scismatici, i cardinali di
+santa Croce, di san Malò, di Cosenza, di Bayeux. Pubblicò poi un altro
+monitorio contro il cardinale di Sanseverino, che aveva risparmiato fin
+allora, e fulminò l'interdetto e le scomuniche contro i Fiorentini, che
+avevano permessa ne' loro stati l'adunanza di un conciliabolo
+scismatico[156].
+
+ [156] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 551. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ V, p. 230._
+
+Il concilio che tanto irritava il papa, era stato convocato per il primo
+giorno di settembre; ma a tale epoca non eransi presentati a Pisa che un
+commissario dell'imperatore, uno del re di Francia ed un ecclesiastico,
+a nome di alcuni prelati ed abati. Questi tre personaggi chiesero la
+licenza de' magistrati fiorentini, i quali dichiararono di avere ordine
+di non prendere parte nelle loro operazioni. In appresso i commissarj si
+recarono alla chiesa cattedrale, ove fecero cantare la messa dello
+Spirito Santo e le litanie per l'apertura del concilio; immediatamente
+dopo la quale ceremonia tutti i preti italiani, che si trovavano a Pisa,
+si ritirarono dalla città per non trovarsi avvolti nell'interdetto
+fulminato dal papa contro tutti i luoghi in cui si adunerebbe il
+concilio[157].
+
+ [157] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ p. 264. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 295. -- Jac. Nardi, l. V, p.
+ 228. -- Diar. del Bonaccorsi, p. 163._
+
+I Fiorentini avevano accordata la loro città di Pisa per la celebrazione
+del concilio, persuasi che, procedendo d'accordo il re di Francia e
+l'imperatore di Germania, l'assemblea de' vescovi di queste due nazioni
+sarebbe abbastanza numerosa per inspirare rispetto alla Cristianità e
+timore al papa. Si trovarono però assai sconcertati, quando videro che
+il concilio cominciava con tre sole persone, tanto più quando seppero
+che non si era posto in cammino un solo prelato tedesco, e che i
+ventiquattro vescovi francesi, che per ordine del re avevano abbandonato
+le loro diocesi, procedevano assai lentamente e con estrema ripugnanza.
+Nè il clero italiano si pronunciava anticipatamente contro il concilio
+con minor forza; di modo che vedevasi impossibile che un'assemblea
+aperta con tali auspicj acquistasse giammai qualche credito. D'altra
+parte le censure del papa, le minacce di confisca, la nomina del
+cardinale dei Medici alle legazioni di Perugia e di Bologna, inspiravano
+un altissimo terrore alla repubblica. I decemviri della libertà e della
+balìa il 10 dicembre spedirono il Macchiavelli ai cardinali, che si
+erano trattenuti a san Donnino, ed al re di Francia, per dissuaderli dal
+tenere il concilio in Pisa, e persuaderli a trasferirlo in altra città,
+se non riputavano cosa ancora più conveniente lo scioglierlo e
+rappacificarsi col papa[158].
+
+ [158] _Istruzione data al Macchiavelli dai decemviri di libertà o
+ balìa il 10 settembre 1511. Legazioni, t. VII, p. 394-401._
+
+Ma il Macchiavelli altro non potè ottenere dal re, che di trasferire il
+concilio in un'altra città, dopo che avrebbe tenute a Pisa le prime due
+o tre sessioni. I quattro cardinali non osavano avventurarsi a Pisa
+senza la protezione di una guarnigione francese; ed i Fiorentini si
+mostravano difficili a riceverla. All'ultimo i cardinali arrivarono a
+Pisa con alcuni prelati il primo giorno di novembre. Vollero adunarsi
+nella cattedrale, ma il popolo ammutinato non vi acconsentì. Recaronsi
+successivamente ad alcune altre chiese, che furono loro similmente
+chiuse; finalmente si stabilirono a stento nella chiesa di san Michele
+per cantarvi la prima messa[159].
+
+ [159] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 266-272. -- Scip. Ammirato, l.
+ XXVIII, p. 296-298. -- Jac. Nardi, l. V, p. 288 -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 374._
+
+I cardinali ed i prelati francesi erano giunti a Pisa protetti da una
+guardia di cinquanta arcieri, comandati da Odetto di Foix, signore di
+Lautrec, e da Chatillon; ma, sebbene questa guardia fosse un oggetto di
+gelosia pei Fiorentini, non era però sufficiente a far rispettare i
+prelati in Pisa, nè a porli in salvo da un insulto per parte di Roma. Il
+clero italiano mostrava per loro una smisurata avversione, ricusando
+loro tutti gli arredi delle chiese, onde non li profanassero; ed il
+popolo gl'insultava per le strade con amare invettive. Essi medesimi
+operavano contro la propria coscienza, per quella deferenza verso
+l'autorità reale che fu così frequentemente la sola conseguenza delle
+libertà riclamate dalla chiesa gallicana contro la santa sede. Essi
+desideravano che loro si offrisse qualche motivo di abbandonare una
+città, ove trovavansi così a disagio, ed approfittarono di un'occasione
+che male si conveniva alla dignità della loro assemblea. Essendo nata
+contesa il 13 di novembre tra i loro servitori ed alcuni giovani pisani
+a cagione di certe prostitute, gli arcieri accorsero in ajuto dei primi,
+e tutto il popolo in ajuto de' giovani pisani: Lautrec e Chatillon
+furono feriti nella mischia mentre cercavano di separarli, e, sebbene
+per le cure loro e degli ufficiali fiorentini si calmasse il tumulto,
+all'indomani i cardinali abbandonarono Pisa, dopo avere intimata la loro
+riunione a Milano[160].
+
+ [160] _Fr. Guicciardini l. X, p. 559. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ p. 276. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 299. -- Rayn. An. Eccl. § 42,
+ p. 99. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 103. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 374._
+
+La fuga da Pisa de' padri del concilio ammansò alquanto Giulio II contro
+il gonfaloniere Soderini, e rallentò l'esecuzione de' progetti che
+formati aveva per levargli la suprema magistratura della repubblica;
+tanto più che Pandolfo Petrucci gli rappresentò, che, attaccandolo a
+forz'aperta, avrebbe messe a disposizione della Francia tutte le forze
+dei Fiorentini, che di presente altro non chiedevano che la neutralità.
+Giulio, senza portare la guerra nello stato fiorentino, lasciò che
+avessero libero corso le pratiche del cardinale de' Medici, che egli
+aveva ravvicinato ai confini della repubblica confidandogli le legazioni
+di Perugia e di Bologna[161].
+
+ [161] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 556. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 296. -- Paolo Giovio vita di Leone X, l. II, p. 101._
+
+Durante la sua amministrazione il gonfaloniere Soderini aveva perduti
+alcuni suoi partigiani, e si erano accresciuti quelli de' Medici in
+tempo del loro esilio; o fosse a motivo della naturale disposizione dei
+popoli di desiderare il tempo passato, che hanno veduto colle illusioni
+della gioventù, e di perdere più facilmente la memoria de' mali che
+quella de' beni, sebbene sentano i primi con maggiore vivacità quando
+sono presenti; o fosse perchè la prudenza del gonfaloniere accompagnata
+alle volte della debolezza, eccitando l'invidia senza temperarla col
+timore; o fosse finalmente perchè il cardinale de' Medici aveva ottenuto
+con molta accortezza e prudenza di cancellare l'animosità eccitata da
+suo fratello Piero. Egli erasi in ogni occasione mostrato in Roma il
+protettore de' Fiorentini, manifestando la stessa benevolenza verso
+coloro che avevano operato contro la sua famiglia, come verso quelli che
+le si erano mantenuti attaccatissimi. Ascriveva la nimicizia de' primi
+agli sgraziati errori di suo fratello, e voleva che la memoria loro
+rimanesse spenta colla di lui morte[162].
+
+ [162] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. -- Jac. Nardi, l. V, p. 230. --
+ Fr. Belcarii, l. XIII, p. 371._
+
+Il gonfaloniere, che vedeva avvicinarsi il turbine, non voleva in verun
+modo, per mettere la repubblica in istato di difesa, chiedere al popolo
+nuove contribuzioni, onde non fare maggiore il malcontento di lui.
+Giudicò adunque più conveniente di far portare ai soli ecclesiastici le
+spese di una guerra eccitata dagli stessi ecclesiastici. Domandò al
+clero fiorentino una sovvenzione di cento mila fiorini, da pagarsi in
+quattro termini. Tale somma doveva poi restituirsi ai sovventori entro
+l'anno, se non vi era guerra colla Chiesa, entro cinque, se la guerra
+scoppiava. Si ottenne con difficoltà l'approvazione dei consiglj per
+questo prestito; perciocchè in ogni famiglia trovavasi un prete, che,
+per difendere le proprie entrate ed i suoi beneficj, faceva valere le
+censure ecclesiastiche, e tratteneva i suffragj de' suoi parenti[163].
+
+ [163] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 268-271. -- Scip. Ammirato, l.
+ XXVIII, p. 297. -- Fr. Guicciardini, l. X, p. 552._
+
+La stagione più propria a tenere la campagna era passata senza che
+accadesse verun'azione clamorosa. Il re di Francia aveva licenziata la
+sua armata dopo la battaglia di Bologna, ed altro non teneva in presenza
+del nemico che un ristretto numero di uomini d'armi di guarnigione a
+Verona. I Veneziani, compatendo la debolezza del vecchio Lucio Malvezzi,
+avevano avuta la compiacenza di lasciarlo alla testa delle loro armate,
+sebbene più non fosse in istato di condurle, perchè non avevano potuto
+persuaderlo a chiedere la sua dimissione, e non volevano affliggere
+negli estremi suoi giorni un uomo che in altri tempi aveva ben meritato
+della repubblica. Questi morì finalmente, e gli fu dato per successore
+Gian Paolo Baglioni[164]. Massimiliano si era alternativamente fatto
+vedere in Inspruck, a Trento, a Bruneck. Di là aveva negoziato colla
+Francia, col papa, con Venezia, e sempre minacciata l'Italia di nuova
+invasione; ma, quando si credeva imminente la sua comparsa, tutt'ad un
+tratto si allontanava per una partita di caccia; recavasi in un'altra
+città, in un'altra provincia, ove non era aspettato, e credeva dar prove
+di sottile politica, quando rendeva vani tutti i calcoli fatti dagli
+altri sopra di lui[165].
+
+ [164] _P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 254-257. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 369._
+
+ [165] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 560._
+
+Intanto le province veneziane e quelle del ferrarese continuavano ad
+essere guaste con più furore che mai. I borghi ed i castelli venivano
+presi e ripresi, taglieggiati e saccheggiati, quando potevano sottrarsi
+all'incendio; le campagne erano affatto spogliate, ed i contadini,
+ridotti alla disperazione, perivano nella miseria. Massimiliano, cagione
+di tutti questi mali, non rinunciava ad alcuna delle sue pretese,
+sebbene non fosse in istato di farle valere. Egli non voleva la pace, e
+non faceva la guerra. Per lo contrario Lodovico XII voleva la pace, e
+faceva la guerra per un alleato che non lo assecondava, e che
+gl'inspirava una giusta diffidenza. Egli dolevasi delle inutili spese
+che Massimiliano gli cagionava, e, siccome alquanto inclinava
+all'avarizia, ricusava spesso di sostenere alcune spese, che, riducendo
+la guerra ad una pronta conclusione, avrebbero prodotta una reale
+economia. I Veneziani bramavano ardentemente la pace, ma non potevano
+ottenerla dalla volubilità di Massimiliano; non meno ardentemente la
+desiderava il duca di Ferrara, ma gli veniva rifiutata dall'ostinazione
+del papa.
+
+Essendo rimaste senza effetto tutte le negoziazioni per la pace, ed
+essendosi pubblicata in principio d'ottobre la lega del papa con
+Ferdinando, Lodovico XII ordinò al signore della Palisse di ragunare di
+nuovo l'armata francese, d'assoldare la fanteria, e di attaccare la
+Romagna prima che gli Spagnuoli vi fossero giunti. Proponevasi di
+scendere egli stesso in Italia nella vegnente primavera con
+istraordinarie forze, onde finalmente obbligare i suoi nemici a fare la
+pace. Ma prima che a questi ordini fosse data esecuzione, la Lombardia
+fu agitata dalla notizia che gli Svizzeri si apparecchiavano ad una
+seconda invasione.
+
+Lodovico XII non erasi limitato a ricusare agli Svizzeri l'accrescimento
+di venti mila franchi alla domandata pensione; ma inoltre aveva in ogni
+occasione parlato di loro con disprezzo, ed offeso il loro orgoglio
+nazionale. In Lombardia aveva fatto arrestare con umilianti circostanze
+un corriere de' cantoni di Schwitz e di Friburgo, secondando in tal modo
+gl'intrighi del papa, che cercava di eccitare quei fieri alpigiani
+promettendo loro la gloria di scacciare i Francesi dall'Italia. Gli
+Svizzeri avevano fatto chiedere a Venezia cinquecento uomini di
+cavalleria ed alcuni pezzi di cannone[166]; avevano pure ricevuto da
+questa repubblica qualche somma di danaro, ed in principio di novembre
+valicarono il san Gottardo, e si adunarono a Varese in numero di dieci
+mila uomini, con un treno di sette piccoli cannoni da campagna e varj
+grossi archibugj portati dai cavalli. La dieta aveva a quest'armata
+accordato quello stendardo, che, spiegato nel precedente secolo a Nancì
+contro il duca di Borgogna, non era più stato dopo quell'epoca portato
+in guerra. Questo venerato stendardo allettava continuamente nuovi
+volontarj, onde in breve l'armata si trovò forte di sedici mila uomini.
+I Francesi non avevano in Lombardia che mille trecento lance e dugento
+gentiluomini volontarj; inoltre parte di queste truppe servivano a
+custodire Verona, Brescia e Bologna, onde Gastone di Foix per trattenere
+gli Svizzeri non aveva con sè che trecento uomini d'armi e due mila
+fanti[167].
+
+ [166] _P. Bembi Ist. Ven., l. XII, p. 270-271._
+
+ [167] _P. Bembi, l. XII, p. 270. -- Fr. Guicciardini, l. X, p. 563. --
+ Mém. de cheval. Bayard, c. XLVII, p. 216. -- Fr. Belcarii, l. XIII,
+ p. 375._
+
+Gli Svizzeri si erano avanzati da Varese a Gallarate, e di là a Busto
+senza trovare opposizione. Gastone di Foix e Gian Giacopo Trivulzio si
+tenevano ai loro fianchi per molestarli, ma non osavano dar loro
+battaglia; intanto Teodoro Trivulzio faceva fortificare Milano, ed i
+Milanesi, sebbene detestassero il governo francese, temevano ancora più
+la venuta di questi barbari montanari, ed assoldavano fanti a loro
+proprie spese per custodire le mura. I generali francesi andavano bensì
+spargendo di non avere verun timore, ed essere facil cosa il difendere
+la città; ma si vedevano nello stesso tempo vittovagliare il castello, e
+fare tali apparecchj, che svelavano la loro intenzione di ritirarvisi.
+
+Gli Svizzeri, non trattenuti nella loro marcia, si avanzarono a sole due
+miglia dalle porte di Milano; ivi bruscamente piegarono sopra Monza, e,
+probabilmente conoscendosi incapaci di attaccare le città, non tentarono
+nemmeno di occupar questa; ma parvero intenzionati di passare l'Adda, le
+di cui opposte rive venivano dai Francesi cautamente fortificate onde
+impedire agli Svizzeri di unirsi all'armata veneziana. A Milano si stava
+tuttavia in grandissimo timore, quando un capitano svizzero, munito di
+salvacondotto, venne a nome de' suoi compatriotti ad offrire di
+ritirarsi, purchè loro si pagasse un mese di soldo. Egli ripartì, per
+informare gli Svizzeri di un'offerta molto inferiore alla loro domanda,
+e tornò all'indomani con pretese molto più alte. Gastone di Foix
+aggiunse qualche cosa all'offerta fatta nel precedente giorno, ma non
+quanto bastava a soddisfare gli Svizzeri, ed il trattato fu rotto; ciò
+nullameno, con sorpresa di tutta l'Italia, gli Svizzeri presero nel
+susseguente giorno la via di Como, e ripatriarono[168]. Loro non era
+stato pagato il danaro che avevano chiesto per l'armata; e se
+l'inquietudine che loro dava Gastone di Foix, fu, come lo suppone il
+Giovio, il solo motivo che li persuase a ritirarsi[169], non si sa
+concepire perchè non abbiano accettata l'ultima offerta. Vero è che
+altri scrivono che i capitani svizzeri furono corrotti dal danaro che
+Foix loro fece celatamente pagare, e viene indicato per negoziatore di
+questo vergognoso contratto un capitano d'Alt-Sax, o di Super-Sax[170].
+
+ [168] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 564. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 376._
+
+ [169] _Vita di Alfonso d'Este, p. 77. -- Vita di Leon X, l. II, p.
+ 110._
+
+ [170] _L'Anonimo Padovano, presso Muratori Annali d'Italia ad ann. --
+ Mémoir. de Bayard, c. XLVII, p. 217._
+
+Per la seconda volta gli Svizzeri avevano delusa la confidenza del papa
+e de' Veneziani, che gli avevano pagati; e la loro mala fede, o la loro
+imperizia, andavano scemando quell'alta opinione che si erano acquistata
+col loro valore nelle guerre in cui avevano combattuto appoggiati dagli
+uomini d'armi francesi. Per altro la breve loro invasione faceva sentire
+tutto il pericolo della situazione de' Francesi, coll'armata del papa e
+di Raimondo di Cardone in faccia, quella de' Veneziani da un lato,
+Genova sempre agitata dagl'intrighi del papa dall'altro, e gli Svizzeri
+alle spalle. Lodovico XII spaventato mandò in Italia a Gastone di Foix
+tutte le truppe di cui poteva disporre; gli ordinò di nulla risparmiare
+per la leva di un nuovo corpo d'infanteria, ed eccitò i Fiorentini a
+mostrarsi fedeli alleati della Francia, a mandargli non già trecento
+lance, secondo l'obbligazione dei trattati, ma tutte le forze che
+potevano riunire; ricordò loro che la causa per cui gli eccitava a
+combattere non era meno la sua che la loro propria, poichè, conoscendo
+essi l'odio di Giulio II e l'ambizione di Ferdinando, non potevano
+dubitare che questi principi non abusassero della vittoria contro di
+loro, sia che i Fiorentini prendessero le armi, o si mantenessero
+neutrali[171].
+
+ [171] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 565. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 577._
+
+Il gonfaloniere Soderini sentiva tutta la forza delle ragioni addotte
+dal re di Francia; era persuaso del principio così spesso ripetuto dal
+Macchiavelli, che il partito di mezzo è di tutti il più pernicioso; e
+che, chi non si dichiara per una parte o per l'altra, scontenta sempre
+entrambe le parti. Vedeva che, dopo avere offeso il papa, si
+offenderebbe ancora il re di Francia, il quale non troverebbe che si
+fosse per lui fatto abbastanza, mandandogli soltanto i soccorsi
+stipulati dal trattato, e che ciò non pertanto sarebbe un'ostilità agli
+occhi di Ferdinando d'Arragona. Ma il partito, che si opponeva al
+gonfaloniere con intenzione di perderlo, s'ingrossava in tale occasione
+di tutti quelli che la debolezza del loro carattere attaccava alle
+misure di mezzo, e di tutti quelli che un giusto risentimento contro
+Lodovico XII e la casa di Francia, per le transazioni relative alla
+guerra di Pisa, rendeva diffidenti verso una famiglia che gli aveva così
+lungo tempo ingannati. Perciò, malgrado tutti gli sforzi del
+gonfaloniere, la repubblica si attenne strettamente all'esecuzione del
+trattato conchiuso con Lodovico XII, e mandò inoltre lo storico
+Francesco Guicciardini ambasciatore presso Ferdinando, onde scusarsi
+d'avere dati questi soccorsi al di lui nemico[172].
+
+ [172] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 567. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 377._
+
+In sul finire di dicembre l'armata spagnuola e pontificia cominciò ad
+avanzarsi verso la Romagna. Il vicerè, don Raimondo di Cardone, si
+trattenne ad Imola per aspettare il rimanente delle sue truppe e la sua
+artiglieria, e intanto mandò Pietro Navarro, capitano generale della
+fanteria spagnuola, ad attaccare i possedimenti del duca di Ferrara in
+Romagna. Tutte le borgate e le fortezze, che il duca possedeva al
+mezzodì del Po, si arresero a Navarro alla semplice intimazione di un
+trombetta, tranne la bastia della Fossa Geniolo, ch'era stata attaccata
+nel precedente anno, ed opportunamente da Bajardo soccorsa. Vestidello
+Pagano, distinto ufficiale del duca di Ferrara, che vi comandava una
+guarnigione di cento cinquanta fanti, oppose una gagliarda resistenza
+agli attacchi di Pietro Navarro fino all'ultimo giorno dell'anno, in cui
+la bastia fu presa d'assalto. La guarnigione fu passata a fil di spada,
+e Vestidello, ferito, oppresso dalla fatica e costretto ad arrendersi,
+fu in seguito ucciso a sangue freddo dai Musulmani, che formavano in
+allora il grosso della fanteria spagnuola[173].
+
+ [173] _Ariosto Orl. Fur., c. III, stanza 54 e canto XLII, st. 5. --
+ Fr. Guicciardini, l. X, p. 568. -- P. Bembi, l. XII, p. 272. -- P.
+ Giovio vita di Alfonso, p. 71. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 377. --
+ Muratori Ann. d'Italia ad An. 1512._
+
+Il possedimento della bastia di Geniolo era della più alta importanza
+agli occhi del duca Alfonso per l'attacco o la difesa di Ferrara, perchè
+questa fortezza signoreggiava la navigazione del Po. Perciò, quando
+Alfonso seppe che il Navarro era tornato presso al vicerè, e che non vi
+aveva lasciati che dugento uomini di guarnigione, venne ad attaccarla
+con nove pezzi di cannone. Le muraglie della bastia erano ancora
+squarciate dal sostenuto assedio, e gli Spagnuoli non avevano avuto
+tempo di riparare tutte le brecce; di modo che Alfonso la prese
+d'assalto lo stesso giorno; ma egli riportò una ferita nel capo, ed i
+suoi soldati, per vendicar lui e lo sventurato Vestidello, uccisero il
+capitano e tutta la guarnigione, senza lasciarne un solo che portasse al
+papa la notizia della rotta. Tutti questi piccoli fatti ottennero
+un'importanza classica nel poema dell'Ariosto: essi accadevano sotto gli
+occhi del poeta, erano il principale titolo della gloria del di lui
+padrone, ed egli gli illustrò coi suoi versi[174].
+
+ [174] _Ariosto Orl. Fur., cant. III, e XLII, ne' prealleg. luoghi._
+
+Frattanto l'armata del re di Spagna e del papa erasi riunita in Imola, e
+da molto tempo non erasene veduta altra più formidabile. Vi si contavano
+al soldo di Ferdinando mille uomini d'armi, ottocento cavaleggieri di
+quei, che gli Spagnuoli chiamavano _Ginetti_ ad esempio de' Mori, ed
+otto mila fanti spagnuoli. Fabrizio Colonna militava sotto il vicerè,
+col titolo di governatore generale; Prospero Colonna aveva ricusato di
+servire sotto il comando di un altro. Lo stesso orgoglio aveva ritratto
+il duca d'Urbino dall'accettare il comando dell'armata pontificia, la
+quale doveva essere subordinata a quella di Raimondo di Cardone; il duca
+di Termini, che Giulio II aveva voluto sostituirgli, era di fresco morto
+a Cività Castellana; ed era perciò il cardinale legato, Giovanni de'
+Medici, che comandava l'armata del papa, avendo sotto i suoi ordini
+Marc'Antonio Colonna, Giovanni Vitelli, Malatesta Baglioni e Raffaello
+de' Pazzi, con ottocento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri ed otto
+mila fanti[175].
+
+ [175] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 568. -- Jac. Nardi, l. V, p. 231. --
+ P. Giovio vita di Leon X, l. II, p. 105. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 378. -- Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. VI, p. 307._
+
+Il più ardente desiderio di Giulio II era quello di ricuperare Bologna,
+e l'armata combinata cominciò la campagna coll'assedio di quella città.
+Si accampò il 26 di gennajo del 1512 sul terreno coperto di nevi tra la
+montagna e la gran strada che va da Bologna in Romagna, mentre che
+Fabrizio Colonna venne colla vanguardia, composta di settecento uomini
+d'armi, di cinquecento cavaleggieri e di sei mila fanti, ad appostarsi
+sulla strada di Lombardia tra Bologna ed il ponte del Reno, occupando
+nello stesso tempo a sinistra le eminenze di san Michele in Bosco, e di
+santa Maria del Monte. Gli assedianti cominciarono subito a svolgere i
+canali, che conducono le acque del Reno e della Savenna nelle fosse di
+Bologna, ed a formare le loro spianate intorno alla città per appostarvi
+le batterie[176].
+
+ [176] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 368. -- Jo. Marianae de reb.
+ Hispan., l. XXX, c. VII, p. 308. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 378._
+
+Odetto di Foix, signore di Lautrec, ed Ivone d'Allegre avevano il
+comando della guarnigione francese di Bologna, composta di dugento lance
+francesi e di due mila fanti tedeschi. I quattro fratelli Bentivoglio
+avevano dal canto loro armati tutti i loro partigiani. Pure le antiche
+fortificazioni di Bologna, che non si aveva avuto tempo di appoggiare
+con nuove opere, non sembravano tali da potere lungamente resistere
+all'artiglieria: troppo vasto era il giro delle mura, il popolo
+atterrito, e molti capi della nobiltà ai Bentivoglio sospetti[177].
+
+ [177] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 569. -- Mém. de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 85. -- Observations sur ces mémoires, p. 343. -- P. Giovio vita di
+ Leon X, p. 106._
+
+Vero è che l'attacco di Bologna non presentava minori difficoltà di
+quello che la difesa ne presentasse. Gli assedianti avevano avuto avviso
+che Gastone di Foix era giunto a Finale, a metà strada tra la Mirandola
+e Ferrara, e ad una breve giornata da Bologna; che la sua armata era di
+già considerabile assai, e che andava sempre ingrossandosi con nuove
+truppe. Non potevasi in tanta vicinanza lasciare l'avanguardia di
+Fabrizio Colonna al di là di Bologna, mentre che il rimanente
+dell'armata trovavasi dall'altro lato; conveniva dunque richiamarla
+presso al quartiere generale, o andare a raggiugnerla: nel primo caso
+lasciavasi la città aperta ai soccorsi che cercherebbero d'introdurvi i
+Francesi; nel secondo l'intera armata sarebbe esposta a mancare di
+vittovaglie. Se, come lo consigliava Pietro Navarro, si ordinava a tutti
+i soldati di provvedersi di viveri per cinque giorni, s'arrischiava
+ancora che Bologna resistesse più a lungo, o che l'armata, costretta a
+ritirarsi, provasse, passando in allora sotto le mura della città, tutti
+gl'inconvenienti ch'erano riusciti così fatali nella rotta di
+Casalecchio. D. Raimondo di Cardone, incerto fra questi due partiti, non
+ardiva mettere in batteria la grossa artiglieria, temendo di non avere
+tempo per ritirarla, se Gastone di Foix veniva a dargli battaglia.
+D'altra parte il cardinale de' Medici, che non conosceva il mestiere
+della guerra, non sapendo persuadersi di tutte queste difficoltà, lo
+andava caldamente eccitando a cominciare l'attacco di Bologna con una
+insistenza che offendeva i militari spagnuoli[178].
+
+ [178] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 571. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 379._
+
+Finalmente il Cardone, avvisato che Gastone di Foix aveva preso a
+sottomettere Cento, la Pieve ed altri castelli bolognesi dalla parte di
+Ferrara, mentre si andava ragunando la sua armata, pensò che avrebbe
+tempo di stringere l'attacco di Bologna; ed aprì le sue batterie verso
+porta a santo Stefano, che conduce in Toscana, avvicinandosi alla sua
+vanguardia. In breve tempo fu aperta nelle mura una breccia di più di
+cento braccia di lunghezza, e la torre della porta fu talmente
+danneggiata, che gli assediati furono forzati ad abbandonarla. Dopo ciò
+si sarebbe potuto dare l'assalto con qualche speranza di prospero
+successo; ma Pietro Navarro volle che si aspettasse l'esplosione di una
+mina ch'egli faceva scavare sotto la cappella del Barracano, onde
+attaccare contemporaneamente la città sopra due punti. Intanto Nemours,
+informato del pericolo di Bologna, vi mandò cent'ottanta lance e mille
+fanti[179].
+
+ [179] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 572._
+
+La mina apparecchiata da Pietro Navarro era terminata; egli vi appiccò
+il fuoco; ma non produsse lo sperato effetto: il muro non crollò, e la
+piccola cappella rimase al suo luogo. Pretesero gli assalitori d'avere
+veduto nell'istante dell'esplosione la piccola cappella alzata in aria,
+la città aperta, ed i soldati ordinati in battaglia entro la medesima;
+ma che ricadendo nello stesso luogo in un solo blocco, dessa cappella
+aveva riempita esattamente la breccia che aveva prima lasciata. Si
+prestò fede avidamente a coloro che pretendevano di avere veduto questo
+miracolo frammezzo ad un denso fumo in un istante di terrore e di
+pericolo; non si domandò punto al capitano Brisson, banderale del
+maresciallo di Fleuranges, che difendeva questa stessa cappella, in qual
+modo non si fosse accorto del prodigio: ed il piccolo santuario si
+trasformò in un tempio colle offerte dei devoti[180].
+
+ [180] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 573. -- Mémoir. du maréchal de
+ Fleuranges, t. XVI, p. 85._ -- La narrazione del Guicciardini fu
+ copiata da Paolo Giovio, _vita di Leon X, p. 108, e da Belcario, l.
+ XIII, p. 380._
+
+Questo miracoloso avvenimento fu seguito da un altro, che non pare meno
+incredibile. Gli assedianti, informati dei soccorsi che Nemours aveva
+introdotti in Bologna, supposero ch'egli avesse rinunciato al progetto
+di avvicinarsi coll'armata alla città, e diventarono più trascurati a
+guardare la campagna. Frattanto Nemours aveva sentita la necessità di
+respingere gli Spagnuoli prima che si avanzassero i Veneziani, onde non
+avere addosso nello stesso tempo le due armate; perciò era partito da
+Finale la notte del 4 al 5 di febbrajo, con mille trecento lance, sei
+mila fanti tedeschi, ed ottomila tra francesi ed italiani, per entrare
+in Bologna. Era stato in viaggio continuamente accompagnato da un vento
+e da una neve terribili, e non aveva trovato in verun luogo, presso i
+molti canali che avea dovuto attraversare, nè corpi di guardia, nè
+scolte; verun contadino per la malvagità del tempo era uscito di casa
+per portarne notizia al nemico, e due ore prima di notte il Nemours era
+entrato in Bologna senza aver dato un colpo di lancia. Si era a bella
+prima determinato ad attaccare gli Spagnuoli la mattina del susseguente
+giorno, 6 di febbrajo; ma perchè non dubitava che il nemico non fosse
+informato della di lui venuta, e non isperava di sorprenderlo,
+facilmente si accomodò al parere di coloro che lo consigliavano di dare
+un giorno di riposo alle sue truppe dopo una tanto penosa marcia. Ad
+ogni modo Raimondo di Cardone non ebbe avviso della venuta del Nemours
+lo stesso giorno, nè all'indomani prima del mezzodì. Quando gliene diede
+avviso un cavaleggiere, fatto prigioniere dalle sue truppe, egli giudicò
+subito necessario di ritirarsi. Nella notte del 6 al 7 di febbrajo fece
+levare i cannoni dalle batterie, e la seguente mattina, appena fatto
+giorno, si recò ad Imola, lasciando il fiore delle sue truppe in coda
+dell'armata per respingere gli attacchi dei Francesi[181].
+
+ [181] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. -- Jac. Nardi, l. V, p. 231. --
+ P. Bembo, l. XII, p. 275. -- P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p.
+ 111. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 380. -- Jo. Marianae de rebus Hisp.,
+ l. XXX, c. VII, p. 309._
+
+Ma Nemours, mentre faceva levare l'assedio di Bologna, provava le più
+vive inquietudini sul conto di Brescia. In questa città ed in tutte
+quelle della Lombardia veneta il governo francese era detestato: i
+contadini mantenevano il più vivo attaccamento verso la repubblica,
+l'armata veneziana s'avvicinava ai confini, ed era comandata dal
+provveditore Andrea Gritti, che alla politica di un senatore veneziano
+aggiugneva l'attività di un generale. I timori di Nemours non tardarono
+a realizzarsi; il 3 di febbrajo, due giorni prima dell'ingresso
+dell'armata francese in Bologna, Andrea Gritti erasi impadronito di
+Brescia, ed aveva assediata la fortezza[182].
+
+ [182] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 574._
+
+I Francesi avevano pensato di tenere Brescia ubbidiente col rigore.
+Avevano fatto decapitare il conte Giovan Maria Martinengo; avevano
+mandati in Francia, come ostaggi, molti altri gentiluomini, ed in una
+contesa, accaduta tra il conte Gambara ed il conte Luigi Avogaro,
+avevano mostrato contro il secondo una parzialità che lo avea
+determinato alla vendetta[183].
+
+ [183] _Mém. du chev. Bajard, c. XLVIII, p. 230._
+
+L'Avogaro scrisse al consiglio dei dieci a Venezia per offrirgli la sua
+assistenza e quella di un numeroso partito, onde ricondurre la sua
+patria sotto l'autorità della repubblica. Egli erasi trattenuto in
+Brescia per dare esecuzione alla trama che aveva formata; ma al primo
+avvicinarsi d'Andrea Gritti, la moglie di uno dei congiurati, amica del
+comandante della fortezza, rivelò a questi la congiura: l'Avogaro appena
+ebbe tempo di sottrarsi all'arresto ordinato dal comandante. Intanto il
+Gritti erasi incamminato verso Brescia con trecento uomini d'armi, mille
+trecento cavaleggieri, e tre mila fanti: aveva passato l'Adige ad Alberé
+presso Legnago, ed il Mincio tra Goito e Valeggio, e si era presentato
+nel convenuto giorno alla porta che doveva essergli aperta dal conte
+Avogaro; ma la fuga d'Avogaro e la scoperta della sua trama, resero vano
+il tentativo, ed il figlio dell'Avogaro venne dai Francesi posto in
+prigione[184].
+
+ [184] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 272._
+
+Questa stessa sventura raddoppiò l'attività del conte ed il suo
+desiderio di vendicarsi. Egli si recò nella val Trompia e nella val
+Sabbia, tra i fiumi Mella e Chiesa, chiamò alle armi tutti i montanari e
+gli abitanti delle rive del lago di Garda, ed il giorno 3 di febbrajo
+rinnovò l'attacco di concerto con Andrea Gritti. Mentre questi
+richiamava l'attenzione dei Francesi ad una delle porte, una banda di
+contadini passò sotto le mura attraversando la griglia che chiude il
+canale del ruscello, detto Garzetta, là dove questo ruscello sbocca
+fuori dalla città. Bentosto in tutte le contrade si udì gridare: san
+Marco! san Marco! ed il signore di Lude, che aveva il comando della
+guarnigione di Brescia, i suoi soldati e i gentiluomini attaccati al
+partito francese si ripararono nella rocca; le loro case furono dal
+popolo saccheggiate, come pure gli equipaggi della guarnigione; furono
+uccisi molti Francesi che si trovarono sparsi per le strade, e demolito
+il palazzo del conte Gambara rivale dell'Avogaro[185].
+
+ [185] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 574. -- Mémoires du cheval. Bayard,
+ c. XLVIII, p. 231. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 273. -- Fr.
+ Belcarii, l. XIII, p. 381._
+
+Alla sollevazione di Brescia tenne dietro subito quella di tutti i paesi
+che i Francesi avevano occupati nel territorio della repubblica. Bergamo
+inalberò lo stendardo di san Marco, e la guarnigione francese si ritirò
+ne' due castelli che signoreggiavano la città: Orci Vecchi, Orci Nuovi,
+Pontevico, e tutti i castelli bresciani e bergamaschi aprirono le loro
+porte ad Andrea Gritti. Cremona e Crema aspettavano ansiosamente che si
+avvicinasse; ma i Veneziani, che festeggiarono queste conquiste con
+trasporti di gioja, e all'istante nominarono governatori per tutte le
+piazze che avevano ricuperate, non adoperarono un'eguale diligenza nello
+spedir loro i necessarj soccorsi. Per altro ordinarono a Giovan Paolo
+Baglioni di far avanzare la sua armata per secondare il Gritti, e per
+attaccare la cittadella di Brescia, le di cui mura erano di già mezzo
+aperte, e dove il de Lude col capitano Herigoye non avevano che poche
+vittovaglie[186].
+
+ [186] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. -- Mém. de Bayard, c. XLVIII,
+ p. 233. -- P. Bembi, l. XII, p. 274._
+
+All'indomani della ritirata degli Spagnuoli, Gastone di Foix ricevette a
+Bologna il messo del signor de Lude, che gli partecipava la perdita di
+Brescia, e gli chiedeva pronti soccorsi. Egli lasciò trecento lance e
+quattro mila fanti nella città che aveva liberata, e ripartì subito col
+rimanente dell'armata, che fece camminare con una sollecitudine fin
+allora sconosciuta. Per tenere una linea più diritta attraversò il
+Mantovano, senza chiederne licenza al sovrano, che dopo essere di già
+entrato nel di lui territorio; a tre miglia d'Isola della Scala sorprese
+Gian Paolo Baglioni, che non lo sospettava vicino, e che non sapeva
+adoperare tanta diligenza. Gastone attaccò immediatamente coi pochi
+uomini d'armi che aveva intorno il Baglioni, il quale sostenne il primo
+urto assai valorosamente; ma l'armata francese andava sempre
+ingrossando, ed il Baglioni fu costretto a fuggire dopo avere perduta
+molta gente. Gastone dopo ciò proseguì il suo viaggio, e giunse innanzi
+a Brescia il nono giorno dopo la sua partenza da Bologna[187].
+
+ [187] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. -- Mém. de Bayard c. XLIX, p.
+ 235-239. -- Fleuranges, t. XVI, p. 87. -- Jac. Nardi, l. V, p. 232. --
+ P. Bembo, l. XII, p. 275. -- P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p.
+ 113. -- Fr. Belcarii, l. XII, p. 381._
+
+La porta esterna ossia del soccorso del castello di Brescia era aperta
+all'armata francese; la porta interna, che comunicava colla città, non
+era per anco chiusa che da un terrapieno innalzato in fretta da Andrea
+Gritti, ma difeso da otto mila uomini di buone truppe. Nemours fece loro
+intimare la resa della piazza, loro promettendo salve le persone e gli
+averi. Risposero che la città apparteneva ai Veneziani, e che speravano,
+coll'ajuto di san Marco, di potergliela conservare. All'indomani, 19 di
+febbrajo, giorno del giovedì grasso, i Francesi in su lo spuntare
+dell'aurora scesero dal castello nella corte. «Tutta l'armata del re di
+Francia, dice il leale servitore, non contava allora più di dodici mila
+combattenti; ma non eravi da che dire sul poco numero, perchè era tutto
+fiore di cavalleria[188].» Il capitano Bajardo, avendo domandato
+d'essere il primo ad attaccare, si pose alla testa della colonna
+francese colla sua compagnia di cento cinquanta uomini d'armi, che aveva
+fatti smontare da cavallo; stavano a' suoi fianchi i capitani Molart e
+Herigoye coi loro Baschi a piedi; venivano in appresso due mila
+landsknecht del capitano Jacob, ed in ultimo circa settemila fanti
+francesi sotto i capitani Bonnet, Maugiron ed il bastardo di Cleves. Il
+duca di Nemours veniva in coda coi suoi uomini d'armi ch'eran pure
+smontati da cavallo e con Luigi di Breze, gran siniscalco di Normandia,
+coi cento gentiluomini della casa del re. Ivone d'Allegre era stato
+lasciato fuori di città con trecento uomini d'armi a cavallo onde
+custodire la porta di san Giovanni, la sola che i Bresciani non avessero
+murata[189].
+
+ [188] _Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 240._
+
+ [189] _Mém. de Bayard, p. 241. -- Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p.
+ 87. -- P. Bembi Hist. Veneta, l. XII, p. 275. -- P. Giovio Vita di
+ Leon X, l. II, p. 115. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 382._
+
+Una leggiera pioggia aveva renduto il terreno sdrucciolevole, e gli
+uomini d'armi, coperti delle loro pesanti armature, colle quali non
+erano accostumati a camminare a piedi, sdrucciolavano frequentemente,
+tanto nello scendere dal castello, che nel salire sul bastione con cui
+il Gritti aveva chiusa la città. Il duca di Nemours diede a tutti
+l'esempio di levarsi le scarpe, per tenersi più fermo sul terreno, e la
+cavalleria francese, avendo l'abitudine dei più duri esercizj, marciava
+a piedi ignudi con passo più sicuro[190]. L'assalto fu violento;
+ostinata la resistenza; finalmente Bajardo superò il primo il bastione;
+ma quando l'ebbe appena oltrepassato ricevette nella parte superiore
+della coscia un così fiero colpo di picca, che la picca si ruppe, ed il
+ferro e parte dell'asta rimasero nella ferita. «Ben pensò, al dolore che
+sentì, di essere mortalmente ferito, e voltosi al signore di Molart, gli
+disse: compagno, fate avanzare le vostre genti; la città è presa; per me
+altro non posso fare, perchè io sono morto.» Due de' suoi arcieri,
+staccando una porta, ve lo posero sopra, e lo portarono in una delle più
+appariscenti case della città, che la presenza del cavaliere salvò dal
+saccheggio[191].
+
+ [190] _Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 245._
+
+ [191] _Ivi, p. 247._
+
+La caduta del cavaliere senza paura e senza difetti aveva inspirato ai
+soldati francesi che lo seguivano un vivo desiderio di vendicarlo. I
+ripari erano stati superati, ed i Veneziani inseguiti si erano ritirati
+avanti al palazzo del capitano di giustizia sulla piazza del Broletto.
+Subito dopo di loro vi giunsero i Francesi, e la battaglia ricominciò
+con maggiore accanimento. Gli abitanti non si scoraggiavano, e facevano
+piovere dalle finestre e dai tetti, pietre, tegole, travi infiammati, ed
+acqua bollente sopra gli assalitori. La truppa veneziana diede sulla
+piazza del Broletto una seconda battaglia non meno ostinata di quella
+sostenuta sui bastioni; ma essa venne egualmente respinta, e dopo ciò
+più non trovò rifugio. I vincitori l'andavano inseguendo di strada in
+strada per farne un'orribile carnificina. Il Gritti e l'Avogaro
+speravano tuttavia di fuggire per la porta di san Giovanni; ma appena
+fecero abbassare il ponte levatojo, che Ivone d'Allegre vi si precipitò,
+attaccandoli di fronte, mentre che avevano Nemours alle spalle. Ambidue
+furono fatti prigionieri, e veruno de' loro soldati fu risparmiato.
+L'uccisione si andò continuando, finchè durò la resistenza in qualche
+lato; onde i più moderati contano sette in otto mila morti, le Memorie
+di Bajardo ventidue mila, e quelle di Fleuranges quaranta mila[192].
+
+ [192] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXI,
+ f. 281. -- Jac. Nardi, l. V, p. 233_, il quale assicura che si
+ contarono quindici mila morti. -- _Mém. de Bayard, c. L, p. 254. --
+ Mém. de Fleuranges, p. 88._
+
+Il saccheggio non cominciò che quando si cessò di spargere il sangue; ma
+l'avidità del soldato non fu minore della sua ferocia. Non contento di
+prendere tutti i mobili delle case, e tutto ciò che aveva qualche
+valore, fece prigionieri gli abitanti, e li forzò coi tormenti a
+palesare in qual luogo avessero nascoste parte delle loro ricchezze.
+Spesse volte, quando non potevano ridurli a manifestare il segreto, o
+quando sospettavano che quegli sventurati non avessero palesata ogni
+cosa, li facevano perire sotto la tortura. Tutto ciò ch'era stato
+deposto nelle chiese e ne' conventi diventò preda de' soldati; le donne
+più illustri, e le stesse claustrali non si sottrassero alle ultime
+violenze. Bajardo difese da ogni insulto la signora che lo aveva accolto
+nella sua casa, e le due di lei figlie, ma la profonda loro riconoscenza
+provò quanto quest'atto di generosità fosse parso raro. Due interi
+giorni vennero accordati a tutti gli orrori della militare licenza.
+Finalmente Gastone di Foix fece cessare il saccheggio, ed uscire le sue
+truppe dalla città; ma fece decapitare sulla pubblica piazza il conte
+Avogaro, e poco dopo i di lui due figliuoli. Il sacco di Brescia fu
+valutato trecento milioni di scudi, e fu osservato che inflisse egli
+stesso ai vincitori la punizione delle crudeltà che l'avevano macchiato.
+«Niente è così certo, dice il leal servitore di Bajardo, che la presa di
+Brescia fu in Italia la ruina de' Francesi; imperciocchè avevano essi
+tanto guadagnato in questa città, che la maggior parte tornarono in
+Francia stanchi della guerra, e sarebbero pure stati utili nella
+giornata di Ravenna siccome voi intenderete tra poco[193].»
+
+ [193] _Mém. du chev. Bayard, ch. L, p. 245-258. -- Fr. Guicciardini,
+ l. X, p. 577. -- P. Bembo l. XII, p. 276. -- Anon. Padov. MS. presso
+ Muratori An. d'Ital. ad an. 1512. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p.
+ 281-283. -- Jac. Nardi, l. V, p. 233. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 78. -- Vita di Leon X, l. II, p. 115. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 382. -- Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. VIII, p. 310.
+ -- Arnoldi Ferroni, l. IV, p. 71._
+
+
+
+
+CAPITOLO CIX.
+
+ _Battaglia di Ravenna; morte di Gastone di Foix, ed
+ indebolimento dell'armata francese; Giulio II si ostina a
+ ricusare la pace; dissimulazione di Massimiliano; irritamento
+ degli Svizzeri; questi si uniscono ai Veneziani e scacciano i
+ Francesi d'Italia._
+
+1512.
+
+
+Uno dei più grandi mali cagionati dalla violenza delle passioni
+popolari, è quello di distruggere nel cuore umano le primitive nozioni
+del giusto e dell'ingiusto, di confondere ciò che è onesto con ciò che è
+turpe. Quando giudichiamo con calma la condotta de' partiti e dei loro
+corifei, ci sorprende e ci affligge per l'umana natura il vedere interi
+popoli applaudire a rivoltanti azioni, individui distinti per le loro
+belle qualità macchiarsi senza rimorso con atti di ferocia e di perfidia
+che oltraggiano l'umanità. Noi saremmo a tal vista tentati di dubitare
+dell'universale potere della coscienza, primaria legge della nostra
+esistenza, se non volgessimo lo sguardo alla prepotente influenza, che
+gli altrui giudizj esercitano sopra di noi. L'amore del bello e del
+giusto è dato ad ogni uomo; ma la conoscenza di ciò che è bello, di ciò
+che è giusto non è rapida abbastanza per andare innanzi all'istruzione
+che gli viene offerta dagli altri. La lentezza del suo spirito, e più di
+tutto la sua infingardaggine, hanno bisogno d'essere diretti dalla
+pubblica opinione; ed il più delle volte l'universale consenso ha
+segnata quella linea morale, che cadauno separatamente avrebbe potuto a
+stento determinare. E per tal modo la coscienza diventò quasi sempre
+l'eco della voce popolare; ed anche l'uomo d'eminente intelletto, non
+avendo tempo di esaminare partitamente tutte le quistioni della morale,
+abbraccia per lo più il giudizio suggeritogli dagli altri, ma ch'egli
+crede dovuto ad affezioni od a ripugnanze innate in un cuore onesto.
+
+Ma quando lo spirito di parte, impadronendosi d'una società, la divide
+in due, ogni parte ammette una credenza, che per coloro che la seguono,
+presentasi con tutti i caratteri della pubblica opinione, e diventa in
+sua vece il regolatore ed il supplimento della coscienza individuale. La
+violenza dello spirito di parte si attacca quasi sempre a quistioni
+morali, che vengono decise dal pregiudizio, ed intorno alle quali la
+ragione rimane in sospeso. Tali sono, l'origine del potere e la sua
+legittimità, i doveri de' sudditi, i diritti de' cittadini, la fedeltà
+che i primi credono dovuta al loro monarca, che i secondi credono di
+potere pretendere dal loro governo. L'esame di cadauna di tali
+quistioni, da cui può dipendere la condotta dell'uomo d'onore, nelle più
+importanti occasioni, spaventa colla sua difficoltà: ma gli uomini di
+partito non si curano di esaminarle; adottano il pro o il contro con una
+cieca fede, che poi risguardano come il loro sentimento morale, come la
+voce della loro coscienza; accusano di mala fede coloro che hanno
+abbracciato il contrario sistema, e, sentendosi appoggiati dall'assenso
+de' soli uomini con cui essi parlano, disprezzano i loro avversarj, e
+non vedono che colpevoli in tutti coloro che essi combattono. Il solo
+filosofo conosce quanto difficile sia lo stabilire principj nelle
+astratte quistioni della politica, e sotto quanti differenti aspetti
+esse si presentino ai migliori ingegni: per tal modo egli abbraccia
+tutte le opinioni, tutte le scuse, ed altro non vede nelle politiche
+dissensioni che vincitori e vinti.
+
+Il conte Luigi Avogaro, ed il numeroso partito da lui strascinato nella
+ribellione, potevano giustificare la loro causa con tutti i nomi tra gli
+uomini più sacri. Quando l'Avogaro volle ristabilire nella sua patria
+quella stessa autorità della repubblica veneta, sotto la quale egli era
+nato, e sotto la quale vissuto era suo padre, prendeva le armi per ciò
+che gli uomini hanno convenuto di chiamare legittimo potere: nello
+stesso tempo combatteva per la libertà, che l'Italia credeva di vedere
+nel governo repubblicano di Venezia; combatteva per l'indipendenza
+italiana contro il giogo d'una nazione straniera; finalmente combatteva
+per la religione e per la Chiesa, perciocchè il papa aveva abbracciata
+la difesa di Venezia, ed i suoi avversarj erano macchiati col nome di
+scismatici. Pure uno degli eroi della Francia, Gastone di Foix, condannò
+l'Avogaro al supplicio coi due suoi figli; cercò d'infamarlo col nome di
+traditore; non credette di sagrificarlo alla politica, ma alla
+giustizia, e volle egli stesso trovarsi presente ad un'esecuzione, di
+cui pareva gloriarsi. Un poeta francese, risguardando l'Avogaro quale
+uomo abbandonato all'infamia, non si fece scrupolo di calunniarlo con
+perfide supposizioni; e quanto più ristretto è in Francia il numero
+delle tragedie storiche, tanto più l'odioso carattere che Du Belloy ha
+dato al conte Avogaro, ha lasciata contro di lui una gagliarda
+impressione popolare[194]. Finalmente gli storici francesi, lungi dal
+vergognarsi della carnificina di Brescia, sonosi compiaciuti di
+esagerarne le conseguenze. Non vi scorsero che fatti gloriosi per
+Lodovico XII, il padre del popolo, e per Nemours, l'idolo dell'armata;
+ed hanno coperto col loro disprezzo quelli che erano stati vinti dai
+loro compatriotti, senza farsi carico de' nobili sentimenti che loro
+avevano poste le armi in mano.
+
+ [194] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. -- P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 115. -- Gaston et Bayard tragédie de Du Belloy, 1771._
+
+La riputazione ed il carattere di Gastone di Foix, duca di Nemours, sono
+altri esempi dell'influenza dei pregiudizj di partito. Questo principe,
+nato il 10 dicembre del 1489, e che di poco era entrato nel suo
+ventesimo terzo anno, ove si debba giudicare dalla sua gloria, è uno de'
+più grandi uomini che producesse la Francia, ove poi si esaminino le
+azioni sue, sembra uno de' più feroci capi d'esercito. Durante la
+battaglia, egli eccitava continuamente i suoi soldati alla carnificina,
+e poche volte dava quartiere ai nemici; verun capitano trattò con
+maggiore asprezza i popoli delle città conquistate, o gli assoggettò a
+più pesanti contribuzioni: nel suo campo, in cui la negligenza del
+signore di Chaumont aveva permesso che s'introducesse l'indisciplina,
+non era stato da altro generale rimesso l'ordine con una più costante
+severità e con più inflessibile rigore: per ultimo niuno risparmiava
+meno di lui la vita dei soldati, che strascinava con rapidissime marcie
+a traverso ai pantani o tra le profonde nevi, e teneva le intere notti a
+cielo aperto in mezzo ai ghiacci nel più rigoroso inverno.
+
+Ma un generale, più ancora che un politico, è l'opera del suo secolo e
+di quel potente pregiudizio che copre di tanta gloria le militari
+fortunate imprese. È cosa ingiusta il rendere un individuo risponsabile
+d'un'opinione popolare, cui forse cadauno di noi ha contribuito. Gli
+applausi che i più deboli diedero in ogni occasione ai forti,
+quell'entusiasmo che il più timido sesso sente per il valore, quella
+corona di gloria onde i poeti cinsero la fronte de' vincitori, furono
+altrettante offese fatte all'umanità. La pubblica opinione si compiacque
+d'inebbriare i guerrieri per iscatenarli in appresso contro la società;
+riserbò tutti i suoi allori per le loro vittorie, senza farsi da costoro
+rendere conto nè dei motivi delle guerre, nè de' mezzi adoperati per
+ottenere la vittoria; ella rimane sola risponsabile della formidabile
+frenesia de' conquistatori. Questi non sono che ciò che li fa il mondo;
+e Gastone di Foix, uno forse degli uomini che recarono maggior danno
+alla umanità, in proporzione della sua breve carriera, per l'elevazione
+della sua anima e per i singolari suoi talenti, era meritevole della
+stima che gli fu accordata.
+
+Gastone di Foix, che di ventidue anni aveva ottenuto l'importantissimo
+comando della Lombardia, aveva date nella sua prima gioventù tali prove
+di talenti militari, che pochi vecchi guerrieri pareggiarono. Circondato
+da nemici, tutti egualmente pericolosi, aveva nel cuore dell'inverno
+fatto testa a tutti successivamente colla stessa armata; e sempre gli
+aveva sopraggiunti in una perfetta sicurezza, mentre lo supponevano in
+faccia ad altre armate. Dal mese di novembre in poi aveva inquietati gli
+Svizzeri scesi in Lombardia, e forzatili a rientrare nelle loro
+montagne; aveva costretta l'armata del re di Spagna e del papa a levare
+l'assedio di Bologna, ed a ritirarsi in Romagna; aveva battuto Gian
+Paolo Baglioni coi Veneziani tra l'Adige ed il Mincio, e finalmente
+aveva ripresa Brescia, distruggendovi l'armata del Gritti e
+dell'Avogaro. Dopo quest'ultima vittoria Gastone pareva abbandonarsi ai
+piaceri, non d'altro occupandosi che delle feste del carnovale; ma
+frattanto la sua armata era in cammino, ed apparecchiavasi a nuove
+intraprese; e per tirarlo da questo apparente dissipamento non
+abbisognavano gli eccitamenti di Lodovico XII, che gli pervennero uno
+dietro l'altro, affrettandolo di correre alla battaglia[195].
+
+ [195] _Jo. Marianae de reb. Hisp. l. XXX, c. VIII, p. 310. -- Mém. du
+ chev. Bayard, c. L, p. 256._
+
+Lodovico XII vedeva finalmente addensarsi sul proprio capo tutti i
+turbini che Giulio II da tanto tempo andava preparando. Aveva Ferdinando
+saputo approfittare della sua influenza sul suo genero, il re
+d'Inghilterra, per persuaderlo a firmare in Londra, il 17 novembre del
+1511, un'alleanza il di cui oggetto manifesto era quello di far
+ricuperare all'Inghilterra il possedimento della Guienna, mentre
+Ferdinando contava di approfittarne per riconquistare egli stesso la
+Navarra. Giovanni d'Albretto, re di Navarra, era ciecamente entrato in
+tutti gli interessi della Francia: per far cosa grata a Lodovico XII
+aveva riconosciuto il concilio di Pisa, e si trovava colpito dalle
+scomuniche fulminate contro i fautori di Lodovico. Ferdinando non
+credeva d'abbisognare di verun altro pretesto per invadere i suoi stati;
+ma conveniva rendere altrove necessarj i soccorsi che avrebbe potuto
+dargli la Francia. A tale oggetto Ferdinando persuadeva Enrico VIII ad
+attaccare la Guienna, e gli offriva per ajutarlo a conquistarla
+cinquecento uomini d'armi, mille cinquecento cavaleggieri e quattro mila
+fanti[196].
+
+ [196] _Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII, p. 311. -- Rapin de
+ Thoyras, Hist. d'Angleterre l. XV, t. VI, p. 41._
+
+Enrico VIII tenne per qualche tempo segreto il trattato che sottoscritto
+aveva con Ferdinando; negò a Lodovico XII, che ne aveva avuto qualche
+sentore, l'esistenza del medesimo; ed il 9 di dicembre ricevette da
+questi l'ultimo pagamento de' sussidj, che il re di Francia aveva
+promesso di dargli pel mantenimento della pace[197]. Ma in occasione
+dell'apertura del parlamento, il 4 febbrajo 1512, partecipò a
+quest'assemblea il suo progetto di attaccare la Francia, per isciogliere
+il concilio di Pisa, e far restituire Bologna alla Chiesa. Ottenne dal
+parlamento considerabili sussidj per l'esecuzione di tali progetti, che
+pure sembravano affatto stranieri all'Inghilterra[198]. Una nave del
+papa, la prima che spiegasse bandiera pontificia nelle acque del Tamigi,
+giunse a Londra carica di vini greci e di frutta del mezzogiorno, che il
+papa mandava in dono ai prelati, ai lordi ed ai membri della camera dei
+comuni: questo nuovo inaudito onore sedusse non meno gl'Inglesi che il
+loro re; e l'intera nazione si associò con entusiasmo ad una guerra
+senza motivo[199].
+
+ [197] _Rymer, Foedera et Conv., t. XIII, p. 310._
+
+ [198] _Rapin de Thoyras, l. XV, p. 44. -- Hume's History of England,
+ ch. XXVII, t. V, p. 112._
+
+ [199] _Fr. Guicciardini l. X, p. 578. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 383._
+
+Lodovico XII doveva temere l'attacco degl'Inglesi su tutte le coste,
+quello di Ferdinando su tutta la linea de' Pirenei, quello degli
+Svizzeri sulla Borgogna o in Italia. Nella quale ultima contrada il
+papa, il vicerè di Napoli ed i Veneziani, minacciavano di nuovo il suo
+luogotenente, il duca di Nemours, mentre che Massimiliano, il suo solo
+alleato, pel quale erasi fin allora esaurito di uomini e di danaro, non
+solo non lo assecondava, ma inoltre gli faceva ad ogni istante temere di
+porsi coi suoi nemici. Massimiliano gli aveva nuovamente promessa la
+continuazione della sua amicizia, ma l'aveva accompagnata con tali
+esorbitanti domande, con lagnanze tanto ingiuste e ridicole, che
+facevano presagire una vicina rottura[200]; e siccome egli non
+manifestava i suoi segreti a verun confidente, non si sa accertare se
+fin d'allora avesse intenzione d'ingannare Lodovico XII, o se cedesse
+senza un premeditato progetto alla sua abituale instabilità.
+
+ [200] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 579. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 383._
+
+I medesimi Fiorentini vacillavano nell'alleanza colla Francia; i loro
+soccorsi non giugnevano all'armata; il termine dell'alleanza andava a
+spirare entro pochi mesi, ed essi ricusavano di rinnovarla; intanto
+negoziavano con Ferdinando e con don Raimondo di Cardone, ed avevano
+ottenuto dal papa l'assoluzione della scomunica contro di loro
+pronunciata. Egli è vero che il duca di Ferrara ed i Bentivoglio
+mantenevansi fedeli a Lodovico XII; ma la loro alleanza era piuttosto un
+carico che un beneficio; incapaci di difendersi da sè medesimi, non
+isperavano salvezza che dalla Francia. Ogni speranza di Lodovico XII era
+riposta nell'armata di Gastone di Foix; la quale, se batteva Raimondo di
+Cardone, poteva inspirare a Giulio II tanto terrore da ridurlo a
+sottoscrivere la pace[201].
+
+ [201] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 580. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 384._
+
+Quando Gastone di Foix seppe che l'armata era giunta a Finale di Modena,
+si affrettò di raggiugnerla: aveva ricevuto rinforzi dalla Francia, ed
+aveva a sua disposizione mille seicento lance, cinque mila fanti
+tedeschi, cinque mila Guasconi ed ottomila tra Italiani e Francesi. Il
+duca di Ferrara gli condusse pure cent'uomini d'armi, dugento
+cavaleggieri, ed un treno d'artiglieria, il più bello che allora si
+vedesse presso verun principe d'Europa. Il cardinale di Sanseverino, che
+dal concilio di Pisa trasferitosi a Milano, si era fatto dare il titolo
+di legato di Bologna, aveva raggiunta l'armata con militare apparato,
+trovandosi felice di poter abbandonare un'assemblea che non riceveva che
+mortificazioni, perciocchè i prelati non erano stati più favorevolmente
+ricevuti a Milano, di quello che lo fossero stato a Pisa. Il popolo li
+caricava d'ingiurie nelle strade, ed il clero, assoggettandosi
+all'interdetto pronunciato dal papa, aveva sospeso i divini ufficj[202].
+
+ [202] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 560 e 581. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 385. -- Jac. Nardi, l. V, p. 233._
+
+Il 26 di marzo Gastone partì da Finale di Modena per innoltrarsi nella
+Romagna. Quant'egli desiderava di venire a battaglia, altrettanto
+Raimondo di Cardone cercava di schivarla. Aveva questi sotto i suoi
+ordini mille quattrocento uomini d'armi, mille cavaleggieri, sette mila
+fanti spagnuoli, e tre mila Italiani: aspettava inoltre sei mila
+Svizzeri, che il cardinale di Sion aveva promesso di condurgli a spese
+comuni del papa e de' Veneziani. Frattanto Ferdinando gli avea ordinato
+di non esporsi ad una battaglia, per aspettare che l'invasione
+degl'Inglesi obbligasse Lodovico a richiamare dall'Italia la sua armata.
+Perciò si andava Raimondo ritirando in faccia all'armata francese,
+occupando sempre vantaggiose posizioni, ove non poteva essere attaccato
+che con grande svantaggio[203].
+
+ [203] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 581. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 385. -- Mém. du chev. Bayard, ch. L, p. 257._
+
+Gastone tentò da principio di penetrare tra Castel Guelfo e Medicina, al
+levante di Bologna, e gli Spagnuoli presero posto in distanza di quattro
+miglia, sotto le mura d'Imola. Gastone andò a cercarli, avvicinandosi
+fino ad un miglio dall'armata nemica; ma conoscendone la posizione quasi
+inattaccabile, continuò a marciare verso Forlì. Mentre le due armate
+erano vicine, gli Spagnuoli credendosi in sul punto di essere attaccati
+si andavano affollando intorno al legato Giovanni dei Medici, per
+ottenere l'assoluzione de' loro peccati. Avevano un così vivo desiderio
+di toccare le sue vesti, che, abbandonando le loro insegne e le loro
+file per affollarsi intorno a lui, eccitarono ne' loro capitani la più
+viva inquietudine. Intanto, racconta Giovio, che il legato piangeva di
+gioja, vedendo come questi tanto feroci Spagnuoli, dediti alla rapina ed
+alle stragi, nudrivano nello stesso tempo così religiosi sentimenti. Il
+Medici si recò fra di loro con una croce d'argento, pronunciò la loro
+assoluzione, loro promettendo l'eterno premio, se venivano uccisi per la
+difesa dell'autorità papale; ma nello stesso tempo gli scongiurò a non
+uscire dalle loro file, finchè il nemico si trovava così vicino[204].
+
+ [204] _P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 117._
+
+Ne' susseguenti giorni Nemours cercò con accorte marcie di tirare gli
+Spagnuoli fuori della loro posizione; ma questi tenevano appoggiata la
+loro sinistra all'Appennino, e trovavano sempre vantaggiosi
+accampamenti, tenendo quest'ala per perno; mentre i Francesi, che si
+avanzavano in una pianura bassa e tagliata da frequenti canali, mai non
+trovavano una posizione in cui potessero con vantaggio dare
+battaglia[205].
+
+ [205] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 582. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 385._
+
+Mentre i due generali spiegavano la loro cognizione militare in questi
+movimenti, Gastone di Foix ricevette da Lodovico XII un corriere per
+affrettarlo a venire a battaglia. Il re aveva penetrato che Massimiliano
+coll'intervento del papa aveva conchiusa una tregua di dieci mesi coi
+Veneziani, a condizione che questi gli pagherebbero 50,000 fiorini, e
+che l'una e l'altra potenza conserverebbero ciò che possedevano. Nello
+stesso tempo Girolamo Cavanilla, ambasciatore del re d'Arragona, aveva
+domandata l'udienza di congedo, lo che sembrava annunciare un vicino
+attacco dalla banda de' Pirenei. Lo stesso Gastone aveva ricevute
+notizie tali che accrescevano la sua impazienza di combattere, ma che
+teneva cautamente celate a tutti i suoi ufficiali. Il capitano de' suoi
+landsknecht, Giacomo von Embs, o Empser, trovavasi da molto tempo al
+servigio della Francia; era stato ben trattato dal re, e, sebbene non
+parlasse l'idioma francese, aveva un onorato grado nella milizia. L'8 di
+aprile, il giorno susseguente alla venuta di Bajardo al campo, Empser
+ricevette un ordine dall'ambasciatore dell'imperatore Massimiliano a
+Roma, diretto a tutti i Tedeschi che militavano nell'armata francese,
+col quale veniva loro ingiunto a nome dell'imperatore di abbandonare
+immediatamente l'armata e di ricusare di combattere contro le truppe del
+papa o del re d'Arragona. Giacopo Empser, senza comunicare quest'ordine
+a chicchessia, lo portò a Bajardo, chiedendogli consiglio. Bajardo lo
+condusse al duca di Nemours; e tutti due persuasero il capitano Giacomo
+a promettere di tenere la cosa segreta: ma un secondo corriere poteva
+recare un somigliante ordine ad altri capitani tedeschi; e se questi
+ubbidivano, se i loro compatriotti, che formavano il terzo dell'armata
+francese, si ritiravano, quest'armata era perduta senza combattere[206].
+Tali motivi consigliarono Nemours a volgersi bruscamente verso Ravenna,
+persuaso che Raimondo di Cardone non acconsentirebbe che fosse presa
+sotto i suoi occhi una così importante città, e accorrendo per
+difenderla gli offrirebbe la bramata occasione di tentare la sorte d'una
+battaglia[207].
+
+ [206] _Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. LII, p. 258._
+
+ [207] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 583. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 386. -- P. Giovio Vita di Leone X, l. II, p. 118._
+
+Infatti il Cardone risolse di difendere Ravenna; vi mandò Marc'Antonio
+Colonna con sessanta uomini d'armi, cento cavaleggieri e seicento fanti
+spagnuoli; ma per ridurre Marc'Antonio a chiudersi in quella città
+convenne che il vicerè, il legato, Fabrizio Colonna e Pietro Navarro,
+obbligassero la loro fede a soccorrere Ravenna, se i Francesi
+l'assediavano.
+
+I due primi fiumi che scendendo dagli Appennini mettono foce in mare e
+non nel Po, il Ronco ed il Montone, passano uno a destra, l'altro a
+sinistra di Forlì, a non molta distanza dalla città, e, riunendosi sotto
+le mura di Ravenna, si gettano in mare tre miglia più abbasso. Il
+Nemours erasi avanzato fra questi due fiumi, vi aveva preso e
+saccheggiato il forte castello di Russi, indi aveva segnato il suo
+accampamento innanzi a Ravenna, appoggiando l'ala destra al Ronco, e la
+sinistra al Montone ed aveva aperte le sue batterie. Di già cominciavano
+a mancargli le vittovaglie; i suoi saccomanni dovevano fare sette o più
+miglia di strada per trovare qualche cosa da prendere in campagna, ed i
+Veneziani, padroni del Po, gli toglievano ogni comunicazione con
+Ferrara[208].
+
+ [208] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 584. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 386. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LII, p. 258. -- Jo. Marianae de Reb.
+ Hisp., l. XXX, c. IX, p. 312._
+
+Conveniva ad ogni modo uscire bentosto da così pericolosa situazione, ed
+il Nemours, avendo colla sua artiglieria aperta nelle mura di Ravenna
+una breccia larga trenta braccia, risolse di dare l'assalto, sebbene
+detta breccia fosse alta tre braccia, e non vi si potesse giugnere che
+colle scale. Per risvegliare l'emulazione tra le nazioni che servivano
+insieme nella sua armata, la mattina del 9 aprile, giorno del venerdì
+santo, fece marciare separatamente all'assalto i Tedeschi, gl'Italiani
+ed i Francesi. Avanti ad ogni corpo marciavano a piedi dieci uomini
+d'armi compiutamente armati, e scelti fra tutta la cavalleria. Gli
+assalitori montarono infatti sulla breccia colla maggiore intrepidezza,
+e vi si mantennero sotto il fuoco dei nemici con grandissima
+ostinazione; ma l'apertura fatta nella muraglia era così angusta e di
+così difficile accesso, che dava ai suoi difensori tutto il vantaggio.
+Gli Spagnuoli si mantennero immobili al loro posto, ed i Francesi furono
+respinti. Francesco di Beusserailhe, signore de l'Espì, comandante
+dell'artiglieria, e Chatillon, furono mortalmente feriti; Federico di
+Bozzolo, cadetto della casa Gonzaga, che in appresso si rendette così
+famoso, fu ancor esso ferito; e rimasero sul campo di battaglia, morti
+dall'una e dall'altra parte, circa mille cinquecento uomini[209].
+
+ [209] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 584._ -- F. Belcario, che
+ d'ordinario si limita a tradurre, prende i _bracci_ per braccia
+ marine, e dà loro cinque piedi, _l. XIII, p. 386. -- Mém. du chev.
+ Bayard, c. LII, p. 275. -- Mémoir. de Fleuranges, t. XVI, p. 89. --
+ Muratori Ann. d'Italia ad an. 1512. -- P. Giovio Vita d'Alfonso
+ d'Este, p. 79._
+
+L'armata spagnuola stava sotto Faenza, fuori della porta che mette a
+Ravenna: quand'ebbe avviso dell'intrapresa di Gastone di Foix, si avanzò
+immediatamente, passò il Montone a Forlì, e dopo d'avere camminato alcun
+tempo fra i due fiumi, passò di nuovo il Ronco, e si avanzò sulla sua
+riva destra. Voleva Fabrizio Colonna che l'armata facesse alto in
+distanza di tre miglia dal campo di Nemours, onde tenere così i Francesi
+in timore. Se questi prendevano Ravenna, siccome il loro generale non
+avrebbe potuto impedire che gli avventurieri si disperdessero per
+saccheggiare, gli Spagnuoli sarebbero piombati sopra di loro in quel
+momento di disordine, e facilmente gli avrebbero compiutamente
+disfatti[210]. Se poi si restavano inattivi, la mancanza delle
+vittovaglie non poteva tardare a riuscir loro molesta, ed a ridurli agli
+estremi. Ma il Navarro non approvava giammai gli altrui consiglj; egli
+desiderava una battaglia, nella quale dar prova della superiorità della
+sua fanteria, e persuase Raimondo di Cardone ad avanzare; infatti il 10
+d'aprile il Cardone presentossi tutto ad un tratto innanzi all'armata
+francese sull'altra riva del Ronco, mentre che questa stava esaminando
+le proposizioni che facevano, per arrendersi, gli abitanti di
+Ravenna[211].
+
+ [210] _Mém. de Bayard, l. LII, p. 275. -- Mém. de Fleuranges, p. 89._
+
+ [211] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. -- Jo. Marianae de reb. Hisp.
+ XXX, c. IX, p. 312._
+
+Il Nemours fece subito ritirare i cannoni dalle batterie per dirigerli
+contro l'armata spagnuola; adunò nello stesso tempo un consiglio di
+guerra per iscegliere tra i diversi partiti che si offrivano. Se
+permettevasi agli Spagnuoli d'entrare in Ravenna, perduta era ogni
+speranza di prendere quella città, e la ritirata poteva riuscire
+pericolosa e vergognosa; per fermarli rendevasi necessario di passare il
+Ronco sotto i loro occhi, ed attaccarli nella loro marcia; ma, anche ciò
+facendo, non potevasi impedir loro di giugnere, se volevano, alla pinaja
+che stendesi fino al mare, e di arrivare alle porte della città senza
+venire a battaglia[212].
+
+ [212] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 387. -- Jac. Nardi, l. V, p. 234. -- P. Giovio Vita di Alfonso, p.
+ 81._
+
+L'errore o la presunzione del Cardone trasse il duca di Nemours
+dall'imbarazzo in cui si trovava. Il primo, invece d'entrare in Ravenna,
+come avrebbe potuto farlo, segnò il suo campo in faccia ai Francesi, tre
+miglia distante dalla città, con intenzione di metterli tra due fuochi;
+ed impiegò tutta la notte nel coprire con una larga e profonda fossa la
+fronte della sua armata. Il Nemours, avvisato di ciò che stava facendo
+il generale nemico, fece sentire al suo consiglio di guerra che non
+dovevasi ritardare l'attacco de' nemici, malgrado i loro trinceramenti.
+Fece perciò in tempo di notte gettare dei ponti sul Ronco e spianare gli
+argini che lo contengono in tempo di piena; in appresso in sullo
+spuntare del giorno, la domenica di Pasqua, 11 aprile del 1512, fece
+passare il ponte alla sua fanteria tedesca, mentre il restante
+dell'armata guardava il fiume. Lasciò soltanto sulla sinistra del Ronco
+Ivone d'Allegre con quattrocento lance e l'infanteria della
+retroguardia, per tenere in dovere la guarnigione di Ravenna; e diede a
+due capitani italiani, i fratelli Scotti, mille fanti, per guardare il
+ponte del Montone, e tenere aperta, in caso di sinistro successo, la
+strada su cui avrebbe dovuto ritirarsi l'armata[213].
+
+ [213] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. -- Mém. de Fleuranges, p. 91.
+ -- Mém. de Bayard, ch. LIV, p. 285. -- Jac. Nardi Hist. Fior., l. V,
+ p. 234._
+
+Il Nemours dispose la sua armata in semicerchio; appoggiò al fiume
+l'estremità dell'ala destra, colla quale voleva cominciare l'attacco,
+rinculò il suo centro, ed avanzò di nuovo l'ala sinistra. Aveva
+collocata sulla diritta l'artiglieria comandata dal duca di Ferrara, e
+settecento uomini d'armi francesi; dopo di questi veniva la fanteria
+tedesca; indi otto mila fanti, parte Guasconi e parte Picardi, formavano
+il corpo di battaglia; per ultimo cinque mila Italiani, comandati da
+Federico di Bozzolo, componevano l'ala sinistra, la quale era coperta da
+tre mila arcieri o cavaleggieri. La Palisse aveva il comando d'una
+retroguardia di seicento lance, collocate in riva al fiume, e con lui
+trovavasi il cardinale Sanseverino, legato del concilio, che si era
+coperto da capo a piedi di lucidissima armatura, ed era a motivo della
+gigantesca sua statura conosciuto a molta distanza[214].
+
+ [214] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 586. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 387. -- Jac. Nardi, l. V, p. 235. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LIV, p.
+ 285._
+
+Gastone di Foix non aveva preso il comando di verun corpo in
+particolare, per trovarsi in libertà di andare con un certo numero di
+gentiluomini, ove lo chiamasse il bisogno. «Ed il detto signore Nemours,
+dice il maresciallo di Fleuranges, era solito, per amore della sua dama,
+di non portare armatura dal gomito fino alla manopola, e di tenere
+coperta colla sola camicia questa parte del braccio. Egli pregava tutta
+la compagnia d'uomini d'armi, loro dolcemente parlando e caldamente
+scongiurando, che volessero in questo giorno prendersi cura dell'onore
+della Francia, del suo e del loro, e che volessero seguirlo. Soggiunse,
+che vedrebbero ciò che in quel giorno farebbe per amore della sua dama;
+ed all'istante partì, e fu il primo uomo d'armi che ruppe la sua lancia
+contro i nemici»[215].
+
+ [215] _Mémoires du jeune adventureux maréchal de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 94._
+
+Così consigliato da Pietro Navarro, Raimondo di Cardone non aveva
+attaccati i Francesi mentre passavano il fiume; ma si era afforzato nel
+suo campo, coperto da un canto dal fiume Ronco, dall'altra dal fosso
+ch'egli aveva fatto scavare. Questo fosso era verso il mezzo interrotto
+da un'apertura di quaranta piedi di larghezza, che aveva lasciata per
+poter far uscire la sua cavalleria; ma aveva collocati di dietro
+dell'apertura una ventina di carri, armati di lance e carichi di grossi
+archibugi, che compivano la fortificazione. All'angolo formato dal fiume
+colla fossa trovavasi Fabrizio Colonna, che comandava la sinistra con
+ottocento uomini d'armi, e sei mila fanti; veniva dopo di lui il corpo
+di battaglia, composto di seicento lance e di quattro mila fanti, sotto
+gli immediati ordini del vicerè e del marchese della Palude. Vi si
+trovava pure il cardinale de' Medici; ma o sia che la sua corta vista lo
+tenesse lontano da ogni esercizio militare, o che considerasse detto
+esercizio come contrario ai doveri del suo stato, egli aveva conservato
+in mezzo alla battaglia il pacifico abito di prelato. La retroguardia
+finalmente, che formava ancora la diritta dell'armata, e che aveva
+egualmente alle spalle il fiume e avanti la fossa, era composta di
+quattrocento uomini d'armi e di quattro mila fanti comandati da
+Carvajale. L'estremità della diritta era poi coperta da un corpo di
+cavaleggieri sotto gli ordini del giovane Ferdinando d'Avalos, marchese
+di Pescara, che faceva allora i primi fatti d'armi. Tutta la fronte era
+guarnita d'artiglieria[216] consistente in venti pezzi, tra cannoni e
+lunghe colombrine, e in circa dugento archibugi a miccia, posti sopra
+carri armati di spontoni, i quali tenevano il di mezzo tra i moschetti
+ed i cannoni[217].
+
+ [216] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 588. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 388. -- Jac. Nardi, l. V, p. 235. -- Mém de Fleuranges, p. 93. -- P.
+ Giovio vita di Leon X, l. II, p. 121. -- Ejusdem Ferdinandi Davali
+ Piscarii vita, l. I, p. 278._
+
+ [217] _Mémoires de Bayard, c. LIV, p. 301._
+
+L'armata francese aveva passato il Ronco circa due miglia al di sotto
+del campo di Cardone, e vedendo che gli Spagnuoli non uscivano dai loro
+trinceramenti, si avviò verso di loro, conservando la sua ordinanza,
+senza che la sua diritta abbandonasse la riva del fiume, e tenendo
+sempre la forma d'una mezza luna. Quando si trovò a quattrocento passi
+distante dal fosso, fece alto, e cominciò il cannonamento. L'infanteria
+francese era quasi affatto scoperta, ed esposta ad un fuoco terribile:
+ma quella degli Spagnuoli per ordine di Navarro si era buttata col
+ventre per terra dietro la linea del fiume, e non soffriva quasi nulla
+dall'artiglieria nemica. Il grande Fabiano, uno de' migliori capitani
+della fanteria tedesca fu la prima vittima del cannone. Giacopo Empser
+ed il signore di Molart si posero a sedere sotto il fuoco alla testa
+della loro truppa e si fecero recare da bere, ma l'uno e l'altro furono
+uccisi. Di quaranta capitani d'infanteria francesi ne rimasero sul campo
+di battaglia trentotto; e questa fanteria aveva di già perduti sei mila
+uomini, quando gli altri, più non potendo soffrire tanta carnificina,
+vollero dare l'assalto alle batterie di Pietro Navarro. Colà fu ucciso
+il signore di Maugiron sopra una carretta che voleva prendere. Dopo
+avere perduti più di mila dugento uomini in quest'attacco, i Francesi
+furono respinti; ma quando gli Spagnuoli vollero inseguirli, furono a
+vicenda respinti da un corpo di Landsknecht e di Picardi, che non
+avevano avuto parte nell'azione: indi ciascuno rientrò nel suo posto, e
+continuò il cannonamento[218].
+
+ [218] _Mémoires de Fleuranges, p. 94. -- Mém. de Bayard, ch. LIV, p.
+ 302. -- Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 314._
+
+Intanto il duca di Ferrara aveva rapidamente fatta passare una parte de'
+suoi cannoni dietro la linea francese dall'ala destra, ove si trovavano
+prima, all'estremità dell'ala sinistra. Colà egli vedeva perfettamente
+scoperto il fianco degli Spagnuoli, e questa nuova batteria colpiva
+longitudinalmente tutta la loro linea. Le palle giugnevano pure fino
+all'ala destra francese, e vi fecero non poco guasto. Fu detto, che,
+volendo taluno per questo rispetto far sospendere il fuoco, Alfonso
+gridasse a' suoi cannonieri: «coraggio amici! non importa sapere chi sia
+colpito, sono tutti stranieri, e perciò tutti agl'Italiani nemici»[219].
+La fanteria spagnuola, sempre appiattata per terra, non era molto
+esposta ai colpi dei cannoni; ma lo erano assaissimo gli uomini d'armi,
+ch'erano più alti, ed occupavano una superficie maggiore. Bentosto il
+campo di battaglia si vide coperto delle sparse membra de' soldati e de'
+cavalli. Pietro Navarro, che aveva egli stesso formata la fanteria
+spagnuola, e che tutta riponeva in questa la sua confidenza, vedeva con
+perfetta indifferenza la distruzione de' suoi uomini d'armi italiani;
+pensava che i Francesi non soffrirebbero minor danno, e calcolava che
+quando gli uomini d'armi delle due armate sarebbero stati egualmente
+distrutti dall'artiglieria, la fanteria spagnuola, che egli aveva
+conservata intatta, non mancherebbe di far presto a pezzi la fanteria
+tedesca e francese[220].
+
+ [219] _P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 83_; ma egli soggiugne
+ che Alfonso lo assicurò di non avere mai tenuto questo discorso.
+
+ [220] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. -- Jacopo Nardi Hist. Flor.,
+ l. V, p. 236. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 123._
+
+Ma gli uomini d'armi erano sotto il comando de' più illustri personaggi
+dell'armata, e di coloro che meno degli altri rassegnarsi potevano a
+vedersi sagrificati alla salvezza di un corpo ch'essi disprezzavano.
+Fabrizio Colonna mandò messi sopra messi al vicerè per chiedergli
+licenza di uscire dai suoi trinceramenti e di caricare il nemico. Non lo
+potendo ottenere, nè più oltre contenere i suoi uomini d'armi, gridò:
+«Non s'aspetta a noi altri il morire vergognosamente a cagione
+dell'ostinazione e della gelosia d'un malcreato _Marrano_. Non vogliamo
+sagrificargli più in là l'onore della Spagna e dell'Italia. Sortiamo; e
+se dobbiamo morire, si cada per lo meno vendendo a caro prezzo la nostra
+vita ai Francesi.» Trasse così senz'averne ricevuto l'ordine la sua
+truppa al di là della fossa, e caricò i nemici. Questo movimento
+costrinse Pietro Navarro a seguirlo, il quale fece alzare la sua
+fanteria spagnuola, fin allora rimasta col ventre per terra, e la
+condusse con furioso impeto contra la fanteria tedesca[221].
+
+ [221] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 388. -- Mém. de Bayard, c. LIV, p. 303. -- P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 124._
+
+Gli uomini d'armi di Fabrizio Colonna, anche prima della battaglia, non
+erano stimati eguali ai Francesi; ma dopo la spaventosa perdita che
+avevano sofferta sotto il fuoco dell'artiglieria, più non potevano
+venire con questi alle mani con qualche speranza di buon successo.
+Mentre si avanzavano contro l'artiglieria del duca di Ferrara, furono
+assaliti di fianco da Ivone d'Allegre, che al romore dell'artiglieria
+era giunto con tutta la retroguardia, e malgrado la più ostinata difesa
+furono rotti, rovesciati o posti in fuga. Fabrizio, circondato da un
+branco di cavalieri, si andava ancora difendendo, quando Alfonso d'Este
+gli si avvicinò e gli disse: «Romano, non ti fare uccidere per la tua
+ostinazione; riconosci che la battaglia è perduta, e renditi a me. -- Chi
+sei tu, rispose Fabrizio, tu che mostri di conoscermi? Io sono Alfonso
+d'Este; da me non puoi nulla temere. -- Io mi arrendo volentieri a così
+generoso nemico, ma a condizione che tu non mi darai nelle mani dei
+Francesi, nemici della mia famiglia.» Alfonso alzò la mano per
+prometterlo, ed in quell'istante ebbe cominciamento un'amicizia, che non
+molto dopo salvò il duca di Ferrara dalla prigionia[222].
+
+ [222] P. Giovio, che aveva udito questo dialogo dalla bocca dell'uno
+ e dell'altro interlocutore. _Vita d'Alfonso d'Este, p. 83._
+
+Il vicerè e Carvajale, dopo il primo urto della cavalleria, presero la
+fuga troppo presto per l'onor loro, e mentre la vittoria potev'essere
+ancora contrastata. Antonio de Leyva, che serviva tuttavia in oscura
+condizione, gli scortò nella loro ritirata. Il marchese della Palude,
+che aveva condotta alla carica la seconda battaglia di già assai
+maltrattata dall'artiglieria, fu fatto prigioniere dopo avere perduto un
+occhio; non ebbero miglior sorte i cavaleggieri, ed il loro capo, il
+giovane Pescara, destinato in appresso a tanta gloria, cominciò la sua
+carriera militare colle ferite e colla prigionia[223].
+
+ [223] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. -- P. Jovii Ferdinandi Avali Pescarii Vita, l. I, p. 280._
+
+La pugna dell'infanteria non fu così presto decisa. I fanti spagnuoli
+avevano attaccati i Tedeschi: la loro armatura non era eguale. I
+Landsknecht portavano una picca di sedici a diciotto piedi di lunghezza,
+ed una sciabola al fianco. Il loro petto era coperto da un corsaletto di
+ferro, e non avevano nè scudo, nè altra arma difensiva. Per lo contrario
+gli Spagnuoli non avevano per armi offensive che la spada ed il pugnale;
+ma essi portavano lo scudo, e la loro testa, le gambe, le braccia e
+tutto il corpo erano difesi da un'intera armatura[224]. Al primo urto i
+Tedeschi, avanzandosi colla picca abbassata, rovesciarono molti
+Spagnuoli; ma questi non per ciò si sgomentarono, e spingendosi innanzi,
+riuscirono all'ultimo a penetrare fra le picche. Allora i Tedeschi, in
+certo modo disarmati, trovaronsi esposti a tutti i colpi; le picche,
+invece di servir loro di difesa, loro impedivano di muoversi, e le loro
+stesse sciabole, quando le sguainavano, richiedevano spazio e tempo per
+ferire di taglio, mentre che gli Spagnuoli li ferivano di punta, e
+penetravano facilmente ove mancava l'armatura. Spaventosa fu la
+carnificina, ed i Tedeschi sarebbero tutti periti sotto i colpi de'
+fanti spagnuoli, che spesso s'introducevano, chinandosi a terra, tra le
+loro gambe e li ferivano col pugnale, se Ivone d'Allegre e subito dopo
+Gastone di Foix non sopraggiugnevano in loro soccorso con tutta la
+cavalleria francese, cui dalla spagnuola era stato abbandonato il campo
+di battaglia[225].
+
+ [224] _Niccolò Macchiavelli dell'arte della guerra, l. II, p. 67. --
+ Herrn Georgens von Frundsberg, Ritters Kriegzsthaten I Buch. f. 15.
+ Francfort, 1568, in fol._
+
+ [225] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. -- Mém. de Fleuranges, p. 96.
+ -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 389. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II,
+ p. 125._
+
+Ivone d'Allegre aveva nel precedente anno perduto Melilot, uno de' suoi
+figliuoli in una scaramuccia presso Ferrara; l'altro, il signore
+Viverots, fu ucciso sotto i suoi occhi nella battaglia di Ravenna,
+nell'istante in cui attaccava gli Spagnuoli. D'Allegre, non volendo
+sopravvivere a quest'ultima sventura, si gettò in mezzo ai nemici,
+bramoso soltanto di vendetta, e non di salvare la propria vita, e cadde
+traforato da mille colpi. La fanteria spagnuola si andava non pertanto
+ritirando in buon ordine, lentamente e sempre combattendo, lungo la
+sponda del fiume, tra le acque e l'argine. Gastone di Foix, irritato
+dalla spaventosa carnificina che questa aveva fatto della sua gente, non
+volle permetterle la ritirata senza cercare di avvilupparla. La caricò
+in persona colla sua cavalleria, e cadde ferito da cavallo. Lautrec, che
+stava al suo fianco, invano gridava al soldato spagnuolo, che lo aveva
+gittato a terra: «non l'uccidete, egli è il nostro vicerè, il fratello
+della vostra regina.» Lo spagnuolo gl'immerse la sua spada nel seno.
+Anche Lautrec fu lasciato per morto carico di venti ferite. La
+cavalleria francese, atterrita per la caduta de' suoi capi, si fermò, e
+la fanteria spagnuola continuò la sua ritirata senz'essere
+molestata[226].
+
+ [226] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. -- Mém. de Bayard, ch. LIV, p.
+ 311. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 127. -- Vita d'Alfonso, p.
+ 86._
+
+In questo secolo, insanguinato da tante battaglie, niuna aveva ancora
+uguagliato in accanimento quella di Ravenna: in niuna non avevano preso
+parte all'azione tutti i corpi di così grosse armate, nè il campo di
+battaglia era rimasto coperto di tanti morti. Quasi tutti gli storici ne
+contano diciotto in venti mila, due terzi de' quali appartenevano
+all'armata alleata; il solo Guicciardini, più moderato ne' suoi calcoli,
+li porta in tutto a dieci mila[227]. Gli equipaggi, le insegne e
+l'artiglieria dei vinti caddero in potere dei vincitori. Il cardinale
+de' Medici, legato del pontefice, che pochi mesi dopo doveva essere
+papa, fu fatto prigioniero da alcuni Stradiotti di Federico da Bozzolo,
+e condotto al cardinale di Sanseverino, legato del concilio. Fabrizio
+Colonna, Pietro Navarro, i marchesi della Palude, di Bitonto e di
+Pescara, con moltissimi ufficiali d'importanza, contavansi tra i
+prigionieri; mentre i Francesi piangevano la perdita di Gastone di Foix,
+d'Ivone d'Allegre, dei capitani della fanteria guascona e tedesca,
+Molard e Giacomo Empser, e di molti altri distinti ufficiali o capi
+appartenenti alla più illustre loro nobiltà[228].
+
+ [227] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 592._ -- Nelle Memorie di Bajardo
+ 16,000, 4000 Francesi, _c. LV, p. 315_. -- Jacopo Nardi 12,000
+ Spagnuoli, 4000 Francesi, _Ist. Fior., l. V, p. 237_. -- Giovanni
+ Cambi, 14,000 Spagnuoli, 6000 Francesi, _Ist. Fior. p. 288_. --
+ Pietro Bizarro 18,000 in tutto, _Hist. Genuens., l. XVIII, p. 431_.
+
+ [228] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. -- Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 514. -- Muratori
+ Ann. d'Italia, t. X, p. 81. -- P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 278. --
+ P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 128._
+
+«Ognuno seppe la morte di così virtuoso e nobile principe, il gentil
+duca di Nemours, onde cominciò nel campo francese un così maraviglioso
+rammarico, ch'io punto non dubito, se fossero giunti due mila uomini
+freschi e dugento uomini d'armi, che non avessero tutto disfatto, tanto
+per la pena, che per la fatica sostenuta in quel giorno»[229]. Infatti
+la morte di Nemours era in quelle circostanze il più fatale avvenimento
+che accadere potesse all'armata francese. S'egli fosse vissuto, non vi
+ha dubbio, che seguendo l'ordinaria sua rapidità, e valendosi
+dell'entusiasmo che inspirare sapeva ai suoi soldati, non si fosse
+allontanato dal luogo in cui aveva combattuto, per indebolire la memoria
+di tante perdite; e che, spingendo a Roma la sua vittoriosa armata, non
+avesse colà dettata la pace al papa, indi distrutta la potenza spagnuola
+a Napoli, ove non era apparecchiata veruna resistenza, e forse
+conquistato quel regno per sè medesimo: perciocchè era comune opinione
+che Lodovico XII gli avesse ceduti quegli stessi diritti, che in un
+precedente trattato avea trasferiti alla di lui sorella, Germana di
+Foix, in allora regina di Spagna[230]. Ma i Francesi, piangendo il duca
+di Nemours, non erano disposti ad ubbidire a verun altro; il loro
+rammarico e le numerose perdite che avevano fatto ispiravano loro quasi
+tanto scoraggiamento, come se fossero stati vinti. Il cardinale di
+Sanseverino contrastava a la Palisse il comando dell'armata; e non
+potendo accordarsi, erano stati costretti di ricorrere al re di Francia
+per chiedere nuovi ordini. Intanto l'amministratore delle finanze, che
+portava il titolo di generale di Normandia, e che comandava a Milano,
+non consultando che una sordida economia, aveva, secondando le
+inclinazioni del re, licenziata tutta la fanteria italiana, e gran parte
+della francese[231].
+
+ [229] _Mém. du chev. Bayard, ch. LIV, p. 313._
+
+ [230] _Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 314. -- Fr. Belcarii, l. III,
+ p. 590._
+
+ [231] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 595. -- P. Giovio, Vita di Leon X,
+ l. II, p. 134. -- Mémoir. de Fleuranges, p. 102. -- Jac. Nardi, l. V,
+ p. 239._
+
+I fuggiaschi dell'armata della lega avevano presa la strada di Cesena,
+di dove in appresso si sparsero nelle vicine province. Il vicerè si
+fermò solamente in Ancona, ove giunse accompagnato da pochi cavalieri.
+Gli altri cadevano quasi tutti nelle mani de' contadini sollevati, e
+sempre apparecchiati ad opprimere ed a spogliare i vinti. Per altro la
+repubblica fiorentina protesse coloro che si erano rifugiati nel suo
+territorio, mentre che il duca d'Urbino, dopo d'aver fatto per mezzo del
+conte Baldassare Castiglioni, celebre autore del _Cortigiano_, la sua
+pace parziale col re di Francia, inseguì egli stesso i fuggitivi[232].
+
+ [232] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 389. -- Jac. Nardi, l. V, p. 238._
+
+Marc'Antonio Colonna, perduta ogni speranza di poter difendere Ravenna,
+dopo la rotta dell'armata che veniva per soccorrerlo, si ritirò nella
+cittadella. Gli abitanti chiesero subito di capitolare; ma mentre si
+trattavano le condizioni, Jacquin, capitano degli avventurieri, s'avvide
+che più non eravi chi custodisse la breccia, e condusse i suoi camerata
+all'assalto ed al saccheggio. Jacquin, accusato d'avere in tal modo
+macchiato l'onore francese, venne appiccato per ordine del signore della
+Palisse; ma il comando de' capi più non poteva contenere i soldati; e la
+città fu saccheggiata con una barbarie incredibile dai soldati, resi più
+feroci dalle perdite fatte nella battaglia[233]. Il quarto giorno
+Marc'Antonio Colonna rese la fortezza; bentosto le città d'Imola, di
+Forlì, di Cesena, di Rimini, e molte delle loro fortezze, mandarono la
+loro sommissione al campo francese; ed il cardinale legato di
+Sanseverino prese possesso di tutte a nome del concilio di Milano[234].
+
+ [233] _Mémoir. de Fleuranges, p. 100. -- Mém. de Bayard, ch. LV, p.
+ 316. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 390. -- P. Bembi, l. XII, p. 278._
+
+ [234] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 592 -- P. Giovio vita di Alfonso
+ d'Este, p. 88. -- Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 238._
+
+La notizia della disfatta di Ravenna era stata portata a Roma in
+quarantotto ore da Ottaviano Fregoso e vi aveva sparsa la costernazione.
+I cardinali, affollandosi intorno al papa, lo avevano supplicato
+d'approfittare delle pacifiche disposizioni manifestate da Lodovico XII,
+per salvare Roma e la Chiesa da una invasione che omai niuna umana forza
+più non poteva impedire. Gli rappresentavano che lo stesso suo nipote
+era d'accordo coi Francesi; che tra i baroni romani, Roberto Orsini,
+Pompeo Colonna, Antonio Savelli, Pietro Margano, Renzo de Ceri, avevano
+ricevuto danaro dal re per assoldar gente, e si apparecchiavano a
+raggiugnere l'armata; all'ultimo che doveva risguardare come un giudizio
+di Dio la sconfitta che rovesciava i suoi progetti per l'indipendenza
+d'Italia. Dall'altro canto gli ambasciatori del re d'Arragona e de'
+Veneziani gli andavano ricordando i mezzi che ancora gli restavano, ed i
+soccorsi che doveva ripromettersi dagli Svizzeri e dal re d'Inghilterra.
+Ravvivavano la sua collera contro il concilio di Pisa, ed in particolare
+contro i cardinali di Sanseverino e di Carvajale: gli facevano calde
+istanze perchè non tardasse a porsi colla sua corte in luogo sicuro, o
+nel regno di Napoli, o nello stato di Venezia, e gli rappresentavano che
+l'occupazione di Roma non sarebbe in ultimo che la disgrazia d'una
+città, mentre che la pace trarrebbe seco la perdita dell'autorità
+pontificia[235].
+
+ [235] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 593. -- Rayn. Ann. Eccl. 1512, §
+ 22, p. 112 -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 390. -- P. Bembi, l. XII, p,
+ 280. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 130. -- Dello stesso Vita
+ di Alfonso da Este, p. 89._
+
+Giulio II, abbandonandosi alternativamente al terrore o alla collera,
+non prendeva verun partito, ed a tutti rispondeva quasi sempre con
+ingiuriose parole. Coloro avidamente ascoltava che gli facevano
+travedere qualche mezzo di resistenza; ma l'idea di abbandonare Roma, e
+farsi dipendente da un'altra potenza, gli riusciva oltremodo odiosa.
+Aveva fatto venire a Cività Vecchia il genovese Biascia, capitano delle
+sue galere, affinchè la flotta fosse pronta a riceverlo qualunque volta
+fosse costretto a fuggire; ma poco dopo lo rimandò senza manifestare
+quale partito avesse preso. Acconsentì finalmente a dare orecchio alle
+proposizioni di pace che erano incaricati di fargli, a nome di Lodovico
+XII, i cardinali di Nantes e di Strigonia. Queste condizioni erano state
+mandate prima che la corte di Francia avesse notizia della battaglia di
+Ravenna; e sapendo quanto il re desiderasse la pace, i cardinali non
+credettero di doverle cambiare, sebbene fossero vantaggiosissime pel
+papa. Lodovico XII offriva lo scioglimento del concilio di Pisa, la
+restituzione di Bologna, la cessione di Lugo e di tutti i possedimenti
+di casa d'Este in Romagna, finalmente la rinuncia al diritto di far sale
+in Comacchio, e non chiedeva in contraccambio che la revoca
+dell'interdetto e di tutte le sentenze ecclesiastiche, e la restituzione
+dei loro beni ai Bentivoglio. Il papa, dopo le reiterate preghiere de'
+suoi cardinali, acconsentì di trattare su queste basi, e ne diede la
+commissione al cardinale di Finale ed al vescovo di Tivoli, che
+risedevano in Francia; ma non gli autorizzò a conchiudere; anzi dichiarò
+agli ambasciatori d'Arragona e di Venezia, che questa apparente
+condiscendenza non era che uno stratagemma per disarmare la Francia e
+guadagnar tempo[236].
+
+ [236] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. -- P. Bembi, l. XII, p. 279. --
+ Rayn. Ann. Eccl. 1512, § 23, p. 112. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 390._
+
+Infatti Lodovico XII, lungi dall'invanirsi per la vittoria di Ravenna,
+di fidarsi alle proteste di Massimiliano che prometteva di non
+ratificare l'armistizio con Venezia, segnato senza suo ordine, o di
+riposarsi sull'alleanza che i Fiorentini avevano rinnovata nel primo
+terrore della vittoria de' Francesi, non manifestava che maggior ardore
+per riconciliarsi col papa. Accettò la mediazione offerta dai
+Fiorentini, e mandò loro il presidente del parlamento di Grenoble colla
+sua accettazione delle proposizioni che gli erano state fatte[237].
+
+ [237] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 597. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 302. -- Rayn., § 24, p. 112. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 391._
+
+Ma intanto il papa, avendo saputo da Giulio de' Medici, mandatogli dal
+cardinale legato, in quale disordine si trovava l'armata francese, si
+andava alquanto rassicurando. Aveva Ferdinando promesso di rimandare in
+Italia il gran capitano Gonsalvo di Cordova, il di cui solo nome
+rianimava le speranze di tutto il suo partito, e di già vi aveva mandato
+Solis con due mila soldati spagnuoli, ed Ugone di Moncade, vicerè di
+Sicilia[238]. Il duca d'Urbino aveva domandato ed ottenuto di rientrare
+in grazia del papa, suo zio; gli aveva promessi dugento uomini d'armi e
+quattro mila fanti, ed era stato nuovamente dichiarato generale
+dell'armata pontificia[239]. I baroni romani, che avevano trattato colla
+Francia, eransi di nuovo accomodati col papa, ed avevano convenuto di
+tenere il danaro ricevuto, dispensandosi dalle contratte
+obbligazioni[240]. Finalmente La Palisse, sulla vociferazione di una
+prossima invasione degli Svizzeri, erasi ravvicinato a Milano, e non
+aveva lasciato al cardinale di Sanseverino per proteggere la Romagna che
+trecento lance, trecento cavaleggieri e sei mila fanti[241]. Allora il
+papa, deponendo ogni pacifica disposizione, scrisse a Venezia al
+cardinale di Sion, che invece di levare per lui sei mila Svizzeri, ne
+levasse dodici mila, o pure che accettasse al suo servigio tutti coloro
+che si fossero presentati[242].
+
+ [238] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 315._
+
+ [239] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 391._
+
+ [240] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 596._
+
+ [241] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 595._
+
+ [242] _P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 131._
+
+Era giunta l'epoca annunciata per l'apertura del concilio di Laterano,
+e, malgrado la guerra, molti prelati d'Italia, di Spagna, d'Inghilterra
+e d'Ungheria, eransi adunati in Roma. Tre settimane dopo la battaglia di
+Ravenna, il giorno 3 di maggio, Giulio II potè fare la solenne apertura
+del concilio; e trovaronsi alla prima sessione ottantatre vescovi[243].
+Sentendosi appoggiato dalla Chiesa adunata, volle Giulio ispirare
+coraggio ai cardinali, che fin allora lo avevano consigliato alla pace.
+Fece leggere in pieno concistoro le proposizioni di Lodovico XII; ma il
+cardinale di Ebora, suddito del re d'Arragona, e quello di Jorck,
+suddito del re d'Inghilterra, chiesero ambidue la parola, per
+rappresentargli che sarebbe cosa vergognosa il trattare col comune
+nemico senza tutti gli alleati. Il papa mostrò d'acquietarsi al
+consiglio che si era fatto suggerire; e per dare a conoscere che aveva
+rinunciato ad ogni pensiere di pace, pubblicò un monitorio contro il re
+di Francia, per ordinargli, sotto tutte le pene che può pronunciare la
+Chiesa, di mettere in libertà il cardinale de' Medici, da lui tenuto
+prigioniere[244].
+
+ [243] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 596. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+ p. 302. -- Rayn. Ann. Eccl. 1512, § 28, p. 113. -- Jo. Marianae de
+ reb. Hisp., l. XXX, c. X, p. 315. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 391._
+
+ [244] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 392._
+
+Agli Svizzeri appoggiava Giulio II le principali sue speranze, ed aveva
+trovato nel cardinale di Sion un agente presso di loro, nè meno
+impetuoso, nè meno costante di lui ne' suoi odj. La contesa degli
+Svizzeri colla Francia, cominciata per avarizia, era per loro diventata
+un affare d'orgoglio. Non erano più le ricusate pensioni, ma il tuono
+insultante del re, era il disprezzo di lui per gente di contado ed
+ignobile, che loro mettevano le armi in mano. I partigiani della Francia
+avevano, finchè era stato loro possibile, resistito nella dieta di
+Zurigo al torrente dell'odio popolare, ed avevano prevenuta una
+dichiarazione di guerra; ma non avevano potuto impedire che non si desse
+licenza al papa di levare ne' cantoni dieci mila uomini; ed in appresso
+il cardinale di Sion aveva facilmente potuto aumentare questa leva a suo
+piacere[245].
+
+ [245] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 599. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 384._
+
+Malgrado i riclami della Francia, la prima unione di quest'armata si
+fece a Coira. I Grigioni dichiararono, che tra la loro alleanza coi
+cantoni e quella colla Francia, doveva preferirsi la prima siccome la
+più antica. L'esperienza degli ultimi due anni aveva provato, che gli
+Svizzeri, per tenere la campagna, non potevano dispensarsi dall'avere un
+corpo d'uomini d'armi e di cavaleggieri. Perciò vedevano la necessità di
+unirsi ad un'armata veneziana o pontificia, prima di entrare nel
+territorio nemico. La più breve strada per giugnere nello stato veneto
+era quella che attraversa il vescovado di Trento, ed ottennero da
+Massimiliano la licenza di toccare il suo territorio.
+
+Si può dubitare se la condotta di Massimiliano debba attribuirsi
+all'instabilità del suo carattere o alla sua perfidia; ad ogni modo i
+risultamenti furono quelli della più insigne mala fede. La città di
+Verona era sempre stata custodita da una guarnigione francese, qualunque
+fosse stato il bisogno in cui si fosse trovato Lodovico XII di valersi
+altrove delle sue truppe. Massimiliano aveva in proprio nome convocato
+il concilio di Pisa, ed in appresso non erasi curato di farlo
+riconoscere sia nell'impero che nei suoi stati ereditarj, lasciando a
+Lodovico XII tutta l'odiosità d'avere eccitato uno scisma. In Roma il
+suo ambasciatore aveva sottoscritta, il 6 d'aprile, una tregua di dieci
+mesi coi Veneziani, non solo senza comprendervi il suo alleato, che in
+allora trovavasi attaccato da potenti nemici, ma cercando inoltre di
+levargli parte delle sue truppe. Massimiliano aveva giurato di non
+ratificare questa tregua, e mercè una nuova gratificazione di dieci mila
+fiorini la ratificava, ma celatamente. Nascondendo a Lodovico XII tale
+transazione, ne accresceva il pericolo per la Francia. Finalmente
+accordando agli Svizzeri un passaggio a traverso ai proprj stati per
+attaccare i Francesi, passava, senz'esserne provocato, da un'intima
+alleanza ad un aperto atto d'ostilità.
+
+L'accortezza di Ferdinando il Cattolico, il più falso ed il più
+versipelle monarca d'Europa, aveva diretta la condotta, e mutate tutte
+le disposizioni di Massimiliano. Questi, anche nel tempo della sua più
+intima unione colla Francia, non aveva giammai deposto l'antico suo odio
+contro quella corona: altronde egli formava sempre giganteschi progetti,
+che poi abbandonava prima di dar loro esecuzione. Ferdinando, per
+consolarlo di non aver terminata la conquista dello stato di Venezia, e
+di non avere in seguito condotta in trionfo un'armata tedesca a Roma ad
+oggetto di prendervi la corona imperiale, gli propose di scacciare i
+Francesi da tutta la Lombardia, di far valere sui paesi ch'essi
+occupavano i diritti dell'impero, da gran tempo dimenticati, finalmente
+di restituire il ducato di Milano al cugino germano di sua moglie, a
+Massimiliano Sforza, figliuolo di Lodovico il Moro, che da molto tempo
+erasi rifugiato alla di lui corte. In tal modo, risvegliando la di lui
+ambizione e vanità, lo ridusse ad associarsi alla santa lega, cui poteva
+riuscire utile[246].
+
+ [246] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. -- Jac. Nardi, l. V, p. 239. --
+ P. Giovio Vita di Leon V, l. II, p. 135._
+
+Sei mila Svizzeri al soldo del papa, ed altrettanti al soldo de'
+Veneziani, dovevano adunarsi a Coira; ma sebbene il primo per avarizia,
+gli altri per la povertà cui erano stati ridotti da lunga guerra, non
+mandassero che lentamente il danaro necessario alle reclute, sebbene
+queste due potenze non pagassero per l'arrolamento che un fiorino del
+Reno per uomo, mentre i Francesi avevano sempre data un'assai maggior
+somma; nondimeno tale era l'odio del popolo per questi ultimi, ed il
+furore con cui gli Svizzeri prendevano parte in una guerra che
+risguardavano come nazionale, che l'armata adunata in Coira si trovò
+numerosa di venti mila uomini, e nella sua marcia pel vescovado di
+Trento e pel Veronese soffrì senza lagnarsene il ritardo della paga, la
+mancanza delle vittovaglie ed ogni genere d'incomodità[247].
+
+ [247] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. -- P. Bembi Hist. Ven., l.
+ XII, p. 280. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 393._
+
+La condizione del signore de La Palisse, che comandava l'armata
+francese, era diventata estremamente difficile. Poco d'accordo col
+cardinale di Sanseverino, legato del concilio, che gli contrastava
+l'autorità, non lo era meglio col generale di Normandia incaricato della
+civile amministrazione del ducato di Milano, il quale, risguardando la
+guerra con occhio da finanziere, piuttosto che da uomo di stato, dopo la
+vittoria si era affrettato di licenziare l'infanteria italiana, e che
+poscia, quando diede a Federico da Bozzolo l'ordine di levare di bel
+nuovo sei mila uomini, si trovò senza danaro per pagare il loro
+arrolamento, e senza credito a motivo del rapido cambiamento della
+fortuna. Altronde La Palisse non era che generale interinale, e non
+abbastanza elevato di rango per far tacere tutte le gelosie de' suoi
+subordinati, o per soddisfare pienamente al loro orgoglio; perciò non
+poteva ottenere da loro l'ubbidienza mostrata a Gastone di Foix. Gli
+uomini d'armi francesi davano agli altri corpi l'esempio
+dell'indisciplina: stanchi di così lunga guerra, e con poca speranza di
+prosperi successi, desideravano la perdita del ducato di Milano, per
+potersi ritirare in Francia. Altronde le censure della Chiesa, e la
+vergogna di combattere per sostenere uno scisma, facevano impressione
+sullo spirito de' soldati. Erasene avuta manifesta prova quando il
+cardinale de' Medici era stato condotto prigioniere a Milano; egli era
+stato, sotto gli occhi del concilio nemico, ricevuto con infinito
+rispetto; e siccome Giulio II gli aveva accordata l'autorità di
+sciogliere dalle censure ecclesiastiche que' soldati che si fossero
+obbligati a non servir più contro la Chiesa, e d'accordare ai moribondi
+la sepoltura in luogo sacro, un'avida folla gli stava sempre intorno per
+ottenere tali grazie, ed i generali francesi, malgrado le rimostranze
+del concilio, non si opponevano alla distribuzione delle medesime[248].
+
+ [248] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. -- P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. II, p. 132._
+
+Per formare l'armata da opporre al re d'Inghilterra Lodovico XII aveva
+richiamati in Francia i dugento gentiluomini, e gli arcieri della sua
+guardia, come pure dugento lance: d'altra parte aveva riclamati dai
+Fiorentini i trecento uomini d'armi ch'erano obbligati a
+somministrargli. Non restavano a La Palisse, che mille trecento lance
+francesi, e dieci mila fanti; ma anche queste truppe trovavansi disperse
+sopra una vasta estensione di paese, in Romagna, al Finale di Modena, a
+Parma ed ai confini del Veronese. Ordinò a tutti d'adunarsi a Pontoglio,
+per essere a portata d'osservare e di fermare gli Svizzeri; e per questo
+motivo fu costretto a lasciare scoperta Bologna, per difendere la quale
+i Francesi avevano fin allora fatti così grandi sagrificj[249].
+
+ [249] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 393._
+
+Gli Svizzeri, scesi pel vescovado di Trento nel Veronese, avevano
+trovato a Villafranca presso Verona Gian Paolo Baglioni, generale de'
+Veneziani, con quattrocento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri, sei
+mila fanti ed una buona artiglieria. Nel mentre che dopo tale unione
+erano incerti se dovessero o no incamminarsi verso Ferrara, fu loro
+portata una lettera del signore de La Palisse al generale di Normandia,
+che loro fece conoscere l'impossibilità in cui trovavansi i Francesi di
+difendere Milano, onde risolsero di volgere da quella banda le loro
+armi. La Palisse si era da prima avanzato da Pontoglio a Castiglione
+delle Stiviere, poi a Valeggio sul Mincio; ma disperando di conservarsi
+in questa posizione, ripiegò sopra Gambara, poi sull'Oglio a Pontevico.
+Intanto l'armata spagnuola e pontificia, cui erasi lasciato tutto il
+tempo di potersi rifare, aveva ricuperato Rimini, Cesena, Ravenna, con
+tutte le fortezze e tutte le piazze della Romagna; e già minacciava
+Bologna, per difesa della quale, La Palisse, cedendo alle istanze dei
+Bentivoglio, aveva fatto avanzare le trecento lance lasciate a Parma.
+Sotto gl'immediati suoi ordini La Palisse non aveva a Pontevico che
+mille lance francesi, e tutt'al più sei in sette mila fanti; il
+rimanente trovavasi distribuito nelle piazze di Brescia, di Peschiera e
+di Legnago[250].
+
+ [250] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 601. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 393. -- Jac. Nardi, l. V, p. 239. -- Jo. Marianae de reb. Hispan., l.
+ XXX, c. XI, p. 317._
+
+La Palisse seppe bentosto che l'armata del Baglioni e degli Svizzeri
+aveva passato il Mincio sulle terre del marchese di Mantova, il quale
+non poteva ricusare il passaggio a chicchefosse. Il suo consiglio di
+guerra giudicò cosa impossibile il far testa ai nemici in altra maniera,
+che distribuendo l'armata nelle piazze forti, per istancheggiare
+l'impeto degli Svizzeri, ed esaurire le finanze del papa e de'
+Veneziani. Per tale oggetto mandò due mila fanti a Brescia con
+centocinquanta lance francesi, e cento uomini d'armi fiorentini; a
+Cremona cinquanta lance e mille fanti; a Bergamo cento uomini d'armi e
+mille fanti, e più non gli rimasero a Pontevico che settecento lance,
+due mila fanti francesi e quattro mila tedeschi. Non aveva appena fatta
+questa distribuzione, che un araldo d'armi di Massimiliano venne ad
+intimare a tutti i Tedeschi, che si trovavano nell'armata francese,
+d'abbandonarla e d'astenersi dal combattere contro il papa. I Tedeschi,
+quasi tutti Tirolesi ed immediati sudditi dell'imperatore, ubbidirono
+immediatamente, contenti di separare la sorte loro da quella d'un'armata
+che si andava ritirando, e che cominciava a provare le avversità. La
+loro partenza lasciò La Palisse nell'impossibilità di difendere il
+ducato di Milano; onde la sua armata abbandonò Pontevico con movimento
+tumultuoso, per ritirarsi a Pizzighettone sull'Adda[251].
+
+ [251] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p
+ 393. -- P. Bizarri Hist. Gen., l. VIII, p. 432. -- Mém. de Fleuranges,
+ p. 103. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 318._
+
+Gli Svizzeri andavano sempre avanzando; passarono l'Oglio, e giunsero il
+5 di giugno avanti Cremona, che il movimento retrogrado di La Palisse
+aveva lasciata scoperta. La guarnigione ritirossi subito nella
+cittadella, e la città offrì di capitolare; ma i Veneziani pretendevano
+che fosse loro consegnata, e gli Svizzeri volevano prenderne possesso a
+nome di Massimiliano Sforza, duca di Milano: i Veneziani cedettero agli
+Svizzeri, che temevano di disgustare, e fu in Cremona rialzata la
+bandiera del duca di Milano; nello stesso tempo Bergamo si sollevò senza
+straniero soccorso, ed aprì le sue porte ai Veneziani[252].
+
+ [252] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. -- P. Bembi, l. XII, p. 280. --
+ Jac. Nardi, l. V, p. 240. -- Fr. Belcarii, l. XIII. p. 394._
+
+Avendo La Palisse richiamate le trecento lance francesi che occupavano
+Bologna, passò l'Adda a Pizzighettone, e recossi in due giorni a Pavia.
+Milano trovavasi allora affatto scoperto. Gian Giacopo Trivulzio, il
+generale di Normandia, Antonio Maria Palavicino, Galeazzo Visconti e
+tutti i Francesi partirono per salvarsi in Piemonte. Condussero con loro
+il cardinale de' Medici; ma nel tempo che questi stava per passare il
+Po, tra Pieve del Cairo e Bassignano, alcuni de' suoi amici sommossero i
+contadini del vicinato, e levatolo di mano alle guardie che lo
+custodivano, lo posero in libertà. I fuggitivi avanzi del concilio di
+Pisa avevano abbandonato Milano pochi giorni prima. Quest'assemblea
+dividendosi pronunciò con ridicola millanteria una sentenza di scomunica
+contro Giulio II, dichiarandolo sospeso dall'amministrazione spirituale
+e temporale della Chiesa[253].
+
+ [253] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. -- Rayn. Ann. Ecc. 1512, § 59, p. 120. -- Jo Marianae, l. XXX, c.
+ X, p. 315. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 318. -- P. Giovio Vita
+ di Leon X, l. II, p. 136._
+
+Credeva La Palisse di potersi mantenere a Pavia, mentre che il Trivulzio
+ed il generale di Normandia gli rappresentavano che, in un paese
+apparecchiato a sollevarsi in ogni luogo, non potrebbe senza fanteria
+lottare contro un'armata così formidabile quale era quella che lo
+attaccava. Stavano ancora disputando, quando l'armata della lega, avendo
+occupato Lodi senza trovare resistenza, si presentò sotto Pavia, e
+cominciò a tirare contro il castello. I Francesi, che temevano di
+vedersi preclusa ogni ritirata, evacuarono Pavia, collocando nella
+retroguardia i pochi fanti tedeschi ch'erano loro rimasti; ma gli
+Svizzeri entrarono in città prima che gli altri ne fossero usciti, e
+scaramucciarono per tutta la lunghezza delle strade. L'armata, che si
+ritirava, dopo essere uscita di Pavia per il ponte di pietra sul Ticino,
+doveva ancora passare sopra un ponte di legno il ramo dello stesso
+fiume, chiamato Gravellone. Nella precipitosa marcia, l'artiglieria, i
+cavalli, gli equipaggi si affollarono sul ponte che si ruppe sotto il
+soverchio peso, e tutta quella parte della retroguardia ch'era rimasta
+sull'altra riva fu uccisa o fatta prigioniera[254].
+
+ [254] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. -- Mém. de Fleuranges, p. 104 -- Mémoir. de Bayard, ch. LV, p.
+ 319. -- Jac. Nardi, l. V, p. 240. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II,
+ p. 139._
+
+Il Gravellone ed il Po impedirono che l'armata francese fosse più
+inseguita dai nemici, onde continuò a ritirarsi senz'essere molestata;
+ma tutti i paesi che si lasciava addietro mutavano subito governo. I
+Bentivoglio erano fuggiti da Bologna, che fu subito occupata dal duca
+d'Urbino colle truppe della Chiesa. Il papa, non potendo ai Bolognesi
+perdonare gli oltraggi che avevano fatti alla sua statua, li privò della
+nomina de' loro magistrati e di tutti i loro privilegj, condannò i
+principali cittadini a grosse ammende, e stette alcun tempo incerto se
+dovesse spianare la città e trasportarne gli abitanti a Cento[255].
+
+ [255] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 604._
+
+Giulio II non aveva abbandonato il suo progetto di liberare Genova, sua
+patria; ed incaricò dell'esecuzione di tale progetto Giano Fregoso, che
+in allora stava al soldo de' Veneziani. Ma ricordandosi i Genovesi
+troppo vivamente de' mali sofferti a cagione della loro ultima
+ribellione contro la Francia, erano intenzionati di non fare verun
+movimento, ed inoltre dichiararono al loro governatore, Francesco della
+Rochechouart, che lo seconderebbero con tutte le loro forze. Questi per
+altro sapeva troppo bene quanto per le sue vessazioni si fosse renduto
+odioso, onde volersi fidare sulle loro promesse. Quando intese che Giano
+Fregoso s'avvicinava, rifugiossi nella fortezza della Lanterna colla sua
+guardia, e non volle uscirne, malgrado le più calde istanze de'
+Genovesi. La città si tenne tre giorni senza governo fino alla venuta di
+Giano Fregoso, che il 29 di giugno del 1512 fu finalmente nominato doge
+per acclamazione. L'indipendenza della repubblica venne riconosciuta
+dagli alleati, mediante il pagamento di dodici mila ducati fatto nelle
+mani del cardinale di Sion per conto degli Svizzeri; ed il nuovo doge
+Fregoso s'affrettò d'assediare le due fortezze occupate dai Francesi.
+Quella del Castelletto capitolò dopo otto giorni, ma quella della
+Lanterna tenne ancora molto tempo[256].
+
+ [256] _Ubertus Folieta, Genuen. Hist., l. XII, p. 708, 709. -- P.
+ Bizarri Sen. Pop. q. Gen. Hist., l. XVIII, p. 432._
+
+Il cardinale di Sion, il quale dal pontefice era stato nominato legato
+presso l'armata alleata, prendeva possesso di tutte le città della
+Lombardia a profitto della santa lega, ed il figlio di Lodovico il Moro,
+Massimiliano Sforza, che era proclamato duca di Milano, e sotto il di
+cui nome ottenevansi tali vittorie, vedevasi taglieggiato o tradito da
+tutti i suoi pretesi alleati; sorte altrettanto giusta quanto
+inevitabile d'ogni sovrano, che, per risalire sul trono, adopera armi
+straniere, e vuole regnare a prezzo di tutte le sciagure del suo paese.
+Gli Svizzeri opprimevano i suoi sudditi con ruinose contribuzioni;
+avevano imposta a Milano una taglia di sessanta mila ducati, di quaranta
+mila a Pavia, di trenta mila a Lodi, di venti mila a Parma e
+d'altrettanti a Piacenza[257]. Era appena terminata la dieta di Zurigo,
+che nuovi corpi di truppe svizzere avevano valicate le montagne, non per
+soccorrere i loro compatriotti, che non ne abbisognavano, ma per
+dividere con loro le spoglie della Lombardia. Non contenti delle
+contribuzioni, occuparono la città di Locarno ed il suo territorio; i
+Grigioni, Chiavenna e la Valtellina; ed il papa, con un'assai più
+patente violazione de' diritti del suo alleato, riunì alla Chiesa Parma
+e Piacenza coi loro territorj, sotto pretesto che queste città, che
+avevano volontariamente aperte le loro porte alla sua armata, avevano
+appartenuto in altri tempi all'esarcato di Ravenna, accordato da Carlo
+Magno alla Chiesa; di modo che il diritto della santa sede alla loro
+sovranità era di lunga mano anteriore alle pretese degl'imperatori
+tedeschi ed alla fondazione del ducato di Milano[258].
+
+ [257] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 281._ Esprime sempre le somme
+ in lingua classica, in lire d'oro per cento ducati.
+
+ [258] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+ 394. -- Gio. Cambi Ist. Fior., l. XXI, p. 297. -- P. Giovio Vita di
+ Leon X, t. II, p. 141._
+
+
+
+
+CAPITOLO CX.
+
+ _Sommissione del duca di Ferrara al papa, e sua fuga da Roma.
+ Ingresso degli Spagnuoli in Toscana; sacco di Prato; deposizione
+ del Soderini; richiamo dei Medici al governo di Firenze.
+ Discordie tra i confederati della santa lega; nuove
+ negoziazioni; morte di Giulio II._
+
+1512 = 1513.
+
+
+Quando osserviamo atti di ferocia, ingiuste e vergognose violenze,
+macchiare le rivoluzioni colle quali i popoli servi tentarono di
+ricuperare la propria indipendenza, ci sentiamo spesse volte inclinati a
+supporre in queste nazioni un odio profondo, inveterato, implacabile
+contro i loro oppressori, a credere che l'abbiano saputo dissimulare
+finchè non si era presentata loro l'opportunità di scuotere il giogo, e
+che al presentarsi di favorevole occasione gli dessero libero sfogo.
+Sebbene l'odio, o lo spirito di vendetta annoverare non si possano tra i
+nobili sentimenti dell'uomo, una tal quale involontaria ammirazione si
+attacca a tutti i vigorosi affetti; la sola loro intensità eccita una
+specie di simpatia, e sonosi veduti talvolta uomini umani e filosofi
+scusare, e predicare perfino, quelle vendette popolari che loro
+sembravano acconce a ravvivare l'energia degli oppressi.
+
+Per altro facevano quasi sempre soverchio onore ad una malvagia azione,
+attribuendola ad un nobile motivo. La ferocia de' popoli è d'ordinario
+il sintomo della viltà e della debolezza. L'odio che si manifesta con
+una così violente esplosione, nasce per l'ordinario solamente
+nell'istante in cui non si corre verun pericolo nel soddisfarlo. La è
+una delle cattive inclinazioni della natura, un'inclinazione che si
+manifesta in ogni occasione negli animali, ne' fanciulli e nel popolo
+ignorante, quella d'attaccare colui che sembra incapace di difendersi. I
+timidi uccelli opprimono col becco il compagno ammalato; i cani
+inseguono con furore l'uomo o l'animale che fugge; i fanciulli insultano
+l'idiota, lo scemo, che loro dovrebbe ispirare compassione; e la bassa
+plebe oltraggia con ogni specie d'insulti lo sciagurato esposto alla
+berlina, quantunque talvolta non ne conosca il delitto. Tostocchè le
+viene indicata come oggetto della sua collera una setta, un partito, una
+nazione, la plebe, senza esaminare i loro torti, senza neppure
+intenderne il nome, s'irrita, si agita e si porta agli estremi oltraggi,
+ai più sfrenati atti di ferocia, sebbene niun ragionevole motivo abbia
+potuto eccitare il suo risentimento. A stento un'armata che fugge può
+sottrarsi alla persecuzione di que' medesimi contadini, che prima della
+battaglia facevano voti perchè fosse vittoriosa.
+
+I Francesi erano obbligati ad evacuare l'Italia; ognuno credette d'avere
+contro questi spossessati padroni i più legittimi motivi di malcontento,
+perchè ognuno volle far uso di tutto il potere che momentaneamente
+aveva, e perchè, esaltato dall'emozione che sempre comunica la
+moltitudine, suppose essere un suo proprio sentimento l'effetto delle
+grida e delle ingiurie che risuonavano alle sue orecchie. Pochi giorni
+prima l'armata spagnuolo-pontificia era stata sconfitta nella battaglia
+di Ravenna, ed i fuggitivi, attraversando di nuovo lo stesso stato del
+papa, erano stati spogliati, maltrattati, uccisi; gl'Italiani dai loro
+compatriotti, gli Spagnuoli da uomini, che ancora non avevano avuto
+tempo d'essere da loro vessati. Qualunque volta i Tedeschi erano
+perdenti nella Marca Trivigiana o nel Friuli, lo scatenamento de'
+contadini di quelle contrade, che tanto avevano sofferto, era lo stesso
+contro di loro. Venne la volta loro anche pei Francesi, quando meno se
+l'aspettavano, e furono esposti come i loro rivali a tutti i furori del
+popolaccio.
+
+Le quattro straniere nazioni, che in allora guerreggiavano in Italia,
+avevano tutte dato prova d'insaziabile cupidigia e di terribile ferocia.
+Gli Spagnuoli, i Tedeschi, gli Svizzeri, i Francesi, non potevano per
+questo rispetto vicendevolmente nulla rimproverarsi. Soltanto i Francesi
+non aggiugnevano all'avidità, comune a tutti, l'avarizia degli altri.
+Tutto quanto si erano fatto dare, od avevano preso, abusando della
+vittoria, tutto dispensavano in appresso con mano liberale; e dopo pochi
+giorni si trovavano così privi di danaro, come prima del saccheggio. Nel
+seguire la vittoria, nel sacco d'una città, nel primo stabilimento de'
+loro quartieri, pareva che la loro rabbia mai non potesse saziarsi di
+sangue, e l'arroganza loro non risparmiava chicchessia; ma pochi giorni,
+e talvolta poche ore bastavano, per istringere domestichezza cogli
+abitanti presso cui si erano alloggiati: la sociabilità, che così
+eminentemente li distingue, e che per essi è un bisogno e quasi un
+istinto, loro faceva bentosto cercare ciò che poteva ravvicinarli ai
+loro ospiti; desideravano di dissipare sulla fronte loro il mal umore
+che li rattristava; cercavano di rendere qualche piccoli servigj a
+coloro che avevano maltrattati; lavoravano con loro intorno alla capanna
+che doveva tener luogo della casa ch'essi avevano bruciata, e bevevano
+insieme con tutta la famiglia il vino che aveano rubato nelle di lei
+cantine. Comunque non conoscessero la lingua de' loro ospiti, pure
+discorrevano con loro e sapevano indovinare ciò che non poteano capire.
+Se spesse volte davano motivo di gelosia agli amanti, ai mariti, ai
+genitori, non era altrimenti colla brutalità d'inesorabili vincitori, ma
+colle officiose attenzioni d'una militare galanteria.
+
+Gli Spagnuoli, sobrj, taciturni, alteri, vendicativi, non abusavano meno
+de' Francesi dell'istante della vittoria; non perchè fossero come questi
+esaltati dalla frenesia delle battaglie, ma perchè rispettavano ancora
+assai meno la vita degli uomini, e non erano in verun modo sensibili
+all'altrui dolore. Il soldato spagnuolo quale si era mostrato il primo
+giorno, tale mostravasi ancora in appresso in tutte le relazioni che
+potevansi formare con lui. Egli aveva spogliato per avarizia, e
+quest'avarizia non veniva mai meno, andando sempre egualmente in traccia
+e di nuovi guadagni e di nuovi risparmj, sebbene talvolta lo stesso uomo
+spendesse per orgoglio e per sembrare magnanimo in una clamorosa
+circostanza ciò che aveva con gran pena ammassato in più anni.
+Quest'orgoglio mai non gli permetteva d'ammettere un forastiere a veruna
+famigliarità con lui; sempre si manteneva alla stessa distanza dalla
+famiglia de' suoi ospiti, e sebbene il suo idioma si avvicinasse in modo
+all'italiano da potere senza troppo studio intendere e apparare quello
+degli abitanti, mai non lo adoperava che per alcune frasi di cerimonia,
+cui avvezzava i suoi ospiti; egli loro insegnava i riguardi dovuti ad un
+_senhor soldado_, ma non si abbassava a conversare con loro.
+
+Gli Svizzeri ed i Tedeschi, senz'essere considerati come uno stesso
+popolo, avevano tali rapporti gli uni cogli altri, che gl'Italiani non
+potevano assegnare un distinto carattere a questi formidabili ospiti.
+Gli Svizzeri, superbi de' loro prosperi successi negli ultimi vent'anni,
+avevano un più insolente contegno. Non accostumati a riconoscere verun
+superiore, più difficilmente degli altri si assoggettavano alla
+disciplina; e non avendo da lungo tempo militato che come soldati
+mercenarj, altro fine non vedevano nella guerra che quello di guadagnare
+danaro; ed a questo fine frequentemente sagrificavano la loro fede ed il
+loro onore. Altronde le due nazioni erano, a gara l'una dell'altra,
+feroci rispetto ai vinti, avide ed insaziabili nel saccheggio, ed avare
+per conservare ciò che avevano acquistato. Ambedue si abbandonavano allo
+stesso genere d'intemperanza; ed il diritto d'ubbriacarsi loro sembrava
+il più alto premio della vittoria. Affatto indifferenti pei popoli coi
+quali vivevano, senza curarsi di conoscerne i costumi o le opinioni, gli
+Svizzeri ed i Tedeschi, dopo le loro orgie, si abbandonavano ad un
+indolente riposo: essi non tentavano nè meno di farsi intendere dai loro
+ospiti, lasciandoli dubitare che potessero, come gli altri uomini,
+pensare, amare, sentire.
+
+Ravenna fu la prima città in cui i Francesi furono vittima di quell'odio
+popolare che improvvisamente scoppiava contro di loro. Vero è ch'essi
+l'avevano crudelmente provocata col saccheggiarla nell'istante in cui i
+di lei magistrati sottoscrivevano la capitolazione. Giulio Vitelli,
+vescovo di Città di Castello, che aveva comandato nella fortezza di
+Ravenna, vi s'avvicinò con un corpo di truppe, quando seppe che l'aveva
+abbandonata La Palisse. I Francesi offrirono ancor essi di capitolare,
+ed il vescovo accordò loro un'onorevole capitolazione; ma riserbavasi
+d'usare odiose rappresaglie per la violazione della precedente
+capitolazione. Non curandosi della sua parola, abbandonò al popolaccio i
+quattro principali ufficiali della guarnigione, e permise in onta del
+suo carattere di vescovo e di luogotenente del papa, che fossero sepolti
+vivi sotto i suoi occhi in una fossa colla sola testa fuori della terra,
+e che si lasciassero colà perire in un lungo e crudele supplicio[259].
+
+ [259] _P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 279. -- Fr. Belcarii, l. XIII,
+ p. 390._
+
+Nel tempo in cui i Francesi evacuavano la Lombardia, l'accanimento del
+popolo contro di loro si manifestò con eguale crudeltà. La feccia della
+plebaglia milanese trucidò tutti i soldati francesi ch'erano rimasti
+nelle loro caserme o ne' loro spedali dopo la partenza de' capi; attaccò
+in seguito le botteghe ed i magazzini de' mercanti francesi per
+saccheggiarle, e si dice che rimasero vittima del popolo furibondo mille
+cinquecento individui. Gli stessi orrori rinnovaronsi in Como subito
+dopo evacuata la città. I Francesi nella loro ritirata non potevano
+scostarsi dal grosso dell'armata; perciocchè tutti coloro che si
+disperdevano, e che più non erano in istato di difendersi, erano uccisi
+dai forsennati contadini; onde questa ritirata costò al loro esercito
+più soldati che una battaglia[260].
+
+ [260] _Murat. Ann. d'It., t. X, p. 86 ad an. 1512._
+
+Credevano gl'Italiani che tanti oltraggi dovessero restar sempre
+impuniti: i Francesi altro omai non possedevano in Italia, che Brescia,
+Crema e Legnago, colle fortezze di Milano, di Novara, di Cremona e della
+Lanterna di Genova[261]. Altronde venivano occupati al di là dalle Alpi
+da una potente invasione. Mentre che l'ammiraglio Howard guastava le
+coste della Bretagna, il marchese di Dorset aveva, il 18 giugno, fatto
+uno sbarco nella Guipuscoa, ed avendo raggiunto Ferdinando con sei mila
+fanti inglesi, minacciava nello stesso tempo la Guienna e la Navarra.
+Non era presumibile che con tali nemici in su le braccia, Lodovico XII
+potesse, durante tutta la campagna, pensare alla Lombardia[262].
+
+ [261] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4._
+
+ [262] _Rapin Thoyras, Hist. d'Anglet., t. XV, p. 45. -- Rymer Acta
+ publica, t. XIII, p. 326. -- Hume's History, chap. XXVII, t. V, p.
+ 114._
+
+La sorte degli alleati della Francia non era diversa da quella de'
+soldati che si erano sbandati dall'armata. Il più esposto d'ogni altro
+era Alfonso d'Este, duca di Ferrara. Egli era stato perseguitato da
+Giulio II col più fiero accanimento; il suo stato trovavasi inondato da
+barbari soldati, esauste erano le forze, e perduta la speranza d'ogni
+esterno soccorso. In tale estremità egli si abbandonò all'amicizia ed
+alla riconoscenza di Fabrizio Colonna. Dopo aver fatto prigioniero
+questo generale nella battaglia di Ravenna, aveva costantemente ricusato
+di cederlo ai Francesi; per sottrarlo alle inchieste ed alle minacce di
+La Palisse l'aveva mandato a Ferrara, ed all'ultimo liberato senza
+taglia. Fabrizio chiamò in favore d'Alfonso tutta la sua potente
+famiglia, e persuase l'ambasciatore del re Cattolico ad intercedere per
+lui presso il papa, rappresentandogli che Alfonso era figliuolo d'una
+principessa d'Arragona[263]. Il marchese di Mantova interpose ancor esso
+i suoi buoni ufficj a di lui favore. Tanti intercessori chiedevano
+soltanto un salvacondotto pel duca di Ferrara, in forza del quale
+potesse andare a Roma a gettarsi ai piedi del papa per ottenere perdono.
+Fu accordato il salvacondotto, e l'ambasciatore d'Arragona con Fabrizio
+e Marc'Antonio Colonna guarentirono la libertà del duca.
+
+ [263] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 1. -- P. Giovio Vita
+ d'Alfonso, p. 90. -- Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 241. -- Jo.
+ Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. XIII, p. 320._
+
+Alfonso d'Este passò a Roma, apparecchiato a sottomettersi alle
+umiliazioni, nelle quali pareva omai soltanto riposta la conservazione
+della sua sovranità. Vi arrivò il 4 di luglio, ed il pontefice, contento
+di questo passo del duca, parve raddolcirsi verso di lui. Sospese le
+censure contro di lui pronunciate, ed acconsentì che gli fosse data
+l'assoluzione, non alle porte della Chiesa colla corda al collo, e dopo
+essere stato battuto con bacchette dal penitenziere, ma nel concistoro
+de' cardinali. Paride de Grassis, maestro delle cerimonie del papa, ne
+concertò con lui preventivamente le formalità, e convenne intorno a ciò
+che direbbe il duca, e che Paride scrisse in appresso nel suo giornale.
+«Beatissimo e clementissimo padre, gli disse Alfonso, gettandosi a' suoi
+piedi, io conosco veramente e confesso che ho peccato in molti
+intollerabili modi sia contro la divina Maestà, sia contro Vostra
+Santità, vicario di N. S. Gesù Cristo, e contro la santa sede
+apostolica; e ciò tanto più gravemente, che io stesso ed i miei antenati
+e fratelli ne avevamo ricevuti i più grandi beneficj; perciò mi trovo
+pieno di pentimento e di dolore per essermi renduto colpevole
+d'ingratitudine verso Vostra Santità, e per averle fatto ingiuria.» Dopo
+aver pronunciate queste parole doveva piangere e sparger lagrime, poi
+ripigliare così: «Per tal cagione io mi prostro supplicante ai piedi di
+Vostra Beatitudine, ed abbraccio le sue ginocchia, implorando la mia
+grazia per la divina misericordia, e la pietà della Santità Vostra.
+Prometto che in avvenire non commetterò verun mancamento contro Vostra
+Santità, e mi dichiaro apparecchiato ad espiare quelli che ho commessi,
+sopportando nella mia persona, nel mio principato, nella mia fortuna,
+tutte le pene che Vostra Santità vorrà infliggermi nella sua
+misericordia.» Il papa, rispondendo, riepilogò in un lungo discorso
+tutti i delitti d'Alfonso d'Este; gli rinfacciò di non umiliarsi anche
+in allora che per forza, ma terminò coll'assolverlo[264].
+
+ [264] _Parisii de Grassis Diar. Cur. Rom., t. III, p. 879, apud
+ Rayn. Ann. 1512, t. XX, p. 122, § 71-76._
+
+In appresso furono nominati da Giulio II sei cardinali per conchiudere
+con Alfonso il trattato di pace; ma pochi giorni dopo costoro
+dichiararono che il papa aveva determinato di far rientrare Ferrara
+sotto l'immediato dominio della Chiesa. Soltanto, siccome Giulio
+pretendeva che tutto il paese posto a mezzogiorno del Po appartenesse
+alla santa sede, desso contava di farsi restituire la città d'Asti,
+occupata dai coalizzati, e di darla ad Alfonso in compenso dell'antico
+ducato. Questa proposizione fu pel duca di Ferrara un colpo di fulmine:
+vi ravvisò la malizia d'Alberto Pio, conte di Carpi, suo personale
+nemico, ed uno de' privati consiglieri del papa. Seppe bentosto che
+Reggio aveva aperte le porte alle truppe della Chiesa, e che la
+Garfagnana era stata conquistata dal duca d'Urbino: temette che Ferrara,
+di cui aveva affidata la guardia al cardinale Ippolito, suo fratello,
+fosse attaccata in tempo della sua assenza, e domandò il suo congedo per
+tornare a casa sua. Il papa lo ricusò con isdegno; ma l'ambasciatore
+d'Arragona ed i Colonna dichiararono che non soffrirebbero in verun modo
+che si abusasse del loro nome per sedurre il loro raccomandato, e
+violare una parola di cui si erano dichiarati essi garanti. All'indomani
+Fabrizio e Marc'Antonio Colonna condussero Alfonso alla vicina porta di
+san Giovanni di Laterano; e sebbene vi fosse stata posta doppia guardia,
+essi la forzarono, e condussero armata mano il loro ospite al proprio
+castello di Marino, di dove trovarono poi modo di farlo passare ne' suoi
+stati[265].
+
+ [265] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 3. -- P. Giovio Vita
+ d'Alfonso, p. 91. -- Jac. Nardi, l. V, p. 242. -- Fr. Belcarii Comm.,
+ l. XIII, p. 395._
+
+La santa lega provava di già la sorte di tutte le confederazioni. I suoi
+membri si erano creduti d'accordo, quando non trattavasi che di
+difendersi, ma non avevano prevedute le conquiste che la fortuna poneva
+nelle loro mani; i prosperi avvenimenti avevano fatto germogliare una
+nuova ambizione in petto a tutti gli alleati. Il papa, prima d'ogni
+altro, aveva, sotto certi rispetti, rotto il legame dell'associazione,
+occupando Parma e Piacenza; egli così violava i diritti riclamati
+dall'imperatore sopra tutta la Lombardia, e quelli del nuovo duca di
+Milano, Massimiliano Sforza, che la lega aveva promesso di rimettere sul
+trono, e quelli dei popoli, che vedevano con rincrescimento lo
+sfasciamento in piccole parti del loro antico ducato. Il papa, per
+giustificare l'inaudita estensione che voleva dare all'esarcato di
+Ravenna, comprendendovi tutti i paesi posti a destra del Po, pretese che
+la loro subordinazione alla Chiesa aveva durato fino al 1272; pure in
+quest'epoca, ch'egli stesso indicò al suo maestro delle cerimonie[266],
+non era in Lombardia accaduto verun fatto che cambiasse o ristringesse
+il potere del papa; soltanto il vicariato dell'Impero, che la Chiesa
+romana pretese d'esercitare in tempo del lungo interregno che tenne
+dietro alla morte di Federico II, e che terminò nel 1273 colla elezione
+di Rodolfo d'Apsburgo, lasciò forse negli archivj della Chiesa alcune
+confuse memorie, che Giulio II suppose comprovanti il diritto di
+sovranità[267].
+
+ [266] _Parisii de Grassis, t. III, p. 898, apud Rayn. Ann. Eccl., t.
+ XX, § 70, p. 122._
+
+ [267] _Chron. Parm. t. IX, Script. Rer. Ital., p. 786. -- Chron.
+ Placent., t. XVI, ivi p. 479._
+
+Le pretese di Massimiliano non erano meno di quelle del papa contrarie
+alle precedenti convenzioni passate tra i confederati. Questo vano
+monarca, che mai non aveva misurati i suoi progetti colle sue forze, e
+che, dopo la conchiusione della lega di Cambrai, mai non aveva
+soddisfatti i suoi obblighi in veruna delle guerre nelle quali aveva
+strascinati i suoi alleati, non voleva, mutando partito, rinunciare a
+veruna delle speranze che aveva una volta concepite. Egli era entrato
+nella lega de' Veneziani, ma senza rinunciare alla pretesa che questi
+gli abbandonassero tutti i loro stati di terra ferma: altronde egli non
+voleva restituire a Massimiliano Sforza, suo cugino, il ducato di
+Milano, ch'era stato per lui conquistato. Ma gli Svizzeri, che
+occupavano tutt'intero questo ducato, e Giulio II, che voleva scacciare
+dall'Italia i barbari di qualunque nome, insistevano per lo
+ristabilimento dello Sforza sul trono de' suoi maggiori[268].
+
+ [268] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 5. -- Fr. Belcarii Comm.,
+ l. XIII, p. 396._
+
+Raimondo di Cardone aveva nuovamente adunata l'armata spagnuola ai
+confini del regno di Napoli, e voleva avanzarsi in Lombardia per far
+vivere le sue truppe a carico di que' paesi, e per avere maggiore
+influenza nella ripartizione degli stati occupati dalla santa lega.
+Perciò chiedeva al papa ed ai Veneziani di pagargli i sussidj di
+quaranta mila ducati al mese, che si erano obbligati di corrispondergli
+finchè i Francesi fossero scacciati da tutta l'Italia, e pretendeva che
+non si potessero dire scacciati finchè le loro guarnigioni occupavano
+Brescia, Crema e molte altre piazze. Dall'altro canto il papa ed i
+Veneziani non desideravano di tirare in quelle province una nuova
+armata, o di caricarsi di così ragguardevole dispendio. Intanto gli
+Svizzeri continuavano a mettere a contribuzione il ducato di Milano.
+Essi avevano persuaso Carlo III, duca di Savoja, a sottoscrivere con
+loro a _Bade_ nel mese di maggio un'alleanza difensiva per venticinque
+anni, e ne approfittavano per istaccarlo interamente dalla Francia e dal
+marchese di Saluzzo[269]. I Veneziani, senza partecipazione dei loro
+alleati, fecero alcuni tentativi contro Crema e Brescia, che non ebbero
+effetto. Gli alleati si accusavano a vicenda, e si lagnavano gli uni
+degli altri; e l'universale diffidenza annunciava il prossimo
+scioglimento di una lega cui inaspettati successi non permettevano di
+conservarsi unita.
+
+ [269] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIII, p. 396. -- Guichenon, Hist. généalog. de la maison de Savoie,
+ t. II, p. 196._
+
+Soltanto in una cosa i confederati sembravano consentire, cioè
+nell'abusare della superiorità delle loro forze contro la repubblica
+fiorentina. Eppure questa non aveva offeso veruno di loro; non aveva
+mancato a nessuno de' suoi obblighi, ed altri soccorsi non aveva dati al
+re di Francia che quelli cui erasi obbligata con un trattato negoziato
+di concerto con Ferdinando il Cattolico: altronde ella si era
+scrupolosamente confermata, con tutte le altre potenze, ai doveri di
+buon vicinato; ai soldati fuggitivi dell'armata rotta a Ravenna aveva
+accordato un asilo, invano da' medesimi cercato negli stati del papa.
+Vero è che la di lei politica era stata timida e vacillante. Per timore
+d'attirare sopra di sè l'attenzione delle altre potenze e di
+compromettersi, non erasi unita con tutte le sue forze ai Francesi; non
+gli aveva nè pure abbandonati, accettando le proposizioni del re
+d'Arragona, nè aveva cercato di far rispettare la sua neutralità
+ponendosi in istato di difesa. Erasi conservata neutrale senza che
+veruno gli sapesse buon grado della sua neutralità. Ma la sorte d'uno
+stato debole il più delle volte è affatto indipendente dai suoi prudenti
+o mal accorti consiglj; il risentimento di Giulio II, le pratiche dei
+Medici e la cupidigia dei generali influirono assai più nella ruina di
+Firenze, che la politica del Soderini.
+
+Il papa e l'imperatore, facendo sentire alla repubblica il loro
+scontento, parvero offrirle sì l'uno che l'altro una via per sottrarsi
+al turbine. Il papa le mandò in luglio il suo Datario per chiederle di
+deporre il Soderini, d'unirsi alla santa lega contro i Francesi, e di
+richiamare tutti gli esiliati, offrendole a tale prezzo di ridonarle la
+sua amicizia. Dopo tre giorni di deliberazioni, i consiglj di Firenze
+ricusarono di assoggettarsi a queste condizioni[270]. D'altra parte
+Matteo Lang, vescovo di Gurck, e segretario di Massimiliano, che veniva
+a rappresentare il suo padrone in un congresso delle potenze della lega
+convocato a Mantova, offeriva ai Fiorentini di prenderli sotto la
+protezione imperiale mercè una contribuzione di quaranta mila fiorini;
+ma conoscendo questi quanto potevano fare poco fondamento sulle promesse
+dell'imperatore, non seppero risolversi a privarsi del loro danaro per
+acquistare una così debole garanzia[271].
+
+ [270] _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 303._
+
+ [271] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 6. -- Jac. Nardi, l. V, p.
+ 246. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 304._
+
+Frattanto i Fiorentini spedirono il giureconsulto Vittore Soderini,
+fratello del gonfaloniere, alla dieta di Mantova per difendere i loro
+interessi, e farli comprendere nella universale pacificazione. Giuliano
+de' Medici, il terzo de' figliuoli del magnifico Lorenzo, si presentò
+alla stessa dieta, per domandare il ristabilimento della sua famiglia in
+Firenze. Il suo esilio, e tutte le sue sventure, egli disse, erano
+l'opera de' Francesi; non potevasi perciò dubitare dell'attaccamento
+della casa Medici al partito dell'imperatore e della Spagna, nè per
+conseguenza di quello dei democratici fiorentini ai Francesi; e se le
+armate della lega abbisognavano di danaro, i Medici ne saprebbero
+ragunare a Firenze assai più per compiacere i loro amici, che non poteva
+offrirne il partito popolare per calmare i suoi nemici. In fatti il
+danaro era il solo convincente argomento sullo spirito degli alleati.
+Raimondo di Cardone trovavasene affatto sprovveduto; aveva fatto
+avanzare l'armata spagnuola fino a Bologna, ma questa ricusava di andare
+più in là se non era pagata. Massimiliano desiderava che entrasse in
+Lombardia per contenere gli Svizzeri e spaventare i Veneziani; ed
+ambidue avrebbero preferito il danaro contante de' Fiorentini alle
+lontane promesse dei Medici. Si fece di nuovo sentire a Gian Vittore
+Soderini, che per quaranta mila fiorini poteva salvare la repubblica; ma
+invece di appigliarsi rapidamente a questo partito, egli si credette
+obbligato a giustificare la sua patria, a provare che nulla doveva, e
+che non aveva commesso verun fallo: si lasciò fuggire l'occasione, e la
+dieta risolse di far marciare l'armata spagnuola ed il cardinale de'
+Medici, legato di Toscana, sopra Firenze, per mutarne il governo[272].
+
+ [272] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 8. -- Jac. Nardi, l. V, p.
+ 247. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 142. -- Comm. di Filippo
+ de' Nerli de' fatti civili di Firenze, l. V, p. 107._
+
+Una mal intesa economia, ed il timore di richiamare sopra di loro
+l'attenzione de' vicini, avevano impedito ai Fiorentini d'armarsi nel
+momento in cui le violenti convulsioni che provava l'Italia ne faceva
+loro un dovere di prudenza. Essi avevano somministrati trecento uomini
+d'armi al re di Francia, parte de' quali trovavansi in allora chiusi in
+Brescia, mentre gli altri, svaligiati dai Veneziani, tornavano
+scoraggiati, e perciò soli dugento allora ne rimanevano loro, i di cui
+capi non avevano veruna riputazione. Le milizie dell'ordinanza non
+avevano nè disciplina, nè pratica di guerra, nè confidenza in sè
+medesime. Si erano sollecitamente assoldate alcune migliaja di fanti
+stranieri; ma perchè non si aveva avuto tempo di sceglierli, non
+potevano stare a fronte di quelli de' Veneziani o del papa, meno ancora
+dei Tedeschi e degli Spagnuoli[273].
+
+ [273] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI; p. 9. -- Comm. del Nerli, l.
+ V, p. 107._
+
+Nè le forze con cui il vicerè don Raimondo di Cardone andava ad
+attaccare i Fiorentini erano molto ragguardevoli. Egli non aveva che
+dugento uomini d'armi, due cannoni presi a Bologna e veruno degli
+equipaggi necessarj ad un'armata. Ma il Cardone contava nella sua cinque
+mila di quegli Spagnuoli che avevano così ostinatamente combattuto a
+Ravenna, e dopo avere distrutta una considerabile parte della fanteria
+tedesca e francese, eransi gloriosamente ritirati senza cedere alle
+cariche ripetute di tutta la cavalleria vittoriosa. Nell'attraversare
+gli Appennini con questa piccola armata il vicerè non trovò verun
+ostacolo[274]: giunto a Barberino, lontano quindici miglia da Firenze,
+mandò a dichiarare ai Fiorentini, che non era intenzione sua, nè della
+lega, d'attaccare le loro proprietà, le loro leggi o la loro libertà;
+che non domandava che due cose, l'allontanamento dei gonfaloniere
+Soderini, ch'era sospetto a tutti i confederati, e l'accettazione de'
+Medici in Firenze, non come principi, ma come semplici cittadini[275].
+
+ [274] Il Macchiavelli era stato spedito il 20 agosto a Firenzuola
+ per chiudergli la strada, ma giunse troppo tardi, e non aveva quanta
+ gente bastava per occupare il passo dello _Stale_; più addietro le
+ montagne non avevano gole suscettibili di difesa. _Lettere di
+ Macchiavelli, di Francesco Zati, di Baldassare Carducci e di
+ Francesco Tosinghi del 21, 22 e 23 agosto del 1512. Legazioni, t.
+ VII, p. 431-438._
+
+ [275] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 10. -- P. Giovio Vita di
+ Leon X, l. II, p. 144. -- Jac. Nardi Hist. Flor., l. V, p. 248._
+
+Il gonfaloniere in tempo della sua amministrazione aveva date frequenti
+testimonianze della moderazione del suo carattere e del suo amore per la
+libertà; ma non aveva egualmente fissata la stessa opinione rispetto a
+quella risolutezza e fermezza di carattere, che nelle difficili
+circostanze sono necessarie ai capi dello stato. Adunò il gran consiglio
+per fargli parte delle domande de' nemici, e dichiarò, che lungi dal
+volere che per la sua difesa si esponesse la repubblica, era
+apparecchiato non solo a sagrificare la sua dignità, ma la libertà e la
+vita per la salvezza della medesima: invitò soltanto i suoi concittadini
+a considerare, se potrebbero contenere sotto l'autorità delle leggi i
+Medici ricondotti in Firenze da un'armata straniera; e nel supposto che
+ne conoscessero l'impossibilità, li supplicò a non risparmiare nè le
+loro sostanze, nè il sangue de' soldati, nè quello de' cittadini, per
+salvare la loro libertà, il più prezioso di tutti i beni. «Niuno di voi
+si persuada, aggiunse egli, che i Medici siano adesso per governare come
+avanti la loro cacciata. Allora erano essi stati allevati in mezzo di
+noi, come cittadini, in privata condizione; grandissime erano le loro
+ricchezze, niuno gli aveva offesi, ed essi contavano sull'universale
+benevolenza. Essi associavano ai loro consiglj i principali cittadini, e
+lungi dal volere far pompa della loro potenza, si sforzavano di coprirla
+sotto il manto delle leggi. Ma oggi che da tanti anni vivono fuori di
+Firenze, che contrassero nuove straniere costumanze, che mal conoscono
+quelle della nostra patria, che d'altro non si ricordano che dell'esilio
+e dei rigori contro di loro esercitati, oggi che la personale loro
+ricchezza è distrutta, che sentonsi offesi da tante famiglie, che sanno
+che la maggior parte, e quasi la totalità della nazione, ha in orrore la
+tirannide, più non potranno fidarsi ad alcuno. La povertà ed il sospetto
+li renderanno proclivi a tutto riferire a sè medesimi, a sostituire in
+ogni cosa la forza e le armi alla benevolenza ed all'amore, di modo che
+questa città si troverà in breve tempo ridotta alla condizione di
+Bologna ne' tempi de' Bentivoglio, a quella di Siena o di Perugia. Ho
+voluto richiamare tutte queste cose a coloro che danno così smisurate
+lodi al governo di Lorenzo de' Medici: era ancora quella una tirannide,
+ma più dolce assai di tutte le altre; ed a petto di quella che ci viene
+minacciata, sarebbe un'età dell'oro. Oramai s'aspetta a voi il risolvere
+con prudenza, mentre che le mie parti saranno o di rinunciare con
+costanza e con gioja a questa magistratura, o se voi giudicate
+altrimenti, di coraggiosamente provvedere alla conservazione ed alla
+difesa della vostra patria[276].»
+
+ [276] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 11._ -- Filippo de' Nerli,
+ presente al consiglio quando il gonfaloniere tenne questo discorso,
+ dice che il Guicciardini lo riferì con molta eleganza. _Comm. l. V,
+ p. 108._ Non si deve dunque risguardare come un'invenzione dello
+ storico. -- _Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 305._
+
+L'inquietudine che cagionava l'avvicinamento dell'armata spagnuola, e
+più ancora lo stato ostile di tutta l'Europa, disponeva tutti i
+cittadini a porgere orecchio alle moderate proposizioni fatte dal
+vicerè; ma quando si fecero a riflettere allo stato in cui troverebbesi
+la repubblica, perdendo il suo capo appunto nell'istante medesimo in cui
+la città sarebbe obbligata di ricevere entro le sue mura ambiziosi
+esiliati, che ravviverebbero le pretese di tutto un partito; quando
+pensarono che l'armata nemica, introdotta dai Medici nel seno della loro
+patria, sarebbe sempre ai loro ordini per ischiacciare ogni libertà; che
+gli stranieri desideravano il consolidamento della tirannide, affinchè
+desse ai nuovi principi il diritto di levare più ampie contribuzioni, ed
+in appresso di prodigar loro i tesori de' Fiorentini, tutti i Fiorentini
+sentirono un'eguale avversione per le proposizioni del vicerè. Il grande
+consiglio si divise in sedici sezioni, sotto la presidenza di sedici
+gonfalonieri di compagnia, e dopo una lunga deliberazione tutte le
+sezioni unanimamente dichiararono che acconsentirebbero al ritorno de'
+Medici, purchè soltanto il gonfaloniere rimanesse alla testa dello
+stato, e che non si facesse mutazione nel loro governo o nelle loro
+leggi[277].
+
+ [277] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 12. -- Istor. di Gio.
+ Cambi, t. XXI, p. 306. -- Comm. di Ser Filippo de' Nerli, l. V, p.
+ 108. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 306._
+
+Frattanto il vicerè era giunto sotto Prato: i Fiorentini avevano posto
+in quella città il condottiere Luca Savelli, che invecchiando tra le
+armi non vi aveva acquistata nè esperienza, nè riputazione; egli aveva
+sotto il suo comando cento uomini d'armi di quegli svaligiati in
+Lombardia, e due mila fanti quasi tutti presi nell'ordinanza o milizie
+di campagna. Non si aveva avuto tempo di provvedere la città di
+munizioni di bocca, e di artiglieria; ma non pertanto credevasi in
+istato di sostenere l'attacco degli Spagnuoli, e di fare una vigorosa
+resistenza. Il Cardone giunse in faccia alla porta di Mercatale, e cercò
+di sfondarla colla sua artiglieria, o di atterrare la vicina muraglia;
+ma da questo lato le fortificazioni si trovavano in buono stato, e dopo
+poche ore gli assalitori cessarono di far fuoco, riconoscendone
+l'inutilità[278].
+
+ [278] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 13. -- Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. V, p. 248. -- Fr. Belcarii, l. XIII, p. 399. -- Scip.
+ Ammirato, l. XXVIII, p. 306._
+
+Il vicerè non era totalmente persuaso che fosse vantaggioso al suo re il
+ristabilimento dei Medici a Firenze; onde il suo principale oggetto era
+quello di atterrire i Fiorentini, per ridurli al pagamento di una
+contribuzione: offrì dunque nuovamente di trattare, ma a condizione che
+fossero somministrate le vittovaglie alla sua armata, finchè
+continuerebbero le negoziazioni, perchè la campagna era deserta, ed i
+contadini avevano trasportati i raccolti nelle terre murate. O sia che
+in quest'occasione il gonfaloniere si rendesse più ardito che non
+comportava l'abituale suo carattere, lusingandosi che la mancanza dei
+viveri forzasse quest'armata a ritirarsi, o sia che avesse malamente
+provveduto al trasporto delle vittovaglie al campo spagnuolo, il fatto
+sta che gli Spagnuoli cominciarono bentosto a provare la fame, e i
+soldati impazienti di soffrire ricominciarono i loro attacchi contro
+Prato, ov'erano certi di trovare abbondanti viveri. Nella notte del 29
+al 30 cambiarono gli alloggiamenti e vennero ad accamparsi innanzi alla
+porta del Serraglio, ove aggiustarono di nuovo i loro due cannoni in
+batteria. Nelle prime scariche uno si ruppe, e continuarono a battere le
+mura con un solo. In poche ore vi fecero una breccia larga venti piedi,
+molto alta dal suolo, ma alla quale per altro un rialto di terra attiguo
+al muro ne agevolava l'ingresso. Alcuni soldati spagnuoli salirono su
+quest'apertura, ed uccisero due fanti che vi stavano di guardia; ciò
+bastò per atterrire tutti gli altri; e sebbene vi fosse al di là del
+muro un corpo di fucilieri e di uomini armati di picche, i quali
+avrebbero potuto difenderlo con estrema facilità, non appena videro gli
+Spagnuoli sulla breccia, che cominciarono tutti a fuggire.
+
+I vincitori, sorpresi da tanta viltà, entrarono in Prato da ogni banda,
+e fecero bentosto sentire ai fuggitivi quanto la paura sia peggiore
+consigliere che il coraggio. Appena qualche centinajo di loro sarebbero
+periti sostenendo anche il più sanguinoso assalto, mentre la fuga li
+diede quasi tutti in preda alla morte senza difesa. In quest'occasione
+gli Spagnuoli vinsero di lunga mano in crudeltà gli oppugnatori di
+Brescia e di Ravenna. La maggior parte degli storici porta a cinque mila
+il numero di coloro che senza combattere, senza difendersi, senza avere
+provocato, furono inumanamente uccisi: tutte le case, tutte le chiese
+vennero saccheggiate con eccessivo rigore; e gli abitanti, spogliati
+d'ogni cosa, furono inoltre assoggettati ad orrende torture, onde i loro
+amici e parenti, mossi a compassione, si ridussero a redimerli. Soltanto
+la cattedrale, dove si erano rifugiate molte donne, fu sottratta a
+questi orrori da una salvaguardia che aveva per quella chiesa ottenuta
+il cardinale de' Medici[279].
+
+ [279] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 14. -- Jac. Nardi, l. V, p.
+ 250. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 306. -- Comment. di Filippo de'
+ Nerli, l. V, p. 109. -- Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. XIV,
+ p. 321. -- P. Giovio vita di Leon X, l. II, p. 144._
+
+La notizia della presa e dell'uccisione di Prato empì Firenze di
+spavento e di costernazione. Stavano adunati in città sedici mila uomini
+dell'ordinanza; ma i loro compagni avevano data una tale prova di viltà,
+che non potevasi riporre in loro la più leggiere speranza. La grande
+maggiorità de' cittadini non desiderava un cambiamento, ma mancava
+d'ogni coraggio militare; non si sentiva abbastanza forte per respingere
+il nemico, e non voleva esporre la capitale alle sciagure di Prato. Il
+vicerè non aveva rotta ogni negoziazione; ma essendosi sottratto al
+bisogno, ed avendo trovati in Prato danari e viveri in abbondanza, aveva
+ingrandite assai le sue pretese, e non chiedeva meno di cento cinquanta
+mila fiorini. Tutta la città trovavasi in uno stato di terribile
+fermento; la signoria era scoraggiata e lo stesso gonfaloniere, che più
+non dissimulava il suo terrore, aveva offerto di abdicare[280].
+
+ [280] _Jac. Nardi, l. V, p. 252._
+
+In questi frangenti, venticinque in trenta giovani delle più illustri e
+ricche famiglie di Firenze, che da lungo tempo avevano costume di
+adunarsi negli orti, diventati per essi famosi, di Bernardo Rucellai,
+onde intrattenervisi intorno alle cose delle lettere e delle arti,
+risolsero di procedere essi medesimi a mutare il governo; o perchè
+risguardassero l'intera libertà de' loro antenati come contraria al loro
+gusto per la poesia e pei godimenti del lusso, o perchè, giudicando
+necessario di cedere dolcemente alla burrasca, volessero, dirigendo essi
+la rivoluzione, salvare il gonfaloniere. Essi erano ben persuasi, che,
+se non venivano assecondati dai loro concittadini, non troverebbero
+neppure presso di loro opposizione. Erano alla loro testa Bartolommeo
+Valori, che aveva sposata la nipote del Soderini, e che veniva da lui
+risguardato come suo genero, Paolo Vettori, Anton Francesco degli
+Albizzi, i Rucellai, Capponi, Tornabuoni e Vespucci, che quasi tutti
+avevano strette relazioni colla famiglia del Soderini e co' suoi
+aderenti[281].
+
+ [281] Stando alle lettere di Francesco Vettori al Macchiavelli, pare
+ che lo scopo principale di suo fratello Paolo, fosse di giovare al
+ gonfaloniere, e di salvargli la vita. _Lettere famigliari del
+ Macchiavelli, t. VII, lett. 16, p. 41. -- Jac. Nardi, l. V, p. 253. --
+ Fil. de' Nerli, l. V, p. 107._
+
+I giovani congiurati, che pochi mesi prima avevano avute segrete
+corrispondenze con Giulio de' Medici, entrarono nel palazzo pubblico la
+mattina del 31 agosto all'indomani della presa di Prato. Arrivarono
+senza incontrare resistenza fino all'appartamento del gonfaloniere, che
+non aveva presa veruna misura per difendersi, e che si abbandonava alla
+sorte. Lo minacciarono di morte se non usciva subito di palazzo, e per
+lo contrario promisero di salvarlo, se prestavasi ai loro desiderj.
+Tutta la città erasi posta in movimento alla notizia di cotale
+intrapresa; ma ne' diversi attruppamenti, che si andavano formando nelle
+strade, udivansi pochissime voci accusare il gonfaloniere, e niuno eravi
+che ardisse prenderne le difese. I congiurati trassero il gonfaloniere
+nella casa di Paolo Vettori, posta sul lung'Arno, ove lo tennero quella
+notte. Nello stesso tempo fecero adunare la signoria, i collegj, i
+capitani di parte guelfa, i decemviri della libertà, gli otto della
+balìa, ed i conservatori delle leggi. Domandarono a quest'assemblea di
+deporre il gonfaloniere; tuttavolta di quasi settanta membri presenti,
+nove soli votarono per la deposizione del Soderini. Francesco Vettori
+allora prese a dire ad alta voce: «concittadini! coloro che oggi credono
+salvare il gonfaloniere, votando a suo favore, rendono sicura la sua
+perdita, perchè i suoi nemici lo uccideranno se non possono farlo
+deporre.» Questa minaccia ottenne il desiderato effetto, ed il Soderini
+fu legalmente privato della sua dignità; fu poi fatto partire di notte
+per la strada di Siena alla volta di Roma, ma avendo egli udito per
+istrada che il papa aveva fatti confiscare i suoi beni, piegò subito
+verso Ancona di dove passò a Ragusi[282].
+
+ [282] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 15. -- Istor. di Gio.
+ Cambi, t. XXI, p. 309. -- Jac. Nardi, l. V, p. 253. -- Filippo de'
+ Nerli, l. V, p. 109. -- Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 307. -- P.
+ Giovio vita di Leon X, l. II, p. 146._
+
+Furono all'istante mandati ambasciatori al vicerè, per avvisarlo che la
+repubblica si era uniformata ai voto da lui espresso, e per conoscere
+quali fossero le sue intenzioni. Il Cardone prima di tutto chiese
+danaro: volle ottanta mila fiorini per l'armata spagnuola, quaranta mila
+per l'imperatore, venti mila per sè, e volle che Firenze per pegno del
+suo attaccamento alla santa lega prendesse al suo soldo il marchese
+della Palude, e lo ricevesse entro le sue mura con dugento uomini d'armi
+spagnuoli. Rispetto ai Medici chiese soltanto che fossero ricevuti nella
+patria loro come cittadini, ed avessero la facoltà di riacquistare i
+loro beni ch'erano stati confiscati; di modo che sembrava lasciar la
+speranza di conservare l'antica libertà[283].
+
+ [283] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 311. -- P. Giovio vita di Leon
+ X, l. II, p. 147. -- Jac. Nardi, l. V, p. 254. -- Comment. di Filippo
+ de' Nerli, l. V, p. 110. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311._
+
+I Fiorentini e gli stessi capi della rivoluzione accolsero avidamente
+questa speranza, e trovarono nel dolce e conciliante carattere di
+Giuliano de' Medici molta condiscendenza per una nuova sistemazione, che
+pareva soddisfare tutti i partiti. Giuliano, senz'aspettare che una
+sentenza de' magistrati annullasse la sua precedente condanna, era
+entrato in città il 2 di settembre, ed aveva preso alloggio nella casa
+degli Albizzi, in allora i più caldi suoi partigiani, sebbene i loro
+antenati fossero stati per molto tempo i rivali della sua famiglia. Una
+nuova legge, fatta di suo consenso, venne presentata al gran consiglio
+il 7 di settembre per modificare la democrazia senza affatto
+distruggerla. Le funzioni di gonfaloniere, invece di essere perpetue,
+venivano ridotte ad un anno; il gran consiglio doveva essere rimpiazzato
+da una balìa, incaricata della maggior parte delle elezioni; ma questo
+consiglio, di cui si ristringevano le attribuzioni, non era per altro
+soppresso: finalmente Giambattista Ridolfi veniva proposto ai suffragj
+de' concittadini per essere sostituito al Soderini. La legge fu
+sanzionata dal gran consiglio, e di mille cinquecento suffragj, il
+Ridolfi ne riunì a suo favore mille cento tre. Era prossimo parente dei
+Medici; ma durante l'amministrazione del Savonarola erasi mostrato
+zelante per la libertà e per lo stato popolare, ed i suoi concittadini
+apprezzavano la sua prudenza e la sua fermezza[284].
+
+ [284] _Jac. Nardi, l. VI, p. 259. -- Comment. di ser Filip. de'
+ Nerli, l. VI, p. 112._
+
+I più zelanti partigiani de' Medici non erano soddisfatti di tanti
+riguardi, avendo sperata una più compiuta rivoluzione; e finchè non era
+affatto soppresso il gran consiglio, finchè un amico della libertà era
+capo del governo, temevano sempre che il partito che godeva il favore
+del popolo non riacquistasse la primiera autorità, tostochè si fosse
+allontanata l'armata spagnuola, e forse non procedesse di nuovo
+all'esilio dei Medici. Si addirizzarono al cardinale Giovanni, e gli
+esposero i pericoli della soverchia condiscendenza di suo fratello
+Giuliano. Lo trovarono apparecchiato a spingere più in là i suoi
+vantaggi, approfittando per compiere la rivoluzione della permanenza in
+Toscana dell'armata spagnuola. Fin allora il cardinale erasi trattenuto
+a Prato, al quartiere generale degli spagnuoli: all'ultimo fece il suo
+ingresso in Firenze il 14 di settembre; ma invece di presentarsi, nella
+sua qualità di legato della Toscana, con un corteggio di preti e di
+cittadini, volle avere un accompagnamento tutto militare, e lo compose
+di uomini d'armi e di fanti spagnuoli e bolognesi. Andò a smontare al
+palazzo de' Medici, ove ricevette le visite de' principali cittadini
+dello stato; e soltanto due giorni dopo recossi al palazzo pubblico
+cogli ambasciatori del papa e del vicerè, per visitare la signoria[285].
+
+ [285] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 114. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 324._
+
+Il Ridolfi, ch'erasi sempre mostrato di un partito contrario al
+Soderini, aveva licenziata l'antica guardia che faceva il servizio
+presso il gonfaloniere e presso la signoria, ma non aveva avuto il tempo
+di formarne un'altra, di modo che il palazzo pubblico non era difeso. Il
+corteggio che aveva accompagnato il cardinale de' Medici vi entrò con
+lui, e se ne impadronì senza trovare opposizione[286]. Allora i
+partigiani dei Medici fecero risuonare la piazza di minacciose grida; e
+Giuliano, presentandosi al consiglio degli ottanta, chiese a questo ed
+alla signoria di chiamare il popolo a parlamento.
+
+ [286] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 115._
+
+Da lungo tempo queste tumultuose assemblee erano il segno di una
+rivoluzione; onde, formando il gran consiglio, che comprendeva tutti i
+cittadini, si aveva avuto di mira di abrogare in certo modo i
+parlamenti. La signoria ed i collegj resistettero qualche tempo alle
+domande dei Medici; ma finalmente dovettero cedere alla forza; e la
+maggior campana suonò per adunare il popolo. I cittadini non si recarono
+che in piccolo numero sulla piazza, ed i Medici ebbero l'accortezza di
+farla riempire di soldati e di gente straniera, che risposero colle loro
+grida a nome del popolo fiorentino. Due ore avanti notte la signoria si
+presentò alla balaustrata destinata ad arringare il popolo, e colà lesse
+le nuove proposizioni, delle quali i Medici chiedevano l'approvazione.
+Dovevano essere abolite tutte le leggi emanate dopo il 1494; doveva per
+un anno essere investita una nuova balìa di tutti i poteri appartenenti
+al popolo di Firenze; e questa balìa doveva essere composta del
+gonfaloniere, degli otto nuovi priori, di dodici membri scelti in
+cadauno dei quattro quartieri, i di cui nomi indicati dai Medici furono
+pure letti al popolo, finalmente di undici _arruoti_, ossia aggiunti, i
+quali, dopo essere stata fatta la prima nomina dal segreto comitato de'
+Medici, avevano per singolar favore ottenuto di venire compresi nello
+stesso corpo. Questa balìa, cui si accordò il diritto di assumere nuovi
+membri, doveva pure avere quello di protrarre d'anno in anno la propria
+autorità; ed infatti fu lo stesso corpo, che oramai abbracciando i
+poteri di tutta la repubblica, continuò le sue funzioni, senza nuova
+missione, fino al 1527, quando i Medici furono per l'ultima volta
+espulsi da Firenze. La stessa balìa doveva delegare sotto il nome di
+_accoppiatori_ un determinato numero de' suoi membri, cui era accordata
+la facoltà di eleggere oramai arbitrariamente il gonfaloniere ed i
+priori. Rispetto a quello che in allora sedeva, Giambattista Ridolfi, fu
+invitato il primo di novembre a dimettersi dalle proprie funzioni[287].
+
+ [287] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 324. -- Commen. di ser Fil. de'
+ Nerli, l. VI, p. 116. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 312. -- P. Giovio
+ vita di Leone X, l. III, p. 149. -- Fr. Guicciardini, t. II, l. XI,
+ p. 17._
+
+Tale fu la stretta e vergognosa oligarchia, che venne sostituita al
+libero e costituzionale governo della repubblica. Il parlamento sanzionò
+la rivoluzione; perchè i soli cittadini apparecchiati ad approvare ogni
+cosa si recarono sulla pubblica piazza, in mezzo ai soldati che facevano
+violenza alla loro patria. La nuova balìa pronunciò poche condanne, ma
+abolì quasi tutte le magistrature protettrici della libertà; inoltre
+licenziò il 18 settembre l'ordinanza, ossia milizia fiorentina, e fece
+disarmare il popolo. Un governo stabilito dagli stranieri colla violenza
+deve temere ogni forza nazionale, e per mantenersi disarmare ed avvilire
+la soggetta nazione[288].
+
+ [288] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 329. -- Jac. Nardi, l. VI, p.
+ 263. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311._
+
+Riusciva non agevole cosa il trovare subito il danaro necessario per
+soddisfare gli alleati. Il 23 di settembre la balìa fu forzata di aprire
+un prestito forzato di ottanta mila fiorini, col di cui prodotto furono
+pagati gli Spagnuoli[289]. Ogni membro della balìa fu in appresso
+autorizzato ad indicare otto cittadini del suo quartiere tra coloro che
+si credevano più affezionati ai Medici, e più contrarj ai principj
+popolari. La lista di costoro, che montava a cinquecento quarantotto
+cittadini, fu ridotta a dugento da uno scrutinio segreto; e questi
+furono considerati come formanti la rappresentazione nazionale o il
+consiglio della repubblica, che fu poi detto il consiglio degli
+_arruoti_. I Medici, formando questo consiglio, ebbero particolar cura
+di non lasciarvi entrare veruno degli antichi partigiani di Savonarola,
+i quali eransi proposti di volere ad un tempo guarentire la libertà e
+riformare la Chiesa. Di tutti i partiti che conoscevansi in Firenze
+questo fu il più rigorosamente escluso da qualunque carica
+governativa[290].
+
+ [289] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 330._
+
+ [290] _Comment. del Nerli, l. VI, p. 119. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXI, p. 351 -- Jac. Nardi, l. VI, p. 262._
+
+Il primo gonfaloniere, eletto il 2 di novembre da' venti accoppiatori
+della balìa, per succedere a Giambattista Ridolfi, fu Filippo
+Buondelmonti allora in età di settantatre anni. Niun membro di questa
+così antica famiglia, il di cui nome ricordava le prime contese dei
+Guelfi coi Ghibellini, non era stato per anco onorato del gonfalone,
+perchè tutti i suoi antenati, ed egli medesimo avevano in ogni tempo
+professate opinioni aristocratiche, e mostrato grande disprezzo per il
+popolo. Tale elezione riuscì perciò oltremodo spiacevole agli amici
+della libertà; e nella stessa signoria si fece più volte sentire al
+Buondelmonti che non aveva la confidenza de' suoi concittadini[291].
+
+ [291] _Ist. di Gio. Cambi, l. XXI, p. 340._
+
+Il risultamento di questa rivoluzione fu quello di far rientrare in
+Firenze il cardinale Giovanni de' Medici e suo fratello Giuliano,
+ambidue figliuoli del magnifico Lorenzo, Giulio, cavaliere di Malta, e
+priore di Capoa, figliuolo naturale di Giuliano fratello del Magnifico,
+e Lorenzo II, figlio di Piero, il primogenito de' tre figli del
+Magnifico, il quale si era annegato nel Garigliano. Conducevano inoltre
+con loro due fanciulli, Ippolito, figliuolo naturale di Giuliano II, e
+Giuliano, figliuolo naturale di Lorenzo II, ne' quali si spense l'antica
+stirpe de' Medici, niuno dei capi della quale aveva legittimi
+figli[292].
+
+ [292] _Jac. Nard. Hist. Fior., l. VI, p. 263._
+
+Appena i Medici si trovarono di nuovo capi del governo, che si vide
+sorgere nella repubblica una classe di cortigiani, che sembravano
+stranieri agli antichi costumi ed al di lei carattere. Molti dipendevano
+da famiglie rendute illustri dal loro amore per la libertà: ma la
+vanità, il gusto del piacere, e la speranza di ristabilire col favor di
+una corte la loro cadente fortuna, loro facevano preferire il servigio
+de' principi alla partecipazione della sovranità in uno stato libero.
+Vantavano essi allora l'inalterabile loro fedeltà alla casa de' Medici,
+e sebbene si fosse fatta la rivoluzione colle armi straniere, davano ad
+intendere d'averla preparata colle loro segrete pratiche, ed agevolata
+co' loro tradimenti. Dicevano d'avere essi dato in mano degli Spagnuoli
+i passi dell'Appennino, Campi e Prato, e d'avere impedito che queste
+città si approvigionassero. Avevano, dicevano essi, tenuta viva una
+lunga corrispondenza con Giulio de' Medici, il principale agente del
+cardinale suo cugino, e le loro lettere senza addirizzo e senza
+sottoscrizione erano poste in un buco della muraglia del cimitero di
+santa Maria Novella, ove un messo deponeva in seguito le risposte, senza
+conoscere il nome, la dimora o la figura di chi manteneva la
+corrispondenza. In premio di queste lunghe pratiche contro la loro
+patria riclamavano da' Medici alcuni favori; ma i loro sforzi non
+ottennero che d'indicarli al disprezzo de' loro concittadini e delle età
+future[293].
+
+ [293] _Jac. Nardi, l. V, p, 230, l. VI, p. 264-265._
+
+Il vicerè, don Raimondo di Cardone, era ripartito da Prato il 18 di
+settembre, ed aveva raggiunto coll'armata spagnuola i Veneziana che
+assediavano Brescia. Il signor d'Aubignì, che difendeva quella città, e
+che aveva poca speranza di potervisi tenere lungamente, dopo aver
+ricusato di arrendersi ai Veneziani, offrì di capitolare col Cardone,
+per gettare in tal modo semi di malcontento tra gli alleati della santa
+lega; egli ottenne onoratissime condizioni. Peschiera aprì egualmente le
+porte agli Spagnuoli, Legnago al vescovo di Gurck, ministro di
+Massimiliano, e la sola Crema si assoggettò ai Veneziani[294].
+
+ [294] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 18. -- P. Bembi Hist. Ven.,
+ l. XII, p. 283-284._
+
+Il vescovo di Gurck andò in appresso a Roma, attraversando Firenze; e
+giammai ambasciatore, nè prelato alcuno, fu ricevuto nella capitale
+della cristianità con tanti onori e contrassegni di rispetto[295]. Il
+papa, che vedeva la lega divisa da sorde nimicizie, e vicina a
+sciogliersi, voleva assicurarsi la gratitudine di questo segretario
+dell'imperatore, che sembrava il solo che si fosse guadagnata la di lui
+confidenza: gli accordò il cappello di cardinale, di cui lo andava
+lusingando da oltre un anno, e cercò col suo mezzo di unirsi più
+intimamente con Massimiliano[296].
+
+ [295] Un'elegante descrizione dell'ingresso del vescovo Langio in
+ Roma fu scritta in latino da Pierio Valeriano Bolzanio, e pubblicata
+ in Germania. _N. d. T._
+
+ [296] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 19. -- Paris de Grassis Diar., t.
+ III, p. 938, apud Rayn. Ann., t. XX, p. 125, an. 1512, § 90. -- Ist.
+ di Gio. Cambi, p. 338. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311. -- Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 401._
+
+Si adunava in Roma un congresso delle potenze della lega per regolare i
+destini dell'Italia, e terminare le controversie ch'erano di già
+scoppiate in Mantova. Una generale gelosia pareva armare tutti gli
+alleati gli uni contro gli altri. Lagnavasi il papa che Ferdinando
+avesse promessa la sua garanzia a Firenze, Siena, Lucca e Piombino, e
+richiedeva per la libertà della santa sede che il sovrano di Napoli non
+si arrogasse veruna autorità sopra la Toscana. D'altra parte gli
+Spagnuoli volevano estendere la loro protezione non solo su questa
+contrada, ma ancora sopra Fabrizio e Marc'Antonio Colonna, i quali dopo
+l'evasione del duca di Ferrara erano caduti nella disgrazia del papa. In
+pari tempo essi riclamavano il sussidio di quaranta mila fiorini al
+mese, loro promessi dal trattato della santa lega, e che da qualche
+tempo loro non erano più pagati. Gli Svizzeri, che il papa aveva
+proclamati i difensori della libertà ecclesiastica, loro mandando una
+bandiera, una spada, ed un caschetto da lui benedetti, volevano che il
+ducato di Milano fosse restituito a Massimiliano Sforza, che loro assai
+importava d'avere vicino piuttosto che un grande potentato; e volevano
+consegnargli essi medesimi le chiavi di Milano, per dare ad intendere
+ch'essi soli lo avevano conquistato. L'imperatore Massimiliano
+pretendeva di avere per sè medesimo il Milanese, e ricusava al cugino
+l'investitura ed il titolo di duca. Lo stesso Massimiliano, d'accordo
+cogli Spagnuoli, lagnavasi del pontefice, che aveva occupata Piacenza,
+Parma e Reggio, in pregiudizio dei diritti dell'impero[297].
+
+ [297] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 20. -- Jac. Nardi, l. VI,
+ p. 266._
+
+Ma più complicate di tutte e più difficili a conciliarsi erano le
+contese tra Massimiliano ed i Veneziani. Il primo, che occupava sempre
+Verona, chiedeva ancora Vicenza, e non si accontentava di lasciare ai
+Veneziani il possesso di Padova, Treviso, Brescia, Bergamo e Crema,
+ch'egli riclamava sempre come terre dell'impero, se non mediante il
+pagamento di dugento mila fiorini d'investitura ed un annuo tributo di
+trenta mila. D'altra parte i Veneziani non potevano acconsentire, nè di
+rinunciare all'alta signoria di cui avevano goduto per più d'un secolo,
+nè di fare un così enorme sagrificio di danaro nello stato di
+esaurimento in cui si trovavano le loro finanze, nè di perdere ogni
+comunicazione colle province, che loro si rendevano al di là del Mincio,
+ed il di cui possedimento sarebbe in conseguenza sempre stato per loro
+precario[298].
+
+ [298] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 21. -- P. Bembi, l. XII, p.
+ 285. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 402._
+
+Giulio II adoperò tutto il suo ascendente, tutta la sua attività per
+conciliare così opposte pretese; offrì ai Veneziani di sovvenire loro
+parte del danaro domandato dall'imperatore; gli andò vivamente esortando
+a cedere per la pace dell'Europa; ma non potendo persuaderli, li
+minacciò coll'abituale suo impeto di rovesciare sopra di loro tutte le
+pene ecclesiastiche, se protraevasi per colpa loro la pace d'Italia, e
+subito dopo conchiuse coll'imperatore, e pubblicò il 25 novembre una
+nuova alleanza, cui gli ambasciatori d'Inghilterra e di Arragona
+ricusarono d'intervenire. In forza di questa Massimiliano aderì al
+concilio di Laterano, annullò tutti gli atti per i quali erasi unito al
+concilio di Pisa, promise di non soccorrere in verun modo nè Alfonso
+d'Este, nè i Bentivoglio, e di richiamare i Tedeschi che trovavansi ai
+servigj del primo. Dal canto suo Giulio si obbligò ad impiegare le armi
+spirituali e temporali per mettere l'imperatore eletto in possesso di
+tutte le province che gli erano state date per sua parte nella lega di
+Cambrai. La persecuzione di Giulio contro i Colonna, ed i contraddittorj
+diritti dell'Impero e della Chiesa sopra Parma, Piacenza e Reggio,
+dovevano rimanere sospesi fino alla fine della guerra[299].
+
+ [299] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 21. -- Rayn. An. Eccl. 1512, § 91,
+ p. 125. -- Fr. Belcarii l. XIV, p. 402._
+
+Tuttavolta il papa non ruppe le sue negoziazioni colla repubblica;
+sperava ancora di sottrarla a nuove ostilità, e non voleva attaccare
+Ferrara avanti il ritorno della bella stagione. In questo intervallo di
+pace, il cardinale di Gurck, quello di Sion, ed il vicerè di Napoli, si
+recarono a Milano per dare a Massimiliano Sforza il possesso della sua
+capitale: il cardinale di Sion gli consegnò le chiavi alle porte della
+città, il 29 di dicembre, a nome della confederazione elvetica. I
+Milanesi, dopo avere tanto sofferto, speravano di trovare sotto un
+sovrano italiano e sotto il nipote del grande Francesco Sforza tutta la
+felicità degli andati tempi: la memoria dello stesso Lodovico il Moro
+era loro diventata cara pel contrapposto del dominio degli stranieri; e
+la capitolazione della fortezza di Novara contribuì ad abbellire le
+feste della inaugurazione del nuovo duca. Ai Francesi null'altro omai
+restava in Italia che i castelli di Milano, Cremona, Trezzo, e la
+Lanterna di Genova[300].
+
+ [300] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 22. -- P. Bizzarri Gen.
+ Hist., l. XVIII, p. 432. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 266. -- Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 403._
+
+Ma intanto Lodovico XII non rinunciava altrimenti al Milanese, la di cui
+conquista era stato l'oggetto dell'ambizione di tutta la sua vita.
+Ritirando le sue truppe dall'Italia, le aveva portate sui Pirenei,
+aggiungendovi nuovi corpi di uomini d'armi francesi, e Landsknecht della
+bassa Germania; e prima che terminasse l'anno aveva ricuperata ai
+confini della Spagna una grande superiorità di forze a fronte del suo
+avversario Ferdinando. Ma la campagna del 1512 era stata fatale al suo
+fedele alleato Giovanni d'Albret, re di Navarra. I generali francesi,
+che lo difendevano, avevano commessi errori sopra errori; ed egli
+medesimo, prendendosi maggior cura delle cerimonie della chiesa che
+degli affari dello stato, passava gran parte del tempo ascoltando messe,
+sebbene fosse scomunicato come scismatico, ed una bolla pontificia lo
+privasse del suo piccolo regno. Ferdinando ne riconobbe la conquista,
+piuttosto che dal valore delle sue truppe e dall'abilità del suo
+generale, il duca d'Alba, dagli artificj con cui ritenne a Fontarabia il
+marchese di Dorset cogl'Inglesi, in modo di fare in suo favore una
+potente diversione[301]. Quando finalmente il regno di Navarra fu
+perduto, questo stesso rovescio lasciò la libertà a Lodovico XII di far
+riprendere alla sua armata la strada della Lombardia; e nel principio
+del 1513 cercò con nuove negoziazioni di sciogliere la lega che gli
+aveva tolto il Milanese, e di procurarsi in Italia nuovi alleati.
+
+ [301] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 23. -- Jo. Marianae de reb. Hisp.,
+ l. XXX, c. XI, p. 317. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LVI, p. 329-339.
+ -- Mémoir. de Fleuranges, p. 106-116. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 404.
+ -- Hume's history of England, ch. XXVII, t. V, p. 115._
+
+La lega trovavasi di già talmente divisa da opposti interessi, che in
+certo modo Lodovico XII era padrone di scegliere a suo piacimento i suoi
+nuovi alleati. Ferdinando, che in ogni sua azione coprivasi sempre
+ipocritamente col manto della religione, gli aveva mandati in Francia
+due monaci per trattare con lui, proponendogli o una pace generale, o
+una parziale alleanza; ma perchè la prima proposizione di Ferdinando
+richiedeva che Lodovico XII abbandonasse la Navarra, questi rispose che
+l'onor suo voleva che soccorresse un re che si era gettato nel pericolo
+soltanto per attaccamento verso di lui[302]. Dall'altro canto la regina
+Anna di Bretagna aveva fatto fare delle aperture di negoziazione al
+cardinale di Gurck, che erano state accettate; e Massimiliano aveva in
+cambio fatto proporre a Lodovico di unire in matrimonio il suo piccolo
+nipote, l'arciduca Carlo, colla seconda figlia del re, purchè questa gli
+portasse in dote i diritti della Francia sul Milanese e sui regno di
+Napoli. Chiedeva inoltre che la giovane principessa si mandasse
+immediatamente alla corte imperiale per essere colà educata fino
+all'epoca del matrimonio, e che il re secondasse Massimiliano nel suo
+progetto di ruinare affatto i Veneziani[303]. La regina Anna non volle
+acconsentire alla separazione di sua figlia, ed i consiglieri di
+Lodovico XII lo dissuasero dal contrarre alleanza con un imperatore, che
+non era mai di buona fede nelle sue promesse, e che, quand'anche lo
+fosse, e quand'anche avesse perdonate alla Francia le diciassette offese
+che diceva avere da questa ricevute, si poneva sempre nell'impossibilità
+di soddisfare ai suoi impegni[304].
+
+ [302] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 405._
+
+ [303] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 405._
+
+ [304] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 29._
+
+Lodovico XII non ignorava le funeste conseguenze della sua
+malintelligenza cogli Svizzeri, ed ardentemente desiderava di
+riconciliarsi, ma questa negoziazione presentava maggiori difficoltà che
+non le altre. Sapeva essere stato sottoscritto un trattato tra gli
+ambasciatori svizzeri e Massimiliano Sforza, in forza del quale la
+confederazione prendeva sotto la sua protezione la casa Sforza,
+permettendole di levare per la difesa del Milanese quante truppe le
+piacesse; ed il duca prometteva cento cinquanta mila ducati nell'atto di
+entrare in possesso de' suoi stati, e per venticinque anni quaranta mila
+ducati all'anno. Lodovico caldamente desiderava di fare in modo che la
+dieta non ratificasse questo trattato, lo che non era fin allora
+accaduto. Soltanto per ottenere che i suoi ambasciatori potessero
+presentarsi a questa dieta, cedette agli Svizzeri le fortezze di Lugano
+e di Locarno: ed a tale condizione il signore de la Tremouille ebbe la
+licenza di portarsi a Lucerna, ov'era adunata l'assemblea. Vi si recò
+nello stesso tempo ancora Gian Giacopo Trivulzio, sotto pretesto di
+trattarvi alcuni suoi particolari interessi; ma subito gli Svizzeri gli
+proibirono di comunicare con la Tremouille, ed alla presenza dell'uno e
+dell'altro ratificarono la convenzione conchiusa collo Sforza, e
+ricusarono al re di Francia ogni leva di soldati, ed ogni altra
+domanda[305].
+
+ [305] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 28. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p.
+ 406._
+
+Nello stesso tempo Lodovico XII avea preso a negoziare coi Veneziani col
+mezzo del Trivulzio e di Andrea Gritti, che trovavasi tuttavia
+prigioniere dopo la battaglia di Ghiara d'Adda, e che il re aveva fatto
+venire alla sua corte. Ma sebbene queste pratiche si continuassero
+segretamente, Massimiliano n'ebbe qualche sentore, e per romperle si
+mostrò disposto a recedere dalle sue pretese, rinunciando alla
+restituzione di Vicenza. Risposero i Veneziani al cardinale di Gurck,
+che non tratterebbero, se non a condizione che fosse loro restituita
+Verona, senza la quale città il loro territorio si trovava diviso in due
+parti; soltanto offrirono in compenso all'imperatore d'accrescere il
+tributo loro domandato. Il che non avendo potuto essi ottenere,
+sottoscrissero col segretario del Trivulzio, mandato segretamente a
+Venezia, un trattato d'alleanza colla Francia. Servì di base a questo
+nuovo trattato quello del 1499 tra le due medesime potenze, in forza del
+quale davansi ai Veneziani Cremona e la Ghiara d'Adda[306], e a Lodovico
+XII tutto il restante del ducato di Milano.
+
+ [306] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 29._
+
+Il segretario del Trivulzio, che aveva redatto questo trattato per la
+Francia, aveva fatta l'espressa riserva, che terrebbesi come non
+avvenuto, qualunque volta non fosse dal re ratificato entro un
+determinato tempo. Perciò fin allora nulla era conchiuso, e ciascuno
+tirava avanti nelle sue contraddittorie negoziazioni. Lodovico XII aveva
+mandato a Massimiliano il signore d'Asparoth, fratello di Lautrec, per
+continuare le negoziazioni relative alle proposizioni del matrimonio di
+madama Renata di Francia. Dall'altro canto Ferdinando confortava
+caldamente Massimiliano a cedere Verona ai Veneziani e ad accettare
+invece dugento cinquanta mila ducati d'investitura, e cinquanta mila di
+annuo censo. Gli proponeva di adoperare questo danaro per portare la
+guerra in Borgogna, e prendersi larghi compensi in Francia alle
+conquiste che abbandonava in Italia. Egli aveva impegnato il cardinale
+di Gurck, ch'era perfettamente entrato nelle sue viste, a recarsi in
+Germania per appoggiarle, e lo aveva fatto accompagnare da don Pedro di
+Urrea, suo ambasciatore, e dal conte di Cariati, suo ministro presso la
+repubblica di Venezia. Per dare più largo tempo a tutte queste
+negoziazioni, si stipulò una tregua a tutto marzo tra i Tedeschi ed i
+Veneziani[307].
+
+ [307] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30._
+
+Il più attivo in queste così complicate negoziazioni era però sempre
+Giulio II. Stava con impazienza aspettando la buona stagione per
+attaccare Ferrara, il di cui duca, abbandonato da tutti i suoi alleati,
+non poteva opporgli lunga resistenza. Aveva segretamente pel prezzo di
+trenta mila ducati acquistati da Massimiliano i diritti dell'impero
+sopra Siena, e contava di farne un dono a suo nipote, il duca d'Urbino:
+mercè un'altra somma di quaranta mila ducati Massimiliano doveva pure
+consegnargli Modena in pegno. Egli minacciava i Lucchesi, ai quali
+voleva togliere la Garfagnana, che avevano conquistata sopra Alfonso
+d'Este in tempo delle sue calamità. Era scontento dei Medici, che
+trovava più attaccati alla corte di Spagna che a lui, e meditava di
+mutare nuovamente la costituzione di Firenze. Aveva tolta al cardinale
+di Sion la legazione di Milano, e lo aveva richiamato a Roma, per
+gastigarlo delle concussioni colle quali questo prelato erasi formata in
+Lombardia un'entrata di trenta mila ducati. Apparecchiavasi a scacciare
+da Perugia Giovanni Baglioni, per sostituirgli Carlo Baglioni, e a far
+deporre Giano Fregoso, doge di Genova, per far eleggere in sua vece
+Ottaviano Fregoso. I soli Svizzeri continuavano a parergli degni della
+sua stima e dell'amor suo. Col loro soccorso egli sperava di terminare
+di _cacciare i barbari d'Italia_, secondo la favorita sua espressione, e
+di disfarsi un giorno degli Spagnuoli; ed il cardinale Grimani avendo
+detto in sua presenza che il regno di Napoli rimaneva sempre in mano
+degli stranieri, Giulio II, battendo sul suolo col suo bastone, disse,
+che se il cielo gli dava vita non tarderebbe a liberare anche i
+Napolitani dal giogo che gli opprimeva[308]. Finalmente nell'implacabile
+sua collera contro la Francia trasferiva con una bolla al re
+d'Inghilterra il titolo di Cristianissimo, privava Lodovico del regno di
+Francia, e lo accordava al primo occupante[309].
+
+ [308] _Paolo Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 94._
+
+ [309] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30. -- Rayn. An. Eccl.
+ 1512, § 97, p. 126._
+
+Tutti questi progetti fermentavano nello stesso tempo nel capo di Giulio
+II, quando una leggiere ma ostinata febbre, cui ben tosto s'aggiunse la
+dissenteria, gli fece sentire che poco gli rimaneva a vivere. Chiamò
+presso di sè i cardinali in concistoro, e fece loro confermare la bolla
+contro la simonia, ch'egli aveva pubblicata dopo la sua prima malattia.
+Fece loro dichiarare, che i cardinali scismatici sarebbero esclusi dal
+conclave, al quale, e non già al concilio adunato, lasciò l'elezione del
+suo successore; persuase di nuovo i cardinali a confermare il vicariato
+di Pesaro a suo nipote, il duca d'Urbino, in vista che questa era la
+sola grazia ch'egli accordava alla propria famiglia. Infatti non si
+presentò nella storia una sola occasione di parlare di Madonna Felicia,
+sua figlia, maritata a Gian Giordano Orsini. Egli mai non le aveva
+accordato verun favore; ed un giorno ch'ella caldamente gli chiedeva il
+cappello di cardinale per Guido di Montefalco, suo fratello per parte di
+madre, glielo rifiutò aspramente, dichiarando che non erane degno.
+Giulio II conservò fino all'ultimo istante la stessa fermezza, la stessa
+costanza, tutto il vigore della sua anima e tutto il suo discernimento.
+Ricevette i sacramenti della Chiesa, e morì dopo più giorni di patimenti
+nella notte del 21 febbrajo nel 1513[310][311].
+
+ [310] _Fr. Guicciardini, l. X, p. 31. -- P. Giovio, Vita di Leon X,
+ l. III, p. 151. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 4. -- Jac. Nardi,
+ l. VI, p. 270. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 311. -- P. Bizarri, l.
+ XVIII, p. 433. -- Rayn. Ann. Eccl. 1513, § 1-9, p. 132-133. -- Fr.
+ Belcarii, l. XIV, p. 407._ -- La storia di Venezia di Pietro Bembo
+ finisce alla morte di Giulio II, _l. XII, p. 286_. Dessa è uno de'
+ più deboli libri di questo celebre letterato. Egli sagrifica sempre
+ la sua imparzialità e la sua buona fede a ciò ch'egli crede l'onore
+ della sua patria. Le sue informazioni sono troppo inesatte, e
+ sebbene abbia avuto sott'occhio alcune carte dello stato, che non
+ avevano potuto vedere gli altri storici, il più gran numero de'
+ moltissimi documenti che gli sarebbero stati necessarj gli furono
+ sottratti dalla gelosia del governo. Finalmente anche sotto il
+ rapporto del merito letterario la storia del Bembo, conviene
+ confessarlo, non è degna del nome del suo autore. A molta eleganza e
+ purità di stile egli non seppe aggiugnere quell'interesse, che
+ alletta a leggere la storia; e non si può scorrere quella del Bembo
+ senza molta fatica e senza noja. Io feci uso dell'edizione del
+ _Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae del Burmanno, nel t.
+ V, p. I, p. 1-286._
+
+ [311] È cosa notabile che ciò che osserva il nostro autore rispetto
+ al merito della storia del Bembo, altri lo hanno osservato per conto
+ delle altre opere dello stesso autore. Il Bembo ottenne grandissimo
+ nome, ma separatamente esaminando tutte le sue opere, sempre si
+ crede che lo debba a tutt'altra scrittura che a quella che si ha
+ sotto gli occhi. _N. d. T._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXI.
+
+ _Leon X succede a Giulio II; spedizione di La Tremouille in
+ Lombardia; sua sconfitta a Novara; rotta di Bartolommeo
+ d'Alviano all'Olmo; la guerra si rallenta in Italia;
+ negoziazioni; morte di Lodovico XII._
+
+1513 = 1515.
+
+
+Le rivoluzioni che avevano agitata l'Italia negli ultimi dieci anni, e
+le crudeli guerre che l'avevano insanguinata, potevano per la maggior
+parte attribuirsi al violento ed impetuoso carattere di Giulio II, ed a
+quell'accanimento con cui teneva dietro al compimento de' suoi progetti,
+o delle sue vendette. Le sue passioni confondevansi a' suoi occhi co'
+principj da lui adottati, ed egli si era fatti dei doveri conformi alla
+sua ambizione. Quasi tutti i progetti da lui formati avevano un lato
+nobile e generoso; abbastanza elevati erano i suoi pensieri, abbastanza
+disinteressati i suoi desiderj, per giustificare la sua condotta ai
+proprj occhi; e malgrado le criminose violenze con cui ne affrettò
+l'esecuzione, Giulio II non era affatto indegno degli elogj che gli
+furono prodigati dal cardinale Bellarmino, dall'annalista della Chiesa
+Rainaldi, e dagli altri apologisti della santa sede[312].
+
+ [312] _Bellarminus de Potest. sum. Pont. in tempore, c. II, apud
+ Raynald. Ann. 1513, § 12, p. 134._
+
+Giulio II, che non poteva soffrire veruna opposizione, veruna
+resistenza, e che spingeva agli ultimi eccessi il dispotismo delle sue
+volontà, nutriva per altro in massima, rispetto ed amore per la libertà:
+voleva assicurare quella dell'Italia, non sapeva soffrire l'idea di
+vedere questa contrada signoreggiata dagli stranieri, ed il suo più
+ardente desiderio era quello di liberarla dal giogo de' barbari,
+siccom'egli chiamava tutti gli oltremontani. Conosceva altresì il prezzo
+della libertà civile: aveva tentato di restituire l'indipendenza alla
+repubblica di Genova, e di salvare quella di Venezia, sebbene fosse
+stato egli il primo ad adunare il turbine che l'oppresse: aveva
+rispettata la libertà di Bologna e delle altre città dello stato della
+Chiesa, dalle quali avea scacciati i tiranni, ed alle quali avea
+cominciato a rendere un'amministrazione repubblicana sotto la protezione
+della santa sede. Vero è che, scontrando in queste città qualche
+opposizione, la sua collera non aveva più confini; che ravvisava
+nell'opposizione una ribellione, e puniva all'istante la città rubella,
+togliendole quella libertà, che le aveva data, e che egli risguardava
+come il primo de' beni.
+
+Avea concepita un'altissima stima degli Svizzeri, perchè vedeva in essi
+un popolo libero, guerriero e docile alla sua voce; e siccome le loro
+montagne cuoprono un'importante parte de' confini dell'Italia, aveva
+concepito il progetto, degno d'un animo elevato, di costituirli custodi
+della libertà italiana. Aveva contribuito alla deposizione del
+gonfaloniere Piero Soderini, perchè nel bollore della sua collera non
+poteva condonargli nè il suo attaccamento alla Francia, nè l'asilo dato
+al concilio di Pisa; ma egli non aveva altrimenti acconsentito che i
+Medici riducessero Firenze in servitù, ed altamente biasimava il
+cardinale Giovanni d'essere entrato nella sua patria circondato di
+picche e di alabarde, e d'avere con armi straniere fondata la tirannide
+della sua casa. Dichiarava di non avere avuto mai intenzione di dar mano
+allo stabilimento d'una nuova tirannide, e che anzi il voto del suo
+cuore era di rovesciarle e di distruggerle ovunque si trovavano[313].
+
+ [313] _Jac. Nardi, l. VI, p. 265._
+
+Ma sebbene Giulio II fosse riuscito ne' suoi progetti assai più
+felicemente che non poteva sperarsi dai calcoli ordinarj della politica,
+e sebbene il suo impetuoso carattere, confondendo i suoi avversarj e
+prevenendo i loro disegni, gli fosse spesse volte tornato più utile che
+non la stessa prudenza, di modo ch'egli aveva dilatati i confini della
+Chiesa più che verun altro de' suoi predecessori, egli era stato non
+pertanto cagione di tante disgrazie, aveva fatto versare tanto sangue, e
+chiamate in Italia tante barbare nazioni, nell'istante medesimo in cui
+pretendeva di combattere per liberarla, che la di lui morte venne
+risguardata come una pubblica felicità; ed i cardinali, i Romani,
+gl'Italiani, e tutti i popoli della Cristianità desideravano egualmente
+che il suo successore non fosse a lui somigliante. Egli era vecchio, e
+perciò preferivasi un giovane pontefice; era turbolento, impaziente,
+collerico, e si cercò colui che l'amore per le lettere, per i piaceri,
+per una vita epicurea, faceva credere d'una tempra affatto diversa da
+quella di Giulio II. Egli non aveva mai sofferti nè consiglj, nè
+opposizione, onde si cercò di porre il suo successore prima d'eleggerlo
+sotto la tutela di tutti gli altri cardinali, e di vincolare la potenza
+papale coi giuramenti e colle convenzioni. Ma questo tentativo, tante
+volte rinnovato ne' conclavi, era sempre tornato vano; ed il nuovo papa
+mai non ommetteva d'abolire colla sua plenipotenza il giuramento emesso
+quand'era cardinale. Le convenzioni giurate dopo la morte di Giulio II
+dai venticinque cardinali, adunati per eleggere il suo successore, non
+ebbero un più felice risultamento, e l'annalista della Chiesa non riputò
+necessaria cosa il registrarle ne' suoi annali[314].
+
+ [314] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 32. -- Parisii de Grassis Diarium
+ curiæ Roman. apud Raynald. Ann. 1513, § 13, p. 134._
+
+Terminati i funerali di Giulio II, i ventiquattro cardinali, che si
+trovavano in Roma si chiusero il 4 di marzo in conclave. Sebbene
+Giovanni de' Medici fosse immediatamente partito da Firenze, trovandosi
+egli affetto da un ascesso, e costretto a viaggiare lentamente in
+lettiga, non giunse a Roma che il giorno 6, e fu l'ultimo ad entrare in
+conclave. Il cardinale Raffaele Riario, nipote di Sisto IV, essendo
+inallora decano del sacro collegio, e nello stesso tempo il più ricco e
+meglio provveduto d'ecclesiastiche dignità, da principio aveva aspirato
+alla tiara. Ma le sue personali qualità e la memoria dello zio non erano
+tali da ottenergli molti suffragj; egli fu bentosto escluso.
+
+L'influenza delle famiglie principesche d'Italia aveva fatti introdurre
+nel sacro collegio alcuni giovani cardinali, i quali, d'ordinario vinti
+dalla deferenza loro verso il capo della propria famiglia, poca parte
+aver potevano nelle decisioni del corpo cui appartenevano. Ma la
+violenza e l'austerità del vecchio Giulio II aveva accresciuto
+grandemente il credito della gioventù; onde per la prima volta si vide
+formarsi nel conclave una fazione di giovani cardinali. Alfonso
+Petrucci, figliuolo del signore di Siena, era uno de' più attivi e
+zelanti di questo partito, e non tardò ad averne una mala ricompensa.
+Giovanni de' Medici, che inallora non contava che trentasette anni, era
+il più giovane di tutti coloro sui quali i giovani cardinali potevano
+decentemente riunire i loro suffragj. Nè tale scelta ripugnava a molti
+de' più attempati cardinali, i quali, in mezzo alle turbolenze ed ai
+pericoli d'Italia, risguardavano come sommamente vantaggioso allo stato
+della Chiesa l'avere per sovrano il capo della repubblica fiorentina, ed
+il far causa comune colla Toscana.
+
+Ma il cardinale Soderini, che meritamente godeva grandissima opinione
+nel sacro collegio opponevasi con tutti i suoi amici all'esaltazione del
+capo della famiglia de' suoi nemici. Perciò i partigiani del Medici si
+adoperarono caldamente per riconciliare queste due famiglie. Offrirono
+al cardinale Soderini, quale prezzo del suo suffragio, di richiamare da
+Ragusi il gonfaloniere Soderini, di accordargli un asilo in Roma, di
+riporlo nel godimento di tutti i suoi beni sequestrati in Firenze, e di
+unire la sua famiglia a quella de' Medici con un matrimonio. Queste
+proposizioni furono accettate e religiosamente eseguite, e l'elezione
+del Medici fu assicurata nel conclave di giovedì sera, 10 marzo. Per
+altro i cardinali non procedettero alla formalità de' suffragj che il
+giorno 11, ed al cardinale Giovanni fu data l'incumbenza dello spoglio
+dello scrutinio che lo dichiarava papa. Egli prese il nome di Leone
+X[315].
+
+ [315] _Parisii Diar. Rom. ap. Rayn. Ann. 1513, § 13, 14, 15, p. 134.
+ -- P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 152. -- Fr. Guicciardini, t.
+ II, l. XI, p. 32. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 408._
+
+Il Medici non era ancora che diacono, e fu d'uopo ordinarlo prete prima
+di coronarlo come papa; questa cerimonia si eseguì il 15 di marzo; poi
+fu consacrato il 17, e coronato il 19 in san Pietro. Si dovettero
+affrettare queste funzioni a motivo della settimana santa; ma Leone X
+non volle rinunciare ad una più solenne coronazione, la quale richiedeva
+lunghi apparecchi. Ebbe questa luogo l'11 d'aprile a san Giovanni di
+Laterano, la quale chiesa viene considerata come la propria vescovile
+de' papi. Il Medici aveva scelto il giorno anniversario della battaglia
+di Ravenna, nella quale era stato fatto prigioniero dai Francesi, e
+montò in questa cerimonia il cavallo di cui si era valso nella
+battaglia[316].
+
+ [316] _Acta Sinodalia et Par. de Grassis, apud Rayn. 1513, § 20, p.
+ 136. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 271._
+
+Si potè conoscere in questa coronazione quanto fosse mutato lo spirito
+della corte di Roma. Giulio II serbava tutte le entrate dello stato per
+la guerra, ed aveva ridotti all'estrema economia tutti gli altri rami
+della pubblica amministrazione; aveva proscritti nella sua corte ogni
+lusso ed ogni pompa, ed anche in mezzo alla guerra non aveva lasciato di
+ammassare danaro per l'esecuzione de' più vasti suoi progetti; onde
+lasciò, morendo, trecento mila fiorini in danaro sonante, che il di lui
+successore trovò nel tesoro, ottanta mila fiorini che i cardinali
+spesero o si appropriarono durante l'interregno, oltre le pietre di
+grandissimo valore, colle quali avea arricchita la mitra, detta il
+_triregno_. Per lo contrario Leone X, salendo sul trono, volle
+sorprendere il popolo collo splendore della sua magnificenza, e poca
+cura prendendosi della guerra in cui la Chiesa trovavasi allora
+impegnata, o forse supponendo inesauribili i rinvenuti tesori, consumò
+cento mila fiorini nelle sole feste della sua coronazione. In questa
+cerimonia fece portare il gonfalone della Chiesa dal duca Alfonso
+d'Este, e parve in tal modo presagire la di lui riconciliazione colla
+santa sede[317].
+
+ [317] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272. -- Fr. Guicciardini, l. XI, p. 33.
+ -- P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 156. -- Id. Vita d'Alfonso, p.
+ 95. -- Par. de Grassis Diar. apud Raynald. 1513, § 20, p. 136._
+
+Tosto che Leon X si trovò seduto sul trono, rivolse le sue prime cure
+alla propria famiglia, onde arricchirla coi beni della Chiesa. Era morto
+appunto in quest'epoca, il 9 aprile, Cosimo de' Pazzi, arcivescovo di
+Firenze. Leone diede quest'arcivescovado a suo cugino Giulio, allora
+cavaliere di Rodi, e figliuolo naturale del vecchio Giuliano. In
+settembre lo creò cardinale, e poco dopo legato di Bologna. Accordò in
+pari tempo la porpora ad Innocenzo Cibo, figliuolo di sua sorella, a
+Bernardo Bibbiena, suo segretario, ed a Lorenzo Pucci, protonotaro
+apostolico e creatura de' Medici. Non permettendo i canoni di conferire
+le alte dignità ecclesiastiche ai bastardi, Leone accordò una dispensa a
+suo cugino, prima di nominarlo arcivescovo di Firenze; ma quando si
+trattò di farlo cardinale s'appigliò all'espediente di far deporre con
+giuramento al fratello della madre di lui e ad alcuni religiosi, ch'ella
+era stata sposa di Giuliano[318].
+
+ [318] _Jac. Nardi, l. VI, p. 276. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 313._
+
+La notizia dell'elezione di Leon X venne accolta in Firenze con
+trasporti di gioja non solo dai partigiani de' Medici, ma ancora dagli
+antichi repubblicani; o sia che sperassero, che i nuovi progetti che
+formerebbe Leone, come capo della Chiesa, farebbero diversione al piano
+che egli aveva di già formato per ridurre in servitù la sua patria, o
+sia che i vantaggi del commercio ed i favori che potevano sperare dalla
+corte di Roma, facessero loro dimenticare gl'interessi della libertà.
+«Io ben intendo,» disse il genovese Lomellini osservando le feste de'
+Fiorentini, «come voi, non avendo ancora veduto verun vostro cittadino
+diventare papa, possiate rallegrarvi di questa nuova dignità; ma quando
+avrete l'esperienza de' Genovesi, saprete quai tristi effetti producano
+così fatte grandezze nelle città libere[319].»
+
+ [319] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272._
+
+Vero è che inallora Firenze aveva pochi diritti al nome di città libera.
+Appunto nell'epoca in cui il cardinale de' Medici mettevasi in via per
+recarsi al conclave in cui fu eletto, una lista coi nomi di diciotto in
+venti giovani, conosciuti pel loro patriottismo e pel loro amore di
+libertà, cadde di tasca a Pietro Paolo Boscoli, e fu portata al tribunal
+criminale, detto la _magistratura degli otto_. Il tribunale credette di
+ravvisarvi l'indizio d'una cospirazione per assassinare Giuliano e
+Lorenzo; tanto più che il Boscoli era già tenuto di vista per alcune
+imprudenti espressioni. Costui fu posto alla tortura, e così pure
+Agostino Capponi ed altri molti, il più ragguardevole de' quali era
+senza dubbio Niccolò Macchiavelli, stato di già spogliato nel precedente
+novembre dell'impiego di segretario di stato da lui lungo tempo
+occupato[320].
+
+ [320] _Filippo Nerli Comm., l. VI, p. 123. -- Vita di Macchiavelli,
+ p. 166._
+
+La violenza de' tormenti inflitti ai prevenuti non istrappò loro di
+bocca veruna confessione di cospirazione, ma molti confessarono d'avere
+sparlato del presente governo, e d'averne desiderato lo scioglimento.
+Tanto bastò per condannare alla morte Boscoli e Capponi, facendo
+eseguire la sentenza all'indomani della partenza del cardinale verso di
+Roma. Gli altri, tra i quali contavansi Niccolò Valori, Giovanni Folchi,
+Guccio Adimari, Niccolò Macchiavelli, Bonciani e Serragli, furono
+relegati in diversi luoghi[321].
+
+ [321] _Jac. Nardi, l. VI, p. 268. -- Gio. Cambi, t. XXII, p. 5. --
+ Comm. del Nerli, l. VI, p. 123. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 312._
+
+Questi terribili rigori delle creature de' Medici diedero occasione a
+Leon X di cominciare il suo regno con un atto di clemenza, facendo
+liberare tutti gli accusati, richiamando tutti gli esiliati per titolo
+di congiura, e stendendo questo favore a tutti i Soderini ch'erano stati
+precedentemente rilegati[322]. Nello stesso tempo fece sentire ai
+Fiorentini i benefici effetti della sua protezione nelle relazioni de'
+loro vicini. Alcune dispute di confini nelle vicinanze di Barga erano
+state cagione in luglio ed in agosto del 1513 d'ostilità tra i
+Fiorentini ed i Lucchesi: Leon X si fece mediatore tra le due
+repubbliche; ma con arbitramento del 12 ottobre obbligò la più debole a
+restituire ai Fiorentini Pietra Santa e Mutrone, fortezze che i Lucchesi
+avevano usurpate in tempo della guerra di Pisa; ed a tale condizione
+fece sottoscrivere un'alleanza perpetua fra le due repubbliche[323].
+
+ [322] _Jac. Nardi, l. VI, p. 272. -- Gio. Cambi, t. XXII, p. 8. --
+ Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 313._
+
+ [323] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 314. -- Gio. Cambi, p. 27, 31._
+
+Tostocchè si ebbe in Lombardia la notizia della morte di Giulio II,
+Raimondo di Cardone si era avvicinato a Piacenza, poi a Parma, ed aveva
+persuase queste due città a darsi al duca di Milano[324]. Sebbene queste
+fossero state occupate da Giulio II senza verun diritto, Leon X non fu
+appena salito sul trono pontificio, che ne riclamò la restituzione,
+determinato a non volere permettere che in tempo della sua
+amministrazione si smembrassero gli stati della Chiesa, o piuttosto
+pensando già fin d'allora a formare con queste nuove conquiste della
+santa sede uno stato per suo fratello Giuliano, o per suo nipote
+Lorenzo[325]. Finchè non fu che cardinale, erasi mostrato nemico della
+Francia, ed aveva con tutta la sua attività secondata la lega formata da
+Giulio II contro quella corona. Perciò generalmente credevasi di vederlo
+camminare sulle orme del suo predecessore; altronde le negoziazioni
+cominciate, quando ancora non si prevedeva la morte di Giulio, avevano
+avuto qualche risultamento prima che Leone avesse potuto decidersi.
+
+ [324] _P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 99. -- Fr. Guicciardini, t. II,
+ l. XI, p. 31._
+
+ [325] _Lett. di Vettori a Macchiavelli, n.º 21, p. 63_, del 12
+ luglio 1513.
+
+Da un canto Ferdinando il Cattolico, il quale era troppo povero per fare
+la guerra a proprie spese, era sempre inclinato a far cessare le
+ostilità ai confini della Spagna, perchè non poteva farvi vivere le sue
+armate a spese de' nemici. Cercava soltanto di lasciare aperta una via
+alla fortuna; onde il 1.º d'aprile sottoscrisse ad Orthes, nel Bearn, la
+tregua d'un anno colla Francia riguardo soltanto ai confini della
+Spagna[326]. Stando al carattere che a Ferdinando attribuisce il
+Macchiavelli, questo re, più astuto che accorto politico, si affidava
+alla propria fortuna, e voleva compromettere i suoi alleati per far loro
+sentire il bisogno che avevano di lui, aspettando intanto consiglio
+dagli avvenimenti. Non pertanto la tregua da lui conchiusa era
+totalmente vantaggiosa alla Francia, la quale trovavasi in libertà di
+ricondurre le sue armate in Italia[327].
+
+ [326] _Lettera familiare 17 di Macchiavelli a Francesco Vettori del
+ mese di aprile del 1513. Opere, t. VIII, p. 47._
+
+ [327] I motivi di questa tregua vengono discussi acutamente tra il
+ Macchiavelli ed il Vettori, _t. VIII, p. 41 e segu. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XI, p. 33. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p.
+ 161. -- Jo. Marianæ Hist. Hisp., l. XXX, c. 18, p. 329._
+
+D'altra parte venne sottoscritto un trattato d'alleanza tra la Francia e
+la repubblica di Venezia a Blois, il 24 marzo del 1513, da Andrea
+Gritti, che di prigioniero era diventato ambasciatore. La negoziazione
+tra queste due potenze risguardava le rispettive loro pretese sopra
+province che più non erano possedute dalle parti contraenti, e che
+trattavasi di togliere di mano ai loro nemici. I Veneziani, in
+conformità de' primi articoli convenuti e del loro antico trattato colla
+Francia, domandavano la Ghiara d'Adda e Cremona. I Francesi avrebbero
+voluto ritenere queste province; ma all'ultimo acconsentirono a
+prometterne la restituzione, però sotto la segreta condizione di
+contraccambiarle poscia con Mantova, il di cui marchese fu dalla Francia
+sagrificato alle convenienze del senato[328]. I Veneziani obbligavansi
+ad entrare in campagna circa nella metà di maggio con ottocento uomini
+d'armi, mille cinquecento cavaleggieri, e dieci mila fanti, mentre che
+Lodovico XII invaderebbe nello stesso tempo la Lombardia con una potente
+armata[329].
+
+ [328] _Lettera del Vettori a Macchiavelli del 21 aprile 1513, t.
+ VIII, p. 42._
+
+ [329] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 36. Fr. Belcarii, l. XIV,
+ p. 409. -- Paolo Paruta della Stor. Venez., l. I, p. 19. -- P. Jovii
+ Hist., l. XI, p. 160._ -- Dopo la lacuna che lasciano i sei libri
+ perduti nel sacco di Roma, l'undecimo di Giovio comincia col
+ pontificato di Leon X.
+
+A tale oggetto Lodovico XII fece adunare a Susa, sotto il comando di
+Lodovico de la Tremouille, mille dugento uomini d'armi, ottocento
+cavaleggieri, ottomila landsknecht, che aveva condotti Roberto de la
+Marck, signore di Sedan, ed i suoi due figliuoli, Fleuranges e Jametz,
+ed otto mila avventurieri francesi. Il re non volle dare il comando di
+quest'armata al vecchio maresciallo Trivulzio, cui però diede ordine
+d'accompagnarla, per timore che la di lui manifesta parzialità pei
+Guelfi non ispaventasse i Ghibellini e li riducesse ad una più ostinata
+difesa[330]. In pari tempo Bartolommeo d'Alviano era giunto a Venezia
+dopo essere stato posto in libertà dal re, il quale l'aveva sempre
+tenuto prigioniere dopo la battaglia della Ghiara d'Adda. Il senato gli
+diede il comando dell'armata che si adunava a San Bonifacio nello stato
+di Verona. Per ultimo una flotta francese presentavasi a Genova, ove gli
+Adorni ed i Fieschi si apparecchiavano ad assecondarla. Mentre che così
+imponenti forze si accostavano contemporaneamente da tre diversi lati,
+il vicerè don Raimondo di Cardone sembrava risoluto di non volersi loro
+opporre: erasi ritirato sulla Trebbia, chiamandovi i pochi soldati che
+guardavano Tortona ed Alessandria: avea apertamente manifestata la sua
+intenzione di ricondurre la sua armata nel regno di Napoli; e, datone
+avviso allo stesso maresciallo Trivulzio, si era infatti di già posto in
+marcia; ma, avendo tra Piacenza e Firenzuola ricevute nuove lettere da
+Roma, che per quanto pare lo rassicuravano intorno alle disposizioni del
+papa, egli ritornò nella sua prima posizione[331].
+
+ [330] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 36. -- Mém. de Fleuranges, t. XVI,
+ p. 116-119. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 4 e 15. -- Hist. de la
+ Ligue de Cambray, vol. II, l. IV, p. 297._ -- Questa spedizione non
+ essendo riuscita, gli storici francesi diminuiscono le forze della
+ loro armata.
+
+ [331] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 37. -- P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 161._
+
+I soli Svizzeri attaccavano il loro amor proprio nazionale alla difesa
+della Lombardia. Avevano chiesti al papa i soccorsi promessi dal suo
+predecessore; ma Leon X non voleva ancora apertamente prendere parte
+nella guerra, e mandò al cardinale di Sion quarantadue mila fiorini,
+onde li desse agli Svizzeri come pagamento di un debito anteriore, e non
+come un sussidio. Non perciò gli Svizzeri si astennero dallo scendere in
+gran numero dalle loro montagne; si avanzarono fino a Tortona, ove
+furono raggiunti dal duca di Milano, ed invitarono anche il Cardone ad
+unirsi a loro coll'armata spagnuola. Avendo quel generale ricusato di
+farlo, lo Sforza si ritirò coll'armata Svizzera a Novara, mentre che il
+Trivulzio aveva occupate Alessandria ed Asti: nulla più si opponeva
+all'armata francese che poteva liberamente portarsi sopra Milano, ed
+infatti lo Sforza permise ai Milanesi di capitolare colla Francia.
+Sacramoro Visconti, ch'egli aveva lasciato in Milano con cent'uomini
+d'armi, fece spiegare sulle mura le bandiere della Francia, ed
+acconsentì che fosse vittovagliato il castello sempre occupato dai
+Francesi[332].
+
+ [332] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 38. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 410. -- Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 120. -- P. Jovii Hist.,
+ l. XI, p. 163._
+
+L'entusiasmo scoppiato pochi mesi prima alla venuta dello Sforza, erasi
+di già compiutamente spento. L'incapacità e la miseria del duca, e le
+vessazioni degli Svizzeri avevano bentosto fatto comprendere ai popoli
+quanto avessero a torto nudrite troppo lusinghiere speranze: onde le
+città s'affrettavano d'alzare spontaneamente lo stendardo dell'armata
+creduta più forte. Per mettere Parma e Piacenza al coperto
+dell'invasione francese, il Cardone le restituì agli ufficiali del papa.
+L'Alviano occupò Valeggio, Peschiera e Cremona, ed incaricò Renzo di
+Ceri di entrare in Brescia, mentre Soncino e Lodi spiegavano le insegne
+francesi; onde l'armata veneziana fu tosto in comunicazione colla
+francese. Pure i progressi dell'Alviano non erano in Venezia veduti
+senza inquietudine: si osservava che egli s'andava troppo allontanando
+dalle province che più importava di difendere, tanto più che la
+guarnigione tedesca di Verona aveva ricevuto alcuni rinforzi, ed
+ottenuti diversi vantaggi alle spalle dell'armata veneziana[333].
+
+ [333] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 40. -- P. Paruta Stor. Venez., l.
+ I, p. 26._
+
+I Francesi, che così rapidamente andavano occupando le province perdute
+nel precedente anno, non avevano per anco combattuto in verun luogo,
+fuorchè nelle montagne di Genova. Dopo essersi seduto sul trono ducale,
+Giano Fregoso aveva stretto con ardore l'assedio della Lanterna, nuova
+fortezza, che nello stesso tempo signoreggiava il porto e la città di
+Genova, e che i Francesi avevano sempre conservata. Un vascello, uscito
+dai porti di Normandia, senza avere preso lingua in verun luogo, era
+giunto in gennajo fino sotto la fortezza per vittovagliarla, e
+cominciava a scaricare le munizioni che teneva a bordo, quando Emmanuele
+Caballo, marinajo rinomato per la sua intrepidezza, domandò al doge una
+galera, sulla quale fece montare i più risoluti volontarj; indi non si
+curando delle palle di cannone che i Francesi facevano piovere sopra di
+lui, andò, tostocchè fu a vista della Lanterna, a porsi tra il vascello
+normanno e la fortezza; venne all'abordaggio della nave nemica, la
+prese, e la condusse in trionfo nel porto[334].
+
+ [334] _Uberti Folietæ Genuens. Hist., l. XII, p. 710. -- P. Bizarri
+ Sen. Pop. q. Genuens. Hist., l. XVIII, p. 433._
+
+Ma quando in primavera le truppe di La Tremouille e di Trivulzio
+cominciarono a dilatarsi nel Piemonte, una flotta francese presentossi
+in faccia a Genova, mentre i fratelli Antoniotto e Girolamo Adorno,
+aperti partigiani de' Francesi, si avvicinavano alla città con quattro
+mila fanti. Il doge, per non trovarsi esposto nello stesso tempo
+agl'interni ed agli esterni nemici, fece uccidere, mentre usciva di
+senato, Girolamo Fieschi, il quale aveva di fresco co' suoi discorsi
+dato a conoscere il suo attaccamento per la Francia. Questo assassinio,
+che il doge aveva risguardato come un colpo da grande politico, fu
+invece quello che lo perdette: il senato ed il popolo, risguardandolo
+oramai con orrore, ricusarono di più difenderlo, ed i suoi soldati
+furono nelle montagne battuti dagli Adorni. Suo fratello Zaccaria cadde
+nelle mani de' Fieschi, che lo uccisero per vendicare il loro parente;
+il signore di Prejan, che aveva il comando della flotta francese, non
+trovò verun ostacolo per entrare in porto; Giano Fregoso ritirossi colla
+sua flotta genovese alla Spezia, ed Antoniotto Adorno, riconosciuto da
+Lodovico XII come suo luogotenente, fu nello stesso tempo proclamato
+doge dal senato e dal popolo[335].
+
+ [335] _Uberti Folietæ, l. XII, p. 712. -- P. Bizarri, l. XVIII, p.
+ 435. -- P. Jovii Hist., l. XI, p. 162._
+
+Genova si era data ai Francesi; l'armata veneziana occupava la metà
+dello stato milanese; La Tremouille e Trivulzio colle truppe francesi
+occupavano l'altra, ed in tutto il ducato Massimiliano Sforza altro più
+non aveva che Como e Novara. In quest'ultima città si era il duca unito
+all'armata svizzera; ma tutto il mondo, vedendolo colà chiuso,
+rammentava che i medesimi La Tremouille e Trivulzio avevano assediato in
+Novara il padre di quel duca Sforza, che vi si difendeva adesso; ch'era
+egualmente in mano degli Svizzeri, che l'avevano venduto ai Francesi, e
+che molti di que' capitani e soldati, che circondavano il figlio,
+avevano contribuito a tradire il padre. Queste vicine memorie
+stringevano il cuore di spavento a Massimiliano, ed accrescevano fiducia
+a La Tremouille; onde scriveva a Lodovico XII, che in breve farebbe
+prigioniere il figlio nello stesso luogo in cui aveva fatto prigioniere
+il padre[336].
+
+ [336] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. -- Jo. Marianæ Hist. Hisp., l.
+ XXX, c. 20, p. 331._
+
+Questa speranza aveva persuaso La Tremouille ad assediare Novara, invece
+d'attenersi al consiglio d'Andrea Gritti, che avrebbe voluto che i
+Veneziani uniti ai Francesi cacciassero, prima di null'altro
+intraprendere, gli Spagnuoli di Lombardia, perciocchè inallora restando
+gli Svizzeri senza cavalleria, senza artiglieria, senza equipaggi da
+guerra, non potrebbero tenere lungamente la campagna[337].
+
+ [337] _Paruta Ist. Venez., l. I, p. 35._
+
+Si cominciò l'assedio di Novara, ed il signore de la Fajette, che
+comandava l'artiglieria, piantò in pieno giorno le batterie contro le
+mura, ed in quattro ore vi aprì una breccia capace di ricevere
+cinquant'uomini di fronte; ma per scendere dalla breccia in città,
+eranvi quindici piedi d'altezza. Intanto il generale svizzero fece dire
+ai Francesi che non consumassero inutilmente la loro polvere, e che, se
+pensavano di dare l'assalto, attaccassero pure la porta, poichè egli la
+lascerebbe aperta. Infatti gli Svizzeri si accontentarono di fare
+stendere alcuni lenzuoli a guisa di tende sì dietro la porta che dietro
+la breccia, onde i nemici non vedessero le evoluzioni de' loro soldati,
+e ricusarono di acconsentire alle inchieste di Silvio Savelli, di
+Giovanni Gonzaga, d'Alessandro Bentivoglio e di Camillo Montani,
+principali capitani dell'armata dello Sforza, i quali volevano scavare
+una fossa dietro la breccia e dietro la porta, oppure fiancheggiare le
+mura con terrapieni[338].
+
+ [338] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. -- P. Giovio Ist., l. XI, p.
+ 165. -- Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 126._
+
+Massimiliano aveva presso di sè in Novara gli Svizzeri d'Uri, Schwitz ed
+Underwald, i quali, sotto gli ordini de' loro landamani, erano scesi
+prima degli altri in Italia senza ricevere nè soldo, nè ingaggio. Si
+avvicinava un secondo corpo composto delle milizie di Glaritz, Zug,
+Lucerna e Sciaffusa; ed un altro di circa cinque mila uomini, colle
+milizie di Berna e di Zurigo, si avanzava sotto gli ordini del capitano
+Alt-Sax dalla banda de' Grigioni alla volta di Chiavenna[339].
+
+ [339] _P. Jovii Hist., l. XI, p. 163._
+
+I Francesi, apparecchiandosi a dare l'assalto, avevano di già fatto
+stare tre giorni e tre notti i loro Landsknecht nella trincea, la quale
+era finalmente abbastanza profonda per metterli al coperto
+dell'artiglieria della città, quando furono avvisati dai loro
+cavaleggieri che avvicinavasi il secondo corpo dell'armata svizzera, e
+che desso cercherebbe d'entrare in Novara lo stesso giorno. Roberto
+della Marck consigliava che si andasse ad attaccarlo in aperta campagna,
+prima che giugnesse il terzo corpo, che non aveva per anco potuto
+passare il Ticino; ma il Trivulzio giudicò più prudente consiglio
+d'opporre la lentezza all'impeto degli Svizzeri. Bastava, egli diceva,
+onde fossero forzati in breve a capitolare, d'intercettare i loro
+convoglj, d'inquietarli colla cavalleria, di far loro soffrire la fame,
+e di non venire a battaglia. Persuase a La Tremouille di portare il
+campo francese due miglia addietro, alla Riotta, presso al fiume Mora,
+in mezzo a' suoi proprj poderi, ed in un paese che egli conosceva
+minutissimamente[340].
+
+ [340] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 165._
+
+I Francesi si allontanarono da Novara il 5 di giugno, alla volta del Po,
+come se avessero voluto andare a Milano per la strada di Abbiategrasso.
+Lodovico il Moro aveva derivato dall'Agogna un canale, chiamato la Mora,
+che irrigava quella pianura in cui tutti si trovavano i vasti poderi del
+Trivulzio; un piccolo bosco stendevasi lungo il canale da Novara fino
+presso Trecase. I generali francesi si accamparono da principio alla
+Riotta intorno ad un'abbazìa alquanto elevata; ma i Landsknecht
+trovavansi su questo piccolo rialto esposti all'artiglieria della città,
+ed una palla, entrata per la finestra, attraversò la camera stessa in
+cui si adunava il consiglio di guerra. Perciò i generali scelsero
+un'altra posizione intorno a Trecase. Il Trivulzio, per salvare questa
+sua terra, aveva ottenuto che non vi entrassero le truppe. Il signore di
+Sedan aveva inventata una specie di fortificazione portatile, che suo
+figlio chiama: «un parco, fatto a guisa di scala, il quale era
+maravigliosamente buono; dentro il parco stavano cinquecento archibugj a
+miccia, e se si fosse potuto porre in assetto, forse la bisogna non
+sarebbe andata come andò;» ma i Francesi in piena sicurezza non
+pensarono a fortificarsi in quella prima notte[341].
+
+ [341] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 119, 129, 130. -- Mém. de
+ messire Martin du Bellay seigneur de Langey, t. XVII, l. I, p. 17,
+ 18. -- Mém. de Louis de la Tremouille, l. XIV, ch. XIV, p. 183, 190._
+ Ma l'ultimo, che è lo stesso generale vinto, facendo la propria
+ apologia, ha spesse volte avvertitamente confuse le date e gli
+ avvenimenti. Le accuse de' Francesi contro il Trivulzio sembrano
+ affatto prive di fondamento. Il recente biografo del Trivulzio, cav.
+ Carlo Rosmini, dissimulò tali accuse invece di confutarle, come pare
+ che avrebbe potute fare, _l. XI, p. 467_.
+
+Intanto il secondo corpo degli Svizzeri, condotto dal capitano Jacob
+Mottino d'Altorfio, e da Graf, borgomastro di Zurigo, entrò in Novara,
+il 5 di giugno, senza avere trovata opposizione. Questi due capi,
+informati della ritirata di La Tremouille, e sapendo che nello stesso
+tempo valicava le Alpi il signore d'Aubignì con un corpo di cavalleria,
+stimarono non doversi dar tempo ai Francesi d'allontanarsi, o di trarre
+in lungo la guerra. Rappresentarono ai loro compagni d'armi, che il
+nemico riposava in seno ad una temeraria sicurezza, e non sospettava
+ch'essi osassero d'attaccarlo prima che giugnesse il capitano Alt-Sax
+col terzo corpo; che tutta volta la gloria loro sarebbe più splendida,
+se ottenevano la vittoria prima dell'arrivo de' loro compatriotti. Tutti
+i capitani svizzeri, vinti dalle persuasioni di coloro ch'erano venuti
+di fresco, ordinarono ai loro soldati di mangiare e di riposarsi qualche
+tempo, e prima che facesse giorno, il 6 giugno del 1513, marciarono
+verso Riotta e Trecase[342].
+
+ [342] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 167. -- P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 37._
+
+Gli Svizzeri, nascosti dalle tenebre della notte e dal bosco che
+stendevasi tra Novara ed il campo francese, s'avanzarono, contro il loro
+costume, tacitamente, divisi in tre colonne, e giunsero presso il campo
+nemico senz'essere scoperti: allora si diressero impetuosamente verso
+l'artiglieria, senza lasciarsi sgominare da una vigorosa carica fatta da
+Roberto della Marck alla testa di trecento uomini d'armi, e senza
+ributtarsi nel vedere caduti molti loro capitani e perfino intere file
+di soldati sotto il fuoco dell'artiglieria nemica. Avanzando sempre
+intrepidi in mezzo a tanta strage, s'impadronirono delle artiglierie, e
+le volsero contro i nemici da loro posti in fuga. La fanteria tedesca,
+comandata da Fleuranges e Jametz, figliuoli di Roberto della Marck, era
+il principale oggetto dell'odio e della gelosia degli Svizzeri, perchè
+essa aveva preso il loro luogo nelle armate francesi: questa, essendo
+attaccata con maggior furore, e coraggiosamente difendendosi, fece agli
+Svizzeri grandissimo danno; ma furono altresì uccisi sul campo di
+battaglia più della metà dei Landsknecht. La cavalleria francese,
+raffrenata dai fossi, o imbarazzata in luoghi pantanosi, non agiva che
+pochissimo contro gli Svizzeri; l'artiglieria era di già conquistata, e
+adoperata contro i Landsknecht, de' quali i pochi superstiti, perduta
+ogni speranza di salute, dovettero arrendersi alzando le loro lance.
+Fleuranges e Jametz, gravemente feriti fin dal principio della
+battaglia, erano ambidue caduti in mano ai nemici. Il loro padre con una
+furiosa carica de' suoi uomini d'armi sgominò il battaglione che li
+calpestava, fece rialzare i suoi figliuoli, il primo de' quali non aveva
+meno di quarantasei ferite, e li fece portare sul collo de' cavalli de'
+suoi soldati[343].
+
+ [343] _Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 131, 136. -- Fr. Guicciardini,
+ t. II, l. XI, p. 44. -- P. Jovii, l. XI, p. 169. -- P. Paruta, l. I,
+ p. 39._
+
+Gli uomini d'armi francesi, che fino a quest'epoca erano stati
+risguardati come la più valorosa soldatesca d'Europa, non avevano
+sofferta altra così vergognosa sconfitta come questa nella battaglia di
+Novara. La sorpresa, la perdita dell'artiglieria, la notizia divulgatasi
+nel campo che una delle tre colonne svizzere era penetrata per di dietro
+nel campo e che stava saccheggiando gli equipaggi, riempirono di terror
+panico que' cavalieri fin allora così valorosi; non si vergognarono di
+gettare le armi per non essere impediti nella fuga, e si disse che un
+solo non aveva conservata la sua lancia dopo passata la Sesia. Se
+Massimiliano Sforza avesse soltanto avuti dugento uomini d'armi per
+inseguirli, avrebbe in quel giorno distrutta l'armata francese: ma gli
+Svizzeri colla sola loro fanteria non potevano nè meno tentarlo.
+Altronde si accerta, che, arrolandosi sotto le bandiere, giuravano di
+non far grazia a colui che trovavano armato sul campo di battaglia e di
+non seguire colui che si ritirava. L'azione non aveva durato che un'ora
+e mezzo; e gli Svizzeri, dopo essersi tenuti alcune ore in buona
+ordinanza, onde assicurarsi il possedimento del campo di battaglia,
+condussero in trionfo in Novara ventidue pezzi d'artiglieria coi loro
+cavalli d'attiraglio e tutti gli equipaggi. I Francesi perdettero circa
+dieci mila uomini, la metà de' quali soltanto fu uccisa sul campo di
+battaglia, e furono tutti Landsknecht. L'altra metà fu uccisa dai
+contadini, e furono i fanti guasconi, che nella loro fuga, oppressi
+dalla fatica e dalla fame, e disarmati, e sdrajati ne' campi o presso le
+siepi, venivano trucidati senza difendersi[344].
+
+ [344] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. -- P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 171. -- Epist. Leonis X ad Max. Sfortiam, apud Rayn. 1513, § 29, p.
+ 138. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. III, p. 163. -- Fr. Belcarii, l.
+ XIV, p. 413. -- P. Paruta, l. I, p. 41._
+
+I Francesi non osarono fermarsi in Piemonte, e ripassarono
+immediatamente le montagne, malgrado le istanze d'Andrea Gritti, il
+quale loro rappresentava, che quest'atto di viltà, assai più funesto che
+la sconfitta, sarebbe cagione della ruina di tutti i loro amici in
+Italia. Infatti tutte le città, che avevano spiegate le insegne
+francesi, si affrettarono di mandare i loro atti di sommissione a
+Massimiliano Sforza, redimendosi dal commesso errore con somme di
+danaro, che furono distribuite tra gli Svizzeri. Don Raimondo di
+Cardone, che aveva ricusato di partecipare ai pericoli della guerra, si
+affrettò di raccogliere i frutti della vittoria. Staccò tre mila fanti
+spagnuoli sotto gli ordini del marchese di Pescara per iscacciare, di
+concerto con Ottaviano Fregoso, i Francesi e gli Adorni da Genova. Ma di
+già la flotta francese, comandata da Prejean, aveva lasciata Genova; e
+la flotta genovese, che poche settimane prima erasi ritirata nel golfo
+della Spezia, si presentò nuovamente in faccia alla città. Gli Adorni
+non vollero attirare sulla loro patria le calamità d'un assedio;
+volontariamente rinunciarono alla loro autorità, ed abbandonarono la
+città, seco portando i ringraziamenti del senato ed i voti del popolo;
+mentre che Ottaviano Fregoso, ch'era assai più stimato dai suoi
+compatriotti che non Giano Fregoso, cui egli veniva a rimpiazzare alla
+testa dello stesso partito, fu eletto doge il 17 di giugno, e fece dai
+Genovesi pagare ottanta mila fiorini al marchese di Pescara per le spese
+della sua spedizione[345].
+
+ [345] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ p. 173. -- Ejusd. Vita Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 285. --
+ Uberti Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 713. -- P. Bizarri, l. XVIII,
+ p. 436._
+
+Sacramoro Visconti, il quale aveva preso possesso di Milano a nome del
+re di Francia, era uscito da quella città con settecento uomini d'armi
+per raggiugnere il campo francese, ed era arrivato alle rive del Ticino,
+quando udì il cannone della battaglia di Novara. Non tardò ad avere
+avviso della sconfitta de' Francesi; onde, allontanandosi rapidamente,
+andò a raggiugnere a Cremona Bartolomeo d'Alviano e l'armata veneziana.
+Questi, che trovavasi a fronte degli Spagnuoli, udendo che il vicerè
+aveva passato il Po il 13 giugno, non volle aspettare che le due armate
+si riunissero contro di lui, e ritirossi subito sopra Verona colla
+rapidità usata in tutte le sue operazioni; tentò, passando,
+d'impadronirsi di quella città, e nello stesso giorno piantò le
+batterie, aprì una breccia e diede l'assalto; ma non avendo avuto felice
+riuscita, ritirò i suoi cannoni, continuò la sua marcia, e si accampò a
+Tomba nel territorio di Vicenza[346].
+
+ [346] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 46. -- P. Jovii Hist., l. XI, p.
+ 172. -- P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 44._
+
+Intanto Raimondo di Cardone si avanzava senza incontrare opposizione
+nelle province dall'Alviano abbandonate, e le trattava colla ferocia e
+coll'avarizia proprie degli Spagnuoli, saccheggiando Cremona, levando
+enormi contribuzioni sopra Brescia, Bergamo ed altre città, e guastando
+le borgate ed i villaggi. L'Alviano, che sentiva l'impossibilità di
+tenere la campagna contro tanti nemici riuniti, si chiuse in Padova, e
+nello stesso tempo Gian Paolo Baglioni in Treviso, e Renzo di Ceri in
+Crema; tranne queste tre città, tutto il rimanente della terra ferma
+veneziana fu abbandonato al dilapidamento de' nemici[347].
+
+ [347] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 47. -- P. Jovii Hist., l.
+ X, p. 173. -- P. Paruta, l. I, p. 45 e 52._
+
+Gli Svizzeri, che non avevano verun motivo di nimicizia contro i
+Veneziani, non si curavano di attaccarli, limitandosi a stabilirsi nel
+ducato di Milano, e levandovi contribuzioni grandissime; mentre che i
+generali spagnuoli, facendo la guerra, quasi altr'oggetto non si
+proponevano che quello di mantenere co' saccheggi i loro soldati. Tra
+Ferdinando ed i Veneziani non sussistevano nè motivi di nimicizia, nè
+dichiarazione di guerra; anzi il re di Spagna aveva recentemente offerta
+la sua mediazione per riconciliare la repubblica coll'imperatore. Leon X
+aveva ancor esso offerta la sua mediazione accompagnata dalle più
+affettuose espressioni; ma nè l'uno, nè l'altro aveva ottenuto
+l'intento, perchè Massimiliano non aveva voluto rinunciare a veruna
+pretesa, e il senato veneto area sempre ricusato con eroica costanza
+d'entrare in negoziazione, se l'imperatore non restituiva prima Verona e
+Vicenza. Ma per lo meno queste amichevoli offerte non dovevano far
+presumere vicine ostilità; perciò quando Raimondo di Cardone fece
+avanzare la sua armata per unirla a quella dell'imperatore, e fare la
+guerra in suo proprio nome, rendette visibile con tale condotta la
+barbara indifferenza d'un condottiere, che ad altro non pensa che ad
+arricchire i suoi soldati, senza prendersi pensiero se ciò accada con
+danno de' nemici o degli amici. Ancora più amara riuscì ai Veneziani la
+condotta di Leon X, il quale scelse quest'istante di contraria fortuna
+per mandare i suoi uomini d'armi all'armata spagnuola, sotto gli ordini
+di Troilo Savelli e di Muzio Colonna, bruttamente dimenticandosi che nel
+lungo corso delle sue sciagure non aveva mai cessato d'essere beneficato
+dalla repubblica, e di averle promesso riconoscenza[348].
+
+ [348] _P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 49. -- Fr. Guicciardini, l. XI,
+ p. 49. -- P. Jovii de Vita Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 286._
+
+Raimondo di Cardone andò ad unirsi all'armata imperiale a san Martino
+presso Verona; e perchè non poteva attaccare i Veneziani che dicendosi
+ausiliario di Massimiliano, si assoggettò in gran parte all'autorità del
+cardinale di Gurck, il quale risiedeva in Verona, ed era il solo
+luogotenente dell'imperatore in Italia. Questi annunciava sempre
+vastissimi progetti, pei quali chiedeva frequenti sussidj a' suoi
+alleati, e dissipando il danaro più sollecitamente che non l'aveva
+ottenuto, trovavasi poi sempre inabilitato a mandare ad effetto ciò che
+meditava. Le sue truppe mai non erano pagate; nè lo erano meglio quelle
+di Ferdinando; onde le due armate dovevano vivere a carico delle
+sventurate province veneziane, dove avevano portata la guerra. Il
+marchese di Pescara aveva il comando della fanteria spagnuola, che
+ammontava a quattro mila cinquecento uomini all'incirca; Jacopo Landau,
+Giorgio di Frundsberg e Giorgio di Lichtenstein erano i capi de' pedoni
+tedeschi, che erano tre mila cinquecento. La cavalleria, sotto gli
+ordini di don Pedro de Castro, era composta di circa novecento
+cavalieri, in gran parte truppa leggiere; e l'artiglieria consisteva in
+dodici falconetti di bronzo. Tale era la forza di quest'armata, più
+formidabile pel valore de' veterani ond'era principalmente composta e
+per la virtù de' suoi capitani, che per il numero de' soldati[349].
+
+ [349] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 193. -- Fr. Guicciardini, l. XI, p.
+ 51. -- P. Paruta, l. I, p. 55. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 417. --
+ Herren Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen, Buch I, f. 17._ Ediz.
+ in foglio. Francoforte, 1568.
+
+Il cardinale di Gurck volle che Cardone attaccasse Padova. Questa città,
+risguardata dai Veneziani come l'ultimo loro baluardo, era ancora la
+conquista che più d'ogni altra stava a cuore a Massimiliano; ma egli
+l'aveva invano tentata con una poderosa armata, e ciò che non aveva
+potuto ottenere con quasi cento mila uomini, non doveva meglio riuscire
+ai suoi luogotenenti con otto in nove mila. L'assedio cominciò il 28 di
+luglio. L'Alviano, per difendere Padova, aveva sotto di lui una numerosa
+armata; un figlio del doge e molti gentiluomini veneziani vi si erano
+con lui chiusi, e la città era una delle più forti che allora contasse
+l'Italia. Il Cardone, esposto in ogni lato al fuoco delle di lui
+batterie non poteva adunare quanti guastatori bastavano per iscavare le
+trincee e porsi al coperto; e le malattie che sogliono regnare nelle
+campagne umide e pantanose cominciavano a incrudelire nella sua armata;
+onde il 16 agosto si vide costretto a levare l'assedio ed a ritirarsi a
+Vicenza. Ma questo svantaggio raddoppiò la crudeltà de' soldati, i quali
+si dispersero in quelle già così ricche campagne, e vi distrussero tutto
+quanto ancora restava dell'antica loro opulenza[350].
+
+ [350] _P. Paruta, l. I, p. 57._
+
+Dopo avere alcun tempo continuati questi guasti, il vicerè volle poter
+darsi il vanto d'avere diretta la sua artiglieria contro i palazzi di
+Venezia. Condusse la sua armata fino alle rive della Laguna, vi bruciò
+Mestre, Marghera e Fusina, e montò in batteria sulla riva alcuni pezzi
+di cannone, le di cui palle percossero le mura del convento di san
+Secondo. Questa bravata del generale spagnuolo cagionò ai Veneziani un
+profondo dolore. Essi vedevano di giorno il fumo, di notte le fiamme de'
+loro palazzi e de' loro villaggi, che gli Spagnuoli, i Tedeschi ed anche
+i soldati del papa bruciavano con barbaro accanimento. Chiesero vendetta
+all'impetuoso Bartolomeo d'Alviano, che a stento aveva acconsentito di
+chiudersi entro le mura d'una città, e che vedendo i suoi soldati
+animati dalla stessa sua collera, dal sentimento della loro forza e
+dalla confidenza ne' loro capitani, si credette sicuro d'ottenerla[351].
+
+ [351] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 198. -- P. Paruta, l. I, p. 60. --
+ Fr. Guicciardini, l. XI, p. 53._
+
+Gli Spagnuoli si erano troppo avanzati, eransi lasciati alle spalle la
+Brenta ed il Bacchiglione coi loro infiniti canali, e due città, ognuna
+delle quali conteneva un'armata. I contadini, scacciati dalle loro case,
+spogliati de' loro averi, spesso maltrattati anche nella persona,
+mostravansi apparecchiati a sagrificare le loro vite in servigio della
+repubblica contro così feroci nemici. L'Alviano li chiamò a sè; fece
+loro occupare le rive dei fiumi, le gole delle montagne, mettere ovunque
+le loro vittovaglie in luoghi sicuri, e fortificare coi loro lavori i
+varj trinceramenti che faceva occupare alla sua armata. Il Cardone, per
+tirarsi dalla pericolosa situazione in cui si era posto, aveva presa la
+strada tra Padova e Treviso. Giunto a Cittadella, poco lontano dalla
+Brenta, aveva attaccato questo castello, ed era stato respinto. Ebbe la
+stessa sorte, quando tentò poco al di sotto di passare la Brenta[352].
+
+ [352] _P. Jovii Hist., l. XII, p. 196. -- Ejusd. Vita Ferd. Davali
+ Piscarii, l. I, p. 288. -- P. Paruta, l. I, p. 64. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XI, p. 54._
+
+Finalmente la sua cavalleria leggiere, rinnovando gli attacchi nello
+stesso luogo, mentre che il Pescara guardava il fiume tre miglia al di
+sopra, riuscì ad ingannare la vigilanza dell'Alviano. Gli Spagnuoli
+erano omai giunti sull'opposta riva della Brenta, ma non erano perciò
+fuori di pericolo. L'Alviano si trovò bentosto sulla loro strada per
+precluder loro la ritirata sopra Vicenza. Fece occupare Montecchio,
+lungo la via della Germania, da Gian Paolo Baglioni, che giugneva allora
+da Treviso. Collocò dell'artiglieria in tutte le vantaggiose posizioni,
+e col rimanente dell'armata andò ad occupare ad Olmo un piccolo rialto
+che pareva fortificato dalla natura, e che trovavasi due sole miglia
+lontano da Vicenza a cavaliere della strada di Verona[353].
+
+ [353] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. -- P. Paruta, l. I, p. 68. --
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 197. -- Ejusd. Vita Ferdin.
+ Davali Piscarii, l. I, p. 289._
+
+Erano gli Spagnuoli circondati da ogni banda; passarono la notte un
+mezzo miglio lontani dai Veneziani alla portata della loro artiglieria,
+e furono costretti di spegnere tutti i loro fuochi, perchè non
+servissero di punto di mira ai nemici. Attaccare la posizione
+dell'Alviano all'Olmo era un'intrapresa affatto disperata; essi vi
+rinunciarono dopo averne conosciuti i pericoli; e la mattina del 7
+d'ottobre volsero le spalle ai nemici, per prendere a traverso alle
+montagne la strada di Bassano e di Trento. Di già avevano bruciata una
+parte dei loro equipaggi, ed erano apparecchiati a perdere il rimanente,
+e tutti i loro cavalli, riputandosi abbastanza felici, se potevano
+giugnere colle loro armi in Germania. Siccome erano partiti senza
+battere il tamburo e senza suonare le trombe, e che una densa nebbia li
+copriva, l'Alviano tardò alquanto ad avvedersene: ma quando lo seppe, li
+fece inseguire da Bernardo Antoniola, figliuolo di sua sorella, con un
+corpo di cavalleria leggiere e due piccoli cannoni. Questi sgominò i
+Tedeschi, che presero tutti la fuga, e non venne trattenuto che dalla
+fanteria spagnuola colla quale il Pescara gli fece testa. Gli Stradioti,
+sparsi in sui fianchi dell'armata, l'andavano stancheggiando nella sua
+marcia; i contadini a migliaja scendevano dalle montagne, e senza
+esporsi a verun rischio, ferivano i soldati coi loro archibugj: i carri
+dell'equipaggio cominciavano ad intralciarsi ed a cagionare disordine
+nella fanteria; anguste erano le strade, chiuse da fossi da tutti due i
+lati, e la truppa che ritiravasi non aveva ancora fatte due miglia a
+passo veloce, sebbene in buon ordine, che vide oltremodo cresciuto il
+suo pericolo[354].
+
+ [354] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. -- P. Paruta, l. I, p. 75. --
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 198. -- Ejusd. Vita Ferdin.
+ Davali Piscarii, l. I, p. 290._
+
+L'Alviano aveva determinato di non dare battaglia, ma soltanto
+d'accrescere la confusione dell'armata nemica tenendola tribolata, di
+spingerla tra le montagne, in luoghi sterili, ove le mancassero
+assolutamente le vittovaglie, e sforzarla in tal modo a capitolare. Ma
+Andrea Loredano, provveditore veneziano, che lo accompagnava, si fece a
+dire, ch'era finalmente giunto l'istante di vendicare tutte le atrocità
+commesse dagli Spagnuoli nel Padovano, che una vigorosa carica poteva
+tutta distruggere l'armata nemica, poichè il confine tedesco non era
+tanto lontano, che colla pazienza e colla sobrietà spagnuola questa
+stessa armata non potesse arrivarvi anche senza viveri. L'impetuoso
+Alviano lasciavasi facilmente persuadere, quando trattavasi di
+combattere. Distribuì con molta intelligenza le sue truppe, e le
+condusse contro il nemico; ma nè i talenti, nè il coraggio del generale,
+nè il favore delle circostanze possono bastare, quando i soldati non
+vogliono esporsi a verun pericolo. I fanti romagnuoli, comandati da
+Naldo di Brisighella, che dovevano cominciare l'attacco, vennero
+ricevuti dalla fanteria spagnuola coll'ordinario suo vigore; onde
+gettarono bentosto le loro picche, e cominciarono a fuggire. Tutto il
+rimanente dell'armata seguì così vergognoso esempio: lo stesso Alviano
+fu strascinato dai fuggitivi, ed andò a chiudersi in Padova: la maggior
+parte aveva contato di ricoverarsi in Vicenza; ma questa città chiuse le
+sue porte, ed i fuggiaschi vennero uccisi sotto le sue mura, o sulle
+rive del Bacchiglione, nel quale molti si annegarono volendolo passare a
+nuoto. Tutti gli equipaggi dell'armata veneziana caddero in mano degli
+Spagnuoli, come pure non pochi prigionieri, tra i quali Gian Paolo
+Baglioni, Giulio, figlio di Gian Paolo Manfroni, e Malatesta di
+Sogliano. Si rinvennero fra gli estinti Alfonso Muto di Pisa, Antonio
+de' Pii e suo figliuolo Costanzo, Carlo di Montone, Meleagro di Forlì,
+Francesco Sassatello, Sacramoro Visconti ed Ermes Bentivoglio. Il
+provveditore Loredano, di già fatto prigioniere, fu ucciso da coloro che
+vennero a contesa per la sua cattura. La totale perdita de' Veneziani si
+valutò quattrocento uomini d'armi e quattro mila fanti[355].
+
+ [355] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 56. -- P. Paruta, l. I, p. 77. --
+ P. Jovii Hist., l. XII, p. 199. -- Ejusd. Ferd. Davali Piscarii Vita,
+ l. I, p. 291. -- Vita di Leon X, l. III, p. 171. -- Jo. Marianae Hist.
+ Hisp., l. XXX, c. 21, p. 334. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 419. --
+ Georgens von Frundsberg Kriegzsthaten, B. I., f. 18._
+
+Questa sconfitta non ebbe pei Veneziani le disastrose conseguenze che
+potevano dapprima temerne; o sia perchè gli Spagnuoli, stanchi della
+precedente campagna, non volessero di nuovo avventurarsi in un paese
+nemico, o perchè la stagione delle piogge, che s'approssimava, rendesse
+infatti pericolosa la continuazione della guerra in quelle basse terre.
+Il Cardone ed il Pescara posero le loro truppe ai quartieri d'inverno in
+Este ed in Montagnana fra le ridenti colline Euganee, che terminarono di
+guastare. Prospero Colonna, che senza avere il primo rango nella loro
+armata, gli aveva colla sua esperienza sottratti a molti pericoli, gli
+abbandonò per passare nell'armata di Massimiliano Sforza, di cui ebbe il
+comando; il senato veneto con una irremovibile costanza scrisse
+all'Alviano di non disperare della salute della repubblica; e nello
+stesso tempo gli mandò danaro per adunare una nuova armata[356].
+
+ [356] _P. Jovii Vita Ferd. Davali, l. I, p. 292. -- P. Paruta, l. I,
+ p. 80._
+
+Altronde dopo che i più potenti tra i sovrani che si disputavano il
+possedimento dell'Italia, più non erano gl'Italiani, le principali
+azioni militari più non erano ristrette al suolo d'Italia. Così ruinato
+era il paese, che omai trovavansi a stento i viveri per le armate, e
+riusciva ancora più difficile in sforzare le città a pagare grosse
+contribuzioni. Il popolo era così calpestato, ed era stato così
+barbaramente trattato, ch'egli stava sempre apparecchiato a ribellarsi;
+ogni armata ben sapeva, che se aveva la sventura d'essere disfatta,
+tutti i fuggiaschi verrebbero uccisi dai contadini. Perciò invece di
+mandare da lontane parti soldati in Italia, e con loro munizioni, armi,
+danaro e vittovaglie, le potenze rivali, le quali vedevano che la guerra
+più non nudriva la guerra, cominciavano a trovare più comodo di
+combattere in maggiore vicinanza della loro residenza[357].
+
+ [357] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XIII, p. 220._
+
+In questo stesso anno i nemici della Francia l'avevano attaccata ne'
+suoi proprj confini. Enrico VIII d'Inghilterra, in esecuzione del
+trattato di Malines, conchiuso il 5 d'aprile col papa, coll'imperatore e
+col re d'Arragona, aveva nel mese di maggio fatto passare la sua armata
+a Calè, ed il 17 di giugno aveva assediata Terovane[358]. A
+quest'assedio diede celebrità una nuova sciagura della Francia. Il duca
+di Longueville, che comandava l'armata di Lodovico XII, volendo
+introdurre soccorsi in Terovane, mandò il 16 d'agosto un corpo
+d'Albanesi a gettare nelle fosse della città alcune munizioni ch'essi
+avevano caricate sul collo de' loro cavalli, e nello stesso tempo aveva
+fatti avanzare da un'altra banda i suoi uomini d'armi con ordine di
+ritirarsi di galoppo, tostocchè vedrebbero gl'Inglesi, onde allontanarli
+da Terovane. Ma questi cavalieri, che si scontrarono negl'Inglesi più
+presto che non credevano, eseguirono con tanta sollecitudine l'ordine
+del loro generale, che gli uni comunicando agli altri il terrore, tutta
+l'armata fu posta in rotta. Il duca di Longueville, Bajardo, La Faiette
+e Bussy d'Amboise, furono fatti prigionieri, sebbene non inseguiti che
+da quattro in cinquecento cavalli. Questa sconfitta senza battaglia
+conservò il nome di _giornata degli speroni_; cui il 22 agosto tenne
+dietro la presa di Terovane, ed il 24 di settembre quella di
+Tournai[359].
+
+ [358] _Rymer Acta publica, t. XIII, p. 358. -- Rapin Thoyras Histoire
+ d'Anglet., t. XV, p. 63. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 421. -- P. Jovii
+ Hist. sui temp., l. XI, p. 176._
+
+ [359] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 145. -- Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 21. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LVII, p. 339-354. --
+ Rapin de Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 72. -- Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 62. -- P. Jovii Hist. sui temp., t. XI, p. 176._
+
+La repubblica di Venezia non solo riceveva danno dalle sventure della
+Francia, ma risentiva ancora i contraccolpi del disastro del re di
+Scozia, alleato di Lodovico XII. Questo re, chiamato Giacomo IV, mosso
+da un sentimento cavalleresco, aveva voluto fare una diversione a favore
+del re di Francia, che vedeva avere sulle braccia quasi tutta l'Europa;
+ma nella fatale battaglia di Flowden era stato ucciso il 9 di novembre
+con mille dugento Scozzesi, tredici lordi, moltissimi baroni ed otto in
+dieci mila soldati[360].
+
+ [360] _Buchanani rer. Scot. Hist., l. XIII, p. 429. editio Trajecti
+ ad Rhenum, 1697. -- Robertson's History of Scotland, B. I, p. 38. --
+ P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 178-186. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 64. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 425._
+
+In pari tempo quindici mila Svizzeri erano entrati in Borgogna
+accompagnati da Ulrico, duca di Wirtemberga, con un corpo di cavalleria
+tedesca e di nobiltà della Franca Contea. Essi avevano assediato
+Digione, ove La Tremouille si era valorosamente difeso sei settimane. Ma
+quando questo generale conobbe che non poteva più lungamente resistere,
+e che l'acquisto di Digione aprirebbe agli Svizzeri tutte le province
+interne della Francia, si fece in settembre a trattare con loro
+senz'esserne autorizzato dal re. Promise che Lodovico loro pagherebbe
+quattrocento mila scudi d'oro, ch'egli evacuerebbe tutte le fortezze che
+ancora occupava in Italia, e rinuncierebbe a tutti i suoi diritti sul
+ducato di Milano. Per l'esecuzione di tali promesse, che pure non
+lusingavasi troppo di vedere ratificate dal re, La Tremouille consegnò
+per ostaggi il proprio nipote, il signore di Mezieres, figlio del
+cancelliere di Francia, e quattro borghesi di Digione[361].
+
+ [361] _Mém. de Louis de la Tremouille, ch. XV, p. 191-199. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 139. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LVII, p. 356. -- Mém.
+ de Martin du Bellay, t. XVII, l. I, p. 24. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XI, p. 187. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 63._
+
+A tante sventure s'aggiunse ancora la burrasca che il 15 d'ottobre
+sorprese la flotta francese tra Calè ed Honfleur, e fece perire molte
+navi[362]; e l'incendio di Venezia, cominciato accidentalmente, il 13 di
+gennajo, nelle botteghe del ponte di Rialto, e che, spinto da gagliardo
+vento, si estese sulla più popolata e mercantile parte della città.
+Furono consumati due mila tra case e magazzini con tutte le ricchezze
+che contenevano; e la repubblica, di già spossata da cinque anni
+d'infelice guerra, perdette tanto in una sola notte, quanto avrebbe
+speso in tutta una campagna[363].
+
+ [362] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 190._
+
+ [363] _Ivi, l. XII, p. 203. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 69. -- P.
+ Paruta Hist. Ven., l. II, p. 168._
+
+Ma quegli stessi che fin allora avevano lavorato con tanto accanimento
+per la ruina della Francia, cominciavano ad essere inquieti de' troppo
+prolungati successi de' suoi nemici. Il papa non ignorava che Lodovico
+XII aveva più volte proposto a Massimiliano di fare sposare sua figlia
+Renata ad uno de' di lui nipoti, dandole in dote il Milanese. Di già
+s'avvicinava l'istante in cui Carlo, il primogenito dei nipoti di
+Massimiliano, riunirebbe le due immense eredità delle case d'Austria e
+di Spagna. L'unione di tanti stati, che doveva distruggere ogni
+indipendenza per la santa sede e per l'Italia, richiamava a dir vero
+l'attenzione degli uomini assai meno che non sarebbesi creduto; tanto è
+difficile il trasportarci col pensiero a tempi assolutamente diversi da
+quelli che si hanno continuamente innanzi gli occhi. Ma senza fissare i
+loro sguardi sopra un avvenimento così vicino, e che loro sembrava tanto
+lontano, sentivano i politici dell'Italia, che l'assoluto abbassamento
+della Francia li lasciava in balìa alla rapacità degli Spagnuoli, alla
+brutalità dei Tedeschi, ed alla insolenza degli Svizzeri, che, più
+formidabili di tutti gli altri, si erano di già renduto vassallo il duca
+di Milano, e che non tarderebbero, vendendo la loro protezione agli
+altri piccoli stati d'Italia, di tutti ridurli nel medesimo stato di
+dipendenza[364]. D'altra parte le rivoluzioni accadute nello stesso
+tempo nell'impero ottomano inspiravano grandissimo terrore a tutta
+l'Europa: Selim aveva balzato dal trono suo padre, Bajazette II, l'11
+aprile del 1512, ed aveva in appresso fatti perire i suoi fratelli e
+tutti i loro figli. Sapevasi che il nuovo sultano non era meno valoroso
+che crudele, ch'era amato dai soldati, che desiderava la guerra e che
+aspirava a conquistare l'Italia, ove i Cristiani colle loro nimicizie si
+erano inabilitati a resistergli. In fatti, se le provocazioni d'Ismaele
+Sofì non avessero richiamato sulla Persia il turbine che minacciava
+l'Europa, è verosimile che in tale epoca l'Italia sarebbe caduta in
+potere dei Turchi[365].
+
+ [364] Nelle lettere tra il Macchiavelli e Francesco Vettori, nelle
+ quali si pongono in disamina gli avvenimenti che prevedevano, la
+ successione di Carlo V, non è ricordata una sola volta come soggetto
+ di timore, mentre che l'ambizione e l'onnipotenza degli Svizzeri
+ occupano sempre questi due politici. _Macch. Lett. fam., N.º 16-39,
+ p. 41-142._
+
+ [365] _Alfonso de Ulloa Vita di Carlo V, l. I, f. 13 e 42. -- P.
+ Paruta Stor. Venez., l. II, p. 85. -- Macchiavelli Lett. fam. passim.
+ -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 256._
+
+Finalmente Leone X pensò di proposito a porre l'Italia in sicuro da
+tanti pericoli. La guerra di Massimiliano colla repubblica di Venezia
+era il solo pretesto della continuazione delle ostilità: Leone, avendo
+inutilmente cercato di riconciliare le due potenze, e non potendo
+ridurre l'imperatore ad acconsentire a moderate condizioni, ottenne per
+lo meno di essere dalle parti scelto per arbitro. I Veneziani
+acconsentirono a rinunciare alla restituzione di Verona, purchè i
+castelli di Gange e di Valeggio fossero loro lasciati, onde conservare
+una comunicazione colle province situate al di là del Mincio. Dal canto
+suo Massimiliano promise che si sospenderebbero le ostilità finchè
+durerebbero le negoziazioni; ma i suoi ufficiali tedeschi, non
+altrimenti che i generali spagnuoli, lungi dall'osservare la tregua, ne
+approfittarono, abusandosi della sicurezza che questa inspirata ai
+contadini, per ricominciare i loro saccheggj: il cardinale di Gurck
+cercò di attraversare il negoziato, e riusciva farlo andare a
+monte[366].
+
+ [366] _P. Paruta Stor. Ven., l. I, p. 139. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 70._
+
+In pari tempo Leon X si mostrò disposto a riconciliarsi colla Francia,
+purchè Lodovico XII rinunciasse allo scisma ed alla protezione del
+concilio di Pisa. Era questo talmente caduto in dispregio, che il
+sostenerlo omai più non offriva verun vantaggio politico, mentre che
+Anna di Bretagna, moglie di Lodovico XII, punto non dubitava che le
+scomuniche della santa sede non dovessero produrre l'eterna sua
+dannazione e quella di suo marito. Due de' cardinali che lo avevano
+convocato, Bernardo Carvajale e Federico di Sanseverino, erano stati
+fatti prigionieri in Toscana, mentre recavansi al conclave in cui fu
+creato Leon X. Si erano questi umiliati innanzi a lui, avevano abbjurato
+lo scisma, ed erano perciò stati ristabiliti nella loro dignità[367].
+Pochissimi prelati trovavansi tuttavia adunati in Lione per servire alla
+politica del re; ma la gran massa de' Francesi gli aveva in conto di
+scismatici, ed essi stessi si credevano probabilmente colpevoli.
+Finalmente Lodovico XII acconsentì ad abbandonarli. Con un atto firmato
+a Corbia, il 26 d'ottobre, e letto nel concilio di Laterano nell'ottava
+sessione, il 17 di dicembre, Lodovico rinunciò al conciliabolo di Pisa,
+aderì al concilio di Laterano, e premise che sei de' prelati che avevano
+seduto tra gli scismatici verrebbero similmente ad abbjurare in Roma a
+nome di tutta la chiesa gallicana[368].
+
+ [367] _Fr. Guicciardini, l. XI, p. 48. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XI, p. 190. -- Par. de Grassis, t. IV, p. 47, ap. Rayn. Ann.
+ Eccles., § 44, t. XX, p. 142._
+
+ [368] _Fleury Hist. Eccl. Liv. CXXIII, § 128. -- Ann. Eccl. Rayn.
+ 1513, § 61, p. 147, § 85, p. 154. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XI,
+ p. 191. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 65. -- Fr. Belcarii, l. XIV,
+ p. 416._
+
+Tosto che la Francia ebbe rinunciato allo scisma, Leon X si credette
+autorizzato a riprendere verso di lei il carattere di comun padre de'
+Cristiani, ed a non dare più soccorso ai di lei nemici. Cercò pure in
+principio del 1514 di renderle più segnalati servigj, ed in particolare
+a riconciliarla cogli Svizzeri: rappresentò ai cantoni tutta
+l'estensione del pericolo cui si esponevano riducendo Lodovico XII a una
+separata convenzione con Massimiliano, il di cui prezzo sarebbe
+l'abbandono del ducato di Milano alla casa d'Austria; quanto la lunga
+nimicizia degli Austriaci renderebbe, rispetto a loro, perniciosa
+l'unione dell'Italia alla Germania sotto il dominio di quella ambiziosa
+casa. Dall'altro canto Leon X voleva persuadere Lodovico XII a
+ratificare la convenzione di Digione, rappresentandogli che se giammai
+le circostanze diventavano più favorevoli, non troverebbesi imbarazzato
+a far rivivere sul ducato di Milano i diritti, cui oggi volevasi che
+rinunciasse[369].
+
+ [369] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 66._
+
+Nello stesso tempo Ferdinando aveva rinnovata per un altro anno la
+tregua di Orthes tra la Francia e la Spagna; e per tal modo mancava
+formalmente agl'impegni contratti con suo genero Enrico VIII; lo aveva
+lusingato colla vana speranza delle conquiste da farsi in Francia, e lo
+abbandonava poi quando si doveva ridurre la promessa ad effetto. Era la
+terza volta dopo il cominciamento di questa guerra, che lo ingannava,
+sagrificandolo alla privata sua ambizione. Enrico VIII, sdegnato di
+vedersi ingannato così sfacciatamente da suo suocero, si mostrò disposto
+a pacificarsi colla Francia. Era morta il 9 di gennajo del 1514 Anna di
+Bretagna: Lodovico XII, rimasto vedovo, fece chiedere in matrimonio
+Maria, sorella d'Enrico VIII, perchè servisse di arra ad una intera
+riconciliazione tra la Francia e l'Inghilterra. La negoziazione fu
+lunga; ma sospese le ostilità fino al 7 agosto del 1514; nel qual giorno
+due trattati furono sottoscritti in Londra, uno per ristabilire la pace
+tra la Francia e l'Inghilterra, e in questo la repubblica di Venezia fu
+nominata tra gli alleati delle due corone, l'altro per regolare le
+condizioni del matrimonio tra Lodovico XII e la principessa Maria[370].
+
+ [370] _Rymer Acta publica, l. XIII, p. 413. -- Rapin de Thoyras,
+ Hist. d'Anglet., l. XV, p. 87 e seg. -- Mém. de Bayard, ch. LVIII, p.
+ 358. -- Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 154, 157. -- Mém. de du Bellay,
+ l. I, p. 27. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 429. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 73. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 289. -- P. Paruta
+ Hist. Ven., l. II, p. 146._
+
+Così da ogni banda era sospesa la guerra ai confini della Francia:
+imperciocchè, sebbene gli Svizzeri cercassero d'offendere questa corona
+col più ingiurioso procedere, non uscivano per altro dalle loro
+montagne. Lodovico XII, spossato dai rovesci del precedente anno, aveva
+per questa campagna rinunciato a mandare un'armata in Italia, ancorchè
+annunciasse gli apparecchi d'una nuova spedizione, per non iscoraggiare
+del tutto i suoi alleati. Finalmente le fortezze, che i Francesi avevano
+conservate in Italia, dopo essersi difese con eroico coraggio, furono
+forzate di capitolare; quelle di Milano e di Cremona in giugno del 1514,
+e la Lanterna di Genova soltanto il 26 d'agosto. Ottaviano Fregoso, doge
+di Genova, per ridurre alla resa la guarnigione della Lanterna, che
+aveva di già consumate le vittovaglie e le munizioni, le pagò ventidue
+mila scudi di soldo arretrato: fece poscia spianare la fortezza,
+affinchè nè un principe straniero, nè un altro doge, nè egli stesso,
+potessero valersene per tenere la patria in ischiavitù[371].
+
+ [371] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 201, 217. -- Uberti
+ Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 715. -- Petri Bizarri, l. XVIII, p.
+ 437. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 76._
+
+La guerra omai più non facevasi che nel territorio della repubblica di
+Venezia; ed anche colà l'esaurimento di tutte le potenze l'aveva ridotta
+ad essere trattata con deboli armate, che mai non conducevano a fine
+veruna strepitosa azione. Massimiliano, sempre egualmente incoerente,
+sempre incapace di tener dietro ai suoi progetti con sufficiente
+costanza per condurli a termine, o per abbandonarli quando vedeva
+l'impossibilità di eseguirli, si ostinava a non fare la pace coi
+Veneziani; pure egli non recavasi contro di loro personalmente, e non
+mandava per questa guerra nè generali, nè soldati, nè munizioni, nè
+danaro. Dopo la morte di sua moglie aveva formato il progetto
+d'approfittare della prima vacanza della santa sede per farsi nominare
+papa. Prometteva in tal caso di rinunciare alla corona imperiale in
+favore di Carlo, suo nipote, ed impegnava Ferdinando il Cattolico a
+favoreggiare questa bizzarra ambizione[372]. Nello stesso tempo i suoi
+vassalli ed i suoi contadini tenevano viva la guerra ai confini dello
+stato veneto. Alcuni baroni tedeschi, seguiti da alcune migliaja
+d'uomini levati nelle milizie del vicinato, penetravano ora nel Friuli,
+ora nella Marca Trivigiana; sorprendevano le piccole città, bruciavano i
+castelli, guastavano le campagne, e tornavano bentosto ai loro focolari
+dopo avere accresciuta la miseria e la disperazione degli sventurati
+agricoltori, senza però in verun modo aver contribuito a terminare la
+lunga lite del loro padrone[373].
+
+ [372] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 65._
+
+ [373] _Ivi, p. 69. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 207. -- P.
+ Paruta, l. II, p. 90 e seg._
+
+Tra i più attivi e crudeli vassalli di Massimiliano che trattavano
+questa piccola guerra, si distinse Cristoforo, figliuolo di Bernardino
+Frangipane; un giorno sorprese un villaggio del territorio di Marano, i
+di cui abitanti avevano dato singolari prove del loro attaccamento alla
+repubblica, e fece a tutti cavare gli occhi e tagliare l'indice della
+mano destra[374]. Verun altro contribuì più di costui alla desolazione
+del Friuli, veruno lo invase più frequentemente, commettendovi maggiori
+guasti o crudeltà. D'altra parte diede motivo ad alcuni capitani
+veneziani d'acquistarsi nome combattendolo, tra i quali ricorderò
+Girolamo Savorgnano, che difese contro di lui Osofo, e Giovanni Vettori,
+che all'ultimo lo fece prigioniere[375].
+
+ [374] _P. Paruta, l. II, p. 91. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XII,
+ p. 209._
+
+ [375] _P. Paruta Ist. Ven., l. II, p. 102, 115. -- Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 71. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 208._
+
+Bartolommeo d'Alviano, che aveva adunata una nuova armata a Padova ed a
+Treviso, colla quale faceva testa a Raimondo di Cardone ed agli
+Spagnuoli, otteneva sopra di loro piccoli vantaggi; e colla sua
+risoluzione, colla prontezza e sagacità delle sue misure, avvezzò
+nuovamente i soldati ad affrontare il pericolo, e loro ispirò
+confidenza. Condusse parte della sua armata nel Friuli, sconfisse il
+Frangipane, e gli fece levare l'assedio d'Osofo, indi tornò alla sua
+stazione a Padova, prima che gli Spagnuoli avessero potuto approfittare
+della sua lontananza. Anzi pochi giorni dopo sorprese gli Spagnuoli ad
+Este, di cui s'impadronì, e nella quale trovò i loro magazzini;
+all'ultimo sorprese ancora Rovigo, ove smontò quasi tutta la loro
+cavalleria, facendo loro molti prigionieri. Sebbene schivasse sempre una
+generale battaglia, dietro espresso ordine del senato, ottenne poco a
+poco di distruggere quell'armata, ch'era stata si lungo tempo così
+formidabile[376].
+
+ [376] _P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 135. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 79. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 214._
+
+Renzo di Ceri sostenevasi sempre in Crema con una guarnigione veneziana;
+e non solo vi si difendeva contro tutti gli attacchi de' nemici, contro
+la fame e la peste, malgrado privazioni d'ogni genere; ma faceva inoltre
+delle sortite per levare contribuzioni in tutte le vicine piazze, per
+sorprendere i quartieri delle truppe di Massimiliano Sforza, per
+occupare la stessa città di Bergamo, che dovette in appresso evacuare
+per capitolazione; ed in queste province, separate dalla capitale dalle
+armate nemiche, mantenne l'onore del nome veneziano e la confidenza
+nella fortuna della repubblica[377].
+
+ [377] _P. Paruta Hist. Ven., l. II, p. 137. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 79. -- P. Jovii Hist., l. XII, p. 203._
+
+Fino a tale epoca non si vedeva quale vantaggioso effetto avessero
+prodotto le negoziazioni che Leon X manteneva tra la repubblica di
+Venezia e Massimiliano, tra il re di Francia e gli Svizzeri; veruna
+delle incominciate pacificazioni eransi ridotte a fine, ed omai si
+cominciava a diffidare della di lui buona fede. In fatti nelle sue
+lettere confidenziali, egli affrettava tanto più Lodovico XII ad entrare
+quest'anno medesimo in Italia, quanto meno lo credeva disposto a tale
+intrapresa[378]; lo assicurava del suo attaccamento agli interessi della
+Francia, e faceva sposare a suo fratello, Giuliano, Filiberta di Savoja,
+sorella della madre di Francesco I; insisteva intorno a questo
+matrimonio, conchiuso il 10 maggio del 1513, ma che non si celebrò in
+Torino che in febbrajo del 1515[379]; e nello stesso tempo mandava
+Pietro Bembo in legazione a Venezia per persuadere questa repubblica a
+staccarsi dalla Francia ed a riconciliarsi coll'imperatore e col re di
+Spagna[380].
+
+ [378] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 75._
+
+ [379] _Guichenon, Hist. généal. de la maison de Savoie, t. II, p.
+ 179. -- P. Giovio Vita di Leon X, t. III, p. 174. -- Jac. Nardi, l.
+ VI, p. 275._
+
+ [380] _P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 140. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 77._
+
+Il nuovo pontefice punto non si rassomigliava al suo predecessore, nulla
+avendo di quel carattere severo, irascibile, implacabile di lui. Per lo
+contrario aveva co' suoi familiari maniere affatto amene e graziose; la
+protezione che accordava alle arti ed alle lettere, i beneficj che a
+larga mano spargeva sui dotti, sui poeti, sugli artefici venivano
+celebrati in tutta l'Europa con profusione di lodi. Ma d'altra parte
+Leone non aveva nè la lealtà, nè l'elevato carattere di Giulio II. Tutte
+le sue negoziazioni erano associate alla falsità ed alla perfidia;
+sempre parlando di pace, ovunque soffiava il fuoco della guerra; ed i
+popoli d'Italia, oppressi da tante barbare armate, non valevano a
+risvegliare la di lui pietà, nè influivano sulla di lui condotta. La sua
+ambizione non era minore di quella di Giulio II, e non poteva vestirla
+agli occhi proprj con così rispettabili titoli. Non erano più
+l'indipendenza dell'Italia, o la potenza della Chiesa, che dirigevano le
+azioni del pontefice, ma solamente l'aggrandimento della propria
+famiglia.
+
+Aveva Leon X promesso a suo fratello Giuliano di formargli un illustre
+stato, ed a tale condizione lo aveva persuaso a rinunciare a favore di
+Lorenzo, figlio di Pietro de' Medici, alla direzione della repubblica
+fiorentina. Aveva intenzione di formare per Giuliano una nuova sovranità
+cogli stati di Parma e di Piacenza, ai quali voleva aggiugnere Modena e
+Reggio, spogliandone la casa d'Este; perciocchè sebbene avesse da
+principio prodigato al duca Alfonso le più lusinghiere promesse, sebbene
+gli avesse, in occasione del suo coronamento, fatto tenere il gonfalone
+della Chiesa, non aveva ancora rivocate le sentenze contro di lui
+pronunciate dal suo predecessore. Gli aveva promessa la restituzione di
+Reggio entro un determinato tempo; ma due volte era scaduto questo
+termine, e due volte aveva mancato alla sua promessa. Finalmente aveva
+fomentata una congiura dei Rangoni, gentiluomini modenesi, che in
+settembre del 1514 avevano arrestato Vito Fürst, governatore imperiale
+della loro città; e, mediante il pagamento di quaranta mila fiorini,
+egli si era dall'imperatore fatto cedere il dominio di quella
+città[381].
+
+ [381] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 315. -- P. Giovio Vita di Alfonso
+ d'Este, p. 96. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 77._
+
+Col mostrarsi affezionato alle case d'Austria e d'Arragona sperava Leon
+X d'ottenere l'assenso loro per formare a favore di suo fratello una
+sovranità cispadana, smembrandola dai ducati di Milano e di Ferrara; ma
+i Veneziani gli facevano sperare l'ajuto della Francia per un progetto
+di tutt'altra importanza, quello di collocare suo fratello sul trono di
+Napoli, cacciandone il re d'Arragona. L'universale desiderio
+degl'Italiani di scuotere il giogo de' barbari poteva in fatti
+procacciare applausi a questo tentativo, e la vicendevole gelosia delle
+potenze straniere, le quali non volevano lasciare ai loro rivali ciò
+ch'esse erano forzate di abbandonare, poteva procurargliene l'appoggio.
+I Medici portavano le loro speranze non solo a conseguire il regno di
+Napoli per Giuliano, ma ancora ad avere il ducato di Milano per Lorenzo,
+ed appoggiavano i loro politici calcoli alle profezie d'un monaco, di
+cui mostravano una lettera, ch'esso, dicevano, aveva scritta dopo la sua
+morte[382].
+
+ [382] Questa lettera sottoscritta _Frate Angelo morto_ venne
+ comunicata in Roma agli amici di Giuliano pochi mesi dopo l'elezione
+ di suo fratello, _Jac. Nardi, l. VI, p. 276_. -- Intorno alla
+ proferta dei Veneziani può leggersi _Paol. Paruta Stor. Venez., l.
+ II, p. 121._
+
+Frattanto Leon X correva rischio di trovarsi preso dalle sue capziose
+negoziazioni. Lodovico XII lo affrettava a dichiararsi, e ad appoggiarlo
+nella spedizione che meditava per la campagna del 1515. Gli mostrava
+come i Veneziani si andavano rialzando colla loro costanza dalle
+sofferte perdite, mentre Bartolomeo d'Alviano, loro generale, ricuperava
+con una serie di felici sebbene piccoli avvenimenti quella riputazione
+che perduta aveva in due grandi sconfitte. Gli ricordava l'alleanza
+ch'egli aveva recentemente conchiusa con Enrico VIII d'Inghilterra, e
+che gli assicurava per la vicina spedizione i soccorsi di quella stessa
+potenza che aveva fatta mancare la precedente. Faceva riflettere al
+pontefice quanto sarebbe imprudente consiglio l'affidarsi alle promesse
+di Ferdinando e di Massimiliano, de' quali non era meno nota la povertà
+che la mala fede. Lo invitava a mettersi in guardia contro l'ambizione
+di questi due principi, che aspiravano niente meno che al dominio di
+tutta l'Italia; mentre ne' tempi in cui egli medesimo ne possedeva i due
+più potenti stati, egli aveva rispettata l'indipendenza di tutti gli
+altri. Nello stesso tempo non aveva Lodovico XII tenuti segreti
+gl'inviti fattigli da Leon X di passare in Italia, ed aveva in tal modo
+renduto il pontefice sospetto agli altri di lui alleati. Pareva giunto
+l'istante in cui vedrebbesi il papa forzato a dichiararsi scopertamente,
+e far conoscere chi avesse voluto ingannare, o il re di Francia, o gli
+Svizzeri, o Massimiliano e Ferdinando, oppure i Veneziani[383].
+
+ [383] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 80._
+
+Ma l'inaspettata morte di Lodovico XII, accaduta il 1.º di gennajo del
+1515 ritardò ancora per poco tempo una dichiarazione che sembrava
+imminente. Lo sproporzionato matrimonio di questo monarca, in età di
+cinquantaquattro anni, con una bellissima principessa di diciotto, venne
+risguardato come cagione della sua morte. La breve malattia che
+conducevalo al sepolcro aveva tutti i caratteri del rifinimento. In
+tempo delle medesime feste delle nozze fatte in Abeville il 9 ottobre, e
+continuate in Parigi per sei settimane con giostre e tornei, il re
+trovavasi così debole, che rimase costantemente sul suo letto di riposo.
+«A cagione di sua moglie, dice il leale servitore di Bajardo, aveva il
+re mutata affatto la sua maniera di vivere, perciocchè invece che era
+solito di pranzare alle otto ore, conveniva che pranzasse a mezzogiorno;
+invece di porsi a letto secondo il suo costume alle sei ore della sera
+spesso non si coricava che a mezzanotte, onde cadde infermo in sulla
+fine di dicembre; dalla quale malattia non potendolo liberare veruno
+umano rimedio, spirò il primo di gennajo seguente, dopo la
+mezzanotte[384].»
+
+ [384] _Mém. du chev. Bayard, ch. LVIII, p. 361. -- Mém. de mess.
+ Martin du Bellay, l. I, p. 37-39. -- Mém. de Fleuranges, t. XVI, p.
+ 163. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 82. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p.
+ 433. -- P. Jovii Hist. sui temp., l, XIV, p. 289._
+
+Lodovico XII, che per alcuni mesi venne riconosciuto come re di Napoli,
+e che regnò più di dieci anni sul ducato di Milano, dev'essere
+considerato come uno de' sovrani d'Italia; ed il suo carattere non ebbe
+che troppa influenza sui destini di questa contrada. Fu generalmente
+accusato d'avarizia; ed infatti alienò gli Svizzeri, e per un risparmio
+mal inteso e fuori di luogo fece spesso mancare i successi delle sue
+armate. Pure quest'economia, sebbene eccessiva, fu quasi la sola virtù
+che gli meritò l'onorato titolo di padre del popolo; perciocchè
+risparmiò le imposte de' suoi sudditi più ancora che i proprj tesori.
+Altronde non ravvisavasi in lui veruna di quelle qualità che si ammirano
+ne' grandi uomini o ne' grandi re. Privo di forza di carattere, e di
+spirito indeciso, era abitualmente condotto, ed aveva bisogno di
+esserlo; ma non sapeva prendere per sue guide uomini a lui superiori. I
+suoi favoriti erano quasi tutti deboli al pari di lui, la loro politica
+quasi sempre male intesa, ed inoltre quasi sempre senza fede. Non meno
+ambizioso che se la natura gli avesse dati i talenti d'un conquistatore,
+mai non cessò di combattere pel possedimento del regno di Napoli e del
+ducato di Milano, e perdette l'uno e l'altro per propria colpa, dopo
+avere attirati sopra la Francia i più sanguinosi disastri[385]. Non meno
+perfido, che se invecchiato fosse nello studio della politica, detta
+macchiavellica, fu infedele a tutti i trattati, indegnamente tradì
+l'amicizia de' suoi alleati, i Fiorentini, i Veneziani, il re di
+Navarra, il duca di Ferrara, i Bentivoglio, i piccoli principi di
+Romagna, ed il principe di Piombino. Fu il principale autore della lega
+di Cambrai contro i Veneziani, suoi alleati; e questa perfidia
+pareggiava quella cui erasi associato contro Federico, re di Napoli. Per
+altro non era alla ragione di stato ch'egli sagrificava in tal guisa la
+sua parola ed il suo onore; poichè ognuna di queste violazioni de'
+trattati non era meno imprudente ed impolitica, che contraria alla buona
+fede.
+
+ [385] Noi abbiamo un papa savio, e questo grave e rispettato (la
+ lettera doveva venire nelle di lui mani); un imperatore instabile e
+ vario; un re di Francia sdegnoso e pauroso; un re di Spagna taccagno
+ e avaro; un re d'Inghilterra ricco, feroce e cupido di gloria; gli
+ Svizzeri bestiali, vittoriosi e insolenti; noi altri d'Italia
+ poveri, ambiziosi e vili; per gli altri re io non li conosco. Lett.
+ a Fr. Vettori del 26 agosto 1513 t. VIII, p. 88.
+
+Quando Lodovico XII si trovò personalmente alla testa delle sue armate,
+ed in particolare nella prima campagna contro i Veneziani, diede non
+dubbie prove di crudeltà. Ma in mezzo alle battaglie i patimenti ed i
+pericoli personali spengono tutti i più delicati sentimenti; e le
+atrocità commesse contro il governatore di Peschiera e di suo figliuolo,
+sono una minor prova della durezza del suo cuore, che il crudele
+trattamento fatto al suo rivale, Lodovico Sforza. Egli lo tenne dieci
+anni in una prigione o in una gabbia di ferro; gli negò la consolazione
+inutilmente invocata d'avere libri e mezzi di scrivere nella sua
+solitudine, e permise che morisse disperato, senza veruna distrazione,
+senza verun alleviamento di spirito[386].
+
+ [386] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 289._ -- Lodovico XII
+ raccontando al Macchiavelli, allora in legazione presso di lui, la
+ presa di Monselice, e la carnificina della guarnigione, che fu
+ segnalata da orribili crudeltà, gli disse ridendo: «Io fui tenuto,
+ anno, un mal uomo, quando nella giornata dove io era si ammazzò
+ tanti uomini: adesso monsignore di Ciamonte sarà tenuto quel
+ medesimo.» _Macchiav. Legaz. Lett. di Blois 29 luglio 1510, t. VII,
+ p. 343._
+
+Lodovico XII fece nascere lo scisma nella Chiesa. Visse lungo tempo
+scomunicato, e tenne il suo regno sotto l'interdetto: ciò non pertanto
+era superstizioso, e dopo di avere lungo tempo sagrificata la religione
+alla politica, sagrificò l'una e l'altra alla bigotteria. La privata
+dolcezza del suo carattere non merita maggiori elogj della sua condotta
+pubblica. Il divorzio della prima moglie fu un insigne esempio
+d'ingratitudine, di falsità, di disprezzo per ogni decenza. Non ebbe
+altro motivo che l'amore da lui compito per la seconda, allora moglie di
+suo cognato; e quando in età avanzata perdette anche quest'ultima,
+consacrò appena qualche settimana alla di lei memoria, e chiese subito
+la mano d'una terza sposa nel fiore dell'età, il di cui amore gli costò
+la vita. Questa dal canto suo, per una specie di rappresaglia, non gli
+recava che un cuore di già consacrato a Carlo Brandon, duca di Suffolck,
+che sposò segretamente due mesi dopo la morte di Lodovico XII[387].
+
+ [387] _Rapin Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 98. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 169._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXII.
+
+ _Francesco I assume il titolo di duca di Milano; passa le Alpi;
+ batte gli Svizzeri a Marignano e conquista il Milanese;
+ invasione di Massimiliano in Lombardia, e sua ritirata; diversi
+ trattati che pongono fine alle guerre prodotte dalla lega di
+ Cambrai._
+
+1515 = 1517.
+
+
+Alla morte di Lodovico XII, suo genero il duca d'Angoleme, primo
+principe del sangue, salì sul trono di Francia sotto il nome di
+Francesco I. Era egli nato il 12 settembre del 1494, e pronipote dello
+stesso Lodovico, duca d'Orleans, figlio di Carlo V, di cui Lodovico XII
+era nipote. Prese nello stesso tempo il titolo di duca di Milano, come
+erede di Valentina Visconti, sua bisavola, e come nominato nelle
+investiture accordate da Massimiliano, in conseguenza del trattato di
+Cambrai[388]. L'Italia fu in qualche modo così avvisata, che il nuovo
+monarca aspirava a ricuperare colla forza delle armi la sovranità ch'era
+stata tolta al suo predecessore.
+
+ [388] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 82. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 290._
+
+La Francia aveva avuta la felicità di vedere succedersi due monarchi
+nati in privata fortuna, i quali portavano sul trono virtù, o talenti,
+che la reale educazione non può sviluppare. Lodovico XII, che, come
+principe del sangue, si era mostrato uomo debole e mediocre, si conservò
+quale sempre era stato; ad ogni modo andò debitore alla sua ristretta e
+spesso contraria fortuna delle abitudini di regolarità, d'economia, di
+rispetto per la giustizia e di compassione per le miserie del popolo,
+che gli fruttarono l'amore de' suoi sudditi. Francesco I era stato dalla
+natura assai più favorito: era egli giovane di bella presenza, e di una
+forza ed agilità singolari in tutti gli esercizj militari; la sua
+affabilità, la gentilezza delle sue maniere e la sua generosità gli
+guadagnavano il cuore di chiunque lo avvicinava. Finalmente era il primo
+re francese che fosse stato liberalmente educato; amava le lettere, le
+arti, la poesia, e le coltivava egli stesso non infelicemente. Sebbene
+Lodovico XII, fuori di speranza d'aver figliuoli, lo risguardasse di già
+come presuntivo erede della corona, e lo avesse perciò scelto per suo
+genero, promettendogli Claudia di Francia, sua primogenita, la regina
+Anna di Bretagna, non aveva permesso finch'ella visse che questo
+matrimonio avesse effetto. L'odio che costei nudriva contro Luigia di
+Savoja, madre di Francesco I, stendevasi anche sopra il di lei
+figliuolo. Il matrimonio non si celebrò che in maggio del 1514[389]; e
+fino a quest'epoca Francesco sostenne il peso dello sfavore, e quello
+della necessità d'ubbidire.
+
+ [389] _Mém. du chev. Bayard, c. LVIII, p. 360. -- Mém de Fleuranges,
+ t. XVI, p. 154-157. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 28._
+
+Le luminose qualità di Francesco I eccitavano l'attenzione dell'Italia,
+che sentivasi minacciata dalle sue prime mosse, e rammentavasi che
+Gastone di Foix, pervenuto alla stessa età con eguali talenti, ma con
+minore potenza per farli valere, erasi di già renduto famoso con tante
+vittorie. Frattanto i nemici della Francia, posti in guardia dagli
+apparecchi di Lodovico XII, credettero di avere per la di lui morte
+guadagnato, se non altro, una dilazione; sembrava loro affatto
+inverisimile che il nuovo re volesse intraprendere una guerra straniera
+ne' primi mesi del suo regno, allontanandosene prima d'avere avuto il
+tempo di consolidare la propria autorità. Francesco I nulla omise che
+convalidare potesse questa opinione, e sebbene portasse a quattro mila
+lance il numero delle sue compagnie d'ordinanza, non annunciò
+quest'armamento che come una misura di difesa[390].
+
+ [390] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 294._
+
+Infatti prima d'entrare in campagna, Francesco I voleva conoscere la
+disposizione de' suoi vicini. Trovò ch'Enrico VIII, re d'Inghilterra,
+non era meno di lui desideroso di rinnovare il trattato di alleanza
+conchiuso col suo predecessore; e questo nuovo trattato fu soscritto a
+Londra il 5 di aprile[391]. L'arciduca Carlo, sovrano de' Paesi Bassi,
+si mostrò egualmente disposto a stipulare in Parigi, il 24 di marzo, un
+trattato di alleanza in forza del quale prometteva di sposare Renata di
+Francia, figliuola di Lodovico XII, e cognata di Francesco I, tostocchè
+questa sarebbe nubile[392].
+
+ [391] _Rymer Acta pubblica, t. XIII, p. 473, 475, 476._
+
+ [392] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83_. -- Il trattato trovasi in
+ Dumont t. IV. -- _Mém. du chev. Bayard, ch. LIX, p. 364. -- Mém. de
+ Martin de Bellay, l. I, p. 43. -- Fr. Belcarii, l. XIV, p. 436._
+
+Ma d'altra parte Ferdinando il Cattolico non volle rinnovare la tregua
+d'Orthes, se non a condizione che vi si comprendesse il Milanese, al che
+Francesco non volle acconsentire. Massimiliano ricusò d'entrare in
+negoziazioni; gli Svizzeri non vollero ricevere gli ambasciatori
+francesi, quando non fossero apportatori della ratifica della
+convenzione di Digione; il papa promise di tenersi neutrale, ma nello
+stesso tempo negoziava segretamente con Massimiliano, con Ferdinando e
+cogli Svizzeri, ed in luglio sottoscriveva un trattato di guarenzia per
+il ducato di Milano[393]. I Veneziani dal canto loro riponevano ogni
+speranza nei soccorsi della Francia; affrettavano il re a scendere in
+Italia, mentre che l'assistenza loro poteva ancora essere efficace; e
+rinnovarono con lui, il 27 di giugno, l'alleanza che avevano conchiusa
+col di lui predecessore[394].
+
+ [393] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 85. -- Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 437. -- P. Paruta Stor. Ven., l. III, p. 161._
+
+ [394] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 84. -- Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 42. -- Trovasi in trattato presso Leonard, t. IV. -- P.
+ Paruta stor. Ven., l. III, p. 150._
+
+Il doge di Genova, Ottaviano Fregoso, era stato ricondotto in patria
+dalle armi degli Spagnuoli e del papa, onde la lega contraria alla
+Francia credeva di poter contare sopra di lui; pure ella non lo
+accarezzava più di quello che fatto avesse il duca di Milano medesimo, e
+mentre opprimeva questi colle contribuzioni, e continuamente lo
+minacciava di cedere i suoi stati ad un altro, gli offriva nello stesso
+tempo la signoria di Genova, a condizione ch'egli pagasse alla lega una
+grossa somma di danaro; di modo che il Fregoso non ignorava che, sotto
+la protezione del papa e del re di Spagna, la sua patria veniva in certo
+modo posta in vendita al migliore offerente. Accolse dunque con piacere
+le segrete proposizioni di Francesco I, che chiedeva la sua alleanza.
+Conchiuse un trattato col contestabile di Borbone, che non doveva essere
+pubblicato che dopo che le armate francesi sarebbero entrate in Italia;
+allora il Fregoso doveva aprir loro i passaggi della Liguria, secondarle
+con un determinato numero di fanti, e deporre il titolo di doge, per
+assumere quello di perpetuo governatore di Genova a nome del re di
+Francia[395].
+
+ [395] _P. Jovii Hist. sui tem., l. XV, p. 292 e 503. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XII, p. 87. -- P. Bizarri Hist. Gen., l. XIX, p.
+ 445. -- Uberti Folietae, l. XII, p. 717. -- Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 439._
+
+Finalmente a Francesco I restava un ultimo alleato in Italia, ma di
+tutti il più debole, ed era il marchese di Saluzzo, che, spogliato di
+tutti i suoi stati per cagione del suo attaccamento alla Francia, altro
+più non conservava che la città di Revello, che dalla sua posizione per
+altro alle falde delle montagne era renduta importante[396].
+
+ [396] _Mémoir. de Bayard, ch. LIX, p. 365._
+
+Ma Francesco primo contava meno sopra i suoi alleati che sulle proprie
+forze della Francia, e sull'entusiasmo con cui questa apparecchiavasi a
+secondare il suo giovane re nella prima di lui impresa. Volendo
+Francesco cancellare la vergogna delle sconfitte di Novara e di
+Guinegattes, ragunava la più poderosa armata che fin allora fosse stata
+condotta in campagna da un re di Francia. Riunì nel Delfinato duemila
+cinquecento lance francesi, il fiore di tutta la nobiltà francese; e
+perchè la gelosia di questa casta teneva in Francia disarmato il terzo
+stato e lontano da ogni militare esercizio; e perchè d'altra parte le
+ultime guerre avevano fatta sentire la decisiva importanza
+dell'infanteria, quand'essa presentava o la massa impenetrabile e
+coperta di picche degli Svizzeri, o l'agilità unita alla costanza degli
+Spagnuoli; Francesco I si procurò ventidue mila Landsknecht per far
+testa agli Svizzeri, e dieci mila Baschi da opporsi agli Spagnuoli.
+Erano i primi sotto il comando del duca di Gueldria, del capitano
+Tavannes, la di cui gente, che ammontava a sei mila uomini, chiamavasi
+la banda nera, del duca di Suffolck, del conte di Volff-Brandeck, e di
+Michele di Openberg[397]. L'avarizia di Ferdinando, che mai non aveva
+voluto pagare la taglia del suo illustre capitano Pietro Navarro, fatto
+prigioniero nella battaglia di Ravenna, somministrò ai Francesi un
+eccellente capo per formare l'infanteria basca. Il Navarro, stanco di
+così lunga prigionia, restituì a Ferdinando tutti i feudi che aveva da
+lui ricevuti, entrò al servigio della Francia, e levò parte nel Bearn e
+parte nel Delfinato i dieci mila uomini, cui egli diede la forma, la
+disciplina e le armi colle quali la sua fanteria spagnuola erasi lungo
+tempo distinta[398].
+
+ [397] _Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 177. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 88. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 295. -- Fr.
+ Belcarii Comm., l. XV, p. 438._
+
+ [398] _Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 47. -- Anonimo Padovano
+ presso Murat. ad an. 1515._
+
+Raimondo di Cardone, dopo di avere minacciato il Vicentino, e forzato a
+rinculare Bartolommeo d'Alviano, che aveva dal senato ricevuto espresso
+ordine di non esporsi a formale battaglia, aveva ricondotta a Verona
+l'armata spagnuola. Giuliano de' Medici, che suo fratello Leon X aveva
+nominato gonfaloniere della Chiesa, adunava tra Piacenza e Reggio
+un'armata composta di truppe pontificie e di truppe della repubblica
+fiorentina. Finalmente gli Svizzeri si affrettavano soli di prevenire i
+Francesi, occupando i passi delle Alpi. Avevano stabilito il loro
+quartiere generale a Susa, ove tenevano di già un'armata di oltre venti
+mila uomini, la quale custodiva le aperture delle due valli d'Exiles e
+della Novalese, con tutte le gole del monte Cenisio e del monte
+Ginevra[399].
+
+ [399] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 88. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 294. -- Paolo Paruta, l. III, p. 158. -- Fr. Belcarii, l.
+ XV, p. 440._
+
+D'altra parte l'armata di Francesco I occupava le spalle delle stesse
+Alpi nel Delfinato, tra Grenoble e Briançon. Il passaggio del monte
+Ginevra, pel quale i Francesi erano nelle precedenti guerre scesi in
+Italia, veniva loro chiuso: ed il re giudicava impossibile di sforzare
+gli Svizzeri in anguste gole, ove la sua cavalleria non poteva agire, e
+dove il più piccolo ritardo avrebbe esposta la sua armata a perire di
+fame. In tale stato di cose il maresciallo Trivulzio s'addossò il carico
+di visitare le montagne, per informarsi da tutti i pastori intorno alle
+strade per le quali l'armata francese potrebbe passare e prendere alle
+spalle l'armata svizzera; s'attenne in ultimo a quella, che, dalle rive
+della Duranza, conduce per Guillestre e per l'Argentiera alle sorgenti
+della Stura, ed ai piani del marchesato di Saluzzo[400].
+
+ [400] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 89. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 298._
+
+Già era il 10 d'agosto, e più non si vedevano nevi nelle gole delle
+montagne che si dovevano attraversare coll'artiglieria; ma verun'armata
+non aveva fin allora penetrato in così alpestre valli, sconosciute
+perfino dai condottieri di merci, e praticate solamente da alcuni
+cacciatori di camozzi. L'intrapresa di condurvi un treno d'artiglieria,
+tutti gli uomini d'armi francesi, e trenta mila pedoni, doveva dunque
+sorprendere l'immaginazione. Da Grenoble l'armata erasi recata ad Embrun
+per Vizille e la Mura. Colà provvedutasi di vittovaglie per cinque
+giorni, penetrò nelle montagne pei villaggi di san Clemente e di
+Crispino. Aveva lasciato a sinistra il monte Genievre, guadata la
+Duranza, e trovata la sua prima stazione a Gilestre. Di là fu d'uopo
+aprirsi col ferro una strada a traverso alla rupe di san Paolo, che
+chiudeva il passaggio: questo si eseguì il secondo giorno, e l'armata
+andò a passare la notte a Barcellonetta. Il terzo giorno si doveva
+valicare la catena centrale delle Alpi, quella che, tra Barcellonetta e
+l'Argentiera, divide le acque che scendono nel Rodano da quelle che
+vanno nel Po. Qua e là dovevansi far saltare degli scogli per aprirsi la
+via, o gettar ponti a traverso ai precipizj, o innalzare sull'erta delle
+montagne lungo i precipizj delle gallerie di legno. Settantadue grossi
+pezzi d'artiglieria dovevano passare per questa strada colla colonna
+centrale dell'armata, la cavalleria pesante e gli equipaggi; ed in oltre
+due mila cinquecento pontonieri e zappatori, raccolti in corpo e pagati
+come la fanteria, i quali dovevano aprire le strade; ma lo zelo dei
+semplici soldati era ancora più efficace; essi strascinavano
+l'artiglieria invece dei cavalli, e mostravano altrettanta avvedutezza e
+destrezza che coraggio per superare le inudite difficoltà che loro
+opponeva la natura. La terza stazione dell'armata fu ne' villaggi di
+Larchia e di Ehergia. L'armata era omai giunta nella valle della Stura;
+ma la montagna di Piè di Porco gli chiudeva tuttavia il passaggio: essa
+la superò il quarto giorno, ed il quinto si trovò in Lombardia nelle
+pianure del marchesato di Saluzzo[401].
+
+ [401] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 298. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 178. -- Mém. de Louis de la Tremouille, c. XVI, p.
+ 200. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 90. -- Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 441._
+
+Mentre la colonna del centro teneva questa strada, continuamente
+lottando con pericoli e con difficoltà che verun altro generale non
+aveva per anco tentato di superare, altre divisioni dell'armata tenevano
+le strade della Dragoniera, di Rocca Perotta e di Cuneo, senza mai
+scontrarsi negli Svizzeri, che con tanto vantaggio avrebbero potuto
+vietarne il passaggio.
+
+Con una di queste divisioni La Palisse era stato incaricato di portarsi
+da Briançon a Villafranca, e di là per Sestrieres alle sorgenti del Po.
+Egli formava in tal modo l'ala sinistra di tutta l'armata francese, e
+siccome colui che trovavasi più vicino agli Svizzeri, era altresì quegli
+che più particolarmente copriva l'artiglieria. Bajardo, Humbercourt e
+d'Aubignì camminavano con questa divisione. Bajardo ebbe avviso che
+Prospero Colonna, capitano generale del duca di Milano, aveva il suo
+quartiere a Carmagnola, alle falde di quelle stesse montagne, e seppe
+inoltre che, sebbene la strada di Rocca Sparviera non avesse mai veduti
+cavalli, era non pertanto praticabile. Bajardo e La Palisse risolsero di
+sorprendere il generale nemico. Al Colonna riuscì in quest'occasione
+dannoso il suo circospetto carattere; perchè non potè credere possibile
+ciò ch'egli medesimo non avrebbe osato di tentare. Infatti egli non
+aveva verun sospetto dell'avvicinamento de' Francesi; pure era partito
+da Carmagnola per Pignerolo la mattina medesima del 15 agosto, giorno in
+cui, attesa la sollecitudine usata, La Palisse e Bajardo avevano sperato
+di sorprenderlo nella prima di queste due città: ma, avvisati della sua
+partenza, gli tennero dietro di galoppo. Il Colonna, che aveva con lui
+trecent'uomini d'armi, alcuni cavaleggieri, e molti cavalli di rimonta,
+erasi trattenuto a Villafranca per desinare. Non volle dar fede alle sue
+spie che vennero a partecipargli l'imminente arrivo de' Francesi. Il
+corpo di guardia, posto all'ingresso di Villafranca, vedendo venire il
+nemico volle chiudere le porte; ma due uomini d'armi francesi, che
+avevano preceduta la compagnia, si precipitarono avanti con sì grande
+impeto, che uno di loro riuscì a cacciare la sua lancia tra le imposte
+della porta che si chiudeva, ed a tenervela finchè sopraggiunsero i suoi
+camerata. Prospero Colonna, sorpreso, non potè fare veruna resistenza e
+fu fatto prigioniere colla maggior parte dei suoi uomini d'armi, e più
+di settecento cavalli[402].
+
+ [402] _Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 50. -- Mém. de Fleuranges,
+ p. 183. -- Mém. du chev. Bayard, c. LIX, p. 368-374. -- Pauli Jovii
+ Hist., l. XV, p. 299. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 91._
+
+L'Italia seppe nello stesso tempo la discesa dalle Alpi di un'armata
+francese tanto formidabile, e la prigionia del suo più riputato
+generale. Queste notizie scoraggiarono gli alleati, e li fece più
+diffidenti gli uni degli altri; onde essi volsero tutte le loro cure a
+cercare separatamente i mezzi di porsi al sicuro dal comune pericolo.
+Giuliano de' Medici, sorpreso da una pericolosa febbre, aveva
+abbandonata l'armata, per recarsi a Firenze, lasciandone il comando a
+suo nipote Lorenzo. Leon X si affrettò di far dire a quest'ultimo di non
+avanzarsi contro i Francesi, di non violare la neutralità, e di cogliere
+il pretesto della rivoluzione di Guido Rangoni, per trattenersi nel
+Modenese all'assedio di Rubiera. Nello stesso tempo spedì il suo
+confidente, Cinzio di Tivoli, a Francesco I, per iscusare i suoi primi
+passi, ed intavolare qualche negoziazione; ma questo emissario fu
+arrestato dagli Spagnuoli, e le carte che gli si trovarono addosso
+fecero conoscere a Raimondo di Cardone, cui furono rimesse, quanto poco
+fondamento doveva fare sul papa[403].
+
+ [403] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 92. -- Jo. Marianae de reb.
+ Hisp., l. XXX, c. XXVI, p. 343. -- P. Jovii Hist., l. XV, p. 300._
+
+Il Cardone aveva concentrato in Verona tutte le forze della Spagna, e
+stava colà aspettando i soccorsi della Germania, che Massimiliano
+prometteva sempre e non mandava mai. Altronde egli aveva fin allora
+mantenute le sue truppe senza danaro a carico del paese ch'esse
+guastavano, conciossiachè non si può dire che rifacessero la guerra.
+Ferdinando non mandava verun sussidio; però nell'istante in cui avrebbe
+dovuto porsi in cammino, il generale non poteva dispensarsi dal pagare
+ai soldati almeno una parte de' soldi arretrati. Bartolommeo d'Alviano
+gli si era di nuovo avvicinato, occupando colla sua armata il Polesine
+di Rovigo; e, senza voler tentare la dubbia sorte di una battaglia,
+riteneva gli Spagnuoli, loro non permettendo di andare ad unirsi agli
+Svizzeri[404].
+
+ [404] _P. Paruta, l. III, p. 167._
+
+Gli stessi Svizzeri avevano con qualche perturbamento udita la notizia
+del passaggio di Francesco I: eransi da principio avviati verso
+Pignerolo con intenzione di liberare Prospero Colonna, ed avevano
+costretto La Palisse a ripiegarsi sopra Fossano; ma quando seppero che
+tutta l'armata, e lo stesso re alla testa della medesima avevano passate
+le Alpi, chiesero una sospensione d'armi per ritirarsi a Vercelli, lo
+che da Francesco, che ardentemente bramava di riconciliarsi con loro, fu
+subito accordato. Nella loro ritirata saccheggiarono Chivasso e
+Vercelli, ed infine si fermarono a Novara[405].
+
+ [405] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 361. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p.
+ 93. -- Mém. de Fleuranges, p. 187. -- Mémoir. de Martin du Bellay, l.
+ I, p. 53._
+
+Dopo il cominciamento della guerra gli Svizzeri si trovavano divisi in
+due fazioni; gli uni, strascinati dal cardinale di Sion, implacabile
+nemico della Francia, non volevano udire ragionamenti di accordo; gli
+altri, i di cui principali capi erano Alberto della Pietra e Giovanni di
+Diesbach, capitani de' Bernesi, e Giorgio di Super-Sax Valesano,
+desideravano di riconciliarsi con una monarchia, che risguardavano come
+la naturale amica della loro nazione; e si lagnavano, che si facesse
+loro versare il più puro lor sangue per una contesa affatto straniera
+alla svizzera. L'ambizione di coloro che volevano signoreggiare l'Italia
+ed opprimere la Francia, era sproporzionata affatto colla loro forza, e
+pareva loro che la Svizzera dovesse essere egualmente perduta, sia che
+la Francia cessasse di esistere, o sia che la Francia vittoriosa volesse
+vendicarsi de' suoi più prossimi vicini. Il timore, che inspirava
+l'armata di Francesco I, consigliava gli Svizzeri a dare orecchio alle
+persuasioni di Diesbach e di Alberto, che volevano che si accettasse la
+mediazione loro offerta dal duca di Savoja, e dal bastardo di lui
+fratello[406].
+
+ [406] _Mém. de Fleuranges, p. 189._
+
+Ma gli Svizzeri, che il giorno d'una battaglia si assoggettavano ad una
+rigorosa disciplina, conservavano nelle loro armate, qualunque volta non
+si trovavano in presenza del nemico, tutte le più focose abitudini
+democratiche. I ragionamenti de' loro capi gli strascinavano a vicenda
+ad estremi partiti. Gli uni, di già carichi di preda, desideravano di
+trasportarla nelle loro montagne, altri domandavano la guerra, perchè
+non avevano ancora nulla guadagnato; tutti si lagnavano, perchè i
+quaranta mila ducati al mese, loro promessi dal papa e dal vicerè, mai
+non giugnevano al campo. In un istante di mal umore saccheggiarono la
+cassa del commissario pontificio, e di già si ponevano in cammino per
+tornare nella Svizzera, quando arrivò il danaro. Allora si calmarono, e
+si accamparono a Gallarate, ove aspettarono venti mila loro
+compatriotti, che passavano le Alpi per raggiugnerli[407].
+
+ [407] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 320._
+
+Frattanto il bastardo di Savoja ed il signore di Lautrec avevano seguiti
+gli Svizzeri a Gallarate per continuare le loro negoziazioni; e perchè
+questi offrivano danaro contante, mentre che gli alleati avevano di già
+fatta conoscere la loro povertà, la maggior parte dei venti commissarj
+svizzeri, nominati per trattare con loro, erano disposti ad un
+accomodamento. Diffatti venne all'ultimo dalle due parti firmato un
+trattato, in forza del quale gli Svizzeri acconsentivano che il ducato
+di Milano tornasse alla Francia, non esclusi i piccoli distretti posti
+al piè delle Alpi ch'essi avevano staccati, a condizione che Francesco
+Sforza sposasse una principessa del sangue reale di Francia, e ricevesse
+per appannaggio il ducato di Nemours, oltre una pensione di dodici mila
+franchi. Dal canto suo il re promise di pagare in diversi termini
+seicento mila scudi per la capitolazione di Digione, e trecento mila pei
+villaggi conquistati, che gli Svizzeri restituivano. Ritornò ai cantoni
+le antiche loro pensioni, e l'alleanza rinnovatasi tra di loro doveva
+durare tutto il suo regno e dieci anni dopo la sua morte[408].
+
+ [408] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 304. -- Mém. de Fleuranges, p. 189. -- Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 53. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 443._
+
+Francesco I, premuroso di fare un primo pagamento agli Svizzeri, e di
+porre in tal modo il suggello alla pace, richiese a tutti i principi e
+gentiluomini di prestargli ciò che avevano in danaro contante ed in
+vasellame d'oro e d'argento. Ciascuno non si serbò che quanto era
+necessario pel proprio mantenimento di otto giorni: ed il danaro fu
+mandato a Buffalora, ove il signore di Lautrec doveva consegnarlo ai
+deputati della lega. La pace sembrava talmente sicura che il duca di
+Gueldria, capitano di tutti i Landsknecht, ripartì a tutta fretta per
+respingere un'invasione dei Brabantesi fatta ne' suoi stati; e quando
+ebbe a Lione la notizia della battaglia di Marignano, cadde per
+dispiacere pericolosamente infermo[409].
+
+ [409] _Mém. de messire Martin du Bellay, l. I, p. 54._ -- Partì il 10
+ di settembre. _Mém. de Fleuranges, p. 195._
+
+Frattanto Rosten[410], borgomastro di Zurigo, che per l'età e per la sua
+sperienza militare era stato da' cantoni nominato generale di tutte le
+loro truppe in Italia, arrivò da Bellinzona al campo, ch'erasi
+trasportato a Monza, con una nuova divisione di venti mila uomini. Gli
+Svizzeri, che prima si sentivano più deboli, credettero allora di avere
+ricuperata la superiorità. I nuovi venuti non sapevano risolversi a
+tornare in patria senza combattere; portavano invidia alle ricchezze
+acquistate dai loro compagni, e dichiararono che giammai i cantoni non
+acconsentirebbero alla restituzione delle podesterie italiane, secondo
+portava il trattato. Invano i partigiani della Francia rappresentavano
+quanto vergognosa cosa sarebbe il violare una convenzione così
+solennemente stipulata; la maggior parte di quella moltitudine di
+Svizzeri domandava la battaglia; essi proponevano, con due subiti
+attacchi, d'impadronirsi del danaro ch'era stato portato a Buffalora, e
+di sorprendere il re, che colla sua armata erasi avvicinato a poche
+miglia di Milano. Alberto della Pietra e Giovanni di Diesbach, non
+volendo prendere parte a quest'atto di mala fede, abbandonarono il campo
+per tornare in patria, e con loro si posero in cammino sei in sette mila
+de' loro commilitoni. Il signore di Lautrec, prevenuto a tempo da alcune
+spie de' progetti degli Svizzeri, partì precipitosamente da Buffalora, e
+pose in sicuro il danaro a lui affidato[411].
+
+ [410] Il biografo di Frundsberg lo chiama Rösch, e dev'essere
+ seguito di preferenza pei nomi tedeschi, _II Buch, f. 23._
+
+ [411] _Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 54. -- P. Jovii Hist., l.
+ XV, p. 304. -- Mém. de Fleuranges, p. 191._
+
+Intanto l'armata francese aveva omai occupata la maggior parte della
+Lombardia. Aymar di Prie con quattrocento lance e cinque mila fanti
+erasi avvicinato a Genova, onde sollecitare Ottaviano Fregoso a
+dichiararsi per la Francia; e questi aveva subito spiegate le bandiere
+francesi, e rinforzata con quattro mila fanti l'armata d'Aymar di Prie,
+che occupava tutto il paese a mezzogiorno del Po[412]. Dalla banda
+settentrionale di questo fiume, il re si era avanzato da Vercelli verso
+Novara, che non aveva fatto che una debolissima resistenza; indi,
+passato il Ticino, si trattenne a Buffalora e ad Abbiategrasso, mentre
+che Pavia gli apriva le porte, e che Gian Giacopo Trivulzio si avanzava
+fino a quelle di Milano: quest'ultimo veniva incontrato da una
+deputazione del popolo di questa città, la quale lo supplicava di non
+compromettere, prima della battaglia, la capitale della Lombardia, che
+trovavasi tra le due armate, e di astenersi dall'entrarvi per umanità, e
+per riconoscenza dell'attaccamento dei Milanesi verso la corona di
+Francia[413].
+
+ [412] _P. Bizarri, l. XIX, p. 445. -- Uberti Folietae, l. XII, p.
+ 717._
+
+ [413] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94._
+
+Il cardinale di Sion trovavasi presso Raimondo di Cardone, che aveva
+stabilito il suo campo al confluente dell'Adda e del Po. Quando seppe
+che i suoi compatriotti avevano determinato di continuare la guerra,
+sollecitò il Cardone ad unire la sua armata alla loro, e non lo potendo
+ottenere, si recò egli presso gli Svizzeri a Monza, con Muzio Colonna,
+Luigi di Pitigliano, quattro cento cavaleggieri ed alcuni uomini d'armi.
+Gli Svizzeri non avevano altra cavalleria nella loro armata[414].
+
+ [414] _P. Jovii Hist. sui temp., l. V, p. 305. -- Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 95._
+
+Il Cardone, dopo avere lasciate guarnigioni in Verona ed in Brescia,
+andò ad unirsi a Piacenza a Lorenzo de' Medici con settecento uomini
+d'armi, seicento cavaleggieri, e sei mila fanti. Dal canto suo il Medici
+aveva sotto di sè settecento uomini d'armi, ottocento cavaleggieri e
+quattro mila fanti. Queste due armate, riunite alle spalle de' Francesi,
+erano abbastanza forti per tenerli inquieti; ma intanto l'Alviano aveva
+passato l'Adige, e, rimontando la sinistra del Po fino a Cremona, era
+venuto ad accamparsi in faccia al vicerè, che aveva di già apparecchiato
+il suo ponte di battelli sotto Piacenza. L'armata veneziana, che sotto
+gli ordini dell'Alviano contava novecento uomini d'armi, mille
+quattrocento cavaleggieri e nove mila fanti, teneva in dovere tutte le
+forze della Spagna, del papa e de' Fiorentini, e con così maestro
+movimento agevolava ai Francesi il modo di sperimentare co' soli
+Svizzeri la sorte della guerra[415].
+
+ [415] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 95. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 305. -- Mém. de messire Martin du Bellay, l. I, p. 55. --
+ Fr. Belcarii Comm., l. XV, p. 444._
+
+Francesco I, per assicurare la sua comunicazione coll'Alviano e per
+troncare assolutamente quella del campo spagnuolo cogli Svizzeri, era
+venuto ad accamparsi a Marignano, posto sulla strada di Piacenza a
+Milano, lontano trenta miglia dalla prima di queste due città, dieci
+dalla seconda. L'Alviano occupava dieci miglia più in là di Marignano
+Lodi verso Piacenza; onde il Cardone, dopo avere fatto passare il Po a
+parte delle sue truppe, conoscendo l'impossibilità di avanzare, aveva
+ripassato il fiume. Gli avamposti francesi stendevansi fino a tre miglia
+presso Milano, a san Donato ed a santa Brigida; e gli Svizzeri, dopo
+l'arrivo del cardinale di Sion nel loro campo di Monza, erano rientrati
+in Milano in numero di circa trentaquattro mila uomini[416].
+
+ [416] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 97. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 306. -- Mém. de Louis de la Trémoille, c. XVI, p. 201. -- Mém. du
+ chev. Bayard, c. LX, p. 376._
+
+Il 13 di settembre il cardinale di Sion fece battere il tamburo per
+adunare tutti gli Svizzeri sulla piazza del castello di Milano. Egli vi
+si era fatto innalzare un pulpito dal quale gli arringò, eccitandoli a
+combattere per la santa Chiesa; conveniva, diceva egli, sorprendere il
+re, vendicarsi in una sola volta di tutte le offese ricevute, ed
+aggiugnere nuovi allori a quelli che avevano di già colti a Novara.
+Nello stesso tempo fece dare un falso allarme da Muzio Colonna, che
+rientrò precipitosamente in città, e chiese il soccorso di tutta
+l'armata, come se fosse inseguito dai Francesi. Allora quegli stessi,
+che fino a tal giorno erano stati per la pace, diedero di piglio alle
+loro armi col medesimo impeto degli altri, onde non abbandonare i loro
+compatriotti nell'istante del pericolo[417].
+
+ [417] _P. Jovii Hist., l. XV, p. 308. -- Mém. de Fleuranges, p. 190.
+ -- Paolo Paruta ist. Ven., l. III, p. 174._
+
+Malgrado la nuova determinazione presa dagli Svizzeri i loro negoziatori
+e quelli de' Francesi trovavansi tuttavia uniti a Gallarate; ed il re
+era sempre di sentimento che sarebbesi fatta la pace; quando il tredici
+di settembre, tre ore dopo mezzogiorno, il maresciallo di Fleuranges,
+ch'era stato mandato verso Milano per osservare il nemico, e aveva
+probabilmente cagionato l'allarme da cui il cardinale di Sion seppe
+tirare partito, vide sortire dalla città tutta l'armata degli Svizzeri
+al suono delle terribili trombette d'Uri e d'Underwald, che tenevansi in
+serbo pei giorni di battaglia. Egli corse verso il re per avvisarlo di
+armarsi e chiamare i Francesi a raccolta. Bartolommeo d'Alviano
+trovavasi allora in conferenza nella tenda del re, che lo prese per
+mano, e gli disse: «signor Bartolommeo, io vi prego di recarvi
+sollecitamente alla vostra armata, e venite colla medesima il più presto
+che potrete sia di giorno o di notte, dove io sarò, giacchè voi ben
+vedete qual affare ho sulle braccia[418].»
+
+ [418] _Mém. de Fleuranges, p. 193._
+
+Il re, che non pensava di essere attaccato, non aveva presa a santa
+Brigida una vantaggiosa posizione; la strada di Milano, per la quale era
+ripartito il maresciallo di Fleuranges con dugento uomini d'armi, per
+fare una carica contro gli Svizzeri, seguiva una retta linea ed era
+fiancheggiata di fosse da ambedue le parti, di modo che la cavalleria
+non poteva prendere i nemici di fianco, nè volteggiare intorno a loro.
+Alcuni corpi di Landsknecht erano disposti al di là della fossa, ma non
+potevano farvi che un debole servigio; altronde le lunghe negoziazioni
+ch'essi avevano veduto trattarsi tra il re e gli Svizzeri, li teneva in
+qualche diffidenza; temendo essi per avventura che il re gli avesse
+abbandonati a quei formidabili nemici[419].
+
+ [419] _Mém. de Louis de la Trémoille, c. XVI, p. 202. -- Mém. de
+ messire Martin du Bellay, l. I, p. 57. -- Mém. de Fleuranges, p. 196.
+ -- P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 178._
+
+Gli Svizzeri giunsero agli avamposti francesi quando omai non rimanevano
+che due ore di giorno. Essi vanzavano sulla fronte dell'armata colla
+picca abbassata, non ricorrendo a veruno studiato movimento, nè
+altr'arte militare adoperando che la forza del corpo e la loro
+intrepidezza. Essi marciavano contro l'artiglieria senza lasciarsi
+spaventare dalle scariche delle batterie, che prendevano in pieno le
+loro file; dopo la caduta de' loro commilitoni serravano di nuovo le
+file ed avanzavano sempre. Gli uomini d'armi si scagliarono contro di
+loro, condotti dal re alla testa de' gentiluomini della sua guardia.
+Scriveva egli stesso a sua madre: «Da cinquecento e da cinquecento vi fu
+fatta una trentina di belle cariche; e al certo più non si dirà che gli
+uomini d'armi sono lepri armate; perciocchè a non dubitarne essi fecero
+l'esecuzione[420].» Però questo corpo di cavalleria, che non poteva
+tenere che la retta linea della grande strada ed attaccare gli Svizzeri
+di fronte, veniva trattenuto dal bosco di picche, contro le quali esso
+urtava. A misura che gli squadroni piegavano, gli Svizzeri, che mai non
+si erano lasciati intaccare, s'avanzavano contro di loro in buon ordine.
+Alcune migliaja di Landsknecht tentarono di passare la fossa per
+prendere gli Svizzeri di fianco, ma vi perirono quasi tutti[421].
+
+ [420] Lettera di Francesco I a sua madre dal campo di santa Brigida,
+ il venerdì 14 di settembre, in seguito alle _Mém. de Martin du
+ Bellay, t. XVII, p. 442-451._
+
+ [421] _Mém de Fleuranges, p. 197. -- Mém. de Bayard, c. LX, p. 377._
+
+La prima batteria che venne attaccata dagli Svizzeri non era composta
+che di sette pezzi di cannone, sotto il comando di Pietro Navarro: era
+coperta da una larga fossa che veniva difesa da un corpo di fanteria
+basca e guascona. Fu attaccata dal battaglione svizzero della gioventù
+perduta, che era un corpo di giovani soldati scelti in tutti i cantoni,
+che portavano il distintivo di alcune piume bianche sul capo, ed avevano
+doppio soldo. Questi perdettero nell'attacco moltissima gente, ma
+all'ultimo s'impadronirono della batteria[422].
+
+ [422] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 310._
+
+La luce del giorno era da molto tempo mancata ai combattenti, ma era
+stata rimpiazzata da una chiarissima luna, e la pugna continuava. Ciò
+nulla meno i capì più non potevano discernere l'andamento della
+battaglia, nè dirigere le cominciate operazioni, e tutti separatamente
+si battevano contro coloro che accidentalmente si trovavano a fronte. I
+corpi francesi erano di già separati dagli Svizzeri, ma combattevano
+ancora per conservare il posto che avevano preso. Dopo quattro ore di
+notturna battaglia, la stanchezza ed il non conoscere la situazione de'
+nemici fecero deporre le armi a tutti. Tutti rimasero al proprio luogo,
+cercando di ricuperare col sonno le perdute forze[423].
+
+ [423] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 310. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 311. -- Paolo Paruta Ist. Ven., l. III, p. 180. -- Mém. du chev.
+ Bayard, c. LX, p. 378._
+
+«Sopraggiunse la notte, dice Fleuranges, e gli Svizzeri cominciarono a
+cacciare gli uomini d'armi da un canto e dall'altro; perciocchè più non
+sapevano dove andassero, e venivano uccisi dovunque si trovavano. Nello
+stesso stato erano i Landsknecht ed i fanti francesi, tutti smarriti
+come gli altri. Il re si fermò presso l'artiglieria, e non aveva un uomo
+a piedi presso di lui; e fece una carica con circa venticinque uomini
+d'armi, i quali lo servirono maravigliosamente; e poco mancò che il re
+non impazzisse, e vi giuro in su l'onor mio, che fu uno de' più valorosi
+capitani della sua armata, non avendo mai voluto abbandonare la sua
+artiglieria, e facendo intorno a sè ordinare il più di gente che poteva.
+E gli Svizzeri furono assai vicini all'artiglieria, ma non la videro: ed
+il detto re fece spegnere un fuoco ch'era vicino alla menzionata
+artiglieria, perchè trovandosi gli Svizzeri vicini, non la vedessero
+custodita da così poca gente. Ed il detto signore chiese da bere,
+essendo molto assetato; e fuvvi un pedone che andò a prendergli
+dell'acqua ch'era lorda di sangue, la quale fece tanto male al detto
+signore, ch'era soverchiamente riscaldato, che lo costrinse a rigettare
+tutto quello che aveva in corpo. Egli si coricò sopra un carro
+dell'artiglieria per riposarsi alquanto, e sollevare il suo cavallo
+ch'era malamente ferito. Aveva vicino un trombetta italiano, chiamato
+Cristoforo, che lo servì assai bene, perchè gli si tenne sempre accanto,
+ed il suono della sua tromba vinceva quello di tutte le altre del campo;
+e perciò sapevasi ove stava il re, e la gente si andava ristringendo
+verso di lui[424].»
+
+ [424] _Mémoires de Fleuranges, p. 198._
+
+E fu in tal modo che durante la notte si ragunarono circa venti mila
+Landsknecht e tutti gli uomini d'armi nel luogo ove trovavasi il re
+presso l'artiglieria. I capitani francesi, approfittando del breve
+intervallo tra l'una e l'altra battaglia, ritiravano le batterie che
+credevano troppo avanzate, le collocavano vantaggiosamente, rifacevano
+la loro linea rotta in varj punti, e combinavano gli attacchi che la
+cavalleria doveva tentare ai fianchi o alle spalle per rompere la
+falange degli Svizzeri[425].
+
+ [425] _Mém. de Fleuranges, p. 200. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p.
+ 100. -- P. Jovii Hist., l. XV, p. 312._
+
+Questi dal canto loro eransi riuniti al suono de' due corni d'Uri e
+d'Underwald, che si udirono suonare tutta la notte. Il cardinale di Sion
+loro aveva fatte portare vittovaglie da Milano, e i loro corpi
+s'intendevano ancora senza vedersi. Il prelato aveva spediti corrieri in
+varie parti per annunziare, dietro l'accaduto nel primo attacco, che gli
+Svizzeri erano vittoriosi e l'armata francese disfatta[426].
+
+ [426] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 100._
+
+«Quando si fece giorno (il venerdì 14 settembre) ognuno si ritirò sotto
+le proprie insegne, dice Martino di Bellay, e ricominciò la battaglia
+più furiosa che la sera, di modo che io vidi uno dei principali
+battaglioni de' nostri Landsknechts rinculare più di cento passi; ed uno
+Svizzero, passando tutte le linee della battaglia, arrivò a toccare
+colla mano un pezzo dell'artiglieria del re, ove fu ucciso; e senza la
+cavalleria, che sostenne gran parte dell'urto svizzero, si era in
+pericolo[427].» Ma malgrado l'intrepidezza degli Svizzeri, e
+l'eccellente loro ordinanza, potevasi di già prevedere che il risultato
+della battaglia non riuscirebbe loro favorevole. L'artiglieria francese
+faceva orrendi guasti ne' loro battaglioni, ed ogni loro sforzo per
+impadronirsene tornava vano. I replicati attacchi della cavalleria sui
+loro fianchi, sebbene non li disordinassero, ne impedivano la marcia, e
+loro uccidevano molta gente. «E cominciavano, dice Fleuranges, a girare
+intorno al loro campo da ogni lato per vedere se potevano assalirli; ma
+non vi riuscivano; cercarono di rompere una banda che si era mossa, ma
+quando si videro abbassate contro le picche, passarono avanti senza
+toccarla[428].»
+
+ [427] _Mém. de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 58._
+
+ [428] _Mém. de Fleuranges, p. 201._
+
+Mentre gli Svizzeri cominciavano già ad essere titubanti, Bartolommeo
+d'Alviano, ch'era stato a Lodi a prendere la sua truppa e che aveva
+camminato tutta la notte, giunse sul campo di battaglia con soli
+cinquantasei cavalieri, prevenendo la sua armata, che avanzavasi più
+lentamente ordinata a colonne. Ma il grido de' Veneziani _Marco! Marco!_
+le loro insegne e la grande opinione che si aveva della rapidità
+dell'Alviano fecero credere ai due campi che tutta la sua truppa
+arrivasse con lui. Gli Svizzeri non giudicarono conveniente di
+aspettarlo; strinsero nuovamente le loro file e ripiegarono verso Milano
+in buona ordinanza, e con sì fiero contegno, che niun corpo dell'armata
+francese di fanteria o di cavalleria, ardì molestarli. Soltanto due loro
+compagnie, che si riposavano ne' granai di un villaggio, perirono tra le
+fiamme, che vi accesero i cavaleggieri dell'armata veneziana[429].
+
+ [429] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 315. -- P. Paruta, l. III, p. 182. -- Fr. Belcarii, l. XV,
+ p. 446 -- Mém. de Bayard, c. LX, p. 381._
+
+Il maresciallo Trivulzio, ch'era stato presente a diciotto battaglie
+campali, non le risguardava che come giuochi da fanciullo a petto di
+quella terribile di santa Brigida o di Marignano, che aveva costume di
+chiamare una battaglia di giganti. Si può credere che tra l'una e
+l'altra armata rimanessero sul campo circa diciotto mila uomini, due
+terzi de' quali Svizzeri. Ma gli storici delle due parti, per adulare la
+vanità nazionale, danno intorno al risultamento della battaglia un
+calcolo assai diverso. Nell'armata svizzera eranvi pochi nomi illustri;
+in quella dei Francesi moltissimi, e portarono il lutto le più nobili
+famiglie. Francesco fratello del duca di Borbone, Imbercourt, il conte
+di Sancerre, il signore di Bussy nipote del cardinale d'Amboise,
+Giovanni di Muy signore della Meilleraye, il principe Carlo di Talmont,
+unico figlio di Luigi della Tremouille, il signor di Roye fratello del
+maresciallo di Fleuranges, ed il giovane conte di Pitigliano, venuto
+coll'Alviano dall'armata veneziana, rimasero tra i morti[430].
+
+ [430] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 316. -- P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 183. -- Mém. de Louis de la
+ Trémoille, c. XVI, p, 205. -- Mém. de Fleuranges, p. 195-203. -- Mém.
+ du Bellay, l. I, p. 59. -- Mém. du chev. Bayard, ch. LX, p. 381._
+
+«La sera del venerdì, in cui terminò la battaglia con onore del re di
+Francia, si fece allegria nel campo e parlossene in più maniere. E si
+trovò che gli uni avevano fatto meglio degli altri; ma si trovò
+soprattutto che il buon cavaliere (Bajardo) si era nelle due giornate
+mostrato tal quale avea costume di essere in tutti i luoghi in casi
+simili. Il re volle fargli molto onore, ricevendo l'ordine di cavaliere
+dalle di lui mani. Ed aveva ben ragione, perchè non avrebbe saputo
+prenderlo da altri migliore di Bajardo[431].» Il re, dopo fatto
+cavaliere, accordò lo stesso ordine a molti altri gentiluomini, che
+avevano valorosamente combattuto. «_Io ben conosco_, disse al
+maresciallo di Fleuranges, _che in quante battaglie vi siete trovato,
+non avete mai voluto essere cavaliere; io lo fui oggi, e vi prego a
+volerlo essere ancora voi di mia mano_; ciò che il fortunato Fleuranges
+gli accordò di buon cuore, ringraziandolo dell'onore che gli
+compartiva[432].»
+
+ [431] _Ivi, p. 382. P. Jovii Hist., l. XV, p. 317. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 194._
+
+ [432] _Mém. de Fleuranges, p. 203._
+
+Bajardo, che aveva ricevuto dal re un così segnalato favore, aveva nella
+precedente notte corso un grandissimo pericolo. «Il suo cavallo, punto
+dalle picche e sbrigliato, quando si sentì senza freno si pose a
+correre, ed a dispetto di tutti gli Svizzeri e delle loro ordinanze,
+passando oltre, portava a dirittura il buon cavaliere in mezzo ad un
+corpo di Svizzeri, se non che, entrato in un campo in cui le viti erano
+tese da un albero all'altro, si dovette fermare. Il buon cavaliere ebbe
+grande paura, e non senza cagione, perciocchè era senza rimedio morto,
+se veniva in mano dei nemici. Non si perdette per altro di coraggio, ma
+scese dolcemente da cavallo, ed in parte si disarmò, e seguendo le rive
+di una fossa, a quattro gambe si incamminò verso il luogo in cui credeva
+trovarsi il campo francese, ed ove udiva gridare _Francia_, Dio gli fece
+la grazia che vi giugnesse sano e salvo; ed inoltre, ciò che molto gli
+giovò, che si scontrasse nel gentile duca di Lorena, uno de' suoi
+signori, che fu sorpreso di vederlo così a piedi. Onde il detto duca gli
+fece subito allestire un gagliardo cavallo[433].»
+
+ [433] _Mém. de chev. Bayard, c. LX, p. 378._
+
+Gli Svizzeri rientrati in Milano cercavano un pretesto per ritirarsi da
+una guerra, da cui non potevano più nulla sperare. Chiesero a
+Massimiliano Sforza i tre mesi di soldo che questi aveva loro promessi,
+ma che evidentemente egli più non poteva pagare dopo la perdita di tutti
+i suoi stati. Dietro il suo rifiuto, malgrado le istanze del cardinale
+di Sion, cui non davano più tanta credenza dopo la perdita della
+battaglia, si posero all'indomani in cammino per ritirarsi per la strada
+di Como ne' loro paesi. Massimiliano Sforza si chiuse nel castello di
+Milano con Girolamo Morone, suo principale ministro, Giovanni Gonzaga,
+pochi gentiluomini milanesi, mille cinquecento Svizzeri, e cinquecento
+Italiani. Suo fratello Francesco Sforza, duca di Bari, passò in Germania
+col cardinale di Sion, per affrettare i soccorsi dell'imperatore. Gli
+Svizzeri dal canto loro avevano, partendo, promesso, che non
+tarderebbero a ritornare in maggior numero per vendicarsi della loro
+sconfitta, e liberare i loro compatriotti[434].
+
+ [434] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. -- P. Jovii Hist., l. XV, p.
+ 316. -- P. Paruta Hist. Ven., l. III, p. 183._
+
+Però la battaglia di Marignano aveva decisa la sorte del ducato di
+Milano. Tutte le città si affrettarono d'assoggettarsi a Francesco I, e
+di manifestare il loro giubbilo d'essere state liberate dall'insolenza e
+dalla rapacità della soldatesca svizzera. I soli castelli di Milano e di
+Cremona rimasero in potere di Massimiliano Sforza, e Pietro Navarro si
+obbligò col re Francesco ad impadronirsi del primo avanti che passasse
+un mese[435].
+
+ [435] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. -- Mémoires de Fleuranges,
+ p. 206._
+
+Il castello di Milano era abbondantemente provveduto d'ogni maniera di
+vittovaglie e di munizioni da guerra; la sua guarnigione più numerosa
+che non richiedevalo l'estensione del suo ricinto; e le sue mura, che
+avevano di già sostenuti lunghi assedj, si giudicavano presso che
+inespugnabili. Ma Pietro Navarro, che aveva il primo di tutti portata in
+Italia l'arte delle mine caricate e che l'aveva perfezionata; che col
+mezzo loro aveva molti anni avanti presi i tre castelli di Napoli, e che
+pretendeva non potergli lungamente resistere veruna fortezza, ispirava
+grandissimo terrore a tutti coloro ch'erano chiusi nel castello di
+Milano. E più d'ogni altro il duca ed i suoi ufficiali civili temevano
+di dovere ad ogni istante essere vittime d'una terribile esplosione.
+Potevano ben essi tenersi lontani da ogni conflitto e dai pericoli
+inseparabili dalla difesa d'una breccia: ma una mina nella sua
+esplosione non rispettava più il sovrano del plebeo, e poteva
+raggiungere il duca ne' suoi più segreti appartamenti, ed in qualunque
+ora del giorno o della notte seppellirlo sotto le ruine delle mura.
+Massimiliano Sforza, che non aveva nè coraggio, nè forza di carattere,
+era desideroso di sottrarsi a qualunque prezzo a tanto pericolo. Egli
+non aveva un solo istante goduto dell'indipendenza o della ricchezza
+annessa al sovrano potere. Quando l'uno, e quando l'altro de' suoi
+alleati, aveva proposto d'abbandonarlo, e di far ricadere i suoi stati o
+all'imperatore, o al re di Francia. Gli Svizzeri mantenevano il suo
+potere, ma per tenerlo subordinato alla loro volontà, facendolo ministro
+d'insopportabili esazioni, per le quali egli si era già renduto odioso
+a' suoi sudditi. Il 4 ottobre, venti giorni dopo la battaglia,
+sottoscrisse una capitolazione, colla quale dava in mano del re non solo
+i castelli di Milano e di Cremona, ma tutti i suoi diritti sul Milanese,
+obbligandosi a passare il rimanente de' suoi giorni in Francia; mentre
+che il re dal canto suo gli prometteva d'interessarsi per ottenergli un
+cappello di cardinale, e d'assegnargli trenta mila scudi di rendita in
+beni stabili[436]. Nell'atto che sottoscriveva il trattato, Massimiliano
+gridò, che allora si sottraeva finalmente alla schiavitù degli Svizzeri,
+alle estorsioni dell'imperatore, ed agl'inganni degli Spagnuoli.
+
+ [436] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 104. -- Mém. de Fleuranges, p.
+ 208. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 63. -- Observations sur ces
+ Mémoires, p. 451. -- P. Bizarri Gen., l. XIX, p. 444. -- Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 450. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 321, 322._
+
+Francesco I non volle fare il suo solenne ingresso in Milano che dopo la
+capitolazione del castello, credendo sconveniente alla dignità d'un
+sovrano di Francia l'entrare in una città che non gli apparteneva tutta
+intera. Queste bizzarre nozioni intorno a ciò che egli chiamava l'onore
+della sua corona gli fecero più tardi commettere grandissimi mancamenti,
+ch'ebbero su tutti i suoi destini una fatale influenza. In questa
+circostanza il ritardo del suo ingresso in Milano era di poca
+importanza, non gli togliendo il tempo d'approfittare colle armi e colle
+negoziazioni degli ottenuti vantaggi.
+
+Le negoziazioni erano attivissime: gli alleati nemici del re si andavano
+vicendevolmente confortando alla costanza; ma ognuno cercava di
+ritirarsi dalla difficile lotta, lasciandovi implicati i compagni. Il
+papa era più d'ogni altro spaventato dalla fortuna de' Francesi;
+perciocchè non solo vedeva essere esposti a così potente nemico gli
+stati della Chiesa, ma anche per parte di Firenze doversi da un momento
+all'altro temere una rivoluzione. I Medici erano stati ricondotti in
+questa repubblica dal Cardone, a nome dell'imperatore e del re di
+Spagna; onde i patriotti professavano alla Francia il più caldo
+attaccamento. Per questo attaccamento avevano permesso che si tenesse il
+concilio di Pisa nel loro territorio, provocando la collera di Giulio II
+e di Ferdinando, locchè era stato all'ultimo cagione della loro ruina.
+La politica, d'accordo colla riconoscenza, suggeriva al monarca francese
+l'obbligo di ristabilire la fedele sua alleata, la repubblica
+fiorentina, per servire d'avamposto al ducato di Milano: una volgare
+prudenza lo ammoniva di fidarsi piuttosto a sperimentati amici che a
+nemici costretti dalla forza a cercare la pace.
+
+L'avversione de' re per le repubbliche, e l'avversione che aveva
+Francesco I ad entrare in guerra colla Chiesa, gli fecero abbracciare la
+contraria decisione. Il vescovo di Tricarico ed il duca di Savoja
+trattavano con lui a nome di Leon X, e lo ridussero a sottoscrivere un
+trattato preliminare, con cui il re guarentiva l'autorità de' Medici
+sopra la repubblica fiorentina; onde il papa, omai riavutosi da quel
+primo terrore che lo aveva invaso, cominciò a muovere difficoltà intorno
+alla ratifica de' preliminari, perchè aveva avuto notizia degli scrupoli
+del re. Intanto egli andava indagando cosa potrebbe ottenere da
+Massimiliano o dagli Svizzeri per continuare la guerra, e se gli sarebbe
+possibile di staccare i Veneziani dalla Francia. Quando conobbe che da
+questo canto non poteva riuscire, fece finalmente il 13 ottobre
+sottoscrivere in Viterbo il suo trattato d'alleanza col re. Egli
+evacuava Parma e Piacenza, che dovevano di nuovo riunirsi al ducato di
+Milano, mentre il re prometteva a Giuliano ed a Lorenzo de' Medici,
+oltre il mantenimento dell'autorità loro sopra Firenze, onori, pensioni
+e comando di truppe; obbligandosi inoltre a fare che il ducato di Milano
+si provvedesse di sali alle saline di Cervia con pregiudizio di quelle
+de' Veneziani[437].
+
+ [437] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. -- Rayn. Ann. Eccl. an.
+ 1515, § 23, p. 193. -- Léonard Corps Diplomatique, t. II. -- P. Jovii
+ Hist. sui temp., l. XV, p. 318. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 448._
+
+Gli Svizzeri avevano adunata una dieta in Zurigo, nella quale si
+declamava altamente contro la Francia, e si parlava intorno ai modi di
+soccorrere il castello di Milano. Frattanto i loro soldati avevano
+abbandonate le podesterie italiane, ed altro non conservavano al di qui
+dei monti che le fortezze di Bellinzona e di Locarno. Raimondo di
+Cardone, che trovavasi coll'armata spagnuola prima d'ogni altro esposto
+agli attacchi dell'armata francese, e che non ignorava che l'Alviano era
+impaziente di vendicarsi di lui, che i soldati spagnuoli avevano
+eccitato contro di loro l'odio universale in tutti gli abitanti della
+Lombardia, era premuroso di ricondurre la sua armata nel regno di
+Napoli; egli chiese ed ottenne d'essere compreso nella negoziazione del
+papa: e Francesco I acconsentì che senz'essere molestato attraversasse
+colle sue truppe lo stato della Chiesa[438].
+
+ [438] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XV, p. 317. -- P. Paruta Hist. Ven., l. III, p. 184._
+
+Quattro ambasciatori, i più qualificati personaggi che avesse la
+repubblica di Venezia per le dignità loro e per i loro impieghi, erano
+stati mandati a Milano per felicitare Francesco I intorno alla sua
+vittoria, e per ricordargli le promesse fatte ai Veneziani, di far loro
+ricuperare tutto ciò che degli stati della repubblica occupava
+l'imperatore. La conquista dello stato di Milano non poteva risguardarsi
+come terminata, finchè i Francesi non la venivano assicurando da nuove
+invasioni dalla banda della Germania, rendendo Verona e Brescia ai
+Veneziani, siccome dal canto dell'Italia spagnuola, scacciando i Medici
+da Firenze, e forzando il papa a fare la pace. Se Francesco I avesse
+saputo approfittare della sua vittoria, avrebbe potuto col solo spavento
+che inspirava ottenere tutti questi vantaggi senza nuove battaglie: ma
+la sua politica era troppo personale, perchè potesse comprendere quanto
+il più delle volte torni in utile proprio il servire vivamente i suoi
+alleati. Sebbene accogliesse gli ambasciatori veneziani con
+dimostrazioni di singolare amicizia, e loro si mostrasse pieno di zelo
+per gl'interessi della repubblica, tardò assai a mandar loro le sue
+truppe; e queste ancora pareva che affatto avessero dimenticato il
+valore e l'impeto francese[439].
+
+ [439] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 185._
+
+I Veneziani, abbandonati alle proprie forze, vollero non pertanto
+tentare di ricuperare le perdute città. Lo spagnuolo Hijar comandava a
+Brescia, e Marc'Antonio Colonna in Verona. Quest'ultima città aveva una
+numerosa guarnigione, l'altra una piccolissima; onde l'Alviano ebbe
+ordine dal senato d'accostarsi a Brescia: ma Hijar, prevedendo il vicino
+attacco, chiede al Colonna i soccorsi creduti necessarj; e mille fanti
+partiti da Verona, girando intorno al lago di Garda, entrarono in
+Brescia prima che l'armata veneziana giugnesse sotto le mura[440].
+
+ [440] _P. Paruta Ist. Ven, l. III, p. 191. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 318._
+
+Bartolommeo d'Alviano, che per la prima volta in sua vita lasciavasi
+vincere da un altro in celerità, non lo fu che per sopraggiuntagli
+infermità. Le fatiche sostenute nella battaglia di Marignano,
+sproporzionate all'età sua ed alla debole sua costituzione, gli avevano
+cagionata un'ernia: egli si fece trasportare a Ghedo, non molto distante
+da Brescia, ove morì il 7 d'ottobre dopo avere sofferti acerbissimi
+dolori. Quest'uomo, che dal rango di semplice soldato, passando per
+tutti i gradi della milizia, era giunto ad essere supremo comandante
+d'eserciti, non pareva dalla natura dotato di quelle facoltà che
+abbisognano per una vita attiva. Era piccolissimo, assai curvo, e d'una
+quasi deforme bruttezza. Il suo impeto, talvolta imprudente, sembrava
+piuttosto una qualità conveniente ad un soldato che ad un generale; e
+sebbene questo l'avesse esposto a sanguinose sconfitte, egli sapeva
+compensare tale difetto colla sua celerità ed intrepidezza, e coll'arte
+che aveva di guadagnarsi l'affetto e la confidenza del soldato, anche
+assoggettandolo alla più rigorosa disciplina. Verun uomo seppe meglio di
+lui ispirare coraggio alla fanteria italiana, e farle riacquistare la
+considerazione de' Tedeschi, degli Svizzeri, degli Spagnuoli, cui non
+vergognavasi di confessarsi inferiore. Morì di sessant'anni, amaramente
+pianto da' suoi soldati, che, non volendosi privare della sua presenza,
+lo tennero venticinque giorni alla testa dell'armata, facendogli rendere
+nella sua tenda gli onori convenienti al loro generale. Essi mai non
+acconsentirono che si chiedesse un salvacondotto a Marc'Antonio Colonna,
+comandante di Verona, per far passare il di lui corpo a Venezia, e
+vollero accompagnarlo armata mano attraverso al territorio nemico. Il
+senato lo fece seppellire nella chiesa di santo Stefano, ed accordò
+pensioni alla di lui vedova e figli, che lasciava poveri[441].
+
+ [441] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 318. -- P. Paruta Ist.
+ Ven., l. III, p. 192. -- Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 105. --
+ Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 66. -- Fr. Belcarii Comment., l.
+ XV, p. 450._
+
+Dopo la morte dell'Alviano parve che l'armata veneziana più non avesse
+il coraggio di misurarsi col nemico; ed i medesimi rinforzi, che le
+mandava il re di Francia, giugnendo al campo veneziano contraevano in
+certo modo lo stesso spirito di timidità e d'indisciplina. Gian Giacopo
+Trivulzio, che le condusse settecento lance francesi e sette mila fanti
+tedeschi, ed intraprese l'assedio di Brescia, si lasciò intimidire da
+difficoltà, di cui non sarebbesi preso cura se fosse stato ai servigj
+del re. I Tedeschi si ammutinarono, dichiarando di non voler servire
+contro le insegne imperiali che vedevano sulle mura di Verona e di
+Brescia. Fu d'uopo rimandarli, e chiamare in vece loro cinquemila
+Biscaini comandati da Pietro Navarro. Una sortita di mille cinquecento
+soldati tedeschi e spagnuoli della guarnigione di Brescia pose in fuga
+più di sei mila uomini dell'armata veneziana, togliendo loro dieci
+cannoni. Le mine cominciate dal Navarro per penetrare sotto le
+fortificazioni vennero sventate dagli assediati, furono uccisi i
+minatori, e le gallerie distrutte. Finalmente avendo il Trivulzio
+cambiato l'assedio in blocco, ridusse colla fame la guarnigione a
+promettere, che, se non veniva soccorsa entro venti giorni, evacuerebbe
+la città: ma prima che spirasse il prefinito termine, il barone di
+Rockandolf[442] adunò otto mila Tirolesi di milizie de' paesi
+confinanti, ed avanzandosi pel contado di Lodrone e Rocca d'Anfo, che
+vilmente gli si arrese, vittovagliò Brescia, da cui al suo avvicinamento
+erasi scostata l'armata nemica. I Veneziani non ottennero in quest'anno
+verun altro vantaggio dalle vittorie de' loro alleati, che di ricuperare
+Peschiera, Asola e Lonato, evacuate dal marchese di Mantova[443].
+
+ [442] Il biografo di Frundsberg lo dice Giorgio di Lichtenstein;
+ onde probabilmente il nome di Rockandolf, datogli da tutti
+ gl'Italiani, era quello della sua baronia. _Buch. II, f. 28._
+
+ [443] _Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 106. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XV, p. 319; l. XVI, p. 324. -- P. Paruta Ist. Ven., l. III,
+ p. 205. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 451. -- Mém. de mess. Martin du
+ Bellay, l. I, p. 69._
+
+Frattanto Leone X aveva chiesta a Francesco I una conferenza, desiderata
+ancora da questi per meglio stringere l'alleanza tra di loro conchiusa.
+I due sovrani convennero di trovarsi in Bologna, ove il papa arrivò
+l'otto di dicembre, due giorni prima del re. Leon X non aveva torto di
+confidare nell'influenza che gli darebbero sul giovane monarca la sua
+accortezza e le sue maniere. Francesco I, negoziando in Viterbo, aveva
+richiesto a favore del suo fedele alleato, il duca di Ferrara, la
+restituzione di Modena e di Reggio, a condizione che gli fossero
+restituiti i quaranta mila ducati pei quali la prima di queste città era
+stata impegnata. Era questa la sovranità che Leon X aveva destinata a
+suo nipote; e vedevasi forzato a spogliare la propria famiglia degli
+stati per lei conquistati sulla destra del Po. Rinunciandovi voleva
+collocare altrove Lorenzo de' Medici; e gli destinò il ducato d'Urbino,
+per confiscare il quale a pregiudizio dell'attuale possessore non poteva
+allegare che il di lui attaccamento verso la Francia. Leone domandò che
+il duca d'Urbino fosse sagrificato al suo rancore ed alla sua ambizione;
+e Francesco ebbe la debolezza d'acconsentirvi. Inoltre il papa chiese
+che si abolisse la _prammatica sanzione_, che formava la guarenzia della
+libertà della Chiesa gallicana; e Francesco si lasciò piegare a fissare
+con lui le basi del concordato, che infatti le venne sostituito nel
+susseguente mese d'agosto. In contraccambio di così umilianti cessioni e
+così contrarie alla politica, Francesco ottenne il cappello di cardinale
+per Adriano di Boisì, fratello del gran maestro di Francia, la promessa
+d'un soccorso di cinquecento uomini d'armi, ed il soldo di tre mila
+Svizzeri, per difendere lo stato di Milano qualunque volta fosse
+attaccato[444].
+
+ [444] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 108. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVI, p. 325. -- P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 202. -- Rayn. Ann.
+ Eccl., § 28 e seg., p. 194. e seg. -- Mémoir. de Fleuranges, p. 214.
+ -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 66. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 452._
+
+Prima di recarsi a Bologna aveva Francesco I colla mediazione del duca
+di Savoja conchiuso cogli Svizzeri un più importante trattato per la
+difesa dello stato di Milano. Erasi obbligato a pagar loro i seicento
+mila ducati convenuti nel trattato di Digione; i trecento mila promessi
+a Gallarate per prezzo delle podesterie italiane, ed inoltre ad
+accrescere le loro annue pensioni: questi dal canto loro promettevano di
+restituire al ducato di Milano le podesterie italiane, e di servire la
+casa di Francia verso e contro tutti, tranne il papa e l'imperatore, con
+quel numero di truppe che il re troverebbe opportuno d'assoldare. Per
+tal modo, malgrado la sanguinosa vittoria di Marignano, il re accordava
+agli Svizzeri press'a poco le medesime condizioni, ch'essi avevano
+domandate a Gallarate avanti la loro sconfitta; tanto era egli penetrato
+dell'importanza della loro alleanza per procurare alle sue armate
+quell'infanteria, che la politica sua non gli permetteva di formare tra
+i suoi sudditi. Ma il trattato sottoscritto a Ginevra il 7 di novembre
+non venne ratificato che da otto cantoni, avendo gli altri cinque, che
+davano un altissimo valore alle podesterie italiane, ricusato di
+ratificarlo. Francesco, senza aspettare l'assenso degli ultimi, mandò il
+promesso danaro a tutti i cantoni che avevano approvato il trattato, e
+gli affezionò così più caldamente al suo partito[445].
+
+ [445] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109._
+
+Aveva Francesco I concepiti più vasti progetti; pensava a rinnovare le
+sue pretensioni sopra il regno di Napoli, e ne aveva parlato col papa
+nella sua conferenza di Bologna. Ma Leon X gli aveva rappresentato che
+Enrico VIII, re d'Inghilterra, e genero di Ferdinando il Cattolico, si
+mostrava di già aombrato delle vittorie conseguite dalla Francia, che la
+cupidigia, o le personali animosità del suo favorito, il cardinale di
+Wolsey, potevano persuaderlo a rinnovare la guerra; ch'egli aveva il 9
+d'ottobre rannodati con più stretti legami la sua alleanza con suo
+suocero, il re d'Arragona[446]; e che in quest'istante opporrebbe un
+valido ostacolo alla conquista di Napoli, se attaccava le coste della
+Francia: che d'altra parte erasi avuto avviso che Ferdinando, di già
+vecchio assai, era caduto infermo, e che probabilmente non viverebbe
+ancora molto; che accadendo la di lui morte, il suo successore, Carlo,
+non potrebbe sperare molto nell'alleanza dell'Inghilterra, e che allora,
+angustiato dalle difficoltà che accompagnano le successioni contestate,
+probabilmente cederebbe alla Francia, senza combattere, il regno di
+Napoli. Il vero ed unico motivo che muoveva Leon X a dare questo
+consiglio era quello d'acquistar tempo: Francesco I si lasciò facilmente
+persuadere; onde, licenziata la maggior parte della sua armata per
+liberarsi da una eccessiva spesa, non si riservò per la difesa del
+Milanese che settecento lance, sei mila fanti tedeschi e quattro mila
+baschi ossiano avventurieri francesi[447].
+
+ [446] _Acta publica, Rymer, t. XIII, p. 520. -- Rapin Thoyras Hist.
+ d'Anglet., l. XV, p. 107. -- P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p.
+ 334._
+
+ [447] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109. -- Mém. de Fleuranges, p.
+ 220. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 67. -- P. Paruta, Ist. Ven., l.
+ III, p. 207._
+
+Non tardarono a verificarsi i pronostici intorno alla morte di
+Ferdinando il Cattolico, il quale spirò a Madrigaleggio il 15 di gennajo
+del 1516, un mese più tardi del gran capitano Gonsalvo di Cordova che
+tanto aveva illustrato il di lui regno, e che non pertanto egli lasciava
+da circa dieci anni languire in esilio. La scaltrezza di Ferdinando,
+l'ipocrisia e la costante sua prosperità avevano ingannato il volgo, il
+quale lo risguardava come il più accorto politico del suo tempo, come il
+monarca che sapeva meglio calcolare tutte le vicissitudini degli
+avvenimenti, e farle servire a' suoi fini[448]. I preti ed i monaci, da
+lui costantemente favoriti, portarono ancora più in là i loro encomj; il
+gesuita Mariana, che termina col di lui regno la storia della Spagna, lo
+dice «il principe più eccellente di quanti vissero nella Spagna, pel suo
+amore della giustizia, per la sua prudenza e grandezza d'animo. Ovunque
+dobbiamo incontrare qualche vizio, tale è l'umana condizione; altronde
+l'invidia e la malizia sono sempre apparecchiate ad attribuire ai grandi
+uomini errori di cui non sono colpevoli: ma colla temperata modestia del
+comando, coll'amore della religione, collo zelo per gli studj, con tutte
+le qualità di giusto, dolce, benefico e veramente cristiano re,
+Ferdinando si rendette lo specchio nel quale devono guardarsi tutti i
+principi, il fondatore della pace, della sicurezza, della gentilezza,
+della grandezza della Spagna[449].»
+
+ [448] _P. Jovii Hist. sui temp., l. VI, p. 335. -- Fr. Belcarii, l.
+ XV, p. 453. -- Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 110._
+
+ [449] _Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. XXVII, p. 345._
+
+Ma quest'uomo così astuto, ingiusto, crudele, che formò la disgrazia di
+tanti popoli, e che mostrossi costantemente inaccessibile alla pietà,
+non ingannò già il Macchiavelli nè colla sua prosperità, nè colla sua
+ipocrisia. Il segretario fiorentino, che raccolse in un corpo di
+dottrina la pratica de' principi del suo tempo, e che spesso si mostrò
+indulgente pei delitti loro, quando li trovò utili per istabilire o per
+corroborare la potenza, altro non vide in Ferdinando che un uomo astuto
+e fortunato, e non già un uomo savio e prudente; il suo amico Francesco
+Vettori, svolgendo questa stessa opinione del Macchiavelli, notò in
+tutte le azioni di Ferdinando dal 1494 in poi un'imprudenza non minore
+della sua perfidia. Quasi sempre quando ingannava il suo cugino
+Federico, i suoi alleati, i suoi generali, i suoi popoli, provocava
+inutili pericoli; e tutt'al più giugneva lentamente per obbliqua via
+allo scopo cui avrebbe potuto arrivare più onoratamente battendo la
+strada diretta[450].
+
+ [450] Fra le lettere famigliari del Macchiavelli trovansi
+ curiosissime osservazioni intorno al carattere ed agl'interessi de'
+ principi de' suoi tempi. In una lettera dell'aprile del 1513 al
+ Vettori, _t. VIII, p. 46_, fa un rigorosissimo ritratto di
+ Ferdinando; ed a vicenda Francesco Vettori scrivendogli il 16 maggio
+ del 1514, _p. 116_, sviluppa le medesime idee, e passa in revista
+ tutti i delitti del re cattolico.
+
+Poco tempo prima di morire Ferdinando aveva mandati cento venti mila
+fiorini a Massimiliano, per porlo in istato di far argine ai Francesi in
+Italia: ed Enrico VIII, ad istigazione di Francesco Sforza, che
+pretendeva l'eredità del ducato di Milano dopo che suo fratello,
+l'ultimo duca, aveva rinunciato a' suoi diritti, aveva pure fatto
+passare all'imperatore un ragguardevole sussidio. In quest'istante
+l'Europa teneva tutti gli occhi rivolti alla successione dell'arciduca
+Carlo, nipote di Massimiliano, alle corone della Spagna, ed
+all'opposizione che incontrar potrebbe l'arciduca dal canto de' suoi
+nuovi sudditi; di già Carlo negoziava con Francesco I, e voleva essere
+sicuro della di lui amicizia prima di recarsi in Castiglia, quando suo
+avo invase improvvisamente l'Italia. Questi, che mai non aveva saputo
+porsi in istato d'agire quando era aspettato da' suoi alleati, adunò
+agevolmente una grande armata nel momento in cui tutte le altre potenze
+licenziavano le loro. Non avendo avuto abbastanza di tempo per dissipare
+in oggetti estranei alla guerra tutti i sussidj ricevuti dalla Spagna e
+dall'Inghilterra, se ne valse per riunire sotto le sue bandiere cinque
+mila Tedeschi, quindici mila Svizzeri, assoldati ne' cinque cantoni che
+avevano ricusata l'alleanza della Francia, e dieci mila fanti italiani e
+spagnuoli[451].
+
+ [451] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 112. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVI, p. 336. -- Mém. de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 70. -- Fr.
+ Belcarii Comment., l. XV, p. 454._
+
+Abbandonando l'Italia, Francesco I aveva lasciato il governo del
+Milanese al contestabile di Borbone, ed aveva altresì chiamato a Milano
+il maresciallo Trivulzio, mentre Teodoro Trivulzio, suo nipote, aveva
+preso il comando dell'armata veneziana, cui erasi unito Odetto di Foix,
+signore di Lautrec con quasi tutte le forze francesi rimaste in
+Lombardia. Teodoro e Odetto avevano ricominciato l'assedio di Brescia.
+Rockandolf era tornato in Germania colla maggior parte de' soldati cui
+aveva fatto prendere le armi nel precedente anno; Brescia mancava di
+vittovaglie, ed i soldati trovavansi da lungo tempo senza paga, sebbene
+gli abitanti fossero stati oppressi da intollerabili contribuzioni per
+supplire ai bisogni della guarnigione. Hijar in una ribellione de'
+soldati erasi trovato esposto a gravissimi oltraggi; e la città pareva
+vicina a capitolare, quando Massimiliano entrò per la strada di Trento
+in Italia col formidabile esercito che aveva ragunato[452].
+
+ [452] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 330. -- P. Paruta Istor.
+ Ven., l. III, p. 212._
+
+Teodoro Trivulzio, generale de' Veneziani, aveva sotto Brescia due mila
+cinquecento cavalli e sette mila fanti; Lautrec aveva condotti allo
+stesso assedio quattro mila Guasconi e cinquecento lance, ed il
+contestabile di Borbone aveva tenuti in Milano ed in altre città del
+ducato settecento lance e quattro mila fanti parte guasconi e parte
+italiani. Quando aveva avuto avviso dell'armamento di Massimiliano,
+aveva mandato ad assoldare sedici mila Svizzeri negli otto cantoni
+alleati della Francia; ma prima che questi giugnessero, i generali
+francesi e veneziani non si credettero abbastanza forti per tener testa
+all'imperatore, onde levarono l'assedio di Brescia, e si stabilirono
+lungo il Mincio per impedirgliene il passaggio[453].
+
+ [453] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 216. -- Fr. Guicciardini, l.
+ XII, p. 112._
+
+Desideravano i Veneziani che l'armata loro non si tenesse troppo lontana
+dalla capitale. Non pertanto i Francesi, all'avvicinarsi del pericolo,
+andavano perdendo il coraggio, onde rinunciando alla difesa del Mincio,
+passarono l'Oglio, e ritiraronsi nel Cremonese, ove li raggiunse il
+contestabile di Borbone col rimanente delle truppe. Il cardinale di
+Sion, che a motivo dell'ardente suo odio contro i Francesi, aveva presa
+grandissima parte nell'arrolamento degli Svizzeri comandati da
+Massimiliano, voleva persuadere l'imperatore a marciare direttamente
+sopra Milano, approfittando del terrore incusso dalla subita sua
+apparizione, per terminare la guerra nella capitale. Ma il castello di
+Asola posto in riva al fiume Chiesa, non lontano dalla foce di questo
+fiume nell'Oglio, aveva chiuse le porte all'imperatore: e Massimiliano,
+credendo compromesso l'onor suo se non lo conquistava, consumò molti
+giorni nel formarne l'assedio, valorosamente sostenuto dal provveditore
+veneziano Francesco Contarini; Massimiliano, dopo essere stato rispinto
+innanzi a così piccolo castello, ripigliò il cammino alla volta di
+Milano[454].
+
+ [454] _P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 218. -- P. Jovii Hist. sui
+ temp., l. XVI, p. 337. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 113._
+
+I Francesi avevano abbandonate le rive dell'Oglio, ed in appresso quelle
+dell'Adda, come eransi prima ritirati da quelle del Mincio, senza
+tentare di difenderle, e si erano chiusi in Milano dopo averne bruciati
+i sobborghi, onde l'imperatore non potesse fissarvi i suoi
+alloggiamenti. Massimiliano, quando si trovò sei miglia lontano dalla
+città, intimò ai Milanesi di scacciare i Francesi e di aprirgli le porte
+entro tre giorni, se non volevano essere più severamente trattati che
+non lo erano stati i loro antenati da Federico Barbarossa. Estremo era
+il terrore nella città, e debolissimi i mezzi di difesa. Sapevasi, a dir
+vero, che gli Svizzeri del partito francese si erano posti in cammino;
+ma sapevasi ancora che la dieta, vergognandosi che i suoi concittadini
+andassero a battersi gli uni contro gli altri per istraniere cagioni,
+aveva spedito ordine ai suoi sudditi delle due armate, di ripatriare
+immediatamente; ma si temeva che quelli ai servigj della Francia
+s'affrettassero d'ubbidire a quest'ordine, più assai che gli altri, cui
+avevano poste le armi in mano la focosa eloquenza del cardinale di Sion
+e la propria animosità. A calmare tanta inquietudine giunse
+opportunamente in Milano Alberto della Pietra, capitano de' Bernesi con
+dieci mila suoi compatriotti, che promisero di difendere la città[455].
+
+ [455] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 340. -- Fr. Guicciardini,
+ l. XII, p. 114. -- Mém. de Fleuranges, p. 222. -- Fr. Belcarii, l. XV,
+ p. 455._
+
+Trovavansi di già adunati nel Milanese trenta mila Svizzeri divisi tra
+le due armate; e sebbene fossero gli uni condotti dal cardinale di Sion,
+gli altri da' suoi più caldi nemici, Alberto della Pietra e Francesco,
+figlio di Giorgio Supersax, tutti dichiararono ad una voce di non voler
+combattere contro i loro compatriotti. Vedevansi conferire tra di loro,
+corrispondere, concertarsi, e scuotere assolutamente l'autorità de' due
+sovrani cui servivano. Unendosi tra di loro potevano in quell'istante
+dettare la legge ad ambidue; onde le loro conferenze si rendevano
+gagliardamente sospette alle due armate. Non avevano i Francesi
+dimenticato che metà di quegli stessi uomini avevano contro di loro
+combattuto nel precedente anno nella terribile battaglia di Marignano;
+che l'intera nazione aveva mostrato un estremo odio contro la Francia, e
+che negli ultimi anni aveva dato più volte motivo d'accusarla di mala
+fede. Pure il maresciallo Trivulzio trovò modo di risvegliare più
+violenti sospetti ancora nello spirito di Massimiliano, facendo cadere
+tra le di lui mani due sue lettere dirette a Stapffer ed a Goldhill,
+capitani svizzeri a' servigj dell'imperatore, colle quali gli eccitava a
+dare senza ulteriore ritardo esecuzione alle loro promesse. Massimiliano
+non ardiva di far arrestare questi ufficiali in mezzo ai loro soldati,
+nè di confidare a chicchessia i suoi sospetti, quando Giacomo Stapffer,
+capitano generale di quegli Svizzeri, gli chiese il soldo arretrato
+dovuto alla sua truppa. Massimiliano, che, secondo il consueto, non
+aveva danaro, temendo, se lo palesava, d'essere trattenuto come
+ostaggio, o d'essere consegnato ai nemici, rispose che recavasi in
+persona ad affrettare la trasmissione del danaro che aspettava; e presi
+con lui dugento cavalli, s'avviò subito alla volta di Trento, senza
+provvedere al comando della sua armata, e senza manifestare a veruno i
+suoi progetti; era già lontano più di venti miglia dall'armata, quando
+al campo fu palese la sua fuga[456].
+
+ [456] _Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen, B. II, f. 24. -- P.
+ Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 341. -- Fr. Guicciardini, l. XII,
+ p. 115. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 456. -- P. Paruta Ist. Venez., l.
+ III, p. 221. -- Mém. de Bayard, ch. LXI, p. 384. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 224._
+
+Massimiliano senza trattenersi si fece dare sedici mila ducati dai
+Bergamaschi, e trenta mila ne ricevette per parte di Enrico VIII, che
+mandò subito alla sua armata, la quale, per rifarsi degli arretrati,
+saccheggiò Lodi, poi Sant'Angelo. Mentre ciò accadeva, gli Svizzeri del
+campo francese e dell'imperiale eseguirono nello stesso tempo gli ordini
+della dieta, e presero la strada del loro paese. Tre mila fanti, parte
+tedeschi e parte spagnuoli, abbandonarono le bandiere imperiali per
+passare sotto quelle de' Francesi, ed il rimanente di quest'armata, che
+aveva prodotti in Italia così vivi timori, si disperse, arrossendo
+dell'esito vergognoso della sua spedizione, e dell'instabilità del suo
+capo[457].
+
+ [457] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 342. -- P. Paruta Ist.
+ Ven., l. III, p. 222._
+
+Dopo la partenza dell'imperatore, il duca di Borbone, richiamato da
+Francesco I, tornò in Francia, e lasciò il comando dell'armata e del
+paese al signore di Lautrec, col titolo di luogotenente generale in
+Italia[458]. Questi andò bentosto a raggiugnere sotto Brescia l'armata
+veneta, che ne avea ricominciato l'assedio. Sette mila Tedeschi, che si
+avanzavano per soccorrerla, furono dai Veneziani trattenuti a Rocca
+d'Anfo; onde non restando in Brescia che seicento fanti e quattrocento
+cavalli, ed essendo loro impossibile di difendersi, il 24 maggio del
+1516 la città di Brescia aprì le porte ai Veneziani[459].
+
+ [458] _Mém. de Fleuranges, p. 224. -- Mém. de Martin du Bellay, l. I,
+ p. 72. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 116._
+
+ [459] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 116. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 393. -- P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 227. -- Mém. de
+ Martin du Bellay, l. I, p. 72._
+
+Desiderava il senato che la stessa armata passasse sotto Verona, ed
+eccitava il Lautrec ad intraprendere l'assedio di quella città, la
+quale, quando fosse ritornata in potere de' Veneziani, avrebbe chiusa
+l'Italia ai Tedeschi; ma il Lautrec mostravasi inquieto per Parma e
+Piacenza, dove avea scoperto che il papa ordiva qualche trama per mezzo
+di Prospero Colonna. Probabilmente altresì voleva aspettare il fine
+delle negoziazioni che sapeva intavolate a Noyon tra il nuovo re
+Cattolico e Francesco I, e ritirossi a Peschiera, del qual luogo le sue
+truppe guastavano i territorj di Verona e di Mantova; mentre
+Marc'Antonio Colonna, comandante della truppa tedesca in Verona, il 28
+luglio avendo sorpresa Vicenza mal guardata dai Veneziani, l'abbandonava
+al saccheggio[460].
+
+ [460] Fr. Guicciardini, l. XII, p. 120. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 396. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 459.
+
+Nella stessa epoca Carlo, nipote di Massimiliano e di Ferdinando, in
+appresso così celebre sotto il nome di Carlo V, desiderava di
+riconciliarsi con tutti i suoi vicini, per raccogliere senz'ostacolo la
+successione del secondo de' suoi avi. Antonio di Croy, signore di
+Chievres, che l'aveva educato, e che prendevasi tuttavia cura della di
+lui gioventù, aveva aperte in Noyon delle conferenze con Arturo di
+Gouffier, signore di Boisì, gran maestro di Francia, ch'era stato il
+precettore di Francesco I. Questi due plenipotenziarj, che godevano
+l'intera confidenza de' padroni da loro educati, sottoscrissero, il 13
+d'agosto del 1516, un trattato che servì di base alla pace d'Europa.
+Soltanto due oggetti erano rimasti indecisi tra l'ultimo re Cattolico ed
+il re di Francia; da un canto i riclami del re di Navarra, spogliato del
+suo regno a motivo del suo attaccamento ai Francesi; dall'altro i
+diritti della Francia sopra il regno di Napoli, che, secondo il
+convenuto nel trattato di Blois nel 1505, dovevano ricadere alla
+Francia, poichè Germana di Foix non aveva avuto figliuoli da Ferdinando.
+Il trattato di Noyon non provvedeva alla pendenza della Navarra. Carlo
+obbligavasi solamente di dare stato entro otto mesi alla regina
+Catarina, rimasta vedova, in giugno di quest'anno, del re di Navarra; e
+Francesco I riservossi il diritto di soccorrere lei ed i suoi figliuoli
+di truppe e di danaro, senza mancare alla pace, se questa dopo gli otto
+mesi non dichiaravasi paga di quanto le offrirebbe il re di Spagna. I
+diritti delle due corone sul regno di Napoli si confusero con un
+maritaggio stabilito preventivamente tra Carlo e la figlia primogenita
+di Francesco I, che inallora non contava che un anno[461].
+
+ [461] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 405. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 458. -- Mém. de Martin du
+ Bellay, l. I, p. 75. -- Hist. de la Diplomatie Française, t. I, l.
+ III, p. 319._
+
+Il trattato di Noyon ristabiliva la pace soltanto tra la Francia e la
+Spagna, e lasciava libero Francesco I di soccorrere i Veneziani contro
+Massimiliano. Ma se questi voleva esservi compreso, le parti contraenti
+avevano per lui stipulato, che renderebbe Verona ai Veneziani, ricevendo
+invece da loro dugento mila ducati, e che conserverebbe Riva di Trento,
+Roveredo e tutto ciò che aveva acquistato nel Friuli. Per non apportare
+pregiudizio ai diritti e alle pretese dell'impero, non si dava a queste
+condizioni che una tregua di diciotto mesi[462].
+
+ [462] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. -- P. Paruta, l. III, p.
+ 242. -- P. Jovii Hist., l. XVIII, p. 405._
+
+Erano stati accordati a Massimiliano due mesi per accettare il trattato
+di Noyon; e perchè Francesco I prevedeva la di lui ripugnanza a
+rinunciare a veruna delle passate pretese, ordinò al signore di Lautrec
+d'unirsi all'armata veneziana, per cominciare l'assedio di Verona.
+Infatti le due armate si presentarono sotto le mura di quella città il
+20 agosto, una sulla riva destra, l'altra sulla sinistra dell'Adige; e
+malgrado la valorosa resistenza di Marc'Antonio Colonna, che conservava
+tuttavia sotto il suo comando ottocento cavalli, cinque mila fanti
+tedeschi, e mille cinquecento spagnuoli, avanti la metà d'ottobre furono
+aperte nelle mura varie breccie assai larghe. Ma il Lautrec desiderava
+d'evitare ogni effusione di sangue in una guerra che non dubitava
+doversi in breve terminare con un trattato di pace. Malgrado le istanze
+del senato di Venezia, ricusò di procedere all'assalto; non volle
+nemmeno venire a battaglia con Rockandolf, che si avvicinava con una
+debole armata tedesca, e s'accontentò piuttosto di levare l'assedio, non
+senza eccitare le lagnanze e i sospetti dei Veneziani. Vero è che questi
+non tardarono a conoscere, che tale moderazione aveva salvata Verona per
+loro vantaggio, che questa città sarebbe in breve loro renduta intatta,
+mentre che, se l'avessero presa d'assalto, non avrebbero guadagnato che
+ruine[463].
+
+ [463] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 122. -- P. Jovii Hist. sui temp.
+ l. XVIII, p. 402. -- P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 237. -- Mém. de
+ Fleuranges, p. 293. -- Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 73._
+
+Effettivamente tutte le guerre, tutte le nimicizie eccitate dalla lega
+di Cambrai sembravano tendere ad un fine comune, e l'anno 1516 fu
+l'epoca delle paci più importanti. I cinque cantoni svizzeri, che nel
+precedente anno non avevano voluto accedere al trattato di Ginevra,
+conchiusero, il 29 novembre del 1516, d'accordo cogli altri cantoni, un
+nuovo trattato colla Francia, cui fu dato il nome di _pace perpetua_,
+trattato che infatti durò quanto la monarchia francese. Regolavasi in
+esso la pensione che in avvenire la Francia pagherebbe ai tredici
+cantoni ed ai loro alleati, si lasciava alla decisione d'un arbitramento
+tutte le differenze che potessero insorgere, ed al re si accordava la
+facoltà di levare tra gli Svizzeri quante truppe vorrebbe[464].
+
+ [464] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 123. -- Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 460. -- Hist. de la Diplomatie française, t. I, l. III, p. 312._
+
+Fu nello stesso anno che Francesco I stipulò colla corte di Roma il
+trattato che porta il nome di concordato, sottoscritto il 18 d'agosto
+del 1516, ed approvato dal concilio di Laterano il 19 di dicembre.
+Questo trattato, che aboliva la prammatica sanzione e le più preziose
+libertà della Chiesa gallicana, era stato fatto da due sovrani che
+reciprocamente si rinunciavano ciò che loro non apparteneva. Il papa
+accordava al re la collazione de' beneficj del regno, di spettanza de'
+capitoli e delle comunità: il re cedeva al papa le annate, ossiano
+l'entrate d'un anno bel beneficio ch'egli conferiva, e che spettava alle
+pie fondazioni[465].
+
+ [465] _Rayn. Ann. Eccl. 1516, § 12, p. 205 ec. -- Labbe Conc. Gen.,
+ t. XIV, p. 358-389. -- Hist. de la Diplom. franc., l. III, p. 316. --
+ Fleury Hist. Eccl., l. CXXIV, c. 121. e segu. -- Spondanus Cont. Ann.
+ Baron., t. II, p. 592 ad an. § 13 e segu._
+
+Il trattato del concordato fu cagione di profondo dolore alla Chiesa
+francese, e fu un oggetto di trionfo per la corte di Roma. Era la
+conseguenza della politica di Francesco I, il quale voleva a qualunque
+prezzo guadagnarsi il papa. Pure il re aveva potuto sperimentare anche
+recentemente quanto verso di lui implacabile fosse l'odio di Leon X, e
+quanto poco fondamento dovesse fare sopra i di lui trattati e sopra le
+di lui promesse. In tempo della spedizione di Massimiliano, che aveva
+minacciato il ducato di Milano, Leon X, invece di spedire in ajuto de'
+Francesi i cinquecento uomini d'armi ed i tre mila Svizzeri promessi,
+aveva anzi mandato il cardinale Bibbiena al campo imperiale per
+complimentare Massimiliano, e per rendere più intima la di lui alleanza
+colla santa sede. Inoltre non aveva mai cessato di confortare i
+Veneziani a staccarsi dalla Francia per entrare nella lega de' di lei
+nemici, di ravvivare lo sdegno degli Svizzeri, d'attraversare i Francesi
+in tutte le loro negoziazioni; e lo stesso giorno in cui sottoscriveva
+il concordato, 18 agosto 1516, metteva il colmo alla ruina d'uno de' più
+fedeli alleati della Francia, del duca d'Urbino, dando l'investitura del
+di lui ducato al proprio nipote, Lorenzo de' Medici.
+
+Leon X più non aveva bisogno di pensare a fondar la grandezza di due
+principi della sua casa: suo fratello Giuliano, che aveva sposata
+Filiberta di Savoja, sorella minore di molti anni della madre di
+Francesco I, e che per cagione di questo matrimonio aveva da lui
+ricevuto il titolo di duca di Nemours, era morto il 17 di marzo del
+1516. Giuliano, che durante il suo esilio da Firenze avea trovato asilo
+alla corte del duca d'Urbino, riconoscente de' ricevuti beneficj, avea
+difeso finchè era vissuto il duca contro l'ambizione di suo
+fratello[466]. Ma non fu appena morto Giuliano, che Leon X pubblicò un
+monitorio contro Francesco Maria della Rovere, duca d'Urbino, nel quale
+lo accusava dell'assassinio del cardinale di Pavia, del quale delitto
+era di già stato assolto; lo accusava d'avere negoziato con Lodovico
+XII, quando ancora viveva Giulio II; d'avere attaccati i soldati
+dispersi dell'armata spagnuola e pontificia dopo la sconfitta di
+Ravenna; finalmente d'avere ricusato d'unirsi all'armata di Lorenzo de'
+Medici contro Francesco I. Per tutte questa cagioni privava Francesco
+Maria della Rovere de' suoi stati, ed incaricava Lorenzo de' Medici, e
+sotto i suoi ordini Renzo di Ceri, di dare esecuzione a questa
+sentenza[467].
+
+ [466] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 92. -- Scip. Ammirato, l.
+ XXIX, p. 320. -- Fr. Guicciardini, l. XII, p. 117._
+
+ [467] _Par. de Grassis Diarium curiæ Roman. apud Raynald. Ann. 1516,
+ § 33, t. XX, p. 219._
+
+Il ducato d'Urbino, col contado di Montefeltro e colle signorie di
+Pesaro e di Sinigaglia, non dava un'entrata maggiore di venticinque mila
+ducati. Con così deboli sussidj il duca, abbandonato da tutti i suoi
+alleati, ed in particolare da quello pel quale erasi compromesso,
+sprezzando la collera del suo abituale signore, non poteva sperare di
+resistere a tutte le forze della Chiesa. Quando seppe che Lorenzo de'
+Medici era giunto al confine de' suoi stati con un'armata composta di
+truppe fiorentine e pontificie, fuggì a Pesaro, indi passò a Mantova,
+dove precedentemente aveva mandati la consorte ed il figlio. Il 30
+maggio Lorenzo de' Medici entrò in Urbino; e nel termine di quattro
+giorni gli si arresero tutti i castelli di quel piccolo stato. Poca
+resistenza opposero ancora le fortezze di Sinigaglia, di Pesaro, di
+Majuolo di San Leo; quest'ultima, che credevasi inespugnabile, fu presa
+per iscalata dopo tre mesi[468].
+
+ [468] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 117. -- Fr. Belcarii, l. XV, p.
+ 457. -- Comm. di Filippo de' Nerli, l. VI, p. 130. -- Jac. Nardi, l.
+ VI, p. 278. -- Ist. di Gio. Cambi, p. 99. -- P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. III, f. 77, ediz. di Venez. 1557, in 12.º._
+
+Leon X, costantemente occupandosi intorno all'ingrandimento della sua
+casa, rompeva per tale cagione i vincoli della riconoscenza che doveano
+legarlo a Francesco Maria della Rovere, protettore della sua famiglia in
+tempo del suo lungo esilio. Egli voleva ad ogni modo procurare una
+sovranità a suo nipote Lorenzo, figlio di Pietro, suo fratello maggiore,
+e dell'orgogliosa Alfonsina Orsini, le di cui istanze affrettarono, per
+quanto si dice, cotale decisione. Non dubitò quindi d'accordare il
+ducato d'Urbino e la signoria di Pesaro a Lorenzo de' Medici, lo stesso
+giorno in cui la sottoscrizione del concordato sembrava assicurare alla
+sua famiglia la protezione della Francia. Ottenne che il decreto
+d'investitura venisse confermato in pieno concistoro da tutti i
+cardinali, ad eccezione del solo Grimani, vescovo d'Urbino, il quale per
+questa sua opposizione fu forzato ad abbandonare Roma[469].
+
+ [469] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 118. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXII, p. 101. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 278. -- Par. de
+ Grassis Diar., l. IV, p. 167 apud Raynald. Ann. Eccl. 1516, § 83, p.
+ 129._
+
+La pace tra Carlo e Francesco I, quella tra gli Svizzeri e la Francia, e
+quella tra il papa e quest'ultima potenza avevano finalmente scossa
+l'ostinazione di Massimiliano. Egli aveva conosciuto che potrebbe
+difficilmente continuare solo la guerra, senza i sussidj pecuniarj
+d'altra potenza, ed il 4 di dicembre aveva dato il suo assenso al
+trattato di Noyon. Tuttavolta per salvare il suo amor proprio, e non
+parer di cedere a' suoi nemici, acconsentì soltanto di consegnare la
+città di Verona a suo nipote il re Cattolico, affinchè questi la
+consegnasse ai Francesi, i quali poi dovevano darla in mano ai
+Veneziani. Il vescovo di Trento, incaricato d'eseguire questa
+commissione, aprì le porte di Verona al signore di Lautrec il 23 di
+gennajo del 1517, e da lui ricevette a conto dei dugento mila scudi che
+dovevano pagare i Veneziani, il danaro necessario per pagare il soldo
+arretrato della guarnigione. Il Lautrec consegnò nello stesso istante le
+chiavi della città ad Andrea Gritti ed a Giampaolo Gradenigo,
+provveditori veneziani. Quattrocento uomini d'armi, il fiore
+dell'armata, e due mila fanti, presero possesso della città, mentre che
+i generali ed i provveditori veneziani si recarono alla cattedrale in
+mezzo ad un popolo ebbro di gioja, per rendere grazie al cielo della
+fine di così orribile guerra, e del ristabilimento in tutta la Venezia
+della benefica autorità del senato veneziano[470].
+
+ [470] _Fr. Guicciardini, l. XII, p. 124. -- P. Jovii Hist. sui temp.,
+ l. XVIII, p. 405. -- Paolo Paruta Hist. Ven., l. III, p. 248. -- Fr.
+ Belcarii, l. XV, p. 460. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 321. -- H.
+ Georgens von Frundsberg, Ritters Kriegszthaten, B. II, f. 28._
+
+
+
+
+CAPITOLO CXIII.
+
+ _Rivoluzione e guerra d'Urbino: cospirazione de' cardinali
+ contro il papa: ambizione di Leon X. Sua alleanza con Carlo V
+ contro Francesco I. Le loro armate conquistano il Milanese;
+ morte di Leon X._
+
+1517 = 1521.
+
+
+Nell'istante in cui la repubblica di Venezia ricuperò, contro ogni
+speranza, il possedimento di quasi tutto lo stato di terra ferma, che le
+aveva fatto perdere una sola battaglia, e pel quale aveva in appresso
+combattuto otto anni contro le principali potenze d'Europa, il senato
+scelse due de' suoi più illustri membri, Andrea Gritti e Giorgio
+Cornaro, per visitare tutte le città e le province della repubblica,
+conoscere i loro bisogni, consolare la loro miseria, rassodare la loro
+fedeltà, e loro promettere più felici tempi. I due deputati percorsero
+tutta la terra ferma veneziana; esaminarono le fortificazioni di Salò,
+di Peschiera, Bergamo, Brescia, Crema, Verona, Padova, Treviso, Rovigo,
+Udine e di tutte le piazze del Friuli[471]; mentre che dal canto loro
+tutte le città spedirono deputati al senato per rinnovare il loro
+giuramento di fedeltà, ed offrirgli le loro felicitazioni. La
+repubblica, che aveva resistito alla più formidabile lega che si fosse
+mai formata dopo la caduta dell'impero romano, che aveva
+contemporaneamente provati tutti i disastri nell'interno delle sue
+città, nelle sue armate, nelle sue flotte, e che non aveva in fine di
+così lunga ed acerba guerra perdute che alcune poco importanti città
+della Romagna, ed alcuni porti che teneva in pegno nel regno di Napoli,
+poteva credersi sicura della sua immortalità. Ella aveva trovati
+inesauribili mezzi, e spiegata una tale costanza ed energia, che non
+sarebbersi forse trovate in verun altro stato della Cristianità, ed il
+senato pareva avere fondamento d'esortare i suoi sudditi a riporre ogni
+loro fidanza nella fortuna di san Marco.
+
+ [471] _P. Justinian. Hist. Ven., l. XI, ap. Rayn. Ann. Eccl. 1517, §
+ 80, p. 238._
+
+Non pertanto la guerra della lega di Cambrai aveva essiccate molte parti
+vitali della repubblica, e dopo quest'epoca più non si vide ricuperare
+il primiero vigore. Aveva supplito all'enorme dispendio cui era stata
+forzata di soggiacere per lo spazio d'otto anni, non solo con prestiti
+che le assorbivano per molti anni tutte le pubbliche entrate, ma ancora
+col vendere al migliore offerente quasi tutte le principali cariche
+dello stato. Allorchè fu ristabilita la pace, i consiglj posero fine a
+questa vergognosa maniera di distribuire gl'impieghi della repubblica,
+ma non potevano impedire che i corpi risguardati fin allora come il
+fiore della nazione non fossero stati formati a prezzo d'oro, e che
+molti impieghi non venissero occupati da persone portate ai medesimi
+dalle sole ricchezze[472].
+
+ [472] _P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 252._
+
+Il commercio aveva fondata la potenza veneziana, ma questo commercio
+aveva sofferto in tutte le sue parti. Quasi tutte le officine delle
+manifatture stabilite nel territorio veneto erano state distrutte dalla
+guerra: Giulio II aveva sforzati i Veneziani a dividere coi direttori
+delle sue saline di Cervia il monopolio dei sali, lungo tempo esercitato
+esclusivamente dai primi in tutta l'Italia. Selim, imperatore dei
+Turchi, aveva conquistato il Cairo ed Alessandria, e distrutto l'impero
+dei Mamelucchi[473]. L'Egitto, ch'egli aveva occupato, era uno di que'
+paesi in cui i Veneziani esercitavano il più lucrativo commercio; ed il
+regime de' Turchi, più oppressivo che quello del soldano, lo fece
+bentosto languire, e annullò tutti gli utili, sebbene il senato non
+avesse ommesso di mandare subito un'ambasciata a Selim per felicitarlo
+intorno alle sue conquiste, rinnovare con lui i trattati di commercio e
+pagargli il tributo del regno di Cipro, antico feudo del soldano[474].
+
+ [473] _P. Jovii Hist. sui temp., l. XVII e XVIII. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XIII, p. 152._
+
+ [474] _P. Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 254. -- Alfonso de Ulloa Vita
+ di Carlo V, l. I, f. 45 e seg._
+
+In pari tempo la navigazione dei Portoghesi intorno al capo di Buona
+Speranza dava una nuova direzione al commercio delle Indie; il quale,
+invece di farsi soltanto per gli scali del mar Rosso e d'Alessandria,
+paesi ne' quali i Veneziani, per l'influenza loro, s'erano procurato una
+specie di monopolio, era venuto in mano de' mercanti di Lisbona, che
+andavano direttamente a cercare le spezierie alle Molucche e ne
+approvvigionavano tutta l'Europa. Finalmente il commercio de' Veneziani
+coll'Africa e colla Spagna aveva ricevuto un funesto colpo
+dall'imprudente avidità de' ministri del nuovo re Cattolico. Una flotta
+veneziana faceva regolarmente ogni anno il giro del Mediterraneo per
+fare tutti i cambj tra i diversi porti di questo mare. Le galere ond'era
+composta, e che dicevansi _galere del traffico_, partivano da Venezia
+per Siracusa in Sicilia; davano in appresso fondo a Tripoli, all'isola
+di Gerbi presso alle Sirti, a Tunisi, a Tremizene, a Orano, e ad altri
+porti dei regni di Fez e di Marocco: giugnevano in cadauno di questi
+porti nell'epoca di fiera annuale, cui i Mori recavano la loro polvere
+d'oro, per cambiarla coi metalli lavorati e colle stoffe dell'Europa.
+Questa stessa polvere d'oro veniva in seguito portata dalle _galere del
+traffico_ ne' porti spagnuoli d'Almeria, Malaga e Valenza, dove serviva
+a comperare sete, lane e frumento. Queste mercanzie ne' tempi di
+Ferdinando erano state assoggettate ad un diritto d'esportazione del
+dieci per cento del loro valore, lo che aveva danneggiato l'interesse
+de' produttori, senza far torto al commercio. I ministri del successore
+di Ferdinando duplicarono l'imposta, e ne posero un'altra simile sopra
+l'importazione delle merci recate dai Veneziani; e, credendo in tal modo
+di quadruplicare le loro entrate, distrussero invece il commercio e
+l'agricoltura della Spagna; ma in pari tempo fecero cessare uno de' più
+ricchi traffichi de' Veneziani[475].
+
+ [475] _P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 257._
+
+In mezzo a queste difficoltà, il senato occupavasi incessantemente
+intorno ai mezzi di ristabilire la passata prosperità del territorio
+della repubblica, col richiamare ai campi gli agricoltori, alle officine
+i dispersi operaj; col rialzare le dighe abbattute, ristaurare i canali
+d'irrigamento e di navigazione, accrescere ovunque le fortificazioni che
+difendevano il paese, e particolarmente quelle di Verona e di Padova, di
+cui voleva formare i baluardi dello stato. Per ultimo riaprì
+l'università di Padova, la quale era stata chiusa otto anni, chiamandovi
+i più celebri professori, i quali vi attirarono di nuovo la folla degli
+scolari[476].
+
+ [476] _Ivi, p. 252._
+
+Le numerose armate che l'imperatore, il re di Francia e la repubblica
+licenziavano nel medesimo istante, potevano in tempo di pace apportare
+alle province d'Italia una nuova calamità colle ruberie delle milizie
+sbandate. Pareva difficile di assoggettare tutto ad un tratto
+all'autorità delle leggi uomini da lungo tempo accostumati a
+disprezzarle, che lasciavansi senza mezzi di sussistenza, ed erano
+persuasi d'aver essi la forza in mano. Non dobbiamo perciò maravigliarci
+che il senato ed il luogotenente del re in Lombardia, favoreggiassero un
+tentativo del duca d'Urbino, che li liberava da questi formidabili
+avanzi delle armate, ed addensava la burrasca, che gli aveva minacciati,
+sopra gli stati d'un sovrano, di cui avevano lungo tempo sperimentata
+l'inimicizia e la mala fede.
+
+Francesco Maria della Rovere si era lasciato spogliare senza fare
+resistenza del ducato d'Urbino, persuaso che in tempo d'una guerra
+generale, le potenze, che cercavano l'alleanza del papa, lo avrebbero
+sagrificato alla sua ambizione. Appena fatta la pace, la loro gelosia
+verso la corte di Roma, lungo tempo compressa, poteva rinascere, o per
+lo meno non era presumibile che per cagion della santa sede volessero
+ricominciare le ostilità; ed altro non domandava al rimanente
+dell'Europa, che di lasciare che si misurasse colle sole sue forze
+contro le sole forze della Chiesa. Quando si licenziavano le armate
+adunate sotto Verona, propose loro di seguirlo in una spedizione
+somigliante a quelle delle antiche compagnie di ventura. Federico di
+Bozzolo, cadetto della casa di Gonzaga, che si era acquistato nome
+militando per la Francia, e ch'era personalmente nemico di Lorenzo de'
+Medici, offrì di porsi alla testa dell'armata. Si unirono sotto le sue
+bandiere cinque mila fanti spagnuoli comandati dal capitano Maldonato,
+ed ottocento cavaleggieri in gran parte albanesi. Andrea Bua, Costantino
+Boccali, il brabantese Zucker e molti altri ufficiali, che si erano
+acquistata celebrità nella precedente guerra, si attaccarono all'armata
+del duca d'Urbino. I talenti dei capitani e lo sperimentato valore de'
+soldati formavano tutta la forza del duca, poichè egli non aveva nè
+danaro, nè artiglieria, nè munizioni, nè equipaggi di guerra. Pure partì
+dalle vicinanze di Mantova colla sua piccola armata il 23 di gennajo del
+1517, lo stesso giorno in cui Verona fu consegnata ai Francesi[477].
+
+ [477] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 126. -- P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. III, f. 81. -- Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 107. -- Scip.
+ Ammirato, l. XXIX, p. 322. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 460._
+
+Leone X, informato dell'aggressione diretta contro suo nipote, vi
+ravvisò la mano di Francesco I. Egli sapeva con quanti segreti raggiri,
+con quante piccole perfidie aveva provocata la di lui collera. Ad ogni
+modo volle chiedere soccorso a lui medesimo, accusando Lautrec solo, suo
+luogotenente, d'avergli suscitato contro un nuovo nemico in mezzo alla
+pace. Ma quando si rivolse nello stesso tempo al re di Spagna ed
+all'imperatore per avere la loro assistenza, rappresentò loro
+l'aggressione, ond'era minacciato, come opera dello stesso
+Francesco[478]. Nello stesso tempo incaricò suo nipote Lorenzo di
+adunare in Romagna tutte le truppe della repubblica fiorentina e della
+Chiesa, per chiudere la strada ai nemici.
+
+ [478] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 127, 130._ -- Lettera di Leon X
+ del 12 delle calende d'aprile, al vescovo di Tortosa. _Apud Rayn.
+ Ann. Eccl. an. 1517, § 82, 83, p. 239._
+
+Ma perchè Lorenzo non conosceva l'arte militare, il papa gli aveva dati
+per consiglieri Renzo Orsini di Ceri, Giulio Vitelli di Città di
+Castello, e Guido Rangoni di Modena, tutti tre assai distinti ufficiali.
+Altronde gli aveva particolarmente raccomandato di non si esporre alle
+vicissitudini d'una battaglia, persuaso che prolungando la guerra, il
+più ricco dei due rivali non poteva restare perdente. Lorenzo de' Medici
+si fece prestare dai cittadini fiorentini cinquanta mila fiorini d'oro;
+fece marciare alla volta della Romagna dieci mila uomini presi nella
+milizia della campagna; provvide di guarnigioni le città, e lasciò
+libero il passo al duca d'Urbino, che si presentò il 5 di febbrajo
+innanzi alla sua capitale. Il duca sconfisse lo stesso giorno Francesco
+del Monte, che voleva tenerlo lontano dalle mura della città, e nel
+susseguente giorno fu ricevuto dagli abitanti con trasporti di gioja.
+Questi gli professavano lo stesso attaccamento come ai tempi del duca
+Borgia, e non sapevano accomodarsi all'alterigia ed al duro carattere di
+Lorenzo de' Medici[479].
+
+ [479] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, Deliz. degli Eruditi Toscani, p.
+ 108. -- Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 127. -- P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. III, p. 81. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 322. -- Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 461._
+
+Tutto il ducato d'Urbino aveva rialzate le bandiere dell'antico loro
+padrone; ma in mezzo all'insurrezione, Lorenzo de' Medici si era
+accampato su due montagne poste sopra Pesaro ed in faccia ad Urbino, e
+vi riceveva i rinforzi che Leon X aveva domandati ai sovrani. Il conte
+di Potenza gli aveva condotte quattrocento lance dal regno di Napoli per
+conto del re Carlo. Dal canto suo Francesco I faceva marciare trecento
+lance francesi; e somministrando al papa questo soccorso gli chiedeva in
+contraccambio la restituzione tante volte promessa di Modena e di Reggio
+al duca di Ferrara[480]. Senza contare questi uomini d'armi francesi cui
+il papa non permise di giugnere sul teatro della guerra, Lorenzo aveva
+di già adunati mille uomini d'armi, mille cavaleggieri e quindici mila
+fanti. Ma i soldati, entrando ai servigj del papa, parevano rinunciare
+al loro antico punto d'onore ed al loro valore: sapendo i capitani che
+nè il sovrano, nè il generale non potevano giudicare de' loro
+mancamenti, essi cercavano di non recar danno a' loro avversarj, e di
+tirare in lungo la guerra per prolungare i loro profitti. L'armata
+pontificia si lasciò fuggire tutte le occasioni d'ottenere qualche
+vantaggio contro il duca d'Urbino fino al 4 d'aprile, in cui Lorenzo de'
+Medici fu ferito nella testa all'assedio del castello di Mondolfo da un
+colpo d'archibugio[481].
+
+ [480] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 131. -- Scip. Ammirato, l. XXIX,
+ p. 322. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 462._
+
+ [481] _Ist. di Gio. Cambi, p. 111. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 327. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. III, f. 81. -- Fr. Guicciardini,
+ l. XIII, p. 137. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 279._
+
+Lorenzo II de' Medici, erede di tutto l'orgoglio di sua madre Alfonsina
+Orsini, aveva passata la sua giovinezza nell'esilio, inteso a
+procacciare nemici ai Fiorentini, od a cercare colle sue pratiche i
+mezzi di ricuperare un'autorità, cui credeva d'avere ereditarj diritti.
+Aveva con ciò offesi in mille modi i suoi compatriotti, ed era da loro
+detestato, siccome egli in segreto li detestava. Allorchè fu ferito,
+avendogli i suoi medici ordinato il silenzio ed il riposo, niuno fu
+ammesso a visitarlo in Ancona, dove si era fatto trasportare; ed i
+Fiorentini si persuasero bentosto che fosse morto. Accertavano che
+Lorenzo era spirato nella notte del venerdì al sabbato santo; che il di
+lui feretro era già stato deposto a nostra Signora di Loreto, e che lo
+aveva detto un ossesso, la di cui asserzione si preferiva a quella de'
+testimonj oculari[482]. I consiglj, con una segreta gioja, nominarono
+tre commissarj della repubblica per dirigere l'armata durante l'assenza
+del di lei capo: ma Leon X, che ravvisò in questa nomina, consentanea
+agli antichi usi, il progetto di ricuperare un'autorità ch'egli si
+arrogava tutta intera, vietò ai commissarj di recarsi al quartiere
+generale[483].
+
+ [482] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114. -- Jac. Nardi Ist. Fior.,
+ l. VI, p. 279._
+
+ [483] _Ist. di Gio. Cambi, p. 111. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 327._
+
+Soltanto dopo quaranta giorni, Lorenzo de' Medici, risanato dalla sua
+ferita, andò a Firenze per disingannare coloro che lo credevano morto, e
+per calmare un movimento che poteva farsi pericoloso. Rientrò
+bruscamente in patria la domenica, 24 di maggio, ed all'indomani girò
+per le strade onde tutti potessero vederlo: ma la voce della di lui
+morte si era talmente accreditata, che molti cittadini andavano dicendo
+non essere il principe che loro si mostrava adesso, che un corpo privo
+di vita, animato da uno spirito maligno[484].
+
+ [484] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114._
+
+Invece dei commissarj della repubblica, Leone X spedì il cardinale di
+Bibbiena ad assumere il comando dell'armata abbandonata dal nipote.
+Questo favorito del papa, cui andiamo debitori del rinnovamento della
+commedia, e che tra i letterati ed i cortigiani aveva grandissima
+riputazione d'uomo dotato di squisito gusto, di amenità e di erudizione,
+era ben lontano dall'avere la stessa riputazione presso i soldati; e la
+sua campagna fu ancora più infelice che quella del suo predecessore. Una
+contesa insorta nel suo campo tra i soldati spagnuoli e tedeschi, dopo
+essergli costata più di cento soldati, lo costrinse a dividere in due
+campi l'armata. Francesco Maria della Rovere seppe approfittarne:
+sebbene da circa tre mesi non avesse più potuto pagare i suoi soldati,
+persuase i Baschi ed i Tedeschi, che militavano per il papa, e che si
+vergognavano d'essere subordinati al comando dei preti, di unirsi a lui;
+altrettanto avevano fatto molti Spagnuoli; e si vide quasi tutta
+un'armata abbandonare il sovrano, che generosamente e puntualmente la
+pagava, per seguire quegli che non poteva offrirle che le eventualità
+della guerra. Il cardinale di Bibbiena, sorpreso ne' suoi quartieri a
+Monte imperiale, dopo avere perduta molta gente, si ritirò a
+Pesaro[485].
+
+ [485] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 139. -- P. Giovio Vita di Leon
+ X, l. IV, p. 86. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 327._
+
+Frattanto il duca d'Urbino, avendo raddoppiata la sua armata senza
+accrescere i suoi proventi, sentì la necessità di portarla a vivere in
+paese nemico. La condusse perciò in Toscana per predare le vittovaglie e
+gli armenti, che il popolo senza verun sospetto lasciava sparsi nelle
+campagne; sforzò Giampaolo Baglioni a redimere Perugia da un attacco con
+una contribuzione di dieci mila ducati; minacciò città di Castello e
+Siena; e dopo avere arricchiti i suoi soldati col saccheggio, li
+ricondusse rapidamente nel ducato d'Urbino, per cacciarne il cardinale
+di Bibbiena, che vi era penetrato durante la di lui lontananza. Leone X
+scrisse il 16 ed il 17 di maggio al Baglioni ed alla repubblica di Siena
+per ringraziarli della buona condotta da loro tenuta, ed esortarli alla
+costanza[486]. Di que' dì all'incirca, le genti della Chiesa trovando
+più facile il vincere il duca d'Urbino colle cospirazioni che colle
+armi, avevano comperati de' traditori nel di lui campo. Maldonato,
+Soares e due altri capitani spagnuoli promisero di dare Francesco Maria
+nelle mani del cardinale di Bibbiena o di assassinarlo. Il duca ebbe
+sentore delle loro trame; e li denunciò ai loro compatriotti adunati,
+che chiamò a giudici di tanta perfidia; gli Spagnuoli sdegnati li
+condannarono alla morte, ed eseguirono essi medesimi tale sentenza
+contro i quattro capitani che avevano tentato di tradire il principe cui
+servivano[487].
+
+ [486] _Lettera ai Sienesi del 15 delle cal. di giugno, ed a G. P.
+ Baglioni del 16. Presso il Raynaldi § 84, 85, p. 240._
+
+ [487] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 141. -- Scip. Ammirato, l. XXIX,
+ p. 328. -- P. Giovio vita di Leon X, l. III, f. 82. -- Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 464._
+
+Non contento di avere cacciato fuori de' suoi stati il cardinale di
+Bibbiena, il duca d'Urbino lo inseguì nella Marca d'Ancona; ma perchè
+aveva poca artiglieria e pochissime munizioni da guerra, non vi potè
+occupare veruna città. Ripassando l'Appennino, estese i suoi guasti
+nello stato fiorentino tra borgo San Sepolcro ed Anghiari; ma la sua
+armata non pagata si era renduta formidabile non meno agli amici che ai
+nemici, e la sua situazione rendevasi ogni giorno più difficile; verun
+alleato aveva voluto assumersi di proteggerlo, mentre che tutte le
+grandi potenze spedivano soccorsi al papa, e che lo stesso Francesco I
+mostravasi sollecito di terminare questa guerra[488]. All'ultimo
+Francesco Maria perdette la speranza di potersi più lungo tempo
+difendere, ed accettò la mediazione che gli offriva il signore di
+Lescuns, fratello di Lautrec, inviato dal re di Francia presso il papa.
+In agosto o in settembre del 1517 venne sottoscritto un trattato, in
+forza del quale Leon X si obbligava di pagare all'armata del duca
+d'Urbino tutti i soldi arretrati, che ammontavano a più di cento mila
+ducati; lo assolveva da tutte le censure ecclesiastiche; accordava
+un'intera amnistia, che poi non osservò, a coloro che si erano
+dichiarati per il duca; e permetteva a Francesco Maria di far
+trasportare a Mantova, ove si ritirò, la sua artiglieria e la bella
+biblioteca raccolta in Urbino da suo avo, Federico di Montefeltro[489].
+
+ [488] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 147. -- P. Giovio vita di Leone
+ X, l. IV, f. 87. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 330. -- Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 466._
+
+ [489] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 150. -- P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 87. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 332. -- Fr. Belcarii,
+ l. XV, p. 467._
+
+Non era ancora terminata la guerra d'Urbino, quando la corte di Roma
+venne agitata dalla scoperta di una congiura contro il papa, ed in
+appresso dal supplicio di uno de' principali dignitarj della Chiesa. Il
+capo di tale congiura era quello stesso cardinale Alfonso Petrucci che
+si era adoperato con tanto zelo nella nomina di Leone, e che lo aveva
+poi annunciato al popolo con sì vivo trasporto di gioja, gridando:
+_vivano i giovani!_ Pandolfo Petrucci, suo padre, aveva governata la
+repubblica di Siena con prudente accortezza, rispettando le abitudini
+de' cittadini, de' quali aveva abolite le leggi, e si era acquistata
+così fama tra i più grandi politici del suo secolo. Morì Pandolfo di
+sessantatre anni, il 21 maggio del 1512[490], lasciando tre figli;
+Borghese, il primogenito, che non aveva più di vent'anni; Alfonso, il
+secondo, ch'era stato creato cardinale nel 1509 in età di appena sedici
+anni; ed il terzo, Fabio, che non era per anco giunto all'adolescenza.
+Niuno di loro aveva ereditati i talenti nè la forza di carattere del
+padre, sebbene il primogenito gli succedesse nell'autorità presso la
+repubblica di Siena, e venisse riconosciuto capo della balìa, e
+comandante della guardia[491].
+
+ [490] _Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l. VII, f. 117. -- P.
+ Giovio elogi e vite degli uomini illustri, l. V, p. 303._
+
+ [491] _Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l. VII, f. 118._
+
+In questa stessa famiglia de' signori di Siena Leon X aveva un favorito,
+Raffaello Petrucci, vescovo di Grosseto, persona a lui devota e fedele,
+ma illetterato, e di depravati costumi. Il papa lo aveva nominato
+castellano di castel sant'Angelo; ed in appresso pensò di metterlo alla
+testa del governo di Siena, affinchè questa repubblica, chiusa fra gli
+stati della Chiesa e de' Fiorentini, fosse da lui dipendente non meno
+che gli stati che la circondavano. Vitello Vitelli condusse a Siena il
+vescovo di Grosseto con dugento cavalli e due mila fanti, e lo installò
+il 10 marzo del 1515 nella signoria, mentre che Borghese Petrucci uscì
+di città senza avere il coraggio di fare uno sforzo per conservare la
+sua autorità. Il nuovo signore richiamò alcuni emigrati, ed in iscambio
+esiliò tutti coloro che avevano avuto molta parte nell'ultimo governo;
+in breve rendette la sua tirannide odiosa a tutti i Sienesi[492].
+
+ [492] _Ivi, f. 119._
+
+Il cardinale Alfonso Petrucci non poteva perdonare a Leon X
+l'ingratitudine di cui si vedeva vittima. Suo padre Pandolfo era stato
+il più costante alleato dei Medici; aveva preso parte per favorirli
+nelle più pericolose guerre, aveva loro dato asilo in quella stessa
+patria da cui i Medici scacciavano i suoi figliuoli, confiscandone i
+beni. In un inconsiderato impeto di gioventù, Alfonso si lasciava
+talvolta uscire di bocca, ch'era tentato di gettarsi in concistoro sopra
+Leon X con un pugnale in mano, per disfarsi di lui in mezzo al sacro
+collegio. Aveva pure pensato di guadagnare il chirurgo Battista di
+Vercelli, perchè avvelenasse un'ulcera che obbligava Leon X a farsi
+medicare ogni giorno. Per altro questo chirurgo, invece d'essere al
+servigio del papa, non trovavasi neppure in Roma, ed esercitava la sua
+professione in Firenze; tutte le pratiche di Petrucci per eseguire
+questo progetto, se realmente vi aveva fatto entrare il Vercelli, si
+ristringevano all'avere raccomandato inutilmente questo chirurgo, per
+farlo ricevere nella corte del papa[493].
+
+ [493] _Rayn. An. Eccl. 1517, § 89, p. 241._
+
+Ma il Petrucci aveva preso in odio il soggiorno di Roma, ov'erasi
+renduto sospetto co' suoi violenti discorsi. Se ne allontanò, e vi fu
+richiamato. In tempo della guerra d'Urbino si pronunciò vivamente
+favorevole a Francesco Maria della Rovere, e si allontanò di nuovo.
+Vennero sorprese certe sue lettere dirette al suo segretario Antonio
+Nino: esse esprimevano i medesimi sentimenti o i medesimi progetti di
+vendetta; e Leone X le trovò sufficienti per servire di fondamento ad un
+processo criminale. Bisognava con inganno assicurarsi della di lui
+persona, prima di tradurlo in giudizio; ed il papa gli scrisse
+un'affettuosa lettera per richiamarlo, mandandogli un salvacondotto.
+Nello stesso tempo diede di propria bocca parola all'ambasciatore di
+Spagna, che il Petrucci, ritornando, non si esponeva a verun pericolo.
+Infatti Alfonso tornò a Roma, e presentossi al palazzo del pontefice col
+suo amico il cardinale Bandinello Sauli di Genova, che aveva pure assai
+contribuito all'elezione di Leon X. L'uno e l'altro, invece di essere
+introdotti all'udienza del papa, furono arrestati ed immediatamente
+condotti in castel sant'Angelo. L'ambasciatore di Spagna si lagnò che il
+papa violasse il salvacondotto e la parola a lui data; ma rispose Leon X
+che tutte queste sicurezze erano distrutte da un'accusa di lesa maestà e
+di avvelenamento. Con tale risposta impegnava in certo modo anche
+l'ambasciatore a trovare gli accusati colpevoli[494].
+
+ [494] _Parisii de Grassis MS. archivii Vaticani, t. IV, p. 200; ap.
+ Raynald. an. 1517, § 91-92, p. 242. -- P. Giovio vita di Leon X, l.
+ IV, f. 83. -- Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 144. -- P. Bizarri S. P.
+ que Genuens. hist., l. XIX, p. 448._
+
+Colla processura usata in quel secolo niun uomo poteva lusingarsi di far
+apparire la propria innocenza, se i giudici erano determinati di
+trovarlo colpevole, poichè tutta l'informazione era tenuta in un
+profondo mistero. I due cardinali vennero assoggettati ad una rigorosa
+tortura. Pocointesta di Bagnacavallo, ch'era stato sotto il Petrucci
+comandante della guardia di Siena, e Battista di Vercelli ch'era stato
+arrestato in Firenze, furono egualmente posti alla tortura, e fu loro
+estorta la confessione di un progetto d'avvelenamento. Furono arrestati
+altri cardinali, siccome colpevoli d'avere uditi i violenti detti e le
+minacce del Petrucci senz'averne dato avviso; cioè Raffaello Riario,
+decano del sacro collegio, già cardinale da oltre quarant'anni, il più
+prudente, il più circospetto de' capi della Chiesa, che tutti avanzava
+in dignità, in lusso ed in ricchezze; Adriano, cardinale di Corneto, e
+Francesco Soderini, cardinale di Volterra, l'uno e l'altro tra' più
+ricchi prelati della Chiesa[495].
+
+ [495] _Gio. Cambi Ist. Fior., t. XXII, p. 118. -- Rayn. An. Eccl.
+ 1517, § 94, p. 242._
+
+Quando fu terminata l'informazione del procuratore fiscale, e letta nel
+sacro collegio, Petrucci e Sauli furono degradati e consegnati al
+braccio secolare. Il primo fu strozzato in prigione il 21 giugno,
+ventiquattr'ore dopo la sentenza. Allo stesso supplicio fu condannato
+anche Bandinello Sauli, ma Leon X mutò la sentenza di morte in perpetuo
+carcere: e perchè il prigioniere fece offrire una grossa somma di danaro
+per avere la libertà, Leon X gli mandò il suo maestro delle cerimonie,
+Paride de' Grassi, per accettare l'offerta e condurre il cardinale
+penitente in concistoro, a condizione che non cercherebbe di
+giustificarsi, e che per lo contrario confesserebbe tutte le colpe
+ond'era stato accusato[496]. Il Sauli si assoggettò alla proposta
+condizione; fu posto in libertà, ma morì poco tempo dopo, non senza
+sospetto, come corse voce, che prima di rilasciarlo il papa gli avesse
+fatto somministrare un lento veleno per sbarazzarsi di lui. Il cardinale
+Riario, dopo essere stato degradato, fu rimesso nella pristina dignità
+mercè il pagamento d'una grossa somma di danaro. I cardinali di Corneto
+e di Volterra avevano, stando inginocchiati in pieno concistoro,
+confessato d'aver udito le parole minacciose d'Alfonso Petrucci, e che,
+attribuendole alla sua leggerezza di mente, non le avevano denunciate.
+Leon X li fece porre in libertà dopo averli obbligati a pagare
+venticinque mila ducati. Questa somma doveva essere divisa fra loro due,
+ma le spese della guerra d'Urbino avendo sconcertate le finanze del
+papa, egli pretese che tale somma doveva essere da entrambi pagata
+individualmente. Allora i due cardinali fuggirono: non si seppe più
+nulla d'Adriano di Corneto, che venne senza dubbio assassinato; il
+Soderini si ritirò a Fondi sotto la protezione di Prospero Colonna, e vi
+stette fino alla morte del papa: Vercelli, Mino e Pocointesta perirono
+in mezzo ad orrendi supplicj[497].
+
+ [496] _Par. de Grassis, apud Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 98, p. 243._
+
+ [497] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. -- Par. de Grassis Diar.
+ ap. Rayn. An. Eccl. 1517, § 95, p. 242. -- P. Giovio vita di Leon X,
+ l. IV, f. 85. -- Panvino delle vite de' pontefici, in Leone X, p.
+ 262. -- Fr. Belcarii, l. XV, p. 465._
+
+Il sacro collegio era oppresso dallo spavento; non essendosi da lungo
+tempo trattati i suoi membri con tanto rigore. I condannati, e non
+escluso lo stesso Petrucci, non erano colpevoli che d'imprudenti parole;
+e quando Leon X non faceva grazia agli antichi suoi amici, ed a coloro
+che avevano contribuito alla sua elezione, gli altri non potevano
+sperare un migliore trattamento; di già si sentivano ai suoi occhi
+colpevoli, poichè le loro preghiere a pro de' colpevoli eransi
+risguardate come un'offesa. Il quinto concilio di Laterano, che
+trovavasi adunato nell'epoca dell'assunzione al pontificato di Leon X,
+non poteva più mettere limiti al di lui dispotismo; desso era stato da
+Leone terminato il 16 marzo del 1517, cinque anni dopo la sua
+convocazione. In così lungo spazio di tempo non aveva tenute che dodici
+sessioni, quasi d'altro non occupandosi che di vane formalità e di
+sermoni di etichetta. Non aveva giammai riuniti più di sedici cardinali
+e di novanta o cento vescovi ed abati mitrati; e niuno doveva infatti
+lusingarsi di vederne di più in un'assemblea, che il papa cercava di
+spogliare d'ogni autorità reale[498].
+
+ [498] _Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 1-17, p. 226 e seg. -- Fleury, Hist.
+ eccl., l. CXXV, c. 1-4. -- Spondanus contin., Rayn. 1517, § 1-2, t.
+ II, p. 593._
+
+Dopo la congiura del Petrucci non rimanevano nel sacro collegio che
+dodici cardinali, e Leon X seppe approfittare del loro terrore per fare
+in una sola volta una promozione di trentuno cardinali, che metteva il
+loro concistoro sotto assoluta di lui dipendenza. Una nomina così
+numerosa e così sproporzionata col corpo ch'essa riempiva, era
+senz'esempio. I cardinali atterriti dal fresco supplicio de' loro
+colleghi, sebbene si vedessero in tal modo rigettati in una impotente
+minorità, non osarono di fare veruna rimostranza. La lista si chiuse il
+26 di giugno, e fu pubblicata il 1.º di luglio[499]. In quest'occasione
+Leon X collocò nel senato della Chiesa due figli delle sue sorelle, e
+varie altre creature che non vantavano altro titolo per così sublime
+dignità che il favore del pontefice: ma nello stesso tempo accordò il
+cappello cardinalizio a molti gentiluomini romani, che la politica dei
+suoi predecessori aveva studiosamente esclusi dal sacro collegio;
+innalzò pure alla stessa dignità molti celebri letterati, che
+illustrarono il nome di Leone per riconoscenza della protezione loro
+accordata; per ultimo vendette questa dignità a danaro contante a tutti
+gli altri, e la fece pagare perfino a coloro ch'era più inclinato a
+favorire; ma il prezzo cresceva in ragione inversa del minor merito che
+il candidato aveva per così alta dignità[500].
+
+ [499] _Paris de Grassis ap. Rayn. 1517, § 101, p. 244._
+
+ [500] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. -- P. Jovii Hist. sui temp.
+ Epit., l. XIX, t. II, p. 3. -- P. Giovio vita di Leon X, l. IV, f.
+ 86. -- Jacopo Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279. -- Ist. di Gio. Cambi,
+ t. XXII, p. 124._
+
+Nelle ultime sessioni del concilio non erasi parlato che di progetti di
+lega contro i Turchi. Pareva che l'Europa si apparecchiasse ad una nuova
+crociata, ed infatti la guerra sacra che predicava il papa, sembrava una
+necessaria misura per difendere e salvare la Cristianità. Selim colla
+conquista dell'Egitto e colle vittorie riportate sopra il Sofì di Persia
+aveva quasi raddoppiata l'estensione del suo impero ed i suoi mezzi
+d'attacco. Era noto il suo odio verso i cristiani, la sua passione per
+nuove intraprese, la sua dissimulazione, la sua crudeltà. Le stesse
+coste dell'Italia cominciavano ad essere esposte agli sbarchi de'
+Turchi. Leone scriveva a Massimiliano, ch'erano venuti a saccheggiare
+successivamente Recanati ed Ostia[501]. Francesco, Carlo e Massimiliano
+sottoscrissero a Cambrai, l'undici marzo del 1517, un trattato
+d'alleanza contro l'impero ottomano: tutto era preventivamente
+convenuto; il numero delle truppe che ognuno somministrerebbe, la
+maniera con cui ogni monarca eseguirebbe il proprio attacco e
+l'assistenza che chiederebbero alle altre potenze. Pareva che i principi
+cristiani cercassero di superarsi l'un l'altro colle più splendide
+promesse per difesa della patria e dell'incivilimento. Ma il più
+leggiere vicino vantaggio bastava, perchè più non si pensasse ad un
+pericolo creduto lontano; e Leon X, che sembrava tanto zelante per la
+lega cristiana, fu facilmente quegli che contribuì più d'ogni altro ad
+impedire che si adunasse[502].
+
+ [501] _Epist. Leonis apud Rayn. 1518, § 71, p. 260._
+
+ [502] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 152. -- P. Paruta Ist. Venez.,
+ l. IV, p. 259. -- Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 18 e seg., p. 230. -- P.
+ Giovio vita di Leon X, t. IV, f. 88._
+
+Mentre Francesco I rinnovava l'8 di ottobre la sua alleanza colla
+repubblica di Venezia, Leon X aveva cercato di unirsi più strettamente
+con questo monarca; Carlo era passato dai Paesi Bassi nella Spagna, e
+sembrava che dovesse trovarvisi lungamente occupato nel ricondurre i
+popoli all'ubbidienza. Massimiliano, di già vecchio, non era mai stato
+un alleato in cui si potesse fare fondamento, e Leon X, sempre pensoso
+della grandezza di sua famiglia, giudicò di non la potere meglio
+assicurare che per mezzo dell'alleanza colla Francia. In gennajo del
+1518 ottenne per suo nipote Lorenzo, duca d'Urbino, la mano di
+Maddalena, figliuola di Giovanni della Tour, conte d'Alvergna e di
+Boulogne, e di una sorella di Francesco di Borbone, conte di Vendome.
+Con tale matrimonio univa Lorenzo alla casa di Francia, e per onorarlo
+maggiormente, Francesco lo scelse per padrino d'un figlio che gli era
+nato nel mese di febbrajo. Dopo il battesimo, celebrato il 25 d'aprile
+con molta pompa, Francesco restituì a Lorenzo la carta sottoscritta da
+Leon X, colla quale si obbligava a tornare al duca di Ferrara le città
+di Modena e di Reggio. In contraccambio il papa non fu meno generoso
+delle altrui proprietà verso il re. Gli concesse di disporre liberamente
+delle decime che aveva levate sul clero francese per fare la guerra ai
+Turchi, dando così il primo esempio di abbandonare quel progetto della
+crociata per l'esecuzione del quale aveva tanto insistito[503].
+
+ [503] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 155. -- Ist. di Gio. Cambi, t.
+ XXII, p. 131. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 333. -- Mém. de Bayard c.
+ LXI, p. 387. -- Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 77._
+
+Leon X ebbe la felicità di associare il suo nome alla più splendida
+epoca delle lettere e delle arti in Italia: salito sul trono
+nell'istante in cui tutte le carriere erano corse nello stesso tempo da
+uomini di straordinario ingegno, formati prima di lui, egli distribuì
+fra di loro, colla prodigalità che adoperava in tutte le altre cose, i
+tesori della Chiesa, i ricchi beneficj de' quali aveva la collazione in
+tutta la cristianità, e le prodigiose somme ricavate dal commercio delle
+indulgenze. I poeti, gli storici, gli artefici, arricchiti dalle di lui
+beneficenze, hanno per gratitudine celebrato il di lui nome,
+ascrivendogli tutto il merito de' lavori di cui, mercè le di lui
+largizioni, avevano l'ozio d'occuparsi. Ma e come pontefice e come
+sovrano Leon X non era propriamente degno di tante lodi. Nel precedente
+anno, di fresco terminato, Martino Lutero aveva in Germania cominciato
+ad alzarsi contro lo scandaloso traffico delle indulgenze, e si era
+gradatamente condotto, esaminando la propria fede, a gittare i
+fondamenti di quella riforma, ch'egli in appresso condusse a fine con
+tanta gloria[504]. Era in allora egli stesso ben lontano dal prevedere
+le conseguenze cui lo condurrebbe l'esame della dottrina della Chiesa.
+La riforma non poteva essere che un'opera progressiva, e non era che
+successivamente, che uno spirito religioso poteva portare la fiaccola
+dell'esame intorno a tutte le credenze lungo tempo ricevute come
+fondamentali. Non è maraviglia che Leon X sia morto senz'avere avuto
+sospetto della rivoluzione, che durante il suo regno si era in Germania
+eseguita negli spiriti, poichè in tutto il tempo abbracciato da questa
+storia, ed anche molto tempo dopo, dessa non fu in Italia ben
+conosciuta, e poichè l'atto energico, con cui la ragione infranse il
+giogo che aveva portato, fu dalla corte di Roma confuso colle oscure
+eresie, che tante volte aveva vedute nascere e morire ne' conventi. Ma
+Leon X mancò di prudenza, di penetrazione e di filosofia, non
+apprezzando meglio il suo secolo, lasciando temerariamente crescere in
+un'età abbondante di lumi tutti gli abusi che non s'erano potuti
+tollerare che in quella della più barbara ignoranza, e incoraggiando
+finalmente con una improvvida cupidigia lo scandaloso traffico delle
+cose sacre, onde ricompensar poscia col profitto medesimo di così
+vergognoso commercio i letterati ed i filosofi che dovevano in appresso
+spezzare le catene della superstizione.
+
+ [504] Come ciò accadesse, e per quali vie, e per quali non
+ disinteressati motivi, basterà il leggere l'eccellente opera di
+ Giacomo Benigno Bossuet, vescovo di Meaux, _Storia delle rivoluzioni
+ delle Chiese protestanti_, di cui sonosi fatte più edizioni in
+ lingua italiana. Con questa storia il lettore cattolico potrà
+ rettificare le opinioni del nostro autore, senza che io debba di
+ tratto in tratto prendere la difesa delle dottrine cattoliche. _N.
+ d. T._
+
+Infatti Leon X, giunto alla più sublime dignità umana, da quell'istante
+risguardò la sua vita come un continuo carnovale, nel quale ad altro
+pensare non doveva che a godere. Egli divideva il suo tempo tra i
+banchetti e la caccia; amava la compagnia de' buffoni, ch'egli si
+compiaceva di tormentare e di coprire del più vile ridicolo; fomentava
+la vanità di coloro che di già conosceva vanissimi; e sotto coperta
+d'accordar loro nuove onorificenze, gli esponeva all'universale
+dileggio. Egli non temeva di spingere fino alla pazzia con questo
+crudele dileggiamento uomini di merito, o rispettabili vecchi. La
+riputazione di continenza che si era acquistata, essendo cardinale, non
+aveva sostenuto un più severo esame, e la sua famigliarità co' suoi
+paggi dava luogo a vergognosi sospetti. La di lui liberalità, che
+stendevasi su tutti coloro che lo avvicinavano, e ch'era più
+proporzionata al suo buon umore ed alla riuscita della caccia che al
+merito dei beneficati, altro infine non era che una disposizione
+egoistica: egli voleva vedersi intorno visi ridenti, voleva raccogliere
+le benedizioni di coloro che lo avvicinavano, e punto non curavasi del
+modo con cui ammassava, sia colle gravose gabelle sui popoli, sia col
+rendere venale tutto quanto era dalla Chiesa riputato più sacro, i
+tesori che poi dissipava con tanta prodigalità[505].
+
+ [505] _P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 91-96._
+
+La tregua che i Veneziani avevano conchiusa con Massimiliano, e che
+spirava dopo diciotto mesi, fu prolungata, in agosto del 1518,
+coll'intervento della Francia per cinque anni alle medesime condizioni.
+L'imperatore avrebbe inoltre di buon grado acconsentito a cambiarla in
+una perpetua pace; ma vi ostò Francesco I, per timore che i Veneziani,
+trovandosi senza sospetto, non allentassero i legami co' quali la
+Francia li teneva sotto la sua clientela[506]. La corte di Francia
+adombravasi di ogni potere che in Italia sembrasse aspirare
+all'indipendenza: conservando l'alleanza de' Veneziani, cautamente
+impediva che non accrescessero in Lombardia il numero de' loro
+partigiani. Il maresciallo Trivulzio, che avevale renduti così segnalati
+servigj, le si era fatto sospetto pel suo attaccamento ai Veneziani.
+Egli era il capo del partito guelfo; e Lautrec, per mortificarlo,
+colmava di onori Galeazzo Visconti capo dell'opposta fazione. Il
+Trivulzio, per non trovarsi in balìa degli avvenimenti, domandò ed
+ottenne la nazionalità de' cantoni svizzeri; ma con ciò non fece che
+somministrare nuove armi a' suoi nemici. Accusato alla corte, risolse,
+malgrado l'avanzata sua età, di passare i monti e di presentarsi a
+Francesco I per giustificarsi. Il re lo accolse duramente, lo rimproverò
+di godere di una non meritata riputazione, e lo costrinse a ritornare
+agli Svizzeri le sue lettere di cittadinanza. Poco dopo il Trivulzio
+infermò a Chartres, ove morì, ludibrio fino alla fine della sua lunga
+carriera della incostanza della fortuna; al che faceva allusione
+l'epitaffio scelto da lui medesimo. «Qui riposa Gian Giacopo Trivulzio,
+che mai non riposò[507].»
+
+ [506] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 255. -- P. Paruta Hist. Ven., l.
+ IV, p. 258._
+
+ [507] L'epitaffio fu inscritto sul di lui sepolcro nella chiesa di
+ san Nazaro in Milano: _Joannes Jacobus Trivultius Antonii filius,
+ qui nunquam quievit, quiescit: tace._ -- _Carlo Rosmini Storia del
+ Trivulzio, l. XII, p. 539. -- Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 157. -- P.
+ Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 100. -- Id. Vite degli uomini ill.
+ l. IV, p. 259._
+
+Negoziazioni che dovevano decidere non solo della sorte dell'Italia, ma
+di tutta l'Europa, tenevano in allora occupati tutti gli spiriti.
+Massimiliano, sentendo finalmente gli effetti della vecchiaja, avrebbe
+voluto assicurare a suo nipote la dignità imperiale; ma, per le
+costituzioni dell'impero, non poteva farlo eleggere re de' Romani,
+finchè egli medesimo non avesse ricevuto la corona d'oro dalle mani del
+papa: onde pensava o di andare a cercarla a Roma, o di ottenere che Leon
+X gliela mandasse in Germania per mezzo di un legato, ed intanto cercava
+di guadagnare i suffragj degli elettori. Malgrado le inquietudini de'
+principi dell'impero, la gelosia della Francia, e gli artificj della
+corte di Roma, non avrebbe tardato ad ottenere l'intento. Ma la morte
+venne a rompere inaspettatamente i suoi disegni, sorprendendolo a Lintz
+il 19 gennajo del 1519, mentre occupavasi caldamente della caccia,
+cercando di sbarazzarsi da una leggiere febbre con inopportuni
+rimedj[508].
+
+ [508] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 169. -- Par. de Grassis ap.
+ Rayn. An. Eccl. 1519, § 1-2, p. 277. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p. 472.
+ -- P. Bizarri, l. XIX, p. 449. -- P. Giovio vita di Leon X, l. IV, f.
+ 88. -- P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 261._
+
+La morte di Massimiliano, accaduta prima che fosse eletto un re de'
+Romani, apriva la porta a tutti i candidati che potevano aspirare a
+questa prima dignità del mondo cristiano. Pure non la chiesero che i due
+più potenti monarchi dell'Europa, il re di Spagna ed il re di Francia.
+Il primo, come arciduca d'Austria e come sovrano de' Paesi Bassi, era di
+già membro dell'impero; il secondo gli era assolutamente straniero, ma,
+se avesse ottenuta la corona, avrebbe compromessa quella indipendenza
+della monarchia francese, cui i Francesi apprezzavano con ragione così
+altamente, rendendola dipendente per meglio unirla all'impero.
+Rappresentavano i ministri dei due principi, che in questo momento era
+necessario alla cristianità un potente monarca, onde mettere argine alle
+conquiste de' Turchi, che opprimevano l'Ungheria, e minacciavano la
+Germania. Frattanto tutti i principi e tutti gli stati indipendenti
+della Germania e dell'Italia tenevano una contraria opinione; vedevano
+con inquietudine la corona imperiale perpetuarsi nella casa d'Austria
+fin dal 1438 per via delle successive elezioni d'Alberto II, di Federico
+IV, e di Massimiliano, e del lungo regno degli ultimi due. Temevano
+l'assoluta sovversione delle loro libertà, quando l'erede di questi
+monarchi, che di già non le avevano abbastanza rispettate, sarebbe
+inoltre sovrano di tutte le Spagne, delle Indie, de' Paesi Bassi e delle
+due Sicilie. L'elezione di Francesco I, per le abitudini ch'egli
+porterebbe d'una assoluta monarchia in una monarchia elettiva e
+limitata, non sembrava meno pericolosa per l'indipendenza di tutti i
+piccoli stati: e per tal modo mentre i due monarchi facevano girare
+d'una in altra corte della Germania splendide ambasciate, accompagnate
+da corpi d'uomini d'armi e di convogli di danaro, onde apertamente
+guadagnarsi i suffragj, tutti gli amici del loro paese e della libertà
+europea facevano voti perchè questi due fossero rigettati. Vero è che
+molti, capo de' quali era Leon X, fingevano di essere attaccati a
+Francesco I, per impiegare il danaro ed il credito di lui contro il di
+lui competitore; ma fidavansi al nazionale orgoglio de' Tedeschi, che
+mai non permetterebbe ad un re di Francia di salire sul primo trono
+della Germania[509].
+
+ [509] _Rayn. An. Eccl. 1518, § 156 e seguenti, p. 273; 1519, § 8, p.
+ 278. -- Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 159. -- P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 89. -- Jac. Nardi, l. V, p. 283. -- P. Paruta, l. IV, p.
+ 261._
+
+Mentre Leon X cercava di tener la bilancia in bilico tra due così
+potenti principi, l'ultimo legittimo erede della sua propria famiglia
+moriva in Firenze. Lorenzo de' Medici, duca d'Urbino, vi aveva condotta
+sua moglie Maddalena de Latour d'Alvergna; ma le aveva comunicata la
+vergognosa malattia di cui era egli stesso affetto. Maddalena morì il 23
+di aprile nel dare alla luce la troppo famosa Caterina de' Medici; e
+cinque giorni dopo, il 28 aprile, soggiacque ancora Lorenzo alla
+malattia che lo andava già da gran tempo distruggendo[510]. Altro
+discendente non restava di Cosimo de' Medici, padre della patria, che
+papa Leon X, Caterina, di lui pronipote, varie femmine maritate in
+diverse case fiorentine, e tre bastardi; cioè, Giulio di già cardinale,
+Ippolito ed Alessandro tuttavia in età fanciullesca. I discendenti di
+Lorenzo de' Medici, fratello di Cosimo, che vent'anni prima avevano
+rinunciato al loro nome per prendere quello di Popolani, e che nelle
+rivoluzioni di Firenze si erano mostrati partigiani del popolo e della
+libertà, erano in allora divisi in due rami, nel cadetto de' quali
+Giovanni de' Medici, figliuolo di Caterina Sforza, cominciava a farsi
+nome nelle armi. In questo stesso anno gli nasceva un figliuolo, il
+giorno 11 di giugno del 1519, destinato a ridurre un giorno la sua
+patria in servitù, ed a portare il primo, col nome di Cosimo, il titolo
+di gran duca di Toscana[511].
+
+ [510] _Gio. Cambi, p. 144-149. -- Fil. Nerli, l. VI, p. 132. -- Fr.
+ Belcarii, l. XV, p. 468. l. XVI, p. 470._
+
+ [511] _Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 335._
+
+Gli ambiziosi disegni di Leon X per la sua famiglia, cui aveva
+sagrificata la gloria e l'indipendenza della sua patria, più avere non
+potevano esecuzione; perciò alcuni cittadini ebbero il coraggio di
+supplicarlo a rendere a Firenze una libertà che pregiudicare non poteva
+alla grandezza di lui o della di lui casa: la sorte del cardinale
+Giulio, gli dicevano essi, era stabilita nella Chiesa, mentre che i due
+fanciulli, Alessandro ed Ippolito, da Leone X appena riconosciuti, non
+sembravano inspirargli veruno interesse[512]. Ma Leone nel suo lungo
+esilio aveva contratto l'odio della libertà: suppose che conserverebbe
+la Toscana in una maggiore dipendenza dalle sue volontà sostituendo a
+Lorenzo il cardinale Giulio suo cugino; perciò lo fece subito partire
+alla volta di Firenze, quand'ebbe notizia della malattia del primo.
+Giulio, ch'era corucciato con Lorenzo, non entrò nel palazzo Medici
+finchè non fu morto suo cugino. In allora annunciò ai magistrati che non
+era sua intenzione di seguire le pedate del suo predecessore; che non
+era per appropriarsi in sul di lui esempio le nomine a tutti gli ufficj
+lucrativi; ma che anzi si farebbe debito di rispettare la pubblica
+libertà: infatti i Fiorentini, sollevati dal giogo che avevano portato,
+credettero di trovare sotto il cardinale Giulio un immagine della
+repubblica; e si affezionarono a questo prelato, che si trattenne fra di
+loro fino al mese di ottobre, e che, ripartendo alla volta di Roma,
+lasciò nel palazzo de' Medici Goro Gheri di Pistoja, vescovo di Fano, ed
+il cardinale di Cortona, per governare in vece sua[513].
+
+ [512] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 162._
+
+ [513] _Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 152. -- Filip. de' Nerli
+ comment. de' fatti civili di Firenze, l. VII, p. 133._
+
+Dopo estinta la casa Medici, il ducato d'Urbino avrebbe dovuto ricadere
+alla santa sede. Leon X non volle restituirlo all'antico signore,
+malgrado il desiderio degli abitanti; anzi per tenerlo sottomesso ne
+fece smantellare le città. Ma mentre incorporò il ducato d'Urbino
+all'immediato dominio della Chiesa, accordò la fortezza di san Leo, ed
+il contado di Montefeltro, che viene formato da una sessantina di
+castella o villaggi murati, alla repubblica fiorentina in pagamento di
+cento cinquanta mila fiorini, dovutile a saldo delle somme sovvenute
+alla santa sede in occasione della guerra d'Urbino[514].
+
+ [514] _Gio. Cambi, t. XXII, p. 166. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p.
+ 336. -- Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 163. -- P. Giovio vita di Leon
+ X, l. IV, f. 89. -- Jacopo Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279._
+
+Frattanto le rivalità fra i due pretendenti all'impero si erano
+continuate con un aspetto di galanteria e di vicendevole rispetto.
+Francesco I aveva detto agli ambasciatori di Spagna, ch'egli ed il loro
+padrone dovevano risguardarsi come due innamorati che corteggiano la
+stessa amante, non già come nemici[515]. Il re di Francia aveva creduto
+di guadagnare i voti degli elettori, profondendo il danaro: i suoi tre
+ambasciatori, l'ammiraglio Bonnivet, d'Orval e Fleuranges «avevano
+sempre, dice l'ultimo, quattrocento mila scudi con loro che gli arcieri
+portavano in certe loro valigie, ed avevano i detti ambasciatori con
+loro quattrocento cavalli tedeschi al soldo del re, che li conducevano;
+ed il fortunato (Fleuranges) aveva inoltre con lui quaranta cavalli, la
+maggior parte pure tedeschi, tutti vestiti di verde, con i suoi colori
+ad una manica, i quali rendettero importanti servigj[516].»
+
+ [515] _Fr. Belcarii, l. XV, p. 472._
+
+ [516] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 248._
+
+Ma il danaro di Carlo fu più utilmente adoperato nell'adunare un'armata,
+che improvvisamente si avvicinò a Francoforte sotto colore di proteggere
+la libertà degli elettori. Le quattro voci di Magonza, di Colonia, di
+Sassonia e del conte palatino, gli furono date dopo che l'elettore di
+Sassonia ricusò l'offerta della corona; venne in seguito quella di
+Boemia; e finalmente gli elettori di Brandeburgo e di Treveri furono gli
+ultimi ad abbandonare gl'interessi del re di Francia; Carlo, che di que'
+tempi si trovava in Ispagna, fu proclamato imperatore eletto il 28
+giugno del 1519, e si fece chiamare Carlo Quinto[517].
+
+ [517] Lettera del cardinale Caietano a Leon X, scritta da
+ Francoforte il 29 di giugno del 1519. _Lettere de' principi, ediz.
+ di Ven. del 1581, t. I, f. 68. -- Par. de Grassis, l. XIII, p. 264. --
+ Alfonso de Ulloa vita di Carlo V, l. II, f. 63. -- Mém. de
+ Fleuranges, t. XVI, p. 263. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p. 475. --
+ Schmidt, Hist. des Allemands, l. VIII, c. I e II, t. VI, p. 163._
+
+In questo stesso tempo la storia d'Italia è povera di avvenimenti. Le
+province guastate in tempo della guerra cercavano col riposo e
+coll'economia di rifarsi da tanti disastri. Il marchese di Mantova,
+Francesco Gonzaga, che nelle guerre della fine del precedente secolo si
+era acquistata grandissima riputazione, morì il 20 di febbrajo. Gli
+successe Federico, il maggiore de' suoi tre figli; Ercole fu fatto
+cardinale; e don Fernando, in appresso duca di Molfetta e di Guastalla,
+fu uno de' più illustri capitani del secolo[518].
+
+ [518] _Muratori Ann. d'Italia ad an. 1519, p. 160._
+
+Il duca di Ferrara, don Alfonso d'Este, in novembre dello stesso anno,
+fu sorpreso da pericolosa malattia, che per alcuni giorni fece credere
+disperata la sua guarigione. Suo fratello, il cardinale Ippolito,
+disgustato del soggiorno di Roma, trovavasi in Ungheria nel suo
+arcivescovado di Strigonia. Alfonso aveva pagati gli enormi debiti
+contratti in tempo delle sue lunghe guerre; aveva inoltre adunato un
+ragguardevole tesoro, ma coll'opprimere d'insopportabili imposte i suoi
+sudditi. In ogni altra cosa avarissimo, spendeva senza misura nel
+fortificare Ferrara, e nel fare nuove artiglierie e provvedere munizioni
+da guerra. Aveva ridotta la sua capitale a città quasi inespugnabile; ma
+aveva a carissimo prezzo acquistato tale vantaggio, cioè perdendo
+l'amore de' suoi popoli, ruinati dalle imposte e da' suoi monopolj. Dopo
+la pace aveva licenziate le sue truppe, credendo di non aver più nulla a
+temere, quando nella stessa epoca in cui cadde infermo, un'inondazione
+rovesciò ottanta piedi delle mura di Ferrara, e lo espose a nuovi
+pericoli[519].
+
+ [519] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 165. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 478._
+
+Leon X non aveva rendute ad Alfonso d'Este le due città di Modena e di
+Reggio, nemmeno dopo la morte del nipote, che aveva troncati tutti i
+disegni d'ingrandimento ch'egli aveva formati a pro della sua famiglia.
+Lungi di essere da quest'avvenimento richiamato a più moderati
+sentimenti, Leone quand'ebbe avviso della malattia d'Alfonso e della
+caduta delle mura della capitale, risolse di approfittarne per privarlo
+del suo ultimo asilo. A tale oggetto sovvenne dieci mila ducati ad
+Alessandro Fregoso, vescovo di Ventimiglia, figlio di quel cardinale
+Paolo Fregoso, il di cui bellicoso carattere aveva suscitate tante
+rivoluzioni nel precedente secolo. Trovavasi costui in Bologna, perchè
+suo cugino Ottaviano lo aveva esiliato da Genova. Col danaro del papa
+assoldò gente nelle terre della Chiesa e della Lunigiana[520], dando
+voce di voler tentare una rivoluzione in Genova, ciò che facilmente era
+da tutti creduto. Quando seppe che suo cugino Ottaviano erasi posto in
+guardia contro i suoi attentati, simulò di esserne afflitto, quasi
+vedesse contrariati i suoi progetti, ed offrì a Federigo da Bozzolo di
+ajutarlo colle sue truppe, assoldate già per un mese, in certa lite che
+aveva con Gian Francesco Pico della Mirandola intorno al possedimento di
+Concordia. Sotto questo pretesto avvicinossi al Po, sperando di poterlo
+passare senza ostacolo, e di marciare improvvisamente sopra Ferrara. Un
+agente del papa gli aveva apparecchiate alcune barche dove la Secchia
+mette foce in Po; ma, sentendo avvicinarsi questa piccola armata, il
+marchese di Mantova fece ritirare tutte quelle barche; scoprì i veri
+disegni del vescovo di Ventimiglia, e ne diede avviso al duca di
+Ferrara, il quale si pose bentosto in su le difese. Perduta ogni
+speranza di sorprenderlo, Alessandro Fregoso licenziò le truppe: il duca
+lo accusò al papa per averlo voluto attaccare in tempo di pace, e Leon X
+non esitò ad incolpare dell'accaduto il suo agente[521].
+
+ [520] _P. Bizarri Genuens. Histor., l. XIX, p. 449._
+
+ [521] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 166. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 478._
+
+Ma l'alta dignità del papato non lascia quasi mai coloro che trovansene
+rivestiti esposti a soffrire i danni de' proprj mancamenti: le loro
+provocazioni non sono esposte alle rappresaglie; se commettono una
+perfidia, si teme di pubblicarla, e non si ardisce attaccare la loro
+riputazione. Questa specie d'impunità non può a meno di non corromperli.
+Quando un papa si è una volta abbandonato all'ambizione di dilatare i
+suoi stati, non si lascia scoraggiare dal cattivo esito di un attentato;
+anzi una perdita gli dà motivo di rinnovare i suoi sforzi. Alessandro VI
+aveva cominciata la guerra contro i feudatarj della Chiesa, ed aveva
+spogliati tutti quelli della Romagna, per ingrandire a loro spese suo
+figliuolo. Giulio II, con una più generosa ambizione, si era volto
+contro più potenti principi: aveva cacciati i Bentivoglio da Bologna,
+espulsi i Veneziani dalla Romagna, e cominciata la guerra contro il duca
+di Ferrara; ma non aveva spogliati del loro potere coloro che
+assoggettandosi senza riserva alla Chiesa; altro realmente così non
+erano che suoi vicarj, come ne avevano il titolo, e non comandavano che
+in suo nome.
+
+Giampaolo Baglione, signore di Perugia, era il più illustre di questi
+ultimi. Dopo avere fatta la sua pace con Giulio II, lo aveva servito in
+tutte le guerre, mostrandosi il più fedele vassallo de' pontefici. Era
+stato invitato dai Veneziani a comandare le loro armate in tempo della
+lega di Cambrai, e vi si era acquistato grandissimo nome di capitano
+prudente, conoscitore de' luoghi e degli uomini, e dell'arte della
+guerra; di modo che, malgrado molti disastri, i Veneziani non lo
+privarono della loro confidenza. Dopo la pace era tornato a Perugia. Il
+papa aveva da prima approvato il suo contegno, quando il duca d'Urbino
+s'era avvicinato a Perugia colla sua armata: ma in appresso gli
+rinfacciò una cotale segreta intelligenza col duca, persuaso che il
+Baglioni non potesse vedere di buon occhio la ruina di quest'ultimo
+feudatario della Chiesa, suo amico e suo vicino.
+
+Il Baglioni teneva in Perugia un rivale della sua stessa famiglia,
+chiamato Gentile: Giampaolo lo scacciò nel 1520, e fece perire alcuni di
+lui partigiani, accusati di avere ordito trame a pro di Gentile. Il papa
+si fece a difendere Gentile, e citò Giampaolo a presentarsi
+personalmente a Roma. Giampaolo, ammalato trovandosi, o infingendosi
+tale, mandò Malatesta, suo figlio, in vece sua, per giustificarsi. Leon
+X lo accolse graziosamente; ma gli dichiarò di volere che comparisse
+personalmente a trattare la propria causa il signore di Perugia: e per
+togliergli qualunque sospetto gli mandò un salvacondotto di proprio
+pugno, dando in pari tempi parola a Camillo Orsini, genero del Baglioni,
+e ad altri di lui potenti amici, che non sarebbe esposto a verun
+pericolo. L'Orsini, dopo avere ottenute queste assicurazioni, cercò di
+persuadere il suocero ad ubbidire. Il Baglioni vi prestò fede; ed
+all'indomani del suo arrivo in Roma andò in castel sant'Angelo, ove il
+papa era andato ad alloggiare; ma invece di essere ammesso all'udienza,
+fu arrestato dal castellano, e dai carnefici posto alla tortura. Non fu
+interrogato intorno ad un solo delitto; ma gli si domandò una
+confessione generale di tutti i falli commessi in vita sua. La sua vita
+era ben lontana dall'essere irreprensibile; egli confessò varj atti di
+crudeltà commessi per conservare la tirannide, molte scandalose
+dissolutezze, e tra queste un incesto con sua sorella, ch'egli non si
+era curato gran fatto di dissimulare. Dietro tali confessioni, dopo due
+mesi di prigionia, fu per ordine di Leon X decapitato. La di lui moglie
+ed i figliuoli si rifugiarono a Padova sotto la protezione de'
+Veneziani, e Perugia venne interamente assoggettata all'autorità della
+santa sede[522].
+
+ [522] _Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 170. -- Anon. Padov. presso il
+ Muratori Ann. d'Italia ad ann. P. 162. -- P. Giovio vita di Leone X,
+ l. IV, f. 90. -- Onofrio Panvinio vite de' pontefici in Leone X, p.
+ 262. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p. 430. -- Sansovino Famiglie illustri
+ d'Italia, f. 21._
+
+Nello stesso anno Leon X, che aveva preso al suo servigio Giovanni de'
+Medici, figlio della celebre Caterina Sforza di Forlì e del suo secondo
+marito, vedendo in questo giovinetto svilupparsi di già quell'ardore
+marziale, e quell'impeto che gli diedero in appresso tanta riputazione,
+lo incaricò di scacciare da Fermo Luigi Freducci, che comandava in
+questa città. Il Freducci era tenuto in concetto di buon capitano, ma
+non aveva che dugento uomini d'armi, coi quali non poteva sperare di
+resistere a mille cavalli e quattro mila fanti, che contro di lui
+conduceva Giovanni de' Medici. Tentò di fuggire da Fermo colle sue due
+compagnie d'uomini d'armi; ma sopraggiunto dal Medici e circondato da
+ogni banda, perì combattendo con più di cento suoi soldati, prima che
+gli altri avessero potuto ottenere quartiere. La morte del Freducci
+atterrì tutti i piccoli signori o tiranni delle Marche; gli uni
+fuggirono senza venire all'esperimento dell'armi; altri passarono a Roma
+per implorare la clemenza del pontefice. Leon X li fece tutti
+imprigionare, indi assoggettare alla tortura per avere da loro una
+confessione generale. Non eravi tra costoro chi potesse vantarsi
+innocente; ed alla confessione loro teneva dietro immediatamente il
+supplicio. Così Amadei, tiranno di Recanati; Zibicchio, capo di partito
+a Fabbriano; Ettore Severiani, capo di partito a Benevento, furono
+appiccati dopo essere stati assoggettati alla tortura, sebbene fossero
+volontariamente venuti a gettarsi tra le braccia del pontefice, e non
+fossero stati accusati di verun delitto[523].
+
+ [523] _P. Jovii vita Leonis X, l. IV, p. 83. -- Anon. Padov. presso
+ il Muratori, Ann. 1520, p. 163._
+
+Ma di tutte le sovranità dipendenti dalla santa sede, quella di Ferrara
+più d'ogni altra solleticava l'ambizione di Leone: egli aveva cercato
+indarno nel precedente anno d'impadronirsene per sorpresa; e nel
+presente non si vergognò di adoperare più odiosi mezzi. Uberto Gambara,
+protonotaro apostolico, che poi fu cardinale, venne incaricato di
+sedurre Rodolfo Hello, tedesco, capitano della guardia del duca. Uberto
+diede a Rodolfo due mila ducati, e gli fece più larghe promesse, tanto
+che il tedesco promise di assassinare Alfonso, e di aprire la porta di
+castel Tealdo, cittadella di Ferrara, alle truppe della Chiesa, le quali
+arriverebbero da Modena e da Bologna. Era stato fissato il giorno
+dell'esecuzione; e lo storico Guicciardini, che comandava in Modena, e
+Guido Rangone, che comandava in Bologna, avevano avuto ordine di far
+avanzare le truppe pontificie fino alle porte di Ferrara. Ma fino dal
+principio Rodolfo Hello aveva palesate al duca le profferte fattegli, e
+con di lui intelligenza aveva mostrato di entrare nella congiura. Quando
+il duca ebbe in sue mani tutte le lettere del Gambara, e che gli furono
+aperti tutti i disegni di Leone X, ne fece fare autentico processo cogli
+interrogatorj di più complici, e lo depose unitamente alle lettere
+originali del Gambara negli archivj di casa d'Este, ove furono letti dal
+Muratori; poscia il duca troncò quest'affare, onde schivare, se ancora
+fosse possibile, di romperla irremissibilmente con Leone X[524].
+
+ [524] _Muratori An. d'Ital. ad an. 1520, t. XIV, p. 164. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XIII, p. 171_, il quale sopprime nel racconto della
+ trama il progetto dell'assassinio, al quale forse non aveva parte.
+ Il Giraldi e P. Giovio ommettono quest'avvenimento, ed il signor
+ Roscoe si appoggia al loro silenzio per dubitarne. _Vita di Leon X,
+ c. XXIII._
+
+Questo pontefice, in preda alla mollezza ed ai piaceri, passava la vita
+in continue feste, occupandosi di musica, di commedie, delle ridicole
+pompe de' suoi buffoni, inebbriato dalle lodi de' poeti e degli oratori,
+cui prodigava le sue ricchezze, senza prendersi quasi verun pensiero
+della burrasca che contro di lui andava addensando in Germania Lutero, e
+senza parere desiderare una nuova guerra. Le sue prodigalità avevano in
+breve dissipati in tempo di pace gl'immensi tesori ragunati da Giulio II
+in mezzo a continue guerre; onde per soddisfare al suo inconsiderato
+lusso era costretto d'accrescere continuamente lo scandaloso traffico
+delle indulgenze, e di rendere più aperti que' disordini contro i quali
+i primi riformatori osavano finalmente d'alzare la voce[525].
+
+ [525] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 173. -- Ann. Eccl. Rayn. 1517, §
+ 56, an. 1518, 1519, 1520. -- Fleury Hist. Eccl. Liv. CXXV, ch. 29 e
+ segu. -- Spondanus contin. Ann. Baronii 1517, § 12, t. II, pag. 596 e
+ segu._
+
+Ma una vaga inquietudine di spirito facevagli desiderare nuove scene e
+nuovi argomenti d'adulazione per i suoi cortigiani; e perchè più non
+aveva famiglia alla quale tramandare potesse la grandezza che voleva
+acquistare, invidiava la gloria di Giulio II, che aveva illustrato il
+suo pontificato colle conquiste fatte per la santa sede; egli ancora si
+lasciò prendere dal chimerico progetto _di cacciare i barbari d'Italia_,
+armando l'uno contro l'altro i due principi rivali; e non rifletteva che
+colui ch'egli ajuterebbe a vincere, rimarrebbe più ingagliardito dalla
+vittoria, che indebolito dagli sforzi sostenuti per ottenerla.
+
+Il trattato di Noyon aveva lasciati molti semi di nuove dissensioni tra
+Carlo V e Francesco I. L'ultimo non aveva ottenuta soddisfazione pel suo
+alleato, il re di Navarra. Metteva in campo nuove pretese sul regno di
+Napoli, prendendo argomento dall'antica costituzione de' papi, i quali,
+fino dai tempi in cui avevano tolto questo regno a Manfredi per darlo
+alla casa d'Angiò, avevano richiesto che non potesse essere posseduto
+dal capo dell'impero. Carlo V aveva egli stesso giurato di non riunire
+le due corone, e poichè doveva abdicare quella di Napoli, credeva il re
+Francesco d'avere diritto di ripeterla. Carlo, dal canto suo, voleva far
+rivivere le sue pretese sopra il ducato di Milano e su quello di
+Borgogna. Tutti e due i re, opponendo gl'imprescrittibili diritti della
+legittimità alle convenzioni ed ai trattati, si fondavano sopra una
+dottrina, che, se fosse ammessa, sbandirebbe per sempre la pace e la
+buona fede di frammezzo agli uomini. La naturale gelosia tra due giovani
+sovrani, ambiziosi, potenti e rivali di gloria, aguzzava i loro
+risentimenti, e li rendeva più fermi nelle vicendevoli loro pretese. Ma
+fin allora le insurrezioni della Spagna, e la guerra della Germania tra
+la lega di Svevia ed il duca di Virtemberga, avevano dato troppo di che
+fare a Carlo V, perchè potesse nello stesso tempo avventurarsi a
+cominciare le ostilità contro la Francia.
+
+Erasi il re Francesco riservata la facoltà di prestare soccorsi al re di
+Navarra per ricuperare i suoi stati, senza perciò rompere la pace
+generale conchiusa tra le due corone. Questi soccorsi furono dalla
+Francia mandati in principio del 1521[526]. Nello stesso tempo un'altra
+piccola guerra si era accesa nelle Ardenne e nel ducato di Lussemburgo
+tra Roberto della Marck, signore di Sedan, secondato da suo figliuolo il
+maresciallo di Fleuranges, e madama di Savoja, governatrice de' Paesi
+Bassi a nome di Carlo V[527]. Gli è vero che nulla ancora presagiva una
+diretta guerra tra i due monarchi, e che inoltre questi non poteva
+estendersi all'Italia, finchè il papa tenevasi neutrale. Gli stati della
+Chiesa e quelli di Firenze, coprivano il regno di Napoli contro gli
+attacchi de' Francesi, i quali dall'altro canto non avevano nulla a
+temere per il Milanese, i di cui confini, dalla banda della Germania,
+erano coperti dalla loro alleanza colla repubblica di Venezia e da
+quella che avevano conchiusa a Lucerna cogli Svizzeri, il 5 maggio del
+1521[528].
+
+ [526] _Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 89._
+
+ [527] _Mém. de Fleuranges, p. 285. -- Mém. de Martin du Bellay, l. I,
+ p. 92-99._
+
+ [528] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l.
+ VI, p. 284._
+
+Ma la pace aveva cessato di piacere a Leon X, e le sue negoziazioni, non
+meno presso Carlo V, che presso Francesco I, tendevano ad armarli l'uno
+contro l'altro. Il papa pendeva tuttavia incerto a quale dei due si
+unirebbe. Facendo la guerra ai Francesi poteva loro togliere Parma e
+Piacenza, ch'era pentito d'avere perduto, dopo che il suo predecessore
+le aveva conquistate; attaccando l'imperatore, poteva levargli alcune
+province del regno di Napoli, che ugualmente gli si confacevano. Faceva
+a vicenda profferte all'uno ed all'altro, mentre che Antonio Pucci,
+vescovo di Pistoja, aveva per lui assoldati sei mila Svizzeri, ai quali
+Lautrec aveva senza veruna difficoltà accordata licenza d'attraversare
+in marzo la Lombardia, siccome a quelli che credeva destinati contro il
+regno di Napoli. Leon X, che non aveva ancora deciso da qual parte si
+porrebbe, gli accantonò nella Marca d'Ancona, ove gli Svizzeri,
+trovandosi oziosi, disertarono quasi tutti[529].
+
+ [529] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 175. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p.
+ 481. -- Rayn. Ann. Eccl. 1521, § 76, p. 335 e segu. -- Muratori Ann.
+ d'Italia, t. X, p. 146 ad annum._
+
+All'ultimo i negoziatori di Leon X convennero con quelli di Francesco I
+in un trattato d'alleanza, in virtù del quale il papa ed il re si
+obbligavano ad attaccare di concerto il regno di Napoli. Fattane la
+conquista, tutto il paese posto tra Roma ed il Garigliano doveva essere
+riunito alla Chiesa; ed il rimanente doveva formare un regno pel secondo
+figliuolo di Francesco I. Ma perchè questo secondo figliuolo era
+inallora ancor fanciullo, tutto il regno, fino alla di lui maggiorità,
+doveva essere governato da un legato pontificio. Inoltre Francesco I si
+obbligava a non accordare più la sua protezione al duca di Ferrara, nè a
+verun altro feudatario della Chiesa; di modo che la conquista di quel
+ducato era pure uno degli utili che il papa ritrarrebbe da tale
+alleanza[530].
+
+ [530] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. -- Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 102. -- P. Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 277._
+
+Questi preliminarj erano stati sottoscritti prima che cominciassero le
+ostilità nella Navarra, che Asparoth, fratello di Lautrec, conquistò in
+poco tempo. La sollevazione degli Spagnuoli contro i consiglieri
+fiamminghi di Carlo V, e la violenza delle guerre civili tra i
+partigiani del dispotismo e quelli della libertà, ne' due regni di
+Castiglia e d'Arragona, sembravano dare ai Francesi una favorevole
+occasione per portare assai più in là questi primi prosperi avvenimenti.
+In tali circostanze il trattato conchiuso con Leon X venne presentato
+alla ratifica del consiglio del re. Desso venne esaminato con estrema
+diffidenza, perciocchè il papa aveva date tante prove della sua
+nimicizia, che il consiglio non era disposto a credere, che volesse
+ristabilire i Francesi a Napoli, mentre che dava a conoscere di
+soffrirli a stento nel Milanese. Temevasi dai più che dopo avere tirata
+la loro armata nella Campania non si unisse all'imperatore per
+distruggerla, ed in appresso attaccare il ducato di Milano, rimasto
+senza difensori. In tanta incertezza, Francesco I non mandava la sua
+ratifica. Leon X, di già scontento di Lautrec e del vescovo di Tarbes,
+ambasciatore a Roma, perchè avevano ricusata l'autorità della corte
+pontificia in tutti gli affari beneficiarj del ducato di Milano, si
+accostò subito all'imperatore, col quale non aveva mai lasciato di
+trattare, e con lui l'8 maggio del 1521 sottoscrisse un trattato, con
+cui i confederati si obbligavano a stabilire nel ducato di Milano
+Francesco Sforza, secondo figlio di Lodovico il Moro; dopo avere
+staccato da questo ducato Parma e Piacenza, che unitamente al ducato di
+Ferrara farebbero parte degli stati della santa sede. Il papa sciolse
+Carlo V dall'impedimento di possedere nello stesso tempo il regno di
+Napoli e l'impero, chiedendo in compenso un feudo nel regno di Napoli
+per Alessandro de' Medici, figliuolo naturale di Lorenzo già duca di
+Urbino[531].
+
+ [531] La bolla del papa che scioglie Carlo V dal giuramento prestato
+ come re di Napoli è del 3 giugno 1521. _Rayn. Ann. Eccl., § 81, 86,
+ p. 336 e segu. -- Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 181. -- P. Paruta Stor.
+ Ven., l. IV, p. 279. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, p. 97. --
+ Galeat. Capella de bello Mediol., l. I, p. 4. -- Fr. Belcarii, l.
+ XVI, p. 483. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 286. -- Mém. de Mart. du Bellay,
+ l. I, p. 157. -- Ub. Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 721._
+
+Francesco Sforza, che i confederati volevano collocare sul trono di
+Milano, trovavasi allora a Trento, ov'era stato raggiunto da Girolamo
+Morone, ch'era stato il principale confidente e ministro di suo
+fratello, e che, dopo averlo persuaso a cedere per capitolazione il
+castello di Milano, si era accorto d'essere caduto in sospetto ai
+Francesi, e non dover rimanere lungamente sicuro ne' loro stati. Morone,
+il più intrigante, il più destro, il più scaltrito, il più doppio
+degl'Italiani de' suoi tempi, manteneva segreto intelligenze con tutti i
+malcontenti di Lombardia, moltiplicati a dismisura dai duri ed altieri
+modi del signore di Lautrec. Aveva il Morone promesso al papa, che una
+simultanea insurrezione sorprenderebbe i Francesi in tutte le città,
+prima che questi potessero levare alcuna fanteria o farla venire
+d'oltremonti; ed i mille uomini d'armi francesi accantonati in Lombardia
+non si giudicavano sufficienti a difendere questa provincia, neppure per
+pochi giorni, contro gli attacchi combinati del popolo, del papa e
+dell'imperatore. L'attivissima cooperazione di questo capo di faziosi fu
+probabilmente il principale motivo che persuase Leon X a domandare il
+ristabilimento dello Sforza sul trono di Milano[532].
+
+ [532] _Galeat. Capella de reb. gest. pro restitutione Franc. II
+ Mediol. Ducis, l. I, f. 4. Edit. princeps 1533, in 4.º_ -- Galeazzo
+ Capella era segretario di Girolamo Morone.
+
+La lega tenevasi coperta con tutto il segreto d'una congiura; ed infatti
+doveva, a guisa d'una cospirazione, scoppiare nelle province, nelle
+quali l'insurrezione era disposta contemporaneamente, dalle montagne
+comasche fino a Parma. Gli alleati risguardavano inoltre come cosa di
+maggiore importanza l'operare una rivoluzione a Genova, onde aprire al
+re di Spagna tutte le comunicazioni per mare colla Lombardia. Girolamo
+Adorno doveva entrare nel porto di quella città con nove galere, mentre
+che suo fratello Antoniotto giugnerebbe attraverso alle montagne fin
+presso alle mura. Affinchè il loro attacco riuscisse più inaspettato,
+fecero in modo d'intercettare per venti giorni tutti i corrieri che
+andavano a Genova; ma quest'eccesso di precauzione riuscì loro
+pernicioso. Ottaviano Fregoso, che governava la Liguria per il re,
+insospettito da questo universale silenzio, si pose in guardia con più
+vigilanza che mai; Girolamo Adorno non potè entrare in porto, e sbarcò
+le sue truppe a Chiavari ed a Recco per unirle a quelle di suo fratello,
+che s'avanzava dalla banda di Pietra Santa. Tentarono inutilmente
+d'eccitare una sollevazione tra i loro partigiani; verun Genovese non
+prese per loro le armi, veruna terra murata aprì loro le porte, talmente
+che dovettero passare in Lombardia con circa tre mila fanti spagnuoli,
+dopo d'avere rimandata la flotta a Napoli[533].
+
+ [533] _Uberti Folietae Gen. Hist. l. XII, p. 722. -- Petri Bizarri,
+ Sen. Pop. Q. Gen. Hist., l. XIX, p. 450. -- Galeat. Capella, l. I, p.
+ 8. -- Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 183._
+
+Il signore di Lautrec si trovava inallora alla corte di Francia, ed
+aveva lasciato in suo luogo, per governare la Lombardia, suo fratello,
+il signore di Lescuns, che, secondo scrive il signor di Fleuranges,
+«aveva lasciata la berretta rotonda, e da principio era vescovo di
+Tarbes, ma si sentiva troppo gentil compagno per correre la carriera
+ecclesiastica; ed io vi accerto che era tale[534].» Lescuns fu avvisato
+che il Morone era subitamente partito da Trento per passare, deviando
+dalle più frequentate strade, a Reggio, ove allora era governatore lo
+storico Guicciardini. Seppe che moltissimi emigrati milanesi eransi
+adunati nella stessa città, e supponendo che fossero intenzionati di
+sorprendere Parma si recò immediatamente egli stesso a Reggio, per far
+che il governatore gli desse schiarimento intorno alle intenzioni del
+papa, e pretendere da lui che cacciasse gli emigrati, ai quali aveva
+dato asilo contro il prescritto de' trattati e le regole di buona
+vicinanza. Frattanto, per dare maggior forza alle sue istanze con un
+poco di timore, e forse, avendone il destro, per sorprendere la città,
+prese con sè quattrocento lance, ed ordinò a Federigo di Bozzolo di
+tenergli dietro a non molta distanza con mille fanti[535].
+
+ [534] _Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 316._
+
+ [535] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 184. -- Galeat. Capella de bello
+ Mediol., l. I, f. 5._
+
+Il Guicciardini faceva buona guardia, e Reggio non temeva la visita del
+signore di Lescuns. Questi domandò al governatore una conferenza, che si
+tenne il 24 di giugno nel rivellino della porta che conduce a Parma.
+Mentre ch'essi ragionavano delle cose loro, gli emigrati milanesi,
+ch'erano accorsi sulle mura, credendo, o fingendo di credere che alcuni
+soldati francesi avessero voluto entrare per forza, fecero fuoco sulla
+scorta del signore di Lescuns, ed uccisero Alessandro Trivulzio, uno de'
+capi della fazione contraria alla loro. Vi fu allora una mischia, nella
+quale lo stesso Lescuns sarebbe rimasto ucciso, se il Guicciardini non
+lo avesse preso sotto la sua protezione, facendolo entrare in Reggio.
+Gli uomini d'armi francesi lo supposero fatto prigioniere e si
+sbandarono; ma perchè non erano inseguiti, e perchè incontrarono per
+istrada Federico di Bozzolo, che veniva in loro ajuto, si riebbero
+bentosto dal loro terrore, ed all'indomani il Guicciardini permise al
+signore di Lescuns di raggiugnere la sua gente[536].
+
+ [536] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 185. -- Galeat. Capella, l. I, f.
+ 5. -- Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 161. -- Fr. Belcarii, l. XVI,
+ p. 491. -- P. Jovii Hist. epitome, l. XX, t. II, p. 6._
+
+I progetti che il Morone aveva formati sovra Parma, e che dovevano
+eseguirsi dagli emigrati adunati a Reggio, non ebbero effetto, ed ancora
+più funesto fine ebbero quelli di Manfredi Palavicini sopra Como. Questo
+gentiluomo, in addietro partigiano de' Francesi, ma che Lautrec aveva
+disgustato, erasi associato ad un cotale Giovanni, capo di facinorosi
+notissimo in quelle montagne, chiamato il matto dei Brizzi, il quale si
+era obbligato di condurre a Como quattrocento soldati tedeschi ed
+altrettanti italiani, mentre che i loro amici in città dovevano
+atterrare un pezzo di muraglia per farli entrare. Ma Graziano delle
+Guerre, che teneva il comando di Como, sebbene avesse soli dugent'uomini
+sotto i suoi ordini, supplì col coraggio, colla vigilanza, coll'attività
+alle deboli sue forze. Sorprese la truppa che veniva per sorprenderlo, e
+la disperse; fece prigioniere il Palavicini ed il matto dei Brizzi, e li
+mandò a Milano. Volendo il governo atterrire i suoi nemici, li fece
+squartare, e condannò allo stesso orribile supplicio molti gentiluomini
+milanesi, ch'erano stati consapevoli de' loro progetti[537].
+
+ [537] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 186. -- Galeat. Capella, l. I, p.
+ 7. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 165. -- P. Giovio Vita di Leon X, l.
+ IV, f. 99. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 287._
+
+Leon X non aveva ancora confessata la sua alleanza coll'imperatore, nè i
+suoi bellicosi progetti, ma mostrò d'adirarsi fieramente, quando seppe
+che il signore di Lescuns aveva a mano armata violato il territorio di
+Reggio. Annunciò al concistoro che i Francesi più non rispettavano i
+possedimenti della Chiesa, e che, per reprimere la loro audacia,
+vedevasi forzato ad allearsi coll'imperatore, onde poter cacciarli
+dall'Italia. Diede il comando delle sue truppe a Federico Gonzaga,
+marchese di Mantova, che, accettandolo, ritornò al re di Francia la
+collana dell'ordine di san Michele, di cui era stato decorato. Francesco
+Guicciardini doveva servirlo, come consigliere, col titolo di
+commissario generale. Il marchese di Pescara comandava la fanteria
+spagnuola; e Prospero Colonna fu posto alla testa dell'armata combinata
+del papa e dell'imperatore, la quale era composta di seicento uomini
+d'armi della Chiesa o di Firenze, e d'altrettanti dell'imperatore; di
+quattro mila fanti spagnuoli, di sei mila italiani e di sei in otto mila
+tedeschi, grigioni o svizzeri. In principio d'agosto quest'armata andò
+ad accamparsi in sulla Lenza, a sole cinque miglia da Parma[538].
+
+ [538] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 187. -- Galeat. Capella, l. I, f.
+ 7. -- P. Jovii Vita Alfonsi Piscarii, l. II, p. 300. -- Mém. de Martin
+ du Bellay, l. II, p. 172. -- P. Paruta, l. IV, p. 281. -- Jac. Nardi,
+ l. VI, p. 287. -- Fr. Belcarii Comm. Rer. Gallic., l. XVI, p. 492._
+
+Quando il Lautrec, ch'era a Parigi, ebbe avviso della pubblicazione
+della lega del papa e dell'imperatore, non tardò ad annunciare al re che
+il Milanese era perduto se non si affrettava a mandarvi quattrocento
+mila scudi, onde assoldare una fanteria svizzera che bastasse a
+difenderlo. Lodovico XII aveva trattato il Milanese come un antico stato
+ereditario, cui era affezionato; ma Francesco I non lo avea considerato
+che come una ricca provincia che poteva pagare più delle altre. Gli
+abitanti erano ad un tempo oppressi da ruinose contribuzioni, da
+continui alloggi di soldati, dall'insolenza e dai capricci de'
+comandanti, dalla crudeltà de' tribunali, che punivano con atroci
+supplicj i malcontenti e le persone sospette. «Riputavasi, dice il
+signor Martino di Bellay, il numero di coloro che il signore di Lautrec
+aveva sbanditi da Milano, non minore di quello de' rimasti; e dicevasi
+che la maggior parte di costoro erano stati esiliati per leggieri
+motivi, o per usurparne le sostanze; lo che ci procurava molti nemici, i
+quali in appresso si adoperarono per iscacciarci da Milano, onde riavere
+i loro beni. Prima che il detto maresciallo di Foix venisse luogotenente
+del re nel ducato di Milano, essendo, come detto abbiamo, tornato in
+Francia il signore di Lautrec, rimase in questo frattempo luogotenente
+del re nel detto ducato il signore di Telignì, siniscalco di Rouergue,
+il quale colla sua saviezza e gentili maniere aveva guadagnato il cuore
+de' Milanesi, onde il paese era affatto tranquillo; ma essendo tornato
+il signore di Lescuns, e partitone il siniscalco, le cose cambiarono
+aspetto, e così l'opinione degli abitanti[539].»
+
+ [539] _Mém. de Martin du Bellay, l. II, p. 159._
+
+Parve che Francesco I sentisse tutta l'estensione del pericolo
+rappresentatogli dal Lautrec, in un paese attaccato da una potente
+armata, circondato di nemici da ogni banda, e desideroso di rivoluzione.
+Il dissipamento della sua corte, e lo sfrenato gusto del monarca per i
+piaceri, avevano di già estremamente disordinate le finanze, di modo
+che, malgrado molte vaghe promesse, un generale poteva temere di non
+ricevere a tempo i sussidj che gli venivano promessi; ma il signore di
+Semblancey, soprintendente delle finanze, si obbligò per espresso ordine
+del re a far trovare a Lautrec quattrocento mila scudi in Milano lo
+stesso giorno in cui egli vi arriverebbe. Lautrec partì, e giunto a
+Milano non trovò il danaro; onde per fare un primo pagamento agli
+Svizzeri, che cominciavano a ragunarsi sotto le sue bandiere, obbligò
+tutti i ricchi particolari di Lombardia con minacce e con intollerabile
+rigore a mandargli tutto il denaro che loro riuscirebbe d'avere anche a
+credito[540].
+
+ [540] _Galeat. Capella, l. I, f. 7. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 288. --
+ Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 188. -- Fr. Belcarii, l. XVI, p. 496._
+
+Grandissima era l'esperienza di Prospero Colonna nelle cose della
+guerra, ma la sua tattica era lenta e timida, e la grave età sua lo
+rendeva ancora più lento e diffidente. Prima d'entrare nel paese nemico
+volle aspettare i sei mila fanti tedeschi che Ferdinando, fratello
+dell'imperatore, aveva adunati nella Carinzia, ed i tre mila Svizzeri
+assoldati dal papa. I Veneziani non poterono chiudere il passaggio a
+queste truppe, ed il Colonna, poichè le ebbe ricevute nel suo campo, e
+dopo d'avere perduti tredici giorni sulle rive della Lenza, venne
+finalmente ad aprire le sue batterie contro Parma, dalla banda de'
+sobborghi di Codiponte, sulla sinistra del fiume[541].
+
+ [541] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 189. -- P. Paruta, l. IV, p. 282.
+ -- Gal. Capella, l. I, f. 8. -- Mém. de du Bellay, l. II, p. 175. --
+ Fr. Belcarii, l. XVI, p. 493. -- P. Jovii Vita Piscarii, l. II, p.
+ 300._
+
+Il Lautrec aveva affidata la difesa di Parma a suo fratello, il signore
+di Lescuns; gli aveva promesso d'accorrere bentosto in suo soccorso; ed
+aveva inoltre fatto sapere ai Veneziani che potenti rinforzi valicavano
+allora le montagne per raggiugnerlo: per altro le sue truppe si andavano
+assai lentamente ragunando, e non giugneva mai il danaro che gli era
+stato così solennemente promesso. Aveva con sè cinquecento lance, sette
+mila Svizzeri e quattro mila fanti francesi sotto gli ordini del signore
+di Saint-Valier: l'armata veneziana, comandata da Teodoro Trivulzio e
+dal provveditore Andrea Gritti, era, dietro sua dimanda, venuta a
+raggiugnerlo nel Cremonese con quattrocento lance e quattro mila fanti;
+ma finchè non arrivavano altri sei mila Svizzeri, che tuttavia
+aspettava, il Lautrec non voleva porsi in luogo ove potesse venire
+obbligato a combattere[542].
+
+ [542] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 192. -- Gal. Capella de bello
+ Mediol., l. I, f. 9. -- P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 283. -- P.
+ Jovii Vita Alfonsi Piscarii, l. II, p. 301. -- Ejusd. Vita Leon X, l.
+ IV, f. 97._
+
+La città di Parma viene divisa dal fiume che porta lo stesso nome, che
+lascia a sinistra, dalla banda di Piacenza, un quartiere, detto
+Codiponte, la metà meno considerabile di quello che ha dalla banda
+destra. L'un quartiere e l'altro era fortificato verso il letto del
+fiume, che, spesso non avendo che un rigagnolo d'acqua in mezzo ad un
+largo piano coperto di ghiaja, avrebbe senza di ciò lasciato un libero
+ingresso al nemico fin nel centro della città. Soltanto il 29 agosto
+Prospero Colonna aveva attaccato il sobborgo o quartiere di Codiponte,
+ed in due giorni le sue batterie avevano fatto nelle mura una breccia
+abbastanza larga perchè il signore di Lescuns conoscesse l'impossibilità
+di più lunga difesa. Nella notte del 1 al 2 di settembre Lescuns ritirò
+tutte le sue truppe sulla riva destra; onde gli abitanti, abbandonati a
+loro medesimi, s'affrettarono di aprire le porte all'armata di Prospero
+Colonna, esprimendo la loro gioja di poter tornare sotto l'autorità
+pontificia: ma questa gioja fu di breve durata, perciocchè i soldati,
+senza farsi caso delle loro buone disposizioni, li saccheggiarono con
+estrema crudeltà[543].
+
+ [543] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 194. -- Gal. Capella, l. I, f. 9.
+ -- P. Jovii Vita Piscarii, l. II, p. 301. -- P. Paruta, l. IV, p. 284.
+ -- Mém. de du Bellay, l. II, p. 177._
+
+La stessa notte successiva a tale avvenimento Prospero Colonna ebbe
+avviso che il duca di Ferrara, per mostrarsi fedele all'alleanza della
+Francia, aveva attaccato Finale e san Felice con cento uomini d'armi,
+dugento cavaleggieri e due mila fanti, e che Lautrec era giunto fino al
+Taro. Trovò pericoloso il continuare l'assedio di Parma con due armate
+nemiche così vicine; e sebbene il marchese di Mantova, per non macchiare
+i suoi primi fatti d'armi con un atto di debolezza, rimostrasse come il
+Lautrec ed il duca di Ferrara erano fuori di stato d'attaccarlo, e
+quanto fosse vergognosa cosa l'abbandonare in sui loro occhi una città
+più che a metà presa; sebbene il Guicciardini e Francesco Moroni lo
+andassero confortando a terminare ciò che aveva così ben cominciato,
+Prospero Colonna fu inflessibile: il marchese di Pescara fu del medesimo
+sentimento, dichiarando di volere conservare i suoi soldati per una
+sicura vittoria; e l'armata si ritirò in riva alla Lenza, per aspettarvi
+nuovi ordini da Roma e nuovi rinforzi[544].
+
+ [544] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 197. -- P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 302. -- Vita di Leon X, l. IV, f. 98. -- Gal. Capella, l. I,
+ f. 9. -- Mém. de Martin du Bellay, l. II, p. 178. -- Anon. Padov.
+ presso Muratori Ann., t. X, p. 148. -- Mém. de Fleuranges, ch.
+ dernier, p. 316, 319. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 288. -- Scip. Ammirato,
+ l. XXIX, p. 338._
+
+Questo avvenimento poteva avere per la lega le più funeste conseguenze.
+I generali del papa erano disposti a credere che quelli dell'imperatore
+non avevano abbandonata una quasi terminata conquista all'avvicinamento
+di forze inferiori alle loro, che perchè invidiavano al pontefice
+l'acquisto di Parma: dal canto suo il Colonna sospettava che Leon X
+volesse ritirarsi dalla guerra, e lasciare di concorrere al mantenimento
+dell'armata, tostocchè avrebbe ricuperate Parma e Piacenza, che gli
+erano state assegnate nel trattato. L'armata della lega si tenne un mese
+stazionaria, e divisa da una segreta diffidenza. Ma Leon X, più che mai
+allettato dalla speranza di far nuove conquiste, aveva incaricato il
+cardinale di Sion di levare per suo conto nuove genti nella Svizzera.
+Queste arrivarono successivamente nel Modenese; e Prospero Colonna,
+incoraggiato a riprendere le sue operazioni con nuova attività, passò il
+Po il primo ottobre per portare la guerra nel Cremonese. Dal canto suo
+il Lautrec, avendo ricevuti considerabili rinforzi, si lasciò fuggire di
+mano una bella occasione di batterlo nel passaggio del fiume[545].
+
+ [545] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 201. -- Georg von Frundsberg, B.
+ II, f. 32._
+
+L'armata di Lautrec, ingrossata da quasi venti mila Svizzeri, superava
+di forze quella ch'era venuta ad attaccarla; e sebbene la sua corte lo
+lasciasse sempre senza danaro, s'egli avesse spinta la guerra ad una
+pronta decisione, come tutti i suoi capitani lo consigliavano di fare,
+avrebbe cavato buon servigio da' suoi Svizzeri in una battaglia; ma
+sgraziatamente egli attaccava la sua vanità a non seguire mai i
+suggerimenti che gli venivano dati; e per mostrare di saperne più che
+tutti gli altri, credeva necessario di scostarsi sempre dalla comune
+opinione. Questa caparbietà gli fece perdere un'occasione unica di
+distruggere l'armata di Prospero Colonna, che si era imprudentemente
+acquartierata a Rebecco, in riva all'Oglio, e sotto il cannone della
+fortezza veneziana di Pontevico, posta sull'altra riva. Il Pescara,
+conoscendo il pericolo della sua situazione, ed approfittando della
+lentezza del generale francese, ritirò durante la notte le sue genti da
+Rebecco, senza lasciar loro conoscere il pericolo in cui si erano
+trovate. Il Lautrec aveva voluto differire fino all'indomani l'attacco
+consigliatogli dal duca d'Urbino e da Andrea Gritti; ma all'indomani il
+suo nemico erasi posto in sicuro[546].
+
+ [546] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 202. -- Gal. Capella, l. I, f.
+ 10. -- P. Jovii Vita Ferdin. Davali, l. II, p. 303. -- Mém. de du
+ Bellay, l. II, p. 179. -- Jac. Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 289._
+
+Il Lautrec aveva nella sua armata quasi venti mila Svizzeri; ed il
+cardinale di Sion ne aveva condotti quasi altrettanti all'armata del
+papa. La dieta elvetica vedeva con ribrezzo i suoi concittadini sul
+punto di versare il sangue gli uni degli altri per una causa straniera.
+Spedì loro perciò l'ordine di rientrare ne' loro focolari, minacciando
+soprattutto di castigare coloro che, in disprezzo dell'alleanza di
+fresco conchiusa colla Francia, eransi ridotti a servire contro di lei;
+ma l'autorità de' magistrati era assai meno potente degl'intrighi di
+Mattia Schiner, cardinale di Sion, e dell'accortezza del cardinale
+Giulio de' Medici, che Leon X aveva spedito all'armata in qualità di
+legato. Altronde l'animosità nazionale, così vivamente eccitata in tempo
+delle guerre di Lodovico XII, non era stata del tutto spenta nell'ultima
+pace. Gli Svizzeri dell'armata francese erano offesi dall'alterigia e
+dalla diffidenza di Lautrec, erano intiepiditi dalla sua lentezza, e non
+prendevano fiducia ne' suoi talenti. Lagnavansi soprattutto di non
+essere pagati malgrado le promesse, che mai non si eseguivano. I
+quattrocento mila scudi, così solennemente promessi al generale per la
+difesa del Milanese, non erano stati mandati dalla Francia; ed una
+sovranità veniva sagrificata per un intrigo di corte dalla stessa madre
+del re, che aveva destinato ad altri usi questo danaro[547].
+
+ [547] _Gal. Capella de bello Mediol., l. I, f. VI. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XIV, p. 205. -- Mém. de du Bellay, l. I, p. 181._
+
+In breve la diserzione diminuì rapidamente il numero degli Svizzeri che
+formavano il nervo principale dell'armata di Lautrec. Non si trovando
+più in istato di tenere la campagna tra l'Oglio ed il Po, egli si ritirò
+sull'Adda con intenzione di difenderne il passo e di coprire il
+Milanese. Alzò frequenti ridotti lungo la sponda del fiume, indi pose il
+suo quartiere a Cassano per tenere d'occhio tutta la linea. Prospero
+Colonna, giunto in faccia a lui a Rivolta, diede a credere di voler
+gettare un ponte in questo medesimo luogo, e richiamò così l'attenzione
+dell'armata nemica. Il Lautrec aveva fatte levare o distruggere tutte le
+barche del fiume; ma Francesco Moroni, uno degli emigrati milanesi, ne
+scoprì tre nel Brembo, che si getta poco al di sopra nell'Adda. Con
+queste cominciò a far passare il fiume ad alcune compagnie italiane a
+Vaprio, cinque miglia al di sopra del quartiere generale di Lautrec.
+Questo passaggio non poteva eseguirsi che con estrema lentezza,
+adoperando le tre piccole barche, ed i fanti italiani, quantunque
+rinforzati bentosto dagli Spagnuoli del Pescara, a stento potevano
+sostenersi nel luogo in cui erano sbarcati sulla diritta dell'Adda,
+prima contro Ugone de' Pepoli, poi contro Lescuns, dal fratello
+incaricato di respingerli nel fiume. Passarono ben quattordici ore,
+prima che ricevessero quanta gente bastava per non aver più nulla a
+temere. Il Lautrec, a cagione della sua lentezza, si lasciò per la terza
+volta fuggire l'occasione che gli era offerta di conseguire la vittoria,
+e si ritirò coll'armata scoraggiata in Milano[548].
+
+ [548] _P. Jovii Vita Ferd. Dav. Piscarii, l. II, p. 306. -- Fr.
+ Guicciardini, l. XIV, p. 207. -- Gal. Capella, l. I, f. 11. -- Mém. de
+ du Bellay, l. II, p. 182. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 340. --
+ Georgens von Frundsberg Kriegzsthaten, B. II, f. 32._
+
+Le pratiche presso gli Svizzeri dei cardinali di Sion e de' Medici erano
+così felicemente riuscite, che al Lautrec di venti mila Svizzeri più non
+restavano che quattro mila. Pure Lautrec risolse di difendere il
+circondario dei sobborghi di Milano, mentre che Prospero Colonna, invece
+d'avanzarsi direttamente verso la capitale si trattenne a Marignano,
+irrisoluto se passerebbe o no a prendere i quartieri d'inverno a Pavia.
+Le continue piogge avevano totalmente guastate le strade, e tenevano in
+dietro l'artiglieria; finalmente tre giorni dopo il passaggio dell'Adda,
+il 19 di novembre, l'avanguardia dell'armata di linea si presentò verso
+sera alle mura del sobborgo di Milano tra porta Romana e porta Ticinese,
+che da' Veneziani, incaricati di difenderle furono vilmente abbandonate
+senza nessuna resistenza. Il marchese di Pescara salì il primo con soli
+ottanta fucilieri spagnuoli sul bastione di terra recentemente
+innalzato, gli tenne subito dietro tutta la sua infanteria, ed
+approfittando dell'avuto vantaggio, entrò in città colla stessa facilità
+con cui era entrato nel sobborgo, essendogli stata aperta la porta dalla
+fazione ghibellina[549].
+
+ [549] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 209. -- P. Jovii vita Fer.
+ Davali, l. II, p. 308. -- Mém. de du Bellay, l. II, p. 184. -- Gal.
+ Capella, l. I, f. 12. -- Georgens von Frundsberg, B. II, f. 32._
+
+Il Lautrec ancora non sapeva che l'armata della lega avesse abbandonato
+Marignano, credendo che le piogge cadute continuamente avessero impedito
+al nemico di far avanzare le artiglierie; e passeggiava disarmato per
+città in piena sicurezza mentre questa era già presa, e mentre suo
+fratello Lescuns, oppresso dalle fatiche del precedente giorno, dormiva
+ancora. La loro negligenza fu cagione della loro ruina; supposero senza
+rimedio un avvenimento contro cui non eransi apparecchiati; invece di
+contrastare il terreno, come ancora potevano fare, contro un'armata
+sorpresa della propria vittoria, e divisa tra la città, il sobborgo e la
+campagna, abbrividita per essere stata tutto il dì sotto una fredda
+pioggia, ed inquieta di doversi alloggiare in istrada che non conosceva,
+in mezzo ai nemici e ad una profonda oscurità, Lautrec e suo fratello si
+ritirarono quella stessa notte a Como, di dove passarono in seguito a
+Lonato nel territorio di Brescia, prendendo per quell'inverno i loro
+quartieri nel territorio veneziano, ove si credevano al coperto da ogni
+attacco[550].
+
+ [550] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 210. -- P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 309. -- Gal. Capella, l. I, f. 13. -- Mém. de du Bellay, l.
+ II, p. 185. -- P. Paruta Ist, Ven., l. IV, p. 286. -- Fr. Belcarii, l.
+ XVI, p. 498. -- P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 100. -- Jac.
+ Nardi, l. VI, p. 289. -- Gio. Gambi, t. XXII, p. 287._
+
+La sorte del ducato di Milano sembrava un'altra volta decisa piuttosto
+da una rivoluzione che da una conquista. Lodi e Pavia, e bentosto
+Piacenza e Cremona si affrettarono di aprire le loro porte ai vincitori.
+Cremona, a dir vero, fu ripresa dal Lautrec; ma nello stesso tempo i
+Francesi avevano per di lui ordine evacuata Parma, e vi era entrato
+Alessandro Vitelli, uno de' capitani pontifici. Il marchese di Pescara
+aveva occupato Como per capitolazione, ed erasi obbligato inverso il
+signore di Vandenesse, che ne aveva il comando, a far rispettare le
+proprietà de' soldati e degli abitanti; ma l'infanteria spagnuola forzò
+le guardie poste sulla breccia, e saccheggiò la città con quella ferocia
+ch'era diventata un carattere nazionale, strappando di bocca ai ricchi
+cittadini con inauditi tormenti la confessione delle loro ricchezze, e
+lasciando che molti morissero fra le pene della tortura. Il Pescara, che
+voleva ad ogni costo guadagnarsi l'affetto degli Spagnuoli, chiuse gli
+occhi su tanta atrocità, ed ischivò la disfida del signore di
+Vandenesse, che gli chiedeva soddisfazione di cotale mancamento di
+fede[551].
+
+ [551] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 211. -- P. Jovii Vita Piscarii,
+ l. II, p. 313. -- Mém. de du Bellay, l. II, p. 187._
+
+Ma in mezzo a queste zuffe un inaspettato avvenimento rendette dubbioso
+l'esito d'una guerra cominciata con così brillanti successi. Il 24 di
+novembre Leon X, trovandosi alla sua villa della Malliana, ricevette la
+notizia della presa di Milano; e Castel sant'Angelo festeggiò tutto il
+giorno questa vittoria col cannone. Leone mostravasi pieno di giubbilo,
+e si proponeva d'adunare un concistoro, onde partecipare ai cardinali
+questa fausta notizia, ed ordinare rendimenti di grazie in tutte le
+chiese: ma entrato nella sua camera, cominciò dopo poche ore a sentirsi
+alquanto incomodato[552]. Si fece trasportare a Roma, senza per altro
+credere di trovarsi in pericolo della vita, non manifestandosi la sua
+malattia che come una febbre catarrale: ma tutt'ad un trattò peggiorò, e
+morì contro l'universale aspettazione il giorno 1.º di dicembre, dopo
+avere regnato otto anni, otto mesi e diciannove giorni, ed essere giunto
+al suo quarantasettesimo anno. Esausto affatto era il suo tesoro, ed
+avrebbe in breve dovuto lottare contro insormontabili difficoltà per
+continuare la guerra; ma egli conobbe i prosperi avvenimenti delle sue
+armi e non le difficoltà che li dovevano seguire. In tempo della sua
+malattia ricevette la notizia della presa di Piacenza, e lo stesso
+giorno in cui morì quella dell'acquisto di Parma. Era questo
+l'avvenimento che più caldamente desiderava: ed aveva detto al cardinale
+de' Medici, che l'avrebbe volentieri comperato anche a prezzo della
+propria vita[553].
+
+ [552] _Par. de Grassis Diar. Curiæ Rom., t. IV, p. 384, apud Rayn.
+ Ann. Eccl. 1521, § 109, p. 342._
+
+ [553] _Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 212. -- P. Giovio Vita di Leon X,
+ l. IV, f. 100. -- Jac. Nardi, l. VI, p. 290. -- Onof. Panvino Vite de'
+ Pontefici in Leon X, f. 262. -- Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 341. --
+ Fr. Belcarii, l. XVI, p. 499. -- Mém. de du Bellay, l. II, p. 192. --
+ Gio. Cambi, t. XXII, p. 189. -- P. Bizarri, l. XIX, p. 451. -- P.
+ Paruta, l. IV, p. 289. -- Gal. Capella, l. I, f. 14._
+
+Questa inaspettata morte d'un papa, che aveva tanti nemici non andò
+esente da sospetto di veleno. Il suo coppiere, Bernardo Malaspina nel
+giorno che precedette la di lui malattia gli aveva presentato mentre
+cenava un nappo di vino, dopo bevuto il quale, il papa si era a lui
+rivolto pieno di sdegno, chiedendogli dove avesse preso un vino così
+amaro. Essendo morto Leone la notte del primo di dicembre, lo stesso
+coppiere volle all'indomani uscire da Roma in sul far del giorno con de'
+cani come se andasse a caccia. Le guardie della porta di san Pietro,
+maravigliandosi che un servitore del papa volesse andare a divertirsi la
+stessa mattina della morte del suo padrone, lo arrestarono su questo
+solo indizio; ma raccontano il Giovio, il Nardi e Paride Grassi, che il
+cardinale Giulio de' Medici, tornato a Roma, lo fece porre in libertà, e
+non volle permettere che si praticassero ricerche intorno all'accusa di
+veleno, per timore che il nome di qualche gran principe non vi si
+trovasse implicato, e si rendesse in tal modo l'implacabile nemico della
+sua famiglia[554].
+
+ [554] _P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 101. -- Jac. Nardi Ist.
+ Fior., l. VI, p. 291. -- Par. de Grassis apud Rayn. Ann. Eccl. 1521,
+ § 110, p. 343. -- Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 212. -- Gal. Capella,
+ l. I, f. 14._
+
+
+FINE DEL TOMO XIV.
+
+
+
+
+TAVOLA CRONOLOGICA DEL TOMO XIV.
+
+
+ CAPITOLO CVI. _I Veneziani riprendono
+ e difendono Padova: loro guerra nel Ferrarese
+ e loro sconfitta alla Polisella. Giulio II
+ gli assolve dalla scomunica. Campagna del
+ principe d'Anhalt nello stato veneziano, e
+ sue crudeltà._ 1509-1510 _pag._ 3
+
+ 1509 Il senato veneto scioglie tutti i suoi
+ sudditi dal giuramento di fedeltà 3
+ Tale risoluzione da taluno si ascrive a
+ timore, da altri a fina politica 4
+ Motivi d'estremo scoraggiamento nelle circostanze 5
+ I sudditi conobbero per esperienza che i nemici
+ sono sempre nemici 6
+ Non avendo a rimproverarsi verun atto di
+ ribellione, furono più solleciti di tornare
+ sotto l'autorità della repubblica 8
+ Gli alleati cominciarono più presto a disunirsi
+ a motivo della divisione delle spoglie de'
+ Veneziani 8
+ Sotto quali diversi aspetti gli alleati
+ risguardavano la guerra 9
+ Bajazette II offre di soccorrere i Veneziani 10
+ Estremo orgoglio ed insultanti pretese di
+ Giulio II 11
+ Vana attività di Massimiliano, che non aveva
+ adunata un'armata 11
+ I nobili padovani eransi dichiarati partigiani
+ dell'Austria, ma il popolo si conservava
+ fedele alla repubblica 12
+ 17 di luglio. Andrea Gritti sorprende Padova,
+ e vi rialza la bandiera della repubblica 13
+ Salva quella città dal saccheggio 15
+ Luglio. Sollevazione a favore della repubblica
+ in tutto il Padovano 16
+ 9 agosto. Il marchese di Mantova viene fatto
+ prigioniere all'isola della Scala 17
+ Lodovico XII vede senza dispiacere le perdite
+ di Massimiliano 18
+ Lascia La Palisse ai confini del Veronese per
+ soccorrerlo 19
+ Conchiude ad Abbiategrasso un nuovo trattato
+ col papa 20
+ Arrivo del principe d'Anhalt nel Friuli e
+ ferocia de' Tedeschi 21
+ I Veneziani fanno entrare tutta la loro armata
+ in Padova 22
+ Vi si rifuggiano pure coi loro raccolti e
+ gregge gli abitanti delle campagne 23
+ Nuove fortificazioni aggiunte al ricinto
+ di Padova 24
+ I figli del doge con 176 gentiluomini si
+ chiudono in Padova 24
+ Massimiliano prende le rocche dello stato
+ di Padova 25
+ 15 settembre. Viene ad assediare Padova 26
+ Prodigiosa armata di Massimiliano, la più
+ numerosa che da più secoli avesse servito
+ nelle guerre d'Italia 27
+ Per l'attività di Massimiliano in cinque giorni
+ le batterie giuocano su tutta la linea 28
+ Primo assalto dato al bastione di Codalunga
+ con cattivo esito 29
+ Il bastione viene preso in un secondo assalto,
+ ma i Veneziani lo fanno saltare con tutti
+ gli assalitori 29
+ Gli assedianti sono molestati dagli Stradioti 30
+ Gli uomini d'armi francesi ricusano di salire
+ la breccia in compagnia de' Landsknecht 31
+ 3 di ottobre. Viene levato l'assedio di Padova 32
+ Massimiliano invita inutilmente il Chaumont
+ ad attaccare Legnago 32
+ Giulio II si stacca dai Francesi, e si accosta
+ ai Veneziani 34
+ Massimiliano accorda ai Fiorentini
+ l'investitura di tutti i loro feudi
+ imperiali per quaranta mila fiorini 35
+ 16 novembre. Vicenza si solleva, ed apre le
+ porte ai Veneziani 35
+ Il vescovo di Trento contiene a stento Verona
+ coll'ajuto de' Francesi 36
+ Risentimento de' Veneziani contro Alfonso
+ duca di Ferrara 37
+ La flotta d'Angiolo Trevisani guasta il Ferrarese 38
+ Il Trevisani si afforza colla sua flotta
+ alla Polisella 39
+ 22 dicembre. La flotta del Trevisani bruciata
+ o presa dal cardinale Ippolito d'Este 40
+ Gli alleati non approfittano della disfatta
+ della Polisella 41
+ Sospensione delle ostilità tra Venezia e Ferrara 42
+ 1510 Fine di febbrajo. Morte di Niccola conte
+ di Pitigliano 43
+ 24 febbrajo. Il papa accorda l'assoluzione
+ ai Veneziani 44
+ Giulio II disprezza Massimiliano e detesta
+ Lodovico XII 45
+ 23 di marzo. Maneggi di Giulio con Enrico VIII,
+ che soscrive un nuovo trattato colla Francia 46
+ Mala intelligenza de' Francesi cogli Svizzeri
+ fomentata da Giulio II 46
+ Cominciamento delle vertenze tra Giulio II
+ ed il duca Alfonso 48
+ Lodovico XII protegge il duca 49
+ Ordina al Chaumont di rientrare nel territorio
+ di Venezia 50
+ I Veneziani offrono il comando della loro
+ armata al marchese Gonzaga 51
+ La sua consorte non acconsente a dare i figli
+ in ostaggio 51
+ I Veneziani nominano Gian Paolo Baglioni
+ governatore generale della loro armata 52
+ Il Baglioni si ritira alle Brentelle, e vi
+ si afforza 52
+ I Vicentini chiedono perdono al duca d'Anhalt
+ che loro lo rifiuta 53
+ Abbandonano tutti la città, e si ritirano
+ a Padova 54
+ Grotta di Masano che serve di rifugio ai
+ contadini 54
+ I corpi franchi francesi vi soffocano dentro
+ quanti vi si trovavano 55
+ Furti e crudeltà de' Tedeschi in Verona 57
+ Il Chaumont occupa Legnago ed il suo porto 57
+ 25 di maggio. Colà riceve la notizia della
+ morte del cardinale d'Amboise suo zio 58
+ Scandalosa ricchezza acquistata dal cardinale
+ nelle finanze 60
+ Altre conquiste del Chaumont nel Vicentino 61
+ Massimiliano ottiene soccorsi da Ferdinando
+ il Cattolico 62
+ Odio degli abitanti verso l'imperatore, e
+ loro attaccamento alla repubblica 63
+ I Tedeschi attaccano e prendono Monselice 64
+ Massimiliano vuole ridurre il Chaumont ad
+ attaccare Treviso 66
+ Questi si ritira nel Milanese 66
+
+ CAPITOLO CVII. _Giulio II fa attaccare
+ i Francesi a Genova, a Ferrara e nel Milanese.
+ Dirige l'assedio della Mirandola ed entra in
+ questa città per la breccia. È costretto a
+ fuggire da Bologna, e la sua armata viene
+ dispersa a Casalecchio._ 1510-1511 67
+
+ 1510 L'età, il ministero e l'educazione de' papi
+ dovrebbero renderli meno irascibili 67
+ L'inflessibilità di carattere spesso osservata
+ in loro procede forse dal credersi infallibili 68
+ Giulio II, più che verun altro, si credè
+ l'organo di Dio e si adirò contro ogni
+ opposizione alle sue volontà che credeva
+ divine 69
+ 1510 In origine le sue opinioni ed i suoi progetti
+ erano quasi tutti generosi 70
+ Odio di Giulio II verso Lodovico XII, e paura
+ che aveva di lui 71
+ 9 agosto. Giulio II scomunica Alfonso, duca
+ di Ferrara 73
+ 7 luglio. Investitura di Napoli accordata a
+ Ferdinando il Cattolico, restringendo la
+ sua alleanza colla santa sede 74
+ Giulio II fa imprigionare due cardinali francesi 75
+ Manda una flotta contro Genova per sollevarla,
+ onde dare la corona ducale ad Ottaviano Fregoso 76
+ I Genovesi difendono il governo francese, e la
+ flotta papale si ritira senza aver nulla
+ operato 78
+ Attacco del duca d'Urbino nella Romagna ferrarese 79
+ Agosto. Modena data al cardinale di Pavia
+ che ne prende possesso a nome del papa 79
+ Negoziazioni di Giulio II cogli Svizzeri per
+ muoverli ad attaccare la Lombardia 80
+ Settembre. Gli Svizzeri entrano per la strada
+ di Bellinzona in Lombardia 81
+ Dopo una breve comparsa, rientrano nelle montagne 83
+ Sospetti concepiti in tale occasione contro
+ gli Svizzeri e contro il Chaumont 83
+ I varj attacchi contro i Francesi non ebbero
+ effetti perchè fatti in diversi tempi 84
+ 1510 Lucio Malvezzi, coll'armata veneziana, rientra
+ in Vicenza e si avvicina a Verona 85
+ Una vigorosa sortita de' Tedeschi lo sforza
+ a ritirarsi 86
+ Il re d'Ungheria minaccia la repubblica
+ di Venezia 86
+ Concilio di Tours della Chiesa gallicana che
+ approva la guerra di Lodovico XII contro
+ il papa 88
+ Giulio II rigetta tutte le aperture di
+ negoziazione fatte a nome di Lodovico XII 89
+ 22 settembre. Giulio viene a dimorare in
+ Bologna mentre la sua armata si innoltra
+ nel Ferrarese 90
+ Il marchese di Mantova posto in libertà
+ dietro le istanze del papa e di Bajazette II 91
+ L'alleanza del marchese di Mantova cercata
+ nello stesso tempo dai Veneziani e dai
+ Francesi 91
+ 12 ottobre. Il Chaumont, con un'armata
+ francese, minaccia il papa a Bologna 93
+ Terrore de' cortigiani romani, che affrettano
+ il papa a negoziare 94
+ Giulio, sebbene infermo, fa armare le milizie
+ di Bologna e le eccita a difendersi 95
+ Proposizioni di Chaumont al papa per un trattato 96
+ 13 d'ottobre. Le truppe veneziane entrano in
+ Bologna, ed il papa rompe con fierezza le
+ trattative 97
+ 1510 Giulio si lagna con tutti i re cristiani
+ dell'attacco de' Francesi 98
+ Giulio fa attaccare Sassuolo e lo prende 99
+ Vuole spogliare Francesco della Mirandola de'
+ suoi feudi 100
+ Alla metà di dicembre, l'armata pontificia
+ occupa Concordia 101
+ 1511 2 gennajo. Il papa va in persona all'assedio
+ della Mirandola 102
+ Imboscata tesa al papa dal cav. Bajardo 103
+ Il Chaumont, per gelosia del Trivulzio, non
+ vuole liberare la Mirandola 105
+ 20 gennajo. La Mirandola si arrende per
+ capitolazione 106
+ Giulio entra nella Mirandola per la breccia 106
+ Abbassamento della riputazione del Chaumont 107
+ Contro il parere del Trivulzio risolve di
+ attaccare l'armata veneziana al Bondeno 109
+ È forzato ad abbandonare il progetto nell'atto
+ dell'esecuzione 110
+ Non può ridurre il marchese di Mantova a
+ rinunciare alla neutralità 111
+ Tenta di sorprendere Modena: ma Giulio II la
+ consegna al deputato dell'imperatore 112
+ 11 di febbrajo. Il Chaumont muore oppresso
+ dai dispiaceri, e tormentato dai rimorsi
+ d'avere fatta la guerra al papa 113
+ Il duca di Ferrara sospettato d'aver voluto
+ far avvelenare il papa 114
+ Massimiliano ascolta le proposizioni di pace
+ fattegli da Ferdinando 116
+ 1511 Marzo. Apertura d'un congresso in Mantova
+ per trattare la pace 116
+ 26 di marzo. Matteo Langio, vescovo di Gurck,
+ va all'armata di Giulio II per trattare a
+ nome dell'imperatore 118
+ Arroganza di questo intimo segretario di
+ Massimiliano 119
+ 16 aprile. Il papa scomunica gli aderenti del
+ re di Francia 120
+ Esorbitanti inchieste del vescovo di Gurck
+ ai Veneziani 121
+ 25 di aprile. Le conferenze rotte
+ dall'impetuoso carattere di Giulio II 122
+ Principio di maggio. Il Trivulzio riprende
+ Concordia, e fa prigioniere Gian Paolo
+ Manfrone 123
+ Il Trivulzio ed il duca d'Urbino, in presenza
+ l'uno dell'altro al ponte di Casalecchio
+ sul Reno 124
+ Un terrore senza motivo succede alla temerità
+ di Giulio II 125
+ Esorta i quaranta senatori di Bologna
+ a difendersi 127
+ Lascia il governo di Bologna al cardinale
+ di Pavia 128
+ I capitani della milizia scelti dal cardinale
+ sono amici dei Bentivoglio 129
+ 20 maggio. Il legato, spaventato dalla
+ insubordinazione delle milizie, fugge
+ da Bologna 130
+ 21 maggio. I Bentivoglio rientrano in possesso
+ di Bologna 131
+ Rotta dell'armata del duca d'Urbino a
+ Casalecchio. _Giornata degli asini_ 131
+ I Bolognesi atterrano la statua del papa 133
+ 1511 La Rocca di Bologna è presa e distrutta
+ dal popolo 134
+ Il cardinale di Pavia ed il duca d'Urbino
+ si accusano a vicenda di questi rovesci 135
+ Il duca d'Urbino uccide a pugnalate, in mezzo
+ alle sue guardie, il cardinale di Pavia 136
+ Ritirata del papa a Roma e suo risentimento 136
+
+ CAPITOLO CVIII. _Amministrazione in Firenze
+ del Gonfaloniere Soderini. -- Concilio di Pisa;
+ alleanza di Ferdinando il Cattolico con Giulio II
+ e coi Veneziani. -- La loro armata combinata si avanza
+ verso Bologna. -- Gastone di Foix la costringe a
+ ritrocedere, e ricupera Brescia che si era
+ ribellata._ 1511-1512 138
+
+ 1511 Nullità dei piccoli stati d'Italia 138
+ 1493-1518 Regno di Guglielmo IX, marchese di Monferrato 139
+ 1564-1553 Regno di Carlo III, duca di Savoja 140
+ Il marchese di Mantova, il duca di Ferrara e
+ quello d'Urbino 141
+ Le tre repubbliche della Toscana 142
+ 1510 22 dicembre. Conto della sua amministrazione
+ renduto dal Soderini 143
+ Collera di Giulio II contro il Soderini 144
+ Congiura di Prinzivalle della Stufa contro
+ il Soderini fomentata da Giulio II 145
+ 29 dicembre. Il Gonfaloniere dà conto al
+ gran consiglio della congiura tramata
+ contro di lui 146
+ 1511 20 gennajo. Legge che trasferisce in ogni
+ evento dal parlamento al gran consiglio
+ il diritto di riorganizzare la repubblica 148
+ 1511 Spira la tregua tra Firenze e Siena 148
+ Giulio II accorda la sua protezione a
+ Pandolfo Petrucci ed ai Sienesi 150
+ 3 settembre. Trattato di pace e di alleanza
+ tra Siena e Firenze, e restituzione di
+ Montepulciano ai Fiorentini 151
+ Desiderio di Lodovico XII di riconciliarsi
+ col papa, cui fa nuove offerte 152
+ Esorbitanti pretese del papa prima di
+ acconsentire alla pace 153
+ Massimiliano e Lodovico XII chiedono a
+ Giulio II di adunare un concilio 154
+ 16 maggio. S'addirizzano ai cardinali
+ rifugiati a Milano per domandare la
+ convocazione d'un concilio a Pisa 155
+ 18 luglio. Giulio II intima egli stesso
+ un concilio a san Giovanni di Laterano
+ pel susseguente anno 157
+ 20 agosto. Letargo del papa per cui ovunque
+ si sparge la notizia della di lui morte 157
+ Giulio II, ricuperando la salute, riprende
+ il progetto di cacciare i barbari d'Italia 158
+ Guerra di Massimiliano ai confini del Friuli 159
+ Sua irrisoluzione e negoziazioni con Ferdinando
+ e col papa 160
+ Negoziazioni di Giulio II con Ferdinando
+ il Cattolico 161
+ Enrico VIII d'Inghilterra si fa pure a
+ proteggere Giulio II 162
+ 1511 Gli Svizzeri si disgustano con Lodovico XII
+ e si attaccano al papa 163
+ Lodovico XII ricusa agli ambasciatori
+ d'Inghilterra e di Arragona di abbandonare
+ Bologna alle vendette del papa 163
+ 5 ottobre. Confederazione del papa col re
+ Cattolico ed il senato di Venezia, nominata
+ la santa lega, contro la Francia 164
+ 24 ottobre. Il papa degrada i cardinali che
+ avevano convocato il concilio di Pisa 166
+ 1 settembre. Deboli cominciamenti del concilio
+ a Pisa 166
+ Inquietudine de' Fiorentini quando vedono
+ cominciare il concilio con così poca
+ riputazione 167
+ 10 settembre. I Fiorentini spediscono il
+ Macchiavelli a Lodovico XII per chiedere
+ di traslocare il concilio 168
+ 1.º novembre. Arrivo dei cardinali a Pisa
+ e prima sessione del concilio 169
+ Cattiva accoglienza fatta dal popolo ai padri
+ del concilio 169
+ 13 novembre. Abbandonano Pisa in disordine a
+ motivo d'una contesa per cagione di alcune
+ prostitute 170
+ Il Soderini avea perduta la sua popolarità e
+ l'aveano guadagnata i Medici 171
+ Il Soderini chiede una sovvenzione ai preti
+ dello stato fiorentino 172
+ La campagna aveva avuto fine senza grandi
+ avvenimenti militari 173
+ Patimenti e desolazione delle province venete 174
+ 1511 Lodovico XII ordina a La Palisse di attaccare
+ la Romagna 175
+ Novembre. Scesa degli Svizzeri in Lombardia
+ per Varese 176
+ Gli Svizzeri si accostano a due sole miglia
+ da Milano 177
+ Si ritirano nelle loro montagne senza
+ apparente motivo 178
+ Inquietudine di Lodovico XII intorno alla
+ sua armata e soccorsi che domanda ai
+ Fiorentini 180
+ I nemici del Soderini non permettono che la
+ repubblica dia potenti ajuti alla Francia 181
+ Arrivo in Romagna dell'armata spagnuola
+ e pontificia 182
+ 31 dicembre. Presa della bastia di Fossa Geniolo 183
+ 1512 Forza dell'armata adunata ad Imola sotto
+ Raimondo di Cardone 184
+ 26 gennajo. Quest'armata intraprende l'assedio
+ di Bologna 185
+ Difficoltà nell'attacco di Bologna sotto gli
+ occhi di Gastone di Foix, arrivato a Finale
+ coll'armata francese 186
+ Le mura di Bologna battute in breccia 188
+ Preteso miracolo della cappella di Barracano
+ fatta saltare da una mina e ricaduta nello
+ stesso luogo 189
+ 5 febbrajo. Gastone di Foix, duca di Nemours,
+ entra in Bologna colla sua armata senza
+ che gli assedianti se ne accorgano 190
+ 7 febbrajo. Raimondo di Cardone leva l'assedio
+ e ritirasi ad Imola 191
+ 1512 Inquietudini del duca di Nemours per Brescia 191
+ Il conte Lodovico Avogaro vuole dar Brescia
+ ai Veneziani 192
+ 3 febbrajo. Entra in Brescia coi montanari
+ delle rive del lago di Garda e colle truppe
+ d'Andrea Gritti 193
+ Sollevazione di Bergamo, degli Orci, di
+ Pontevico e di tutti i castelli 194
+ Diligenza di Gastone per soccorrere la rocca
+ di Brescia 195
+ Incontra per via, e sconfigge Gian Paolo
+ Baglioni 195
+ 19 febbrajo. Gastone di Foix attacca Brescia
+ dalla banda della rocca 196
+ Bajardo pericolosamente ferito nel passaggio
+ del bastione 197
+ Presa di Brescia, uccisione della guarnigione
+ e degli abitanti 198
+ Sacco di Brescia e sue funeste conseguenze 200
+
+ CAPITOLO CIX. _Battaglia di Ravenna. -- Morte
+ di Gastone di Foix ed indebolimento dell'armata
+ francese. -- Giulio II si ostina a ricusare la pace;
+ dissimulazione di Massimiliano; irritamento degli
+ Svizzeri, i quali unisconsi ai Veneziani e scacciano
+ i Francesi dall'Italia._ 1512 202
+
+ 1512 La violenza dello spirito di partito travia
+ il giudizio morale dei popoli 202
+ Influenza dell'opinione pubblica sui giudizj
+ della coscienza 203
+ Ogni partito crede di sentire un'opinione
+ pubblica che dirige la sua coscienza 204
+ Il conte Lodovico Avogaro venne dai suoi
+ partigiani risguardato qual martire del
+ patriottismo 205
+ 1512 I Francesi lo risguardarono, ed indicarono,
+ come un traditore 206
+ Apparente ferocia militare nel carattere di
+ Gastone di Foix 206
+ Dessa deve ascriversi agl'insensati applausi
+ accordati alle vittorie dei guerrieri 207
+ Rari talenti di Gastone di Foix per la guerra 208
+ 1511 17 di novembre. Alleanza di Ferdinando con
+ Enrico VIII per attaccare la Guienna e la
+ Navarra 209
+ 1512 4 febbrajo. Enrico VIII pubblica il suo
+ progetto d'attaccare la Francia per
+ difendere il papa 211
+ Inquietudine che dà a Lodovico XII la
+ condotta di Massimiliano 212
+ Debolezza degli alleati di Lodovico XII
+ in Italia 212
+ Gastone di Foix aduna la sua armata al
+ Finale di Modena 213
+ 26 marzo. S'incammina alla volta della Romagna 214
+ Raimondo di Cardone occupa vantaggiose
+ posizioni, e schiva di venire a battaglia 215
+ 4 aprile. L'ambasciatore di Massimiliano
+ sottoscrive un armistizio di dieci mesi
+ coi Veneziani, e vuol far ritirare i
+ Tedeschi dal campo francese 216
+ Gastone piega sopra Ravenna per tirarvi
+ Raimondo di Cardone 218
+ 9 aprile. Gastone dà l'assalto alle mura
+ di Ravenna 219
+ 1512 Raimondo di Cardone lascia Faenza per
+ accostarsi a Ravenna 220
+ 10 aprile. Si avanza sull'opposta riva del
+ Ronco in faccia ai Francesi 221
+ 11 aprile. Nemours fa passare il Ronco alla
+ sua armata per venire a battaglia 222
+ Disposizione dell'armata di Nemours e sua
+ arringa alla truppa 224
+ Disposizione dell'armata spagnuola nei suoi
+ trincieramenti 225
+ Cannonamento di due ore tra le due armate 227
+ Il duca di Ferrara scopre una nuova batteria
+ che prende al lungo tutta la linea spagnuola 228
+ Gli uomini d'armi del Colonna maltrattati dal
+ fuoco sortono per attaccare i Francesi 230
+ Gli uomini d'armi spagnuoli sono rotti, ed
+ il Colonna è fatto prigioniere dal duca
+ di Ferrara 231
+ Furioso attacco tra i landsknecht e la
+ fanteria spagnuola 233
+ Gli uomini d'armi francesi costringono
+ l'infanteria spagnuola a ritirarsi 233
+ Gastone di Foix viene ucciso in un'ultima
+ carica contra la fanteria spagnuola 234
+ Spaventosa carnificina della battaglia
+ di Ravenna 235
+ Afflizione dei Francesi per la perdita di
+ Nemours e funeste conseguenze della sua morte 237
+ Gli Spagnuoli malmenati nella loro fuga dai
+ contadini 238
+ Ravenna presa e saccheggiata dai Francesi 239
+ 1512 I cardinali stringono il papa a fare la pace 240
+ Gli ambasciatori arragonesi e veneti lo
+ incoraggiano a non cedere 241
+ Ascolta le proposizioni fattegli a nome del
+ re di Francia 242
+ Premure di Lodovico XII di trattare la pace
+ col papa 243
+ Il papa si rassicura e più non ode consiglj
+ di pace 244
+ 3 maggio. Il papa fa l'apertura del concilio
+ di Laterano, e fa che i suoi cardinali lo
+ consiglino a proseguire la guerra 245
+ La dieta di Zurigo accorda al papa di levare
+ sei mila uomini ne' cantoni 246
+ Massimiliano accorda agli Svizzeri il
+ passaggio onde unirsi ai Veneziani prima
+ di entrare nel Milanese 247
+ Motivi di Massimiliano per entrare nella lega
+ contro la Francia 247
+ Gli Svizzeri si adunano a Coira in numero di
+ venti mila 250
+ Difficoltà in cui trovasi La Palisse per far
+ testa a tanti nemici, ed indisciplina della
+ sua armata 250
+ La Palisse riunisce a Pontoglio la sua armata
+ assai più debole che non quella degli alleati 253
+ Dopo essersi riuniti nel Veronese a G. P.
+ Baglioni, gli Svizzeri risolvono
+ d'incamminarsi verso Milano 253
+ La Palisse distribuisce una metà della sua
+ armata nelle terre murate della Lombardia 254
+ Fine di maggio. Tutti i Tedeschi dell'armata
+ di La Palisse richiamati da un ordine
+ dell'imperatore 255
+ 1512 5 di giugno. Gli Svizzeri prendono possesso
+ di Cremona a nome di Massimiliano Sforza,
+ duca di Milano 256
+ I Francesi abbandonano Milano, ed il cardinale
+ de' Medici fugge loro di mano 256
+ La Palisse costretto dagli Svizzeri ad
+ evacuare Pavia si ritira in Piemonte 257
+ I Bentivoglio lasciano Bologna, e questa città
+ è dal papa castigata 258
+ 29 giugno. Giano Fregoso nominato doge di
+ Genova dopo la ritirata del governatore
+ francese 259
+ Gli Svizzeri taglieggiano il ducato di Milano
+ senza avere riguardo al loro alleato
+ Massimiliano Sforza 260
+ Giulio II riunisce Parma e Piacenza alla
+ santa sede 261
+
+ CAPITOLO CX. _Sommissione del duca di Ferrara
+ al papa, e sua fuga da Roma. Ingresso degli Spagnuoli
+ in Toscana; sacco di Prato; deposizione del Soderini;
+ richiamo dei Medici al governo di Firenze.
+ Discordia tra i confederati della santa lega;
+ nuove negoziazioni; morte di Giulio II._ 1512-1513 262
+
+ 1512 Le vendette popolari non sono prova d'un odio
+ lungamente contenuto 262
+ Cattiva inclinazione naturale al popolo,
+ d'attaccare quegli che è troppo debole per
+ difendersi 263
+ Tutte le armate in ritirata sempre inseguite
+ dai contadini 264
+ Carattere de' soldati francesi nelle guerre
+ d'Italia 265
+ 1512 Carattere degli Spagnuoli 266
+ Carattere de' Tedeschi e degli Svizzeri 267
+ Vendette popolari esercitate contro i Francesi
+ a Ravenna 268
+ Le stesse vendette in Milano ed in tutta la
+ Lombardia 269
+ 8 giugno. Sbarco degl'Inglesi in Guipuscoa,
+ che richiama le armi di Lodovico XII verso
+ la Guienna e la Navarra 270
+ Pericoli che corre Alfonso d'Este dopo la
+ ritirata de' Francesi 271
+ Fabrizio Colonna gli procura un salvacondotto
+ per andare a Roma 272
+ 4 luglio. Alfonso d'Este giugne a Roma per
+ impetrare la sua assoluzione 272
+ Discorso d'Alfonso al papa nell'atto
+ d'ottenere l'assoluzione 273
+ Non potendo Alfonso ottenere la licenza di
+ ritirarsi, i Colonna sforzano le porte di
+ Roma per porlo in sicuro 276
+ Discordia della santa lega per la divisione
+ delle conquiste 276
+ Pretese del papa sugli stati di Parma e
+ Piacenza 276
+ Pretese di Massimiliano sullo stato veneto
+ e sul ducato di Milano 277
+ Pretese degli Spagnuoli, degli Svizzeri e
+ de' Veneziani 278
+ Tutti i confederati d'accordo per opprimere
+ la repubblica di Firenze 279
+ Luglio. Condizioni sotto le quali il papa
+ offre la sua protezione ai Fiorentini 280
+ Condizioni loro offerte dall'imperatore 280
+ 1512 Giuliano dei Medici chiede alla dieta degli
+ alleati, adunata in Mantova, di ristabilire
+ la sua famiglia in Firenze 281
+ I Fiorentini non avendo voluto redimersi, la
+ lega li fa attaccare dall'armata spagnuola 282
+ I Fiorentini avevano avuto l'imprudenza di
+ tenersi disarmati 283
+ 20 agosto. Raimondo di Cardone attraversa
+ l'Appennino coll'armata spagnuola 284
+ Il Gonfaloniere consulta il gran consiglio
+ intorno alle domande de' nemici 285
+ Fa il confronto del carattere de' Medici,
+ prima dell'esilio, con quello che avrebbero
+ dopo la loro tornata 286
+ I Fiorentini non acconsentono al ritorno
+ dei Medici che a condizione di non cambiar
+ nulla nel loro governo 288
+ Gli Spagnuoli giungono sotto Prato 289
+ Nuove trattative tra gli Spagnuoli ed il
+ Gonfaloniere 290
+ 30 agosto. Gli Spagnuoli danno l'assalto e
+ prendono Prato 291
+ Orribili crudeltà esercitate dagli Spagnuoli
+ in Prato 291
+ Spavento de' Fiorentini quando hanno notizia
+ della presa di Prato 292
+ Bartolomeo Valori e i suoi amici vogliono
+ cambiare il governo 293
+ 31 agosto. Arrestano il Gonfaloniere nel
+ palazzo pubblico 294
+ Il Gonfaloniere deposto si ritira a Ragusi 295
+ 1512 Contribuzioni imposte dal vicerè ai Fiorentini 296
+ 2 settembre. Giuliano dei Medici rientra in
+ Firenze, e mostra di acconsentire alla
+ conservazione della libertà 297
+ 7 di settembre. La nuova legge che modifica
+ la costituzione senza distruggerla. Il
+ Ridolfi eletto gonfaloniere 297
+ Il cardinale dei Medici ed i suoi amici non
+ sono soddisfatti della nuova legge 298
+ 14 di settembre. Il cardinale fa il suo
+ ingresso in Firenze in apparato militare 298
+ 16 di settembre. Il suo corteggio occupa il
+ palazzo pubblico, e chiede l'assemblea del
+ parlamento 299
+ Il parlamento investe della sovranità una
+ balìa scelta dai Medici 300
+ Formazione d'una stretta oligarchia per
+ governare sotto i Medici 301
+ 18 di settembre. La balìa licenzia la milizia
+ e disarma il popolo 301
+ 2 di novembre. Filippo Buondelmonti nominato
+ gonfaloniere 303
+ Enumerazione degl'individui della casa dei
+ Medici che rientrano in Firenze 304
+ Cortigiani dei Medici che si vantano di avere
+ tradita la patria 304
+ 18 settembre. L'armata spagnuola lascia Prato
+ per passare in Lombardia 305
+ 25 novembre. Il vescovo di Gurck, segretario
+ di Massimiliano, viene festeggiato in Roma
+ e nominato cardinale 306
+ Congresso di Roma. Vicendevoli lagnanze degli
+ alleati 307
+ 1512 Pretese di Massimiliano contro i Veneziani 308
+ 25 di novembre. Nuova alleanza del papa
+ coll'imperatore 309
+ 29 dicembre. Il cardinale di Sion consegna
+ le chiavi delle porte di Milano al nuovo
+ duca Massimiliano Sforza 311
+ L'alleato di Lodovico XII, Giovanni d'Albret,
+ spogliato da Ferdinando del regno di Navarra 312
+ 1513 Lodovico XII fa retrocedere la sua armata
+ verso l'Italia e vi cerca nuovi alleati 313
+ Ferdinando il Cattolico e Massimiliano offrono
+ la loro alleanza a Lodov. XII 313
+ Sforzi di Lodovico XII per riconciliarsi
+ cogli Svizzeri, ed impedire la loro alleanza
+ col duca di Milano 314
+ Trattative di Lodovico XII coi Veneziani 316
+ Trattato tra Lodovico XII ed i Veneziani 316
+ Trattative contraddittorie di tutte le potenze 317
+ Attività di Giulio II, sue negoziazioni e suoi
+ progetti per iscacciare _tutti i barbari
+ d'Italia_ 318
+ Cade pericolosamente infermo 319
+ 21 febbrajo. Morte di Giulio II 320
+
+ CAPITOLO CXI. _Leon X succede a Giulio II;
+ spedizione di La Tremouille in Lombardia; sua
+ sconfitta a Novara; disfatta di Bartolomeo d'Alviano
+ all'Olmo; la guerra in Italia si tratta debolmente;
+ negoziazione; morte di Lodov. XII._ 1513-1515 322
+
+ 1513 Giulio II erasi fatti dei doveri conformi
+ alle sue passioni 322
+ Aveva amore per la libertà, e la rispettava
+ a Genova, a Venezia e nelle città dello
+ stato della Chiesa 323
+ Sua stima per la libertà bellicosa degli
+ Svizzeri 324
+ Accusava i Medici d'avere rapita la libertà
+ alla loro patria 324
+ Molestia che avea cagionato l'impetuoso
+ carattere di Giulio II 325
+ Desiderio universale che il suo successore
+ non gli rassomigliasse 325
+ 4 marzo. Venticinque cardinali si chiudono
+ in conclave 326
+ Il partito dei giovani porta sulla santa
+ sede il card. Gio. de' Medici 327
+ Riconciliazione de' Medici coi Soderini 328
+ 11 di marzo. Giovanni de' Medici eletto papa
+ sotto il nome di Leon X 328
+ 11 di aprile. Solenne coronazione di Leon X
+ a san Gio. di Laterano 329
+ Contrapposto tra il risparmio di Giulio II
+ e la prodigalità di Leon X 330
+ Leon X conferisce l'arcivescovado di Firenze
+ a suo cugino Giuliano 331
+ Festa dei Fiorentini per l'elezione di Leon X 331
+ Supposta cospirazione a Firenze, per la quale
+ il Macchiavelli è posto alla tortura 332
+ Leon X fa riporre in libertà i prevenuti
+ salvatisi dal supplicio 334
+ 12 di ottobre. Costringe i Lucchesi a
+ restituire Pietra Santa e Mutrone ai
+ Fiorentini 334
+ 1513 Raimondo di Cardone occupa Parma e Piacenza,
+ e Leone ripete queste due città 335
+ 1.º d'aprile. Tregua d'Ortes nel Bearnese
+ tra la Francia e la Spagna 336
+ 24 marzo. Trattato d'alleanza di Blois tra
+ la Francia e Venezia 337
+ Armata del re di Francia sotto gli ordini
+ di La Tremouille e di Trivulzio 338
+ Bartolomeo d'Alviano si avanza coll'armata
+ veneziana, e Raimondo di Cardone si ritira 339
+ Gli Svizzeri vengono a difendere il duca di
+ Milano, e si afforzano a Novara 340
+ Milano si sottomette ai Francesi; sollevazione
+ di tutta la Lombardia 341
+ Tentativi de' Francesi per vittovagliare la
+ Lanterna di Genova 342
+ Maggio. Antoniotto Adorno, coll'ajuto de'
+ Francesi, scaccia i Fregosi da Genova, ed
+ è riconosciuto doge 343
+ Massimiliano Sforza assediato in Novara da
+ que' medesimi generali che avevano fatto
+ prigioniere suo padre 344
+ Ardire degli Svizzeri che lasciano aperte
+ le porte di Novara 345
+ 4 giugno. Avvicinamento di altri corpi di
+ Svizzeri 346
+ 5 giugno. I Francesi si ritirano a Riotta ed
+ a Trecase, e trascurano di afforzarvisi 348
+ 6 giugno. Gli Svizzeri, appena entrati nel
+ Novarese, vanno ad attaccare i Francesi 349
+ Prendono l'artiglieria che voltano contro
+ i landsknecht 350
+ 1513 Vergognosa fuga degli uomini d'armi francesi 351
+ L'armata francese non osa fermarsi in Piemonte,
+ e ripassa le Alpi 353
+ 17 di giugno. Gli Adorni si ritirano da
+ Genova e viene eletto doge Ottaviano Fregoso 354
+ 13 giugno. Il Cardone cogli Spagnuoli passa
+ il Po, e Bartolomeo d'Alviano si ritira nel
+ Vicentino 355
+ Egli si chiude in Padova, il Baglioni in
+ Treviso, Renzo di Ceri in Crema ed i
+ Veneziani abbandonano il resto del paese 356
+ Gli Spagnuoli e Leon X attaccano i Veneziani
+ senza essere provocati 356
+ Il cardinale di Gurck, luogotenente
+ dell'imperatore, prende la direzione
+ della guerra 358
+ 28 luglio. Il Cardone, dietro le istanze del
+ cardinale, assedia Padova 359
+ 16 agosto. È costretto a levare l'assedio 360
+ Dirige la sua artiglieria contro i palazzi
+ di Venezia 360
+ 6 ottobre. L'Alviano esce di Padova per
+ tagliare la ritirata agli Spagnuoli 361
+ Gli aspetta all'Olmo lontano due miglia da
+ Vicenza 362
+ 7 di ottobre. Gli Spagnuoli cercano di
+ ritirarsi verso Bassano e Trento 363
+ Pericolo della loro armata tribolata dagli
+ Stradioti e dai contadini 364
+ L'Alviano, importunato dal provveditore
+ Loredano, risolve di attaccare gli Spagnuoli 364
+ 1513 Viene battuto a motivo dell'estrema viltà
+ della sua fanteria 365
+ Gli Spagnuoli prendono i quartieri d'inverno
+ ne' monti Euganei 366
+ La guerra si trasporta sopra un altro teatro
+ fuori d'Italia 367
+ 16 agosto. Giornata _degli Speroni_, fuga
+ de' Francesi presso Terovane 368
+ 9 settembre. Battaglia di Flowden,
+ in cui Giacomo IV di Scozia, alleato della
+ Francia, resta sconfitto ed ucciso 369
+ Settembre. Gli Svizzeri assediano Digione;
+ capitolazione di La Tremouille 370
+ 15 di ottobre. Flotta francese distrutta ad
+ Honfleur dalla burrasca 371
+ 1514 3 gennajo. Incendio del più ricco quartiere
+ di Venezia 371
+ I nemici della Francia cominciano a temere
+ di averla soverchiamente abbassata 371
+ Terrore che cagiona all'Italia il nuovo
+ sultano Selim 373
+ Leon X cerca di negoziare la pace tra
+ l'imperatore ed i Veneziani 373
+ Riconcilia la Francia alla santa sede 374
+ 1513 17 dicembre. Lodovico XII abjura lo scisma
+ ed il concilio di Pisa 375
+ 1514 Leon X vuole rappattumare la Francia cogli
+ Svizzeri 376
+ Ferdinando rinnova la tregua colla Francia,
+ ed offende in tal modo il re d'Inghilterra 377
+ 7 agosto. Pace tra la Francia e l'Inghilterra,
+ terzo matrimonio di Lodovico XII 377
+ 1514 26 agosto. La Lanterna di Genova si arrende
+ ad Ottaviano Fregoso, che la fa spianare 378
+ Massimiliano non vuole fare la pace con Venezia 379
+ Cristoforo Frangipane guasta il Friuli 380
+ Il Frangipane battuto da Girolamo Savorgnano
+ e dall'Alviano 381
+ Vantaggi ottenuti dall'Alviano ad Este e
+ Rovigo contro gli Spagnuoli 382
+ Bella difesa di Renzo di Ceri a Crema 382
+ Falsità di Leon X nelle sue negoziazioni 383
+ La politica del nuovo pontefice meno nobile
+ di quella di Giulio II 384
+ Settembre. Occupa Modena e vuole formare
+ una sovranità cispadana per Giuliano de'
+ Medici, suo fratello 385
+ Pensa pure a collocarlo sul trono di Napoli 386
+ Lodov. XII lo affretta a dichiararsi 387
+ 1515 1.º gennajo. Morte di Lodov. XII cagionata
+ dal matrimonio 388
+ La somma sua economia fu la principale sua
+ virtù 390
+ Sua debolezza e mala fede 390
+ Sua crudeltà in guerra e verso Lodovico Sforza 391
+ Sua condotta domestica colle tre mogli 392
+
+ CAPITOLO CXII. _Francesco I assume il
+ titolo di duca di Milano; passa le Alpi; batte
+ gli Svizzeri a Marignano e conquista il
+ Milanese. -- Invasione di Massimiliano in Lombardia
+ e sua ritirata. -- Diversi trattati che pongono fine
+ alle guerre prodotte dalla lega di Cambrai._ 1515-1517 394
+
+ 1515 1.º di febbrajo. Successione di Francesco I
+ al regno di Francia, ed al titolo di duca
+ di Milano 394
+ Successione di due monarchi nati in privata
+ condizione 395
+ Qualità brillanti sviluppate in Francesco I
+ da una privata educazione 395
+ Gl'Italiani credono che Francesco I differisca
+ un anno l'annunciata spedizione d'Italia 396
+ 24 di marzo, 5 d'aprile. Francesco rinnova i
+ trattati di alleanza con Carlo d'Austria e
+ con Enrico VIII 397
+ Ferdinando, Massimiliano, gli Svizzeri ed il
+ papa ricusano di entrare in trattative di
+ pace 398
+ 27 di giugno. Francesco I rinnova l'alleanza
+ della Francia colla repubblica di Venezia 398
+ Trattato d'Ottaviano Fregoso, doge di Genova,
+ colla Francia 399
+ Francesco I raguna un'armata nel Delfinato 400
+ Pietro Navarro passa al suo servigio, e forma
+ per lui un corpo di fanteria basca 401
+ Gli Svizzeri s'innoltrano fino a Susa per
+ chiudere il passaggio delle montagne ai
+ Francesi 402
+ Il maresciallo Trivulzio cerca un passaggio
+ per circondare l'armata svizzera 403
+ 10 di agosto. L'armata francese s'interna
+ tra le giogaje e le anguste valli
+ dell'Argentiera 404
+ 1515 14 di agosto. Giugne nelle pianure del
+ marchesato di Saluzzo, in riva alla Stura 405
+ La Palisse e Bajardo formano l'ala destra
+ dell'armata, e passano per Sestiere 406
+ 15 di agosto. Sorprendono Prospero Colonna
+ a Villafranca, e lo fanno prigioniere 407
+ Giuliano de' Medici cede il comando
+ dell'armata pontificia a suo nipote Lorenzo 408
+ Leon X fa dire a suo nipote di non attaccare
+ i Francesi 408
+ Il Cardone coll'armata spagnuola è tenuto di
+ vista da Bartolomeo d'Alviano e dai Veneziani 409
+ Gli Svizzeri domandano ed ottengono una
+ sospensione di armi per ritirarsi a Novara 409
+ Un partito francese tra gli Svizzeri vuol
+ trattare con Francesco I 410
+ Gli Svizzeri, scontenti di non ricevere i
+ promessi sussidj, saccheggiano la cassa
+ del commissario pontificio 411
+ Negoziazioni e trattato conchiuso a Gallarate
+ per mezzo del bastardo di Savoja e di Lautrec 412
+ Francesco spedisce il suo danaro contante
+ a Buffalora, onde fare un primo pagamento
+ agli Svizzeri 413
+ Arrivo di venti mila nuovi Svizzeri a Monza,
+ che non vogliono accettare la pace 414
+ Sette mila Svizzeri, non volendo ricominciare
+ la guerra, tornano nella loro patria 415
+ 1515 L'armata francese occupa tutta la Lombardia
+ fino alle porte di Milano 415
+ Il cardinale di Sion riconduce quattrocento
+ cavalli all'armata svizzera 416
+ Bartolomeo d'Alviano prende posto a Lodi;
+ ed il Cardone con Lorenzo de' Medici
+ a Piacenza 417
+ Francesco I colloca la sua armata in faccia
+ a Marignano, a san Donato e a santa Brigida 418
+ 13 di settembre. Il cardinale di Sion eccita
+ gli Svizzeri alla battaglia 418
+ Escono da Milano per sorprendere il re tre ore
+ prima di notte 420
+ Il re affretta l'Alviano a condurre l'armata
+ veneziana in suo soccorso 420
+ Gagliardo attacco degli Svizzeri contro il
+ campo francese, che trovasi in cattiva
+ situazione 421
+ Gli Svizzeri s'impadroniscono delle batterie
+ del Navarro 422
+ La battaglia dura quattr'ore al lume della luna 423
+ Durante la notte i Francesi si raccolgono
+ intorno al re, rimasto quasi solo presso
+ all'artiglieria 424
+ Ristabiliscono le loro batterie, e prendono
+ una migliore posizione 425
+ 14 di settembre. Si rinnova la battaglia, e
+ gli Svizzeri provano la peggio 426
+ Bartolomeo d'Alviano giunge al campo di
+ battaglia, e gli Svizzeri, credendolo
+ seguito da tutte le sue genti, si
+ ritirano 427
+ 1515 Spaventosa carnificina della battaglia
+ di Marignano 428
+ Il re si fa armare cavaliere da Bajardo 429
+ Arma egli stesso Fleuranges e molti altri 429
+ Pericolo corso di Bajardo durante la notte 430
+ 15 di settembre. Gli Svizzeri lasciano Milano
+ per tornare nel loro paese 431
+ Massimiliano Sforza non conserva che i
+ castelli di Milano e di Cremona 432
+ Pietro Navarro intraprende l'assedio del
+ castello di Milano colle mine cariche 433
+ 4 di ottobre. Il duca spaventato capitola,
+ ed acconsente a vivere in Francia,
+ rinunciando ai suoi diritti 433
+ Francesco non vuole entrare in Milano che
+ dopo la capitolazione del castello 435
+ Abbandona il partito de' patriotti a Firenze
+ per trattare col papa 436
+ 13 di ottobre. Convenzione di Viterbo tra
+ Francesco I e Leon X 437
+ Gli Svizzeri evacuano le podesterie italiane,
+ e Cardone la Lombardia 437
+ Gli ambasciatori veneziani chiedono a
+ Francesco I i promessi soccorsi 438
+ Il comandante di Brescia riceve i rinforzi
+ prima che l'armata di Venezia giunga sotto
+ le sue mura 439
+ 7 di ottobre. Morte di Bartolomeo di Alviano
+ a Ghedo 440
+ 1515 Gian Giacopo Trivulzio intraprende l'assedio
+ di Brescia 442
+ Rockandolf con 8,000 Tirolesi costringe i
+ Francesi ed i Veneziani a levare l'assedio
+ di Brescia 442
+ 10-15 dicembre. Conferenza di Francesco I e
+ di Leon X a Bologna 443
+ Francesco sagrifica al papa il duca di Urbino
+ e la libertà della Chiesa gallicana 444
+ 7 di novembre. Trattato di Ginevra tra la
+ Francia e gli otto cantoni svizzeri 445
+ Francesco sospende l'esecuzione dei suoi
+ progetti sul regno di Napoli fino alla
+ morte di Ferdinando il Cattolico 446
+ 1516 Gennajo. Francesco I licenzia la sua armata
+ e parte alla volta della Francia 447
+ 15 di gennajo. Morte di Ferdinando il Cattolico 448
+ Ritratto che di questo re fa il gesuita Mariana 448
+ Cosa ne pensavano il Macchiavelli ed il suo
+ amico Fr. Vettori 449
+ Ferdinando, prima di morire, ed Enrico VIII
+ mandano danaro a Massimiliano 450
+ Marzo. Questi aduna un grande esercito per
+ attaccare l'Italia 451
+ Il contestabile di Borbone lasciato
+ governatore a Milano 451
+ Il Trivulzio ed il Lautrec levano l'assedio
+ di Brescia all'avvicinarsi dell'imperatore 452
+ 1516 Massimiliano si trattiene ad assediare Asola,
+ che non può prendere 454
+ I Francesi si chiudono in Milano e ne bruciano
+ i sobborghi 454
+ I Francesi ricevono un rinforzo di dieci mila
+ Svizzeri 455
+ Conferenze fra gli Svizzeri delle due armate,
+ ed inquietudine che cagionano ai due generali 456
+ Il maresciallo Trivulzio accresce
+ artificiosamente il terrore di Massimiliano,
+ che teme che gli Svizzeri non lo consegnino
+ ai Francesi 456
+ Massimiliano abbandona il suo campo
+ improvvisamente e torna in Germania 457
+ Il Lautrec succede al duca di Borbone nel
+ governo di Milano 458
+ 24 maggio. La città di Brescia capitola, e
+ torna ai Veneziani 458
+ Il Lautrec ricusa d'assediare Verona, e si
+ pone d'accantonamento presso Peschiera 459
+ 28 luglio. Vicenza presa e saccheggiata dai
+ Tedeschi 459
+ 13 agosto. Trattato di Noyon, tra Carlo re
+ di Spagna e Francesco I 460
+ Condizioni alle quali Massimiliano poteva
+ accedere al trattato 461
+ 20 agosto. L'armata francese e veneta
+ intraprende l'assedio di Verona, e lo leva
+ all'avvicinarsi di Rockandolf 462
+ 29 novembre. Trattato di pace perpetua tra
+ gli Svizzeri e la Francia 463
+ 1516 18 agosto. Trattato del concordato tra la
+ Francia e la corte di Roma 464
+ Imprudenza dei sacrificj con cui Francesco
+ cercava di riconciliarsi con Leon X suo
+ implacabile nemico 464
+ 17 marzo. Morte di Giuliano de' Medici, che
+ mette in libertà il papa di pubblicare un
+ monitorio contro il duca d'Urbino 466
+ 30 maggio. Francesco della Rovere spogliato
+ dal papa del ducato d'Urbino 467
+ 4 dicembre. Massimiliano accede al trattato
+ di Noyon 469
+ 1517 28 gennajo. Verona è renduta ai Veneziani,
+ e la pace ristabilita in Italia 469
+
+ CAPITOLO CXIII. _Ribellione e guerra d'Urbino.
+ Cospirazione dei cardinali contro il papa.
+ Ambizione di Leon X. S'unisce a Carlo V contro
+ Francesco I. Conquista del Milanese colle
+ armate riunite. Morte di Leon X._ 1517-1521 471
+
+ 1517 I Veneziani consolano, e danno incoraggiamento
+ ai sudditi che vengono loro renduti 471
+ La guerra della lega di Cambrai aveva
+ attaccato le parti vitali della loro
+ repubblica. Venalità 472
+ Ruina delle manifatture, del monopolio del
+ sale, del traffico d'Egitto 473
+ Concorrenza dei Portoghesi al traffico delle
+ Indie 474
+ Ruina del commercio d'Affrica e di Spagna
+ tenuto vivo inaddietro dalle galere del
+ traffico 475
+ 1517 Il senato si occupa del ripristinamento
+ dell'agricoltura, del commercio,
+ dell'università di Padova 476
+ Cerca d'allontanare i soldati licenziati che
+ trovavansi in grosso numero ai confini
+ dello stato 477
+ Il duca d'Urbino si offre a questi soldati
+ per condurli contro la Chiesa, e riavere
+ i suoi stati 477
+ 23 gennajo. Si pone in cammino con un'armata
+ somigliante alle compagnie di ventura 478
+ Leon X invoca il soccorso della Francia,
+ della Spagna, dell'impero 479
+ Spedisce Lorenzo de' Medici per arrestare
+ il duca in Romagna 479
+ 5 febbrajo. Il duca d'Urbino rientra nella
+ sua capitale 480
+ Incapacità di Lorenzo de' Medici, e viltà
+ delle sue truppe 481
+ 4 aprile. Lorenzo è ferito nel capo
+ all'assedio di Mondolfo 482
+ Gioja de' Fiorentini che lo credono morto 482
+ 24 maggio. Lorenzo entra in Firenze per
+ disingannarli 483
+ Il cardinale di Bibiena incaricato in di lui
+ assenza del comando dell'armata, è
+ abbandonato da' suoi soldati 483
+ 10-15 maggio. Il duca d'Urbino minaccia
+ Siena e Perugia 484
+ Scuopre una cospirazione nel suo campo e fa
+ punire i cospiratori dai loro commilitoni 485
+ Nuove invasioni del duca d'Urbino nella
+ Marca d'Ancona ed in Toscana 486
+ 1517 Agosto. Il duca d'Urbino tratta col papa e
+ si ritira a Mantova 486
+ Irritamento del cardinale Alfonso Petrucci
+ contro Leon X 488
+ 1515 10 marzo. Leon X avea scacciati i fratelli
+ Petrucci da Siena 489
+ 1517 Discorsi minaccianti dal Petrucci, e suo
+ incerto progetto per far avvelenare Leon X 490
+ Egli s'allontana da Roma, e Leon X lo richiama
+ mandandogli un salvacondotto 491
+ Torna; viene imprigionato e posto alla tortura 492
+ 21 giugno. È strozzato in prigione, ed altri
+ cardinali vengono condannati a varie pene 493
+ Giugno. Spavento del sacro collegio pei rigori
+ usati contro i loro membri 495
+ 16 marzo. Ultima sessione del quinto concilio
+ di Laterano 495
+ 1.º luglio. Promozione di trentuno cardinali
+ in una sola volta 496
+ 11 marzo. Alleanze delle grandi potenze
+ d'Europa contro i Turchi 497
+ 8 ottobre. Rinnovamento dell'alleanza tra la
+ Francia e Venezia 499
+ 1518 Gennajo. Matrimonio di Lorenzo de' Medici
+ con una cugina del re di Francia 500
+ Riputazione data dai letterati e dagli artisti
+ a Leon X 501
+ Leone si prende poco pensiero delle prediche
+ di Lutero, e continua lo scandaloso traffico
+ delle indulgenze 502
+ 1518 Non si occupa che de' suoi piaceri, ed anche
+ la sua liberalità è del tutto egoistica 503
+ Agosto. I Veneziani prolungano per cinque anni
+ la tregua con Massimiliano 504
+ Disgrazia e morte del maresciallo
+ Gian Giacopo Trivulzio 505
+ 1519 19 di gennajo. Morte di Massimiliano a Lintz 506
+ Rivalità di Francesco I e di Carlo per la
+ corona dell'impero 506
+ Desiderio del papa e delle più deboli potenze,
+ perchè sia data ad altri 507
+ 28 aprile. Morte di Lorenzo de' Medici,
+ ultimo maschio legittimo tra i discendenti
+ del vecchio Cosimo 508
+ Leon X destina il cardinale Giulio de' Medici
+ al governo di Firenze 510
+ Riunisce il ducato d'Urbino alla Chiesa, e
+ cede Montefeltro alla repubblica fiorentina 511
+ Sforzi degli ambasciatori francesi per
+ corrompere col danaro gli elettori dell'impero 512
+ 28 giugno. Carlo V eletto imperatore 513
+ 20 febbrajo. Morte di Francesco Gonzaga;
+ successione di Federico II al marchesato
+ di Mantova 514
+ Caduta delle mura di Ferrara in tempo
+ dell'infermità del duca Alfonso 515
+ Tentativo di Leon X per sorprendere Ferrara
+ col mezzo del vescovo di Ventimiglia 515
+ Leon X pensa a spogliare altri feudatarj
+ della Chiesa 517
+ 1520 Cita Giovan Paolo Baglioni a Roma, ed in
+ pari tempo gli manda un salvacondotto 518
+ Fa perire il Baglioni ed occupa Perugia 519
+ Fa attaccare ed uccidere Lodovico Freducci,
+ signore di Fermo 520
+ Fa perire altri signori ch'erano venuti a
+ porsi tra le sue mani 521
+ Tenta di sedurre il capitano delle guardie
+ del duca di Ferrara, per far avvelenare
+ il suo padrone 522
+ Cerca di riaccendere la guerra, sperando di
+ scacciare _i barbari d'Italia_ 524
+ Principj di dissensione tra Carlo V e
+ Francesco I 524
+ 1521 Indirette ostilità nella Navarra e nelle Ardenne 526
+ 5 maggio. Nuova alleanza della Francia cogli
+ Svizzeri conchiusa in Lucerna 527
+ Il papa assolda degli Svizzeri prima di avere
+ deciso con quale de' rivali monarchi
+ vorrà unirsi 527
+ Preliminarj d'alleanza del papa con Francesco I 528
+ Scontento del papa perchè Francesco I tarda
+ a ratificarla 529
+ 8 maggio. Il papa fa alleanza coll'imperatore
+ contro la Francia 529
+ Gli alleati promettono il ducato di Milano
+ a Francesco II Sforza 530
+ Apparecchiano una congiura contro i Francesi
+ in tutta la Lombardia 531
+ Fanno attaccare Genova dai due Adorni, che
+ sono respinti 532
+ 1521 Il signore di Lescuns, fratello del Lautrec,
+ governava in sua assenza Milano 533
+ 24 di giugno. Si presenta sotto Reggio armata
+ mano, e viene arrestato dal Guicciardini,
+ poi rimesso in libertà 534
+ Manfredo Pallavicini vuole sorprendere Como,
+ e vi è fatto prigioniere, indi mandato al
+ supplicio 535
+ 1.º agosto. Leon X dichiara la guerra alla
+ Francia, e fa avanzare la sua armata fino
+ alla Lenza 536
+ Malcontento de' Milanesi cagionato dalle
+ vessazioni di Lautrec 540
+ Lautrec torna a Milano, e non vi trova il
+ danaro promessogli dal re 541
+ Lentezza di Prospero Colonna, generale della
+ lega, prima d'attaccare i Francesi 542
+ 29 d'agosto. Apre le sue batterie contro Parma 542
+ 1.º settembre. Occupa il sobborgo di Codiponte 544
+ 2 settembre. Si ritira all'avvicinamento di
+ Lautrec e del duca di Ferrara 545
+ Reciproca diffidenza tra i capitani del papa
+ e dell'imperatore 546
+ 1.º ottobre. Prospero Colonna passa il Po,
+ e porta la guerra nel Cremonese 546
+ Il Lautrec lascia fuggire l'occasione di
+ battere Prospero Colonna a Rebecco 547
+ Malcontento e diserzione degli Svizzeri
+ dell'armata di Lautrec 548
+ 16 novembre. Prospero Colonna sforza il
+ passaggio dell'Adda 550
+ 1521 19 novembre. Il Colonna ed il Pescara entrano
+ in Milano 551
+ Lautrec si ritira nello stato di Brescia per
+ isvernarvi 553
+ Lodi, Pavia, Piacenza e Parma si danno
+ agli alleati 553
+ Il Pescara lascia saccheggiar Como, a
+ dispetto della capitolazione 553
+ 24 di novembre. Gioja di Leon X seguita
+ immediatamente da una malattia 554
+ 1.º dicembre. Leon X muore in un modo inopinato 555
+ Sospetti d'avvelenamento posti in tacere da
+ suo cugino il cardinale de' Medici 556
+
+
+FINE DELLA TAVOLA.
+
+
+
+
+
+Nota del Trascrittore
+
+Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo
+senza annotazione minimi errori tipografici.
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
+
+***** This file should be named 44363-8.txt or 44363-8.zip *****
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+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Barbara
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+If any disclaimer or limitation set forth in this agreement violates the
+law of the state applicable to this agreement, the agreement shall be
+interpreted to make the maximum disclaimer or limitation permitted by
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+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
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+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
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+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation information page at www.gutenberg.org
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+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
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+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
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+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
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+
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+ </head>
+<body>
+
+
+<pre>
+
+The Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
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+
+Title: Storia delle repubbliche italiane dei secoli di mezzo, v. 14 (of 16)
+
+Author: J. C. L. Simondo Sismondi
+
+Release Date: December 5, 2013 [EBook #44363]
+
+Language: Italian
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+Character set encoding: UTF-8
+
+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
+
+
+
+
+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Barbara
+Magni and the Online Distributed Proofreading Team at
+http://www.pgdp.net (This file was produced from images
+generously made available by The Internet Archive)
+
+
+
+
+
+
+</pre>
+
+
+<div class="titlepage">
+<h1>
+<span class="g">STORIA</span><br />
+<span class="x-small">DELLE</span><br />
+<span class="small">REPUBBLICHE ITALIANE</span><br />
+<span class="xx-small">DEI</span><br />
+<span class="x-small g">SECOLI DI MEZZO</span>
+</h1>
+<p class="small">
+DI
+</p>
+
+<p>
+J. C. L. SIMONDO SISMONDI
+</p>
+
+<p>
+<span class="smcap small">delle Accademie italiana, di Wilna, di Cagliari,<br />
+dei Georgofili, di Ginevra ec.</span>
+</p>
+
+<p class="pad2">
+<i>Traduzione dal francese.</i>
+</p>
+
+<hr class="minor pad2" />
+<p class="large">
+<i>TOMO XIV.</i>
+</p>
+<hr class="minor" />
+
+<p class="pad4">
+<span class="g">ITALIA</span><br />
+<span class="small">1819.</span>
+</p>
+</div>
+
+<div class="somm">
+<hr />
+<p class="center x-large"><a href="#indice" id="indfront">INDICE</a></p>
+<hr />
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_3"></a>[3]</span>
+</p>
+
+<p class="center">
+<span class="xx-large g">STORIA</span><br /><br />
+DELLE<br /><br />
+<span class="x-large">REPUBBLICHE ITALIANE</span>
+</p>
+
+<hr class="tiny" />
+
+<h2 class="pad2">
+CAPITOLO CVI.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>I Veneziani riprendono e difendono Padova;
+loro guerra nel Ferrarese e loro
+disfatta alla Polisella. Giulio II gli assolve
+dalla sentenza di scomunica. Campagna
+del principe d'Anhalt nello stato
+di Venezia e sue crudeltà.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1509 = 1510.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Tra le angustie in cui si trovò il senato
+di Venezia dopo la disfatta di Vailate,
+aveva presa la risoluzione di abbandonare
+tutti i possedimenti di terra ferma, d'aprire
+tutte le sue porte ai nemici, di richiamare
+tutte le guarnigioni, di sciogliere
+i sudditi dal giuramento di fedeltà, per
+ultimo di rinunciare tutto ad un tratto
+a ciò che per più secoli era stato l'oggetto
+<span class="pagenum"><a id="Page_4"></a>[4]</span>
+della sua politica, e di ridursi egli
+medesimo in più basso stato che non avrebbe
+potuto farlo la contraria fortuna dopo
+molte e tutte infelici battaglie. Una così
+strana risoluzione veniva da molti risguardata
+come una singolare testimonianza
+della pusillanimità di così illustre senato,
+da altri come quella della sua profonda
+politica. Coloro che lo videro riconquistare
+in appresso con tanta difficoltà e
+col dispendio di tanto danaro e di tanto
+sangue, ciò che aveva abbandonato in
+un'ora sola, inclinavano ad accusarlo
+di vergognosa debolezza. Altri per lo
+contrario, i quali osservavano, che con
+tale abbandono, che aveva posto il colmo
+alla sua malvagia fortuna, la repubblica
+aveavi ancora posto un termine; e che
+dopo tale epoca aveva cominciato ad
+essere secondata da favorevoli circostanze,
+preferirono di credere che il senato
+avesse prevedute tali circostanze, ed
+anticipatamente calcolati tutti i vantaggi
+che poteva ottenere coll'atto romoroso,
+col quale si assoggettava alla sorte. La
+signoria, che aveva grandissimo interesse
+di far credere al popolo, che in verun
+tempo non si era mai allontanata da
+quella prudenza, su di cui fondava il suo
+miglior diritto al comando, si vantò in
+<span class="pagenum"><a id="Page_5"></a>[5]</span>
+appresso d'avere colla sua abilità dissipata
+la burrasca; e tutti gli storici veneziani gli
+attribuirono in questa stessa occasione il
+merito della più profonda antiveggenza.
+</p>
+
+<p>
+Conviene non pertanto riconoscere che
+tutte le circostanze di questo avvenimento
+annunziano un grandissimo e giustissimo
+terrore. Tutti i mezzi erano in un medesimo
+istante venuti meno: l'armata trovavasi
+totalmente disciolta; e le poche reclute
+che vi si conducevano con inauditi
+sagrificj non compensavano le giornaliere
+perdite che arrecava la diserzione. Il
+generale, conte di Pitigliano, non meno
+che il suo collega Bartolomeo d'Alviano,
+allora prigioniere, erano ambidue vassalli
+di Ferdinando il Cattolico. Vero è che
+prima della battaglia avevano ricusato di
+ubbidire all'ordine di abbandonare il servigio
+de' nemici del loro re<a class="tag" id="tag1" href="#note1">[1]</a>, ma poteva
+temersi che non fossero inaccessibili
+a nuove profferte quando fosse loro tolta
+ogni ragionevole speranza di buon successo
+a più ostinata resistenza. Le città,
+spaventate dalla minaccia del saccheggio
+e dalla ferocia degli oltremontani, non si
+mostravano altrimenti apparecchiate a sostenere
+<span class="pagenum"><a id="Page_6"></a>[6]</span>
+un assedio per conservarsi fedeli
+alla repubblica. All'avvicinarsi di una rivoluzione,
+si risvegliavano le loro antiche
+fazioni, ed i Guelfi ed i Ghibellini erano
+a vicenda lusingati dalla speranza di essere
+protetti dal vincitore. I gentiluomini
+veneziani, incaricati del comando delle
+piazze, vedevansi esposti ad inevitabile
+prigionia, che avrebbe ruinate le loro famiglie
+per le esorbitanti taglie che da loro
+esigeva il re di Francia. Tutto pareva perduto;
+ogni cosa disperata; ed è perciò
+probabile che la maggior parte de' senatori,
+scoraggiati da tanta sciagura, piegassero
+in faccia ad un turbine cui credevano
+di non poter resistere.
+</p>
+
+<p>
+Ma se per lo contrario i più abili politici
+tra i <i>pregadi</i> avevano calcolate le conseguenze
+della sommissione, i risultamenti
+non ingannarono la loro aspettazione. Più
+d'uno stato venne distrutto dal funesto
+errore dei popoli, che speravano di migliorare
+la loro sorte per l'invasione degli
+stranieri. Il peso de' mali presenti, l'illusione
+di un nuovo avvenire, persuasero
+spesse volte le città ad aprire le loro porte
+ai pretesi liberatori. La è cosa utilissima
+il non lasciar ignorare ai popoli che il
+nemico è sempre nemico. Se questo popolo
+non manca di virtù correggerà egli
+<span class="pagenum"><a id="Page_7"></a>[7]</span>
+medesimo i vizj del proprio governo; ove
+ne manchi, li soffra pazientemente, riflettendo
+che non deve aspettare la riforma
+dal nemico. Tosto che questi avrà occupata
+la città, ed avrà in sua mano la
+provincia, non tarderà a far sentire quanto
+il suo giogo sia più duro e più vergognoso
+che non quello de' suoi compatriotti. In
+allora i traditori che lo avevano chiamato,
+e che si davano vanto d'un amore ipocrita
+per il popolo, perdono ogni credito
+presso i loro partigiani, e sono l'oggetto
+dell'orrore e del disprezzo de' loro concittadini.
+Di quanti vantaggi il senato veneto
+potè sperare dal subito abbandono
+di tutte le sue fortezze, fu questo il primo
+che raccolse. Non erano ancora passate
+sei settimane da che le truppe francesi
+e tedesche erano entrate nelle città
+veneziane, che i capi di parte, che le
+avevano chiamate, più non ardivano sostenere
+lo sguardo de' loro compatriotti.
+</p>
+
+<p>
+Per lo contrario se i Veneziani avessero
+voluto ostinarsi in una inutile resistenza,
+il delitto d'avere chiamati i nemici,
+che non attribuivasi che a pochi individui,
+sarebbe stato quello di tutti gli abitanti.
+Da Bergamo fino a Padova tutte le città
+sarebbersi rendute colpevoli di ribellione
+per evitare gli orrori d'un assedio, e tutte
+<span class="pagenum"><a id="Page_8"></a>[8]</span>
+sarebbersi in conseguenza trovate costrette
+dalla loro ribellione a difendere i nuovi
+possessori per sottrarsi alla vendetta degli
+antichi padroni. Sciogliendole tutte dal
+giuramento di fedeltà, il senato diede
+loro licenza di cedere alle circostanze
+senza rimorsi e senza timore dell'avvenire.
+Si scaricò egli stesso di tutta l'odiosità
+della guerra; ed oltre al non avere
+ancora loro chiesto verun doloroso sagrificio,
+cercava pure di salvarle nell'istante
+medesimo in cui da loro si separava; lasciando
+così sulle spalle de' nemici tutte
+le vessazioni inseparabili dagli assedj e
+dalle ostili conquiste.
+</p>
+
+<p>
+Questa politica otteneva pure un utile
+risultamento sia presso le potenze nemiche
+che presso le neutrali. La coalizione
+di tutti contro un solo, quand'è offensiva,
+è sempre imprudente ed impolitica.
+Giugne tosto o tardi l'istante in cui ogni
+potenza sente il pericolo d'avere rovesciato
+l'equilibrio degli stati. Altronde
+ognuna, cominciando a dare esecuzione ai
+suoi progetti, vede sorgere imprevedute
+difficoltà ed ostacoli, e la divisione delle
+spoglie del debole diventa la prima cagione
+della divisione tra i forti. Finchè
+Venezia conservava una parte delle province
+destinate ad altri dal trattato di
+<span class="pagenum"><a id="Page_9"></a>[9]</span>
+Cambrai, si andava dilazionando ogni discussione
+intorno alla nuova divisione, e
+la lega, intenta solamente a vincere rimaneva
+sempre unita. Ma evacuando le armate
+veneziane tutta la terra ferma,
+chiamarono gli alleati a dare immediata
+esecuzione al trattato di Cambrai, e permisero
+che si manifestassero tutte le gelosie
+ed i timori che quel trattato dovea
+produrre. Frattanto il senato avea il vantaggio
+di avere tra le lagune un sicuro
+asilo, ove la sede del governo, il tesoro,
+l'armata e la flotta potevano tenersi senza
+sospetto, aspettando che le vessazioni dei
+nemici dessero nuovi alleati alla buona
+causa.
+</p>
+
+<p>
+Mentre Massimiliano, che nulla aveva
+fatto, nè attenuta veruna promessa, proponeva
+di spingere ancora più in là quei
+successi, cui egli non aveva contribuito,
+di prendere la stessa città di Venezia, di
+dividerla in quattro giurisdizioni, fabbricando
+in ognuna una fortezza, e dandone
+una in guardia ad ogni potenza alleata<a class="tag" id="tag2" href="#note2">[2]</a>,
+Ferdinando il Cattolico, pago d'avere ricuperati
+i suoi porti di mare, cominciava
+<span class="pagenum"><a id="Page_10"></a>[10]</span>
+di già a desiderare il ristabilimento della
+potenza veneziana; Lodovico XII, che
+aveva acquistato tutto quanto eragli assegnato
+dal trattato di Cambrai, e che non
+aspirava ad occupare altri paesi, aveva
+licenziata la sua formidabile armata, e
+ritornava in Francia; finalmente Giulio II
+si rimproverava di avere schiacciata la
+Custode delle porte d'Italia, e di avere
+introdotti i barbari in seno a così bel paese.
+Le potenze neutrali tremavano per la
+funesta preponderanza ottenuta dagli stati
+condividenti, e quelle stesse, che per debolezza
+e per timore avevano preso parte
+all'alleanza, facevano voti per vederla disciolta.
+</p>
+
+<p>
+Andrea Foscolo, ambasciatore della signoria
+a Costantinopoli, scrisse al senato
+che il sultano Bajazette II gli aveva manifestato
+il dolore con cui udì i disastri
+della repubblica, ed il suo rincrescimento
+che i Veneziani non fossero a lui ricorsi,
+quando si videro minacciati da così potente
+lega; aggiugneva d'essere apparecchiato
+ad assisterli con tutte le sue forze
+di terra e di mare, come buono e fedele
+alleato e vicino. Questa notizia giunse a
+Venezia quasi contemporaneamente alle
+prime lettere degli ambasciatori mandati
+a Roma, che davano parte dell'estremo
+<span class="pagenum"><a id="Page_11"></a>[11]</span>
+orgoglio con cui erano stati ricevuti da
+Giulio II, e delle insultanti sue inchieste.
+Aveva domandato che la repubblica abbandonasse
+a Massimiliano tutti i suoi
+stati di terra ferma; che rinunciasse alla
+sovranità del golfo Adriatico, ed a tutte
+le sue immunità ecclesiastiche, ed umilmente
+confessasse d'avere peccato contro
+la santa sede. Lorenzo Loredano, figlio
+del doge, propose alla signoria di domandare
+immediatamente gli ajuti del sultano
+contro Giulio, certo meno papa che carnefice
+de' Cristiani; ma i più savj senatori,
+che conoscevano il carattere di Giulio II,
+pensarono che si dovesse qualche cosa condonare
+alla di lui alterigia ed impetuoso
+temperamento, e che quando non si rompessero
+con lui le negoziazioni, si ridurrebbe
+in breve ad abbracciare con calore
+gl'interessi di quella stessa repubblica
+ch'egli sembrava ancora perseguitare<a class="tag" id="tag3" href="#note3">[3]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Massimiliano tenevasi sempre ai confini
+dell'Italia, continuando a passare da un
+luogo ad un altro, senza che i suoi più
+favoriti cortigiani ne sapessero mai il
+motivo. Credeva con tale profondo segreto
+d'acquistarsi nome di grande politico,
+come colla incessante sua attività
+<span class="pagenum"><a id="Page_12"></a>[12]</span>
+quello di sommo capitano. Intanto l'armata,
+ch'egli avrebbe dovuto ragunare,
+ancora non trovavasi in verun luogo,
+e le città che gli si erano volontariamente
+date non avevano guarnigione bastante
+per tempi di pace. Leonardo Trissino
+con trecento fanti tedeschi e Brunoro
+di Serego con cinquanta cavalieri occupavano
+Padova, sebbene questa città,
+vicinissima a Venezia, fosse una delle più
+esposte. I gentiluomini padovani avevano
+quasi tutti abbracciato il partito imperiale,
+ed eransi tra di loro divisi i palazzi
+ed i poderi che avevano i Veneziani nel
+loro territorio<a class="tag" id="tag4" href="#note4">[4]</a>. Avevano sperato, dichiarandosi
+per l'imperatore, che otterrebbero
+distinzioni alla sua corte, e che
+col di lui appoggio otterrebbero di stabilire
+il sistema feudale nelle belle pianure
+della Lombardia. Desideravano ardentemente
+di far rientrare i borghesi ed
+i contadini di Padova in quello stato di
+abbietta sommissione, in cui tenevano i
+loro vassalli e servi i gentiluomini dell'Austria
+e dell'Ungheria. I Tedeschi non
+avevano comandato in Padova che quarantadue
+giorni, e la nobiltà di quella
+terra aveva di già avuto il tempo di far
+<span class="pagenum"><a id="Page_13"></a>[13]</span>
+sentire a tutti i loro compatriotti quella
+arroganza che andava crescendo in ragione
+che la patria era più umiliata; ma
+quanto più la nobiltà rendevasi ligia all'Austria,
+la repubblica poteva avere maggiore
+fiducia nell'attaccamento di tutti i
+contadini e di quasi tutti i borghesi<a class="tag" id="tag5" href="#note5">[5]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Per altro il doge Loredano non credeva
+ancora giunto l'istante di riprendere l'offensiva;
+ma il senatore Molino comunicò
+ai senatori il coraggio di ricominciare le
+battaglie. L'armata francese era licenziata,
+Giulio II e Ferdinando lasciavano sperare
+che potrebbero staccarsi dalla lega: il Molino
+giudicò quest'istante opportuno per
+azzuffarsi con Massimiliano, e ritorgli colla
+forza ciò che gli era stato ceduto senza
+resistenza. Il provveditore Andrea Gritti
+s'incaricò di sorprendere Padova, ove teneva
+segrete intelligenze. Era cominciato
+il raccolto de' secondi fieni, ed ogni mattina
+entravano in città carichi di questa
+derrata tanti carri, che impedivano ai
+landsknechts, che stavano di guardia alle
+porte, di vedere a qualche distanza. La
+mattina del 17 di luglio Andrea Gritti
+fece avanzare per la porta di Coda Lunga
+<span class="pagenum"><a id="Page_14"></a>[14]</span>
+un grosso convoglio di carri di fieno; ma
+tra il quinto ed il sesto carro trovavansi
+sei uomini d'armi veneziani, con sei pedoni
+dietro di loro. Nell'istante in cui
+trovaronsi entro la porta, ognuno uccise
+un landsknecht, indi suonarono il corno
+per chiamare i rinforzi. Il Gritti, che li seguiva
+a poca distanza, occupò la porta con
+quattrocento uomini d'armi, due mila cavaleggieri
+e tre mila fanti, prima che gli
+imperiali avessero potuto apparecchiarsi
+alle difese. Nello stesso tempo Cristoforo
+Moro, l'altro provveditore, con trecento
+fanti e due mila contadini, faceva un falso
+attacco al portello per deviare l'attenzione
+de' nemici<a class="tag" id="tag6" href="#note6">[6]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Padova era in allora, come lo è presentemente,
+una vastissima ma deserta
+città, i di cui quartieri sono separati dalle
+mura, e formano altrettante diverse città.
+In quelle strade senza abitatori la stessa
+notizia dell'attacco non aveva potuto diffondersi,
+ed era presa la città prima che
+la metà dei Padovani sapessero d'essere
+minacciati. Il Trissino ed il Serego si ordinarono
+in battaglia colla loro poca truppa
+in sulla piazza, sperando d'essere bentosto
+raggiunti dai gentiluomini, ch'eransi
+<span class="pagenum"><a id="Page_15"></a>[15]</span>
+mostrati così zelanti per la loro causa;
+ma niuno si mosse per soccorrerli. I Tedeschi
+furono respinti con perdita nella
+fortezza, la quale non essendo provveduta di
+vittovaglie dovette arrendersi dopo poche
+ore. Non fu possibile di contenere i contadini,
+i quali saccheggiarono i palazzi di
+ottanta gentiluomini i più parziali per gli
+alleati, ed il quartiere degli Ebrei. La folla
+dei contadini del vicinato accorreva per
+aver parte al saccheggio; e per lo stesso
+oggetto partivano numerose barche da Venezia
+e rimontavano la Brenta ed il Bacchiglione;
+finalmente prima di sera arrivò
+l'intera armata del Pitigliano: ma i
+provveditori fecero bandire che cessasse
+il sacco sotto pena di morte; ed in tal
+modo sottrassero Padova al totale esterminio.
+All'indomani la fortezza capitolò, ed
+i suoi comandanti furono mandati prigionieri
+a Venezia<a class="tag" id="tag7" href="#note7">[7]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il giorno in cui fu ricuperata Padova
+si consacrò dal senato ad una solenne festa
+<span class="pagenum"><a id="Page_16"></a>[16]</span>
+di rendimento di grazie: ed infatti in questo
+giorno potè fissare l'epoca del risorgimento
+della repubblica. Tutto il territorio
+di Padova seguì immediatamente la
+sorte della sua capitale. Vicenza, che pure
+trovavasi in sul punto di sollevarsi, fu a
+stento contenuta da Costantino Cominates,
+che v'introdusse tutte le truppe imperiali
+che gli riuscì di raccogliere. Legnago
+colle sue fortezze aprì le porte ai
+Veneziani, e diede loro un punto d'appoggio
+per essere a portata di attaccare
+come loro meglio piacesse o Vicenza, o
+Verona. La torre Marchesana, lontana
+otto miglia da Padova, che apriva l'ingresso
+del Polesine di Rovigo, non fu salvata
+che dai pronti soccorsi mandati dal
+cardinale d'Este<a class="tag" id="tag8" href="#note8">[8]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il vescovo di Trento, che si era incaricato
+della difesa di Verona, non aveva
+in quella città che dugento cavalli e settecento
+fanti: temeva di vedersela tolta
+ad ogni istante, e chiamò in suo ajuto il
+marchese di Mantova. Questi, essendosi
+avanzato in sui confini del Veronese fino
+all'isola della Scala, terra aperta in riva
+al Tartaro, press'a poco ad eguale distanza
+<span class="pagenum"><a id="Page_17"></a>[17]</span>
+tra Mantova e Verona, entrò in
+negoziazione con alcuni Stradioti, che sperava
+di far disertare dall'armata veneziana;
+ma essi lo ingannavano con un doppio
+trattato. Avevano avvisato Lucio Malvezzi
+e Zittolo di Perugia, ch'eransi segretamente
+recati a Legnago con dugento
+cavalli ed ottocento pedoni, e che investirono
+la Scala la notte del 9 agosto.
+Gli Stradioti, avvicinandosi, andavano ripetendo
+il grido di guerra del marchese,
+onde non eccitare la diffidenza delle sue
+guardie: altronde i contadini erano tutti
+per loro, e loro se ne aggiunsero bentosto
+più di mille cinquecento. Boissì,
+luogotenente del marchese, e nipote del
+cardinale d'Amboise, venne arrestato nel
+suo letto e fatto prigioniere con tutti i
+suoi soldati; il Gonzaga fuggì in camicia
+fuori da una finestra, e si nascose in un
+campo di miglio turco; ma, scoperto dai
+contadini che ricusarono con inaudito disinteresse
+le prodigiose somme loro promesse
+per la sua liberazione, lo consegnarono
+alla signoria, che lo tenne in prigione
+nella torre del palazzo pubblico<a class="tag" id="tag9" href="#note9">[9]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_18"></a>[18]</span>
+</p>
+
+<p>
+Erasi da principio creduto che questi
+due così subiti rovesci avuti dalla lega,
+tratterrebbero Lodovico XII, che trovavasi
+tuttavia a Milano, e non gli permetterebbero
+di tornare in Francia; ma questo
+monarca, dopo d'avere conquistate le
+province altra volta milanesi, solo oggetto
+della sua ambizione, cominciava ad avvedersi
+d'avere con un fallace calcolo sagrificata
+la sicurezza del totale all'acquisto
+d'una parte. La volubilità di Massimiliano
+gli faceva sentire quanto poco
+potesse fidarsi d'un tale alleato, e malgrado
+la diffidenza che in allora mantenevasi
+viva tra questo monarca e Ferdinando,
+l'avanzata età dell'ultimo faceva
+prevedere vicino l'istante in cui il loro
+comune nipote riunirebbe sul di lui capo
+le corone della Germania a quelle della
+Spagna: allora quella stessa casa d'Austria,
+la di cui alleanza era sì poco utile, diventerebbe
+una pericolosa nemica, ed il
+possedimento delle province venete, che
+la Francia aveva poste in sua mano,
+comprometterebbero il ducato di Milano.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII non desiderava, nè la vittoria
+de' Veneziani, troppo giustamente
+<span class="pagenum"><a id="Page_19"></a>[19]</span>
+contro di lui irritati, nè quella di Massimiliano,
+che porrebbe tutta l'Italia a
+discrezione de' Tedeschi. L'imperatore
+chiedeva ragguardevoli soccorsi d'uomini
+e di danaro, e non era prudente consiglio
+il rifiutarli, perciocchè l'incostanza
+del suo carattere, e la conosciuta disposizione
+delle altre potenze, rendevano
+possibile agli occhi del re di Francia una
+alleanza di Massimiliano coi medesimi
+Veneziani, colla Chiesa e con Ferdinando,
+per iscacciare i Francesi d'Italia. Fra
+tanti dubbj e timori, accresciuti da così
+luminose vittorie, Lodovico XII risolse
+di lasciare ai confini del Veronese la Palisse
+con cinquecento lance, cui si unirono
+Bajardo e dugento gentiluomini volontarj;
+loro ordinò di soccorrere, in caso di
+bisogno, l'imperatore; ma egli tornò subito
+in Francia per togliersi ad ulteriori
+istanze di più potenti ajuti. Sperò che
+l'imperatore ed i Veneziani s'anderebbero
+reciprocamente consumando con una
+ruinosa guerra, e che Massimiliano in
+circostanze d'estremo bisogno gli venderebbe
+Verona, colla quale acquisterebbe
+la chiave dell'Italia dalla banda del Tirolo<a class="tag" id="tag10" href="#note10">[10]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_20"></a>[20]</span>
+</p>
+
+<p>
+Prima d'abbandonare la Lombardia
+aveva Lodovico XII conchiuso ad Abbiategrasso
+un nuovo trattato d'alleanza col
+cardinale di Pavia, legato di Giulio II.
+Il papa ed il re si obbligavano reciprocamente
+a difendere gli stati l'uno dell'altro,
+riservandosi l'uno e l'altro la libertà
+di trattare con chiunque volessero,
+purchè ciò non tornasse in pregiudizio
+d'una delle due parti contraenti; ma il
+re prometteva dal canto suo di non accettare
+la protezione di veruno mediato
+o immediato feudatario della Chiesa,
+espressamente annullando qualunque protezione
+di tale natura cui potesse inaddietro
+essersi obbligato. Distruggeva in tal
+modo i solenni trattati che aveva stipulati
+coi duchi di Ferrara, alleati ereditarj della
+casa di Francia. Il papa si riservava la
+nomina ai beneficj attualmente vacanti in
+tutti gli stati del re; ma accordava a
+Lodovico la nomina di quelli che si renderebbero
+in appresso vacanti<a class="tag" id="tag11" href="#note11">[11]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Pareva finalmente che Massimiliano cominciasse
+ad arrossire dell'estrema sua
+negligenza; egli risguardava la perdita di
+Padova come un affronto personale, e le
+<span class="pagenum"><a id="Page_21"></a>[21]</span>
+sue truppe, tanto tempo aspettate, arrivavano
+finalmente ai confini. Rodolfo, fratello
+del regnante principe d'Anhalt, entrò
+nel Friuli con dieci mila uomini. Dopo
+avere attaccato invano Montefalcone, occupò
+Cadore<a class="tag" id="tag12" href="#note12">[12]</a>, di cui uccise la guarnigione;
+mentre i Veneziani s'impadronivano
+di Serravalle<a class="tag" id="tag13" href="#note13">[13]</a> e di Belluno.
+Dall'altro canto il duca di Brunswick dovette
+abbandonare l'assedio di Udine, poi
+strinse Cividale del Friuli, che Giovanni
+Paolo Gradenigo, provveditore di quella
+provincia, valorosamente difese con cinquecento
+pedoni. In Istria Cristoforo Frangipani,
+generale ungaro al servizio di Massimiliano,
+dopo avere battuti i Veneziani
+presso Verme, occupò Castelnuovo e Raprucchio,
+mentre che Angelo Trevisani,
+capitano delle galere della repubblica,
+riprendeva Fiume ed attaccava Trieste.
+Tutte le quali province, diventate il teatro
+della guerra, erano ridotte nella più
+spaventosa desolazione, perciocchè la stessa
+città, lo stesso castello, erano in pochi
+giorni presi e ripresi, ed ogni volta saccheggiati.
+<span class="pagenum"><a id="Page_22"></a>[22]</span>
+I soldati delle due armate erano
+egualmente barbari, egualmente stranieri
+al paese in cui combattevano, e la loro
+cupidigia nella vittoria non veniva contenuta
+da veruna disciplina. I Tedeschi,
+non contenti di tormentare i contadini
+che cadevano nelle loro mani, aveano
+ammaestrati certi cani per discoprire le
+donne ed i fanciulli appiattati ne' campi<a class="tag" id="tag14" href="#note14">[14]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Non dubitavano i Veneziani, che quando
+fosse tutta unita l'armata dell'imperatore,
+non attaccasse Padova; onde nulla
+ommisero per porla in istato di resistere
+lungamente. Vi fecero entrare il conte
+di Pitigliano, loro generale, con tutta
+la sua armata. Bernardino del Montone,
+Antonio de' Pii, Lucio Malvezzi e
+Giovanni Greco, comandavano la loro
+cavalleria, composta di seicento uomini
+d'arme, di mille cinquecento cavaleggieri
+e di mille cinquecento Stradioti. Erano
+alla testa di dodici mila fanti, i migliori
+dell'Italia, Dionigi Naldo, Zittolo di Perugia,
+Lattanzio di Bergamo e Saccoccio
+di Spoleti; tutti i quali capitani eransi
+acquistato gran nome nelle lunghe guerre
+d'Italia. Inoltre il senato aveva mandati
+<span class="pagenum"><a id="Page_23"></a>[23]</span>
+a Padova dieci mila fanti, schiavoni, greci
+o albanesi, levati dalle galere della repubblica,
+che sebbene inferiori agli Italiani
+chiamati <i>Brisighella</i>, erano pure capaci
+di rendere importanti servigj<a class="tag" id="tag15" href="#note15">[15]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I capitani veneziani avevano condotto
+a Padova un magnifico treno d'artiglieria;
+ed avevano approfittato dei due fiumi
+che attraversano la città per introdurvi
+tutte le munizioni necessarie in un
+lunghissimo assedio. I contadini di tutta
+la provincia, temendo il vicino arrivo de'
+Tedeschi, eransi affrettati di trasportare
+in Padova le messi in allora raccolte, e
+vi si erano rifugiati ancor essi colle loro
+famiglie e colle loro gregge: di modo
+che così vasta città, che d'ordinario era
+quasi deserta, aveva potuto raccogliere
+entro le sue mura una popolazione quasi
+quattro volte maggiore della consueta. Nè
+tanta gente erasi tenuta oziosa, perciocchè
+coll'ajuto di tante braccia si aggiunsero
+ogni giorno nuove fortificazioni al
+ricinto della città. Le fosse eransi riempiute
+d'acqua fin quasi al livello del terreno,
+le porte furono tutte coperte da
+<span class="pagenum"><a id="Page_24"></a>[24]</span>
+opere avanzate, ed alle cortine, giudicate
+troppo lunghe, erano stati aggiunti nuovi
+bastioni. Tutte queste opere esteriori erano
+minate, e caricate le mine, onde poterle
+far saltare quando gli assediati fossero
+forzati ad abbandonarle. Le mura
+venivano sostenute in tutta la loro estensione
+da un largo terrapieno, dietro al
+quale erasi cavata una seconda fossa larga
+sedici braccia, ed altrettanto profonda,
+ed internamente difesa da casematte. Finalmente,
+al di dietro di questa fossa, cingeva
+tutta la città un nuovo baluardo ancor
+esso armato d'artiglieria. In tal modo
+veniva Padova difesa da una triplice linea
+di fortificazioni, che presentava quasi
+l'immagine di quelle che costumansi nell'età
+presente<a class="tag" id="tag16" href="#note16">[16]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Affinchè la costanza degli assediati fosse
+proporzionata agli immensi apparecchj destinati
+a sostenere l'assedio, i Veneziani
+vollero dare una luminosa prova ai Padovani
+ed all'armata, ch'essi associavano
+la salvezza della repubblica a quella di
+questa città, e che perduta questa non si
+riserbavano altre speranze. Le leggi e le
+costumanze della repubblica escludevano
+<span class="pagenum"><a id="Page_25"></a>[25]</span>
+i gentiluomini veneziani dal servigio delle
+armate di terra, mentre gli avevano in
+ogni tempo incoraggiati a servire sulle flotte.
+Ma in un'assemblea del senato il venerabile
+doge, Leonardo Loredano, persuase
+i suoi compatriotti a deviare da
+quest'antica costumanza, ed a permettere
+ai giovani gentiluomini di dar prove del
+loro zelo, ovunque il loro valore potrebbe
+riuscire utile alla patria, dichiarando che
+i suoi due figli, Luigi e Bernardo, anderebbero
+a chiudersi in Padova con cento
+fanti da loro assoldati. Il suo esempio
+eccitò una nobile emulazione, e cento
+sessanta nobili veneziani andarono a rinforzare
+la guarnigione di Padova, tutti
+conducendo un numero di militari proporzionato
+alla ricchezza della loro famiglia<a class="tag" id="tag17" href="#note17">[17]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Finalmente Massimiliano aveva raggiunta
+la sua armata, e stabilito il suo
+quartiere generale al ponte della Brenta, tre
+miglia lontano da Padova; mentre stava
+colà aspettando l'artiglieria che gli doveva
+essere condotta dalla Germania, aveva
+attaccati i castelli dei Monti Euganei:
+Este e Monselice furono presi d'assalto,
+<span class="pagenum"><a id="Page_26"></a>[26]</span>
+e Montagnana capitolò. In appresso Massimiliano
+occupò Limena, dove una fortezza
+protegge la divisione delle acque
+della Brenta, facendone scorrere una parte
+verso Padova, e l'altra per Vico d'Arzere
+al mare. Di già i suoi zappatori avevano
+atterrata porzione dell'argine che
+impedisce al fiume di scorrere con tutte
+le sue acque pel letto naturale, quando il
+lavoro venne d'ordine dell'imperatore improvvisamente
+interrotto, senza che mai
+si potesse penetrarne il motivo; e fu lasciato
+in tal modo ai Padovani il godimento delle
+loro acque. Massimiliano aveva inoltre tentato
+d'impadronirsi del divisorio delle acque
+del Bacchiglione a Longara, ma gli
+Stradioti, che battevano la campagna, mai
+non permisero a' suoi guastatori di terminare
+i loro lavori<a class="tag" id="tag18" href="#note18">[18]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando giunse l'artiglieria tedesca, Massimiliano
+stabilì il suo campo in faccia
+alla porta di santa Croce; e perchè vi si
+trovava troppo esposto al fuoco degli assediati,
+lo trasportò avanti a quella del
+Portello, che conduce a Venezia, tra la
+Brenta ed il Bacchiglione. Colà pose il suo
+quartiere generale soltanto il giorno 15 di
+settembre, dopo avere guastato tutto il
+<span class="pagenum"><a id="Page_27"></a>[27]</span>
+paese vicino, ma dopo avere altresì dato
+ai Veneziani tutto il tempo necessario per
+terminare i loro apparecchj di difesa<a class="tag" id="tag19" href="#note19">[19]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Trovavansi sotto gli ordini di Massimiliano,
+La Palisse con settecento lance francesi,
+Luigi Pico della Mirandola con dugento
+lance di papa Giulio II, il cardinale
+Ippolito d'Este con altrettante del duca di
+Ferrara, il cardinale Gonzaga con un numero
+simile di Mantova, e seicento uomini
+d'arme italiani al soldo dell'imperatore
+sotto diversi condottieri. L'infanteria
+consisteva in diciotto mila fanti tedeschi,
+ossia <i>landsknecht</i>, in sei mila Spagnuoli,
+in sei mila avventurieri di varie nazioni,
+ed in due mila Ferraresi. Eransi condotti
+dalla Germania centosei pezzi d'artiglieria
+montati sulle loro ruote; sei bombarde
+erano così grosse, che non si erano
+potute collocare sui loro carri; quando
+erano poste al loro luogo rimanevano
+immobili, e non potevano tirare più di
+quattro volte al giorno. Erano giunti da
+Milano e da Ferrara due altri treni d'artiglieria,
+ed in tutto contavansi nel campo
+dell'imperatore dugento cannoni sui
+loro carri. Da più secoli non eransi impiegate
+<span class="pagenum"><a id="Page_28"></a>[28]</span>
+mai tante forze nell'attacco e
+nella difesa di una città. L'armata di
+Massimiliano ammontava dagli ottanta ai
+cento mila uomini, e sebbene non fosse
+quasi mai pagata, il soldato, che amava
+la bravura e la prodigalità dell'imperatore,
+che sapeva di essere da lui amato,
+e che si rifaceva sopra gli sventurati abitanti
+della mancanza di danaro del suo
+generale, non pensava ad abbandonarlo<a class="tag" id="tag20" href="#note20">[20]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Fin allora l'imperatore non avea dato
+agl'Italiani che lo spettacolo della sua versatilità,
+della sua mancanza di fede e
+delle sue prodigalità; ma ne' primi giorni
+dell'assedio di Padova, dispiegò ai loro
+occhi quell'attività, quell'intelligenza militare
+e quel valore personale, che rendettero
+ai Tedeschi tanto cara la di lui memoria.
+Egli aveva il suo alloggio nel convento
+di sant'Elena, lontano un quarto
+di miglio dalle mura; il suo campo, che
+occupava tre miglia d'estensione, trovavasi
+in quasi tutta la sua linea sotto al
+fuoco della piazza; e Massimiliano vi si
+<span class="pagenum"><a id="Page_29"></a>[29]</span>
+esponeva continuamente. Vedevasi sempre
+in mezzo agli operaj per dirigere
+ed affrettarne i lavori; ed infatti colla sua
+attività le batterie si aprirono su tutta
+la linea nel termine di cinque giorni<a class="tag" id="tag21" href="#note21">[21]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quattro giorni dopo che le batterie giuocavano,
+furono aperte nelle mura diverse
+brecce praticabili, onde all'indomani
+Massimiliano ordinò in battaglia l'esercito
+per dare l'assalto; ma durante la notte
+i Padovani avevano potuto introdurre nuove
+acque nelle fosse, e l'attacco venne
+giudicato impraticabile, finchè non fossero
+diminuite. Convenne impiegare ventiquattr'ore
+per farle scolare, dopo di che
+Massimiliano attaccò il bastione che cuopre
+la porta di Coda Lunga; ma fu respinto;
+risoluto però di voler prenderlo ad ogni
+modo, fece avanzare da questa banda
+l'artiglieria francese, che allargò notabilmente
+la breccia, e dopo due altri giorni
+diede un secondo assalto. I fanti tedeschi
+e spagnuoli, incoraggiati dall'emulazione
+fra le due nazioni, penetrarono all'ultimo
+per la breccia dopo una furiosa zuffa,
+nella quale perdettero moltissima gente,
+e si stabilirono sul bastione. Ma non l'ebbero
+<span class="pagenum"><a id="Page_30"></a>[30]</span>
+i Veneziani appena abbandonato,
+che diedero fuoco a tutte le mine, la di
+cui esplosione fece perire la maggior parte
+de' vincitori, tra i quali i più distinti compagni
+d'armi e soldati della scuola di
+Gonsalvo di Cordova<a class="tag" id="tag22" href="#note22">[22]</a>. Nello stesso tempo
+gli imperiali costernati vennero furiosamente
+attaccati da Zittolo di Perugia,
+e scacciati da tutte le opere che avevano
+con tanto loro danno occupate<a class="tag" id="tag23" href="#note23">[23]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questa rotta scoraggiò tutta l'armata,
+ed intiepidì l'ardore di Massimiliano. Gli
+assediati non tenevansi chiusi entro le
+mura; e gli Stradioti, che avevano voluto
+mantenersi ne' sobborghi, battevano continuamente
+la campagna. Vero è che non
+mancavano agli assedianti le vittovaglie,
+perciocchè, malgrado tutta l'autorità del
+governo veneziano e lo zelo dei contadini,
+non era stato possibile di spogliare
+affatto così ricca campagna; onde i saccomanni
+non ebbero mai bisogno di allontanarsi
+più di sei miglia dal loro quartiere
+per trovare munizioni da bocca. Ma
+se l'assedio si fosse protratto ancora alcun
+<span class="pagenum"><a id="Page_31"></a>[31]</span>
+tempo, le truppe avrebbero all'ultimo provate
+le conseguenze della loro indisciplina
+e della povertà del loro capo<a class="tag" id="tag24" href="#note24">[24]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Prima che i Veneziani avessero chiusa
+la breccia per la quale erano entrati gli
+Spagnuoli ed i Tedeschi, e dove tanto
+avevano sofferto, Massimiliano fece proporre
+alla Palisse di far mettere piede a
+terra ai suoi uomini d'armi per montare
+all'assalto coi <i>landsknecht</i>. Ma, così consigliato
+da Bajardo, La Palisse rispose,
+che questo corpo francese era tutto composto
+di gentiluomini, e che non sarebbe
+cosa onesta il farli combattere in compagnia
+dei pedoni tedeschi, ch'erano ignobili.
+Se l'imperatore, soggiunse, voleva
+far mettere piede a terra a' suoi principi
+ed alla sua nobiltà tedesca, la nobiltà
+francese loro mostrerebbe la strada della
+breccia. Massimiliano comunicò questa
+provocante risposta ai Tedeschi, i quali
+risposero che non combatterebbero che
+come si conveniva a gentiluomini, cioè
+a cavallo. Massimiliano impazientato abbandonò
+il campo, allontanandosi quaranta
+miglia in sulla strada della Germania,
+e lasciando ordine ai suoi luogotenenti
+<span class="pagenum"><a id="Page_32"></a>[32]</span>
+di levare l'assedio<a class="tag" id="tag25" href="#note25">[25]</a>. Questi
+ritirarono la loro artiglieria il tre di ottobre,
+sedici giorni dopo l'apertura della
+trincea, e portarono il quartiere generale
+a Limena, lungo la strada di Treviso.
+Dopo pochi giorni Massimiliano li ricondusse
+a Vicenza, ove poi ch'ebbe ricevuto
+da quel popolo solenne giuramento di fedeltà,
+congedò la maggior parte del suo
+esercito<a class="tag" id="tag26" href="#note26">[26]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Con questo inutile tentativo aveva Massimiliano
+perduta gran parte della sua riputazione,
+e Chaumont era venuto nel Veronese
+per conferire con lui. L'imperatore gli
+disse: che ove il re di Francia non gli desse
+potenti ajuti, troverebbesi in breve esposto
+ancor esso a perdere le sue conquiste;
+che i Veneziani di già pensavano ad
+attaccare Cittadella e Bassano; che non
+mancherebbero di portare in appresso le
+loro armi contro di Este, Monselice e
+Montagnana, e che il solo mezzo di tenerli
+a freno era quello di attaccare Legnago
+colle forze riunite francesi e tedesche.
+<span class="pagenum"><a id="Page_33"></a>[33]</span>
+Ma il governo francese non era altrimenti
+disposto ad incaricarsi solo delle
+spese e dei pericoli di una guerra, i di
+cui vantaggi non erano suoi; e quando
+Massimiliano, dopo molte irrisoluzioni,
+prese la strada di Trento, La Palisse
+ritirò le sue truppe dal territorio veronese
+per rientrare nello stato di Milano<a class="tag" id="tag27" href="#note27">[27]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Le armate di questa lega, in addietro
+così formidabile, eransi ritirate da tutte
+le bande. Omai i Veneziani, invece di
+temere per sè medesimi, minacciavano
+coloro che avevano invase le loro province;
+ed inoltre la malintelligenza cominciava
+ad introdursi tra i loro nemici.
+Lagnavasi Massimiliano d'essere stato abbandonato
+dai suoi confederati, incolpandoli
+de' suoi infelici successi. Il re di
+Francia si doleva del papa, che, fondandosi
+sulla circostanza che il vescovo di
+Avignone era morto nella corte di Roma,
+aveva conferito quel vescovado, invece di
+lasciarne la nomina al re; ed il risentimento
+del re si spinse tant'oltre, che furono
+per suo ordine confiscate tutte le
+<span class="pagenum"><a id="Page_34"></a>[34]</span>
+entrate degli ecclesiastici romani nel ducato
+di Milano<a class="tag" id="tag28" href="#note28">[28]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Finalmente cedette Giulio II, ma suo
+malgrado: altero, impetuoso e ad un tempo
+diffidente, verun altro sentimento più
+omai non nodriva per la corte di Francia,
+che la malevolenza ed il desiderio di
+vendicarsi: fondavasi sul religioso rispetto
+dei popoli e sulle forze della Chiesa, e
+non voleva essere spalleggiato da verun
+confederato: s'alienava nello stesso tempo
+da tutti, e, se pure prendeva tuttavia qualche
+parte nella guerra, era in favore dei
+Veneziani. Pure non gli aveva per anco
+assolti; voleva preventivamente farli rinunciare
+alla giurisdizione del loro <i>Visdomino</i>
+in Ferrara, come cosa indecente
+in un feudo della Chiesa, ed all'esclusivo
+diritto che si arrogavano della navigazione
+e del commercio nel mare Adriatico<a class="tag" id="tag29" href="#note29">[29]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Fiorentini, accecati a dismisura dalla
+loro gelosia contro Venezia, desideravano
+prosperi successi alla lega di Cambray, ed
+avevano mandato ambasciatori a Massimiliano,
+<span class="pagenum"><a id="Page_35"></a>[35]</span>
+quando era entrato in Italia, per regolare
+con esso lui tutte le pretese della camera
+imperiale, rispetto alla quale non avevano
+potuto andare d'accordo un anno prima.
+Massimiliano avanti che lasciasse Verona
+accolse questi ambasciatori, tra i quali
+trovavasi Pietro Guicciardini, padre dello
+storico. Le sue finanze erano affatto esauste,
+urgenti i suoi bisogni, e perciò le
+sue domande furono assai più moderate
+di quelle fatte a Macchiavelli nel 1508.
+Mercè il pagamento di quaranta mila fiorini,
+da farsi in quattro termini avanti la
+fine di febbrajo, assolse i Fiorentini da
+tutti i censi non pagati, e da tutte le investiture
+di cui potessero andargli debitori;
+riconfermò i loro privilegj su tutti i
+feudi imperiali ch'essi possedevano, ed
+inoltre si obbligò a non turbare, nè ad
+attaccare giammai il loro governo<a class="tag" id="tag30" href="#note30">[30]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto le armate Veneziane andavano
+facendo rapidi progressi. Il provveditore,
+Andrea Gritti, si accostò a Vicenza, e
+la vista delle insegne di san Marco cagionò
+<span class="pagenum"><a id="Page_36"></a>[36]</span>
+subito una sollevazione in quella
+città, di cui gli furono aperte le porte
+il 26 di novembre. Il principe d'Anhalt,
+che ne aveva il comando, ritirossi nella
+cittadella con Fracassa di Sanseverino,
+ma dopo tre giorni fu costretto a capitolare<a class="tag" id="tag31" href="#note31">[31]</a>.
+Se, invece di perdere un tempo
+troppo prezioso nell'assedio di questa
+fortezza, il Gritti si fosse immediatamente
+recato sotto Verona, questa città, che di
+già tumultuava, gli avrebbe pure aperte
+le porte. Il vescovo di Trento, cui Massimiliano
+l'aveva data in guardia, ebbe
+tempo di farvi entrare trecento lance francesi
+sotto gli ordini di Daubignì, ed un
+grosso corpo d'infanteria spagnuola e tedesca.
+Non pertanto tutte queste truppe
+appena bastavano a contenere gli abitanti, i
+quali, minacciati, insultati, saccheggiati a
+vicenda dai soldati di tutte le nazioni che
+alloggiavano nelle loro case, ardentemente
+desideravano il paterno governo degli antichi
+padroni. L'armata veneziana, dopo
+un mal diretto attacco sopra Verona, si
+divise in due corpi, uno de' quali ricuperò
+<span class="pagenum"><a id="Page_37"></a>[37]</span>
+Bassano, Feltre, Cividale e Castelnovo
+del Friuli, l'altro riprese Monselice,
+Montagnana ed il Polesine di Rovigo<a class="tag" id="tag32" href="#note32">[32]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questo corpo d'armata, teneva ordine
+di dare esecuzione contro la casa
+d'Este ad una vendetta che sommamente
+stava a cuore alla repubblica. I Veneziani
+non sapevano perdonare al debole
+loro vicino, che aveva tanto tempo vissuto
+sotto la loro protezione, d'essersi approfittato
+dei loro disastri per attaccarli, quando
+si trovavano oppressi da tutti i loro nemici;
+l'insulto de' piccoli, che abusano
+del momentaneo trionfo de' loro alleati,
+eccita assai più profondi risentimenti che
+le più gravi ingiurie de' potenti. Il primo
+uso che far voleva il senato delle sue
+forze tendeva a dimostrare che non era poi
+caduto in così basso stato da non potersi
+far rispettare da un duca di Ferrara. Angelo
+Trevisani, che aveva il comando della
+flotta, dopo avere incendiato Trieste proponevasi
+d'attaccare Ancona, Fano o le
+città di Ferdinando nella Puglia; ma la
+signoria lo richiamò, e malgrado la sua
+ripugnanza ad innoltrarsi nel letto di un
+<span class="pagenum"><a id="Page_38"></a>[38]</span>
+fiume, gli ordinò di andare, di concerto
+coll'armata di terra, a punire il duca Alfonso
+nella sua stessa capitale<a class="tag" id="tag33" href="#note33">[33]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La flotta veneziana entrò in Po per la
+foce delle Fornaci, bruciò Corbola, e si
+avanzò fino a Lago Scuro, bruciando
+lungo le due rive da lei percorse i palazzi,
+i castelli ed i villaggi. Lago Scuro
+è il porto di Ferrara sul Po; non è discosto
+più di due miglia dalla città; ed
+i cavaleggieri veneziani ch'erano venuti
+a porsi sotto la protezione della flotta,
+partivano da Lago Scuro per portare la
+desolazione in tutto il territorio ferrarese.
+Il gusto che aveva Alfonso, duca di Ferrara,
+per le arti meccaniche, gli aveva
+procurata la più bella artiglieria dell'Europa.
+La fonderia dei cannoni era stata
+il suo maggior divertimento, l'oggetto
+principale del suo lusso, ed ora giovò
+alla sua difesa. Egli innalzò le sue batterie
+a Lago Scuro, sulle rive del fiume,
+e costrinse la flotta del Trevisani a ritirarsi
+fin sotto a Polisella, ov'ella gettò l'ancora
+dietro una piccola isola<a class="tag" id="tag34" href="#note34">[34]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_39"></a>[39]</span>
+</p>
+
+<p>
+Per porre in tale situazione i suoi vascelli
+in sicuro, il Trevisani alzò due bastioni
+sulle due rive del fiume, e gli unì
+con un ponte. Il 30 dicembre Alfonso
+tentò di sorprendere questi trinceramenti,
+e fu respinto con grave perdita. In questa
+zuffa fu fatto prigioniero dagli schiavoni
+Ercole Cantelmo, emigrato di Napoli, e
+figlio del duca di Sora; e perchè non potevano
+fra di loro accordarsi gli schiavoni
+rispetto alla divisione di così ricca preda,
+uno di loro gli troncò il capo con un
+colpo di sciabola. L'Ariosto invocò la compassione
+delle future età per questo giovine,
+uno de' più distinti cortigiani del duca,
+e l'amico del poeta<a class="tag" id="tag35" href="#note35">[35]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto Chaumont, non volendo lasciar
+perire il duca di Ferrara, venne
+a Verona, e diede voce di marciare sopra
+Vicenza, con che sforzò l'armata
+veneziana ad allontanarsi dalla flotta per
+difendere gli stati della repubblica; il
+cardinale d'Este, approfittando della circostanza
+che il Trevisani non era più
+padrone della campagna intorno alla Polisella,
+fece di notte trasportare un grosso
+<span class="pagenum"><a id="Page_40"></a>[40]</span>
+treno d'artiglieria in faccia alla flotta. Le
+acque del fiume erano in modo cresciute
+per le dirotte piogge, cadute in que' giorni,
+che le navi sorgevano quasi a livello delle
+dighe. Il cardinal d'Este fece in queste
+praticare alcune aperture, e collocarvi
+con grandissimo silenzio parecchi cannoni
+al dissopra ed al dissotto della flotta. Il
+rumore delle acque, che in allora scorrevano
+impetuose oltre l'usato, celarono
+i lavori del nemico al Trevisani, il quale
+non aveva altronde preveduto che il subito
+innalzamento del fiume permetterebbe
+di collocare l'artiglieria a fior
+d'acqua. Il 22 dicembre allo spuntare del
+giorno fu risvegliato dal continuo fuoco
+di queste batterie a lui ignote, ed alle
+quali le sue navi non potevano sottrarsi
+nella lunghezza di tre miglia. Non avendo
+sufficienti truppe da sbarco per attaccarle
+ed impadronirsene, perdette il senno, ed
+in cambio di far tagliare la diga del fiume,
+per la quale operazione, spargendosi le
+acque sul territorio ferrarese, sarebbersi
+in modo abbassate nell'alveo del fiume,
+che la flotta non sarebbe stata così esposta
+al fatal fuoco della batteria, egli, credendo
+la cosa affatto disperata, fuggì sopra
+una piccola barca in principio dell'azione.
+Quasi tutti gli equipaggi de' vascelli seguirono
+<span class="pagenum"><a id="Page_41"></a>[41]</span>
+l'esempio del loro capo, quando
+videro una galera bruciata e due altre colate
+a fondo. Quasi due mila persone perirono
+sotto i colpi del nemico, o furono
+sommerse; e furono dal cardinale d'Este
+condotte in trionfo a Lago Scuro quindici
+galere, molte piccole navi, e sessanta bandiere.
+Il Trevisani avrebbe dovuto pagare
+colla sua testa tanta imprudenza e tanta
+viltà; ma così grande era il numero dei
+gentiluomini che avevano prevaricato nell'ultima
+campagna, che formavano un
+partito nello stato, e reciprocamente si
+difendevano, onde il Trevisani non fu
+punito che coll'esilio di tre anni<a class="tag" id="tag36" href="#note36">[36]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Per tal modo la campagna del 1509
+terminava pei Veneziani con una disfatta
+quasi egualmente strepitosa quanto quella
+che avevano avuta in principio. Ma la distruzione
+della flotta alla Polisella non ebbe
+le funeste conseguenze di quella dell'armata
+di terra a Vailate. Da niun canto
+trovavansi avere addosso nemici in istato
+di trarne vantaggio. I Francesi vendevano
+la loro protezione a Massimiliano, e si
+<span class="pagenum"><a id="Page_42"></a>[42]</span>
+facevano cedere il castello di Valleggio
+sul Mincio, che solo mancava alla loro
+linea di difesa. Spedivano inoltre a Verona
+soldati e danaro per pagare la truppa
+tedesca, a condizione però che occuperebbero
+le principali fortezze di quella città;
+ma nemmeno con tali sussidj i generali
+tedeschi erano in grado di tenere la campagna.
+Bajardo, che coi Francesi era entrato
+in Verona, non sapeva trovare pascolo
+alla sua attività che combattendo
+cogli stratagemmi e colle sorprese il suo
+antagonista Gian Paolo Manfrone; ed intanto
+macchiava la sua gloria con frequenti
+crudeltà, ricordate con ostentazione
+dal suo leale servitore, perchè non venivano
+esercitate che sopra soldati ignobili,
+ai quali i gentiluomini non credevano
+dovuta niuna compassione<a class="tag" id="tag37" href="#note37">[37]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il duca di Ferrara era ancora meno
+degli altri a portata di approfittare dei
+suoi vantaggi: il papa, che non perdeva
+veruna occasione di far sentire che questo
+duca era feudatario della Chiesa, e che
+di già pensava a riconciliarlo coi Veneziani,
+da loro chiese ed ottenne, che non
+spingerebbero più oltre le loro vendette
+<span class="pagenum"><a id="Page_43"></a>[43]</span>
+contro Ferrara, e che restituirebbero ad
+Alfonso la città di Comacchio presa e
+bruciata il 4 di settembre. Il duca si riputò
+felicissimo di potere a tal prezzo
+sospendere le ostilità<a class="tag" id="tag38" href="#note38">[38]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In principio del seguente anno 1510,
+i Veneziani perdettero il supremo comandante
+delle loro armate, che tanto si confaceva
+col suo pacato e cauto carattere
+alla prudenza del senato, sebbene a motivo
+della sua lentezza e diffidenza potesse
+forse accagionarsi della disfatta di
+Vailate. Niccolò Orsini, conte di Pitigliano,
+sfinito dalle fatiche sostenute nella
+difesa di Padova, si era fatto portare a
+Lonigo, nel territorio di Vicenza, ove
+morì di lenta febbre in sul finire di febbrajo
+in età di sessantott'anni. La signoria
+fece trasferire il suo cadavere a Venezia,
+e gl'innalzò un magnifico mausoleo con
+statua equestre nella Chiesa de' santi Giovanni
+e Paolo<a class="tag" id="tag39" href="#note39">[39]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto i Veneziani avevano acconsentito
+a tutto quanto loro chiedeva il
+papa: avevano rinunciato all'appello al
+concilio generale; promesso di non frapporre
+ne' loro stati ostacoli alla giurisdizione
+<span class="pagenum"><a id="Page_44"></a>[44]</span>
+ecclesiastica; rinunciato al diritto
+di nominare un visdomino in Ferrara, e
+per ultimo dato licenza a tutti i sudditi
+della Chiesa di navigare e di commerciare
+liberamente nel mare Adriatico<a class="tag" id="tag40" href="#note40">[40]</a>.
+Avevano mandata a Roma un'ambasciata
+composta di sei de' più riputati
+cittadini della repubblica, ed il pontefice
+loro accordò il 24 febbrajo del 1510,
+seconda domenica di quaresima, l'assoluzione
+dalle censure, senza imporre ai
+loro ambasciatori altra penitenza che quella
+di visitare le sette basiliche di Roma;
+levò inoltre dal ceremoniale d'assoluzione
+i colpi di bacchetta, che il papa ed i cardinali
+in tempo della recita del <i>Miserere</i>
+dovevano dare agli scomunicati, colpi
+che in alcune fresche circostanze eransi
+scambiati in dura flagellazione sulle spalle
+de' penitenti spogliati di tutte le loro vesti<a class="tag" id="tag41" href="#note41">[41]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_45"></a>[45]</span>
+</p>
+
+<p>
+Gli ambasciatori di Massimiliano e di
+Lodovico XII eransi caldamente adoperati
+per impedire questa riconciliazione
+de' Veneziani colla Chiesa; ma Giulio II
+non si lasciava facilmente svolgere dalle
+sue risoluzioni; egli aveva concepito un
+sommo disprezzo per Massimiliano, che
+giudicava incapace di mai eseguire ciò che
+aveva premeditato; invece Lodovico XII
+gli si era renduto estremamente sospetto;
+il papa non temeva meno il di lui potere
+che la di lui debolezza, e condiscendenza
+a tutte le volontà del cardinale d'Amboise,
+ch'egli risguardava sempre come apparecchiato
+a contrastargli il pontificato.
+Perciò Giulio II si adoperava caldamente
+per distruggere la grande autorità che
+Lodovico XII erasi nell'ultima guerra
+acquistata in Italia: e cercava nello stesso
+tempo di fargli muovere guerra dall'Inghilterra,
+di disgustarlo cogli Svizzeri e
+di staccarlo dal duca di Ferrara.
+</p>
+
+<p>
+Enrico VII, re d'Inghilterra, era morto
+il 21 aprile del 1509; e sebbene, morendo,
+avesse caldamente raccomandato a suo figliuolo,
+Enrico VIII, di tenersi in pace
+colla Francia, questi, potendo disporre
+di un ragguardevole tesoro, e vedendo
+ricercarsi avidamente la sua alleanza da
+tutte le potenze d'Europa, era montato
+<span class="pagenum"><a id="Page_46"></a>[46]</span>
+in tanto orgoglio, che credeva di avere
+in suo potere la bilancia del continente.
+Nelle feste di Pasqua del 1510, Giulio II
+gli mandò la rosa d'oro, regalo in allora
+spedito ogni anno dalla santa sede a quel
+sovrano di cui maggiormente apprezzava
+la protezione<a class="tag" id="tag42" href="#note42">[42]</a>. Non pertanto, nell'istante
+medesimo in cui Giulio II gli
+faceva queste aperture per ridurlo ad attaccare
+la Francia, Enrico VIII soscriveva
+in Londra il 23 marzo del 1510 un nuovo
+trattato di pace con Lodovico XII, non
+riservandosi che il diritto di potere difendere
+la Chiesa quando fosse dal re di
+Francia attaccata<a class="tag" id="tag43" href="#note43">[43]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Miglior fine ebbero le pratiche di Giulio
+II cogli Svizzeri. Orgogliosi costoro
+per tutte le vittorie ottenute in Italia da
+Carlo VIII e da Lodovico XII, volevano
+che tutta la gloria ne fosse data alla loro
+fanteria; si persuadevano che le armate
+francesi non potessero combattere senza
+di loro, e pretendevano un prezzo assai
+maggiore alla loro alleanza. Perciò ricusavano
+di rinnovare il trattato, omai giunto
+al suo termine, quando la Francia non
+<span class="pagenum"><a id="Page_47"></a>[47]</span>
+acconsentisse di accrescere di sessanta
+mila franchi l'annua pensione che loro
+pagava, oltre molti altri particolari stipendj
+agli uomini più autorevoli di ogni
+cantone. Lodovico XII, irritato da tale
+inchiesta, dichiarò che in verun modo
+non assoggetterebbe la corona di Francia
+all'insolenza di un'aggregazione di contadini
+e di montanari. Fece una parziale
+convenzione coi Valesani e coi Grigioni,
+e pensò di non aver bisogno de' soccorsi de'
+cantoni. Dall'altro canto Giulio II si era
+guadagnato Matteo Schiner, che nel 1500
+era stato promosso al vescovado di Sion,
+e che sempre erasi fatto conoscere accanito
+nemico de' Francesi. Colla di lui
+interposizione trattò colla confederazione:
+promise ad ogni cantone una pensione di
+mille fiorini del Reno; li persuase ad accettare
+la protezione degli stati della chiesa,
+facendosi accordare il privilegio di levare
+nella Svizzera, e per conto della santa
+sede, tutti i soldati di cui potesse avere
+bisogno<a class="tag" id="tag44" href="#note44">[44]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_48"></a>[48]</span>
+</p>
+
+<p>
+Giulio II erasi lusingato di essersi obbligato
+senza limiti il duca di Ferrara,
+facendogli restituire la città di Comacchio,
+e non lasciando che i Veneziani
+lo attaccassero durante l'inverno. Era
+questi il solo feudatario della Chiesa cui
+avesse mostrato de' riguardi, e perciò se
+ne riprometteva un'illimitata ubbidienza:
+ma estrema fu la di lui collera, quando
+vide il duca di Ferrara stringere sempreppiù
+i legami che aveva colla Francia,
+e rendere la sua politica subbordinata
+a quella di Lodovico XII. Siccome
+il papa era tuttavia in pace con questo
+monarca, e non si dipartiva dal trattato
+di Cambray, non poteva ascrivere a delitto
+ad Alfonso un'alleanza, che a niente
+l'obbligava che contrario fosse ai suoi
+doveri verso la santa sede. Andò perciò
+in traccia di altri torti: gli fece proibire
+di far sale a Comacchio in pregiudizio
+delle saline pontificie stabilite a Cervia.
+Rispose Alfonso, che quando i Veneziani
+possedevano Cervia, lo avevano per forza
+obbligato ad una convenzione, che gli
+vietava di raccogliere il sale che la natura
+formava sul di lui territorio; ma che
+non era stretto dalla stessa obbligazione
+verso la Chiesa, e che Comacchio, ove
+raccoglieva il sale, non era altrimenti un
+<span class="pagenum"><a id="Page_49"></a>[49]</span>
+feudo della santa sede, ma dell'impero.
+Voleva Giulio II annullare nuovamente
+il contratto dotale fatto da Alessandro VI
+pel matrimonio di sua figlia; chiedeva
+che l'annuo censo pagato da Ferrara fosse
+portato dai cento fiorini ai quattro mila,
+e che i varj castelli di Romagna, recati
+da Lucrezia Borgia in dote ad Alfonso,
+fossero renduti alla Chiesa. Rispondeva il
+duca che il suo trattato con Alessandro
+VI era della stessa natura di tutti quelli
+che stipulava la Chiesa; ch'era stato sanzionato
+colle medesime autorità, e che,
+non avendolo egli violato, non era giusto
+che l'altra parte contraente si sciogliesse
+dalle sue obbligazioni<a class="tag" id="tag45" href="#note45">[45]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII prendeva le difese del
+duca di Ferrara, in virtù del trattato con
+cui erasi obbligato a proteggerlo pel prezzo
+di trenta mila ducati. Ma questo stesso
+trattato era un nuovo delitto agli occhi
+del papa, perchè contrario alla lega di
+Cambray ed alla posteriore convenzione
+di Abbiate Grasso. Lodovico XII, che
+temeva di romperla affatto coll'impetuoso
+pontefice, cercava invano espedienti per
+conservare la sua influenza sul ducato di
+<span class="pagenum"><a id="Page_50"></a>[50]</span>
+Ferrara, risguardato come importantissimo
+alla sicurezza del Milanese, e per soddisfare
+Giulio II riconciliandolo con Alfonso<a class="tag" id="tag46" href="#note46">[46]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Non avendo avuto effetto queste negoziazioni,
+Lodovico XII giudicò conveniente
+di stringere più intimamente la sua
+alleanza con Massimiliano, e di ricominciare
+la guerra contro Venezia con forze
+abbastanza considerabili da intimidire il
+papa, e troncare tutte le di lui pratiche.
+Chaumont entrò nel Polesine di Rovigo
+con mille cinquecento lance, e dieci mila
+fanti di diverse nazioni. A questi aggiunse
+Alfonso dugento uomini d'armi, cinquecento
+cavaleggieri, e due mila fanti; dal
+canto suo il principe d'Anhalt trasse fuori
+da Verona l'armata imperiale, composta
+di trecento lance francesi, di dugento
+uomini d'armi, e di tre mila fanti tedeschi;
+e dopo essersi unito a Chaumont
+tutta l'armata si avanzò alla volta di Vicenza<a class="tag" id="tag47" href="#note47">[47]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Per fare testa a quest'invasione, i Veneziani
+erano impazienti di dare un successore
+<span class="pagenum"><a id="Page_51"></a>[51]</span>
+al conte di Pitigliano. I diversi
+condottieri che si erano separatamente
+obbligati al loro servigio, non erano
+subbordinati gli uni agli altri, e tale
+era la vicendevole gelosia, che, dando
+la preferenza ad alcuno di loro, il senato
+temeva di dare motivo a tutti gli altri
+di ritirarsi. D'uopo era, per soddisfare al
+loro amor proprio, che il generalissimo
+fosse principe sovrano. Questa difficoltà
+consigliò la signoria a dare il comando
+delle sue truppe a Francesco Gonzaga,
+duca di Mantova, ch'ella teneva allora in
+prigione. Il doge lo fece venire in palazzo
+e gli comunicò quest'inaspettata disposizione,
+che fu ricevuta colla più alta riconoscenza.
+Il doge si limitò soltanto a
+chiedergli un pegno della sua più che
+dubbiosa fedeltà; Gonzaga offrì tosto
+in ostaggio suo figlio Federico, e scrisse
+subito alla consorte di consegnarlo
+ai Veneziani. Ma la Marchesana ed il suo
+consiglio erano affatto devoti alla Francia,
+e, non volendo esporsi al risentimento
+de' Francesi e de' Tedeschi, che da ogni
+banda circondavano lo stato di Mantova,
+ricusarono di consegnare il figlio, e Francesco
+Gonzaga restò prigioniere<a class="tag" id="tag48" href="#note48">[48]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_52"></a>[52]</span>
+</p>
+
+<p>
+In allora i Veneziani cercarono un
+generale tra i feudatarj della Chiesa, a
+ciò il papa acconsentendo. Avevano essi
+assoldati due Vitelli di città di Castello,
+nipoti di quel Vitellozzo, che Cesare
+Borgia aveva fatto perire: a Lorenzo
+Orsini, signore di Ceri, che ottenne poi
+tanta celebrità sotto il nome di Lorenzo
+di Ceri, avevano dato il comando di
+tutta la loro infanteria; ed all'ultimo risolsero
+di dare il bastone di generalissimo
+a Gian Paolo Baglioni di Perugia, che,
+per le sue aderenze colla repubblica
+fiorentina, aveva dato luogo a molti dubbj
+intorno alla sua fedeltà, e che non pertanto
+si mostrò degno della confidenza
+in lui dal senato riposta<a class="tag" id="tag49" href="#note49">[49]</a>. L'armata,
+che la repubblica gli affidava, era in
+allora composta di seicento uomini d'armi,
+di quattro mila cavaleggieri e Stradioti,
+e di otto mila fanti; e non trovandosi
+abbastanza forte per resistere all'armata
+combinata de' Francesi e degl'imperiali,
+si andò sempre ritirando, abbandonando
+il Vicentino ai nemici fino alla
+Brentella, ove si afforzò. Era in tal luogo
+coperta da tre fiumi, dalla Brenta, dalla
+<span class="pagenum"><a id="Page_53"></a>[53]</span>
+Brentella e dal Bacchiglione, mentre che
+faceva custodire Treviso e Mestre da
+sufficienti guarnigioni<a class="tag" id="tag50" href="#note50">[50]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli sventurati Vicentini trovavansi esposti
+a tutta la ferocia de' loro nemici. I
+Veneziani non avevano creduta la loro
+città in istato di tenere lungamente, ove
+fosse assediata, e non vollero esporsi a
+perdere la guarnigione che avrebbe dovuto
+difenderla. I Vicentini spedirono una
+deputazione al principe d'Anhalt, generale
+di Massimiliano, per impetrare grazia.
+Ma il principe, che stava in Vicenza
+quando si era sollevata la città, rispose che
+i Vicentini erano colpevoli di ribellione
+contro il loro legittimo sovrano l'imperatore;
+che altro partito loro non restava
+che quello di porre a sua discrezione i
+loro beni, l'onore e la vita, senza lusingarsi
+ch'egli chiedesse così assoluta sommissione
+soltanto per dare maggiore risalto
+alla sua magnanimità, loro perdonando;
+che anzi dichiarava di volerli a
+sua discrezione, perchè Vicenza fosse al
+mondo miserando esempio del castigo
+che merita la ribellione<a class="tag" id="tag51" href="#note51">[51]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_54"></a>[54]</span>
+</p>
+
+<p>
+I deputati Vicentini non riportarono
+ai loro compatriotti che questa desolante
+risposta; ma l'insolente barbarie dei Tedeschi
+contribuì ad ingannare la loro
+cupidigia. Fin dal principio della guerra
+i Vicentini avevano dovuto affaticarsi
+sempre nel salvare le loro ricchezze
+dal saccheggio. Non essendo la
+città loro lontana più di diciotto miglia
+da Padova, aveva colà poste in sicuro
+le loro donne, i figli, ed i migliori effetti.
+Il corso del Bacchiglione aveva facilitato
+il trasporto delle cose loro: onde quando
+si avvicinarono i Tedeschi, gli uomini
+seco trasportarono anche gli oggetti di
+minore importanza che tuttavia restavano
+in Vicenza; e questa città, abbandonata
+dal principe d'Anhalt al saccheggio, non
+satollò in verun modo la cupidigia dei
+suoi soldati<a class="tag" id="tag52" href="#note52">[52]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Parte de' Vicentini e degli abitanti delle
+vicine campagne avevano scelto un altro
+luogo di rifugio. Ne' monti, alle di cui
+falde è posta Vicenza, trovasi un vasto
+sotterraneo, chiamato la grotta di Masano
+<span class="pagenum"><a id="Page_55"></a>[55]</span>
+o di Longara, scavata dalla mano degli
+uomini per levarne le pietre che servirono
+a fabbricare Vicenza e Padova. Assicurasi
+che si stende a molta profondità,
+formando un labirinto, i di cui scompartimenti
+non comunicano gli uni cogli
+altri che per mezzo di angusti passaggi,
+e che talvolta sono pure occupati dalle
+acque.
+</p>
+
+<p>
+Non avendo questo sotterraneo che un
+angusto ingresso, può facilmente essere
+difeso, e nella precedente campagna aveva
+servito di rifugio agli abitanti del vicinato.
+Vi si erano ritirati coi loro effetti sei mila
+sventurati; le donne ed i fanciulli occupavano
+il fondo della grotta, gli uomini
+ne custodivano l'ingresso. Un capitano di
+avventurieri francese, chiamato l'Herisson,
+scoprì questo ritiro, ed invano cercò di
+penetrarvi colla sua truppa; vietandoglielo
+l'oscurità e gli andirivieni del luogo; ma risolse
+di soffocarvi tutti coloro che vi si trovavano,
+e perciò riempì di fascine la parte
+che aveva occupata, e vi appiccò il fuoco.
+Alcuni gentiluomini Vicentini, che trovavansi
+tra i rifugiati, supplicarono allora
+i Francesi, che fosse loro permesso di
+redimere con una taglia sè stessi, le loro
+mogli e figli, e tutti coloro che appartenevano
+a nobil sangue. Ma i contadini,
+<span class="pagenum"><a id="Page_56"></a>[56]</span>
+loro compagni d'infortunio, gridarono
+che tutti dovevano assieme perire o salvarsi.
+Frattanto tutta la caverna ardeva,
+e la sua bocca rassomigliava quella di
+una fornace. Gli avventurieri aspettarono
+che il fuoco avesse terminati i suoi
+guasti, prima di visitare il sotterraneo
+e di estrarne la preda acquistata con
+tanta crudeltà. Tutti i miseri rifugiati
+erano periti soffocati, ad eccezione di un
+giovinetto, che, trovandosi vicino ad uno
+spiraglio, riceveva un poco d'aria. Verun
+corpo era stato danneggiato dal fuoco,
+ma la sola loro attitudine faceva conoscere
+le angosce che sofferte avevano
+prima di morire. Molte donne gravide
+avevano partorito fra que' tormenti, ed
+i loro figliuoli erano morti colle madri.
+Quando gli avventurieri portarono la loro
+preda al campo, e raccontarono come
+l'avevano conquistata, eccitarono l'universale
+indignazione: il cavaliere Bajardo
+recossi alla caverna col carnefice dell'armata,
+e fece appiccare in sua presenza,
+in mezzo a questa scena d'orrore, due
+di que' miserabili che avevano acceso il
+fuoco. Ma nè pure questo castigo potè
+presso gl'Italiani cancellare la memoria
+di tanta inumanità<a class="tag" id="tag53" href="#note53">[53]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_57"></a>[57]</span>
+</p>
+
+<p>
+Altronde la negligenza di Massimiliano
+nel mandare il soldo alle sue truppe esponeva
+le città, in cui queste soggiornavano,
+alle più crudeli vessazioni: la sola Verona,
+dice il Fleuranges, ch'era presente, fu
+saccheggiata tre volte in una settimana
+dai Landsknecht, che non avevano nè
+viveri, nè denaro<a class="tag" id="tag54" href="#note54">[54]</a>. Massimiliano sempre
+loro annunciava l'imminente suo arrivo,
+ma omai cominciavasi a non prestar
+fede alle sue parole, o alle sue promesse, ed
+i soldati Tedeschi, impazienti di aspettare
+inutilmente, partivano senza congedo.
+</p>
+
+<p>
+Il Chaumont, gran maestro di Francia
+e governatore di Milano, era oramai stanco
+di continuar solo una guerra, i di cui
+frutti non erano raccolti dal suo padrone.
+Prima per altro di ritirarsi, trovò conveniente
+di porre in sicuro le precedenti
+sue conquiste, impadronendosi della città
+e del porto di Legnago, che, posto in su
+le due rive dell'Adige, dava ai Veneziani
+grandissima facilità di portare la guerra
+su quello de' vicini stati che meglio amassero
+di attaccare.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_58"></a>[58]</span>
+La guarnigione di Porto Legnago aveva
+avuta la precauzione d'inondare tutto
+all'intorno il paese posto sulla sinistra
+dell'Adige; ma il capitano Molard, entrando
+co' suoi avventurieri, che formavano
+la vanguardia di Chaumont, nell'acqua
+fino al petto, sloggiò la fanteria
+italiana, la pose in fuga, e la inseguì
+con tanta rapidità, ch'entrò insieme alla
+medesima in Porto Legnago. Tentarono
+i fuggiaschi di attraversare l'Adige, ma
+vi si annegarono quasi tutti. La guarnigione
+della città, posta sulla destra del
+fiume, non tenne miglior contegno. Carlo
+Marino, provveditore veneziano, fu il primo
+ad abbandonare vilmente il suo posto,
+per salvarsi nella cittadella, ch'egli rese
+bentosto per capitolazione, restando così
+prigioniere de' Francesi con tutti i gentiluomini
+veneziani, mentre i soldati furono
+rimandati senz'armi<a class="tag" id="tag55" href="#note55">[55]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il piacere che poteva dare a Chaumont
+la conquista di Legnago, venne amareggiato
+dalla notizia, che colà ricevette della
+morte di suo zio, il cardinale d'Amboise,
+<span class="pagenum"><a id="Page_59"></a>[59]</span>
+al di cui favore andava egli debitore della
+sua rapida fortuna. Giorgio d'Amboise,
+che aveva esercitato il più assoluto impero
+sul suo padrone, e che, dopo la coronazione
+di Lodovico XII, aveva solo
+diretta la politica francese, era morto a
+Lione il 25 di maggio del 1510. Sebbene
+i suoi talenti non si sollevassero oltre la
+mediocrità, la di lui perdita fu universalmente
+compianta: egli, se non altro, intendeva
+gli affari, e conosceva le potenze
+con cui la Francia doveva trattare, ed i
+varj loro interessi; invece Lodovico XII,
+il quale, dopo la morte del suo favorito,
+pretese di governare da sè solo, non
+aveva nè conoscenza degli uomini e delle
+cose, nè memoria, nè applicazione.
+Diventato geloso della propria autorità,
+più non permise che i ministri operassero
+in di lui nome, senza consultarlo;
+e non osando questi ricordargli ciò
+che poteva riuscirgli spiacevole, la negligenza
+e la dimenticanza facevano andare
+a male i migliori progetti. Florimondo
+Robertet che successe al cardinale
+nella direzione delle finanze e degli
+affari esteri, non dissimulò egli stesso
+a Niccolò Macchiavelli, che in allora
+trovavasi legato della repubblica fiorentina
+in Francia, il danno grandissimo
+<span class="pagenum"><a id="Page_60"></a>[60]</span>
+che la morte del suo predecessore cagionerebbe
+agli affari<a class="tag" id="tag56" href="#note56">[56]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Al cardinale d'Amboise devono ascriversi
+quel buon ordine nelle finanze e
+que' riguardi pei popoli nella percezione
+delle imposte, che rendettero cara la memoria
+di Lodovico XII, malgrado la debolezza
+del suo spirito, e le sciagure del
+suo regno. Ma questo ministro economo
+e ordinato non era altrimenti disinteressato.
+Lasciò un'eredità di undici milioni
+di lire, equivalenti a cinquantacinque milioni
+della moneta presente, acquistati
+in dodici anni d'un'amministrazione di
+cui non rendeva verun conto. Col suo
+testamento dispose per trecento mila scudi
+in legati; Giulio II pretese che tali
+somme derivassero dai beni della Chiesa,
+de' quali il cardinale d'Amboise non
+aveva diritto di disporre, e li riclamò
+per la camera apostolica. Questa bizzarra
+inchiesta non fece che accrescere
+la malintelligenza tra la Chiesa e la
+Francia<a class="tag" id="tag57" href="#note57">[57]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_61"></a>[61]</span>
+</p>
+
+<p>
+Stando ancora a Legnago il Chaumont
+ricevette l'ordine di licenziare la fanteria
+de' Grigioni e del Valese che teneva sotto
+i suoi ordini; di lasciare cento lance e
+mille fanti nella terra di nuovo conquistata,
+e di ricondurre il rimanente dell'armata
+nello stato di Milano: per altro
+pochi giorni dopo ebbe un contr'ordine
+ottenuto dalle pressanti istanze di Massimiliano.
+Il re gli ordinava di continuare
+ad assecondare i Tedeschi per tutto il
+mese di giugno, ed infatti in sul declinare
+di questo mese prese Cittadella, Marostica
+e Bassano, indi Scala e Covolo<a class="tag" id="tag58" href="#note58">[58]</a>.
+Ma Lodovico XII era ad ogni modo
+determinato di non voler tenere in campagna
+un'armata tanto ragguardevole senza
+proprio vantaggio, e sperava, minacciando
+ogni giorno di richiamare il Chaumont,
+di ridurre all'ultimo Massimiliano
+a cedergli Verona e la sua provincia.
+Per lo contrario l'imperatore credevasi
+sempre vicino all'esecuzione de' suoi progetti,
+e mai non rinunciava alle sue speranze,
+sebbene fosse sempre incapace di
+ridurle ad effetto. Chiese un secondo
+dilazionamento di un mese, promise che
+<span class="pagenum"><a id="Page_62"></a>[62]</span>
+nel termine di un anno rimborserebbe
+i cinquanta mila ducati, che in questo
+mese costerebbe al re l'armata di Chaumont;
+che inoltre rimborserebbe altri cinquantamila
+ducati, di cui era precedentemente
+debitore, e che, non facendolo,
+lascerebbe Verona e tutto il suo territorio
+per pegno nelle mani del re di Francia<a class="tag" id="tag59" href="#note59">[59]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Massimiliano aveva trattato con Ferdinando
+il Cattolico per avere la sua cooperazione
+in questa campagna, nella quale
+riponeva le sue vaste speranze; gli aveva
+a tale oggetto abbandonata senza riserva
+l'amministrazione della Castiglia, eredità
+del comune loro nipote, ed il cardinale
+d'Amboise era stato il mediatore di questo
+trattato così poco conforme agl'interessi
+della Francia. Per ottenere che Massimiliano
+desistesse dalla tutela di Carlo, Ferdinando
+aveva promesso tutto quanto gli si
+era chiesto, con ferma intenzione di fare
+in appresso nascere ostacoli all'esecuzione
+delle promesse. Erasi riservata l'alternativa
+di spedire all'armata imperiale nel Veronese
+o truppe o danaro; e perchè Massimiliano,
+sempre mancante di danaro, desiderò
+piuttosto danaro che gente, appunto per
+<span class="pagenum"><a id="Page_63"></a>[63]</span>
+tale ragione Ferdinando mandò i soccorsi
+in natura. Il duca di Termini si pose in
+viaggio con quattrocento lance spagnuole
+per raggiugnere l'armata; ma si avanzò
+così lentamente, che non arrivò al quartier
+generale prima della fine di giugno<a class="tag" id="tag60" href="#note60">[60]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'armata combinata cominciò poi a
+mancare di vittovaglie, perchè si era condotta
+con tanta barbarie ed indisciplina
+in queste due campagne, che aveva assolutamente
+spogliato d'ogni cosa questo
+paese de' più ricchi e fertili del mondo;
+oltre di che aveva provocato contro di sè
+il più implacabile odio de' contadini, e
+reso più tenace il loro attaccamento per
+la repubblica. Erano questi affezionati con
+tanto entusiasmo al governo della loro
+patria, che nè le minacce, nè le promesse,
+nè l'aspetto del patibolo stesso potevano
+ridurli ad abiurare san Marco, ed a gridare
+<i>viva l'imperatore!</i> Il vescovo di
+Trento ne fece appiccare molti in Verona,
+onde punire così nobile costanza<a class="tag" id="tag61" href="#note61">[61]</a>.
+<span class="pagenum"><a id="Page_64"></a>[64]</span>
+L'assistenza de' contadini rendeva facili
+e sicure le spedizioni degli Stradioti. Essi
+intercettavano i convogli ed i carrettieri,
+e sorprendevano i corpi staccati: in una
+di queste occasioni cadde nelle loro mani
+Soncino Benzone di Crema, e, sebbene
+questo capo di parte si trovasse in allora
+ai servigi del re di Francia, Andrea
+Gritti lo fece immediatamente appiccare,
+perchè, essendo gentiluomo veneziano ed
+incaricato di un comando in Crema, sua
+patria, aveva data per tradimento questa
+città ai Francesi<a class="tag" id="tag62" href="#note62">[62]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il castello di Monselice era uno dei
+principali asili degli Stradioti per le scorrerie
+loro alle spalle dell'armata nemica:
+desso è posto sopra una delle più elevate
+cime de' monti Euganei, che s'innalzano
+essi medesimi in mezzo ad un piano formato
+e livellato dalle acque, tra Vicenza,
+Padova, Rovigo e Legnago: era circondato
+quel castello da tre ricinti, il più basso
+de' quali richiedeva per lo meno due mila
+uomini per difenderlo, ed i Veneziani
+non ne tenevano in Monselice che sette
+cento sotto gli ordini di Martino di Borgo
+san Sepolcro. Non pertanto questi sortirono
+con estrema audacia per attaccare
+<span class="pagenum"><a id="Page_65"></a>[65]</span>
+un corpo di landsknecht. Ma oppressi dal
+numero, vivamente inseguiti, essi soggiacquero
+alla fatica; vennero forzati nel
+primo ricinto, ed inseguiti con tanta rapidità
+che non ebbero tempo di chiudersi
+nel secondo; non valsero a difendersi
+nel terzo, sebbene le mura si andassero ristringendo,
+come richiede la forma della
+montagna a guisa di pane di zucchero: e
+la stessa torre, posta in sulla sommità del
+colle, non valse a salvarli. Invano offrirono
+d'arrendersi; salva soltanto la vita;
+i Tedeschi non vollero dar quartiere;
+appiccarono il fuoco alle legne ammucchiate
+nel fondo della torre, e ricevettero
+sulla punta delle picche quegli sciagurati
+che tentavano di fuggire per le feritoje.
+Con eguale furore i Tedeschi distrussero
+tutte le case di quella grossa borgata,
+una delle più ridenti dell'Italia<a class="tag" id="tag63" href="#note63">[63]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Malgrado le tante volte ripetute promesse,
+Massimiliano non giugneva mai
+all'armata. Dopo la perdita fatta nel precedente
+anno sotto Padova, più non lusingavasi
+di avere quella piazza, ma faceva
+<span class="pagenum"><a id="Page_66"></a>[66]</span>
+istanza a Chaumont d'attaccare Treviso,
+che credeva di poter occupare con
+maggior facilità. Gli rispondeva il Chaumont:
+che quella città era egualmente
+difesa da una forte armata; ch'egli non
+vedeva ingrossarsi la sua colle promesse
+truppe tedesche, e senza le quali nulla
+poteva intraprendere; ch'era stato di già
+forzato a staccare il duca Alfonso d'Este
+e Chatillon, per difendere lo stato di Ferrara
+pel quale cominciava ad essere inquieto;
+che tutta la campagna all'intorno
+di Treviso era guastata, onde l'armata
+non vi troverebbe vittovaglie, e difficilmente
+vi farebbe giugnere i convogli, perchè
+gli Stradioti battevano la campagna,
+ed erano secondati con zelo da tutti i
+contadini. Ma mentre ancora duravano
+queste dispute tra Chaumont e Massimiliano,
+il primo ebbe dal suo signore espresso
+ordine di lasciare all'armata imperiale
+Preci con quattrocento lance e mille cinquecento
+fanti spagnuoli, che teneva al
+suo soldo, e di ricondurre con sollecitudine
+il resto dell'armata nel ducato di
+Milano, dove lo rendevano necessaria inaspettati
+pericoli<a class="tag" id="tag64" href="#note64">[64]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_67"></a>[67]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CVII.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Giulio II fa attaccare i Francesi a Genova,
+a Ferrara e nel Milanese. — Dirige
+l'assedio della Mirandola, ed
+entra in questa città per la breccia; è
+costretto a fuggire da Bologna; e la
+sua armata viene dispersa a Casalecchio.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1510 = 1511.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+La maggior parte de' papi ottiene il
+pontificato in un'età, che d'ordinario ammorza
+le passioni, spegne un'ambizione
+di cui non rimane il tempo di raccogliere
+i frutti, e che fa desiderare un
+riposo, renduto quasi necessario dall'indebolimento
+degli organi. Inoltre l'educazione
+avuta dagli ecclesiastici d'ordinario
+non è tale da sviluppare una grande energia;
+e la religione, che forma la parte
+principale de' loro studj, deve loro inspirare
+moderazione e tolleranza, piuttosto
+che violenza o determinazione di tutto
+assoggettare alla loro volontà. Non pertanto
+molti papi, da Gregorio VI fino
+a Sisto V, manifestarono nel loro carattere
+un'ostinazione invincibile, un irritamento
+<span class="pagenum"><a id="Page_68"></a>[68]</span>
+contro tutto ciò che non cedeva
+alla loro volontà, uno sdegno contro coloro
+che gli avevano offesi, sconvenienti
+alla loro età, alla loro educazione, al loro
+ministero. E spesso quest'inflessibile carattere
+non si manifestò in loro, che
+quand'ebbero ricevuta la tiara, e di uomini
+dolci e modesti, quali erano stati
+fin allora creduti, diventarono dopo il
+loro innalzamento implacabili vendicatori
+delle più leggieri offese, e crudeli persecutori
+degli antichi loro amici.
+</p>
+
+<p>
+Questo cambiamento del loro carattere
+sarebbe forse una conseguenza della persuasione
+dell'infallibilità delle loro decisioni,
+comune ai papi ed a tutti i loro
+fedeli<a class="tag" id="tag65" href="#note65">[65]</a>? Tale credenza viene in ajuto
+di un'inclinazione di già anche troppo
+naturale all'uomo. Chiunque può riconoscere
+la superiorità d'un altro sopra di
+sè medesimo per conto delle facoltà dello
+spirito; ma siccome altra misura egli non
+ha del giudizio che il suo proprio giudizio,
+non accade mai, a suo credere, che un
+altro abbia il giudizio più retto di lui.
+Dietro il suo proprio istinto, pargli sempre
+<span class="pagenum"><a id="Page_69"></a>[69]</span>
+di potere rettificare il giudizio degli
+altri; e sotto qualsiasi modesto nome ch'egli
+indichi in sè medesimo questa facoltà,
+sotto quello di senso comune o di buon
+senso, è sempre al suo tribunale che assoggetta
+tutte le umane opinioni.
+</p>
+
+<p>
+Ammesso il principio che la consacrazione
+di un papa apporti seco tutti i doni
+dello Spirito Santo, viene in certo modo a
+santificarsi in chi la riceve quest'interno
+ed universale pregiudizio. Il presentimento,
+che fin allora non era stato da lui risguardato
+che come un felice istinto,
+sebbene creduto infallibile, è per lui diventato
+il linguaggio stesso della divinità.
+Il proprio raziocinio, cambiasi a' suoi
+occhi in evidenza, le sue decisioni più
+non vanno soggette a dubbj o ad incertezza,
+e coloro che ardiscono opporsi
+alle volontà ch'egli esprime di conformità
+a questa eterna sapienza da cui
+credesi inspirato, gli sembrano ribelli, che
+disprezzano ad un tempo tutte le autorità
+divine ed umane.
+</p>
+
+<p>
+Oramai il carattere di Giulio II era dominato
+da questo stesso irritamento contro
+tutti coloro che prontamente non accorrevano
+ad assecondare i suoi disegni. Tutto
+ciò ch'egli aveva una volta determinato,
+parevagli talmente conforme ai dettami
+<span class="pagenum"><a id="Page_70"></a>[70]</span>
+dell'eterna giustizia, ch'era sempre apparecchiato
+a punire come nemici del
+cielo coloro che frapponevano qualche
+ostacolo all'esecuzione de' suoi progetti.
+Le sue impetuose volontà eccedevano quasi
+sempre i confini che avrebbero dovuto
+contenere l'uomo di Dio; ma egli poteva
+sempre rendere testimonianza a sè
+medesimo, che le sue risoluzioni non erano
+figlie di personali interessi, e che, formandole,
+non aveva ascoltata che una certa
+elevazione, una certa grandezza d'animo
+ed ancora un certo dettame di giustizia
+a lui naturale. Ne' primi tempi del suo regno
+aveva cercato di ricuperare alla Chiesa
+il suo patrimonio scandalosamente dilapidato
+dai suoi predecessori. Aveva conseguito
+cotale intento coi piccoli feudatarj;
+ma i soli Veneziani avevano fatto argine
+ai suoi progetti, ed avevano eccitato il
+suo risentimento. Allora aveva creduto
+che la gloria della stessa Chiesa richiedesse
+di castigarli, e gli aveva infatti severamente
+castigati; ma dopo averli ridotti
+ad un'umile penitenza, voleva che gli
+altri imitassero il di lui esempio e gli
+perdonassero: voleva che i disastri dell'Italia
+terminassero ad un suo cenno,
+come avevano ad un suo cenno cominciato.
+Lo irritavano le personali viste, la
+<span class="pagenum"><a id="Page_71"></a>[71]</span>
+cupidigia, la crudeltà de' suoi antichi alleati;
+e dopo di avere adoperato il braccio
+dei Barbari per castigare gl'Italiani, credevasi
+dalla propria conscienza e dal patriottismo
+italiano obbligato a scacciare
+questi stessi Barbari dall'Italia.
+</p>
+
+<p>
+Ferdinando il Cattolico, che per interesse
+seguiva quella stessa politica che
+Giulio aveva adottata in conseguenza dei
+suoi principj, non dissentiva da lui; e
+Massimiliano, che per propria colpa aveva
+perdute le conquiste che le vittorie dei
+Francesi avevano poste in di lui potere,
+non eccitava che il suo disprezzo. Giulio
+altamente accusava la di lui incapacità e la
+di lui instabilità, e lo contava tra i suoi
+nemici senza temerlo. Di affatto diversa
+natura era il sentimento del papa verso
+Lodovico XII, l'odiava e lo temeva, sebbene
+non lo stimasse. Conosceva il debole
+carattere e la poca abilità di questo monarca;
+ma d'altra parte non ignorava
+quale fosse l'irresistibile valore delle armate
+francesi, il cieco attaccamento al
+loro governo, la virtù de' loro ufficiali,
+e l'attività con cui giugnevano al loro
+scopo qualunque volta i falli de' loro re
+non cagionavano la loro ruina. Sapeva
+che Lodovico XII aveva saputo farsi
+amare in Francia dal suo popolo, onde
+<span class="pagenum"><a id="Page_72"></a>[72]</span>
+poteva disporre a posta sua di tutte le
+forze di così vasta monarchia; ch'era padrone
+di Milano e di Genova, e che la
+metà del rimanente dell'Italia cercava la
+sua alleanza. Conosceva dunque che per
+vincerlo aveva bisogno di riunire contro
+di lui le forze di quasi tutta l'Europa,
+e non osò attaccarlo che con una dissimulazione,
+che non pareva conveniente
+al suo focoso carattere.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII, sinceramente pio, rispettava
+la santa sede; inoltre era dominato
+dagli scrupoli di Anna, sua consorte, onde
+risguardava una rottura col papa come
+un grande disastro. Cercava però tutti i
+mezzi di soddisfare Giulio II rispetto agli
+affari di Ferrara, ch'egli credeva essere
+il solo oggetto di controversia tra di loro.
+Ma in questo stesso tempo il papa stava
+contro di lui preparando un triplice attacco
+a Ferrara, a Genova e sui laghi
+di Lombardia, e negoziava per unire al
+suo partito Ferdinando d'Arragona ed
+Enrico VIII d'Inghilterra. Siccome ben
+tosto conobbe l'impossibilità di nascondere
+tutte queste pratiche, fece se non altro
+in modo che quelle che potrebbero essere
+scoperte dai suoi avversarj, si attribuissero
+al progetto ch'egli dissimulava meno degli
+altri, dell'attacco di Ferrara.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_73"></a>[73]</span>
+Lodovico XII aveva fatte a Giulio II
+alcune proposizioni relativamente alla protezione
+da lui accordata al duca di Ferrara,
+le quali avrebbero dovuto piacere al pontefice,
+se questi non avesse portate le sue mire
+molto al di là degli antichi feudi della
+Chiesa. Vero è che il re di Francia aveva
+scelto per quest'affare un cattivo negoziatore,
+cioè Alberto Pio, conte di Carpi,
+il quale, avendo egli stesso motivo di temere
+il duca di Ferrara per la conservazione
+del suo piccolo feudo, fu accusato di
+avere pregiudicato presso la corte pontificia
+quello che aveva ordine di proteggere<a class="tag" id="tag66" href="#note66">[66]</a>.
+Non erano per anco rotte le negoziazioni,
+quando il 9 agosto del 1510 Giulio II
+fulminò una bolla contro Alfonso d'Este.
+Lo chiamava figlio d'iniquità ed allievo
+di perdizione; gli rimproverava la sua
+ingratitudine verso la santa Chiesa, la sua
+disubbidienza, le imposte estorte al popolo,
+le immunità ecclesiastiche violate, il sale
+che faceva in Comacchio a pregiudizio
+delle saline di Cervia, e in ultimo
+l'ambita protezione del re di Francia.
+A motivo di tanti delitti lo dichiarava
+<span class="pagenum"><a id="Page_74"></a>[74]</span>
+decaduto da tutti gli onori, da tutte le
+dignità, da tutti i feudi dipendenti dalla
+santa sede, scioglieva i suoi sudditi dal
+giuramento di fedeltà, i suoi soldati dall'ubbidienza;
+inoltre loro ingiungeva di
+prendere le armi contro di lui per darlo
+in mano alla giustizia di Dio, lo scomunicava,
+ed assoggettava alla stessa sentenza
+tutti i preti che avrebbero con lui
+comunicazione<a class="tag" id="tag67" href="#note67">[67]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Un mese prima di questa ostile denuncia
+Giulio II aveva stretta intima alleanza
+con Ferdinando il Cattolico: gli aveva il 7
+di luglio accordata l'investitura del regno
+di Napoli, che fin allora non aveva voluto
+dargli, fissandone l'annuo tributo su quello
+che erano soliti pagare i re arragonesi;
+aveva dichiarato che annullava la clausola
+del trattato di Blois, in forza della quale
+la riversione dell'Abruzzo e della Campania
+veniva accordata alla corona di Francia,
+qualora Germana di Foix, moglie di
+Ferdinando, morisse senza prole: in ricompensa
+delle quali concessioni aveva obbligato
+<span class="pagenum"><a id="Page_75"></a>[75]</span>
+il re d'Arragona a promettergli per difendere
+la Chiesa trecento uomini d'armi,
+che desso re farebbe marciare ad ogni
+richiesta del papa. Lusingavasi Giulio II
+che queste truppe ausiliarie farebbero
+l'effetto di strascinare la Spagna in una
+guerra colla Francia, e si compiaceva
+dell'animosità che risvegliava annullando
+di propria autorità il trattato di Blois:
+imperciocchè Lodovico XII non dava
+colpa di quest'atto arbitrario al solo papa,
+ma accusava pure Ferdinando d'averlo
+impetrato, incaricando i suoi ambasciatori
+di farne espressa doglianza alle Cortes
+d'Arragona<a class="tag" id="tag68" href="#note68">[68]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tutti gli andamenti del papa davano
+apertamente a conoscere la di lui animosità
+contro la Francia; di già egli risguardava
+i cardinali francesi come ostaggi o
+prigionieri alla sua corte. Il cardinale
+d'Auch era uscito da Roma il giorno di
+san Pietro per andare alla caccia con
+cani e reti, ed il papa, supponendo che volesse
+fuggire in Francia, lo fece arrestare
+<span class="pagenum"><a id="Page_76"></a>[76]</span>
+e custodire nelle prigioni di castel sant'Angelo.
+Pochi giorni dopo obbligò il cardinale
+di Bayeux a giurare che non si allontanerebbe
+dalla corte di Roma, ed a riconoscere
+che, facendolo, perderebbe con
+questo solo atto la dignità cardinalizia<a class="tag" id="tag69" href="#note69">[69]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma sebbene più non fosse dubbiosa
+l'inimicizia del papa, Lodovico XII non
+sapeva prevedere il punto in cui eseguirebbe
+il primo attacco. Giulio non aveva
+mai saputo perdonargli il crudele trattamento
+fatto ai Genovesi in onta alla sua
+raccomandazione; era egli stesso originario
+della riviera di Genova, e la sua famiglia
+apparteneva al partito popolare oppresso
+dal re; perciò aveva accolti alla sua corte
+moltissimi esiliati liguri, e cercava per mezzo
+delle sue corrispondenze di ravvivare
+la speranza di tutti coloro che bramavano
+l'antica libertà<a class="tag" id="tag70" href="#note70">[70]</a>. Volendo giovarsi del
+loro odio, pensò di dirigere contro Genova
+le prime ostilità. Promise ad Ottaviano
+Fregoso, uno degli emigrati che
+stavano presso di lui, la corona ducale
+<span class="pagenum"><a id="Page_77"></a>[77]</span>
+che avevano portata suo padre e suo zio;
+con tutti gli altri rifugiati lo mandò a
+bordo di una galera pontificia, che unì
+per questa spedizione ad undici galere
+veneziane; fece in pari tempo passare
+nello stato di Lucca Marc'Antonio Colonna,
+ch'egli aveva persuaso a lasciare
+il servizio de' Fiorentini; gli fece adunare
+cento uomini d'armi, settecento fanti e
+molti emigrati genovesi, dando a credere
+che meditasse di attaccare Ferrara; poi
+tutt'ad un tratto gli fece attraversare tutta
+la riviera di Levante per accamparsi nella
+valle di Bisagno, mentre la flotta,
+della quale niuno in Italia aveva avuto
+sentore, venne nel principio di luglio ad
+ancorarsi alla foce del fiume d'Entello
+affatto vicina al porto di Genova<a class="tag" id="tag71" href="#note71">[71]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma per quanto inaspettato riuscisse quest'attacco,
+non ebbe i prosperi successi
+che si ripromettevano il papa e gli emigrati
+genovesi, o perchè la vista delle
+<span class="pagenum"><a id="Page_78"></a>[78]</span>
+bandiere veneziane risvegliasse l'antica
+gelosia de' patriotti di Genova, o perchè
+sembrasse ai cittadini in quel punto troppo
+grande la potenza francese per poterne
+trionfare. Le città di Sarzana e della Spezia,
+attraversate dall'armata di terra, e
+quelle di Sestri, Chiavari e Rapallo, occupate
+dalla flotta, cedettero alla forza
+senza dar segno di entusiasmo per coloro
+che si vantavano loro liberatori. Il figlio
+di Gian Luigi del Fiesco ed il nipote del
+cardinale di Finale, avevano ambidue
+condotti in Genova sette in ottocento
+fanti per difendere il governo francese ed
+impedire ogni movimento; nello stesso
+tempo il signor Prejan entrò in porto
+con sei galere provenzali, senza che Ottaviano
+Fregoso o Grillo Contarini, che
+comandavano la flotta veneziana, potessero
+trattenerlo. Questi due capi della spedizione
+perdettero allora ogni speranza di
+buon successo; Marc'Antonio Colonna
+s'imbarcò a Rapallo con circa sessanta cavalieri,
+ma gli altri vollero ritirarsi coll'infanteria
+per la strada di terra, e furono
+in cammino spogliati dai contadini irritati
+pei loro rubamenti. La flotta, ritirandosi,
+venne inseguita dalla flotta francese fino
+a Monte Argentaro sulle coste della Sardegna,
+<span class="pagenum"><a id="Page_79"></a>[79]</span>
+e rientrò senz'essersi battuta in
+Cività Vecchia<a class="tag" id="tag72" href="#note72">[72]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto una più grossa armata pontificia,
+sotto gli ordini del nipote del papa, Francesco
+Maria della Rovere, duca d'Urbino,
+avanzavasi per attaccare il duca di Ferrara,
+e togliergli la piccola provincia della Romagna
+Ferrarese cedutagli da Alessandro
+VI. Entrò senza incontrare opposizione in
+Lugo ed in Bagnocavallo; ma mentre stringeva
+d'assedio la fortezza di Lugo ebbe
+notizia che si avvicinava il duca Alfonso,
+e fuggì disordinatamente abbandonando
+parte della sua artiglieria. Vero è che si
+riunì di nuovo ad Imola, e riprese subito
+l'offensiva; e mentre tutta a sè richiamava
+l'attenzione del duca di Ferrara, Gherardo
+e Francesco Maria Rangoni, gentiluomini
+di Modena, aprirono le porte di quella
+città al cardinale di Pavia, che si era
+avanzato da Bologna a Castelfranco. Probabilmente
+sarebbe stato occupato nella
+stessa maniera anche Reggio, ed invasa
+<span class="pagenum"><a id="Page_80"></a>[80]</span>
+la metà degli stati della casa d'Este, se
+il signore di Chaumont non si fosse affrettato
+a mandarvi dugento lance<a class="tag" id="tag73" href="#note73">[73]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma Giulio II aveva apparecchiato un
+terzo attacco, sul quale fondava più che
+negli altri le sue speranze. Una dieta adunata
+a Lucerna, offesa dal costante rifiuto
+di Lodovico XII di accrescere le pensioni
+dei cantoni, e strascinata dall'attività e
+dall'animosità di Matteo Schiner, vescovo
+di Sion, aveva risoluto di attaccare i
+Francesi in Lombardia. Il Chaumont per
+difendersi contro di loro aveva posti cinquecento
+uomini d'armi ad Ivrea; aveva
+dal debole Carlo III, duca di Savoja, ottenuta
+la promessa di non lasciar passare
+gli Svizzeri per la valle d'Aosta; finalmente
+aveva fatte ritirare tutte le barche
+dei laghi che sono alle falde delle montagne,
+rompere tutti i ponti, riporre tutte
+le vittovaglie nelle terre murate, e distruggere
+tutti i mulini<a class="tag" id="tag74" href="#note74">[74]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_81"></a>[81]</span>
+</p>
+
+<p>
+Per lungo tempo gli Svizzeri avevano
+formata la sola buona fanteria delle armate
+francesi; onde inspiravano grandissimo
+terrore agli uomini d'armi, accostumati
+ad averli per loro appoggio. Ma
+gli Svizzeri medesimi non avevano meno
+bisogno per poter tenere la campagna
+degli uomini d'armi cui erano stati sempre
+associati, e contro i quali portavano adesso
+le armi. Gli Svizzeri avevano de' buoni
+contestabili di reggimento, ma non uno
+sperimentato generale; onde avevano posto
+alla testa di quest'impresa il vescovo di
+Sion<a class="tag" id="tag75" href="#note75">[75]</a>: mancavano di ponti, di battelli
+e d'artiglieria, e poca era la loro cavalleria.
+Quando passarono il san Gottardo,
+in principio di settembre, con un corpo
+di sei mila uomini, non avevano che quattrocento
+cavalli, metà carabinieri. Due
+mila cinquecento de' loro fanti erano armati
+di fucile, cinquanta di lunghi archibugi,
+gli altri di picche o di alabarde<a class="tag" id="tag76" href="#note76">[76]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_82"></a>[82]</span>
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri, essendo usciti dal loro
+territorio per la strada di Bellinzona,
+s'impadronirono del ponte della Trezza,
+mal difeso contro di loro da seicento
+fanti francesi; poi fecero alto a Varese,
+aspettandovi un altro corpo di quattro
+mila uomini, che non si fece lungamente
+aspettare. Chaumont, che li teneva di vista
+con cinquecento lance e quattro mila pedoni,
+aveva determinato di non attaccarli,
+ma di andarli stancheggiando con piccole
+scaramucce e con continui movimenti.
+Mancando loro bentosto i viveri che avevano
+trovato a Varese, piegarono a sinistra
+verso Castiglione attraverso di un paese disuguale,
+marciando a grossi distaccamenti
+con ottanta o cento uomini di fronte, e coi
+fucilieri in coda. Si avanzarono con tale
+ordinanza senza mai lasciarsi avviluppare
+dalla cavalleria, che s'aggirava sui loro
+fianchi, bastando loro il far uscire dalla
+linea cento o cento cinquanta soldati per
+respingere la cavalleria, indi riprendere
+il loro luogo.
+</p>
+
+<p>
+Il primo giorno l'armata svizzera si trattenne
+ad Appiano; il secondo attraversava,
+alla volta di Cantù, il ridente paese che
+i Milanesi chiamano i <i>Monti di Brianza</i>.
+Quand'ebbe fatto la metà del cammino,
+abbandonò la prima direzione per accostarsi
+<span class="pagenum"><a id="Page_83"></a>[83]</span>
+alle montagne; restò un giorno nei
+sobborghi di Como, ed un altro a Chiasso.
+Tuttavia credevano i Francesi che gli
+Svizzeri fossero intenzionati di attraversare
+l'Adda sopra zattere, dov'esce dal
+lago di Lecco; ma tutt'ad un tratto essi
+tornarono verso la Trezza, di dove erano
+venuti, e rientrarono nelle loro montagne,
+o perchè sentissero l'impossibilità di penetrare
+senza barche in un paese attraversato
+da tanti fiumi, o perchè la mancanza
+de' viveri, e della cavalleria per andare
+a prenderne a qualche distanza, facesse
+loro temere la fame, o perchè,
+come alcuni vogliono, ricevessero settanta
+mila scudi dal re e dal signore di Chaumont
+per rinunciare ad un'impresa, per
+fare la quale ne avevano ricevuti altrettanti
+dal papa. La loro riputazione di
+lealtà era totalmente perduta, e più non
+guerreggiavano che a prezzo d'oro; e
+se la massa dell'armata non era partecipe
+di questi vergognosi contratti, la condotta
+de' condottieri non li liberava da ogni
+sospetto<a class="tag" id="tag77" href="#note77">[77]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_84"></a>[84]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il piano di tutti questi simultanei attacchi
+era stato da Giulio II assai ben concertato,
+ma i diversi loro capi non avevano
+saputo agire nello stesso tempo. Il tentativo
+sopra Genova aveva preceduto quello
+di Ferrara e di Modena; in appresso si fece
+la spedizione degli Svizzeri, e quando
+questi rientravano nelle loro montagne,
+l'armata veneziana, sotto gli ordini di Lucio
+<span class="pagenum"><a id="Page_85"></a>[85]</span>
+Malvezzi, approfittò della lontananza
+de' Francesi per avanzarsi. Ricuperò in
+pochi giorni senza combattere Este, Monselice,
+Montagnana, Marostica e Bassano;
+rientrò in Vicenza, che i Tedeschi nè
+meno tentarono di difendere, e giunsero
+finalmente presso Verona, incalzando da
+vicino il duca di Termini, Andrea di Capoa,
+che si ritirò coll'armata imperiale, da
+lui comandata dopo la morte del principe
+di Anhalt accaduta pochi dì prima, e che
+ebbe l'accortezza di non lasciarsi avviluppare<a class="tag" id="tag78" href="#note78">[78]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Poi ch'ebbe ragunate in Verona tutte
+le sparse guarnigioni, il duca di Termini
+si vide alla testa di trecento lance
+spagnuole, di cento lance tedesche o italiane,
+di quattrocento lance francesi e di
+quattro mila e cinquecento pedoni. Contavansi
+nell'armata veneziana ottocento
+uomini d'armi, tre mila cavaleggieri,
+quasi tutti Stradioti, e dieci mila fanti.
+Furono poste in batteria le artiglierie contro
+le mura della fortezza di san Felice,
+situata sulla sinistra riva dell'Adige, e dopo
+pochi giorni avevano aperte larghe brecce
+e fatto tacere il fuoco degli assediati. Di
+<span class="pagenum"><a id="Page_86"></a>[86]</span>
+già i Veneziani si apparecchiavano all'assalto
+con grandissima probabilità di
+buon successo, quando mille ottocento
+soldati tedeschi, sostenuti da alcuni uomini
+d'armi francesi, fecero di mezza
+notte una sortita, inchiodarono due cannoni,
+ruppero la fanteria italiana ed uccisero
+Zittolo di Perugia, uno de' suoi
+migliori capitani. Il Malvezzi, trovando
+all'indomani i suoi soldati scoraggiati,
+abbandonò l'assedio di Verona e tornò
+all'antico quartiere di san Martino, lontano
+cinque miglia<a class="tag" id="tag79" href="#note79">[79]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo queste brevi spedizioni, ogni spirito
+d'intrapresa parve da tutti abbandonato,
+fuorchè dal pontefice: il senato di
+Venezia fu alcun tempo in qualche agitazione
+per l'imperiosa domanda fattagli
+dal re d'Ungheria di tutte le terre della
+Dalmazia, che gli venivano accordate nel
+trattato di Cambrai; ma diversi magnati
+si affrettarono di rassicurare l'ambasciatore
+veneziano, protestando che il loro
+re non procederebbe più in là dell'intimazione,
+fatta soltanto per compiacere
+<span class="pagenum"><a id="Page_87"></a>[87]</span>
+a Massimiliano ed a Lodovico XII, e
+che la nazione ungara non somministrerebbe
+danaro per attaccare la repubblica<a class="tag" id="tag80" href="#note80">[80]</a>.
+I comandanti, francesi, tedeschi,
+spagnuoli, ferraresi, guastavano il paese
+all'intorno delle loro stazioni, ma non
+intraprendevano veruna cosa d'importanza.
+Soltanto Giulio II pareva accendersi
+di nuovo ardore ad ogni disfatta, ed il
+di lui irritamento veniva maggiormente
+esacerbato dalle pratiche di Lodovico XII
+presso il clero di Francia.
+</p>
+
+<p>
+Il re risguardava come crudeli ingiurie
+i non preveduti attacchi che il pontefice
+avea contro di lui provocati a Genova,
+in Lombardia e nel Ferrarese; aveva
+palesato al Macchiavelli, che trovavasi
+in legazione presso di lui, l'ardente suo
+desiderio di vendicarsi esemplarmente;
+aveva perciò voluto persuadere i Fiorentini
+ad entrare in guerra contro il papa,
+facendo loro sperare il possedimento di
+Lucca o del ducato d'Urbino. Voleva
+ad ogni modo levare questo ducato al nipote
+di Giulio II, per fargli sentire nella
+propria famiglia gli amari frutti della
+guerra<a class="tag" id="tag81" href="#note81">[81]</a>; ma nello stesso tempo voleva
+<span class="pagenum"><a id="Page_88"></a>[88]</span>
+combattere contro il papa colle armi
+spirituali, e ne' primi giorni di settembre
+adunò a Tours un concilio della Chiesa
+Gallicana, al quale denunciò questo papa,
+eletto con mezzi così poco canonici, e
+che col suo bellicoso temperamento turbava
+in così crudele maniera tutta la
+Cristianità. Il concilio francese autorizzò
+il re a respingere le armi del papa colle
+armi, ed a portare innanzi ad un concilio
+ecumenico, convocato di concerto
+coll'imperatore, le sue lagnanze contro
+il capo della Chiesa<a class="tag" id="tag82" href="#note82">[82]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Queste pratiche di Lodovico XII accrebbero
+a dismisura l'odio di Giulio contro
+la Francia ed il suo desiderio di vendicarsene,
+onde ricominciò i suoi attacchi.
+Da un canto rimandò in faccia a
+Genova la sua flotta, unita a quella dei
+Veneziani, per suscitarvi a forza aperta
+la rivoluzione che poc'anzi aveva invano
+tentato di eccitare per sorpresa: la cosa
+non ebbe effetto, ed egli avrebbe ben dovuto
+prevederlo<a class="tag" id="tag83" href="#note83">[83]</a>. D'altra parte risolse
+<span class="pagenum"><a id="Page_89"></a>[89]</span>
+di recarsi in persona fino a Bologna, per
+ridurre Ferrara sotto il diretto dominio
+della Chiesa. Egli non aveva abbandonato
+i suoi progetti coll'imperatore, con Enrico
+VIII e con Ferdinando il Cattolico,
+che sempre lusingavasi di potere scatenare
+contro la Francia, ma ripromettevasi
+di potere, anche senza il loro
+ajuto, fare coi Veneziani la riconquista
+di Ferrara; dal canto loro i Veneziani,
+senza spingere tant'oltre le loro speranze,
+credevano vantaggioso di assecondarlo
+con tutte le loro forze, per tenerlo
+fermo nella loro alleanza. Giulio II aveva
+con insolita fierezza, che ogni giorno facevasi
+sempre maggiore, rigettate le proposizioni
+fattegli dalla Francia per una
+separata pace. Lodovico XII lasciò travedere
+che non rinuncierebbe alla protezione
+del duca di Ferrara; ma pretese
+subito il pontefice che rinunciasse ancora
+ad ogni sovranità sopra Genova. Il Macchiavelli
+fu incaricato da Robertet di persuadere
+la repubblica di Firenze ad offrire
+la sua mediazione, ma il papa la
+rifiutò disdegnosamente. Per lo stesso motivo
+venne ancora più maltrattato un segretario
+d'ambasciata del duca di Savoja.
+Giulio II lo accusò di spionaggio, lo fece
+<span class="pagenum"><a id="Page_90"></a>[90]</span>
+gettare in prigione, e poco dopo sottomettere
+alla tortura<a class="tag" id="tag84" href="#note84">[84]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il 22 di settembre Giulio II fece il suo
+solenne ingresso in Bologna con tutta la
+sua corte, mentre che la sua armata si
+avanzava nel Ferrarese fino al Po. Per compiacerlo
+i Veneziani nello stesso tempo
+facevano rimontare il fiume a due loro
+flotte, una per la bocca delle Fornaci,
+l'altra per il Po di Primaro. I soldati veneziani
+e pontificj guastavano senza riguardo
+il territorio ferrarese, ma senza
+mai avvicinarsi alla città; il papa era
+stato ingannato intorno alla qualità ed al
+numero de' soldati ch'egli pagava; e la sua
+armata non aveva bastanti forze per intraprendere
+un assedio di tanta importanza<a class="tag" id="tag85" href="#note85">[85]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Veneziani avevano più di un anno
+tenuto in prigione il duca di Mantova;
+ma lo avevano di fresco rilasciato dietro
+le riunite istanze del papa e dell'imperatore
+de' Turchi, Bajazette II. Fino dal
+principio del suo regno Giovanni Francesco
+<span class="pagenum"><a id="Page_91"></a>[91]</span>
+Gonzaga aveva cercato di guadagnarsi
+la grazia del gran signore, gli aveva
+mandati diversi regali, ed aveva avuta
+cura d'intrattenere con lui una non interrotta
+corrispondenza: e Bajazette, riconoscente
+di questa lunga confidenza,
+avvalorò le sue istanze pel marchese di
+Mantova con tali minacce, che non permisero
+al senato di discutere l'affare<a class="tag" id="tag86" href="#note86">[86]</a>.
+Ad ogni modo i Veneziani rilasciarono al
+papa il loro prigioniere, poichè per una
+singolare circostanza egli aveva inallora
+eccitata la compassione del papa e del sultano;
+e Giulio II, che aveva solennemente
+privato il duca di Ferrara del titolo di
+gonfaloniere della Chiesa, accordò tale
+dignità al Gonzaga, sperando in tal modo
+di vincolarlo irrevocabilmente alla sua lega
+coi Veneziani. Il marchese di Mantova
+trovavasi in una difficilissima posizione
+tra la politica e la riconoscenza. I Veneziani
+lo avevano ancor essi nominato
+capitano generale della loro armata col
+soldo di cento uomini d'armi e di mille
+dugento fanti; pure s'egli si attaccava
+alla lega, in cui volevano strascinarlo il
+papa ed il senato veneto, i suoi stati erano
+i più esposti agli attacchi de' Francesi.
+<span class="pagenum"><a id="Page_92"></a>[92]</span>
+Infatti questi colsero tale istante per invadere
+il Mantovano, ed il Gonzaga, che
+forse aveva fatto istanza al signore di
+Chaumont di somministrargli questo pretesto,
+abbandonò le altre dignità che gli
+erano state accordate, per occuparsi della
+difesa de' suoi sudditi<a class="tag" id="tag87" href="#note87">[87]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto il pontefice era caduto gravemente
+infermo, e si curava contro il parere
+di tutti i medici, come trattava la
+guerra contro il sentimento di tutti i militari.
+Egli non voleva essere consigliato,
+le difficoltà non lo scoraggiavano, e sempre
+affrettava l'attacco de' nemici<a class="tag" id="tag88" href="#note88">[88]</a>. Ma la
+discordia tra il duca d'Urbino ed il cardinale
+di Pavia, che dividevano tra di loro
+il comando dell'armata, rendeva questo
+attacco pericolosissimo. Il duca d'Urbino,
+in un primo impeto di collera, fece arrestare
+e condurre a Bologna il cardinale
+di Pavia, per esservi giudicato come
+colpevole di tradimento; ma il cardinale
+seppe così pienamente giustificarsi presso
+al papa, che ricuperò maggior credito ed
+autorità che prima non aveva<a class="tag" id="tag89" href="#note89">[89]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_93"></a>[93]</span>
+</p>
+
+<p>
+Finalmente il duca d'Urbino aveva potuto
+far sentire al papa, che prima di
+attaccare Ferrara doveva aspettare che si
+unissero all'armata le truppe veneziane
+composte di trecento uomini d'armi, di
+molta cavalleria leggiere e di quattro mila
+fanti, ch'eransi avanzati sul Po fino a Ficheruolo
+ed erano secondati da alcune
+galere. Alfonso d'Este precludeva la strada
+a questa truppa: attaccava separatamente
+con molta attività le galere veneziane,
+e faceva loro sentire a quanto rischio
+si esponessero, avanzandosi nel letto
+dei fiumi<a class="tag" id="tag90" href="#note90">[90]</a>. Mentre Alfonso non permetteva
+alle galere di rimontare più alto
+verso Ferrara, il signore di Chaumont,
+così consigliato dai Bentivoglio, risolse di
+portarsi rapidamente sopra Bologna, e di
+sforzare Giulio II alla pace. Prese, cammino
+facendo, Spilimbergo e Castelfranco,
+che non si difesero che un giorno, ed il
+12 di ottobre si accampò a Crespolano,
+lontano dieci miglia da Bologna, con intenzione
+di presentarsi all'indomani sotto
+le mura della città.
+</p>
+
+<p>
+Non si trovavano allora in Bologna che
+pochi e mal disciplinati soldati pontificj:
+<span class="pagenum"><a id="Page_94"></a>[94]</span>
+vero è che il papa aspettava trecento uomini
+d'armi, che il re d'Arragona doveva
+mandargli, e l'armata veneta trattenuta
+a Ficheruolo; ma non sembrava probabile
+che potesse sostenersi fino all'arrivo degli
+uni e degli altri, tanto più che i partigiani
+dei Bentivoglio cominciavano a
+darsi qualche movimento, e che la massa
+del popolo, dimenticando tutti i vecchi torti,
+si andava attaccando al loro partito
+per quella cieca affezione che lega tutti
+gli uomini al tempo passato. I prelati ed
+i cortigiani, accostumati soltanto agli agi
+ed alle delicatezze di Roma, lagnavansi
+amaramente che il papa gli avesse seco
+strascinati in così pericolosa situazione
+per le sostanze loro e per la gloria della
+santa sede. Con caldissime istanze, che
+prima d'allora Giulio II non avrebbe in
+verun modo tollerate, lo andavano affrettando
+a provvedere alla comune sicurezza
+con una pronta ritirata, o trattando con
+Chaumont a quelle condizioni che potesse
+ottenere più sopportabili<a class="tag" id="tag91" href="#note91">[91]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_95"></a>[95]</span>
+</p>
+
+<p>
+Giulio II, senza promettere di seguire
+i loro consiglj, chiamò gli ambasciatori
+veneziani e dichiarò loro che se all'indomani
+prima di sera non riceveva in
+Bologna un rinforzo, staccato dalle truppe
+ch'essi avevano nel campo della Stellata,
+tratterebbe coi Francesi. Adunò in appresso
+il consiglio ed i collegj di Bologna,
+loro dipinse con vivissimi colori
+l'antica tirannide dei Bentivoglio, dalla
+quale gli aveva egli sottratti; gli esortò
+a difendere il paterno governo della Chiesa
+e la libertà di cui godevano; loro raccomandò
+di procurarsi vittovaglie per sostenere
+un assedio, accordando per questa
+circostanza esenzione di gabelle alle
+porte. Ma Giulio II, malgrado la debolezza
+dell'età e della malattia, era il solo uomo
+che in quel momento di pericolo conservasse
+il vigore dell'animo. Fece venire
+sulla pubblica piazza tutti i Bolognesi che
+avevano promesso di combattere, e venne
+assicurato che non v'erano meno di quindici
+mila pedoni e di cinque mila cavalli.
+Giulio II stava in allora a letto, preso
+da un accesso di febbre; tosto che udì
+le grida del popolaccio, balzò dal letto,
+si affacciò alla finestra, diede alle truppe
+la benedizione nelle forme adoperate quando
+marciano alla battaglia, ed, abbandonandosi
+<span class="pagenum"><a id="Page_96"></a>[96]</span>
+ad un trasporto di gioja, gridò
+ch'era di già vittorioso dell'armata francese<a class="tag" id="tag92" href="#note92">[92]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma intanto questa gente, che aveva salutato
+il papa colle sue grida, non prendeva
+le armi per combattere. I cortigiani
+si mostravano sempre più atterriti; gli ambasciatori
+dell'imperatore, del re Cattolico,
+dell'Inghilterra, pressavano Giulio II ad
+entrare in negoziazione. All'ultimo si lasciò
+vincere, e mandò a domandare a
+Chaumont un salvacondotto pel conte
+Francesco Pico della Mirandola, che voleva
+incaricare di trattare con lui. Nello
+stesso tempo fece partire alla volta di Firenze
+i più preziosi giojelli della Chiesa,
+e tra questi la mitra giojellata, che chiamasi
+il triregno<a class="tag" id="tag93" href="#note93">[93]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Sapeva il Chaumont che Lodovico XII
+era tormentato dagli scrupoli, combattendo
+contro il papa, e che quasi ad ogni patto
+avrebbe con lui fatta la pace; perciò
+accondiscese di buon grado a trattare.
+Domandò l'assoluzione di tutte le censure
+pronunciate contro Alfonso d'Este, i Bentivoglio
+e loro aderenti; la restituzione
+<span class="pagenum"><a id="Page_97"></a>[97]</span>
+ai Bentivoglio de' loro beni, a condizione
+ch'essi starebbero per lo meno ottanta
+miglia lontani da Bologna; domandò che
+fossero rimesse al giudizio di arbitri le
+difficoltà tra il papa ed il duca di Ferrara;
+che fosse deposta Modena tra le
+mani dell'imperatore, e finalmente sospese
+le ostilità per sei mesi, nel corso de' quali
+ognuno conserverebbe ciò che possedeva<a class="tag" id="tag94" href="#note94">[94]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tali condizioni sembravano a Giulio II
+infinitamente dure; lagnavasi a vicenda
+dell'insolenza de' Francesi e della lentezza
+de' Veneziani; contro il suo costume ascoltava
+le istanze de' cardinali, ma non prendeva
+verun partito, e lasciava passare il
+tempo, quando poco prima di sera del
+giorno 13 d'ottobre Chiappino Vitelli entrò
+in Bologna con seicento cavaleggieri
+veneziani, e con un corpo di cavalleria
+turca in servigio della repubblica, e ritornò
+al papa la perduta audacia e la
+consueta alterigia.
+</p>
+
+<p>
+Erasi il Chaumont innoltrato fino al
+ponte del Reno, a tre miglia da Bologna;
+aveva accettata la mediazione degli
+ambasciatori dell'imperatore, del re di
+<span class="pagenum"><a id="Page_98"></a>[98]</span>
+Spagna e del re d'Inghilterra; ma la vegnente
+mattina tutto aveva mutato faccia;
+il papa più non voleva discendere a
+verun accordo, gli amici dei Bentivoglio
+non avevano in Bologna fatto alcun movimento,
+un secondo corpo di Stradioti
+doveva prima di notte entrarvi per una
+porta, mentre che Fabrizio Colonna vi
+condurrebbe per un'altra parte degli uomini
+d'armi spagnuoli e della cavalleria
+leggiere; onde Chaumont poteva credersi
+ancor esso in pericolo. Vergognoso e disperato
+d'essere stato uccellato dal vecchio
+pontefice, ritirossi lentamente verso
+Castel Franco, poi sopra Rubiera. Giulio
+gli aveva fatto sapere che non darebbe
+orecchio a verun trattato, se per condizione
+preliminare la Francia non rinunciava
+alla difesa del duca di Ferrara; ed
+intanto non sapeva darsi pace che i suoi
+generali non avessero inseguita e distrutta
+l'armata francese. Tanto dispetto aggravò
+in modo la di lui malattia, che il 24 di
+ottobre disperavasi della sua vita<a class="tag" id="tag95" href="#note95">[95]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando cominciava appena a riaversi
+scrisse una circolare a tutti i principi
+<span class="pagenum"><a id="Page_99"></a>[99]</span>
+cristiani. Accusò il re di Francia d'avere
+fatta avanzare la sua armata contro
+il papa ed i suoi cardinali con una esecranda
+sete del sangue del romano pontefice.
+Dichiarò che non darebbe orecchio
+a veruna negoziazione, se prima
+non gli veniva consegnata Ferrara; ed
+affrettò caldamente i Veneziani ad unire
+la loro armata alla sua per istringere di
+assedio quella città<a class="tag" id="tag96" href="#note96">[96]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Infatti l'armata pontificia si unì in Modena
+a quella de' Veneziani, ma stavano
+ambedue aspettando il marchese di Mantova
+che aveva avuto il titolo di capitano
+generale, e che fece loro perdere un
+tempo prezioso, senza mai assumere il
+comando. Nello stesso tempo la flotta veneziana
+venne attaccata a Bondeno dal
+duca di Ferrara e dal signore di Chatillon,
+e fu costretta ad abbandonare con perdita
+il Po. Finalmente si mosse l'armata
+pontificia, ed intraprese l'assedio di Sassuolo;
+e il pontefice ebbe il conforto di
+udire, stando nella sua camera, il rumore
+della propria artiglieria, ed espresse
+la sua gioja colla stessa vivacità con cui
+pochi dì prima aveva manifestato il suo
+malcontento udendo l'artiglieria de' nemici
+<span class="pagenum"><a id="Page_100"></a>[100]</span>
+a Spilamberto. Dopo due giorni Sassuolo
+capitolò; e Giulio II, rinunciando all'attacco
+di Ferrara, fece avanzare l'armata
+contro la Mirandola. Questo castello e
+quello della Concordia formavano il piccolo
+feudo o principato della famiglia dei
+Pichi, tanto illustre nella storia delle lettere.
+Il conte Lodovico Pico della Mirandola
+aveva sposata la figliuola del maresciallo
+Gian Giacopo Trivulzio, chiamata Francesca:
+era costei rimasta vedova, ed erasi
+senza riserva abbandonata alla direzione
+di suo padre, che aveva fatto della Mirandola
+una piazza d'armi francese, mentre
+che il conte Giovan Francesco Pico, cugino
+di Lodovico, il quale pretendeva l'eredità
+di questo feudo, erasi interamente
+dedicato al papa<a class="tag" id="tag97" href="#note97">[97]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il duca di Ferrara trovavasi spossato
+dai lunghi sforzi che aveva dovuto fare;
+omai più non aveva che poche truppe
+nella sua capitale, e Chaumont non era
+in troppo buono stato per poterlo soccorrere;
+onde dovette ascrivere a sua
+somma ventura che l'armata del papa si
+volgesse contro la Mirandola, e non contro
+<span class="pagenum"><a id="Page_101"></a>[101]</span>
+di lui. Si credette pure che il cardinale
+di Pavia fosse stato segretamente guadagnato
+da lui o dalla Francia, quando
+consigliò il papa ad attaccare la Mirandola.
+Frattanto il Chaumont mandò Marino di
+Montchenu e Chantemerle, nipote del signore
+di Lude, con cento fanti e due cannonieri
+a rinforzare la guarnigione della
+Mirandola, ove la contessa Francesca e
+suo cugino, Alessandro Trivulzio, si apparecchiavano
+a sostenere un assedio<a class="tag" id="tag98" href="#note98">[98]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'armata pontificia era lenta in tutte
+le sue operazioni, e sempre esposta ai
+raggiri di coloro che volevano celatamente
+attraversare l'esecuzione dei disegni
+del papa, onde non potè avvicinarsi a
+Concordia che circa nella metà di dicembre.
+La piazza fu presa lo stesso giorno
+in cui si aprirono le batterie, la cittadella
+capitolò, e l'armata pontificia passò
+ad assediare Mirandola.
+</p>
+
+<p>
+Non cominciò il fuoco contro la Mirandola
+che quattro giorni dopo l'arrivo
+dell'armata. L'impaziente Giulio II
+non sapeva accomodarsi a tanta lentezza;
+altronde diffidava di tutti; accusava ora
+l'uno ora l'altro de' suoi capitani, e lo
+<span class="pagenum"><a id="Page_102"></a>[102]</span>
+stesso suo nipote, il duca d'Urbino, di
+incapacità, o di perfidia. Finalmente nei
+primi giorni del 1511 risolse di dare al
+mondo uno spettacolo non meno scandaloso
+che inaspettato: il due di gennajo si
+fece portare in lettiga da Bologna al campo
+sotto Mirandola coll'accompagnamento
+di tre cardinali<a class="tag" id="tag99" href="#note99">[99]</a>. Si alloggiò nella piccola
+casa di un contadino, distante soltanto
+due tiri di balestra dalle mura, ed
+esposta al fuoco del cannone della piazza;
+colà, senza lasciarsi atterrire dalle
+continue nevi, indispettito dalla viltà degli
+operaj che faceva adunare e che fuggivano
+ad ogni scarica d'artiglieria, o perchè mancavano
+le vittovaglie, cominciò egli stesso
+a dirigere i lavori a far mettere sotto i suoi
+occhi i cannoni in batteria, e ad affrettare
+il fuoco. Dopo aver tenuto dietro ai suoi
+lavoratori nell'eccessivo freddo di un rigorosissimo
+inverno con un'attività che
+non sarebbesi mai aspettata da un vecchio
+infermo, non che da un papa, tornò a Concordia,
+quando tutte le batterie furono aperte,
+per sentirne l'effetto. Ma sebbene non
+si trovasse che poche miglia lontano dal
+<span class="pagenum"><a id="Page_103"></a>[103]</span>
+campo, per la sua impazienza era tuttavia
+troppo lontano, e tornò il quarto dì
+ad alloggiarsi a canto alle sue batterie
+ancora più vicino alle mura, di quel che
+lo fosse la prima volta. In allora, tutto
+abbandonandosi all'impeto del suo carattere,
+rampognava quando l'uno e quando
+l'altro de' suoi capitani, tranne Marc'Antonio
+Colonna; visitava in seguito l'armata,
+castigava alcuni soldati, altri incoraggiava,
+e a tutti prometteva di non
+capitolare, per lasciare che i soldati saccheggiassero
+la piazza<a class="tag" id="tag100" href="#note100">[100]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il cavaliere Bajardo trovavasi in allora
+nel campo del duca di Ferrara presso il
+Po: ebbe avviso che il papa, che passava
+quella notte nel castello di san Felice,
+doveva ripartire all'indomani per tornare
+alla Mirandola. Bajardo sapeva trovarsi
+su questa strada a due miglia da san Felice
+ed a quattro dalla Mirandola due o
+tre case abbandonate a motivo della guerra;
+andò prima di giorno ad appostarvisi
+con cento uomini d'armi. «Domattina,
+disse al duca di Ferrara, quando
+il papa sloggierà da san Felice, sono
+<span class="pagenum"><a id="Page_104"></a>[104]</span>
+informato che non ha che i suoi cardinali,
+vescovi e protonotarj, e circa
+cento cavalli di guardia; uscirò dalla
+mia imboscata, e non mi fuggirà dalle
+mani.» Il progetto del cavaliere senza
+paura e senza difetti fu altamente approvato,
+e tutto puntualmente si eseguì a
+seconda de' suoi ordini. Di già i primi
+chierici del corteggio del papa erano passati
+oltre l'imboscata, da cui uscì Bajardo
+per caricarli ed inseguirli. «Ma
+il papa, che era partito ultimo, fu appena
+pochi passi lontano da san Felice,
+che cominciò a cadere la più aspra
+ed impetuosa neve che si fosse veduta
+da cent'anni in qua.» Prima che i
+fuggiaschi, sottrattisi all'imboscata, fossero
+giunti fino al papa, il cardinale di Pavia
+lo aveva di già persuaso a rientrare nel
+castello per lasciar passare il cattivo tempo.
+«Quando il buon cavaliere giugneva
+a san Felice, il papa rientrava appunto
+nel castello, ed, udendo le grida
+de' soldati, ebbe tanto spavento che subitamente
+e senza che persona lo ajutasse
+uscì di lettiga, ed egli stesso ajutò
+ad alzare il ponte; ed in ciò mostrossi
+uomo di molto spirito, perchè se avesse
+tanto ritardato quanto abbisogna di tempo
+per dire un <i>Pater noster</i>, era preso....
+<span class="pagenum"><a id="Page_105"></a>[105]</span>
+Il papa, rimasto nel castello di
+san Felice, tremò tutto il giorno di
+febbre per la paura che aveva avuta,
+e la notte mandò a darne avviso a suo
+nipote, il duca d'Urbino, il quale venne
+a prenderlo con quattro cento uomini
+d'armi e lo condusse all'assedio<a class="tag" id="tag101" href="#note101">[101]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Alessandro, nipote del maresciallo Gian
+Giacopo Trivulzio, difendeva la Mirandola.
+Aveva sotto il suo comando quattrocento
+fanti stranieri, e mostrava tanta
+maggiore ostinazione e coraggio, quanto
+tenevasi più sicuro di essere soccorso dal
+signore di Chaumont: ma questi, che detestava
+il maresciallo Trivulzio, non vedeva
+con dispiacere che la figlia del suo
+rivale perdesse l'eredità, e non curavasi
+di accorrere in suo soccorso.
+</p>
+
+<p>
+Una palla di cannone aveva traforata
+la casa in cui alloggiava il papa ed uccisi
+due uomini nella sua cucina; ma
+quest'accidente non fece che accrescere
+la collera di Giulio II. Finalmente il violento
+freddo agghiacciò le fosse della Mirandola
+in tal modo che l'acqua che dovea
+servire a difenderla aprì per lo contrario
+un passaggio onde giugnere fino sulla
+<span class="pagenum"><a id="Page_106"></a>[106]</span>
+breccia. Vide allora Alessandro Trivulzio
+l'impossibilità di sostenere un assalto, e
+capitolò il 20 di gennajo. Pagò una contribuzione
+di sei mila ducati per salvare
+la Mirandola dal saccheggio; ed il papa,
+cedendo alle istanze di tutti i suoi cortigiani,
+l'accettò. Alcuni ufficiali restarono
+prigionieri di guerra, mentre il rimanente
+della guarnigione potè ritirarsi
+libera; e perchè le porte della città, che
+erano state afforzate per di dietro con
+terrapieni, non erano più praticabili,
+il vecchio pontefice non fu abbastanza
+paziente per aspettare che si sgombrassero:
+montò per una scala sulla breccia,
+e dopo aver fatto in tal maniera il suo
+ingresso in questa città, ne diede il possesso
+al conte Giovan Francesco Pico,
+parente del conte Lodovico, sebbene suo
+nemico<a class="tag" id="tag102" href="#note102">[102]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo la presa della Mirandola il papa
+ed i Veneziani tentarono di nuovo d'impadronirsi
+<span class="pagenum"><a id="Page_107"></a>[107]</span>
+della Bastia sul basso Po, onde
+impedire il trasporto dei viveri a Ferrara;
+ma mentre assediavano questo castello
+vi furono sorpresi dal duca Alfonso d'Este,
+in conseguenza di un piano datosi
+dal cavaliere Bajardo, e perdettero tanta
+gente che più non pensarono all'assedio
+di Ferrara<a class="tag" id="tag103" href="#note103">[103]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto Lodovico XII, disperando omai
+di ridurre colle negoziazioni a pacifici
+pensieri un papa, che in tutte le sue azioni
+annunciava tanta violenza, ordinò al signore
+di Chaumont di attaccarlo vivamente
+e di fargli sentire quale fosse la
+potenza di un re di Francia. Chaumont,
+che dalla sola protezione di suo zio, il
+cardinale d'Amboise, riconosceva l'alta
+riputazione di cui godeva, dopo la morte
+dello zio veniva giudicato secondo il vero
+suo merito. Non gli si attribuivano nè
+singolare ingegno, nè bastante perizia
+dell'arte della guerra, nè la debita deferenza
+all'avviso di coloro che l'avevano
+meglio di lui studiata, nè la necessaria
+attenzione pel mantenimento della disciplina,
+che omai più non era osservata
+nel campo francese. Gli si rimproverava
+<span class="pagenum"><a id="Page_108"></a>[108]</span>
+un'eccessiva gelosia verso il maresciallo
+Gian Giacopo Trivulzio, il quale avrebbe
+condotta la guerra a più felice fine, se
+Chaumont avesse più frequentemente seguiti
+i suoi consiglj. Non è questi, a dir
+vero il carattere che gli attribuisce il
+maresciallo di Fleuranges, che lo chiama:
+«il più savio uomo dabbene in ogni stato
+che io mi ricordi d'avere mai veduto,
+e della più grande diligenza, e del più
+raro spirito.» Ma Fleuranges era nipote
+di Chaumont, e gli doveva in parte
+il suo avanzamento<a class="tag" id="tag104" href="#note104">[104]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Trivulzio tornava appunto dalla corte
+di Francia, quando fu presa la Mirandola;
+fu chiamato ad un consiglio di guerra
+in cui doveva essere deciso il piano di
+attacco da seguirsi contro il papa. L'armata
+veneziana erasi fortificata al Bondeno
+sul Panaro<a class="tag" id="tag105" href="#note105">[105]</a> presso alla sua foce in
+Po. Questa posizione nello stato di Ferrara
+veniva renduta quasi inattaccabile
+a cagione delle inondazioni e de' numerosi
+canali. Proponeva il Trivulzio di non
+cercare di forzarla; di piegare a mezzodì,
+<span class="pagenum"><a id="Page_109"></a>[109]</span>
+minacciando Modena e Bologna; di
+sorprendere queste città se non venivano
+difese, e, se l'armata veneziana abbandonava
+la sua forte posizione per accorrere
+in difesa di quella città, di tentare di distruggerla
+in una battaglia. Ma bastò agli
+occhi di Chaumont e de' suoi adulatori,
+che questo consiglio fosse uscito di bocca
+al Trivulzio, per seguirne uno contrario.
+Egli rappresentò, che Alfonso d'Este non
+doveva lasciarsi più lungamente esposto
+alla desolazione del suo paese; che se non
+accorrevasi prontamente in suo soccorso,
+Ferrara avrebbe dovuto arrendersi; che
+per quanto fosse forte la posizione de' Veneziani
+al Bondeno, il valore francese e la
+superiorità dell'artiglieria francese avrebbero
+trionfato di tutto; finalmente che,
+avvicinandosi agli stati di Mantova, trarrebbe
+il marchese Gonzaga dalla sua lunga
+irrisoluzione e si unirebbe alle armate
+francesi, come ne aveva fatto celatamente
+conoscere il desiderio<a class="tag" id="tag106" href="#note106">[106]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Infatti l'armata francese si pose in movimento
+lungo la destra riva del Po, e
+giunta che fu a Sermidi in riva a questo
+fiume, il Chaumont si avanzò con alcuni
+<span class="pagenum"><a id="Page_110"></a>[110]</span>
+ufficiali fino alla Stellata per avere una
+conferenza col duca Alfonso. Questi gli
+fece meglio conoscere lo stato del paese
+fino al Bondeno, e di là fino a Finale
+ed a Cento, ove trovavansi alloggiati i
+soldati della Chiesa e gli Spagnuoli. Erano
+state rotte tutte le dighe dei fiumi, tutto
+il piano inondato, ed era lungo lo stretto
+argine, che sostiene le acque dei canali o
+quelle del Panaro, ch'era forza avvicinarsi
+al nemico. Questi argini erano stati
+in più luoghi tagliati e guarniti di truppe
+e d'artiglieria. Vero è che Alfonso, il
+quale sospirava di sbarazzarsi di ospiti
+che facevano più compiuta la sua ruina,
+sforzavasi di provare colle carte degli
+ingegneri che la disposizione del terreno
+sarebbe sempre vantaggiosa all'artiglieria
+francese. Ma in un secondo consiglio
+di guerra, tenuto a Sermidi, il Trivulzio
+dimostrò l'estrema imprudenza di avventurare
+un'intera armata, in mezzo ad un
+paese inondato, sopra l'angusta linea di
+una diga, ove il più piccolo accidente
+accaduto all'artiglieria o ai carri delle
+munizioni poteva rompere ogni comunicazione
+dalla testa alla coda della colonna,
+e il più piccolo ritardo farla
+perire per mancanza di vittovaglie. Questo
+progetto, accarezzato più lungo tempo
+<span class="pagenum"><a id="Page_111"></a>[111]</span>
+che non conveniva, fu dunque abbandonato
+nell'istante in cui volevasi eseguire<a class="tag" id="tag107" href="#note107">[107]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nè il Chaumont fu più felice nel persuadere
+il marchese di Mantova ad uscire
+dalla sua neutralità. Questi seppe contenersi
+con molta destrezza tra le due parti.
+Supplicava i Veneziani di non obbligarlo
+a dichiararsi, finchè il suo paese trovavasi
+circondato da tante armate nemiche,
+che non avrebbe potuto unirsi a
+loro senza abbandonare tutto il territorio
+mantovano al guasto dei Francesi. Supplicava
+egualmente il Chaumont a pazientare
+ancora poche settimane, mentre
+stava trattando col papa per levargli dalle
+mani suo figlio che gli avea dato in ostaggio.
+Così mostrandosi cogli uni e cogli
+altri disposto ad abbracciare la causa loro,
+obbligava gli uni e gli altri a rispettare
+la sua neutralità<a class="tag" id="tag108" href="#note108">[108]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il cardinale Ippolito d'Este pretendeva
+d'avere delle corrispondenze in Modena,
+e faceva istanza al signore di Chaumont
+di attaccare quella città per tornarla alla
+<span class="pagenum"><a id="Page_112"></a>[112]</span>
+sua famiglia. Ma frattanto le negoziazioni
+del re d'Arragona avevano provveduto
+alla sua difesa. Ferdinando vedeva di mal
+occhio la potenza francese estendersi verso
+il mezzogiorno d'Italia; e cercava con ogni
+mezzo di separare gl'interessi di Massimiliano
+da quelli di Lodovico XII. Alfonso
+d'Este teneva Modena in feudo
+dall'impero, e Massimiliano aveva giusti
+titoli di lagnarsi del papa, perchè avesse
+occupata una città totalmente dipendente
+dall'imperatore. Ferdinando si sforzò di
+persuadere a Giulio II che lasciando questa
+città in deposito nelle mani del capo
+dell'impero, provvederebbe più efficacemente
+alla sua difesa, e getterebbe semi
+di divisione tra Lodovico XII e Massimiliano.
+Per determinare Giulio II a
+rinunciare alle pretese che cominciava
+a formare sovra Modena, fu d'uopo
+che concepisse timore dell'avvicinamento
+dell'armata francese; egli non cedette
+che quando il pericolo si fece urgentissimo,
+e per sottrarvisi consegnò Modena
+a Witfrust, ambasciatore di Massimiliano
+presso di lui<a class="tag" id="tag109" href="#note109">[109]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_113"></a>[113]</span>
+</p>
+
+<p>
+Soltanto dopo di avere inutilmente tentato
+di sorprendere Modena, e dopo avere
+provata l'impossibilità di far avanzare
+la sua artiglieria, implicata ne' profondi
+fanghi di Carpi, il Chaumont acconsentì a
+riconoscere il depositario imperiale, a condizione
+che questi dal canto suo si obbligasse
+a tenersi neutrale nella guerra
+tra il suo re ed il papa. Questa serie di
+cattivi successi aveva fatta perdere a
+Chaumont la confidenza dell'armata e
+della corte; si teneva per cosa certa che
+avesse lasciata prendere la Mirandola a
+cagione del suo odio verso il maresciallo
+Trivulzio, e si fosse per incapacità lasciata
+fuggire di mano l'occasione di ricuperare
+Modena o di liberare Ferrara.
+Egli stesso si accorgeva che la sua riputazione
+andava declinando, e che aveva
+omai perduto il favore del suo padrone;
+oltre a che era tormentato dai rimorsi di
+dover combattere contro il papa. L'eccesso
+del cordoglio lo rese infermo; un
+accidente che lo rovesciò da un ponte nell'acqua,
+mentre trovavasi assai riscaldato,
+contribuì pure ad accrescere le sue infermità;
+ma egli stesso si credette avvelenato
+e lo disse a suo nipote Fleuranges, congedandosi
+da lui. Si fece portare a Coreggio,
+e da quell'istante non ebbe più
+<span class="pagenum"><a id="Page_114"></a>[114]</span>
+altro pensiere che di ottenere dal papa
+l'assoluzione per avere portate le armi
+contro di lui. Quest'assoluzione gli fu di
+fatti accordata, ma Carlo di Chaumont
+d'Amboise, gran maestro di Francia, e
+governatore di Milano, era di già morto,
+l'undici febbrajo del 1511, quando arrivò
+ai suoi amici<a class="tag" id="tag110" href="#note110">[110]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tutti i nemici del papa non avevano la
+coscienza così timorata; il cavaliere Bajardo
+non erasi fatto scrupolo di tendergli
+un'imboscata; e se dobbiamo credere al
+suo leale servitore, che scrisse le sue
+memorie, il duca Alfonso d'Este andò
+ancora più in là: egli sedusse un segretario
+del papa, chiamato Agostino di Guerlo,
+che gli era stato mandato per distaccarlo
+dall'alleanza coi Francesi, e lo persuase
+a promettergli di avvelenare Giulio
+II; ma avendo il duca comunicato
+il suo progetto a Bajardo, questi gli rispose:
+«Ah, monsignore, io non crederò
+mai che un così gentil principe, come
+voi siete, acconsenta a così grande tradimento;
+e quando io lo sapessi, vi
+<span class="pagenum"><a id="Page_115"></a>[115]</span>
+giuro sull'anima mia, che prima che
+fosse notte ne darei avviso al papa.» — «Poichè
+voi non l'approvate, disse il
+duca, la cosa non si farà; ma se Dio
+non vi provvede voi ed io dovremo pentircene.»
+Dobbiamo per altro dire per
+la riputazione del duca di Ferrara, che
+si può spesse volte dubitare della veracità
+dei racconti del servitore di Bajardo, che
+ha scritte queste memorie<a class="tag" id="tag111" href="#note111">[111]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Alla morte di Chaumont prese il comando
+dell'armata il maresciallo Trivulzio,
+in aspettazione degli ordini del re;
+ma finchè non seppe se gli restava o no
+il comando, non volle tentare un'impresa
+che non era sicuro di poter condurre a
+termine. Accordò dunque ai suoi soldati
+un riposo, di cui le altre potenze approfittarono
+per entrare in attive negoziazioni.
+</p>
+
+<p>
+Massimiliano, sempre dominato dal suo
+risentimento contro i Veneziani, aveva fin
+allora continuato nella sua alleanza colla
+Francia, ed aveva mostrata un'insolita costanza.
+Era vivamente entrato nei progetti
+di Lodovico XII per la riforma della Chiesa
+nel capo e nelle membra, ed aveva
+convocata in Augusta un'adunanza di vescovi
+<span class="pagenum"><a id="Page_116"></a>[116]</span>
+tedeschi, onde persuaderli a domandare
+un concilio: ma nella sua nazione
+aveva trovata una più gagliarda
+opposizione che non credeva<a class="tag" id="tag112" href="#note112">[112]</a>. Soltanto
+in allora diede orecchio al re d'Arragona
+che lo consigliava ad assicurarsi con un
+trattato di pace di quanto possedeva in
+Italia, e di ciò che ancora pretendeva,
+e di mettere fine a tutte le controversie
+che aveva col papa, persuadendosi che
+i Veneziani si accomoderebbero alle volontà
+del loro solo alleato.
+</p>
+
+<p>
+Dietro questo consiglio Massimiliano
+mandò Matteo Lang, vescovo di Gurck,
+suo segretario intimo, a Mantova, per
+tenervi un congresso; ed invitò il papa,
+il re di Francia e quello di Arragona a
+mandarvi i loro ambasciatori. Giulio II
+colse avidamente quest'apertura, credendo
+di potere disporre dei Veneziani a
+suo piacimento; e, quando potesse riconciliarli
+con Massimiliano, punto non dubitava
+di potere inimicare questi colla
+Francia, contro la quale nudriva un odio
+implacabile. Dall'altro canto Lodovico XII
+<span class="pagenum"><a id="Page_117"></a>[117]</span>
+accolse quest'invito con estrema diffidenza;
+conosceva la volubilità del suo alleato,
+e temeva che il papa glielo togliesse,
+o coll'offrirgli il Milanese, oppure col
+dare al vescovo di Gurck la dignità cardinalizia,
+e colmarlo de' favori della
+Chiesa. Nè Lodovico temeva meno rispetto
+a Ferdinando, i di cui ipocriti avvisi
+intorno ai pericoli di turbare la pace
+della Chiesa con un concilio, di distrarre
+lui medesimo dalla sua santa spedizione
+contro gl'infedeli dell'Africa, probabilmente
+celavano qualche pernicioso progetto<a class="tag" id="tag113" href="#note113">[113]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Malgrado questi sospetti Lodovico XII
+mandò il vescovo di Parigi, prelato assai
+versato nel diritto, al congresso di
+Mantova, sia per iscoprire gli andamenti
+dei nemici, sia per non essere accusato
+di volere solo la guerra. Questo vescovo
+vi arrivò nel mese di marzo, pochi
+giorni dopo il vescovo di Gurck e
+don Pedro d'Urrea, ambasciatore del re
+d'Arragona alla corte dell'imperatore.
+Vi arrivò non molto tempo dopo anche
+Girolamo di Vich di Valenza, ambasciatore
+di Ferdinando presso la santa sede;
+<span class="pagenum"><a id="Page_118"></a>[118]</span>
+ma a solo fine di persuadere Matteo Lang
+a visitare subito Giulio II a Ravenna,
+onde disporlo favorevolmente a suo pro,
+rendendogli nello stesso tempo un omaggio
+che il papa aveva diritto di ripromettersi
+per parte di un vescovo incaricato
+di trattare con lui. Il segretario di
+Massimiliano, uomo arrogante ed altero,
+contrastò lungo tempo rispetto alla condiscendenza
+che gli si domandava, sebbene
+gli si facesse travedere che sarebbe
+probabilmente ricompensata con alcuna
+delle principali dignità della Chiesa. Finalmente
+partì il 26 di marzo per incontrare
+il papa; e Giulio II, che voleva
+ad ogni costo guadagnarsi questo favorito,
+lusingarne l'orgoglio e risvegliarne
+l'ambizione, risolse di andargli incontro
+fino a Bologna; locchè eseguì dopo d'avere
+nominati in pieno concistoro otto nuovi
+cardinali, tra i quali trovavasi l'accanito
+nemico de' Francesi, Francesco Mattia
+Schiner, vescovo di Sion, e dopo avere
+dichiarato, col consenso del sacro collegio,
+che teneva il nono in petto, onde poter
+offrire quest'esca al vescovo di Gurck<a class="tag" id="tag114" href="#note114">[114]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_119"></a>[119]</span>
+</p>
+
+<p>
+L'ingresso del vescovo di Gurck in
+Bologna, ch'ebbe luogo tre giorni dopo
+l'arrivo del papa, venne celebrato colla
+pompa che poteva convenire ad un sovrano.
+Assumeva il titolo di luogotenente
+dell'imperatore in Italia, ed era seguito
+da molti signori e gentiluomini, che spiegavano
+ne' loro equipaggi la più grande
+magnificenza. Nè meno magnifico era l'accoglimento
+che gli veniva preparato; lo
+stesso ambasciatore di Venezia alla corte
+pontificia si frammischiò modestamente
+ancor esso tra coloro che volevano fargli
+onore; ma Matteo Lang protestò con
+estrema insolenza che riputavasi offeso,
+vedendo presentarsi innanzi a lui l'ambasciatore
+dei nemici del suo padrone.
+Il papa gli accordò una pubblica udienza
+in pieno concistoro, nella quale il vescovo
+di Gurck dichiarò alla presenza di tutti
+i cardinali, che Massimiliano lo mandava
+in Italia, perchè preferiva di riacquistare
+ciò che gli apparteneva piuttosto colla
+pace che colla guerra, ma che non tratterebbe
+che a condizione di ricuperare
+dai Veneziani tutto ciò che gli avevano
+usurpato, o del territorio dell'impero o dei
+dominj di casa d'Austria, pel quale si fosse
+titolo<a class="tag" id="tag115" href="#note115">[115]</a>. Parlò colla medesima arroganza
+<span class="pagenum"><a id="Page_120"></a>[120]</span>
+nella privata udienza del pontefice; e maggiore
+insolenza dimostrò finalmente all'indomani;
+perchè avendo saputo che il papa
+aveva delegati per conferire con lui
+i tre cardinali di san Giorgio, di Reggio
+e de' Medici, risguardò come cosa
+indegna del suo rango il trattare con
+tutt'altri che col sommo pontefice, e
+deputò tre de' suoi gentiluomini per conferire
+con loro<a class="tag" id="tag116" href="#note116">[116]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il papa era troppo orgoglioso perchè non
+gli sembrasse cosa dura l'arroganza di questo
+subalterno; pure pazientava, sperando
+di riuscire con questa negoziazione ad
+inimicare l'imperatore coi Francesi. Il
+suo odio contro di loro andava sempre
+rinforzandosi, e ne diede una prova colle
+scomuniche fulminate il giorno di Pasqua,
+leggendo la bolla <i>In cœna Domini</i>. Sebbene
+le negoziazioni fossero attualmente
+aperte, vi comprese, indicandoli nominativamente,
+Alfonso d'Este, Gian Giacopo
+Trivulzio, ed i magistrati di Milano e
+delle altre città di Lombardia, che ajutavano
+il re a percepire le imposte, di
+<span class="pagenum"><a id="Page_121"></a>[121]</span>
+cui questo monarca faceva uso contro la
+Chiesa. Fu compreso, ma implicitamente,
+lo stesso Lodovico XII tra coloro che
+avevano posto ostacolo alla giurisdizione
+ecclesiastica, ed ammesse le opinioni degli
+scomunicati<a class="tag" id="tag117" href="#note117">[117]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Stando alle proteste del vescovo di
+Gurck, Massimiliano non avrebbe acconsentito
+di lasciare ai Veneziani Padova
+e Treviso, unici avanzi di tutto il loro
+territorio, a meno che non pagassero dugento
+mila ducati per una prima investitura
+di queste due città, obbligandosi
+in appresso ad un annuo tributo di cinquanta
+mila ducati. I Veneziani, vedendosi
+dal papa abbandonati, furono costretti
+di accondiscendere a trattare sulla base
+di così esorbitanti domande, ed offrirono
+di pagare in varie rate a lunghi termini
+i dugento mila ducati. Ottennero una diminuzione
+dell'annuo censo che loro si
+domandava; e più non restava altro titolo
+di contesa che il patriarcato d'Aquilea,
+che pretendevano di conservare<a class="tag" id="tag118" href="#note118">[118]</a>,
+quando il vescovo di Gurck domandò al
+papa una seconda udienza per trattare
+<span class="pagenum"><a id="Page_122"></a>[122]</span>
+egualmente intorno alle differenze del re
+di Francia e del duca di Ferrara colla
+santa sede. Gli dichiarò che Lodovico XII,
+mosso dal più ardente desiderio di fare
+la pace, era apparecchiato di acconsentire
+al sagrificio di molti de' più cari interessi
+della casa d'Este; ma Giulio II
+non potè soffrire di ascoltarlo più oltre.
+Egli disse che non alcune concessioni, ma
+soltanto un intero abbandono poteva renderlo
+soddisfatto; perciocchè era determinato
+di esporre senza riserva la sua
+tiara ed anche la vita per castigare il
+duca di Ferrara. Soggiunse di non comprendere
+come mai Massimiliano non approfittava
+dell'occasione, che gli veniva
+offerta, di vendicarsi colle armi e col danaro
+altrui delle ingiurie senza numero
+ricevute dai Francesi; che tale essere doveva
+lo scopo di tutti i trattati, ed il prezzo
+de' sagrificj ch'egli imponeva ai Veneziani
+per riconciliarli all'impero.
+</p>
+
+<p>
+Il vescovo di Gurck disputò alcun tempo
+intorno a queste proposizioni, ma
+sentivasi che non le aveva prevedute;
+in breve conobbe l'impossibilità di conciliare
+le pretese di Giulio II colle affatto
+diverse istruzioni che aveva ricevute dal
+suo padrone. Allora, atterrito dall'impeto
+del pontefice, dichiarò di voler partire
+<span class="pagenum"><a id="Page_123"></a>[123]</span>
+all'istante; ed infatti, appena terminata
+l'udienza, partì da Bologna il 25 d'aprile
+alla volta di Modena, amaramente lagnandosi
+del papa, ed intimando agli
+ambasciatori di Spagna di far ritirare le
+trecento lance che il re Cattolico, come
+sovrano di Napoli, aveva fin allora tenute
+al servigio della santa sede<a class="tag" id="tag119" href="#note119">[119]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il maresciallo Gian Giacopo Trivulzio
+era stato raffermato nel comando dell'armata
+francese in Italia, ma nello stesso
+tempo aveva avuto ordine di non disturbare
+le conferenze per la pace. Quando
+furono rotte per la partenza del vescovo
+di Gurck, risolse di mostrare il partito
+che un vecchio capitano poteva tirare dai
+mezzi che fin allora erano stati trascurati
+dagl'inesperti e prosontuosi luogotenenti
+di Lodovico XII. Si mosse in principio
+di marzo con mille dugento lance e sette
+mila fanti, e nel primo giorno s'impadronì
+di Concordia<a class="tag" id="tag120" href="#note120">[120]</a>. Non volle egualmente
+attaccare la Mirandola, onde non
+mostrarsi soltanto sollecito degli stati tolti
+a sua figlia; ma, diretto dalla di lui esperienza,
+<span class="pagenum"><a id="Page_124"></a>[124]</span>
+Gastone di Foix, duca di Nemours,
+arrivato all'armata nel precedente
+anno, fece prigioniero a Massa di
+Finale Gian Paolo Manfroni, distinto capitano
+de' Veneziani, che colà si trovava
+con trecento cavaleggieri<a class="tag" id="tag121" href="#note121">[121]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Aveva il papa mandato a Genova Alessandro
+Fregoso, vescovo di Ventimiglia,
+per tentare di farvi nascere una ribellione.
+Questo prelato venne arrestato per la
+vigilanza del Trivulzio, e fu condotto a
+Milano, ove confessò tutti gl'intrighi di cui
+era incaricato<a class="tag" id="tag122" href="#note122">[122]</a>. Il Trivulzio risolse di
+tirarne vendetta. Dopo avere rimontato
+il Panaro, sempre in vista dell'armata
+nemica, lo passò finalmente a guazzo tra
+Spilamberto e Piumaccio, e venne ad
+acquartierarsi in quest'ultimo villaggio,
+lontano tre sole miglia dall'armata ecclesiastica.
+Questa, più non si trovando
+coperta dal fiume, e non volendo avventurare
+una battaglia, ritirossi al ponte di
+Casalecchio dietro al Reno, tre miglia
+sotto Bologna, in un luogo forte, e reso
+<span class="pagenum"><a id="Page_125"></a>[125]</span>
+famoso in principio del precedente secolo
+da una grande battaglia<a class="tag" id="tag123" href="#note123">[123]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Giorgio di Frondsberg, che in appresso
+acquistossi tanta riputazione nelle guerre
+d'Italia, aveva raggiunto il Trivulzio con
+due mila cinquecento landsknecht, che
+gli conduceva da Verona<a class="tag" id="tag124" href="#note124">[124]</a>; il Trivulzio,
+dopo avere occupato Castelfranco,
+venne ad appostarsi sulla grande strada
+tra questa fortezza e la Samoggia, irrisoluto
+intorno al partito che prenderebbe.
+Giudicava pericoloso l'attaccare l'armata
+pontificia nella forte posizione da lei
+occupata, e credeva ancora meno sicuro
+il tentare un colpo di mano sopra Bologna,
+malgrado le istanze dei Bentivoglio,
+che promettevano di eccitare nello stesso
+tempo una sollevazione per mezzo de' loro
+partigiani. Il Trivulzio accordava poca
+fede alle speranze degli emigrati, di cui
+il Chaumont aveva di fresco sperimentata
+la vanità; ma la notizia che Giulio II
+aveva abbandonata Bologna, troncò tutto
+ad un tratto le sue irrisoluzioni.
+</p>
+
+<p>
+Il coraggio de' preti, siccome quello
+delle donne, è d'ordinario il risultato
+<span class="pagenum"><a id="Page_126"></a>[126]</span>
+dell'ignoranza del pericolo; così poche
+volte trovasi proporzionato alla circostanza;
+talvolta sorprende colla sua temerità,
+e talora si smentisce, quando uno spirito
+più tranquillo, o meglio istrutto non vedrebbe
+ragione alcuna di turbarsi. Sentendo
+Giulio II che il Trivulzio si era mosso,
+egli partì alla volta della sua armata,
+onde colla sua presenza persuadere i suoi
+capitani a venire a battaglia. Il duca di
+Urbino vi si era fin allora sempre rifiutato,
+e la ritirata degli Spagnuoli, dopo
+la rottura delle negoziazioni col vescovo
+di Gurck, lo teneva fermo in quest'opposizione,
+malgrado tutte le lettere del
+papa. Aveva questi intenzione d'alloggiare
+il primo giorno a Cento; ma fu costretto
+di trattenersi alla Pieve, perchè mille
+fanti, che occupavano Cento, non volevano
+uscirne, se non se gli pagava il loro soldo.
+Irritato dalla loro ostinazione, tornò
+all'indomani a Bologna; egli fu colà che
+nuove particolarità intorno alla marcia
+del Trivulzio gli inspirarono tutto ad
+un tratto quella paura, che pareva non
+avere fin allora conosciuta. Pensò di ritirarsi
+a Ravenna in sicuro dai pericoli
+della guerra; ma prima di partire, chiamò
+presso di sè il senato de' quaranta di
+Bologna. Fece sentire ai senatori ch'egli
+<span class="pagenum"><a id="Page_127"></a>[127]</span>
+era stato quello che gli aveva liberati da
+dura schiavitù, che loro aveva accordate
+molte esenzioni, distribuite grazie pubbliche
+e private, che loro aveva abbandonata
+la nomina de' loro magistrati e l'amministrazione
+delle pubbliche entrate, che
+il legato che loro dava altro non era in
+Bologna che un monumento dell'alta signoria
+della Chiesa, perciocchè limitatissimo
+era il di lui potere, e sempre regolavasi
+a seconda de' loro consiglj. Che
+in fatto dopo che Bologna era tornata
+sotto l'autorità della santa sede, il suo
+commercio aveva prosperato, le manifatture
+eransi fatte più attive, e molti dei
+suoi concittadini avevano ottenute le più
+sublimi dignità della gerarchia. Che il
+tempo era venuto di mostrare se sapevano
+apprezzare così grandi vantaggi, difendendo
+la città loro con energia contro quest'improvviso
+attacco. Che dal canto suo
+non si prenderebbe minor cura della difesa
+di Bologna, di quello che farebbe
+della stessa Roma; che aveva dato ordine
+ai Veneziani di gettare un ponte a Sermidi
+sul Po, e di venire a raggiugnere
+la sua armata; che aveva mandato danaro
+agli Svizzeri per farne scendere dieci
+mila in Lombardia; che dimandava soltanto
+ai Bolognesi di dirgli francamente
+<span class="pagenum"><a id="Page_128"></a>[128]</span>
+se volevano o non volevano difendere la
+loro città. Il priore del senato dei quaranta
+riepilogò nella sua risposta tutte
+le espressioni di riconoscenza, di fedeltà,
+di divozione, di coraggio, che gli somministrava
+lo studio della rettorica; e
+Giulio II partì senza muovere alcun dubbio
+intorno alla bella difesa che farebbero
+i Bolognesi<a class="tag" id="tag125" href="#note125">[125]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Sebbene il pontefice fosse scortato dalle
+trecento lance spagnuole che tornavano
+nel regno di Napoli, non osò prendere la
+diritta strada di Ravenna, e passò per Forlì.
+Giulio II confidava oltremodo nel cardinale
+di Pavia, cui aveva lasciato il comando
+di Bologna col titolo di legato. Per altro
+questo prelato, signore di Castello del
+Rio, discendente dell'antica famiglia degli
+Alidosi, ch'era stata sovrana d'Imola,
+aveva invano domandato a Giulio II di
+rimettere i suoi nipoti nell'antico loro
+principato, che da lungo tempo loro era
+stato tolto, ed i suoi nemici pretesero,
+che, offeso dai rifiuti di Giulio, avesse fin
+d'allora segretamente cercato tutti i mezzi
+<span class="pagenum"><a id="Page_129"></a>[129]</span>
+di vendicarsi. Di concerto col senato dei
+quaranta aveva il cardinale di Pavia fatto
+scelta dei venti capitani della milizia sotto
+i quali tutta la gioventù di Bologna era
+stata inscritta; e sia per imprudenza, o
+sia per infedeltà aveva acconsentito che
+si prendessero quasi tutti tra i partigiani
+dei Bentivoglio. La fazione, che richiamava
+questi antichi signori, e che si rallegrava,
+vedendoli avvicinarsi nel campo
+del Trivulzio, erano in allora assecondati
+dai ricchi proprietarj di terre che
+temevano che l'armata francese guastasse
+le loro campagne, dai mercanti
+che temevano ancora più pei loro magazzini
+e per le loro botteghe, in ultimo
+da tutti coloro che senza avere precisamente
+sofferto sotto Giulio II sentivansi
+umiliati dal governo de' preti. Costoro non
+tardarono ad avvedersi d'essere in Bologna
+il partito più numeroso, e siccome
+per l'imprudenza del legato trovavansi
+armati e padroni delle porte, questi non
+aveva verun mezzo di farli ubbidire<a class="tag" id="tag126" href="#note126">[126]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando il cardinale si avvide tutto ad
+un tratto della cattiva disposizione delle
+<span class="pagenum"><a id="Page_130"></a>[130]</span>
+milizie, volle far credere che il duca
+d'Urbino gli avesse dato l'ordine di spedirle
+a Casalecchio: ma le milizie ricusarono
+di uscire di città; volle in appresso
+far entrare mille uomini di fanteria,
+comandati da Ramazzotto, ma gli
+stessi capitani delle milizie non vollero
+ammetterli.
+</p>
+
+<p>
+Questa doppia disubbidienza atterrì il
+cardinale di Pavia, il quale sapeva di
+avere molti nemici e tra la nobiltà e tra
+il popolo; e che di fresco aveva fatti ingiustamente
+perire tre o quattro distinti
+cittadini. Quando fu notte, uscì travestito
+dal palazzo per rifugiarsi nella fortezza,
+e così grandi erano il suo terrore e la
+sua precipitazione, che dimenticò perfino
+di prendere il suo danaro ed i suoi
+giojelli. Li mandò a cercare quando si
+vide in luogo di sicurezza, ed appena
+ebbe ricevuta la sua cassetta uscì dalla
+fortezza per la porta esterna, e si ritirò
+ad Imola con i cento cavalli che gli erano
+rimasti per la sua guardia<a class="tag" id="tag127" href="#note127">[127]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando si seppe in Bologna il 21 di
+maggio la fuga del legato, Lorenzo Ariosti
+<span class="pagenum"><a id="Page_131"></a>[131]</span>
+e Francesco Rinucci, due de' capitani
+della milizia, conosciuti pel loro attaccamento
+ai Bentivoglio, attaccamento ch'era
+divenuto maggiore per via delle persecuzioni
+sofferte, accorsero alle porte di san
+Felice e di Lame, le atterrarono a colpi di
+scure, e le consegnarono ai Bentivoglio, cui
+il Trivulzio aveva dato cento lance per
+occuparle.
+</p>
+
+<p>
+Il campo del duca d'Urbino stendevasi
+da Casalecchio fino alla porta chiamata
+Saragozza. Bentosto si ebbe avviso della
+fuga del legato e della sollevazione del
+popolo bolognese; ed un panico terrore
+s'impadronì all'istante del generale e dei
+soldati. Il duca d'Urbino ordinò la ritirata,
+sebbene fosse già notte avanzata; le
+truppe si posero in marcia con estremo
+precipizio, abbandonando tutte le loro
+tende, i loro equipaggi, ed i loro commilitoni,
+che stavano di guardia sull'opposta
+riva del fiume, ove non ricevettero
+verun ordine. I Bolognesi osservavano
+dalle loro mura questo movimento dell'armata
+pontificia, ed i Bentivoglio ne
+diedero avviso al Trivulzio. Il popolo,
+sempre ardito contro coloro che fuggono,
+fece un'impetuosa sortita per attaccare i
+soldati della Chiesa che passavano lungo
+le mura. Nello stesso tempo i paesani
+<span class="pagenum"><a id="Page_132"></a>[132]</span>
+scesero dalle montagne con ispaventose
+grida per partecipare al saccheggio del
+campo. L'oscurità che accresce il terrore
+e diminuisce il sentimento della vergogna,
+l'impensata rivoluzione de' cittadini e dei
+contadini, il timore dell'armata francese,
+diedero bentosto alla ritirata l'aspetto
+della fuga. Se Raffaello de' Pazzi, che aveva
+il comando delle truppe lasciate sull'altra
+riva del Reno non avesse al ponte
+di Casalecchio opposta ai Francesi una
+ostinata resistenza, pochi o niun soldato
+del duca avrebbero potuto salvarsi. All'ultimo
+la di lui posizione fu forzata,
+ed egli fatto prigioniere; allora gli uomini
+d'armi francesi, inseguendo l'armata
+fuggiasca, raggiunsero bentosto gli
+equipaggi e ricondussero al loro campo
+tante bestie da soma cariche di bottino,
+che chiamarono questa disfatta, ottenuta
+senza combattere, <i>la giornata degli asini</i>.
+Vennero in potere dei Francesi ventisei
+pezzi di cannone, quindici de' quali di
+grosso calibro, la bandiera del duca d'Urbino
+e molte altre, parte degli equipaggi
+dell'armata della Chiesa, e quasi tutti quelli
+dell'armata veneziana. Furono fatti prigionieri
+Orsino da Mugnano, Giulio Manfrone
+e molti altri capitani, e fu dispersa
+quasi tutta l'infanteria: il solo Ramazzotto,
+<span class="pagenum"><a id="Page_133"></a>[133]</span>
+che con un corpo dell'armata veneziana
+occupava la montagna di san Luca, riuscì,
+sebbene fosse assai tardi avvisato
+della disfatta de' suoi compagni d'armi,
+a condurre a traverso alle montagne le
+sue truppe fino in Romagna, senza perdere
+un solo uomo<a class="tag" id="tag128" href="#note128">[128]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando Giulio II ebbe avviso a Ravenna
+della presa di Bologna, ne fu oltremodo
+dolente, perchè attaccava a quella
+conquista grandissima importanza, risguardandola
+la più gloriosa impresa del suo
+pontificato. La condotta del popolo bolognese
+lo afflisse ancora di più; egli, a
+dir vero, non vi aveva sparso sangue,
+nè fatta violenza a veruna persona della
+nobiltà o del popolo, ma furono riservati
+a lui solo tutti gli oltraggi: la sua
+statua colossale di bronzo, lavoro di Michelangelo
+Buonarotti, ch'era stata innalzata
+sulla facciata della chiesa di san Petronio
+fu dal popolo atterrata in mezzo
+agli insulti ed al disprezzo, ed i Bentivoglio
+la fusero per formarne un doppio
+cannone, col quale il quinto giorno dopo
+<span class="pagenum"><a id="Page_134"></a>[134]</span>
+la rivoluzione tirarono contro la fortezza<a class="tag" id="tag129" href="#note129">[129]</a>.
+Era questa assai vasta e ben fortificata,
+ma nel momento del bisogno si
+trovò sprovveduta di guarnigione, di vittovaglie,
+ed in particolare di munizioni
+da guerra, di modo che il vescovo Giulio
+Vitelli, che ne aveva il comando, fu
+costretto ad arrendersi dopo una settimana.
+I Bentivoglio, i quali temevano che
+il re di Francia mettesse guarnigione nella
+cittadella, indussero il popolo a spianarla.
+Il duca di Ferrara, approfittando della
+ritirata dell'armata pontificia, avea ricuperato
+Cento, Pieve, Cotignola, Lugo, e le altre
+piazze della Romagna toltegli dal papa.
+Il Trivulzio avrebbe pure potuto occupare
+Imola; ma volle aspettare gli ordini della
+corte di Francia, prima di spingere più
+oltre una guerra, che ripugnava alla coscienza
+del re, e più ancora a quella della
+regina Anna di Bretagna<a class="tag" id="tag130" href="#note130">[130]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Francesco degli Alidosi, vescovo e cardinale
+di Pavia, e legato di Bologna,
+poteva essere accusato come cagione di
+tanto disastro; la di lui amministrazione
+aveva eccitato l'odio dei Bolognesi
+<span class="pagenum"><a id="Page_135"></a>[135]</span>
+contro la Chiesa, la sua imprudenza sollevata
+la città, e la sua viltà fatto perdere
+e Bologna e l'armata che doveva difenderla.
+Tutti gli ufficiali, che si erano sottratti
+alla disfatta di Casalecchio, rigettavano
+tutta sopra di lui la vergogna del loro
+terrore e della loro fuga; ed il duca di
+Urbino, suo antico nemico, l'accusava più
+scopertamente degli altri. Dal canto suo
+il cardinale per giustificarsi accusava il
+duca d'Urbino di tradire il papa, perchè
+sua moglie Eleonora Gonzaga era figliuola
+d'Isabella d'Este, sorella d'Alfonso, che
+aveva sposato il marchese di Mantova. Il
+duca, egli diceva, non cercò mai di buona
+fede di spogliare lo zio della sua sposa;
+ed infatti lo stesso Fleuranges replica
+più volte, che il duca d'Urbino era di
+cuore francese, e che desiderava la pace<a class="tag" id="tag131" href="#note131">[131]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'Alidosi si portò a Ravenna per giustificarsi,
+e Giulio II, che lo amava, ed
+a lui ciecamente fidavasi, lo accolse con
+piacere, e lo invitò a pranzare lo stesso
+giorno con lui. Infatti mentre tornava
+a palazzo, scortato da suo cognato Guido
+Vaina, capitano della sua guardia,
+<span class="pagenum"><a id="Page_136"></a>[136]</span>
+fu incontrato dal duca d'Urbino. Questa
+pompa militare nel momento in cui le
+disgrazie dell'armata procedevano tutte
+da lui, accrebbe oltremodo la collera del
+duca; egli innoltrossi in mezzo ai soldati
+del legato, che per rispetto gli facevano
+luogo, e lo pugnalò in sugli occhi di tutti.
+Quando pochi istanti dopo fu dato avviso
+al papa di tale violenza, egli si abbandonò
+a furibonde e disperate grida. Non dolevasi
+soltanto della morte d'un cardinale, a
+lui tanto caro, ma ancora dell'offesa recata
+alla dignità ecclesiastica, cui in tutto il
+corso del suo pontificato aveva in ogni
+modo cercato di rendere più venerabile e
+sacra, e cui adesso vedeva così sfacciatamente
+oltraggiata sotto i suoi proprj occhi,
+ed inoltre dal suo proprio nipote. Lo stesso
+giorno, sempre oppresso dal più angoscioso
+dolore, ripartì da Ravenna per tornare
+a Roma<a class="tag" id="tag132" href="#note132">[132]</a>; ma era di poco giunto
+a Rimini, che per colmo di amarezza
+seppe che in tutti i luoghi pubblici, a
+Modena, a Bologna ed in molte altre città,
+si affiggevano cedole di convocazione di
+<span class="pagenum"><a id="Page_137"></a>[137]</span>
+tutti i prelati ad un concilio generale in
+Pisa per il giorno primo di settembre; e
+che veniva citato egli stesso a recarvisi,
+affinchè la Chiesa fosse riformata nel suo
+capo e nelle sue membra<a class="tag" id="tag133" href="#note133">[133]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_138"></a>[138]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CVIII.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Amministrazione del gonfaloniere Soderini
+a Firenze. — Concilio di Pisa;
+alleanza di Ferdinando il Cattolico
+con Giulio II e coi Veneziani. — La
+loro armata combinata s'innoltra verso
+Bologna. — Gastone di Foix la costringe
+a retrocedere, e ricupera Brescia
+che si era ribellata.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1511 = 1512.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+La maggior parte degli stati italiani
+erano scomparsi dalla scena del mondo,
+e quelli che tuttavia conservavano un'ombra
+d'indipendenza, cercavano salvezza
+nella propria nullità, mentre tutti
+i gravissimi interessi della patria si decidevano,
+bensì in mezzo a loro, ma senza
+di loro, da quelle potenze la di cui superiorità
+era tale che sarebbe stato affatto
+impossibile il volervi far testa. Alle porte
+dell'Italia il duca di Savoja ed il marchese
+di Monferrato non lasciavano di
+chiamarsi sovrani; ma il re di Francia,
+diventato duca di Milano ed in pari tempo
+doge di Genova, li circondava da ogni
+banda colle sue province; egli faceva continuamente
+<span class="pagenum"><a id="Page_139"></a>[139]</span>
+passare per i loro stati le sue
+armate, si valeva dei loro arsenali, dei loro
+magazzini, delle stesse loro fortezze, e
+non credeva omai più necessario di chiedere
+il loro assenso, o di cercare la loro
+alleanza ed in tempo di queste guerre,
+che li ruinavano, questi principi non
+facevano mai sentire la loro esistenza.
+Vero è che l'uno e l'altro paese avevano
+in tale epoca sovrani senza talenti e senza
+carattere. Guglielmo IX, figlio e successore
+di Bonifacio V, regnava nel Monferrato.
+Era salito sul trono nel 1493, in
+età di soli sette anni, e ne' primi tempi
+aveva avuta per tutrice sua madre Maria,
+affatto ligia alla Francia; morta questa,
+la tutela del giovanetto marchese era passata
+nelle mani di Costantino Cominate,
+di lui parente. Quando Guglielmo giunse
+alla maggiorità, obbligò Costantino ad
+abbandonare il Monferrato, ed allora quest'uomo
+intrigante ed accorto si attaccò
+a Massimiliano ed ebbe una parte attivissima
+nelle negoziazioni dell'imperatore e
+del papa. Il giovane marchese per lo contrario
+non uscì dall'oscurità in cui era
+stato tenuto fino dall'infanzia: aveva il 31
+agosto del 1508 sposata Anna, figlia di
+Renato, duca d'Alençon, dalla quale ebbe
+un figlio che gli successe nel 1518, e la
+<span class="pagenum"><a id="Page_140"></a>[140]</span>
+figliuola che portò in appresso l'eredità
+del Monferrato alla casa Gonzaga. Dopo
+la morte di questa prima moglie, Guglielmo
+IX sposò Maria, figlia di Gastone
+IV, conte di Foix. Egli aveva scelta
+l'una e l'altra sposa tra le signore francesi,
+come s'egli avesse effettivamente
+sentito, che, dacchè i possedimenti della
+Francia lo circondavano da ogni banda,
+egli più non era un sovrano indipendente,
+ma soltanto un principe francese.
+</p>
+
+<p>
+Nello stesso tempo, e dopo il 1504,
+Carlo III era succeduto nelle signorie
+della Savoja e del Piemonte a suo fratello,
+Filiberto II figlio di Filippo, lungo tempo
+conosciuto sotto il nome di conte di Bresse.
+Quando era salito sul trono, aveva trovata
+la maggior parte de' suoi stati obbligati
+per gli appannaggi di tre vedove duchesse;
+onde gli restavano scarsissime entrate e poca
+autorità. Egli non oltrepassava i diciotto
+anni, era di carattere debole e tutte le
+altre sue facoltà non uscivano dall'ordinario.
+Non era sperabile, che da sè ricuperasse
+quell'importanza, che gli avvenimenti
+anteriori al suo regno avevano tolti
+alla di lui corona. Quindi, finchè potè
+vivere ignorato ed ozioso nella dipendenza
+della Francia, preferì alla gloria militare
+questa tranquilla oscurità. Ma gli avvenimenti
+<span class="pagenum"><a id="Page_141"></a>[141]</span>
+della guerra lo chiamarono suo
+malgrado a figurare tra i sovrani; e fu
+costretto a scegliere tra due potentati nemici,
+che trasportarono ne' suoi stati il
+teatro delle loro battaglie. La sua indecisione
+fu causa che allora perdesse tutti
+i suoi stati; ma le sue lunghe calamità
+non cominciarono che dopo i tempi in
+cui propriamente perì l'indipendenza d'Italia<a class="tag" id="tag134" href="#note134">[134]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il duca di Ferrara ed il marchese di
+Mantova, dopo avere con imprudente ambizione
+preso parte nella lega di Cambrai,
+avevano perduto, il primo la libertà, l'altro
+la metà de' suoi stati. Per altro Gian
+Francesco Gonzaga era riuscito in mezzo
+al turbine a rientrare nella mal abbandonata
+neutralità. Per lo contrario Alfonso
+d'Este sosteneva il più grande sforzo della
+guerra; pareva che la sorte dell'Italia dipendesse
+interamente da quella de' suoi
+stati, tanto era l'accanimento con cui lo
+trattavano il papa ed i Veneziani. I regni
+di Napoli e di Sicilia più non appartenevano
+agl'Italiani; tutti i principi, tutte
+le repubbliche, che così lungamente avevano
+conservata l'indipendenza nello stato
+<span class="pagenum"><a id="Page_142"></a>[142]</span>
+della Chiesa, erano state spogliate della loro
+sovranità da Alessandro VI o da Giulio II;
+quelli che tuttavia conservavano qualche
+autorità erano scesi al rango di feudatarj
+ubbidienti e timorosi innanzi al loro abituale
+signore: ed il duca d'Urbino, generale
+e nipote del papa, che solo tra tutti
+sembrava essere stato fin allora risparmiato,
+era incorso per la morte del cardinale
+di Pavia in una sentenza di deposizione,
+che veramente non ebbe mai esecuzione,
+anzi venne rivocata dopo cinque
+mesi<a class="tag" id="tag135" href="#note135">[135]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In tutta l'Italia omai non restavano altri
+stati indipendenti, oltre Venezia, la Chiesa,
+e quelli che abbiamo or ora ricordati, che
+le tre repubbliche di Toscana, Firenze, Siena
+e Lucca, tutte tre neutrali e spettatrici
+inquiete d'una guerra cui erano attaccati
+i destini della loro contrada; tutte tre si stavano
+immobili e bramose di far dimenticare
+colla presente nullità l'attività passata,
+onde non fossero istigate ad associarsi a
+qualcuna delle potenze belligeranti. Da
+lungo tempo Lucca e Siena avevano per
+la debolezza loro adottato questo sistema.
+Era più nuovo per Firenze, la quale erasi
+tanto lungamente risguardata come il centro
+<span class="pagenum"><a id="Page_143"></a>[143]</span>
+di tutte le negoziazioni d'Italia: ma senza
+molti anni di riposo non poteva questa
+repubblica rifarsi dallo spossamento in
+cui l'avevano gettata la guerra accesa da
+Carlo VIII, e la ribellione di Pisa. Il
+gonfaloniere, Pietro Soderini, il 22 dicembre
+1510, rendendo conto della sua amministrazione
+al gran consiglio, assoggettò
+all'esame de' suoi concittadini gli stati
+delle esazioni e delle spese di otto anni,
+che ammontavano a 908,300 fiorini d'oro,
+ossia a 10,899,600 franchi; e sebbene
+questa somma, avuto riguardo al valore
+del danaro in quell'epoca, fosse ragguardevole,
+dimostra una grandissima
+diminuzione delle ricchezze della repubblica,
+ove si paragoni a ciò che Firenze
+poteva spendere, senza grave incomodo
+nelle guerre coi signori della Scala, o
+co' Visconti<a class="tag" id="tag136" href="#note136">[136]</a>.
+</p>
+
+<p>
+All'indomani dello stesso giorno, in
+cui il gonfaloniere aveva dato all'Italia
+il nuovo esempio di chiamare il pubblico
+ad esaminare la sua contabilità, si scoprì
+in Firenze una congiura contro di lui
+tramata per assassinarlo. Si era questa
+formata in Bologna alla corte del papa,
+<span class="pagenum"><a id="Page_144"></a>[144]</span>
+e l'implacabile odio di Giulio II contro
+chiunque ardiva opporsi alle sue volontà,
+le aveva dato cominciamento. Non poteva
+Giulio perdonare al Soderini la sua
+parzialità verso la Francia: gli è vero che
+lo vedeva mantenere la sua repubblica nella
+neutralità, ma lo aveva però sospetto a cagione
+delle segrete offerte di Lodovico XII
+e temeva che la repubblica fosse inclinata
+a dichiararsi contro di lui in una critica
+circostanza. Il Soderini lo aveva particolarmente
+offeso accordando salvacondotto ed
+asilo in Firenze a cinque cardinali che
+attraversavano la Toscana. Questi prelati
+eransi spaventati a cagione della morte
+d'uno de' loro colleghi in Ancona, ed
+avevano ricusato di raggiugnere il papa
+a Bologna. Sdegnavasi Giulio II, o di
+essere sospettato autore della morte del
+cardinale, o di vedere sottratti alla sua
+vendetta coloro ch'egli voleva perdere.
+I cinque cardinali di santa Croce, Cosenza,
+Bayeux, san Malò e Sanseverino,
+che, partendo da Firenze presero la strada
+di Milano, si posero subito nel clero alla
+testa della fazione contraria a Giulio II,
+ed abbracciarono tutti gl'interessi della
+Francia<a class="tag" id="tag137" href="#note137">[137]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_145"></a>[145]</span>
+</p>
+
+<p>
+Giulio II, confondendo nella sua collera
+il Soderini con Lodovico XII e coi cardinali
+ribelli alla sua autorità, pensò di
+spogliarlo d'ogni potere e di cambiare
+il governo di Firenze. Prinzivalle della
+Stufa, cittadino fiorentino, dell'età di
+venticinque anni, figlio di uno zelante partigiano
+dei Medici, trovavasi in allora
+a Bologna: egli era abbastanza destro e
+coraggioso per eseguire le più difficili
+imprese, e si offrì spontaneamente a
+servire la collera del papa uccidendo
+il gonfaloniere. Marc'Antonio Colonna
+promise di trovargli dieci uomini scelti
+per assecondarlo, e Prinzivalle partì
+alla volta di Firenze onde associare
+al suo attentato alcuni nobili fiorentini.
+Parlò dapprima a Filippo Strozzi, che
+aveva sposata una sorella dei Medici, e
+ch'egli perciò credeva affezionatissimo a
+quella famiglia; ma lo Strozzi rispose di
+avere dichiarato ai suoi cognati che tosto
+rimanderebbe loro la sorella, qualora
+gli facessero parlare di politica; non volle
+pure promettere di tenere segreta la confidenza
+che gli era stata fatta; e Prinzivalle,
+dopo avere cercato invano d'intimorirlo,
+fuggì subito a Siena, onde salvarsi
+dalle indagini de' decemviri, ai quali
+lo Strozzi lo aveva denunciato. Fu in sua
+<span class="pagenum"><a id="Page_146"></a>[146]</span>
+vece tratto in giudizio suo padre, Luigi
+della Stufa, e rilegato per cinque anni
+nel vicariato di Certaldo, sebbene non
+fosse altrimenti provata la sua complicità<a class="tag" id="tag138" href="#note138">[138]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto essendosi il 29 dicembre adunato
+il gran consiglio per eleggere i gonfalonieri
+delle compagnie, alzossi Piero
+Soderini, ed informò i suoi concittadini
+della congiura scopertasi contro di lui.
+I congiurati, egli disse, avevano trovato
+difficile l'ucciderlo nel suo appartamento
+nel pubblico palazzo, pericoloso l'assalirlo
+in pieno consiglio, e, siccome egli non
+usciva giammai che colla signoria in occasione
+delle pubbliche cerimonie, si erano
+veduti forzati ad aspettare una di queste
+solennità. La scoperta della loro congiura
+costringerebbe bensì i nemici a mutare
+i loro progetti, ma non perciò lusingavasi
+egli che la sua vita venisse ad essere così
+posta in sicuro, essendo già per lui apparecchiato
+il veleno. Egli non affettò nè un
+coraggio nè un'indifferenza ai quali non
+era stato predisposto dalla passata sua vita:
+altamente convinto del proprio pericolo,
+<span class="pagenum"><a id="Page_147"></a>[147]</span>
+non vi si rassegnò che con dolore, ed il
+suo discorso venne spesso interrotto dalle
+lagrime. Pure lo confortava il testimonio
+della propria coscienza, di non avere mai
+meritato l'odio de' suoi concittadini, nè
+i pugnali da cui vedevasi circondato; e
+invocò sulla propria condotta il giudizio
+di tutti i Fiorentini che avevano con lui
+seduto nella signoria. Più di trecento cittadini
+erano stati priori durante gli otto
+anni ne' quali egli era stato capo dello stato:
+gli scongiurò di dire, se giammai erasi
+egli proposto altro scopo che il bene della
+comune loro patria, se giammai aveva
+seguite private viste, o personali interessi,
+se aveva mai raccomandato qualche individuo
+al podestà, ai tribunali, ai corpi
+di mestieri, per sottrarlo al rigore delle
+leggi. Non volle per sè chiedere veruna
+guardia, nè adoperare per la sua difesa
+che quella stessa dignità di cui il popolo
+lo aveva rivestito; ma invitò i consiglj
+a prendersi cura della difesa dello stato
+popolare, piuttosto che di quella della sua
+persona. Egli non era già lo scopo principale
+degli attentati de' nemici, bensì lo
+erano la libertà, l'eguaglianza, e quello
+stesso consiglio per via del quale tutti i Fiorentini
+partecipavano all'amministrazione
+della repubblica. I partigiani dell'oligarchia
+<span class="pagenum"><a id="Page_148"></a>[148]</span>
+miravano a chiudere il gran consiglio; e la
+sua morte, per la quale avevano cospirato,
+altro non doveva essere che il segnale di
+quella più importante rivoluzione ch'essi
+meditavano<a class="tag" id="tag139" href="#note139">[139]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Effettivamente il gran consiglio risguardò
+l'attentato contro la vita del Soderini,
+come l'indizio di un progetto tendente
+a rovesciare lo stato popolare; e perchè
+il partito vincitore aveva sempre trovato
+facile di sanzionare una rivoluzione in
+Firenze coll'adunare un parlamento, il
+consiglio volle privare i faziosi di questa
+dannosa facilità, quando ancora riuscissero
+ne' loro criminosi progetti. Il 20 gennajo
+del 1511 proclamò una legge, nella
+quale previde il caso in cui i cospiratori
+privassero la repubblica del suo
+gonfaloniere, de' suoi priori, de' suoi
+colleghi, oppure distruggessero le borse
+destinate all'estrazione della magistratura,
+talchè l'autorità delegata dal popolo sembrasse
+sospesa; volle in tal caso, che,
+invece di adunare un parlamento, che
+mai non delibererebbe individualmente
+e liberamente, fosse al medesimo gran
+consiglio, o alla parte di questo consiglio
+<span class="pagenum"><a id="Page_149"></a>[149]</span>
+che potrebbe adunarsi, devoluto il diritto
+di formare il nuovo governo della
+repubblica<a class="tag" id="tag140" href="#note140">[140]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Circa lo stesso tempo andava a terminare
+la tregua convenuta in aprile del 1506
+tra Pandolfo Petrucci ed i Sienesi; dessa
+era stata protratta due anni, mentre ancora
+durava la guerra di Pisa, ed i Fiorentini
+avevano acconsentito a non riclamare
+per tutto quel tempo i loro diritti sopra
+Montepulciano. Ma oramai niuna ragione
+giustificava una simile accondiscendenza.
+Lodovico XII, che bramava di valersi dei
+Fiorentini contro il papa, loro prometteva
+potenti soccorsi, e faceva loro sperare l'acquisto
+non solo di Montepulciano, ma della
+stessa Siena. Per approfittare del favore
+del re, il gonfaloniere spedì il Macchiavelli
+a Siena, incaricandolo di denunciare
+a questa repubblica la cessazione della
+tregua, dichiarando in pari tempo, che
+Firenze non sarebbe mai per rinnovarla,
+se non venivano restituiti Montepulciano
+ed il suo territorio. Intanto il gonfaloniere
+mandò ai confini gli uomini d'armi che
+teneva nello stato di Pisa<a class="tag" id="tag141" href="#note141">[141]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_150"></a>[150]</span>
+</p>
+
+<p>
+Come i Fiorentini si affidavano alla
+protezione della Francia, così i Sienesi
+speravano in quella di Giulio II. Pandolfo
+Petrucci, che disponeva a voglia sua
+di questa repubblica, nulla aveva dimenticato
+per procacciarsi il favore del vecchio
+pontefice; aveva di fresco riacquistato
+ed a lui offerto in dono il castello
+della Suvera, principal luogo e residenza
+degli antichi conti di Ghiandaroni, nello
+stato di Siena. Nello stesso tempo la balìa
+aveva riconosciuto in Giulio II un discendente
+di quell'estinta famiglia, che
+portava come lui lo stemma della quercia;
+ma la loro agnazione non poteva quasi
+provarsi con altro, che con quella della
+ghianda della Rovere colle ghiande dei
+Ghiandaroni. Il papa, che ardentemente
+desiderava di procacciare lustro alla propria
+famiglia plebea ed oscura, accolse
+questo dono con vivissimo piacere; d'allora
+in poi non ommise di comprendere Siena
+in tutte le sue alleanze; accordò il cappello
+di cardinale ad Alfonso, figlio di
+Pandolfo Petrucci, e si dichiarò il difensore
+di tutti gl'interessi di quello stato<a class="tag" id="tag142" href="#note142">[142]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_151"></a>[151]</span>
+</p>
+
+<p>
+Non perciò poteva Giulio incoraggiare
+i Sienesi ad entrare in guerra pel possedimento
+di Montepulciano. Quanto Lodovico
+XII desiderava questa guerra per
+volgere tutte le forze dei Fiorentini contro
+la Chiesa, altrettanto la temeva il
+pontefice, perchè apriva un più vasto
+confine agli attacchi de' Francesi; onde
+avrebbe dovuto misurarsi con loro non
+solo nella Romagna, ma ancora in Toscana.
+Mandò dunque ai Sienesi Giovanni Vitelli
+e Guido Vaina, per proteggerli, con
+alcune compagnie d'uomini d'armi e di
+cavaleggieri; ma in pari tempo si offerse
+mediatore tra le due repubbliche. Fece
+sentire a Pandolfo l'estremo pericolo d'introdurre
+i Francesi in Toscana; ottenne
+dai Fiorentini un perdono senza eccezione
+pei ribelli di Montepulciano e la restituzione
+di tutti i loro privilegj; il 3 di settembre
+del 1511 fece finalmente soscrivere
+un trattato d'alleanza tra le due repubbliche
+per venticinque anni, in forza
+del quale Montepulciano fu restituito con
+tutto il suo territorio ai Fiorentini, che
+dal canto loro si obbligarono a guarentire
+tutti gli altri possedimenti della repubblica
+di Siena, ed a mantenervi l'autorità di
+Pandolfo Petrucci e de' suoi figli<a class="tag" id="tag143" href="#note143">[143]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_152"></a>[152]</span>
+</p>
+
+<p>
+Non perchè avesse adottate più pacifiche
+disposizioni, ma tutt'al contrario per
+tener dietro con minori impedimenti ai
+bellicosi suoi progetti di cacciare, secondo
+soleva egli ripetere, i barbari dall'Italia,
+erasi il papa fatto mediatore tra le due
+repubbliche toscane. La vittoria de' Francesi
+sotto le mura di Bologna, e la totale
+dispersione della sua armata, avevano
+lasciato il papa a discrezione del re di
+Francia, il quale avrebbe potuto senza
+trovare ostacolo spingere le sue armate
+fino a Roma, e colà dettare la pace a
+Giulio II. Ma Lodovico XII, in mezzo ai
+suoi prosperi avvenimenti, non lasciava
+di essere agitato dagli scrupoli di fare la
+guerra alla Chiesa. Appena ebbe avviso
+della disfatta dell'armata pontificia, che ordinò
+a Gian Giacopo Trivulzio di ricondurre
+le truppe nel Milanese; vietò ogni
+pubblica dimostrazione di gioja per vittorie
+di cui si vergognava; e dichiarò, che, sebbene
+non credesse d'aver commesso errori,
+era pronto, per ottenere la pace, ad umiliarsi
+ed a chiedere perdono alla santa
+sede<a class="tag" id="tag144" href="#note144">[144]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_153"></a>[153]</span>
+</p>
+
+<p>
+Per lo contrario il papa, conoscendo
+la debolezza del re, non rinunciava alle
+sue prime domande, e pareva che nelle
+sue perdite trovasse motivi di accrescere
+la sua arroganza. Un vescovo Scozzese,
+ambasciatore del suo re in Roma, aveva
+offerta la sua mediazione e riaperte le
+negoziazioni abbandonate dal vescovo di
+Gurck. Giulio II gli comunicò le sue pretese.
+Chiedeva che il duca di Ferrara rinunciasse
+a tutto quanto aveva ricevuto
+pel suo matrimonio con Lugrezia Borgia;
+che pagasse alla camera apostolica l'antico
+tributo; che restituisse Lugo e tutta la
+Romagna Ferrarese, e ricevesse in Ferrara
+un visdomino pontificio, invece del visdomino
+veneziano che vi avea ricevuto in addietro.
+Lodovico era disposto ad accettare
+queste condizioni, sebbene gli sembrassero
+dure; ma in questo tempo Gian Giacopo
+Trivulzio, dopo avere rioccupata la
+Mirandola, aveva licenziata la sua armata,
+ad eccezione di cinquecento lance e di
+mille trecento fanti tedeschi che aveva
+mandati a Verona. Quando il papa ebbe
+di ciò avviso, trovandosi liberato dal timore
+di quell'armata vittoriosa, mutò
+linguaggio, e mise in campo nuove condizioni,
+affatto inammissibili, oltre le già
+proposte. Voleva che la pace tra Massimiliano
+<span class="pagenum"><a id="Page_154"></a>[154]</span>
+ed i Veneziani si conchiudesse
+nello stesso tempo che la sua colla Francia;
+che Alfonso d'Este gli pagasse tutte
+le spese della guerra; e che i Bentivoglio
+ed i Bolognesi ribellati fossero abbandonati
+alla sua vendetta. Questi ultimi avevano
+di già cercato di placarlo, offrendo
+alla camera apostolica il tributo che pagavano
+i loro padri ed i loro antenati,
+e richiamando in palazzo, come luogotenente
+del papa, il vescovo di Chiusi, prima
+loro prigioniere. Ma Giulio II aveva corrisposto
+colle censure alla loro sommissione,
+ed aveva incaricati due suoi capitani,
+Marc'Antonio Colonna e Ramazzotto,
+di guastare senza pietà il territorio
+bolognese<a class="tag" id="tag145" href="#note145">[145]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII aveva sperato che la
+domanda del concilio, fatta dal clero di
+Francia, riuscirebbe molesta ad un papa,
+la di cui elezione era stata così poco canonica,
+ed il di cui guerriero carattere era
+cagione di continuo scandalo. Aveva persuaso
+Massimiliano a concorrere alla convocazione
+del concilio, e tutti e due avevano
+invano eccitato Ferdinando ad unirsi a
+<span class="pagenum"><a id="Page_155"></a>[155]</span>
+loro. Eransi in appresso rivolti al papa,
+per intimargli di dare esecuzione al canone
+del concilio di Costanza, che ordinava
+la tenuta di un concilio ecumenico
+ogni dieci anni: gli avevano ricordato il
+suo proprio giuramento all'atto della sua
+consacrazione, col quale erasi obbligato
+sotto pena di spergiuro e di anatema ad
+adunare, prima che spirassero due anni, un
+concilio universale. Finalmente lo avvisavano
+che il conclave da cui era stato eletto,
+avendo pronunciato che i due terzi dei
+cardinali avevano il diritto di convocare
+il concilio, se il papa non lo faceva, essi
+erano determinati, dietro la sua negativa,
+di rivolgersi a questi<a class="tag" id="tag146" href="#note146">[146]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tale domanda presentata al papa altro
+non era che una vana formalità: nè l'imperatore,
+nè il re di Francia avevano
+sperato ch'egli se ne farebbe carico; essi
+pensavano di convocare il concilio di propria
+loro autorità, o con quella de' cardinali
+che avevano abbandonato Giulio
+e si erano ritirati a Milano. Ma li trattenne
+alcun tempo la scelta della città
+in cui adunarlo; Massimiliano stava per
+<span class="pagenum"><a id="Page_156"></a>[156]</span>
+Costanza, Lodovico XII per Lione, ed
+i prelati Italiani non volevano uscire
+d'Italia. I due monarchi risolsero di compiacerli;
+e, coll'assenso de' Fiorentini, scelsero
+Pisa, dove un secolo prima, quasi
+nelle stesse circostanze, era stato tenuto
+un altro concilio. La vicinanza di Roma,
+la facilità di andarvi per la via del mare,
+e la protezione di un governo neutrale, parevano
+dover togliere al papa ogni pretesto
+di ricusare d'intervenirvi co' suoi prelati.
+</p>
+
+<p>
+Gli ambasciatori dell'imperatore e del
+re di Francia proposero, il 16 maggio,
+ai cardinali rifugiati a Milano di convocare
+a Pisa un concilio ecumenico; questi
+sotto certe condizioni, tendenti ad assicurare
+la libertà dell'assemblea, acconsentirono
+all'inchiesta, e pubblicarono le loro
+lettere di convocazione pel primo di settembre.
+Altre ne aveva pubblicate Massimiliano
+in proprio nome, nella sua qualità
+di avvocato e di protettore della Chiesa,
+fin dal 16 di gennajo, ed altre ancora
+in data del 15 febbrajo Lodovico XII,
+esortando i vescovi francesi e tedeschi a
+recarsi a Pisa<a class="tag" id="tag147" href="#note147">[147]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_157"></a>[157]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ma per quanto fossero grandi l'autorità
+dei due monarchi, la sommissione del
+loro clero, e lo scontento generale della
+Chiesa, Giulio II nulla arrischiava in questa
+contesa; ed egli lo vedeva; infatti opponeva
+l'ardire e l'impeto del suo carattere
+ai risguardi ed agli scrupoli de' suoi avversarj,
+che colle loro medesime apologie,
+col mostrare avido desiderio di entrare
+in negoziazioni, sembravano confessare di
+non essere assistiti dalla giustizia. Giulio II,
+per togliere loro qualunque pretesto, convocò
+egli stesso con una bolla del 18
+luglio un concilio in san Giovanni di
+Laterano pel 19 aprile del 1512. Pubblicò
+nello stesso tempo un monitorio contro i
+cardinali ribelli, per privarli del cardinalato
+e di tutti i loro beneficj ecclesiastici,
+qualora entro sessanta giorni non si presentassero
+a lui per giustificarsi<a class="tag" id="tag148" href="#note148">[148]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli apparecchj per due concilj vennero
+tutt'ad un tratto sospesi a cagione della
+malattia del papa, il quale, essendosi trovato
+male il 17 di agosto, fu dopo quattro
+giorni ridotto all'estremo. Cadde in
+un deliquio che durò più ore; tutti coloro
+<span class="pagenum"><a id="Page_158"></a>[158]</span>
+che lo assistevano lo tennero per
+morto; se ne sparse la voce in città;
+vennero ovunque spediti corrieri per portarne
+la notizia; ed i cardinali assenti da
+Roma, senza eccettuare quelli che avevano
+convocato il concilio di Pisa, si affrettarono
+di porsi in cammino per ritornarvi.
+Frattanto Giulio II, rinvenuto dalla sua letargia,
+volle ordinare gli affari di sua famiglia,
+che poteva da un secondo attacco simile
+essere improvvisamente privata del suo
+capo. All'indomani adunò un concistoro,
+nel quale accordò al duca d'Urbino, suo
+nipote, la grazia per l'omicidio del cardinale
+di Pavia, rimettendolo nel godimento
+di tutti i feudi ricevuti dalla Chiesa.
+Nello stesso tempo pubblicò una bolla
+intorno all'elezione del nuovo papa, per
+prevenire o punire colle più severe pene
+una simonia simile a quella di cui egli
+stesso erasi renduto colpevole, quando
+aveva ottenuta la tiara<a class="tag" id="tag149" href="#note149">[149]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In pochi giorni Giulio si trovò sano
+come per lo innanzi, sebbene continuasse
+a non curarsi de' consigli de' medici, ed
+<span class="pagenum"><a id="Page_159"></a>[159]</span>
+a tenere un regime di vita direttamente
+opposto a quello ch'essi gli prescrivevano.
+Colle forze andò pure ricuperando il suo
+ardore guerriero, e sempre più si confermò
+nel favorito suo progetto <i>di cacciare
+i barbari d'Italia</i>. Le lagnanze e
+le miserie dei popoli, oppressi dagli oltremontani,
+avrebbero somministrati a Giulio
+i più giusti motivi per quest'impresa, se
+le sue forze fossero state proporzionate
+alla lotta in cui voleva entrare.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto la campagna di quest'anno
+non aveva prodotto verun'azione clamorosa.
+Massimiliano, sempre consentaneo
+a sè medesimo, si andava perdendo in
+vasti progetti che non era capace d'eseguire.
+Sebbene i Veneziani fossero assai
+snervati, non aveva potuto approfittare
+della diversione fatta dalla Francia per
+spingere con vigore la guerra contro di
+loro. Vero è che guastava il territorio
+friulano, e spargeva la più spaventosa desolazione
+in quelle contrade; ma, lungi
+dal conquistare Treviso o Padova, cui non
+aveva mai voluto rinunciare, non avrebbe
+pure conservata Verona, senza la guarnigione
+francese mandata in questa piazza
+da Lodovico XII. L'imperatore erasi recato
+ad Inspruck, e si proponeva ancora
+di marciare colla sua armata fino a Roma,
+<span class="pagenum"><a id="Page_160"></a>[160]</span>
+per ristabilire l'impero germanico in
+tutte le prerogative possedute ai tempi
+di Carlo Magno o di Ottone il grande;
+ma le truppe dell'impero, sulle quali egli
+faceva sempre fondamento, non arrivavano
+mai, e le proprie non bastavano per tener
+testa alla repubblica di Venezia. Così
+passava rapidamente da una smisurata
+ambizione allo scoraggiamento, e mai
+non mantenevasi con costanza nell'una
+o nell'altra disposizione. Talvolta dava
+orecchio alle proposizioni che gli venivano
+fatte da Ferdinando il Cattolico, di
+riconciliarsi coi Veneziani e colla Chiesa,
+e di attaccare di concerto i Francesi. In
+uno de' suoi accessi di scoraggiamento,
+invitò pure i Veneziani a mandargli un
+inviato per trattare con lui. Il senato fece
+subito partire alla volta d'Inspruck Antonio
+Giustiniani, e fece fare in ogni chiesa
+preghiere pel felice successo della sua
+missione; ma Massimiliano aveva prima
+del suo arrivo mutato parere. Ridusse a
+soli otto giorni il salvacondotto del Giustiniani,
+e rigettò tutte le proposizioni
+che gli recava<a class="tag" id="tag150" href="#note150">[150]</a>. Non erano ignote a
+Lodovico XII queste di lui irrisoluzioni, e
+<span class="pagenum"><a id="Page_161"></a>[161]</span>
+sapeva che questo alleato, ch'egli pagava,
+e pel quale doveva combattere, era sempre
+in procinto di passare nelle file dei
+suoi nemici<a class="tag" id="tag151" href="#note151">[151]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dal canto suo Giulio II appena degnavasi
+di contare Massimiliano tra i suoi
+nemici, sebbene lo avesse veduto prendere
+parte alla convocazione del concilio;
+egli fondava le sue speranze nel
+re d'Arragona, in quello d'Inghilterra
+e negli Svizzeri, e di già le sue negoziazioni
+presso queste tre potenze prendevano
+il più favorevole aspetto. La constante
+politica di Ferdinando il Cattolico
+era quella di coprire la propria ambizione
+colla maschera della religione; onde dacchè
+il papa erasi dichiarato alleato dei Veneziani,
+non avea cessato mai di dare a Lodovico
+XII ipocriti consiglj intorno all'empietà
+di far guerra al capo della Chiesa.
+Fino a tale epoca erasi egli occupato intorno
+alle sue conquiste nell'Africa; il
+suo generale, Pietro Navarra, gli aveva
+sottomesse Orano e Bugia; i re di Algeri
+e di Tremisene si erano dichiarati suoi
+feudatarj, e pareva che un nuovo impero
+spagnuolo fosse vicino a stabilirsi
+<span class="pagenum"><a id="Page_162"></a>[162]</span>
+al di là dello stretto di Gibilterra<a class="tag" id="tag152" href="#note152">[152]</a>.
+Ma quand'ebbe notizia della disfatta di
+Bologna, richiamò dall'Africa Pietro Navarra,
+e lo mandò nel regno di Napoli
+con tre mila de' suoi migliori fanti spagnuoli,
+per non lasciare questo regno
+in balìa di un monarca vittorioso, che
+vi aveva dei diritti.
+</p>
+
+<p>
+Enrico VIII d'Inghilterra, cedendo alle
+istanze di Giulio II, aveva acconsentito a
+fare di concerto con Ferdinando calde
+rimostranze a Lodovico XII intorno allo
+scisma ch'egli andava a suscitare nella
+Chiesa, gli aveva domandato pel bene
+della cristianità di mandare i cardinali
+ed i prelati del suo regno al concilio di
+Laterano, e di permettere alla Chiesa
+di ricuperare la sua città di Bologna. Gonfio
+d'orgoglio, e fidando nelle immense
+ricchezze lasciategli da suo padre, egli
+credevasi l'arbitro dell'Europa, e risguardava
+tutte le istanze fattegli da questi
+monarchi, quali omaggi dovuti al suo potere
+ed ai suoi talenti.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_163"></a>[163]</span>
+Per altro il papa riponeva negli Svizzeri
+le principali sue speranze; e l'imprudenza
+di Lodovico XII lo aveva ancora
+meglio servito che le proprie negoziazioni.
+Questo monarca in un movimento d'orgoglio
+aveva di nuovo ricusato di riconciliarsi
+cogli Svizzeri e di accrescere le
+loro pensioni. Aveva giurato di non lasciarsi
+taglieggiare da paesani, ed aveva
+proibita l'esportazione delle granaglie dalla
+Francia e dalla Lombardia ne' paesi Svizzeri.
+Aveva creduto di ridurli colla carestia
+a ricevere da lui la legge, ed invece,
+esasperandoli, gli aveva precipitati nell'alleanza
+del papa e de' Veneziani<a class="tag" id="tag153" href="#note153">[153]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Finalmente i progetti di Giulio II cominciavano
+a prendere migliore consistenza;
+ed i nemici, che andava suscitando
+alla Francia, incoraggiati dalla loro unione,
+affettavano verso di lei un più minaccioso
+contegno. Gli ambasciatori d'Inghilterra
+e d'Arragona fecero unitamente nuove
+rappresentanze a Lodovico XII rispetto
+alla protezione da lui accordata al concilio
+di Pisa ed ai Bentivoglio; il re rispose loro
+di essere apparecchiato a desistere, purchè
+i cardinali del suo partito fossero di nuovo
+<span class="pagenum"><a id="Page_164"></a>[164]</span>
+rimessi dal papa nella sua grazia, ed i
+Bentivoglio venissero conservati nella stessa
+subordinazione feudale, in cui da circa
+un secolo erano stati tenuti i loro antenati;
+ma non volendo gli ambasciatori
+ammettere queste basi di negoziazioni,
+all'ultimo Lodovico XII dichiarò loro,
+che non poteva senza scapito dell'onor
+suo abbandonare la protezione di Bologna,
+non altrimenti che quella della sua propria
+città di Parigi<a class="tag" id="tag154" href="#note154">[154]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tosto che seppesi in Roma la risposta
+di Lodovico XII, il giorno 5 di ottobre
+si pubblicò solennemente nella chiesa di
+santa Maria del popolo una confederazione
+tra il papa, il re cattolico ed il
+senato di Venezia. Dichiaravano i confederati
+che gli oggetti della loro alleanza
+erano: l'unione della Chiesa, minacciata
+d'uno scisma dal conciliabolo di Pisa;
+la restituzione alla santa sede di Bologna
+e di ogni altro feudo, che mediatamente
+o immediatamente poteva appartenerle,
+volendo indicare con queste parole lo stato
+di Ferrara; per ultimo la cacciata dall'Italia
+con una potente armata di chiunque
+s'opporrebbe a questo doppio oggetto,
+<span class="pagenum"><a id="Page_165"></a>[165]</span>
+vale a dire del re di Francia. Per formare
+quest'armata il papa prometteva quattrocento
+uomini d'armi, cinquecento cavaleggieri
+e sei mila fanti; la repubblica
+di Venezia ottocento uomini d'armi, mille
+cavaleggieri ed otto mila fanti; il re d'Arragona
+mille dugento uomini d'armi, mille
+cavaleggieri, e dieci mila fanti spagnuoli.
+Ma ritenendosi il contingente dell'ultimo
+come sproporzionato alle sue finanze, il
+papa ed il senato si obbligavano a pagargli
+ciascheduno venti mila ducati al
+mese, finchè durerebbe la guerra. L'armata
+della lega doveva essere comandata da
+don Raimondo di Cardone, Catalano,
+vicerè di Napoli. Una flotta, di dodici
+vascelli catalani e di quattordici veneziani,
+doveva nello stesso tempo portare
+la guerra sulle coste della Francia. Tutti
+quei paesi conquistati dai confederati, che
+in addietro avessero appartenuto ai Veneziani,
+dovevano essere loro restituiti. L'imperatore
+ed il re d'Inghilterra potevano,
+ove lo desiderassero, essere ricevuti in quest'alleanza.
+Il papa aveva stipulata questa
+riserva a favore del primo colla fortuita
+speranza di staccarlo dalla Francia; ed il
+cardinale di Yorck, ambasciatore del secondo,
+ed uno de' negoziatori della lega,
+non avendo ancora ricevute le opportune
+<span class="pagenum"><a id="Page_166"></a>[166]</span>
+istruzioni per sottoscrivere, aveva domandata
+la stessa riserva pel suo padrone<a class="tag" id="tag155" href="#note155">[155]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Fatta quest'alleanza, Giulio II trattò
+con maggior rigore i prelati disubbidienti.
+Passato il termine del monitorio, il 24
+ottobre dichiarò in concistoro decaduti
+dalla loro dignità, e soggetti a tutte le
+pene dalla chiesa inflitte agli eretici ed
+agli scismatici, i cardinali di santa Croce,
+di san Malò, di Cosenza, di Bayeux.
+Pubblicò poi un altro monitorio contro
+il cardinale di Sanseverino, che aveva
+risparmiato fin allora, e fulminò l'interdetto
+e le scomuniche contro i Fiorentini,
+che avevano permessa ne' loro stati l'adunanza
+di un conciliabolo scismatico<a class="tag" id="tag156" href="#note156">[156]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il concilio che tanto irritava il papa,
+era stato convocato per il primo giorno
+di settembre; ma a tale epoca non eransi
+presentati a Pisa che un commissario dell'imperatore,
+uno del re di Francia ed
+un ecclesiastico, a nome di alcuni prelati
+<span class="pagenum"><a id="Page_167"></a>[167]</span>
+ed abati. Questi tre personaggi chiesero
+la licenza de' magistrati fiorentini, i quali
+dichiararono di avere ordine di non prendere
+parte nelle loro operazioni. In appresso
+i commissarj si recarono alla chiesa
+cattedrale, ove fecero cantare la messa
+dello Spirito Santo e le litanie per l'apertura
+del concilio; immediatamente dopo
+la quale ceremonia tutti i preti italiani,
+che si trovavano a Pisa, si ritirarono dalla
+città per non trovarsi avvolti nell'interdetto
+fulminato dal papa contro tutti i
+luoghi in cui si adunerebbe il concilio<a class="tag" id="tag157" href="#note157">[157]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Fiorentini avevano accordata la loro
+città di Pisa per la celebrazione del concilio,
+persuasi che, procedendo d'accordo
+il re di Francia e l'imperatore di Germania,
+l'assemblea de' vescovi di queste
+due nazioni sarebbe abbastanza numerosa
+per inspirare rispetto alla Cristianità e
+timore al papa. Si trovarono però assai
+sconcertati, quando videro che il concilio
+cominciava con tre sole persone, tanto
+più quando seppero che non si era posto
+in cammino un solo prelato tedesco, e
+<span class="pagenum"><a id="Page_168"></a>[168]</span>
+che i ventiquattro vescovi francesi, che
+per ordine del re avevano abbandonato
+le loro diocesi, procedevano assai lentamente
+e con estrema ripugnanza. Nè
+il clero italiano si pronunciava anticipatamente
+contro il concilio con minor forza;
+di modo che vedevasi impossibile che
+un'assemblea aperta con tali auspicj
+acquistasse giammai qualche credito. D'altra
+parte le censure del papa, le minacce
+di confisca, la nomina del cardinale dei
+Medici alle legazioni di Perugia e di
+Bologna, inspiravano un altissimo terrore
+alla repubblica. I decemviri della libertà
+e della balìa il 10 dicembre spedirono il
+Macchiavelli ai cardinali, che si erano
+trattenuti a san Donnino, ed al re di
+Francia, per dissuaderli dal tenere il concilio
+in Pisa, e persuaderli a trasferirlo in
+altra città, se non riputavano cosa ancora
+più conveniente lo scioglierlo e rappacificarsi
+col papa<a class="tag" id="tag158" href="#note158">[158]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma il Macchiavelli altro non potè ottenere
+dal re, che di trasferire il concilio
+in un'altra città, dopo che avrebbe
+tenute a Pisa le prime due o tre sessioni.
+<span class="pagenum"><a id="Page_169"></a>[169]</span>
+I quattro cardinali non osavano avventurarsi
+a Pisa senza la protezione di una
+guarnigione francese; ed i Fiorentini si
+mostravano difficili a riceverla. All'ultimo
+i cardinali arrivarono a Pisa con
+alcuni prelati il primo giorno di novembre.
+Vollero adunarsi nella cattedrale, ma
+il popolo ammutinato non vi acconsentì.
+Recaronsi successivamente ad alcune altre
+chiese, che furono loro similmente chiuse;
+finalmente si stabilirono a stento nella
+chiesa di san Michele per cantarvi la
+prima messa<a class="tag" id="tag159" href="#note159">[159]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I cardinali ed i prelati francesi erano
+giunti a Pisa protetti da una guardia di
+cinquanta arcieri, comandati da Odetto
+di Foix, signore di Lautrec, e da Chatillon;
+ma, sebbene questa guardia fosse
+un oggetto di gelosia pei Fiorentini, non
+era però sufficiente a far rispettare i
+prelati in Pisa, nè a porli in salvo da
+un insulto per parte di Roma. Il clero
+italiano mostrava per loro una smisurata
+avversione, ricusando loro tutti gli
+arredi delle chiese, onde non li profanassero;
+<span class="pagenum"><a id="Page_170"></a>[170]</span>
+ed il popolo gl'insultava per
+le strade con amare invettive. Essi medesimi
+operavano contro la propria coscienza,
+per quella deferenza verso l'autorità
+reale che fu così frequentemente
+la sola conseguenza delle libertà riclamate
+dalla chiesa gallicana contro la
+santa sede. Essi desideravano che loro si
+offrisse qualche motivo di abbandonare
+una città, ove trovavansi così a disagio, ed
+approfittarono di un'occasione che male
+si conveniva alla dignità della loro assemblea.
+Essendo nata contesa il 13 di
+novembre tra i loro servitori ed alcuni
+giovani pisani a cagione di certe prostitute,
+gli arcieri accorsero in ajuto dei
+primi, e tutto il popolo in ajuto de' giovani
+pisani: Lautrec e Chatillon furono feriti
+nella mischia mentre cercavano di separarli,
+e, sebbene per le cure loro e degli
+ufficiali fiorentini si calmasse il tumulto,
+all'indomani i cardinali abbandonarono
+Pisa, dopo avere intimata la loro riunione
+a Milano<a class="tag" id="tag160" href="#note160">[160]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_171"></a>[171]</span>
+</p>
+
+<p>
+La fuga da Pisa de' padri del concilio
+ammansò alquanto Giulio II contro il
+gonfaloniere Soderini, e rallentò l'esecuzione
+de' progetti che formati aveva per
+levargli la suprema magistratura della
+repubblica; tanto più che Pandolfo Petrucci
+gli rappresentò, che, attaccandolo a
+forz'aperta, avrebbe messe a disposizione
+della Francia tutte le forze dei Fiorentini,
+che di presente altro non chiedevano che
+la neutralità. Giulio, senza portare la
+guerra nello stato fiorentino, lasciò che
+avessero libero corso le pratiche del cardinale
+de' Medici, che egli aveva ravvicinato
+ai confini della repubblica confidandogli
+le legazioni di Perugia e di Bologna<a class="tag" id="tag161" href="#note161">[161]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Durante la sua amministrazione il gonfaloniere
+Soderini aveva perduti alcuni
+suoi partigiani, e si erano accresciuti
+quelli de' Medici in tempo del loro esilio;
+o fosse a motivo della naturale disposizione
+dei popoli di desiderare il tempo passato,
+che hanno veduto colle illusioni della
+gioventù, e di perdere più facilmente la
+memoria de' mali che quella de' beni,
+sebbene sentano i primi con maggiore vivacità
+<span class="pagenum"><a id="Page_172"></a>[172]</span>
+quando sono presenti; o fosse perchè
+la prudenza del gonfaloniere accompagnata
+alle volte della debolezza, eccitando
+l'invidia senza temperarla col timore;
+o fosse finalmente perchè il cardinale
+de' Medici aveva ottenuto con molta
+accortezza e prudenza di cancellare l'animosità
+eccitata da suo fratello Piero. Egli
+erasi in ogni occasione mostrato in Roma
+il protettore de' Fiorentini, manifestando
+la stessa benevolenza verso coloro che
+avevano operato contro la sua famiglia,
+come verso quelli che le si erano mantenuti
+attaccatissimi. Ascriveva la nimicizia
+de' primi agli sgraziati errori di suo
+fratello, e voleva che la memoria loro
+rimanesse spenta colla di lui morte<a class="tag" id="tag162" href="#note162">[162]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il gonfaloniere, che vedeva avvicinarsi
+il turbine, non voleva in verun modo,
+per mettere la repubblica in istato di difesa,
+chiedere al popolo nuove contribuzioni,
+onde non fare maggiore il malcontento
+di lui. Giudicò adunque più conveniente
+di far portare ai soli ecclesiastici le
+spese di una guerra eccitata dagli stessi ecclesiastici.
+<span class="pagenum"><a id="Page_173"></a>[173]</span>
+Domandò al clero fiorentino
+una sovvenzione di cento mila fiorini, da
+pagarsi in quattro termini. Tale somma
+doveva poi restituirsi ai sovventori entro
+l'anno, se non vi era guerra colla Chiesa,
+entro cinque, se la guerra scoppiava. Si
+ottenne con difficoltà l'approvazione dei
+consiglj per questo prestito; perciocchè
+in ogni famiglia trovavasi un prete, che,
+per difendere le proprie entrate ed i suoi
+beneficj, faceva valere le censure ecclesiastiche,
+e tratteneva i suffragj de' suoi
+parenti<a class="tag" id="tag163" href="#note163">[163]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La stagione più propria a tenere la
+campagna era passata senza che accadesse
+verun'azione clamorosa. Il re di Francia
+aveva licenziata la sua armata dopo la
+battaglia di Bologna, ed altro non teneva
+in presenza del nemico che un ristretto
+numero di uomini d'armi di guarnigione
+a Verona. I Veneziani, compatendo la
+debolezza del vecchio Lucio Malvezzi,
+avevano avuta la compiacenza di lasciarlo
+alla testa delle loro armate, sebbene più
+non fosse in istato di condurle, perchè
+non avevano potuto persuaderlo a chiedere
+<span class="pagenum"><a id="Page_174"></a>[174]</span>
+la sua dimissione, e non volevano affliggere
+negli estremi suoi giorni un uomo
+che in altri tempi aveva ben meritato
+della repubblica. Questi morì finalmente,
+e gli fu dato per successore Gian Paolo
+Baglioni<a class="tag" id="tag164" href="#note164">[164]</a>. Massimiliano si era alternativamente
+fatto vedere in Inspruck, a
+Trento, a Bruneck. Di là aveva negoziato
+colla Francia, col papa, con Venezia,
+e sempre minacciata l'Italia di nuova
+invasione; ma, quando si credeva imminente
+la sua comparsa, tutt'ad un tratto
+si allontanava per una partita di caccia;
+recavasi in un'altra città, in un'altra
+provincia, ove non era aspettato, e credeva
+dar prove di sottile politica, quando
+rendeva vani tutti i calcoli fatti dagli
+altri sopra di lui<a class="tag" id="tag165" href="#note165">[165]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto le province veneziane e quelle
+del ferrarese continuavano ad essere guaste
+con più furore che mai. I borghi ed
+i castelli venivano presi e ripresi, taglieggiati
+e saccheggiati, quando potevano
+sottrarsi all'incendio; le campagne erano
+affatto spogliate, ed i contadini, ridotti
+alla disperazione, perivano nella miseria.
+<span class="pagenum"><a id="Page_175"></a>[175]</span>
+Massimiliano, cagione di tutti questi mali,
+non rinunciava ad alcuna delle sue pretese,
+sebbene non fosse in istato di farle valere.
+Egli non voleva la pace, e non faceva la
+guerra. Per lo contrario Lodovico XII
+voleva la pace, e faceva la guerra per un
+alleato che non lo assecondava, e che
+gl'inspirava una giusta diffidenza. Egli
+dolevasi delle inutili spese che Massimiliano
+gli cagionava, e, siccome alquanto
+inclinava all'avarizia, ricusava spesso di
+sostenere alcune spese, che, riducendo la
+guerra ad una pronta conclusione, avrebbero
+prodotta una reale economia. I Veneziani
+bramavano ardentemente la pace,
+ma non potevano ottenerla dalla volubilità
+di Massimiliano; non meno ardentemente
+la desiderava il duca di Ferrara, ma gli
+veniva rifiutata dall'ostinazione del papa.
+</p>
+
+<p>
+Essendo rimaste senza effetto tutte le
+negoziazioni per la pace, ed essendosi
+pubblicata in principio d'ottobre la lega
+del papa con Ferdinando, Lodovico XII
+ordinò al signore della Palisse di ragunare
+di nuovo l'armata francese, d'assoldare
+la fanteria, e di attaccare la Romagna
+prima che gli Spagnuoli vi fossero
+giunti. Proponevasi di scendere egli stesso
+in Italia nella vegnente primavera con
+istraordinarie forze, onde finalmente obbligare
+<span class="pagenum"><a id="Page_176"></a>[176]</span>
+i suoi nemici a fare la pace. Ma
+prima che a questi ordini fosse data esecuzione,
+la Lombardia fu agitata dalla
+notizia che gli Svizzeri si apparecchiavano
+ad una seconda invasione.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII non erasi limitato a ricusare
+agli Svizzeri l'accrescimento di
+venti mila franchi alla domandata pensione;
+ma inoltre aveva in ogni occasione
+parlato di loro con disprezzo, ed offeso
+il loro orgoglio nazionale. In Lombardia
+aveva fatto arrestare con umilianti circostanze
+un corriere de' cantoni di Schwitz
+e di Friburgo, secondando in tal modo
+gl'intrighi del papa, che cercava di eccitare
+quei fieri alpigiani promettendo
+loro la gloria di scacciare i Francesi dall'Italia.
+Gli Svizzeri avevano fatto chiedere
+a Venezia cinquecento uomini di
+cavalleria ed alcuni pezzi di cannone<a class="tag" id="tag166" href="#note166">[166]</a>;
+avevano pure ricevuto da questa repubblica
+qualche somma di danaro, ed in
+principio di novembre valicarono il san
+Gottardo, e si adunarono a Varese in
+numero di dieci mila uomini, con un
+treno di sette piccoli cannoni da campagna
+e varj grossi archibugj portati dai
+cavalli. La dieta aveva a quest'armata
+<span class="pagenum"><a id="Page_177"></a>[177]</span>
+accordato quello stendardo, che, spiegato
+nel precedente secolo a Nancì contro
+il duca di Borgogna, non era più stato
+dopo quell'epoca portato in guerra. Questo
+venerato stendardo allettava continuamente
+nuovi volontarj, onde in breve l'armata
+si trovò forte di sedici mila uomini.
+I Francesi non avevano in Lombardia
+che mille trecento lance e dugento
+gentiluomini volontarj; inoltre parte di
+queste truppe servivano a custodire Verona,
+Brescia e Bologna, onde Gastone
+di Foix per trattenere gli Svizzeri non
+aveva con sè che trecento uomini d'armi
+e due mila fanti<a class="tag" id="tag167" href="#note167">[167]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri si erano avanzati da Varese
+a Gallarate, e di là a Busto senza
+trovare opposizione. Gastone di Foix e
+Gian Giacopo Trivulzio si tenevano ai
+loro fianchi per molestarli, ma non osavano
+dar loro battaglia; intanto Teodoro
+Trivulzio faceva fortificare Milano, ed i
+Milanesi, sebbene detestassero il governo
+francese, temevano ancora più la venuta
+di questi barbari montanari, ed assoldavano
+<span class="pagenum"><a id="Page_178"></a>[178]</span>
+fanti a loro proprie spese per custodire
+le mura. I generali francesi andavano
+bensì spargendo di non avere
+verun timore, ed essere facil cosa il
+difendere la città; ma si vedevano nello
+stesso tempo vittovagliare il castello, e fare
+tali apparecchj, che svelavano la loro intenzione
+di ritirarvisi.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri, non trattenuti nella loro
+marcia, si avanzarono a sole due miglia
+dalle porte di Milano; ivi bruscamente
+piegarono sopra Monza, e, probabilmente
+conoscendosi incapaci di attaccare
+le città, non tentarono nemmeno
+di occupar questa; ma parvero intenzionati
+di passare l'Adda, le di cui opposte
+rive venivano dai Francesi cautamente
+fortificate onde impedire agli Svizzeri
+di unirsi all'armata veneziana. A Milano
+si stava tuttavia in grandissimo timore,
+quando un capitano svizzero, munito di
+salvacondotto, venne a nome de' suoi compatriotti
+ad offrire di ritirarsi, purchè loro
+si pagasse un mese di soldo. Egli ripartì,
+per informare gli Svizzeri di un'offerta
+molto inferiore alla loro domanda, e
+tornò all'indomani con pretese molto più
+alte. Gastone di Foix aggiunse qualche
+cosa all'offerta fatta nel precedente giorno,
+ma non quanto bastava a soddisfare
+<span class="pagenum"><a id="Page_179"></a>[179]</span>
+gli Svizzeri, ed il trattato fu rotto; ciò
+nullameno, con sorpresa di tutta l'Italia,
+gli Svizzeri presero nel susseguente giorno
+la via di Como, e ripatriarono<a class="tag" id="tag168" href="#note168">[168]</a>. Loro
+non era stato pagato il danaro che avevano
+chiesto per l'armata; e se l'inquietudine
+che loro dava Gastone di Foix,
+fu, come lo suppone il Giovio, il solo
+motivo che li persuase a ritirarsi<a class="tag" id="tag169" href="#note169">[169]</a>,
+non si sa concepire perchè non abbiano
+accettata l'ultima offerta. Vero è che altri
+scrivono che i capitani svizzeri furono
+corrotti dal danaro che Foix loro fece
+celatamente pagare, e viene indicato per
+negoziatore di questo vergognoso contratto
+un capitano d'Alt-Sax, o di Super-Sax<a class="tag" id="tag170" href="#note170">[170]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Per la seconda volta gli Svizzeri avevano
+delusa la confidenza del papa e
+de' Veneziani, che gli avevano pagati;
+e la loro mala fede, o la loro imperizia,
+andavano scemando quell'alta opinione
+che si erano acquistata col loro valore
+<span class="pagenum"><a id="Page_180"></a>[180]</span>
+nelle guerre in cui avevano combattuto
+appoggiati dagli uomini d'armi francesi.
+Per altro la breve loro invasione faceva
+sentire tutto il pericolo della situazione
+de' Francesi, coll'armata del papa e di
+Raimondo di Cardone in faccia, quella
+de' Veneziani da un lato, Genova sempre
+agitata dagl'intrighi del papa dall'altro,
+e gli Svizzeri alle spalle. Lodovico XII
+spaventato mandò in Italia a Gastone di
+Foix tutte le truppe di cui poteva disporre;
+gli ordinò di nulla risparmiare per
+la leva di un nuovo corpo d'infanteria,
+ed eccitò i Fiorentini a mostrarsi fedeli
+alleati della Francia, a mandargli non
+già trecento lance, secondo l'obbligazione
+dei trattati, ma tutte le forze che potevano
+riunire; ricordò loro che la causa
+per cui gli eccitava a combattere non era
+meno la sua che la loro propria, poichè,
+conoscendo essi l'odio di Giulio II e l'ambizione
+di Ferdinando, non potevano dubitare
+che questi principi non abusassero
+della vittoria contro di loro, sia che i
+Fiorentini prendessero le armi, o si mantenessero
+neutrali<a class="tag" id="tag171" href="#note171">[171]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_181"></a>[181]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il gonfaloniere Soderini sentiva tutta la
+forza delle ragioni addotte dal re di Francia;
+era persuaso del principio così spesso
+ripetuto dal Macchiavelli, che il partito di
+mezzo è di tutti il più pernicioso; e che,
+chi non si dichiara per una parte o per l'altra,
+scontenta sempre entrambe le parti.
+Vedeva che, dopo avere offeso il papa, si
+offenderebbe ancora il re di Francia, il
+quale non troverebbe che si fosse per lui
+fatto abbastanza, mandandogli soltanto i
+soccorsi stipulati dal trattato, e che ciò non
+pertanto sarebbe un'ostilità agli occhi di
+Ferdinando d'Arragona. Ma il partito, che
+si opponeva al gonfaloniere con intenzione
+di perderlo, s'ingrossava in tale
+occasione di tutti quelli che la debolezza
+del loro carattere attaccava alle
+misure di mezzo, e di tutti quelli che
+un giusto risentimento contro Lodovico
+XII e la casa di Francia, per le
+transazioni relative alla guerra di Pisa,
+rendeva diffidenti verso una famiglia che
+gli aveva così lungo tempo ingannati. Perciò,
+malgrado tutti gli sforzi del gonfaloniere,
+la repubblica si attenne strettamente
+all'esecuzione del trattato conchiuso
+con Lodovico XII, e mandò inoltre lo storico
+Francesco Guicciardini ambasciatore
+<span class="pagenum"><a id="Page_182"></a>[182]</span>
+presso Ferdinando, onde scusarsi d'avere
+dati questi soccorsi al di lui nemico<a class="tag" id="tag172" href="#note172">[172]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In sul finire di dicembre l'armata
+spagnuola e pontificia cominciò ad avanzarsi
+verso la Romagna. Il vicerè, don
+Raimondo di Cardone, si trattenne ad
+Imola per aspettare il rimanente delle
+sue truppe e la sua artiglieria, e intanto
+mandò Pietro Navarro, capitano
+generale della fanteria spagnuola, ad attaccare
+i possedimenti del duca di Ferrara
+in Romagna. Tutte le borgate e le
+fortezze, che il duca possedeva al mezzodì
+del Po, si arresero a Navarro alla semplice
+intimazione di un trombetta, tranne
+la bastia della Fossa Geniolo, ch'era stata
+attaccata nel precedente anno, ed opportunamente
+da Bajardo soccorsa. Vestidello
+Pagano, distinto ufficiale del duca di
+Ferrara, che vi comandava una guarnigione
+di cento cinquanta fanti, oppose
+una gagliarda resistenza agli attacchi di
+Pietro Navarro fino all'ultimo giorno
+dell'anno, in cui la bastia fu presa
+d'assalto. La guarnigione fu passata a fil
+di spada, e Vestidello, ferito, oppresso
+dalla fatica e costretto ad arrendersi, fu
+<span class="pagenum"><a id="Page_183"></a>[183]</span>
+in seguito ucciso a sangue freddo dai
+Musulmani, che formavano in allora il
+grosso della fanteria spagnuola<a class="tag" id="tag173" href="#note173">[173]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il possedimento della bastia di Geniolo
+era della più alta importanza agli occhi del
+duca Alfonso per l'attacco o la difesa di
+Ferrara, perchè questa fortezza signoreggiava
+la navigazione del Po. Perciò, quando
+Alfonso seppe che il Navarro era tornato
+presso al vicerè, e che non vi aveva lasciati
+che dugento uomini di guarnigione, venne
+ad attaccarla con nove pezzi di cannone. Le
+muraglie della bastia erano ancora squarciate
+dal sostenuto assedio, e gli Spagnuoli
+non avevano avuto tempo di riparare
+tutte le brecce; di modo che Alfonso la
+prese d'assalto lo stesso giorno; ma egli
+riportò una ferita nel capo, ed i suoi soldati,
+per vendicar lui e lo sventurato Vestidello,
+uccisero il capitano e tutta la
+guarnigione, senza lasciarne un solo che
+portasse al papa la notizia della rotta.
+Tutti questi piccoli fatti ottennero un'importanza
+classica nel poema dell'Ariosto:
+<span class="pagenum"><a id="Page_184"></a>[184]</span>
+essi accadevano sotto gli occhi del poeta,
+erano il principale titolo della gloria del
+di lui padrone, ed egli gli illustrò coi
+suoi versi<a class="tag" id="tag174" href="#note174">[174]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto l'armata del re di Spagna e
+del papa erasi riunita in Imola, e da
+molto tempo non erasene veduta altra
+più formidabile. Vi si contavano al soldo
+di Ferdinando mille uomini d'armi, ottocento
+cavaleggieri di quei, che gli Spagnuoli
+chiamavano <i>Ginetti</i> ad esempio
+de' Mori, ed otto mila fanti spagnuoli.
+Fabrizio Colonna militava sotto il vicerè,
+col titolo di governatore generale; Prospero
+Colonna aveva ricusato di servire
+sotto il comando di un altro. Lo stesso
+orgoglio aveva ritratto il duca d'Urbino
+dall'accettare il comando dell'armata pontificia,
+la quale doveva essere subordinata
+a quella di Raimondo di Cardone;
+il duca di Termini, che Giulio II aveva
+voluto sostituirgli, era di fresco morto a Cività
+Castellana; ed era perciò il cardinale
+legato, Giovanni de' Medici, che comandava
+l'armata del papa, avendo sotto i
+suoi ordini Marc'Antonio Colonna, Giovanni
+Vitelli, Malatesta Baglioni e Raffaello
+<span class="pagenum"><a id="Page_185"></a>[185]</span>
+de' Pazzi, con ottocento uomini
+d'armi, ottocento cavaleggieri ed otto
+mila fanti<a class="tag" id="tag175" href="#note175">[175]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il più ardente desiderio di Giulio II
+era quello di ricuperare Bologna, e l'armata
+combinata cominciò la campagna
+coll'assedio di quella città. Si accampò
+il 26 di gennajo del 1512 sul terreno coperto
+di nevi tra la montagna e la gran
+strada che va da Bologna in Romagna,
+mentre che Fabrizio Colonna venne colla
+vanguardia, composta di settecento uomini
+d'armi, di cinquecento cavaleggieri e di
+sei mila fanti, ad appostarsi sulla strada
+di Lombardia tra Bologna ed il ponte del
+Reno, occupando nello stesso tempo a
+sinistra le eminenze di san Michele in
+Bosco, e di santa Maria del Monte. Gli
+assedianti cominciarono subito a svolgere
+i canali, che conducono le acque del Reno
+e della Savenna nelle fosse di Bologna,
+ed a formare le loro spianate intorno alla
+città per appostarvi le batterie<a class="tag" id="tag176" href="#note176">[176]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_186"></a>[186]</span>
+</p>
+
+<p>
+Odetto di Foix, signore di Lautrec, ed
+Ivone d'Allegre avevano il comando della
+guarnigione francese di Bologna, composta
+di dugento lance francesi e di due
+mila fanti tedeschi. I quattro fratelli Bentivoglio
+avevano dal canto loro armati
+tutti i loro partigiani. Pure le antiche
+fortificazioni di Bologna, che non si aveva
+avuto tempo di appoggiare con nuove
+opere, non sembravano tali da potere
+lungamente resistere all'artiglieria: troppo
+vasto era il giro delle mura, il popolo
+atterrito, e molti capi della nobiltà ai
+Bentivoglio sospetti<a class="tag" id="tag177" href="#note177">[177]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Vero è che l'attacco di Bologna non
+presentava minori difficoltà di quello
+che la difesa ne presentasse. Gli assedianti
+avevano avuto avviso che Gastone
+di Foix era giunto a Finale, a metà
+strada tra la Mirandola e Ferrara, e ad
+una breve giornata da Bologna; che la
+sua armata era di già considerabile assai,
+e che andava sempre ingrossandosi con
+nuove truppe. Non potevasi in tanta vicinanza
+lasciare l'avanguardia di Fabrizio
+Colonna al di là di Bologna, mentre che
+<span class="pagenum"><a id="Page_187"></a>[187]</span>
+il rimanente dell'armata trovavasi dall'altro
+lato; conveniva dunque richiamarla
+presso al quartiere generale, o andare a
+raggiugnerla: nel primo caso lasciavasi
+la città aperta ai soccorsi che cercherebbero
+d'introdurvi i Francesi; nel secondo
+l'intera armata sarebbe esposta a
+mancare di vittovaglie. Se, come lo consigliava
+Pietro Navarro, si ordinava a
+tutti i soldati di provvedersi di viveri per
+cinque giorni, s'arrischiava ancora che
+Bologna resistesse più a lungo, o che l'armata,
+costretta a ritirarsi, provasse, passando
+in allora sotto le mura della città,
+tutti gl'inconvenienti ch'erano riusciti così
+fatali nella rotta di Casalecchio. D. Raimondo
+di Cardone, incerto fra questi due
+partiti, non ardiva mettere in batteria la
+grossa artiglieria, temendo di non avere
+tempo per ritirarla, se Gastone di Foix
+veniva a dargli battaglia. D'altra parte
+il cardinale de' Medici, che non conosceva
+il mestiere della guerra, non sapendo
+persuadersi di tutte queste difficoltà, lo
+andava caldamente eccitando a cominciare
+l'attacco di Bologna con una insistenza
+che offendeva i militari spagnuoli<a class="tag" id="tag178" href="#note178">[178]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_188"></a>[188]</span>
+</p>
+
+<p>
+Finalmente il Cardone, avvisato che
+Gastone di Foix aveva preso a sottomettere
+Cento, la Pieve ed altri castelli
+bolognesi dalla parte di Ferrara, mentre
+si andava ragunando la sua armata, pensò
+che avrebbe tempo di stringere l'attacco
+di Bologna; ed aprì le sue batterie verso
+porta a santo Stefano, che conduce in
+Toscana, avvicinandosi alla sua vanguardia.
+In breve tempo fu aperta nelle mura
+una breccia di più di cento braccia di
+lunghezza, e la torre della porta fu talmente
+danneggiata, che gli assediati furono forzati
+ad abbandonarla. Dopo ciò si sarebbe
+potuto dare l'assalto con qualche speranza
+di prospero successo; ma Pietro Navarro
+volle che si aspettasse l'esplosione di una
+mina ch'egli faceva scavare sotto la cappella
+del Barracano, onde attaccare contemporaneamente
+la città sopra due punti.
+Intanto Nemours, informato del pericolo
+di Bologna, vi mandò cent'ottanta lance
+e mille fanti<a class="tag" id="tag179" href="#note179">[179]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La mina apparecchiata da Pietro Navarro
+era terminata; egli vi appiccò il fuoco;
+ma non produsse lo sperato effetto: il muro
+non crollò, e la piccola cappella rimase al
+suo luogo. Pretesero gli assalitori d'avere
+<span class="pagenum"><a id="Page_189"></a>[189]</span>
+veduto nell'istante dell'esplosione la piccola
+cappella alzata in aria, la città aperta, ed i
+soldati ordinati in battaglia entro la medesima;
+ma che ricadendo nello stesso luogo
+in un solo blocco, dessa cappella aveva
+riempita esattamente la breccia che aveva
+prima lasciata. Si prestò fede avidamente
+a coloro che pretendevano di avere veduto
+questo miracolo frammezzo ad un denso
+fumo in un istante di terrore e di pericolo;
+non si domandò punto al capitano Brisson,
+banderale del maresciallo di Fleuranges,
+che difendeva questa stessa cappella, in
+qual modo non si fosse accorto del prodigio:
+ed il piccolo santuario si trasformò
+in un tempio colle offerte dei devoti<a class="tag" id="tag180" href="#note180">[180]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questo miracoloso avvenimento fu seguito
+da un altro, che non pare meno
+incredibile. Gli assedianti, informati dei
+soccorsi che Nemours aveva introdotti in
+Bologna, supposero ch'egli avesse rinunciato
+al progetto di avvicinarsi coll'armata
+alla città, e diventarono più trascurati
+a guardare la campagna. Frattanto
+<span class="pagenum"><a id="Page_190"></a>[190]</span>
+Nemours aveva sentita la necessità
+di respingere gli Spagnuoli prima che si
+avanzassero i Veneziani, onde non avere
+addosso nello stesso tempo le due armate;
+perciò era partito da Finale la notte del 4
+al 5 di febbrajo, con mille trecento lance,
+sei mila fanti tedeschi, ed ottomila tra
+francesi ed italiani, per entrare in Bologna.
+Era stato in viaggio continuamente
+accompagnato da un vento e da una neve
+terribili, e non aveva trovato in verun
+luogo, presso i molti canali che avea dovuto
+attraversare, nè corpi di guardia, nè
+scolte; verun contadino per la malvagità
+del tempo era uscito di casa per portarne
+notizia al nemico, e due ore prima di
+notte il Nemours era entrato in Bologna
+senza aver dato un colpo di lancia. Si
+era a bella prima determinato ad attaccare
+gli Spagnuoli la mattina del susseguente
+giorno, 6 di febbrajo; ma perchè
+non dubitava che il nemico non fosse
+informato della di lui venuta, e non isperava
+di sorprenderlo, facilmente si accomodò
+al parere di coloro che lo consigliavano
+di dare un giorno di riposo
+alle sue truppe dopo una tanto penosa
+marcia. Ad ogni modo Raimondo di Cardone
+non ebbe avviso della venuta del
+Nemours lo stesso giorno, nè all'indomani
+<span class="pagenum"><a id="Page_191"></a>[191]</span>
+prima del mezzodì. Quando gliene diede
+avviso un cavaleggiere, fatto prigioniere
+dalle sue truppe, egli giudicò subito
+necessario di ritirarsi. Nella notte del 6
+al 7 di febbrajo fece levare i cannoni
+dalle batterie, e la seguente mattina,
+appena fatto giorno, si recò ad Imola,
+lasciando il fiore delle sue truppe in coda
+dell'armata per respingere gli attacchi dei
+Francesi<a class="tag" id="tag181" href="#note181">[181]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma Nemours, mentre faceva levare l'assedio
+di Bologna, provava le più vive
+inquietudini sul conto di Brescia. In questa
+città ed in tutte quelle della Lombardia
+veneta il governo francese era detestato:
+i contadini mantenevano il più vivo
+attaccamento verso la repubblica, l'armata
+veneziana s'avvicinava ai confini, ed era
+comandata dal provveditore Andrea Gritti,
+che alla politica di un senatore veneziano
+aggiugneva l'attività di un generale. I
+timori di Nemours non tardarono a realizzarsi;
+il 3 di febbrajo, due giorni prima
+dell'ingresso dell'armata francese in Bologna,
+<span class="pagenum"><a id="Page_192"></a>[192]</span>
+Andrea Gritti erasi impadronito
+di Brescia, ed aveva assediata la fortezza<a class="tag" id="tag182" href="#note182">[182]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi avevano pensato di tenere
+Brescia ubbidiente col rigore. Avevano
+fatto decapitare il conte Giovan Maria
+Martinengo; avevano mandati in Francia,
+come ostaggi, molti altri gentiluomini, ed
+in una contesa, accaduta tra il conte Gambara
+ed il conte Luigi Avogaro, avevano
+mostrato contro il secondo una parzialità
+che lo avea determinato alla vendetta<a class="tag" id="tag183" href="#note183">[183]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'Avogaro scrisse al consiglio dei dieci
+a Venezia per offrirgli la sua assistenza
+e quella di un numeroso partito, onde
+ricondurre la sua patria sotto l'autorità
+della repubblica. Egli erasi trattenuto in
+Brescia per dare esecuzione alla trama
+che aveva formata; ma al primo avvicinarsi
+d'Andrea Gritti, la moglie di uno
+dei congiurati, amica del comandante
+della fortezza, rivelò a questi la congiura:
+l'Avogaro appena ebbe tempo di sottrarsi
+all'arresto ordinato dal comandante. Intanto
+il Gritti erasi incamminato verso
+Brescia con trecento uomini d'armi, mille
+trecento cavaleggieri, e tre mila fanti:
+<span class="pagenum"><a id="Page_193"></a>[193]</span>
+aveva passato l'Adige ad Alberé presso
+Legnago, ed il Mincio tra Goito e Valeggio,
+e si era presentato nel convenuto
+giorno alla porta che doveva essergli aperta
+dal conte Avogaro; ma la fuga d'Avogaro
+e la scoperta della sua trama, resero
+vano il tentativo, ed il figlio dell'Avogaro
+venne dai Francesi posto in prigione<a class="tag" id="tag184" href="#note184">[184]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questa stessa sventura raddoppiò l'attività
+del conte ed il suo desiderio di vendicarsi.
+Egli si recò nella val Trompia e
+nella val Sabbia, tra i fiumi Mella e Chiesa,
+chiamò alle armi tutti i montanari e gli
+abitanti delle rive del lago di Garda, ed
+il giorno 3 di febbrajo rinnovò l'attacco
+di concerto con Andrea Gritti. Mentre
+questi richiamava l'attenzione dei Francesi
+ad una delle porte, una banda di contadini
+passò sotto le mura attraversando la
+griglia che chiude il canale del ruscello,
+detto Garzetta, là dove questo ruscello
+sbocca fuori dalla città. Bentosto in tutte le
+contrade si udì gridare: san Marco! san
+Marco! ed il signore di Lude, che aveva
+il comando della guarnigione di Brescia,
+i suoi soldati e i gentiluomini attaccati
+al partito francese si ripararono nella
+rocca; le loro case furono dal popolo
+<span class="pagenum"><a id="Page_194"></a>[194]</span>
+saccheggiate, come pure gli equipaggi della
+guarnigione; furono uccisi molti Francesi
+che si trovarono sparsi per le strade,
+e demolito il palazzo del conte Gambara
+rivale dell'Avogaro<a class="tag" id="tag185" href="#note185">[185]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Alla sollevazione di Brescia tenne dietro
+subito quella di tutti i paesi che i Francesi
+avevano occupati nel territorio della
+repubblica. Bergamo inalberò lo stendardo
+di san Marco, e la guarnigione francese
+si ritirò ne' due castelli che signoreggiavano
+la città: Orci Vecchi, Orci
+Nuovi, Pontevico, e tutti i castelli bresciani
+e bergamaschi aprirono le loro porte
+ad Andrea Gritti. Cremona e Crema
+aspettavano ansiosamente che si avvicinasse;
+ma i Veneziani, che festeggiarono
+queste conquiste con trasporti di gioja,
+e all'istante nominarono governatori per
+tutte le piazze che avevano ricuperate,
+non adoperarono un'eguale diligenza nello
+spedir loro i necessarj soccorsi. Per altro
+ordinarono a Giovan Paolo Baglioni di
+far avanzare la sua armata per secondare
+il Gritti, e per attaccare la cittadella di
+<span class="pagenum"><a id="Page_195"></a>[195]</span>
+Brescia, le di cui mura erano di già
+mezzo aperte, e dove il de Lude col
+capitano Herigoye non avevano che poche
+vittovaglie<a class="tag" id="tag186" href="#note186">[186]</a>.
+</p>
+
+<p>
+All'indomani della ritirata degli Spagnuoli,
+Gastone di Foix ricevette a Bologna
+il messo del signor de Lude, che
+gli partecipava la perdita di Brescia, e gli
+chiedeva pronti soccorsi. Egli lasciò trecento
+lance e quattro mila fanti nella
+città che aveva liberata, e ripartì subito
+col rimanente dell'armata, che fece camminare
+con una sollecitudine fin allora
+sconosciuta. Per tenere una linea più diritta
+attraversò il Mantovano, senza chiederne
+licenza al sovrano, che dopo essere
+di già entrato nel di lui territorio; a tre
+miglia d'Isola della Scala sorprese Gian
+Paolo Baglioni, che non lo sospettava vicino,
+e che non sapeva adoperare tanta diligenza.
+Gastone attaccò immediatamente
+coi pochi uomini d'armi che aveva intorno
+il Baglioni, il quale sostenne il primo
+urto assai valorosamente; ma l'armata
+francese andava sempre ingrossando, ed
+il Baglioni fu costretto a fuggire dopo
+<span class="pagenum"><a id="Page_196"></a>[196]</span>
+avere perduta molta gente. Gastone dopo
+ciò proseguì il suo viaggio, e giunse innanzi
+a Brescia il nono giorno dopo la
+sua partenza da Bologna<a class="tag" id="tag187" href="#note187">[187]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La porta esterna ossia del soccorso del
+castello di Brescia era aperta all'armata
+francese; la porta interna, che comunicava
+colla città, non era per anco chiusa che
+da un terrapieno innalzato in fretta da
+Andrea Gritti, ma difeso da otto mila
+uomini di buone truppe. Nemours fece
+loro intimare la resa della piazza, loro
+promettendo salve le persone e gli averi.
+Risposero che la città apparteneva ai Veneziani,
+e che speravano, coll'ajuto di san
+Marco, di potergliela conservare. All'indomani,
+19 di febbrajo, giorno del giovedì
+grasso, i Francesi in su lo spuntare dell'aurora
+scesero dal castello nella corte.
+«Tutta l'armata del re di Francia, dice il
+leale servitore, non contava allora più di
+dodici mila combattenti; ma non eravi da
+che dire sul poco numero, perchè era
+<span class="pagenum"><a id="Page_197"></a>[197]</span>
+tutto fiore di cavalleria<a class="tag" id="tag188" href="#note188">[188]</a>.» Il capitano
+Bajardo, avendo domandato d'essere
+il primo ad attaccare, si pose alla testa
+della colonna francese colla sua compagnia
+di cento cinquanta uomini d'armi, che
+aveva fatti smontare da cavallo; stavano
+a' suoi fianchi i capitani Molart e Herigoye
+coi loro Baschi a piedi; venivano
+in appresso due mila landsknecht del
+capitano Jacob, ed in ultimo circa settemila
+fanti francesi sotto i capitani Bonnet,
+Maugiron ed il bastardo di Cleves.
+Il duca di Nemours veniva in coda coi
+suoi uomini d'armi ch'eran pure smontati
+da cavallo e con Luigi di Breze, gran
+siniscalco di Normandia, coi cento gentiluomini
+della casa del re. Ivone d'Allegre
+era stato lasciato fuori di città con trecento
+uomini d'armi a cavallo onde custodire
+la porta di san Giovanni, la sola
+che i Bresciani non avessero murata<a class="tag" id="tag189" href="#note189">[189]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Una leggiera pioggia aveva renduto il
+terreno sdrucciolevole, e gli uomini d'armi,
+<span class="pagenum"><a id="Page_198"></a>[198]</span>
+coperti delle loro pesanti armature, colle
+quali non erano accostumati a camminare
+a piedi, sdrucciolavano frequentemente,
+tanto nello scendere dal castello, che nel
+salire sul bastione con cui il Gritti aveva
+chiusa la città. Il duca di Nemours diede
+a tutti l'esempio di levarsi le scarpe, per
+tenersi più fermo sul terreno, e la cavalleria
+francese, avendo l'abitudine dei
+più duri esercizj, marciava a piedi ignudi
+con passo più sicuro<a class="tag" id="tag190" href="#note190">[190]</a>. L'assalto fu
+violento; ostinata la resistenza; finalmente
+Bajardo superò il primo il bastione; ma
+quando l'ebbe appena oltrepassato ricevette
+nella parte superiore della coscia un così
+fiero colpo di picca, che la picca si ruppe,
+ed il ferro e parte dell'asta rimasero nella
+ferita. «Ben pensò, al dolore che sentì, di
+essere mortalmente ferito, e voltosi al
+signore di Molart, gli disse: compagno,
+fate avanzare le vostre genti; la città è
+presa; per me altro non posso fare,
+perchè io sono morto.» Due de' suoi
+arcieri, staccando una porta, ve lo posero
+sopra, e lo portarono in una delle più
+appariscenti case della città, che la presenza
+del cavaliere salvò dal saccheggio<a class="tag" id="tag191" href="#note191">[191]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_199"></a>[199]</span>
+</p>
+
+<p>
+La caduta del cavaliere senza paura e
+senza difetti aveva inspirato ai soldati
+francesi che lo seguivano un vivo desiderio
+di vendicarlo. I ripari erano stati
+superati, ed i Veneziani inseguiti si erano
+ritirati avanti al palazzo del capitano
+di giustizia sulla piazza del Broletto. Subito
+dopo di loro vi giunsero i Francesi,
+e la battaglia ricominciò con maggiore
+accanimento. Gli abitanti non si scoraggiavano,
+e facevano piovere dalle finestre
+e dai tetti, pietre, tegole, travi infiammati,
+ed acqua bollente sopra gli assalitori.
+La truppa veneziana diede sulla
+piazza del Broletto una seconda battaglia
+non meno ostinata di quella sostenuta sui
+bastioni; ma essa venne egualmente respinta,
+e dopo ciò più non trovò rifugio. I vincitori
+l'andavano inseguendo di strada in
+strada per farne un'orribile carnificina.
+Il Gritti e l'Avogaro speravano tuttavia
+di fuggire per la porta di san Giovanni;
+ma appena fecero abbassare il ponte levatojo,
+che Ivone d'Allegre vi si precipitò,
+attaccandoli di fronte, mentre che avevano
+Nemours alle spalle. Ambidue furono
+fatti prigionieri, e veruno de' loro
+soldati fu risparmiato. L'uccisione si andò
+continuando, finchè durò la resistenza in
+qualche lato; onde i più moderati contano
+<span class="pagenum"><a id="Page_200"></a>[200]</span>
+sette in otto mila morti, le Memorie
+di Bajardo ventidue mila, e quelle di
+Fleuranges quaranta mila<a class="tag" id="tag192" href="#note192">[192]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il saccheggio non cominciò che quando
+si cessò di spargere il sangue; ma l'avidità
+del soldato non fu minore della
+sua ferocia. Non contento di prendere
+tutti i mobili delle case, e tutto ciò che
+aveva qualche valore, fece prigionieri
+gli abitanti, e li forzò coi tormenti a
+palesare in qual luogo avessero nascoste
+parte delle loro ricchezze. Spesse volte,
+quando non potevano ridurli a manifestare
+il segreto, o quando sospettavano
+che quegli sventurati non avessero palesata
+ogni cosa, li facevano perire sotto la
+tortura. Tutto ciò ch'era stato deposto
+nelle chiese e ne' conventi diventò preda
+de' soldati; le donne più illustri, e le stesse
+claustrali non si sottrassero alle ultime
+violenze. Bajardo difese da ogni insulto
+la signora che lo aveva accolto nella sua
+casa, e le due di lei figlie, ma la profonda
+loro riconoscenza provò quanto quest'atto
+di generosità fosse parso raro. Due interi
+<span class="pagenum"><a id="Page_201"></a>[201]</span>
+giorni vennero accordati a tutti gli orrori
+della militare licenza. Finalmente Gastone
+di Foix fece cessare il saccheggio, ed
+uscire le sue truppe dalla città; ma fece
+decapitare sulla pubblica piazza il conte
+Avogaro, e poco dopo i di lui due figliuoli.
+Il sacco di Brescia fu valutato trecento milioni
+di scudi, e fu osservato che inflisse
+egli stesso ai vincitori la punizione delle
+crudeltà che l'avevano macchiato. «Niente
+è così certo, dice il leal servitore di
+Bajardo, che la presa di Brescia fu in
+Italia la ruina de' Francesi; imperciocchè
+avevano essi tanto guadagnato in
+questa città, che la maggior parte tornarono
+in Francia stanchi della guerra,
+e sarebbero pure stati utili nella giornata
+di Ravenna siccome voi intenderete
+tra poco<a class="tag" id="tag193" href="#note193">[193]</a>.»
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_202"></a>[202]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CIX.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Battaglia di Ravenna; morte di Gastone
+di Foix, ed indebolimento dell'armata
+francese; Giulio II si ostina a ricusare
+la pace; dissimulazione di Massimiliano;
+irritamento degli Svizzeri; questi si uniscono
+ai Veneziani e scacciano i Francesi
+d'Italia.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1512.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Uno dei più grandi mali cagionati
+dalla violenza delle passioni popolari, è
+quello di distruggere nel cuore umano
+le primitive nozioni del giusto e dell'ingiusto,
+di confondere ciò che è onesto
+con ciò che è turpe. Quando giudichiamo
+con calma la condotta de' partiti e dei
+loro corifei, ci sorprende e ci affligge per
+l'umana natura il vedere interi popoli applaudire
+a rivoltanti azioni, individui distinti
+per le loro belle qualità macchiarsi
+senza rimorso con atti di ferocia e di
+perfidia che oltraggiano l'umanità. Noi
+saremmo a tal vista tentati di dubitare
+dell'universale potere della coscienza,
+primaria legge della nostra esistenza,
+se non volgessimo lo sguardo alla prepotente
+<span class="pagenum"><a id="Page_203"></a>[203]</span>
+influenza, che gli altrui giudizj
+esercitano sopra di noi. L'amore del bello
+e del giusto è dato ad ogni uomo; ma
+la conoscenza di ciò che è bello, di ciò
+che è giusto non è rapida abbastanza per
+andare innanzi all'istruzione che gli viene
+offerta dagli altri. La lentezza del suo
+spirito, e più di tutto la sua infingardaggine,
+hanno bisogno d'essere diretti dalla
+pubblica opinione; ed il più delle volte
+l'universale consenso ha segnata quella
+linea morale, che cadauno separatamente
+avrebbe potuto a stento determinare. E per
+tal modo la coscienza diventò quasi sempre
+l'eco della voce popolare; ed anche
+l'uomo d'eminente intelletto, non avendo
+tempo di esaminare partitamente tutte le
+quistioni della morale, abbraccia per lo
+più il giudizio suggeritogli dagli altri,
+ma ch'egli crede dovuto ad affezioni od
+a ripugnanze innate in un cuore onesto.
+</p>
+
+<p>
+Ma quando lo spirito di parte, impadronendosi
+d'una società, la divide in
+due, ogni parte ammette una credenza,
+che per coloro che la seguono,
+presentasi con tutti i caratteri della pubblica
+opinione, e diventa in sua vece il
+regolatore ed il supplimento della coscienza
+individuale. La violenza dello spirito
+di parte si attacca quasi sempre a
+<span class="pagenum"><a id="Page_204"></a>[204]</span>
+quistioni morali, che vengono decise dal
+pregiudizio, ed intorno alle quali la ragione
+rimane in sospeso. Tali sono, l'origine
+del potere e la sua legittimità, i
+doveri de' sudditi, i diritti de' cittadini,
+la fedeltà che i primi credono dovuta al
+loro monarca, che i secondi credono di
+potere pretendere dal loro governo. L'esame
+di cadauna di tali quistioni, da cui
+può dipendere la condotta dell'uomo d'onore,
+nelle più importanti occasioni, spaventa
+colla sua difficoltà: ma gli uomini
+di partito non si curano di esaminarle;
+adottano il pro o il contro con una cieca
+fede, che poi risguardano come il loro
+sentimento morale, come la voce della
+loro coscienza; accusano di mala fede
+coloro che hanno abbracciato il contrario
+sistema, e, sentendosi appoggiati dall'assenso
+de' soli uomini con cui essi parlano,
+disprezzano i loro avversarj, e non
+vedono che colpevoli in tutti coloro che
+essi combattono. Il solo filosofo conosce
+quanto difficile sia lo stabilire principj
+nelle astratte quistioni della politica, e
+sotto quanti differenti aspetti esse si presentino
+ai migliori ingegni: per tal modo
+egli abbraccia tutte le opinioni, tutte
+le scuse, ed altro non vede nelle politiche
+dissensioni che vincitori e vinti.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_205"></a>[205]</span>
+Il conte Luigi Avogaro, ed il numeroso
+partito da lui strascinato nella ribellione,
+potevano giustificare la loro causa con
+tutti i nomi tra gli uomini più sacri. Quando
+l'Avogaro volle ristabilire nella sua
+patria quella stessa autorità della repubblica
+veneta, sotto la quale egli era nato,
+e sotto la quale vissuto era suo padre,
+prendeva le armi per ciò che gli uomini
+hanno convenuto di chiamare legittimo
+potere: nello stesso tempo combatteva per
+la libertà, che l'Italia credeva di vedere
+nel governo repubblicano di Venezia;
+combatteva per l'indipendenza italiana
+contro il giogo d'una nazione straniera;
+finalmente combatteva per la religione e
+per la Chiesa, perciocchè il papa aveva
+abbracciata la difesa di Venezia, ed i
+suoi avversarj erano macchiati col nome
+di scismatici. Pure uno degli eroi della
+Francia, Gastone di Foix, condannò l'Avogaro
+al supplicio coi due suoi figli;
+cercò d'infamarlo col nome di traditore;
+non credette di sagrificarlo alla politica,
+ma alla giustizia, e volle egli stesso trovarsi
+presente ad un'esecuzione, di cui
+pareva gloriarsi. Un poeta francese, risguardando
+l'Avogaro quale uomo abbandonato
+all'infamia, non si fece scrupolo
+di calunniarlo con perfide supposizioni; e
+<span class="pagenum"><a id="Page_206"></a>[206]</span>
+quanto più ristretto è in Francia il numero
+delle tragedie storiche, tanto più
+l'odioso carattere che Du Belloy ha dato
+al conte Avogaro, ha lasciata contro di lui
+una gagliarda impressione popolare<a class="tag" id="tag194" href="#note194">[194]</a>.
+Finalmente gli storici francesi, lungi dal
+vergognarsi della carnificina di Brescia,
+sonosi compiaciuti di esagerarne le conseguenze.
+Non vi scorsero che fatti gloriosi
+per Lodovico XII, il padre del popolo, e
+per Nemours, l'idolo dell'armata; ed hanno
+coperto col loro disprezzo quelli che
+erano stati vinti dai loro compatriotti,
+senza farsi carico de' nobili sentimenti che
+loro avevano poste le armi in mano.
+</p>
+
+<p>
+La riputazione ed il carattere di Gastone
+di Foix, duca di Nemours, sono
+altri esempi dell'influenza dei pregiudizj
+di partito. Questo principe, nato il 10 dicembre
+del 1489, e che di poco era entrato
+nel suo ventesimo terzo anno, ove
+si debba giudicare dalla sua gloria, è
+uno de' più grandi uomini che producesse
+la Francia, ove poi si esaminino
+le azioni sue, sembra uno de' più feroci
+capi d'esercito. Durante la battaglia, egli
+<span class="pagenum"><a id="Page_207"></a>[207]</span>
+eccitava continuamente i suoi soldati alla
+carnificina, e poche volte dava quartiere ai
+nemici; verun capitano trattò con maggiore
+asprezza i popoli delle città conquistate,
+o gli assoggettò a più pesanti contribuzioni:
+nel suo campo, in cui la negligenza
+del signore di Chaumont aveva
+permesso che s'introducesse l'indisciplina,
+non era stato da altro generale rimesso
+l'ordine con una più costante severità e
+con più inflessibile rigore: per ultimo
+niuno risparmiava meno di lui la vita dei
+soldati, che strascinava con rapidissime
+marcie a traverso ai pantani o tra le profonde
+nevi, e teneva le intere notti a
+cielo aperto in mezzo ai ghiacci nel più
+rigoroso inverno.
+</p>
+
+<p>
+Ma un generale, più ancora che un
+politico, è l'opera del suo secolo e di
+quel potente pregiudizio che copre di tanta
+gloria le militari fortunate imprese. È cosa
+ingiusta il rendere un individuo risponsabile
+d'un'opinione popolare, cui forse
+cadauno di noi ha contribuito. Gli applausi
+che i più deboli diedero in ogni
+occasione ai forti, quell'entusiasmo che
+il più timido sesso sente per il valore,
+quella corona di gloria onde i poeti cinsero
+la fronte de' vincitori, furono altrettante
+offese fatte all'umanità. La pubblica
+<span class="pagenum"><a id="Page_208"></a>[208]</span>
+opinione si compiacque d'inebbriare i
+guerrieri per iscatenarli in appresso contro
+la società; riserbò tutti i suoi allori per le
+loro vittorie, senza farsi da costoro rendere
+conto nè dei motivi delle guerre,
+nè de' mezzi adoperati per ottenere la
+vittoria; ella rimane sola risponsabile
+della formidabile frenesia de' conquistatori.
+Questi non sono che ciò che li fa il
+mondo; e Gastone di Foix, uno forse
+degli uomini che recarono maggior danno
+alla umanità, in proporzione della sua
+breve carriera, per l'elevazione della sua
+anima e per i singolari suoi talenti, era
+meritevole della stima che gli fu accordata.
+</p>
+
+<p>
+Gastone di Foix, che di ventidue anni
+aveva ottenuto l'importantissimo comando
+della Lombardia, aveva date nella sua prima
+gioventù tali prove di talenti militari,
+che pochi vecchi guerrieri pareggiarono.
+Circondato da nemici, tutti egualmente
+pericolosi, aveva nel cuore dell'inverno
+fatto testa a tutti successivamente colla
+stessa armata; e sempre gli aveva sopraggiunti
+in una perfetta sicurezza, mentre
+lo supponevano in faccia ad altre armate.
+Dal mese di novembre in poi aveva inquietati
+gli Svizzeri scesi in Lombardia,
+e forzatili a rientrare nelle loro montagne;
+<span class="pagenum"><a id="Page_209"></a>[209]</span>
+aveva costretta l'armata del re di Spagna
+e del papa a levare l'assedio di Bologna,
+ed a ritirarsi in Romagna; aveva battuto
+Gian Paolo Baglioni coi Veneziani tra
+l'Adige ed il Mincio, e finalmente aveva
+ripresa Brescia, distruggendovi l'armata
+del Gritti e dell'Avogaro. Dopo quest'ultima
+vittoria Gastone pareva abbandonarsi ai
+piaceri, non d'altro occupandosi che delle
+feste del carnovale; ma frattanto la sua armata
+era in cammino, ed apparecchiavasi
+a nuove intraprese; e per tirarlo da questo
+apparente dissipamento non abbisognavano
+gli eccitamenti di Lodovico XII, che gli
+pervennero uno dietro l'altro, affrettandolo
+di correre alla battaglia<a class="tag" id="tag195" href="#note195">[195]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII vedeva finalmente addensarsi
+sul proprio capo tutti i turbini
+che Giulio II da tanto tempo andava
+preparando. Aveva Ferdinando saputo approfittare
+della sua influenza sul suo genero,
+il re d'Inghilterra, per persuaderlo
+a firmare in Londra, il 17 novembre del
+1511, un'alleanza il di cui oggetto manifesto
+era quello di far ricuperare all'Inghilterra
+il possedimento della Guienna,
+mentre Ferdinando contava di approfittarne
+<span class="pagenum"><a id="Page_210"></a>[210]</span>
+per riconquistare egli stesso la Navarra.
+Giovanni d'Albretto, re di Navarra,
+era ciecamente entrato in tutti gli interessi
+della Francia: per far cosa grata a
+Lodovico XII aveva riconosciuto il concilio
+di Pisa, e si trovava colpito dalle
+scomuniche fulminate contro i fautori di
+Lodovico. Ferdinando non credeva d'abbisognare
+di verun altro pretesto per invadere
+i suoi stati; ma conveniva rendere
+altrove necessarj i soccorsi che avrebbe
+potuto dargli la Francia. A tale oggetto
+Ferdinando persuadeva Enrico VIII ad
+attaccare la Guienna, e gli offriva per
+ajutarlo a conquistarla cinquecento uomini
+d'armi, mille cinquecento cavaleggieri e
+quattro mila fanti<a class="tag" id="tag196" href="#note196">[196]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Enrico VIII tenne per qualche tempo
+segreto il trattato che sottoscritto aveva
+con Ferdinando; negò a Lodovico XII,
+che ne aveva avuto qualche sentore, l'esistenza
+del medesimo; ed il 9 di dicembre
+ricevette da questi l'ultimo pagamento
+de' sussidj, che il re di Francia aveva promesso
+di dargli pel mantenimento della
+pace<a class="tag" id="tag197" href="#note197">[197]</a>. Ma in occasione dell'apertura
+<span class="pagenum"><a id="Page_211"></a>[211]</span>
+del parlamento, il 4 febbrajo 1512, partecipò
+a quest'assemblea il suo progetto
+di attaccare la Francia, per isciogliere
+il concilio di Pisa, e far restituire Bologna
+alla Chiesa. Ottenne dal parlamento
+considerabili sussidj per l'esecuzione di tali
+progetti, che pure sembravano affatto stranieri
+all'Inghilterra<a class="tag" id="tag198" href="#note198">[198]</a>. Una nave del papa,
+la prima che spiegasse bandiera pontificia
+nelle acque del Tamigi, giunse a Londra
+carica di vini greci e di frutta del mezzogiorno,
+che il papa mandava in dono ai
+prelati, ai lordi ed ai membri della camera
+dei comuni: questo nuovo inaudito
+onore sedusse non meno gl'Inglesi che il
+loro re; e l'intera nazione si associò con
+entusiasmo ad una guerra senza motivo<a class="tag" id="tag199" href="#note199">[199]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII doveva temere l'attacco
+degl'Inglesi su tutte le coste, quello di
+Ferdinando su tutta la linea de' Pirenei,
+quello degli Svizzeri sulla Borgogna o in
+Italia. Nella quale ultima contrada il papa,
+il vicerè di Napoli ed i Veneziani,
+minacciavano di nuovo il suo luogotenente,
+il duca di Nemours, mentre che
+<span class="pagenum"><a id="Page_212"></a>[212]</span>
+Massimiliano, il suo solo alleato, pel
+quale erasi fin allora esaurito di uomini
+e di danaro, non solo non lo assecondava,
+ma inoltre gli faceva ad ogni istante
+temere di porsi coi suoi nemici. Massimiliano
+gli aveva nuovamente promessa
+la continuazione della sua amicizia, ma
+l'aveva accompagnata con tali esorbitanti
+domande, con lagnanze tanto ingiuste e
+ridicole, che facevano presagire una vicina
+rottura<a class="tag" id="tag200" href="#note200">[200]</a>; e siccome egli non manifestava
+i suoi segreti a verun confidente,
+non si sa accertare se fin d'allora
+avesse intenzione d'ingannare Lodovico
+XII, o se cedesse senza un premeditato
+progetto alla sua abituale instabilità.
+</p>
+
+<p>
+I medesimi Fiorentini vacillavano nell'alleanza
+colla Francia; i loro soccorsi
+non giugnevano all'armata; il termine
+dell'alleanza andava a spirare entro pochi
+mesi, ed essi ricusavano di rinnovarla;
+intanto negoziavano con Ferdinando
+e con don Raimondo di Cardone, ed
+avevano ottenuto dal papa l'assoluzione
+della scomunica contro di loro pronunciata.
+Egli è vero che il duca di Ferrara
+ed i Bentivoglio mantenevansi fedeli
+<span class="pagenum"><a id="Page_213"></a>[213]</span>
+a Lodovico XII; ma la loro alleanza
+era piuttosto un carico che un beneficio;
+incapaci di difendersi da sè medesimi, non
+isperavano salvezza che dalla Francia.
+Ogni speranza di Lodovico XII era riposta
+nell'armata di Gastone di Foix; la
+quale, se batteva Raimondo di Cardone,
+poteva inspirare a Giulio II tanto terrore
+da ridurlo a sottoscrivere la pace<a class="tag" id="tag201" href="#note201">[201]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando Gastone di Foix seppe che
+l'armata era giunta a Finale di Modena,
+si affrettò di raggiugnerla: aveva ricevuto
+rinforzi dalla Francia, ed aveva a sua
+disposizione mille seicento lance, cinque
+mila fanti tedeschi, cinque mila Guasconi
+ed ottomila tra Italiani e Francesi. Il duca
+di Ferrara gli condusse pure cent'uomini
+d'armi, dugento cavaleggieri, ed un treno
+d'artiglieria, il più bello che allora si vedesse
+presso verun principe d'Europa. Il
+cardinale di Sanseverino, che dal concilio
+di Pisa trasferitosi a Milano, si era
+fatto dare il titolo di legato di Bologna,
+aveva raggiunta l'armata con militare apparato,
+trovandosi felice di poter abbandonare
+un'assemblea che non riceveva
+che mortificazioni, perciocchè i prelati
+<span class="pagenum"><a id="Page_214"></a>[214]</span>
+non erano stati più favorevolmente ricevuti
+a Milano, di quello che lo fossero stato
+a Pisa. Il popolo li caricava d'ingiurie
+nelle strade, ed il clero, assoggettandosi
+all'interdetto pronunciato dal papa, aveva
+sospeso i divini ufficj<a class="tag" id="tag202" href="#note202">[202]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il 26 di marzo Gastone partì da Finale
+di Modena per innoltrarsi nella Romagna.
+Quant'egli desiderava di venire a
+battaglia, altrettanto Raimondo di Cardone
+cercava di schivarla. Aveva questi sotto i
+suoi ordini mille quattrocento uomini d'armi,
+mille cavaleggieri, sette mila fanti
+spagnuoli, e tre mila Italiani: aspettava
+inoltre sei mila Svizzeri, che il cardinale di
+Sion aveva promesso di condurgli a spese
+comuni del papa e de' Veneziani. Frattanto
+Ferdinando gli avea ordinato di non esporsi
+ad una battaglia, per aspettare che l'invasione
+degl'Inglesi obbligasse Lodovico
+a richiamare dall'Italia la sua armata. Perciò
+si andava Raimondo ritirando in faccia
+all'armata francese, occupando sempre
+vantaggiose posizioni, ove non poteva essere
+attaccato che con grande svantaggio<a class="tag" id="tag203" href="#note203">[203]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_215"></a>[215]</span>
+</p>
+
+<p>
+Gastone tentò da principio di penetrare
+tra Castel Guelfo e Medicina, al levante
+di Bologna, e gli Spagnuoli presero posto
+in distanza di quattro miglia, sotto le
+mura d'Imola. Gastone andò a cercarli,
+avvicinandosi fino ad un miglio dall'armata
+nemica; ma conoscendone la posizione
+quasi inattaccabile, continuò a marciare
+verso Forlì. Mentre le due armate erano
+vicine, gli Spagnuoli credendosi in
+sul punto di essere attaccati si andavano
+affollando intorno al legato Giovanni dei
+Medici, per ottenere l'assoluzione de' loro
+peccati. Avevano un così vivo desiderio
+di toccare le sue vesti, che, abbandonando
+le loro insegne e le loro file per affollarsi
+intorno a lui, eccitarono ne' loro capitani
+la più viva inquietudine. Intanto, racconta
+Giovio, che il legato piangeva di gioja,
+vedendo come questi tanto feroci Spagnuoli,
+dediti alla rapina ed alle stragi,
+nudrivano nello stesso tempo così religiosi
+sentimenti. Il Medici si recò fra di loro
+con una croce d'argento, pronunciò la
+loro assoluzione, loro promettendo l'eterno
+premio, se venivano uccisi per la difesa
+dell'autorità papale; ma nello stesso tempo
+gli scongiurò a non uscire dalle loro file,
+finchè il nemico si trovava così vicino<a class="tag" id="tag204" href="#note204">[204]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_216"></a>[216]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ne' susseguenti giorni Nemours cercò
+con accorte marcie di tirare gli Spagnuoli
+fuori della loro posizione; ma questi tenevano
+appoggiata la loro sinistra all'Appennino,
+e trovavano sempre vantaggiosi
+accampamenti, tenendo quest'ala per
+perno; mentre i Francesi, che si avanzavano
+in una pianura bassa e tagliata
+da frequenti canali, mai non trovavano
+una posizione in cui potessero con vantaggio
+dare battaglia<a class="tag" id="tag205" href="#note205">[205]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Mentre i due generali spiegavano la
+loro cognizione militare in questi movimenti,
+Gastone di Foix ricevette da Lodovico
+XII un corriere per affrettarlo a venire
+a battaglia. Il re aveva penetrato che
+Massimiliano coll'intervento del papa aveva
+conchiusa una tregua di dieci mesi coi
+Veneziani, a condizione che questi gli
+pagherebbero 50,000 fiorini, e che l'una
+e l'altra potenza conserverebbero ciò che
+possedevano. Nello stesso tempo Girolamo
+Cavanilla, ambasciatore del re d'Arragona,
+aveva domandata l'udienza di congedo,
+lo che sembrava annunciare un
+vicino attacco dalla banda de' Pirenei. Lo
+stesso Gastone aveva ricevute notizie tali
+<span class="pagenum"><a id="Page_217"></a>[217]</span>
+che accrescevano la sua impazienza di
+combattere, ma che teneva cautamente
+celate a tutti i suoi ufficiali. Il capitano
+de' suoi landsknecht, Giacomo von Embs,
+o Empser, trovavasi da molto tempo al
+servigio della Francia; era stato ben trattato
+dal re, e, sebbene non parlasse l'idioma
+francese, aveva un onorato grado
+nella milizia. L'8 di aprile, il giorno susseguente
+alla venuta di Bajardo al campo,
+Empser ricevette un ordine dall'ambasciatore
+dell'imperatore Massimiliano a Roma,
+diretto a tutti i Tedeschi che militavano
+nell'armata francese, col quale
+veniva loro ingiunto a nome dell'imperatore
+di abbandonare immediatamente
+l'armata e di ricusare di combattere contro
+le truppe del papa o del re d'Arragona.
+Giacopo Empser, senza comunicare
+quest'ordine a chicchessia, lo portò a Bajardo,
+chiedendogli consiglio. Bajardo lo
+condusse al duca di Nemours; e tutti due
+persuasero il capitano Giacomo a promettere
+di tenere la cosa segreta: ma un
+secondo corriere poteva recare un somigliante
+ordine ad altri capitani tedeschi;
+e se questi ubbidivano, se i loro compatriotti,
+che formavano il terzo dell'armata
+francese, si ritiravano, quest'armata era
+<span class="pagenum"><a id="Page_218"></a>[218]</span>
+perduta senza combattere<a class="tag" id="tag206" href="#note206">[206]</a>. Tali motivi
+consigliarono Nemours a volgersi bruscamente
+verso Ravenna, persuaso che
+Raimondo di Cardone non acconsentirebbe
+che fosse presa sotto i suoi occhi una
+così importante città, e accorrendo per
+difenderla gli offrirebbe la bramata occasione
+di tentare la sorte d'una battaglia<a class="tag" id="tag207" href="#note207">[207]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Infatti il Cardone risolse di difendere
+Ravenna; vi mandò Marc'Antonio Colonna
+con sessanta uomini d'armi, cento
+cavaleggieri e seicento fanti spagnuoli;
+ma per ridurre Marc'Antonio a chiudersi
+in quella città convenne che il vicerè, il
+legato, Fabrizio Colonna e Pietro Navarro,
+obbligassero la loro fede a soccorrere
+Ravenna, se i Francesi l'assediavano.
+</p>
+
+<p>
+I due primi fiumi che scendendo dagli
+Appennini mettono foce in mare e
+non nel Po, il Ronco ed il Montone, passano
+uno a destra, l'altro a sinistra di
+Forlì, a non molta distanza dalla città, e,
+riunendosi sotto le mura di Ravenna, si
+gettano in mare tre miglia più abbasso.
+<span class="pagenum"><a id="Page_219"></a>[219]</span>
+Il Nemours erasi avanzato fra questi due
+fiumi, vi aveva preso e saccheggiato il
+forte castello di Russi, indi aveva segnato
+il suo accampamento innanzi a Ravenna,
+appoggiando l'ala destra al Ronco, e la sinistra
+al Montone ed aveva aperte le sue
+batterie. Di già cominciavano a mancargli
+le vittovaglie; i suoi saccomanni dovevano
+fare sette o più miglia di strada per trovare
+qualche cosa da prendere in campagna,
+ed i Veneziani, padroni del Po, gli toglievano
+ogni comunicazione con Ferrara<a class="tag" id="tag208" href="#note208">[208]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Conveniva ad ogni modo uscire bentosto
+da così pericolosa situazione, ed il Nemours,
+avendo colla sua artiglieria aperta
+nelle mura di Ravenna una breccia larga
+trenta braccia, risolse di dare l'assalto, sebbene
+detta breccia fosse alta tre braccia, e
+non vi si potesse giugnere che colle scale.
+Per risvegliare l'emulazione tra le nazioni
+che servivano insieme nella sua armata, la
+mattina del 9 aprile, giorno del venerdì
+santo, fece marciare separatamente all'assalto
+i Tedeschi, gl'Italiani ed i Francesi.
+Avanti ad ogni corpo marciavano
+<span class="pagenum"><a id="Page_220"></a>[220]</span>
+a piedi dieci uomini d'armi compiutamente
+armati, e scelti fra tutta la cavalleria.
+Gli assalitori montarono infatti
+sulla breccia colla maggiore intrepidezza,
+e vi si mantennero sotto il fuoco dei nemici
+con grandissima ostinazione; ma l'apertura
+fatta nella muraglia era così angusta
+e di così difficile accesso, che dava
+ai suoi difensori tutto il vantaggio. Gli
+Spagnuoli si mantennero immobili al loro
+posto, ed i Francesi furono respinti. Francesco
+di Beusserailhe, signore de l'Espì,
+comandante dell'artiglieria, e Chatillon,
+furono mortalmente feriti; Federico di
+Bozzolo, cadetto della casa Gonzaga,
+che in appresso si rendette così famoso, fu
+ancor esso ferito; e rimasero sul campo
+di battaglia, morti dall'una e dall'altra
+parte, circa mille cinquecento uomini<a class="tag" id="tag209" href="#note209">[209]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'armata spagnuola stava sotto Faenza,
+fuori della porta che mette a Ravenna:
+quand'ebbe avviso dell'intrapresa di Gastone
+<span class="pagenum"><a id="Page_221"></a>[221]</span>
+di Foix, si avanzò immediatamente,
+passò il Montone a Forlì, e dopo d'avere
+camminato alcun tempo fra i due fiumi,
+passò di nuovo il Ronco, e si avanzò
+sulla sua riva destra. Voleva Fabrizio Colonna
+che l'armata facesse alto in distanza
+di tre miglia dal campo di Nemours,
+onde tenere così i Francesi in timore.
+Se questi prendevano Ravenna, siccome
+il loro generale non avrebbe potuto impedire
+che gli avventurieri si disperdessero
+per saccheggiare, gli Spagnuoli sarebbero
+piombati sopra di loro in quel
+momento di disordine, e facilmente gli
+avrebbero compiutamente disfatti<a class="tag" id="tag210" href="#note210">[210]</a>. Se
+poi si restavano inattivi, la mancanza delle
+vittovaglie non poteva tardare a riuscir
+loro molesta, ed a ridurli agli estremi.
+Ma il Navarro non approvava giammai
+gli altrui consiglj; egli desiderava una
+battaglia, nella quale dar prova della superiorità
+della sua fanteria, e persuase
+Raimondo di Cardone ad avanzare; infatti
+il 10 d'aprile il Cardone presentossi
+tutto ad un tratto innanzi all'armata
+francese sull'altra riva del Ronco, mentre
+che questa stava esaminando le proposizioni
+<span class="pagenum"><a id="Page_222"></a>[222]</span>
+che facevano, per arrendersi, gli
+abitanti di Ravenna<a class="tag" id="tag211" href="#note211">[211]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Nemours fece subito ritirare i cannoni
+dalle batterie per dirigerli contro
+l'armata spagnuola; adunò nello stesso
+tempo un consiglio di guerra per iscegliere
+tra i diversi partiti che si offrivano. Se
+permettevasi agli Spagnuoli d'entrare in
+Ravenna, perduta era ogni speranza di
+prendere quella città, e la ritirata poteva
+riuscire pericolosa e vergognosa; per
+fermarli rendevasi necessario di passare il
+Ronco sotto i loro occhi, ed attaccarli
+nella loro marcia; ma, anche ciò facendo,
+non potevasi impedir loro di giugnere,
+se volevano, alla pinaja che stendesi fino
+al mare, e di arrivare alle porte della
+città senza venire a battaglia<a class="tag" id="tag212" href="#note212">[212]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'errore o la presunzione del Cardone
+trasse il duca di Nemours dall'imbarazzo
+in cui si trovava. Il primo, invece d'entrare
+in Ravenna, come avrebbe potuto
+farlo, segnò il suo campo in faccia ai
+Francesi, tre miglia distante dalla città,
+<span class="pagenum"><a id="Page_223"></a>[223]</span>
+con intenzione di metterli tra due fuochi;
+ed impiegò tutta la notte nel coprire
+con una larga e profonda fossa la
+fronte della sua armata. Il Nemours, avvisato
+di ciò che stava facendo il generale
+nemico, fece sentire al suo consiglio
+di guerra che non dovevasi ritardare l'attacco
+de' nemici, malgrado i loro trinceramenti.
+Fece perciò in tempo di notte
+gettare dei ponti sul Ronco e spianare
+gli argini che lo contengono in tempo di
+piena; in appresso in sullo spuntare del
+giorno, la domenica di Pasqua, 11 aprile
+del 1512, fece passare il ponte alla sua
+fanteria tedesca, mentre il restante dell'armata
+guardava il fiume. Lasciò soltanto
+sulla sinistra del Ronco Ivone d'Allegre con
+quattrocento lance e l'infanteria della retroguardia,
+per tenere in dovere la guarnigione
+di Ravenna; e diede a due capitani
+italiani, i fratelli Scotti, mille
+fanti, per guardare il ponte del Montone,
+e tenere aperta, in caso di sinistro successo,
+la strada su cui avrebbe dovuto
+ritirarsi l'armata<a class="tag" id="tag213" href="#note213">[213]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_224"></a>[224]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il Nemours dispose la sua armata in
+semicerchio; appoggiò al fiume l'estremità
+dell'ala destra, colla quale voleva
+cominciare l'attacco, rinculò il suo centro,
+ed avanzò di nuovo l'ala sinistra.
+Aveva collocata sulla diritta l'artiglieria
+comandata dal duca di Ferrara, e
+settecento uomini d'armi francesi; dopo
+di questi veniva la fanteria tedesca; indi
+otto mila fanti, parte Guasconi e parte
+Picardi, formavano il corpo di battaglia;
+per ultimo cinque mila Italiani, comandati
+da Federico di Bozzolo, componevano
+l'ala sinistra, la quale era coperta da
+tre mila arcieri o cavaleggieri. La Palisse
+aveva il comando d'una retroguardia di
+seicento lance, collocate in riva al fiume,
+e con lui trovavasi il cardinale Sanseverino,
+legato del concilio, che si era coperto
+da capo a piedi di lucidissima armatura,
+ed era a motivo della gigantesca
+sua statura conosciuto a molta distanza<a class="tag" id="tag214" href="#note214">[214]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gastone di Foix non aveva preso il
+comando di verun corpo in particolare,
+per trovarsi in libertà di andare con un
+<span class="pagenum"><a id="Page_225"></a>[225]</span>
+certo numero di gentiluomini, ove lo
+chiamasse il bisogno. «Ed il detto signore
+Nemours, dice il maresciallo di
+Fleuranges, era solito, per amore della
+sua dama, di non portare armatura dal
+gomito fino alla manopola, e di tenere
+coperta colla sola camicia questa parte
+del braccio. Egli pregava tutta la compagnia
+d'uomini d'armi, loro dolcemente
+parlando e caldamente scongiurando,
+che volessero in questo giorno
+prendersi cura dell'onore della Francia,
+del suo e del loro, e che volessero
+seguirlo. Soggiunse, che vedrebbero ciò
+che in quel giorno farebbe per amore
+della sua dama; ed all'istante partì, e
+fu il primo uomo d'armi che ruppe la
+sua lancia contro i nemici»<a class="tag" id="tag215" href="#note215">[215]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Così consigliato da Pietro Navarro, Raimondo
+di Cardone non aveva attaccati i
+Francesi mentre passavano il fiume; ma
+si era afforzato nel suo campo, coperto
+da un canto dal fiume Ronco, dall'altra
+dal fosso ch'egli aveva fatto scavare. Questo
+fosso era verso il mezzo interrotto da
+un'apertura di quaranta piedi di larghezza,
+che aveva lasciata per poter far uscire
+<span class="pagenum"><a id="Page_226"></a>[226]</span>
+la sua cavalleria; ma aveva collocati di
+dietro dell'apertura una ventina di carri,
+armati di lance e carichi di grossi
+archibugi, che compivano la fortificazione.
+All'angolo formato dal fiume colla
+fossa trovavasi Fabrizio Colonna, che
+comandava la sinistra con ottocento uomini
+d'armi, e sei mila fanti; veniva
+dopo di lui il corpo di battaglia, composto
+di seicento lance e di quattro mila
+fanti, sotto gli immediati ordini del vicerè
+e del marchese della Palude. Vi si trovava
+pure il cardinale de' Medici; ma o sia che
+la sua corta vista lo tenesse lontano da ogni
+esercizio militare, o che considerasse detto
+esercizio come contrario ai doveri del
+suo stato, egli aveva conservato in mezzo
+alla battaglia il pacifico abito di prelato.
+La retroguardia finalmente, che formava
+ancora la diritta dell'armata, e che aveva
+egualmente alle spalle il fiume e avanti
+la fossa, era composta di quattrocento
+uomini d'armi e di quattro mila fanti comandati
+da Carvajale. L'estremità della diritta
+era poi coperta da un corpo di cavaleggieri
+sotto gli ordini del giovane Ferdinando
+d'Avalos, marchese di Pescara,
+che faceva allora i primi fatti d'armi. Tutta
+la fronte era guarnita d'artiglieria<a class="tag" id="tag216" href="#note216">[216]</a>
+<span class="pagenum"><a id="Page_227"></a>[227]</span>
+consistente in venti pezzi, tra cannoni e
+lunghe colombrine, e in circa dugento archibugi
+a miccia, posti sopra carri armati
+di spontoni, i quali tenevano il di mezzo
+tra i moschetti ed i cannoni<a class="tag" id="tag217" href="#note217">[217]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'armata francese aveva passato il Ronco
+circa due miglia al di sotto del campo
+di Cardone, e vedendo che gli Spagnuoli
+non uscivano dai loro trinceramenti, si
+avviò verso di loro, conservando la sua
+ordinanza, senza che la sua diritta abbandonasse
+la riva del fiume, e tenendo
+sempre la forma d'una mezza luna.
+Quando si trovò a quattrocento passi
+distante dal fosso, fece alto, e cominciò
+il cannonamento. L'infanteria francese era
+quasi affatto scoperta, ed esposta ad un
+fuoco terribile: ma quella degli Spagnuoli
+per ordine di Navarro si era buttata col
+ventre per terra dietro la linea del fiume,
+e non soffriva quasi nulla dall'artiglieria
+nemica. Il grande Fabiano, uno de' migliori
+capitani della fanteria tedesca fu la
+prima vittima del cannone. Giacopo Empser
+ed il signore di Molart si posero a sedere
+<span class="pagenum"><a id="Page_228"></a>[228]</span>
+sotto il fuoco alla testa della loro
+truppa e si fecero recare da bere, ma l'uno
+e l'altro furono uccisi. Di quaranta capitani
+d'infanteria francesi ne rimasero sul campo
+di battaglia trentotto; e questa fanteria
+aveva di già perduti sei mila uomini,
+quando gli altri, più non potendo soffrire
+tanta carnificina, vollero dare l'assalto
+alle batterie di Pietro Navarro. Colà fu
+ucciso il signore di Maugiron sopra una
+carretta che voleva prendere. Dopo avere
+perduti più di mila dugento uomini in
+quest'attacco, i Francesi furono respinti;
+ma quando gli Spagnuoli vollero inseguirli,
+furono a vicenda respinti da un
+corpo di Landsknecht e di Picardi, che
+non avevano avuto parte nell'azione: indi
+ciascuno rientrò nel suo posto, e continuò
+il cannonamento<a class="tag" id="tag218" href="#note218">[218]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto il duca di Ferrara aveva rapidamente
+fatta passare una parte de' suoi
+cannoni dietro la linea francese dall'ala
+destra, ove si trovavano prima, all'estremità
+dell'ala sinistra. Colà egli vedeva perfettamente
+scoperto il fianco degli Spagnuoli,
+e questa nuova batteria colpiva longitudinalmente
+<span class="pagenum"><a id="Page_229"></a>[229]</span>
+tutta la loro linea. Le palle giugnevano
+pure fino all'ala destra francese, e
+vi fecero non poco guasto. Fu detto, che,
+volendo taluno per questo rispetto far sospendere
+il fuoco, Alfonso gridasse a' suoi
+cannonieri: «coraggio amici! non importa
+sapere chi sia colpito, sono tutti stranieri,
+e perciò tutti agl'Italiani nemici»<a class="tag" id="tag219" href="#note219">[219]</a>.
+La fanteria spagnuola, sempre appiattata
+per terra, non era molto esposta ai colpi
+dei cannoni; ma lo erano assaissimo
+gli uomini d'armi, ch'erano più alti,
+ed occupavano una superficie maggiore.
+Bentosto il campo di battaglia si vide
+coperto delle sparse membra de' soldati e
+de' cavalli. Pietro Navarro, che aveva egli
+stesso formata la fanteria spagnuola, e
+che tutta riponeva in questa la sua confidenza,
+vedeva con perfetta indifferenza
+la distruzione de' suoi uomini d'armi italiani;
+pensava che i Francesi non soffrirebbero
+minor danno, e calcolava che
+quando gli uomini d'armi delle due armate
+sarebbero stati egualmente distrutti
+dall'artiglieria, la fanteria spagnuola, che
+egli aveva conservata intatta, non mancherebbe
+<span class="pagenum"><a id="Page_230"></a>[230]</span>
+di far presto a pezzi la fanteria
+tedesca e francese<a class="tag" id="tag220" href="#note220">[220]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma gli uomini d'armi erano sotto il
+comando de' più illustri personaggi dell'armata,
+e di coloro che meno degli altri
+rassegnarsi potevano a vedersi sagrificati
+alla salvezza di un corpo ch'essi disprezzavano.
+Fabrizio Colonna mandò messi sopra
+messi al vicerè per chiedergli licenza
+di uscire dai suoi trinceramenti e di caricare
+il nemico. Non lo potendo ottenere,
+nè più oltre contenere i suoi uomini d'armi,
+gridò: «Non s'aspetta a noi altri
+il morire vergognosamente a cagione
+dell'ostinazione e della gelosia d'un malcreato
+<i>Marrano</i>. Non vogliamo sagrificargli
+più in là l'onore della Spagna
+e dell'Italia. Sortiamo; e se dobbiamo
+morire, si cada per lo meno vendendo
+a caro prezzo la nostra vita ai Francesi.»
+Trasse così senz'averne ricevuto
+l'ordine la sua truppa al di là della
+fossa, e caricò i nemici. Questo movimento
+costrinse Pietro Navarro a seguirlo,
+il quale fece alzare la sua fanteria
+spagnuola, fin allora rimasta col ventre per
+<span class="pagenum"><a id="Page_231"></a>[231]</span>
+terra, e la condusse con furioso impeto
+contra la fanteria tedesca<a class="tag" id="tag221" href="#note221">[221]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli uomini d'armi di Fabrizio Colonna,
+anche prima della battaglia, non erano
+stimati eguali ai Francesi; ma dopo la
+spaventosa perdita che avevano sofferta
+sotto il fuoco dell'artiglieria, più non potevano
+venire con questi alle mani con
+qualche speranza di buon successo. Mentre
+si avanzavano contro l'artiglieria del
+duca di Ferrara, furono assaliti di fianco
+da Ivone d'Allegre, che al romore dell'artiglieria
+era giunto con tutta la retroguardia,
+e malgrado la più ostinata difesa
+furono rotti, rovesciati o posti in
+fuga. Fabrizio, circondato da un branco
+di cavalieri, si andava ancora difendendo,
+quando Alfonso d'Este gli si avvicinò
+e gli disse: «Romano, non ti fare
+uccidere per la tua ostinazione; riconosci
+che la battaglia è perduta, e renditi a
+me. — Chi sei tu, rispose Fabrizio,
+tu che mostri di conoscermi? Io sono
+Alfonso d'Este; da me non puoi nulla
+temere. — Io mi arrendo volentieri a
+<span class="pagenum"><a id="Page_232"></a>[232]</span>
+così generoso nemico, ma a condizione
+che tu non mi darai nelle mani dei
+Francesi, nemici della mia famiglia.»
+Alfonso alzò la mano per prometterlo,
+ed in quell'istante ebbe cominciamento
+un'amicizia, che non molto dopo salvò
+il duca di Ferrara dalla prigionia<a class="tag" id="tag222" href="#note222">[222]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il vicerè e Carvajale, dopo il primo urto
+della cavalleria, presero la fuga troppo
+presto per l'onor loro, e mentre la vittoria
+potev'essere ancora contrastata. Antonio
+de Leyva, che serviva tuttavia in
+oscura condizione, gli scortò nella loro ritirata.
+Il marchese della Palude, che aveva
+condotta alla carica la seconda battaglia
+di già assai maltrattata dall'artiglieria,
+fu fatto prigioniere dopo avere perduto
+un occhio; non ebbero miglior sorte i
+cavaleggieri, ed il loro capo, il giovane
+Pescara, destinato in appresso a tanta gloria,
+cominciò la sua carriera militare
+colle ferite e colla prigionia<a class="tag" id="tag223" href="#note223">[223]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La pugna dell'infanteria non fu così
+presto decisa. I fanti spagnuoli avevano
+<span class="pagenum"><a id="Page_233"></a>[233]</span>
+attaccati i Tedeschi: la loro armatura
+non era eguale. I Landsknecht portavano
+una picca di sedici a diciotto piedi di
+lunghezza, ed una sciabola al fianco. Il
+loro petto era coperto da un corsaletto di
+ferro, e non avevano nè scudo, nè altra
+arma difensiva. Per lo contrario gli Spagnuoli
+non avevano per armi offensive che
+la spada ed il pugnale; ma essi portavano
+lo scudo, e la loro testa, le gambe, le braccia
+e tutto il corpo erano difesi da un'intera
+armatura<a class="tag" id="tag224" href="#note224">[224]</a>. Al primo urto i Tedeschi,
+avanzandosi colla picca abbassata,
+rovesciarono molti Spagnuoli; ma questi
+non per ciò si sgomentarono, e spingendosi
+innanzi, riuscirono all'ultimo a penetrare
+fra le picche. Allora i Tedeschi,
+in certo modo disarmati, trovaronsi esposti
+a tutti i colpi; le picche, invece di
+servir loro di difesa, loro impedivano di
+muoversi, e le loro stesse sciabole, quando
+le sguainavano, richiedevano spazio e tempo
+per ferire di taglio, mentre che gli
+Spagnuoli li ferivano di punta, e penetravano
+facilmente ove mancava l'armatura.
+<span class="pagenum"><a id="Page_234"></a>[234]</span>
+Spaventosa fu la carnificina, ed i
+Tedeschi sarebbero tutti periti sotto i colpi
+de' fanti spagnuoli, che spesso s'introducevano,
+chinandosi a terra, tra le loro
+gambe e li ferivano col pugnale, se Ivone
+d'Allegre e subito dopo Gastone di Foix
+non sopraggiugnevano in loro soccorso
+con tutta la cavalleria francese, cui dalla
+spagnuola era stato abbandonato il campo
+di battaglia<a class="tag" id="tag225" href="#note225">[225]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ivone d'Allegre aveva nel precedente anno
+perduto Melilot, uno de' suoi figliuoli
+in una scaramuccia presso Ferrara; l'altro,
+il signore Viverots, fu ucciso sotto
+i suoi occhi nella battaglia di Ravenna,
+nell'istante in cui attaccava gli Spagnuoli.
+D'Allegre, non volendo sopravvivere a
+quest'ultima sventura, si gettò in mezzo
+ai nemici, bramoso soltanto di vendetta,
+e non di salvare la propria vita, e cadde
+traforato da mille colpi. La fanteria spagnuola
+si andava non pertanto ritirando
+in buon ordine, lentamente e sempre combattendo,
+lungo la sponda del fiume, tra
+le acque e l'argine. Gastone di Foix, irritato
+<span class="pagenum"><a id="Page_235"></a>[235]</span>
+dalla spaventosa carnificina che questa
+aveva fatto della sua gente, non volle
+permetterle la ritirata senza cercare di
+avvilupparla. La caricò in persona colla
+sua cavalleria, e cadde ferito da cavallo.
+Lautrec, che stava al suo fianco, invano
+gridava al soldato spagnuolo, che lo aveva
+gittato a terra: «non l'uccidete, egli
+è il nostro vicerè, il fratello della vostra
+regina.» Lo spagnuolo gl'immerse
+la sua spada nel seno. Anche Lautrec fu
+lasciato per morto carico di venti ferite.
+La cavalleria francese, atterrita per la
+caduta de' suoi capi, si fermò, e la
+fanteria spagnuola continuò la sua ritirata
+senz'essere molestata<a class="tag" id="tag226" href="#note226">[226]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In questo secolo, insanguinato da tante
+battaglie, niuna aveva ancora uguagliato in
+accanimento quella di Ravenna: in niuna
+non avevano preso parte all'azione tutti i
+corpi di così grosse armate, nè il campo
+di battaglia era rimasto coperto di tanti
+morti. Quasi tutti gli storici ne contano
+diciotto in venti mila, due terzi de' quali
+appartenevano all'armata alleata; il solo
+Guicciardini, più moderato ne' suoi calcoli,
+<span class="pagenum"><a id="Page_236"></a>[236]</span>
+li porta in tutto a dieci mila<a class="tag" id="tag227" href="#note227">[227]</a>.
+Gli equipaggi, le insegne e l'artiglieria
+dei vinti caddero in potere dei vincitori.
+Il cardinale de' Medici, legato del pontefice,
+che pochi mesi dopo doveva essere
+papa, fu fatto prigioniero da alcuni
+Stradiotti di Federico da Bozzolo,
+e condotto al cardinale di Sanseverino,
+legato del concilio. Fabrizio Colonna, Pietro
+Navarro, i marchesi della Palude, di
+Bitonto e di Pescara, con moltissimi ufficiali
+d'importanza, contavansi tra i prigionieri;
+mentre i Francesi piangevano
+la perdita di Gastone di Foix, d'Ivone
+d'Allegre, dei capitani della fanteria guascona
+e tedesca, Molard e Giacomo Empser,
+e di molti altri distinti ufficiali o
+capi appartenenti alla più illustre loro nobiltà<a class="tag" id="tag228" href="#note228">[228]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_237"></a>[237]</span>
+</p>
+
+<p>
+«Ognuno seppe la morte di così virtuoso
+e nobile principe, il gentil duca
+di Nemours, onde cominciò nel campo
+francese un così maraviglioso rammarico,
+ch'io punto non dubito, se fossero
+giunti due mila uomini freschi e
+dugento uomini d'armi, che non avessero
+tutto disfatto, tanto per la pena,
+che per la fatica sostenuta in quel giorno»<a class="tag" id="tag229" href="#note229">[229]</a>.
+Infatti la morte di Nemours
+era in quelle circostanze il più fatale avvenimento
+che accadere potesse all'armata
+francese. S'egli fosse vissuto, non vi
+ha dubbio, che seguendo l'ordinaria sua
+rapidità, e valendosi dell'entusiasmo che
+inspirare sapeva ai suoi soldati, non si
+fosse allontanato dal luogo in cui aveva
+combattuto, per indebolire la memoria di
+tante perdite; e che, spingendo a Roma la
+sua vittoriosa armata, non avesse colà dettata
+la pace al papa, indi distrutta la potenza
+spagnuola a Napoli, ove non era apparecchiata
+veruna resistenza, e forse conquistato
+quel regno per sè medesimo:
+perciocchè era comune opinione che Lodovico
+XII gli avesse ceduti quegli stessi
+diritti, che in un precedente trattato avea
+trasferiti alla di lui sorella, Germana di Foix,
+<span class="pagenum"><a id="Page_238"></a>[238]</span>
+in allora regina di Spagna<a class="tag" id="tag230" href="#note230">[230]</a>. Ma i Francesi,
+piangendo il duca di Nemours, non
+erano disposti ad ubbidire a verun altro;
+il loro rammarico e le numerose perdite
+che avevano fatto ispiravano loro quasi
+tanto scoraggiamento, come se fossero
+stati vinti. Il cardinale di Sanseverino contrastava
+a la Palisse il comando dell'armata;
+e non potendo accordarsi, erano
+stati costretti di ricorrere al re di Francia
+per chiedere nuovi ordini. Intanto
+l'amministratore delle finanze, che portava
+il titolo di generale di Normandia,
+e che comandava a Milano, non consultando
+che una sordida economia, aveva,
+secondando le inclinazioni del re,
+licenziata tutta la fanteria italiana, e gran
+parte della francese<a class="tag" id="tag231" href="#note231">[231]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I fuggiaschi dell'armata della lega avevano
+presa la strada di Cesena, di dove in
+appresso si sparsero nelle vicine province.
+Il vicerè si fermò solamente in Ancona,
+ove giunse accompagnato da pochi cavalieri.
+Gli altri cadevano quasi tutti nelle
+mani de' contadini sollevati, e sempre
+<span class="pagenum"><a id="Page_239"></a>[239]</span>
+apparecchiati ad opprimere ed a spogliare
+i vinti. Per altro la repubblica fiorentina
+protesse coloro che si erano rifugiati nel
+suo territorio, mentre che il duca d'Urbino,
+dopo d'aver fatto per mezzo del
+conte Baldassare Castiglioni, celebre autore
+del <i>Cortigiano</i>, la sua pace parziale
+col re di Francia, inseguì egli stesso i
+fuggitivi<a class="tag" id="tag232" href="#note232">[232]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Marc'Antonio Colonna, perduta ogni
+speranza di poter difendere Ravenna, dopo
+la rotta dell'armata che veniva per
+soccorrerlo, si ritirò nella cittadella. Gli
+abitanti chiesero subito di capitolare; ma
+mentre si trattavano le condizioni, Jacquin,
+capitano degli avventurieri, s'avvide che
+più non eravi chi custodisse la breccia,
+e condusse i suoi camerata all'assalto ed
+al saccheggio. Jacquin, accusato d'avere
+in tal modo macchiato l'onore francese,
+venne appiccato per ordine del signore
+della Palisse; ma il comando de' capi più
+non poteva contenere i soldati; e la città
+fu saccheggiata con una barbarie incredibile
+dai soldati, resi più feroci dalle perdite
+<span class="pagenum"><a id="Page_240"></a>[240]</span>
+fatte nella battaglia<a class="tag" id="tag233" href="#note233">[233]</a>. Il quarto
+giorno Marc'Antonio Colonna rese la
+fortezza; bentosto le città d'Imola, di
+Forlì, di Cesena, di Rimini, e molte delle
+loro fortezze, mandarono la loro sommissione
+al campo francese; ed il cardinale
+legato di Sanseverino prese possesso di
+tutte a nome del concilio di Milano<a class="tag" id="tag234" href="#note234">[234]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La notizia della disfatta di Ravenna era
+stata portata a Roma in quarantotto ore
+da Ottaviano Fregoso e vi aveva sparsa
+la costernazione. I cardinali, affollandosi
+intorno al papa, lo avevano supplicato
+d'approfittare delle pacifiche disposizioni
+manifestate da Lodovico XII, per salvare
+Roma e la Chiesa da una invasione che
+omai niuna umana forza più non poteva
+impedire. Gli rappresentavano che lo stesso
+suo nipote era d'accordo coi Francesi;
+che tra i baroni romani, Roberto Orsini,
+Pompeo Colonna, Antonio Savelli,
+Pietro Margano, Renzo de Ceri, avevano
+ricevuto danaro dal re per assoldar
+gente, e si apparecchiavano a raggiugnere
+<span class="pagenum"><a id="Page_241"></a>[241]</span>
+l'armata; all'ultimo che doveva
+risguardare come un giudizio di Dio la
+sconfitta che rovesciava i suoi progetti
+per l'indipendenza d'Italia. Dall'altro
+canto gli ambasciatori del re d'Arragona
+e de' Veneziani gli andavano ricordando i
+mezzi che ancora gli restavano, ed i soccorsi
+che doveva ripromettersi dagli Svizzeri
+e dal re d'Inghilterra. Ravvivavano
+la sua collera contro il concilio di Pisa,
+ed in particolare contro i cardinali di
+Sanseverino e di Carvajale: gli facevano
+calde istanze perchè non tardasse a porsi
+colla sua corte in luogo sicuro, o nel regno
+di Napoli, o nello stato di Venezia,
+e gli rappresentavano che l'occupazione
+di Roma non sarebbe in ultimo che la
+disgrazia d'una città, mentre che la pace
+trarrebbe seco la perdita dell'autorità
+pontificia<a class="tag" id="tag235" href="#note235">[235]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Giulio II, abbandonandosi alternativamente
+al terrore o alla collera, non prendeva
+verun partito, ed a tutti rispondeva
+quasi sempre con ingiuriose parole. Coloro
+avidamente ascoltava che gli facevano
+<span class="pagenum"><a id="Page_242"></a>[242]</span>
+travedere qualche mezzo di resistenza;
+ma l'idea di abbandonare Roma, e
+farsi dipendente da un'altra potenza, gli
+riusciva oltremodo odiosa. Aveva fatto venire
+a Cività Vecchia il genovese Biascia,
+capitano delle sue galere, affinchè la flotta
+fosse pronta a riceverlo qualunque volta
+fosse costretto a fuggire; ma poco dopo
+lo rimandò senza manifestare quale partito
+avesse preso. Acconsentì finalmente a
+dare orecchio alle proposizioni di pace
+che erano incaricati di fargli, a nome di
+Lodovico XII, i cardinali di Nantes e di
+Strigonia. Queste condizioni erano state
+mandate prima che la corte di Francia
+avesse notizia della battaglia di Ravenna;
+e sapendo quanto il re desiderasse la
+pace, i cardinali non credettero di doverle
+cambiare, sebbene fossero vantaggiosissime
+pel papa. Lodovico XII offriva
+lo scioglimento del concilio di Pisa, la
+restituzione di Bologna, la cessione di
+Lugo e di tutti i possedimenti di casa
+d'Este in Romagna, finalmente la rinuncia
+al diritto di far sale in Comacchio,
+e non chiedeva in contraccambio che la
+revoca dell'interdetto e di tutte le sentenze
+ecclesiastiche, e la restituzione dei
+loro beni ai Bentivoglio. Il papa, dopo
+le reiterate preghiere de' suoi cardinali,
+<span class="pagenum"><a id="Page_243"></a>[243]</span>
+acconsentì di trattare su queste basi, e
+ne diede la commissione al cardinale di
+Finale ed al vescovo di Tivoli, che risedevano
+in Francia; ma non gli autorizzò
+a conchiudere; anzi dichiarò agli ambasciatori
+d'Arragona e di Venezia, che questa
+apparente condiscendenza non era che
+uno stratagemma per disarmare la Francia
+e guadagnar tempo<a class="tag" id="tag236" href="#note236">[236]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Infatti Lodovico XII, lungi dall'invanirsi
+per la vittoria di Ravenna, di fidarsi
+alle proteste di Massimiliano che
+prometteva di non ratificare l'armistizio
+con Venezia, segnato senza suo ordine,
+o di riposarsi sull'alleanza che i Fiorentini
+avevano rinnovata nel primo terrore
+della vittoria de' Francesi, non manifestava
+che maggior ardore per riconciliarsi
+col papa. Accettò la mediazione offerta
+dai Fiorentini, e mandò loro il presidente
+del parlamento di Grenoble colla sua accettazione
+delle proposizioni che gli erano
+state fatte<a class="tag" id="tag237" href="#note237">[237]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_244"></a>[244]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ma intanto il papa, avendo saputo da
+Giulio de' Medici, mandatogli dal cardinale
+legato, in quale disordine si trovava
+l'armata francese, si andava alquanto rassicurando.
+Aveva Ferdinando promesso di
+rimandare in Italia il gran capitano Gonsalvo
+di Cordova, il di cui solo nome
+rianimava le speranze di tutto il suo partito,
+e di già vi aveva mandato Solis con
+due mila soldati spagnuoli, ed Ugone di
+Moncade, vicerè di Sicilia<a class="tag" id="tag238" href="#note238">[238]</a>. Il duca
+d'Urbino aveva domandato ed ottenuto
+di rientrare in grazia del papa, suo zio;
+gli aveva promessi dugento uomini d'armi
+e quattro mila fanti, ed era stato nuovamente
+dichiarato generale dell'armata pontificia<a class="tag" id="tag239" href="#note239">[239]</a>.
+I baroni romani, che avevano
+trattato colla Francia, eransi di nuovo accomodati
+col papa, ed avevano convenuto
+di tenere il danaro ricevuto, dispensandosi
+dalle contratte obbligazioni<a class="tag" id="tag240" href="#note240">[240]</a>. Finalmente
+La Palisse, sulla vociferazione di
+una prossima invasione degli Svizzeri,
+erasi ravvicinato a Milano, e non aveva
+lasciato al cardinale di Sanseverino per
+<span class="pagenum"><a id="Page_245"></a>[245]</span>
+proteggere la Romagna che trecento lance,
+trecento cavaleggieri e sei mila fanti<a class="tag" id="tag241" href="#note241">[241]</a>.
+Allora il papa, deponendo ogni
+pacifica disposizione, scrisse a Venezia al
+cardinale di Sion, che invece di levare per
+lui sei mila Svizzeri, ne levasse dodici
+mila, o pure che accettasse al suo servigio
+tutti coloro che si fossero presentati<a class="tag" id="tag242" href="#note242">[242]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Era giunta l'epoca annunciata per l'apertura
+del concilio di Laterano, e, malgrado
+la guerra, molti prelati d'Italia,
+di Spagna, d'Inghilterra e d'Ungheria,
+eransi adunati in Roma. Tre settimane
+dopo la battaglia di Ravenna, il giorno
+3 di maggio, Giulio II potè fare la solenne
+apertura del concilio; e trovaronsi
+alla prima sessione ottantatre vescovi<a class="tag" id="tag243" href="#note243">[243]</a>.
+Sentendosi appoggiato dalla Chiesa adunata,
+volle Giulio ispirare coraggio ai cardinali,
+che fin allora lo avevano consigliato
+alla pace. Fece leggere in pieno concistoro
+le proposizioni di Lodovico XII;
+ma il cardinale di Ebora, suddito del re
+<span class="pagenum"><a id="Page_246"></a>[246]</span>
+d'Arragona, e quello di Jorck, suddito
+del re d'Inghilterra, chiesero ambidue la
+parola, per rappresentargli che sarebbe
+cosa vergognosa il trattare col comune
+nemico senza tutti gli alleati. Il papa mostrò
+d'acquietarsi al consiglio che si era
+fatto suggerire; e per dare a conoscere che
+aveva rinunciato ad ogni pensiere di pace,
+pubblicò un monitorio contro il re di
+Francia, per ordinargli, sotto tutte le pene
+che può pronunciare la Chiesa, di mettere
+in libertà il cardinale de' Medici, da lui
+tenuto prigioniere<a class="tag" id="tag244" href="#note244">[244]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Agli Svizzeri appoggiava Giulio II le
+principali sue speranze, ed aveva trovato
+nel cardinale di Sion un agente presso di
+loro, nè meno impetuoso, nè meno costante
+di lui ne' suoi odj. La contesa degli
+Svizzeri colla Francia, cominciata per
+avarizia, era per loro diventata un affare
+d'orgoglio. Non erano più le ricusate pensioni,
+ma il tuono insultante del re, era il disprezzo
+di lui per gente di contado ed ignobile,
+che loro mettevano le armi in mano.
+I partigiani della Francia avevano, finchè
+era stato loro possibile, resistito nella dieta
+di Zurigo al torrente dell'odio popolare, ed
+<span class="pagenum"><a id="Page_247"></a>[247]</span>
+avevano prevenuta una dichiarazione di
+guerra; ma non avevano potuto impedire
+che non si desse licenza al papa di levare
+ne' cantoni dieci mila uomini; ed in appresso
+il cardinale di Sion aveva facilmente
+potuto aumentare questa leva a suo
+piacere<a class="tag" id="tag245" href="#note245">[245]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Malgrado i riclami della Francia, la
+prima unione di quest'armata si fece a
+Coira. I Grigioni dichiararono, che tra
+la loro alleanza coi cantoni e quella colla
+Francia, doveva preferirsi la prima siccome
+la più antica. L'esperienza degli ultimi
+due anni aveva provato, che gli Svizzeri,
+per tenere la campagna, non potevano
+dispensarsi dall'avere un corpo d'uomini
+d'armi e di cavaleggieri. Perciò vedevano
+la necessità di unirsi ad un'armata veneziana
+o pontificia, prima di entrare nel
+territorio nemico. La più breve strada
+per giugnere nello stato veneto era quella
+che attraversa il vescovado di Trento,
+ed ottennero da Massimiliano la licenza
+di toccare il suo territorio.
+</p>
+
+<p>
+Si può dubitare se la condotta di Massimiliano
+debba attribuirsi all'instabilità del
+suo carattere o alla sua perfidia; ad ogni
+<span class="pagenum"><a id="Page_248"></a>[248]</span>
+modo i risultamenti furono quelli della più
+insigne mala fede. La città di Verona era
+sempre stata custodita da una guarnigione
+francese, qualunque fosse stato il bisogno
+in cui si fosse trovato Lodovico XII di valersi
+altrove delle sue truppe. Massimiliano
+aveva in proprio nome convocato il concilio
+di Pisa, ed in appresso non erasi curato
+di farlo riconoscere sia nell'impero che nei
+suoi stati ereditarj, lasciando a Lodovico
+XII tutta l'odiosità d'avere eccitato
+uno scisma. In Roma il suo ambasciatore
+aveva sottoscritta, il 6 d'aprile, una tregua
+di dieci mesi coi Veneziani, non solo
+senza comprendervi il suo alleato, che
+in allora trovavasi attaccato da potenti
+nemici, ma cercando inoltre di levargli
+parte delle sue truppe. Massimiliano aveva
+giurato di non ratificare questa tregua,
+e mercè una nuova gratificazione di dieci
+mila fiorini la ratificava, ma celatamente.
+Nascondendo a Lodovico XII tale transazione,
+ne accresceva il pericolo per la
+Francia. Finalmente accordando agli Svizzeri
+un passaggio a traverso ai proprj
+stati per attaccare i Francesi, passava,
+senz'esserne provocato, da un'intima alleanza
+ad un aperto atto d'ostilità.
+</p>
+
+<p>
+L'accortezza di Ferdinando il Cattolico,
+il più falso ed il più versipelle monarca
+<span class="pagenum"><a id="Page_249"></a>[249]</span>
+d'Europa, aveva diretta la condotta, e
+mutate tutte le disposizioni di Massimiliano.
+Questi, anche nel tempo della sua
+più intima unione colla Francia, non
+aveva giammai deposto l'antico suo odio
+contro quella corona: altronde egli formava
+sempre giganteschi progetti, che
+poi abbandonava prima di dar loro esecuzione.
+Ferdinando, per consolarlo di non
+aver terminata la conquista dello stato di
+Venezia, e di non avere in seguito condotta
+in trionfo un'armata tedesca a Roma
+ad oggetto di prendervi la corona imperiale,
+gli propose di scacciare i Francesi
+da tutta la Lombardia, di far valere sui
+paesi ch'essi occupavano i diritti dell'impero,
+da gran tempo dimenticati, finalmente
+di restituire il ducato di Milano
+al cugino germano di sua moglie, a Massimiliano
+Sforza, figliuolo di Lodovico il
+Moro, che da molto tempo erasi rifugiato
+alla di lui corte. In tal modo, risvegliando
+la di lui ambizione e vanità, lo ridusse
+ad associarsi alla santa lega, cui poteva
+riuscire utile<a class="tag" id="tag246" href="#note246">[246]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_250"></a>[250]</span>
+</p>
+
+<p>
+Sei mila Svizzeri al soldo del papa, ed
+altrettanti al soldo de' Veneziani, dovevano
+adunarsi a Coira; ma sebbene il
+primo per avarizia, gli altri per la povertà
+cui erano stati ridotti da lunga
+guerra, non mandassero che lentamente il
+danaro necessario alle reclute, sebbene
+queste due potenze non pagassero per
+l'arrolamento che un fiorino del Reno per
+uomo, mentre i Francesi avevano sempre
+data un'assai maggior somma; nondimeno
+tale era l'odio del popolo per questi ultimi,
+ed il furore con cui gli Svizzeri
+prendevano parte in una guerra che risguardavano
+come nazionale, che l'armata
+adunata in Coira si trovò numerosa
+di venti mila uomini, e nella sua marcia
+pel vescovado di Trento e pel Veronese
+soffrì senza lagnarsene il ritardo della
+paga, la mancanza delle vittovaglie ed
+ogni genere d'incomodità<a class="tag" id="tag247" href="#note247">[247]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La condizione del signore de La Palisse,
+che comandava l'armata francese,
+era diventata estremamente difficile. Poco
+d'accordo col cardinale di Sanseverino,
+legato del concilio, che gli contrastava
+<span class="pagenum"><a id="Page_251"></a>[251]</span>
+l'autorità, non lo era meglio col generale
+di Normandia incaricato della civile
+amministrazione del ducato di Milano,
+il quale, risguardando la guerra
+con occhio da finanziere, piuttosto che
+da uomo di stato, dopo la vittoria si
+era affrettato di licenziare l'infanteria
+italiana, e che poscia, quando diede a
+Federico da Bozzolo l'ordine di levare
+di bel nuovo sei mila uomini, si trovò
+senza danaro per pagare il loro arrolamento,
+e senza credito a motivo del
+rapido cambiamento della fortuna. Altronde
+La Palisse non era che generale
+interinale, e non abbastanza elevato di
+rango per far tacere tutte le gelosie de'
+suoi subordinati, o per soddisfare pienamente
+al loro orgoglio; perciò non
+poteva ottenere da loro l'ubbidienza mostrata
+a Gastone di Foix. Gli uomini
+d'armi francesi davano agli altri corpi
+l'esempio dell'indisciplina: stanchi di
+così lunga guerra, e con poca speranza
+di prosperi successi, desideravano la perdita
+del ducato di Milano, per potersi
+ritirare in Francia. Altronde le censure
+della Chiesa, e la vergogna di combattere
+per sostenere uno scisma, facevano
+impressione sullo spirito de' soldati. Erasene
+avuta manifesta prova quando il cardinale
+<span class="pagenum"><a id="Page_252"></a>[252]</span>
+de' Medici era stato condotto prigioniere
+a Milano; egli era stato, sotto gli occhi
+del concilio nemico, ricevuto con infinito
+rispetto; e siccome Giulio II gli aveva
+accordata l'autorità di sciogliere dalle
+censure ecclesiastiche que' soldati che si
+fossero obbligati a non servir più contro
+la Chiesa, e d'accordare ai moribondi
+la sepoltura in luogo sacro, un'avida
+folla gli stava sempre intorno per ottenere
+tali grazie, ed i generali francesi, malgrado
+le rimostranze del concilio, non
+si opponevano alla distribuzione delle medesime<a class="tag" id="tag248" href="#note248">[248]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Per formare l'armata da opporre al re
+d'Inghilterra Lodovico XII aveva richiamati
+in Francia i dugento gentiluomini,
+e gli arcieri della sua guardia, come pure
+dugento lance: d'altra parte aveva riclamati
+dai Fiorentini i trecento uomini
+d'armi ch'erano obbligati a somministrargli.
+Non restavano a La Palisse, che
+mille trecento lance francesi, e dieci
+mila fanti; ma anche queste truppe trovavansi
+disperse sopra una vasta estensione
+di paese, in Romagna, al Finale
+di Modena, a Parma ed ai confini del
+<span class="pagenum"><a id="Page_253"></a>[253]</span>
+Veronese. Ordinò a tutti d'adunarsi a
+Pontoglio, per essere a portata d'osservare
+e di fermare gli Svizzeri; e per questo
+motivo fu costretto a lasciare scoperta
+Bologna, per difendere la quale i Francesi
+avevano fin allora fatti così grandi
+sagrificj<a class="tag" id="tag249" href="#note249">[249]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri, scesi pel vescovado di
+Trento nel Veronese, avevano trovato a
+Villafranca presso Verona Gian Paolo
+Baglioni, generale de' Veneziani, con
+quattrocento uomini d'armi, ottocento
+cavaleggieri, sei mila fanti ed una buona
+artiglieria. Nel mentre che dopo tale unione
+erano incerti se dovessero o no incamminarsi
+verso Ferrara, fu loro portata una
+lettera del signore de La Palisse al generale
+di Normandia, che loro fece conoscere
+l'impossibilità in cui trovavansi
+i Francesi di difendere Milano, onde risolsero
+di volgere da quella banda le loro
+armi. La Palisse si era da prima avanzato
+da Pontoglio a Castiglione delle Stiviere,
+poi a Valeggio sul Mincio; ma disperando
+di conservarsi in questa posizione,
+ripiegò sopra Gambara, poi sull'Oglio a
+Pontevico. Intanto l'armata spagnuola e
+<span class="pagenum"><a id="Page_254"></a>[254]</span>
+pontificia, cui erasi lasciato tutto il tempo
+di potersi rifare, aveva ricuperato Rimini,
+Cesena, Ravenna, con tutte le fortezze
+e tutte le piazze della Romagna; e già
+minacciava Bologna, per difesa della quale,
+La Palisse, cedendo alle istanze dei
+Bentivoglio, aveva fatto avanzare le trecento
+lance lasciate a Parma. Sotto gl'immediati
+suoi ordini La Palisse non aveva
+a Pontevico che mille lance francesi, e
+tutt'al più sei in sette mila fanti; il rimanente
+trovavasi distribuito nelle piazze
+di Brescia, di Peschiera e di Legnago<a class="tag" id="tag250" href="#note250">[250]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La Palisse seppe bentosto che l'armata
+del Baglioni e degli Svizzeri aveva passato
+il Mincio sulle terre del marchese di
+Mantova, il quale non poteva ricusare il
+passaggio a chicchefosse. Il suo consiglio
+di guerra giudicò cosa impossibile il far
+testa ai nemici in altra maniera, che distribuendo
+l'armata nelle piazze forti,
+per istancheggiare l'impeto degli Svizzeri,
+ed esaurire le finanze del papa e de'
+Veneziani. Per tale oggetto mandò due
+mila fanti a Brescia con centocinquanta
+<span class="pagenum"><a id="Page_255"></a>[255]</span>
+lance francesi, e cento uomini d'armi
+fiorentini; a Cremona cinquanta lance
+e mille fanti; a Bergamo cento uomini
+d'armi e mille fanti, e più non gli rimasero
+a Pontevico che settecento lance,
+due mila fanti francesi e quattro mila
+tedeschi. Non aveva appena fatta questa
+distribuzione, che un araldo d'armi di
+Massimiliano venne ad intimare a tutti i
+Tedeschi, che si trovavano nell'armata
+francese, d'abbandonarla e d'astenersi
+dal combattere contro il papa. I Tedeschi,
+quasi tutti Tirolesi ed immediati sudditi
+dell'imperatore, ubbidirono immediatamente,
+contenti di separare la sorte loro
+da quella d'un'armata che si andava ritirando,
+e che cominciava a provare le
+avversità. La loro partenza lasciò La Palisse
+nell'impossibilità di difendere il ducato
+di Milano; onde la sua armata abbandonò
+Pontevico con movimento tumultuoso,
+per ritirarsi a Pizzighettone
+sull'Adda<a class="tag" id="tag251" href="#note251">[251]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri andavano sempre avanzando;
+passarono l'Oglio, e giunsero il
+<span class="pagenum"><a id="Page_256"></a>[256]</span>
+5 di giugno avanti Cremona, che il movimento
+retrogrado di La Palisse aveva
+lasciata scoperta. La guarnigione ritirossi
+subito nella cittadella, e la città offrì di
+capitolare; ma i Veneziani pretendevano
+che fosse loro consegnata, e gli Svizzeri
+volevano prenderne possesso a nome di
+Massimiliano Sforza, duca di Milano: i
+Veneziani cedettero agli Svizzeri, che
+temevano di disgustare, e fu in Cremona
+rialzata la bandiera del duca di Milano;
+nello stesso tempo Bergamo si sollevò
+senza straniero soccorso, ed aprì le sue
+porte ai Veneziani<a class="tag" id="tag252" href="#note252">[252]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Avendo La Palisse richiamate le trecento
+lance francesi che occupavano Bologna,
+passò l'Adda a Pizzighettone, e
+recossi in due giorni a Pavia. Milano
+trovavasi allora affatto scoperto. Gian
+Giacopo Trivulzio, il generale di Normandia,
+Antonio Maria Palavicino, Galeazzo
+Visconti e tutti i Francesi partirono
+per salvarsi in Piemonte. Condussero
+con loro il cardinale de' Medici; ma
+nel tempo che questi stava per passare il
+Po, tra Pieve del Cairo e Bassignano, alcuni
+<span class="pagenum"><a id="Page_257"></a>[257]</span>
+de' suoi amici sommossero i contadini
+del vicinato, e levatolo di mano
+alle guardie che lo custodivano, lo posero
+in libertà. I fuggitivi avanzi del concilio
+di Pisa avevano abbandonato Milano
+pochi giorni prima. Quest'assemblea dividendosi
+pronunciò con ridicola millanteria
+una sentenza di scomunica contro
+Giulio II, dichiarandolo sospeso dall'amministrazione
+spirituale e temporale della
+Chiesa<a class="tag" id="tag253" href="#note253">[253]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Credeva La Palisse di potersi mantenere
+a Pavia, mentre che il Trivulzio
+ed il generale di Normandia gli rappresentavano
+che, in un paese apparecchiato
+a sollevarsi in ogni luogo, non potrebbe
+senza fanteria lottare contro un'armata
+così formidabile quale era quella che lo
+attaccava. Stavano ancora disputando,
+quando l'armata della lega, avendo occupato
+Lodi senza trovare resistenza, si
+presentò sotto Pavia, e cominciò a tirare
+contro il castello. I Francesi, che temevano
+di vedersi preclusa ogni ritirata,
+evacuarono Pavia, collocando nella retroguardia
+<span class="pagenum"><a id="Page_258"></a>[258]</span>
+i pochi fanti tedeschi ch'erano
+loro rimasti; ma gli Svizzeri entrarono in
+città prima che gli altri ne fossero usciti,
+e scaramucciarono per tutta la lunghezza
+delle strade. L'armata, che si ritirava,
+dopo essere uscita di Pavia per il ponte
+di pietra sul Ticino, doveva ancora passare
+sopra un ponte di legno il ramo
+dello stesso fiume, chiamato Gravellone.
+Nella precipitosa marcia, l'artiglieria, i
+cavalli, gli equipaggi si affollarono sul
+ponte che si ruppe sotto il soverchio peso,
+e tutta quella parte della retroguardia
+ch'era rimasta sull'altra riva fu uccisa o
+fatta prigioniera<a class="tag" id="tag254" href="#note254">[254]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Gravellone ed il Po impedirono che
+l'armata francese fosse più inseguita dai
+nemici, onde continuò a ritirarsi senz'essere
+molestata; ma tutti i paesi che si
+lasciava addietro mutavano subito governo.
+I Bentivoglio erano fuggiti da Bologna,
+che fu subito occupata dal duca
+d'Urbino colle truppe della Chiesa. Il
+papa, non potendo ai Bolognesi perdonare
+gli oltraggi che avevano fatti alla sua
+<span class="pagenum"><a id="Page_259"></a>[259]</span>
+statua, li privò della nomina de' loro magistrati
+e di tutti i loro privilegj, condannò
+i principali cittadini a grosse ammende,
+e stette alcun tempo incerto se
+dovesse spianare la città e trasportarne
+gli abitanti a Cento<a class="tag" id="tag255" href="#note255">[255]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Giulio II non aveva abbandonato il suo
+progetto di liberare Genova, sua patria;
+ed incaricò dell'esecuzione di tale progetto
+Giano Fregoso, che in allora stava al
+soldo de' Veneziani. Ma ricordandosi i
+Genovesi troppo vivamente de' mali sofferti
+a cagione della loro ultima ribellione
+contro la Francia, erano intenzionati di non
+fare verun movimento, ed inoltre dichiararono
+al loro governatore, Francesco della
+Rochechouart, che lo seconderebbero con
+tutte le loro forze. Questi per altro sapeva
+troppo bene quanto per le sue vessazioni
+si fosse renduto odioso, onde volersi
+fidare sulle loro promesse. Quando
+intese che Giano Fregoso s'avvicinava,
+rifugiossi nella fortezza della Lanterna
+colla sua guardia, e non volle uscirne,
+malgrado le più calde istanze de' Genovesi.
+La città si tenne tre giorni senza
+governo fino alla venuta di Giano Fregoso,
+che il 29 di giugno del 1512 fu
+<span class="pagenum"><a id="Page_260"></a>[260]</span>
+finalmente nominato doge per acclamazione.
+L'indipendenza della repubblica
+venne riconosciuta dagli alleati, mediante
+il pagamento di dodici mila ducati fatto
+nelle mani del cardinale di Sion per conto
+degli Svizzeri; ed il nuovo doge Fregoso
+s'affrettò d'assediare le due fortezze occupate
+dai Francesi. Quella del Castelletto
+capitolò dopo otto giorni, ma quella della
+Lanterna tenne ancora molto tempo<a class="tag" id="tag256" href="#note256">[256]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il cardinale di Sion, il quale dal pontefice
+era stato nominato legato presso l'armata
+alleata, prendeva possesso di tutte le
+città della Lombardia a profitto della santa
+lega, ed il figlio di Lodovico il Moro,
+Massimiliano Sforza, che era proclamato
+duca di Milano, e sotto il di cui nome ottenevansi
+tali vittorie, vedevasi taglieggiato o
+tradito da tutti i suoi pretesi alleati; sorte
+altrettanto giusta quanto inevitabile d'ogni
+sovrano, che, per risalire sul trono, adopera
+armi straniere, e vuole regnare a
+prezzo di tutte le sciagure del suo paese.
+Gli Svizzeri opprimevano i suoi sudditi
+con ruinose contribuzioni; avevano imposta
+a Milano una taglia di sessanta mila
+<span class="pagenum"><a id="Page_261"></a>[261]</span>
+ducati, di quaranta mila a Pavia, di
+trenta mila a Lodi, di venti mila a Parma
+e d'altrettanti a Piacenza<a class="tag" id="tag257" href="#note257">[257]</a>. Era
+appena terminata la dieta di Zurigo,
+che nuovi corpi di truppe svizzere avevano
+valicate le montagne, non per soccorrere
+i loro compatriotti, che non ne
+abbisognavano, ma per dividere con loro
+le spoglie della Lombardia. Non contenti
+delle contribuzioni, occuparono la città
+di Locarno ed il suo territorio; i Grigioni,
+Chiavenna e la Valtellina; ed il
+papa, con un'assai più patente violazione
+de' diritti del suo alleato, riunì alla
+Chiesa Parma e Piacenza coi loro territorj,
+sotto pretesto che queste città, che avevano
+volontariamente aperte le loro porte alla
+sua armata, avevano appartenuto in altri
+tempi all'esarcato di Ravenna, accordato
+da Carlo Magno alla Chiesa; di modo che
+il diritto della santa sede alla loro sovranità
+era di lunga mano anteriore alle
+pretese degl'imperatori tedeschi ed alla
+fondazione del ducato di Milano<a class="tag" id="tag258" href="#note258">[258]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_262"></a>[262]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CX.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Sommissione del duca di Ferrara al
+papa, e sua fuga da Roma. Ingresso
+degli Spagnuoli in Toscana; sacco di
+Prato; deposizione del Soderini; richiamo
+dei Medici al governo di Firenze.
+Discordie tra i confederati della
+santa lega; nuove negoziazioni; morte
+di Giulio II.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1512 = 1513.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Quando osserviamo atti di ferocia,
+ingiuste e vergognose violenze, macchiare
+le rivoluzioni colle quali i popoli servi
+tentarono di ricuperare la propria indipendenza,
+ci sentiamo spesse volte inclinati
+a supporre in queste nazioni un odio profondo,
+inveterato, implacabile contro i
+loro oppressori, a credere che l'abbiano saputo
+dissimulare finchè non si era presentata
+loro l'opportunità di scuotere il giogo, e
+che al presentarsi di favorevole occasione
+gli dessero libero sfogo. Sebbene l'odio,
+o lo spirito di vendetta annoverare non
+si possano tra i nobili sentimenti dell'uomo,
+una tal quale involontaria ammirazione
+si attacca a tutti i vigorosi affetti;
+<span class="pagenum"><a id="Page_263"></a>[263]</span>
+la sola loro intensità eccita una specie di
+simpatia, e sonosi veduti talvolta uomini
+umani e filosofi scusare, e predicare perfino,
+quelle vendette popolari che loro sembravano
+acconce a ravvivare l'energia
+degli oppressi.
+</p>
+
+<p>
+Per altro facevano quasi sempre soverchio
+onore ad una malvagia azione,
+attribuendola ad un nobile motivo. La
+ferocia de' popoli è d'ordinario il sintomo
+della viltà e della debolezza. L'odio che
+si manifesta con una così violente esplosione,
+nasce per l'ordinario solamente
+nell'istante in cui non si corre verun
+pericolo nel soddisfarlo. La è una delle
+cattive inclinazioni della natura, un'inclinazione
+che si manifesta in ogni occasione
+negli animali, ne' fanciulli e nel
+popolo ignorante, quella d'attaccare colui
+che sembra incapace di difendersi.
+I timidi uccelli opprimono col becco il
+compagno ammalato; i cani inseguono
+con furore l'uomo o l'animale che fugge;
+i fanciulli insultano l'idiota, lo scemo,
+che loro dovrebbe ispirare compassione;
+e la bassa plebe oltraggia con ogni
+specie d'insulti lo sciagurato esposto alla
+berlina, quantunque talvolta non ne conosca
+il delitto. Tostocchè le viene indicata
+come oggetto della sua collera una
+<span class="pagenum"><a id="Page_264"></a>[264]</span>
+setta, un partito, una nazione, la plebe,
+senza esaminare i loro torti, senza neppure
+intenderne il nome, s'irrita, si agita e si
+porta agli estremi oltraggi, ai più sfrenati
+atti di ferocia, sebbene niun ragionevole
+motivo abbia potuto eccitare il suo risentimento.
+A stento un'armata che fugge
+può sottrarsi alla persecuzione di que'
+medesimi contadini, che prima della battaglia
+facevano voti perchè fosse vittoriosa.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi erano obbligati ad evacuare
+l'Italia; ognuno credette d'avere contro
+questi spossessati padroni i più legittimi
+motivi di malcontento, perchè ognuno
+volle far uso di tutto il potere che momentaneamente
+aveva, e perchè, esaltato
+dall'emozione che sempre comunica la
+moltitudine, suppose essere un suo proprio
+sentimento l'effetto delle grida e delle
+ingiurie che risuonavano alle sue orecchie.
+Pochi giorni prima l'armata spagnuolo-pontificia
+era stata sconfitta nella
+battaglia di Ravenna, ed i fuggitivi,
+attraversando di nuovo lo stesso stato del
+papa, erano stati spogliati, maltrattati,
+uccisi; gl'Italiani dai loro compatriotti,
+gli Spagnuoli da uomini, che ancora
+non avevano avuto tempo d'essere da
+loro vessati. Qualunque volta i Tedeschi
+<span class="pagenum"><a id="Page_265"></a>[265]</span>
+erano perdenti nella Marca Trivigiana o
+nel Friuli, lo scatenamento de' contadini
+di quelle contrade, che tanto avevano sofferto,
+era lo stesso contro di loro. Venne
+la volta loro anche pei Francesi, quando
+meno se l'aspettavano, e furono esposti
+come i loro rivali a tutti i furori del
+popolaccio.
+</p>
+
+<p>
+Le quattro straniere nazioni, che in allora
+guerreggiavano in Italia, avevano
+tutte dato prova d'insaziabile cupidigia e
+di terribile ferocia. Gli Spagnuoli, i Tedeschi,
+gli Svizzeri, i Francesi, non potevano
+per questo rispetto vicendevolmente
+nulla rimproverarsi. Soltanto i Francesi non
+aggiugnevano all'avidità, comune a tutti,
+l'avarizia degli altri. Tutto quanto si erano
+fatto dare, od avevano preso, abusando
+della vittoria, tutto dispensavano in appresso
+con mano liberale; e dopo pochi
+giorni si trovavano così privi di danaro,
+come prima del saccheggio. Nel seguire
+la vittoria, nel sacco d'una città, nel primo
+stabilimento de' loro quartieri, pareva
+che la loro rabbia mai non potesse saziarsi
+di sangue, e l'arroganza loro non risparmiava
+chicchessia; ma pochi giorni, e
+talvolta poche ore bastavano, per istringere
+domestichezza cogli abitanti presso
+cui si erano alloggiati: la sociabilità, che
+<span class="pagenum"><a id="Page_266"></a>[266]</span>
+così eminentemente li distingue, e che
+per essi è un bisogno e quasi un istinto,
+loro faceva bentosto cercare ciò che poteva
+ravvicinarli ai loro ospiti; desideravano
+di dissipare sulla fronte loro il mal
+umore che li rattristava; cercavano di rendere
+qualche piccoli servigj a coloro che
+avevano maltrattati; lavoravano con loro
+intorno alla capanna che doveva tener
+luogo della casa ch'essi avevano bruciata,
+e bevevano insieme con tutta la famiglia
+il vino che aveano rubato nelle di
+lei cantine. Comunque non conoscessero la
+lingua de' loro ospiti, pure discorrevano
+con loro e sapevano indovinare ciò che
+non poteano capire. Se spesse volte davano
+motivo di gelosia agli amanti, ai mariti,
+ai genitori, non era altrimenti colla brutalità
+d'inesorabili vincitori, ma colle officiose
+attenzioni d'una militare galanteria.
+</p>
+
+<p>
+Gli Spagnuoli, sobrj, taciturni, alteri,
+vendicativi, non abusavano meno de'
+Francesi dell'istante della vittoria; non
+perchè fossero come questi esaltati dalla
+frenesia delle battaglie, ma perchè rispettavano
+ancora assai meno la vita degli
+uomini, e non erano in verun modo
+sensibili all'altrui dolore. Il soldato spagnuolo
+quale si era mostrato il primo
+giorno, tale mostravasi ancora in appresso
+<span class="pagenum"><a id="Page_267"></a>[267]</span>
+in tutte le relazioni che potevansi
+formare con lui. Egli aveva spogliato
+per avarizia, e quest'avarizia non
+veniva mai meno, andando sempre egualmente
+in traccia e di nuovi guadagni
+e di nuovi risparmj, sebbene talvolta
+lo stesso uomo spendesse per orgoglio e
+per sembrare magnanimo in una clamorosa
+circostanza ciò che aveva con gran
+pena ammassato in più anni. Quest'orgoglio
+mai non gli permetteva d'ammettere
+un forastiere a veruna famigliarità
+con lui; sempre si manteneva alla stessa
+distanza dalla famiglia de' suoi ospiti, e
+sebbene il suo idioma si avvicinasse in
+modo all'italiano da potere senza troppo
+studio intendere e apparare quello degli
+abitanti, mai non lo adoperava che per
+alcune frasi di cerimonia, cui avvezzava
+i suoi ospiti; egli loro insegnava i riguardi
+dovuti ad un <i>senhor soldado</i>, ma non si
+abbassava a conversare con loro.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri ed i Tedeschi, senz'essere
+considerati come uno stesso popolo,
+avevano tali rapporti gli uni cogli altri,
+che gl'Italiani non potevano assegnare
+un distinto carattere a questi formidabili
+ospiti. Gli Svizzeri, superbi de' loro
+prosperi successi negli ultimi vent'anni,
+avevano un più insolente contegno. Non
+<span class="pagenum"><a id="Page_268"></a>[268]</span>
+accostumati a riconoscere verun superiore,
+più difficilmente degli altri si assoggettavano
+alla disciplina; e non avendo
+da lungo tempo militato che come
+soldati mercenarj, altro fine non vedevano
+nella guerra che quello di guadagnare
+danaro; ed a questo fine frequentemente
+sagrificavano la loro fede ed il
+loro onore. Altronde le due nazioni erano,
+a gara l'una dell'altra, feroci rispetto ai
+vinti, avide ed insaziabili nel saccheggio,
+ed avare per conservare ciò che avevano
+acquistato. Ambedue si abbandonavano
+allo stesso genere d'intemperanza; ed il
+diritto d'ubbriacarsi loro sembrava il più
+alto premio della vittoria. Affatto indifferenti
+pei popoli coi quali vivevano, senza
+curarsi di conoscerne i costumi o le opinioni,
+gli Svizzeri ed i Tedeschi, dopo
+le loro orgie, si abbandonavano ad un
+indolente riposo: essi non tentavano nè
+meno di farsi intendere dai loro ospiti,
+lasciandoli dubitare che potessero, come
+gli altri uomini, pensare, amare, sentire.
+</p>
+
+<p>
+Ravenna fu la prima città in cui i
+Francesi furono vittima di quell'odio
+popolare che improvvisamente scoppiava
+contro di loro. Vero è ch'essi l'avevano
+crudelmente provocata col saccheggiarla
+nell'istante in cui i di lei magistrati sottoscrivevano
+<span class="pagenum"><a id="Page_269"></a>[269]</span>
+la capitolazione. Giulio Vitelli,
+vescovo di Città di Castello, che
+aveva comandato nella fortezza di Ravenna,
+vi s'avvicinò con un corpo di
+truppe, quando seppe che l'aveva abbandonata
+La Palisse. I Francesi offrirono
+ancor essi di capitolare, ed il vescovo
+accordò loro un'onorevole capitolazione;
+ma riserbavasi d'usare odiose rappresaglie
+per la violazione della precedente capitolazione.
+Non curandosi della sua parola,
+abbandonò al popolaccio i quattro principali
+ufficiali della guarnigione, e permise
+in onta del suo carattere di vescovo
+e di luogotenente del papa, che fossero
+sepolti vivi sotto i suoi occhi in una
+fossa colla sola testa fuori della terra, e
+che si lasciassero colà perire in un lungo
+e crudele supplicio<a class="tag" id="tag259" href="#note259">[259]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nel tempo in cui i Francesi evacuavano
+la Lombardia, l'accanimento del popolo
+contro di loro si manifestò con eguale
+crudeltà. La feccia della plebaglia milanese
+trucidò tutti i soldati francesi ch'erano
+rimasti nelle loro caserme o ne' loro
+spedali dopo la partenza de' capi; attaccò
+in seguito le botteghe ed i magazzini
+de' mercanti francesi per saccheggiarle,
+<span class="pagenum"><a id="Page_270"></a>[270]</span>
+e si dice che rimasero vittima del popolo
+furibondo mille cinquecento individui.
+Gli stessi orrori rinnovaronsi in Como subito
+dopo evacuata la città. I Francesi nella
+loro ritirata non potevano scostarsi dal
+grosso dell'armata; perciocchè tutti coloro
+che si disperdevano, e che più non erano
+in istato di difendersi, erano uccisi dai
+forsennati contadini; onde questa ritirata
+costò al loro esercito più soldati che una
+battaglia<a class="tag" id="tag260" href="#note260">[260]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Credevano gl'Italiani che tanti oltraggi
+dovessero restar sempre impuniti: i Francesi
+altro omai non possedevano in Italia,
+che Brescia, Crema e Legnago, colle
+fortezze di Milano, di Novara, di Cremona
+e della Lanterna di Genova<a class="tag" id="tag261" href="#note261">[261]</a>.
+Altronde venivano occupati al di là dalle
+Alpi da una potente invasione. Mentre
+che l'ammiraglio Howard guastava le
+coste della Bretagna, il marchese di Dorset
+aveva, il 18 giugno, fatto uno sbarco
+nella Guipuscoa, ed avendo raggiunto Ferdinando
+con sei mila fanti inglesi, minacciava
+nello stesso tempo la Guienna
+e la Navarra. Non era presumibile che
+con tali nemici in su le braccia, Lodovico
+<span class="pagenum"><a id="Page_271"></a>[271]</span>
+XII potesse, durante tutta la campagna,
+pensare alla Lombardia<a class="tag" id="tag262" href="#note262">[262]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La sorte degli alleati della Francia non
+era diversa da quella de' soldati che si
+erano sbandati dall'armata. Il più esposto
+d'ogni altro era Alfonso d'Este, duca di
+Ferrara. Egli era stato perseguitato da
+Giulio II col più fiero accanimento; il
+suo stato trovavasi inondato da barbari
+soldati, esauste erano le forze, e perduta la
+speranza d'ogni esterno soccorso. In tale
+estremità egli si abbandonò all'amicizia
+ed alla riconoscenza di Fabrizio Colonna.
+Dopo aver fatto prigioniero questo generale
+nella battaglia di Ravenna, aveva
+costantemente ricusato di cederlo ai Francesi;
+per sottrarlo alle inchieste ed alle
+minacce di La Palisse l'aveva mandato a
+Ferrara, ed all'ultimo liberato senza taglia.
+Fabrizio chiamò in favore d'Alfonso
+tutta la sua potente famiglia, e persuase
+l'ambasciatore del re Cattolico ad intercedere
+per lui presso il papa, rappresentandogli
+che Alfonso era figliuolo d'una
+principessa d'Arragona<a class="tag" id="tag263" href="#note263">[263]</a>. Il marchese
+<span class="pagenum"><a id="Page_272"></a>[272]</span>
+di Mantova interpose ancor esso i suoi
+buoni ufficj a di lui favore. Tanti intercessori
+chiedevano soltanto un salvacondotto
+pel duca di Ferrara, in forza del quale
+potesse andare a Roma a gettarsi ai piedi
+del papa per ottenere perdono. Fu accordato
+il salvacondotto, e l'ambasciatore
+d'Arragona con Fabrizio e Marc'Antonio
+Colonna guarentirono la libertà del duca.
+</p>
+
+<p>
+Alfonso d'Este passò a Roma, apparecchiato
+a sottomettersi alle umiliazioni,
+nelle quali pareva omai soltanto riposta
+la conservazione della sua sovranità. Vi
+arrivò il 4 di luglio, ed il pontefice,
+contento di questo passo del duca, parve
+raddolcirsi verso di lui. Sospese le censure
+contro di lui pronunciate, ed acconsentì
+che gli fosse data l'assoluzione,
+non alle porte della Chiesa colla corda
+al collo, e dopo essere stato battuto con
+bacchette dal penitenziere, ma nel concistoro
+de' cardinali. Paride de Grassis,
+maestro delle cerimonie del papa, ne concertò
+con lui preventivamente le formalità,
+e convenne intorno a ciò che direbbe
+il duca, e che Paride scrisse in
+appresso nel suo giornale. «Beatissimo
+<span class="pagenum"><a id="Page_273"></a>[273]</span>
+e clementissimo padre, gli disse Alfonso,
+gettandosi a' suoi piedi, io conosco
+veramente e confesso che ho peccato in
+molti intollerabili modi sia contro la
+divina Maestà, sia contro Vostra Santità,
+vicario di N. S. Gesù Cristo, e
+contro la santa sede apostolica; e ciò
+tanto più gravemente, che io stesso ed
+i miei antenati e fratelli ne avevamo
+ricevuti i più grandi beneficj; perciò
+mi trovo pieno di pentimento e di dolore
+per essermi renduto colpevole d'ingratitudine
+verso Vostra Santità, e per
+averle fatto ingiuria.» Dopo aver pronunciate
+queste parole doveva piangere
+e sparger lagrime, poi ripigliare così:
+«Per tal cagione io mi prostro supplicante
+ai piedi di Vostra Beatitudine, ed
+abbraccio le sue ginocchia, implorando
+la mia grazia per la divina misericordia,
+e la pietà della Santità Vostra. Prometto
+che in avvenire non commetterò
+verun mancamento contro Vostra Santità,
+e mi dichiaro apparecchiato ad
+espiare quelli che ho commessi, sopportando
+nella mia persona, nel mio
+principato, nella mia fortuna, tutte le
+pene che Vostra Santità vorrà infliggermi
+nella sua misericordia.» Il papa,
+rispondendo, riepilogò in un lungo discorso
+<span class="pagenum"><a id="Page_274"></a>[274]</span>
+tutti i delitti d'Alfonso d'Este; gli
+rinfacciò di non umiliarsi anche in allora
+che per forza, ma terminò coll'assolverlo<a class="tag" id="tag264" href="#note264">[264]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In appresso furono nominati da Giulio
+II sei cardinali per conchiudere con Alfonso
+il trattato di pace; ma pochi giorni
+dopo costoro dichiararono che il papa aveva
+determinato di far rientrare Ferrara sotto
+l'immediato dominio della Chiesa. Soltanto,
+siccome Giulio pretendeva che tutto
+il paese posto a mezzogiorno del Po appartenesse
+alla santa sede, desso contava di
+farsi restituire la città d'Asti, occupata
+dai coalizzati, e di darla ad Alfonso in
+compenso dell'antico ducato. Questa proposizione
+fu pel duca di Ferrara un colpo
+di fulmine: vi ravvisò la malizia d'Alberto
+Pio, conte di Carpi, suo personale
+nemico, ed uno de' privati consiglieri del
+papa. Seppe bentosto che Reggio aveva
+aperte le porte alle truppe della Chiesa,
+e che la Garfagnana era stata conquistata
+dal duca d'Urbino: temette che Ferrara,
+di cui aveva affidata la guardia al cardinale
+Ippolito, suo fratello, fosse attaccata
+<span class="pagenum"><a id="Page_275"></a>[275]</span>
+in tempo della sua assenza, e domandò
+il suo congedo per tornare a
+casa sua. Il papa lo ricusò con isdegno;
+ma l'ambasciatore d'Arragona ed i Colonna
+dichiararono che non soffrirebbero
+in verun modo che si abusasse del loro
+nome per sedurre il loro raccomandato,
+e violare una parola di cui si erano dichiarati
+essi garanti. All'indomani Fabrizio
+e Marc'Antonio Colonna condussero
+Alfonso alla vicina porta di san
+Giovanni di Laterano; e sebbene vi fosse
+stata posta doppia guardia, essi la forzarono,
+e condussero armata mano il loro
+ospite al proprio castello di Marino, di
+dove trovarono poi modo di farlo passare
+ne' suoi stati<a class="tag" id="tag265" href="#note265">[265]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La santa lega provava di già la sorte
+di tutte le confederazioni. I suoi membri
+si erano creduti d'accordo, quando
+non trattavasi che di difendersi, ma non
+avevano prevedute le conquiste che la
+fortuna poneva nelle loro mani; i prosperi
+avvenimenti avevano fatto germogliare
+una nuova ambizione in petto a
+<span class="pagenum"><a id="Page_276"></a>[276]</span>
+tutti gli alleati. Il papa, prima d'ogni
+altro, aveva, sotto certi rispetti, rotto il
+legame dell'associazione, occupando Parma
+e Piacenza; egli così violava i diritti
+riclamati dall'imperatore sopra tutta la
+Lombardia, e quelli del nuovo duca di
+Milano, Massimiliano Sforza, che la lega
+aveva promesso di rimettere sul trono,
+e quelli dei popoli, che vedevano con rincrescimento
+lo sfasciamento in piccole
+parti del loro antico ducato. Il papa, per
+giustificare l'inaudita estensione che voleva
+dare all'esarcato di Ravenna, comprendendovi
+tutti i paesi posti a destra
+del Po, pretese che la loro subordinazione
+alla Chiesa aveva durato fino al
+1272; pure in quest'epoca, ch'egli stesso
+indicò al suo maestro delle cerimonie<a class="tag" id="tag266" href="#note266">[266]</a>,
+non era in Lombardia accaduto verun
+fatto che cambiasse o ristringesse il potere
+del papa; soltanto il vicariato dell'Impero,
+che la Chiesa romana pretese
+d'esercitare in tempo del lungo interregno
+che tenne dietro alla morte di Federico
+II, e che terminò nel 1273 colla
+elezione di Rodolfo d'Apsburgo, lasciò
+forse negli archivj della Chiesa alcune
+<span class="pagenum"><a id="Page_277"></a>[277]</span>
+confuse memorie, che Giulio II suppose
+comprovanti il diritto di sovranità<a class="tag" id="tag267" href="#note267">[267]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Le pretese di Massimiliano non erano
+meno di quelle del papa contrarie
+alle precedenti convenzioni passate tra i
+confederati. Questo vano monarca, che
+mai non aveva misurati i suoi progetti
+colle sue forze, e che, dopo la conchiusione
+della lega di Cambrai, mai non
+aveva soddisfatti i suoi obblighi in veruna
+delle guerre nelle quali aveva strascinati
+i suoi alleati, non voleva, mutando
+partito, rinunciare a veruna delle speranze
+che aveva una volta concepite. Egli
+era entrato nella lega de' Veneziani, ma
+senza rinunciare alla pretesa che questi
+gli abbandonassero tutti i loro stati di terra
+ferma: altronde egli non voleva restituire
+a Massimiliano Sforza, suo cugino, il
+ducato di Milano, ch'era stato per lui
+conquistato. Ma gli Svizzeri, che occupavano
+tutt'intero questo ducato, e Giulio
+II, che voleva scacciare dall'Italia i
+barbari di qualunque nome, insistevano
+per lo ristabilimento dello Sforza sul trono
+de' suoi maggiori<a class="tag" id="tag268" href="#note268">[268]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_278"></a>[278]</span>
+</p>
+
+<p>
+Raimondo di Cardone aveva nuovamente
+adunata l'armata spagnuola ai confini
+del regno di Napoli, e voleva avanzarsi
+in Lombardia per far vivere le sue
+truppe a carico di que' paesi, e per avere
+maggiore influenza nella ripartizione degli
+stati occupati dalla santa lega. Perciò
+chiedeva al papa ed ai Veneziani di pagargli
+i sussidj di quaranta mila ducati
+al mese, che si erano obbligati di corrispondergli
+finchè i Francesi fossero scacciati
+da tutta l'Italia, e pretendeva che
+non si potessero dire scacciati finchè le
+loro guarnigioni occupavano Brescia, Crema
+e molte altre piazze. Dall'altro canto
+il papa ed i Veneziani non desideravano
+di tirare in quelle province una nuova
+armata, o di caricarsi di così ragguardevole
+dispendio. Intanto gli Svizzeri continuavano
+a mettere a contribuzione il
+ducato di Milano. Essi avevano persuaso
+Carlo III, duca di Savoja, a sottoscrivere
+con loro a <i>Bade</i> nel mese di maggio
+un'alleanza difensiva per venticinque
+anni, e ne approfittavano per istaccarlo
+interamente dalla Francia e dal marchese
+di Saluzzo<a class="tag" id="tag269" href="#note269">[269]</a>. I Veneziani, senza partecipazione
+<span class="pagenum"><a id="Page_279"></a>[279]</span>
+dei loro alleati, fecero alcuni
+tentativi contro Crema e Brescia, che
+non ebbero effetto. Gli alleati si accusavano
+a vicenda, e si lagnavano gli uni
+degli altri; e l'universale diffidenza annunciava
+il prossimo scioglimento di una
+lega cui inaspettati successi non permettevano
+di conservarsi unita.
+</p>
+
+<p>
+Soltanto in una cosa i confederati sembravano
+consentire, cioè nell'abusare
+della superiorità delle loro forze contro
+la repubblica fiorentina. Eppure questa
+non aveva offeso veruno di loro; non
+aveva mancato a nessuno de' suoi obblighi,
+ed altri soccorsi non aveva dati
+al re di Francia che quelli cui erasi obbligata
+con un trattato negoziato di concerto
+con Ferdinando il Cattolico: altronde
+ella si era scrupolosamente confermata,
+con tutte le altre potenze, ai doveri di
+buon vicinato; ai soldati fuggitivi dell'armata
+rotta a Ravenna aveva accordato un
+asilo, invano da' medesimi cercato negli
+stati del papa. Vero è che la di lei politica
+era stata timida e vacillante. Per
+timore d'attirare sopra di sè l'attenzione
+delle altre potenze e di compromettersi,
+non erasi unita con tutte le sue forze ai
+Francesi; non gli aveva nè pure abbandonati,
+accettando le proposizioni del re
+<span class="pagenum"><a id="Page_280"></a>[280]</span>
+d'Arragona, nè aveva cercato di far rispettare
+la sua neutralità ponendosi in
+istato di difesa. Erasi conservata neutrale
+senza che veruno gli sapesse buon
+grado della sua neutralità. Ma la sorte
+d'uno stato debole il più delle volte è
+affatto indipendente dai suoi prudenti o
+mal accorti consiglj; il risentimento di
+Giulio II, le pratiche dei Medici e la
+cupidigia dei generali influirono assai più
+nella ruina di Firenze, che la politica del
+Soderini.
+</p>
+
+<p>
+Il papa e l'imperatore, facendo sentire
+alla repubblica il loro scontento, parvero
+offrirle sì l'uno che l'altro una via per
+sottrarsi al turbine. Il papa le mandò in
+luglio il suo Datario per chiederle di deporre
+il Soderini, d'unirsi alla santa
+lega contro i Francesi, e di richiamare
+tutti gli esiliati, offrendole a tale prezzo
+di ridonarle la sua amicizia. Dopo tre
+giorni di deliberazioni, i consiglj di Firenze
+ricusarono di assoggettarsi a queste
+condizioni<a class="tag" id="tag270" href="#note270">[270]</a>. D'altra parte Matteo
+Lang, vescovo di Gurck, e segretario di
+Massimiliano, che veniva a rappresentare
+il suo padrone in un congresso delle potenze
+della lega convocato a Mantova,
+<span class="pagenum"><a id="Page_281"></a>[281]</span>
+offeriva ai Fiorentini di prenderli sotto
+la protezione imperiale mercè una contribuzione
+di quaranta mila fiorini; ma conoscendo
+questi quanto potevano fare poco
+fondamento sulle promesse dell'imperatore,
+non seppero risolversi a privarsi del
+loro danaro per acquistare una così debole
+garanzia<a class="tag" id="tag271" href="#note271">[271]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto i Fiorentini spedirono il giureconsulto
+Vittore Soderini, fratello del
+gonfaloniere, alla dieta di Mantova per
+difendere i loro interessi, e farli comprendere
+nella universale pacificazione.
+Giuliano de' Medici, il terzo de' figliuoli
+del magnifico Lorenzo, si presentò alla
+stessa dieta, per domandare il ristabilimento
+della sua famiglia in Firenze. Il
+suo esilio, e tutte le sue sventure, egli
+disse, erano l'opera de' Francesi; non potevasi
+perciò dubitare dell'attaccamento
+della casa Medici al partito dell'imperatore
+e della Spagna, nè per conseguenza
+di quello dei democratici fiorentini ai
+Francesi; e se le armate della lega abbisognavano
+di danaro, i Medici ne saprebbero
+ragunare a Firenze assai più
+<span class="pagenum"><a id="Page_282"></a>[282]</span>
+per compiacere i loro amici, che non
+poteva offrirne il partito popolare per calmare
+i suoi nemici. In fatti il danaro era
+il solo convincente argomento sullo spirito
+degli alleati. Raimondo di Cardone trovavasene
+affatto sprovveduto; aveva fatto
+avanzare l'armata spagnuola fino a Bologna,
+ma questa ricusava di andare più in
+là se non era pagata. Massimiliano desiderava
+che entrasse in Lombardia per contenere
+gli Svizzeri e spaventare i Veneziani;
+ed ambidue avrebbero preferito
+il danaro contante de' Fiorentini alle lontane
+promesse dei Medici. Si fece di nuovo
+sentire a Gian Vittore Soderini, che
+per quaranta mila fiorini poteva salvare
+la repubblica; ma invece di appigliarsi
+rapidamente a questo partito, egli si credette
+obbligato a giustificare la sua patria,
+a provare che nulla doveva, e che non
+aveva commesso verun fallo: si lasciò
+fuggire l'occasione, e la dieta risolse di
+far marciare l'armata spagnuola ed il
+cardinale de' Medici, legato di Toscana,
+sopra Firenze, per mutarne il governo<a class="tag" id="tag272" href="#note272">[272]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_283"></a>[283]</span>
+</p>
+
+<p>
+Una mal intesa economia, ed il timore
+di richiamare sopra di loro l'attenzione
+de' vicini, avevano impedito ai Fiorentini
+d'armarsi nel momento in cui le violenti
+convulsioni che provava l'Italia ne faceva
+loro un dovere di prudenza. Essi avevano
+somministrati trecento uomini d'armi
+al re di Francia, parte de' quali trovavansi
+in allora chiusi in Brescia, mentre
+gli altri, svaligiati dai Veneziani, tornavano
+scoraggiati, e perciò soli dugento
+allora ne rimanevano loro, i di cui capi
+non avevano veruna riputazione. Le milizie
+dell'ordinanza non avevano nè disciplina,
+nè pratica di guerra, nè confidenza
+in sè medesime. Si erano sollecitamente
+assoldate alcune migliaja di fanti
+stranieri; ma perchè non si aveva avuto
+tempo di sceglierli, non potevano stare
+a fronte di quelli de' Veneziani o del
+papa, meno ancora dei Tedeschi e degli
+Spagnuoli<a class="tag" id="tag273" href="#note273">[273]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nè le forze con cui il vicerè don Raimondo
+di Cardone andava ad attaccare
+i Fiorentini erano molto ragguardevoli.
+Egli non aveva che dugento uomini d'armi,
+due cannoni presi a Bologna e veruno
+<span class="pagenum"><a id="Page_284"></a>[284]</span>
+degli equipaggi necessarj ad un'armata.
+Ma il Cardone contava nella sua
+cinque mila di quegli Spagnuoli che avevano
+così ostinatamente combattuto a
+Ravenna, e dopo avere distrutta una considerabile
+parte della fanteria tedesca e
+francese, eransi gloriosamente ritirati senza
+cedere alle cariche ripetute di tutta la
+cavalleria vittoriosa. Nell'attraversare gli
+Appennini con questa piccola armata il
+vicerè non trovò verun ostacolo<a class="tag" id="tag274" href="#note274">[274]</a>:
+giunto a Barberino, lontano quindici
+miglia da Firenze, mandò a dichiarare
+ai Fiorentini, che non era intenzione sua,
+nè della lega, d'attaccare le loro proprietà,
+le loro leggi o la loro libertà;
+che non domandava che due cose, l'allontanamento
+dei gonfaloniere Soderini,
+ch'era sospetto a tutti i confederati, e
+l'accettazione de' Medici in Firenze, non
+<span class="pagenum"><a id="Page_285"></a>[285]</span>
+come principi, ma come semplici cittadini<a class="tag" id="tag275" href="#note275">[275]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il gonfaloniere in tempo della sua amministrazione
+aveva date frequenti testimonianze
+della moderazione del suo carattere
+e del suo amore per la libertà;
+ma non aveva egualmente fissata la stessa
+opinione rispetto a quella risolutezza e
+fermezza di carattere, che nelle difficili
+circostanze sono necessarie ai capi dello
+stato. Adunò il gran consiglio per fargli
+parte delle domande de' nemici, e dichiarò,
+che lungi dal volere che per la
+sua difesa si esponesse la repubblica, era
+apparecchiato non solo a sagrificare la
+sua dignità, ma la libertà e la vita per
+la salvezza della medesima: invitò soltanto
+i suoi concittadini a considerare, se
+potrebbero contenere sotto l'autorità delle
+leggi i Medici ricondotti in Firenze da
+un'armata straniera; e nel supposto che
+ne conoscessero l'impossibilità, li supplicò
+a non risparmiare nè le loro sostanze,
+nè il sangue de' soldati, nè quello
+de' cittadini, per salvare la loro libertà,
+il più prezioso di tutti i beni. «Niuno
+<span class="pagenum"><a id="Page_286"></a>[286]</span>
+di voi si persuada, aggiunse egli, che
+i Medici siano adesso per governare
+come avanti la loro cacciata. Allora
+erano essi stati allevati in mezzo di noi,
+come cittadini, in privata condizione;
+grandissime erano le loro ricchezze,
+niuno gli aveva offesi, ed essi contavano
+sull'universale benevolenza. Essi
+associavano ai loro consiglj i principali
+cittadini, e lungi dal volere far pompa
+della loro potenza, si sforzavano di
+coprirla sotto il manto delle leggi. Ma
+oggi che da tanti anni vivono fuori di
+Firenze, che contrassero nuove straniere
+costumanze, che mal conoscono quelle
+della nostra patria, che d'altro non si
+ricordano che dell'esilio e dei rigori
+contro di loro esercitati, oggi che la
+personale loro ricchezza è distrutta,
+che sentonsi offesi da tante famiglie,
+che sanno che la maggior parte, e quasi
+la totalità della nazione, ha in orrore
+la tirannide, più non potranno fidarsi
+ad alcuno. La povertà ed il sospetto li
+renderanno proclivi a tutto riferire a
+sè medesimi, a sostituire in ogni cosa
+la forza e le armi alla benevolenza ed
+all'amore, di modo che questa città si
+troverà in breve tempo ridotta alla condizione
+di Bologna ne' tempi de' Bentivoglio,
+<span class="pagenum"><a id="Page_287"></a>[287]</span>
+a quella di Siena o di Perugia.
+Ho voluto richiamare tutte queste
+cose a coloro che danno così smisurate
+lodi al governo di Lorenzo de' Medici:
+era ancora quella una tirannide, ma
+più dolce assai di tutte le altre; ed a
+petto di quella che ci viene minacciata,
+sarebbe un'età dell'oro. Oramai s'aspetta
+a voi il risolvere con prudenza,
+mentre che le mie parti saranno o di
+rinunciare con costanza e con gioja a
+questa magistratura, o se voi giudicate
+altrimenti, di coraggiosamente provvedere
+alla conservazione ed alla difesa
+della vostra patria<a class="tag" id="tag276" href="#note276">[276]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+L'inquietudine che cagionava l'avvicinamento
+dell'armata spagnuola, e più
+ancora lo stato ostile di tutta l'Europa,
+disponeva tutti i cittadini a porgere orecchio
+alle moderate proposizioni fatte dal
+vicerè; ma quando si fecero a riflettere
+allo stato in cui troverebbesi la repubblica,
+perdendo il suo capo appunto nell'istante
+<span class="pagenum"><a id="Page_288"></a>[288]</span>
+medesimo in cui la città sarebbe
+obbligata di ricevere entro le sue mura
+ambiziosi esiliati, che ravviverebbero le
+pretese di tutto un partito; quando pensarono
+che l'armata nemica, introdotta
+dai Medici nel seno della loro patria,
+sarebbe sempre ai loro ordini per ischiacciare
+ogni libertà; che gli stranieri desideravano
+il consolidamento della tirannide,
+affinchè desse ai nuovi principi il
+diritto di levare più ampie contribuzioni,
+ed in appresso di prodigar loro i tesori
+de' Fiorentini, tutti i Fiorentini sentirono
+un'eguale avversione per le proposizioni
+del vicerè. Il grande consiglio si
+divise in sedici sezioni, sotto la presidenza
+di sedici gonfalonieri di compagnia,
+e dopo una lunga deliberazione
+tutte le sezioni unanimamente dichiararono
+che acconsentirebbero al ritorno
+de' Medici, purchè soltanto il gonfaloniere
+rimanesse alla testa dello stato, e che non
+si facesse mutazione nel loro governo o
+nelle loro leggi<a class="tag" id="tag277" href="#note277">[277]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_289"></a>[289]</span>
+</p>
+
+<p>
+Frattanto il vicerè era giunto sotto
+Prato: i Fiorentini avevano posto in quella
+città il condottiere Luca Savelli, che invecchiando
+tra le armi non vi aveva acquistata
+nè esperienza, nè riputazione; egli
+aveva sotto il suo comando cento uomini
+d'armi di quegli svaligiati in Lombardia,
+e due mila fanti quasi tutti presi nell'ordinanza
+o milizie di campagna. Non
+si aveva avuto tempo di provvedere la
+città di munizioni di bocca, e di artiglieria;
+ma non pertanto credevasi in
+istato di sostenere l'attacco degli Spagnuoli,
+e di fare una vigorosa resistenza.
+Il Cardone giunse in faccia alla porta di
+Mercatale, e cercò di sfondarla colla sua
+artiglieria, o di atterrare la vicina muraglia;
+ma da questo lato le fortificazioni
+si trovavano in buono stato, e dopo
+poche ore gli assalitori cessarono di far
+fuoco, riconoscendone l'inutilità<a class="tag" id="tag278" href="#note278">[278]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il vicerè non era totalmente persuaso
+che fosse vantaggioso al suo re il ristabilimento
+dei Medici a Firenze; onde il
+suo principale oggetto era quello di atterrire
+<span class="pagenum"><a id="Page_290"></a>[290]</span>
+i Fiorentini, per ridurli al pagamento
+di una contribuzione: offrì dunque
+nuovamente di trattare, ma a condizione
+che fossero somministrate le vittovaglie
+alla sua armata, finchè continuerebbero
+le negoziazioni, perchè la campagna era
+deserta, ed i contadini avevano trasportati
+i raccolti nelle terre murate. O sia
+che in quest'occasione il gonfaloniere si
+rendesse più ardito che non comportava
+l'abituale suo carattere, lusingandosi che
+la mancanza dei viveri forzasse quest'armata
+a ritirarsi, o sia che avesse malamente
+provveduto al trasporto delle vittovaglie
+al campo spagnuolo, il fatto sta che
+gli Spagnuoli cominciarono bentosto a provare
+la fame, e i soldati impazienti di soffrire
+ricominciarono i loro attacchi contro
+Prato, ov'erano certi di trovare abbondanti
+viveri. Nella notte del 29 al 30
+cambiarono gli alloggiamenti e vennero
+ad accamparsi innanzi alla porta del Serraglio,
+ove aggiustarono di nuovo i loro
+due cannoni in batteria. Nelle prime scariche
+uno si ruppe, e continuarono a
+battere le mura con un solo. In poche
+ore vi fecero una breccia larga venti
+piedi, molto alta dal suolo, ma alla
+quale per altro un rialto di terra attiguo
+al muro ne agevolava l'ingresso. Alcuni
+<span class="pagenum"><a id="Page_291"></a>[291]</span>
+soldati spagnuoli salirono su quest'apertura,
+ed uccisero due fanti che vi stavano
+di guardia; ciò bastò per atterrire
+tutti gli altri; e sebbene vi fosse al di là
+del muro un corpo di fucilieri e di
+uomini armati di picche, i quali avrebbero
+potuto difenderlo con estrema facilità,
+non appena videro gli Spagnuoli sulla
+breccia, che cominciarono tutti a fuggire.
+</p>
+
+<p>
+I vincitori, sorpresi da tanta viltà, entrarono
+in Prato da ogni banda, e fecero
+bentosto sentire ai fuggitivi quanto la
+paura sia peggiore consigliere che il coraggio.
+Appena qualche centinajo di loro
+sarebbero periti sostenendo anche il più
+sanguinoso assalto, mentre la fuga li
+diede quasi tutti in preda alla morte senza
+difesa. In quest'occasione gli Spagnuoli
+vinsero di lunga mano in crudeltà gli
+oppugnatori di Brescia e di Ravenna. La
+maggior parte degli storici porta a cinque
+mila il numero di coloro che senza combattere,
+senza difendersi, senza avere provocato,
+furono inumanamente uccisi: tutte
+le case, tutte le chiese vennero saccheggiate
+con eccessivo rigore; e gli abitanti,
+spogliati d'ogni cosa, furono inoltre assoggettati
+ad orrende torture, onde i loro
+amici e parenti, mossi a compassione,
+si ridussero a redimerli. Soltanto la cattedrale,
+<span class="pagenum"><a id="Page_292"></a>[292]</span>
+dove si erano rifugiate molte
+donne, fu sottratta a questi orrori da una
+salvaguardia che aveva per quella chiesa
+ottenuta il cardinale de' Medici<a class="tag" id="tag279" href="#note279">[279]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La notizia della presa e dell'uccisione
+di Prato empì Firenze di spavento e di
+costernazione. Stavano adunati in città
+sedici mila uomini dell'ordinanza; ma i
+loro compagni avevano data una tale prova
+di viltà, che non potevasi riporre in loro
+la più leggiere speranza. La grande maggiorità
+de' cittadini non desiderava un
+cambiamento, ma mancava d'ogni coraggio
+militare; non si sentiva abbastanza
+forte per respingere il nemico, e non
+voleva esporre la capitale alle sciagure
+di Prato. Il vicerè non aveva rotta ogni
+negoziazione; ma essendosi sottratto al bisogno,
+ed avendo trovati in Prato danari e
+viveri in abbondanza, aveva ingrandite
+assai le sue pretese, e non chiedeva meno
+di cento cinquanta mila fiorini. Tutta la
+città trovavasi in uno stato di terribile
+fermento; la signoria era scoraggiata e
+<span class="pagenum"><a id="Page_293"></a>[293]</span>
+lo stesso gonfaloniere, che più non dissimulava
+il suo terrore, aveva offerto di
+abdicare<a class="tag" id="tag280" href="#note280">[280]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In questi frangenti, venticinque in trenta
+giovani delle più illustri e ricche famiglie
+di Firenze, che da lungo tempo avevano
+costume di adunarsi negli orti, diventati
+per essi famosi, di Bernardo Rucellai, onde
+intrattenervisi intorno alle cose delle lettere
+e delle arti, risolsero di procedere essi
+medesimi a mutare il governo; o perchè
+risguardassero l'intera libertà de' loro antenati
+come contraria al loro gusto per la
+poesia e pei godimenti del lusso, o perchè,
+giudicando necessario di cedere dolcemente
+alla burrasca, volessero, dirigendo essi
+la rivoluzione, salvare il gonfaloniere. Essi
+erano ben persuasi, che, se non venivano
+assecondati dai loro concittadini, non
+troverebbero neppure presso di loro opposizione.
+Erano alla loro testa Bartolommeo
+Valori, che aveva sposata la nipote
+del Soderini, e che veniva da lui risguardato
+come suo genero, Paolo Vettori,
+Anton Francesco degli Albizzi, i Rucellai,
+Capponi, Tornabuoni e Vespucci,
+che quasi tutti avevano strette relazioni
+<span class="pagenum"><a id="Page_294"></a>[294]</span>
+colla famiglia del Soderini e co' suoi aderenti<a class="tag" id="tag281" href="#note281">[281]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I giovani congiurati, che pochi mesi
+prima avevano avute segrete corrispondenze
+con Giulio de' Medici, entrarono
+nel palazzo pubblico la mattina del 31
+agosto all'indomani della presa di Prato.
+Arrivarono senza incontrare resistenza
+fino all'appartamento del gonfaloniere,
+che non aveva presa veruna misura per
+difendersi, e che si abbandonava alla sorte.
+Lo minacciarono di morte se non usciva
+subito di palazzo, e per lo contrario promisero
+di salvarlo, se prestavasi ai loro
+desiderj. Tutta la città erasi posta in movimento
+alla notizia di cotale intrapresa;
+ma ne' diversi attruppamenti, che si andavano
+formando nelle strade, udivansi
+pochissime voci accusare il gonfaloniere,
+e niuno eravi che ardisse prenderne
+le difese. I congiurati trassero il
+gonfaloniere nella casa di Paolo Vettori,
+posta sul lung'Arno, ove lo tennero quella
+notte. Nello stesso tempo fecero adunare
+<span class="pagenum"><a id="Page_295"></a>[295]</span>
+la signoria, i collegj, i capitani di parte
+guelfa, i decemviri della libertà, gli otto
+della balìa, ed i conservatori delle leggi.
+Domandarono a quest'assemblea di deporre
+il gonfaloniere; tuttavolta di quasi
+settanta membri presenti, nove soli votarono
+per la deposizione del Soderini. Francesco
+Vettori allora prese a dire ad alta
+voce: «concittadini! coloro che oggi credono
+salvare il gonfaloniere, votando
+a suo favore, rendono sicura la sua
+perdita, perchè i suoi nemici lo uccideranno
+se non possono farlo deporre.»
+Questa minaccia ottenne il desiderato
+effetto, ed il Soderini fu legalmente
+privato della sua dignità; fu poi fatto
+partire di notte per la strada di Siena alla
+volta di Roma, ma avendo egli udito per
+istrada che il papa aveva fatti confiscare
+i suoi beni, piegò subito verso Ancona
+di dove passò a Ragusi<a class="tag" id="tag282" href="#note282">[282]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Furono all'istante mandati ambasciatori
+al vicerè, per avvisarlo che la repubblica
+si era uniformata ai voto da lui
+<span class="pagenum"><a id="Page_296"></a>[296]</span>
+espresso, e per conoscere quali fossero le
+sue intenzioni. Il Cardone prima di tutto
+chiese danaro: volle ottanta mila fiorini
+per l'armata spagnuola, quaranta
+mila per l'imperatore, venti mila per
+sè, e volle che Firenze per pegno del suo
+attaccamento alla santa lega prendesse al
+suo soldo il marchese della Palude, e lo
+ricevesse entro le sue mura con dugento
+uomini d'armi spagnuoli. Rispetto ai Medici
+chiese soltanto che fossero ricevuti
+nella patria loro come cittadini, ed avessero
+la facoltà di riacquistare i loro beni
+ch'erano stati confiscati; di modo che
+sembrava lasciar la speranza di conservare
+l'antica libertà<a class="tag" id="tag283" href="#note283">[283]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Fiorentini e gli stessi capi della rivoluzione
+accolsero avidamente questa speranza,
+e trovarono nel dolce e conciliante
+carattere di Giuliano de' Medici molta
+condiscendenza per una nuova sistemazione,
+che pareva soddisfare tutti i partiti.
+Giuliano, senz'aspettare che una sentenza
+de' magistrati annullasse la sua precedente
+<span class="pagenum"><a id="Page_297"></a>[297]</span>
+condanna, era entrato in città il 2 di
+settembre, ed aveva preso alloggio nella
+casa degli Albizzi, in allora i più caldi
+suoi partigiani, sebbene i loro antenati
+fossero stati per molto tempo i rivali della
+sua famiglia. Una nuova legge, fatta di
+suo consenso, venne presentata al gran
+consiglio il 7 di settembre per modificare
+la democrazia senza affatto distruggerla.
+Le funzioni di gonfaloniere, invece di essere
+perpetue, venivano ridotte ad un anno;
+il gran consiglio doveva essere rimpiazzato
+da una balìa, incaricata della maggior
+parte delle elezioni; ma questo consiglio,
+di cui si ristringevano le attribuzioni,
+non era per altro soppresso: finalmente
+Giambattista Ridolfi veniva proposto
+ai suffragj de' concittadini per essere
+sostituito al Soderini. La legge fu
+sanzionata dal gran consiglio, e di mille
+cinquecento suffragj, il Ridolfi ne riunì
+a suo favore mille cento tre. Era prossimo
+parente dei Medici; ma durante l'amministrazione
+del Savonarola erasi mostrato
+zelante per la libertà e per lo stato popolare,
+ed i suoi concittadini apprezzavano
+la sua prudenza e la sua fermezza<a class="tag" id="tag284" href="#note284">[284]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_298"></a>[298]</span>
+</p>
+
+<p>
+I più zelanti partigiani de' Medici non
+erano soddisfatti di tanti riguardi, avendo
+sperata una più compiuta rivoluzione; e
+finchè non era affatto soppresso il gran
+consiglio, finchè un amico della libertà
+era capo del governo, temevano sempre
+che il partito che godeva il favore del popolo
+non riacquistasse la primiera autorità,
+tostochè si fosse allontanata l'armata spagnuola,
+e forse non procedesse di nuovo all'esilio
+dei Medici. Si addirizzarono al cardinale
+Giovanni, e gli esposero i pericoli
+della soverchia condiscendenza di suo
+fratello Giuliano. Lo trovarono apparecchiato
+a spingere più in là i suoi vantaggi,
+approfittando per compiere la rivoluzione
+della permanenza in Toscana dell'armata
+spagnuola. Fin allora il cardinale erasi
+trattenuto a Prato, al quartiere generale
+degli spagnuoli: all'ultimo fece il suo
+ingresso in Firenze il 14 di settembre;
+ma invece di presentarsi, nella sua qualità
+di legato della Toscana, con un corteggio
+di preti e di cittadini, volle avere
+un accompagnamento tutto militare, e lo
+compose di uomini d'armi e di fanti
+spagnuoli e bolognesi. Andò a smontare
+al palazzo de' Medici, ove ricevette le
+visite de' principali cittadini dello stato; e
+soltanto due giorni dopo recossi al palazzo
+<span class="pagenum"><a id="Page_299"></a>[299]</span>
+pubblico cogli ambasciatori del papa e
+del vicerè, per visitare la signoria<a class="tag" id="tag285" href="#note285">[285]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Ridolfi, ch'erasi sempre mostrato di
+un partito contrario al Soderini, aveva
+licenziata l'antica guardia che faceva il
+servizio presso il gonfaloniere e presso
+la signoria, ma non aveva avuto il tempo
+di formarne un'altra, di modo che il
+palazzo pubblico non era difeso. Il corteggio
+che aveva accompagnato il cardinale
+de' Medici vi entrò con lui, e se
+ne impadronì senza trovare opposizione<a class="tag" id="tag286" href="#note286">[286]</a>.
+Allora i partigiani dei Medici fecero
+risuonare la piazza di minacciose
+grida; e Giuliano, presentandosi al consiglio
+degli ottanta, chiese a questo ed
+alla signoria di chiamare il popolo a parlamento.
+</p>
+
+<p>
+Da lungo tempo queste tumultuose
+assemblee erano il segno di una rivoluzione;
+onde, formando il gran consiglio,
+che comprendeva tutti i cittadini, si aveva
+avuto di mira di abrogare in certo modo
+i parlamenti. La signoria ed i collegj resistettero
+qualche tempo alle domande dei
+Medici; ma finalmente dovettero cedere
+<span class="pagenum"><a id="Page_300"></a>[300]</span>
+alla forza; e la maggior campana suonò
+per adunare il popolo. I cittadini non si
+recarono che in piccolo numero sulla
+piazza, ed i Medici ebbero l'accortezza
+di farla riempire di soldati e di gente
+straniera, che risposero colle loro grida
+a nome del popolo fiorentino. Due ore
+avanti notte la signoria si presentò alla
+balaustrata destinata ad arringare il popolo,
+e colà lesse le nuove proposizioni,
+delle quali i Medici chiedevano l'approvazione.
+Dovevano essere abolite tutte le
+leggi emanate dopo il 1494; doveva per
+un anno essere investita una nuova balìa
+di tutti i poteri appartenenti al popolo di
+Firenze; e questa balìa doveva essere
+composta del gonfaloniere, degli otto nuovi
+priori, di dodici membri scelti in cadauno
+dei quattro quartieri, i di cui nomi
+indicati dai Medici furono pure letti al
+popolo, finalmente di undici <i>arruoti</i>,
+ossia aggiunti, i quali, dopo essere stata
+fatta la prima nomina dal segreto comitato
+de' Medici, avevano per singolar favore
+ottenuto di venire compresi nello
+stesso corpo. Questa balìa, cui si accordò
+il diritto di assumere nuovi membri, doveva
+pure avere quello di protrarre d'anno
+in anno la propria autorità; ed infatti
+fu lo stesso corpo, che oramai abbracciando
+<span class="pagenum"><a id="Page_301"></a>[301]</span>
+i poteri di tutta la repubblica,
+continuò le sue funzioni, senza nuova
+missione, fino al 1527, quando i Medici
+furono per l'ultima volta espulsi da Firenze.
+La stessa balìa doveva delegare
+sotto il nome di <i>accoppiatori</i> un determinato
+numero de' suoi membri, cui era
+accordata la facoltà di eleggere oramai
+arbitrariamente il gonfaloniere ed i priori.
+Rispetto a quello che in allora sedeva,
+Giambattista Ridolfi, fu invitato il primo
+di novembre a dimettersi dalle proprie
+funzioni<a class="tag" id="tag287" href="#note287">[287]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tale fu la stretta e vergognosa oligarchia,
+che venne sostituita al libero e costituzionale
+governo della repubblica. Il
+parlamento sanzionò la rivoluzione; perchè
+i soli cittadini apparecchiati ad approvare
+ogni cosa si recarono sulla pubblica
+piazza, in mezzo ai soldati che facevano
+violenza alla loro patria. La nuova
+balìa pronunciò poche condanne, ma abolì
+quasi tutte le magistrature protettrici della
+libertà; inoltre licenziò il 18 settembre
+<span class="pagenum"><a id="Page_302"></a>[302]</span>
+l'ordinanza, ossia milizia fiorentina, e
+fece disarmare il popolo. Un governo stabilito
+dagli stranieri colla violenza deve
+temere ogni forza nazionale, e per mantenersi
+disarmare ed avvilire la soggetta
+nazione<a class="tag" id="tag288" href="#note288">[288]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Riusciva non agevole cosa il trovare
+subito il danaro necessario per soddisfare
+gli alleati. Il 23 di settembre la balìa fu forzata
+di aprire un prestito forzato di ottanta
+mila fiorini, col di cui prodotto furono
+pagati gli Spagnuoli<a class="tag" id="tag289" href="#note289">[289]</a>. Ogni membro
+della balìa fu in appresso autorizzato ad
+indicare otto cittadini del suo quartiere
+tra coloro che si credevano più affezionati
+ai Medici, e più contrarj ai principj
+popolari. La lista di costoro, che montava
+a cinquecento quarantotto cittadini, fu
+ridotta a dugento da uno scrutinio segreto;
+e questi furono considerati come
+formanti la rappresentazione nazionale o
+il consiglio della repubblica, che fu poi
+detto il consiglio degli <i>arruoti</i>. I Medici,
+formando questo consiglio, ebbero particolar
+cura di non lasciarvi entrare veruno
+<span class="pagenum"><a id="Page_303"></a>[303]</span>
+degli antichi partigiani di Savonarola,
+i quali eransi proposti di volere ad
+un tempo guarentire la libertà e riformare
+la Chiesa. Di tutti i partiti che conoscevansi
+in Firenze questo fu il più rigorosamente
+escluso da qualunque carica
+governativa<a class="tag" id="tag290" href="#note290">[290]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il primo gonfaloniere, eletto il 2 di novembre
+da' venti accoppiatori della balìa,
+per succedere a Giambattista Ridolfi, fu
+Filippo Buondelmonti allora in età di
+settantatre anni. Niun membro di questa
+così antica famiglia, il di cui nome ricordava
+le prime contese dei Guelfi coi
+Ghibellini, non era stato per anco onorato
+del gonfalone, perchè tutti i suoi antenati,
+ed egli medesimo avevano in ogni tempo
+professate opinioni aristocratiche, e mostrato
+grande disprezzo per il popolo.
+Tale elezione riuscì perciò oltremodo
+spiacevole agli amici della libertà; e nella
+stessa signoria si fece più volte sentire
+al Buondelmonti che non aveva la confidenza
+de' suoi concittadini<a class="tag" id="tag291" href="#note291">[291]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_304"></a>[304]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il risultamento di questa rivoluzione fu
+quello di far rientrare in Firenze il cardinale
+Giovanni de' Medici e suo fratello Giuliano,
+ambidue figliuoli del magnifico Lorenzo,
+Giulio, cavaliere di Malta, e priore
+di Capoa, figliuolo naturale di Giuliano
+fratello del Magnifico, e Lorenzo II, figlio
+di Piero, il primogenito de' tre figli del
+Magnifico, il quale si era annegato nel
+Garigliano. Conducevano inoltre con loro
+due fanciulli, Ippolito, figliuolo naturale
+di Giuliano II, e Giuliano, figliuolo naturale
+di Lorenzo II, ne' quali si spense
+l'antica stirpe de' Medici, niuno dei capi
+della quale aveva legittimi figli<a class="tag" id="tag292" href="#note292">[292]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Appena i Medici si trovarono di nuovo
+capi del governo, che si vide sorgere
+nella repubblica una classe di cortigiani,
+che sembravano stranieri agli antichi costumi
+ed al di lei carattere. Molti dipendevano
+da famiglie rendute illustri dal
+loro amore per la libertà: ma la vanità,
+il gusto del piacere, e la speranza di ristabilire
+col favor di una corte la loro
+cadente fortuna, loro facevano preferire
+il servigio de' principi alla partecipazione
+della sovranità in uno stato libero. Vantavano
+essi allora l'inalterabile loro fedeltà
+<span class="pagenum"><a id="Page_305"></a>[305]</span>
+alla casa de' Medici, e sebbene si fosse
+fatta la rivoluzione colle armi straniere,
+davano ad intendere d'averla preparata
+colle loro segrete pratiche, ed agevolata
+co' loro tradimenti. Dicevano d'avere essi
+dato in mano degli Spagnuoli i passi dell'Appennino,
+Campi e Prato, e d'avere impedito
+che queste città si approvigionassero.
+Avevano, dicevano essi, tenuta viva una
+lunga corrispondenza con Giulio de' Medici,
+il principale agente del cardinale suo
+cugino, e le loro lettere senza addirizzo
+e senza sottoscrizione erano poste in un
+buco della muraglia del cimitero di santa
+Maria Novella, ove un messo deponeva
+in seguito le risposte, senza conoscere
+il nome, la dimora o la figura di chi
+manteneva la corrispondenza. In premio
+di queste lunghe pratiche contro la loro
+patria riclamavano da' Medici alcuni favori;
+ma i loro sforzi non ottennero che
+d'indicarli al disprezzo de' loro concittadini
+e delle età future<a class="tag" id="tag293" href="#note293">[293]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il vicerè, don Raimondo di Cardone,
+era ripartito da Prato il 18 di settembre,
+ed aveva raggiunto coll'armata spagnuola
+i Veneziana che assediavano Brescia.
+Il signor d'Aubignì, che difendeva
+<span class="pagenum"><a id="Page_306"></a>[306]</span>
+quella città, e che aveva poca speranza
+di potervisi tenere lungamente, dopo aver
+ricusato di arrendersi ai Veneziani, offrì
+di capitolare col Cardone, per gettare in
+tal modo semi di malcontento tra gli alleati
+della santa lega; egli ottenne onoratissime
+condizioni. Peschiera aprì egualmente
+le porte agli Spagnuoli, Legnago
+al vescovo di Gurck, ministro di Massimiliano,
+e la sola Crema si assoggettò ai
+Veneziani<a class="tag" id="tag294" href="#note294">[294]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il vescovo di Gurck andò in appresso
+a Roma, attraversando Firenze; e giammai
+ambasciatore, nè prelato alcuno, fu
+ricevuto nella capitale della cristianità con
+tanti onori e contrassegni di rispetto<a class="tag" id="tag295" href="#note295">[295]</a>.
+Il papa, che vedeva la lega divisa da sorde
+nimicizie, e vicina a sciogliersi, voleva
+assicurarsi la gratitudine di questo segretario
+dell'imperatore, che sembrava il
+solo che si fosse guadagnata la di lui confidenza:
+gli accordò il cappello di cardinale,
+di cui lo andava lusingando da
+oltre un anno, e cercò col suo mezzo
+<span class="pagenum"><a id="Page_307"></a>[307]</span>
+di unirsi più intimamente con Massimiliano<a class="tag" id="tag296" href="#note296">[296]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Si adunava in Roma un congresso delle
+potenze della lega per regolare i destini
+dell'Italia, e terminare le controversie
+ch'erano di già scoppiate in Mantova.
+Una generale gelosia pareva armare tutti
+gli alleati gli uni contro gli altri. Lagnavasi
+il papa che Ferdinando avesse promessa
+la sua garanzia a Firenze, Siena,
+Lucca e Piombino, e richiedeva per la
+libertà della santa sede che il sovrano di
+Napoli non si arrogasse veruna autorità
+sopra la Toscana. D'altra parte gli Spagnuoli
+volevano estendere la loro protezione
+non solo su questa contrada, ma
+ancora sopra Fabrizio e Marc'Antonio
+Colonna, i quali dopo l'evasione del duca
+di Ferrara erano caduti nella disgrazia
+del papa. In pari tempo essi riclamavano
+il sussidio di quaranta mila fiorini al mese,
+loro promessi dal trattato della santa lega,
+e che da qualche tempo loro non erano
+più pagati. Gli Svizzeri, che il papa aveva
+<span class="pagenum"><a id="Page_308"></a>[308]</span>
+proclamati i difensori della libertà ecclesiastica,
+loro mandando una bandiera,
+una spada, ed un caschetto da lui benedetti,
+volevano che il ducato di Milano
+fosse restituito a Massimiliano Sforza, che
+loro assai importava d'avere vicino piuttosto
+che un grande potentato; e volevano
+consegnargli essi medesimi le chiavi di
+Milano, per dare ad intendere ch'essi soli
+lo avevano conquistato. L'imperatore Massimiliano
+pretendeva di avere per sè medesimo
+il Milanese, e ricusava al cugino
+l'investitura ed il titolo di duca. Lo stesso
+Massimiliano, d'accordo cogli Spagnuoli,
+lagnavasi del pontefice, che aveva occupata
+Piacenza, Parma e Reggio, in pregiudizio
+dei diritti dell'impero<a class="tag" id="tag297" href="#note297">[297]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma più complicate di tutte e più difficili
+a conciliarsi erano le contese tra
+Massimiliano ed i Veneziani. Il primo,
+che occupava sempre Verona, chiedeva
+ancora Vicenza, e non si accontentava
+di lasciare ai Veneziani il possesso di
+Padova, Treviso, Brescia, Bergamo e
+Crema, ch'egli riclamava sempre come
+terre dell'impero, se non mediante il pagamento
+di dugento mila fiorini d'investitura
+<span class="pagenum"><a id="Page_309"></a>[309]</span>
+ed un annuo tributo di trenta
+mila. D'altra parte i Veneziani non potevano
+acconsentire, nè di rinunciare all'alta
+signoria di cui avevano goduto per
+più d'un secolo, nè di fare un così enorme
+sagrificio di danaro nello stato di
+esaurimento in cui si trovavano le loro
+finanze, nè di perdere ogni comunicazione
+colle province, che loro si rendevano al
+di là del Mincio, ed il di cui possedimento
+sarebbe in conseguenza sempre
+stato per loro precario<a class="tag" id="tag298" href="#note298">[298]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Giulio II adoperò tutto il suo ascendente,
+tutta la sua attività per conciliare così
+opposte pretese; offrì ai Veneziani di
+sovvenire loro parte del danaro domandato
+dall'imperatore; gli andò vivamente
+esortando a cedere per la pace dell'Europa;
+ma non potendo persuaderli,
+li minacciò coll'abituale suo impeto di
+rovesciare sopra di loro tutte le pene
+ecclesiastiche, se protraevasi per colpa
+loro la pace d'Italia, e subito dopo conchiuse
+coll'imperatore, e pubblicò il 25
+novembre una nuova alleanza, cui gli
+ambasciatori d'Inghilterra e di Arragona
+<span class="pagenum"><a id="Page_310"></a>[310]</span>
+ricusarono d'intervenire. In forza di questa
+Massimiliano aderì al concilio di Laterano,
+annullò tutti gli atti per i quali
+erasi unito al concilio di Pisa, promise
+di non soccorrere in verun modo nè Alfonso
+d'Este, nè i Bentivoglio, e di richiamare
+i Tedeschi che trovavansi ai servigj
+del primo. Dal canto suo Giulio si obbligò
+ad impiegare le armi spirituali e
+temporali per mettere l'imperatore eletto
+in possesso di tutte le province che gli
+erano state date per sua parte nella lega
+di Cambrai. La persecuzione di Giulio
+contro i Colonna, ed i contraddittorj diritti
+dell'Impero e della Chiesa sopra
+Parma, Piacenza e Reggio, dovevano
+rimanere sospesi fino alla fine della guerra<a class="tag" id="tag299" href="#note299">[299]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tuttavolta il papa non ruppe le sue
+negoziazioni colla repubblica; sperava
+ancora di sottrarla a nuove ostilità, e
+non voleva attaccare Ferrara avanti il
+ritorno della bella stagione. In questo intervallo
+di pace, il cardinale di Gurck,
+quello di Sion, ed il vicerè di Napoli, si
+recarono a Milano per dare a Massimiliano
+Sforza il possesso della sua capitale:
+<span class="pagenum"><a id="Page_311"></a>[311]</span>
+il cardinale di Sion gli consegnò le chiavi
+alle porte della città, il 29 di dicembre,
+a nome della confederazione elvetica. I
+Milanesi, dopo avere tanto sofferto, speravano
+di trovare sotto un sovrano italiano
+e sotto il nipote del grande Francesco
+Sforza tutta la felicità degli andati
+tempi: la memoria dello stesso Lodovico
+il Moro era loro diventata cara pel
+contrapposto del dominio degli stranieri;
+e la capitolazione della fortezza di Novara
+contribuì ad abbellire le feste della
+inaugurazione del nuovo duca. Ai Francesi
+null'altro omai restava in Italia che
+i castelli di Milano, Cremona, Trezzo,
+e la Lanterna di Genova<a class="tag" id="tag300" href="#note300">[300]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma intanto Lodovico XII non rinunciava
+altrimenti al Milanese, la di cui
+conquista era stato l'oggetto dell'ambizione
+di tutta la sua vita. Ritirando le
+sue truppe dall'Italia, le aveva portate
+sui Pirenei, aggiungendovi nuovi corpi
+di uomini d'armi francesi, e Landsknecht
+della bassa Germania; e prima
+che terminasse l'anno aveva ricuperata
+<span class="pagenum"><a id="Page_312"></a>[312]</span>
+ai confini della Spagna una grande superiorità
+di forze a fronte del suo avversario
+Ferdinando. Ma la campagna del 1512
+era stata fatale al suo fedele alleato Giovanni
+d'Albret, re di Navarra. I generali
+francesi, che lo difendevano, avevano
+commessi errori sopra errori; ed egli
+medesimo, prendendosi maggior cura delle
+cerimonie della chiesa che degli affari
+dello stato, passava gran parte del tempo
+ascoltando messe, sebbene fosse scomunicato
+come scismatico, ed una bolla
+pontificia lo privasse del suo piccolo
+regno. Ferdinando ne riconobbe la conquista,
+piuttosto che dal valore delle sue
+truppe e dall'abilità del suo generale, il
+duca d'Alba, dagli artificj con cui ritenne
+a Fontarabia il marchese di Dorset
+cogl'Inglesi, in modo di fare in suo favore
+una potente diversione<a class="tag" id="tag301" href="#note301">[301]</a>. Quando finalmente
+il regno di Navarra fu perduto, questo
+stesso rovescio lasciò la libertà a Lodovico
+XII di far riprendere alla sua armata
+la strada della Lombardia; e nel principio
+<span class="pagenum"><a id="Page_313"></a>[313]</span>
+del 1513 cercò con nuove negoziazioni
+di sciogliere la lega che gli aveva
+tolto il Milanese, e di procurarsi in Italia
+nuovi alleati.
+</p>
+
+<p>
+La lega trovavasi di già talmente divisa
+da opposti interessi, che in certo
+modo Lodovico XII era padrone di scegliere
+a suo piacimento i suoi nuovi alleati.
+Ferdinando, che in ogni sua azione
+coprivasi sempre ipocritamente col manto
+della religione, gli aveva mandati in
+Francia due monaci per trattare con lui,
+proponendogli o una pace generale, o una
+parziale alleanza; ma perchè la prima
+proposizione di Ferdinando richiedeva che
+Lodovico XII abbandonasse la Navarra,
+questi rispose che l'onor suo voleva che
+soccorresse un re che si era gettato nel
+pericolo soltanto per attaccamento verso
+di lui<a class="tag" id="tag302" href="#note302">[302]</a>. Dall'altro canto la regina Anna
+di Bretagna aveva fatto fare delle aperture
+di negoziazione al cardinale di Gurck,
+che erano state accettate; e Massimiliano
+aveva in cambio fatto proporre a Lodovico
+di unire in matrimonio il suo piccolo nipote,
+l'arciduca Carlo, colla seconda figlia
+del re, purchè questa gli portasse in dote i
+<span class="pagenum"><a id="Page_314"></a>[314]</span>
+diritti della Francia sul Milanese e sui
+regno di Napoli. Chiedeva inoltre che
+la giovane principessa si mandasse immediatamente
+alla corte imperiale per essere
+colà educata fino all'epoca del matrimonio,
+e che il re secondasse Massimiliano
+nel suo progetto di ruinare affatto i Veneziani<a class="tag" id="tag303" href="#note303">[303]</a>.
+La regina Anna non volle
+acconsentire alla separazione di sua figlia,
+ed i consiglieri di Lodovico XII lo dissuasero
+dal contrarre alleanza con un imperatore,
+che non era mai di buona fede
+nelle sue promesse, e che, quand'anche
+lo fosse, e quand'anche avesse perdonate
+alla Francia le diciassette offese che diceva
+avere da questa ricevute, si poneva
+sempre nell'impossibilità di soddisfare ai
+suoi impegni<a class="tag" id="tag304" href="#note304">[304]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII non ignorava le funeste
+conseguenze della sua malintelligenza cogli
+Svizzeri, ed ardentemente desiderava di
+riconciliarsi, ma questa negoziazione presentava
+maggiori difficoltà che non le altre.
+Sapeva essere stato sottoscritto un trattato
+tra gli ambasciatori svizzeri e Massimiliano
+Sforza, in forza del quale la confederazione
+<span class="pagenum"><a id="Page_315"></a>[315]</span>
+prendeva sotto la sua protezione
+la casa Sforza, permettendole di levare
+per la difesa del Milanese quante truppe
+le piacesse; ed il duca prometteva cento
+cinquanta mila ducati nell'atto di entrare
+in possesso de' suoi stati, e per venticinque
+anni quaranta mila ducati all'anno.
+Lodovico caldamente desiderava di fare
+in modo che la dieta non ratificasse questo
+trattato, lo che non era fin allora accaduto.
+Soltanto per ottenere che i suoi
+ambasciatori potessero presentarsi a questa
+dieta, cedette agli Svizzeri le fortezze di
+Lugano e di Locarno: ed a tale condizione
+il signore de la Tremouille ebbe
+la licenza di portarsi a Lucerna, ov'era
+adunata l'assemblea. Vi si recò nello stesso
+tempo ancora Gian Giacopo Trivulzio,
+sotto pretesto di trattarvi alcuni suoi particolari
+interessi; ma subito gli Svizzeri
+gli proibirono di comunicare con la Tremouille,
+ed alla presenza dell'uno e dell'altro
+ratificarono la convenzione conchiusa
+collo Sforza, e ricusarono al re
+di Francia ogni leva di soldati, ed ogni
+altra domanda<a class="tag" id="tag305" href="#note305">[305]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_316"></a>[316]</span>
+</p>
+
+<p>
+Nello stesso tempo Lodovico XII avea
+preso a negoziare coi Veneziani col mezzo
+del Trivulzio e di Andrea Gritti, che trovavasi
+tuttavia prigioniere dopo la battaglia
+di Ghiara d'Adda, e che il re aveva
+fatto venire alla sua corte. Ma sebbene
+queste pratiche si continuassero segretamente,
+Massimiliano n'ebbe qualche sentore,
+e per romperle si mostrò disposto
+a recedere dalle sue pretese, rinunciando
+alla restituzione di Vicenza. Risposero i
+Veneziani al cardinale di Gurck, che non
+tratterebbero, se non a condizione che
+fosse loro restituita Verona, senza la quale
+città il loro territorio si trovava diviso
+in due parti; soltanto offrirono in compenso
+all'imperatore d'accrescere il tributo
+loro domandato. Il che non avendo
+potuto essi ottenere, sottoscrissero col segretario
+del Trivulzio, mandato segretamente
+a Venezia, un trattato d'alleanza
+colla Francia. Servì di base a questo
+nuovo trattato quello del 1499 tra le
+due medesime potenze, in forza del quale
+davansi ai Veneziani Cremona e la Ghiara
+d'Adda<a class="tag" id="tag306" href="#note306">[306]</a>, e a Lodovico XII tutto il
+restante del ducato di Milano.
+</p>
+
+<p>
+Il segretario del Trivulzio, che aveva
+redatto questo trattato per la Francia,
+<span class="pagenum"><a id="Page_317"></a>[317]</span>
+aveva fatta l'espressa riserva, che terrebbesi
+come non avvenuto, qualunque
+volta non fosse dal re ratificato entro un
+determinato tempo. Perciò fin allora nulla
+era conchiuso, e ciascuno tirava avanti
+nelle sue contraddittorie negoziazioni. Lodovico
+XII aveva mandato a Massimiliano
+il signore d'Asparoth, fratello di
+Lautrec, per continuare le negoziazioni
+relative alle proposizioni del matrimonio
+di madama Renata di Francia. Dall'altro
+canto Ferdinando confortava caldamente
+Massimiliano a cedere Verona ai Veneziani
+e ad accettare invece dugento cinquanta
+mila ducati d'investitura, e cinquanta
+mila di annuo censo. Gli proponeva
+di adoperare questo danaro per portare
+la guerra in Borgogna, e prendersi
+larghi compensi in Francia alle conquiste
+che abbandonava in Italia. Egli
+aveva impegnato il cardinale di Gurck,
+ch'era perfettamente entrato nelle sue
+viste, a recarsi in Germania per appoggiarle,
+e lo aveva fatto accompagnare da
+don Pedro di Urrea, suo ambasciatore,
+e dal conte di Cariati, suo ministro presso
+la repubblica di Venezia. Per dare più
+largo tempo a tutte queste negoziazioni,
+si stipulò una tregua a tutto marzo tra
+i Tedeschi ed i Veneziani<a class="tag" id="tag307" href="#note307">[307]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_318"></a>[318]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il più attivo in queste così complicate
+negoziazioni era però sempre Giulio II.
+Stava con impazienza aspettando la buona
+stagione per attaccare Ferrara, il di cui
+duca, abbandonato da tutti i suoi alleati,
+non poteva opporgli lunga resistenza.
+Aveva segretamente pel prezzo di trenta
+mila ducati acquistati da Massimiliano
+i diritti dell'impero sopra Siena, e contava
+di farne un dono a suo nipote, il
+duca d'Urbino: mercè un'altra somma
+di quaranta mila ducati Massimiliano doveva
+pure consegnargli Modena in pegno.
+Egli minacciava i Lucchesi, ai quali voleva
+togliere la Garfagnana, che avevano
+conquistata sopra Alfonso d'Este in tempo
+delle sue calamità. Era scontento dei Medici,
+che trovava più attaccati alla corte
+di Spagna che a lui, e meditava di mutare
+nuovamente la costituzione di Firenze.
+Aveva tolta al cardinale di Sion
+la legazione di Milano, e lo aveva richiamato
+a Roma, per gastigarlo delle
+concussioni colle quali questo prelato
+erasi formata in Lombardia un'entrata
+di trenta mila ducati. Apparecchiavasi a
+scacciare da Perugia Giovanni Baglioni,
+per sostituirgli Carlo Baglioni, e a far deporre
+Giano Fregoso, doge di Genova, per
+far eleggere in sua vece Ottaviano Fregoso.
+<span class="pagenum"><a id="Page_319"></a>[319]</span>
+I soli Svizzeri continuavano a parergli
+degni della sua stima e dell'amor suo.
+Col loro soccorso egli sperava di terminare
+di <i>cacciare i barbari d'Italia</i>, secondo la
+favorita sua espressione, e di disfarsi un
+giorno degli Spagnuoli; ed il cardinale
+Grimani avendo detto in sua presenza che
+il regno di Napoli rimaneva sempre in
+mano degli stranieri, Giulio II, battendo
+sul suolo col suo bastone, disse, che se
+il cielo gli dava vita non tarderebbe a
+liberare anche i Napolitani dal giogo che
+gli opprimeva<a class="tag" id="tag308" href="#note308">[308]</a>. Finalmente nell'implacabile
+sua collera contro la Francia trasferiva
+con una bolla al re d'Inghilterra
+il titolo di Cristianissimo, privava Lodovico
+del regno di Francia, e lo accordava
+al primo occupante<a class="tag" id="tag309" href="#note309">[309]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tutti questi progetti fermentavano nello
+stesso tempo nel capo di Giulio II, quando
+una leggiere ma ostinata febbre, cui ben
+tosto s'aggiunse la dissenteria, gli fece sentire
+che poco gli rimaneva a vivere. Chiamò
+presso di sè i cardinali in concistoro,
+e fece loro confermare la bolla contro la
+simonia, ch'egli aveva pubblicata dopo
+<span class="pagenum"><a id="Page_320"></a>[320]</span>
+la sua prima malattia. Fece loro dichiarare,
+che i cardinali scismatici sarebbero
+esclusi dal conclave, al quale, e non già
+al concilio adunato, lasciò l'elezione del
+suo successore; persuase di nuovo i cardinali
+a confermare il vicariato di Pesaro
+a suo nipote, il duca d'Urbino, in
+vista che questa era la sola grazia ch'egli
+accordava alla propria famiglia. Infatti
+non si presentò nella storia una sola occasione
+di parlare di Madonna Felicia, sua
+figlia, maritata a Gian Giordano Orsini.
+Egli mai non le aveva accordato verun
+favore; ed un giorno ch'ella caldamente
+gli chiedeva il cappello di cardinale per
+Guido di Montefalco, suo fratello per
+parte di madre, glielo rifiutò aspramente,
+dichiarando che non erane degno. Giulio
+II conservò fino all'ultimo istante la
+stessa fermezza, la stessa costanza, tutto
+il vigore della sua anima e tutto il suo
+discernimento. Ricevette i sacramenti della
+Chiesa, e morì dopo più giorni di
+patimenti nella notte del 21 febbrajo nel
+1513<a class="tag" id="tag310" href="#note310">[310]</a><a class="tag" id="tag311" href="#note311">[311]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_322"></a>[322]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CXI.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Leon X succede a Giulio II; spedizione
+di La Tremouille in Lombardia; sua
+sconfitta a Novara; rotta di Bartolommeo
+d'Alviano all'Olmo; la guerra
+si rallenta in Italia; negoziazioni;
+morte di Lodovico XII.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1513 = 1515.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Le rivoluzioni che avevano agitata
+l'Italia negli ultimi dieci anni, e le crudeli
+guerre che l'avevano insanguinata,
+potevano per la maggior parte attribuirsi
+al violento ed impetuoso carattere di Giulio
+II, ed a quell'accanimento con cui
+teneva dietro al compimento de' suoi progetti,
+o delle sue vendette. Le sue passioni
+confondevansi a' suoi occhi co' principj
+da lui adottati, ed egli si era fatti dei
+doveri conformi alla sua ambizione. Quasi
+tutti i progetti da lui formati avevano un
+lato nobile e generoso; abbastanza elevati
+erano i suoi pensieri, abbastanza disinteressati
+i suoi desiderj, per giustificare la sua
+condotta ai proprj occhi; e malgrado le criminose
+violenze con cui ne affrettò l'esecuzione,
+Giulio II non era affatto indegno
+<span class="pagenum"><a id="Page_323"></a>[323]</span>
+degli elogj che gli furono prodigati dal
+cardinale Bellarmino, dall'annalista della
+Chiesa Rainaldi, e dagli altri apologisti
+della santa sede<a class="tag" id="tag312" href="#note312">[312]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Giulio II, che non poteva soffrire veruna
+opposizione, veruna resistenza, e
+che spingeva agli ultimi eccessi il dispotismo
+delle sue volontà, nutriva per altro
+in massima, rispetto ed amore per la
+libertà: voleva assicurare quella dell'Italia,
+non sapeva soffrire l'idea di vedere
+questa contrada signoreggiata dagli stranieri,
+ed il suo più ardente desiderio
+era quello di liberarla dal giogo de' barbari,
+siccom'egli chiamava tutti gli oltremontani.
+Conosceva altresì il prezzo
+della libertà civile: aveva tentato di restituire
+l'indipendenza alla repubblica di
+Genova, e di salvare quella di Venezia,
+sebbene fosse stato egli il primo ad adunare
+il turbine che l'oppresse: aveva
+rispettata la libertà di Bologna e delle
+altre città dello stato della Chiesa, dalle
+quali avea scacciati i tiranni, ed alle
+quali avea cominciato a rendere un'amministrazione
+repubblicana sotto la protezione
+<span class="pagenum"><a id="Page_324"></a>[324]</span>
+della santa sede. Vero è che,
+scontrando in queste città qualche opposizione,
+la sua collera non aveva più confini;
+che ravvisava nell'opposizione una ribellione,
+e puniva all'istante la città rubella,
+togliendole quella libertà, che le aveva
+data, e che egli risguardava come il primo
+de' beni.
+</p>
+
+<p>
+Avea concepita un'altissima stima degli
+Svizzeri, perchè vedeva in essi un
+popolo libero, guerriero e docile alla sua
+voce; e siccome le loro montagne cuoprono
+un'importante parte de' confini
+dell'Italia, aveva concepito il progetto,
+degno d'un animo elevato, di costituirli
+custodi della libertà italiana. Aveva contribuito
+alla deposizione del gonfaloniere
+Piero Soderini, perchè nel bollore della
+sua collera non poteva condonargli nè il
+suo attaccamento alla Francia, nè l'asilo
+dato al concilio di Pisa; ma egli non
+aveva altrimenti acconsentito che i Medici
+riducessero Firenze in servitù, ed
+altamente biasimava il cardinale Giovanni
+d'essere entrato nella sua patria circondato
+di picche e di alabarde, e d'avere
+con armi straniere fondata la tirannide
+della sua casa. Dichiarava di non avere
+avuto mai intenzione di dar mano allo
+stabilimento d'una nuova tirannide, e
+<span class="pagenum"><a id="Page_325"></a>[325]</span>
+che anzi il voto del suo cuore era di
+rovesciarle e di distruggerle ovunque si
+trovavano<a class="tag" id="tag313" href="#note313">[313]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma sebbene Giulio II fosse riuscito ne'
+suoi progetti assai più felicemente che
+non poteva sperarsi dai calcoli ordinarj
+della politica, e sebbene il suo impetuoso
+carattere, confondendo i suoi avversarj e
+prevenendo i loro disegni, gli fosse spesse
+volte tornato più utile che non la stessa
+prudenza, di modo ch'egli aveva dilatati i
+confini della Chiesa più che verun altro
+de' suoi predecessori, egli era stato non
+pertanto cagione di tante disgrazie, aveva
+fatto versare tanto sangue, e chiamate in
+Italia tante barbare nazioni, nell'istante
+medesimo in cui pretendeva di combattere
+per liberarla, che la di lui morte
+venne risguardata come una pubblica
+felicità; ed i cardinali, i Romani, gl'Italiani,
+e tutti i popoli della Cristianità
+desideravano egualmente che il suo successore
+non fosse a lui somigliante. Egli
+era vecchio, e perciò preferivasi un giovane
+pontefice; era turbolento, impaziente,
+collerico, e si cercò colui che
+l'amore per le lettere, per i piaceri, per
+una vita epicurea, faceva credere d'una
+<span class="pagenum"><a id="Page_326"></a>[326]</span>
+tempra affatto diversa da quella di Giulio
+II. Egli non aveva mai sofferti nè
+consiglj, nè opposizione, onde si cercò
+di porre il suo successore prima d'eleggerlo
+sotto la tutela di tutti gli altri cardinali,
+e di vincolare la potenza papale
+coi giuramenti e colle convenzioni. Ma
+questo tentativo, tante volte rinnovato ne'
+conclavi, era sempre tornato vano; ed il
+nuovo papa mai non ommetteva d'abolire
+colla sua plenipotenza il giuramento
+emesso quand'era cardinale. Le convenzioni
+giurate dopo la morte di Giulio II
+dai venticinque cardinali, adunati per eleggere
+il suo successore, non ebbero un più
+felice risultamento, e l'annalista della
+Chiesa non riputò necessaria cosa il registrarle
+ne' suoi annali<a class="tag" id="tag314" href="#note314">[314]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Terminati i funerali di Giulio II, i
+ventiquattro cardinali, che si trovavano
+in Roma si chiusero il 4 di marzo in
+conclave. Sebbene Giovanni de' Medici
+fosse immediatamente partito da Firenze,
+trovandosi egli affetto da un ascesso, e
+costretto a viaggiare lentamente in lettiga,
+non giunse a Roma che il giorno 6, e
+fu l'ultimo ad entrare in conclave. Il
+<span class="pagenum"><a id="Page_327"></a>[327]</span>
+cardinale Raffaele Riario, nipote di Sisto
+IV, essendo inallora decano del sacro
+collegio, e nello stesso tempo il più
+ricco e meglio provveduto d'ecclesiastiche
+dignità, da principio aveva aspirato
+alla tiara. Ma le sue personali qualità e
+la memoria dello zio non erano tali da
+ottenergli molti suffragj; egli fu bentosto
+escluso.
+</p>
+
+<p>
+L'influenza delle famiglie principesche
+d'Italia aveva fatti introdurre nel sacro collegio
+alcuni giovani cardinali, i quali, d'ordinario
+vinti dalla deferenza loro verso il
+capo della propria famiglia, poca parte
+aver potevano nelle decisioni del corpo
+cui appartenevano. Ma la violenza e l'austerità
+del vecchio Giulio II aveva accresciuto
+grandemente il credito della
+gioventù; onde per la prima volta si vide
+formarsi nel conclave una fazione di giovani
+cardinali. Alfonso Petrucci, figliuolo
+del signore di Siena, era uno de' più attivi
+e zelanti di questo partito, e non tardò
+ad averne una mala ricompensa. Giovanni
+de' Medici, che inallora non contava
+che trentasette anni, era il più giovane
+di tutti coloro sui quali i giovani cardinali
+potevano decentemente riunire i loro
+suffragj. Nè tale scelta ripugnava a molti
+de' più attempati cardinali, i quali, in
+<span class="pagenum"><a id="Page_328"></a>[328]</span>
+mezzo alle turbolenze ed ai pericoli d'Italia,
+risguardavano come sommamente
+vantaggioso allo stato della Chiesa l'avere
+per sovrano il capo della repubblica fiorentina,
+ed il far causa comune colla Toscana.
+</p>
+
+<p>
+Ma il cardinale Soderini, che meritamente
+godeva grandissima opinione nel
+sacro collegio opponevasi con tutti i suoi
+amici all'esaltazione del capo della famiglia
+de' suoi nemici. Perciò i partigiani
+del Medici si adoperarono caldamente per
+riconciliare queste due famiglie. Offrirono
+al cardinale Soderini, quale prezzo del
+suo suffragio, di richiamare da Ragusi il
+gonfaloniere Soderini, di accordargli un
+asilo in Roma, di riporlo nel godimento
+di tutti i suoi beni sequestrati in Firenze,
+e di unire la sua famiglia a quella de'
+Medici con un matrimonio. Queste proposizioni
+furono accettate e religiosamente
+eseguite, e l'elezione del Medici
+fu assicurata nel conclave di giovedì sera,
+10 marzo. Per altro i cardinali non procedettero
+alla formalità de' suffragj che il
+giorno 11, ed al cardinale Giovanni fu
+data l'incumbenza dello spoglio dello
+scrutinio che lo dichiarava papa. Egli
+prese il nome di Leone X<a class="tag" id="tag315" href="#note315">[315]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_329"></a>[329]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il Medici non era ancora che diacono,
+e fu d'uopo ordinarlo prete prima
+di coronarlo come papa; questa cerimonia
+si eseguì il 15 di marzo; poi
+fu consacrato il 17, e coronato il 19 in
+san Pietro. Si dovettero affrettare queste
+funzioni a motivo della settimana santa;
+ma Leone X non volle rinunciare ad una
+più solenne coronazione, la quale richiedeva
+lunghi apparecchi. Ebbe questa luogo
+l'11 d'aprile a san Giovanni di Laterano,
+la quale chiesa viene considerata
+come la propria vescovile de' papi. Il Medici
+aveva scelto il giorno anniversario
+della battaglia di Ravenna, nella quale
+era stato fatto prigioniero dai Francesi,
+e montò in questa cerimonia il cavallo
+di cui si era valso nella battaglia<a class="tag" id="tag316" href="#note316">[316]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Si potè conoscere in questa coronazione
+quanto fosse mutato lo spirito della
+corte di Roma. Giulio II serbava tutte
+le entrate dello stato per la guerra, ed
+aveva ridotti all'estrema economia tutti
+<span class="pagenum"><a id="Page_330"></a>[330]</span>
+gli altri rami della pubblica amministrazione;
+aveva proscritti nella sua corte
+ogni lusso ed ogni pompa, ed anche in
+mezzo alla guerra non aveva lasciato di
+ammassare danaro per l'esecuzione de'
+più vasti suoi progetti; onde lasciò, morendo,
+trecento mila fiorini in danaro
+sonante, che il di lui successore trovò
+nel tesoro, ottanta mila fiorini che i cardinali
+spesero o si appropriarono durante
+l'interregno, oltre le pietre di grandissimo
+valore, colle quali avea arricchita la mitra,
+detta il <i>triregno</i>. Per lo contrario Leone
+X, salendo sul trono, volle sorprendere
+il popolo collo splendore della sua
+magnificenza, e poca cura prendendosi
+della guerra in cui la Chiesa trovavasi allora
+impegnata, o forse supponendo inesauribili
+i rinvenuti tesori, consumò cento
+mila fiorini nelle sole feste della sua coronazione.
+In questa cerimonia fece portare
+il gonfalone della Chiesa dal duca
+Alfonso d'Este, e parve in tal modo presagire
+la di lui riconciliazione colla santa
+sede<a class="tag" id="tag317" href="#note317">[317]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_331"></a>[331]</span>
+</p>
+
+<p>
+Tosto che Leon X si trovò seduto sul
+trono, rivolse le sue prime cure alla propria
+famiglia, onde arricchirla coi beni
+della Chiesa. Era morto appunto in quest'epoca,
+il 9 aprile, Cosimo de' Pazzi,
+arcivescovo di Firenze. Leone diede quest'arcivescovado
+a suo cugino Giulio,
+allora cavaliere di Rodi, e figliuolo naturale
+del vecchio Giuliano. In settembre
+lo creò cardinale, e poco dopo legato
+di Bologna. Accordò in pari tempo la
+porpora ad Innocenzo Cibo, figliuolo di
+sua sorella, a Bernardo Bibbiena, suo segretario,
+ed a Lorenzo Pucci, protonotaro
+apostolico e creatura de' Medici. Non permettendo
+i canoni di conferire le alte
+dignità ecclesiastiche ai bastardi, Leone
+accordò una dispensa a suo cugino, prima
+di nominarlo arcivescovo di Firenze; ma
+quando si trattò di farlo cardinale s'appigliò
+all'espediente di far deporre con
+giuramento al fratello della madre di lui
+e ad alcuni religiosi, ch'ella era stata
+sposa di Giuliano<a class="tag" id="tag318" href="#note318">[318]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La notizia dell'elezione di Leon X
+venne accolta in Firenze con trasporti di
+gioja non solo dai partigiani de' Medici,
+<span class="pagenum"><a id="Page_332"></a>[332]</span>
+ma ancora dagli antichi repubblicani; o
+sia che sperassero, che i nuovi progetti
+che formerebbe Leone, come capo della
+Chiesa, farebbero diversione al piano che
+egli aveva di già formato per ridurre in
+servitù la sua patria, o sia che i vantaggi
+del commercio ed i favori che potevano
+sperare dalla corte di Roma, facessero
+loro dimenticare gl'interessi della libertà.
+«Io ben intendo,» disse il genovese Lomellini
+osservando le feste de' Fiorentini,
+«come voi, non avendo ancora veduto
+verun vostro cittadino diventare papa,
+possiate rallegrarvi di questa nuova dignità;
+ma quando avrete l'esperienza
+de' Genovesi, saprete quai tristi effetti
+producano così fatte grandezze nelle
+città libere<a class="tag" id="tag319" href="#note319">[319]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Vero è che inallora Firenze aveva
+pochi diritti al nome di città libera. Appunto
+nell'epoca in cui il cardinale de'
+Medici mettevasi in via per recarsi al
+conclave in cui fu eletto, una lista coi
+nomi di diciotto in venti giovani, conosciuti
+pel loro patriottismo e pel loro
+amore di libertà, cadde di tasca a Pietro
+Paolo Boscoli, e fu portata al tribunal
+criminale, detto la <i>magistratura degli otto</i>.
+<span class="pagenum"><a id="Page_333"></a>[333]</span>
+Il tribunale credette di ravvisarvi l'indizio
+d'una cospirazione per assassinare Giuliano
+e Lorenzo; tanto più che il Boscoli
+era già tenuto di vista per alcune imprudenti
+espressioni. Costui fu posto alla tortura,
+e così pure Agostino Capponi ed
+altri molti, il più ragguardevole de' quali
+era senza dubbio Niccolò Macchiavelli,
+stato di già spogliato nel precedente novembre
+dell'impiego di segretario di stato
+da lui lungo tempo occupato<a class="tag" id="tag320" href="#note320">[320]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La violenza de' tormenti inflitti ai prevenuti
+non istrappò loro di bocca veruna
+confessione di cospirazione, ma molti
+confessarono d'avere sparlato del presente
+governo, e d'averne desiderato lo
+scioglimento. Tanto bastò per condannare
+alla morte Boscoli e Capponi, facendo
+eseguire la sentenza all'indomani
+della partenza del cardinale verso di
+Roma. Gli altri, tra i quali contavansi
+Niccolò Valori, Giovanni Folchi, Guccio
+Adimari, Niccolò Macchiavelli, Bonciani
+e Serragli, furono relegati in diversi
+luoghi<a class="tag" id="tag321" href="#note321">[321]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_334"></a>[334]</span>
+</p>
+
+<p>
+Questi terribili rigori delle creature de'
+Medici diedero occasione a Leon X di
+cominciare il suo regno con un atto di
+clemenza, facendo liberare tutti gli accusati,
+richiamando tutti gli esiliati per
+titolo di congiura, e stendendo questo
+favore a tutti i Soderini ch'erano stati
+precedentemente rilegati<a class="tag" id="tag322" href="#note322">[322]</a>. Nello stesso
+tempo fece sentire ai Fiorentini i benefici
+effetti della sua protezione nelle relazioni
+de' loro vicini. Alcune dispute di confini
+nelle vicinanze di Barga erano state cagione
+in luglio ed in agosto del 1513
+d'ostilità tra i Fiorentini ed i Lucchesi:
+Leon X si fece mediatore tra le due repubbliche;
+ma con arbitramento del 12
+ottobre obbligò la più debole a restituire
+ai Fiorentini Pietra Santa e Mutrone,
+fortezze che i Lucchesi avevano usurpate
+in tempo della guerra di Pisa; ed a tale
+condizione fece sottoscrivere un'alleanza
+perpetua fra le due repubbliche<a class="tag" id="tag323" href="#note323">[323]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tostocchè si ebbe in Lombardia la notizia
+della morte di Giulio II, Raimondo
+di Cardone si era avvicinato a Piacenza,
+<span class="pagenum"><a id="Page_335"></a>[335]</span>
+poi a Parma, ed aveva persuase queste due
+città a darsi al duca di Milano<a class="tag" id="tag324" href="#note324">[324]</a>. Sebbene
+queste fossero state occupate da Giulio II
+senza verun diritto, Leon X non fu appena
+salito sul trono pontificio, che ne riclamò
+la restituzione, determinato a non volere
+permettere che in tempo della sua amministrazione
+si smembrassero gli stati
+della Chiesa, o piuttosto pensando già fin
+d'allora a formare con queste nuove conquiste
+della santa sede uno stato per suo
+fratello Giuliano, o per suo nipote Lorenzo<a class="tag" id="tag325" href="#note325">[325]</a>.
+Finchè non fu che cardinale,
+erasi mostrato nemico della Francia, ed
+aveva con tutta la sua attività secondata
+la lega formata da Giulio II contro quella
+corona. Perciò generalmente credevasi di
+vederlo camminare sulle orme del suo
+predecessore; altronde le negoziazioni cominciate,
+quando ancora non si prevedeva
+la morte di Giulio, avevano avuto qualche
+risultamento prima che Leone avesse
+potuto decidersi.
+</p>
+
+<p>
+Da un canto Ferdinando il Cattolico,
+il quale era troppo povero per fare la
+<span class="pagenum"><a id="Page_336"></a>[336]</span>
+guerra a proprie spese, era sempre inclinato
+a far cessare le ostilità ai confini
+della Spagna, perchè non poteva farvi
+vivere le sue armate a spese de' nemici.
+Cercava soltanto di lasciare aperta una
+via alla fortuna; onde il 1.º d'aprile sottoscrisse
+ad Orthes, nel Bearn, la tregua
+d'un anno colla Francia riguardo soltanto
+ai confini della Spagna<a class="tag" id="tag326" href="#note326">[326]</a>. Stando al
+carattere che a Ferdinando attribuisce il
+Macchiavelli, questo re, più astuto che
+accorto politico, si affidava alla propria
+fortuna, e voleva compromettere i suoi
+alleati per far loro sentire il bisogno che
+avevano di lui, aspettando intanto consiglio
+dagli avvenimenti. Non pertanto la
+tregua da lui conchiusa era totalmente
+vantaggiosa alla Francia, la quale trovavasi
+in libertà di ricondurre le sue
+armate in Italia<a class="tag" id="tag327" href="#note327">[327]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_337"></a>[337]</span>
+</p>
+
+<p>
+D'altra parte venne sottoscritto un trattato
+d'alleanza tra la Francia e la repubblica
+di Venezia a Blois, il 24 marzo
+del 1513, da Andrea Gritti, che di prigioniero
+era diventato ambasciatore. La negoziazione
+tra queste due potenze risguardava
+le rispettive loro pretese sopra province
+che più non erano possedute dalle parti
+contraenti, e che trattavasi di togliere di
+mano ai loro nemici. I Veneziani, in
+conformità de' primi articoli convenuti e
+del loro antico trattato colla Francia,
+domandavano la Ghiara d'Adda e Cremona.
+I Francesi avrebbero voluto ritenere
+queste province; ma all'ultimo acconsentirono
+a prometterne la restituzione,
+però sotto la segreta condizione di
+contraccambiarle poscia con Mantova, il di
+cui marchese fu dalla Francia sagrificato
+alle convenienze del senato<a class="tag" id="tag328" href="#note328">[328]</a>. I Veneziani
+obbligavansi ad entrare in campagna circa
+nella metà di maggio con ottocento uomini
+d'armi, mille cinquecento cavaleggieri,
+e dieci mila fanti, mentre che Lodovico
+XII invaderebbe nello stesso tempo la
+Lombardia con una potente armata<a class="tag" id="tag329" href="#note329">[329]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_338"></a>[338]</span>
+</p>
+
+<p>
+A tale oggetto Lodovico XII fece adunare
+a Susa, sotto il comando di Lodovico
+de la Tremouille, mille dugento uomini
+d'armi, ottocento cavaleggieri, ottomila
+landsknecht, che aveva condotti Roberto
+de la Marck, signore di Sedan, ed i suoi
+due figliuoli, Fleuranges e Jametz, ed
+otto mila avventurieri francesi. Il re non
+volle dare il comando di quest'armata al
+vecchio maresciallo Trivulzio, cui però
+diede ordine d'accompagnarla, per timore
+che la di lui manifesta parzialità pei Guelfi
+non ispaventasse i Ghibellini e li riducesse ad
+una più ostinata difesa<a class="tag" id="tag330" href="#note330">[330]</a>. In pari tempo
+Bartolommeo d'Alviano era giunto a Venezia
+dopo essere stato posto in libertà dal
+re, il quale l'aveva sempre tenuto prigioniere
+dopo la battaglia della Ghiara d'Adda.
+Il senato gli diede il comando dell'armata
+che si adunava a San Bonifacio nello stato
+<span class="pagenum"><a id="Page_339"></a>[339]</span>
+di Verona. Per ultimo una flotta francese
+presentavasi a Genova, ove gli Adorni
+ed i Fieschi si apparecchiavano ad assecondarla.
+Mentre che così imponenti forze
+si accostavano contemporaneamente da
+tre diversi lati, il vicerè don Raimondo
+di Cardone sembrava risoluto di non volersi
+loro opporre: erasi ritirato sulla
+Trebbia, chiamandovi i pochi soldati che
+guardavano Tortona ed Alessandria: avea
+apertamente manifestata la sua intenzione
+di ricondurre la sua armata nel regno di
+Napoli; e, datone avviso allo stesso maresciallo
+Trivulzio, si era infatti di già
+posto in marcia; ma, avendo tra Piacenza
+e Firenzuola ricevute nuove lettere da
+Roma, che per quanto pare lo rassicuravano
+intorno alle disposizioni del papa,
+egli ritornò nella sua prima posizione<a class="tag" id="tag331" href="#note331">[331]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I soli Svizzeri attaccavano il loro amor
+proprio nazionale alla difesa della Lombardia.
+Avevano chiesti al papa i soccorsi promessi
+dal suo predecessore; ma Leon X
+non voleva ancora apertamente prendere
+parte nella guerra, e mandò al cardinale
+di Sion quarantadue mila fiorini, onde
+li desse agli Svizzeri come pagamento di
+<span class="pagenum"><a id="Page_340"></a>[340]</span>
+un debito anteriore, e non come un sussidio.
+Non perciò gli Svizzeri si astennero dallo
+scendere in gran numero dalle loro montagne;
+si avanzarono fino a Tortona, ove
+furono raggiunti dal duca di Milano,
+ed invitarono anche il Cardone ad unirsi a
+loro coll'armata spagnuola. Avendo quel
+generale ricusato di farlo, lo Sforza si ritirò
+coll'armata Svizzera a Novara, mentre
+che il Trivulzio aveva occupate Alessandria
+ed Asti: nulla più si opponeva all'armata
+francese che poteva liberamente
+portarsi sopra Milano, ed infatti lo Sforza
+permise ai Milanesi di capitolare colla
+Francia. Sacramoro Visconti, ch'egli
+aveva lasciato in Milano con cent'uomini
+d'armi, fece spiegare sulle mura le bandiere
+della Francia, ed acconsentì che
+fosse vittovagliato il castello sempre occupato
+dai Francesi<a class="tag" id="tag332" href="#note332">[332]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'entusiasmo scoppiato pochi mesi prima
+alla venuta dello Sforza, erasi di già
+compiutamente spento. L'incapacità e la
+miseria del duca, e le vessazioni degli
+Svizzeri avevano bentosto fatto comprendere
+ai popoli quanto avessero a torto
+<span class="pagenum"><a id="Page_341"></a>[341]</span>
+nudrite troppo lusinghiere speranze: onde
+le città s'affrettavano d'alzare spontaneamente
+lo stendardo dell'armata creduta
+più forte. Per mettere Parma e Piacenza
+al coperto dell'invasione francese, il Cardone
+le restituì agli ufficiali del papa.
+L'Alviano occupò Valeggio, Peschiera e
+Cremona, ed incaricò Renzo di Ceri di
+entrare in Brescia, mentre Soncino e Lodi
+spiegavano le insegne francesi; onde l'armata
+veneziana fu tosto in comunicazione
+colla francese. Pure i progressi dell'Alviano
+non erano in Venezia veduti senza inquietudine:
+si osservava che egli s'andava
+troppo allontanando dalle province che
+più importava di difendere, tanto più
+che la guarnigione tedesca di Verona
+aveva ricevuto alcuni rinforzi, ed ottenuti
+diversi vantaggi alle spalle dell'armata
+veneziana<a class="tag" id="tag333" href="#note333">[333]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi, che così rapidamente andavano
+occupando le province perdute
+nel precedente anno, non avevano per
+anco combattuto in verun luogo, fuorchè
+nelle montagne di Genova. Dopo essersi
+seduto sul trono ducale, Giano Fregoso
+aveva stretto con ardore l'assedio della
+<span class="pagenum"><a id="Page_342"></a>[342]</span>
+Lanterna, nuova fortezza, che nello stesso
+tempo signoreggiava il porto e la città
+di Genova, e che i Francesi avevano
+sempre conservata. Un vascello, uscito dai
+porti di Normandia, senza avere preso
+lingua in verun luogo, era giunto in
+gennajo fino sotto la fortezza per vittovagliarla,
+e cominciava a scaricare le
+munizioni che teneva a bordo, quando Emmanuele
+Caballo, marinajo rinomato per
+la sua intrepidezza, domandò al doge una
+galera, sulla quale fece montare i più
+risoluti volontarj; indi non si curando
+delle palle di cannone che i Francesi facevano
+piovere sopra di lui, andò, tostocchè
+fu a vista della Lanterna, a porsi
+tra il vascello normanno e la fortezza;
+venne all'abordaggio della nave nemica, la
+prese, e la condusse in trionfo nel porto<a class="tag" id="tag334" href="#note334">[334]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma quando in primavera le truppe di
+La Tremouille e di Trivulzio cominciarono
+a dilatarsi nel Piemonte, una flotta
+francese presentossi in faccia a Genova,
+mentre i fratelli Antoniotto e Girolamo
+Adorno, aperti partigiani de' Francesi, si
+avvicinavano alla città con quattro mila
+<span class="pagenum"><a id="Page_343"></a>[343]</span>
+fanti. Il doge, per non trovarsi esposto
+nello stesso tempo agl'interni ed agli
+esterni nemici, fece uccidere, mentre
+usciva di senato, Girolamo Fieschi, il
+quale aveva di fresco co' suoi discorsi
+dato a conoscere il suo attaccamento per
+la Francia. Questo assassinio, che il doge
+aveva risguardato come un colpo da grande
+politico, fu invece quello che lo perdette:
+il senato ed il popolo, risguardandolo
+oramai con orrore, ricusarono di
+più difenderlo, ed i suoi soldati furono
+nelle montagne battuti dagli Adorni. Suo
+fratello Zaccaria cadde nelle mani de'
+Fieschi, che lo uccisero per vendicare il
+loro parente; il signore di Prejan, che
+aveva il comando della flotta francese,
+non trovò verun ostacolo per entrare in
+porto; Giano Fregoso ritirossi colla sua
+flotta genovese alla Spezia, ed Antoniotto
+Adorno, riconosciuto da Lodovico XII
+come suo luogotenente, fu nello stesso
+tempo proclamato doge dal senato e dal
+popolo<a class="tag" id="tag335" href="#note335">[335]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Genova si era data ai Francesi; l'armata
+veneziana occupava la metà dello
+<span class="pagenum"><a id="Page_344"></a>[344]</span>
+stato milanese; La Tremouille e Trivulzio
+colle truppe francesi occupavano
+l'altra, ed in tutto il ducato Massimiliano
+Sforza altro più non aveva che
+Como e Novara. In quest'ultima città si
+era il duca unito all'armata svizzera;
+ma tutto il mondo, vedendolo colà chiuso,
+rammentava che i medesimi La Tremouille
+e Trivulzio avevano assediato in
+Novara il padre di quel duca Sforza, che
+vi si difendeva adesso; ch'era egualmente
+in mano degli Svizzeri, che l'avevano
+venduto ai Francesi, e che molti di que'
+capitani e soldati, che circondavano il figlio,
+avevano contribuito a tradire il padre.
+Queste vicine memorie stringevano
+il cuore di spavento a Massimiliano, ed
+accrescevano fiducia a La Tremouille;
+onde scriveva a Lodovico XII, che in
+breve farebbe prigioniere il figlio nello
+stesso luogo in cui aveva fatto prigioniere
+il padre<a class="tag" id="tag336" href="#note336">[336]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questa speranza aveva persuaso La
+Tremouille ad assediare Novara, invece
+d'attenersi al consiglio d'Andrea Gritti,
+che avrebbe voluto che i Veneziani uniti
+ai Francesi cacciassero, prima di null'altro
+<span class="pagenum"><a id="Page_345"></a>[345]</span>
+intraprendere, gli Spagnuoli di Lombardia,
+perciocchè inallora restando gli
+Svizzeri senza cavalleria, senza artiglieria,
+senza equipaggi da guerra, non
+potrebbero tenere lungamente la campagna<a class="tag" id="tag337" href="#note337">[337]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Si cominciò l'assedio di Novara, ed
+il signore de la Fajette, che comandava
+l'artiglieria, piantò in pieno giorno le
+batterie contro le mura, ed in quattro
+ore vi aprì una breccia capace di ricevere
+cinquant'uomini di fronte; ma per
+scendere dalla breccia in città, eranvi
+quindici piedi d'altezza. Intanto il generale
+svizzero fece dire ai Francesi che
+non consumassero inutilmente la loro polvere,
+e che, se pensavano di dare l'assalto,
+attaccassero pure la porta, poichè
+egli la lascerebbe aperta. Infatti gli Svizzeri
+si accontentarono di fare stendere
+alcuni lenzuoli a guisa di tende sì dietro
+la porta che dietro la breccia, onde
+i nemici non vedessero le evoluzioni
+de' loro soldati, e ricusarono di acconsentire
+alle inchieste di Silvio Savelli,
+di Giovanni Gonzaga, d'Alessandro Bentivoglio
+e di Camillo Montani, principali
+capitani dell'armata dello Sforza, i quali
+<span class="pagenum"><a id="Page_346"></a>[346]</span>
+volevano scavare una fossa dietro la breccia
+e dietro la porta, oppure fiancheggiare
+le mura con terrapieni<a class="tag" id="tag338" href="#note338">[338]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Massimiliano aveva presso di sè in
+Novara gli Svizzeri d'Uri, Schwitz ed
+Underwald, i quali, sotto gli ordini de'
+loro landamani, erano scesi prima degli
+altri in Italia senza ricevere nè soldo,
+nè ingaggio. Si avvicinava un secondo
+corpo composto delle milizie di Glaritz,
+Zug, Lucerna e Sciaffusa; ed un altro
+di circa cinque mila uomini, colle milizie
+di Berna e di Zurigo, si avanzava sotto
+gli ordini del capitano Alt-Sax dalla
+banda de' Grigioni alla volta di Chiavenna<a class="tag" id="tag339" href="#note339">[339]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi, apparecchiandosi a dare l'assalto,
+avevano di già fatto stare tre giorni
+e tre notti i loro Landsknecht nella trincea,
+la quale era finalmente abbastanza
+profonda per metterli al coperto dell'artiglieria
+della città, quando furono avvisati
+dai loro cavaleggieri che avvicinavasi
+il secondo corpo dell'armata svizzera,
+e che desso cercherebbe d'entrare
+<span class="pagenum"><a id="Page_347"></a>[347]</span>
+in Novara lo stesso giorno. Roberto della
+Marck consigliava che si andasse ad attaccarlo
+in aperta campagna, prima che
+giugnesse il terzo corpo, che non aveva
+per anco potuto passare il Ticino; ma
+il Trivulzio giudicò più prudente consiglio
+d'opporre la lentezza all'impeto
+degli Svizzeri. Bastava, egli diceva, onde
+fossero forzati in breve a capitolare, d'intercettare
+i loro convoglj, d'inquietarli
+colla cavalleria, di far loro soffrire la fame,
+e di non venire a battaglia. Persuase
+a La Tremouille di portare il campo francese
+due miglia addietro, alla Riotta,
+presso al fiume Mora, in mezzo a' suoi
+proprj poderi, ed in un paese che egli
+conosceva minutissimamente<a class="tag" id="tag340" href="#note340">[340]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi si allontanarono da Novara
+il 5 di giugno, alla volta del Po, come se
+avessero voluto andare a Milano per la
+strada di Abbiategrasso. Lodovico il Moro
+aveva derivato dall'Agogna un canale,
+chiamato la Mora, che irrigava quella
+pianura in cui tutti si trovavano i vasti
+poderi del Trivulzio; un piccolo bosco
+stendevasi lungo il canale da Novara fino
+<span class="pagenum"><a id="Page_348"></a>[348]</span>
+presso Trecase. I generali francesi si accamparono
+da principio alla Riotta intorno
+ad un'abbazìa alquanto elevata;
+ma i Landsknecht trovavansi su questo
+piccolo rialto esposti all'artiglieria della
+città, ed una palla, entrata per la finestra,
+attraversò la camera stessa in cui si adunava
+il consiglio di guerra. Perciò i generali
+scelsero un'altra posizione intorno
+a Trecase. Il Trivulzio, per salvare questa
+sua terra, aveva ottenuto che non vi
+entrassero le truppe. Il signore di Sedan
+aveva inventata una specie di fortificazione
+portatile, che suo figlio chiama:
+«un parco, fatto a guisa di scala, il
+quale era maravigliosamente buono;
+dentro il parco stavano cinquecento archibugj
+a miccia, e se si fosse potuto
+porre in assetto, forse la bisogna non
+sarebbe andata come andò;» ma i
+Francesi in piena sicurezza non pensarono
+a fortificarsi in quella prima notte<a class="tag" id="tag341" href="#note341">[341]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_349"></a>[349]</span>
+</p>
+
+<p>
+Intanto il secondo corpo degli Svizzeri,
+condotto dal capitano Jacob Mottino
+d'Altorfio, e da Graf, borgomastro di
+Zurigo, entrò in Novara, il 5 di giugno,
+senza avere trovata opposizione. Questi
+due capi, informati della ritirata di La
+Tremouille, e sapendo che nello stesso
+tempo valicava le Alpi il signore d'Aubignì
+con un corpo di cavalleria, stimarono
+non doversi dar tempo ai Francesi d'allontanarsi,
+o di trarre in lungo la guerra.
+Rappresentarono ai loro compagni
+d'armi, che il nemico riposava in seno
+ad una temeraria sicurezza, e non sospettava
+ch'essi osassero d'attaccarlo prima
+che giugnesse il capitano Alt-Sax col
+terzo corpo; che tutta volta la gloria loro
+sarebbe più splendida, se ottenevano la
+vittoria prima dell'arrivo de' loro compatriotti.
+Tutti i capitani svizzeri, vinti
+dalle persuasioni di coloro ch'erano venuti
+di fresco, ordinarono ai loro soldati
+di mangiare e di riposarsi qualche tempo,
+e prima che facesse giorno, il 6
+<span class="pagenum"><a id="Page_350"></a>[350]</span>
+giugno del 1513, marciarono verso Riotta
+e Trecase<a class="tag" id="tag342" href="#note342">[342]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri, nascosti dalle tenebre
+della notte e dal bosco che stendevasi tra
+Novara ed il campo francese, s'avanzarono,
+contro il loro costume, tacitamente,
+divisi in tre colonne, e giunsero
+presso il campo nemico senz'essere scoperti:
+allora si diressero impetuosamente
+verso l'artiglieria, senza lasciarsi sgominare
+da una vigorosa carica fatta da Roberto
+della Marck alla testa di trecento uomini
+d'armi, e senza ributtarsi nel vedere
+caduti molti loro capitani e perfino intere
+file di soldati sotto il fuoco dell'artiglieria
+nemica. Avanzando sempre intrepidi in
+mezzo a tanta strage, s'impadronirono delle
+artiglierie, e le volsero contro i nemici da
+loro posti in fuga. La fanteria tedesca, comandata
+da Fleuranges e Jametz, figliuoli
+di Roberto della Marck, era il principale
+oggetto dell'odio e della gelosia degli
+Svizzeri, perchè essa aveva preso il loro
+luogo nelle armate francesi: questa, essendo
+attaccata con maggior furore, e
+coraggiosamente difendendosi, fece agli
+<span class="pagenum"><a id="Page_351"></a>[351]</span>
+Svizzeri grandissimo danno; ma furono altresì
+uccisi sul campo di battaglia più della
+metà dei Landsknecht. La cavalleria francese,
+raffrenata dai fossi, o imbarazzata in
+luoghi pantanosi, non agiva che pochissimo
+contro gli Svizzeri; l'artiglieria era
+di già conquistata, e adoperata contro i
+Landsknecht, de' quali i pochi superstiti,
+perduta ogni speranza di salute, dovettero
+arrendersi alzando le loro lance. Fleuranges
+e Jametz, gravemente feriti fin dal
+principio della battaglia, erano ambidue
+caduti in mano ai nemici. Il loro padre
+con una furiosa carica de' suoi uomini
+d'armi sgominò il battaglione che li calpestava,
+fece rialzare i suoi figliuoli, il
+primo de' quali non aveva meno di quarantasei
+ferite, e li fece portare sul collo
+de' cavalli de' suoi soldati<a class="tag" id="tag343" href="#note343">[343]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli uomini d'armi francesi, che fino a
+quest'epoca erano stati risguardati come
+la più valorosa soldatesca d'Europa, non
+avevano sofferta altra così vergognosa sconfitta
+come questa nella battaglia di Novara.
+La sorpresa, la perdita dell'artiglieria, la
+notizia divulgatasi nel campo che una
+<span class="pagenum"><a id="Page_352"></a>[352]</span>
+delle tre colonne svizzere era penetrata
+per di dietro nel campo e che stava saccheggiando
+gli equipaggi, riempirono di
+terror panico que' cavalieri fin allora così
+valorosi; non si vergognarono di gettare
+le armi per non essere impediti nella fuga,
+e si disse che un solo non aveva conservata
+la sua lancia dopo passata la Sesia.
+Se Massimiliano Sforza avesse soltanto
+avuti dugento uomini d'armi per
+inseguirli, avrebbe in quel giorno distrutta
+l'armata francese: ma gli Svizzeri
+colla sola loro fanteria non potevano
+nè meno tentarlo. Altronde si accerta,
+che, arrolandosi sotto le bandiere, giuravano
+di non far grazia a colui che trovavano
+armato sul campo di battaglia
+e di non seguire colui che si ritirava.
+L'azione non aveva durato che un'ora
+e mezzo; e gli Svizzeri, dopo essersi tenuti
+alcune ore in buona ordinanza, onde
+assicurarsi il possedimento del campo di
+battaglia, condussero in trionfo in Novara
+ventidue pezzi d'artiglieria coi loro
+cavalli d'attiraglio e tutti gli equipaggi.
+I Francesi perdettero circa dieci mila
+uomini, la metà de' quali soltanto fu
+uccisa sul campo di battaglia, e furono
+tutti Landsknecht. L'altra metà fu uccisa
+dai contadini, e furono i fanti guasconi,
+<span class="pagenum"><a id="Page_353"></a>[353]</span>
+che nella loro fuga, oppressi dalla fatica
+e dalla fame, e disarmati, e sdrajati ne'
+campi o presso le siepi, venivano trucidati
+senza difendersi<a class="tag" id="tag344" href="#note344">[344]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi non osarono fermarsi in
+Piemonte, e ripassarono immediatamente
+le montagne, malgrado le istanze d'Andrea
+Gritti, il quale loro rappresentava,
+che quest'atto di viltà, assai più funesto
+che la sconfitta, sarebbe cagione della ruina
+di tutti i loro amici in Italia. Infatti
+tutte le città, che avevano spiegate le insegne
+francesi, si affrettarono di mandare
+i loro atti di sommissione a Massimiliano
+Sforza, redimendosi dal commesso errore
+con somme di danaro, che furono
+distribuite tra gli Svizzeri. Don Raimondo
+di Cardone, che aveva ricusato di partecipare
+ai pericoli della guerra, si affrettò
+di raccogliere i frutti della vittoria.
+Staccò tre mila fanti spagnuoli sotto gli
+ordini del marchese di Pescara per iscacciare,
+di concerto con Ottaviano Fregoso,
+i Francesi e gli Adorni da Genova.
+<span class="pagenum"><a id="Page_354"></a>[354]</span>
+Ma di già la flotta francese, comandata
+da Prejean, aveva lasciata Genova; e la
+flotta genovese, che poche settimane prima
+erasi ritirata nel golfo della Spezia, si
+presentò nuovamente in faccia alla città.
+Gli Adorni non vollero attirare sulla loro
+patria le calamità d'un assedio; volontariamente
+rinunciarono alla loro autorità,
+ed abbandonarono la città, seco portando
+i ringraziamenti del senato ed i voti del
+popolo; mentre che Ottaviano Fregoso,
+ch'era assai più stimato dai suoi compatriotti
+che non Giano Fregoso, cui egli veniva
+a rimpiazzare alla testa dello stesso
+partito, fu eletto doge il 17 di giugno,
+e fece dai Genovesi pagare ottanta mila
+fiorini al marchese di Pescara per le
+spese della sua spedizione<a class="tag" id="tag345" href="#note345">[345]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Sacramoro Visconti, il quale aveva preso
+possesso di Milano a nome del re di
+Francia, era uscito da quella città con
+settecento uomini d'armi per raggiugnere
+il campo francese, ed era arrivato alle
+rive del Ticino, quando udì il cannone
+della battaglia di Novara. Non tardò ad
+<span class="pagenum"><a id="Page_355"></a>[355]</span>
+avere avviso della sconfitta de' Francesi;
+onde, allontanandosi rapidamente, andò a
+raggiugnere a Cremona Bartolomeo d'Alviano
+e l'armata veneziana. Questi, che
+trovavasi a fronte degli Spagnuoli, udendo
+che il vicerè aveva passato il Po
+il 13 giugno, non volle aspettare che le
+due armate si riunissero contro di lui, e
+ritirossi subito sopra Verona colla rapidità
+usata in tutte le sue operazioni; tentò,
+passando, d'impadronirsi di quella città,
+e nello stesso giorno piantò le batterie,
+aprì una breccia e diede l'assalto; ma
+non avendo avuto felice riuscita, ritirò i
+suoi cannoni, continuò la sua marcia, e
+si accampò a Tomba nel territorio di
+Vicenza<a class="tag" id="tag346" href="#note346">[346]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto Raimondo di Cardone si avanzava
+senza incontrare opposizione nelle
+province dall'Alviano abbandonate, e le
+trattava colla ferocia e coll'avarizia proprie
+degli Spagnuoli, saccheggiando Cremona,
+levando enormi contribuzioni sopra
+Brescia, Bergamo ed altre città, e
+guastando le borgate ed i villaggi. L'Alviano,
+che sentiva l'impossibilità di tenere
+<span class="pagenum"><a id="Page_356"></a>[356]</span>
+la campagna contro tanti nemici riuniti,
+si chiuse in Padova, e nello stesso tempo
+Gian Paolo Baglioni in Treviso, e Renzo
+di Ceri in Crema; tranne queste tre
+città, tutto il rimanente della terra ferma
+veneziana fu abbandonato al dilapidamento
+de' nemici<a class="tag" id="tag347" href="#note347">[347]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri, che non avevano verun
+motivo di nimicizia contro i Veneziani,
+non si curavano di attaccarli, limitandosi
+a stabilirsi nel ducato di Milano, e levandovi
+contribuzioni grandissime; mentre
+che i generali spagnuoli, facendo la guerra,
+quasi altr'oggetto non si proponevano che
+quello di mantenere co' saccheggi i loro
+soldati. Tra Ferdinando ed i Veneziani
+non sussistevano nè motivi di nimicizia,
+nè dichiarazione di guerra; anzi il re di
+Spagna aveva recentemente offerta la sua
+mediazione per riconciliare la repubblica
+coll'imperatore. Leon X aveva ancor esso
+offerta la sua mediazione accompagnata
+dalle più affettuose espressioni; ma nè
+l'uno, nè l'altro aveva ottenuto l'intento,
+perchè Massimiliano non aveva voluto
+rinunciare a veruna pretesa, e il senato
+<span class="pagenum"><a id="Page_357"></a>[357]</span>
+veneto area sempre ricusato con eroica
+costanza d'entrare in negoziazione, se l'imperatore
+non restituiva prima Verona e
+Vicenza. Ma per lo meno queste amichevoli
+offerte non dovevano far presumere
+vicine ostilità; perciò quando Raimondo
+di Cardone fece avanzare la sua
+armata per unirla a quella dell'imperatore,
+e fare la guerra in suo proprio nome, rendette
+visibile con tale condotta la barbara
+indifferenza d'un condottiere, che ad altro
+non pensa che ad arricchire i suoi soldati,
+senza prendersi pensiero se ciò accada
+con danno de' nemici o degli amici.
+Ancora più amara riuscì ai Veneziani la
+condotta di Leon X, il quale scelse quest'istante
+di contraria fortuna per mandare
+i suoi uomini d'armi all'armata spagnuola,
+sotto gli ordini di Troilo Savelli
+e di Muzio Colonna, bruttamente dimenticandosi
+che nel lungo corso delle sue
+sciagure non aveva mai cessato d'essere
+beneficato dalla repubblica, e di averle
+promesso riconoscenza<a class="tag" id="tag348" href="#note348">[348]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Raimondo di Cardone andò ad unirsi
+all'armata imperiale a san Martino presso
+<span class="pagenum"><a id="Page_358"></a>[358]</span>
+Verona; e perchè non poteva attaccare
+i Veneziani che dicendosi ausiliario di
+Massimiliano, si assoggettò in gran parte
+all'autorità del cardinale di Gurck, il
+quale risiedeva in Verona, ed era il solo
+luogotenente dell'imperatore in Italia. Questi
+annunciava sempre vastissimi progetti,
+pei quali chiedeva frequenti sussidj a' suoi
+alleati, e dissipando il danaro più sollecitamente
+che non l'aveva ottenuto, trovavasi
+poi sempre inabilitato a mandare
+ad effetto ciò che meditava. Le sue truppe
+mai non erano pagate; nè lo erano meglio
+quelle di Ferdinando; onde le due
+armate dovevano vivere a carico delle
+sventurate province veneziane, dove avevano
+portata la guerra. Il marchese di Pescara
+aveva il comando della fanteria spagnuola,
+che ammontava a quattro mila cinquecento
+uomini all'incirca; Jacopo Landau,
+Giorgio di Frundsberg e Giorgio di Lichtenstein
+erano i capi de' pedoni tedeschi,
+che erano tre mila cinquecento. La cavalleria,
+sotto gli ordini di don Pedro de
+Castro, era composta di circa novecento
+cavalieri, in gran parte truppa leggiere; e
+l'artiglieria consisteva in dodici falconetti di
+bronzo. Tale era la forza di quest'armata,
+più formidabile pel valore de' veterani
+ond'era principalmente composta e per
+<span class="pagenum"><a id="Page_359"></a>[359]</span>
+la virtù de' suoi capitani, che per il numero
+de' soldati<a class="tag" id="tag349" href="#note349">[349]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il cardinale di Gurck volle che Cardone
+attaccasse Padova. Questa città, risguardata
+dai Veneziani come l'ultimo
+loro baluardo, era ancora la conquista
+che più d'ogni altra stava a cuore a Massimiliano;
+ma egli l'aveva invano tentata
+con una poderosa armata, e ciò che non
+aveva potuto ottenere con quasi cento
+mila uomini, non doveva meglio riuscire
+ai suoi luogotenenti con otto in nove
+mila. L'assedio cominciò il 28 di luglio.
+L'Alviano, per difendere Padova, aveva
+sotto di lui una numerosa armata; un
+figlio del doge e molti gentiluomini veneziani
+vi si erano con lui chiusi, e la
+città era una delle più forti che allora
+contasse l'Italia. Il Cardone, esposto in
+ogni lato al fuoco delle di lui batterie non
+poteva adunare quanti guastatori bastavano
+per iscavare le trincee e porsi al coperto;
+e le malattie che sogliono regnare
+nelle campagne umide e pantanose cominciavano
+a incrudelire nella sua armata;
+<span class="pagenum"><a id="Page_360"></a>[360]</span>
+onde il 16 agosto si vide costretto
+a levare l'assedio ed a ritirarsi a Vicenza.
+Ma questo svantaggio raddoppiò la
+crudeltà de' soldati, i quali si dispersero
+in quelle già così ricche campagne, e vi
+distrussero tutto quanto ancora restava
+dell'antica loro opulenza<a class="tag" id="tag350" href="#note350">[350]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo avere alcun tempo continuati
+questi guasti, il vicerè volle poter darsi
+il vanto d'avere diretta la sua artiglieria
+contro i palazzi di Venezia. Condusse la
+sua armata fino alle rive della Laguna,
+vi bruciò Mestre, Marghera e Fusina,
+e montò in batteria sulla riva alcuni pezzi
+di cannone, le di cui palle percossero le
+mura del convento di san Secondo. Questa
+bravata del generale spagnuolo cagionò
+ai Veneziani un profondo dolore.
+Essi vedevano di giorno il fumo, di notte
+le fiamme de' loro palazzi e de' loro villaggi,
+che gli Spagnuoli, i Tedeschi ed
+anche i soldati del papa bruciavano con
+barbaro accanimento. Chiesero vendetta
+all'impetuoso Bartolomeo d'Alviano, che
+a stento aveva acconsentito di chiudersi
+entro le mura d'una città, e che vedendo
+i suoi soldati animati dalla stessa
+sua collera, dal sentimento della loro
+<span class="pagenum"><a id="Page_361"></a>[361]</span>
+forza e dalla confidenza ne' loro capitani,
+si credette sicuro d'ottenerla<a class="tag" id="tag351" href="#note351">[351]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Spagnuoli si erano troppo avanzati,
+eransi lasciati alle spalle la Brenta
+ed il Bacchiglione coi loro infiniti canali,
+e due città, ognuna delle quali conteneva
+un'armata. I contadini, scacciati dalle loro
+case, spogliati de' loro averi, spesso maltrattati
+anche nella persona, mostravansi
+apparecchiati a sagrificare le loro vite in
+servigio della repubblica contro così feroci
+nemici. L'Alviano li chiamò a sè;
+fece loro occupare le rive dei fiumi, le
+gole delle montagne, mettere ovunque le
+loro vittovaglie in luoghi sicuri, e fortificare
+coi loro lavori i varj trinceramenti
+che faceva occupare alla sua armata. Il
+Cardone, per tirarsi dalla pericolosa situazione
+in cui si era posto, aveva presa
+la strada tra Padova e Treviso. Giunto a
+Cittadella, poco lontano dalla Brenta, aveva
+attaccato questo castello, ed era stato
+respinto. Ebbe la stessa sorte, quando tentò
+poco al di sotto di passare la Brenta<a class="tag" id="tag352" href="#note352">[352]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_362"></a>[362]</span>
+</p>
+
+<p>
+Finalmente la sua cavalleria leggiere,
+rinnovando gli attacchi nello stesso luogo,
+mentre che il Pescara guardava il fiume
+tre miglia al di sopra, riuscì ad ingannare
+la vigilanza dell'Alviano. Gli Spagnuoli
+erano omai giunti sull'opposta riva
+della Brenta, ma non erano perciò fuori
+di pericolo. L'Alviano si trovò bentosto
+sulla loro strada per precluder loro la ritirata
+sopra Vicenza. Fece occupare Montecchio,
+lungo la via della Germania, da
+Gian Paolo Baglioni, che giugneva allora
+da Treviso. Collocò dell'artiglieria in tutte
+le vantaggiose posizioni, e col rimanente
+dell'armata andò ad occupare ad Olmo
+un piccolo rialto che pareva fortificato
+dalla natura, e che trovavasi due sole
+miglia lontano da Vicenza a cavaliere
+della strada di Verona<a class="tag" id="tag353" href="#note353">[353]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Erano gli Spagnuoli circondati da ogni
+banda; passarono la notte un mezzo miglio
+lontani dai Veneziani alla portata
+della loro artiglieria, e furono costretti
+di spegnere tutti i loro fuochi, perchè non
+servissero di punto di mira ai nemici.
+<span class="pagenum"><a id="Page_363"></a>[363]</span>
+Attaccare la posizione dell'Alviano all'Olmo
+era un'intrapresa affatto disperata;
+essi vi rinunciarono dopo averne
+conosciuti i pericoli; e la mattina del
+7 d'ottobre volsero le spalle ai nemici,
+per prendere a traverso alle montagne
+la strada di Bassano e di Trento.
+Di già avevano bruciata una parte dei
+loro equipaggi, ed erano apparecchiati
+a perdere il rimanente, e tutti i loro
+cavalli, riputandosi abbastanza felici, se
+potevano giugnere colle loro armi in
+Germania. Siccome erano partiti senza
+battere il tamburo e senza suonare le
+trombe, e che una densa nebbia li copriva,
+l'Alviano tardò alquanto ad avvedersene:
+ma quando lo seppe, li fece inseguire
+da Bernardo Antoniola, figliuolo di sua
+sorella, con un corpo di cavalleria leggiere
+e due piccoli cannoni. Questi sgominò i
+Tedeschi, che presero tutti la fuga, e
+non venne trattenuto che dalla fanteria
+spagnuola colla quale il Pescara gli fece
+testa. Gli Stradioti, sparsi in sui fianchi
+dell'armata, l'andavano stancheggiando
+nella sua marcia; i contadini a migliaja
+scendevano dalle montagne, e senza esporsi
+a verun rischio, ferivano i soldati coi
+loro archibugj: i carri dell'equipaggio
+cominciavano ad intralciarsi ed a cagionare
+<span class="pagenum"><a id="Page_364"></a>[364]</span>
+disordine nella fanteria; anguste
+erano le strade, chiuse da fossi da
+tutti due i lati, e la truppa che ritiravasi
+non aveva ancora fatte due miglia
+a passo veloce, sebbene in buon ordine,
+che vide oltremodo cresciuto il suo pericolo<a class="tag" id="tag354" href="#note354">[354]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'Alviano aveva determinato di non
+dare battaglia, ma soltanto d'accrescere
+la confusione dell'armata nemica tenendola
+tribolata, di spingerla tra le montagne,
+in luoghi sterili, ove le mancassero
+assolutamente le vittovaglie, e sforzarla
+in tal modo a capitolare. Ma Andrea Loredano,
+provveditore veneziano, che lo
+accompagnava, si fece a dire, ch'era finalmente
+giunto l'istante di vendicare
+tutte le atrocità commesse dagli Spagnuoli
+nel Padovano, che una vigorosa carica
+poteva tutta distruggere l'armata nemica,
+poichè il confine tedesco non era
+tanto lontano, che colla pazienza e colla
+sobrietà spagnuola questa stessa armata
+non potesse arrivarvi anche senza viveri.
+L'impetuoso Alviano lasciavasi facilmente
+persuadere, quando trattavasi di combattere.
+<span class="pagenum"><a id="Page_365"></a>[365]</span>
+Distribuì con molta intelligenza le
+sue truppe, e le condusse contro il nemico;
+ma nè i talenti, nè il coraggio
+del generale, nè il favore delle circostanze
+possono bastare, quando i soldati
+non vogliono esporsi a verun pericolo.
+I fanti romagnuoli, comandati da Naldo
+di Brisighella, che dovevano cominciare
+l'attacco, vennero ricevuti dalla fanteria
+spagnuola coll'ordinario suo vigore; onde
+gettarono bentosto le loro picche, e cominciarono
+a fuggire. Tutto il rimanente
+dell'armata seguì così vergognoso esempio:
+lo stesso Alviano fu strascinato dai
+fuggitivi, ed andò a chiudersi in Padova:
+la maggior parte aveva contato di ricoverarsi
+in Vicenza; ma questa città chiuse
+le sue porte, ed i fuggiaschi vennero
+uccisi sotto le sue mura, o sulle rive del
+Bacchiglione, nel quale molti si annegarono
+volendolo passare a nuoto. Tutti gli
+equipaggi dell'armata veneziana caddero
+in mano degli Spagnuoli, come pure non
+pochi prigionieri, tra i quali Gian Paolo
+Baglioni, Giulio, figlio di Gian Paolo
+Manfroni, e Malatesta di Sogliano. Si
+rinvennero fra gli estinti Alfonso Muto
+di Pisa, Antonio de' Pii e suo figliuolo
+Costanzo, Carlo di Montone, Meleagro
+di Forlì, Francesco Sassatello, Sacramoro
+<span class="pagenum"><a id="Page_366"></a>[366]</span>
+Visconti ed Ermes Bentivoglio. Il provveditore
+Loredano, di già fatto prigioniere,
+fu ucciso da coloro che vennero
+a contesa per la sua cattura. La totale
+perdita de' Veneziani si valutò quattrocento
+uomini d'armi e quattro mila fanti<a class="tag" id="tag355" href="#note355">[355]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questa sconfitta non ebbe pei Veneziani
+le disastrose conseguenze che potevano
+dapprima temerne; o sia perchè
+gli Spagnuoli, stanchi della precedente
+campagna, non volessero di nuovo avventurarsi
+in un paese nemico, o perchè la
+stagione delle piogge, che s'approssimava,
+rendesse infatti pericolosa la continuazione
+della guerra in quelle basse terre.
+Il Cardone ed il Pescara posero le loro
+truppe ai quartieri d'inverno in Este ed
+in Montagnana fra le ridenti colline Euganee,
+che terminarono di guastare. Prospero
+Colonna, che senza avere il primo
+rango nella loro armata, gli aveva colla
+sua esperienza sottratti a molti pericoli,
+<span class="pagenum"><a id="Page_367"></a>[367]</span>
+gli abbandonò per passare nell'armata di
+Massimiliano Sforza, di cui ebbe il comando;
+il senato veneto con una irremovibile
+costanza scrisse all'Alviano di
+non disperare della salute della repubblica;
+e nello stesso tempo gli mandò danaro
+per adunare una nuova armata<a class="tag" id="tag356" href="#note356">[356]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Altronde dopo che i più potenti tra i
+sovrani che si disputavano il possedimento
+dell'Italia, più non erano gl'Italiani, le
+principali azioni militari più non erano
+ristrette al suolo d'Italia. Così ruinato
+era il paese, che omai trovavansi a stento
+i viveri per le armate, e riusciva ancora
+più difficile in sforzare le città a pagare
+grosse contribuzioni. Il popolo era così
+calpestato, ed era stato così barbaramente
+trattato, ch'egli stava sempre apparecchiato
+a ribellarsi; ogni armata ben
+sapeva, che se aveva la sventura d'essere
+disfatta, tutti i fuggiaschi verrebbero
+uccisi dai contadini. Perciò invece
+di mandare da lontane parti soldati in
+Italia, e con loro munizioni, armi, danaro
+e vittovaglie, le potenze rivali, le
+quali vedevano che la guerra più non
+nudriva la guerra, cominciavano a trovare
+<span class="pagenum"><a id="Page_368"></a>[368]</span>
+più comodo di combattere in maggiore
+vicinanza della loro residenza<a class="tag" id="tag357" href="#note357">[357]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In questo stesso anno i nemici della
+Francia l'avevano attaccata ne' suoi proprj
+confini. Enrico VIII d'Inghilterra, in esecuzione
+del trattato di Malines, conchiuso
+il 5 d'aprile col papa, coll'imperatore e
+col re d'Arragona, aveva nel mese di
+maggio fatto passare la sua armata a Calè,
+ed il 17 di giugno aveva assediata
+Terovane<a class="tag" id="tag358" href="#note358">[358]</a>. A quest'assedio diede celebrità
+una nuova sciagura della Francia.
+Il duca di Longueville, che comandava
+l'armata di Lodovico XII, volendo introdurre
+soccorsi in Terovane, mandò il
+16 d'agosto un corpo d'Albanesi a gettare
+nelle fosse della città alcune munizioni
+ch'essi avevano caricate sul collo de'
+loro cavalli, e nello stesso tempo aveva
+fatti avanzare da un'altra banda i suoi
+uomini d'armi con ordine di ritirarsi di
+galoppo, tostocchè vedrebbero gl'Inglesi,
+onde allontanarli da Terovane. Ma questi
+cavalieri, che si scontrarono negl'Inglesi
+più presto che non credevano, eseguirono
+<span class="pagenum"><a id="Page_369"></a>[369]</span>
+con tanta sollecitudine l'ordine del loro
+generale, che gli uni comunicando agli
+altri il terrore, tutta l'armata fu posta in
+rotta. Il duca di Longueville, Bajardo,
+La Faiette e Bussy d'Amboise, furono fatti
+prigionieri, sebbene non inseguiti che da
+quattro in cinquecento cavalli. Questa
+sconfitta senza battaglia conservò il nome
+di <i>giornata degli speroni</i>; cui il 22 agosto
+tenne dietro la presa di Terovane,
+ed il 24 di settembre quella di Tournai<a class="tag" id="tag359" href="#note359">[359]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La repubblica di Venezia non solo riceveva
+danno dalle sventure della Francia,
+ma risentiva ancora i contraccolpi
+del disastro del re di Scozia, alleato di
+Lodovico XII. Questo re, chiamato Giacomo
+IV, mosso da un sentimento cavalleresco,
+aveva voluto fare una diversione
+a favore del re di Francia, che
+vedeva avere sulle braccia quasi tutta
+l'Europa; ma nella fatale battaglia di
+Flowden era stato ucciso il 9 di novembre
+con mille dugento Scozzesi, tredici lordi,
+<span class="pagenum"><a id="Page_370"></a>[370]</span>
+moltissimi baroni ed otto in dieci mila
+soldati<a class="tag" id="tag360" href="#note360">[360]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In pari tempo quindici mila Svizzeri
+erano entrati in Borgogna accompagnati
+da Ulrico, duca di Wirtemberga, con
+un corpo di cavalleria tedesca e di nobiltà
+della Franca Contea. Essi avevano
+assediato Digione, ove La Tremouille si
+era valorosamente difeso sei settimane. Ma
+quando questo generale conobbe che non
+poteva più lungamente resistere, e che
+l'acquisto di Digione aprirebbe agli Svizzeri
+tutte le province interne della Francia,
+si fece in settembre a trattare con
+loro senz'esserne autorizzato dal re. Promise
+che Lodovico loro pagherebbe quattrocento
+mila scudi d'oro, ch'egli evacuerebbe
+tutte le fortezze che ancora occupava
+in Italia, e rinuncierebbe a tutti
+i suoi diritti sul ducato di Milano. Per
+l'esecuzione di tali promesse, che pure
+non lusingavasi troppo di vedere ratificate
+dal re, La Tremouille consegnò per
+ostaggi il proprio nipote, il signore di
+<span class="pagenum"><a id="Page_371"></a>[371]</span>
+Mezieres, figlio del cancelliere di Francia,
+e quattro borghesi di Digione<a class="tag" id="tag361" href="#note361">[361]</a>.
+</p>
+
+<p>
+A tante sventure s'aggiunse ancora la
+burrasca che il 15 d'ottobre sorprese la
+flotta francese tra Calè ed Honfleur, e
+fece perire molte navi<a class="tag" id="tag362" href="#note362">[362]</a>; e l'incendio di
+Venezia, cominciato accidentalmente, il
+13 di gennajo, nelle botteghe del ponte di
+Rialto, e che, spinto da gagliardo vento,
+si estese sulla più popolata e mercantile
+parte della città. Furono consumati due
+mila tra case e magazzini con tutte le
+ricchezze che contenevano; e la repubblica,
+di già spossata da cinque anni d'infelice
+guerra, perdette tanto in una sola
+notte, quanto avrebbe speso in tutta una
+campagna<a class="tag" id="tag363" href="#note363">[363]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma quegli stessi che fin allora avevano
+lavorato con tanto accanimento per la
+ruina della Francia, cominciavano ad essere
+inquieti de' troppo prolungati successi
+de' suoi nemici. Il papa non ignorava
+<span class="pagenum"><a id="Page_372"></a>[372]</span>
+che Lodovico XII aveva più volte
+proposto a Massimiliano di fare sposare sua
+figlia Renata ad uno de' di lui nipoti, dandole
+in dote il Milanese. Di già s'avvicinava
+l'istante in cui Carlo, il primogenito
+dei nipoti di Massimiliano, riunirebbe le due
+immense eredità delle case d'Austria e di
+Spagna. L'unione di tanti stati, che doveva
+distruggere ogni indipendenza per
+la santa sede e per l'Italia, richiamava
+a dir vero l'attenzione degli uomini assai
+meno che non sarebbesi creduto; tanto
+è difficile il trasportarci col pensiero a
+tempi assolutamente diversi da quelli che
+si hanno continuamente innanzi gli occhi.
+Ma senza fissare i loro sguardi sopra
+un avvenimento così vicino, e che
+loro sembrava tanto lontano, sentivano i
+politici dell'Italia, che l'assoluto abbassamento
+della Francia li lasciava in balìa
+alla rapacità degli Spagnuoli, alla brutalità
+dei Tedeschi, ed alla insolenza degli
+Svizzeri, che, più formidabili di tutti
+gli altri, si erano di già renduto vassallo
+il duca di Milano, e che non tarderebbero,
+vendendo la loro protezione agli
+altri piccoli stati d'Italia, di tutti ridurli
+nel medesimo stato di dipendenza<a class="tag" id="tag364" href="#note364">[364]</a>.
+<span class="pagenum"><a id="Page_373"></a>[373]</span>
+D'altra parte le rivoluzioni accadute nello
+stesso tempo nell'impero ottomano inspiravano
+grandissimo terrore a tutta l'Europa:
+Selim aveva balzato dal trono suo
+padre, Bajazette II, l'11 aprile del 1512,
+ed aveva in appresso fatti perire i suoi
+fratelli e tutti i loro figli. Sapevasi che il
+nuovo sultano non era meno valoroso che
+crudele, ch'era amato dai soldati, che
+desiderava la guerra e che aspirava a
+conquistare l'Italia, ove i Cristiani colle
+loro nimicizie si erano inabilitati a resistergli.
+In fatti, se le provocazioni d'Ismaele
+Sofì non avessero richiamato sulla Persia
+il turbine che minacciava l'Europa, è
+verosimile che in tale epoca l'Italia sarebbe
+caduta in potere dei Turchi<a class="tag" id="tag365" href="#note365">[365]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Finalmente Leone X pensò di proposito
+a porre l'Italia in sicuro da tanti pericoli.
+La guerra di Massimiliano colla repubblica
+di Venezia era il solo pretesto della
+<span class="pagenum"><a id="Page_374"></a>[374]</span>
+continuazione delle ostilità: Leone, avendo
+inutilmente cercato di riconciliare le due
+potenze, e non potendo ridurre l'imperatore
+ad acconsentire a moderate condizioni,
+ottenne per lo meno di essere
+dalle parti scelto per arbitro. I Veneziani
+acconsentirono a rinunciare alla restituzione
+di Verona, purchè i castelli
+di Gange e di Valeggio fossero loro lasciati,
+onde conservare una comunicazione
+colle province situate al di là del
+Mincio. Dal canto suo Massimiliano promise
+che si sospenderebbero le ostilità finchè
+durerebbero le negoziazioni; ma i
+suoi ufficiali tedeschi, non altrimenti che
+i generali spagnuoli, lungi dall'osservare
+la tregua, ne approfittarono, abusandosi
+della sicurezza che questa inspirata ai contadini,
+per ricominciare i loro saccheggj:
+il cardinale di Gurck cercò di attraversare
+il negoziato, e riusciva farlo andare
+a monte<a class="tag" id="tag366" href="#note366">[366]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In pari tempo Leon X si mostrò disposto
+a riconciliarsi colla Francia, purchè Lodovico
+XII rinunciasse allo scisma ed alla
+protezione del concilio di Pisa. Era questo
+talmente caduto in dispregio, che il sostenerlo
+<span class="pagenum"><a id="Page_375"></a>[375]</span>
+omai più non offriva verun vantaggio
+politico, mentre che Anna di Bretagna,
+moglie di Lodovico XII, punto
+non dubitava che le scomuniche della
+santa sede non dovessero produrre l'eterna
+sua dannazione e quella di suo marito.
+Due de' cardinali che lo avevano
+convocato, Bernardo Carvajale e Federico
+di Sanseverino, erano stati fatti prigionieri
+in Toscana, mentre recavansi al
+conclave in cui fu creato Leon X. Si
+erano questi umiliati innanzi a lui, avevano
+abbjurato lo scisma, ed erano perciò
+stati ristabiliti nella loro dignità<a class="tag" id="tag367" href="#note367">[367]</a>.
+Pochissimi prelati trovavansi tuttavia adunati
+in Lione per servire alla politica
+del re; ma la gran massa de' Francesi
+gli aveva in conto di scismatici, ed essi
+stessi si credevano probabilmente colpevoli.
+Finalmente Lodovico XII acconsentì
+ad abbandonarli. Con un atto firmato
+a Corbia, il 26 d'ottobre, e letto
+nel concilio di Laterano nell'ottava sessione,
+il 17 di dicembre, Lodovico rinunciò
+al conciliabolo di Pisa, aderì al
+concilio di Laterano, e premise che sei
+<span class="pagenum"><a id="Page_376"></a>[376]</span>
+de' prelati che avevano seduto tra gli scismatici
+verrebbero similmente ad abbjurare
+in Roma a nome di tutta la chiesa
+gallicana<a class="tag" id="tag368" href="#note368">[368]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tosto che la Francia ebbe rinunciato
+allo scisma, Leon X si credette autorizzato
+a riprendere verso di lei il carattere
+di comun padre de' Cristiani, ed a non
+dare più soccorso ai di lei nemici. Cercò
+pure in principio del 1514 di renderle
+più segnalati servigj, ed in particolare a
+riconciliarla cogli Svizzeri: rappresentò ai
+cantoni tutta l'estensione del pericolo cui
+si esponevano riducendo Lodovico XII a
+una separata convenzione con Massimiliano,
+il di cui prezzo sarebbe l'abbandono
+del ducato di Milano alla casa d'Austria;
+quanto la lunga nimicizia degli Austriaci
+renderebbe, rispetto a loro, perniciosa
+l'unione dell'Italia alla Germania sotto
+il dominio di quella ambiziosa casa. Dall'altro
+canto Leon X voleva persuadere
+Lodovico XII a ratificare la convenzione
+di Digione, rappresentandogli che se giammai
+le circostanze diventavano più favorevoli,
+<span class="pagenum"><a id="Page_377"></a>[377]</span>
+non troverebbesi imbarazzato a
+far rivivere sul ducato di Milano i diritti,
+cui oggi volevasi che rinunciasse<a class="tag" id="tag369" href="#note369">[369]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nello stesso tempo Ferdinando aveva
+rinnovata per un altro anno la tregua di
+Orthes tra la Francia e la Spagna; e per
+tal modo mancava formalmente agl'impegni
+contratti con suo genero Enrico VIII;
+lo aveva lusingato colla vana speranza
+delle conquiste da farsi in Francia, e lo
+abbandonava poi quando si doveva ridurre
+la promessa ad effetto. Era la terza
+volta dopo il cominciamento di questa
+guerra, che lo ingannava, sagrificandolo
+alla privata sua ambizione. Enrico VIII,
+sdegnato di vedersi ingannato così sfacciatamente
+da suo suocero, si mostrò disposto
+a pacificarsi colla Francia. Era
+morta il 9 di gennajo del 1514 Anna di
+Bretagna: Lodovico XII, rimasto vedovo,
+fece chiedere in matrimonio Maria,
+sorella d'Enrico VIII, perchè servisse di
+arra ad una intera riconciliazione tra la
+Francia e l'Inghilterra. La negoziazione
+fu lunga; ma sospese le ostilità fino al
+7 agosto del 1514; nel qual giorno due
+trattati furono sottoscritti in Londra, uno
+per ristabilire la pace tra la Francia e
+<span class="pagenum"><a id="Page_378"></a>[378]</span>
+l'Inghilterra, e in questo la repubblica di
+Venezia fu nominata tra gli alleati delle
+due corone, l'altro per regolare le condizioni
+del matrimonio tra Lodovico XII
+e la principessa Maria<a class="tag" id="tag370" href="#note370">[370]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Così da ogni banda era sospesa la guerra
+ai confini della Francia: imperciocchè,
+sebbene gli Svizzeri cercassero d'offendere
+questa corona col più ingiurioso procedere,
+non uscivano per altro dalle loro
+montagne. Lodovico XII, spossato dai rovesci
+del precedente anno, aveva per
+questa campagna rinunciato a mandare
+un'armata in Italia, ancorchè annunciasse
+gli apparecchi d'una nuova spedizione,
+per non iscoraggiare del tutto i suoi alleati.
+Finalmente le fortezze, che i Francesi
+avevano conservate in Italia, dopo
+essersi difese con eroico coraggio, furono
+forzate di capitolare; quelle di Milano e
+di Cremona in giugno del 1514, e la
+Lanterna di Genova soltanto il 26 d'agosto.
+<span class="pagenum"><a id="Page_379"></a>[379]</span>
+Ottaviano Fregoso, doge di Genova,
+per ridurre alla resa la guarnigione della
+Lanterna, che aveva di già consumate
+le vittovaglie e le munizioni, le pagò ventidue
+mila scudi di soldo arretrato: fece
+poscia spianare la fortezza, affinchè nè un
+principe straniero, nè un altro doge, nè
+egli stesso, potessero valersene per tenere
+la patria in ischiavitù<a class="tag" id="tag371" href="#note371">[371]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La guerra omai più non facevasi che
+nel territorio della repubblica di Venezia;
+ed anche colà l'esaurimento di tutte
+le potenze l'aveva ridotta ad essere trattata
+con deboli armate, che mai non conducevano
+a fine veruna strepitosa azione.
+Massimiliano, sempre egualmente incoerente,
+sempre incapace di tener dietro
+ai suoi progetti con sufficiente costanza
+per condurli a termine, o per abbandonarli
+quando vedeva l'impossibilità di
+eseguirli, si ostinava a non fare la pace
+coi Veneziani; pure egli non recavasi
+contro di loro personalmente, e
+non mandava per questa guerra nè generali,
+nè soldati, nè munizioni, nè danaro.
+<span class="pagenum"><a id="Page_380"></a>[380]</span>
+Dopo la morte di sua moglie aveva
+formato il progetto d'approfittare della
+prima vacanza della santa sede per farsi
+nominare papa. Prometteva in tal caso
+di rinunciare alla corona imperiale in favore
+di Carlo, suo nipote, ed impegnava
+Ferdinando il Cattolico a favoreggiare
+questa bizzarra ambizione<a class="tag" id="tag372" href="#note372">[372]</a>. Nello stesso
+tempo i suoi vassalli ed i suoi contadini
+tenevano viva la guerra ai confini dello
+stato veneto. Alcuni baroni tedeschi, seguiti
+da alcune migliaja d'uomini levati
+nelle milizie del vicinato, penetravano ora
+nel Friuli, ora nella Marca Trivigiana;
+sorprendevano le piccole città, bruciavano
+i castelli, guastavano le campagne,
+e tornavano bentosto ai loro focolari dopo
+avere accresciuta la miseria e la disperazione
+degli sventurati agricoltori, senza
+però in verun modo aver contribuito a terminare
+la lunga lite del loro padrone<a class="tag" id="tag373" href="#note373">[373]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tra i più attivi e crudeli vassalli di
+Massimiliano che trattavano questa piccola
+guerra, si distinse Cristoforo, figliuolo
+di Bernardino Frangipane; un
+giorno sorprese un villaggio del territorio
+<span class="pagenum"><a id="Page_381"></a>[381]</span>
+di Marano, i di cui abitanti avevano dato
+singolari prove del loro attaccamento alla
+repubblica, e fece a tutti cavare gli occhi
+e tagliare l'indice della mano destra<a class="tag" id="tag374" href="#note374">[374]</a>.
+Verun altro contribuì più di
+costui alla desolazione del Friuli, veruno
+lo invase più frequentemente, commettendovi
+maggiori guasti o crudeltà. D'altra
+parte diede motivo ad alcuni capitani
+veneziani d'acquistarsi nome combattendolo,
+tra i quali ricorderò Girolamo Savorgnano,
+che difese contro di lui Osofo,
+e Giovanni Vettori, che all'ultimo lo fece
+prigioniere<a class="tag" id="tag375" href="#note375">[375]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Bartolommeo d'Alviano, che aveva adunata
+una nuova armata a Padova ed a
+Treviso, colla quale faceva testa a Raimondo
+di Cardone ed agli Spagnuoli,
+otteneva sopra di loro piccoli vantaggi; e
+colla sua risoluzione, colla prontezza e
+sagacità delle sue misure, avvezzò nuovamente
+i soldati ad affrontare il pericolo,
+e loro ispirò confidenza. Condusse parte
+della sua armata nel Friuli, sconfisse il
+Frangipane, e gli fece levare l'assedio
+<span class="pagenum"><a id="Page_382"></a>[382]</span>
+d'Osofo, indi tornò alla sua stazione a
+Padova, prima che gli Spagnuoli avessero
+potuto approfittare della sua lontananza.
+Anzi pochi giorni dopo sorprese gli Spagnuoli
+ad Este, di cui s'impadronì, e
+nella quale trovò i loro magazzini; all'ultimo
+sorprese ancora Rovigo, ove smontò
+quasi tutta la loro cavalleria, facendo loro
+molti prigionieri. Sebbene schivasse sempre
+una generale battaglia, dietro espresso
+ordine del senato, ottenne poco a poco di
+distruggere quell'armata, ch'era stata si
+lungo tempo così formidabile<a class="tag" id="tag376" href="#note376">[376]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Renzo di Ceri sostenevasi sempre in
+Crema con una guarnigione veneziana;
+e non solo vi si difendeva contro tutti
+gli attacchi de' nemici, contro la fame
+e la peste, malgrado privazioni d'ogni genere;
+ma faceva inoltre delle sortite per
+levare contribuzioni in tutte le vicine
+piazze, per sorprendere i quartieri delle
+truppe di Massimiliano Sforza, per occupare
+la stessa città di Bergamo, che
+dovette in appresso evacuare per capitolazione;
+ed in queste province, separate
+dalla capitale dalle armate nemiche, mantenne
+<span class="pagenum"><a id="Page_383"></a>[383]</span>
+l'onore del nome veneziano e la
+confidenza nella fortuna della repubblica<a class="tag" id="tag377" href="#note377">[377]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Fino a tale epoca non si vedeva quale
+vantaggioso effetto avessero prodotto le
+negoziazioni che Leon X manteneva tra
+la repubblica di Venezia e Massimiliano,
+tra il re di Francia e gli Svizzeri; veruna
+delle incominciate pacificazioni eransi
+ridotte a fine, ed omai si cominciava
+a diffidare della di lui buona fede. In fatti
+nelle sue lettere confidenziali, egli affrettava
+tanto più Lodovico XII ad entrare
+quest'anno medesimo in Italia, quanto
+meno lo credeva disposto a tale intrapresa<a class="tag" id="tag378" href="#note378">[378]</a>;
+lo assicurava del suo attaccamento
+agli interessi della Francia, e faceva
+sposare a suo fratello, Giuliano, Filiberta
+di Savoja, sorella della madre di
+Francesco I; insisteva intorno a questo
+matrimonio, conchiuso il 10 maggio del
+1513, ma che non si celebrò in Torino
+che in febbrajo del 1515<a class="tag" id="tag379" href="#note379">[379]</a>; e nello
+<span class="pagenum"><a id="Page_384"></a>[384]</span>
+stesso tempo mandava Pietro Bembo in
+legazione a Venezia per persuadere questa
+repubblica a staccarsi dalla Francia
+ed a riconciliarsi coll'imperatore e col re
+di Spagna<a class="tag" id="tag380" href="#note380">[380]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il nuovo pontefice punto non si rassomigliava
+al suo predecessore, nulla avendo
+di quel carattere severo, irascibile,
+implacabile di lui. Per lo contrario aveva
+co' suoi familiari maniere affatto amene
+e graziose; la protezione che accordava
+alle arti ed alle lettere, i beneficj che a
+larga mano spargeva sui dotti, sui poeti,
+sugli artefici venivano celebrati in tutta
+l'Europa con profusione di lodi. Ma d'altra
+parte Leone non aveva nè la lealtà, nè
+l'elevato carattere di Giulio II. Tutte le
+sue negoziazioni erano associate alla falsità
+ed alla perfidia; sempre parlando di
+pace, ovunque soffiava il fuoco della guerra;
+ed i popoli d'Italia, oppressi da tante
+barbare armate, non valevano a risvegliare
+la di lui pietà, nè influivano sulla di lui
+condotta. La sua ambizione non era minore
+di quella di Giulio II, e non poteva
+vestirla agli occhi proprj con così rispettabili
+titoli. Non erano più l'indipendenza
+<span class="pagenum"><a id="Page_385"></a>[385]</span>
+dell'Italia, o la potenza della Chiesa, che
+dirigevano le azioni del pontefice, ma
+solamente l'aggrandimento della propria
+famiglia.
+</p>
+
+<p>
+Aveva Leon X promesso a suo fratello
+Giuliano di formargli un illustre stato,
+ed a tale condizione lo aveva persuaso a
+rinunciare a favore di Lorenzo, figlio di
+Pietro de' Medici, alla direzione della repubblica
+fiorentina. Aveva intenzione di
+formare per Giuliano una nuova sovranità
+cogli stati di Parma e di Piacenza,
+ai quali voleva aggiugnere Modena e Reggio,
+spogliandone la casa d'Este; perciocchè
+sebbene avesse da principio prodigato
+al duca Alfonso le più lusinghiere
+promesse, sebbene gli avesse, in occasione
+del suo coronamento, fatto tenere
+il gonfalone della Chiesa, non aveva ancora
+rivocate le sentenze contro di lui
+pronunciate dal suo predecessore. Gli aveva
+promessa la restituzione di Reggio entro
+un determinato tempo; ma due volte
+era scaduto questo termine, e due volte
+aveva mancato alla sua promessa. Finalmente
+aveva fomentata una congiura dei
+Rangoni, gentiluomini modenesi, che in
+settembre del 1514 avevano arrestato Vito
+Fürst, governatore imperiale della loro
+città; e, mediante il pagamento di quaranta
+<span class="pagenum"><a id="Page_386"></a>[386]</span>
+mila fiorini, egli si era dall'imperatore
+fatto cedere il dominio di quella
+città<a class="tag" id="tag381" href="#note381">[381]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Col mostrarsi affezionato alle case d'Austria
+e d'Arragona sperava Leon X d'ottenere
+l'assenso loro per formare a favore
+di suo fratello una sovranità cispadana,
+smembrandola dai ducati di Milano
+e di Ferrara; ma i Veneziani gli facevano
+sperare l'ajuto della Francia per un
+progetto di tutt'altra importanza, quello
+di collocare suo fratello sul trono di Napoli,
+cacciandone il re d'Arragona. L'universale
+desiderio degl'Italiani di scuotere
+il giogo de' barbari poteva in fatti
+procacciare applausi a questo tentativo,
+e la vicendevole gelosia delle potenze
+straniere, le quali non volevano lasciare
+ai loro rivali ciò ch'esse erano forzate di
+abbandonare, poteva procurargliene l'appoggio.
+I Medici portavano le loro speranze
+non solo a conseguire il regno di
+Napoli per Giuliano, ma ancora ad avere
+il ducato di Milano per Lorenzo, ed appoggiavano
+i loro politici calcoli alle profezie
+d'un monaco, di cui mostravano una
+<span class="pagenum"><a id="Page_387"></a>[387]</span>
+lettera, ch'esso, dicevano, aveva scritta
+dopo la sua morte<a class="tag" id="tag382" href="#note382">[382]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto Leon X correva rischio di
+trovarsi preso dalle sue capziose negoziazioni.
+Lodovico XII lo affrettava a dichiararsi,
+e ad appoggiarlo nella spedizione
+che meditava per la campagna del
+1515. Gli mostrava come i Veneziani si
+andavano rialzando colla loro costanza
+dalle sofferte perdite, mentre Bartolomeo
+d'Alviano, loro generale, ricuperava con
+una serie di felici sebbene piccoli avvenimenti
+quella riputazione che perduta
+aveva in due grandi sconfitte. Gli ricordava
+l'alleanza ch'egli aveva recentemente
+conchiusa con Enrico VIII d'Inghilterra,
+e che gli assicurava per la vicina
+spedizione i soccorsi di quella stessa
+potenza che aveva fatta mancare la precedente.
+Faceva riflettere al pontefice
+quanto sarebbe imprudente consiglio l'affidarsi
+alle promesse di Ferdinando e di
+Massimiliano, de' quali non era meno
+nota la povertà che la mala fede. Lo invitava
+<span class="pagenum"><a id="Page_388"></a>[388]</span>
+a mettersi in guardia contro l'ambizione
+di questi due principi, che aspiravano
+niente meno che al dominio di
+tutta l'Italia; mentre ne' tempi in cui egli
+medesimo ne possedeva i due più potenti
+stati, egli aveva rispettata l'indipendenza
+di tutti gli altri. Nello stesso tempo non
+aveva Lodovico XII tenuti segreti gl'inviti
+fattigli da Leon X di passare in Italia,
+ed aveva in tal modo renduto il pontefice
+sospetto agli altri di lui alleati. Pareva
+giunto l'istante in cui vedrebbesi il papa
+forzato a dichiararsi scopertamente, e far
+conoscere chi avesse voluto ingannare, o il
+re di Francia, o gli Svizzeri, o Massimiliano
+e Ferdinando, oppure i Veneziani<a class="tag" id="tag383" href="#note383">[383]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma l'inaspettata morte di Lodovico XII,
+accaduta il 1.º di gennajo del 1515 ritardò
+ancora per poco tempo una dichiarazione
+che sembrava imminente. Lo sproporzionato
+matrimonio di questo monarca, in
+età di cinquantaquattro anni, con una
+bellissima principessa di diciotto, venne
+risguardato come cagione della sua morte.
+La breve malattia che conducevalo al sepolcro
+aveva tutti i caratteri del rifinimento.
+In tempo delle medesime feste
+<span class="pagenum"><a id="Page_389"></a>[389]</span>
+delle nozze fatte in Abeville il 9 ottobre,
+e continuate in Parigi per sei settimane
+con giostre e tornei, il re trovavasi così
+debole, che rimase costantemente sul suo
+letto di riposo. «A cagione di sua moglie,
+dice il leale servitore di Bajardo,
+aveva il re mutata affatto la sua maniera
+di vivere, perciocchè invece che
+era solito di pranzare alle otto ore,
+conveniva che pranzasse a mezzogiorno;
+invece di porsi a letto secondo il
+suo costume alle sei ore della sera
+spesso non si coricava che a mezzanotte,
+onde cadde infermo in sulla fine
+di dicembre; dalla quale malattia non
+potendolo liberare veruno umano rimedio,
+spirò il primo di gennajo seguente,
+dopo la mezzanotte<a class="tag" id="tag384" href="#note384">[384]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII, che per alcuni mesi
+venne riconosciuto come re di Napoli,
+e che regnò più di dieci anni sul ducato
+di Milano, dev'essere considerato come
+uno de' sovrani d'Italia; ed il suo carattere
+non ebbe che troppa influenza sui
+<span class="pagenum"><a id="Page_390"></a>[390]</span>
+destini di questa contrada. Fu generalmente
+accusato d'avarizia; ed infatti alienò
+gli Svizzeri, e per un risparmio mal
+inteso e fuori di luogo fece spesso mancare
+i successi delle sue armate. Pure
+quest'economia, sebbene eccessiva, fu
+quasi la sola virtù che gli meritò l'onorato
+titolo di padre del popolo; perciocchè
+risparmiò le imposte de' suoi sudditi
+più ancora che i proprj tesori. Altronde
+non ravvisavasi in lui veruna di quelle
+qualità che si ammirano ne' grandi uomini
+o ne' grandi re. Privo di forza di
+carattere, e di spirito indeciso, era abitualmente
+condotto, ed aveva bisogno di
+esserlo; ma non sapeva prendere per sue
+guide uomini a lui superiori. I suoi favoriti
+erano quasi tutti deboli al pari di
+lui, la loro politica quasi sempre male
+intesa, ed inoltre quasi sempre senza fede.
+Non meno ambizioso che se la natura
+gli avesse dati i talenti d'un conquistatore,
+mai non cessò di combattere pel
+possedimento del regno di Napoli e del
+ducato di Milano, e perdette l'uno e
+l'altro per propria colpa, dopo avere attirati
+sopra la Francia i più sanguinosi
+disastri<a class="tag" id="tag385" href="#note385">[385]</a>. Non meno perfido, che se
+<span class="pagenum"><a id="Page_391"></a>[391]</span>
+invecchiato fosse nello studio della politica,
+detta macchiavellica, fu infedele a
+tutti i trattati, indegnamente tradì l'amicizia
+de' suoi alleati, i Fiorentini, i Veneziani,
+il re di Navarra, il duca di
+Ferrara, i Bentivoglio, i piccoli principi
+di Romagna, ed il principe di
+Piombino. Fu il principale autore della
+lega di Cambrai contro i Veneziani, suoi
+alleati; e questa perfidia pareggiava quella
+cui erasi associato contro Federico, re
+di Napoli. Per altro non era alla ragione
+di stato ch'egli sagrificava in tal guisa
+la sua parola ed il suo onore; poichè
+ognuna di queste violazioni de' trattati
+non era meno imprudente ed impolitica,
+che contraria alla buona fede.
+</p>
+
+<p>
+Quando Lodovico XII si trovò personalmente
+alla testa delle sue armate, ed
+in particolare nella prima campagna contro
+i Veneziani, diede non dubbie prove
+di crudeltà. Ma in mezzo alle battaglie i
+<span class="pagenum"><a id="Page_392"></a>[392]</span>
+patimenti ed i pericoli personali spengono
+tutti i più delicati sentimenti; e le
+atrocità commesse contro il governatore
+di Peschiera e di suo figliuolo, sono una
+minor prova della durezza del suo cuore,
+che il crudele trattamento fatto al
+suo rivale, Lodovico Sforza. Egli lo tenne
+dieci anni in una prigione o in una gabbia
+di ferro; gli negò la consolazione inutilmente
+invocata d'avere libri e mezzi
+di scrivere nella sua solitudine, e permise
+che morisse disperato, senza veruna
+distrazione, senza verun alleviamento di
+spirito<a class="tag" id="tag386" href="#note386">[386]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lodovico XII fece nascere lo scisma
+nella Chiesa. Visse lungo tempo scomunicato,
+e tenne il suo regno sotto l'interdetto:
+ciò non pertanto era superstizioso,
+e dopo di avere lungo tempo
+sagrificata la religione alla politica, sagrificò
+<span class="pagenum"><a id="Page_393"></a>[393]</span>
+l'una e l'altra alla bigotteria. La
+privata dolcezza del suo carattere non
+merita maggiori elogj della sua condotta
+pubblica. Il divorzio della prima moglie
+fu un insigne esempio d'ingratitudine,
+di falsità, di disprezzo per ogni decenza.
+Non ebbe altro motivo che l'amore da lui
+compito per la seconda, allora moglie di
+suo cognato; e quando in età avanzata
+perdette anche quest'ultima, consacrò appena
+qualche settimana alla di lei memoria,
+e chiese subito la mano d'una terza
+sposa nel fiore dell'età, il di cui amore
+gli costò la vita. Questa dal canto suo,
+per una specie di rappresaglia, non gli
+recava che un cuore di già consacrato a
+Carlo Brandon, duca di Suffolck, che
+sposò segretamente due mesi dopo la
+morte di Lodovico XII<a class="tag" id="tag387" href="#note387">[387]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_394"></a>[394]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CXII.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Francesco I assume il titolo di duca di
+Milano; passa le Alpi; batte gli
+Svizzeri a Marignano e conquista il
+Milanese; invasione di Massimiliano
+in Lombardia, e sua ritirata; diversi
+trattati che pongono fine alle guerre
+prodotte dalla lega di Cambrai.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1515 = 1517.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Alla morte di Lodovico XII, suo genero
+il duca d'Angoleme, primo principe
+del sangue, salì sul trono di Francia sotto
+il nome di Francesco I. Era egli nato
+il 12 settembre del 1494, e pronipote
+dello stesso Lodovico, duca d'Orleans,
+figlio di Carlo V, di cui Lodovico XII
+era nipote. Prese nello stesso tempo il
+titolo di duca di Milano, come erede di
+Valentina Visconti, sua bisavola, e come
+nominato nelle investiture accordate da
+Massimiliano, in conseguenza del trattato
+di Cambrai<a class="tag" id="tag388" href="#note388">[388]</a>. L'Italia fu in qualche
+modo così avvisata, che il nuovo monarca
+<span class="pagenum"><a id="Page_395"></a>[395]</span>
+aspirava a ricuperare colla forza delle
+armi la sovranità ch'era stata tolta al
+suo predecessore.
+</p>
+
+<p>
+La Francia aveva avuta la felicità di
+vedere succedersi due monarchi nati in
+privata fortuna, i quali portavano sul
+trono virtù, o talenti, che la reale educazione
+non può sviluppare. Lodovico XII,
+che, come principe del sangue, si era mostrato
+uomo debole e mediocre, si conservò
+quale sempre era stato; ad ogni
+modo andò debitore alla sua ristretta e
+spesso contraria fortuna delle abitudini di
+regolarità, d'economia, di rispetto per
+la giustizia e di compassione per le miserie
+del popolo, che gli fruttarono l'amore
+de' suoi sudditi. Francesco I era
+stato dalla natura assai più favorito: era
+egli giovane di bella presenza, e di una
+forza ed agilità singolari in tutti gli esercizj
+militari; la sua affabilità, la gentilezza
+delle sue maniere e la sua generosità
+gli guadagnavano il cuore di
+chiunque lo avvicinava. Finalmente era il
+primo re francese che fosse stato liberalmente
+educato; amava le lettere, le arti,
+la poesia, e le coltivava egli stesso non
+infelicemente. Sebbene Lodovico XII,
+fuori di speranza d'aver figliuoli, lo risguardasse
+di già come presuntivo erede
+<span class="pagenum"><a id="Page_396"></a>[396]</span>
+della corona, e lo avesse perciò scelto
+per suo genero, promettendogli Claudia
+di Francia, sua primogenita, la regina
+Anna di Bretagna, non aveva permesso
+finch'ella visse che questo matrimonio
+avesse effetto. L'odio che costei nudriva
+contro Luigia di Savoja, madre di Francesco
+I, stendevasi anche sopra il di lei
+figliuolo. Il matrimonio non si celebrò che
+in maggio del 1514<a class="tag" id="tag389" href="#note389">[389]</a>; e fino a quest'epoca
+Francesco sostenne il peso dello
+sfavore, e quello della necessità d'ubbidire.
+</p>
+
+<p>
+Le luminose qualità di Francesco I
+eccitavano l'attenzione dell'Italia, che
+sentivasi minacciata dalle sue prime mosse,
+e rammentavasi che Gastone di Foix,
+pervenuto alla stessa età con eguali talenti,
+ma con minore potenza per farli
+valere, erasi di già renduto famoso con
+tante vittorie. Frattanto i nemici della
+Francia, posti in guardia dagli apparecchi
+di Lodovico XII, credettero di avere per la
+di lui morte guadagnato, se non altro, una
+dilazione; sembrava loro affatto inverisimile
+che il nuovo re volesse intraprendere una
+guerra straniera ne' primi mesi del suo
+<span class="pagenum"><a id="Page_397"></a>[397]</span>
+regno, allontanandosene prima d'avere
+avuto il tempo di consolidare la propria
+autorità. Francesco I nulla omise che convalidare
+potesse questa opinione, e sebbene
+portasse a quattro mila lance il numero
+delle sue compagnie d'ordinanza,
+non annunciò quest'armamento che come
+una misura di difesa<a class="tag" id="tag390" href="#note390">[390]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Infatti prima d'entrare in campagna,
+Francesco I voleva conoscere la disposizione
+de' suoi vicini. Trovò ch'Enrico
+VIII, re d'Inghilterra, non era meno di
+lui desideroso di rinnovare il trattato di
+alleanza conchiuso col suo predecessore;
+e questo nuovo trattato fu soscritto a
+Londra il 5 di aprile<a class="tag" id="tag391" href="#note391">[391]</a>. L'arciduca
+Carlo, sovrano de' Paesi Bassi, si mostrò
+egualmente disposto a stipulare in Parigi,
+il 24 di marzo, un trattato di alleanza in
+forza del quale prometteva di sposare
+Renata di Francia, figliuola di Lodovico
+XII, e cognata di Francesco I, tostocchè
+questa sarebbe nubile<a class="tag" id="tag392" href="#note392">[392]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_398"></a>[398]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ma d'altra parte Ferdinando il Cattolico
+non volle rinnovare la tregua d'Orthes,
+se non a condizione che vi si comprendesse
+il Milanese, al che Francesco
+non volle acconsentire. Massimiliano ricusò
+d'entrare in negoziazioni; gli Svizzeri
+non vollero ricevere gli ambasciatori
+francesi, quando non fossero apportatori
+della ratifica della convenzione di Digione;
+il papa promise di tenersi neutrale,
+ma nello stesso tempo negoziava segretamente
+con Massimiliano, con Ferdinando
+e cogli Svizzeri, ed in luglio sottoscriveva
+un trattato di guarenzia per
+il ducato di Milano<a class="tag" id="tag393" href="#note393">[393]</a>. I Veneziani dal
+canto loro riponevano ogni speranza nei
+soccorsi della Francia; affrettavano il re
+a scendere in Italia, mentre che l'assistenza
+loro poteva ancora essere efficace;
+e rinnovarono con lui, il 27 di giugno,
+l'alleanza che avevano conchiusa col di
+lui predecessore<a class="tag" id="tag394" href="#note394">[394]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_399"></a>[399]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il doge di Genova, Ottaviano Fregoso,
+era stato ricondotto in patria dalle armi
+degli Spagnuoli e del papa, onde la lega
+contraria alla Francia credeva di poter
+contare sopra di lui; pure ella non lo
+accarezzava più di quello che fatto avesse
+il duca di Milano medesimo, e mentre opprimeva
+questi colle contribuzioni, e continuamente
+lo minacciava di cedere i suoi
+stati ad un altro, gli offriva nello stesso
+tempo la signoria di Genova, a condizione
+ch'egli pagasse alla lega una grossa somma
+di danaro; di modo che il Fregoso non
+ignorava che, sotto la protezione del papa
+e del re di Spagna, la sua patria veniva
+in certo modo posta in vendita al migliore
+offerente. Accolse dunque con piacere
+le segrete proposizioni di Francesco I,
+che chiedeva la sua alleanza. Conchiuse
+un trattato col contestabile di Borbone,
+che non doveva essere pubblicato che
+dopo che le armate francesi sarebbero
+entrate in Italia; allora il Fregoso doveva
+aprir loro i passaggi della Liguria, secondarle
+con un determinato numero di fanti,
+e deporre il titolo di doge, per assumere
+quello di perpetuo governatore di Genova
+a nome del re di Francia<a class="tag" id="tag395" href="#note395">[395]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_400"></a>[400]</span>
+</p>
+
+<p>
+Finalmente a Francesco I restava un
+ultimo alleato in Italia, ma di tutti il
+più debole, ed era il marchese di Saluzzo,
+che, spogliato di tutti i suoi stati per cagione
+del suo attaccamento alla Francia,
+altro più non conservava che la città di
+Revello, che dalla sua posizione per altro
+alle falde delle montagne era renduta
+importante<a class="tag" id="tag396" href="#note396">[396]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma Francesco primo contava meno
+sopra i suoi alleati che sulle proprie forze
+della Francia, e sull'entusiasmo con cui
+questa apparecchiavasi a secondare il suo
+giovane re nella prima di lui impresa.
+Volendo Francesco cancellare la vergogna
+delle sconfitte di Novara e di Guinegattes,
+ragunava la più poderosa armata che fin
+allora fosse stata condotta in campagna
+da un re di Francia. Riunì nel Delfinato
+duemila cinquecento lance francesi, il fiore
+di tutta la nobiltà francese; e perchè la
+gelosia di questa casta teneva in Francia
+disarmato il terzo stato e lontano da ogni
+militare esercizio; e perchè d'altra parte
+<span class="pagenum"><a id="Page_401"></a>[401]</span>
+le ultime guerre avevano fatta sentire la
+decisiva importanza dell'infanteria, quand'essa
+presentava o la massa impenetrabile
+e coperta di picche degli Svizzeri, o
+l'agilità unita alla costanza degli Spagnuoli;
+Francesco I si procurò ventidue
+mila Landsknecht per far testa agli Svizzeri,
+e dieci mila Baschi da opporsi
+agli Spagnuoli. Erano i primi sotto il
+comando del duca di Gueldria, del capitano
+Tavannes, la di cui gente, che ammontava
+a sei mila uomini, chiamavasi
+la banda nera, del duca di Suffolck, del
+conte di Volff-Brandeck, e di Michele
+di Openberg<a class="tag" id="tag397" href="#note397">[397]</a>. L'avarizia di Ferdinando,
+che mai non aveva voluto pagare la taglia
+del suo illustre capitano Pietro Navarro,
+fatto prigioniero nella battaglia di
+Ravenna, somministrò ai Francesi un
+eccellente capo per formare l'infanteria
+basca. Il Navarro, stanco di così lunga
+prigionia, restituì a Ferdinando tutti i
+feudi che aveva da lui ricevuti, entrò
+al servigio della Francia, e levò parte
+nel Bearn e parte nel Delfinato i dieci
+<span class="pagenum"><a id="Page_402"></a>[402]</span>
+mila uomini, cui egli diede la forma, la
+disciplina e le armi colle quali la sua
+fanteria spagnuola erasi lungo tempo distinta<a class="tag" id="tag398" href="#note398">[398]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Raimondo di Cardone, dopo di avere
+minacciato il Vicentino, e forzato a rinculare
+Bartolommeo d'Alviano, che aveva
+dal senato ricevuto espresso ordine di
+non esporsi a formale battaglia, aveva ricondotta
+a Verona l'armata spagnuola.
+Giuliano de' Medici, che suo fratello
+Leon X aveva nominato gonfaloniere
+della Chiesa, adunava tra Piacenza e
+Reggio un'armata composta di truppe
+pontificie e di truppe della repubblica
+fiorentina. Finalmente gli Svizzeri si affrettavano
+soli di prevenire i Francesi,
+occupando i passi delle Alpi. Avevano
+stabilito il loro quartiere generale a Susa,
+ove tenevano di già un'armata di oltre
+venti mila uomini, la quale custodiva le
+aperture delle due valli d'Exiles e della
+Novalese, con tutte le gole del monte
+Cenisio e del monte Ginevra<a class="tag" id="tag399" href="#note399">[399]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_403"></a>[403]</span>
+</p>
+
+<p>
+D'altra parte l'armata di Francesco I
+occupava le spalle delle stesse Alpi nel
+Delfinato, tra Grenoble e Briançon. Il
+passaggio del monte Ginevra, pel quale
+i Francesi erano nelle precedenti guerre
+scesi in Italia, veniva loro chiuso: ed il
+re giudicava impossibile di sforzare gli
+Svizzeri in anguste gole, ove la sua cavalleria
+non poteva agire, e dove il più
+piccolo ritardo avrebbe esposta la sua
+armata a perire di fame. In tale stato di
+cose il maresciallo Trivulzio s'addossò il
+carico di visitare le montagne, per informarsi
+da tutti i pastori intorno alle
+strade per le quali l'armata francese potrebbe
+passare e prendere alle spalle
+l'armata svizzera; s'attenne in ultimo a
+quella, che, dalle rive della Duranza, conduce
+per Guillestre e per l'Argentiera
+alle sorgenti della Stura, ed ai piani del
+marchesato di Saluzzo<a class="tag" id="tag400" href="#note400">[400]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Già era il 10 d'agosto, e più non si
+vedevano nevi nelle gole delle montagne
+che si dovevano attraversare coll'artiglieria;
+ma verun'armata non aveva fin allora
+penetrato in così alpestre valli, sconosciute
+perfino dai condottieri di merci,
+<span class="pagenum"><a id="Page_404"></a>[404]</span>
+e praticate solamente da alcuni cacciatori
+di camozzi. L'intrapresa di condurvi un
+treno d'artiglieria, tutti gli uomini d'armi
+francesi, e trenta mila pedoni, doveva
+dunque sorprendere l'immaginazione. Da
+Grenoble l'armata erasi recata ad Embrun
+per Vizille e la Mura. Colà provvedutasi
+di vittovaglie per cinque giorni,
+penetrò nelle montagne pei villaggi di
+san Clemente e di Crispino. Aveva lasciato
+a sinistra il monte Genievre, guadata
+la Duranza, e trovata la sua prima
+stazione a Gilestre. Di là fu d'uopo aprirsi
+col ferro una strada a traverso alla rupe
+di san Paolo, che chiudeva il passaggio:
+questo si eseguì il secondo giorno, e l'armata
+andò a passare la notte a Barcellonetta.
+Il terzo giorno si doveva valicare la
+catena centrale delle Alpi, quella che, tra
+Barcellonetta e l'Argentiera, divide le
+acque che scendono nel Rodano da quelle
+che vanno nel Po. Qua e là dovevansi
+far saltare degli scogli per aprirsi la via,
+o gettar ponti a traverso ai precipizj, o
+innalzare sull'erta delle montagne lungo i
+precipizj delle gallerie di legno. Settantadue
+grossi pezzi d'artiglieria dovevano passare
+per questa strada colla colonna centrale
+dell'armata, la cavalleria pesante e gli
+equipaggi; ed in oltre due mila cinquecento
+<span class="pagenum"><a id="Page_405"></a>[405]</span>
+pontonieri e zappatori, raccolti in corpo
+e pagati come la fanteria, i quali dovevano
+aprire le strade; ma lo zelo dei
+semplici soldati era ancora più efficace;
+essi strascinavano l'artiglieria invece dei
+cavalli, e mostravano altrettanta avvedutezza
+e destrezza che coraggio per superare
+le inudite difficoltà che loro opponeva
+la natura. La terza stazione dell'armata
+fu ne' villaggi di Larchia e di Ehergia.
+L'armata era omai giunta nella valle della
+Stura; ma la montagna di Piè di Porco
+gli chiudeva tuttavia il passaggio: essa la
+superò il quarto giorno, ed il quinto si
+trovò in Lombardia nelle pianure del
+marchesato di Saluzzo<a class="tag" id="tag401" href="#note401">[401]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Mentre la colonna del centro teneva
+questa strada, continuamente lottando con
+pericoli e con difficoltà che verun altro
+generale non aveva per anco tentato di
+superare, altre divisioni dell'armata tenevano
+le strade della Dragoniera, di
+Rocca Perotta e di Cuneo, senza mai
+scontrarsi negli Svizzeri, che con tanto
+vantaggio avrebbero potuto vietarne il
+passaggio.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_406"></a>[406]</span>
+Con una di queste divisioni La Palisse
+era stato incaricato di portarsi da Briançon
+a Villafranca, e di là per Sestrieres alle
+sorgenti del Po. Egli formava in tal modo
+l'ala sinistra di tutta l'armata francese,
+e siccome colui che trovavasi più vicino
+agli Svizzeri, era altresì quegli che più
+particolarmente copriva l'artiglieria. Bajardo,
+Humbercourt e d'Aubignì camminavano
+con questa divisione. Bajardo ebbe
+avviso che Prospero Colonna, capitano
+generale del duca di Milano, aveva il
+suo quartiere a Carmagnola, alle falde
+di quelle stesse montagne, e seppe inoltre
+che, sebbene la strada di Rocca Sparviera
+non avesse mai veduti cavalli, era non
+pertanto praticabile. Bajardo e La Palisse
+risolsero di sorprendere il generale nemico.
+Al Colonna riuscì in quest'occasione
+dannoso il suo circospetto carattere;
+perchè non potè credere possibile ciò ch'egli
+medesimo non avrebbe osato di tentare.
+Infatti egli non aveva verun sospetto
+dell'avvicinamento de' Francesi; pure era
+partito da Carmagnola per Pignerolo la
+mattina medesima del 15 agosto, giorno
+in cui, attesa la sollecitudine usata, La
+Palisse e Bajardo avevano sperato di sorprenderlo
+nella prima di queste due città:
+ma, avvisati della sua partenza, gli tennero
+<span class="pagenum"><a id="Page_407"></a>[407]</span>
+dietro di galoppo. Il Colonna, che aveva
+con lui trecent'uomini d'armi, alcuni
+cavaleggieri, e molti cavalli di rimonta,
+erasi trattenuto a Villafranca per desinare.
+Non volle dar fede alle sue spie che
+vennero a partecipargli l'imminente arrivo
+de' Francesi. Il corpo di guardia, posto
+all'ingresso di Villafranca, vedendo venire
+il nemico volle chiudere le porte; ma
+due uomini d'armi francesi, che avevano
+preceduta la compagnia, si precipitarono
+avanti con sì grande impeto, che uno
+di loro riuscì a cacciare la sua lancia
+tra le imposte della porta che si chiudeva,
+ed a tenervela finchè sopraggiunsero i
+suoi camerata. Prospero Colonna, sorpreso,
+non potè fare veruna resistenza e fu
+fatto prigioniere colla maggior parte dei
+suoi uomini d'armi, e più di settecento
+cavalli<a class="tag" id="tag402" href="#note402">[402]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'Italia seppe nello stesso tempo la
+discesa dalle Alpi di un'armata francese
+tanto formidabile, e la prigionia del suo
+più riputato generale. Queste notizie scoraggiarono
+<span class="pagenum"><a id="Page_408"></a>[408]</span>
+gli alleati, e li fece più diffidenti
+gli uni degli altri; onde essi volsero
+tutte le loro cure a cercare separatamente
+i mezzi di porsi al sicuro dal comune
+pericolo. Giuliano de' Medici, sorpreso
+da una pericolosa febbre, aveva abbandonata
+l'armata, per recarsi a Firenze, lasciandone
+il comando a suo nipote Lorenzo.
+Leon X si affrettò di far dire a quest'ultimo
+di non avanzarsi contro i Francesi,
+di non violare la neutralità, e di
+cogliere il pretesto della rivoluzione di
+Guido Rangoni, per trattenersi nel Modenese
+all'assedio di Rubiera. Nello stesso
+tempo spedì il suo confidente, Cinzio
+di Tivoli, a Francesco I, per iscusare i
+suoi primi passi, ed intavolare qualche
+negoziazione; ma questo emissario fu arrestato
+dagli Spagnuoli, e le carte che
+gli si trovarono addosso fecero conoscere
+a Raimondo di Cardone, cui furono rimesse,
+quanto poco fondamento doveva
+fare sul papa<a class="tag" id="tag403" href="#note403">[403]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Cardone aveva concentrato in Verona
+tutte le forze della Spagna, e stava
+colà aspettando i soccorsi della Germania,
+<span class="pagenum"><a id="Page_409"></a>[409]</span>
+che Massimiliano prometteva sempre e
+non mandava mai. Altronde egli aveva
+fin allora mantenute le sue truppe senza
+danaro a carico del paese ch'esse guastavano,
+conciossiachè non si può dire
+che rifacessero la guerra. Ferdinando
+non mandava verun sussidio; però nell'istante
+in cui avrebbe dovuto porsi
+in cammino, il generale non poteva
+dispensarsi dal pagare ai soldati almeno
+una parte de' soldi arretrati. Bartolommeo
+d'Alviano gli si era di nuovo avvicinato,
+occupando colla sua armata il Polesine
+di Rovigo; e, senza voler tentare la dubbia
+sorte di una battaglia, riteneva gli Spagnuoli,
+loro non permettendo di andare
+ad unirsi agli Svizzeri<a class="tag" id="tag404" href="#note404">[404]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli stessi Svizzeri avevano con qualche
+perturbamento udita la notizia del passaggio
+di Francesco I: eransi da principio
+avviati verso Pignerolo con intenzione
+di liberare Prospero Colonna, ed
+avevano costretto La Palisse a ripiegarsi
+sopra Fossano; ma quando seppero che
+tutta l'armata, e lo stesso re alla testa
+della medesima avevano passate le Alpi,
+chiesero una sospensione d'armi per
+ritirarsi a Vercelli, lo che da Francesco,
+<span class="pagenum"><a id="Page_410"></a>[410]</span>
+che ardentemente bramava di riconciliarsi
+con loro, fu subito accordato. Nella
+loro ritirata saccheggiarono Chivasso e
+Vercelli, ed infine si fermarono a Novara<a class="tag" id="tag405" href="#note405">[405]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo il cominciamento della guerra
+gli Svizzeri si trovavano divisi in due
+fazioni; gli uni, strascinati dal cardinale
+di Sion, implacabile nemico della Francia,
+non volevano udire ragionamenti di accordo;
+gli altri, i di cui principali capi erano
+Alberto della Pietra e Giovanni di Diesbach,
+capitani de' Bernesi, e Giorgio di
+Super-Sax Valesano, desideravano di riconciliarsi
+con una monarchia, che risguardavano
+come la naturale amica della
+loro nazione; e si lagnavano, che si facesse
+loro versare il più puro lor sangue
+per una contesa affatto straniera alla svizzera.
+L'ambizione di coloro che volevano
+signoreggiare l'Italia ed opprimere la
+Francia, era sproporzionata affatto colla
+loro forza, e pareva loro che la Svizzera
+dovesse essere egualmente perduta, sia
+che la Francia cessasse di esistere, o sia
+che la Francia vittoriosa volesse vendicarsi
+<span class="pagenum"><a id="Page_411"></a>[411]</span>
+de' suoi più prossimi vicini. Il timore,
+che inspirava l'armata di Francesco
+I, consigliava gli Svizzeri a dare
+orecchio alle persuasioni di Diesbach e
+di Alberto, che volevano che si accettasse
+la mediazione loro offerta dal duca di
+Savoja, e dal bastardo di lui fratello<a class="tag" id="tag406" href="#note406">[406]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma gli Svizzeri, che il giorno d'una
+battaglia si assoggettavano ad una rigorosa
+disciplina, conservavano nelle loro
+armate, qualunque volta non si trovavano
+in presenza del nemico, tutte le più focose
+abitudini democratiche. I ragionamenti
+de' loro capi gli strascinavano a vicenda
+ad estremi partiti. Gli uni, di già
+carichi di preda, desideravano di trasportarla
+nelle loro montagne, altri domandavano
+la guerra, perchè non avevano
+ancora nulla guadagnato; tutti si lagnavano,
+perchè i quaranta mila ducati al
+mese, loro promessi dal papa e dal vicerè,
+mai non giugnevano al campo. In
+un istante di mal umore saccheggiarono
+la cassa del commissario pontificio, e di
+già si ponevano in cammino per tornare
+nella Svizzera, quando arrivò il danaro.
+Allora si calmarono, e si accamparono
+a Gallarate, ove aspettarono venti
+<span class="pagenum"><a id="Page_412"></a>[412]</span>
+mila loro compatriotti, che passavano le
+Alpi per raggiugnerli<a class="tag" id="tag407" href="#note407">[407]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto il bastardo di Savoja ed il
+signore di Lautrec avevano seguiti gli
+Svizzeri a Gallarate per continuare le
+loro negoziazioni; e perchè questi offrivano
+danaro contante, mentre che gli
+alleati avevano di già fatta conoscere la
+loro povertà, la maggior parte dei venti
+commissarj svizzeri, nominati per trattare
+con loro, erano disposti ad un accomodamento.
+Diffatti venne all'ultimo
+dalle due parti firmato un trattato, in
+forza del quale gli Svizzeri acconsentivano
+che il ducato di Milano tornasse alla
+Francia, non esclusi i piccoli distretti
+posti al piè delle Alpi ch'essi avevano
+staccati, a condizione che Francesco Sforza
+sposasse una principessa del sangue
+reale di Francia, e ricevesse per appannaggio
+il ducato di Nemours, oltre una
+pensione di dodici mila franchi. Dal canto
+suo il re promise di pagare in diversi
+termini seicento mila scudi per la capitolazione
+di Digione, e trecento mila pei
+villaggi conquistati, che gli Svizzeri restituivano.
+Ritornò ai cantoni le antiche
+loro pensioni, e l'alleanza rinnovatasi tra
+<span class="pagenum"><a id="Page_413"></a>[413]</span>
+di loro doveva durare tutto il suo regno
+e dieci anni dopo la sua morte<a class="tag" id="tag408" href="#note408">[408]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Francesco I, premuroso di fare un
+primo pagamento agli Svizzeri, e di porre
+in tal modo il suggello alla pace, richiese
+a tutti i principi e gentiluomini di prestargli
+ciò che avevano in danaro contante
+ed in vasellame d'oro e d'argento.
+Ciascuno non si serbò che quanto era
+necessario pel proprio mantenimento di
+otto giorni: ed il danaro fu mandato a
+Buffalora, ove il signore di Lautrec doveva
+consegnarlo ai deputati della lega. La
+pace sembrava talmente sicura che il
+duca di Gueldria, capitano di tutti i
+Landsknecht, ripartì a tutta fretta per
+respingere un'invasione dei Brabantesi
+fatta ne' suoi stati; e quando ebbe a Lione
+la notizia della battaglia di Marignano,
+cadde per dispiacere pericolosamente infermo<a class="tag" id="tag409" href="#note409">[409]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_414"></a>[414]</span>
+</p>
+
+<p>
+Frattanto Rosten<a class="tag" id="tag410" href="#note410">[410]</a>, borgomastro di
+Zurigo, che per l'età e per la sua sperienza
+militare era stato da' cantoni nominato
+generale di tutte le loro truppe
+in Italia, arrivò da Bellinzona al campo,
+ch'erasi trasportato a Monza, con una
+nuova divisione di venti mila uomini.
+Gli Svizzeri, che prima si sentivano più
+deboli, credettero allora di avere ricuperata
+la superiorità. I nuovi venuti non
+sapevano risolversi a tornare in patria
+senza combattere; portavano invidia alle
+ricchezze acquistate dai loro compagni,
+e dichiararono che giammai i cantoni non
+acconsentirebbero alla restituzione delle
+podesterie italiane, secondo portava il
+trattato. Invano i partigiani della Francia
+rappresentavano quanto vergognosa cosa
+sarebbe il violare una convenzione così
+solennemente stipulata; la maggior parte
+di quella moltitudine di Svizzeri domandava
+la battaglia; essi proponevano, con due
+subiti attacchi, d'impadronirsi del danaro
+ch'era stato portato a Buffalora, e di sorprendere
+il re, che colla sua armata erasi
+avvicinato a poche miglia di Milano. Alberto
+<span class="pagenum"><a id="Page_415"></a>[415]</span>
+della Pietra e Giovanni di Diesbach, non
+volendo prendere parte a quest'atto di mala
+fede, abbandonarono il campo per tornare
+in patria, e con loro si posero in
+cammino sei in sette mila de' loro commilitoni.
+Il signore di Lautrec, prevenuto
+a tempo da alcune spie de' progetti degli
+Svizzeri, partì precipitosamente da Buffalora,
+e pose in sicuro il danaro a lui
+affidato<a class="tag" id="tag411" href="#note411">[411]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Intanto l'armata francese aveva omai
+occupata la maggior parte della Lombardia.
+Aymar di Prie con quattrocento lance
+e cinque mila fanti erasi avvicinato a
+Genova, onde sollecitare Ottaviano Fregoso
+a dichiararsi per la Francia; e questi
+aveva subito spiegate le bandiere francesi,
+e rinforzata con quattro mila fanti l'armata
+d'Aymar di Prie, che occupava
+tutto il paese a mezzogiorno del Po<a class="tag" id="tag412" href="#note412">[412]</a>.
+Dalla banda settentrionale di questo fiume,
+il re si era avanzato da Vercelli verso
+Novara, che non aveva fatto che una
+debolissima resistenza; indi, passato il
+<span class="pagenum"><a id="Page_416"></a>[416]</span>
+Ticino, si trattenne a Buffalora e ad Abbiategrasso,
+mentre che Pavia gli apriva le
+porte, e che Gian Giacopo Trivulzio si
+avanzava fino a quelle di Milano: quest'ultimo
+veniva incontrato da una deputazione
+del popolo di questa città, la quale lo
+supplicava di non compromettere, prima
+della battaglia, la capitale della Lombardia,
+che trovavasi tra le due armate, e di
+astenersi dall'entrarvi per umanità, e per
+riconoscenza dell'attaccamento dei Milanesi
+verso la corona di Francia<a class="tag" id="tag413" href="#note413">[413]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il cardinale di Sion trovavasi presso
+Raimondo di Cardone, che aveva stabilito
+il suo campo al confluente dell'Adda e
+del Po. Quando seppe che i suoi compatriotti
+avevano determinato di continuare
+la guerra, sollecitò il Cardone ad
+unire la sua armata alla loro, e non
+lo potendo ottenere, si recò egli presso
+gli Svizzeri a Monza, con Muzio Colonna,
+Luigi di Pitigliano, quattro cento
+cavaleggieri ed alcuni uomini d'armi.
+Gli Svizzeri non avevano altra cavalleria
+nella loro armata<a class="tag" id="tag414" href="#note414">[414]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_417"></a>[417]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il Cardone, dopo avere lasciate guarnigioni
+in Verona ed in Brescia, andò ad
+unirsi a Piacenza a Lorenzo de' Medici
+con settecento uomini d'armi, seicento
+cavaleggieri, e sei mila fanti. Dal canto
+suo il Medici aveva sotto di sè settecento
+uomini d'armi, ottocento cavaleggieri e
+quattro mila fanti. Queste due armate,
+riunite alle spalle de' Francesi, erano abbastanza
+forti per tenerli inquieti; ma
+intanto l'Alviano aveva passato l'Adige,
+e, rimontando la sinistra del Po fino a
+Cremona, era venuto ad accamparsi in
+faccia al vicerè, che aveva di già apparecchiato
+il suo ponte di battelli sotto
+Piacenza. L'armata veneziana, che sotto
+gli ordini dell'Alviano contava novecento
+uomini d'armi, mille quattrocento cavaleggieri
+e nove mila fanti, teneva in dovere
+tutte le forze della Spagna, del papa
+e de' Fiorentini, e con così maestro movimento
+agevolava ai Francesi il modo
+di sperimentare co' soli Svizzeri la sorte
+della guerra<a class="tag" id="tag415" href="#note415">[415]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_418"></a>[418]</span>
+</p>
+
+<p>
+Francesco I, per assicurare la sua comunicazione
+coll'Alviano e per troncare
+assolutamente quella del campo spagnuolo
+cogli Svizzeri, era venuto ad accamparsi
+a Marignano, posto sulla strada di Piacenza
+a Milano, lontano trenta miglia
+dalla prima di queste due città, dieci
+dalla seconda. L'Alviano occupava dieci
+miglia più in là di Marignano Lodi
+verso Piacenza; onde il Cardone, dopo
+avere fatto passare il Po a parte delle sue
+truppe, conoscendo l'impossibilità di avanzare,
+aveva ripassato il fiume. Gli avamposti
+francesi stendevansi fino a tre miglia
+presso Milano, a san Donato ed a santa
+Brigida; e gli Svizzeri, dopo l'arrivo del
+cardinale di Sion nel loro campo di
+Monza, erano rientrati in Milano in numero
+di circa trentaquattro mila uomini<a class="tag" id="tag416" href="#note416">[416]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il 13 di settembre il cardinale di Sion
+fece battere il tamburo per adunare tutti
+gli Svizzeri sulla piazza del castello di
+Milano. Egli vi si era fatto innalzare un
+pulpito dal quale gli arringò, eccitandoli a
+<span class="pagenum"><a id="Page_419"></a>[419]</span>
+combattere per la santa Chiesa; conveniva,
+diceva egli, sorprendere il re,
+vendicarsi in una sola volta di tutte
+le offese ricevute, ed aggiugnere nuovi
+allori a quelli che avevano di già colti
+a Novara. Nello stesso tempo fece dare
+un falso allarme da Muzio Colonna, che
+rientrò precipitosamente in città, e chiese
+il soccorso di tutta l'armata, come
+se fosse inseguito dai Francesi. Allora
+quegli stessi, che fino a tal giorno erano
+stati per la pace, diedero di piglio alle
+loro armi col medesimo impeto degli altri,
+onde non abbandonare i loro compatriotti
+nell'istante del pericolo<a class="tag" id="tag417" href="#note417">[417]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Malgrado la nuova determinazione presa
+dagli Svizzeri i loro negoziatori e quelli
+de' Francesi trovavansi tuttavia uniti a
+Gallarate; ed il re era sempre di sentimento
+che sarebbesi fatta la pace; quando
+il tredici di settembre, tre ore dopo mezzogiorno,
+il maresciallo di Fleuranges,
+ch'era stato mandato verso Milano per
+osservare il nemico, e aveva probabilmente
+cagionato l'allarme da cui il cardinale
+di Sion seppe tirare partito, vide
+<span class="pagenum"><a id="Page_420"></a>[420]</span>
+sortire dalla città tutta l'armata degli
+Svizzeri al suono delle terribili trombette
+d'Uri e d'Underwald, che tenevansi in
+serbo pei giorni di battaglia. Egli corse
+verso il re per avvisarlo di armarsi e
+chiamare i Francesi a raccolta. Bartolommeo
+d'Alviano trovavasi allora in conferenza
+nella tenda del re, che lo prese
+per mano, e gli disse: «signor Bartolommeo,
+io vi prego di recarvi sollecitamente
+alla vostra armata, e venite
+colla medesima il più presto che potrete
+sia di giorno o di notte, dove io
+sarò, giacchè voi ben vedete qual affare
+ho sulle braccia<a class="tag" id="tag418" href="#note418">[418]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Il re, che non pensava di essere attaccato,
+non aveva presa a santa Brigida
+una vantaggiosa posizione; la strada di
+Milano, per la quale era ripartito il maresciallo
+di Fleuranges con dugento uomini
+d'armi, per fare una carica contro
+gli Svizzeri, seguiva una retta linea ed
+era fiancheggiata di fosse da ambedue le
+parti, di modo che la cavalleria non poteva
+prendere i nemici di fianco, nè volteggiare
+intorno a loro. Alcuni corpi di
+Landsknecht erano disposti al di là della
+fossa, ma non potevano farvi che un
+<span class="pagenum"><a id="Page_421"></a>[421]</span>
+debole servigio; altronde le lunghe negoziazioni
+ch'essi avevano veduto trattarsi
+tra il re e gli Svizzeri, li teneva in qualche
+diffidenza; temendo essi per avventura
+che il re gli avesse abbandonati a quei
+formidabili nemici<a class="tag" id="tag419" href="#note419">[419]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri giunsero agli avamposti
+francesi quando omai non rimanevano che
+due ore di giorno. Essi vanzavano sulla
+fronte dell'armata colla picca abbassata,
+non ricorrendo a veruno studiato movimento,
+nè altr'arte militare adoperando
+che la forza del corpo e la loro intrepidezza.
+Essi marciavano contro l'artiglieria
+senza lasciarsi spaventare dalle scariche
+delle batterie, che prendevano in pieno
+le loro file; dopo la caduta de' loro commilitoni
+serravano di nuovo le file ed
+avanzavano sempre. Gli uomini d'armi
+si scagliarono contro di loro, condotti dal
+re alla testa de' gentiluomini della sua
+guardia. Scriveva egli stesso a sua madre:
+«Da cinquecento e da cinquecento vi
+fu fatta una trentina di belle cariche; e
+al certo più non si dirà che gli uomini
+d'armi sono lepri armate; perciocchè
+<span class="pagenum"><a id="Page_422"></a>[422]</span>
+a non dubitarne essi fecero l'esecuzione<a class="tag" id="tag420" href="#note420">[420]</a>.»
+Però questo corpo di
+cavalleria, che non poteva tenere che la
+retta linea della grande strada ed attaccare
+gli Svizzeri di fronte, veniva trattenuto
+dal bosco di picche, contro le
+quali esso urtava. A misura che gli squadroni
+piegavano, gli Svizzeri, che mai non
+si erano lasciati intaccare, s'avanzavano
+contro di loro in buon ordine. Alcune
+migliaja di Landsknecht tentarono di passare
+la fossa per prendere gli Svizzeri
+di fianco, ma vi perirono quasi tutti<a class="tag" id="tag421" href="#note421">[421]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La prima batteria che venne attaccata
+dagli Svizzeri non era composta che di
+sette pezzi di cannone, sotto il comando
+di Pietro Navarro: era coperta da una
+larga fossa che veniva difesa da un corpo
+di fanteria basca e guascona. Fu attaccata
+dal battaglione svizzero della gioventù
+perduta, che era un corpo di giovani
+soldati scelti in tutti i cantoni, che portavano
+il distintivo di alcune piume bianche
+sul capo, ed avevano doppio soldo.
+<span class="pagenum"><a id="Page_423"></a>[423]</span>
+Questi perdettero nell'attacco moltissima
+gente, ma all'ultimo s'impadronirono della
+batteria<a class="tag" id="tag422" href="#note422">[422]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La luce del giorno era da molto tempo
+mancata ai combattenti, ma era stata
+rimpiazzata da una chiarissima luna,
+e la pugna continuava. Ciò nulla meno
+i capì più non potevano discernere l'andamento
+della battaglia, nè dirigere le
+cominciate operazioni, e tutti separatamente
+si battevano contro coloro che
+accidentalmente si trovavano a fronte. I
+corpi francesi erano di già separati dagli
+Svizzeri, ma combattevano ancora per
+conservare il posto che avevano preso.
+Dopo quattro ore di notturna battaglia,
+la stanchezza ed il non conoscere la situazione
+de' nemici fecero deporre le
+armi a tutti. Tutti rimasero al proprio
+luogo, cercando di ricuperare col sonno
+le perdute forze<a class="tag" id="tag423" href="#note423">[423]</a>.
+</p>
+
+<p>
+«Sopraggiunse la notte, dice Fleuranges,
+e gli Svizzeri cominciarono a cacciare
+gli uomini d'armi da un canto e
+dall'altro; perciocchè più non sapevano
+<span class="pagenum"><a id="Page_424"></a>[424]</span>
+dove andassero, e venivano uccisi dovunque
+si trovavano. Nello stesso stato
+erano i Landsknecht ed i fanti francesi,
+tutti smarriti come gli altri. Il re si
+fermò presso l'artiglieria, e non aveva
+un uomo a piedi presso di lui; e fece
+una carica con circa venticinque uomini
+d'armi, i quali lo servirono maravigliosamente;
+e poco mancò che il re
+non impazzisse, e vi giuro in su l'onor
+mio, che fu uno de' più valorosi capitani
+della sua armata, non avendo mai
+voluto abbandonare la sua artiglieria, e
+facendo intorno a sè ordinare il più
+di gente che poteva. E gli Svizzeri furono
+assai vicini all'artiglieria, ma non
+la videro: ed il detto re fece spegnere
+un fuoco ch'era vicino alla menzionata
+artiglieria, perchè trovandosi gli Svizzeri
+vicini, non la vedessero custodita
+da così poca gente. Ed il detto signore
+chiese da bere, essendo molto assetato; e
+fuvvi un pedone che andò a prendergli
+dell'acqua ch'era lorda di sangue, la
+quale fece tanto male al detto signore,
+ch'era soverchiamente riscaldato, che
+lo costrinse a rigettare tutto quello che
+aveva in corpo. Egli si coricò sopra
+un carro dell'artiglieria per riposarsi
+alquanto, e sollevare il suo cavallo ch'era
+<span class="pagenum"><a id="Page_425"></a>[425]</span>
+malamente ferito. Aveva vicino un
+trombetta italiano, chiamato Cristoforo,
+che lo servì assai bene, perchè gli si
+tenne sempre accanto, ed il suono della
+sua tromba vinceva quello di tutte le
+altre del campo; e perciò sapevasi ove
+stava il re, e la gente si andava ristringendo
+verso di lui<a class="tag" id="tag424" href="#note424">[424]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+E fu in tal modo che durante la notte
+si ragunarono circa venti mila Landsknecht
+e tutti gli uomini d'armi nel luogo
+ove trovavasi il re presso l'artiglieria. I
+capitani francesi, approfittando del breve
+intervallo tra l'una e l'altra battaglia, ritiravano
+le batterie che credevano troppo
+avanzate, le collocavano vantaggiosamente,
+rifacevano la loro linea rotta in varj
+punti, e combinavano gli attacchi che
+la cavalleria doveva tentare ai fianchi o
+alle spalle per rompere la falange degli
+Svizzeri<a class="tag" id="tag425" href="#note425">[425]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questi dal canto loro eransi riuniti al
+suono de' due corni d'Uri e d'Underwald,
+che si udirono suonare tutta la notte.
+Il cardinale di Sion loro aveva fatte portare
+vittovaglie da Milano, e i loro corpi
+<span class="pagenum"><a id="Page_426"></a>[426]</span>
+s'intendevano ancora senza vedersi. Il
+prelato aveva spediti corrieri in varie
+parti per annunziare, dietro l'accaduto
+nel primo attacco, che gli Svizzeri erano
+vittoriosi e l'armata francese disfatta<a class="tag" id="tag426" href="#note426">[426]</a>.
+</p>
+
+<p>
+«Quando si fece giorno (il venerdì 14
+settembre) ognuno si ritirò sotto le
+proprie insegne, dice Martino di Bellay,
+e ricominciò la battaglia più furiosa
+che la sera, di modo che io vidi uno dei
+principali battaglioni de' nostri Landsknechts
+rinculare più di cento passi; ed
+uno Svizzero, passando tutte le linee
+della battaglia, arrivò a toccare colla
+mano un pezzo dell'artiglieria del re,
+ove fu ucciso; e senza la cavalleria, che
+sostenne gran parte dell'urto svizzero, si
+era in pericolo<a class="tag" id="tag427" href="#note427">[427]</a>.» Ma malgrado l'intrepidezza
+degli Svizzeri, e l'eccellente loro
+ordinanza, potevasi di già prevedere che
+il risultato della battaglia non riuscirebbe
+loro favorevole. L'artiglieria francese faceva
+orrendi guasti ne' loro battaglioni,
+ed ogni loro sforzo per impadronirsene
+tornava vano. I replicati attacchi della
+cavalleria sui loro fianchi, sebbene non
+<span class="pagenum"><a id="Page_427"></a>[427]</span>
+li disordinassero, ne impedivano la marcia,
+e loro uccidevano molta gente. «E cominciavano,
+dice Fleuranges, a girare intorno
+al loro campo da ogni lato per
+vedere se potevano assalirli; ma non
+vi riuscivano; cercarono di rompere
+una banda che si era mossa, ma quando
+si videro abbassate contro le picche,
+passarono avanti senza toccarla<a class="tag" id="tag428" href="#note428">[428]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Mentre gli Svizzeri cominciavano già
+ad essere titubanti, Bartolommeo d'Alviano,
+ch'era stato a Lodi a prendere la
+sua truppa e che aveva camminato tutta
+la notte, giunse sul campo di battaglia
+con soli cinquantasei cavalieri, prevenendo
+la sua armata, che avanzavasi più
+lentamente ordinata a colonne. Ma il
+grido de' Veneziani <i>Marco! Marco!</i> le
+loro insegne e la grande opinione che si
+aveva della rapidità dell'Alviano fecero
+credere ai due campi che tutta la sua
+truppa arrivasse con lui. Gli Svizzeri non
+giudicarono conveniente di aspettarlo;
+strinsero nuovamente le loro file e ripiegarono
+verso Milano in buona ordinanza,
+e con sì fiero contegno, che niun corpo
+dell'armata francese di fanteria o di cavalleria,
+ardì molestarli. Soltanto due loro
+<span class="pagenum"><a id="Page_428"></a>[428]</span>
+compagnie, che si riposavano ne' granai
+di un villaggio, perirono tra le fiamme,
+che vi accesero i cavaleggieri dell'armata
+veneziana<a class="tag" id="tag429" href="#note429">[429]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il maresciallo Trivulzio, ch'era stato
+presente a diciotto battaglie campali, non
+le risguardava che come giuochi da fanciullo
+a petto di quella terribile di santa
+Brigida o di Marignano, che aveva costume
+di chiamare una battaglia di giganti.
+Si può credere che tra l'una e l'altra
+armata rimanessero sul campo circa diciotto
+mila uomini, due terzi de' quali
+Svizzeri. Ma gli storici delle due parti,
+per adulare la vanità nazionale, danno
+intorno al risultamento della battaglia un
+calcolo assai diverso. Nell'armata svizzera
+eranvi pochi nomi illustri; in quella dei
+Francesi moltissimi, e portarono il lutto
+le più nobili famiglie. Francesco fratello
+del duca di Borbone, Imbercourt,
+il conte di Sancerre, il signore di Bussy
+nipote del cardinale d'Amboise, Giovanni
+di Muy signore della Meilleraye, il principe
+Carlo di Talmont, unico figlio di
+<span class="pagenum"><a id="Page_429"></a>[429]</span>
+Luigi della Tremouille, il signor di Roye
+fratello del maresciallo di Fleuranges, ed
+il giovane conte di Pitigliano, venuto coll'Alviano
+dall'armata veneziana, rimasero
+tra i morti<a class="tag" id="tag430" href="#note430">[430]</a>.
+</p>
+
+<p>
+«La sera del venerdì, in cui terminò
+la battaglia con onore del re di Francia,
+si fece allegria nel campo e parlossene
+in più maniere. E si trovò che
+gli uni avevano fatto meglio degli altri;
+ma si trovò soprattutto che il buon cavaliere
+(Bajardo) si era nelle due
+giornate mostrato tal quale avea costume
+di essere in tutti i luoghi in casi
+simili. Il re volle fargli molto onore,
+ricevendo l'ordine di cavaliere dalle
+di lui mani. Ed aveva ben ragione,
+perchè non avrebbe saputo prenderlo
+da altri migliore di Bajardo<a class="tag" id="tag431" href="#note431">[431]</a>.» Il re,
+dopo fatto cavaliere, accordò lo stesso
+ordine a molti altri gentiluomini, che
+avevano valorosamente combattuto. «<i>Io
+<span class="pagenum"><a id="Page_430"></a>[430]</span>
+ben conosco</i>, disse al maresciallo di
+Fleuranges, <i>che in quante battaglie vi
+siete trovato, non avete mai voluto
+essere cavaliere; io lo fui oggi, e vi
+prego a volerlo essere ancora voi di
+mia mano</i>; ciò che il fortunato Fleuranges
+gli accordò di buon cuore, ringraziandolo
+dell'onore che gli compartiva<a class="tag" id="tag432" href="#note432">[432]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Bajardo, che aveva ricevuto dal re
+un così segnalato favore, aveva nella precedente
+notte corso un grandissimo pericolo.
+«Il suo cavallo, punto dalle picche
+e sbrigliato, quando si sentì senza
+freno si pose a correre, ed a dispetto di
+tutti gli Svizzeri e delle loro ordinanze,
+passando oltre, portava a dirittura il
+buon cavaliere in mezzo ad un corpo
+di Svizzeri, se non che, entrato in un
+campo in cui le viti erano tese da un
+albero all'altro, si dovette fermare. Il
+buon cavaliere ebbe grande paura, e
+non senza cagione, perciocchè era senza
+rimedio morto, se veniva in mano dei
+nemici. Non si perdette per altro di
+coraggio, ma scese dolcemente da cavallo,
+ed in parte si disarmò, e seguendo
+le rive di una fossa, a quattro gambe si
+<span class="pagenum"><a id="Page_431"></a>[431]</span>
+incamminò verso il luogo in cui credeva
+trovarsi il campo francese, ed ove udiva
+gridare <i>Francia</i>, Dio gli fece la grazia
+che vi giugnesse sano e salvo; ed
+inoltre, ciò che molto gli giovò, che si
+scontrasse nel gentile duca di Lorena,
+uno de' suoi signori, che fu sorpreso
+di vederlo così a piedi. Onde il detto
+duca gli fece subito allestire un gagliardo
+cavallo<a class="tag" id="tag433" href="#note433">[433]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri rientrati in Milano cercavano
+un pretesto per ritirarsi da una
+guerra, da cui non potevano più nulla
+sperare. Chiesero a Massimiliano Sforza
+i tre mesi di soldo che questi aveva loro
+promessi, ma che evidentemente egli più
+non poteva pagare dopo la perdita di
+tutti i suoi stati. Dietro il suo rifiuto,
+malgrado le istanze del cardinale di Sion,
+cui non davano più tanta credenza dopo
+la perdita della battaglia, si posero all'indomani
+in cammino per ritirarsi per la
+strada di Como ne' loro paesi. Massimiliano
+Sforza si chiuse nel castello di Milano
+con Girolamo Morone, suo principale
+ministro, Giovanni Gonzaga, pochi
+gentiluomini milanesi, mille cinquecento
+Svizzeri, e cinquecento Italiani.
+<span class="pagenum"><a id="Page_432"></a>[432]</span>
+Suo fratello Francesco Sforza, duca di
+Bari, passò in Germania col cardinale
+di Sion, per affrettare i soccorsi dell'imperatore.
+Gli Svizzeri dal canto loro
+avevano, partendo, promesso, che non
+tarderebbero a ritornare in maggior numero
+per vendicarsi della loro sconfitta,
+e liberare i loro compatriotti<a class="tag" id="tag434" href="#note434">[434]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Però la battaglia di Marignano aveva
+decisa la sorte del ducato di Milano.
+Tutte le città si affrettarono d'assoggettarsi
+a Francesco I, e di manifestare
+il loro giubbilo d'essere state liberate
+dall'insolenza e dalla rapacità della
+soldatesca svizzera. I soli castelli di Milano
+e di Cremona rimasero in potere
+di Massimiliano Sforza, e Pietro Navarro
+si obbligò col re Francesco ad impadronirsi
+del primo avanti che passasse un
+mese<a class="tag" id="tag435" href="#note435">[435]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il castello di Milano era abbondantemente
+provveduto d'ogni maniera di vittovaglie
+e di munizioni da guerra; la sua
+guarnigione più numerosa che non richiedevalo
+<span class="pagenum"><a id="Page_433"></a>[433]</span>
+l'estensione del suo ricinto;
+e le sue mura, che avevano di già sostenuti
+lunghi assedj, si giudicavano presso
+che inespugnabili. Ma Pietro Navarro,
+che aveva il primo di tutti portata in
+Italia l'arte delle mine caricate e che
+l'aveva perfezionata; che col mezzo loro
+aveva molti anni avanti presi i tre castelli
+di Napoli, e che pretendeva non
+potergli lungamente resistere veruna fortezza,
+ispirava grandissimo terrore a tutti
+coloro ch'erano chiusi nel castello di Milano.
+E più d'ogni altro il duca ed i
+suoi ufficiali civili temevano di dovere
+ad ogni istante essere vittime d'una terribile
+esplosione. Potevano ben essi tenersi
+lontani da ogni conflitto e dai pericoli
+inseparabili dalla difesa d'una breccia:
+ma una mina nella sua esplosione non
+rispettava più il sovrano del plebeo, e poteva
+raggiungere il duca ne' suoi più segreti
+appartamenti, ed in qualunque ora
+del giorno o della notte seppellirlo sotto
+le ruine delle mura. Massimiliano Sforza,
+che non aveva nè coraggio, nè forza di
+carattere, era desideroso di sottrarsi a qualunque
+prezzo a tanto pericolo. Egli non
+aveva un solo istante goduto dell'indipendenza
+o della ricchezza annessa al sovrano
+potere. Quando l'uno, e quando l'altro
+<span class="pagenum"><a id="Page_434"></a>[434]</span>
+de' suoi alleati, aveva proposto d'abbandonarlo,
+e di far ricadere i suoi stati o
+all'imperatore, o al re di Francia. Gli
+Svizzeri mantenevano il suo potere, ma
+per tenerlo subordinato alla loro volontà,
+facendolo ministro d'insopportabili esazioni,
+per le quali egli si era già renduto
+odioso a' suoi sudditi. Il 4 ottobre, venti
+giorni dopo la battaglia, sottoscrisse una
+capitolazione, colla quale dava in mano del
+re non solo i castelli di Milano e di Cremona,
+ma tutti i suoi diritti sul Milanese,
+obbligandosi a passare il rimanente
+de' suoi giorni in Francia; mentre che
+il re dal canto suo gli prometteva d'interessarsi
+per ottenergli un cappello di
+cardinale, e d'assegnargli trenta mila
+scudi di rendita in beni stabili<a class="tag" id="tag436" href="#note436">[436]</a>. Nell'atto
+che sottoscriveva il trattato, Massimiliano
+gridò, che allora si sottraeva
+finalmente alla schiavitù degli Svizzeri,
+alle estorsioni dell'imperatore, ed agl'inganni
+degli Spagnuoli.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_435"></a>[435]</span>
+</p>
+
+<p>
+Francesco I non volle fare il suo solenne
+ingresso in Milano che dopo la
+capitolazione del castello, credendo sconveniente
+alla dignità d'un sovrano di
+Francia l'entrare in una città che non
+gli apparteneva tutta intera. Queste bizzarre
+nozioni intorno a ciò che egli chiamava
+l'onore della sua corona gli fecero
+più tardi commettere grandissimi mancamenti,
+ch'ebbero su tutti i suoi destini
+una fatale influenza. In questa circostanza
+il ritardo del suo ingresso in Milano era
+di poca importanza, non gli togliendo il
+tempo d'approfittare colle armi e colle negoziazioni
+degli ottenuti vantaggi.
+</p>
+
+<p>
+Le negoziazioni erano attivissime: gli
+alleati nemici del re si andavano vicendevolmente
+confortando alla costanza;
+ma ognuno cercava di ritirarsi dalla difficile
+lotta, lasciandovi implicati i compagni.
+Il papa era più d'ogni altro spaventato
+dalla fortuna de' Francesi; perciocchè
+non solo vedeva essere esposti a così
+potente nemico gli stati della Chiesa, ma
+anche per parte di Firenze doversi da un
+momento all'altro temere una rivoluzione.
+I Medici erano stati ricondotti in
+questa repubblica dal Cardone, a nome
+dell'imperatore e del re di Spagna;
+onde i patriotti professavano alla Francia
+<span class="pagenum"><a id="Page_436"></a>[436]</span>
+il più caldo attaccamento. Per questo
+attaccamento avevano permesso che si tenesse
+il concilio di Pisa nel loro territorio,
+provocando la collera di Giulio II
+e di Ferdinando, locchè era stato all'ultimo
+cagione della loro ruina. La politica,
+d'accordo colla riconoscenza, suggeriva
+al monarca francese l'obbligo di ristabilire
+la fedele sua alleata, la repubblica
+fiorentina, per servire d'avamposto al
+ducato di Milano: una volgare prudenza
+lo ammoniva di fidarsi piuttosto a sperimentati
+amici che a nemici costretti dalla
+forza a cercare la pace.
+</p>
+
+<p>
+L'avversione de' re per le repubbliche,
+e l'avversione che aveva Francesco I ad
+entrare in guerra colla Chiesa, gli fecero
+abbracciare la contraria decisione. Il vescovo
+di Tricarico ed il duca di Savoja
+trattavano con lui a nome di Leon X,
+e lo ridussero a sottoscrivere un trattato
+preliminare, con cui il re guarentiva l'autorità
+de' Medici sopra la repubblica fiorentina;
+onde il papa, omai riavutosi da quel
+primo terrore che lo aveva invaso, cominciò
+a muovere difficoltà intorno alla
+ratifica de' preliminari, perchè aveva avuto
+notizia degli scrupoli del re. Intanto egli
+andava indagando cosa potrebbe ottenere
+da Massimiliano o dagli Svizzeri per continuare
+<span class="pagenum"><a id="Page_437"></a>[437]</span>
+la guerra, e se gli sarebbe possibile
+di staccare i Veneziani dalla Francia.
+Quando conobbe che da questo canto
+non poteva riuscire, fece finalmente il
+13 ottobre sottoscrivere in Viterbo il
+suo trattato d'alleanza col re. Egli evacuava
+Parma e Piacenza, che dovevano
+di nuovo riunirsi al ducato di Milano,
+mentre il re prometteva a Giuliano ed
+a Lorenzo de' Medici, oltre il mantenimento
+dell'autorità loro sopra Firenze,
+onori, pensioni e comando di truppe;
+obbligandosi inoltre a fare che il ducato
+di Milano si provvedesse di sali alle saline
+di Cervia con pregiudizio di quelle de'
+Veneziani<a class="tag" id="tag437" href="#note437">[437]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli Svizzeri avevano adunata una dieta
+in Zurigo, nella quale si declamava altamente
+contro la Francia, e si parlava
+intorno ai modi di soccorrere il castello
+di Milano. Frattanto i loro soldati avevano
+abbandonate le podesterie italiane,
+ed altro non conservavano al di qui dei
+monti che le fortezze di Bellinzona e di
+Locarno. Raimondo di Cardone, che trovavasi
+coll'armata spagnuola prima d'ogni
+<span class="pagenum"><a id="Page_438"></a>[438]</span>
+altro esposto agli attacchi dell'armata francese,
+e che non ignorava che l'Alviano
+era impaziente di vendicarsi di lui, che i
+soldati spagnuoli avevano eccitato contro
+di loro l'odio universale in tutti gli abitanti
+della Lombardia, era premuroso di ricondurre
+la sua armata nel regno di Napoli;
+egli chiese ed ottenne d'essere compreso
+nella negoziazione del papa: e Francesco I
+acconsentì che senz'essere molestato attraversasse
+colle sue truppe lo stato della
+Chiesa<a class="tag" id="tag438" href="#note438">[438]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quattro ambasciatori, i più qualificati
+personaggi che avesse la repubblica di
+Venezia per le dignità loro e per i loro
+impieghi, erano stati mandati a Milano
+per felicitare Francesco I intorno alla sua
+vittoria, e per ricordargli le promesse
+fatte ai Veneziani, di far loro ricuperare
+tutto ciò che degli stati della repubblica
+occupava l'imperatore. La conquista dello
+stato di Milano non poteva risguardarsi
+come terminata, finchè i Francesi non la
+venivano assicurando da nuove invasioni
+dalla banda della Germania, rendendo
+Verona e Brescia ai Veneziani, siccome
+<span class="pagenum"><a id="Page_439"></a>[439]</span>
+dal canto dell'Italia spagnuola, scacciando
+i Medici da Firenze, e forzando il papa
+a fare la pace. Se Francesco I avesse saputo
+approfittare della sua vittoria, avrebbe
+potuto col solo spavento che inspirava
+ottenere tutti questi vantaggi senza nuove
+battaglie: ma la sua politica era troppo
+personale, perchè potesse comprendere
+quanto il più delle volte torni in utile
+proprio il servire vivamente i suoi alleati.
+Sebbene accogliesse gli ambasciatori veneziani
+con dimostrazioni di singolare
+amicizia, e loro si mostrasse pieno di
+zelo per gl'interessi della repubblica,
+tardò assai a mandar loro le sue truppe;
+e queste ancora pareva che affatto avessero
+dimenticato il valore e l'impeto francese<a class="tag" id="tag439" href="#note439">[439]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Veneziani, abbandonati alle proprie
+forze, vollero non pertanto tentare di ricuperare
+le perdute città. Lo spagnuolo
+Hijar comandava a Brescia, e Marc'Antonio
+Colonna in Verona. Quest'ultima
+città aveva una numerosa guarnigione,
+l'altra una piccolissima; onde l'Alviano ebbe
+ordine dal senato d'accostarsi a Brescia:
+ma Hijar, prevedendo il vicino attacco,
+chiede al Colonna i soccorsi creduti necessarj;
+<span class="pagenum"><a id="Page_440"></a>[440]</span>
+e mille fanti partiti da Verona, girando
+intorno al lago di Garda, entrarono
+in Brescia prima che l'armata veneziana
+giugnesse sotto le mura<a class="tag" id="tag440" href="#note440">[440]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Bartolommeo d'Alviano, che per la prima
+volta in sua vita lasciavasi vincere
+da un altro in celerità, non lo fu che
+per sopraggiuntagli infermità. Le fatiche
+sostenute nella battaglia di Marignano,
+sproporzionate all'età sua ed alla debole
+sua costituzione, gli avevano cagionata
+un'ernia: egli si fece trasportare a Ghedo,
+non molto distante da Brescia, ove morì
+il 7 d'ottobre dopo avere sofferti acerbissimi
+dolori. Quest'uomo, che dal rango
+di semplice soldato, passando per tutti i
+gradi della milizia, era giunto ad essere
+supremo comandante d'eserciti, non pareva
+dalla natura dotato di quelle facoltà
+che abbisognano per una vita attiva. Era
+piccolissimo, assai curvo, e d'una quasi
+deforme bruttezza. Il suo impeto, talvolta
+imprudente, sembrava piuttosto una
+qualità conveniente ad un soldato che
+ad un generale; e sebbene questo l'avesse
+esposto a sanguinose sconfitte, egli
+sapeva compensare tale difetto colla sua
+<span class="pagenum"><a id="Page_441"></a>[441]</span>
+celerità ed intrepidezza, e coll'arte che
+aveva di guadagnarsi l'affetto e la confidenza
+del soldato, anche assoggettandolo
+alla più rigorosa disciplina. Verun
+uomo seppe meglio di lui ispirare coraggio
+alla fanteria italiana, e farle riacquistare
+la considerazione de' Tedeschi, degli
+Svizzeri, degli Spagnuoli, cui non vergognavasi
+di confessarsi inferiore. Morì di
+sessant'anni, amaramente pianto da' suoi
+soldati, che, non volendosi privare della
+sua presenza, lo tennero venticinque giorni
+alla testa dell'armata, facendogli rendere
+nella sua tenda gli onori convenienti al loro
+generale. Essi mai non acconsentirono che
+si chiedesse un salvacondotto a Marc'Antonio
+Colonna, comandante di Verona,
+per far passare il di lui corpo a Venezia,
+e vollero accompagnarlo armata mano
+attraverso al territorio nemico. Il senato
+lo fece seppellire nella chiesa di santo
+Stefano, ed accordò pensioni alla di lui
+vedova e figli, che lasciava poveri<a class="tag" id="tag441" href="#note441">[441]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo la morte dell'Alviano parve che
+l'armata veneziana più non avesse il coraggio
+<span class="pagenum"><a id="Page_442"></a>[442]</span>
+di misurarsi col nemico; ed i medesimi
+rinforzi, che le mandava il re di
+Francia, giugnendo al campo veneziano
+contraevano in certo modo lo stesso spirito
+di timidità e d'indisciplina. Gian
+Giacopo Trivulzio, che le condusse settecento
+lance francesi e sette mila fanti
+tedeschi, ed intraprese l'assedio di Brescia,
+si lasciò intimidire da difficoltà, di
+cui non sarebbesi preso cura se fosse
+stato ai servigj del re. I Tedeschi si ammutinarono,
+dichiarando di non voler
+servire contro le insegne imperiali che
+vedevano sulle mura di Verona e di Brescia.
+Fu d'uopo rimandarli, e chiamare
+in vece loro cinquemila Biscaini comandati
+da Pietro Navarro. Una sortita di
+mille cinquecento soldati tedeschi e spagnuoli
+della guarnigione di Brescia pose
+in fuga più di sei mila uomini dell'armata
+veneziana, togliendo loro dieci cannoni.
+Le mine cominciate dal Navarro per
+penetrare sotto le fortificazioni vennero
+sventate dagli assediati, furono uccisi i
+minatori, e le gallerie distrutte. Finalmente
+avendo il Trivulzio cambiato l'assedio in
+blocco, ridusse colla fame la guarnigione
+a promettere, che, se non veniva soccorsa
+entro venti giorni, evacuerebbe la
+città: ma prima che spirasse il prefinito
+<span class="pagenum"><a id="Page_443"></a>[443]</span>
+termine, il barone di Rockandolf<a class="tag" id="tag442" href="#note442">[442]</a>
+adunò otto mila Tirolesi di milizie de'
+paesi confinanti, ed avanzandosi pel contado
+di Lodrone e Rocca d'Anfo, che
+vilmente gli si arrese, vittovagliò Brescia,
+da cui al suo avvicinamento erasi
+scostata l'armata nemica. I Veneziani
+non ottennero in quest'anno verun altro
+vantaggio dalle vittorie de' loro alleati,
+che di ricuperare Peschiera, Asola
+e Lonato, evacuate dal marchese di Mantova<a class="tag" id="tag443" href="#note443">[443]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto Leone X aveva chiesta a
+Francesco I una conferenza, desiderata
+ancora da questi per meglio stringere
+l'alleanza tra di loro conchiusa. I due
+sovrani convennero di trovarsi in Bologna,
+ove il papa arrivò l'otto di dicembre,
+due giorni prima del re. Leon X
+non aveva torto di confidare nell'influenza
+che gli darebbero sul giovane monarca
+<span class="pagenum"><a id="Page_444"></a>[444]</span>
+la sua accortezza e le sue maniere. Francesco
+I, negoziando in Viterbo, aveva
+richiesto a favore del suo fedele alleato,
+il duca di Ferrara, la restituzione di
+Modena e di Reggio, a condizione che
+gli fossero restituiti i quaranta mila ducati
+pei quali la prima di queste città
+era stata impegnata. Era questa la sovranità
+che Leon X aveva destinata a suo
+nipote; e vedevasi forzato a spogliare la
+propria famiglia degli stati per lei conquistati
+sulla destra del Po. Rinunciandovi
+voleva collocare altrove Lorenzo de'
+Medici; e gli destinò il ducato d'Urbino,
+per confiscare il quale a pregiudizio
+dell'attuale possessore non poteva
+allegare che il di lui attaccamento verso
+la Francia. Leone domandò che il duca
+d'Urbino fosse sagrificato al suo rancore
+ed alla sua ambizione; e Francesco ebbe
+la debolezza d'acconsentirvi. Inoltre il
+papa chiese che si abolisse la <i>prammatica
+sanzione</i>, che formava la guarenzia della
+libertà della Chiesa gallicana; e Francesco
+si lasciò piegare a fissare con lui le
+basi del concordato, che infatti le venne
+sostituito nel susseguente mese d'agosto. In
+contraccambio di così umilianti cessioni
+e così contrarie alla politica, Francesco
+ottenne il cappello di cardinale per Adriano
+<span class="pagenum"><a id="Page_445"></a>[445]</span>
+di Boisì, fratello del gran maestro di
+Francia, la promessa d'un soccorso di
+cinquecento uomini d'armi, ed il soldo
+di tre mila Svizzeri, per difendere lo stato
+di Milano qualunque volta fosse attaccato<a class="tag" id="tag444" href="#note444">[444]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Prima di recarsi a Bologna aveva Francesco
+I colla mediazione del duca di Savoja
+conchiuso cogli Svizzeri un più importante
+trattato per la difesa dello stato di
+Milano. Erasi obbligato a pagar loro i seicento
+mila ducati convenuti nel trattato di
+Digione; i trecento mila promessi a Gallarate
+per prezzo delle podesterie italiane, ed
+inoltre ad accrescere le loro annue pensioni:
+questi dal canto loro promettevano di
+restituire al ducato di Milano le podesterie
+italiane, e di servire la casa di Francia
+verso e contro tutti, tranne il papa e
+l'imperatore, con quel numero di truppe
+che il re troverebbe opportuno d'assoldare.
+Per tal modo, malgrado la sanguinosa
+vittoria di Marignano, il re accordava
+agli Svizzeri press'a poco le medesime
+<span class="pagenum"><a id="Page_446"></a>[446]</span>
+condizioni, ch'essi avevano domandate
+a Gallarate avanti la loro sconfitta; tanto
+era egli penetrato dell'importanza della loro
+alleanza per procurare alle sue armate quell'infanteria,
+che la politica sua non gli
+permetteva di formare tra i suoi sudditi.
+Ma il trattato sottoscritto a Ginevra il 7
+di novembre non venne ratificato che da
+otto cantoni, avendo gli altri cinque, che
+davano un altissimo valore alle podesterie
+italiane, ricusato di ratificarlo. Francesco,
+senza aspettare l'assenso degli ultimi,
+mandò il promesso danaro a tutti i cantoni
+che avevano approvato il trattato,
+e gli affezionò così più caldamente al
+suo partito<a class="tag" id="tag445" href="#note445">[445]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Aveva Francesco I concepiti più vasti
+progetti; pensava a rinnovare le sue pretensioni
+sopra il regno di Napoli, e ne aveva
+parlato col papa nella sua conferenza di
+Bologna. Ma Leon X gli aveva rappresentato
+che Enrico VIII, re d'Inghilterra,
+e genero di Ferdinando il Cattolico,
+si mostrava di già aombrato delle vittorie
+conseguite dalla Francia, che la cupidigia,
+o le personali animosità del suo favorito,
+il cardinale di Wolsey, potevano
+persuaderlo a rinnovare la guerra; ch'egli
+<span class="pagenum"><a id="Page_447"></a>[447]</span>
+aveva il 9 d'ottobre rannodati con più stretti
+legami la sua alleanza con suo suocero, il
+re d'Arragona<a class="tag" id="tag446" href="#note446">[446]</a>; e che in quest'istante
+opporrebbe un valido ostacolo alla conquista
+di Napoli, se attaccava le coste della
+Francia: che d'altra parte erasi avuto
+avviso che Ferdinando, di già vecchio
+assai, era caduto infermo, e che probabilmente
+non viverebbe ancora molto;
+che accadendo la di lui morte, il suo
+successore, Carlo, non potrebbe sperare
+molto nell'alleanza dell'Inghilterra, e che
+allora, angustiato dalle difficoltà che accompagnano
+le successioni contestate, probabilmente
+cederebbe alla Francia, senza
+combattere, il regno di Napoli. Il vero ed
+unico motivo che muoveva Leon X a dare
+questo consiglio era quello d'acquistar
+tempo: Francesco I si lasciò facilmente
+persuadere; onde, licenziata la maggior
+parte della sua armata per liberarsi da
+una eccessiva spesa, non si riservò per
+la difesa del Milanese che settecento lance,
+sei mila fanti tedeschi e quattro mila
+baschi ossiano avventurieri francesi<a class="tag" id="tag447" href="#note447">[447]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_448"></a>[448]</span>
+</p>
+
+<p>
+Non tardarono a verificarsi i pronostici
+intorno alla morte di Ferdinando il Cattolico,
+il quale spirò a Madrigaleggio il
+15 di gennajo del 1516, un mese più tardi
+del gran capitano Gonsalvo di Cordova
+che tanto aveva illustrato il di lui regno,
+e che non pertanto egli lasciava da circa
+dieci anni languire in esilio. La scaltrezza
+di Ferdinando, l'ipocrisia e la costante
+sua prosperità avevano ingannato il volgo,
+il quale lo risguardava come il più accorto
+politico del suo tempo, come il
+monarca che sapeva meglio calcolare
+tutte le vicissitudini degli avvenimenti,
+e farle servire a' suoi fini<a class="tag" id="tag448" href="#note448">[448]</a>. I preti ed
+i monaci, da lui costantemente favoriti,
+portarono ancora più in là i loro encomj;
+il gesuita Mariana, che termina col
+di lui regno la storia della Spagna, lo
+dice «il principe più eccellente di quanti
+vissero nella Spagna, pel suo amore
+della giustizia, per la sua prudenza e
+grandezza d'animo. Ovunque dobbiamo
+incontrare qualche vizio, tale è
+l'umana condizione; altronde l'invidia
+e la malizia sono sempre apparecchiate
+<span class="pagenum"><a id="Page_449"></a>[449]</span>
+ad attribuire ai grandi uomini errori
+di cui non sono colpevoli: ma colla
+temperata modestia del comando, coll'amore
+della religione, collo zelo per
+gli studj, con tutte le qualità di giusto,
+dolce, benefico e veramente cristiano
+re, Ferdinando si rendette lo specchio
+nel quale devono guardarsi tutti i principi,
+il fondatore della pace, della sicurezza,
+della gentilezza, della grandezza
+della Spagna<a class="tag" id="tag449" href="#note449">[449]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Ma quest'uomo così astuto, ingiusto,
+crudele, che formò la disgrazia di tanti
+popoli, e che mostrossi costantemente
+inaccessibile alla pietà, non ingannò già
+il Macchiavelli nè colla sua prosperità,
+nè colla sua ipocrisia. Il segretario fiorentino,
+che raccolse in un corpo di dottrina
+la pratica de' principi del suo tempo,
+e che spesso si mostrò indulgente
+pei delitti loro, quando li trovò utili per
+istabilire o per corroborare la potenza, altro
+non vide in Ferdinando che un uomo
+astuto e fortunato, e non già un uomo
+savio e prudente; il suo amico Francesco
+Vettori, svolgendo questa stessa opinione
+del Macchiavelli, notò in tutte le azioni
+<span class="pagenum"><a id="Page_450"></a>[450]</span>
+di Ferdinando dal 1494 in poi un'imprudenza
+non minore della sua perfidia. Quasi
+sempre quando ingannava il suo cugino
+Federico, i suoi alleati, i suoi generali, i
+suoi popoli, provocava inutili pericoli; e
+tutt'al più giugneva lentamente per obbliqua
+via allo scopo cui avrebbe potuto
+arrivare più onoratamente battendo la
+strada diretta<a class="tag" id="tag450" href="#note450">[450]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Poco tempo prima di morire Ferdinando
+aveva mandati cento venti mila fiorini
+a Massimiliano, per porlo in istato di
+far argine ai Francesi in Italia: ed Enrico
+VIII, ad istigazione di Francesco
+Sforza, che pretendeva l'eredità del ducato
+di Milano dopo che suo fratello,
+l'ultimo duca, aveva rinunciato a' suoi
+diritti, aveva pure fatto passare all'imperatore
+un ragguardevole sussidio. In
+quest'istante l'Europa teneva tutti gli occhi
+rivolti alla successione dell'arciduca
+<span class="pagenum"><a id="Page_451"></a>[451]</span>
+Carlo, nipote di Massimiliano, alle corone
+della Spagna, ed all'opposizione che incontrar
+potrebbe l'arciduca dal canto de' suoi
+nuovi sudditi; di già Carlo negoziava
+con Francesco I, e voleva essere sicuro
+della di lui amicizia prima di recarsi in
+Castiglia, quando suo avo invase improvvisamente
+l'Italia. Questi, che mai non
+aveva saputo porsi in istato d'agire quando
+era aspettato da' suoi alleati, adunò
+agevolmente una grande armata nel momento
+in cui tutte le altre potenze licenziavano
+le loro. Non avendo avuto abbastanza
+di tempo per dissipare in oggetti
+estranei alla guerra tutti i sussidj ricevuti
+dalla Spagna e dall'Inghilterra, se
+ne valse per riunire sotto le sue bandiere
+cinque mila Tedeschi, quindici mila Svizzeri,
+assoldati ne' cinque cantoni che avevano
+ricusata l'alleanza della Francia, e
+dieci mila fanti italiani e spagnuoli<a class="tag" id="tag451" href="#note451">[451]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Abbandonando l'Italia, Francesco I
+aveva lasciato il governo del Milanese al
+contestabile di Borbone, ed aveva altresì
+chiamato a Milano il maresciallo Trivulzio,
+<span class="pagenum"><a id="Page_452"></a>[452]</span>
+mentre Teodoro Trivulzio, suo nipote,
+aveva preso il comando dell'armata
+veneziana, cui erasi unito Odetto di Foix,
+signore di Lautrec con quasi tutte le forze
+francesi rimaste in Lombardia. Teodoro
+e Odetto avevano ricominciato l'assedio
+di Brescia. Rockandolf era tornato in
+Germania colla maggior parte de' soldati
+cui aveva fatto prendere le armi nel precedente
+anno; Brescia mancava di vittovaglie,
+ed i soldati trovavansi da lungo
+tempo senza paga, sebbene gli abitanti
+fossero stati oppressi da intollerabili contribuzioni
+per supplire ai bisogni della
+guarnigione. Hijar in una ribellione de'
+soldati erasi trovato esposto a gravissimi
+oltraggi; e la città pareva vicina a capitolare,
+quando Massimiliano entrò per la
+strada di Trento in Italia col formidabile
+esercito che aveva ragunato<a class="tag" id="tag452" href="#note452">[452]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Teodoro Trivulzio, generale de' Veneziani,
+aveva sotto Brescia due mila cinquecento
+cavalli e sette mila fanti; Lautrec
+aveva condotti allo stesso assedio
+quattro mila Guasconi e cinquecento lance,
+ed il contestabile di Borbone aveva tenuti
+in Milano ed in altre città del ducato
+<span class="pagenum"><a id="Page_453"></a>[453]</span>
+settecento lance e quattro mila fanti
+parte guasconi e parte italiani. Quando
+aveva avuto avviso dell'armamento di Massimiliano,
+aveva mandato ad assoldare sedici
+mila Svizzeri negli otto cantoni alleati
+della Francia; ma prima che questi giugnessero,
+i generali francesi e veneziani
+non si credettero abbastanza forti per
+tener testa all'imperatore, onde levarono
+l'assedio di Brescia, e si stabilirono lungo
+il Mincio per impedirgliene il passaggio<a class="tag" id="tag453" href="#note453">[453]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Desideravano i Veneziani che l'armata
+loro non si tenesse troppo lontana dalla
+capitale. Non pertanto i Francesi, all'avvicinarsi
+del pericolo, andavano perdendo
+il coraggio, onde rinunciando alla difesa
+del Mincio, passarono l'Oglio, e ritiraronsi
+nel Cremonese, ove li raggiunse il
+contestabile di Borbone col rimanente
+delle truppe. Il cardinale di Sion, che a
+motivo dell'ardente suo odio contro i Francesi,
+aveva presa grandissima parte nell'arrolamento
+degli Svizzeri comandati da
+Massimiliano, voleva persuadere l'imperatore
+a marciare direttamente sopra Milano,
+approfittando del terrore incusso dalla subita
+<span class="pagenum"><a id="Page_454"></a>[454]</span>
+sua apparizione, per terminare la
+guerra nella capitale. Ma il castello di
+Asola posto in riva al fiume Chiesa, non
+lontano dalla foce di questo fiume nell'Oglio,
+aveva chiuse le porte all'imperatore: e
+Massimiliano, credendo compromesso l'onor
+suo se non lo conquistava, consumò
+molti giorni nel formarne l'assedio, valorosamente
+sostenuto dal provveditore
+veneziano Francesco Contarini; Massimiliano,
+dopo essere stato rispinto innanzi a
+così piccolo castello, ripigliò il cammino
+alla volta di Milano<a class="tag" id="tag454" href="#note454">[454]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I Francesi avevano abbandonate le rive
+dell'Oglio, ed in appresso quelle dell'Adda,
+come eransi prima ritirati da
+quelle del Mincio, senza tentare di difenderle,
+e si erano chiusi in Milano dopo
+averne bruciati i sobborghi, onde l'imperatore
+non potesse fissarvi i suoi alloggiamenti.
+Massimiliano, quando si trovò
+sei miglia lontano dalla città, intimò
+ai Milanesi di scacciare i Francesi e di
+aprirgli le porte entro tre giorni, se non
+volevano essere più severamente trattati
+che non lo erano stati i loro antenati da
+<span class="pagenum"><a id="Page_455"></a>[455]</span>
+Federico Barbarossa. Estremo era il terrore
+nella città, e debolissimi i mezzi
+di difesa. Sapevasi, a dir vero, che gli
+Svizzeri del partito francese si erano posti
+in cammino; ma sapevasi ancora che la
+dieta, vergognandosi che i suoi concittadini
+andassero a battersi gli uni contro
+gli altri per istraniere cagioni, aveva
+spedito ordine ai suoi sudditi delle due
+armate, di ripatriare immediatamente; ma
+si temeva che quelli ai servigj della Francia
+s'affrettassero d'ubbidire a quest'ordine,
+più assai che gli altri, cui avevano poste
+le armi in mano la focosa eloquenza del
+cardinale di Sion e la propria animosità.
+A calmare tanta inquietudine giunse opportunamente
+in Milano Alberto della
+Pietra, capitano de' Bernesi con dieci
+mila suoi compatriotti, che promisero
+di difendere la città<a class="tag" id="tag455" href="#note455">[455]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Trovavansi di già adunati nel Milanese
+trenta mila Svizzeri divisi tra le due armate;
+e sebbene fossero gli uni condotti
+dal cardinale di Sion, gli altri da' suoi più
+caldi nemici, Alberto della Pietra e Francesco,
+<span class="pagenum"><a id="Page_456"></a>[456]</span>
+figlio di Giorgio Supersax, tutti
+dichiararono ad una voce di non voler
+combattere contro i loro compatriotti.
+Vedevansi conferire tra di loro, corrispondere,
+concertarsi, e scuotere assolutamente
+l'autorità de' due sovrani cui
+servivano. Unendosi tra di loro potevano
+in quell'istante dettare la legge ad ambidue;
+onde le loro conferenze si rendevano
+gagliardamente sospette alle due armate.
+Non avevano i Francesi dimenticato
+che metà di quegli stessi uomini avevano
+contro di loro combattuto nel precedente
+anno nella terribile battaglia di Marignano;
+che l'intera nazione aveva mostrato
+un estremo odio contro la Francia, e che
+negli ultimi anni aveva dato più volte
+motivo d'accusarla di mala fede. Pure
+il maresciallo Trivulzio trovò modo di
+risvegliare più violenti sospetti ancora
+nello spirito di Massimiliano, facendo
+cadere tra le di lui mani due sue lettere
+dirette a Stapffer ed a Goldhill, capitani
+svizzeri a' servigj dell'imperatore, colle
+quali gli eccitava a dare senza ulteriore
+ritardo esecuzione alle loro promesse.
+Massimiliano non ardiva di far arrestare
+questi ufficiali in mezzo ai loro soldati,
+nè di confidare a chicchessia i suoi sospetti,
+quando Giacomo Stapffer, capitano generale
+<span class="pagenum"><a id="Page_457"></a>[457]</span>
+di quegli Svizzeri, gli chiese il
+soldo arretrato dovuto alla sua truppa.
+Massimiliano, che, secondo il consueto,
+non aveva danaro, temendo, se lo palesava,
+d'essere trattenuto come ostaggio, o
+d'essere consegnato ai nemici, rispose
+che recavasi in persona ad affrettare la
+trasmissione del danaro che aspettava;
+e presi con lui dugento cavalli, s'avviò
+subito alla volta di Trento, senza provvedere
+al comando della sua armata, e
+senza manifestare a veruno i suoi progetti;
+era già lontano più di venti miglia
+dall'armata, quando al campo fu
+palese la sua fuga<a class="tag" id="tag456" href="#note456">[456]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Massimiliano senza trattenersi si fece
+dare sedici mila ducati dai Bergamaschi,
+e trenta mila ne ricevette per parte di
+Enrico VIII, che mandò subito alla sua
+armata, la quale, per rifarsi degli arretrati,
+saccheggiò Lodi, poi Sant'Angelo. Mentre
+ciò accadeva, gli Svizzeri del campo francese
+e dell'imperiale eseguirono nello
+stesso tempo gli ordini della dieta, e
+<span class="pagenum"><a id="Page_458"></a>[458]</span>
+presero la strada del loro paese. Tre mila
+fanti, parte tedeschi e parte spagnuoli,
+abbandonarono le bandiere imperiali per
+passare sotto quelle de' Francesi, ed il
+rimanente di quest'armata, che aveva
+prodotti in Italia così vivi timori, si
+disperse, arrossendo dell'esito vergognoso
+della sua spedizione, e dell'instabilità del
+suo capo<a class="tag" id="tag457" href="#note457">[457]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo la partenza dell'imperatore, il
+duca di Borbone, richiamato da Francesco
+I, tornò in Francia, e lasciò il comando
+dell'armata e del paese al signore
+di Lautrec, col titolo di luogotenente
+generale in Italia<a class="tag" id="tag458" href="#note458">[458]</a>. Questi andò bentosto
+a raggiugnere sotto Brescia l'armata
+veneta, che ne avea ricominciato l'assedio.
+Sette mila Tedeschi, che si avanzavano
+per soccorrerla, furono dai Veneziani
+trattenuti a Rocca d'Anfo; onde
+non restando in Brescia che seicento fanti
+e quattrocento cavalli, ed essendo loro
+impossibile di difendersi, il 24 maggio del
+1516 la città di Brescia aprì le porte ai
+Veneziani<a class="tag" id="tag459" href="#note459">[459]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_459"></a>[459]</span>
+</p>
+
+<p>
+Desiderava il senato che la stessa armata
+passasse sotto Verona, ed eccitava
+il Lautrec ad intraprendere l'assedio di
+quella città, la quale, quando fosse ritornata
+in potere de' Veneziani, avrebbe
+chiusa l'Italia ai Tedeschi; ma il Lautrec
+mostravasi inquieto per Parma e Piacenza,
+dove avea scoperto che il papa ordiva
+qualche trama per mezzo di Prospero
+Colonna. Probabilmente altresì voleva
+aspettare il fine delle negoziazioni che
+sapeva intavolate a Noyon tra il nuovo
+re Cattolico e Francesco I, e ritirossi a
+Peschiera, del qual luogo le sue truppe
+guastavano i territorj di Verona e di
+Mantova; mentre Marc'Antonio Colonna,
+comandante della truppa tedesca in Verona,
+il 28 luglio avendo sorpresa Vicenza
+mal guardata dai Veneziani, l'abbandonava
+al saccheggio<a class="tag" id="tag460" href="#note460">[460]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nella stessa epoca Carlo, nipote di
+Massimiliano e di Ferdinando, in appresso
+così celebre sotto il nome di Carlo V,
+desiderava di riconciliarsi con tutti i suoi
+<span class="pagenum"><a id="Page_460"></a>[460]</span>
+vicini, per raccogliere senz'ostacolo la
+successione del secondo de' suoi avi.
+Antonio di Croy, signore di Chievres,
+che l'aveva educato, e che prendevasi
+tuttavia cura della di lui gioventù, aveva
+aperte in Noyon delle conferenze con
+Arturo di Gouffier, signore di Boisì,
+gran maestro di Francia, ch'era stato il
+precettore di Francesco I. Questi due plenipotenziarj,
+che godevano l'intera confidenza
+de' padroni da loro educati, sottoscrissero,
+il 13 d'agosto del 1516, un
+trattato che servì di base alla pace d'Europa.
+Soltanto due oggetti erano rimasti
+indecisi tra l'ultimo re Cattolico ed il
+re di Francia; da un canto i riclami del
+re di Navarra, spogliato del suo regno a
+motivo del suo attaccamento ai Francesi;
+dall'altro i diritti della Francia sopra il
+regno di Napoli, che, secondo il convenuto
+nel trattato di Blois nel 1505, dovevano
+ricadere alla Francia, poichè Germana
+di Foix non aveva avuto figliuoli
+da Ferdinando. Il trattato di Noyon non
+provvedeva alla pendenza della Navarra.
+Carlo obbligavasi solamente di dare stato
+entro otto mesi alla regina Catarina, rimasta
+vedova, in giugno di quest'anno,
+del re di Navarra; e Francesco I riservossi
+il diritto di soccorrere lei ed i suoi
+<span class="pagenum"><a id="Page_461"></a>[461]</span>
+figliuoli di truppe e di danaro, senza
+mancare alla pace, se questa dopo gli
+otto mesi non dichiaravasi paga di quanto
+le offrirebbe il re di Spagna. I diritti
+delle due corone sul regno di Napoli si
+confusero con un maritaggio stabilito preventivamente
+tra Carlo e la figlia primogenita
+di Francesco I, che inallora non
+contava che un anno<a class="tag" id="tag461" href="#note461">[461]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il trattato di Noyon ristabiliva la pace
+soltanto tra la Francia e la Spagna, e
+lasciava libero Francesco I di soccorrere
+i Veneziani contro Massimiliano. Ma se
+questi voleva esservi compreso, le parti
+contraenti avevano per lui stipulato, che
+renderebbe Verona ai Veneziani, ricevendo
+invece da loro dugento mila ducati,
+e che conserverebbe Riva di Trento,
+Roveredo e tutto ciò che aveva acquistato
+nel Friuli. Per non apportare pregiudizio
+ai diritti e alle pretese dell'impero, non
+si dava a queste condizioni che una tregua
+di diciotto mesi<a class="tag" id="tag462" href="#note462">[462]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_462"></a>[462]</span>
+</p>
+
+<p>
+Erano stati accordati a Massimiliano due
+mesi per accettare il trattato di Noyon;
+e perchè Francesco I prevedeva la di lui
+ripugnanza a rinunciare a veruna delle passate
+pretese, ordinò al signore di Lautrec
+d'unirsi all'armata veneziana, per cominciare
+l'assedio di Verona. Infatti le due
+armate si presentarono sotto le mura di
+quella città il 20 agosto, una sulla riva
+destra, l'altra sulla sinistra dell'Adige;
+e malgrado la valorosa resistenza di Marc'Antonio
+Colonna, che conservava tuttavia
+sotto il suo comando ottocento cavalli,
+cinque mila fanti tedeschi, e mille
+cinquecento spagnuoli, avanti la metà
+d'ottobre furono aperte nelle mura varie
+breccie assai larghe. Ma il Lautrec
+desiderava d'evitare ogni effusione di sangue
+in una guerra che non dubitava doversi
+in breve terminare con un trattato
+di pace. Malgrado le istanze del senato
+di Venezia, ricusò di procedere all'assalto;
+non volle nemmeno venire a battaglia
+con Rockandolf, che si avvicinava con
+una debole armata tedesca, e s'accontentò
+piuttosto di levare l'assedio, non
+senza eccitare le lagnanze e i sospetti dei
+Veneziani. Vero è che questi non tardarono
+a conoscere, che tale moderazione
+aveva salvata Verona per loro vantaggio,
+<span class="pagenum"><a id="Page_463"></a>[463]</span>
+che questa città sarebbe in breve
+loro renduta intatta, mentre che, se l'avessero
+presa d'assalto, non avrebbero guadagnato
+che ruine<a class="tag" id="tag463" href="#note463">[463]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Effettivamente tutte le guerre, tutte le
+nimicizie eccitate dalla lega di Cambrai
+sembravano tendere ad un fine comune,
+e l'anno 1516 fu l'epoca delle paci più
+importanti. I cinque cantoni svizzeri, che
+nel precedente anno non avevano voluto
+accedere al trattato di Ginevra, conchiusero,
+il 29 novembre del 1516, d'accordo
+cogli altri cantoni, un nuovo trattato colla
+Francia, cui fu dato il nome di <i>pace perpetua</i>,
+trattato che infatti durò quanto la
+monarchia francese. Regolavasi in esso la
+pensione che in avvenire la Francia pagherebbe
+ai tredici cantoni ed ai loro
+alleati, si lasciava alla decisione d'un arbitramento
+tutte le differenze che potessero
+insorgere, ed al re si accordava la facoltà
+di levare tra gli Svizzeri quante truppe
+vorrebbe<a class="tag" id="tag464" href="#note464">[464]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_464"></a>[464]</span>
+</p>
+
+<p>
+Fu nello stesso anno che Francesco I
+stipulò colla corte di Roma il trattato che
+porta il nome di concordato, sottoscritto
+il 18 d'agosto del 1516, ed approvato
+dal concilio di Laterano il 19 di dicembre.
+Questo trattato, che aboliva la prammatica
+sanzione e le più preziose libertà
+della Chiesa gallicana, era stato fatto da
+due sovrani che reciprocamente si rinunciavano
+ciò che loro non apparteneva. Il
+papa accordava al re la collazione de'
+beneficj del regno, di spettanza de' capitoli
+e delle comunità: il re cedeva al
+papa le annate, ossiano l'entrate d'un
+anno bel beneficio ch'egli conferiva, e
+che spettava alle pie fondazioni<a class="tag" id="tag465" href="#note465">[465]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il trattato del concordato fu cagione
+di profondo dolore alla Chiesa francese,
+e fu un oggetto di trionfo per la corte di
+Roma. Era la conseguenza della politica di
+Francesco I, il quale voleva a qualunque
+prezzo guadagnarsi il papa. Pure il re
+aveva potuto sperimentare anche recentemente
+quanto verso di lui implacabile
+<span class="pagenum"><a id="Page_465"></a>[465]</span>
+fosse l'odio di Leon X, e quanto poco
+fondamento dovesse fare sopra i di lui trattati
+e sopra le di lui promesse. In tempo
+della spedizione di Massimiliano, che
+aveva minacciato il ducato di Milano,
+Leon X, invece di spedire in ajuto de'
+Francesi i cinquecento uomini d'armi
+ed i tre mila Svizzeri promessi, aveva
+anzi mandato il cardinale Bibbiena al
+campo imperiale per complimentare Massimiliano,
+e per rendere più intima la
+di lui alleanza colla santa sede. Inoltre
+non aveva mai cessato di confortare i
+Veneziani a staccarsi dalla Francia per
+entrare nella lega de' di lei nemici, di
+ravvivare lo sdegno degli Svizzeri, d'attraversare
+i Francesi in tutte le loro negoziazioni;
+e lo stesso giorno in cui sottoscriveva
+il concordato, 18 agosto 1516,
+metteva il colmo alla ruina d'uno de'
+più fedeli alleati della Francia, del duca
+d'Urbino, dando l'investitura del di lui
+ducato al proprio nipote, Lorenzo de'
+Medici.
+</p>
+
+<p>
+Leon X più non aveva bisogno di pensare
+a fondar la grandezza di due principi
+della sua casa: suo fratello Giuliano,
+che aveva sposata Filiberta di Savoja,
+sorella minore di molti anni della
+madre di Francesco I, e che per cagione
+<span class="pagenum"><a id="Page_466"></a>[466]</span>
+di questo matrimonio aveva da lui ricevuto
+il titolo di duca di Nemours, era
+morto il 17 di marzo del 1516. Giuliano,
+che durante il suo esilio da Firenze avea
+trovato asilo alla corte del duca d'Urbino,
+riconoscente de' ricevuti beneficj,
+avea difeso finchè era vissuto il duca contro
+l'ambizione di suo fratello<a class="tag" id="tag466" href="#note466">[466]</a>. Ma non fu
+appena morto Giuliano, che Leon X pubblicò
+un monitorio contro Francesco Maria
+della Rovere, duca d'Urbino, nel quale
+lo accusava dell'assassinio del cardinale
+di Pavia, del quale delitto era di già stato
+assolto; lo accusava d'avere negoziato con
+Lodovico XII, quando ancora viveva Giulio
+II; d'avere attaccati i soldati dispersi
+dell'armata spagnuola e pontificia dopo
+la sconfitta di Ravenna; finalmente d'avere
+ricusato d'unirsi all'armata di Lorenzo
+de' Medici contro Francesco I. Per
+tutte questa cagioni privava Francesco
+Maria della Rovere de' suoi stati, ed incaricava
+Lorenzo de' Medici, e sotto i
+suoi ordini Renzo di Ceri, di dare esecuzione
+a questa sentenza<a class="tag" id="tag467" href="#note467">[467]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_467"></a>[467]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il ducato d'Urbino, col contado di
+Montefeltro e colle signorie di Pesaro e
+di Sinigaglia, non dava un'entrata maggiore
+di venticinque mila ducati. Con così
+deboli sussidj il duca, abbandonato da
+tutti i suoi alleati, ed in particolare da
+quello pel quale erasi compromesso, sprezzando
+la collera del suo abituale signore,
+non poteva sperare di resistere a tutte
+le forze della Chiesa. Quando seppe che
+Lorenzo de' Medici era giunto al confine
+de' suoi stati con un'armata composta
+di truppe fiorentine e pontificie, fuggì
+a Pesaro, indi passò a Mantova, dove
+precedentemente aveva mandati la consorte
+ed il figlio. Il 30 maggio Lorenzo
+de' Medici entrò in Urbino; e nel termine
+di quattro giorni gli si arresero tutti
+i castelli di quel piccolo stato. Poca resistenza
+opposero ancora le fortezze di
+Sinigaglia, di Pesaro, di Majuolo di San
+Leo; quest'ultima, che credevasi inespugnabile,
+fu presa per iscalata dopo
+tre mesi<a class="tag" id="tag468" href="#note468">[468]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_468"></a>[468]</span>
+</p>
+
+<p>
+Leon X, costantemente occupandosi intorno
+all'ingrandimento della sua casa,
+rompeva per tale cagione i vincoli della
+riconoscenza che doveano legarlo a Francesco
+Maria della Rovere, protettore della
+sua famiglia in tempo del suo lungo esilio.
+Egli voleva ad ogni modo procurare una
+sovranità a suo nipote Lorenzo, figlio di
+Pietro, suo fratello maggiore, e dell'orgogliosa
+Alfonsina Orsini, le di cui istanze
+affrettarono, per quanto si dice, cotale
+decisione. Non dubitò quindi d'accordare
+il ducato d'Urbino e la signoria di Pesaro
+a Lorenzo de' Medici, lo stesso giorno
+in cui la sottoscrizione del concordato
+sembrava assicurare alla sua famiglia la
+protezione della Francia. Ottenne che il
+decreto d'investitura venisse confermato
+in pieno concistoro da tutti i cardinali,
+ad eccezione del solo Grimani, vescovo
+d'Urbino, il quale per questa sua opposizione
+fu forzato ad abbandonare Roma<a class="tag" id="tag469" href="#note469">[469]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La pace tra Carlo e Francesco I, quella
+tra gli Svizzeri e la Francia, e quella
+<span class="pagenum"><a id="Page_469"></a>[469]</span>
+tra il papa e quest'ultima potenza avevano
+finalmente scossa l'ostinazione di
+Massimiliano. Egli aveva conosciuto che
+potrebbe difficilmente continuare solo la
+guerra, senza i sussidj pecuniarj d'altra
+potenza, ed il 4 di dicembre aveva dato
+il suo assenso al trattato di Noyon. Tuttavolta
+per salvare il suo amor proprio,
+e non parer di cedere a' suoi nemici,
+acconsentì soltanto di consegnare la città
+di Verona a suo nipote il re Cattolico,
+affinchè questi la consegnasse ai Francesi,
+i quali poi dovevano darla in mano
+ai Veneziani. Il vescovo di Trento, incaricato
+d'eseguire questa commissione,
+aprì le porte di Verona al signore di
+Lautrec il 23 di gennajo del 1517, e da
+lui ricevette a conto dei dugento mila
+scudi che dovevano pagare i Veneziani,
+il danaro necessario per pagare il soldo
+arretrato della guarnigione. Il Lautrec
+consegnò nello stesso istante le chiavi
+della città ad Andrea Gritti ed a Giampaolo
+Gradenigo, provveditori veneziani.
+Quattrocento uomini d'armi, il fiore
+dell'armata, e due mila fanti, presero
+possesso della città, mentre che i generali
+ed i provveditori veneziani si recarono
+alla cattedrale in mezzo ad un popolo
+ebbro di gioja, per rendere grazie al
+<span class="pagenum"><a id="Page_470"></a>[470]</span>
+cielo della fine di così orribile guerra, e
+del ristabilimento in tutta la Venezia
+della benefica autorità del senato veneziano<a class="tag" id="tag470" href="#note470">[470]</a>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="chapter">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_471"></a>[471]</span>
+</p>
+
+<h2>
+CAPITOLO CXIII.
+</h2>
+
+<div class="blockquote">
+<p>
+<i>Rivoluzione e guerra d'Urbino: cospirazione
+de' cardinali contro il papa:
+ambizione di Leon X. Sua alleanza
+con Carlo V contro Francesco I. Le
+loro armate conquistano il Milanese;
+morte di Leon X.</i>
+</p>
+
+<p class="center">
+1517 = 1521.
+</p>
+</div>
+
+<p>
+Nell'istante in cui la repubblica di
+Venezia ricuperò, contro ogni speranza,
+il possedimento di quasi tutto lo stato
+di terra ferma, che le aveva fatto perdere
+una sola battaglia, e pel quale aveva
+in appresso combattuto otto anni contro
+le principali potenze d'Europa, il senato
+scelse due de' suoi più illustri membri,
+Andrea Gritti e Giorgio Cornaro, per
+visitare tutte le città e le province della
+repubblica, conoscere i loro bisogni, consolare
+la loro miseria, rassodare la loro
+fedeltà, e loro promettere più felici tempi.
+I due deputati percorsero tutta la
+terra ferma veneziana; esaminarono le
+fortificazioni di Salò, di Peschiera, Bergamo,
+Brescia, Crema, Verona, Padova,
+Treviso, Rovigo, Udine e di tutte
+<span class="pagenum"><a id="Page_472"></a>[472]</span>
+le piazze del Friuli<a class="tag" id="tag471" href="#note471">[471]</a>; mentre che dal
+canto loro tutte le città spedirono deputati
+al senato per rinnovare il loro giuramento
+di fedeltà, ed offrirgli le loro
+felicitazioni. La repubblica, che aveva resistito
+alla più formidabile lega che si fosse
+mai formata dopo la caduta dell'impero
+romano, che aveva contemporaneamente
+provati tutti i disastri nell'interno delle
+sue città, nelle sue armate, nelle sue
+flotte, e che non aveva in fine di così
+lunga ed acerba guerra perdute che alcune
+poco importanti città della Romagna,
+ed alcuni porti che teneva in pegno
+nel regno di Napoli, poteva credersi sicura
+della sua immortalità. Ella aveva
+trovati inesauribili mezzi, e spiegata una
+tale costanza ed energia, che non sarebbersi
+forse trovate in verun altro stato
+della Cristianità, ed il senato pareva avere
+fondamento d'esortare i suoi sudditi a riporre
+ogni loro fidanza nella fortuna di
+san Marco.
+</p>
+
+<p>
+Non pertanto la guerra della lega di Cambrai
+aveva essiccate molte parti vitali della
+repubblica, e dopo quest'epoca più non
+si vide ricuperare il primiero vigore. Aveva
+<span class="pagenum"><a id="Page_473"></a>[473]</span>
+supplito all'enorme dispendio cui era stata
+forzata di soggiacere per lo spazio d'otto anni,
+non solo con prestiti che le assorbivano
+per molti anni tutte le pubbliche entrate,
+ma ancora col vendere al migliore offerente
+quasi tutte le principali cariche dello stato.
+Allorchè fu ristabilita la pace, i consiglj
+posero fine a questa vergognosa maniera
+di distribuire gl'impieghi della repubblica,
+ma non potevano impedire che i
+corpi risguardati fin allora come il fiore
+della nazione non fossero stati formati a
+prezzo d'oro, e che molti impieghi non
+venissero occupati da persone portate ai
+medesimi dalle sole ricchezze<a class="tag" id="tag472" href="#note472">[472]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il commercio aveva fondata la potenza
+veneziana, ma questo commercio aveva
+sofferto in tutte le sue parti. Quasi tutte
+le officine delle manifatture stabilite nel
+territorio veneto erano state distrutte dalla
+guerra: Giulio II aveva sforzati i Veneziani
+a dividere coi direttori delle sue
+saline di Cervia il monopolio dei sali,
+lungo tempo esercitato esclusivamente dai
+primi in tutta l'Italia. Selim, imperatore
+dei Turchi, aveva conquistato il Cairo
+ed Alessandria, e distrutto l'impero dei
+<span class="pagenum"><a id="Page_474"></a>[474]</span>
+Mamelucchi<a class="tag" id="tag473" href="#note473">[473]</a>. L'Egitto, ch'egli aveva
+occupato, era uno di que' paesi in cui i
+Veneziani esercitavano il più lucrativo
+commercio; ed il regime de' Turchi, più
+oppressivo che quello del soldano, lo fece
+bentosto languire, e annullò tutti gli utili,
+sebbene il senato non avesse ommesso di
+mandare subito un'ambasciata a Selim per
+felicitarlo intorno alle sue conquiste, rinnovare
+con lui i trattati di commercio e
+pagargli il tributo del regno di Cipro,
+antico feudo del soldano<a class="tag" id="tag474" href="#note474">[474]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In pari tempo la navigazione dei Portoghesi
+intorno al capo di Buona Speranza
+dava una nuova direzione al commercio
+delle Indie; il quale, invece di farsi soltanto
+per gli scali del mar Rosso e d'Alessandria,
+paesi ne' quali i Veneziani,
+per l'influenza loro, s'erano procurato una
+specie di monopolio, era venuto in mano
+de' mercanti di Lisbona, che andavano direttamente
+a cercare le spezierie alle Molucche
+e ne approvvigionavano tutta l'Europa.
+Finalmente il commercio de' Veneziani
+coll'Africa e colla Spagna aveva ricevuto
+<span class="pagenum"><a id="Page_475"></a>[475]</span>
+un funesto colpo dall'imprudente avidità
+de' ministri del nuovo re Cattolico. Una
+flotta veneziana faceva regolarmente ogni
+anno il giro del Mediterraneo per fare tutti
+i cambj tra i diversi porti di questo mare.
+Le galere ond'era composta, e che dicevansi
+<i>galere del traffico</i>, partivano da Venezia
+per Siracusa in Sicilia; davano in
+appresso fondo a Tripoli, all'isola di
+Gerbi presso alle Sirti, a Tunisi, a Tremizene,
+a Orano, e ad altri porti dei
+regni di Fez e di Marocco: giugnevano
+in cadauno di questi porti nell'epoca di
+fiera annuale, cui i Mori recavano la
+loro polvere d'oro, per cambiarla coi
+metalli lavorati e colle stoffe dell'Europa.
+Questa stessa polvere d'oro veniva in
+seguito portata dalle <i>galere del traffico</i>
+ne' porti spagnuoli d'Almeria, Malaga e
+Valenza, dove serviva a comperare sete,
+lane e frumento. Queste mercanzie ne'
+tempi di Ferdinando erano state assoggettate
+ad un diritto d'esportazione del
+dieci per cento del loro valore, lo che
+aveva danneggiato l'interesse de' produttori,
+senza far torto al commercio. I ministri
+del successore di Ferdinando duplicarono
+l'imposta, e ne posero un'altra simile sopra
+l'importazione delle merci recate dai Veneziani;
+e, credendo in tal modo di quadruplicare
+<span class="pagenum"><a id="Page_476"></a>[476]</span>
+le loro entrate, distrussero
+invece il commercio e l'agricoltura della
+Spagna; ma in pari tempo fecero cessare
+uno de' più ricchi traffichi de' Veneziani<a class="tag" id="tag475" href="#note475">[475]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In mezzo a queste difficoltà, il senato
+occupavasi incessantemente intorno ai
+mezzi di ristabilire la passata prosperità
+del territorio della repubblica, col richiamare
+ai campi gli agricoltori, alle officine
+i dispersi operaj; col rialzare le dighe
+abbattute, ristaurare i canali d'irrigamento
+e di navigazione, accrescere
+ovunque le fortificazioni che difendevano
+il paese, e particolarmente quelle di Verona
+e di Padova, di cui voleva formare
+i baluardi dello stato. Per ultimo
+riaprì l'università di Padova, la quale
+era stata chiusa otto anni, chiamandovi
+i più celebri professori, i quali vi attirarono
+di nuovo la folla degli scolari<a class="tag" id="tag476" href="#note476">[476]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Le numerose armate che l'imperatore,
+il re di Francia e la repubblica licenziavano
+nel medesimo istante, potevano
+in tempo di pace apportare alle province
+d'Italia una nuova calamità colle ruberie
+delle milizie sbandate. Pareva difficile
+di assoggettare tutto ad un tratto all'autorità
+<span class="pagenum"><a id="Page_477"></a>[477]</span>
+delle leggi uomini da lungo tempo
+accostumati a disprezzarle, che lasciavansi
+senza mezzi di sussistenza, ed erano
+persuasi d'aver essi la forza in mano.
+Non dobbiamo perciò maravigliarci che
+il senato ed il luogotenente del re in
+Lombardia, favoreggiassero un tentativo
+del duca d'Urbino, che li liberava da
+questi formidabili avanzi delle armate,
+ed addensava la burrasca, che gli aveva
+minacciati, sopra gli stati d'un sovrano,
+di cui avevano lungo tempo sperimentata
+l'inimicizia e la mala fede.
+</p>
+
+<p>
+Francesco Maria della Rovere si era
+lasciato spogliare senza fare resistenza del
+ducato d'Urbino, persuaso che in tempo
+d'una guerra generale, le potenze, che
+cercavano l'alleanza del papa, lo avrebbero
+sagrificato alla sua ambizione. Appena
+fatta la pace, la loro gelosia verso
+la corte di Roma, lungo tempo compressa,
+poteva rinascere, o per lo meno non
+era presumibile che per cagion della santa
+sede volessero ricominciare le ostilità; ed
+altro non domandava al rimanente dell'Europa,
+che di lasciare che si misurasse
+colle sole sue forze contro le sole forze
+della Chiesa. Quando si licenziavano le
+armate adunate sotto Verona, propose
+loro di seguirlo in una spedizione somigliante
+<span class="pagenum"><a id="Page_478"></a>[478]</span>
+a quelle delle antiche compagnie
+di ventura. Federico di Bozzolo, cadetto
+della casa di Gonzaga, che si era acquistato
+nome militando per la Francia, e
+ch'era personalmente nemico di Lorenzo
+de' Medici, offrì di porsi alla testa dell'armata.
+Si unirono sotto le sue bandiere
+cinque mila fanti spagnuoli comandati
+dal capitano Maldonato, ed ottocento cavaleggieri
+in gran parte albanesi. Andrea Bua,
+Costantino Boccali, il brabantese Zucker
+e molti altri ufficiali, che si erano acquistata
+celebrità nella precedente guerra,
+si attaccarono all'armata del duca d'Urbino.
+I talenti dei capitani e lo sperimentato
+valore de' soldati formavano tutta
+la forza del duca, poichè egli non aveva
+nè danaro, nè artiglieria, nè munizioni,
+nè equipaggi di guerra. Pure partì dalle
+vicinanze di Mantova colla sua piccola armata
+il 23 di gennajo del 1517, lo stesso
+giorno in cui Verona fu consegnata ai
+Francesi<a class="tag" id="tag477" href="#note477">[477]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Leone X, informato dell'aggressione
+diretta contro suo nipote, vi ravvisò
+<span class="pagenum"><a id="Page_479"></a>[479]</span>
+la mano di Francesco I. Egli sapeva con
+quanti segreti raggiri, con quante piccole
+perfidie aveva provocata la di lui
+collera. Ad ogni modo volle chiedere
+soccorso a lui medesimo, accusando
+Lautrec solo, suo luogotenente, d'avergli
+suscitato contro un nuovo nemico in
+mezzo alla pace. Ma quando si rivolse
+nello stesso tempo al re di Spagna ed
+all'imperatore per avere la loro assistenza,
+rappresentò loro l'aggressione, ond'era
+minacciato, come opera dello stesso Francesco<a class="tag" id="tag478" href="#note478">[478]</a>.
+Nello stesso tempo incaricò suo
+nipote Lorenzo di adunare in Romagna
+tutte le truppe della repubblica fiorentina
+e della Chiesa, per chiudere la strada ai
+nemici.
+</p>
+
+<p>
+Ma perchè Lorenzo non conosceva
+l'arte militare, il papa gli aveva dati per
+consiglieri Renzo Orsini di Ceri, Giulio
+Vitelli di Città di Castello, e Guido Rangoni
+di Modena, tutti tre assai distinti ufficiali.
+Altronde gli aveva particolarmente
+raccomandato di non si esporre alle vicissitudini
+d'una battaglia, persuaso che
+prolungando la guerra, il più ricco dei
+<span class="pagenum"><a id="Page_480"></a>[480]</span>
+due rivali non poteva restare perdente.
+Lorenzo de' Medici si fece prestare dai
+cittadini fiorentini cinquanta mila fiorini
+d'oro; fece marciare alla volta della Romagna
+dieci mila uomini presi nella milizia
+della campagna; provvide di guarnigioni
+le città, e lasciò libero il passo
+al duca d'Urbino, che si presentò il 5
+di febbrajo innanzi alla sua capitale. Il
+duca sconfisse lo stesso giorno Francesco
+del Monte, che voleva tenerlo lontano dalle
+mura della città, e nel susseguente giorno
+fu ricevuto dagli abitanti con trasporti
+di gioja. Questi gli professavano lo stesso
+attaccamento come ai tempi del duca
+Borgia, e non sapevano accomodarsi all'alterigia
+ed al duro carattere di Lorenzo
+de' Medici<a class="tag" id="tag479" href="#note479">[479]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Tutto il ducato d'Urbino aveva rialzate
+le bandiere dell'antico loro padrone;
+ma in mezzo all'insurrezione, Lorenzo de'
+Medici si era accampato su due montagne
+poste sopra Pesaro ed in faccia ad
+Urbino, e vi riceveva i rinforzi che
+Leon X aveva domandati ai sovrani. Il
+<span class="pagenum"><a id="Page_481"></a>[481]</span>
+conte di Potenza gli aveva condotte quattrocento
+lance dal regno di Napoli per
+conto del re Carlo. Dal canto suo Francesco
+I faceva marciare trecento lance
+francesi; e somministrando al papa questo
+soccorso gli chiedeva in contraccambio
+la restituzione tante volte promessa
+di Modena e di Reggio al duca di Ferrara<a class="tag" id="tag480" href="#note480">[480]</a>.
+Senza contare questi uomini
+d'armi francesi cui il papa non permise
+di giugnere sul teatro della guerra, Lorenzo
+aveva di già adunati mille uomini
+d'armi, mille cavaleggieri e quindici mila
+fanti. Ma i soldati, entrando ai servigj
+del papa, parevano rinunciare al loro antico
+punto d'onore ed al loro valore:
+sapendo i capitani che nè il sovrano,
+nè il generale non potevano giudicare de'
+loro mancamenti, essi cercavano di non
+recar danno a' loro avversarj, e di tirare
+in lungo la guerra per prolungare i loro
+profitti. L'armata pontificia si lasciò fuggire
+tutte le occasioni d'ottenere qualche
+vantaggio contro il duca d'Urbino fino
+al 4 d'aprile, in cui Lorenzo de' Medici
+<span class="pagenum"><a id="Page_482"></a>[482]</span>
+fu ferito nella testa all'assedio del castello
+di Mondolfo da un colpo d'archibugio<a class="tag" id="tag481" href="#note481">[481]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Lorenzo II de' Medici, erede di tutto
+l'orgoglio di sua madre Alfonsina Orsini,
+aveva passata la sua giovinezza nell'esilio,
+inteso a procacciare nemici ai Fiorentini,
+od a cercare colle sue pratiche
+i mezzi di ricuperare un'autorità, cui
+credeva d'avere ereditarj diritti. Aveva
+con ciò offesi in mille modi i suoi compatriotti,
+ed era da loro detestato, siccome
+egli in segreto li detestava. Allorchè
+fu ferito, avendogli i suoi medici
+ordinato il silenzio ed il riposo, niuno
+fu ammesso a visitarlo in Ancona, dove
+si era fatto trasportare; ed i Fiorentini
+si persuasero bentosto che fosse morto.
+Accertavano che Lorenzo era spirato nella
+notte del venerdì al sabbato santo; che
+il di lui feretro era già stato deposto
+a nostra Signora di Loreto, e che lo
+aveva detto un ossesso, la di cui asserzione
+si preferiva a quella de' testimonj
+oculari<a class="tag" id="tag482" href="#note482">[482]</a>. I consiglj, con una segreta
+<span class="pagenum"><a id="Page_483"></a>[483]</span>
+gioja, nominarono tre commissarj della
+repubblica per dirigere l'armata durante
+l'assenza del di lei capo: ma Leon X, che
+ravvisò in questa nomina, consentanea
+agli antichi usi, il progetto di ricuperare
+un'autorità ch'egli si arrogava tutta intera,
+vietò ai commissarj di recarsi al
+quartiere generale<a class="tag" id="tag483" href="#note483">[483]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Soltanto dopo quaranta giorni, Lorenzo
+de' Medici, risanato dalla sua ferita, andò
+a Firenze per disingannare coloro che
+lo credevano morto, e per calmare un
+movimento che poteva farsi pericoloso.
+Rientrò bruscamente in patria la domenica,
+24 di maggio, ed all'indomani
+girò per le strade onde tutti potessero
+vederlo: ma la voce della di lui morte
+si era talmente accreditata, che molti cittadini
+andavano dicendo non essere il
+principe che loro si mostrava adesso, che
+un corpo privo di vita, animato da uno
+spirito maligno<a class="tag" id="tag484" href="#note484">[484]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Invece dei commissarj della repubblica,
+Leone X spedì il cardinale di Bibbiena
+ad assumere il comando dell'armata abbandonata
+dal nipote. Questo favorito del
+<span class="pagenum"><a id="Page_484"></a>[484]</span>
+papa, cui andiamo debitori del rinnovamento
+della commedia, e che tra i letterati
+ed i cortigiani aveva grandissima riputazione
+d'uomo dotato di squisito gusto, di
+amenità e di erudizione, era ben lontano
+dall'avere la stessa riputazione presso
+i soldati; e la sua campagna fu ancora
+più infelice che quella del suo predecessore.
+Una contesa insorta nel suo campo
+tra i soldati spagnuoli e tedeschi, dopo
+essergli costata più di cento soldati, lo
+costrinse a dividere in due campi l'armata.
+Francesco Maria della Rovere seppe
+approfittarne: sebbene da circa tre mesi
+non avesse più potuto pagare i suoi soldati,
+persuase i Baschi ed i Tedeschi, che
+militavano per il papa, e che si vergognavano
+d'essere subordinati al comando
+dei preti, di unirsi a lui; altrettanto
+avevano fatto molti Spagnuoli; e si vide
+quasi tutta un'armata abbandonare il sovrano,
+che generosamente e puntualmente
+la pagava, per seguire quegli che non
+poteva offrirle che le eventualità della
+guerra. Il cardinale di Bibbiena, sorpreso
+ne' suoi quartieri a Monte imperiale, dopo
+avere perduta molta gente, si ritirò a Pesaro<a class="tag" id="tag485" href="#note485">[485]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_485"></a>[485]</span>
+</p>
+
+<p>
+Frattanto il duca d'Urbino, avendo
+raddoppiata la sua armata senza accrescere
+i suoi proventi, sentì la necessità
+di portarla a vivere in paese nemico.
+La condusse perciò in Toscana per predare
+le vittovaglie e gli armenti, che il
+popolo senza verun sospetto lasciava sparsi
+nelle campagne; sforzò Giampaolo Baglioni
+a redimere Perugia da un attacco
+con una contribuzione di dieci mila ducati;
+minacciò città di Castello e Siena;
+e dopo avere arricchiti i suoi soldati col
+saccheggio, li ricondusse rapidamente nel
+ducato d'Urbino, per cacciarne il cardinale
+di Bibbiena, che vi era penetrato
+durante la di lui lontananza. Leone X
+scrisse il 16 ed il 17 di maggio al Baglioni
+ed alla repubblica di Siena per
+ringraziarli della buona condotta da loro
+tenuta, ed esortarli alla costanza<a class="tag" id="tag486" href="#note486">[486]</a>. Di
+que' dì all'incirca, le genti della Chiesa trovando
+più facile il vincere il duca d'Urbino
+colle cospirazioni che colle armi,
+avevano comperati de' traditori nel di lui
+<span class="pagenum"><a id="Page_486"></a>[486]</span>
+campo. Maldonato, Soares e due altri capitani
+spagnuoli promisero di dare Francesco
+Maria nelle mani del cardinale di
+Bibbiena o di assassinarlo. Il duca ebbe
+sentore delle loro trame; e li denunciò ai
+loro compatriotti adunati, che chiamò
+a giudici di tanta perfidia; gli Spagnuoli
+sdegnati li condannarono alla morte, ed
+eseguirono essi medesimi tale sentenza
+contro i quattro capitani che avevano tentato
+di tradire il principe cui servivano<a class="tag" id="tag487" href="#note487">[487]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Non contento di avere cacciato fuori
+de' suoi stati il cardinale di Bibbiena, il
+duca d'Urbino lo inseguì nella Marca
+d'Ancona; ma perchè aveva poca artiglieria
+e pochissime munizioni da guerra,
+non vi potè occupare veruna città. Ripassando
+l'Appennino, estese i suoi guasti
+nello stato fiorentino tra borgo San Sepolcro
+ed Anghiari; ma la sua armata non
+pagata si era renduta formidabile non
+meno agli amici che ai nemici, e la sua
+situazione rendevasi ogni giorno più difficile;
+verun alleato aveva voluto assumersi
+<span class="pagenum"><a id="Page_487"></a>[487]</span>
+di proteggerlo, mentre che tutte le
+grandi potenze spedivano soccorsi al papa,
+e che lo stesso Francesco I mostravasi
+sollecito di terminare questa guerra<a class="tag" id="tag488" href="#note488">[488]</a>.
+All'ultimo Francesco Maria perdette la
+speranza di potersi più lungo tempo difendere,
+ed accettò la mediazione che gli
+offriva il signore di Lescuns, fratello di
+Lautrec, inviato dal re di Francia presso
+il papa. In agosto o in settembre del 1517
+venne sottoscritto un trattato, in forza del
+quale Leon X si obbligava di pagare all'armata
+del duca d'Urbino tutti i soldi
+arretrati, che ammontavano a più di cento
+mila ducati; lo assolveva da tutte le censure
+ecclesiastiche; accordava un'intera
+amnistia, che poi non osservò, a coloro
+che si erano dichiarati per il duca; e permetteva
+a Francesco Maria di far trasportare
+a Mantova, ove si ritirò, la sua
+artiglieria e la bella biblioteca raccolta
+in Urbino da suo avo, Federico di Montefeltro<a class="tag" id="tag489" href="#note489">[489]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_488"></a>[488]</span>
+</p>
+
+<p>
+Non era ancora terminata la guerra
+d'Urbino, quando la corte di Roma venne
+agitata dalla scoperta di una congiura
+contro il papa, ed in appresso dal supplicio
+di uno de' principali dignitarj della
+Chiesa. Il capo di tale congiura era quello
+stesso cardinale Alfonso Petrucci che si
+era adoperato con tanto zelo nella nomina
+di Leone, e che lo aveva poi annunciato
+al popolo con sì vivo trasporto di gioja,
+gridando: <i>vivano i giovani!</i> Pandolfo Petrucci,
+suo padre, aveva governata la
+repubblica di Siena con prudente accortezza,
+rispettando le abitudini de' cittadini,
+de' quali aveva abolite le leggi, e si era
+acquistata così fama tra i più grandi
+politici del suo secolo. Morì Pandolfo di
+sessantatre anni, il 21 maggio del 1512<a class="tag" id="tag490" href="#note490">[490]</a>,
+lasciando tre figli; Borghese, il primogenito,
+che non aveva più di vent'anni; Alfonso,
+il secondo, ch'era stato creato cardinale
+nel 1509 in età di appena sedici anni;
+ed il terzo, Fabio, che non era per anco
+giunto all'adolescenza. Niuno di loro aveva
+ereditati i talenti nè la forza di carattere
+del padre, sebbene il primogenito gli succedesse
+<span class="pagenum"><a id="Page_489"></a>[489]</span>
+nell'autorità presso la repubblica
+di Siena, e venisse riconosciuto capo
+della balìa, e comandante della guardia<a class="tag" id="tag491" href="#note491">[491]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In questa stessa famiglia de' signori di
+Siena Leon X aveva un favorito, Raffaello
+Petrucci, vescovo di Grosseto, persona
+a lui devota e fedele, ma illetterato,
+e di depravati costumi. Il papa lo aveva
+nominato castellano di castel sant'Angelo;
+ed in appresso pensò di metterlo alla
+testa del governo di Siena, affinchè questa
+repubblica, chiusa fra gli stati della
+Chiesa e de' Fiorentini, fosse da lui dipendente
+non meno che gli stati che la
+circondavano. Vitello Vitelli condusse a
+Siena il vescovo di Grosseto con dugento
+cavalli e due mila fanti, e lo installò il
+10 marzo del 1515 nella signoria, mentre
+che Borghese Petrucci uscì di città
+senza avere il coraggio di fare uno sforzo
+per conservare la sua autorità. Il nuovo
+signore richiamò alcuni emigrati, ed in
+iscambio esiliò tutti coloro che avevano
+avuto molta parte nell'ultimo governo;
+in breve rendette la sua tirannide odiosa
+a tutti i Sienesi<a class="tag" id="tag492" href="#note492">[492]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_490"></a>[490]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il cardinale Alfonso Petrucci non poteva
+perdonare a Leon X l'ingratitudine
+di cui si vedeva vittima. Suo padre Pandolfo
+era stato il più costante alleato dei
+Medici; aveva preso parte per favorirli
+nelle più pericolose guerre, aveva loro
+dato asilo in quella stessa patria da cui
+i Medici scacciavano i suoi figliuoli,
+confiscandone i beni. In un inconsiderato
+impeto di gioventù, Alfonso si lasciava
+talvolta uscire di bocca, ch'era tentato
+di gettarsi in concistoro sopra Leon X
+con un pugnale in mano, per disfarsi
+di lui in mezzo al sacro collegio. Aveva
+pure pensato di guadagnare il chirurgo
+Battista di Vercelli, perchè avvelenasse
+un'ulcera che obbligava Leon X a farsi
+medicare ogni giorno. Per altro questo
+chirurgo, invece d'essere al servigio del
+papa, non trovavasi neppure in Roma,
+ed esercitava la sua professione in Firenze;
+tutte le pratiche di Petrucci per
+eseguire questo progetto, se realmente vi
+aveva fatto entrare il Vercelli, si ristringevano
+all'avere raccomandato inutilmente
+questo chirurgo, per farlo ricevere nella
+corte del papa<a class="tag" id="tag493" href="#note493">[493]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_491"></a>[491]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ma il Petrucci aveva preso in odio il
+soggiorno di Roma, ov'erasi renduto
+sospetto co' suoi violenti discorsi. Se ne
+allontanò, e vi fu richiamato. In tempo
+della guerra d'Urbino si pronunciò vivamente
+favorevole a Francesco Maria della
+Rovere, e si allontanò di nuovo. Vennero
+sorprese certe sue lettere dirette al suo
+segretario Antonio Nino: esse esprimevano
+i medesimi sentimenti o i medesimi progetti
+di vendetta; e Leone X le trovò sufficienti
+per servire di fondamento ad un
+processo criminale. Bisognava con inganno
+assicurarsi della di lui persona, prima
+di tradurlo in giudizio; ed il papa gli
+scrisse un'affettuosa lettera per richiamarlo,
+mandandogli un salvacondotto.
+Nello stesso tempo diede di propria bocca
+parola all'ambasciatore di Spagna, che
+il Petrucci, ritornando, non si esponeva
+a verun pericolo. Infatti Alfonso tornò
+a Roma, e presentossi al palazzo del pontefice
+col suo amico il cardinale Bandinello
+Sauli di Genova, che aveva pure
+assai contribuito all'elezione di Leon X.
+L'uno e l'altro, invece di essere introdotti
+all'udienza del papa, furono arrestati ed
+immediatamente condotti in castel sant'Angelo.
+L'ambasciatore di Spagna si lagnò
+che il papa violasse il salvacondotto e la
+<span class="pagenum"><a id="Page_492"></a>[492]</span>
+parola a lui data; ma rispose Leon X
+che tutte queste sicurezze erano distrutte
+da un'accusa di lesa maestà e di avvelenamento.
+Con tale risposta impegnava
+in certo modo anche l'ambasciatore a
+trovare gli accusati colpevoli<a class="tag" id="tag494" href="#note494">[494]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Colla processura usata in quel secolo
+niun uomo poteva lusingarsi di far apparire
+la propria innocenza, se i giudici
+erano determinati di trovarlo colpevole,
+poichè tutta l'informazione era tenuta in
+un profondo mistero. I due cardinali vennero
+assoggettati ad una rigorosa tortura.
+Pocointesta di Bagnacavallo, ch'era
+stato sotto il Petrucci comandante della
+guardia di Siena, e Battista di Vercelli
+ch'era stato arrestato in Firenze, furono
+egualmente posti alla tortura, e fu loro
+estorta la confessione di un progetto d'avvelenamento.
+Furono arrestati altri cardinali,
+siccome colpevoli d'avere uditi i
+violenti detti e le minacce del Petrucci
+senz'averne dato avviso; cioè Raffaello
+Riario, decano del sacro collegio, già
+<span class="pagenum"><a id="Page_493"></a>[493]</span>
+cardinale da oltre quarant'anni, il più
+prudente, il più circospetto de' capi della
+Chiesa, che tutti avanzava in dignità, in
+lusso ed in ricchezze; Adriano, cardinale
+di Corneto, e Francesco Soderini, cardinale
+di Volterra, l'uno e l'altro tra' più
+ricchi prelati della Chiesa<a class="tag" id="tag495" href="#note495">[495]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando fu terminata l'informazione
+del procuratore fiscale, e letta nel sacro
+collegio, Petrucci e Sauli furono degradati
+e consegnati al braccio secolare. Il
+primo fu strozzato in prigione il 21 giugno,
+ventiquattr'ore dopo la sentenza.
+Allo stesso supplicio fu condannato anche
+Bandinello Sauli, ma Leon X mutò la
+sentenza di morte in perpetuo carcere:
+e perchè il prigioniere fece offrire una
+grossa somma di danaro per avere la libertà,
+Leon X gli mandò il suo maestro
+delle cerimonie, Paride de' Grassi, per accettare
+l'offerta e condurre il cardinale
+penitente in concistoro, a condizione che
+non cercherebbe di giustificarsi, e che per
+lo contrario confesserebbe tutte le colpe
+ond'era stato accusato<a class="tag" id="tag496" href="#note496">[496]</a>. Il Sauli si assoggettò
+<span class="pagenum"><a id="Page_494"></a>[494]</span>
+alla proposta condizione; fu posto in
+libertà, ma morì poco tempo dopo, non
+senza sospetto, come corse voce, che
+prima di rilasciarlo il papa gli avesse
+fatto somministrare un lento veleno per
+sbarazzarsi di lui. Il cardinale Riario,
+dopo essere stato degradato, fu rimesso
+nella pristina dignità mercè il pagamento
+d'una grossa somma di danaro. I cardinali
+di Corneto e di Volterra avevano,
+stando inginocchiati in pieno concistoro,
+confessato d'aver udito le parole minacciose
+d'Alfonso Petrucci, e che, attribuendole
+alla sua leggerezza di mente, non
+le avevano denunciate. Leon X li fece
+porre in libertà dopo averli obbligati a
+pagare venticinque mila ducati. Questa
+somma doveva essere divisa fra loro due,
+ma le spese della guerra d'Urbino avendo
+sconcertate le finanze del papa, egli pretese
+che tale somma doveva essere da entrambi
+pagata individualmente. Allora i due cardinali
+fuggirono: non si seppe più nulla
+d'Adriano di Corneto, che venne senza dubbio
+assassinato; il Soderini si ritirò a Fondi
+sotto la protezione di Prospero Colonna,
+e vi stette fino alla morte del papa: Vercelli,
+Mino e Pocointesta perirono in
+mezzo ad orrendi supplicj<a class="tag" id="tag497" href="#note497">[497]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_495"></a>[495]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il sacro collegio era oppresso dallo
+spavento; non essendosi da lungo tempo
+trattati i suoi membri con tanto rigore.
+I condannati, e non escluso lo stesso Petrucci,
+non erano colpevoli che d'imprudenti
+parole; e quando Leon X non
+faceva grazia agli antichi suoi amici, ed
+a coloro che avevano contribuito alla sua
+elezione, gli altri non potevano sperare un
+migliore trattamento; di già si sentivano
+ai suoi occhi colpevoli, poichè le loro
+preghiere a pro de' colpevoli eransi risguardate
+come un'offesa. Il quinto concilio
+di Laterano, che trovavasi adunato
+nell'epoca dell'assunzione al pontificato
+di Leon X, non poteva più mettere limiti al
+di lui dispotismo; desso era stato da Leone
+terminato il 16 marzo del 1517, cinque
+anni dopo la sua convocazione. In così
+lungo spazio di tempo non aveva tenute
+che dodici sessioni, quasi d'altro non occupandosi
+che di vane formalità e di
+sermoni di etichetta. Non aveva giammai
+riuniti più di sedici cardinali e di novanta
+o cento vescovi ed abati mitrati;
+<span class="pagenum"><a id="Page_496"></a>[496]</span>
+e niuno doveva infatti lusingarsi di vederne
+di più in un'assemblea, che il
+papa cercava di spogliare d'ogni autorità
+reale<a class="tag" id="tag498" href="#note498">[498]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo la congiura del Petrucci non
+rimanevano nel sacro collegio che dodici
+cardinali, e Leon X seppe approfittare
+del loro terrore per fare in una
+sola volta una promozione di trentuno
+cardinali, che metteva il loro concistoro
+sotto assoluta di lui dipendenza.
+Una nomina così numerosa e così sproporzionata
+col corpo ch'essa riempiva,
+era senz'esempio. I cardinali atterriti dal
+fresco supplicio de' loro colleghi, sebbene
+si vedessero in tal modo rigettati
+in una impotente minorità, non osarono
+di fare veruna rimostranza. La lista si
+chiuse il 26 di giugno, e fu pubblicata
+il 1.º di luglio<a class="tag" id="tag499" href="#note499">[499]</a>. In quest'occasione
+Leon X collocò nel senato della Chiesa
+due figli delle sue sorelle, e varie altre
+creature che non vantavano altro titolo
+per così sublime dignità che il favore
+<span class="pagenum"><a id="Page_497"></a>[497]</span>
+del pontefice: ma nello stesso tempo accordò
+il cappello cardinalizio a molti
+gentiluomini romani, che la politica dei
+suoi predecessori aveva studiosamente
+esclusi dal sacro collegio; innalzò pure
+alla stessa dignità molti celebri letterati,
+che illustrarono il nome di Leone per
+riconoscenza della protezione loro accordata;
+per ultimo vendette questa dignità
+a danaro contante a tutti gli altri, e la
+fece pagare perfino a coloro ch'era più
+inclinato a favorire; ma il prezzo cresceva
+in ragione inversa del minor merito
+che il candidato aveva per così alta
+dignità<a class="tag" id="tag500" href="#note500">[500]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nelle ultime sessioni del concilio non
+erasi parlato che di progetti di lega contro
+i Turchi. Pareva che l'Europa si apparecchiasse
+ad una nuova crociata, ed
+infatti la guerra sacra che predicava il
+papa, sembrava una necessaria misura
+per difendere e salvare la Cristianità.
+Selim colla conquista dell'Egitto e colle
+vittorie riportate sopra il Sofì di Persia
+<span class="pagenum"><a id="Page_498"></a>[498]</span>
+aveva quasi raddoppiata l'estensione del
+suo impero ed i suoi mezzi d'attacco.
+Era noto il suo odio verso i cristiani,
+la sua passione per nuove intraprese, la
+sua dissimulazione, la sua crudeltà. Le
+stesse coste dell'Italia cominciavano ad
+essere esposte agli sbarchi de' Turchi.
+Leone scriveva a Massimiliano, ch'erano
+venuti a saccheggiare successivamente Recanati
+ed Ostia<a class="tag" id="tag501" href="#note501">[501]</a>. Francesco, Carlo e Massimiliano
+sottoscrissero a Cambrai, l'undici
+marzo del 1517, un trattato d'alleanza
+contro l'impero ottomano: tutto era preventivamente
+convenuto; il numero delle
+truppe che ognuno somministrerebbe, la
+maniera con cui ogni monarca eseguirebbe
+il proprio attacco e l'assistenza
+che chiederebbero alle altre potenze. Pareva
+che i principi cristiani cercassero
+di superarsi l'un l'altro colle più splendide
+promesse per difesa della patria e dell'incivilimento.
+Ma il più leggiere vicino
+vantaggio bastava, perchè più non si pensasse
+ad un pericolo creduto lontano; e
+Leon X, che sembrava tanto zelante per
+la lega cristiana, fu facilmente quegli
+che contribuì più d'ogni altro ad impedire
+che si adunasse<a class="tag" id="tag502" href="#note502">[502]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_499"></a>[499]</span>
+</p>
+
+<p>
+Mentre Francesco I rinnovava l'8 di
+ottobre la sua alleanza colla repubblica
+di Venezia, Leon X aveva cercato di
+unirsi più strettamente con questo monarca;
+Carlo era passato dai Paesi Bassi
+nella Spagna, e sembrava che dovesse
+trovarvisi lungamente occupato nel ricondurre
+i popoli all'ubbidienza. Massimiliano,
+di già vecchio, non era mai
+stato un alleato in cui si potesse fare
+fondamento, e Leon X, sempre pensoso
+della grandezza di sua famiglia, giudicò
+di non la potere meglio assicurare
+che per mezzo dell'alleanza colla Francia.
+In gennajo del 1518 ottenne per suo
+nipote Lorenzo, duca d'Urbino, la mano
+di Maddalena, figliuola di Giovanni della
+Tour, conte d'Alvergna e di Boulogne,
+e di una sorella di Francesco di Borbone,
+conte di Vendome. Con tale matrimonio
+univa Lorenzo alla casa di Francia,
+e per onorarlo maggiormente, Francesco
+lo scelse per padrino d'un figlio
+che gli era nato nel mese di febbrajo.
+Dopo il battesimo, celebrato il 25 d'aprile
+con molta pompa, Francesco restituì a
+<span class="pagenum"><a id="Page_500"></a>[500]</span>
+Lorenzo la carta sottoscritta da Leon X,
+colla quale si obbligava a tornare al duca
+di Ferrara le città di Modena e di Reggio.
+In contraccambio il papa non fu meno generoso
+delle altrui proprietà verso il re.
+Gli concesse di disporre liberamente delle
+decime che aveva levate sul clero francese
+per fare la guerra ai Turchi, dando
+così il primo esempio di abbandonare quel
+progetto della crociata per l'esecuzione
+del quale aveva tanto insistito<a class="tag" id="tag503" href="#note503">[503]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Leon X ebbe la felicità di associare
+il suo nome alla più splendida epoca
+delle lettere e delle arti in Italia: salito
+sul trono nell'istante in cui tutte le carriere
+erano corse nello stesso tempo da
+uomini di straordinario ingegno, formati
+prima di lui, egli distribuì fra di loro, colla
+prodigalità che adoperava in tutte le altre
+cose, i tesori della Chiesa, i ricchi beneficj
+de' quali aveva la collazione in tutta
+la cristianità, e le prodigiose somme ricavate
+dal commercio delle indulgenze.
+I poeti, gli storici, gli artefici, arricchiti
+<span class="pagenum"><a id="Page_501"></a>[501]</span>
+dalle di lui beneficenze, hanno per gratitudine
+celebrato il di lui nome, ascrivendogli
+tutto il merito de' lavori di cui, mercè le
+di lui largizioni, avevano l'ozio d'occuparsi.
+Ma e come pontefice e come sovrano
+Leon X non era propriamente degno di
+tante lodi. Nel precedente anno, di fresco
+terminato, Martino Lutero aveva in Germania
+cominciato ad alzarsi contro lo
+scandaloso traffico delle indulgenze, e si
+era gradatamente condotto, esaminando
+la propria fede, a gittare i fondamenti
+di quella riforma, ch'egli in appresso
+condusse a fine con tanta gloria<a class="tag" id="tag504" href="#note504">[504]</a>. Era
+in allora egli stesso ben lontano dal prevedere
+le conseguenze cui lo condurrebbe
+l'esame della dottrina della Chiesa. La
+riforma non poteva essere che un'opera
+progressiva, e non era che successivamente,
+che uno spirito religioso poteva portare
+la fiaccola dell'esame intorno a tutte le
+<span class="pagenum"><a id="Page_502"></a>[502]</span>
+credenze lungo tempo ricevute come fondamentali.
+Non è maraviglia che Leon X
+sia morto senz'avere avuto sospetto della
+rivoluzione, che durante il suo regno si era
+in Germania eseguita negli spiriti, poichè
+in tutto il tempo abbracciato da questa
+storia, ed anche molto tempo dopo, dessa
+non fu in Italia ben conosciuta, e poichè
+l'atto energico, con cui la ragione infranse
+il giogo che aveva portato, fu dalla corte
+di Roma confuso colle oscure eresie, che
+tante volte aveva vedute nascere e morire
+ne' conventi. Ma Leon X mancò di
+prudenza, di penetrazione e di filosofia,
+non apprezzando meglio il suo secolo, lasciando
+temerariamente crescere in un'età
+abbondante di lumi tutti gli abusi che
+non s'erano potuti tollerare che in quella
+della più barbara ignoranza, e incoraggiando
+finalmente con una improvvida cupidigia
+lo scandaloso traffico delle cose sacre,
+onde ricompensar poscia col profitto medesimo
+di così vergognoso commercio i letterati
+ed i filosofi che dovevano in appresso
+spezzare le catene della superstizione.
+</p>
+
+<p>
+Infatti Leon X, giunto alla più sublime
+dignità umana, da quell'istante risguardò
+la sua vita come un continuo carnovale,
+nel quale ad altro pensare non doveva
+che a godere. Egli divideva il suo tempo
+<span class="pagenum"><a id="Page_503"></a>[503]</span>
+tra i banchetti e la caccia; amava la
+compagnia de' buffoni, ch'egli si compiaceva
+di tormentare e di coprire del
+più vile ridicolo; fomentava la vanità di
+coloro che di già conosceva vanissimi;
+e sotto coperta d'accordar loro nuove
+onorificenze, gli esponeva all'universale
+dileggio. Egli non temeva di spingere fino
+alla pazzia con questo crudele dileggiamento
+uomini di merito, o rispettabili vecchi.
+La riputazione di continenza che si era
+acquistata, essendo cardinale, non aveva
+sostenuto un più severo esame, e la sua
+famigliarità co' suoi paggi dava luogo a
+vergognosi sospetti. La di lui liberalità,
+che stendevasi su tutti coloro che lo avvicinavano,
+e ch'era più proporzionata
+al suo buon umore ed alla riuscita della
+caccia che al merito dei beneficati, altro
+infine non era che una disposizione
+egoistica: egli voleva vedersi intorno visi
+ridenti, voleva raccogliere le benedizioni
+di coloro che lo avvicinavano, e punto
+non curavasi del modo con cui ammassava,
+sia colle gravose gabelle sui popoli,
+sia col rendere venale tutto quanto era
+dalla Chiesa riputato più sacro, i tesori
+che poi dissipava con tanta prodigalità<a class="tag" id="tag505" href="#note505">[505]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_504"></a>[504]</span>
+</p>
+
+<p>
+La tregua che i Veneziani avevano
+conchiusa con Massimiliano, e che spirava
+dopo diciotto mesi, fu prolungata, in agosto
+del 1518, coll'intervento della Francia
+per cinque anni alle medesime condizioni.
+L'imperatore avrebbe inoltre di buon
+grado acconsentito a cambiarla in una
+perpetua pace; ma vi ostò Francesco I,
+per timore che i Veneziani, trovandosi
+senza sospetto, non allentassero i legami
+co' quali la Francia li teneva sotto la sua
+clientela<a class="tag" id="tag506" href="#note506">[506]</a>. La corte di Francia adombravasi
+di ogni potere che in Italia sembrasse
+aspirare all'indipendenza: conservando
+l'alleanza de' Veneziani, cautamente
+impediva che non accrescessero in Lombardia
+il numero de' loro partigiani. Il
+maresciallo Trivulzio, che avevale renduti
+così segnalati servigj, le si era fatto
+sospetto pel suo attaccamento ai Veneziani.
+Egli era il capo del partito guelfo;
+e Lautrec, per mortificarlo, colmava di
+onori Galeazzo Visconti capo dell'opposta
+fazione. Il Trivulzio, per non trovarsi in
+balìa degli avvenimenti, domandò ed ottenne
+la nazionalità de' cantoni svizzeri;
+ma con ciò non fece che somministrare
+<span class="pagenum"><a id="Page_505"></a>[505]</span>
+nuove armi a' suoi nemici. Accusato alla
+corte, risolse, malgrado l'avanzata sua età,
+di passare i monti e di presentarsi a Francesco
+I per giustificarsi. Il re lo accolse
+duramente, lo rimproverò di godere di
+una non meritata riputazione, e lo costrinse
+a ritornare agli Svizzeri le sue
+lettere di cittadinanza. Poco dopo il Trivulzio
+infermò a Chartres, ove morì,
+ludibrio fino alla fine della sua lunga
+carriera della incostanza della fortuna; al
+che faceva allusione l'epitaffio scelto da
+lui medesimo. «Qui riposa Gian Giacopo
+Trivulzio, che mai non riposò<a class="tag" id="tag507" href="#note507">[507]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Negoziazioni che dovevano decidere
+non solo della sorte dell'Italia, ma di tutta
+l'Europa, tenevano in allora occupati tutti
+gli spiriti. Massimiliano, sentendo finalmente
+gli effetti della vecchiaja, avrebbe
+voluto assicurare a suo nipote la dignità
+imperiale; ma, per le costituzioni
+dell'impero, non poteva farlo eleggere
+re de' Romani, finchè egli medesimo non
+<span class="pagenum"><a id="Page_506"></a>[506]</span>
+avesse ricevuto la corona d'oro dalle
+mani del papa: onde pensava o di andare
+a cercarla a Roma, o di ottenere
+che Leon X gliela mandasse in Germania
+per mezzo di un legato, ed intanto
+cercava di guadagnare i suffragj
+degli elettori. Malgrado le inquietudini
+de' principi dell'impero, la gelosia della
+Francia, e gli artificj della corte di Roma,
+non avrebbe tardato ad ottenere l'intento.
+Ma la morte venne a rompere inaspettatamente
+i suoi disegni, sorprendendolo
+a Lintz il 19 gennajo del 1519, mentre
+occupavasi caldamente della caccia, cercando
+di sbarazzarsi da una leggiere
+febbre con inopportuni rimedj<a class="tag" id="tag508" href="#note508">[508]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La morte di Massimiliano, accaduta
+prima che fosse eletto un re de' Romani,
+apriva la porta a tutti i candidati che
+potevano aspirare a questa prima dignità
+del mondo cristiano. Pure non la chiesero
+che i due più potenti monarchi dell'Europa,
+il re di Spagna ed il re di Francia.
+Il primo, come arciduca d'Austria e come
+<span class="pagenum"><a id="Page_507"></a>[507]</span>
+sovrano de' Paesi Bassi, era di già membro
+dell'impero; il secondo gli era assolutamente
+straniero, ma, se avesse
+ottenuta la corona, avrebbe compromessa
+quella indipendenza della monarchia
+francese, cui i Francesi apprezzavano
+con ragione così altamente, rendendola
+dipendente per meglio unirla all'impero.
+Rappresentavano i ministri dei
+due principi, che in questo momento era
+necessario alla cristianità un potente monarca,
+onde mettere argine alle conquiste
+de' Turchi, che opprimevano l'Ungheria,
+e minacciavano la Germania. Frattanto
+tutti i principi e tutti gli stati indipendenti
+della Germania e dell'Italia tenevano
+una contraria opinione; vedevano
+con inquietudine la corona imperiale perpetuarsi
+nella casa d'Austria fin dal 1438
+per via delle successive elezioni d'Alberto
+II, di Federico IV, e di Massimiliano, e
+del lungo regno degli ultimi due. Temevano
+l'assoluta sovversione delle loro
+libertà, quando l'erede di questi monarchi,
+che di già non le avevano abbastanza
+rispettate, sarebbe inoltre sovrano di tutte
+le Spagne, delle Indie, de' Paesi Bassi
+e delle due Sicilie. L'elezione di Francesco
+I, per le abitudini ch'egli porterebbe
+d'una assoluta monarchia in una monarchia
+<span class="pagenum"><a id="Page_508"></a>[508]</span>
+elettiva e limitata, non sembrava
+meno pericolosa per l'indipendenza di
+tutti i piccoli stati: e per tal modo mentre
+i due monarchi facevano girare
+d'una in altra corte della Germania splendide
+ambasciate, accompagnate da corpi
+d'uomini d'armi e di convogli di danaro,
+onde apertamente guadagnarsi i
+suffragj, tutti gli amici del loro paese
+e della libertà europea facevano voti perchè
+questi due fossero rigettati. Vero è
+che molti, capo de' quali era Leon X,
+fingevano di essere attaccati a Francesco
+I, per impiegare il danaro ed il credito
+di lui contro il di lui competitore;
+ma fidavansi al nazionale orgoglio de' Tedeschi,
+che mai non permetterebbe ad
+un re di Francia di salire sul primo trono
+della Germania<a class="tag" id="tag509" href="#note509">[509]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Mentre Leon X cercava di tener la
+bilancia in bilico tra due così potenti
+principi, l'ultimo legittimo erede della sua
+propria famiglia moriva in Firenze. Lorenzo
+de' Medici, duca d'Urbino, vi aveva
+condotta sua moglie Maddalena de Latour
+<span class="pagenum"><a id="Page_509"></a>[509]</span>
+d'Alvergna; ma le aveva comunicata la
+vergognosa malattia di cui era egli stesso
+affetto. Maddalena morì il 23 di aprile
+nel dare alla luce la troppo famosa Caterina
+de' Medici; e cinque giorni dopo,
+il 28 aprile, soggiacque ancora Lorenzo
+alla malattia che lo andava già da gran
+tempo distruggendo<a class="tag" id="tag510" href="#note510">[510]</a>. Altro discendente
+non restava di Cosimo de' Medici, padre
+della patria, che papa Leon X, Caterina,
+di lui pronipote, varie femmine maritate in
+diverse case fiorentine, e tre bastardi; cioè,
+Giulio di già cardinale, Ippolito ed Alessandro
+tuttavia in età fanciullesca. I discendenti
+di Lorenzo de' Medici, fratello
+di Cosimo, che vent'anni prima avevano
+rinunciato al loro nome per prendere
+quello di Popolani, e che nelle rivoluzioni
+di Firenze si erano mostrati partigiani
+del popolo e della libertà, erano in allora
+divisi in due rami, nel cadetto de' quali
+Giovanni de' Medici, figliuolo di Caterina
+Sforza, cominciava a farsi nome
+nelle armi. In questo stesso anno gli nasceva
+un figliuolo, il giorno 11 di giugno
+del 1519, destinato a ridurre un giorno
+<span class="pagenum"><a id="Page_510"></a>[510]</span>
+la sua patria in servitù, ed a portare il
+primo, col nome di Cosimo, il titolo di
+gran duca di Toscana<a class="tag" id="tag511" href="#note511">[511]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Gli ambiziosi disegni di Leon X per
+la sua famiglia, cui aveva sagrificata la
+gloria e l'indipendenza della sua patria,
+più avere non potevano esecuzione; perciò
+alcuni cittadini ebbero il coraggio di
+supplicarlo a rendere a Firenze una libertà
+che pregiudicare non poteva alla
+grandezza di lui o della di lui casa: la sorte
+del cardinale Giulio, gli dicevano essi,
+era stabilita nella Chiesa, mentre che i
+due fanciulli, Alessandro ed Ippolito, da
+Leone X appena riconosciuti, non sembravano
+inspirargli veruno interesse<a class="tag" id="tag512" href="#note512">[512]</a>.
+Ma Leone nel suo lungo esilio aveva
+contratto l'odio della libertà: suppose che
+conserverebbe la Toscana in una maggiore
+dipendenza dalle sue volontà sostituendo
+a Lorenzo il cardinale Giulio suo cugino;
+perciò lo fece subito partire alla volta di
+Firenze, quand'ebbe notizia della malattia
+del primo. Giulio, ch'era corucciato con
+Lorenzo, non entrò nel palazzo Medici finchè
+non fu morto suo cugino. In allora
+annunciò ai magistrati che non era sua
+<span class="pagenum"><a id="Page_511"></a>[511]</span>
+intenzione di seguire le pedate del suo
+predecessore; che non era per appropriarsi
+in sul di lui esempio le nomine
+a tutti gli ufficj lucrativi; ma che anzi
+si farebbe debito di rispettare la pubblica
+libertà: infatti i Fiorentini, sollevati dal
+giogo che avevano portato, credettero
+di trovare sotto il cardinale Giulio un
+immagine della repubblica; e si affezionarono
+a questo prelato, che si trattenne
+fra di loro fino al mese di ottobre, e
+che, ripartendo alla volta di Roma, lasciò
+nel palazzo de' Medici Goro Gheri di
+Pistoja, vescovo di Fano, ed il cardinale
+di Cortona, per governare in vece sua<a class="tag" id="tag513" href="#note513">[513]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Dopo estinta la casa Medici, il ducato
+d'Urbino avrebbe dovuto ricadere alla
+santa sede. Leon X non volle restituirlo
+all'antico signore, malgrado il desiderio
+degli abitanti; anzi per tenerlo
+sottomesso ne fece smantellare le città.
+Ma mentre incorporò il ducato d'Urbino
+all'immediato dominio della Chiesa,
+accordò la fortezza di san Leo, ed
+il contado di Montefeltro, che viene
+formato da una sessantina di castella o
+<span class="pagenum"><a id="Page_512"></a>[512]</span>
+villaggi murati, alla repubblica fiorentina
+in pagamento di cento cinquanta mila
+fiorini, dovutile a saldo delle somme sovvenute
+alla santa sede in occasione della
+guerra d'Urbino<a class="tag" id="tag514" href="#note514">[514]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Frattanto le rivalità fra i due pretendenti
+all'impero si erano continuate con
+un aspetto di galanteria e di vicendevole
+rispetto. Francesco I aveva detto agli ambasciatori
+di Spagna, ch'egli ed il loro
+padrone dovevano risguardarsi come due
+innamorati che corteggiano la stessa amante,
+non già come nemici<a class="tag" id="tag515" href="#note515">[515]</a>. Il re di
+Francia aveva creduto di guadagnare i
+voti degli elettori, profondendo il danaro:
+i suoi tre ambasciatori, l'ammiraglio Bonnivet,
+d'Orval e Fleuranges «avevano
+sempre, dice l'ultimo, quattrocento mila
+scudi con loro che gli arcieri portavano in
+certe loro valigie, ed avevano i detti ambasciatori
+con loro quattrocento cavalli
+tedeschi al soldo del re, che li conducevano;
+ed il fortunato (Fleuranges)
+aveva inoltre con lui quaranta cavalli,
+<span class="pagenum"><a id="Page_513"></a>[513]</span>
+la maggior parte pure tedeschi, tutti
+vestiti di verde, con i suoi colori ad
+una manica, i quali rendettero importanti
+servigj<a class="tag" id="tag516" href="#note516">[516]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Ma il danaro di Carlo fu più utilmente
+adoperato nell'adunare un'armata,
+che improvvisamente si avvicinò a
+Francoforte sotto colore di proteggere
+la libertà degli elettori. Le quattro voci
+di Magonza, di Colonia, di Sassonia e
+del conte palatino, gli furono date dopo
+che l'elettore di Sassonia ricusò l'offerta
+della corona; venne in seguito quella di
+Boemia; e finalmente gli elettori di Brandeburgo
+e di Treveri furono gli ultimi
+ad abbandonare gl'interessi del re di
+Francia; Carlo, che di que' tempi si
+trovava in Ispagna, fu proclamato imperatore
+eletto il 28 giugno del 1519,
+e si fece chiamare Carlo Quinto<a class="tag" id="tag517" href="#note517">[517]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_514"></a>[514]</span>
+</p>
+
+<p>
+In questo stesso tempo la storia d'Italia
+è povera di avvenimenti. Le province
+guastate in tempo della guerra cercavano
+col riposo e coll'economia di rifarsi da
+tanti disastri. Il marchese di Mantova,
+Francesco Gonzaga, che nelle guerre della
+fine del precedente secolo si era acquistata
+grandissima riputazione, morì il 20
+di febbrajo. Gli successe Federico, il maggiore
+de' suoi tre figli; Ercole fu fatto
+cardinale; e don Fernando, in appresso
+duca di Molfetta e di Guastalla, fu uno
+de' più illustri capitani del secolo<a class="tag" id="tag518" href="#note518">[518]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il duca di Ferrara, don Alfonso d'Este,
+in novembre dello stesso anno, fu sorpreso
+da pericolosa malattia, che per alcuni
+giorni fece credere disperata la sua
+guarigione. Suo fratello, il cardinale Ippolito,
+disgustato del soggiorno di Roma,
+trovavasi in Ungheria nel suo arcivescovado
+di Strigonia. Alfonso aveva pagati
+gli enormi debiti contratti in tempo delle
+sue lunghe guerre; aveva inoltre adunato
+un ragguardevole tesoro, ma coll'opprimere
+d'insopportabili imposte i
+suoi sudditi. In ogni altra cosa avarissimo,
+spendeva senza misura nel fortificare
+<span class="pagenum"><a id="Page_515"></a>[515]</span>
+Ferrara, e nel fare nuove artiglierie
+e provvedere munizioni da guerra.
+Aveva ridotta la sua capitale a città quasi
+inespugnabile; ma aveva a carissimo prezzo
+acquistato tale vantaggio, cioè perdendo
+l'amore de' suoi popoli, ruinati
+dalle imposte e da' suoi monopolj. Dopo
+la pace aveva licenziate le sue truppe,
+credendo di non aver più nulla a temere,
+quando nella stessa epoca in cui cadde
+infermo, un'inondazione rovesciò ottanta
+piedi delle mura di Ferrara, e lo espose
+a nuovi pericoli<a class="tag" id="tag519" href="#note519">[519]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Leon X non aveva rendute ad Alfonso
+d'Este le due città di Modena e di Reggio,
+nemmeno dopo la morte del nipote,
+che aveva troncati tutti i disegni d'ingrandimento
+ch'egli aveva formati a
+pro della sua famiglia. Lungi di essere
+da quest'avvenimento richiamato a più
+moderati sentimenti, Leone quand'ebbe
+avviso della malattia d'Alfonso e della
+caduta delle mura della capitale, risolse
+di approfittarne per privarlo del suo
+ultimo asilo. A tale oggetto sovvenne dieci
+mila ducati ad Alessandro Fregoso, vescovo
+di Ventimiglia, figlio di quel cardinale
+Paolo Fregoso, il di cui bellicoso
+<span class="pagenum"><a id="Page_516"></a>[516]</span>
+carattere aveva suscitate tante rivoluzioni
+nel precedente secolo. Trovavasi costui
+in Bologna, perchè suo cugino Ottaviano
+lo aveva esiliato da Genova. Col danaro
+del papa assoldò gente nelle terre della
+Chiesa e della Lunigiana<a class="tag" id="tag520" href="#note520">[520]</a>, dando voce
+di voler tentare una rivoluzione in Genova,
+ciò che facilmente era da tutti creduto.
+Quando seppe che suo cugino Ottaviano
+erasi posto in guardia contro i suoi attentati,
+simulò di esserne afflitto, quasi
+vedesse contrariati i suoi progetti, ed
+offrì a Federigo da Bozzolo di ajutarlo
+colle sue truppe, assoldate già per un
+mese, in certa lite che aveva con Gian
+Francesco Pico della Mirandola intorno
+al possedimento di Concordia. Sotto
+questo pretesto avvicinossi al Po, sperando
+di poterlo passare senza ostacolo, e di
+marciare improvvisamente sopra Ferrara.
+Un agente del papa gli aveva apparecchiate
+alcune barche dove la Secchia
+mette foce in Po; ma, sentendo avvicinarsi
+questa piccola armata, il marchese
+di Mantova fece ritirare tutte quelle barche;
+scoprì i veri disegni del vescovo di
+Ventimiglia, e ne diede avviso al duca
+di Ferrara, il quale si pose bentosto in
+<span class="pagenum"><a id="Page_517"></a>[517]</span>
+su le difese. Perduta ogni speranza di
+sorprenderlo, Alessandro Fregoso licenziò
+le truppe: il duca lo accusò al papa per
+averlo voluto attaccare in tempo di pace,
+e Leon X non esitò ad incolpare dell'accaduto
+il suo agente<a class="tag" id="tag521" href="#note521">[521]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma l'alta dignità del papato non lascia
+quasi mai coloro che trovansene rivestiti
+esposti a soffrire i danni de' proprj mancamenti:
+le loro provocazioni non sono
+esposte alle rappresaglie; se commettono
+una perfidia, si teme di pubblicarla, e
+non si ardisce attaccare la loro riputazione.
+Questa specie d'impunità non può
+a meno di non corromperli. Quando un
+papa si è una volta abbandonato all'ambizione
+di dilatare i suoi stati, non si lascia
+scoraggiare dal cattivo esito di un
+attentato; anzi una perdita gli dà motivo
+di rinnovare i suoi sforzi. Alessandro
+VI aveva cominciata la guerra
+contro i feudatarj della Chiesa, ed aveva
+spogliati tutti quelli della Romagna, per
+ingrandire a loro spese suo figliuolo.
+Giulio II, con una più generosa ambizione,
+si era volto contro più potenti
+principi: aveva cacciati i Bentivoglio
+<span class="pagenum"><a id="Page_518"></a>[518]</span>
+da Bologna, espulsi i Veneziani dalla
+Romagna, e cominciata la guerra contro
+il duca di Ferrara; ma non aveva spogliati
+del loro potere coloro che assoggettandosi
+senza riserva alla Chiesa; altro
+realmente così non erano che suoi
+vicarj, come ne avevano il titolo, e non
+comandavano che in suo nome.
+</p>
+
+<p>
+Giampaolo Baglione, signore di Perugia,
+era il più illustre di questi ultimi.
+Dopo avere fatta la sua pace con Giulio
+II, lo aveva servito in tutte le guerre,
+mostrandosi il più fedele vassallo de' pontefici.
+Era stato invitato dai Veneziani a
+comandare le loro armate in tempo della
+lega di Cambrai, e vi si era acquistato
+grandissimo nome di capitano prudente,
+conoscitore de' luoghi e degli uomini, e
+dell'arte della guerra; di modo che, malgrado
+molti disastri, i Veneziani non lo
+privarono della loro confidenza. Dopo la
+pace era tornato a Perugia. Il papa aveva
+da prima approvato il suo contegno, quando
+il duca d'Urbino s'era avvicinato a
+Perugia colla sua armata: ma in appresso
+gli rinfacciò una cotale segreta intelligenza
+col duca, persuaso che il Baglioni
+non potesse vedere di buon occhio la
+ruina di quest'ultimo feudatario della
+Chiesa, suo amico e suo vicino.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_519"></a>[519]</span>
+Il Baglioni teneva in Perugia un rivale
+della sua stessa famiglia, chiamato
+Gentile: Giampaolo lo scacciò nel 1520,
+e fece perire alcuni di lui partigiani, accusati
+di avere ordito trame a pro di Gentile.
+Il papa si fece a difendere Gentile,
+e citò Giampaolo a presentarsi personalmente
+a Roma. Giampaolo, ammalato
+trovandosi, o infingendosi tale, mandò
+Malatesta, suo figlio, in vece sua, per giustificarsi.
+Leon X lo accolse graziosamente;
+ma gli dichiarò di volere che comparisse
+personalmente a trattare la propria causa
+il signore di Perugia: e per togliergli
+qualunque sospetto gli mandò un salvacondotto
+di proprio pugno, dando in pari
+tempi parola a Camillo Orsini, genero
+del Baglioni, e ad altri di lui potenti amici,
+che non sarebbe esposto a verun pericolo.
+L'Orsini, dopo avere ottenute queste assicurazioni,
+cercò di persuadere il suocero
+ad ubbidire. Il Baglioni vi prestò fede;
+ed all'indomani del suo arrivo in Roma
+andò in castel sant'Angelo, ove il papa
+era andato ad alloggiare; ma invece di
+essere ammesso all'udienza, fu arrestato
+dal castellano, e dai carnefici posto alla
+tortura. Non fu interrogato intorno ad
+un solo delitto; ma gli si domandò una
+confessione generale di tutti i falli commessi
+<span class="pagenum"><a id="Page_520"></a>[520]</span>
+in vita sua. La sua vita era ben
+lontana dall'essere irreprensibile; egli confessò
+varj atti di crudeltà commessi per
+conservare la tirannide, molte scandalose
+dissolutezze, e tra queste un incesto con
+sua sorella, ch'egli non si era curato gran
+fatto di dissimulare. Dietro tali confessioni,
+dopo due mesi di prigionia, fu per ordine
+di Leon X decapitato. La di lui moglie ed
+i figliuoli si rifugiarono a Padova sotto
+la protezione de' Veneziani, e Perugia
+venne interamente assoggettata all'autorità
+della santa sede<a class="tag" id="tag522" href="#note522">[522]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Nello stesso anno Leon X, che aveva
+preso al suo servigio Giovanni de' Medici,
+figlio della celebre Caterina Sforza
+di Forlì e del suo secondo marito, vedendo
+in questo giovinetto svilupparsi di
+già quell'ardore marziale, e quell'impeto
+che gli diedero in appresso tanta riputazione,
+lo incaricò di scacciare da Fermo
+Luigi Freducci, che comandava in questa
+città. Il Freducci era tenuto in concetto
+<span class="pagenum"><a id="Page_521"></a>[521]</span>
+di buon capitano, ma non aveva che dugento
+uomini d'armi, coi quali non poteva sperare
+di resistere a mille cavalli e quattro
+mila fanti, che contro di lui conduceva Giovanni
+de' Medici. Tentò di fuggire da Fermo
+colle sue due compagnie d'uomini d'armi;
+ma sopraggiunto dal Medici e circondato
+da ogni banda, perì combattendo con
+più di cento suoi soldati, prima che gli altri
+avessero potuto ottenere quartiere. La morte
+del Freducci atterrì tutti i piccoli signori
+o tiranni delle Marche; gli uni fuggirono
+senza venire all'esperimento dell'armi;
+altri passarono a Roma per implorare la
+clemenza del pontefice. Leon X li fece tutti
+imprigionare, indi assoggettare alla tortura
+per avere da loro una confessione
+generale. Non eravi tra costoro chi potesse
+vantarsi innocente; ed alla confessione
+loro teneva dietro immediatamente
+il supplicio. Così Amadei, tiranno di Recanati;
+Zibicchio, capo di partito a Fabbriano;
+Ettore Severiani, capo di partito
+a Benevento, furono appiccati dopo essere
+stati assoggettati alla tortura, sebbene fossero
+volontariamente venuti a gettarsi tra
+le braccia del pontefice, e non fossero
+stati accusati di verun delitto<a class="tag" id="tag523" href="#note523">[523]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_522"></a>[522]</span>
+</p>
+
+<p>
+Ma di tutte le sovranità dipendenti dalla
+santa sede, quella di Ferrara più d'ogni
+altra solleticava l'ambizione di Leone:
+egli aveva cercato indarno nel precedente
+anno d'impadronirsene per sorpresa;
+e nel presente non si vergognò di
+adoperare più odiosi mezzi. Uberto Gambara,
+protonotaro apostolico, che poi fu
+cardinale, venne incaricato di sedurre Rodolfo
+Hello, tedesco, capitano della guardia
+del duca. Uberto diede a Rodolfo due
+mila ducati, e gli fece più larghe promesse,
+tanto che il tedesco promise di assassinare
+Alfonso, e di aprire la porta di castel
+Tealdo, cittadella di Ferrara, alle truppe
+della Chiesa, le quali arriverebbero da
+Modena e da Bologna. Era stato fissato
+il giorno dell'esecuzione; e lo storico
+Guicciardini, che comandava in Modena,
+e Guido Rangone, che comandava in Bologna,
+avevano avuto ordine di far avanzare
+le truppe pontificie fino alle porte
+di Ferrara. Ma fino dal principio Rodolfo
+Hello aveva palesate al duca le profferte
+fattegli, e con di lui intelligenza aveva mostrato
+di entrare nella congiura. Quando
+il duca ebbe in sue mani tutte le lettere
+<span class="pagenum"><a id="Page_523"></a>[523]</span>
+del Gambara, e che gli furono aperti
+tutti i disegni di Leone X, ne fece fare
+autentico processo cogli interrogatorj di
+più complici, e lo depose unitamente alle
+lettere originali del Gambara negli archivj
+di casa d'Este, ove furono letti dal Muratori;
+poscia il duca troncò quest'affare,
+onde schivare, se ancora fosse possibile,
+di romperla irremissibilmente con Leone
+X<a class="tag" id="tag524" href="#note524">[524]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questo pontefice, in preda alla mollezza
+ed ai piaceri, passava la vita in continue
+feste, occupandosi di musica, di commedie,
+delle ridicole pompe de' suoi buffoni,
+inebbriato dalle lodi de' poeti e degli
+oratori, cui prodigava le sue ricchezze,
+senza prendersi quasi verun pensiero
+della burrasca che contro di lui andava
+addensando in Germania Lutero, e senza
+parere desiderare una nuova guerra. Le
+sue prodigalità avevano in breve dissipati
+in tempo di pace gl'immensi tesori ragunati
+da Giulio II in mezzo a continue
+<span class="pagenum"><a id="Page_524"></a>[524]</span>
+guerre; onde per soddisfare al suo inconsiderato
+lusso era costretto d'accrescere
+continuamente lo scandaloso traffico
+delle indulgenze, e di rendere più aperti
+que' disordini contro i quali i primi riformatori
+osavano finalmente d'alzare la
+voce<a class="tag" id="tag525" href="#note525">[525]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma una vaga inquietudine di spirito
+facevagli desiderare nuove scene e nuovi
+argomenti d'adulazione per i suoi cortigiani;
+e perchè più non aveva famiglia
+alla quale tramandare potesse la grandezza
+che voleva acquistare, invidiava la
+gloria di Giulio II, che aveva illustrato
+il suo pontificato colle conquiste fatte per
+la santa sede; egli ancora si lasciò prendere
+dal chimerico progetto <i>di cacciare i
+barbari d'Italia</i>, armando l'uno contro
+l'altro i due principi rivali; e non rifletteva
+che colui ch'egli ajuterebbe a vincere,
+rimarrebbe più ingagliardito dalla vittoria,
+che indebolito dagli sforzi sostenuti
+per ottenerla.
+</p>
+
+<p>
+Il trattato di Noyon aveva lasciati molti
+semi di nuove dissensioni tra Carlo V e
+<span class="pagenum"><a id="Page_525"></a>[525]</span>
+Francesco I. L'ultimo non aveva ottenuta
+soddisfazione pel suo alleato, il re di
+Navarra. Metteva in campo nuove pretese
+sul regno di Napoli, prendendo argomento
+dall'antica costituzione de' papi, i
+quali, fino dai tempi in cui avevano tolto
+questo regno a Manfredi per darlo alla
+casa d'Angiò, avevano richiesto che non
+potesse essere posseduto dal capo dell'impero.
+Carlo V aveva egli stesso giurato
+di non riunire le due corone, e poichè
+doveva abdicare quella di Napoli, credeva
+il re Francesco d'avere diritto di
+ripeterla. Carlo, dal canto suo, voleva
+far rivivere le sue pretese sopra il ducato
+di Milano e su quello di Borgogna. Tutti e
+due i re, opponendo gl'imprescrittibili diritti
+della legittimità alle convenzioni ed
+ai trattati, si fondavano sopra una dottrina,
+che, se fosse ammessa, sbandirebbe per
+sempre la pace e la buona fede di frammezzo
+agli uomini. La naturale gelosia tra
+due giovani sovrani, ambiziosi, potenti e
+rivali di gloria, aguzzava i loro risentimenti,
+e li rendeva più fermi nelle vicendevoli
+loro pretese. Ma fin allora le insurrezioni
+della Spagna, e la guerra della Germania
+tra la lega di Svevia ed il duca di Virtemberga,
+avevano dato troppo di che fare
+a Carlo V, perchè potesse nello stesso
+<span class="pagenum"><a id="Page_526"></a>[526]</span>
+tempo avventurarsi a cominciare le ostilità
+contro la Francia.
+</p>
+
+<p>
+Erasi il re Francesco riservata la facoltà
+di prestare soccorsi al re di Navarra
+per ricuperare i suoi stati, senza
+perciò rompere la pace generale conchiusa
+tra le due corone. Questi soccorsi
+furono dalla Francia mandati in principio
+del 1521<a class="tag" id="tag526" href="#note526">[526]</a>. Nello stesso tempo un'altra
+piccola guerra si era accesa nelle Ardenne
+e nel ducato di Lussemburgo tra
+Roberto della Marck, signore di Sedan,
+secondato da suo figliuolo il maresciallo di
+Fleuranges, e madama di Savoja, governatrice
+de' Paesi Bassi a nome di Carlo V<a class="tag" id="tag527" href="#note527">[527]</a>.
+Gli è vero che nulla ancora presagiva una
+diretta guerra tra i due monarchi, e che
+inoltre questi non poteva estendersi all'Italia,
+finchè il papa tenevasi neutrale.
+Gli stati della Chiesa e quelli di Firenze,
+coprivano il regno di Napoli contro gli
+attacchi de' Francesi, i quali dall'altro
+canto non avevano nulla a temere per
+il Milanese, i di cui confini, dalla banda
+della Germania, erano coperti dalla loro
+alleanza colla repubblica di Venezia e da
+<span class="pagenum"><a id="Page_527"></a>[527]</span>
+quella che avevano conchiusa a Lucerna
+cogli Svizzeri, il 5 maggio del 1521<a class="tag" id="tag528" href="#note528">[528]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma la pace aveva cessato di piacere
+a Leon X, e le sue negoziazioni, non
+meno presso Carlo V, che presso Francesco
+I, tendevano ad armarli l'uno contro
+l'altro. Il papa pendeva tuttavia incerto
+a quale dei due si unirebbe. Facendo
+la guerra ai Francesi poteva loro togliere
+Parma e Piacenza, ch'era pentito
+d'avere perduto, dopo che il suo predecessore
+le aveva conquistate; attaccando
+l'imperatore, poteva levargli alcune province
+del regno di Napoli, che ugualmente
+gli si confacevano. Faceva a vicenda
+profferte all'uno ed all'altro, mentre
+che Antonio Pucci, vescovo di Pistoja,
+aveva per lui assoldati sei mila Svizzeri,
+ai quali Lautrec aveva senza veruna difficoltà
+accordata licenza d'attraversare in
+marzo la Lombardia, siccome a quelli che
+credeva destinati contro il regno di Napoli.
+Leon X, che non aveva ancora deciso
+da qual parte si porrebbe, gli accantonò
+nella Marca d'Ancona, ove gli Svizzeri,
+trovandosi oziosi, disertarono quasi
+tutti<a class="tag" id="tag529" href="#note529">[529]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_528"></a>[528]</span>
+</p>
+
+<p>
+All'ultimo i negoziatori di Leon X
+convennero con quelli di Francesco I in
+un trattato d'alleanza, in virtù del quale
+il papa ed il re si obbligavano ad attaccare
+di concerto il regno di Napoli. Fattane
+la conquista, tutto il paese posto tra
+Roma ed il Garigliano doveva essere riunito
+alla Chiesa; ed il rimanente doveva
+formare un regno pel secondo figliuolo di
+Francesco I. Ma perchè questo secondo figliuolo
+era inallora ancor fanciullo, tutto il
+regno, fino alla di lui maggiorità, doveva
+essere governato da un legato pontificio.
+Inoltre Francesco I si obbligava a non accordare
+più la sua protezione al duca di
+Ferrara, nè a verun altro feudatario della
+Chiesa; di modo che la conquista di quel
+ducato era pure uno degli utili che il
+papa ritrarrebbe da tale alleanza<a class="tag" id="tag530" href="#note530">[530]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Questi preliminarj erano stati sottoscritti
+prima che cominciassero le ostilità
+nella Navarra, che Asparoth, fratello di
+Lautrec, conquistò in poco tempo. La sollevazione
+degli Spagnuoli contro i consiglieri
+<span class="pagenum"><a id="Page_529"></a>[529]</span>
+fiamminghi di Carlo V, e la violenza
+delle guerre civili tra i partigiani
+del dispotismo e quelli della libertà, ne'
+due regni di Castiglia e d'Arragona, sembravano
+dare ai Francesi una favorevole
+occasione per portare assai più in là
+questi primi prosperi avvenimenti. In
+tali circostanze il trattato conchiuso con
+Leon X venne presentato alla ratifica del
+consiglio del re. Desso venne esaminato con
+estrema diffidenza, perciocchè il papa
+aveva date tante prove della sua nimicizia,
+che il consiglio non era disposto a
+credere, che volesse ristabilire i Francesi
+a Napoli, mentre che dava a conoscere
+di soffrirli a stento nel Milanese. Temevasi
+dai più che dopo avere tirata la loro
+armata nella Campania non si unisse all'imperatore
+per distruggerla, ed in appresso
+attaccare il ducato di Milano, rimasto
+senza difensori. In tanta incertezza,
+Francesco I non mandava la sua ratifica.
+Leon X, di già scontento di Lautrec e
+del vescovo di Tarbes, ambasciatore a
+Roma, perchè avevano ricusata l'autorità
+della corte pontificia in tutti gli affari
+beneficiarj del ducato di Milano, si accostò
+subito all'imperatore, col quale
+non aveva mai lasciato di trattare, e con
+lui l'8 maggio del 1521 sottoscrisse un
+<span class="pagenum"><a id="Page_530"></a>[530]</span>
+trattato, con cui i confederati si obbligavano
+a stabilire nel ducato di Milano
+Francesco Sforza, secondo figlio di Lodovico
+il Moro; dopo avere staccato da
+questo ducato Parma e Piacenza, che
+unitamente al ducato di Ferrara farebbero
+parte degli stati della santa sede.
+Il papa sciolse Carlo V dall'impedimento
+di possedere nello stesso tempo
+il regno di Napoli e l'impero, chiedendo
+in compenso un feudo nel regno di
+Napoli per Alessandro de' Medici, figliuolo
+naturale di Lorenzo già duca di
+Urbino<a class="tag" id="tag531" href="#note531">[531]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Francesco Sforza, che i confederati
+volevano collocare sul trono di Milano,
+trovavasi allora a Trento, ov'era stato
+raggiunto da Girolamo Morone, ch'era
+stato il principale confidente e ministro
+di suo fratello, e che, dopo averlo persuaso
+<span class="pagenum"><a id="Page_531"></a>[531]</span>
+a cedere per capitolazione il castello
+di Milano, si era accorto d'essere caduto
+in sospetto ai Francesi, e non dover rimanere
+lungamente sicuro ne' loro stati.
+Morone, il più intrigante, il più destro,
+il più scaltrito, il più doppio degl'Italiani
+de' suoi tempi, manteneva segreto
+intelligenze con tutti i malcontenti di
+Lombardia, moltiplicati a dismisura dai
+duri ed altieri modi del signore di Lautrec.
+Aveva il Morone promesso al papa,
+che una simultanea insurrezione sorprenderebbe
+i Francesi in tutte le città, prima
+che questi potessero levare alcuna fanteria
+o farla venire d'oltremonti; ed i mille uomini
+d'armi francesi accantonati in Lombardia
+non si giudicavano sufficienti a
+difendere questa provincia, neppure per
+pochi giorni, contro gli attacchi combinati
+del popolo, del papa e dell'imperatore.
+L'attivissima cooperazione di questo
+capo di faziosi fu probabilmente il principale
+motivo che persuase Leon X a
+domandare il ristabilimento dello Sforza
+sul trono di Milano<a class="tag" id="tag532" href="#note532">[532]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_532"></a>[532]</span>
+</p>
+
+<p>
+La lega tenevasi coperta con tutto il
+segreto d'una congiura; ed infatti doveva,
+a guisa d'una cospirazione, scoppiare
+nelle province, nelle quali l'insurrezione
+era disposta contemporaneamente,
+dalle montagne comasche fino a Parma.
+Gli alleati risguardavano inoltre come
+cosa di maggiore importanza l'operare
+una rivoluzione a Genova, onde aprire al
+re di Spagna tutte le comunicazioni per
+mare colla Lombardia. Girolamo Adorno
+doveva entrare nel porto di quella città
+con nove galere, mentre che suo fratello
+Antoniotto giugnerebbe attraverso
+alle montagne fin presso alle mura. Affinchè
+il loro attacco riuscisse più inaspettato,
+fecero in modo d'intercettare per
+venti giorni tutti i corrieri che andavano
+a Genova; ma quest'eccesso di precauzione
+riuscì loro pernicioso. Ottaviano
+Fregoso, che governava la Liguria per
+il re, insospettito da questo universale
+silenzio, si pose in guardia con più
+vigilanza che mai; Girolamo Adorno
+non potè entrare in porto, e sbarcò le
+sue truppe a Chiavari ed a Recco per
+unirle a quelle di suo fratello, che s'avanzava
+dalla banda di Pietra Santa. Tentarono
+inutilmente d'eccitare una sollevazione
+tra i loro partigiani; verun
+<span class="pagenum"><a id="Page_533"></a>[533]</span>
+Genovese non prese per loro le armi,
+veruna terra murata aprì loro le porte,
+talmente che dovettero passare in Lombardia
+con circa tre mila fanti spagnuoli,
+dopo d'avere rimandata la flotta a
+Napoli<a class="tag" id="tag533" href="#note533">[533]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il signore di Lautrec si trovava inallora
+alla corte di Francia, ed aveva lasciato
+in suo luogo, per governare la
+Lombardia, suo fratello, il signore di
+Lescuns, che, secondo scrive il signor di
+Fleuranges, «aveva lasciata la berretta
+rotonda, e da principio era vescovo di
+Tarbes, ma si sentiva troppo gentil
+compagno per correre la carriera ecclesiastica;
+ed io vi accerto che era
+tale<a class="tag" id="tag534" href="#note534">[534]</a>.» Lescuns fu avvisato che il
+Morone era subitamente partito da Trento
+per passare, deviando dalle più frequentate
+strade, a Reggio, ove allora era
+governatore lo storico Guicciardini. Seppe
+che moltissimi emigrati milanesi eransi
+adunati nella stessa città, e supponendo
+che fossero intenzionati di sorprendere
+Parma si recò immediatamente egli stesso
+<span class="pagenum"><a id="Page_534"></a>[534]</span>
+a Reggio, per far che il governatore gli
+desse schiarimento intorno alle intenzioni
+del papa, e pretendere da lui che cacciasse
+gli emigrati, ai quali aveva dato asilo
+contro il prescritto de' trattati e le regole
+di buona vicinanza. Frattanto, per
+dare maggior forza alle sue istanze con
+un poco di timore, e forse, avendone il
+destro, per sorprendere la città, prese
+con sè quattrocento lance, ed ordinò a
+Federigo di Bozzolo di tenergli dietro a
+non molta distanza con mille fanti<a class="tag" id="tag535" href="#note535">[535]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Guicciardini faceva buona guardia,
+e Reggio non temeva la visita del signore
+di Lescuns. Questi domandò al governatore
+una conferenza, che si tenne
+il 24 di giugno nel rivellino della porta
+che conduce a Parma. Mentre ch'essi
+ragionavano delle cose loro, gli emigrati
+milanesi, ch'erano accorsi sulle mura,
+credendo, o fingendo di credere che alcuni
+soldati francesi avessero voluto entrare
+per forza, fecero fuoco sulla scorta
+del signore di Lescuns, ed uccisero Alessandro
+Trivulzio, uno de' capi della
+fazione contraria alla loro. Vi fu allora
+una mischia, nella quale lo stesso
+<span class="pagenum"><a id="Page_535"></a>[535]</span>
+Lescuns sarebbe rimasto ucciso, se il
+Guicciardini non lo avesse preso sotto la
+sua protezione, facendolo entrare in Reggio.
+Gli uomini d'armi francesi lo supposero
+fatto prigioniere e si sbandarono;
+ma perchè non erano inseguiti, e perchè
+incontrarono per istrada Federico di Bozzolo,
+che veniva in loro ajuto, si riebbero
+bentosto dal loro terrore, ed all'indomani
+il Guicciardini permise al signore
+di Lescuns di raggiugnere la sua gente<a class="tag" id="tag536" href="#note536">[536]</a>.
+</p>
+
+<p>
+I progetti che il Morone aveva formati
+sovra Parma, e che dovevano eseguirsi
+dagli emigrati adunati a Reggio,
+non ebbero effetto, ed ancora più funesto
+fine ebbero quelli di Manfredi Palavicini
+sopra Como. Questo gentiluomo, in addietro
+partigiano de' Francesi, ma che Lautrec
+aveva disgustato, erasi associato ad un
+cotale Giovanni, capo di facinorosi notissimo
+in quelle montagne, chiamato il matto
+dei Brizzi, il quale si era obbligato di
+condurre a Como quattrocento soldati tedeschi
+ed altrettanti italiani, mentre che
+i loro amici in città dovevano atterrare
+<span class="pagenum"><a id="Page_536"></a>[536]</span>
+un pezzo di muraglia per farli entrare.
+Ma Graziano delle Guerre, che teneva
+il comando di Como, sebbene avesse
+soli dugent'uomini sotto i suoi ordini,
+supplì col coraggio, colla vigilanza, coll'attività
+alle deboli sue forze. Sorprese
+la truppa che veniva per sorprenderlo,
+e la disperse; fece prigioniere il Palavicini
+ed il matto dei Brizzi, e li mandò a
+Milano. Volendo il governo atterrire i
+suoi nemici, li fece squartare, e condannò
+allo stesso orribile supplicio molti
+gentiluomini milanesi, ch'erano stati consapevoli
+de' loro progetti<a class="tag" id="tag537" href="#note537">[537]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Leon X non aveva ancora confessata
+la sua alleanza coll'imperatore, nè i suoi
+bellicosi progetti, ma mostrò d'adirarsi
+fieramente, quando seppe che il signore di
+Lescuns aveva a mano armata violato il
+territorio di Reggio. Annunciò al concistoro
+che i Francesi più non rispettavano
+i possedimenti della Chiesa, e che,
+per reprimere la loro audacia, vedevasi
+forzato ad allearsi coll'imperatore, onde
+poter cacciarli dall'Italia. Diede il comando
+<span class="pagenum"><a id="Page_537"></a>[537]</span>
+delle sue truppe a Federico Gonzaga,
+marchese di Mantova, che, accettandolo,
+ritornò al re di Francia la collana
+dell'ordine di san Michele, di cui
+era stato decorato. Francesco Guicciardini
+doveva servirlo, come consigliere,
+col titolo di commissario generale. Il
+marchese di Pescara comandava la fanteria
+spagnuola; e Prospero Colonna fu posto
+alla testa dell'armata combinata del papa e
+dell'imperatore, la quale era composta di
+seicento uomini d'armi della Chiesa o di
+Firenze, e d'altrettanti dell'imperatore;
+di quattro mila fanti spagnuoli, di sei
+mila italiani e di sei in otto mila tedeschi,
+grigioni o svizzeri. In principio
+d'agosto quest'armata andò ad accamparsi
+in sulla Lenza, a sole cinque miglia
+da Parma<a class="tag" id="tag538" href="#note538">[538]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Quando il Lautrec, ch'era a Parigi,
+ebbe avviso della pubblicazione della lega
+del papa e dell'imperatore, non tardò ad
+annunciare al re che il Milanese era perduto
+se non si affrettava a mandarvi quattrocento
+<span class="pagenum"><a id="Page_538"></a>[538]</span>
+mila scudi, onde assoldare una
+fanteria svizzera che bastasse a difenderlo.
+Lodovico XII aveva trattato il Milanese
+come un antico stato ereditario, cui era
+affezionato; ma Francesco I non lo avea
+considerato che come una ricca provincia
+che poteva pagare più delle altre. Gli
+abitanti erano ad un tempo oppressi da
+ruinose contribuzioni, da continui alloggi
+di soldati, dall'insolenza e dai capricci
+de' comandanti, dalla crudeltà de' tribunali,
+che punivano con atroci supplicj i
+malcontenti e le persone sospette. «Riputavasi,
+dice il signor Martino di Bellay,
+il numero di coloro che il signore
+di Lautrec aveva sbanditi da Milano,
+non minore di quello de' rimasti; e
+dicevasi che la maggior parte di costoro
+erano stati esiliati per leggieri motivi,
+o per usurparne le sostanze; lo che
+ci procurava molti nemici, i quali in
+appresso si adoperarono per iscacciarci
+da Milano, onde riavere i loro beni.
+Prima che il detto maresciallo di Foix
+venisse luogotenente del re nel ducato
+di Milano, essendo, come detto abbiamo,
+tornato in Francia il signore di Lautrec,
+rimase in questo frattempo luogotenente
+del re nel detto ducato il signore
+di Telignì, siniscalco di Rouergue, il
+<span class="pagenum"><a id="Page_539"></a>[539]</span>
+quale colla sua saviezza e gentili maniere
+aveva guadagnato il cuore de'
+Milanesi, onde il paese era affatto tranquillo;
+ma essendo tornato il signore
+di Lescuns, e partitone il siniscalco, le
+cose cambiarono aspetto, e così l'opinione
+degli abitanti<a class="tag" id="tag539" href="#note539">[539]</a>.»
+</p>
+
+<p>
+Parve che Francesco I sentisse tutta
+l'estensione del pericolo rappresentatogli
+dal Lautrec, in un paese attaccato da una
+potente armata, circondato di nemici da
+ogni banda, e desideroso di rivoluzione.
+Il dissipamento della sua corte, e lo sfrenato
+gusto del monarca per i piaceri,
+avevano di già estremamente disordinate le
+finanze, di modo che, malgrado molte vaghe
+promesse, un generale poteva temere
+di non ricevere a tempo i sussidj che gli
+venivano promessi; ma il signore di Semblancey,
+soprintendente delle finanze, si
+obbligò per espresso ordine del re a far
+trovare a Lautrec quattrocento mila scudi
+in Milano lo stesso giorno in cui egli vi
+arriverebbe. Lautrec partì, e giunto a
+Milano non trovò il danaro; onde per
+fare un primo pagamento agli Svizzeri,
+che cominciavano a ragunarsi sotto le
+sue bandiere, obbligò tutti i ricchi particolari
+<span class="pagenum"><a id="Page_540"></a>[540]</span>
+di Lombardia con minacce e con
+intollerabile rigore a mandargli tutto il
+denaro che loro riuscirebbe d'avere anche
+a credito<a class="tag" id="tag540" href="#note540">[540]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Grandissima era l'esperienza di Prospero
+Colonna nelle cose della guerra,
+ma la sua tattica era lenta e timida, e
+la grave età sua lo rendeva ancora più
+lento e diffidente. Prima d'entrare nel
+paese nemico volle aspettare i sei mila
+fanti tedeschi che Ferdinando, fratello
+dell'imperatore, aveva adunati nella Carinzia,
+ed i tre mila Svizzeri assoldati dal
+papa. I Veneziani non poterono chiudere
+il passaggio a queste truppe, ed il Colonna,
+poichè le ebbe ricevute nel suo
+campo, e dopo d'avere perduti tredici
+giorni sulle rive della Lenza, venne finalmente
+ad aprire le sue batterie contro
+Parma, dalla banda de' sobborghi di Codiponte,
+sulla sinistra del fiume<a class="tag" id="tag541" href="#note541">[541]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_541"></a>[541]</span>
+</p>
+
+<p>
+Il Lautrec aveva affidata la difesa di
+Parma a suo fratello, il signore di Lescuns;
+gli aveva promesso d'accorrere
+bentosto in suo soccorso; ed aveva inoltre
+fatto sapere ai Veneziani che potenti rinforzi
+valicavano allora le montagne per
+raggiugnerlo: per altro le sue truppe si
+andavano assai lentamente ragunando, e
+non giugneva mai il danaro che gli era
+stato così solennemente promesso. Aveva
+con sè cinquecento lance, sette mila
+Svizzeri e quattro mila fanti francesi sotto
+gli ordini del signore di Saint-Valier:
+l'armata veneziana, comandata da Teodoro
+Trivulzio e dal provveditore Andrea
+Gritti, era, dietro sua dimanda, venuta
+a raggiugnerlo nel Cremonese con quattrocento
+lance e quattro mila fanti; ma
+finchè non arrivavano altri sei mila Svizzeri,
+che tuttavia aspettava, il Lautrec
+non voleva porsi in luogo ove potesse
+venire obbligato a combattere<a class="tag" id="tag542" href="#note542">[542]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La città di Parma viene divisa dal fiume
+che porta lo stesso nome, che lascia
+a sinistra, dalla banda di Piacenza, un
+<span class="pagenum"><a id="Page_542"></a>[542]</span>
+quartiere, detto Codiponte, la metà meno
+considerabile di quello che ha dalla banda
+destra. L'un quartiere e l'altro era fortificato
+verso il letto del fiume, che, spesso
+non avendo che un rigagnolo d'acqua in
+mezzo ad un largo piano coperto di ghiaja,
+avrebbe senza di ciò lasciato un libero
+ingresso al nemico fin nel centro della città.
+Soltanto il 29 agosto Prospero Colonna
+aveva attaccato il sobborgo o quartiere
+di Codiponte, ed in due giorni le sue batterie
+avevano fatto nelle mura una breccia
+abbastanza larga perchè il signore di Lescuns
+conoscesse l'impossibilità di più
+lunga difesa. Nella notte del 1 al 2 di settembre
+Lescuns ritirò tutte le sue truppe
+sulla riva destra; onde gli abitanti, abbandonati
+a loro medesimi, s'affrettarono
+di aprire le porte all'armata di Prospero
+Colonna, esprimendo la loro gioja di
+poter tornare sotto l'autorità pontificia:
+ma questa gioja fu di breve durata, perciocchè
+i soldati, senza farsi caso delle
+loro buone disposizioni, li saccheggiarono
+con estrema crudeltà<a class="tag" id="tag543" href="#note543">[543]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_543"></a>[543]</span>
+</p>
+
+<p>
+La stessa notte successiva a tale avvenimento
+Prospero Colonna ebbe avviso
+che il duca di Ferrara, per mostrarsi fedele
+all'alleanza della Francia, aveva attaccato
+Finale e san Felice con cento uomini d'armi,
+dugento cavaleggieri e due mila fanti,
+e che Lautrec era giunto fino al Taro.
+Trovò pericoloso il continuare l'assedio
+di Parma con due armate nemiche così
+vicine; e sebbene il marchese di Mantova,
+per non macchiare i suoi primi fatti d'armi
+con un atto di debolezza, rimostrasse
+come il Lautrec ed il duca di Ferrara erano
+fuori di stato d'attaccarlo, e quanto
+fosse vergognosa cosa l'abbandonare in sui
+loro occhi una città più che a metà
+presa; sebbene il Guicciardini e Francesco
+Moroni lo andassero confortando
+a terminare ciò che aveva così ben cominciato,
+Prospero Colonna fu inflessibile:
+il marchese di Pescara fu del medesimo
+sentimento, dichiarando di volere
+conservare i suoi soldati per una sicura
+vittoria; e l'armata si ritirò in riva alla
+Lenza, per aspettarvi nuovi ordini da
+Roma e nuovi rinforzi<a class="tag" id="tag544" href="#note544">[544]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_544"></a>[544]</span>
+</p>
+
+<p>
+Questo avvenimento poteva avere per
+la lega le più funeste conseguenze. I generali
+del papa erano disposti a credere
+che quelli dell'imperatore non avevano
+abbandonata una quasi terminata conquista
+all'avvicinamento di forze inferiori
+alle loro, che perchè invidiavano al pontefice
+l'acquisto di Parma: dal canto suo
+il Colonna sospettava che Leon X volesse
+ritirarsi dalla guerra, e lasciare di concorrere
+al mantenimento dell'armata, tostocchè
+avrebbe ricuperate Parma e Piacenza,
+che gli erano state assegnate nel
+trattato. L'armata della lega si tenne un
+mese stazionaria, e divisa da una segreta
+diffidenza. Ma Leon X, più che mai allettato
+dalla speranza di far nuove conquiste,
+aveva incaricato il cardinale di
+Sion di levare per suo conto nuove genti
+nella Svizzera. Queste arrivarono successivamente
+nel Modenese; e Prospero Colonna,
+incoraggiato a riprendere le sue
+operazioni con nuova attività, passò il
+Po il primo ottobre per portare la guerra
+<span class="pagenum"><a id="Page_545"></a>[545]</span>
+nel Cremonese. Dal canto suo il Lautrec,
+avendo ricevuti considerabili rinforzi, si
+lasciò fuggire di mano una bella occasione
+di batterlo nel passaggio del fiume<a class="tag" id="tag545" href="#note545">[545]</a>.
+</p>
+
+<p>
+L'armata di Lautrec, ingrossata da quasi
+venti mila Svizzeri, superava di forze quella
+ch'era venuta ad attaccarla; e sebbene
+la sua corte lo lasciasse sempre senza
+danaro, s'egli avesse spinta la guerra ad
+una pronta decisione, come tutti i suoi
+capitani lo consigliavano di fare, avrebbe
+cavato buon servigio da' suoi Svizzeri in
+una battaglia; ma sgraziatamente egli attaccava
+la sua vanità a non seguire mai
+i suggerimenti che gli venivano dati; e per
+mostrare di saperne più che tutti gli altri,
+credeva necessario di scostarsi sempre
+dalla comune opinione. Questa caparbietà
+gli fece perdere un'occasione unica di
+distruggere l'armata di Prospero Colonna,
+che si era imprudentemente acquartierata
+a Rebecco, in riva all'Oglio, e
+sotto il cannone della fortezza veneziana
+di Pontevico, posta sull'altra riva. Il Pescara,
+conoscendo il pericolo della sua
+situazione, ed approfittando della lentezza
+del generale francese, ritirò durante la
+<span class="pagenum"><a id="Page_546"></a>[546]</span>
+notte le sue genti da Rebecco, senza lasciar
+loro conoscere il pericolo in cui si
+erano trovate. Il Lautrec aveva voluto
+differire fino all'indomani l'attacco consigliatogli
+dal duca d'Urbino e da Andrea
+Gritti; ma all'indomani il suo nemico
+erasi posto in sicuro<a class="tag" id="tag546" href="#note546">[546]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Lautrec aveva nella sua armata quasi
+venti mila Svizzeri; ed il cardinale di
+Sion ne aveva condotti quasi altrettanti
+all'armata del papa. La dieta elvetica
+vedeva con ribrezzo i suoi concittadini
+sul punto di versare il sangue gli uni
+degli altri per una causa straniera. Spedì
+loro perciò l'ordine di rientrare ne' loro
+focolari, minacciando soprattutto di castigare
+coloro che, in disprezzo dell'alleanza
+di fresco conchiusa colla Francia,
+eransi ridotti a servire contro di lei; ma
+l'autorità de' magistrati era assai meno
+potente degl'intrighi di Mattia Schiner,
+cardinale di Sion, e dell'accortezza del
+cardinale Giulio de' Medici, che Leon X
+aveva spedito all'armata in qualità di legato.
+Altronde l'animosità nazionale, così
+<span class="pagenum"><a id="Page_547"></a>[547]</span>
+vivamente eccitata in tempo delle guerre
+di Lodovico XII, non era stata del
+tutto spenta nell'ultima pace. Gli Svizzeri
+dell'armata francese erano offesi
+dall'alterigia e dalla diffidenza di Lautrec,
+erano intiepiditi dalla sua lentezza,
+e non prendevano fiducia ne' suoi
+talenti. Lagnavansi soprattutto di non essere
+pagati malgrado le promesse, che
+mai non si eseguivano. I quattrocento
+mila scudi, così solennemente promessi
+al generale per la difesa del Milanese,
+non erano stati mandati dalla Francia;
+ed una sovranità veniva sagrificata per
+un intrigo di corte dalla stessa madre
+del re, che aveva destinato ad altri usi
+questo danaro<a class="tag" id="tag547" href="#note547">[547]</a>.
+</p>
+
+<p>
+In breve la diserzione diminuì rapidamente
+il numero degli Svizzeri che formavano
+il nervo principale dell'armata
+di Lautrec. Non si trovando più in istato
+di tenere la campagna tra l'Oglio ed il
+Po, egli si ritirò sull'Adda con intenzione
+di difenderne il passo e di coprire il Milanese.
+Alzò frequenti ridotti lungo la sponda
+del fiume, indi pose il suo quartiere
+<span class="pagenum"><a id="Page_548"></a>[548]</span>
+a Cassano per tenere d'occhio tutta la
+linea. Prospero Colonna, giunto in faccia
+a lui a Rivolta, diede a credere di voler
+gettare un ponte in questo medesimo
+luogo, e richiamò così l'attenzione dell'armata
+nemica. Il Lautrec aveva fatte
+levare o distruggere tutte le barche del
+fiume; ma Francesco Moroni, uno degli
+emigrati milanesi, ne scoprì tre nel Brembo,
+che si getta poco al di sopra nell'Adda.
+Con queste cominciò a far passare
+il fiume ad alcune compagnie italiane
+a Vaprio, cinque miglia al di sopra
+del quartiere generale di Lautrec. Questo
+passaggio non poteva eseguirsi che con
+estrema lentezza, adoperando le tre piccole
+barche, ed i fanti italiani, quantunque
+rinforzati bentosto dagli Spagnuoli del
+Pescara, a stento potevano sostenersi nel
+luogo in cui erano sbarcati sulla diritta
+dell'Adda, prima contro Ugone de' Pepoli,
+poi contro Lescuns, dal fratello incaricato
+di respingerli nel fiume. Passarono
+ben quattordici ore, prima che ricevessero
+quanta gente bastava per non
+aver più nulla a temere. Il Lautrec, a
+cagione della sua lentezza, si lasciò per
+la terza volta fuggire l'occasione che gli
+era offerta di conseguire la vittoria, e
+<span class="pagenum"><a id="Page_549"></a>[549]</span>
+si ritirò coll'armata scoraggiata in Milano<a class="tag" id="tag548" href="#note548">[548]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Le pratiche presso gli Svizzeri dei cardinali
+di Sion e de' Medici erano così felicemente
+riuscite, che al Lautrec di venti mila
+Svizzeri più non restavano che quattro
+mila. Pure Lautrec risolse di difendere il
+circondario dei sobborghi di Milano, mentre
+che Prospero Colonna, invece d'avanzarsi
+direttamente verso la capitale si trattenne
+a Marignano, irrisoluto se passerebbe
+o no a prendere i quartieri d'inverno a
+Pavia. Le continue piogge avevano totalmente
+guastate le strade, e tenevano
+in dietro l'artiglieria; finalmente tre giorni
+dopo il passaggio dell'Adda, il 19 di novembre,
+l'avanguardia dell'armata di linea
+si presentò verso sera alle mura del
+sobborgo di Milano tra porta Romana e
+porta Ticinese, che da' Veneziani, incaricati
+di difenderle furono vilmente abbandonate
+senza nessuna resistenza. Il
+marchese di Pescara salì il primo con
+soli ottanta fucilieri spagnuoli sul bastione
+<span class="pagenum"><a id="Page_550"></a>[550]</span>
+di terra recentemente innalzato, gli tenne
+subito dietro tutta la sua infanteria, ed
+approfittando dell'avuto vantaggio, entrò
+in città colla stessa facilità con cui era
+entrato nel sobborgo, essendogli stata aperta
+la porta dalla fazione ghibellina<a class="tag" id="tag549" href="#note549">[549]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Il Lautrec ancora non sapeva che l'armata
+della lega avesse abbandonato Marignano,
+credendo che le piogge cadute
+continuamente avessero impedito al nemico
+di far avanzare le artiglierie; e passeggiava
+disarmato per città in piena sicurezza
+mentre questa era già presa, e mentre
+suo fratello Lescuns, oppresso dalle fatiche
+del precedente giorno, dormiva ancora. La
+loro negligenza fu cagione della loro ruina;
+supposero senza rimedio un avvenimento
+contro cui non eransi apparecchiati;
+invece di contrastare il terreno, come
+ancora potevano fare, contro un'armata
+sorpresa della propria vittoria, e divisa
+tra la città, il sobborgo e la campagna,
+abbrividita per essere stata tutto il dì
+sotto una fredda pioggia, ed inquieta di
+doversi alloggiare in istrada che non conosceva,
+<span class="pagenum"><a id="Page_551"></a>[551]</span>
+in mezzo ai nemici e ad una
+profonda oscurità, Lautrec e suo fratello
+si ritirarono quella stessa notte a Como,
+di dove passarono in seguito a Lonato nel
+territorio di Brescia, prendendo per quell'inverno
+i loro quartieri nel territorio
+veneziano, ove si credevano al coperto
+da ogni attacco<a class="tag" id="tag550" href="#note550">[550]</a>.
+</p>
+
+<p>
+La sorte del ducato di Milano sembrava
+un'altra volta decisa piuttosto da
+una rivoluzione che da una conquista.
+Lodi e Pavia, e bentosto Piacenza e Cremona
+si affrettarono di aprire le loro
+porte ai vincitori. Cremona, a dir vero,
+fu ripresa dal Lautrec; ma nello stesso
+tempo i Francesi avevano per di lui ordine
+evacuata Parma, e vi era entrato
+Alessandro Vitelli, uno de' capitani pontifici.
+Il marchese di Pescara aveva occupato
+Como per capitolazione, ed erasi
+obbligato inverso il signore di Vandenesse,
+che ne aveva il comando, a far
+rispettare le proprietà de' soldati e degli
+<span class="pagenum"><a id="Page_552"></a>[552]</span>
+abitanti; ma l'infanteria spagnuola forzò
+le guardie poste sulla breccia, e saccheggiò
+la città con quella ferocia ch'era
+diventata un carattere nazionale, strappando
+di bocca ai ricchi cittadini con
+inauditi tormenti la confessione delle loro
+ricchezze, e lasciando che molti morissero
+fra le pene della tortura. Il Pescara,
+che voleva ad ogni costo guadagnarsi
+l'affetto degli Spagnuoli, chiuse gli occhi
+su tanta atrocità, ed ischivò la disfida
+del signore di Vandenesse, che gli chiedeva
+soddisfazione di cotale mancamento
+di fede<a class="tag" id="tag551" href="#note551">[551]</a>.
+</p>
+
+<p>
+Ma in mezzo a queste zuffe un inaspettato
+avvenimento rendette dubbioso
+l'esito d'una guerra cominciata con così
+brillanti successi. Il 24 di novembre
+Leon X, trovandosi alla sua villa della
+Malliana, ricevette la notizia della presa
+di Milano; e Castel sant'Angelo festeggiò
+tutto il giorno questa vittoria col cannone.
+Leone mostravasi pieno di giubbilo, e si
+proponeva d'adunare un concistoro, onde
+partecipare ai cardinali questa fausta notizia,
+ed ordinare rendimenti di grazie
+<span class="pagenum"><a id="Page_553"></a>[553]</span>
+in tutte le chiese: ma entrato nella sua
+camera, cominciò dopo poche ore a sentirsi
+alquanto incomodato<a class="tag" id="tag552" href="#note552">[552]</a>. Si fece
+trasportare a Roma, senza per altro credere
+di trovarsi in pericolo della vita,
+non manifestandosi la sua malattia che
+come una febbre catarrale: ma tutt'ad un
+trattò peggiorò, e morì contro l'universale
+aspettazione il giorno 1.º di dicembre,
+dopo avere regnato otto anni, otto
+mesi e diciannove giorni, ed essere giunto
+al suo quarantasettesimo anno. Esausto
+affatto era il suo tesoro, ed avrebbe in
+breve dovuto lottare contro insormontabili
+difficoltà per continuare la guerra; ma
+egli conobbe i prosperi avvenimenti delle
+sue armi e non le difficoltà che li dovevano
+seguire. In tempo della sua malattia
+ricevette la notizia della presa di Piacenza,
+e lo stesso giorno in cui morì quella
+dell'acquisto di Parma. Era questo l'avvenimento
+che più caldamente desiderava:
+ed aveva detto al cardinale de' Medici, che
+l'avrebbe volentieri comperato anche a
+prezzo della propria vita<a class="tag" id="tag553" href="#note553">[553]</a>.
+</p>
+
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_554"></a>[554]</span>
+</p>
+
+<p>
+Questa inaspettata morte d'un papa, che
+aveva tanti nemici non andò esente da
+sospetto di veleno. Il suo coppiere, Bernardo
+Malaspina nel giorno che precedette
+la di lui malattia gli aveva presentato
+mentre cenava un nappo di vino, dopo
+bevuto il quale, il papa si era a lui rivolto
+pieno di sdegno, chiedendogli dove
+avesse preso un vino così amaro. Essendo
+morto Leone la notte del primo di dicembre,
+lo stesso coppiere volle all'indomani
+uscire da Roma in sul far del giorno con
+de' cani come se andasse a caccia. Le
+guardie della porta di san Pietro, maravigliandosi
+che un servitore del papa volesse
+andare a divertirsi la stessa mattina
+della morte del suo padrone, lo arrestarono
+su questo solo indizio; ma raccontano
+il Giovio, il Nardi e Paride Grassi,
+che il cardinale Giulio de' Medici,
+tornato a Roma, lo fece porre in libertà,
+e non volle permettere che si praticassero
+ricerche intorno all'accusa di veleno,
+<span class="pagenum"><a id="Page_555"></a>[555]</span>
+per timore che il nome di qualche gran
+principe non vi si trovasse implicato,
+e si rendesse in tal modo l'implacabile
+nemico della sua famiglia<a class="tag" id="tag554" href="#note554">[554]</a>.
+</p>
+
+<p class="pad2 center large">
+FINE DEL TOMO XIV.
+</p>
+</div>
+
+<div class="somm">
+<p>
+<span class="pagenum"><a id="Page_556"></a>[556]</span>
+</p>
+
+<p class="center x-large">
+<a href="#indfront" id="indice">TAVOLA CRONOLOGICA
+DEL TOMO XIV.</a>
+</p>
+
+<table class="crono" summary="Tavola cronologica">
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CVI.</span> <i>I Veneziani riprendono e difendono Padova: loro guerra nel Ferrarese e loro sconfitta alla Polisella. Giulio II gli assolve dalla scomunica. Campagna del principe d'Anhalt nello stato veneziano, e sue crudeltà.</i> 1509-1510</td> <td class="pag"><a href="#Page_3"><i>pag.</i> 3</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1509</td> <td>Il senato veneto scioglie tutti i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà</td> <td class="pag"><a href="#Page_3">3</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tale risoluzione da taluno si ascrive a timore, da altri a fina politica</td> <td class="pag"><a href="#Page_4">4</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Motivi d'estremo scoraggiamento nelle circostanze</td> <td class="pag"><a href="#Page_5">5</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I sudditi conobbero per esperienza che i nemici sono sempre nemici</td> <td class="pag"><a href="#Page_6">6</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Non avendo a rimproverarsi verun atto di ribellione, furono più solleciti di tornare sotto l'autorità della repubblica</td> <td class="pag"><a href="#Page_8">8</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli alleati cominciarono più presto a disunirsi a motivo della divisione delle spoglie de' Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_8">8</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sotto quali diversi aspetti gli alleati risguardavano la guerra</td> <td class="pag"><a href="#Page_9">9</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bajazette II offre di soccorrere i Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_10">10</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Estremo orgoglio ed insultanti pretese di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_11">11</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_557"></a>[557]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Vana attività di Massimiliano, che non aveva adunata un'armata</td> <td class="pag"><a href="#Page_11">11</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I nobili padovani eransi dichiarati partigiani dell'Austria, ma il popolo si conservava fedele alla repubblica</td> <td class="pag"><a href="#Page_12">12</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>17 di luglio. Andrea Gritti sorprende Padova, e vi rialza la bandiera della repubblica</td> <td class="pag"><a href="#Page_13">13</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Salva quella città dal saccheggio</td> <td class="pag"><a href="#Page_15">15</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Luglio. Sollevazione a favore della repubblica in tutto il Padovano</td> <td class="pag"><a href="#Page_16">16</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>9 agosto. Il marchese di Mantova viene fatto prigioniere all'isola della Scala</td> <td class="pag"><a href="#Page_17">17</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lodovico XII vede senza dispiacere le perdite di Massimiliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_18">18</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lascia La Palisse ai confini del Veronese per soccorrerlo</td> <td class="pag"><a href="#Page_19">19</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Conchiude ad Abbiategrasso un nuovo trattato col papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_20">20</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Arrivo del principe d'Anhalt nel Friuli e ferocia de' Tedeschi</td> <td class="pag"><a href="#Page_21">21</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Veneziani fanno entrare tutta la loro armata in Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_22">22</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Vi si rifuggiano pure coi loro raccolti e gregge gli abitanti delle campagne</td> <td class="pag"><a href="#Page_23">23</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Nuove fortificazioni aggiunte al ricinto di Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_24">24</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I figli del doge con 176 gentiluomini si chiudono in Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_24">24</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano prende le rocche dello stato di Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_25">25</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>15 settembre. Viene ad assediare Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_26">26</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Prodigiosa armata di Massimiliano, la più numerosa che da più secoli avesse servito nelle guerre d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_27">27</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_558"></a>[558]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Per l'attività di Massimiliano in cinque giorni le batterie giuocano su tutta la linea</td> <td class="pag"><a href="#Page_28">28</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Primo assalto dato al bastione di Codalunga con cattivo esito</td> <td class="pag"><a href="#Page_29">29</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il bastione viene preso in un secondo assalto, ma i Veneziani lo fanno saltare con tutti gli assalitori</td> <td class="pag"><a href="#Page_29">29</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli assedianti sono molestati dagli Stradioti</td> <td class="pag"><a href="#Page_30">30</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli uomini d'armi francesi ricusano di salire la breccia in compagnia de' Landsknecht</td> <td class="pag"><a href="#Page_31">31</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>3 di ottobre. Viene levato l'assedio di Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_32">32</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano invita inutilmente il Chaumont ad attaccare Legnago</td> <td class="pag"><a href="#Page_32">32</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II si stacca dai Francesi, e si accosta ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_34">34</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano accorda ai Fiorentini l'investitura di tutti i loro feudi imperiali per quaranta mila fiorini</td> <td class="pag"><a href="#Page_35">35</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 novembre. Vicenza si solleva, ed apre le porte ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_35">35</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il vescovo di Trento contiene a stento Verona coll'ajuto de' Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_36">36</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Risentimento de' Veneziani contro Alfonso duca di Ferrara</td> <td class="pag"><a href="#Page_37">37</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La flotta d'Angiolo Trevisani guasta il Ferrarese</td> <td class="pag"><a href="#Page_38">38</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Trevisani si afforza colla sua flotta alla Polisella</td> <td class="pag"><a href="#Page_39">39</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>22 dicembre. La flotta del Trevisani bruciata o presa dal cardinale Ippolito d'Este</td> <td class="pag"><a href="#Page_40">40</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_559"></a>[559]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli alleati non approfittano della disfatta della Polisella</td> <td class="pag"><a href="#Page_41">41</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sospensione delle ostilità tra Venezia e Ferrara</td> <td class="pag"><a href="#Page_42">42</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>Fine di febbrajo. Morte di Niccola conte di Pitigliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_43">43</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 febbrajo. Il papa accorda l'assoluzione ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_44">44</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II disprezza Massimiliano e detesta Lodovico XII</td> <td class="pag"><a href="#Page_45">45</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>23 di marzo. Maneggi di Giulio con Enrico VIII, che soscrive un nuovo trattato colla Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_46">46</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Mala intelligenza de' Francesi cogli Svizzeri fomentata da Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_46">46</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cominciamento delle vertenze tra Giulio II ed il duca Alfonso</td> <td class="pag"><a href="#Page_48">48</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lodovico XII protegge il duca</td> <td class="pag"><a href="#Page_49">49</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ordina al Chaumont di rientrare nel territorio di Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_50">50</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Veneziani offrono il comando della loro armata al marchese Gonzaga</td> <td class="pag"><a href="#Page_51">51</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La sua consorte non acconsente a dare i figli in ostaggio</td> <td class="pag"><a href="#Page_51">51</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Veneziani nominano Gian Paolo Baglioni governatore generale della loro armata</td> <td class="pag"><a href="#Page_52">52</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Baglioni si ritira alle Brentelle, e vi si afforza</td> <td class="pag"><a href="#Page_52">52</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Vicentini chiedono perdono al duca d'Anhalt che loro lo rifiuta</td> <td class="pag"><a href="#Page_53">53</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Abbandonano tutti la città, e si ritirano a Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_54">54</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Grotta di Masano che serve di rifugio ai contadini</td> <td class="pag"><a href="#Page_54">54</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_560"></a>[560]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I corpi franchi francesi vi soffocano dentro quanti vi si trovavano</td> <td class="pag"><a href="#Page_55">55</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Furti e crudeltà de' Tedeschi in Verona</td> <td class="pag"><a href="#Page_57">57</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Chaumont occupa Legnago ed il suo porto</td> <td class="pag"><a href="#Page_57">57</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>25 di maggio. Colà riceve la notizia della morte del cardinale d'Amboise suo zio</td> <td class="pag"><a href="#Page_58">58</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Scandalosa ricchezza acquistata dal cardinale nelle finanze</td> <td class="pag"><a href="#Page_60">60</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Altre conquiste del Chaumont nel Vicentino</td> <td class="pag"><a href="#Page_61">61</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano ottiene soccorsi da Ferdinando il Cattolico</td> <td class="pag"><a href="#Page_62">62</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Odio degli abitanti verso l'imperatore, e loro attaccamento alla repubblica</td> <td class="pag"><a href="#Page_63">63</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Tedeschi attaccano e prendono Monselice</td> <td class="pag"><a href="#Page_64">64</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano vuole ridurre il Chaumont ad attaccare Treviso</td> <td class="pag"><a href="#Page_66">66</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Questi si ritira nel Milanese</td> <td class="pag"><a href="#Page_66">66</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CVII.</span> <i>Giulio II fa attaccare i Francesi a Genova, a Ferrara e nel Milanese. Dirige l'assedio della Mirandola ed entra in questa città per la breccia. È costretto a fuggire da Bologna, e la sua armata viene dispersa a Casalecchio.</i> 1510-1511</td> <td class="pag"><a href="#Page_67">67</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>L'età, il ministero e l'educazione de' papi dovrebbero renderli meno irascibili</td> <td class="pag"><a href="#Page_67">67</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>L'inflessibilità di carattere spesso osservata in loro procede forse dal credersi infallibili</td> <td class="pag"><a href="#Page_68">68</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_561"></a>[561]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II, più che verun altro, si credè l'organo di Dio e si adirò contro ogni opposizione alle sue volontà che credeva divine</td> <td class="pag"><a href="#Page_69">69</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>In origine le sue opinioni ed i suoi progetti erano quasi tutti generosi</td> <td class="pag"><a href="#Page_70">70</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Odio di Giulio II verso Lodovico XII, e paura che aveva di lui</td> <td class="pag"><a href="#Page_71">71</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>9 agosto. Giulio II scomunica Alfonso, duca di Ferrara</td> <td class="pag"><a href="#Page_73">73</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 luglio. Investitura di Napoli accordata a Ferdinando il Cattolico, restringendo la sua alleanza colla santa sede</td> <td class="pag"><a href="#Page_74">74</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II fa imprigionare due cardinali francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_75">75</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Manda una flotta contro Genova per sollevarla, onde dare la corona ducale ad Ottaviano Fregoso</td> <td class="pag"><a href="#Page_76">76</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Genovesi difendono il governo francese, e la flotta papale si ritira senza aver nulla operato</td> <td class="pag"><a href="#Page_78">78</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Attacco del duca d'Urbino nella Romagna ferrarese</td> <td class="pag"><a href="#Page_79">79</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Agosto. Modena data al cardinale di Pavia che ne prende possesso a nome del papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_79">79</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Negoziazioni di Giulio II cogli Svizzeri per muoverli ad attaccare la Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_80">80</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Settembre. Gli Svizzeri entrano per la strada di Bellinzona in Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_81">81</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Dopo una breve comparsa, rientrano nelle montagne</td> <td class="pag"><a href="#Page_83">83</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sospetti concepiti in tale occasione contro gli Svizzeri e contro il Chaumont</td> <td class="pag"><a href="#Page_83">83</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I varj attacchi contro i Francesi non ebbero effetti perchè fatti in diversi tempi</td> <td class="pag"><a href="#Page_84">84</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_562"></a>[562]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>Lucio Malvezzi, coll'armata veneziana, rientra in Vicenza e si avvicina a Verona</td> <td class="pag"><a href="#Page_85">85</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Una vigorosa sortita de' Tedeschi lo sforza a ritirarsi</td> <td class="pag"><a href="#Page_86">86</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il re d'Ungheria minaccia la repubblica di Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_86">86</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Concilio di Tours della Chiesa gallicana che approva la guerra di Lodovico XII contro il papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_88">88</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II rigetta tutte le aperture di negoziazione fatte a nome di Lodovico XII</td> <td class="pag"><a href="#Page_89">89</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>22 settembre. Giulio viene a dimorare in Bologna mentre la sua armata si innoltra nel Ferrarese</td> <td class="pag"><a href="#Page_90">90</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il marchese di Mantova posto in libertà dietro le istanze del papa e di Bajazette II</td> <td class="pag"><a href="#Page_91">91</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>L'alleanza del marchese di Mantova cercata nello stesso tempo dai Veneziani e dai Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_91">91</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>12 ottobre. Il Chaumont, con un'armata francese, minaccia il papa a Bologna</td> <td class="pag"><a href="#Page_93">93</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Terrore de' cortigiani romani, che affrettano il papa a negoziare</td> <td class="pag"><a href="#Page_94">94</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio, sebbene infermo, fa armare le milizie di Bologna e le eccita a difendersi</td> <td class="pag"><a href="#Page_95">95</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Proposizioni di Chaumont al papa per un trattato</td> <td class="pag"><a href="#Page_96">96</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 d'ottobre. Le truppe veneziane entrano in Bologna, ed il papa rompe con fierezza le trattative</td> <td class="pag"><a href="#Page_97">97</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_563"></a>[563]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>Giulio si lagna con tutti i re cristiani dell'attacco de' Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_98">98</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio fa attaccare Sassuolo e lo prende</td> <td class="pag"><a href="#Page_99">99</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Vuole spogliare Francesco della Mirandola de' suoi feudi</td> <td class="pag"><a href="#Page_100">100</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Alla metà di dicembre, l'armata pontificia occupa Concordia</td> <td class="pag"><a href="#Page_101">101</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>2 gennajo. Il papa va in persona all'assedio della Mirandola</td> <td class="pag"><a href="#Page_102">102</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Imboscata tesa al papa dal cav. Bajardo</td> <td class="pag"><a href="#Page_103">103</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Chaumont, per gelosia del Trivulzio, non vuole liberare la Mirandola</td> <td class="pag"><a href="#Page_105">105</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 gennajo. La Mirandola si arrende per capitolazione</td> <td class="pag"><a href="#Page_106">106</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio entra nella Mirandola per la breccia</td> <td class="pag"><a href="#Page_106">106</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Abbassamento della riputazione del Chaumont</td> <td class="pag"><a href="#Page_107">107</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Contro il parere del Trivulzio risolve di attaccare l'armata veneziana al Bondeno</td> <td class="pag"><a href="#Page_109">109</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>È forzato ad abbandonare il progetto nell'atto dell'esecuzione</td> <td class="pag"><a href="#Page_110">110</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Non può ridurre il marchese di Mantova a rinunciare alla neutralità</td> <td class="pag"><a href="#Page_111">111</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tenta di sorprendere Modena: ma Giulio II la consegna al deputato dell'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_112">112</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>11 di febbrajo. Il Chaumont muore oppresso dai dispiaceri, e tormentato dai rimorsi d'avere fatta la guerra al papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_113">113</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il duca di Ferrara sospettato d'aver voluto far avvelenare il papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_114">114</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano ascolta le proposizioni di pace fattegli da Ferdinando</td> <td class="pag"><a href="#Page_116">116</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_564"></a>[564]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>Marzo. Apertura d'un congresso in Mantova per trattare la pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_116">116</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>26 di marzo. Matteo Langio, vescovo di Gurck, va all'armata di Giulio II per trattare a nome dell'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_118">118</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Arroganza di questo intimo segretario di Massimiliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_119">119</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 aprile. Il papa scomunica gli aderenti del re di Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_120">120</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Esorbitanti inchieste del vescovo di Gurck ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_121">121</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>25 di aprile. Le conferenze rotte dall'impetuoso carattere di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_122">122</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Principio di maggio. Il Trivulzio riprende Concordia, e fa prigioniere Gian Paolo Manfrone</td> <td class="pag"><a href="#Page_123">123</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Trivulzio ed il duca d'Urbino, in presenza l'uno dell'altro al ponte di Casalecchio sul Reno</td> <td class="pag"><a href="#Page_124">124</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Un terrore senza motivo succede alla temerità di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_125">125</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Esorta i quaranta senatori di Bologna a difendersi</td> <td class="pag"><a href="#Page_127">127</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lascia il governo di Bologna al cardinale di Pavia</td> <td class="pag"><a href="#Page_128">128</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I capitani della milizia scelti dal cardinale sono amici dei Bentivoglio</td> <td class="pag"><a href="#Page_129">129</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 maggio. Il legato, spaventato dalla insubordinazione delle milizie, fugge da Bologna</td> <td class="pag"><a href="#Page_130">130</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>21 maggio. I Bentivoglio rientrano in possesso di Bologna</td> <td class="pag"><a href="#Page_131">131</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Rotta dell'armata del duca d'Urbino a Casalecchio. <i>Giornata degli asini</i></td> <td class="pag"><a href="#Page_131">131</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Bolognesi atterrano la statua del papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_133">133</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_565"></a>[565]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>La Rocca di Bologna è presa e distrutta dal popolo</td> <td class="pag"><a href="#Page_134">134</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il cardinale di Pavia ed il duca d'Urbino si accusano a vicenda di questi rovesci</td> <td class="pag"><a href="#Page_135">135</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il duca d'Urbino uccide a pugnalate, in mezzo alle sue guardie, il cardinale di Pavia</td> <td class="pag"><a href="#Page_136">136</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ritirata del papa a Roma e suo risentimento</td> <td class="pag"><a href="#Page_136">136</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CVIII.</span> <i>Amministrazione in Firenze del Gonfaloniere Soderini. — Concilio di Pisa; alleanza di Ferdinando il Cattolico con Giulio II e coi Veneziani. — La loro armata combinata si avanza verso Bologna. — Gastone di Foix la costringe a ritrocedere, e ricupera Brescia che si era ribellata.</i> 1511-1512</td> <td class="pag"><a href="#Page_138">138</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>Nullità dei piccoli stati d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_138">138</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1493-1518</td> <td>Regno di Guglielmo IX, marchese di Monferrato</td> <td class="pag"><a href="#Page_139">139</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1564-1553</td> <td>Regno di Carlo III, duca di Savoja</td> <td class="pag"><a href="#Page_140">140</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il marchese di Mantova, il duca di Ferrara e quello d'Urbino</td> <td class="pag"><a href="#Page_141">141</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Le tre repubbliche della Toscana</td> <td class="pag"><a href="#Page_142">142</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1510</td> <td>22 dicembre. Conto della sua amministrazione renduto dal Soderini</td> <td class="pag"><a href="#Page_143">143</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Collera di Giulio II contro il Soderini</td> <td class="pag"><a href="#Page_144">144</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Congiura di Prinzivalle della Stufa contro il Soderini fomentata da Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_145">145</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>29 dicembre. Il Gonfaloniere dà conto al gran consiglio della congiura tramata contro di lui</td> <td class="pag"><a href="#Page_146">146</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_566"></a>[566]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>20 gennajo. Legge che trasferisce in ogni evento dal parlamento al gran consiglio il diritto di riorganizzare la repubblica</td> <td class="pag"><a href="#Page_148">148</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>Spira la tregua tra Firenze e Siena</td> <td class="pag"><a href="#Page_148">148</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II accorda la sua protezione a Pandolfo Petrucci ed ai Sienesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_150">150</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>3 settembre. Trattato di pace e di alleanza tra Siena e Firenze, e restituzione di Montepulciano ai Fiorentini</td> <td class="pag"><a href="#Page_151">151</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Desiderio di Lodovico XII di riconciliarsi col papa, cui fa nuove offerte</td> <td class="pag"><a href="#Page_152">152</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Esorbitanti pretese del papa prima di acconsentire alla pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_153">153</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano e Lodovico XII chiedono a Giulio II di adunare un concilio</td> <td class="pag"><a href="#Page_154">154</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 maggio. S'addirizzano ai cardinali rifugiati a Milano per domandare la convocazione d'un concilio a Pisa</td> <td class="pag"><a href="#Page_155">155</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>18 luglio. Giulio II intima egli stesso un concilio a san Giovanni di Laterano pel susseguente anno</td> <td class="pag"><a href="#Page_157">157</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 agosto. Letargo del papa per cui ovunque si sparge la notizia della di lui morte</td> <td class="pag"><a href="#Page_157">157</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II, ricuperando la salute, riprende il progetto di cacciare i barbari d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_158">158</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Guerra di Massimiliano ai confini del Friuli</td> <td class="pag"><a href="#Page_159">159</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sua irrisoluzione e negoziazioni con Ferdinando e col papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_160">160</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Negoziazioni di Giulio II con Ferdinando il Cattolico</td> <td class="pag"><a href="#Page_161">161</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Enrico VIII d'Inghilterra si fa pure a proteggere Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_162">162</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_567"></a>[567]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>Gli Svizzeri si disgustano con Lodovico XII e si attaccano al papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_163">163</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lodovico XII ricusa agli ambasciatori d'Inghilterra e di Arragona di abbandonare Bologna alle vendette del papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_163">163</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>5 ottobre. Confederazione del papa col re Cattolico ed il senato di Venezia, nominata la santa lega, contro la Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_164">164</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 ottobre. Il papa degrada i cardinali che avevano convocato il concilio di Pisa</td> <td class="pag"><a href="#Page_166">166</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1 settembre. Deboli cominciamenti del concilio a Pisa</td> <td class="pag"><a href="#Page_166">166</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Inquietudine de' Fiorentini quando vedono cominciare il concilio con così poca riputazione</td> <td class="pag"><a href="#Page_167">167</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>10 settembre. I Fiorentini spediscono il Macchiavelli a Lodovico XII per chiedere di traslocare il concilio</td> <td class="pag"><a href="#Page_168">168</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º novembre. Arrivo dei cardinali a Pisa e prima sessione del concilio</td> <td class="pag"><a href="#Page_169">169</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cattiva accoglienza fatta dal popolo ai padri del concilio</td> <td class="pag"><a href="#Page_169">169</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 novembre. Abbandonano Pisa in disordine a motivo d'una contesa per cagione di alcune prostitute</td> <td class="pag"><a href="#Page_170">170</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Soderini avea perduta la sua popolarità e l'aveano guadagnata i Medici</td> <td class="pag"><a href="#Page_171">171</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Soderini chiede una sovvenzione ai preti dello stato fiorentino</td> <td class="pag"><a href="#Page_172">172</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La campagna aveva avuto fine senza grandi avvenimenti militari</td> <td class="pag"><a href="#Page_173">173</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Patimenti e desolazione delle province venete</td> <td class="pag"><a href="#Page_174">174</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_568"></a>[568]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>Lodovico XII ordina a La Palisse di attaccare la Romagna</td> <td class="pag"><a href="#Page_175">175</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Novembre. Scesa degli Svizzeri in Lombardia per Varese</td> <td class="pag"><a href="#Page_176">176</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri si accostano a due sole miglia da Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_177">177</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Si ritirano nelle loro montagne senza apparente motivo</td> <td class="pag"><a href="#Page_178">178</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Inquietudine di Lodovico XII intorno alla sua armata e soccorsi che domanda ai Fiorentini</td> <td class="pag"><a href="#Page_180">180</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I nemici del Soderini non permettono che la repubblica dia potenti ajuti alla Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_181">181</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Arrivo in Romagna dell'armata spagnuola e pontificia</td> <td class="pag"><a href="#Page_182">182</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>31 dicembre. Presa della bastia di Fossa Geniolo</td> <td class="pag"><a href="#Page_183">183</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Forza dell'armata adunata ad Imola sotto Raimondo di Cardone</td> <td class="pag"><a href="#Page_184">184</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>26 gennajo. Quest'armata intraprende l'assedio di Bologna</td> <td class="pag"><a href="#Page_185">185</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Difficoltà nell'attacco di Bologna sotto gli occhi di Gastone di Foix, arrivato a Finale coll'armata francese</td> <td class="pag"><a href="#Page_186">186</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Le mura di Bologna battute in breccia</td> <td class="pag"><a href="#Page_188">188</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Preteso miracolo della cappella di Barracano fatta saltare da una mina e ricaduta nello stesso luogo</td> <td class="pag"><a href="#Page_189">189</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>5 febbrajo. Gastone di Foix, duca di Nemours, entra in Bologna colla sua armata senza che gli assedianti se ne accorgano</td> <td class="pag"><a href="#Page_190">190</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 febbrajo. Raimondo di Cardone leva l'assedio e ritirasi ad Imola</td> <td class="pag"><a href="#Page_191">191</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_569"></a>[569]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Inquietudini del duca di Nemours per Brescia</td> <td class="pag"><a href="#Page_191">191</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il conte Lodovico Avogaro vuole dar Brescia ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_192">192</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>3 febbrajo. Entra in Brescia coi montanari delle rive del lago di Garda e colle truppe d'Andrea Gritti</td> <td class="pag"><a href="#Page_193">193</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sollevazione di Bergamo, degli Orci, di Pontevico e di tutti i castelli</td> <td class="pag"><a href="#Page_194">194</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Diligenza di Gastone per soccorrere la rocca di Brescia</td> <td class="pag"><a href="#Page_195">195</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Incontra per via, e sconfigge Gian Paolo Baglioni</td> <td class="pag"><a href="#Page_195">195</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>19 febbrajo. Gastone di Foix attacca Brescia dalla banda della rocca</td> <td class="pag"><a href="#Page_196">196</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bajardo pericolosamente ferito nel passaggio del bastione</td> <td class="pag"><a href="#Page_197">197</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Presa di Brescia, uccisione della guarnigione e degli abitanti</td> <td class="pag"><a href="#Page_198">198</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sacco di Brescia e sue funeste conseguenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_200">200</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CIX.</span> <i>Battaglia di Ravenna. — Morte di Gastone di Foix ed indebolimento dell'armata francese. — Giulio II si ostina a ricusare la pace; dissimulazione di Massimiliano; irritamento degli Svizzeri, i quali unisconsi ai Veneziani e scacciano i Francesi dall'Italia.</i> 1512</td> <td class="pag"><a href="#Page_202">202</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>La violenza dello spirito di partito travia il giudizio morale dei popoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_202">202</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Influenza dell'opinione pubblica sui giudizj della coscienza</td> <td class="pag"><a href="#Page_203">203</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ogni partito crede di sentire un'opinione pubblica che dirige la sua coscienza</td> <td class="pag"><a href="#Page_204">204</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_570"></a>[570]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il conte Lodovico Avogaro venne dai suoi partigiani risguardato qual martire del patriottismo</td> <td class="pag"><a href="#Page_205">205</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>I Francesi lo risguardarono, ed indicarono, come un traditore</td> <td class="pag"><a href="#Page_206">206</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Apparente ferocia militare nel carattere di Gastone di Foix</td> <td class="pag"><a href="#Page_206">206</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Dessa deve ascriversi agl'insensati applausi accordati alle vittorie dei guerrieri</td> <td class="pag"><a href="#Page_207">207</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Rari talenti di Gastone di Foix per la guerra</td> <td class="pag"><a href="#Page_208">208</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1511</td> <td>17 di novembre. Alleanza di Ferdinando con Enrico VIII per attaccare la Guienna e la Navarra</td> <td class="pag"><a href="#Page_209">209</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>4 febbrajo. Enrico VIII pubblica il suo progetto d'attaccare la Francia per difendere il papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_211">211</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Inquietudine che dà a Lodovico XII la condotta di Massimiliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_212">212</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Debolezza degli alleati di Lodovico XII in Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_212">212</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gastone di Foix aduna la sua armata al Finale di Modena</td> <td class="pag"><a href="#Page_213">213</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>26 marzo. S'incammina alla volta della Romagna</td> <td class="pag"><a href="#Page_214">214</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Raimondo di Cardone occupa vantaggiose posizioni, e schiva di venire a battaglia</td> <td class="pag"><a href="#Page_215">215</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 aprile. L'ambasciatore di Massimiliano sottoscrive un armistizio di dieci mesi coi Veneziani, e vuol far ritirare i Tedeschi dal campo francese</td> <td class="pag"><a href="#Page_216">216</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gastone piega sopra Ravenna per tirarvi Raimondo di Cardone</td> <td class="pag"><a href="#Page_218">218</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>9 aprile. Gastone dà l'assalto alle mura di Ravenna</td> <td class="pag"><a href="#Page_219">219</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_571"></a>[571]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Raimondo di Cardone lascia Faenza per accostarsi a Ravenna</td> <td class="pag"><a href="#Page_220">220</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>10 aprile. Si avanza sull'opposta riva del Ronco in faccia ai Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_221">221</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>11 aprile. Nemours fa passare il Ronco alla sua armata per venire a battaglia</td> <td class="pag"><a href="#Page_222">222</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Disposizione dell'armata di Nemours e sua arringa alla truppa</td> <td class="pag"><a href="#Page_224">224</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Disposizione dell'armata spagnuola nei suoi trincieramenti</td> <td class="pag"><a href="#Page_225">225</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cannonamento di due ore tra le due armate</td> <td class="pag"><a href="#Page_227">227</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il duca di Ferrara scopre una nuova batteria che prende al lungo tutta la linea spagnuola</td> <td class="pag"><a href="#Page_228">228</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli uomini d'armi del Colonna maltrattati dal fuoco sortono per attaccare i Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_230">230</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli uomini d'armi spagnuoli sono rotti, ed il Colonna è fatto prigioniere dal duca di Ferrara</td> <td class="pag"><a href="#Page_231">231</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Furioso attacco tra i landsknecht e la fanteria spagnuola</td> <td class="pag"><a href="#Page_233">233</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli uomini d'armi francesi costringono l'infanteria spagnuola a ritirarsi</td> <td class="pag"><a href="#Page_233">233</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gastone di Foix viene ucciso in un'ultima carica contra la fanteria spagnuola</td> <td class="pag"><a href="#Page_234">234</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Spaventosa carnificina della battaglia di Ravenna</td> <td class="pag"><a href="#Page_235">235</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Afflizione dei Francesi per la perdita di Nemours e funeste conseguenze della sua morte</td> <td class="pag"><a href="#Page_237">237</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Spagnuoli malmenati nella loro fuga dai contadini</td> <td class="pag"><a href="#Page_238">238</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ravenna presa e saccheggiata dai Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_239">239</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_572"></a>[572]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>I cardinali stringono il papa a fare la pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_240">240</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli ambasciatori arragonesi e veneti lo incoraggiano a non cedere</td> <td class="pag"><a href="#Page_241">241</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ascolta le proposizioni fattegli a nome del re di Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_242">242</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Premure di Lodovico XII di trattare la pace col papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_243">243</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il papa si rassicura e più non ode consiglj di pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_244">244</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>3 maggio. Il papa fa l'apertura del concilio di Laterano, e fa che i suoi cardinali lo consiglino a proseguire la guerra</td> <td class="pag"><a href="#Page_245">245</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La dieta di Zurigo accorda al papa di levare sei mila uomini ne' cantoni</td> <td class="pag"><a href="#Page_246">246</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano accorda agli Svizzeri il passaggio onde unirsi ai Veneziani prima di entrare nel Milanese</td> <td class="pag"><a href="#Page_247">247</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Motivi di Massimiliano per entrare nella lega contro la Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_247">247</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri si adunano a Coira in numero di venti mila</td> <td class="pag"><a href="#Page_250">250</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Difficoltà in cui trovasi La Palisse per far testa a tanti nemici, ed indisciplina della sua armata</td> <td class="pag"><a href="#Page_250">250</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La Palisse riunisce a Pontoglio la sua armata assai più debole che non quella degli alleati</td> <td class="pag"><a href="#Page_253">253</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Dopo essersi riuniti nel Veronese a G. P. Baglioni, gli Svizzeri risolvono d'incamminarsi verso Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_253">253</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La Palisse distribuisce una metà della sua armata nelle terre murate della Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_254">254</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_573"></a>[573]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fine di maggio. Tutti i Tedeschi dell'armata di La Palisse richiamati da un ordine dell'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_255">255</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>5 di giugno. Gli Svizzeri prendono possesso di Cremona a nome di Massimiliano Sforza, duca di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_256">256</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Francesi abbandonano Milano, ed il cardinale de' Medici fugge loro di mano</td> <td class="pag"><a href="#Page_256">256</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La Palisse costretto dagli Svizzeri ad evacuare Pavia si ritira in Piemonte</td> <td class="pag"><a href="#Page_257">257</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Bentivoglio lasciano Bologna, e questa città è dal papa castigata</td> <td class="pag"><a href="#Page_258">258</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>29 giugno. Giano Fregoso nominato doge di Genova dopo la ritirata del governatore francese</td> <td class="pag"><a href="#Page_259">259</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri taglieggiano il ducato di Milano senza avere riguardo al loro alleato Massimiliano Sforza</td> <td class="pag"><a href="#Page_260">260</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giulio II riunisce Parma e Piacenza alla santa sede</td> <td class="pag"><a href="#Page_261">261</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CX.</span> <i>Sommissione del duca di Ferrara al papa, e sua fuga da Roma. Ingresso degli Spagnuoli in Toscana; sacco di Prato; deposizione del Soderini; richiamo dei Medici al governo di Firenze. Discordia tra i confederati della santa lega; nuove negoziazioni; morte di Giulio II.</i> 1512-1513</td> <td class="pag"><a href="#Page_262">262</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Le vendette popolari non sono prova d'un odio lungamente contenuto</td> <td class="pag"><a href="#Page_262">262</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cattiva inclinazione naturale al popolo, d'attaccare quegli che è troppo debole per difendersi</td> <td class="pag"><a href="#Page_263">263</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tutte le armate in ritirata sempre inseguite dai contadini</td> <td class="pag"><a href="#Page_264">264</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Carattere de' soldati francesi nelle guerre d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_265">265</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_574"></a>[574]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Carattere degli Spagnuoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_266">266</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Carattere de' Tedeschi e degli Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_267">267</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Vendette popolari esercitate contro i Francesi a Ravenna</td> <td class="pag"><a href="#Page_268">268</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Le stesse vendette in Milano ed in tutta la Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_269">269</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>8 giugno. Sbarco degl'Inglesi in Guipuscoa, che richiama le armi di Lodovico XII verso la Guienna e la Navarra</td> <td class="pag"><a href="#Page_270">270</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pericoli che corre Alfonso d'Este dopo la ritirata de' Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_271">271</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fabrizio Colonna gli procura un salvacondotto per andare a Roma</td> <td class="pag"><a href="#Page_272">272</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 luglio. Alfonso d'Este giugne a Roma per impetrare la sua assoluzione</td> <td class="pag"><a href="#Page_272">272</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Discorso d'Alfonso al papa nell'atto d'ottenere l'assoluzione</td> <td class="pag"><a href="#Page_273">273</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Non potendo Alfonso ottenere la licenza di ritirarsi, i Colonna sforzano le porte di Roma per porlo in sicuro</td> <td class="pag"><a href="#Page_276">276</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Discordia della santa lega per la divisione delle conquiste</td> <td class="pag"><a href="#Page_276">276</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pretese del papa sugli stati di Parma e Piacenza</td> <td class="pag"><a href="#Page_276">276</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pretese di Massimiliano sullo stato veneto e sul ducato di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_277">277</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pretese degli Spagnuoli, degli Svizzeri e de' Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_278">278</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tutti i confederati d'accordo per opprimere la repubblica di Firenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_279">279</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Luglio. Condizioni sotto le quali il papa offre la sua protezione ai Fiorentini</td> <td class="pag"><a href="#Page_280">280</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Condizioni loro offerte dall'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_280">280</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_575"></a>[575]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Giuliano dei Medici chiede alla dieta degli alleati, adunata in Mantova, di ristabilire la sua famiglia in Firenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_281">281</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Fiorentini non avendo voluto redimersi, la lega li fa attaccare dall'armata spagnuola</td> <td class="pag"><a href="#Page_282">282</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Fiorentini avevano avuto l'imprudenza di tenersi disarmati</td> <td class="pag"><a href="#Page_283">283</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 agosto. Raimondo di Cardone attraversa l'Appennino coll'armata spagnuola</td> <td class="pag"><a href="#Page_284">284</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Gonfaloniere consulta il gran consiglio intorno alle domande de' nemici</td> <td class="pag"><a href="#Page_285">285</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fa il confronto del carattere de' Medici, prima dell'esilio, con quello che avrebbero dopo la loro tornata</td> <td class="pag"><a href="#Page_286">286</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Fiorentini non acconsentono al ritorno dei Medici che a condizione di non cambiar nulla nel loro governo</td> <td class="pag"><a href="#Page_288">288</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Spagnuoli giungono sotto Prato</td> <td class="pag"><a href="#Page_289">289</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Nuove trattative tra gli Spagnuoli ed il Gonfaloniere</td> <td class="pag"><a href="#Page_290">290</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>30 agosto. Gli Spagnuoli danno l'assalto e prendono Prato</td> <td class="pag"><a href="#Page_291">291</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Orribili crudeltà esercitate dagli Spagnuoli in Prato</td> <td class="pag"><a href="#Page_291">291</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Spavento de' Fiorentini quando hanno notizia della presa di Prato</td> <td class="pag"><a href="#Page_292">292</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bartolomeo Valori e i suoi amici vogliono cambiare il governo</td> <td class="pag"><a href="#Page_293">293</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>31 agosto. Arrestano il Gonfaloniere nel palazzo pubblico</td> <td class="pag"><a href="#Page_294">294</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Gonfaloniere deposto si ritira a Ragusi</td> <td class="pag"><a href="#Page_295">295</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_576"></a>[576]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Contribuzioni imposte dal vicerè ai Fiorentini</td> <td class="pag"><a href="#Page_296">296</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>2 settembre. Giuliano dei Medici rientra in Firenze, e mostra di acconsentire alla conservazione della libertà</td> <td class="pag"><a href="#Page_297">297</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 di settembre. La nuova legge che modifica la costituzione senza distruggerla. Il Ridolfi eletto gonfaloniere</td> <td class="pag"><a href="#Page_297">297</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il cardinale dei Medici ed i suoi amici non sono soddisfatti della nuova legge</td> <td class="pag"><a href="#Page_298">298</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>14 di settembre. Il cardinale fa il suo ingresso in Firenze in apparato militare</td> <td class="pag"><a href="#Page_298">298</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 di settembre. Il suo corteggio occupa il palazzo pubblico, e chiede l'assemblea del parlamento</td> <td class="pag"><a href="#Page_299">299</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il parlamento investe della sovranità una balìa scelta dai Medici</td> <td class="pag"><a href="#Page_300">300</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Formazione d'una stretta oligarchia per governare sotto i Medici</td> <td class="pag"><a href="#Page_301">301</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>18 di settembre. La balìa licenzia la milizia e disarma il popolo</td> <td class="pag"><a href="#Page_301">301</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>2 di novembre. Filippo Buondelmonti nominato gonfaloniere</td> <td class="pag"><a href="#Page_303">303</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Enumerazione degl'individui della casa dei Medici che rientrano in Firenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_304">304</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cortigiani dei Medici che si vantano di avere tradita la patria</td> <td class="pag"><a href="#Page_304">304</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>18 settembre. L'armata spagnuola lascia Prato per passare in Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_305">305</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>25 novembre. Il vescovo di Gurck, segretario di Massimiliano, viene festeggiato in Roma e nominato cardinale</td> <td class="pag"><a href="#Page_306">306</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Congresso di Roma. Vicendevoli lagnanze degli alleati</td> <td class="pag"><a href="#Page_307">307</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_577"></a>[577]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1512</td> <td>Pretese di Massimiliano contro i Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_308">308</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>25 di novembre. Nuova alleanza del papa coll'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_309">309</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>29 dicembre. Il cardinale di Sion consegna le chiavi delle porte di Milano al nuovo duca Massimiliano Sforza</td> <td class="pag"><a href="#Page_311">311</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>L'alleato di Lodovico XII, Giovanni d'Albret, spogliato da Ferdinando del regno di Navarra</td> <td class="pag"><a href="#Page_312">312</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>Lodovico XII fa retrocedere la sua armata verso l'Italia e vi cerca nuovi alleati</td> <td class="pag"><a href="#Page_313">313</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ferdinando il Cattolico e Massimiliano offrono la loro alleanza a Lodov. XII</td> <td class="pag"><a href="#Page_313">313</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sforzi di Lodovico XII per riconciliarsi cogli Svizzeri, ed impedire la loro alleanza col duca di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_314">314</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Trattative di Lodovico XII coi Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_316">316</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Trattato tra Lodovico XII ed i Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_316">316</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Trattative contraddittorie di tutte le potenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_317">317</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Attività di Giulio II, sue negoziazioni e suoi progetti per iscacciare <i>tutti i barbari d'Italia</i></td> <td class="pag"><a href="#Page_318">318</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cade pericolosamente infermo</td> <td class="pag"><a href="#Page_319">319</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>21 febbrajo. Morte di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_320">320</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CXI.</span> <i>Leon X succede a Giulio II; spedizione di La Tremouille in Lombardia; sua sconfitta a Novara; disfatta di Bartolomeo d'Alviano all'Olmo; la guerra in Italia si tratta debolmente; negoziazione; morte di Lodov. XII.</i> 1513-1515</td> <td class="pag"><a href="#Page_322">322</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_578"></a>[578]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>Giulio II erasi fatti dei doveri conformi alle sue passioni</td> <td class="pag"><a href="#Page_322">322</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Aveva amore per la libertà, e la rispettava a Genova, a Venezia e nelle città dello stato della Chiesa</td> <td class="pag"><a href="#Page_323">323</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sua stima per la libertà bellicosa degli Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_324">324</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Accusava i Medici d'avere rapita la libertà alla loro patria</td> <td class="pag"><a href="#Page_324">324</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Molestia che avea cagionato l'impetuoso carattere di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_325">325</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Desiderio universale che il suo successore non gli rassomigliasse</td> <td class="pag"><a href="#Page_325">325</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 marzo. Venticinque cardinali si chiudono in conclave</td> <td class="pag"><a href="#Page_326">326</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il partito dei giovani porta sulla santa sede il card. Gio. de' Medici</td> <td class="pag"><a href="#Page_327">327</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Riconciliazione de' Medici coi Soderini</td> <td class="pag"><a href="#Page_328">328</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>11 di marzo. Giovanni de' Medici eletto papa sotto il nome di Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_328">328</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>11 di aprile. Solenne coronazione di Leon X a san Gio. di Laterano</td> <td class="pag"><a href="#Page_329">329</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Contrapposto tra il risparmio di Giulio II e la prodigalità di Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_330">330</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X conferisce l'arcivescovado di Firenze a suo cugino Giuliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_331">331</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Festa dei Fiorentini per l'elezione di Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_331">331</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Supposta cospirazione a Firenze, per la quale il Macchiavelli è posto alla tortura</td> <td class="pag"><a href="#Page_332">332</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X fa riporre in libertà i prevenuti salvatisi dal supplicio</td> <td class="pag"><a href="#Page_334">334</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>12 di ottobre. Costringe i Lucchesi a restituire Pietra Santa e Mutrone ai Fiorentini</td> <td class="pag"><a href="#Page_334">334</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_579"></a>[579]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>Raimondo di Cardone occupa Parma e Piacenza, e Leone ripete queste due città</td> <td class="pag"><a href="#Page_335">335</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º d'aprile. Tregua d'Ortes nel Bearnese tra la Francia e la Spagna</td> <td class="pag"><a href="#Page_336">336</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 marzo. Trattato d'alleanza di Blois tra la Francia e Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_337">337</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Armata del re di Francia sotto gli ordini di La Tremouille e di Trivulzio</td> <td class="pag"><a href="#Page_338">338</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bartolomeo d'Alviano si avanza coll'armata veneziana, e Raimondo di Cardone si ritira</td> <td class="pag"><a href="#Page_339">339</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri vengono a difendere il duca di Milano, e si afforzano a Novara</td> <td class="pag"><a href="#Page_340">340</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Milano si sottomette ai Francesi; sollevazione di tutta la Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_341">341</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tentativi de' Francesi per vittovagliare la Lanterna di Genova</td> <td class="pag"><a href="#Page_342">342</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Maggio. Antoniotto Adorno, coll'ajuto de' Francesi, scaccia i Fregosi da Genova, ed è riconosciuto doge</td> <td class="pag"><a href="#Page_343">343</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano Sforza assediato in Novara da que' medesimi generali che avevano fatto prigioniere suo padre</td> <td class="pag"><a href="#Page_344">344</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ardire degli Svizzeri che lasciano aperte le porte di Novara</td> <td class="pag"><a href="#Page_345">345</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 giugno. Avvicinamento di altri corpi di Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_346">346</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>5 giugno. I Francesi si ritirano a Riotta ed a Trecase, e trascurano di afforzarvisi</td> <td class="pag"><a href="#Page_348">348</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>6 giugno. Gli Svizzeri, appena entrati nel Novarese, vanno ad attaccare i Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_349">349</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Prendono l'artiglieria che voltano contro i landsknecht</td> <td class="pag"><a href="#Page_350">350</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_580"></a>[580]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>Vergognosa fuga degli uomini d'armi francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_351">351</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>L'armata francese non osa fermarsi in Piemonte, e ripassa le Alpi</td> <td class="pag"><a href="#Page_353">353</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>17 di giugno. Gli Adorni si ritirano da Genova e viene eletto doge Ottaviano Fregoso</td> <td class="pag"><a href="#Page_354">354</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 giugno. Il Cardone cogli Spagnuoli passa il Po, e Bartolomeo d'Alviano si ritira nel Vicentino</td> <td class="pag"><a href="#Page_355">355</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Egli si chiude in Padova, il Baglioni in Treviso, Renzo di Ceri in Crema ed i Veneziani abbandonano il resto del paese</td> <td class="pag"><a href="#Page_356">356</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Spagnuoli e Leon X attaccano i Veneziani senza essere provocati</td> <td class="pag"><a href="#Page_356">356</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il cardinale di Gurck, luogotenente dell'imperatore, prende la direzione della guerra</td> <td class="pag"><a href="#Page_358">358</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>28 luglio. Il Cardone, dietro le istanze del cardinale, assedia Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_359">359</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 agosto. È costretto a levare l'assedio</td> <td class="pag"><a href="#Page_360">360</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Dirige la sua artiglieria contro i palazzi di Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_360">360</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>6 ottobre. L'Alviano esce di Padova per tagliare la ritirata agli Spagnuoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_361">361</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli aspetta all'Olmo lontano due miglia da Vicenza</td> <td class="pag"><a href="#Page_362">362</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 di ottobre. Gli Spagnuoli cercano di ritirarsi verso Bassano e Trento</td> <td class="pag"><a href="#Page_363">363</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pericolo della loro armata tribolata dagli Stradioti e dai contadini</td> <td class="pag"><a href="#Page_364">364</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>L'Alviano, importunato dal provveditore Loredano, risolve di attaccare gli Spagnuoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_364">364</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_581"></a>[581]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>Viene battuto a motivo dell'estrema viltà della sua fanteria</td> <td class="pag"><a href="#Page_365">365</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Spagnuoli prendono i quartieri d'inverno ne' monti Euganei</td> <td class="pag"><a href="#Page_366">366</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La guerra si trasporta sopra un altro teatro fuori d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_367">367</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 agosto. Giornata <i>degli Speroni</i>, fuga de' Francesi presso Terovane</td> <td class="pag"><a href="#Page_368">368</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>9 settembre. Battaglia di Flowden, in cui Giacomo IV di Scozia, alleato della Francia, resta sconfitto ed ucciso</td> <td class="pag"><a href="#Page_369">369</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Settembre. Gli Svizzeri assediano Digione; capitolazione di La Tremouille</td> <td class="pag"><a href="#Page_370">370</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>15 di ottobre. Flotta francese distrutta ad Honfleur dalla burrasca</td> <td class="pag"><a href="#Page_371">371</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1514</td> <td>3 gennajo. Incendio del più ricco quartiere di Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_371">371</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I nemici della Francia cominciano a temere di averla soverchiamente abbassata</td> <td class="pag"><a href="#Page_371">371</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Terrore che cagiona all'Italia il nuovo sultano Selim</td> <td class="pag"><a href="#Page_373">373</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X cerca di negoziare la pace tra l'imperatore ed i Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_373">373</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Riconcilia la Francia alla santa sede</td> <td class="pag"><a href="#Page_374">374</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1513</td> <td>17 dicembre. Lodovico XII abjura lo scisma ed il concilio di Pisa</td> <td class="pag"><a href="#Page_375">375</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1514</td> <td>Leon X vuole rappattumare la Francia cogli Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_376">376</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ferdinando rinnova la tregua colla Francia, ed offende in tal modo il re d'Inghilterra</td> <td class="pag"><a href="#Page_377">377</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 agosto. Pace tra la Francia e l'Inghilterra, terzo matrimonio di Lodovico XII</td> <td class="pag"><a href="#Page_377">377</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_582"></a>[582]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1514</td> <td>26 agosto. La Lanterna di Genova si arrende ad Ottaviano Fregoso, che la fa spianare</td> <td class="pag"><a href="#Page_378">378</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano non vuole fare la pace con Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_379">379</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cristoforo Frangipane guasta il Friuli</td> <td class="pag"><a href="#Page_380">380</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Frangipane battuto da Girolamo Savorgnano e dall'Alviano</td> <td class="pag"><a href="#Page_381">381</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Vantaggi ottenuti dall'Alviano ad Este e Rovigo contro gli Spagnuoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_382">382</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bella difesa di Renzo di Ceri a Crema</td> <td class="pag"><a href="#Page_382">382</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Falsità di Leon X nelle sue negoziazioni</td> <td class="pag"><a href="#Page_383">383</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La politica del nuovo pontefice meno nobile di quella di Giulio II</td> <td class="pag"><a href="#Page_384">384</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Settembre. Occupa Modena e vuole formare una sovranità cispadana per Giuliano de' Medici, suo fratello</td> <td class="pag"><a href="#Page_385">385</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pensa pure a collocarlo sul trono di Napoli</td> <td class="pag"><a href="#Page_386">386</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lodov. XII lo affretta a dichiararsi</td> <td class="pag"><a href="#Page_387">387</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>1.º gennajo. Morte di Lodov. XII cagionata dal matrimonio</td> <td class="pag"><a href="#Page_388">388</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La somma sua economia fu la principale sua virtù</td> <td class="pag"><a href="#Page_390">390</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sua debolezza e mala fede</td> <td class="pag"><a href="#Page_390">390</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sua crudeltà in guerra e verso Lodovico Sforza</td> <td class="pag"><a href="#Page_391">391</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sua condotta domestica colle tre mogli</td> <td class="pag"><a href="#Page_392">392</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CXII.</span> <i>Francesco I assume il titolo di duca di Milano; passa le Alpi; batte gli Svizzeri a Marignano e conquista il Milanese. — Invasione di Massimiliano in Lombardia e sua ritirata. — Diversi trattati che pongono fine alle guerre prodotte dalla lega di Cambrai.</i> 1515-1517</td> <td class="pag"><a href="#Page_394">394</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_583"></a>[583]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>1.º di febbrajo. Successione di Francesco I al regno di Francia, ed al titolo di duca di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_394">394</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Successione di due monarchi nati in privata condizione</td> <td class="pag"><a href="#Page_395">395</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Qualità brillanti sviluppate in Francesco I da una privata educazione</td> <td class="pag"><a href="#Page_395">395</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gl'Italiani credono che Francesco I differisca un anno l'annunciata spedizione d'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_396">396</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 di marzo, 5 d'aprile. Francesco rinnova i trattati di alleanza con Carlo d'Austria e con Enrico VIII</td> <td class="pag"><a href="#Page_397">397</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ferdinando, Massimiliano, gli Svizzeri ed il papa ricusano di entrare in trattative di pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_398">398</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>27 di giugno. Francesco I rinnova l'alleanza della Francia colla repubblica di Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_398">398</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Trattato d'Ottaviano Fregoso, doge di Genova, colla Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_399">399</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco I raguna un'armata nel Delfinato</td> <td class="pag"><a href="#Page_400">400</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pietro Navarro passa al suo servigio, e forma per lui un corpo di fanteria basca</td> <td class="pag"><a href="#Page_401">401</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri s'innoltrano fino a Susa per chiudere il passaggio delle montagne ai Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_402">402</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il maresciallo Trivulzio cerca un passaggio per circondare l'armata svizzera</td> <td class="pag"><a href="#Page_403">403</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>10 di agosto. L'armata francese s'interna tra le giogaje e le anguste valli dell'Argentiera</td> <td class="pag"><a href="#Page_404">404</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_584"></a>[584]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>14 di agosto. Giugne nelle pianure del marchesato di Saluzzo, in riva alla Stura</td> <td class="pag"><a href="#Page_405">405</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La Palisse e Bajardo formano l'ala destra dell'armata, e passano per Sestiere</td> <td class="pag"><a href="#Page_406">406</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>15 di agosto. Sorprendono Prospero Colonna a Villafranca, e lo fanno prigioniere</td> <td class="pag"><a href="#Page_407">407</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giuliano de' Medici cede il comando dell'armata pontificia a suo nipote Lorenzo</td> <td class="pag"><a href="#Page_408">408</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X fa dire a suo nipote di non attaccare i Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_408">408</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Cardone coll'armata spagnuola è tenuto di vista da Bartolomeo d'Alviano e dai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_409">409</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri domandano ed ottengono una sospensione di armi per ritirarsi a Novara</td> <td class="pag"><a href="#Page_409">409</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Un partito francese tra gli Svizzeri vuol trattare con Francesco I</td> <td class="pag"><a href="#Page_410">410</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri, scontenti di non ricevere i promessi sussidj, saccheggiano la cassa del commissario pontificio</td> <td class="pag"><a href="#Page_411">411</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Negoziazioni e trattato conchiuso a Gallarate per mezzo del bastardo di Savoja e di Lautrec</td> <td class="pag"><a href="#Page_412">412</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco spedisce il suo danaro contante a Buffalora, onde fare un primo pagamento agli Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_413">413</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Arrivo di venti mila nuovi Svizzeri a Monza, che non vogliono accettare la pace</td> <td class="pag"><a href="#Page_414">414</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_585"></a>[585]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sette mila Svizzeri, non volendo ricominciare la guerra, tornano nella loro patria</td> <td class="pag"><a href="#Page_415">415</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>L'armata francese occupa tutta la Lombardia fino alle porte di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_415">415</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il cardinale di Sion riconduce quattrocento cavalli all'armata svizzera</td> <td class="pag"><a href="#Page_416">416</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bartolomeo d'Alviano prende posto a Lodi; ed il Cardone con Lorenzo de' Medici a Piacenza</td> <td class="pag"><a href="#Page_417">417</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco I colloca la sua armata in faccia a Marignano, a san Donato e a santa Brigida</td> <td class="pag"><a href="#Page_418">418</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 di settembre. Il cardinale di Sion eccita gli Svizzeri alla battaglia</td> <td class="pag"><a href="#Page_418">418</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Escono da Milano per sorprendere il re tre ore prima di notte</td> <td class="pag"><a href="#Page_420">420</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il re affretta l'Alviano a condurre l'armata veneziana in suo soccorso</td> <td class="pag"><a href="#Page_420">420</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gagliardo attacco degli Svizzeri contro il campo francese, che trovasi in cattiva situazione</td> <td class="pag"><a href="#Page_421">421</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri s'impadroniscono delle batterie del Navarro</td> <td class="pag"><a href="#Page_422">422</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La battaglia dura quattr'ore al lume della luna</td> <td class="pag"><a href="#Page_423">423</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Durante la notte i Francesi si raccolgono intorno al re, rimasto quasi solo presso all'artiglieria</td> <td class="pag"><a href="#Page_424">424</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ristabiliscono le loro batterie, e prendono una migliore posizione</td> <td class="pag"><a href="#Page_425">425</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>14 di settembre. Si rinnova la battaglia, e gli Svizzeri provano la peggio</td> <td class="pag"><a href="#Page_426">426</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_586"></a>[586]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Bartolomeo d'Alviano giunge al campo di battaglia, e gli Svizzeri, credendolo seguito da tutte le sue genti, si ritirano</td> <td class="pag"><a href="#Page_427">427</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>Spaventosa carnificina della battaglia di Marignano</td> <td class="pag"><a href="#Page_428">428</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il re si fa armare cavaliere da Bajardo</td> <td class="pag"><a href="#Page_429">429</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Arma egli stesso Fleuranges e molti altri</td> <td class="pag"><a href="#Page_429">429</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pericolo corso di Bajardo durante la notte</td> <td class="pag"><a href="#Page_430">430</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>15 di settembre. Gli Svizzeri lasciano Milano per tornare nel loro paese</td> <td class="pag"><a href="#Page_431">431</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano Sforza non conserva che i castelli di Milano e di Cremona</td> <td class="pag"><a href="#Page_432">432</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Pietro Navarro intraprende l'assedio del castello di Milano colle mine cariche</td> <td class="pag"><a href="#Page_433">433</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 di ottobre. Il duca spaventato capitola, ed acconsente a vivere in Francia, rinunciando ai suoi diritti</td> <td class="pag"><a href="#Page_433">433</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco non vuole entrare in Milano che dopo la capitolazione del castello</td> <td class="pag"><a href="#Page_435">435</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Abbandona il partito de' patriotti a Firenze per trattare col papa</td> <td class="pag"><a href="#Page_436">436</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 di ottobre. Convenzione di Viterbo tra Francesco I e Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_437">437</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli Svizzeri evacuano le podesterie italiane, e Cardone la Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_437">437</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli ambasciatori veneziani chiedono a Francesco I i promessi soccorsi</td> <td class="pag"><a href="#Page_438">438</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il comandante di Brescia riceve i rinforzi prima che l'armata di Venezia giunga sotto le sue mura</td> <td class="pag"><a href="#Page_439">439</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 di ottobre. Morte di Bartolomeo di Alviano a Ghedo</td> <td class="pag"><a href="#Page_440">440</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_587"></a>[587]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>Gian Giacopo Trivulzio intraprende l'assedio di Brescia</td> <td class="pag"><a href="#Page_442">442</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Rockandolf con 8,000 Tirolesi costringe i Francesi ed i Veneziani a levare l'assedio di Brescia</td> <td class="pag"><a href="#Page_442">442</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>10-15 dicembre. Conferenza di Francesco I e di Leon X a Bologna</td> <td class="pag"><a href="#Page_443">443</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco sagrifica al papa il duca di Urbino e la libertà della Chiesa gallicana</td> <td class="pag"><a href="#Page_444">444</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>7 di novembre. Trattato di Ginevra tra la Francia e gli otto cantoni svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_445">445</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Francesco sospende l'esecuzione dei suoi progetti sul regno di Napoli fino alla morte di Ferdinando il Cattolico</td> <td class="pag"><a href="#Page_446">446</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1516</td> <td>Gennajo. Francesco I licenzia la sua armata e parte alla volta della Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_447">447</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>15 di gennajo. Morte di Ferdinando il Cattolico</td> <td class="pag"><a href="#Page_448">448</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ritratto che di questo re fa il gesuita Mariana</td> <td class="pag"><a href="#Page_448">448</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cosa ne pensavano il Macchiavelli ed il suo amico Fr. Vettori</td> <td class="pag"><a href="#Page_449">449</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ferdinando, prima di morire, ed Enrico VIII mandano danaro a Massimiliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_450">450</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Marzo. Questi aduna un grande esercito per attaccare l'Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_451">451</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il contestabile di Borbone lasciato governatore a Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_451">451</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Trivulzio ed il Lautrec levano l'assedio di Brescia all'avvicinarsi dell'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_452">452</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_588"></a>[588]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1516</td> <td>Massimiliano si trattiene ad assediare Asola, che non può prendere</td> <td class="pag"><a href="#Page_454">454</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Francesi si chiudono in Milano e ne bruciano i sobborghi</td> <td class="pag"><a href="#Page_454">454</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>I Francesi ricevono un rinforzo di dieci mila Svizzeri</td> <td class="pag"><a href="#Page_455">455</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Conferenze fra gli Svizzeri delle due armate, ed inquietudine che cagionano ai due generali</td> <td class="pag"><a href="#Page_456">456</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il maresciallo Trivulzio accresce artificiosamente il terrore di Massimiliano, che teme che gli Svizzeri non lo consegnino ai Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_456">456</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Massimiliano abbandona il suo campo improvvisamente e torna in Germania</td> <td class="pag"><a href="#Page_457">457</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Lautrec succede al duca di Borbone nel governo di Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_458">458</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 maggio. La città di Brescia capitola, e torna ai Veneziani</td> <td class="pag"><a href="#Page_458">458</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Lautrec ricusa d'assediare Verona, e si pone d'accantonamento presso Peschiera</td> <td class="pag"><a href="#Page_459">459</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>28 luglio. Vicenza presa e saccheggiata dai Tedeschi</td> <td class="pag"><a href="#Page_459">459</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>13 agosto. Trattato di Noyon, tra Carlo re di Spagna e Francesco I</td> <td class="pag"><a href="#Page_460">460</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Condizioni alle quali Massimiliano poteva accedere al trattato</td> <td class="pag"><a href="#Page_461">461</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 agosto. L'armata francese e veneta intraprende l'assedio di Verona, e lo leva all'avvicinarsi di Rockandolf</td> <td class="pag"><a href="#Page_462">462</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>29 novembre. Trattato di pace perpetua tra gli Svizzeri e la Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_463">463</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_589"></a>[589]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1516</td> <td>18 agosto. Trattato del concordato tra la Francia e la corte di Roma</td> <td class="pag"><a href="#Page_464">464</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Imprudenza dei sacrificj con cui Francesco cercava di riconciliarsi con Leon X suo implacabile nemico</td> <td class="pag"><a href="#Page_464">464</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>17 marzo. Morte di Giuliano de' Medici, che mette in libertà il papa di pubblicare un monitorio contro il duca d'Urbino</td> <td class="pag"><a href="#Page_466">466</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>30 maggio. Francesco della Rovere spogliato dal papa del ducato d'Urbino</td> <td class="pag"><a href="#Page_467">467</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 dicembre. Massimiliano accede al trattato di Noyon</td> <td class="pag"><a href="#Page_469">469</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1517</td> <td>28 gennajo. Verona è renduta ai Veneziani, e la pace ristabilita in Italia</td> <td class="pag"><a href="#Page_469">469</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td colspan="2" class="cap"><span class="smcap">Capitolo CXIII.</span> <i>Ribellione e guerra d'Urbino. Cospirazione dei cardinali contro il papa. Ambizione di Leon X. S'unisce a Carlo V contro Francesco I. Conquista del Milanese colle armate riunite. Morte di Leon X.</i> 1517-1521</td> <td class="pag"><a href="#Page_471">471</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1517</td> <td>I Veneziani consolano, e danno incoraggiamento ai sudditi che vengono loro renduti</td> <td class="pag"><a href="#Page_471">471</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>La guerra della lega di Cambrai aveva attaccato le parti vitali della loro repubblica. Venalità</td> <td class="pag"><a href="#Page_472">472</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ruina delle manifatture, del monopolio del sale, del traffico d'Egitto</td> <td class="pag"><a href="#Page_473">473</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Concorrenza dei Portoghesi al traffico delle Indie</td> <td class="pag"><a href="#Page_474">474</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Ruina del commercio d'Affrica e di Spagna tenuto vivo inaddietro dalle galere del traffico</td> <td class="pag"><a href="#Page_475">475</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_590"></a>[590]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1517</td> <td>Il senato si occupa del ripristinamento dell'agricoltura, del commercio, dell'università di Padova</td> <td class="pag"><a href="#Page_476">476</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cerca d'allontanare i soldati licenziati che trovavansi in grosso numero ai confini dello stato</td> <td class="pag"><a href="#Page_477">477</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il duca d'Urbino si offre a questi soldati per condurli contro la Chiesa, e riavere i suoi stati</td> <td class="pag"><a href="#Page_477">477</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>23 gennajo. Si pone in cammino con un'armata somigliante alle compagnie di ventura</td> <td class="pag"><a href="#Page_478">478</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X invoca il soccorso della Francia, della Spagna, dell'impero</td> <td class="pag"><a href="#Page_479">479</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Spedisce Lorenzo de' Medici per arrestare il duca in Romagna</td> <td class="pag"><a href="#Page_479">479</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>5 febbrajo. Il duca d'Urbino rientra nella sua capitale</td> <td class="pag"><a href="#Page_480">480</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Incapacità di Lorenzo de' Medici, e viltà delle sue truppe</td> <td class="pag"><a href="#Page_481">481</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>4 aprile. Lorenzo è ferito nel capo all'assedio di Mondolfo</td> <td class="pag"><a href="#Page_482">482</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gioja de' Fiorentini che lo credono morto</td> <td class="pag"><a href="#Page_482">482</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 maggio. Lorenzo entra in Firenze per disingannarli</td> <td class="pag"><a href="#Page_483">483</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il cardinale di Bibiena incaricato in di lui assenza del comando dell'armata, è abbandonato da' suoi soldati</td> <td class="pag"><a href="#Page_483">483</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>10-15 maggio. Il duca d'Urbino minaccia Siena e Perugia</td> <td class="pag"><a href="#Page_484">484</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Scuopre una cospirazione nel suo campo e fa punire i cospiratori dai loro commilitoni</td> <td class="pag"><a href="#Page_485">485</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Nuove invasioni del duca d'Urbino nella Marca d'Ancona ed in Toscana</td> <td class="pag"><a href="#Page_486">486</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_591"></a>[591]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1517</td> <td>Agosto. Il duca d'Urbino tratta col papa e si ritira a Mantova</td> <td class="pag"><a href="#Page_486">486</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Irritamento del cardinale Alfonso Petrucci contro Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_488">488</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1515</td> <td>10 marzo. Leon X avea scacciati i fratelli Petrucci da Siena</td> <td class="pag"><a href="#Page_489">489</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1517</td> <td>Discorsi minaccianti dal Petrucci, e suo incerto progetto per far avvelenare Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_490">490</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Egli s'allontana da Roma, e Leon X lo richiama mandandogli un salvacondotto</td> <td class="pag"><a href="#Page_491">491</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Torna; viene imprigionato e posto alla tortura</td> <td class="pag"><a href="#Page_492">492</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>21 giugno. È strozzato in prigione, ed altri cardinali vengono condannati a varie pene</td> <td class="pag"><a href="#Page_493">493</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Giugno. Spavento del sacro collegio pei rigori usati contro i loro membri</td> <td class="pag"><a href="#Page_495">495</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 marzo. Ultima sessione del quinto concilio di Laterano</td> <td class="pag"><a href="#Page_495">495</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º luglio. Promozione di trentuno cardinali in una sola volta</td> <td class="pag"><a href="#Page_496">496</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>11 marzo. Alleanze delle grandi potenze d'Europa contro i Turchi</td> <td class="pag"><a href="#Page_497">497</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>8 ottobre. Rinnovamento dell'alleanza tra la Francia e Venezia</td> <td class="pag"><a href="#Page_499">499</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1518</td> <td>Gennajo. Matrimonio di Lorenzo de' Medici con una cugina del re di Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_500">500</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Riputazione data dai letterati e dagli artisti a Leon X</td> <td class="pag"><a href="#Page_501">501</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leone si prende poco pensiero delle prediche di Lutero, e continua lo scandaloso traffico delle indulgenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_502">502</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_592"></a>[592]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1518</td> <td>Non si occupa che de' suoi piaceri, ed anche la sua liberalità è del tutto egoistica</td> <td class="pag"><a href="#Page_503">503</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Agosto. I Veneziani prolungano per cinque anni la tregua con Massimiliano</td> <td class="pag"><a href="#Page_504">504</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Disgrazia e morte del maresciallo Gian Giacopo Trivulzio</td> <td class="pag"><a href="#Page_505">505</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1519</td> <td>19 di gennajo. Morte di Massimiliano a Lintz</td> <td class="pag"><a href="#Page_506">506</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Rivalità di Francesco I e di Carlo per la corona dell'impero</td> <td class="pag"><a href="#Page_506">506</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Desiderio del papa e delle più deboli potenze, perchè sia data ad altri</td> <td class="pag"><a href="#Page_507">507</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>28 aprile. Morte di Lorenzo de' Medici, ultimo maschio legittimo tra i discendenti del vecchio Cosimo</td> <td class="pag"><a href="#Page_508">508</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X destina il cardinale Giulio de' Medici al governo di Firenze</td> <td class="pag"><a href="#Page_510">510</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Riunisce il ducato d'Urbino alla Chiesa, e cede Montefeltro alla repubblica fiorentina</td> <td class="pag"><a href="#Page_511">511</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sforzi degli ambasciatori francesi per corrompere col danaro gli elettori dell'impero</td> <td class="pag"><a href="#Page_512">512</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>28 giugno. Carlo V eletto imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_513">513</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>20 febbrajo. Morte di Francesco Gonzaga; successione di Federico II al marchesato di Mantova</td> <td class="pag"><a href="#Page_514">514</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Caduta delle mura di Ferrara in tempo dell'infermità del duca Alfonso</td> <td class="pag"><a href="#Page_515">515</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tentativo di Leon X per sorprendere Ferrara col mezzo del vescovo di Ventimiglia</td> <td class="pag"><a href="#Page_515">515</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Leon X pensa a spogliare altri feudatarj della Chiesa</td> <td class="pag"><a href="#Page_517">517</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_593"></a>[593]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1520</td> <td>Cita Giovan Paolo Baglioni a Roma, ed in pari tempo gli manda un salvacondotto</td> <td class="pag"><a href="#Page_518">518</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fa perire il Baglioni ed occupa Perugia</td> <td class="pag"><a href="#Page_519">519</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fa attaccare ed uccidere Lodovico Freducci, signore di Fermo</td> <td class="pag"><a href="#Page_520">520</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fa perire altri signori ch'erano venuti a porsi tra le sue mani</td> <td class="pag"><a href="#Page_521">521</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Tenta di sedurre il capitano delle guardie del duca di Ferrara, per far avvelenare il suo padrone</td> <td class="pag"><a href="#Page_522">522</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Cerca di riaccendere la guerra, sperando di scacciare <i>i barbari d'Italia</i></td> <td class="pag"><a href="#Page_524">524</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Principj di dissensione tra Carlo V e Francesco I</td> <td class="pag"><a href="#Page_524">524</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1521</td> <td>Indirette ostilità nella Navarra e nelle Ardenne</td> <td class="pag"><a href="#Page_526">526</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>5 maggio. Nuova alleanza della Francia cogli Svizzeri conchiusa in Lucerna</td> <td class="pag"><a href="#Page_527">527</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il papa assolda degli Svizzeri prima di avere deciso con quale de' rivali monarchi vorrà unirsi</td> <td class="pag"><a href="#Page_527">527</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Preliminarj d'alleanza del papa con Francesco I</td> <td class="pag"><a href="#Page_528">528</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Scontento del papa perchè Francesco I tarda a ratificarla</td> <td class="pag"><a href="#Page_529">529</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>8 maggio. Il papa fa alleanza coll'imperatore contro la Francia</td> <td class="pag"><a href="#Page_529">529</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Gli alleati promettono il ducato di Milano a Francesco II Sforza</td> <td class="pag"><a href="#Page_530">530</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Apparecchiano una congiura contro i Francesi in tutta la Lombardia</td> <td class="pag"><a href="#Page_531">531</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Fanno attaccare Genova dai due Adorni, che sono respinti</td> <td class="pag"><a href="#Page_532">532</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_594"></a>[594]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1521</td> <td>Il signore di Lescuns, fratello del Lautrec, governava in sua assenza Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_533">533</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 di giugno. Si presenta sotto Reggio armata mano, e viene arrestato dal Guicciardini, poi rimesso in libertà</td> <td class="pag"><a href="#Page_534">534</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Manfredo Pallavicini vuole sorprendere Como, e vi è fatto prigioniere, indi mandato al supplicio</td> <td class="pag"><a href="#Page_535">535</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º agosto. Leon X dichiara la guerra alla Francia, e fa avanzare la sua armata fino alla Lenza</td> <td class="pag"><a href="#Page_536">536</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Malcontento de' Milanesi cagionato dalle vessazioni di Lautrec</td> <td class="pag"><a href="#Page_540">540</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lautrec torna a Milano, e non vi trova il danaro promessogli dal re</td> <td class="pag"><a href="#Page_541">541</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lentezza di Prospero Colonna, generale della lega, prima d'attaccare i Francesi</td> <td class="pag"><a href="#Page_542">542</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>29 d'agosto. Apre le sue batterie contro Parma</td> <td class="pag"><a href="#Page_542">542</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º settembre. Occupa il sobborgo di Codiponte</td> <td class="pag"><a href="#Page_544">544</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>2 settembre. Si ritira all'avvicinamento di Lautrec e del duca di Ferrara</td> <td class="pag"><a href="#Page_545">545</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Reciproca diffidenza tra i capitani del papa e dell'imperatore</td> <td class="pag"><a href="#Page_546">546</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º ottobre. Prospero Colonna passa il Po, e porta la guerra nel Cremonese</td> <td class="pag"><a href="#Page_546">546</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Lautrec lascia fuggire l'occasione di battere Prospero Colonna a Rebecco</td> <td class="pag"><a href="#Page_547">547</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Malcontento e diserzione degli Svizzeri dell'armata di Lautrec</td> <td class="pag"><a href="#Page_548">548</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>16 novembre. Prospero Colonna sforza il passaggio dell'Adda</td> <td class="pag"><a href="#Page_550">550</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td><span class="pagenum"><a id="Page_595"></a>[595]</span></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td class="anno">1521</td> <td>19 novembre. Il Colonna ed il Pescara entrano in Milano</td> <td class="pag"><a href="#Page_551">551</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lautrec si ritira nello stato di Brescia per isvernarvi</td> <td class="pag"><a href="#Page_553">553</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Lodi, Pavia, Piacenza e Parma si danno agli alleati</td> <td class="pag"><a href="#Page_553">553</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Il Pescara lascia saccheggiar Como, a dispetto della capitolazione</td> <td class="pag"><a href="#Page_553">553</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>24 di novembre. Gioja di Leon X seguita immediatamente da una malattia</td> <td class="pag"><a href="#Page_554">554</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>1.º dicembre. Leon X muore in un modo inopinato</td> <td class="pag"><a href="#Page_555">555</a></td>
+ </tr>
+ <tr>
+ <td>&nbsp;</td> <td>Sospetti d'avvelenamento posti in tacere da suo cugino il cardinale de' Medici</td> <td class="pag"><a href="#Page_556">556</a></td>
+ </tr>
+</table>
+
+<p class="pad2 center large">
+<span class="smcap">Fine della Tavola</span>.
+</p>
+</div>
+
+<div class="footnotes">
+
+<h2>
+NOTE:
+</h2>
+
+<p>
+<a id="note1" href="#tag1">1.</a> <i>Jo. Marianae de rebus Hispaniae, l. XXIX,
+c. XIX, p. 287.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note2" href="#tag2">2.</a> <i>Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX,
+c. XIX, p. 228. — Fr. Guicciardini, l. VIII,
+p. 437.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note3" href="#tag3">3.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 183.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note4" href="#tag4">4.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. VIII, p. 186.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note5" href="#tag5">5.</a> <i>P. Bembi, l. VIII, p. 189. — Fr. Belcarii
+Rer. Gallic. Comm., l. XI, p. 323.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note6" href="#tag6">6.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XXX, p. 77.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note7" href="#tag7">7.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VII, p. 439. — P.
+Bembi, l. VIII, p. 190. — Anon. Padov. MS.
+presso Muratori Ann. d'Italia, t. X, p. 50. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 24. — Jacopo
+Nardi, l. V, p. 209. — Jo. Marianae de
+Reb. Hisp., l. XXIX, c. XX, p. 289. — Fr.
+Belcarii Comment., l. XI, p. 324.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note8" href="#tag8">8.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. — P.
+Bembi, l. IX, p. 193.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note9" href="#tag9">9.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 442. — Anon.
+Padov. MS. presso Murat. Ann. d'Italia, t. X, p. 51. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 196. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 50. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. V, p. 210.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note10" href="#tag10">10.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 441. — Fr.
+Belcarii Comment. Rer. Gallic., l. XI, p. 324.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note11" href="#tag11">11.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 440. — Fr.
+Belcarii, l. XI, p. 324.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note12" href="#tag12">12.</a> Cioè il castello di Pieve di Cadore, capitale
+della provincia di tal nome. N. d. T.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note13" href="#tag13">13.</a> Altro non può essere la Val di Sera di
+cui parla il nostro autore. <i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note14" href="#tag14">14.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 443.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note15" href="#tag15">15.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444-451. — Pietro
+Bembo, l. IX, p. 199. — Mémoir. du
+chev. Bayard, t. XV, ch. XXXIII, p. 90.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note16" href="#tag16">16.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 451. — Fr.
+Belcarii, l. XI, p. 327.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note17" href="#tag17">17.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 444. — P.
+Bembi, l. IX, p. 199.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note18" href="#tag18">18.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 197.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note19" href="#tag19">19.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 449. — P.
+Bembi, l. IX, p. 198.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note20" href="#tag20">20.</a> <i>Mémoir. du chev. Bayard, par son loyal
+serviteur, ch. XXXII, p. 84. — Mém. du jeune
+adventureux maréchal de Fleuranges, t. XVI,
+p. 57. — Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 450. — Petri
+Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 198. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 211.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note21" href="#tag21">21.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 452. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. V, p. 211.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note22" href="#tag22">22.</a> <i>Jo. Marianae de Reb. Hisp., l. XXIX,
+c. XX, p. 289.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note23" href="#tag23">23.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 201. — Jac. Nardi
+Hist. Fior., l. V, p. 211.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note24" href="#tag24">24.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. XXXIV, p. 94.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note25" href="#tag25">25.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. XXXVII et
+XXXVIII, p. 116-127. — Mémoir. de Fleuranges,
+t. XVI, p. 58.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note26" href="#tag26">26.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 453. — P.
+Bembi, l. IX, p. 203. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+d'Este, p. 24. — Fr. Belcarii, l. XI, p. 328.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note27" href="#tag27">27.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. — Bembi
+Hist. Ven., l. X, p. 205.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note28" href="#tag28">28.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 455. — Fr.
+Belcarii, l. XI, p. 329. — Parisii de Grassis
+Diar. Curiae Rom., t. III, p. 485. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1509, § 20, p. 70.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note29" href="#tag29">29.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 456.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note30" href="#tag30">30.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 454. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 212. — Scip. Ammirato, l. XXVIII,
+p. 289. — Diario del Bonaccorsi, p. 144. — Legazione
+del Macchiavelli a Mantova,
+missione del 10 di novembre 1509, t. VI,
+p. 289.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note31" href="#tag31">31.</a> <i>Fr. Guicciardini l. VIII, p. 458. — P.
+Bembi, l. IX, p. 205. — Fr. Belcarii, l. XI,
+p. 330. — Macchiavelli Legazione a Mantova,
+lett. 1, 17 novembre 1509, t. VII, p. 293.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note32" href="#tag32">32.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 458. — P.
+Bembi, l. IX, p. 208. — Macchiavelli Legazione
+lett. 4, 22 novembre 1509, ex Verona, p. 298.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note33" href="#tag33">33.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 459. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 207.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note34" href="#tag34">34.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 460. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 209. — P. Giovio
+vita di Alfonso da Este, p. 26.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note35" href="#tag35">35.</a> <i>Ariosto, Orlando Furioso, canto 36, st. 6-8. — Petri
+Bembi, l. IX, p. 209. — Paolo Giovio
+vita di Alfonso, p. 27.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note36" href="#tag36">36.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. IX, p. 211, l. X.
+p. 218 — Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 462. — Fr.
+Belcarii, l. XI, p. 331. — Jac. Nardi
+Hist. Flor., l. V, p. 213. — Ariosto Orl. Fur.,
+can. III, st. 57.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note37" href="#tag37">37.</a> <i>Mémoires de Bayard, c. XXXIX e XL,
+p. 127-148. — Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 463.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note38" href="#tag38">38.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. VIII, p. 463.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note39" href="#tag39">39.</a> <i>Ivi. — P. Bembi, l. X, p. 216.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note40" href="#tag40">40.</a> Il trattato di pace presso <i>Rayn. Ann. Eccl
+1510, § 2-6, p. 73. — P. Bembi, l. IX, p. 213. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 213.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note41" href="#tag41">41.</a> Giornale di Paride de' Grassi, maestro delle
+cerimonie del papa, presso il <i>Rayn. An. Eccl.
+1510, § 7-10, p. 74. — Fr. Guicciardini, l.
+VIII, p. 467. — P. Bembi, l. X, p. 218. — P. Giovio vita di Alfonso, p. 32.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note42" href="#tag42">42.</a> <i>Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII,
+p. 275.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note43" href="#tag43">43.</a> <i>Ivi, p. 270. — P. Bembi, l. X, p. 221.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note44" href="#tag44">44.</a> <i>Fr. Guicciardini l. IX, p. 469. — Josias
+Symler descriptio Vallesiae et Alpium, l. II,
+p. 159. — Jac. Nardi, l. V, p. 215. — Fr. Belcarii,
+l. XI, p. 335.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note45" href="#tag45">45.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 470. — Raynaldi,
+Ann. Eccl. 1510, § 13, p. 75.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note46" href="#tag46">46.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p, 472. — Fr.
+Belcarii, l. XI, p. 338.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note47" href="#tag47">47.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 471. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. X, p. 228.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note48" href="#tag48">48.</a> <i>P. Bembi Ist. Ven., l. X, p. 223.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note49" href="#tag49">49.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 469. — P.
+Bembi, l. X, p. 227.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note50" href="#tag50">50.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 473. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 339.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note51" href="#tag51">51.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 474. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 339.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note52" href="#tag52">52.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 477.</i> — Sembra
+che in allora, dietro i consigli di Chaumont,
+siasi accontentato di una contribuzione di 50,000
+ducati per salvare le case. <i>P. Bembi, l. X, p.
+225. — Gio. Cambi, p. 238.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note53" href="#tag53">53.</a> <i>Mémoires du chev. Bayard, c. XL, p.
+152. — Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 55. — Fr.
+Guicciardini, l. IX, p. 477. — P. Bembi,
+l. X, p. 225. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 340. — Gio.
+Cambi, Ist. Fior., p. 239.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note54" href="#tag54">54.</a> <i>Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 63.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note55" href="#tag55">55.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. — P.
+Bembi, l. X, p. 226. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 340. — Jac. Nardi, l. V, p. 214. — P. Giovio
+vita di Alfonso, p. 35. — Mémoires du cheval.
+Bayard, c. XL, p. 149.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note56" href="#tag56">56.</a> <i>Macchiavelli Legaz. alla corte di Francia,
+lettera 16 da Blois del 2 settembre 1510, t. VII,
+p. 380. — Mém. de Bayard c. XL, p. 151.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note57" href="#tag57">57.</a> <i>Hist. de la Diplomatie française, t. I, l.
+II, p. 293. — Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. — P.
+Bembi Ist. Ven., l. X, p. 226.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note58" href="#tag58">58.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 479. — P.
+Bembi, l. X, p. 229.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note59" href="#tag59">59.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 214. — Jo. Marianae de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p. 294.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note60" href="#tag60">60.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 480. — P.
+Bembi, l. X, p. 229. — Jo. Marianae de reb.
+Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p, 294. — Fr. Belcarii,
+l. XI, p. 337. — Mém. de Bayard, t.
+XV, c. XL, p. 151.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note61" href="#tag61">61.</a> <i>Macchiavelli Legazione a Mantova lettera 6,
+da Verona 26 novembre 1509, t. VII, p. 304.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note62" href="#tag62">62.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 481.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note63" href="#tag63">63.</a> <i>Mém. du chev, Bayard, c. XL, p. 157. — Fr.
+Guicciardini, l. IX. p. 481. — P. Bembi,
+l. X, p, 230. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 342. — P.
+Giovio vita d'Alfonso d'Este, p. 36.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note64" href="#tag64">64.</a> <i>Fr. Guicciardini l. IX, p. 482. — P.
+Bembi Ist. Ven., l. X, p. 231. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 342.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note65" href="#tag65">65.</a> Anche le persone più attaccate al curialismo
+di Roma non accordano l'infallibilità al papa che
+nelle cose risguardanti il domma. <i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note66" href="#tag66">66.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 483. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 342.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note67" href="#tag67">67.</a> <i>Ann. Eccl. 1510, § 15, p. 76. — P. Bembi
+Hist. Ven., l. X, p. 233. — Jo. Marianae de reb.
+Hispan., l. XXIX, c. XXIII, p. 294. — P.
+Giovio vita di Alfonso d'Este, p. 41. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 343.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note68" href="#tag68">68.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 484. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1510, § 25, p. 80. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 343. — Jo. Marianae Hist. Hisp.,
+l. XXIX, c. 24, p. 295. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 214. — P. Giovio vita d'Alfonso, p. 50.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note69" href="#tag69">69.</a> <i>Rayn. Ann. Eccl. 1510, § 18, 19, p. 178. — Fr.
+Guicciardini, l. IX, p. 484. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 343.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note70" href="#tag70">70.</a> <i>P. Bizarri Hist. Genuens., l. XVIII,
+p. 407.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note71" href="#tag71">71.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 485. — Petri
+Bizarri Hist. Genuens., l. VIII, p. 427. — Ubert.
+Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 707. — Jac.
+Nardi Hist. Flor., l. V, p. 215. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 343. — Macchiavelli Legaz.
+in Francia, lettera 2 da Blois, del 18 luglio 1510,
+t. VII, p. 326.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note72" href="#tag72">72.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. — P.
+Bizarri Hist. Gen., l. XVIII, p. 428. — P.
+Giovio vita d'Alfonso, p. 57. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 343. — Macchiavelli Legaz. alla corte
+di Francia, lettera 6, da Blois del 26 di luglio
+1510, t. VII, p. 339.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note73" href="#tag73">73.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 486. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 344. — P. Giovio vita di Alfonso
+d'Este, p. 44. — Jac. Nardi, l. V, p. 216.</i> — La
+notizia dell'occupazione di Modena giunse
+a Blois il 26 di agosto. <i>Macchiavelli Legaz.,
+t. VII, p. 368.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note74" href="#tag74">74.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. — Hist.
+généalog. de la maison de Savoie, par Guichenon,
+t. II, p. 196.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note75" href="#tag75">75.</a> Senza provvedimento di ponti o di navi dice
+<i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487</i>; lo che farebbe
+supporre che anche prima dell'invenzione degli
+attuali pontoni le armate seco trasportassero piccole
+barche per formare i ponti.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note76" href="#tag76">76.</a> <i>Jac. Nardi, l. V, p. 216. — Jo. Marianae
+de reb. Hisp., l. XXIX, c. XXIII, p. 295.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note77" href="#tag77">77.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 487. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 344.</i> — Il leal servitore,
+istorico di Bajardo, racconta una circostanza di
+questa guerra, che non fa minor torto al generale
+francese, di quello che la venalità detta di sopra
+ai generali svizzeri. «Il gran Maestro (il signore di
+Chaumont) andò ad aspettarli nel piano di
+Gallarate [Detto volgarmente Brughiera di Gallarate.
+<i>N. d. T.</i>], facendo levare lungo la strada
+tutti i ferramenti de' molini e tutti i viveri.
+E ciò che è peggio, aveva, secondo si diceva,
+fatti avvelenare tutti i vini che si trovavano
+in Gallarate fin dove arrivarono gli Svizzeri,
+i quali ne bevettero a sazietà, senza che alcuno
+di loro si trovasse male... Andarono in detto
+luogo di Gallarate alcuni avventurieri francesi,
+i quali vollero bevere del vino avvelenato per
+gli Svizzeri, e ne morirono più di dugento.
+Convien dire che Dio vi mettesse la sua mano,
+o che il veleno fosse rimasto nel fondo delle
+botti.» <i>Mém. du chev. Bayard, c. XLI, p.
+159.</i> Ma malgrado l'ingenuità del leal servitore,
+che inspira confidenza, mai non deve darsi intera
+fede a così fatte storielle.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note78" href="#tag78">78.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 58. — Jo.
+Marianae de rebus Hisp., l. XXX, c. II, p. 301.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note79" href="#tag79">79.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 489. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 217. — P. Giovio Vita d'Alfonso,
+p. 58. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 346. — P.
+Bembi, l. II, p. 238.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note80" href="#tag80">80.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. X, p. 232.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note81" href="#tag81">81.</a> <i>Macchiavelli Legazione alla corte di Francia,
+lett. 9. in data di Blois ai 9 d'agosto del
+1510, t. VII, p. 353.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note82" href="#tag82">82.</a> <i>Macchiavelli Legaz. lett. 18, da Tours il
+10 settembre p. 386. — Fr. Guicciardini,
+l. IX, p. 393. — Raynald. Ann. Eccl. 1510,
+§ 22, t. XX, p. 79. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 348.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note83" href="#tag83">83.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 493. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 347.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note84" href="#tag84">84.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 494. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 348. — Macchiavelli Legaz.
+lett. di Blois del 3 agosto 1510, p. 346 e seg.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note85" href="#tag85">85.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 395. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 349. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 216. — P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 43.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note86" href="#tag86">86.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 491. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 350.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note87" href="#tag87">87.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 353. — P. Bembi, l. XI, p. 243.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note88" href="#tag88">88.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 496. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 350.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note89" href="#tag89">89.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 350.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note90" href="#tag90">90.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 497. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 350.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note91" href="#tag91">91.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 500. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 219. — Paris de Grassis Diar.
+Curiae Rom., t. III, p. 597, apud Rayn. 1510,
+§ 12, p. 79. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 351.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note92" href="#tag92">92.</a> <i>Parisii de Grassis Diar., apud Rayn. 1510,
+§ 23, p. 79.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note93" href="#tag93">93.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 501.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note94" href="#tag94">94.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 502. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 352.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note95" href="#tag95">95.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX. p. 503. — Jac.
+Nardi, l. XII, p. 353. — Parisii de Grassis
+Diar. Cur. Rom. ap. Rayn. 1510, § 23, p. 79.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note96" href="#tag96">96.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 503.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note97" href="#tag97">97.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 507. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 354. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 219. — P. Giovio Vita di Alfonso d'Este,
+p. 45.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note98" href="#tag98">98.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. XLII,
+p. 173.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note99" href="#tag99">99.</a> <i>Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. in MS.
+arcano Vaticani, ap. Rayn. 1511, § 44, p. 100. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 246.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note100" href="#tag100">100.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 508. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 220. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 355.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note101" href="#tag101">101.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. XLIII, p. 175-180.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note102" href="#tag102">102.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 510. — Muratori
+Ann. d'Italia, t. X, p. 64. — Jac. Nardi
+Ist. Fior., l. V, p. 220. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+d'Este, p. 46. — Par. de Grassis Diar.
+ap. Rayn. 1511, § 46, p. 100. — Mémoir. du
+chev. Bayard, t. XV, ch. XLIII, p. 180. — Mém.
+de Fleuranges, t. XVI, p. 71. — Gio.
+Cambi, t. XXI, p. 250. — P. Bembi Hist. Ven.
+l. XI, p. 346.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note103" href="#tag103">103.</a> <i>P. Bembi, l. XI, p. 247. — Mém. du
+chev. Bayard, ch. XLIV, p. 181-193.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note104" href="#tag104">104.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 69. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 51. — Fr.
+Belcarii Comm. Rer. Gallic., l. XII, p. 356.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note105" href="#tag105">105.</a> Per errore il testo francese dice Tanaro.
+<i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note106" href="#tag106">106.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 511. — Fr.
+Belcarii Comm., l. XII, p. 357.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note107" href="#tag107">107.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 513. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 358.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note108" href="#tag108">108.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 358.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note109" href="#tag109">109.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 515. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 49. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 358.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note110" href="#tag110">110.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 70. — Fr.
+Guicciardini, l. XI, p. 516. — P. Bembi
+Hist. Ven., l. XI, p. 248. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 221. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 51.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note111" href="#tag111">111.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, c. XLV, p. 195-202.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note112" href="#tag112">112.</a> Lettera di Massimiliano alla città di Gelnhause;
+<i>ap. Lunig R. A., t. XIII, p. 811 e seg. — Schmidt
+Hist. des Allem., l. VII, ch. XXIV,
+t. V, p. 456.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note113" href="#tag113">113.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 517. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 359.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note114" href="#tag114">114.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 521. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 221. — Par. de Grassis Diar.
+Cur. Rom. ap. Rayn. An. Eccl. 1511, § 47,
+p. 100.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note115" href="#tag115">115.</a> Il suo discorso fu conservato da Michele
+Coccinio e riportato negli Annali Eccles. del Rajnaldo
+1511, § 53, p. 101.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note116" href="#tag116">116.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 523. — Fr.
+Belcarii Comm., l. XII, p. 361. — Jac. Nard.,
+l. V, p. 222.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note117" href="#tag117">117.</a> <i>Bulla data Bononiae, 16 Kal. maii. Ann.
+Eccl. Rayn. 1511, § 50, p. 101.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note118" href="#tag118">118.</a> <i>Jac. Nardi Hist. Fior., l. V, p. 222.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note119" href="#tag119">119.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 524. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 222. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 362. — Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511,
+§ 57 e seg., p. 102.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note120" href="#tag120">120.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 72.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note121" href="#tag121">121.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 525. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 362. — Mémoir. de Fleuranges,
+p. 74.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note122" href="#tag122">122.</a> <i>Par. de Grassis Diar. Cur. Rom. apud
+Rayn. Ann. Eccl. 1511, § 58, p. 103.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note123" href="#tag123">123.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 526. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 363.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note124" href="#tag124">124.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 81.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note125" href="#tag125">125.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 527. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 62. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 363. — Parisii de Grassis Diar.
+ap. Rayn., § 58 p. 103.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note126" href="#tag126">126.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 223. — P. Giovio Vita d'Alfonso
+d'Este, p. 64. — Fr. Belcarii, l. XII, p. 364.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note127" href="#tag127">127.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 529. — Diar.
+Parisii de Grassis ap. Rayn., § 29, p. 103. — Ist.
+di Gio. Cambi, p. 262. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 364.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note128" href="#tag128">128.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 223. — Mémoires du chev.
+Bayard, ch. XLVI, p. 208. — Mém. de Fleuranges,
+t. XVI, p. 82. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 364. — P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 250.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note129" href="#tag129">129.</a> <i>Mémoires de Fleuranges, t. XVI, p. 83.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note130" href="#tag130">130.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 530. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 224. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 364.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note131" href="#tag131">131.</a> <i>Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. II,
+p. 302. — Jac. Nardi, l. V, p. 224. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 64.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note132" href="#tag132">132.</a> <i>Par. de Grassis Diar. ap. Rayn. 1511,
+§ 60, p. 103. — Mém. du chev. Bayard, ch. XLV,
+p. 203. — Ist. di Gio. Cambi, p. 263. — Fr.
+Belcarii Comm., l. XII, p. 365. — P. Bembi
+Hist. Ven., l. XI, p. 251.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note133" href="#tag133">133.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. IX, p. 532. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 60. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1511, § 1-7, p. 86 e seg. — Fr.
+Belcarii, l. XII, p. 365.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note134" href="#tag134">134.</a> <i>Guichenon Hist. généal. de la maison de
+Savoje, t. II, p. 196-230.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note135" href="#tag135">135.</a> <i>Raynaldi Ann. eccles. 1511, § 61, p. 104.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note136" href="#tag136">136.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 242.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note137" href="#tag137">137.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 290. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 241.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note138" href="#tag138">138.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 243.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note139" href="#tag139">139.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 292. — Gio.
+Cambi, p. 246.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note140" href="#tag140">140.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 293. — Gio.
+Cambi, p. 248.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note141" href="#tag141">141.</a> La delegazione del Macchiavelli porta la
+data del 2 dicembre del 1510. <i>Legazioni, t. VII,
+p. 389. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 294.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note142" href="#tag142">142.</a> <i>Orlando Malavolti storia di Siena, p. III,
+l. VII, f. 115.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note143" href="#tag143">143.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 294. — Orlan.
+Malavolti Stor. di Siena, p. III, l. VII,
+f. 115. — Ist. di Gio. Cambi, p. 263. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 227. — Fr. Guicciardini, l. X,
+p. 539.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note144" href="#tag144">144.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 535.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note145" href="#tag145">145.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 536. — P.
+Bembi Hist. Ven. l. XI, p. 252. — Fr. Belcarii,
+l. XII, p. 366.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note146" href="#tag146">146.</a> <i>Raynald. An. Eccl. 1511, § 3, p. 87. — Belcarii
+Comm., l. XII, p. 365. — Fleury Hist.
+Eccles., l. CXXII, c. 28.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note147" href="#tag147">147.</a> <i>Rayn. An. Eccl. 1511, § 1, p. 86. — Labbei
+concilia Gener., t. XIII, p. 1486. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 226. — P. Bembi, l. XI,
+p. 253. — Jo. Marianae, l. XXX, c. 1, p. 299.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note148" href="#tag148">148.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 538. — Rayn.
+An. Eccl. § 9, p. 89. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 226. — P. Giovio vita di Alfonso, p. 66.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note149" href="#tag149">149.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 543. — Par.
+de Grassis Diar. ap. Rayn. § 34, p. 98. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 261. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 370.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note150" href="#tag150">150.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 255
+e 259.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note151" href="#tag151">151.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 540. — Fr.
+Belcarii Com., l. XII, p. 366.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note152" href="#tag152">152.</a> <i>Jo. Marianae Hist. Hispan., l. XXIX,
+c. 24, p. 296. — Rayn. An. Eccl. 1510, § 30,
+p. 82. — P. Bizarro Sen. Pop. q. Genuens. Hist.,
+l. XVIII, p. 430.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note153" href="#tag153">153.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 370.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note154" href="#tag154">154.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 371.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note155" href="#tag155">155.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 550. — Rayn.
+An. Eccl. 1511, § 66, p. 105. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 228. — P. Bembi Hist. Ven., l. XII,
+p. 266. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 372. — Jo.
+Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. V,
+p. 305.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note156" href="#tag156">156.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 551. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. V, p. 230.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note157" href="#tag157">157.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 547. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 264. — Scip. Ammirato,
+l. XXVIII, p. 295. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 228. — Diar. del Bonaccorsi, p. 163.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note158" href="#tag158">158.</a> <i>Istruzione data al Macchiavelli dai decemviri
+di libertà o balìa il 10 settembre 1511. Legazioni,
+t. VII, p. 394-401.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note159" href="#tag159">159.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 266-272. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 296-298. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 288 — Fr. Belcarii, l. XIII,
+p. 374.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note160" href="#tag160">160.</a> <i>Fr. Guicciardini l. X, p. 559. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 276. — Scip. Ammirato,
+l. XXVIII, p. 299. — Rayn. An. Eccl.
+§ 42, p. 99. — P. Giovio Vita di Leon X,
+l. II, p. 103. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 374.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note161" href="#tag161">161.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 556. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 296. — Paolo Giovio
+vita di Leone X, l. II, p. 101.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note162" href="#tag162">162.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 549. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 230. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+p. 371.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note163" href="#tag163">163.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 268-271. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 297. — Fr.
+Guicciardini, l. X, p. 552.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note164" href="#tag164">164.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. XI, p. 254-257. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 369.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note165" href="#tag165">165.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 560.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note166" href="#tag166">166.</a> <i>P. Bembi Ist. Ven., l. XII, p. 270-271.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note167" href="#tag167">167.</a> <i>P. Bembi, l. XII, p. 270. — Fr. Guicciardini,
+l. X, p. 563. — Mém. de cheval.
+Bayard, c. XLVII, p. 216. — Fr. Belcarii, l.
+XIII, p. 375.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note168" href="#tag168">168.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 564. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 376.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note169" href="#tag169">169.</a> <i>Vita di Alfonso d'Este, p. 77. — Vita
+di Leon X, l. II, p. 110.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note170" href="#tag170">170.</a> <i>L'Anonimo Padovano, presso Muratori
+Annali d'Italia ad ann. — Mémoir. de Bayard,
+c. XLVII, p. 217.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note171" href="#tag171">171.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 565. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 577.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note172" href="#tag172">172.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 567. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 377.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note173" href="#tag173">173.</a> <i>Ariosto Orl. Fur., c. III, stanza 54 e
+canto XLII, st. 5. — Fr. Guicciardini, l. X,
+p. 568. — P. Bembi, l. XII, p. 272. — P.
+Giovio vita di Alfonso, p. 71. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 377. — Muratori Ann. d'Italia ad
+An. 1512.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note174" href="#tag174">174.</a> <i>Ariosto Orl. Fur., cant. III, e XLII, ne'
+prealleg. luoghi.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note175" href="#tag175">175.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 568. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 231. — P. Giovio vita di Leon
+X, l. II, p. 105. — Fr. Belcarii, l. XIII, p.
+378. — Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX,
+c. VI, p. 307.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note176" href="#tag176">176.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 368. — Jo.
+Marianae de reb. Hispan., l. XXX, c. VII,
+p. 308. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 378.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note177" href="#tag177">177.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 569. — Mém.
+de Fleuranges, t. XVI, p. 85. — Observations
+sur ces mémoires, p. 343. — P. Giovio vita di
+Leon X, p. 106.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note178" href="#tag178">178.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 571. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 379.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note179" href="#tag179">179.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 572.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note180" href="#tag180">180.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 573. — Mémoir.
+du maréchal de Fleuranges, t. XVI, p. 85.</i> — La
+narrazione del Guicciardini fu copiata da
+Paolo Giovio, <i>vita di Leon X, p. 108, e da
+Belcario, l. XIII, p. 380.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note181" href="#tag181">181.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 231. — P. Bembo, l. XII, p.
+275. — P. Giovio Vita di Leone X, l. II,
+p. 111. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 380. — Jo.
+Marianae de rebus Hisp., l. XXX, c. VII,
+p. 309.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note182" href="#tag182">182.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 574.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note183" href="#tag183">183.</a> <i>Mém. du chev. Bajard, c. XLVIII, p. 230.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note184" href="#tag184">184.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 272.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note185" href="#tag185">185.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 574. — Mémoires
+du cheval. Bayard, c. XLVIII, p. 231. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 273. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 381.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note186" href="#tag186">186.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Mém.
+de Bayard, c. XLVIII, p. 233. — P. Bembi,
+l. XII, p. 274.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note187" href="#tag187">187.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 575. — Mém.
+de Bayard c. XLIX, p. 235-239. — Fleuranges,
+t. XVI, p. 87. — Jac. Nardi, l. V, p. 232. — P.
+Bembo, l. XII, p. 275. — P. Giovio Vita
+di Leone X, l. II, p. 113. — Fr. Belcarii, l. XII,
+p. 381.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note188" href="#tag188">188.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 240.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note189" href="#tag189">189.</a> <i>Mém. de Bayard, p. 241. — Mémoires de
+Fleuranges, t. XVI, p. 87. — P. Bembi Hist.
+Veneta, l. XII, p. 275. — P. Giovio Vita di
+Leon X, l. II, p. 115. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+p. 382.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note190" href="#tag190">190.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 245.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note191" href="#tag191">191.</a> <i>Ivi, p. 247.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note192" href="#tag192">192.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, f. 281. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 233</i>, il quale assicura che si contarono
+quindici mila morti. — <i>Mém. de Bayard, c. L,
+p. 254. — Mém. de Fleuranges, p. 88.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note193" href="#tag193">193.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. L, p. 245-258. — Fr.
+Guicciardini, l. X, p. 577. — P. Bembo
+l. XII, p. 276. — Anon. Padov. MS. presso Muratori
+An. d'Ital. ad an. 1512. — Ist. di Gio.
+Cambi, t. XXI, p. 281-283. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 233. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este,
+p. 78. — Vita di Leon X, l. II, p. 115. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 382. — Jo. Marianae
+de reb. Hisp., l. XXX, c. VIII, p. 310. — Arnoldi
+Ferroni, l. IV, p. 71.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note194" href="#tag194">194.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 577. — P. Giovio
+Vita di Leon X, l. II, p. 115. — Gaston
+et Bayard tragédie de Du Belloy, 1771.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note195" href="#tag195">195.</a> <i>Jo. Marianae de reb. Hisp. l. XXX, c. VIII,
+p. 310. — Mém. du chev. Bayard, c. L, p. 256.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note196" href="#tag196">196.</a> <i>Rymer Foedera et Conventiones, t. XIII,
+p. 311. — Rapin de Thoyras, Hist. d'Angleterre
+l. XV, t. VI, p. 41.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note197" href="#tag197">197.</a> <i>Rymer, Foedera et Conv., t. XIII, p. 310.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note198" href="#tag198">198.</a> <i>Rapin de Thoyras, l. XV, p. 44. — Hume's
+History of England, ch. XXVII, t. V, p. 112.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note199" href="#tag199">199.</a> <i>Fr. Guicciardini l. X, p. 578. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 383.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note200" href="#tag200">200.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 579. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 383.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note201" href="#tag201">201.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 580. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 384.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note202" href="#tag202">202.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 560 e 581. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 385. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 233.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note203" href="#tag203">203.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 581. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 385. — Mém. du chev.
+Bayard, ch. L, p. 257.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note204" href="#tag204">204.</a> <i>P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 117.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note205" href="#tag205">205.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 582. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 385.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note206" href="#tag206">206.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, t. XV, ch. LII,
+p. 258.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note207" href="#tag207">207.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 583. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 386. — P. Giovio Vita di
+Leone X, l. II, p. 118.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note208" href="#tag208">208.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 584. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 386. — Mém. du chev. Bayard,
+ch. LII, p. 258. — Jo. Marianae de Reb.
+Hisp., l. XXX, c. IX, p. 312.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note209" href="#tag209">209.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 584.</i> — F. Belcario,
+che d'ordinario si limita a tradurre, prende
+i <i>bracci</i> per braccia marine, e dà loro cinque
+piedi, <i>l. XIII, p. 386. — Mém. du chev. Bayard,
+c. LII, p. 275. — Mémoir. de Fleuranges,
+t. XVI, p. 89. — Muratori Ann. d'Italia ad
+an. 1512. — P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este,
+p. 79.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note210" href="#tag210">210.</a> <i>Mém. de Bayard, l. LII, p. 275. — Mém.
+de Fleuranges, p. 89.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note211" href="#tag211">211.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Jo. Marianae
+de reb. Hisp. XXX, c. IX, p. 312.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note212" href="#tag212">212.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 387. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 234. — P. Giovio Vita di Alfonso, p. 81.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note213" href="#tag213">213.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 585. — Mém.
+de Fleuranges, p. 91. — Mém. de Bayard,
+ch. LIV, p. 285. — Jac. Nardi Hist. Fior.,
+l. V, p. 234.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note214" href="#tag214">214.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 586. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 387. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 235. — Mém. du chev. Bayard, ch. LIV,
+p. 285.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note215" href="#tag215">215.</a> <i>Mémoires du jeune adventureux maréchal
+de Fleuranges, t. XVI, p. 94.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note216" href="#tag216">216.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 588. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 388. — Jac. Nardi, l. V, p. 235. — Mém
+de Fleuranges, p. 93. — P. Giovio vita
+di Leon X, l. II, p. 121. — Ejusdem Ferdinandi
+Davali Piscarii vita, l. I, p. 278.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note217" href="#tag217">217.</a> <i>Mémoires de Bayard, c. LIV, p. 301.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note218" href="#tag218">218.</a> <i>Mémoires de Fleuranges, p. 94. — Mém.
+de Bayard, ch. LIV, p. 302. — Jo. Marianae
+Hist. Hisp., l. XXX, c. IX, p. 314.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note219" href="#tag219">219.</a> <i>P. Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 83</i>;
+ma egli soggiugne che Alfonso lo assicurò di non
+avere mai tenuto questo discorso.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note220" href="#tag220">220.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. — Jacopo
+Nardi Hist. Flor., l. V, p. 236. — P. Giovio Vita
+di Leon X, l. II, p. 123.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note221" href="#tag221">221.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 589. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 388. — Mém. de Bayard,
+c. LIV, p. 303. — P. Giovio Vita di Leon X,
+l. II, p. 124.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note222" href="#tag222">222.</a> P. Giovio, che aveva udito questo dialogo
+dalla bocca dell'uno e dell'altro interlocutore.
+<i>Vita d'Alfonso d'Este, p. 83.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note223" href="#tag223">223.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 389. — P. Jovii Ferdinandi Avali
+Pescarii Vita, l. I, p. 280.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note224" href="#tag224">224.</a> <i>Niccolò Macchiavelli dell'arte della guerra,
+l. II, p. 67. — Herrn Georgens von Frundsberg,
+Ritters Kriegzsthaten I Buch. f. 15. Francfort,
+1568, in fol.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note225" href="#tag225">225.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 590. — Mém.
+de Fleuranges, p. 96. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+p. 389. — P. Giovio Vita di Leon X, l. II,
+p. 125.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note226" href="#tag226">226.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Mém.
+de Bayard, ch. LIV, p. 311. — P. Giovio Vita
+di Leon X, l. II, p. 127. — Vita d'Alfonso, p. 86.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note227" href="#tag227">227.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 592.</i> — Nelle
+Memorie di Bajardo 16,000, 4000 Francesi, <i>c. LV,
+p. 315</i>. — Jacopo Nardi 12,000 Spagnuoli, 4000
+Francesi, <i>Ist. Fior., l. V, p. 237</i>. — Giovanni Cambi,
+14,000 Spagnuoli, 6000 Francesi, <i>Ist. Fior. p. 288</i>. — Pietro
+Bizarro 18,000 in tutto, <i>Hist. Genuens.,
+l. XVIII, p. 431</i>.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note228" href="#tag228">228.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 389. — Jo. Marianae de reb.
+Hisp., l. XXX, c. IX, p. 514. — Muratori Ann.
+d'Italia, t. X, p. 81. — P. Bembi Hist. Ven.,
+l. XII, p. 278. — P. Giovio Vita di Leon X,
+l. II, p. 128.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note229" href="#tag229">229.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. LIV, p. 313.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note230" href="#tag230">230.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 314. — Fr.
+Belcarii, l. III, p. 590.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note231" href="#tag231">231.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 595. — P. Giovio,
+Vita di Leon X, l. II, p. 134. — Mémoir. de
+Fleuranges, p. 102. — Jac. Nardi, l. V, p. 239.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note232" href="#tag232">232.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 591. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 389. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 238.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note233" href="#tag233">233.</a> <i>Mémoir. de Fleuranges, p. 100. — Mém.
+de Bayard, ch. LV, p. 316. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 390. — P. Bembi, l. XII, p. 278.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note234" href="#tag234">234.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 592 — P. Giovio
+vita di Alfonso d'Este, p. 88. — Jac. Nardi
+Hist. Fior., l. V, p. 238.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note235" href="#tag235">235.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 593. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1512, § 22, p. 112 — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 390. — P. Bembi, l. XII, p, 280. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 130. — Dello
+stesso Vita di Alfonso da Este, p. 89.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note236" href="#tag236">236.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. — P.
+Bembi, l. XII, p. 279. — Rayn. Ann. Eccl.
+1512, § 23, p. 112. — Fr. Belcarii, l. XIII,
+p. 390.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note237" href="#tag237">237.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 597. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 302. — Rayn., § 24,
+p. 112. — Fr. Belcarii, l. XIII, p. 391.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note238" href="#tag238">238.</a> <i>Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. IX,
+p. 315.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note239" href="#tag239">239.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 594. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 391.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note240" href="#tag240">240.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 596.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note241" href="#tag241">241.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 595.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note242" href="#tag242">242.</a> <i>P. Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 131.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note243" href="#tag243">243.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 596. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 302. — Rayn. Ann.
+Eccl. 1512, § 28, p. 113. — Jo. Marianae de
+reb. Hisp., l. XXX, c. X, p. 315. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 391.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note244" href="#tag244">244.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 392.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note245" href="#tag245">245.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 599. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 384.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note246" href="#tag246">246.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 239. — P. Giovio Vita di Leon V,
+l. II, p. 135.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note247" href="#tag247">247.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — P. Bembi
+Hist. Ven., l. XII, p. 280. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 393.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note248" href="#tag248">248.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 598. — P. Giovio
+Vita di Leon X, l. II, p. 132.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note249" href="#tag249">249.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 600. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 393.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note250" href="#tag250">250.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 601. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 393. — Jac. Nardi, l. V,
+p. 239. — Jo. Marianae de reb. Hispan., l. XXX,
+c. XI, p. 317.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note251" href="#tag251">251.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p 393. — P. Bizarri Hist.
+Gen., l. VIII, p. 432. — Mém. de Fleuranges,
+p. 103. — Mém. du chev. Bayard, ch. LV,
+p. 318.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note252" href="#tag252">252.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — P. Bembi,
+l. XII, p. 280. — Jac. Nardi, l. V, p. 240. — Fr.
+Belcarii, l. XIII. p. 394.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note253" href="#tag253">253.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 602. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 394. — Rayn. Ann. Ecc. 1512,
+§ 59, p. 120. — Jo Marianae, l. XXX, c. X,
+p. 315. — Mém. du chev. Bayard, ch. LV, p. 318. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 136.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note254" href="#tag254">254.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 394. — Mém. de Fleuranges,
+p. 104 — Mémoir. de Bayard, ch. LV,
+p. 319. — Jac. Nardi, l. V, p. 240. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 139.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note255" href="#tag255">255.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 604.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note256" href="#tag256">256.</a> <i>Ubertus Folieta, Genuen. Hist., l. XII,
+p. 708, 709. — P. Bizarri Sen. Pop. q. Gen.
+Hist., l. XVIII, p. 432.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note257" href="#tag257">257.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 281.</i>
+Esprime sempre le somme in lingua classica,
+in lire d'oro per cento ducati.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note258" href="#tag258">258.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 603. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 394. — Gio. Cambi Ist.
+Fior., l. XXI, p. 297. — P. Giovio Vita di
+Leon X, t. II, p. 141.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note259" href="#tag259">259.</a> <i>P. Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 279. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 390.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note260" href="#tag260">260.</a> <i>Murat. Ann. d'It., t. X, p. 86 ad an. 1512.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note261" href="#tag261">261.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note262" href="#tag262">262.</a> <i>Rapin Thoyras, Hist. d'Anglet., t. XV,
+p. 45. — Rymer Acta publica, t. XIII, p. 326. — Hume's
+History, chap. XXVII, t. V, p. 114.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note263" href="#tag263">263.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 1. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso, p. 90. — Jac. Nardi
+Hist. Flor., l. V, p. 241. — Jo. Marianae de
+reb. Hisp., l. XXX, c. XIII, p. 320.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note264" href="#tag264">264.</a> <i>Parisii de Grassis Diar. Cur. Rom., t. III,
+p. 879, apud Rayn. Ann. 1512, t. XX, p. 122,
+§ 71-76.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note265" href="#tag265">265.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 3. — P.
+Giovio Vita d'Alfonso, p. 91. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 242. — Fr. Belcarii Comm., l. XIII,
+p. 395.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note266" href="#tag266">266.</a> <i>Parisii de Grassis, t. III, p. 898, apud
+Rayn. Ann. Eccl., t. XX, § 70, p. 122.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note267" href="#tag267">267.</a> <i>Chron. Parm. t. IX, Script. Rer. Ital.,
+p. 786. — Chron. Placent., t. XVI, ivi p. 479.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note268" href="#tag268">268.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 5. — Fr.
+Belcarii Comm., l. XIII, p. 396.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note269" href="#tag269">269.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 4. — Fr.
+Belcarii, l. XIII, p. 396. — Guichenon,
+Hist. généalog. de la maison de Savoie, t. II,
+p. 196.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note270" href="#tag270">270.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 303.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note271" href="#tag271">271.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 6. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 246. — Scip. Ammirato,
+l. XXVIII, p. 304.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note272" href="#tag272">272.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 8. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 247. — P. Giovio Vita
+di Leon X, l. II, p. 142. — Comm. di Filippo
+de' Nerli de' fatti civili di Firenze, l. V, p. 107.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note273" href="#tag273">273.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI; p. 9. — Comm.
+del Nerli, l. V, p. 107.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note274" href="#tag274">274.</a> Il Macchiavelli era stato spedito il 20 agosto
+a Firenzuola per chiudergli la strada, ma giunse
+troppo tardi, e non aveva quanta gente bastava
+per occupare il passo dello <i>Stale</i>; più addietro
+le montagne non avevano gole suscettibili di
+difesa. <i>Lettere di Macchiavelli, di Francesco
+Zati, di Baldassare Carducci e di Francesco
+Tosinghi del 21, 22 e 23 agosto del 1512. Legazioni,
+t. VII, p. 431-438.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note275" href="#tag275">275.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 10. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. II, p. 144. — Jac.
+Nardi Hist. Flor., l. V, p. 248.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note276" href="#tag276">276.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 11.</i> — Filippo
+de' Nerli, presente al consiglio quando il
+gonfaloniere tenne questo discorso, dice che il
+Guicciardini lo riferì con molta eleganza. <i>Comm.
+l. V, p. 108.</i> Non si deve dunque risguardare
+come un'invenzione dello storico. — <i>Scip. Ammirato,
+l. XXVIII, p. 305.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note277" href="#tag277">277.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 12. — Istor.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 306. — Comm.
+di Ser Filippo de' Nerli, l. V, p. 108. — Scip.
+Ammirato, l. XXVIII, p. 306.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note278" href="#tag278">278.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 13. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. V, p. 248. — Fr. Belcarii,
+l. XIII, p. 399. — Scip. Ammirato, l.
+XXVIII, p. 306.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note279" href="#tag279">279.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 14. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 250. — Scip. Ammirato,
+l. XXVIII, p. 306. — Comment. di Filippo de'
+Nerli, l. V, p. 109. — Jo. Marianae de reb.
+Hisp., l. XXX, c. XIV, p. 321. — P. Giovio
+vita di Leon X, l. II, p. 144.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note280" href="#tag280">280.</a> <i>Jac. Nardi, l. V, p. 252.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note281" href="#tag281">281.</a> Stando alle lettere di Francesco Vettori al
+Macchiavelli, pare che lo scopo principale di suo
+fratello Paolo, fosse di giovare al gonfaloniere, e
+di salvargli la vita. <i>Lettere famigliari del Macchiavelli,
+t. VII, lett. 16, p. 41. — Jac. Nardi,
+l. V, p. 253. — Fil. de' Nerli, l. V, p. 107.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note282" href="#tag282">282.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 15. — Istor.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 309. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 253. — Filippo de' Nerli, l. V,
+p. 109. — Scip. Ammirato, l. XXVIII, p. 307. — P.
+Giovio vita di Leon X, l. II, p. 146.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note283" href="#tag283">283.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 311. — P.
+Giovio vita di Leon X, l. II, p. 147. — Jac.
+Nardi, l. V, p. 254. — Comment. di Filippo
+de' Nerli, l. V, p. 110. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 311.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note284" href="#tag284">284.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 259. — Comment.
+di ser Filip. de' Nerli, l. VI, p. 112.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note285" href="#tag285">285.</a> <i>Comment. del Nerli, l. VI, p. 114. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 324.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note286" href="#tag286">286.</a> <i>Comment. del Nerli, l. VI, p. 115.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note287" href="#tag287">287.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 324. — Commen.
+di ser Fil. de' Nerli, l. VI, p. 116. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 312. — P. Giovio
+vita di Leone X, l. III, p. 149. — Fr. Guicciardini,
+t. II, l. XI, p. 17.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note288" href="#tag288">288.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 329. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 263. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 311.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note289" href="#tag289">289.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXI, p. 330.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note290" href="#tag290">290.</a> <i>Comment. del Nerli, l. VI, p. 119. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXI, p. 351 — Jac. Nardi,
+l. VI, p. 262.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note291" href="#tag291">291.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, l. XXI, p. 340.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note292" href="#tag292">292.</a> <i>Jac. Nard. Hist. Fior., l. VI, p. 263.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note293" href="#tag293">293.</a> <i>Jac. Nardi, l. V, p, 230, l. VI, p. 264-265.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note294" href="#tag294">294.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 18. — P.
+Bembi Hist. Ven., l. XII, p. 283-284.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note295" href="#tag295">295.</a> Un'elegante descrizione dell'ingresso del vescovo
+Langio in Roma fu scritta in latino da Pierio
+Valeriano Bolzanio, e pubblicata in Germania.
+<i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note296" href="#tag296">296.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 19. — Paris
+de Grassis Diar., t. III, p. 938, apud Rayn.
+Ann., t. XX, p. 125, an. 1512, § 90. — Ist.
+di Gio. Cambi, p. 338. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 311. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 401.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note297" href="#tag297">297.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 20. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 266.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note298" href="#tag298">298.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 21. — P.
+Bembi, l. XII, p. 285. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 402.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note299" href="#tag299">299.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 21. — Rayn.
+An. Eccl. 1512, § 91, p. 125. — Fr. Belcarii
+l. XIV, p. 402.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note300" href="#tag300">300.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 22. — P.
+Bizzarri Gen. Hist., l. XVIII, p. 432. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 266. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 403.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note301" href="#tag301">301.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 23. — Jo. Marianae
+de reb. Hisp., l. XXX, c. XI, p. 317. — Mém.
+du chev. Bayard, ch. LVI, p. 329-339. — Mémoir.
+de Fleuranges, p. 106-116. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 404. — Hume's history
+of England, ch. XXVII, t. V, p. 115.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note302" href="#tag302">302.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 405.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note303" href="#tag303">303.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 27. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 405.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note304" href="#tag304">304.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 29.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note305" href="#tag305">305.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 28. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 406.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note306" href="#tag306">306.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 29.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note307" href="#tag307">307.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note308" href="#tag308">308.</a> <i>Paolo Giovio Vita d'Alfonso d'Este, p. 94.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note309" href="#tag309">309.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 30. — Rayn.
+An. Eccl. 1512, § 97, p. 126.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note310" href="#tag310">310.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. X, p. 31. — P.
+Giovio, Vita di Leon X, l. III, p. 151. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXII, p. 4. — Jac. Nardi,
+l. VI, p. 270. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+p. 311. — P. Bizarri, l. XVIII, p. 433. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1513, § 1-9, p. 132-133. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 407.</i> — La storia di Venezia
+di Pietro Bembo finisce alla morte di Giulio
+II, <i>l. XII, p. 286</i>. Dessa è uno de' più deboli
+libri di questo celebre letterato. Egli sagrifica
+sempre la sua imparzialità e la sua buona fede a
+ciò ch'egli crede l'onore della sua patria. Le sue
+informazioni sono troppo inesatte, e sebbene abbia
+avuto sott'occhio alcune carte dello stato, che
+non avevano potuto vedere gli altri storici, il più
+gran numero de' moltissimi documenti che gli sarebbero
+stati necessarj gli furono sottratti dalla
+gelosia del governo. Finalmente anche sotto il
+rapporto del merito letterario la storia del Bembo,
+conviene confessarlo, non è degna del nome del
+suo autore. A molta eleganza e purità di stile egli
+non seppe aggiugnere quell'interesse, che alletta
+a leggere la storia; e non si può scorrere quella
+del Bembo senza molta fatica e senza noja. Io
+feci uso dell'edizione del <i>Thesaurus antiquitatum
+et historiarum Italiae del Burmanno, nel t. V,
+p. I, p. 1-286.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note311" href="#tag311">311.</a> È cosa notabile che ciò che osserva il nostro
+autore rispetto al merito della storia del Bembo,
+altri lo hanno osservato per conto delle altre opere
+dello stesso autore. Il Bembo ottenne grandissimo
+nome, ma separatamente esaminando tutte le sue
+opere, sempre si crede che lo debba a tutt'altra
+scrittura che a quella che si ha sotto gli occhi.
+<i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note312" href="#tag312">312.</a> <i>Bellarminus de Potest. sum. Pont. in tempore,
+c. II, apud Raynald. Ann. 1513, § 12,
+p. 134.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note313" href="#tag313">313.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 265.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note314" href="#tag314">314.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 32. — Parisii
+de Grassis Diarium curiæ Roman. apud Raynald.
+Ann. 1513, § 13, p. 134.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note315" href="#tag315">315.</a> <i>Parisii Diar. Rom. ap. Rayn. Ann. 1513,
+§ 13, 14, 15, p. 134. — P. Giovio Vita di
+Leon X, l. III, p. 152. — Fr. Guicciardini,
+t. II, l. XI, p. 32. — Fr. Belcarii, l. XIV,
+p. 408.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note316" href="#tag316">316.</a> <i>Acta Sinodalia et Par. de Grassis, apud
+Rayn. 1513, § 20, p. 136. — Jac. Nardi, l. VI,
+p. 271.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note317" href="#tag317">317.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 272. — Fr. Guicciardini,
+l. XI, p. 33. — P. Giovio Vita di
+Leon X, l. III, p. 156. — Id. Vita d'Alfonso,
+p. 95. — Par. de Grassis Diar. apud Raynald.
+1513, § 20, p. 136.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note318" href="#tag318">318.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 276. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 313.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note319" href="#tag319">319.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 272.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note320" href="#tag320">320.</a> <i>Filippo Nerli Comm., l. VI, p. 123. — Vita
+di Macchiavelli, p. 166.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note321" href="#tag321">321.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 268. — Gio. Cambi,
+t. XXII, p. 5. — Comm. del Nerli, l. VI, p. 123. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 312.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note322" href="#tag322">322.</a> <i>Jac. Nardi, l. VI, p. 272. — Gio. Cambi,
+t. XXII, p. 8. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+p. 313.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note323" href="#tag323">323.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 314. — Gio.
+Cambi, p. 27, 31.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note324" href="#tag324">324.</a> <i>P. Giovio Vita d'Alfonso, p. 99. — Fr.
+Guicciardini, t. II, l. XI, p. 31.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note325" href="#tag325">325.</a> <i>Lett. di Vettori a Macchiavelli, n.º 21,
+p. 63</i>, del 12 luglio 1513.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note326" href="#tag326">326.</a> <i>Lettera familiare 17 di Macchiavelli a
+Francesco Vettori del mese di aprile del 1513.
+Opere, t. VIII, p. 47.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note327" href="#tag327">327.</a> I motivi di questa tregua vengono discussi
+acutamente tra il Macchiavelli ed il Vettori,
+<i>t. VIII, p. 41 e segu. — Fr. Guicciardini, l. XI,
+p. 33. — P. Giovio Vita di Leon X, l. III,
+p. 161. — Jo. Marianæ Hist. Hisp., l. XXX,
+c. 18, p. 329.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note328" href="#tag328">328.</a> <i>Lettera del Vettori a Macchiavelli del 21
+aprile 1513, t. VIII, p. 42.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note329" href="#tag329">329.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 36.
+Fr. Belcarii, l. XIV, p. 409. — Paolo Paruta
+della Stor. Venez., l. I, p. 19. — P. Jovii Hist.,
+l. XI, p. 160.</i> — Dopo la lacuna che lasciano i
+sei libri perduti nel sacco di Roma, l'undecimo
+di Giovio comincia col pontificato di Leon X.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note330" href="#tag330">330.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 36. — Mém. de
+Fleuranges, t. XVI, p. 116-119. — Mém. de du
+Bellay, l. I, p. 4 e 15. — Hist. de la Ligue de
+Cambray, vol. II, l. IV, p. 297.</i> — Questa spedizione
+non essendo riuscita, gli storici francesi
+diminuiscono le forze della loro armata.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note331" href="#tag331">331.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 37. — P.
+Jovii Hist., l. XI, p. 161.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note332" href="#tag332">332.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 38. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 410. — Mém. de Fleuranges,
+l. XVI, p. 120. — P. Jovii Hist., l. XI, p. 163.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note333" href="#tag333">333.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 40. — P.
+Paruta Stor. Venez., l. I, p. 26.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note334" href="#tag334">334.</a> <i>Uberti Folietæ Genuens. Hist., l. XII,
+p. 710. — P. Bizarri Sen. Pop. q. Genuens. Hist.,
+l. XVIII, p. 433.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note335" href="#tag335">335.</a> <i>Uberti Folietæ, l. XII, p. 712. — P. Bizarri,
+l. XVIII, p. 435. — P. Jovii Hist., l. XI,
+p. 162.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note336" href="#tag336">336.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. — Jo. Marianæ
+Hist. Hisp., l. XXX, c. 20, p. 331.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note337" href="#tag337">337.</a> <i>Paruta Ist. Venez., l. I, p. 35.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note338" href="#tag338">338.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 42. — P. Giovio
+Ist., l. XI, p. 165. — Mém. de Fleuranges,
+t. XVI, p. 126.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note339" href="#tag339">339.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XI, p. 163.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note340" href="#tag340">340.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 165.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note341" href="#tag341">341.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 119,
+129, 130. — Mém. de messire Martin du Bellay
+seigneur de Langey, t. XVII, l. I, p. 17, 18. — Mém.
+de Louis de la Tremouille, l. XIV,
+ch. XIV, p. 183, 190.</i> Ma l'ultimo, che è lo
+stesso generale vinto, facendo la propria apologia,
+ha spesse volte avvertitamente confuse le
+date e gli avvenimenti. Le accuse de' Francesi
+contro il Trivulzio sembrano affatto prive di
+fondamento. Il recente biografo del Trivulzio,
+cav. Carlo Rosmini, dissimulò tali accuse invece
+di confutarle, come pare che avrebbe potute
+fare, <i>l. XI, p. 467</i>.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note342" href="#tag342">342.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 42. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 167. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. I, p. 37.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note343" href="#tag343">343.</a> <i>Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 131, 136. — Fr.
+Guicciardini, t. II, l. XI, p. 44. — P.
+Jovii, l. XI, p. 169. — P. Paruta, l. I, p. 39.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note344" href="#tag344">344.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. — P.
+Jovii Hist., l. XI, p. 171. — Epist. Leonis X
+ad Max. Sfortiam, apud Rayn. 1513, § 29,
+p. 138. — P. Giovio Vita di Leon X, l. III,
+p. 163. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 413. — P.
+Paruta, l. I, p. 41.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note345" href="#tag345">345.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 45. — P.
+Jovii Hist. sui temp., p. 173. — Ejusd. Vita
+Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 285. — Uberti
+Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 713. — P. Bizarri,
+l. XVIII, p. 436.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note346" href="#tag346">346.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 46. — P. Jovii
+Hist., l. XI, p. 172. — P. Paruta Ist. Ven.,
+l. I, p. 44.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note347" href="#tag347">347.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XI, p. 47. — P.
+Jovii Hist., l. X, p. 173. — P. Paruta,
+l. I, p. 45 e 52.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note348" href="#tag348">348.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. I, p. 49. — Fr.
+Guicciardini, l. XI, p. 49. — P. Jovii de Vita
+Ferdin. Davali Piscarii, l. I, p. 286.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note349" href="#tag349">349.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XII, p. 193. — Fr.
+Guicciardini, l. XI, p. 51. — P. Paruta, l. I,
+p. 55. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 417. — Herren
+Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen,
+Buch I, f. 17.</i> Ediz. in foglio. Francoforte, 1568.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note350" href="#tag350">350.</a> <i>P. Paruta, l. I, p. 57.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note351" href="#tag351">351.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XII, p. 198. — P. Paruta,
+l. I, p. 60. — Fr. Guicciardini, l. XI, p. 53.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note352" href="#tag352">352.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XII, p. 196. — Ejusd.
+Vita Ferd. Davali Piscarii, l. I, p. 288. — P.
+Paruta, l. I, p. 64. — Fr. Guicciardini, l. XI,
+p. 54.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note353" href="#tag353">353.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. — P. Paruta,
+l. I, p. 68. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+l. XII, p. 197. — Ejusd. Vita Ferdin. Davali
+Piscarii, l. I, p. 289.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note354" href="#tag354">354.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 55. — P.
+Paruta, l. I, p. 75. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+l. XII, p. 198. — Ejusd. Vita Ferdin. Davali
+Piscarii, l. I, p. 290.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note355" href="#tag355">355.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 56. — P.
+Paruta, l. I, p. 77. — P. Jovii Hist., l. XII,
+p. 199. — Ejusd. Ferd. Davali Piscarii Vita,
+l. I, p. 291. — Vita di Leon X, l. III, p. 171. — Jo.
+Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. 21,
+p. 334. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 419. — Georgens
+von Frundsberg Kriegzsthaten, B. I.,
+f. 18.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note356" href="#tag356">356.</a> <i>P. Jovii Vita Ferd. Davali, l. I, p. 292. — P.
+Paruta, l. I, p. 80.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note357" href="#tag357">357.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XIII, p. 220.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note358" href="#tag358">358.</a> <i>Rymer Acta publica, t. XIII, p. 358. — Rapin
+Thoyras Histoire d'Anglet., t. XV, p. 63. — Fr.
+Belcarii, l. XIV, p. 421. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XI, p. 176.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note359" href="#tag359">359.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 145. — Mém.
+de Martin du Bellay, l. I, p. 21. — Mém.
+du chev. Bayard, ch. LVII, p. 339-354. — Rapin
+de Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 72. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 62. — P. Jovii Hist.
+sui temp., t. XI, p. 176.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note360" href="#tag360">360.</a> <i>Buchanani rer. Scot. Hist., l. XIII, p. 429.
+editio Trajecti ad Rhenum, 1697. — Robertson's
+History of Scotland, B. I, p. 38. — P. Jovii Hist.
+sui temp., l. XI, p. 178-186. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 64. — Fr. Belcarii, l. XIV, p. 425.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note361" href="#tag361">361.</a> <i>Mém. de Louis de la Tremouille, ch. XV,
+p. 191-199. — Mém. de Fleuranges, p. 139. — Mém.
+du chev. Bayard, ch. LVII, p. 356. — Mém.
+de Martin du Bellay, t. XVII, l. I,
+p. 24. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 187. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 63.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note362" href="#tag362">362.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 190.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note363" href="#tag363">363.</a> <i>Ivi, l. XII, p. 203. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 69. — P. Paruta Hist. Ven., l. II, p. 168.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note364" href="#tag364">364.</a> Nelle lettere tra il Macchiavelli e Francesco
+Vettori, nelle quali si pongono in disamina gli
+avvenimenti che prevedevano, la successione di Carlo
+V, non è ricordata una sola volta come soggetto
+di timore, mentre che l'ambizione e l'onnipotenza
+degli Svizzeri occupano sempre questi due politici.
+<i>Macch. Lett. fam., N.º 16-39, p. 41-142.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note365" href="#tag365">365.</a> <i>Alfonso de Ulloa Vita di Carlo V,
+l. I, f. 13 e 42. — P. Paruta Stor. Venez.,
+l. II, p. 85. — Macchiavelli Lett. fam. passim. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 256.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note366" href="#tag366">366.</a> <i>P. Paruta Stor. Ven., l. I, p. 139. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 70.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note367" href="#tag367">367.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XI, p. 48. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XI, p. 190. — Par. de
+Grassis, t. IV, p. 47, ap. Rayn. Ann. Eccles.,
+§ 44, t. XX, p. 142.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note368" href="#tag368">368.</a> <i>Fleury Hist. Eccl. Liv. CXXIII, § 128. — Ann.
+Eccl. Rayn. 1513, § 61, p. 147, § 85,
+p. 154. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XI, p. 191. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 65. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 416.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note369" href="#tag369">369.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 66.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note370" href="#tag370">370.</a> <i>Rymer Acta publica, l. XIII, p. 413. — Rapin
+de Thoyras, Hist. d'Anglet., l. XV, p. 87
+e seg. — Mém. de Bayard, ch. LVIII, p. 358. — Mém.
+de Fleuranges, t. XVI, p. 154, 157. — Mém.
+de du Bellay, l. I, p. 27. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 429. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 73. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV,
+p. 289. — P. Paruta Hist. Ven., l. II, p. 146.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note371" href="#tag371">371.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XII, p. 201,
+217. — Uberti Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 715. — Petri
+Bizarri, l. XVIII, p. 437. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 76.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note372" href="#tag372">372.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 65.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note373" href="#tag373">373.</a> <i>Ivi, p. 69. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+l. XII, p. 207. — P. Paruta, l. II, p. 90 e seg.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note374" href="#tag374">374.</a> <i>P. Paruta, l. II, p. 91. — P. Jovii Hist.
+sui temp., l. XII, p. 209.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note375" href="#tag375">375.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. II, p. 102, 115. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 71. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XII, p. 208.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note376" href="#tag376">376.</a> <i>P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 135. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 79. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XII, p. 214.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note377" href="#tag377">377.</a> <i>P. Paruta Hist. Ven., l. II, p. 137. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 79. — P. Jovii
+Hist., l. XII, p. 203.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note378" href="#tag378">378.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 75.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note379" href="#tag379">379.</a> <i>Guichenon, Hist. généal. de la maison de
+Savoie, t. II, p. 179. — P. Giovio Vita di Leon X,
+t. III, p. 174. — Jac. Nardi, l. VI, p. 275.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note380" href="#tag380">380.</a> <i>P. Paruta Stor. Ven., l. II, p. 140. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 77.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note381" href="#tag381">381.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 315. — P.
+Giovio Vita di Alfonso d'Este, p. 96. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 77.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note382" href="#tag382">382.</a> Questa lettera sottoscritta <i>Frate Angelo
+morto</i> venne comunicata in Roma agli amici di
+Giuliano pochi mesi dopo l'elezione di suo fratello,
+<i>Jac. Nardi, l. VI, p. 276</i>. — Intorno alla
+proferta dei Veneziani può leggersi <i>Paol. Paruta
+Stor. Venez., l. II, p. 121.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note383" href="#tag383">383.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 80.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note384" href="#tag384">384.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, ch. LVIII, p. 361. — Mém.
+de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 37-39. — Mém.
+de Fleuranges, t. XVI, p. 163. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 82. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 433. — P. Jovii Hist. sui temp.,
+l, XIV, p. 289.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note385" href="#tag385">385.</a> Noi abbiamo un papa savio, e questo grave
+e rispettato (la lettera doveva venire nelle di
+lui mani); un imperatore instabile e vario; un
+re di Francia sdegnoso e pauroso; un re di Spagna
+taccagno e avaro; un re d'Inghilterra ricco,
+feroce e cupido di gloria; gli Svizzeri bestiali,
+vittoriosi e insolenti; noi altri d'Italia poveri,
+ambiziosi e vili; per gli altri re io non li conosco.
+Lett. a Fr. Vettori del 26 agosto 1513
+t. VIII, p. 88.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note386" href="#tag386">386.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XIV, p. 289.</i> — Lodovico
+XII raccontando al Macchiavelli, allora
+in legazione presso di lui, la presa di Monselice,
+e la carnificina della guarnigione, che fu
+segnalata da orribili crudeltà, gli disse ridendo:
+«Io fui tenuto, anno, un mal uomo, quando
+nella giornata dove io era si ammazzò tanti
+uomini: adesso monsignore di Ciamonte sarà
+tenuto quel medesimo.» <i>Macchiav. Legaz.
+Lett. di Blois 29 luglio 1510, t. VII, p. 343.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note387" href="#tag387">387.</a> <i>Rapin Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV,
+p. 98. — Mém. de Fleuranges, p. 169.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note388" href="#tag388">388.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 82. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 290.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note389" href="#tag389">389.</a> <i>Mém. du chev. Bayard, c. LVIII, p. 360. — Mém
+de Fleuranges, t. XVI, p. 154-157. — Mém.
+de du Bellay, l. I, p. 28.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note390" href="#tag390">390.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 294.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note391" href="#tag391">391.</a> <i>Rymer Acta pubblica, t. XIII, p. 473,
+475, 476.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note392" href="#tag392">392.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 83</i>. — Il
+trattato trovasi in Dumont t. IV. — <i>Mém. du
+chev. Bayard, ch. LIX, p. 364. — Mém. de
+Martin de Bellay, l. I, p. 43. — Fr. Belcarii,
+l. XIV, p. 436.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note393" href="#tag393">393.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 85. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 437. — P. Paruta Stor.
+Ven., l. III, p. 161.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note394" href="#tag394">394.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 84. — Mém.
+de Mart. du Bellay, l. I, p. 42. — Trovasi in
+trattato presso Leonard, t. IV. — P. Paruta
+stor. Ven., l. III, p. 150.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note395" href="#tag395">395.</a> <i>P. Jovii Hist. sui tem., l. XV, p. 292 e
+503. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 87. — P.
+Bizarri Hist. Gen., l. XIX, p. 445. — Uberti
+Folietae, l. XII, p. 717. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 439.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note396" href="#tag396">396.</a> <i>Mémoir. de Bayard, ch. LIX, p. 365.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note397" href="#tag397">397.</a> <i>Mém. de Fleuranges, l. XVI, p. 177. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 88. — P. Jovii Hist.
+sui temp., l. XV, p. 295. — Fr. Belcarii Comm.,
+l. XV, p. 438.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note398" href="#tag398">398.</a> <i>Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 47. — Anonimo
+Padovano presso Murat. ad an. 1515.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note399" href="#tag399">399.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 88. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 294. — Paolo
+Paruta, l. III, p. 158. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 440.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note400" href="#tag400">400.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 89. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 298.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note401" href="#tag401">401.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 298. — Mém.
+de Fleuranges, p. 178. — Mém. de
+Louis de la Tremouille, c. XVI, p. 200. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 90. — Fr. Belcarii,
+l. XV, p. 441.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note402" href="#tag402">402.</a> <i>Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 50. — Mém.
+de Fleuranges, p. 183. — Mém. du chev.
+Bayard, c. LIX, p. 368-374. — Pauli Jovii
+Hist., l. XV, p. 299. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 91.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note403" href="#tag403">403.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 92. — Jo.
+Marianae de reb. Hisp., l. XXX, c. XXVI,
+p. 343. — P. Jovii Hist., l. XV, p. 300.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note404" href="#tag404">404.</a> <i>P. Paruta, l. III, p. 167.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note405" href="#tag405">405.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XV, p. 361. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 93. — Mém. de Fleuranges,
+p. 187. — Mémoir. de Martin du Bellay, l. I,
+p. 53.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note406" href="#tag406">406.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 189.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note407" href="#tag407">407.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XV, p. 320.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note408" href="#tag408">408.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 304. — Mém.
+de Fleuranges, p. 189. — Mém. de Martin du
+Bellay, l. I, p. 53. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 443.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note409" href="#tag409">409.</a> <i>Mém. de messire Martin du Bellay, l. I,
+p. 54.</i> — Partì il 10 di settembre. <i>Mém. de Fleuranges,
+p. 195.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note410" href="#tag410">410.</a> Il biografo di Frundsberg lo chiama Rösch,
+e dev'essere seguito di preferenza pei nomi tedeschi,
+<i>II Buch, f. 23.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note411" href="#tag411">411.</a> <i>Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 54. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 304. — Mém. de
+Fleuranges, p. 191.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note412" href="#tag412">412.</a> <i>P. Bizarri, l. XIX, p. 445. — Uberti
+Folietae, l. XII, p. 717.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note413" href="#tag413">413.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 94.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note414" href="#tag414">414.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. V, p. 305. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 95.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note415" href="#tag415">415.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 95. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 305. — Mém.
+de messire Martin du Bellay, l. I, p. 55. — Fr.
+Belcarii Comm., l. XV, p. 444.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note416" href="#tag416">416.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 97. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 306. — Mém. de Louis
+de la Trémoille, c. XVI, p. 201. — Mém. du
+chev. Bayard, c. LX, p. 376.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note417" href="#tag417">417.</a> <i>P. Jovii Hist., l. XV, p. 308. — Mém.
+de Fleuranges, p. 190. — Paolo Paruta ist. Ven.,
+l. III, p. 174.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note418" href="#tag418">418.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 193.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note419" href="#tag419">419.</a> <i>Mém. de Louis de la Trémoille, c. XVI,
+p. 202. — Mém. de messire Martin du Bellay,
+l. I, p. 57. — Mém. de Fleuranges, p. 196. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. III, p. 178.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note420" href="#tag420">420.</a> Lettera di Francesco I a sua madre dal
+campo di santa Brigida, il venerdì 14 di settembre,
+in seguito alle <i>Mém. de Martin du Bellay,
+t. XVII, p. 442-451.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note421" href="#tag421">421.</a> <i>Mém de Fleuranges, p. 197. — Mém. de
+Bayard, c. LX, p. 377.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note422" href="#tag422">422.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 310.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note423" href="#tag423">423.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 310. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 311. — Paolo Paruta
+Ist. Ven., l. III, p. 180. — Mém. du chev. Bayard,
+c. LX, p. 378.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note424" href="#tag424">424.</a> <i>Mémoires de Fleuranges, p. 198.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note425" href="#tag425">425.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 200. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 100. — P. Jovii Hist.,
+l. XV, p. 312.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note426" href="#tag426">426.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 100.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note427" href="#tag427">427.</a> <i>Mém. de mess. Martin du Bellay, l. I,
+p. 58.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note428" href="#tag428">428.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 201.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note429" href="#tag429">429.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 315. — P.
+Paruta, l. III, p. 182. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 446 — Mém. de Bayard, c. LX, p. 381.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note430" href="#tag430">430.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 101. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 316. — P. Paruta Ist.
+Ven., l. III, p. 183. — Mém. de Louis de la
+Trémoille, c. XVI, p, 205. — Mém. de Fleuranges,
+p. 195-203. — Mém. du Bellay, l. I, p. 59. — Mém.
+du chev. Bayard, ch. LX, p. 381.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note431" href="#tag431">431.</a> <i>Ivi, p. 382. P. Jovii Hist., l. XV, p. 317. — Mém.
+de Fleuranges, p. 194.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note432" href="#tag432">432.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 203.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note433" href="#tag433">433.</a> <i>Mém. de chev. Bayard, c. LX, p. 378.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note434" href="#tag434">434.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. — P.
+Jovii Hist., l. XV, p. 316. — P. Paruta Hist.
+Ven., l. III, p. 183.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note435" href="#tag435">435.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 102. — Mémoires
+de Fleuranges, p. 206.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note436" href="#tag436">436.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 104. — Mém.
+de Fleuranges, p. 208. — Mém. de du Bellay,
+l. I, p. 63. — Observations sur ces Mémoires,
+p. 451. — P. Bizarri Gen., l. XIX, p. 444. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 450. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XV, p. 321, 322.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note437" href="#tag437">437.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. — Rayn.
+Ann. Eccl. an. 1515, § 23, p. 193. — Léonard
+Corps Diplomatique, t. II. — P. Jovii Hist. sui
+temp., l. XV, p. 318. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 448.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note438" href="#tag438">438.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 103. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 317. — P.
+Paruta Hist. Ven., l. III, p. 184.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note439" href="#tag439">439.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 185.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note440" href="#tag440">440.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven, l. III, p. 191. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 318.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note441" href="#tag441">441.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 318. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. III, p. 192. — Fr. Guicciardini,
+t. II, l. XII, p. 105. — Mém. de Martin
+du Bellay, l. I, p. 66. — Fr. Belcarii Comment.,
+l. XV, p. 450.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note442" href="#tag442">442.</a> Il biografo di Frundsberg lo dice Giorgio
+di Lichtenstein; onde probabilmente il nome di
+Rockandolf, datogli da tutti gl'Italiani, era quello
+della sua baronia. <i>Buch. II, f. 28.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note443" href="#tag443">443.</a> <i>Fr. Guicciardini, t. II, l. XII, p. 106. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XV, p. 319; l. XVI,
+p. 324. — P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 205. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 451. — Mém. de mess.
+Martin du Bellay, l. I, p. 69.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note444" href="#tag444">444.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 108. — P. Jovii
+Hist. sui temp., l. XVI, p. 325. — P. Paruta
+Ist. Ven., l. III, p. 202. — Rayn. Ann.
+Eccl., § 28 e seg., p. 194. e seg. — Mémoir. de
+Fleuranges, p. 214. — Mém. de du Bellay,
+l. I, p. 66. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 452.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note445" href="#tag445">445.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note446" href="#tag446">446.</a> <i>Acta publica, Rymer, t. XIII, p. 520. — Rapin
+Thoyras Hist. d'Anglet., l. XV, p. 107. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 334.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note447" href="#tag447">447.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 109. — Mém.
+de Fleuranges, p. 220. — Mém. de du Bellay, l. I,
+p. 67. — P. Paruta, Ist. Ven., l. III, p. 207.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note448" href="#tag448">448.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. VI, p. 335. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 453. — Fr. Guicciardini,
+t. II, l. XII, p. 110.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note449" href="#tag449">449.</a> <i>Jo. Marianae Hist. Hisp., l. XXX, c. XXVII,
+p. 345.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note450" href="#tag450">450.</a> Fra le lettere famigliari del Macchiavelli
+trovansi curiosissime osservazioni intorno al carattere
+ed agl'interessi de' principi de' suoi tempi.
+In una lettera dell'aprile del 1513 al Vettori,
+<i>t. VIII, p. 46</i>, fa un rigorosissimo ritratto di
+Ferdinando; ed a vicenda Francesco Vettori scrivendogli
+il 16 maggio del 1514, <i>p. 116</i>, sviluppa
+le medesime idee, e passa in revista tutti
+i delitti del re cattolico.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note451" href="#tag451">451.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 112. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 336. — Mém.
+de mess. Martin du Bellay, l. I, p. 70. — Fr.
+Belcarii Comment., l. XV, p. 454.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note452" href="#tag452">452.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 330. — P.
+Paruta Istor. Ven., l. III, p. 212.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note453" href="#tag453">453.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 216. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 112.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note454" href="#tag454">454.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. III, p. 218. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 337. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 113.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note455" href="#tag455">455.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 340. — Fr.
+Guicciardini, l. XII, p. 114. — Mém.
+de Fleuranges, p. 222. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 455.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note456" href="#tag456">456.</a> <i>Georgens von Frundsberg Kriegzsthathen,
+B. II, f. 24. — P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI,
+p. 341. — Fr. Guicciardini, l. XII, p. 115. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 456. — P. Paruta Ist.
+Venez., l. III, p. 221. — Mém. de Bayard,
+ch. LXI, p. 384. — Mém. de Fleuranges, p. 224.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note457" href="#tag457">457.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XVI, p. 342. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. III, p. 222.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note458" href="#tag458">458.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 224. — Mém. de
+Martin du Bellay, l. I, p. 72. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 116.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note459" href="#tag459">459.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 116. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVIII, p. 393. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. III, p. 227. — Mém.
+de Martin du Bellay, l. I, p. 72.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note460" href="#tag460">460.</a> Fr. Guicciardini, l. XII, p. 120. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVIII, p. 396. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 459.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note461" href="#tag461">461.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVIII, p. 405. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 458. — Mém. de Martin du
+Bellay, l. I, p. 75. — Hist. de la Diplomatie
+Française, t. I, l. III, p. 319.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note462" href="#tag462">462.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 121. — P. Paruta,
+l. III, p. 242. — P. Jovii Hist., l. XVIII,
+p. 405.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note463" href="#tag463">463.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 122. — P.
+Jovii Hist. sui temp. l. XVIII, p. 402. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. III, p. 237. — Mém. de
+Fleuranges, p. 293. — Mém. de Martin du Bellay,
+l. I, p. 73.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note464" href="#tag464">464.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 123. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 460. — Hist. de la Diplomatie
+française, t. I, l. III, p. 312.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note465" href="#tag465">465.</a> <i>Rayn. Ann. Eccl. 1516, § 12, p. 205 ec. — Labbe
+Conc. Gen., t. XIV, p. 358-389. — Hist.
+de la Diplom. franc., l. III, p. 316. — Fleury
+Hist. Eccl., l. CXXIV, c. 121. e segu. — Spondanus
+Cont. Ann. Baron., t. II, p. 592
+ad an. § 13 e segu.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note466" href="#tag466">466.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 92. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 320. — Fr. Guicciardini,
+l. XII, p. 117.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note467" href="#tag467">467.</a> <i>Par. de Grassis Diarium curiæ Roman.
+apud Raynald. Ann. 1516, § 33, t. XX, p. 219.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note468" href="#tag468">468.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 117. — Fr.
+Belcarii, l. XV, p. 457. — Comm. di Filippo
+de' Nerli, l. VI, p. 130. — Jac. Nardi, l. VI,
+p. 278. — Ist. di Gio. Cambi, p. 99. — P. Giovio
+Vita di Leon X, l. III, f. 77, ediz. di Venez.
+1557, in 12.º.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note469" href="#tag469">469.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 118. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXII, p. 101. — Jac. Nardi
+Ist. Fior., l. VI, p. 278. — Par. de Grassis
+Diar., l. IV, p. 167 apud Raynald. Ann. Eccl.
+1516, § 83, p. 129.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note470" href="#tag470">470.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XII, p. 124. — P.
+Jovii Hist. sui temp., l. XVIII, p. 405. — Paolo
+Paruta Hist. Ven., l. III, p. 248. — Fr. Belcarii,
+l. XV, p. 460. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+p. 321. — H. Georgens von Frundsberg, Ritters
+Kriegszthaten, B. II, f. 28.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note471" href="#tag471">471.</a> <i>P. Justinian. Hist. Ven., l. XI, ap. Rayn.
+Ann. Eccl. 1517, § 80, p. 238.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note472" href="#tag472">472.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 252.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note473" href="#tag473">473.</a> <i>P. Jovii Hist. sui temp., l. XVII e XVIII. — Fr.
+Guicciardini, l. XIII, p. 152.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note474" href="#tag474">474.</a> <i>P. Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 254. — Alfonso
+de Ulloa Vita di Carlo V, l. I, f. 45
+e seg.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note475" href="#tag475">475.</a> <i>P. Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 257.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note476" href="#tag476">476.</a> <i>Ivi, p. 252.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note477" href="#tag477">477.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 126. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. III, f. 81. — Ist. di
+Gio. Cambi, t. XXII, p. 107. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 322. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 460.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note478" href="#tag478">478.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 127, 130.</i> — Lettera
+di Leon X del 12 delle calende d'aprile,
+al vescovo di Tortosa. <i>Apud Rayn. Ann.
+Eccl. an. 1517, § 82, 83, p. 239.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note479" href="#tag479">479.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, Deliz. degli
+Eruditi Toscani, p. 108. — Fr. Guicciardini,
+l. XIII, p. 127. — P. Giovio Vita di Leon X,
+l. III, p. 81. — Scip. Ammirato, l. XXIX,
+p. 322. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 461.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note480" href="#tag480">480.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 131. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 322. — Fr. Belcarii,
+l. XV, p. 462.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note481" href="#tag481">481.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, p. 111. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 327. — P. Giovio Vita di
+Leon X, l. III, f. 81. — Fr. Guicciardini, l. XIII,
+p. 137. — Jac. Nardi, l. VI, p. 279.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note482" href="#tag482">482.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note483" href="#tag483">483.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, p. 111. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 327.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note484" href="#tag484">484.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 114.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note485" href="#tag485">485.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 139. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. IV, p. 86. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 327.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note486" href="#tag486">486.</a> <i>Lettera ai Sienesi del 15 delle cal. di giugno,
+ed a G. P. Baglioni del 16. Presso il
+Raynaldi § 84, 85, p. 240.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note487" href="#tag487">487.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 141. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 328. — P. Giovio vita
+di Leon X, l. III, f. 82. — Fr. Belcarii, l. XV,
+p. 464.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note488" href="#tag488">488.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 147. — P.
+Giovio vita di Leone X, l. IV, f. 87. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 330. — Fr. Belcarii,
+l. XV, p. 466.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note489" href="#tag489">489.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 150. — P.
+Giovio vita di Leon X, l. IV, f. 87. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 332. — Fr. Belcarii,
+l. XV, p. 467.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note490" href="#tag490">490.</a> <i>Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l. VII,
+f. 117. — P. Giovio elogi e vite degli uomini
+illustri, l. V, p. 303.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note491" href="#tag491">491.</a> <i>Orl. Malavolti stor. di Siena, p. III, l.
+VII, f. 118.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note492" href="#tag492">492.</a> <i>Ivi, f. 119.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note493" href="#tag493">493.</a> <i>Rayn. An. Eccl. 1517, § 89, p. 241.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note494" href="#tag494">494.</a> <i>Parisii de Grassis MS. archivii Vaticani,
+t. IV, p. 200; ap. Raynald. an. 1517, § 91-92,
+p. 242. — P. Giovio vita di Leon X, l. IV,
+f. 83. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 144. — P.
+Bizarri S. P. que Genuens. hist., l. XIX,
+p. 448.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note495" href="#tag495">495.</a> <i>Gio. Cambi Ist. Fior., t. XXII, p. 118. — Rayn.
+An. Eccl. 1517, § 94, p. 242.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note496" href="#tag496">496.</a> <i>Par. de Grassis, apud Rayn. Ann. Eccl.
+1517, § 98, p. 243.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note497" href="#tag497">497.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. — Par.
+de Grassis Diar. ap. Rayn. An. Eccl. 1517, §
+95, p. 242. — P. Giovio vita di Leon X, l. IV,
+f. 85. — Panvino delle vite de' pontefici, in
+Leone X, p. 262. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 465.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note498" href="#tag498">498.</a> <i>Rayn. Ann. Eccl. 1517, § 1-17, p. 226
+e seg. — Fleury, Hist. eccl., l. CXXV, c. 1-4. — Spondanus
+contin., Rayn. 1517, § 1-2, t. II,
+p. 593.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note499" href="#tag499">499.</a> <i>Paris de Grassis ap. Rayn. 1517, § 101,
+p. 244.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note500" href="#tag500">500.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 146. — P.
+Jovii Hist. sui temp. Epit., l. XIX, t. II, p. 3. — P.
+Giovio vita di Leon X, l. IV, f. 86. — Jacopo
+Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 279. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXII, p. 124.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note501" href="#tag501">501.</a> <i>Epist. Leonis apud Rayn. 1518, § 71,
+p. 260.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note502" href="#tag502">502.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 152. — P.
+Paruta Ist. Venez., l. IV, p. 259. — Rayn.
+Ann. Eccl. 1517, § 18 e seg., p. 230. — P.
+Giovio vita di Leon X, t. IV, f. 88.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note503" href="#tag503">503.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 155. — Ist.
+di Gio. Cambi, t. XXII, p. 131. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 333. — Mém. de Bayard
+c. LXI, p. 387. — Mém. de Martin du Bellay,
+l. I, p. 77.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note504" href="#tag504">504.</a> Come ciò accadesse, e per quali vie, e per
+quali non disinteressati motivi, basterà il leggere
+l'eccellente opera di Giacomo Benigno Bossuet,
+vescovo di Meaux, <i>Storia delle rivoluzioni delle
+Chiese protestanti</i>, di cui sonosi fatte più edizioni
+in lingua italiana. Con questa storia il lettore
+cattolico potrà rettificare le opinioni del nostro
+autore, senza che io debba di tratto in tratto
+prendere la difesa delle dottrine cattoliche. <i>N. d. T.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note505" href="#tag505">505.</a> <i>P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 91-96.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note506" href="#tag506">506.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 255. — P.
+Paruta Hist. Ven., l. IV, p. 258.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note507" href="#tag507">507.</a> L'epitaffio fu inscritto sul di lui sepolcro
+nella chiesa di san Nazaro in Milano: <i>Joannes
+Jacobus Trivultius Antonii filius, qui nunquam
+quievit, quiescit: tace.</i> — <i>Carlo Rosmini Storia
+del Trivulzio, l. XII, p. 539. — Fr. Guicciardini,
+l. XIII, p. 157. — P. Giovio Vita di Leon
+X, l. IV, f. 100. — Id. Vite degli uomini ill.
+l. IV, p. 259.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note508" href="#tag508">508.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 169. — Par.
+de Grassis ap. Rayn. An. Eccl. 1519, § 1-2,
+p. 277. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 472. — P.
+Bizarri, l. XIX, p. 449. — P. Giovio vita di
+Leon X, l. IV, f. 88. — P. Paruta Ist. Ven.,
+l. IV, p. 261.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note509" href="#tag509">509.</a> <i>Rayn. An. Eccl. 1518, § 156 e seguenti,
+p. 273; 1519, § 8, p. 278. — Fr. Guicciardini,
+l. XIII, p. 159. — P. Giovio vita di Leon X,
+l. IV, f. 89. — Jac. Nardi, l. V, p. 283. — P.
+Paruta, l. IV, p. 261.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note510" href="#tag510">510.</a> <i>Gio. Cambi, p. 144-149. — Fil. Nerli,
+l. VI, p. 132. — Fr. Belcarii, l. XV, p. 468.
+l. XVI, p. 470.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note511" href="#tag511">511.</a> <i>Scip. Ammirato, l. XXIX, p. 335.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note512" href="#tag512">512.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 162.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note513" href="#tag513">513.</a> <i>Ist. di Gio. Cambi, t. XXII, p. 152. — Filip.
+de' Nerli comment. de' fatti civili di Firenze,
+l. VII, p. 133.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note514" href="#tag514">514.</a> <i>Gio. Cambi, t. XXII, p. 166. — Scip.
+Ammirato, l. XXIX, p. 336. — Fr. Guicciardini,
+l. XIII, p. 163. — P. Giovio vita di Leon
+X, l. IV, f. 89. — Jacopo Nardi Ist. Fior.,
+l. VI, p. 279.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note515" href="#tag515">515.</a> <i>Fr. Belcarii, l. XV, p. 472.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note516" href="#tag516">516.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 248.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note517" href="#tag517">517.</a> Lettera del cardinale Caietano a Leon X,
+scritta da Francoforte il 29 di giugno del 1519.
+<i>Lettere de' principi, ediz. di Ven. del 1581, t. I,
+f. 68. — Par. de Grassis, l. XIII, p. 264. — Alfonso
+de Ulloa vita di Carlo V, l. II, f. 63. — Mém.
+de Fleuranges, t. XVI, p. 263. — Fr.
+Belcarii, l. XVI, p. 475. — Schmidt, Hist.
+des Allemands, l. VIII, c. I e II, t. VI,
+p. 163.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note518" href="#tag518">518.</a> <i>Muratori Ann. d'Italia ad an. 1519,
+p. 160.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note519" href="#tag519">519.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 165. — Fr.
+Belcarii, l. XVI, p. 478.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note520" href="#tag520">520.</a> <i>P. Bizarri Genuens. Histor., l. XIX,
+p. 449.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note521" href="#tag521">521.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 166. — Fr.
+Belcarii, l. XVI, p. 478.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note522" href="#tag522">522.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 170. — Anon.
+Padov. presso il Muratori Ann. d'Italia
+ad ann. P. 162. — P. Giovio vita di Leone X, l. IV,
+f. 90. — Onofrio Panvinio vite de' pontefici in
+Leone X, p. 262. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 430. — Sansovino
+Famiglie illustri d'Italia, f. 21.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note523" href="#tag523">523.</a> <i>P. Jovii vita Leonis X, l. IV, p. 83. — Anon.
+Padov. presso il Muratori, Ann. 1520,
+p. 163.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note524" href="#tag524">524.</a> <i>Muratori An. d'Ital. ad an. 1520, t. XIV,
+p. 164. — Fr. Guicciardini, l. XIII, p. 171</i>,
+il quale sopprime nel racconto della trama il progetto
+dell'assassinio, al quale forse non aveva parte.
+Il Giraldi e P. Giovio ommettono quest'avvenimento,
+ed il signor Roscoe si appoggia al loro silenzio
+per dubitarne. <i>Vita di Leon X, c. XXIII.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note525" href="#tag525">525.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 173. — Ann.
+Eccl. Rayn. 1517, § 56, an. 1518, 1519, 1520. — Fleury
+Hist. Eccl. Liv. CXXV, ch. 29 e segu. — Spondanus
+contin. Ann. Baronii 1517, § 12,
+t. II, pag. 596 e segu.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note526" href="#tag526">526.</a> <i>Mém. de Martin du Bellay, l. I, p. 89.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note527" href="#tag527">527.</a> <i>Mém. de Fleuranges, p. 285. — Mém. de
+Martin du Bellay, l. I, p. 92-99.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note528" href="#tag528">528.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 284.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note529" href="#tag529">529.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 175. — Fr. Belcarii,
+l. XVI, p. 481. — Rayn. Ann. Eccl. 1521,
+§ 76, p. 335 e segu. — Muratori Ann. d'Italia,
+t. X, p. 146 ad annum.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note530" href="#tag530">530.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 176. — Mém.
+de Mart. du Bellay, l. I, p. 102. — P. Paruta
+Stor. Ven., l. IV, p. 277.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note531" href="#tag531">531.</a> La bolla del papa che scioglie Carlo V dal
+giuramento prestato come re di Napoli è del 3
+giugno 1521. <i>Rayn. Ann. Eccl., § 81, 86, p. 336
+e segu. — Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 181. — P.
+Paruta Stor. Ven., l. IV, p. 279. — P. Giovio
+Vita di Leon X, l. IV, p. 97. — Galeat. Capella
+de bello Mediol., l. I, p. 4. — Fr. Belcarii,
+l. XVI, p. 483. — Jac. Nardi, l. VI,
+p. 286. — Mém. de Mart. du Bellay, l. I, p. 157. — Ub.
+Folietae Gen. Hist., l. XII, p. 721.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note532" href="#tag532">532.</a> <i>Galeat. Capella de reb. gest. pro restitutione
+Franc. II Mediol. Ducis, l. I, f. 4. Edit.
+princeps 1533, in 4.º</i> — Galeazzo Capella era
+segretario di Girolamo Morone.
+</p>
+
+<p>
+<a id="note533" href="#tag533">533.</a> <i>Uberti Folietae Gen. Hist. l. XII, p. 722. — Petri
+Bizarri, Sen. Pop. Q. Gen. Hist., l. XIX,
+p. 450. — Galeat. Capella, l. I, p. 8. — Fr.
+Guicciardini, l. XIV, p. 183.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note534" href="#tag534">534.</a> <i>Mém. de Fleuranges, t. XVI, p. 316.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note535" href="#tag535">535.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 184. — Galeat.
+Capella de bello Mediol., l. I, f. 5.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note536" href="#tag536">536.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 185. — Galeat.
+Capella, l. I, f. 5. — Mém. de Mart. du Bellay,
+l. I, p. 161. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 491. — P.
+Jovii Hist. epitome, l. XX, t. II, p. 6.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note537" href="#tag537">537.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 186. — Galeat.
+Capella, l. I, p. 7. — Mém. de du Bellay, l. I,
+p. 165. — P. Giovio Vita di Leon X, l. IV,
+f. 99. — Jac. Nardi, l. VI, p. 287.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note538" href="#tag538">538.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 187. — Galeat.
+Capella, l. I, f. 7. — P. Jovii Vita Alfonsi Piscarii,
+l. II, p. 300. — Mém. de Martin du Bellay,
+l. II, p. 172. — P. Paruta, l. IV, p. 281. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 287. — Fr. Belcarii Comm.
+Rer. Gallic., l. XVI, p. 492.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note539" href="#tag539">539.</a> <i>Mém. de Martin du Bellay, l. II, p. 159.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note540" href="#tag540">540.</a> <i>Galeat. Capella, l. I, f. 7. — Jac. Nardi,
+l. VI, p. 288. — Fr. Guicciardini, l. XIV,
+p. 188. — Fr. Belcarii, l. XVI, p. 496.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note541" href="#tag541">541.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 189. — P.
+Paruta, l. IV, p. 282. — Gal. Capella, l. I,
+f. 8. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 175. — Fr.
+Belcarii, l. XVI, p. 493. — P. Jovii
+Vita Piscarii, l. II, p. 300.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note542" href="#tag542">542.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 192. — Gal.
+Capella de bello Mediol., l. I, f. 9. — P.
+Paruta Ist. Ven., l. IV, p. 283. — P. Jovii
+Vita Alfonsi Piscarii, l. II, p. 301. — Ejusd.
+Vita Leon X, l. IV, f. 97.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note543" href="#tag543">543.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 194. — Gal.
+Capella, l. I, f. 9. — P. Jovii Vita Piscarii,
+l. II, p. 301. — P. Paruta, l. IV, p. 284. — Mém.
+de du Bellay, l. II, p. 177.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note544" href="#tag544">544.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 197. — P. Jovii
+Vita Piscarii, l. II, p. 302. — Vita di Leon X,
+l. IV, f. 98. — Gal. Capella, l. I, f. 9. — Mém.
+de Martin du Bellay, l. II, p. 178. — Anon.
+Padov. presso Muratori Ann., t. X, p. 148. — Mém.
+de Fleuranges, ch. dernier, p. 316, 319. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 288. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 338.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note545" href="#tag545">545.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 201. — Georg
+von Frundsberg, B. II, f. 32.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note546" href="#tag546">546.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 202. — Gal.
+Capella, l. I, f. 10. — P. Jovii Vita Ferdin.
+Davali, l. II, p. 303. — Mém. de du Bellay,
+l. II, p. 179. — Jac. Nardi Ist. Fior., l. VI,
+p. 289.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note547" href="#tag547">547.</a> <i>Gal. Capella de bello Mediol., l. I, f. VI. — Fr.
+Guicciardini, l. XIV, p. 205. — Mém.
+de du Bellay, l. I, p. 181.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note548" href="#tag548">548.</a> <i>P. Jovii Vita Ferd. Dav. Piscarii, l. II,
+p. 306. — Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 207. — Gal.
+Capella, l. I, f. 11. — Mém. de du
+Bellay, l. II, p. 182. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 340. — Georgens von Frundsberg
+Kriegzsthaten, B. II, f. 32.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note549" href="#tag549">549.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 209. — P. Jovii
+vita Fer. Davali, l. II, p. 308. — Mém. de du Bellay,
+l. II, p. 184. — Gal. Capella, l. I, f. 12. — Georgens
+von Frundsberg, B. II, f. 32.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note550" href="#tag550">550.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 210. — P.
+Jovii Vita Piscarii, l. II, p. 309. — Gal. Capella,
+l. I, f. 13. — Mém. de du Bellay, l. II,
+p. 185. — P. Paruta Ist, Ven., l. IV, p. 286. — Fr.
+Belcarii, l. XVI, p. 498. — P. Giovio
+Vita di Leon X, l. IV, f. 100. — Jac. Nardi,
+l. VI, p. 289. — Gio. Gambi, t. XXII, p. 287.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note551" href="#tag551">551.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 211. — P.
+Jovii Vita Piscarii, l. II, p. 313. — Mém. de
+du Bellay, l. II, p. 187.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note552" href="#tag552">552.</a> <i>Par. de Grassis Diar. Curiæ Rom., t. IV,
+p. 384, apud Rayn. Ann. Eccl. 1521, § 109,
+p. 342.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note553" href="#tag553">553.</a> <i>Fr. Guicciardini, l. XIV, p. 212. — P.
+Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 100. — Jac.
+Nardi, l. VI, p. 290. — Onof. Panvino Vite
+de' Pontefici in Leon X, f. 262. — Scip. Ammirato,
+l. XXIX, p. 341. — Fr. Belcarii, l. XVI,
+p. 499. — Mém. de du Bellay, l. II, p. 192. — Gio.
+Cambi, t. XXII, p. 189. — P. Bizarri,
+l. XIX, p. 451. — P. Paruta, l. IV, p. 289. — Gal.
+Capella, l. I, f. 14.</i>
+</p>
+
+<p>
+<a id="note554" href="#tag554">554.</a> <i>P. Giovio Vita di Leon X, l. IV, f. 101. — Jac.
+Nardi Ist. Fior., l. VI, p. 291. — Par.
+de Grassis apud Rayn. Ann. Eccl. 1521,
+§ 110, p. 343. — Fr. Guicciardini, l. XIV,
+p. 212. — Gal. Capella, l. I, f. 14.</i>
+</p>
+</div>
+
+<div class="tnote">
+<p class="tntitle">
+Nota del Trascrittore
+</p>
+
+<p>
+Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione
+minimi errori tipografici.
+</p>
+
+<p class="covernote">
+Copertina creata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio.
+</p>
+</div>
+
+
+
+
+
+
+
+
+<pre>
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Storia delle repubbliche italiane dei
+secoli di mezzo, v. 14 (of 16), by J. C. L. Simondo Sismondi
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK STORIA DELLE REPUBBLICHE ***
+
+***** This file should be named 44363-h.htm or 44363-h.zip *****
+This and all associated files of various formats will be found in:
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+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Barbara
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+works. See paragraph 1.E below.
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+
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+WARRANTIES OF ANY KIND, EXPRESS OR IMPLIED, INCLUDING BUT NOT LIMITED TO
+WARRANTIES OF MERCHANTABILITY OR FITNESS FOR ANY PURPOSE.
+
+1.F.5. Some states do not allow disclaimers of certain implied
+warranties or the exclusion or limitation of certain types of damages.
+If any disclaimer or limitation set forth in this agreement violates the
+law of the state applicable to this agreement, the agreement shall be
+interpreted to make the maximum disclaimer or limitation permitted by
+the applicable state law. The invalidity or unenforceability of any
+provision of this agreement shall not void the remaining provisions.
+
+1.F.6. INDEMNITY - You agree to indemnify and hold the Foundation, the
+trademark owner, any agent or employee of the Foundation, anyone
+providing copies of Project Gutenberg-tm electronic works in accordance
+with this agreement, and any volunteers associated with the production,
+promotion and distribution of Project Gutenberg-tm electronic works,
+harmless from all liability, costs and expenses, including legal fees,
+that arise directly or indirectly from any of the following which you do
+or cause to occur: (a) distribution of this or any Project Gutenberg-tm
+work, (b) alteration, modification, or additions or deletions to any
+Project Gutenberg-tm work, and (c) any Defect you cause.
+
+
+Section 2. Information about the Mission of Project Gutenberg-tm
+
+Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of
+electronic works in formats readable by the widest variety of computers
+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
+because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from
+people in all walks of life.
+
+Volunteers and financial support to provide volunteers with the
+assistance they need are critical to reaching Project Gutenberg-tm's
+goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will
+remain freely available for generations to come. In 2001, the Project
+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
+and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations.
+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation information page at www.gutenberg.org
+
+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Contributions to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
+permitted by U.S. federal laws and your state's laws.
+
+The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S.
+Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered
+throughout numerous locations. Its business office is located at 809
+North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887. Email
+contact links and up to date contact information can be found at the
+Foundation's web site and official page at www.gutenberg.org/contact
+
+For additional contact information:
+ Dr. Gregory B. Newby
+ Chief Executive and Director
+ gbnewby@pglaf.org
+
+Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation
+
+Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide
+spread public support and donations to carry out its mission of
+increasing the number of public domain and licensed works that can be
+freely distributed in machine readable form accessible by the widest
+array of equipment including outdated equipment. Many small donations
+($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt
+status with the IRS.
+
+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
+charities and charitable donations in all 50 states of the United
+States. Compliance requirements are not uniform and it takes a
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+particular state visit www.gutenberg.org/donate
+
+While we cannot and do not solicit contributions from states where we
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+methods and addresses. Donations are accepted in a number of other
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+To donate, please visit: www.gutenberg.org/donate
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+
+Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic
+works.
+
+Professor Michael S. Hart was the originator of the Project Gutenberg-tm
+concept of a library of electronic works that could be freely shared
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+
+Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed
+editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S.
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+
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+including how to make donations to the Project Gutenberg Literary
+Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to
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+
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