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BARBÈRA, EDITORE. + + 1873. + + +Quest'opera della quale ho acquistato la proprietà, è stata depositata +al Ministero d'Agricoltura e Commercio per godere i diritti accordati +dalla legge sulla proprietà letteraria. + +G. Barbèra. + + + + +SPAGNA. + + + + +I. + +BARCELLONA. + + +Era una mattina piovosa di febbraio, e mancava un'ora al levar del sole. +Mia madre m'accompagnò fin sul pianerottolo, ripetendomi in fretta tutti +i consigli che mi soleva dare da un mese; poi mi gettò le braccia al +collo, diede in uno scoppio di pianto, e disparve. Io rimasi un momento +là col cuore stretto, guardando la porta quasi sul punto di +gridare:--Apri! Non parto più! Resto con te!--poi mi cacciai giù per le +scale, come un ladro inseguito. Quando fui nella strada, mi parve che +tra me e casa mia si fossero già stese le onde del mare, e alzate le +cime dei Pirenei; ma benchè da tanto tempo aspettassi quel giorno con +impazienza febbrile, non ero punto allegro. Incontrai alla svoltata +d'una strada un medico mio amico che andava all'ospedale, e ch'io non +aveva visto da più d'un mese; mi domandò: "Dove vai?"--"In Spagna," +risposi. Non mi voleva credere, tanto il mio viso accigliato e +melanconico era lontano dall'annunziare un viaggio di piacere. Per +tutta la strada, da Torino a Genova, non pensai che a mia madre, alla +mia camera che restava vuota, alla mia piccola biblioteca, alle care +abitudini della mia vita casalinga, alle quali davo un addio per molti +mesi. Ma giunto a Genova, la vista del mare, i giardini dell'Acquasola e +la compagnia di Anton Giulio Barrili, mi restituirono la serenità e +l'allegrezza. Ricordo che mentre stavo per scender nella barca che mi +doveva condurre al bastimento, mi fu data una lettera da un fattorino +d'albergo, nella quale non erano che queste parole: «Tristi notizie di +Spagna. La condizione d'un italiano a Madrid, in tempi di lotta contro +il Re, sarebbe pericolosa. Persisti a partire? Pensaci.» Saltai nella +barca, e via. Poco prima che il bastimento partisse, vennero due +uffiziali a dirmi addio: mi par ancora di vederli ritti in mezzo alla +barca, quando il bastimento cominciava a muoversi. + +"Portami una spada di Toledo!" gridavano. + +"Portami una bottiglia di Xères!" + +"Portami una chitarra! Un cappello andaluso! Un pugnale!" + +Di lì a poco non vidi più che i loro fazzoletti bianchi, e udii il loro +ultimo grido; tentai di rispondere, ma la voce mi restò strozzata a +mezza gola; mi misi a ridere, e mi passai una mano sugli occhi. Poco +dopo mi rintanai nel mio bugigattolo, e addormentatomi d'un sonno +delizioso, sognai i consigli di mia madre, il portamonete, la Francia, +le Andaluse. All'alba saltai su, e salii subito a poppa: eravamo a poca +distanza dalla costa, era già costa francese, il primo lembo di terra +straniera, ch'io vedeva: curiosa! non potevo saziarmi di guardare, e +mille vaghi pensieri mi giravano per la testa, e dicevo: è la Francia? +ma davvero? Son proprio io che son qui? Mi venivan dei dubbi sulla mia +identità. A mezzogiorno si cominciò a vedere Marsiglia. La prima vista +d'una gran città di mare dà come una sorta di stordimento, che uccide il +piacere della meraviglia. Vedo, come a traverso d'una nebbia, un'immensa +foresta di navi, un barcaiuolo che mi porge la mano parlandomi non so +che gergaccio incomprensibile, una guardia doganale che mi fa pagare, +non so in virtù di che legge, _deux sous pour les Prussiens_; poi una +oscura camera d'albergo; poi strade lunghissime, piazze sconfinate, un +viavai di gente e di carrozze, drappelli di zuavi, divise militari +sconosciute, migliaia di lumi, migliaia di voci, e infine una stanchezza +e una malinconia profonda, che finisce in un sogno penoso. L'indomani +mattina all'alba ero in un carrozzone della strada ferrata che va da +Marsiglia a Perpignano, in mezzo a una diecina d'ufficiali degli zuavi, +arrivati il giorno innanzi dall'Affrica, chi colle gruccie, chi col +bastone, chi con un braccio al collo; ma allegri e chiassoni come +scolaretti. Il viaggio era lungo: bisognava pur cercar di discorrere; +però, con tutto quello che avevo inteso dire della bile che hanno i +Francesi con noi, non m'arrischiavo ad aprir bocca. Baie! Mi diresse la +parola un di loro, si appiccò discorso: "Italiano?"--"Sì" fu una festa; +tutti, tranne uno, aveano combattuto in Italia; uno era stato ferito a +Magenta; cominciarono a raccontar aneddoti di Genova, di Torino, di +Milano, a domandarmi mille cose, a descrivermi la vita che menavano in +Affrica. Uno tirò in ballo il Papa. "Ahi!" dissi tra me. Che! Era più +_buzzurro_ di me: diceva che dovevamo _trancher le noeud de la +question_, e andar fino in fondo senza darci pensiero dei rurali. +Intanto, via via che ci avvicinavamo ai Pirenei, mi divertivo ad +osservare il progressivo alterarsi della pronunzia nei viaggiatori che +salivano nel carrozzone, a vedere come la lingua francese moriva, per +così dire, nella lingua spagnuola, a sentire come la Spagna ci veniva +incontro; fin che giunto a Perpignano, e cacciatomi in una diligenza, +udii i primi: _Buenos dias_ e _Buen viaje_, schietti e sonori, che mi +fecero un piacere infinito. A Perpignano però non si parla spagnuolo, ma +un dialettaccio misto di francese, di marsigliese e di catalano, che +strazia le orecchie. La diligenza mi sbarcò a un albergo in mezzo a un +visibilio di ufficiali, di signore, d'inglesi e di bauli; un cameriere +mi fece seder per forza dinanzi a una tavola apparecchiata; mangiai, mi +strozzarono, mi cacciarono in un'altra diligenza, e via. + +Ahimè! Io avevo vagheggiato per tanto tempo la traversata dei Pirenei, e +mi toccò farla di notte; prima che arrivassimo alle falde dei primi +monti, era già buio pesto. Per lunghe e lunghe ore, tra il sonno e la +veglia, non vidi altro che un po' di strada rischiarata dalle lanterne +della diligenza, qualche nero profilo di montagna, qualche rupe +sporgente che quasi si poteva toccare stendendo la mano fuor del +finestrino; e non udivo che lo scalpitìo cadenzato dei cavalli, e il +fischio d'un maledettissimo vento che non cessò un momento di soffiare. +Avevo accanto un Americano degli Stati Uniti, giovane, il più matto +originale del mondo, che dormì non so quante ore colla testa appoggiata +sulla mia spalla, e tratto tratto si svegliava per esclamare con voce +lamentevole--_Ah quelle nuit! Quelle horrible nuit!_--senza +accorgersi punto che colla sua testa dava a me ben altra ragione di fare +lo stesso lamento. Alla prima stazione, scendemmo tutti e due, ed +entrammo in una piccola osteria a bere un bicchierino di liquore. Mi +domandò se io viaggiavo per affari di commercio. "No, signore," risposi, +"viaggio per divertimento. E lei, se è lecito?"--"Io," disse egli con +molta gravità, "viaggio per amore."--"Per amore?"--"Per amore!" e mi +raccontò, non richiesto, una lunga storia d'una passione amorosa +osteggiata, d'un matrimonio fallito, di rapimenti, di duelli, di non so +che altro; per venire a concludere che viaggiava per distrarsi, e +dimenticare la persona amata. E cercava in fatti di distrarsi quanto +poteva, perchè in tutte le osterie in cui entrammo da quella prima fino +a Gerona, non fece che stuzzicare le serve, sempre con molta gravità, +convien dirlo, ma anche con un'audacia che il desiderio di distrazione +non bastava a giustificare. + +Alle tre dopo mezzanotte arrivammo alla frontiera.--_Estamos en +España!_--gridò una voce; la diligenza si fermò; l'inglese ed io +balzammo di nuovo in terra, e c'infilammo con molta curiosità in una +piccola osteria, per vedere i primi figli della Spagna fra le pareti di +casa loro. Trovammo una mezza serqua di doganieri, l'oste, la moglie e i +figliuoli, seduti intorno a un braciere; ci rivolsero subito la parola; +io feci molte domande, e mi risposero in un modo brioso ed ingenuo, che +non credevo di trovar nei Catalani, dipinti nei dizionarii geografici +come gente dura e di poche parole. Domandammo che ci fosse da mangiare: +ci portarono il famoso _chorizo_ spagnuolo, una specie di salcicciotto +arcipieno di pepe, che brucia le viscere; una bottiglia di vino dolce, +un po' di pan duro. "Ebbene, che fa il vostro re?" domandai a un +doganiere, dopo ch'ebbi sputati i primi bocconi. Quegli a cui avevo +rivolto la parola parve un po' imbarazzato, mi guardò, guardò gli altri, +e poi mi diede questa curiosissima risposta: "_Està reinando_" (sta +regnando). Tutti si misero a ridere, e mentre io preparavo una domanda +un po' più stringente, mi sentii mormorar all'orecchio: "_Es un +republicano._" Mi voltai, e vidi l'oste che guardava in su. Ho capito, +risposi, e cambiai discorso. Rimontando poi nella diligenza, il mio +compagno ed io ridemmo molto dell'avvertimento dell'oste, tutti e due +meravigliati che da una persona di quella classe le opinioni politiche +dei doganieri fossero prese tanto sul serio; ma nelle osterie dove +scendemmo in seguito, udimmo ben altro. In tutte si trovò un oste, o un +avventore che leggeva un giornale, e intorno un crocchio di paesani che +ascoltavano. Tratto tratto la lettura era interrotta e accendevasi +qualche discussione politica che io non capivo, poichè parlavan +catalano; ma della quale riuscivo però ad afferrare il concetto +dominante, aiutandomi col giornale che avevo sentito leggere. Ebbene, +debbo proprio dire che in tutti quei crocchi alitava un'auretta +repubblicana che avrebbe increspato la pelle al più intrepido amedeista. +Uno fra gli altri, un omone dal cipiglio fiero e dalla voce profonda, +dopo aver parlato un pezzo in mezzo a una corona di muti ascoltatori, si +voltò verso di me, che dalla inesatta pronunzia castigliana aveva preso +per francese, e mi disse con molta solennità: "Le dirò una cosa, +_caballero_!"--"Quale?"--"_Le digo_" mi rispose, "_que España es mas +desgraciada que Francia_;" e detto questo si mise a passeggiar per la +stanza col capo basso e le braccia incrociate nel petto. Intesi altri +parlare confusamente di Cortes, di ministri, di ambizioni, di tradimenti +e d'altre cose terribili. Una sola persona, una ragazza d'una trattoria +di Figueras, saputo che ero italiano, mi disse sorridendo: "_Ahora +tenemos un rey italiano._" E dopo poco, andandosene, soggiunse con +graziosa semplicità: "_A mi me gusta._" + +Arrivammo, ch'era ancor notte, a Girona, dove re Amedeo, accolto, a +quanto si dice, festosamente, pose una lapide nella casa abitata dal +generale Alvarez durante il celebre assedio del 1809; attraversammo la +città che ci parve immensa, pieni di sonno com'eravamo, e impazienti di +buttarci a dormire in un carrozzone della strada ferrata; giungemmo +finalmente alla stazione, e allo spuntar dell'alba partimmo per +Barcellona. + +Dormire! Era la prima volta ch'io vedeva levarsi il Sole sulla Spagna: +come potevo dormire? Mi affacciai a un finestrino, e non ritirai più la +testa fino a Barcellona. Ah! nessun diletto può star a fronte di quello +che si prova entrando in un paese sconosciuto, coll'immaginazione +preparata a veder cose nuove e mirabili, con mille ricordi di +fantastiche letture nel capo, senza pensieri, senza cure! Inoltrarsi in +quel paese, spaziar collo sguardo, avidamente, da ogni parte, in cerca +di qualche cosa che vi faccia capire, quando non lo sapeste, che ci +siete; riconoscerlo, a poco a poco, qui in un vestito d'un contadino, là +in una pianta, più oltre in una casa; vedere, via via che si va innanzi, +spesseggiare quei segni, quei colori, quelle forme, e paragonare ogni +cosa coll'immagine che ce n'eravamo formata prima; trovare un pascolo +alla curiosità in tutto ciò che ci cade sott'occhio, o ci giunge +all'orecchio: nei visi della gente, nei gesti, negli accenti, nei +discorsi; gettare un oh! di stupore a ogni passo; sentire che la nostra +mente si dilata e si rischiara; desiderar insieme di arrivare presto e +di non arrivar mai, affannarsi per veder tutto, domandar mille cose ai +vicini, far lo schizzo d'un villaggio e abbozzare un gruppo di villani; +dire dieci volte all'ora: "Ci sono!" e pensare che racconterete un +giorno ogni cosa; è davvero il più vivo e il più vario dei diletti +umani. L'Americano russava. + +La parte della Catalogna che si percorre da Girona a Barcellona, è +varia, fertile e mirabilmente coltivata. È una successione di piccole +valli, cinte da colline di graziosa forma, con boschi foltissimi, +torrenti, gole, castelli antichi; e per tutto una vegetazione fitta e +robusta, e un verde vivissimo, che rammenta il severo aspetto delle +vallate delle Alpi. Il paesaggio è abbellito dal pittoresco vestito dei +contadini, che risponde in modo mirabile alla fierezza del carattere +catalano. I primi ch'io vidi, eran vestiti da capo a piedi di velluto +nero, portavano intorno al collo una specie di scialle a righe bianche e +rosse, sulla testa una berrettina alla zuava, rossissima, cadente sulla +spalla; alcuni, un par di ghette di pelle affibbiate fino al ginocchio; +altri un par di scarpe di tela, fatte a pantofola, colla suola di corda, +aperte sul dinanzi, e legate intorno al piede con nastri neri +incrociati; un vestire, in somma, svelto ed elegante, e nello stesso +tempo severo. Non faceva gran freddo; ma eran tutti imbacuccati ne' loro +scialli, in modo che mostravano soltanto la punta del naso, e la punta +del _cigarrito_; e parean signori che uscissero dal teatro. Non solo per +lo scialle; ma pel come lo portano, cascante da un lato, aggiustato in +modo da parer messo a casaccio, ma con quelle pieghe e con quegli +svolazzi che gli dian garbo di mantellina e maestà di manto. A tutte le +stazioni della strada ferrata ce n'eran parecchi, ognuno con uno scialle +di diverso colore, non pochi vestiti di panni fini e freschi, quasi +tutti pulitissimi, e atteggiati con una certa dignità, che davan risalto +al loro costume pittoresco. Pochi visi bruni; i più tendenti al bianco; +gli occhi neri e vivaci, ma senza il fuoco e la mobilità degli sguardi +andalusi. + +Via via che si va oltre, spesseggiano i villaggi, le case, i ponti, gli +acquedotti, tutte le cose che annunziano la vicinanza d'una popolosa e +ricca città commerciale. Granollers, Sant'Andrea di Palomar, Clot, son +circondati di opifici, di ville, di orti, di giardini; per tutte le +strade si vedon lunghe file di carri, frotte di contadini, armenti; le +stazioni della strada ferrata sono ingombre di gente; chi non lo +sapesse, crederebbe d'attraversare una provincia d'Inghilterra, +piuttosto che una provincia di Spagna. Oltrepassata la stazione di Clot, +che è l'ultima prima d'arrivare a Barcellona, si vedono da ogni parte +vasti edifizi di mattoni, lunghi muri di cinta, mucchi di materiali da +costruzione, torri fumanti, officine, operai; e si sente, o par di +sentire un rumor sordo, diffuso, crescente, che è come il respiro +affannoso della gran città che si agita e lavora. In fine, s'abbraccia +con un colpo d'occhio Barcellona intera, il porto, il mare, una corona +di colli, e ogni cosa si mostra e sparisce in un punto, e voi rimanete +sotto la tettoia della stazione col sangue sossopra e la testa confusa. + +Una diligenza grande quanto un carrozzone della strada ferrata mi +trasportò all'albergo più vicino, nel quale, appena entrato, sentii +parlare italiano. Confesso che ne provai un piacere, come se mi fossi +trovato a una sterminata lontananza dall'Italia, e dopo un anno di +viaggio. Ma fu un piacere che durò poco. Un cameriere, quello stesso che +avevo sentito parlare, mi accompagnò su in una camera, e poichè s'era +accorto dal mio sorriso che dovevo essere suo compaesano, mi domandò con +bel garbo: + +"Finisce di arrivare?" + +"Finisce di arrivare?" domandai alla mia volta stralunando gli occhi. + +Occorre notare che in spagnuolo il modo _acabar_ (finire) di fare una +cosa, corrisponde al modo francese _venir de la faire_. Su quel subito +non capii che cosa volesse dire. + +"Sì," rispose il cameriere, "domando se il _cavaliere_ discende _ora +medesimo_ dal _cammino_ di ferro?" + +"Ora medesimo! cammino di ferro! ma che razza d'italiano parli, amico +mio?" + +Rimase un po' sconcertato. Seppi poi che a Barcellona v'è un gran numero +di camerieri d'albergo, di fattorini da caffè, di cuochi, di servitori +d'ogni genere, piemontesi, la maggior parte della provincia di Novara, +che andarono in Spagna da ragazzi, e che parlano codesto gergo orribile, +misto di francese, d'italiano, di castigliano, di catalano, di +piemontese, non con gli Spagnuoli, s'intende, perchè lo spagnuolo lo +hanno imparato tutti; ma coi viaggiatori italiani, così, per vezzo, per +far vedere che non hanno dimenticato la lingua patria. Per questo sentii +poi dire da molti catalani: "Eh! tra la vostra lingua e la nostra c'è +poca differenza!" Sfido io! Potrebbero anzi dire quello che mi disse con +un tuono di benevola alterezza un corista castigliano, a bordo del +bastimento che mi portava cinque mesi dopo a Marsiglia:--La lingua +italiana è il più bello dei dialetti che si sian formati dalla nostra.-- + + * * * * * + +Appena ebbi fatto sparire le traccie che l'_horrible nuit_ della +traversata dei Pirenei mi aveva lasciato addosso, mi slanciai fuor +dell'albergo, e mi misi a batter le strade. Barcellona è, all'aspetto, +la città meno spagnuola della Spagna. Grandi edifizi, dei quali +pochissimi antichi, lunghe strade, piazze regolari, botteghe, teatri, +caffè ampi e splendidi, e un andirivieni continuo di gente, di carrozze, +di carri, dalla riva del mare al centro della città, e di qui ai +quartieri estremi, come a Genova, a Napoli, a Marsiglia. Una larghissima +e diritta strada, detta la _Rambla_, ombreggiata da due file d'alberi, +attraversa quasi per mezzo la città, dal porto in su; uno spazioso +passeggio, fiancheggiato di case nuove, si stende lungo la riva del +mare, sur un alto argine murato a modo di terrazza, contro il quale si +vanno a rompere le onde; un vastissimo borgo, quasi una città nuova, si +stende al settentrione, e da ogni parte nuove case rompon la cinta +antica, si spandono pei campi, alle falde delle colline, si allungano in +file sterminate fino ai villaggi vicini; è su tutti i colli circostanti +sorgono ville, e palazzine, e opifici, che si disputano il terreno, si +pigiano, fan capolino l'uno dietro l'altro, e formano intorno alla città +una grandiosa corona. In ogni parte si fabbrica, si trasforma, si +rinnova; il popolo lavora e prospera, Barcellona fiorisce. + + * * * * * + +Eran gli ultimi giorni di carnevale. Le strade eran corse da lunghe +processioni di giganti, di diavoli, di principi, di mori, di guerrieri, +e da uno stormo di certi figuri, che avevo la disgrazia d'incontrar da +per tutto, vestiti di giallo, con una lunga canna in mano, in cima alla +quale era legata una borsa che andavan cacciando sotto il naso di tutti, +nelle botteghe, nelle finestre, fino ai terrazzini del primo piano delle +case, domandando un'elemosina, non so in nome di chi, ma destinata +probabilmente a pigliar qualche classica sbornia nell'ultima notte di +carnevale. La cosa più curiosa ch'io vidi è la mascherata dei bambini. +Si usa vestire i bambini al di sotto degli ott'anni, quali da uomini, +alla moda francese, in completo assetto da ballo, con guanti bianchi, +gran baffi e gran zazzera; quali da Grandi di Spagna, coperti di nastri +e di ciondoli; quali da contadini catalani con la berrettina e la +_manta_. Le bimbe, da dame di Corte, da amazzoni, da poetesse con la +lira e la corona d'alloro; e gli uni e le altre, poi, col costume delle +varie provincie dello Stato, chi da giardiniere di Valenza, chi da +gitana andalusa, chi da montanaro basco, i più bizzarri e pittoreschi +vestiti che si possano immaginare; e i parenti li conducon per mano alla +passeggiata, ed è come una gara di buon gusto, di fantasia e di lusso, +alla quale il popolo prende parte con molto diletto. + + * * * * * + +Mentre cercavo la via per andare alla cattedrale, incontrai un drappello +di soldati spagnuoli. Mi fermai a guardarli, raffrontandoli colla +pittura che ne fa il Baretti, quando racconta che lo assalirono +nell'albergo, e uno gli prese l'insalata nel piatto, e un altro gli +strappò di bocca la coscia di pollo. Bisogna dire che d'allora in poi +sono molto cangiati. A prima vista, si piglierebbero per soldati +francesi, chè hanno anch'essi i calzoni rossi e un cappotto bigio che +scende fino al ginocchio. La sola differenza notevole è nella copertura +del capo. Gli Spagnuoli portano un berretto d'una foggia particolare, +schiacciato sul di dietro, incurvato sul dinanzi, munito d'una visiera +che si ripiega sulla fronte, di panno bigio, duro, leggero e grazioso +alla vista, e chiamato col nome dell'inventore, Ros de Olano, generale e +poeta, che lo modellò sul suo berretto da caccia. La maggior parte dei +soldati ch'io vidi, tutti di fanteria, eran giovani, bassetti di +statura, bruni, svelti, puliti, come si suole immaginare che siano i +soldati d'un esercito che ebbe altre volte le fanterie più leggere e più +vigorose d'Europa. Oggi ancora i fantaccini spagnuoli hanno fama di +instancabili camminatori e di corridori lestissimi; sono sobrii, fieri, +e pieni d'un orgoglio nazionale del quale è difficile formarsi +un'adeguata idea senz'averli conosciuti da vicino. Gli ufficiali portano +una tunica nera e corta, come quella degli ufficiali italiani; che +sogliono, fuor di servizio, tenere aperta, mostrando un panciotto +abbottonato fino al collo. Nelle ore di libertà, non cingon la spada; +nelle marcie, così come i soldati, portano un par di ghette di panno +nero, che giungon fin quasi al ginocchio. Un reggimento di fanteria, in +completo assetto di guerra, presenta un aspetto ad un tempo grazioso e +guerresco. + + * * * * * + +La cattedrale di Barcellona, di stile gotico, sormontata di torri +ardite, è degna di stare accanto alle più belle di Spagna. L'interno è +formato da tre vaste navate, divise da due ordini di altissimi pilastri +di forma snella e gentile; il Coro, posto nel mezzo della chiesa, è +ornato d'una profusione di bassirilievi, di filigrane, di figurine; +sotto il Santuario s'apre una cappella sotterranea, sempre illuminata, +in mezzo alla quale è la tomba di sant'Eulalia, che si vede a traverso +di alcune piccole finestre, aperte intorno al Santuario. La tradizione +narra che gli uccisori della santa, ch'era bellissima, prima di darle la +morte, vollero vedere il suo corpo nudo; ma mentre stavan per toglierle +l'ultimo velo, una fitta nebbia l'avvolse e la nascose a ogni sguardo. +Il suo corpo è sempre intatto e fresco come quando era viva, e non v'è +occhio umano che ne possa regger la vista; onde un vescovo incauto, che +sulla fine del secolo passato, volle scoperchiare la tomba, e scoprire +la salma sacra, nell'atto che vi fisse lo sguardo, acciecò. In una +piccola cappella a destra dell'altar maggiore, rischiarata da molte +fiammelle, si vede un Cristo in croce, di legno colorito, un po' piegato +sur un fianco; si narra che quel Cristo fosse sur una nave spagnuola +alla battaglia di Lepanto, e che si sia contorto così per scansare una +palla da cannone che vedeva venir dritta al suo cuore. Alla vôlta della +stessa cappella è sospesa una piccola galea, con tutti i suoi remi, +costrutta ad imitazione di quella su cui Don Giovanni d'Austria combattè +contro i Turchi. Sotto gli organi, di fattura gotica, coperti di gran +tappeti pitturati, pende una enorme testa di Saraceno, colla bocca +spalancata, dalla quale, in altri tempi, piovevan confetti ai bambini. +Nelle altre cappelle vi è qualche bella tomba di marmo, e qualche +pregevole dipinto del Villadomat, pittore barcellonese, del XVII secolo. +La chiesa è oscura e misteriosa. Le sorge accanto un claustro, sorretto +da grandiosi pilastri formati di sottili colonne, e sormontati da +capitelli sopraccarichi di statuette che rappresentano fatti dei due +Testamenti. Nel claustro, nella chiesa, nella piazzetta che le si stende +dinanzi, nelle stradicciuole che le girano intorno, spira come un'aura +di pace melanconica, che nello stesso punto alletta e rattrista, come il +giardino di un Camposanto. Un gruppo di orrende vecchie barbute +custodisce la porta. + +Dentro la città, dopo visto la Cattedrale, non restano a vedere altri +grandi monumenti. Nella piazza della Costituzione, son due palazzi +chiamati _Casa de la Deputacion_ e casa _Concistorial_, il primo del +decimosesto secolo, l'altro del decimoquarto, i quali conservano ancora +qualche parte degna di nota; l'uno la porta, l'altro il cortile; +dall'uno dei lati della _Casa de la Deputacion_ una ricca facciata +gotica della cappella di San Giorgio. V'è un palazzo dell'Inquisizione, +con un angusto cortile, e finestrine dalle grosse inferriate, e +porticine segrete; ma è quasi interamente rifatto sull'antico. Rimangono +alcune enormi colonne romane, nella strada del Paradiso, perdute in +mezzo a case moderne, circondate di scale tortuose e di oscure +stanzuccie. Non c'è altra cosa che richiami l'attenzione d'un artista. +In compenso, fontane con colonne rostrali, piramidi, statue; viali +fiancheggiati di ville, di giardini, di caffè, d'alberghi; un circo di +tori capace di diecimila spettatori; un borgo che si stende su un +braccio di terra che chiude il porto, costrutto colla simmetria d'una +scacchiera, e popolato da diecimila marinai; molte biblioteche, un museo +d'istoria naturale ricchissimo, e un archivio che è uno dei più vasti +empori di documenti storici dal secolo IX ai tempi nostri, cioè dai +primi Conti di Catalogna alla guerra d'indipendenza. + + * * * * * + +Fuor della città, una delle cose più notevoli è il Cimitero, a una +mezz'ora di carrozza dalle porte, in mezzo a una vasta pianura. Visto +di fuori, dalla parte dell'entrata, pare un giardino; e fa sollecitare +il passo con un sentimento di curiosità quasi allegra. Oltrepassata +appena la soglia, si è dinanzi a uno spettacolo nuovo, indescrivibile, +affatto diverso da quello a cui si era preparati. Si è in mezzo a una +città silenziosa, attraversata da lunghe strade deserte, fiancheggiate +da muri di uguale altezza, diritte, chiuse in fondo da altri muri. Si va +oltre, si arriva a un crocicchio, e di là si vedono altre strade, altri +muri in fondo, altri crocicchi lontani. Par di essere a Pompei. I morti +son messi dentro ai muri, per lungo, e disposti in varii ordini, come i +libri nelle biblioteche. A ogni cassa, corrisponde sul muro una specie +di nicchietta, nella quale è scritto il nome del sepolto; dove non c'è +sepolto alcuno, la nicchia porta scritta la parola: _Propriedad_, che +vuol dire che il posto è stato comprato. La maggior parte delle nicchie +sono chiuse da un vetro, altre da inferriate, altre da una rete +sottilissima di fil di ferro, e contengono una varietà grande di oggetti +postivi dalle famiglie in omaggio dei morti: come ritratti in +fotografia, altarini, quadri, ricami, fiori finti, e sovente anco +ninnoli che loro furono cari in vita, nastri, monili di donne, +giocattoli di ragazzi, libri, spille, quadretti; mille cose che +rammentan la casa e la famiglia, e indicano la professione di coloro +cui appartenevano; e non si possono guardare senza tenerezza. Di +tratto in tratto si vede una di codeste nicchie sfondate, e dentro +buio: segno che ci si ha da mettere una cassa nella giornata. La +famiglia del morto deve pagare un tanto all'anno per quello spazio: +quando cessa di pagare, la cassa vien tolta di là e portata nella fossa +comune del camposanto dei poveri a cui si giunge per una di quelle +strade. Mentre ero là, fu fatta una sepoltura: vidi in lontananza +mettere la scala, e sollevar su la cassa, e tirai via. Una notte un +pazzo si cacciò in uno di quei fori vuoti: passò un guardiano del +cimitero con una lanterna, il pazzo mandò un grido per fargli paura, e +il pover'omo cadde a terra come fulminato, e fece una malattia mortale. +In una nicchia vidi una bella treccia di capelli biondi, che erano +appartenuti a una ragazza di quindici anni, morta annegata, e c'era +cucita una cartolina con su scritto:--_Querida!_--(Cara!)--A ogni +passo, si vede qualcosa che colpisce la mente ed il cuore: tutti quegli +oggetti fanno l'effetto d'un mormorìo confuso di voci di madri, di +spose, di bambini, di vecchi, che dicano sommessamente a chi passa:--Son +io! Guarda!--Ad ogni crocicchio sorgono statue, tempietti, obelischi, +con iscrizioni in onore dei cittadini di Barcellona che fecero opere di +carità durante l'infierire della febbre gialla nel 1821 e nel 1870. + +Questa parte del Cimitero, fabbricata, se così può dirsi, a città, +appartiene alla classe media della popolazione; e confina con due vasti +recinti, uno destinato ai poveri, nudo, piantato di grandi croci nere; +l'altro destinato ai ricchi, più vasto anche del primo, coltivato a +giardino, circondato di cappelle, vario, ricco, stupendo. In mezzo a +una foresta di salici e di cipressi, s'innalzano da ogni parte colonne, +cippi, tombe enormi, cappelle marmoree sopraccariche di sculture, +sormontate da ardite figure d'arcangelo che levan le braccia al cielo; +piramidi, gruppi di statue, monumenti vasti come case che sovrastano +agli alberi più alti; e fra monumento e monumento, cespugli, cancellate, +aiuole fiorite; e nell'entrata, tra questo e l'altro campo santo, una +stupenda chiesuola di marmo, cinta di colonne, mezzo nascosta dagli +alberi, che prepara nobilmente l'animo al magnifico spettacolo del di +dentro. All'uscire da questo giardino, si riattraversano le strade +deserte della necropoli, che paiono anche più silenziose e più triste +che al primo entrare. Varcata la soglia, si risaluta con piacere le case +variopinte dei sobborghi di Barcellona sparse per la campagna, come +avantiguardie messe là ad annunziare che la popolosa città si dilata e +si avanza. + + * * * * * + +Dal Camposanto al caffè, è un bel salto; ma viaggiando se ne fanno anche +di più lunghi. I caffè di Barcellona, come quasi tutti i caffè della +Spagna, sono un solo vastissimo salone ornato di grandi specchi, con +tanti tavolini quanti ce ne posson capire; dei quali è raro che rimanga +libero un solo, neanco per una mezz'ora, in tutta la giornata. La sera +son tutti pieni, affollati, da dover molte volte aspettare un bel pezzo +per avere un posticino accanto alla porta; intorno a ogni tavolino, v'è +un crocchio di cinque o sei _caballeros_, colla _capa_ sulle spalle (un +mantello di panno oscuro, munito d'un'ampia pellegrina, che si porta in +vece del nostro pastrano); e in ogni crocchio si giuoca al domino. È il +giuoco più in voga presso gli Spagnuoli. Nei caffè, dall'imbrunire sino +a mezzanotte, si sente un rumore fitto, continuo, assordante, come il +rumor della grandine, di migliaia di tessere volte e rivolte da +centinaia di mani, che quasi bisogna alzare la voce per farsi sentire da +chi vi è accanto. La bevanda più usuale è il cioccolatte, squisitissimo +in Spagna, portato per lo più in piccole chicchere, denso come conserva +di ginepro e caldo da scorticare la gola. Una di queste tazzine, con una +goccia di latte, e una pasta particolare, che si chiama _bollo_ +(boglio), morbidissima, è una colezione da Lucullo. Fra un _bollo_ e +l'altro, feci i miei studii sul carattere catalano, discorrendo con +tutti i _Don Fulanos_ (nome sacramentato in Ispagna come il Tizio fra +noi) che ebbero la bontà di non pigliarmi per una spia mandata da Madrid +a fiutar l'aria della Catalogna. + + * * * * * + +Gli animi, in quei giorni, erano molto eccitati dalla politica. A me +occorse parecchie volte, parlando innocentissimamente d'un giornale, +d'un personaggio, d'un fatto qualsiasi col _caballero_ che +m'accompagnava, o nel caffè, o in una bottega, o al teatro; mi occorse, +dico, di sentirmi toccare la punta del piede e mormorare +nell'orecchio:--Badi, questo signore alla sua destra è un +Carlista.--Zitto, quello lì è un repubblicano.--Quell'altro là è un +sagastino.--Questo accanto è un radicale.--Quello laggiù è un +cimbrio.--Tutti parlavano di politica. Trovai un carlista arrabbiato in +un barbiere, il quale, accortosi dalla mia pronunzia ch'ero un +_conciudadano del Rey_, tentò, così alla larga, di tirarmi nel discorso. +Io non dissi parola, perchè mi stava radendo, e un risentimento del mio +orgoglio nazionale ferito avrebbe potuto far correre il primo sangue +della guerra civile; ma il barbiere insistè, e non sapendo per qual +altra via venire all'argomento, uscì a dire con accento gentile: "_Sabe +Usted, caballero, si hubiera la guerra entre Italia y España, España no +tuviera miedo_ (non avrebbe paura)."--"Ne sono persuasissimo," risposi, +badando al rasoio. Poi mi assicurò che la Francia avrebbe dichiarato la +guerra all'Italia non appena avesse pagato la Germania; _no hay +escapatoria_. Non risposi. Allora egli stette un po' sopra pensiero, e +poi disse maliziosamente: "_Cosas grandes van à acontecer_ (accadere) +_dentro de poco!_" Piacque però ai Barcellonesi che il Re si fosse +presentato a loro in atto confidente e tranquillo, e la gente del popolo +ricorda la sua entrata in città con ammirazione. Trovai simpatia per il +Re anche in alcuni che mormoravano a denti stretti:--_no es español,_--o +come mi domandò un tale: "Pare a lei che starebbe bene a Roma o a Parigi +_un rey castellano_?"--domanda a cui si risponde:--"_No entiendo de +politica,_"--ed è discorso finito. + +Ma i veramente implacabili sono i Carlisti. Dicon della nostra +rivoluzione roba da cani in buonissima fede, essendo la maggior parte +convinti, che il vero re d'Italia sia il Papa, che l'Italia lo voglia, e +che abbia chinato il capo sotto la spada di Vittorio Emanuele, perchè +non c'era modo di far altrimenti; ma che aspetti l'occasione propizia +per liberarsene, come ha fatto dei Borboni e degli altri. E può giovare +a provarlo il seguente aneddoto che io riferisco, come l'ho sentito +narrare, senza neanco un'ombra d'intenzione di ferire la persona che n'è +attore principale. Una volta un giovane italiano, che io conosco +intimamente, fu presentato a una delle più ragguardevoli signore della +città, e ricevuto con una squisita cortesia. Erano presenti alla +conversazione parecchi italiani. La signora parlò con molta simpatia +dell'Italia, ringraziò il giovane dell'entusiasmo che mostrava d'avere +per la Spagna, mantenne, in una parola, una viva e gioviale +conversazione coll'ospite riconoscente per quasi tutta la serata. A un +tratto gli domandò: "E tornando in Italia, in che città s'andrà a +stabilire?" + +"A Roma," rispose il giovane. + +"Per difendere il Papa?" domandò la signora con la più schietta +franchezza. + +Il giovane la guardò, e rispose sorridendo ingenuamente: "No, davvero." + +Quel _no_ scatenò una tempesta. La signora scordò che il giovane era +italiano, e suo ospite, e proruppe in una tale sfuriata d'invettive +contro il Re Vittorio, il governo piemontese, l'Italia, risalendo +dall'entrata dell'esercito in Roma fino alla guerra delle Marche e +dell'Umbria, che il mal capitato straniero diventò bianco come un cencio +di bucato. Ma fatto forza a sè stesso, non rispose parola, e lasciò agli +altri italiani, ch'erano amici di vecchia data, la cura di sostener +l'onore del loro paese. La discussione durò un pezzo, e fu accanita; la +signora s'accorse poi d'essersi lasciata andare tropp'oltre, e fece +capire che n'era dolente; ma una cosa apparve chiarissima dalle sue +parole, ed è ch'ella era convinta, e con lei chi sa quante! che +l'unificazione d'Italia si fosse fatta contro la volontà del popolo +italiano, dal Piemonte, dal Re, per avidità di dominio, per odio alla +religione ec. + +Il basso popolo, però, repubblicaneggia, e come ha la reputazione di +essere più pronto ai fatti di quello che non sia largo a parole, è +temuto. Quando in Spagna si vuol sparger la voce d'una prossima +rivoluzione, si comincia sempre dal dire che scoppierà a Barcellona, o +che sta per scoppiarvi, o che v'è scoppiata. + + * * * * * + +I catalani non vogliono esser messi a mazzo cogli Spagnuoli delle altre +provincie; siamo Spagnuoli, dicono, ma, intendiamoci, di Catalogna; +gente, vale a dire, che lavora e che pensa, e all'orecchio della quale è +più gradito il rumore degl'ingegni meccanici che il suono delle +chitarre. Noi non invidiamo all'Andalusia la fama romanzesca, le lodi +dei poeti, e le illustrazioni dei pittori; noi ci contentiamo di essere +il popolo più serio e più operoso della Spagna. Parlano in fatti dei +loro fratelli del mezzogiorno, come i piemontesi parlavano una volta, +ora meno, dei napoletani e dei toscani: «sì, hanno ingegno, +immaginazione, parlan bene, divertono; ma noi abbiamo per contrapposto +maggior vigore di volontà, maggiore attitudine agli studi scientifici, +maggior istruzione popolare.... e poi.... il carattere....» Intesi un +catalano, un uomo chiaro per ingegno e dottrina, lamentare che la guerra +d'indipendenza avesse troppo affratellato le diverse provincie di +Spagna, ond'era seguìto che i catalani contraessero una parte dei +difetti dei meridionali, senza che questi acquistassero nessuna delle +buone qualità dei catalani. Siamo diventati, diceva, _mas ligeros de +casco_, più leggeri di testa, e non se ne sapeva dar pace. Un bottegaio +al quale domandai che pensasse del carattere dei castigliani, mi rispose +bruscamente che, a suo avviso, sarebbe una gran fortuna per la +Catalogna, che non ci fosse strada ferrata tra Barcellona e Madrid, +perchè il commercio con quella gente _corrompe_ il carattere e i costumi +del popolo catalano. Quando parlano d'un deputato parolaio, dicono:--Eh! +già... è un andaluso.--Poi mettono in ridicolo il loro linguaggio +poetico, la pronunzia sdolcinata, la gaiezza infantile, la vanità, +l'effeminatezza. Quelli, per contro, parlano dei catalani come una +signorina capricciosa, letterata e pittrice, parlerebbe d'una di quelle +ragazze massaie, che leggono di preferenza la _Cuciniera genovese_ che i +romanzi di George Sand. Son gente dura, dicono, tutta d'un pezzo, che +non ha il capo ad altro che all'aritmetica e alla meccanica; barbari, +che farebbero d'una statua del Montanes un frantoio e d'una tela del +Murillo un incerato; veri Beoti della Spagna, insopportabili con quel +loro gergaccio, con quella musoneria, con quella gravità di pedanti. + + * * * * * + +La Catalogna, infatti, è forse la provincia di Spagna, che conta meno +nella storia delle belle arti. Il solo poeta, non grande, ma celebre, +che sia nato in Barcellona, è Giovanni Boscan, che fiorì sul principio +del secolo decimosesto, e introdusse pel primo nella letteratura +spagnuola il verso endecasillabo, la canzone, il sonetto, e tutte le +forme della poesia lirica italiana di cui era ammiratore appassionato. +Da che dipende una grande trasformazione, come fu questa, di tutta la +letteratura d'un popolo! Dall'esser andato a stare il Boscan a Granata, +quando v'era la Corte di Carlo V, e aver conosciuto là un ambasciatore +della repubblica di Venezia, Andrea Navagero, che sapeva a memoria i +versi del Petrarca, e glieli recitava, e gli diceva:--Mi pare che +potreste scriver così anche voialtri; provate!--Il Boscan provò; tutti i +letterati di Spagna gli gridaron la croce addosso. E che il verso +italiano non sonava, e che la poesia di Petrarca era una sdolcinatura da +femminette, e che la Spagna non aveva bisogno di strascicar l'estro +sulla falsariga di nessuno. Ma il Boscan tenne duro: Garcilaso della +Vega, il valoroso cavaliere, amico suo, che ricevette poi il glorioso +titolo di Malherbe della Spagna, lo seguì; il drappello dei riformatori +s'ingrossò a poco a poco, divenne esercito, vinse e dominò l'intera +letteratura. Il vero consumatore della riforma fu il Garcilaso; ma il +Boscan ebbe il merito della prima idea, onde a Barcellona l'onore d'aver +dato alla Spagna chi fece mutar il viso alla sua letteratura. + + * * * * * + +Nei pochi giorni che rimasi a Barcellona, solevo passar la sera con +alcuni giovani catalani, passeggiando sulla riva del mare, al lume della +luna, fino a notte avanzata. Sapevan tutti un po' d'italiano, ed erano +amantissimi della nostra poesia; così che per ore e per ore non si +faceva che declamar versi, essi dello Zorilla, dell'Espronceda, del +Lopez de Vega, io del Foscolo, del Berchet, del Manzoni; intercalati, +con una sorta di gara, a chi ne diceva di più belli. È un sentimento +nuovo quello che si prova dicendo versi dei nostri poeti in un paese +straniero. Quando vedevo i miei amici spagnuoli tutti intenti al +racconto della battaglia di Maclodio, a poco a poco scotersi, +infiammarsi e poi afferrarmi pel braccio ed esclamare con un accento +castigliano che mi rendeva più care le loro parole:--Bello! +sublime!;--mi sentivo rimescolare il sangue, tremavo; se fosse stato +giorno, credo che m'avrebbero visto diventar bianco come la carta. Mi +recitarono dei versi in lingua catalana. E dico lingua, perchè ha una +storia e una letteratura propria e non fu relegata allo stato di +dialetto che dal predominio politico assunto dalla Castiglia che impose +l'idioma suo come idioma generale dello Stato. E benchè sia una lingua +aspra, tutta parole tronche, ingrata, sulle prime, a chi abbia nulla +nulla l'orecchio delicato, ha nondimeno dei pregi notevolissimi, dei +quali i poeti popolari si valsero con ammirabile maestria, prestandosi +essa particolarmente all'armonia imitativa. Una poesia, che mi +recitarono, di cui le prime strofe imitano il rumore cadenzato d'un +treno di strada ferrata, mi strappò un grido di meraviglia. Ma senza +spiegazioni, anche per chi conosca la lingua spagnuola, il Catalano non +è intelligibile. Parlan presto, coi denti stretti, senza aiutar la voce +col gesto, così ch'è difficile cogliere il senso d'un periodo anche +semplicissimo, ed è un gran chè se s'intende qualche parola di volo. +Anche la gente del popolo, però, parla, quando occorre, il castigliano, +stentatamente e senza grazia; ma sempre assai meglio che non si parli +l'italiano dal basso popolo delle Provincie settentrionali d'Italia. +Neanco le persone colte, in Catalogna, parlano perfettamente la lingua +nazionale; il castigliano riconosce il catalano alla prima, oltre che +alla pronunzia, alla voce, e sopratutto alla _illegittima frase scarsa_. +Per questo uno straniero che vada in Spagna coll'illusione di saper +parlare la lingua con garbo, può, fin che sta in Catalogna, serbar la +sua illusione; ma quando penetri nelle Castiglie, e senta per la prima +volta quello scoppiettío di frizzi, quella profusione di proverbi, di +modi, d'idiotismi arguti ed efficacissimi, che lo fan rimanere a bocca +aperta, come l'Alfieri dinanzi a Monna Vocaboliera quando gli discorreva +di calzette, addio illusioni! + + * * * * * + +L'ultima sera andai al Teatro del Liceo, che ha fama di essere uno dei +più belli d'Europa, e forse il più vasto. Era pieno zeppo di gente dalla +platea alla piccionaia, che non ci sarebbe più capito un centinaio di +persone. Dal palco in cui ero io, si vedevan le signore della parte +opposta piccine come bimbe; e a socchiuder gli occhi, non apparivan più +che tante strisce bianche, una ad ogni ordine di palchi, tremolanti e +luccicanti come immense ghirlande di camelie imperlate di rugiada e +agitate dal zeffiro. I palchi, vastissimi, sono divisi da un assito che +s'abbassa dal muro verso il parapetto, lasciando scoperto tutto il busto +delle persone sedute sulle prime seggiole; in modo che, all'occhio, il +teatro par fatto tutto a gallerie, e n'acquista un'aria di leggerezza +che fa un bellissimo vedere. Tutto sporge, tutto è scoperto, la luce +batte in ogni parte, ogni spettatore vede tutti gli spettatori, le +corsie son spaziose, si va, si viene, si gira a tutt'agio da ogni lato, +si può contemplare ogni signora da mille punti, passare dalle gallerie +ai palchi, dai palchi alle gallerie, passeggiare, far crocchio, +bighellonare tutta la sera di qua e di là, senza urtar nel gomito anima +viva. Le altre parti dell'edifizio sono proporzionate alla principale: +corridoi, scale, pianerottoli, vestiboli da gran palazzo. Vi son sale da +ballo ampie e splendide, nelle quali si potrebbe piantare un altro +teatro. Eppure, anche qui dove i buoni Barcellonesi non dovrebbero +pensare ad altro che a ricrearsi dalle fatiche della giornata nella +contemplazione delle loro belle e superbe donne, anche qui i buoni +Barcellonesi comprano, vendono, giocano, trafficano, come anime dannate. +Nei corridoi è un andirivieni continuo di agenti di banca, di commessi +d'uffizio, di portatori di dispacci, e un continuo vocìo da mercato. +Barbari! Quanti bei visi, quanti begli occhi, quante stupende +capigliature brune in quella folla di signore! Anticamente i giovani +Catalani innamorati, per cattivarsi il cuore delle loro belle, si +inscrivevano nelle confraternite dei flagellanti, e andavano sotto le +loro finestre con una sferza metallica a farsi spicciare il sangue dalle +carni, e le belle gl'incoraggiavano, accennando: "Batti, batti ancora, +così, ora t'amo e son tua!" Quante volte avrei esclamato quella sera: +"Signori, per carità, datemi una sferza metallica!" + + * * * * * + +L'indomani mattina, prima del levar del sole, partii per Saragozza, e +dico il vero, non senza un sentimento quasi di tristezza di lasciar +Barcellona, benchè ci fossi stato sì pochi giorni. Questa città, benchè +sia tutt'altro che _la flor de las bellas ciudades del mundo_, come la +chiamò il Cervantes, questa città trafficante e magazziniera, disdegnata +dai poeti e dai pittori, mi piacque e il suo popolo affaccendato +m'ispirò rispetto. E poi è sempre tristo il partire da una città, +comunque straniera, colla certezza di non averla a rivedere mai più! +Gli è come dare un addio per sempre a un compagno di viaggio col quale +abbiate passato lietamente ventiquattr'ore: non è un amico, e vi par +d'amarlo come un amico, e ve ne ricorderete forse per tutta la vita, con +un sentimento di desiderio più vivo che per molti di coloro a cui date +il nome d'amici. Voltandomi a guardare ancora una volta la città dal +finestrino del carrozzone del treno, mi vennero sulle labbra le parole +di don Alvaro Tarfe nel _Don Chisciotte_:--_Adios, Barcelona, archivo de +la cortesia, albergue de los extrangeros, patria de los valientes, +adios!_--E soggiunsi mestamente:--Ecco lacerata la prima pagina dal +roseo libro del viaggio! Così tutto passa... Ancora un'altra città, poi +un'altra, poi un'altra... e poi... tornerò, e il viaggio sarà stato come +un sogno, e mi parrà di non essermi neanco mosso da casa... e poi?... un +altro viaggio... e di nuovo città, e di nuovo addii melanconici, e di +nuovo un ricordo vago come d'un sogno... e poi? Guai se in viaggio vi +lasciate cogliere da questi pensieri! Guardate il cielo e la campagna, e +recitate dei versi, e fumate. + +_Adios Barcelona, archivo de la cortesia!_ + + + + +II. + +SARAGOZZA. + + +A poche miglia da Barcellona, si cominciano a vedere le rocce dentellate +del famoso Montserrat, uno strano monte che, a prima vista, fa balenare +il sospetto d'un'illusione ottica, tanto è difficile a credere che la +natura possa aver avuto un sì stravagante capriccio. Immaginate una +serie di sottili triangoli che si toccano, come quei che fanno i bambini +per rappresentare una catena di montagne; o una corona a becchetti +distesa pel lungo come la lama d'una sega; o tanti pani di zucchero +disposti in fila, e avrete un'idea della forma che presenta da lontano +il Montserrat. È un insieme di coni immensi che s'alzano I' uno accanto +all'altro, e l'un sull'altro, o meglio un solo gran monte formato di +cento monti, spaccato di su in giù fin quasi al terzo della sua altezza, +in modo che presenta due grandi cime, intorno alle quali si aggruppano +le minori; nelle parti alte, arido e inaccessibile; nelle basse, +popolato di pini, di quercie, di corbezzoli, di ginepri; rotto qua e là +da grotte smisurate e da spaventevoli burroni, e sparso di romitaggi +biancheggianti sulle bricche aeree e nelle gole profonde. Nella +spaccatura del monte, fra le due cime principali, sorge l'antico +convento dei Benedettini, dove Ignazio di Lojola meditò nella sua +giovinezza. Cinquantamila tra pellegrini e curiosi si recano anno per +anno a visitare il convento e le grotte, e il giorno otto di settembre, +vi si celebra una festa a cui concorre una moltitudine innumerevole di +gente da ogni parte della Catalogna. + +Poco prima di arrivare alla stazione dove si scende per salire al monte, +irruppe nel mio carrozzone una frotta di ragazzi, accompagnati da un +prete, alunni d'un collegio di non so che villaggio, che andavano a fare +una scampagnata al convento del Montserrat. Eran tutti catalani, bei +visetti bianchi e rosei, con grandi occhi. Ognuno aveva un canestrino +con dentro pane e frutta; qualcuno un album, altri un canocchiale: +parlavano e ridevano tutti insieme, e si avvoltolavano sulle panche, e +facevano un casa del diavolo infinito. Per quanto tenessi l'orecchio +teso, e mi stillassi il cervello, non riuscii a capire una parola del +maledetto linguaggio che cinguettavano. Intavolai conversazione col +prete. "_Mire Usted_" mi disse dopo le prime parole, accennandomi uno +dei ragazzi; "_aquel niño sabe de memoria toda la Poética de +Oracio_;.... quell'altro là risolve dei problemi d'aritmetica da far +stordire; questo qui è nato per la filosofia;" e via via, mi segnalò le +doti di ciascuno. A un tratto s'interruppe, e gridò: "_Beretina!_" +Tutti i ragazzi cavaron di tasca la berrettina rossa catalana e gettando +alte grida d'allegrezza, se la misero in testa, chi tutta indietro che +gli cascava sulla nuca, chi tutta avanti, che gli copriva la punta del +naso; e il prete a far degli atti di disapprovazione; e allora quei che +l'avevan sulla nuca a tirarsela sul naso, e quei che l'avevan sul naso a +tirarsela sulla nuca; e lì risa, esclamazioni, e battìo di mani. Mi +avvicinai a uno dei più monelli, e così per celia, certo che sarebbe +stato come dire ai muri, gli domandai in italiano: "È la prima volta che +vai a fare una passeggiata al Montserrat?" Il ragazzo stette un po' +pensando, e poi rispose adagio adagio: "Ci so-no già sta-to altre +volte."--"Ah! caro bimbo!" gli gridai con una contentezza difficile a +immaginarsi; "e dove hai imparato l'italiano?" Qui il prete prese la +parola per dirmi che il padre di quel ragazzo aveva vissuto parecchi +anni a _Napoles_. Mentre io mi volto verso il mio piccolo catalano per +attaccar discorso, un maledettissimo fischio, e poi un maledettissimo +grido di:--_Olesa,_--che è il villaggio dal quale si va al monte, mi +taglia la parola in bocca. Il prete mi saluta, i ragazzi si precipitano +fuori, il treno riparte. Io misi la testa fuor del finestrino per +salutare il mio piccolo amico: "Buona passeggiata!" gli gridai, e lui +spiccicando le sillabe: "A-di-o!" Qualcuno ride a sentir rammentare +queste bazzecole: eppure sono i più vivi piaceri che si provin nei +viaggi! + +Le città e i villaggi che si vedono nell'attraversar la Catalogna alla +vólta dell'Aragona, son quasi tutti popolati e floridi, e circondati di +case industriali, di opifici, di edifizi in costruzione, onde in ogni +parte si vedono sorgere di là dagli alberi dense colonne di fumo, e ad +ogni stazione è un via vai di contadini e di negozianti. La campagna è +una successione alternata di colte pianure, di amene colline, di +vallette pittoresche, coperte di boschi e dominate da vecchi castelli, +fino al villaggio di Cervera. Qui si cominciano a vedere ampie distese +di terreno arido, con poche case sparpagliate, che annunziano la +vicinanza dell'Aragona. Ma poi, all'improvviso, si entra in una ridente +vallata, coperta d'oliveti, di vigneti, di gelsi, di alberi fruttiferi, +sparsa di villaggi e di ville; si vedon da un lato le alte cime dei +Pirenei, dall'altro le montagne aragonesi; Lerida, la gloriosa città dai +dieci assedii, schierata lungo la sponda della Segra, sul pendio d'una +bella collina; e tutt'intorno una pompa di vegetazione, una varietà di +prospetti, un colpo d'occhio stupendo. È l'ultima veduta della campagna +catalana; dopo pochi minuti s'entra in Aragona. + + * * * * * + +Aragona! Quante vaghe istorie di guerre, di banditi, di regine, di +poeti, d'eroi, d'amori famosi ridesta nella memoria questo sonoro nome! +E qual profondo senso di simpatia e di rispetto! La vecchia, nobile ed +altera Aragona, sulla cui fronte brilla il più splendido raggio della +gloria di Spagna! Sul suo stemma secolare sta scritto a caratteri di +sangue:--Libertà e valore.--Quando il mondo si curvava sotto il giogo +della tirannide, il popolo aragonese diceva ai suoi re per bocca del suo +Gran Giustiziere:--Noi che siamo quanto voi, e più possenti di voi, vi +abbiamo eletto nostro signore e re, col patto che conserviate i nostri +diritti e la nostra libertà; e se no, no.--E i suoi re s'inginocchiavano +dinanzi alla maestà del Magistrato del popolo, e prestavan giuramento +sulla formola sacra. In mezzo alla barbarie del Medio Evo, la fiera +gente aragonese non conosceva la tortura, il giudizio segreto era +bandito dai suoi codici, tutte le sue istituzioni proteggevano la +libertà del cittadino, e la legge aveva impero assoluto. Discesero, mal +paghi alla ristretta patria delle montagne, da Sobrarbe a Huesca, da +Huesca a Saragozza, ed entrarono vincitori nel Mediterraneo. Congiunti +alla forte Catalogna, redensero dall'araba signoria le Baleari e +Valenza; combatterono a Muret per il diritto oltraggiato e la coscienza +violata; domarono gli avventurieri della casa d'Angiò, spodestandoli +delle terre italiane; ruppero le catene del porto di Marsiglia, che +pendono ancora dalle pareti dei loro tempi; signoreggiarono il mare dal +golfo di Taranto alle foci del Guadalaviar, colle navi di Ruggero di +Lauria; soggiogarono il Bosforo, colle navi di Ruggero di Flor; da Rosas +a Catania corsero il Mediterraneo sulle ali della vittoria; e come se +fosse angusto l'Occidente alla loro grandezza, andarono ad incidere +sulla cima dell'Olimpo, sulle pietre del Pireo, sui monti superbi che +son quasi le porte dell'Asia, il nome immortale della patria. + + * * * * * + +Questi pensieri,--benchè non proprio colle stesse parole, perchè non +avevo sotto gli occhi un certo libricciuolo di Emilio Castelar,--io +volgeva in mente entrando in Aragona. E per prima cosa mi si offerse +agli occhi, sulla riva della Cinca, il piccolo villaggio di Monzon, noto +per famose assemblee delle Cortes, e per alternati assalti e difese di +Spagnuoli e Francesi: sorte che fu comune, durante la guerra +d'indipendenza, a quasi tutti i villaggi di quelle provincie. Monzon è +prostrato ai piedi d'un formidabile monte, sul quale s'innalza un +castello nero, sinistro, enorme, quale avrebbe potuto immaginarlo il più +fosco dei feudatarii per condannare a una vita di terrore il più odiato +dei villaggi. La stessa _Guida_ si arresta davanti a codesto mostruoso +edifizio, e prorompe in un'esclamazione di timida meraviglia. Non v'è, +io credo, in tutta la Spagna, un altro villaggio, un altro monte, un +altro castello, che rappresentino meglio la paurosa sommessione d'un +popolo oppresso, e la minaccia perpetua d'un signore feroce. Un gigante +che prema il ginocchio sul petto d'un fanciullo steso a terra, è una +meschina similitudine per dare un'immagine della cosa; e tale fu +l'impressione che mi fece, che, pur non sapendo tenere in mano la +matita, m'ingegnai di abbozzare alla meglio il paesaggio, perchè non mi +uscisse dalla memoria; e mentre scarabocchiavo, mi venne fatto il primo +verso d'una ballata lugubre. + +Dopo Monzon, la campagna aragonese non è che vaste pianure, chiuse in +lontananza da lunghe catene di colline rossastre, con pochi miseri +villaggi, e qualche colle solitario su cui nereggiano le rovine d'un +castello antico. L'Aragona, già sì fiorente sotto i suoi Re, è ora una +delle provincie più povere della Spagna. Solamente sulla sponda +dell'Ebro, e lungo il canale famoso che si stende da Tudela, per +diciotto leghe, fin presso Saragozza, e serve insieme all'irrigazione +dei campi e al trasporto delle derrate, ha un po' di vita il commercio; +nelle altre parti langue, od è morto. Le stazioni della strada ferrata +sono deserte: quando il treno si ferma, non si sente altra voce che +quella di qualche vecchio _trovatore_, che strimpella la chitarra, +canterellando una canzone monotona, che si riode poi in tutte le altre +stazioni, e in seguito nelle città aragonesi, variate le parole, +eternamente uguale il motivo. Non essendoci che vedere fuori del +finestrino, mi rivolsi ai compagni di viaggio. + +Il carrozzone era pieno di gente; e siccome i carrozzoni di seconda +classe, in Spagna, non hanno scompartimenti, eravamo quaranta fra +viaggiatori e viaggiatrici, visibili tutti uno all'altro: preti, +monache, ragazzi, serve, e altri personaggi che potevano essere +negozianti, o impiegati, o agenti segreti di Don Carlos. I preti +fumavano, come è uso in Ispagna, il loro _cigarrito_, offerendo +amabilmente ai vicini la scatola da tabacco e le cartoline; altri +mangiavano a due palmenti, facendosi passare l'uno all'altro una specie +di vescica che, compressa con ambe le mani, mandava uno schizzo di vino; +altri leggevano il giornale corrugando tratto tratto le sopracciglia in +atto di profonda meditazione. Uno spagnuolo, quand'è in compagnia, non +si mette in bocca uno spicchio d'arancio, o una fetta di formaggio, o un +boccone di pane, se prima non ha pregato tutti di mangiare con lui; e +per questo io mi vidi passar sotto il naso frutta, e pani, e sardelle, e +bicchieri di vino, e che so io, accompagnato ogni cosa da un gentile: +"_Gusta Usted comer[1] conmigo_?" al quale risposi: "_Gracias_," a +contracorpo (è la parola che ci va) perchè avevo una fame da conte +Ugolino. Davanti a me, proprio co' piedi contro i miei, c'era una +monaca, giovane, a giudicarne dal mento, ch'era quel po' di viso che +appariva sotto il velo, e da una mano che lasciava come abbandonata sur +un ginocchio. Io le tenni gli occhi addosso per più d'un'ora, sperando +che alzasse il viso; ma rimase immobile come una statua. Eppure dal suo +atteggiamento era facile accorgersi che faceva uno sforzo per resistere +alla naturalissima curiosità di guardarsi intorno; e per questo appunto +mi destò un sentimento d'ammirazione.--Che costanza!--pensavo,--che +vigore di volontà! che forza di sacrifizio, anche nelle più piccole +cose! che nobile disprezzo delle vanità umane!--Stando in questi +pensieri, chinai gli occhi sulla sua mano,--era una bianca e piccola +mano--e mi parve di vederla muovere; guardo meglio, e vedo che si +allunga adagio adagio fuor della manica, e allarga le dita, e si +appoggia sul ginocchio un po' avanti, così, in modo da spenzolare, e si +rigira un po' da un lato, e si raccoglie e si ridistende... Dei del +cielo! Altro che disprezzo delle vanità umane! Era impossibile +ingannarsi: tutto quel lavorìo era fatto per mettere in mostra la +manina! E non alzò una volta la testa in tutto il tempo che rimase là, e +non lasciò vedere il viso neanco quando scese! Oh imperscrutabile +profondità dell'anima femminile! + +Era scritto che in quel viaggio non dovessi incontrar altri amici che i +preti. Un vecchio sacerdote, di aspetto benevolo, mi diresse la parola, +e cominciammo una conversazione che durò fin quasi a Saragozza. Da +principio, quando gli dissi ch'ero italiano, stette un po' sospeso, +pensando forse ch'io potevo esser uno di quelli che avean scassinato le +serrature del Quirinale; ma avendogli detto che non m'occupavo di +politica, si rasserenò, e parlò con piena fiducia. Si cascò nella +letteratura; io gli dissi tutta la _Pentecoste_ del Manzoni, che lo fece +andare in visibilio; egli a me una poesia del celebre Luis de Leon, +poeta sacro del secolo decimosesto; e diventammo amici. Quando giungemmo +a Zoera, penultima stazione per arrivare a Saragozza, s'alzò, mi salutò, +e posto il piede sul montatoio, si voltò improvvisamente e mi susurrò +nell'orecchio: "_Cuidado_ (prudenza) _con las mujeres, que tienen muy +malas consecuencias en España._" Poi scese e si fermò per veder +partire il treno, e alzando una mano in atto di paterna ammonizione, +disse ancora una volta: "_Cuidado!_" + +Arrivai a Saragozza a notte avanzata, e scendendo, mi colpì subito +l'orecchio la cadenza particolare colla quale parlavano i vetturini, i +facchini e i ragazzi, che si disputavano la mia valigia. In Aragona si +può dir che si parla il castigliano, anche dal popolo minuto, benchè con +qualche storpiatura e qualche barbarismo; ma allo spagnuolo delle +Castiglie basta una mezza parola per riconoscere l'aragonese; e non c'è +castigliano infatti, che non sappia imitare quell'accento, e non lo +metta, all'occasione, in ridicolo, per quello che ha di rozzo e di +monotono, presso a poco come si fa in Toscana della parlata di Lucca. + +Entrai nella città con un certo sentimento di trepida riverenza; la +terribile fama di Saragozza me ne imponeva; quasi mi mordeva la +coscienza di averne tante volte profanato il nome nella scuola di +Rettorica, quando lo gettavo in volto, come un guanto di sfida, ai +tiranni; le strade eran buie; non vedevo che il nero contorno dei tetti +e dei campanili sul cielo stellato; non sentivo che il rumore delle +diligenze degli alberghi che si allontanavano. A certe svoltate, mi +pareva di veder luccicare alle finestre canne di fucile e pugnali, e di +udir grida lontane di feriti. Avrei dato non so quanto perchè spuntasse +il giorno, per cavarmi la vivissima curiosità che mi stimolava, di +visitar ad una ad una quelle strade, quelle piazze, quelle case famose +per lotte disperate e uccisioni orrende, ritratte da tanti pittori, +cantate da tanti poeti, e sognate da me tante volte prima di partire +d'Italia, ripetendomi con gioia:--Le vedrai!--Giunsi finalmente al mio +albergo, guardai fisso il cameriere che mi condusse alla camera, +sorridendogli amorevolmente come per dire:--Non sono un invasore, +risparmiami!--e data un'occhiata a un gran ritratto di Don Amedeo appeso +alla parete del corridoio, in un canto, a particolare conforto dei +viaggiatori italiani, andai a letto, chè cascavo di sonno come uno +qualunque dei miei lettori. + + * * * * * + +Allo spuntar del giorno mi precipitai fuori dell'albergo. Non c'era +ancor nè botteghe, nè porte, nè finestre aperte; ma non appena misi il +piede nella strada, mi scappò un mezzo grido di stupore. Passava una +brigatella di uomini così stranamente vestiti, che io credetti a prima +vista che fossero mascherati; e poi pensai: no, son comparse di teatro; +e poi ancora: no, neppure, sono matti. Figuratevi: per cappello, un +fazzoletto rosso annodato intorno al capo, a modo di cércine, dal quale +uscivano sopra e sotto i capelli arruffati; una coperta di lana a +striscie bianche e azzurre, indossata a guisa di mantello, ampia, +cadente fin quasi a terra, come una toga romana; una larga fascia +azzurra intorno alla vita; un paio di calzoncini corti, di velluto nero, +stretti intorno al ginocchio; le calze bianche; una specie di sandali a +nastri neri incrociati sul dosso del piede; e in questa artistica +varietà di vestimento, l'impronta evidente della miseria; e con +quest'evidenza di miseria, un non so che di teatrale, di altero, di +maestoso nel portamento e nei gesti, un'aria da Grandi di Spagna +decaduti, che mette in dubbio, al vederli, se s'abbia da ridere o da +compiangere, da metter la mano alla borsa per fare un'elemosina o da +levarsi il cappello in segno di riverenza. E non son altro che contadini +dei dintorni di Saragozza. Ma quella che ho accennato non è che una +delle mille varietà della stessa foggia di vestire. Andando oltre, ad +ogni passo ne incontrai una nuova: vi sono i vestiti all'antica, i +vestiti alla moderna, gli eleganti, i semplici, i festivi, i severi, +ognuno con ciarpe, fazzoletti, calze, cravatte, panciotti di colori +diversi; le donne colla crinolina, e le sottane corte, che lascian +vedere un po' di gamba, e i fianchi spropositatamente rialzati; i +ragazzi anch'essi col loro manto a striscie e la loro pezzuola intorno +al capo, e i loro atteggiamenti drammatici, come gli uomini. La prima +piazza sulla quale riuscii era piena di questa gente, divisa in gruppi, +chi seduto sugli scalini delle porte, chi appoggiato agli angoli delle +case, qualcuno sonando la chitarra, altri cantando; molti in giro a +chieder l'elemosina, coi panni rappezzati e laceri, ma pur colla testa +alta e l'occhio fiero; parevan gente usciti allora allora da un +veglione, dove avessero rappresentato tutti insieme una tribù selvaggia +di qualche ignoto paese. A poco a poco si apersero le botteghe e le +case, e il popolo saragozzano si sparse per le strade. I cittadini, nel +vestire, non han nulla di diverso da noi; ma sì qualcosa di particolare +nei volti; alla serietà degli abitanti della Catalogna, uniscono l'aria +sveglia degli abitanti delle Castiglie, avvivata ancora da +un'espressione di fierezza tutta propria del sangue aragonese. + + * * * * * + +Le strade di Saragozza hanno un aspetto severo, quasi tristo, com'io me +lo immaginava prima di vederle. Fuori del _Coso_, che è una larga strada +che attraversa una buona parte della città descrivendo una grande curva +semicircolare,--il _Coso_ anticamente famoso per le corse, le giostre e +i tornei che vi si celebravano nelle pubbliche feste,--fuori di questa +bella ed allegra strada, e d'alcune poche recentemente rifatte, che +paion strade di città francese, le altre son strette, tortuose, +fiancheggiate da case alte, di color cupo, di scarse finestre, +somiglianti a vecchie fortezze. Son strade che hanno una impronta, un +carattere, o come altri dice, una fisonomia loro propria, che vista una +volta, non si dimentica più; per tutta la nostra vita, quando si sentirà +nominar Saragozza, si vedranno quelle mura, quelle porte, quelle +finestre, come se si avessero dinanzi. Io vedo in questo punto la piazza +della Torre nuova, e potrei disegnar casa per casa, e colorirle tutte, +ciascuna col suo colore; e mi par di respirare quell'aria, tanto son +vive le immagini; e ripeto quello che dissi allora:--Questa piazza è +tremenda.--Perchè? non lo so; sarà stata un'illusione mia; segue delle +città come dei volti, che ciascuno ci legge a modo suo; le strade e le +piazze di Saragozza mi fecero codesto senso; ad ogni svoltata, +dicevo:--Questo luogo par fatto per combattervi;--e guardavo intorno, +come se ci mancasse qualcosa: una barricata, le feritoie, i cannoni. +Riprovavo tutta la profonda commozione che m'avevan data i racconti +dell'orribile assedio, e vedevo proprio la Saragozza del 1809, e correvo +di strada in strada con una curiosità crescente, come per trovare le +traccie di quella lotta titanica che ha atterrito il mondo. Qui, +pensavo, accennando a me stesso la via, dev'esser passata la divisione +Grandjean, di là sboccò forse la divisione Musnier, di costì si sarà +lanciata al combattimento la divisione Morlot; avanti, fino alla +cantonata: mi pare che qui sia seguito l'assalto dei volteggiatori della +Vistola; ancora un giro: qui fecero impeto i volteggiatori polacchi; +laggiù furon trucidati trecento spagnuoli; in questo punto scoppiò la +gran mina che fece saltar in aria una compagnia del reggimento di +Valenza; in quell'angolo morì il generale Lacoste colpito da una palla +nella fronte. Ecco le strade famose di Santa Engracia, di Santa Monica, +di Sant'Agostino, per le quali i Francesi s'avanzarono verso il _Coso_, +di casa in casa, a furia di mine e di contrammine, tra i rottami dei +muri enormi e le travi fumanti, sotto una tempesta di palle, di +mitraglia e di sassi; ecco i trivii, le piazzuole, gli angiporti oscuri, +dove si combatterono le orrende battaglie corpo a corpo, a colpi di +baionetta, a pugnalate, a falciate, a morsi; le case asserragliate, +difese stanza per stanza, tra le fiamme e il rovinío; le anguste scale +che corsero sangue, i tristi cortili che echeggiarono di grida di dolore +e di disperazione, che furon coperti di cadaveri sfracellati, che videro +tutti gli orrori della peste, della fame, della morte! + + * * * * * + +Di strada in strada riuscii davanti alla chiesa di _Nuestra Señora del +Pilar_, la terribile Madonna, alla quale veniva a chieder protezione e +coraggio la squallida folla dei soldati, dei cittadini, delle donne, +prima d'andar a morire sulle breccie. Il popolo di Saragozza ha +conservato per essa il fanatismo antico, e la venera con sentimento +particolare di amoroso terrore, vivo anche nell'animo della gente alla +quale è straniero ogni altro sentimento religioso. Però da quando +entrate nella piazza, e alzate gli occhi verso la chiesa, fin al momento +che, andando via, vi voltate a guardarla per l'ultima volta, badate a +non sorridere, o a fare per distrazione un atto qualunque che possa +parere irriverente; chè c'è chi vi vede, e vi tien d'occhio, e +all'occorrenza vi segue. E se in voi è morta la fede, preparate l'animo, +prima di varcare la soglia sacra, a un confuso risvegliarsi dei terrori +infantili, chè poche chiese al mondo hanno come questa la virtù di +risvegliarli nei cuori più gelidi e più forti. + +La prima pietra di Nostra Donna del Pilar, fu posta nel 1686 in un luogo +dove sorgeva una cappella innalzata da san Giacomo per deporvi +l'immagine miracolosa della Vergine che vi è tuttora. È un immenso +edifizio di base rettangolare, sormontato da undici cupole, coperte di +tegole variopinte, che gli danno una graziosa aria moresca; le mura +disadorne e di color cupo. Entrate: è una vasta chiesa, oscura, nuda, +fredda, divisa in tre navate, circondata di cappelle modeste. Lo sguardo +corre subito al santuario che sorge nel mezzo: là è la statua della +Vergine. È come un tempio nel tempio, che potrebbe star solo in mezzo +alla piazza, se si abbattesse l'edifizio che lo circonda. Una corona di +belle colonne di marmo, disposte ad elissi, sorreggono una cupola +riccamente scolpita, aperta nella parte superiore, e ornata intorno +all'apertura di ardite figure d'angeli e di santi. Nel mezzo è l'altar +maggiore; a destra l'immagine di san Giacomo; a sinistra, in fondo, +sotto un baldacchino d'argento che spicca sur un'ampia tenda di velluto +tempestato di stelle, in mezzo al luccichío di migliaia di voti, al +chiarore d'innumerevoli lampade, la statua famosa della Vergine, postavi +or sono diciannove secoli da san Giacomo, scolpita in legno, annerita +dal tempo, tutta coperta, tranne il capo suo e quello del bambino, da +una splendida dalmatica; e sul dinanzi, tra le colonne, intorno al +santuario, e lontano, in fondo alle navate della chiesa, in tutti i +punti di dove lo sguardo può giungere all'immagine venerata, fedeli +inginocchiati, prostrati, col capo quasi a terra, colle mani in croce: +donne del popolo, operai, signore, soldati, fanciulli; e dalle varie +porte della chiesa un continuo venir di gente a passi lenti, in punta di +piedi, con gravi aspetti; e in quel profondo silenzio non un mormorío, +non un fruscío, non un respiro; la vita di quella folla pare sospesa; +par che s'attenda da tutti un'apparizione divina, una voce misteriosa, +una qualche rivelazione tremenda da quell'arcano Santuario; e anche chi +non crede e non prega, è forzato a fissare lo sguardo dove si fissan +tutti gli sguardi, e il corso dei suoi pensieri s'arresta in una specie +d'inquieta aspettazione. Oh suonasse pur quella voce! io pensavo; +seguisse pure l'apparizione; e fosse anche una parola o una vista che mi +facesse incanutire dallo spavento e gettare un urlo non udito mai sulla +terra; purchè mi liberasse per sempre da questo orribile dubbio che mi +rode il cervello e mi contrista la vita! + +Tentai d'entrar nel Santuario, non ci riuscii; avrei dovuto passare +sulle spalle d'un centinaio di fedeli, qualcuno dei quali cominciava già +a guardarmi in cagnesco perchè andavo attorno con un quaderno e una +matita fra le mani. Cercai di scendere nella critta sotterranea ove son +le tombe degli arcivescovi e l'urna che racchiude il cuore del secondo +don Giovanni d'Austria, figlio naturale di Filippo IV; non mi fu +concesso. Domandai di vedere le vestimenta, gli ori, le gemme, che +profusero ai piedi della Vergine i grandi, i principi, i monarchi d'ogni +età e d'ogni paese; mi fu risposto che non era l'ora opportuna, e neanco +mostrando una luccicante _peceta_ potei corrompere l'onesto sacrestano. +Ma non rifiutò di darmi alcune notizie intorno al culto della Vergine +quando gli dissi, per entrargli in grazia, ch'ero nato a Roma, nel Borgo +Pio, e che dal terrazzino di casa mia si vedevan le finestre +dell'appartamento del Papa. + +"È un fatto," mi disse, "quasi miracoloso, e che non si crederebbe, se +non fosse attestato dalla tradizione, che dal tempo antichissimo quando +fu posta sul piedistallo la statua della Vergine, fino al giorno in cui +viviamo, tranne la notte che la chiesa è chiusa, il santuario non rimase +vuoto un momento, un momento solo, in tutto il rigore della parola. +_Nuestra Señora del Pilar_ non è mai stata sola. Nel piedistallo della +statua, a furia di baci, s'è fatto un incavo nel quale può entrar la mia +testa. Neanco gli Arabi non ebbero il coraggio di proibire il culto di +_Nuestra Señora_: la cappella di San Giacomo fu sempre rispettata. È +caduto molte volte il fulmine nella chiesa, accanto al santuario, e +anche dentro, in mezzo alla gente affollata: ebbene, neghino le anime +dannate la protezione della Madonna: non è mai sta-to col-pi-to +nes-su-no! E le bombe dei Francesi? Ne hanno ben bruciati e rovinati +degli edifizi; ma a cadere sulla chiesa di _Nuestra Señora_ gli era come +se cadessero sulle rocce della Serra Morena. E ai Francesi che fecero +man bassa in ogni parte, gli è bastato il fegato di toccare i tesori di +_Nuestra Señora_? Un solo generale si permise di prendere un gingillo +per fare un regalo a sua moglie, offerendo in compenso alla Vergine un +ricco donativo; ma sa che cosa gli è seguito? Alla prima battaglia una +palla di cannone gli portò via una gamba. Non c'è barba di generale o di +re che ne abbia mai imposto a _Nuestra Señora_. E poi è scritto lassù +che questa chiesa durerà fino alla fine del mondo...." E tirò innanzi su +questo tenore, fin che un prete da un angolo buio della sagrestia gli +fece un cenno misterioso, e allora mi salutò e disparve. + +All'uscir dalla chiesa, colla mente tutta occupata dall'immagine del +solenne santuario, incontrai una lunga fila di carri carnevaleschi, +preceduti da una banda musicale, accompagnati dalla folla e seguìti da +un gran numero di carrozze, che andavano verso il _Coso_. Non ricordo +d'aver mai visto testoni di cartapesta più grotteschi, più buffi, più +spropositati di quelli che portavan quelle maschere; così che solo +com'ero, e punto inchinevole all'allegrezza, non potei trattenermi dal +ridere, come alla chiusa d'un sonetto del Fucini. Il popolo però era +serio e silenzioso, e le maschere piene di gravità; si sarebbe detto che +negli uni e negli altri era più forte il malinconico presentimento della +quaresima che il giubilo fugace del carnevale. Vidi qualche bel visetto +alle finestre; ma nessun tipo ancora di quella bellezza propriamente +detta spagnuola, dalla _tez oscurecida_ e da _los negros ojos de fuego_, +che il Martinez della Rosa, esule a Londra, rammentava con sì caldi +sospiri in mezzo a _las bellezas del Norte_. Passai tra due carrozze, +fendetti la calca, tirandomi dietro qualche sacrato che notai subito sul +mio quaderno; e traversate alla lesta due o tre stradicciuole, riuscii +sulla piazza di San Salvador, davanti alla cattedrale che le dà il nome, +chiamata anche la _Seo_, più ricca e più splendida di Nostra Donna del +Pilar. + +La facciata greco-romana, benchè di maestose proporzioni, e la torre +alta e leggera, non preparano allo spettacolo grandioso del di dentro. +Entrai, e mi trovai immerso nelle tenebre; per un istante, i confini +dell'edifizio mi restaron celati; non vidi altro che qualche sprazzo di +pallida luce, rotto qua e là dalle colonne e dagli archi. Poi, a poco a +poco, distinsi cinque navate, divise da quattro ordini di bei pilastri +gotici, i muri lontani, e la lunga serie delle cappelle laterali, e +rimasi attonito. Era la prima cattedrale che corrispondeva all'immagine +ch'io m'ero formato delle cattedrali spagnuole, varie, pompose, +straricche. La cappella maggiore, sormontata da una vasta cupola gotica +in forma di tiara, racchiude in sè sola le ricchezze d'una gran chiesa; +l'altar maggior è d'alabastro, coperto di rosoni, di volute, di +rabeschi; la volta ornata di statue; a destra e a sinistra, tombe ed +urne di principi: in un angolo la scranna sulla quale siedevano i Re +d'Aragona per ricevere la consacrazione. Il coro, che sorge in mezzo +alla navata principale, è un monte di tesori. La sua cinta esteriore, +nella quale sono aperte alcune piccole cappelle, presenta una +incredibile varietà di statuette, di colonnine, di bassorilievi, di +fregi, di pietre, da dover star là una giornata per poter dire d'aver +visto qualcosa. I pilastri delle due ultime navate, e gli archi che +s'incurvano sulle cappelle, sono sopraccarichi, dalla base alla volta, +di statue,--alcune enormi che par reggan sulle spalle l'edifizio,--di +emblemi, di sculture e d'ornamenti d'ogni forma e d'ogni grandezza. +Nelle cappelle una profusione di statue, di ricchi altari, di tombe +regie, di busti, di quadri, che immersi come sono in una mezza oscurità, +non offrono allo sguardo che una confusione di colori, di luccichii, di +forme vaghe, tra le quali l'occhio si perde, e l'immaginazione si +stanca. Dopo molto correre di qua e di là, col quaderno aperto e la +matita in mano, notando e disegnando, mi s'ingarbugliò la testa, +stracciai i fogli rabescati, promisi a me stesso che non avrei scritto +nulla di nulla, uscii dalla chiesa, e mi rimisi a girar per la città, +senza veder altro, per lo spazio d'una mezz'ora, che lunghe navate +oscure, e statue biancheggianti in fondo a cappelle misteriose. + + * * * * * + +V'hanno dei momenti in cui il viaggiatore più gaio e più appassionato, +girando per le strade d'una città sconosciuta, viene assalito +improvvisamente da un così profondo senso di noia che se potesse, per +virtù d'una parola, rivolare a casa tra i suoi, colla rapidità d'un +genio delle _Mille e una notte_, proferirebbe quella parola con uno +slancio di allegrezza. Fui colto da un cotal senso nel punto che +infilavo non so che stradicciuola lontana dal centro della città; e +n'ebbi quasi spavento. Richiamai in fretta alla mente le immagini di +Madrid, di Siviglia, di Granata, per scuotermi, per riaccendermi la +curiosità, il desiderio: quelle immagini mi parvero pallide e senza +vita. Mi riportai col pensiero a casa, ai giorni prima della partenza, +quando avevo la febbre, e non vedevo l'ora di spiccare il volo: e quel +pensiero non fece che accrescermi la tristezza. L'idea di aver a vedere +ancora tante città nuove, di aver da passar tante notti negli alberghi, +di avermi a trovare per tanto tempo in mezzo a gente straniera, mi +scoraggiò; mi domandai come mi fossi potuto risolvere a partire; mi +parve d'essermi tutt'a un tratto allontanato sterminatamente dal mio +paese, d'esser in mezzo a un deserto, solo, dimenticato da tutti, mi +guardai intorno, la strada era solitaria, mi prese freddo al cuore, mi +vennero quasi le lacrime agli occhi:--Io non posso star qui!--dissi tra +me.--Io muoio di malinconia! Voglio tornare in Italia io!--Non avevo +finito di dir queste parole che poco mancò non dessi in una risata da +matto; in un momento ogni cosa riprese vita e splendore ai miei occhi; +pensai alle Castiglie e all'Andalusia con una sorta di gioia frenetica, +e scrollando il capo in atto di pietà per quel passeggero sconforto, +accesi un sigaro, e tirai via più allegro di prima. + +Era il penultimo giorno di carnevale; per le strade principali, verso +sera, si vedeva un via vai di maschere, di carrozze, di brigatelle di +giovani, di grosse famiglie con bambini, bambinaie, e ragazze da marito, +a due a due; ma nessun strepito rincrescevole, nè squarciati canti di +ubbriachi, nè serra serra importuni. Di tratto in tratto, si sentiva +qualche leggero colpo di gomito, ma leggero assai, da parer il cenno +d'un amico che volesse dire:--Son qui,--piuttosto che l'urto d'uno +sbadato; e col colpo di gomito, certi suoni di voci tanto più soavi +delle grida che gettavano le saragozzane antiche dalle finestre delle +case crollanti, e tanto più ardenti dell'olio bollente che versavano +sugli invasori! Oh non erano più quei tempi dei quali mi parlò pochi +giorni sono, a Torino, un vecchio prete saragozzano, assicurandomi di +non aver ricevuto, in sette anni la confessione d'un peccato mortale! + +La sera, all'albergo, trovai un capomatto di francese che credo non +abbia mai avuto l'uguale sotto la cappa del cielo. Era un uomo sulla +quarantina, con uno di quei visi di pasticciano che dicono:--Son qui, +gabbatemi;--negoziante, da quanto mi parve, agiato, il quale era giunto +poco innanzi da Barcellona, e doveva ripartire il giorno dopo per San +Sebastiano. Lo trovai nella sala da pranzo, che raccontava i fatti suoi +a un crocchio di viaggiatori, i quali scoppiavano dalle risa. Mi cacciai +nel crocchio, e sentii la storia anch'io. Costui era nativo di +Bordeaux, e viveva da quattro anni a Barcellona. Aveva abbandonato la +Francia, perchè gli era fuggita la moglie, insalutato ospite, _avec le +plus vilain homme de la ville_, lasciandogli sulle braccia quattro +ragazzi. Dal giorno della fuga non ne aveva più avuto notizia; chi gli +aveva detto che era andata in America, chi in Asia, chi in Affrica; ma +erano state tutte congetture senza fondamento; da quattro anni egli la +considerava come morta. Un bel giorno, a Barcellona, trovandosi a +desinare con un suo amico marsigliese, questi gli disse (ma bisognava +vedere con che comica dignità esponeva la cosa) gli disse: "Amico, uno +di questi giorni voglio andare a San Sebastiano."--"A che fare?"--"A +spassarmela."--"Amorucci, eh?"--"Sì,... cioè... dirò: un amore +propriamente non è, perchè a me, in amore, non mi piace far coda: è un +capriccietto. Bella donnina, però! To', non più tardi d'ier l'altro ho +ricevuto una lettera; non avevo voglia d'andare; ma c'è tanti _vieni_, e +_t'aspetto_, e amico mio, e amico caro, che mi son lasciato tentare." +Così dicendo, gli porse la lettera facendo una smorfia di vanagloria +dongiovannesca. Il negoziante la prende, l'apre, la scorre: "_Nom de +Dieu! Ma femme!_" e senza dir altro pianta l'amico, corre a casa a +pigliar la valigia, e via alla stazione. Quando entrai nella sala, aveva +già mostrato la lettera a tutti i presenti, e steso sulla tavola, perchè +ognuno li potesse vedere, la sua fede di battesimo, l'atto matrimoniale, +ed altre carte che aveva portate con sè per il caso che sua moglie non +lo volesse riconoscere. "Che cosa le volete fare?" gli domandarono tutti +ad una voce. "_Je ne lui ferai pas de mal; j'ai déjà pris mon parti; il +n'y aura pas de sang; mais ce sera un châtiment plus terrible +encore._"--"Ma che cosa adunque?" domandarono gli uditori. "_J'ai déjà +pris mon parti,_" ripetè il francese colla più grande serietà, e tirato +fuori dalla tasca un paio di forbici enormi, soggiunse solennemente: +"_Je vais lui couper les cheveux et les sourcils!_" Tutti diedero in uno +scoppio di risa. "_Messieurs!_" gridò l'offeso marito; "_je le dis et je +tiendrai ma parole; si j'ai le bonheur de vous retrouver ici, je me +ferai un devoir de vous présenter sa perruque._" Qui seguì un diavolío +di risa, di voci, d'applausi, senza che il Francese spianasse neanco un +momento il suo tragico cipiglio. "Ma se le trovaste uno Spagnuolo in +casa?" gli domandò uno. "_Je le ferais sauter par la fenêtre!_" rispose. +"Ma se fossero molti?"--"_Tout le monde par la fenêtre!_"--"Ma farete +uno scandalo, accorreranno i vicini, i carabinieri, il popolo!"--"_Et +moi...._" gridò il terribile uomo, battendosi una mano nel petto, "_je +ferai sauter par la fenêtre les voisins, les gendarmes, le peuple, et la +ville entière, s'il le faut._" E tirò via a sbravazzare su questo tono, +gesticolando con la lettera da una mano, e le forbici dall'altra, in +mezzo alle risa sgangherate dei viaggiatori. _Vivir para ver_, vivere +per vedere, dice il proverbio spagnuolo; e dovrebbe dir meglio _viajar_, +viaggiare, chè certi originali par che s'incontrino solamente negli +alberghi e sulle strade ferrate. Chi sa come sarà andata a finire! + +Entrando nella mia camera, domandai al cameriere chi fossero due cosi +che avevo osservato fin dalla sera prima, appesi alla parete, che +mostravano d'aver non so qual pretensione di passare per due ritratti. +"_Caramba!_" mi rispose "_nada menos que los hermanos Argensola,_" +aragonesi, nativi di Barbastro, "_dos de los mas afamados poetas de +España!_" (_Afamados_ per chi non lo sappia non vuol dire famelici, ma +famosi.) E furono tali davvero i due fratelli Argensola, due veri +gemelli letterarii, che ebbero la stessa indole, studiarono le stesse +cose, scrissero nel medesimo stile, puro, sobrio, forbito, facendo +argine con tutte le loro forze al torrente del cattivo gusto che +cominciava ad invadere, ai loro tempi, sulla fine del secolo +decimosesto, la letteratura spagnuola. L'uno morì a Napoli, segretario +di Stato del Vicerè, l'altro a Tarragona, prete; e lasciarono tutti e +due una fama onorata e cara, alla quale il Cervantes e il Lopez de Vega +apposero lo splendido suggello della loro lode. I sonetti degli +Argensola sono annoverati tra i più belli della letteratura spagnuola, +per argutezza di pensiero e nobiltà di forma; e poichè ve n'è uno, di +Lupercio Leonardo, che si sa a memoria da tutti e del quale i ministri +citano spesso la chiusa per rispondere alle magniloquenti filippiche +degli oratori della sinistra; lo metto qui colla speranza che potrà +servire a qualcuno dei lettori per rimbeccare gli amici quando gli +facessero rimprovero d'essersi innamorato, come il poeta, d'una donna +che si dà il belletto. + + «Yo os quiero confesar, don Juan, primero + Que aquel blanco y carmin de doña Elvira + No tiene de ella mas, si bien se mira, + Que el haberle costado su dinero: + + Pero tambien que me confieses quiero + Que es tanta la beldad de su mentira, + Que en vano à competir con ella aspira + Belleza igual de rostro verdadero. + + Mas que mucho que yo perdido ande + Por un engaño tal, pues que sabemos + Que nos engaña asi naturaleza? + + Porque ese cielo azul que todos vemos + No es cielo, ni es azul: ¡làstima grande + Que no sea verdad tanta belleza!» + + (_Prima di tutto vi voglio confessare, o signor Giovanni, che quel + bianco e carminio di donna Elvira non ha di suo che il denaro che + le è costato; ma voglio che voi mi confessiate alla vostra volta + esser siffatta la bellezza della sua finzione, che nessuna bellezza + simile di volto vero potrebbe competere con essa. Ma che vale ch'io + mi dia pensiero di tale inganno, se si sa che nello stesso modo + c'inganna la natura? E infatti, quel cielo azzurro che tutti + vediamo, non è nè cielo nè azzurro.... Peccato che non sia verità + tanta bellezza!_) + +La mattina dopo mi volli procurare un piacere somigliante a quello che +provava il Rousseau tenendo dietro al volo delle mosche; il piacere di +errare per la città, alla ventura, fermandomi a guardare le cose più +insignificanti, come si fa per la strada di casa nostra, quando si +aspetta un amico. Visitati alcuni edifizi pubblici, tra i quali il +palazzo della Borsa, che ha una stupenda sala formata da ventiquattro +colonne, ornata ciascuna di quattro scudi coll'arma di Saragozza, +sovrapposti alle quattro faccie del capitello; visitata l'antica chiesa +di Santiago e il bel palazzo dell'Arcivescovado, m'andai a piantare in +mezzo alla vasta ed allegra piazza della _Costitucion_, che divide in +due il _Coso_, e riceve altre due delle principali strade della città; e +di là presi le mosse, e bighellonai fino a mezzogiorno con un gusto +infinito. Ora sostavo a guardare un ragazzo che giocava a nocíno, ora +davo una capatina da curioso in un piccolo caffè da scolari, ora +rallentavo il passo per sentire le ciancie di due serve a una cantonata, +ora andavo a mettere il naso contro le vetrine d'un libraio, ora entravo +a far ammattire una tabaccaia chiedendo dei sigari in tedesco, ora mi +fermavo a intavolar conversazione con un rivenditore di fiammiferi, qui +compravo un giornaletto, lì chiedevo del fuoco a un soldato, là +domandavo la strada a una ragazza, e intanto ruminavo versi +dell'Argensola, cominciavo sonetti faceti, canterellavo l'inno di Riego, +pensavo a Firenze, al vin di Malaga, agli avvertimenti di mia madre, al +Re Amedeo, alla mia borsa, a mille cose, a nessuna; e non avrei cangiato +la mia sorte con quella d'un grande di Spagna. + +Verso sera andai a vedere la Torre nuova, che è uno dei più curiosi +monumenti di Spagna. È alta ottantaquattro metri,--quattro più della +torre di Giotto,--e inchinata di quasi due metri e mezzo, tutta intera, +come la torre di Pisa. Fu innalzata nel 1304; chi afferma che fu fatta +così, chi crede che siasi inchinata poi; le opinioni sono diverse. È di +forma ottagonale, e tutta costrutta di mattoni; ma presenta una varietà +mirabile di disegno e d'ornamenti, un aspetto diverso a ogni piano, un +misto grazioso di gotico e di moresco. Per entrare, dovetti andar a +domandare il permesso a non so quale impiegato del Municipio, che abita +là vicino; il quale, dopo aver guardato attentamente la punta dei miei +stivali e il ciuffo dei miei capelli, diede le chiavi al custode, e mi +disse: "_Puede Usted ir._" Il custode era un vecchietto vigoroso che +salì le interminabili scale con assai maggior speditezza di me. "_Verá +Usted,_" mi diceva: "_Verá Usted que magnífico golpe de vista!_"--Io gli +dissi che anche noi Italiani avevamo una torre inclinata, come quella di +Saragozza; egli si voltò a guardarmi e rispose secco: "_La nuestra es +unica en el mundo._"--"Oh cospetto! Vi dico che n'abbiamo una anche noi, +e che l'ho vista coi miei occhi, a Pisa, e poi, se non volete credere, +leggete qui, lo dice anche la Guida."--Diede un'occhiata e brontolò: +"_Puede ser._"--Può essere!--Vecchio cocciuto! Gli avrei dato il libro +sul capo. Finalmente arrivammo sulla cima. È uno stupendo spettacolo. +Saragozza si abbraccia tutta con uno sguardo: la grande strada del +_Coso_, il passeggio di Santa Engracia, i sobborghi; e lì sotto, che par +di poterle toccare, le cupole colorite di Nostra Donna del Pilar; un po' +più in là l'ardita torre della Seo; più oltre l'Ebro famoso, che gira +attorno alla città con una curva maestosa, e l'ampia valle, innamorata, +come dice il Cervantes, della chiarezza delle sue acque e della gravità +del suo corso; e la Huerba, e i ponti, e i poggi, che ricordano tanti +scontri sanguinosi e disperati assalti! + +Il custode mi lesse sul volto i pensieri che mi attraversavan la mente, +e come proseguendo un discorso da me incominciato, prese ad accennarmi i +punti per dove erano entrati i Francesi, e dove i cittadini avevano +opposto le più gagliarde resistenze. "Non furono le bombe dei Francesi," +mi disse, "che ci fecero arrendere; noi stessi bruciavamo le case, e le +facevamo saltare in aria colle mine; fu l'epidemia. Negli ultimi giorni +più di quindicimila uomini dei quarantamila che difendevan la città eran +negli ospedali; non si aveva più tempo per raccogliere i feriti e per +sotterrare i morti; le rovine delle case erano coperte di cadaveri +putrefatti che ammorbavano l'aria; un terzo degli edifizi della città +eran distrutti; eppure nessuno parlava d'arrendersi; e chi ne avesse +parlato, era stato innalzato apposta un patibolo in tutte le piazze, +sarebbe stato ucciso; volevamo morire sulle barricate, nel fuoco, sotto +i rottami delle nostre mura, piuttosto che piegare la testa. Ma quando +il Palafox si trovò in punto di morte, quando si seppe che i Francesi +avevano vinto in altre parti, e che non c'era più alcuna speranza, +bisognò porre giù le armi. Ma i difensori di Saragozza si arresero cogli +onori della guerra, e quando quella folla di soldati, di contadini, di +monaci, di ragazzi, scarni, cenciosi, coperti di ferite, macchiati di +sangue, sfilarono davanti all'esercito francese, i vincitori tremarono +di riverenza e non ebbero cuore di rallegrarsi della vittoria! L'ultimo +dei nostri contadini poteva portar la fronte più alta che il primo dei +loro marescialli:--_Zaragoza_, e dicendo queste parole era splendido, +_ha escupido en la cara a Napoleon!_--(Saragozza ha sputato in viso a +Napoleone!)" + +Io pensai, in quel momento, alla storia del Thiers, e il ricordo della +narrazione ch'egli fa della presa di Saragozza mi destò un +sentimento di sdegno. Non una parola generosa per la sublime ecatombe di +quel povero popolo! Il loro valore, per lui, non è che fanatismo feroce, +o vana manìa guerresca di contadini stanchi della vita uggiosa dei +campi, e di monaci ristucchi della solitudine della cella; la loro +eroica ostinazione è testardaggine; il loro amor di patria, orgoglio +stolto. Essi non morivano _pour cet idéal de grandeur_ che animava il +coraggio dei soldati imperiali! Come se la libertà, la giustizia, +l'onore d'un popolo, non fossero qualcosa di più grande che l'ambizione +d'un Imperatore, che lo fa assalire a tradimento e lo vuol governare +colla violenza!... Tramontava il sole, le torri e i campanili di +Saragozza erano illuminati dagli ultimi raggi, il cielo era +limpidissimo; volsi ancora uno sguardo intorno per imprimermi bene nella +memoria l'aspetto della città e della campagna, e prima di voltarmi per +scendere, dissi al custode che mi guardava con un'aria di benevola +curiosità: "Racconti agli stranieri che verranno a visitare d'ora in +avanti la torre, che un giorno, un giovane italiano, poche ore prima di +partire per la Castiglia, salutando per l'ultima volta, da questo +balcone, la capitale dell'Aragona, s'è scoperto il capo col sentimento +del più profondo rispetto, così,--e che non potendo baciare sulla +fronte, ad uno ad uno, tutti i discendenti degli eroi del 1809, ha dato +un bacio al custode,"--E glielo diedi, e me lo rese, e me n'andai +contento, ed egli pure, e rida chi vuole. + + * * * * * + +Con questo mi parve di poter dire che avevo visto Saragozza, e tornai +all'albergo ricapitolando le mie impressioni. Mi restava però una gran +voglia di fare un po' di conversazione con qualche buon saragozzano, e +dopo desinare andai al caffè, dove trovai subito un capomaestro e un +bottegaio, che tra un sorso e l'altro di cioccolatte, mi esposero lo +stato politico della Spagna e i mezzi più efficaci + + «Di portar la baracca a salvamento.» + +La pensavano molto diversamente. L'uno, il bottegaio, ch'era un ometto +col naso rincagnato e un grosso bernoccolo tra occhio e occhio, voleva +la repubblica federale, senza transazioni, quella sera stessa, prima +d'andare a letto; e metteva come condizione _sine qua non_ per la +prosperità del nuovo governo, che si fucilasse il Serrano, il Sagasta e +lo Zorilla, per convincerli una volta per sempre _que no se chanzea con +el pueblo español_, che non si scherza col popolo spagnuolo. "_Y su rey +de Ustedes,_" concludeva volgendosi verso di me, "al re che ci han +mandato loro,--mi perdoni, caro il mio Italiano, la franchezza con cui +le parlo,--al loro re un biglietto di prima classe per tornarsene _á la +hermosa Italia_, ove c'è miglior aria per i Re. _Somos +españoles_"--perdoni, caro il mio Italiano e mi metteva una mano sul +ginocchio--"_somos españoles_, e non vogliamo stranieri, nè cotti, nè +crudi!" + +"Mi pare d'aver capito il suo concetto; e lei," domandai al capomaestro, +"come crede lei che si potrebbe salvar la Spagna?" + +"_No hay mas que un medio!_" rispose con accento solenne; "non v'è che +un mezzo! Repubblica federale,--in questo sono d'accordo col mio +amico,--ma con Don Amedeo presidente!"--(L'amico scrollò le spalle) +"Ripeto: con Don Amedeo presidente! È il sol uomo che possa tener ritta +la repubblica; non è soltanto un'opinione mia; è l'opinione di molta +gente. Don Amedeo faccia intendere a suo padre che qui colla monarchia +non si compiccia nulla; chiami al governo il Castelar, il Figueras, il +Pi y Margal; proclami la repubblica, si faccia elegger presidente, e +gridi alla Spagna:--Signori, ora comando io, e chi alza le corna, +legnate! E allora avremo la vera libertà." + +Il bottegaio, il quale non credeva che la vera libertà consistesse nel +pigliarsi delle legnate sulle corna, protestò; l'altro ribattè; il +battibecco durò un pezzo. Si venne poi a parlare della Regina; e il +capomaestro dichiarò che, sebbene fosse repubblicano, aveva per Donna +Vittoria un profondo rispetto e una calda ammirazione. "_Tiene mucho_ +(molto) _de aquí_" disse toccandosi la fronte col dito.--"_Es verdad que +sabe el griego?_"--(È vero che sa il greco?) + +"E come!" risposi. + +"Hai inteso, eh?" domandò l'altro. + +"Sì," rispose il bottegaio brontolando; "_pero no se govierna à España +con el griego._" + +Concedeva però anche lui che, regina per regina, era a desiderarsi +d'averne una dotta e savia, _digna de sentarse en el trono de Isabel la +Catòlica_, la quale, come tutti sanno, conosceva il latino quanto un +professore consumato; piuttosto che una di queste regine cervelline che +non hanno il capo ad altro che alle feste ed ai favoriti. In una parola, +non voleva vedere in Ispagna la casa di Savoia; ma se qualche cosa +poteva piegarlo un po' in di lei favore, era il greco della Regina. Che +galante repubblicano! + +V'è però in codesta gente una generosità di cuore, e un vigore di animo +che giustifica la loro onorevole fama. L'aragonese, in Spagna, è +rispettato. Il popolo di Madrid che trincia i panni addosso agli +Spagnuoli di tutte le provincie, che dà al catalano di rozzo, +all'andaluso di vano, al valenziano di feroce, al galiziano di +miserabile, al basco d'ignorante, tratta con un po' più di riserbo gli +alteri figli d'Aragona, i quali nel secolo decimonono scrissero col +proprio sangue la più gloriosa pagina della storia di Spagna. Il nome di +Saragozza suona nel popolo come un grido di libertà, e nell'esercito +come un grido di guerra. Ma poichè non v'è rosa senza spine, questa +nobile provincia è anche un semenzaio di demagoghi inquieti, di capi di +_guerrillas_, di tribuni, di gente di testa calda e di mano ardita, che +danno un gran da fare a tutti i Governi. Il Governo deve accarezzar +l'Aragona come un figliuolo ombroso e focoso, che se niente niente si +picca, è muso da mandare in aria la casa. + + * * * * * + +L'entrata di re Amedeo in Saragozza, e la breve dimora che vi fece nel +1871, diedero occasione a parecchi fatti, che meritano d'essere +raccontati; non solo perchè si riferiscono al Principe, ma perchè sono +una eloquente manifestazione del carattere del popolo. E prima d'ogni +altra cosa il discorso del Sindaco, del quale s'è fatto tanto scalpore, +in Spagna e fuori, e che resterà forse fra le tradizioni di Saragozza +come un esempio classico di audacia repubblicana. Il Re arrivò verso +sera alla stazione della strada ferrata, dove eran venuti ad aspettarlo, +accompagnati da un'immensa folla, i rappresentanti di molti Municipii, +e associazioni e corpi militari e civili di varie città d'Aragona. Dopo +le solite grida e i soliti applausi, si fece silenzio, e l'alcade di +Saragozza, presentatosi al Re, lesse con enfatica voce il seguente +discorso: + +«Signore! Non è la modesta personalità mia, non è l'uomo di convinzioni +profondamente repubblicane; ma bensì l'alcade di Saragozza, investito +del sacro suffragio universale, colui che, _per un dovere +imprescindibile_, si presenta a voi, e si mette agli ordini vostri. Voi +state per entrare nel recinto d'una città la quale, sazia ormai di +gloria, porta il titolo di sempre eroica; una città che quando corse +pericolo l'integrità nazionale, fu una nuova Numanzia, una città che +umiliò gli eserciti napoleonici nei loro stessi trionfi ec. Saragozza fu +la più avanzata sentinella della libertà; nessun governo le parve mai +abbastanza liberale ec. Nel petto di nessuno dei figli suoi albergò mai +il tradimento ec. Entrate, dunque, nel recinto di Saragozza. Se non +aveste coraggio, non ne avreste neanco bisogno, perchè i figli della +sempre eroica madre son valorosi a viso aperto, e incapaci di tradire. +Non v'è scudo, nè esercito più poderoso per difendere, in questi +momenti, la vostra persona, che la lealtà dei discendenti del Palafox, +poichè anche i loro nemici trovano un sacro asilo sotto i tetti +saragozzani. Pensate e meditate che se seguirete costantemente la via +della giustizia, se farete da tutti osservare le leggi della più stretta +moralità, se proteggerete il produttore che finora tanto dà, e sì poco +riceve, se sosterrete la verità del suffragio, se Saragozza e la Spagna +vi dovranno un giorno il compimento delle sacre aspirazioni della +maggioranza di questo gran popolo che venite a conoscere, _allora, +forse, vi adornerà un più splendido titolo_, che quello di Re. Potete +essere il primo cittadino della nazione, e il più amato in Saragozza, e +la _repubblica spagnuola_ vi dovrà la sua completa felicità.» + +A questo discorso che veniva a significare in conclusione:--Non vi +riconosciamo come Re, ma entrate pure fra noi, che non v'ammazzeremo, +perchè gli eroi non ammazzano a tradimento; e se sarete bravo, e ci +servirete a dovere, consentiremo, forse, a sopportarvi come presidente +della Repubblica;--il Re rispose con un sorriso agro-dolce, che voleva +dire:--Troppa degnazione!--e strinse la mano all'Alcade, con grande +meraviglia di tutti i presenti. Poi montò a cavallo, ed entrò in +Saragozza. Il popolo, a quel che si dice, lo ricevette con festa, e +molte signore gli lanciarono dalle finestre poesie, corone di fiori e +colombe. In varii punti, il generale Cordova, e il general Rosell, che +lo accompagnavano, dovettero sgombrargli la strada coi proprii cavalli. +Mentre entrava nel _Coso_, una donna del popolo si slanciò innanzi per +dargli un memoriale; il Re, ch'era già passato oltre, se n'accorse, +tornò indietro, e lo prese. Poco dopo, gli si presentò un carbonaio, e +gli porse la sua nera mano: il Re gliela strinse. Nella piazza di Santa +Engracia, fu ricevuto da una sfarzosa mascherata di nani e di giganti, +che lo salutarono con certe danze tradizionali, fra le grida assordanti +della moltitudine. Così attraversò tutta la città. Il giorno dopo visitò +la chiesa della Madonna di Pilar, gli ospedali, le carceri, il circo dei +Tori, e in ogni parte fu festeggiato con quasi monarchico entusiasmo, +non senza segreta bizza dell'Alcade che l'accompagnava, il quale avrebbe +voluto che il popolo saragozzano si ristringesse all'osservanza del +quinto comandamento:--Non ammazzare,--senza andare più in là delle sue +modeste promesse. Liete accoglienze ebbe pure il Re sulla via da +Saragozza a Logroño. A Logroño, in mezzo a una folla innumerevole di +contadini, di guardie nazionali, di donne, di ragazzi, vide per la prima +volta il venerando generale Espartero. Appena si videro, si corsero +incontro; il generale cercò la mano del Re, il Re gli aperse le braccia; +la folla gettò un grido di gioia: "Maestà," disse l'illustre soldato con +voce commossa, "i popoli vi accolgono con patriottico entusiasmo, perchè +vedono nel loro giovane Monarca il più fermo sostegno della libertà e +della indipendenza della patria, e son sicuri che se i nemici della +nostra ventura tentassero di turbarla, Vostra Maestà, alla testa +dell'esercito e della milizia cittadina, saprebbe confonderli e +sgominarli. La mia affranta salute non mi permise d'andare a Madrid per +felicitare Vostra Maestà e la sua Augusta Sposa per il loro avvenimento +al trono di San Ferdinando. Oggi lo faccio, e ripeto anche una volta che +servirò fedelmente la persona di Vostra Maestà come re di Spagna, +eletto dalla volontà nazionale. Maestà, in questa città ho una modesta +casa, e ve la offro, e vi prego d'onorarla della vostra presenza."--Con +queste semplici parole era salutato il nuovo Re dal più vecchio e più +amato e più glorioso dei suoi sudditi. Felice auspicio, a cui mal +risposer gli eventi! + + * * * * * + +Verso mezzanotte andai a un veglione, in un teatro di mezzana grandezza, +sul _Coso_, a poca distanza dalla piazza della Costituzione. Le maschere +eran poche e meschinuccie; ma v'era per compenso una folla fittissima, +della quale un buon terzo ballavano furiosamente. Fuor che dalla lingua, +non mi sarei accorto di assistere ad un veglione d'un teatro di Spagna, +piuttosto che a un veglione d'un teatro d'Italia; mi pareva di veder +persino le stesse faccie. Poi il solito tramenío, la solita licenza di +parole e di mosse, il solito degenerare dal ballo in una ridda clamorosa +e sfrenata. Delle cento coppie di ballerini che mi passarono dinanzi, +una sola mi rimase impressa nella memoria: un giovanotto d'una ventina +d'anni, alto, snello, bianco, con due grand'occhi neri; e una ragazza +della stessa età, bruna come un'andalusa; tutti e due belli e alteri, +vestiti dell'antico costume aragonese, abbracciati stretti, viso contro +viso, come se l'uno volesse respirare l'alito dell'altro, rossi come due +viole e sfolgoranti di gioia. Passavano in mezzo alla folla, gettando +intorno uno sguardo sdegnoso, e mille occhi li accompagnavano, e li +seguiva un mormorio sordo di ammirazione e d'invidia. Uscendo dal +teatro, mi fermai un momento sulla porta per rivederli passare, e poi me +ne tornai all'albergo solo e malinconico. L'indomani mattina, prima +dell'alba, partii per la Vecchia Castiglia. + + +NOTE: + + [1] Le piace mangiar con me? + + + + +III. + +BURGOS. + + +Per andare da Saragozza a Burgos, città capitale della Vecchia +Castiglia, si risale tutta la gran valle dell'Ebro, attraversando una +parte dell'Aragona, e una parte della Navarra, fino alla città di +Miranda, posta sulla strada di Francia che passa per San Sebastiano e +Baiona. Il paese è pieno di ricordi storici, di rovine, di monumenti, di +nomi famosi: ogni villaggio rammenta una battaglia, ogni provincia una +guerra. A Tudela, i Francesi sconfissero il generale Castaños; a +Calahorra, Sertorio resistette a Pompeo; a Navarrete, Enrico di +Transtamare fu vinto da Pietro il Crudele; si vedono i vestigi della +città di Egon ad Agoncillo, le rovine d'un acquedotto romano ad +Alcanadre, i resti d'un ponte arabo a Logroño; la mente dura fatica ad +abbracciare le memorie di tanti secoli e di tanti popoli, e l'occhio si +stanca colla mente. L'aspetto della campagna varia ad ogni momento. +Vicino a Saragozza son campi verdi sparsi di case e di viottole +serpeggianti, per le quali si vede qualche gruppo di contadini, avvolti +nei loro scialli variopinti, qualche somarello, qualche carro. Più oltre +non sono che vaste pianure ondulate, nude, aride, senza un albero, senza +una casa, senza un sentiero; ove non si vede che di miglio in miglio un +armento, un pastore, una capanna; e qualche piccolo villaggio, composto +di casuccie color terraceo, basse, che quasi si confondono col suolo; +piuttosto gruppi di capanne, che villaggi, vere immagini di miseria e di +squallore. L'Ebro serpeggia a grandi curve lungo la strada, ora vicino, +che par che il treno ci si vada a tuffare, ora lontano, come una +striscia d'argento, che appare e dispare fra le gobbe del terreno e i +cespugli delle sponde. Lontano si vede una catena di monti azzurri, e al +di là le cime bianche dei Pirenei. Presso Tudela si scopre il canale; +dopo Custejon la campagna verdeggia; e via via, le pianure aride si +alternano cogli oliveti, e qualche striscia di verde vivo rompe qua e là +il giallognolo secco dei campi abbandonati. Sulle cime dei colli lontani +si vedon rovine di castelli enormi, sormontate da torri tronche, +spaccate, corrose, simili a grandi moncherini di giganti prostrati che +minaccino ancora. + +A ogni stazione della strada ferrata comprai un giornale; prima +d'arrivare a metà viaggio n'avevo un monte: giornali di Madrid e +d'Aragona, grandi e piccini, neri e rossi; nessuno, sfortunatamente, +amico di Don Amedeo. E dico sfortunatamente, perchè, a legger quei +giornali, c'era da cadere in tentazione di voltar le spalle a Madrid e +tornarsene a casa. Dalla prima all'ultima colonna, eran tutt'una +sfuriata d'ingiurie, d'imprecazioni e di minaccie contro l'Italia: corna +del nostro Re, roba da chiodi dei nostri ministri, ira di Dio del nostro +esercito; tutto fondato sulla voce, che allora correva, d'una prossima +guerra, nella quale l'Italia e la Germania alleate si sarebbero gettate +sulla Francia e sulla Spagna, per distruggervi il Cattolicismo, nemico +eterno di tutt'e due, e mettere sul trono di San Luigi il Duca di +Genova, e assicurare il trono di Filippo II al Duca d'Aosta. Erano +minaccie nell'articolo di fondo, minaccie nell'appendice, minaccie nelle +notizie, in prosa, in versi, con figurine, con lettere cubitali, con +lunghe righe di puntini; dialoghi tra il _padre_ e il _figlio_, l'uno da +Roma, e l'altro da Madrid, questi che domandava: "Che cosa ho da fare?" +quello che rispondeva: "Fucila!" di tratto in tratto un: "Vengano! siamo +pronti! siamo sempre la Spagna del 1808; i vincitori degli eserciti +napoleonici non hanno paura nè del muso degli Ulani di re Guglielmo, nè +del gridío dei Bersaglieri di Vittorio Emanuele."--E poi Don Amedeo +designato coll'appellativo di _pobre bambino_, l'esercito italiano +chiamato un esercito di ballerini e di cantanti, gl'Italiani di Spagna +invitati a sfrattare col poco gentile avvertimento di:--_Italianos al +tren!_--(Italiani al treno); in somma, chiedete e domandate, ce n'era +una per sorte. Vi confesso che, su quel subito, rimasi un po' turbato; +m'immaginai che a Madrid gl'Italiani fossero poco meno che segnati a +dito per le vie; mi ricordai della lettera ricevuta a Genova; ripetevo +tra me e me quell'_Italianos al tren_, come un consiglio che meritasse +una seria meditazione; guardavo con sospetto i viaggiatori che entravano +nel carrozzone, e gl'impiegati della strada ferrata, e mi pareva che, al +primo vedermi, tutti dovessero dire:--Ecco là un emissario italiano; +mandiamolo a tener compagnia al general Prim.-- + +Avvicinandosi a Miranda, la strada s'inoltra in una contrada montagnosa, +varia, pittoresca; dove da qualunque parte si volga lo sguardo, non si +vedon che roccie grigiastre, a perdita d'occhio, che rendon l'immagine +d'un mare petrificato nell'atto della tempesta. È un paese pieno di +bellezza selvaggia, solitario come un deserto, silenzioso come un +ghiacciaio, che rappresenta alla fantasia come una visione di pianeta +disabitato, e desta un senso misto di tristezza e di paura. Il treno +passa fra due pareti di roccie puntagute, incavate, crestate, faccettate +in tutti i sensi e in tutte le forme, che par che intorno a ciascuna +abbian lavorato tutta la vita una folla di scalpellini furiosi, facendo +alla cieca a chi ci lasciasse le traccie più capricciose. La strada +riesce poi in una vasta pianura piantata di pioppi, nella quale sorge +Miranda. + +La stazione è lontanissima dalla città; dovetti aspettare nel caffè, +fino a notte, il treno di Madrid. Per tre ore non ebbi altra compagnia +che quella di due guardie doganali chiamate in Spagna _carabineros_, +vestite d'una divisa severa, con daga, pistole e carabina ad armacollo. +A ogni stazione ce ne son due: le prime volte, vedendo apparire davanti +al finestrino del carrozzone le canne delle loro carabine, credetti che +fosser là per chiappare qualcuno, e fors'anche.... e misi, +senz'accorgermene, la mano sul passaporto. Son bei giovanotti, arditi e +cortesi, coi quali il viaggiatore che aspetta può intrattenersi +piacevolmente a discorrer di Carlisti e di contrabbando, come io feci, +con grande vantaggio del mio frasario spagnuolo. Verso sera capitò un +mirandese, un uomo sulla cinquantina, impiegato, allegro, chiaccherone, +ed io lasciai i _carabineros_ per attaccarmi a lui. Fu il primo +Spagnuolo che mi parlò profondamente di politica. Lo pregai di dipanarmi +un po' codesta benedetta matassa dei partiti, di cui non ero ancor +riuscito a trovare il bandolo; ed egli ne fu contentissimo, e mi servì +per filo e per segno. "È detto in due parole," cominciò: "ecco come +stanno le cose. Ci son cinque partiti principali: l'assolutista, il +moderato, il conservatore, il radicale, il repubblicano. L'assolutista +si divide in due: carlisti puri, carlisti dissidenti. Il partito +moderato in due: l'uno vuole Isabella seconda, l'altro vuole Don +Alfonso. Il partito conservatore in quattro: tenga bene a mente: i +Canovisti, capitanati da Canovas del Castillo; gli ex-montpensieristi, +capitanati dal Rios Rosas; i _fronterizos_, capitanati dal generale +Serrano; i progressisti storici, capitanati dal Sagasta. Il partito +radicale in quattro: i progressisti democratici, capo lo Zorilla; i +_Cimbrios_, capo il Martos; i democratici, capo il Ribero; gli +economisti, capo il Rodriguez. Il partito repubblicano in tre: gli +unitarii, capo Garcia Ruiz; i federali, capo il Figueras; i socialisti, +capo il Garrido. I socialisti si dividono ancora in due; socialisti +coll'_Internazionale_, socialisti senza l'_Internazionale_. In tutto +sedici partiti. Questi sedici partiti si suddividono ancora. Il Martos +tende a costituire un partito suo; il Candau un altro partito; il Moret +un terzo partito; il Rios Rosas, il Pi y Margall, il Castelar, vanno +pure preparando ciascuno un partito proprio. Son dunque ventidue +partiti, parte fatti parte da farsi: aggiunga i partigiani della +repubblica con Don Amedeo presidente, i partigiani della Regina che +vorrebbero dare il gambetto a Don Amedeo, i partigiani della monarchia +dell'Espartero, i partigiani della monarchia del Montpensier; i +repubblicani a patto che non si lasci Cuba; i repubblicani a patto che +Cuba si lasci; coloro che non hanno ancora rinunziato al principe di +Hohenzollern, coloro che vagheggiano l'unione col Portogallo; sarebbero +trenta partiti. Volendo andar pel sottile, si potrebbe suddividere +ancora; ma val meglio farsi un'idea chiara di come stanno le cose. Il +Sagasta si appoggia agli unionisti, lo Zorilla si appoggia sui +repubblicani, il Serrano sarebbe disposto ad appoggiarsi sui moderati; i +moderati, all'occasione, farebbero lega cogli assolutisti, i quali, +intanto, danno la mano ai repubblicani, che si uniscono con una parte +dei radicali, per mandare in aria il ministero Sagasta, troppo +conservatore per i progressisti democratici, troppo liberale per gli +unionisti, che hanno paura dei federali; mentre i federali non ripongono +alla loro volta una gran fiducia nei radicali, sempre tentennanti fra i +democratici e i sagastini. S'è fatto un'idea chiara?" + +"Chiara come l'ambra!" risposi raccapricciando. + + * * * * * + +Del viaggio da Miranda a Burgos mi ricordo come d'una pagina d'un libro +leggiucchiata a letto, quando gli occhi cominciano a chiudersi e la +fiammella della candela a languire: cascavo di sonno. Un vicino mi +scoteva di tratto in tratto perchè guardassi fuori: era una notte +serena, splendeva un bellissimo lume di luna; ogni volta che m'affacciai +al finestrino, vidi dalle due parti della strada roccie enormi, di +fantastiche forme, vicine tanto che pareva dovessero precipitare sul +treno, bianche come marmo, e così ben rischiarate, che se ne sarebbero +potute contare tutte le punte, tutti gl'incavi, tutte le gobbe, come +alla luce del sole. "Siamo a Pancorbo," mi diceva il vicino, "guardi su +quell'altura: là era un terribile castello che i Francesi distrussero +nel 1813. Siamo a Briviesca: guardi; qui Giovanni I di Castiglia radunò +gli Stati generali, che accordarono il titolo di principe delle Asturie +all'erede della Corona. Guardi il monte della Brujola che tocca le +stelle!"--Era uno di quegli infaticabili ciceroni che parlerebbero anche +agli ombrelli; e sempre, dicendo: guardi, mi toccava in un fianco, dalla +parte della tasca. Finalmente arrivammo a Burgos; il vicino disparve +senza salutarmi, io mi feci condurre a un albergo, e sul punto di pagare +il vetturino, m'accorsi che non avevo più un piccolo portamonete da +spiccioli che solevo tenere in una tasca del pastrano. Pensai agli Stati +generali di Briviesca, e suggellai la cosa con un filosofico:--Mi sta +bene!--invece di gridare come fan molti in simili occasioni:--ma per +Dio! ma dove siamo! ma che paese è questo!--come se nel loro paese non +ci fosse della gente destra che porta via la borsa senza neanco usar la +cortesia di darvi una notizia storica o una indicazione di geografia. + +L'albergo in cui scesi, come quasi tutti gli alberghi delle Castiglie, +era servito da ragazze. Eran sette o otto bambolone paffute e muscolose +che andavano e venivano con grandi bracciate di materassi e di +biancheria, curvate indietro in atteggiamenti atletici, rosse, +sbuffanti, sghignazzanti, che mettevano allegrezza a vederle. Un albergo +servito da donne è tutt'altra cosa che i soliti alberghi: il viaggiatore +ci si pare meno straniero, e ci riposa col cuore più queto; le donne gli +danno una cert'aria di casa, che fa quasi dimenticare la solitudine in +cui ci si trova. Son più premurose degli uomini; sanno che il +viaggiatore inclina alla malinconia, e par che ne lo vogliano stornare; +sorridono e parlano con un piglio confidente, come per far capire che +s'è in famiglia, in mani sicure; hanno un non so che di massaie, che +servono meno per mestiere che pel gusto di rendersi utili; vi attaccano +i bottoni con un'aria di protezione; vi levan la spazzola di mano, con +un atto scherzoso, come per dire: "A me, buono a nulla!" vi levano i +peli dal vestito quando uscite, vi dicono: "_O pobrecito!_" quando +tornate infangati, vi raccomandano di non dormire col capo basso quando +vi danno la buona notte, vi porgono il caffè a letto dicendovi +benevolmente: "Stia queto, via, non sta bene!" Una si chiamava +_Beatriz_, un'altra _Carmelita_, un'altra _Amparo_ (Protezione); belle +tutte e tre di quella poderosa bellezza montanina, che fa esclamar con +un vocione di basso:--Che-bel-pez-zo-da-ses-san-ta!--Quando correvano +pei corridoi, tutta la casa tremava. + +L'indomani mattina al levar del sole, Amparo mi gridò +nell'orecchio:--_Caballero!_--Un quarto d'ora dopo ero già nella strada. +Burgos, posta alle falde d'una montagna, sulla riva destra +dell'Arlanzon, è una città irregolare, di strade tortuose e strette, con +pochi edifizi notevoli, e la maggior parte delle case non più antiche +del secolo decimosettimo. Ma ha una qualità particolare che la rende +curiosa e geniale: è variopinta come uno di quei scenari da teatro di +marionette, coi quali i pittori si sono proposti di strappare un grido +di stupore alle serve della platea. Pare una città stata colorita +apposta per una festa carnovalesca, col proposito di rimbiancarla poi. +Le case son rosse, gialle, azzurre, cinerine, ranciate, con ornamenti e +contorni di altri mille colori; e tutto vi è dipinto: battenti di porte, +ringhiere di terrazzini, inferriate, cornicioni, mensole, bozze, sporti, +davanzali. Tutte le strade sembrano parate a festa; a ogni svoltata è +un colpo d'occhio diverso; in ogni parte è come una gara di colori, che +fanno a quale tira più gli sguardi; vien quasi da ridere; vi son colori +che non si son mai visti sui muri; verde, incarnato, porporino; colori +di fiori strani, di salse, di dolci, di stoffe da veste da ballo; se ci +fosse a Burgos un manicomio di pittori si direbbe che la città fu +colorita un giorno che scapparono i pazzi. A render più grazioso +l'aspetto delle case, moltissime finestre hanno dinanzi una specie di +terrazzino coperto, chiuso davanti da un'ampia vetrata, come una scansía +da museo; uno a ogni piano, per lo più, e quel di sopra appoggiato su +quel di sotto, e il più basso sulle vetrine d'una bottega, in modo che +dal suolo al tetto paion tutti insieme una vetrina sola d'una bottega +smisurata; e dietro ai vetri d'ogni piano si vedono, come messi in +mostra, visini di ragazze e di fanciulli, fiori, paesaggi e figurine di +carta di Francia, tende ricamate, trine, rabeschi. S'io non l'avessi +saputo, non mi sarebbe mai caduto in mente che una città siffatta +potesse essere la Capitale della Vecchia Castiglia, il cui popolo ha +fama di grave e di austero; l'avrei creduta una delle città andaluse +dove la gente è più allegra; m'ero figurato di vedere una matrona +meditabonda, e avevo trovato una mascherina ghiribizzosa. + +Fatti due o tre giri, riuscii in una vasta piazza, chiamata Piazza +Maggiore, o Piazza della Costituzione, tutta cinta di case color di +melagrano, con portici, e nel mezzo, una statua di bronzo, +rappresentante Carlo III. Non avevo ancora dato un'occhiata all'intorno, +che un ragazzo avviluppato in una lunga cappa sbrandellata, strascicando +due grandi ciabatte, e agitando in aria un giornale, mi corse incontro. + +"Vuole l'_Imparcial_, _caballero_?" + +"No." + +"Vuole una cartella della lotteria di Madrid?" + +"Nemmeno." + +"Vuole dei sigari di contrabbando?" + +"Neppure." + +"Vuole...?" + +"Eh!" + +L'amico si grattò il mento. + +"Vuol vedere i resti del Cid?" + +Vivaddio, che salto! non importa: andiamo a vedere i resti del Cid. + +Andammo al palazzo municipale. Una vecchia portinaia ci fece +attraversare tre o quattro piccole sale fin che s'arrivò a una stanza +dove tutti e tre ci fermammo. "Ecco _los restos_," disse la donna +accennando una specie di cofano posto sur un piedistallo in mezzo alla +stanza. Mi avvicinai, essa alzò il coperchio, io guardai dentro. Vi eran +due scompartimenti, in fondo ai quali si vedevan alcune ossa +ammonticchiate, che parevan frantumi di mobili vecchi. "Queste," disse +la portinaia "sono le ossa del Cid, e quest'altre le ossa di Ximene, sua +moglie."--Presi in mano uno stinco dell'uno e una costola dell'altra, +li guardai, li palpai, li rigirai; ma non riuscendo a raccappezzare la +fisonomia nè del marito nè della moglie, li rimisi. Allora la donna mi +accennò una scranna di legno mezzo disfatta appoggiata alla parete, e +un'iscrizione che diceva essere quella la scranna sulla quale sedettero +i primi giudici di Castiglia _Nunius Rasura_, _Calvoque Lainus_, +trisavoli del Cid; il che vuol dire che quel prezioso mobile sta ritto +in quel medesimo posto dalla bellezza di novecent'anni. L'ho in questo +momento dinanzi agli occhi, disegnato nel mio quaderno, a linee +serpeggianti; e mi pare ancora di sentire la buona donna che mi domanda: +"_Es Usted pintor?_" e mi mette il mento sulla matita per ammirare il +mio capolavoro. Nella stanza accanto mi mostrò un braciere della stessa +anzianità della scranna, e due ritratti, l'uno del Cid e l'altro di +Ferdinando Gonzales, primo conte di Castiglia, tutti e due così confusi +e slavati, da non porger l'immagine delle persone, meglio che gli +stinchi e le costole dei due illustri consorti. + +Dal palazzo municipale fui condotto sulla riva dell'Arlanzon, in una +spaziosa piazza con giardino, fontane e statue, circondata da graziosi +edifizii nuovi. Di là dal fiume è il borgo Bega, più oltre le aride +colline che dominano la città, ad un'estremità della piazza la porta +monumentale di Santa Maria, che fu innalzata in onore di Carlo V, ornata +delle statue del Cid, di Fernando Gonzales, dell'Imperatore. Al di là +della porta appaiono le guglie maestose della Cattedrale. Pioveva, ero +solo in mezzo alla piazza, e senza ombrello; alzai gli occhi a una +finestra, e vidi una donna che mi parve una _criada_, che mi guardava e +rideva, come per dire:--Chi è quel matto?--Colto così all'improvviso, +rimasi un po' sconcertato, e fatta meglio un po' di faccia indifferente, +me n'andai per la via più corta verso la Cattedrale. + +La Cattedrale di Burgos è uno dei più vasti, più belli e più ricchi +monumenti della Cristianità. Dieci volte scrissi in capo alla pagina +queste parole, e dieci volte mi mancò il coraggio di proseguire, tanto +mi sento inetto e meschino, paragonando le forze della mia mente alle +difficoltà della descrizione. + +La facciata è sur una piccola piazza, dalla quale si può abbracciare +collo sguardo una parte dell'immenso edificio; dagli altri lati, +ricorrono strade tortuose e strette, che impediscono la vista. Da tutti +i punti del tetto smisurato s'alzano guglie snelle e graziose, +sopraccariche di ornamenti di color calcareo fosco, sporgenti oltre i +più alti edifizi della città. Sul dinanzi, a destra e a sinistra della +facciata, sorgono due campanili acuti, coperti di sculture dalla base +alla cima, traforati, cesellati, ricamati, con una delicatezza e una +grazia che innamora. Più in là, verso il punto di mezzo della chiesa, +sorge una torre straricca, essa pure, di bassorilievi e di fregi. E +sulla facciata, sugli spigoli dei campanili, a tutti i piani, sotto +tutti gli archi, da tutti i lati, una moltitudine innumerevole di statue +d'angeli, di martiri, di guerrieri, di principi, così fitte, così varie +d'atteggiamenti, e poste in così netto rilievo dalle forme leggiere +dell'edifizio, da presentar quasi allo sguardo un'apparenza di vita, +come d'una legione celeste posta a guardia del monumento. A risalir +cogli occhi su per la facciata, fino al vertice delle guglie esterne, +abbracciando a poco a poco tutta quell'armoniosa leggiadria di linee e +di colori, si prova un senso dolcissimo come a sentire una musica che si +elevi gradatamente da un'espressione di raccolta preghiera fino +all'estasi d'un'ispirazione sublime. Prima ch'entriate nella chiesa, la +vostra immaginazione spazia già fuori della terra. + +Entrate... Il primo moto che si desta in voi è un improvviso +ringagliardimento di fede, se l'avete; è uno slancio dell'anima verso la +fede, s'ella vi manca. Non vi pare possibile che quella smisurata mole +di pietra sia un'opera vana della superstizione degli uomini; vi pare +che affermi, che provi, che comandi qualcosa; vi fa l'effetto come d'una +voce sovrumana che gridasse alla terra:--Sono!--vi solleva e vi +schiaccia ad un tempo, come una promessa e una minaccia, come un +bagliore di sole e uno scoppio di tuono. Prima di cominciare a guardare, +provate il bisogno di ravvivar nel cuor vostro le scintille moribonde +dell'amore divino; il sentirvi straniero dinanzi a quel miracolo di +ardimento, di genio e di lavoro, vi umilia; il timido _no_ che vi suona +in fondo all'anima, muore come un gemito sotto il sì formidabile che vi +rimbomba sul capo. Prima girate gli occhi intorno vagamente, cercando i +confini dell'edifizio, che il coro e i pilastri enormi vi nascondono; +poi il vostro sguardo si slancia su per le colonne e gli archi +altissimi, e riscende risale e ricorre rapidissimamente le infinite +linee che s'inseguono, s'incrociano, si rispondono, si perdono, come +razzi incrociantisi nello spazio, su per le vôlte grandiose; e il cuore +vi gode in quell'affannosa ammirazione, come se tutte quelle linee +uscissero dalla vostra mente ispirata nell'atto stesso che le percorrete +cogli occhi; e poi vi assale ad un tratto come uno sgomento, una +tristezza che il tempo non vi basti a considerare, l'ingegno a +comprendere, la memoria a ritenere le innumerevoli maraviglie che da +ogni parte travedete, affollate, ammontate, abbarbaglianti, che +piuttosto che dalla mano degli uomini, si direbbero uscite, come una +seconda creazione, dalla mano di Dio. + +La chiesa appartiene all'ordine chiamato gotico, dell'epoca del +Rinascimento; è divisa in tre lunghissime navate, attraversate per mezzo +da una quarta, la quale separa il coro dall'altar maggiore. Sopra lo +spazio compreso tra l'altare e il coro, s'innalza una cupola, formata +dalla torre che si vede di sulla piazza. Voi volgete gli occhi in su, e +restate un quarto d'ora a bocca aperta: è un visibilio di bassorilievi, +di statue, di colonnine, di finestrelle, d'arabeschi, d'archi sospesi, +di sculture aeree, armonizzate in un disegno grandioso e gentile, la cui +prima vista mette un tremito e fa sorridere, come l'improvviso +accendersi, scoppiettare e risplendere d'un immenso foco artificiale. +Mille vaghe immagini di paradiso che rallegrarono i nostri, sogni +infantili si spiccano tutte insieme dalla mente estatica, e volteggiando +su su come uno stuolo di farfalle si vanno a posare sui mille rilievi +dell'altissima vôlta, e girano, e si confondono, e il vostro sguardo le +segue come se le vedesse davvero, e il cuore vi batte, e vi fugge dal +petto un sospiro. + +Se dalla cupola volgete lo sguardo intorno, vi si offre uno spettacolo +anche più stupendo. Le cappelle son altrettante chiese per vastità, per +varietà, per ricchezza. In ognuna è seppellito un principe, o un +vescovo, o un grande; la tomba è nel mezzo, e v'è stesa su la statua +rappresentante il sepolto, col capo appoggiato sur un origliere e le +mani giunte sul petto; i sacerdoti vestiti dei loro abiti più pomposi, i +principi delle loro armature, le donne delle loro vesti di gala. Tutte +coteste tombe son ricoperte di un ampio panno che ricasca dai lati e che +assecondando i rilievi angolosi delle statue, fa parer che ci siano +sotto davvero le membra irrigidite d'un corpo umano. Da qualunque parte +uno si volga, vede lontano, fra gli smisurati pilastri, dietro i ricchi +cancelli, all'incerto chiarore che scende dalle altissime finestre, quei +mausolei, quei drappi funebri, quei rigidi profili di cadaveri. +Avvicinandosi alle cappelle, si resta sbalorditi dalla profusione delle +sculture, dei marmi, degli ori che ne adornano le pareti, le vôlte, gli +altari: ogni cappella racchiude un esercito d'angeli e di santi scolpiti +nel marmo, nel legno, dipinti, dorati, vestiti; in qualunque punto del +pavimento il vostro sguardo si fermi, è spinto su di bassorilievo in +bassorilievo, di nicchia in nicchia, di rabesco in rabesco, di dipinto +in dipinto, fino alla vôlta, e dalla vôlta, per un'altra catena di +sculture e di pitture, ricondotto al pavimento. Da qualunque lato +volgiate il viso, incontrate occhi che vi guardano, mani che vi +accennano, teste di cherubini che fan capolino, svolazzetti che par che +s'agitino, nuvole che par che salgano, soli di cristallo che par che +tremolino; una varietà infinita di forme, di colori, di riflessi, che +v'abbagliano gli occhi e vi confondon la testa. + +Non basterebbe un volume a descrivere tutti i capolavori di scultura e +di pittura che son sparsi in questa immensa cattedrale. Nella sagrestia +della cappella del Conestabile di Castiglia è una bellissima Maddalena +attribuita a Leonardo da Vinci; nella cappella della Presentazione una +Vergine attribuita a Michelangelo, in un'altra una Santa Famiglia +attribuita ad Andrea del Sarto. Di nessuno dei tre quadri si conosce +sicuramente l'autore; ma quando vidi tirar la cortina che li copriva, e +udii proferire con voce riverente quei nomi, mi corse un brivido dalla +testa ai piedi. Provai per la prima volta in tutta la sua forza quel +sentimento di gratitudine che dobbiamo ai grandi artisti, che resero il +nome d'Italia riverito e caro nel mondo; compresi per la prima volta +ch'essi non sono solamente illustratori, ma benefattori della loro +patria; e non solo di chi ha intelletto per comprenderli ed ammirarli, +ma anche di chi sia cieco alle opere loro, anche di chi non li curi, o +gl'ignori. Perchè a chi manca il sentimento del bello, non manca +l'orgoglio nazionale, e chi non sente neppur questo, sente almeno +l'orgoglio suo, e gode nel profondo dell'anima quando non foss'altri che +un sagrestano, all'udirgli dire: nacqui in Italia... gli sorride e si +rallegra; e di quel sorriso e del suo godimento ei va debitore ai grandi +nomi che non gli toccavan l'anima prima di uscir dai confini del suo +paese. Quei grandi nomi l'accompagnano e lo proteggono, dovunque ei +vada, come indivisibili amici; lo fan parere meno straniero fra gli +stranieri; gli spargono intorno al viso un riflesso luminoso della loro +gloria. Quanti sorrisi, quante strette di mano, quante parole cortesi di +gente ignota dobbiamo a Raffaello, a Michelangiolo, all'Ariosto, al +Rossini! + +Chi vuol vedere cotesta Cattedrale in un giorno bisogna che passi +dinanzi ai capolavori correndo. La porta scolpita che dà nel chiostro ha +fama di essere, dopo le porte del Battistero di Firenze, la più bella +del mondo; dietro l'altar maggiore è uno stupendo bassorilievo di +Filippo di Borgogna, rappresentante la Passione di Cristo, una +composizione immensa, a cui si direbbe non possa esser bastata la vita +d'un uomo; il coro è un vero museo di scultura d'una ricchezza +prodigiosa; il claustro è pieno di tombe con su statue distese, e +intorno una profusione di bassorilievi; nelle cappelle, intorno al coro, +nelle sale della sagrestia, per tutto quadri dei più grandi artisti +spagnuoli, statuette, colonne, ornamenti; l'altar maggiore, gli organi, +le porte, le scale, le inferriate, ogni cosa è grande e magnifico, e +desta e schiaccia nello stesso punto l'ammirazione. Ma a che pro +aumentar parole su parole? La più minuta descrizione potrebbe dare +un'immagine viva della cosa? E quando avessi scritto una pagina per ogni +quadro, per ogni statua, per ogni bassorilievo, sarei riuscito forse a +destare nell'animo altrui, solo per un istante, la commozione che io +provai? + +Un sagrestano mi si avvicinò, e mi mormorò nell'orecchio, come se mi +rivelasse un segreto: + +"Vuol vedere il Cristo?" + +"Qual Cristo?" + +"Eh!" rispose "si sa, quel famoso!" + +Il famoso Cristo della cattedrale di Burgos, che sanguina tutti i +venerdì, merita un cenno particolare. Il sagrestano vi fa entrare in una +cappella misteriosa, chiude le imposte delle finestre, accende due +candele sull'altare, tira un cordoncino, una tenda corre, e il Cristo è +là. Se al primo vederlo non pigliate la fuga, siete anime forti: un +cadavere vero piantato sulla croce non vi metterebbe più orrore. Non è +una statua, come le altre, di legno dipinto; è di pelle, si dice che è +una pelle umana, imbottita; ha dei veri capelli e sopracciglia e ciglia +e barba di pelo; i capelli intrisi di sangue, rigato di sangue il petto, +le gambe, le mani; le piaghe che paion vere piaghe, il color della +pelle, la contrazione del viso, l'atteggiamento, lo sguardo, ogni cosa +terribilmente vera; direste che a toccarlo si deve sentire il tremito +delle membra e il calor del sangue; vi par che le sue labbra si muovano, +e stia per uscirne un lamento; non potete reggere lungo tempo a quella +vista; vostro malgrado, torcete il viso, e dite al sagrestano:--Ho +veduto!-- + +Dopo il Cristo, bisogna vedere il celebre cofano del Cid. È un cofano +sdrucito e tarlato, appeso ad una parete in una sala della sagrestia. La +tradizione narra che il Cid portava seco questo cofano nelle sue guerre +contro i Mori, e che i sacerdoti se ne servivano come d'altarino per +celebrare la messa. Un giorno, trovandosi colle tasche vuote, il +formidabile guerriero riempì il cofano di sassi e di ferramenti, lo fece +portar da un ebreo usuraio, e gli disse:--Il Cid ha bisogno di denaro; +potrebbe vendere i suoi tesori, non vuole; dategli il danaro che gli +occorre, egli ve lo renderà fra breve cogl'interessi del novantanove per +cento, e lascia intanto come pegno nelle vostre mani questo cofano +prezioso che racchiude la sua fortuna. Ma ad un patto: che voi gli +giuriate che non l'aprirete prima ch'ei v'abbia restituito l'aver +vostro: v'è un segreto che non può esser noto ad altri che a Dio e a me: +decidete.--O sia che gli usurai d'allora riponessero maggior fiducia +negli ufficiali dell'esercito, o avessero un'oncia di più di +minchioneria che quelli d'adesso, il fatto è che l'usuraio del Cid +accettò la proposta, prestò il giuramento e diede il denaro. Se il Cid +si sia più fatto vivo, non so; e neanche se l'ebreo abbia dato querela; +il fatto è che il cofano c'è ancora, e che il sagrestano vi racconta +celiando la cosa, senza sospettare neanco per ombra che sia una +gherminella da briccone bollato, piuttosto che una burletta ingegnosa da +galantuomo faceto. + +Prima di uscir dalla Cattedrale bisogna farsi raccontare da un +sagrestano la famosa leggenda di Papa-moscas. Papa-moscas è un fantoccio +di grandezza naturale, posto nella cassa d'un orologio, al di sopra +della porta, nell'interno della chiesa. Una volta, come i celebri +fantocci dell'orologio di Venezia, al primo tocco delle ore, usciva +fuori del suo nascondiglio, e ad ogni tocco gettava un grido e faceva un +gesto stravagante, del che i fedeli pigliavano un grandissimo diletto, i +ragazzi ridevano, le funzioni religiose erano turbate. Un vescovo +severo, per metter fine allo scandalo, fece recider non so che nervi a +Papa-moscas, e d'allora in poi egli rimase immobile e muto. Ma non per +questo si cessò di parlar dei fatti suoi e a Burgos, e in tutta la +Spagna, ed anche fuori di Spagna. Papa-moscas era una creatura di Enrico +III; e di qui vien la sua grande importanza. La storia è assai curiosa. +Enrico III, il re dalle avventure cavalleresche, che vendette un giorno +il suo mantello per comprarsi da mangiare, soleva andar ogni giorno, +incognito, a pregare nella Cattedrale. Una mattina i suoi occhi +incontraron quelli d'una giovine donna che pregava dinanzi al sepolcro +di Fernando Gonzales; gli sguardi, come direbbe Teofilo Gauthier, si +annodarono; la giovine arrossì, il Re le tenne dietro quando uscì dalla +chiesa, e l'accompagnò fino a casa. Per molti giorni, nello stesso luogo +e all'ora medesima, si rividero, si guardarono, si manifestarono cogli +sguardi e coi sorrisi la simpatia e l'amore; e sempre il Re seguitò fino +a casa la donna, senza dirle una parola, e senza ch'ella mostrasse di +desiderare che gliela dicesse. Una mattina, uscendo di chiesa, la bella +sconosciuta lasciò cadere il fazzoletto; il Re lo raccolse, lo nascose +in petto e le porse il suo. La donna, suffusa di rossore, lo prese, e +asciugandosi le lagrime, disparve. Da quel giorno Don Enrico non la vide +più. Un anno dopo, essendosi il Re smarrito in un bosco, fu assalito da +sei lupi affamati; dopo una lunga lotta ne uccise tre colla spada, ma +già gli mancavan le forze, e stava per esser divorato dagli altri. In +quel punto udì un colpo di fucile e uno strano grido, che volse in fuga +i tre lupi; si voltò, e vide una donna misteriosa che lo guardava cogli +occhi fissi senza poter profferire parola; i muscoli del suo viso erano +orribilmente contratti, e tratto tratto un acuto lamento prorompeva dal +suo seno. Riavutosi dal primo stupore, il Re riconobbe in quella donna +la giovane amata della Cattedrale. Gettò un grido di gioia e si slanciò +per abbracciarla; ma la giovane l'arrestò, esclamando con un sorriso +divino: "Amai la memoria del Cid e di Ferdinando Gonzales, perchè il mio +cuore ama tutto quello che è nobile e generoso; per questo amai te pure; +ma il mio dovere mi impediva di consacrarti questo amore che sarebbe +stato la felicità della mia vita. Accetta il sacrificio...." Ciò +dicendo cadde a terra e spirò senza finire la frase, premendosi sul +cuore il fazzoletto del Re. Un anno dopo il Papa-moscas si affacciava +per la prima volta alla cassetta dell'orologio ad annunziare le ore; il +re Enrico lo aveva fatto fare per onorare la memoria della donna che +aveva amata; il grido di Papa-moscas rammentava al Re il grido che la +sua salvatrice aveva lanciato nella foresta per spaventare i tre lupi. +La storia narra che Don Enrico avrebbe voluto udire ripetere da +Papa-moscas anche le parole d'amore della donna; ma che l'artista moro +che costrusse l'automa, dopo molti sforzi vani, si dichiarò incapace di +soddisfare il desiderio del pietoso monarca. + +Udita la storia, feci ancora un giro per la Cattedrale, pensando +con tristezza che non l'avrei riveduta mai più, che di lì a poco +tante meravigliose opere d'arte non sarebbero più state per me che un +ricordo, e che questo ricordo un giorno si sarebbe turbato, o confuso +con altri, o perduto. Un prete predicava sul pulpito davanti all'altar +maggiore: la sua voce si sentiva appena; una folla di donne +inginocchiate sul lastrico, col capo basso e le mani giunte, stavano +ascoltando; il predicatore era un vecchio di aspetto venerabile, parlava +della morte, della vita eterna, degli angeli, con un accento soave, e +facendo ad ogni frase un atto della mano, come se volesse porgerla a una +persona caduta, e dicesse:--Sorgi.--Io gli avrei porto la mia, +gridandogli:--Sollevami.--La cattedrale di Burgos non è trista come +quasi tutte le altre di Spagna; m'aveva rasserenato l'animo, e disposto +quietamente ai pensieri religiosi. Uscii ripetendo a fior di labbra, +quasi senza accorgermene:--Sollevami;--mi voltai a guardar ancora una +volta le ardite guglie e gli svelti campanili, e fantasticando mi +diressi verso il centro della città. + + * * * * * + +Svoltando a una cantonata, mi trovai dinanzi a una bottega, che mi fece +rabbrividire. Ce n'è di uguali a Barcellona e a Saragozza, e in tutte le +altre città della Spagna; ma non so come, non ne avevo mai viste. Era +una bottega ampia, pulita, con due stupende vetrine a destra e sinistra +della porta; sulla soglia, una donnina sorridente, che faceva la calza, +e un ragazzo, in fondo, che giocava. Eppure, guardando quella bottega, +l'uomo più freddo avrebbe sentito una stretta al cuore, l'uomo più +allegro si sarebbe turbato. Ve la do in mille a indovinare. Nelle +vetrine, dietro i battenti della porta, lungo le pareti, e su, fin quasi +al soffitto, l'una sull'altra, in bell'ordine, come ceste di frutta, +quali coperte di un bel velo ricamato, quali infiorate, dorate, +scolpite, dipinte, v'eran tante casse da morto. Dentro, le casse per gli +uomini; fuori, quelle pei bambini. Una delle vetrine combaciava dalla +parte esterna con la vetrina d'una bottega da salumaio, in modo che le +casse toccavan quasi le uova e i formaggi; e si poteva dare benissimo +che un cittadino frettoloso, credendo d'andarsi a comperar la +colezione, sbagliasse la porta, e andasse a inciampar nelle bare: +scambio poco atto a stuzzicar l'appetito. + +E poichè sono a parlar di botteghe, entriamo in una bottega da +tabaccaio, a vedere che c'è di diverso dalle nostre. In Spagna, +all'infuori dei _cigarritos_ e degli Avana, che si vendono in botteghe a +parte, non si fumano altri sigari che i così detti di _tres cuartos_ (un +po' meno di tre soldi), della forma dei nostri sigari romani, un po' più +grossi, squisitissimi o cattivissimi, secondo la fattura, che è un po' +trasandata. Gli avventori abituali, che in spagnuolo si chiamano col +curiosissimo nome di _parroquianos_, pagando qualcosa di più si fan dare +i sigari _escogidos_ (scelti); i buongustai raffinati, aggiungendo +ancora il contentino alla giunta, ottengono _los escogidos de los +escogidos_, i scelti dei scelti. Sul banco v'è un piattino con una +spugnetta intrisa nell'acqua per inumidire i francobolli, senza quella +seccatura di star lì a leccare; e in un canto una cassetta per le +lettere e per le stampe. La prima volta che s'entra in una di queste +botteghe, specie quando c'è molta gente, vien da ridere a veder quei tre +o quattro che vendono, sbatter le monete sul banco in maniera da farsele +saltare fin sopra la testa, e coglierle in aria, con un gesto da +giocatori di bussolotti; e fan così da per tutto per accertarsi col +suono che le monete sian buone, poichè ne corron moltissime false. La +moneta più usuale è il _real_, che vale poco più di cinque soldi nostri; +quattro _reales_ fanno una _peceta_, cinque _pecetas_ un _duro_, che +equivale al nostro scudo di buona memoria, aggiuntovi ventisei +centesimi; cinque scudi fanno un _doblon de Isabel_, d'oro. Il popolo fa +i suoi conti a _reales_. Il reale si divide in otto _cuartos_, o +diciassette _ochavos_, o trentaquattro _maravedis_; monete dei mori, che +han perduta quasi la forma primitiva, e rassomigliano a bottoni +schiacciati piuttosto che a monete. Il Portogallo pure ha una unità +monetaria più piccola della nostra: il _reis_, che vale presso a poco la +metà d'un centesimo; e tutto si conta a _reis_. Figuriamoci un povero +viaggiatore, che arrivi là senza saperne nulla, e che fatto un buon +pranzetto e domandato il conto, si senta dire a muso duro, invece di +quattro lire:--Ottocento reis!--Gli si rizzano i capelli. + + * * * * * + +Prima di sera andai a vedere il luogo dove nacque il Cid; se non ci +avessi pensato io stesso, me lo avrebbero rammentato i ciceroni, chè per +tutto dove passavo mi mormoravano all'orecchio:--Resti del Cid; casa del +Cid; monumento del Cid.--Un vecchietto maestosamente avvolto nella sua +cappa, mi disse con aria di protezione: "_Venga Usted conmigo,_" e mi +fece salire su per una collina posta a cavaliere della città, sulla cima +della quale si vedono tuttora i resti d'un enorme castello, antica +dimora dei Re di Castiglia. Prima di giungere al monumento del Cid, +s'incontra un arco di trionfo, di stile dorico, semplice e grazioso, +fatto innalzare da Filippo II, in onore di Fernan Gonzales, nel luogo +stesso, si dice, ove sorgeva la casa in cui nacque il famoso capitano. +Un po' più oltre si trova il monumento del Cid, eretto nel 1784. È un +pilastro di pietra, poggiato sur un piedistallo in muratura, e +sormontato da uno scudo araldico, con questa iscrizione: «In questo +luogo sorgeva la casa, nella quale nacque l'anno 1026 Rodrigo Diaz di +Vivar, chiamato il _Cid campeador_. Morì in Valenza il 1099, e il suo +corpo fu trasportato nel monastero di San Pietro di Cardena presso +questa città.» Mentre leggevo queste parole, il cicerone mi espose una +leggenda popolare sulla morte dell'Eroe: "Quando il Cid morì," mi disse +con molta gravità, "nessuno rimase a custodire il suo cadavere. Un ebreo +entrò nella chiesa, si avvicinò alla bara e disse:--Ecco il grande Cid +al quale nessuno, fin che visse, ebbe il coraggio di toccare la barba; +io gliela tocco, e voglio vedere che mi può fare.--Così dicendo allungò +la mano; ma nello stesso punto il cadavere afferrò l'elsa della spada e +ne trasse un palmo fuori della guaina. L'ebreo gettò un grido e cadde a +terra tramortito; i preti accorsero, l'ebreo fu sollevato, tornò in sè e +raccontò il miracolo; allora tutti si volsero verso il Cid, e videro che +teneva ancora la mano sull'elsa in atteggiamento minaccioso. Dio non +aveva voluto che la salma del grande guerriero fosse contaminata dalla +mano d'un miscredente." Dicendo questo, mi guardò, e visto che non +facevo il menomo segno d'incredulità, mi condusse sotto un arco di +pietra, che doveva essere d'un'antica porta di Burgos, pochi passi +lontano dal monumento, e indicandomi una scanalatura orizzontale che si +vedeva nel muro a poco più d'un metro da terra, mi disse: "Questa è la +misura delle braccia del Cid, quand'era giovanetto, e veniva qui a +giuocare coi suoi compagni." E tese le braccia lungo la scanalatura per +farmi vedere quanto ce n'avanzava; poi volle che mi misurassi anch'io, +ed ero anch'io più corto; allora mi diede uno sguardo di trionfo e si +mosse per ritornare in città. Giunto in una strada solitaria, davanti +alla porta d'una chiesa, si fermò, e mi disse: "Questa è la chiesa di +Santa Agneda, dove il Cid fece giurare al re Don Alfonso VI di non aver +avuto parte nell'uccisione di suo fratello Don Sancho." Lo pregai di +dirmi tutta la storia: "Eran presenti" continuò "i prelati, i cavalieri, +gli alti personaggi dello Stato. Il Cid mise il Vangelo sull'altare, il +Re vi stese su la mano, e il Cid disse:--Re Don Alfonso, voi mi dovete +giurare che non vi siete macchiato nel sangue del re Don Sancho, mio +signore; e se giurate il falso prego Iddio che vi faccia perire per la +mano d'un vassallo traditore.--E il Re disse:--Amen;--ma cangiò di +colore. E il Cid ripetè:--Re Don Alfonso, voi dovete giurare che non +avete nè ordinata, nè consigliata la morte del re Don Sancho mio +signore; e se giurate il falso, possiate morire per la mano d'un +vassallo traditore!--E il re disse:--Amen;--ma cangiò una seconda volta +di colore. Dodici vassalli confermarono il giuramento del Re; il Cid gli +volle baciare la mano; il Re non glielo permise, e l'odiò da quel +momento per tutta la vita."--Soggiunse poi che un'altra tradizione +narrava non avere il re Don Alfonso giurato sul Vangelo, ma sul +chiavistello della porta della chiesa; che per molto tempo i viaggiatori +di tutti i paesi del mondo eran venuti ad ammirare quel chiavistello, +che il popolo gli attribuiva non so quali virtù soprannaturali, e che se +ne faceva tanto parlare in ogni parte, e gli si appioppavano tante e sì +strampalate favole, che il vescovo Don Fray Pascual fu costretto a farlo +togliere, come quello che creava una pericolosa rivalità di potere tra +la porta e l'altar maggiore.--Il cicerone non disse altro; ma ci sarebbe +da metter assieme dei bei volumi se si volessero raccogliere tutte le +tradizioni del Cid che corrono in Spagna. Nessun guerriero leggendario +fu mai più caro al suo popolo che questo terribile Rodrigo Diaz de +Vivar: la poesia ne ha fatto poco meno d'un dio; la sua gloria vive nel +sentimento nazionale degli Spagnuoli, come se fossero trascorsi, non +otto secoli, ma otto lustri dal tempo in che visse; il poema eroico che +da lui s'intitola, e che è il primo monumento della poesia della Spagna, +è ancora l'opera più possentemente nazionale della sua letteratura. + + * * * * * + +Sull'imbrunire me n'andai a passeggiare sotto i portici della piazza +maggiore, colla speranza di vedere un po' di gente; ma pioveva a +rovescio e tirava un vento maledetto, così che non ci trovai che qualche +gruppo di ragazzi, di operai e di soldati; e me ne tornai difilato +all'albergo. V'era arrivato la mattina stessa l'Imperatore del Brasile, +e doveva ripartire la notte per Madrid. Nella sala dove io desinai, +insieme ad alcuni spagnuoli, ai quali feci conversazione fino all'ora +della partenza, desinavano tutti i maggiordomi, cameriere, servitori, +staffieri e che so io, di sua maestà imperiale, seduti intorno ad una +gran tavola, che occupavano tutta. In vita mia non ho visto un più +strano gruppo di creature umane. C'eran dei visi bianchi, dei visi neri, +dei visi gialli, dei visi color di rame, con certi occhi e nasi e +bocche, da non trovarne gli uguali in tutta la raccolta del _Pasquino_ +del Teja. E ognuno parlava una lingua diversa imbastardita: chi +l'inglese, chi il portoghese, chi il francese, chi lo spagnuolo; +qualcuno una mescolanza non mai più udita di tutte e quattro, aggiuntovi +parole, suoni e cadenze di non so che dialetti; e si capivano, e +discorrevano tutti insieme con confusione tale da far credere che +parlassero una sola arcana orrenda lingua di qualche terra selvaggia +ignorata dal mondo. + +Prima di lasciare la Vecchia Castiglia, la culla della monarchia +spagnuola, avrei voluto veder Soria, fabbricata sulle rovine dell'antica +Numancia; Segovia, dall'immenso acquedotto romano; Sant'Idelfonso, il +delizioso giardino di Filippo V; Avila, la città natale di Santa Teresa; +ma fatte in fretta e in furia, prima di prendere il biglietto per +Valladolid, le quattro prime operazioni dell'aritmetica, dissi a me +stesso che in quelle quattro città non ci potevano essere grandi cose da +vedere, che le _Guide_ esagerano, che la fama fa le frangie, che val +meglio veder poco che molto, pur che quel poco si veda bene, e si +ritenga; ed altre profonde ragioni che rispondevano rigorosamente ai +dati dei miei calcoli e alle mire della mia ipocrisia. + +Così partii da Burgos senz'aver visto proprio altro che monumenti, +ciceroni e soldati, poichè le castigliane, impaurite dalla pioggia, non +avevano osato avventurare i loro piedini nella strada; e mi rimase +perciò un ricordo quasi tristo di quella città, nonostante la pompa dei +suoi colori e la magnificenza della sua Cattedrale. + +Da Burgos a Valladolid, la campagna è poco diversa che da Saragozza a +Miranda; sono ancora quelle pianure vaste e spopolate, cinte di colline +rossastre, dalle forme recise e dalle creste nude; quelle lande +solitarie, mute, inondate d'una luce ardente, che volgon la fantasia ai +deserti dell'Affrica, alla vita romita, al cielo, all'infinito, destando +nel cuore un sentimento inesprimibile di stanchezza e di malinconia. In +mezzo a quelle pianure, in quella solitudine, in quel silenzio, si +comprende la mistica natura del popolo delle Castiglie, la fede ardente +dei suoi re, le sacre ispirazioni dei suoi poeti, le estasi divine dei +suoi santi, le sue grandi chiese, i suoi grandi chiostri, e la sua +grande istoria. + + + + +IV. + +VALLADOLID. + + +Valladolid _la rica_, come la dice il Quevedo, famosa dispensatrice di +raffreddori, era fra le città situate al nord del Tago, quella che più +vivamente io desiderava di vedere, benchè sapessi che non ci sono grandi +monumenti artistici, nè alcuna cosa moderna notevole. Avevo una +particolar simpatia pel suo nome, per la sua storia, e per il carattere, +che m'ero immaginato a mio modo, dei suoi abitanti; mi pareva che +dovess'essere una città signorile, allegra e studiosa; e non potevo +raffigurarmi le sue strade, che non vedessi passar di qui il Gongora, di +là il Cervantes, da un'altra parte Leonardo d'Argensola, e tutti gli +altri poeti e storici e dotti, che vivevan là quando c'era la splendida +Corte della monarchia. E pensando alla Corte, vedevo un confuso +avvicendarsi nelle vaste piazze della mia città simpatica, di +processioni sacre, di corse di tori, di pompe militari, di mascherate, +di balli, tutto il diavolío delle feste per la nascita di Filippo IV, +dall'arrivo dell'Ammiraglio inglese col corteo dei seicento cavalieri +fino all'ultimo banchetto dai famosi mille e duecento piatti di carne, +senza contare i non serviti, per dirla colla tradizion popolare. Arrivai +di notte, scesi al primo albergo e m'addormentai col pensiero delizioso +che mi sarei svegliato in una città sconosciuta. + +E lo svegliarsi in una città sconosciuta, quando ci si è andati per +elezione, è infatti un piacere vivissimo. Quel pensare che dal momento +che uscirete di casa fino a quando ci tornerete la notte, non farete che +passare di curiosità in curiosità, e di soddisfazione in soddisfazione; +che tutto quello che vedrete vi riuscirà nuovo, e che ad ogni passo +imparerete qualcosa, e che ogni cosa vi s'imprimerà nella memoria per +tutta la vita; che sarete tutta la giornata libero come l'aria e allegro +come un uccello, senza un pensiero al mondo, fuor di quello di +divertirvi; che divertendovi, gioverete nello stesso punto alla salute +del corpo, dell'animo e dell'intelletto; che il termine, finalmente, di +tutti questi piaceri, invece di avere per voi qualcosa di malinconico +come la sera dei dì di festa, non sarà che il principio d'un'altra serie +di diletti, che vi accompagnerà da quella città ad un'altra, da questa a +una terza, e via via, per uno spazio di tempo al quale la vostra +fantasia si compiace di non assegnare confini; tutti questi pensieri, +dico, che vi si affacciano alla mente in folla, nel punto che aprite gli +occhi, vi danno una cosiffatta scossa di gioia, che prima di +avvedervene, vi trovate ritto in mezzo alla stanza, col cappello in +testa e la Guida tra le mani. + +Andiamo dunque a godere Valladolid. + +Ahimè! quanto mutata dai bei tempi di Filippo III! La popolazione, che +fu già di centomil'anime, è ora ridotta a poco più di ventimila; nelle +strade principali fanno un po' di comparita gli studenti dell'Università +e i viaggiatori che passano per andare a Madrid; le altre strade sono +morte. È una città che fa l'effetto d'un gran palazzo abbandonato, nel +quale si vedono ancora qua e là traccie di bassorilievi, di dorature e +di mosaici, e nelle sale di mezzo alcune famiglie di povera gente, a cui +la solitaria vastità dell'edifizio ispira malinconia. Molte piazze +spaziose, qualche antico palazzo, case in rovina, conventi vuoti, lunghe +strade erbose e deserte; tutti gli aspetti, insomma, d'una gran città +decaduta. Il più bel punto è la piazza Maggiore, vasta, cinta +tutt'intorno da un porticato sostenuto da grandi colonne di granito +azzurrognolo, sulle quali s'alzan le case, tutte di tre piani, munite di +tre ordini di terrazzini lunghissimi, dove si dice che starebbero +comodamente sedute ventiquattro mila persone. Il porticato si stende +ancora ai due lati d'una larga strada che sbocca nella piazza, e qui e +in altre due o tre strade vicine è la maggiore frequenza della gente. +Era giorno di mercato; sotto i portici e sulla piazza formicolava una +folla di contadini, di erbivendole, di merciai; e poichè a Valladolid si +parla il castigliano con proprietà mirabile di forma e di pronunzia, io +mi misi a bighellonare fra le ceste d'insalata e i mucchi degli aranci, +per cogliere a volo i motti e i suoni della bellissima lingua. Mi +ricordo, tra gli altri, d'un curioso proverbio detto da una donna +stizzita a un giovinastro che facea lo smargiasso: "_Sabe Usted,_" gli +disse piantandosegli davanti, "_lo que es que destruye al hombre?_" Mi +fermai e tesi l'orecchio: "_Tres muchos y tres pocos: Mucho hablar y +poco saber, Mucho gastar y poco tener, Mucho presumir y nada valer._"[2] + +E mi parve di sentire una gran differenza tra le voci di quella gente e +le voci dei Catalani: qui più limpide e più argentine, ed anco il +gestire più gaio, e l'espressione dei volti più vivace; benchè nulla +ancora di particolare nelle fisonomie e nei colori; e il vestire punto +differente da quello delle nostre plebi del nord. E appunto nella piazza +di Valladolid m'accorsi per la prima volta che dacchè ero entrato in +Spagna non avevo ancora visto una pipa! Gli operai, i contadini, i +poveri, tutti fumano il _cigarrito_; e c'è da ridere a veder certi omoni +tarchiati e baffuti andar attorno con quel cosino microscopico in bocca, +mezzo nascosto dai peli; e fumarlo diligentissimamente fino all'ultimo +filo di tabacco, fino a non aver più che una scintilla moribonda sul +labbro di sotto; e questa ancora tenerla lì, come una goccia di +liquore, fin che ne sputan la cenere, coll'aria di chi fa un sacrifizio. +E d'un'altra cosa m'accorsi, che osservai pure in seguito, per tutto il +tempo che rimasi in Ispagna: non ho mai sentito fischiare. + +Dalla piazza Maggiore mi recai alla piazza di San Paolo, vasta ed +allegra piazza, nella quale è l'antico palazzo reale. La facciata non è +notevole, nè per grandiosità, nè per bellezza: mi affacciai alla porta, +e prima di provare un senso d'ammirazione per la maestà del luogo, ne +provai uno di tristezza per il silenzio sepolcrale che vi regnava. Non +v'è cosa che produca una impressione più vicina a quella d'un +camposanto, che la vista d'una reggia abbandonata, appunto perchè ivi è +forte e vivo, più che in ogni altro luogo, il contrasto tra i ricordi +che desta e lo stato in cui si trova. O superbi cortei di cavalieri +piumati, o splendidi conviti, o godimenti febbrili d'una prosperità che +pareva eterna! Dinanzi a questi vuoti sepolcri, è un piacere nuovo +quello di tossire un po', come qualche volta fanno i malati per prova, e +sentir ripetere dall'eco la vostra voce robusta, che v'assicura che +siete giovani e sani. Nell'interno del palazzo è un ampio cortile, +circondato di busti a mezzo rilievo che rappresentano gl'imperatori +romani; una bella scala, e spaziose gallerie al piano superiore. Tossii, +e l'eco mi rispose:--Che salute!--ed uscii confortato. Un portinaio +sonnecchiante mi accennò sulla medesima piazza un altro palazzo, al +quale non avevo badato, e mi disse che in quello era nato _el gran rey +Felipe segundo_, dal quale Valladolid ricevette il titolo di città; +"_Usted sabe, Felipe segundo, hijo de Carlo quinto, padre de..._"--"_Lo +sé, lo sé;_" m'affrettai a rispondere per salvare il _realito_, e dato +un sinistro sguardo al sinistro palazzo, m'allontanai. + +Di fronte al palazzo reale è il Convento dei Domenicani di San Paolo, +con una facciata di stile gotico, così ricca, stracarica di statuette, +di bassorilievi, d'ornamenti d'ogni maniera, che basterebbe la metà ad +abbellire un vasto palazzo. In quel punto vi batteva su il sole, e +l'effetto era stupendo. Mentre io stavo contemplando a mio bell'agio +quel labirinto di scultura, dal quale lo sguardo, una volta cadutovi, +par che non possa più uscire; un accattoncino di sette o ott'anni ch'era +seduto in un angolo lontano della piazza, si spicca dal suo posto _come +da corda cocca_, e si slancia verso di me, gridando con voce tenera e +affannosa: «_Señorito! Señorito! que le quiero á Usted mucho!_» (ch'io +le voglio molto bene). Questa è nuova, pensai, che i poveri facciano +delle dichiarazioni d'amore. Mi si venne a piantare dinanzi, e io gli +domandai: + +"_Porqué me quieres?_" + +"_Porque_" mi rispose con franchezza "_Usted me da una limosnita._" + +"E perchè ti debbo dare una _limosnita_?" + +"_Porque...._" rispose esitando; poi risoluto, col tuono di chi ha +trovato una buona ragione: "_Porque usted tiene el libro._" + +La guida che avevo sotto il braccio! Ma vedete se bisogna proprio +viaggiare per sentirne delle nuove! Io avevo la guida, la guida l'hanno +i forestieri, i forestieri fanno la limosina, dunque io dovevo far la +limosina a lui; tutto questo ragionamento sottinteso invece di dire:--Ho +fame.--Mi piacque la speciosità del trovato, e misi nella mano del +profondo ragazzo i pochi _cuartos_ che mi trovai nelle tasche. + +Svoltando in una strada accanto, vidi la facciata del Collegio +domenicano di San Gregorio, pure gotica, e più grandiosa e più ricca di +quella di San Paolo. Poi, di strada in strada, giunsi fino alla piazza +della Cattedrale. Nel punto che sbocco nella piazza, incontro una +spagnolina graziosissima, alla quale si sarebbero potuti applicare quei +due versi dell'Espronceda: + + «Y que yo la he de querer + Por su paso de andadura.» + +o il nostro «non era l'andar suo cosa mortale» che è la grazia suprema +delle donne spagnuole. Aveva nell'andatura quei mille sfuggevoli guizzi +e mollissimi ondeggiamenti, che l'occhio non iscorge a uno a uno, nè la +memoria ritiene, nè la parola esprime; ma che formano tutti insieme +quello che ha di più seducentemente femminino la donna. Qui mi trovai in +un imbarazzo; vedevo in fondo alla piazza la gran mole della Cattedrale, +e la curiosità mi stimolava a guardare la mole; vedevo, pochi passi +davanti a me, quella personcina, e una curiosità non meno viva mi +costringeva a guardare la personcina; e non volendo perdere nè il primo +colpo d'occhio della Chiesa, nè la fugace vista della donna, correvo +cogli occhi dal visino alla cupola e dalla cupola al visino, con sì +affannosa avidità, che la bella sconosciuta dovette credere certamente +ch'io avessi scoperto una qualche corrispondenza di linee, o qualche +legame misterioso di simpatia fra lei e l'edifizio; perchè si volse a +guardar la chiesa essa pure, e passandomi accanto sorrise. + +La Cattedrale di Valladolid, benchè non finita, è una delle più vaste +cattedrali della Spagna: è una imponente massa di granito, che produce +nell'animo d'un incredulo un effetto simile a quello della chiesa del +_Pilar_ di Saragozza. Al primo entrare, si vola col pensiero alla +Basilica di San Pietro: è un'architettura grandiosa e semplice, che +riceve dal color fosco della pietra come un riflesso di mestizia; le +pareti son nude, le cappelle buie, gli archi, i pilastri, le porte, ogni +cosa gigantesco e severo; è una di quelle cattedrali che fan balbettar +la preghiera con un senso di terrore segreto; non avevo ancora visto +l'Escurial, ma ci pensai; è opera, in fatti, dello stesso architetto; la +chiesa fu lasciata incompiuta per dar opera alla costruzione del +convento; e visitando il convento si ricorda la chiesa. A destra +dell'altar maggiore, in una piccola cappella, sorge la tomba di Pietro +Ansurez, signore e benefattore di Valladolid, e al di sopra del +monumento è deposta la sua spada. Ero solo nella chiesa, e sentivo +echeggiare il mio passo; mi prese tutt'a un tratto un senso di freddo +acuto e non so che fanciullesco timore; volsi le spalle alla tomba ed +uscii. + +Uscendo, incontrai un prete e gli domandai dov'era la casa che +aveva abitato il Cervantes. Mi rispose ch'era nella strada Cervantes e +m'indicò da qual parte dovevo passare; lo ringraziai, mi domandò s'ero +straniero, risposi di sì; "_de Italia?_"--"_de Italia._" Mi diede +un'occhiata da capo a piedi, si levò il cappello e tirò via per +la sua strada. Mi mossi anch'io, in senso opposto, e mi venne +un'idea:--Scommetto che s'è fermato per vedere com'è fatto un carceriere +del Papa;--mi voltai, ed egli era proprio là immobile in mezzo alla +piazza, che mi guardava con tanto d'occhi. Non potei trattenermi dal +ridere e scusai il riso con un saluto: "_Beso a usted la mano!_" ed egli +a me: "_Buenos dias!_" e tirò via; ma deve aver soggiunto, non senza +meraviglia, che, per essere un Italiano, non avevo poi tanto la faccia +di farabutto. Attraversai due o tre strade strette e silenziose, e +riuscii nella strada Cervantes, lunga, diritta, fangosa, fiancheggiata +da case meschine. Andai per un pezzo non incontrando che qualche +soldato, qualche criada, e qualche mulo, e guardando qua e là pei muri +in cerca dell'iscrizione:--_A qui vivió Cervantes_ ec.;--ma non trovai +nulla. Giunto in fondo, mi trovai nell'aperta campagna; non c'era anima +viva; stetti un po' là a guardare intorno, poi tornai. M'imbattei in un +mulattiere, e gli domandai: "_Donde está la casa que vivió Cervantes?_" +Per tutta risposta diede una sfruconata al mulo, e tirò innanzi. +Interrogai un soldato: mi mandò in una bottega. Nella bottega interrogai +una vecchia: non mi capì, credette ch'io volessi comprare il _Don +Chisciotte_, mi mandò da un libraio. Il libraio, che volea fare il +saputello, e non sapeva risolversi a dirmi che della casa del Cervantes +non aveva notizia, mi si mise a batter la campagna, parlando della vita +e delle opere del _milagroso escritor_; così che in somma delle somme me +ne dovetti andare pei fatti miei senza aver visto nulla. Eppure si +dev'esser serbata memoria di quella casa (e certo, se l'avessi meglio +cercata, l'avrei rinvenuta), non solo perchè il Cervantes l'abitò, ma +perchè seguì là un fatto, del quale tutti i suoi biografi fanno +menzione. Poco tempo dopo la nascita di Filippo IV, essendosi +incontrati, una notte, un cavaliere della Corte e uno sconosciuto, +vennero, non si sa perchè, a parole, misero tutti e due mano alle spade, +si batterono, e il cavaliere fu ferito mortalmente. Il feritore se la +svignò; il ferito, tutto intriso di sangue, corse a chieder soccorso ad +una casa vicina. Abitavano in quella casa il Cervantes colla sua +famiglia, e la vedova d'un rinomato scrittor di cronache, con due +figliuoli. Uno di questi accorse, alzò da terra il ferito, e chiamò il +Cervantes, ch'era già a letto. Il Cervantes scese, e aiutò l'amico a +portare il cavaliere in casa della vedova. Due giorni dopo morì. Se ne +mischiò la giustizia, si cercò di scoprir la cagione del duello, si +credette che i due campioni facessero la corte tutti e due alla figlia +o alla nipote del Cervantes: tutta la famiglia fu messa in gattabuia. +Dopo non molto tempo vennero lasciati in libertà, e non si seppe più +altro. Ma anche questa doveva capitare al povero autore del _Don +Chisciotte_, perchè potesse proprio dire d'averne avuta una per sorte! + +In quella stessa strada Cervantes, mi son goduto una scenetta che mi +compensò a mille doppi di non aver trovato la casa. Passando davanti a +una porta, sorpresi al piè d'una scala una castiglianina, di dodici o +tredici anni, bella come un angioletto, la quale teneva fra le braccia +un bambino. Non trovo parole abbastanza delicate e gentili per +descrivere l'atto ch'ella faceva! Una infantile curiosità delle dolcezze +dell'amor materno l'aveva soavemente tentata; i bottoni del suo +camiciotto erano usciti pian piano dagli occhielli, l'un dopo l'altro, +sotto la pressione d'un ditino tremante; era sola, non sentiva rumor +nella strada, aveva nascosto la mano nel seno; allora, forse, era +rimasta un momento perplessa; ma data un'occhiata al bambino, e sentito +rinascere il coraggio, aveva fatto un leggero sforzo colla mano +nascosta, e aveva messo fuori quello che poteva; e tenendo schiusi i +labbruzzi al bambino coll'indice e col medio, gli diceva con tenerezza: +"_Héla aqui_" (eccola qui), e aveva il volto color di foco, e un sorriso +dolcissimo negli occhi. Sentito il mio passo, gettò un grido, e +scomparve. + +Invece della casa del Cervantes, trovai, di lì a poco, quella dove +nacque don José Zorilla, uno dei più valenti poeti spagnuoli di questi +tempi, vivo tuttora, da non confondersi, come fanno molti in Italia, +collo Zorilla capo del partito radicale; benchè della poesia in testa ce +n'abbia anche questi, e la sparga a larga mano ne' discorsi politici, +con rinforzo di alte grida e di gesti furiosi. Don José Zorilla è nella +letteratura spagnuola, a parer mio, un po' più di quello che +nell'italiana è il Prati, col quale ha molti tratti di somiglianza: il +sentimento religioso, la passione, la fecondità, la spontaneità, e un +non so che di vago e di ardito, che scalda le fantasie giovanili; e un +modo di leggere, a quello che si dice, risonante e solenne, benchè +leggermente monotono, del quale molti spagnuoli vanno matti. La forma, +direi che l'ha più corretta il poeta spagnuolo; prolissi un po' l'uno e +l'altro; in tutti e due un barlume di grande poeta. Ammirabili, sovra +ogni altra opera dello Zorilla, _I cantos del Trovador_, racconti e +leggende, pieni di versi d'amore dolcissimi e di descrizioni +d'un'evidenza impareggiabile. Scrisse anco pel teatro: e il suo _Don +Juan Tenorio_, dramma fantastico, in versi ottonari a rime, è una delle +più popolari opere drammatiche della Spagna. Si rappresenta ogni anno il +giorno dei morti, con grande apparato, e vi accorre il popolo come a una +festa. Alcuni tratti di lirica sparsi nel dramma, corrono per le bocche +di tutti; e in special modo la dichiarazione d'amore di Don Giovanni +all'amante rapita, che è quanto di più soave, di più tenero, di più +ardente possa uscire dalle labbra d'un giovane innamorato nel più +impetuoso prorompere della passione. Sfido il più freddo degli uomini a +legger quei versi senza tremare! Ed è forse anche più potente la +risposta, della donna:--Don Giovanni! Don Giovanni! Lo imploro dalla tua +nobile compassione: o strappami il cuore o amami, perchè +t'adoro!--Fateveli dire, quei versi, da un'Andalusa, e ve n'accorgerete; +o se non potete far questo, vedete di leggere almeno la ballata col +titolo _La Pasionaria_, lunghetta, ma piena d'un affetto e d'una +malinconia che innamora. Io non posso ricordarmene senza che mi si +riempian gli occhi di lagrime; vedo sempre quei due amanti, Aurora e +Felice, giovanetti, in una campagna deserta, al cadere del sole, che +s'allontanano per opposte vie, voltandosi ad ogni tratto, e salutandosi, +e non saziandosi mai di guardarsi. Son versi, come li chiaman gli +Spagnuoli, _asonantes_, senza rima, ma composti e ordinati così che la +penultima sillaba d'ogni verso dispari o pari, sulla quale cade +l'accento, abbia sempre la stessa vocale; che è la maniera di verso più +popolare in Spagna, il verso del _Romancero_, nel quale moltissimi +improvvisano con meravigliosa facilità; nè può uno straniero sentirne +tutta l'armonia se non ci abbia fatto l'orecchio. + + * * * * * + +"Si può vedere il Museo di Pittura?"--"_Porqué no, caballerito?_" La +portinaia mi schiuse le porte del Collegio maggiore di Santa Croce, e mi +accompagnò nell'interno. I quadri son molti, ma fuor di qualcuno del +Rubens, del Mascagni, del Cardenas, di Vincenzo Carducci, gli altri son +quadri di pochissimo pregio, razzolati qua e là pei conventi, e sparsi a +casaccio nelle stanze, nei corridoi, nelle scale, nelle gallerie. Ciò +non di meno, gli è un Museo che lascia nell'animo una impressione +profonda, non molto dissimile da quella che produce la prima volta lo +spettacolo del combattimento dei tori; e infatti sono trascorsi più di +sei mesi da quel giorno, ed io la risento ancora come se l'avessi +ricevuta poche ore fa. Quanto di più tristo, di più sanguinario, di più +orrendo è uscito dal pennello dei più feroci pittori spagnuoli, si trova +raccolto là. Immaginate pur delle piaghe, delle membra mutilate, delle +teste spiccate dal busto, dei corpi estenuati, flagellati, tanagliati, +arsi, straziati con quanti tormenti abbiate mai trovati descritti nei +romanzi del Guerrazzi o nelle Storie dell'Inquisizione, non giungerete a +formarvi un'adeguata idea del Museo di Valladolid. Passate di sala in +sala, e non vedete che visi stravolti di morti, di moribondi, +d'indemoniati, di carnefici, e in ogni parte sangue, e sangue, e sangue, +che vi pare di vederlo spicciar fuori dei muri e di sguazzarci dentro +come la Babette del Padre Bresciani nelle prigioni di Napoli. È un +cumulo di dolori e d'orrori da riempirne gli spedali d'uno Stato. Sulle +prime si prova un senso di tristezza, poi di ribrezzo, in fine, più che +di ribrezzo, di sdegno contro gli artisti macellai che prostituirono +l'arte di Raffaello e di Murillo in così sconcia maniera. Il quadro più +guardabile ch'io vidi, fra i moltissimi cattivi, benchè anch'esso d'un +_realismo_ spietatamente spagnuolo, rappresentava la Circoncisione di +Gesù, con tutti i particolari più minuti delle cose taglienti e delle +cose tagliate, e una corona di spettatori chinati ed immobili, come +studenti di clinica chirurgica intorno al maestro operatore: "_Vámonos, +vámonos_" dissi alla cortese portinaia, "se sto qui un'altra mezz'ora, +n'esco bruciato, o scorticato o squartato; non ha da farmi veder nulla +di più allegro?" Mi condusse a veder l'Ascensione del Rubens, gran +quadro di grande effetto, che starebbe bene sur un altar maggiore: una +Vergine maestosa e sfolgorante che sale al cielo, e ai lati, e sopra, e +sotto, un visibilio di volti d'angelo, di corone di fiori, di chiome +d'oro, d'ali bianche, di svolazzetti, di raggi; e tutto tremola, fende +l'aere e va su, come uno stormo di passere, onde pare che da un momento +all'altro debba sollevarsi e sparire. + +Ma era fissato ch'io non dovessi uscire dal Museo con una gradevole +immagine davanti agli occhi. La portinaia aperse una porta e mi disse +ridendo:--Entri.--Entrai e detti indietro intimorito: mi parve d'esser +capitato in un manicomio di giganti. La vasta sala era piena di +colossali statue di legno colorito, rappresentanti tutti gli attori e +tutte le comparse del gran dramma della Passione, soldati, aguzzini, +spettatori, ciascuno nell'atteggiamento richiesto dal suo ufficio, chi +in atto di flagellare, chi di legare, chi di ferire, chi di +schernire,--orrendi volti orrendamente contratti;--poi le donne +inginocchiate, Gesù confitto sopra una croce enorme, i ladroni, la +scala, gli strumenti del supplizio: tutte le cose occorrenti, in somma, +per rappresentare la Passione, come si faceva una volta, sulle piazze, +con un gruppo di quei colossi, che dovevano occupare lo spazio d'una +casa. E anche qui piaghe, chiome inzuppate di sangue, lacerazioni da far +raccapriccire. "Vede quel Giudeo là?" mi disse la donna accennandomi una +delle statue, una faccia patibolare che sogno ancora adesso di tratto in +tratto. "Quello là, quando si facevano i gruppi fuori, si fu costretti a +levarlo, tanto è brutto e tristo; il popolo l'odiava a morte e lo voleva +mettere in pezzi, e siccome gli era sempre un gran da fare per le +guardie a impedire che dalle minaccie non si passasse ai fatti, fu +deciso di fare il gruppo senza di lui." Bellissima mi parve una madonna, +non so se del Berrugnete, di Iuan di Iuni, o dell'Hernandez, chè c'è +statue di tutti e tre; inginocchiata, colle mani giunte e gli occhi +volti al cielo, con una espressione di così disperato dolore, che muove +la pietà come una persona viva, e pare infatti, a pochi passi, viva; +così che, vedendola tutt'a un tratto, non si può trattenere +un'esclamazione di stupore "_Los ingleses_" mi disse la portinaia +(poichè i ciceroni si servono dei giudizi degli inglesi come di suggello +ai proprii, e qualche volta appioppan loro le più scipite stravaganze) +"_los ingleses dicen que no le falta mas que el habla_" (che non le +manca che la parola). Mi accomodai lietissimamente al parere degli +Inglesi, diedi alla portinaia i soliti _reales_, ed uscendo colla testa +piena d'immagini sanguinose, salutai il cielo allegro con un sentimento +insolito di piacere, come uno studente novizio all'uscire dalla sala +anatomica, dove abbia assistito alla prima autopsia. + +Visitai il bel palazzo dell'Università, _la plaza Campo grande_, dove la +Santa Inquisizione accendeva i suoi roghi, ampia, allegra, cinta di +quindici conventi; qualche chiesa adorna di pitture di grido; e quando +cominciai ad accorgermi che le immagini delle cose vedute mi si +confondevano nella testa, misi in tasca la _Guida_, e m'incamminai verso +la piazza maggiore. Il medesimo feci in tutte le altre città: quando la +mente è stanca, il volerla forzare ancora all'attenzione, per quella +pedanteria di non mancare di riguardo alla _Guida_, sarà una bella prova +di costanza; ma nuoce a chi viaggia collo scopo di narrar poi le +impressioni delle cose viste. Poichè tutto non si può ritenere, val +meglio non confondere la memoria viva delle cose principali, con una +folla di ricordi vaghi delle cose di minor conto. Oltrechè non si serba +mai grata ricordanza d'una città nella quale ci si è fatto il capo come +un cestone. + +Per cogliere l'aspetto vespertino della città, andai a passeggiare sotto +i portici, dove s'incominciavano ad illuminare le botteghe; e v'era un +viavai di soldati, di studenti, di ragazze, che sparivan nelle +porticine, volteggiavano intorno alle colonne, guizzavano di qua e di +là, sfuggendo alle mani impronte degl'insecutori avvolti nelle ampie +cappe; e frotte di ragazzi scorazzavano per la piazza empiendo l'aria di +grida sonore; e per tutto eran capannelli di _caballeros_, dai quali si +udivano tratto tratto i nomi del Serrano, del Sagasta e di Amedeo, +alternati colle parole _justicia, libertad, traicion, honra de España_, +e simili. Entrai in un ampissimo caffè pieno zeppo di studenti, e là +saziai, come direbbe uno scrittore scelto, il natural talento di cibo e +di bevanda. Ma poichè avevo un gran bisogno di discorrere, adocchiai due +studenti che sorbivano il caffè e latte al tavolino accanto, e senza far +tanti preamboli, diressi la parola ad uno: cosa naturalissima in Spagna, +dove si è sicuri di aver sempre una risposta cortese. I due studenti +s'avvicinarono, e lì i soliti discorsi che ognuno s'immagina: Italia, +Amedeo, università, Cervantes, andaluse, tori, Dante, viaggi; una +scorsa, insomma, alla carta geografica, alla storia letteraria e ai +costumi dei due paesi; poi un bicchier di vino di Malaga, e una stretta +di mano da amici. + +O _caballeros_ di buona memoria, avventori di tutti i caffè, commensali +di tutte le tavole rotonde, vicini di scranna in tutti i teatri, +compagni di viaggio in tutte le strade ferrate della Spagna; voi che +tante volte, mossi da gentile pietà per uno straniero sconosciuto, che +scorreva con occhio malinconico l'_Indicatore delle Ferrovie_ o la +_Correspondencia española_, pensando alla famiglia, agli amici, alla +patria lontana, gli avete offerto, con amabile spontaneità, il +_cigarrito_, e dato appiglio a una conversazione, che gli ruppe il corso +dei mesti pensieri e lo lasciò rasserenato ed allegro; io vi ringrazio, +o _caballeros_ di buona memoria; chiunque foste, o carlisti, o +alfonsisti, o amedeisti, o liberali, vi ringrazio dal più profondo +dell'anima, in nome di tutti gl'Italiani che viaggiarono e di tutti +quelli che viaggeranno nel vostro caro paese; e giuro sull'eterno volume +di Michele Cervantes, che ogni qualvolta vi sentirò accusare di animo +feroce e di selvaggi costumi dai vostri civilissimi fratelli europei, +sorgerò a difendervi coll'impeto d'un andaluso e colla tenacia d'un +catalano, sin che mi resti tanta voce da gridare: Viva l'ospitalità! + +Poche ore dopo mi trovavo in un carrozzone del treno che andava a +Madrid, e non era anche finito il fischio della partenza, che io mi +diedi un gran colpo della mano sulla fronte. Ahimè! era tardi; a +Valladolid avevo dimenticato di visitare la stanza dove morì Cristoforo +Colombo! + + +NOTE: + + [2] Tre _molto_ e tre _poco_ distruggon l'uomo: molto parlare e poco + sapere, molto spendere e poco avere, molto presumere e nulla valere. + + + + +V. + +MADRID. + + +Era giorno, quando uno dei miei vicini mi gridò nell'orecchio: +"_Caballero!_"--"Siamo a Madrid?" domandai svegliandomi. "Non ancora" mi +rispose "ma guardi!" Mi voltai verso la campagna e vidi lontano un mezzo +miglio, alle falde d'un alto monte, il convento dell'Escuriale, +illuminato dai primi raggi del sole. _Le plus grand tas de granit qui +existe sur la terre_, come lo chiamò un viaggiatore illustre, non mi +parve, a primo aspetto, quell'immenso edifizio che il popolo spagnuolo +considera come l'ottava meraviglia della terra. Nondimeno misi fuori il +mio:--_Oh!_--come altri viaggiatori che lo vedevano per la prima volta, +riserbando tutta la mia ammirazione al giorno che l'avrei visto da +vicino. Dall'Escurial a Madrid la strada ferrata attraversa una pianura +arida, che rammenta quella di Roma. "Non ha mai veduto Madrid, lei?" mi +domandò il vicino.--Risposi che no.--"_Parece imposible!_" esclamò il +buon Spagnuolo, e mi guardò in aria di curiosità, quasi dicendo fra +sè:--Oh vediamo un po' com'è fatto un uomo che non ha mai visto +Madrid!--Poi prese a enumerarmi le grandi cose che avrei veduto: che +passeggi! che caffè! che teatri! che donne! Per chi abbia un trecento +mila lire da spendere, non c'è di meglio di Madrid: è un gran mostro che +vive di patrimonii; se fossi in lei vorrei prendermi il gusto di +cacciargli in gola anche il mio.--Io premetti colla mano il mio floscio +portamonete, e mormorai:--Povero mostro!--"Ci siamo!" gridò lo spagnuolo +"guardi fuori!" Misi la testa fuor del finestrino. "Quello là è il +palazzo reale!" Vidi sopra un'altura una mole immensa; ma chiusi gli +occhi subito, perchè mi batteva il sole sul viso. Tutti s'alzarono, e +cominciò quel solito tramenío + + «Di pastrani, di scialli e d'altri cenci,» + +che impedisce quasi sempre la prima vista delle città. Il treno si +ferma; scendo, e mi trovo in una piazza piena di carrozze, in mezzo a +una folla rumorosa; cento mani si stendono sulla mia valigia, cento +bocche mi urlan nell'orecchio; è un casa del diavolo di facchini, di +carrozzai, di _ciceroni_, di fattorini di _casas de huespedes_, di +guardie, di ragazzi. M'apro il passo a colpi di gomito, mi caccio in un +_omnibus_ pieno di gente, e via. Si va su per uno stradone, si +attraversa una gran piazza, si infila una strada larga e diritta, si +arriva alla _Puerta del Sol_. È un colpo d'occhio stupendo! È una +vastissima piazza semicircolare, circondata di alti edifizi, nella +quale sboccano, come dieci torrenti, dieci grandi strade; e da ogni +strada una continua onda rumorosa di popolo e di carrozze; e tutto +quello che vi si vede è proporzionato alla vastità del luogo; i +marciapiedi larghi come vie, i caffè ampi come piazze, una vasca di +fontana grande come un lago; e in ogni parte una folla fitta e +mobilissima, un gridío assordante, un non so che di allegro e di festivo +nei volti, nei gesti, nei colori, che fa sì che non vi paia straniera nè +la gente, nè la città, e vi mette addosso una smania di mescervi in +quello strepito, di salutar tutti, di correr qua e là, piuttosto per +riconoscere cose e persone, che per vederle la prima volta. Scendo a un +albergo, n'esco subito, mi metto a girare per la città, alla ventura. +Non grandi palazzi, non antichi monumenti d'arte; ma strade spaziose, +pulite, gaie, fiancheggiate da case dipinte a vivi colori, interrotte da +piazze di mille forme diverse, quasi tracciate a caso, e in ogni piazza +un giardino, una fontana, una statuetta. Alcune strade in leggiera +salita, di modo che, entrandovi, si vede in fondo il cielo, e par che +sbocchino nell'aperta campagna; ma giunti sul punto più alto, un'altra +lunga strada si stende allo sguardo. Ad ogni poco, crocicchi di cinque, +sei, fino a otto vie, e qui un incrociarsi continuo di carrozze e di +gente; i muri coperti, per lunghi tratti, di cartelloni di spettacoli; +nelle botteghe, un va e vieni incessante; i caffè, stipati; in ogni +parte il brulichío d'una grande città. La strada d'Alcalà, larghissima, +da parer quasi una piazza rettangolare, divide Madrid per mezzo, dalla +_Puerta del Sol_ verso oriente, e sbocca in una vasta pianura, che si +stende lungo tutto un lato della città, e contiene giardini, passeggi, +piazze, teatri, circo di tori, archi trionfali, musei, palazzine, +fontane. Salgo in una carrozza, e dico al vetturino:--_Vuela!_--Passo +accanto alla statua del Murillo, risalgo per la strada Alcalà, infilo la +strada del Turco, dove fu assassinato il generale Prim; attraverso la +piazza delle Cortes, dove sorge la statua di Michele Cervantes; sbocco +nella piazza Maggiore, dove accendeva i suoi roghi l'Inquisizione; torno +addietro, e passo dinanzi alla casa di Lopez de Vega; riesco nella vasta +piazza d'Oriente in faccia al palazzo reale, dove si innalza la statua +equestre di Filippo IV in mezzo a un giardino circondato di quaranta +statue colossali; rimonto verso il centro, attraversando altre larghe +strade, e piazze allegre, e crocicchi pieni di gente; e ritorno +finalmente all'albergo dicendo che Madrid è grande, gaia, ricca, +popolosa e simpatica, e che la vorrò veder tutta, e starci un pezzo, e +godermela fin che lo consentano i registri di cassa e la mitezza della +stagione. + + * * * * * + +In capo a pochi giorni, un buon amico mi trovò una _Casa de huespedes_, +e mi ci andai a installare. Queste case di ospiti non son altro che +famiglie che dan da mangiare e da dormire a studenti, artisti, +forestieri, a prezzi differenti, si capisce, secondo come ci si dorme e +come si mangia; ma sempre a miglior prezzo che gli alberghi, +coll'inestimabile vantaggio che ci si respira un'aria di casa, ci si +stringono amicizie, e vi si è trattati piuttosto come gente della +famiglia che come dozzinanti. La padrona di casa era una buona signora +sulla cinquantina, vedova d'un pittore che aveva studiato a Roma, a +Firenze e a Napoli, ed aveva serbato per tutta la vita una ricordanza +grata e affettuosa d'Italia. Anch'essa, naturalmente, nutriva per il +nostro paese una vivissima simpatia, e me lo dimostrò coll'assistere +ogni giorno al mio desinare, raccontandomi vita, morte e miracoli di +tutti i suoi parenti e di tutti i suoi amici, come se fossi stato il +solo confidente ch'ella avesse in Madrid. Pochi spagnuoli intesi parlare +così spedito, così franco, e con tanta abbondanza di frasi, di motti, di +paragoni, di proverbi, di parole. Sui primi giorni ne fui sconcertato; +capivo poco; dovevo pregarla ogni momento di ripetere; non riuscivo a +farmi intendere sempre; m'accorsi in una parola, che studiando la lingua +sui libri, avevo sciupato di molto tempo a inzepparmi la testa di frasi +e di vocaboli che non occorrono quasi mai nella conversazione ordinaria; +mentre ne avevo lasciati da parte altri moltissimi, che sono +indispensabili. Dovetti dunque ricominciare a raccogliere, a notare, e +sopratutto a star sempre coll'orecchio teso per tirar profitto, quanto +potevo, dai discorsi della gente. E mi persuasi di questa verità: che si +può stare dieci anni, trenta, quaranta in una città straniera; ma che se +non si fa uno sforzo da principio, se per molto tempo non si continua a +studiare, se non si sta sempre, come diceva il Giusti, «con tanto +d'occhi aperti,» o non s'imparerà mai a parlare la lingua, o si parlerà +sempre male. Conobbi a Madrid degl'Italiani vecchi che stavano in Spagna +dalla loro prima giovinezza, e che parlavano lo spagnuolo da cani. Già, +non è punto, neanco per noi Italiani, una lingua facile, o per dir +meglio, presenta la grande difficoltà delle lingue facili: che non è +lecito parlarle meschinamente, perchè non è indispensabile parlarle per +farsi intendere. L'Italiano che vuol parlare spagnuolo in una +conversazione di gente colta, dove tutti lo capirebbero se parlasse +francese, bisogna che giustifichi il suo ardimento parlando con +scioltezza e con garbo. Ora la lingua spagnuola, appunto perchè molto +più affine alla nostra che la francese, è assai più difficile a parlarsi +presto, e per così dire, ad orecchio, senza dir degli spropositi; poichè +si dice, ad esempio, assai più facilmente _propre, mortuaire, délice_, +senza pericolo che ci scappi detto proprio, mortuario, delizia, di +quello che non si dica _propio, mortuorio, delicia_. Si casca +nell'italiano senza accorgersene, si inverte la sintassi ad ogni +istante, si ha sempre la propria lingua nell'orecchio e sulle labbra, +che ci inciampa, ci confonde, ci tradisce. Nè la pronunzia spagnuola ci +è men dura della francese; la _jota_ araba, facile a pronunciarsi +quand'è sola, è difficilissima quando ne cascan due in una parola, o +parecchie in una proposizione; la _zeta_ che si pronuncia come +pronunziano i blesi la _esse_, non si acquista che dopo un esercizio +lungo, ed anco paziente, perchè è un suono che sulle prime ci riesce +sgradevolissimo, e molti, anche sapendo, non lo voglion far sentire. Ma +se c'è una città in Europa dove si possa imparar bene la lingua del +paese, quella città è Madrid, e si può dir lo stesso di Toledo, di +Valladolid, di Burgos. Il popolo parla come i letterati scrivono; le +differenze di pronunzia fra la gente colta e la plebe dei sobborghi sono +leggerissime; e lasciando anche da parte quelle quattro città, la lingua +spagnuola è incomparabilmente più parlata, più comune, e perciò più +determinata, e per conseguenza più efficace nei giornali, sul teatro e +nella letteratura popolare, che la lingua italiana. V'è in Spagna il +dialetto valenziano, il catalano, il galliziano, il murciano, e +l'antichissima lingua delle provincie basche; ma si parla spagnuolo +nelle due Castiglie, nell'Aragona, nell'Estremadura, nell'Andalusia, +cioè in cinque grandi provincie. Il frizzo gustato a Saragozza è gustato +anche a Siviglia; la frase popolesca che colpisce la platea in un teatro +di Salamanca, ottiene lo stesso effetto in un teatro di Granata. Dicono +che la lingua spagnuola d'oggigiorno non è più quella del Cervantes, del +Quevedo, del Lopez de Vega; che la lingua francese l'ha imbastardita; +che Carlo V, se rivivesse, non direbbe più che è la lingua da parlarsi +con Dio; e che Sancho Panza non sarebbe più nè capito nè gustato. Ah! +chi per poco abbia bazzicato nelle gargotte e nei teatrucci dei +sobborghi, si accomoda a malincuore a quella sentenza! + +Passando dalla lingua al palato, mi ci volle un po' di buona volontà per +abituarmi a certe salse e intingoli e basoffie della cucina spagnuola; +ma mi ci abituai. I Francesi, che in punto mangiare sono schizzinosi +come ragazzi mal avvezzi, ne gridano ira d'Iddio; il Dumas dice che in +Spagna ha patito la fame; in un libro sulla Spagna che ho sott'occhio, è +scritto che gli Spagnuoli non vivono che di miele, di funghi, d'uova e +di lumache. Son tutte corbellerie. Essi possono dire altrettanto della +cucina nostra: ho conosciuti molti spagnuoli ai quali il veder mangiare +maccheroni al sugo moveva lo stomaco. Impasticciano un po', abusano un +po' del grasso, condiscono un po' troppo forte; ma via, tanto da cavar +l'appetito al Dumas, compicciano. Son maestri, fra le altre cose, di +piatti dolci. Il loro _puchero_ poi, il piatto nazionale, mangiato tutti +i giorni, da tutti, in tutto il paese, dico la verità, lo divoravo con +una golosità rossiniana. Il _puchero_ è, rispetto all'arte culinaria, +quello che è rispetto alla letteratura un'antologia: c'è un po' di +tutto, e del meglio. Una buona fetta di lesso di vacca forma come il +nucleo del piatto; intorno, un'ala di pollo, un pezzo di _chorizo_, +lardo, erbaggi, prosciutto; sotto, sopra e in tutti gl'interstizi, +_garbanzos_. I buon gustai pronunziano con reverenza il nome di +_garbanzos_. Sono una specie di ceci, ma più grossi, più teneri, più +saporiti; ceci, direbbe uno stravagante, caduti quaggiù da qualche mondo +dove una vegetazione eguale alla nostra è fecondata da un sole più +potente. Codesto è il _puchero_ usuale; ma ogni famiglia lo modifica +secondo la borsa; il povero si contenta della carne e dei _garbanzos_; +il signore ci aggiunge cento bocconcini squisiti. In fondo, è piuttosto +un desinare che un piatto; e però moltissimi non mangiano altro; un buon +_puchero_ e una bottiglia di _Val de peñas_ posson bastare a +chicchessia. Non parlo degli aranci, dell'uva di Malaga, degli asparagi, +dei carciofi e d'ogni sorta di legumi e di frutti, che tutti sanno +essere in Spagna bellissimi e buonissimi. Cionondimeno, gli Spagnuoli +mangian poco; e benchè nella loro cucina predomini il pepe, la salsa +forte, la carne salata; benchè mangino dei _chorizos_, che, come dicon +essi, _levantan las piedras_, ossia bruciano gl'intestini; bevono +pochissimo vino. Dopo la frutta, invece di star lì a centellinare una +buona bottiglia, pigliano per lo più una tazza di caffè e latte, e +raramente bevon vino la mattina. Alle tavole rotonde degli alberghi non +ho mai veduto uno spagnuolo vuotar la bottiglia; ed io che la vuotavo, +ero guardato con aria di stupore, come un beone scandaloso. È raro, +nelle città di Spagna, anco nei giorni di festa, incontrare un ubriaco; +e per questo appunto, avuto riguardo al sangue focoso e al liberissimo +commercio che vi si fa dei coltelli e dei pugnali, seguon assai meno +risse con ferimenti e uccisioni, di quello che fuor di Spagna non si +creda. + +Trovata la casa e la cucina, non mi restò più altro pensiero che quello +di zonzare per la città, colla _Guida_ in tasca e il sigaro di _tres +cuartos_ in bocca, + + «...... mestier facile e piano.» + +I primi giorni non potevo allontanarmi dalla piazza della _Puerta del +Sol_; ci stavo ore ed ore, e mi ci divertivo tanto, che avrei voluto +passarci la giornata. È una piazza degna della sua fama; non tanto per +la sua vastità e la sua bellezza, quanto per la gente, per la vita, per +la varietà dello spettacolo che presenta a tutte le ore del giorno. Non +è una piazza come le altre: è insieme un salone, un passeggio, un +teatro, un'accademia, un giardino, una piazza d'armi, un mercato. Dallo +spuntar del giorno fino a un'ora dopo mezzanotte, v'è una folla +immobile, e una folla che va e viene per le dieci grandi strade che vi +metton capo, e un inseguirsi, e un incrociarsi di carrozze che dà il +capo giro. Là convengono i negozianti, là i demagoghi disoccupati, là +gl'impiegati smessi, i vecchi pensionati, i giovani eleganti; là si +traffica, si discorre di politica, si fa all'amore, si passeggia, si +leggono i giornali, si dà la caccia ai debitori, si cercan gli amici, si +preparano le dimostrazioni contro il Ministero, si coniano le false +notizie che fanno il giro della Spagna, si tesse la cronaca scandalosa +della città. Sui marciapiedi, che son larghi da poterci far passare +quattro carrozze di fronte, bisogna aprirsi il passo a forza: nello +spazio d'una lastra di pietra vedete una guardia civile, un venditor di +fiammiferi, un sensale, un povero, un soldato, tutti in un mazzo. +Passano frotte di scolari, serve, generali, ministri, contadini, +_toreros_, signore; vagabondi spiantati che vi domandan l'elemosina +nell'orecchio per non farsi scorgere, mezzani che vi guardano con +occhio interrogativo, donne leggere che vi urtano al gomito; da tutte le +parti cappelli in aria, sorrisi, strette di mano, saluti allegri, grida +di:--_Largo,_--di facchini carichi e di merciaiuoli col botteghino al +collo; urli di venditori di giornali, strilli di acquaiuoli, squilli di +corno delle diligenze, chiocchi di frusta, rumor di sciabole, tintinnío +di chitarre, canti di ciechi. Poi passano i reggimenti colle bande +musicali, passa il Re, s'innaffia la piazza con immensi getti d'acqua +che s'incrociano nell'aria, vengono i portatori d'avvisi ad annunciar +gli spettacoli, irrompono sciami di monelli con bracciate di +_supplementi_, esce un esercito d'impiegati dai Ministeri, ripassan le +bande musicali, le botteghe s'illuminano, la folla si fa più fitta, i +colpi di gomito spesseggiano, cresce il vocío, lo strepito, il moto. E +non è moto di popolo affaccendato; è vivacità di gente allegra, è +gaiezza carnevalesca, ozio inquieto, ribollimento, febbriciattola di +piacere, che vi si attacca e vi tien lì o vi spinge in giro come un +arcolaio senza lasciarvi uscir dalla piazza; una curiosità che non si +stanca mai, una beata voglia di spassarsela, di non pensare a nulla, +d'ascoltar chiacchiere, di bighellonare, di ridere. Tale è la famosa +piazza di _Puerta del Sol_. + +Un'ora passata là basta per far conoscer di vista, nei suoi varii +aspetti, il popolo di Madrid. Il basso popolo veste come nelle nostre +grandi città; i signori, se si toglie la cappa che portan l'inverno, si +attengono al figurino di Parigi; e son tutti, dal duca allo scrivano, +dallo sbarbatello al vecchio tentenna, lindi, azzimati, impomatati, +inguantati, come uscissero allora allora dal gabinetto di toeletta. +Somigliano da questo lato ai napoletani: belle capigliature nere, barbe +coltissime, mani e piedi di donna. Raro il vedere un cappello basso: +tutti cappelli a staio; e poi mazze, catene, ciondoli, spille, e nastri +all'occhiello a migliaia. Le signore, fuor che in certi giorni di festa, +vestono anch'esse alla francese; le donne del medio ceto portano ancora +la mantiglia; gli antichi stivaletti di raso, la _peineta_, i colori +vivi, il costume nazionale, in una parola, è sparito. Son però sempre +quelle donnine tanto decantate per i loro grandi occhi, per le loro mani +di bimbe, per i loro piedini; di capelli nerissimi, ma di pelle meglio +bianca che bruna, bene appettate, diritte, svelte, vivaci. + +Per passare in rassegna il bel sesso di Madrid, bisogna andare alla +passeggiata del _Prado_, che è per Madrid quello che son per Firenze le +Cascine. Il _Prado_ propriamente detto, è un larghissimo viale, non +molto lungo, fiancheggiato da viali minori, che si stende ad oriente +della città, accanto al famoso giardino del _Buen retiro_, ed è chiuso +alle due estremità da due enormi vasche di pietra, l'una sormontata da +una Cibele colossale, assisa sul cocchio, tratto dai cavalli marini; +l'altra da un Nettuno di eguale grandezza; tutti e due incoronati di +copiosi zampilli che s'incrociano e ricascano graziosamente con allegro +mormorìo. Questo grande viale, assiepato lungo i lati da migliaia di +seggiole, e da centinaia di banchi d'acquaioli e di aranciai, è la parte +più frequentata del _Prado_, e si chiama il _Salon del Prado_. Ma il +passeggio prosegue oltre la fontana di Nettuno; vi sono altri viali, +altre fontane, altre statue; si va in mezzo agli alberi e ai zampilli +fino alla chiesa di Nostra Signora di Atocha, la famosa chiesa colmata +di doni da Isabella II dopo l'attentato del 2 febbraio del 1852, nella +quale il re Amedeo andò a visitare il cadavere del generale Prim. Di là +si abbraccia collo sguardo un vasto tratto della deserta campagna di +Madrid e le montagne nevose del Guadarrama. Ma il _Prado_ è il passeggio +più famoso, non il più bello nè il più vasto della città. Sul +prolungamento del _Salone_, al di là della fontana di Cibele, si stende +per quasi due miglia il passeggio di _Recoletos_, fiancheggiato a destra +dal vasto e ridente borgo di Salamanca, il borgo dei ricchi, dei +deputati e dei poeti; a sinistra da una lunghissima catena di palazzine, +di villette, di teatri, di edifizi nuovi coloriti di vivi colori. Non è +un passeggio solo, son dieci, l'uno accanto all'altro, e l'un più bello +dell'altro; strade per le carrozze, strade pei cavalli, viali per la +gente che cerca la folla, viali pei solitarii, divisi da sterminate +siepi di mortella, fiancheggiati, interrotti da giardini e da boschetti, +nei quali sorgon statue e fontane, e s'intersecano sentierini +misteriosi. I giorni di festa vi si gode uno spettacolo incantevole: da +un capo all'altro dei viali, son due processioni opposte di gente, di +carrozze, di cavalli; nel _Prado_ si può appena camminare; i giardini +sono affollati di migliaia di ragazzi; suonan le musiche dei teatri +diurni; in ogni parte si sente un mormorío di fontane, un fruscío di +vesti, un gridío di bambini, uno scalpitío di cavalli; non v'è solo il +movimento, e la gaiezza d'una passeggiata; v'è il lusso, lo strepito, il +turbinío, l'allegrezza febbrile d'una festa. La città, in quell'ore, è +deserta. Sull'imbrunire, tutta quell'immensa folla si riversa nella gran +strada Alcalà, e allora dalla fontana di Cibele fino alla _Puerta del +Sol_ non si vede che un mare di teste, solcate da una fila di carrozze a +perdita d'occhio. + +Come per le passeggiate, così in fatto di teatri e di spettacoli, Madrid +è, senza dubbio, una delle prime città del mondo. Oltre il gran teatro +dell'Opera, che è vastissimo e ricchissimo; oltre il teatro della +Commedia, il teatro della _Zarzuela_, il Circo di Madrid, che son tutti +teatri di prim'ordine, per ampiezza, eleganza, e concorso di gente; v'è +una corona di teatri minori per le compagnie drammatiche, per le +compagnie equestri, per le accademie musicali, per i _vaudevilles_, +teatri a sala, a palchi, a gallerie, grandi e piccini, signorili e +plebei, per tutte le borse, per tutti i gusti e per tutte le ore della +notte; e non ce n'è uno fra tanti che non sia ogni sera affollato. Poi +v'è il Circo dei Galli, il Circo dei Tori, i balli popolari, i giochi; +qualche giorno vi sono fino a venti spettacoli diversi, a cominciar da +mezzodì fino a poco prima dell'alba. Lo spettacolo dell'Opera, per il +quale il popolo spagnuolo è appassionato, è sempre splendido, non +solamente nella stagione del carnevale, ma in tutte le stagioni: nel +tempo ch'io fui a Madrid, cantava la Fricci al teatro della _Zarzuela_ e +lo Stagno al Circo, l'una e l'altro, circondati di valentissimi artisti, +con orchestre eccellenti e grandiose apparature. I più celebri cantanti +del mondo fanno a gara per andar a cantare nella Capitale della Spagna; +gli artisti vi sono ricercati, festeggiati; la passione della musica è +la sola che può stare in bilancia colla passione dei tori. Anche il +teatro della Commedia ha gran voga. L'Hatzembuch, il Breton de los +Herreros, il Tamayo, il Ventura, il D'Ayala, il Guttierrez, ed altri +moltissimi scrittori drammatici, quali morti, quali viventi, noti anche +fuori di Spagna, hanno arricchito il teatro moderno d'un gran numero di +commedie, che pur non avendo quel profondo stampo nazionale che rese +immortali le opere drammatiche del gran secolo della letteratura +spagnuola, son piene di calore, di sale, di sapore di lingua, e senza +confronto più sanamente educative delle commedie francesi. E si +rappresentan le commedie moderne, ma non si dimenticano le antiche: +negli anniversarii del Lopez de Vega, del Calderon, del Moreto, del +Tirso de Molina, dell'Alarcon, di Francesco de Rojas, e degli altri +grandi luminari del teatro spagnuolo, si rappresentano con pompa solenne +i loro capolavori. Gli attori però non finiscono di soddisfare gli +autori; partecipano dei difetti dei nostri: moto, grido, singhiozzo +soverchio; e molti preferiscono ancora i nostri, perchè ci trovan più +varietà di cadenze e di accenti. Oltre la tragedia e la commedia, si +rappresenta poi un componimento drammatico affatto spagnuolo, lo +_zainete_, nel quale fu maestro un Ramon de la Cruz, una specie di +farsa, che è per lo più una rappresentazione di costumi andalusi, con +personaggi della campagna e del volgo, ed attori che imitano il vestire, +l'accento, i modi di quella gente con una maestria ammirabile. Le +commedie vengon tutte stampate, e son lette avidamente, anche dal popolo +minuto; i nomi degli scrittori sono popolarissimi; la letteratura +drammatica, in una parola, è oggi ancora, come altre volte, la più +diffusa e la più ricca. + +V'è pure molta passione per la _Zarzuela_, che si rappresenta usualmente +nel teatro a cui dà il nome, e ch'è una composizione di mezzo tra la +commedia e il melodramma, tra l'opera in musica e il _vaudeville_, con +una gradevole alternativa di prosa e di verso, di recitazione e di +canto, di serio e di buffo, composizione esclusivamente spagnuola, e +dilettevolissima. In altri teatri si rappresentano commedie politiche, +miste di canto e di prosa del genere delle riviste dello Scalvini, farse +satiriche di argomenti del giorno, una specie di _autos sacramentales_, +con scene della passione di Gesù Cristo, nella Settimana Santa; e balli +e ballonzoli e pantomime d'ogni natura. Nei teatri piccoli si danno tre +o quattro rappresentazioni per sera, d'un'ora l'una, e gli spettatori si +rinnovano ad ogni rappresentazione. Nel teatro _Capellanes_, famigerato, +si balla tutte le sere dell'anno un _kan-kan_ scandaloso oltre ogni +oscena immaginazione, e là accorrono i giovinastri, le donne ardite, i +vecchi libertini dal naso aggrinzato, armati di lenti, di occhiali, di +cannocchiali, e di quanti istrumenti ottici valgano ad avvicinare le +forme, come dice l'Aleardi, pubblicate dal palco. + +Dopo il teatro, si trovan tutti i caffè pieni di gente, la città +illuminata, le strade corse da innumerevoli carrozze, come sul far della +sera. Uscendo dal teatro, in un paese straniero, si è un po' tristi: si +son viste tante belle creature, e nessuna ci degnò d'uno sguardo! Ma un +italiano, a Madrid, trova un conforto. Si cantan quasi sempre opere +italiane, e si cantano in italiano; così che tornando a casa sentite +canterellare colle parole della vostra lingua le ariette che vi son +famigliari fin dall'infanzia; sentite un _palpito_ di qui, un _fiero +genitor_ di là, un _tremenda vendetta_ più oltre; e quelle parole vi fan +l'effetto di saluti di gente amica. Ma per arrivar a casa, che fitta +siepe di gonnelle dovete scavalcare! Si dà la palma a Parigi, e non +dubito che la meriti; ma neanco Madrid non canzona; e che ardimento, e +che parole di fuoco, e che provocazioni imperiose! Finalmente arrivate +davanti a casa vostra; ma non avete la chiave della porta. "Non si +confonda," vi dice il primo cittadino che incontrate, "vede là in fondo +alla strada quella lanterna? L'uomo che la porta è un _sereno_, e i +_serenos_ hanno le chiavi di tutte le case;" Allora voi gridate ad alta +voce:--Sereno!--e la lanterna si avvicina, e un uomo con un enorme +mazzo di chiavi tra le mani, datavi un'occhiata scrutatrice, v'apre la +porta, vi fa lume fino al primo piano e vi augura la buona notte. Così +tutte le sere: con una lira al mese voi siete libero dalla briga di +portar in tasca le chiavi di casa. Il _sereno_ è un impiegato del +Municipio, ve n'è uno per ogni strada, ed ognuno ha un fischietto; se vi +piglia foco in casa o i ladri vi fan saltare la serratura, voi non avete +che a buttarvi alla finestra e gridare:--Sereno! Aiuto!--Il sereno che è +nella strada fischia, i sereni delle strade vicine fischiano, in pochi +minuti tutti i sereni del quartiere accorrono in vostro soccorso. A +qualunque ora della notte voi vi svegliate, sentite la voce del sereno +che ve l'annunzia, soggiungendo che fa bel tempo, o che piove, o che sta +per piovere. Quante cose sa e quante ne tace questa notturna sentinella! +Quanti sommessi addii amorosi non sente! Quante letterine non vede cader +dalle finestre, e chiavette saltellare sul lastrico, e mani trinciar +l'aria in atto misterioso, e amanti imbacuccati infilar le porticine, e +finestrelle illuminate oscurarsi ad un tratto, e neri fantasmi +dileguare, al primo chiarir dell'alba, lungo i muri!... + +Non dissi che dei teatri: a Madrid v'è un concerto musicale, si può +dire, ogni giorno; concerti nei teatri, concerti nelle sale accademiche, +concerti nelle strade, e poi una folla di suonatori ambulanti che vi +assordano a tutte le ore del giorno. Dopo tutto questo viene fatto di +dimandare come mai un popolo tanto infatuato della musica, da averne +bisogno, sto per dire, come dell'aria che respira, non abbia dato +all'arte alcun grande maestro. Gli Spagnuoli non se ne sanno dar pace! + +Ci sarebbe da imbrattar molta carta, a voler descrivere di Madrid i +grandi sobborghi, le porte, i passeggi fuor della città, le piazze, le +strade storiche; e cui piacesse non ommetter nulla, gli splendidi caffè: +l'_Imperial_ nella piazza della _Puerta del Sol_, il _Fornos_ nella +strada Alcalà, due vastissime sale, nelle quali, tolti i tavolini, +potrebbe far gli esercizi uno squadrone di cavalleria; e gli altri +innumerevoli che si trovano a ogni passo, in cui danzerebbero +comodamente cento coppie di ballerini; le botteghe sfarzose che occupan +tutto il pian terreno di vasti edifizi, tra le quali i grandi negozi di +tabacchi di Avana, luogo di ritrovo dei signoroni, pieni di tanti sigari +piccolissimi, grossi, enormi, tondi, piatti, puntati, fatti a serpe, ad +arco, a uncino, d'ogni forma, d'ogni gusto e d'ogni prezzo, da +contentare la più matta fantasia di fumatore, e ubbriacare tutta la +popolazione d'una città; gli spaziosi mercati, le caserme da corpo +d'esercito, il gran palazzo reale, in cui il Quirinale ed il Pitti si +potrebbero nascondere senza timore di farsi scorgere; la gran strada di +Atocha che attraversa la città, l'immenso giardino del _Buen retiro_, +col suo gran lago, coi suoi poggi incoronati di chioschi, coi suoi mille +uccelli pellegrini.... Ma più d'ogni altra cosa meritano attenzione i +Musei d'armi, di pittura, di marina, a ciascuno dei quali sarebbe poco +dedicare un volume. + + * * * * * + +L'armeria di Madrid è una delle più belle del mondo. Al primo entrare +nella vastissima sala, il cuore vi dà un balzo e il sangue un tuffo, e +voi restate immobile sulla soglia come uno smemorato. Un intero esercito +di cavalieri coperti di ferro, colle spade nel pugno, colle lancie in +resta, sfolgoranti, formidabili, si slanciano contro di voi, come una +legione di spettri. È un esercito d'imperatori, di re, di duchi, chiusi +nelle più splendide armature che siano mai uscite dalla mano dell'uomo, +sulle quali da diciotto smisurate finestre si versa un torrente di luce, +che ne cava un barbaglio di lampi, di scintille, di colori, da dar le +traveggole. Le pareti sono coperte di corazze, d'elmi, d'archi, di +fucili, di spade, di alabarde, di lancie da torneo, di moschettoni +enormi, di lancioni giganteschi che s'alzan dal pavimento alla volta; +dalla volta pendon bandiere di tutti gli eserciti del mondo, trofei di +Lepanto, di San Quintino, della guerra d'indipendenza, delle guerre +d'Affrica, di Cuba, del Messico; in ogni parte è una profusione di +insegne gloriose, di armi illustri, di meravigliosi lavori d'arte, di +effigie, di emblemi, di nomi immortali. Non si sa di dove cominciare ad +ammirare; si corre, sulle prime, di qua e di là, guardando tutto e non +vedendo nulla, e si è stanchi prima di aver cominciato. Nel mezzo della +sala sono le armature equestri; cavalli e cavalieri disposti in fila, a +tre a tre, a due a due, tutti rivolti nello stesso senso, come uno +squadrone in colonna; e vi si distinguono a primo aspetto, fra le altre, +le armature di Filippo II, di Carlo V, di Emanuele Filiberto, di +Cristoforo Colombo. Qua e là, sopra piedestalli, si vedono elmi, +cassidi, morioni, golette, rotelle, appartenenti a' re d'Aragona, di +Castiglia, di Navarra, lavorate a rilievi finissimi d'argento che +rappresentan battaglie, scene mitologiche, figure simboliche, trofei, +grotteschi, ghirlande; alcuni d'inestimabile valore, opera dei più +insigni artisti d'Europa; altri di forme strane, sopraccarichi di +ornamenti, con creste, visiere e cimieri colossali; poi elmetti e +corazzine di principini; spade e scudi donate da papi e da monarchi. In +mezzo alle armature equestri, si vedono statue vestite di fantastiche +assise di Americani, di Affricani, di Chinesi, ornate di penne e di +sonagli, con archi e turcassi; spaventose maschere guerresche; abiti di +mandarini intessuti d'oro e di seta. Lungo le pareti altre armature; +quella del marchese di Pescara, quella del poeta Garcilaso della Vega, +quella del marchese di Santa Cruz, quella gigantesca di Giovan Federico +il Magnanimo, duca di Sassonia; e fra l'una e l'altra bandiere arabe, +persiane, moresche, cadenti a brani. Nelle vetrine una serie di spade +che a sentirvi dire il nome di coloro che le portarono, vi si rimescola +il sangue: la spada del principe di Condé, la spada d'Isabella la +Cattolica, la spada di Filippo II, la spada di Ferdinando Cortes, la +spada del Conte duca di Olivares, la spada di Giovanni d'Austria, la +spada di Conzalvo di Cordova, la spada del Pizzarro, la spada del Cid, e +un po' più in là, la celata di re Boabdil di Granata, la targa di +Francesco I, la seggiola da campo di Carlo V. In un canto della sala +sono schierati i trofei degli eserciti ottomani, elmetti tempestati di +gemme, sproni, staffe dorate, collari di schiavi, pugnali, scimitarre +dal fodero di velluto, cerchiati d'oro, ricamati, imperlati; le spoglie +di Alì Bascià, ucciso sulla nave capitana alla battaglia di Lepanto; il +suo caffettano di broccato d'oro e d'argento, la cintura, i bozzacchini, +lo scudo; le spoglie dei suoi figli; le bandiere strappate dalle galee. +Da un altro lato, corone votive, croci e monili di principi goti. In un +altro scompartimento, gli oggetti tolti agli Indiani di Mariveles, ai +Mori di Cagayan e del Mindanao, ai selvaggi delle più remote isole +dell'Oceania: collane di guscio di lumaca, pipe di lattone, idoli di +legno, flauti di canna, ornamenti fatti di zampe d'insetti, schiavine di +foglie di palma, foglie scritturate che servivan di salvacondotto, +freccie avvelenate, scuri da carnefici. E poi da qualunque parte uno si +volga, selle di re, cotte d'arme, colubrine, tamburi storici, ciarpe, +iscrizioni, memorie ed immagini di tutti i tempi e di tutti i paesi, +dalla calata dei Goti alla battaglia di Tetuan, dal Messico alla China; +un emporio di tesori e di capolavori da cui uno si allontana, commosso, +stordito e sfinito, per ritornar poi a sè come da un sogno, colla +memoria stracca e confusa. + +Se un giorno un grande poeta italiano vorrà cantare la scoperta del +nuovo mondo, in nessun luogo potrà attingere più possenti ispirazioni +che nel Museo navale di Madrid, perchè in nessun luogo si sente più +profondamente l'aura vergine dell'America selvaggia, e la presenza +arcana di Colombo. V'è una sala chiamata Gabinetto degli Scopritori: il +poeta, entrandovi, se ha davvero anima di poeta, si scoprirà il capo con +venerazione. In qualunque punto della sala cada lo sguardo, si vede +un'immagine che fa battere il cuore: non si è più in Europa, nè in +questo secolo; si è nell'America del secolo decimoquinto, si respira +quell'aria, si vedon quei luoghi, si sente quella vita. Nel mezzo è un +alto trofeo d'armi tolte agl'indigeni delle terre scoperte: scudi +rivestiti di pelli di fiere, giavellotti di canna colle cocche pennute, +sciabole di legno entro guaine di vimini, coll'else ornate di crini e di +capelli cascanti in lunghe ciocche; mazze, aste, clave enormi; grandi +spade dentellate a modo di sega, scettri informi, turcassi da giganti, +vestimenti di pelo di scimmia, daghe di re e di carnefici, armi dei +selvaggi di Cuba, del Messico, della nuova Caledonia, delle Caroline, +delle isole più remote del Pacifico, nere, strane, orrende, che destan +nella fantasia visioni confuse di lotte terribili, nell'oscurità +misteriosa delle foreste vergini, entro sterminati laberinti d'alberi +ignoti. E intorno a queste spoglie d'un mondo selvaggio, le immagini e +le memorie dei vincitori: qui il ritratto di Colombo, là il ritratto +del Pizzarro, più in là il ritratto di Ferdinando Cortes; in una parete, +la carta d'America che tracciò Giovanni de la Cosa, nel secondo viaggio +del Genovese, sur un'ampia tela sparsa di figure, di colori, di segni, +che dovevan servire a diriger le spedizioni nell'interno delle terre; +vicino alla tela, un pezzo dell'albero sotto il quale riposò il +conquistatore del Messico nella famosa _notte triste_, dopo che s'era +aperto il passo attraverso l'immenso esercito che lo aspettava nella +valle d'Otumba; un vaso cavato dal tronco dell'albero presso il quale +morì il celebre capitano Cook; imitazioni di barche, di barconi, di +zattere usate dai selvaggi; una corona di ritratti di navigatori +illustri; e nella parte di mezzo un gran quadro che rappresenta le tre +navi di Cristoforo Colombo, la _Nina_, la _Pinta_ e la _Santa Maria_, +nel momento in cui scopron la terra Americana, e tutti i marinai, ritti +sulle poppe, agitando le braccia e gettando alte grida, salutano il +nuovo mondo e ringraziano Iddio. Non v'è parola che esprima l'emozione +che si prova alla vista di quello spettacolo, nè lagrima che valga +quella che vi tremola negli occhi in quel punto, nè anima umana che in +quel momento non si senta più grande! + +Le altre sale, che son dieci, sono anch'esse piene di oggetti preziosi. +Nella sala accanto al Gabinetto degli Scopritori son raccolte le memorie +della battaglia di Trafalgar: il quadro della Santissima Trinità, ch'era +nello stanzino di poppa della nave _Real Trinidad_, e che fu tolto +dagl'Inglesi pochi minuti prima che la nave andasse a fondo; il +cappello e la spada di Federico Gravina, capitano generale della flotta +spagnuola, morto in quella giornata; un grande modello compiuto della +nave _Sant'Anna_, una delle poche che usciron salve dalla battaglia; +bandiere, ritratti d'ammiragli, quadri rappresentanti episodi di quella +lotta tremenda. E accanto alle memorie di Trafalgar, altre molte che non +parlano meno efficacemente all'anima, come un calice fatto col legno +dell'albero detto _Ceiba_, all'ombra del quale fu celebrata la prima +messa nell'Avana il 19 marzo del 1519; il bastone del capitano Cook; +idoli di selvaggi, scalpelli di pietra coi quali gl'Indiani di +Porto-ricco foggiavano gl'idoli prima dello scoprimento dell'isola. E +dopo questa, un altra gran sala, entrando nella quale uno si trova in +mezzo a una flotta di galee, di caravelle, di feluche, di brigantini, di +corvette, di fregate, di navi di tutti i mari e di tutti i secoli, +armate, imbandierate, approvvigionate, che par non aspettino altro che +il vento per prendere il mare e sparpagliarsi pel mondo. Nelle altre +sale, un visibilio di macchine, di ordigni, d'armi navali; di quadri +rappresentanti tutte le imprese marittime del popolo spagnuolo; di +ritratti d'ammiragli, di navigatori, di marinai; di trofei d'Asia, +d'America, d'Affrica, d'Oceania, fitti, ammontati, da doverci passar +dinanzi correndo per far in tempo a veder ogni cosa prima che ci colga +la notte. Uscendo dal Museo Navale, par di tornare da un viaggio intorno +al globo: quanto si è vissuto in quelle poche ore! + +V'è ancora a Madrid un grande Museo d'Artiglieria, un immenso Museo del +Genio, un bel Museo Archeologico, un ragguardevole Museo di storia +naturale; vi sono altre mille cose degne di veduta; delle quali bisogna +nulla meno sacrificar la descrizione al meraviglioso Museo di pittura. + +Il giorno in cui s'entra per la prima volta in un Museo come quello di +Madrid costituisce una data storica nella vita d'un uomo; è un +avvenimento importante come il matrimonio, la nascita d'un bambino, la +presa d'un'eredità; se ne sentono gli effetti fino alla morte. E ciò +perchè un Museo come quello di Madrid, come quello di Firenze, come +quello di Roma, è un mondo; una giornata passata fra quelle pareti è un +anno di vita; un anno di vita agitata da tutte le passioni che ci +possono agitare nella vita reale: l'amore, la religione, il furor di +patria, l'ardor della gloria; un anno di vita per quello che ci si gode, +per quello che ci s'impara, per quello che ci si pensa, per i conforti +che ci si raccolgono per l'avvenire; un anno di vita in cui si sian +letti mille volumi, esperimentati mille affetti, corse mille avventure. +Questi pensieri volgevo in mente dirigendomi a rapidi passi verso il +palazzo del Museo di pittura, posto a sinistra del Prado, per chi venga +dalla strada d'Alcalà; ed era tanta la gioia che mi agitava, che giunto +dinanzi alla porta, mi fermai, e dissi a me stesso:--Vediamo!... Che +cosa hai tu fatto nella vita per meritare d'entrar lì dentro? Nulla! +Ebbene, il giorno che ti colpisca una disgrazia, china la testa, e tien +per saldata la partita.-- + +Entrai e mi levai il cappello senza accorgermene: il cuore mi batteva +forte e mi correva un leggiero tremito da capo a piedi. Nella prima sala +non sono che alcuni grandi quadri di Luca Giordano: passai oltre. Nella +seconda _cominciai a non esser più io_, e in luogo di mettermi a guardar +quadro per quadro, rimisi l'esame a poi, e feci il giro del Museo quasi +correndo. Nella seconda sala sono i quadri del Goya, l'ultimo grande +pittore spagnuolo; nella terza, vasta quant'una piazza, sono i +capolavori dei primi maestri. Entrando, vi trovate da un lato le Vergini +del Murillo, dall'altro i Santi del Ribera, un po' più oltre i ritratti +del Velasquez; in mezzo alla sala, i quadri di Raffaello, di +Michelangelo, d'Andrea del Sarto; in fondo il Tiziano, il Tintoretto, +Paolo Veronese, il Correggio, il Domenichino, Guido Reni. Tornate +indietro, entrate in una gran sala a destra: vedete in fondo altri +quadri di Raffaello, a destra e a sinistra il Velasquez, il Tiziano e il +Ribera; accanto alla porta il Rubens, Van Dyck, frate Angelico, il +Murillo. In un'altra sala la scuola francese: Poussin, Duguet, Lorrain; +in due altre vastissime, le pareti coperte di quadri del Breughel, del +Téniers, del Jordaens, del Rubens, del Dürer, del Schoen, del Mengs, del +Rembrandt, del Bosch; in tre altre non meno vaste, quadri alla rinfusa +di Joanes, del Carbajal, dell'Herrera, di Luca Giordano, del Carducci, +del Salvator Rosa, del Menendez, del Cano, del Ribera. Girate per +un'ora, e non avete visto nulla; per la prim'ora è una battaglia: i +capolavori lottano per disputarsi la vostra anima; la _Concezione_ del +Murillo copre d'un torrente di luce il _Martirio di San Bartolomeo_ del +Ribera; il _San Giacomo_ di Ribera schiaccia il _Santo Stefano_ di +Joanes; il _Carlo V_ del Tiziano fulmina il _Conte duca Olivares_ del +Velasquez; lo _Spasimo di Sicilia_ di Raffaello ottenebra tutti i quadri +che gli fanno corona; gli _Ubriaconi_ del Velasquez sconcertano con un +riflesso di gioia baccanalesca i visi dei santi e dei principi vicini; +il Rubens atterra il Van Dyck, Paolo Veronese sopraffà il Tiepolo, il +Goya ammazza il Madrazo; i vinti si rifanno su altri minori, altrove si +sovrappongono alla loro volta ai vincitori; è una gara di miracoli +d'arte, in mezzo a cui la vostra anima inquieta tremula come una fiamma +agitata da mille soffi, e il vostro cuore si espande in un sentimento +d'orgoglio per la potenza del genio umano. + +Sbollito il primo entusiasmo, si comincia ad ammirare. In mezzo a un +esercito di tali artisti, dei quali ciascuno richiederebbe un libro a +sè, mi attengo agli Spagnuoli, e tra questi, ai quattro che mi destarono +un'ammirazione più profonda, e delle cui tele serbo una memoria più +distinta. + +Il più recente è il Goya, nato verso la metà del secolo scorso. È il +pittore più spagnuolo della Spagna, il pittore dei _toreros_, dei +popolani, dei contrabbandieri, delle streghe, dei ladri, della guerra +d'indipendenza, di quell'antica società spagnuola che si dissolvette +sotto i suoi occhi; un fiero aragonese, d'una tempra di ferro, +appassionato per i combattimenti dei tori, tanto che negli ultimi anni +della sua vita, soggiornando a Bordeaux, correva una volta la settimana +a Madrid non per altro che per vedere quello spettacolo, e se ne tornava +come una freccia senza neanco salutare gli amici; un ingegno robusto, +mordace, imperioso, fulmineo, che nel calore delle sue violente +ispirazioni copriva in pochi istanti di figure una parete o una tela, e +dava i tocchi d'effetto con quanto gli cadeva in mano, spugne, scope, +bastoni; che tracciando il viso d'un personaggio odiato, l'insultava; +che dipingeva un quadro come avrebbe combattuto una lotta; disegnatore +arditissimo, colorista originale e possente, creatore d'una pittura +inimitabile, di ombre paurose, di luci arcane, di sembianze stravolte, e +pur vere; grande maestro nell'espressione di tutti gli affetti +terribili, dell'ira, dell'odio, della disperazione, della rabbia +sanguinaria; pittore atletico, battagliero, instancabile; naturalista +come il Velasquez, fantastico come l'Hogart, energico come il Rembrandt, +ultimo lampo color di sangue del genio spagnuolo. Son parecchi quadri +suoi nel Museo di Madrid, tra i quali uno amplissimo rappresentante +tutta la famiglia di Carlo IV; ma i due nei quali versò tutta l'anima +sua, sono: i soldati francesi che fucilano gli Spagnuoli il 2 di maggio, +e una lotta di popolani di Madrid coi mammalucchi di Napoleone I, a +figure di grandezza naturale. Son due quadri che fanno inorridire. Non +si può immaginar nulla di più tremendo, non si può dare alla prepotenza +una forma più esecrabile, alla disperazione un aspetto più spaventoso, +al furore della mischia un'espressione più feroce. Nel primo, un cielo +oscuro, il lume d'una lanterna, un lago di sangue, un mucchio di +cadaveri, una folla di condannati a morte, una fila di soldati francesi +nell'atto di sparare; nell'altro, cavalli svenati, cavalieri tirati giù +di sella, pugnalati, pestati, lacerati; che visi! che atteggiamenti! par +di sentire le grida e di veder correre il sangue; la scena vera non +potrebbe destar più orrore; il Goya deve aver dipinto quei quadri cogli +occhi stravolti, colla schiuma alla bocca, colla furia d'un ossesso; è +l'ultimo segno a cui può arrivar la pittura prima di tradursi in azione; +varcato quel segno, si butta il pennello e si afferra un pugnale; per +far qualcosa di più terribile di quei quadri, bisogna uccidere; dopo +quei colori, c'è il sangue. + +Del Ribera, che noi conosciamo sotto il nome di _Spagnoletto_, v'è tanti +quadri da formarne un Museo; la maggior parte figure di santi, di +grandezza naturale; un _Martirio di San Bartolommeo_ di più figure, e un +Prometeo colossale incatenato a uno scoglio. Altri quadri di lui si +trovano in altri Musei, all'Escurial, nelle chiese, chè fu artista +fecondissimo e operosissimo, come quasi tutti gli artisti spagnuoli. +Veduto un quadro suo, si riconoscono, al primo colpo d'occhio, tutti gli +altri; e non è mestieri di aver un occhio esperto. Son vecchi santi +estenuati, con teste calve, nude, sulle quali si contan le vene; occhi +pesti, guancie scarne, fronti raggrinzite, petti infossati che lascian +vedere le costole; braccia, mani che non hanno che pelle ed ossa; corpi +rifiniti, disfatti, vestiti di cenci, gialli del giallo smorto de' +cadaveri, piagati sconciamente, sconciamente sanguinosi; son carcasse +che paion tratte allora dalla bara, portanti nel viso l'impronta di +tutti gli spasimi delle malattie, della tortura, della fame, +dell'insonnia; figure di tavole anatomiche sulle quali potete studiare +tutti i segreti dell'organismo umano. Ammirabili, sì, per ardimento di +disegno, per vigore di colorito e per gli altri mille pregi che +procacciarono al Ribera la fama di potentissimo pittore; ma l'arte vera +e grande ah! non è quella. In quei visi non è quel lume celeste, +quell'_immortal raggio dell'alma_ che rivela col sublime dolore le +speranze sublimi, _gl'intimi lampi e i desiderii immensi_; quel lume che +distrae l'occhio dalla piaga, e leva il pensiero al cielo; non v'è che +il dolor crudo che mette ribrezzo e terrore; non v'è che la stanchezza +della vita e il presentimento della morte; non v'è che la vita umana che +fugge, senza il riflesso di quella immortale che giunge. Non v'è uno di +quei Santi di cui si ricordi l'immagine con amore; si guardano, e si +sente freddo al cuore, ma il cuore non batte; il Ribera non amava. +Eppure nel percorrere le sale del Museo, per quanto fosse vivo il +sentimento quasi di ripugnanza che molti di quei quadri m'ispiravano, +bisognava che li guardassi, e non ne potevo staccar gli occhi, tanta è +la forza attrattiva del vero, anche spiacente; e tanto son veri i quadri +del Ribera! Quei visi li riconoscevo, li avevo visti negli ospedali, +nelle stanze mortuarie, dietro le porte delle chiese; son visi di +accattoni, di moribondi, di condannati a morte, che mi si parano dinanzi +di notte, oggi ancora, percorrendo una strada deserta, passando accanto +a un cimitero, salendo su per una scala ignota. Ve n'è alcuni che non si +posson guardare; un eremita, nudo, steso in terra, che pare uno +scheletro colla pelle; un vecchio santo, al quale la pelle consunta dà +l'apparenza d'un corpo scorticato; il Prometeo colle viscere fuor del +petto. Al Ribera piaceva il sangue, le membra lacerate, lo strazio; +doveva godere a rappresentar dolori; doveva credere in un inferno più +orrendo di quel di Dante, e in un Dio più terribile di quel di Filippo +II. Nel Museo di Madrid egli rappresenta il terrore religioso, la +vecchiezza, i patimenti, la morte. + +Più gaio, più vario, più splendido il grande Velasquez. Quasi tutti i +suoi capolavori son là. Sono un mondo; v'è ritratto tutto: la guerra, la +corte, il trivio, la taverna, il paradiso; è una galleria di nani, +d'imbecilli, di pezzenti, di buffoni, d'ubriachi, di commedianti, di re, +di guerrieri, di martiri, di numi; tutti vivi, parlanti, in +atteggiamenti nuovi, arditi, colla fronte serena, col sorriso sulle +labbra, pieni di freschezza e di vigore; il grande ritratto del conte +duca d'Olivarez a cavallo, il quadro celebre _de las Meninas_, quello +delle _Filatrici_, quello dei _Bevitori_, quello della _Fucina di +Vulcano_, quello della _Resa di Breda_; ampie tele piene di figure che +par che escano dal quadro, delle quali, viste una volta, si ricorda +distintamente ogni più sfuggevole tratto o moto od ombra del viso, come +di persone vive, incontrate pur ora; gente con cui pare d'aver parlato, +e a cui si pensa, molto tempo dopo, come a conoscenti di non si sa +quando; gente che spira allegrezza e desta coll'ammirazione il sorriso, +e fa sentire quasi un rincrescimento di non poterla gustare che cogli +occhi, di non potersi mescolare con loro, e attingere un po' della loro +rigogliosa vita. Non è effetto della prevenzione favorevole che dà il +nome del grande artista, non c'è bisogno di essere intendente d'arte; la +donnicciuola, il ragazzo si arrestano dinanzi a quei quadri, batton le +mani e ridono; è la natura ritratta con una fedeltà superiore ad ogni +immaginazione; si scorda il pittore, non si pensa all'arte, non si +scopre l'intento: si dice:--È vero! È così! È l'immagine che avevo in +mente!--Si direbbe che il Velasquez non ci ha messo nulla di suo, che ha +lasciato fare la mano, e che la mano non fece che fissare le linee e i +colori sulla tela d'una camera ottica che riproduceva i personaggi veri +ch'egli ritrasse. Più di sessanta quadri suoi son nel Museo di Madrid, e +non si vedessero che una sola volta, e di volo, non se ne scorderebbe +uno. È dei quadri del Velasquez come del romanzo di Alessandro Manzoni, +che dopo letto una diecina di volte, s'intreccia e si confonde +siffattamente coi nostri particolari ricordi, che ci par d'_averlo +vissuto_. Così i personaggi dei quadri del Velasquez si mescolano nella +folla dei nostri amici e conoscenti, vicini e lontani, di tutta la vita, +e ci si presentano alla mente e s'intrattengon con noi, senza che noi ci +ricordiamo neppure di averli visti dipinti. + +Ed ora parliamo del Murillo col tuono di voce più soave che possa uscire +dalla nostra bocca. Il Velasquez, nell'arte, è un'aquila; il Murillo è +un angelo; il Velasquez s'ammira, il Murillo s'adora. Le sue tele lo +fanno conoscere, come se gli si fosse vissuti assieme. Era bello, era +buono, era pio: l'invidia non sapeva dove morderlo, intorno alla corona +della gloria egli portava un'aureola d'amore. Era nato per dipingere il +cielo. Aveva sortito un genio pacato e sereno, che si levava a Dio sulle +ali d'una placida ispirazione; e però i suoi quadri più ammirabili +spirano un'aura di modesta dolcezza, che desta la simpatia e l'affetto +prima ancora che la meraviglia. Una semplice e nobile eleganza di +contorni, un'espressione piena di vivezza e di grazia, un'armonia +ineffabile di colori, sono ciò che colpisce a primo aspetto; ma più si +guarda, più si scopre, e la meraviglia si trasforma a poco a poco in un +sentimento dolcissimo di letizia. I suoi santi hanno un aspetto benigno, +che rallegra e consola; i suoi angeli, ch'egli aggruppava con una +maestria meravigliosa, fanno fremer le labbra dal desiderio dei baci; le +sue Vergini, vestite di bianco e avvolte in un gran manto azzurro, con +grandi occhi neri, colle mani giunte, sottili, flessibili, aeree, fanno +tremare il cuore di dolcezza e gonfiar gli occhi di lagrime. Egli +congiunge la verità del Velasquez, agli effetti vigorosi del Ribera, +all'armoniosa trasparenza del Tiziano, alla brillante vivezza del +Rubens. La Spagna gli diede il nome di _Pittore delle Concezioni_, +poichè fu insuperabile nell'arte di rappresentare questa divina idea. Vi +son quattro grandi _Concezioni_ nel Museo di Madrid. Io passai dinanzi a +quei quattro quadri, delle mezze giornate, immobile, quasi estatico. Mi +rapiva sopra tutte quella non intera, colle braccia incrociate sul +petto, e la mezza luna traverso alla vita; molti la pospongono alle +altre; io fremevo al sentirlo dire; ero preso d'una passione +inesprimibile per quel viso. Più d'una volta, guardandola, mi sentii +scorrer le lagrime giù per le guancie. Dinanzi a quel quadro, il mio +cuore s'ingentiliva, il mio intelletto si sollevava ad un'altezza di +pensieri cui non era mai arrivato. Non era l'entusiasmo della fede; era +un desiderio, un'aspirazione immensa alla fede, una speranza che mi +faceva intravvedere una vita più nobile, più feconda, più bella di +quella che avevo condotto fino allora; un sentimento nuovo della +preghiera, un bisogno d'amare, di far del bene, di soffrire per gli +altri, di espiare, di nobilitar la mia mente e il mio cuore. Non son mai +stato tanto vicino alla fede come in quei momenti; non son mai stato +così buono e così affettuoso; e credo che sul mio volto non abbia mai +brillato più splendidamente la mia anima. La _Vergine dei dolori_, +_Sant'Anna che insegna a leggere alla Vergine_, _Cristo crocifisso_, +l'_Annunziazione_, l'_Adorazione dei pastori_, la _Sacra famiglia_, la +_Vergine del Rosario_, _Il bambino Gesù_ son tutti quadri mirabili e +belli d'una luce queta e soave, che va all'anima. Bisogna vedere la +domenica i fanciulli, le ragazze, le donne del popolo dinanzi a quelle +immagini; vedere come i loro volti s'illuminano, e sentire che dolci +parole escon dalle loro labbra. Il Murillo, per loro, è un santo; ne +pronunziano il nome con un sorriso, come per dire:--È nostro!--e +pronunziandolo, vi guardano come per imporvi un atto di reverenza. Gli +artisti non ne portan tutti lo stesso giudizio; ma l'amano anche essi +sopra ogni altro, e non riescono a sceverare l'ammirazione dall'amore. +Il Murillo non è soltanto un grande pittore, è una grand'anima; è più +che una gloria, è un affetto della Spagna; è più che un maestro sovrano +del bello, è un benefattore, un ispiratore di buone azioni, una immagine +cara che, afferrata una volta nelle sue tele, si porta nel cuore tutta +la vita, con un sentimento di gratitudine e di devozione religiosa. È +uno di quegli uomini, dei quali un non so qual sentimento secreto ci +dice che li dovremo rivedere, che il rivederli ci è dovuto come un +premio, che non possono essere spariti per sempre, che in qualche luogo +sono ancora, che la loro vita non è stata che un lampo d'una luce +inestinguibile, che dovrà apparire un giorno in tutto il suo splendore +agli occhi dei mortali. Si dirà: errori della fantasia! Ah, cari +errori! + +Dopo le opere di questi quattro grandi maestri, vi son da ammirare i +quadri di Joanes, artista intimamente italiano, a cui il disegno +corretto e la nobiltà dei caratteri valsero il titolo, benchè profferito +sotto voce, di Raffaello spagnuolo; non nell'arte, ma nella vita simile +a frate Angelico, poichè il suo studio era un oratorio, dove si +digiunava e facea penitenza, ed egli pure, prima di mettersi all'opera, +andava a pigliar la comunione. Poi i quadri di Alonso Cano; i quadri del +Pacheco, maestro del Murillo; del Pareja, schiavo del Velasquez; del +Navarrate il Muto; del Menendez, gran pittore di fiori; dell'Herrera, +del Coello, del Carbajal, del Collantes, del Rizi. Del Zurbaran, uno dei +più grandi pittori spagnuoli, degno di star accanto ai tre primi, v'è +poco. Di quadri d'altri artisti, minori di quegli accennati, ma pure per +meriti diversi ammirabili, son pieni i corridoi, le anticamere, le sale +di passaggio. Ma non è questo il solo Museo di pittura di Madrid: vi +sono centinaia di quadri nell'Accademia di San Fernando, nel ministero +del _Fomento_, e in altre Gallerie private. Ci vorrebbero mesi e mesi a +veder bene ogni cosa; che non ci vorrebbe a descrivere, anche a chi +avesse ingegno da tanto? Uno dei più potenti scrittori di Francia, +amantissimo della pittura e gran maestro di descrizioni, messo al punto, +si spaventò, e non seppe far di meglio che cavarsi d'impiccio dicendo +che ci sarebbe troppo da dire; e s'egli stimò bene di tacere, a me deve +sembrare d'aver già detto anche troppo. È una delle più dolorose +conseguenze d'un bel viaggio questa di trovarsi ad avere nella mente +una folla di belle immagini e nel cuore un tumulto di grandi affetti, e +non potere, non sapere esprimerne che una sì piccola parte! Con che +profondo sdegno lacererei queste pagine quando penso a quei quadri! O +Murillo, o Velasquez, o povera penna mia! + + * * * * * + +Pochi giorni dopo ch'ero arrivato a Madrid, vidi per la prima volta, +sboccando dalla strada d'Alcalà nella piazza della Porta del Sole, il re +Amedeo. Provai un piacere vivissimo, come se avessi riveduto il più +intimo dei miei amici. È curiosa quella di trovarsi in un paese dove +l'unica persona che si conosca è il Re! Verrebbe voglia di corrergli +dietro gridando:--Maestà! son io, sono arrivato.-- + +Don Amedeo seguiva a Madrid le abitudini paterne. Si levava all'alba e +andava a fare una passeggiata nei giardini del Moro che si stendono tra +il Palazzo reale e il Manzanare; o si recava a visitare i Musei, +attraversando la città a piedi, con un solo aiutante di campo. _Las +criadas_, tornando a casa trafelate colla cesta ripiena, raccontavano +alle padrone sonnecchianti che l'avevano incontrato, che gli eran +passate accanto, quasi da toccarlo; e le padrone repubblicane +dicevano:--_Asì debe hacer,_--e le carliste storcevan la bocca +mormorando:--_Que clase de rey!_--(che razza di re), o come intesi dire +una volta:--_Quiere á toda costa que le peguen un tiro._--(Vuole a tutti +i costi che gli tirino una fucilata.) Rientrato in Palazzo, riceveva il +Capitano generale e il Governatore di Madrid, i quali, giusta una +consuetudine antica, dovevan presentarsi ogni giorno al Re per +domandargli se avesse nulla da ordinare all'esercito e alla polizia. +Venivan dopo i ministri. Oltre a vederli tutti insieme in Consiglio una +volta la settimana, Amedeo ne riceveva uno ogni giorno. Partito il +ministro, cominciava l'udienza: Don Amedeo dava udienza ogni giorno per +un'ora almeno, molte volte per due. Le domande erano innumerevoli, e gli +oggetti delle domande facili a indovinarsi: sussidi, pensioni, impieghi, +privilegi, croci; il Re riceveva tutti. La Regina pure riceveva; benchè +non ogni giorno, a cagione del suo mutevole stato di salute. A lei +spettavano tutte le opere di beneficenza. Essa riceveva in presenza d'un +maggiordomo e d'una dama d'onore, alla stess'ora che il Re, ogni sorta +di gente: signore, operai, donne del popolo, ascoltando pietosamente +lunghi racconti di miserie e di dolori. Oltre a cento mila lire al mese +ella distribuiva in opere di carità, senza contare le largizioni +straordinarie agli ospizi, agli ospedali, agli altri istituti di +beneficenza. Alcuni di questi fondò ella stessa. Sulla riva del +Manzanare, in vista del palazzo reale, in un luogo aperto e ridente, si +vede una casetta dipinta a vivi colori, con un giardinetto all'intorno, +di dove, passando, si senton risa, grida e vagiti di bimbi. La Regina +fece costruire quella casa per raccogliervi i figliuoli piccini delle +lavandaie, i quali, mentre le madri lavoravano, solevan rimaner per le +strade esposti a mille pericoli. Là son maestre, balie, donne di +servizio, che provvedono a tutti i bisogni dei bimbi: è insieme un +ospizio e una scuola. Le spese per la fabbricazione della casa e per il +suo mantenimento furon fatte colle venticinque mila lire mensili che lo +Stato aveva assegnate al Duca di Puglia. La Regina istituì pure un +Ospizio pei trovatelli; una casa, o specie di collegio, pei figliuoli +delle operaie da tabacco; una distribuzione di minestra, carne e pane +per tutti i poveri della città. Ella stessa si recò più volte ad +assistere alla distribuzione, improvvisamente, per accertarsi che non vi +si facessero abusi, e avendone scoperti, provvide perchè non s'avessero +a rinnovare. Oltre a ciò, le monache di carità ricevevano da lei ogni +mese trentamila lire per soccorrere quelle famiglie che per la loro +condizione sociale non potevano concorrere alla distribuzione della +minestra. Degli atti privati di beneficenza che faceva la Regina era +difficile aver notizia perchè soleva farli senza parlarne ad alcuno. +Poco si sapeva pure delle sue abitudini, perchè faceva ogni cosa senza +pompa, e con un riserbo che sarebbe parso quasi eccessivo anche in una +signora privata. Nemmeno le dame di corte sapevano ch'ella andava a +sentir la predica a San Luigi dei Francesi: una signora la vide per la +prima volta, per caso, in mezzo alle sue vicine. Nel suo vestire non +aveva alcun distintivo di Regina, neanco i giorni di pranzo a Corte. La +regina Isabella portava un gran manto rosso colle armi di Castiglia, +diadema, ornamenti ed insegne: Donna Vittoria nulla. Si vestiva per lo +più coi colori della bandiera spagnuola, e con una semplicità che +annunziava la corona assai più che lo splendore e lo sfarzo. Nè l'oro +spagnuolo ci aveva che vedere neanco con quella semplicità, tutte le +spese ch'ella faceva per sè, pei suoi bambini, per le sue cameriere, le +faceva col danaro suo. + +Quando regnavano i Borboni tutto il palazzo reale era occupato: il Re +abitava la parte sinistra, verso la piazza d'Oriente; Isabella, la parte +che guarda da un lato sulla piazza d'Oriente, e dall'altro sulla piazza +dell'Armeria; il Montpensier, la parte opposta a quella della regina; i +principi avevano ciascuno un appartamento verso il Giardino del Moro. +Nel tempo che vi soggiornò il re Amedeo, una gran parte dell'immenso +edifizio rimase vuota. Egli non aveva che tre piccole stanze: un +salottino da studio, una camera da letto, e il _tocador_ (stanzino da +toeletta). La camera da letto dava in un lungo corridoio che conduceva +alle due stanzine dei principi, accanto alle quali era l'appartamento +della Regina, che non voleva scostarsi mai dai suoi figliuoli. V'era poi +un salone pei ricevimenti. Tutta questa parte del palazzo che serviva +per l'intera famiglia reale, era occupata prima dalla sola regina +Isabella. Quando ella seppe che Don Amedeo e donna Vittoria s'eran +contentati di così piccolo spazio, si dice che abbia esclamato con +meraviglia:--Poveri giovani, non vi si potranno muovere!-- + +Il Re e la Regina solevan pranzare con un maggiordomo e una dama di +Corte. Dopo il pranzo, il Re fumava un sigaro di Virginia (se lo +sappiano i detrattori di questo principe dei sigari), e andava nel suo +gabinetto ad occuparsi delle cose di Stato. Soleva pigliar molti appunti +e consigliarsi spesso colla Regina, specie quando si trattava di metter +l'accordo tra i Ministri, o comporre gli animi divisi dei capi di parte. +Leggeva un gran numero di gazzette d'ogni colore, le lettere cieche che +lo minacciavan di morte, quelle che gli davan dei consigli, le poesie +satiriche, i progetti di rinnovamento sociale, tutto quello che gli +mandavano. Verso le tre esciva dal Palazzo a cavallo, le trombe della +Guardia squillavano, un servitore vestito di rosso lo seguiva alla +distanza di cinquanta passi. A vederlo, si sarebbe detto ch'egli non +sapeva d'essere il Re: guardava i bambini che passavano, le insegne +delle botteghe, i soldati, le diligenze, le fontane, con un'espressione +di curiosità quasi infantile. Percorreva tutta la strada Alcalà, +lentamente, come un cittadino sconosciuto che pensasse ai fatti suoi, e +se ne andava al Prado a godere la sua parte d'aria e di sole. I Ministri +strillavano; i borbonici, assuefatti all'imponente corteo d'Isabella, +dicevano ch'egli strascinava per le strade la maestà del trono di San +Ferdinando; persino il servitore che lo seguiva, guardava intorno con +un'aria crucciata, come per dire:--Vedete un po' che pazzie!--ma checchè +si dicesse, il Re non poteva pigliar l'abitudine di aver paura. E gli +Spagnuoli, convien dirlo, gli rendevan giustizia, e qual si fosse il +giudizio che portassero della sua mente, della sua condotta e del suo +governo, non mancavan mai di soggiungere:--In quanto a coraggio poi, non +c'è nulla da dire. + +Ogni domenica v'era pranzo a Corte. Erano invitati generali, deputati, +professori, accademici, uomini chiari nelle lettere e nelle scienze: la +Regina parlava con tutti e di tutto, con una sicurezza e una grazia, che +per quanto si sapesse prima del suo ingegno e della sua coltura, +superava sempre l'aspettativa. Il popolo, naturalmente, parlando di +quello ch'ella sa, faceva le frangie: diceva del greco, dell'arabo, del +sanscrito, dell'astronomia, della matematica. Ma è vero che discorreva +argutamente di cose lontanissime da ogni consuetudine di studi +femminili, e non con quel parlar vago e spicciativo che è proprio di chi +non sa altro che titoli e nomi. Aveva studiato profondamente la lingua +spagnuola, e la parlava oramai come la propria; la storia, la +letteratura, i costumi della sua nuova patria, le eran famigliari; non +le mancava per essere spagnuola davvero, che il desiderio di rimanere in +Ispagna. I _liberali_ brontolavano, i borbonici dicevano:--Non è la +nostra regina;--ma tutti nutrivan per lei un profondo rispetto. I +giornali più arrabbiati dicevan tutt'al più _la esposa de Don Amedeo_, +invece di dire _La reina_. Il più violento dei deputati repubblicani, +facendo allusione a lei in un suo discorso alle Cortes, non potè a meno +di proclamarla--illustre e virtuosa.--Era la sola persona della Casa +sulla quale nessuno si permettesse mai uno scherzo nè di lingua nè di +penna: era come una figura lasciata in bianco in mezzo a un quadro di +caricature maligne. + +Quanto al Re, par che la stampa spagnuola godesse d'una libertà +sconfinata. Sotto la salvaguardia dell'appellativo di Savoiardo, di +straniero, di giovane della Corte, i giornali avversi alla dinastia +dicevano, in sostanza, quello che volevano, e ne dicevan delle amene. +Questo se la pigliava a cuore perchè il Re era _feo de cara y de +perfil_, (brutto di viso e di profilo); quello si rodeva perchè +camminava troppo stecchito; un terzo trovava a ridire sulla sua maniera +di rendere il saluto; e altre piccinerìe da non credersi. Ciò non +ostante il popolo di Madrid aveva per lui, se non l'entusiasmo +dell'_Agenzia Stefani_, almeno una simpatia molto viva. La semplicità +dei suoi costumi e la bontà del suo cuore eran proverbiali anche fra i +fanciulli. Si sapeva ch'egli non serbava rancore con nessuno, neanco con +quelli che si eran condotti poco degnamente con lui; che non aveva mai +fatto un atto dispettoso a nessuno; che non s'era mai lasciato sfuggire +di bocca una parola amara contro i suoi nemici. A chi parlasse di +pericoli personali ch'egli potesse correre, ogni buon popolano +rispondeva sdegnosamente che il popolo spagnuolo rispetta chi ha fede in +lui; i suoi nemici più acerrimi, ne parlavano con ira, ma non con odio; +coloro stessi che non si levavano il cappello incontrandolo per via, si +sentivano stringere il cuore vedendo che altri non se lo levava, e non +potevano nascondere un sentimento di tristezza. Vi sono immagini di Re +caduti sulle quali si stende un drappo nero, altre che si ricoprono d'un +velo bianco che le fa intravvedere più belle e più venerabili; su +codesta, la Spagna ha steso un velo bianco. E chi sa se un giorno la +vista di codesta immagine non strapperà dal petto d'ogni onesto +spagnuolo un sospiro segreto, come il ricordo d'una cara persona offesa, +o come una voce pacata e benigna che dica in suono di mesto +rimprovero:--Eppure.... tu hai fatto male! + + * * * * * + +Una domenica il Re passò in rassegna i _voluntarios de la libertad_, che +sono una specie di guardie nazionali italiane, colla differenza che +quelli prestano un buon servizio spontaneamente, e queste non lo prestan +neppur cattivo per forza. I _voluntarios_ dovevano schierarsi lungo i +viali del Prado; una folla immensa li aspettava. Quando io arrivai +v'eran già tre o quattro battaglioni. Il primo era il battaglione dei +veterani, tutti uomini sulla cinquantina, non pochi vecchissimi, vestiti +di nero, col cappelletto alla Ros, con galloni sopra galloni, e croci +sopra croci, lindi e luccicanti come allievi di Accademia, e _nel mover +degli occhi_ alteri _e tardi_, da confondere i granatieri della Vecchia +guardia. C'era dopo un altro battaglione con un'altra uniforme: calzoni +bigi, tunica aperta e rivoltata sul petto con larghe mostre di panno +rossissimo; non più Ros, cheppì con pennacchio azzurro, e baionetta +innastata sul fucile. Altro battaglione, altra uniforme; non più +cheppì, di nuovo Ros; non più mostre di panno rosso, ma di panno verde; +calzoni d'altro colore; non baionette, ma daghe. Un quarto battaglione, +un quarto uniforme: pennacchi, colori, armi, tutto diverso. Giungono +altri battaglioni, altre foggie. Alcuni hanno l'elmo prussiano, altri +l'elmo senza punta; chi ha le baionette, chi le daghe diritte, chi le +daghe ricurve, chi le daghe serpeggianti; qui soldati coi cordoni, là +senza cordoni, più in là cordoni di nuovo; centurini, spalline, +cravatte, penne, ogni cosa cangia ad ogni tratto. E son tutte divise +sfoggiate e pompose con cento colori e cento gingilli che pendono, +luccicano e svolazzano. Ogni battaglione ha una bandiera di forma +diversa, coperta di ricami, di nastri, di frangie; fra gli altri si +vedon dei militi vestiti da paesani, con una banda qualunque cucita a +lunghi punti sovra un par di calzoni rappezzati; alcuni senza cravatta, +altri con cravatta nera, panciotto aperto e camicia ricamata; ragazzi di +quindici, di dodici anni, armati di tutto punto, in mezzo alle file; +vivandierine con sottane corte e calzoni rossi, e canestri pieni di +sigari e d'aranci. Davanti ai battaglioni, è un continuo correre di +ufficiali a cavallo. Ogni maggiore porta sul capo, o sul petto o sulla +sella qualche ornamento di sua invenzione; ad ogni tratto passa una +staffetta che non si sa a che diavol di Corpo appartenga; si vedon +galloni sulle braccia, sulle spalle, intorno al collo, d'argento, d'oro, +di lana; medaglie e croci fitte tanto da nascondere mezzo il petto, +messe l'una su l'altra, e sopra e sotto la cintura; guanti di tutti i +colori dell'iride; sciabole, spade, spadine, spadoni, pistole, +rivoltelle; un miscuglio, insomma, di tutte le divise e di tutte le armi +di tutti gli eserciti, una varietà da stancare dieci commissioni +ministeriali per la modificazione del vestiario, una confusione da +perderci il capo. Non ricordo se fossero dodici o quattordici +battaglioni; ciascuno dei quali scegliendo la propria divisa, s'era +sforzato di riuscire quanto più era possibile diverso da tutti gli +altri. Erano comandati dal Sindaco, che aveva anch'egli un'uniforme +fantastica. Potevano essere un ottomila uomini. All'ora fissata, un +improvviso scorrazzare di ufficiali di stato maggiore e un sonar +clamoroso di trombe annunziò l'arrivo del Re. Arrivò in fatti dalla +strada d'Alcalà Don Amedeo, a cavallo, vestito da capitan generale, con +stivaloni, calzoni bianchi e divisa a coda di rondine; e dietro a lui un +folto stuolo di generali, d'aiutanti di campo, di servitori +rosso-vestiti, di lancieri, di corazzieri, di guardie. Dopo che ebbe +percorsa tutta la fronte dell'esercito, dal Prado fino alla chiesa di +Atocha, in mezzo a una folla fitta e silenziosa, ritornò verso la strada +Alcalà. Qui era una moltitudine immensa che ondeggiava e rumoreggiava +come un mare. Il Re e il suo stato maggiore s'andarono a fermare davanti +alla chiesa di San José colle spalle volte alla facciata, e la +cavalleria fece sgombrare, a gran fatica, un piccolo spazio per dove +potessero sfilare i battaglioni. + +Sfilarono per plotoni. Via via che passavano, a un cenno del comandante +gridavano:--_Viva el Rey! Viva Don Amadeo primero!_ + +Il primo ufficiale che lanciò il grido ebbe una idea infelice. L'evviva +gridato spontaneamente dai primi diventò come un dovere per tutti gli +altri; e fu cagione che il pubblico pigliasse la maggior o minor forza +ed armonia delle voci come segno di dimostrazione politica. Alcuni +plotoni gridavano un evviva così fioco e corto, che pareva la voce d'un +gruppo di malati che chiedessero aiuto: allora la folla prorompeva in +risa. Altri plotoni gridavano a squarciagola, ed anco il loro grido era +interpretato come una dimostrazione di ostilità alla dinastia. Varie +voci correvano fra la gente serrata intorno a me. Uno diceva:--Ora viene +il tal battaglione, è un battaglione di repubblicani, vedrete che non +grida.--Il battaglione non gridava: gli spettatori tossivano. Un altro +diceva:--È una vergogna, una mancanza d'educazione; _a mi tampoco me +gusta Don Amadeo, pero callo_ (taccio) _y respeto._--Vi fu qualche +litigio. Un giovinastro gridò viva con voce in falsetto, un _caballero_ +gli diede dell'impertinente, quegli si risentì, alzarono tutti e due le +mani, un terzo li divise. Tra battaglione e battaglione passavano +cittadini a cavallo; alcuni non si levavano il cappello, e fissavano +nondimeno il Re; e allora si sentivan nella folla voci diverse come _muy +bien_ e _mal criado_. Altri che avrebbero voluto salutare, non +salutavano per paura; e passavano col capo basso e il viso rosso. Altri +invece, stomacati da quello spettacolo, facevano alla barba di tutti una +coraggiosa dimostrazione di _amedeismo_, passando col cappello in mano, +e guardando ora rispettosamente il Re, ora fieramente la folla, pel +tratto di una decina di passi. Il Re restò immobile fino alla fine dello +sfilamento con una espressione inalterata di serena alterezza. Così ebbe +fine la rassegna. + +Questa milizia nazionale, benchè meno disfatta e sfinita della nostra, +non è più tuttavia che una larva; il ridicolo ne ha corroso le radici; +ma come divertimento nei giorni di festa, benchè il numero dei +volontarii sia molto scemato (ascendevano una volta a trentamila), è +sempre uno spettacolo che rivende tutte le antenne e tutti i cenci rossi +del signor Ottino. + + +LE CORSE DEI TORI. + +Il trentun di marzo s'inaugurò lo spettacolo delle corse dei Tori. +Discorriamone a nostro bell'agio, perchè l'argomento n'è degno. Chi ha +letto la descrizione del Baretti, faccia conto di non aver letto nulla. +Il Baretti non vide che le corse dei tori di Lisbona, che appetto a +quelle di Madrid son giuochi da ragazzi; la sede dell'arte è Madrid; qui +i grandi artisti, qui gli spettacoli sfarzosi, qui gli spettatori +esperti, qui i giudici che sanciscono la gloria. Il Circo di Madrid è +il _Teatro della Scala_ dell'arte toresca. + +L'inaugurazione delle Corse dei Tori a Madrid è assai più importante +d'un cangiamento di Ministero; un mese prima n'è sparso l'annunzio in +tutta la Spagna; da Cadice a Barcellona, da Bilbao ad Almeria, nei +palazzi dei Grandi e nei tugurii dei poveri, si parla degli artisti e +delle razze dei tori; si istituiscono corse di piacere fra le provincie +e la Capitale; chi è corto a quattrini, fa dei risparmi per potersi +procurare un bel posto nel Circo il giorno solenne; i padri e le madri +promettono ai figliuoli studiosi che ce li condurranno; gli amanti lo +promettono alle belle; i giornali assicurano che si avrà una buona +_stagione_; i _toreros_ scritturati, che si vedon già per Madrid, son +segnati a dito; corre voce che i tori sono già arrivati, c'è chi li ha +visti, si briga per andarli a vedere; son tori dei pascoli del duca di +Veragua, del marchese de la Merced, dell'eccellentissima signora vedova +di Villaseca, stupendi, formidabili; s'apre l'ufficio per gli +abbonamenti, accorrono in folla i dilettanti, i servitori delle famiglie +nobili, i sensali, gli amici incaricati dagli assenti; il primo giorno +l'Impresario ha incassato cinquantamila lire, il secondo, trenta, in una +settimana cento mila; Frascuelo, il famoso _matador_, è arrivato; è +arrivato il Cuco, è arrivato il Calderon; ci son tutti; ancora tre +giorni! migliaia di persone non parlan d'altro, vi son signore che +sognano il Circo, ministri che non han più il capo agli affari, vecchi +dilettanti che non stan più nella pelle; operai, poveri che non fumano +più il _cigarrito_ per aver quei pochi soldi il giorno dello spettacolo. +Finalmente s'arriva alla vigilia: il sabato mattina, prima dell'alba, in +una stanza a terreno della strada d'Alcalà, si cominciano a vendere i +biglietti; v'è già una folla di gente prima che s'apra la porta; urlano, +si pigiano, si picchiano; venti guardie civili colla rivoltella alla +cintura duran fatica a ottener un po' di quiete; fino a notte è un via +vai incessante. Spunta il giorno sospirato: lo spettacolo comincia alle +tre; a mezzodì muove gente da tutte le parti verso il Circo; il Circo è +all'estremità del borgo di Salamanca, al di là del Prado, fuori di porta +Alcalà; tutte le strade che vi conducono, sono corse da una processione +di popolo; nei dintorni dell'edifizio è un formicolaio; arrivano +drappelli di soldati e di volontarii della libertà, preceduti dalle +bande musicali; una turba d'acquaioli e d'aranciai empiono il cielo di +grida; i rivenditori di biglietti corrono qua e là chiamati da cento +voci; disgraziato chi non ha ancora il suo biglietto! pagherà il doppio, +il triplo, il quadruplo! ma che importa? si pagò un biglietto anche +cinquanta, anche ottanta lire! Si aspetta il Re, si dice che verrà pure +la Regina; cominciano ad arrivare le carrozze dei pezzi grossi; il duca +Fernan Nunez, il duca di Abrantes, il marchese de la Vega de Armijo, una +folla di grandi di Spagna, le deesse dell'aristocrazia; i ministri, i +generali, gli ambasciatori, tuttociò che v'è di bello, di splendido e di +potente nella grande città. S'entra nel Circo per molte porte; prima +d'entrare s'è già assordati. + +Entrai: il Circo è immenso. Visto di fuori non presenta nulla di +notevole, è un edifizio rotondo, basso, senza finestre, intonacato di +giallo; ma all'entrare, si prova un senso vivissimo di meraviglia. È un +Circo per un popolo, ci stanno diecimila spettatori, ci potrebbe +armeggiare un reggimento di cavalleria. L'arena è circolare, vastissima, +da contener dieci dei nostri circhi equestri, cinta da una barriera di +legno, alta fin quasi al collo d'un uomo, munita dalla parte interna +d'un piccolo rilievo, a pochi palmi da terra, sul quale mettono il piede +i _toreros_ per saltar al di là, quando il toro gl'insegue. Dopo questa +barriera, ve n'è un'altra più alta, perchè il toro salta sovente al di +là della prima; fra questa e quella corre tutt'intorno all'arena una +corsía, larga un po' più d'un metro, nella quale vanno e vengono i +_toreros_ prima del combattimento, e stanno durante il combattimento i +servitori del Circo, i falegnami pronti a riparare ai guasti che può +fare il toro, le guardie, i venditori d'aranci, i dilettanti che godono +dell'amicizia dell'Impresario, i pezzi grossi ai quali è concesso di +fare un buco nel regolamento. Al di là della seconda barriera, s'alza +una gradinata di pietra; al di là della gradinata i palchi; sotto i +palchi corre una galleria occupata da tre giri di sedili. I palchi son +grandi da capire ciascuno due o tre famiglie; il palco del Re è una gran +sala; accanto al palco del Re, v'è quello del Municipio, dal quale il +Sindaco, o qualcuno per lui, presiede allo spettacolo. V'è il palco dei +Ministri, del Governatore, degli Ambasciatori; ogni famiglia nobile n'ha +uno; i giovanotti _bontonisti_, come direbbe il Giusti, n'hanno uno in +molti; ci son poi i palchi d'affitto, che costano un subisso. Tutti i +posti delle gradinate son numerati; ciascuno ha il suo biglietto; +l'entrata si fa senza il menomo disordine. Il Circo è diviso in due: la +parte dove batte il sole, la parte all'ombra; in questa si paga di più; +nell'altra va il basso popolo. L'arena ha quattro porte a intervalli +quasi uguali fra loro: la porta per la quale entrano i _toreros_, quella +per i tori, quella pei cavalli, quella per gli annunziatori dello +spettacolo, sotto il palco del Re. Al di sopra della porta per la quale +entrano i tori, s'alza una specie di terrazza, che si chiama il _toril_: +fortunato chi ci può trovar posto! Su questa terrazza, sur un palchetto, +stanno coloro che, a un cenno che si fa dal palco del Municipio, suonan +la tromba e il tamburo per annunziare l'uscita del toro. In faccia al +Toril, dalla parte opposta dell'Arena, sulla gradinata, c'è la banda +musicale. Tutta la gradinata è divisa in scompartimenti, ognuno dei +quali ha la sua porta d'entrata. Prima che cominci lo spettacolo, il +popolo può entrar nell'Arena, e girare per tutti i recessi +dell'edifizio; si va a vedere i cavalli, chiusi in un cortile, destinati +la maggior parte, ahimè! a morire; si va a vedere i chiusi oscuri entro +cui son serrati i tori, che si fan poi passare dall'uno all'altro, fino +a un corridoio, dal quale si slancian nell'arena; si va a vedere +l'Infermeria dove son trasportati i _toreros_ feriti; una volta c'era da +veder pure una Cappella, nella quale celebravasi la messa durante il +combattimento, e i _toreros_ andavano a pregare prima d'affrontare la +belva; si va presso la porta principale d'entrata, dove sono esposte le +_banderillas_ che saranno confitte nel collo ai tori, e dove si vede una +folla di _toreros_ vecchi, quale storpio, quale senza un braccio, quale +colle stampelle, e di _toreros_ giovani, che non sono ancora ammessi +agli onori del Circo di Madrid; si compra un numero del giornale il +_Buletin de los Toros_ che promette meraviglie per la _funcion_ del +giorno; ci si fa dare dai custodi il programma dello spettacolo, e un +fogliolino stampato, diviso in colonne, per notarvi i colpi di picca, le +stoccate, le cadute, le ferite; si gira per gl'interminabili corridoi e +le interminabili scale in mezzo a una folla che va e viene, sale e +scende gridando e strepitando, da far tremar l'edifizio; e finalmente si +ritorna al proprio posto. + +Il Circo è pieno zeppo ed offre uno spettacolo del quale è impossibile, +a chi non l'abbia visto, di formarsi un'immagine; è un mare di teste, di +cappelli, di ventagli, di mani che s'agitano in aria; dalla parte +dell'ombra, dove sono i signori, tutto nero; dalla parte del sole, dov'è +il basso popolo, mille colori vivissimi di vestiti, di ombrellini, di +ventagli di carta, un'immensa mascherata; non c'è più posto per un +bambino; la folla è compatta come una falange, nessuno può uscire, si +stenta a muovere le braccia. E non è un brulichío, uno strepito come +negli altri teatri; è diverso; è un'agitazione, una vita affatto propria +del Circo; tutti gridano, si chiamano, si salutano, con un'allegrezza +frenetica; i bambini e le donne strillano, gli uomini più gravi +folleggiano come giovinetti; i giovani, a gruppi di venti, di trenta +insieme, vociando in cadenza, e battendo le canne sulle gradinate, +annunziano al rappresentante del Municipio che è l'ora; nei palchi è un +ribollimento da piccionaja di teatro diurno; al gridío assordante della +folla si mescono gli urli d'un centinaio di rivenditori che gettano +aranci da tutte le parti; suona la banda, i tori muggiscono, rumoreggia +la folla accalcata di fuori; è uno spettacolo che dà le vertigini; prima +che la lotta cominci, si è già stanchi, ebbri, smemorati. + +All'improvviso s'alza un grido:--_El Rey!_--Il Re è arrivato; è arrivato +in una carrozza tirata da quattro cavalli bianchi, montati da servitori +vestiti del pittoresco costume andaluso; le vetriere che chiudono il +palco reale s'aprono; il Re entra con un folto corteo di ministri, di +generali, di maggiordomi. La Regina non c'è; si prevedeva: si sa che ha +orrore di codesto spettacolo; oh! ma il Re non ci poteva mancare, c'è +sempre venuto; si dice che ne va matto. È l'ora, si comincia. Mi +ricorderò per tutta la vita del freddo che sentii nelle vene in quel +punto. + +Squilla la tromba: quattro guardie del Circo, a cavallo, con cappello e +pennacchio alla Enrico IV, mantellina nera, giustacore, stivaloni, +spada, entrano dalla porta che è sotto il palco del Re, e fanno a lento +passo il giro dell'Arena; la gente sgombra, ognuno va al suo posto, +l'Arena riman vuota. I quattro cavalieri si vanno a mettere a due a due +dinanzi alla porta, ancora chiusa, che fa fronte al palco reale. I +diecimila spettatori hanno l'occhio là, si fa un silenzio generale; di +là deve uscir la _cuadrilla_, tutti i _toreros_, in gran gala, che +vengono a presentarsi al Re e al popolo. La banda suona, la porta +s'apre, s'ode uno scoppio immenso d'applausi, i _toreros_ si avanzano. +Vengon primi i tre _espadas_, Frascuelo, Lagartijo, Cayetano, i tre +famosi, vestiti del costume di Figaro nel _Barbiere di Siviglia_, di +raso, di seta, di velluto ranciato, incarnato, azzurro, coperti di +ricami, di frangie, di galloni, di filigrane, di lustrini, di ciondolini +d'oro e d'argento, che nascondon quasi tutto il vestito; avvolti in +ampie cappe gialle e rosse; con calze bianche, cintura di seta, un +gruppo di treccie sulla nuca, un berretto di pelo. Vengon dopo i +_banderilleros_ e i _capeadores_, uno stuolo, anch'essi coperti d'oro e +d'argento; poi i _picadores_ a cavallo, a due a due, con una gran lancia +nel pugno, un cappello grigio, basso, di grandissima tesa, una +giacchettina ricamata, un paio di calzoni di pelle di bufalo gialla, +imbottiti e guarniti al di dentro di lamine di ferro; poi i _chulos_, o +servitori, vestiti dei loro panni di gala; e tutti insieme attraversano +maestosamente l'Arena, dirigendosi verso il palco del Re. Nulla si può +immaginare di più pittoresco di quello spettacolo: vi son tutti i colori +d'un giardino, tutti gli splendori d'un corteo reale, tutta la gaiezza +d'una frotta di maschere, tutta l'imponenza d'una schiera di guerrieri; +a chiuder gli occhi, non si vede che un barbaglio d'oro e d'argento. E +son uomini bellissimi, i _picadores_ alti e tarchiati come atleti; gli +altri sottili, svelti, di forme scultorie, visi bruni, occhi grandi e +fieri; figure di gladiatori antichi, vestite con uno sfarzo da principi +asiatici. + +Tutta la _cuadrilla_ si arresta dinanzi al palco del Re e saluta; +l'Alcade fa cenno che si può cominciare; cade dal palco nell'Arena la +chiave del _toril_ dove son chiusi i tori; una guardia del Circo la +raccoglie e la rimette al custode che si va a piantare accanto alla +porta, pronto ad aprire. Lo stuolo dei _toreros_ si scioglie, gli +_espadas_ saltano al di là della barriera, i _capeadores_ si +sparpagliano per l'Arena agitando le loro _capas_ rosse e gialle, dei +_picadores_ alcuni si ritirano ad aspettare il loro turno, gli altri +spronano il cavallo e vanno ad appostarsi a sinistra del _toril_, alla +distanza di una ventina di passi l'un dall'altro, colle spalle volte +alla barriera, e la lancia in resta. È un momento d'agitazione, +d'ansietà inesprimibile; tutti gli sguardi son fissi alla porta dalla +quale uscirà il toro; tutti i cuori battono; un silenzio profondo regna +in tutto il Circo; non si sente che il muggito del toro che s'avanza di +chiuso in chiuso, nell'oscurità della sua vasta prigione, quasi +gridando:--Sangue! Sangue!--I cavalli tremano, i _picadores_ +impallidiscono;--ancora un istante;--squilla la tromba, la porta si +spalanca, un toro enorme si slancia nell'Arena; un grido formidabile, +scoppiato a un punto da dieci mila petti, lo saluta. La strage comincia. + +Ah! si ha un bell'avere la fibra forte: in quel momento si diventa +bianchi come cadaveri! + +Io non ricordo che in confuso ciò che seguì nei primi istanti; non so +dove avessi la testa. Il toro si slanciò contro il primo _picador_, poi +retrocedette, riprese la corsa, e si slanciò contro il secondo; seguì +una lotta, non ricordo; di lì a un minuto il toro si slanciò contro il +terzo; poi corse in mezzo all'Arena, si fermò e guardò. Guardai io pure +e mi copersi il viso colle mani. Tutta la parte dell'Arena che il toro +aveva percorso era rigata di sangue; il primo cavallo giaceva in terra, +col ventre squarciato, colle viscere sparse; il secondo, col petto +aperto da una larga ferita da cui sgorgava il sangue a fiotti, andava +qua e là barcollando; il terzo, ch'era stato buttato a terra, si +sforzava di rialzarsi; i _chulos_, accorsi in fretta, sollevavano da +terra i _picadores_, toglievan la sella e le briglie al cavallo morto, +cercavan di mettere in piedi il ferito; un urlìo d'inferno risuonava da +tutte le parti del Circo. Così comincia per lo più lo spettacolo. I +primi a ricever l'urto del toro sono i _picadores_; l'aspettano di piè +fermo, e gli piantano la lancia tra capo e collo nell'atto ch'ei +s'abbassa per dar la cornata al cavallo. La lancia, si noti, non ha che +una piccola punta, che non può aprire una ferita profonda, e i +_picadores_ debbono, facendo forza col braccio, tener il toro lontano, e +salvare la cavalcatura. Ci vuol un colpo d'occhio sicuro, un braccio di +bronzo e un cuore intrepido; non sempre ci riescono; anzi non ci +riescono il più delle volte, e il toro pianta le corna nella pancia del +cavallo, e il _picador_ cade a terra. Allora i _capeadores_ accorrono, e +mentre il toro sbarazza le corna dalle viscere della sua vittima, gli +agitano le _capas_ sugli occhi, lo distraggono, si fanno inseguire, e +lasciano in salvo il cavaliere caduto, che i _chulos_ vanno a +soccorrere, per rimetterlo in sella se il cavallo regge ancora, o +portarlo all'infermeria, se si è sfracellata la testa. + +Il toro, fermo in mezzo all'Arena, colle corna insanguinate, anelante, +guardava intorno come per dire:--Ne avete assai?--Uno stuolo di +_capeadores_ gli corse incontro, l'attorniò, e cominciarono a +provocarlo, a aizzarlo, a farlo correre di qua e di là, scotendogli le +cappe sugli occhi, facendogliele passare sulla testa, attirandolo e +sfuggendolo con rapidissime giravolte, per tornare a provocarlo e a +sfuggirlo daccapo; e il toro a dar dietro or all'uno ora all'altro, a +inseguirli fino alla barriera, e là a picchiar cornate contro gli +assiti, a scalpitare, a far capriole, a muggire, a riconfiggere le +corna, passando, nel ventre dei cavalli morti, a far degli sforzi per +saltare nella corsia, a correr l'Arena da tutte le parti. Intanto erano +entrati altri _picadores_ per sostituire i due ai quali era stato ucciso +il cavallo, e s'eran posti, lontani l'un dall'altro, dalla banda del +_toril_, colla lancia in resta, aspettando che il toro assalisse. I +_capeadores_ lo tirarono destramente da quel lato: il toro, visto il +primo cavallo, gli si slanciò contro a capo basso. Ma questa volta il +suo assalto andò fallito; la lancia del _picador_ gli si confisse nella +spalla, e resistette; il toro s'ostinò, ponzò, fece impeto con tutta la +sua mole; ma invano; il _picador_ tenne duro, il toro dette indietro, il +cavallo fu salvo, e uno scoppio fragoroso d'applausi salutò il +salvatore. L'altro _picador_ fu meno fortunato: il toro lo assalì, egli +non riuscì a piantar la lancia, il corno formidabile penetrò nel ventre +del cavallo colla rapidità d'una spada, si dibattè nella ferita, si +ritrasse: gli intestini del povero animale caddero e rimasero sospesi +dondolando come un sacco quasi fino a terra; il _picador_ rimase in +sella. Qui si vide un'orrenda cosa. Invece di scendere, il _picador_, +visto che la ferita non era mortale, diè una spronata e s'andò ad +appostare da un'altra parte per aspettare un secondo assalto: il cavallo +attraversò l'Arena con le viscere fuor, del corpo, che gli battevan +nelle gambe e gl'intralciavano il passo; il toro l'inseguì per qualche +momento, e si fermò. In quel punto s'udì uno squillo di tromba: era il +segnale che i _picadores_ dovevano ritirarsi, s'aperse una porta, se +n'andarono l'un dopo l'altro al galoppo; rimasero due cavalli morti, e +qua e là guazzi e righe di sangue, che due _chulos_ copriron di terra. + +Dopo i _picadores_ vengono i _banderilleros_. Pei profani è la parte +dello spettacolo, perchè meno cruenta, più dilettevole. Le _banderillas_ +sono frecciuole lunghe un due palmi, ornate di carta colorata, munite +d'una punta metallica formata in modo che, una volta confitta nelle +carni, non se ne può più staccare, e il toro agitandosi e scuotendola +non fa che configgerla più addentro. Il _banderillero_ prende due di +queste freccie, una per mano, e si va a piantar ritto una quindicina di +passi davanti al toro, e alzando le braccia e gridando, lo provoca ad +assalirlo. Il toro gli si slancia contro; il _banderillero_, alla sua +volta, corre verso il toro; questi abbassa la testa per dargli le corna +nel ventre, quegli gli pianta le _banderillas_ nel collo, una di qua e +una di là, e con una rapidissima giravolta si salva. Se si china, se gli +fallisce un piede, se esita un secondo, è infilato come un ranocchio. Il +toro mugge, sbuffa, salta e si mette a inseguire i _capeadores_ con uno +spaventoso furore; in un minuto tutti son saltati nella corsia, l'arena +è sgombra, la belva col muso schiumante, cogli occhi sanguigni, col +collo rigato di sangue, pesta la terra, si dibatte, percuote la +barriera, domanda vendetta, vuol uccidere, ha bisogno di strage, nessuno +s'attenta ad affrontarla, gli spettatori empiono l'aria di +grida:--Avanti! coraggio! L'altro _banderillero_!--l'altro +_banderillero_ si fa innanzi e pianta le sue freccie, poi un terzo, poi +di nuovo il primo. Quel giorno gliene piantaron otto; la povera bestia, +quando si sentì configger le ultime due, mandò un muggito lungo, +straziante, orrendo, e slanciatosi dietro ad uno dei suoi nemici, lo +inseguì sino alla barriera, spiccò un salto, e cascò con lui nella +corsia; i dieci mila spettatori si levarono in piedi tutti in un punto, +gridando:--Lo ha ucciso!--Ma il _banderillero_ s'era scansato. Il toro +corse e ricorse avanti e indietro fra le due barriere, sotto una pioggia +di bastonate e di pugni, sin che s'abbattè in una porta aperta, rientrò +nell'arena, e la porta si richiuse. Allora tutti i _banderilleros_ e +tutti i _capeadores_ gli si slanciarono di nuovo intorno; uno +passandogli dietro, gli diè uno strappo alla coda, e disparve come un +fulmine; un altro, trapassando rapidissimamente, gli avvolse la _capa_ +intorno alle corna; un terzo spinse l'audacia sino ad andargli a +togliere con una mano un piccolo nastro di seta che aveva attaccato +sulla groppa; un quarto, più temerario di tutti, puntò un'asta in terra, +mentre il toro correva, e spiccato un salto, gli passò al di sopra e +andò a cascare dall'altra parte, buttando l'asta tra le gambe +dell'animale stupefatto. E tutto questo facevano con una rapidità da +prestigiatori e una grazia da ballerini, come se avessero scherzato con +una pecora! E intanto la folla immensa faceva rimbombare il circo di +risa, di applausi, di grida di gioia, di meraviglia, di terrore. + +Squilla un'altra volta la tromba; i _banderilleros_ han finito; ora +tocca all'_espada_; è il momento solenne, è la crisi del dramma; la +folla si queta, le signore si sporgon fuori dei palchi, il Re si alza in +piedi. Il celebre Frascuelo, tenendo in una mano la spada e la _muleta_, +che è un pezzo di stoffa rossa attaccata a un bastoncino, entra +nell'arena, si presenta dinanzi al palco reale, si leva il berretto, e +consacra al Re, pronunciando una poetica frase, il toro che va ad +uccidere; poi getta il berretto in aria, come per dire:--Vincerò o +morirò!--e seguìto dallo splendido corteo dei _capeadores_, si muove con +passo risoluto verso il toro. Qui segue una vera lotta corpo a corpo, +degna d'un canto d'Omero. Da un lato la belva colle sue corna terribili, +colla sua forza enorme, colla sua sete di sangue, inasprita dal dolore, +acciecata dall'ira, torva, insanguinata, spaventosa; dall'altra un +giovane di vent'anni, vestito come un ballerino, a piedi, solo, senza +difesa con una leggera spadina tra le mani. Ma egli ha diecimila sguardi +addosso! Il Re gli prepara un dono! La sua amante è lassù, in un palco, +cogli occhi fissi su di lui! Mille signore tremano per la sua vita! Il +toro si ferma, lo guarda; egli guarda il toro, e gli agita dinanzi il +panno rosso; il toro si caccia sotto, l'_espada_ si scansa, il corno +formidabile gli rasenta il fianco, urta il panno rosso e colpisce nel +vuoto. Un tuono d'applausi scoppia su tutte le gradinate, in tutti i +palchi, in tutte le gallerie. Le signore guardano col canocchiale e +gridano:--Non ha impallidito!--Si fa silenzio daccapo, non si sente una +voce, non un bisbiglio. L'audace _torero_ fa volteggiare a più riprese +la _muleta_ sugli occhi dell'animale inferocito, gliela passa sulla +testa, tra le corna, intorno al collo, lo fa retrocedere, avanzare, +girare, saltare; si fa assalire dieci volte, e dieci volte, con un +leggerissimo movimento, scansa la morte; lascia cader la _muleta_, la +raccoglie sotto gli occhi del toro, gli ride sul muso, lo provoca, +l'insulta, se ne trastulla; tutt'a un tratto si ferma, si mette in +guardia, alza la spada, piglia la mira; il toro lo guarda; ancora un +istante, e si slancieranno addosso, l'un all'altro, nello stesso punto; +uno dei due deve morire; diecimila sguardi corrono con una rapidità +fulminea dalla punta della spada alla punta delle corna, dieci mila +cuori battono di ansietà e di terrore, tutti i visi sono immobili, non +si sente un respiro, l'immensa folla par pietrificata,--ancora un +istante,--ecco il punto! Il toro si slancia, l'uomo vibra la spada; un +solo altissimo grido, seguito da uno scoppio tempestoso di applausi, +prorompe da ogni parte; la spada penetrò fino all'elsa nel collo del +toro, il toro barcolla, e gettando dalla bocca un fiotto di sangue, cade +come colpito da un fulmine. L'uomo ha vinto! Allora segue un tumulto +indescrivibile; la moltitudine sembra forsennata; tutti si levano in +piedi, scotendo le braccia, gettando alte grida; le signore sventolano i +fazzoletti, batton le mani, agitano i ventagli; la banda suona; +l'_espada_ vincitore s'avvicina alla barriera e fa il giro dell'arena; +via via che passa, dalle gallerie, dai palchi, dalle gradinate, gli +spettatori rapiti d'entusiasmo gli gettano addosso manate di sigari, +portafogli, bastoni, cappelli, tutto quello che cade loro sotto le mani; +in pochi momenti il fortunato _torero_ ha le braccia ingombre di roba, +chiama in soccorso i _capeadores_, rigetta i cappelli agli ammiratori, +ringrazia, risponde come può ai saluti, alle lodi, ai titoli gloriosi +che gli si gridan da mille parti, e giunge finalmente sotto il palco +del Re. Allora tutti gli occhi si rivolgono sul Re. Il Re mette una mano +in tasca, tira fuori un portasigari pieno di biglietti di banca e lo +butta giù; il _torero_ lo coglie in aria, la moltitudine prorompe in +applausi. Intanto la banda suona l'aria funebre al toro; s'apre una +porta, entrano di galoppo quattro stupende mule ornate di pennacchi, di +fiocchi e di nastri gialli e rossi, condotte da uno stuolo di _chulos_ +che gridano e fan chioccare le fruste; trascinano via un dopo l'altro, i +cavalli morti, e poi il toro, che vien subito portato in una piazzetta +vicino al circo dove l'aspetta una turba di monelli, per intingere il +dito nel suo sangue, dopo di che vien scorticato, tagliato e venduto. +Rimasta libera l'arena, squilla la tromba, suona il tamburo: un altro +toro si precipita fuori della gabbia, assalta i _picadores_, squarcia il +ventre ai cavalli, offre il collo alle _banderillas_, è ucciso da +un'_espada_; e così si presentano nell'arena, l'un dopo l'altro, senza +alcuna interruzione, sei tori. + +Quante scosse, quanti brividi, quanti accessi di freddo al cuore e di +sangue al capo, vi pigliano durante quello spettacolo! Quanti pallori +improvvisi! Ma voi, straniero, voi solo impallidite: il ragazzo che +avete accanto ride, la fanciulla che vi siede dinanzi è pazza dalla +gioia, la signora che vedete nel palco vicino, dice che non s'è mai +divertita tanto! Che gridìo! Che esclamazioni! Là per imparare la +lingua! Comparisce il toro, è giudicato da mille voci:--Che bella +testa!--Che occhi! Quello farà sangue!--_Anda que vales un +tesoro!_--Gli gridano delle frasi d'amore. Ha ucciso un +cavallo:--_Bueno!_--Guarda quanta roba gli ha cavato dal ventre!--Un +_picador_ fallisce il colpo, e ferisce malamente il toro, o si perita ad +affrontarlo: allora è un diluvio d'ingiurie atroci;--Poltrone! +Impostore! Assassino! Vatti a nascondere! Fatti ammazzare!--Tutti +s'alzano, lo segnano a dito, gli mostrano i pugni, gli tiran sul viso le +scorze d'arancio e i mozziconi dei sigari, lo minacciano col bastone. +Quando l'_espada_ fredda il toro alla prima, allora sono parole da +innamorati in delirio, gesti da pazzi:--Vieni qui, angelo!--Dio ti +benedica, Frascuelo!--Gli mandan dei baci, lo chiamano, tendon le mani +come per abbracciarlo. Che profusione di epiteti, di frizzi, di +proverbi! Quanto fuoco! Quanta vita! + +Ma io non dissi che delle vicende d'un toro; in un'intera _corrida_ +seguon mille accidenti. In quello stesso giorno un toro cacciò la testa +sotto il ventre d'un cavallo, sollevò cavallo e cavaliere, e portatili +un po' in trionfo a traverso l'arena, li scaraventò in terra tutti e due +come un sacco di cenci. Un altro toro uccise quattro cavalli in pochi +minuti; un terzo investì così malamente un _picador_, che questo cadde, +diè del capo nella barriera e svenne, e fu portato via. Ma non per +questo, nè per un ferimento grave, e neanco per la morte d'un _torero_ +s'interrompe lo spettacolo; il programma lo dice; se uno muore, ce n'è +un altro pronto. Il toro non assalta sempre; ve ne son dei vigliacchi, +che vanno incontro al _picador_, s'arrestano, e dopo un istante di +esitazione, fuggono; altri, dopo il primo assalto, non assaltan più; +altri, d'indole mite e benigna, non rispondon neanco alle provocazioni, +si lascian venire addosso il _picador_, si lascian piantare la lancia +nel collo, danno indietro, scrollan la testa, come per dire:--Non +voglio!--, fuggono e poi si voltano, tutt'a un tratto, a guardare con +aria attonita lo stuolo dei _capeadores_ che gl'insegue come se +volessero dimandare:--Che volete da me? Che v'ho fatto? Perchè mi volete +uccidere?--Allora la folla prorompe in imprecazioni contro il toro +vigliacco, contro l'impresario, contro i _toreros_; e prima qualcuno dei +dilettanti del _toril_, poi gli spettatori della banda del sole, poi i +signori della banda dell'ombra, poi le signore, poi tutti gli spettatori +del circo gridano a una voce: _Banderillas de fuego!_--Il grido è +diretto all'Alcade; le _banderillas_ di fuoco servono a inferocire il +toro; son _banderillas_ munite d'un razzo che s'accende nell'atto stesso +che la punta penetra nelle carni, e brucia la ferita cagionando un +dolore atroce, e stordisce ed irrita l'animale al punto da mutarlo di +vigliacco in temerario, di queto in furioso. Per metter le _banderillas +de fuego_ ci vuole il permesso dell'Alcade; se l'Alcade esita a darlo, +tutti gli spettatori s'alzano in piedi; e allora è un colpo d'occhio +stupendo; si vedon dieci mila fazzoletti che sventolano come le +bandierine di dieci reggimenti di lancieri, e formano dai palchi +all'Arena, tutt'intorno, uno strato bianco ondeggiante sotto il quale +sparisce quasi la folla; e dieci mila voci gridano:--_fuego! fuego! +fuego!_--Allora l'Alcade cede; ma se s'ostina nel suo no, i fazzoletti +spariscono, s'alzano i pugni e i bastoni, prorompono le ingiurie:--_No +sea usted necio!_--Non faccia il minchione!--Non rompa i corbelli!--_Las +banderillas al Alcalde!_--_Fuego al Alcalde!_ + +L'agonia del toro è tremenda. Qualche volta il _torero_ non aggiusta il +colpo a dovere, e la spada penetra bensì fino all'elsa, ma fuor della +via del cuore. Allora il toro si mette a correr l'arena colla spada +confitta nelle carni, irrigando il terreno di sangue, mandando altissimi +muggiti, divincolandosi e scontorcendosi in mille modi per liberarsi da +quella tortura; e in quell'impetuosa corsa, qualche volta la spada salta +via; qualche volta si configge più addentro, e gli cagiona la morte. +Sovente l'_espada_ è costretto a dargli una seconda stoccata, non di +rado una terza, talora una quarta; il toro versa un torrente di sangue; +tutte le _capas_ dei _capeadores_ ne sono intrise, n'è macchiato +l'_espada_, n'è aspersa la barriera, per tutto cola sangue, gli +spettatori indignati coprono il _torero_ d'ingiurie. Qualche volta il +toro profondamente ferito, cade a terra; ma non muore, e resta là +immobile, colla testa alta, minaccioso, come per dire:--Venite, +assassini, se vi basta l'animo!--Allora la lotta è finita; bisogna +accorciar l'agonia; un uomo misterioso scavalca la barriera, s'avvicina +a passi furtivi, si apposta dietro al toro, e colto il momento, gli +vibra un colpo di pugnale nella testa, che gli penetra al cervello e lo +fredda. Spesso neanche questo colpo non riesce; l'uomo misterioso deve +vibrarne due, tre, persino quattro; allora l'indignazione del popolo si +scatena come una tempesta, gli danno del boia, del codardo, dell'infame, +gli augurano la morte, se lo avesser nelle mani, lo strozzerebbero come +un cane. Altre volte il toro, ferito a morte, barcolla un pezzo prima di +cadere, e barcollando s'allontana a lento passo dal luogo dove fu +colpito per andar a morir in pace in un canto appartato; tutti i +_toreros_ lo seguono lentamente, come un corteggio funebre, a una certa +distanza; la folla tien dietro cogli occhi a tutti i suoi movimenti, +conta i suoi passi, misura il progresso dell'agonía; un silenzio +profondo accompagna i suoi ultimi momenti; la sua morte ha qualcosa di +maestoso e di solenne. Vi son dei tori indomabili, che non vogliono +chinar la testa se non traendo l'ultimo respiro; tori che, versando +ruscelli di sangue per la bocca, minacciano ancora; tori che, trafitti +da dieci colpi di spada, pugnalati, dissanguati, alzano ancora il collo +con un movimento superbo che fa retrocedere lo stuolo dei loro +persecutori fino a metà dell'arena; tori che hanno un'agonía più +spaventevole della loro prima furia, che straziano i cavalli morti, +spezzano la barriera, calpestano rabbiosamente le _capas_ sparse per +l'arena, saltano nella corsia, corrono intorno colla testa alta +guardando gli spettatori con un'aria di sfida, cadono, si rialzano, +muoiono muggendo. + +L'agonia dei cavalli, meno lunga, è più dolorosa. Ad alcuni il toro +spezza una gamba, ad altri trafigge il collo da parte a parte, altri +uccide, con una cornata al petto, sul colpo, senza che versin neanco una +goccia di sangue; altri, presi dallo spavento, piglian la carriera, +diritto davanti a sè, e vanno a urtare la testa con un tremendo colpo +contro la barriera, e cadono morti; altri si dibattono lungo tempo in un +lago di sangue prima di morire; altri, feriti, sanguinosi, sbudellati, +storpiati, galoppano ancora con una furia disperata, vanno incontro al +toro, stramazzano, si rialzano e combattono ancora, fin che son portati +via, disfatti, ma vivi; e allora gli si rimetton gl'intestini al posto, +gli si cucisce la pancia, e servono per un'altra volta; altri, paurosi, +all'avvicinarsi della belva, tremano verga a verga, scalpitano, +rinculano, nitriscono, non vogliono morire; e son quelli che destano più +pietà. Qualche volta un sol toro ne uccide cinque; qualche volta, in una +_corrida_, ne muoion venti, tutti i _picadores_ sono intrisi di sangue, +l'arena sparsa di viscere fumanti, i tori stanchi di uccidere. + +I _toreros_, anch'essi, hanno i loro brutti momenti. I _picadores_, +talvolta, invece di cadere sotto il cavallo, cadono tra il cavallo e il +toro; allora questo si precipita su di loro per ucciderli; la folla +getta un grido; ma un _capeador_ ardito getta la _capa_ sugli occhi alla +belva, e rischiando la sua vita salva quella del compagno. Sovente, +invece di slanciarsi contro la _muleta_, il toro accorto, si slancia +contro l'_espada_, lo rasenta, lo investe, lo insegue, lo costringe a +buttar via l'arma e a salvarsi, pallido e tremante, di là dalla +barriera. Qualche volta l'urta colla testa e lo atterra; l'_espada_ +sparisce in un nuvolo di polvere, la folla grida:--È morto!--il toro +passa, l'_espada_ è salvo. Qualche volta gli arriva sotto ad un tratto, +lo solleva colla testa e lo sbatte da un lato. Non di rado il toro non +si lascia pigliar di mira colla spada, il _matador_ non riesce a +coglierlo di fronte, e poichè non lo può ferire, giusta gli statuti, che +in quel dato punto e in quel dato modo, si stanca inutilmente per lunga +pezza, e stancandosi si confonde, e corre cento volte il rischio di +farsi uccidere; e intanto la folla urla, fischia, l'insulta; finchè il +pover uomo, disperato, si risolve a uccidere o a morire, e vibra il +colpo come vien viene; ed o gli riesce ed è levato a cielo, o gli +fallisce, ed è vilipeso, schernito, tempestato di scorze d'arancio, +fosse anche il più intrepido, il più valente, il più decantato _torero_ +della Spagna. + +Nella folla, poi, durante lo spettacolo, seguono mille avvenimenti. Di +tratto in tratto scoppia una rissa fra due spettatori. Pigiata com'è la +gente, qualche bastonata tocca ai vicini; i vicini dan di mano ai +bastoni e picchiano anch'essi; il circolo delle bastonate s'allarga, la +rissa si estende a tutto lo scompartimento della gradinata; in pochi +momenti, cappelli in aria, cravatte in brani, visi sanguinosi, grida da +intronare il cielo, tutti gli spettatori in piedi, le guardie in moto, +i _toreros_, di attori, divenuti spettatori. Altre volte è un gruppo di +giovanotti burloni che si voltan tutti insieme da una parte gridando: +"Eccolo là."--"Chi?"--Nessuno; ma intanto i vicini si alzano, i lontani +salgono in piedi sui sedili, le signore si sporgon fuori dei palchi; in +un momento tutto il Circo è sossopra. Allora il gruppo dei giovanotti dà +in una sonora risata; i vicini, per non parer minchioni, fanno eco; si +ride nei palchi, si ride nelle gallerie, diecimila persone ridono. Altre +volte è uno straniero, spettatore per la prima volta della corsa dei +tori, che sviene; la notizia si spande in un baleno, tutti s'alzano, +tutti cercano, tutti gridano, si fa un casa del diavolo che non ha nome. +Altre volte è un bell'umore che saluta un suo amico posto all'estremità +opposta del Circo con un portavoce che fa l'effetto d'uno scoppio di +tuono. Quella grande folla è agitata in pochi istanti da mille +sentimenti contrarli; passa con una vicenda incessante dal terrore +all'entusiasmo, dall'entusiasmo alla pietà, dalla pietà all'ira, +dall'ira all'allegrezza, alla meraviglia, alla gioia sfrenata. + +L'impressione insomma che lascia nell'animo questo spettacolo è +indescrivibile, è un miscuglio di sentimenti nel quale è impossibile +raccapezzar nulla di schietto, non si sa che pensarne. A momenti, +inorriditi, vorreste fuggire dal Circo, e giurate di non tornarci mai +più; a momenti, meravigliati, rapiti, quasi ebbri, non vorreste che lo +spettacolo avesse mai fine; ora vi sentite quasi pigliar male; ora +anche voi, come i vostri vicini, prorompete in grida, in risa e in +applausi; il sangue vi fa ribrezzo, ma il coraggio meraviglioso +dell'uomo vi esalta; il pericolo vi stringe il cuore, ma la vittoria vi +rallegra; a poco a poco la febbre che agita la folla s'impadronisce di +voi; non riconoscete più voi stesso; siete un altro; avete anche voi +degli accessi d'ira, di ferocia, d'entusiasmo; vi sentite vigoroso e +audace; la lotta vi accende il sangue; il balenío della spada vi mette +un fremito; e poi quelle migliaia di visi, quello strepito, quella +musica, quei muggíti, quel sangue, quei silenzi profondi, quei fragori +improvvisi, quella vastità, quella luce, quei colori, quel non so che di +grande, di forte, di crudele, di magnifico, che v'abbarbaglia, vi +stordisce e vi rimescola.... + +Bello è il veder uscir la gente; son dieci torrenti che sgorgano da +dieci porte e allagano in pochi minuti il borgo di Salamanca, il Prado, +i viali di _Recoletos_, la strada Alcalà; migliaia di carrozze aspettano +nei dintorni del Circo; per un'ora, da qualunque parte uno si volga, non +vede che un formicolaio a perdita d'occhio; e tutti tacciono; le +emozioni hanno spossato tutti; non si sente che il rumore dei passi; +pare che la folla voglia dileguarsi furtivamente; una specie di +tristezza è sottentrata alla clamorosa allegria di poc'anzi. Io, per mio +conto, la prima volta che uscii da quel Circo, avevo appena tanta forza +da reggermi in piedi; la testa mi girava come un arcolaio, le orecchie +mi fischiavano, per tutto vedevo corna di tori, occhi iniettati di +sangue, cavalli morti, luccichío di spade. Presi la via più corta per +andare a casa, e appena arrivato, mi cacciai in letto, e m'addormentai +d'un sonno profondo. L'indomani mattina venne in gran fretta la padrona +di casa a domandarmi: "Ebbene? che gliene parve? s'è divertito? ci +tornerà? che cosa ne dice?"--"Non so" risposi "mi par d'aver sognato, +gliene parlerò poi, ho bisogno di pensarci."--Venne il sabato, la +vigilia della seconda corsa dei tori. "Ci va?" mi domandò la padrona. +"No..." risposi pensando ad altro. Uscii, infilai la strada d'Alcalà, mi +trovai, senza accorgermene, davanti alla bottega dove si vendono i +biglietti; c'era un visibilio di gente; dissi fra me:--Ci ho da +andare?... Sì?... No?...--"Vuole un biglietto?" mi domandò un ragazzo: +"_un asiento de sombra, tendido numero seis, barrera, quince reales?_" +Ed io risposi: "Qua!" + + * * * * * + +Ma per comprender bene la natura di codesto spettacolo, bisogna +conoscerne la storia. Quando si sia fatto per la prima volta un +combattimento coi tori, non si sa in modo sicuro; la tradizione narra +che fu il _Cid Campeador_ il primo cavaliere che scese colla lancia +nell'arena, e uccise da cavallo il formidabile animale. D'allora in poi +i giovani nobili si dedicarono con grande ardore a questo esercizio; in +tutte le feste solenni vi furon corse di tori; e solamente alla nobiltà +era concesso l'onore di combattere; i re stessi scendevan nell'arena; +durante tutto il medio-evo era codesto lo spettacolo favorito delle +corti, e l'esercizio prediletto dei guerrieri, non solo tra gli +Spagnuoli, ma anco tra gli Arabi; e gli uni e gli altri gareggiavano +nell'arena toresca come sul campo di battaglia. Isabella la Cattolica +volle proibire le corse dei tori, perchè, avendone vista una, le aveva +fatto orrore; ma i molti e potenti partigiani dello spettacolo la +distolsero dal mandare ad effetto quel disegno. Dopo Isabella, le corse +presero un grande incremento. Carlo V stesso uccise di propria mano un +toro nella piazza maggiore di Valladolid; Ferdinando Pizzarro, il +celebre conquistatore del Perù, fu un _torero_ valente; il re Don +Sebastiano di Portogallo colse nell'arena più d'un alloro; Filippo III +fece abbellire il circo di Madrid; Filippo IV vi combattè; Carlo II +protesse l'arte; sotto il regno di Filippo V, si costrussero, per ordine +del Governo, parecchi circhi; ma l'onore di _torear_ apparteneva sempre +esclusivamente alla nobiltà; non si _toreaba_ che a cavallo, e con +cavalli bellissimi, e però non si spargeva altro sangue che quello del +toro. Solamente verso la metà del secolo scorso l'arte si estese al +popolo, e sorsero i _toreros_ propriamente detti, artisti di +professione, che combattevano a piedi e a cavallo. Il famoso Francisco +Romero de Ronda perfezionò il _toreo_ a piedi, introdusse l'uso di +uccidere il toro, faccia a faccia, con la spada e la _muleta_, e fissò +le regole dell'arte. D'allora in poi lo spettacolo diventò nazionale e +il popolo vi accorse con entusiasmo. Il re Carlo II lo proibì; ma la sua +proibizione non fece che convertire l'entusiasmo popolare, come dice un +cronista spagnuolo, in una _aficion epidémica_. Il re Ferdinando VII, +appassionato pei tori, istituì una scuola di tauromachía a Siviglia; +Isabella II fu più entusiasta di Ferdinando VII; Amedeo _primero_ non fu +da meno, a quello che si dice, di Isabella II. Ed ora il _toreo_ +fiorisce più che mai nella Spagna; più di cento sono i grandi +proprietarii che allevano tori per gli spettacoli; Madrid, Siviglia, +Barcellona, Cadice, Valenza, Jerez, Porto di Santa Maria hanno un circo +di tori di prim'ordine; non meno di cinquanta sono i piccoli circhi +capaci di tremila fino a novemila spettatori; in tutti i villaggi, dove +non c'è circo, si fanno le _corridas_ nelle piazze; a Madrid tutte le +domeniche, nelle altre città ogni volta che si può, da per tutto con +immenso concorso di gente dalle città vicine, dai villaggi, dalla +campagna, dai monti, dalle isole, e persino di fuori Stato. Non tutti +gli Spagnuoli, è vero, son matti di codesto spettacolo; molti non ci +vanno mai; non pochi lo disapprovano, lo condannano, lo vorrebbero veder +bandito dalla Spagna; qualche giornalista, di tanto in tanto, alza un +grido di protesta; qualche deputato, l'indomani dell'uccisione d'un +_torero_, parla di fare un'interpellanza al Governo; ma son tutti nemici +timidi e fiacchi. Per contro si scrivono apologie delle corse dei tori, +si fabbricano nuovi circhi, si rinnovano gli antichi, si deridono gli +stranieri che gridano alla barbarie spagnuola. + +E non si fan solo _corridas_ di tori l'estate, nè lo spettacolo è sempre +uguale. L'inverno, nel circo di Madrid, ogni domenica c'è +rappresentazione; non sono quei tori belli e focosi dell'estate, non +sono i grandi artisti che la Spagna ammira; son torelli di picciola mole +e di piccolo animo, sono _toreros_ non ancora provetti nell'arte; ma c'è +spettacolo a ogni modo, e benchè non ci vada il Re, nè il fiore della +cittadinanza, come alle corse d'estate, il circo è sempre pieno di +gente. Si sparge poco sangue, non si uccidono che due tori, si chiude lo +spettacolo con dei fuochi d'artifizio; è un divertimento, come dicono +con disprezzo i torofili appassionati, da serve e da bambini. Ma v'è un +episodio, negli spettacoli d'inverno, che diverte assai. Quando i +_toreros_ hanno ucciso i _toros de muerte_, l'arena rimane a +disposizione dei dilettanti; da tutte le parti ci salta dentro gente; in +un minuto v'è un centinaio di operai, di scolari, di monelli, chi con un +mantello in mano, chi con uno scialle, chi con un cencio qualunque, +affollati a destra e a sinistra del _toril_, pronti a ricevere il toro. +La porta s'apre, un toro colle corna fasciate si slancia nell'arena, e +lì comincia un parapiglia da non potersi descrivere; la folla lo +circonda, lo insegue, lo tira di qua e di là, lo _capea_ coi mantelli e +cogli scialli, lo provoca e lo tormenta in mille maniere, finchè il +povero animale non potendone più, è fatto uscir dall'arena, e un altro +gli sottentra. È incredibile l'audacia con cui quei ragazzi gli si +caccian sotto, lo trascinan per la coda, gli saltano addosso; +incredibile l'agilità con cui ne scansano i colpi. Qualche volta il +toro, voltandosi all'improvviso, ne arriva qualcuno, lo atterra, lo +butta in aria, lo solleva in alto sulle corna; talora ne rovescia nella +polvere con un sol colpo una mezza dozzina, e toro ed uomini spariscono +in un nuvolo di polvere, e lo spettatore teme per un istante che ne sia +stato ammazzato qualcuno. Nemmanco per idea! Gl'intrepidi _capeadores_ +s'alzano coll'ossa péste e col viso polveroso, scrollan le spalle, e +daccapo. Ma non è neanco questo il più bell'episodio degli spettacoli +d'inverno. Qualche volta invece dei _toreros_ affrontano il toro le +_toreras_; donne vestite da danzatrici di corda; faccie, davanti alle +quali, non gli angeli, ma Lucifero: + + «Farìa dell'ali agli occhi una visiera;» + +le _picadoras_ a cavallo a un asino, la _espada_--quella ch'io vidi era +una vecchia sessantenne, chiamata la _Martina_, asturiana, nota in tutti +i circhi di Spagna,--la _espada_ a piedi, collo stocco e la _muleta_, +come il più intrepido _matador_ del sesso forte; tutta la _cuadrilla_ +accompagnata da un corteo di _chulos_ con grandi parrucche e grandi +gobbe. Per quaranta lire quelle disgraziate rischian la vita! Un toro, +il giorno ch'io assistei a quello spettacolo, ruppe un braccio a una +_banderillera_, e a un'altra lacerò le sottane per modo che la lasciò in +mezzo al circo con appena tanta roba addosso da coprir quello che +dev'essere assolutamente coperto. + +Dopo le donne, le fiere. In vari tempi si fece combattere il toro coi +leoni e colle tigri; pochi anni or sono ebbe luogo una di codeste lotte +nel Circo di Madrid. È celebre quella che fece fare il conte duca di +Olivares per festeggiar il giorno onomastico, se non m'inganna la +memoria, di Don Baltasar Carlos d'Austria, principe delle Asturie. Il +toro combattè col leone, colla tigre, col leopardo, e riuscì vincitore +di tutti. Anche nel combattimento di pochi anni sono, la tigre e il +leone ebbero la peggio; l'una e l'altro si slanciarono impetuosamente +addosso al toro; ma prima di riuscire ad addentargli il collo, infilati +dal terribile corno, caddero a terra in un lago di sangue. Il solo +elefante, un elefante enorme che vive tuttora nei giardini del Buon +Ritiro, riportò la vittoria: il toro lo assalì, quegli non fece che +mettergli la testa sul dorso e premere, e la pressione fu così delicata +che il malcauto assalitore ne fu schiacciato come una polpetta. Ma è +agevole immaginare quanta destrezza, quanto coraggio, e che +imperturbabile tranquillità d'animo occorra ad un uomo per affrontare +con la spada un animale che uccide il leone, che assale l'elefante, e +che per tutto dove tocca, squarcia, spezza, rovescia ed insanguina! E vi +son degli uomini che l'affrontano tutti i giorni! + +I _toreros_ non son mica artisti, come qualcuno può supporre, da +mettersi in un mazzo coi saltimbanchi, e pei quali il popolo non nutra +altro sentimento che quello dell'ammirazione. Il _torero_ è rispettato +anche fuori del Circo, gode la protezione dei giovani aristocratici, va +al teatro in palco, frequenta il più signorile caffè di Madrid, è +salutato per la strada con profonde scappellate da persone di garbo. Gli +_espada_ illustri, come il Frascuelo, il Lagartijo, il Cayetano, +guadagnano la bellezza di qualche diecina di mila lire all'anno, +possedono case e ville, abitano in appartamenti sontuosi, vestono con +isfarzo, profondon monti di scudi nei loro vestiti inargentati e dorati, +viaggiano da principi e fumano sigari d'Avana. Il loro vestire, fuor del +Circo, è curiosissimo: un cappello all'Orsini di velluto nero, una +giacchettina stretta alla vita, sbottonata, che non arriva a toccare i +calzoni; un panciotto aperto fino all'ombelico, che lascia vedere una +camicia bianca finissima; nessuna cravatta; una fascia di seta rossa o +azzurra intorno ai fianchi; un par di calzoni giusti alla gamba come +calze da ballerini, un par di scarpette di pelle del Marocco ornate di +ricami, un piccolo codino a treccia che scende sul dorso; e poi bottoni +d'oro, catenelle, diamanti, anelli, ciondoli, tutta una bottega da +orefice addosso. Molti tengon cavallo da sella, qualcuno carrozza, e +quando non ammazzano, son sempre in giro al Prado, alla Puerta del Sol, +nei giardini di Recoletos, colle loro spose o le loro amanti +splendidamente vestite e amorosamente superbe. I loro nomi, i loro visi, +le loro gesta sono assai più noti al popolo che le gesta, i visi e i +nomi dei comandanti d'esercito e dei ministri di Stato. _Toreros_ nelle +commedie, _toreros_ nelle canzoni, _toreros_ nei quadri, _toreros_ nelle +vetrine dei venditori di stampe, statue che rappresentan _toreros_, +ventagli coi ritratti dei _toreros_, fazzoletti con l'effigie dei +_toreros_; se ne vede, se ne rivede e se ne intravvede da tutte le +parti. Il mestiere del torero è il più lucroso e più onorifico mestiere +a cui un coraggioso figliuolo del popolo possa aspirare. Moltissimi, di +fatti, vi si dedicano. Ma pochissimi riescono eccellenti; i più rimangon +mediocri _capeadores_, pochi arrivano ad essere _banderilleros_ di +vaglia, meno ancora _picadores_ di grido; bravi _espada_, poi, non +diventano che pochi prediletti dalla natura e dalla fortuna; bisogna +esser venuti al mondo con quel bernoccolo; si nasce _espada_ come si +nasce poeta. Di uccisi dal toro ce n'è di rado, si contan sulle dita per +un lungo giro di tempo; ma gli stroppiati, i malconci, i ridotti in +stato da non poter più combattere, sono innumerevoli. Se ne vedono per +le città col bastone e le stampelle, chi senza un braccio, chi senza una +gamba. Il famoso _Tato_, che fu il primo dei _toreros_ contemporanei, +perdette una gamba; nei pochi mesi ch'io stetti in Spagna, fu mezzo +ammazzato un _banderillero_ a Siviglia, fu ferito gravemente un +_picador_ a Madrid, fu malconcio il Lagartijo, furono uccisi tre +_capeadores_ dilettanti in un villaggio. Non c'è quasi _torero_ che non +abbia sparso sangue nell'Arena. + + * * * * * + +Prima di partire da Madrid volli parlare col tanto celebrato Frascuelo, +il principe degli _espadas_, l'idolo del popolo di Madrid, la gloria +dell'arte. Un genovese, capitano di bastimento, che lo conosceva, +s'incaricò di fare la presentazione; fissammo il giorno, ci trovammo nel +caffè imperiale della _Puerta del Sol_. Mi vien da ridere quando penso +all'emozione che provai vedendolo comparire da lontano e venire verso di +noi. Era vestito con gran lusso, carico di ciondoli, luccicante come un +generale in grande uniforme; attraversò il caffè, mille teste si +voltarono, mille occhi si fissarono su di lui, su di me, sul mio +compagno: io mi sentii diventar pallido. "Ecco il signor Salvador +Sanchez," disse il Capitano (Frascuelo è un soprannome). E poi, +presentando me a Frascuelo: "Ecco il signor tale dei tali, suo +ammiratore." L'illustre _matador_ s'inchinò, io feci una riverenza, +sedemmo e cominciammo a discorrere. Che strano uomo! A sentirlo +discorrere si sarebbe detto che non aveva cuore d'infilzare una mosca +con una spilla. È un giovanotto di venticinque anni, di mezzana statura, +svelto, bruno, bello, con uno sguardo fisso e un sorriso d'uomo +distratto. Gli domandai mille cose intorno all'arte sua e alla sua vita; +parlava a monosillabi; bisognava che gli cavassi le parole di bocca, a +una a una, a furia di domandare. Ai complimenti rispondeva guardandosi +la punta dei piedi con uno sguardo modesto. Gli chiesi se fosse mai +stato ferito: si toccò un ginocchio, una coscia, la spalla, il petto, e +disse: "Qui, e poi qui, e poi qui e poi ancora qui;" sorridendo colla +semplicità d'un bambino. Mi scrisse l'indirizzo di casa sua, mi invitò +ad andarlo a trovare, mi diede un sigaro, e se n'andò. Tre giorni dopo, +alla corsa dei tori, ero in un posto vicino alla barriera; egli mi passò +davanti per raccogliere i sigari che gli gettavano gli spettatori; gli +lanciai un sigaro di Milano di quei colla paglia; lo prese, lo guardò, +sorrise, e cercò chi gliel'aveva gettato; gli feci un cenno, mi vide, ed +esclamò:--_Ah! el italiano!_--Mi pare ancora di vederlo: aveva un +vestito color cenerino coperto di ricami d'oro e una mano macchiata di +sangue..... + + * * * * * + +Ma, insomma, un giudizio finale sulle corse dei tori! Sono o no una cosa +barbara, indegna d'un popolo civile? Sono o no uno spettacolo che guasta +il cuore? Fuori una parola schietta! Una parola schietta? Io non voglio, +rispondendo in un modo, tirarmi addosso un diluvio d'invettive, e +rispondendo in un altro, darmi della zappa sui piedi, dacchè debbo +confessare che sono andato al Circo tutte le domeniche. Ho narrato e +descritto, il lettore ne sa quanto me, giudichi lui, e mi conceda di non +metterci bocca. + + * * * * * + +Vidi, a Madrid, la famosa cerimonia funebre che si celebra ogni anno, il +2 di maggio, in onore degli Spagnuoli che morirono combattendo, o furon +passati per l'armi dai soldati francesi, sessantacinque anni or sono, in +quella tremenda giornata che empì d'orrore l'Europa e fece scoppiare la +guerra d'indipendenza. + +All'alba tuona il cannone, e in tutte le chiese parrocchiali di Madrid, +e dinanzi a un altare eretto accanto al Monumento si comincia a celebrar +messe, e si seguita fino a sera. La ceremonia consiste in una solenne +processione che parte per lo più dalle vicinanze del palazzo reale, va a +sentire un sermone nella chiesa di Sant'Isidoro, dove giacquero sepolte +fino al 1840 le ossa del morti; e poi si reca al Monumento a sentire la +messa. + +In tutte le strade per le quali dovea passare la processione erano +schierati i battaglioni dei volontari, i reggimenti di fanteria, gli +squadroni di corazzieri, le guardie civili a piedi, le artiglierie, i +cadetti; da ogni parte suonavan trombe, tamburi, bande; si vedeva da +lontano, al di sopra della folla, un viavai continuo di cappelli di +generali, di pennacchi d'aiutanti, di bandiere, di spade; accorrevano da +tutte le strade le carrozze del Senato e delle Cortes, grandi come carri +trionfali, dorate fin nelle ruote, listate di velluto e di seta, +sopraccariche di frangie e di fiocchi, e tirate da superbi cavalli +impennacchiati. Le finestre di tutte le case erano ornate di arazzi e di +fiori; tutto il popolo di Madrid era in moto. + +Vidi passare la processione per la strada d'Alcalà. Venivano innanzi i +cacciatori della milizia cittadina a cavallo; poi i ragazzi di tutti i +collegi, di tutti gli asili, di tutti gli ospizi di Madrid, a due a due, +migliaia; poi gl'invalidi dell'esercito, quali con le stampelle, quali +con la testa fasciata, alcuni sorretti dai compagni, altri decrepiti, +quasi portati; soldati, generali, con antiche divise, col petto coperto +di ciondoli e di nastri, e lunghe spade e cappelli piumati; poi una +folla d'ufficiali di tutti i Corpi, luccicanti d'oro e d'argento, e +vestiti di mille colori; poi gli alti impiegati dello Stato, i deputati +provinciali, i deputati del Congresso, i Senatori; poi gli araldi del +Municipio e delle Camere, con ampie toghe di velluto e le mazze +d'argento; poi tutti gli impiegati municipali, tutti gli _alcaldes_ di +Madrid, vestiti di nero, colle medaglie al collo; infine il Re, vestito +da generale, a piedi, accompagnato dal Sindaco, dal capitano generale +della Provincia, dai generali, dai ministri, dai deputati, dagli +ufficiali d'ordinanza, dagli aiutanti di campo, tutti col capo scoperto. +Chiudevano la processione le cento guardie a cavallo, sfolgoreggianti +come guerrieri del medio evo; le guardie reali a piedi, con gran +berretto di pelo alla foggia della guardia napoleonica, tunica rossa a +coda di rondine, calzoni bianchi, due larghe tracolle incrociate sul +petto, ghette nere fino al ginocchio, spada, fiocchi, cordoni, fermagli, +gingilli; poi ancora volontari, soldati di fanteria, artiglieri, popolo. +Tutti andavano a passo lento; sonavano tutte le bande e tutte le +campane; il popolo era silenzioso; e quell'insieme di bambini, di +poveri, di preti, di magistrati, di veterani mutilati, di grandi di +Spagna, presentava un aspetto gentile e magnifico, che ispirava ad un +tempo tenerezza e riverenza. + +La processione sboccò nel Prado e si diresse verso il Monumento. I +viali, i campi, i giardini erano pieni di popolo. Le signore ritte nelle +carrozze, sulle seggiole, sui sedili di pietra, coi bambini tra le +braccia; gente sugli alberi e sui tetti; a ogni passo, bandiere, +iscrizioni funebri, elenchi delle vittime del 2 di maggio, poesie +appiccicate ai tronchi delle piante, giornali listati di nero, stampe +rappresentanti episodi della strage, ghirlande, crocifissi, tavolini con +vassoi per limosine, candele accese, ritratti, statuette, giocattoli pei +ragazzi coll'immagine del Monumento; per tutto ricordi del 1808, +emblemi, segni di lutto, di festa, di guerra. Gli uomini quasi tutti +vestiti di nero; le donne in gran gala, con lunghi strascichi e il velo; +frotte di contadini accorsi da tutti i villaggi, coi loro panni festivi; +e in mezzo a tutta questa folla un gridìo assordante di acquaiuoli, di +guardie, di ufficiali. + +Il Monumento del 2 maggio, che sorge nel punto dove furon fucilati il +maggior numero degli Spagnuoli, benchè non abbia un valore artistico +pari alla fama, è,--per servirmi d'una parola da strapazzo ma +significativa,--imponente. È semplice, nudo, e al parer di molti anche +pesante e sgraziato; ma arresta lo sguardo e il pensiero, anche di chi +non sappia che cosa sia; a prima vista, si capisce che in quel luogo +dev'essere accaduto alcun che di tremendo. Sopra un rialto ottagonale di +granito con quattro gradinate, s'innalza un grandioso sarcofago di forma +quadrata, munito d'iscrizioni, di stemmi, e d'un bassorilievo che +rappresenta i due ufficiali spagnuoli morti il 2 maggio nella difesa del +Parco d'artiglieria. Sul sarcofago sorge un piedistallo d'ordine dorico, +sul quale stanno quattro statuette che simboleggiano l'amor di patria, +il valore, la costanza, la virtù. In mezzo alle statue s'erge un alto +obelisco, con suvvi scritto a caratteri d'oro: _Dos de mayo_. Intorno al +Monumento si stende un giardino rotondo, intersecato da otto viali che +convergono al centro; ogni viale è fiancheggiato da cipressi; il +giardino è cinto d'una cancellata di ferro, circuita alla sua volta da +una gradinata di marmo. Quel boschetto di cipressi, quel giardino chiuso +e solitario, in mezzo al passeggio più allegro di Madrid, è come una +immagine della morte in mezzo alle gioie della vita; non si può passar +di là senza volgergli uno sguardo; non si può guardarlo, senza pensare; +di notte, quando vi batte la luna sembra un'apparizione fantastica, e +spira intorno un'aura di mestizia solenne. + +Arrivò il Re, fu celebrata la messa, sfilarono tutti i reggimenti, e +terminò la cerimonia. Così si celebra l'anniversario del 2 di maggio dal +1814 in poi, con una dignità, con un affetto, con una venerazione, che +non onora solamente il popolo spagnuolo, ma il cuore umano. È la vera +festa nazionale della Spagna, è il solo giorno dell'anno in cui tacciono +le ire di parte, e tutti i cuori si uniscono in un sentimento comune. Nè +in questo sentimento, come si potrebbe credere, è nulla d'amaro contro +la Francia. La Spagna ha rovesciato tutta la colpa della guerra, e +delle stragi che ne furono cagione, sovra Napoleone e Murat; i Francesi +sono amichevolmente accolti come tutti gli altri stranieri; delle +infauste giornate di maggio non si parla che per rendere onore ai morti +e alla patria; tutto, in questa cerimonia, è nobile e grande; dinanzi a +quel sacro Monumento la Spagna non ha che parole di perdono e di pace. + + * * * * * + +Un'altra cosa da vedersi, a Madrid, sono i combattimenti dei Galli. + +Lessi un giorno nella _Correspondencia_, il seguente avviso:--«_En la +funcion que se celebrarà mañana en el circo de Gallos de Recoletos, +habrà, entre otras, dos peleas_ (combattimenti), _en las que figurarán +gallos de los conocidos aficionados Francisco Calderon y Don Josè Diez, +por lo que se espera serà muy animada la diversion._» Lo spettacolo +cominciava a mezzogiorno: ci andai. Fui colpito dalla originalità e +dalla leggiadria del teatro. Sembra un chiosco da collinetta di +giardino; ma è vasto tanto da contenere poco meno di un migliaio di +persone. La forma è perfettamente cilindrica. Nel mezzo sorge una specie +di palco circolare, alto poco più di tre palmi, coperto d'un tappeto +verde, e aggirato da una ringhiera dell'altezza di quelle dei +terrazzini: è il campo di battaglia dei galli. Tra ferro e ferro della +ringhiera si stende una sottilissima rete di fili metallici, che +preclude lo scampo ai combattenti. Intorno a questa specie di gabbia, +il piano della quale è grande quanto una gran tavola da pranzo, ricorre +un cerchio di poltrone, e dietro a questo, un po' più alto, un secondo; +le une e le altre rivestite di panno rosso. Su parecchie delle prime è +scritto a lettere di scatola:--_Presidente_--_Secretario_--ed altri +titoli di personaggi che compongono il tribunale dello spettacolo. Al di +là delle poltrone s'alza come una gradinata di banchi, fino alla parete, +nella quale s'apre una galleria sostenuta da dieci sottili colonne. La +luce viene dall'alto. Il rosso vivo delle poltrone, i fiori dipinti sui +muri, le colonne, la luce, l'aria, in una parola, del teatro, ha un non +so che di nuovo e di pittoresco, che piace e rallegra. A prima vista, +pare che in quel luogo si debba piuttosto sentire una musica festiva e +gentile che assistere ad una lotta di bestie. + +Quando entrai, v'era già un centinaio di persone.--O che gente è +questa?--mi domandai. E veramente il _pubblico_ del circo dei Galli non +rassomiglia a quello di nessun altro teatro; è una mescolanza _sui +generis_ che si vede soltanto a Madrid. Non c'è donne, non ragazzi, non +soldati, non operai, poichè è giorno di lavoro e un'ora incomoda; e +nondimeno vi si nota una maggior varietà di aspetti, di vestiti e di +atteggiamenti che in qualunque altro ritrovo popolare. È tutta gente che +non ha che fare lungo la giornata: commedianti coi capelli lunghi e lo +staio spelato; _toreros_,--c'era Calderon, il famoso _picador_,--colla +loro ciarpa rossa intorno alla vita; studenti colle traccie sul viso +della notte passata al gioco; negozianti di galli, giovanotti eleganti, +vecchi signori _aficionados_ vestiti di nero, con guanti neri e +cravattone. Questi intorno alla gabbia. Più in là, _rari nantes_, +qualche inglese, qualche bighellone, di quei che si vedon per tutto, i +servitori del circo, una donna di mala vita, una guardia civile. Tranne +i forestieri e la guardia, gli altri,--signori, _toreros_, negozianti, +commedianti,--si conoscon tutti, e parlan tutti tra loro, a una voce +sola, della qualità dei galli annunziati dal programma dello spettacolo, +delle scommesse del giorno innanzi, degli accidenti delle lotte, di +zampe, di penne, di sproni, di ali, di becchi, di ferite, ostentando la +ricchissima terminologia dell'arte, e citando regole, esempi, galli dei +tempi andati, e lotte e vincite e perdite famose. + +Lo spettacolo cominciò all'ora fissata. Si presentò un uomo in mezzo al +circo con un foglio in mano e cominciò a leggere; tutti tacquero. Lesse +una serie di numeri che indicavano il peso delle varie coppie di galli +che dovevan combattere, poichè, coppia per coppia, non possono pesare +l'un più dell'altro di là d'una misura determinata del codice +gallistico. Ricominciaron le chiacchiere, poi ricessarono a un tratto. +Un altr'uomo con due cassette tra le braccia venne innanzi; aperse uno +sportello della ringhiera, salì sul palco, e attaccò le due cassette ai +due capi d'una bilancia pendente dal soffitto. Due testimoni +s'accertarono che il peso era quasi eguale dalle due parti, tutti +sedettero, il presidente si mise al suo posto, il segretario +gridò:--_Silencio!_--, il pesatore e un altro servitore presero una +cassetta ciascuno, e sporgendola dai due opposti sportelli della +ringhiera, l'apersero tutti e due insieme. I galli uscirono, gli +sportelli si richiusero, gli spettatori serbarono per qualche momento un +silenzio profondo. + +Eran due galli _andalusi di razza inglese_ per servirmi della curiosa +definizione datami da uno spettatore, alti, smilzi, diritti come fusi, +con un lungo collo mobilissimo, completamente spennati nelle parti +posteriori, e dal petto in su; senza cresta, la testa piccina, e un par +d'occhi che rivelavano l'indole battagliera. Gli spettatori li +osservarono attentamente senza profferire parola. Gli _aficionados_, in +quei pochi istanti, giudicano dai colori, dalle forme, dai movimenti dei +due animali quale sarà probabilmente il vincitore; poi propongono le +scommesse. È un giudizio, come ognun può comprendere, molto incerto; ma +è l'incertezza che dà vita al gioco. A un tratto, il silenzio è rotto da +uno scoppio di grida. + +--_Un duro_ (uno scudo) _por el derecho!_--_Un duro por el izquierdo!_ +(il sinistro)--_Va!_--_Tres duros por el negro!_--_Quatro duros +por el pardo_! (il grigio)--_Una onza_ (ottanta lire) _por el +chico!_--_Va!_--_Va por el negro!_--_Va por el pardo!_-- + +Tutti urlano, agitano le mani, si accennano l'un l'altro col bastone, le +scommesse s'incrociano in tutti i sensi; in pochi momenti v'è un +migliaio di lire in gioco. + +I due galli, da principio, non si guardano. Uno volto da una parte, +l'altro dall'altra, cantano, allungando il collo verso gli spettatori, +come se domandassero:--Che cosa volete?--A poco a poco, senza far segno +di essersi visti, s'avvicinano; pare che l'uno voglia pigliar l'altro di +sorpresa. All'improvviso, colla rapidità del lampo, spiccano un salto +coll'ali aperte, s'urtan nell'aria, e ricadono, spandendo intorno un +nuvolo di penne. Dopo il primo urto, si fermano, e si piantano l'uno +dinanzi all'altro, col collo teso e i becchi che quasi si toccano, +guardandosi fissi, immobili, come se volessero avvelenarsi cogli occhi. +Poi di nuovo s'avventano l'un contro l'altro con una grande violenza, +dopo di che gli assalti si succedono senza interruzione. Si feriscono a +zampate, a spronate, a colpi di becco; si stringono coll'ali in modo che +paiono un gallo solo con due teste; si caccian l'un sotto il ventre +dell'altro, si sbattono contro i ferri della ringhiera, si inseguono, +cadono, strisciano, svolazzano; e via via i colpi si fan più fitti, +volan via le piume della testa, i colli diventan color di fuoco, e +metton sangue. Poi prendono a punzecchiarsi nel capo, intorno agli +occhi, negli occhi, si scarnificano colla furia di due forsennati che +abbian paura d'esser divisi; par che sappiano che uno dei due deve +morire; non mettono una voce, non un gemito; non si sente che lo +strepito delle ali agitate, delle penne che si rompono, dei becchi che +picchian nell'ossa; e non un istante di tregua; è un furore che va +dritto alla morte. + +Gli spettatori seguon coll'occhio intento tutte le mosse, contan le +penne divelte, numerano le ferite; e il gridìo si fa sempre più +concitato, e le scommesse più forti:--_Cinco duros por el chico!_ (il +piccolo)--_Ocho duros por el pardo!_--_Veinte duros por el +negro!_--_Va!_--_Va!_-- + +A un certo punto, uno dei due galli fa un movimento che tradisce +l'inferiorità delle sue forze, e comincia a dar segno di stanchezza. Pur +resistendo sempre, le sue beccate si succedon più rade, le sue spronate +più fiacche, i suoi salti più bassi; par che comprenda che dovrà morire; +non combatte più per uccidere, combatte per non essere ucciso; +retrocede, fugge, cade, si rialza, torna a cadere, barcolla come preso +dal capogiro. Allora lo spettacolo comincia ad essere orribile. Dinanzi +al nemico che cede, il vincitore inferocisce; le sue beccate cadono +fitte, rabbiose, spietate negli occhi della vittima colla regolarità +dell'ago d'una macchina da cucire; il suo collo s'allunga e scatta col +vigore d'una molla, il suo becco afferra le carni, si torce e dilania; +poi si figge nella ferita, e vi si dibatte come per cercare le fibre più +riposte; poi picchia e ripicchia sul capo, come se volesse aprire il +cranio e cavarne il cervello. Non c'è parola che esprima l'orrore di +quel picchiare continuo, instancabile, inesorabile. La vittima si +dibatte, scappa, s'aggira per la gabbia, e quegli dietro, accanto, +addosso, indivisibile come un'ombra, colla testa china su quella del +fuggitivo come un confessore, sempre picchiando, punzecchiando, +lacerando. Ha qualcosa dell'aguzzino, del boia; par che dica qualcosa +nell'orecchio alla sua vittima, par che accompagni ogni colpo con un +insulto:--To', prendi, soffri, muori, no! vivi, prendi anche questa, +quest'altra, ancor una!--Un po' della sua rabbia sanguinaria s'insinua +nelle vostre vene, quella crudeltà codarda vi mette una smania di +vendetta, lo strozzereste colle vostre mani, gli schiacciereste il capo +col piede. Il gallo vinto, tutto intriso di sangue, spennato, +vacillante, tenta ancora di tratto in tratto qualche assalto, dà qualche +beccata, e sfugge, e si slancia contro i ferri della ringhiera per +cercare uno scampo. + +Gli scommettitori s'accendono ed urlano di più in più forte. Non possono +più scommettere sulla lotta, scommettono sull'agonia.--_Cinco duros á +que no tira tres veces!_ (Che la vittima non tenta più tre +assalti).--_Tres duros á que no tira cinco!_--_Quatro duros á que no +tira dos!_--_Va!_--_Va!_ + +A questo punto udii una voce che mi fece rabbrividire:--_Es ciego!_--(È +cieco). + +Mi avvicinai alla ringhiera, guardai il gallo vinto e torsi il viso con +raccapriccio. Non aveva più pelle, non aveva più occhi, il suo collo non +era più che un osso sanguinoso, il capo era un teschio, le ali, ridotte +a tre o quattro penne, strascicavano come due cenci; pareva impossibile +che così disfatto potesse vivere e camminare; non aveva più forma. +Eppure quel resto, quel mostro, quello scheletro stillante di sangue, si +difendeva ancora, si dibatteva nelle tenebre, scotendo le ali dimezzate +come due moncherini, allungando il collo scarnificato, agitando il +teschio a caso, qua e là, come i cani neonati; era schifoso ed orribile; +io socchiudevo gli occhi per vederlo in confuso. E il carnefice +continuava a beccare le piaghe, a sforacchiare le occhiaie, a picchiare +sul nudo cranio; non era più una lotta, era un rodimento; pareva che +volesse disfarlo, senza ucciderlo; a volte, quando la vittima rimaneva +un momento immobile, si chinava a guardarla coll'attenzione d'un +anatomico; a volte si scostava e la guardava dall'alto coll'indifferenza +d'un becchino; poi di nuovo addosso coll'avidità d'un vampiro, e lì +becca, e succhia e strazia con più vigore di prima. Finalmente il +moribondo, fermatosi all'improvviso, chinò il capo a terra come preso +dal sonno, e il carnefice, guardandolo attentamente, ristette. + +Allora le grida raddoppiarono; non si poteva più scommettere sulle +convulsioni dell'agonia, si scommetteva sui sintomi della morte:--_Cinco +duros á que no levanta mas la cabeza!_ (che non rialza più il +capo).--_Dos duros á que la levanta!_--_Tres duros á que la levanta dos +veces!_--_Va!_--_Va!_ + +Il gallo moribondo rialzò adagio adagio la testa; il boia, pronto, gli +rovesciò addosso una tempesta di beccate; le grida tornarono a +scoppiare; la vittima fece di nuovo un leggero movimento,--toccò +un'altra beccata,--si scosse,--toccò una beccata ancora,--versò sangue +per la bocca, vacillò e cadde. Il vincitore, vigliacco, si mise a +cantare. Venne un servitore e li portò via tutti e due. + +Tutti gli spettatori s'alzarono e cominciò una rumorosa conversazione; i +vincitori sghignazzando, i vinti bestemmiando, e gli uni e gli altri +discutendo i meriti dei galli e le vicende della lotta:--_Buena +pelea!_--_Buenos los gallos!_--_Los gallos malos!_--_No valen +nada!_--_No entiende Usted!_--_Cállese Usted!_--_Buenos!_--_Malos!_ + +--_Sentarse, caballeros!_--gridò il presidente; tutti sedettero e +cominciò un'altra lotta. + +Io diedi un'occhiata al campo di battaglia, ed uscii. Qualcuno esiterà a +crederlo: quello spettacolo mi fece più orrore che la prima corsa dei +tori. Non avevo idea d'una ferocia così crudele; non credevo, prima di +vedere, che una bestia, dopo averne reso impotente un'altra, potesse +torturarla, martoriarla, straziarla in quel modo, coll'accanimento +dell'odio e colla voluttà della vendetta; non credevo che il furore +d'una bestia potesse giungere al segno di presentare il carattere della +più forsennata malvagità umana. Oggi ancora, ed è trascorso tanto tempo, +ogni volta che ricordo quello spettacolo, volto involontariamente la +testa da un lato, come per fuggir l'orrenda vista del gallo moribondo; e +non mi accade mai di metter le mani sovra una ringhiera, senza ch'io +abbassi gli occhi coll'idea di vedere il suolo sparso di penne e di +sangue. Se andrete in Spagna, seguite il mio consiglio: + + «State contente, umane genti, _ai tori_.» + + +IL CONVENTO DELL'ESCURIALE. + +Prima di partire per l'Andalusia andai a vedere il famoso convento +dell'Escuriale, il Leviatan dell'Architettura, l'ottava meraviglia del +mondo, il più gran mucchio di granito che esista sulla terra, e se +volete altre denominazioni grandiose, immaginatene pure, chè non ne +troverete nessuna che non gli sia stata ancora applicata. Partii da +Madrid di buon mattino. Il villaggio dell'Escurial, che diede il nome al +convento, è a otto leghe dalla città, a poca distanza dal Guadarrama; e +la strada attraversa una campagna arida e spopolata, chiusa +all'orizzonte da monti coperti di neve. Quando arrivai alla stazione +dell'Escuriale, veniva giù una pioggiolina fitta e fredda che dava i +brividi. Dalla stazione al villaggio c'è un mezzo miglio di salita; +m'infilai in una diligenza, e di lì a pochi minuti fui sbarcato in una +strada solitaria, fiancheggiata a sinistra dal convento, a destra dalle +case del villaggio, e in fondo chiusa dalla montagna. A primo aspetto +non si raccapezza nulla; si credeva di vedere un edifizio, si vede una +città; non si sa se si è già dentro al convento o se si è ancora fuori; +da ogni parte si vedon quelle mura; si va oltre, ci si trova in una +piazza; si guarda attorno, si vedon delle strade; non si è ancora +entrati, e già il convento ci circonda, e noi abbiamo perduto la +bussola, e non sappiamo più da che parte voltarci. Il primo sentimento +è tristo: tutto l'edifizio è di pietra color terrigno, e rigato di +bianco tra pietra e pietra; i tetti son coperti di lamine di piombo. +Sembra un edifizio di terra. Le mura sono altissime e nude, e hanno un +gran numero di finestre che paion feritoie. Più che un convento, si +direbbe che è una prigione. Per tutto si vede quel color cupo, morto; e +non anima viva, e un silenzio di fortezza abbandonata; e di là dai tetti +neri, la montagna nera, che par che penda sull'edifizio, e gli dà +un'aria di misteriosa solitudine. Il luogo, le forme, i colori, ogni +cosa par scelto da chi fondò l'edifizio coll'intento di offrire agli +occhi degli uomini uno spettacolo tristo e solenne. Prima d'entrare, voi +avete perduto la vostra gaiezza; non sorridete più, pensate. Vi +arrestate alle porte dell'Escuriale con una sorta di trepidazione, come +alle porte d'una città vuota; vi pare che, se in qualche angolo del +mondo regnasse ancora il terrore della Inquisizione, dovrebbe regnar tra +quelle mura; direste che là dentro se n'ha a vedere l'ultima traccia e a +sentire l'ultima eco. + + * * * * * + +Tutti sanno che la basilica e il convento dell'Escurial furon fondati da +Filippo II dopo la battaglia di San Quintino, in adempimento d'un voto +fatto a san Lorenzo, durante l'assedio, quando gli assedianti eran stati +costretti a cannoneggiare una chiesa consacrata a quel santo. Don Juan +Batista di Toledo iniziò l'opera, l'Herrera la compì; i lavori durarono +vent'un anno. Filippo II volle che l'edifizio presentasse la forma d'una +graticola a commemorazione del martirio di san Lorenzo; e tale è infatti +la sua forma. Il piano è un parallelogrammo rettangolare. Ai quattro +angoli s'alzano quattro grandi torri quadrate col tetto a punta, che +rappresentano i quattro piedi della graticola; la chiesa e il palazzo +reale che sorgon da un lato, simboleggiano il manico; gli edifizi +interni che congiungono i due lati più lunghi, tengon luogo delle sbarre +traversali. Altri edifizi minori sorgono fuori del parallelogrammo, a +breve distanza dal convento, lungo uno dei lati lunghi, e uno dei corti, +e formano due grandi piazze; dagli altri due lati sono i giardini. +Facciate, porte, atrii, ogni cosa è in armonia colla grandezza e col +carattere dell'edifizio; ed è inutile ammontar descrizioni su +descrizioni. Il palazzo reale è splendidissimo, e convien vederlo, per +non mescolar poi disparate impressioni, prima di entrare nel convento e +nella chiesa. Questo palazzo occupa l'angolo levante-tramontana +dell'edifizio. Alcune sale son piene di quadri, altre tappezzate dal +pavimento alla volta di tappeti che rappresentan corse di tori, balli +popolari, giuochi, feste, costumi spagnuoli, disegnati dal Goya; altre +regalmente mobiliate e parate; il pavimento, le porte, le finestre +coperte di meravigliosi lavori d'intarsio e di dorature stupende. Ma fra +tutte le sale è notevole quella di Filippo II; una cella meglio che una +sala, nuda e squallida, con un'alcova che risponde all'oratorio reale +della chiesa, in modo che dal letto, tenendo schiuse le porte, si può +vedere il sacerdote che dice la messa. Filippo II dormiva in quella +cella, vi fece la sua ultima malattia e vi morì. Si vedono ancora alcune +seggiole usate da lui, due panchettini sui quali appoggiava la gamba +tormentata dalla gotta, e uno scrittoio. Le pareti son bianche, il +soffitto piano e senza ornamenti, il pavimento di mattoni. + +Visto il palazzo reale, si esce dall'edifizio, si attraversa la piazza e +si rientra per la porta principale. Un custode vi si attacca ai panni, +attraversate un ampio vestibolo, vi trovate nel cortile dei Re. Là vi +potete formare una prima idea della immane ossatura dell'edifizio. Il +cortile è tutto chiuso da muri; dal lato opposto alla porta è la +facciata della chiesa. Sur una spaziosa gradinata s'alzano sei enormi +colonne doriche, ognuna delle quali sostiene un grande piedestallo, e +ogni piedestallo una statua. Son sei statue colossali, di Battista +Monegro, rappresentanti Giosafat, Ezechiello, Davide, Salomone, Giosuè, +Manasse. Il cortile è lastricato, sparso di cespi d'erba, umido; i muri +paion roccie tagliate a picco; tutto è rigido, massiccio, pesante, e +offre non so che fantastico aspetto di edifizio titanico, cavato in una +montagna di pietra, e atto a sfidare le scosse della terra e i fulmini +del cielo. Là si comincia a capire che cosa sia l'Escuriale. + +Si sale la gradinata e si entra nella chiesa. + +L'interno della chiesa è tristo e nudo; quattro enormi pilastri di +granito bigio sostengono le vòlte dipinte a fresco da Luca Giordano; +accanto all'altar maggiore, scolpito e dorato alla spagnuola, negli +intercolonni di due oratori reali, si vedono due gruppi di statue di +bronzo inginocchiate, colle mani giunte verso l'altare; a destra Carlo +V, l'imperatrice Isabella e parecchie principesse; a sinistra Filippo +II, colle sue mogli. Sopra la porta della chiesa, a trenta piedi dal +suolo, in fondo alla navata maggiore, s'alza il coro, con due giri di +seggiole d'ordine corintio, di semplice disegno. In un canto, vicino a +una porta segreta, è la seggiola che occupava Filippo II. Egli riceveva +da quella porta le lettere e le imbasciate importanti, senza che se +n'avvedessero i preti che cantavano nel coro. Questa chiesa che, appetto +all'intero edifizio, par piccina, è nullameno una delle più vaste chiese +della Spagna; e benchè appaia così spoglia d'ornamenti, racchiude +immensi tesori di marmi, d'ori, di reliquie, di quadri, che l'oscurità +in parte nasconde, e dai quali il triste aspetto dell'edifizio distrae +l'attenzione. Oltre le mille opere d'arte che si vedon nelle cappelle, +negli stanzini attigui alla chiesa, nelle scale che salgono alle +tribune, v'è in un corridoio dietro al coro uno stupendo crocifisso di +marmo bianco di Benvenuto Cellini, coll'iscrizione: _Benvenutus Zelinus, +civis florentinus facebat 1562_. In altre parti si vedon quadri del +Navarrete e dell'Herrera. Ma ogni sentimento di meraviglia muore in +quello della tristezza. Il colore della pietra, la luce dubbia, il +silenzio profondo che vi circonda, richiama incessantemente il vostro +pensiero alla vastità, ai recessi ignoti, alla solitudine dell'edifizio, +e non vi lascia luogo al diletto dell'ammirazione. L'aspetto di quella +chiesa vi desta un senso inesprimibile di inquietudine. Voi +indovinereste, quando non lo sapeste altrimenti, che intorno a quelle +mura, per un grande spazio, non v'è che granito, oscurità e silenzio; +senza vedere lo smisurato edifizio, lo sentite; sentite che vi trovate +in mezzo a una città disabitata; vorreste affrettare il passo per +vederla presto, per liberarvi dall'incubo di quel mistero, per cercare, +se in qualche parte vi fosse, la luce viva, il rumore, la vita. + +Dalla chiesa, per parecchie stanze nude e fredde, si va nella sacrestia, +un'ampia sala a volta, nella quale tutta una parete è occupata da armadi +di legni svariati e finissimi, che racchiudono gli ornamenti sacri; la +parete opposta, da una serie di quadri del Ribera, del Giordano, del +Zurbaran, del Tintoretto e d'altri pittori italiani e spagnuoli; e in +fondo il famoso altare della _Santa forma_ col celeberrimo quadro del +povero Claudio Coello, che morì di crepacuore per la chiamata di +Luca Giordano all'Escuriale. L'effetto di questo quadro è veramente +superiore ad ogni immaginazione. Rappresenta, con figure di grandezza +naturale, la processione che si fece per collocare in quel medesimo +luogo la _Santa forma_; vi è ritratta appunto quella sacrestia, e +l'altare; il priore inginocchiato sulla gradinata, colla custodia e +l'ostia sacra nelle mani; intorno a lui i diaconi; da un lato Carlo II +in ginocchio; più in là monaci, chierici, seminaristi ed altri fedeli. +Le figure sono così vive e parlanti, la prospettiva così vera, il +colorito, l'ombre, la luce così efficaci, che al primo entrare nella +sacrestia, si scambia il quadro con uno specchio che rifletta una +funzione religiosa celebrata in quel momento in una sala vicina. Poi +l'illusione delle figure sparisce; ma resta quella del fondo del quadro, +e si ha proprio bisogno di avvicinarsi fin quasi a toccarlo, per credere +che quella non è un'altra sacrestia, ma una tela dipinta. Nei giorni di +giubileo questa tela si arrotola, ed appare in mezzo a una piccola +cappella un tempietto di bronzo dorato, dentro al quale si vede una +magnifica custodia che racchiude l'ostia sacra, tempestata di diecimila +tra rubini, diamanti, amatiste, granate, disposti in forma di raggi, che +abbarbaglian la vista. + +Dalla sacrestia andammo al Panteon. Un custode con una fiaccola accesa +mi precedette, scendemmo una lunga scala di granito, giungemmo a una +porta sotterranea dove non penetrava raggio di luce. Al di sopra di +questa porta si legge la seguente iscrizione in lettere di bronzo +dorato: + +«Dio Onnipotente e Grande! + +»Luogo consacrato dalla pietà della dinastia austriaca alle spoglie +mortali dei re cattolici, che stanno aspettando il desiderato giorno +sotto l'altar maggiore sacro al Redentore del genere umano. Carlo V, il +più illustre dei Cesari, desiderò questo luogo di ultimo riposo per sè e +pel suo lignaggio; Filippo II, il più prudente dei re, lo designò. +Filippo III, monarca sinceramente pietoso, diede principio ai lavori. +Filippo IV, grande per la sua clemenza, costanza e devozione, lo ampliò, +lo abbellì e lo condusse a termine l'anno del Signore 1654.» + +Il custode entrò, lo seguii, mi trovai in mezzo ai sepolcri, o meglio in +un sepolcro oscuro e freddo come la grotta d'una montagna. È una piccola +sala ottagonale, tutta marmo, con un altarino nella parete opposta alla +porta, e nelle rimanenti, dal suolo alla vòlta, l'una sull'altra, le +tombe, distinte con ornamenti di bronzo e bassorilievi; la vòlta +corrisponde all'altar maggiore della chiesa. A destra dell'altare son +sepolti Carlo V, Filippo II, Filippo III, Filippo IV, Luigi I, i tre Don +Carlos, Ferdinando VII; a sinistra le imperatrici e le regine. Il +custode avvicinò la fiaccola alla tomba di Donna Maria Luisa di Savoia, +moglie di Carlo III, e mi disse con aria di mistero:--Legga.--Il marmo è +rigato in vari sensi; con un po' d'attenzione riescii a raccapezzare +cinque lettere; è il nome--Luisa--scritto dalla stessa regina Luisa con +la punta delle forbici. A un tratto il custode spense la fiaccola e +rimanemmo nelle tenebre: mi si agghiacciò il sangue nelle +vene.--Accenda!--gridai. Il custode rise d'un riso lungo e lugubre, che +mi parve il rantolo d'un moribondo, e rispose:--Guardi!--Guardai: un +debolissimo raggio di luce, scendendo da un'apertura vicino alla vôlta, +lungo la parete, sin quasi al pavimento, rischiarava appena tanto da +renderle visibili, alcune tombe di regine; e pareva un raggio di luna; e +i bassorilievi e i bronzi delle tombe luccicavano a quel barlume d'una +luce strana, come se stillassero acqua. In quel momento sentii per la +prima volta l'odore di quell'aria sepolcrale, e mi prese un brivido di +freddo; penetrai, coll'immaginazione, in quelle tombe, e vidi tutti quei +cadaveri irrigiditi; cercai uno scampo al di sopra della vòlta, mi +trovai solo nella chiesa; fuggii dalla chiesa, mi perdetti nei labirinti +del convento; mi rifeci presente a me stesso, in mezzo a quelle tombe, e +sentii che veramente ero nel cuore dell'edifizio mostruoso, nella parte +più profonda, nel recesso più gelido, nel penetrale più tremendo; e mi +parve d'esser prigioniero, sepolto in quel gran monte di granito, e che +mi gravitasse tutto addosso, e che da tutti i lati mi premesse, e mi +chiudesse l'uscita; e pensai al cielo, alla campagna, all'aria libera +come a un mondo remoto, e con un sentimento ineffabile di +mestizia.--Signore!--mi disse solennemente il custode, prima di uscire, +tendendo la mano verso la tomba di Carlo V:--L'imperatore è là, tal +quale come quando ce l'hanno messo, cogli occhi ancora aperti, che par +vivo e parlante! È un miracolo d'Iddio che ha il suo perchè! Chi vivrà +vedrà!--E dicendo quest'ultime parole abbassò la voce come per timore +che l'imperatore sentisse, e fatto il segno della croce, mi precedette +su per la scala. + +Dopo la chiesa e la sacrestia, si va a visitare il Museo di pittura, che +contiene un gran numero di quadri d'artisti d'ogni paese, non già de' +migliori, chè questi furon portati al Museo di Madrid; ma pur tali da +meritare una visita attenta di mezza giornata. Dal Museo di pittura si +va alla Biblioteca, passando per la grande scala sulla quale s'incurva +una smisurata vòlta tutta dipinta a fresco da Luca Giordano. La +Biblioteca è composta d'una vastissima sala ornata di grandi pitture +allegoriche, che contiene più di cinquantamila volumi preziosissimi, +quattromila dei quali regalati da Filippo II, e d'un'altra sala dove è +una ricchissima raccolta di manoscritti. Dalla Biblioteca si va al +Convento. + +Qui l'immaginazione umana si perde. Se qualcuno dei lettori ha letto +l'_Estudiante de Salamanca_ dell'Espronceda, si rammenti di +quell'instancabile giovane, quando, tenendo dietro alla signora +misteriosa che incontrò di notte ai piedi d'un tabernacolo, trascorre di +strada in strada, di piazza in piazza, di vicolo in vicolo, e svoltando, +e girando e rigirando arriva fino a un punto dove non ravvisa più le +case di Salamanca, e si trova in una città sconosciuta; e continua a +svoltare cantonate, a traversar piazze, a percorrer strade; e via via +che va oltre gli par che la città s'allarghi, e le strade si allunghino, +e i vicoli s'incrocino più fitto; e va ancora, e va sempre, e va senza +posa, e non sa se sogna, o se è desto, o ubriaco, o impazzito; e nel suo +cuore di ferro comincia a penetrare il terrore, e i più strani +fantasimi gli si affollano nella mente smarrita; così lo straniero nel +convento dell'Escuriale. Infilate un lungo corridoio sotterraneo stretto +da toccarne le pareti coi gomiti, basso da urtar quasi la testa nella +vòlta, e umido come una grotta sottomarina; arrivate in fondo, svoltate, +siete in un altro corridoio. Andate oltre, incontrate delle porte, +guardate: altri corridoi si allungano a perdita d'occhio. In fondo a +qualcuno vedete un barlume di luce, in fondo ad altri una porta aperta +che lascia intravedere una fuga di stanze. Di tratto in tratto sentite +il rumor d'un passo, v'arrestate, non lo sentite più; poi lo risentite; +non sapete se è sopra il vostro capo, o a destra, o a sinistra, o +dietro, o davanti. V'affacciate a una porta, e retrocedete impaurito: in +fondo allo sterminato corridoio in cui avete lanciato lo sguardo, avete +visto un uomo immobile, come uno spettro, che vi guardava. Tirate +innanzi, riescite in un cortile angusto, cinto di mura altissime, +erboso, sonoro, illuminato di una luce scialba, che par che scenda da un +sole ignoto, simile ai cortili delle streghe che ci descrivevano da +ragazzi. Uscite dal cortile, salite su per una scala, riuscite sopra una +galleria, guardate giù: è un altro cortile silenzioso e deserto. +Infilate un altro corridoio, scendete un'altra scala, vi trovate in un +terzo cortile; poi daccapo corridoi e scale e fughe di sale vuote e +cortili angusti, e per tutto granito, erba, luce scialba, silenzio di +tomba. Per un po' di tempo vi pare che riuscirete a tornare sui vostri +passi; poi la memoria vi si turba, e non ricordate più nulla; vi pare +d'aver fatto dieci miglia, di essere in quel laberinto da un mese, di +non poterne più uscire. Vi affacciate sur un cortile e dite:--l'ho già +visto!--No, v'ingannate, è un altro. Credete di essere da quella tal +parte dell'edifizio, siete dalla parto opposta. Domandate al custode +dov'è il claustro, vi risponde:--È qui;--e camminate ancora per +mezz'ora. Vi par di sognare: vedete di sfuggita lunghi muri dipinti a +fresco, ornati di quadri, di croci, d'iscrizioni; vedete e dimenticate; +chiedete a voi stessi: dove sono? Vedete una luce d'un altro mondo; non +avevate idea d'una siffatta luce; è l'effetto del riflesso del granito? +è il lume della luna? No, è giorno; ma è una luce più trista delle +tenebre; è una luce falsa, sinistra, fantastica. E avanti, di corridoio +in corridoio, di cortile in cortile; vi guardate innanzi con sospetto; +aspettate di veder all'improvviso, allo svoltar d'un canto, una fila di +frati scheletriti, col cappuccio sugli occhi e le braccia in croce; +pensate a Filippo II; vi par di sentire il suo passo lento allontanarsi +per gli anditi oscuri; vi ricordate tutto quello che avete letto di lui, +dei suoi terrori, dell'Inquisizione, e ogni cosa vi s'illumina agli +occhi della mente d'una subita luce; capite ogni cosa per la prima +volta; l'Escuriale è Filippo II, lo vedete a ogni passo, sentite il suo +respiro, egli è ancora là, vivo e spaventevole, e con lui l'immagine del +suo Dio tremendo. Allora voi vorreste ribellarvi, sollevare il pensiero +al Dio del vostro cuore e delle vostre speranze, e vincere il terrore +misterioso che il luogo v'ispira; ma non potete; l'Escuriale vi +circonda, vi possiede, vi schiaccia; il freddo delle sue pietre vi +penetra nelle ossa; la tristezza dei suoi laberinti sepolcrali v'invade +l'anima; se siete con un amico, gli dite:--Usciamo;--se foste colla +vostra amante la stringereste al cuore con un senso di trepidazione; se +foste solo, pigliereste la corsa; infine salite una scala, entrate in +una stanza, v'affacciate a una finestra, e salutate con uno slancio di +gratitudine i monti, il sole, la libertà, il Dio grande e benefico che +ama e che perdona. + +Che respirone si tira a quella finestra! + +Di là si vedono i giardini, che occupano uno spazio ristretto, e son +semplicissimi; ma quanto si può dire eleganti e belli, e in perfetta +armonia coll'edifizio. Vi si vedon dodici leggiadre fontane, ciascuna +circondata da quattro quadrati di mortella che rappresentano scudi +reali, disegnati con un gusto sì squisito e arrotondati con una tal +finitezza, che a guardarli sulle finestre, paion tessuti di felpa e di +velluto, e formano nella bianca arena dei sentierini un graziosissimo +spicco. Non alberi, non fiori, non capanni: in tutto il giardino non si +vedono che fontane, quadrati di mortella, e due soli colori, il verde e +il bianco; ed è tale la bellezza di quella nobile semplicità, che non se +ne può staccare lo sguardo, e quando lo si è staccato, il pensiero vi +ritorna, e ci si arresta con un diletto dolcissimo temperato di una +sorta di mestizia gentile. In una stanza vicina a quella che guarda in +sul giardino, mi si fece vedere una serie di reliquie, che considerai in +silenzio senza lasciar trapelare al custode il mio intimo sentimento di +dubbio: una scheggia della santa croce regalata dal Papa a Isabella II, +un pezzo di legno bagnato del sangue, ancora visibile, di san Lorenzo, +un calamaio di santa Teresa, ed altri oggetti, fra i quali un altarino +portatile di Carlo V, e una corona di spine e un par di tanaglie da +tortura, trovate non so più dove. Di là mi condussero sulla cupola della +chiesa di dove si gode un colpo d'occhio immenso. Da un lato lo sguardo +si stende per tutta la campagna montuosa che corre fra l'Escuriale e +Madrid; dall'altro si vedono le montagne nevose del Guadarrama; sotto, +si abbraccia con un'occhiata tutto lo smisurato edifizio, i lunghi tetti +di piombo, le torri; si vede nell'interno dei cortili, dei claustri, dei +portici, delle gallerie; si possono ricorrere col pensiero i mille +andirivieni dei corridoi e delle scale, e dire:--Un'ora fa ero +laggiù--qui--lassù--là sotto--laggiù lontano,--e maravigliarsi d'aver +fatto tanto cammino, e rallegrarsi d'essere uscito da quel labirinto, da +quelle tombe, da quelle tenebre, e di poter tornare in città e rivedere +gli amici. + +Un viaggiatore illustre disse che dopo aver passato una giornata nel +convento dell'Escurial, ci si deve sentir felici per tutta la vita, solo +pensando che si potrebbe essere ancora fra quelle mura e che non ci s'è +più. È quasi vero. Ancora adesso, dopo tanto tempo, nei giorni piovosi, +quando sono tristo, penso all'Escurial, poi guardo le pareti della mia +stanza, e mi rallegro; nelle notti insonni, vedo i cortili +dell'Escurial; quando sto male e dormo un sonno torbido e penoso, sogno +di girare per quei corridoi, solo, al buio, inseguito dal fantasma d'un +vecchio frate, gridando e picchiando a tutte le porte, senza trovare +l'uscita, finchè vo a dar del capo nel Panteon e la porta mi si chiude +fragorosamente alle spalle e resto sepolto tra le tombe. Con che piacere +rividi i mille lumi della _Puerta del Sol_, i caffè affollati, e la +grande e rumorosa strada d'Alcalà! Rientrando in casa feci un tale +strepito che la serva, ch'era una buona e semplice galiziana, corse +tutta affannata dalla padrona e le disse:--_Me parece que el italiano se +ha vuelto loco!_--(Mi pare che l'italiano sia diventato matto.) + + * * * * * + +Più dei galli e più dei tori, mi divertirono i deputati delle Cortes. +M'era riuscito di ottenere un posticino nella tribuna dei giornalisti, e +mi ci andavo a piantare ogni giorno, e ci stavo fino alla fine con un +piacere infinito. Il Parlamento spagnuolo ha un aspetto più giovanile +del nostro; non perchè i deputati sian più giovani; ma perchè son più +attillati e più lindi. Là non si vedono quelle chiome scarmigliate, +quelle barbe incolte, e quelle casacche di nessun colore che si vedon +sui banchi della nostra Camera: là barbe e capelli ravviati e lucidi, +gran camicie ricamate, soprabiti neri, calzoncini chiari, guanti +ranciati, mazzine col pomo d'argento e fiori all'occhiello. Il +Parlamento spagnuolo s'attiene al figurino della moda. E quale il +vestire, tale il parlare: vivo, gaio, fiorito, scintillante. Noi +lamentiamo già che i nostri deputati siano solleciti della forma più che +non convenga ad oratori politici; ma i deputati spagnuoli la curano +assai più studiosamente e, convien dirlo, con assai miglior garbo. Non +solo parlano con facilità meravigliosa, così che è rarissimo il sentire +un deputato che s'interrompa a mezzo il periodo per cercare la frase; ma +non c'è chi non si sforzi di parlar corretto, e di dare alla sua parola +un po' di lustro poetico, un po' di sapor classico, un po' d'impronta di +grande stile oratorio. I ministri più gravi, i deputati più timidi, i +finanzieri più rigorosi, quand'anche parlino di argomenti lontanissimi +da quanto può dare appiglio alla rettorica, infiorano i loro discorsi di +bei modi da Antologia, d'aneddoti ameni, di versi famosi, d'apostrofi +alla civiltà, alla libertà, alla patria; e tiran via a precipizio come +se recitassero cose imparate a mente, con un'intonazione sempre misurata +ed armonica, e una varietà di atteggiamenti e di gesti che non lascia +luogo un istante alla noia. E i giornali, giudicando i loro discorsi, +lodano l'elevatezza dello stile, la purità della lingua, _los rasgos +sublimes_, i tratti sublimi, che vi si ammirarono, se si tratta dei loro +amici, si sottintende; oppure dicono con disprezzo che lo stile è +sesquipedale, la lingua corrotta, la forma, in una parola, questa +benedetta forma! incolta, ignobile, indegna delle splendide tradizioni +dell'arte oratoria spagnuola. Questo culto della forma, questa grande +facilità di parola degenera in vanità ampollosa; e certo che non s'hanno +a cercare nel Parlamento di Madrid i modelli della vera eloquenza +politica; ma non è men vero quello che universalmente si dice: che +codesto Parlamento è fra tutti gli europei il più ricco di facondi +oratori nel senso generale della parola. Bisogna sentire una discussione +sur un argomento di alta politica, che muova le passioni! È una vera +battaglia! Non son più discorsi, son diluvii di parole, da fare +ammattire gli stenografi e confonder la testa agli uditori delle +tribune! Sono voci, gesti, impeti, rapimenti d'ispirazione che fan +pensare all'Assemblea francese nei giorni turbolenti della rivoluzione! +Vi si sente un Rios Rosas, oratore violentissimo, che domina i tumulti +col ruggito; un Martos, oratore dalla forma eletta, che uccide col +ridicolo; un Pi y Margall, vecchio venerabile, che atterrisce coi +sinistri pronostici; un Collantes, parlatore infaticabile, che schiaccia +la Camera sotto una valanga di parole; un Rodriguez, che con +meravigliosa flessuosità di ragionamenti e di giri, incalza, avviluppa e +soffoca gli avversari; e in mezzo ad altri cento, un Castelar che vince +e trascina amici e nemici con un torrente di poesia e di armonia. E +questo Castelar, noto in tutta Europa, è veramente la più completa +espressione dell'eloquenza spagnuola. Egli spinge il culto della forma +fino all'idolatria; la sua eloquenza è musica; il suo ragionamento è +schiavo del suo orecchio; ei dice o non dice una cosa, o la dice in un +senso meglio che in un altro, secondo che torna o non torna al periodo; +ha un'armonia nella mente, la segue, la obbedisce, le sacrifica tutto +quello che la può offendere; il suo periodo è una strofa; bisogna +sentirlo per credere che la parola umana, senza misura poetica e senza +canto, si possa avvicinar così all'armonia del canto e della poesia. È +più artista che uomo politico, ha d'artista, non solo l'ingegno, ma il +cuore; un cuore di fanciullo, incapace di odio o d'inimicizia. In tutti +i suoi discorsi non si trova un'ingiuria; nelle Cortes non ha mai +provocato una seria quistione personale; non ricorre mai alla satira, +non adopera mai l'ironia; nelle sue più violente filippiche non versa +una dramma di fiele; e questa n'è una prova che, repubblicano, +avversario di tutti i ministeri, giornalista battagliero, accusatore +perpetuo di chi esercita un potere, e di chi non è fanatico per la +libertà, non s'è fatto odiare da nessuno. E però i suoi discorsi si +godono e non si temono; la sua parola è troppo bella per esser +terribile; il suo carattere troppo ingenuo perchè egli possa esercitare +una influenza politica; egli non sa armeggiare, tramare e barcamenarsi; +egli non è buono che a piacere ed a splendere; la sua eloquenza, quando +è più grande, è tenera; i suoi più bei discorsi fan piangere. Per lui la +Camera è un teatro. Come i poeti improvvisatori, per aver l'ispirazione +piena e serena, egli ha bisogno di parlare a quella data ora, in quel +determinato punto e con quel certo tempo libero dinanzi a sè. Perciò, +il giorno che deve parlare, prende le sue misure col Presidente della +Camera; il Presidente dispone in modo che gli tocchi la parola quando le +tribune sono affollate e tutti i deputati al loro posto; i suoi giornali +annunziano la sera innanzi il suo discorso affinchè le signore possano +procurarsi il biglietto; egli ha bisogno d'aspettazione. Prima di +parlare è inquieto, non può posare un istante, entra nella Camera, esce, +rientra, torna ad uscire, gira pei corridoi, va nella biblioteca a +sfogliare un libro, scappa nel caffè a bere un bicchier d'acqua, par +preso dalla febbre, gli sembra che non saprà accozzar due parole, che +farà ridere, che si farà fischiare; del suo discorso non gli rimane una +sola idea lucida nella mente, ha confuso tutto, ha dimenticato +tutto.--Come va il polso?--gli domandano sorridendo gli amici. Giunto il +momento solenne, sale al suo banco col capo basso, tremante, pallido, +come un condannato che va a morire, rassegnato a perdere in un sol +giorno la gloria conquistata in tanti anni e con tante fatiche. In quel +momento i suoi stessi nemici senton pietà del suo stato. Egli si alza, +volge uno sguardo intorno, e dice:--_Señores!_--È salvo; il suo coraggio +si rinfranca, la sua mente si rischiara, il suo discorso gli si +ricompone nella testa come un'arietta dimenticata; il Presidente, le +Cortes, le tribune spariscono; egli non vede più che il suo gesto, non +ode più che la sua voce, non sente più che la fiamma irresistibile che +lo accende e la forza misteriosa che lo solleva. È bello sentir dire da +lui queste cose: «Io non vedo più le pareti della sala,» dice, «vedo +genti e paesi lontani che non ho mai visti.»--E parla per ore e per ore, +e non un deputato esce dall'aula, non una persona si muove nelle +tribune, non una voce lo interrompe, non un gesto lo distrae; neanche +quando fa una scappatella in barba del Regolamento, il Presidente non ha +il coraggio d'interromperlo; egli fa balenare a suo bell'agio l'immagine +della sua repubblica vestita di bianco e coronata di rose, e i +monarchici non s'arrischiano a protestare, perchè, così vestita, la +trovan bella anch'essi; il Castelar è signore dell'Assemblea: tuona, +sfolgora, canta, strepita e scintilla come un fuoco d'artifizio, fa +sorridere, strappa grida di entusiasmo, finisce in mezzo a un immenso +fragore d'applausi, e se ne va colla testa in visibilio. Tale è questo +famoso Castelar, professore di storia all'Università, fecondissimo +scrittore di politica, d'arte, di religione; pubblicista che razzola +cinquantamila lire all'anno nei giornali d'America, accademico eletto ad +unanimità dall'_Academia española_, segnato a dito per le vie, +festeggiato dal popolo, amato dai nemici, giovane, gentile, vanerello, +generoso, beato. + + * * * * * + +E poichè siamo all'eloquenza politica diamo uno sguardo alla +letteratura. Raffiguriamoci una sala di Accademia piena di confusione e +di strepito. Una folla di poeti, di romanzieri e di scrittori d'ogni +natura, aventi quasi tutti qualcosa di francese nel volto e nei modi, +benchè studiosissimi tutti di non lasciarlo parere; leggono e declamano +le opere loro, facendo gli uni a soverchiar la voce degli altri, a fine +di farsi sentire dal popolo accalcato nelle tribune; il quale, dal canto +suo, bada a legger le gazzette e a disputar di politica. A quando a +quando una voce vibrata e armoniosa vince il tumulto; e allora cento +voci, prorompono insieme in un canto della sala, gridando:--È un +carlista!--e una salva di fischi tien dietro alle grida; oppure:--È un +repubblicano!--e un'altra salva di fischi, da un'altra parte, soffoca la +voce vibrata e armoniosa. Gli accademici si tirano dei giornali +rappallottolati, si urlan l'un l'altro nell'orecchio:--Ateo!-- +Gesuita!-- Demagogo!-- Neo-cattolico!-- Banderuola!-- Traditore!--A +tender ben l'orecchio verso quei che leggono, si colgono strofe +armoniose, periodi ben torniti, frasi potenti; il primo effetto è +gradevole; son davvero poesie e prose piene di calore, di vita, di +sprazzi di luce, di felici comparazioni tolte da tutto quello che +splende e che suona nel cielo e sul mare e sulla terra; e ogni cosa +vagamente lumeggiato di colori orientali e riccamente vestito di armonie +italiane. Ma ahimè! non è che letteratura per gli occhi e per gli +orecchi; non è che musica e pittura; raramente la musa, in mezzo a un +nembo di fiori, lascia cadere la gemma d'un pensiero; e di codesta +pioggia luminosa non rimane che un leggiero profumo nell'aria, e l'eco +d'un lieve mormorio nell'orecchio. Intanto, s'odon nella strada grida +di popolo, colpi di fucili e suon di tamburi; a ogni tratto, qualche +artista diserta l'arringo, e va a sventolare una bandiera tra la folla; +spariscono a due, a tre, a frotte, e vanno a ingrossare il drappello dei +gazzettieri; lo strepito e la vicenda continua degli avvenimenti, +distolgono i più tenaci dalle opere di lunga lena; invano qualche +solitario nella folla grida:--In nome del Cervantes, fermate!--Alcune +voci potenti si sollevano al di sopra di quel gridìo; ma son voci +d'uomini raggruppati in disparte, molti dei quali in procinto di partire +per un viaggio senza ritorno. È la voce dell'Hatzembuch, il principe del +dramma; è la voce del Breton de los Herreros, il principe della +commedia; è la voce dello Zorrilla, il principe della poesia; è un +orientalista che si chiama Gayango, un archeologo che si chiama Guerra, +un commediografo che si chiama Tamayo, un novelliere che si chiama +Fernand Caballero, un critico che si chiama Amador de Los Rios, un +romanziere che si chiama Fernandez y Gonzalez, e una schiera d'altri +ingegni arditi e fecondi; in mezzo ai quali è ancora viva la memoria del +gran poeta della rivoluzione, Quintana; del Byron della Spagna, +Espronceda; d'un Nicasio Gallego, d'un Martinez della Rosa, d'un duca di +Rivas. Ma il tumulto, il disordine e la discordia invadono ed avvolgono, +come un torrente, ogni cosa. E per uscir di allegoria, la letteratura +spagnuola si trova in quasi eguali condizioni della nostra: una schiera +di illustri che declinano; ma che ebbero due grandi ispirazioni: o la +religione o la patria, o entrambe; e che però lasciarono un'orma propria +e durevole nel campo dell'arte; e una schiera di giovani che vengono +innanzi a tentoni, domandando che cosa hanno da fare, piuttosto che +facendo davvero; ondeggianti tra la fede e il dubbio, o aventi la fede +senza il coraggio, o non avendola, indotti dall'uso a simularla; +malsicuri anch' essi della propria lingua, e titubanti fra le Accademie +che gridano:--Purezza!--e il popolo che grida:--Verità!; incerti tra la +legge della tradizione e il bisogno del momento; lasciáti, in un canto +dai mille che danno la fama o vituperati dai pochi che la suggellano; +costretti a pensare in un modo e a scrivere in un altro, a non +esprimersi interi, a lasciarsi sfuggire il presente per non si staccare +dal passato, a barcamenarsi alla meglio fra opposte difficoltà. Gran +ventura poter far surnuotare, per qualche anno, il proprio nome al +torrente di libri francesi onde il paese è allagato! Dal che nasce lo +sconforto prima nelle proprie forze e poi nel genio nazionale; e di qui +o l'imitazione che mantiene nella mediocrità, o l'abbandono della +letteratura dai larghi studi e dalle larghe speranze, per il facile e +proficuo scribacchiar nei giornali. Unico, fra le tante rovine, riman +ritto il teatro. La nuova letteratura drammatica non ha più dell'antica +nè l'invenzione meravigliosa, nè la forma splendida, nè quell'impronta +originale di nobiltà e di grandezza, che era propria d'un popolo +dominatore dell'Europa e del Nuovo Mondo; e meno ancora la fecondità +incredibile e la varietà senza fine; ma per compenso una più sana +dottrina, un'osservazione più profonda, una delicatezza più squisita, e +una maggiore conformità allo scopo vero del teatro, che è di correggere +i costumi e di nobilitare i cuori e le menti. In tutte le opere +letterarie poi, come nel teatro, nei romanzi, nei canti popolari, nei +poemi, nelle storie, sempre vivo e dominante il sentimento che informa +più profondamente, forse, che ogni altra letteratura europea, la +letteratura spagnuola, dai primi tentativi lirici del Berceo ai vigorosi +inni guerrieri del Quintana:--l'orgoglio nazionale. + +E qui accade di parlare del carattere degli Spagnuoli. Il loro orgoglio +nazionale è tale oggi ancora, dopo tante e sventure e una sì bassa +caduta, da far dubitare allo straniero che vive in mezzo a loro, s'essi +sian spagnuoli di tre secoli fa, o spagnuoli del secolo decimonono. Ma è +un orgoglio che non offende, un orgoglio innocentemente rettorico. Non +deprimon già le altre nazioni per parer alla volta loro più alti; no; le +rispettano, le lodano, le ammirano, ma lasciando però trasparire il +sentimento di una superiorità che, nel concetto loro, ritrae appunto da +quell'ammirazione, una luminosa evidenza. Sono, per le altre nazioni, +benevoli di quella benevolenza che il Leopardi dice giustamente essere +propria degli uomini pieni del concetto di se medesimi; i quali, +credendosi ammirati da tutti, amano i loro creduti ammiratori, anche +perchè giudicano ciò conveniente a quella _maggioranza_ onde stimano +che la sorte gli abbia favoriti. Non può esservi stato al mondo un +popolo più fiero della sua storia che il popolo spagnuolo. È una cosa +incredibile. Il ragazzo che vi lustra gli stivali, il facchino che vi +porta la valigia, il mendicante che vi chiede l'elemosina, alzan la +testa e mandan lampi dagli occhi al nome di Carlo V, di Filippo II, di +Ferdinando Cortes, di Don Giovanni d'Austria, come se fossero eroi del +loro tempo, e li avesser veduti il giorno prima entrare trionfalmente +nella città. Si pronuncia il nome di _España_ coll'accento col quale +dovevan pronunciar _Roma_ i Romani a' tempi più gloriosi della +repubblica. Quando si parla della Spagna, è bandita anche la modestia, +dagli uomini naturalmente più modesti, senza che sul loro viso appaia il +menomo indizio di quell'esaltamento a cui si condona l'intemperanza del +linguaggio. Si inneggia a freddo, per uso, senza accorgersene. Nei +discorsi al Parlamento, negli articoli delle gazzette, nelle scritture +delle accademie, si chiama il popolo spagnuolo, senza perifrasi, _un +pueblo de héroes_, la grande nazione, la meraviglia del mondo, la gloria +dei secoli. È raro il sentir dire o leggere cento parole da chi si sia e +a qual si voglia uditorio, senza che o prima o poi non suoni il +ritornello obbligato di Lepanto, di scoperta d'America, di guerra +d'indipendenza, a cui tien dietro sempre uno scoppio d'applausi. + +E appunto la tradizione della guerra d'indipendenza costituisce nel +popolo spagnuolo una forza intima immensa. Chi non sia vissuto o poco o +molto in Spagna non può credere che una guerra, per quanto fortunata e +gloriosa, possa lasciare in un popolo una così profonda fede nel valor +nazionale. Baylen, Victoria, San Marcial sono tradizioni per la Spagna +assai più efficaci che non siano per la Francia Marengo, Jena, +Austerlitz. La stessa gloria guerriera degli eserciti di Napoleone, +veduta a traverso la guerra d'indipendenza che vi stese su il primo +velo, appare agli occhi della Spagna assai meno splendida che a ogni +altro popolo d'Europa. L'idea di una invasione straniera desta negli +Spagnuoli un sorriso di sdegnoso disprezzo; non credono alla possibilità +d'esser vinti nel loro paese; bisognava sentire con che tòno parlavan +della Germania quando correva voce che l'imperatore Guglielmo fosse +risoluto a sostenere colle armi il trono del duca d'Aosta. E non c'è +dubbio che, se avessero a combattere una nuova guerra d'indipendenza, +forse combatterebbero, con meno fortunato successo, ma con prodezza e +costanza pari a quella maravigliosa che spiegarono allora. Il 1808 è il +93 della Spagna; è una data che ogni spagnuolo ha dinanzi agli occhi +scritta in carattere di fuoco; se ne gloriano le donne, i ragazzi, i +bambini che cominciano a scioglier la lingua; è il grido di guerra della +nazione. + +E quella stessa alterezza l'hanno dei loro scrittori e dei loro artisti. +L'accattone invece di dir _España_, vi dice qualche volta _la patria de +Cervantes_. Nessun scrittore al mondo ebbe mai nel suo popolo la +popolarità che ha in Spagna l'autore del _Don Chisciotte_. Io credo che +non vi sia un contadino, un pastore, dai Pirenei alla Sierra Nevada, +dalla costa di Valenza ai colli d'Estremadura, che interrogato di chi +sia il Cervantes, non risponda con un sorriso di compiacenza:--_El +imortal autor del Quijote._--La Spagna è forse il paese dove si +celebrano più anniversarii di grandi scrittori: da Juan de Mena +all'Espronceda, ognuno ha il suo giorno solenne, nel quale si offre alla +sua tomba un tributo di canti e di fiori. Nelle piazze, nei caffè, nei +carrozzoni della strada ferrata, per tutto occorre di sentir citar versi +di poeti illustri, da ogni sorta di gente; chi non ha letto, ha sentito +leggere; chi non ha sentito leggere, ripete la citazione come un +proverbio, per averla udita da un altro; e quando uno dice un verso, +tutti drizzan gli orecchi. Chi conosca per poco la letteratura +spagnuola, può fare un viaggio in quel paese colla sicurezza di aver +sempre di che discorrere e di come ispirar simpatia, dovunque capiti, in +chiunque s'abbatta. La letteratura nazionale è là veramente nazionale. + +Il difetto degli Spagnuoli che colpisce fin dalle prime lo straniero, è +questo: che nell'estimare le cose, gli uomini e gli avvenimenti del loro +tempo e del loro paese, sbagliano, se così può dirsi, la misura; +ingigantiscon tutto; vedono ogni cosa come a traverso una lente che ne +dilata spropositatamente i contorni. Non avendo avuto da lungo tempo una +partecipazione immediata nella vita comune d'Europa, mancò loro +l'occasione di paragonarsi cogli altri Stati, e di giudicar sè stessi +dal paragone. Perciò le loro guerre civili, le guerre d'America, +d'Affrica, di Cuba, sono per loro quello che son per noi, non la piccola +guerra del 1860 e 61 contro l'esercito papale od anche la rivoluzione +del 1860; ma la gran guerra di Crimea, quella del 1859, quella del 1866. +Dei combattimenti, sanguinosi senza dubbio, ma non grandi, che +illustrarono le armi spagnuole in quelle guerre, parlano come i Francesi +di Solferino, i Prussiani di Sadowa, gli Austriaci di Custoza. I Prim, i +Serrano, gli O'Donnell, sono generali che mettono al lato dei più +insigni degli altri paesi. Mi ricordo del chiasso fatto a Madrid per la +vittoria riportata dal general Morriones su quattro o cinque mila +Carlisti. I deputati, nella sala di conversazione delle Cortes, +esclamavano enfaticamente:--_Eh! La sangre española!_--; alcuni dicevan +persino che se un esercito di trecentomila Spagnuoli, si fosse trovato +in luogo dei Francesi nel 1870, sarebbe corso difilato a Berlino. E +certo non si può dubitar del valore spagnuolo, che diede di sè tante +prove; ma è lecito il supporre che fra Carlisti disordinati e Prussiani +stretti in corpi d'esercito, fra soldati d'Europa, per farla più larga, +e soldati d'Affrica, fra grandi battaglie campali, dove la mitraglia +miete le vite a migliaia, e combattimenti di diecimila soldati per +parte, con disparità grande di armamento e di disciplina, ci corra. E +come parlan di guerra, parlan d'ogni altra cosa; non già il popolo solo, +ma la gente colta. Agli scrittori si prodigano lodi sperticate; si dà +di _grande poeta_ a molti, il cui nome non è mai uscito di Spagna; gli +epiteti di inarrivabile, di sublime, di meraviglioso, sono moneta +corrente che si spende e si riceve senza il menomo dubbio sulla bontà +della lega. Si direbbe che la Spagna guarda e giudica ogni sua cosa, +piuttosto come un popolo americano, che come un popolo europeo; e che +invece dei Pirenei, la separi dall'Europa un oceano, e la congiunga +all'America un istmo. + +Del resto, quanto son simili a noi! A sentir parlare il popolo di +politica, par d'essere in Italia; non si discute, si sentenzia; +non si censura, si condanna; ad ogni giudizio basta un argomento, +e per foggiare un argomento basta un indizio. Il tal ministro? Un +furfante. Il tal altro? Un traditore. Quell'altro tale? un ipocrita; una +fitta di ladri tutti; uno ha fatto vendere gli alberi dei giardini +d'Aranjuez, l'altro ha portato via dei tesori dall'Escuriale, un terzo +ha vuotato le casse dello Stato, un quarto ha venduto l'anima per un +sacchetto di dobloni. Negli uomini che hanno avuto mano in tutti i +rivolgimenti politici da trent'anni in qua, non hanno più fede; anche +nel popolo minuto serpeggia un sentimento di sconforto, del quale +s'intende l'espressione ad ogni tratto e in ogni lato:--_Pobre +España!_--_Desgraciado pais!_--_Desdichados españoles!_ + +Ma l'esacerbamento delle passioni politiche e il furore delle lotte +intestine non ha mutato il fondo dell'antico carattere spagnuolo. +Solamente quella parte della società alla quale si dà il nome di mondo +politico, questa solamente è corrotta; il popolo, benchè pur sempre +inchinevole a quei ciechi e talora selvaggi impeti di passione che +tradiscono la mescolanza del sangue arabo col sangue latino, è buono, +leale, capace di sensi magnanimi e di sublimi slanci d'entusiasmo. La +_honra de España_ è ancora un motto che fa battere tutti i cuori. E poi +hanno modi franchi e gentili; forse men fini, ma certo più amabilmente +ingenui, di quelli onde van lodati i Francesi. Invece di farvi un +sorriso vi porgono un sigaro, invece di dirvi una garbatezza vi stringon +la mano, e sono più ospitali a fatti che a offerte. Nondimeno le formole +di saluto serbano l'antica impronta cortigianesca; l'uomo dice alla +donna:--Ai suoi piedi;--la donna dice all'uomo:--Le bacio la mano;--gli +uomini, fra loro, sottoscrivon le lettere col Q. B. S. M.,--_que besa +sus manos,_--come da servo a signore; gli amici soli si dicono addio e +il popolo ha il suo saluto affettuoso di _Vaya Vsted con Dios_ che val +più di tutti i baci sulle mani. + +Con codesta natura calda e espansiva della gente, è impossibile stare un +mese a Madrid senza farsi cento amici, anche senza cercarli. Figuratevi +quanti se ne può far chi li cerca. Questo era il caso mio. E non posso +dir proprio amici, ma conoscenti ne ebbi tanti che non mi pareva più di +essere in una città straniera. Anche gli uomini illustri sono di +facilissimo abbordo e però non c'è bisogno, come altrove, di un monte di +lettere e d'imbasciate d'amici per arrivar fino a loro. Ebbi l'onore di +conoscere il Tamayo, l'Hatzembuch, il Guerra, il Saavedra, il Valera, il +Rodriguez, il Castelar, e molti altri chiarissimi quali nelle lettere e +quali nelle scienze, e li trovai tutti a un modo: aperti, cordiali, +focosi; uomini coi capelli bianchi, ma con occhi e voci di giovani +ventenni; appassionati per la poesia, per la musica, per la pittura; +allegri, gesticolanti, ridenti d'un riso fresco e sonoro. Quanti ne vidi +leggendo dei versi del Quintana o dell'Espronceda, impallidire, +piangere, balzare in piedi come scossi da una scintilla elettrica, e +mostrar tutta l'anima negli sguardi raggianti! Che giovanili anime! Che +ardenti cuori! Come mi compiacevo, vedendoli ed ascoltandoli, di +appartenere a questa povera razza latina, di cui diciamo ora le sette +pèste, e come mi rallegravo pensando che più o meno siamo tutti fatti su +quello stampo, e che, perdio, potremo abituarci a poco a poco a +invidiare lo stampo degli altri, ma non riusciremo a perdere il nostro +mai! + +Dopo tre mesi e più di soggiorno a Madrid, dovetti partire per non +lasciarmi poi cogliere dall'estate nel mezzogiorno della Spagna. +Ricorderò sempre quella bella mattina di maggio, ch'io abbandonai, forse +per sempre, la mia cara Madrid. Partivo per andar a vedere l'Andalusia, +la terra promessa dei viaggiatori, la fantastica Andalusia della quale +avevo tanto inteso decantare le meraviglie in Italia e in Spagna, dai +romanzieri e dai poeti; quell'Andalusia per la quale posso dire che +avevo impreso il viaggio; eppure ero tristo. Avevo passato tanti bei +giorni a Madrid! Ci lasciavo tanti cari amici! Per andare alla stazione +della strada ferrata del mezzogiorno, attraversai la strada d'Alcalà, +salutai da lontano i giardini di Recoletos, passai davanti al palazzo +del Museo di pittura, mi fermai a guardare ancora una volta la statua +del Murillo, e arrivai alla stazione col cuore stretto.--Tre +mesi?--domandavo a me stesso pochi momenti prima che il treno +partisse;--son già passati tre mesi? Non è stato un sogno? Eppure sì, +gli è come se avessi sognato! Non rivedrò forse mai più la mia buona +padrona di casa, mai più la bambina del signor Saavedra, mai più il viso +dolce e sereno del Guerra, mai più gli amici del caffè Fornos, mai più +nessuno! Ma che! Non potrò tornare?... Tornare! Oh no! Lo so bene che +non potrò tornare! E allora... addio, amici! Addio, Madrid! Addio, o mia +piccola stanza di strada dell'Alduana!--Mi pare che in questo momento mi +si strappi una fibra nel cuore, e sento il bisogno di nascondere il +viso. + + + + +VI. + +ARANJUEZ. + + +Come arrivando per la via del settentrione, così partendo da Madrid per +la via del mezzogiorno, si percorre una campagna disabitata che rammenta +le provincie più povere dell'Aragona e della Vecchia Castiglia. Son +vaste pianure giallastre e secche, nelle quali par che il terreno, a +picchiarci su, debba risuonare come un uscio, o screpolarsi come la +crosta d'una torta abbrustolita; e pochi villaggi meschini, dello stesso +colore del suolo, che pare dovrebbero accendersi come un mucchio di +foglie inaridite, solo ad avvicinare un fiammifero allo spigolo d'una +casa. Dopo un'ora di strada, la mia spalla cercò la parete del +carrozzone, il mio gomito cercò un sostegno, la mia testa cercò la mano, +e caddi in un profondo sopore, come un membro dell'_Ateneo +d'ascoltazione_ di Giacomo Leopardi. Pochi minuti dopo che avevo chiuso +gli occhi, fui riscosso da un disperato gridío di donne e di ragazzi, e +balzai in piedi chiedendo ai vicini che cosa fosse seguito. Ma prima che +avessi finito la domanda, una risata generale mi rassicurò. Un +drappello di cacciatori sparsi per la campagna, vedendo arrivare il +treno, s'eran messi d'accordo per far un po' di paura ai viaggiatori. In +quei giorni si parlava della comparsa d'una banda di Carlisti nelle +vicinanze di Aranjuez: i cacciatori, fingendo d'essere l'avantiguardia +della banda, mentre passava il treno, avevan gettato alte grida come per +avvertire il grosso degli armati che accorressero, e gridando, avevan +fatto l'atto di sparare contro i carrozzoni; onde lo spavento e le grida +della gente; e poi avevan tutt'a un tratto voltato i fucili col calcio +in aria, per far vedere che l'era stata una burla. Passata la +tremerella, chè n'ebbi per un momento un pochino anch'io, ricaddi nel +mio sopore accademico; ma ne fui scosso daccapo, di là a pochi minuti, +in una maniera assai più gradevole che la prima volta. + +Guardai intorno: la vasta campagna deserta s'era trasformata come per +incanto, in un immenso giardino pieno di boschetti leggiadrissimi, +percorso in tutti i sensi da larghi viali, sparso di casine campestri e +di capanni fasciati di verzura; e qua e là zampilli di fontane, e +recessi ombrosi, e prati fioriti, e vigneti, e sentierini, e un verde, +un fresco, un odor di primavera, un'aura di letizia e di piacere, da +imparadisare l'anima. Eravamo arrivati a Aranjuez. Discesi dal treno, +infilai un bel viale ombreggiato da due file di alberi giganteschi, e mi +trovai dopo pochi passi in faccia al palazzo reale. + +Il ministro Castelar scrisse pochi giorni sono nel suo _memorandum_ che +la caduta dell'antica monarchia spagnuola fu predestinata il giorno che +una turba di popolo colle ingiurie sulle labbra e l'ira nel cuore invase +il palazzo d'Aranjuez per turbare la tranquilla maestà dei suoi Sovrani. +Io ero appunto su quella piazza dove il 17 marzo del 1808 seguirono gli +avvenimenti che furono il prologo della guerra nazionale, e come la +prima parola della sentenza che condannò a morte l'antica Monarchia. +Cercai subito cogli occhi le finestre dell'appartamento del Principe +della Pace; me lo raffigurai quando fuggiva di sala in sala, pallido e +scapigliato, in cerca d'un nascondiglio, all'eco delle grida della +moltitudine che saliva le scale; vidi il povero Carlo IV deporre colle +mani tremanti la corona di Spagna sulla testa del Principe delle +Asturie; tutte le scene di quel terribile dramma mi si presentarono +dinanzi agli occhi; e il silenzio profondo del luogo, e la vista di quel +palazzo chiuso e abbandonato, mi misero freddo al cuore. + +Il palazzo ha la forma d'un castello; è fabbricato di mattoni, con +contorni di pietra bianca, e coperto di un tetto d'ardesia. Tutti sanno +che lo fece costruire Filippo II dal celebre architetto Herrera, e che +quasi tutti i re successivi lo abbellirono, e vi soggiornarono nella +stagione estiva. V'entrai: l'interno è splendido: v'è una stupenda sala +pel ricevimento degli ambasciatori, un bel gabinetto chinese di Carlo +III, una mirabile sala di toeletta di Isabella II; e una profusione +d'oggetti d'ornamento preziosissimi. Ma tutte le ricchezze del palazzo +non valgono il colpo d'occhio dei giardini. L'aspettazione non è delusa. +I giardini d'Aranjuez (Aranjuez è il nome della piccola città che giace +a poca distanza dal palazzo) sembrano stati fatti per una famiglia di re +titanici, ai quali i parchi e i giardini dei nostri re dovessero parer +aiuole da terrazze o campicelli da presepio. Viali a perdita d'occhio +fiancheggiati da alberi di smisurata altezza, che consertano i rami +inclinandosi gli uni verso gli altri, come incurvati da due venti +contrari, percorrono in tutti i sensi una foresta di cui non si vedono i +confini; e a traverso questa foresta, il Tago largo e rapido descrive +una maestosa curva formando qua e là cascatelle e bacini; e una +vegetazione fitta e pomposa, lussureggia fra un laberinto di vialetti, +di crocicchi e di sbocchi; e in ogni parte biancheggiano statue, vasche, +colonne, schizzi d'acqua altissimi che ricascano a sprazzi, a fiocchi, a +goccie, in mezzo a ogni maniera di fiori d'Europa e d'America; e al +fragore maestoso della cascata del Tago, s'unisce il canto +d'innumerevoli usignoli che vibrano le loro allegre note nell'ombra +misteriosa dei sentieri solitarii. In fondo ai giardini sorge un piccolo +palazzo di marmo, di modesta apparenza, che racchiude tutte le +maraviglie della più magnifica reggia; e nel quale si respira ancora, +per così dire, l'aura della vita intima dei Re di Spagna. Qui le +stanzine segrete di cui si tocca il soffitto colla mano, la sala da +biliardo di Carlo IV, la sua stecca, i cuscini ricamati dalla mano +delle regine, gli orologi musicali che rallegravano gli ozii degli +infanti, le scalette, le finestrine che serban cento piccole tradizioni +dei capricci principeschi; e infine il più ricco luogo comodo d'Europa, +dovuto a un ghiribizzo di Carlo IV, che racchiude in sè solo tante +ricchezze da tirarne di che fare un palazzo, senza togliergli la nobile +primazia di cui va altero fra tutti i gabinetti destinati allo stesso +scopo. Di là da questo palazzo, e tutt'intorno ai boschi, si stendono +vigneti e oliveti e piantagioni d'alberi fruttiferi e ridenti praterie. +È una vera oasi circondata dal deserto, che Filippo II scelse in un +giorno d'allegro umore quasi per temperare con una gaia immagine la cupa +melanconia dell'Escurial. Tornando dal piccolo palazzo di marmo verso il +grande palazzo reale, per quei lunghissimi viali, all'ombra di quegli +alberi sterminati, in quella profonda quiete di foresta, pensavo agli +splendidi cortei di dame e di cavalieri che un giorno vi si aggiravano +dietro ai passi di giovani monarchi folleggianti o di regine capricciose +e sfrenate, al suono di musiche amorose e di canti che narravan la +grandezza e la gloria della invitta Spagna; e ripetevo malinconicamente +col poeta di Recanati: + + «.... Tutto è pace e silenzio + E più di lor non si ragiona....» + +Ma pur guardando certi sedili di marmo mezzo nascosti fra i cespugli, e +figgendo lo sguardo nel buio di certi sentieri lontani, e pensando a +quelle regine, a quegli amori, a quelle follie, non potevo trattenere un +sospiro, che non era di pietà, e un segreto senso d'amarezza mi pungeva +il cuore; e dicevo come il povero Adan nel poema il _Diablo +mundo_:--Come son fatte codeste grandi dame? Come vivono? Che fanno? +Parlano, amano, godono, come noi?--E partii per Toledo fantasticando +l'amor d'una regina come un giovane avventuriere delle _Mille e una +notte_. + + + + +VII. + +TOLEDO. + + +Quando ci si avvicina a una città sconosciuta, bisognerebbe aver accanto +qualcheduno che l'avesse già vista, e ci potesse avvertire del momento +opportuno per metter la testa fuori e coglierne l'aspetto con un colpo +d'occhio. Ebbi la fortuna di essere avvertito per tempo. Un tale mi +disse:--Ecco Toledo!--ed io saltai al finestrino, e feci un'esclamazione +di meraviglia. + +Toledo sorge sur un'altura rocciosa e dirupata, ai piedi della quale +scorre il Tago descrivendo un'amplissima curva. Dal piano non si vedon +che roccie e mura di fortezza, e di là dalle mura le cime dei campanili +e delle torri. Le case son nascoste, la città vi par chiusa e +inaccessibile, e meglio che d'una città vi presenta l'aspetto di una +rôcca abbandonata. Dalle mura alla sponda del fiume non c'è una casa, nè +un albero; tutto è nudo, secco, irto, ripido; non vi si vede anima viva; +direste che per salire bisogna arrampicarsi, e vi sembra che al primo +apparir d'un uomo su quei dirupi gli debba cadere addosso dall'alto +delle mura una tempesta di freccie. Scendete dal treno, montate in una +carrozza, arrivate all'imboccatura di un ponte. È il famoso ponte +d'Alcantara, che accavalcia il Tago, sormontato da una bella porta araba +in forma di torre, che gli dà un aspetto ardito e severo. Passato il +ponte, vi trovate in un'ampia via che sale a larghi serpeggiamenti fino +alla sommità della montagna. Qui vi par proprio di essere sotto una +città forte del medio evo, e di trovarvi voi stesso nei panni d'un arabo +o d'un goto o d'un soldato di Alfonso VI. Da tutte le parti vi pendon +sul capo roccie scoscese, mura diroccate, torri, e rottami di antichi +bastioni; e più su, l'ultimo muro di cinta della città, nero, coronato +di merli enormi, aperto qua e là da grandi breccie, dietro le quali fan +capolino le case prigioniere; e via via che salite, vi par che la città +si ristringa e si nasconda. A mezzo la salita, incontrate la _Puerta del +Sol_, un gioiello di architettura araba, composta di due torri merlate, +che si congiungono sur una graziosissima porticina ad arco doppio, sotto +la quale passa la strada antica; e di là, se vi voltate indietro, vedete +giù il Tago, la pianura, i colli. Passate oltre, trovate altre mura e +altre rovine; e finalmente le prime case della città. + +Quale città! Sul primo momento mi sentii mancare il respiro. La carrozza +aveva infilato una stradina tanto stretta che i mòzzi delle ruote +toccavan quasi i muri delle case. + +"Ma perchè passate di qui?" domandai al vetturino. + +Il vetturino si mise a ridere, e rispose: "Perchè non c'è altra strada +più larga." + +"O che tutta Toledo è fatta così?" ridomandai. + +"Tutta fatta così!" rispose. + +"È impossibile!" esclamai. + +"Vedrà!" soggiunse. + +In verità non lo credevo. Scesi a un albergo, buttai in una stanza la +mia valigia, e scesi le scale a precipizio per andar a vedere questa +stranissima città. Un fattorino dell'albergo mi fermò sulla porta, e mi +domandò sorridendo: "Dove va _caballero_?" + +"A veder Toledo" risposi. + +"Solo?" + +"Solo; perchè no?" + +"Ma è già stato qui altre volte?" + +"Mai." + +"Allora non può andar solo." + +"E perchè?" + +"Perchè si smarrirà." + +"Dove?" + +"Appena uscito." + +"O la ragione?" + +"La ragione è questa;" rispose, accennandomi un muro al quale era +affissa una pianta di Toledo. M'avvicinai e vidi un garbuglio di linee +bianche sur un fondo nero che pareva uno di quei ghirighori che fanno i +ragazzi sulla lavagna per consumare il gesso a dispetto del maestro. +"Non importa," dissi, "voglio andar solo; e se mi smarrirò, mi +troveranno."--"Non farà cento passi," osservò il fattorino. Uscii e +infilai la prima strada che vidi, tanto stretta che, allargando le +braccia, toccavo tutti e due i muri. Fatti cinquanta passi, mi trovai in +un'altra strada più stretta della prima, e da questa riuscii in una +terza, e via così. Mi pareva di girare, non per le strade d'una città, +ma per gli anditi d'un edifizio; e andavo oltre coll'idea di dover +riuscire da un momento all'altro in un luogo aperto.--È +impossibile,--pensavo,--che la città sia tutta costruita in questa +maniera; non ci si potrebbe vivere.--Ma via via che procedevo, mi +sembrava che le strade si facessero più strette e più corte; ogni +momento dovevo svoltare; dopo una strada curva, veniva una strada a +zig-zag, dopo questa un'altra fatta ad uncino, che mi riconduceva nella +prima, e così giravo per un pezzo sempre in mezzo alle stesse case. Di +tratto in tratto riuscivo in un crocicchio di parecchi vicoli che +scappavano in direzioni opposte, e quale si perdeva nel buio d'un +portico, quale urtava, dopo pochi passi, contro il muro d'una casa, +quale scendeva giù come per sprofondarsi nelle viscere della terra, +quale s'arrampicava per un'erta salita; alcuni, larghi appena tanto da +dar passo ad un uomo; altri stretti in mezzo a due muri senza porte e +senza finestre; tutti fiancheggiati da edifizii di grande altezza, che +lasciavano apparire appena una sottile striscia di cielo fra tetto e +tetto; con poche finestre munite di grosse inferriate, con grandi porte +tempestate di chiodi enormi, con cortili angusti ed oscuri. Camminai un +pezzo senza incontrar nessuno, fin che riuscii in una delle strade +principali, tutta fiancheggiata da botteghe e piena di contadini, di +donne, di ragazzi; ma poco più larga d'un corridoio ordinario. Ogni cosa +è proporzionato alla strada: le porte paion finestre, le botteghe paion +nicchie, e vi si vedon dentro tutti i segreti della casa: la tavola +apparecchiata, i bambini in culla, la madre che si pettina, il padre che +si cambia la camicia; tutto è lì sulla strada; non par di essere in una +città, ma in una casa abitata da una sola grande famiglia. Svolto in una +strada meno frequentata, non vi si sente il ronzìo d'una mosca, il mio +passo risuona fino al quarto piano degli edifizii, qualche vecchierella +fa capolino alla finestra. Passa un cavallo, par che passi uno +squadrone: tutti s'affacciano a guardar che cosa segue. Il più leggero +rumore echeggia in ogni parte; un libro che cade in una stanza al +secondo piano, un vecchio che tosse in un cortile, una donna che si +soffia il naso non so dove; si sente tutto. In qualche punto cessa ad un +tratto ogni rumore, siete soli, non vedete più segno di vita: son case +da streghe, crocicchi da congiure, chiassuoli da tradimenti, angiporti +da delitti, finestrine da colloquii d'amanti infami, porte sinistre che +fanno sospettare scale macchiate di sangue. Ma pure in tutto questo +laberinto di strade non ce n'è due che si somigliano; ognuna ha qualcosa +di proprio; qui un arco, là una colonnetta, più oltre una scultura; +Toledo è un emporio di tesori d'arte; per poco che si scrostino i muri, +si scoprono in ogni parte dei ricordi di tutti i secoli: bassorilievi, +arabeschi, finestrine moresche, statuette. I palazzi hanno porte munite +di lastre di metallo incise, di martelli istoriati, di chiodi colle +teste cesellate, di scudi, di emblemi; e formano un bel contrasto colle +case moderne dipinte a ghirlande, medaglioni, amori, urne, animali +fantastici. Ma questi abbellimenti non tolgono nulla all'aspetto severo +e tristo di Toledo. Dovunque volgiate lo sguardo, v'è qualche cosa che +vi rammenta la città forte degli Arabi; per poco che la vostra +immaginazione lavori, riesce a ricomporre, coi tratti rimasti qua e là, +tutto il disegno del quadro cancellato, e allora l'illusione è completa; +rivedete la gran Toledo del medio evo; e dimenticate la solitudine e il +silenzio delle sue strade. Ma è un'illusione di pochi istanti, dopo la +quale ricadete in una trista meditazione, e non vedete più che lo +scheletro della città antica, la necropoli di tre imperi, il grande +sepolcro della gloria di tre popoli. Toledo vi rammenta i sogni fatti da +giovanetti dopo la lettura di leggende romanzesche del medio evo. Voi +avrete visto molte volte, nei sogni, delle città oscure, cinte di fossi +profondi, di mura altissime, di roccie inaccessibili; e sarete passati +su quei ponti levatoi, e sarete entrati in quelle strade torte ed +erbose, ed avrete respirato quell'aria umida di prigione e di tomba. +Ebbene, avete sognato Toledo. + +La prima cosa a vedersi, dopo l'aspetto generale della città, è la +Cattedrale, che vien considerata a giusto titolo come una delle più +belle del mondo. La storia di questa Cattedrale, stando alla tradizione +popolare, rimonta sino ai tempi dell'Apostolo Santiago, primo vescovo di +Toledo, che avrebbe designato il luogo dove venne innalzata; ma la +costruzione dell'edifizio tal quale oggi si ammira, fu cominciata nel +1227, sotto il regno di San Ferdinando, e terminata dopo duecento e +cinquant'anni di lavoro quasi continuo. L'aspetto esterno di questa +immensa chiesa non è nè ricco nè bello come quello della cattedrale di +Burgos. Davanti alla facciata si stende una piccola piazza, ed è il solo +punto d'onde si possa abbracciare collo sguardo una vasta parte +dell'edifizio; tutt'intorno corre una stradicciuola, dalla quale, per +quanto si torca il collo, non si vede che l'alto muro di cinta che +chiude la chiesa come una fortezza. La facciata ha tre grandi porte, +chiamate l'una del _Perdono_, l'altra dell'_Inferno_, la terza del +_Giudizio_; ed è fiancheggiata da una robusta torre, che termina in una +bella cupola ottagona. Per quanto, girando intorno all'edifizio, si sia +visto che è immenso, al primo entrare si è colpiti da un senso profondo +di meraviglia; e subito dopo da un altro vivissimo piacere, che vien da +quella freschezza, da quella quiete, da quell'ombra soave, e da una +misteriosa luce, la quale penetrando per le vetrate a colori di +innumerevoli finestre, si frange in mille raggi azzurri, gialli, rosei, +che guizzano qua e là lungo gli archi e le colonne come striscie +d'arcobaleno. La chiesa è formata da cinque grandi navate divise da +ottantotto pilastri enormi, composti ciascuno di sedici colonne fusate, +e strette come un fascio di lancie; una sesta navata taglia ad angolo +retto queste cinque, passando fra l'altar maggiore ed il coro; e la +volta della navata principale si alza maestosamente sull'altre, che +sembrano curvarsi come per renderle omaggio. La luce variopinta e il +color chiaro della pietra danno alla chiesa come un'aria di raccolta +letizia che tempera l'aspetto malinconico dell'architettura gotica, +senza nulla togliere alla sua gravità austera e pensosa. Passar dalle +strade di quella città fra le navate di quella Cattedrale, gli è come +passar da una segreta a una piazza: si guarda intorno, si respira, si +risente la vita. + +L'altar maggiore, a volerlo considerar per la minuta, richiederebbe +altrettanto tempo che la chiesa intera; è una chiesa, è un visibilio di +colonnine, di statuette, di fogliami, d'ornamenti svariatissimi, che +sporgon lungo gli spigoli, s'alzano sopra gli architravi, serpeggiano +intorno alle nicchie, si sostengono l'un l'altro, si ammontano, si +nascondono, presentando in ogni parte mille profili, e gruppi, e scorti, +e dorature, e colori, e ogni maniera di artifiziose leggiadrie, che +porgon tutte insieme l'aspetto di una magnificenza piena di decoro e di +grazia. Di fronte all'altar maggiore è il coro, diviso in tre ordini di +seggiole meravigliosamente scolpite da Filippo di Borgogna e dal +Berruguete, con bassorilievi rappresentanti fatti storici, allegorici, +sacri, che si considerano come uno dei più insigni monumenti dell'arte. +In mezzo, in forma di trono, è il seggio dell'arcivescovo; intorno, un +giro di enormi colonne di diaspro; sugli architravi, delle statue +colossali d'alabastro; ai due lati, degli enormi pulpiti di bronzo con +suvvi dei messali giganteschi, e due smisurati organi, l'uno di fronte +all'altro, dai quali par debba prorompere da un istante all'altro un +torrente di note da far tremare le volte. + +Il piacere dell'ammirazione, in queste grandi cattedrali, è quasi sempre +turbato dai ciceroni importuni che vogliono ad ogni costo che vi +divertiate a modo loro. E per mia disgrazia mi ebbi a persuadere che i +ciceroni spagnuoli sono i più ostinati della razza. Quand'uno di costoro +s'è fitto in capo che voi avete da passar la giornata con lui, è finita. +Potete scrollar le spalle, non rispondere, lasciar che si sfiati senza +neanco voltare il viso, girare per conto vostro come se non l'aveste +veduto: è tutt'uno. In un momento d'entusiasmo, dinanzi a un quadro o a +una statua, vi sfugge una parola, un gesto, un sorriso: basta, siete +legato, siete suo, siete preda di questa implacabile _pieuvre_ umana, +che come quella di Victor Hugo, non lascia la vittima che a tagliarle la +testa. Mentre stavo contemplando le statue del Coro, vidi colla coda +dell'occhio uno di codeste _pieuvres_, un vecchietto mezzo sfatto, che +mi si avvicinava a lenti passi, di sbieco, come un sicario, guardandomi +coll'aria di dire:--Ci sei.--Io continuai a guardar le statue; il +vecchio mi venne accanto, e si mise anch'egli a guardare; poi ad un +tratto mi domandò: "Vuol che l'accompagni?" + +"No," risposi, "non m'occorre." + +Ed egli senza scomporsi: "Sa chi era Elpidio?" + +La domanda era così strana, che non potei trattenermi dal domandare alla +mia volta: "Chi era?" + +"Elpidio," rispose, "fu il secondo vescovo di Toledo." + +"E con questo?" + +"E con questo.... fu il vescovo Elpidio che ebbe l'idea di consacrare la +chiesa alla Vergine, che è la ragione per la quale la Vergine venne a +visitare la chiesa." + +"O come si sa?" + +"Come si sa? si vede." + +"Volete dire che s'è visto." + +"Voglio dire che si vede ancora: abbia la bontà di venir con me." + +Ciò dicendo si mosse, ed io, curiosissimo di sapere qual fosse questa +prova visibile della discesa della Vergine, lo seguii. Ci fermammo +davanti a una specie di tabernacolo, vicino a uno dei gran pilastri +della navata del mezzo. Il cicerone mi mostrò una pietra bianca +incastrata nel muro, coperta da una rete di ferro, e con intorno questa +iscrizione: + + «Quando la reina del cielo + Puso los pies en el suelo + En esta piedra los puso.» + +"Dunque," domandai "la Santa Vergine ha messo proprio il piede su questa +pietra?" + +"Proprio su questa pietra," mi rispose, e fatto passare un dito tra i +fili di ferro della rete, e toccata la pietra, si baciò il dito, si fece +il segno della croce e mi accennò come per dirmi: "A lei." + +"A me?..." risposi; "oh in verità, _amigo_, non posso." + +"_Porqué?_" + +"_Porque no me siento digno de tocar aquella piedra divina._" + +Il cicerone capì, e guardandomi fisso con uno sguardo serio, mi domandò: +"_Usted no cree?_" + +Io guardai un pilastro. Allora il vecchio mi fece cenno che lo seguissi, +e si mosse verso un angolo della chiesa, mormorando con aria di +tristezza: "_Cadauno es dueño de su alma._" Ciascuno è padrone +dell'anima sua. Un chiericotto ch'era là vicino, e che aveva indovinato +la cosa, mi lanciò uno sguardo che pareva una frecciata, e brontolando +non so che, s'allontanò dalla parte opposta. + +Le cappelle sono quali convengono a una tal chiesa; quasi tutte +racchiudono qualche bel monumento; nella cappella di sant'Jago, dietro +l'altar maggiore, sono due magnifiche tombe d'alabastro, che contengono +i resti del connestabile Alvaro di Luna e di sua moglie; nella cappella +di sant'Idelfonso, la tomba del cardinale Gil Carillo di Albornoz; nella +cappella _de los Reyes nuevos_, le tombe di Enrico II, di Giovanni II, +di Enrico III; nella cappella del Sacrario, una stupenda corona di +statue e di busti di marmo, d'argento, d'avorio, d'oro, una collezione +di croci e di reliquie d'inestimabile valore, i resti di santa Leucadia +e di santa Eugenia chiusi entro due casse d'argento cesellate con +finissimo lavoro. + +La cappella _Mozarabe_, che corrisponde alla torre della chiesa, e fu +costrutta per perpetuare la tradizione del primitivo rito cristiano, è +forse la più meritevole d'attenzione. Una delle pareti è tutta coperta +da un dipinto a fresco, gotico, rappresentante un combattimento fra i +mori e i toledani, meravigliosamente conservato fin nelle più delicate +sfumature. È un dipinto che vale un libro di storia. Vi si vede Toledo +di quei tempi, con tutte le sue mura e le sue case; le assise dei due +eserciti, le armi, i volti, ogni cosa eseguito con una finitezza +ammirabile e non so quale speziosità, di colorito, che risponde +perfettamente alla idea vaga e fantastica che ci formiamo di quei secoli +e di quella gente. Altri due dipinti a fresco, laterali al primo, +rappresentano i navigli che portan gli Arabi in Spagna, e anch'essi +offrono mille minuti particolari della marina medioevale e quell'aria, +se così posso dire, dei tempi, che fa pensare e veder mille cose non +rappresentate nel quadro, come una musica lontana quando si guarda un +paesaggio. + +Dopo le cappelle si va a veder la sacrestia, nella quale sono accumulate +tante ricchezze che basterebbero a restaurar di punto in bianco le +finanze della Spagna. V'è tra le altre una vastissima sala, nella cui +vòlta si vede un dipinto a fresco di Luca Giordano, che rappresenta una +visione di paradiso, con una miriade di angeli, di santi, di figure +allegoriche che spaziano nell'aria o sporgono, che paion scolpite, fuor +della cornice delle pareti, in mille atteggiamenti arditissimi, e mosse +e scorci da far sbalordire. Il cicerone, accennandovi _aquel prodigio de +imaginacion y de trabajo_, che a detta di tutti gli artisti, per +servirmi d'una curiosissima espressione spagnuola, è di un _merito +atroz_, (d'un merito atroce); vi suggerisce di guardare attentamente il +raggio di luce che scende dal mezzo della volta fin contro la parete. +Voi guardate, e fate, guardando, un giro per la sala, e dovunque vi +troviate, vi pare che quel raggio vi cada a piombo sul capo. Da quella +sala passate in una stanza pure mirabilmente dipinta a fresco dal nipote +del Berruguete, e da questa in una terza dove un sacrestano vi spiega +sotto gli occhi i tesori della Cattedrale: gli enormi candellieri +d'argento, le pissidi scintillanti di rubini, gli ostensorii tempestati +di diamanti, i paramenti di damasco ricamati in oro, le vesti della +Vergine coperte di rabeschi, di fiorami e di stelle di perle, che ad +ogni ondeggiamento del tessuto mandan bagliori e lampi di mille colori, +a cui regge lo sguardo a fatica. Un'ora vi riesce scarsa per veder di +sfuggita tutta quella mostra di tesori, che basterebbero a saziar +l'ambizione di dieci Regine e ad arricchir gli altari di dieci +basiliche; e quando il sacrestano, dopo avervi fatto vedere ogni cosa, +cerca negli occhi vostri l'espressione della meraviglia, non vi trova +che quella d'uno stupore attonito, che accusa l'immaginazione vagante +altrove, lontano, nelle reggie favolose delle leggende arabe, dove i +genii benefici accumulano tutte le ricchezze sognate dall'ardente +fantasia dei Sultani innamorati. + +Era la vigilia del _Corpus Domini_, e nella sacrestia si preparavano le +robe per la processione. Nulla di più sgradevole, e di più sconveniente +alla queta e nobile maestà della chiesa, che quell'affaccendamento da +teatro che vi si vede in quelle occasioni. Par proprio di essere dietro +le quinte d'un palco scenico la sera d'una prova generale. Dall'una +all'altra sala della sacrestia andavano e venivano con grande strepito +monelli scamiciati, portando gran bracciate di camici, di stole e di +piviali; qui un sacrestano di cattivo umore apriva e sbatteva imposte +d'armadi; là un prete tutto rosso in viso chiamava con voce stizzosa un +chierico che non sentiva; altri preti attraversavano la sala di corsa, +coi paramenti metà indossati, metà strascicanti; chi rideva, chi +strillava, chi parlava da una stanza all'altra ad alta voce; per tutto +si sentiva un fruscìo di sottane, un respirare affannoso, un pestìo, un +tramenìo da non dirsi. + +Andai a vedere il claustro; ma poichè era aperta la porta della chiesa +per la quale ci si va, lo vidi prima d'entrarvi. D'in mezzo alla chiesa +si scorge una parte del giardino del claustro, un gruppo di grandi +alberi frondosi, un boschetto, un mucchio di rigogliosa verzura che par +che chiuda la porta, e si mostra come inquadrato sotto un arco elegante +e in mezzo a due svelte colonne del portico che ricorre tutt'intorno. È +una vista deliziosa che fa pensare ai giardini orientali, veduti tra +mezzo alle colonne delle moschee. Il claustro è vasto, e circondato di +un portico di forme leggiadre e severe; i muri sono coperti di grandi +dipinti a fresco. Qui il cicerone mi consigliò di riposare un poco per +prepararmi a salire sul campanile; m'appoggiai a un muricciuolo, +all'ombra d'un albero, e stetti là fin che mi risentii in forze per +fare, come si dice volgarmente, un'altra camiciata. Intanto il mio +_duca_ mi celebrava in un linguaggio ampolloso le glorie di Toledo, +spingendo l'impudenza dell'amor di patria fino a chiamarla _una gran +ciudad comercial_ che poteva rivender Barcellona e Valenza, e una città +forte da stancare, a un bisogno, dieci eserciti tedeschi, e millanta +batterie di cannoni Krupp. Ad ogni sua spacconata, io rincaravo la dose, +e il buon uomo ci si coccolava con un gusto infinito. Quanto c'è da +divertirsi, a saperli far cantare! Finalmente, quando l'altero Toledano +si sentì gonfio di gloria da non capir più dentro al claustro, mi +disse:--_Podemos ir,_--e s'avviò verso la porta del campanile. + +Arrivati a metà altezza, ci fermammo per pigliar fiato. Il cicerone +bussò a una porticina, e uscì un cazzabubbolo di sacrestano che aperse +un'altra porta e mi fece entrare in un corridoio, nel quale vidi una +schiera di giganteschi fantocci bizzarramente vestiti; quattro dei quali +(mi disse il cicerone) rappresentavano l'Europa, l'Asia, l'America, +l'Affrica, e due altri la Fede e la Religione; ed eran fatte in modo +che un uomo potesse nascondervisi dentro e sollevarli da terra. "_Se +sacan_" (si tiran fuori), soggiunse il sacrestano, "_en ocasion de las +fiestas reales_, e si portano in giro per la città;" e per farmi veder +in che modo, s'infilò sotto le gonnelle dell'Asia. Poi mi condusse in un +angolo dove era un mostro enorme che, toccato non so come, scoteva un +lunghissimo collo, e una testaccia orribile, facendo un rumore +assordante. Ma non mi seppe dire che cosa quel brutto arnese +significasse, e m'invitò invece ad ammirare la meravigliosa +immaginazione spagnuola che creò _tantas cosas nuevas_ da venderne a +tutti i mondi che nuotano nell'infinito. Ammirai, pagai, e ripresi la +salita colla mia _pieuvre_ toledana. Dall'alto del campanile si gode un +colpo d'occhio stupendo: la città, i colli, il fiume, un vastissimo +orizzonte, e sotto, la gran mole della Cattedrale che pare una montagna +di granito. Ma v'è un'altra altezza, poco lontano di là, dalla quale si +vede meglio ogni cosa; e però mi trattenni sul campanile pochi momenti, +tanto più che in quell'ora splendeva un sole ardentissimo che confondeva +tutti i colori della città e della campagna in un oceano di luce. + + * * * * * + +Dopo la Cattedrale, il mio cicerone mi condusse a vedere la famosa +chiesa di _San Juan de los Reyes_, posta sulle rive del Tago. La mente +mi si turba ancora a pensare ai giri e rigiri che dovemmo fare per +andarvi. Era mezzogiorno, le strade deserte; via via che ci +allontanavamo dal centro della città, la solitudine si faceva più +trista; non si vedeva una porta nè una finestra aperta, non si sentiva +il più leggero rumore. Un momento ebbi il sospetto che il _cicerone_ +fosse di balla con qualche assassino per tirarmi in un luogo appartato e +farmi spogliare; una faccia sospetta l'aveva; e poi guardava qua e là +coll'aria sospettosa, di chi medita un delitto. "C'è ancora molto?" +domandavo io di tratto in tratto; ed egli rispondeva sempre: "_Aqui +está_," e non si arrivava mai. A un certo punto la mia inquietudine si +cangiò in spavento: in una stradetta tortuosa si aperse una porta, +usciron due uomini barbuti, salutarono con un cenno la _pieuvre_, e ci +vennero dietro. Mi tenni per spacciato. Non c'era che un mezzo di +salvamento: menare un pugno al cicerone, da sbatterlo in terra, passare +sulla sua carcassa e pigliar la corsa. Ma per dove? E d'altra parte mi +vennero in mente gli sperticati elogi che prodiga il Thiers alle _jambes +espagnoles_ nella sua _Storia della guerra d'Indipendenza_; e pensai che +lo scappare non sarebbe stato che un espediente per farmi piantare il +pugnale nella schiena invece che nello stomaco. Ohimè! morire senza +veder l'Andalusia! Morire dopo aver preso tanti appunti, dopo aver dato +tante mancie, morire colle tasche piene di lettere di raccomandazione, +col portamonete gonfio di dobloni, col passaporto coperto di firme, +morire tradito! Come Dio volle, alla prima svoltata, i due barbuti +sparirono, e fui salvo. Allora, tocco dal pentimento d'aver sospettato +che quel povero vecchio fosse capace d'un delitto, passai alla sua +sinistra, gli offersi un sigaro, gli dissi che Toledo valeva due Rome, +gli feci mille finezze. Finalmente arrivammo a _San Juan de los Reyes_. + +È una chiesa che pare un palazzo reale. La parte più alta è coperta da +una terrazza circondata d'un parapetto traforato e scolpito, sul quale +si innalza una corona di statue di re; e nel mezzo sorge una bella +cupola esagonata che completa con bella armonia l'edifizio. Dai muri +pendono lunghe catene di ferro che furon tolte ai prigionieri cristiani +dopo la conquista di Granata, e che insieme al color fosco della pietra, +danno alla chiesa un aspetto severo e pittoresco. Entrammo, +attraversammo due o tre grandi stanze nude e senza pavimento, ingombre +di mucchi di terra e di rottami, salimmo una scala, e riuscimmo sur +un'alta tribuna dentro la chiesa, che è uno dei più belli e nobili +monumenti dell'arte gotica. È una sola grande navata, divisa in quattro +vòlte, i cui archi s'incrociano sotto ricchi rosoni. I pilastri sono +coperti di ghirlande e di rabeschi; i muri, ornati d'una profusione di +bassorilievi, con enormi scudi dalle armi di Castiglia e d'Aragona, +aquile, chimere, animali araldici, fogliami, iscrizioni emblematiche; la +tribuna, traforata e scolpita con ricca eleganza, gira tutto intorno; il +coro è sostenuto da un arco arditissimo; il colore della pietra è grigio +chiaro, e ogni cosa è ammirabilmente finito ed intatto, come se la +chiesa fosse stata fabbricata pochi anni prima, invece che sul finire +del secolo decimoquinto. + +Dalla chiesa scendemmo nel claustro che è una vera meraviglia +d'architettura e di scultura. Colonne svelte e gentili, che si +potrebbero spezzare in due con un colpo di martello, somiglianti a fusti +d'alberelli, sostengono i capitelli sopraccarichi di statuette e di +ornamenti, dai quali si spiccano, come curvi rami, archi ornati di +fiori, d'uccelli, d'animali grotteschi e d'ogni maniera di fregi. I muri +sono coperti d'iscrizioni in carattere gotico, frammiste a fogliami e +rabeschi delicatissimi. Dove sia che si guardi, si trovan congiunte la +grazia e la ricchezza con un'armonia che innamora; in un eguale spazio, +non si poteva accumulare, con arte più squisita, una maggior copia di +cose più gentili e più belle; è un lussureggiante giardino di scultura, +è una gran sala addobbata di ricami, di trapunti e di broccati di marmo, +un gran monumento maestoso come un tempio, magnifico come una reggia, +delicato come un giocattolo, grazioso come un mazzo di fiori. + +Dopo il claustro c'è da vedere un Museo di pittura, che non contiene se +non quadri di poco pregio; e poi il Convento, coi suoi lunghi corridoi, +colle sue scale anguste, colle sue celle vuote, già vicino in più punti +a cadere in rovina, in altri già rovinato; per tutto nudo e squallido +come un edifizio incendiato. + + * * * * * + +Poco lontano da _San Juan de los Reyes_, v'è un altro monumento degno +d'esser veduto; un curioso ricordo dell'epoca giudaica; la sinagoga +designata ora col nome di Santa Maria Blanca. Si entra in un giardino +incolto, si picchia alla porta d'una casa d'aspetto meschino, la porta +s'apre.... È un senso piacevolissimo di meraviglia, una visione +d'Oriente, la rivelazione improvvisa d'un'altra religione e d'un altro +mondo. Si vedono cinque strette navate, divise da quattro lunghe file di +pilastrini ottagoni, che sostengono tanti archi turcheschi appoggiati su +capitelli di stucco di forme diverse; il soffitto di legno di cedro, +diviso in scompartimenti uguali; qua e là, sui muri, arabeschi e +iscrizioni arabe; la luce che viene dall'alto; ogni cosa bianco. La +sinagoga fu ridotta dagli Arabi a moschea; la moschea, ridotta a chiesa +dai Cristiani; di modo che essa non è propriamente nessuna delle tre +cose; ma serba però il carattere di moschea, e l'occhio vi spazia con +diletto, e l'immaginazione insegue di arco in arco le fuggenti immagini +di un paradiso voluttuoso. + +Visto Santa Maria la Blanca, non mi sentii più la forza di veder altro; +e respingendo tutte le proposte tentatrici del cicerone, gli ordinai di +ricondurmi all'albergo. Dopo un lungo andare per un labirinto di +stradette solitarie, arrivammo; misi una _peceta y media_ nella mano del +mio innocente assassino, che trovò la mancia scarsa, e mi domandò ancora +(quanto risi della parola!) una piccola _gratificacion_; ed entrai nella +sala da pranzo a mangiare una costoletta, o _chuleta_ (che si legge +_ciuleta_), come la chiamano gli Spagnuoli con un nome che farebbe +arricciar il naso in qualche provincia d'Italia. + + * * * * * + +Verso sera andai a vedere l'Alcazar. Il nome fa sperare un palazzo +arabo; ma d'arabo non gli resta che il nome; l'edifizio che si ammira +oggidì, fu costrutto sotto il regno di Carlo V, sulle rovine d'un +castello, che esisteva già nel secolo ottavo benchè non se ne trovino +che vaghe indicazioni nelle cronache del tempo. Questo edifizio sorge +sur un'altura a cavaliere della città, di modo che si vedon le sue mura +e le sue torri da tutti i punti un po' alti delle strade, e il +forestiero se ne può servire di guida per non smarrirsi nel labirinto. +Salii sull'altura per una larga strada serpeggiante come quella che +conduce dal piano alla città, e mi trovai davanti alla porta +dell'Alcazar. È un immenso palazzo quadrato, agli angoli del quale si +innalzano quattro grosse torri, che gli danno un aspetto formidabile di +fortezza. Davanti alla facciata si stende una vasta piazza, e +tutt'intorno una cintura di baluardi merlati alla foggia orientale. +Tutto l'edifizio è di un vigoroso color calcare, svariato di mille +sfumature da quel potente pittore di monumenti che è il torrido sole del +Mezzogiorno; e reso più vivo dal limpidissimo cielo, sul quale si +disegnano i contorni maestosi delle mura. La facciata è scolpita a +rabeschi con un gusto pieno di nobiltà e d'eleganza. L'interno del +palazzo corrisponde al di fuori: è un vasto cortile cinto di due ordini +sovrapposti di archi graziosi sostenuti da leggiere colonne; con una +monumentale gradinata di marmo, che s'alza nel mezzo del lato opposto +alla porta, e si divide, a poca altezza dal suolo, in due branche, che +menano, l'una a destra e l'altra a sinistra, nell'interno del palazzo. +Per godere la bellezza del cortile bisogna andarsi a porre dove la scala +si biforca, là si abbraccia con uno sguardo tutta l'armonia +dell'edifizio che produce un senso di allegrezza e di piacere come un +gran concerto musicale di gente sparpagliata e nascosta. + +Fuor che il cortile, le altre parti dell'edifizio, le scale, le stanze, +i corridoi, ogni cosa è rovinato o cade in rovina. Ora si sta lavorando +per ridurre il palazzo ad uso di collegio militare, s'imbiancano i muri, +si rompon le pareti per far grandi dormentorii, si numerano le porte, si +converte la reggia in caserma. Restano però intatti i grandi sotterranei +che servivan di scuderie al tempo di Carlo V, e che possono contenere +ancora parecchie migliaia di cavalli: il custode mi fece affacciare a un +finestrino, dal quale vidi un abisso che mi diede un'idea della loro +vastità. Poi salimmo per una serie di scale malferme in una delle +quattro torri; il custode aperse colle tanaglie e col martello una +finestra inchiodata, e mi disse coll'aria di chi annunzia una +meraviglia:--_Mire Usted!_-- + +È un panorama immenso. La città di Toledo si vede a volo d'uccello, +strada per strada, casa per casa, come se ne vedrebbe la pianta stesa +sovra una tavola; qui la Cattedrale che s'alza sulla città come uno +smisurato castello, e fa parer piccini come casette da giocattolo tutti +gli edifizi circostanti; là la terrazza coronata di statue di San +Giovanni dei Re; in un altro punto le torri merlate della porta nuova; +il circo dei tori; il Tago che scorre ai piedi della città in mezzo a +due sponde rocciose; di là dal fiume, accanto al ponte di Alcantara, sur +una rupe scoscesa, le rovine dell'antico castello di San Servando; più +oltre una verde pianura, e di là roccie e colli e monti a perdita +d'occhio, e su, un cielo purissimo, e il sole cadente che indora la +sommità dei vecchi edifizii e fa scintillare il fiume come una immensa +fascia d'argento. + +Mentre io contemplavo quel magico spettacolo, il custode, che aveva +letto la storia di Toledo e lo voleva far sapere, mi raccontava ogni +sorta di storielle, con quel fare tra poetico e faceto, che è proprio +degli Spagnuoli del mezzogiorno. Prima d'ogni cosa, mi volle far +conoscere la storia delle opere di fortificazione, e benchè dove egli +diceva di veder netto e distinto quello che m'accennava, io non vedessi +nulla di nulla, riuscii a capire qualcosa. + +Mi diceva che Toledo era stata cinta di mura tre volte, e che si +vedevano ancora chiaramente le traccie di tutte e tre le cinte. +"Guardi," diceva, "segua la linea che descrive il mio dito: quella è la +cinta romana, la più stretta, e se ne vedono ancora i ruderi. Ora guardi +più in là. Quell'altra, più ampia, è la cinta gotica. Ora descriva collo +sguardo una curva che abbracci le due prime: quella è la cinta araba, +la più recente. Ma gli Arabi hanno fabbricato anche una cinta ristretta +sulle rovine della cinta romana.... Questa la vedrà facilmente. Ora +osservi la direzione delle strade che convergono verso il punto più alto +della città, segua la linea dei tetti, di qui, così: vedrà che tutte le +strade vanno su a zig-zag; e sono state fatte apposta in questo modo per +poter difendere la città anche dopo che fossero perdute le mura; e le +case sono state fabbricate così serrate l'una contro l'altra, per poter +saltare di tetto in tetto; si vede; e poi gli Arabi l'han lasciato +scritto; ed è per questo che mi fan ridere i signori spagnuoli di Madrid +che vengon qui e dicono:--Poh! che strade!--Si vede che non sanno +un'acca di storia; se ne sapessero un tantino, se leggessero, un po' +invece di passar la giornata al Prado e a Recoletos, capirebbero che le +strade strette di Toledo hanno il loro perchè, e che Toledo non è una +città per gl'ignoranti." + +Io mi misi a ridere. + +"Non crede?" continuò il custode; "gli è un fatto sacrosanto. Non più +d'una settimana fa, per citarle un caso, venne qui un bellimbusto di +Madrid colla sua sposa. Già, salendo le scale, avevano detto roba da +chiodi della città, delle strade strette, delle case nere. Quando +s'affacciarono a questa finestra, e videro quelle due vecchie torri +laggiù nella pianura, sulla riva sinistra del Tago, mi domandarono che +fossero, ed io risposi: _Los palacios de Galiana_.--Oh! che bei +palazzi!--esclamarono, e si misero a ridere, e guardarono da un'altra +parte. Perchè? Perchè non sapevano la storia. Ora neanco lei, +m'immagino, non la saprà: ma lei è straniero, e la cosa cambia. Sappia +dunque che il grande imperatore Carlomagno è venuto, quand'era +giovanissimo, a Toledo. Regnava allora il re Galafro, e abitava in quel +palazzo. Il re Galafro aveva una figliuola che si chiamava Galiana, +bella come un angelo; e siccome Carlomagno fu ospitato dal Re e vedeva +ogni giorno la principessa, se ne innamorò con tutte le forze +dell'anima, e la principessa, di lui. Ma c'era un rivale di mezzo, e +questo rivale era il re di Guadalajara, un moro gigante, di una forza +erculea e d'un coraggio da leone. Questo re, per poter vedere la +principessa senza farsi scorgere, aveva fatto aprire una strada +sotterranea che andava nientemeno che dalla città di Guadalajara fin +sotto le fondamenta del palazzo. Ma che vale? la principessa non lo +potea vedere neanche dipinto, e quante volte egli veniva, tante volte lo +rimandava colle trombe nel sacco. Ma non per questo il re, innamorato, +smise di farle la corte; e tanto le stette attorno, che Carlomagno, il +quale non era uomo da lasciarsene imporre, come lei può capire, perdette +la pazienza, e per farla finita una volta, lo sfidò. Si batterono; la +lotta fu terribile; ma il moro, con tutto che fosse un gigante, ebbe la +peggio. Quando fu morto, Carlomagno gli tagliò la testa, e andò a +deporla ai piedi della sua innamorata, che gradì la delicatezza +dell'offerta, si fece cristiana, diede la mano di sposa al principe, e +partì con lui per la Francia, dove fu acclamata imperatrice." + +"E la testa del moro?" + +"Lei ha voglia di ridere; ma son fatti sacrosanti. Vede laggiù, nel +punto più alto della città, quell'edifizio antico? È la chiesa di San +Ginés. E sa che cosa c'è dentro? Dentro c'è nientemeno che la porta d'un +sotterraneo che si stende fino a tre leghe fuori di Toledo. Lei non lo +crede: sentirà. Nel luogo dove sorge ora la chiesa di San Ginés, v'era +una volta, prima che gli Arabi invadessero la Spagna, un palazzo +incantato. Nessun re aveva mai avuto il coraggio d'entrarvi; e quelli +che forse si sarebbero sentiti da tanto, non ci erano entrati, perchè, +giusta la tradizione, il primo che avesse oltrepassato quelle soglie, +sarebbe stato la perdizione della Spagna. Finalmente il re Rodrigo, +prima di partire per la battaglia di Guadalete, sperando di trovar là +dentro dei tesori che gli fornissero il modo di combattere l'invasione +degli Arabi, fece rovesciar le porte, e preceduto dai suoi guerrieri che +gli rischiaravan la via, entrò. A gran fatica riparando le fiaccole dal +vento furioso che tirava per gli anditi sotterranei, arrivarono in una +stanza misteriosa, nella quale videro un cofano, sul quale stava +scritto:--Chi mi aprirà, vedrà meraviglie.--Il Re ordinò che lo si +aprisse; con incredibili sforzi si riuscì ad aprirlo; ma invece dell'oro +e dei diamanti, non vi si trovò che una tela rotolata, sulla quale eran +dipinti degli arabi armati, con sotto questa iscrizione:--_La Spagna +sarà tra poco distrutta da costoro._--Quella notte stessa scoppiò una +violenta tempesta, il palazzo incantato cadde, e poco tempo appresso gli +Arabi entrarono in Spagna. Pare che lei non creda!" + +"Che cosa dite! E come credo!" + +"Ma questa storia è legata con un'altra. Lei sa, senza dubbio, che il +conte Giuliano, comandante della fortezza di Ceuta, tradì la Spagna, +lasciando passare gli Arabi, ai quali avrebbe potuto sbarrare la strada. +Ma non può sapere perchè il conte Giuliano ha tradito. Il conte Giuliano +aveva una figliuola a Toledo, e questa figliuola andava ogni giorno a +bagnarsi nel Tago, insieme a parecchie fanciulle sue amiche. Disgrazia +volle che il luogo dove andavano a bagnarsi, che si chiama oggi _Los +baños de la Cava_, fosse vicino a una torre, nella quale il re Rodrigo +soleva passar le ore bruciate. Un giorno la figliuola del conte +Giuliano, che si chiamava Florinda, stanca di sguazzare nell'acqua, +sedette sulla sponda del fiume, e disse alle sue compagne:--Compagne! +Vogliamo vedere chi ha la gamba più bella?--Vediamo! risposero quelle; e +detto fatto, si vanno a sedere intorno a Florinda, e mostrano +ciascheduna le sue bellezze. Ma Florinda le vinceva tutte; e +sventuratamente, proprio nel momento ch'ella diceva alle +altre:--Vedete?--il re Rodrigo faceva capolino a una finestra, e vedeva +ogni cosa. Giovane, libertino, si figuri! pigliò fuoco come un +fiammifero, fece la corte alla bella Florinda, la sedusse, e poi +l'abbandonò; e di qui il furore di vendetta del conte Giuliano, il +tradimento, l'invasione." + +A questo punto mi parve d'averne inteso abbastanza; diedi al custode un +paio di reali ch'ei prese e mise in tasca con un atto dignitoso, e dato +un ultimo sguardo a Toledo, discesi. + +Era l'ora della passeggiata; la strada principale, larga appena tanto da +potervi passare una carrozza, era piena di gente; ci sarà stato un +qualche centinaio di persone, ma parevano una gran folla; imbruniva, le +botteghe si andavano chiudendo, e qualche raro lume cominciava a +brillare qua e là. Andai a desinare, ed uscii subito per non perdere lo +spettacolo della passeggiata. Era notte, non v'era altra illuminazione +che il chiarore della luna, non si vedeva la gente in viso, mi pareva +d'essere in mezzo a una processione di spettri, mi prese la +malinconia.--Pensare che son solo,--dicevo;--che in tutta questa città +non c'è un'anima che mi conosca, che se cascassi morto in questo +momento, non ci sarebbe un cane che direbbe:--Poveretto! Era un buon +diavolo!--Vedevo passare dei giovanotti allegri, dei padri di famiglia +coi loro bambini, degli sposi, o che avevan l'aria di sposi, con una +bella creaturina a braccetto; tutti avevano una compagnia, parlavano, +ridevano, e passavano senza neanco gettarmi uno sguardo. Quanto ero +tristo! Quanto sarei stato felice se un ragazzo, un povero, una guardia +di polizia fosse venuta a dirmi:--Signore, mi par di conoscerla!--È +impossibile, sono uno straniero, non sono mai stato a Toledo; ma non +importa, non vada via, stia qui, parliamo un poco, son solo! + +In buon punto mi ricordai che a Madrid m'era stata data una lettera di +raccomandazione per un signore di Toledo; corsi all'albergo, la presi e +mi feci condurre subito in casa sua. Il signore c'era e mi ricevette +cortesemente. All'udire pronunziar il mio nome provai una gioia che gli +avrei gettato le braccia al collo. Era il signor Antonio Gamero, autore +d'una stimatissima _Storia di Toledo_. Passammo la serata insieme; gli +domandai cento cose, me ne disse mille; e mi lesse alcune splendide +pagine del suo libro che mi fecero conoscere Toledo meglio che non +l'avrei conosciuta nel soggiorno d'un mese. + +La città è povera, e più che povera, morta; i ricchi l'hanno abbandonata +per andar a stare a Madrid; gli uomini d'ingegno han seguìto i ricchi; +non v'è commercio; la fabbricazione delle lame, unica industria che vi +fiorisca, provvede alla vita di qualche centinaio di famiglie, ma non +basta alla città; l'istruzione popolare è trasandata; il popolo è inerte +e miserabile. Ma non ha perduto il bel carattere antico. Come tutti i +popoli delle gran città decadute, è fiero e cavalleresco; abborre dalle +basse azioni; fa giustizia di propria mano, quando può, degli assassini +e dei ladri; e benchè il poeta Zorilla, in una sua ballata, l'abbia +chiamato senza metafora un popolo imbecille, non è tale; è sveglio e +ardito. Partecipa della serietà degli Spagnuoli del settentrione e +della vivacità degli Spagnuoli del mezzodì; tiene il luogo di mezzo tra +il Castigliano e l'Andaluso; parla lo spagnuolo con garbo, con più +varietà d'accenti che il popolo di Madrid, con meno rilassatezza che il +popolo di Cordova e di Siviglia; ama la poesia e la musica; è altero di +annoverare tra i suoi maggiori il soave Garcilaso della Vega, +riformatore della poesia spagnuola, e l'arguto Francisco de Rojas, +l'autore del _Garcia del Castañar_; ed è orgoglioso di veder accorrere +fra le sue mura artisti e dotti di tutti i paesi del mondo, a studiarvi +la storia di tre genti, e i monumenti di tre civiltà. Ma qual che sia il +popolo, Toledo è morta; la città di Wamba, di Alfonso il Bravo e di +Padilla, non è più che una tomba. Dacchè Filippo II le tolse la corona +di capitale, ella è andata sempre declinando, e declina ancora, e si +consuma a poco a poco, sola sulla sommità della sua trista montagna, +come uno scheletro abbandonato sur una rupe in mezzo alle onde del mare. + +Tornai all'albergo poco prima della mezzanotte e siccome splendeva la +luna, e le notti di luna, benchè in quelle straduccie non penetri la +luce dell'astro d'argento, Toledo non è illuminata, così dovetti +camminare poco meno che a tastone come il ladro nella casa del delitto. +Colla testa piena, come avevo, di ballate fantastiche, nelle quali son +descritte le strade di Toledo, corse, la notte, da cavalieri imbacuccati +nelle cappe, che cantano sotto le finestre delle belle, si battono, si +ammazzano, dan la scalata ai palazzi e rapiscono le fanciulle; così +m'immaginavo di aver a sentir suoni di chitarre e rumor di spade e grida +di moribondi. Nulla di tutto questo: le strade eran deserte e +silenziose, e le finestre buie; e appena si udiva di tratto in tratto, +alle cantonate e sui crocicchi, qualche leggiero fruscío o qualche +bisbiglio fuggitivo, che non si sarebbe nemmen potuto dire da che parte +venisse. Giunsi all'albergo senz'aver rapito nessuna toledana, ciò che +poteva avere qualcosa di spiacevole; ma anche senz'essermi fatto fare +nessun occhiello nel ventre, ciò che senza dubbio aveva qualcosa di +consolante. + + * * * * * + +La mattina del giorno dopo visitai il bell'edificio dell'ospedale di +Santa Croce, la chiesa di _Nuestra señora del Transito_, antica +sinagoga; i resti di un anfiteatro e d'una naumachia dei tempi dei +Romani, e la famosa fabbrica d'armi, nella quale comperai un bel +pugnaletto col manico inargentato e la lama coperta di rabeschi, che ho +in questo momento sul tavolino, e che, a serrar gli occhi ed a +stringerlo, mi fa parer d'esser ancora là, nel cortile dell'opificio, a +un miglio di distanza in Toledo, sotto il sole di mezzogiorno, in mezzo +a un crocchio di soldati e a un nuvolo di fumo di _cigarritos_. Mi +ricordo che tornando a Toledo alla bella pedona, mentre attraversavo un +tratto di campagna solitario come un deserto e muto come una catacomba, +una voce formidabile gridò:--_Fuera el extranjero!_ + +La voce veniva dalla città, mi fermai, lo straniero ero io, quel grido +era diretto a me, mi si rimescolò il sangue: la solitudine ed il +silenzio del luogo accrescevano la mia paura. Tirai innanzi, e la voce +di nuovo: + +--_Fuera el extranjero!_-- + +--Ma è un sogno--esclamai arrestandomi di nuovo,--o son desto? Chi è che +grida? dove? perchè?-- + +Ripresi a andare, e la voce una terza volta:--_Fuera el extranjero!_-- + +Mi fermo una terza volta, e mentre tutto turbato giro gli occhi intorno, +vedo un ragazzo seduto in terra, che mi guarda ridendo, e mi dice:--_Es +un loco_ (un pazzo) _que cree vivir en el tiempo de la guerra de +independencia; mire Vsted; allí està la casa de locos._ E mi accennò +l'Ospedale dei Pazzi, sull'altura, le estreme case di Toledo. Misi un +respirone, che avrebbe smorzato una torcia a vento. + +La sera partii da Toledo, col rammarico di non aver avuto tempo per +vedere e rivedere tutto quello che v'è di antico e di mirabile; mitigato +però questo rammarico, dal desiderio ardentissimo dell'Andalusia, che +non mi lasciava un momento di pace. Ma per quanto tempo ebbi dinanzi +agli occhi Toledo! Per quanto tempo vidi e sognai quelle roccie +scoscese, quei muri enormi, quelle tetre strade, quel fantastico aspetto +di città medioevale! Ed oggi ancora me ne ravvivo spesso l'immagine con +una sorta di tristo piacere e di austera malinconia, e quell'immagine mi +divaga la mente in mille strani pensieri di tempi remoti e di casi +meravigliosi. + + + + +VIII. + +CORDOVA. + + +Arrivato a Castillejo dovetti aspettare fino a mezzanotte il treno +dell'Andalusia; desinai a uova sode e ad aranci, con un po' d'innaffio +di Val de Peñas, brontolai una poesia dell'Espronceda, chiaccherai un +po' con un doganiere (il quale, tra parentesi, mi fece la sua +professione di fede politica: Amedeo, libertà, accrescimento di paga ai +doganieri, ec.); finchè s'udì il sospirato fischio, ed entrai in un +carrozzone pieno stipato di donne, di ragazzi, di guardie civili, di +scatole, di cuscini, d'involti; e via, con una rapidità insolita sulle +strade ferrate di Spagna. La notte era bellissima; i miei compagni di +viaggio parlavano di tori e di Carlisti; una bella ragazza, che più +d'uno divorava cogli occhi, fingeva di dormire, per scaldare le fantasie +con un saggio dei suoi atteggiamenti notturni; chi faceva _cigarritos_, +chi sbucciava aranci, chi canterellava ariette di _Zarzuela_. Nullameno, +dopo pochi minuti, m'addormentai. Credo che avevo già sognato la Moschea +di Cordova e l'Alcazar di Siviglia, quando fui svegliato da un rauco +grido: + +--_Puñales?_ + +--Pugnali? Caspita! Per chi? Prima ch'io vedessi chi avea gridato, mi +balenò davanti agli occhi una lama lunga ed acuta, e lo sconosciuto +ridomandò: + +--_Le gusta?_ + +Bisogna convenire che vi sono dei modi assai più piacevoli di essere +svegliati. Io guardai in viso i miei compagni di viaggio con +un'espressione di stupore che li fece prorompere tutti insieme in uno +scoppio di risa. Allora mi fu detto che ad ogni stazione della strada +ferrata c'eran dei venditori di coltelli e di pugnali, che offrivano ai +viaggiatori la loro merce come da noi si offrono i giornali e i +rinfreschi. Rassicurato della vita, comprai il mio spauracchio: cinque +lire, un bel pugnale da tiranno di tragedia, con manico fregiato, +iscrizione sulla lama e fodero di velluto ricamato; e lo misi in tasca, +pensando che mi avrebbe fatto comodo in Italia per sciogliere questioni +cogli Editori. Il venditore n'avrà avuti una cinquantina in una gran +fascia rossa che gli stringeva la vita. Altri viaggiatori ne comprarono; +le guardie civili complimentarono uno dei miei vicini per la buona +scelta fatta; i ragazzi gridarono:--Uno anche a me!--le mamme +risposero:--Ve ne compreremo uno più lungo un'altra volta.--Oh beata la +Spagna! io esclamai, e pensai con raccapriccio alle nostre barbare leggi +che ci vietano l'innocente trastullo d'un po' di lama affilata. + +Attraversammo la Mancia, la celebrata Mancia, teatro immortale delle +avventure di Don Chisciotte. È tal quale io me l'immaginava: ampie +pianure nude, lunghi tratti di terreno sabbioso, qualche mulino a vento, +pochi villaggi meschini, viottole solitarie, casuccie abbandonate. +Vedendo quei luoghi, provai quel vago senso di malinconia che desta +sempre in me la lettura del libro del Cervantes, e ridissi a me stesso +quello che, leggendo, mi dico sempre: Costui non può far ridere, o sotto +il sorriso fa spuntare la lacrima. Don Chisciotte è una figura mesta e +solenne; la sua pazzia è un lamento; la sua vita è la storia dei sogni, +delle illusioni, dei disinganni, delle aberrazioni di tutti; la lotta +della ragione coll'immaginazione, del vero col falso, dell'ideale col +reale; tutti noi abbiamo del Don Chisciotte, tutti noi prendiamo dei +mulini a vento per giganti, tutti noi siamo a volta a volta spinti in su +da un impeto d'entusiasmo, e ricacciati giù da una risata di scherno; +tutti siamo un misto di sublime e di follia; tutti sentiamo con amarezza +profonda il contrasto perpetuo tra la grandezza delle nostre aspirazioni +e la debolezza delle nostre facoltà. Bei sogni della fanciullezza e +dell'adolescenza, propositi generosi di consacrar la vita alla difesa +della virtù e della giustizia, care immaginazioni di affrontati +pericoli, di lotte venturose, di gesta magnanime e di eccelsi amori, ad +una ad una cadute, come foglie di fiori, sull'angusto e uniforme +sentiero della vita, come ce le ravvivi nell'anima, e quanti vaghi +pensieri e profondi insegnamenti ne derivi, o generoso e sventurato +cavaliere dalla triste figura! + +Si toccò Argasamilla di Alba, dove Don Chisciotte nacque e morì, e dove +il povero Cervantes, esattore del gran priorato di San Giovanni, in nome +del magistrato speciale di Consuegra, fu arrestato dagli irascibili +debitori, e tenuto prigione in una casa che, a quanto si dice, esiste +tuttora, e nella quale è fama egli concepisse il disegno del suo +romanzo. Passammo accanto al villaggio di Val de Peñas, che dà il nome a +uno dei più squisiti vini di Spagna, nero, frizzantino, esilarante, il +solo, forse, che permetta allo straniero del Norte le copiose libazioni +dei suoi banchetti; e giungemmo infine a Santa Cruz de Tudela, villaggio +famoso per le sue fabbriche di _navajas_, (coltelli, rasoi) presso il +quale la via comincia a sollevarsi dolcemente verso la montagna. + +S'era levato il sole, eran discese donne e bambini dalla carrozza, eran +saliti contadini, ufficiali e _toreros_, che andavano a Siviglia. Si +vedeva, in quel ristretto spazio, una varietà di vestimenti che non si +vede da noi in un mercato: cappelli a punta di contadini della Sierra +Morena, calzoni rossi di soldati, grandi _sombreros_ di _picadores_, +scialli di gitane, _mantas_ di catalani, lame di Toledo appese alle +pareti, cappe, ciarpe, fronzoli di tutti i colori d'Arlecchino. + + * * * * * + +Il treno s'innoltrò tra le roccie della Sierra Morena, che separa la +Valle della Guadiana da quella del Guadalquivir, famosa per canti di +poeti e gesta di briganti. La strada corre tratto tratto fra due pareti +di sasso tagliate a picco, alte tanto, che per vederne la sommità +convien mettere tutta la testa fuor del finestrino, e torcere il viso in +su, come per guardare il tetto del carrozzone. Altrove le roccie son più +distanti, e sorgono le une sulle altre, le prime in forma di macigni +enormi franati, le ultime ritte, sottili, simili a torri ardite, +innalzate su smisurati bastioni; in mezzo, un ammonticchiamento di +massi, tagliati a denti, a scalini, a creste, a gobbe, dove quasi +sospesi in aria, dove separati da caverne profonde e da precipizi +spaventevoli, che presentano una confusione di forme capricciose, di +abbozzi fantastici d'edifizi, di figure gigantesche, di rovine, e +offrono a ogni passo mille profili ed aspetti inattesi; e su quella +infinita varietà di forme un'infinita varietà di colori, di ombre, di +guizzi, di sbattimenti di luce. Per lungo tratto, a destra, a sinistra, +in alto, non si vede che pietra, senza una casa, senza un sentiero, +senza un palmo di terra dove si possa posare il piede d'un uomo; e man +mano che si va oltre, roccie, burroni, precipizii, ogni cosa s'allarga, +s'approfonda, s'innalza, fino al punto culminante della Sierra, dove la +sovrana maestà dello spettacolo strappa un grido di meraviglia. + +Là il treno si arrestò per qualche minuto, e tutti i viaggiatori misero +la testa fuor del finestrino. + +"_Aquí,_" disse un tale ad alta voce, "_iba saltando de risco en risco +el Roto de la mala figura para cumplir su penitencia._" + +(Cardenio, uno dei più notevoli personaggi del _Don Chisciotte_, che +saltava in camicia, su per le roccie della Sierra, per far penitenza dei +suoi peccati). + +"_Yo,_" continuò il viaggiatore, "_quisiera que obligáran à hacer lo +mismo à Sagasta._" + +Tutti risero, e cominciarono a cercare, ciascuno per conto suo, un uomo +politico inviso, al quale infliggere, coll'immaginazione, quel castigo; +e chi propose il Serrano, e chi il Topete, e chi altri; di modo che, in +pochi minuti, se i desiderii fossero stati soddisfatti, si sarebbe visto +tutta la Sierra popolata di ministri, di generali e di deputati in +camicia, ruzzolanti di bricca in bricca, come il masso famoso di +Alessandro Manzoni. + + * * * * * + +Il treno ripartì, le roccie sparirono, e la deliziosa valle del +Guadalquivir, il giardino della Spagna, l'Eden degli Arabi, il paradiso +dei pittori e dei poeti, la beata Andalusia si dischiuse ai miei occhi. +Risento ancora il fremito di gioia fanciullesca col quale mi slanciai al +finestrino, dicendo a me stesso:--Godiamo! + +Per un lungo spazio la campagna non offre alcun nuovo aspetto +all'ardente curiosità del viaggiatore. A Vilches si stende una vasta +pianura, e al di là la rasa campagna di Tolosa, dove Alfonso VIII, re di +Castiglia, riportò sull'esercito mussulmano la celebrata vittoria _de +las Navas_. Il cielo era limpidissimo, si vedevano in lontananza i +monti della Sierra di Segura. A un tratto, mi vien fatto uno di quei +rapidi movimenti, che par che rispondano a un grido interno di stupore: +i primi aloè, dalle ampie foglie carnose, inaspettati annunziatori della +vegetazione del Tropico, sorgono ai lati della via. Al di là cominciano +ad apparire i campi tempestati di fiori. I primi tempestati, quei che +seguono quasi coperti, poi vaste distese di terreno vestite interamente +di rosolacci, di margherite, di fioralisi, di pratoline, di primavere, +di ranuncoli, in modo che la campagna si presenta come una successione +d'immensi tappeti di porpora, d'oro, di neve; e lontano, in mezzo agli +alberi, innumerevoli striscie azzurre, bianche, gialle, a perdita +d'occhio; e vicino, sulle sponde dei fossi, sui rialzi, fin sulla +scarpa, fin sulla proda della via, fiori a strati, a cespi, a ciuffi, +gli uni sugli altri, aggruppati a guisa di grandi mazzi, tremolanti +sugli alti steli, che quasi si toccano colla mano. Poi campi +biondeggianti di grano dalle grossissime spighe, fiancheggiati da lunghi +roseti; poi boschetti d'aranci, vasti oliveti, collinette variate di +cento sfumature di verde, sormontate d'antiche torri moresche, sparse di +casine variopinte, e tra l'una e l'altra, ponti bianchi e snelli che +accavalciano rigagnoli nascosti dagli alberi. All'orizzonte appaiono le +cime nevose della Sierra Nevada; sotto quella striscia bianca, altre +strisce azzurre, ondulate, dei monti più vicini; la campagna di più in +più variata e florida; Arjonilla, in mezzo a un bosco d'olivi, di cui +non si scorgono i confini; Pedro Abad, in mezzo a una pianura coperta +di vigneti e d'alberi fruttiferi; Ventas di Alcolea, su gli ultimi colli +della Sierra Morena, popolati di ville e di giardini. Ci s'avvicina a +Cordova, il treno vola, si vedono le piccole stazioni mezzo nascoste +dagli alberi e dai fiori, il vento porta le foglie delle rose dentro +alle carrozze, grandi farfalle trasvolano rasente le finestre, un +profumo delizioso si spande nell'aria, i viaggiatori cantano, si +trascorre per un giardino incantevole, spesseggiano gli aloé, gli +aranci, le palme, le ville; s'ode un grido:--Ecco Cordova! + + * * * * * + +Quante belle immagini e grandi ricordi si destan nella mente al suono di +questo nome! + +Cordova, l'antica perla d'occidente, come la chiamano i poeti arabi, la +città delle città, Cordova dai trenta borghi e dalle tremila moschee, +che chiudeva tra le sue mura il più grande tempio dell'Islam! La sua +fama si spandeva per l'Oriente, ed oscurava la gloria dell'antica +Damasco. Dalle più remote regioni dell'Asia traevano i fedeli alle rive +del Guadalquivir, per prostrarsi nel Mhirab meraviglioso della sua +Moschea, al chiarore delle mille lampade di bronzo, fuse colle campane +delle Cattedrali di Spagna. Accorrevano gli artisti, i dotti, i poeti, +da ogni parte del mondo maomettano, alle sue fiorenti scuole, alle sue +biblioteche immense, alle corti magnifiche dei suoi Califfi. Affluivano +i ricchi e le belle, tratte dalla fama della sua splendidezza. E di qui +si spandevano, avidi di sapere, lungo le coste dell'Affrica, per le +scuole di Tunisi, di Cairo, di Bagdad, di Cufa, e fino all'India e alla +China, a raccoglier libri, ispirazioni e memorie; e le poesie cantate +alle falde della Sierra Morena, volavano, di cetra in cetra, fino alle +vallate del Caucaso, ad eccitare l'ardore dei pellegrinaggi. La bella, +la poderosa, la sapiente Cordova, coronata di tremila villaggi, +ostentava alteramente i suoi bianchi minareti in mezzo ai boschetti +d'aranci, e spandeva intorno per la valle divina un'aura voluttuosa di +letizia e di gloria! + + * * * * * + +Scendo dal treno, attraverso un giardino, mi guardo intorno, son solo; i +viaggiatori che scesero con me sparirono chi di qua chi di là; sento +ancora il rumore d'una carrozza che s'allontana; poi tutto tace. È +mezzogiorno, il cielo purissimo, l'aria accesa. Vedo due casine bianche: +è l'imboccatura d'una strada, entro, vado oltre. La strada è stretta, le +case piccine come le villette che s'innalzano sui poggi artificiali dei +giardini, quasi tutte d'un sol piano, colle finestre a pochi palmi da +terra, i tetti che quasi si toccan col bastone, i muri bianchissimi. La +strada svolta, guardo, non vedo nessuno, non sento un passo, non una +voce. Dico: sarà una strada abbandonata. Piglio un'altra strada: casette +bianche, finestre chiuse, solitudine, silenzio. O dove sono? mi domando. +Vado innanzi: la strada, stretta da non potervi passare una carrozza, +serpeggia; a destra e a sinistra si vedono altre strade deserte, altre +case bianche, altre finestre chiuse; il mio passo risuona come in un +corridoio; il bianco dei muri è tanto vivo che persino il riflesso +m'offende, e son costretto a camminare a occhi socchiusi; mi par di +andare in mezzo alla neve. Giungo a una piazzetta: tutto chiuso e +nessuno. Allora mi comincia a entrar nel cuore un senso di vaga +malinconia, non mai provata pel passato; un misto di piacere e di +tristezza, simile a quello che provano i fanciulli, quando, dopo una +lunga corsa, giungono in un bel sito campestre, e se ne rallegrano, ma +col tremito d'essersi troppo dilungati da casa. Al di sopra di molti +tetti s'alzano le palme degl'interni giardini. Oh fantastiche leggende +di Odalische e di Califfi! Oltre, di strada in strada, di piazza in +piazza; comincio ad incontrare qualcuno, ma tutti passano e spariscono +come fantasmi. Tutte le strade si somigliano, le case non hanno più di +due o quattro finestre; e non una macchia, non uno sgorbio, non una +screpolatura nei muri, che son lisci e bianchi come un foglio di carta. +Tratto tratto sento un bisbiglio dietro una persiana, e vedo quasi nello +stesso momento spuntare e sparire una testa bruna con un fiore tra le +treccie. M'affaccio a una porta..... + +Un _patio_! Come descrivere un _patio_? Non è un cortile, non è un +giardino, non è una sala: è queste tre cose insieme. Tra il _patio_ e la +strada v'è un vestibolo. Ai quattro lati del _patio_ s'alzano colonne +sottili che sostengono all'altezza del primo piano una specie di +galleria chiusa da ampie vetrate; sopra la galleria si stende una tela +che ombreggia il cortile. Il vestibolo è lastricato di marmo, la porta +fiancheggiata da colonne, sormontata da bassorilievi, chiusa da un +sottile cancello di ferro di vaghissimo disegno. In fondo al _patio_, in +dirittura della porta, sorge una statua; in mezzo, una fontana; intorno, +seggiole, tavolini da lavoro, quadri, vasi di fiori. Corro a un'altra +porta: un altro _patio_, colle pareti coperte dall'edera, e una corona +di nicchie, con entro statuine, busti, urne. M'affaccio a una terza +porta: un _patio_ colle pareti lavorate di musaico, una palma nel mezzo, +e intorno un mucchio di fiori. A una quarta porta: dopo il _patio_, un +altro vestibolo, dopo questo un secondo _patio_, nel quale si vedono +altre statue, altre colonne, altre fontane. E tutte queste sale e questi +giardini son puliti e nitidi da poter passare la mano sui muri e per +terra senza che ci resti la traccia; e freschi, odorosi, rischiarati da +una luce incerta che ne accresce la bellezza e il mistero. + +Avanti ancora, di strada in strada, alla ventura. Via via che cammino, +mi s'accresce la curiosità, e affretto il passo. Mi pare impossibile che +la città debba esser tutta così; temo d'imbattermi in una casa o di +riuscire in una strada che mi richiami alla mente le altre città e rompa +il mio bel sogno. Ma no, il sogno dura: tutto è piccino, gentile, +misterioso. Ogni cento passi, una piazzetta deserta, nella quale mi +arresto trattenendo il respiro; di tratto in tratto un crocicchio, e non +un'anima viva;--e sempre bianco e tutto bianco,--e finestre chiuse,--e +silenzio. Ed a ogni porta un nuovo spettacolo: archi, colonne, fiori, +zampilli, palme; una meravigliosa varietà di disegni, di tinte, di luce, +di profumi; qui di rose, là di aranci, più là di viole; e col profumo un +soffio d'aria fresca, e coll'aria un suono sommesso di voci di donne, e +stormir di foglie, e canto d'uccelli; un'armonia varia e soave, che +senza turbare il silenzio della strada, molce l'orecchio come l'eco +d'una musica lontana. Ah! non è un sogno! Madrid, l'Italia, l'Europa, +sono certo a una grande distanza di qui! Qui si vive un'altra vita, qui +spira l'aria d'un altro mondo, io sono in Oriente! + + * * * * * + +Mi ricordo che a un certo punto mi arrestai in mezzo alla strada e, non +so come, mi accorsi improvvisamente ch'ero tristo e inquieto, e che nel +mio cuore v'era un vuoto che la meraviglia e il piacere non bastavano a +colmare. Io sentivo un bisogno irresistibile di penetrare in quelle case +e in quei giardini, di squarciare, per dir così, il velo di mistero, che +avvolgeva la vita della gente sconosciuta che vi era dentro; di +partecipar di quella vita; di afferrare una mano, e di fissare i miei +occhi in due occhi pietosi, e di dire:--Sono uno straniero, son solo, +voglio esser felice anch'io, lasciatemi stare in mezzo ai vostri fiori, +lasciatemi godere di tutti i segreti del vostro paradiso, ditemi chi +siete, come vivete, sorridetemi, quetatemi, la mia testa brucia!--E +questa tristezza giunse sino a tal segno, che dissi a me stesso:--Io +non posso stare in questa città, io ci soffro, io parto!-- + +E sarei partito in fatti, se in buon punto non mi fossi ricordato che +avevo in tasca una lettera di raccomandazione per due giovani di +Cordova, fratelli d'un amico mio di Firenze. Smisi il proposito di +partire e corsi subito a cercarli. + +Quanto risero, quando io dissi loro l'impressione che Cordova mi faceva! +Mi proposero d'andar subito a vedere la Cattedrale, infilammo una +stradina bianca, e via. + +La moschea di Cordova, che venne ridotta a Cattedrale dopo la cacciata +degli Arabi; ma che è pur sempre moschea, fu costrutta sulle rovine +della cattedrale primitiva, poco lontano dalla sponda del Guadalquivir. +Abdurrahman ne cominciò la costruzione l'anno 785 o 786.--Inalziamo una +moschea,--egli disse,--che vinca quella di Bagdad, quella di Damasco e +quella di Gerusalemme; che sia il più grande tempio dell'Islam, che +diventi la Mecca d'Occidente.--Si pose mano all'opera con grande ardore, +gli schiavi cristiani portavano alle fondamenta le pietre delle chiese +distrutte, Abdurrahman lavorava egli stesso un'ora ogni giorno, la +moschea, nello spazio di non molti anni, fu fatta, i Califfi successori +di Abdurrahman l'abbellirono, dopo un secolo di quasi continui lavori fu +compiuta. + +--Eccoci,--mi disse uno dei due ospiti, arrestandosi tutt'a un tratto +davanti a un vasto edifizio. + +Io credetti che fosse una fortezza. Era il muro che cinge la moschea, +un vecchio muro merlato, nel quale s'aprivano una volta venti grandi +porte di bronzo, contornate di bellissimi rabeschi, e di finestrine +arcate, rette da sottili colonne: coperto ora da un triplice strato di +calce. Un giro intorno a quel muro di cinta è una passeggiatina da farsi +dopo desinare: si giudichi della vastità dell'edifizio. + +La porta principale della cinta è a tramontana nel punto dove sorgeva il +minareto di Abdurrahman, sulla cima del quale sventolava lo stendardo +maomettano. Entrammo; io credevo di veder subito l'interno della +Moschea, e mi trovai in un giardino pieno di aranci, di cipressi e di +palme, cinto da tre lati da un porticato leggerissimo, e chiuso al +quarto lato dalla facciata della moschea. Nel mezzo di questo giardino +era al tempo degli Arabi la fonte per le abluzioni, e all'ombra di +questi alberi si raccoglievano i fedeli prima d'entrare nel tempio. +Stetti qualche momento guardando intorno, e aspirando l'aria fresca e +odorosa con un senso vivissimo di piacere; e mi batteva il cuore al +pensare che la famosa moschea era lì accanto, e mi sentivo ad un tempo +spinto verso la porta da una immensa curiosità, e trattenuto da non so +quale trepidazione fanciullesca.--Entriamo,--mi dicevano i +compagni.--Ancora un momento,--rispondevo; lasciatemi assaporare bene la +dolcezza dell'aspettazione.--Finalmente mi mossi, e senza neanco +guardare la meravigliosa porta che i compagni m'accennarono, entrai. + +Che cosa feci o dissi appena entrato, non so; ma certo qualche strana +voce mi deve esser sfuggita o debbo aver fatto qualche gesto assai +strano, perchè alcune persone che in quel punto venivano verso di me, si +misero a ridere, e si voltarono di nuovo a guardare intorno, come per +rendersi conto della profonda sensazione ch'io avevo manifestata. + +Immaginate una foresta, e supponete di trovarvi nel più fitto, e di non +veder altro che tronchi d'alberi. Così, nella moschea, da qualunque +parte uno si volga, lo sguardo si perde tra le colonne. È una foresta di +marmo della quale non si scorge la fine. Si seguono collo sguardo ad una +ad una le lunghissime file delle colonne che s'incrociano ad ogni passo +con altre innumerevoli file, e s'arriva a un fondo semi-oscuro, nel +quale par di vedere biancheggiare ancora altre colonne. Son diciannove +navate che s'allungano nella direzione dei passi di chi entra, +attraversate da altre trentatre, sostenute, fra tutte, da più di +novecento colonne di porfido, di diaspro, di breccia, di marmi d'ogni +colore. Ogni colonna sorregge un pilastrino, e tra l'una e l'altra +s'incurva un arco, e un secondo tra pilastrino e pilastrino, questo +sovrapposto al primo, e tutti e due della forma d'un ferro di cavallo; +in guisa che, immaginando essere le colonne tanti tronchi d'albero, gli +archi rappresentano i rami, e la similitudine della moschea a una +foresta è completa. La navata del mezzo, assai più larga che le altre, +riesce innanzi alla Maksura, che è la parte più sacra del tempio, dove +si adorava il Corano. Qui, dalle finestre del soffitto, scende un +pallido raggio di luce che rischiara una fila di colonne; là v'è un +tratto oscuro; più oltre scende un altro raggio che rischiara un'altra +navata. È impossibile esprimere il sentimento di mistica meraviglia che +vi si desta nell'animo a quello spettacolo. È come la rivelazione +improvvisa d'una religione, d'una natura e d'una vita ignota, che vi +rapisce la fantasia tra le delizie di quel paradiso pieno d'amore e di +voluttà, dove i beati, seduti all'ombra dei platani frondosi e dei +roseti senza spine, libano nei vasi di cristallo i vini scintillanti +come perle, mesciuti da fanciulli immortali, e riposano nell'amplesso +delle amabili vergini dai grandi occhi neri! Tutte le immagini +dell'eterno piacere che il Corano promette ai fedeli, vi si presentano +in folla alla mente, alla prima vista della moschea, vive, ardenti, +scintillanti, e vi danno una momentanea ebbrezza dolcissima, che vi +lascia nel cuore una non so qual molle malinconia! Un breve tumulto +nella mente, e una rapida scintilla che percorre le vene, tale è la +prima sensazione che si prova all'entrare nella cattedrale di Cordova. + +Cominciammo a girare di navata in navata, osservando ogni cosa +minutamente. Quanta varietà in quell'edifizio che sembra a primo aspetto +uniforme! Le proporzioni delle colonne, i disegni dei capitelli, le +forme degli archi cangiano, si può dire, ad ogni passo. Delle colonne, +la maggior parte sono antiche, e furon tolte dagli Arabi alla Spagna del +Norte, alla Gallia, all'Affrica romana; e qualcuna è fama appartenesse +ad un tempio di Giano, sulle rovine del quale venne costrutta la chiesa +che gli Arabi distrussero per costrurre la moschea. Sopra parecchi +capitelli si scorgono ancora le traccie delle croci che v'erano +scolpite, e che gli Arabi ruppero a colpi di scalpello. In qualche +colonna sono confitti ferri ricurvi ai quali si dice che gli Arabi +legassero i Cristiani; e se n'accenna uno, tra gli altri, cui la +tradizione popolare narra esser stato legato un cristiano per lo spazio +di molti anni; nel qual tempo, a furia di raschiare coll'unghie, riuscì +a incavare nella pietra una croce che i ciceroni fanno vedere con +profonda venerazione. + +Giungemmo alla Maksura, che è l'opera più completa e più meravigliosa +dell'arte degli Arabi nel decimo secolo. Sul dinnanzi, sono tre cappelle +contigue, colla volta ad archi dentellati, e le pareti coperte di +stupendi musaici, che rappresentan gruppi di fiori e sentenze del +Corano. In fondo alla cappella di mezzo, è il _mihrab_ principale, il +luogo sacro dove stava lo spirito di Dio. È una nicchia di base +ottagonale, chiusa di sopra da una colossale conchiglia di marmo. Nel +_mihrab_ era deposto il Corano, scritto dalla mano del califfo Othman, +coperto d'oro, guernito di perle, inchiodato sovra una seggiola di legno +d'aloe; e intorno ad esso venivano a fare sette giri ginocchioni le +migliaia dei fedeli. Avvicinandomi al muro mi sentii mancar sotto il +pavimento: il marmo è incavato! + +Uscendo dalla nicchia, mi arrestai lungo tempo a contemplare la vòlta e +le pareti della cappella principale, la sola parte della moschea che si +conservò quasi intatta. È un luccichìo abbarbagliante di cristalli di +mille colori, un intreccio di arabeschi che confonde la mente, una +complicazione di bassorilievi, di dorature, di ornamenti, di minuzie di +disegno e di colorito, d'una delicatezza, d'una grazia, d'una perfezione +da far disperare il più paziente pittore. È impossibile ritener nulla +nella mente di quel portentoso lavoro; voi potreste tornar cento volte a +guardarlo, che non vi rimarrebbe dinanzi agli occhi, ripensandoci, altro +che un formicolìo di puntini azzurri, rossi, verdi, dorati, luminosi, o +un ricamo intricatissimo, cangiante continuamente e rapidissimamente di +disegno e di colori. Solamente dalla focosa e instancabile immaginazione +degli Arabi poteva uscire un siffatto miracolo d'arte. + +Ricominciammo a girare per la moschea, osservando qua e là sui muri i +rabeschi delle antiche porte che si scoprono via via sotto il +detestabile intonaco cristiano. I miei compagni mi guardavano, ridevano +e si mormoravan nell'orecchio non so che. + +"Non se n'è ancora accorto?" mi domandò l'uno. + +"Di che?" + +Si riguardarono e sorrisero di nuovo. + +"Crede lei d'aver visto tutta la moschea?" ripigliò il compagno. + +"Io sì," risposi guardandomi intorno. + +"Ebbene," disse il primo "lei non ha veduto tutto; e quello che le +riman da vedere è nientemeno che una chiesa." + +"Una chiesa!" esclamai stupefatto; "ma dov'è?" + +"Guardi," rispose l'altro compagno, accennando, "è nel bel mezzo della +moschea." + +"Potenzinterra!" E io non l'avevo veduta! + +Si giudichi da questo della vastità della moschea. Andammo a vedere la +chiesa. È una bella e ricchissima chiesa, con un altar maggiore +magnifico e un coro degno di star accanto a quelli delle cattedrali di +Burgos e di Toledo; ma come tutte le cose messe fuor di posto, muove più +la stizza che l'ammirazione. Senza codesta chiesa, l'aspetto della +moschea sarebbe molto migliore. Lo stesso Carlo V, che diede al Capitolo +il permesso di costruirla, quando vide la prima volta il tempio +maomettano, se ne pentì. Accanto alla chiesa è una specie di cappella +araba, mirabilmente conservata, ricca di musaici non meno variati e +splendidi che quelli della Maksura; nella quale è fama si radunassero i +ministri della religione per discutere il libro del profeta. + +Tale è la moschea d'oggigiorno. Ma quale doveva essere al tempo degli +Arabi! Non era chiusa intorno intorno da un muro; ma aperta, in modo che +da ogni sua parte si vedeva il giardino, e dal giardino si vedeva fino +in fondo alle lunghissime navate, e l'aria spandeva fin sotto le volte +della Maksura la fragranza degli aranci e dei fiori. Le colonne, che ora +son meno di mille, erano millequattrocento; il soffitto era di legno di +cedro e di larice, scolpito e smaltato con finissimo lavoro; le pareti +eran rivestite di marmo; la luce di ottocento lampade riempite d'olio +odoroso, faceva scintillare come perle i cristalli dei musaici, e +produceva sul pavimento, sugli archi, sui muri, un gioco meraviglioso di +colori e di riflessi. Un mare di splendori,--cantò un poeta,--riempiva +il misterioso recinto, e il tepido ambiente era pregno d'aromi e +d'armonie, e il pensiero dei fedeli vagava e si smarriva nel labirinto +delle colonne luccicanti come lancie percosse dal sole. + +Federico Schack, autore d'una bell'opera intitolata: _Poesia e arte +degli Arabi in Spagna e in Sicilia_, fece una descrizione della moschea +in un giorno di festa solenne, che dà una immagine vivissima del culto +maomettano e completa il quadro del monumento. + +All'uno e all'altro lato dell'Almimbar, o pulpito, ondeggiano due +stendardi, per significare che l'Islam ha trionfato del Giudaismo e del +Cristianesimo, e che il Corano ha vinto l'antico e il nuovo Testamento. +Gli _almnedani_ salgono sulla galleria dell'alto minareto e intuonano il +_selam_ o il saluto al profeta. Allora le navate della moschea si +riempiono di credenti, i quali, con bianchi vestiti e festoso aspetto, +accorrono alla orazione. In pochi istanti, per tutta l'estensione +dell'edifizio, non si vede più che gente inginocchiata. Per la via +segreta che congiunge il tempio all'alcazar, giunge il Califfo e va a +sedere al suo posto elevato. Un lettore del Corano legge una Sura sul +leggìo della tribuna. La voce del _muccin_ risuona nuovamente invitando +alle preghiere del mezzogiorno. Tutti i fedeli si alzano e mormorano le +loro preghiere, facendo reverenze. Un servitore della moschea apre le +porte del pulpito e impugna una spada, colla quale, voltandosi verso la +Mecca, ammonisce che si lodi Maometto, mentre già dalla tribuna lo +celebrano cantando i _mubaliges_. Sale quindi il predicatore sul +pulpito, togliendo di mano al servitore la spada, la quale ricorda e +simboleggia la soggezione della Spagna al potere dell'Islam. È il giorno +che si deve proclamare il _Djihad_ o la guerra santa, la chiamata di +tutti gli uomini atti ad andare alla guerra, perchè scendano in campo +contro i Cristiani. La moltitudine ascolta con silenziosa devozione il +discorso, intessuto di testi del Corano, il quale comincia così: + +«Lodato sia Allà, che ha ingrandita la gloria del Islam, mercè la spada +del campione della Fede, e che nel suo santo libro ha promesso al +credente aiuto e vittoria. + +»Allà sparge i suoi benefizii sui mondi. + +»Se non spingesse gli uomini a slanciarsi armati contro gli uomini, la +terra si perderebbe. + +»Allà ha ordinato di combattere contro i popoli fin che conoscano che +non v'è che un Dio. + +»La fiamma della guerra non si estinguerà fino alla fine del mondo. + +»La benedizione divina cadrà sovra la criniera del cavallo guerriero +fino al giorno del giudizio. + +»Armati da capo a piedi, o leggermente armati, alzatevi, partite! + +»Oh credenti! Che sarà di voi se, quando vi si chiama alla battaglia, +rimanete col viso rivolto al suolo? + +»Preferite la vita di questo mondo alla vita futura? + +»Credetemi: le porte del paradiso stanno all'ombra delle spade. + +»Colui che muore nella battaglia per la causa di Dio, lava col sangue +che sparge tutte le macchie dei suoi peccati. + +»Il suo corpo non sarà lavato come gli altri cadaveri perchè nel giorno +del giudizio le sue ferite manderanno fragranza come il musco. + +»Quando i guerrieri si presenteranno alle porte del paradiso, una voce +domanderà di dentro:--Che avete fatto nella vostra vita?-- + +»Ed essi risponderanno:--Noi abbiamo brandito la spada nella lotta per +la causa di Dio! + +»Allora le porte eterne si apriranno e i guerrieri entreranno +quarant'anni prima degli altri. + +»Su, dunque, credenti; abbandonate donne, figli, fratelli, averi, e +uscite alla guerra santa! + +»E tu, o Dio, signore del mondo presente e del mondo futuro, combatti +per gli eserciti di coloro che riconoscono la tua unità! Atterra gli +increduli, gl'idolatri, i nemici della tua santa fede! Rovescia i loro +stendardi, e rimettili, con quanto posseggono, come bottino, ai +mussulmani!» + +Il predicatore, appena terminato il suo discorso, esclama, volgendosi +alla Congregazione:--Chiedete a Dio!--e prega in silenzio. Tutti i +fedeli, toccando il suolo colla fronte, seguono il suo esempio. I +_mubaliges_ cantano:--Amen! Amen, o Signore di tutti gli +esseri!--Ardente come il calore che precede l'imminente tempesta, +l'entusiasmo della moltitudine, rattenuto prima in un silenzio +meraviglioso, prorompea allora in sordi mormorii, che alzandosi come le +onde e traboccando per tutto il tempio, fanno finalmente risuonar le +navate, le cappelle, le volte dell'eco di mille voci unite in un sol +grido:--Non v'è altro Dio che Allà!--...... + +La moschea di Cordova è oggi ancora, per consentimento universale, il +più bel tempio mussulmano, e uno dei più ammirabili monumenti del mondo. + + * * * * * + +Quando uscimmo dalla moschea, era già trascorsa d'un buon tratto l'ora +della _siesta_, che nelle città della Spagna meridionale fanno tutti, e +ch'è una necessità il fare, a cagione dell'insopportabile calore +dell'ore bruciate; e le strade cominciavano a popolarsi. Ohimè!--dicevo +io ai miei compagni:--quanto sta male il cappello a staio per le strade +di Cordova! Come avete cuore di appiccicare il figurino della moda su +questo bel quadro orientale? Perchè non vi vestite da Arabi?--Passavano +zerbinotti, operai, ragazzi: guardavo tutti con grande curiosità, +sperando di trovare qualcuna di quelle fantastiche figure, che il Doré +ci rappresentò come esempi del tipo andaluso: con quel bruno +carico, con quelle grosse labbra, con quei grandi occhi. Non ne +incontrai. Andando verso il centro della città, vidi le prime Andaluse, +signore, signorine, donne del popolo, quasi tutte piccine, sottili, ben +fatte, alcune belle, molte simpatiche, la maggior parte nè carne nè +pesce, come in tutti i paesi. Nel vestire, all'infuori della così detta +_mantilla_, nessuna differenza dalle donne francesi e nostre; gran +volume di capelli finti, a treccie, a ciocche, a lunghi riccioli, e +sottane succinte, a sgonfietti e increspature, e stivaletti col tacco a +punta di pugnale. L'antico costume andaluso è scomparso dalle città. + +Credevo che sul far della sera le strade sarebbero state affollate; ma +non vidi che poca gente, e soltanto nelle strade dei quartieri +principali; le altre rimasero deserte come nelle ore della _siesta_. E +convien passare appunto per queste strade deserte, per goder Cordova la +notte. Si vedono brillare i lumi nei _patios_; si vedono, negli angoli +oscuri, le coppie amorose strette in intimo colloquio; la ragazza, per +lo più, alla finestra, con una mano abbandonata mollemente fuori +dell'inferriata, e il giovane accanto al muro, in atteggiamento poetico, +e coll'occhio all'erta; non mai tanto però che gli riesca di staccar la +bocca da quella mano, prima che se ne accorga chi passa; e si senton +suoni di chitarra, mormorii di fontane, sospiri, risa di fanciulle, +fruscii misteriosi.... + +L'indomani mattina, ancora tutto turbato dai sogni orientali della +notte, ricominciai a girare per la città. Per descrivere tutto quello +che v'è di notevole ci vorrebbe un volume; è un vero Museo d'antichità +romane ed arabe; vi si trovano a profusione colonne militari, iscrizioni +in onore degli imperatori, resti di statue e di bassorilievi; sei +antiche porte; un gran ponte sul Guadalquivir, del tempo di Ottavio +Augusto, ricostrutto dagli Arabi; rovine di torri e di mura, case che +appartennero ai Califfi, e che serbano le colonne e gli archi +sotterranei delle sale da bagno; e per tutto porte, vestiboli, scale, da +far la delizia d'una legione d'archeologi. + +Verso mezzogiorno, passando per una stradina solitaria, vidi scritto sul +muro d'una casa, accanto a un'iscrizione romana:--_Casa de huespedes. +Almuerzos y comidas;_--e leggendo, sentii lo stimolo, come dice il +Giusti, di sì bassa fame, che deliberai di saziarla in quel qualunque +bugigattolo al quale m'ero abbattuto. Infilai una porticina, mi trovai +in un _patio_. Era un _patio_ meschino, senza marmi e senza fontane, ma +bianco come la neve e fresco come un giardino. Non vedendo nè tavole nè +seggiole, temetti d'aver sbagliato porta, e mi mossi per uscire. Una +vecchierella, sbucata non so di dove, mi arrestò. + +"Si mangia?" domandai. + +"_Si señor_" mi rispose. + +"Che cosa c'è?" + +"_Uevos, chorizo, chuletas, pescado, naranjas, vino de Málaga._" + +"_Muy bien: tráigame Usted todo lo que Usted tiene._" + +Cominciò a portarmi la tavola e la seggiola, ed io sedetti e aspettai. +A un tratto sentii aprire una porta dietro di me, mi voltai.... Angeli +del cielo, che vidi! La più bella di tutte le più belle Andaluse, non +solo di quelle vedute a Cordova, ma di tutte quelle che vidi poi a +Siviglia, a Cadice, a Granata; una ragazza, mi si lasci dir la parola, +tremenda, da far fuggire, o commettere qualche diavoleria; uno di quei +visi che facevan gridare: oh povero me! a Giuseppe Baretti, quando +viaggiava in Spagna. Stette qualche momento immobile, cogli occhi fissi +nei miei, come per dire:--ammirami;--poi si voltò verso la cucina e +gridò:--_Tia, despáchate!_--(Zia, spicciati); il che offrì a me +l'occasione di renderle _muchas gracias_ colla lingua impacciata, e a +lei il pretesto d'avvicinarsi rispondendo:--_No hay de que_--con una +voce così soave, che mi sforzò ad offrirle una seggiola, sulla quale +sedette. Era una ragazza sui vent'anni, alta, diritta come una palma, +bruna, con due grand'occhi pieni di dolcezza, luccicanti ed umidi che +pareva avessero versato allora allora una lagrima; e una nerissima +capigliatura ondulata, con una rosa fra le treccie. Pareva una delle +vergini arabe della tribù degli Usras, che facevano morir d'amore. + +Cominciò la conversazione ella stessa. + +"_Usted es extranjero, me parece?_" + +"Sì." + +"_Frances?_" + +"Italiano." + +"_Italiano? Paisano del Rey?_" + +"Sì." + +"_Le conoce Usted?_" + +"Di vista." + +"_Dicenque es un buen mozo._" (bel giovanotto). + +Io non risposi, essa si mise a ridere; e mi domandò:--_Que mira +Usted?_--e continuando a ridere, nascose il piede, che, sedendo, aveva +messo bene innanzi, perchè lo vedessi. Oh! non v'è donna in quei paesi, +che non sappia che i piedini andalusi sono famosi nel mondo. + +Colsi l'occasione, tirai il discorso sulla fama delle donne d'Andalusia, +e le espressi la mia ammirazione colle parole più calde del mio +dizionario. Mi lasciò dire, guardando con molta attenzione dentro una +fessura della tavola, poi rialzò il viso e mi domandò: + +"_Y en Italia, como son las mujeres?_" + +"Oh! belle, anche in Italia." + +"_Pero.... seran frias!_" (fredde). + +"Oh no, davvero!" m'affrettai a rispondere; "ma lei sa... in ogni paese +le donne hanno un _non so che_ di diverso da quelle di tutti gli altri +paesi; e fra tutti i _non so che_, quello delle Andaluse, per un povero +viaggiatore che non ha ancora i capelli bianchi, è forse il più +pericoloso di tutti; e c'è una parola per dire quello che penso; se non +se la ricordasse, glie la direi; le direi: _Señorita, Usted es la +Andalusa mas...._" (più....) + +"_Salada!_" (esclamò la ragazza coprendosi il viso colle mani). + +"_Salada!... la Andalusa mas salada de Córdoba._" + +_Salada_, salata: tale è la parola che si usa comunemente in +Andalusia per dire una donna bella, vezzosa, carina, languida, +ardente, e tutto quello che volete; una donna con due labbra che +dicano:--_Bebedme!_--bevetemi; e due occhi che vi costringano a +mordervi il labbro di sotto. + +La zia mi portò le uova, le costolette, il _chorizo_, gli aranci, e la +ragazza riprese la conversazione. + +"_Usted es italiano: ha visto Usted al Papa?_" + +"No, mi dispiace." + +"_Es posible? Un italiano que no viò al Papa! Y diga Usted: porqué le +hacen tanto sufrir los italianos?_" (perchè lo fanno tanto soffrire?) + +"Soffrire, in che modo?" + +"_Ya! Dicen que le han cerrado en su casa y que le tiran pedradas en las +ventanas!_" (e che gli tiran sassate nelle finestre). + +"Ma no! non lo creda! non c'è ombra di vero, ec." + +"_Viò Usted Venezia?_" + +"Oh! Venezia, sì." + +"_Es verdad que es una ciudad que sobrenada en la mar?_" (una +città che galleggia sul mare). + +E qui mi fece mille istanze, perchè le descrivessi Venezia, e le dicessi +com'era fatta la gente in quella strana città, e che fa tutto il giorno, +e come va vestita. E mentre io discorrevo, oltre lo sforzo che avevo a +fare per esprimermi con un po' di garbo, e per mandar giù le ova mal +cotte e il _chorizo_ stantìo, dovevo veder lei avvicinarsi man mano a +me, forse senza accorgersene, per udir meglio; e avvicinarsi tanto da +farmi sentir l'odore della rosa che aveva nei capelli, e il calore del +suo respiro; dovevo, dico, far tre sforzi in una volta, l'uno colla +testa, l'altro collo stomaco, e il terzo con tutto, e sentirmi anche +dire di tanto in tanto:--_Que bonito!_--che significa:--Quanto è +bello!--complimento che si riferiva al Canal Grande, e che mi faceva +l'effetto che farebbe a uno spiantato, un sacchetto pieno di marenghi, +fattogli sonar sotto il naso da un banchiere impertinente. + +"_Ah! señorita!_" dissi in fine, cominciando a perdere la pazienza; "che +vale che le città sian belle, alla fine dei conti? Chi ci è nato, non ci +bada; e il viaggiatore.... nemmeno. Io sono arrivato ieri a Cordova, è +una bella città, non c'è dubbio; ebbene: lo vuol credere? ho già +dimenticato tutto quello che ho visto, non ho più voglia di veder +niente, non so neanco più in che città mi trovi. Palazzi! moschee! mi +fan ridere! Quando vi avranno messo un fuoco nell'anima chi vi consumi, +andrete a smorzarlo nella moschea! Si faccia un po' più in là, scusi. +Quando vi sentirete una smania addosso che vi farebbe stritolar un +piatto coi denti, andrete a contemplare i palazzi? Creda! è una triste +vita quella del viaggiatore! È una penitenza delle più dure! È un +supplizio! È un..." Un prudente colpo di ventaglio mi chiuse la bocca, +che andava tropp'oltre e colle parole e coll'atto. Attaccai la +costoletta. + +"_Pobrecito!_" mormorò l'Andalusa ridendo, dopo aver dato un'occhiata +intorno; "_Son todos ardientes como Usted los italianos?_" + +"Che so io! Son tutte belle come lei le Andaluse?" + +La ragazza stese la mano sulla tavola. + +"Nasconda quella mano," le dissi. + +"_Porqué?_" domandò essa. + +"Perchè voglio mangiare in pace." + +"Mangi con una mano sola." + +"Ah!" + +Mi parve di stringere la manina d'una bimba di sei anni; il coltello +cadde in terra; un denso velo si stese sulla costoletta. + +A un tratto mi sentii la mano vuota, apersi gli occhi, vidi la ragazza +tutta turbata, mi voltai indietro: giusto cielo! c'era un bel pezzo di +giovanotto, con la giacchettina attillata, coi calzoni stretti, col +piccolo cappello di velluto, oh terrore! _un torero!_ Diedi un guizzo, +come se mi fossi sentito piantar nel collo due _banderillas de fuego_. + +--Capisco a volo!--dissi tra me, come quel tale nella commedia _Moglie e +Buoi_; e sfido a non capire! La ragazza, un po' imbarazzata, fece la +presentazione:--"_Un italiano de paso por Cordoba_," e soggiunse in +fretta: "che vorrebbe sapere a che ora parte il treno per Siviglia." + +Il _torero_, che al primo vedermi, aveva corrugato la fronte, si +rasserenò, mi disse l'ora della partenza, sedette, ed entrò +amichevolmente in conversazione. Io gli domandai notizie dell'ultima +_corrida_ che s'era fatta a Cordova; era un _banderillero_, mi raccontò +per filo e per segno le vicende della giornata. La ragazza, in quel +frattempo, coglieva dei fiori nei vasi del _patio_. Terminai la mia +colazione, offersi un bicchier di Malaga al _torero_, feci un brindisi +al felice piantamento di tutte le sue _banderillas_ avvenire, pagai lo +scotto (_tres pecetas_, c'eran compresi i begli occhi, si capisce), e +poi, fatto muso franco, anche per dissipare fin l'ombra d'un sospetto +nell'anima del mio formidabile rivale, dissi alla ragazza:--"_Señorita!_ +A chi parte non si nega nulla; io, per lei, sono come un moribondo, non +mi rivedrà mai più, non sentirà mai più pronunziare il mio nome: può +dunque lasciarmi un ricordo: mi dia quel mazzolino di fiori." + +"Eccolo," mi disse la ragazza; "l'avevo fatto per lei." + +Diede un'occhiata al _torero_; il _torero_ fece un atto di approvazione. + +"_Le doy gracias con toda la fuerza de mi corazon,_" risposi, e m'avviai +per uscire. M'accompagnarono tutti e due verso la porta. + +"_Hay funciones de toros en Italia?_" mi domandò il giovane. + +"Oh Dio! no. Non le abbiamo ancora." + +"Peccato! Cerchi di metterle in moda anche in Italia, e io andrò a +_banderillar_ a Roma." + +"Farò tutto il possibile. Signorina, perch'io la possa salutare abbia la +bontà di dirmi il suo nome." + +"_Consuelo._" + +"_Quédese Usted con Dios, Consuelo!_" + +"_Váyase Usted con Dios, señor italiano!_" + +E infilai la stradina solitaria. + + * * * * * + +Nei dintorni di Cordova non c'è notevoli monumenti arabi a vedere. +Eppure tutta la valle era un tempo sparsa di stupendi edifizi. Lontano +tre miglia dalla città, a settentrione, alle falde d'un monte, sorgeva +Medina Az-Zahra, la _città fiorente_, una delle più meravigliose opere +d'architettura del califfato di Abdurrahman III, iniziata dal Califfo +stesso in omaggio a una sua favorita di nome Az-Zahra. Le fondamenta +furon gettate l'anno novecentotrentasei, e diecimila operai vi +lavorarono per venticinque anni. I poeti arabi celebrarono Medina +Az-Zahra come la più splendida delle reggie umane, e il più delizioso +giardino della terra. Non era un edifizio, ma un vastissimo congiunto di +palazzi, di giardini, di cortili, di porticati, di torri. Ivi piante +pellegrine della Siria, giuochi fantastici di fontane altissime, +fiumicelli fiancheggiati dalle palme, e vasti bacini colmi di mercurio, +che scintillavano ai raggi del sole come laghi di fuoco; porte d'ebano e +d'avorio, tempestate di gemme; migliaia di colonne di preziosissimi +marmi, grandi terrazze aeree, e fra la moltitudine innumerevole delle +statue, dodici animali d'oro massiccio, luccicanti di perle, che +schizzavan dalla bocca e dalle nari acque odorose. In questa immensa +reggia formicolavano migliaia di servi, di schiavi, di donne, e +accorrevano da ogni parte del mondo i musici e i poeti. E nondimeno, +codesto Abdurrahman III, che visse fra tante delizie, che regnò per +cinquant'anni, che fu potente, glorioso e fortunato in ogni vicenda e in +ogni impresa, scrisse prima di morire che durante il suo lungo regno non +era stato felice che quattordici giorni! E la sua favolosa _città +fiorente_, settantaquattr'anni dopo che n'era stata posta la prima +pietra, fu invasa, saccheggiata ed arsa da un'orda barbaresca, ed oggi +non ne restan che poche pietre, che appena ne rammentano il nome. Di +un'altra splendida città, di nome Zahira, che sorgeva ad oriente di +Cordova, fatta costrurre dal poderoso Almansur, governatore del Regno, +non restan neanco le rovine: una mano di ribelli la ridusse in cenere +poco dopo la morte del suo fondatore. + + «Tutto ritorna alla gran madre antica.» + + * * * * * + +Invece di fare una scarrozzata nei dintorni di Cordova, mi diedi a +errare qua e là, almanaccando sui nomi delle strade, che per me è uno +dei più saporiti piaceri che si possan provare in una città sconosciuta. +Cordova, _alma ingeniorum parens_, avrebbe di che scrivere ad ogni +angolo di strada il nome d'un artista o d'un dotto illustre nato fra le +sue mura; e, sia detto ad onor suo, li ha tutti ricordati con materna +gratitudine. Voi ci trovate la piazzetta di Seneca, e la casa,--se sarà +quella,--nella quale nacque; la via di Lucano; la via di Ambrosio +Morales, l'istoriografo di Carlo V, continuatore della _Cronaca +generale della Spagna_ cominciata da Florian di Ocampo; la via di Paolo +Cespedes, pittore, architetto, scultore, archeologo, autore d'un poema +didattico _El arte de la pintura_, sfortunatamente non finito, sparso di +stupende bellezze. Ardente di entusiasmo per Michelangelo, del quale +aveva ammirato le opere in Italia, gli sciolse nel suo poema un inno di +lode che è uno dei più bei tratti della poesia spagnuola; e mio +malgrado, m'escon dalla penna gli ultimi versi, che ogni italiano, anche +non conoscendo la lingua sorella, può intendere e sentire. Non credere, +egli dice al lettore, di poter scoprire la perfezione della pittura in +altra cosa + + «Que en aquella escelente obra espantosa + Mayor de cuantas se han jamas pintado, + Que hizo[3] el Buonarrota de su mano + Divina, en el etrusco Vaticano! + + Cual nuevo Prometeo en alto vuelo + Alzándose, estendiò las alas tanto, + Que puesto encima el estrellado[4] cielo + Una parte alcanzò[5] del fuego santo; + Con que tornando enriquecido al suelo + Con nueva maravilla y nuevo espanto, + Diò vida con eternos resplandores + À marmoles, à bronces, à colores. + ¡O mas que mortal hombre! ¿Angel divino + O cual te nomaré? No humano cierto + Es tu ser, que del cerco empireo vino[6] + Al estilo y pincel vida y concierto: + Tu mostraste à los hombres el camino + Por mil edades escondido, incierto + De la reina virtud; a ti se debe + Honra que en cierto dia el sol renueve.» + +Mormorando questi versi, riuscii nella via Juan de Mena, l'_Ennio +spagnuolo_, come lo chiamano i suoi concittadini, autore d'un poema +fantasmagorico, intitolato: _Il labirinto_, imitazione della _Divina +Commedia_, di gran fama ai suoi tempi; e non privo, in vero, di qualche +pagina di poesia ispirata e profonda; ma, nell'assieme, gonfio di +pedantesco misticismo, e freddo. Giovanni II, re di Castiglia, andava +pazzo di questo _Labirinto_, lo teneva accanto al messale nel suo +gabinetto, lo portava seco alla caccia; ma, vedete capriccio di Re! il +poema non aveva che trecento strofe, e a Giovanni II parevan poche, e +sapete per qual ragione? Per la ragione che l'anno è di trecento +sessantacinque giorni, e a lui pareva che quanti sono i giorni dell'anno +tante dovessero essere le strofe del poema; e pregò il poeta di comporne +altre sessantacinque, e il poeta lo obbedì; lietissimo, l'adulatore! di +vedersi offerto un pretesto per adulare ancora; benchè l'avesse già +tanto adulato, fino al segno di pregarlo che gli correggesse i suoi +versi! Dalla via Juan de Mena, passai nella via Gongora, il Marini della +Spagna, non meno grande d'ingegno, ma forse anche più corruttore della +sua letteratura che non sia stato della nostra il Marini, poichè guastò, +stroppiò, imbastardì in mille modi anche la lingua; onde Lopez de Vega +argutamente fa chiedere da un poeta gongorista al suo ascoltatore:--Mi +capisci?--e questi risponde:--Sì!--e il poeta di rimando:--Menti! perchè +non mi capisco neanch'io.--Non però scevro affatto di gongorismo +neanche il Lopez, cui bastò l'animo di scrivere che il Tasso non era che +l'aurora del sol di Marini; nè scevro il Calderon, nè gli altri più +grandi. Ma basti di poesia, per non uscire di carreggiata. + +Dopo la _siesta_, andai a ricercare i miei due compagni, che mi +condussero nei sobborghi della città, nei quali vidi per la prima volta +donne e uomini di tipo veramente andaluso, quale io me lo raffigurava, +con occhi e colori e atteggiamenti d'Arabi; e intesi pure per la prima +volta il parlar proprio del popolo d'Andalusia, più molle e più cantato +che nelle Castiglie, ed anche più gaio e più immaginoso, e accompagnato +da un gesticolare più vivo. Domandai ai miei compagni se fosse vero +quello che suol dirsi dell'Andalusia: che cioè colla pubertà precoce +sian precoci i vizii, e voluttuosi i costumi, e gli amori sfrenati. +_Harto verdadero!_ risposero: troppo vero! e qui spiegazioni, +descrizioni e racconti, che tengo nella penna. Ritornammo in città, mi +condussero in uno stupendo Casino, con giardini e sale splendide, in una +delle quali, la più vasta e la più ricca, ornata dei ritratti di tutti i +Cordovesi illustri, sorge una specie di palco scenico, su cui salgono i +poeti a leggere le loro poesie le sere solenni destinate a pubblico +certame d'ingegno; e i vincitori ricevono una corona d'alloro dalle mani +delle più belle e colte fanciulle della città, assise sur un semicerchio +di seggiole inghirlandate di rose. La sera ebbi il piacere di conoscere +parecchi giovani Cordovesi, _ardentemiente afectos_, come si dice in +spagnuolo leccato, _al cultivo de las Musas_, franchi, cortesi, +vivacissimi, con una farraggine di versi nella testa, e infarinati di +letteratura italiana; cosicchè, figuratevi, dall'imbrunire a mezzanotte, +per quelle misteriose stradine che m'avevan fatto girar la testa la sera +prima, fu un continuo clamoroso scambiarsi di sonetti, d'inni e di +ballate delle due lingue, dal Petrarca al Prati, dal Cervantes allo +Zorilla; e una allegrissima conversazione chiusa e suggellata da molte +cordiali strette di mano, e da calde promesse di scriversi, di mandarsi +libri, di venire in Italia, di tornare in Spagna, ec. ec.; non altro che +parole, come sempre, ma parole non meno care per questo. + + * * * * * + +L'indomani partii per Siviglia. Alla stazione vidi Frascuelo, Lagartijo, +il Cuco, e tutta la compagnia dei _toreros_ di Madrid, che mi salutarono +con uno sguardo benevolo di protezione. Mi cacciai in un vagone +polveroso, e quando il treno si mosse, e Cordova apparve ai miei occhi +per l'ultima volta, la salutai coi versi del poeta arabo, un po' troppo +sensuali, se si vuole, per il gusto d'un europeo; ma, in fin dei conti, +adatti all'occasione: + +«_Addio, Cordova!_ Per vivere sempre fra le tue mura, vorrei far vita +più lunga di Noè. Vorrei avere i tesori di Faraone per spenderli in vino +e in belle Cordovesi, dagli occhi soavi, che invitano ai baci.» + + +NOTE: + + [3] Fece. + + [4] Stellato. + + [5] Conseguì. + + [6] Venne. + + + + +IX. + +SIVIGLIA. + + +Il viaggio da Cordova a Siviglia non desta la meraviglia come quello da +Toledo a Cordova; ma è pur bello ancora; sono sempre quei boschi di +aranci, quegli oliveti sconfinati, quei colli vestiti di pampini, quei +prati coperti di fiori. A poche miglia da Cordova si vedon le torri +diroccate del formidabile castello di Almodovar, posto sur una roccia +altissima, che domina un immenso spazio all'intorno; a Hornachuelos, un +altro vecchio castello sulla sommità d'una collina, in mezzo un +paesaggio solitario e melanconico; più oltre la bianca città di Palma, +nascosta in un foltissimo bosco d'aranci, cinto alla sua volta da una +corona di orti e di giardini; e via via si trascorre in mezzo a campi +biondeggianti di grano, fiancheggiati da lunghissime siepi di fichi +d'India, da filari di piccole palme, da boschetti di pini, da folte +piantagioni di alberi fruttiferi; e ad ogni tratto si vedon colli e +castelli e torrenti e svelti campanili di villaggi celati tra gli +alberi, e cime azzurre di monti lontani. + +Son belle sopra ogni cosa le piccole case campestri sparse lungo la +strada. Non ricordo d'averne veduta una che non fosse bianca come la +neve. È bianca la casa, bianco il parapetto del pozzo vicino, bianco il +muricciuolo che cinge l'orto, bianchi i due pilastrini della porta del +giardino; ogni cosa par stata imbiancata il giorno innanzi. Alcune di +queste case hanno una o due finestrine binate alla moresca, altre +qualche arabesco sulla porta, altre il tetto coperto di tegole +variopinte come le case arabe. Qua e là, pei campi, si vedon cappe rosse +e bianche di contadini, cappelli di velluto in mezzo all'erba, ciarpe di +tutti i colori. I contadini che si vedono sulle aiuole, o che accorrono +a veder passare il treno, sono vestiti tal quale ce li rappresentano i +quadri di costumi di quarant'anni fa: hanno un cappello di velluto con +una grandissima tesa un po' rivoltata, con una piccola cupola a pan di +zucchero; una giacchettina corta, un panciotto aperto, un par di calzoni +tagliati al ginocchio come quelli dei preti, un par di ghette alte fino +ai calzoni, e una fascia intorno alla vita. Questa foggia di vestire, +incomoda, ma bella, s'attaglia mirabilmente alle forme snelle di quegli +uomini, i quali preferiscono assai lo star bellamente male allo star +bene senza grazia, e s'acconciano di buon grado a stintignare una +mezz'ora ogni mattina, pur di avere indosso un paio di calzoncini che +mettano in rilievo il fianco svelto e la gamba ben tornita. Non han +nulla di comune coi nostri contadini del settentrione, dal muso duro e +dall'occhio attonito. Quelli vi fissan negli occhi, con un sorriso, i +loro grandi occhi neri, come se vi volessero dire:--Non mi +riconoscete?--lancian degli sguardi audaci alle signore che metton la +testa fuori del finestrino; accorrono per porgervi un fiammifero prima +che voi glielo abbiate domandato; qualche volta rispondono in rima a una +vostra interrogazione, e son capaci persino di ridere per farvi vedere i +loro denti bianchi. + +A la Rinconada si comincia a vedere, in dirittura della strada ferrata, +il campanile della Cattedrale di Siviglia; e a destra, di là dal +Guadalquivir, le belle colline coperte d'oliveti, ai piedi delle quali +giaccion le rovine d'Italica. Il treno volava, e io parlavo tra me e me, +a mezza voce, affrettando le parole via via che spesseggiavan le case, +con quell'affanno pien di desiderio e di gioia, che si prova salendo le +scale dell'amante. Siviglia! Siviglia è là! È là la regina +dell'Andalusia, l'Atene spagnuola, la madre del Murillo, la città dei +poeti e degli amori, la famosa Siviglia, di cui pronunciavo il nome fin +da fanciullo con un sentimento di dolce simpatia! Chi m'avesse detto, +qualche anno fa, che io l'avrei veduta! Eppure non è un sogno! Quelle +case son ben di Siviglia, quei contadini laggiù son Sivigliani; quel +campanile ch'io vidi, è la Giralda! Io a Siviglia? È strano! Mi vien +voglia di ridere! Che farà mia madre in questo momento! Se fosse qui! Se +fosse qui il tale, il tal altro! Peccato esser solo! Ecco le case +bianche, i giardini, le stradine.... Siamo nella città.... Ora si +scende.... Ah! come è bella la vita!.... + +Arrivai a un albergo, buttai la valigia nel _patio_, e cominciai a +errare per la città. Mi parve di riveder Cordova ingrandita, abbellita e +arricchita; le strade son più larghe, le case son più alte, i _patios_ +più spaziosi; ma l'aspetto generale della città è il medesimo; è quella +bianchezza purissima, quella rete intricata di stradine, quell'odor +diffuso d'aranci, quell'aria gentile di mistero, quella sembianza +orientale, che desta nel cuore un sentimento dolcissimo di amorosa +malinconia, e nella mente mille fantasie e desiderii e visioni d'un +mondo lontano, d'una vita nuova, d'una gente ignota, d'un paradiso +terrestre pieno d'amori, di delizie, di pace. In quelle strade si legge +la storia della città; ogni balcone, ogni frammento di scultura, ogni +crocicchio solitario rammenta l'avventura notturna d'un Re, le +ispirazioni d'un poeta, le vicende di una bella, un amore, un duello, un +rapimento, una favola, una festa. Qui è una memoria di Maria Padilla, là +di don Pedro, più oltre del Cervantes, altrove del Colombo, di Santa +Teresa, del Velasquez, del Murillo. Una colonna rammenta la dominazione +Romana, una torre, lo splendore della monarchia di Carlo V, un alcazar, +la magnificenza della corte degli Arabi. Accanto alle modeste casine +bianche, s'innalzano i sontuosi palazzi marmorei; le piccole strade +tortuose sboccano nelle vaste piazze popolate di aranci; dal crocicchio +deserto e silenzioso si riesce, con un breve giro, nella strada corsa da +una folla rumorosa; e per tutto dove si passa, si vedono a traverso i +graziosi cancelli dei _patios_, fiori, statue, fontane, fughe di sale, +muri coperti di arabeschi, finestrine arabe, sottili colonne di marmi +preziosi; e a ogni finestra, in ogni giardino, donnine vestite di +bianco, mezzo nascoste, come timide ninfe, fra le foglie dei pampini e i +cespugli delle rose. + +Di strada in strada arrivai alla riva del Guadalquivir, sui viali del +passeggio della Cristina, che è per Siviglia ciò che per Firenze il +Lungarno. Qui si gode uno spettacolo incantevole. + +Mi avvicinai prima alla famosa Torre dell'Oro. Questa famosa Torre, +chiamata dell'Oro o perchè vi si chiudeva l'oro che i bastimenti +spagnuoli portavano dall'America, o perchè il re Don Pedro vi nascondeva +i suoi tesori, è ottagona, formata da tre piani rientranti, coronata di +merli e bagnata dal fiume. La tradizione narra che questa torre fu +costrutta al tempo dei Romani, e che vi soggiornò per lungo tempo la +bellissima favorita di quel Re, quando la torre era congiunta +all'alcazar da un edifizio che venne demolito per far luogo al passeggio +della Cristina. + +Questo passeggio si stende dal palazzo del duca di Montpensier fino alla +Torre dell'Oro ed è tutto ombreggiato da platani d'Oriente, da quercie, +da cipressi, da salici, da pioppi, e d'altri alberi del settentrione, +che gli Andalusi ammirano come ammireremmo noi le palme e gli aloè nelle +campagne del Piemonte e della Lombardia. Un gran ponte accavalcia il +fiume, e conduce al sobborgo di Triana, del quale si vedono le prime +case sulla sponda opposta. Una lunga fila di bastimenti, di golette, di +barconi si stende sul fiume, e fra la Torre dell'Oro e il palazzo del +Duca, è un va e vieni di barchette. Tramontava il sole. Una folla di +signore formicolava pei viali, frotte di operaie passavano nel ponte, +ferveva il lavoro sui bastimenti, sonava una banda musicale nascosta tra +gli alberi, il fiume era color di rosa, l'aria odorava di fiori, il +cielo pareva tutto in fuoco. + +Rientrai in città, e godetti il meraviglioso spettacolo di Siviglia +notturna. I _patios_ di tutte le case erano illuminati; quei delle case +modeste, rischiarati da una mezza luce che ne abbelliva d'un'aria di +mistero la grazia; quei dei palazzi, pieni di fiammelle, che facevan +sfolgorare gli specchi e scintillare come getti d'argento vivo gli +zampilli delle fontane, e luccicare di mille colori i marmi dei +vestiboli, i musaici delle pareti, le vetriere delle porte, i cristalli +dei doppieri. Si vedeva dentro un formicaio di signore, si sentiva per +tutto un suon di risa, di voci, di musiche; pareva di passare in mezzo a +tante sale da ballo; da ogni porta usciva un'onda di luce, di fragranze +e d'armonie; le strade erano affollate; fra gli alberi delle piazze, +sotto gli atrii, in fondo ai vicoli, sui terrazzini, da ogni parte si +vedevan gonnelle bianche ondeggiare, sparire e riapparire nell'ombra; e +testine ornate di fiori vezzeggiare alle finestre; e gruppi di giovani +attraversar la folla gettando allegre grida; e gente salutarsi e +discorrere fra le finestre e la strada, e per tutto un moto affrettato, +un gridìo, un riso, una gaiezza carnevalesca. Siviglia non era più che +un immenso giardino, nel quale folleggiava un popolo fremente di +giovinezza e d'amore. + +Per uno straniero, quelli son momenti assai tristi. Mi ricordo che avrei +dato del capo nel muro. Erravo qua e là mezzo sbalordito, col capo +basso, col cuore stretto, come se tutta quella gente si divertisse per +insultare la mia solitudine e la mia malinconia. Era troppo tardi per +portare le lettere di raccomandazione, troppo presto per andare a +dormire: ero schiavo di quella folla e di quell'allegrezza, e dovetti +subirla per molte ore. Provai un sollievo sforzandomi di non guardar in +viso le donne; ma non ci riuscivo sempre, e quando i miei occhi +incontravano per caso due pupille nere, la trafittura era più acerba, +appunto perchè improvvisa, che se avessi sfidato il pericolo col cuore +pronto. Ero pure in mezzo a quelle Sivigliane tremendamente famose! Le +vedevo passare, strette al braccio dei loro mariti e dei loro amanti, +toccavo le loro vesti, inspiravo il loro profumo, sentivo il suono delle +loro molli parole, e il sangue mi saliva al capo come un'onda di fuoco. +Fortunatamente mi ricordai d'aver inteso dire a Madrid da un Sivigliano +che il Console d'Italia soleva passar la serata nella bottega d'un suo +figliuolo negoziante; cercai questa bottega, la rinvenni, vi trovai il +Console, e consegnandogli una lettera d'un amico suo:--Caro +Signore!--gli dissi con un tuono drammatico che lo fece ridere;--mi +soccorra lei; Siviglia mi fa paura! + +A mezzanotte la città non aveva mutato aspetto; v'era ancora tutta +quella folla e tutta quella luce; tornai all'albergo e mi chiusi nella +camera coll'intenzione di andar a letto. Peggio che peggio. Le finestre +della camera davano sur una piazza dove formicolava un visibilio di +gente intorno a una banda musicale che non finiva mai di suonare; +cessata la musica, cominciaron le chitarre, le grida degli acquaioli, i +canti, le risa; tutta la notte fu un baccano da svegliare le talpe. Io +feci un sogno delizioso e tormentoso ad un tempo; ma più tormentoso. Mi +pareva d'esser legato al letto da una lunghissima treccia nera +attorcigliata in mille nodi, e di sentirmi sulle labbra una bocca di +brage che mi toglieva il respiro, e intorno al collo due manine vigorose +che mi schiacciavano il capo contro il manico d'una chitarra. + + * * * * * + +La mattina seguente andai difilato a vedere la Cattedrale. + +Per descrivere ammodo codesto smisurato edifizio, bisognerebbe aver +sotto mano una raccolta di tutti gli aggettivi più sperticati e di tutte +le più strampalate similitudini che uscirono dalla penna degli +iperboleggiatori di tutti i paesi, ogni volta che ebbero a dipingere +qualcosa di prodigiosamente alto, di mostruosamente largo, di +spaventosamente profondo, d'incredibilmente grandioso. Quando ne parlo +cogli amici, senza accorgermene, faccio anch'io, come il Mirabeau di +Vittor Ugo, _un colossal mouvement d'épaules_, e gonfio le gote e +ingrosso a grado a grado la voce a somiglianza di Tommaso Salvini nella +tragedia _Sansone_, quando con un accento che fa fremer la platea, dice +che si sente ricrescer ne' nervi il vigore. Parlar della Cattedrale di +Siviglia, stanca come suonare un grosso strumento a fiato o sostenere +una conversazione da una sponda all'altra d'un torrente rumoroso. + +La Cattedrale di Siviglia è isolata in mezzo ad una vastissima piazza, e +però se ne può misurar la grandezza con un colpo d'occhio. Sul primo +momento, pensai al motto famoso che proferì il Capitolo della Chiesa +primitiva, decretando l'8 luglio del 1401, la costruzione della nuova +Cattedrale:--Inalziamo un siffatto monumento che faccia dire ai posteri +che noi eravamo pazzi.--Quei reverendi canonici non hanno fallito al +loro intento. Ma per accertarsene bisogna entrare. L'aspetto esterno +della Cattedrale è grandioso e magnifico; ma senza paragone meno che +l'interno. Manca la facciata; un alto muro circonda tutto l'edifizio a +modo d'una fortezza. Per quanto si giri e si guardi, non si riesce a +fissar nella mente un contorno unico che, al pari dell'epigrafe d'un +libro, porga un chiaro concetto del disegno dell'opera; si ammira e si +prorompe più d'una volta nell'esclamazione:--È immenso!--ma non ci si +appaga; e s'entra nella chiesa frettolosamente, desiderosi di provare un +sentimento di meraviglia più intero. + +Al primo entrare si rimane sbalorditi, ci si sente smarriti come in un +abisso; e per qualche momento non si fa che descrivere collo sguardo +immense curve per quell'immenso spazio, quasi per accertarsi che la +vista non c'inganna e la fantasia non c'illude. Poi ci si avvicina a uno +dei pilastri, si misura, e si guardano gli altri lontani: son grossi +come torri, e paion sottili da far fremere al pensiero che l'edifizio vi +poggia su. Si percorrono ad uno ad uno, con uno sguardo rapido, dal +pavimento alla vòlta, e par di poter contare i momenti che lo sguardo +impiega a salire. Son cinque navate, che formerebbero ciascuna una +grande chiesa. In quella di mezzo potrebbe passeggiare a testa alta +un'altra Cattedrale colla sua cupola e il suo campanile. Tutte insieme +formano sessantotto vòlte ardimentose che, a guardarle, par che +lentamente si allarghino e si sollevino. Tutto è enorme in questa +Cattedrale. La cappella maggiore, posta nel mezzo della navata +principale, e alta fin quasi a toccar la volta, pare una cappella +costrutta per de' sacerdoti giganti a' quali gli altari comuni non +arrivino sino al ginocchio; il cero pasquale sembra un albero di +bastimento; il candelabro di bronzo che lo sopporta, un pilastro d'una +chiesa; gli organi, case; il coro, è un museo di scultura e di +cesellatura, da meritare ei solo una visita d'una giornata. Le +cappelle sono degne della chiesa: vi sono profusi i capolavori di +sessantasette scultori e di trentotto pittori. Il Montanes, il Zurbaran, +il Murillo, il Valdes, l'Herrera, il Boldan, il Roëlas, il Campana, +v'hanno lasciato mille traccie immortali della loro mano. La cappella +di san Ferdinando, che racchiude i sepolcri di questo Re, della sua +sposa Beatrice, di Alfonso il Saggio, del celebre ministro Florida +Blanca, e d'altri personaggi illustri, è una delle più belle e più +ricche. Il corpo del re Ferdinando, che redense Siviglia dalla signoria +degli Arabi, vestito della sua assisa guerriera, colla corona e col +manto, riposa in una cassa di cristallo, coperta d'un velo. Da un lato è +la spada che portava il giorno della sua entrata in Siviglia; dall'altro +la canna, emblema del comando. In quella stessa cappella si conserva una +piccola vergine d'avorio, che il santo Re portava seco in guerra, e +altre reliquie di gran valore. Nelle restanti cappelle sono grandi +altari di marmo, tombe di stile gotico, statue di pietra, di legno, +d'argento, chiuse in ampie casse di cristallo, col petto e le mani +coperte di diamanti e di rubini; e stupendi quadri, che, sgraziatamente, +la scarsa luce che scende dalle alte finestre non rischiara tanto che si +possano ammirare in tutta la loro bellezza. + +Ma dalla considerazione delle cappelle, dei quadri, delle sculture, si +ritorna senza posa ad ammirare la Cattedrale nel suo grandioso e, se si +potesse dire, formidabile aspetto. Dopo essersi slanciati su fino a +quelle altezze vertiginose, lo sguardo e la mente ricadono a terra, +quasi stanchi dello sforzo, come per ripigliar nuova lena a salire. E le +immagini che vi pullulano nel capo, rispondono alla vastità della +Basilica: angeli smisurati, teste di cherubini mostruose, ali grandi +come vele di naviglio, e svolazzi di manti candidi immensi. +L'impressione che vi produce codesta Cattedrale è tutta religiosa; ma +non mesta; è quel sentimento che trasporta il pensiero negli spazi +interminati e nei tremendi silenzi, nei quali s'annegava il pensiero di +Leopardi; è un sentimento pieno di desiderio e di ardire; il brivido +voluttuoso che si prova sull'orlo d'un abisso; il turbamento e la +confusione delle grandi idee; il divino terrore dell'infinito. + +Come è la cattedrale più varia della Spagna (chè l'architettura gotica, +la germanica, la greco-romana, l'araba e quella nominata volgarmente +_plateresca_ vi lasciarono ciascheduna una impronta), ella è pure la più +ricca e la più privilegiata. Nei tempi della maggior potenza del clero, +vi si bruciavano, ogni anno, ventimila libbre di cera; vi si +celebravano, ogni giorno, su ottanta altari, cinquecento messe; il vino +che si consumava nel sacrifizio ascendeva all'incredibile quantità di +diciottomila settecento cinquanta litri. I canonici avevano un +servidorame da monarchi, si recavano alla chiesa in splendide carrozze +tirate da superbi cavalli, si facevano sventolare dai chierici, mentre +celebravan la messa, con enormi ventagli ornati di piume e di perle; +diritto concesso loro dal Papa, del quale alcuni approfittano ancora +oggigiorno. Non occorre parlare delle feste della settimana santa che +sono ancora adesso famose nel mondo, e alle quali accorre gente da tutte +le parti d'Europa. + +Ma il privilegio più curioso della cattedrale di Siviglia è la così +detta danza _de los seises_, che ha luogo ogni sera, sull'imbrunire, per +otto giorni consecutivi, dopo la festa del _Corpus Domini_. Poichè fui a +Siviglia in quei giorni, l'andai a vedere, e mi parve cosa degna di +esser descritta. Da quanto me n'era stato detto prima, mi pareva che la +dovesse essere una pagliacciata scandalosa, ed entrai nella chiesa +coll'animo preparato a un sentimento di sdegno per la profanazione del +luogo sacro. La chiesa era buia; la sola cappella maggiore illuminata; +una folla di donne ginocchioni ingombrava lo spazio fra la cappella e il +coro. Alcuni preti stavan seduti a destra e sinistra dell'altare; +davanti alla gradinata era disteso un ampio tappeto; due file di ragazzi +dagli otto ai dodici anni, vestiti da cavalieri spagnuoli del medio evo, +con cappello piumato e calze bianche, eran schierati gli uni di fronte +agli altri, in faccia all'altare. A un cenno dato da un sacerdote, una +soave musica di violini ruppe il silenzio profondo della chiesa, e le +due schiere di ragazzi si mossero con un passo di contraddanza, e +cominciarono a dividersi, a intrecciarsi, a sciogliersi, a riannodarsi, +con mille graziosissimi giri; e poi proruppero tutti insieme in un canto +armonioso e gentile, che echeggiò nell'oscurità della vasta cattedrale +come la voce d'un coro d'angeli; e un momento dopo, si misero ad +accompagnare la danza ed il canto colle nacchere. Nessuna cerimonia +religiosa mi commosse mai come questa. È impossibile esprimere +l'effetto che producevano quelle vocine sotto quelle immense vòlte; +quelle creaturine ai piedi di quell'altare enorme; quella danza +composta, quasi umile; quel costume antico, quella folla prostrata, e +intorno intorno quelle tenebre. Uscii dalla chiesa coll'anima serena +come se avessi pregato. + +A proposito di questo ballo mi fu raccontato un aneddoto assai curioso. +Due secoli or sono, un arcivescovo di Siviglia al quale pareva che colle +contraddanze e le nacchere non si lodasse degnamente il Signore, volle +proibire la cerimonia. Ne seguì un sottosopra: il popolo strepitò; i +canonici alzaron la voce; l'arcivescovo fu costretto a chieder soccorso +al papa. Il papa, curioso, volle vedere coi suoi occhi il ballonzolo per +poter giudicare con conoscimento di causa. I ragazzi, vestiti da +cavalieri, furon condotti a Roma, ricevuti nel Vaticano e fatti danzare +e cantare in presenza di Sua Santità. Sua Santità rise, non disapprovò, +e volendo dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ossia contentare i +canonici senza scontentare l'arcivescovo, decretò che i ragazzi +potessero continuare a ballare finché avessero logorato i vestiti che si +trovavano addosso; dopo di che la cerimonia si sarebbe considerata come +abolita. L'arcivescovo rise sotto i baffi, se li aveva, e i canonici +risero anch'essi, come quelli che avevan già trovata la maniera di farla +in barba all'arcivescovo e al papa. E infatti essi rinnovarono ai +ragazzi ogni anno una parte del vestiario, in modo che non si potesse +dire mai che tutto il vestiario era logoro; e l'arcivescovo che, da +uomo scrupoloso, pigliava l'ordine del papa alla lettera, non si potè +opporre alla ripetizione della cerimonia. Così si continuò a ballare e +si balla e si ballerà fin che piaccia ai canonici e a Domeneddio. + +Mentre stavo per uscir dalla chiesa, un sacrestano mi fece un cenno, mi +condusse dietro al coro, e m'indicò una lastra del pavimento, sulla +quale lessi una iscrizione che mi fece battere il cuore. Sotto quella +pietra sono sepolte le ossa di Ferdinando Colombo, figlio di Cristoforo, +nato a Cordova, morto a Siviglia il 12 luglio del 1536, nell'età di +cinquant'anni. Sotto l'iscrizione si leggono alcuni distici latini del +seguente significato: + +«Che vale ch'io abbia bagnato dei miei sudori l'intero universo, ch'io +abbia percorso tre volte il nuovo mondo scoperto da mio padre, ch'io +abbia abbellito le rive del tranquillo Beti, e preferito i miei gusti +semplici alle ricchezze per riunire intorno a te le divinità della +sorgente di Castalia, e offrirti i tesori raccolti già da Tolomeo, se +tu, passando in silenzio su questa pietra, non rivolgi nemmeno un saluto +a mio padre, e a me un lieve ricordo?» + +Il sacrestano che ne sapeva più di me, mi spiegò questa iscrizione. +Ferdinando Colombo fu, giovanissimo, paggio di Isabella la Cattolica e +del principe Don Giovanni; viaggiò nelle Indie con suo padre e suo +fratello, l'ammiraglio Don Diego, seguì l'imperatore Carlo V nelle sue +guerre, fece altri viaggi in Asia, in Affrica e nell'America, e per +tutto raccolse con infinite cure e ingenti spese libri preziosissimi, +dei quali compose una biblioteca, che dopo la sua morte passò nelle mani +del capitolo della cattedrale, e rimane tuttora col titolo famoso di +Biblioteca Colombina. Prima di morire scrisse egli stesso i distici +latini che si leggono sulla pietra della sua tomba e manifestò il +desiderio di essere sepolto nella cattedrale. Negli ultimi momenti della +sua vita, si fece portare un vassoio pieno di cenere, se ne asperse il +viso pronunziando le parole della Sacra Scrittura: _Memento homo quia +pulvis es_, intonò il _Te Deum_, sorrise e spirò colla serenità d'un +santo. Subito mi prese il desiderio di visitar la biblioteca e uscii +dalla chiesa. + +Un cicerone mi arrestò sulla soglia per domandarmi se avevo visto il +_Patio de los Naranjos_ (il cortile degli aranci), e avendogli risposto +di no, mi ci condusse. Il cortile degli aranci è posto a tramontana +della cattedrale, e cinto d'un gran muro merlato. Nel mezzo sorge una +fontana, circondata da un boschetto d'aranci, e da un lato, accanto al +muro, un pulpito di marmo, ai piedi del quale narra la tradizione che +predicasse san Vincenzo Ferrero. Nello spazio di questo cortile, che è +amplissimo, sorgeva l'antica moschea che si crede sia stata costrutta +verso la fine del secolo duodecimo. Ora non ne rimane più traccia. +All'ombra degli aranci, sull'orlo della vasca della fontana, vanno a +pigliare il fresco i buoni sivigliani _en las ardientes siestas del +estio_; e a rammentare il voluttuoso paradiso di Maometto non resta che +la leggiadra verzura e l'aria imbalsamata, e ad ora ad ora qualche +bella fanciulla dai grandi occhi che vi saetta trasvolando in mezzo agli +alberi lontani. + +La famosa Giralda della cattedrale di Siviglia, è un'antica torre araba, +costrutta, a quanto si afferma, nell'anno mille, sul disegno +dell'architetto Gaver, inventore dell'algebra; modificata nella parte +superiore dopo la riconquista, e ridotta così a campanile cristiano; ma +pur sempre araba all'aspetto, e tuttavia più altera dello sparito +stendardo dei vinti, che non della croce a lei nuovamente imposta dai +vincitori. È un monumento che produce una sensazione nuova; fa +sorridere; è smisurato e imponente come una piramide egizia, e ad un +tempo gaio e gentile come un chiosco di giardino. È una torre di +mattoni, quadrata, d'un bellissimo color di rosa, nuda fino a una certa +altezza, e di qui in su ornata di finestrine moresche, binate, sparse +qua e là come a caso, munite di balconcini che fanno un bellissimo +vedere. Sul piano dove posava anticamente un tetto variopinto, +sormontato d'un'asta di ferro che sorreggeva quattro enormi palle +dorate; sorge il campanile cristiano, di tre piani, il primo occupato +dalle campane, il secondo cinto d'una balaustrata, il terzo formato da +una specie di cupola, sulla quale gira come una banderuola una colossale +statua di bronzo dorato, che rappresenta la Fede, con una palma da una +mano e dall'altra uno stendardo, visibile a grande distanza da Siviglia, +e quando vi batte il sole, scintillante a somiglianza di un enorme +rubino confitto nella corona d'un re titano che signoreggi collo +sguardo tutta la vallata andalusa. + +Salii fino alla sommità, e là fui ampiamente compensato delle fatiche +della salita. Siviglia, tutta bianca come una città di marmo, cinta +d'una corona di giardini, di boschi e di viali, in mezzo ad una campagna +sparsa di ville, si stende sotto allo sguardo in tutta la pompa della +sua bellezza orientale. Il Guadalquivir carico di navi l'attraversa e +l'abbraccia con un larghissimo giro. Qui la Torre dell'Oro disegna le +sue graziose forme sulle acque azzurre del fiume, là l'Alcazar ostenta +le sue austere torri, più oltre giardini del Montpensier spingono oltre +i tetti degli edifizii un ammasso enorme di verzura; lo sguardo penetra +dentro il circo dei tori, nei giardini delle piazze, nei _patios_ delle +case, nei claustri delle chiese, in tutte le strade che vengono a +sboccare intorno alla cattedrale; lontano, si scorgono i villaggi di +Santi-Ponce, di Algaba ed altri che biancheggiano alle falde delle +colline; a destra del Guadalquivir, il grande borgo di Triana; da un +lato, lontanissimo, le creste dentellate della Sierra Morena; dal lato +opposto altri monti svariati d'infinite tinte azzurrine; e sopra questo +meraviglioso panorama il più puro, il più trasparente, il più +incantevole cielo che abbia mai sorriso allo sguardo dell'uomo. + +Sceso dalla Giralda, andai a vedere la biblioteca Colombina, posta in un +edifizio antico, accanto al _Patio de los Naranjos_. Dopo aver visto una +collezione di messali, di bibbie, di manoscritti preziosi, uno tra i +quali attribuito ad Alfonso il Saggio, intitolato: _Il Libro del +Tesoro_, scritto con diligentissima cura nella vecchia lingua spagnuola; +vidi,--lasciatemelo ripetere,--vidi,--io--coi miei occhi inumiditi, e +premendomi una mano sul cuore che mi batteva forte, vidi un libro, un +trattato di cosmografia e di astronomia, in latino, coi margini coperti +di note scritte dalla mano di Cristoforo Colombo. Egli aveva studiato +quel libro quando volgeva in mente il grande disegno, aveva vegliato su +quelle pagine, le aveva toccate, forse la sua divina fronte, in quelle +veglie faticose, si era qualche volta chinata con uno stanco abbandono +su quelle pergamene, e le aveva bagnate di sudore! È un pensiero che fa +fremere! Ma c'è ben altro! Vidi uno scritto della mano di Colombo, nel +quale sono raccolte tutte le profezie degli antichi scrittori sacri e +profani intorno alla scoperta d'un nuovo mondo; scritto del quale egli +si servì, a quanto pare, per indurre i sovrani di Spagna a fornirgli i +mezzi di tentare la sua impresa. V'è, fra gli altri, un passo della +_Medea_ del Seneca, che dice: _Venient annis sæcula seris, quibus +oceanus vincula rerum laxet, et ingens Pateat tellus_. E nel volume del +Seneca, che si trova pure nella biblioteca Colombina, accanto al passo +citato, v'è una annotazione del figlio Ferdinando, che dice:--Questa +profezia è stata avverata da mio padre, l'ammiraglio Cristoforo Colombo, +l'anno 1492.--Mi si riempiron gli occhi di lacrime; avrei voluto esser +solo per baciare quei libri, per stancarmi a forza di rivolgerli tra le +mani, per poterne staccare un piccolo frammento e portarlo con me, come +una cosa sacra. Cristoforo Colombo! Ho visto i suoi caratteri! Ho +toccato i fogli ch'egli ha toccato! L'ho sentito così vicino a me! +Uscendo dalla biblioteca, non so.... mi sarei gettato in mezzo alle +fiamme per salvare un bambino, mi sarei spogliato per soccorrere un +povero, avrei fatto lietamente qualche grande sacrifizio; ero tanto +ricco! + + * * * * * + +Dopo la biblioteca, l'Alcazar; ma prima di arrivare all'Alcazar, benchè +si trovi nella stessa piazza della cattedrale, sentii per la prima volta +che cos'è il sole dell'Andalusia. Siviglia è la città più calda della +Spagna, quella era l'ora più calda della giornata, ed io mi trovavo nel +punto più caldo della città; v'era un oceano di luce; non una porta, non +una finestra aperta, non un'anima viva; se m'avessero detto che Siviglia +era disabitata, l'avrei potuto credere. Attraversai la piazza lentamente +cogli occhi socchiusi, col viso raggrinzato, col sudore che mi filava a +grosse goccie giù per le guancie e per il petto, con le mani che mi +pareva d'averle tuffate in un secchio d'acqua. Vicino all'Alcazar trovai +una specie di baracca d'un acquaiolo, e mi cacciai sotto colla +precipitazione d'un uomo che si ripari da una tempesta di sassi. Ripreso +un po' di fiato, mi mossi verso l'Alcazar. + + * * * * * + +L'Alcazar, antico palazzo dei Re mori, è uno dei monumenti meglio +conservati della Spagna. Visto di fuori, pare una fortezza: è tutto +cinto di alte mura, di torri merlate e di vecchie case, che formano +davanti alla facciata due spaziosi cortili. La facciata è nuda e severa +come le altre parti esteriori dell'edifizio. La porta è ornata di +arabeschi dorati e dipinti, fra i quali si vede una iscrizione gotica +che accenna il tempo in cui l'Alcazar fu restaurato per ordine del re +Don Pedro. L'Alcazar, infatti, benchè sia un palazzo arabo, è opera più +dei re Cristiani che dei re Arabi. Fondato non si sa precisamente in che +anno, fu ricostrutto dal re Abdelasio verso la fine del dodicesimo +secolo; conquistato dal re Ferdinando verso la metà del secolo decimo +terzo; rifatto una seconda volta, nel secolo seguente, dal re Don Pedro; +abitato poi, per più o meno tempo, da quasi tutti i re di Castiglia; e +infine scelto da Carlo V per celebrarvi il suo matrimonio coll'Infanta +di Portogallo. L'Alcazar fu testimone degli amori e dei delitti di tre +schiatte di Re; ogni sua pietra desta un ricordo e custodisce un +segreto. + +Si entra, si attraversano due o tre sale, nelle quali non riman più +d'arabo che il soffitto e qualche musaico a piè dei muri, e si riesce in +un cortile dove si rimane attoniti dalla meraviglia. Un portico ad archi +elegantissimi si stende lungo i quattro lati, sostenuto da colonnine di +marmo, unite a due a due; e gli archi e i muri e le finestre e le porte +son coperte di sculture, di musaici, di arabeschi intricatissimi e +delicatissimi, dove traforati come veli di trina; dove fitti e chiusi +come tappeti trapunti; dove sporgenti e penzoli come mazzi e ghirlande +di fiori; e fuor che i musaici dai mille colori, ogni cosa è bianco, +nitido, luccicante come l'avorio. Ai quattro lati son quattro grandi +porte per le quali si entra nelle sale reali. Qui la meraviglia si muta +in incanto. Quanto di più ricco, di più vario, di più splendido può +sognare la più ardente fantasia nel più ardente dei suoi sogni, si trova +in codeste sale. Dal pavimento alla volta, intorno alle porte, lungo gli +spigoli delle finestre, negli angoli più appartati, in qualunque parte +cada lo sguardo, appare un tal formicolío di ornamenti d'oro e di pietre +preziose, una così fitta rete di arabeschi e d'iscrizioni, una così +meravigliosa profusione di disegni e di colori, che appena si son fatti +venti passi, si è sbalorditi e confusi, e l'occhio erra qua e là stanco, +quasi cercando un palmo di parete nuda, in cui rifugiarsi e riposare. In +una di queste sale il custode vi accenna una macchia rossastra +che copre un buon tratto del pavimento marmoreo, e vi dice con voce +solenne: + +"Questa è la traccia del sangue di Don Fadrique gran mastro dell'Ordine +di Sant'Jago, ucciso in questo luogo medesimo, l'anno 1358, per ordine +del re Don Pedro, suo fratello." + +Mi ricordo che quando udii queste parole guardai in viso il custode +coll'aria di voler dire:--Gnamo, via;--e che il buon uomo mi rispose con +un tuono secco: + +"_Caballero_, se io le dicessi di creder la cosa sulla mia parola, ella +avrebbe ogni ragione di dubitarne; ma quando la cosa la può veder lei +coi suoi occhi, sbaglierò, ma... mi pare..." + +"Sì," m'affrettai a dire, "sì, è sangue, lo credo, lo vedo, non +parliamone più." + +Ma se si può scherzar sulla macchia del sangue, non si può sulla +tradizione di quel delitto; l'aspetto del luogo ne ravviva nella mente +tutti i più orrendi particolari. Per l'ampie sale dorate par di sentir +risuonare il passo di Don Fadrique, inseguito dai balestrieri armati di +mazze; il palazzo è immerso nelle tenebre; non si sente altro rumore che +quello dei carnefici e della vittima; Don Fadrique cerca di entrar nel +cortile, Lopez de Padilla lo agguanta, Fadrique si scioglie, è nel +cortile, afferra la spada, maledizione! la croce dell'elsa s'è intricata +nel mantello dell'Ordine di Sant'Jago, i balestrieri sopraggiungono, ei +non ha più tempo a sguainare la lama, fugge qua e là a tentoni, +Fernandez de Roa lo raggiunge e lo atterra con un colpo di mazza, gli +altri gli si avventano addosso e feriscono, Faldrico spira in un lago di +sangue.... + +Ma questo tristo ricordo si perde in mezzo alle mille immagini della +vita deliziosa dei re Arabi. Quelle finestrine gentili, alle quali par +che si debba affacciar da un momento all'altro un volto languido di +Odalisca; quelle porte segrete, davanti alle quali vi fermate vostro +malgrado, come se aveste sentito il fruscío d'una veste; quei dormentori +dei Sultani, immersi in una oscurità misteriosa, nei quali vi par di +sentir confusi in un solo i gemiti amorosi di tutte le fanciulle che vi +perdettero il fior verginale; quella prodigiosa varietà di colori e di +fregi che a somiglianza di una concitatissima e sempre cangiante +sinfonia vi leva i sensi in non so quale smarrimento fantastico che vi +fa dubitar di sognare; quell'architettura delicata e leggerissima, tutta +colonnine che paion braccia di donne, archetti capricciosi, stanzini, +volte affollate di ornamenti che pendono in forma di stallatiti, di +diacciuoli e di grappoli, variopinte come aiuole fiorite; tutto questo +vi mette il desiderio di sedervi in mezzo a una di quelle sale, e di +star là premendovi sul cuore una bella testa bruna d'Andalusa, che vi +faccia dimenticare il mondo e il tempo, e con un lunghissimo bacio che +vi assorbisca la vita vi addormenti per sempre. + +Al pian terreno, la più bella sala è quella degli ambasciatori, formata +da quattro grandi archi che sostengono una galleria di quarantaquattro +archi minori, e in alto una leggiadra cupola scolpita, dipinta, dorata, +ricamata con una grazia inimitabile e uno sfarzo favoloso. Al piano +superiore, dov'eran gli appartamenti d'inverno, non rimane che un +oratorio di Ferdinando e d'Isabella la Cattolica, e una piccola stanza +che si dice sia quella in cui dormiva il re Don Pedro. Di qui si scende +per una scala stretta e misteriosa nelle stanze in cui abitava la famosa +Maria di Padilla, favorita di Don Pedro, che la tradizione popolare +accusa d'aver istigato il re al fratricidio. + +I giardini dell'Alcazar non sono molto vasti, nè straordinariamente +belli; ma i ricordi che destano valgon più della vastità e della +bellezza. All'ombra di quegli aranci e di quei cipressi, al mormorio di +quelle fontane, quando splendeva in quel purissimo cielo andaluso una +grande e candida luna, e il folto sciame dei cortigiani e degli schiavi +posava; quanti lunghi sospiri di ardenti sultane! quante umili parole di +re superbi! che tremendi amori, e che tremendi amplessi!--Itimad! mio +amore!--mormoravo io, pensando all'amante famosa di re Al-Motamid, e +intanto giravo di sentiero in sentiero come inseguendo il suo +fantasma;--Itimad! Non lasciarmi solo in questo tacito paradiso! +Arrestati! Rendimi un'ora della felicità di questa notte! Ti ricordi? Tu +venisti a me, e la tua ricca chioma cadde sulle mie spalle come un +manto; e in quel modo che il guerriero impugna la sua spada, io afferrai +il tuo collo più bianco e più morbido di quello del cigno! Com'eri +bella! Come il mio cuore ansioso estinse la sua sete dentro la tua bocca +color di sangue! Il tuo bel corpo uscì dalla tua veste splendidamente +ricamata, come una lama nitida e scintillante esce dalla guaina; e +allora io premetti con ambe le mani i tuoi grandi fianchi, e la tua vita +sottile e tutta la perfezione della tua bellezza! Come sei cara, Itimad! +Il tuo bacio è dolce come il vino, e il tuo sguardo, come il vino, fa +smarrir la ragione! + +Mentre facevo così la mia dichiarazione amorosa con frasi e immagini +rubacchiate ai poeti arabi, e proprio nel momento che infilavo un +sentiero tutto fiancheggiato da' fiori, mi sentii a un tratto venir su +tra gamba e gamba uno zampillo d'acqua; feci un salto indietro, +ricevetti uno spruzzo nel viso; mi voltai a destra, uno spruzzo nel +collo; mi girai a sinistra, uno spruzzo nella nuca; mi misi a correre, +acqua di sotto, dai lati, da tutte le parti, a zampilli, a sprazzi, a +pioggia, così che in un momento mi trovai fradicio come se mi avessero +tuffato in una tinozza. Nel punto che apro la bocca per gridare, tutto +cessa, e sento una sonora risata in fondo al giardino; mi volto, e vedo +un giovanotto, appoggiato a un muricciuolo, che mi guarda coll'aria di +dire:--Le è piaciuto?--Quando uscii mi mostrò l'ordigno che aveva +toccato per farmi quella broma (facezia), e mi confortò assicurandomi +che il sole di Siviglia non mi avrebbe lasciato molto tempo in quello +stato di spugna intrisa, a cui ero passato così bruscamente, me +infelice! dalle braccia amorose della mia sultana. + + * * * * * + +La sera, malgrado le voluttuose immagini che m'avea suscitate nella +mente l'Alcazar, fui abbastanza calmo da poter considerare la bellezza +delle sivigliane senza esser poi costretto cercare uno scampo tra le +braccia del console. Io non credo che in nessun paese esistan donne più +atte delle andaluse a far concepire il disegno d'un rapimento; non solo +perchè destin la passione che fa far le corbellerie; ma perchè davvero +paion fatte apposta per esser prese, abballottate e nascoste, tanto son +piccole, leggiere, rotondette, elastiche, morbidine. I loro piedini vi +entrerebbero agevolmente tutti e due in una tasca del soprabito, con una +mano le levereste su per la vita come le bambole, e premendole un po' +con un dito le pieghereste come una verghetta di giunco. Alla bellezza +naturale accoppian poi l'arte di camminare e di guardare in una maniera +da far dar di volta al cervello. Scivolano, sguisciano, ondeggiano; in +un momento solo, passandovi accanto, vi mostrano il piedino, vi fanno +ammirare il braccio, vi mettono in evidenza la vitina, vi scoprono due +file di denti bianchissimi, e vi lanciano uno sguardo lungo e velato che +si figge e muore nel vostro; e poi tiran via con aria di trionfo, sicure +d'avervi messo il sangue sossopra. + +Per avere un'idea della bellezza delle donne del popolo e della loro +foggia di vestire, andai a vedere il giorno dopo la fabbrica di +tabacchi, che è una delle più vaste d'Europa e conta non meno di +cinquemila operaie. L'edifizio è di fronte al vasto giardino del duca di +Montpensier; le operaie si trovan quasi tutte in tre grandissime sale, +divisa ciascuna in tre parti da tre file di pilastri. Il primo colpo +d'occhio è stupendo; vi si presentano tutte insieme allo sguardo +ottocento ragazze, divise in gruppi di cinque o sei, sedute intorno ai +tavolini da lavoro, fitte come una folla, le lontane confuse, le ultime +appena visibili; tutte giovani, poche bambine; ottocento chiome +nerissime e ottocento visi bruni di ogni provincia d'Andalusia, da Iaen +a Cadice, da Granata a Siviglia. Si sente un brulichío come in una +piazza piena di popolo. Le pareti, dalla porta d'entrata fino alla porta +d'uscita, in tutte tre le sale, sono tappezzate di gonnelle, di scialli, +di fazzoletti, di sciarpe; e, cosa curiosissima, tutto quell'ammasso di +cenci che basterebbe a riempire cento botteghe da rigattiere, presenta +due colori dominanti, tutti e due continui, l'uno sotto l'altro, come i +colori d'una lunghissima bandiera: il nero degli scialli sopra, il roseo +delle vesti sotto; misto al rosso il bianco, il porporino, il giallo; e +par di vedere un'immensa bottega di maschere o un'immensa sala da ballo +in cui le ballerine, per esser più libere, abbiano appeso al muro tutto +ciò che non è strettamente necessario a salvare il pudore. Le ragazze si +rimettono quei vestiti per uscire; per lavorare veston roba da +strapazzo; ma ugualmente bianca o rosea. Il caldo essendo +insopportabile, tutte s'alleggeriscono quant'è possibile, e perciò fra +quelle cinquemila ve ne saranno appena una cinquantina delle quali il +visitatore non possa contemplare a suo bell'agio il braccio e la spalla, +senza tener conto dei casi straordinari che si presentano all'improvviso +passare da una sala all'altra, dietro le porte e le colonne, e in fondo +agli angoli lontani. Vi sono dei visi bellissimi; ed anco i non belli +hanno qualche cosa che attira lo sguardo e s'imprime nella memoria: il +colorito, l'occhio, le ciglia, il sorriso. Molte, e specie le così dette +_gitane_, sono d'un bruno carico come le mulatte, e han le labbra +tumide; altre, gli occhi tanto grandi che un loro ritratto fedele +parrebbe un'esagerazione mostruosa; la maggior parte son piccine e ben +fatte, e tutte hanno una rosa o una viola o un mazzetto di fiori di +campo fra le treccie. Sono pagate in ragione del lavoro che fanno; le +più abili e le più operose guadagnano fino a tre lire il giorno; le +pigre--_las holgazanas_--dormono colle braccia incrociate sul tavolo e +la testa appoggiata sulle braccia; le mamme lavorano dimenando una gamba +cui è legata una cordicella che fa dondolare una culla. Dalla sala dei +sigari si passa in quella dei _cigarritos_, da quella dei _cigarritos_ +in quella delle scatole, da quella delle scatole in quella delle casse, +e per tutto si vedon sottane color di rosa, treccie nere ed occhioni. In +una sola di quelle sale quante storie d'amore, di gelosie, d'abbandoni e +di miserie! All'uscire di quella fabbrica, per un pezzo vi par di vedere +da ogni parte pupille nere che vi guardano con mille espressioni diverse +di curiosità, di noia, di simpatia, di allegrezza, di mestizia, di +sonno. + + * * * * * + +Lo stesso giorno andai a vedere il Museo di pittura. + +Il Museo di pittura di Siviglia non possiede un gran numero di quadri; +ma quei pochi valgono un grande Museo. Vi sono i capolavori del Murillo, +e fra questi l'immortale _Sant'Antonio da Padova_, che ha fama di essere +la più divinamente ispirata delle sue creazioni, e una delle più grandi +meraviglie del genio umano. Visitai quel Museo col signor Gonzalo +Segovia e Ardizone, uno dei più illustri giovani di Siviglia, e vorrei +ch'egli fosse ora qui, accanto al mio tavolino, per testificare con una +noticina firmata che nel punto ch'io fissai gli occhi su quel quadro, lo +afferrai pel braccio e gettai un grido. + +Una volta sola, in vita mia, provai una commozione della natura di +quella che m'assalì alla vista di quel l'immagine. Era una bella notte +d'estate, il cielo tutto scintillante di stelle, e la vasta campagna che +si abbracciava con uno sguardo dal luogo alto dove mi trovavo, immersa +in una quiete profonda. Una delle più nobili creature ch'io abbia +incontrato finora nella vita, era accanto a me. Poche ore prima avevamo +letto alcune pagine d'un libro dell'Humboldt. Guardavamo il cielo, e +parlavamo del moto della terra, dei milioni dei mondi, dell'infinito, +con quel tuono sommesso, quasi di voce lontana, che vien spontaneo +quando si parla di tali cose, di notte, in un luogo silenzioso. A un +certo punto tacemmo, e ciascuno si abbandonò, cogli occhi fissi nel +cielo, alle sue fantasie. Io non so per qual ordine di pensieri riuscii +dove riuscii; non so che misterioso movimento d'affetti si sia prodotto +nel mio cuore; non so che cosa abbia veduto, o traveduto, o sognato; so +che tutto ad un tratto mi parve che si squarciasse un velo davanti alla +mia mente, sentii dentro di me una infinita sicurezza di ciò che fino +allora avevo piuttosto desiderato che creduto, il mio cuore si dilatò in +un sentimento di gioia suprema, d'una dolcezza angelica, d'una speranza +immensa; un'onda di lagrime ardenti mi sgorgò impetuosamente dagli +occhi, e afferrando la mano amica che cercava la mia, gridai dal più +profondo dell'anima:--È vero! È vero! È vero!--e mi misi a piangere come +un bambino. + +Il _Sant'Antonio di Padova_ mi fece riprovare la commozione di quella +sera. Il santo è inginocchiato in mezzo alla sua cella: il bambino Gesù, +circonfuso d'una luce bionda e vaporosa, attirato dalla forza della +preghiera, scende fra le sue braccia; Sant'Antonio, rapito in estasi, si +slancia con tutto il suo corpo e tutta la sua anima verso di lui, +rovesciando indietro la sua testa raggiante in uno spasimo di voluttà +sovrumana. Tale fu la scossa che mi diede questo quadro, che pochi +minuti di contemplazione mi lasciarono stanco come se avessi percorso un +grande Museo; e mi prese un tremito che mi durò per tutto il tempo ch'io +rimasi in quella sala. Vidi in seguito gli altri grandi quadri del +Murillo: una _Concezione_, un _San Francesco che abbraccia Cristo_, +un'altra _Visione di Sant'Antonio_, ed altri che non son meno di venti, +tra i quali la incantevole e famosa _Vergine della Servietta_, dipinta +dal Murillo sur una servietta vera, nel Convento de' Cappuccini di +Siviglia, per soddisfare un desiderio del laico che lo serviva: una +delle sue più delicate creazioni, nella quale profuse tutta la magia dei +suoi inimitabili colori; ma nessuno di questi quadri che pur sono +oggetto di meraviglia a tutti gli artisti del mondo, staccò il mio +pensiero e il mio cuore da quel divino Sant'Antonio. + +V'hanno pure in quel Museo quadri dei due Herrera, del Pacheco, di +Alfonso Cano, di Paolo di Cespedes, del Valdes, del Mulato, che fu +servitore del Murillo e ne imitò abilmente la maniera; e infine il +famoso gran quadro l'_Apoteosi di San Tommaso d'Aquino_ di Francesco +Zurbaran, uno dei più eminenti artisti del secolo decimosettimo, +soprannominato il Caravaggio spagnuolo, forse superiore a questi nella +verità e nel sentimento morale, naturalista possente, colorista +vigoroso, inimitabile rappresentatore di frati austeri, di santi +macerati, di eremiti pensosi, di sacerdoti terribili; e poeta insuperato +della penitenza, della solitudine, della meditazione. + + * * * * * + +Dopo avermi fatto vedere il Museo di Pittura, il signor Gonzalo Segovia +mi condusse per un andirivieni di stradine, nella strada _Francos_, che +è una delle principali della città, e fermatosi dinanzi a una piccola +bottega da mercante di panni, mi disse sorridendo: + +"Guardi; non le fa pensare a nulla questa bottega?" + +"In verità," risposi, "a nulla." + +"Guardi il numero." + +"È il numero quindici: e con questo?" + +"Oh! cospetto," esclamò allora il mio amabile cicerone: + + «Numero quindici, + A mano manca!» + +"La bottega del _Barbiere di Siviglia_!" gridai. + +"Appunto," egli mi rispose; "la bottega del barbiere di Siviglia; ma +badi, se ne parlerà in Italia, non giuri, perchè le tradizioni sono +spesso traditrici, e io non vorrei addossarmi la responsabilità d'una +affermazione storica di tanta importanza." + +In quel momento il mercante s'affacciò alla porta della bottega, e +indovinando il perchè eravamo là, rise, e ci disse:--_No está._--Figaro +non c'è, e facendoci un grazioso saluto, si ritrasse. + +Allora pregai il signor Gonzalo di farmi vedere un _patio_, uno di +quegl'incantevoli _patios_, che, a guardarli dalla strada, mi facevan +fantasticare tante delizie. "Voglio vederne almeno uno," gli +dissi, "penetrare una volta in mezzo a quei misteri, toccar le pareti, +assicurarmi che sono una cosa vera, e non una visione."--Il mio +desiderio fu subito appagato. Entrammo nel _patio_ d'un amico suo. Il +signor Gonzalo disse al servitore lo scopo della visita, e rimanemmo +soli. La casa non aveva che un piano. Il _patio_ non era più spazioso +d'una sala comune; ma tutto marmo e fiori, e uno schizzo d'acqua nel +mezzo, e intorno quadri e statuette, e fra tetto e tetto una tenda che +riparava dal sole. In un canto si vedeva un tavolino da lavoro, e qua e +là seggiole e panchettine, sulle quali s'eran forse posati poco prima i +piedi di qualche Andalusa che in quel momento ci osservava di fra le +stecche d'una persiana. Io guardai minutamente ogni cosa, come avrei +fatto in una casa abbandonata dalle fate; sedetti, chiusi gli occhi e +immaginai d'essere il padrone; poi m'alzai, bagnai una mano allo +zampillo della fontana, palpai una colonnetta, m'affacciai alla porta, +presi un fiore, alzai gli occhi alle finestre, risi, misi un sospiro, e +dissi:--"Quanto debbono esser felici coloro che vivon qui!"--In quel +punto sentii ridere, mi voltai, e vidi lampeggiar dietro una persiana +due neri occhietti, che sparirono subito. "In verità," dissi "non +credevo che su questa terra si potesse ancora vivere tanto poeticamente! +E pensar che voi vi godete queste case per tutta la vita! E che avete +ancora voglia di stillarvi il cervello colla politica!"--Il signor +Gonzalo mi spiegò i secreti della casa.--"Tutti questi mobili," mi disse +"questi quadri, questi vasi di fiori, all'avvicinarsi dell'autunno +scompaion di qui e risalgono al primo piano, che è l'abitazione +dell'inverno e della primavera. All'avvicinarsi dell'estate, letti, +armadii, tavole, seggiole, ogni cosa si riporta nelle stanze a pian +terreno, e la famiglia dorme qui, e desina, riceve gli amici e lavora, +in mezzo ai fiori e ai marmi, al mormorío della fontana. E poichè la +notte si lascian le porte aperte, dalle stanze dove si dorme si vede il +_patio_ illuminato dalla luna, e si sente l'odor delle rose."--"Oh +basta!" esclamai, "basta, signor Gonzalo, abbia pietà degli +stranieri!"--E ridendo di cuore tutti e due, uscimmo per andar a vedere +la famosa _Casa de Pilatos_. + + * * * * * + +Passando per una stradina solitaria, vidi nelle vetrine d'una +chincaglieria un assortimento di coltelli così spropositatamente larghi +e lunghi e stravaganti, che mi venne il desiderio di comprarne uno. +Entrai, me ne fu schierata una ventina sotto gli occhi, ed io me li feci +aprire uno per uno. Ad ogni scatto di lama indietreggiavo d'un passo. +Non credo che si possa immaginare un'arma di aspetto più barbaro e più +orrendo di questa. Da un manico di rame, o d'ottone, o di corno, un po' +curvo, e lavorato a trafori che lascian vedere delle striscioline di +talco di varii colori, balza fuori, producendo un rumore simile a quello +d'una raganella, una lama larga come la palma della mano, lunga due +palmi, acuta come un pugnale, della forma di un pesce, ornata d'intagli +colorati di rosso che paion righe di sangue rappreso, e d'iscrizioni +minacciose e feroci. Sur una è scritto in spagnuolo:--_Non aprirmi senza +ragione, non chiudermi senza onore;_--sur un'altra:--_Dove tocco è +finita;_--sur una terza:--_Quando questa serpe morde, il medico non ci +ha più che fare;_--ed altre galanterie di questa natura. Il nome proprio +di questi coltelli è _navaja_ che vuol dire anche rasoio, e la _navaja_ +è l'arma da duello del popolo. Ora, è un po' caduta in disuso, ma una +volta era in grande onore; v'erano i maestri, ciascuno aveva il suo +colpo segreto, si facevan dei duelli secondo tutte le regole della +cavalleria. Comprai la più spropositata _navaja_ della bottega, e +ripigliammo la nostra strada. + + * * * * * + +La _Casa de Pilato_, posseduta dalla famiglia di Medina-Coeli, è, dopo +l'Alcazar, il più bel monumento d'architettura araba che esista a +Siviglia. Il nome di _Casa di Pilato_ le venne da che il suo fondatore, +Don Enriquez de Ribera, primo marchese di Tarifa, la fece costrurre, +secondo si narra, ad imitazione della casa del pretore Romano ch'egli +aveva vista a Gerusalemme dove s'era recato in pellegrinaggio. L'aspetto +esteriore dell'edifizio è modesto; l'interno è meraviglioso. Si entra +dapprima in un cortile, non meno bello di quello incantevole +dell'Alcazar, cinto d'un doppio ordine di archi sostenuti da leggiadre +colonne di marmo, che forman due leggerissime gallerie, l'una +sovrapposta all'altra, e delicate tanto alla vista da far temere che +rovinino al primo soffio di vento. Nel mezzo è una graziosa fontana, +sorretta da quattro delfini di marmo e coronata d'una testa di Giano. I +muri sono ornati, in basso, di fulgidi musaici; più su, coperti di ogni +maniera di capricciosi arabeschi; qua e là aperti in belle nicchie che +contengon busti d'imperatori romani. Ai quattro angoli del cortile, +sorgono quattro statue colossali. Le sale son degne del cortile: i +soffitti, i muri, le porte sono scolpiti, ricamati, fioriti, istoriati +con una delicatezza da miniatura. In una vecchia cappella di stile misto +di gotico e d'arabo, di forma elegantissima, si conserva una piccola +colonna alta poco più di tre piedi, donata da Pio V a un discendente del +fondatore del palazzo, allora vicerè di Napoli; alla qual colonna, narra +la tradizione che sia stato avvinto Gesù Cristo per essere flagellato; +il che, se pur fosse vero, proverebbe che Pio V non aveva nemmeno un +pelo che ci credesse, chè altrimenti non avrebbe commesso, così alla +leggiera, l'inqualificabile sproposito di privarsene per fare un regalo +al primo venuto. Tutto il palazzo è sparso di sacre memorie. Al primo +piano, il custode vi accenna una finestra che corrisponde a quella +presso cui era seduto san Pietro quando rinnegò Gesù, e il finestrino +dal quale la fante lo riconobbe. Dalla strada si vede un'altra finestra +con un terrazzino di pietra, che occupa precisamente il posto di quella +dove Gesù fu mostrato al popolo colla corona di spine. Il giardino è +pieno di frammenti di statue antiche portate dall'Italia da quello +stesso Don Pedro Afan de Ribera, vicerè di Napoli. Fra le altre fiabe +che si raccontano intorno a quel misterioso giardino, si dice che Don +Pedro Afan de Ribera vi aveva posto l'urna, recata dall'Italia, che +conteneva le ceneri dell'Imperatore Traiano, e che un curioso senza +garbo, avendola rovesciata con un urto, le ceneri dell'Imperatore +s'erano sparse fra l'erba, e nessuno era più riuscito a raccoglierle. +Così l'augusto monarca, nato a Italica, per uno stranissimo caso era +tornato vicino alla sua città nativa, non assai bene in arnese, a dir +vero, per poter recarsi a meditare sulle sue rovine; ma pur vicino in +ogni modo. + + * * * * * + +Dopo quello che ho accennato, si può dire, non d'aver visto, ma d'aver +cominciato a vedere Siviglia. Io però mi arresto qui, perchè tutto deve +aver una fine. Lascio da un lato i passeggi, le piazze, le porte, le +biblioteche, i palazzi pubblici, le case dei grandi, i giardini, le +chiese; ristringendomi a dire che, dopo aver girato per parecchi giorni +dal levar del sole al tramonto, dovetti partire da Siviglia col peso di +molti rimorsi sulla coscienza. Non sapevo più dove battere il capo. Ero +giunto a tal segno di stanchezza che l'annunzio d'una nuova cosa da +vedere mi faceva più spavento che piacere. Il buon signor Gonzalo mi +ispirava coraggio, mi confortava, mi accorciava il cammino colla sua +piacevolissima compagnia; ma tant'è, di quello che vidi gli ultimi +giorni non serbo che una memoria molto confusa. + + * * * * * + +Siviglia, benchè non meriti più il titolo glorioso di Atene spagnuola, +come ai tempi di Carlo V e di Filippo II, quando madre ed ospite d'una +folta ed eletta schiera di poeti e di pittori, era la sede della civiltà +e delle arti del vasto impero dei suoi monarchi; è pur sempre fra le +città di Spagna, eccettuata Madrid, quella in cui la vita artistica si +mantiene più rigogliosa, e per la copia degli ingegni, e per l'opera dei +mecenati, e per la natura del popolo amantissimo delle belle arti. V'è +una fiorente Accademia letteraria, una Società protettrice delle arti, +un'Università di bella fama, e una famiglia di dotti e di scultori, che +godono d'una onorevole reputazione in Ispagna. Ma la prima gloria +letteraria di Siviglia è una signora, Caterina Bohl, autrice delle +novelle che portano il nome di Fernan Caballero, diffusissime in Spagna, +e in America, tradotte in quasi tutte le lingue d'Europa, e note anche +in Italia, dove alcune vennero non è molto pubblicate, a ogni persona +che s'occupi nulla nulla di letteratura straniera. Son quadri ammirabili +di costumi andalusi, pieni di verità, d'affetto, di grazia, e sopra +tutto d'un così possente vigore di fede, d'un entusiasmo religioso così +intrepido, d'una carità cristiana così ardente, che il più scettico uomo +del mondo ne sarebbe scosso e turbato. Caterina Bohl è una donna che +affronterebbe il martirio con la fermezza e la serenità di sant'Ignazio. +E la coscienza della sua forza si rivela ad ogni sua pagina: non si +ristringe a difendere la religione e a predicarla, assale, minaccia, +fulmina i nemici; e non solo i nemici della religione, ma ogni uomo ed +ogni cosa che accolga, per dirla con una frase fatta, lo spirito del +secolo, poich'ella non perdona a nulla di quanto s'è fatto al mondo dai +tempi dell'Inquisizione in poi, ed è più inesorabile del Sillabo. Ed è +questo forse il suo più gran difetto di scrittrice, perchè i suoi +predicozzi religiosi, e le sue invettive sono soverchio fitte, e quando +non rivoltano, ristuccano, e nuocciono, più che non giovino alle sue +stesse mire. Ma non c'è ombra di fiele nell'anima sua, e quale è nei +libri, tale nella vita: gentile, buona, caritatevole; in Siviglia è +venerata come una santa. Nacque nella città, si maritò giovanissima, ed +ora è vedova per la terza volta. Il suo ultimo marito, che fu +ambasciatore di Spagna a Londra, si uccise, ed ella da quel giorno non +ha più deposto il lutto. Ha ora poco meno di settant'anni, fu +bellissima, ed il suo aspetto nobile e sereno serba l'impronta della +bellezza. Suo padre, ch'era uomo fornito di acuto ingegno e di vasta +cultura, le fece apprendere in tenera età varie lingue: conosce +profondamente il latino, e parla con facilità mirabile l'italiano, il +tedesco, il francese. Oramai, benchè giornali ed editori d'Europa e +d'America la stimolino con larghissime offerte a scrivere, non scrive +più; ma non vive per questo inoperosa. Legge dalla mattina alla sera +ogni sorta di libri, e leggendo o fa la calza o ricama, poichè ha +fermissimamente deciso che i suoi studi di letteratura non debbano +togliere neanche un minuto alle sue faccende da donna. Non ha figliuoli, +vive in una casa solitaria, della quale ha ceduto il miglior quartiere a +una famiglia povera, e spende una buona parte dell'aver suo in +elemosine. Un tratto curioso del suo carattere è l'affetto vivissimo che +porta alle bestie: ha la casa piena d'uccelli, di gatti e di cani; e la +sua sensitività, a questo riguardo, è così delicata, ch'ella non ha mai +voluto metter piede in una carrozza, dal timore di veder dare una +frustata al cavallo per cagion sua. Tutti i dolori l'affliggono come +suoi proprii dolori: la vista d'un cieco, d'un malato, d'una sventura +quale essa sia, la turba per una giornata intera; non può chiuder gli +occhi al sonno, se non ha prima asciugato una lacrima; darebbe +lietamente tutta la sua gloria per risparmiare una trafittura di cuore +ad uno sconosciuto. Prima della rivoluzione viveva meno solitaria: la +famiglia Montpensier la riceveva con grandi onoranze, le più illustri +famiglie di Siviglia facevano a gara per averla in casa; ora non vive +che coi suoi libri e con poche amiche. + + * * * * * + +Ai tempi degli Arabi, Cordova aveva il primato nella letteratura, +Siviglia nella musica; Averroes diceva:--Quando a Siviglia muore un +dotto e si voglion vendere i suoi libri, si mandano a Cordova; ma se a +Cordova muore un musico, i suoi strumenti si mandano a vendere a +Siviglia.--Ora Cordova ha perduto anche il primato letterario, e +Siviglia li ha tutti e due. Non son più i tempi, certo, in cui un poeta, +cantando le bellezze d'una fanciulla, faceva accorrere intorno a lei, da +tutte le parti del regno, una folla d'innamorati; e un principe +invidiava un altro principe, solo perchè era stato fatto in sua lode un +verso più bello di quanti ne fossero mai stati ispirati da lui; e un +Califfo premiava l'autore d'un bell'inno con un regalo di cento +cammelli, d'uno stuolo di schiavi e d'un vaso d'oro; e una ingegnosa +strofa improvvisata a tempo scioglieva dalle catene uno schiavo o +salvava la vita a un condannato a morte; e i musici passeggiavan per le +strade di Siviglia con un corteggio da monarchi, e il favore dei poeti +era cercato come quello dei re, e la lira era temuta come la spada. Ma +il popolo sivigliano è pur sempre il popolo più poeta della Spagna. Il +frizzo, la parola amorosa, l'espressione della gioia e dell'entusiasmo +sgorgano dalle sue labbra con una spontaneità e una grazia che seduce. +Il popolano di Siviglia improvvisa versi, parla che par che canti, +gestisce che par che declami, ride e folleggia come i fanciulli. A +Siviglia non s'invecchia. È una città in cui si sfuma la vita in un +sorriso continuo, senz'altro pensiero che di godersi il bel cielo, le +belle casine, i giardinetti voluttuosi. È la città più quieta di Spagna; +è la sola, che dalla rivoluzione in poi, non sia stata agitata da alcuni +di quei tristi commovimenti politici che sconvolsero le altre; la +politica non passa la prima pelle; si bada a fare all'amore; tutte le +altre cose si pigliano in ridere; _todo lo toman de broma_, dicono dei +sivigliani gli altri spagnuoli; e in vero, con quell'aria profumata, con +quelle stradine da città orientale, con quelle donnine piene di fuoco, +confondersi! A Madrid si parla male di loro; si dice che son vani, +falsi, mutevoli, pettegoli. È gelosia! Invidiano la loro indole felice, +la simpatia che ispirano agli stranieri, le loro ragazze, i loro poeti, +i loro pittori, i loro oratori, la loro Giralda, il loro Alcazar, il +loro Guadalquivir, la loro vita, la loro storia! Così dicono i +sivigliani battendosi una mano sul petto e cacciando in aria un nuvolo +di fumo dal loro inseparabile _cigarrito_; e le loro belle donnine si +vendicano delle madrilene e di tutte le donne del mondo, parlando con +maligna pietà dei lunghi piedi, delle larghe vite e degli occhi morti +che in Andalusia non riceverebbero l'onore d'uno sguardo e l'omaggio +d'un sospiro. Bello ed amabile popolo in verità, al quale, ahimè! +bisogna pur vedere il rovescio della medaglia, soverchia la +superstizione e mancan le scuole, come a quasi tutta la Spagna +meridionale, in parte non per sua colpa, ma in parte sì; e questa, +forse, non è la parte minore. + + * * * * * + +Il giorno fissato per la partenza mi arrivò addosso inaspettato. È +strano: io non ricordo quasi nulla dei particolari della mia vita a +Siviglia; è un gran che se so dire a me stesso dove desinai, di che cosa +parlai col Console, come passai le serate, perchè stabilii di partire +quel dato giorno; ero assente da me stesso; vivevo, se posso così +esprimermi, fuori di me; fui per tutto il tempo che rimasi in quella +città, un po' intontito. Fuor che nel Museo e nel _patio_, il mio amico +Segovia deve aver trovato che sapevo di poco; e ora, non so perchè, +penso a quei giorni come a un sogno. Di nessun'altra città m'è rimasta +una ricordanza così vaga come di Siviglia. Oggi ancora, mentre son ben +sicuro di essere stato a Saragozza, a Madrid, a Toledo, qualche volta, +pensando a Siviglia, mi piglia un dubbio. Mi pare che sia una città +molto più lontana degli ultimi confini della Spagna, che per tornarci +dovrei viaggiare mesi e mesi, e attraversare terre sconosciute e grandi +mari e popoli in tutto diversi da noi. Penso alle strade di Siviglia, a +certe piazzette, a certe case, come penserei alle macchie della luna. A +volte, l'immagine di quella città mi passa dinanzi agli occhi, come una +forma bianca, e dispare, quasi senza che io possa afferrarla colla +mente; la vedo odorando un arancio cogli occhi chiusi; fiutando I' aria, +in certe ore della giornata, sulla porta d'un giardino; canterellando +una canzoncina che sentii cantare da un ragazzo su per le scale della +Giralda. Non so spiegare a me stesso questo secreto; ci penso, come a +una città che avessi ancora da vedere, e godo nel guardare stampe e +nello sfogliar libri comprati là, perchè son cose che attestano a me +stesso che ci sono stato. Un mese fa ricevetti una lettera del Segovia +che mi diceva:--Ritornate fra noi;--e n'ebbi un piacere matto, e nello +stesso tempo risi come se m'avessero detto:--Fate una corsa a Pekino.--E +appunto per questo Siviglia mi è cara su tutte le altre città della +Spagna; l'amo come una bella donna sconosciuta, che attraversando un +bosco misterioso, m'avesse gettato uno sguardo ed un fiore. Quante +volte, quando un amico mi scuote dicendomi:--A che pensi?--o nella +platea d'un teatro o nella sala d'un caffè, io, per tornare a lui, debbo +uscire dallo stanzino di Maria Padilla, o da una barca che scivola +all'ombra dei platani della _Cristina_, o dalla bottega di Figaro, o dal +vestibolo di un _patio_ pieno di fiori, di zampilli e di lumi! + + * * * * * + +M'imbarcai sur un bastimento della Compagnia Segovia, presso la Torre +dell'Oro, in un'ora che Siviglia era tutta immersa in un profondo sonno, +e un sole ardentissimo la copriva d'un mare di luce. Mi ricordo che +pochi momenti prima della partenza, un giovinetto venne a bordo a +cercarmi, e mi rimise una lettera di Gonzalo Segovia, la quale +racchiudeva un sonetto che serbo tuttora, come uno dei più preziosi +ricordi di Siviglia. Sul bastimento era una compagnia di cantanti +spagnuoli, una famiglia inglese, degli operai, dei bambini. Il capitano, +da buon andaluso, aveva una parola cortese per tutti. Appiccai subito +discorso con lui. Il mio amico Gonzalo è figliuolo del proprietario del +bastimento; parlammo della famiglia Segovia, di Siviglia, del mare, di +mille cose allegre. Ah! il pover uomo era ben lontano dal pensare che, +pochi giorni dopo, quel malaugurato bastimento si sarebbe sfasciato in +mezzo al mare, ed egli avrebbe fatto così un'orrenda fine! Era il +_Guadaira_ del quale scoppiò la caldaia a breve distanza da Marsiglia, +il giorno 16 giugno del 1872. + + * * * * * + +A tre ore il bastimento partì alla volta di Cadice. + + + + +X. + +CADICE + + +Quella fu la serata più deliziosa di tutto il mio viaggio. + +Poco dopo che il bastimento s'era mosso cominciò ad alitare una di +quelle aurette gentili che scherzano come la manina d'un bimbo col +fiocco della cravatta e coi capelli delle tempie; e da prora a poppa si +levò un vocío di donne e di ragazzi, come segue in una brigata d'amici +al primo chiocco di frusta che annunzia la partenza per una scampagnata +festiva. Tutti i passeggieri si radunarono a poppa, all'ombra d'un'ampia +tenda variopinta come un padiglione chinese, e chi sedette sui cordami, +chi si sdraiò sulle panche, chi si appoggiò al parapetto, ognuno rivolto +dalla parte della torre dell'Oro, per godere lo spettacolo famoso e +incantevole di Siviglia che s'allontana e dispare. Qualche donnina aveva +ancora il viso bagnato delle lagrime dell'addio, qualche bambino era +ancora un po' stordito dallo strepito della macchina a vapore, qualche +signore non aveva ancora finito di bisticciarsi coi facchini che gli +avevan un po' strapazzato i bauli; ma di lì a pochi minuti tutti si +rasserenarono, si cominciò a mondare aranci, ad accender sigari, a far +girare fiaschettine di liquori, ad appiccar conversazione cogli +sconosciuti, a canterellare, a ridere; in un quarto d'ora fummo tutti +amici. Il bastimento scivolava colla soavità d'una gondola sulle acque +chete e limpide, che riflettevano come uno specchio le vesti bianche +delle signore; e l'aria portava un gratissimo odore d'aranci dai boschi +delle sponde popolate di ville. Siviglia s'era nascosta dietro la sua +cinta di giardini; e noi non vedevamo più che un mucchio immenso +d'alberi verdissimi, e di sopra la nera mole della cattedrale, e la +Giralda color di rosa, sormontata dalla sua statua fiammeggiante come +una lingua di fuoco. Via via che ci allontanavamo la cattedrale appariva +più grande e più maestosa come se tenesse dietro alla nave e guadagnasse +terreno; ora pareva che, pure inseguendoci, si allontanasse dalla +sponda; ora che si fosse posta a cavallo del fiume; un momento sembrava +che fosse tutt'a un tratto ritornata al suo posto; un momento dopo +appariva tanto vicina da far sospettare che il bastimento tornasse +indietro. Il Guadalquivir serpeggia a brevi curve; secondo che il +bastimento andava di qua o di là, Siviglia appariva e spariva. Ora +faceva capolino da una parte, come se si fosse allungata fuor della sua +cinta; ora balzava tutt'a un tratto al di sopra dei boschi, +biancheggiando come un altopiano coperto di neve; ora lasciava veder +qua e là in mezzo al verde alcune striscie bianche, e si nascondeva +daccapo, e faceva ogni sorta di vezzi e di civetteríe da donnina +capricciosa. Poi disparve, e non la rivedemmo più; e non rimase che la +cattedrale. Allora tutti si voltarono a guardare le sponde. Pareva di +navigare in un lago d'un giardino. Qui una collina vestita di cipressi, +là un poggio tutto fiorito, più oltre un villaggio schierato lungo la +sponda; e sotto i pergolati dei giardini e sulle terrazze delle ville, +signore che ci guardavan col canocchiale; e qua e là famiglie di +contadini vestiti di vivi colori, e barchette a vela, e ragazzi nudi che +si tuffavan nell'acqua e facean tomboli e guizzi, strillando e agitando +le mani verso le signore del bastimento che si coprivano il viso col +ventaglio. A qualche miglio da Siviglia, incontrammo tre bastimenti a +vapore a breve distanza l'un dall'altro. Il primo ci venne addosso +all'improvviso, in una giravolta del fiume, così che io, non esperto di +quella maniera di navigazione, temetti un momento che non si fosse più +in tempo ad evitare lo scontro. I due bastimenti si passaron vicini +quasi da toccarsi, e i passeggieri dell'uno e dell'altro si salutarono e +si gettaron sigari e aranci, incaricandosi a vicenda di portare un +saluto a Cadice e a Siviglia. + +I miei compagni di viaggio eran quasi tutti Andalusi; così che dopo +un'ora di conversazione, io li conosceva dal primo all'ultimo, nè più nè +meno che se fossero stati tutti miei amici d'infanzia. Ognuno disse +subito a chi lo voleva e a chi non lo voleva sapere, chi egli era, +quant'anni aveva, che cosa faceva, dove andava, e qualcuno anche quante +amanti aveva avute e quante _pecetas_ portava nella borsa. Io fui preso +per un cantante, e non è strano per chi pensi che in Spagna il popolo +crede che tre quarti degl'Italiani campino cantando o ballando o +recitando. Un signore, vedendo che avevo un libro italiano tra le mani, +mi domandò di punto in bianco: + +"Dove ha lasciato la compagnia?" + +"Qual compagnia?" domandai io. + +"O che lei non cantava colla Fricci al teatro della Zarzuela?" + +"Mi spiace; ma io non ho mai messo piede sul teatro." + +"To'; allora bisogna dire che il secondo tenore e lei si rassomigliano +come due goccie d'acqua." + +"Bisogna dir così." + +"Scusi, sa." + +"Non c'è di che." + +"Ma lei è italiano?" + +"Italiano." + +"Canta?" + +"Me ne rincresce: non canto." + +"È curiosa! A giudicar dalla struttura del suo collo e del suo petto +avrei detto che lei doveva avere una stupenda voce di tenore." + +Io mi toccai il petto e il collo e risposi: + +"Può darsi, proverò, non si sa mai: due delle condizioni volute le ho: +sono italiano e ho un collo da tenore: la voce deve venire."--A questo +punto, la prima donna della compagnia che aveva sentito il dialogo, +entrò nella conversazione, e dopo di lei tutta la compagnia: + +"Il signore è italiano?" + +"Per servirla." + +"Glielo domando appunto perchè ho bisogno d'un piacere. Che cosa voglion +dire quei versi del _Trovatore_ che dicono: + + «Non può nemmeno un Dio + Donna rapirti a me.» + +"È maritata la signora?" + +Tutti si misero a ridere. + +"Sì," rispose la prima donna; "ma perchè mi fa questa domanda?" + +"Perchè.... non può nemmeno un Dio rapirla a me, vuol dire quello che +suo marito, se ha due bravi occhi nella testa, dovrebbe dire di lei ogni +mattina quando si leva e ogni sera quando va a letto: _Ni Dios mismo +podria arrancármela_." + +Gli altri risero; ma alla prima donna parve così stravagante quella +supposta arroganza di suo marito, di affermarsi sicuro anche da un Dio, +mentre forse ella sapeva che non aveva avuto sempre l'accortezza di +guardarsi dagli uomini; che appena degnò il mio complimento d'un sorriso +per far vedere che l'aveva capito. E mi domandò subito la spiegazione +d'un altro verso, e dopo di lei il baritono, e dopo il baritono il +tenore, e dopo il tenore la seconda donna, e via via, per un pezzo non +feci che tradur cattivi versi italiani in pessima prosa spagnuola, con +gran soddisfazione di quella buona gente che per la prima volta poteva +dire di capire un poco quello che aveva tante volte cantato coll'aria di +capire moltissimo. Quando ognuno ne seppe quanto voleva, la +conversazione si ruppe; io stetti un po' col baritono che mi canterellò +un'aria di zarzuela; poi mi attaccai a un corista, il quale mi disse che +il tenore faceva all'amore colla prima donna; poi tirai in disparte il +tenore che mi scoperse gli altarini della moglie del baritono; poi +discorsi colla prima donna che disse roba da chiodi dell'intera +compagnia; ma erano tutti amiconi, e incontrandosi in quell'andare e +venire sulla coperta, gli uomini si azzeccavan dei pizzicotti, le donne +si mandavan dei baci, gli uni e le altre si scambiavano sguardi e +sorrisi che rivelavano intelligenze secrete; e chi solfeggiava di qui, e +chi canterellava di là, e chi faceva un trillo in un canto, e chi in un +altro tentava un _do_ di petto che finiva in un rantolo; e intanto +discorrevan tutti insieme di mille corbellerie. Suonò finalmente la +campanella e ci gettammo a tavola coll'impeto di tanti invitati +ufficiali a un pranzo di gala per una festa d'inaugurazione d'un +monumento. A quel desinare, in mezzo alle grida e ai canti di tutta +quella gente, bevvi per la prima volta un bicchiere schietto di quel +formidabile vino di Jerez, del quale si cantan le meraviglie ai quattro +angoli della terra. Appena l'avevo tracannato, che mi parve di sentire +una scintilla scorrere per tutte le mie vene, e la testa infiammarmisi +come se l'avessi piena di zolfo. Bevvero tutti gli altri, e a tutti +pigliò un'allegria sfrenata e una parlantina irresistibile; la prima +donna si mise a discorrere in italiano; il tenore in francese; il +baritono in portoghese, gli altri in dialetto; io in tutte le lingue e +lì brindisi e canzoncine ed evviva ed occhiate e strette di mano sopra +la tavola e giuochi di pedina di sotto e dichiarazioni di simpatia che +s'incrociavano in tutti i sensi come le impertinenze in un Parlamento +quando destra e sinistra s'accapigliano. Finito il desinare, si salì +tutti in coperta, rossi, tronfi, sbuffanti, avvolti in una nuvola di +fumo di _cigarritos_; e là, al lume della luna, che inargentava l'ampio +fiume, e copriva di una luce limpidissima i boschi e le colline +ricominciarono più clamorose le conversazioni, e dopo le conversazioni i +canti, non più di ariette di zarzuela, ma d'operoni coi fiocchi, +duetti, terzetti, cori, con accompagnamento di gesti e di passi da palco +scenico, intercalati di declamazioni di versi, di racconti, d'aneddoti, +di risa sgangherate, di applausi fragorosi; finchè sfiatati e rifiniti, +tutti tacquero, qualcuno s'addormentò col viso in aria, qualche altro +s'andò ad accucciolare sotto coperta, la prima donna sedette in +un canto a guardar la luna. Il tenore russava; io approfittai della +buona occasione per andare a farmi ripetere a bassa voce un'arietta +della zarzuela: _El sargento Federico_. La cortese andalusa non +si fece pregare, cantò; ma tutt'a un tratto tacque e chinò il viso. +La guardai: piangeva. Le domandai che cos'avesse. Mi rispose +malinconicamente:--Penso a uno spergiuro.--Poi diede in uno scoppio di +risa e ricominciò a cantare. Aveva una voce armoniosa e snella, e +cantava con un sentimento come di tristezza amorosa; il cielo era tutto +tempestato di stelle, e il bastimento scorreva così placidamente sul +fiume che pareva appena che si muovesse; e io pensavo ai giardini di +Siviglia, all'Affrica vicina, e a una persona cara che m'aspettava in +Italia, e mi pigliava il piantoriso, e quando la donna cessava di +cantare, le dicevo:--Canti ancora--e + + «Lingua mortal non dice + Quel ch'io sentiva in seno...» + +Allo spuntar dell'alba il bastimento stava per entrare nell'Oceano; il +fiume era immenso; la riva destra appariva appena, in lontananza, come +una lingua di terra di là dalla quale luccicavan le acque del mare. +Alcuni istanti dopo il sole s'affacciò all'orizzonte, e il bastimento +uscì dal fiume. Allora ci si spiegò dinanzi agli occhi un tale +spettacolo, che se si potessero confondere in una sola arte +rappresentativa la poesia, la pittura e la musica, io per me credo che +Dante colle sue più grandi immagini, il Tiziano coi suoi più fulgidi +colori e il Rossini colle sue più potenti armonie, non sarebbero +riusciti, tutti e tre insieme, a significarne la magnificenza e +l'incanto. Il cielo era una meraviglia di color zaffiro senza la macchia +d'una nube, e il mare così bello che pareva un immenso tappeto di raso +serico; e luccicava al sommo delle lievi increspature che vi faceva +l'aura leggerissima, come se fosse tutto coperto di gemme azzurre, e +formava specchi e striscie luminose, e in lontananza mandava +lampeggiamenti di luce d'argento, e mostrava qua e là alte e +bianchissime vele, simili ad ali sornotanti di giganteschi angeli +caduti. Non ho mai visto tanta vivezza di colori, tanta pompa di luce, +tanta freschezza, tanta trasparenza, tanta limpidità d'acque e di cielo. +Pareva una di quelle aurore della creazione che la fantasia dei poeti ci +dipinse così pure e così sfolgoranti da non esser più le nostre, al +paragone, che un pallido riflesso; ed era più che lo svegliarsi della +natura e il ridestarsi della vita; era come una festa, un trionfo, un +ringiovanimento del creato, che sentisse espandersi nell'infinito un +secondo soffio di Dio. + +Scesi sotto coperta per pigliare il canocchiale; quando salii vidi +Cadice. + +La prima impressione che mi fece fu di mettermi in dubbio se fosse o non +fosse una città; poi risi; poi mi voltai verso i miei compagni di +viaggio coll'aria di chi domanda che lo rassicurino che non s'è +ingannato. Cadice sembra un'isola di gesso. È una gran macchia bianca in +mezzo al mare senza una sfumatura oscura, senza un punto nero, senza +un'ombra; una macchia bianca tersa e purissima come una collina coperta +di neve intatta che spicchi sur un cielo color di berillo e di turchina +in mezzo a una vasta pianura allagata. Una lunga e sottilissima +striscia di terra l'unisce al continente; da tutte le altre parti è +bagnata dal mare, come un bastimento sul punto di far vela, non +trattenuto più alla riva che da una catena. A poco a poco si distinsero +i contorni dei campanili, i profili delle case, le imboccature delle +strade; e ogni cosa pareva più bianco via via che ci avvicinavamo, e per +quanto guardassi col canocchiale, non mi veniva fatto di trovare in +quella bianchezza il più piccolo neo, neanco sopra gli edifizi, neanco +intorno al porto, neanco negli estremi sobborghi. Si arrivò nel porto +dove non erano che pochi bastimenti a grande distanza gli uni dagli +altri, scesi in una barca senza neppur portare con me la valigia perchè +dovevo ripartir la stessa sera per Malaga, e così vivo era il mio +desiderio di veder la città, che quando la barca giunse alla riva, +spiccai innanzi tempo il salto e caddi in terra come _corpo morto_, che +risenta ancora, ahimè! i dolori d'un corpo vivo. + +Cadice è la città più bianca del mondo; e non gioverebbe oppormi che non +vidi tutte le città, perchè ho per me la buona ragione, che una città +più bianca d'una che è superlativamente e completamente bianca non ci +può essere. Cordova e Siviglia non han nulla che fare con Cadice; quelle +son bianche come la carta, Cadice è bianca come il latte. Per darne una +idea, non ci sarebbe di meglio che scrivere mille volte di seguito la +parola «bianca» con una matita bianca su carta azzurra e notare in +margine:--Impressioni di Cadice--Cadice è uno dei più stravaganti e +graziosi capricci umani. Non son bianchi soltanto i muri esterni delle +case: son bianche le scale, bianchi i cortili, bianche le pareti delle +botteghe, bianchi i muricciuoli, bianchi i pilastri, bianchi gli angoli +più riposti e più oscuri delle case più povere, delle strade più +appartate; bianco ogni cosa dai tetti alle cantine, per tutto dove può +entrare la punta di un pennello, persino i fori, persino le +screpolature, persino i nidi degli uccelli. In ogni casa è un deposito +di calce e di bianco, e ogni volta che l'occhio scrutatore degli +inquilini scopre una macchietta, si dà di piglio al pennello e si copre. +I servitori non sono ricevuti dalle famiglie se non sanno fare +l'imbianchino. Uno scarabocchio di carbone sur un muro è uno scandalo, +un attentato contro la quiete pubblica, un atto di vandalismo. Potete +girar tutta la città, guardar dietro a tutte le porte, ficcare il naso +in tutti i bugigattoli, e non troverete che bianco e sempre bianco ed +eternamente bianco. + +Con tutto questo, Cadice non arieggia nemmeno alla lontana le altre +città andaluse. Le sue strade sono lunghe e diritte, e le case alte, e +senza i _patios_ di Cordova e di Siviglia. Ma per questo l'aspetto della +città non riesce men nuovo e gradevole agli occhi dello straniero. Le +strade sono diritte, ma strette, e poichè sono anche lunghissime, e +molte attraversano tutta la città, così vi si vede in fondo, come per lo +spiraglio d'una porta, una sottilissima lista di cielo, che fa parer +quasi che la città sia costrutta sulla sommità d'una montagna tagliata +a picco da tutte le parti. Inoltre, le case hanno un gran numero di +finestre, e ogni finestra è munita, come a Burgos, d'una specie di +vetrina sporgente che s'appoggia su quella della finestra di sopra e +sorregge quella della finestra di sotto; così che in molte strade le +case sono completamente coperte di vetro, e si vede appena qualche +tratto di muro, e par di passare in un corridoio d'un immenso Museo. Qua +e là, fra una casa e l'altra, sporgono i rami eleganti d'una palma; in +ogni piazza v'è un mucchio lussureggiante di verzura; su tutte le +finestre ciuffi d'erbe e ciocche di fiori. + +In verità, io ero ben lontano dall'immaginare che fosse così gaia e +ridente questa terribile e sventurata Cadice, arsa dagl'Inglesi nel +secolo decimosesto, bombardata sulla fine del decimottavo, devastata +dalla peste, e poi ospite delle flotte di Trafalgar, sede della giunta +rivoluzionaria durante la guerra dell'Indipendenza, teatro di stragi +orrende nella rivoluzione del 1820, bersaglio delle bombe francesi nel +1823, e antesignana della rivoluzione che sbalzò dal trono i Borboni, e +sempre inquieta e turbolenta e prima fra tutte a lanciare il grido della +battaglia. Di tante vicende e di tante lotte non restano che palle di +cannone confitte nei muri, poichè su tutte le altre traccie della +distruzione è passato l'inesorabile pennello, che copre d'un velo bianco +ogni vergogna. E come delle guerre nuovissime, così non vi rimane +traccia nè dei Fenici che la fondarono, nè dei Cartaginesi e dei Romani +che l'ampliarono e l'abbellirono; quando non si volesse considerar come +traccia la tradizione che ci dice: qui sorgeva un tempio ad Ercole, là +sorgeva un tempio a Saturno. Ma il tempo ha fatto ben di peggio che +togliere a Cadice i monumenti antichi: le tolse il commercio e le +ricchezze, dopo che la Spagna perdette i suoi possedimenti d'America; ed +ora Cadice giace là inerte sul suo scoglio solitario, aspettando invano +le mille navi che venivano un giorno imbandierate e festose a recarle i +tributi del nuovo mondo. + +Avevo una lettera di raccomandazione per il nostro console, gliel'andai +a portare, e fui cortesemente condotto da lui sulla cima d'una torre di +dove potei abbracciare con uno sguardo tutta la città. Fu una nuova e +più viva meraviglia. Cadice, vista dall'alto, è bianca, tutta bianca e +purissimamente bianca come vista dal mare; in tutta la città non v'è un +tetto; ogni casa è chiusa di sopra da una terrazza cinta di un parapetto +imbiancato; quasi su ogni terrazza si innalza una torricina, pure +bianca, sormontata da un'altra terrazza, o da una cupoletta, o da una +specie di casotto da sentinella: ogni cosa bianco. E tutte queste +cupolette, queste punte, questi merli, che formano alla città un +contorno svariatissimo e bizzarro, spiccano e appaiono più bianchi sul +vivo azzurro del mare. Lo sguardo percorre tutto l'istmo che unisce +Cadice al continente, abbraccia un lunghissimo tratto della costa +lontana su cui biancheggiano le città di Puerto real e di Puerto Santa +Maria e villaggi e chiese e ville; e spazia nel porto e sull'oceano e +pel bellissimo cielo che gareggia col mare di limpidezza e di luce. + +Io non potevo saziarmi di guardare quella strana città. A socchiuder gli +occhi, appariva come coperta d'un immenso lenzuolo. Ogni casa sembra +costrutta ad uso di osservatorio astronomico. Tutta la popolazione, in +caso che il mare inondasse la città, come ne' tempi antichi, si potrebbe +raccogliere nelle terrazze e starci, salvo la paura, a tutt'agio. Mi fu +detto che, pochi anni sono, in occasione di non so che eclissi, in pieno +giorno, si vide questo spettacolo. I settantamila abitanti di Cadice +saliron tutti sulle terrazze per osservare il fenomeno. La città, di +tutta bianca, era diventata di mille colori; ogni terrazza era gremita +di teste; si vedeva con un colpo d'occhio, quartiere per quartiere, +tutta la popolazione; un mormorío sordo e diffuso si elevava al cielo +come il muggito del mare, e un movimento immenso di braccia, di +ventagli, di canocchiali rivolti in alto faceva parere che si aspettasse +la discesa di qualche angelo dalla sfera del sole. Al momento fissato, +si fece un silenzio profondo; appena cessato il fenomeno, tutta la +popolazione mandò un grido che parve uno scoppio di tuono; e pochi +momenti dopo, la città riapparve bianca. + +Sceso dalla torre, visitai la cattedrale, vasto edifizio di marmo, del +secolo decimosesto, non certo paragonabile alle cattedrali di Burgos e +di Toledo, ma pure d'un'architettura nobile e ardita, e ricca, come +tutte le chiuse spagnuole, d'ogni maniera di tesori. Fui a vedere il +Convento dove il Murillo, dipingendo un quadro sopra un altar maggiore, +cadde dal palco, e riportò la ferita, che fu cagione della sua morte. +Feci una corsa nel Museo di pittura, che contiene alcuni bei quadri del +Zurbaran. Entrai nel Circo dei tori, che è tutto di legno, e fu +costrutto in pochi giorni per offrire uno spettacolo alla regina +Isabella. E verso sera andai a fare un giro sur un delizioso passeggio +lungo la riva del mare, in mezzo agli aranci e alle palme, dove mi +furono segnate a dito ad una ad una le più belle ed eleganti caditane. A +me, qualunque sia il giudizio degli Spagnuoli, il tipo femminino di +Cadice non parve da meno di quello tanto celebrato di Siviglia. Le donne +sono un po' più alte e un po' più grassoccie, e d'un bruno più carico. +Qualche osservatore fino credette di poter asserire che ritraggon molto +del tipo greco: non so da che parte. Io non ci vidi, salvo la statura, +che il tipo andaluso; e bastò per farmi tirare dei sospironi che +avrebbero mandato innanzi una barca, e costringermi a ritornare quanto +prima potei al mio bastimento, come a un luogo di rifugio e di pace. + +Quando rimisi il piede a bordo, era notte, il cielo scintillava tutto di +stelle, e l'aria portava or sì or no la musica della banda che suonava +sul passeggio di Cadice. I cantanti dormivano, ero solo, la vista dei +lumi della città e quella musica e il ricordo dei bei visini caditani mi +dava malinconia; non sapevo che far di me; scesi sotto coperta, presi +il mio quaderno e incominciai la descrizione di Cadice. Ma non mi riuscì +che di scrivere una diecina di volte le parole bianco, azzurro, neve, +splendore, colori; dopo di che abbozzai una figurina di donna e poi +chiusi gli occhi e sognai l'Italia. + + + + +XI. + +MALAGA. + + +Il giorno dopo, al declinare del sole, il bastimento attraversava lo +stretto di Gibilterra. + +Ora, guardando quel punto sul mappamondo, mi par tanto vicino a casa +mia, da non dover esitare un momento, quando me ne saltasse il +ghiribizzo e non vi si opponesse il mio bilancio domestico, a far la +valigia e a correre a Genova per andar a godere un'altra volta il +bellissimo colpo d'occhio dei due continenti. Ma allora mi parve di +essere tanto lontano, che avendo scritto una lettera a mia madre, sul +parapetto del bastimento, coll'intenzione di darla ad impostare a uno +dei passeggieri che scendevano a Gibilterra, nell'atto che scrivevo +l'indirizzo, risi della mia buona fede, come se fosse quasi impossibile +che la lettera arrivasse a Torino. Di qui!--pensai;--dalle colonne +d'Ercole!--e dicevo colonne d'Ercole come avrei detto Capo di Buona +Speranza o Giappone. + +«..... Sono nel bastimento _Guadaira_--ho alle spalle l'Oceano e dinanzi +il Mediterraneo, a sinistra l'Europa e a destra l'Affrica. Vedo di là il +capo di Tarifa e a destra le montagne della costa affricana, che +appaiono un po' in confuso come una nuvola grigia; vedo Ceuta, vedo un +po' più là, come una macchia bianca, Tangeri; e in dirittura del +bastimento lo scoglio di Gibilterra. Il mare è quieto come un lago e il +cielo color di rosa e d'oro. Tutto è sereno, bello e magnifico, e io mi +sento nella mente una inesplicabile e dolcissima confusione di grandi +idee, che se potessero esser tradotte in parole, mi pare che +riuscirebbero in una gioiosa preghiera cominciata e chiusa col tuo +nome.....» + + * * * * * + +Il bastimento si fermò nel golfo di Algesira: tutta la compagnia dei +cantanti scese in una gran barca venuta di Gibilterra, e s'allontanò +agitando ventagli e fazzoletti in atto di saluto. Quando il bastimento +ripartì, imbruniva. Allora potei misurar per ogni verso collo sguardo la +mole enorme dello scoglio di Gibilterra. Da principio mi pareva che in +pochi minuti ce lo saremmo lasciato alle spalle; ma furon ore. Via via +che ci avvicinavamo, ingigantiva, e ogni momento presentava un nuovo +aspetto; ora il profilo d'un mostro smisurato, ora l'immagine d'una +scala immensa, ora la forma d'un castello fantastico, ora un ammasso +informe come d'un mostruoso aereolito caduto da un mondo spezzato in +una battaglia di mondi; e presentava via via dietro una punta alta come +una piramide egizia, un rigonfiamento grande come una montagna, e +scoscendimenti e rupi a picco e curve lunghissime che si perdevan nel +piano. Era notte; lo scoglio disegnava i suoi foschi contorni così netti +e recisi sul cielo rischiarato dalla luna, come un ritaglio di carta +nera sur una lastra di vetro. Si vedevan le finestre illuminate delle +caserme inglesi, i casotti delle sentinelle sulla sommità delle bricche +aeree, e qualche incerto contorno d'albero che appariva appena come +cespo d'erba sulle rupi più vicine. Per lungo tempo ci parve che il +bastimento non muovesse; o che lo scoglio ci seguisse, tanto era sempre +vicino e imminente; poi a poco a poco cominciò a rimpicciolire; ma i +nostri occhi si stancarono di guardare prima che lo scoglio di +minacciarci colle sue fantastiche trasfigurazioni. A mezzanotte mandai +un ultimo saluto a quella formidabile sentinella morta d'Europa, e andai +a ficcarmi nel mio nascondiglio. + + * * * * * + +Mi svegliai allo puntar dell'alba a poche miglia dal porto di Malaga. + +La città di Malaga, vista dal porto, presenta un aspetto gradevole, e +non privo di maestà. A destra un alto monte roccioso, sulla cui cima e +giù per l'un dei fianchi sino al piano, nereggiano le gigantesche rovine +del castello di Gibralfaro, famoso per la disperata resistenza opposta +dagli Arabi all'esercito di Ferdinando e d'Isabella la Cattolica; e +alle falde del monte la cattedrale, che s'innalza maestosamente su +tutti gli edifizi circostanti, lanciando al cielo, come direbbe un poeta +ardito, due belle torri e un altissimo campanile. Tra il castello e la +chiesa e dinanzi al monte e ai lati, una moltitudine, una canaglia, per +dirla alla Vittor Ugo, di casuccie affumicate, e poste le une sulle +altre, alla rinfusa, come se fossero state buttate giù dall'alto, a modo +di macigni. A sinistra della cattedrale, lungo la spiaggia, una fila di +case color cinerino, violaceo, giallognolo, con un contorno bianco alle +finestre e alle porte, che rammenta i villaggi della riviera ligure. Al +di là una corona di colline verdi e rossastre, che chiudon la città come +le mura d'un anfiteatro; a destra e a sinistra, lungo la riva del mare, +altri monti e colline e roccie a perdita d'occhio. Il porto quasi +deserto, la spiaggia quieta, il cielo purissimo. + +Prima di scendere a terra, mi congedai dal capitano che doveva +proseguire il suo viaggio per Marsiglia, salutai il nostromo e i +passeggieri, dicendo a tutti che sarei arrivato a Valenza proprio il +giorno che ci doveva arrivare il bastimento, e che perciò mi sarei +imbarcato di nuovo con loro per andare a Barcellona e a Marsiglia; e il +capitano mi disse:--L'aspettiamo,--e il cameriere mi promise che +m'avrebbe serbato il posto. Quante volte, in seguito ricordai le ultime +parole di quella povera gente! + +Scesi a Malaga coll'intenzione di partire la sera stessa per Granata. +L'interno della città non offre nulla di notevole. Fuor della parte +nuova che occupa lo spazio anticamente coperto dal mare, ed è costrutta +alla moderna, con vie larghe e diritte, e case grandi e nude; il +rimanente della città è un labirinto di stradicciuole tortuose e un +agglomeramento di case senza colore, senza _patios_, senza grazia. V'è +qualche piazza spaziosa, con giardini e fontane; qualche colonna e +qualche arco di edifizi arabi; nessun monumento moderno, molta +immondizia e non grande frequenza di popolo. I dintorni son bellissimi e +il clima più mite che a Siviglia. + +A Malaga avevo un amico, andai a cercarlo, passammo la giornata insieme. +Da lui ebbi una curiosa notizia. A Malaga è un'Accademia letteraria +composta di più di ottocento soci, nella quale si celebrano gli +anniversarii di tutti i grandi scrittori e si fa due volte la settimana +una lettura pubblica sur un argomento di scienza o di letteratura. +Quella sera stessa vi si doveva celebrare una festa solenne. Alcuni mesi +prima l'Accademia aveva stabilito il premio di tre bei fiori d'oro, +smaltati di varii colori, per i tre poeti che componessero la miglior +ode al progresso, la miglior romanza sulla riconquista di Malaga, la +miglior satira contro uno dei vizii più comuni della moderna società +civile. Era stata fatta una _convocatoria_ a tutti i poeti della Spagna, +le poesie eran piovute a rifascio, un giurì le aveva segretamente +giudicate, e quella sera stessa doveva profferire la sentenza. La +cerimonia si faceva con gran pompa: vi avevano ad assistere il Vescovo, +il Governatore, il Comandante di marina, i consoli, i personaggi più +cospicui della città, con giubba, ciondoli e ciarpe, e un gran numero di +signore vestite da ballo. Le tre più belle Muse della città dovevano +presentarsi sur una specie di palco scenico inghirlandato e +imbandierato, aprire ciascuna il plico che conteneva la poesia premiata, +e proclamare tre volte il nome dell'autore; se l'autore rispondeva, +invitarlo a leggere i suoi versi, e presentargli il fiore; se non +rispondeva, leggerli esse medesime. In tutta la città non si parlava +d'altro che dell'Accademia, si congetturavano i nomi dei vincitori, si +predicevano meraviglie delle tre poesie, si magnificava l'apparatura +della sala. Questa festa poetica, alla quale si dà il nome di _juegos +floreales_, non si celebrava più da dieci anni. Altri giudichi se queste +gare e queste pompe giovino o nuocciano alla poesia e ai poeti. Per me +sia pur dubbia e sfuggevole la gloria letteraria che può largire la +sentenza d'un giurì e l'omaggio d'un Vescovo e d'un governatore, credo +che il ricevere in dono un fior d'oro dalla mano d'una bellissima donna, +sotto gli sguardi di cinquecento andaluse, al suono d'una musica soave e +in mezzo al profumo dei gelsomini e delle rose, sia una gioia anche più +viva e più profonda di quella che viene dalla gloria vera e +durevole.--No?--Ah! siamo sinceri! + +Uno dei miei primi pensieri fu di assaggiare un po' di vero vin di +Malaga, non per altro che per rifarmi dei molti dolori di capo e di +stomaco cui andavo debitore allo scellerato intruglio che si spaccia in +molte città d'Italia colla bugiarda raccomandazione di quel nome. Ma o +ch'io non abbia saputo chiedere, o che non m'abbian voluto capire, il +fatto è che il vino che mi fu dato all'albergo, mi bruciò le viscere e +mi fece dar di volta al cervello. Potei nondimeno recarmi verticalmente +fino alla cattedrale, e dalla cattedrale al castello di Gibralfaro, e in +qualche altro luogo, e formarmi un'idea della bellezza delle malaghesi +senza vederle doppie e tremole, come potrebbe supporre qualche maligno. + +Strada facendo, il mio amico mi parlò di codesto repubblicanamente +famoso popolo di Malaga, che ogni momento ne fa una delle sue. È un +popolo ardentissimo; ma mutevole e docile, come tutti i popoli che +senton molto e pensan poco, ed operano più per impulso di passione che +per forza di convincimento. Per un nonnulla si raduna una folla immensa +e si leva un tumulto da metter la città sossopra; ma il più delle volte +basta un atto risoluto d'un uomo autorevole, un tratto di coraggio, un +lampo di eloquenza per sedare il tumulto e disperdere la folla. L'indole +del popolo, in fondo, è buona; ma la traviano la superstizione e la +passione. E sopratutto la superstizione è forse più radicata a Malaga +che in ogni altra città dell'Andalusia, a cagione della ignoranza +maggiore. Tutto sommato, Malaga è la città meno andalusa ch'io m'abbia +veduto, e v'è imbastardita persino la lingua, perchè vi si parla peggio +che a Cadice, dove già vi si parla male. + +Ero ancora a Malaga, ma la mia immaginazione s'aggirava già per le vie +di Granata e nei giardini dell'Alhambra e del Generalife. Poche ore dopo +il mezzogiorno, partii, e per dir la verità, fu quella la sola città di +Spagna che lasciai senza mandare un sospiro. Quando il treno partì, +invece di voltarmi a salutarla come avevo fatto a tutte le altre sue +sorelle, mormorai i versi cantati da Giovanni Prati a Granata quando il +duca d'Aosta partì per la Spagna: + + «Non più Granata è sola + Sulle sue mute pietre: + L'inno in Alhambra vola + Sulle moresche cetre;» + +ed ora, riscrivendoli, penso che la musica della banda della Guardia +Nazionale di Torino ispira la letizia e la pace meglio delle cetre +moresche, e che il lastrico dei portici di Po, contuttochè muto esso +pure, è meglio connesso e più liscio che le pietre di Granata. + + + + +XII. + +GRANATA. + + +Il viaggio da Malaga a Granata fu il più avventuroso e sfortunato ch'io +abbia fatto in Spagna. + +Perchè i lettori compassionevoli mi possano compiangere quanto vorrei, +bisogna che sappiano (mi vergogno d'intrattener la gente con queste +piccinerie) che a Malaga avevo fatto solamente una leggerissima +colazione all'andalusa, della quale, al momento di partire, mi restava +appena una confusa reminiscenza. Ma ero partito colla sicurezza di poter +scendere a qualche stazione della strada ferrata, dove fosse una di +quelle sale, o pubblici strozzatoi, nelle quali si entra galoppando, si +mangia ansando e si paga scappando, per tornare nel carrozzone +impinzati, soffocati e derubati, a maledire l'orario, i viaggi e il +ministro dei lavori pubblici che _tradisce il paese_. Partii, e per le +prime ore fu una delizia. La campagna era tutta colline gentili e campi +verdissimi, sparsi di villette coronate di palme e di cipressi; e nel +carrozzone, in mezzo a due vecchiotti che tenevan gli occhi chiusi, +v'era un'andalusina che guardava intorno con un sorrisetto briccone che +pareva voler dire:--Via, lanciatemi degli sguardi languidi.--Ma il treno +andava colla lentezza d'una diligenza sconquassata, e non si soffermava +che pochi momenti alle stazioni. Al declinare del sole, lo stomaco +cominciò a suonare a soccorso, e a render più fieri gli stimoli della +fame dovetti fare un lungo tratto di strada a piedi. Il treno si fermò +dinanzi a un ponte malfermo, tutti i viaggiatori scesero e sfilarono a +due a due per andar ad aspettar le carrozze sull'altra sponda del fiume. +Eravamo in mezzo alle roccie della Sierra Nevada, in un luogo deserto e +selvaggio, che ci faceva parere d'esser gente condotta in ostaggio da +una banda di briganti. Rimontati che fummo nei carrozzoni, il treno +riprese a andare colla fiaccona di prima, e il mio stomaco ricominciò a +languire più miseramente che mai. Arrivammo, dopo lungo tempo, a una +stazione tutta ingombra di treni, dove una gran parte dei viaggiatori si +precipitarono a terra, prima che io mettessi il piede sul montatoio. + +"Dove vuol andare?" mi domandò un impiegato della strada ferrata, +vedendomi scendere. + +"A desinare," risposi. + +"Ma lei non va a Granata?" + +"A Granata." + +"Se è così, non ha tempo; il treno riparte subito." + +"Ma gli altri sono discesi." + +"Li vedrà tornare di corsa di qui a un momento." + +I treni delle merci ch'eran dinanzi, m'impedivano di vedere la stazione; +credetti che fosse lontana; non scesi. Passan due minuti, ne passan +cinque, ne passan otto, e i viaggiatori non tornano, e il treno non si +muove. Salto giù, corro alla stazione, vedo un caffè, entro in una gran +sala.... Dei del cielo! Cinquanta affamati stavano intorno a una tavola +da refettorio, col muso sul piatto, coi gomiti in aria, cogli occhi +all'orologio, divorando e gridando; e un'altra cinquantina si pigiavano +intorno al banco, afferrando e intascando pani, frutti, confetti, mentre +il padrone e i camerieri, ansimanti come cavalli, stillanti di sudore, +correvano, si sbracciavano, urlavano, inciampavan nelle seggiole, +urtavano gli avventori, buttavan qua e là spruzzi di brodo e +d'intingoli; e una povera donna, che doveva essere la padrona del caffè, +prigioniera in una nicchietta dietro al banco assediato, si metteva le +mani nei capelli in atto di disperazione. A quella vista, mi cascaron le +braccia. Ma subito mi feci forza e mi slanciai al saccheggio. Respinto +da una gomitata nel petto, mi slanciai daccapo; ributtato da una +fiancata nel ventre, raccolsi tutto il mio vigore per tentare un terzo +assalto. In quel punto suonò la campanella. Fu uno scoppio di +imprecazioni, e poi un cader di seggiole, un acciottolìo di piatti, un +serra serra, un tramenìo di casa del diavolo. Chi trangugiando in furia +gli ultimi bocconi, diventava livido e cacciava gli occhi fuor del capo +come un impiccato; chi allungando una mano per afferrare un arancio, +sospinto da un che scappava, l'andava a tuffare in un piatto di crema; +chi girava per la sala in cerca della valigia con un gran sberleffe di +salsa sulle guancie; chi, per aver voluto ber d'un sol fiato andatogli +il vino per traverso, tossiva da schiantarsi lo stomaco; e gl'impiegati +di sulla porta gridavano:--Presto!--e i viaggiatori dalla sala +rispondevano:--_Ahógate!_ (affogati),--e i camerieri davan dietro a chi +non aveva pagato, e chi voleva pagare non trovava i camerieri, e le +signore facevan l'atto di svenire, e i ragazzi strillavano, e ogni cosa +era sossopra. + +Fu una fortuna ch'io potessi infilarmi nel mio carrozzone prima che il +treno partisse. + +Ma là m'aspettava un nuovo supplizio. I due vecchi e l'andalusina, che +doveva essere figliuola dell'uno e nipote dell'altro, erano riusciti a +fare un po' di preda in mezzo a quella maledetta folla del banco; e +mangiavano a due palmenti. Io mi misi a guardarli con occhio +malinconico, contando i bocconi e le dentate, come fa il cane accanto +alla tavola del padrone. L'andalusa se n'accorse, e mostrandomi un +qualchecosa che pareva una polpetta, fece un atto grazioso col capo come +per domandarmi se la volevo. + +"Oh! grazie!" risposi con un sorriso da moribondo; "ho mangiato!" + +Angelo mio, soggiunsi subito tra me e me, se tu sapessi che in questo +momento preferirei le tue polpette alle acerbe poma, come direbbe +nobilmente messer Niccolò Macchiavelli, colte nel famoso orto delle +Esperidi! + +"Assaggi almeno un sorsetto di liquore!" disse lo zio. + +Non so per che fanciullesca picca contro di me, o contro quella buona +gente; ma era una picca che in simili occasioni provano spesso anche gli +uomini; risposi anche questa volta:--"No, grazie, mi farebbe male." + +Il buon vecchio mi guardò da capo a piedi coll'aria di dire che non gli +parevo un omino da patire una goccia di liquore, e l'andalusa sorrise, e +io diventai rosso dalla vergogna. + +Si fece notte, e il treno continuò a andare al passo della cavalcatura +di Sancho Panza, non so per quante ore. Quella sera esperimentai per la +prima volta in vita mia i tormenti della fame, che immaginavo d'aver +provati già nella famosa giornata del ventiquattro giugno +milleottocentosessantasei. Per alleviar quei tormenti, pensavo +ostinatamente a tutti i mangiari che m'inspirano più ripugnanza, ai +pomidoro crudi, alle lumache nel brodo, ai gamberi arrostiti, ai +bianchetti in insalata. Ahimè! una voce di scherno mi gridava d'in fondo +alle viscere che, se li avessi avuti, me ne sarei leccato le dita. +Allora mi misi a far delle mescolanze immaginarie di piatti disparati, +come sarebbe di creme e di pesci, spruzzati di vino, con una manata di +pepe e uno strato di conserva di ginepro; per veder di tenere a segno lo +stomaco. Oh infelice! Lo stomaco vigliacco non ripugnava neanco da +quelle sozzure. Allora feci un ultimo sforzo, e immaginai di essere a +tavola in un albergo di Parigi, al tempo dell'assedio, e di sollevar +pian piano per la coda un topino in salsa piccante, che riacquistando +improvvisamente gli spiriti, mi addentasse il pollice, e mi fissasse in +viso due occhietti inviperiti, ed io, colla forchetta alzata, fossi nel +dubbio o di dargli l'andare o d'infilzarlo senza pietà. Ma, grazie a +Dio, prima ch'io uscissi da questo bivio orribile, per consumare un atto +che non avrebbe avuto riscontro nella storia degli assedii, il treno si +fermò e un barlume di speranza mi ravvivò gli spiriti affaticati. + +Eravamo arrivati non so a che villaggio. Mentre cacciavo la testa fuor +del finestrino, una voce gridò:--Scenda chi va a Granata!--Mi precipitai +giù dal carrozzone e mi trovai a faccia a faccia con un omaccione +baffuto che mi tolse la valigia di mano, dicendomi che l'andava a +mettere nella diligenza, perchè da quel villaggio fino a non so quante +miglia dalla _imperial Granada_, non c'è strada ferrata. + +"Un momento!" gridai allo sconosciuto con voce supplichevole: "Quanto +tempo c'è per partire?" + +"Due minuti!" rispose. + +"C'è un'osteria?" + +"È là." + +Volai nell'osteria, trangugiai un uovo sodo, e scappai verso la +diligenza gridando: "Quanto tempo c'è ancora?" + +"Altri due minuti!" mi rispose la voce di prima. + +Rivolai all'osteria, mandai giù un altr'uovo, e corsi di nuovo alla +diligenza, ridomandando: "Si parte?" + +"Fra un minuto!" + +All'osteria daccapo, e un terz'ovo, e poi alla diligenza: "Si va?" + +"Fra mezzo minuto!" + +Questa volta tirai un moccolo da far rabbrividire, ricorsi all'osteria, +inghiottii un quart'ovo e un bicchier di vino, e mi slanciai di corsa +verso la diligenza. Ma fatti appena dieci passi, mi sentii mancare il +respiro, e mi fermai coll'ovo a mezza gola. In quel punto schioccò la +frusta.--Aspettate!--urlai con una voce rantolosa, agitando le mani come +un uomo che affoghi. + +"_Que hay?_" (che c'è?) domandò il vetturino. + +Non potei rispondere. + +"_Se le ha quedado un huevo en la garganta!_" (Le è rimasto un +uovo nella gola) rispose per me uno sconosciuto. + +Tutti i viaggiatori diedero in uno scoppio di risa, l'ovo andò giù, risi +anch'io, raggiunsi la diligenza che partì subito, e ripreso ch'ebbi +fiato, feci ai miei compagni di viaggio il racconto delle mie disgrazie, +che li esilarò e gl'impietosì più che non avrei osato sperare dopo +quella crudele risata sul mio strangolamento. + +Ma le mie disgrazie non eran finite. Uno di quei sonni irresistibili, +che mi saltavano addosso a tradimento nelle lunghe marcie notturne in +mezzo ai soldati, mi prese tutt'a un tratto, e mi torturò fino alla +stazione della strada ferrata, senza ch'io potessi dormire un momento. +Credo che una palla da cannone appesa per uno spago in mezzo al cielo +della diligenza, avrebbe dato meno noia ai miei disgraziati compagni di +viaggio, di quello che ne diede la mia povera testa dondolando, come +fece, da tutte le parti, che pareva non fosse più attaccata al collo che +per un nervo. Avevo da una parte una monaca, dall'altra un ragazzo, +davanti una contadina, e per tutto il tragitto non feci che picchiar +capate su quelle tre vittime, col monotono va e vieni del battaglio +d'una campana. La monaca, poveretta, si lasciava picchiare e taceva, +forse in espiazione dei suoi peccati di pensiero; ma il ragazzo e la +contadina brontolavano di tratto in tratto:--_Es una barbaridad!_--_Así +no se puede estar!_--_Tiene una cabeza de plomo!_ (una testa di +piombo).--Finalmente uno scherzo d'uno dei viaggiatori ci liberò tutti e +quattro da quel supplizio. La contadina essendosi lamentata un po' più +forte del solito, una voce in fondo alla diligenza esclamò:--Si consoli! +Se non le ha rotto la testa finora, può star sicura che non gliela rompe +più, perchè vuol dire che l'ha a prova di martello.--Tutti risero, io mi +svegliai chiedendo scusa, e le tre vittime furon così contente di +vedersi libere da quello spietato picchiare, che invece di vendicarsi +con qualche parola acerba, mi dissero:--_Pobrecito! Ha descansado Usted +muy mal! Se ha lastimado Usted la cabeza!_ (Poveretto! Ha riposato molto +male! Deve essersi fatto male alla testa!) + +Arrivammo finalmente alla strada ferrata, e, vedete, iniqua sorte! solo +com'ero nel carrozzone che avrei potuto dormire come un sultano, non +riuscii a chiuder occhio. Mi sentivo una spina nel cuore pensando che +avevo fatto quel viaggio di notte, e che non avevo veduto nulla, e che +non potevo godere dello spettacolo di Granata lontana! E mi sonavano in +mente i dolci versi di Martinez della Rosa: + +«Oh amata patria mia! Ti riveggo al fine! Riveggo il tuo bel suolo, i +tuoi campi lieti e fecondi, il tuo splendido sole, il tuo quieto cielo! + +»Oh sì! veggo la famosa Granata stendersi al piano dall'uno e dall'altro +colle, le sue torri sollevarsi in mezzo ai giardini eternamente verdi, i +suoi fiumi cristallini baciar le sue mura, i monti superbi circondar la +sua valle, e la Serra Nevada coronare gli orizzonti lontani! + +»Oh! la tua memoria mi seguiva in ogni parte, Granata! turbava i miei +piaceri, la mia pace, la mia gloria, e mi opprimeva l'anima e il cuore! +Sulle gelide rive della Senna e del Tamigi, io ricordava le amene sponde +del Dauro e del Genil, e sospirava! e ben sovente, intonando una lieta +canzone, il mio dolore s'inacerbiva, e il pianto mal represso soffocava +la mia voce! + +»Invano l'Arno delizioso mi offerse le sue rive smaltate di fiori, asilo +degli amori e della pace. La pianura irrigata dal quieto +Genil,--diceva,--è più fiorita! Il soggiorno della bella Granata è più +caro!--E mormorava queste parole con accento sconsolato, e ricordando la +casa dei miei padri, alzava gli occhi melanconici al cielo. + +»Qual'è la tua magia, il tuo ineffabile incanto, o patria, o dolce nome, +che ci sei tanto caro! Il nero Affricano, lungi dal suo deserto nativo, +guarda con doloroso sdegno i campi verdeggianti; il rozzo Lappone, +rapito alla sua terra materna, sospira le notti perpetue e il perpetuo +gelo; ed io, io cui la sorte benigna concesse di nascere e di crescere +nel tuo beato grembo, benedetto di tanti doni da Dio, io, lontano da te, +avrei potuto dimenticarti, Granata?» + +Arrivai a Granata, era buio fitto, non vidi neanco il profilo d'una +casa. Una diligenza, tirata da due cavalli + + «....... anzi due cavallette + Di quelle di Mosè là dell'Egitto» + +mi sbarcò in un albergo, dove dovetti aspettare un'ora che mi si facesse +il letto, e finalmente, poco prima delle tre della mattina, potei metter +la testa sul guanciale. Ma le mie disgrazie non eran finite. Quando +cominciavo a pigliar sonno, sentii un mormorio indistinto nella stanza +accanto, e poi una voce maschile che disse chiaramente:--Oh che +piedino!--Chi ha viscere di umanità, giudichi. Il guanciale era un po' +scucito, tirai fuori due bioccoli di lana, me li cacciai nelle orecchie +e riandando col pensiero le traversie del mio viaggio m'addormentai del +sonno dei disperati. + + * * * * * + +La mattina per tempo uscii e passeggiai per le strade di Granata fin che +fosse un'ora decente per andar a trar fuor di casa un giovane granatino +che avevo conosciuto a Madrid, in casa di Fernandez Guerra, di nome +Gongora, figliuolo d'un archeologo illustre, e discendente del famoso +poeta cordovese Luigi Gongora; di cui dissi qualcosa di volo. La parte +della città che vidi in quelle poche ore non rispose alla mia +aspettativa. Credevo di trovar le stradine misteriose e le casine +bianche come a Cordova e a Siviglia; trovai invece delle piazze +spaziose, alcune belle strade diritte, e le altre tortuose ed anguste +sì, ma fiancheggiate da case alte, dipinte in gran parte di falsi +bassorilievi, con amorini e ghirlande e svolazzi di tende e di veli di +mille colori; senza quell'aspetto orientale delle altre città andaluse. +La parte più bassa di Granata è quasi tutta fabbricata colla regolarità +d'una città moderna. Passando per quelle strade, mi pigliò il dispetto, +e avrei certo portato al signor Gongora una faccia rannuvolata, se per +caso, in quell'andar così alla ventura, non fossi riuscito nella famosa +_Alameda_, che gode la fama di essere il più bel passeggio del mondo, e +che mi compensò a mille doppi della odiosa regolarità delle strade che +vi conducono. + +S'immagini chi legge un lungo viale di sì straordinaria larghezza, che +vi potrebbero passare cinquanta carrozze di fronte, fiancheggiato da +altri viali minori, lungo i quali corrono file di alberi smisurati, che +formano a una grande altezza una immensa vòlta di verzura fitta tanto da +non lasciar penetrar un raggio di sole; e alle due estremità del viale +di mezzo due fontane monumentali che gettan l'acqua a larghi sprazzi +ricadenti in finissima pioggia vaporosa, e tra viali e viali, ruscelli +cristallini, e in mezzo, un giardino tutto rose e mirti e gelsomini e +schizzi d'acqua; e da un lato il fiume Genil che scorre in mezzo a due +sponde coperte di boschi d'allori, e lontano i monti coperti di neve, +sui quali le palme lontane disegnano le loro fantastiche chiome; e per +tutto un verde vivo, chiuso, stracarico, che lascia vedere qua e là +qualche striscia di cielo d'un color zaffiro che innamora. + +Tornando dall'Alameda, incontrai un gran numero di contadini che uscivan +dalla città a due a due, a drappelli, colle loro donne e i loro ragazzi, +canterellando e celiando. Il loro vestire non mi parve diverso da quello +dei contadini della campagna di Cordova e di Siviglia. Avevano il +cappello di velluto, alcuni colla tesa larghissima, altri colla tesa +alta e ricurva; una giacchettina fatta di liste di panno di vario +colore, una fascia rossa o azzurra, calzoni stretti, abbottonati lungo +la coscia, e un par di ghette di cuoio aperto da un lato in modo da +lasciar vedere le gambe. Le donne son vestite come nelle altre +provincie, e non v'è differenza notevole neanche nei visi. + +Andai a casa del mio amico, e lo trovai sepolto nei suoi studi +archeologici, davanti a un mucchio di vecchie medaglie e di pietre +istoriate. Mi ricevette con una allegrezza e una cortesia carissimamente +andalusa, e scambiati che ci fummo i primi saluti, pronunziammo tutti e +due a una voce quella magica parola che in ogni parte del mondo desta in +ogni anima un tumulto di grandi ricordi e un sentimento di desiderio +segreto; che dà l'ultima spinta verso la Spagna a chi ha concepito il +disegno del viaggio e non ancora preso la risoluzione della partenza; +che fa battere il cuore dei poeti e dei pittori, e scintillar gli occhi +delle donne: l'Alhambra! + +Ci precipitammo fuor di casa. + + * * * * * + +L'Alhambra è posta sur un'alta collina che domina la città, ed offre da +lontano l'aspetto d'una fortezza, come quasi tutti i palazzi orientali. +Ma quando io m'avviai col Gongora su per la strada de _los Gomeles_ per +andar a visitare la reggia famosa, non ne avevo ancora visto le mura +neanco da lontano, e non avrei saputo dire da che lato della città si +trovasse. La strada de _los Gomeles_ è in salita e descrive una leggiera +curva, onde per un buon tratto non si vede dinanzi altro che case, e si +può credere che l'Alhambra sia ancora lontana. Il Gongora non parlava; +ma gli leggevo in viso che godeva nel più vivo dell'anima pensando alla +meraviglia e al diletto che avrei provato io. Guardava in terra +sorridendo; rispondeva a tutte le mie domande con un cenno che voleva +dire:--a momenti;--e di tratto in tratto alzava gli occhi quasi +furtivamente per misurare la strada che ci rimaneva a percorrere. Ed io +godevo tanto di quel suo piacere che gli avrei gettato le braccia al +collo per ringraziarlo. + +Arrivammo dinanzi a una gran porta che chiude la strada; il Gongora mi +disse:--Ci siamo,--io entrai. + +Mi trovai in un gran bosco di alberi d'un'altezza smisurata, inclinati +gli uni verso gli altri di qua e di là d'un grande viale che ascende su +per la collina e si perde nell'ombra; e fitti tanto che appena vi +potrebbe passare un uomo frammezzo, e dovunque si guardi, non si vedon +che tronchi che par che chiudan la via come una parete continua. Gli +alberi incrociano i rami al di sopra del viale; nel bosco non penetra un +raggio di sole; l'ombra è oscurissima; e da ogni parte mormorano +ruscelli, e cantano usignoli, e spira una freschezza primaverile. + +"Siamo già nell'Alhambra" mi disse il Gongora; "si volti indietro, e +vedrà le torri e le mura merlate della cinta." + +"Ma dov'è il palazzo?" domandai. + +"È un mistero," mi rispose; "andiamo innanzi, a caso." + +Salimmo per un viale che fiancheggia il gran viale del mezzo, e va su a +giravolte verso la sommità della collina. Gli alberi vi formano sopra +come un padiglione di verzura che non lascia vedere un palmo di cielo, e +l'erbe, i cespugli e i fiori gli fanno ai lati due leggiadrissime +spalliere variopinte e odorose, e un po' inclinate l'una verso l'altra, +come se tendessero a congiungersi, attratte a vicenda dalla vaghezza dei +colori e dalla soavità delle fragranze. + +"Fermiamoci un momento," dissi "voglio tirare un gran sorso di +quest'aria; mi par che debba contenere non so che germi arcani che +infusi nel sangue allunghin la vita; è un'aria che odora di gioventù e +di salute." + +"Ecco la porta," esclamò il Gongora. + +Mi voltai come se m'avessero punto in un fianco, e vidi pochi passi +dinanzi a me una grossa torre quadrata, di color rosso cupo, coronata di +merli, con una porta arcata, sopra la quale si vedono scolpiti una +chiave ed una mano. + +Interrogai il mio duca, il quale mi disse che quella era l'entrata +principale dell'Alhambra, e che si chiamava la porta della Giustizia +perchè sotto quell'arco i Re arabi solevan pronunziare le loro sentenze. +La chiave significa che quella porta è la chiave della fortezza, e la +mano simboleggia i cinque principali precetti dell'Islam: orazione, +digiuno, beneficenza, guerra santa e pellegrinaggio alla Mecca. +Un'iscrizione araba attesta che l'edifizio fu costrutto quattro secoli +or sono dal sultano Abul Hagag Jusuf, ed un'altra che si legge tuttora +sulle colonne dice: «Non c'è altro Dio che Allah, e Maometto è il suo +profeta! Non v'è potere nè forza fuori di Allah!» + +Passammo sotto la porta e continuammo a salire per una strada incassata, +fin che ci trovammo sulla sommità della collina in mezzo a una spianata +ricinta d'un parapetto e sparsa di piante e di fiori. Io mi voltai +subito verso la valle per godere il colpo d'occhio; ma il Gongora mi +afferrò pel braccio e mi fece guardare dalla parte opposta. Ero dinanzi +a un grande palazzo dello stile del Rinascimento, mezzo in rovina, e +fiancheggiato da alcune piccole case di meschina apparenza. + +"Che gioco è questo?" domandai "Mi conduce qui per vedere una reggia +araba, e mi trovo la via chiusa da un palazzo moderno? Chi ha avuto la +scellerata idea di rizzar quell'edifizio in mezzo al giardino dei +Califfi?" + +"Carlo V." + +"Era un vandalo. Non gli ho perdonato ancora la chiesa gotica che piantò +in mezzo alla Moschea di Cordova; ed ora questa baracca finisce di +mettermelo in tasca tutto intero colla sua corona e la sua gloria. Ma in +nome del cielo, dov'è l'Alhambra?" + +"È là." + +"Dove là?" + +"In quelle casuccie." + +"Eh via!" + +"Glie ne dò la mia parola d'onore." + +Incrociai le braccia e lo guardai; egli rise. + +"Ma dunque," esclamai; "questo gran nome dell'Alhambra non è che una +delle solite iperbolaccie ciarlatanesche dei poeti! Io, l'Europa, il +mondo, siamo indegnamente corbellati! E valeva la pena di sognar +l'Alhambra per trecento sessantacinque notti di seguito, per venir poi a +vedere un gruppo di catapecchie con qualche colonna mozza e qualche +iscrizione affumicata?" + +"Quanto mi ci godo!" rispose il Gongora dando in uno scoppio di risa; +"orsù, venga a persuadersi che il mondo non è corbellato: entriamo +nelle catapecchie." + +Entrammo per una piccola porta, attraversammo un corridoio, ci trovammo +in un cortile. Io afferrai la mano del Gongora con un vivissimo slancio, +ed egli mi domandò con un accento di trionfo: + +"S'è persuaso?" + +Non risposi, non lo vidi, ero già sterminatamente lontano da lui: +l'Alhambra aveva già cominciato ad esercitare su di me quel fáscino +misterioso e profondo a cui nessuno può sfuggire e che nessuno sa +esprimere. + +Eravamo nel _patio_ detto _de los Arrayanes_ (dei mirti), che è il più +vasto dell'edifizio, e presenta insieme l'aspetto d'una sala, d'un +cortile e d'un giardino. Una gran vasca di forma rettangolare, piena +d'acqua, cinta d'una siepe di mirto, si stende da un lato all'altro del +_patio_, e riflette come uno specchio gli archi, gli arabeschi e le +iscrizioni dei muri. A destra dell'entrata si stendono due ordini +sovrapposti d'archi moreschi, sostenuti da leggiere colonne; e dal lato +opposto del cortile s'alza una torre, con una porta, per la quale si +vedono le interne sale semioscure e le finestrine binate, e di là dalle +finestre, l'azzurro del cielo e le cime dei monti lontani. I muri sono +ornati, fino a una certa altezza dal suolo, di splendenti musaici, e dal +musaico in su, arabescati con disegno finissimo, che par che tremoli e +si cangi a ogni passo; e qua e là fra gli arabeschi e lungo gli archi +s'allungano e serpeggiano e s'intrecciano come ghirlande iscrizioni +arabe che racchiudon saluti, sentenze e leggende. + +Presso la porta d'entrata è scritto in caratteri cufici:--Salute +eterna!--Benedizione!--Prosperità!--Felicità!--Lodato sia Iddio per il +beneficio dell'Islam. + +In un altro punto è scritto:--Io cerco il mio rifugio nel Signore +dell'Aurora.--Altrove:--O Dio! A Te si debbono grazie eterne e lodi +imperiture.-- + +In altre parti son versi del Corano e poesie intere in lode dei Califfi. + +Stemmo qualche minuto guardando senza aprir bocca; non si sentiva il +ronzio d'una mosca; di tratto in tratto il Gongora faceva movimento per +avviarsi verso la torre, e io lo trattenevo pel braccio, e sentivo che +fremeva d'impazienza. + +"Ma bisogna spicciarsi," mi disse finalmente, "se no non torneremo a +Granata prima di sera." + +"Ma che so io di Granata!" gli risposi; "che so io di sera e di mattina +e di me stesso; io sono in Oriente!" + +"Ma lei non è che nell'anticamera dell'Alhambra, caro il mio arabo!" mi +disse il Gongora spingendomi innanzi; "venga, venga con me, che le parrà +ben altrimenti d'essere in Oriente!" + +E mi condusse, riluttante, fin sulla soglia della porta della +torre. Di là mi voltai a guardare ancora una volta il cortile dei mirti, +e misi una voce di stupore. Fra due colonnine della galleria arcata che +è di fronte alla torre, dal lato opposto del cortile, s'era affacciata +una ragazza, un bel viso bruno d'andalusa, con un mantello bianco +avvolto intorno al capo e cascante sulle spalle; e stava appoggiata sul +parapetto in un atteggiamento melanconico, cogli occhi fissi su di noi. +Non si può dire l'effetto fantastico che produceva quella figura in quel +punto; la grazia che riceveva dall'arco che le si curvava sul capo, e +dalle due colonne che le facevan cornice, e la bella armonia che dava a +tutto il cortile, quasi come fosse un ornamento necessario di +quell'architettura, concepito dalla mente dell'architetto nell'atto +stesso che ne immaginava il disegno. Pareva una sultana che aspettasse +il suo signore pensando a un altro cielo e a un altro amore. E +continuava a guardarci, ed il cuore mi cominciava a batter forte, e +interrogavo cogli occhi il mio amico, come per esser assicurato che non +travedevo. Tutt'a un tratto la sultana rise, abbassò il mantello bianco +e scomparve. + +"È una serva," mi disse il Gongora. + +Rimasi ingrullito. + +Era infatti una serva dell'amministratore dell'Alhambra che soleva far +quello scherzo agli stranieri. + +Entrammo nella torre, chiamata torre di Comares, o volgarmente degli +Ambasciatori. + +L'interno della torre forma due sale, la prima delle quali si chiama la +sala della Barca, chi dice perchè ha la forma d'una barca, e chi perchè +era chiamata dagli arabi sala della _baraka_, o benedizione, la qual +parola sarebbe stata contratta dal volgo in quella di barca. Questa +sala non sembra più opera umana: è tutta un prodigioso intreccio di +ricami in forma di ghirlande, di rosoni, di rami, di foglie, che copron +vòlta, archi, pareti, da ogni parte e in ogni senso, fitti, +attorcigliati, reticolati, sovrapposti gli uni agli altri, e pure +meravigliosamente distinti fra loro, e combinati in maniera che si +presentano allo sguardo tutti insieme e tutt'a un tratto, ed offrono un +aspetto di magnificenza che sbalordisce e di grazia che incanta. Mi +avvicinai a una parete, fissai gli occhi sul punto estremo d'un arabesco +e provai a seguirne i giri e i rigiri su per la parete; è impossibile; +lo sguardo si perde, la mente si turba, e tutti gli arabeschi dal +pavimento alla vòlta par che si muovano e si confondano per farvi +sfuggire il filo della loro inestricabile rete. Potete fare uno sforzo +per non guardare intorno, fissar tutta la vostra attenzione sur un palmo +solo di parete, metterci il viso sopra, e seguire il filo col dito: è +inutile; dopo un minuto i ricami si scompigliano, si stende un velo tra +voi e il muro, e il vostro braccio ricade. La parete pare tessuta come +il panno, è crespa come il broccato, forata come la trina, reticolata +come una foglia; non si può guardar da vicino; non se ne può fissar +nella mente il disegno: sarebbe come voler contare le formiche in un +formicaio; bisogna contentarsi di scorrer le pareti con uno sguardo +vago; poi riposare, e riguardare daccapo, e riposando, pensare ad altro, +e discorrere. Dopo aver guardato un po' intorno coll'aria d'un uomo +preso più dal capogiro che dall'ammirazione, mi voltai verso il Gongora +perchè mi leggesse nel viso quello che avrei voluto dirgli. + +"Entriamo nell'altra catapecchia," mi rispose sorridendo, e mi spinse +nella grande sala degli Ambasciatori, che occupa tutto l'interno della +torre, poichè veramente la sala della _barca_ appartiene a un piccolo +edifizio che, sebbene congiunto alla torre, non ne fa parte. La sala è +di forma quadrata, spaziosa ed illuminata da nove grandi finestre ad +arco in forma di porte, che presentan quasi l'aspetto di altrettante +alcove, cosiffatto è lo spessore dei muri; e ciascuna è divisa per +mezzo, verso il di fuori, da una colonnina di marmo che sorregge due +archetti eleganti, sormontati alla loro volta da due piccole finestre +arcate. Le pareti sono coperte di musaici e d'arabeschi +indescrivibilmente delicati e multiformi; e d'innumerevoli iscrizioni +che si stendono a guisa di larghi nastri ricamati sopra gli archi delle +finestre, su per gli spigoli, lungo i fregi, e intorno alle nicchie, +nelle quali ponevansi i vasi ripieni di fiori e d'acque odorose. Il +soffitto che s'eleva ad una grande altezza, è composto di pezzuoli di +legno di cedro, bianchi, dorati e azzurri, commessi insieme, in forma di +cerchi, di stelle e di corone; e forma tante volticine e cellule e +finestrette centinate dalle quali scende una vaga luce, e dalla cornice +che congiunge il soffitto alle pareti, pendono pezzi di stucco +faccettati e ricamati a modo di stallattiti e di ciocche di fiori. Il +trono era posto nella finestra di mezzo del lato opposto alla porta +d'entrata. Dalle finestre di questo lato si gode la stupenda vista della +valle del Dauro, profonda e silenziosa, come se anch'essa sentisse il +fascino della maestà dell'Alhambra; dalle finestre degli altri due lati, +si vedon le mura di cinta e le torri della fortezza; e dalla parte +dell'entrata, in lontananza, gli archi leggeri del cortile dei mirti, e +le acque della vasca che riflettono l'azzurro del cielo. + +"Ebbene," mi domandò il Gongora, "valeva la pena di sognare l'Alhambra +per trecentosessantacinque notti?" + +"È strano," gli risposi; "quello che mi passa per la testa in questo +momento. Quel cortile come lo si vede di qui, questa sala, queste +finestre, questi colori, tutto quello che mi circonda, mi pare che non +mi riesca nuovo; mi par che risponda a una immagine che avevo in capo, +non so da quando, non so come, confusa in mezzo a mille altre, forse +nata in un sogno, che so io! Quando avevo sedici anni, ed ero +innamorato, e guardandoci fissi negli occhi, io e quella bambina, soli, +in un giardino, all'ombra d'un capanno, ci lasciavamo sfuggire, senza +accorgercene, un grido di gioia, che ci rimescolava il sangue come se +fosse uscito dalla bocca d'una terza persona che avesse scoperto il +nostro segreto; ebbene, allora io desideravo spesso di essere un re e di +avere una reggia; ma nel dar forma a quel desiderio, la mia +immaginazione non si arrestava mai nelle grandi reggie dorate dei nostri +paesi, e volava in terre lontane, e là, sulla cima di un'altissima +montagna, si fabbricava una reggia a modo suo, nella quale ogni cosa era +gentile e piccino, e illuminato d'una luce misteriosa; e si vedevan +lunghe fughe di sale decorate di mille ornamenti capricciosi e delicati, +con finestre alle quali avremmo potuto affacciarci solamente noi due, e +piccole colonne dietro cui quella bambina avrebbe appena potuto +nascondere il viso per farmi uno scherzo amoroso, quando avesse sentito +avvicinarsi il mio passo di sala in sala, o suonar la mia voce in mezzo +al mormorio delle fontane del giardino. Senza saperlo, nel fabbricare +colla fantasia quelle reggie, fabbricavo l'Alhambra; in quei momenti ho +immaginato qualcosa di simile a queste sale, a queste finestre, a quel +cortile che si vede di qui; di tanto simile che, più guardo intorno, +meglio me ne ricordo, e mi par di riconoscere il luogo, piuttosto che di +vederlo la prima volta. Quando s'è innamorati si sogna tutti un po' +d'Alhambra, e se si potessero tradurre in linee e in colori tutti quei +sogni, s'avrebbero dei quadri che farebbero strabiliare per la loro +somiglianza con tutto quello che qui si vede. Quest'architettura non +esprime la potenza, la gloria, la grandezza; esprime l'amore e la +voluttà; l'amore coi suoi misteri, coi suoi capricci, colle sue +effervescenze, coi suoi slanci di gratitudine verso Dio; la voluttà +colle sue malinconie e i suoi silenzi. V'è dunque un legame intimo, +un'armonia fra la bellezza di quest'Alhambra e l'anima di coloro che +hanno amato a sedici anni, quando i desiderii son sogni e visioni. E di +qui nasce l'indescrivibile fáscino che esercita questa bellezza; e per +questo l'Alhambra, tuttochè così deserta e dimezzata, è ancora la più +incantevole reggia del mondo, e al vederla per l'ultima volta, gli +stranieri versano una lagrima. Gli è perchè salutando l'Alhambra, si dà +un ultimo addio ai nostri più bei sogni giovanili, che fra le sue mura +si son rifatti vivi per l'ultima volta! si dà un addio a dei visi +immensamente cari che hanno rotto l'oblio di molti anni per affacciarsi +un'ultima volta in mezzo alle colonnine di queste finestre! si dà un +addio a tutti i fantasmi della giovinezza! si dà un addio a quell'amore +che non rinasce mai più." + +"È vero!" rispose il mio amico; "ma che cosa dirà quando avrà visto il +cortile dei Leoni! Venga! corriamo!" + +Uscimmo a rapidi passi dalla torre, attraversammo il cortile dei mirti, +e giungemmo davanti a una porticina posta di fronte a quella d'entrata. + +"Si fermi!" mi gridò il Gongora. + +Mi fermai. + +"Mi faccia un favore." + +"Cento." + +"Un solo: chiuda gli occhi e non li apra che quando glielo dirò io." + +"Eccoli chiusi." + +"Ma badi che ci tengo; se li apre, m'inquieto!" + +"Non dubiti!" + +Il Gongora mi pigliò per mano e mi condusse innanzi: tremavo come una +foglia. + +Facemmo forse una quindicina di passi e ci arrestammo. Il Gongora disse +con voce commossa:--Guardi!--Guardai, e lo giuro sul capo dei miei +lettori: mi sentii scorrere due lagrime giù per le guancie. + +Eravamo nel cortile dei Leoni. + +Se in quello stesso momento m'avessero fatto uscire per dove ero +entrato, non so se avrei saputo dire quello che avevo visto. Una foresta +di colonne, un visibilio d'archi e di ricami, un'eleganza indefinibile, +una delicatezza inimmaginabile, una ricchezza prodigiosa, un non so che +di aereo, di trasparente, di ondeggiante, come un gran padiglione di +trina; un'apparenza quasi d'un edifizio che si debba dissolvere con un +soffio, una varietà di luci, di prospetti, di oscurità misteriose, una +confusione, un disordine capriccioso di cose piccine, una maestà di +reggia, una gaiezza di chiosco, una grazia amorosa, una stravaganza, una +delizia, una fantasia di fanciulla appassionata, un sogno d'un angelo, +una follia, una cosa senza nome; tale è il primo effetto del cortile dei +Leoni. + +È un cortile non più spazioso d'una gran sala da ballo, della forma d'un +rettangolo, coi muri alti come una casetta andalusa d'un sol piano. +Tutt'intorno ricorre un leggero portico, sostenuto da sveltissime +colonne di marmo bianco aggruppate in un disordine simmetrico a due a +due, a tre a tre, prive quasi di piedestallo, così che paion fusti +d'alberi posati in terra; munite di capitelli svariati, alti, sottili, +a guisa di pilastrini, su cui si incurvano dei piccoli archi di +graziosissima forma, i quali meglio che appoggiati, sembran sospesi +sulle colonne, a modo di cortine, che sorreggano le colonne stesse come +nastri e ghirlande spenzolanti. Dal mezzo dei due lati più corti, si +avanzano due gruppi di colonne che formano due specie di tempietti +quadrati, di nove archi ciascuno, sormontati da una cupoletta +multicolore. I muri di questi tempietti e quello esterno del portico +sono una vera trina di stucco, ricamati, orlati, ritagliati, traforati +da una parte all'altra, e trasparenti come un lavoro a maglia e +cangianti di disegno a ogni passo; qui rabescati a fiori, là a stelle, +più oltre a scudi, a scacchiere, a figure poligonali ripiene di +minutissimi ornati; dove terminati in dentelli, in crespe, in festoni, +dove in nastri ondeggianti intorno agli archi, in specie di stallattiti, +di frangie, di ciondoli, di fiocchi, che par che debban oscillare e +scompigliarsi al più leggero movimento dell'aria. Larghe iscrizioni +arabe ricorrono lungo i quattro muri, sopra gli archi, intorno ai +capitelli, sulle pareti dei tempietti. In mezzo al cortile s'alza una +gran vasca di marmo sostenuta da dodici leoni, e circondata da un +canaletto lastricato, in cui metton capo altri quattro piccoli canali, i +quali descrivendo una croce fra i quattro lati del cortile, attraversano +il portico, entrano nelle sale circostanti e si congiungono ad altri +condotti d'acqua che girano per tutto l'edifizio. Dietro ai due +tempietti, e nel mezzo degli altri due lati, s'aprono sale e fughe di +sale, con grandi porte aperte, che lascian vedere il fondo oscuro, sul +quale le bianche colonnine spiccano come dinanzi all'imboccatura di una +grotta. A ogni passo che si fa nel cortile, quella foresta di colonne +par che si muova e si disordini per disporsi in un'altra maniera; dietro +una colonna che pareva sola, ne saltan fuori due, tre, una fila; altre +scompaiono, altre si stringono, altre si disgiungono; a guardar +d'infondo a una delle sale, tutto appare mutato; gli archi della parte +opposta, sembran lontanissimi; le colonne, spostate; i tempietti, +d'un'altra forma; si vede a traverso i muri, si scopron nuovi archi e +nuove colonnine, qui illuminati dal sole, là nell'ombra, lì rischiarati +appena dal po' di luce che passa pei fori degli stucchi, più lontano +perduti quasi nel buio. È un continuo variare di prospetti, di +lontananze, d'inganni, di misteri, di giuochi, che vi fa l'architettura +e il sole, e la fantasia sovreccitata e bollente. + +Che cosa doveva essere questo _patio_,--mi disse il Gongora,--quando i +muri interni del portico erano luccicanti di musaici, i capitelli delle +colonne scintillanti d'oro, i soffitti e le volte dipinti di mille +colori, le porte chiuse da tende di seta, le nicchie piene di fiori, e +sotto i tempietti e nelle sale correva l'acqua odorosa, e dalle nari dei +leoni schizzavano dodici zampilli che ricascavan nella vasca, e l'aria +era pregna dei più deliziosi profumi dell'Arabia! + +Ci trattenemmo nel cortile più d'un'ora, che ci passò come un lampo; ed +anch'io feci quello che fanno tutti in quel luogo, spagnuoli e +stranieri, uomini e donne, poeti o non poeti che siano. Feci scorrer la +mano sui muri, toccai tutte le colonnine, le strinsi colle due mani una +per una come la vitina d'una bimba, mi ci nascosi in mezzo, le contai, +le guardai da cento parti, percorsi il cortile in cento sensi, provai se +era vero che dicendo una parola sottovoce in bocca a uno dei leoni, la +si sentiva distintamente dalla bocca di tutti gli altri; cercai sui +marmi le macchie di sangue delle leggende poetiche, mi stancai gli occhi +e la mente sugli arabeschi. Vi eran parecchie signore. Le signore, nel +cortile dei Leoni, fanno ogni sorta di fanciullaggini; mettono il viso +fra le colonne gemelle, si nascondono negli angoli oscuri, siedono in +terra, stanno per ore immobili colla testa appoggiata sulla mano, +sognando. Quelle signore facevan così. Ve n'era una vestita di bianco +che, passando dietro alle colonne lontane, quando credeva di non esser +veduta, pigliava una certa andatura molle e maestosa di sultana +melanconica, e poi rideva con una sua amica: era incantevole. Il mio +amico mi diceva: "Andiamo," e io rispondevo: "Andiamo," e non potevo +muovermi. Non provavo soltanto un sentimento dolcissimo di meraviglia; +ma fremevo di piacere, e avevo addosso una smania di toccare, di +frugare, che so io, di veder dentro quei muri e quelle colonne, come se +fossero d'una materia arcana, e si dovesse scoprire nelle loro intime +parti la causa prima del fáscino che quel luogo esercitava. In tutta la +mia vita non ho mai pensato nè detto, nè dirò mai tante care follie, +tante belle scempiaggini, tante fole, tante gentili cose senza senso, +quante ne pensai e ne dissi in quell'ora. + +"Ma bisogna venir qui," mi diceva il Gongora, "al levar del sole, +bisogna venirci al tramonto, bisogna venirci di notte quando splende la +luna, per veder che meraviglie di colori, di ombre e di luce! C'è da +perderci il capo!" + +Andammo a vedere le sale. Al lato di levante v'è una sala chiamata della +Giustizia, alla quale si giunge passando sotto tre grandi archi, di cui +ciascuno corrisponde a una porta che dà nel cortile. È una sala lunga e +stretta, di ricca e ardita architettura, colle pareti coperte di +intricati arabeschi e di preziosi musaici, e la vòlta tutta punte e +groppi e sgonfi di stucco che pendon dagli archi, lungo le pareti, e qua +e là s'ammucchiano, si abbassano, escon gli uni dagli altri, e gli uni +gli altri si comprimono e si sovrappongono e par che si disputino lo +spazio, come le bolle d'un'acqua in bollore, presentando ancora in molti +punti le traccie dei colori antichi, che dovevan dare a quella vòlta +l'aspetto d'un padiglione coperto di fiori e di frutta sospese. La sala +ha tre piccole alcove, in ciascuna delle quali, sulla vòlta, si vede +ancora una pittura araba, a cui il tempo e la estrema rarità dei lavori +di pennello che son rimasti degli Arabi, danno un grandissimo valore. Le +pitture son fatte sul cuoio, e il cuoio è attaccato al muro. Nello +stanzino di mezzo son rappresentati, sur un fondo dorato, dieci uomini, +che si suppone esser dieci re di Granata, vestiti di bianco, col +cappuccio in capo, con una mano sulla scimitarra, seduti su cuscini +ricamati. I dipinti delle altre due alcove rappresentano castelli, dame +e cavalieri, scene di caccia e d'amore, delle quali è difficile +afferrare il significato. Ma i volti dei dieci re rispondono +meravigliosamente all'immagine che noi ci formiamo di quella gente: è +quel colore olivastro, son quelle bocche sensuali, son quegli occhi neri +dallo sguardo intento e misterioso che par sempre di veder luccicare +negli angoli oscuri delle sale dell'Alhambra. + +Al lato norte del cortile v'è un'altra sala chiamata _de las dos +Hermanas_, (delle due Sorelle) da due grandi lastre di marmo che ne +formano il pavimento. È la sala più gentile dell'Alhambra. È piccola, di +forma quadrata, coperta da una di quelle vòlte in forma di cupola, che +gli Spagnuoli chiamano mezzi aranci, sorretta da colonnine ed archi +disposti in cerchio, tutta lavorata in forma d'una grotta di +stallattiti, con una infinità di punte e d'incavi, coloriti e dorati, e +così leggera alla vista, che par sia sospesa in aria, e a toccarla debba +tremolar tutta come una tenda, o squarciarsi come una nuvola, o svanire +come se non fosse che un mucchio di bolle di sapone. Le pareti +rivestite, come in tutte le altre sale, di stucco, e coperte di +arabeschi incredibilmente fitti e delicati, sono uno dei più +meravigliosi prodotti della fantasia e della pazienza umana. Più si +guarda, e più le innumerevoli linee si stringono e s'incrociano, e da +una figura nasce un'altra, e da questa una terza, e tutte tre ne +presentano una quinta che c'era sfuggita e questa si divide tutt'a un +tratto in altre dieci che non s'erano vedute, e poi si ricompone e si +trasforma daccapo; e non si finisce più di scoprir nuove combinazioni, +perchè quando le prime si riaffacciano, di già son dimenticate, e fan +l'effetto della prima volta. E ci sarebbe da perder la vista e la +ragione a voler venir a capo di quel labirinto; ci vuole un'ora per +vedere il contorno d'una finestra, gli ornamenti d'un pilastro, gli +arabeschi d'un fregio; un'ora non basta per imprimersi nella mente il +disegno d'una delle stupende porte di cedro. Ai due lati della sala vi +sono due piccole alcove; nel mezzo, un piccolo bacino con un tubo per lo +zampillo, che è congiunto al canaletto che attraversa il cortile e va +alla fontana dei Leoni. In dirittura della porta d'entrata, dal lato +opposto, v'è un'altra porta, per la quale si entra in un'altra sala +stretta e lunga, chiamata la sala degli Aranci. Da questa sala, per una +terza porta, si entra in un piccolo gabinetto chiamato il gabinetto di +Lindaraja, straricco di ornamenti, e chiuso da una graziosissima +finestra a due archi che guarda in un giardino. + +Per godere tutta la bellezza di questa magica architettura bisogna uscir +dalla sala delle due Sorelle, attraversare il cortile dei Leoni, ed +entrare nella sala chiamata degli Abencerrages che si trova dal lato di +Mezzogiorno, di fronte a quella delle Sorelle, della quale ha quasi la +stessa forma e gli stessi ornamenti. D'in fondo a questa sala lo sguardo +attraversa il cortile dei Leoni, passa per la sala delle due Sorelle, +entra nella sala degli Aranci, penetra nel gabinetto di Lindaraja e +s'infila nel giardino del quale appare la folta verzura sotto gli archi +di quel gioiello di finestra. Le due aperture di questa finestra, viste +rimpicciolite così per la lontananza, e così piene di luce in fondo a +quella fuga di sale oscure, paion due grandi occhi aperti che guardino, +e fanno immaginare che di là ci siano chi sa quali misteri di paradiso. + +Visto la sala degli Abencerrages, andammo a vedere i bagni che si +trovano fra la sala delle due Sorelle e il cortile dei Mirti. Scendemmo +una scaletta, passammo per uno stretto corridoio, riuscimmo in una +splendida sala, chiamata sala _de los Divanes_, nella quale venivano a +riposare le belle dei re, sui tappeti persici, al suon delle cetre, dopo +aver fatto il bagno nelle stanze vicine. Questa sala fu ricostrutta +sulle rovine dell'antica, e arabescata, dorata e dipinta da artisti +spagnuoli, come l'antica doveva essere; in modo che si può considerare +come una sala dei tempi degli Arabi rimasta intatta in tutte le sue +parti. Nel mezzo è una fontana, in due pareti opposte due specie di +alcove nelle quali si adagiavan le donne, più alto le tribune dove +stavano i suonatori. Le pareti sono listate, brizzolate, screziate, +picchiettate di mille vivissimi colori, e presentan l'aspetto d'una +tappezzeria di stoffe chinesi trapunte di fili d'oro, con quegli +interminabili intrecci di figure che farebbero ammattire il più paziente +musaicista della terra. + +Eppure in quella sala lavorava un pittore! Lavorava da tre mesi a copiar +quelle pareti! Era un tedesco. Il Gongora lo conosceva, e gli domandò: +"È un lavoro che ammazza, non è vero?" E quegli rispose sorridendo: "Non +mi pare," e si ricurvò sul suo quadro. + +Lo guardai come avrei guardato una creatura d'un altro mondo. + +Passammo negli stanzini da bagno, piccoli, fatti a vòlta, e rischiarati +dall'alto per mezzo di alcuni fori aperti nel muro, in forma di stelle e +di fiori. Le tinozze sono d'un sol pezzo di marmo, vaste, e serrate fra +le due pareti. I corridoi che conducono da uno stanzino all'altro son +bassi e stretti in modo che appena ci può passare un uomo; e vi fa un +fresco che è una delizia. Affacciandomi a uno di quegli stanzini, fui +preso tutt'a un tratto da un pensiero tristo. + +"Che cos'ha che si rannuvola?" mi domandò l'amico. + +"Penso," risposi, "al come viviamo noi, d'estate come d'inverno, in +quelle case che paion caserme, in quelle stanze al terzo piano o buie o +inondate da un torrente di luce, senza marmo, senz'acqua, senza fiori, +senza colonnine; penso che dovremo viver tutta la vita così, e morire +fra quelle pareti, senza aver provato una volta la voluttà di questi +palazzi fatati; penso che anche in questa misera vita terrena si può +immensamente godere, e che io non godrò nulla! Penso che potevo nascere +quattro secoli fa re di Granata, e che sono nato invece un poveromo!" + +L'amico rise, e stringendomi un braccio fra l'indice e il pollice, come +per darmi un pizzicotto, mi disse: + +"Non pensi a questo. Pensi a quanto di bello, di gentile e di segreto +debbono aver visto queste tinozze; ai piedini che sguazzarono nelle loro +acque odorose, alle lunghe capigliature che si sparsero sui loro orli, +ai grandi occhi languidi che guardarono il cielo a traverso i fori di +quella vòlta, mentre sotto gli archi del cortile dei Leoni risonava il +passo concitato d'un Califfo impaziente, e i cento zampilli della reggia +dicevano col loro affrettato mormorio:--Vieni, vieni, vieni!--e in una +sala profumata uno schiavo tremante di riverenza chiudeva le finestre +colle cortine color di rosa." + +"Ah! mi lasci un po' l'anima in pace!" risposi scrollando le spalle. + +Attraversammo il giardino del gabinetto di Lindaraja, e un cortile +d'aspetto misterioso chiamato il _patio della Reja_, e per una lunga +galleria che guarda la campagna, giungemmo sulla sommità di una delle +estreme torri dell'Alhambra, sotto un piccolo padiglione aperto +tutt'intorno, chiamato _Tocador_ (toeletta) _de la reina_, che par +sospeso sur un abisso come il nido d'un'aquila. + +Lo spettacolo che si gode di lassù, lo si può dire senza paura d'essere +smentiti da alcuno, non ha l'uguale sulla faccia della terra. + +S'immagini una immensa pianura verde come un prato coperto d'erba +novella, attraversata in tutti i sensi da sterminati filari di cipressi, +di pini, di quercie, di pioppi, sparsa di foltissimi boschetti +d'aranci, che a tanta lontananza non paion più che cespugli, e di grandi +orti e giardini così affollati di alberi fruttiferi che presentano quasi +l'aspetto di poggerelli vestiti di verzura; e a traverso questa immensa +pianura il fiume Genil che luccica fra i boschi e i giardini come un +gran nastro inargentato; e tutto intorno colline boscose, e di là dalle +colline, altissime roccie di fantastiche forme che rendon l'immagine di +una cinta di muri e di torri titaniche che separi quel paradiso +terrestre dal mondo; e lì proprio sotto gli occhi, la città di Granata, +parte distesa sul piano, parte sulla china d'un colle, tutta sparsa di +gruppi d'alberi, di macchie, di mucchi informi di verzura che s'alzano e +ondeggiano sopra i tetti delle case come enormi pennacchi, e par che +tendano ad espandersi, a congiungersi e a coprir la città intera; e più +sotto ancora, la valle profonda del Dauro, meglio che coperta, riempita, +colmata quasi da un cumulo prodigioso di vegetazione che si solleva come +una montagna, oltre la quale emerge ancora un bosco di pioppi +giganteschi che agitano le cime sotto le finestre della torre quasi a +portata della mano; e a destra, di là dal Dauro, sur una collina che +s'alza al cielo ardita e svelta come una cupola, il palazzo del +Generalife, coronato di giardini aerei, e quasi nascosto in mezzo a un +bosco di allori, di pioppi e di melagrani; e dalla parte opposta, uno +spettacolo meraviglioso, una cosa incredibile, una visione d'un sogno: +la Sierra Nevada, le più alte montagne d'Europa, dopo le Alpi, bianche +di neve, bianche fino a poche miglia dalle porte di Granata, bianche +fino ai colli dove giganteggiano i melagrani e le palme, e si spiega in +tutta la sua splendida pompa una vegetazione quasi tropicale. S'immagini +ora sopra questo immenso paradiso, che racchiude tutte le ridenti grazie +dell'oriente e tutte le più severe bellezze del settentrione, che sposa +l'Europa all'Affrica tributando all'imeneo tutte le più belle meraviglie +della natura, e che manda al cielo confusi in un solo tutti i profumi +della terra, s'immagini sopra questa valle beata il cielo e il sole di +Andalusia, che volgendo al tramonto, tinge d'un divino color di rosa le +cime, e di tutti i colori dell'iride e di tutti i riflessi delle più +limpide perle azzurrine i fianchi delle montagne della Sierra; e frange +i suoi raggi in mille sfumature d'oro, di porpora e cinerine, nelle +roccie che coronan la pianura; e declinando in mezzo a un incendio di +raggi, getta, come un saluto, una corona luminosa intorno alle torri +pensierose dell'Alhambra e ai pinnacoli inghirlandati del Generalife; e +si dica se si può dare al mondo qualche cosa di più solenne, di più +glorioso, di più innebriante di questa festa amorosa del cielo e della +terra, dinanzi alla quale da nove secoli trema di voluttà e palpita di +orgoglio Granata. + +Il tetto del _mirador de la reina_ è sostenuto da piccole colonne +moresche fra le quali si stendono degli archi schiacciati che danno al +padiglione un aspetto stranamente capriccioso e gentile. Le pareti sono +dipinte a fresco, e vi si vedono lungo i fregi le iniziali d'Isabella e +di Filippo V intrecciate con amorini e fiori. Accanto alla porta +d'entrata, resta ancora una pietra del pavimento antico, tutta +bucherellata, sulla quale si dice si mettessero le Sultane per +avvolgersi nel nuvolo dei profumi che si bruciavan di sotto. Ogni cosa, +lassù, spira amore e letizia. Vi si respira un'aria pura come sulla cima +d'una montagna, vi si sente una fragranza confusa di mirti e di rose, e +non vi arriva altro rumore che il mormorio del Dauro che si rompe tra i +macigni del suo letto dirupato, e il canto di migliaia di uccelli +nascosti nella folta verzura della valle; è un vero nido da innamorati, +un'alcova pensile per andarvi a sognare, una loggia aerea per salirvi a +ringraziar Dio d'esser felici. + +"Ah! Gongora," esclamai dopo aver contemplato per qualche momento quello +spettacolo incantevole; "io darei dieci anni di vita per poter far +comparir qui, con un colpo di bacchetta magica, tutte le persone care +che mi aspettano in Italia!" + +Il Gongora mi accennava un largo spazio del muro tutto nero di date e di +nomi scritti colla matita, col carbone, e incisi colla punta dei +temperini dai visitatori dell'Alhambra. + +"Che cos'è scritto qui?" mi domandò. + +M'avvicinai e gittai un grido:--Chateaubriand! + +"E qui?" + +"Byron!" + +"E qui?" + +"Victor Hugo!" + +Scendendo dal _mirador de la reina_ io credevo d'aver visto l'Alhambra, +e commisi l'imprudenza di dirlo al mio amico. Se avesse avuto in mano un +bastone, son certo che me l'avrebbe dato fra capo e collo; ma non +avendolo, si contentò di guardarmi coll'aria d'uno che domandasse se mi +aveva dato volta il cervello. + +Ritornammo nel cortile dei mirti, e visitammo le sale poste dall'altro +lato della torre di Comares, la maggior parte mezzo rovinate, altre +trasformate, alcune affatto nude, senza pavimento, senza tetto; ma tutte +meritevoli d'esser vedute, e per i ricordi che destano, e per bene +comprendere la struttura dell'edifizio. L'antica moschea, è stata +convertita in cappella da Carlo V; una grande sala araba, in oratorio; +qua e là si vedono ancora resti di arabeschi e di soffitti di cedro +scolpiti; le gallerie, i cortili, i vestiboli, sembran di un palazzo +devastato dalle fiamme. + +Visto anche questa parte dell'Alhambra, credetti davvero che non mi +rimanesse nulla a vedere, e commisi daccapo l'imprudenza di dirlo al +Gongora. Questa volta non si potè più contenere; e condottomi nell'atrio +del cortile dei mirti dinanzi a una pianta dell'edifizio affissa al +muro, mi disse: + +"Guardi, e vedrà che tutte le sale e i cortili e le torri che abbiamo +visti finora, non occupano nemmeno la ventesima parte dello spazio che +abbracciano le mura dell'Alhambra; vedrà che non abbiamo ancora visitato +i resti di altre tre moschee, le rovine della casa del Cadì, la torre +dell'Acqua, la torre delle Infante, la torre della Prigioniera, la torre +del Candil, la torre dei Picos, la torre dei Pugnali, la torre dei +_Siete melos_, la torre del Capitano, la torre della Strega, la torre +delle Teste, la torre delle Armi, la torre degli Idalghi, la torre delle +Galline, la torre del Cubo, la torre dell'Omaggio, la torre della Vela, +la torre della Polvere, gli avanzi della casa di Mondejar, i quartieri +militari, la porta di ferro, i muri interni, le cisterne, i passeggi; +perchè ha da sapere che l'Alhambra non è un palazzo, ma una città; e che +ci sarebbe da passar la vita a cercar arabeschi, a leggere iscrizioni, a +scoprir ogni giorno un nuovo colpo d'occhio di colline e di montagne, e +a andare in estasi una volta regolarmente per ognuna delle +ventiquattr'ore della giornata." + +Ed io credevo d'aver visto l'Alhambra! + + * * * * * + +Per quel giorno non ne volli saper altro, e Dio sa come avevo la testa +quando tornai all'albergo. Il giorno dopo, allo spuntar del sole, ci +ritornai; ci ritornai la sera; e continuai a andarci ogni giorno per +tutto il tempo che rimasi a Granata, col Gongora, con altri amici, coi +ciceroni, solo; e l'Alhambra mi parve sempre più vasta e sempre più +bella, e ripercorsi quei cortili e quelle sale, e vi passai ore ed ore, +seduto tra le colonne o appoggiato alle finestrine, con un piacere di +più in più vivo, scoprendo ogni volta bellezze nuove, e abbandonandomi +sempre a quelle vaghe e deliziose fantasie, fra le quali aveva errato +la mente il primo giorno. Non saprei più dire per dove gli amici mi +facevan passare per entrar nell'Alhambra; ma mi ricordo che ogni giorno, +nell'andare, vedevo mura e torri e strade deserte che non avevo viste +mai, e mi pareva che l'Alhambra avesse mutato di sito, o si fosse +trasformata, o le fosser sorti intorno, come per incanto, nuovi edifizii +che ne alterassero l'aspetto primitivo. Chi potrebbe descrivere la +bellezza di quei luoghi quando tramontava il sole! quel bosco fantastico +quando vi batteva il lume della luna! la pianura immensa e le montagne +coperte di neve, nelle notti serene! i grandiosi contorni di quelle mura +enormi, di quelle superbe torri, di quegli alberi smisurati, sul cielo +tempestato di stelle! lo stormire prolungato di quei mucchi immani di +verzura che riempiono le valli e coprono i fianchi delle colline, quando +soffiava la brezza! Era uno spettacolo dinanzi al quale, i miei +compagni, nati a Granata, ed abituati a vederlo fin dalla infanzia, +restavano senza parola, così che facevamo lunghi tratti di cammino in +silenzio, ciascuno immerso nei suoi pensieri, col cuore compreso d'una +mestizia dolcissima che a volte ci faceva inumidir gli occhi e alzar il +viso al cielo con uno slancio di gratitudine e di tenerezza. + + * * * * * + +Il giorno del mio arrivo a Granata, quando rientrai all'albergo, a +mezzanotte, invece del silenzio e della quiete, trovai il _patio_ +illuminato come una sala da ballo, gente ai tavolini che sorbiva +granite, gente su nelle gallerie che andava e veniva, chiaccherando e +ridendo; e mi toccò aspettare un'ora prima di andare a dormire. Ma +passai quell'ora molto gradevolmente. Mentre stavo guardando una carta +di Spagna affissa alla parete, un omaccione col viso color di +barbabietola e una pancia che gli cascava sulle ginocchia, mi si +avvicinò, e toccandosi il berretto, mi domandò s'ero italiano; risposi +di sì, ed egli soggiunse sorridendo:--"Ed io pure; io sono il padrone +dell'albergo." + +"Me ne rallegro, tanto più che vedo che lei ci si fa d'oro." + +"Dio buono...." mi rispose con un tuono che voleva parer melanconico; +"sì.... non mi lamento; ma.... me lo creda, caro signore, per quanto gli +affari vadan bene, quando si è lontani dal proprio paese, qui (e si mise +una mano sull'enorme torace) qui si sente sempre un vuoto!" + +Gli guardai la pancia. + +"Un gran vuoto," ripetè l'albergatore; "la patria non si dimentica +mai... Di che provincia è lei, signore?" + +"Della Liguria. E lei?" + +"Del Piemonte. Liguria! Piemonte! Lombardia! Quelli son paesi!" + +"Son bei paesi, non c'è dubbio; ma lei, alla fine dei conti, non si può +lamentare della Spagna. Sta in una delle più belle città del mondo, è +padrone d'uno dei più belli alberghi della città, ha una folla di +forestieri tutto l'anno, e poi vedo che gode d'una salute invidiabile." + +"Ma il vuoto!" + +Gli guardai di nuovo la pancia. + +"Eh capisco, signor mio; ma lei s'inganna, sa, se mi giudica dalle +apparenze. Lei non può immaginare quello che provo io quando capita qui +un Italiano. Che vuole? Sarà una debolezza.... non so.... ma io lo +vorrei vedere tutto il giorno a tavola, e creda che se mia moglie non mi +trovasse a ridire, io sarei capace di mandargli per conto mio una +dozzina di piatti d'antipasto... come nulla." + +"A che ora si desina domani?" + +"Alle cinque. Del resto.... qui si mangia poco.... paesi caldi.... tutti +si tengon leggeri.... di qualunque _nazionalità_ sieno.... è una +regola.... Ma non ha visto l'altro italiano che è qui?" + +Così dicendo guardò intorno, e un uomo che ci stava osservando da un +angolo del cortile, ci si avvicinò. L'albergatore, dette poche parole, +ci lasciò soli. Era un uomo sulla quarantina, meschinamente vestito, che +parlava co' denti stretti e stropicciando di continuo le mani con un +movimento convulsivo, come se facesse uno sforzo per trattenersi dal +picchiare dei pugni. Mi disse che era lombardo, corista, arrivato il +giorno innanzi a Granata con altri artisti di canto scritturati al +teatro dell'Opera per la _stagione d'estate_. + +"Sucido paese!" esclamò senz'altro preambolo, guardandosi intorno come +se volesse pronunziare un discorso. + +"Non sta volentieri in Spagna?" gli domandai. + +"In Spagna? Io? Scusi: gli è lo stesso come se mi domandasse:--Sta +volontieri lei in galera?" + +"Ma perchè?" + +"Perchè?... Ma non vede che gente sono gli Spagnuoli: ignoranti, +superstiziosi, orgogliosi, sanguinarii, impostori, furfanti, ciarlatani, +infami?" + +E restò un minuto immobile in un atto interrogativo, con le vene del +collo gonfie che pareva gli volessero scoppiare. + +"Mi perdoni," risposi, "il suo giudizio non mi pare abbastanza +favorevole per poterle dire che la penso come lei. Quanto a ignoranza, +mi scusi, non tocca a noi Italiani, a noi che abbiamo ancora città in +cui si pigliano a sassate i maestri di scuola, e si stilettano i +professori che danno _zero_ agli scolari; non tocca a noi, per ora, di +riveder le buccie agli altri. Quanto a superstizione, oh poveri noi! +quando vediamo nella città d'Italia, in cui è più diffusa l'istruzione +popolare, seguir un sottosopra da non dirsi, per un'immagine miracolosa +della Madonna trovata da una donnicciuola in mezzo strada.... Quanto a +delitti, io le dichiaro francamente che se dovessi far un raffronto fra +i due paesi coi quadri statistici alla mano in presenza d'un uditorio di +Spagnuoli, senza conoscer prima i dati e le risultanze, avrei una +maledetta paura.... Non voglio dire con questo che noi, su per giù, non +ci troviamo in migliori acque che la Spagna; voglio dire che un +italiano, giudicando gli Spagnuoli, se vuol esser giusto, bisogna che +sia indulgente." + +"Non mi va, scusi.... un paese senza _indirizzo politico_! un paese _in +preda all'anarchia_! un paese.... Andiamo, mi citi un grand'uomo +spagnuolo di questi tempi!" + +"Non saprei.... ce n'è così pochi da per tutto!" + +"Mi citi un Galileo!" + +"Oh dei Galilei non ce n'hanno nemmen uno." + +"Mi citi un Rattazzi!" + +"Eh non ce l'hanno neppure." + +"Mi citi.... ma già, non hanno niente. E poi, o che il paese le par +bello?" + +"Ah! scusi; su questo punto non la cedo; l'Andalusia, per citarle una +sola provincia, è un paradiso; Siviglia, Cadice, Granata, sono stupende +città." + +"Come?... E a lei piacciono le case di Siviglia e di Cadice, che a +passare rasente i muri un povero diavolo s'imbianca dalla testa ai +piedi? Le piacciono quelle strade che dopo un buon pranzo si stenta a +passarci? E trova belle le donne andaluse, con quegli occhi da +spiritate? Andiamo, lei è troppo indulgente, non è un popolo _serio_. +Hanno chiamato Don Amedeo, e ora non lo voglion più; gli è perchè sono +indegni d'esser governati da un _uomo civilizzato_!" (testuale). + +"Ma non trova dunque nulla di buono in Spagna?" + +"Nulla." + +"Ma perchè ci sta?" + +"Ci sto.... perchè ci mangio." + +"È qualche cosa." + +"Ma come ci mangio? Come un cane! chi non sa cos'è la cucina spagnuola!" + +"Ma scusi: invece di mangiare come un cane in Spagna perchè non +va a mangiare come un uomo in Italia?" + +Qui il povero artista si trovò un po' impacciato; ed io per levarlo +d'impaccio gli offersi un sigaro, che accettò ed accese senza far +parola. E non fu il solo italiano in Spagna, che mi parlasse in quei +termini del paese e degli abitanti, negando persino la serenità del +cielo e la grazia delle andaluse. Io non so che gusto ci sia a viaggiare +in quella maniera, col cuore chiuso ad ogni sentimento benevolo, e +continuamente intesi a censurare e a vilipendere, come se ogni cosa +buona e bella che si trova in un paese straniero, fosse stata rubata al +nostro, e noi non ci potessimo vantare di valer qualcosa se non colla +condizione che tutti gli altri non valgano nulla. La gente che viaggia +con siffatta disposizione d'animo, mi fa più che stizza, pietà, perchè +si priva volontariamente di molti piaceri e di molti conforti. Così mi +pare almeno a giudicar gli altri da me, poichè dovunque io vada, il +primo sentimento che m'inspiran le cose e la gente è un sentimento di +simpatia; un desiderio di non trovar nulla che mi costringa a censurare; +un bisogno di abbellire ai miei stessi occhi le cose belle, di +nascondermi le spiacevoli, di scusare i difetti, di poter dire +schiettamente a me stesso ed agli altri che sono contento di tutti e di +tutto. E per raggiunger questo fine non ho da fare alcun sforzo; ogni +cosa mi si presenta quasi spontaneamente sotto il suo aspetto più +gradevole; e la mia immaginazione colora benignamente gli altri aspetti +di un leggero color di rosa. So bene che in codesto modo non si studia +un paese, non si scrivon _Saggi critici_, nè si acquista la fama +d'uomini profondi; ma so che si viaggia coll'anima serena, e che i +viaggi fanno un pro che non si può dire. + + * * * * * + +Il giorno dopo andai a vedere il Generalife che era come la villa dei Re +arabi, e il cui nome va congiunto a quello dell'Alhambra, come quello +dell'Alhambra a quel di Granata; benchè oramai del Generalife antico non +rimangan che pochi archi e pochi rabeschi. È un piccolo palazzo, +semplice, bianco, con poche finestre, con una galleria ad archi, +coronato da una terrazza, e mezzo nascosto in mezzo a un bosco d'allori +e di mirti, sulla sommità d'un monte floridissimo che sorge sulla riva +destra del Dauro, di fronte alla collina dell'Alhambra. Dinanzi alla +facciata del palazzo si stende un piccolo giardino, e altri giardini +s'alzano l'uno sull'altro, quasi in forma d'una vasta gradinata, fino al +sommo del monte, dove sorge un'altissima loggia che chiude il recinto +del Generalife. I viali dei giardini, le larghe scale che conducon +dall'uno all'altro, e le aiuole piene di fiori, sono fiancheggiate da +alte spalliere, sormontate da archi e divise da capanni di mirti curvati +e intrecciati con graziosi disegni; e ad ogni ripiano sorgon casine +bianche, ombreggiate da pergolati, e da gruppi d'aranci e di cipressi +disposti con pittoresca simmetria. L'acqua vi è profusa ancora come ai +tempi degli arabi e dà al luogo una grazia, una freschezza e una vita +da non potersi descrivere. Da ogni parte si sente mormorio di ruscelli e +di fontane; si svolta da un viale, s'incontra uno zampillo; ci si +affaccia a una finestra, si vede uno schizzo che giunge fino al +davanzale; si entra in mezzo a un gruppo d'alberi, e si riceve nel viso +gli spruzzi d'una cascatella; dovunque ci si volga, c'è acqua che salta, +o che scorre, o che piove, gorgogliando e luccicando tra l'erbe e i +cespugli. Dall'alto della loggia scende la vista sopra tutti quei +giardini che van giù a chine, a salti, a scaglioni; si sprofonda +nell'abisso di vegetazione che separa i due monti, abbraccia tutta la +cinta dell'Alhambra, colle cupole dei suoi tempietti, colle torri +lontane, coi sentieri che serpeggiano fra le sue rovine; si stende sulla +città di Granata, sulla pianura, sui colli, e scorre con uno sguardo +solo tutte le cime della Sierra Nevada, che paion tanto vicine da +poterci arrivare in un'ora. E mentre contemplate questo spettacolo, vi +accarezza l'orecchio il mormorio di cento zampilli e il suono fievole +delle campane della città, che vien su a ondate, or sì or no, insieme a +un odor misterioso di paradiso terrestre, che dà dei fremiti di voluttà +da far impallidire. + +Di là dal Generalife, sulla sommità d'un monte più alto, ora nudo e +squallido, sorgevano ai tempi degli Arabi altri palazzi reali e si +stendevano altri giardini, congiunti fra loro da grandi viali +fiancheggiati da mirti. Ora tutte quelle meraviglie d'architettura, +coronate di boschi, di fontane e di fiori, quelle fatate reggie aeree, +quei nidi splendidi e odorosi d'amore e di delizia, sono scomparsi, e +appena qualche mucchio di macerie o qualche breve tratto di muro + + «Ne fa fede e ricordo al passeggiero.» + +Ma quelle rovine che desterebbero altrove un sentimento di malinconia, +non lo destano dinanzi allo spettacolo di quella bellissima natura, al +cui incanto non pare che abbian mai potuto aggiungere nulla le più +meravigliose opere dell'uomo. + + * * * * * + +Rientrando in città, mi fermai a una estremità della _Carrera del +Darro_, dinanzi a una casa riccamente adornata di bassorilievi che +rappresentano scudi araldici, armature, cherubini e leoni, con un +piccolo terrazzino sull'angolo, sopra 'l quale, parte sur un muro, parte +sull'altro, lessi la seguente misteriosa iscrizione, in grandi caratteri +di stampa: + + ESPERANDO LA DEL CIELO, + +che significa, tradotto letteralmente:--_Aspettando quella del +cielo._--Curioso di sapere il senso riposto di quelle parole, le notai +per interrogarne il dotto padre del mio amico, il quale me ne diede due +spiegazioni, l'una pressochè sicura, ma poco romantica; l'altra +romantica, ma molto dubbiosa. La quale è questa. La casa apparteneva a +Don Fernando di Zafra, segretario dei Re Cattolici, che aveva una +bellissima figliuola. Un giovine idalgo, di famiglia nemica o inferiore +di nobiltà alla famiglia dei Zafra, s'innamorò della figliuola, ne fu +amato, la chiese in sposa, non l'ebbe. Il rifiuto del padre aggiunse +esca al fuoco amoroso dei due giovani, le finestre della casa son basse, +l'innamorato, una notte, riuscì a dar la scalata, e a entrar nella +stanza della fanciulla. O abbia rovesciato una seggiola entrando, o +abbia tossito, o abbia gettato un leggero grido di gioia al veder la sua +bella amante colle chiome sciolte e le braccia aperte, la tradizione non +lo dice, e nessuno lo sa; ma è certo che Don Fernando di Zafra, inteso +rumore, accorse, vide, e cieco di furore si slanciò sul malcapitato +giovane per metterlo a morte. Ma il giovane riuscì a fuggire; Don +Fernando, inseguendolo, s'abbattè in uno dei propri paggi fautore di +quegli amori, che aveva aiutato l'idalgo a entrar nella casa; lo +scambiò, in su quel subito, per il seduttore; e senza udir spiegazioni e +preghiere, lo fece afferrare e impiccare al terrazzino della casa. La +tradizione narra che mentre la povera vittima gridava:--Pietà! +Pietà!--l'offeso padre gli rispose accennandogli il terrazzino:--Là +starai _esperando la del cielo_! (aspettando quella del +cielo);--risposta ch'egli fece poi incidere sur una pietra del muro, a +perpetuo spavento dei seduttori e dei mezzani. + + * * * * * + +Consacrai il resto della giornata alle chiese e ai conventi. + +La cattedrale di Granata merita, anche meglio di quella di Malaga, che +pure è bella e magnifica, di essere descritta parte per parte; ma basta +oramai di descrizioni di chiese. Fu fondata nel 1529 dai re cattolici, +sulle rovine della principal moschea della città; ma rimase incompiuta. +Ha una grande facciata con tre porte, ornata di statue e di +bassorilievi; ed è formata da cinque navate, divise da venti smisurati +pilastri composti d'un fascio di sottili colonne. Le cappelle +racchiudono quadri del Boccanegra, sculture del Torrigiani, tombe ed +ornamenti preziosi. È mirabile sopra tutte la cappella maggiore, +sorretta da venti colonne corintie, divise in due ordini, sul primo dei +quali si alzano le statue colossali dei dodici apostoli, e sul secondo +un cornicione coperto di ghirlande e di teste di cherubini. Di sopra +ricorre un giro di leggiadre finestre a vetri coloriti che rappresentano +la Passione, e dal fregio che le corona si slanciano in alto dieci archi +arditi che forman la vòlta della cappella. Negli archi che sorreggon le +colonne si ammirano sei grandi dipinti di Alonso Cano, che hanno fama di +essere l'opera sua più completa e più bella. + +E poichè ho nominato Alonso Cano, nativo di Granata, uno dei più valenti +pittori spagnuoli del secolo decimosettimo, che sebbene discepolo della +scuola sivigliana piuttosto che fondatore, come altri vorrebbe, d'una +scuola sua, non è meno originale dei suoi più grandi contemporanei; +voglio metter qui alcuni tratti della sua indole e della sua vita, poco +conosciuti fuori di Spagna, ma singolarmente notevoli. Alonso Cano fu il +più accattabrighe, il più iroso, il più violento dei pittori spagnuoli. +Passò la vita litigando. Era ecclesiastico. Dal 1652 al 1658, per sei +anni consecutivi, senza un giorno d'interruzione, litigò coi canonici +della cattedrale di Granata, della quale egli era ragioniere, perchè non +voleva, giusta i patti stipulati, diventare suddiacono. Prima di partire +da Granata, spezzò colle sue mani una statua di sant'Antonio da Padova, +che aveva fatto egli stesso d'incarico d'un auditore della Cancelleria, +perchè costui si permise di osservargli che il prezzo che gliene +domandava gli pareva un po' caro. Nominato maestro di disegno del +principe reale, che, a quanto pare, non era nato col bernoccolo della +pittura, lo aspreggiò in tal maniera, che lo costrinse a ricorrere al Re +per esser levato dalle sue mani. Rimandato, per una grazia speciale, a +Granata, presso il Capitolo della cattedrale, serbò così profondo il +rancore degli antichi suoi litigi con quei canonici, che in vita sua non +volle più dare una pennellata per loro. Ma questo è poco. Nutriva un +cieco, bestiale, inestinguibile odio contro gli ebrei, e s'era ficcato +in capo che il toccare in qualunque modo un ebreo o un qualsiasi oggetto +stato toccato da lui, gli dovesse recare sventura. Con questa fissazione +fece le più strampalate stravaganze del mondo. Se passando per la strada +urtava in un ebreo, si levava issofatto il vestito infetto, e tornava a +casa in maniche di camicia. Se per caso riusciva a scoprire che, lui +assente, un servitore aveva ricevuto un ebreo in casa sua, cacciava il +servitore, buttava via le scarpe colle quali aveva premuto l'impiantito +profanato dal circonciso, faceva disfare e rifare, qualche volta, +persino l'impiantito. E trovò modo di litigare anche morendo. Essendo +ridotto in fin di vita, e presentandogli il confessore un crocifissaccio +fatto coll'accétta perchè lo baciasse, egli lo spinse in là colla mano, +e disse:--_Padre, datemi una croce nuda, perchè io possa venerare Gesù +Cristo come egli è in sè e come io lo contemplo nella mia mente._--Con +tutto ciò, aveva un cuore eletto, caritatevole, abborriva da ogni +volgare azione, ed amava di profondo e purissimo amore l'arte in che si +rese immortale. + +Tornando alla chiesa, quando ebbi fatto il giro di tutte le cappelle e +mi disponevo ad uscire, mi colse il sospetto che qualcosa mi rimanesse +ancora a vedere. Non avevo letto la _Guida_ e nessuno m'aveva detto +nulla; ma io mi sentivo dentro una voce che mi diceva:--Cerca!--e +cercavo infatti cogli occhi da tutte le parti senza saper che cercassi. +Un cicerone mi osservò, mi si avvicinò, come fanno tutti, di sbieco, +come un assassino, e mi domandò con aria di mistero: "_Quiere Usted +algo?_" (Vuol qualche cosa?) + +"Vorrei," risposi, "che mi diceste se c'è altro da vedere in questa +cattedrale, oltre a quello che si vede di qui!" + +"_Cómo!_" esclamò il cicerone, "_todavia no ha visto Usted la capilla +real?_" + +"Che c'è nella cappella reale?" + +"_Que hay? Caramba! Nada ménos que los sepulcros de Ferdinando é Isabel +la Católica!_" + +Volevo dire! Avevo nella mente il posto preparato per questa idea, e +l'idea non c'era! I re cattolici dovevano ben essere sepolti a Granata, +dove combatterono l'ultima gran guerra cavalleresca del medio evo, e +dove diedero a Cristoforo Colombo l'incarico di armare le navi che lo +condussero al nuovo mondo! Corsi, più che non andai, alla Cappella +reale, preceduto dal cicerone zoppicante; un vecchio sacrestano ci +aperse la porta della sacristia, e prima di lasciarmi entrare a veder le +tombe, mi condusse davanti a una specie d'armadio a vetri, ripieno di +oggetti preziosi, e mi disse: + +"Lei saprà che Isabella la Cattolica per fornire a Cristoforo Colombo il +denaro che gli occorreva ad armare le navi per il suo viaggio, non +sapendo dove trovarne, perchè le casse dello Stato eran vuote, mise in +pegno le sue gioie." + +"Sì; ebbene?" domandai con impeto, e prevedendo la risposta, mi sentivo +battere il cuore. + +"Ebbene," rispose il sacrestano; "la scatola nella quale la Regina +chiuse le sue gioie per farle impegnare, è questa." + +E così dicendo aperse l'armadio, prese la scatola e me la porse. + +Oh! dicano un po' quello che vogliono gli uomini forti; per me, quelle +son cose che mi fanno tremare e piangere! Ho toccata la scatola che +contenne i tesori pei quali Colombo potè scoprire l'America! Ogni volta +che ripeto queste parole, il sangue mi si rimescola! E soggiungo:--L'ho +toccata con queste mani,--e mi guardo le mani. + +Quell'armadio contiene ancora la spada di re Ferdinando, la corona e lo +scettro d'Isabella, un messale e parecchi altri ornamenti del re e della +regina. + +Entrammo nella Cappella, fra l'altare e una gran cancellata di ferro che +lo separa dallo spazio rimanente, davanti a due grandi mausolei +marmorei, ornati di statuette e di bassorilievi di gran pregio, sull'un +dei quali sono stese le statue di Ferdinando e d'Isabella, vestiti dei +loro abiti reali, colla corona, la spada e lo scettro; sull'altro, le +statue di altri due principi di Spagna; e intorno alle statue, leoni, +angeli, stemmi, ed ornamenti svariati, che presentano un aspetto +regalmente austero e magnifico. + +Il sacrestano accese una fiaccola e accennandomi una specie di botola, +situata in dirittura della corsia che separa i due mausolei, mi pregò di +alzare il coperchio per scendere nel sotterraneo. Il cicerone m'aiutò, +scoprimmo la botola, il sacrestano scese, e io gli tenni dietro giù per +una scaletta angusta fino a una piccola stanza sotterranea, nella quale +eran cinque casse di piombo, cerchiate di ferro, ciascuna segnata di due +iniziali sormontate da una corona. Il sacrestano abbassò la fiaccola, e +toccandole con una mano, l'una dopo l'altra, tutte e cinque, mi disse +con voce lenta e solenne: + +"Qui riposa la gran regina Isabella la Cattolica." + +"Qui riposa il gran re Ferdinando V." + +"Qui riposa il re Filippo I." + +"Qui riposa la regina Giovanna la pazza." + +"Qui riposa donna Maria, sua figliuola, morta nell'età di nove anni." + +"Dio li abbia tutti nella sua santa pace!" + +E piantato la fiaccola in terra, incrociò le braccia e chiuse gli occhi, +come per darmi agio di fare le mie meditazioni. + + * * * * * + +Ci sarebbe da aggobbire a tavolino, chi volesse descrivere tutti i +monumenti religiosi di Granata: la stupenda Certosa, il Monte-Sacro che +racchiude le grotte dei martiri, la chiesa di San Geronimo dove è +sepolto il gran capitano Consalvo di Cordova, il convento di Santo +Domingo fondato dall'Inquisitore Torquemada, quello dell'Angelo che +contiene pitture del Cano e del Murillo, ed altri molti; ma io suppongo +che chi legge sia già assai più stanco di me, e però gli faccio grazia +di un monte di descrizioni che probabilmente non gli darebbero che una +idea assai confusa delle cose. + +Ma poichè ho nominato il sepolcro del gran capitano Consalvo di Cordova, +non posso trattenermi dal tradurre un curioso documento che a lui si +riferisce, e che mi fu dato appunto nella chiesa di San Geronimo da un +sacrestano ammiratore delle gesta di quell'eroe. + +Il documento è redatto a modo di aneddoto nei termini seguenti. + +«Ogni passo del gran Capitano, Don Gonzalo di Cordova, fu un assalto, ed +ogni assalto una vittoria; il suo sepolcro nel convento dei Geronimi di +Granata, fu adornato di dugento bandiere conquistate da lui. I suoi +emuli invidiosi, ed in particolar modo i Tesorieri nel regno di Napoli, +nel 1506, indussero il Re a chieder conto a Gonzalo dell'uso che aveva +fatto delle grandi somme ricevute dalla Spagna per le spese della guerra +in Italia; e in fatti il Re fu tanto piccino da acconsentire ed anco +assistere all'atto della _conferencia_. + +Gonzalo accolse quella domanda con altissimo disprezzo, e si propose di +dare una severa lezione ai Tesorieri ed al Re, intorno al modo di +trattare e considerare un conquistatore di Regni. + +Rispose con grande indifferenza e serenità che avrebbe preparato i conti +per il giorno seguente, e fatto vedere chi dei due fosse il debitore, se +lui o il fisco: il quale reclamava centotrenta mila ducati rimessigli +per prima rata; ottanta mila scudi per la seconda, tre milioni per la +terza, undici milioni per la quarta, tredici per la quinta; e così +seguitava a riferire il grave, _gangoso_ (dalla voce nasale) e scimunito +segretario che autorizzava un atto così importante. + +Il gran Gonzalo mantenne la sua parola; si presentò alla seconda +udienza, e tirato fuori il voluminoso libro nel quale aveva notate le +sue giustificazioni, cominciò a leggere a voce alta e sonora le seguenti +parole: + +«Ducento mila settecento trentasei ducati e nove reali ai frati, alle +monache e ai poveri, affinchè pregassero Dio per il trionfo delle armi +spagnuole. + +Cento milioni in pale, zappe e picconi. + +Cento mila ducati in polvere e palle. + +Dieci mila ducati in guanti profumati per preservare i soldati dal puzzo +dei cadaveri dei nemici stesi sul campo di battaglia. + +Centosettanta mila ducati per rifare campane distrutte dal continuo +sonare per sempre nuove vittorie riportate sopra i nemici. + +Cinquanta mila ducati in acquavite per i soldati in una giornata di +battaglia. + +Un milione e mezzo di ducati per mantenere prigionieri e feriti. + +Un milione in messe di grazia e _Te Deum_ all'Onnipossente. + +Trecento milioni di suffragi pei morti. + +Settecento mila quattrocento novantaquattro ducati in spie e..... + +Cento milioni per la pazienza che ho mostrato ieri all'udire che il Re +domandava dei conti a chi gli ha regalato un Regno. + +Questi sono i celebri conti del grande Capitano, i cui originali stanno +nelle mani del Conte di Altimira. + +Uno dei conti originali con la firma autografa del gran Capitano esiste +nel Museo militare di Londra, dove con gran cura vien custodito.» + + * * * * * + +Letto questo documento, tornai all'albergo facendo tra Consalvo di +Cordova e i generali spagnuoli dei nostri tempi dei maligni raffronti, +che alta ragion di stato, come si dice nelle tragedie, mi vieta di +riferire. + +In quell'albergo ne vedevo ogni giorno una nuova. V'eran molti studenti +d'università venuti da Malaga e da altre città dell'Andalusia per dar +l'esame di laurea a Granata, non so se perchè qui fossero di manica più +larga, o per che altra ragione. Desinavan tutti alla tavola rotonda. Una +mattina, a colezione, uno d'essi, un giovanetto di poco più di +vent'anni, annunziò che alle due dopo mezzogiorno doveva dar l'esame di +diritto canonico, e che non essendo molto sicuro del fatto suo, aveva +deciso di bere un bicchier di vino, per rinfrescarsi le sorgenti +dell'eloquenza. Non uso a bere che vino annacquato, commise l'imprudenza +di vuotare d'un sol fiato un bicchiere di vino di Jerez. Il suo viso si +alterò all'istante in così strana maniera, che se non avessi visto il +cangiamento coi miei occhi, avrei creduto che non fosse più il viso di +prima. + +--Ora basta!--gli gridaron gli amici. + +Ma il giovane, che si sentiva diventato tutt'a un tratto forte, ardente +e temerario, lanciò ai compagni uno sguardo compassionevole, e ordinò +con un atto maestoso al cameriere di versargli un altro bicchiere. + +--Ti ubriacherai!--gli dissero. + +Per tutta risposta, egli mandò giù il secondo bicchiere. + +Allora gli prese una parlantina meravigliosa. A tavola v'era una ventina +di persone, in pochi minuti attaccò discorso con tutti, e fece mille +rivelazioni sulla sua vita passata e sui suoi disegni per l'avvenire. +Disse che era di Cadice, che aveva ottomila lire di rendita all'anno, e +voleva darsi alla carriera diplomatica, perchè con quella rendita, +aggiuntovi qualcosa che gli avrebbe lasciato un suo zio, poteva fare una +buona figura dove si sia; che aveva stabilito di pigliar moglie a +trent'anni, e di sposare una donna alta come lui, perchè, a suo avviso, +la moglie doveva avere la stessa statura del marito, per evitare che +l'uno o l'altro pigliasse il di su; che quando era ragazzo s'era +innamorato della figliuola d'un console americano, bella come un fiore e +soda come una pina, ma con una voglia rossa dietro un orecchio, che +stava molto male, benchè essa la sapesse coprire assai bene colla +mantiglia, e faceva veder colla salvietta in che modo la copriva; e che +Don Amedeo era un uomo troppo ingenuo per poter riuscire a governar la +Spagna; e che fra il poeta Zorilla e il poeta Espronceda, egli avea +sempre preferito l'Espronceda; e che ceder Cuba all'America era una +corbelleria, e che dell'esame di diritto canonico egli se ne rideva, e +che voleva bere altre quattro dita di vino di Jerez, che era il primo +vino d'Europa. + +Bevve il terzo bicchiere, malgrado i buoni consigli e le disapprovazioni +degli amici, e dopo aver cicalato un altro po' in mezzo alle risa +dell'uditorio, all'improvviso tacque, guardò fisso fisso una signora che +aveva dirimpetto, abbassò la testa e s'addormentò. Io credetti che per +quel giorno non si sarebbe presentato all'esame; ma m'ingannai. +Un'oretta dopo lo svegliarono, andò su a lavarsi il viso, corse +all'Università ancora tutto assonnato, diede l'esame, e fu promosso a +maggior gloria del vino di Jerez e della diplomazia spagnuola. + + * * * * * + +I giorni seguenti gl'impiegai a vedere i monumenti, o per dir meglio, le +rovine dei monumenti arabi che, oltre all'Alhambra e al Generalife, +attestano l'antico splendore di Granata. Poichè fu l'ultimo baluardo +dell'Islam, Granata è fra le città di Spagna quella che ne serbò più +numerosi ricordi. Sulla collina che si chiama di _Dinadamar_ (fonte +delle lagrime), si vedono ancora le rovine di quattro torri, che +s'innalzavano ai quattro angoli d'una grande cisterna, nella quale +affluivano dalla Sierra le acque che servivano agli usi della parte più +alta della città. Là eran bagni, giardini e ville, delle quali non +rimane più traccia, e di là si abbracciava con un colpo d'occhio la +città coi suoi minareti, colle sue terrazze, colle sue moschee +biancheggianti in mezzo alle palme e ai cipressi. Là presso si vede +ancora una porta araba, chiamata porta d'Elvira, formata da un grande +arco coronato di merli. Più oltre rovine di palazzi di Califfi. Presso +il passeggio l'_Alameda_, una torre quadrata, con entro una gran sala +ornata di quelle solite iscrizioni arabe. Presso il Convento di San +Domingo, resti di giardini e di palazzi che erano una volta congiunti +all'Alhambra per mezzo d'una via sotterranea. Dentro la città, +l'Alcaiceria, mercato arabo quasi intatto, formato di parecchie +stradine diritte e strette come corridoi, fiancheggiate da due file di +botteghe l'una unita all'altra, che presentano uno strano aspetto di +bazar asiatico. Infine, non si può far un passo per Granata, che non +s'incontri un arco, un arabesco, una colonna, un mucchio di pietre che +rammenta il suo fantastico passato di Sultana. + +Quanti giri e rigiri non feci per quelle strade tortuose, nelle ore più +calde della giornata, sotto un sole che mi scottava il cervello, senza +incontrare anima nata! Anche a Granata, come nelle altre città +d'Andalusia, la gente non si fa viva che la notte; e la notte si rifà +della prigionia del dì, affollandosi e rimescolandosi sui passeggi +pubblici colla fretta e la furia d'una moltitudine, una metà della quale +cercasse l'altra metà per affari urgenti. La folla più fitta è +all'Alameda; e però passai all'Alameda le mie serate, col Gongora che mi +parlava di monumenti arabi, con un giornalista che mi parlava di +politica, con un altro giovanotto che mi parlava di donne, non di rado +tutti e tre insieme, con mio piacere infinito, perchè quella gazzarra da +scolaretti, a tempo e luogo, mi rinfresca l'anima, come fa all'erba (per +rubare una bella similitudine) quella pioggerella estiva che cade con +affrettato moto come di trepida gioia. + +Se avessi da dire qualcosa del popolo di Granata, mi troverei impacciato +perchè non l'ho visto. Di giorno, per le strade, non incontravo nessuno; +di notte non ci si vedeva; non v'eran teatri aperti; quando avrei potuto +trovar qualcuno in città, ciondolavo per le sale o per i viali +dell'Alhambra; e poi avevo tanto da fare per veder ogni cosa nello +spazio di tempo che m'ero prefisso, che non mi restavan nemmen dei +ritagli per intavolar conversazione, come feci nelle altre città, in +mezzo alle strade e nei caffè, coi popolani in cui m'imbattevo. + +Ma per quanto seppi da chi era in grado di darmi delle notizie sicure, +il popolo di Granata non gode d'una eccellente riputazione in Spagna. Si +dice che è maligno, violento, vendicativo, accoltellatore, il che non è +punto smentito dalle cronache cittadine delle gazzette; e non si dice, +ma si sa che in Granata l'istruzione popolare è anche più bassa che a +Siviglia, e che in altre città spagnuole di minor conto; e che, in +generale, tutte le cose che non posson esser fatte dal sole e dalla +terra, che ne fanno pur tante, vanno alla peggio, o per indolenza, o per +ignoranza, o per confusione. Granata non è congiunta dalla strada +ferrata a nessuna città importante, vive sola, in mezzo ai suoi +giardini, dentro la cerchia delle sue montagne, lieta dei frutti che la +terra le produce sotto la mano, cullandosi mollemente nella vanità della +sua bellezza e nell'orgoglio della sua storia, oziando, sonnecchiando, +fantasticando, e contentandosi di rispondere, con uno sbadiglio, a chi +le rimprovera il suo stato:--Io diedi alla Spagna il pittore Alonso +Cano, il poeta Luigi di Leon, lo storico Ferdinando del Castillo, +l'orator sacro Luigi di Granata, il ministro Martinez della Rosa; ho +pagato il mio debito; lasciatemi in pace;--che è la risposta che fan +quasi tutte le città meridionali della Spagna, troppo più belle, ahimè! +che saggie e operose; e troppo più altere che civili. Ah! chi le ha +vedute, non può mai stancarsi di esclamare:--Peccato! + + * * * * * + +--Ora che ha visto tutte le meraviglie dell'arte araba e della +vegetazione tropicale, le resta a vedere, perchè possa dire di conoscer +Granata, il borgo dell'Albaicin. Prepari l'animo a un mondo nuovo, metta +la mano sul portamonete e mi segua.-- + +Così mi disse il Gongora l'ultima sera del mio soggiorno a Granata. Era +con noi un giornalista repubblicano, di nome Melchiorre Almago, +direttore dell'_Idea_, un giovanotto simpatico e gentile, che per +accompagnarci sacrificò il desinare e un articolo di fondo che andava +ruminando fin dalla mattina. Ci mettemmo in cammino, arrivammo fino alla +piazza dell'_Audiencia_. Là il Gongora mi accennò una viuzza tortuosa +che va su per un colle, e mi disse:--Qui comincia l'_Albaicin_;--e il +signor Melchiorre toccando una casa col bastone, soggiunse:--Qui +comincia il territorio della repubblica.-- + +Infilammo la viuzza, passammo da quella in un'altra, da questa in una +terza, sempre salendo, senza ch'io vedessi nulla di straordinario, per +quanto guardassi curiosamente da tutte le parti. Strade strette, case +meschine, vecchie addormentate sugli scalini delle porte, mamme che +spidocchian bambini, cani che sbadigliano, galli che cantano e ragazzi +cenciosi che corrono e schiamazzano, e altre cose che si vedono in +tutti i sobborghi; in quelle strade non c'era nulla di più. Sennonchè, +via via che salivamo, l'aspetto delle case e della gente s'andava +mutando: i tetti più bassi, le finestre più rade, le porte più piccine, +gli abitanti più cenciosi. Nel mezzo d'ogni strada correva un rigagnolo +dentro un letto in muratura all'uso arabo; qua e là, sopra le porte e +intorno alle finestre, si vedevano resti di arabeschi e frammenti di +colonnine; negli angoli delle piazze, fontane e pozzi del tempo della +dominazione dei Mori. Ad ogni centinaio di passi che si faceva, pareva +di tornar addietro di cinquant'anni verso l'età dei Califfi. I miei due +compagni mi toccavano tratto tratto col gomito dicendo:--Guardi quella +vecchia--Guardi quella bambina--Guardi quell'uomo.--Ed io guardavo e +dimandavo:--Che gente è questa?--Se mi fossi trovato là all'improvviso, +avrei creduto, al veder quegli uomini e quelle donne, di essere in un +villaggio dell'Affrica; tanto i visi, il vestire, il modo di muoversi, +di parlare, di guardare,--a così breve distanza dal centro di +Granata,--eran diversi da quelli della gente che avevo vista fino +allora. Ad ogni svoltata, mi fermavo per guardare in volto i miei +compagni, e questi mi dicevano:--Questo non è nulla; qui siamo nella +parte civile dell'Albaicin; questo è il quartiere _parigino_ del +sobborgo; andiamo oltre. + +Andammo oltre; le strade parevan letti di torrenti, sentieri scavati +nelle roccie, tutte rialzi, fossi, scoscendimenti, macigni; alcune +ripide da non poterci salire un mulo, altre strette da passarci un uomo +a stento; quali ingombre di donne e di fanciulli seduti in terra; quali +erbose e deserte e tutte d'un aspetto squallido, selvaggio, strano, del +quale non potrebbe fornire neanco un'immagine il più meschino dei nostri +villaggi, perchè quella è una miseria che serba l'impronta d'un'altra +razza e i colori d'un altro continente. Girammo per un labirinto di +strade, passando di tempo in tempo sotto un grande arco arabo o per +un'alta piazzuola dalla quale si abbracciava con uno sguardo la valle +immensa, i monti coperti di neve e una parte della città sottoposta, e +arrivammo alla fine in una strada più sassosa e più angusta di quante +s'eran viste fino allora, nella quale ci arrestammo per pigliar fiato. + +--Qui--mi disse il giovane archeologo--comincia il vero Albaicin. Guardi +quella casa!--Guardai; era una casa bassa, affumicata, mezzo rovinata, +con una porta che pareva la finestra d'una cantina, dinanzi alla quale +si vedeva movere sotto un ammasso di cenci, un gruppo, o piuttosto un +mucchio di vecchie e di bambini, che al nostro apparire alzarono gli +occhi pieni di sonno e colle mani scarne tolsero di sulla soglia non so +quali immondizie che impedivano il passo. + +"Entriamo," disse l'amico. + +"Entrare?" domandai. + +Se m'avessero detto che di là da quel muro v'era un quissimile della +famosa Corte dei Miracoli che descrisse Vittor Hugo, non avrei esitato a +credere. Nessuna porta m'aveva mai detto più imperiosamente di +quella:--Allontanati.--Non saprei trovarle miglior paragone di quello +della bocca spalancata d'una gigantesca strega, che mandasse un alito +pregno di miasmi pestilenziali. Ma mi feci coraggio ed entrai. + +Oh meraviglia! Era il cortile d'una casa araba, cinto di colonnine +graziose, sormontato da archi leggerissimi, con quegli indescrivibili +ricami dell'Alhambra intorno alle porticine e alle finestrine binate, +colle travi e gli assiti del soffitto scolpiti e coloriti, colle +nicchiette per i vasi dei fiori e le urne dei profumi, col bagno nel +mezzo, con tutte le traccie e i ricordi della deliziosa vita d'una +famiglia opulenta! E in quella casa abitava quella povera gente! + +Uscimmo, entrammo in altre case, in tutte trovai qualche frammento +d'architettura e di scultura araba. Il Gongora mi diceva di tratto in +tratto:--Qui c'era un Harem--Là i bagni delle donne--Lassù la stanzina +d'una favorita;--e io figgevo gli occhi avidi su tutti i pezzi di muro +rabescato e su tutte le colonnine delle finestre, come per domandar loro +la rivelazione di qualche segreto, un nome, una parola magica colla +quale potessi ricostrurre in un istante l'edifizio rovinato ed evocare +le belle arabe che ci eran vissute. Ma ahimè! in mezzo alle colonne e +sotto gli archi delle finestrine non si vedevano che cenci e visi +rugosi! + +Fra le altre case, entrammo in una dove trovammo un gruppo di ragazze +che cucivano all'ombra d'un albero del cortile, sorvegliate da una +vecchia. Lavoravano tutte intorno a una gran pezza di panno a striscie +nere e bigie, che mi parve un tappeto o una coperta da letto. Mi +avvicinai e domandai a una delle cucitrici: "_Que es esto?_" + +Alzaron tutte la testa e con un movimento concorde spiegarono il panno +in modo che potessi veder bene il loro lavoro. L'avevo appena visto, che +gridai:--"Lo compro." + +Si misero tutte a ridere. Era un mantello da montanaro andaluso, fatto +per portarsi a cavallo, della forma d'un rettangolo, con un'apertura nel +mezzo per farci passar la testa, ricamato in lana di vivi colori lungo i +due lati più corti, e intorno all'apertura. Il disegno dei ricami che +rappresentano uccelli e fiori fantastici, verdi, azzurri, bianchi, rossi +e gialli, tutti in un mucchio, è rozzo, come lo potrebbe fare un +bambino; la bellezza del lavoro è tutta nella veramente meravigliosa +armonia dei colori. Non saprei esprimere la sensazione che produce la +vista di quel mantello, se non dicendo che ride, e che desta allegrezza; +e che mi pare impossibile l'immaginare nulla di più gaio, di più +festivo, di più fanciullescamente e graziosamente capriccioso. È una +cosa da guardare quando s'è di malumore per rasserenarsi, o quando si +vuol scrivere una strofa gentile per l'albo d'una signora, o quando +s'aspetta una persona che si vuol ricevere col più piacevole dei nostri +sorrisi. + +"Quando saranno finiti questi ricami?" domandai a una delle ragazze. + +"_Hoy mismo,_" (oggi stesso) risposero tutte in coro. + +"E quanto vale questo mantello?" + +"_Cinco...._" balbettò una. + +La vecchia la fulminò con un'occhiata che voleva dire:--Citrulla!--e +rispose in fretta: "_Seis duros._" + +Sei _duros_ sono trenta lire; non mi parve molto; e misi la mano al +portamonete. + +Il Gongora slanciandomi uno sguardo che voleva dire:--Minchione,--e +trattenendomi pel braccio disse: "Un momento! _Seis duros_ sono uno +sproposito!" + +La vecchia gli lanciò un'altra occhiata che voleva dire:--Brigante!--e +rispose: "Non posso darlo a meno." + +Il Gongora le diede un altro sguardo che voleva dire:--Bugiarda;--e +disse: "Andiamo, lo potete dare a quattro _duros_; alla gente del paese +non chiedete di più." + +La vecchia insistè, e continuammo per un po' a scambiarci cogli occhi i +titoli di minchione, di gabbamondo, di guastamestieri, di bugiardo, di +avaro, di sciupone, finchè il mantello mi fu dato per cinque _duros_; +pagai, lasciai il mio indirizzo, ed uscimmo benedetti e raccomandati a +Dio dalla vecchia, e seguiti per un buon tratto dai grandi occhi neri +delle ricamatrici. + +E continuammo ad andare di strada in strada, in mezzo a case di più in +più meschine, a visi di più in più neri, a cenci di più in più luridi. E +non s'arrivava mai alla fine, e io dicevo ai miei compagni: "Mi fanno +la finezza di dirmi se Granata ha dei confini, e dove li ha? Si può +sapere dove andiamo, e come si farà per tornare a casa?" e i miei +compagni ridevano e tiravano innanzi. + +"O che c'è da vedere ancora qualcosa di più strano?" dimandai a un certo +punto. + +"Di più strano?" mi rispose un dei due: "Ma questa seconda parte del +borgo che lei ha veduta appartiene ancora alla civiltà; è il quartiere +se non _parigino_ almeno _madrileno_ dell'Albaicin; e c'è ben altro; +andiamo oltre." + +Si percorse una lunghissima strada sparsa di donne appena vestite che ci +guardavano come gente piovuta dalla luna; si attraversò una piazzetta +piena di bambini e maiali amichevolmente confusi; si passò per altre due +o tre stradicciuole, ora salendo, ora scendendo, ora in mezzo alle case, +ora in mezzo alle macerie, ora tra gli alberi, ora tra le roccie, e si +arrivò finalmente in un luogo solitario, sul fianco d'una collina, di +dove si vedeva, in faccia il Generalife; a destra l'Alhambra; sotto, una +valle profonda coperta d'un foltissimo bosco. + +Cominciava a imbrunire, non si vedeva nessuno, non si sentiva una voce. + +"Qui finisce il borgo?" domandai. + +I due compagni risero e mi dissero: "Guardi da quella parte." + +Mi voltai e vidi lungo una strada che si perdeva nel bosco lontano, una +sterminata fila di case.... di case? di tane scavate nella terra, con un +po' di muro dinanzi, con buchi per finestre e screpolature per porte, e +piante selvatiche d'ogni specie di sopra e dai lati; veri covi di belve, +nei quali, al chiarore di lumicini appena visibili, formicolavano i +gitani a centinaia; un popolo brulicante nelle viscere del monte, più +povero, più nero, più selvaggio di quello visto fino allora; un'altra +città, sconosciuta alla maggior parte dei Granatini, inaccessibile agli +agenti della polizia, chiusa agli impiegati del censimento, ignara +d'ogni legge e d'ogni governo, vivente non si sa come, numerosa non si +sa quanto, straniera alla città, alla Spagna, alla civiltà moderna, con +linguaggio e statuti ed usi proprii, superstiziosa, falsa, ladra, +accattona, feroce. + +"S'abbottoni il soprabito e badi all'orologio," mi disse il Gongora; "e +andiamo avanti." + +Non avevamo fatto cento passi quando un ragazzo seminudo, nero come le +pareti del suo tugurio, ci scorse, gettò un grido, e facendo cenno ad +altri ragazzi che lo seguissero, si slanciò verso di noi; dietro i +ragazzi accorsero le donne; dietro le donne, gli uomini; e poi vecchie e +vecchi e altri bambini; e in men che non si dice fummo circondati da una +folla. I miei due amici, riconosciuti come Granatini, riuscirono a +mettersi in salvo; rimasi io solo nelle péste. Mi pare di vedere ancora +quei ceffi, di udire ancora quelle voci, di sentirmi ancora addosso +quelle mani. Gesticolando, gridando, dicendo mille cose che io non +capivo, tirandomi per le falde, pel panciotto, per le maniche, mi si +stringevano addosso come un branco d'affamati, mi alitavan nel viso, mi +mozzavano il respiro. Eran la più parte seminudi, macilenti, colle +camicie che cadevano a brani, coi capelli scarmigliati e polverosi, +orribili a vedersi; mi pareva d'esser Don Rodrigo in mezzo alla folla +degli appestati in quel famoso sogno della notte d'agosto. Che vuole +questa gente? mi domandavo; dove mi son lasciato condurre? Come uscirò +di qui? Provavo quasi un senso di paura e guardavo intorno con +inquietudine. A poco a poco cominciai a capir qualcosa. + +--Io ho una piaga in una spalla,--mi diceva uno;--non posso lavorare; mi +dia qualche soldo. + +--Io ho una gamba rotta,--diceva un altro. + +--Io ho un braccio paralitico. + +--Io ho fatto una lunga malattia. + +--_Un cuarto, señorito!_ + +--_Un real, caballero!_ + +--_Una peceta para todos!_ + +Quest'ultima voce fu accolta con un grido generale d'approvazione:--_Una +peceta para todos!_ (Una lira per tutti). + +Tirai fuori, con un po' di trepidazione, il portamonete; tutti si +alzarono sulla punta dei piedi; i più vicini ci misero il mento dentro; +quei di dietro misero il mento sulla testa dei primi; i più lontani +stesero le braccia. + +"Un momento," gridai; "chi è fra tutti voi altri colui che ha più +autorità?" + +Tutti ad una voce, tendendo le braccia verso una sola persona, mi +risposero: "_Esta!_" + +Era una spaventevole vecchia tutta naso e tutta mento, con un gran +ciuffo di capelli bianchi ritto sul capo a modo di pennacchio, con una +bocca che pareva la buca delle lettere, con poco più d'una camicia +addosso, nera, incartapecorita, mummificata; la quale mi si avvicinò +inchinandosi e sorridendo, e tendendo le mani per afferrare le mie. + +"Che volete?" domandai facendo un passo indietro. + +"_La ventura!_" gridarono tutti. + +"Ditemi dunque la ventura," risposi tendendo la mano. + +La vecchia strinse fra le sue dieci, non dico dita, ma ossi informi, la +mia povera mano, vi posò su il suo naso aguzzo, rialzò il capo, mi +guardò fisso, appuntò il dito verso di me, e dondolandosi e fermandosi +ad ogni frase, come se recitasse delle strofette, mi disse con accento +ispirato: + +--_Tu has nacido en un dia señalado._--(Tu sei nato in un giorno +segnalato.) + +--_Y el dia que morirás será un dia señalado tambien._--(E il giorno che +morirai sarà pure un giorno segnalato.) + +--_Tu tienes un caudal asombroso._--(Possiedi ricchezze spaventose.) + +Qui borbottò non so che d'amanti, di matrimonio, di felicità, onde capii +che supponeva ch'io fossi ammogliato, e poi soggiunse: + +--_El dia que te casaste hubo en tu casa muchos dares y tomares._--(Il +giorno che ti ammogliasti si fecero grandi feste in casa tua: vi furono +molti _dare_ e _pigliare_.) + +--_Y otra se quedó llorando._--(E un'altra donna ne pianse.) + +--_Y cuando tu la vees te se abren las alas del corazon._--(E quando tu +la vedi ti si aprono le ali del cuore.) + +E avanti su questo tenore, dicendo che avevo amanti e amici e tesori e +gioie che m'aspettavano tutti i giorni dell'anno in tutti i paesi del +mondo. Mentre la vecchia parlava, tutti tacevano, come se credessero che +profetasse davvero. Chiuse finalmente la profezia con una formola di +commiato, e chiuse la formola allargando le braccia e spiccando un salto +in un atteggiamento di danza. Io diedi la _peceta_, e la folla proruppe +in grida, in applausi, in canti, facendomi intorno mille strani gesti e +salti, e salutandomi a spintoni e a colpi di mano sulla spalla come un +vecchio amico, finchè, a forza di divincolarmi e di urtare ora l'uno ora +l'altro, riuscii ad aprirmi un varco e a raggiungere gli amici. Ma un +nuovo pericolo ci minacciava. La notizia dell'arrivo d'uno straniero +s'era sparsa, le tribù s'erano mosse, la città dei gitani era tutta in +rumore; dalle case vicine, dai tugurii lontani, dall'alto della collina, +dal fondo della valle, accorrevano ragazzi, donne coi bimbi in collo, +vecchi col bastone, storpi e malati impostori, profetesse settuagenarie +che volevano dir la ventura; un esercito di pezzenti ci veniva addosso +da ogni parte. Era notte; non c'era da esitare; pigliammo la corsa, come +scolaretti, alla volta della città. Allora ci scoppiò alle spalle un +gridío di casa del diavolo e i più lesti si misero ad inseguirci. +Grazie al cielo, dopo una breve galoppata, ci trovammo al sicuro, +stanchi, ansanti, coperti di polvere; ma salvi. + +"A qualunque costo," mi disse ridendo il signor Melchiorre, "bisognava +scappare; se no si sarebbe tornati a casa senza camicia." + +"E noti," soggiunse il Gongora, "che non abbiamo veduto che le porte del +borgo dei gitani; la parte civile; non si può dire il Parigi, nè il +Madrid; ma almeno la Granata dell'Albaicin; se fossimo andati oltre! se +lei avesse veduto il resto!" + +"Ma quante migliaia sono questa gente?" domandai. + +"Non si sa." + +"In che modo vivono?" + +"Non si capisce." + +"Che autorità riconoscono?" + +"Una sola: _los reyes_ (i re), capi delle famiglie o delle case, quelli +che hanno più danari e più anni. Essi non escon mai dal loro borgo, non +sanno nulla, vivono al buio di tutto ciò che accade fuor della cerchia +delle loro case. Le dinastie cadono, i governi si trasformano, gli +eserciti si battono, ed è un miracolo se ne giunge la notizia fino al +loro orecchio. Domandi loro se Isabella è ancora sul trono o no: non lo +sanno. Domandi loro chi è Don Amedeo: non ne hanno mai inteso il nome. +Nascono e muoiono come le mosche, e vivono come secoli fa, +moltiplicandosi senza uscire dai propri confini; ignoranti e ignorati, +non vedendo altro in tutta la loro vita fuor che la valle che s'apre +sotto i loro piedi e l'Alhambra che torreggia sul loro capo." + +Ripassammo per tutte le strade percorse prima, ora deserte ed oscure, e +mi pareva che non finissero mai; e sali e scendi e svolta e gira e +rigira; finalmente s'arrivò nella piazza dell'_Audiencia_, in mezzo alla +città di Granata, nel mondo civile. Alla vista dei caffè e delle +botteghe illuminate, provai un senso di piacere, come se fossi tornato +alla vita cittadina dopo un anno di soggiorno in una landa disabitata. + + * * * * * + +La sera del dì dopo partii per Valenza. Mi ricordo che pochi momenti +prima di partire, dovendo pagare il conto dell'albergo, osservai al +padrone che nella nota c'era segnata una candela di più, e gli domandai +ridendo: "Me la toglie?" Il padrone afferrò la penna, e togliendo venti +centesimi dal totale della somma, rispose con voce che voleva parer +commossa: + +"Diavolo! fra Italiani!...." + + + + +XIII. + +VALENZA. + + +Il viaggio da Granata a Valenza, fatto tutto _de un tiron_, come si dice +in Spagna, o d'un fiato, è uno di quegli spassi che un uomo ragionevole +si piglia una volta sola nella vita. Da Granata a Menjibar, villaggio +posto sulla riva sinistra del Guadalquivir tra Iaen e Andujar, è una +nottataccia di diligenza; da Menjibar all'Alcazar di San Juan è una +mezza giornata di strada ferrata, in un carrozzone senza tendine, in +mezzo a pianure nude come la palma della mano, con quel po' po' di sole; +e dall'Alcazar di San Juan a Valenza, tenuto conto di tutta una serata +che si passa nella stazione dell'Alcazar aspettando il treno, è un'altra +notte e un'altra mattinata, per arrivar poi alla sospirata città sul +punto di mezzogiorno quando la natura, come direbbe Emilio Praga, +raccapriccia all'orrida idea che ci siano ancor quattro mesi di estate. + +Ma bisogna dire che il paese che si percorre sul principio e sulla fine +di questo viaggio è così bello che se si fosse capaci di un sentimento +gentile quando si casca dal sonno e si va in acqua dal caldo, ci sarebbe +da andare mille volte in visibilio. È un viaggio di vedute inaspettate, +di cambiamenti improvvisi, di contrasti stravaganti, di colpi di scena, +per così dire, della natura, di trasformazioni meravigliose e +fantastiche, che lascia nella mente non so che vaga illusione d'aver +percorso, non un tratto della Spagna, ma tutto un meridiano della terra, +a traverso i paesi più disparati. Dalla _vega_ di Granata, che +attraversate al lume della luna, quasi aprendovi la via fra i boschi e i +giardini, in mezzo a una vegetazione pomposa che par che vi s'affolli +intorno come un mare gonfiato per avvolgervi ed inghiottirvi nei suoi +cavalloni di verzura; riuscite in mezzo a monti brulli e dirupati ove +non si vede traccia d'abitazione umana, rasentate l'orlo dei precipizii, +costeggiate le rive dei torrenti, scorrete in fondo ai burroni, vi par +di esservi smarriti in un labirinto di roccie. Di qui riuscite un'altra +volta in mezzo alle colline verdi e ai campi fioriti dell'alta +Andalusia, e poi tutto a un tratto spariscon campi e colline, e vi +trovate in mezzo alle montagne di pietra della Sierra Morena, che vi +pendon da ogni parte sul capo e vi chiudon tutt'intorno l'orizzonte come +le pareti d'un abisso immenso. Uscite dalla Sierra Morena, vi si stendon +davanti le deserte pianure della Mancia; uscite dalla Mancia, +v'inoltrate nella florida pianura d'Almansa, svariata d'ogni maniera di +coltivazioni, che presenta l'aspetto d'un vastissimo tappeto a +scacchiere dipinto di tutte le sfumature di verde che possano uscire +dalla tavolozza d'un paesista. E finalmente di là dalla pianura +d'Almansa, s'apre un'oasi deliziosa, una terra benedetta da Dio, un vero +paradiso terrestre, il regno di Valenza; dai confini del quale fino alla +città, si trascorre in mezzo ai giardini, ai vigneti, a folte macchie +d'aranci, a villette bianche coronate di terrazze, a villaggi allegri +dipinti di vivi colori, a gruppi, a filari, a boschetti di palme, di +melagrani, di aloè, a canneti di zucchero, a sterminate siepi di fichi +d'India, a lunghe catene di collinette e di poggi di forma conica, +coltivati a orticelli, a giardinetti, ad aiuoline, scaccheggiati +minutamente di cima in fondo e variopinti come grandi mazzi di erbe e di +fiori; e per tutto una vegetazione ardente, che colma ogni vuoto, che +soverchia ogni altezza, che veste ogni sporgenza, che s'alza, che +spenzola, che striscia, che si pigia, s'ammucchia, s'intralcia, vi +impedisce la vista, vi chiude la strada, vi abbarbaglia di verde, vi +stanca di bellezza, vi confonde coi suoi capricci e le sue follie, e vi +fa l'effetto come d'una figliazione improvvisa della terra accesa d'una +febbre voluttuosa dal fuoco d'un vulcano segreto. + + * * * * * + +Il primo edifizio che dà nell'occhio entrando in Valenza, è un immenso +Circo di tori, situato a destra della strada ferrata, formato da quattro +ordini sovrapposti di archi sorretti da robusti pilastri, tutto di +mattoni, arieggiante, alla lontana, il Colosseo. È il Circo dei tori, +dove il quattro settembre del 1871 il re Amedeo al cospetto di +diciassette mila persone strinse la mano al celebre _torero_ +soprannominato il Tato, monco d'una gamba, che, essendo direttore dello +spettacolo, aveva chiesto il permesso d'andargli a presentare i suoi +omaggi nel palco. Valenza è tutta piena di ricordi del duca d'Aosta. Il +sacrestano della cattedrale possiede un cronometro d'oro, colle sue +iniziali in diamanti, e una catena imperlata, regalatagli da lui quando +andò a pregare nella capella di _Nuestra Señora de los Desamparados_. +Nell'Ospizio di questo nome i poveri si ricordano d'aver un giorno +ricevuto dalla mano sua il loro pane quotidiano. Nell'opificio di +musaici di un tal Nolla si conservan due mattoni, sull'uno dei quali +egli incise di suo pugno il proprio nome, e sull'altro il nome della +regina. Nella piazza di Tetuan il popolo addita la casa del conte di +Cervellon, nella quale ei fu ospitato; che è la casa medesima dove +Ferdinando VII firmò nel 1814 i decreti che annullavano la Costituzione, +dove abdicò la regina Cristina nel 1840, dove passò alcuni giorni la +regina Isabella nell'anno 1858. Infine, non v'è angolo della città nel +quale non si possa dire: qui strinse la mano a un popolano; qui visitò +un opificio, qui passò a piedi, lontano dal suo seguito, circondato da +una folla, fiducioso, sereno, sorridente. + +E fu appunto Valenza, poichè sono a parlare del duca d'Aosta, fu Valenza +la città nella quale una bambina di cinque anni, recitandogli dei versi, +toccò quel terribile argomento del _Rey extranjero_ colle più nobili e +più sensate parole che si sian forse pronunziate in Spagna da parecchi +anni a questa volta; parole che se tutta la Spagna avesse raccolte e +meditate, forse ella si sarebbe risparmiate molte delle calamità che +l'hanno colpita e che l'aspettano; parole che forse, un giorno, qualche +spagnuolo rammenterà sospirando, e che già fin d'ora traggono dagli +avvenimenti una luce meravigliosa di verità e di bellezza. E poichè i +versi son gentili e facili, io li trascrivo. La poesia è intitolata _Dio +e il Re_, e dice così: + + «Dios, en todo soberano, + Creò un dia á los mortales, + Y á todos nos hizo[7] iguales + Con su poderosa mano. + + No reconoció Naciones + Ni colores ni matices[8] + Y en ver los hombres felices + Cifró sus aspiraciones. + + El Rey, che su imágen es, + Su bondad debe imitar + Y el pueblo no ha de indagar + Si es aleman ó francés. + + ¿Porqué con ceño[9] iracundo + Rechazarle[10] siendo bueno? + Un Rey de bondades lleno[11] + Tiene por su patria el mundo. + + [12]Vino de nacion estraña + Cárlos Quinto emperador, + Y conquistó su valor + Mil laureles para España. + + Y es un recuerdo glorioso + Aunque en guerra cimentado, + El venturoso reinado + De Felipe el Animoso. + + Hoy el tercero sois Vos + Nacido en estraño suelo + Que viene á ver nuestro cielo + Puro destello de Dios. + + Al rayo de nuestro sol + Sed bueno, justo y leal, + Que á un Rey bueno y liberal + Adora el pueblo español. + + Y á vuestra frente el trofeo + Ceñid[13] de perpetua gloria, + Para que diga la historia + --Fué grande el Rey Amadeo.--» + +Oh povera ragazzina, quante cose saggie hai detto tu, e quante cose +insensate hanno fatto gli altri! + + * * * * * + +La città di Valenza, se vi s'entra ripensando alle ballate dei poeti che +ne cantarono le meraviglie, non pare che risponda alla bella immagine +che ce n'eravamo formata nella mente; e d'altra parte non offre +quell'aspetto sinistro al quale ci si prepara, se si bada alla sua +giusta fama di città turbolenta, battagliera, fomentatrice di guerre +civili e piuttosto vaga dell'odor della polvere che della fragranza dei +suoi boschetti d'aranci. È una città costrutta sur una vasta e florida +pianura, sulla riva destra del Guadalaviar, che la separa dai suoi +sobborghi, un po' lontana dalla rada che le serve di porto, tutta +strade tortuose, fiancheggiate da case alte, sgraziate e multicolori, e +però di men gradevole aspetto che le strade delle città andaluse, e +prive affatto di quella vaga aria orientale che muove così caramente la +fantasia. Sulla riva sinistra del fiume si stende uno stupendo passeggio +formato da maestosi viali e da bei giardini, al quale si giunge uscendo +dalla città per la porta del Cid, fiancheggiata da due grosse torri +merlate, chiamata col nome dell'eroe perchè per essa egli passò nel 1094 +dopo avere scacciato i Mori da Valenza. La cattedrale, costrutta in uno +spazio dove sorse un tempio a Diana al tempo dei Romani, poi una chiesa +a San Salvatore al tempo dei Goti, poi una moschea al tempo degli Arabi, +convertita daccapo in chiesa dal Cid, mutata una seconda volta in +moschea dagli Arabi nel 1101, e per una terza volta in chiesa dal re Don +Iaime dopo la cacciata definitiva degli invasori, è un vasto edifizio, +straricco di ornamenti e di tesori; ma che non può reggere il confronto +colla maggior parte delle altre cattedrali spagnuole. V'hanno parecchi +palazzi degni di esser visti, come il palazzo dell'_Audiencia_, che è un +bel monumento del decimosesto secolo, nel quale si radunavano le Cortes +del regno di Valenza; la _casa de ayuntamiento_, costrutta tra il secolo +XV e il XVI, nella quale si conserva la spada di Don Iaime, le chiavi +della città e la bandiera dei Mori; e sopra tutti la _Lonja_, la Borsa +dei negozianti, per la sua celebre sala formata da tre grandi navate +divise da ventiquattro colonne torte sulle quali s'incurvano con uno +slancio ardito gli archi leggieri delle vôlte, e l'occhio riceve da +quell'architettura una gradevole impressione di gaiezza e d'armonia. E +infine v'è un museo di pittura che non è tra gli ultimi di Spagna. + +Ma a dire il vero in quei pochi giorni ch'io rimasi a Valenza aspettando +un bastimento, ebbi più il capo alla politica che all'arte. Ed +esperimentai la verità delle parole che prima di partir dall'Italia +avevo inteso dire da un illustre italiano, il quale conosce la Spagna +come casa sua: «Lo straniero che vive, anche per breve tempo, in +Ispagna, è condotto a poco a poco, senza quasi ch'ei se n'accorga, a +scaldarsi il sangue e a beccarsi il cervello sulla politica, come se la +Spagna fosse il suo paese, o le sorti del suo paese pendessero dalle +sorti della Spagna. Le passioni son tanto ardenti, la lotta è così +accanita, e in questa lotta è sempre così apertamente in giuoco +l'avvenire, la salute, la vita della nazione, che non è possibile, a chi +nulla nulla sia latino d'immaginazione e di fibra, il rimaner spettatore +indifferente. Bisogna agitarsi, parlar nei crocchi, pigliar sul serio le +elezioni, imbrancarsi nella folla che fa le dimostrazioni politiche, +rompersi con qualche amico, formarsi una società di gente che la pensi +come noi, e farsi, in una parola, spagnuolo fino al bianco dell'occhio. +E via via che si diventa spagnuoli, si scorda l'Europa, come se fosse +agli Antipodi, e si finisce col non veder più che la Spagna, come se la +governassimo noi, e tutti i suoi interessi fossero nelle nostre mani.» +Così è, e così m'avvenne. In quei pochi giorni era naufragato il +Ministero conservatore, e i radicali avevano il vento in poppa; la +Spagna era tutta in ribollimento; cadevano governatori, generali, +impiegati di tutti i gradi e di tutte le amministrazioni; una folla di +gente nuova irrompeva negli uffizi dei ministeri gettando grida +d'allegrezza; lo Zorilla doveva inaugurare un'èra nuova di prosperità e +di pace; Don Amedeo aveva avuto un'ispirazione dal cielo; la libertà +aveva vinto; la Spagna era salva. Anch'io, sentendo suonar la banda +dinanzi alla casa del nuovo governatore, sotto un bel cielo stellato, in +mezzo al popolo allegro, ebbi un barlume di speranza che il trono di Don +Amedeo potesse finalmente allargar le radici, e mi rammaricai d'essere +stato troppo facile a pronosticar male. E quella commedia che +rappresentava lo Zorilla nella sua villa quando non voleva a nessun +costo accettare la presidenza del Ministero, e rimandava indietro amici +e deputazioni, e finalmente, spossato dal continuo dir di no, cadeva in +deliquio dicendo di sì, mi dava, allora, un alto concetto della fermezza +del suo carattere, e mi induceva a bene augurare del nuovo Governo. E +dicevo tra me ch'era un peccato partir dalla Spagna allora che +l'orizzonte si faceva azzurro e il palazzo reale di Madrid si tingeva di +color di rosa. E già ventilavo il disegno di tornare a Madrid per +goderci la soddisfazione di poter mandare in Italia delle notizie +consolanti, le quali m'avrebbero fatto perdonare l'imprudenza che avevo +avuto fino allora di non dire delle bugie. E ripetevo i versi del Prati: + + «Oh qual destin t'aspetta + Aquila giovinetta!» + +e salvo un po' di gonfiezza negli appellativi, mi pareva che +racchiudessero una profezia, e immaginavo di vedere il poeta in piazza +Colonna, a Roma, e di corrergli incontro per dargli il mi rallegro e +serrargli la mano.... + + * * * * * + +La più bella cosa a vedersi in Valenza è il mercato. I contadini +valenzani sono di tutta la Spagna i più artisticamente e bizzarramente +vestiti. Per fare una bella figura in mezzo alle maschere dei nostri +veglioni, non avrebbero che da entrare in teatro tal quale si trovano i +giorni di festa e di mercato per le strade di Valenza e per le vie della +campagna. Al vedere i primi così vestiti, vien da ridere, e non si può +credere in nessuna maniera che sian contadini spagnuoli. Hanno non so +che aria di greci, di beduini, di giuocatori di pallone, di danzatori di +corda, di donne mezzo spogliate per andare a letto, di comparse da +tragedia non finite di vestire, di gente faceta che voglia far ridere a +spese sue. Hanno una camicia bianca ed ampia che tien luogo di +giacchetta, un panciottino di velluto di vario colore aperto sul petto, +un par di calzoni di tela, della forma di quei degli zuavi, che non +arrivano al ginocchio, e paion mutande di donna, e svolazzano come le +gonnelline d'una ballerina; una fascia rossa o azzurra intorno alla +vita; una specie di uose di lana bianca, ricamate, che lascian vedere il +ginocchio nudo; un par di sandali di corda come i contadini catalani; e +per copertura della testa, che portan quasi tutti rapata come i chinesi, +un fazzoletto rosso, o turchino, o giallo, o bianco, avvolto a modo di +cartoccio e annodato sulle tempie o sulla nuca; sul quale metton qualche +volta un cappelletto di velluto, di forma simile a quello che s'usa +nelle altre provincie di Spagna. Quando vanno in città portan quasi +tutti sulle spalle o sul braccio, ora a guisa di scialle, ora di +mantellina, ora di ciarpa, una capa di lana, lunga e stretta, a striscie +di vivissimi colori, per lo più bianco e rosso, ornata di fiocchi di +frangie e di rosette. L'aspetto che presenta una piazza dove siano +raccolti qualche centinaio di uomini così vestiti, è facile a +immaginare; è una scena carnevalesca; una festa, un tumulto di colori +che mette allegrezza come la musica d'una banda; uno spettacolo nello +stesso tempo ciarlatanesco, gentile, pomposo e ridicolo; al quale i +volti accigliati e gli atteggiamenti maestosi, che distinguono i +contadini valenziani, aggiungono una sfumatura di gravità che ne +accresce la stravagante bellezza. + + * * * * * + +Se v'è un proverbio insolente e bugiardo, è quell'antico proverbio +spagnuolo che dice: in Valenza la carne è erba, l'erba è acqua, gli +uomini son donne e le donne nulla. Lasciando da parte quella della +carne e dell'erba, ch'è un bisticcio, gli uomini, specie del basso +popolo, sono alti e robusti ed hanno un aspetto ardito quanto i catalani +e gli aragonesi, con qualcosa di più vivo e di più luminoso negli occhi; +e le donne sono per consentimento di tutti gli Spagnuoli e di quanti +stranieri hanno viaggiato in Spagna, le più classicamente belle del +paese. I valenziani, i quali sanno che la costa orientale della penisola +fu prima occupata dai Greci e dai Cartaginesi, dicono: è chiaro! _Aqui +se quedó el tipo de la belleza griega._ (Qui rimase il tipo della +bellezza greca.) Io non ardisco dire nè sì nè no, perchè il definire la +bellezza delle donne d'una città in cui si son passate alcune ore, mi +parrebbe una licenza da compilatore di _Guide_. Ma è facile accorgersi +d'una differenza recisa che corre tra la bellezza delle andaluse e la +bellezza delle valenziane. La valenziana è più alta di statura, più +grassoccia, meno bruna, e ha tratti più regolari, e occhi più soavi, e +andatura e atteggiamenti più matronali. Non è un pepino come l'andalusa, +che fa sentire il bisogno di mordersi un dito quasi per sedare la subita +e disordinata insurrezione di desiderii capricciosi che ci si desta +dentro alla sua vista; ma è una donna che si guarda con un sentimento di +più tranquilla ammirazione, e mentre si guarda, come dice dell'Apollo +del Belvedere il La Harpe, _notre tête se relève, notre maintien +s'ennoblit_; e invece di fantasticare una casetta andalusa per +nasconderla agli occhi del mondo, si desidera un palazzo di marmo per +accogliervi dame e cavalieri che vengano a renderle omaggio. + + * * * * * + +A sentir gli altri Spagnuoli, il popolo Valenziano è feroce e crudele +oltre ogni immaginazione. Chi vuol disfarsi d'un nemico, trova l'uomo +servizievole che, per pochi scudi, s'incarica della bisogna colla +indifferenza con cui accetterebbe la Commissione di portare una lettera +alla posta. Un contadino valenziano che si trovi ad avere il fucile tra +le mani mentre passa uno sconosciuto per una strada solitaria, dice al +compagno:--_Voy à ver si acierto,_--(Vediamo se tiro giusto,) e piglia +la mira e spara. Si racconta questa che, da quanto mi fu assicurato, è +storica e seguì non molti anni sono. Nelle città e nei villaggi della +Spagna i ragazzi ed i giovanotti del popolo soglion giocar fra loro, +com'essi dicono, ai tori. Uno fa il toro e dà le capate; un altro, con +un bastone stretto sotto l'ascella, a modo di lancia, portato a +cavalluccio da un terzo che rappresenta il cavallo, respinge gli assalti +del primo. Una volta una brigata di giovani valenziani pensarono di far +questo gioco con qualche novazione che gli desse un po' più di +somiglianza alle vere cose dei tori, e procurasse agli spettatori e agli +artisti un po' più di emozione che i giuochi consueti; e la novazione fu +di sostituire al bastone un lungo coltello aguzzato e affilato, una di +quelle formidabili _navajas_ che abbiamo viste a Siviglia e di darne +all'uomo che faceva la parte di toro, due altre un po' più corte, le +quali, tenute ferme da una parte e l'altra del capo, tenesser luogo di +corna. Incredibile, ma vero! Si fece il gioco a coltellate, si sparse un +lago di sangue, parecchi furono uccisi, altri feriti a morte, altri +malconci, senza che il gioco si convertisse in rissa, senza che le +regole dell'arte fossero una volta violate, senza che alcuno levasse la +voce per far cessare la strage! + +_Relata refero_, e son ben lontano dal credere tutto ciò che dei +valenziani si dice; ma è certo che a Valenza la sicurezza pubblica, se +non è un mito, come dicono poeticamente le nostre gazzette parlando +delle Romagne e della Sicilia, non è neanco il primo dei beni che vi si +goda, dopo quello della vita. Me ne persuasi la prima sera del mio +soggiorno in quella città. Non sapevo andare al porto, credevo che fosse +vicino, dimandai a una bottegaia per dove dovevo passare. Gettò un grido +di meraviglia. + +"Al porto vuol andare, _caballero_?" + +"Al porto." + +"_Ave Maria purisima_, al porto a quest'ora?" E si voltò verso un +crocchio di donne che stavan accanto alla porta dicendo in dialetto +valenzano: + +"Donne, rispondetegli voi per me: questo signore mi domanda per dove si +passa per andare al porto!" + +Le donne risposero ad una voce: "Dio lo guardi!" + +"Ma da che?" + +"Non si fidi!" + +"Ma per che ragione?" + +"Per mille ragioni." + +"Ditene una." + +"Potrebb'essere assassinato." + +Mi bastò una ragione sola, come ognuno può capire; e non cercai più in +là. + + * * * * * + +Del resto, a Valenza come altrove, per quel poco commercio ch'ebbi colla +gente, non trovai che cortesia, come straniero, e come italiano, +un'accoglienza amichevole, anche da coloro che non volevan sentir +parlare di re stranieri in genere, e di principi di Casa Savoia in +specie, e ch'erano i più; ma che mi usavano la finezza di dirmi +prima:--non tocchiamo questa corda.--Allo straniero che, richiesto di +dove sia, risponde:--Son francese,--fanno un sorriso garbato come per +dire:--Ci conosciamo.--A quegli che risponde:--Son tedesco od +inglese,--fanno un leggero cenno col capo come per dire:--M'inchino;--a +quegli che risponde:--Sono italiano!--porgon la mano con un atto vivace, +come se volessero dire:--Siamo amici,--e lo guardano con un'aria di +curiosità come si guarda per la prima volta una persona della quale si +sia inteso dire che ci somiglia, e sorridono piacevolmente al sentir +parlare la lingua italiana come si sorride al sentir qualcuno che senza +volerci mettere in canzonatura imita la nostra voce e il nostro accento. +In nessun paese del mondo un italiano sente meno la lontananza della +patria che in Spagna. Glie la rammenta il cielo, la lingua, i volti, i +costumi; la venerazione con cui vi si pronunzia il nome dei nostri +grandi poeti e dei nostri grandi pittori; quel sentimento vago e +gentile di curiosità con cui vi si parla delle nostre città famose; +l'entusiasmo con cui vi si ascolta la nostra musica, l'impeto degli +affetti, la foga del linguaggio, il ritmo della poesia, gli occhi delle +donne, l'aria, il sole. Oh! bisogna che non ami neppur la sua patria, +l'italiano che non prova un moto di simpatia per quel paese, che non si +sente inclinato a scusare i suoi errori, che non deplora sinceramente le +sue sventure, che non gli augura la buona fortuna. Belle colline di +Valenza, sponde ridenti del Guadalquivir, giardini fatati di Granata, +casine bianche di Siviglia, torri superbe di Toledo, e strade rumorose +di Madrid, e venerande mura di Saragozza, e voi, ospiti affettuosi e +cortesi compagni di viaggio, che mi parlaste d'Italia come d'una seconda +patria, che dissipaste colla vostra festiva gaiezza le mie malinconie +vagabonde; io avrò sempre in fondo al cuore un sentimento di gratitudine +e di affetto per voi, e custodirò nella mente le vostre immagini come +uno dei più cari ricordi della mia giovinezza; e penserò sempre a voi +come a uno dei più bei sogni della mia vita. + +Queste parole dicevo tra me, guardando a mezzanotte Valenza illuminata, +appoggiato sul parapetto del bastimento il _Genil_, ch'era sul punto di +partire. S'erano imbarcati con me alcuni giovani spagnuoli che andavano +a Marsiglia, per far vela da quel porto alla volta delle Antille, dove +sarebbero restati per parecchi anni. Uno di essi piangeva in disparte. A +un tratto si alzò, e guardò verso la riva, in mezzo a due bastimenti +ancorati, ed esclamò con un accento di desolazione:-Oh! Dio mio! speravo +che non venisse!-- + +Dopo pochi momenti una barca s'avvicinò al bastimento, una figurina +bianca, seguita da un uomo avvolto in una cappa, salì in fretta la +scala, e mettendo un profondo singhiozzo, si gettò fra le braccia del +giovane che le era corso incontro. + +In quel punto il nostromo gridò: "Signori! si parte!" + +Allora si vide una scena straziante; dovettero separare i due giovani a +forza, e portar la donna quasi svenuta nella barca, che si scostò un +poco e rimase immobile. + +Il bastimento partì. + +Allora il giovane si slanciò coll'impeto d'un disperato al parapetto, e +gridò singhiozzando con una voce che passava l'anima: "Addio, cara! +Addio! Addio!" + +La figurina bianca tese le braccia e forse rispose; ma la sua voce non +fu intesa. La barca s'allontanò e disparve. + +Uno dei giovani mi disse nell'orecchio:--Son sposi.-- + +Era una bella notte; ma trista. Valenza disparve presto, e io pensai che +forse non avrei mai più riveduto la Spagna, e piansi. + + FINE. + + +NOTE: + + [7] fece. + + [8] sfumature. + + [9] cipiglio. + + [10] respingerlo. + + [11] si legge _glieno_ e significa _pieno_. + + [12] venne. + + [13] si legge _segnid_ e significa cingete. + + + + +INDICE. + + + I. Barcellona Pag. 1 + + II. Saragozza 32 + + III. Burgos 72 + + IV. Valladolid 103 + + V. Madrid 122 + + VI. Aranjuez 250 + + VII. Toledo 256 + + VIII. Cordova 288 + + IX. Siviglia 325 + + X. Cadice 370 + + XI. Malaga 386 + + XII. Granata 394 + + XIII. Valenza 469 + + + + + * * * * * + +NOTA DEL TRASCRITTORE + +La punteggiatura e l'ortografia originali sono state mantenute. + +Sono stati corretti i seguenti refusi (la correzione è sulla riga +sottostante). + + voce lamentevole--_Ah quelle nuit! Quelle horribile + voce lamentevole--_Ah quelle nuit! Quelle horrible + + malas consecuenencias en España._" Poi scese e si + malas consecuencias en España._" Poi scese e si + + e il ricordo della narrazione ch'egli fa della presa + e il ricordo della narrazione ch'egli fa della presa di + + in mezzo alla piazza, che mi guardarva con tanto + in mezzo alla piazza, che mi guardava con tanto + + lo stuolo dei _capeadoros_ che gl'insegue come + lo stuolo dei _capeadores_ che gl'insegue come + + quadro del povero Claudo Coello, che morì di crepacuore + quadro del povero Claudio Coello, che morì di crepacuore + + del tipo anduluso: con quel bruno carico, con quelle + del tipo andaluso: con quel bruno carico, con quelle + + "_Es verdad ques es una ciudad que sobrenada en la + "_Es verdad que es una ciudad que sobrenada en la + + garbo, e per mandar giù le ova mal cotte e il _choriso_ + garbo, e per mandar giù le ova mal cotte e il _chorizo_ + + ei solo un visita d'una giornata. Le cappelle + ei solo una visita d'una giornata. Le cappelle + + sale il custode vi accenna un macchia rossastra che + sale il custode vi accenna una macchia rossastra che + + "_Se le ha quedado un uevo en la garganta!_" (Le è + "_Se le ha quedado un huevo en la garganta!_" (Le è + + porte della torre. Di là mi voltai a guardare ancora + porta della torre. Di là mi voltai a guardare ancora + + "Ma scusi: invcee di mangiare come un cane in + "Ma scusi: invece di mangiare come un cane in + + +Le seguenti grafie alternative sono state mantenute: + + mormorio/mormorío/mormorìo + ronzio/ronzìo + vôlta/vòlta/vólta + + * * * * * + + + + + + +End of the Project Gutenberg EBook of Spagna, by Edmondo De Amicis + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK SPAGNA *** + +***** This file should be named 30605-8.txt or 30605-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + http://www.gutenberg.org/3/0/6/0/30605/ + +Produced by Emanuela Piasentini and the Online Distributed +Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This book was +produced from scanned images of public domain material +from the Google Print project.) + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. 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It exists +because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from +people in all walks of life. + +Volunteers and financial support to provide volunteers with the +assistance they need, are critical to reaching Project Gutenberg-tm's +goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will +remain freely available for generations to come. In 2001, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure +and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. +To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation +and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 +and the Foundation web page at http://www.pglaf.org. + + +Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive +Foundation + +The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit +501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the +state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal +Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification +number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at +http://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent +permitted by U.S. federal laws and your state's laws. + +The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S. +Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered +throughout numerous locations. Its business office is located at +809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email +business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact +information can be found at the Foundation's web site and official +page at http://pglaf.org + +For additional contact information: + Dr. Gregory B. Newby + Chief Executive and Director + gbnewby@pglaf.org + + +Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation + +Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide +spread public support and donations to carry out its mission of +increasing the number of public domain and licensed works that can be +freely distributed in machine readable form accessible by the widest +array of equipment including outdated equipment. Many small donations +($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt +status with the IRS. + +The Foundation is committed to complying with the laws regulating +charities and charitable donations in all 50 states of the United +States. 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