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+The Project Gutenberg EBook of Le Laude, by Iacopone da Todi
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
+
+
+Title: Le Laude
+ secondo la stampa fiorentina del 1490
+
+Author: Iacopone da Todi
+
+Commentator: Giovanni Ferri
+
+Release Date: September 13, 2009 [EBook #29977]
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
+
+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LE LAUDE ***
+
+
+
+
+Produced by Claudio Paganelli, Emanuela Piasentini and the
+Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net
+(Images generously made available by Editore Laterza and
+the Biblioteca Italiana at
+http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia)
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+ SCRITTORI D'ITALIA
+
+ IACOPONE DA TODI
+
+ LE LAUDE
+
+
+
+
+ IACOPONE DA TODI
+
+ LE LAUDE
+
+ SECONDO LA STAMPA FIORENTINA DEL 1490
+
+ A CURA DI
+
+ GIOVANNI FERRI
+
+
+
+
+ BARI
+
+ GIUS. LATERZA & FIGLI
+
+ TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI
+
+ 1915
+
+
+ PROPRIETÁ LETTERARIA
+
+ GENNAIO MCMXV--40581
+
+
+
+
+I
+
+DE LA BEATA VERGINE MARIA E DEL PECCATORE
+
+
+ --O Regina cortese,--io so a voi venuto
+ ch'al mio cor feruto--deiate medecare.
+
+ Io so a voi venuto--com'omo desperato
+ da omn'altro aiuto;--lo vostro m'è lassato;
+ se ne fusse privato,--faríeme consumare.
+
+ Lo mio cor è feruto,--Madonna, nol so dire;
+ ed a tal è venuto,--che comenza putire;
+ non deiate soffrire--de volerm'aiutare.
+
+ Donna, la sofferenza--sí m'è pericolosa;
+ lo mal pres'ha potenza,--la natura è dogliosa;
+ siate cordogliosa--de volerme sanare.
+
+ Non aio pagamento,--tanto so anichilato;
+ faite de me stromento,--servo recomperato;
+ donna, el prez'è dato:--quel ch'avest'a lattare.
+
+ Donna, per quel amore--che m'ha avut'el tuo figlio
+ dever'aver en core--de darm'el tuo consiglio;
+ succurrime, aulente giglio,--veni e non tardare.
+
+ --Figlio, poi ch'èi venuto,--molto sí m'è 'n piacere;
+ adomandimi aiuto,--dollote voluntere;
+ ètte oporto soffrire--co per arte voglio fare.
+
+ Medecaro per arte--emprima fa la diita;
+ guarda li sensi da parte--che non dien piú ferita
+ a la natura perita--che se possa aggravare.
+
+ E piglia l'oximello,--lo temor del morire;
+ ancora si fancello,--cetto ce de' venire;
+ vanetá lassa gire,--non pò teco regnare.
+
+ E piglia decozione--lo temor de lo 'nferno;
+ pens'en quella prescione--non escon en sempiterno;
+ la piaga girá rompenno--farallate revontare.
+
+ Denante al preite mio--questo venen revonta,
+ ché l'officio è sio;--Dio lo peccato sconta;
+ ca se 'l Nemico s'aponta,--non aia que mostrare.
+
+
+
+
+II
+
+DE LA BEATA VERGINE MARIA
+
+
+ O Vergine piú che femina--santa Maria beata.
+
+ Piú che femina, dico;--onom nasce nemico;
+ per la Scrittura splico,--nant'èi santa che nata.
+
+ Stando en ventre chiusa,--puoi l'alma ce fo enfusa,
+ potenza virtuusa--sí t'ha santificata.
+
+ La divina onzione--sí te santificòne,
+ d'omne contagione--remaneste illibata.
+
+ L'original peccato--ch'Adam ha semenato,
+ omn'om con quello è nato:--tu se' da quel mondata.
+
+ Nullo peccato mortale--en tuo voler non sale,
+ e da lo veniale--tu sola emmaculata.
+
+ Secondo questa rima--tu se' la vergen prima,
+ sopre l'altre soblima;--tu l'hai emprima votata
+
+ la tua vergenetate--sopr'omne umanetate
+ ch'en tanta puritate--mai fosse conservata.
+
+ L'umilitá profonda--che nel tuo cor abonda,
+ lo cielo se sprofonda--d'esserne salutata.
+
+ Virgineo proposito--en sacramento ascondito,
+ marito piglia incognito--che non fosse enfamata.
+
+ L'alto messo onorato--da ciel te fo mandato;
+ lo cor fu paventato--de la sua annunziata:
+
+ --Conceperai tu figlio,--será senza simiglio,
+ se tu assenti al consiglio--de questa mia ambasciata.--
+
+ O Vergen, non tardare--al suo detto assentare;
+ la gente sta chiamare--che per te sia aiutata.
+
+ Aiutane, Madonna,--ca 'l mondo se sperfonna
+ se tarde la responna--che non sia avivacciata.
+
+ Puoi che consentisti,--lo figliol concepisti,
+ Cristo amoroso desti--a la gente dannata.
+
+ Lo mondo n'è stupito--conceper per audito,
+ lo corpo star polito--a non essere toccata.
+
+ Sopr'omne uso e ragione--aver concezione,
+ senza corruzione--femena gravedata.
+
+ Sopre ragione ed arte--senza sementa latte,
+ tu sola n'hai le carte--e sènne fecundata.
+
+ O pregna senza semina,--non fu mai fatt'en femina,
+ tu sola sine crimina,--null'altra n'è trovata.
+
+ Lo verbo creans omnia--vestito è 'n te Virginia,
+ non lassando sua solia,--divinitá encarnata.
+
+ Maria porta Dio omo,--ciascun serva 'l suo como;
+ portando sí gran somo--e non essere gravata.
+
+ O parto enaudito,--lo figliol partorito
+ entro del ventre uscito--de matre segellata!
+
+ A non romper sogello--nato lo figliol bello,
+ lassando lo suo castello--con la porta serrata!
+
+ Non siría convegnenza--la divina potenza
+ facesse violenza--en sua cas'albergata.
+
+ O Maria, co facivi--quando tu lo vidivi?
+ or co non te morivi--de l'amore afocata?
+
+ Co non te consumavi--quando tu lo guardavi,
+ ché Dio ce contemplavi--en quella carne velata?
+
+ Quand'esso te sugea,--l'amor co te facea,
+ la smesuranza sea--esser da te lattata?
+
+ Quand'esso te chiamava--e mate te vocava,
+ co non te consumava--mate di Dio vocata?
+
+ O Madonna, quigli atti--che tu avev'en quigl fatti,
+ quigl'enfocati tratti--la lengua m'han mozzata.
+
+ Quando 'l pensier me struge,--co fai quando te suge?
+ lo lacremar non fuge--d'amor che t'ha legata.
+
+ O cor salamandrato--de viver sí enfocato,
+ co non t'ha consumato--la piena enamorata?
+
+ Lo don della fortezza--t'ha data stabilezza
+ portar tanta dolcezza--ne l'anema enfocata!
+
+ L'umilitate sua--embastardío la tua,
+ ch'ogn'altra me par frua--se non la sua sguardata.
+
+ Ché tu salist'en gloria,--esso sces'en miseria;
+ or quigna conveneria--ha enseme sta vergata?
+
+ La sua umilitate--prender umanitate,
+ par superbietate--on'altra ch'è pensata.
+
+ Accurrite, accurrite,--gente; co non venite?
+ vita eterna vedite--con la fascia legata.
+
+ Venitel a pigliare,--ché non ne può mucciare,
+ che deggi arcomperare--la gente desperata.
+
+
+
+
+III
+
+CONTENZIONE INFRA L'ANIMA E CORPO
+
+
+ Audite una 'ntenzone--ch'è 'nfra l'anima e 'l corpo;
+ battaglia dura troppo--fin a lo consumare.
+
+ L'anima dice al corpo:--Facciamo penitenza,
+ ché possiamo fugire--quella grave sentenza
+
+ e guadagnar la gloria--ch'è de tanta piacenza;
+ portimo onne gravenza--con delettoso amare.--
+
+ Lo corpo dice:--Turbome--d'esto che t'odo dire;
+ nutrito so 'n delicii,--nollo porría patire;
+ lo celebr'aio debele,--porría tost'empazire:
+ fugi cotal pensiere,--mai non me ne parlare.
+
+ --Sozo, malvascio corpo,--lussurioso, engordo!
+ ad omne mia salute--sempre te trovo sordo;
+ sostieni lo flagello--d'esto nodoso cordo,
+ emprende sto discordo--ché t'è ci opo danzare!
+
+ --Succurrite, vicini,--ché l'anima m'ha morto!
+ alliso, ensanguenato,--disciplinato a torto!
+ o impia, crudele,--ed ad que m'hai redotto?
+ starò sempr'en corrotto,--non me porrò allegrare.
+
+ --Questa morte sí breve--non mi siría 'n talento.
+ Somme deliberata--de farte far spermento;
+ dagl cinque sensi tollere--omne delettamento,
+ e nullo piacemento--t'agio voglia de dare.
+
+ --Si da li sensi tollime--li mei delettamenti,
+ siragio enfiato e tristo,--pieno d'encrescementi;
+ torrotte la letizia--nelli tuoi pensamenti;
+ megli'è che mo te penti--che de farlo provare.
+
+ --La camiscia spògliate--e vesti sto cilizo;
+ la penetenza vètate--che non abbi delizo;
+ per guidardone dónote--questo nobel pannizo,
+ ché de coio scrofizo--te pensai d'amantare.
+
+ --Da lo 'nferno recastela--questa veste penosa;
+ tesseala 'l diavolo--de pili de spinosa;
+ omne pelo pareme--una vespa orgogliosa;
+ nulla ce trovo posa,--tanto dura me pare.
+
+ --Ecco lo letto; pòsate,--iace en esto gratizo!
+ lo capezal aguardace--ch'è un poco de paglizo:
+ lo mantellino cuoprite,--adusate col miccio;
+ questo te sia deliccio--a quel che te voglio fare!
+
+ --Guardate a letto morbedo--d'esta penna splumato!
+ pietre rotonde vegioce--che venner dal fossato;
+ da qual parte volgome,--rompome el costato;
+ tutto son conquassato,--non ce posso posare.
+
+ --Corpo, surge; lèvate!--ché suona matutino;
+ leva su, sonocchiate--en officio divino;
+ legge nuove emponote--perfine a lo maitino;
+ emprende esto camino--che sempre t'è opo fare.
+
+ --Como surgo, levomi,--che non aggio dormito?
+ Degestione guastase,--non aggio ancor padito;
+ scorsa m'è la regoma--per lo freddo c'ho sentito;
+ el tempo non è fugito,--lassame ancor posare!
+
+ --Ed o' staisti a 'mprendere--tu questa medicina?
+ per la tua negligenza--dotte una disciplina;
+ si piú favelli, tollote--a pranzo la cocina;
+ ché questa tua malina--penso de medecare.
+
+ --Or ecco pranzo ornato--de delettoso pane
+ nero, azemo e duro--che nol rosecára 'l cane!
+ Non lo posso enghiuttire,--sí reo sapor me sane!
+ Altro cibo me dáne,--se me voli sostentare.
+
+ --Per lo parlar c'hai fatto,--tu lassarai el vino;
+ né a pranzo né a cena--non mangerai cocino;
+ se piú favelli, aspèttate--un grave disciplino;
+ questo prometto almino--non te porrá mucciare.
+
+ --Recordo d'una femena--ch'era bianca, vermiglia,
+ vestita, ornata, morbeda,--ch'era una maraviglia;
+ le sue belle fateze--lo pensier m'asutiglia;
+ molto sí me simiglia--de potergli parlare.
+
+ --Or attende 'l premio--de questo c'hai pensato;
+ lo mantello artollote--per tutto sto vernato;
+ le calzamenta lassale--per lo folle cuitato;
+ ed un disciplinato--fin a lo scorticare.
+
+ --L'acqua che bevo noceme,--caggio 'n etropesía;
+ lo vino, prego, rendeme--per la tua cortesía!
+ Se tu sano conserveme,--girò ritto per via;
+ se caggio 'n'enfermaría,--opo me t'è guardare.
+
+ --Poi che l'acqua nòcete--a la tua enfermentade
+ e lo vino noceme--a la mia castitade,
+ lassa lo vino e l'acqua--per la nostra sanetade;
+ sostien necessitate--per nostra vita servare.
+
+ --Prego che non m'occide!--nulla cosa demanno;
+ en veritá promettote--de non gir mormoranno;
+ lo entenzare veiome--che me retorna en danno;
+ che non caggia nel banno--vogliomene guardare.
+
+ --Se te vorrai guardare--da omne offendemento,
+ sirotte tratta a dare--lo tuo sostentamento;
+ e vorròme guardare--dal tuo encrescemento;
+ sirá delettamento--nostra vita salvare.
+
+ Or vedete 'l prelio--c'ha l'omo nel suo stato!
+ tante son l'altre prelia,--nulla cosa ho toccato;
+ che non faccian fastidio,--aggiol'abbreviato;
+ finisco sto trattato--en questo loco lassare.
+
+
+
+
+IV
+
+DE LA PENITENZIA
+
+
+ O alta penitenza,--pena en amor tenuta!
+ grand'è la tua valuta,--per te ciel n'è donato.
+
+ Se la pena teneme,--èmme despiacemento;
+ lo spiacere recame--la pena en gran tormento;
+ ma si aggio la pena--redutt'en mio talento,
+ èmme delettamento--l'amoroso penato.
+
+ Sol la colpa è 'n'odio--a l'anema ordenata;
+ e la pena gli è gaudio--en vertut'esercetata;
+ lo contrario sentese--l'anema ch'è dannata;
+ la pena è 'n'odiata,--la colpa en delettato.
+
+ O mirabil odio,--d'omne pena signore!
+ nulla recev'ingiuria,--non se' perdonatore;
+ nullo nemico trovite,--omn'om si è 'n'amore;
+ tu sol el malfattore--degno del tuo odiato.
+
+ O falso amor proprio,--c'hai tutto lo contraro!
+ molta recepe engiuria--de perdonanza avaro;
+ molti nemici troviti,--null'om te trovi caro;
+ lo tuo vivere amaro--lo 'nferno ha comenzato.
+
+ O alta penetenza,--en mio odio fondata,
+ atto de la grazia--che fo per gratis data,
+ fuga l'amor proprio--con tutta sua masnata,
+ ché l'anema ha sozata--en bruttura de peccato.
+
+ En tre modi pareme--divisa penetenza:
+ contrizion è prima--ch'empetra la 'ndulgenza;
+ l'altr'è confessione--che l'anema ragenza;
+ l'altr'è satisfacenza--de deveto pagato.
+
+ Tre modi fa nell'anima--peccato percussure:
+ la prima offende Dio--ched è suo creatore;
+ la simiglianza tolleglie--ch'avea de lo Signore,
+ e dáse en possessore--del demone dannato.
+
+ Contrizion adornase--de tre medicamente:
+ contra l'offeso Dio--dágli dolor pognente,
+ contra la deformanza--un vergognar cocente,
+ ed un temor fervente--che 'l demone ha fugato.
+
+ Per lo temore cacciase--quella malvagia schiera,
+ la simiglianza rendeglse--per la vergogna vera,
+ per dolor perdonase--l'offesa de Dio fera
+ ed en questa manera--corre questo mercato.
+
+ Confessione pareme--atto de veretade,
+ occultata malizia--redutta a chiaritade;
+ per la bocca reiettase--tutta la 'nfermetade;
+ riman l'uom en sanetade,--dal vizio purgato.
+
+ Lo satisfare pareme--iustizia en suo atto;
+ fruttificata morte--fece l'arbor desfatto,
+ fruttificata grazia--sí fa l'albor refatto,
+ ciascun senso fa patto--de vivere regolato.
+
+ L'audito entra en scola--a 'mprendere sapienza,
+ lo viso getta lacreme--per la gravosa offenza,
+ lo gusto entra en regola--en ordinata astinenza,
+ l'odor fa penetenza,--'n'enfermaría s'è dato.
+
+ E lo tatto puniscese--degli suoi delettamente,
+ li panni molli spogliasi,--vestese panni pognente,
+ de castetate adornase--guardata en argomente,
+ e far de sé presente--a Dio molto è grato.
+
+
+
+
+V
+
+DE CINQUE SENTIMENTI
+
+
+ Cinque sensi mess'on pegno--ciascun d'esser el piú breve;
+ la lor delettanza leve--ciascun briga breviare.
+
+ Emprima parla l'audito:--I' ho 'l pegno guadagnato;
+ lo sonar ch'aio audito--dal mi' organo è fugato;
+ en un ponto fo 'l toccato--e nulla cosa n'ha tenere;
+ però ve dovería piacere--la sentenzia a me dare.
+
+ Lo viso dice:--Non currite,--ch'i' ho venta la sentenza;
+ le forme e color che vide,--chiusi li occhi e fui en perdenza;
+ or vedete l'armagnenza--co fo breve abreviata!
+ la sentenza a me sia data--non me par da dubitare.
+
+ Lo gusto sí dá 'l libello--demostrando sua ragione:
+ --La mia brevetá passa,--questo non è questione;
+ a l'entrar de la magione--doi deta fo 'l passaio
+ e lo delettar que n'aio--che passò co somniare.
+
+ L'odorato sí demostra--lo breve delettamento:
+ --D'oltramar venner le cose--per aver mio piacemento,
+ spese grande con tormento--ce vedete che fuor fatte;
+ qual me ne remaser parte--voi lo potete iudicare!
+
+ Lo tatto lussurioso--ce vergogna d'apparire,
+ le deletto puteglioso--lo vergogna proferire,
+ or vedete 'l vil piacere--quegno prezo ci ha lassato!
+ un fetor esterminato--ch'è vergogna mentovare.
+
+ Non fia breve lo penare--c'ha sí breve delettanza;
+ longo siría a proferire--lo penar esmesuranza;
+ omo, vedi questa usanza--ch'è un ioco di guirmenella;
+ posta ci hai l'anima bella--per un tratto che vòi fare.
+
+ Anema mia, tu se' eterna,--eterno vòi delettamento;
+ li sensi e lor delettanza--vedi senza duramento;
+ a Dio fa' tuo salimento,--esso sol te può empire;
+ loco el ben non sa finire,--ché eterno è 'l delettare.
+
+
+
+
+VI
+
+DE LA GUARDA DE SENTIMENTI
+
+
+ Guarda che non caggi, amico,
+ guarda!
+
+ Or te guarda dal Nemico,--che se mostra esser amico;
+ no gli credere a l'iniquo,--guarda!
+
+ Guarda 'l viso dal veduto,--ca 'l coragio n'è feruto;
+ ch'a gran briga n'è guaruto,--guarda!
+
+ Non udir le vanetate,--che te traga a su' amistate;
+ piú che visco apicciarate,--guarda!
+
+ Pon' al tuo gusto un frino,--ca 'l soperchio gli è venino;
+ a lussuria è sentino,--guarda!
+
+ Guárdate da l'odorato,--lo qual ène sciordenato;
+ ca 'l Signor lo t'ha vetato,--guarda!
+
+ Guárdate dal toccamento,--lo qual a Dio è spiacemento,
+ al tuo corpo è strugimento,--guarda!
+
+ Guárdate da li parente--che non te piglien la mente;
+ ca te faran star dolente,--guarda!
+
+ Guárdate da molti amice,--che frequentan co formice;
+ en Dio te seccan le radice,--guarda!
+
+ Guárdate dai mal pensiere,--che la mente fon ferire,
+ la tua alma enmalsanire,--guarda!
+
+
+
+
+VII
+
+DE PERICOLI CHE INTERVENGONO A L'UOMO CHE NON GUARDA BENE EL VISO ED
+ALTRI SENTIMENTI
+
+
+ O frate, guarda 'l viso,--se vuoi ben riguarire!
+ ca mortal ferite a l'alma--spesse fiate fon venire.
+
+ Dal diavolo a l'alma--lo viso è ruffiano,
+ e quanto può se studia--de mettergliela en mano;
+ se ode fatto vano,--reportalo a la corte;
+ la carne sta a le porte--per le novelle audire.
+
+ Audita la novella,--la carne fa sembiaglia
+ e contra la rascione--sí dá grande battaglia,
+ e suo voler non smaglia--con la voglia emportuna;
+ se trova l'alma sciuna,--fallase consentire.
+
+ Conscienzia resiste,--demostra lo peccato:
+ --Dio ne siría offeso--e tu siríe dannato.--
+ Lo corpo mal vezato--risponde com'è uso:
+ --Dio sí è piatuso,--lo me porrá parcire.--
+
+ La veretá risponde:--Tu alleghi falsamente,
+ ché Dio mai non perdona--se non è penitente;
+ pentir sofficiente--non l'hai in tua redetate;
+ partirte dai peccate--con verace pentire.--
+
+ La carne dice:--Io ardo,--non lo posso portare,
+ satesfamme esta fiata,--che me possa posare;
+ vogliote poi iurare--de starte sempre suietta;
+ sirò sí casta e netta--che te sirá em piacere.--
+
+ Responde la ragione:--Seríe detoperata,
+ e poi da omne gente--seríe sempre adetata;
+ ecco la mal guidata--confusion de parente,
+ che fa tutta sua gente--con gran vergogna gire!--
+
+ Lo diavolo ce parla--ed ensegna:--Questa posta
+ tu la puoi far occulta,--d'omne gente nascosta;
+ passa questa giostra,--nullo pensar facciamo;
+ se piú lo 'nduciamo,--tosto porri' empascire.--
+
+ Tanti sono li tumulti--e gli émpeti carnale,
+ che la ragion tapina--s'enchina a quisti male;
+ doventa bestiale--e perde omne ragione;
+ tanta confusione--non se porría scoprire.
+
+ Da poi ch'è caduta,--conscienzia è mordace;
+ l'acqua e lo vento posa,--de stimolar non tace!
+ lo cor perde la pace--e perde l'allegreza
+ e viengli tal tristeza,--non si può reverire.
+
+ Sospicasi la misera--che 'l saccia omnechivegli;
+ se vede gent'ensemora,--pensa de lei pispigli;
+ se gli vol dar consigli,--non par che ci aian loco;
+ perdut'ha riso e ioco--ed onne alegrez'avere.
+
+ Borbotanse le cose,--le gente a pispigliare;
+ li parenti sentolo,--coménzate a lagnare;
+ lo cor vorría crepare,--tant'ha 'lbergate doglie!
+ tentat'è de rei voglie--de volerse perire.
+
+ Lo diavolo ce rieca--mala tentazione:
+ --Que fai, detoperata--d'onne tua nazione?
+ Questa confusione--non è da comportare;
+ molte fa desperare,--en mala morte finire.--
+
+ Guarda, non glie credere!--ché gionge al mal el peio;
+ ché questa tua caduta--sí pò aver remeio;
+ contra te fa asseio--de volerte guardare,
+ con pianto confessare;--sí porrai reguarire.
+
+ Vedete li pericoli--con breve comenzate,
+ che nascon gli omicidii--e guastan le casate;
+ guardateve a l'entrate--che non entre esto foco!
+ si se cce anida loco,--nol porrai scarporire.
+
+ Or vedete el frutto--del mal delettamento:
+ l'alma el corpo ha posto--en cotanto tormento;
+ síate recordamento,--frate, la guarda fare;
+ se vòi l'alma salvare,--non ce stare a dormire.
+
+
+
+
+VIII
+
+DE L'ORNAMENTO DELLE DONNE DANNOSO
+
+
+ O femene, guardate--a le mortal ferute;
+ nelle vostre vedute--el basalisco mostrate.
+
+ El basilisco serpente--occide om col vedere,
+ lo viso envenenato--sí fa el corpo morire;
+ pegio lo vostro aspetto--fa l'anime perire
+ da Cristo, dolce sire,--che care l'ha comparate.
+
+ Lo basilisco ascondese,--non se va demostrando;
+ non vedendo, iacese--e non fa ad alcun danno;
+ peggio che 'l basalisco--col vostro deportanno,
+ l'anime vulneranno--colle false sguardate.
+
+ Co non pensate, femene,--col vostro portamento
+ quant'anem'a sto secolo--mandate a perdimento?
+ solo col desiderio,--senz'altro toccamento,
+ pur che gli èi en talento,--a l'aneme macellate.
+
+ Non ve pensate, femene,--co gran preda tollite,
+ a Cristo, dolce amore,--mortal dáite ferite?
+ serve del diavolo,--sollecete i servite;
+ colle vostre schirmite--molt'anime i mandate.
+
+ Dice che acóncete,--ché piace al tuo signore;
+ ma lo pensier engannate,--ché nogl se' en amore;
+ s'alcun stolto aguardate,--sospezion ha en core
+ che contra lo su onore--facce mali trattate.
+
+ Lagna poi e fèrite--e tiente en gelosia,
+ vuol saper li luocora--e quegn'hai compagnia;
+ porrate poi l'ensidie,--si t'ha sospetta e ria;
+ non giova dicería--che facce en tuoi scusate.
+
+ Or vede che fai, femena,--co te sai contrafare!
+ la tua persona piccola--co la sai dimostrare!
+ sotto li piede méttete--ch'una gigante pare,
+ puoi con lo strascinare--cuopre le suvarate.
+
+ Se è femena pallida,--secondo sua natura,
+ arosciase la misera--non so con que tentura;
+ se è bruna, embiancase--con far sua lavatura;
+ mostrando sua pentura,--molt'aneme ha dannate.
+
+ Mostrerá la misera--ch'aggia gran trecce avolte;
+ la sua testa adornase--co fossen trecce acolte
+ o de tomento fracedo--o' so pecciòle molte,
+ cosí le gente stolte--da lor son engannate.
+
+ Per temporal avenesse--che l'om la veda sciolta
+ vedi che fa la demona--colla sua capovolta!
+ le trez'altrui componese--non so con que girvolta;
+ farattece una colta--che paion en capo nate.
+
+ Que fará la misera--per aver polito volto?
+ porrásece lo scortico--che 'l coio vecchio n'ha tolto;
+ remette 'l coio morbedo,--parrá citella molto;
+ sí engannan l'omo stolto--con lor falsificate.
+
+ Poi che a la femina--èglie la figlia nata,
+ co la natura formala,--pare una sturciata;
+ tanto lo naso tiraglie,--strengendo a la fiata,
+ che l'ha sí reparata--che porrá far brigate.
+
+ Son molte che per omene--non fon nullo aconciato;
+ delettanse fra l'altre--aver grand'apparato;
+ non ce pense, misera,--che per van delettato
+ lo cor s'è vulnerato--de molte enfermetate?
+
+ Non hai potenza, femina,--de poter preliare;
+ ciò che non puoi con mano,--la lengua lasse fare;
+ non hai lengua a centura--de saperle gettare
+ parole d'adolorare--che passan le corate.
+
+ Non giacerá a dormire--quella che hai ferita;
+ tal te dará percossa--che no ne sirai lita;
+ d'alcun te dará 'nfamia--che ne sirai schernita;
+ menarai poi tu vita--con molte tempestate.
+
+ Sospicará maritota--che non sie de lui prena;
+ tal glie verrá tristizia,--che gli secará omne vena;
+ acoglieratte en camora--che nol senta vicena;
+ qual ce trarai mena--de morte angustiata!
+
+
+
+
+IX
+
+CONSIGLIO DE L'AMICO A L'ALTRO AMICO CHE VOGLIA TORNARE A DIO
+
+
+ --O frate mio, briga de tornare--nante ch'en morte si' pigliato.
+
+ Nante che venga la morte,--sí briga de far lo patto;
+ ca 'l tuo ioco è 'n quella sorte--ch'è apresso a udir matto;
+ nante che sia 'l ioco fatto,--briga lassarlo entaulato.
+
+ --Frate, ciò che tu me dici,--te ne voglio amor portare,
+ ché fai co fan i bon amice--che de l'amico vol pensare;
+ ma ho fameglia governare--che ne so molto embrigato.
+
+ --Se tu regge la fameglia,--non la regger de l'altroi;
+ al poder tuo t'arsomeglia,--quegne spese far ne pòi;
+ non morir pro i figliol toi;--ca poco n'èi regraziato.
+
+ --Frate, se l'altrui sí rendo,--giran li me' figli mendicati;
+ nol posso far, tutto m'accendo--de lassargli desolati;
+ dai vicin serían chiamati--figli di quel desprezato.
+
+ --Frate, or pensa la sconfitta--che non aspetta el pate e 'l
+ [figlio;
+ e sí piglia la via ritta--da mucciar da quel empiglio;
+ e quel ch'aspetta en quel piglio--el figlio e 'l pate è poi legato.
+
+ --Frate, avuto agio en usanza--ben vestir e ben calzare;
+ non porría soffrir vilanza--en questa guisa desprezare;
+ faríame a deto mostrare:--Ecco l'uomo mal guidato.
+
+ --Testo a l'amo s'arsimiglia--ca de for ha lo dolzore,
+ e lo pesce, poi che 'l piglia,--sentene poco sapore;
+ dentro trova un amarore--che gli è molto entossecato.
+
+ --Non porría degiun suffrire--per la mia debeletate;
+ mename a lo morire--le cocin mal frumiate;
+ e sí per mia necessitate--voglio ciò che son usato.
+
+ --Frate, or pensa le pregiune:--regi e conti ce son stati,
+ e donzelli piú che tune--en tal fame s'on trovati,
+ che i calzar s'on manecati;--con que loto ci on trescato!
+
+ --Non porría veghiar la notte--e star ritto en orazione;
+ parme cosa tanto forte--de metterme a derenzione;
+ ché, se veghio per stagione,--tutto 'l dí ne vo agirlato.
+
+ --Or pensa gli encastellati--co so attenti al veghiare!
+ che da for so assediati--da chi lor sí vol pigliare;
+ tutta notte sto a gridare,--ché 'l castel non sia robbato.
+
+ --Frate, sí m'hai sbagutito--con lo tuo bon parlamento
+ che nel cor sí so ferito--d'un divin accendimento;
+ pigliar voglio pensamento--ch'io non sia piú engannato.
+
+ Gir ne voglio a lo patrino--ad accusar la mia matteza;
+ meglio m'è esser pelegrino--che d'aver questa riccheza,
+ la qual me mena a la dureza--de quel fuoco acalurato.
+
+
+
+
+X
+
+COMO DIO INDUCE EL PECCATORE A PENITENZA
+
+
+ --Peccator, chi t'ha fidato--che de me non hai temenza?
+
+ Non consider, peccatore,--ch'io te posso nabissare?
+ ed hai fatto tal fallore--ch'io sí l'ho cagion de fare;
+ t'ho voluto comportare--perché tornasse a penetenza.
+
+ --O dolcissimo Signore,--prego che sie paziente;
+ lo Nemico engannatore--m'ha sottratto malamente;
+ ritornato so a niente--per la gran mia niquitanza.
+
+ --Test'è l'anvito che io agio--che pro 'l Nemico m'hai lassato;
+ ed hai creso en tuo coragio---a ciò che t'ha consegliato;
+ el mio consegli' hai desprezato--per la tua grande arroganza.
+
+ --Lo conseglio me fo dato--ch'io devesse el mondo usare:
+ Da poi che sera' envechiato,--tu te porrai confessare;
+ assai tempo porrai dare--al Signor per perdonanza.
+
+ --Testo era palese enganno--che te mettivi ad osolare;
+ ché non hai termen d'un anno--ned un'ora pòi sperare;
+ se tu credevi envechiare,--fallace era tua speranza.
+
+ --La speranza che avea--de lo tuo gran perdonare
+ a peccar me conducea--e facealme adoperare
+ en speranza de tornare--a la fin con gran fidanza.
+
+ --La speranza del perdono--sí è data a chi la vole;
+ ed io a colui la dono--che del suo peccato dole,
+ non a quel che peccar sole---ha spem ch'io non facci la vegnanza.
+
+ --Po' 'l peccato avea commesso,--sí dicea del confessare;
+ el Nemico dicea con esso:--Tu nol porrai mai fare;
+ co porrai pena portare--de cusí grande offensanza?
+
+ --La pena che è portata--en questo mondo del peccato,
+ lebbe cosa è reputata--a pensar de quello stato
+ nel qual l'uomo n'è dannato--per la sua gran nequitanza.
+
+ --Col sozo laido peccato--me tenea col vergognare
+ e diceame:--En esso stato--tu nol porrai confessare;
+ co porrai al prete spalare--cosí grande abominanza?
+
+ --Meglio t'è d'aver vergogna--denante al preite mio,
+ che averla poi con doglia--al iudicar che farò io,
+ che mostraraio el fatto tio--en cusí grande adunanza.
+
+ --Ed io me rendo or pentuto--de la mia offensione
+ ché non so stato aveduto--de la mia salvazione;
+ pregote Dio, mio patrone,--che de me aggi piatanza.
+
+ --Poi ch'a me te sei renduto,--sí te voglio recepire;
+ e questo patto sia statuto--che non degge piú fallire;
+ ch'io non porría suffrire--cusí grande sconoscenza.
+
+
+
+
+XI
+
+DE L'ANEMA CONTRITA DE L'OFFESA DI DIO
+
+
+ Signore, damme la morte--nante ch'io piú te offenda;
+ e lo cor se fenda--ch'en mal perseverando.
+
+ Signor, non t'è giovato--mostrarme cortesia;
+ tanto so stato engrato,--pieno di villania!
+ pun' fin a la vita mia--ch'è gita te contrastando.
+
+ Megli'è che tu m'occidi,--che tu, Signor, sie offeso;
+ ché non m'emendo, giá 'l vidi;--nante a far mal so acceso;
+ condanna ormai l'appeso,--ché caduto è nel bando.
+
+ Comenza far lo iudicio,--a tollerme la santade,
+ al corpo tolli l'officio--che non agia piú libertade;
+ perché prosperitade--gita l'ha mal usando.
+
+ A la gente tolli l'affetto,--che nul agi de me piatanza;
+ perch'io non so stato deretto--aver a l'inferme amistanza;
+ e toglieme la baldanza--ch'io non ne vada cantando.
+
+ Adunense le creature--a far de me la vendetta;
+ ché mal ho usate a tutture--contra la legge deretta;
+ ciascuna la pena en me metta--per te, Signor, vendecando.
+
+ Non è per tempo el corotto--ch'io per te deggo fare;
+ piangendo continuo el botto--dovendome de te privare,
+ o cor, co 'l poi pensare--che non te vai consumando?
+
+ O cor, co 'l poi pensare--de lassar turbato amore,
+ facendol de te privare--o' patéo tanto labore?
+ or piagne 'l suo descionore--e de te non gir curando.
+
+
+
+
+XII
+
+COMO L'ANEMA DEVENTA MORTA PER EL PECCATO
+
+
+ Sí como la morte face--a lo corpo umanato,
+ molto peio sí fa a l'anema--la gran morte del peccato.
+
+ Emprima la morte al corpo--sí glie fa mortal ferita
+ che da omne membro i tolle--e scarporiscene la vita;
+ glie membra perdon l'uso--poi che la vita è finita;
+ l'anema poi s'è partita,--lo corpo torna anichilato.
+
+ Lo peccato piú che morte--sí fa sua ferita dura;
+ ché a l'alma tolle Dio--e corrompegl sua natura;
+ lo ben non pò operare;--ma li mali en gran plenura
+ cader en tanta affrantura--per cusí vil delettato.
+
+ Questa morte tol al corpo--la bellezza e 'l colore,
+ e la forma è sí desfatta,--ch'a veder dá un orrore;
+ non se trova sí securo--che nogl generi pavore
+ de veder quel terrore--de l'aspetto desformato.
+
+ Lo peccato sí fa a l'alma--sí terribele ferita,
+ che glie tolle la bellezza--che da Dio era insignita;
+ chi vedere la potesse--sí glie tollería la vita;
+ la faccia terribilita--crudel morte è 'l suo sguardato.
+
+ Questa morte sí fa el corpo--putredissimo, fetente;
+ e la puza stermenata--che conturba molta gente;
+ non si trova né vicino--né amico né parente
+ che voglia esser sofferente--de averlo un giorno a lato.
+
+ Tutta puza che nel mondo--fusse ensemora adunata,
+ solfenal de corpo morto--ed omne puza de privata
+ sí sería moscato ed ambra--po' 'l fetor deglie peccata;
+ quella puzza stermenata--che lo 'nferno ha 'nputedato.
+
+ Questa morte naturale--a lo corpo par che dia
+ la ferita che gli tolle--omne bona compagnia;
+ d'esto mondo l'ha gettato--che privato fuor ne sia,
+ co se fa la malsanía--che dai sani è separato.
+
+ Lo peccato sí fa a l'alma--la ferita cusí forte,
+ che li tolle Dio e i santi--e gli angeli con lor sorte;
+ de la chiesa è sbandita--e serrate i son le porte
+ e gli beni i son estorte--che nulla parte i sia dato.
+
+ Questa morte naturale--dá la sua percussione
+ che la carne sí sia data--a li vermi en comestione;
+ e li vermi congregati--d'esto corpo fon stacione;
+ non è fra lor questione--che 'l corpo non sia devorato.
+
+ Lo peccato sí fa a l'alma--la terribel sua usanza;
+ ché è data a le demonia--che stia en lor congreganza;
+ non la posson consumare,--fongli mala vicinanza;
+ dangli pene en abondanza--che convene al loro stato.
+
+ L'ultima che fa la morte--che dá 'l corpo a sepultura;
+ né palazo i dá né corte,--ma è messo en estrettura;
+ la lungheza e la lateza--molto glie se dá a mesura;
+ scarsamente la statura--so la terra è tumulato.
+
+ Lo peccato mena l'alma--al sepolcro de lo 'nferno;
+ e loco sí è tumulata--che non esce en sempiterno;
+ frate, lassa lo peccato--che te ce mena traenno;
+ poi ch'èi scritto nel quaderno,--averai cotal pagato.
+
+
+
+
+XIII
+
+COMO L'ANIMA VIZIOSA È INFERNO; E PER LUME DE LA GRAZIA POI SE FA
+PARADISO
+
+
+ L'anema ch'è viziosa--a lo 'nferno è simigliata.
+
+ Casa è fatta del demono,--halla presa en patremono;
+ la superbia sede en trono--pegio è ch'endemoniata.
+
+ Socce tenebre d'envidia,--ad onne ben post'ha ensidia;
+ de ben non ci arman vestigia,--sí la mente ha ottenebrata.
+
+ Ècce acceso fuoco d'ira--che a mal far la voglia tira;
+ volgese d'entorna e gira--mordendo co arabbiata.
+
+ L'accidia una freddura--ce reca senza mesura
+ posta en estrema paura--con la mente alienata.
+
+ L'avarizia pensosa--ècce verme che non posa;
+ tutta la mente s'ha rosa--en tante cose l'ha occupata!
+
+ De serpente e de dragone--la gola fa gran boccone;
+ e giá non pensa la rascione--de lo scotto a la levata.
+
+ La lussuria fetente,--ensolfato foco ardente,
+ trista lassa quella mente--che tal gente ci ha 'lbergata.
+
+ Venite gente a odire--e stupite del vedere:
+ enferno era l'anema heri,--en paradiso oggi è tornata.
+
+ Da lo Patre el lume è sciso,--don de grazia m'ha miso;
+ fatto sí n'ha paradiso--de la mente viziata.
+
+ Hacce enfusa umilitate,--morta ci ha superbietate
+ che la mente en tempestate--tenea sempre enruinata.
+
+ L'odio sí n'ha fugato--e lo cor ha 'namorato;
+ nel prossimo l'ha trasformato--en caritate abracciata.
+
+ L'ira n'ha cacciata fore--e mansueto ha fatto el core,
+ refrenato omne furore--che me tenea ensaniata.
+
+ E l'accida c'è morta--e iustizia c'è resorta;
+ dirizat'ha l'alma storta--en omne cosa ordenata.
+
+ L'avarizia n'è deietta--e pietate ce se assetta;
+ larga fa la benedetta--la sua gran lemosinata.
+
+ Enfrenata c'è la gola,--temperanza ce tien scola;
+ la necessitate sola--quella sí gli è ministrata.
+
+ La lussuria fetente--è cacciata da la mente;
+ castetate sta presente--che la corte ha relustrata.
+
+ O cor, non essere engrato--tanto ben che Dio t'ha dato!
+ vive sempre ennamorato--con la vita angelicata.
+
+
+
+
+XIV
+
+COMO LI VIZI DESCENDONO DA LA SUPERBIA
+
+
+ La superbia de l'altura--ha fatte tante figliole;
+ tutto 'l mondo se ne dole--de lo mal che n'è scontrato.
+
+ La superbia appetisce--omne cosa aver soietta;
+ soprapar non vol niuno--e glie qual non gli deletta;
+ glie menor mette a la stretta,--ché non i pò far tanto onore
+ quanto gli apetisce el core--del volere sciordenato.
+
+ Aguardando a soi maiure,--una invidia c'è nata;
+ non la puote gettar fuore,--teme d'esser conculcata;
+ l'odio sí l'ha 'mpreinata,--ensidie va preparando
+ per farglie cader en bando,--ché del lor sia menovato.
+
+ Per poter segnoregiare--sí fa giure ne la terra,
+ e le parte ce fa fare--donde nasce molta guerra;
+ lo suo cor molto s'aferra--quel che pensa non pò avere,
+ l'ira sí lo fa ensanire--como cane arabbiato.
+
+ Puoi che l'ira è su montata--e nel cor ha signoría,
+ crudeltate è aparechiata--de star en sua compagnia;
+ de far grande occidería--non li par sufficienza
+ tant'è la malavoglienza--che nel cor ha semenato.
+
+ Puoi che l'ira non pò fare--tutto quanto el suo volere,
+ una accidia n'è nata,--entra 'l core a possedere;
+ omne ben li fa spiacere,--posta è 'n'estremo temore,
+ le merolle i secca en core--del tristor c'ha albergato.
+
+ L'accidia molto pensosa--va pensando omne viagio;
+ se l'aver ce fosse en alto,--empieríase el tuo coragio;
+ l'avarizia che al passagio--entra a posseder la corte,
+ destregnenza sí fa forte--ad ogne uscio far serrato.
+
+ Ha sospetta la fameglia--che non i vada el suo furando;
+ moglie, figli, nuore e servi--tutti sí va tribulando;
+ or vedessi mal optando--che fa tutta la famiglia!
+ ciascun morte gli asimiglia--d'esto demone encarnato.
+
+ Rape, fura, enganna e sforza;--non ce guarda mal parere
+ con guai l'omo ch'è 'mponente--che gli aiace el suo podere;
+ ché gli menaccia de ferire--se 'l poder suo non li dona;
+ entorno non ci arman persona--che da lui non sia predato.
+
+ Or vedessi terre, vigne,--orta, selve per legnare!
+ auro, argento, gioie e gemme--ne li scrigni far serrare,
+ e molina a macenare,--bestie grosse e menute,
+ case far fare enfenute--per servar suo guadagnato.
+
+ El biado serva en anno en anno,--ch'aspetta la caristía;
+ poi che guasto el se manduca,--en casa mette dolentía;
+ or vedessi blasfemía--che la sua fameglia face!
+ Esbandita n'è la pace--de tutto el suo comitato.
+
+ Se la sua fameglia è grasa,--èglie gran despiacemento;
+ el pane e 'l vin che va en casa--mette en suo reputamento;
+ or vedessi iniuramento:--O fameglia sprecatrice!
+ da Dio sí la maledice--ch'el ben suo s'on manecato.
+
+ O avaro, fatt'hai enferno--mentre la tua vita dura;
+ e de l'altro pres'hai l'arra;--aspetta la pagatura!
+ o superbia de l'altura,--vedi ove sei redutta!
+ l'onoranza tua destrutta,--da ogne gente se' avilato.
+
+ Cinque vizia ne l'alma,--che de sopra agio contate,
+ lo superbo, envidioso--ed iroso accidiate,
+ l'avarizia toccate,--due ne regnan ne la carne
+ che tutto sto mondo spanne:--gola e lussuriato.
+
+ L'avarizia ha adunato--e la gola el se devura;
+ en taverne fa mercato:--per un bicchiere una voltura;
+ or vedessi sprecatura--che se fa de la guadagna!
+ la lussuria l'acompagna--che sia vaccio consumato.
+
+ Tutta spreca una contrata--per aver una polzella;
+ or vedete sta brigata--a que è dutta sta novella!
+ anema mia tapinella,--guárdate da tal ostiere!
+ lo cielo te fon perdere--e lo 'nferno ha' redetato.
+
+
+
+
+XV
+
+COMO L'ANEMA RETORNA AL CORPO PER ANDARE AL IUDICIO
+
+
+ --O corpo enfracedato,--io so l'anima dolente;
+ lièvate amantenente--ché sei meco dannato.
+
+ L'agnolo sta a trombare--voce de gran paura;
+ opo n'è appresentare--senza nulla demora,
+ stavimi a predicare--che non avesse paura,
+ male te credette alora--quando feci el peccato.
+
+ --Or se' tu l'alma mia--cortese e conoscente!
+ puoi che t'andasti via,--retornai a niente;
+ famme tal compagnia--che io non sia dolente,
+ veggio terribel gente--con volto esvaliato.
+
+ --Queste son le demonia--con chi t'è opo abitare;
+ non t'è opo far istoria;--que te oporá portare
+ non me trovo en memoria--de poterlo narrare;
+ se ententa fosse el mare---non ne siría pontato.
+
+ --Non ce posso venire,--ché so en tanta afrantura
+ che sto su nel morire,--sento la morte dura;
+ sí facisti al partire:--rompesti omne iuntura,
+ recata hai tal fortura--che ogne osso m'ha spezato.
+
+ --Como da tene a mene--fo apicciato amore,
+ semo reiunti in pene--con eterno sciamore;
+ l'ossa contra le vene,--nervi contra iunture;
+ sciordenati onne umure--de lo primero stato.
+
+ --Unquanco Galieno,--Avicenna, Ipocrate
+ non sapper lo conveno--de mei enfermetate;
+ tutte enseme iongono--e sòmmese adirate;
+ sento tal tempestate--che non vorría esser nato.
+
+ --Lièvate, maledetto,--ché non poi piú morare;
+ ne la fronte n'è scritto--tutto el nostro peccare;
+ quel che nascusi a letto--volevamo operare
+ oporasse mostrare--vegente onne omo nato.
+
+ --Chi è questo gran sire--rege de grande altura?
+ sotterra vorría gire--tal me mette paura;
+ ove porría fugire--da la sua faccia dura?
+ terra, fa copretura!--ch'io nol veggia adirato.
+
+ --Questo sí è Iesú Cristo,--lo figliolo di Dio;
+ vedenno el volto tristo,--spiacegli el fatto mio;
+ potemmo fare acquisto--d'aver lo regno sio;
+ malvagio corpo e rio,--or que avem guadagnato!
+
+
+
+
+XVI
+
+COMO L'APPETITO DE LAUDE FA OPERARE MOLTE COSE SENZA FRUTTO
+
+
+ --Que fai, anema predata?--Faccio mal ché so dannata.
+
+ Agio mal ché infinito--omne ben sí m'è fugito;
+ lo ciel sí m'ha sbandito--e lo 'nferno m'ha 'lbergata.
+
+ --Dáime desperazione--de la mia condizione
+ pensando la perfezione--de la vita tua ch'è stata.
+
+ --Io fui donna religiosa,--settant'anni fui renchiosa;
+ iurai a Cristo esser sposa--or so al diavolo maritata.
+
+ --Qual è stata la cagione--de la tua dannazione,
+ ché speravan le persone--che fosse canonizata?
+
+ --Non vedeano el magagnato--che nel core era occultato;
+ Dio, a cui non fo celato,--ha scoperta la falsata.
+
+ Vergene me conservai,--el mio corpo macerai,
+ ad om mai non guardai,--ché non fosse poi tentata.
+
+ Non parlai piú de trent'agne--como fon le mie compagne;
+ penetenze fece magne,--piú che non ne fui notata.
+
+ Degiunar mio non esclude--pane ed acqua ed erbe crude,
+ cinquant'anni entier compiude--degiunar non fui alentata.
+
+ Cuoi de scrofe toserate,--fun de pelo atortigliate,
+ cerchi e veste desperate--cinquant'anni cruciata.
+
+ Sostenetti povertate,--freddi, caldi e nuditade;
+ non avi l'umilitate,--però da Dio fui reprovata.
+
+ Non avi devozione--né mentale orazione;
+ tutta la mia entenzione--fo ad essere lodata.
+
+ Quando udía chiamar la santa,--lo mio cor superbia enalta;
+ or so menata a la malta--con la gente desperata.
+
+ S'io vergogna avesse avuta,--non siría cusí peruta,
+ la vergogna avería apruta--la mia mente magagnata.
+
+ Forse me siría corressa,--che non sería a questa opressa;
+ l'onoranza me tenne essa--ch'io non fosse medecata.
+
+ Oimè, onor, co mal te vide--ca 'l tuo gioco me occide;
+ begl me costa el tuo ride,--de tal prezo m'hai pagata!
+
+ Se vedessi mia figura--moreri' de la paura;
+ non porría la tua natura--sostener la mia sguardata.
+
+ L'anema ch'è viziosa--orribil è sopr'onne cosa;
+ tal dá puza estermenosa--en omne canto è macellata.
+
+ O penar, non sai finire--né a fin giamai venire;
+ sí perseveri tuo ferire--como fosse comenzata.
+
+ Non fatiga el feredore,--el ferito non ne more,
+ or te pensa el bello amore--che sta en questa vicinata.
+
+ La pena è consumativa,--l'alma morta sempr'è viva
+ e la pena non deriva--de star sempre en me adizata.
+
+ --Penso ch'io sirò dannato,--nullo bene agio operato
+ e molto male acumulato--en la mia vita passata.
+
+ --Frate, non te desperare;--paradiso poi lucrare
+ se te guarde dal furare--l'onor suo che t'ha vetata.
+
+ Teme, serve e non falsare--e combatte en adurare
+ si e' 'n bon perseverare,--proverai l'umiliata[1].
+
+
+NOTE:
+
+ [1] Le tre stanzie sequente erano in alcuni libri inanti le tre
+ ultime:
+
+ O lamento mio lamento,--o lamento con tormento,
+ o lamento co m'hai tento,--de tal machia m'hai sozata!
+
+ O corrotto mio corrotto,--o corrotto pien de lotto,
+ o corrotto o' m'hai adotto,--che sia nel foco soterrata?
+
+ Conscienzia mia mordace,--tuo flagello mai non tace;
+ tolta m'hai dal cor la pace--e con Dio scandalizata.
+
+ (Nota del Bonaccorsi).
+
+
+
+
+XVII
+
+DE FRATE RANALDO, QUALE ERA MORTO
+
+
+ Frate Ranaldo, dove se' andato?--de quolibet sí hai disputato?
+
+ Or lo me di', frate Ranaldo,--ché del tuo scotto non so saldo;
+ se èi en gloria o en caldo--non lo m'ha Dio revelato.
+
+ Honne bona conscienza--che 'l morir te fo en pazienza;
+ confessasti tua fallenza--absoluto dal prelato.
+
+ Or ecco iá la questione:--se avesti contrizione,
+ quella ch'è vera onzione--che destegne lo peccato.
+
+ Or sei ionto a la scola--ove la veritá sola
+ iudica omne parola--e demostra omne pensato.
+
+ Or sei ionto a Collestatte--do' se mostra li toi fatte;
+ le carte son fore tratte--del mal e ben c'hai oprato.
+
+ Ché non giova far sofismi--a quelli forti siloismi,
+ né per corso né per risme--che lo vero non sia apalato.
+
+ Conventato se' en Parese--a molto onor e grande spese;
+ ora èi ionto a quelle prese--che stai en terra attumulato.
+
+ Aggio paura che l'onore--non te tragesse de core
+ a tenerte lo menore--fratecello desprezato.
+
+ Dubito de la recolta--che dal debito non sia sciolta,
+ se non pagasti ben la colta--che 'l Signor t'ha comandato.
+
+
+
+
+XVIII
+
+COMO L'OMO È ACECATO DAL MONDO
+
+
+ Omo, tu se' engannato,--ché questo mondo t'ha cecato.
+
+ Cecato t'ha questo mondo--coi delette e col sogiorno
+ e col vestimento adorno--e con essere laudato.
+
+ Li deletti c'hai avuti,--mo que n'hai? sonsene giuti;
+ en vanetá sí t'hai perduti--e fatto ci hai molto peccato.
+
+ Ed unqua non vol pentire--finché vieni a lo morire;
+ da che sai non puoi guarire,--dice pro 'l prete sia mandato.
+
+ Lo prete dice:--Figlio mio,--como sta lo fatto tio?--
+ e tu dice:--Sere, ch'io--so de mal molto gravato.--
+
+ Sí t'affligon li figlioli--ché gli lassi po' te soli;
+ piú de lor che de te doli,--ché 'l fatto lor lassi embrigato.
+
+ Quel dolor t'afflige tanto,--quando i figli piangon en alto,
+ che 'l fatto tuo lassi da canto--de render el mal aquistato.
+
+ Poi che veni a lo morire,--li parenti fon venire;
+ non ti lassan ben uscire,--fuor de casa t'on gettato.
+
+ Fin a santo von gridanno--e dicendo:--Or ecco danno!--
+ Torna a casa, briga entanno--che 'l manecar sia 'parechiato.
+
+ Poi che s'onno satollati,--del tuo fatto s'on scordati;
+ dei denar c'hai guadagnati--non hai teco alcun portato.
+
+ O tapino, a cui aduni?--ad arriccar li toi garzuni?
+ da ch'èi morto, i gran boccuni--se fon del tuo guadagnato.
+
+
+
+
+XIX
+
+DE L'OMO CHE NON SATISFECE IN VITA SUA DEL MAL ACQUISTATO
+
+
+ --Figli, nepoti e frati,--rendete el maltolletto
+ lo quale io ve lassai.
+
+ Voi lo prometteste a lo patrino--de renderlo tutto e non
+ [venir mino;
+ ancor non me dest per l'alma un ferlino--de tanta moneta quant'io
+ [guadagnai.
+
+ --Se 'l te promettemmo or non te 'l sapevi?--ben eri sagio che tu
+ [lo credevi!
+ se tu nel tuo fatto non provedevi,--attèndeti a noi che 'l farimo
+ [crai!
+
+ --Io vi lassai el molto valore;--pochi presenti da voi ebbe
+ [ancore;
+ quando ce penso ho gran descionore,--ché m'ho abandonato quel che
+ [piú amai.
+
+ --Se tu n'amasti, devevi vedere--a quegno porto devive venire;
+ de quel ch'aquistasti volem gaudere--e non è verun che curi en tuo
+ [guai.
+
+ --Io ve lassai le botte col vino,--lassavi li panni de lana e de
+ [lino;
+ posto m'avete nel canto mancino--de tanta guadagna quant'io
+ [congregai.
+
+ --Se tu congregasti tanta guadagna,--de darte covelle a noi non ne
+ [caglia;
+ ággete pace, se pate travaglia;--facesti tal fatti, captivo ne vai.
+
+ --Io amesurai a sostenere--la terra la vigna per far lo podere;
+ or non potete niente volere--darme una fetta de quel ch'aquistai.
+
+ --Se tu fuste crudo ad esser tenace,--de darte chevelle a noi non
+ [ne piace;
+ stanne securo e fanne carace!--de le tue pene non ne curam mai.
+
+ --Io v'alevai con molto sudore--e poi me dicete tal descionore!
+ Penso che voi verrite a quel ore--che provarite che son li mei guai.
+
+
+
+
+XX
+
+DEL SCELERATO PECCATORE PENITENTE
+
+
+ O me lasso, dolente--ca lo tempo passato
+ male l'ho usato--en ver' lo Creatore.
+
+ Tutto lo mio delettare,--da poi che m'allevai,
+ fo del mondo amare;--de l'altro non pensai;
+ or me conven lassare--quel che piú delettai
+ ed aver pena assai--e tormento e dolore.
+
+ Lo mangiare e lo bere--è stato el mio deletto,
+ e posare e gaudere--e dormire a lo letto;
+ non credeva potere--aver nullo defetto;
+ or so morto e decepto,--ch'agio offeso al Signore.
+
+ Quand'altri gi' al predecare--o a udir messa ad santo,
+ ed io me gía a satollare--e non guardava quanto;
+ poi me rendea a cantare;--or me retorna en pianto;
+ quello fo lo mal canto--per me en tutto peggiore.
+
+ Quando alcun mio parente--o amico deritto
+ me reprendea niente--o de fatto o de ditto,
+ respondeali mantenente,--tanto era maleditto:
+ --Morto en terra te mitto--se ne fai piú sentore.--
+
+ Quando en assembiamento--bella donna vedía,
+ faceagli sguardamento--e cenni per mastría;
+ se non gli era en talento,--vantando me ne gía;
+ da me non remanía--che non avesse descionore.
+
+ Per la mala ricchezza--ch'a sto mondo agio avuta,
+ so visso en tanta alteza,--l'alma n'agio perduta;
+ la mala soperchianza,--com'è da me partuta,
+ siramme meretuta--de foco e d'encendore.
+
+ La vita non me basta--a farne penetenza,
+ ché la morte m'adasta--a darne la sentenza;
+ se tu, Vergene casta,--non acatte indulgenza,
+ l'anema en perdenza--girá senza tenore.
+
+ Regina encoronata,--mamma del dolce figlio,
+ tu se' nostra advocata;--veramente assimiglio
+ per le nostre peccata--che non giamo en esiglio;
+ manda lo tuo consiglio,--donna de gran valore.
+
+
+
+
+XXI
+
+DE QUELLO CHE DOMANDA PERDONANZA DA POI LA MORTE
+
+
+ --O Cristo pietoso,--perdona el mio peccato,
+ ch'a quella son menato--che non posso piú mucciare.
+
+ Giá non posso piú mucciare--ché la morte m'ha 'battuto;
+ tolto m'ha el solazzare--desto mondo ove son suto;
+ non ho potuto altro fare,--son denante a te venuto;
+ èlme oporto el tuo aiuto--ché 'l Nemico volme accusare.
+
+ --Non è tempo aver pietanza--po' la morte del peccato;
+ fatta te fo recordanza--che tu fusse confessato;
+ non voleste aver leanza--en quel che te fo comandato,
+ la iustizia ha 'l principato--che te vole esaminare.
+
+ Lo Nemico sí ce vene--a questa entenzagione:
+ --O Signor, pregote bene--che m'entende a ragione;
+ che a questo omo s'avene--ch'io lo mene en pregione,
+ s'io provo la cagione--co el se de' condennare.--
+
+ El Signor che è statera--responde a questo ditto:
+ --La prova, se ella è vera,--entenderolla a distritto;
+ ché onne bono omo spera--ch'io sia verace e dritto;
+ se hai il suo fatto scritto--or ne di' ciò che te pare.
+
+ --Signore, tu l'hai creato--come fo tuo piacemento;
+ de grazie l'hai ornato,--désteli descernemento;
+ nulla cosa ha osservato--de lo tuo comandamento;
+ a cui fece el servemento--lo ne deve meritare.
+
+ Ché molto ben sapea--quando tollea l'usura,
+ al povero sí daéa--molto manca mesura;
+ ma ne la corte mea--li farò tal pagatura,
+ ch'el non sentí ancura--de que i farò asagiare.
+
+ Quando altri li dicía:--Pènsate del finire!--
+ e quel se ne ridía,--che non credea morire;
+ cortese so a casa mia,--farollo ben servire;
+ poi ch'a mi volse venire,--non lo sappi arnunzare.
+
+ Se vedea assembiamento--de donne e de donzelli,
+ andava con stromento--con soi canti novelli;
+ facea acquistamento--per lui de tapinelli;
+ en mia corte ho fancelli--che gl'insegnaran cantare.
+
+ Se dico tutta storia,--mo è rencrescemento;
+ ché pur de vanagloria--saría grande strumento;
+ perché glie torne a memoria--fatto n'ho toccamento;
+ senza pagar argento--la carta ne fei trare.
+
+ Facciane testificanza--l'angelo so guardiano,
+ se ho detto in ciò fallanza--verso quest'om mondano;
+ credome en sua leanza,--ché 'l mentir non gli è sano;
+ pregote, Dio sovrano,--che me degi ragion fare.--
+
+ L'angel viene encontenente--a fare testificanza:
+ --Sappi, Signor, veramente--ch'egli ha detto la certanza;
+ detto ha quasi niente--de la sua nequitanza;
+ tenuto m'ha en vilanza--mentre lo stei a guardare.
+
+ --Respondi, o malvagione--se hai nulla scusanza;
+ far ne voglio ragione--de que è fatta provanza;
+ non avesti cagione--de far tal soperchianza;
+ far ne voglio vegnanza,--nol pos piú comportare.
+
+ --De ciò che m'è provato--nulla scusanza n'agio,
+ pregote, Dio beato,--che m'aiuti al passagio;
+ che m'ha sí empaurato--menacciato del viagio,
+ sí è scuro suo visagio--che me fa angustiare.
+
+ --Longo tempo t'ho aspettato--che te dovessi pentire;
+ con ragion sei condannato--che te déi da me partire;
+ del mio viso sei privato--che mai nol porrai vedere,
+ fate gli aversere venire--che 'l degian acompagnare.
+
+ --O Signor, co me departo--da la tua visione!
+ co so adunati ratto--che me menino in pregione!
+ poi che da te me parto,--damme la benedizione
+ famme consolazione--en questo mio trapassare!
+
+ --Ed io sí te maledico,--d'ogne ben si' tu privato!
+ vanne, peccator inico,--che tanto m'hai desprezato!
+ se me fusse stato amico,--non saríe cosí menato;
+ a lo 'nferno se' dannato--eternalmente ad estare.--
+
+ El Nemico fa adunare--mille de soi con forconi,
+ e mille altri ne fa stare--che pagono co dragoni;
+ ciascun lo briga d'apicciare--e cantar le lor canzone;
+ dicon:--Questo en cor te poni,--ch'è t'opo con noi morare.--
+
+ Con grandissima catena--strettamente l'on legato,
+ a lo 'nferno con gran pena--duramente l'on menato;
+ poi gridan quelli con l'oncina:--Èsciti fore,--al condennato.
+ Tutto el popol s'è adunato--e nel foco el fon gettare.
+
+
+
+
+XXII
+
+DE LA VITA DE L'OMO REDUTTA A LA VECHIEZA
+
+
+ Audite una entenzone--ch'era fra doi persone
+ vecchi e descaduti--ca, dopo eran perduti,
+ l'uno era censalito--l'altro era ben vestito.
+
+ Lo censalito piangea--d'uno figlio ch'avea
+ impio e crudele--piú amaro che fele:
+ --Vedi, o compar mio,--del mio figlio iudío!
+ vedi co m'ha dobato--de lo mio guadagnato!
+ la sua lengua tagliente--piú che spada pognente
+ tutto me fa tremare--quando 'l vegio arentrare;
+ non fina gir gridando--e de girme stravando:
+ --O vecchio desensato,--demonio encarnato,
+ non te poi mai morire--ch'io te possa carire.--
+ Aio una nuora santa--de paradiso pianta,
+ certo io saría morto--non fosse el suo conforto;
+ tutto me va lavando--e scegliendo e nettando;
+ sí la benedica Dio--com'ell'è reposo mio!
+
+ --Compar, co m'hai ferito--d'esto c'hai referito
+ d'esta tua santa nura!--ché n'aio una sí dura!
+ se tu oderai contare--quel che me fa portare,
+ terraite ben contento--de lo tuo encrescemento.
+ Aio una nuora astuta--con la lengua forcuta,
+ con una voce enquina--che non ci arman vicina
+ che non oda 'l gridato--del suo morganato;
+ l'acqua, lo vento posa:--la lengua niquitosa
+ non può mai posare--de starme a 'niuriare
+ con parole cocente--che me fendon la mente;
+ meglio siría la morte--che la pena sí forte!
+ Agio un figlio ordenato--che Dio l'ha fabrecato;
+ con meco paziente,--la sua lengua è piacente;
+ a la moglie ha ferito--per quel che n'ha sentito;
+ ma nulla cosa giova--tanto è de dura prova.
+
+ --Compar, lo contamento--c'hai fatto en parlamento,
+ mitigame el dolore--ch'aio portato en core;
+ teneame lo piú afflitto--nel mondo derelitto,
+ e cento piú hai peio,--c'hai mal senza remeio,
+ ché passa onne malizia--ria femena en nequizia;
+ non t'encresca contare,--ché me puoi resanare,
+ le parole dogliose--piú che venenose
+ che questa tua nuora dice,--che Dio la maledice!
+
+ --Compar, puoi recordare,--sí como a me pare,
+ donzello en bel servire--ed ornato cavaliere,
+ bello e costumato;--or so cusí avilato
+ da una mercenaia--figlia de tavernaia;
+ con la lengua demostra--che m'ha vinto de giostra;
+ fatto ha cantuzio--de lo mio repuzio:
+ --O casa tribulata,--che Dio l'ha 'bandonata!
+ lo vecchio desensato--en te si è anidato;
+ strovele, obprobrioso,--brutto, puteglioso,
+ con gli occhi reguardosi,--rosci e caccolosi,
+ palpetra reversate,--paiono ensanguenate;
+ lo naso sempre cola--como acqua de mola;
+ como porci sannati--gli denti son scalzati;
+ con quelle rosce gengíe,--che paiono pur sanguíe,
+ chi rider lo vedesse--a pena che non moresse
+ con quello guardo orribile--e la faccia terribile;
+ ma pur lo gran fetore--che de la bocca esce fore,
+ la puza stermenata--la terra n'è 'nfermata;
+ la sarocchiosa tossa,--chi lo vede contossa;
+ con lo sputo fetente--che conturba la gente;
+ ròina secca serrata--che pare encotecata;
+ como lo can c'ha 'l raspo,--le man mena co naspo;
+ lo vecchio delombato--como arco piegato,--
+ e molte altre parole--che 'l mio cor dir non vole.
+
+ --Compar, molto mi doglio--pensando el tuo cordoglio;
+ como 'l poi soffrire--tanta vergogna udire?
+ maraviglia è che 'l core--non t'è crepato fore.
+
+ --Compar, non te dolire--che è 'l mal se de' punire;
+ commise lo peccato,--ben è ch'io sia pagato;
+ ch'abbi tanta allegreza--de la stolta belleza;
+ ma non è maraveglia--s'io turbo mia fameglia;
+ maraviglia m'ho fatto,--pensando d'esto tratto,
+ co cane scortecato--non me gett'al fossato
+ vedendome sí orribele,--puzulente e spiacevele.
+
+ O gente che amate--en belleza delettate,
+ venite a contemplare,--ché ve porrá giovare!
+ mirate en questo specchio--de me desfatto vechio;
+ fui sí formoso e bello,--né citade né castello
+ chivel non ci armanea--ch'a me veder traea;
+ or so cosí desfatto--en tutto scontrafatto,
+ onomo ha gran paura--vedendo mia figura;
+ vedete la belleza--che non ha stabeleza:
+ la mane el fior è nato,--la sera el vei seccato.
+
+ O mondo enmondo,--che d'ogne ben m'hai mondo;
+ o mondo fallace--ad om ch'en te ha pace;
+ o mondo barattiere,--bè glie costa el taoliere;
+ lo tempo m'hai sotratto,--nullo servasti patto;
+ col tuo mostrar de riso--perdut'ho 'l paradiso.
+
+ Signor, misericordia!--fa' meco tua concordia!
+ famme la perdonanza--de mia grave offensanza!
+ rendome pentuto--ché non fui aveduto;
+ per lo mondo aversire,--lassai lo tuo servire;
+ or lo vorría fare,--non me posso aiutare;
+ de la vergogna m'ardo--che m'avidi sí tardo.
+
+
+
+
+XXIII
+
+DE LA VILTÁ DE L'OMO
+
+
+ Omo, méttete a pensare--onde te vien el gloriare.
+
+ Omo, pensa de que semo--e de que fommo ed a que gimo;
+ ed in que retornerimo--ora mettete a cuitare.
+
+ D'uman seme se' concetto,--putulente sta subietto;
+ se ben te vedi nel diretto,--non hai donde t'esaltare.
+
+ De vil cosa se' formato--ed en pianto foste nato,
+ en miseria conversato--ed en cenner déi tornare.
+
+ Veniste a noi co pelegrino,--nudo, povero e tapino;
+ menato en questo camino,--pianto fo el primo cantare.
+
+ Menato en questo paese--non recasti da far spese;
+ ma 'l Signor te fo cortese,--che il suo ben vòlsete prestare.
+
+ Or te pensa el fatto tio:--se 'l Signor arvole el sio,
+ non t'armar altro che 'l rio,--non hai donde t'alegrare.
+
+ Gloria hai del vestimento--che t'aconce al tuo talento;
+ ed hai pieno el cor de vento--per «meser» farte chiamare.
+
+ Se la pieco arvol la lana--e lo fiore arvol la grana,
+ lo tuo pensier è cosa vana--onde superbia vòi menare.
+
+ Aguarda a l'arbore, o omo,--quanto fa suave pomo
+ odorifero, e como--è saporoso nel gustare.
+
+ De la vite que ne nasce?--l'uva bella ch'omo pasce;
+ poco maturar la lasce,--nascene el vino per potare.
+
+ Omo, pensa que tu mene--pedochi assai con lendinine,
+ e le pulce son meschine--che non te lassan veniare.
+
+ Se hai gloria d'avere,--attende un poco e mo 'l pòi scere
+ que ne pòi d'esto podere--nella fin teco portare.
+
+
+
+
+XXIV
+
+COMO LA VITA DE L'OMO È PENOSA
+
+
+ O vita penosa, continua battaglia,
+ con quanta travaglia--la vita è menata!
+
+ Mentre sí stette en ventre a mia mate,
+ presi l'arrate--a deverme morire;
+ como ce stette en quelle contrate
+ chiuse, serrate,--nol so reverire;
+ venni a l'uscire--con molto dolore
+ e molto tristore--en mia comitata.
+
+ Venni renchiuso en un saccarello
+ e quel fo el mantello--co venni adobato:
+ operto lo sacco, co stava chello
+ assai miserello--e tutto bruttato,
+ da me è comenzato--uno novo pianto;
+ esto 'l primo canto--en questa mia entrata.
+
+ Venne cordoglio a quella gente
+ che stava presente;--sí me pigliâro;
+ mia mate stava assai malamente
+ del parto del ventre--che fo molto amaro.
+ Sí me lavâro--e dierme panceglie,
+ coprireme quigli--con nova fasciata.
+
+ Oimè dolente, a que so venuto,
+ ché senza aiuto--non posso scampare!
+ A chi me serve sí do el mal tributo,
+ com'è convenuto--a tale operare;
+ sempre a bruttare--me e mie veste
+ e queste meneste--donai en alevata.
+
+ Se mamma arvenisse che racontasse
+ le pene che trasse--en mio nutrire!
+ la notte ha bisogno che si rizasse
+ e me lattasse--con frigo suffrire
+ staendo a servire;--ed io pur plangea;
+ anvito non avea--de mia lamentata.
+
+ Ella, pensando ch'io male avesse,
+ che non me moresse--tutta tremava;
+ era besogno che lume accendesse
+ e me scopresse,--e poi me mirava
+ e non trovava--nulla sembianza
+ de mia lamentanza--perché fosse stata.
+
+ O mamma mia, ecco le scorte
+ che en una notte--hai guadagnato!
+ portar nove mesi ventrata sí forte
+ con molte bistorte--e gran dolorato,
+ parto penato--e pena en nutrire;
+ el meritire--male n'èi pagata.
+
+ Poi venne el tempo mio pate è mosto,
+ a leger m'ha posto--ch'emprenda scrittura;
+ se non emprenda quel ch'era emposto,
+ davame 'l costo--de gran battetura;
+ con quanta paura--loco ce stetti,
+ sirían longhi detti--a farne contata.
+
+ Vedea li garzoni girse iocando,
+ ed io lamentando--che non podea fare;
+ se non gía a la scola, gíame frustando
+ e svincigliando--con mio lamentare;
+ stava a pensare--mio pate moresse,
+ ch'io piú non staesse--a questa brigata.
+
+ Tante le meschie ch'io entanno facea,
+ ca pigliaría--le molte entestate;
+ non ne gía a Lucca che cagno n'avea;
+ capigli daea--e tollea guanciate;
+ e spesse fiate--era strascinato
+ e calpistato--com'uva entinata.
+
+ Passato el tempo, empresi a giocare,
+ con gente usare--e far grande spese;
+ mio pate stava a dolorare
+ e non pagare--le mie male emprese;
+ le spese commesse--stregnéme a furare,
+ lo biado sprecare--en mala menata.
+
+ Poi che fui preso a far cortesía,
+ la malsanía--sí non è pegiore;
+ l'auro e l'argento che è en Suría
+ non empiería--la briga d'onore:
+ moriva a dolore--che non potea fare;
+ el vergognare--non gía en fallata.
+
+ Non ce bastava niente el podere
+ a recoprire--le brighe presente;
+ asti e paraggi, calzare e vestire,
+ mangiare e bere--e star fra la gente;
+ render presente--parente ed amice
+ fuor tal radice--che l'arca on voitata.
+
+ Se era constretto a far vendecanza
+ per soperchianza--ch'avesse patuta,
+ pagar lo bando non era en usanza
+ e la briganza--non c'era partuta;
+ la mente smarruta--crepava a dolore,
+ che 'l descionore--non era vengnata.
+
+ Se l'avea fatta, gíamene armato,
+ empaurato--del doppio aravere;
+ e stavamo en casa empregionato
+ e paventato--nel gire e venire;
+ chi el porría dire--quant'è la pena
+ che l'odio mena--per ria comenzata!
+
+ Volea moglie bella che fosse sana
+ e non fosse vana--per mio piacere;
+ con grande dota, gentile e piana,
+ de gente non strana--con lengua a garrire;
+ compíto desire--non è sotto 'l cielo
+ e l'om como scelo--che qui l'ha cercata.
+
+ Se non avea figli, era dolente,
+ ché 'l mio a mia gente--volea lassare;
+ avendo figli, non gli ho sí piacente
+ che la mia mente--ne sia en consolare;
+ or ecco lo stare--c'ha l'om en sto mondo,
+ d'omne ben mondo--per gente acecata.
+
+ Recolto el biado e vendegnato,
+ arò semenato--per tempo futuro;
+ mai non se compie questo mercato,
+ sí continuato--conti en questo muro;
+ lo tempo a Dio furo--ed hogli sotratto
+ e rotto gli è 'l patto--de sua comandata.
+
+ Battaglia continua del manecare,
+ pranzo, cenare--e mai non ha posa;
+ se non è aparechiato co a me pare,
+ scandalizare--sí fa la sua osa;
+ o vita penosa--ove m'hai menato
+ cusí tribulato--continua giornata!
+
+ Mai non se giogne la gola mia brutta;
+ sapor de condutta--sí vol per usanza,
+ viva exquisita e nuove frutta,
+ e questa lutta--non ha mai finanza;
+ o tribulanza,--ov'è 'l tuo finare,
+ la ponga voitare--e l'anema en pecata!
+
+ La pena grande che è de le freve,
+ che non vengon leve,--ma molto penose,
+ e non se parton per leger de breve;
+ li medici greve--pagarse de cose,
+ siroppi de rose--ed altri vaseglie;
+ denar piú che griglie--ce vono a la fiata.
+
+ A quanti mali è l'om sottoposto,
+ non porría om tosto--per risme contare;
+ glie medici el sanno, che contano el costo,
+ che scrivon lo 'ncostro--e fonse pagare;
+ abreviare--sí n'opo esto fatto
+ che compiam ratto--la nostra dittata.
+
+ Ecco lo verno che viene piovuso,
+ diventa lotuso--e rio gir d'entorno;
+ venti, freddura e neve per uso
+ a l'omo è noioso--per far suo sogiorno;
+ non è nel monno--tempo che piaccia
+ e questa traccia--non è mai finita.
+
+ Ecco la state che vien con gran calde,
+ angustie grande--con vita penosa:
+ de giorno le mosche d'entorno spavalde,
+ mordendone valde,--che non ne don posa;
+ passa sta cosa--ed entra la notte:
+ le pulce son scorte--a dar lor beccata.
+
+ Stanco lo giorno gíame a letto,
+ pensava l'affetto--nel letto posare;
+ ecco i pensieri, lá ov'era retto,
+ aveanme constretto--a non dormentare;
+ or al pensare,--volvendome entorno,
+ tollendome el sonno,--per molte fiata.
+
+ Fatto lo giorno, ed io arcomenzava;
+ qual piú m'encalzava,--quella prendea;
+ non venía fatta como pensava,
+ adolorava--che nolla compía;
+ el dí se ne gía--ed ecco la notte
+ a darme le scorte--com'el'era usata.
+
+ Compíta l'una, ed eccote l'altra;
+ e questa falta--non pote fugire;
+ molte embrigate enseme m'ensalta,
+ pegio che malta--è 'l mio sufferire;
+ o falso desire, ed o' m'hai menato,
+ ché sí tribulato--passo mia stata?
+
+ Cusí tribulato vengo a vecchieza,
+ perdo belleza--ed omne potere;
+ devento brutto, perdendo netteza,
+ grande splaceza--dá el mio vedere,
+ ed opo m'è gire--per forza a la morte
+ a prender le scorte--che dá en sua pagata.
+
+ O vita fallace do' m'hai menato
+ e co m'hai pagato--che t'aio servito?
+ Haime condutto ch'io sia sotterrato
+ e manecato--dai vermi a menuto;
+ or ecco el tributo--che dái en tuo servire
+ e non pò fallire--a gente ch'è nata.
+
+ O omo, or te pensa che è altra vita,
+ la qual è enfinita--do' n'opo andare;
+ e socce doi lochi lá 'v'è nostra gita:
+ l'una compíta--de pien delettare,
+ l'altra en penare--piena de dolore,
+ o' so gli peccatore--con l'anema dannata.
+
+ Se qui non lasse l'amor del peccato,
+ serai sotterrato--en quel foco ardente;
+ se qui tu lassi e senne mendato,
+ serai translato--con la santa gente;
+ ergo presente--facciam correttura,
+ ché en affrantura--non sia nostra andata.
+
+
+
+
+XXV
+
+DE LA CONTEMPLAZIONE DE LA MORTE ED INCINERAZIONE CONTRA LA SUPERBIA
+
+
+ Quando t'alegri, omo de altura,
+ va', pone mente a la sepultura.
+
+ E loco poni lo tuo contemplare,
+ e pensa bene che tu de' tornare
+ en quella forma, che tu vedi stare
+ l'omo che iace ne la fossa scura.
+
+ --Or me responde tu, omo sepelito,
+ che cusí ratto de sto mondo e' scito!
+ o' so i bei panni de que eri vestito,
+ ch'ornato te veggio de molta bruttura?
+
+ --O frate mio, non me rampognare,
+ ché lo fatto mio a te può iovare;
+ poi che i parente me fiero spogliare,
+ de vil cilicio me dier copretura.
+
+ --Or ov'è 'l capo cusí pettenato?
+ con cui t'aragnasti che 'l t'ha sí pelato?
+ fo acqua bullita che t'ha sí calvato?
+ non te c'è oporto piú spicciatura.
+
+ --Questo mio capo ch'avi sí biondo,
+ cadut'è la carne e la danza d'entorno;
+ nol me pensava quand'era nel monno
+ ca entanno a rota facea portatura.
+
+ --Or ove son gli occhi cusí depurati?
+ fuor del lor loco sono gettati;
+ credo che i vermi glie son manecati;
+ del tuo regoglio non áver paura.
+
+ --Perduto m'ho gli occhi con que gía peccanno,
+ guardando a la gente, con essi accennanno;
+ oimè dolente, or so nel malanno,
+ ché 'l corpo è vorato e l'alma en ardura.
+
+ --Or ov'è 'l naso ch'avevi per odorare?
+ quegna enfermetate el n'ha fatto cascare?
+ non t'èi potuto dai vermi aiutare,
+ molto è abassata sta tua grossura.
+
+ --Questo mio naso, ch'avea per odore,
+ caduto se n'è con molto fetore;
+ nol me pensava quand'era en amore
+ del mondo falso pieno de vanura.
+
+ --Or ov'è la lengua tanto tagliente?
+ apre la bocca: non hai niente;
+ fone troncata o forsa fo el dente
+ che te n'ha fatta cotal rodetura?
+
+ --Perdut'ho la lengua con la qual parlava,
+ e molta discordia con essa ordenava;
+ nol me pensava quand'io mangiava
+ lo cibo e lo poto ultra misura.
+
+ --Or chiude le labra per li denti coprire;
+ par, chi te vede, che 'l vogli schirnire;
+ paura me mette pur del vedire,
+ caggionte i denti senza trattura.
+
+ --Co chiudo le labra ché unqua non l'agio?
+ poco pensava de questo passagio;
+ oimè dolente, e come faragio
+ quand'io e l'alma starimo en ardura?
+
+ --Or o' son glie braccia con tanta forteza
+ menacciando la gente, mostrando prodeza?
+ ráspate 'l capo, se t'è ageveleza!
+ scrulla la danza e fa portadura!
+
+ --La mia portadura giace ne sta fossa;
+ cadut'è la carne, remaste so gli ossa;
+ ed omne gloria da me s'è remossa
+ e d'omne miseria en me è empietura.
+
+ --Or lèvate en piedi, ché molto èi iaciuto;
+ acónciate l'arme e tolli lo scuto;
+ en tanta viltate me par ch'èi venuto,
+ non comportar piú questa afrantura.
+
+ --Or co so adagiato de levarme em piede?
+ forsa chi 'l t'ode dir, mo lo se crede;
+ molto è pazo chi non provede
+ en la sua vita la sua finitura.
+
+ --Or chiama li parenti che te venga aiutare
+ e guarden dai vermi che te sto a devorare;
+ ma fuor piú vivacce a venirte a spogliare,
+ partierse el poder e la sua mantatura.
+
+ --No i posso chiamare, ché so encamato;
+ ma fálli venire a veder mio mercato!
+ che me veggia giacer colui ch'è adagiato
+ a comparar terra e far gran chiusura.--
+
+ Or me contempla, o omo mondano,
+ mentre èi nel mondo, non esser pur vano;
+ pènsate, folle, che a mano a mano
+ tu serai messo en grande strettura.
+
+
+
+
+XXVI
+
+COMO CRISTO SE LAMENTA DELL'OMO PECCATORE
+
+
+ Omo, de te me lamento--che me vai pur fugendo
+ ed io te voglio salvare.
+
+ Omo, per te salvare--e per menarte a la via,
+ carne sí volse pigliare--de la Vergene Maria;
+ ma non me ce val cortesia,--tant'è la sconoscenza
+ che ver' de me vol mostrare.
+
+ Se io te fosse signore--crudele e molto villano,
+ avería tua scusa valore--che me fugisse de mano;
+ ma sempre vol esser ensano,--ché 'l ben che io t'ho fatto
+ non vole meditare.
+
+ Le creature ho create--che te degiano servire;
+ e como sono ordenate--elle fon loro devere;
+ haine recevuto el piacere,--e de me che l'ho create
+ non te voli recordare.
+
+ Como om ch'ama lo figlio--e quel è mal enviato,
+ menacciagli e dá consiglio--che da mal sia mendato,
+ de lo 'nferno t'ho menacciato,--e gloria t'ho empromessa
+ se a me te voi tornare.
+
+ Figlio, non gir pur fugenno!--tanto t'ho gito encalzanno,
+ che darte voglio el mio renno--e trarte fuor d'onne danno,
+ e vogliote remetter el banno--nel quale sei caduto,
+ ché non hai donde el pagare.
+
+ Non gire piú fugendo,--o dulcissimo frate!
+ ché tanto t'ho gito cheendo--che me ce manda el mio pate;
+ retorna en caritate,--ché tutta la corte t'aspetta
+ che con noi te degi alegrare.
+
+ El mio pate sí m'ha mandato--ch'io a la sua corte t'armine;
+ e co stai sí endurato--ch'a tanto amor non t'encline?
+ frate, or pone omai fine--a questa tua sconoscenza,
+ ché tanto m'hai fatto penare!
+
+ Fatt'ho per te el pelegrinagio--molto crudele ed amaro;
+ e vei le man quegne l'agio,--como te comparai caro!
+ frate, non m'esser sí avaro,--ca molto caro me costi
+ per volerte ariccare.
+
+ Aguarda a lo mio lato--co per te me fo afflitto!
+ de lancia me fo lanciato,--el ferro al cor me fo ritto;
+ en esso sí t'agio scritto,--ché te ce scrisse l'amore,
+ che non me devesse scordare.
+
+ A la carne enganar te lasse--perché de me te degi partire,
+ per un piacer t'abasse,--non pensi a que déi venire;
+ figlio, non pur fugire,--ché caderai en mala via,
+ se da me departi l'andare.
+
+ El mondo si mostra piacente--per darte a veder che sia bono;
+ ma non dice com'è niente--e come te tolle gran dono;
+ vedendo ch'io te corono--e ponote en sí grande stato,
+ se meco te voli acostare.
+
+ Le demonia te von pur guatanno--per farte cader en peccato;
+ del ciel te cacciâro con gran danno--ed onte feruto e spogliato;
+ e non voglion ch'arsalghi al stato--lo qual iustamente hai perduto;
+ nante te von per engannare.
+
+ Cotanti nemici hai dentorno,--o misero, e non te n'adai;
+ ch'hai la carne, el diavolo, el monno,--e contrastar non li porrai;
+ e non te porrai aiutare;--se meco non t'armi ed aiuti,
+ che non te possano sottrare.
+
+ Se tu signor trovassi--per te che fusse megliore,
+ scusa averíe che mostrassi,--ed io non avería tal dolore;
+ ma lasse me per un traditore--lo qual te mena a lo 'nferno,
+ che te ce vol tormentare.
+
+ Fuggi da la man pietosa--e vai verso la man de vendetta;
+ molto será dolorosa--quella sentenza stretta,
+ ché la daraio sí dretta--de tutto el mal c'hai fatto,
+ e non la porrai revocare.
+
+ Mal volentier te condanno,--tant'è l'amor ch'io te porto!
+ ma sempre vai pegioranno--e non me ce val conforto,
+ daragiote omai el botto--da ch'altro non me ce iova;
+ ca sempre me voi contrastare.
+
+
+
+
+XXVII
+
+COMO L'ANIMA DOMANDA AIUTO CONTRA LA BATTAGLIA DE LI SENSI CORPORALI
+
+
+ Amor diletto,--Cristo beato,
+ de me desolato--agge pietanza.
+
+ Agge piatanza--de me peccatore,
+ che so stato en errore--longo tempo passato;
+ a gran deritto--ne vo a l'ardore,
+ ca te, Signore,--sí ho abandonato
+ per lo mondo tapino,--lo qual m'è venino,
+ e dato m'ha en pino--de pena abundanza.
+
+ Abundame dentro--la grande pena,
+ la qual me mena--l'amor del peccato;
+ l'alma dolente--a peccar s'enchina;
+ dev'esser serina,--or ha 'l volto scurato;
+ perché a lei non luce--la chiara luce
+ la quale adduce--la tua diritanza.
+
+ Ma s'io me voglio--ad te dirizare
+ e non peccare,--credo per certo
+ che da te luce--verrá speregiare
+ ch'allumenare--farrá lo mio petto;
+ ma so acecato--en un fondo scurato
+ nel qual m'ha menato--la mia cattivanza.
+
+ La mia cattivanza--l'alma ha menata
+ lá 'v'è predata--da tre nemici;
+ e lo piú forte--la tene abracciata
+ ed encatenata--e mostranse amici;
+ dánno ferite--nascoste e coprite,
+ le qual voi vedite--che me metton en erranza.
+
+ Crudelemente--m'hanno ferita
+ ed eschirnita--ed espogliata;
+ la mia potenza--veggio perita
+ perch'è 'nfragidita;--la piaga endurata
+ or briga tagliare--e poi medecare;
+ porraio sperare--che so en liberanza.
+
+ Ora m'aiuta--me liberare,
+ ch'io possa campare--dal falso Nemico;
+ fasse da lunga--a balestrare
+ ed assegnare--al cor ch'è pudico;
+ la man che me fere--non posso vedere;
+ tal cose patere--me dánno gravanza.
+
+ Gravame forte--lo balestrire
+ lo qual vol ferire--a l'alma polita;
+ fatto ha balestro--del mondo aversire
+ lo qual en bellire--me mostra sua vita;
+ per gli occhi me mette--al core sagette,
+ l'orecchie so aperte,--me recan turbanza.
+
+ Turbame 'l naso--che vol odorato,
+ la bocca assagiato--per dar conforto;
+ e lo pegiore--che per me sia stato,
+ lo qual m'ha guidato--ad uno mal porto,
+ se be' gliei do mangiare,--me fa calciare,
+ de l'amesurare--sí fa lamentanza.
+
+ Lamentase el tatto--e dice:--Eo so oso
+ d'aver reposo--en mio delettare;
+ or lo m'hai tolto,--sarò rampognoso
+ e corroccioso--en mio vivitare;
+ s'allento lo frino--al corpo tapino,
+ so preso a l'oncino--de la tristanza.
+
+
+
+
+XXVIII
+
+DE LA IMPAZIENZIA CHE FA TUTTI LI BENI PERDERE
+
+
+ Assai me sforzo a guadagnare--se 'l sapesse conservare.
+
+ Relioso sí so stato,--longo tempo ho procacciato;
+ ed aiolo sí conservato,--che nulla ne pos mostrare.
+
+ Stato so en lezione,--esforzato en orazione,
+ mal soffrir a la stagione--ed al pover satisfare.
+
+ Stato so en obedenza,--povertate e sofferenza;
+ castetate abbe en placenza--secondo 'l pover mio afare.
+
+ E molta fame sostenía,--freddo e caldo soffería;
+ peregrino e longa via--assai m'è paruto andare.
+
+ Assai me lievo a matutino--ad officio divino,
+ terza e nona e vespertino--po' compieta sto a veghiare.
+
+ E vil cosa me sia ditta,--al cor passa la saitta;
+ e la lengua mia sta ritta--ad voler fuoco gettare.
+
+ Or vedete el guadagnato,--co so ricco ed adagiato!
+ ch'un parlar m'ha sí turbato--ch'a pena posso perdonare.
+
+
+
+
+XXIX
+
+DE LA IPOCRISIA
+
+
+ Molto me so delongato--de la via che i santi on calcato.
+
+ Delongato me so da la via--e storto me so en ipocrisía;
+ e mostro a la gente che sia--lo spirito illuminato.
+
+ Illuminato me mostro de fore--ch'aia umilitate nel core;
+ ma se l'omo non me fa grande onore,--encontenente me so corrocciato.
+
+ Corocciato me so per usanza--qual om en mio onore ha mancanza;
+ ma quel che ci ha fede e speranza,--con lui me so delettato.
+
+ Delettato me so en mostra fare,--perché altri me deia laudare;
+ odendo 'l mio fatto blasmare,--da tal compagnía so mucciato.
+
+ El mucciare aio fatto ad engegno,--perché altri me tenga de
+ [meglio;
+ ma molto m'apiccio e destregno--ché paia ch'el mondo ho lassato.
+
+ Lassato sí l'ho nel vestire,--de pieco me voglio coprire;
+ ma dentro so, al mio parire,--lupo crudele ed affamato.
+
+ Affamato sí so en mostra fare--perché altri me deia laudare;
+ odendo l'altrui fatto pregiare,--corrocciome se è com'io laudato.
+
+ Laudato l'altrui fatto, m'endegno,--e dal canto de for sí
+ [m'enfegno
+ che me piaccia; ma poi docce un segno--che non è cusí pulicato.
+
+ Pulicato me mostro a la gente,--per le case me metto pezente;
+ ma molto me parto dolente--se del suo guidardon non m'è dato.
+
+ Guidardone adimando per Dio,--acconciando ce vo el ditto mio;
+ ma molto me par che sia rio--colui che me dá comiato.
+
+ Comiatato sí mostro l'anvito--che so scalzo e mal vestito;
+ el corpo mostro afrigolito--perché del suo me sia dato.
+
+ A quello che covelle me dona,--mostroglie lieta persona;
+ ma molto m'agrondo se sona--la voce che sia allecerato.
+
+
+
+
+XXX
+
+DE LA IUSTIZIA E FALSITÁ
+
+
+ Solo a Dio ne possa piacere,--non me ne curo
+ ciò che l'umana natura ne vuol dire.
+
+ Se san Iovanni Baptista revenesse--a repigliar el torto,
+ ancora mo siría chi l'uccidesse;--ché 'l mondo è en tal porto,
+ ca li farisei son revenuti
+ ca pro vertute--Cristo fier morire.
+
+ Li farisei eran reliosi,--ch'erano en quel ore;
+ ne lo lor cor erano invidiosi,--pieni de rancore;
+ mostravase che non volea onore;
+ ma lo lor cor--era en quel desire.
+
+ O falso relioso, or me respundi--che 'l cor hai enfiato;
+ l'umile per superbia confundi--ed ha' 'l quasi affollato;
+ e crucifigi Dio ne l'alma sia,
+ con diciría--el fai quasi morire.
+
+ Lèvite en alto e faime gran sermone--c'ho l'occhio turbato;
+ tiemmi a schierne, ché non vedi el travone--che hai nel tuo ficcato;
+ en prima sí procura tua ferita,
+ ch'ell'è sí aprita,--non se pò coprire.
+
+ Poi ch'hai parata assai de la Scrittura,--sí vol predicare;
+ mostreme che la mia vita è scura,--la tua non vol cercare;
+ e mostreme da fuor tutto 'l megliore;
+ non t'è en amore--chi dentro vol sapere.
+
+ La relion te dá una ensegna--co se fa al balío;
+ ma quel che dal suo officio s'enfegna,--la corte el voca rio;
+ ed una gran catena glie mette en canna
+ che onom banna--e vengal a vedere.
+
+ Ch'aggio pate sí iusto e beato,--somene ensuperbito;
+ ma quanto da sua via so delongato,--al mondo s'è scoprito;
+ colui che ne la neve fa sozura,
+ la sua fattura--se vorrá bannire.
+
+ L'omo che è cieco dal peccato--ed ha gente a guidare,
+ spesse fiade la guida nel fossato--e falle tralipare;
+ e s'egli è omo che vol predecare,
+ lo suo parlar--emprima de' adempire
+
+ Lo falso Nemico s'è engegnato--a toller povertate,
+ el suddito sí lega col prelato--ne la sua volontate;
+ colui che t'ha tolta la povertate,
+ la castetate--te fará perdire.
+
+ Li nostri guidator de la bataglia--sí so en tradimento;
+ e li gonfalon de la sembiaglia--sí so en cademento;
+ o sire Dio, aiuta la sconfitta;
+ la gente afflitta--ed o' porrá fugire?
+
+ Erance forteze smesurate--poste en grand'altura;
+ ma l'acque del diluvio son passate--de sopra le lor mura;
+ ed ène tolto el vigor del notare:
+ lo santo orare--che ne potea guarire.
+
+
+
+
+XXXI
+
+COMO LA CURIOSA SCIENZIA E L'AMBIZIONE SONO DESTRUTTIVE DE LA PURITÁ
+
+
+ Tale qual è, tal è;--non c'è religione.
+
+ Mal vedemmo Parisci--c'hane destrutto Ascisi;
+ con la lor lettoría--messo l'ò en mala via.
+
+ Chi sente lettoría,--vada en forestaría;
+ gli altri en refettorio--a le foglie coll'olio.
+
+ Esvoglierá el lettore--servito emperatore;
+ enfermerá el cocinere--e nol vorrá om vedere.
+
+ Adunansi a capitoli--a far li molti articoli;
+ el primo dicitore--è 'l primo rompetore.
+
+ Vedete el grand'amore--che l'un a l'altro ha en core!
+ guardal co el muletto--per dargli el calcio en petto.
+
+ Se non gli dái la voce,--porratte ne la croce;
+ porratte poi l'ensidie--che moia a Renderenie.
+
+ Totto 'l dí sto a cianciare,--co le donne a beffare;
+ se 'l fratecel gli aguata,--è mandato a la malta.
+
+ Se è figlio de calzolaio--o de vile mercenaio,
+ menerá tal grossore--co figlio d'emperadore.
+
+
+
+
+XXXII
+
+COMO È DA GUARDARSE DA' LUPI CHE VENGONO SOTTO VESTA DE PECORA
+
+
+ --O anema fedele--che te voli salvare,
+ guárdate dagli lupi--che te von per morsecare.
+
+ O anema fedele--che vol salvazione,
+ guárdate dal lupo--che vien como ladrone;
+ mostrandotese amico,--sí viene a tua magione,
+ facendo suo sermone,--ché te crede engannare.
+
+ --Lo Signor te lo merite--ché me dái tal conseglio!
+ parme me die aiuto--de trarme de sto empiglio;
+ tanto m'ò assediata,--che m'ò messo en esiglio;
+ quando bene assimiglio,--non saccio ove campare.
+
+ --Lo Signor te n'amaestra--che tu degge cavere
+ dal lupo che da fuore--co pieco vol venére;
+ venendo a tua magione--non se lassa vedere;
+ poi briga de mordère--e la grege dissipare.
+
+ Se te volesse dire--quel ch'io agio sentito,
+ faría maravigliare--colui che non l'ha udito;
+ tal viene como medico--che sia bene assendito;
+ da poi ch'è discoprito,--briga d'atossecare.
+
+ Non avere temenza--de dir tuo entendemento;
+ ché io sí mo te dico--quel che nel cor sento;
+ poi che 'l lupo apicciase,--dá mal mordemento;
+ poi che n'hai sentemento,--brígate de guardare.
+
+ --Co me posso guardare?--tanto m'ò assediata
+ quegli da cui degio--essere predicata,
+ mostrandomesi agnelli,--fin che m'on securata;
+ da lor so morsecata,--non so en cui me fidare.
+
+ --Se non te voi fidare--sí fai gran sapienza;
+ ca cui la serpe morseca,--la lucerta ha 'n temenza;
+ le pieco aggi en dubito,--ché non hai conoscenza;
+ perché tua conscienza--non possa travagliare.
+
+
+
+
+XXXIII
+
+DE L'AMORE FALSO CHE OFFENDE LE VIRTÚ
+
+
+ Amor contrafatto,--spogliato de vertute,
+ non può fare le salute--lá 'v'è lo vero amare.
+
+ Amor si fa lascivo--senza la temperanza;
+ nave senza nuchiero--rompe en tempestanza;
+ cavallo senza freno--curre en precipitanza;
+ sí fa la falsa amanza--senza vertute andare.
+
+ Amor che non è forte,--mortal ha enfermetate;
+ l'aversitá l'uccide,--pegio en prosperitate,
+ l'ipocrite mostranze--che for, per le contrate,
+ mostravan santetate--de canti e de saltare.
+
+ Amor che non è iusto,--da Dio è reprovato;
+ parlando va d'amore--che sia de grande stato;
+ la lengua ha posta en cielo,--lo cor è aterrenato;
+ vilissimo mercato--porta chi vol mostrare.
+
+ Amor che non è saggio,--de prudenza vestito,
+ non pò veder gli eccessi,--però ch'è ensanito;
+ rompe legge e statuti--ed omne ordenato rito,
+ dice che è salito--a nulla legge servare.
+
+ O amor enfedele,--errato de la via,
+ non repute peccato--nulla cosa che sia;
+ va seminando errori--de pessima resía;
+ tal falsa compagnia--onom degia mucciare.
+
+ Amor senza speranza--non viene a veritate;
+ non pò veder la luce--chi fugge claritate;
+ co pò amar lo cielo--chi en terra ha sua amistate?
+ non dica libertate--om senza legge stare.
+
+ O caritate, vita,--ch'ogn'altro amor è morto;
+ non vai rompendo legge;--nante, l'observe tutto;
+ e lá 've non è legge--a legge l'hai redutto;
+ non pò gustar lo frutto--chi fugge el tuo guidare.
+
+ Omne atto si è liceto;--ma non ad onnechivigli;
+ al preite sacrificio,--a moglie e marito figli;
+ al potestate occidere,--al iudece consigli;
+ a li notari libigli,--a medici el curare.
+
+ Non è ad ogne om licito--d'uccidere ladrone;
+ la potestá ha officio--dannarlo per ragione;
+ a l'occhio non è congruo--de far degestione,
+ né al naso parlagione--né a l'orecchie andare.
+
+ Chi vive senza legge,--senza legge perisce;
+ correndo va a lo 'nferno--chi tal via sequisce;
+ loco sí s'accumula--omne cosa ch'encrisce;
+ chi ensemora fallisce,--ensemora ha penare.
+
+
+
+
+XXXIV
+
+DE LA DIFFERENZIA INTRA EL VERO E FALSO AMORE, ED INTRA LA SCIENZIA
+ACQUISITA ED INFUSA
+
+
+ O libertá, subietta--ad omne creatura,
+ per demostrar l'altura--che regna en bonitate.
+
+ Non pò aver libertate--omo ch'è vizioso,
+ che ha perduto l'uso--de la sua gentileza;
+ lo vizio sí lega--legame doloroso,
+ diventa fetidoso--e perde la forteza;
+ deforma la belleza--ch'era simile a Dio,
+ e fasse om sí rio--che lo 'nferno ha redetate.
+
+ O amor carnale,--sentina puzolente,
+ solfato foco ardente,--rascion de om brutata;
+ che non ha altro Dio--se non d'empir lo ventre,
+ lussuria fetente,--malsana, reprovata;
+ o sommersa contrata,--Sodoma e Gomorra,
+ en tua schiera sí corra--chi prende tua amistate.
+
+ O amor contrafatto--d'ipocreta natura,
+ pien de mala ventura--e nullo porti frutto;
+ lo ciel te perdi el mondo,--el corpo en afrantura,
+ sempre vive en paura,--peio se' vivo che morto;
+ o casa de corotto,--enferno comenzato,
+ nullo si trova stato--de tanta vilitate.
+
+ O amore appropriato,--bastardo, spurione,
+ privato de rascione--dal Patre onnipotente;
+ regno celestiale,--la reale nazione
+ non si confá al paltone,--ché 'l suo uso è pezente;
+ o reprovata mente,--amar cosa creata,
+ ribalda paltonata,--piena de feditate.
+
+ O amor naturale,--nutrito en scienza,
+ simile en apparenza--a lo spirituale;
+ descernese a la prova,--ché vien men la potenza
+ patere omne encrescenza,--tranquillo en omne male;
+ non ha penne né ale--che voli en tanta altura;
+ remanse en afrantura--ne la sua enfermetate.
+
+ Amore spiritale,--poi ch'è spirato en core,
+ 'nestante spira amore--en alto trasformato;
+ amore trasformato--è de tanto valore,
+ che dá sé en possessore--a quello c'ha enamato;
+ se 'l trova desformato,--vencelo per vertute;
+ enclina sue valute--ad trattabilitate.
+
+ Se altura non abassa,--non può participare
+ e sé comunicare--a l'infimo gradone;
+ avaro entennemento--fa lo ben deguastare
+ e deturpa l'amare--e sconcia la magione;
+ veggiolo per ragione;--e Dio sí 'l n'ha mostrato
+ quando s'è umiliato--a prender umanetate.
+
+ Vertute se non passa--per longa esperienza,
+ non può aver sua valenza--a fine solidato;
+ omo nuovo ne l'arte--a pratecar scienza,
+ grande è la differenza--fra 'l cuito e l'operato;
+ fo breve lo pensato--e longa operazione;
+ perseverazione--viene a la summitate.
+
+ Scienzia acquisita--assai può contemplare;
+ non può l'affetto trare--ad essere ordenato;
+ scienzia enfusa,--poi che n'hai a gustare,
+ tutto te fa enfiammare--ad essere enamorato;
+ con Dio te fa ordenato--el prossimo edificando
+ e te vilificando--ad tenerte en veritate.
+
+ Potere, senno e bontate--en uguale statera
+ de trenetate vera--porta figuramento;
+ potere senza senno--fa deguastar la schiera;
+ andar senza lumiera--va en precipitamento;
+ de un reo comenzamento--molto male ne sale,
+ e lo pentir non vale--poi che gl' mal son scontrati.
+
+ Quando la voglia passa--lo senno e lo potere,
+ parme un ensanire--ch'è senza remeio;
+ sua trenetate guassa--che non è nel suo unire,
+ non gli può ben sequire--secondo co io creio;
+ faticase el suo veio--ed entra en gran ruina,
+ ca li mal non se fina--come l'avea pensato.
+
+ Omo posto en altura--en fievele scalone,
+ se egli è en agone--parme gran follía;
+ rompendose la scala,--la terra è sua mascione;
+ fassene poi cancione--de la sua gran pazía;
+ grande è la frenesia--non metterse a vedere
+ ad que fin degon venire--tutte suoi operate.
+
+
+
+
+XXXV
+
+ESORTAZIONE A L'ANIMA PROPRIA CHE, CONSIDERATA LA SUA NOBILITÁ, NON
+TARDI LA VIA A L'AMOR DIVINO
+
+
+ O anima mia--creata gentile,
+ non te far vile--enchinar tuo coragio,
+ ch'en gran baronagio--è posto el tuo stato.
+
+ Se om poveretto--gioietta te dona,
+ la mente sta prona--a darli el tuo core;
+ con gran disío--de lui se ragiona,
+ con vile zona--te lega d'amore;
+ el gran Signore--da te è pelegrino,
+ fatt'ha 'l camino--per te molto amaro;
+ o core avaro,--starai piú endurato?
+
+ Se re de Francia--avesse figliola
+ ed ella sola--en sua redetate,
+ giría adornata--de bianca stola,
+ sua fama vola--en omne contrate;
+ s'ella en viltate--entendesse, en malsano,
+ e désseise en mano--a sé possedere,
+ que porría om dire--de questo trattato?
+
+ Piú vile cosa--è quello c'hai fatto:
+ darte 'ntransatto--al mondo fallente:
+ lo corpo per servo--te fo dato atto,
+ ha' 'l fatto matto--per te dolente;
+ signor negligente--fa servo regnare
+ e sé dominare--en rea signoría;
+ hai presa via--ca questo c'è entrato.
+
+ Lo tuo contato--en quinto è partito:
+ veder, gusto, udito,--odorato e tatto;
+ al corpo non basta--che 'l tuo vestito
+ lo mondo ha dimplito--tutto ad ha fatto;
+ ponam questo atto:--veder bella cosa;
+ l'udir non ha posa,--né l'occhio pasciuto
+ en quarto frauduto--qual vòi te sia dato.
+
+ El mondo non basta--a l'occhio vedere,
+ che possa empire--la sua smesuranza;
+ se mille i ne mostri,--faralo enfamire,
+ tant'è 'l sitire--de sua desianza;
+ lor delettanza--sottratta en tormento
+ reman lo talento--fraudato en tutto;
+ placer rieca lutto--al cor desensato.
+
+ Lo mondo non basta--a li toi vasalli;
+ parme che falli--de dargli el tuo core;
+ per satisfare--a li toi castalli,
+ mori en travalli--a gran dolore;
+ retorna al core--de que viverai:
+ tre regni c'hai,--per tuo defetto
+ moron negetto,--lor cibo occultato.
+
+ Tu se' creata--en sí grande alteza,
+ en gran gentileza--è tua natura;
+ se vedi e pensi--la tua belleza,
+ starai en forteza--servandote pura;
+ ca creatura--nulla è creata
+ che sia adornata--d'aver lo tuo amore;
+ solo al Signore--s'affá el parentato.
+
+ Se a lo specchio--te voli vedere,
+ porrai sentire--la tua delicanza;
+ en te porti forma--de Dio gran Sire;
+ ben pòi gaudire,--c'hai sua simiglianza;
+ o smesuranza--en breve redutta:
+ cielo terra tutta--veder en un vascello;
+ o vaso bello,--co mal se' trattato!
+
+ Tu non hai vita--en cose create,
+ en altre contrate--t'è opo alitare;
+ salire a Dio--che è redetate,
+ che tua povertate--pò satisfare;
+ or non tardare--la via tua a l'amore;
+ se li dái el tuo core,--datese en patto
+ se el suo entrasatto--è 'n tuo redetato.
+
+ O amor caro,--che tutto te dái
+ ed omnia trai--en tuo possedere,
+ grande è l'onore--che a Dio fai
+ quando en lui stai--en tuo gentilire;
+ che porría om dire:--Dio n'empazao,
+ se comparao--cotal derata,
+ ch'è sí esmesurata--en suo dominato.
+
+
+
+
+XXXVI
+
+COMO L'ANIMA VESTITA DE VERTÚ PASSA A LA GLORIA
+
+
+ Anima che desideri--d'andare ad paradiso,
+ se tu non hai bel viso,--non ce porrai albergare.
+
+ Anima che desideri--de gire a la gran corte,
+ adórnate ed accónciate--che Dio t'apra le porte;
+ se tu non se' ornata,--non troverai le scorte,
+ e sacci: poi la morte--non te porrai acconciare.
+
+ Se vòi volto bellissimo,--aggi fede formata;
+ la fede fa a l'anima--la faccia delicata,
+ la fede senza l'opera--è morta reputata;
+ fede viva, operata--aggi, se vòli andare.
+
+ La statura formosa--faratte la speranza;
+ ella a Dio conducete--che 'l sa far per usanza;
+ en ella corte è cognita--per longa costumanza,
+ la sua vera certanza--non te porrá fallare.
+
+ De caritate adórnate,--ch'ella te dá la vita,
+ e do' ale compónete--per fare esta salita;
+ l'amor de Dio e 'l prossimo--che è vita compíta,
+ non ne serai schernita--se vai con tale amare.
+
+ De prudenzia adórnate,--anima, se vol salire;
+ ch'ella ha magisterio--ad saperte endrudire
+ d'andar composta e savia,--co se déi convenire
+ a sposa che déi gire--en gran corte ad estare.
+
+ Se tu nuda gíssece,--siri' morta e confusa;
+ la iustizia vèstete--la sua veste gioiosa,
+ de margarite adórnate--che d'aconciare è osa;
+ órnate como sposa--che se va a maritare.
+
+ Anima, tu se' debile--per far sí gran salita;
+ de fortetuden ármate--contra l'aversa ardita,
+ non te metta paura--questa vita finita,
+ ché ne guadagni vita--che non può mai finare.
+
+ De temperanza acónciate--per compir tuo viagio,
+ ella è magestra medeca--per sanar lo coragio;
+ en prosperitate umile,--che 'l sa far per usagio,
+ che facci esto passagio--co se convien de fare.
+
+ Alma, po' che se' ornata,--vestita de virtute,
+ sacci che da longa--le porte te so aprute
+ e molto grandi eserciti--scontra te so venute
+ e riècante salute--che te s'on da pigliare.
+
+ Poi che fedelitate--en te è resplendente,
+ gli patri santi envítanti--che si' de la lor gente:
+ --Ben venga nostra cognita,--amica e parente,
+ dégiate esser placente--con noi de demorare.--
+
+ Puoi che de speranza--tu hai sí bello ornato,
+ gli profeti envítanti--che si' de loro stato:
+ --Vien' con noi, bellissima,--al nostro gloriato,
+ che è sí smesurato--noi te porram contare.--
+
+ Puoi che de caritate--tu porti el vestimento,
+ gli apostoli t'envitano--che si' de lor convento:
+ --Vien' con noi, bellissima,--gusta 'l delettamento,
+ ca lo suo piacemento--non se può 'maginare.--
+
+ Puoi che de prudenza--tu porti l'ornatura,
+ gli dottori t'envitano--che porti lor figura:
+ --Una avemo regola,--una è la pagatura,
+ la nostra envitatura--non se de' renunzare.--
+
+ Puoi che vai ornata,--anima, de forteza,
+ gli martiri t'envitano--a lor piacevoleza:
+ --Vien' con noi a vedere--la divina belleza
+ che te dará alegreza--qual non se può stimare.--
+
+ Puoi che se' ornata,--alma, de temperanza,
+ gli confessori e vergene--te fon grande envitanza:
+ --Vien' con noi, bellissima,--ad nostra congreganza
+ e gusta l'abondanza--del nostro gaudiare.--
+
+ Puoi che de iustizia--porti gli suoi ornate,
+ gli prelati envítanti--a lor societate:
+ --Vien' con noi, bellissima,--a la gran dignitate,
+ veder la maiestate--che ne degnò salvare.--
+
+ Alma, se tu pensi--nel gaudio beato,
+ non te serrá graveza--guardarte da peccato;
+ osserverai la legge--che Dio t'ha comandato,
+ serai remunerato--con i santi a redetare.
+
+ Non t'encresca, anima,--a far qui penetenza
+ ché tutte le virtute--con lei on convenenza;
+ se tu qui non la fai,--oderai la sentenza,
+ anderai en perdenza--nel fuoco a tormentare.
+
+
+
+
+XXXVII
+
+DE LA CASTITÁ, LA QUALE NON BASTA A L'ANIMA SENZA L'ALTRE VIRTUTE.
+
+
+ O castitate, fiore--che te sostene amore.
+
+ O fior de castitate,--odorifero giglio,
+ con molta soavitate--sei de color vermiglio,
+ ed a la Trenetate--tu representi odore.
+
+ O specchio de belleza,--senza macchia reluce;
+ la mia lengua è mancheza--de parlarne con voce,
+ l'alma serve en netteza--senza carnal sozore.
+
+ O luce splendiante,--lucerna se' preclara,
+ da tutti si laudante--ed en pochi si cara;
+ li tuoi dolce sembiante--piacevel so al Signore.
+
+ O tesauro invento,--che non te può stimare
+ né auro né argento,--non te posso aprezare;
+ qual omo de te sta lento,--sí cade en gran fetore.
+
+ O ròcca de forteza,--en la qual è gran tesoro,
+ de fore sí pare aspreza--e dentro è mèl savoro;
+ non se ce vol pigreza--a guardare a tutt'ore.
+
+ O manna savorita--che è la castitate;
+ l'alma conserva zita--con molta adornetate;
+ poi che del corpo è 'scita--sí trova el suo Fattore.
+
+ Alma, che vai a marito,--de castitate ornata,
+ lo tuo marito è zito--e tu te se' ben portata,
+ lo cielo te será aprito--e fattote grande onore.
+
+ Alma, che stai 'narrata--de lo sposo diletto,
+ sèrvate ben lavata,--el tuo volto stia netto,
+ ché non si' renunzata,--e fattote descenore.
+
+ Alma, non t'è bastanza--pur sola una gonella;
+ se non ci hai piú adornanza,--giá non ce parrai bella;
+ ne l'altre virtute avanza--che te dian bel colore.
+
+ Alma, lo tuo vestire--sí sonno le virtute,
+ nulla ne puoi avere--che siano sceverute;
+ pur brigale d'envenire--con tutto el tuo valore.
+
+ Alma, per te vestire--Cristo ne fo spogliato,
+ per tuoi piaghe guarire--esso fo vulnerato,
+ lo cor se fe' aprire--per renderte vigore.
+
+ Alma, or te ben pensa--en que l'hai tu cagnato;
+ per vil piacer de offensa--tu l'hai abandonato,
+ el corpo sí t'è en placenza--e fatto l'hai tuo amadore.
+
+ Alma, lo corpo è quello--che t'ha giurata morte,
+ guárdate ben da ello,--ché ha losenghe molte
+ ed è malvascio e fello--ed ètte traditore.
+
+
+
+
+XXXVIII
+
+COMO È DIFFICILE PASSARE PER EL MEGIO VIRTUOSO
+
+
+ O megio virtuoso,--retenuta bataglia!
+ non è senza travaglia--per lo megio passare.
+
+ L'amor me costrenge--d'amare le cose amante,
+ ne l'amore è l'odio--de le cose blasmante,
+ amare ed odiare--en un coragio stante,
+ socce battaglie tante,--non le porría stimare.
+
+ L'amore quello che ama--desidera d'avere,
+ lo 'mpedimento nascece--e gli è gran dispiacere;
+ piacere e dispiacere--en un cor convenire
+ la lengua nol sa dire--quanta pena è portare.
+
+ La speranza enflammame--d'aver salvazione,
+ 'nestante è desperanza--de mia condizione;
+ sperare e desperare,--star en una magione,
+ tanta contenzione--nolla porría narrare.
+
+ Giogneme una audacia--sprezar pena e morte,
+ 'nestante lo temore--vede cadute forte,
+ securtá e temore,--demorare en una corte,
+ tant'è le capevolte,--chi le porría stimare?
+
+ So preso d'iracundia--contro lo mio defetto,
+ la pace mostra, ensegname--che so de mal enfetto,
+ pacifico ed iroso--contra lo mio respetto,
+ gran cosa è de star retto--a nulla parte piegare.
+
+ Lo delettar abracciame--gustando el desiato,
+ lo tristore abatteme,--sottratto m'è 'l prestato,
+ tristare e delettare--nello suo comitato,
+ lo cor è passionato--en tal pugna abitare.
+
+ Se io mostro al prossimo--la mia condizione,
+ scandalizo e turbolo--de mala opinione;
+ s'io vo coperto, vendoglme--e turbo mia magione;
+ questa vessazione--non la posso mucciare.
+
+ Despiaceme nel prossimo--se vive sciordenato,
+ e piaceme el suo essere--buono da Dio creato,
+ de stare en lui innoxio--grande è filosofato,
+ lo core è vulnerato--en passionato amare.
+
+ L'odio mio legame--a deverme punire,
+ discrezion contrastali--che non deggia perire;
+ de farme bene en odio--or chi l'odí mai dire?
+ altro è lo patire--che l'udir parlare.
+
+ Lo degiunare piaceme--e far grande astinenza
+ per macerar mio asino--che non me dia encrescenza;
+ ed esser forte arpiaceme--a portar la gravenza
+ che dá la penitenza--nello perseverare.
+
+ Lo desprezare piaceme--e de gir mal vestito;
+ la fama surge, enalzame--de vanitá ferito;
+ da qual parte volvome,--parme d'esser intuíto;
+ aiuta, Dio infinito!--e chi porrá scampare?
+
+ Lo contemplare vetame--d'essere occupato,
+ lo tempo a non perderlo--famme enfacendato;
+ or vedete el prelio--ch'ha l'omo nel suo stato!
+ a chi non l'ha provato--non lo pò imaginare.
+
+ Piaceme el silenzio,--báilo de la quiete;
+ lo bene de Dio arlegame--e tolleme _silete_;
+ demoro infra le prelia,--non ce saccio schirmete,
+ a non sentir ferete--alta cosa me pare.
+
+ La pietá del prossimo--vuol cose a sovenire,
+ l'amor de povertate--gli è ordo ad udire,
+ l'estremitate veggiole--viziose a tenire,
+ per lo megio transire--non è don da giullare.
+
+ L'offesa de Dio legame--ad amar la vendetta,
+ la pietá del prossimo--la perdonanza affetta,
+ demoro enfra le forfece,--ciascun coltel m'affetta;
+ abbrevio miei detta--en questo loco finare.
+
+
+
+
+XXXIX
+
+COMO LA VITA DI IESÚ È SPECCHIO DE L'ANIMA
+
+
+ O vita de Iesú Cristo,--specchio de veritate,
+ o mia deformitate--en quella luce vedere!
+
+ Pareame essere chevelle,--chevelle me tenea,
+ l'opinion ch'avea--faceame esser iocondo;
+ guardando en quello spechio,--la luce che n'uscía
+ mostrò la vita mia--che giacea nel profondo;
+ venneme pianto abondo,--vedendo smesuranza:
+ quant'era la distanza--fra l'essere e 'l vedere.
+
+ Guardando en quello spechio,--vidde la mia essenza:
+ era, senza fallenza,--piena de feditate;
+ viddece la mia fede:--era una diffidenza,
+ speranza, presumenza,--piena de vanitate;
+ vidde mia caritate,--amor contaminato;
+ poi ch'a lui me so specchiato,--tutto me fa stordire.
+
+ Guardando en quello spechio,--iustizia mia appare
+ che sia un deguastare--de virtute e de bontate;
+ l'onor de Dio furato,--lo innocente dannare,
+ lo malfattor salvare--e darglie libertate;
+ o falsa iniquitate,--amar me malfattore
+ e de sottrar l'amore--a quel ch'io deve amare.
+
+ Guardando en quello spechio,--vidde la mia prudenza:
+ era una insipienza--d'anemalio bruto,
+ la legge del Signore--non avi en reverenza,
+ puse la mia entendenza--al mondo c'ho veduto;
+ or, ad que so venuto,--omo razionale,
+ de farme bestiale--e peggio se può dire!
+
+ Guardando en quello spechio,--vidde mia temperanza:
+ era una lascivanza--esfrenata senza frino;
+ gli moti de la mente--non ressi en moderanza,
+ lo cor prese baldanza--voler le cose em pino;
+ copersese un mantino,--falsa discrezione,
+ somerse la ragione--a chi fo data a servire.
+
+ Guardando en quello spechio,--vidde la mia forteza:
+ pareame una matteza--de volerne parlare,
+ ca non glie trovo nome--a quella debeleza;
+ quanta è la fieveleza--non so donde me fare;
+ retornome ad plorare--el mal non conosciuto,
+ virtute nel paruto--e vizia latere.
+
+ O false opinione,--como presumevate
+ l'opere magagnate--de venderle al Signore?
+ En quella luce divina--poner deformitate
+ sería grande iniquitate--degna de gran furore;
+ partanne da sto errore,--ché non glie piace el mio,
+ 'nante li sconza el sio--quando 'l ce voglio unire.
+
+ Iustizia non può dare--ad om ch'è vizioso
+ lo regno glorioso,--ché ce sería splacente;
+ ergo chi non si sforza--ad esser virtuoso,
+ non será gaudioso--con la superna gente;
+ e non varría niente--buon loco a lo 'nfernale,
+ ed al celestiale--luoco nogl può nuocere.
+
+ Signore, haime mostrata--nella tua claritate
+ la mia nichilitate--ch'è meno che niente;
+ da questo sguardo nasce--sforzata umilitate
+ legata de vilitate,--voglia non voglia sente;
+ l'umiliata mente--non è per vil vilare,
+ ma en virtuoso amare--vilar per nobilire.
+
+ Non posso esser renato--s'io en men non so morto,
+ anichilato en tutto,--el esser conservare
+ del nichil glorioso;--nul om ne gusta frutto
+ se Dio non fa 'l condutto,--ché om non ci ha que fare;
+ o glorioso stare:--en nihil quietato,
+ lo 'ntelletto posato,--e l'affetto dormire!
+
+ Ciò c'ho veduto e pensato--tutto è feccia e bruttura,
+ pensando de l'altura--del virtuoso stato;
+ nel pelago ch'io veggio--non ce so notatura,
+ farò somergitura--de l'om ch'è anegato;
+ sommece inarenato--'n'onor de smesuranza,
+ vinto da l'abundanza--del dolce mio Sire.
+
+
+
+
+XL
+
+COMO LI ANGELI DOMANDANO A CRISTO LA CAGIONE DE LA SUA PEREGRINAZIONE
+NEL MONDO
+
+
+ --O Cristo onnipotente,--dove se' enviato?
+ perché peligrinato--ve sete messo ad andare?
+
+ Molto me maraviglio--de questa vostra andata,
+ persona tanto altissima--metterse a desperata;
+ non ne se' stata usata--de volere penare.
+
+ --Lo divino consiglio--sí ha deliberato
+ ch'io venga nel mondo--ad om ch'è desformato,
+ e facciace parentato,--ch'io l'ho preso ad amare.
+
+ --Que oporto t'ha l'omo--per cui vai fatiganno?
+ Ène da te fugito,--a te non torna danno;
+ déi pagar gran banno,--non lo può satisfare.
+
+ --Tutto lo debito c'hane--io sí lo pagheraggio,
+ ed enfra Dio e l'uomo--pace sí metteraggio,
+ e sí la firmaraggio--che non se deggia guastare.
+
+ --Como porrai far pace--fra Dio e l'om mondano,
+ ché l'omo vol esser Dio--e Dio vol l'om sottano?
+ E questo è tal trano--che nul om pò placare.
+
+ --S'io me faccio omo,--omo ha suo entendimento
+ ed, en quanto omo,--a Dio farò suiacemento;
+ farocce giognemento--ciascun suo consolare.
+
+ --Ecco che vien nel mondo,--como vorrai venire?
+ buon è che l'om lo saccia;--facciatelo bannire,
+ ché se possa sentire--como lo vol sanare.
+
+ --Io l'ho fatto bannire--ch'ogn'om venga a la scola;
+ la divina scienzia--ensegnar aggio gran gola;
+ e questa è la cagion sola--che l'om voglio amaestrare.
+
+ --En prima de la scola,--se ve piace, dicete;
+ ove verrá la gente--a l'albergo ch'avete:
+ bon è che glie narrete,--ché lo possa trovare.
+
+ --El nome del mio albergo--di' che è umilitate;
+ omo che vol venire,--trovame en veritate;
+ e le spese dicete--che tutte le voglio fare.
+
+ --Ancora me dicete--qual legerite arte;
+ manda per tutto 'l mondo--che se leggan tue carte;
+ vengan poi d'onne parte--a la scola a 'mparare.
+
+ --Io ensegno amare,--e questa è l'arte mia;
+ ed omo che la 'mprende,--con Dio fa compagnía;
+ se nol perde a follía,--con lui sta a delettare.
+
+ --Ed omo che non ha libro--como porrá emprendere?
+ Ancor non l'audii--ch'om lo trovasse a vendere;
+ rascion porramo ostendere--per nostra scusa mostrare.
+
+ --Io son libro de vita--segnato de sette signi;
+ poi ch'io siraggio aperto,--troverai cinque migni,
+ son de sangue vermigni--ove porran studiare.
+
+ --Forsa quella scrittura--ha sí forte construtto,
+ che non la porría entendere--chi non fosse ben instrutto;
+ staría tutto derutto--a non potendo pro fare.
+
+ --'Nante è la scrittura--che omne studiante
+ sí ce pò ben legere--e proficere enante;
+ notace l'alifante--e l'aino ce pò pedovare.
+
+
+
+
+XLI
+
+COMO LI ANGELI SI MARAVIGLIANO DE LA PEREGRINAZIONE DE CRISTO NEL MONDO
+
+
+ --O Cristo onnipotente,--ove sete enviato?
+ perché poveramente--gite pelegrinato?
+
+ --Una sposa pigliai--che dato gli ho 'l mio core;
+ de gioie l'adornai--per averne onore;
+ lassòme a descionore,--famme gire penato.
+
+ Io sí l'adornai--de gioie e d'onoranza,
+ mia forma l'assignai--a la mia simiglianza;
+ hame fatta fallanza,--famme gire penato.
+
+ Io glie donai memoria--ne lo mio piacemento,
+ de la celeste gloria--glie diei lo 'ntendemento,
+ e voluntá en centro--nel core gli ho miniato.
+
+ Puoi glie donai la fede--ch'adempie entendanza,
+ a memoria diede--la verace speranza,
+ e caritate amanza--al voler ordenato.
+
+ A ciò che l'esercizio--avesse compimento,
+ lo corpo per servizio--diéglie per ornamento;
+ bello fo lo stromento,--se non l'avesse scordato.
+
+ Acciò ch'ella avesse--en que esercitare,
+ tutte le creature--per lei volse creare;
+ donde me deve amare,--hame guerra menato.
+
+ A ciò ch'ella sapesse--como sé esercitare,
+ de le quattro virtute--sí la volsi vestire;
+ per lo suo gran fallire--con tutte ha adulterato.
+
+ --Signor, se la trovamo--e vole retornare,
+ voli che li dicamo--che gli vol perdonare,
+ ché la possam retrare--del pessimo suo stato?
+
+ --Dicete a la mia sposa--che deggia revenire;
+ tal morte dolorosa--non me faccia patire;
+ per lei voglio morire,--sí ne so enamorato.
+
+ Con grande piacemento--facciogli perdonanza,
+ rendogli l'ornamento,--donoglie mia amistanza;
+ de tutta sua fallanza--sí me serò scordato.
+
+ --O alma peccatrice,--sposa del gran marito,
+ co iaci en esta fece--lo tuo volto polito?
+ co se' da lui fugito--tanto amor t'ha portato?
+
+ --Pensando nel suo amore--sí so morta e confusa;
+ poseme en grande onore,--or en que so retrusa!
+ O morte dolorusa,--co m'hai circundato!
+
+ --O peccatrice engrata,--retorna al tuo Signore,
+ non esser desperata--ca per te muor d'amore;
+ pensa nel suo dolore--co l'hai d'amor piagato.
+
+ --Io aggio tanto offeso,--forsa non m'arvorría;
+ aggiol morto e conquiso;--trista la vita mia!
+ Non saccio ove me sia,--sí m'ha d'amor legato.
+
+ --Non aver dubitanza--de la recezione;
+ non far piú demoranza,--non hai nulla cagione;
+ clame tua entenzione--con pianto amaricato.
+
+ --O Cristo pietoso,--ove te trovo, amore?
+ Non esser piú nascoso,--ché moio a gran dolore;
+ chi vide el mio Signore?--narrel chi l'ha trovato.
+
+ --O alma, noi el trovammo--su nella croce appiso;
+ morto lo ce lassamo--tutto battuto e alliso;
+ per te a morir s'è miso,--caro t'ha comparato!
+
+ --Ed io comenzo el corrotto--d'un acuto dolore:
+ amore, e chi t'ha morto?--se' morto per mio amore;
+ o enebriato amore,--ov'hai Cristo empicato?
+
+
+
+
+XLII
+
+COMO L'ANIMA PRIEGA LI ANGELI CHE L'INSEGNINO AD TROVAR IESÚ CRISTO.
+
+
+ --Ensegnatime Iesú Cristo,--ché lo voglio trovare;
+ ch'io l'aggio udito contare--ch'esso è de me 'namorato.
+
+ Prego che m'ensegnate--la mia 'namoranza,
+ faccio gran villanía--de far piú demoranza;
+ fatta n'ha lamentanza--de tanto che m'ha 'spettato.
+
+ --Se Iesú Cristo amoroso--tu volessi trovare,
+ per la val de vilanza--t'è oporto d'entrare;
+ noi lo potem narrare,--ché molti el ci on albergato.
+
+ --Prego che consiglite--lo cor mio tanto afflitto,
+ e la via m'ensignite--ch'io possa tener lo dritto;
+ da poi ch'ad andar me mitto--ch'io non pos'esser errato.
+
+ --La via per entrar en vilanza--è molto stretta l'entrata;
+ ma poi che dentro serai,--lebbe t'è poi la giornata;
+ serain'assa' consolata,--se c'entrera' en quello stato.
+
+ --Opriteme la porta,--ch'io vogli' entrar en viltate,
+ ché Iesú Cristo amoroso--se trova en quelle contrate;
+ decetel ch'en veritate--molti el ci on albergato.
+
+ --Non te lassamo entrare;--iurato l'avem presente
+ che nullo ce può transire--ch'aia veste splacente;
+ e tu hai veste fetente,--l'odor n'ha conturbato.
+
+ --Qual è 'l vestir ch'i' aggio--el qual me fa putigliosa?
+ ch'io lo voglio gettare--per esser a Dio graziosa,
+ e como deventi formosa--lo cor n'ho 'nanemato.
+
+ --Ora te spoglia del mondo--e d'onne fatto mondano;
+ tu n'èi molto encarcata,--el cor non porti sano;
+ par che l'aggi sí vano--del mondo ove se' conversato.
+
+ --Del mondo ch'agio 'l vestire,--vegente voi, me ne spoglio,
+ e nul encarco mondano--portar meco piú voglio;
+ ed omne creato ne toglio--ch'io en core avesse albergato.
+
+ --Non ne pari spogliata--como si converría;
+ del mondo non se' desperata,--spene ci hai falsa e ria;
+ spògliate e gettala via,--ché 'l cor non sia reprovato.
+
+ --Ed io me voglio spogliare--d'omne speranza ch'avesse,
+ e vogliomene fugire--da om che me sovenesse;
+ megli' è se en fame moresse--che 'l mondo me tenga legato.
+
+ --Non ne pari spogliata--che glie ne sia 'n piacemento,
+ de spirital amistanza--grande n'hai vestimento;
+ usate ché getta gran vento--e molti sí ci on tralipato.
+
+ --Molto m'è duro esto verbo--lassar loro amistanza;
+ ma veggio che lor usamento--m'arieca alcuna onoranza;
+ per acquistar la vilanza--siragio da lor occultato.
+
+ --Non t'è oporto fugire--lor usamento a stagione,
+ ma ètte oporto fugire--de non oprir tua stacione;
+ per uscio entra latrone--e porta el tuo guadagnato.
+
+ --Opriteme la porta,--pregove en cortesia,
+ ch'io possa trovar Iesú Cristo--en cui aggio la spene mia;
+ respondemi, amor, vita mia,--non m'eser ormai straniato.
+
+ --Alma, poi ch'èi venuta--respondote volontire:
+ la croce è lo mio letto,--lá 've te poi meco unire;
+ sacci si vogl salire--haveráme po' albergato.
+
+ --Cristo amoroso, e io voglio--en croce nudo salire;
+ e voglioce abracciato--Signor, teco morire;
+ gaio seram'a patire,--morir teco abracciato.
+
+
+
+
+XLIII
+
+DE LA MISERICORDIA E IUSTIZIA E COMO FU L'OMO REPARATO: E PARLANO
+DIVERSI.
+
+
+ L'omo fo creato virtuoso,
+ volsela sprezar per sua follía;
+ lo cademento fo pericoloso,
+ la luce fo tornata en tenebría;
+ lo resalire posto è fatigoso;
+ a chi nol vede parglie gran follía,
+ a chi lo passa pargli glorioso,
+ paradiso sente en questa via.
+
+ L'omo quando en prima sí peccao,
+ deguastao l'ordene de l'amore;
+ ne l'amor proprio tanto s'abracciao,
+ che 'nantepuse sé al Creatore;
+ la Iustizia tanto s'endegnao,
+ che lo spogliao de tutto suo onore;
+ omne virtute sí l'abandonao,
+ al demone fo dato el possessore.
+
+ La Misericordia, vedente
+ che l'omo misero era sí caduto,
+ de lo cademento era dolente,
+ ché con tutta sua gente era perduto;
+ gli suoi figliuoli aduna mantenente,
+ ed ha deliberato de l'aiuto;
+ mandagli messaggio de sua gente
+ ca l'omo misero sia subvenuto.
+
+ La Misericordia sí ha mandata
+ de la sua gente fedel messagiera
+ che vada ad omo en quella contrada
+ che de lo desperare ferito era;
+ madonna Penetenza c'è trovata,
+ de tutta la sua gente fatt'ha schiera;
+ e descurrendo porta l'ambasciata
+ che l'omo non perisca en tal mainera.
+
+ La Penetenza manda lo corrère
+ che l'albergo li deia apparecchiare;
+ la Contrizione è messagiere
+ e seco porta cose da spensare;
+ venendo a l'omo, miselse a vedere
+ e giá non c'era loco da posare;
+ tre suoi figliuoli sí fece venère
+ e misegli ne l'omo al cor purgare.
+
+ En prima sí ha messo lo Timore
+ che tutto 'l core sí ha conturbato;
+ la falsa Securtá reietta fore
+ che l'omo avea preso ed engannato;
+ poi mise Conoscenza de pudore
+ vedendose sí sozo e deformato;
+ e nella fin glie die' gran Dolore
+ che Dio aveva offeso per peccato.
+
+ Vedendo l'omo sé cusí sozato,
+ comenza malamente a suspirare;
+ la Compunzione gli fo a lato,
+ gli occhi giá non cessano de plorare;
+ la Penitenza col suo comitato
+ entra nel cuore ad abitare;
+ la Confessione sí ha parlato,
+ ma en nulla guisa pò Dio satisfare.
+
+ Ca l'om per sé avea fatto lo tomo,
+ per sé deveva far relevamento;
+ per nulla guisa non trovava el como,
+ venneglie de sé diffidamento;
+ l'angel non tenea d'aiutar l'omo
+ e non potea con tutto el suo convento;
+ Dio potea ben refar lo domo,
+ ma non era tenuto per stromento.
+
+ La Penetenza manda Orazione
+ che dica a corte quel che è scontrato,
+ com'ella sede en gran confusione,
+ ché del satisfar troppo è l'om privato:
+ --Misericordia peto e non Ragione
+ ed io la voglio lei per advocato;
+ de lacrime gli faccio offerzione
+ del cor contrito e molto amaricato.--
+
+ La Misericordia entra en corte
+ e la sua ragione sí ha allegato:
+ --Mesere, io me lamento de mia sorte,
+ ché la Iustizia sí me n'ha privato;
+ se l'om peccò e fece cose torte,
+ lo mio officio non c'è adoperato;
+ me co l'omo ha ferito a morte
+ de tutto mio onor sí m'ha spogliato.--
+
+ Iustizia s'appresenta 'nante 'l Rege,
+ a la questione fa responsura:
+ --Mesere, a l'om fo posto la lege,
+ volsela sprezare per sua fallura;
+ la pena gli fo data e non se tege
+ secondo la offensanza la penura;
+ cerca lo iudicio e correge
+ se nulla cosa è fatta fuor mesura.
+
+ --Meser, non me lamento del iudicio
+ ch'ello non sia fatto con ragione;
+ lamentome ch'io non ci agio officio,
+ staragioce per zifra a la magione;
+ so demorata teco ab initio
+ giamai non sentíe confusione;
+ del mio dolor veder ne poi lo 'ndicio
+ quanto so amaricata ed ho cagione.--
+
+ Lo Patre onnipotente en caritate
+ lo suo voler sí ha demostrato,
+ e lo tesauro de la largitate
+ a la Misericordia ha donato,
+ che ella possa far la pietate
+ a l'omo per cui è stata advocato,
+ e la Iustizia segga en veritate
+ con tutto lo suo officio ordenato.
+
+ Lo Patre onnipotente, en chi è 'l potere,
+ al suo Figliolo fa dolce parlamento:
+ --O Figliol mio, sommo sapere,
+ en tene iace lo sutigliamento;
+ de raquistar l'omo è en piacere
+ a tutto quanto lo nostro convento;
+ tutta la corte farai resbaldire
+ se tu vorrai sonar quello stromento.
+
+ --O dolce Patre mio de reverenza,
+ ne lo tuo petto sempre so morato,
+ e la virtute de la ubidenza,
+ per mene si será esercitato;
+ tròvemese albergo d'avegnenza
+ lá 've deggia essere albergato,
+ ed io faraggio questa convegnenza
+ de conservar ciascuna nel suo stato.--
+
+ Dio per sua bontá sí ha formato
+ un corpo d'una giovene avenante;
+ e poi che 'l corpo fo organizato,
+ creocci l'alma en uno icto stante;
+ ed enestante l'ha santificato
+ da quello original peccato ch'ante
+ per lo primo omo era seminato
+ en tutte le progenie sue afrante.
+
+ O terra senza tribulo né spina,
+ germinatrice de onne bon frutto;
+ de virtute e grazia sei pina,
+ poneste fine ne lo nostro lutto;
+ li qual per lo peccato eramo en pina
+ de Eva che mangiò lo veto frutto;
+ restauro de la nostra ruina,
+ Vergene Maria, beata en tutto!
+
+ Como lo Nemico invidioso
+ giva a l'omo primo per tentare,
+ e como scaltrito e vizioso
+ se fe' a la moglier per engannare,
+ cusí lo Patre dolce pietoso
+ santo Gabriel volse mandare
+ a Vergene Maria che stava ascoso
+ per lo concepemento annunziare.
+
+ --Ave plena di grazia en virtute,
+ enfra le femene tu se' benedetta!--
+ Ella, pensando de queste salute,
+ de lo temore sí fo conestretta.
+ --Non te temere, ca en te son compiute
+ omne profezia che de te è ditta;
+ conceperai e parerai l'aiute
+ de l'umana gente ch'è sconfitta.
+
+ --Del modo te demando co serane
+ ch'io concepa essendo vergen pura.
+ --Lo Spirito santo sopra te verrane
+ e la virtú de Dio fará umbratura;
+ sempre vergene te conservarane
+ e vergen averai sua genitura;
+ ecco Elisabet concetto hane
+ essendo vechia e sterile natura.
+
+ Nulla cosa è impossibile a Dio,
+ ciò che glie piace esso pote fare;
+ però consenti al consiglio sio,
+ e tu respondi e di' ciò che te pare.
+ --Ecco l'ancilla de lo Signor mio;
+ ciò che tu dici, en me deggia fare!--
+ Ed enestante Cristo concepío
+ vergene stando senza dubitare.
+
+ Como Adam en prima fo formato
+ d'entatta terra, dice la Scrittura,
+ cusí de vergen Cristo fosse nato
+ che per lui venía far la pagatura;
+ nove mesi ce stette albergato,
+ nacque de verno e nella gran freddura,
+ nascendo en terra de suo parentato
+ né casa li prestâro né amantatura.
+
+ Cetto encomenzâro la villanía
+ e la impietate e l'offensanza;
+ de cielo en terra per l'omo venía
+ a patir pena per l'altrui offensanza:
+ longo tempo gridammo el Messia
+ che riguarisse la nostra malanza,
+ ed ecco, nudo iace nella via
+ e nul è che de lui aggia pietanza!
+
+ Le Virtute ensieme congregate
+ a Dio sí fanno grande lamentanza:
+ --Meser, vedete la viduitate
+ ch'avén patuta per altrui offensanza;
+ ad alcuno sí ne desponsate
+ che deggia aver a noi pietanza,
+ che obprobrio ne tolla e vilitate
+ e rendane lo pregio e l'onoranza.
+
+ --Figliuole mie, andate al mio diletto
+ ché a llui vi voglio desponsare;
+ entro le soi mano sí ve metto
+ che con lui deggiáti reposare;
+ onore e pregio senza alcun defetto
+ da tutta gente faròve mirare;
+ e voi el me renderite sí perfetto
+ che sopra il ciel lo farò esaltare.--
+
+ Li Doni, odendo lo maritamento,
+ curreno con grande vivaceza:
+ --Meser, noi que facemo a sto convento?
+ staremo sempre mai en vedoveza;
+ quigno parrá de noi star en lamento
+ e tutta corte viver 'n alegreza?
+ se noi ce sonarim nostro stromento
+ tutta la corte terrimo en baldeza.
+
+ --O figlioli miei, sete adunati
+ per rendere a la mia corte onore;
+ or currete ensemora, abracciati
+ lo mio diletto figlio redentore,
+ e le Virtute sí me esercitati
+ en tutto compimento de valore,
+ sí che con loro beatificati
+ siate nella corte de l'Amore.--
+
+ Le Beatitudine, questo odenno,
+ con gran vivaceza vengon a corte:
+ --Meser, le pelegrine a te venenno,
+ albergane ché simo de tua sorte;
+ peregrinato avemo state e verno
+ con molti amari dí e dure notte,
+ onom ne caccia e pargli far gran senno,
+ ché piú semo odiate che la morte.
+
+ --Non si trovò nul omo ancora degno
+ d'albergare sí nobile tesaro;
+ albergove con Cristo e dolve 'n pegno
+ e voi l'averiti molto caro;
+ li frutti ve daragio poi nel regno,
+ possederete tutto el mio vestaro,
+ demostrariti Cristo como segno:
+ ecco lo mastro del nostro reparo.--
+
+ Lo nostro dolcissimo Redentore
+ a la Iustizia per l'omo ha parlato:
+ --Que ademandi a l'om peccatore
+ che deggia fare per lo suo peccato?
+ recolta centro e suo pagatore
+ de tutto quello che t'era obligato;
+ aiutar lo voglio per amore
+ e de satisfare so apparecchiato.
+
+ --Mesere, se ve piace de pagare
+ lo debito che per l'omo è contratto,
+ voi lo podete, se ve piace, fare,
+ ché sete Dio ed omo però fatto;
+ comenzato avete a satisfare;
+ volentiere tieco faccio el patto,
+ ché tu solo sí me puoi placare
+ e sí con tieco faccio lo contratto.
+
+ --O Misericordia, que ademanni
+ per l'omo per cui e' stata avocata?
+ ---Meser, che l'omo sia tratto de banni
+ che sbandito fo de sua contrata;
+ tribulata sí so stata molt'anni;
+ da poi che cadde, non fui consolata;
+ tutta la corte si mo ci aremanni,
+ se consoli me en lui compassionata.
+
+ Ché la sua infirmitate è tanta,
+ per nulla guisa se porría guarire;
+ se omne lor difetto non t'amanta,
+ de quil che fuoro e so e so a venire,
+ potere, senno e la voglia santa
+ de trasformare en omne suo devere,
+ consolarai poi me misera afranta
+ che tanto ho pianto con amar sospiri.
+
+ --Sotilmente hai ademandato,
+ ciò che demandi io sí voglio fare;
+ de l'amore sí so enebriato,
+ che stolto me faragio reputare
+ a comparare sí vile mercato,
+ e cosí gran prezo volere dare,
+ che l'om conosca quanto l'aggio amato,
+ morir ne voglio per lo suo peccare.
+
+ --Mesere, ecco l'omo sí sozato
+ e de sí vilissima sozura,
+ s'egli en prima non fosse lavato,
+ non si porría soffrir la sua fetura;
+ or non se tarde ad esser medicato;
+ se tu nol fai, non è chi n'aggia cura;
+ da tutta gente sí è desperato
+ e semivivo sta en gran frantura.
+
+ --Uno bagno molto prezioso
+ aggio ordenato, al mio parire;
+ che non sia l'omo tanto salavoso
+ che piú che neve nol faccia parire:
+ lo battesmo santo glorioso,
+ che d'omne male fa l'omo guarire;
+ chi se ne lava, serane avetoso,
+ se non recade per lo suo fallire.--
+
+ Iustizia, odendo questo fatto:
+ --Mesere, io me voglio satisfare;
+ l'omo sí fará meco el contratto
+ che servo se deggia confessare;
+ pensosse esser Dio rompendo 'l patto,
+ voglio che se deggia umiliare;
+ che fede me prometta e sirá atto
+ ad omnia ch'io voglio comandare.
+
+ --Respondi, omo, e di' ciò che te pare,
+ se voli fare la promissione.
+ --Meser, ed io prometto de servare,
+ renunzo al demone ed a sua magione;
+ fede te prometto conservare
+ en omne gente ed en omne stagione;
+ credo per fede poterme salvare
+ e senza fede aver dannazione.
+
+ --Meser, ecco l'uomo baptizato.
+ èglie oporto forza con mastría,
+ che contra lo Nemico sia armato
+ che possa stare en sua cavallaría;
+ ché lo Nemico è tanto esercitato,
+ vencerallo per forza o per falsía;
+ se da te non fosse confirmato,
+ 'nestante sí pigliára mala via.
+
+ --Mesere, quando l'om fece fallanza,
+ sí me ferío molto duramente;
+ stoltamente pose sua speranza
+ ch'io non faría vendetta, al suo parvente;
+ voglio che conosca la fallanza,
+ e giammai non gli esca de mente,
+ segno porti en fronte en remembranza
+ quanto 'l peccato sí m'è dispiacente.
+
+ --Meser, volontiere ne porto segno
+ ch'io so reformato a tua figura;
+ vedendome signato, lo Malegno
+ non ma' potèra con sua fortura.
+ --Ed io nella tua fronte croce segno
+ de crismate salute a tua valura;
+ confòrtate, combatte ch'io do regno
+ a quel ch'en mia schiera ben adura.--
+
+ La Misericordia è parlante:
+ --Meser, l'omo ha tanto degiunato,
+ che se de cibo non fusse sumante,
+ la debeleza l'ha giá consumato.
+ --Ed io li do lo mio corpo avenante,
+ el sangue ch'è uscito del mio lato,
+ pane e vino en sacramento stante
+ che da lo preite sará consecrato.--
+
+ Iustizia ce pete la sua parte:
+ --'Nante che l'omo se deggia cibare,
+ de caritate me fará le carte
+ ch'esso Dio sopr'omnia deggi amare,
+ el prossimo con Dio abbracciante
+ e sempre omne suo ben desiderare.
+ --Meser, ed io prometto de ciò farte
+ ch'io ne so tenuto e deggiol fare.--
+
+ La Misericordia non fina
+ ademandare la necessitate:
+ --Meser, se l'omo cadesse en ruina,
+ como faría de quell'infermitate?
+ --Ordenata gli ho la medicina:
+ la Penetenza, ch'è de tua amistate;
+ se mai lo repigliasse la malina,
+ recorra a lei: averá sanetate.--
+
+ Iustizia ce pete la sua sorte:
+ --Meser, io deggio stare a questa cura;
+ l'omo me sosterrá fin a la morte
+ a patir pena ed omne ria sciagura.
+ --Meser, ed io prometto de star forte
+ ad omne pena non sia tanto dura;
+ s'io obedisco, oprirai le porte
+ del ciel qual perdei per mia fallura.
+
+ --Meser, l'omo è vestito de cargne
+ e nella carne pate grand'arsura;
+ se la concupiscenzia lui affragne,
+ dáglie remedio nella sua affrantura.
+ --Mogli' e marito, ensemora compagne,
+ usaranno enseme con paura
+ che lor concupiscenzia non cagne
+ lo entelletto de la mente pura.
+
+ --Meser, se 'l matrimonio se usa
+ con la temperanza che è virtute,
+ la sua alma non sirá confusa,
+ e camperá de molte rei cadute.
+ --Mesere, la mia carne è viziosa,
+ sforzarolla a tutte mie valute,
+ perché la sua amistate m'è dannosa
+ e molte gente son per lei perdute.--
+
+ La Misericordia non posa
+ la necessitate ademandare:
+ --Meser, ordenate questa cosa
+ per chine sí se deggia dispensare.
+ --Autoritate sí do copiosa
+ ai preiti che lo deggian ministrare,
+ de benedire e consecrare osa
+ e de potere asciogliere e ligare.--
+
+ Iustizia, odendo questa storia,
+ si dice che nulla cosa vale
+ se de prudenza che virtute flòria
+ non è vestito lo sacerdotale,
+ e d'essa sia adornata la memoria;
+ omo ch'è preite salga sette scale,
+ e sia spogliato d'omne mala scoria,
+ ch'a terra non deduca le sue ale.
+
+ La Misericordia, vedendo
+ la battaglia dura del finire,
+ li tre nemici ensemor convenendo,
+ ciascuno sí la briga de ferire:
+ --Meser, dacce aiuto defendendo,
+ che l'omo se ne possa ben schirmire.
+ --Olio santo ne l'estremo ungendo
+ lo Nemico non lo porrá tenire.--
+
+ Iustizia ce rieca una virtute
+ che molto bisogna a questo fatto,
+ la Fortetute contra rei ferute
+ sí ce speza e dice al gioco: «matto»;
+ le Sacramenta, ensemor convenute,
+ con le Virtute hanno fatto patto
+ de star ensieme e non sian devedute,
+ e la Iustitia sí ne fa 'l contratto.
+
+ Iustizia sí ademanda l'atto
+ de la virtute en tutto suo piacere,
+ e la Misericordia tal fatto
+ per nulla guisa nol pò adempire;
+ ma se con li Doni pò fare patto,
+ ha deliberato de exercire;
+ ensemora domandan questo tratto
+ a Cristo che ce degia sovenire.
+
+ Ad esercitare la caritate
+ lo don de sapienzia c'è dato,
+ e la speranza ch'è d'alta amistate,
+ lo don de lo 'ntelletto c'è donato;
+ la fede che gli cieli ha penetrate
+ lo don de lo conseglio c'è albergato;
+ li Doni e le Virtute congregate
+ ensemor hanno fatto parentato.
+
+ La Iustizia ad esercitare
+ lo don de la forteza sí li dona;
+ ma la Prudenza bella non ce pare,
+ se 'l don de la scienzia non sona;
+ la Temperanza non pò bene stare
+ se 'l don de pietate non gli è prona;
+ la Fortetute non pò ben andare
+ se 'l don de lo timore non la zona.
+
+ De la Fede e de lo Conseglio
+ lo povero de spirito è nato;
+ Forteza e Timore fatt'hanno figlio,
+ beato mito en tutto desprezato;
+ Iustizia e Forteza, lor simiglio,
+ beato lutto hanno generato;
+ Prudenza e Senno hanno fatto piglio,
+ fame de iustizia han apportato.
+
+ De la Temperanza e Pietate
+ la Misericordia ne è nata;
+ de lo 'ntelletto spene alta amistate
+ mundicia de core on generata;
+ de la Sapienzia e Caritate
+ la pace de core si è tranquillata;
+ or preghimo l'alta Trinitate
+ che ne perdoni le nostre peccata.
+
+
+
+
+XLIV
+
+DE LE PETIZIONE CHE SONO NEL PATERNOSTRO
+
+
+ En sette modi, co a me pare,--distinta è orazione;
+ como Cristo la 'nsegnòne--en paternostro sta notata.
+
+ La prima orazione,--che a Dio l'om degia fare,
+ che lo nome suo ch'è santo--en noi degia santificare;
+ cristiani ne fe' vocare,--en Cristo sim battizati,
+ ché siam purificati--con la vita immaculata.
+
+ La seconda orazione,--onde de' esser pregato,
+ ch'esso venga ad abitare--lo cor nostro consecrato;
+ e sèrvise poi sí mundato,--ch'esso ce possa regnare;
+ siría laido l'allecerare--poi ch'è fatta la 'nvitata.
+
+ La terza orazione,--che 'l Signor ne volse dire,
+ com'è obedito en cielo--en terra se degia obedire:
+ 'nanteposto el suo volere--ad omne cosa che sia,
+ l'alma e 'l corpo en sua balía--sub la legge sua servata.
+
+ La quarta che pete el pane,--tre pan trovo ademandate:
+ lo primo è devozione,--l'alme en Dio refocillate;
+ l'altro pan è el sacramento--ne l'altare consecrate,
+ l'altro pan ciascun mangia--o' nostra vita è sostentata.
+
+ El primo pan tien con Dio--nella sua gran delettanza;
+ l'altro è 'l prossimo abracciato--nella fedel congreganza;
+ l'altro sí ne dá abondanza--nella vita che menamo,
+ che refezion agiamo--en omne cosa ch'è ordenata.
+
+ La quinta, che pete a Dio--perdonanza del peccato;
+ mala fronte glie porta enante--chi col frate sta turbato:
+ ch'en suo figliol s'adottato,--tu porti sotta 'l coltello,
+ oderai lo mal appello--se i vai 'nante en ambasciata.
+
+ Bona fronte glie porta 'nante--chi ha 'l prossimo en amore;
+ se glie pete perdonanza--che sia stato peccatore,
+ fali piena lo Signore--e la grazia sua li dona;
+ questa perdonanza bona--con la sua s'è acompagnata.
+
+ La sesta che no ne lasse--enducere en tentazione;
+ ché se esso n'abandona,--sem menati a la pregione:
+ carne, mondo, li demòne--ciascun fa sua legatura,
+ en quanta ne mena bruttura--lo mio cor non l'ha stimata.
+
+ Se 'l Signor con noi demora,--piovan, nenguan le battaglie,
+ ciascuna ne dá guadagno--de vittoria en travaglie;
+ fa fugar quelle sembiaglie--de quigli forti nemici,
+ fanne deventar felici--la sua bona compagnata.
+
+ La settima orazione--che ne campi dagli mali,
+ de le colpe e degl peccati--che è fuore d'enfernali,
+ e de mali exterminali--che stan giú in quella fornace:
+ omne cosa che despiace--loco sí sta cumulata.
+
+
+
+
+XLV
+
+COMO DIO APPARE NE L'ANIMA EN CINQUE MODI
+
+
+ En cinque modi appareme--lo Signor en esta vita;
+ altissima salita--chi nel quinto è entrato.
+
+ Lo primo modo chiamolo--stato timoroso,
+ lo secondo pareme--amor medecaroso,
+ lo terzo amore pareme--viatico amoroso,
+ lo quarto è paternoso,--lo quinto è desponsato.
+
+ Nel primo modo appareme--nell'alma Dio Signore;
+ da morte suscitandola--per lo suo gran valore,
+ fuga la demonia--che me tenean 'n errore,
+ contrizion de cuore--l'amor ci ha visitato.
+
+ Poi vien como medico--ne l'alma suscitata,
+ confortala ed aiutala,--ché sta sí vulnerata;
+ le sacramenta ponece--che l'hanno resanata,
+ ché l'ha cusí curata--lo medico ammirato.
+
+ Como compagno nobile--lo mio amor apparuto,
+ de trarme de miseria--donarme lo suo aiuto,
+ per le virtute mename--en celestial saluto;
+ non degio star co muto,--tanto bene occultato.
+
+ Lo quarto modo appareme--como benigno pate,
+ cibandome de donora--de la sua largitate;
+ da poi che l'alma gusta--la sua amorositate,
+ sente la redetate--de lo suo paternato.
+
+ Lo quinto amore mename--ad esser desponsata,
+ al suo Figliol dolcissimo--essere copulata;
+ regina se' degli angeli,--per grazia menata,
+ en Cristo trasformata--en mirabel unitato.
+
+
+
+
+XLVI
+
+COMO L'ANIMA PER FEDE VIENE A LE COSE INVISIBILE
+
+
+ Con gli occhi ch'agio nel capo--la luce del dí mediante
+ a me representa denante--cosa corporeata.
+
+ Con gli occhi ch'agio nel capo--veggio 'l divin sacramento,
+ lo preite me mostra a l'altare,--pane sí è en vedemento;
+ la luce ch'è de la fede--altro me fa mostramento
+ agli occhi mei c'ho dentro--en mente razionata.
+
+ Li quattro sensi dicono:--Questo si è vero pane.--
+ Solo audito resistelo,--ciascun de lor fuor remane,
+ so' queste visibil forme--Cristo occultato ce stane,
+ cusí a l'alma se dáne--en questa misteriata.
+
+ Como porría esser questo?--vorríal veder per ragione,
+ l'alta potenzia divina--somettiriti a ragione;
+ piacqueglie lo ciel creare--e nulla ne fo questione;
+ voi que farite entenzone--en questa sua breve operata?
+
+ A lo 'nvisibile cieco--vien con baston de credenza,
+ a lo divin sacramento--vienci con ferma fidenza;
+ Cristo che lí ce sta occulto--dátte la sua benvolenza,
+ e qui se fa parentenza--de la sua grazia data.
+
+ La corte o' se fon ste noze--sí è questa chiesa santa,
+ tu vien' a lei obedente--ed ella de fé t'amanta;
+ poi t'apresenta al Signore,--essa per sposa te planta,
+ loco se fa nova canta--ché l'alma per fé è sponsata.
+
+ E qui se forma un amore--de lo envisibile Dio;
+ l'alma non vede, ma sente--che glie despiace onne rio;
+ miracol se vede infinito:--lo 'nferno se fa celestío,
+ prorompe l'amor frenesío--piangendo la vita passata.
+
+ O vita mia maledetta,--mondana, lussuriosa,
+ vita de scrofa fetente,--sozata en merda lotosa,
+ sprezando la vita celeste--de l'odorifera rosa,
+ non passerá questa cosa--ch'ella non sia corrottata.
+
+ O vita mia maledetta,--villana, entrata, soperba,
+ sprezando la vita celeste--a Dio stata so sempre acerba,
+ rompendo la lege e statuti,--le sue santissime verba,
+ ed esso de me fatt'ha serba,--ché non m'ha a lo 'nferno dannata.
+
+ Anima mia, que farai--de lo tuo tempo passato?
+ non è dannagio da gioco--ch'ello non sia corrottato;
+ planti, sospiri e dolori--sirágione sempre cibato;
+ lo mio gran peccato--ch'a Dio sempre so stata engrata.
+
+ Signor, non te veio, ma veio--che m'hai en altro om mutato;
+ l'amor de la terra m'hai tolto,--en cielo sí m'hai collocato;
+ te dagetor non vegio,--ma vegio e tocco 'l tuo dato,
+ ché m'hai lo corpo enfrenato--ch'en tante bruttur m'ha sozata.
+
+ O castitate, que è questo--che t'agio mo en tanta placenza?
+ ed onde speregia esta luce--che data m'ha tal conoscenza?
+ vien de lo patre de lumi--che spira la sua benvoglienza
+ e questo non è fallenza--la grazia sua c'ha spirata.
+
+ O povertate, que è questo--che t'agio mo en tanto piacire,
+ ca tutto lo tempo passato--orribel me fosti ad udire?
+ piú m'affligea che la freve--quando venea 'l tuo pensire,
+ ed or t'agio en tanto desire,--che tutta de te so enamata.
+
+ Venite a veder meraveglia--che posso mo el prossimo amare,
+ e nulla me dá mo graveza--poterlo en mio danno portare;
+ e de la iniuria fatta--lebbe sí m'è el perdonare;
+ e questo non m'è bastare--se non so en suo amor enfocata.
+
+ Venite a veder meraveglia--che posso mo portar le vergogne,
+ che tutto 'l tempo passato--sempre da me fuor da logne;
+ or me dá un'alegreza,--quando vergogna me iogne,
+ però che con Dio me coniogne--nella sua dolce abracciata.
+
+ O fede lucente, preclara,--per te so venuto a sti frutti;
+ benedetta sia l'ora e la dine--ch'io credetti a li toi mutti;
+ parme che questa sia l'arra--de trarme a ciel per condutti;
+ l'affetti mei su m'hai redutti--ch'io ami la tua redetata.
+
+
+
+
+XLVII
+
+DE LA BATTAGLIA DEL NEMICO
+
+
+ Or udite la battaglia--che me fa el falso Nemico,
+ e serave utilitate--se ascoltáti quel ch'io dico.
+
+ Lo Nemico sí me mette--sutilissima battaglia,
+ con quel venco sí m'afferra,--sí sa metter sua travaglia.
+
+ Lo Nemico sí me dice:--Frate, frate, tu se' santo;
+ grande fama e nomenanza--del tuo nome è en onne canto.
+
+ Tanti beni Dio t'ha fatti--per novello e per antico,
+ non gli t'avería mai fatti--se nogl fossi caro amico.
+
+ Per ragione te demostro--che te pòi molto alegrare,
+ l'arra n'hai del paradiso--non ne pòi mai dubitare.
+
+ --O Nemico engannatore,--como c'entri per falsía!
+ fusti fatto glorioso--en quella gran compagnia.
+
+ Molti beni Dio te fece--se gli avessi conservati;
+ appetito sciordenato--su del ciel t'ha trabocato.
+
+ Tu diavol senza carne,--ed io demone encarnato,
+ c'agio offes'el mio Signore--non so el numero del peccato.--
+
+ El Nemico non vergogna,--a la stanga sta costante,
+ con la mia responsione--sí me fere duramente.
+
+ --O bruttura d'esto mondo,--non vergogni de parlare,
+ c'hai offeso Dio e l'omo--en molte guise per peccare?
+
+ Io offesi una fiata,--enestante fui dannato,
+ e tu, pieno de peccato,--pènsete d'essere salvato?
+
+ --O Nemico, giá non penso--per mio fatto de salvare,
+ la bontate del Signore--sí me fa de lui sperare.
+
+ So securo che Dio è bono,--la bontá de' essere amata,
+ la bontate sua m'ha tratta--d'esser de lui 'namorata.
+
+ Se giamai non me salvasse--non de' essere meno amato;
+ ciò che fa lo mio Signore--si è iusto ed èmme a grato.--
+
+ Lo Nemico sí remuta--en altra via tentazione:
+ --Quando farai penitenza,--se non prendi la stascione?
+
+ Tu engrassi questa carne--a li vermi en sepultura,
+ deveríla cruciare--en molta sua mala ventura.
+
+ Non curar piú d'esto corpo,--ché la cura n'ha 'l Signore
+ né de cibo né de vesta--non curar del malfattore.
+
+ --Falsadore, io notrico--lo mio corpo, no l'occido;
+ de la tua tentazione--beffa me ne faccio e rido.
+
+ Io notrico lo mio corpo--che m'aiuta a Dio servire,
+ a guadagnar quella gloria--che perdesti en tuo fallire.
+
+ --Gran vergogna è a te fallace--sostener carne corrutta,
+ la battaglia cusí dura--guadagnar lo ciel per lutta.
+
+ Tu me par che si' indiscreto--per lo modo che tu fai,
+ cruciar cusí el tuo corpo--e de lui cagion non hai.
+
+ Tu deveri aver cordoglio,--ché è vecchio e descaduto,
+ non deveri poner soma--né che solva piú tributo.
+
+ Tu deveri amar lo corpo--como ami l'anima tua,
+ ché t'è grande utilitate--la prosperitate sua.--
+
+ --Io notrico lo mio corpo--dargli sua necessitate,
+ accordati simo ensieme--che vivamo en castitate.
+
+ Per l'astinenza ordenata--el corpo è deventato sano,
+ molte enfirmitá ha carite--che patea quand'era vano.
+
+ Tutta l'arte medicina--sí se trova en penetenza,
+ che gli sensi ha regolati--en ordenata astinenza.
+
+ --Un defetto par che aggi--che è contra la caritate;
+ degli pover vergognosi--non par ch'agi pietate.
+
+ Tu deveri toller frate--che te voi l'om tanto dare,
+ sovenir a besognosi--che vergognan demandare.
+
+ E faríe utilitate--molto grande al daitore,
+ e siría sostentamento--grato a lo recepetore.
+
+ --Non so piú che m'è tenuto--lo mio prossimo d'amare,
+ e per me l'agio arnunzato--per potere a Dio vacare.
+
+ S'io pigliasse questa cura--per far loro acattaría,
+ perdería la mia quiete--per lor mercatantaría.
+
+ S'io tollesse e daesse,--nogl porría mai saziare,
+ e turbára el daitore--non contento del mio dare.
+
+ --Un defetto par che agi--del silenzo del tacere,
+ multi santi per quiete--nel deserto volser gire.
+
+ Se tu, frate, non parlassi--siría edificazione,
+ molta gente convertèra--ne la tua amirazione.
+
+ La Scrittura en molte parte--lo tacere ha commendato,
+ e la lengua spesse volte--fa cader l'om en peccato.
+
+ --Tu me par che dichi vero,--se bon zelo te movesse;
+ en altra parte vòi ferire--s'io a tua posta tacesse.
+
+ Lo tacere è vizioso--chello o' l'om déi parlare:
+ lo tacer lo ben de Dio--quando 'l deve annunziare.
+
+ Lo tacer ha 'l suo tempo,--el parlar ha sua stagione,
+ curre omo questa vita--fin a consumazione.
+
+ --Un defetto par che agi:--che lo ben non sa' occultare,
+ el Signor te n'amaestra--ch'en occulto el degi fare.
+
+ De far mostra l'om del bene--pare vanaglorioso,
+ el vedente exdificato--demostrarli l'om tal oso.
+
+ Lo Signore che te vede--esso sí è 'l pagatore,
+ non far mostra al tuo frate--che sia tratto a farte onore.
+
+ --La mentale orazione--quella occulta rendo a Dio,
+ e lo cor serrat'ha l'uscio,--ché nol vegia el frate mio.
+
+ Ma la orazion vocale--quella el frate deve audire:
+ ché siría exdificato,--se la volesse tacire.
+
+ Non se deggon occultare--opere de pietate,
+ se al frate l'occultasse,--cadería en impietate.
+
+ --Frate, frate, haime vento:--non te saccio piú que dire:
+ veramente tu se' santo,--sí te sai da me coprire!
+
+ Non trovai ancor chivelli--ch'esso m'agia sí abattuto;
+ en tante cose t'ho tentato--ed en tutte m'hai venciuto.
+
+ Tal m'hai concio a questa volta--che de me sí sta securo;
+ che giamai a te non torno,--sí t'agio trovato duro!
+
+ --Or è bono a far la guarda--che m'hai data securtate;
+ omne cosa che tu dici,--sí è pien de falsitate.
+
+ Se en tuo ditto me fidasse,--piú siría che pazo e stolto
+ ché da onne veritate--sí se' delongato molto.
+
+ Io faraio questa guarda,--che staraio sempre armato
+ contra te, falso Nemico,--ed encontra lo peccato.
+
+ Or te guarda, anima mia,--che 'l Nemico non t'enganni
+ ché non dorme né cotoza--per farte cadere nei banni.
+
+
+
+
+XLVIII
+
+DE L'INFIRMITÁ E MALI CHE FRATE IACOPONE DEMANDAVA PER ECCESSO DE CARITÁ
+
+
+ O Signor, per cortesia,--mandame la malsanía!
+
+ A me la freve quartana,--la contina e la terzana,
+ la doppia cotidiana--colla grande idropesía.
+
+ A me venga mal de dente,--mal de capo e mal de ventre,
+ a lo stomaco dolor pungente,--en canna la squinantía.
+
+ Mal de occhi e doglia de fianco--e l'apostèma al lato manco
+ tiseco me ionga en alco--ed omne tempo la frenesía.
+
+ Agia el fegato rescaldato,--la milza grossa, el ventre enfiato,
+ lo polmone sia piagato--con gran tossa e parlasía.
+
+ A me vengan le fistelli--con migliaia de carboncelli,
+ e li granchi sian quelli--che tutto pieno ne sia.
+
+ A me venga la podagra,--mal de ciglia sí m'agrava,
+ la disintería sia piaga--e l'emoroide a me se dia.
+
+ A me venga el mal de l'asmo--e ióngasece quel del pasmo,
+ como al can venga rasmo--ed en bocca la grancía.
+
+ A me lo morbo caduco--de cadere en acqua e 'n foco,
+ e giamai non trovi loco--ch'io afflitto non ce sia.
+
+ A me venga cechitate,--muteza e sorditate,
+ la miseria e povertate--ed onne tempo en trappería.
+
+ Tanto sia el fetor fetente,--che non sia nul om vivente
+ che non fuga da me dolente,--posto en tanta enfermaría.
+
+ En terribile fossato,--che Regoverci è nominato,
+ loco sia abandonato--da onne bona compagnía.
+
+ Gelo, grandine, tempestate,--fulguri, troni, oscuritate,
+ non sia nulla aversitate--che me non agia en sua balía.
+
+ Glie demonia enfernali--essi sian mei ministrali,
+ che m'exerciten li mali--c'ho guadagnati a mia follía.
+
+ Enfin del mondo a la finita--sí me duri questa vita,
+ e poi, a la sceverita,--dura morte me se dia.
+
+ Elegome en sepultura--ventre de lupo en voratura,
+ e le reliquie en cacatura--en spineta e rogaría.
+
+ Gli miracol po' la morte--chi ce vien agia le scorte,
+ e le vessazion forte--con terribel fantasía.
+
+ Onom che m'ode mentovare--sí se degia stupefare,
+ colla croce sé signare--ché mal contro non sia en via.
+
+ Signor mio, non è vendetta--tutta la pena c'ho detta,
+ ché me creasti en tua diletta--ed io t'ho morto a villanía.
+
+
+
+
+XLIX
+
+DE LA COSCIENZIA PACIFICATA
+
+
+ O coscienzia mia,--grande me dái mo reposo;
+ giá non è stato tuo oso--per tutto lo tempo passato.
+
+ Tutto lo tempo passato,--da poi ch'io me recordo,
+ sempre m'hai tribulato--e vissa meco en descordo;
+ e non èi passata co sordo,--sempre de me mormorando,
+ ed onne mio fatto blasmando--giá non sia tanto occultato.
+
+ Da puoi ch'io fui creata,--Dio ordinò mia natura,
+ ed agiola sí conservata,--che non l'ho fallata a nul'ura;
+ iudicio de dirittura--me fu ordenato nel core,
+ scritto ne porto el tenore--de tutto el tuo operato.
+
+ Qual è rason che mo tace,--e nulla me dái molesta?
+ hame donato una pace,--sempre con teco agio festa;
+ vita meno celesta,--poi ch'io non t'agio a ribello,
+ ca lo splacer tuo è coltello--ch'entro al merollo ha passato.
+
+ Ragion è ch'io deia posare,--poi che 'l iudicio hai fatto;
+ iustizia sí t'è en amare--e messo i e' t'en man entrasatto;
+ e nullo volesti far patto,--ciò che ne fae sí te piace,
+ e loco si fonda la pace--che il mio furor ha placato.
+
+
+
+
+L
+
+DE LA GRANDE BATTAGLIA DE ANTICRISTO
+
+
+ Or se parrá chi averá fidanza!
+ la tribulanza ch'è profetizata,
+ da onne lato vegiola tonare.
+
+ La luna è scura, el sole ottenebrato,
+ le stelle del cielo vegio cadere;
+ l'antiquo serpente pare scapolato,
+ tutto lo mondo vegio lui sequire;
+ l'acque s'ha bevute da onne lato,
+ fiume Giordan se spera d'enghiuttire,
+ lo popolo de Cristo devorare.
+
+ Lo sole è Cristo che non fa mo segna
+ per fortificare li soi servente;
+ miracoli non vedemo che sostegna
+ la fidelitate nella gente;
+ question ne fa gente malegna,
+ obproprio ne dicon malamente,
+ rendendo lor ragion nogl potem trare.
+
+ La luna sí è la ecclesia scurata,
+ la qual la notte al mondo relucía,
+ papa e cardenal con lor guidata;
+ la luce è tornata en tenebría;
+ la universitate clericata
+ è encorsata e pres'ha mala via:
+ o sire Dio, chi porrá scampare?
+
+ Le stelle che del cielo son cadute,
+ la universitate reliosa,
+ molte de la via sí son partute,
+ entrate per la via pericolosa;
+ l'acque del diluvio son salute,
+ coperti i monti, sommerso onne cosa;
+ aiuta, Dio, aiuta lo notare!
+
+ Tutto el mondo veggio conquassato
+ e precipitando va en ruina;
+ como l'omo che è enfrenetecato,
+ al qual non può om dar medicina,
+ li medici sí l'hanno desperato,
+ ché non glie giova encanto né dottrina,
+ vedemolo en extremo lavorare.
+
+ Tutta la gente vegio ch'è signata
+ del caratte de l'antiquo serpente;
+ ed en tre parte l'hane divisata;
+ chi campa d'uno, l'altro el fa dolente;
+ l'avarizia nello campo è entrata,
+ fatt'ha sconfitta e morta molta gente,
+ e pochi son che vogliano restare.
+
+ Se alcun ne campa d'esta enfronta,
+ metteglie lo dado del sapere;
+ enfia la scienzia en alto monta,
+ vilipende gli altri e sé tenere;
+ a l'altra gente le peccata conta,
+ li suoi porta drieto a non vedere,
+ voglion dir molto e niente fare.
+
+ Quigli pochi che ne son campati
+ de questi doi legami dolorosi,
+ en altro laccio sí gli ha 'ncatenati;
+ de fare signi sí son desiosi,
+ far miracoli, render senetati,
+ de rapti e profezie son golosi;
+ se alcun ne campa, sí pò Dio laudare.
+
+ Ármate, omo, ché se passa l'ora
+ che possi campare di questa morte;
+ ché nulla ne fo ancora sí dura
+ né altra ne sará giamai sí forte;
+ gli santi n'áber molto gran paura
+ de venir a prender queste scorte;
+ d'essere securo stolto me pare.
+
+
+
+
+LI
+
+COMO LA VERITÁ PIANGE CH'È MORTA LA BONTADE
+
+
+ La Veritade piange,--ch'è morta la Bontade;
+ e mostra le contrade--lá 've è vulnerata.
+
+ La Veritá envita--tutte le creature
+ che vengano al corrotto--ch'è de tanto dolure;
+ cielo, terra e mare,--aere, foco e calure
+ fanno grande romure--de sta cosa scontrata.
+
+ Piange la Innocenzia:--En Adam fui ferita,
+ en Cristo resuscitata,--or so morta e perita;
+ vendeca nostra eniuria,--Maiestate enfinita,
+ che vegia om la fallita--per la pena portata.--
+
+ La Legge naturale--sí fa gran lamentanza,
+ e fa uno corrotto--che è de gran pietanza:
+ --O Bontá nobilissima,--chi ne fará vegnanza
+ de tanta iniquitanza--ch'en te è demostrata?--
+
+ La Legge mosaica--con le diece Precetta
+ fanno grande romore--de la Bontá diletta:
+ --O Bontá nobilissima,--co te vedemo afflitta!
+ chi ne fará venditta,--ché t'hanno sí sprezata?--
+
+ La Legge de la grazia--con lo suo parentato
+ fanno clamore en alto--sopra lo ciel passato:
+ --O Patre onnipotente,--pari adormentato
+ de sto danno scontrato,--ché onne cosa è guastata.--
+
+ L'alta Vita de Cristo--con la Encarnazione
+ fanno clamor sí alto--sopra omne clamagione;
+ clama la sua Dottrina,--clama la Passione:
+ --Signor, fanne ragione,--che sia ben vendicata.--
+
+ La divina Scrittura--con la Filosofia
+ fanno uno corrotto--con grande dolentía:
+ --O Bontá nobilissima,--nostro tesauro e via,
+ grande fo villanía--averte sí sprezata.--
+
+ Gli Articoli de la fede--sí s'onno congregati:
+ --Oi lassi noi, dolenti--co semo desolati!
+ nostra fatica e frutti--sémone derobbati,
+ la vita en tal peccati--non sia piú comportata.--
+
+ Le Virtude piangono--de uno amaro pianto:
+ --O Bontá nobilissima,--nostro tesauro e canto,
+ non trovamo remedio--de lo dannagio tanto,
+ lo nostro dolor tanto--nulla mente ha stimata.--
+
+ Piangono le Sacramenta:--Noi volem morire,
+ da poi che la Bontade--vedemo sí perire;
+ non ne giova el vivere--non sapem ove gire;
+ vendeca, iusto Sire,--ch'ell'è sí mal trattata.--
+
+ Li Doni de lo spirito--chiamano ad alta vuce:
+ --Vendeca nostra eniuria,--alta divina luce;
+ aguarda lo naufragio--che patem 'n esta fuce;
+ se tu non ne conduce,--perim 'n esta contrata.--
+
+ Fanno grande corrotto--l'alte Beatitute:
+ --Aguardace, Signore,--co sem morte e battute!
+ oi lasse noi dolente,--a que sem devenute!
+ peggio simo tenute--che vizia reprobata.--
+
+ Piangon le Relione--e fanno gran lamento:
+ --Aguardace, Signore,--a lo nostro tormento;
+ poi che Bontate è morta,--semo en destrugemento;
+ come la polve al vento--nostra vita è tornata.
+
+ Li Frutti de lo spirito--sí fanno gran romore:
+ --Vendica nostra eniuria,--alto, iusto Signore;
+ la curia romana,--c'ha fatto esto fallore,
+ corriamoci a furore,--tutta sia dissipata.
+
+ Fansi chiamar ecclesia--le membra d'Anticrisso!
+ aguardace, Signore,--non comportar piú quisso;
+ purgata questa ecclesia--e quel che ci è mal visso
+ sia en tal loco misso--che purge i soi peccata.
+
+
+
+
+LII
+
+COMO CRISTO SE LAMENTA DE LA CHIESA ROMANA
+
+
+ Iesú Cristo se lamenta--de la Chiesa romana,
+ che gli è engrata e villana--de l'amor che gli ha portato.
+
+ --Da poi ch'io presi carne--de la umana natura,
+ sostenni passione--con una morte dura;
+ desponsai la Ecclesia--fidelissima e pura,
+ puse en lei mia cura--d'un amore apicciato.
+
+ Gli mei pover discipoli--per lo mondo mandai,
+ de lo Spirito santo--lor coragio enflammai,
+ la fede mia santissima--per lor sí semenai,
+ molti segni mostrai--per l'universo stato.
+
+ Vedendo el mondo cieco--tanti segni mostrare,
+ a omini idioti--tanto saper parlare,
+ fuor presi d'amiranza,--credere e battizare,
+ essi quegl segni fare--onde será amirato.
+
+ Levossi l'idolatria--col suo pessimo errore,
+ puose en arte magica--li signi del Signore,
+ accecò gli populi;--rege, emperadore
+ occisero a dolore--omne messo mandato.
+
+ Tanto era lo fervore--de la primera fede,
+ occidendone uno,--mille lassava erede;
+ stancava li carnifici--de farne tanta cede,
+ martirizata fede--vicque per adurato.
+
+ Levosse la eresía--e fece gran semblaglia,
+ contra la veritate--fece gran battaglia,
+ sofisticato vero--sua seminò zizaglia,
+ non fo senza travaglia--cotal ponto passato.
+
+ Mandai li mei dottori--con la mia sapienza,
+ disputaron e 'l vero--mostrâro senza fallenza,
+ sconfissero e cacciâro--omne falsa credenza,
+ demonstrâr mia prudenza--de vivere ordenato.
+
+ Vedete el mio cordoglio--a que so mo redutto!
+ lo falso clericato--sí m'ha morto e destrutto,
+ d'ogne mio lavoreccio--me fon perder lo frutto,
+ maior dolor che morte--da lor aggio portato.
+
+
+
+
+LIII
+
+DEL PIANTO DE LA CHIESA REDUTTA A MAL STATO
+
+
+ Piange la Ecclesia, piange e dolura,
+ sente fortura di pessimo stato.
+
+ --O nobilissima mamma, que piagni?
+ mostri che senti dolur molto magni;
+ narrame 'l modo perché tanto lagni,
+ ché sí duro pianto fai smesurato.
+
+ --Figlio, io sí piango ché m'aggio anvito;
+ veggiome morto pate e marito;
+ figli, fratelli, nepoti ho smarrito,
+ omne mio amico è preso e legato.
+
+ So circundata da figli bastardi,
+ en omne mia pugna se mostran codardi,
+ li mei legitimi spade né dardi
+ lo lor coragio non era mutato.
+
+ Li mei legitimi era en concorda,
+ veggio i bastardi pien de discorda,
+ la gente enfedele me chiama la lorda
+ per lo reo exemplo ch'i' ho seminato.
+
+ Veggio esbandita la povertate,
+ nullo è che curi se non degnetate;
+ li mei legitimi en asperitate,
+ tutto lo mondo gli fo conculcato.
+
+ Auro ed argento on rebandito,
+ fatt'on nemici con lor gran convito,
+ omne buon uso da loro è fugito,
+ donde el mio pianto con grande eiulato.
+
+ O' sono li patri pieni de fede?
+ nul è che curi per ella morire;
+ la tepedeza m'ha preso ed occede,
+ el mio dolore non è corrottato.
+
+ O' son li profeti pien de speranza?
+ nul è che curi en mia vedovanza;
+ presunzione presa ha baldanza,
+ tutto lo mondo po' lei s'è rizato.
+
+ O' son gli apostoli pien de fervore?
+ nul è che curi en lo mio dolore;
+ uscito m'è scontra el proprio amore
+ e giá non veggio ch'egl sia contrastato.
+
+ O' son gli martiri pien de forteza?
+ non è chi curi en mia vedoveza;
+ uscita m'è scontra l'agevoleza,
+ el mio fervore si è anichilato.
+
+ O' son li prelati iusti e ferventi,
+ che la lor vita sanava la gente?
+ uscit'è la pompa, grossura potente,
+ e sí nobel orden m'ha maculato.
+
+ O' son gli dottori pien de prudenza?
+ molti ne veggio saliti en scienza;
+ ma la lor vita non m'ha convenenza,
+ dato m'on calci che 'l cor m'ha corato.
+
+ O religiosi en temperamento,
+ grande de voi avea piacemento;
+ or vado cercando omne convento,
+ pochi ne trovo en cui sia consolato.
+
+ O pace amara co m'hai sí afflitta!
+ mentre fui en pugna sí stetti dritta,
+ or lo riposo m'ha presa e sconfitta,
+ el blando dracone sí m'ha venenato.
+
+ Nul è che venga al mio corrotto,
+ en ciascun stato sí m'è Cristo morto;
+ o vita mia, speranza e deporto,
+ en omne coraggio te veggio afocato!
+
+
+
+
+LIV
+
+EPISTOLA A CELESTINO PAPA QUINTO, CHIAMATO PRIMA PETRO DA MORRONE
+
+
+ Que farai, Pier da Morrone?--èi venuto al paragone.
+
+ Vederimo el lavorato--che en cella hai contemplato;
+ se 'l mondo de te è 'ngannato,--séquita maledizione.
+
+ La tua fama alt'è salita,--en molte parte n'è gita;
+ se te sozzi a la finita,--agl buon sirai confusione.
+
+ Como segno a sagitta,--tutto 'l mondo a te affitta;
+ se non tien bilanza ritta,--a Dio ne va appellazione.
+
+ Se se' auro, ferro o rame--proveráte en esto esame;
+ quegn'hai filo, lana o stame--mostreráte en est'azone.
+
+ Questa corte è una fucina--che 'l buon auro se ci afina;
+ se llo tiene altra ramina,--torna en cenere e carbone.
+
+ Se l'officio te deletta,--nulla malsanía piú è 'nfetta;
+ e ben è vita maledetta--perder Dio per tal boccone.
+
+ Grande ho aúto en te cordoglio--co te uscío de bocca:--Voglio;--
+ ché t'hai posto iogo en coglio--che t'è tua dannazione.
+
+ Quando l'uomo virtuoso--è posto en luoco tempestoso,
+ sempre el trovi vigoroso--a portar ritto el gonfalone.
+
+ Grand'è la tua degnitate,--non è meno la tempestate;
+ grand'è la varietate--che troverai en tua magione.
+
+ Se non hai amor paterno,--lo mondo non girá obedenno;
+ ch'amor bastardo non è denno--d'aver tal prelazione.
+
+ Amor bastardo ha 'l pagamento--de sotto dal fermamento;
+ ché 'l suo falso entendemento--de sopre ha fatto sbandegione.
+
+ L'ordene cardenalato--posto è en basso stato;
+ ciaschedun suo parentato--d'ariccar ha entenzione.
+
+ Guárdate dagl prebendate--che sempre i trovera' afamate;
+ e tant'è la lor siccitate,--che non ne va per potagione.
+
+ Guárdate dagl barattere--che 'l ner per bianco fon vedere;
+ se non te sai ben schirmere--canterai mala canzone.
+
+
+
+
+LV
+
+CANTICO DE FRATE IACOPONE DE LA SUA PREGIONIA
+
+
+ Que farai, fra Iacovone?--se' venuto al paragone.
+
+ Fusti al monte Pelestrina--anno e mezo en disciplina;
+ pigliasti loco malina,--onde hai mo la pregione.
+
+ Prebendato en corte i Roma,--tale n'ho redutta soma;
+ omne fama mia s'afoma,--tal n'aggio maledezone.
+
+ So arvenuto prebendato,--ché 'l capuccio m'è mozato,
+ perpetuo encarcerato--encatenato co lione.
+
+ La pregione che m'è data,--una casa soterrata;
+ arescece una privata,--non fa fragar de moscone.
+
+ Nullo omo me pò parlare,--chi me serve lo pò fare;
+ ma èglie oporto confessare--de la mia parlazione.
+
+ Porto getti de sparvire,--sonagliando nel mio gire;
+ nova danza ce pò udire--chi sta presso a mia stazone.
+
+ Da poi ch'i' me so colcato,--revoltome ne l'altro lato,
+ nei ferri so zampagliato,--engavinato en catenone.
+
+ Agio un canestrello apeso--che dai sorci non sia offeso,
+ cinque pani, al mio parviso,--pò tener lo mio cestone.
+
+ Lo cestone sta fornito--sette de lo dí transíto,
+ cepolla per appetito,--nobel tasca de paltone.
+
+ Po' che la nona è cantata,--la mia mensa apparecchiata;
+ omne crosta è radunata--per empir mio stomacone.
+
+ Rècamese la cocina,--messa en una mia catina;
+ puoi ch'abassa la ruina,--bevo e 'nfondo el mio polmone.
+
+ Tanto pane enante affetto,--che n'è statera un porchetto;
+ ecco vita d'uomo stretto,--nuovo santo Ilarione.
+
+ La cocina manecata,--ecco pesce en peverata;
+ una mela me c'è data--e par taglier de storione.
+
+ Mentre mangio ad ura ad ura--sostegno grande freddura,
+ lèvome a l'ambiadura--stampiando el mio bancone.
+
+ Paternostri otto a denaro--a pagar lo tavernaro;
+ ch'io non agio altro tesaro--a pagar lo mio scottone.
+
+ Se ne fosser proveduti--gli frati che son venuti
+ en corte pro argir cornuti,--che n'avesser tal boccone!
+
+ Se n'avesser cotal morso,--non faríen cotal discorso;
+ en gualdana corre el corso--per aver prelazione.
+
+ Povertate poco amata,--pochi t'hanno desponsata,
+ se se porge vescovata--che ne faccia arnunzascione.
+
+ Alcun è che perde el monno,--altri el lassa como a sonno,
+ altri el caccia en profonno:--diversa han condizione.
+
+ Chi lo perde è perduto,--chi lo lassa è pentuto,
+ chi lo caccia ha 'l proferuto,--èglie abominazione.
+
+ L'uno stando gli contenne,--l'altri dui arprende arprende,
+ se la vergogna se spenne,--vederai chi sta al passone.
+
+ L'ordene sí ha un pertuso--ch'a l'uscir non è confuso,
+ se quel guado fusse archiuso--starían fissi al magnadone.
+
+ Tanto so gito parlando,--corte i Roma gir leccando,
+ c'ho ragionto alfin lo bando--de la mia presunzione.
+
+ Iaci, iaci en esta stia--come porco de grassía!
+ lo natal non trovería--chi déme lieve paccone.
+
+ Maledicerá la spesa--lo convento che l'ha presa;
+ nulla utilitá n'è scesa--de la mia reclusione.
+
+ Faite, faite que volite,--frati che de sotto gite;
+ ca le spese ce perdite,--prezo nullo de prescione.
+
+ Ch'aio grande capitale,--ché me so uso de male,
+ e la pena non prevale--contra lo mio campione.
+
+ Lo mio campion è armato,--del mio odio scudato,
+ non pò esser vulnerato--mentre ha collo lo scudone.
+
+ O mirabel odio mio,--d'omne pena hai signorío,
+ nullo recepi engiurío,--vergogna t'è esaltazione.
+
+ Nullo te trovi nemico,--onnechivegli hai per amico;
+ io solo me so l'inico--contra mia salvazione.
+
+ Questa pena che m'è data--trent'ann'è che l'agio amata;
+ or è gionta la giornata--d'esta consolazione.
+
+ Questo non m'è orden novo,--ché 'l capuccio longo arprovo,
+ ch'anni diece enteri truovo--ch'i' 'l portai gir bizocone.
+
+ Loco feci el fondamento--a vergogne e schirnimento;
+ le vergogne so co vento--de vessica de garzone.
+
+ Questa schiera è sbarattata,--la vergogna è conculcata,
+ Iacovon la sua masnata--curre al campo al gonfalone.
+
+ Questa schiera mess'è 'n fuga,--venga l'altra che succurga;
+ se nul'altra non ne surga,--anco attende al padiglione.
+
+ Fama mia, t'aracomando--al somier che va raghiando,
+ puo' la coda sia 'l tuo stando--e quel te sia per guidardone.
+
+ Carta mia va', metti banda,--Iacovon pregion te manda
+ en corte i Roma, ché se spanda--en tribú, lengua e nazione.[2]
+
+
+NOTE:
+
+ [2] Questa stanzia sequente era piú in certi libri:
+
+ E di' co iaccio sotterrato,--en perpetuo carcerato;
+ en corte Roma ho guadagnato--sí bon beneficione.
+
+ (Nota del Bonaccorsi).
+
+
+
+
+LVI
+
+EPISTOLA A PAPA BONIFAZIO OTTAVO
+
+
+ O papa Bonifazio,--io porto el tuo prefazio
+ e la maledizione--e scomunicazione.
+
+ Colla lengua forcuta--m'hai fatta sta feruta,
+ che colla lengua ligni--e la piaga me stigni.
+
+ Ché questa mia feruta--non può esser guaruta
+ per altra condizione--senza assoluzione.
+
+ Per grazia te peto--che me dichi:--Absolveto--
+ e l'altre pene me lassi--fin ch'io del mondo passi.
+
+ Puoi, se te vol provare--e meco esercitare,
+ non de questa materia,--ma d'altro modo prelia.
+
+ Se tu sai sí schirmire--che me sacci ferire,
+ tengote bene esperto--se me fieri a scoperto.
+
+ Ch'aio doi scudi a collo--e, se io non me li tollo,
+ per secula infinita--mai non temo ferita.
+
+ El primo scudo sinistro,--l'altro sede al diritto;
+ lo sinistro scudato--lo diamante ha provato.
+
+ Nullo ferro ci aponta,--tanto c'è dura pronta!
+ Questo è l'odio mio,--ionto a l'onor di Dio.
+
+ Lo diritto scudone--d'una pietra en carbone,
+ ignita como fuoco--d'uno amoroso iuoco.
+
+ Lo prossimo en amore--d'uno enfocato ardore;
+ se te vuoli fare enante,--puòlo provare 'nestante.
+
+ E, quanto vol, t'abrenca,--ch'io co l'amar non venca;
+ volentiere te parlára,--credo che te iovára.
+
+ Vale, vale, vale,--Dio te tolla omne male,
+ e díelome per grazia--ch'io 'l porto en lieta facia.
+
+ Finisco lo trattato--en questo loco lassato.
+
+
+
+
+LVII
+
+EPISTOLA SECONDA AL PREFATO PAPA
+
+
+ Lo pastor per mio peccato--posto m'ha fuor de l'ovile,
+ non me giova alto belato--che m'armetta per l'ostile.
+
+ O pastor, co non te sveghi--a questo alto mio belato?
+ che me tragi de sentenza--de lo tuo scomunicato,
+ de star sempre empregionato;--se esta pena non ce basta,
+ puoi ferire con altra asta,--como piace al tuo sedile.
+
+ Longo tempo agio chiamato,--ancora non fui audito;
+ scrissete nel mio dittato--de quel non fui esaudito;
+ ch'io non stia sempre amannito--a toccar che me sia operto;
+ non arman per mio defetto--ch'io non arentri al mio covile.
+
+ Come 'l cieco che clamava--da passanti era sprobrato,
+ maior voce esso iettava:--Miserere, Dio, al cecato.
+ --Que adimandi che sia dato?--Meser ch'io revegia luce,
+ ch'io possa cantar a voce--quello osanna puerile.--
+
+ Servo de centurione,--paralitico en tortura,
+ non so degno ch'en mia casa--sí descenda tua figura;
+ bastame pur la scrittura--che sia ditto:--Absolveto.--
+ Ché 'l tuo ditto m'è decreto--che me tra' fuor del porcile.
+
+ Troppo iaccio a la piscina--al portico de Salamone;
+ grandi moti sí fa l'acqua--en tanta perdonazione;
+ è passata la stagione,--prestolo che me sia detto;
+ ch'io me lievi e toll'al letto--ed artorni al mio casile.
+
+ Co malsano, putulente,--deiattato so dai sane,
+ né an santo né a mensa--con om san non mangio pane;
+ peto che tua voce cane--e sí me dichi en voglia santa:
+ --Sia mondata la tua tanta--enfermetate malsanile!--
+
+ So vessato dal demonio,--muto, sordo deventato;
+ la mia enfermetate pete--ch'en un ponto sia curato,
+ che 'l demonio sia fugato--e l'audito me se renna
+ e sia sciolta la mia lengua--che legata fo con:--Sile!--
+
+ La puella che sta morta--en casa del sinagogo,
+ molto peio sta mia alma,--de sí dura morte mogo!
+ Che porgi la man rogo--e sí me rendi a san Francesco,
+ ch'esso me remetta al desco--ch'io riceva el mio pastile.
+
+ Deputato so en enferno--e so gionto giá a la porta;
+ la mia mate Relione--fa gran pianto con sua scorta;
+ l'alta voce udir oporta--che me dica:--Vechio, surge!--
+ Ch'en cantar torni luge,--che è fatto del senile.
+
+ Como Lazaro soterrato--quattro dí en gran fetore,
+ né Maria ce fo né Marta--che pregasse 'l mio Signore;
+ puolse far per suo onore--che me dica:--Veni fuora!--
+ Per l'alta voce decora--sia remisso a star coi file.
+
+ Un empiasto m'è 'nsegnato--e dittome che pò giovare;
+ quel da me è delongato--non gli posso ademandare;
+ scrivogli nel mio dittare--che me degia far l'aiuto:
+ che lo 'mpiasto sia compiuto--per la lengua de fra Gentile.
+
+
+
+
+LVIII
+
+EPISTOLA TERZIA AL PREFATO PAPA DA POI CH'EL FO PRESO
+
+
+ O papa Bonifazio,--molt'hai iocato al mondo;
+ penso che giocondo--non te porrai partire.
+
+ El mondo non ha usato--lassar li suoi serventi
+ che a la sceverita--se partano gaudenti;
+ non fará legge nova--de fartene esente,
+ che non te dia i presente--che dona al suo servire.
+
+ Ben me lo pensava--che fusse satollato
+ d'esto malvascio ioco--ch'al mondo hai conversato;
+ ma, poi che tu salisti--en officio papato,
+ non s'aconfé a lo stato--essere en tal desire.
+
+ Vizio enveterato--convèrtese en natura:
+ de congregar le cose--grande hai avuta cura;
+ or non ce basta el licito--a la tua fame dura,
+ messo t'èi a robbatura--como ascaran rapire.
+
+ Pare che la vergogna--derieto aggi gettata,
+ l'alma e 'l corpo hai posto--ad levar tua casata;
+ omo ch'en rena mobile--fa grande edificata,
+ subito è ruinata--e non gli può fallire.
+
+ Como la salamandra--se renuova nel fuoco,
+ cusí par che gli scandali--te sian solazo e giuoco;
+ de l'anime redente--par che te curi puoco;
+ ove t'aconci el luoco,--saperálo al partire.
+
+ Se alcuno vescovello--può niente pagare,
+ mettegli lo flagello--che lo vogli degradare;
+ poi lo mandi al camorlengo--che se degia accordare,
+ e tanto porría dare--che 'l lasserai redire.
+
+ Quando nella contrata--t'aiace alcun castello,
+ 'nestante metti screzio--entra frate e fratello;
+ a l'un getti el brazo en collo,--a l'altro mostre 'l coltello,
+ se non assente al tuo appello,--menaccel de ferire.
+
+ Pensi per astuzia--el mondo dominare,
+ que ordene un anno,--l'altro el vedi guastare;
+ el mondo non è cavallo--che se lasse enfrenare,
+ che 'l possi cavalcare--secondo el tuo volere.
+
+ Quando la prima messa--da te fo celebrata,
+ venne una tenebría--en tutta la contrata;
+ en santo non remase--lumiera arapicciata,
+ tal tempesta è levata--lá 've tu stave a dire.
+
+ Quando fo celebrata--la coronazione,
+ non fo celato al mondo--quello che ce scontròne;
+ quaranti omini fôr morti--a l'uscir de la mascione,
+ miracolo Dio mostròne--quanto gli eri en piacere.
+
+ Reputavete essere--lo piú sufficiente
+ de sedere en papato--sopra onn'om vivente;
+ chiamavi santo Pietro--che fosse respondente
+ se esso sapea niente--respetto el tuo sapere.
+
+ Poneste la tua sedia--da parte d'aquilone,
+ de contra Dio altissimo--fo la tua entenzione;
+ subito hai ruina,--sei preso en tua magione,
+ e nullo se trovòne--a poterte guarire.
+
+ Lucifero novello--a sedere en papato,
+ lengua de blasfemia--che 'l mondo hai venenato,
+ che non se trova spezie,--bruttura de peccato,
+ lá 've tu se' enfamato--vergogna è a proferire.
+
+ Poneste la tua lengua--contra la relione,
+ a dicer la blasfemia--senza nulla cagione;
+ e Dio sí t'ha somerso--en tanta confusione,
+ che onom ne fa canzone--tuo nome a maledire.
+
+ O lengua macellaia--a dicer villania,
+ remproperar vergogne--con grande blasfemía,
+ né emperator né rege--chi voi altri se sia,
+ da te non se partía--senza crudel ferire.
+
+ O pessima avarizia,--sete enduplicata,
+ bever tanta pecunia,--non esser saziata;
+ non ce pensavi, misero,--a cui l'hai congregata;
+ ché tal la t'ha robbata--che non te era en pensiere.
+
+ La settimana santa,--che onom stava en planto,
+ mandasti tua fameglia--per Roma andar al salto,
+ lance andar rompendo,--facendo danza e canto;
+ penso ch'en molto afranto--Dio te degia punire.
+
+ Entro per santo Petro--e per Santa Santoro
+ mandasti tua fameglia--facendo danza e coro;
+ li peregrini tutti--scandalizati fuoro,
+ maledicendo tuo oro--e te e tuo cavalliere.
+
+ Pensavi per augurio--la vita perlongare;
+ anno, dí né ora--omo non pò sperare;
+ vedemo per lo peccato--la vita stermenare,
+ la morte appropinquare--quand'om pensa gaudere.
+
+ Non trovo chi recordi--nullo papa passato
+ ch'en tanta vanagloria--esso sia delettato;
+ par che 'l timor de Dio--derieto aggi gettato,
+ segno è de desperato--o de falso sentire.
+
+
+
+
+LIX
+
+DE LA SANTA POVERTÁ SIGNORA DE TUTTO
+
+
+ Povertade enamorata,--grand'è la tua signoria.
+
+ Mia è Francia ed Inghilterra,--enfra mar aggio gran terra,
+ nulla me se move guerra,--sí la tengo en mia balía.
+
+ Mia è la terra de Sassogna,--mia è la terra de Guascogna,
+ mia è la terra de Borgogna--con tutta la Normandia.
+
+ Mio è 'l renno Teotonicoro,--mio è 'l renno Boemioro,
+ Ibernia e Dacioro,--Scozia e Fresonía.
+
+ Mia è la terra de Toscana,--mia è la valle spoletana,
+ mia è la Marca anconetana--con tutta la Schiavonía.
+
+ Mia è la terra cicigliana,--Calabria e Puglia piana,
+ Campagna e terra romana--con tutto 'l pian de Lombardia.
+
+ Mia è Sardenna e renno Cipri,--Corseca e quel de Creti,
+ de lá del mar gente infiniti--che non saccio lá 've stia.
+
+ Medi, persi ed elamiti,--iacomini e nestoriti,
+ giurgiani, etiopiti,--India e Barbaría.
+
+ Le terre ho dato a lavoranno,--a li vasalli a coltivanno,
+ gli frutti dono en anno en anno,--tant'è la mia cortesia.
+
+ Terra, erbe con lor colori,--arbori e frutti con sapori,
+ bestie, miei servitori,--tutte en mia befolcaría.
+
+ Acque, fiumi, lachi e mare,--pescetegli e lor notare,
+ aere, venti, ucel volare,--tutti me fonno giollaría.
+
+ Luna, sole, cielo e stelle--fra miei tesor non son covelle,
+ de sopra cielo sí ston quille--che tengon la mia melodia.
+
+ Poi che Dio ha 'l mio velle,--possessor d'onnecovelle,
+ le mie ale on tante penne--de terra en cielo non m'è via.
+
+ Poi el mio voler a Dio è dato,--possessor so d'onne stato,
+ en lor amor so trasformato,--ennamorata cortesia.
+
+
+
+
+LX
+
+DE LA SANTA POVERTÁ E SUO TRIPLICE CIELO
+
+
+ O amor de povertate,--regno de tranquillitate!
+
+ Povertate, via secura,--non ha lite né rancura,
+ de latron non ha paura--né de nulla tempestate.
+
+ Povertate muore en pace,--nullo testamento face,
+ lassa el mondo como iace--e le gente concordate.
+
+ Non ha iudece né notaro,--a corte non porta salaro,
+ ridese de l'uomo avaro--che sta en tanta ansietate.
+
+ Povertá, alto sapere,--a nulla cosa soiacere,
+ en desprezo possedere--tutte le cose create.
+
+ Chi despreza sí possede,--possedendo non se lede,
+ nulla cosa i piglia 'l pede--che non faccia sue giornate.
+
+ Chi desía è posseduto,--a quel ch'ama s'è venduto;
+ s'egli pensa que n'ha 'vuto,--han'avute rei derrate.
+
+ Tropo so de vil coragio--ad entrar en vasallagio,
+ simiglianza de Dio ch'agio--deturparla en vanitate.
+
+ Dio non alberga en core stretto,--tant'è grande quant'hai affetto,
+ povertate ha sí gran petto,--che ci alberga deitate.
+
+ Povertate è ciel celato--a chi en terra è ottenebrato;
+ chi nel terzo ciel su è 'ntrato,--ode arcana profunditate.
+
+ El primo ciel è 'l fermamento,--d'onne onore spogliamento,
+ grande porge empedimento--ad envenir securitate.
+
+ A far l'onor en te morire,--le ricchezze fa sbandire,
+ la scienzia tacere--e fugir fama de santitate.
+
+ La richeza el tempo tolle,--la scienzia en vento estolle,
+ la fama alberga ed acolle--l'ipocresia d'onne contrate.
+
+ Pareme cielo stellato--chi da questi tre è spogliato,
+ ècce un altro ciel velato:--acque chiare solidate.
+
+ Quattro venti move 'l mare--che la mente fon turbare,
+ lo temere e lo sperare,--el dolere e 'l gaudiare.
+
+ Queste quattro spogliature--piú che le prime so dure;
+ se le dico, par errure--a chi non ha capacitate.
+
+ De lo 'nferno non temere--e del ciel spem non avere;
+ e de nullo ben gaudere--e non doler d'aversitate.
+
+ La virtú non è perchene,--ca 'l perchene è for de téne;
+ sempre encognito te tène--a curar tua enfermitate.
+
+ Se son nude le virtute--e le vizia son vestute,
+ mortale se don ferute,--caggio en terra vulnerate.
+
+ Puoi le vizia son morte,--le virtute son resorte
+ confortate da la corte--d'onne empassibilitate.
+
+ Lo terzo ciel è de piú altura,--non ha termen né mesura,
+ fuor de la magenatura--fantasie mortificate.
+
+ Da onne ben sí t'ha spogliato--e de virtute spropriato,
+ tesaurizi el tuo mercato--en tua propria vilitate.
+
+ Questo cielo è fabricato,--en un nihil è fondato,
+ o' l'amor purificato--vive nella veritate.
+
+ Ciò che te pare non è,--tanto è alto quello che è,
+ la superbia en cielo se'--e dannase l'umilitate.
+
+ Entra la vertute e l'atto--molti ci ode al ioco «matto»,
+ tal se pensa aver buon patto--che sta en terra alienate.
+
+ Questo cielo ha nome none,--moza lengua entenzione,
+ o' l'amor sta en pregione--en quelle luce ottenebrate.
+
+ Omne luce è tenebría,--ed omne tenebre c'è dia,
+ la nova filosofia--gli utri vechi ha dissipate.
+
+ Lá 've Cristo è ensetato,--tutto lo vechio n'è mozato,
+ l'un ne l'altro trasformato--en mirabile unitate.
+
+ Vive amor senza affetto--e saper senza entelletto,
+ lo voler de Dio eletto--a far la sua volontate.
+
+ Viver io e non io,--e l'esser mio non esser mio,
+ questo è un tal trasversío,--che non so diffinitate.
+
+ Povertate è nulla avere--e nulla cosa poi volere;
+ ed omne cosa possedere--en spirito de libertate.
+
+
+
+
+LXI
+
+DE SAN FRANCESCO E DE SETTE APPARIZIONE DE CROCE A LUI E DE LUI FATTE
+
+
+ O Francesco povero,--patriarca novello,
+ porti novo vexello--de la croce signato.
+
+ De croce trovam sette--figure demostrate,
+ como trovamo scrette--per ordene contate,
+ aggiole abbreviate--per poterle contare;
+ encresce l'ascoltare--de longo trattato.
+
+ La prima, nel principio--de tua conversione,
+ palazo en artificio--vedesti en visione;
+ piena la magione--de scude cruciate,
+ l'arme demostrate--del popol che t'è dato.
+
+ Stando en orazione--de Cristo meditanno,
+ tale enfocazione--te fo enfusa entanno,
+ sempre puoi lacremanno--quando te remembrava,
+ Cristo te recordava--nella croce levato.
+
+ Cristo te disse allora:--Se vuol po' me venire,
+ la croce alta, decora--prende con gran desire;
+ e te anichilire,--se vuol me seguitare,
+ te medesimo odiare,--el prossimo adamato.--
+
+ La terza fiata stanno--a guardar a la croce,
+ Cristo te disse entanno--con gran suono de voce;
+ per nome clamò el doce--Francesco tre fiata:
+ --La chiesa è sviata,--repara lo suo stato.--
+
+ Poi, la quarta fiata,--vidde frate Silvestro
+ una croce enaurata--fulgente nel tuo petto;
+ el draco maledetto,--ch'Asise circondava,
+ la voce tua el fugava--de tutto lo ducato.
+
+ Vidde frate Pacifico--la croce de duoi spade
+ en te, Francesco angelico,--degno de gran laude;
+ le spade son scontrade:--l'una da capo a piede,
+ l'altra en croce se vede--per le braccia spiecato.
+
+ Vidde te stare en aere--beato fra Monaldo,
+ o' stava a predicare--santo Antonio entanno:
+ en croce te mostranno,--frati benediceve,
+ poi li despareve,--como trovam contato.
+
+ La settima a la Verna,--stando en orazione,
+ sopra quella gran penna--con gran devozione,
+ mirabel visione,--serafin apparuto,
+ crucifisso è veduto--con sei ale mostrato.
+
+ Encorporòtte stimate,--lato, piede e mano,
+ duro fôra a credere--se nol contam de piano;
+ staendo vivo e sano--molti sí l'on mirate;
+ la morte declarate,--da molti fo palpato.
+
+ Fra l'altri santa Chiara--sí l'apicciò coi denti,
+ de tal tesaro avara--essa con la sua gente;
+ ma non gli valse niente,--ca gli chiovi eran de carne,
+ sí como ferro stane--duro ed ennervato.
+
+ La sua carne bianchissima,--co carne puerile,
+ enante era brunissima--per gli freddi nevili;
+ l'amor la fe' gentile--che par glorificata,
+ d'onne gente amirata--de mirabel ornato.
+
+ La piaga laterale--como rosa vermiglia,
+ lo pianto era tale--ad quella meraviglia,
+ vederla en la simiglia--de Cristo crucifisso,
+ lo cor era en abisso--veder tal spechiato.
+
+ O pianto gaudioso,--pieno d'amiranza,
+ pianto delettoso,--pieno di consolanza;
+ lacrime d'amanza--ce fuor tante gettate,
+ veder tal novetate,--Cristo nuovo piagato.
+
+ Giú da le calcagna--agli occhi tra' l'umore
+ questa veduta magna--d'esto enfocato ardore;
+ a li santi stette en cuore,--en Francesco fuor è uscito
+ lo balsamo polito--che 'l corpo ha penetrato.
+
+ En quella altissima palma--o' salisti, Francesco,
+ lo frutto pigliò l'alma--de Cristo crucifisso;
+ fusti en lui sí trasfisso,--mai non te mutasti;
+ co te ce trasformasti--nel corpo è miniato.
+
+ L'amore ha questo officio,--unir dui en una forma;
+ Francesco nel supplicio--de Cristo lo trasforma,
+ emprese quella norma--de Cristo ch'avea en core,
+ la mostra fe' l'amore--vestito d'un vergato.
+
+ L'amor divino altissimo--con Cristo l'abracciòne,
+ l'affetto ardentissimo--sí lo cc'encorporòne,
+ lo cor li stemperòne--como cera a sigello,
+ emprimettece quello--ov'era trasformato.
+
+ Parlar de tal figura--con la mia lengua taccio,
+ misteria sí oscura--d'entenderle soiaccio;
+ confesso che nol saccio--splicar tanta abondanza,
+ la smesurata amanza--de lo cuor enfocato.
+
+ Quanto fosse quel foco--non lo potem sapere;
+ lo corpo suo tal gioco--non poté contenere;
+ en cinque parte aprere--lo fece la fortura
+ per far demostratura--que en lui era albergato.
+
+ Nullo trovamo santo--che tal segni portasse;
+ misterio sí alto,--se Dio non revelasse;
+ buono è che lo passe,--non ne saccio parlare,
+ quil el porran trattare--che l'averan gustato.
+
+ O stímate amirate,--fabricate divine,
+ gran cosa demostrate--ch'a tal segni convine;
+ saperasse a la fine--quando sirá la giostra,
+ che se fará la mostra--del popolo crociato.
+
+ O anima mia secca--che non puoi lacrimare,
+ currece a bever l'ésca,--questo fonte potare,
+ loco te enebriare;--e non te ne partire,
+ lássatece morire--al fonte ennamorato.
+
+
+
+
+LXII
+
+DE SAN FRANCESCO E DE LE BATAGLIE DEL NEMICO CONTRA LUI
+
+
+ O Francesco, da Dio amato,--Cristo en te s'ène mostrato.
+
+ Lo Nemico engannatore,--aversier de lo Signore,
+ creato l'omo, ave dolore--che possedesse lo suo stato.
+
+ Giendo a lui con fraudolenza--e cascollo d'obedenza,
+ félli far grande perdenza,--del paradiso fo cacciato.
+
+ Puoi che l'uomo fo caduto--e lo Nemico fo saluto,
+ ed en superbia raputo,--ch'era signor deventato;
+
+ Dio, vedendo questo fatto,--fecese om e dieglie 'l tratto,
+ e tolseli tutto l'acatto--che sopre l'om aví' acquistato.
+
+ Con la sua umilitate--tolseli prosperitate,
+ e con la santa povertade--sí li die' scacco giocato.
+
+ Per gran tempo fo sconfitto--lo Nemico maleditto,
+ relevosse e fece gitto--e lo mondo ha rapicciato.
+
+ Vedendo l'alta Signoria--che lo Nemico sí vencía,
+ mandar ce vuol cavallaria--con guidator ben amastrato.
+
+ San Francesco ce fo elesso,--per gonfalonier è messo,
+ ma nullo ne vol con esso--che non sia al mondo desprezato.
+
+ Non vol nullo cavalliere--che non serva a tre destriere:
+ povertate ed obedere,--en castitá sia enfrenato.
+
+ Ármase lo guidatore--de l'arme del Signore,
+ ségnalo per grand'amore--de soi segni l'ha 'dornato.
+
+ Tanto era l'amore acuto--che nel cuor avea tenuto,
+ che nel corpo sí è apparuto--de cinque margarite ornato.
+
+ De la fico ave figura,--che è grassa per natura,
+ rompe la sua vestitura--en bocca rieca melato.
+
+ Poi gl'insegna de schirmire,--de dar colpi e sofferire,
+ enségnali co degia dire:--pace en bocca gli è trovato.
+
+ Lo Nemico s'atremío,--vedendo lui s'empaurío,
+ parvegli Cristo de Dio--che en croce avea spogliato.
+
+ --S'egli è Cristo, non me giova,--ch'esso vencerá la prova;
+ non so guerra che me mova,--sí par dotto ed amastrato.
+
+ Lasso me, da cui so vento!--ancora non me sgomento,
+ voglioce gire, e mo el tento,--ch'io possa far con lui mercato.
+
+ O Francesco, que farai?--te medesmo occiderai
+ del digiunio che fai,--sí l'hai duro comenzato.
+
+ --Facciol con discrezione,--ch'agio 'l corpo per fantone,
+ tengolo en mia pregione,--sí l'ho corretto e castigato.
+
+ --Veramente fai co santo,--el tuo nom è en onne canto;
+ móstrate co stai ad alto,--ché 'l Signor ne sia laudato.
+
+ --Celar voglio lo migliore--e mostrarme peccatore;
+ lo mio cor agio al Signore,--tenendo el capo umiliato.
+
+ --Quegna vita vorrai fare?--non vorrai tu lavorare
+ che ne possi guadagnare--e darne a chi non è adagiato?
+
+ --Metteròmme a gir pezente--per lo pane ad onne gente,
+ l'amor de l'Onnipotente--me fa gir co 'nebriato.
+
+ --Frate, tu non fai niente,--periscerai malamente,
+ gli sequaci fai dolente,--c'hai niente conservato.
+
+ --Tener voglio la via vera,--né sacco voglio né pera,
+ en pecunia posto èra--che non sia dagl miei toccato.
+
+ --Or te ne va en foresta--con tutta questa tua gesta,
+ piacerá a l'alta Maièsta--e l'om ne sirá edificato.
+
+ --Non so messo per mucciare:--'nante, vengo per cacciare,
+ ché te voglio assediare--ed a le terre agio attendato.
+
+ --Molta gente me torrai--con questo ordene che fai,
+ le femene me lasserai,--che non è buon misticato.
+
+ --Ed io te voglio dir novelle--le qual non te paròn belle:
+ fatto ho orden de sorelle,--da le qual sie guerregiato.
+
+ --Qual será la scortegiante--che se voglia trare enante
+ contra le mie forze tante,--che tutto 'l mondo ho conquistato?
+
+ --Nella valle Spoletana--una vergen c'è soprana:
+ Clara, de donna Ortulana,--templo de Dio consecrato.
+
+ --Quilli che son coniugati--non siron da star coi frati,
+ siron da te allecerati,--averògl so mio guidato.
+
+ --Ed io te vogl far afflitto.--Uno ordine agio elitto:
+ penitenti, orden deritto,--en matrimonio dirizato.
+
+ --Or non me toccar la resía,--che è contra la tua via:
+ questo non comportaría,--troppo ne siría turbato.
+
+ --Farne voglio inquisizione--a destruger tua magione,
+ metteraiolo en pregione--chi ne troverò toccato.
+
+ --Oimè lasso, me tapino,--ché me s'è rotto l'oncino,
+ haime messo en canna un frino--che me fa molto arafrenato.
+
+ O Francesco, co m'hai strutto!--el mondo te arprendi tutto,
+ ed haime messo en tal corrotto,--che m'hai morto e subissato.
+
+ Non voglio piú suffrire,--per anticristo voglio gire;
+ e vogliolo far venire,--ché tanto è profetizato.
+
+ --Con lui te darò el tratto,--el mondo t'artorrò affatto,
+ enfra li tuoi troverò patto--che i vestirò del mio vergato.
+
+ --La profezia non me talenta,--a la fin sí me sgomenta,
+ che te de' armaner la venta,--alora siraio enabissato.--
+
+ La battaglia dura e forte,--molti siròn feriti a morte,
+ chi vincerá averá le scorte,--e d'onne ben sirá ditato.
+
+
+
+
+LXIII
+
+EPISTOLA CONSOLATORIA A FRATE IOANNI DA FERMO DITTO DA LA VERNA PER LA
+STANZIA DOVE ANCO SE RIPOSA: TRANSFERITA EN VULGARE LA PARTE LITTERALE,
+QUALE È PROSA
+
+
+ A fra Ianne da la Verna,--ch'en quartana se scioverna,
+ a lui mando questa scretta,--che da lui deggi esser letta.
+
+Gran cosa ho reputata e reputo sapere abundare de Dio. La ragione?
+perché in quello è esercitata la umilitá con reverenzia. Ma grandissima
+cosa ho reputata e reputo sapere degiunare de Dio e patirne caristia. La
+ragione? perché in quello la fede è esercitata senza testimonii: la
+speranza senza espettazione de premio: la caritá senza signi de
+benivolenzia. Questi fondamenti sono ne li monti santi. Per questi
+fondamenti ascende l'anima a quello monte coagulato, nel quale se gusta
+el mele de la pietra e l'olio de lo sasso durissimo.
+
+ Vale, fra Ioanne, vale!--non t'encresca patir male.
+
+ Fra la 'ncudene e 'l martello--sí se fa lo bel vasello;
+ lo vasello de' star caldo,--perché 'l corpo venga en saldo.
+
+ Se a freddo se battesse,--non falla che non rompesse;
+ se è rotto, perde l'uso--ed è gettato fra lo scuso.
+
+ Argoméntate a clamare--che 'l Signor te degia dare
+ onne male e pestilenza,--ch'a questo è desplacenza.
+
+ Malum pene è glorioso--se da colpa non è encloso;
+ se per colpa l'omo el pate,--non se scusan tal derrate.
+
+
+
+
+LXIV
+
+CANTICO DE LA NATIVITÁ DE IESÚ CRISTO
+
+
+ O novo canto,--c'hai morto el pianto
+ de l'uomo enfermato.
+
+ Sopre el «fa» acuto--me pare emparuto
+ che 'l canto se pona;
+ e nel «fa» grave--descende suave
+ che 'l verbo resona.
+ Cotal desciso--non fo mai viso
+ sí ben concordato.
+
+ Li cantatori--iubilatori
+ che tengon lo coro,
+ son gli angeli santi,--che fanno li canti
+ al diversoro,
+ davante 'l fantino,--che 'l Verbo divino
+ ce veggio encarnato.
+
+ Audito è un canto:--«Gloria en alto
+ a l'altissimo Dio;
+ e pace en terra,--ch'è strutta la guerra
+ ed onne rio;
+ onde laudate--e benedicete
+ Cristo adorato!»--
+
+ En carta ainina--la nota divina
+ veggio ch'è scritta,
+ lá 'v'è 'l nostro canto--ritto e renfranto
+ a chi ben ci afitta;
+ e Dio è lo scrivano--c'ha 'perta la mano,
+ che 'l canto ha ensegnato.
+
+ Loco se canta--chi ben se n'amanta
+ de fede formata;
+ divinitate--en sua maiestate
+ ce vede encarnata;
+ onde esce speranza--che dá baldanza
+ al cor ch'è levato.
+
+ Canto d'amore--ce trova a ttut'ore
+ chi ce sa entrare;
+ con Dio se conforma--e prende la norma
+ del bel desiare;
+ co serafino,--deventa divino
+ d'amor enflammato.
+
+ El primo notturno--è dato a lo sturno
+ de martirizati:
+ Stefano è 'l primo,--che canta sublimo
+ con soi acompagnati,
+ ch'on posta la vita,--en Cristo l'ò insíta
+ ch'è fior de granato.
+
+ El secondo sequente--è dato a la gente
+ de li confessori;
+ lo Vangelista--la lengua ci ha mista
+ ch'adorna li cori;
+ ché nullo con canto--volò tanto ad alto
+ sí ben consonato.
+
+ El terzo sequente--a li innocenti
+ par che se dia;
+ ché col Garzone--ad ogne stagione
+ so en sua compagnia:
+ «Te Dio laudamo,--con voce cantamo
+ ché Cristo oggi è nato!».
+
+ O peccatori,--ch'a li mal signori
+ avete servito,
+ venite a cantare--che Dio pò om trovare,
+ ch'en terra è apparito
+ en forma de garzone,--e tiello en prigione
+ chi l'ha desiato.
+
+ Uomini errati,--che site vocati
+ a penetenza,
+ la quale onne errore--ve tolle dal core,
+ e dá entellegenza
+ da veritade--per pietade
+ a chi è umiliato;
+
+ uomini iusti,--che sete endusti,
+ venite a cantare,
+ ché sete envitati,--a Dio vocati
+ a gloriare,
+ a regno celesto,--che compie onne festo
+ che 'l core ha bramato.
+
+
+
+
+LXV
+
+CANTICO SECONDO DE LA NATIVITÁ DE CRISTO
+
+
+ Ad l'amor ch'è venuto--en carne a noi se dare,
+ andiamo a laude fare--e canto con onore.
+
+ Onòral, da che viene,--alma, per te salvare;
+ via, piú non tardare--ad lui de pervenire!
+ De sé non se retene--che non te voglia dare
+ parte, perché vol fare--te seco tutto unire;
+ porrai donqua soffrire--a llui che non te rendi,
+ e lui tutto non prendi--e abbracci con amore?
+
+ Pensa quanto te dona--ed a te que demanda,
+ però che non comanda--piú che non possi fare;
+ lo ciel sí abandona--e per terra sí anda,
+ ed ante sé non manda--richeza per usare;
+ en stalla sí vol stare,--palazo abandonato,
+ seco non ha menato--alcun suo servitore.
+
+ La sedia d'auro fino--de gemme resplendente,
+ corona sí lucente--or perché l'hai lassata?
+ orden de cherubini,--serafin tanto ardente,
+ quella corte gaudente--co l'hai abandonata?
+ corte tanto onorata--de tal servi e donzelli
+ e per amor fratelli,--perché lassi, Signore?
+
+ Per sedia tanto bella--presepe hai recevuto,
+ e poco feno avuto--dove fussi locato;
+ per corona de stelle--en pancelli envoluto,
+ bove ed aseno tenuto--ch'eri sí onorato;
+ ora se' acompagnato--da Iosef e Maria
+ ch'avevi en compagnia--corte de tanto onore.
+
+ Ebrio par deventato--o matto senza senno,
+ lassanno sí gran renno--e sí alte richeze;
+ ma com'è ciò scontrato--de tal matteza segno?
+ Avereste tu pegno--altre trovar alteze?
+ Vegio che son forteze--d'amor senza mesura,
+ che muta tanta altura--en sí basso valore.
+
+ Amor de cortesia,--de cui se' 'namorato,
+ che t'ha sí vulnerato,--che pazo te fa gire?
+ Vegio che t'ha en balía,--sí forte t'ha legato,
+ che tutto te se' dato,--giá non pòi contradire;
+ ben so che a morire--questo amore sí te mena,
+ da poi che non allena,--né cessa suo calore.
+
+ Giá non fu mai veduto--amor sí smesurato,
+ ch'allora, quando è nato,--agia tanta potenza,
+ poi che s'è venduto--emprima che sia nato;
+ l'amor t'ha comparato,--de te non fai retenza;
+ e non reman sentenza--se non che te occida
+ l'amor e sí conquida--en croce con dolore.
+
+ Ha fatto tal baratto--en la prima ferita,
+ onne cosa rapita--con sí gran forteza;
+ ad sé ha tanto tratto--senno, virtú e vita,
+ piú ch'onne calamita--ferro; sí grande alteza
+ ad cusí vil bassezza--en stalla farte stare,
+ per amor non schifare--defetto né fetore.
+
+ E che tu non conoschi--o non hai sentimento,
+ ad tale abassamento,--Iesú, tu se' venuto;
+ en te par che s'offoschi--luce de splendimento,
+ potere e vedimento--pare che sia perduto;
+ hatte l'amor feruto--e tu non te defendi,
+ a sua forza t'arendi--donando tuo vigore.
+
+ Ben so che, garzoncello,--hai perfetto sapere,
+ e tutto quel potere--c'ha la perfetta etade;
+ donqua, co picciolello--poteve contenere
+ tutto lo tuo volere--en tanta vilitade?
+ Grand'era caritade,--tutto sí te legava,
+ ed en sé occultava--senno, forza e valore.
+
+ En cusí vil pancelli--envolto te fe' stare,
+ e forte a bisognare--che ricevissi aiuto.
+ O cari cenciarelli,--potendo sí fasciare
+ e l'alto Dio legare--co fosse destituto!
+ En que era involuto--sí caro e fin tesauro
+ sopr'onne gemma ed auro--en vil prezo e colore!
+
+ Co se de' nominare--amor sí smesurato,
+ lo qual sí ha legato--ad sé l'Onnipotente?
+ Giá non se pò montare--ad grado de tal stato
+ amor che fosse nato--de figlio o de parente,
+ che prenda sí la mente,--legando onne forteza,
+ traendo con dolceza--fuor d'onne suo sentore.
+
+ Ben vegio che ama figlio--lo patre per natura,
+ e matre con dolzura--tutto suo cuor li dona:
+ ma che perda consiglio,--senno, forza e valura,
+ questo non m'afigura--che tutto en lui lo pona;
+ veggio che a sé perdona,--non volendo morire
+ per lui, né sofferire--tormento né dolore.
+
+ Chi per amor trovare,--volesse perder vita,
+ nulla cosa gradita--ad sé piú retenere,
+ povertá comperare--per cara margarita,
+ mortale al cor ferita--per questo sostenere;
+ chi dona, vol vedere--de que fosse cambiato,
+ amando com'è amato--da lo suo amadore.
+
+ Que dar può creatura--ad te, somma bontade,
+ ché tu per caritate--ad lei te se' donato?
+ Tutta la sua valura--alla tua dignitate
+ è pegio che viltate;--dunqua, a cui te se' dato?
+ Or, co sirai cambiato--de sí gran cortesia?
+ La nostra malsanía--puòti donar sapore?
+
+ Or ecco che tu ce abbi,--parme, sí vil guadagno,
+ demanda l'auro stagno--per mostrar sua belleza;
+ trovar par che n'arrabbi,--e pensa qual fai cagno,
+ letizia dar per lagno,--per povertá richeza;
+ or non è gran matteza--ad sé non retenere
+ senno né suo volere--per comparar amore?
+
+ Amor esmesurato,--grande sí hai forteza,
+ che la divina alteza--puoi tanto abassare;
+ lo cor hai vulnerato--de la somma belleza,
+ nostra piacer laideza--per poter desponsare;
+ de sé non pò curare,--Iesú pare empazito;
+ l'amor sí l'ha ferito,--pena li par dolzore.
+
+ O ennamorato Dio,--d'esto amor me novella,
+ che sí ben renovella--gli amanti rengioire;
+ contemplar sí poss'io--tua faccia tanto bella,
+ reposome con ella--né altro vo' sentire;
+ però vorrei udire--com'egli t'ha legato,
+ se far posso mercato--sentir d'esto calore.
+
+ --Sposa che me demandi,--ammiri lo gran fatto,
+ pensando lo baratto--ch'amor m'ha fatto fare;
+ pregando me comandi,--sí fuor de me son tratto,
+ enverso te combatto,--l'amor me fa penare;
+ donqua piú non tardare--ad me che non te rendi,
+ como me do, sí prendi,--ad me dona tuo core.
+
+ De te so 'namorato,--o sposa, cui tant'amo;
+ soccorri tanto bramo--teco far parenteza.
+ L'amor sí m'ha legato--e preso como l'amo;
+ però sposa te chiamo--abracciar con nettezza;
+ pensa ch'a tua basseza--per te sí so desceso,
+ amor de te m'ha preso,--encende con ardore.
+
+ Per te lasso richeze--e prendo povertade,
+ forte penalitade--lassando onne diletto;
+ commuto le dolceze--en grande aversitate,
+ vera tranquillitate--en dolore e defetto;
+ amor cusí perfetto--ora sia conosciuto
+ da te e recevuto,--dando amor per amore.
+
+ Se non me puoi donare--richeza né talento,
+ né darme entendemento,--né poterme engrandire;
+ de fuor de te que dare--me puoi per pagamento?
+ Cosa de valimento--non è de tuo largire;
+ questo famme empazire,--amor c'hai en balía
+ che lo tuo cor me dia--qual demando tuttore.
+
+ En ciò sta mio mercato--che tieco voglio fare,
+ e per ciò voglio dare--me con tutta richeza;
+ da cielo agio recato--tesauro per cambiare
+ vita con gloriare--per morte d'amareza;
+ prende da me dolceza,--dando dolor e pena,
+ l'amor che non ha lena--m'ha fatto sprecatore.
+
+ A tte poco ademando--e molto sí tte dono,
+ e giá non me perdóno,--per te voglio morire;
+ se pensi que comando,--en que cosa me pono,
+ amor, chiedo, per dono---terráti de largire?
+ Amor, faime empazire--altro non posso fare,
+ tanto m'hai fatto dare--piú so che giocatore.
+
+ Sposa dota marito,--da lui non è dotata;
+ prima dota è trattata--che la voglia sponsare;
+ nullo par sí smarrito--per cui dota sia data,
+ giá se non ha trovata--donna de grande affare,
+ volendo esaltare--sé per gran parenteza,
+ levando sua basseza--ad dignitá d'onore.
+
+ Alteza non aspetto--né alcuna magioría
+ da te, o sposa mia,--ad cui sí me so dato;
+ prendo per te defetto--vergogna e meschinía;
+ or donque sempre sia--en me tuo amor locato,
+ perché non m'hai dotato,--ma te voglio dotare,
+ tutto mio sangue dare--en croce con dolore.
+
+ En dota sí te dono--richeze esmesurate,
+ che non fo mai pensate,--ben te porran rempire;
+ en cielo sí le pono,--lí te son conservate,
+ non ponno esser robbate,--né per sé mai perire;
+ de luce te vestire--piú che sole sí voglio,
+ però prima te spoglio--de colpa e de fetore.
+
+ De corona de stelle--sirai encoronata,
+ en sedia collocata--de gemme ed auro fino;
+ de margarite e perle--será la veste ornata,
+ la zambra apparecchiata--de drappi e baldachino;
+ tutta sirá divino;--ma parlote en figura,
+ perché non hai valura--pensar esso candore.
+
+ Per darte questo stato--descesi a tal basseza,
+ en stalla de laideza--aver vòlsi riposo;
+ sia donque recambiato--amor de tanta alteza,
+ che viene con tal richeza--per donarse gioioso;
+ cor non stia ozioso--de me trovar fervente:
+ rescaldese la mente,--abracci con fervore.
+
+ Amor, priego, me dona,--sposa, ch'amor demando,
+ altro non vo cercando--se non amor trovare;
+ l'amor non me perdona,--tutto me va spogliando,
+ forte me va legando,--non cessa d'enflammare;
+ donqua prendi ad amare,--sposa cotanto amata,
+ ben t'aggio comparata,--piú dar non ho valore.
+
+ --Iesú, dolce mio sposo,--dimme que posso fare,
+ ché io te possa amare--quanto te so tenuta;
+ ch'a te non fo penoso--per me pena portare,
+ volendome salvare--ch'en colpa era caduta;
+ per me, vegio, è venuta--la Maiesta divina,
+ de serva far regina,--trarmi d'ogni fetore.
+
+ Amor, tutta so tua--poi che m'hai creata,
+ ed hame recomparata--ch'era dannata a morte;
+ chi la derrata sua--avesse retrovata,
+ per lui è ben guardata--ed amata piú forte;
+ nullo ce può aver sorte--en me, se non tu, Cristo;
+ facesti questo acquisto,--síene conservatore.
+
+ A tte piú che me tutta,--amor, se dar potesse
+ non è che nol facesse;--ma piú non ho che dia;
+ lo mondo e ciò che frutta,--se tutto el possedesse,
+ e piú, se ancora avesse,--daríate, vita mia;
+ dòtte che ho en balía:--voler tutto e sperare,
+ amare e desiare--con tutto el mio core.
+
+ So che non se' cambiato,--ma piú tu non demandi;
+ dòtte quanto comandi--e volere enfinito
+ che non è terminato,--che ancora piú non andi,
+ e tutto non se spandi--en te stando rapito;
+ l'amor ha el cor ferito,--che se morir potesse
+ e mille vite avesse,--per te darebbe, amore.
+
+ Demandi che piú dia,--amor, questa tua sposa
+ che tanto è desiosa--te potere abracciare;
+ o dolce vita mia,--non me far star penosa,
+ tua faccia graziosa--me dona a contemplare;
+ se non potesti fare--tu da l'amor defesa,
+ co posso far contesa--portar tanto calore?
+
+ Donqua, prendi cordoglio--de me, Iesú pietoso!
+ Non me lassar, mio sposo,--de te star mai privata;
+ s'io me lamento e doglio--quando tuo amor gioioso
+ non se dá grazioso,--ben par morte acorata;
+ da che m'hai desponsata,--sarestime crudele,
+ lo mondo me par fiele--ed onne suo dolzore.
+
+ Voglio ormai far canto,--ché l'amor mio è nato
+ ed hame recomperato;--d'amor m'ha messo anello;
+ l'amor m'encende tanto--ch'en carne me s'è dato,
+ terrollome abracciato,--ch'è fatto mio fratello;
+ o dolce garzoncello,--en cor t'ho conceputo
+ ed en braccia tenuto,--però sí grido:--Amore!--
+
+ Amanti, voi envito--a noze sí gioiose,
+ che son sí saporose--dove l'amor si prova;
+ egli è con noi unito--con richeze amorose,
+ delizie graziose--dove l'amor se trova;
+ alma, or te renova,--abraccia questo sposo,
+ el se dá sí delettoso,--gridiamo:--Amore, amore!--
+
+ Amor, or ne manteni--d'amore enebriati,
+ teco stare abracciati--en amor trasformato;
+ e sempre ne sovieni--che non siamo engannati,
+ ma en amor trovati--col cor sempre levato;
+ per noi, amor, se' nato,--d'amor sempre ne ciba,
+ qual fariseo o scriba--non gusta per sapore.
+
+
+
+
+LXVI
+
+PIANTO CHE FA L'ANIMA PER LA OCCULTAZIONE DE LA GRAZIA
+
+
+ Or chi averá cordoglio?--vorríane alcun trovare
+ che vorría mostrare--dolor esmesurato.
+
+ Vorría trovar alcuno--che avesse pietanza
+ de lo mio cor afflitto,--pieno di tribulanza;
+ o Dio de dirittanza,--come me se' indurato!
+
+ Veggio che iustamente--haime de te punito,
+ mostrato m'hai el defetto--perch'èi da me fugito,
+ iustizia m'ha ferito--ed hamme de te privato.
+
+ Non trovo pietanza--che m'armenava a corte;
+ qual è lo serrime--che m'ha chiuse le porte?
+ la 'ngratituden forte--tiemme l'uscio serrato.
+
+ Veggio che non me giova--pianger né suspirare,
+ né legger né orare--ch'io possa arvenire;
+ la lengua nol sa dire--quant'è 'l mio cor penato.
+
+ La lengua non sa dire--che 'l cor non pò pensare;
+ ben va fin al dolore,--ma non ce può entrare,
+ ch'è maior de lo mare--el dolor ch'i' ho portato.
+
+ Vorría trovar alcuno--che lo s'endivinasse,
+ non se porría soffrire--che non se ne plorasse;
+ o Dio, ove me lasse--fra i nemici sciarmato?
+
+ Giragio como Uria,--sciarmato a la battaglia,
+ saccio che io ce morrò--en questa dura sembiaglia;
+ null'è che gliene caglia,--morrò detuperato.
+
+ E que s'è fatta l'arme--con que me defendea?
+ tutti li miei nemici--con esse sconfigea,
+ so preso en mala via,--como Sanson legato.
+
+ Ben veggio beneficia,--perché te deggio amare,
+ e volle revoltando--per poterte aretrovare,
+ non me ce giova 'l cercare--poi ch'èi da me celato.
+
+ Signor, io vo cercando--la tua nativitate,
+ e mettome a vedere--le tue penalitate,
+ non ci ho suavitate,--ché l'amor è rafreddato.
+
+ Vedendo el mio cordoglio,--sí me se move pianto,
+ ma è un pianto sciucco--che vien da cor affranto;
+ ed ov'è 'l dolzor tanto--che me s'è sí encarato?
+
+
+
+
+LXVII
+
+COMO L'ANEMA SE LAMENTA DE L'AMORE DIVINO PARTITO
+
+
+ --Amor, diletto amore,---perché m'hai lassato, amore?
+ Amor, di' la cagione--de lo tuo partimento,
+ che m'hai lassata afflitta--en gran dubitamento;
+ se da schifeza èi vento,--vogliote satisfare;
+ s'io me voglio tornare,--non te ne torne amore?
+
+ Amor, perché me desti--nel cor tanta dolceza,
+ da poi che l'hai privato--de tanta alegreza?
+ non chiamo gentileza--om che dá ed artoglie;
+ s'io ne parlo co folle,--io me n'ho anvito, amore.
+
+ Amor, tua compagnia--tosto sí m'è falluta,
+ non saccio do' me sia,--facendo la partuta;
+ la mente mia smarruta--va chedendo 'l dolzore,
+ che gli è furato ad ore--che non se nn'è adato, amore.
+
+ Amore, om che fura--ad altri gran tesoro,
+ la corte sí lo piglia,---fagli far lo ristoro;
+ denante a la corte ploro--che me faccia ragione
+ de te, grande furore,--che m'hai sottratto, amore.
+
+ Amor, lo mercatante,--ch'è molto pregiato,
+ e nascoso fa 'l sottratto--a chi li s'è tutto dato,
+ da poi che è spalato,--perde la nomenanza;
+ onon ha dubitanza--de crédergliese, amore.
+
+ Amor, li mercatanti--c'han fatta compagnia,
+ e l'un fa li sottratti,--non li se par chi sia;
+ tutta moneta ria--lassa nello taschetto,
+ la bona se n'ha scelto,--sí la rapisce, amore.
+
+ Amor, om c'ha mercato--e véndolo volentire,
+ vedendo quel che brama,--deve da lui fugire?
+ Non lo devería dire:--Io vogl vender mercato?--
+ Ed en cor tien celato,--ché nogl vol dar, amore.
+
+ Amor, lo tuo mercato--era tanto piacente,
+ nol m'avessi mostrato,--non siría sí dolente;
+ lassasteme ne la mente--la lor remembranza,
+ facestilo a sutiglianza--per farme morir, amore.
+
+ Amor, om ch'è ricco--ed ha moglie 'narrata,
+ tornagli a grande onore--s'ella va mendicata?
+ Ricchezza hai smesurata,--non trovi a chi ne dare,
+ e pòimene satisfare--e non par che il facci, amore.
+
+ Amor, tu se' mio sposo,--haime per moglie presa,
+ tórnate a grande onore,--vetata m'è la spesa?
+ sòmmete en mano mesa--ed haime en le tue mane;
+ la gente desprezata m'hane,--sí so denigrata, amore.
+
+ Amore, chi mostrasse--lo pane a l'afamato,
+ e nolli volesse dare,--or non siría blasmato?
+ Da poi chel m'hai mostrato--e vedemi morire,
+ pòimene sovenire--e non par chel facci, amore.
+
+ Amor, lo mio coraggio--sí l'hai stretto ligato,
+ voglilo far perire,--ché gli hai el cibo celato;
+ forse ch'en tal stato--mo me ne vuoi poi dare,
+ ch'io nol porrò pigliare,--però tel recordo, amore.
+
+ Amor, om c'ha l'albergo--ed hal tolto a pescione,
+ sel lassa 'nante el tempo,--que ne vol la ragione?
+ Ca torni a la magione--e paghi tutta la sorte,
+ giá non vol cose torte--a chi me ne rechiamo, amore.
+
+ --Omo che te lamenti,--brevemente responno:
+ tollendo lo tuo albergo,--crédici far sogiorno;
+ albergastice 'l monno--e me cacciasti via;
+ donqua fai villania,--se tu mormori d'amore.
+
+ Tu sai, mentre ce stetti,--quegne spese ce feci;
+ non te puoi lamentare,--sí te ne satisfeci,
+ ch'a nettarlo me misi,--ch'era pieno de loto;
+ fecel tutto devoto--per abitarci amore.
+
+ Quando me ne partíe,--se ne portai lo mio,
+ como lo puoi tu dire--ch'io ne portassi el tio?
+ tu sai ch'ell'è sí rio,--ch'a me non è em piacere;
+ ergo, co lo puoi dire--che te tolesse amore?
+
+ Quando alcuna cosa--ad alcuno è prestata,
+ e non glie dá entrasatto,--non déi esser blasmata
+ se la tolle a la fiata,--essendo colui villano,
+ non conoscente de mano--de que gli ha prestato amore.
+
+ Tu sai molte fiate--s'io ce so albergato,
+ e sai con gran vergogna--sí me n'hai uor cacciato;
+ forse non t'è a grato--che ce deggia abitare,
+ facendo vituperare--sí nobilissimo amore.
+
+ --Amor, ditt'hai la scusa,--ch'ella sí può bastare
+ a lo mormoramento--ch'agio voluto fare;
+ voglio 'l capo enchinare--che ne facci venditta;
+ non me tener piú afflitta--de celarmete, amore.
+
+ --Vedendote pentuta,--sí ce voglio artornare,
+ ancor me fosse fatto--villano allecerare;
+ non voglio che tuo pare--facesse lamentanza
+ ch'io facesse fallanza--de lo legale amore.
+
+
+
+
+LXVIII
+
+COMO L'ANIMA PIANGE LA PARTITA DEL SUO AMORE
+
+
+ Piangi, dolente anima predata,
+ che stai vedovata de Cristo amore.
+
+ Piangi, dolente, e getta suspiri,
+ ché t'hai perduto el dolce tuo Sire;
+ forsa per pianto mo 'l fai revenire
+ a lo sconsolato tristo mio core.
+
+ Io voglio piangere, ché m'agio anvito,
+ ché m'ho perduto pate e marito;
+ Cristo piacente, giglio fiorito,
+ èsse partito per mio fallore.
+
+ O Iesú Cristo, ed o' m'hai lassata
+ enfra nemici cusí sconsolata?
+ ònme assalita le molte peccata,
+ de resistenzia non aggio valore.
+
+ O Iesú Cristo, co 'l puoi sofferire
+ de sí amara morte farme morire?
+ Damme licenzia de me ferire,
+ ché mo m'occido con gran desiore.
+
+ O Iesú Cristo, avessi altra morte
+ che me donassi che fosse piú forte!
+ Sèmmeti tolto, serrate hai le porte,
+ non par che c'entri a te mio clamore.
+
+ O cor tapino, e que t'ha emprenato,
+ che t'ha el dolor cusí circondato?
+ recerca de for, ché 'l vaso è acolmato,
+ non hai dannagio da non far clamore.
+
+ O occhi miei, e como finati
+ de pianger tanto che 'l lume perdati?
+ Perduto avete la gran redetate
+ de resguardare al polito splendore.
+
+ Orecchie miei, e que ve deletta
+ de udir pianto de amara setta?
+ non resentiti la voce diletta
+ che ve facea canto e iubilore?
+
+ O trista mene, que vo recordando!
+ La morte dura me va consumando,
+ né vivo né muoio cusí tormentando,
+ vo sciliata del mio Salvatore.
+
+ Non voglio mai de om compagnia,
+ salvaticata voglio che sia
+ enfra la gente la vita mia,
+ da c'ho perduto lo mio Redentore.
+
+
+
+
+LXIX
+
+ARBORE DE IERARCHIA SIMILE A L'ANGELICA: FONDATA SOPRA LA FEDE, SPERANZA
+E CARITATE
+
+
+ Fede, spene e caritade--gli tre ciel vol figurare,
+ gli tre ciel e l'arbor pare--sí t'ensegno de trovare.
+
+ Ad onom chegio perdono--s'io parlo natoscono,
+ ch'io lo dico per alcono--e non per me de poco affare.
+
+ O tu, om, che stai en terra--e se' creato a vita eterna,
+ vedi l'arbor che t'ensegna;--or non temer, briga d'andare.
+
+ A nove angeli poni cura--l'un de l'altro piú en altura,
+ molto è nobil tua natura,--tutti li pòi paregiare.
+
+ Lo primo arbor ch'è fondato,--nella fede è radicato,
+ passa lo cielo stellato--e giogne fin allo sperare.
+
+ El primo rametel ch'è pento--de l'offeso pentimento,
+ sia confesso e ben contento--de non voler piú peccare.
+
+ Poi el secondo me mandòne--a ffar la satisfazione
+ d'onne mia offensione--fin a Roma, com'appare.
+
+ E lo terzo sí me disse--che de Cristo sí entendisse,
+ povero fosse, s'io volisse;--allor me vòlsi spogliare.
+
+ Om che giogne a tal stato,--sí se tiene per salvato,
+ ché 'l primo angel ha trovato;--briga de perseverare.
+
+ Poi al quarto me tiròne,--miseme en religione,
+ penitenza m'ensignòne--e de lo 'nferno guardare.
+
+ Tosto el quinto sí me disse--ch'en tal ramo piú non stesse,
+ ma a l'orazion me desse,--se volea casto stare.
+
+ Da lo sesto fui tirato--e de tacer amaestrato,
+ obedir al mio prelato--meglio che sacrificare.
+
+ Chi en tale stato si trova,--con gli arcangeli demora;
+ benedetto el dí e l'ora--che Dio el vòlse creare.
+
+ Nello settimo fui tirato,--d'uno ramo desprezato,
+ fui battuto e descacciato;--ben me fu grave a portare.
+
+ Poi l'ottavo me tentòne--fomme fatto grand'onore
+ per la gran devozione--lá tratti faceva andare.
+
+ Demorando enfra la gente,--al nono ramo pusi mente;
+ disseme:--Tu fai niente.--Cominciai a meditare.
+
+ Chi en tal stato è applanato,--dagli troni è acompagnato,
+ ché la fede l'ha ben guidato;--sopra el ciel pò abitare.
+
+ Poi ch'a pensar me misi,--tutto quanto stupefisi,
+ e me medesmo reprisi--e vòlsi il corpo tralipare.
+
+ Allora conobbi me dolente,--ch'io me tenea sí potente,
+ e non sapea che fusse niente,--pur al corpo facea fare.
+
+ Poi guardai l'arbor vermiglio,--ch'alla speranza l'assimiglio;
+ nolla guarda, en mio consiglio,--nul om ch'en terra ha stare.
+
+ Enverso l'arbor levai el viso,--disseme con chiaro riso:
+ --O tu, omo, ove se' miso?--molto è forte l'apianare.--
+
+ Io resposi con tremore:--Non pos altro che 'l mio core,
+ esforzato d'uno amore,--el suo Signor vol trovare.--
+
+ Respondendo, disse:--Or viene,--ma emprima lassa onne bene,
+ e poi deventa en te crudene--e non t'enganni la pietade.--
+
+ Ma en tal ramo facea 'l fiore--ch'al secondo me mandòne,
+ e lá trovai pomo d'amore--e cominciai a lacrimare.
+
+ Poi nel terzo piú sentenno,--a Dio demandai lo 'nferno,
+ lui amando e me perdenno--dolce m'era onne male.
+
+ Chi en tal stato monta sune--è con le dominazione,
+ al demonio porta amore--e grande prende securtade.
+
+ Nello quarto fui poi levato,--el mio entelletto fu scurato,
+ dal Nemico fui pigliato,--non sapea que me fare.
+
+ Non potea el quinto patire,--per dolor andai a dormire,
+ en fantasia fo 'l mio vedire--el diavolo a somniare.
+
+ Nel sesto perdei el sonno,--tenebroso vidde el monno,
+ furome nemici entorno--vòlserme far desperare.
+
+ La memoria m'aiutòne--e de Dio me recordòne,
+ lo mio cor se confortòne--e la croce volli abracciare.
+
+ Chi la croce strigne bene,--Iesú Cristo li soviene,
+ poi lo principato tiene--ne la gloria eternale.
+
+ Fui nel settimo approbato,--e doppio lume me fo dato;
+ fo el Nemico tralipato,--non potendome engannare.
+
+ Mantenente retornòne--como un angelo el latrone,
+ una chiesa me mostròne--ch'io l'andasse a relevare.
+
+ Io, com'omo timorato--e del cader amaestrato,
+ non ce vòlsi volger capo;--al ramo ottavo vòls'andare.
+
+ Allor m'aparve como Cristo--e disse:--Io so tuo maistro;
+ pígliate de me diletto,--ché te voglio consolare.--
+
+ Io respusi:--Cristo disse--ch'io en lui non me folcisse,
+ nel suo Patre lo vedisse--ne l'eterna claritate.--
+
+ Como un angelo de luce--me apparve entro la fuce,
+ e disseme en chiara vuce:--Te se' degno d'adorare.--
+
+ Io respusi:--Onne onore--sia del mio Creatore;
+ en ciò conosce lo mio core--che non se' quel che tu pare.--
+
+ Vedendome 'l Nemico sagio,--se parti con suo dannagio;
+ ed io, compiendo 'l mio viagio,--fui nel ramo del contemplare.
+
+ L'onor dando a l'Onnipotente,--tutta si squarciò mia mente,
+ vedendoci Dio presente--en ciò ch'avea resguardare.
+
+ Questo è lo ciel cristallino,--ca speranza sí vien mino;
+ chi de lo splendor è pino,--regna colle potestate.
+
+ Al terzo ciel poi pusi mente,--piú che sol era lucente,
+ tutta s'enfiammò mia mente,--de voler lá su andare.
+
+ Per un arbor sí s'apiana,--caritate sí se chiama,
+ en alto stende suoi rama--e la cima è che non pare.
+
+ Vòlsi montar a cavallo;--disseme:--Cavalca sallo,
+ o tu, om, agi el bon anno,--emprima scolta el mio parlare.
+
+ Due battaglie hai tu vente:--lo Nemico e l'altra gente;
+ ormai purifica tua mente,--se per me vorrai montare.--
+
+ Io respusi con amore:--Io so libero de furore,
+ ciò me mostra lo splendore--ch'i' obedisca el tuo parlare.--
+
+ De la luce facea la tarza--e de la tenebra la lanza,
+ posi mente a la bilanza--e comenciai a cavalcare.
+
+ Al primo grado ch'io salía,--la pigrizia trovai empría,
+ dissi:--Donna, male stia!--ché per te nasce onne male.--
+
+ Io sguardai: non era sola,--apresso lei stava la gola
+ con un'altra ria figliola:--lussuria è suo vocare.
+
+ Entanno disse l'alma mia:--Questa è mala compagnia.--
+ Con la lancia la fería--e sí la feci tralipare.
+
+ Poi me n'andai nel seconno:--vanagloria me fo entorno,
+ volea far meco sogiorno--como giá solea fare.
+
+ Io li dissi villania,--tosto me rispose l'ira:
+ --Noi avemo una regina--e semo de sí alto affare.
+
+ Avarizia è el suo nome--e manten questo costume,
+ ca racoglie e sí repone--ciò che potemo guadagnare.--
+
+ Io, vedendo tal brigata,--la targia m'ebbi abracciata,
+ l'una e l'altra ebbi frustata--e sí le feci scialbergare.
+
+ Poi, crescendo mia possanza,--fui al terzo con alegranza;
+ lá trovai la ignoranza--e sí la presi a biastemare.
+
+ Per sua camera cercava--e la superbia sí trovava,
+ una donna molto prava--e ben me vòlse contrastare.
+
+ Una ancilla venne cortese,--che allora facea le spese,
+ e voluttate sí se desse,--essa l'ha presa a governare.
+
+ Io, vedendo sí mal gioco,--dissi:--Questo non è poco;
+ or al foco, al foco, al foco!--E tutte tre fei consumare.
+
+ Chi le vizia ha venciute,--regna en ciel con le virtute,
+ ormai cresce sue salute,--se lle virtú so concordate.
+
+ Poi nel quarto ramo entrai,--en doi stati me trovai:
+ collo poco e co l'assai,---con ciascun sapea Dio amare.
+
+ Nel quinto poi andai gioioso,--lá su fui piú virtuoso,
+ ché me fece lo mio sposo--obedire e comandare.
+
+ Consumai onne graveza,--vidime en sí gran richeza;
+ disseme l'alta Potenza:--Or fa ch'en te la sacci usare.--
+
+ Fui nel sesto senza entenza--ne la profonda sapienza,
+ concordai con la potenza--ne la pura volontate.
+
+ L'om che giogne tanto suso,--con li cherubini ha puso;
+ ben pò vivere gloriuso,--ché vede Dio per veritate.
+
+ Quando me vedi en tanta altura,--en me tenendo onne figura
+ fomme ditto en quel ura:--Ora spendi, ché 'l poi fare.--
+
+ Io guardai al Creatore,--assentíme d'andar sune,
+ e meditai a suo onore--onne sente en suo affare.
+
+ Poi ne l'ottavo me n'andai,--e con gli angeli conversai
+ nel mio Sire che tanto amai,--secondo lo lor contemplare.
+
+ En alto se levò mia mente,--al nono ramo fui presente,
+ laudo lo vero Onnipotente--en se medesmo vòlsi usare.
+
+ Chi lí giogne, ben è pino--dello spirito divino,
+ fatto è un serafino,--sguarda nella Trinitade.
+
+ E tutti li stati ha lassati,--e li tre arbori ha spezati,
+ e li tre cieli ha fracassati,--e vive nella Deitade.
+
+ Om che giogni a tal possanza--per mercé per tua onoranza,
+ priega la nostra speranza--che te possiam sequitare.
+
+
+
+
+LXX
+
+DE LE QUATTRO VIRTÚ CARDINALE
+
+
+ Alte quattro virtute--son cardinal chiamate,
+ o' nostra umanitate--perfece lo suo stato.
+
+ Como l'uscio pòsase--nel suo cardinile,
+ cusí la vita umana--è 'n questo quadrato stile;
+ anima ch'amantase--questo nobel mantile,
+ puòse chiamar gentile,--d'onne gioia adornato.
+
+ La prima è la prudenza,--lume dell'entelletto;
+ la seconda è iustizia--che esercita l'affetto;
+ la terza è fortetude--contra l'averso aspetto,
+ la quarta è temperanza--contra van delettato.
+
+ Altissima prudenza,--báila de la ragione,
+ demostri el ben, el meglio,--lo sommo a la stagione;
+ demostri el male, el peio,--el pessimo e la cagione
+ e la dannazione--c'hane l'uomo dannato.
+
+ Altissima prudenza,--col mercatar sotile
+ de trare cose utile,--non sia cosa sí vile;
+ beato quel coragio--che tien ritto tuo stile,
+ pòsse chiamar gentile,--degno de grande stato.
+
+ Non par che la prudenza--possa ben operare
+ senza l'altre virtute--che la degon aitare;
+ envita la iustizia--che ce deggia albergare,
+ che deggia esercitare--ciò che ella ha pensato.
+
+ 'Nestante la iustizia--posta ha legge al core,
+ che sopra onne cosa--sia amato Dio signore
+ con tutte le potenzie--e con onne fervore;
+ ché glie s'affá l'onore--d'esser cusí amato.
+
+ Iustizia constregne--lo prossimo d'amare;
+ ca, se è verace amore,--loco se vol mostrare;
+ como l'auro al fuoco--se fa paragonare,
+ cusí sí vol provare--l'amor ch'aggi albergato.
+
+ La fortitude ha loco--a tal pugna portare,
+ en amar lo prossimo--che te fa eniurare;
+ tolle, fura, engánnate--e statte a menacciare;
+ poterlo sempre amare--parme amor provato.
+
+ Ch'en amar lo prossimo--è grande svalianza,
+ ché 'l trovi deformato--pieno de niquitanza;
+ poter amar suo essere,--orrir la mal'usanza
+ ène esaminanza--de l'amor approvato.
+
+ Agio lo corpo endomito--con pessimo appetito,
+ la temperanza enfrenalo,--ch'è de mal nutrito;
+ ad onne ben recalcitra,--como fusse ensanito,
+ a gran briga è guarito,--de tal guisa è malato.
+
+ Lo viso se fa povero--de forme e de coluri,
+ l'audito spreza sonora--che son pien de vanuri,
+ lo gusto en poche cibora--contemne li sapuri,
+ desprezansi gli oduri--collo vestir ornato.
+
+ Da poi che 'l corpo perdese--de fuor la delettanza,
+ l'anima costregnese--trovar altra amistanza;
+ la fede mostra, enségnate--lá 'v'è la vera amanza;
+ ménate la speranza--lá 'v'è l'amor beato.
+
+
+
+
+LXXI
+
+COMO CRISTO SE REPOSA NE L'ANIMA ORNATA DE VIRTÚ, COMO SPOSO CON LA
+SPOSA.
+
+
+ Omo che vol parlare,--emprima déi pensare
+ se quello che vol dire--è utile ad udire.
+
+ La longa materia--suol generar fastidia,
+ lo longo abreviare--suole l'om delettare.
+
+ Abbrevio mei ditta,--longheza breve scritta;
+ chi ce vorrá pensare--ben ce porrá notare.
+
+ Comenzo el mio dittato--de l'omo ch'è ordinato,
+ ove Dio se reposa--nell'alma ch'è sua sposa.
+
+ La mente sí è 'l letto--con l'ordinato affetto,
+ el letto ha quattro piedi,--come en figura el vedi.
+
+ Lo primo piè è prudenza--lume d'entelligenza,
+ demostra el mal e 'l bene--e co tener se déne.
+
+ L'altro piè è iustizia,--l'affetto en esercizia;
+ prudenzia ha demostrato,--iustizia adoperato.
+
+ Lo terzo piè forteza,--portar onne graveza,
+ per nulla aversitate--lassar la veritate.
+
+ Lo quarto è temperanza,--freno en abundanza
+ ed en prosperitate--profunda umilitate.
+
+ La lettiera enfunata--de fede articulata,
+ l'articoli ligati--con li piè son catenati.
+
+ De paglia c'è un saccone:--la mia cognizione,
+ como so vile nato--e pieno de peccato.
+
+ De sopre el matarazo--Cristo per me fo pazo,
+ o' se mise a venire--per me poter avire.
+
+ Ècce un capezale:--Cristo en croce sale,
+ morto e tormentato,--con ladroni acompagnato.
+
+ Stese ce son lenzola:--lo contemplar che vola,
+ specchio de divinitate,--vestito d'umanitate.
+
+ Coperto è de speranza--a darme ferma certanza
+ de farme citadino--en quel albergo divino.
+
+ La caritate iogne--e con Dio me coniogne,
+ iogne la vilitate--con la divina bontade.
+
+ E qui nasce un amore,--c'ha emprennato el core,
+ pieno de desiderio,--d'enfocato misterio.
+
+ Prenno liquidisce,--languendo parturisce:
+ parturisce un ratto--e nel terzo ciel è tratto.
+
+ Cielo umano passa,--l'angelico trapassa,
+ ed entra en la caligine--col Figlio della Vergene.
+
+ Ed en Dio uno e trino,--loco li se mette el frino
+ d'entelletto posato,--l'affetto adormentato.
+
+ E dorme senza somnia--c'ha veritate d'omnia,
+ c'ha reposato el core--nello divino amore.
+
+ Vale, vale, vale!--Ascende per queste scale,
+ ché pò cader en basso,--farí' grande fracasso.
+
+
+
+
+LXXII
+
+COMO EL VERO AMORE DEL PROSSIMO IN POCHI SE TROVA.
+
+
+ Vorría trovare chi ama;--molti trovo che sé ama.
+
+ Credeva essere amato,--retrovome engannato,
+ dividendo lo stato--perché l'omo sí m'ama.
+
+ L'omo non ama mene,--ama quanto en me ène;
+ però, vedendo bene,--veggio che falso m'ama.
+
+ Se so ricco, potente,--amato da la gente,
+ retornando a niente,--onne omo sí me sciama.
+
+ Ergo l'avere è amato,--ca io son odiato;
+ però en folle è stato--chi 'n tal pensier sí m'ama.
+
+ Veggio la gentileza--che non aggia riccheza,
+ retornará en vileza,--onom l'apella brama.
+
+ L'omo enserviziato--da molta gente è amato;
+ vedutolo enfermato,--onom sí lo sciama.
+
+ L'omo te vole amare--mentre ne pò lograre,
+ se nogl puoi satisfare,--tògliete la tua fama.
+
+ L'omo c'ha santetate,--trova grande amistate;
+ se gl vien la tempestate,--rómpegliese la trama.
+
+ Fuggo lo falso amore,--che non me prenda 'l core;
+ retornome al Signore--che solo vero ama.
+
+
+
+
+LXXIII
+
+DEL GRAN PREZO DATO PER VIL DERRATA, CIOÈ CRISTO PER L'OMO
+
+
+ O derrata, guarda al prezo,--se te vuoli enebriare;
+ ca lo prezo è 'nebriato--per lo tuo enamorare.
+
+ Lo tuo prezo è 'nebriato,--de cielo en terra è desciso;
+ piú che stolto reputato,--lo re de paradiso
+ a que comparar s'è miso--a sí gran prezo voler dare?
+
+ Aguardate esto mercato,--che Dio patre ci ha envestito,
+ angeli, troni, principato--ostopiscon de l'audito:
+ lo Verbo de Dio infinito--darse a morte per me trare.
+
+ Ostupisce cielo e terra,--mare ed onne creatura;
+ per finir meco la guerra--Dio ha presa mia natura,
+ la superbia mia d'altura--se vergogna d'abassare.
+
+ O ebrieza d'amore,--como volesti venire
+ per salvar me peccatore?--Se' te messo a lo morire,
+ non saccio altro ch'ensanire--poiché m'hai voluto ensegnare.
+
+ Poiché lo saper de Dio--è empazato de l'amore,
+ que farai, o saper mio?--Non vol gir po' 'l tuo Signore?
+ Non pòi aver maiur onore--ch'en sua pazia conventare.
+
+ O celeste paradiso,--encoronato stai de spina,
+ ensanguinato, pisto, alliso--per darmete en medicina;
+ grave è stata mia malina--tanto costa el medicare.
+
+ Nullo membro ce par bello--stare so 'l capo spinato,
+ che non senta lo flagello--de lo capo tormentato;
+ vegio lo mio Sire empicato--ed io volerme consolare.
+
+ O Signor mio, tu stai nudo--ed io abondo nel vestire,
+ non par bello questo ludo:--io satollo e tu en famire,
+ tu vergogna sofferire,--ed io onore aspettare.
+
+ Signor povero e mendíco,--per me molto affatigato,
+ ed io peccator iniquo,--ricco, grasso e reposato;
+ non par bello esto vergato:--io en reposo e tu en penare.
+
+ O Signor mio senza terra,--casa, letto, massaria,
+ lo pensier molto m'afferra,--ché so errato de tua via;
+ grande faccio villania--a non volerte sequitare.
+
+ Or renunza, o alma mia,--ad onne consolazione,
+ el penar gaudio te sia--vergogna ed onne afflizione,
+ e questa sia la tua stazone:--de morir en tormentare.
+
+ O gran prezo senza lengua,--viso, audito senza cuore,
+ esmesuranza en te regna,--hai anegato onne valore;
+ lo 'ntelletto sta de fore--o' l'amore sta a pascuare.
+
+ Poi che lo 'ntelletto è preso--da la grande smesuranza,
+ l'amor vola a desteso,--va montando en desianza;
+ abracciando l'abundanza,--l'amiranza el fa pigliare.
+
+ L'amiranza li mette el freno--a l'amor empetuuso,
+ en reverenzia fasse meno,--non presume d'andar suso,
+ lo voler de Dio gli è 'nfuso--che 'l suo voler fa nichilare.
+
+ Poi che l'omo è anichilato,--nasce l'occhio da vedere,
+ questo prezo esmesurato--poi l'acomenza sentire,
+ nulla lengua lo sa dire--quel che sente en quello stare.
+
+
+
+
+LXXIV
+
+LA BONTÁ DIVINA SE LAMENTA DE L'AFFETTO CREATO
+
+
+ La Bontade se lamenta--che l'Affetto non l'ha 'mata,
+ la Iustizia è appellata--che ne degia ragion fare.
+
+ La Bontade ha congregate--seco tutte le creature,
+ e danante al iusto Dio--sí fa molto gran romure,
+ che sia preso el malfatture--e síene fatta vendetta,
+ c'ha offesa la diletta--nel suo falso delettare.
+
+ La Iustizia enestante--l'Affetto sí ha pigliato,
+ e con tutta sua famiglia--en prigione l'ha carcerato,
+ che déi esser condennato--de la 'ngiuria c'ha fatta,
+ tráglise fore una carta--qual non può contrariare.
+
+ L'Affetto pensa ensanire,--poi che se sente en pregione;
+ ché solea aver libertade,--or suiace a la ragione;
+ la Bontá ha compassione,--succurre che non perisca,
+ de grazia gli dá una lisca--e nel senno el fa tornare.
+
+ L'Affetto, poi che gusta el cibo--de la grazia gratis data,
+ lo 'ntelletto e la memoria--tutta sí l'ha renovata,
+ e la volontá mutata--piange con grande desianza
+ la preterita offensanza--e nullo consólo se vol dare.
+
+ Empreso ha novo lenguaio,--ché non sa dir se non «amore».
+ Piange, ride, dole e gaude--securato con timore;
+ e tal segni fa de fuore,--che paiono de om stolto,
+ dentro sta tutto racolto,--non sente da fuor que fare.
+
+ La Bontade sí comporta--questo amore furioso,
+ ché con esso sí confige--questo mondo tenebroso,
+ el corpo luxurioso--sí remette a la fucina,
+ perde tutta la sentina--che 'l facea deturpare.
+
+ La Bontá sottra' a l'affetto--lo gusto del sentimento;
+ lo 'Ntelletto, ch'è 'n pregione,--esce en suo contemplamento,
+ l'Affetto vive en tormento,--de lo 'ntender se lamenta,
+ ché 'l tempo gli empedimenta--del corrotto che vol fare.
+
+ Lo 'Ntelletto, poi che gusta--lo sapor de sapienza,
+ lo sapor sí l'asorbisce--nella sua gran complacenza;
+ gli occhi d'entelligenza--ostopiscon del vedere,
+ non voglion altro sentire--se non questo delettare.
+
+ L'Affetto non se cci acorda,--ché vol altro che vedere,
+ ché 'l suo stomaco se more--se non i porge que paidire;
+ vole a le prese venire,--sí ha fervido appetito,
+ lo sentir che gli è fugito--piange senza consolare.
+
+ Lo 'Ntelletto dice:--Tace,--non me dare piú molesta,
+ ché la gloria che io vegio--sí m'è gaudiosa festa;
+ non me turbar questa vesta,--deveríe esser contento
+ contentar lo tuo talento--en questo mio delettare.
+
+ --Oimè lasso, que me dici?--par che me tenghi in parole,
+ ché tutto el tuo vedimento--sí me paion che sian fole,
+ ché consumo le mie mole,--ché non hone macinato,
+ e tanto agio degiunato--e tu me ne stai mò a gabare.
+
+ --Non te turbar se me vegio--beneficia create,
+ ca per esse sí conosco--la divina Bonitate;
+ siram reputati engrate--a non volerle vedere,
+ però te devería piacere--tutto sto mio fatigare.
+
+ --Tu ce offendi qui la fede--de gir tanto speculando,
+ e la sua immensitate--de girla abreviando;
+ e vai tanto asutigliando,--che rompe la ligatura,
+ e toglime 'l tempo e l'ura--del mio danno arcoverare.
+
+ Lo 'Ntelletto dice:--Amore--ch'è condito de sapere,
+ pareme piú glorioso--che questo che vòi tenere;
+ se io me sforzo a vedere--chi, a cui e quanto è dato,
+ será l'amor piú levato--a poterne piú abracciare.
+
+ --A me par che sapienza--en questo fatto è iniuriata,
+ de la sua immensitade--averla sí abbreviata;
+ per veder cosa creata,--nulla cosa n'hai compreso,
+ e tiemme sempre sospeso--en morirme en aspettare.--
+
+ La Bontade n'ha cordoglio--de l'Affetto tribulato,
+ poneglie una nova mensa,--ché ha tanto degiunato;
+ lo 'Ntelletto è admirato,--l'Affetto entra l'ha tenuta,
+ la lor lite sí è finuta--per questo ponto passare.
+
+ Lo 'Ntelletto sí è menato--a lo gusto del sapore,
+ l'Affetto trita coi denti--ed enghiotte con fervore,
+ poi lo coce co l'amore,--tráine 'l frutto del paidato,
+ ed ai membri ha dispensato--donde vita possan trare.
+
+
+
+
+LXXV
+
+DE LA DIVERSITÁ DE CONTEMPLAZIONE DE CROCE
+
+
+ --Fuggo la croce che me devora,
+ la sua calura non posso portare.
+
+ Non posso portare sí grande calore
+ che getta la croce, fuggendo vo amore;
+ non trovo loco, ca porto nel core
+ la remembranza me fa consumare.
+
+ --Frate, co fuggi la sua delettanza?
+ io vo chirendo la sua amistanza;
+ parme che facci grande vilanza
+ de gir fugendo lo suo delettare.
+
+ --Frate, io fuggo, ché io son ferito;
+ venuto m'è 'l colpo, e 'l cor m'ha partito;
+ non par che senti de quel c'ho sentito,
+ però non par che ne sacci parlare.
+
+ --Frate, io sí trovo la croce fiorita,
+ de soi pensieri me sono vestita,
+ non ce trovai ancora ferita,
+ 'nante m'è gioia lo suo delettare.
+
+ --Ed io la trovo piena de sagitte
+ ch'escon del lato; nel cor me son fitte,
+ el balestrier en ver me l'ha diritte,
+ on arme ch'aggio me fa perforare.
+
+ --Io era cieco ed or veggio luce,
+ questo m'avenne per sguardo de cruce;
+ ella me guida, ché gaio m'aduce,
+ e senza lei son en tormentare.
+
+ --E me la luce sí m'ha acecato;
+ tanto lustrore de lei me fo dato,
+ che me fa gire co abacinato,
+ c'ha li bel occhi e non pote mirare.
+
+ --Io posso parlar, ché stato so muto,
+ e questo ella croce sí m'è apparuto;
+ tanto de lei sí aggio sentuto,
+ ch'a molta gente ne pos predicare.
+
+ --E me fatt'ha muto che fui parlatore,
+ en sí grande abisso entrat'è el mio core,
+ ch'io non trovo quasi auditore
+ con chi ne possa de ciò ragionare.
+
+ --Io era morto ed or aggio vita,
+ e questo e la croce sí m'è apparita;
+ parme esser morto de la partita
+ ed aggio vita nel suo demorare.
+
+ --Ed io non so morto, ma faccio el tratto,
+ e Dio lo volesse ch'el fosse ratto!
+ star sempremai en estremo fatto
+ e non poterme mai liberare!
+
+ --Frate, la croce m'è delettamento,
+ nollo dir mai ch'en lei sia tormento;
+ forsa non èi al suo giognemento
+ che tu la vogli per sposa abracciare.
+
+ --Tu stai al caldo, ma io sto nel fuoco;
+ a te è diletto, ma io tutto cuoco;
+ con la fornace trovar non pò loco,
+ se non c'èi entrato non sai quegn'è stare.
+
+ --Frate, tu parli che io non t'entendo,
+ como l'amore gir vòi fugendo,
+ questo tuo stato verría conoscendo
+ se tu el me potessi en cuore splanare.
+
+ --Frate, el tuo stato è en sapor de gusto,
+ ma io c'ho bevuto, portar non pò el musto,
+ non aggio cerchio che sia tanto tusto
+ che la fortura non faccia alentare.
+
+
+
+
+LXXVI
+
+DEL IUBILO DEL CORE CHE ESCE IN VOCE
+
+
+ O iubilo del core,--che fai cantar d'amore!
+ Quando iubilo se scalda,--sí fa l'uomo cantare;
+ e la lengua barbaglia--e non sa que parlare,
+ dentro non pò celare,--tanto è grande el dolzore!
+
+ Quando iubilo è acceso,--sí fa l'omo clamare;
+ lo cor d'amore è preso--che nol pò comportare,
+ stridendo el fa gridare--e non vergogna allore.
+
+ Quando iubilo ha preso--lo cor enamorato,
+ la gente l'ha en deriso,--pensando suo parlato,
+ parlando smesurato--de que sente calore.
+
+ O iubil, dolce gaudio,--ched entri ne la mente,
+ lo cor deventa savio--celar suo convenente,
+ non può esser soffrente--che non faccia clamore.
+
+ Chi non ha costumanza--te reputa empazito,
+ vedendo svalianza--com omo ch'è desvanito,
+ dentro lo cor ferito--non se sente de fuore.
+
+
+
+
+LXXVII
+
+DE L'AMOR MUTO
+
+
+ O amore muto--che non vòi parlare,
+ che non sie conosciuto!
+
+ O amor che te celi--per onne stagione,
+ ch'omo de fuor non senta--la sua affezione,
+ che non la senta latrone--per quel c'hai guadagnato,
+ che non te sia raputo.
+
+ Quanto l'om piú te cela, tanto piú foco abundi;
+ om che te ven occultando--sempre a lo foco iugne,
+ ed omo c'ha le pugne--de voler parlare,
+ spesse volte è feruto.
+
+ Omo che se stende--de dir so entendimento,
+ avenga che sia puro--el primo comenzamento;
+ vience da fuor lo vento--e vagli spaliando
+ quel ch'avea receputo.
+
+ Omo che ha alcun lume--en candela apicciato,
+ se vol che arda en pace,--mettelo a lo celato;
+ ed onne uscio ha enserrato--che nogl venga lo vento
+ che 'l lume sia stenguto.
+
+ Tal amor ha posto--silenzo a li suspiri,
+ èsse parato a l'uscio--e non gli lascia uscire;
+ dentro el fa partorire--che non se spanda la mente
+ da quel che ha sentuto.
+
+ Se se n'esce el suspiro,--esce po' lui la mente,
+ va po' lui vanegiando,--lassa quel c'ha en presente:
+ poi che se ne resente,--non puote retrovare
+ quel ch'avea receputo.
+
+ Tal amor ha sbandito--da sé la ipocrisia,
+ che esca del suo contado--che trovata non sia;
+ de gloria falsa e ria--sí n'ha fatta la caccia
+ de lei e del suo tributo.
+
+
+
+
+LXXVIII
+
+DE L'AMOR VERO E DISCREZION FALSA
+
+
+ L'amor lo cor sí vol regnare,--discrezion vol contrastare.
+
+ L'amor ha presa la forteza,--la volontá de grande alteza,
+ sagitta 'l cor, lancia dolceza,--da c'ha ferito, lo fa 'npazare.
+
+ Discrezion de grande altura--d'onguento ha presa l'armatura,
+ ed en ragion, lá 'v'ella mora,--con ella se vol defensare.
+
+ L'amor non ce vol ragione,--'nante sagetta suo lancione,
+ però che 'l cor vol per pregione--e 'l corpo mettere en penare,
+
+ Discrezion al cor s'acosta--e fagli cordogliosa posta,
+ la carne el sente, sí s'è mosta--a dargli tutto 'l suo affare.
+
+ L'amor non cessa, 'nante manna--de grande ardor la sua vivanna,
+ lo cor manuca e pur encanna--ed èi sí forte tal mangiare.
+
+ Discrezion sí parla al core:--Se tu non hai me per signore,
+ végiote che 'l tuo ardore--non porrá perseverare.--
+
+ L'amor udendo, sí sagitta--de gran secreto sua lancitta,
+ la carne el sente, sta afflitta,--ché l'impeto non pò portare.
+
+ Discrezion parla secreta,--al cor sí mostra sua moneta:
+ --Or piglia pian la tua saleta,--che tu non possi enfermare.--
+
+ L'amor spera en sua forteza,--cotal parlar li par matteza,
+ del gran Signor piglia largeza--ch'esso sí l'ha da mal guardare.
+
+ Discrezion dice:--Sie saggio,--ca molta gente veduto agio,
+ sequitando lor desiagio,--né dicer posson poi né fare.--
+
+ L'amor sí l'ode e non lo 'ntende,--de gran fervor suo arco tende,
+ sagetta 'l cor, tutto l'accende--del gran Signor che non ha pare.
+
+ La carne dice a la ragione:--Io me t'arendo per pregione,
+ aiutame ch'io ho cagione,--ché l'amor me vol consumare.
+
+ Ché non farían sufficenza--mille corpi a sua ademplenza,
+ e con Dio sí se entenza--che 'l se crede manecare.
+
+ Abraccia Dio e vollo tenere--e quel che vole non sa dire,
+ sputar non lassa né ranscire--che non se possa travagliare.
+
+ Su del cielo piglia parte,--poi con meco sí combatte,
+ enganname con la sua arte,--sí sa dolce predicare.
+
+ Ché parla sí dolcemente,--che me sottra' da tutta gente,
+ poi si piglia sí la mente,--che non la lassa suspirare.
+
+ Pregovi che m'aiutiti,--che un poco l'affreniti,
+ ché i soi pensier me son feriti--che tutta me fan concussare.
+
+ Pigliar voglio pensamento--a non adempir el suo talento,
+ de star solo non gli assento--ch'io non possa contrastare.
+
+ Del mondo sirò accompagnata,--de lui giragio enfacendata,
+ ch'io non sia allapidata,--embrigarògli el meditare.--
+
+ La ragion dice:--Non te giova,--l'amor vencer vol la prova;
+ s'egli en dí non te trova,--la notte tu non pòi mucciare.--
+
+
+
+
+LXXIX
+
+DELLA BONTÁ DIVINA E VOLONTÁ CREATA
+
+
+ La bontate enfinita--vol enfinito amore,
+ mente, senno e core--lo tempo e l'esser dato.
+
+ Amor longo fidele,--in eterno durante,
+ alto de speranza,--sopra li ciel passante,
+ amplo en caritate,--onne cosa abracciante,
+ en un profondo stante--de core umiliato.
+
+ La volontá creata,--en infinitate unita,
+ menata per la grazia--en sí alta salita,
+ en quel ciel d'ignoranzia--tra gaudiosa vita,
+ co ferro a calamita--nel non veduto amato.
+
+ Lo 'ntelletto ignorante--va entorno per sentire,
+ nel ciel caliginoso--non se lassa transire,
+ che fôra grande eniuria--la smesuranza scire,
+ siría maior sapire--che lo saper ch'è stato.
+
+ Lo 'ntelletto ignorante--iura fidelitate,
+ sotto l'onnipotenza--tener credulitate,
+ de mai ragion non petere--a la difficultate,
+ vive en umilitate--en tal profondo anegato.
+
+ O savia ignoranza,--en alto loco menata,
+ miracolosamente--se' en tanto levata,
+ né lengua né vocabulo--entende la contrata,
+ stai co dementata--en tanto loco ammirato.
+
+ --O alma nobilissima,--dinne que cose vide!
+ --Veggo un tal non veggio--che onne cosa me ride;
+ la lengua m'è mozata--e lo pensier m'ascide,
+ miracolosa side--vive nel suo adorato.
+
+ --Que frutti reducene--de esta tua visione?
+ --Vita ordinata--en onne nazione;
+ lo cor ch'era immondissimo,--enferno inferione,
+ de trinitá magione--letto santificato.
+
+ Cor mio, se' te venduto--ad alto emperatore,
+ nulla cosa creata--m'archieda omai d'amore,
+ ché non è creatura--posta en tanto onore,
+ a me è 'n gran descionore--se en mio cor fosse entrato.
+
+ Se creatura pete--per lo mio amor avere,
+ vadane a la bontade--che l'ha distribuire,
+ ch'io non aggio que fare,--ella ha lo possedere,
+ può far lo suo piacere,--ché lo s'ha comparato.
+
+ Lo tempo me demostra--ch'io gli ho rotta la legge,
+ quando l'aggio occupato--en non servire de rege;
+ o tempo, tempo, tempo,--en quanto mal sommerge
+ a chi non te correge--passando te oziato!
+
+
+
+
+LXXX
+
+DE L'AMORE DIVINO DESTINTO IN TRE STATI
+
+
+ --Sapete voi novelle de l'amore
+ che m'ha rapito ed assorbito el core,
+ e tiemme empregionato en suo dolzore,
+ e famme morire en amor penato?
+
+ --De l'amore che hai demandato
+ molti amori trovamo en esto stato,
+ se tu non ne declar del tuo amato,
+ risponder noi non te ce saperimo.
+
+ --L'amor ch'io ademando sí è 'l primo,
+ unico, eterno e sta sublimo;
+ non par che 'l conoscati, como stimo,
+ da ch'en plurale avete la 'ntendenza.
+
+ --Questo respondere giá non è fallenza,
+ de lo tuo amor non avem conoscenza;
+ se non t'encresce a dicerne sua valenza,
+ delettane l'audito d'ascoltare.
+
+ --L'amor ch'io ademando è singulare;
+ cielo e terra empie col suo amare,
+ en cosa brutta non pò demorare,
+ tanto è purissimo.
+
+ L'amor ch'io demando è umilissimo,
+ el cor, o' se reposa, fa 'l ditissimo,
+ umilia l'affetto superbissimo
+ per sua bontade.
+
+ Enfondeme nel cor fedelitate,
+ famme guardar da le cose vetate,
+ le cose concedute ed ordenate
+ fammele usar con temperanza.
+
+ Divide da la terra mia speranza,
+ conducelame en ciel la vicinanza,
+ famme citadin per longa usanza
+ de la gran citade.
+
+ Loco sí son le cose ordinate
+ la scola se cce tien de caritate,
+ tutte le gente de quelle contrate
+ ciascuno en amore è conventato.
+
+ Distinguese l'amore en terzo stato:
+ bono, meglio, sommo, sublimato;
+ lo sommo sí vole essere amato
+ senza compagnia.
+
+ Parlar de tale amor faccio follia,
+ diota me conosco en teologia,
+ l'amor me constregne en sua pazia
+ e famme bannire.
+
+ Prorompe l'abundanza en voler dire,
+ modo non gli trovo a proferire,
+ la veritá m'empone lo tacere,
+ che non lo so fare.
+
+ L'abundanza non se pò occultare,
+ loco sí se forma el iubilare,
+ prorompe en canto che è sibilare,
+ che vidde Elia.
+
+ Partámone ormai da questa via,
+ a le doi distinzion che so empria,
+ e logo sí figam la diceria
+ che si convene.
+
+ Sempre lo meglio sta sopra lo bene;
+ se tu non ami el prossimo co tene,
+ e te non ami como si convene,
+ tu, cieco, el cieco meni a tralipare.
+
+ Emprima t'è opo con Dio ordinare,
+ e da lui prender regola d'amare,
+ amor saggio e forte en adurare
+ e mai non smaglia.
+
+ Fame, sete e morte nol travaglia,
+ sempre lo trovi forte a la battaglia,
+ a patir pena ed onne ria travaglia
+ e star quiito.
+
+ Lo corpo sí ha redutto al suo servito,
+ li sensi regolati ad obedito,
+ gli eccessi sottoposti so a punito
+ ed a ragione.
+
+ Tutta sta quieta la magione,
+ gli officia distinte per ragione;
+ se nulla ce nascesse questione,
+ ston al iudicio.
+
+ Lo iudice che sede al malefizio
+ ser Conscio è vocato per offizio,
+ non perdona mai per pregarizio
+ né per timore.
+
+ Non perdona al grande né al minore,
+ nulla cosa occulta gli sta en core,
+ tutta la corte vive con tremore
+ ad obedenza.
+
+ Poi che l'alma vive a conscienza,
+ contien amar lo prossimo en piacenza,
+ amor verace par senza fallenza
+ de caritate.
+
+ Trasfórmate l'amor en veritate
+ nelle persone che son tribulate,
+ e, compatendo, magior pena pate
+ che 'l penato.
+
+ Quel per alcun tempo ha reposato,
+ lo compatente ce sta cruciato,
+ notte e giorno con lui tormentato
+ e mai non posa.
+
+ Non pò l'om sapere questa cosa
+ se non la caritate chi l'ha enfusa,
+ como nel penato sta retrusa
+ a parturire.
+
+ Partámone ormai dal nostro dire,
+ e ritornimo a Cristo nostro sire,
+ che ne perdoni lo nostro fallire
+ e díene pace.
+
+ --Lo vostro ditto, frate, sí ne piace,
+ però che vostro dicer è verace;
+ de sequir voi tal via sí n'aiace,
+ che ne salvimo. Amen.--
+
+
+
+
+LXXXI
+
+DE L'AMOR DIVINO E SUA LAUDE
+
+
+ O Amor, divino amore,--amor, che non se' amato.
+
+ Amor, la tua amicizia--è piena de letizia
+ non cade mai en tristizia--lo cor che t'ha assagiato.
+
+ O amor amativo,--amor consumativo,
+ amor conservativo--del cuor che t'ha albergato!
+
+ O ferita gioiosa,--ferita dilettosa,
+ ferita gaudiosa,--chi de te è vulnerato!
+
+ Amore, unde entrasti,--ché sí occulto passasti?
+ Nullo signo mostrasti--unde tu fusse entrato.
+
+ O amor amabile,--amor delettabile,
+ amor encogitabile--sopr'onne cogitato!
+
+ Amor, divino fuoco,--amor de riso e gioco,
+ amor non dái a poco,--ché se' ricco smesurato.
+
+ Amor, con chi te poni?--con delette persone,
+ e lassi gran baroni,--ché non fai lor mercato.
+
+ Tale non par che vaglia--en vista una medaglia,
+ che quasi como paglia--te dái en suo trattato.
+
+ Chi te crede tenere,--per sua scienzia avere,
+ nel cor non può sentire--che sia lo tuo gustato.
+
+ Scienzia acquisita--mortal sí dá ferita,
+ s'ella non è vestita--de core umiliato.
+
+ Amor, tuo magisterio--enforma el desiderio,
+ ensegna l'evangelio--col breve tuo ensegnato.
+
+ Amor che sempre ardi--e i tuoi coraggi inardi,
+ fai le lor lengue dardi--che passa onne corato.
+
+ Amore grazioso,--amore delettoso,
+ amor suavetoso,--che 'l core hai saziato.
+
+ Amor ch'ensegni l'arte--che guadagni le parte,
+ de cielo fai le carte,--en pegno te n'èi dato.
+
+ Amor, fidel compagno,--amor, che mal se' a cagno,
+ de pianto me fai bagno--ch'io pianga el mio peccato.
+
+ Amor dolce e suave,--de cielo, amor se' chiave;
+ a porto meni nave--e campa el tempestato.
+
+ Amor che dái luce--ad omnia che luce,
+ la luce non è luce,--lume corporeato.
+
+ Luce luminativa,--luce demostrativa,
+ non viene a l'amativa--chi non è en te luminato.
+
+ Amor, lo tuo effetto--dá lume a lo 'ntelletto,
+ demóstrali l'obietto--de l'amativo amato.
+
+ Amor, lo tuo ardore--ad enflammar lo core
+ uniscil per amore--ne l'obietto encarnato.
+
+ Amor, vita secura,--riccheza senza cura,
+ piú ch'en eterno dura--ed ultra smesurato.
+
+ Amor che dái forma--ad omnia c'ha forma,
+ la forma tua reforma--l'omo ch'è deformato.
+
+ Amore puro e mondo,--amor saggio e iocondo,
+ amor alto e profondo--al cor che te s'è dato.
+
+ Amor largo e cortese,--amor con larghe spese,
+ amor, con mense stese--fai star lo tuo affidato.
+
+ Lussuria fetente--fugata de la mente,
+ de castitá lucente,--mundizia adornato.
+
+ Amor, tu se' quel ama--donde lo cor te ama,
+ sitito con gran fama--el tuo enamorato.
+
+ Amoranza divina,--ai mali se' medicina,
+ tu sani onne malina,--non sia tanto agravato.
+
+ O lengua scotegiante,--come se' stata osante
+ de farte tanto enante--parlar de tale stato?
+
+ Or pensa que n'hai detto--de l'amor benedetto,
+ onne lengua è en defetto--che de lui ha parlato.
+
+ Se onne lengue angeloro--che stanno en quel gran coro
+ parlando de tal foro,--parlaran scelenguato.
+
+ Ergo co non vergogni?--nel tuo parlar lo pogni,
+ lo suo laudar non giogni,--'nante l'hai blasfemato.
+
+ --Non te posso obedire--ch'amor deggia tacire,
+ l'amor voglio bandire,--fia che mo m'esce 'l fiato.
+
+ Non è condizione--che vada per ragione,
+ che passi la stagione--ch'amor non sia clamato.--
+
+ Clama la lengua e 'l core:--Amore, amore, amore!
+ chi tace el tuo dolzore--lo cor li sia crepato.
+
+ E ben credo che crepasse--lo cor che t'assagiasse;
+ se amor non clamasse,--trovárese afogato.--
+
+
+
+
+LXXXII
+
+COMO L'ANIMA TROVA DIO IN TUTTE CREATURE PER MEZO DE SENSI
+
+
+ O amor, divino amore,--perché m'hai assediato?
+ Pare de me empazato,--non puoi de me posare.
+
+ Da cinque parte veggio--che m'hai assediato:
+ audito, viso, gusto,--tatto ed odorato;
+ se esco, so pigliato,--non me te pos'occultare.
+
+ Se io esco per lo viso,--ciò che veggio è amore,
+ en onne forma èi pento,--ed en onne colore;
+ represèntime allore--ch'io te deggia albergare.
+
+ Se esco per la porta--per posarme en audire,
+ lo sono e que significa?--Representa te, sire;
+ per essa non può uscire--ciò cche odo è amare.
+
+ Se esco per lo gusto,--onne sapor te clama:
+ --Amor, divino amore,--amor pieno de brama;
+ amor preso m'hai a l'ama--per potere en me regnare.--
+
+ Se esco per la porta--che se chiama odorato,
+ en onne creatura--te ce trovo formato;
+ retorno vulnerato,--prendime a l'odorare.
+
+ Se esco per la porta--che se chiama lo tatto,
+ en onne creatura--te ce trovo retratto;
+ amor, e co so matto--de volerte mucciare?
+
+ Amor, io vo fugendo--de non darte el mio core,
+ veggio che me trasformi--e faime essere amore,
+ sí ch'io non son allore--e non me posso artrovare.
+
+ S'io veggio ad omo male--o defetto o tentato,
+ trasformome entro en lui--e face 'l mio cor penato;
+ amore smesurato,--e chi hai preso ad amare?
+
+ Prendeme a Cristo morto,--traime de mare al lito,
+ loco me fai penare--vedendol sí ferito;
+ perché l'hai sofferito?--Per volerme sanare.
+
+
+
+
+LXXXIII
+
+DE L'AMORE DE CRISTO IN CROCE, E COMO L'ANIMA DESIDERA DE MORIR CON LUI
+
+
+ O dolce amore--c'hai morto l'amore,
+ prego che m'occidi d'amore.
+
+ Amor c'hai menato--lo tuo enamorato
+ ad cusí forte morire,
+ perché 'l facesti--ché non volesti
+ ch'io dovesse perire?
+ Non me parcire,--non voler soffrire
+ ch'io non moia abracciato d'amore.
+
+ Se non perdonasti--a quel che sí amasti,
+ como a me vòi perdonare?
+ Segno è, se m'ami,--che tu me c'enami
+ como pesce che non pò scampare.
+ E non perdonare,--ca el m'è en amare
+ ch'io moia anegato en amore.
+
+ L'amore sta appeso,--la croce l'ha preso
+ e non lassa partire.
+ Vocce currendo--e mo me cce appendo,
+ ch'io non possa smarrire.
+ Ca lo fugire--faríame sparire,
+ ch'io non sería scritto en amore.
+
+ O croce, io m'apicco--ed ad te m'aficco,
+ ch'io gusti morendo la vita.
+ Ché tu ne se' ornata,--o morte melata;
+ tristo che non t'ho sentita!
+ O alma sí ardita--d'aver sua ferita,
+ ch'io moia accorato d'amore.
+
+ Vocce currendo,--en croce legendo
+ nel libro che c'è ensanguinato.
+ Ca essa scrittura--me fa en natura
+ ed en filosofia conventato.
+ O libro signato--che dentro se' aurato,
+ e tutto fiorito d'amore!
+
+ O amor d'agno,--magior che mar magno,
+ e chi de te dir porría?
+ A chi c'è anegato--de sotto e da lato
+ e non sa dove sia,
+ e la pazia--gli par ritta via
+ de gire empazato d'amore.
+
+
+
+
+LXXXIV
+
+COMO È SOMMA SAPIENZIA ESSERE REPUTATO PAZO PER L'AMOR DE CRISTO
+
+
+ Senno me pare e cortesia--empazir per lo bel Messia.
+
+ Ello me sa sí gran sapere--a chi per Dio vol empazire,
+ en Parige non se vidde--ancor sí gran filosofia.
+
+ Chi per Cristo va empazato,--par afflitto e tribulato;
+ ma è maestro conventato--en natura e teologia.
+
+ Chi per Cristo ne va pazo,--a la gente sí par matto;
+ chi non ha provato el fatto--pare che sia fuor de la via.
+
+ Chi vol entrare en questa scola,--troverá dottrina nova;
+ la pazia, chi non la prova,--giá non sa que ben se sia.
+
+ Chi vol entrar en questa danza,--trova amor d'esmesuranza;
+ cento dí de perdonanza--a chi li dice villania.
+
+ Ma chi va cercando onore,--non è degno del suo amore,
+ ché Iesú fra doi latrone--en mezo la croce staía.
+
+ Ma chi cerca per vergogna,--ben me par che cetto iogna;
+ iá non vada piú a Bologna--a 'mparar altra mastria.
+
+
+
+
+LXXXV
+
+COMO SE DEVE AMAR CRISTO LIBERALMENTE COMO ESSO AMÒ NOI
+
+
+ --O amor che m'ami,--prendime a li toi ami,
+ ch'io ami co so amato.
+
+ O amor che ami--e non trovi chi t'ami,
+ chi sal per li toi rami--sempre se chiama engrato.
+
+ O engrato nobile,--sommerso en ammirabile,
+ non puoi salire equabile--d'amore adoguagliato.
+
+ O amore attivo--che non trovi passivo,
+ che venga a l'amativo--d'amor purificato.
+
+ Amor c'hai nome amo,--plural mai non trovamo,
+ da te fonte gustamo,--amor da te spirato.
+
+ Amor, mostrame el como,--ché 'l quanto, non è omo
+ che nol somerga el somo--del quanto smesurato.
+
+ --El como te mostrai--quando me encarnai,
+ per te peregrinai--en croce consumato.
+
+ El quanto armáse en sete,--ché non for mai aprete
+ l'altissime secrete--en subietto finato.
+
+ Non reman dal daiente,--ma dal recipiente,
+ non è sufficiente--a Dio nullo creato.
+
+ Lo enfinito amare,--finito en demostrare,
+ la mostra terminare--in amor sterminato.
+
+ En quilli amorosi abissi--gli santi son sommersi,
+ dentro e da fore oppressi--d'amore spelagato.
+
+ L'alteza è infinita,--longeza non compíta,
+ largeza sterminata,--profondo sprofondato.
+
+ Non puòtte piú l'amore--mostrar fatto maggiore,
+ che farme lo minore--en degli omini deiettato.
+
+ Qual pazo vorria fare,--per formicaio campare,
+ en formica tornare--per formicaio campato.
+
+ Maggior fo mia stoltizia--la grande alteza mia
+ de prender questa via--de farme om penato.
+
+ Io non te amai per mene,--'nante te amai per tene,
+ non me crebbe bene--del mio fatigato.
+
+ Per te non fui maggiore,--né senza te minore,
+ trasseme l'amore--che fusse reformato.
+
+ Se m'ami per aver gloria,--mercenaia hai memoria;
+ attento stai a mia solia--pur del remunerato.
+
+ Non m'ami per amore,--ché 'l prezo te sta en core;
+ se 'l prezo ne trai fuore,--l'amor tuo è anichilato.
+
+ Se la tua utilitate--te trae ad amorositate,
+ poco d'aversitate--te fa l'amor cagnato.
+
+ Se l'amore è libero--che non sia avaro albitrio,
+ gentil fa desiderio--non condizionato.
+
+ Non c'è condizione--né messa per ragione,
+ è fatta l'unione--che non veste vergato.
+
+ Da l'amativo amabile--esce l'amor mirabile,
+ l'amore è poi durabile--semper in idem stato.
+
+
+
+
+LXXXVI
+
+COMO L'ANIMA DIMANDA PERDONANZA DE L'OFFENSIONE E GUSTO D'AMORE
+
+
+ Amor dolce senza pare--sei tu, Cristo, per amare.
+
+ Tu sei amor che coniugni,--cui piú ami spesso pugni;
+ onne piaga, poi che l'ugni,--senza unguento fai sanare.
+
+ Amor, tu non abandoni--chi t'offende, sí perdoni;
+ e de gloria encoroni--chi se sa umiliare.
+
+ Signor, fanne perdonanza--de la nostra offensanza,
+ e de la tua dolce amanza--fanne um poco assagiare.
+
+ Dolce Iesú amoroso,--piú che manna saporoso,
+ sopra noi sie pietoso,--Signor, non n'abandonare.
+
+ Amor grande, dolce e fino,--increato sei divino,
+ tu che fai lo serafino--de tua gloria enflammare.
+
+ Cherubin ed altri cori,--apostoli e dottori,
+ martiri e confessori,--vergene fai iocundare.
+
+ Patriarche e profete--tu tragisti da la rete;
+ de te, amor, áver tal sete,--non se crédor mai saziare.
+
+ Dolce amor, tanto n'ame,--al tuo regno sempre clame,
+ saziando d'onne fame,--tanto sei dolce a gustare.
+
+ Amor, chi de te ben pensa,--giammai non déi far offensa;
+ tu sei fruttuosa mensa--en cui ne devem gloriare.
+
+ Nella croce lo mostrasti,--amor, quanto tu n'amasti;
+ ché per noi te umiliasti--e lassasti cruciare.
+
+ Amor grande fuor misura,--tu promission secura,
+ de cui nulla creatura--d'amar non se può scusare.
+
+ Dáite a chi te vol avere,--tu te vien a proferire,
+ amor, non te puoi tenere--a chi te sa ademandare.
+
+ Ademando te amoroso,--dolce Iesú pietoso,
+ che me specchi el cor gioioso--de te solo, amor, pensare.
+
+ Lo pensar de te, amore,--fa enebriar lo core,
+ vol fugir onne rumore--per poterte contemplare.
+
+ Contemplando te, solazo,--pargli tutto 'l mondo laccio,
+ regemento fa de pazo--a chi non sa el suo affare.
+
+ Tu se' amor de cortesia,--en te non è villania,
+ dámmete, amor, vita mia,--non me far tanto aspettare.
+
+
+
+
+LXXXVII
+
+DE L'AMOR DIVINO LA MISURA DEL QUALE È INCOGNITA
+
+
+ Amor che ami tanto,--ch'io non so dir lo quanto
+ del como esmesurato!
+
+ La mesura se lamenta--del como esmesurato,
+ sua ragion vole a distenta--parli l'amor tribulato;
+ la smesuranza s'è levata,--messo ha el freno a la mesura,
+ non faccia sommergetura,--ché non sería piú comportato.
+
+ Lo sapor de sapienza--l'affetto sí ha sotterrato,
+ lo lume de intelligenza--udite tratto c'ha pensato:
+ l'affetto sí ha pigliato--ed hallo messo en pregione,
+ sottomesso a la ragione,--loco l'ha terrafinato.
+
+ L'affetto, poi ch'è en pregione,--piange con gran desianza;
+ nullo consólo se vol dare--de la preterita offensanza,
+ de chi gli ha tolta la speranza--poi la comenza a biastemare,
+ e non se vol consolare--sí sta en sé contaminato.
+
+ O amor contaminato,--tutto pieno de furore,
+ d'onne tempo hai mormorato,--ène entrato en possessore;
+ la iustizia ch'è assessore,--sí t'ha preso a condennare,
+ d'onne officio te privare,--ché non sai far bon iudicato.
+
+ La iustizia sí è presa--da lo senno del sapere,
+ una ragion gli è commessa--che non degia preterire,
+ la scienzia far tacere--ed onne atto alienare,
+ e le virtute esaltare,--se non sería excomunicato.
+
+ O amor ch'èi tempestoso,--ch'en te non fai recetto,
+ ètte sottratto el prestato,--conquassato sta l'aspetto;
+ ma el desio del diletto--abracciato ha el disiare,
+ con lo vile en sé vilare--non vederse en sé vilato.
+
+ O audito senza audito,--che en te non hai clamore,
+ entelletto senza viso--hai anegato onne valore;
+ non hai en te possessore,--da altri non èi posseduto,
+ onne atto sí t'è renduto,--sí sta l'amore affissato.
+
+ L'odorato t'è renduto,--non sai dir que è delettare,
+ lo sapore è fatto muto,--non sai dir piú que è gustare;
+ lo silenzio ce appare,--ché gli è tolto onne lenguaio;
+ allor par giá quietaio,--vive en sé ben roborato.
+
+ Tutti gli atti vecchi e novi--en un nichilo son fondate,
+ son formati senza forma,--non han termen né quantitate,
+ uniti con la veritate;--coronato sta l'affetto,
+ quietato lo 'ntelletto,--nell'amore trasformato.
+
+
+
+
+LXXXVIII
+
+COMO IN L'OMO PERFETTO SONO FIGURATE LE TRE IERARCHIE CON LI NOVI CORI
+DE ANGELI
+
+
+ L'omo che può la sua lengua domare,
+ grande me pare che agia signoria;
+ ché raro parlamento può l'om fare
+ che de peccar non agia alcuna via;
+ agiome pensato de parlare,
+ reprendomi, ché faccio gran follía;
+ ca senno en me non sento né affare
+ a far devere grande diceria;
+ ma lo volere sforza el ragionare
+ preso ha lo freno e tiello en sua balía.
+
+ Però me sería meglio lo tacere,
+ ma veggio ch'io non lo posso ben fare;
+ però parlo e dico el mio parere
+ ed a correzione ne voglio stare;
+ pregove tutti che vi sia en piacere
+ de volere lo mio ditto ascoltare,
+ e recurriamo a Dio en cui è 'l sapere
+ che l'asina de Balaam fece parlare,
+ ch'ello me dia alcuna cosa dire
+ che sia sua laude e a noi possa giovare.
+
+ Pareme che l'omo sia creato
+ a la imagine di Dio e semiglianza;
+ lo paradiso pareme ordinato
+ de nove orden d'angeli en ordenanza;
+ en tre ierarchie è el loro stato
+ de quella beatissima adunanza,
+ or facciamo che l'uomo sia en stato
+ che truove en sé quella concordanza;
+ e pareme d'averlo retrovato,
+ se io non fallo nella mia cuitanza.
+
+ Tre ierarchie ha l'omo perfetto:
+ la prima si è ben encomenzare;
+ lo secondo stato è piú eletto
+ ch'en megliorar fa l'om perseverare;
+ ottimo lo terzo sopra eletto,
+ omo che consuma en ben finare;
+ non se ne trovò ancor decetto
+ chi con questi tre volse albergare,
+ molto me ne trovo en gran defetto
+ ché io al primo ancor non volse entrare.
+
+ Aggiome veduto e ben pensato
+ che l'uom perfetto a l'arbor se figura,
+ che, quanto piú profondo è radicato,
+ tanto è piú forte ad onne rea fortura;
+ de vil corteccia veggiolo amantato,
+ conservace l'umore e la natura,
+ de rami, foglie e frutto è adornato
+ lavora d'onne tempo senza mura;
+ da poi che 'l frutto hacce appicciato,
+ conservalo, nutrica e poi el matura.
+
+ La fossa dove questo arbor se planta
+ parme la profonda umilitate;
+ ché se la radicina loco achianta,
+ engrossace ad trar l'umiditate,
+ e fa l'arbor crescere ed enalta,
+ non teme freddo né nulla siccitate;
+ standoce gli ucelli, loco canta,
+ esbernace con grande suavitate,
+ nascondece lo nido e sí l'amanta,
+ che non se veggia a sua contrarietate.
+
+ Lo ceppo che la radice sí divide
+ pareme la fede che è formata,
+ e le radice dodece ce vide,
+ gli articoli con essa congregata;
+ se ensemora non gli tien, la conquide
+ deguasta l'arbor tutta conquassata,
+ se ensemora l'abracci, sí te ride,
+ allítate nella buona contrata,
+ e cámpate dal loco o' s'allide
+ quilli che la tengono viliata.
+
+ Lo stipite ch'en alto se depone
+ pareme l'altissima speranza,
+ divide da la terra tua magione,
+ condúcetela en ciel la vicinanza;
+ se loco ce demori onne stagione
+ gaudio ce trovi en abundanza;
+ cerchi la citade per regione,
+ cantasi lo canto de alegranza,
+ párete lo mondo una pregione,
+ videlo pieno de grande fallanza.
+
+ Lá 've gli rami hanno nascimento
+ pareme che sia la caritate;
+ la prima ierarchia è 'l comenzamento,
+ tre rami ce trovi en unitate;
+ destenguese per bello ordenamento
+ ciascuna en sua proprietate;
+ grande trovi en loro comenzamento
+ pensando nella loro varietate,
+ l'uno senza l'altro è sviamento
+ e non verria a compíta veritate.
+
+ Lo primo ramo d'esto encomenzare,
+ lo qual al primo orden se figura,
+ angeli sí audimo nominare,
+ sí come n'amaestra la Scrittura;
+ angelo se vole enterpretare
+ messo nobilissimo en natura,
+ messo che ne l'alma pòi trovare;
+ paiome gli pensier senza fallura,
+ lo Spirito santo halli ad inspirare
+ che nullo gli pò aver per sua fattura.
+
+ Poi che se' stato assai nello pensiere,
+ che de lo star con Dio hai costumanza,
+ lo diletto méttete a vedere
+ gli ben c'hai recevuti en abundanza,
+ e chi se' tu per cui volse morire,
+ che rotta gli hai la fede e la lianza,
+ e che esso Signor volse soffrire
+ da me peccatore tanta offensanza;
+ de vergogna vogliomene vestire,
+ non trovo loco ne la mia cuitanza.
+
+ De lo pensiere nasce un desio,
+ che el secondo ramo puoi appellare;
+ arcangeli figura, como creio,
+ che summi messi puoti enterpretare;
+ de pianger non trovo unqua remeio,
+ enfiase lo core a suspirare,
+ ed ov'è 'l mio Signor ch'io non lo veio?
+ derrata so ch'el volse comperare;
+ respondemi, Signor, c'altro non cheio;
+ desidero morir per te amare.
+
+ La lezione damme una ensegna
+ ca, se voglio trovar lo mio Signore,
+ ad opera compíta opo è ch'io vegna,
+ se vol che viva e cresca lo suo amore;
+ lo terzo ramo mostrame ed assegna
+ nome de virtute per dottore;
+ chi questo ramo prende, bene aregna,
+ albergalo con l'altro emperadore,
+ e de viver prende una convegna
+ che sempre va crescendo per fervore.
+
+ La seconda ierarchia, co a me pare,
+ che en tre distinzione è ordinata,
+ che nella prima non puoi dimorare;
+ se con questa non fai tua giornata,
+ con l'impedimenti opo t'è pugnare;
+ se vol che vada en pace la contrata,
+ li cinque sensi opo t'è domare
+ che la morte al core hanno ministrata;
+ dominazione si può appellare
+ questa signoria cusí beata.
+
+ Lo secondo ramo è principato,
+ en elle creature ordinamento,
+ che ciò che vede ed ode ed ha pensato,
+ ciascuna rieca suo consolamento,
+ laudando lo Signor che l'ha creato
+ per sua pietate e piacemento;
+ ciascuna conserva lo suo stato,
+ reprèndete c'hai fatto fallimento,
+ consèrvate lo core en uno stato
+ che sempre de Dio trovi pascimento.
+
+ Le vizia, che stanno a la nascosta,
+ ciascuno se briga de aiutare,
+ de non lassar l'albergo fanno rosta,
+ ciascuno se briga de esforzare;
+ l'orden de le potestá se cci acosta,
+ tutte le virtude fa congregare:
+ la battaglia dura sí s'è mosta
+ l'una contro l'altra a preliare;
+ le vizia sí fugono la iosta,
+ lassan lo campo e brigan de mucciare.
+
+ L'umilitate la superbia vide,
+ d'un alto monte sí l'ha tralipata;
+ la envidia, vedendo, sí se allide,
+ la caritade l'arde ed ha brusata;
+ e l'ira, ciò sentendo, sí se occide,
+ la mansuetude sí l'ha strangulata;
+ l'accidia, che unqua mai non ride,
+ iustizia l'ha troppo ben frustata;
+ avarizia, c'ha morti li suoi rede,
+ la pietate sí l'ha scorticata.
+
+ Lussuria sí sta molto adornata,
+ pensa per sua belleza de campare;
+ ma la castitate l'ha accorata,
+ molto dura morte gli fa fare;
+ ed en un pilo sí l'ha sotterrata,
+ e loco agli vermi fala devorare;
+ la gola sí n'è molto empaurata,
+ discrezione volese amantare;
+ ma la temperanza l'ha pigliata,
+ tienla en pregione e fálase enfrenare.
+
+ Poi che le virtute hanno venciuto,
+ ordenano d'aver la signoria;
+ lo terzo stato claman per aiuto,
+ ché, senza lui, prendon mala via;
+ cercano la Scrittura, han envenuto
+ o' lo Signor de riposar desia,
+ concordia sí hanno conceputo,
+ ch'en trono de lo 'mperio segga dia;
+ el per elezione l'hanno elegiuto
+ che rega e tenga tutta la bailía.
+
+ Le virtute fanno petizione
+ a la signoria que deggian fare,
+ ché ciascuna vol la sua ragione,
+ ed estatuto vogliono ordenare;
+ de la concordia trovan la magione,
+ lá 'v'ella co lloro deggia reposare,
+ e discordia mettono en pregione,
+ che onne ben faceva deguastare;
+ ed onne tempo vogliono ragione
+ e nullo feriato voglion fare.
+
+ Concordia non può bene regnare,
+ se de sapere non ha condimento;
+ lo secondo ramo fonno clamare
+ che de sapere ha l'amaestramento;
+ cherubini vogliono abracciare,
+ contemplando el Signor per vedemento,
+ ed en sua scola voglion demorare,
+ che da lui recevan lo convento;
+ lo 'ntelletto volsece apicciare,
+ ché de legere ha forte entendemento.
+
+ Ché, quanto piú el sapere va crescendo,
+ tanto piú trova en Dio la smesuranza;
+ lo 'ntendemento vasse devencendo,
+ anegalo en profondo per usanza
+ l'ordene serafico, apparendo
+ nello 'nfocato viver per amanza;
+ questo defetto vásecce ademplendo,
+ abraccian lo Signor per desianza
+ e cusí sempremai lo va tenendo,
+ en ciò la caritate ha consumanza.
+
+ Or preghiamo lo Signore potente
+ che per sua bontade e cortesia
+ esso dirizi sí la nostra mente,
+ che sempre tengam la diritta via;
+ sí ch'en futuro non siam perdente
+ d'aver en cielo la sua compagnia;
+ molto se porrá tener dolente
+ chi nello 'nferno fatt'ha albergaria,
+ ché sempre viverá en fuoco ardente;
+ campene noi la Vergene Maria. Amen.
+
+
+
+
+LXXXIX
+
+ARBORE DELL'AMORE DIVINO
+
+
+ Un arbore è da Dio plantato--lo qual amor è nominato.
+
+ --O tu, omo, che c'èi salito,--dimme en que forma èi tu gito,
+ perché 'l viagio me sia aprito,--ché sto en terra otenebrato.
+
+ --Se 'l te dico, poco vento--mo m'encasca, sí sto lento!
+ ancora non agio vento,--'nante so molto tempestato.
+
+ --Giá non è tua questa storia--'nante è a Dio tutta gloria;
+ non me trovo en mia memoria--che tu per arte l'aggi acquistato.
+
+ Se 'l me dice, mo pò avenire--che mo me fai de loto uscire,
+ se per te vengo a Dio servire--a Dio m'averai guadagnato.
+
+ --A laude de Dio lo te dico--e per avermete ad amico:
+ empaurato dal Nemico,--fui a questo arbore menato.
+
+ Con la mente ci aguardai,--e de salir m'enfiammai,
+ fui da pede ed io 'l mirai--ch'era tanto smesurato.
+
+ Li rami erano en tanta altura,--non ne posso dir mesura;
+ lo pedale en dirittura--era tutto desnodato.
+
+ Da nulla parte non vedea--co salire ce potea,
+ se non da un ramo che pendea--ch'era a terra repiegato.
+
+ Questo era un rametello--ch'era molto poverello,
+ umilitate era segello--de questo ramo desprezato.
+
+ Adviáme per salire,--fóme ditto:--Non venire,
+ se non te brighi de partire--da onne mortal peccato.--
+
+ Venneme contrizione,--lavaime con confessione,
+ e feci satisfazione,--co da Dio me fo donato.
+
+ Al salire retornando,--e nel mio cor gía pensando
+ e gía molto dubitando--del salir afatigato.
+
+ Pregai Dio devotamente--ch'al salir me fos iuvente,
+ ca, senza lui, non è niente--de tutto quel ch'avea pensato.
+
+ Da ciel me venne una vuce--e disse:--Ségnate con cruce,
+ e piglia el ramo de la luce--lo qual a Dio è molto a grato.--
+
+ Con la croce me signai,--e lo ramo sí pigliai,
+ tutto lo core ci afittai--sí ch'en alto fui levato.
+
+ Poi, levato en tanta altura,--trovai amor de dirittura,
+ lo qual me tolse onne paura--onde el mio cor era tentato.
+
+ Encontenente ch'io fui gionto,--non me lassò figer ponto
+ de far sopra me un gionto--en un ramo sopra me plantato.
+
+ Poi ch'en quel ramo fui salito,--che da man ritta era insíto,
+ de suspiri fui ferito,--luce de lo sponso dato.
+
+ Da l'altra parte volse 'l viso--e ne l'altro ramo fui affiso,
+ e l'amor me fece riso--però che m'avea sí mutato.
+
+ Ed io, sopra me guardanno,--doi rami ce vidde entanno,
+ l'uno ha nome perseveranno,--l'altro amor continuato.
+
+ Salendo su cresi posare,--l'amor non me lassò finare,
+ de sopra me féme guardare--en un ramo sopra me fermato.
+
+ Salendo su sí resedea,--le poma scritte ce pendea,
+ le lacrime ch'amor facea,--ché lo sponso gli era sí celato.
+
+ Da l'altra parte volse 'l core--vidde el ramo de l'ardore,
+ passando l'ha sentito amore--che m'avea sí rescaldato.
+
+ Stando loco non finava,--l'amor molto m'encalzava,
+ de menar me lá 've stava--en un ramo sopra me esaltato.
+
+ Poi ch'en quel ramo me alzasse,--scritto era ch'io me odiasse,
+ perché tutto amor portasse--a quel Signor che m'ha creato.
+
+ Al ramo da l'altra parte--trasseme amor per arte
+ a lo contemplar che sparte--lo cor d'onne amaricato.
+
+ A lo ramo de piú alteza--sí fui tratto con lebeza,
+ o' languisce en alegreza--sentendo d'amor con odorato.
+
+ Da l'altra parte pusi mente,--vidi ramo ante me piacente,
+ passando l'ardor pongnente--ferendo al cor l'ha stemperato.
+
+ Stemperato de tal foco,--lo mio cor non avea loco,
+ fui furato a poco a poco--en el ramo sopra me fidato.
+
+ Tanto d'amor fui ferito,--ch'en quel ramo fui rapito
+ o' lo mio sponso fo apparito--e con lui fui abracciato.
+
+ En me medesmo venni mino,--menato en quel ramo divino,
+ tanto viddi cosa en pino,--che lo cor ce fo anegato.
+
+ A le laude del Signore--ditto t'aggio el suo tenore;
+ se vol salire, or pone 'l core--a tutto quel ch'agio parlato.
+
+ En el arbor de contemplare--chi voi salir, non dé' posare,
+ pensier, parole e fatti fare--ed ita sempre esercitare[3].
+
+
+NOTE:
+
+ [3] Agionto en alcuni libri:
+
+ Non è dato a creatura--salir ultra sta misura,
+ la Trinitá sola è for misura,--lo sommo inaccessibil chiamato.
+
+ Tredece ramora con li frutti,--de sette gradora produtti,
+ se gli potrai salir tutti,--serai en perfetto stato.
+
+ (Nota del Bonaccorsi).
+
+
+
+
+XC
+
+COMO L'ANIMA SE LAMENTA CON DIO DE LA CARITÁ SUPERARDENTE IN LEI INFUSA
+
+
+ Amor de caritate,--perché m'hai sí ferito?
+ lo cor tutt'ho partito--ed arde per amore.
+
+ Arde ed incende, nullo trova loco,
+ non può fugir però ched è legato,
+ sí se consuma como cera a foco;
+ vivendo more, languisce stemperato,
+ demanda de poter fugire um poco,
+ ed en fornace tròvase locato;
+ oimè, do' so menato?--A sí forte languire?
+ Vivendo sí, è morire,--tanto monta l'ardore!
+
+ 'Nante che el provasse, demandava
+ amare Cristo, credendo dolzura;
+ en pace de dolceza star pensava,
+ for d'ogni pena possedendo altura;
+ pruovo tormento qual non me cuitava,
+ che 'l cor se me fendesse per calura;
+ non posso dar figura--de que veggio sembianza,
+ ché moio en delettanza--e vivo senza core.
+
+ Aggio perduto el core e senno tutto,
+ voglia e piacere e tutto sentimento,
+ onne belleza me par loto brutto,
+ delize con riccheze perdimento;
+ un arbore d'amor con grande frutto,
+ en cor piantato, me dá pascimento,
+ che fe' tal mutamento--en me senza demora,
+ gettando tutto fòra,--voglia, senno e vigore.
+
+ Per comperar amor tutto aggio dato,
+ lo mondo e mene, tutto per baratto;
+ se tutto fosse mio quel ch'è creato,
+ daríalo per amor senza onne patto;
+ e trovome d'amor quasi engannato,
+ ché, tutto dato, non so dove so tratto;
+ per amor so desfatto,--pazo sí so tenuto;
+ ma, perché so venduto,--de me non ho valore.
+
+ Credeame la gente revocare,
+ amici che me fuoro, d'esta via;
+ ma chi è dato piú non se può dare,
+ né servo far che fugga signoria;
+ prima la pietra porríase amollare
+ ch'amor che me tien en sua bailía:
+ tutta la voglia mia--d'amor sí è enfocata,
+ unita, trasformata:--chi tollerá l'amore?
+
+ Fuoco né ferro non li può partire,
+ non se divide cosa tanto unita;
+ pena né morte giá non può salire
+ a quella alteza dove sta rapita;
+ sotto sé vede tutte cose gire
+ ed essa sopra tutte sta gradita;
+ alma, co se' salita--a posseder tal bene?
+ Cristo, da cui te vene,--abraccial con dolzore.
+
+ Giá non posso vedere creatura,
+ al Creatore grida tutta mente;
+ cielo né terra non me dá dolzura,
+ per Cristo amore tutto m'è fetente;
+ luce de sole sí me pare oscura,
+ vedendo quella faccia resplendente,
+ cherubin son niente,--belli per ensegnare,
+ serafin per amare,--chi vede lo Signore.
+
+ Nullo donqua ormai piú me reprenda
+ se tale amore me fa pazo gire,
+ giá non è core che piú se defenda
+ d'amor sí preso che possa fugire;
+ pensi ciascuno co el cor non se fenda,
+ cotal fornace co possa patire;
+ s'io potesse envenire--alma che m'entendesse
+ e de me cordoglio avesse,--ché se strugge lo core!
+
+ Ché cielo e terra grida e sempre chiama,
+ e tutte cose ch'io sí deggia amare;
+ ciascuna dice con tutto cuor:--Ama
+ l'amor c'ha fatto briga d'abracciare;
+ ché quello amore, però che te abrama,
+ tutti noi ha fatti per ad sé trare;
+ veggio tanto arversare--bontade e cortesia
+ de quella luce pia--che se spande de fuore.--
+
+ Amare voglio piú, se piú potesse,
+ ma, co piú ami, lo cor giá non trova;
+ piú che me dare con ciò cche volesse
+ non posso, questo è certo senza prova;
+ tutto l'ho dato perché possedesse
+ quel amador che tanto me renova;
+ belleza antiqua e nova,--da poi che t'ho trovata,
+ o luce smesurata--de sí dolce splendore!
+
+ Vedendo tal belleza, sí so tratto
+ de for de me, non so dove portato;
+ lo cor se strugge como cera sfatto,
+ de Cristo se retrova figurato;
+ giá non si trova mai sí gran baratto:
+ vestirse Cristo, tutto sé spogliato;
+ lo cor sí trasformato--amor grida che sente,
+ anegace la mente,--tanto sente dolzore!
+
+ Ligata sí la mente con dolceza,
+ tutta se destende ad abracciare;
+ e, quanto piú reguarda la belleza
+ de Cristo, fuor de sé piú fa gettare
+ en Cristo tutta possa con riccheza;
+ de sé memoria nulla può servare,
+ ormai a sé piú dare--voglia nulla né cura,
+ né può perder valura--de sé onne sentore.
+
+ En Cristo trasformata, quasi è Cristo;
+ con Dio gionta tutta sta divina;
+ sopr'onne altura è sí grande acquisto
+ de Cristo e tutto lo suo star regina;
+ or donqua co potesse star piú tristo
+ de colpa demandando medicina
+ nulla c'è piú sentina;--dove trovi peccato,
+ lo vecchio m'è mozato,--purgato onne fetore.
+
+ En Cristo è nata nova creatura,
+ spogliato lo vechio, om fatto novello;
+ ma tanto l'amor monta con ardura,
+ lo cor par che se fenda con coltello,
+ mente con senno tolle tal calura,
+ Cristo me tra' tutto, tanto è bello!
+ Abracciome con ello--e per amor sí chiamo:
+ --Amor, cui tanto bramo,--famme morir d'amore!--
+
+ Per te, amor, consumome languendo,
+ e vo stridendo per te abracciare;
+ quando te parti, sí moio vivendo,
+ sospiro e piango per te retrovare;
+ e, retornando, el cor se va stendendo,
+ ch'en te se possa tutto trasformare;
+ donqua, piú non tardare:--Amor, or me soviene,
+ ligato sí me tiene,--consumame lo core!
+
+ Resguarda, dolce amor, la pena mia!
+ tanto calore non posso patire;
+ l'amor m'ha preso, non so do' me sia,
+ que faccio o dico non posso sentire;
+ como stordito sí vo per la via,
+ spesso trangoscio per forte languire;
+ non so co sofferire--possa tal tormento,
+ emperò non me sento--che m'ha secco lo core.
+
+ Cor m'è furato, non posso vedere
+ que deggia fare o que spesso faccia;
+ e, chi me vede, dice che vol sapere
+ amor senza atto se a te, Cristo, piaccia;
+ se non te piace, que posso valere?
+ de tal mesura la mente m'alaccia
+ l'amor che sí m'abraccia,--tolleme lo parlare,
+ volere ed operare,--perdo tutto sentore.
+
+ Sappi parlare, ora so fatto muto;
+ vedea, mò so cieco deventato;
+ sí grande abisso non fo mai veduto:
+ tacendo parlo, fugo e so legato,
+ scendendo salgo, tengo e so tenuto,
+ de fuor so dentro, caccio e so cacciato;
+ amor esmesurato,--perché me fai empazire,
+ en fornace morire--de sí forte calore?
+
+ Ordena questo amore, tu che m'ami,
+ non è virtute senza ordene trovata,
+ poiché trovare tanto tu m'abrami,
+ ca mente con virtute è renovata
+ a me amare, voglio che tu chiami
+ la caritate qual sia ordenata;
+ arbore sí è provata--per l'ordene del frutto
+ el quale demostra tutto--de onne cosa el valore.
+
+ --Tutte le cose qual aggio ordenate
+ sí so fatte con numero e mesura,
+ ed al lor fine son tutte ordenate
+ conservanse per orden tal valura,
+ e molto piú ancora caritate
+ sí è ordenata nella sua natura.
+ Donqua co per calura,--alma, tu se' empazita?
+ For d'orden tu se' uscita,--non t'è freno el fervore.
+
+ --Cristo, che lo core sí m'hai furato,
+ dici che ad amor ordini la mente,
+ come da poi ch'en te sí so mutato
+ de me remasta, fusse convenente?
+ Sí com'è ferro ch'è tutto enfocato,
+ aurora da sole fatta relucente,
+ de lor forma perdente--son per altra figura,
+ cusí la mente pura--de te è vestita, amore.
+
+ Ma, da che perde la sua qualitate,
+ non può la cosa da sé operare;
+ como formata sí ha potestate,
+ opera con frutto sí puote fare;
+ donqua si è transformata en veritate
+ en te sol, Cristo, che se' dolce amare;
+ a te si può imputare--non a me quel che faccio;
+ però, se non te piaccio,--tu a te non piaci, amore.
+
+ Questo ben sacci che, s'io so empazito,
+ tu, somma sapienzia, sí el m'hai fatto;
+ e questo fo da che io fui ferito
+ e quando con l'amor feci baratto,
+ che, me spogliando, fui de te vestito,
+ ad nova vita non so co fui tratto;
+ de me tutto desfatto--or so per amor forte,
+ rotte si son le porte--e giaccio teco, amore.
+
+ Ad tal fornace perché me menavi,
+ se volevi ch'io fossi en temperanza?
+ Quando sí smesurato me te davi,
+ tollevi da me tutta mesuranza;
+ poi che picciolello me bastavi,
+ tenerte grande non aggio possanza;
+ onde, se c'è fallanza,--amor, tua è, non mia,
+ però che questa via--tu la facesti, amore.
+
+ Tu da l'amore non te defendesti,
+ de cielo en terra fecete venire;
+ amore, ad tal basseza descendesti
+ co omo despetto per lo mondo gire;
+ casa né terra giá non ce volesti,
+ tal povertate per noi arricchire
+ la vita e nel morire--mostrasti per certanza
+ amor de smesuranza--ch'ardea nello core.
+
+ Como per lo mondo spesso andavi,
+ l'amor sí te menava co venduto;
+ en tutte cose, amor, sempre mostravi
+ de te quasi niente perceputo,
+ che stando nello tempio sí gridavi:
+ --Ad bever venga chi ha sostenuto,
+ sete d'amor ha 'vuto,--ché gli dirá donato
+ amore smesurato--qual pasce con dolzore.--
+
+ Tu, sapienzia, non te contenesti
+ che l'amor tuo spesso non versasse,
+ d'amor non de carne tua nascesti,
+ umanato amor che ne salvasse;
+ per abracciarne en croce tu salesti,
+ e credo che perciò tu non parlasse,
+ né te amor scusasse--davanti da Pilato
+ per compier tal mercato--en croce de l'amore.
+
+ La sapienza, veggio, se celava,
+ solo l'amore se potea vedere;
+ e la potenza giá non se mostrava,
+ che era la virtute en dispiacere;
+ grande era quel amor che se versava,
+ altro che amor non potendo avere,
+ né l'uso nel volere,--amor sempre legando
+ en croce ed abracciando--l'omo con tanto amore.
+
+ Donqua, Iesú, s'io so sí enamorato,
+ enebriato per sí gran dolceza,
+ ché me reprendi s'io vo empazato,
+ ed onne senno perdo con forteza?
+ Poi che l'amore te sí ha legato,
+ quasi privato d'ogne tua grandeza,
+ co sería mai forteza--en me di contradire,
+ ch'io non voglia empazire--per abracciarte, amore?
+
+ Ché quel amore che me fa empazire
+ a te par che tollesse sapienza,
+ e quel amor che sí me fa languire,
+ a te per me sí tolse la potenza;
+ non voglio ormai né posso sofferire,
+ d'amor so preso, non faccio retenza,
+ daramme la sentenza--che io d'amor sia morto,
+ giá non voglio conforto--se non morire, amore.
+
+ Amore, amore che sí m'hai ferito,
+ altro che amore non posso gridare;
+ amore, amore, teco so unito,
+ altro non posso che te abracciare;
+ amore, amore, forte m'hai rapito,
+ lo cor sempre se spande per amare;
+ per te voglio pasmare,--amor, ch'io teco sia,
+ amor, per cortesia,--famme morir d'amore.
+
+ Amor, amor, Iesú, so gionto a porto,
+ amor, amor, Iesú, tu m'hai menato;
+ amor, amor, Iesú, damme conforto,
+ amor, amor, Iesú, sí m'hai enflammato;
+ amor, amor, Iesú, pensa lo porto,
+ fammete star, amor, sempre abracciato,
+ con teco trasformato--en vera caritate,
+ en somma veritate--de trasformato amore.
+
+ Amor, amore grida tutto 'l mondo,
+ amor, amore, onne cosa clama;
+ amore, amore, tanto se' profondo,
+ chi piú t'abraccia sempre piú t'abrama.
+ Amor, amor tu se' cerchio rotondo,
+ con tutto 'l cor chi c'entra sempre t'ama,
+ ché tu se' stame e trama--chi t'ama per vestire,
+ cusí dolce sentire,--che sempre grida amore.
+
+ Amore, amore, tanto tu me fai,
+ amor, amore, nol posso patire;
+ amor, amore, tanto me te dái,
+ amor, amore, ben credo morire;
+ amor, amore, tanto preso m'hai,
+ amor, amor, famme en te transire;
+ amor, dolce languire,--amor mio desioso,
+ amor mio delettoso,--anegame en amore.
+
+ Amor, amor, lo cor sí me se speza,
+ amor, amore, tal sento ferita;
+ amor, amor, tramme la tua belleza,
+ amor, amor, per te sí so rapita;
+ amor, amore, vivere despreza,
+ amor, amor, l'alma teco è unita;
+ amor, tu se' sua vita:--giá non se può partire;
+ perché lo fai languire--tanto stregnendo, amore?
+
+ Amor, amor, Iesú desideroso,
+ amor, voglio morire te abracciando;
+ amor, amor, Iesú, dolce mio sposo,
+ amor, amor, la morte t'ademando;
+ amor, amor, Iesú sí delettoso,
+ tu me t'arendi en te transformando,
+ pensa ch'io vo pasmando,--Amor, non so o' me sia,
+ Iesú, speranza mia,--abissame en amore.
+
+
+
+
+XCI
+
+COME L'ANIMA PER SANTA NICHILITÁ E CARITÁ PERVIENE A STATO INCOGNITO ED
+INDICIBILE
+
+
+ Sopr'onne lengua amore,--bontá senza figura,
+ lume fuor de mesura--resplende nel mio core.
+
+ Averte conosciuto--credea per entelletto,
+ gustato per affetto--viso per simiglianza.
+ Te credendo tenuto--averte sí perfetto
+ provat'ho quel diletto,--amor d'esmesuranza.
+ Or, parme, fo fallanza,--non se' quel che credea,
+ tenendo non avea--vertá senza errore.
+
+ O infigurabil luce,--chi te può figurare,
+ ché volesti abitare--en la scura tenebría?
+ Tuo lume non conduce--chi te veder gli pare
+ potere mesurare--de te quel che sia.
+ Notte veggio ch'è dia,--virtute non se trova,
+ non sa de te dar prova--chi vede quel splendore.
+
+ Virtute perde l'atto--da poi che giogne a porto,
+ e tutto vede torto--quel che dritto pensava.
+ Trova novo baratto--dove lume è aramorto,
+ novo stato gli è porto--de quel non procacciava;
+ e quel che non amava--e tutto ha perduto
+ quel ch'avea posseduto--per caro suo valore.
+
+ Se l'atto de la mente--è tutto consopito,
+ en Dio stando rapito,--ch'en sé non se retrova,
+ de sé reman perdente--posto nello 'nfinito,
+ ammira co c'è gito,--non sa como se mova.
+ Tutto sí se renova,--tratto fuor de suo stato,
+ en quello smesurato--dove s'anega l'amore.
+
+ En mezo de sto mare--essendo sí abissato,
+ giá non ce trova lato--onde ne possa uscire.
+ De sé non può pensare--né dir como è formato,
+ però che, trasformato,--altro sí ha vestire.
+ Tutto lo suo sentire--en ben sí va notando,
+ belleza contemplando--la qual non ha colore.
+
+ De tutto prende sorte,--tanto ha per unione
+ de trasformazione,--che dice:--Tutto è mio.--
+ Aperte son le porte--fatta ha coniunzione,
+ ed è en possessione--de tutto quel de Dio.
+ Sente que non sentío,--que non cognove vede,
+ possede que non crede,--gusta senza sapere.
+
+ Però c'ha sé perduto--tutto senza misura,
+ possedè quel'altura--de summa smesuranza.
+ Perché non ha tenuto--en sé altra mistura,
+ quel ben senza figura--receve en abondanza.
+ Questa è tal trasformanza,--perdendo e possedendo,
+ giá non andar chirendo--trovarne parladore.
+
+ Perder sempre e tenere,--amare e delettare,
+ mirare e contemplare,--questo reman en atto.
+ Per certo possedere--ed en quel ben notare,
+ en esso reposare--ove se vede tratto.
+ Questo è un tal baratto,--atto de caritate,
+ lume de veritate--che remane en vigore.
+
+ Altro atto non ci ha loco,--lá su giá non s'apressa,
+ quel ch'era sí se cessa--en mente che cercava.
+ Calor, amor de fuoco,--né pena non c'è admessa,
+ tal luce non è essa--qual prima se pensava.
+ Quel con que procacciava--bisogno è che lo lassi,
+ a cose nòve passi--sopr'onne suo sentore.
+
+ Luce gli pare oscura--qual prima resplendea,
+ que virtute credea,--retrova gran defetto.
+ Giá non può dar figura--como emprima facea,
+ quando parlar solea--cercar per entelletto.
+ En quello ben perfetto--non c'è tal simiglianza,
+ qual prese per certanza--e non è possessore.
+
+ Emprima che sie gionto--pensa che è tenebría,
+ que pensi che sia dia,--que luce oscuritate.
+ Se non èi en questo ponto--che niente en te non sia,
+ tutto sí è falsía,--que te par veritate.
+ E non è caritate--en te ancora pura,
+ mentre de te hai cura,--pènsete far vittore.
+
+ Se vai figurando--imagine per vedere
+ e per sapor sapere--que è lo smesurato,
+ credi poter cercando--enfinito potere,
+ sí come è possedere,--molto parmi engannato.
+ Non è que hai pensato,--que credi per certanza,
+ giá non se' simiglianza--de lui senza fallore.
+
+ Donqua te lassa trare--quando esso te toccasse,
+ se forsa te menasse--a veder sua veritate.
+ E de te non pensare,--non val che procacciassi
+ che lui tu retrovassi--con tua vanitate.
+ Ama tranquillitate--sopra atto e sentimento,
+ retrova en perdimento--de te el suo valore.
+
+ En quello che gli piace--te ponere, te piaccia,
+ perché non val procaccia--quando te afforzassi.
+ En te sí aggi pace,--abraccial se t'abraccia,
+ se nol fa, ben te piaccia,--guarda non te curassi.
+ Se como déi amassi,--sempre seríe contento,
+ portando tal talento--luce senza timore.
+
+ Sai che non puoi avere--se non quello che vol dare,
+ e quando nol vol fare,--giá non hai signoria.
+ Né non puoi possedere--quel c'hai per afforzare,
+ se nol vuol conservare--sua dolce cortesia.
+ Perché tutta tua via--sí fuor de te è posta,
+ ch'en te non è reposta,--ma tutta è nel Signore.
+
+ Donqua se l'hai trovato,--cognosci en veritate
+ che non hai potestate--alcun ben envenire.
+ Lo ben che t'è donato--fal quella caritate
+ che per tua primitate--non se può prevenire.
+ Tutto lo tuo desire--donqua sia collocato
+ en quello smesurato--d'ogne ben donatore.
+
+ De te giá non volere--se none que vuol esso,
+ perdere tutto te stesso--en esso trasformato.
+ En tutti i suoi piaceri--sempre te trova messo,
+ vestito sempre d'esso,--de te tutto privato.
+ Però che questo stato--onne virtute passa,
+ ché te Cristo non lassa--cader mai en fetore.
+
+ Da poi che tu non ami--te, ma quella bontate,
+ cerca per veritate--ch'una cosa se' fatto.
+ Bisogno è che te reami--sí con sua caritate,
+ en tanta unitate--en esso tu sie attratto.
+ Questo si è baratto--de tanta unione,
+ nulla divisione--pò far doi d'un core.
+
+ Se tutto gli t'èi dato--de te non servando,
+ non te, ma lui amando--giá non te può lassare.
+ Quel ben che t'è donato,--en sé te commutando,
+ lasserá sé lassando--en colpa te cascare.
+ Donqua co sé lassare--giá non può quella luce,
+ sí te, lo qual conduce--per sí unito amore.
+
+ O alta veritate--cui è la signoria,
+ tu se' termine e via--a chi t'ha ben trovato.
+ Dolce tranquillitate--de tanta magioría,
+ cosa nulla che sia--può variar tuo stato;
+ però che è collocato--en luce de fermeza,
+ passando per laideza--non perde el suo candore.
+
+ Monda sempre permane--mente che te possede,
+ per colpa non se lede,--ché non se può salire.
+ En tanta alteza stane--ed en pace resede,
+ mondo con vizio vede--sotto sé tutto gire.
+ Virtute non ha sentire,--né caritá fervente,
+ de stato sí possente--giá non possede onore.
+
+ La guerra è terminata,--de le virtú battaglia,
+ de la mente travaglia,--cosa nulla contende.
+ La mente è renovata,--vestita a tal entaglia,
+ de tal ferro è la maglia,--feruta no l'offende.
+ Al lume sempre intende--nulla vuol piú figura,
+ però che questa altura--non chiede lume de fuore.
+
+ Sopra lo fermamento--lo qual sí è stellato
+ d'ogne virtute ornato--e sopre al cristallino
+ ha fatto salimento,--puritate ha passato,
+ terzo ciel ha trovato,--ardor de serafino.
+ Lume tanto divino--non se può maculare
+ né per colpa abassare--né en sé sentir fetore.
+
+ Onne fede sí cessa,--ché gli è dato vedere
+ speranza, per tenere--colui che procacciava.
+ Desiderio non s'apressa--né forza de volere,
+ temor de permanere--ha piú che non amava.
+ Veder ciò che pensava--tutto era cechitate,
+ fame de tempestate,--simiglianza d'errore.
+
+ En quello cielo empiro--sí alto è quel che trova,
+ che non ne può dar prova--né con lengua narrare.
+ E molto piú m'amiro--como sí se renova
+ en fermeza sí nova,--che non può figurare.
+ E giá non può errare,--cadere en tenebría,
+ la notte è fatta dia,--defetto grande amore.
+
+ Como aere dá luce,--se esso lume è fatto,
+ como cera desfatto--a gran foco mostrata,
+ en tanto sí reluce--ad quello lume tratto,
+ tutto perde suo atto,--volontate è passata.
+ La forma che gli è data--tanto sí l'ha absorto,
+ che vive stando morto,--è vinto ed è vittore.
+
+ Non gir chirendo en mare--vino se 'l ce mettessi,
+ che trovar lo potessi--che 'l mar l'ha recevuto;
+ e che 'l possi preservare--e pensar che restesse
+ ed en sé remanesse--par che non fosse suto.
+ L'amor sí l'ha bevuto,--la veritá mutato,
+ lo suo è barattato,--de sé non ha vigore.
+
+ Volendo giá non vole,--ché non ha suo volere,
+ e giá non può volere--se non questa belleza.
+ Non demanda co suole,--non vuole possedere,
+ ha sí dolce tenere,--nulla c'è sua forteza.
+ Questa sí somma alteza--en nichilo è fondata,
+ nichilata, formata,--messa nello Signore.
+
+ Alta nichilitate,--tuo atto è tanto forte,
+ che apre tutte le porte,--entra nello 'nfinito.
+ Tua è la veritate--e nulla teme morte,
+ dirize cose torte,--oscuro fai chiarito.
+ Tanto fai core unita--en divina amistanza,
+ non c'è dissimiglianza--de contradir chi ha amore.
+
+ Tanta è tua sutiglieza,--che onne cosa sí passi,
+ e sotto te sí lassi--defetto remanere.
+ Con tanta legereza--a la veritate passi,
+ che giá non te rabassi---po' te colpa vedere.
+ Sempre tu fai gaudere,--tanto se' concordata,
+ e, veritá portata,--nullo senti dolore.
+
+ Piacere e dispiacere--fuor da te l'hai gettato,
+ en Dio se' collocato--piacer ciò che gli piace.
+ Volere e non volere--en te si è anegato,
+ desiderio remortato,--però hai sempre pace.
+ Questa è tal fornace--che purga e non incende,
+ a la qual non se defende--né freddo né calore.
+
+ Merito non procacci,--ma merito sempre trovi,
+ lume con doni nuovi--gli quali non ademandi.
+ Se prendi, tanto abracci--che non te ne removi
+ e gioie sempre trovi--ove tutta despandi.
+ Tu curri, se non andi,--sali, co piú descendi,
+ quanto piú dái, sí prendi,--possedi el Creatore.
+
+ Possedi posseduta,--en tanta unione
+ non c'è divisione--che te da lui retragga.
+ Tu bevi e se' bevuta--en trasformazione,
+ da tal perfezione--non è chi te distragga,
+ onde sua man contragga,--non volendo piú dare,
+ giá non si può trovare,--tu se' donna e signore.
+
+ Tu hai passata morte,--se' posta en vera vita,
+ né non temi ferita--né cosa che t'offenda.
+ Nulla cosa t'è forte,--da te po' t'èi partita,
+ en Dio stai enfinita,--non è chi te contenda.
+ Giá non è chi t'entenda,--veggia co se' formata,
+ se non chi t'ha levata--ed è de te fattore.
+
+ Tua profonda basseza--sí alto è sublimata,
+ en sedia collocata--con Dio sempre regnare.
+ En quella somma alteza--en tanto se' abissata,
+ che giá non è trovata--ed en sé non appare.
+ E questo è tal montare--onde scendi, e salire,
+ chi non l'ha per sentire,--giá non è entendetore.
+
+ Riccheza che possedi--quando hai tutto perduto,
+ giá non fo mai veduto--questo simel baratto.
+ O luce che concedi--defetto essere aiuto,
+ avendo posseduto--virtú fuor de suo atto,
+ questo è novel contratto--ove vita s'enferma,
+ enfermando se ferma,--cade e cresce en vigore.
+
+ Defetti fai profetti,--tal luce teco porti,
+ e tutto sí aramorti--ciò che puoi contradire.
+ Tuoi beni son perfetti--tutti altri sí son torti,
+ per te sí vivon morti,--gl'infermi fai guarire.
+ Perché sai envenire--nel tosco medicina,
+ fermeza en gran ruina--en tenebre splendore.
+
+ Te posso dir giardino--d'ogne fiore adornato,
+ dove sí sta piantato--l'arbore de la vita.
+ Tu se' lume divino,--da tenebre purgato,
+ ben tanto confermato--che non pati ferita.
+ E, perché se' unita--tutta con veritate,
+ nulla varietate--ti muta per timore.
+
+ Mai trasformazione--perfetta non può fare
+ né senza te regnare--amor, quanto sia forte.
+ Ad sua possessione--non può virtú menare
+ né mente contemplare,--se de te non ha sorte.
+ Mai non si serran porte--a la tua signoria,
+ grande è tua baronia,--star co l'emperadore.
+
+ De Cristo fusti donna--e de tutti gli santi,
+ regnar con doni tanti--con luce tutta pura.
+ Però pregam Madonna--ched essa sí n'amanti,
+ davanti a lei far canti,--amar senza fallura.
+ Veder senza figura--la somma veritate
+ con la nichilitate--del nostro pover core.
+
+
+
+
+XCII
+
+COMO PER LA FERMA FEDE E SPERANZA SE PERVIENE A TRIPLICE STATO DE
+NICHILITÁ
+
+
+ La fede e la speranza--m'on fatta sbandigione,
+ dato m'on calci al core,--fatto m'on anichilare.
+
+ Anichilato so dentro e de fuore
+ en ciò che se può dire,
+ cotal sí me dá frutto ch'era amore
+ en vita stabilire;
+ non posso piú fugire né cacciare,
+ ché l'amore m'ha folto;
+ sí so convento, non posso parlare.
+
+ Parlando taccio, grido fortemente,
+ sacciol ove è atto,
+ ch'io non lo veggio e sempre sta presente
+ en onne creatura trasformato;
+ da l'esser a lo none--ho fatta l'unione
+ e per affetto el sí e 'l no mozzare.
+
+ Mozzato da lui tutto
+ e nulla perde e nulla pò volere;
+ onne possede e de nulla è corrutto,
+ però ch'ello n'è mozzo onne appetere;
+ l'essere e possedere--lo nichilo tutto
+ quel è condutto che me fa vilare.
+
+ Vilisco onne cosa
+ ed onne cosa opo t'è possedere;
+ chi è cosa d'onne cosa,
+ nulla cosa mai non può volere;
+ questo è lo primo stato--de l'omo anichilato
+ che ha abnegato tutto suo volere.
+
+ Tutto lo suo voler sí è abnegato
+ e fatt'ha l'unione,
+ ed èsse messo en mano de lo svegliato
+ per aver piú ragione;
+ son tranquillati i venti--de li passati tempi,
+ fatta è la pace del temporegiare.
+
+ Passato 'l tempo del temporegiare,
+ venuto è un altro tempo ch'è magiore,
+ facciamo regemento per regnare
+ nel primo e nel secondo e nel megliore;
+ iura che ragion mantenga a tutte ore,
+ en nulla parte faccia demorare.
+
+ En nulla parte demoranza faccia,
+ ma sempre sí se deggia esercitare,
+ però che lo 'ntelletto non è posato,
+ ché ancora va per mare;--chi ben non sa notare,
+ non se vada a bagnare,
+ subitamente porríase anegare.
+
+ Anegar può l'omo per lo peccato,
+ chi non vede el defetto;
+ però ch'è dubitoso questo stato
+ a chi non vei l'affetto;--privato lo 'ntelletto,
+ sguardando ne l'affetto,
+ la luce che luce tenebría me pare.
+
+ O entenebrata luce che en me luce,
+ que è ch'io en te non veggio?
+ Non veggio quel che deggio
+ e que non deggio veggio;
+ la luce che luce--non posso testare.
+
+ Staendo en questa altura de lo mare,
+ io grido fortemente:
+ --Succurre, Dio, ch'io sto su l'anegare!--
+ E per fortuna scampai malamente;
+ non vadano a pescare
+ nell'alto de lo mare, ché fa follia
+ se d'onne cosa empría--non se vole spogliare.
+
+ Spogliar se vole l'omo d'ognecovelle,
+ cioè en questo stato,
+ e ne la mente non posseder covelle;
+ se nell'altro vuole essere chiamato,
+ dé' esser purgato dal fuoco;
+ quello è luoco da paragonare.
+
+ Abnegare se vole onne volere
+ che fin al cristallino è nagitto;
+ e nulla cosa se pò possedere
+ finente al tempo ch'io ho sopraditto;
+ queste l'ho certo scritto;--de lo secondo stato
+ non può essere operato,
+ cioè piú en su la terra, ben me pare.
+
+ L'autunni son quadrati,
+ son stabiliti, non posson voltare;
+ li cieli son stainati,
+ lo loro silere me faccion gridare;
+ o profondato mare,--altura del tuo abisso
+ m'ha certo stretto a volerme anegare.
+
+ Anegato onne entelletto è 'n un quiito,
+ però che son ghiacciate tutte l'acque,
+ de gloria e de pena so sbandito,
+ vergogna né onor mai non me piacque,
+ né nulla me despiace,--ché la perfetta pace
+ me fa l'alma capace
+ en onne loco potere regnare.
+
+ Regnare nello regno
+ e nello regno sta lo principato;
+ navigase so segno,
+ possede Roma e tutto lo senato,
+ e questo senatore--sí sana onne langore,
+ l'apostolo te puote esercitare.
+
+ Puote esercitare un cielo,
+ ché questo cielo sta molto celato;
+ ha perduto onne zelo
+ possede el trono e tutto el dominato,
+ e lo patriarcato,--che tanto su è menato,
+ in Israel sí vole militare.
+
+ Lo patriarca sí vol dimorare
+ entro ne l'arca degli suoi secriti,
+ ed in Israel sí vole regnare,
+ però en esso regno so fugiti,
+ loco si so uniti
+ ed han fugiti tutti gli altri regni:
+ quella è la terra che voglion redetare.
+
+ Terra de promission n'è promessa,
+ ch'en essa terra regnò l'om perfetto;
+ e tutti gli perfetti regna en essa
+ che per virtute posto ci on l'affetto;
+ privato lo 'ntelletto,--sguardando nell'aspetto,
+ en onne loco se posson transformare.
+
+ Formati senza forma,
+ mozze tutte le facce per amore,
+ però che son tornati en prima forma;
+ e questa è la cagione:--chi sta nel terzo stato
+ del novo Adam plasmato
+ non vol pensar peccato né operare.
+
+
+
+
+XCIII
+
+PIANTO DE LA MADONNA DE LA PASSIONE DEL FIGLIOLO IESÚ CRISTO
+
+
+ Donna del paradiso,--lo tuo figliolo è preso,
+ Iesú Cristo beato.
+
+ Accurre, donna, e vide--che la gente l'allide!
+ credo che llo s'occide,--tanto l'on flagellato.
+
+ --Como esser porría--che non fece mai follia,
+ Cristo, la spene mia,--omo l'avesse pigliato?
+
+ --Madonna, egli è traduto,--Iuda sí l'ha venduto,
+ trenta denari n'ha 'vuto,--fatto n'ha gran mercato.
+
+ --Succuri, Magdalena,--gionta m'è adosso piena!
+ Cristo figlio se mena,--como m'è annunziato.
+
+ --Succurri, Madonna, aiuta!--ch'al tuo figlio se sputa
+ e la gente lo muta,--hanlo dato a Pilato.
+
+ --O Pilato, non fare--lo figlio mio tormentare,
+ ch'io te posso mostrare--como a torto è accusato.
+
+ --Crucifige, crucifige!--Omo che se fa rege,
+ secondo nostra lege,--contradice al senato.
+
+ --Priego che m'entendáti,--nel mio dolor pensáti;
+ forsa mò ve mutati--de quel ch'avete pensato.--
+
+ Tragon fuor li ladroni--che sian suoi compagnoni:
+ --De spine se coroni!--ché rege s'è chiamato.
+
+ --O figlio, figlio, figlio!---figlio, amoroso giglio,
+ figlio, chi dá consiglio--al cor mio angustiato?
+
+ Figlio, occhi giocondi,--figlio, co non respondi?
+ figlio, perché t'ascondi--dal petto ove se' lattato?
+
+ --Madonna, ecco la cruce,--che la gente l'aduce,
+ ove la vera luce--déi essere levato.
+
+ --O croce, que farai?--el figlio mio torrai?
+ e que ci aponerai,--ché non ha en sé peccato?
+
+ --Succurri, piena de doglia,--ché 'l tuo figliuol se spoglia;
+ e la gente par che voglia--che sia en croce chiavato.
+
+ --Se glie tollete 'l vestire,--lassatemel vedire
+ come 'l crudel ferire--tutto l'ha 'nsanguinato.
+
+ --Donna, la man gli è presa--e nella croce gli è stesa,
+ con un bollon gli è fesa,--tanto ci l'on ficcato!
+
+ L'altra mano se prende,--nella croce se stende,
+ e lo dolor s'accende,--che piú è multiplicato.
+
+ Donna, li piè se prenno--e chiavellanse al lenno,
+ onne iontura aprenno--tutto l'han desnodato.
+
+ --Ed io comencio el corrotto:--Figliolo, mio deporto,
+ figlio, chi me t'ha morto,--figlio mio delicato?
+
+ Meglio averíen fatto--che 'l cor m'avesser tratto,
+ che, nella croce tratto,--starce desciliato.
+
+ --Mamma, o' sei venuta?--mortal me dái feruta,
+ ché 'l tuo pianger me stuta,--ché 'l veggio sí afferrato.
+
+ --Figlio, che m'agio anvito,--figlio, patre e marito,
+ figlio, chi t'ha ferito?--figlio, chi t'ha spogliato?
+
+ --Mamma, perché te lagni?--voglio che tu remagni,
+ che serve i miei compagni--ch'al mondo agio acquistato.
+
+ --Figlio, questo non dire,--voglio teco morire,
+ non me voglio partire,--fin che mò m'esce 'l fiato.
+
+ Ch'una agiam sepultura,--figlio de mamma scura,
+ trovarse en affrantura--matre e figlio affogato.
+
+ --Mamma col core affletto,--entro a le man te metto
+ de Ioanne, mio eletto;--sia il tuo figlio appellato.
+
+ Ioanne, esta mia mate--tollela en caritate,
+ aggine pietate--ca lo core ha forato.
+
+ --Figlio, l'alma t'è uscita,--figlio de la smarrita,
+ figlio de la sparita,--figlio attossicato!
+
+ Figlio bianco e vermiglio,--figlio senza simiglio,
+ figlio, a chi m'apiglio?--figlio, pur m'hai lassato.
+
+ Figlio bianco e biondo,--figlio, volto iocondo,
+ figlio, perché t'ha el mondo,--figlio, cusí sprezato?
+
+ Figlio, dolce e piacente,--figlio de la dolente,
+ figlio, hatte la gente--malamente trattato!
+
+ O Ioanne, figlio novello,--morto è lo tuo fratello,
+ sentito aggio 'l coltello--che fo profetizato.
+
+ Che morto ha figlio e mate--de dura morte afferrate,
+ trovarse abracciate--mate e figlio abracciato[4].
+
+
+NOTE:
+
+ [4] La soprascripta lauda pertinente a la Madonna è posta in questo
+ loco per clausura de le precedente: el principio de le quali è pur
+ da lei: e per uno separamento da le seguente laude trovate in
+ diversi libri. Le due proxime erano in uno libro antiquo scripto de
+ l'anno M.CCC.XXXVI. in la citá de Perugia: e non in altri libri
+ maxime todini: et in la seconda si vede certi defecti (Nota del
+ Bonaccorsi.)
+
+
+
+
+XCIV
+
+COMO L'ONORE E LA VERGOGNA CONTENDONO INSIEME
+
+
+ Udite una entenzone--ch'è fra Onore e Vergogna,
+ qual è piú dura pogna--ad om virtuoso passare.
+
+ La Virtute, forteza armata,--tolle la sua schiera,
+ e la Vergogna gli è contra--con la sua dura maniera;
+ nella prima frontiera--Vergogna fa dura bataglia,
+ l'altra e poi zanzavaglia,--ché nulla cosa può fare.
+
+ Forteza, da poi ch'entra--ad la Vergogna patire,
+ ella va vigorando--e la Vergogna avilire;
+ non gli può enante fugire,--lá unqua la trova l'abatte,
+ l'ascempio de Cristo combatte--che volse vergogna portare.
+
+ Tanto è 'l gaudio che porta--chi va per la via del Signore,
+ che onne vergogna sí abatte--e nullo gli ha 'nante valore;
+ 'nante 'l se reputa onore--poter vergogna suffrire,
+ ché séquita il dolce suo sire--che volse 'n vergogna finare.
+
+ La Temperanza s'acconcia--armata d'umilitate,
+ l'Onore armato sta contra--affolto con sua dignitate;
+ battaglie ce son smesurate;--vencendol s'envigoresce,
+ sempre piú forte ci aresce,--quando 'l te credi finare.
+
+ De l'onor c'hai conculcato--nasce piú forte onore;
+ se om terreno nol vede--battaglie t'en porti nel core,
+ poi che per li signi de fore--odi che se' santo chiamato
+ tu, Satanas encarnato,--odi de te tal parlare.
+
+ Tutta la vita tua en pianto--parme che sia reputato,
+ vedendo 'l Signor en vergogna--ed io so d'onore amantato;
+ o cor mio tribulato,--l'arra porto d'enferno,
+ vivo nel mio dispiacenno--e campo per tal preliare.
+
+ Vergogna è 'l nimico palese,--puoite da longa coprire,
+ l'Onor è el nimico de ciambra,--non li puo' enante fugire;
+ parme piú forte ad transire--onore en profonda umilitate
+ che non è soffrir mia vilitate--en forteza abracciata de core.
+
+
+
+
+XCV
+
+ALTRO CANTICO NEL QUALE PUR SE PARLA DE ANICHILAZIONE E TRASFORMAZIONE,
+COME NELLA XCII LAUDA DE SOPRA POSTA. ED IN DUE STANZIE DE QUESTA APPARE
+DEFETTO.
+
+
+ Que farai, morte mia,--che perderai la vita?
+ Guerra infinita--sirá tuo cuor demorare.
+
+ Or que farai, morte mia,--che perderai la vita?
+ Se io t'aggio nutrita--io me ne pento;
+ e poi la morte non tornai a vita,--guerra infinita
+ sí t'arepresento;--però taccio ed assento,
+ quel che voglio non faccio--e quel che voglio desfaccio;
+ la lengua ne taccio--co omo obstinato.
+
+ Non enante la morte--se trova la vita;
+ oimè! te vita--porríate trovare;
+ ma po' la morte--se truova la vita,
+ ma perde la vita--cotal demorare;
+ elato me pare--cotal exercire,
+ non può pervenire--a lo infinito stato.
+
+ Oimè!--ed io per te vo te fugendo,
+ parlando tazo,--lassando allazo,
+ dentro a la pelle--sta lo encreato.
+
+ Oimè! la tua pelle--è tanto rotta,
+ che dentro non può stare;--or facciamo che sia morta,
+ la vita sua fori a lo scorticare--per fede te convien passare,
+ e desperanza trovare--del bene e del male
+ esser scortecato.
+
+ Dentro a lo scortecato s'è remesso--colui che vo cercanno,
+ or faciam che sia quesso--voler morir per non vivere entanno;
+ par molto cosa dura--la morte e la vita far una,
+ mozzare onne figura--e non posseder nullo aspetto.
+
+ Mozzata onne figura--de lo suo iudicato,
+ cacciato onne sospetto--de lo suo principato,
+ negato el suo volere--como non fusse nato,
+ omo anichilato--vive nel suo avetare.
+
+ El mio avetare è quesso--de sotto a onnecovelle
+ e so en tal luoco messo--ben ne dirò le novelle,
+ non sa fin ca ne stende,--agiogne en onne luoco,
+ e questo molto par poco--a chi non l'ha comparato.
+
+ Dentro a lo comparato s'è remesso--colui che s'è venduto,
+ or facciam che sia quesso--voler morir per render lo tributo;
+ e questa è la cagione,--per retribuzione
+ a terzo dine serai resuscitato.
+
+ Resuscitato, pareme morire,--en mente e 'n atto
+ vergogna non fugire,--ed ad onore non so tratto,
+ piacere e despiacere,--non far con nullo patto,
+ desperato tragiatto--al viso[5] ioco ha passato.
+
+ Passa fede e speranza--la credenza del certo,
+ la caritate unisce,--spogliase ne l'affetto,
+ cacciato onne volere,--mozzato onne sospetto,
+ non ci ha trovato aspetto--el vero trasformato.
+
+ Trasformato la imagine--de Dio la simiglianza,
+ ha pensato e postose--de non far mai piú fallanza,
+ li angeli de cielo sguardano--en questa simiglianza,
+ presi da l'abundanza--de l'omo ch'è reformato.
+
+ Reformato nell'essere--de la virtú creata,
+ trasformata ne l'essere--envisibile encreata,
+ visibile invisibile--non nobile avilare,
+ el suo vilare--per nobile avilato.
+
+ Quello che è non se può dire,--puòse dire quel che non è;
+ lo dir vero si è mentire,--lo mentire è quello che è;
+ ed è tanto alto quello che è,--non ha forma né mesura;
+ e fuor de la imaginatura,--ché non me ci ho trovato.
+
+
+NOTE:
+
+ [5] Una lacuna nel testo [Ed.].
+
+
+
+
+XCVI
+
+EXCUSAZIONE CHE FA EL PECCATORE A DIO DE NON POTER FAR LA PENITENZIA A
+LA QUALE DA LUI È CONFORTATO[6]
+
+
+ --Troppo m'è grande fatica,--Meser, de venirte drieto,
+ ca 'l mondo è gionto con meco,--voglio a lui satisfare.
+
+ --Se vuol satisfare al monno,--figliolo, andarai a lo 'nferno,
+ e senza niuno cordoglio--ferito serai de coltello,
+ e pisto serai de martello,--che mai men non te verrane.
+
+ --Non posso far penitenza--mangiar una volta la dia,
+ iacer con la tonica centa--mai non lo sofferiría,
+ emprima me departo da tia--che questo possa durare.
+
+ --Figliuol, se da me te parte,--en eterno non sería lieto,
+ d'ogne ben perdi la parte--e d'ogne mal serai repleto;
+ lá ove so strida, puza e gran fleto--anderai ad estare.
+
+ --Begl me porest predecare--che gli tuoi fatti me mettan gola,
+ bever voglio e mangiare--mentrunque la vita me dura,
+ ché l'alma non girá sola--lá unque la vogli tu mandare.
+
+ --Dimme perché non hai gola--de questo ch'io te promitto,
+ parla e non far demora,--ch'io t'amonisco a diritto;
+ aggiote tratto d'Egipto,--pare che ce vogli tornare.
+
+ Quaranta dí degiunai--e stetti per te carcerato,
+ ben lo potesti emparare,--tanto te fo predecato;
+ ma, se me te parti da lato,--so che dannato serai.
+
+ --Se vòi ch'io te dica el vero,--questo non m'è piacemento,
+ la carne fresca e 'l bon vino--vorría manecar onne tempo,
+ ma troppo m'è gran tormento--quando me fai degiunare.
+
+ --Figliuol, non avesti cagione--per la qual tu m'èi fugito,
+ ché so stato tuo servidore,--io te ho calciato e vestito;
+ or t'èi arragnato con meco--e par che me vogli lassare.
+
+ Figliuol, pur non me lassare,--paradiso averai en tua bailía,
+ lá ove è dolce posare--né lite ce trovi né briga,
+ e priegane santa Maria--che te ce deggia menare.
+
+ Gran maraviglia me done--como l'hai tanto tardato,
+ ma saccio c'hai freddo el core--e dentro sei tutto ghiacciato;
+ ca l'amor non t'ha rescaldato,--ch'el non ci hai lassato entrare.
+
+ Lassa entrar lo mio amore,--aguardame ritto, figliuolo,
+ degli anni ben trenta e doi--bussai per farte gran dono,
+ or par che vogli gir nudo--e veste non vòi portare.
+
+ Or veni, entra a le nozze,--ch'onne cosa è apparechiato;
+ io mò t'apro le porte,--sederai longhesso 'l mio lato,
+ l'occhi e la bocca e lo naso,--io sí te voglio basciare.
+
+ Como non te mette gola--questo ch'io t'ho proferito?
+ Or viene e non far dimora,--credi quel ch'io te dico,
+ veni a veder lo convito,--quanto è dolce e soave.
+
+ --Or non me venir piú dentorno,--ch'io non ce voglio venire;
+ stare me voglio col monno,--alegrar ed averme bene;
+ da poi ch'io vengo a morire,--allora me mena a posare.
+
+ --Figlio, non è tésta la via,--se tu vol campar da lo 'nferno;
+ ch'io durai sí gran fatiga,--morte, ruina e flagello;
+ per farte venir al mio renno,--en croce me fece chiavare.
+
+ --Meser, ben è tésto vero--che tu fusti morto per mene,
+ la carne non me dá pace,--combatteme la notte e lo dine;
+ ma quando a te voglio venire,--non me lo lassa pensare.
+
+ --Or non gli credere, figlio,--ca è nemica de Dio;
+ ché Adam ne gí nello 'nferno,--però che a la carne assentío,
+ pena e dolor ce patío,--però che poi lei volse andare.
+
+ --Ben me ne piglia cordoglio,--amor, tanto m'hai bargagnato;
+ portasti la croce su en collo--ed en essa ce fusti ferrato;
+ ed io l'ho dementecato--e non ci ho potuto badare.
+
+ --Se te ne piglia cordoglio,--figliuolo, a ragion lo fai,
+ ch'hai sequitato lo mondo,--de que ragion renderai;
+ e debito fatto ci hai--lo qual te convien pagare.
+
+ Ora me rende ragione--de questo c'hai endebitato,
+ ch'èi stato falso amadore--e me per altri hai lassato,
+ ed a quel ch'io t'agio ensegnato--non hai voluto guardare.
+
+ --Non la conobbi, Mesere,--questa tua santa scrittura,
+ visso so a tentazione--beffe me n'ho fatto a tut'ura,
+ ma la sentenzia tua è dura--e non ce pò l'om appellare.
+
+ Io me ne appello a Madonna--de questa tua dirittura,
+ ch'altri non è chi ci agiogna--che siede en ròcca sicura,
+ ed essa t'è matre e figliuola--e tu me t'èi fatto carnale.
+
+ Ca io per ragion te lo provo--che tu me déi far perdonanza,
+ eri Dio e facestite omo--e questo me poni en bilanza;
+ per darme de te securanza--mia forma volesti pigliare.
+
+
+NOTE:
+
+ [6] Questa lauda sequente era pur nel dicto libro antiquo ed ancora
+ in alcuni todini, benché paia assai bassa como la XX in ordine che
+ incomenza: «Oimè, lasso dolente» (Nota del Bonaccorsi).
+
+
+
+
+XCVII
+
+AMAESTRAMENTO AL PECCATORE CHE SE VOLE RECONCILIARE CON DIO[7]
+
+
+ O peccator dolente,--che a Dio vuol retornare,
+ questa lauda t'ensegna--quello che déi fare.
+
+ Tu déi esser pentuto--de tutto el tuo peccato,
+ e déilo confessare--col core umiliato,
+ e far la penitenza--sí como t'è comandato,
+ e, poi che l'hai lassato,--noi déi mai repigliare.
+
+ Tu déi ben perdonare--a chi t'ha fatto offensanza
+ col core e con la bocca--senza niuna fallanza;
+ e se tu hai altri offeso,--déi cheder perdonanza
+ acciò che Iesú Cristo--ti degga perdonare.
+
+ Se tu hai de l'altrui,--rendelo interamente,
+ quanto puoi piú cetto,--non lo 'nduciar niente;
+ e non ti confidare--né in figlio né in parente,
+ perché hanno costumanza--del troppo retardare.
+
+ Tu déi recessare--onne ria compagnia,
+ per ciò che fa cadere--molto cetto in follia;
+ e costumar con buoni--che ti don buona via,
+ per la qual tu possi--l'alma tua salvare.
+
+ La bocca déi aver chiusa--e la lengua affrenata,
+ e non li trar lo freno,--se non poche fiata;
+ e sempre sie sollicito--tenerla ben guardata,
+ per ciò che ha costumanza--de molto morsecare.
+
+ Chi la sua bocca ha aperta,--e la lengua tagliente,
+ molto legiermente--deventa maldicente;
+ ed onne ben che fai--poco ti vale o niente,
+ ché la tua mala lengua--tutto tel fa furare.
+
+ Al tuo corpo misero--non déi acconsentire,
+ per ciò che sempre vole--manecare e dormire,
+ e non cura niente--giamai a Dio servire,
+ en ioco ed in solazo--sempremai vorría stare.
+
+ Fallo levar per tempo--senza nulla pigrezza,
+ e mettilo in fatica--che non li sia agevolezza,
+ e vallo recessando--d'onne carnal vaghezza;
+ se questo non li fai,--te fará tralipare.
+
+ Falli fare astinenza,--che non sia piú goloso;
+ portar li panni aspri,--che non sia piú gioioso;
+ ed operare buone opere--che non stia piú ozioso,
+ e, perché è mal servo,--délo disciplinare.
+
+ Tu déi stare affissato,--non déi gir molto atorno,
+ ché nuoce de vedere--le vanitá del monno;
+ non portar gli occhi in alto,--ma portali in profonno,
+ per ciò che son ladroni--de l'anima predare.
+
+ Quello che l'occhio vede--sí lo riporta al cuore,
+ el falo repensare--de lo carnale amore,
+ e, poi che ci ha pensato,--sí retrova el pegiore,
+ e perciò è buona cosa--sempre l'occhio guardare.
+
+ Tu déi guardar l'orecchie--da li mali udimenti,
+ e retener le mano--dai villan toccamenti,
+ e déi esser ben composto--nelli tuoi portamenti,
+ sí che onne om che ti vede--si possa edificare.
+
+ Tu déi stare all'offizio--molto devotamente,
+ e de onne adversitate déi essere paziente;
+ ad qualunche te domanda,--rispondi umilmente,
+ ed onne intenza inutile,--quanto puoi, recessare.
+
+ Non déi essere schifo,--né molto desdegnoso,
+ sí com'è lo zitello--che è superbo e lagnoso;
+ le mano déi aver larghe--e lo core pietoso,
+ ed onne cosa che dái,--molto volontier dare.
+
+ Le parole de Dio--volontier déi udire,
+ ed alli tuoi prelati--umilmente ubidire,
+ e li santi sacerdoti--in reverenzia avere,
+ perciò che son pastori--per l'anime salvare.
+
+ E ciascuno in suo luoco--déi portare in amore,
+ e conservare pace--sempre nel tuo core,
+ ed onne altra persona--déi credere tuo migliore,
+ e 'n tutti li tuoi fatti--te déi umiliare.
+
+ L'umilitate è quella--che fa essere amato,
+ e da Dio e dal mondo--essere esaltato,
+ e lo tuo core sempre--te fa aver consolato,
+ perciò la umilitate--molto la devi amare.
+
+ Tu devi lo tuo core--conservare en netteza,
+ non li lassar pensare--nulla laida laideza,
+ acciò che possi fare--piú degna peniteza,
+ en nullo male amore--te devi delettare.
+
+ La tua confessione--déi far molto spesso,
+ e li tuoi offendimenti--déi dicere tu stesso,
+ acciò che Cristo Dio--sempre ti stia dapresso,
+ de li suoi benefizi--lo déi regraziare.
+
+ Tu te déi sforzare--de gire sempre inanti,
+ e non tornare endrieto--sí como fon li granchi,
+ acciò che tu aggi--la corona de li santi,
+ nel ben c'hai cominciato--devi perseverare.
+
+
+NOTE:
+
+ [7] Queste cinque laude proxime sequente erano nel libro todino in
+ fine (Nota del Bonaccorsi).
+
+
+
+
+XCVIII
+
+COMO LA RAGIONE CONFORTA L'ANIMA CHE RETORNI A DIO
+
+
+ Perché m'hai tu creata,--o creatore Dio,
+ e poi recomperata--per Cristo Iesú mio?
+
+ Amor, tu m'hai creata--per la tua cortesia,
+ ma so villana stata--per la mia gran follia,
+ fuor de la mia contrata--smarrita aggio la via,
+ la vergine Maria--me torni all'amor mio.
+
+ Anima peccatrice,--co l'hai potuto fare,
+ o falsa meretrice,--senza lo sposo stare?
+ Ché sai che esso lo dice:--Chi a me vorrá tornare,
+ farollo delettare--nello dolce amor mio.--
+
+ Occhi miei, piangete,--non cessate a tutte ore,
+ ché fare lo dovete--per trovar l'amore;
+ ch'io n'aggio sí gran sete,--che me strugge el core,
+ de Cristo Salvatore,--ché esso è l'amor mio.
+
+ O Pier, Paulo e Giovanni,--lo dolce Evangelista,
+ Gregorio ed Augustino--e l'amante Battista,
+ rendeteme l'amore--ch'io non sia sí trista,
+ morragio s'io sto in quista--ch'io non aggia l'amor mio.
+
+ O umile Francesco,--de Dio tutto enfiammato,
+ che Cristo crucifisso--portasti in cor formato,
+ priega el mio gran Signore,--ch'io ho tanto aspettato,
+ che tosto a l'apenato--soccorra l'amor mio.
+
+ O crucifisso amore,--recòrdati la lancia,
+ che te fo data al core--per me trar de pesanza;
+ donqua ritorna, amore,--non far piú demoranza,
+ fallami la speranza--s'io non t'ho, amor mio.
+
+ Non posso piú soffrire--li tuoi lamenti,
+ gli amorosi languire--che tu fai spessamente;
+ or briga de venire,--lieva in alto la mente,
+ farrotte esser gaudente--del dolce Iesú mio.
+
+ Or te diletta, sposa,--de me quanto tu voli,
+ ché ben sei gloriosa,--tanto d'amor tu oli!
+ Non esser vergognosa,--non c'è perché te duoli,
+ trovato hai quel che voli,--cioè el dolce amor mio.
+
+
+
+
+XCIX
+
+CONDIZIONE DEL PERPETUO AMORE
+
+
+ L'amor ch'è consumato--nullo prezzo non guarda,
+ né per pena non tarda--d'amar co fo amato.
+
+ Consumato l'amore,--sí va pene cercando,
+ se ama sé dilettando,--sta penoso.
+ E con grande fervore--al diletto dá bando,
+ per viver tormentando--angoscioso.
+ Allora sta gioioso--e sé conosce amare,
+ se fugge el delettare--e sta en croce chiavato.
+
+ Servo che prezzo prende,--ch'ama sempre diletto,
+ sí porta nell'affetto--pagamento.
+ Per lo prezzo vendere--lo prezzo, gli è difetto;
+ non è anco perfetto--lo stormento.
+ Se amor non fo tormento,--sí non fo virtuoso,
+ né sirá glorioso--se non fo tormentato.
+
+ L'amor vero, liale--odia sé per natura,
+ vedendosi mesura--terminata.
+ Perché puro, leale--non ama creatura,
+ né se veste figura--mesurata.
+ Caritá increata--ad sé lo fa salire,
+ e falli partorire--figlio d'amor beato.
+
+ Questo figlio che nasce--è amor piú verace
+ de onne virtú capace,--copiosa.
+ Dove l'anima pasce--fuoco d'amor penace,
+ notricasi de pace--gloriosa.
+ E sta sempre gioiosa--e si 'namora tanto,
+ che non potrebbe el quanto--esser considerato.
+
+
+
+
+C
+
+DE LA INCARNAZIONE DEL VERBO DIVINO
+
+
+ Fiorito è Cristo nella carne pura,
+ or se ralegri l'umana natura.
+
+ Natura umana, quanto eri scurata,
+ ch'al secco fieno tu eri arsimigliata!
+ Ma lo tuo sposo t'ha renovellata,
+ or non sie ingrata--de tale amadore.
+
+ Tal amador è fior de puritade,
+ nato nel campo de verginitade,
+ egli è lo giglio de l'umanitade,
+ de suavitate--e de perfetto odore.
+
+ Odor divino da ciel n'ha recato,
+ da quel giardino lá ove era piantato,
+ esso Dio dal Padre beato
+ ce fo mandato--conserto de fiore.
+
+ Fior de Nazzareth si fece chiamare,
+ de la Giesse Virgo vuols pullulare,
+ nel tempo del fior se volse mostrare,
+ per confermare--lo suo grande amore.
+
+ Amore immenso e caritá infinita
+ m'ha demostrato Cristo, la mia vita;
+ prese umanitate in deitá unita,
+ gioia compíta--n'aggio e grande onore.
+
+ Onor con umilitá volse recepere,
+ con solennitá la turba fe' venire,
+ la via e la cittade refiorire
+ tutta, e reverire--lui como Signore.
+
+ Signor venerato con gran reverenza,
+ poi condannato de grave sentenza,
+ popolo mutato senza providenza,
+ per molta amenza--cadesti in errore.
+
+ Error prendesti contra veritade
+ quando lo facesti viola de viltade,
+ la rosa rossa de penalitate
+ per caritade--remutò el colore.
+
+ Color natural ch'avea de bellezza
+ molta in viltade prese lividezza,
+ con suavitade portò amarezza,
+ tornò in bassezza--lo suo gran valore.
+
+ Valor potente fo umiliato,
+ quel fiore aulente tra piè conculcato,
+ de spine pungente tutto circundato,
+ e fo velato--lo grande splendore.
+
+ Splendor che illustra onne tenebroso,
+ fo oscurato per dolor penoso,
+ e lo suo lume tutto fo renchioso
+ en un sepolcro--nell'orto del fiore.
+
+ Lo fior reposto giacque e sí dormío,
+ renacque tosto e resurressío,
+ beato corpo e puro refiorío
+ ed apparío--con grande fulgore.
+
+ Fulgore ameno apparío nell'orto
+ a Magdalena che 'l piangea morto,
+ e del gran pianto donògli conforto,
+ sí che fo absorto--l'amoroso core.
+
+ Lo core confortò agli suoi fratelli,
+ e resuscitò molti fior novelli,
+ e demorò nello giardin con elli,
+ con quelli agnelli--cantando d'amore.
+
+ Con amor reformasti Tomaso non credente,
+ quando li mostrasti li tuoi fiori aulente,
+ quali reservasti, o rosa rubente,
+ sí che incontinente--gridò con fervore.
+
+ Fervore amoroso ebbe inebriato,
+ lo cor gioioso fo esilarato;
+ quando glorioso t'ebbe contemplato,
+ allora t'ebbe vocato--Dio e signore.
+
+ Signor de gloria sopra al ciel salisti,
+ con voce sonora degli angeli ascendesti,
+ con segni di vittoria al Padre redisti,
+ e resedisti--in sedia ad onore.
+
+ Onor ne donasti a servi veraci,
+ la via demostrasti a li tuoi sequaci,
+ lo spirito mandasti acciò che infiammati
+ fussero i sequaci--con perfetto ardore.
+
+
+
+
+CI
+
+COMO IL VERO AMORE NON È OZIOSO
+
+
+ Troppo perde el tempo chi non t'ama,
+ dolce amor Iesú, sopra ogni amore.
+
+ Amore, chi t'ama non sta ozioso,
+ tanto li par dolce de te gustare,
+ ma tutta ora vive desideroso,
+ como te possa stretto piú amare;
+ ché tanto sta per te lo cor gioioso,
+ chi noi sentisse, nol porría parlare
+ quanto è dolce a gustare lo tuo sapore.
+
+ Sapor che non si trova simiglianza,
+ oh lasso, ché 'l mio cor poco t'assagia!
+ Nulla altra cosa a me è consolanza,
+ se tutto el mondo avesse e te non aggia;
+ o dolce amor Iesú, in cui ho speranza,
+ tu regge lo mio cor che da te non caggia,
+ ma sempre piú strenga lo tuo amore.
+
+ Amor che tolli forza ed onne amaro,
+ ed onne cosa muti in tua dolcezza,
+ e questo sanno i santi che 'l provâro,
+ che fecero dolce morte in amarezza;
+ ma confortolli il dolce lattuaro
+ de te, Iesú, che vensero onne asprezza,
+ tanto fusti suave nei lor core!
+
+ Cor che te non sente, ben pò esser tristo;
+ Iesú, letizia e gaudio de la gente,
+ solazzo non puote esser senza Cristo;
+ tapino, ch'io non t'amo sí fervente!
+ Chi far potesse ogni altro acquisto
+ e te non aggia, de tutto è perdente,
+ e senza te sarebbe in amarore.
+
+ Amaro nullo core puote stare
+ cui de tua dolcezza ha condimento;
+ tuo sapore, Iesú, non può gustare
+ chi lassa te per altro entendimento,
+ non sa né può el cor terreno amare;
+ sí grande è el cielestial delicamento,
+ che non vede te, Cristo, in tuo splendore.
+
+ Splendor che dona a tutto 'l mondo luce,
+ amor, Iesú, de li angeli belleza,
+ cielo e terra per te si conduce
+ e splende in tutte cose tua fattezza,
+ ed ogni creatura a te s'aduce,
+ ma solo el peccator tuo amor despreza
+ e partese da te, suo creatore.
+
+ Creatura umana sconoscente
+ sopra qualunche altra creatura,
+ como te puoi partir sí per niente
+ dal tuo Fattor de cui tu sei fattura?
+ Elli te chiama sí amorosamente,
+ che torni a llui, ma tu li stai pur dura,
+ e non hai cura del tuo Salvatore.
+
+ Salvator, che de la Vergen nascesti,
+ del tuo amor darme non ti sia sdegno;
+ ché gran segno d'amor allora ce desti
+ quando per noi pendesti su in quel legno,
+ e nelle tue sante mano ce scrivisti
+ per noi salvare e darce lo tuo regno;
+ legge la tua scrittura buon scrittore.
+
+ Scritti sul santo legno de la vita
+ per tua pietá, Iesú, ci representa;
+ la tua scrittura giá non sia fallita,
+ el nome che portam de te non menta;
+ la mente nostra sta di te condita,
+ dolcissimo Iesú, fa che te senta
+ e strettamente t'ami con ardore.
+
+ Ardore che consumi ogni freddura,
+ e sí purghi ed allumini la mente,
+ onne altra cosa fai parere oscura,
+ la quale non vede te presente,
+ che omai altro amor non cura
+ per non cessar l'amor da te niente,
+ e non ratepidar lo tuo calore.
+
+ Calor che fai l'anima languire,
+ ed el core struggi de te infiammato,
+ che non è lengua che 'l potesse dire,
+ né cuor pensare, se non l'ha provato;
+ oimè, lasso, fammete sentire,
+ deh! scalda lo mio cor de te gelato!
+ Che non consumi in tanto freddore!
+
+ Freddi peccatori, el gran fuoco
+ nello inferno v'è apparecchiato,
+ se in questo breve tempo, che è sí poco,
+ d'amor lo vostro cor non è scaldato;
+ però ciascun se studie in onne luoco
+ dell'amor di Cristo essere abrasciato
+ e confortato dal suave odore.
+
+ Odor che trapassi ogni aulimento,
+ chi ben non t'ama, bene fa gran torto;
+ chi non sente lo tuo odoramento,
+ o elli è puzzolente o elli è morto;
+ o fiume vivo de delettamento,
+ che lavi ogni fetore e dái conforto
+ e fai tornare lo morto in suo vigore!
+
+ Vigoros'amante, li amorosi
+ en cielo hanno tanta tua dolcezza,
+ gustando quelli morselli saporosi
+ che dá Cristo ad quelli c'hanno sua contezza,
+ che tanto sono suavi e delettosi;
+ chi ben li assagia, tutto el mondo sprezza
+ e quasi in terra perde suo sentore.
+
+ Sentítivi, o pigri e negligenti,
+ bastevi el tempo ch'avete perduto!
+ Oh quanto simo stati sconoscenti
+ al piú cortese che si sia veduto!
+ El qual promette celestial presenti,
+ e mai nullo non ne vien falluto;
+ chi l'ama, sí li sta buon servidore.
+
+ Servire a te, Iesú mio amoroso,
+ piú sei suave d'ogni altro diletto;
+ non può sapere chi sta de te ozioso
+ quanto sei dolce ad amar con affetto;
+ giamai el cor non trova altro reposo
+ se non in te, Iesú, amor perfetto,
+ che de tuoi servi sei consolatore.
+
+ Consolar l'anima mia non può terrena cosa,
+ però ch'ella è fatta a tua sembianza;
+ che piú de tutto el mondo è preziosa
+ e nobile e sopr'onne altra sustanza;
+ solo tu, Cristo, li puoi dar puosa
+ e puoi empire de tutta sua bastanza,
+ però che tu sei solo suo maggiore.
+
+ Maggiore inganno non mi par che sia
+ che volere quello che non se trova,
+ e pare sopra onne altra gran follia
+ de quel che non può esser farne prova;
+ cusí fa l'anima che è fuor de la via,
+ che vuol che 'l mondo li empia legge nova,
+ e non può essere, ché 'l mondo è minore.
+
+ Menorar sí vuole lo cor villano
+ che del mondo chiamasi contento,
+ che te vuole, Iesú, amor soprano,
+ per terrene cose cambiare intendimento;
+ ma se el suo palato avesse sano,
+ che assaggiasse lo tuo delettamento
+ sopra ogni altro li parría el migliore.
+
+ Migliore cosa di te, amore Iesú,
+ nissuna mente può desiderare;
+ però deverebbe el cor teco lá su
+ con la mente sempre conversare,
+ ed onne creatura de qua giú
+ per tuo amore niente reputare,
+ e te solo pensare, dolcissimo Signore.
+
+ Signor, chi ti vol dare la mente pura,
+ non te déi dare altra compagnia;
+ ché spesse volte, per la troppa cura,
+ da te la mente si svaga ed esvia;
+ dolce cosa è amar la creatura,
+ ma 'l Creatore piú dolce che mai sia,
+ però che è da temere onne altro amore.
+
+ Amore e gilosia porta la mente
+ che ama Iesú che non li dispiaccia,
+ e partesi al tutto da onne altra gente,
+ e te, dolce Iesú, suo cuore abraccia;
+ onne altra creatura ha per niente
+ enverso la bellezza de tua faccia,
+ tu che de onne bellezza se' fattore.
+
+ De te solo, Iesú, me fa pensare
+ ed onne altro pensier dal cor mi caccia,
+ ch'en tutto el mondo non posso trovare
+ creatura chi a me satisfaccia;
+ o dolce Creatore, fammite amare
+ e dammi grazia che 'l tuo amor mi piaccia,
+ tu che d'onne grazia sei datore.
+
+ Damme tanto amore di te che basti
+ ad amarte quanto so tenuto,
+ del grande prezzo che per me pagasti,
+ sia per me da te reconosciuto;
+ o Iesú dolce, molto me obligasti
+ a piú amarte, ch'io non ho potuto
+ né posso senza te conforto avere.
+
+ Conforta el mio cor che per te languesce,
+ che senza te non vole altro conforto;
+ se 'l lassi piú degiuno, deliquesce,
+ ché 'l cor che tu non pasci vive morto;
+ se 'l tuo amore assaggia, revivesce;
+ or n'aiuta, Cristo, in questo porto,
+ tu che sei sopra ogni altro aiutatore.
+
+ Aiutami, amor, ch'io non perisca,
+ amor dolce per amor t'adomando;
+ pregoti che 'l tuo amor non mi fallisca,
+ recevi i gran sospiri ch'io te mando;
+ ma se tu voli ch'io per te languisca,
+ piaceme, ch'io vo' morire amando
+ per lo tuo amore, dolce Redentore.
+
+ O Redentore, questo è 'l mio volere:
+ d'amarte e de servir quanto io potesse;
+ o dolce Cristo deggiati piacere
+ che 'l mio core del tuo amor si empiesse,
+ quella ora, buon Iesú, mi fa vedere
+ ch'io te solo nel mio core tenesse
+ e tu me fussi cibo e pascitore.
+
+ Pascime de pane celestiale,
+ e famme ogni altra cosa infastidire;
+ cibo de vita sempre eternale,
+ chi ben t'ama, mai non può perire;
+ famme questo gran dono speziale
+ che te, dolce amor, possa sentire
+ per pietate largo donatore.
+
+ Doname de te, dolcissimo, assaggiare;
+ per te sopr'onne cibo delicato
+ voglio de tutto degiunare;
+ chi ben t'assagia la lengua e 'l palato
+ tutto latte e mele li fai stillare,
+ e d'onne altro amore el fai levato
+ e renovar la mente en tuo fervore.
+
+ Fervente amor di te li dá', Iesú,
+ chi canta el detto di sí grande alteza,
+ mentre che vive en terra de qua giú,
+ tu reggi la sua vita en gran netteza,
+ e poi gli dá' el solazzo de lá su,
+ che prenda gioia de la tua conteza
+ e sempre regni teco, vero amore.
+
+
+
+
+CII
+
+COME È DA CERCARE IESÚ PER SOMMO DILETTO, EL QUALE È NOSTRO FINE: E CUSÍ
+TERMINA IN LUI QUESTO VOLUME[8]
+
+
+ Se per diletto tu cercando vai,
+ cerca Iesú e contento serai.
+
+ Cerca Iesú con ogni tuo desio
+ anima mia, se te vòi delettare;
+ la carne, el mondo e lo Nimico rio,
+ se perir non vòi, non sequitare;
+ nel proprio tuo parer non te fidare,
+ se vòi campar dalli infiniti guai.
+
+ Se vòi campar dall'infernal tormento,
+ fa' che te spogli d'ogni amor vizioso,
+ e con forteza e gran proponimento
+ de non partire da quel grazioso
+ Cristo Iesú, de ogni ben copioso,
+ che per tuo sposo giá pigliato l'hai.
+
+ Anima mia, tu sí sei sposata
+ a quello sposo, re celestiale;
+ sta' nella fede, perché l'hai giurata,
+ amando lui d'amor perpetuale;
+ e, ciò facendo, el gaudio eternale
+ da lui in fine tu receverai.
+
+ Receverai el merito secondo
+ el mal e 'l ben che tu avrai commesso;
+ el tuo volere non sia vagabondo,
+ ma con fermeza t'accosta con esso;
+ mira el suo lato ritto per te fesso,
+ e de quel sangue te 'nebriarai.
+
+ Inebriata per amor lo stringi
+ in tal maniera che giamai nol lassi,
+ e nel tuo core sua figura pingi,
+ che privará de te li umani passi;
+ per la sua morte spezará li sassi,
+ per essa tua dureza spezarai.
+
+
+NOTE:
+
+ [8] Questa lauda extravagante è posta per finire el numero perfetto
+ de cento: benché ne sian due de piú sotto dui numeri, cioè XLVII e
+ LXXVII per inadvertenzia: e cusí sono CII laude in tutto (Nota del
+ Bonaccorsi). La numerazione è stata corretta in questa ristampa
+ [Ed.].
+
+
+
+
+NOTA
+
+
+Le rime di fra Iacopone da Todi videro dal secolo XV in poi la luce in
+parecchie edizioni. Le principali furono: la fiorentina del 1490[9],
+considerata come l'_editio princeps_, la bresciana del 1495[10] e la
+veneta del Tresatti, pubblicata nel 1617[11]. Dalla Principe derivarono
+l'edizione romana di G. B. Modio e la napoletana di Lazzaro
+Scoriggio[12]; dalla bresciana le due veneziane di Bernardino Benalio e
+al Segno della Speranza[13].
+
+Ma all'edizione principe quanti sino ad oggi si occuparono del poeta
+tudertino concordemente riconobbero la maggiore autoritá, sia per ciò
+che concerne l'autenticitá delle laude in essa raccolte, sia per la
+lezione, che meglio d'ogni altra sembra conservare le impronte
+idiomatiche della regione ove il poeta nacque e dettò i suoi carmi
+spirituali[14]. Onde io, convinto di far cosa utile agli studi
+iacoponici col divulgare un testo ormai quasi introvabile, qualche anno
+fa ristampai per conto della Societá filologica romana l'edizione
+bonaccorsiana, limitandomi ad introdurvi le poche modificazioni imposte
+dall'uso invalso nella pubblicazione degli antichi testi, e che mi parve
+potessero notevolmente migliorarla[15]. Ed oggi l'edizione fiorentina,
+modificata ancora nella grafia, ma fin dove lo consenta il rispetto
+dovuto a una stampa autorevolissima del Quattrocento, vede nuovamente la
+luce nella collezione degli _Scrittori d'Italia_. Ma perché pubblicare
+ancora una volta quella stampa, in luogo di tentar finalmente l'edizione
+critica dei ritmi iacoponici, ripetutamente invocata da Alessandro
+D'Ancona?[16]
+
+Il perché esposi nella prefazione all'edizione della Societá filologica;
+e ad essa senz'altro potrei rimandar il lettore, se frattanto un egregio
+studioso, il prof. Biordo Brugnoli della R. Scuola normale di Perugia,
+nella dotta introduzione ad un suo faticoso e diligente lavoro di
+ricostruzione delle satire iacoponiche, non avesse sollevato molti dubbi
+sull'autoritá, da me nuovamente affermata, della stampa
+bonaccorsiana[17]. Esaminati i codici piú antichi, egli trova che il
+confronto non è sempre favorevole all'edizione fiorentina, nella quale
+rileva difetto di criteri sicuri nell'adozione delle forme grafiche e
+fonetiche, e tracce di alterazioni dovute all'uso di codici toscani o
+toscaneggianti; afferma inoltre che l'antichitá dei mss., a cui il
+Bonaccorsi attinse, è minore di quella che io non mostri di credere; e
+conclude che «per la ricostruzione del testo originale è non solo utile
+ma conveniente attingere ad altre fonti non meno e forse piú
+autorevoli»[18].
+
+Potrei rispondere a queste osservazioni che io non ho mai ritenuto il
+testo dell'edizione fiorentina come la forma originale, nella quale
+primamente apparvero i canti del poeta tudertino, e che non ho escluso
+si possa in avvenire, quando fortunate ricerche ci portino al
+ritrovamento di mss. piú antichi di quelli che sono a nostra conoscenza,
+ricostruire un testo di gran lunga piú attendibile. Ma potrei anche
+aggiungere: perché il Brugnoli, conoscendo altre fonti «e non meno e
+forse piú autorevoli» della stampa bonaccorsiana, ha tuttavia creduto
+opportuno di sceglier questa a fondamento dell'edizione critica delle
+satire iacoponiche, e di contro al testo da lui ricostruito sulle
+varianti di numerosi codici ha sentito la necessitá di riprodurre
+integralmente le singole poesie nella lezione data dal Bonaccorsi?
+
+Ma, per non tediare il lettore con polemiche oziose, cercherò di
+rimettere la questione nei suoi veri termini, riassumendo quanto scrissi
+altra volta, e brevemente rispondendo alle obbiezioni mossemi
+dall'egregio studioso perugino.
+
+Io ho ritenuto e ritengo che il maggior valore dell'edizione principe,
+in confronto non solo di tutte le altre raccolte a stampa, ma ben anco
+dei codici del XIV secolo, consista nelle fonti a cui il Bonaccorsi
+attinse e nel metodo da lui tenuto--metodo che non esiterei a dichiarare
+rigorosamente scientifico--per ricavarne una lezione vicina il piú che
+fosse possibile all'originale forma umbra. Il proemio del Bonaccorsi ci
+dá preziose informazioni in proposito, e non parrá superfluo che io lo
+trascriva integralmente.
+
+ Al Nome et honore della sanctissima trinitá: et della gloriosa
+ vergine Maria: et de tutta la corte del cielo. Qualunque persona
+ devota si delecta de havere et leggere le infrascripte laude del
+ beato frate Iacopone da Todi de l'ordine de frati minori, le quali
+ lui compose a diversi tempi per utilitá et consolatione di coloro
+ che desiderasseno per via de croce et delle virtú seguitare el
+ Signore: sapia per vero come circa la impressione presente, a fine
+ che fusse emendata quanto piú si potesse: et reducta alla puritá
+ anticha, che si trova molto alterata in piú libri: è stata usata
+ questa diligentia, cioè che si sono havute due copie de tale laude
+ cavate studiosamente da doi exemplari Todini assai antichi: et piú
+ copiosi et migliori che si trovino in quella cittá: et doi altri
+ volumi pur antichi in buona carta, facti con diligentia:
+ de quali uno appare scripto nella cittá de Perugia: dell'anno
+ MCCCXXXVI trovato in Firenze: de laude XC et non piú et molti altri
+ volumi de diversi religiosi: et de altre particulare persone,
+ trovati pur in Firenze. Da i quali tutti volumi, et spetialmente da
+ li dicti piú antichi concordati molto insieme, si ha cavata nova
+ copia per dare a l'impressori, servata la simplicitá et puritá
+ anticha secondo quel paese di Todi, del modo di scrivere et de
+ vocaboli, sí come è parso a piú persone devote et spirituale che si
+ dovesse fare, senza mutare o agiongere alcuna cosa di novo. Et in
+ tal modo fo cominciata tale impressione a dí XII de agosto passato,
+ et continuata come si vede fino al numero centenario de laude, et
+ due piú, non essendo maggior numero, ma piú presto minore in li
+ predicti et molti altri volumi antichi, maxime della dicta citá di
+ Todi, che fu la terrena patria del auctore: et dove se ne trova
+ libri assai: dove etiam lui morí: et sono le sue ossa in
+ veneratione. Non si dice però per questo che lui non facesse
+ maggior numero de laude, né anco si afferma, che tutte queste siano
+ facte da lui, per non se havere di ciò altro di certo. Quanto
+ all'ordine de esse laude, vedendosi quello essere vario et incerto
+ in molti libri: benché li Todini siano quasi ad uno modo, non è
+ parso inconveniente cominciare da quelle due della Madonna: quale è
+ porta et inventrice de ogni gratia, et da poi mettere le piú facile
+ et successive le altre. Et anco distinguere le materie, et metterle
+ insieme al meglio che si ha inteso, sí come si vederá facto. Della
+ vita del prefato beato Iacopone in particulare non pare che si
+ trovi certa narratione: ma della sua perfectione et trasformatione
+ in l'amore divino, assai si vede per suoi scripti: et anco se
+ intende el tempo nel quale lui fu, et scrisse.
+
+ Siano adunque confortati li lectori a legere con attentione esse
+ laude simplici quanto al stilo et parole: ma piene di sancta
+ doctrina, et de alti sentimenti in piú de quelle: li quali non
+ potendo cosí intendere essi lectori, vogliano honorarli: et pregare
+ la divina bontá, che li illumini la mente all'intelligentia di
+ quanto bisogna alla salute de l'anime loro.
+
+Le fonti menzionate dall'editore formano dunque tre gruppi distinti: 1º)
+i due codici todini =assai antichi=; 2º) altri due codici =pur antichi=,
+cioè della prima meta del secolo XIV (un d'essi, il perugino, è datato
+dal 1336); 3º) molti altri codici presumibilmente toscani o, per lo
+meno, trovati a Firenze[19]. È chiaro che la maggior importanza venne
+data dall'editore ai due todini assai antichi, i piú antichi di quanti
+erano allora a Todi; e da essi furon cavate studiosamente le copie che
+formarono il nucleo della raccolta bonaccorsiana. Orbene, quei mss. non
+esistono piú. Potranno esserne derivati, come asserisce il Brugnoli, il
+Tudertino 194 della Comunale di Todi e l'Angelicano 2216; ma il primo di
+tali codici è indubbiamente della seconda metá del secolo XV, quindi
+poco attendibile sia per l'autenticitá delle laude e sia per la lezione;
+e il secondo, importantissimo per essere del secolo XIV e perché meglio
+d'ogni altro reca intatte le primitive forme umbreggianti, non contiene
+malauguratamente che quattordici laude. Anche gli altri due codici
+menzionati, che pure debbono essere stati di grande aiuto all'editore,
+sono andati perduti. Del ms. perugino del 1336 il Brugnoli crede di
+ravvisare una copia nel cod. 1037 della Nazionale di Parigi; ma, in ogni
+modo, anche questo è del secolo XV e meno utile di altri codici umbri
+coevi, di cui non s'è ancor potuto rintracciare l'archetipo. Resta il
+terzo gruppo, quello dei codici toscani o toscaneggianti. Non avendoli
+l'editore menzionati partitamente, noi siamo anche disposti ad ammettere
+che si possano identificare con alcuni dei numerosi codici toscani che
+ancor possediamo. Non saprei dire però quanto e fino a che punto essi
+siano stati utilizzati. Quali sono adunque le fonti «non meno e forse
+piú autorevoli» della raccolta bonaccorsiana, alle quali si può
+ricorrere per la ricostruzione di un testo critico delle poesie
+iacoponiche?
+
+Per ciò che concerne il difetto di criteri sicuri nell'adozione delle
+forme grafiche e fonetiche, si può osservare che nel secolo XV la grafia
+non aveva ancor preso una forma definitiva, e che l'incertezza grafica
+si rileva in tutti i codici, piú grave anzi negli antichi--com'è
+naturale--che nei recenti. Perché dunque rimproverarla soltanto alla
+stampa bonaccorsiana? E, quanto al dubbio espresso dal Brugnoli intorno
+alla incapacitá dell'editore fiorentino di resistere, lui toscano, alla
+tentazione di alterare o di sostituire le primitive forme idiomatiche,
+si può opporre che il Brugnoli non ha elementi sufficienti da
+avvalorarlo, mancandogli appunto i termini di confronto, cioè i codici
+tudertini, che soli varrebbero a fargli riconoscere sicuramente le
+alterazioni e le sostituzioni. Il Bonaccorsi ci dice invece, e non so
+perché si debba dubitarne, ch'egli preferí la lezione dei testi todini.
+Ai difetti di questi avrá naturalmente supplito con l'aiuto degli altri
+due codici umbri, e per le poesie che mss. autorevoli o la tradizione
+giá formatasi al suo tempo attribuivano a Iacopone, si sará giovato dei
+mss. toscani e toscaneggianti.
+
+E qual metodo, se non questo appunto del Bonaccorsi, ha in sostanza
+seguíto il prof. Brugnoli nella ricostruzione del testo delle satire?
+Anch'egli s'è valso di tre gruppi di codici: 1º degli umbri, tra i quali
+comprende anche l'edizione principe; e ad essi ha dato quasi sempre la
+preferenza nella scelta della lezione; 2º dei toscani; 3º dei veneti. Ma
+dai toscani e dai veneti non trasse profitto «se non quando poté
+ritenere che essi, derivando forse da qualche lontano stipite in certi
+passi piú fedele all'originale, fossero sfuggiti a qualche manifesto
+equivoco piú o meno grossolano di trascrizione, da cui vanno tutt'altro
+che esenti i testi umbri, i quali attinsero probabilmente a fonte piú
+diretta, ma furono anche condotti da menanti assai rozzi ed
+incolti»[20]. Il Bonaccorsi non poté giovarsi, è vero, dei codici
+veneti, o almeno non ne fa cenno nel proemio: in compenso però egli
+aveva i codici todini assai antichi, dai quali nessuno di noi
+disgraziatamente può trarre profitto. Orbene, se l'acume critico di un
+egregio studioso come il Brugnoli può dare maggior affidamento di rigore
+scientifico nello studio dei codici e nella scelta della lezione, ciò
+non basta a compensare il difetto di quella pura fonte originale a cui
+attinse il Bonaccorsi, e della quale a noi son giunti soltanto alcuni
+piccoli e torbidi rigagnoli.
+
+Ma, sempre a proposito della lezione in alcun luogo incerta o
+toscaneggiante dell'edizione principe, mi sia lecito insistere sopra un
+concetto da me espresso altra volta e che il Brugnoli non ha creduto
+opportuno di confutare. Secondo il D'Ancona[21], la lingua originale dei
+ritmi iacoponici doveva esser l'umbra o, meglio, il volgare di Todi. «Se
+si volesse dare--io scrivevo--un valore assoluto all'opinione
+dell'illustre critico, bisognerebbe convenire che il testo dell'edizione
+fiorentina qua e lá si discosta notevolmente da quello che doveva essere
+il linguaggio tudertino del Duecento. Ma, quando si pensi che l'_editio
+princeps_, sebbene risulti dalla concordanza di piú raccolte diverse tra
+loro per l'etá e per l'origine, si fonda sopra tutto sui due codici
+todini =assai antichi=, e che le maggiori divergenze dall'uso umbro si
+riscontrano specialmente in quelle ultime poesie, della cui autenticitá
+si può a buon diritto dubitare anche per una certa ineguaglianza di
+stile, per la banalitá di alcune espressioni e, spesso, per la mancanza
+di quello che potrebbe chiamarsi 'sapore' iacoponico, vien da pensare
+che il fondo idiomatico primitivo non abbia poi subíto nel testo
+bonaccorsiano troppo profonde modificazioni. Ma c'è di piú. I biografi
+di Iacopone, che hanno seguíto cecamente la tradizione senza curarsi di
+separare i fatti positivi da tutti i particolari fantastici formatisi
+per false interpretazioni dei passi autobiografici e per analogia di
+altre leggende francescane, affermano concordi che l'_amor Dei usque ad
+contemptum sui_ fu cosí ardentemente sentito dal poeta tudertino, da
+indurlo a commettere, insieme con molte altre pazzie, anche quella di
+affettare il piú profondo disprezzo per la propria cultura e dottrina.
+Ora non è chi non veda il ridicolo di tale affermazione. Iacopone da
+Todi aveva fatto i suoi studi di diritto, forse a Bologna; aveva
+esercitato per lunghi anni la professione di avvocato nella sua cittá
+natia; aveva fors'anco dettato componimenti in rima prima di darsi a
+vita spirituale, ed è lecito supporre che non gli fosse ignota la bella
+fioritura della poesia lirica del suo tempo, i cui spunti e le cui
+immagini sin troppo profane ricorrono con molta insistenza nelle sue
+laudi-ballate. Per quanto profondo fosse l'orrore e il disprezzo degli
+anni trascorsi nelle vanitá del mondo, come avrebb'egli potuto far getto
+della propria coltura, di quel patrimonio intellettuale, caro sopra ogni
+altro perché frutto in ciascuno di inenarrabili fatiche, senza sentirsi
+miseramente inaridire quella ricca vena poetica, onde, come altrettanti
+ruscelli, scaturivano i suoi sacri ritmi, schiumeggianti e torbidi
+talvolta per l'impeto della discesa, ma sempre meravigliosi di vita e di
+freschezza? Iacopone parlava e componeva nel suo nativo dialetto cosí
+come solevano le persone della sua coltura. E non sarebbe giusto
+rifiutare inesorabilmente come alterazioni illegittime di amanuensi e di
+editori tutto ciò (e non è gran cosa) che nel testo dell'edizione
+fiorentina del 1490 sembra discostarsi dalle particolari caratteristiche
+del dialetto tudertino»[22].
+
+Una delle questioni piú difficili e piú lungamente dibattute tra gli
+studiosi è quella che concerne l'autenticitá dei ritmi attribuiti a
+Iacopone. Le raccolte primitive dovevano contenere appena una novantina
+di laude, quante cioè ne contengono i codici del secolo XIV. Ma per la
+pronta diffusione che le poesie del Nostro ebbero nell'Umbria, nella
+Toscana e nell'Italia settentrionale (diffusione dovuta, oltre che al
+merito intrinseco dell'opera iacoponica, anche alla fiera discordia
+fervente nel seno stesso dell'ordine francescano tra i vari partiti, per
+alcuno dei quali il nome di Iacopone poté servire quasi di segnacolo in
+vessillo, e alla aureola di martirio che la leggenda non tardò a creare
+intorno all'austera figura del poeta tuderte), il primitivo corpo
+laudistico iacoponico andò a mano a mano aumentando, fino a raggiungere
+e a sorpassare nel secolo XVII il numero di duecento composizioni.
+
+Ma la critica ha ormai fatto giustizia di molte false attribuzioni; e
+mentre dopo lunghi dibattiti ha restituito al Nostro alcuno di quei
+componimenti, come
+
+ Amor de caritate--perché m'hai sí ferito,
+
+che qualche erudito con inconsulta audacia gli aveva tolti per
+attribuirli al poverello d'Assisi, non ha esitato, d'altra parte, a
+rigettare inesorabilmente come apocrifi i canti dovuti alla larga
+imitazione iacoponica del XIV e XV secolo[23].
+
+È dunque ormai pacifico che l'originaria produzione iacoponica debba
+restringersi a quel centinaio di ritmi contenuti nei codici del
+Trecento, vale a dire alle cento e due laude della raccolta
+bonaccorsiana[24]. Ma, per converso, tutti, assolutamente tutti i ritmi
+dell'edizione fiorentina debbono ritenersi autentici?
+
+L'onesta avvertenza del Bonaccorsi: «Non si dice però per questo che lui
+non facesse maggior numero de laude, =né anco si afferma che tutte
+queste sieno facte da lui= per non se havere di ciò altro di certo», ha
+per me un grande valore. Secondo la prima intenzione dell'editore, la
+raccolta doveva chiudersi con la XCIII lauda, con «Donna del paradiso»,
+la quale «è posta in questo loco--egli scrive--=per clausura= de le
+precedente: el principio de le quali è pur da lei [cioè la lauda «O
+Regina cortese», anch'essa pertinente alla Madonna]: et =per uno
+separamento= dalle seguente laude trovate in diversi libri»[25].
+L'autoritá di altri codici consultati, la forza della tradizione, la
+quale giá sul finire del Quattrocento aveva sanzionato molte
+attribuzioni, e fors'anco il desiderio--alquanto ingenuo--di raggiungere
+per il suo volume «el numero perfecto de cento»[26], poterono indurre
+il Bonaccorsi ad aggiungere quelle nove laudi con cui si chiude la
+raccolta, e sulla cui autenticitá è possibile, secondo me, sollevare
+qualche dubbio, tenuto conto anche delle annotazioni particolari con che
+il Bonaccorsi, mosso da quegli scrupoli, che tanto ragionevolmente ci
+fanno apprezzare l'opera sua di editore illuminato, volle mettere in
+guardia il lettore[27].
+
+Il prof. Brugnoli (è doveroso discutere anche su questo punto la sua
+opinione per il largo ed esauriente esame ch'egli ha fatto delle stampe
+e dei codici iacoponici) non condivide i miei dubbi. «Invero--egli
+scrive--queste [cioè le ultime laude della raccolta] non si trovano, se
+non per eccezione, in altri mss., specie in quelli estranei alla
+famiglia umbra. Senonché questo avviene anche per altre laude pur
+contenute nella Principe e tuttavia non comprese fra le ultime e piú
+sospette di questa stampa. È appunto il caso dei ritmi: 'Fede, speme e
+caritate'; 'Amor dolce senza pace' (_sic_); 'Omè lascio dolente'.
+Dovremo noi escludere anche queste dal novero delle laude d'indubbia
+autenticitá?». No, poiché «quanto sin qui dicemmo--egli
+continua--intorno allo svolgimento e alla diffusione del materiale
+laudistico iacoponico, ci porta a concludere che solo gli antichi mss.
+umbri, e non giá i codici toscani e veneti, possono avere un gran peso
+nella bilancia»[28].
+
+Son lieto che per una volta tanto sia proprio il Brugnoli a riconoscere
+il maggior valore dell'edizione principe. Senonché gli argomenti,
+ch'egli adduce, lasciano sempre adito al dubbio da me espresso. E
+invero, come si può escludere che l'editore stesso dubitasse
+dell'autenticitá delle ultime laude della sua raccolta, chi metta in
+relazione le parole del suo proemio con le avvertenze da lui premesse a
+quelle laude? È questo un elemento di critica che non deve essere
+trascurato, specie se va unito al giudizio che può farsi sul merito
+intrinseco di quelle poesie, meno caratteristiche, meno precise nel loro
+schema metrico e meno umbreggianti di tutte le altre. Quanto alle tre
+poesie citate dal Brugnoli, che non si trovano se non nei codici umbri,
+si potrebbe osservare che anche su quella che incomincia
+
+ Oimè! lasso dolente
+
+l'editore fiorentino non ha mancato di esprimere qualche dubbio.
+L'avvertenza alla lauda XCVI dice infatti: «Questa lauda seguente era
+pur nel dicto libro antiquo [nel Perugino del 1336] et ancora in alcuni
+todini, benché paia assai bassa como la XX in ordine, che incomenza
+'Oimè, lasso dolente'»[29].
+
+Ma siano o no queste ultime rime da attribuire sicuramente a Iacopone,
+il fatto che solo di alcune poche poesie della raccolta bonaccorsiana si
+possa dubitare, e che il dubbio non sia condiviso da tutti gli studiosi,
+dimostra che l'edizione principe merita la maggiore fiducia in fatto di
+attribuzioni.
+
+Ed alla autoritá della Principe il Brugnoli stesso giustamente fa
+appello[30] a proposito della tanto discussa autenticitá della satira
+
+ O papa Bonifazio--molt'hai iocato al mondo.
+
+Questa poesia, che fa parte di un gruppo abbastanza numeroso di satire
+contro i falsi prelati e contro colui che nella mente del fiero
+assertore della rigida regola francescana appariva come
+
+ Lucifero novello--a sedere en papato,
+
+ebbe molta fortuna nel secolo XIV. Nell'ambiente religioso e politico
+non erano ancora spenti gli echi della feroce lotta combattutasi tra il
+papa e la parte ghibellina, sostenuta dal re di Francia; in quella
+satira o, meglio, in quella invettiva Iacopone si fa interprete di tutti
+i risentimenti provocati dal Caetani e con inaudita violenza di
+linguaggio, che ha sgomentato i suoi troppo ortodossi commentatori,
+investe il papa, accusandolo di simonia, di nepotismo, di aviditá verso
+i soggetti, di sete indomabile di potere, e gli predice l'ultima ruina.
+I famosi versi profetici:
+
+ subito hai ruina--sei preso en tua magione
+ e nullo se trovòne--a poterte guarire
+ . . . . . . . . . . . . . . . . . .
+ e Dio sí t'ha somerso--en tanta confusione,
+ che onom ne fa canzone--tuo nome a maledire
+
+sembrano alludere alla cattura d'Anagni e alla morte del pontefice,
+seguíta di lí a pochi giorni. Il che ha fatto supporre che la poesia sia
+stata composta a fatti compiuti, cioè dopo il 1303. Ma il contesto della
+poesia non ammette dubbi: essa è un'invettiva contro Bonifacio ottavo
+vivo e nella pienezza della sua potenza. E come, d'altra parte, supporre
+che Iacopone giá molto vecchio, logorato dalla lunga crudele prigionia,
+e desideroso soltanto della pace del chiostro e della preghiera in
+comune, si inducesse a scrivere quella fierissima rampogna contro l'alto
+personaggio testé scomparso dalla scena del mondo?
+
+Di qui due ipotesi: che la poesia non sia stata composta dal Nostro, ma
+da alcuno dei numerosi nemici del Caetani durante la preparazione del
+processo, che alla memoria di questo pontefice aveva intentato Filippo
+il Bello; o che alla poesia scritta da Iacopone nel 1297, mentre si
+svolgeva la lotta tra i Colonnesi e Bonifacio ottavo e nella famosa
+protesta di Lunghezza si impugnava la validitá dell'elezione pontificia,
+si sieno aggiunte piú tardi, cioè dopo la cattura d'Anagni, le strofe
+che alludono a questo crudele episodio. Ma alla prima ipotesi, sostenuta
+dal Tenneroni, sembra contrastare il fatto che la poesia si trova
+nell'edizione principe e cioè nei codici todini piú antichi. Piú
+attendibile invece appare la seconda, caldeggiata dall'Ozanam[31] e
+ultimamente dal Brugnoli, il quale mette giustamente in rilievo come «la
+lauda controversa senza le strofe che l'esame critico aveva riconosciute
+come interpolate» si trova in un manoscritto del Trecento, il cod.
+Magliabechiano, II, 6, 63[32].
+
+Ma, a parte questi ed altri problemi particolari, la questione
+dell'autenticitá è veramente fondamentale per la critica della leggenda
+iacoponica. Tutti sanno che le notizie certe sul poeta tudertino sono
+molto scarse[33], e che le minuziose informazioni sulla vita da lui
+trascorsa nelle vanitá del mondo e sulle stranezze commesse durante i
+primi anni di penitenza sono il frutto della elaborazione di elementi
+incertissimi, dovuti in parte all'arbitraria ricostruzione di
+circostanze che sembrano risultare dai passi cosí detti autobiografici,
+e in parte alla fantasia del primo anonimo biografo del Quattrocento,
+del quale giustamente il Novati ha scritto aver fatto opera «non di
+storico, ma di agiografo». Cosí nel tudertino, piuttosto che il =sacro
+giullare= girovagante pei monti e pei piani dell'Umbria noi amiamo
+riconoscere col Novati il poeta filosofo, il =teorico= del misticismo,
+spoglio di qualsiasi vincolo con le compagnie dei Disciplinati e coi
+Laudesi, e poetante «pe' confratelli suoi, per quell'anime ardenti, che
+sotto il vessillo francescano cercavano al pari di lui la via della
+croce, l'unione assoluta con la divinitá»[34].
+
+Ma pur chi non voglia consentire col Novati in questa nuova, audace
+figurazione di Iacopone da Todi, e senta di non poter negare ogni valore
+ai dati tradizionali, dovrá imporsi un rigoroso lavoro di cernita nella
+farragine delle notizie tramandate dai biografi, per l'accertamento dei
+dati autobiografici contenuti nelle poesie che possono sicuramente
+attribuirsi al tudertino. E per il futuro biografo di Iacopone sará,
+anche per questo verso, preziosissima la raccolta contenuta
+nell'edizione fiorentina del 1490.
+
+NOTE:
+
+ [9] _Laude di frate Iacopone da Todi_, impresse per ser Francesco
+ Bonaccorsi in Firenze, a dí ventiotto del mese di septembre
+ MCCCCLXXXX.
+
+ [10] _Laudi del beato frate Iacopone del sacro ordine di frati
+ minori de osservantia_, Bressa, per Bernardo de Misintis, 1495.
+
+ [11] _Le poesie spirituali del beato Iacopone da Todi... accresciute
+ di molti altri suoi cantici nuovamente ritrovati, con le scolie et
+ annotationi..._, Venetia, Nicolò Misirini, 1617.
+
+ [12] _Li cantici del beato Iacopo da Todi_, con diligenza ristampati
+ con la gionta di alcuni discorsi et con la vita sua. App. Ippolito
+ Salviano, Roma, 1558.--_Li cantici del beato Iacopone da Todi_,
+ aggiuntivi alcuni canti cavati da un manoscritto antico non piú
+ stampato, Napoli, Lazzaro Scoriggio, 1615.
+
+ [13] Per queste due edizioni cfr. GAMBA, _Serie dei testi di
+ lingua_, Venezia, 1828, nn. 478 e 479.
+
+ [14] Cfr. GAMBA, op. cit., n. 477, e ED. BOEHMER, _Iacopone da Todi,
+ Prosastücke von ihm, nebst Angaben über Manuscripte, Drucke und
+ Uebersetzungen seiner Schriften_, in _Romanische Studien_, 1
+ (1871-75), 138. Il D'ANCONA nella recente ristampa del suo _Iacopone
+ da Todi, il giullare di Dio del secolo XIII_, Todi, Casa editrice
+ «Atanòr», 1914, p. 5, scrive: «Quanto piú posso, nel citare mi
+ attengo alla edizione di Firenze 1490, presso il Bonaccorsi,
+ riprodotta ne 1558 dal Modio: edizione condotta su antichi
+ manoscritti di Todi e di Firenze, e la cui autoritá è affermata da
+ G. Ferri nella riproduzione sopraccitata. Possono perciò credersi
+ con molta probabilitá tutte autentiche le rime della stampa
+ bonaccorsiana, sebbene l'editore stesso non osi darne certezza; pur
+ ammettendo tal qualitá in alcune edite dal Tresatti e da altri, le
+ quali in ogni caso servono a meglio determinare la forma e gli
+ intenti della lauda spirituale antica». Il MOSCHETTI (_I codici
+ marciani_, Venezia, 1883) esprime un giudizio anche piú favorevole
+ all'ediz. principe, che afferma valere «quanto molti codici riuniti
+ dei piú antichi e preziosi».
+
+ [15] _Laude di frate Iacopone da Todi secondo la stampa fiorentina
+ del 1490 con prospetto grammaticale e lessico_ a cura di GIOVANNI
+ FERRI, in Roma, presso la Societá filologica romana, MDCCCCX.
+
+ [16] D'ANCONA, op. cit., p. 5, nota 4.
+
+ [17] _Le satire di Iacopone da Todi ricostituite nella loro piú
+ probabile lezione originaria con le varianti dei mss. piú importanti
+ e precedute da un saggio sulle stampe e sui codici iacoponici_ per
+ cura di BIORDO BRUGNOLI, ordinario di lettere italiane nella R.
+ Scuola normale maschile di Perugia, in Firenze, per Leo S. Olschki
+ editore, MDCCCCXIV, p. XIV sgg. Di questo volume e della ristampa
+ del D'ANCONA si legga l'ottima recensione di E. G. PARODI nel
+ _Marzocco_ del 28 giugno 1914 (_Il giullare di Dio_), e l'articolo
+ di CIRO TRABALZA, _Il glorioso ritorno di un giullare di Dio:
+ «Iacopone da Todi» di A. D'Ancona_, nel _Giornale d'Italia_ del 21
+ luglio 1914.
+
+ [18] Op. cit., p. VI.
+
+ [19] Il prof. Brugnoli mi rimprovera (p. CVIII) di assegnare i
+ codici todini =assai antichi= alla fine del XIII secolo e di «far
+ gran caso della differenza di espressione usata [dall'editore] per
+ quei codici =assai antichi= in confronto di quella adoperata per il
+ cod. Perugino del 1336 e per un altro suo coevo, dei quali l'editore
+ fiorentino dice che erano =pur antichi=». «Anche a voler dare
+ importanza (egli continua) a questa lieve sfumatura--dico lieve
+ perché l'induzione si fonderebbe tutta sulla mancanza dell'avverbio
+ 'assai', mancanza in gran parte compensata dal 'pur'--non è
+ possibile rimontare piú indietro del 1300, perché altrimenti
+ sarebbero rimaste escluse da quei codici le laude composte da
+ Iacopone durante e dopo la prigionia, laddove ce ne troviamo invece
+ parecchie se non tutte». Riconosco che l'attribuzione (da me
+ proposta, del resto, con molta circospezione) dei codd. todini piú
+ antichi alla fine del XIII secolo (l'anno 1300 appartiene a quel
+ secolo!) può parere arrischiata, ma non priva di qualsiasi
+ fondamento, in quanto--trattandosi di codd. perduti--non si può
+ ammettere senz'altro ch'essi contenessero le poesie iacoponiche
+ composte durante e dopo la prigionia. Il fatto ch'esse si trovino
+ nei codici del XV secolo derivati dai todini può anche spiegarsi con
+ le aggiunte e le interpolazioni, che il Brugnoli stesso ammette a
+ proposito di altre questioni. Quanto alla distinzione tra i codd.
+ todini =assai antichi= e i due =pur antichi=, mi par proprio che il
+ Bonaccorsi abbia voluto stabilire una gradazione cronologica tra i
+ primi e i secondi. A meno che non si tratti di ipersensibilitá
+ grammaticale da parte mia, io son d'avviso che l'avverbio «assai»
+ abbia un significato ben differente dall'avverbio «pur». La mia
+ induzione si fonda dunque sul diverso significato di due parole
+ diverse, cioè su qualche cosa di piú consistente della «lieve
+ sfumatura», di cui parla il Brugnoli. Pei raffronti di codici e di
+ stampe iacoponiche si veda, oltre lo studio citato del BOEHMER,
+ quello del TOBLER nella _Zeitschrift für roman. Philologie_, III,
+ 178. Si veda anche A. FEIST, _Mittheilungen aus älter. Sanml.
+ italienisch. geistlich. Lieder_, in _Zeitschrift f. rom. Philol._,
+ XIII (1889), 115; e gli _Inizi di antiche poesie italiane con
+ prospetto dei codici che le contengono_ e _Introduzione alle Laudi
+ spirituali_, di A. TENNERONI, Firenze, Leo S. Olschki, 1909.
+
+ [20] Op. cit., p. VII.
+
+ [21] Op. cit., p 46.
+
+ [22] Cfr. la mia prefazione alla ristampa della Societá filologica
+ romana.
+
+ [23] Fu il WADDING che attribuí pel primo questa poesia, insieme con
+ l'altra «In fuoco l'amor mi mise», a san Francesco; ma il padre I.
+ AFFÒ dimostrò vittoriosamente la falsitá di tale attribuzione. Cfr.
+ per maggiori particolari A. D'ANCONA, op. cit., p. 56, nota 8.
+ FRANCESCO NOVATI, nel suo discorso _L'amor mistico in san Francesco
+ d'Assisi ed in Iacopone da Todi_, pubbl. nel volume _Freschi e minii
+ del Dugento_, Tip. ed. L. F. Cogliati, Milano, MCMVIII, conclude a
+ proposito di siffatte attribuzioni (p. 242): «Chi si illude di
+ sorprendere i tripudi amorosi del Nostro [san Francesco] nelle laudi
+ 'Amor di caritade', 'In foco l'amor mi mise', dimostra (ci sia
+ lecito il dirlo) di non capir nulla di nulla né dell'anima di san
+ Francesco né della storia della lirica sacra italiana».
+
+ [24] Cfr. NOVATI, op. cit., p. 247.
+
+ [25] Vedi p. 232.
+
+ [26] Veramente la raccolta comprende 102 laude. Ma nella nota alla
+ lauda CII (p. 255) l'editore avverte: «Questa =laude extravagante= è
+ posta per finire el numero perfecto de cento: benché ne sian due de
+ piú sotto doi numeri, cioè XLVII e LXXVII per inadvertentia: et cusí
+ sono CII laude in tutto». Naturalmente la numerazione è stata
+ corretta in questa ristampa.
+
+ [27] Le annotazioni dell'editore si trovano alle pp. 232, 236, 239,
+ 255.
+
+ [28] Op. cit., p. CXLIV.
+
+ [29] Vedi p. 236.
+
+ [30] Op. cit., p. CXLVI sgg. E vedi anche D'ANCONA, op. cit., p. 84,
+ n. 2, ove si confuta l'opinione di A. TENNERONI.
+
+ [31] A. F. OZANAM, _Les poètes franciscains en Italie au XIII
+ siècle_, Paris, V. Lecoffre, 1882.
+
+ [32] Op. cit., p. CXLIX.
+
+ [33] La cronologia piú probabile della vita di Iacopone è stata
+ fissata da A. D'ANCONA, op. cit., p. 18 in nota. Circa le biografie
+ tradizionali cfr. pure D'ANCONA, op. cit., p. 15 e BRUGNOLI, op.
+ cit., p. CIV, nota 1.
+
+ [34] Discorso e vol. cit., p. 245 sgg.
+
+
+
+
+GLOSSARIO
+
+
+Nota del Trascrittore: tra parentesi quadre si trovano le versioni
+alternative presenti nel testo.
+
+ _abbi_, io ebbi.
+
+ _abbreviata_, rimpicciolita, cfr. _breviare_.
+
+ _áber_, ebbero.
+
+ _abominanza_, vergogna.
+
+ _abondo_, abbondante.
+
+ _abracciata_, abbracciamento.
+
+ _abramare_, bramare: _abrama, abrami_.
+
+ _abrasciato_, ardente.
+
+ _abrenca_ (_t'a._), adòperati, indústriati.
+
+ _abreviare_, rimpicciolire: _abreviando_.
+
+ _absolveto_, sii assolto.
+
+ _abundi_, 'tanto piú foco _a._', tanto piú abbondi in ardore.
+
+ _abissare_, inabissare: _abissame, abissata_.
+
+ _acattaría_, acquisto, guadagno.
+
+ _acatte_, acquisti.
+
+ _acatto_, acquisto, guadagno.
+
+ _achianta_, alligna, attecchisce.
+
+ _acolle_, accoglie.
+
+ _acolmato_, colmato, colmo.
+
+ _acolte_, strette, raccolte.
+
+ _acomenza_, incomincia.
+
+ _aconciato_, acconciatura.
+
+ _aconfé_, 's'_a._', si confece, si convenne.
+
+ _adamato_ (imperativo), ama.
+
+ _adarsi_, accorgersi; 'non te n'_adai_';
+ _adato_.
+
+ _adasta_, eccita, spinge.
+
+ _ademandare_, domandare: _ademando_, _ademandi_, _ademanda_,
+ _ademandato_, _-e_.
+
+ _ademanni_, domandi.
+
+ _ademplendo_, riempiendo, colmando.
+
+ _ademplenza_, soddisfazione.
+
+ _adetata_, infamata.
+
+ _adimandi_, domandi.
+
+ _adizzata_, aizzata.
+
+ _adoguagliato_, eguagliato.
+
+ _adolorava_, mi addoloravo.
+
+ _adomando_, domando.
+
+ _adorato_ (sost.), adorazione.
+
+ _adornanza_, ornamento.
+
+ _adulterato_, 'con tutte ha _a._', ha tradito tutte.
+
+ _adurare_, perseverare; 'en _a._', con perseveranza;
+ _adura_, persevera.
+
+ _adurate_, 'per _a._', con la perseveranza.
+
+ _adúsate_ [_adusate_], abítuati.
+
+ _adviáme_, mi avviai.
+
+ _affare_, 'donna da grande _a._', ricchissima;
+ 'de poco _a._', di poco conto;
+ 'de sí alto _a._';
+ 'secondo 'l pover mio _a._', secondo le mie deboli forze;
+ 'dargli tutto 'l suo _a._', tutto quel che possiede.
+
+ _affá_, 's'_a._', si conviene.
+
+ _affétta_ [_affetta_], desidera.
+
+ _affetto_, passione, dolore, tribolazione.
+
+ _afferrare_, tormentare: _m'afferra_;
+ _afferrato_, tormentoso, doloroso;
+ _afferrate_, tormentate.
+
+ _affittare_ e _afi-_, affisarsi, osservare: _affitta_, _afitta_,
+ _afittai_.
+
+ _affletto_, afflitto.
+
+ _afflitto_, ferito.
+
+ _affollato_, oppresso, schiacciato.
+
+ _affolto_, sostenuto, appoggiato, difeso.
+
+ _affrantura_, debolezza, dolore, pena eterna.
+
+ _affrenare_, raffrenare: _affrenata_, _affreniti_, freniate.
+
+ _aficco_, 'm'_a._', mi figgo.
+
+ _afigura_, 'non m'_a._', non posso figurarmi.
+
+ _afocare_, infocare: _afocata_;
+ e affogare: _afocato_.
+
+ _afogato_, affogato o soffocato.
+
+ _afoma_, 's'_a._' si offusca.
+
+ _afranto_, sofferenza, dolore.
+
+ _afrigolito_, infreddolito.
+
+ _agirlato_, stordito, ebbro.
+
+ _agne_, anni.
+
+ _agno_, agnello.
+
+ _agrondo_, 'm'_a._' mi rattristo.
+
+ _aguardare_, osservare, rimirare: _aguarda_, _aguardame_,
+ _aguárdate_ [_aguardate_], _aguardare_, _aguardáte_ [_aguardate_],
+ _aguardai_, _aguardando_.
+
+ _aguata_, guarda, osserva.
+
+ _aiace_, conviene.
+
+ _ainina_, 'carta _a._', cartapecora.
+
+ _aino_, agnello.
+
+ _aiutare_, salvare;
+ '_aiuta_ la sconfitta', salvaci dalla sconfitta;
+ '_aiuta_ lo notare', assistici nel nuoto.
+
+ _aiute_, 'l'_a._', l'aiuto.
+
+ _albergare_, ospitare e abitare: _albergalo_, _albergato_.
+
+ _albergaria_, abitazione, stanza.
+
+ _albergo_, abitazione.
+
+ _albitrio_, arbitrio.
+
+ _alcono_, alcuno.
+
+ _alegranza_, gioia.
+
+ _alegrare_, rallegrare: _alegrar_, _t'alegri_.
+
+ _alentata_, 'degiunar non fui _a._', non lasciai di d.
+
+ _alevata_, allevamento.
+
+ _alienata_, vòlta ad altre cure.
+
+ _alifante_, elefante.
+
+ _alitare_, vivere.
+
+ _allapidata_, lapidata.
+
+ _allazo_, allaccio.
+
+ _allecerare_, licenziare, scacciare: _allecerato_, _allecerati_.
+
+ _allena_, diminuisce.
+
+ _allevai_, 'da poi che m'_a._', poi che fui adulto.
+
+ _allidere_, percuotere, rompere: _allide_, _alliso_.
+
+ _allitate_ [_allítate_], ti allieta.
+
+ _allore_, allora.
+
+ _allumenare_ e _allumi-_, illuminare: _allumini_.
+
+ _almino_, almeno.
+
+ _alteza_, orgoglio, superbia;
+ nobiltá, nobile e ricca condizione.
+
+ _alto_, 'ad _a._', in alto, 'en _a._', altamente, 'fanno clamore
+ en _a._', grande clamore.
+
+ _altroi_, altrui.
+
+ _altura_, altezza, nobiltá;
+ 'de piú _a._', piú alto;
+ 'piú en _a._', piú in alto.
+
+ _ama_, amore.
+
+ _amantare_, vestire;
+ _t'amanta_, _se n'amanta_, _amantare_, _amantato_.
+
+ _amanta_, ricoprono, rif. a nido.
+
+ _amantatura_, vestito.
+
+ _amantenente_, immantinenti.
+
+ _amanza_, amore.
+
+ _amaricato_, amarezza;
+ amareggiato, doloroso;
+ _-a_, addolorata.
+
+ _amarore_, amarezza.
+
+ _amastrato_, ammaestrato.
+
+ _amativo_, che si deve amare;
+ 'luce _amativa_' dell'amore.
+
+ _amato_, amore.
+
+ _ambiadura_, l'ambio.
+
+ _amenza_, follía.
+
+ _amesurare_, 'l'_a._', la misura, la quantitá.
+
+ _amiranza_, ammirazione.
+
+ _amistanza_, amicizia.
+
+ _ammannito_, occupato, affaccendato.
+
+ _amollare_, intenerire.
+
+ _amoranza_, amore.
+
+ _an Santo_, in chiesa.
+
+ _ancilla_, ancella.
+
+ _ancore_, fino ad oggi.
+
+ _ancura_, ancora.
+
+ _andare_: _andi_, vai;
+ _anda_, va;
+ _andi_, tu vada;
+ _t'andasti_, te ne andasti.
+
+ _andata_, viaggio o via.
+
+ _áne_, ha.
+
+ _anegato_, annegato.
+
+ _anemalio_, animale (dispreg.).
+
+ _angelicata_, 'vita _a._', degli angeli.
+
+ _angeloro_, degli angeli.
+
+ _anichilare_, annientare: _anichilato_, annientato e umiliato.
+
+ _anno_, 'en _a._ en _a._', di anno in anno.
+
+ _annunziata_, annunzio.
+
+ _ante_, prima.
+
+ _Anticrisso_, anticristo.
+
+ _anvito_, causa, dolore.
+
+ _apalato_, manifestato.
+
+ _apenato_, addolorato.
+
+ _apianare_, salire;
+ _s'apiana_, si sale.
+
+ _apicciare_ e _app-_, appiccare, unire, attaccare;
+ _apicciarate_, si appiccicherá;
+ _apicciase_, _appicciato_, afferrare;
+ _apicciò_, accendere: _apicciato_;
+ _apicciarsi_, restringersi: _mi appiccio_.
+
+ _aponerai_, apporrai a colpa.
+
+ _apontare_, opporre: _s'aponta_;
+ intaccare: _ci aponta_.
+
+ _apparato_, lusso.
+
+ _apparito_, apparso.
+
+ _apparuto_, apparso.
+
+ _appellazione_, appello, nel sign. giuridico.
+
+ _appetere_, appetire;
+ il desiderio.
+
+ _applanato_, salito.
+
+ _appresentare_, 'opo n'è _a._', bisogna presentarci;
+ _t'apresenta_.
+
+ _appropriato_, 'amor _a._', amor proprio.
+
+ _aprere_, aprire.
+
+ _aprenno_, aprendo.
+
+ _apresso_ (agg.), prossimo;
+ (pr.) presso.
+
+ _aprete_, aperte.
+
+ _aprito_, aperto.
+
+ _aprute_, aperte.
+
+ _aquilone_, settentrione.
+
+ _arafrenato_, raffrenato.
+
+ _aragnare_ e _arr-_, far questione, venire alle mani: _t'aragnasti_,
+ _arragnato_.
+
+ _aramorto_, smorzato.
+
+ _aramorti_, soffochi, metti in tacere.
+
+ _arapicciata_, accesa.
+
+ _aravere_, riavere.
+
+ _archieda_, richieda.
+
+ _archiuso_, richiuso.
+
+ _arcomenzava_, ricominciava.
+
+ _arcomperare_, riscattare, redimere.
+
+ _arcoverare_, ricovrare, riparare.
+
+ _ardita_, ostacolo, difficoltá.
+
+ _ardore_, inferno.
+
+ _ardura_, ardore, il fuoco eterno.
+
+ _aregna_, regna.
+
+ _aremanni_, rimandi.
+
+ _arendi_, rendi.
+
+ _arentrare_, rincasare: _arentri_.
+
+ _arepresento_, presento di nuovo.
+
+ _aresce_, riesce: _arescece_, ci si apre.
+
+ _aretrovare_, ritrovare.
+
+ _argento_, denaro.
+
+ _argir_, ritornare.
+
+ _argomente_, 'en _a._', ingegnosamente.
+
+ _ariccare_, arricchire.
+
+ _arlegame_, mi rilega.
+
+ _armagnenza_, rimanenza.
+
+ _armaner_, rimanere: _arman_, _armanea_, _armáse_.
+
+ _armenare_, ricondurre: _armenava_;
+ _armine_, io rimeni.
+
+ _armetta_, rimetta.
+
+ _arnunzare_, rifiutare, respingere: _arnunzato_.
+
+ _arnunzascione_, rinuncia.
+
+ _arósciase_ [_arosciase_], si tinge di rosso.
+
+ _arpiaceme_, mi ripiace.
+
+ _arprendere_, riprendere: _arprende_, _arprendi_.
+
+ _arprovo_, provo di nuovo.
+
+ _arrabbia_, tu riabbia.
+
+ _arrate_, arre;
+ 'presi l'_a._', m'impegnai.
+
+ _arsalghi_, tu risalga.
+
+ _arsimigliare_, rassomigliare: _arsimiglia_, _arsimigliata_.
+
+ _arsomeglia_, 'al poter tuo l'_a._', règolati [regolati] secondo le
+ tue forze.
+
+ _articulata_, esposta per articoli.
+
+ _artificio_, 'palazzo en _a._', costruito secondo le regole dell'arte.
+
+ _artoglie_, ritoglie.
+
+ _artollote_, ti ritolgo.
+
+ _artornare_, ritornare.
+
+ _artorrò_, ritoglierò.
+
+ _artrovare_, ritrovare.
+
+ _arversare_, riversarsi.
+
+ _arvenire_, rivenire: _arvenisse_, _arvenuto_.
+
+ _arvolere_, rivolere.
+
+ _ascaran_, scherano.
+
+ _ascempio_, lo scempio.
+
+ _ascide_, mi assedia, mi preoccupa (?).
+
+ _asciogliere_, assolvere.
+
+ _Ascisi_, Assisi.
+
+ _ascondito_, nascosto.
+
+ _asino_, 'per macerar mio _a._', la mia carne, i miei desidèri.
+
+ _Asise_, Assisi.
+
+ _asmo_, l'asma.
+
+ _aspetta_, guarda, osserva.
+
+ _assagiato_, saggio, prova.
+
+ _assegnare_, mirare al segno.
+
+ _asseio_, assedio.
+
+ _assembiamento_, radunanza.
+
+ _assendito_, assennato.
+
+ _assentare_, assentire.
+
+ _assimigliare_ e _asi-_, rassomigliare e desiderare: _assimiglio_;
+ augurare: _asimiglia_.
+
+ _asti_, gare.
+
+ _asutiglia_, tormenta.
+
+ _aterrenato_, umiliato, avvilito.
+
+ _atremío_, 's'_a._', s'impaurí.
+
+ _attendato_, 'le terre agio _a._', ho posto tende nelle terre.
+
+ _attèndeti_, affidati.
+
+ _attumulato_, sepolto.
+
+ _ave_, ebbe.
+
+ _avegnenza_, convenienza.
+
+ _avén_, abbiamo.
+
+ _avenante_, avvenente.
+
+ _avene_, 's'_a._', si conviene.
+
+ _avere_; _avire_: _agio_ e _aggio_, ho;
+ _avemo_, _avem_ e _aven_ [_avén_], abbiamo;
+ _onno_, _on_ e _ò_, hanno;
+ _ònme_, mi hanno, _ònte_ [_onte_], ti hanno;
+ _abbi_, tu abbia;
+ _aggia_, _agia_ e _aia_, io abbia;
+ _agi_, io, tu o egli abbia;
+ _agiamo_ e _agiam_, abbiamo (cong.);
+ _aian_, abbiano;
+ _ebbe_, io ebbi;
+ _abbi_, io ebbi;
+ _áber_, ebbero;
+ _avi_, ebbi;
+ _ave_, ebbe;
+ _áver_, ebbero;
+ _arò_, avrò;
+ _arai_, avrai;
+ _ággete_, abbiti;
+ _averogl_ [_averògl_], li avrò;
+ _averai_, _averá_;
+ _averiti_, avrete;
+ _averan_, _avería_, avrebbe;
+ _averíe_, avresti;
+ _avereste_, avresti;
+ _averien_ [_averíen_], avrebbero;
+ _aúto_, avuto.
+
+ _aversere_, 'gli _a._', i diavoli.
+
+ _aversier_, avversario.
+
+ _aversire_, avversario, nemico.
+
+ _avetare_, abitare, abitazione.
+
+ _avetoso_, soave.
+
+ _avi_, ebbi.
+
+ _avilare_, avvilire: _avilato_, avvilito e anche tenuto a vile.
+
+ _avivacciata_, pronta, sollecita.
+
+ _ázemo_ [_azemo_], non fermentato.
+
+ _azone_, azione.
+
+
+ _bailía_, governo, potere.
+
+ _báilo_, _-a_, custode, arbitra.
+
+ _baldanza_, gioia.
+
+ _baldeza_, gioia, allegrezza.
+
+ _balestrare_, tirare con la balestra.
+
+ _balestrire_, balestriere.
+
+ _balestro_, balestra.
+
+ _balio_ [_balío_], governatore.
+
+ _banda_, 'metti _b._', grida, bandisci.
+
+ _bando_, condanna, pena.
+
+ _bandonata_, abbandonata.
+
+ _bannire_, avvisare, parlar alto, palesare: _banna_.
+
+ _banno_, v. _bando_.
+
+ _barattere_, 'gli _b._', i barattieri.
+
+ _baratto_, zuffa.
+
+ _barbaglia_, balbetta.
+
+ _bargagnato_, mercanteggiato.
+
+ _baronagio_, nobiltá.
+
+ _baronia_, valore, nobiltá.
+
+ _basalisco_, basilisco.
+
+ _basciare_, baciare.
+
+ _bastanza_, 'non t'è _b._', non ti basta;
+ 'empire de... sua _b._', di tutto ciò che gli basta, o finché
+ gli basta.
+
+ _bastare_, 'm'è _b._', mi basta.
+
+ _batesmo_, battesimo.
+
+ _bè_, bene: _se bè_, sebbene.
+
+ _beatitute_, beatitudini.
+
+ _beccata_, morso delle pulci.
+
+ _befolcaria_ [_befolcaría_], dominio del bifolco.
+
+ _begl_, bene.
+
+ _bellire_, 'en _b._', in bel parere.
+
+ _beneficione_, beneficio.
+
+ _benvoglienza_, benevolenza.
+
+ _besogno_, 'era _b._', bisognava.
+
+ _biado_, la biada.
+
+ _biastemare_, vituperare.
+
+ _bistorte_, contorcimenti dolorosi.
+
+ _bizocone_, bizzoco.
+
+ _blasfemato_, bestemmiato.
+
+ _blasfémia_ e _blasfemía_ [_blasfemia_], bestemmia.
+
+ _boccuni_, bocconi.
+
+ _bollon_, chiodo.
+
+ _Boemioro_, dei boemi.
+
+ _bonitate_, bontá.
+
+ _borbótanse_, si bisbigliano.
+
+ _botto_, caduta, punizione.
+
+ _bramo_, desiderio.
+
+ _brazo_, braccio.
+
+ _breve_, decreto; piccolo; brevemente.
+
+ _brevetá_, piccolezza.
+
+ _breviare_, rimpicciolire.
+
+ _briga_, lavoro, fatica, difficoltá;
+ ostacolo;
+ 'a gran _br._', con grande fatica;
+ 'ha fatto _br._', si è sforzato.
+
+ _briganza_, inimicizia.
+
+ _brigare_, tentare, procurare: _briga_;
+ ingegnarsi: _brigate_.
+
+ _brigata_, fatica dolorosa: 'far _brigate_', lavorare.
+
+ _brusata_, bruciata.
+
+ _brutata_, imbestialita.
+
+ _bruttur_, brutture.
+
+ _bullita_, bollente.
+
+ _buono_ (avv.), bene.
+
+
+ _ca_ (cong.), che.
+
+ _cademento_, caduta.
+
+ _cadere_: _caggio_, cadono;
+ _caggia_, cada;
+ _cáder_ [_cader_], caddero.
+
+ _cagnato_, cambiato.
+
+ _cagne_, egli cambi.
+
+ _cagno_, cambio.
+
+ _calciare_, calzare: _calciato_.
+
+ _caldo_, 'en _c._', all'inferno.
+
+ _calura_, calore, ardore.
+
+ _calure_, calore.
+
+ _calvato_, reso calvo.
+
+ _cambiato_ per _ri-_, remunerato.
+
+ _camiscia_, camicia.
+
+ _camora_, camera.
+
+ _Campagna_, Campania.
+
+ _campare_, trovare scampo;
+ _campa_, _cámpate_, sálvati.
+
+ _cancione_, canzone.
+
+ _cane_, canti.
+
+ _canna_, gola.
+
+ _canta_, canto.
+
+ _cantare_, menar vanto.
+
+ _cantutio_, canto.
+
+ _capigli_, '_c._ daea', strappavo capelli.
+
+ _capovolta_, _-e_, mutamenti subitanei.
+
+ _cattivanza_, schiavitú.
+
+ _cattivo_, dannato.
+
+ _capuccio longo_, il cappuccio dei penitenti.
+
+ _carace_, taglia (?).
+
+ _caratte_, impronta, segno.
+
+ _carboncelli_, carbonchi.
+
+ _cardenalato_, 'l'ordene _c._', dei cardinali.
+
+ _cardinile_, cardine, intelaiatura dell'uscio.
+
+ _cargne_, carne.
+
+ _carire_, perdere;
+ _carite_, perdute.
+
+ _carnifici_, carnefici.
+
+ _carta_, documento, prova, privilegio, garanzia.
+
+ _cascollo d'obedenza_, lo indusse a disubbidire.
+
+ _casile_, casa modesta.
+
+ _castalli_, castaldi.
+
+ _castello_ (fig.), l'utero.
+
+ _catenati_, incatenati.
+
+ _cavere_, 'tu degge _c._', guardarti.
+
+ _cechitate_, cecitá.
+
+ _cede_, strage.
+
+ _celato_, 'a lo _c._', al coperto.
+
+ _celebr'_, cervello.
+
+ _celesto_, celeste.
+
+ _celestío_, paradisiaco.
+
+ _centa_, cinta.
+
+ _censalito_, cencioso.
+
+ _centro_, 'en _c._ nel core', in mezzo al cuore.
+
+ _centura_, 'lengua a _c._', legata.
+
+ _cerchi_, cilizi.
+
+ _certanza_, sicurezza, assicurazione, veritá.
+
+ _cestone_, paniere.
+
+ _cetto_, presto.
+
+ _ched_, che.
+
+ _cheder_, chiedere: _chegio_, _cheio_, _chedendo_.
+
+ _chedendo_, cercando.
+
+ _cheendo_, cercando.
+
+ _chello_, quello.
+
+ _chevelle_, qualcosa.
+
+ _chi_, il quale, la quale;
+ _con chi_, col quale, coi quali;
+ _en chi_, nel quale.
+
+ _chiamare_, implorare.
+
+ _chiavare_, inchiodare: _chiavato_.
+
+ _chiavellanse_, si inchiodano.
+
+ _chine_, chi.
+
+ _chiovi_, chiodi.
+
+ _chirendo_, cercando.
+
+ _chivelli_, alcuno;
+ _chivel_.
+
+ _ciambra_, camera.
+
+ _cibora_, cibi.
+
+ _cicigliana_, siciliana.
+
+ _cilizo_, cilizio.
+
+ _circundato_, assediato.
+
+ _citella_, giovine.
+
+ _clamagione_, clamore.
+
+ _clamare_, implorare, domandare, chiamare: _clame_, _clama_, _clamò_,
+ _clame_ (imperat.).
+
+ _clamore_, preghiera.
+
+ _clericata_, 'la universitate _cl._', il clero.
+
+ _clericato_, il clero.
+
+ _co_, come, perché, quale, per la quale, quanto, appena che;
+ col quale, nel quale.
+
+ _cocina_, cibo cucinato: _le cocin_.
+
+ _cocinere_, cuoco.
+
+ _cocino_, cibo cucinato.
+
+ _cogitato_, pensiero.
+
+ _coglio_, collo.
+
+ _cognita_, 'nostra _c._', amica.
+
+ _cognosci_, conosci.
+
+ _cognove_, conobbe.
+
+ _coio_, epidermide.
+
+ _Collestatte_, nome di un castello dell'Umbria, usato fig. per
+ la morte.
+
+ _colta_, accolta, gruppo, tributo, imposta.
+
+ _coltivanno_, 'a _c._', per coltivare.
+
+ _coluri_, colori.
+
+ _comandata_, comando.
+
+ _comencio_, comincio.
+
+ _comenzare_, cominciare: _comenzo_, _comenza_;
+ _coménzate_, ti cominciano.
+
+ _comenzata_, cominciamento, principio.
+
+ _comenzamento_, cominciamento.
+
+ _comestione_, pasto.
+
+ _comiatato_, licenziato.
+
+ _comitata_, 'en mia _c._', in mia compagnia.
+
+ _comitato_, compagnia, séguito;
+ 'ne lo suo _c._', nel loro insieme.
+
+ _como_, come; 'el _c._', la qualitá, la maniera.
+
+ _compagnata_, compagnia.
+
+ _compagnoni_, compagni.
+
+ _comparare_, riscattare, redimere: _comparai_, _comparao_,
+ _comparato_.
+
+ _compassionata_, con signif. attivo: che ha compassione.
+
+ _compíta_, piena.
+
+ _complendo_, compiendo.
+
+ _conceper_, concepire: _conceputo_.
+
+ _concorda_, concordia.
+
+ _concordate_, d'accordo, in pace.
+
+ _concussare_, scuotere, dibattere.
+
+ _condutta_, piatto, vivanda: _condutti_.
+
+ _conestretta_, angustiata.
+
+ _confirmato_, aiutato.
+
+ _confortòne_, confortò.
+
+ _congruo_, 'a l'occhio non è _c._', non si conviene.
+
+ _coniugni_, congiungi.
+
+ _coniogne_, congiunge.
+
+ _conoscáti_ [_conoscati_], conosciate.
+
+ _conoscente_, per _ri-_; benefattrice.
+
+ _conoschi_, conosci.
+
+ _conquassato_, rotto dai disagi, dalla fatica;
+ scosso.
+
+ _conquida_, finisca, distrugga.
+
+ _conquide_, 'la _c._', la muffa (?).
+
+ _conquiso_, distrutto.
+
+ _conscio_, coscienza: 'ser _c._', la signora coscienza.
+
+ _conseglio_, consiglio: _consegl'_.
+
+ _conserto_, intrecciato.
+
+ _conservarane_, conserverai.
+
+ _consiglite_, consigliate.
+
+ _consolanza_, consolazione.
+
+ _consólo_, consolazione.
+
+ _consonato_, armonizzato.
+
+ _consopito_, assopito.
+
+ _consumanza_, fine.
+
+ _consumare_, morire: _consuma_, _consumi_, _consumavi_, _consumando_;
+ uccidere: _consumi_, _consumava_, _consumato_;
+ giungere a perfezione: _consumato_;
+ sost., la morte.
+
+ _consumazione_, morte.
+
+ _consumativo_, mortale.
+
+ _contagione_, contatto.
+
+ _contamento_, racconto.
+
+ _contata_, racconto.
+
+ _contato_, esposizione, trattato.
+
+ _contenne_, disprezza;
+ contende, contrasta.
+
+ _contenzione_, lotta, contrasto.
+
+ _contina_, continua.
+
+ _continuato_ (avv.), continuatamente.
+
+ _continuo_, incontanente.
+
+ _contossa_, attossica (?).
+
+ _contrata_, proprietá (?).
+
+ _convegna_, patto, regola.
+
+ _convegnenza_, patto; 'non siría _c._', non sarebbe giusto.
+
+ _convenente_, condizione.
+
+ _convenenza_, 'non m'ha _c._', non si conviene;
+ 'on _c._', si convengono.
+
+ _conveneria_, convenienza.
+
+ _conveno_, 'lo _c._', il convenuto.
+
+ _conventato_, addottorato.
+
+ _convento_, compagnia, collegio, monastero, laurea;
+ partic. da _convencere_, abbattuto.
+
+ _conversare_, dimorare: _conversai_, _conversato_;
+ trattare, praticare: _conversato_.
+
+ _convertèra_, convertiresti, volgeresti.
+
+ _convine_, conviene.
+
+ _copretura_, copertura.
+
+ _coprire_, difendere;
+ rif. a ferita, rimarginare: _coprireme_, mi coprirono;
+ _coprite_, coperte.
+
+ _coraggio_ o _coragio_, cuore: _coraggi_.
+
+ _corate_, 'le _c._', i cuori.
+
+ _corato_, addolorato;
+ cuore.
+
+ _cordo_, corda, staffile.
+
+ _cordogliosa_, dolorosa.
+
+ _cornuti_, ironico per mitrati.
+
+ _corporeato_, trasformato in corpo.
+
+ _correre_ [_corrére_], messaggero.
+
+ _corressa_, corretta.
+
+ _correttura_, 'facciam _c._', correggiamoci.
+
+ _corrocciato_, corrucciato.
+
+ _corroccioso_, 'sarò _c._', piangerò.
+
+ _corrottato_, _-a_ (partic.), pianto.
+
+ _corrotto_ e _cor-_. (sost.), pianto.
+
+ _corso_, 'né per _c._ né per risme', né in prosa né in verso.
+
+ _cortesia_, 'far _c._', menar vita elegante.
+
+ _cotoza_, sta in ozio?.
+
+ _covelle_, qualcosa, nulla.
+
+ _crai_, domani.
+
+ _credere_, affidare: _credergliese_ [_crédergliese_], _credome_,
+ credere;
+ _creio_, credo;
+ _crédici_, ci credetti;
+ _crédor_, credettero;
+ _cresi_, credetti;
+ _creso_, creduto.
+
+ _Creti_, di Creta.
+
+ _crociato_, 'popolo _cr._', i cristiani.
+
+ _cruce_, croce.
+
+ _cruciare_, mettere in croce;
+ tormentare: _cruciar_, _cruciata_;
+ addolorare: _cruciato_;
+ fregiare della croce: 'scude _cruciate_'.
+
+ _crudene_, crudele.
+
+ _cuitanza_, pensiero.
+
+ _cuitare_, pensare: _cuitava_.
+
+ _cuitato_, pensiero.
+
+ _cuito_, pensiero.
+
+ _cuòprite_ [_cuoprite_], 'lo mantellino _c._', vesti il m.
+
+ _currite_, correte.
+
+ _Cypri_, 'renno _C._', regno di Cipro.
+
+
+ _Dacioro_, 'renno _D._', regno dei daci.
+
+ _daéa_, dava.
+
+ _daesse_, io dessi.
+
+ _dagetor_, donatore.
+
+ _daiente_, colui che dá.
+
+ _daitore_, donatore.
+
+ _danante_, davanti.
+
+ _dane_ [_dáne_], dá.
+
+ _dannagio_, danno.
+
+ _danza_, treccia, ghirlanda;
+ schiera.
+
+ _dare_: _dáite_, date;
+ _don_, danno;
+ _déme_, mi dia;
+ _die_, tu dia;
+ _díene_, ne dia;
+ _dielome_ [_díelome_], me lo dia;
+ _dien_, diano;
+ _daéa_, dava;
+ _daesse_, io dessi;
+ _daragio_, darò;
+ _daragiote_, ti darò;
+ _daraio_, darò;
+ _daría_, darei;
+ _diei_, diedi;
+ _dieglie_ [_diéglie_, _dièglie_], gli diedi;
+ _die'_, _diêr_ [_dier_];
+ _désteli_, gli desti;
+ _daiente_, che dá.
+
+ _debile_, debole.
+
+ _decepto_, ingannato, deluso.
+
+ _decetel_, ditelo.
+
+ _decora_, bella.
+
+ _deduca_, abbassi.
+
+ _defensare_, difendere.
+
+ _deformanza_, bruttezza.
+
+ _deguastare_, distruggere: _deguastar_, _deguasta_;
+ _deguastao_, distrusse.
+
+ _deiattato_, scacciato.
+
+ _deietta_, scacciata.
+
+ _deiettato_, scacciato.
+
+ _delettanza_, diletto.
+
+ _delettare_, amare, godere, dilettarsi;
+ sost., diletto, piacere.
+
+ _delicamento_, bellezza.
+
+ _delicanza_, bellezza.
+
+ _deliccio_, delizia, piacere.
+
+ _delicii_, delizie, mollezze.
+
+ _deliquesce_, cade in deliquio.
+
+ _delize_, delizie.
+
+ _delizo_, piacere.
+
+ _délo_, lo devi.
+
+ _delombato_, slombato.
+
+ _delongato_, allontanato.
+
+ _dementata_, uscita di senno.
+
+ _dèmona_ [_demona_], diavola.
+
+ _demonia_, 'le _d._' e 'glie _d._', i diavoli.
+
+ _demono_, dimonio: _li demòne_.
+
+ _demoranza_, dimora, indugio.
+
+ _demostrare_, mettere in mostra: _demostra_, _demostrando_.
+
+ _demostratura_, 'far _d._', mostrare.
+
+ _dene_ [_déne_], deve.
+
+ _denno_, degno.
+
+ _departi_, 'se da me _d._ l'andare', se da me ti allontani.
+
+ _deportanno_, 'col vostro _d._', portamento.
+
+ _depurati_, chiari, limpidi.
+
+ _deretto_, pronto, sollecito.
+
+ _derieto_, di dietro.
+
+ _deriso_, derisione.
+
+ _deritto_, assennato, prudente.
+
+ _deriva_, smette, cessa.
+
+ _derobbati_, derubati.
+
+ _derutto_, spossato, abbattuto.
+
+ _derenzione_, separazione, morte.
+
+ _deritto_, 'a _d._', giustamente.
+
+ _descaduto_, malandato in salute.
+
+ _descenore_, disonore.
+
+ _desciliato_, guasto.
+
+ _descionore_, disonore, vergogna.
+
+ _desciso_ (sost.), discesa.
+
+ _descordo_, danza.
+
+ _descurrendo_, correndo giú.
+
+ _desensato_, privo di senno.
+
+ _desformato_, deformato dai peccati.
+
+ _desiagio_, desiderio.
+
+ _desiore_, desiderio.
+
+ _despandi_, con sign. neutro: ti spandi.
+
+ _despareve_, separavi.
+
+ _desperanza_, disperazione.
+
+ _despetto_, disprezzato.
+
+ _desperata_, 'metterse a _d._', mettersi a far qualcosa senza indugio.
+
+ _desperate_, 'veste _d._', di penitenza (?).
+
+ _desperato_, abbandonato;
+ '_d._ sentire', proprio di chi ha perduto ogni speranza di salvezza.
+
+ _despiacemento_, dispiacere.
+
+ _desplacenza_, dolore.
+
+ _desponsore_, sposare: _desponsai_, _desponsato_, _-a_, _-e_.
+
+ _desponsato_, sposalizio.
+
+ _desprezato_, umile.
+
+ _desse_, disse.
+
+ _désseise_, gli si desse.
+
+ _destegne_, lava, deterge.
+
+ _destenguese_, si distingue.
+
+ _destituto_, destituito.
+
+ _destregnenza_, '_d._ si fa forte', si affretta.
+
+ _destregno_, 'me... _d._', mi rimpicciolisco, mi umilio.
+
+ _destrugemento_, distruzione.
+
+ _desvanito_, svenuto.
+
+ _deto_, dito: _deta_.
+
+ _detoperata_, vituperata.
+
+ _detta_ 'miei _d._', le mie parole.
+
+ _detuperato_, disprezzato.
+
+ _devante_, davanti.
+
+ _devedute_, divise.
+
+ _devencendo_, abbattendo, umiliando.
+
+ _devenute_, 'a que sem _d._', a che siamo giunte.
+
+ _devere_, dovere: _deverme_;
+ _dé'_, devi;
+ _déi_, devi e deve;
+ _devem_, dobbiamo;
+ _degon_, debbono;
+ _degi_, tu debba;
+ _degge_ e _deggi_, egli debba;
+ _devevi_, dovevi;
+ _devive_, dovevi;
+ _devesse_, dovesse;
+ _deveri_ e _dever'_, dovresti;
+ _deverie_ [_deveríe_], dovresti;
+ _deveria_ [_devería_] e _deverebbe_, dovrebbe.
+
+ _deverila_ [_deveríla_], la dovresti.
+
+ _deveto_, debito.
+
+ _devura_, divora.
+
+ _dia_, il giorno, la luce.
+
+ _dia_, dea.
+
+ _dicere_ e _dicer_, dire;
+ _dicete_ e _decetel_;
+ _dice_, dici;
+ _dichi_ e _diche_, tu dica;
+ _dicamo_, diciamo (congiuntivo).
+
+ _diciria_ [_diciría_], discorso.
+
+ _dicitore_, colui che detta articoli di legge.
+
+ _diece_, dieci.
+
+ _diffidamento_, diffidenza.
+
+ _diffinitate_, definizione (?).
+
+ _digiunio_, digiuno.
+
+ _diita_, dieta.
+
+ _diletta_, 'la _d._', l'affetto;
+ 'en tua _d._', per amarti.
+
+ _dimplito_, adempito.
+
+ _dine_, 'la o lo _d._', il giorno;
+ 'a terzo _d._', dopo tre giorni.
+
+ _diota_, ignorante.
+
+ _diretto_, 'se ben vedi nel _d._', se osservi giusto.
+
+ _dirittanza_ e _diritanza_, giustizia.
+
+ _diritto_, 'a _d._', giustamente.
+
+ _dirittura_, giustizia e giudizio;
+ 'en _d._', a destra (?).
+
+ _diritto_, 'al _d._', a destra.
+
+ _disciplina_, battitura.
+
+ _disciplinato_, battitura.
+
+ _disciplino_, disciplina.
+
+ _discipoli_, discepoli.
+
+ _discoprito_, scoperto.
+
+ _discorda_, discordia.
+
+ _discordo_, danza, canzone a ballo.
+
+ _disinteria_ [_disintería_], dissenteria.
+
+ _dispareve_, dividevi.
+
+ _dispiacenno_, 'vivo nel mio _d._', nel disprezzo di me stesso.
+
+ _dissipare_, 'la grege _d._', distruggere.
+
+ _distenta_, 'a _d._', distintamente (?).
+
+ _distritto_, 'a. _d._', imparzialmente (?).
+
+ _ditato_, arricchito.
+
+ _ditissimo_, ricchissimo.
+
+ _ditta_, 'miei _d._', le mie parole.
+
+ _dittare_ (sost.), scritto, componimento.
+
+ _dittata_ e _-o_, componimento.
+
+ _ditto_, 'el _d._ mio', le mie parole.
+
+ _diversoro_, abitazione.
+
+ _divisata_, divisa.
+
+ _do'_, dove.
+
+ _do_, due.
+
+ _dobato_, vestito.
+
+ _doce_, duce.
+
+ _dodece_, dodici.
+
+ _doi_, due.
+
+ _dolentia_ [_dolentía_], lamento.
+
+ _dolere_, per dolersi: _doli_, _dole_;
+ _el dolere_, il dolore.
+
+ _dolire_, dolere.
+
+ _dollote_, te lo do.
+
+ _dolorare_, lamentarsi.
+
+ _dolorato_, dolore.
+
+ _dolorusa_, dolorosa.
+
+ _dolur_, dolori.
+
+ _dolura_, si duole, si lamenta.
+
+ _dolure_, dolore.
+
+ _dolve_, ve lo do.
+
+ _dolzore_ e _dolzor_, dolcezza, piacere, diletto.
+
+ _dolzura_, dolcezza, piacere.
+
+ _dominato_, dominio.
+
+ _domo_, 'lo _d._', casa (fig.).
+
+ _donna_, signora, padrona.
+
+ _donqua_ e _-e_, dunque.
+
+ _donzello_, scudiero;
+ _-i_, giovani signori, giovinetti.
+
+ _dormentare_, addormentarsi.
+
+ _dornato_, adornato.
+
+ _dota_, dote.
+
+ _dottato_, adottato.
+
+ _draco_, serpente.
+
+ _dracone_, il diavolo;
+ _-i_, i serpenti.
+
+ _dretta_, giusta.
+
+ _drieto_, dietro.
+
+ _dritto_, giusto;
+ 'tener lo _d._', la via retta.
+
+ _dubitamento_, dubbio.
+
+ _dubitanza_, dubbio, sospetto.
+
+ _dubito_, 'en _d._', in sospetto.
+
+ _ducere_, condurre: _dutta_.
+
+ _dui_, due.
+
+ _dunqua_, dunque.
+
+ _duoi_, due.
+
+ _dura_, cattiva.
+
+ _duramento_, durata.
+
+
+ _ebrieza_, ebrezza.
+
+ _ebrio_, ebro.
+
+ _edificata_, edificio.
+
+ _egl mal_, i mali.
+
+ _eiulato_, pianto.
+
+ _ela_, _el'_, ella.
+
+ _e la_, nella.
+
+ _elato_, sollevato, alto.
+
+ _elegiuto_, eletto.
+
+ _elesso_, eletto.
+
+ _ella_, nella.
+
+ _embastardío_, oscurò.
+
+ _embrigare_, impedire, render difficile: _embrigarògli_.
+
+ _embrigate_, noie, fastidi.
+
+ _emparuto_, manifesto (?).
+
+ _empaurato_, impaurito, timoroso.
+
+ _empazao_, impazzí.
+
+ _empedimenta_, impedisce.
+
+ _emperò_, perciò.
+
+ _émpeti_, impeti, desidèri.
+
+ _empetuuso_, impetuoso.
+
+ _empiasto_, impiastro.
+
+ _empicato_, impeciato, arso (?).
+
+ _empieria_ [_emipería_], empirebbe.
+
+ _empietura_, 'en me è _em._', son pieno.
+
+ _empiglio_, impaccio.
+
+ _empiro_, 'cielo _e._', empireo.
+
+ _emponote_, ti impongo.
+
+ _empregionato_, chiuso.
+
+ _emprenato_, _emprenn-_, impregnato, riempito.
+
+ _emprendere_ o _en-_, imparare;
+ _emprende_, _emprenda_, _emprese_, _empreso_.
+
+ _emprima_ e _empria_ [_empría_], dapprima.
+
+ _emprimettece_, vi impresse.
+
+ _empromessa_, promessa.
+
+ _en_, in, contro, verso.
+
+ _enalta_, innalza.
+
+ _enamato_, rafforz. di amato.
+
+ _enamorare_, 'lo tuo _e._', il tuo amore.
+
+ _enamorata_, 'la piena _e._', la piena dell'amore.
+
+ _enamorato_, 'el tuo _e._', amore o innamoramento.
+
+ _enante_, innanzi, prima.
+
+ _enaurata_, indorata.
+
+ _encalzanno_, incalzando.
+
+ _encanna_, ingozza.
+
+ _encanto_, arte magica.
+
+ _encarato_, fatto caro e difficile.
+
+ _encarcata_, carica.
+
+ _encarco_, carico, peso.
+
+ _encasca_, rovescia.
+
+ _encastellati_, chiusi nel castello.
+
+ _encende_, accende.
+
+ _encendore_, fuoco infernale.
+
+ _encamato_, infrenato.
+
+ _enchinar_, umiliare;
+ _s'enchina_, si piega, si rassegna.
+
+ _enclinare_, abbassare, umiliare: _enclina_, _encline_.
+
+ _encloso_, incluso.
+
+ _encogitabile_, incomprensibile.
+
+ _encontra_, contro.
+
+ _encorporòne_, incorporò.
+
+ _encorsata_, male avviata.
+
+ _encotecata_, fatta dura come il cuoio.
+
+ _encreato_, 'lo _e._', ciò che è sempre esistito.
+
+ _encrescemento_, sofferenza, dolore.
+
+ _encrescenza_, dolore.
+
+ _encrisce_, rincresce, addolora.
+
+ _endegno_, 'm'_en._', mi corruccio.
+
+ _endivinasse_, indovinasse.
+
+ _endrieto_, indietro.
+
+ _endrudire_, ammaestrare nell'amore.
+
+ _enduplicata_, raddoppiata.
+
+ _endurato_, indurito nel peccato.
+
+ _endusti_, industri.
+
+ _ène_, è;
+ ne sei.
+
+ _enestante_, subitamente.
+
+ _enfacendato_, affaccendato.
+
+ _enfamire_, desiderare ardentemente.
+
+ _enfegna_, 's'_en._', s'infinge.
+
+ _enfegno_, 'm'_en._', fingo.
+
+ _enfenute_, infinite.
+
+ _enfermaria_ [_enfermaría_], infermitá.
+
+ _enfra_, tra, fra.
+
+ _enfrenare_, raffrenare: _enfrénalo_ [_enfrenalo_], _enfrenato_.
+
+ _enfrenetecato_, pazzo furioso.
+
+ _enfronta_, assalto.
+
+ _enfunata_, legata con funi.
+
+ _engavinato_, impastoiato.
+
+ _engegno_, 'ad _e._', ad arte, a studio.
+
+ _engiurio_ [_engiurío_], ingiuria.
+
+ _enami_, prendi all'amo.
+
+ _enmalsanire_, ammalare.
+
+ _ennervato_, rigido.
+
+ _enquina_, equina (?).
+
+ _enruinata_, in preda alla rovina.
+
+ _ensalta_, assaltano.
+
+ _ensaniata_, folle, demente.
+
+ _ensanire_, impazzire: _ensanito_.
+
+ _ensegnato_, insegnamento.
+
+ _ensemora_ ed _ensemor_, insieme.
+
+ _enserrato_, serrato.
+
+ _enserviziato_, servizievole.
+
+ _ensetato_, assetato.
+
+ _ensignite_, insegniate (congiuntivo).
+
+ _ensignòne_, insegnò.
+
+ _ensolfato_, di zolfo.
+
+ _entaglia_, modello (?).
+
+ _entanno_, allora.
+
+ _entaulato_, intavolato, incominciato.
+
+ _entendanza_, intendimento.
+
+ _entendere_: 's'ella en viltate _entendesse_', se si disponesse
+ ad umiliarsi;
+ 'de Cristo si _entendisse_', comprendessi o imitassi;
+ _entendati_, ascoltiate.
+
+ _entenebrata_, oscurata.
+
+ _ententa_, inchiostro.
+
+ _entenzare_, combattere: _se entenza_, si batte.
+
+ _entenzone_, tenzone, contrasto, dialogo.
+
+ _entinata_, posta nel tino.
+
+ _entossecato_, veleno.
+
+ _entrare_, cominciare.
+
+ _entra_, fra, '_entra_ l'ha tenuta', l'ha trattenuta.
+
+ _entrasatto_, di colpo, improvvisamente.
+
+ _envenenato_, avvelenato.
+
+ _envenire_, trovare;
+ _envenir_, _envenuto_.
+
+ _enverso_, verso, contro;
+ _enverso a_, in confronto di.
+
+ _enviato_, avviato;
+ _mal env._, male avvezzato.
+
+ _envigoresce_, 's'_e._', si rinvigorisce.
+
+ _envitanza_, invito.
+
+ _envitatura_, invito.
+
+ _envoluto_, avvolto.
+
+ _eo_, io.
+
+ _equabile_, 'non puoi salire _e._', non puoi eguagliare.
+
+ _era_, metallo.
+
+ _ergo_, dunque.
+
+ _erranza_, errore, peccato.
+
+ _errato_, _-i_, fuorviato, allontanato.
+
+ _errure_, errore.
+
+ _esaminanza_, esame.
+
+ _esbandita_, bandita, cacciata.
+
+ _esbernace_, ci svernano.
+
+ _eschirnita_, schernita.
+
+ _escomunicato_, scomunicato.
+
+ _esercizia_, esercizi.
+
+ _esforzare_, far violenza;
+ _esforzato_, costretto.
+
+ _esmesuranza_, smisuratezza.
+
+ _essere_: _eser_;
+ _son_ e _so_;
+ _sei_, _se'_, _èi_, _e'_, tu sei;
+ _semo_, _sem_, _simo_, siamo;
+ _site_, _èi_, siete;
+ _so_, sono;
+ _sone_, ci sono;
+ _sonno_, sono;
+ _sie_, tu sia;
+ _siene_ [_síene_], ne sia;
+ _sim_, siamo (cong.);
+ _eramo_, eravamo;
+ _fusse_, _fosse_, _fossen_, _fussero_;
+ _serò_ e _sirò_, sarò;
+ _sirotte_, ti sarò;
+ _siragio_, _siraio_, sarò;
+ _serai_, _sirai_, sarai;
+ _será_, _serrá_, _seráne_ [_serane_], sará;
+ _seráve_ [_serave_], vi sará;
+ _siròn_, saranno;
+ _sería_, _siria_ [_siría_] e _saría_, sarei e sarebbe;
+ _siram_, saremmo;
+ _siri_, sareste, _sirian_ [_sirían_] e _serian_ [_serían_],
+ sarebbero;
+ _fôra_, sarebbe;
+ _fusti_, _fuste_;
+ _fo_, fu;
+ _fosse_, si fu;
+ _fommo_, fummo;
+ _fôr_, _fuoro_, _fuor_, furono;
+ _fûrome_ [_furome_], mi furono;
+ _suto_, stato.
+
+ _estare_, stare.
+
+ _estatuto_, statuto.
+
+ _estermenosa_, infinita.
+
+ _esterminato_, 'un fetor _e._', insopportabile.
+
+ _esto_, cotesto.
+
+ _estremo_, 'ne _l'estr._', in extremis.
+
+ _estrettura_, luogo stretto, angusto.
+
+ _esvaliato_, vario.
+
+ _esvia_, svia.
+
+ _esvoglierá_, toglierá la voglia.
+
+ _eternale_, eterno.
+
+ _eternalmente_, eternamente.
+
+ _etiopiti_, etiopi.
+
+ _exdificato_, scandalizzato.
+
+ _exercire_, esercitare.
+
+ _exquisita_, squisiti.
+
+ _exterminali_, eterni.
+
+
+ _facivi_, facevi.
+
+ _faite_, fate.
+
+ _falase_ [_fálase_], se la fa.
+
+ _fali_, gli fa.
+
+ _falla_, 'non _f._, che non rompesse', si romperebbe sicuramente.
+
+ _fallace_, facile a peccare.
+
+ _fallanza_, menzogna, inganno, tradimento.
+
+ _fallata_, fallo, falsata.
+
+ _fallenza_, inganno, fallo, errore;
+ 'senza _f._', senza dubbio.
+
+ _fallire_, trans., trasgredire;
+ colpa;
+ _falluto_, ingannato;
+ _-a_, mancata.
+
+ _fallita_, l'errore, la colpa.
+
+ _fallore_, fallo, colpa.
+
+ _fallura_, errore, inganno.
+
+ _falo_, lo fa.
+
+ _falsadore_, ingannatore.
+
+ _falsare_, ingannare.
+
+ _falsata_, inganno.
+
+ _falsía_, inganno, menzogna;
+ 'per _f._', con inganno.
+
+ _falsificate_, frodi.
+
+ _falso_, falsamente.
+
+ _falta_, disagio.
+
+ _fama_, fame, desiderio intenso.
+
+ _fameglia_, famiglia, gente d'arme.
+
+ _famiglia_, domestici.
+
+ _fancello_, giovincello;
+ _-i_, donzelli, servitorelli.
+
+ _fantino_, bambino.
+
+ _fantone_, servo.
+
+ _farallate_, te la fará.
+
+ _fare_: _fae_, _fai_, _face_, fa;
+ _faite_, fate;
+ _faccion_, _fonno_ e _fon_, fanno;
+ _fonse_, si fanno;
+ _facivi_, facevi;
+ _facci_, faccia;
+ _faci_ e _facce_, tu faccia;
+ _facci_, egli faccia;
+ _fece_ e _fei_, feci;
+ _facisti_, facesti;
+ _fé_, _féme_, fece, mi fece;
+ _fiero_ e _fier_, fecero;
+ _facciatelo_, fatelo, imp.;
+ _faragio_, _faraggio_, _faraio_, farò;
+ _farrá_, fará;
+ _fari_ [_farí_], faresti;
+ _faríeme_, mi farebbe;
+ _farían_ e _faríen_.
+
+ _fasciata_, fasciatura.
+
+ _fasse da lunga_, si pone da lungi.
+
+ _fastidia_, noia.
+
+ _faticase_, si stanca.
+
+ _fatiganno_, fatigando.
+
+ _fatigato_, fatica.
+
+ _fatte_, 'li toi _f._', le tue opere.
+
+ _fatto_, opera, condizione.
+
+ _fece_, feccia, lordura.
+
+ _feditate_, fetore.
+
+ _feno_, fieno.
+
+ _fere_, ferisce.
+
+ _ferete_, ferite.
+
+ _feriato_, ferie, vacanza.
+
+ _ferire_, colpire: _fere_, _fieri_, _feruto_, _-a_, _-e_.
+
+ _feriti_, ferite.
+
+ _ferlino_, moneta di pochissimo valore.
+
+ _ferrato_, inchiodato.
+
+ _fesa_, spaccata.
+
+ _festi_, solennitá.
+
+ _fetidoso_, fetido.
+
+ _fetura_, fetore.
+
+ _fiata_, 'a la _f._', talvolta, sua volta, allora.
+
+ _fico_, 'la _f._', il fico.
+
+ _fidanza_, fede.
+
+ _fidato_, 'chi t'ha _f._', chi t'ha dato sicurezza.
+
+ _fidenza_, fede.
+
+ _fievele_, debole.
+
+ _fieveleza_, debolezza.
+
+ _figam_, figgiamo.
+
+ _figer_, fissare.
+
+ _figura_, persona.
+
+ _figuramento_, figurazione.
+
+ _figurare_, raffigurare: _se figura_.
+
+ _file_, 'i _f._', i figli.
+
+ _finanza_, fine.
+
+ _finare_, finire, morire, morte: _fina_, finisce;
+ _finava_, finiva;
+ _finati_, finiate;
+ _finato_, morto.
+
+ _finente al tempo_, fino al tempo.
+
+ _finire_ (trans.), uccidere.
+
+ _finire_, 'il _f._', la morte.
+
+ _finita_, 'questa vita _f._', alla fine di questa vita;
+ 'a la _f._', alla fine, in fine.
+
+ _finitura_, morte.
+
+ _finuta_, finita.
+
+ _firmaraggio_, renderò ferma.
+
+ _fistelli_, 'le _f._', fistole.
+
+ _fleto_, pianto.
+
+ _floria_ [_flòria_], produca.
+
+ _folcisse_, 'me _f._', mi sostenessi.
+
+ _follia_, 'faccio _f._', son pazzo.
+
+ _folto_, sostenuto.
+
+ _fone_, fu.
+
+ _fonno_, fanno.
+
+ _fore_, fuori.
+
+ _forestaria_ [_forestaría_], foresteria.
+
+ _forfece_, forbici.
+
+ _formice_, formiche.
+
+ _forsa_, forse.
+
+ _forte_, difficile;
+ 'fa _f._', si affanna.
+
+ _forteza_, forza.
+
+ _fortura_, forza, violenza, dolore, disgrazia.
+
+ _fragar de moscone_, odorare di muschio.
+
+ _frantura_, angoscia, miseria, e simili.
+
+ _frate_, fratello.
+
+ _fratecello_, 'lo menore _fr._', il frate francescano.
+
+ _frauduto_, frodato (?).
+
+ _freddore_, freddo.
+
+ _freddura_, freddo.
+
+ _frenesio_ [_frenesío_], 'l'amor _fr._', frenetico.
+
+ _Fresonia_ [_Fresonía_], Frisia.
+
+ _freve_, febbre;
+ _le fr._, le febbri.
+
+ _frigo_, freddo.
+
+ _frino_, freno.
+
+ _frontiera_, fronte di battaglia.
+
+ _frua_, vana.
+
+ _frumiate_, preparate.
+
+ _fuce_, foce.
+
+ _fugato_, fuggito.
+
+ _fugenno_, fuggendo.
+
+ _fulguri_, folgori.
+
+ _fuoro_, furono.
+
+ _furare_, rubare: _furo_, _fura_, _furando_, _furato_.
+
+ _furone_, ladro.
+
+
+ _garzuni_, giovani eredi.
+
+ _gaudere_, godere: _gaudente_.
+
+ _gaudiare_, 'del nostro _g._', gioia.
+
+ _gaudire_, godere;
+ _gaude_.
+
+ _gengie_ [_gengíe_], gengive.
+
+ _gente_, famiglia, popolo.
+
+ _gentile_, nobile.
+
+ _gentileza_, nobiltá.
+
+ _gentilire_, 'en tuo _g._', nella tua nobiltá.
+
+ _gesta_, compagnía, turba.
+
+ _gí_, andò.
+
+ _giendo_, andando.
+
+ _Giesse_, 'la _G._ virgo', la vergine di Iesse.
+
+ _gigante_, 'una _g._', una gigantessa.
+
+ _gilosia_, gelosia.
+
+ _gioco_, azione.
+
+ _giognemento_, congiungimento o raggiungimento.
+
+ _giognere_ e _giongere_, giungere e raggiungere: _giogni_, _giogne_,
+ _gionge_, _gionto_, _-a_.
+
+ _gioietta_, gioia bassa e volgare.
+
+ _giollaria_ [_giollaría_], 'me fanno _g._', mi festeggiano.
+
+ _gionto_, nodo.
+
+ _giornata_, soggiorno, dimora, lavoro;
+ 'continua _g._', continuamente.
+
+ _giostra_ (fig.), giudizio universale.
+
+ _gire_, andare: _girse_, _gimo_, _gissece_ [_gíssece_];
+ _gí_, andò;
+ _giragio_, andrò;
+ _giria_ [_giría_], andrei;
+ _giuti_, andati;
+ _giendo_, andando.
+
+ _girvolta_, giravolta.
+
+ _gita_, 'lá 'v'è nostra _g._', lá dove dobbiamo andare.
+
+ _gitto_, 'fece _g._', fece il colpo.
+
+ _giullare_, 'don da _g._', cosa molto facile.
+
+ _giurgiani_, abitanti della Georgia.
+
+ _gloriare_, glorificare; 'el _gl._', la vanagloria.
+
+ _gloriato_, gloria.
+
+ _gloriuso_, glorioso.
+
+ _gola_, desiderio, brama.
+
+ _gradita_, 'sopra tutte sta _gr._', occupa il grado piú alto.
+
+ _gradone_, scalino.
+
+ _gradora_, gradi.
+
+ _grana_, 'la _gr._', il seme.
+
+ _granchi_, cancri.
+
+ _grancia_ [_grancía_], malattia del cancro.
+
+ _grasa_, grassa, in buona salute.
+
+ _grassia_ [_grassía_], 'porco de _gr._', destinato a ingrassare.
+
+ _gratizo_, stuoia.
+
+ _grato_, 'è a _gr._', è gradito.
+
+ _gravame_, mi addolora.
+
+ _gravanza_, dolore.
+
+ _gravedata_, resa incinta.
+
+ _gravenza_, peso, affanno.
+
+ _grege_, 'la _gr._', il gregge.
+
+ _greve_, '_gr._ pagarse', pagarsi lautamente.
+
+ _gridare_, implorare: _gridammo_, _gridanno_.
+
+ _gridato_, le grida, il chiasso.
+
+ _griglie_, grilli.
+
+ _grossore_, vanagloria.
+
+ _grossura_, superbia.
+
+ _guadagna_, 'la _g._', il guadagno.
+
+ _guadagnato_, guadagno.
+
+ _guai_, 'che cura en tuo _g._', che si cura dei tuoi affanni.
+
+ _guarda_, la guardia.
+
+ _guardare_, conservare, custodire;
+ _guarden_, difendano;
+ _guarda_, _guardanno_.
+
+ _guaruto_, guarito.
+
+ _guassa_, guasta.
+
+ _guatanno_, guatando.
+
+ _guidardone_, premio, elemosina.
+
+ _guidata_, séguito.
+
+ _guidato_, guida, condotta, governo;
+ 'mal _g._', sconsigliato.
+
+ _guirmenella_, gherminella.
+
+ _gustato_, sapore.
+
+
+ _hame_, mi hai.
+
+ _hane_, ha.
+
+
+ _iá_, giá.
+
+ _iace_, giaci (imperat.).
+
+ _iaci_, giaci (imperat.).
+
+ _Iacovone_, _Iacovon_;
+ Iacopone.
+
+ _Ianne_, Giovanni.
+
+ _icto stante_, 'en uno _i._', subitamente, d'un tratto.
+
+ _idem_, 'in _i._ stato', nella stessa condizione.
+
+ _ignita_, infocata.
+
+ _imaginatura_, immaginazione.
+
+ _impio_, empio.
+
+ _inanti_, innanzi.
+
+ _inardi_, infiammi.
+
+ _inarenato_, arenato.
+
+ _incende_, trans., brucia;
+ intr., fiammeggia.
+
+ _increata_, non creata.
+
+ _indurato_, fatto duro, crudele.
+
+ _inferione_, 'inferno _i._', bassissimo.
+
+ _infigurabil_, che non si può immaginare.
+
+ _infinito_ (avv.), sempre.
+
+ _infra_, fra.
+
+ _iníco_ [_inico_], iniquo.
+
+ _iniquitanza_, iniquitá.
+
+ _iniuriamento_, sequela di ingiurie.
+
+ _innoxio_, innocente.
+
+ _insignita_, improntata.
+
+ _insito_ [_insíto_], _-a_, piantato.
+
+ _intenza_, combattimento.
+
+ _intuito_ [_intuíto_], abbattuto, vinto.
+
+ _invento_, trovato.
+
+ _iocato_, 'molt'hai _i._', hai molto peccato.
+
+ _ioco_, giuoco.
+
+ _iocundare_, rallegrare.
+
+ _iogna_, giunga.
+
+ _iognere_ e _iongere_, giungere e aggiungere: _iogne_, _iongono_,
+ _iogna_, _ionga_, _ióngasece_, _ionto_.
+
+ _iosta_, giostra, combattimento.
+
+ _iovara_ [_iovára_], gioverebbe.
+
+ _istoria_, 'far _i._', tener discorsi inutili.
+
+ _iubilore_, giubilo, allegrezza.
+
+ _iudece_, giudice.
+
+ _iudicato_, giudizio.
+
+ _iudío_, crudele, cattivo, empio.
+
+ _iuoco_, giuoco.
+
+ _iura_, diritta.
+
+ _iuvente_, 'me fosse _iu._', mi aiutasse.
+
+
+ _labore_, fatica.
+
+ _laccio_, vile.
+
+ _lacremanno_, lagrimando.
+
+ _lagnare_, rimproverare;
+ _lagni_, ti duoli.
+
+ _lagno_, dolore o tristezza in contrapp. a _letizia_.
+
+ _lagnoso_, piagnucoloso.
+
+ _lamentanza_, pianto.
+
+ _lamentare_, 'con mio _l._', col mio pianto.
+
+ _lamentata_, lamento, pianto.
+
+ _lanciato_, ferito di lancia.
+
+ _lancione_, lancia.
+
+ _lancitta_, dardo.
+
+ _langore_, languore.
+
+ _languesce_, langue.
+
+ _lanza_, lancia.
+
+ _largeza_, larghezza.
+
+ _largitate_, indulgenza, generositá.
+
+ _lascivanza_, lascivia.
+
+ _lassavi_, vi lasciai.
+
+ _latére_ [_latere_], nascondere.
+
+ _lateza_, larghezza.
+
+ _lato_, fianco;
+ 'da _l._', dal fianco.
+
+ _lattare_, allattare.
+
+ _lattuaro_, elettuario.
+
+ _lá unque_, dovunque.
+
+ _lavoranno_, 'a _l._', per lavorare.
+
+ _lavorare_, agitarsi.
+
+ _lavorato_, 'el _l._', il lavoro.
+
+ _lavoreccio_, lavoro, opera.
+
+ _leanza_, lealtá;
+ 'aver _l._', ubbidire.
+
+ _lebbe_, lieve, facile.
+
+ _lebeza_, leggerezza.
+
+ _lede_, offende, danneggia.
+
+ _legale_, leale.
+
+ _legnare_, far legna.
+
+ _lemosinata_, elemosina.
+
+ _lendinine_, uova di pidocchio.
+
+ _lengua_, lingua.
+
+ _lenguaio_, linguaggio.
+
+ _lenno_, legno.
+
+ _lento_, 'qual omo de te sta _l._', chiunque non ti apprezza.
+
+ _lettiera_, letto.
+
+ _lettoria_ [_lettoría_], studio.
+
+ _levata_, 'de lo scotto a la _l._', al momento di pagare.
+
+ _leve_, leggere.
+
+ _lezione_, studio del Vangelo.
+
+ _lianza_, lealtá, promessa.
+
+ _liberanza_, libertá, salvezza.
+
+ _libigli_, libelli o livelli, istrumenti notarili.
+
+ _liceto_, lecito.
+
+ _ligata_, legata.
+
+ _lingni_, lecchi.
+
+ _liquidisce_, cade in deliquio (?).
+
+ _lisca_, piccola parte.
+
+ _lita_, lieta.
+
+ _locato_, collocato.
+
+ _loco_, _-chi_, luogo.
+
+ _loco_, lá, ivi.
+
+ _logne_, 'da _l._', lungi.
+
+ _lograre_, guadagnare.
+
+ _longeza_, lunghezza.
+
+ _longhesso_, lunghesso.
+
+ _longo_, lungo, _-a_;
+ _da longa_, da lungi.
+
+ _losenghe_, lusinghe.
+
+ _loto_, sozzura.
+
+ _lotosa_, sozza.
+
+ _lotuso_, fangoso, sozzo.
+
+ _Lucca_, 'non ne giá a _L._ che cagno n'avea'. Il Tresatti spiega:
+ 'proverbio di quel tempo in siffatti propositi: simigliante a
+ quell'altro: se Africa pianse, Italia non rise'.
+
+ _lucrare_, guadagnare.
+
+ _ludo_, scherzo.
+
+ _luge_, il pianto (imperativo sostantivato).
+
+ _lumiera_, lume.
+
+ _luminativa_, che illumina.
+
+ _luminato_, illuminato.
+
+ _luoco_, luogo.
+
+ _luocora_, luoghi.
+
+ _lussuriato_, lussuria.
+
+ _lustrore_, splendore.
+
+ _lutta_, lotta, contrasto.
+
+
+ _ma'_, piú.
+
+ _macellate_, tormentate.
+
+ _maculare_, macchiare, oscurare: _maculato_, guasto.
+
+ _magagnato_, 'el _m._', la magagna.
+
+ _magenatura_, immaginazione.
+
+ _magestra medeca_, medichessa.
+
+ _maginare_, immaginare.
+
+ _magioria_ [_magioría_], ingrandimento, miglioramento, superioritá.
+
+ _magnadone_, mangiatoia.
+
+ _magno_, _-a_, _-i_, _-e_, grande.
+
+ _mai_, piú;
+ _sempre mai_, sempre piú.
+
+ _maièsta_, maestá.
+
+ _mainera_, maniera.
+
+ _maior_, maggiore.
+
+ _maistro_, maestro.
+
+ _maitino_, mattino.
+
+ _maiure_, 'a soi _m._', ai maggiori di lui: _maiur_.
+
+ _mala_, rif. a ricchezza, male acquistata;
+ '_m._ soperchianza', il superfluo dannoso.
+
+ _malanza_, malattia.
+
+ _malavoglienza_, malevolenza.
+
+ _maledezone_, maledizione.
+
+ _maledicerá_, maledirá.
+
+ _malefizio_, 'lo iudece che sede al _m._', a rendere giustizia.
+
+ _malegno_, maligno.
+
+ _malfatture_, malfattore.
+
+ _malina_, malattia.
+
+ _malsania_ [_malsanía_], malattia.
+
+ _malsanile_, malsana.
+
+ _malta_, supplizio, tormento eterno.
+
+ _maltolletto_, 'el _m._', il maltolto.
+
+ _malum pene_, il male della pena.
+
+ _malvagione_, malvagio.
+
+ _malvascio_, malvagio.
+
+ _manca_ (agg.), minore.
+
+ _mancanza_, 'en mio onor ha _m._', manca contro il mio onore.
+
+ _mancheza_, 'la mia lengua è _m._', è impotente.
+
+ _mancino_, 'posto m'avete nel canto _m._', mi avete trascurato.
+
+ _mandòne_, mandò.
+
+ _manduca_, mangia.
+
+ _mane_, 'le tue _m._', mani.
+
+ _manecare_ e _manecar_, mangiare: _manecato_.
+
+ _manera_, maniera.
+
+ _manna_, manda.
+
+ _mano_, 'le _m._', le mani.
+
+ _mantatura_, ciò che ricopre.
+
+ _mantenente_, immantinenti.
+
+ _mantile_, manto, veste.
+
+ _mantino_, misero mantello.
+
+ _manuca_, mangia.
+
+ _maraveglia_, e _me-_, maraviglia.
+
+ _margarita_, gemma.
+
+ _maritota_, tuo marito.
+
+ _mascione_, magione, chiesa.
+
+ _masnata_, famiglia o brigata.
+
+ _mastro_, 'lo _m._ del nostro reparo', il nostro redentore.
+
+ _mastria_ [_mastría_], valentia, dottrina;
+ 'per _m._', abilmente.
+
+ _mate_, madre.
+
+ _matteza_, follia.
+
+ _matto_, scacco matto.
+
+ _matutino_, 'a _m._', per tempo.
+
+ _me'_, miei.
+
+ _mea_, mia.
+
+ _medecaro_, medico.
+
+ _medecaroso_, che medica, che guarisce.
+
+ _mediante_, 'del dí _m._', del mezzogiorno.
+
+ _medicina_, arte medica.
+
+ _meditanno_, meditando.
+
+ _megio_, mezzo.
+
+ _meglio_, 'me tenga de _m._' in maggiore considerazione.
+
+ _mei_, miei: _mei enfermetate_, le mie infermitá.
+
+ _melata_, dolce.
+
+ _melato_, sapor di miele.
+
+ _mele_, miele: _mel_ [_mèl_].
+
+ _melodia_, 'tengon la mia _m._', cantano le mie lodi.
+
+ _mena_, maniera.
+
+ _menata_, 'en mala _m._', in malo modo.
+
+ _mendato_, emendato.
+
+ _mendicati_, addolorati.
+
+ _mene_, me.
+
+ _meneste_, minestre;
+ fig., ricompense.
+
+ _menor_, 'glie _m._', gli inferiori.
+
+ _menorar_, impiccolire.
+
+ _menovato_, diminuito o privato.
+
+ _mentrunque_, fino a che.
+
+ _menuto_, 'a _m._', minutamente: 'bestie _menute_', piccole.
+
+ _mercatantaria_ [_mercantaría_], mercatura.
+
+ _mercato_, mercanzia, dolorosa condizione;
+ 'non fai lor _m._', non convieni loro.
+
+ _mercenaia_, donna da conio.
+
+ _meritare_, ricompensare: _merite_, ricambi.
+
+ _meritire_, 'el _m._', la ricompensa: _meretuta_, ricambiata.
+
+ _merollo_, midollo;
+ _le merolle_, le midolla.
+
+ _meschie_, contese, baruffe.
+
+ _meschine_, serve.
+
+ _meschinía_, povertá, di contro ad _alteza_ e _magioria_.
+
+ _messo_, mandato, destinato.
+
+ _mesura_, quantitá.
+
+ _mesuranza_, misura, equilibrio.
+
+ _mettere_: _mettivi_, mettevi;
+ _metteraggio_, metterò;
+ _metteraiolo_, lo metterò;
+ _mette_, lancia, scaglia.
+
+ _mi_: a _mi_, a me.
+
+ _miccio_, asino.
+
+ _migni_, minii, segni.
+
+ _miniato_, rappresentato.
+
+ _ministrali_, ministri, aiutanti.
+
+ _ministrata_, concessa.
+
+ _mino_, meno;
+ 'venir _m._', mancare alla promessa.
+
+ _mio_, 'per _m._ piacere', per piacermi;
+ 'en _m._ nutrire', nel nutrirmi.
+
+ _miserere_, costruito con «a»: '_m._, Dio, al cecato'.
+
+ _miso_, mandato.
+
+ _misso_, mandato.
+
+ _misteria_, misteri.
+
+ _misteriata_, mistero.
+
+ _misticato_, mescolanza.
+
+ _mitto_, metto;
+ 'me _m._', comincio.
+
+ _mò_, ora.
+
+ _moderanza_, moderazione.
+
+ _moglier_, moglie.
+
+ _mogo_, muoio.
+
+ _mola_, mulino.
+
+ _mole_, denti.
+
+ _molesta_, affanno, dolore.
+
+ _molina_, mulini.
+
+ _mondata_, purgata, netta.
+
+ _mondo_, privato, spogliato.
+
+ _monno_, mondo.
+
+ _morare_, indugiare.
+
+ _mordére_ [_mordére_], mordere.
+
+ _moreri_, moriresti.
+
+ _moresse_, morissi o -e.
+
+ _morganato_, canto mattutino, ma ironicamente, in senso di chiasso.
+
+ _morire_: _mogo_, muoio;
+ _moron_, muoiono, _morragio_, morrò;
+ _moresse_, morissi o -e;
+ _moreri_, morresti;
+ _lo morire_, la morte.
+
+ _morsecare_, mordere: _morseca, morsecata_.
+
+ _morselli_, bocconcini.
+
+ _morte_, supplizio.
+
+ _moscone_, muschio.
+
+ _mosto_, _-a_, mosso, -a.
+
+ _mostra fare_, far pompa dei propri meriti.
+
+ _mostramento_, mostra.
+
+ _mostranze_, apparenze.
+
+ _mostrare_, mostrare e opporre: _mostravase_, si mostravano;
+ _mostròne_, mostrò;
+ _mostraraio_, mostrerò;
+ _mostrerate_ [_mostreráte_], ti mostrerai;
+ _mostranno_, mostrando.
+
+ _mozzare_ e _mozare_, distruggere, togliere: _mozzato_ e
+ _mozato_, _-a_, impedito.
+
+ _mozzo_, distrutto, scomparso: _mozze_.
+
+ _'mparare_, imparare.
+
+ _'mpiasto_, empiastro, fig. rimedio.
+
+ _'mpotente_, impotente.
+
+ _'mpreinata_, riempita, invasa.
+
+ _'mprendere_, imparare;
+ _'mprende_, impara.
+
+ _mucciare_ e _mucciar_, fuggire: mucciato;
+ _el mucciare_, la fuga.
+
+ _mundicia_ e _-zia_, nettezza.
+
+ _mura_, mora, riposo.
+
+ _musto_, mosto.
+
+ _mutti_, motti, parole.
+
+
+ _'n_, in.
+
+ _'nabissare_, inabissare.
+
+ _nagitto_, affine a _negetto_ (?).
+
+ _'namora_, innamora.
+
+ _'namoranza_, l'oggetto dell'amore.
+
+ _'namorato_, innamorato.
+
+ _'nanemato_, inanimato, ben disposto.
+
+ _'nante_, innanzi, anzi.
+
+ _'nanteposto_, anteposto.
+
+ _'nantepuse_, antepose.
+
+ _'narrata_, impegnata, fidanzata.
+
+ _narrete_, narriate.
+
+ _nascondece_, ci nascondono.
+
+ _nascoso_, di nascosto.
+
+ _nascosta_, 'a la _n._', nascostamente.
+
+ _nascusi_, nascosti.
+
+ _naspo_, 'le man mena co _n._', annaspa con le mani.
+
+ _natoscono_ (?).
+
+ _nazione_, famiglia, parentado.
+
+ _'ncostro_, inchiostro;
+ 'glie medici... scrivon lo _'nc._', la ricetta.
+
+ _'ncudene_, incudine.
+
+ _'ndicio_, indizio, segno.
+
+ _'nduciar_, indugiare: _'nduciamo_, differiamo.
+
+ _'ndulgenza_, indulgenza.
+
+ _'nebriare_, inebriare: _te 'nebriari_, _'nebriato_.
+
+ _necessitate_, sofferenza, dolore.
+
+ _ned un'ora_, né un'ora.
+
+ _negetto._ Il Tresatti spiega: 'morir _negetto_ o _di negetto_, nelle
+ nostre parti vale morir per carestia d'ogni cosa, cioè non per
+ ferite o per febre; ma per non aver avuto niente da aiutarsi'.
+
+ _Nemico_, per antonomasia, il diavolo.
+
+ _nenguan_, nevichino.
+
+ _nequitanza_, iniquitá.
+
+ _'nestante_, subito, improvvisamente.
+
+ _nettezza_, purezza.
+
+ _nevili_, 'freddi _n._', freddi di neve.
+
+ _'nfamia_, infamia.
+
+ _'nfermata_, ammorbata.
+
+ _'nfermetade_, infermitá.
+
+ _'nferno_, inferno.
+
+ _'nfetta_, infetta.
+
+ _'nfondo_, bagno.
+
+ _'nfra_, tra.
+
+ _'nfragidita_, infradiciata.
+
+ _'ngiuria_, ingiuria.
+
+ _'ngratituden_, ingratitudine.
+
+ _nichil_, nulla.
+
+ _nichilare_, distruggere: _nichilato_.
+
+ _nichilitate_, annientamento, nullitá.
+
+ _nichilo_, il nulla.
+
+ _niente_, 'retornai a _n._', nel nulla.
+
+ _nihil_, cfr. _nichil_.
+
+ _niquitanza_, iniquitá.
+
+ _niquitosa_, malvagia.
+
+ _nissuna_, nessuna.
+
+ _'niuriare_, ingiuriare.
+
+ _nobilire_, nobilitarsi.
+
+ _nogl_, non gli.
+
+ _nomenanza_, fama, buona reputazione.
+
+ _nona_, sottintendi: ora.
+
+ _none_, no e non.
+
+ _notatura_, modo di notare.
+
+ _notricare_, nutrire: _notrico_, _notricasi_.
+
+ _novello_, 'per _n._', recentemente.
+
+ _'npazare_, impazzire.
+
+ _'nputedato_, impuzzolito.
+
+ _'nsegnòne_, insegnò.
+
+ _'ntelletto_, intelletto.
+
+ _'ntendemento_, facoltá di sentire e di capire.
+
+ _'ntendenza_, 'avete la _'nt._', comprendete, capite.
+
+ _'ntenzone_, contesa, contrasto.
+
+ _'ntrasatto_, affatto, in tutto.
+
+ _nuchiero_, nocchiero.
+
+ _nul om_, nessuno.
+
+ _nullo_, _nul_, _nulla_, nessuno, -a.
+
+ _null'om_, nessuno.
+
+ _nura_, nuora.
+
+ _'nvisibile_, invisibile.
+
+ _'nvitata_, 'la _'nv._', l'invito.
+
+
+ _o'_, ove, quando.
+
+ _obedenno_, ubbidendo.
+
+ _obedenza_, ubbidienza.
+
+ _obedito_, ubbidienza.
+
+ _obprobrio_, obbrobrio.
+
+ _obprobrioso_, obbrobrioso.
+
+ _obproprio_, obbrobrio.
+
+ _occede_, uccide.
+
+ _occideria_ [_occidería_], uccisione, strage.
+
+ _occulto_, 'en _o._', di nascosto.
+
+ _odenno_, udendo.
+
+ _odiata_, odio.
+
+ _odiato_, odio.
+
+ _odire_, udire: _odorai_, _odendo_ e _odenno_.
+
+ _odoramento_, odore.
+
+ _oduri_, odori.
+
+ _offendemento_, offesa.
+
+ _offensa_, offesa.
+
+ _offensanza_, offesa.
+
+ _offenza_, offesa.
+
+ _offerzione_, offerta.
+
+ _officia_, uffici.
+
+ _offoschi_, offuschi.
+
+ _ognecovelle_, ogni cosa.
+
+ _ogne om_ e _ogn'om_, ognuno.
+
+ _oli_, odori.
+
+ _oltra_, oltre.
+
+ _om_, analogo al francese _on_.
+
+ _omnechivegli_, e _onne-_, chiunque.
+
+ _omn'om_, ognuno, ciascuno.
+
+ _omnia_, ogni cosa.
+
+ _on_, ogni.
+
+ _oncina_, forcine.
+
+ _oncino_, 'so preso a l'_o._', sono afferrato.
+
+ _onomo_, _onom_, _onon_, ognuno.
+
+ _onne_, ogni.
+
+ _onnechivigli_, chiunque.
+
+ _onnecovelle_, tutto.
+
+ _onoranza_, reputazione, desiderio di lode, vanitá.
+
+ _operata_, opera.
+
+ _opo è_, è necessario.
+
+ _oporá_, bisognerá.
+
+ _oporasse_, si dovrá.
+
+ _oporta_, bisogna.
+
+ _oporto_, 'è _o._', bisogna.
+
+ _opressa_, pena.
+
+ _oprire_, aprire: _oprirai_, _opriteme_, _operto_.
+
+ _optando_, 'mal _o._', il malaugurio, le maledizioni.
+
+ _ora_, 'tutta _o._', sempre, continuamente.
+
+ _ordenava_, 'discordia _or._', suscitava.
+
+ _ordinare_, 't'è opo con Dio _o._', riconciliarti con Dio.
+
+ _ordo_, spiacevole, disgustoso.
+
+ _ore_, 'quel _o._', quel momento;
+ 'a tutte _o._', in qualunque momento.
+
+ _orgogliosa_, riferito a vespa, fastidiosa, dolorosa.
+
+ _ornato_, ornamento: _gli suoi ornate_.
+
+ _ornatura_, ornamento.
+
+ _orrir_, aborrire.
+
+ _orrore_, 'dá un _o._', fa inorridire.
+
+ _orta_, orti.
+
+ _Ortulana_, di Orte.
+
+ _osa_, usa, abituata;
+ sost., costume.
+
+ _osante_, 'come se' stata _o._', hai osato, ardito.
+
+ _oso_, uso, abituato;
+ sost., costume.
+
+ _osolare_, ascoltare.
+
+ _ostendere_, mostrare.
+
+ _ostile_, porta.
+
+ _ostopiscon_, stupiscono.
+
+ _ostupisce_, stupisce.
+
+ _oximello_, ossimèle.
+
+ _oziato_, in ozio.
+
+
+ _paccone_, pezzo di carne.
+
+ _padito_, digerito, smaltito.
+
+ _pagata_, paga, ricompensa.
+
+ _pagatura_, pagamento; 'far la _p._', la malleveria.
+
+ _pagheraggio_, pagherò.
+
+ _paglizo_, pagliccio, paglia molto trita.
+
+ _pagono_, paiono.
+
+ _paidato_, digerito.
+
+ _paidire_, digerire.
+
+ _paiome_, mi paiono.
+
+ _palma_, croce.
+
+ _palpetra_, palpebre.
+
+ _paltonata_, viltá.
+
+ _paltone_, vile, poltrone.
+
+ _pancegli_, pannicelli.
+
+ _panceglie_, pannicelli.
+
+ _pancelli_, pannicelli, fasce.
+
+ _pannizo_, misera veste.
+
+ _papato_, 'officio _p._', di papa.
+
+ _paraggi_, paragoni, gare.
+
+ _paragone_, cimento, prova.
+
+ _parata_, studiata.
+
+ _parcire_, perdonare.
+
+ _paregiare_, uguagliare in altezza.
+
+ _parentenza_, parentado.
+
+ _parenteza_, parentela.
+
+ _parerai_, partorirai.
+
+ _Parese_, Parigi.
+
+ _Parige_, Parigi.
+
+ _parire_, parere;
+ 'al mio _p._', a mio avviso.
+
+ _Parisci_, Parigi.
+
+ _parlagione_, favella.
+
+ _parlamento_, discorso.
+
+ _parlara_ [_parlára_], parlerei.
+
+ _parlare_ (transitivo), dire;
+ _un parlar_, una parola.
+
+ _parlasía_, paralisi.
+
+ _parlato_, discorso.
+
+ _parlazione_, il dire, il parlare.
+
+ _parole_, 'par che me tenghi in _p._', in sospeso.
+
+ _paron_ [_paròn_], paiono.
+
+ _parrá_, 'or se _p._', si vedrá, si dimostrerá.
+
+ _partámone_, dividiamoci, allontaniamoci;
+ '_p._ dal nostro dire,' terminiamo di parlare.
+
+ _partanne_, allontaniamoci.
+
+ _parte_, 'le _p._', i partiti, le fazioni.
+
+ _partierse_, si divisero.
+
+ _partimento_, partenza.
+
+ _partire_, morire.
+
+ _partuta_, 'la _p._', la partenza.
+
+ _partute_, divise.
+
+ _paruto_, parso; 'nel _p._', in apparenza.
+
+ _parvente_, 'al suo _p._', a suo giudizio.
+
+ _parviso_, 'al mio _p._', a mio avviso.
+
+ _pasce_, nutre.
+
+ _pascimento_, cibo.
+
+ _pascitore_, colui che pasce.
+
+ _pascuare_, far festa.
+
+ _pasmare_, spasimare: _pasmando_.
+
+ _pasmo_, spasimo.
+
+ _passa_, trascura, passano.
+
+ _passaio_, passaggio.
+
+ _passe_, 'buono è che lo _p._', che lo taccia.
+
+ _passi_, passioni.
+
+ _passone_, 'chi sta al _p._', l'accusato.
+
+ _pastile_, pasto parco, modesto.
+
+ _pastor_, 'lo _p._', il papa.
+
+ _pate_, padre.
+
+ _patéo_, patí.
+
+ _patere_, patire;
+ _pati_, patisci;
+ _pate_, patisci e patisce;
+ _patem_, soffriamo;
+ _patea_, _patéo_, _patío_, _patuta_.
+
+ _paternato_, paternitá.
+
+ _paternoso_, paterno.
+
+ _patremono_, possesso.
+
+ _patrino_, prete confessore.
+
+ _patto_, 'troverò _p._', stringerò amicizia.
+
+ _paura_, 'voce de gran _p._', che incute terrore.
+
+ _paventato_, spaventato.
+
+ _pavore_, spavento.
+
+ _pecata_, 'l'anema en _p._', nella pece (?).
+
+ _peccare_: _peccanno_, peccando.
+
+ _peccata_, peccati.
+
+ _peccate_, peccati.
+
+ _pecciole_ [_pecciòle_], pellicine.
+
+ _pede_, 'da _p._', al piede;
+ 'piglia 'l _p._', impedisce.
+
+ _pedochi_, pidocchi.
+
+ _pedovare_, andare a piedi.
+
+ _pegioranno_, peggiorando.
+
+ _peio_, peggio.
+
+ _pelegrinato_ e _peli-_, a guisa di pellegrino.
+
+ _pelegrino_, misero, randagio;
+ _-e_, meschine, poverette.
+
+ _Pelestrina_, 'monte _P._', monte di Palestrina.
+
+ _penace_, doloroso.
+
+ _penalitade_, _-ate_, pene, sofferenze.
+
+ _penato_, addolorato, doloroso;
+ _'l penato_, chi è sottoposto a pena;
+ pena, sofferenza.
+
+ _peniteza_, penitenza.
+
+ _penna_, cima, vetta.
+
+ _penosa_, 'me fai star _p._', in pena.
+
+ _pensamento_, pensiero.
+
+ _pensar_, pensiero.
+
+ _pensarsi_, pensare.
+
+ _pensato_, pensiero.
+
+ _pensire_, pensiero.
+
+ _pentire_, pentirsi.
+
+ _pento_, colorato, dipinto, rappresentato.
+
+ _pentura_, il volto dipinto.
+
+ _pentuto_, _-a_, pentito, -a.
+
+ _penura_, sofferenza.
+
+ _pera_, tasca, bisaccia.
+
+ _perceputo_, percepito.
+
+ _perchene_, ''l _p._', la causa.
+
+ _percussure_, percussore.
+
+ _perdati_, perdiate.
+
+ _perdenno_, perdendo.
+
+ _perdente_, 'non siam _p._', non perdiamo;
+ 'de tutto è _p._', perde tutto.
+
+ _perdenza_, perdita, dannazione;
+ 'fui en _p._', perdetti.
+
+ _perdére_, perdere.
+
+ _pèrdese_ [_perdese_], perde.
+
+ _perdimento_, perdita.
+
+ _perdire_, perdere.
+
+ _perdonanza_, perdono, indulgenza;
+ 'far _p._', perdonare.
+
+ _perdonazione_, perdono.
+
+ _perdono_, 'non me _p._', non mi risparmio.
+
+ _perfece_, perfezionò.
+
+ _perfine a_, fino a.
+
+ _perim_, periamo.
+
+ _perire_, dannare;
+ _perita_, deperita.
+
+ _periscerai_, perirai.
+
+ _perlongare_, prolungare.
+
+ _perpetuale_, perpetuo.
+
+ _perpetuo_, per sempre.
+
+ _perseveranno_, 'l'uno ha nome _p._', perseveranza.
+
+ _perseverare_ (transit.), continuare: _perseveri_;
+ 'si e' 'n bon _perseverare_', se bene perseveri.
+
+ _perseverazione_, perseveranza.
+
+ _persona_, espressione del volto;
+ alcuno.
+
+ _perta_, aperta.
+
+ _pertuso_, pertugio.
+
+ _peruta_, perita.
+
+ _pesanza_, sofferenza, dolore.
+
+ _pescetegli_, pesciolini.
+
+ _pescione_, pigione.
+
+ _petere_, chiedere: _peto_, _pete_.
+
+ _Petro_, 'santo _P._', san Pietro.
+
+ _peverata_, salsa piccante.
+
+ _piacemento_, piacere;
+ 'non m'è _p._', non mi talenta;
+ 'como fo tuo _p._', come ti piacque.
+
+ _piacenza_, piacere.
+
+ _piacire_, piacere.
+
+ _piana_, facile.
+
+ _piangea d'uno figlio_, si lamentava d'un figlio.
+
+ _piano_, 'de _p._', in forma facile.
+
+ _piatanza_, pietá.
+
+ _piatuso_, pietoso.
+
+ _picciolello_, piccolino.
+
+ _pieco_, pecora;
+ 'le _p._', le pecore;
+ 'de _p._ me voglio coprire', di lana.
+
+ _piena_, affanno, dolore.
+
+ _pietanza_, pietá.
+
+ _pigliara_ [_pigliára_], piglierebbe.
+
+ _pigliaría_, piglierei.
+
+ _piglio_, difficoltá;
+ 'hanno fatto _p._', han fatto presa.
+
+ _pili_, peli.
+
+ _pilo_, pila.
+
+ _pina_, pena.
+
+ _pingi_, dipingi.
+
+ _pino_, _-a_, pieno, -a;
+ 'en _p._', pienamente.
+
+ _piovuso_, piovoso.
+
+ _pisto_, pesto.
+
+ _piú_, maggiore;
+ 'donzelli _piú_ che tune', di piú alto lignaggio.
+
+ _placare_, pagare.
+
+ _placenza_, piacere.
+
+ _plenura_, abbondanza.
+
+ _plorare_, piangere, lamentarsi: _ploro_, _plorasse_.
+
+ _po_, appo, in confronto di.
+
+ _po_ (prep.), dietro, dopo, poi.
+
+ _po'_, posso.
+
+ _podere_, la proprietá;
+ 'al _p._ tuo t'arsomeglia', non fare piú di quanto puoi.
+
+ _pogna_, pugna.
+
+ _pognente_, pungente e pungenti.
+
+ _pogni_, poni.
+
+ _poi lei_, dietro a lei.
+
+ _polito_, _-a_, puro, gentile, avvenente.
+
+ _polzella_, ragazza.
+
+ _poma_, pomi.
+
+ _ponere_, porre: _poner_;
+ _pono_, _pònote_ [_ponote_], ti pongo;
+ _pogni_, poni;
+ _pona_, ponga e _ponam_ (cong.), poniamo;
+ _pone_, _pon_ e _pun_ (imperat.), poni.
+
+ _ponga_, borsa.
+
+ _pongnente_, pungente, doloroso.
+
+ _pontato_, appuntato, notato.
+
+ _ponto_, punto, momento;
+ avv., affatto.
+
+ _porri_, potresti.
+
+ _portadura_, vanitá;
+ 'fa' _p._', pavonéggiati.
+
+ _portare_, sopportare;
+ _portar_, _porto_;
+ _portimo_, sopportiamo;
+ _portata_.
+
+ _portatura_, 'a rota facea _p._', mi pavoneggiavo.
+
+ _porto_, 'lo _p._', la sofferenza.
+
+ _pos'_, io possa.
+
+ _posa_, riposo, refrigerio.
+
+ _posare_, riposare;
+ 'l'affetto _p._', cessare dalle tribolazioni.
+
+ _possedere_, 'lo _p._', il possesso.
+
+ _possessore_, possesso.
+
+ _posta_, 'questa _p._', questa volta;
+ 'a tua _p._', a tuo piacimento;
+ 'fagli cordogliosa _p._' gli dá dolore.
+
+ _posto_ (avv.), colá.
+
+ _potagione_, il bere.
+
+ _potare_, bere.
+
+ _potere_: _pos'_, _po_, posso;
+ _pote_, _puote_, _potemo_, _potem_, _ponno_, _potere_;
+ _possam_ (cong.), possiamo;
+ _porraio_, potrò;
+ _porrò_, _porrai_, _porrá_, _porrán_ [_porran_], _porría_,
+ _poresti_, potresti;
+ _porri_, potresti;
+ _potera_ [_potèra_], potrebbe;
+ _porramo_, _porram_, potremmo.
+
+ _poto_, bevanda.
+
+ _pozolente_, puzzolente.
+
+ _prebendato_, fornito di prebende: _gli prebendati_.
+
+ _precetta_, i precetti.
+
+ _precipitamento_, rovina.
+
+ _precipitanza_, precipizio.
+
+ _predata_, 'anima _pr._', presa dal diavolo.
+
+ _predicata_, esortata.
+
+ _prefazio._ Il Tresatti spiega: 'è quel che nella messa si dice in
+ voce dal sacerdote dopo l'offertorio. Ma in questo luogo è posto
+ invece della sentenza data dal papa contro di lui [Iacopone], di
+ condennazione a perpetuo carcere; la quale credo gli fusse cantata
+ per commissione papale in tuono di _Prefatio_ coll'_In saecula
+ saeculorum. Amen_'.
+
+ _pregarizio_, preghiera.
+
+ _preghimo_, preghiamo (imperat.).
+
+ _pregiune_, 'le _pr._', le prigioni.
+
+ _preite_, prete.
+
+ _prelazione_, dignitá ecclesiastica.
+
+ _prelato_, prete.
+
+ _prelia_, battaglie.
+
+ _preliare_, combattere.
+
+ _prelio_, battaglia.
+
+ _prena_, gravida.
+
+ _prenno_, pregno.
+
+ _prenno_, prendono.
+
+ _prescione_, prigione.
+
+ _prese_, 'ionto a quelle _p._', strette, difficoltá.
+
+ _presente_, 'far _pr._', regalare;
+ 'render _pr._', offrire.
+
+ _presente_, ora;
+ 'en _pr._', presentemente.
+
+ _prestolo_, domando, sollecito.
+
+ _presumenza_, presunzione.
+
+ _preferire_, trascurare, trascorrere: _preferita_.
+
+ _primero_, _-a_, primo, -a.
+
+ _primitate_, prioritá.
+
+ _principato_, i principati, in senso teologico.
+
+ _principato_, prevalenza.
+
+ _privare_, separare: _privato_.
+
+ _privata_, latrina.
+
+ _pro_, per.
+
+ _procaccia_, 'non val _pr._', è inutile affannarsi.
+
+ _procura tua ferita_, abbi cura della tua ferita.
+
+ _pro fare_, imparare, profittare.
+
+ _profetti_, vantaggi, di contro a _defetti_.
+
+ _proficere_, imparare, profittare.
+
+ _proferito_, offerto.
+
+ _proferuto_, offerto.
+
+ _profete_, profeti.
+
+ _profondo_, 'en _pr._', in basso;
+ 'giacea nel _pr._', nell'abbiezione;
+ 'en un _pr._ stante', stando umiliato.
+
+ _profunda_, profonda.
+
+ _promissione_, promessa.
+
+ _promitto_, prometto.
+
+ _pronta_, tempra.
+
+ _prova_, 'tanto è de dura _pr._', è a tutta prova.
+
+ _provarite_, proverete.
+
+ _pugne_, 'ha le _p._', sente il desiderio.
+
+ _pugni_, pungi.
+
+ _pulicato_, pulito, netto.
+
+ _pun_ (imperativo), poni.
+
+ _punito_, punizione.
+
+ _puo' la coda_, dietro la coda.
+
+ _puoco_, poco.
+
+ _puoi_ (avv.), poi.
+
+ _puolo_ [_puòlo_], lo puoi.
+
+ _puosa_, posa, riposo.
+
+ _puose_ [_puòse_], si può.
+
+ _pur_, solamente;
+ rafforzativo in alcune frasi, come: 'paiono _pur_ sanguíe', ecc.
+
+ _puse_, posi.
+
+ _puso_, posa, riposo.
+
+ _puteglioso_, puzzolente.
+
+ _putigliosa_, puzzolente.
+
+ _putire_, puzzare.
+
+ _putredissimo_, putridissimo.
+
+ _putulente_, puzzolente.
+
+ _puzulente_, puzzolente.
+
+
+ _qual_, il quale, la quale, qualunque;
+ _glie qual_, coloro i quali, se pur non si debba dividere
+ _gli equal_, gli uguali.
+
+ _qual omo_ e _qual om_, chiunque.
+
+ _qualunche_, chiunque, qualunque.
+
+ _quanto_, quantitá;
+ ''l _q._', la misura.
+
+ _que_, che, che cosa, quello, -a, -i, -e;
+ il quale, la quale, i quali, le quali.
+
+ _quegno_, quale;
+ _quegn'_, _-a_, _-e_.
+
+ _quella_, 'a _q._ son menato', son ridotto a tale.
+
+ _quesso_, cotesto.
+
+ _quietaio_, quiete.
+
+ _quegl_, quello, quelli;
+ _quigli_, quelli.
+
+ _quigno_, chi;
+ _-a_, quale.
+
+ _quiito_, quieto;
+ sost., quiete.
+
+ _quil_, quelli.
+
+ _quille_ e _quilli_, quelli.
+
+ _quinto_, 'en _q._ è partito', è diviso in cinque parti.
+
+ _quisso_, cotesto.
+
+
+ _rabassi_, inchini.
+
+ _radicina_, piccola radice.
+
+ _ragenza_, ingentilisce.
+
+ _ragione_, giustizia;
+ 'a _r._', secondo giustizia;
+ 'per _r._', giustamente, ragionevolmente.
+
+ _rama_, 'suoi _r._', rami.
+
+ _rametello_ e _rametel_, ramicello.
+
+ _ramina_, recipiente di rame.
+
+ _ramora_, rami.
+
+ _rampognoso_, 'sarò _r._', rampognerò.
+
+ _rancura_, odio.
+
+ _ranscire_, raschiare.
+
+ _rape_, rapisce.
+
+ _rapicciato_, riacceso.
+
+ _raputo_, rapito.
+
+ _rascione_ e _rascion_, ragione.
+
+ _rasmo_, prurito.
+
+ _rason_, ragione, causa.
+
+ _raspo_, malattia del cane.
+
+ _ratepidar_, intiepidire.
+
+ _razionata_, 'mente _r._', ragionevole, capace di ragionare.
+
+ _reami_, riami.
+
+ _rebandito_, sparso, diffuso.
+
+ _recepe_, ricevere: _recepi_, _recepe_, _receputo_.
+
+ _recepetore_, chi riceve.
+
+ _recepire_, ricevere.
+
+ _recerca_, versa, trabocca.
+
+ _recessare_, allontanare: _recessando_.
+
+ _recezione_, ricevimento.
+
+ _recipiente_, ricevente.
+
+ _recolta_, premio.
+
+ _recomparata_, riscattata, redenta.
+
+ _recomperato_, riscattato.
+
+ _recoprire_, compensare, rimediare.
+
+ _recordamento_, 'siate [síate] _r._', ricòrdati.
+
+ _recordanza_, 'fatta te fo _r._', ti fu ricordato.
+
+ _recordòne_, ricordò.
+
+ _rede_, 'li suoi _r._', eredi, figli.
+
+ _redetare_, ereditare.
+
+ _redetata_, ereditá.
+
+ _redetate_, 'lo 'nferno ha _r._', ha in ereditá.
+
+ _redire_, ritornare: _redisti_.
+
+ _redutto_, ridotto;
+ _-a_, _redutt'_.
+
+ _refrenato_, frenato.
+
+ _regnare_ (transitivo), dominare, governare.
+
+ _regoglio_, orgoglio.
+
+ _regoma_, 'la _r._', il reuma.
+
+ _Regoverci_. Il Tresatti spiega: 'nome finto da lui [Iacopone],
+ propriissimo al caso di quel fossato, ove vorrebbe essere
+ abbandonato: quasi rivo guercio, torto'.
+
+ _regraziare_, ringraziare: _regraziato_, ricompensato.
+
+ _reguardosi_, sospettosi.
+
+ _reiunti_, ricongiunti.
+
+ _relevamento_, 'far _r._', rilevarsi, alzarsi.
+
+ _relione_ e _relión_ [_relion_], religione.
+
+ _relioso_, _-i_, religioso.
+
+ _relustrata_, fatta chiara, lucente.
+
+ _remagni_, tu rimanga.
+
+ _remanía_, rimaneva.
+
+ _remeio_, rimedio.
+
+ _remortato_, affatto spento.
+
+ _rempire_, arricchire.
+
+ _remproperar_, rimproverare.
+
+ _remunerato_, remunerazione.
+
+ _remuta_, cambia.
+
+ _renchioso_, _-a_, rinchiuso.
+
+ _rencrescemento_, 'è _r._', rincresce.
+
+ _rendeglse_, gli si rende.
+
+ _Renderenie_. Il Tresatti spiega: 'Le rondini con corrotto vocabolo
+ sono chiamate a Todi dalla plebe _rendene_, dalla qual voce il poeta
+ formò _Renderenie_, per cui vòlse intendere un paese lontano: cioè
+ quello stesso ove circa il fine dell'autunno le rondinelle tornano'.
+
+ _renfranto_, 'canto _r._', di contro a canto _ritto_, cioè fermo.
+
+ _rengioire_, rallegrare.
+
+ _renna_, renda.
+
+ _renno_, regno.
+
+ _renunzata_, ripudiata.
+
+ _reprisi_, ripresi.
+
+ _reprobata_, 'vizia _r._', riprovati.
+
+ _reputamento_, addebito.
+
+ _repuzio_, riputazione.
+
+ _rebaldire_, rallegrare.
+
+ _resedisti_, sedesti nuovamente.
+
+ _resguardare_, contemplare: _resguarda_.
+
+ _resía_, eresia.
+
+ _respetto el_, riguardo al.
+
+ _respondente_, 'fosse _r._', rispondesse.
+
+ _responna_, risposta.
+
+ _responno_, rispondo.
+
+ _responsione_, risposta.
+
+ _responsura_, 'fa _r._', risponde.
+
+ _respusi_, risposi.
+
+ _restesse_, ristesse, si fermasse.
+
+ _resurressío_, risorse.
+
+ _retener_, trattenere.
+
+ _retenza_, resistenza o ritegno.
+
+ _retornimo_ (imperat.), ritorniamo.
+
+ _retornòne_, ritornò.
+
+ _retrare_, ritrarre.
+
+ _retrusa_, rinchiusa, nascosta.
+
+ _retto_, diretto.
+
+ _revenesse_, rivenisse.
+
+ _reverire_, riferire.
+
+ _reversate_, rovesciate.
+
+ _revivesce_, rivive, risorge.
+
+ _revocare_, richiamare, distogliere.
+
+ _revontare_, vomitare: _revonta_.
+
+ _ria_, riferito a moneta, falsa.
+
+ _ricevissi_, ricevessi.
+
+ _ride_, 'il tuo _r._', il tuo riso.
+
+ _rima_, ritmo, componimento rimato.
+
+ _rio_ (sost.), colpa.
+
+ _risme_, rime.
+
+ _riso_, 'col tuo mostrar de _r._', col tuo aspetto ridente.
+
+ _ristoro_, restituzione, rimborso.
+
+ _ritto_, _-a_, diretto, fermo, pronto, giusto: 'lato _r._', il lato
+ destro.
+
+ _robbata_, _-e_, rubata.
+
+ _robbatura_, 'messo t'èi a _r._', ti sei messo a rubare.
+
+ _roborato_, rinvigorito.
+
+ _rodetura_, corrosione.
+
+ _rogaria_ [_rogaría_], roveto.
+
+ _rogo_, domando.
+
+ _ròina_, rogna.
+
+ _Roma_, 'en corte i _R._', 'corte _R._', corte di Roma.
+
+ _rompenno_, rompendo.
+
+ _romure_, rumore.
+
+ _rosci_, rossi, infiammati: _roscie gengíe_, prive di denti.
+
+ _rosecava_, roderebbe.
+
+ _rosta_, resistenza, impedimento.
+
+ _rota_, 'a _r._ facea portatura', mi pavoneggiavo.
+
+ _rubente_, rosseggiate.
+
+ _ruina_, 'puoi c'abassa la _r._'. Il Tresatti spiega: 'l'uscio della
+ cateratta, ovvero quell'ordegno che si abassa'.
+
+
+ _saccarello_, piccolo sacco.
+
+ _sacci_, sappi.
+
+ _saccia_, sappia.
+
+ _saccio_, so.
+
+ _sacrificio_, la messa.
+
+ _sagetta_, saetta.
+
+ _sagettare_, saettare, scagliare: _sagetta_.
+
+ _sagitta_, _-e_, saetta.
+
+ _sagittare_, saettare: _sagitta_.
+
+ _saitta_, saetta.
+
+ _salamandrato_, 'cor _s._', che vive nel fuoco come la salamandra.
+
+ _Salamone_, Salomone.
+
+ _salaro_, salario.
+
+ _salavoso_, sporco.
+
+ _saldo_, 'non so _s._', non sono soddisfatto.
+
+ _salesti_, salisti.
+
+ _saleta_, 'piglia pian la tua _s._', sali dolcemente.
+
+ _salimento_, salita.
+
+ _salire_, insudiciare.
+
+ _sallo_, 'cavalca _s._', saldo, saldamente.
+
+ _salto_, assalto.
+
+ _salute_, salite;
+ 'cresce sue _s._', sale di piú;
+ 'fare le _s._', salire.
+
+ _salute_, saluti.
+
+ _saluto_, 'celestial _s._', salute celeste.
+
+ _saluto_, salito.
+
+ _salvaticata_, selvaggia.
+
+ _salvimo_ (congiuntivo), salviamo.
+
+ _sane_, 'sí reo sapor me _s._', ha sí cattivo sapore.
+
+ _sanguie_ [_sanguíe_], sanguinose.
+
+ _sannati_, sganasciati.
+
+ _sano_, 'non gli è. _s._', non gli giova.
+
+ _Santa Santoro_, Sancta Sanctorum.
+
+ _santade_, salute.
+
+ _santificòne_, santificò.
+
+ _santo_, chiesa.
+
+ _sapere_: _sapire_: _saccio_ e _sacci_, _saccia_, _sapem_;
+ _son_, sanno;
+ _saperálo_, lo saprai;
+ _saperasse_, si saprá;
+ _saperimo_, sapremo;
+ _sappi_, seppi;
+ _sapper_, seppero.
+
+ _sapienza_, 'fai gran _s._', operi molto saggiamente.
+
+ _sapire_, sapere.
+
+ _sapuri_, sapori.
+
+ _Sardenna_, Sardegna.
+
+ _sarocchiosa_, catarrosa.
+
+ _Sassogna_, Sassonia.
+
+ _satesfamme_, soddisfami.
+
+ _satisfacenza_, soddisfazione.
+
+ _satisfare_, soddisfare.
+
+ _savorita_, saporita.
+
+ _savoro_, dolce, saporito.
+
+ _sbagutito_, sbigottito.
+
+ _sbandegione_, 'ha fatto _sb._', è stato cacciato.
+
+ _sbandigione_, 'm'on fatta _sb._', mi hanno cacciato.
+
+ _sbarattata_, sbaragliata.
+
+ _scacco giocato_, scacco matto.
+
+ _scalone_, scala.
+
+ _scandalizata_, 'con Dio _sc._', perduta dinanzi a Dio.
+
+ _scapolato_, liberato.
+
+ _scarporire_, strappare, sradicare.
+
+ _scelenguato_, 'parlaran _sc._', balbetteranno.
+
+ _scelo_, lo sa.
+
+ _scere_, sapere.
+
+ _sceverita_, 'a la _sc._', al momento della separazione, della morte.
+
+ _sceverute_, separate, divise.
+
+ _Schiavonia_ [_Schiavonía_], Slavonia.
+
+ _schierne_, 'tiemmi a _sch._', mi schernisci.
+
+ _schirmere_, schermire, difendere.
+
+ _schirmete_, difese, ripari.
+
+ _schirmire_, difendere.
+
+ _schirmite_, 'con le vostre _sch._', male arti, civetterie.
+
+ _schirnimento_, scherno.
+
+ _schirnire_, schernire.
+
+ _scialbergare_, sgombrare.
+
+ _sciama_, odia.
+
+ _sciamore_, odio.
+
+ _sciarmato_, disarmato.
+
+ _sciliata_, slegata, separata.
+
+ _sciordenato_, _-i_, disordinato, smodato.
+
+ _scioverna_. Il Tressati spiega: 'Nelle
+ nostre parti colui il quale va or a mangiare con uno or con un
+ altro e cosí sparambia il suo, si dice sciovernarsi qua e lá'.
+
+ _scire_, sapere.
+
+ _scito_, _-a_, uscito.
+
+ _sciucco_, 'pianto _sc._', arido, senza lacrime.
+
+ _sciuna_, sola, sprovvista.
+
+ _scolta_, ascolta.
+
+ _scomunicato_, la scomunica.
+
+ _sconfitta_, fig., la morte.
+
+ _sconoscenza_, ingratitudine.
+
+ _sconta_, 'Dio lo peccato _sc._', toglie dal conto, dal debito.
+
+ _scontra_, incontro, verso, contro.
+
+ _scontrafatto_, deformato.
+
+ _scontrare_, avvenire, accadere;
+ _scontròne_, accadde;
+ _scontrato_, _-i_, _scontrade_.
+
+ _scontro_, 'mal _sc._', cattivo incontro.
+
+ _sconza_, sconcia, guasta.
+
+ _scoperto_, 'a _sc._', apertamente.
+
+ _scopresse_, scoprisse.
+
+ _scoprito_, scoperto.
+
+ _scorta_, compagnía;
+ _-e_, ricompense.
+
+ _scorte_, pronte, accorte.
+
+ _scorteggiante_, guida, conduttrice.
+
+ _scortico_, pomata per render morbida la pelle.
+
+ _scotegiante_, superba, orgogliosa.
+
+ _scottone_, scotto.
+
+ _scretta_, scritta;
+ _-e._
+
+ _Scrittura_, l'Evangelo.
+
+ _scrofizo_, 'coio _scr._', di scrofa.
+
+ _scrulla la danza_, scuoti le tue trecce, i tuoi ornamenti.
+
+ _scudato_, scudo;
+ difeso dallo scudo.
+
+ _scudone_, scudo.
+
+ _scura_, infelice, addolorata, peccaminosa.
+
+ _scurato_, oscurato;
+ _-a_, infelice.
+
+ _scusan_, 'se _sc._', si rifiutano.
+
+ _scusanza_, scusa.
+
+ _scusate_, 'en tuoi _sc._', per tua scusa.
+
+ _scuso_, rifiuto.
+
+ _scuto_, scudo.
+
+ _se'_, siede.
+
+ _sea_, sua.
+
+ _secará_, segherá.
+
+ _secolo_, il mondo.
+
+ _seconno_, secondo.
+
+ _secrete_, 'l'altissime _s._', segreti.
+
+ _secriti_, segreti.
+
+ _securanza_, certezza.
+
+ _securato_, reso certo, sicuro.
+
+ _sedile_, sedia apostolica.
+
+ _segellata_, 'mate _s._', vergine.
+
+ _segello_, sigillo.
+
+ _segna_, 'non fa _s._', non dá segno, non si mostra.
+
+ _segno_, vessillo.
+
+ _sembiaglia_, mischia, combattimento.
+
+ _semblaglia_, 'fece gran _s._', raccolse molta gente.
+
+ _semina_, semenza.
+
+ _sempremai_, vieppiú, sempre.
+
+ _senile_, il vecchio.
+
+ _sentenno_, sentendo.
+
+ _sentina_, bruttura.
+
+ _sentino_, sentina.
+
+ _sentitivi_, svegliatevi.
+
+ _sèntolo_ [_sentolo_], lo sentono.
+
+ _sentore_, facoltá di sentire, sentimento;
+ 'se ne fai piú _s._', se ancora ne parlerai.
+
+ _sequaci_, seguaci.
+
+ _sequire_, seguire: _sequir_;
+ _sequisce_, segue;
+ _sequente_.
+
+ _seráne_ [_serane_], sará.
+
+ _serba_, 'de me fatt'ha _s._', mi ha salvato.
+
+ _sere_, signore (vocativo).
+
+ _serina_, serena.
+
+ _sermone_, 'facendo suo _s._', parlando il proprio linguaggio.
+
+ _serrá_, sará.
+
+ _serrata_, 'ròina _s._', rogna fittissima.
+
+ _serrato_, 'far _s._', serrare.
+
+ _serrime_, chiusura.
+
+ _servare_, conservare ed osservare: _servar_;
+ _serva_, tien chiuso;
+ _sèrvate_, consèrvati;
+ _sèrvise_, si conservi;
+ _servando_, _servandote_;
+ _servata_.
+
+ _servemento_, 'fece el _s._', serví.
+
+ _servente_, 'li soi _s._', i servi.
+
+ _servire_, 'lassai lo tuo _s._', il tuo servizio;
+ 'en tuo _s._', per servirti.
+
+ _servito_, 'al suo _s._', servizio.
+
+ _servo_, schiavo.
+
+ _setta_, 'amara _s._', dolorosa compagnia.
+
+ _sforzare_, far violenza: _sforza_;
+ _sforzarolla_, la costringerò.
+
+ _sguardamento_, 'faceagli _sg._', la occhieggiavo.
+
+ _sguardare_, mirare, osservare: _sguarda_, _sguardano_, _sguardai_,
+ _sguardando_.
+
+ _sguardata_, 'la mia _sg._', il mio aspetto;
+ _-e_, sguardi.
+
+ _sguardato_, il contemplare, il mirare.
+
+ _sguardo_, 'per _sg._ de cruce', per rimirar la croce.
+
+ _side_, la sede.
+
+ _signorio_ [_signorío_], 'hai _s._', trionfi.
+
+ _silenzo_, silenzio.
+
+ _silere_, 'lo loro _s._', il lor silenzio: _sile_, taci;
+ _silete_, tacete.
+
+ _siloismi_, sillogismi.
+
+ _simiglia_, 'en la _s._', a somiglianza.
+
+ _simiglio_, 'lor _s._', a loro somiglianza;
+ 'senza _s._', senza pari.
+
+ _sinistro_, a sinistra.
+
+ _sio_, _-a_, suo, -a.
+
+ _sirágione_, ne saró.
+
+ _siron da star_, dovranno stare.
+
+ _site_, siete.
+
+ _sitire_, 'tant'è 'l _s._ de tua desianza', tanto forte è il tuo
+ desiderio;
+ _sitito_, desiderato.
+
+ _smaglia_, vien meno.
+
+ _smarruta_, smarrita.
+
+ _smesuranza_, grandezza, immensitá, sproporzione.
+
+ _smesurato_, 'parlando _sm._', oltre la capacitá dell'umano
+ intelletto.
+
+ _so_, suo.
+
+ _so_, sotto.
+
+ _soblima_, sublime.
+
+ _sofferente_, 'esser _s._', sopportare.
+
+ _sofferenza_, indugio.
+
+ _sofferire_, sopportare, permettere: _sofferiría_, _sofferito_.
+
+ _sofficiente_, sufficientemente.
+
+ _sofficiente_, 'esser _s._', sopportare.
+
+ _soffrire_, indugiare.
+
+ _sofisticato vero_, veritá apparente.
+
+ _sogiorno_, fasti, lusso;
+ 'far _s._', divertirsi.
+
+ _soi_, suoi;
+ 'le _soi_ mano' le sue mani.
+
+ _solfenal_, odore di zolfo.
+
+ _sòlia_ [_solia_], trono, sede celeste;
+ 'attento stai a mia _s._', mi attendi al varco.
+
+ _solidato_, solido;
+ 'acque _solidate_', ghiacciate.
+
+ _sollazzare_, 'il _s._', il divertimento, il piacere.
+
+ _sollicito_, sollecito.
+
+ _solva_, paghi.
+
+ _soma_, premio (iron.).
+
+ _somergitura_, 'farò _s._', mi sommergerò.
+
+ _sommergetura_, 'faccia _s._', si sommerga.
+
+ _sommettiriti_, sottometterete.
+
+ _somnia_, sogni.
+
+ _somniare_, sognare.
+
+ _somo_, peso.
+
+ _son_, sanno.
+
+ _sonagliando_, mandando suono di catene.
+
+ _sonarim_, suoneremo.
+
+ _sonno_, 'a _s._', spensieratamente.
+
+ _sonòcchiate_ [_sonocchiate_], svégliati.
+
+ _sònora_ [_sonora_], suoni.
+
+ _soperba_, superba.
+
+ _soperchianza_, il superfluo;
+ prepotenza.
+
+ _soprano_, sovrano.
+
+ _sopre_, sopra.
+
+ _sorte_, 'pete la sua _s._', quel che le spetta;
+ 'aver _s._', diritto;
+ 'paghi la _s._', quello che deve;
+ schiatta, progenie.
+
+ _sospetta_, 'ha _s._', ha in sospetto.
+
+ _sospezion_, sospetto.
+
+ _sospicasi_, sospetta.
+
+ _sostenetti_, sostenni, sopportai.
+
+ _sostenía_, sosteneva.
+
+ _soterrata_, 'nel fuoco _s._', gettata nel fuoco.
+
+ _sotilmente_, giudiziosamente.
+
+ _sotta_, sotto.
+
+ _sottano_, soggetto, inferiore.
+
+ _sottratto_, derubato;
+ 'fa 'l _s._', 'fa li _sottratti_', ruba.
+
+ _sottrare_, sottrarre, sapere: _sottra'_, sottrae.
+
+ _sovenesse_, sovvenisse.
+
+ _sozare_, insozzare: _sozata_.
+
+ _sozore_, sozzura.
+
+ _spalare_, manifestare, palesare: _spalato_.
+
+ _spaliando_, sparpagliando, spargendo all'aria.
+
+ _spanne_, 'tutto sto monno _sp._', invade.
+
+ _sparita_, divisa, abbandonata.
+
+ _sparte_, divide, allontana.
+
+ _sparvire_, sparviere.
+
+ _spavalde_, riferito alle mosche.
+
+ _spechiato_, immagine.
+
+ _spelagato_, 'amore _sp._', infinito, smisurato.
+
+ _spenne_, spende.
+
+ _spensare_, dispensare.
+
+ _speregiare_, raggiare: _speregia_.
+
+ _sperfonna_, 'se _sp._', sprofonda, rovina.
+
+ _spermento_, esperimento.
+
+ _spettato_, aspettato.
+
+ _speziale_, speciale.
+
+ _spezie_, forma.
+
+ _spiacemento_, 'è _sp._', dispiace.
+
+ _spicciatura_, pettinatura.
+
+ _spiegato_, spiegato.
+
+ _spinato_, coronato di spine.
+
+ _spineta_, luogo irto di spine.
+
+ _spinosa_, riccio.
+
+ _spiritale_ e _spirital_, spirituale.
+
+ _splacente_, sgradito.
+
+ _splaceza_, disgusto.
+
+ _splanare_, spiegare, dimostrare.
+
+ _splendiante_, splendente.
+
+ _splendimento_, splendore.
+
+ _splicar_, spiegare: _splico_.
+
+ _splumato_, fatto di piume.
+
+ _spogliamento_, 'è _sp._', spoglia.
+
+ _spogliao_, spogliò, privò.
+
+ _spogliature_, spogliamenti, privazioni.
+
+ _sponsare_, sposare: _sponsata_.
+
+ _sponso_, sposo.
+
+ _sprecatura_, lo spreco.
+
+ _sprobrato_, disprezzato, discacciato.
+
+ _spurione_, bastardo.
+
+ _squinantia_ [_squinantía_], angina.
+
+ _stabeleza_, stabilitá.
+
+ _stabilezza_, stabilitá.
+
+ _stacione_, abitazione;
+ fig., l'animo, il cuore.
+
+ _staendo_, stando, rimanendo.
+
+ _staesse_, stesse.
+
+ _stagione_, tempo: 'a la _st._', talvolta;
+ 'a _st._', per sempre;
+ 'en onne _st._', 'ad ogne _st._', 'onne _st._', sempre;
+ 'per _st._', per qualche tempo.
+
+ _staía_, stava.
+
+ _stainati_, fermi, fissi.
+
+ _stampiando_, urtando, spingendo.
+
+ _stando_, ''l tuo _st._', il tuo posto.
+
+ _stane_, tu stai;
+ sta.
+
+ _stanno_, stando.
+
+ _stare_, rimanere: _stando_, restando;
+ 'lo _st._', la condizione;
+ _stane_, stai e sta;
+ _ston_ e _sto_, stanno;
+ _staía_, stava;
+ _stetti_, _stai_, _staisti_, stessi;
+ _stava_, _gioce_ e _staraio_, starò;
+ _staesse_ e _stesse_, stessi, _starían_;
+ _stia_ (imp.), sta';
+ _staendo_ e _stando_.
+
+ _stascione_, 'se non prendi la _st._', se non cogli l'occasione.
+
+ _stata_, 'mia _st._', la mia vita.
+
+ _statera_, giustizia.
+
+ _statura_, 'scarsamente la _st._', relativamente alla persona.
+
+ _stazone_, dimora, prigione;
+ meta, destino.
+
+ _stemperòne_, intenerí, liquefece.
+
+ _stenguto_, spento.
+
+ _stermenare_, abbreviare.
+
+ _stermenata_, 'puza _st._', fortissima, insopportabile.
+
+ _stile_, costume.
+
+ _stímate_ [_stimate_], stigmate.
+
+ _stingni_, estingui.
+
+ _sto_, _-a_, _-i_, _-e_, cotesto, ecc.
+
+ _stomacone_, stomaco.
+
+ _stromento_, strumento.
+
+ _storto me so en ipocrisia_, mi son fatto ipocrita;
+ 'l'alma _storta_', peccatrice.
+
+ _straniato_, fatto estraneo.
+
+ _stravando_, strapazzando.
+
+ _stregnéme_, mi costringevano.
+
+ _strenga_, stringa.
+
+ _stretto_, misero, infelice;
+ _-a_, crudele;
+ 'mette a la _stretta_', opprime.
+
+ _strettura_, difficoltá, tormento.
+
+ _stromento_, 'fai te de me _str._', fate un contratto per riscattarmi;
+ 'non era tenuto per _str._', per contratto.
+
+ _strovele_, turpe, vergognoso.
+
+ _strutto_, _-a_, distrutto.
+
+ _studiante_, studente.
+
+ _stupefisi_, rimasi stupefatto.
+
+ _sturciata_, storpia.
+
+ _sturno_, schiera.
+
+ _stuta_, spegne, uccide.
+
+ _su_, suo.
+
+ _suavetoso_, soave.
+
+ _sublimato_, sublime.
+
+ _sublimo_, sublime.
+
+ _subvenuto_, aiutato.
+
+ _succurga_, soccorra.
+
+ _succurre_, soccorri.
+
+ _succurri_, soccorri.
+
+ _succurrite_, soccorrete.
+
+ _suddito_, di contro a _prelato_.
+
+ _sufficiente_, 'lo piú _s._', il piú idoneo.
+
+ _sufficienza_, 'non li par _s._', non gli pare abbastanza;
+ 'non farien _s._', non basterebbero.
+
+ _suiace_, soggiace.
+
+ _suiacemento_, soggezione.
+
+ _sumante_, 'fosse _s._', prendesse.
+
+ _sune_, su.
+
+ _suo maggiore_, maggiore di lui.
+
+ _superbietate_, superbia.
+
+ _surgere_, sorgere: _surgo_, _surge_, _surga_.
+
+ _Suria_ [_Suría_], Siria.
+
+ _sutigliamento_, intelligenza.
+
+ _sutiglianza_, 'a _s._', con astuzia.
+
+ _sutiglieza_, intelligenza.
+
+ _sutilissima_, astutissima.
+
+ _suto_, stato.
+
+ _suvarate_, pianelle di sughero.
+
+ _svalianza_, varietá, differenza.
+
+ _sveghi_, svegli.
+
+ _sviamento_, traviamento.
+
+ _svincigliando_, frustando col vinciglio.
+
+
+ _tacire_, tacere.
+
+ _talento_, 'essere in _t._', piacere.
+
+ _tanto_, 'en _t._ levata', cosí in alto;
+ col superl.: 'persona _t._ altissima'.
+
+ _taoliere_, banco, tavola da giuoco.
+
+ _targia_, scudo.
+
+ _targa_, targa, scudo.
+
+ _tasca_, borsa, bisaccia.
+
+ _taschetto_, borsa.
+
+ _tazo_, taccio.
+
+ _tege_, copre, nasconde.
+
+ _temenza_, timore.
+
+ _temperamento_, 'en _t._', temperati, austeri.
+
+ _tempestanza_, tempesta.
+
+ _tempestate_, difficoltá;
+ disgrazie, avversitá.
+
+ _tempestato_, combattuto, osteggiato;
+ tempesta.
+
+ _tempo_, 'non è per _t._', non è opportuno;
+ 'onne _t._', sempre, continuamente;
+ 'longo _t._ passato', da lungo tempo.
+
+ _temporal_, 'per _t._', per caso, qualche volta.
+
+ _tene_, te.
+
+ _tenebría_, tenebra profonda.
+
+ _tenebroso_, 'onne _t._', ogni tenebra.
+
+ _tenere_, pregiare: _tenerte_, _tengam_, teniamo.
+
+ _tenire_, tenere.
+
+ _tenore_, aiuto, sostegno, carattere.
+
+ _tentato_, tentazione.
+
+ _tento_, _-a_, tinto.
+
+ _tentòne_, tentò.
+
+ _Teotonicoro_, 'renno _T._', regno di Germania.
+
+ _tepedeza_, freddezza di affetto.
+
+ _terrafinato_, confinato.
+
+ _terráti_, ti asterrai.
+
+ _terribilita_, spaventata.
+
+ _terza_, sost., ora.
+
+ _tesaro_, tesoro.
+
+ _tesaurizi el tuo mercato_, guadagni lautamente.
+
+ _testificanza_, testimonianza.
+
+ _testo_, _-a_, cotesto.
+
+ _tia_, 'da _t._', da te.
+
+ _tieco_, teco.
+
+ _tio_, tuo.
+
+ _tiròne_, tirò.
+
+ _toccamento_, tatto;
+ 'fatto n'ho _t._', ne ho parlato.
+
+ _toccar_, bussare.
+
+ _toi_, tuoi.
+
+ _tollere_ e _toller_, togliere: _tollo_, _tolle_, _tol_, _tolleme_,
+ _tolli_, _tollime_, _tolléte_ [_tollete_], _tollíte_ [_tollite_];
+ _tolla_;
+ _tollevi_;
+ _tollerá_;
+ _tollería_;
+ _tolesse_;
+ _tollesse_;
+ _torrotte_;
+ _torrai_;
+ _tollendo_;
+ _tollendome_.
+
+ _tomento_, pomata.
+
+ _tomo_, caduta.
+
+ _tormentare_, soffrire: _tormentando_.
+
+ _tornare_, volgere: _torna_, tornano;
+ _tornata_, vòlta, trasformata.
+
+ _torte_, ingiuste.
+
+ _torto_, 'a _t._', crudelmente.
+
+ _toserate_, tosate.
+
+ _tossa_, tosse.
+
+ _totto_, tutto.
+
+ _traccia_, cammino.
+
+ _trademento_, 'so en _tr._', tradiscono.
+
+ _traduto_, tradito.
+
+ _tragesse_, traesse.
+
+ _tragiatto_, passaggio (?).
+
+ _tragisti_, traesti.
+
+ _traenno_, 'te ce mena _tr._', per forza.
+
+ _tralipare_, cadere o gettar giú dalla riva: _tralipato_, _-a_,
+ rovesciato.
+
+ _trangoscio_, mi angoscio.
+
+ _trano_, discordia, lotta.
+
+ _tranquillata_, fatta tranquilla.
+
+ _transire_, passare: _transito_ [_transíto_].
+
+ _translato_, trasportato.
+
+ _trapperia_ [_trappería_] (?).
+
+ _trare_, trarre, salvare, riscattare: _tra'_, trae;
+ _traine_ [_tráine_], ne trae;
+ _tragi_, tragga;
+ _traga_, traggano;
+ _tragesse_, traesse;
+ _tragisti_, traesti;
+ _trarai_, trarrai;
+ _traenno_, traendo.
+
+ _trasfisso_, trasformato.
+
+ _trasformanza_, trasformazione.
+
+ _trasse_, 'le pene che _tr._', che sopportò.
+
+ _trasversío_, confusione.
+
+ _trattabilitate_, possibilitá di trattare.
+
+ _trattato_, componimento poetico;
+ 'te dái en suo _tr._', in sua balía;
+ 'facce mali _trattate'_, commetta male azioni.
+
+ _tratto_, mossa, gesto, atto, mala azione, astuzia: 'dièglie 'l
+ _tr._', lo assalí;
+ 'faccio 'l _tr._', sono agli estremi.
+
+ _trattura_, estirpamento.
+
+ _travaglia_, dolore, molestia;
+ 'metter _tr._', tormentare: _travaglie_.
+
+ _travagliare_, soffrire.
+
+ _travalli_, travagli.
+
+ _travone_, trave.
+
+ _tredece_, tredici.
+
+ _tremore_, tremito, paura.
+
+ _trez'_, trecce.
+
+ _tribulanza_, dolore, pena.
+
+ _tristanza_, tristezza.
+
+ _tristare_, soffrire.
+
+ _tristore_ e _tristor_, tristezza, dolore.
+
+ _trombare_, suonare la tromba.
+
+ _troni_, tuoni.
+
+ _trovárese_, si troverebbe.
+
+ _trovòne_, trovò.
+
+ _ttutore_, 'a _tt._', sempre.
+
+ _tuo_, 'lo _t._ servire', il servirti;
+ 'en _t._ servire', per servirti;
+ 'lo _t._ affidato', chi si è affidato a te;
+ '_t._ miglior', miglior di te.
+
+ _turbanza_, turbamento.
+
+ _turbara_ [_turbára_], turberei.
+
+ _tusto_, duro, resistente.
+
+ _tutt'ore_, 'a _t._', sempre.
+
+ _tutture_, 'a _t._', sempre.
+
+
+ _ubidenza_, ubbidienza.
+
+ _uccidesse_, ucciderebbe.
+
+ _udimenti_, l'ascoltare.
+
+ _umbratura_, 'fará _u._', celerá.
+
+ _umiliata_, umiltá.
+
+ _unitato_, unione.
+
+ _unqua_, non mai: _unqua mai_, non mai;
+ _lá unqua_, dovunque.
+
+ _unquanco_, non ancora mai.
+
+ _unque_, 'lá _u._', dovunque.
+
+ _ura_, occasione, modo;
+ 'a nul' _u._', non mai;
+ 'ad _u._ ad _u._', sempre.
+
+ _usagio_, 'per _u._', abitualmente.
+
+ _usamento_, pratica, famigliaritá.
+
+ _usanza_, 'non era en _u._', non si usava;
+ 'per _u._', abitualmente.
+
+ _usare_, operare.
+
+ _uscire_, spirare, morire;
+ 'venni a l'_u._', nacqui.
+
+ _uso_, 'per _u._', abitualmente;
+ 'me so _u._', mi sono abituato.
+
+ _usura_, 'tollea l'_u._', esercitava l'usura.
+
+ _utri_, otri.
+
+
+ _vacare_, 'a Dio _v._', attendere a Dio.
+
+ _vaccio_, presto.
+
+ _valde_, 'mordendone _v._', fortemente.
+
+ _valenza_, valore.
+
+ _valimento_, valore.
+
+ _valore_, 'il molto _v._', una ricca ereditá.
+
+ _valura_, valore.
+
+ _valuta_, valore;
+ _valute_, 'a tutte mie _v._', con ogni mia possa.
+
+ _Vangelista_, Evangelista.
+
+ _vanura_, vanitá.
+
+ _vanuri_, vanitá.
+
+ _vasallaggio_, vassallaggio.
+
+ _vascello_, vasetto.
+
+ _vasecce_ [_vássece_], ci si va.
+
+ _vaseglie_, vasetti di medicinali.
+
+ _vedemento_, vista.
+
+ _vedere_ e _vedire_: _veio_, vedo;
+ _vei_, vede;
+ _vedemo_, _vedite_;
+ _vederimo_, vedremo;
+ _vedia_ [_vedía_] e _vidivi_;
+ _vide_, _vidde_, _viddi_;
+ _vede_ e _vide_ (imperat.);
+ _vedisse_, _veggia_, _veia_, _vegente_, _vedenno_, _viso_;
+ 'il mio _vedere_', il mio aspetto, 'col _v._', con lo sguardo;
+ _vederse_, vedere.
+
+ _vedimento_, vista.
+
+ _vedoveza_, privazione.
+
+ _veduto_, ''l _v._', le cose che si vedono.
+
+ _vegente onne omo nato_, dinanzi agli occhi di tutti.
+
+ _veghiare_ e _veghiar_, vegliare: _veghio_.
+
+ _veio_, 'el suo _v._', la sua vista.
+
+ _velle_, ''l mio _v._', la mia volontá.
+
+ _vencer_, vincere;
+ _véncelo_ [_vencelo_], lo vince;
+ _vencía_;
+ _vicque_, vinse;
+ _vensero_, vinsero;
+ _venciuto_, _-e_, vinto;
+ _vento_, _-e_.
+
+ _venco_, vinciglio.
+
+ _vendecanza_, vendetta.
+
+ _vendegnato_, vendemmiato.
+
+ _venditta_, vendetta.
+
+ _venen_, veleno.
+
+ _venenato_, avvelenato.
+
+ _venenno_, venendo.
+
+ _venenose_, velenose.
+
+ _venére_, venire.
+
+ _venga_, vengano.
+
+ _vengnata_, vendicata.
+
+ _veniare_, riposare.
+
+ _venino_, veleno.
+
+ _venta_, 'la _v._', la vittoria.
+
+ _ventrata_, il ventre pregno.
+
+ _ver_ ed _en ver_, verso.
+
+ _vergata_, diversitá.
+
+ _vergato_, abiti di piú colori.
+
+ _vergognare_, vergognarsi: _vergogni_, _vergogna_, _vergognan_;
+ 'col _vergognare_', con la vergogna.
+
+ _vermigni_, vermigli.
+
+ _vernato_, inverno.
+
+ _vero_, veramente.
+
+ _verráne_ [_verrane_], verrá.
+
+ _vertá_, veritá.
+
+ _vescovata_, vescovado.
+
+ _vespertino_, all'ora del vespro.
+
+ _vessazion_, tormenti.
+
+ _vessica_, vescica.
+
+ _vestaro_, vestiario, ma nel senso di luogo ove si conservano
+ le vesti.
+
+ _vestigia_, braccia.
+
+ _vestute_, vestite.
+
+ _vetare_, vietare: _vétame_ [_vetame_], _vétate_ [_vètate_, _vetate_];
+ _véto_ [_veto_], vietato.
+
+ _vexello_, vessillo.
+
+ _vezato_, 'mal _v._', male avvezzo.
+
+ _via_, 'longa _v._ assai m'è paruto andare', m'è parso d'aver fatto
+ lungo viaggio.
+
+ _vicena_, vicina.
+
+ _vicinanza_, compagnia.
+
+ _vicinata_, compagnia.
+
+ _vicque_, vinse.
+
+ _viduitate_, privazione.
+
+ _vigorando_, acquistando vigore.
+
+ _vilanza_, avvilimento, umiltá;
+ 'tenuto m'ha en _v._', mi ha tenuto a vile.
+
+ _vilare_ e _vilar_, avvilire e umiliarsi: _vilato_.
+
+ _vileza_, di contro a _gentileza_.
+
+ _viliata_, avvilita.
+
+ _vilisco_, ho a vile.
+
+ _vina_, vini.
+
+ _virginia_, vergine.
+
+ _virgo_, 'Giesse _v._', la vergine di Iesse.
+
+ _visagio_, sguardo.
+
+ _visco_, vischio.
+
+ _visione_, contemplazione.
+
+ _viso_, vista, sguardo, aspetto, visione.
+
+ _visso_, _-a_, vissuto.
+
+ _vittore_, vincitore.
+
+ _vivacce_, presti, pronti.
+
+ _vivaceza_, prestezza, prontezza.
+
+ _vivamo_, viviamo (congiuntivo).
+
+ _vivanna_, vivanda.
+
+ _vivesce_, vive.
+
+ _vivitare_, 'en mio _v._', durante tutta la mia vita.
+
+ _vocare_, 'lussuria è suo _v._', si chiama l.: _vocava_,
+ _vocato_, _-a_.
+
+ _voce_ 'gli dái la _v._', lo approvi.
+
+ _voitare_, vuotare: _voitata_.
+
+ _vol_, vogliono.
+
+ _volentire_, volentieri.
+
+ _volere_: _vo'_, voglio, _vòli_ [_voli_], _vòle_ [_vole_], _vuoli_,
+ _vòl_, _vuol_;
+ _volem_, vogliamo;
+ _vono_ e _vol_, vogliono;
+ _vogli_, tu voglia;
+ _volea_, volevano;
+ _volisse_, volessi;
+ _vòlse_ [_volse_], _vòlsi_ [_volsi_] e _vòls'_, volli;
+ _vòlse_ [_volse_] e _vuolse_, volle;
+ _vòlsete_, ti volle;
+ _vòlser_ [_volser_], vollero e _vòlserme_, mi vollero.
+
+ _volontire_, volentieri.
+
+ _volta_, 'a questa _v._', per questa v.
+
+ _voluntere_, volentieri.
+
+ _von_, vanno.
+
+ _vono_, vogliono.
+
+ _vorato_, divorato.
+
+ _voratura_, 'lupo en _v._', che divora.
+
+ _vuce_, voce.
+
+ _vulneranno_, ferendo.
+
+ _'vuto_, avuto.
+
+
+ _zambra_, camera.
+
+ _zampagliato_, intricato, impedito nelle gambe.
+
+ _zanzavaglia_, combatte.
+
+ _zifra_, 'staragioce per _z._', non conterò nulla.
+
+ _zitello_, bambino.
+
+ _zito_, fanciullo, vergine.
+
+ _zizaglia_, zizzania.
+
+ _zona_, fascia, cintura.
+
+ _zona_, cinge.
+
+
+
+
+INDICE DEI CAPOVERSI
+
+
+ Ad l'amor ch'è venuto--en carne a noi se dare pag. 146
+
+ A fra Ianne da la Verna--ch'en quartana se scioverna » 142
+
+ Alte quattro virtute--son cardinal chiamate » 165
+
+ Amor che ami tanto,--ch'io non so dir lo quanto » 198
+
+ Amor contrafatto--spogliato de vertute » 66
+
+ Amor de caritate,--perché m'hai sí ferito » 210
+
+ Amor, diletto amore,--perché m'hai lassato, amore » 155
+
+ Amor diletto,--Cristo beato » 57
+
+ Amor dolce senza pare--sei tu, Cristo, per amare » 196
+
+ Anima che desideri--d'andare ad paradiso » 74
+
+ Assai me sforzo a guadagnare--se 'l sapesse conservare » 59
+
+ Audite una entenzone--ch'era fra doi persone » 41
+
+ Audite una 'ntenzone--ch'è 'nfra l'anima e 'l corpo » 6
+
+
+ Cinque sensi mess'on pegno--ciascun d'esser el piú breve » 11
+
+ Con gli occhi ch'agio nel capo--la luce del dí mediante » 106
+
+
+ Donna del paradiso,--lo tuo figliolo è preso » 230
+
+
+ En cinque modi appareme--lo Signor en esta vita » 105
+
+ Ensegnatime Iesú Cristo,--ché lo voglio trovare » 88
+
+ En sette modi, co a me pare,--distinta è orazione » 103
+
+
+ Fede, spene e caritade--gli tre ciel vòl figurare » 160
+
+ Figli, nepoti e frati,--rendete el maltolletto » 34
+
+ Fiorito è Cristo nella carne pura » 245
+
+ Frate Ranaldo, dove se' andato?--de quolibet sí hai disputato? » 32
+
+ Fuggo la croce che me devora » 175
+
+
+ Guarda che non caggi, amico,--guarda! » 12
+
+
+ Iesú Cristo se lamenta--de la Chiesa romana » 119
+
+
+ La bontate enfinita--vòl enfinito amore » 181
+
+ La Bontade se lamenta--che l'Affetto non l'ha 'mata » 172
+
+ La fede e la speranza--m'on fatta sbandigione » 226
+
+ L'amor ch'è consumato--nullo prezzo non guarda » 244
+
+ L'amor lo cor sí vòl regnare,--discrezion vòl contrastare » 179
+
+ L'anema ch'è viziosa--a lo 'nferno è simigliata » 24
+
+ La superbia de l'altura--ha fatte tante figliole » 26
+
+ La Veritade piange,--ch'è morta la Bontade » 117
+
+ L'omo che può la sua lengua domare » 200
+
+ L'omo fo creato virtuoso » 90
+
+ Lo pastor per mio peccato--posto m'ha fuor dell'ovile » 128
+
+
+ Molto me so delongato--de la via che i santi on calcato » 60
+
+
+ O alta penitenza,--pena en amor tenuta » 9
+
+ O amor che m'ami,--prendime a li toi ami » 194
+
+ O amor de povertate--regno de tranquillitate » 134
+
+ O Amor, divino amore,--amor che non se' amato » 187
+
+ O amor, divino amore,--perché m'hai assediato » 190
+
+ O amore muto,--che non vòi parlare » 178
+
+ O anema fedele--che te vòli salvare » 65
+
+ O anima mia--creata gentile » 71
+
+ O castitate, fiore--che te sostene amore » 77
+
+ O corpo enfracedato,--io so l'anema dolente » 28
+
+ O coscienza mia,--grande me dái mo reposo » 114
+
+ O Cristo onnipotente,--dove se' enviato » 84
+
+ O Cristo onnipotente,--ove sète enviato » 86
+
+ O Cristo pietoso,--perdona el mio peccato » 38
+
+ O derrata, guarda al prezo,--se te vuoli enebriare » 170
+
+ O dolce amore,--c'hai morto l'amore » 191
+
+ O femene, guardate--a le mortal ferute » 15
+
+ O Francesco, da Dio amato,--Cristo en te s'ène mostrato » 139
+
+ O Francesco povero,--patriarca novello » 136
+
+ O frate, guarda 'l viso--se vuoi ben riguarire » 13
+
+ O frate mio, briga de tornare--nante ch'en morte si' pigliato » 17
+
+ O iubilo del core,--che fai cantar d'amore » 177
+
+ O libertá, subietta--ad omne creatura » 68
+
+ O megio virtuoso,--retenuta bataglia » 79
+
+ O me lasso, dolente,--ca lo tempo passato » 36
+
+ Omo che vol parlare,--emprima déi pensare » 167
+
+ Omo, de te me lamento--che me vai pur fugendo » 54
+
+ Omo, mettete a pensare--onde te vieti el gloriare » 44
+
+ Omo, tu se' engannato,--ché questo mondo t'ha cecato » 33
+
+ O novo canto,--c'hai morto el pianto » 143
+
+ O papa Bonifazio,--io porto el tuo prefazio » 127
+
+ O papa Bonifazio,--molt'hai iocato al mondo » 130
+
+ O peccator dolente,--che a Dio vuol retornare » 239
+
+ Or chi averá cordoglio?--vorríane alcun trovare » 153
+
+ O Regina cortese,--io so a voi venuto » 1
+
+ Or se parrá chi averá fidanza » 115
+
+ Or udite la battaglia--che me fa el falso Nemico » 109
+
+ O Signor, per cortesia,--mandame la malsanía » 112
+
+ O Vergine piú che femina--santa Maria beata » 3
+
+ O vita de Iesú Cristo,--specchio de veritate » 81
+
+ O vita penosa, continua battaglia » 45
+
+
+ Peccator, chi t'ha fidato,--che de me non hai temenza » 19
+
+ Perché m'hai tu creata,--o creatore Dio » 242
+
+ Piange la Ecclesia,--piange e dolura » 121
+
+ Piangi, dolente anima predata » 158
+
+ Povertade enamorata,--grand'è la tua signoria » 133
+
+
+ Quando t'alegri, omo de altura » 51
+
+ Que fai, anema predata?--Faccio mal, ché so dannata » 30
+
+ Que farai, fra Iacovone?--se' venuto al paragone » 124
+
+ Que farai, morte mia,--che perderai la vita » 234
+
+ Que farai, Pier da Morrone?--èi venuto al paragone » 123
+
+
+ Sapete voi novelle de l'amore » 183
+
+ Senno me pare e cortesia--empazir per lo bel Messia » 193
+
+ Se per diletto tu cercando vai » 255
+
+ Sí como la morte face--a lo corpo umanato » 22
+
+ Signore, damme la morte--nante ch'io piú te offenda » 21
+
+ Solo a Dio ne possa piacere,--non me ne curo » 62
+
+ Sopr'onne lengua amore,--bontá senza figura » 219
+
+
+ Tale qual è, tal è;--non c'è religione » 64
+
+ Troppo m'è grande fatica,--Meser, de venirte drieto » 236
+
+ Troppo perde el tempo chi non t'ama » 248
+
+
+ Udite una entenzone--ch'è fra Onore e Vergogna » 233
+
+ Un arbore è da Dio plantato--lo qual amor è nominato » 207
+
+
+ Vorría trovare chi ama;--molti trovo che sé ama » 169
+
+
+
+
+INDICE
+
+
+ I. De la beata Vergine Maria e del peccatore pag. 1
+
+ II. De la beata Vergine Maria » 3
+
+ III. Contenzione infra l'anima e corpo » 6
+
+ IV. De la penitenzia » 9
+
+ V. De cinque sentimenti » 11
+
+ VI. De la guarda de sentimenti » 12
+
+ VII. De pericoli che intervengono a l'uomo che non
+ guarda bene el viso ed altri sentimenti » 13
+
+ VIII. De l'ornamento delle donne dannoso » 15
+
+ IX. Consiglio de l'amico a l'altro amico che voglia
+ tornare a Dio » 17
+
+ X. Como Dio induce el peccatore a penitenza » 19
+
+ XI. De l'anema contrita de l'offesa di Dio » 21
+
+ XII. Como l'anema deventa morta per el peccato » 22
+
+ XIII. Como l'anima viziosa è inferno; e per lume de la
+ grazia poi se fa paradiso » 24
+
+ XIV. Como li vizi descendono da la superbia » 26
+
+ XV. Como l'anema retorna al corpo per andare al iudicio » 28
+
+ XVI. Como l'appetito de laude fa operare molte cose
+ senza frutto » 30
+
+ XVII. De frate Ranaldo, quale era morto » 32
+
+ XVIII. Como l'omo è acecato dal mondo » 33
+
+ XIX. De l'omo che non satisfece in vita sua del mal
+ acquistato » 34
+
+ XX. Del scelerato peccatore penitente » 36
+
+ XXI. De quello che domanda perdonanza da poi la morte » 38
+
+ XXII. De la vita de l'omo redutta a la vechieza » 41
+
+ XXIII. De la viltá de l'omo » 44
+
+ XXIV. Como la vita de l'omo è penosa » 45
+
+ XXV. De la contemplazione de la morte ed incinerazione
+ contra la superbia » 51
+
+ XXVI. Como Cristo se lamenta dell'omo peccatore » 54
+
+ XXVII. Como l'anima domanda aiuto contra la battaglia de
+ li sensi corporali » 57
+
+ XXVIII. De la impazienzia che fa tutti li beni perdere » 59
+
+ XXIX. De la ipocrisia » 60
+
+ XXX. De la iustizia e falsitá » 62
+
+ XXXI. Como la curiosa scienzia e l'ambizione sono
+ destruttive de la puritá » 64
+
+ XXXII. Como è da guardarse da' lupi che vengono sotto
+ vesta de pecora » 65
+
+ XXXIII. De l'amore falso che offende le virtú » 66
+
+ XXXIV. De la differenzia intra el vero e falso amore, ed
+ intra la scienzia acquisita ed infusa » 68
+
+ XXXV. Esortazione a l'anima propria che, considerata la
+ sua nobilitá, non tardi la via a l'amor divino » 71
+
+ XXXVI. Como l'anima vestita de vertú passa a la gloria » 74
+
+ XXXVII. De la castitá, la quale non basta a l'anima senza
+ l'altre virtute » 77
+
+ XXXVIII. Como è difficile passare per el megio virtuoso » 79
+
+ XXXIX. Como la vita di Iesú è specchio de l'anima » 81
+
+ XL. Como li angeli domandano a Cristo la cagione de
+ la sua peregrinazione nel mondo » 84
+
+ XLI. Como li angeli si maravigliano de la peregrinazione
+ de Cristo nel mondo » 86
+
+ XLII. Como l'anima priega li angeli che l'insegnino ad
+ trovar Iesú Cristo » 88
+
+ XLIII. De la misericordia e iustizia e como fu l'omo
+ reparato: e parlano diversi » 90
+
+ XLIV. De le petizione che sono nel paternostro » 103
+
+ XLV. Como Dio appare ne l'anima en cinque modi » 105
+
+ XLVI. Como l'anima per fede viene a le cose invisibile » 106
+
+ XLVII. De la battaglia del Nemico » 109
+
+ XLVIII. De l'infirmitá e mali che frate Iacopone demandava
+ per eccesso de caritá » 112
+
+ XLIX. De la coscienzia pacificata » 114
+
+ L. De la grande battaglia de Anticristo » 115
+
+ LI. Como la veritá piange ch'è morta la bontade » 117
+
+ LII. Como Cristo se lamenta de la Chiesa romana » 119
+
+ LIII. Del pianto de la Chiesa redutta a mal stato » 121
+
+ LIV. Epistola a Celestino papa quinto, chiamato prima
+ Pietro da Morrone » 123
+
+ LV. Cantico de frate Iacopone de la sua pregionia » 124
+
+ LVI. Epistola a papa Bonifazio ottavo » 127
+
+ LVII. Epistola seconda al prefato papa » 128
+
+ LVIII. Epistola terzia al prefato papa da poi ch'el fo
+ preso » 130
+
+ LIX. De la santa povertá signora de tutto » 133
+
+ LX. De la santa povertá e suo triplice cielo » 134
+
+ LXI. De san Francesco e de sette apparizione de croce a
+ lui e de lui fatte » 136
+
+ LXII. De san Francesco e de le battaglie del Nemico
+ contra lui » 139
+
+ LXIII. Epistola consolatoria a frate Ioanni da Fermo ditto
+ da la Verna per la stanzia dove anco se riposa:
+ transferita en vulgare la parte litterale, quale
+ è prosa » 142
+
+ LXIV. Cantico de la nativitá de Iesú Cristo » 143
+
+ LXV. Cantico secondo de la nativitá de Cristo » 146
+
+ LXVI. Pianto che fa l'anima per la occultazione de la
+ grazia » 153
+
+ LXVII. Como l'anema se lamenta de l'amore divino partito » 155
+
+ LXVIII. Como l'anima piange la partita del suo amore » 158
+
+ LXIX. Arbore de ierarchia simile a l'angelica: fondata
+ sopra la fede, speranza e caritate » 160
+
+ LXX. De le quattro virtú cardinale » 165
+
+ LXXI. Como Cristo se reposa ne l'anima ornata de virtú,
+ como sposo con la sposa » 167
+
+ LXXII. Como el vero amore del prossimo in pochi se trova » 169
+
+ LXXIII. Del gran prezo dato per vil derrata, cioè Cristo
+ per l'omo » 170
+
+ LXXIV. La bontá divina se lamenta de l'affetto creato » 172
+
+ LXXV. De la diversitá de contemplazione de croce » 175
+
+ LXXVI. Del iubilo del core che esce in voce » 177
+
+ LXXVII. De l'amor muto » 178
+
+ LXXVIII. De l'amor vero e discrezion falsa » 179
+
+ LXXIX. Della bontá divina e volontá creata » 181
+
+ LXXX. De l'amore divino destinto in tre stati » 183
+
+ LXXXI. De l'amor divino e sua laude » 187
+
+ LXXXII. Como l'anima trova Dio in tutte creature per mezo
+ de sensi » 190
+
+ LXXXIII. De l'amore de Cristo in croce, e como l'anima
+ desidera de morir con lui » 191
+
+ LXXXIV. Como è somma sapienzia essere reputato pazo per
+ l'amor de Cristo » 193
+
+ LXXXV. Como se deve amar Cristo liberalmente como esso
+ amò noi » 194
+
+ LXXXVI. Como l'anima dimanda perdonanza de l'offensione e
+ gusto d'amore » 196
+
+ LXXXVII. De l'amor divino, la misura del quale è incognita » 198
+
+ LXXXVIII. Como in l'omo perfetto sono figurate le tre
+ ierarchie con li novi cori de angeli » 200
+
+ LXXXIX. Arbore dell'amore divino » 207
+
+ XC. Como l'anima se lamenta con Dio de la caritá
+ superardente in lei infusa » 210
+
+ XCI. Come l'anima per santa nichilitá e caritá perviene
+ a stato incognito ed indicibile » 219
+
+ XCII. Como per la ferma fede e speranza se perviene a
+ triplice stato de nichilitá » 226
+
+ XCIII. Pianto de la Madonna de la passione del figliolo
+ Iesú Cristo » 230
+
+ XCIV. Como l'onore e la vergogna contendono insieme » 233
+
+ XCV. Altro cantico nel quale pur se parla de
+ anichilazione e trasformazione, come nella XCII
+ lauda de sopra posta. Ed in due stanzie de questa
+ appare defetto » 234
+
+ XCVI. Excusazione che fa el peccatore a Dio de non poter
+ far la penitenzia a la quale da lui è confortato » 236
+
+ XCVII. Amaestramento al peccatore che se vòle reconciliare
+ con Dio » 239
+
+ XCVIII. Como la ragione conforta l'anima che retorni a Dio » 242
+
+ XCIX. Condizione del perpetuo amore » 244
+
+ C. De la incarnazione del verbo divino » 245
+
+ CI. Como il vero amore non è ozioso » 248
+
+ CII. Come è da cercare Iesú per sommo diletto, el quale
+ è nostro fine: e cusí termina in lui questo volume » 255
+
+
+ Nota » 257
+
+
+ Glossario » 273
+
+
+ Indice dei capoversi » 309
+
+
+
+
+ * * * * *
+
+
+NOTA DEL TRASCRITTORE
+
+
+L'ortografia e la punteggiatura originali sono state mantenute.
+
+Sono stati inoltre corretti i seguenti refusi (correzione nella riga
+sotto):
+
+ --Del mondo ch'agio 'l vestire,--vegente voi, me ne spoglio.
+ --Del mondo ch'agio 'l vestire,--vegente voi, me ne spoglio,
+
+ COMO DIO APPARE NE L'ANINA EN CINQUE MODI
+ COMO DIO APPARE NE L'ANIMA EN CINQUE MODI
+
+ Pareme cielo stellato--chi da questi tre è spogliato.
+ Pareme cielo stellato--chi da questi tre è spogliato,
+
+ Cristo adorato!--
+ Cristo adorato!»--
+
+ todini: et in la seconda si vede certi defecti (Nota del Benaccorsi)
+ todini: et in la seconda si vede certi defecti (Nota del Bonaccorsi)
+
+ che si trovino in quella cittá: et doi altri vilumi pur antichi
+ che si trovino in quella cittá: et doi altri volumi pur antichi
+
+Il testo spazieggiato è delimitato dal carattere =.
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Le Laude, by Iacopone da Todi
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LE LAUDE ***
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+Produced by Claudio Paganelli, Emanuela Piasentini and the
+Online Distributed Proofreading Team at https://www.pgdp.net
+(Images generously made available by Editore Laterza and
+the Biblioteca Italiana at
+http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia)
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+will be renamed.
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+(and you!) can copy and distribute it in the United States without
+permission and without paying copyright royalties. Special rules,
+set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to
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+protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. Project
+Gutenberg is a registered trademark, and may not be used if you
+charge for the eBooks, unless you receive specific permission. If you
+do not charge anything for copies of this eBook, complying with the
+rules is very easy. You may use this eBook for nearly any purpose
+such as creation of derivative works, reports, performances and
+research. They may be modified and printed and given away--you may do
+practically ANYTHING with public domain eBooks. Redistribution is
+subject to the trademark license, especially commercial
+redistribution.
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+things that you can do with most Project Gutenberg-tm electronic works
+even without complying with the full terms of this agreement. See
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+Gutenberg-tm electronic works if you follow the terms of this agreement
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+works. See paragraph 1.E below.
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+1.E.6. You may convert to and distribute this work in any binary,
+compressed, marked up, nonproprietary or proprietary form, including any
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+posted on the official Project Gutenberg-tm web site (www.gutenberg.org),
+you must, at no additional cost, fee or expense to the user, provide a
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+ you already use to calculate your applicable taxes. The fee is
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+Hart, the owner of the Project Gutenberg-tm trademark. Contact the
+Foundation as set forth in Section 3 below.
+
+1.F.
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+effort to identify, do copyright research on, transcribe and proofread
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+work, (b) alteration, modification, or additions or deletions to any
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+Section 2. Information about the Mission of Project Gutenberg-tm
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+Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of
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+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
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+people in all walks of life.
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+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation web page at https://www.pglaf.org.
+
+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
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+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at
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+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
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+throughout numerous locations. Its business office is located at
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+business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact
+information can be found at the Foundation's web site and official
+page at https://pglaf.org
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+For additional contact information:
+ Dr. Gregory B. Newby
+ Chief Executive and Director
+ gbnewby@pglaf.org
+
+
+Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation
+
+Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide
+spread public support and donations to carry out its mission of
+increasing the number of public domain and licensed works that can be
+freely distributed in machine readable form accessible by the widest
+array of equipment including outdated equipment. Many small donations
+($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt
+status with the IRS.
+
+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
+charities and charitable donations in all 50 states of the United
+States. Compliance requirements are not uniform and it takes a
+considerable effort, much paperwork and many fees to meet and keep up
+with these requirements. We do not solicit donations in locations
+where we have not received written confirmation of compliance. To
+SEND DONATIONS or determine the status of compliance for any
+particular state visit https://pglaf.org
+
+While we cannot and do not solicit contributions from states where we
+have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition
+against accepting unsolicited donations from donors in such states who
+approach us with offers to donate.
+
+International donations are gratefully accepted, but we cannot make
+any statements concerning tax treatment of donations received from
+outside the United States. U.S. laws alone swamp our small staff.
+
+Please check the Project Gutenberg Web pages for current donation
+methods and addresses. Donations are accepted in a number of other
+ways including including checks, online payments and credit card
+donations. To donate, please visit: https://pglaf.org/donate
+
+
+Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic
+works.
+
+Professor Michael S. Hart was the originator of the Project Gutenberg-tm
+concept of a library of electronic works that could be freely shared
+with anyone. For thirty years, he produced and distributed Project
+Gutenberg-tm eBooks with only a loose network of volunteer support.
+
+
+Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed
+editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S.
+unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily
+keep eBooks in compliance with any particular paper edition.
+
+
+Most people start at our Web site which has the main PG search facility:
+
+ https://www.gutenberg.org
+
+This Web site includes information about Project Gutenberg-tm,
+including how to make donations to the Project Gutenberg Literary
+Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to
+subscribe to our email newsletter to hear about new eBooks.
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+The Project Gutenberg EBook of Le Laude, by Iacopone da Todi
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+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
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+Title: Le Laude
+ secondo la stampa fiorentina del 1490
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+Author: Iacopone da Todi
+
+Commentator: Giovanni Ferri
+
+Release Date: September 13, 2009 [EBook #29977]
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+Language: Italian
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+Character set encoding: ISO-8859-1
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+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LE LAUDE ***
+
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+Produced by Claudio Paganelli, Emanuela Piasentini and the
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+(Images generously made available by Editore Laterza and
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+</pre>
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+<p class="center" style="font-size:150%;"><b>SCRITTORI D&rsquo;ITALIA</b></p>
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+<p class="center"><big>IACOPONE DA TODI</big></p>
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+<h1>LE LAUDE</h1>
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+<p class="center"><b>SECONDO LA STAMPA FIORENTINA DEL 1490</b></p>
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+<p class="center"><small>A CURA DI</small></p>
+
+<p class="center">GIOVANNI FERRI</p>
+
+ <div class="figcenter" style="width: 300px;">
+<img src="images/logo.jpg" width="150" height="146" alt="CONSTANTER ET NON TREPIDE" title="CONSTANTER ET NON TREPIDE" />
+</div>
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+<p class="center g"><big>BARI</big></p>
+
+<p class="center">GIUS. LATERZA &amp; FIGLI</p>
+
+<p class="center"><small>TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI</small></p>
+
+<p class="center">1915
+</p>
+<hr class="hid" />
+<hr class="minor" />
+<p class="center"><small> PROPRIETÁ LETTERARIA</small></p>
+<hr class="minor" />
+
+<p class="center"><small> GENNAIO MCMXV&mdash;40581</small></p>
+
+<hr class="hid" />
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+<h2><a name="INDICE" id="INDICE"></a>INDICE</h2>
+
+
+<table summary="indice">
+<tr><td><a href="#I">I.</a></td><td>De la beata Vergine Maria e del peccatore </td><td class="center"> pag.</td><td class="right"> <a href="#Page_1">1</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#II">II.</a> </td><td> De la beata Vergine Maria </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_3">3</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#III">III.</a> </td><td> Contenzione infra l&rsquo;anima e corpo </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_6">6</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#IV">IV.</a> </td><td> De la penitenzia </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_9">9</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#V">V.</a> </td><td> De cinque sentimenti </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_11">11</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#VI">VI.</a> </td><td> De la guarda de sentimenti </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_12">12</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#VII">VII.</a></td><td> De pericoli che intervengono a l&rsquo;uomo che non guarda bene el viso ed altri sentimenti</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_13">13</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#VIII">VIII.</a> </td><td> De l&rsquo;ornamento delle donne dannoso </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_15">15</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#IX">IX.</a></td><td> Consiglio de l&rsquo;amico a l&rsquo;altro amico che voglia tornare a Dio </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_17">17</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#X">X.</a> </td><td> Como Dio induce el peccatore a penitenza </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_19">19</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XI">XI.</a> </td><td> De l&rsquo;anema contrita de l&rsquo;offesa di Dio </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_21">21</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XII">XII.</a> </td><td> Como l&rsquo;anema deventa morta per el peccato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_22">22</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XIII">XIII.</a> </td><td> Como l&rsquo;anima viziosa è inferno; e per lume de la grazia poi se fa paradiso </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_24">24</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XIV">XIV.</a></td><td> Como li vizi descendono da la superbia </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_26">26</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XV">XV.</a> </td><td> Como l&rsquo;anema retorna al corpo per andare al iudicio </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_28">28</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XVI">XVI.</a> </td><td> Como l&rsquo;appetito de laude fa operare molte cose senza frutto </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_30">30</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XVII">XVII.</a> </td><td>De frate Ranaldo, quale era morto</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_32">32</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XVIII">XVIII.</a> </td><td>Como l&rsquo;omo è acecato dal mondo </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_33">33</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XIX">XIX.</a> </td><td> De l&rsquo;omo che non satisfece in vita sua del mal acquistato</td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_34">34</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XX">XX.</a> </td><td> Del scelerato peccatore penitente </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_36">36</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXI">XXI.</a> </td><td> De quello che domanda perdonanza da poi la morte </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_38">38</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXII">XXII.</a> </td><td>De la vita de l&rsquo;omo redutta a la vechieza </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_41">41</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXIII">XXIII.</a> </td><td>De la viltá de l&rsquo;omo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_44">44</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXIV">XXIV.</a> </td><td>Como la vita de l&rsquo;omo è penosa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_45">45</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXV">XXV.</a></td><td> De la contemplazione de la morte ed incinerazione contra la superbia </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_51">51</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXVI">XXVI.</a></td><td> Como Cristo se lamenta dell&rsquo;omo peccatore </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_54">54</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXVII">XXVII.</a> </td><td>Como l&rsquo;anima domanda aiuto contra la battaglia de li sensi corporali </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_57">57</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXVIII">XXVIII.</a> </td><td>De la impazienzia che fa tutti li beni perdere </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_59">59</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXIX">XXIX.</a></td><td>De la ipocrisia </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_60">60</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXX">XXX.</a></td><td> De la iustizia e falsitá </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_62">62</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXI">XXXI.</a></td><td> Como la curiosa scienzia e l&rsquo;ambizione sono destruttive de la puritá </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_64">64</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXII">XXXII.</a></td><td>Como è da guardarse da&rsquo; lupi che vengono sotto vesta de pecora </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_65">65</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXIII">XXXIII.</a></td><td> De l&rsquo;amore falso che offende le virtú </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_66">66</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXIV">XXXIV.</a></td><td> De la differenzia intra el vero e falso amore, ed intra la scienzia acquisita ed infusa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_68">68</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXV">XXXV.</a> </td><td> Esortazione a l&rsquo;anima propria che, considerata la sua nobilitá, non tardi la via a l&rsquo;amor divino </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_71">71</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXVI">XXXVI.</a></td><td>Como l&rsquo;anima vestita de vertú passa a la gloria </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_74">74</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXVII">XXXVII.</a></td><td>De la castitá, la quale non basta a l&rsquo;anima senza l&rsquo;altre virtute </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_77">77</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXVIII">XXXVIII.</a></td><td>Como è difficile passare per el megio virtuoso </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_79">79</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XXXIX">XXXIX.</a> </td><td>Como la vita di Iesú è specchio de l&rsquo;anima </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_81">81</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XL">XL.</a> </td><td> Como li angeli domandano a Cristo la cagione de la sua peregrinazione nel mondo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_84">84</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLI">XLI.</a> </td><td> Como li angeli si maravigliano de la peregrinazione de Cristo nel mondo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_86">86</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLII">XLII.</a> </td><td> Como l&rsquo;anima priega li angeli che l&rsquo;insegnino ad trovar Iesú Cristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_88">88</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLIII">XLIII.</a></td><td>De la misericordia e iustizia e como fu l&rsquo;omo reparato: e parlano diversi </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_90">90</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLIV">XLIV.</a></td><td> De le petizione che sono nel paternostro </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_103">103</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLV">XLV.</a> </td><td> Como Dio appare ne l&rsquo;anima en cinque modi </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_105">105</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLVI">XLVI.</a> </td><td>Como l&rsquo;anima per fede viene a le cose invisibile </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_106">106</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLVII">XLVII.</a> </td><td> De la battaglia del Nemico </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_109">109</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLVIII">XLVIII.</a></td><td> De l&rsquo;infirmitá e mali che frate Iacopone demandava per eccesso de caritá </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_112">112</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XLIX">XLIX.</a></td><td>De la coscienzia pacificata </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_114">114</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#L">L.</a> </td><td> De la grande battaglia de Anticristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_115">115</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LI">LI.</a></td><td> Como la veritá piange ch&rsquo;è morta la bontade </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_117">117</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LII">LII.</a> </td><td>Como Cristo se lamenta de la Chiesa romana </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_119">119</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LIII">LIII.</a> </td><td>Del pianto de la Chiesa redutta a mal stato </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_121">121</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LIV">LIV.</a> </td><td>Epistola a Celestino papa quinto, chiamato prima Pietro da Morrone </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_123">123</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LV">LV.</a> </td><td> Cantico de frate Iacopone de la sua pregionia </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_124">124</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LVI">LVI.</a> </td><td> Epistola a papa Bonifazio ottavo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_127">127</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LVII">LVII.</a></td><td> Epistola seconda al prefato papa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_128">128</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LVIII">LVIII.</a> </td><td>Epistola terzia al prefato papa da poi ch&rsquo;el fo preso </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_130">130</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LIX">LIX.</a></td><td> De la santa povertá signora de tutto </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_133">133</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LX">LX.</a> </td><td> De la santa povertá e suo triplice cielo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_134">134</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXI">LXI.</a> </td><td> De san Francesco e de sette apparizione de croce a lui e de lui fatte </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_136">136</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXII">LXII.</a> </td><td> De san Francesco e de le battaglie del Nemico contra lui </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_139">139</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXIII">LXIII.</a> </td><td> Epistola consolatoria a frate Ioanni da Fermo ditto da la Verna per la stanzia dove anco se riposa: transferita en vulgare la parte litterale, quale è prosa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_142">142</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXIV">LXIV.</a> </td><td> Cantico de la nativitá de Iesú Cristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_143">143</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXV">LXV.</a> </td><td> Cantico secondo de la nativitá de Cristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_146">146</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXVI">LXVI.</a> </td><td> Pianto che fa l&rsquo;anima per la occultazione de la grazia </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_153">153</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXVII">LXVII.</a></td><td> Como l&rsquo;anema se lamenta de l&rsquo;amore divino partito </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_155">155</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXVIII">LXVIII.</a> </td><td>Como l&rsquo;anima piange la partita del suo amore </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_158">158</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXIX">LXIX.</a> </td><td> Arbore de ierarchia simile a l&rsquo;angelica: fondata sopra la fede, speranza e caritate </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_160">160</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXX">LXX.</a> </td><td> De le quattro virtú cardinale </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_165">165</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXI">LXXI.</a> </td><td>Como Cristo se reposa ne l&rsquo;anima ornata de virtú, como sposo con la sposa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_167">167</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXII">LXXII.</a> </td><td>Como el vero amore del prossimo in pochi se trova </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_169">169</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXIII">LXXIII.</a></td><td> Del gran prezo dato per vil derrata, cioè Cristo per l&rsquo;omo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_170">170</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXIV">LXXIV.</a> </td><td> La bontá divina se lamenta de l&rsquo;affetto creato </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_172">172</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXV">LXXV.</a> </td><td> De la diversitá de contemplazione de croce </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_175">175</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXVI">LXXVI.</a> </td><td> Del iubilo del core che esce in voce </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_177">177</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXVII">LXXVII.</a> </td><td> De l&rsquo;amor muto </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_178">178</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXVIII">LXXVIII.</a></td><td>De l&rsquo;amor vero e discrezion falsa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_179">179</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXIX">LXXIX.</a> </td><td> Della bontá divina e volontá creata </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_181">181</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXX">LXXX.</a> </td><td> De l&rsquo;amore divino destinto in tre stati </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_183">183</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXI">LXXXI.</a></td><td> De l&rsquo;amor divino e sua laude </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_187">187</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXII">LXXXII.</a></td><td> Como l&rsquo;anima trova Dio in tutte creature per mezo de sensi </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_190">190</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXIII">LXXXIII.</a></td><td> De l&rsquo;amore de Cristo in croce, e como l&rsquo;anima desidera de morir con lui </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_191">191</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXIV">LXXXIV.</a></td><td>Como è somma sapienzia essere reputato pazo per l&rsquo;amor de Cristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_193">193</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXV">LXXXV.</a> </td><td>Como se deve amar Cristo liberalmente como esso amò noi </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_194">194</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXVI">LXXXVI.</a></td><td> Como l&rsquo;anima dimanda perdonanza de l&rsquo;offensione e gusto d&rsquo;amore </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_196">196</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXVII">LXXXVII.</a> </td><td>De l&rsquo;amor divino, la misura del quale è incognita </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_198">198</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXVIII">LXXXVIII.</a></td><td>Como in l&rsquo;omo perfetto sono figurate le tre ierarchie con li novi cori de angeli </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_200">200</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#LXXXIX">LXXXIX.</a></td><td>Arbore dell&rsquo;amore divino </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_207">207</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XC">XC.</a> </td><td> Como l&rsquo;anima se lamenta con Dio de la caritá superardente in lei infusa </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_210">210</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCI">XCI.</a></td><td> Come l&rsquo;anima per santa nichilitá e caritá perviene a stato incognito ed indicibile </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_219">219</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCII">XCII.</a> </td><td> Como per la ferma fede e speranza se perviene a triplice stato de nichilitá </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_226">226</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCIII">XCIII.</a> </td><td>Pianto de la Madonna de la passione del figliolo Iesú Cristo </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_230">230</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCIV">XCIV.</a> </td><td>Como l&rsquo;onore e la vergogna contendono insieme </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_233">233</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCV">XCV.</a> </td><td>Altro cantico nel quale pur se parla de anichilazione e trasformazione, come nella XCII lauda de sopra posta. Ed in due stanzie de questa appare defetto </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_234">234</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCVI">XCVI.</a> </td><td> Excusazione che fa el peccatore a Dio de non poter far la penitenzia a la quale da lui è confortato </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_236">236</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCVII">XCVII.</a> </td><td> Amaestramento al peccatore che se vòle reconciliare con Dio </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_239">239</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCVIII">XCVIII.</a> </td><td> Como la ragione conforta l&rsquo;anima che retorni a Dio </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_242">242</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#XCIX">XCIX.</a> </td><td> Condizione del perpetuo amore </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_244">244</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#C">C.</a> </td><td> De la incarnazione del verbo divino </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_245">245</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#CI">CI.</a> </td><td> Como il vero amore non è ozioso </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_248">248</a></td></tr>
+<tr><td><a href="#CII">CII.</a> </td><td> Come è da cercare Iesú per sommo diletto, el quale è nostro fine: e cusí termina in lui questo volume </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_255">255</a></td></tr>
+<tr><td colspan="4">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td colspan="2"><a href="#NOTA">Nota</a> </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_257">257</a></td></tr>
+<tr><td colspan="4">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td colspan="2"><a href="#GLOSSARIO">Glossario</a> </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_273">273</a></td></tr>
+<tr><td colspan="4">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td colspan="2"><a href="#INDICE_DEI_CAPOVERSI">Indice dei capoversi</a> </td><td class="center">»</td><td class="right"><a href="#Page_309">309</a></td></tr>
+</table>
+
+
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_1" id="Page_1">[Pg 1]</a></span></p>
+
+<hr class="major" />
+
+<h2><a name="I" id="I"></a>I<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la beata Vergine Maria e del Peccatore</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Regina cortese,&mdash;io so a voi venuto<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;al mio cor feruto&mdash;deiate medecare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io so a voi venuto&mdash;com&rsquo;omo desperato<br /></span>
+<span class="i0">da omn&rsquo;altro aiuto;&mdash;lo vostro m&rsquo;è lassato;<br /></span>
+<span class="i0">se ne fusse privato,&mdash;faríeme consumare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo mio cor è feruto,&mdash;Madonna, nol so dire;<br /></span>
+<span class="i0">ed a tal è venuto,&mdash;che comenza putire;<br /></span>
+<span class="i0">non deiate soffrire&mdash;de volerm&rsquo;aiutare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donna, la sofferenza&mdash;sí m&rsquo;è pericolosa;<br /></span>
+<span class="i0">lo mal pres&rsquo;ha potenza,&mdash;la natura è dogliosa;<br /></span>
+<span class="i0">siate cordogliosa&mdash;de volerme sanare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non aio pagamento,&mdash;tanto so anichilato;<br /></span>
+<span class="i0">faite de me stromento,&mdash;servo recomperato;<br /></span>
+<span class="i0">donna, el prez&rsquo;è dato:&mdash;quel ch&rsquo;avest&rsquo;a lattare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donna, per quel amore&mdash;che m&rsquo;ha avut&rsquo;el tuo figlio<br /></span>
+<span class="i0">dever&rsquo;aver en core&mdash;de darm&rsquo;el tuo consiglio;<br /></span>
+<span class="i0">succurrime, aulente giglio,&mdash;veni e non tardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, poi ch&rsquo;èi venuto,&mdash;molto sí m&rsquo;è &rsquo;n piacere;<br /></span>
+<span class="i0">adomandimi aiuto,&mdash;dollote voluntere;<br /></span>
+<span class="i0">ètte oporto soffrire&mdash;co per arte voglio fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Medecaro per arte&mdash;emprima fa la diita;<br /></span>
+<span class="i0">guarda li sensi da parte&mdash;che non dien piú ferita<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_2" id="Page_2">[Pg 2]</a></span><span class="i0">a la natura perita&mdash;che se possa aggravare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E piglia l&rsquo;oximello,&mdash;lo temor del morire;<br /></span>
+<span class="i0">ancora si fancello,&mdash;cetto ce de&rsquo; venire;<br /></span>
+<span class="i0">vanetá lassa gire,&mdash;non pò teco regnare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E piglia decozione&mdash;lo temor de lo &rsquo;nferno;<br /></span>
+<span class="i0">pens&rsquo;en quella prescione&mdash;non escon en sempiterno;<br /></span>
+<span class="i0">la piaga girá rompenno&mdash;farallate revontare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Denante al preite mio&mdash;questo venen revonta,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;officio è sio;&mdash;Dio lo peccato sconta;<br /></span>
+<span class="i0">ca se &rsquo;l Nemico s&rsquo;aponta,&mdash;non aia que mostrare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_3" id="Page_3">[Pg 3]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="II" id="II"></a>II<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la beata Vergine Maria</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O Vergine piú che femina&mdash;santa Maria beata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piú che femina, dico;&mdash;onom nasce nemico;<br /></span>
+<span class="i0">per la Scrittura splico,&mdash;nant&rsquo;èi santa che nata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stando en ventre chiusa,&mdash;puoi l&rsquo;alma ce fo enfusa,<br /></span>
+<span class="i0">potenza virtuusa&mdash;sí t&rsquo;ha santificata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La divina onzione&mdash;sí te santificòne,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;omne contagione&mdash;remaneste illibata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;original peccato&mdash;ch&rsquo;Adam ha semenato,<br /></span>
+<span class="i0">omn&rsquo;om con quello è nato:&mdash;tu se&rsquo; da quel mondata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo peccato mortale&mdash;en tuo voler non sale,<br /></span>
+<span class="i0">e da lo veniale&mdash;tu sola emmaculata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Secondo questa rima&mdash;tu se&rsquo; la vergen prima,<br /></span>
+<span class="i0">sopre l&rsquo;altre soblima;&mdash;tu l&rsquo;hai emprima votata<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">la tua vergenetate&mdash;sopr&rsquo;omne umanetate<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en tanta puritate&mdash;mai fosse conservata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;umilitá profonda&mdash;che nel tuo cor abonda,<br /></span>
+<span class="i0">lo cielo se sprofonda&mdash;d&rsquo;esserne salutata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Virgineo proposito&mdash;en sacramento ascondito,<br /></span>
+<span class="i0">marito piglia incognito&mdash;che non fosse enfamata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;alto messo onorato&mdash;da ciel te fo mandato;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor fu paventato&mdash;de la sua annunziata:<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Conceperai tu figlio,&mdash;será senza simiglio,<br /></span>
+<span class="i0">se tu assenti al consiglio&mdash;de questa mia ambasciata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Vergen, non tardare&mdash;al suo detto assentare;<br /></span>
+<span class="i0">la gente sta chiamare&mdash;che per te sia aiutata.<span class="pagenum"><a name="Page_4" id="Page_4">[Pg 4]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aiutane, Madonna,&mdash;ca &rsquo;l mondo se sperfonna<br /></span>
+<span class="i0">se tarde la responna&mdash;che non sia avivacciata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che consentisti,&mdash;lo figliol concepisti,<br /></span>
+<span class="i0">Cristo amoroso desti&mdash;a la gente dannata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo mondo n&rsquo;è stupito&mdash;conceper per audito,<br /></span>
+<span class="i0">lo corpo star polito&mdash;a non essere toccata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sopr&rsquo;omne uso e ragione&mdash;aver concezione,<br /></span>
+<span class="i0">senza corruzione&mdash;femena gravedata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sopre ragione ed arte&mdash;senza sementa latte,<br /></span>
+<span class="i0">tu sola n&rsquo;hai le carte&mdash;e sènne fecundata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O pregna senza semina,&mdash;non fu mai fatt&rsquo;en femina,<br /></span>
+<span class="i0">tu sola sine crimina,&mdash;null&rsquo;altra n&rsquo;è trovata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo verbo creans omnia&mdash;vestito è &rsquo;n te Virginia,<br /></span>
+<span class="i0">non lassando sua solia,&mdash;divinitá encarnata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Maria porta Dio omo,&mdash;ciascun serva &rsquo;l suo como;<br /></span>
+<span class="i0">portando sí gran somo&mdash;e non essere gravata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O parto enaudito,&mdash;lo figliol partorito<br /></span>
+<span class="i0">entro del ventre uscito&mdash;de matre segellata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A non romper sogello&mdash;nato lo figliol bello,<br /></span>
+<span class="i0">lassando lo suo castello&mdash;con la porta serrata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non siría convegnenza&mdash;la divina potenza<br /></span>
+<span class="i0">facesse violenza&mdash;en sua cas&rsquo;albergata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Maria, co facivi&mdash;quando tu lo vidivi?<br /></span>
+<span class="i0">or co non te morivi&mdash;de l&rsquo;amore afocata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Co non te consumavi&mdash;quando tu lo guardavi,<br /></span>
+<span class="i0">ché Dio ce contemplavi&mdash;en quella carne velata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quand&rsquo;esso te sugea,&mdash;l&rsquo;amor co te facea,<br /></span>
+<span class="i0">la smesuranza sea&mdash;esser da te lattata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quand&rsquo;esso te chiamava&mdash;e mate te vocava,<br /></span>
+<span class="i0">co non te consumava&mdash;mate di Dio vocata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Madonna, quigli atti&mdash;che tu avev&rsquo;en quigl fatti,<br /></span>
+<span class="i0">quigl&rsquo;enfocati tratti&mdash;la lengua m&rsquo;han mozzata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando &rsquo;l pensier me struge,&mdash;co fai quando te suge?<br /></span>
+<span class="i0">lo lacremar non fuge&mdash;d&rsquo;amor che t&rsquo;ha legata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O cor salamandrato&mdash;de viver sí enfocato,<br /></span>
+<span class="i0">co non t&rsquo;ha consumato&mdash;la piena enamorata?<span class="pagenum"><a name="Page_5" id="Page_5">[Pg 5]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo don della fortezza&mdash;t&rsquo;ha data stabilezza<br /></span>
+<span class="i0">portar tanta dolcezza&mdash;ne l&rsquo;anema enfocata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;umilitate sua&mdash;embastardío la tua,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ogn&rsquo;altra me par frua&mdash;se non la sua sguardata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché tu salist&rsquo;en gloria,&mdash;esso sces&rsquo;en miseria;<br /></span>
+<span class="i0">or quigna conveneria&mdash;ha enseme sta vergata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La sua umilitate&mdash;prender umanitate,<br /></span>
+<span class="i0">par superbietate&mdash;on&rsquo;altra ch&rsquo;è pensata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Accurrite, accurrite,&mdash;gente; co non venite?<br /></span>
+<span class="i0">vita eterna vedite&mdash;con la fascia legata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venitel a pigliare,&mdash;ché non ne può mucciare,<br /></span>
+<span class="i0">che deggi arcomperare&mdash;la gente desperata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_6" id="Page_6">[Pg 6]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="III" id="III"></a>III<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Contenzione infra l&rsquo;anima e corpo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Audite una &rsquo;ntenzone&mdash;ch&rsquo;è &rsquo;nfra l&rsquo;anima e &rsquo;l corpo;<br /></span>
+<span class="i0">battaglia dura troppo&mdash;fin a lo consumare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;anima dice al corpo:&mdash;Facciamo penitenza,<br /></span>
+<span class="i0">ché possiamo fugire&mdash;quella grave sentenza<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">e guadagnar la gloria&mdash;ch&rsquo;è de tanta piacenza;<br /></span>
+<span class="i0">portimo onne gravenza&mdash;con delettoso amare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo corpo dice:&mdash;Turbome&mdash;d&rsquo;esto che t&rsquo;odo dire;<br /></span>
+<span class="i0">nutrito so &rsquo;n delicii,&mdash;nollo porría patire;<br /></span>
+<span class="i0">lo celebr&rsquo;aio debele,&mdash;porría tost&rsquo;empazire:<br /></span>
+<span class="i0">fugi cotal pensiere,&mdash;mai non me ne parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Sozo, malvascio corpo,&mdash;lussurioso, engordo!<br /></span>
+<span class="i0">ad omne mia salute&mdash;sempre te trovo sordo;<br /></span>
+<span class="i0">sostieni lo flagello&mdash;d&rsquo;esto nodoso cordo,<br /></span>
+<span class="i0">emprende sto discordo&mdash;ché t&rsquo;è ci opo danzare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Succurrite, vicini,&mdash;ché l&rsquo;anima m&rsquo;ha morto!<br /></span>
+<span class="i0">alliso, ensanguenato,&mdash;disciplinato a torto!<br /></span>
+<span class="i0">o impia, crudele,&mdash;ed ad que m&rsquo;hai redotto?<br /></span>
+<span class="i0">starò sempr&rsquo;en corrotto,&mdash;non me porrò allegrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Questa morte sí breve&mdash;non mi siría &rsquo;n talento.<br /></span>
+<span class="i0">Somme deliberata&mdash;de farte far spermento;<br /></span>
+<span class="i0">dagl cinque sensi tollere&mdash;omne delettamento,<br /></span>
+<span class="i0">e nullo piacemento&mdash;t&rsquo;agio voglia de dare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Si da li sensi tollime&mdash;li mei delettamenti,<br /></span>
+<span class="i0">siragio enfiato e tristo,&mdash;pieno d&rsquo;encrescementi;<br /></span>
+<span class="i0">torrotte la letizia&mdash;nelli tuoi pensamenti;<br /></span>
+<span class="i0">megli&rsquo;è che mo te penti&mdash;che de farlo provare.<span class="pagenum"><a name="Page_7" id="Page_7">[Pg 7]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La camiscia spògliate&mdash;e vesti sto cilizo;<br /></span>
+<span class="i0">la penetenza vètate&mdash;che non abbi delizo;<br /></span>
+<span class="i0">per guidardone dónote&mdash;questo nobel pannizo,<br /></span>
+<span class="i0">ché de coio scrofizo&mdash;te pensai d&rsquo;amantare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Da lo &rsquo;nferno recastela&mdash;questa veste penosa;<br /></span>
+<span class="i0">tesseala &rsquo;l diavolo&mdash;de pili de spinosa;<br /></span>
+<span class="i0">omne pelo pareme&mdash;una vespa orgogliosa;<br /></span>
+<span class="i0">nulla ce trovo posa,&mdash;tanto dura me pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ecco lo letto; pòsate,&mdash;iace en esto gratizo!<br /></span>
+<span class="i0">lo capezal aguardace&mdash;ch&rsquo;è un poco de paglizo:<br /></span>
+<span class="i0">lo mantellino cuoprite,&mdash;adusate col miccio;<br /></span>
+<span class="i0">questo te sia deliccio&mdash;a quel che te voglio fare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Guardate a letto morbedo&mdash;d&rsquo;esta penna splumato!<br /></span>
+<span class="i0">pietre rotonde vegioce&mdash;che venner dal fossato;<br /></span>
+<span class="i0">da qual parte volgome,&mdash;rompome el costato;<br /></span>
+<span class="i0">tutto son conquassato,&mdash;non ce posso posare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Corpo, surge; lèvate!&mdash;ché suona matutino;<br /></span>
+<span class="i0">leva su, sonocchiate&mdash;en officio divino;<br /></span>
+<span class="i0">legge nuove emponote&mdash;perfine a lo maitino;<br /></span>
+<span class="i0">emprende esto camino&mdash;che sempre t&rsquo;è opo fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Como surgo, levomi,&mdash;che non aggio dormito?<br /></span>
+<span class="i0">Degestione guastase,&mdash;non aggio ancor padito;<br /></span>
+<span class="i0">scorsa m&rsquo;è la regoma&mdash;per lo freddo c&rsquo;ho sentito;<br /></span>
+<span class="i0">el tempo non è fugito,&mdash;lassame ancor posare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed o&rsquo; staisti a &rsquo;mprendere&mdash;tu questa medicina?<br /></span>
+<span class="i0">per la tua negligenza&mdash;dotte una disciplina;<br /></span>
+<span class="i0">si piú favelli, tollote&mdash;a pranzo la cocina;<br /></span>
+<span class="i0">ché questa tua malina&mdash;penso de medecare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or ecco pranzo ornato&mdash;de delettoso pane<br /></span>
+<span class="i0">nero, azemo e duro&mdash;che nol rosecára &rsquo;l cane!<br /></span>
+<span class="i0">Non lo posso enghiuttire,&mdash;sí reo sapor me sane!<br /></span>
+<span class="i0">Altro cibo me dáne,&mdash;se me voli sostentare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Per lo parlar c&rsquo;hai fatto,&mdash;tu lassarai el vino;<br /></span>
+<span class="i0">né a pranzo né a cena&mdash;non mangerai cocino;<br /></span>
+<span class="i0">se piú favelli, aspèttate&mdash;un grave disciplino;<br /></span>
+<span class="i0">questo prometto almino&mdash;non te porrá mucciare.<span class="pagenum"><a name="Page_8" id="Page_8">[Pg 8]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Recordo d&rsquo;una femena&mdash;ch&rsquo;era bianca, vermiglia,<br /></span>
+<span class="i0">vestita, ornata, morbeda,&mdash;ch&rsquo;era una maraviglia;<br /></span>
+<span class="i0">le sue belle fateze&mdash;lo pensier m&rsquo;asutiglia;<br /></span>
+<span class="i0">molto sí me simiglia&mdash;de potergli parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or attende &rsquo;l premio&mdash;de questo c&rsquo;hai pensato;<br /></span>
+<span class="i0">lo mantello artollote&mdash;per tutto sto vernato;<br /></span>
+<span class="i0">le calzamenta lassale&mdash;per lo folle cuitato;<br /></span>
+<span class="i0">ed un disciplinato&mdash;fin a lo scorticare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;L&rsquo;acqua che bevo noceme,&mdash;caggio &rsquo;n etropesía;<br /></span>
+<span class="i0">lo vino, prego, rendeme&mdash;per la tua cortesía!<br /></span>
+<span class="i0">Se tu sano conserveme,&mdash;girò ritto per via;<br /></span>
+<span class="i0">se caggio &rsquo;n&rsquo;enfermaría,&mdash;opo me t&rsquo;è guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Poi che l&rsquo;acqua nòcete&mdash;a la tua enfermentade<br /></span>
+<span class="i0">e lo vino noceme&mdash;a la mia castitade,<br /></span>
+<span class="i0">lassa lo vino e l&rsquo;acqua&mdash;per la nostra sanetade;<br /></span>
+<span class="i0">sostien necessitate&mdash;per nostra vita servare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Prego che non m&rsquo;occide!&mdash;nulla cosa demanno;<br /></span>
+<span class="i0">en veritá promettote&mdash;de non gir mormoranno;<br /></span>
+<span class="i0">lo entenzare veiome&mdash;che me retorna en danno;<br /></span>
+<span class="i0">che non caggia nel banno&mdash;vogliomene guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se te vorrai guardare&mdash;da omne offendemento,<br /></span>
+<span class="i0">sirotte tratta a dare&mdash;lo tuo sostentamento;<br /></span>
+<span class="i0">e vorròme guardare&mdash;dal tuo encrescemento;<br /></span>
+<span class="i0">sirá delettamento&mdash;nostra vita salvare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or vedete &rsquo;l prelio&mdash;c&rsquo;ha l&rsquo;omo nel suo stato!<br /></span>
+<span class="i0">tante son l&rsquo;altre prelia,&mdash;nulla cosa ho toccato;<br /></span>
+<span class="i0">che non faccian fastidio,&mdash;aggiol&rsquo;abbreviato;<br /></span>
+<span class="i0">finisco sto trattato&mdash;en questo loco lassare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_9" id="Page_9">[Pg 9]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="IV" id="IV"></a>IV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la penitenzia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O alta penitenza,&mdash;pena en amor tenuta!<br /></span>
+<span class="i0">grand&rsquo;è la tua valuta,&mdash;per te ciel n&rsquo;è donato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se la pena teneme,&mdash;èmme despiacemento;<br /></span>
+<span class="i0">lo spiacere recame&mdash;la pena en gran tormento;<br /></span>
+<span class="i0">ma si aggio la pena&mdash;redutt&rsquo;en mio talento,<br /></span>
+<span class="i0">èmme delettamento&mdash;l&rsquo;amoroso penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sol la colpa è &rsquo;n&rsquo;odio&mdash;a l&rsquo;anema ordenata;<br /></span>
+<span class="i0">e la pena gli è gaudio&mdash;en vertut&rsquo;esercetata;<br /></span>
+<span class="i0">lo contrario sentese&mdash;l&rsquo;anema ch&rsquo;è dannata;<br /></span>
+<span class="i0">la pena è &rsquo;n&rsquo;odiata,&mdash;la colpa en delettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O mirabil odio,&mdash;d&rsquo;omne pena signore!<br /></span>
+<span class="i0">nulla recev&rsquo;ingiuria,&mdash;non se&rsquo; perdonatore;<br /></span>
+<span class="i0">nullo nemico trovite,&mdash;omn&rsquo;om si è &rsquo;n&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">tu sol el malfattore&mdash;degno del tuo odiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O falso amor proprio,&mdash;c&rsquo;hai tutto lo contraro!<br /></span>
+<span class="i0">molta recepe engiuria&mdash;de perdonanza avaro;<br /></span>
+<span class="i0">molti nemici troviti,&mdash;null&rsquo;om te trovi caro;<br /></span>
+<span class="i0">lo tuo vivere amaro&mdash;lo &rsquo;nferno ha comenzato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O alta penetenza,&mdash;en mio odio fondata,<br /></span>
+<span class="i0">atto de la grazia&mdash;che fo per gratis data,<br /></span>
+<span class="i0">fuga l&rsquo;amor proprio&mdash;con tutta sua masnata,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;anema ha sozata&mdash;en bruttura de peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En tre modi pareme&mdash;divisa penetenza:<br /></span>
+<span class="i0">contrizion è prima&mdash;ch&rsquo;empetra la &rsquo;ndulgenza;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altr&rsquo;è confessione&mdash;che l&rsquo;anema ragenza;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altr&rsquo;è satisfacenza&mdash;de deveto pagato.<span class="pagenum"><a name="Page_10" id="Page_10">[Pg 10]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tre modi fa nell&rsquo;anima&mdash;peccato percussure:<br /></span>
+<span class="i0">la prima offende Dio&mdash;ched è suo creatore;<br /></span>
+<span class="i0">la simiglianza tolleglie&mdash;ch&rsquo;avea de lo Signore,<br /></span>
+<span class="i0">e dáse en possessore&mdash;del demone dannato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Contrizion adornase&mdash;de tre medicamente:<br /></span>
+<span class="i0">contra l&rsquo;offeso Dio&mdash;dágli dolor pognente,<br /></span>
+<span class="i0">contra la deformanza&mdash;un vergognar cocente,<br /></span>
+<span class="i0">ed un temor fervente&mdash;che &rsquo;l demone ha fugato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per lo temore cacciase&mdash;quella malvagia schiera,<br /></span>
+<span class="i0">la simiglianza rendeglse&mdash;per la vergogna vera,<br /></span>
+<span class="i0">per dolor perdonase&mdash;l&rsquo;offesa de Dio fera<br /></span>
+<span class="i0">ed en questa manera&mdash;corre questo mercato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Confessione pareme&mdash;atto de veretade,<br /></span>
+<span class="i0">occultata malizia&mdash;redutta a chiaritade;<br /></span>
+<span class="i0">per la bocca reiettase&mdash;tutta la &rsquo;nfermetade;<br /></span>
+<span class="i0">riman l&rsquo;uom en sanetade,&mdash;dal vizio purgato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo satisfare pareme&mdash;iustizia en suo atto;<br /></span>
+<span class="i0">fruttificata morte&mdash;fece l&rsquo;arbor desfatto,<br /></span>
+<span class="i0">fruttificata grazia&mdash;sí fa l&rsquo;albor refatto,<br /></span>
+<span class="i0">ciascun senso fa patto&mdash;de vivere regolato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;audito entra en scola&mdash;a &rsquo;mprendere sapienza,<br /></span>
+<span class="i0">lo viso getta lacreme&mdash;per la gravosa offenza,<br /></span>
+<span class="i0">lo gusto entra en regola&mdash;en ordinata astinenza,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;odor fa penetenza,&mdash;&rsquo;n&rsquo;enfermaría s&rsquo;è dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E lo tatto puniscese&mdash;degli suoi delettamente,<br /></span>
+<span class="i0">li panni molli spogliasi,&mdash;vestese panni pognente,<br /></span>
+<span class="i0">de castetate adornase&mdash;guardata en argomente,<br /></span>
+<span class="i0">e far de sé presente&mdash;a Dio molto è grato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_11" id="Page_11">[Pg 11]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="V" id="V"></a>V<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De cinque sentimenti</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Cinque sensi mess&rsquo;on pegno&mdash;ciascun d&rsquo;esser el piú breve;<br /></span>
+<span class="i0">la lor delettanza leve&mdash;ciascun briga breviare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Emprima parla l&rsquo;audito:&mdash;I&rsquo; ho &rsquo;l pegno guadagnato;<br /></span>
+<span class="i0">lo sonar ch&rsquo;aio audito&mdash;dal mi&rsquo; organo è fugato;<br /></span>
+<span class="i0">en un ponto fo &rsquo;l toccato&mdash;e nulla cosa n&rsquo;ha tenere;<br /></span>
+<span class="i0">però ve dovería piacere&mdash;la sentenzia a me dare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo viso dice:&mdash;Non currite,&mdash;ch&rsquo;i&rsquo; ho venta la sentenza;<br /></span>
+<span class="i0">le forme e color che vide,&mdash;chiusi li occhi e fui en perdenza;<br /></span>
+<span class="i0">or vedete l&rsquo;armagnenza&mdash;co fo breve abreviata!<br /></span>
+<span class="i0">la sentenza a me sia data&mdash;non me par da dubitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo gusto sí dá &rsquo;l libello&mdash;demostrando sua ragione:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;La mia brevetá passa,&mdash;questo non è questione;<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;entrar de la magione&mdash;doi deta fo &rsquo;l passaio<br /></span>
+<span class="i0">e lo delettar que n&rsquo;aio&mdash;che passò co somniare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;odorato sí demostra&mdash;lo breve delettamento:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;D&rsquo;oltramar venner le cose&mdash;per aver mio piacemento,<br /></span>
+<span class="i0">spese grande con tormento&mdash;ce vedete che fuor fatte;<br /></span>
+<span class="i0">qual me ne remaser parte&mdash;voi lo potete iudicare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tatto lussurioso&mdash;ce vergogna d&rsquo;apparire,<br /></span>
+<span class="i0">le deletto puteglioso&mdash;lo vergogna proferire,<br /></span>
+<span class="i0">or vedete &rsquo;l vil piacere&mdash;quegno prezo ci ha lassato!<br /></span>
+<span class="i0">un fetor esterminato&mdash;ch&rsquo;è vergogna mentovare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non fia breve lo penare&mdash;c&rsquo;ha sí breve delettanza;<br /></span>
+<span class="i0">longo siría a proferire&mdash;lo penar esmesuranza;<br /></span>
+<span class="i0">omo, vedi questa usanza&mdash;ch&rsquo;è un ioco di guirmenella;<br /></span>
+<span class="i0">posta ci hai l&rsquo;anima bella&mdash;per un tratto che vòi fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anema mia, tu se&rsquo; eterna,&mdash;eterno vòi delettamento;<br /></span>
+<span class="i0">li sensi e lor delettanza&mdash;vedi senza duramento;<br /></span>
+<span class="i0">a Dio fa&rsquo; tuo salimento,&mdash;esso sol te può empire;<br /></span>
+<span class="i0">loco el ben non sa finire,&mdash;ché eterno è &rsquo;l delettare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_12" id="Page_12">[Pg 12]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="VI" id="VI"></a>VI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la guarda de sentimenti</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Guarda che non caggi, amico,<br /></span>
+<span class="i0">guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or te guarda dal Nemico,&mdash;che se mostra esser amico;<br /></span>
+<span class="i0">no gli credere a l&rsquo;iniquo,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guarda &rsquo;l viso dal veduto,&mdash;ca &rsquo;l coragio n&rsquo;è feruto;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a gran briga n&rsquo;è guaruto,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non udir le vanetate,&mdash;che te traga a su&rsquo; amistate;<br /></span>
+<span class="i0">piú che visco apicciarate,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pon&rsquo; al tuo gusto un frino,&mdash;ca &rsquo;l soperchio gli è venino;<br /></span>
+<span class="i0">a lussuria è sentino,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate da l&rsquo;odorato,&mdash;lo qual ène sciordenato;<br /></span>
+<span class="i0">ca &rsquo;l Signor lo t&rsquo;ha vetato,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate dal toccamento,&mdash;lo qual a Dio è spiacemento,<br /></span>
+<span class="i0">al tuo corpo è strugimento,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate da li parente&mdash;che non te piglien la mente;<br /></span>
+<span class="i0">ca te faran star dolente,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate da molti amice,&mdash;che frequentan co formice;<br /></span>
+<span class="i0">en Dio te seccan le radice,&mdash;guarda!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate dai mal pensiere,&mdash;che la mente fon ferire,<br /></span>
+<span class="i0">la tua alma enmalsanire,&mdash;guarda!<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_13" id="Page_13">[Pg 13]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="VII" id="VII"></a>VII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De pericoli che intervengono a l&rsquo;uomo<br /> che non guarda bene el viso
+ed altri sentimenti</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O frate, guarda &rsquo;l viso,&mdash;se vuoi ben riguarire!<br /></span>
+<span class="i0">ca mortal ferite a l&rsquo;alma&mdash;spesse fiate fon venire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dal diavolo a l&rsquo;alma&mdash;lo viso è ruffiano,<br /></span>
+<span class="i0">e quanto può se studia&mdash;de mettergliela en mano;<br /></span>
+<span class="i0">se ode fatto vano,&mdash;reportalo a la corte;<br /></span>
+<span class="i0">la carne sta a le porte&mdash;per le novelle audire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Audita la novella,&mdash;la carne fa sembiaglia<br /></span>
+<span class="i0">e contra la rascione&mdash;sí dá grande battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">e suo voler non smaglia&mdash;con la voglia emportuna;<br /></span>
+<span class="i0">se trova l&rsquo;alma sciuna,&mdash;fallase consentire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Conscienzia resiste,&mdash;demostra lo peccato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Dio ne siría offeso&mdash;e tu siríe dannato.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Lo corpo mal vezato&mdash;risponde com&rsquo;è uso:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Dio sí è piatuso,&mdash;lo me porrá parcire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La veretá risponde:&mdash;Tu alleghi falsamente,<br /></span>
+<span class="i0">ché Dio mai non perdona&mdash;se non è penitente;<br /></span>
+<span class="i0">pentir sofficiente&mdash;non l&rsquo;hai in tua redetate;<br /></span>
+<span class="i0">partirte dai peccate&mdash;con verace pentire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La carne dice:&mdash;Io ardo,&mdash;non lo posso portare,<br /></span>
+<span class="i0">satesfamme esta fiata,&mdash;che me possa posare;<br /></span>
+<span class="i0">vogliote poi iurare&mdash;de starte sempre suietta;<br /></span>
+<span class="i0">sirò sí casta e netta&mdash;che te sirá em piacere.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Responde la ragione:&mdash;Seríe detoperata,<br /></span>
+<span class="i0">e poi da omne gente&mdash;seríe sempre adetata;<br /></span>
+<span class="i0">ecco la mal guidata&mdash;confusion de parente,<br /></span>
+<span class="i0">che fa tutta sua gente&mdash;con gran vergogna gire!<span class="pagenum"><a name="Page_14" id="Page_14">[Pg 14]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo diavolo ce parla&mdash;ed ensegna:&mdash;Questa posta<br /></span>
+<span class="i0">tu la puoi far occulta,&mdash;d&rsquo;omne gente nascosta;<br /></span>
+<span class="i0">passa questa giostra,&mdash;nullo pensar facciamo;<br /></span>
+<span class="i0">se piú lo &rsquo;nduciamo,&mdash;tosto porri&rsquo; empascire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanti sono li tumulti&mdash;e gli émpeti carnale,<br /></span>
+<span class="i0">che la ragion tapina&mdash;s&rsquo;enchina a quisti male;<br /></span>
+<span class="i0">doventa bestiale&mdash;e perde omne ragione;<br /></span>
+<span class="i0">tanta confusione&mdash;non se porría scoprire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da poi ch&rsquo;è caduta,&mdash;conscienzia è mordace;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;acqua e lo vento posa,&mdash;de stimolar non tace!<br /></span>
+<span class="i0">lo cor perde la pace&mdash;e perde l&rsquo;allegreza<br /></span>
+<span class="i0">e viengli tal tristeza,&mdash;non si può reverire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sospicasi la misera&mdash;che &rsquo;l saccia omnechivegli;<br /></span>
+<span class="i0">se vede gent&rsquo;ensemora,&mdash;pensa de lei pispigli;<br /></span>
+<span class="i0">se gli vol dar consigli,&mdash;non par che ci aian loco;<br /></span>
+<span class="i0">perdut&rsquo;ha riso e ioco&mdash;ed onne alegrez&rsquo;avere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Borbotanse le cose,&mdash;le gente a pispigliare;<br /></span>
+<span class="i0">li parenti sentolo,&mdash;coménzate a lagnare;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor vorría crepare,&mdash;tant&rsquo;ha &rsquo;lbergate doglie!<br /></span>
+<span class="i0">tentat&rsquo;è de rei voglie&mdash;de volerse perire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo diavolo ce rieca&mdash;mala tentazione:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Que fai, detoperata&mdash;d&rsquo;onne tua nazione?<br /></span>
+<span class="i0">Questa confusione&mdash;non è da comportare;<br /></span>
+<span class="i0">molte fa desperare,&mdash;en mala morte finire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guarda, non glie credere!&mdash;ché gionge al mal el peio;<br /></span>
+<span class="i0">ché questa tua caduta&mdash;sí pò aver remeio;<br /></span>
+<span class="i0">contra te fa asseio&mdash;de volerte guardare,<br /></span>
+<span class="i0">con pianto confessare;&mdash;sí porrai reguarire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedete li pericoli&mdash;con breve comenzate,<br /></span>
+<span class="i0">che nascon gli omicidii&mdash;e guastan le casate;<br /></span>
+<span class="i0">guardateve a l&rsquo;entrate&mdash;che non entre esto foco!<br /></span>
+<span class="i0">si se cce anida loco,&mdash;nol porrai scarporire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or vedete el frutto&mdash;del mal delettamento:<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma el corpo ha posto&mdash;en cotanto tormento;<br /></span>
+<span class="i0">síate recordamento,&mdash;frate, la guarda fare;<br /></span>
+<span class="i0">se vòi l&rsquo;alma salvare,&mdash;non ce stare a dormire.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_15" id="Page_15">[Pg 15]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="VIII" id="VIII"></a>VIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;ornamento delle donne dannoso</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O femene, guardate&mdash;a le mortal ferute;<br /></span>
+<span class="i0">nelle vostre vedute&mdash;el basalisco mostrate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El basilisco serpente&mdash;occide om col vedere,<br /></span>
+<span class="i0">lo viso envenenato&mdash;sí fa el corpo morire;<br /></span>
+<span class="i0">pegio lo vostro aspetto&mdash;fa l&rsquo;anime perire<br /></span>
+<span class="i0">da Cristo, dolce sire,&mdash;che care l&rsquo;ha comparate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo basilisco ascondese,&mdash;non se va demostrando;<br /></span>
+<span class="i0">non vedendo, iacese&mdash;e non fa ad alcun danno;<br /></span>
+<span class="i0">peggio che &rsquo;l basalisco&mdash;col vostro deportanno,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;anime vulneranno&mdash;colle false sguardate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Co non pensate, femene,&mdash;col vostro portamento<br /></span>
+<span class="i0">quant&rsquo;anem&rsquo;a sto secolo&mdash;mandate a perdimento?<br /></span>
+<span class="i0">solo col desiderio,&mdash;senz&rsquo;altro toccamento,<br /></span>
+<span class="i0">pur che gli èi en talento,&mdash;a l&rsquo;aneme macellate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non ve pensate, femene,&mdash;co gran preda tollite,<br /></span>
+<span class="i0">a Cristo, dolce amore,&mdash;mortal dáite ferite?<br /></span>
+<span class="i0">serve del diavolo,&mdash;sollecete i servite;<br /></span>
+<span class="i0">colle vostre schirmite&mdash;molt&rsquo;anime i mandate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dice che acóncete,&mdash;ché piace al tuo signore;<br /></span>
+<span class="i0">ma lo pensier engannate,&mdash;ché nogl se&rsquo; en amore;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;alcun stolto aguardate,&mdash;sospezion ha en core<br /></span>
+<span class="i0">che contra lo su onore&mdash;facce mali trattate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lagna poi e fèrite&mdash;e tiente en gelosia,<br /></span>
+<span class="i0">vuol saper li luocora&mdash;e quegn&rsquo;hai compagnia;<br /></span>
+<span class="i0">porrate poi l&rsquo;ensidie,&mdash;si t&rsquo;ha sospetta e ria;<br /></span>
+<span class="i0">non giova dicería&mdash;che facce en tuoi scusate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or vede che fai, femena,&mdash;co te sai contrafare!<br /></span>
+<span class="i0">la tua persona piccola&mdash;co la sai dimostrare!<br /></span>
+<span class="i0">sotto li piede méttete&mdash;ch&rsquo;una gigante pare,<br /></span>
+<span class="i0">puoi con lo strascinare&mdash;cuopre le suvarate.<span class="pagenum"><a name="Page_16" id="Page_16">[Pg 16]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se è femena pallida,&mdash;secondo sua natura,<br /></span>
+<span class="i0">arosciase la misera&mdash;non so con que tentura;<br /></span>
+<span class="i0">se è bruna, embiancase&mdash;con far sua lavatura;<br /></span>
+<span class="i0">mostrando sua pentura,&mdash;molt&rsquo;aneme ha dannate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mostrerá la misera&mdash;ch&rsquo;aggia gran trecce avolte;<br /></span>
+<span class="i0">la sua testa adornase&mdash;co fossen trecce acolte<br /></span>
+<span class="i0">o de tomento fracedo&mdash;o&rsquo; so pecciòle molte,<br /></span>
+<span class="i0">cosí le gente stolte&mdash;da lor son engannate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per temporal avenesse&mdash;che l&rsquo;om la veda sciolta<br /></span>
+<span class="i0">vedi che fa la demona&mdash;colla sua capovolta!<br /></span>
+<span class="i0">le trez&rsquo;altrui componese&mdash;non so con que girvolta;<br /></span>
+<span class="i0">farattece una colta&mdash;che paion en capo nate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Que fará la misera&mdash;per aver polito volto?<br /></span>
+<span class="i0">porrásece lo scortico&mdash;che &rsquo;l coio vecchio n&rsquo;ha tolto;<br /></span>
+<span class="i0">remette &rsquo;l coio morbedo,&mdash;parrá citella molto;<br /></span>
+<span class="i0">sí engannan l&rsquo;omo stolto&mdash;con lor falsificate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che a la femina&mdash;èglie la figlia nata,<br /></span>
+<span class="i0">co la natura formala,&mdash;pare una sturciata;<br /></span>
+<span class="i0">tanto lo naso tiraglie,&mdash;strengendo a la fiata,<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;ha sí reparata&mdash;che porrá far brigate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Son molte che per omene&mdash;non fon nullo aconciato;<br /></span>
+<span class="i0">delettanse fra l&rsquo;altre&mdash;aver grand&rsquo;apparato;<br /></span>
+<span class="i0">non ce pense, misera,&mdash;che per van delettato<br /></span>
+<span class="i0">lo cor s&rsquo;è vulnerato&mdash;de molte enfermetate?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non hai potenza, femina,&mdash;de poter preliare;<br /></span>
+<span class="i0">ciò che non puoi con mano,&mdash;la lengua lasse fare;<br /></span>
+<span class="i0">non hai lengua a centura&mdash;de saperle gettare<br /></span>
+<span class="i0">parole d&rsquo;adolorare&mdash;che passan le corate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non giacerá a dormire&mdash;quella che hai ferita;<br /></span>
+<span class="i0">tal te dará percossa&mdash;che no ne sirai lita;<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;alcun te dará &rsquo;nfamia&mdash;che ne sirai schernita;<br /></span>
+<span class="i0">menarai poi tu vita&mdash;con molte tempestate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sospicará maritota&mdash;che non sie de lui prena;<br /></span>
+<span class="i0">tal glie verrá tristizia,&mdash;che gli secará omne vena;<br /></span>
+<span class="i0">acoglieratte en camora&mdash;che nol senta vicena;<br /></span>
+<span class="i0">qual ce trarai mena&mdash;de morte angustiata!<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_17" id="Page_17">[Pg 17]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="IX" id="IX"></a>IX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Consiglio de l&rsquo;amico a l&rsquo;altro amico che voglia<br /> tornare a
+dio</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i0">&mdash;O frate mio, briga de tornare&mdash;nante ch&rsquo;en morte si&rsquo; pigliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nante che venga la morte,&mdash;sí briga de far lo patto;<br /></span>
+<span class="i0">ca &rsquo;l tuo ioco è &rsquo;n quella sorte&mdash;ch&rsquo;è apresso a udir matto;<br /></span>
+<span class="i0">nante che sia &rsquo;l ioco fatto,&mdash;briga lassarlo entaulato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, ciò che tu me dici,&mdash;te ne voglio amor portare,<br /></span>
+<span class="i0">ché fai co fan i bon amice&mdash;che de l&rsquo;amico vol pensare;<br /></span>
+<span class="i0">ma ho fameglia governare&mdash;che ne so molto embrigato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se tu regge la fameglia,&mdash;non la regger de l&rsquo;altroi;<br /></span>
+<span class="i0">al poder tuo t&rsquo;arsomeglia,&mdash;quegne spese far ne pòi;<br /></span>
+<span class="i0">non morir pro i figliol toi;&mdash;ca poco n&rsquo;èi regraziato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, se l&rsquo;altrui sí rendo,&mdash;giran li me&rsquo; figli mendicati;<br /></span>
+<span class="i0">nol posso far, tutto m&rsquo;accendo&mdash;de lassargli desolati;<br /></span>
+<span class="i0">dai vicin serían chiamati&mdash;figli di quel desprezato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, or pensa la sconfitta&mdash;che non aspetta el pate e &rsquo;l figlio;<br /></span>
+<span class="i0">e sí piglia la via ritta&mdash;da mucciar da quel empiglio;<br /></span>
+<span class="i0">e quel ch&rsquo;aspetta en quel piglio&mdash;el figlio e &rsquo;l pate è poi legato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, avuto agio en usanza&mdash;ben vestir e ben calzare;<br /></span>
+<span class="i0">non porría soffrir vilanza&mdash;en questa guisa desprezare;<br /></span>
+<span class="i0">faríame a deto mostrare:&mdash;Ecco l&rsquo;uomo mal guidato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Testo a l&rsquo;amo s&rsquo;arsimiglia&mdash;ca de for ha lo dolzore,<br /></span>
+<span class="i0">e lo pesce, poi che &rsquo;l piglia,&mdash;sentene poco sapore;<br /></span>
+<span class="i0">dentro trova un amarore&mdash;che gli è molto entossecato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non porría degiun suffrire&mdash;per la mia debeletate;<br /></span>
+<span class="i0">mename a lo morire&mdash;le cocin mal frumiate;<br /></span>
+<span class="i0">e sí per mia necessitate&mdash;voglio ciò che son usato.<span class="pagenum"><a name="Page_18" id="Page_18">[Pg 18]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, or pensa le pregiune:&mdash;regi e conti ce son stati,<br /></span>
+<span class="i0">e donzelli piú che tune&mdash;en tal fame s&rsquo;on trovati,<br /></span>
+<span class="i0">che i calzar s&rsquo;on manecati;&mdash;con que loto ci on trescato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non porría veghiar la notte&mdash;e star ritto en orazione;<br /></span>
+<span class="i0">parme cosa tanto forte&mdash;de metterme a derenzione;<br /></span>
+<span class="i0">ché, se veghio per stagione,&mdash;tutto &rsquo;l dí ne vo agirlato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or pensa gli encastellati&mdash;co so attenti al veghiare!<br /></span>
+<span class="i0">che da for so assediati&mdash;da chi lor sí vol pigliare;<br /></span>
+<span class="i0">tutta notte sto a gridare,&mdash;ché &rsquo;l castel non sia robbato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, sí m&rsquo;hai sbagutito&mdash;con lo tuo bon parlamento<br /></span>
+<span class="i0">che nel cor sí so ferito&mdash;d&rsquo;un divin accendimento;<br /></span>
+<span class="i0">pigliar voglio pensamento&mdash;ch&rsquo;io non sia piú engannato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gir ne voglio a lo patrino&mdash;ad accusar la mia matteza;<br /></span>
+<span class="i0">meglio m&rsquo;è esser pelegrino&mdash;che d&rsquo;aver questa riccheza,<br /></span>
+<span class="i0">la qual me mena a la dureza&mdash;de quel fuoco acalurato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_19" id="Page_19">[Pg 19]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="X" id="X"></a>X<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como Dio induce el peccatore a penitenza</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i0">&mdash;Peccator, chi t&rsquo;ha fidato&mdash;che de me non hai temenza?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non consider, peccatore,&mdash;ch&rsquo;io te posso nabissare?<br /></span>
+<span class="i0">ed hai fatto tal fallore&mdash;ch&rsquo;io sí l&rsquo;ho cagion de fare;<br /></span>
+<span class="i0">t&rsquo;ho voluto comportare&mdash;perché tornasse a penetenza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O dolcissimo Signore,&mdash;prego che sie paziente;<br /></span>
+<span class="i0">lo Nemico engannatore&mdash;m&rsquo;ha sottratto malamente;<br /></span>
+<span class="i0">ritornato so a niente&mdash;per la gran mia niquitanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Test&rsquo;è l&rsquo;anvito che io agio&mdash;che pro &rsquo;l Nemico m&rsquo;hai lassato;<br /></span>
+<span class="i0">ed hai creso en tuo coragio&mdash;-a ciò che t&rsquo;ha consegliato;<br /></span>
+<span class="i0">el mio consegli&rsquo; hai desprezato&mdash;per la tua grande arroganza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lo conseglio me fo dato&mdash;ch&rsquo;io devesse el mondo usare:<br /></span>
+<span class="i0">Da poi che sera&rsquo; envechiato,&mdash;tu te porrai confessare;<br /></span>
+<span class="i0">assai tempo porrai dare&mdash;al Signor per perdonanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Testo era palese enganno&mdash;che te mettivi ad osolare;<br /></span>
+<span class="i0">ché non hai termen d&rsquo;un anno&mdash;ned un&rsquo;ora pòi sperare;<br /></span>
+<span class="i0">se tu credevi envechiare,&mdash;fallace era tua speranza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La speranza che avea&mdash;de lo tuo gran perdonare<br /></span>
+<span class="i0">a peccar me conducea&mdash;e facealme adoperare<br /></span>
+<span class="i0">en speranza de tornare&mdash;a la fin con gran fidanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La speranza del perdono&mdash;sí è data a chi la vole;<br /></span>
+<span class="i0">ed io a colui la dono&mdash;che del suo peccato dole,<br /></span>
+<span class="i0">non a quel che peccar sole&mdash;-ha spem ch&rsquo;io non facci la vegnanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Po&rsquo; &rsquo;l peccato avea commesso,&mdash;sí dicea del confessare;<br /></span>
+<span class="i0">el Nemico dicea con esso:&mdash;Tu nol porrai mai fare;<br /></span>
+<span class="i0">co porrai pena portare&mdash;de cusí grande offensanza?<span class="pagenum"><a name="Page_20" id="Page_20">[Pg 20]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La pena che è portata&mdash;en questo mondo del peccato,<br /></span>
+<span class="i0">lebbe cosa è reputata&mdash;a pensar de quello stato<br /></span>
+<span class="i0">nel qual l&rsquo;uomo n&rsquo;è dannato&mdash;per la sua gran nequitanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Col sozo laido peccato&mdash;me tenea col vergognare<br /></span>
+<span class="i0">e diceame:&mdash;En esso stato&mdash;tu nol porrai confessare;<br /></span>
+<span class="i0">co porrai al prete spalare&mdash;cosí grande abominanza?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meglio t&rsquo;è d&rsquo;aver vergogna&mdash;denante al preite mio,<br /></span>
+<span class="i0">che averla poi con doglia&mdash;al iudicar che farò io,<br /></span>
+<span class="i0">che mostraraio el fatto tio&mdash;en cusí grande adunanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io me rendo or pentuto&mdash;de la mia offensione<br /></span>
+<span class="i0">ché non so stato aveduto&mdash;de la mia salvazione;<br /></span>
+<span class="i0">pregote Dio, mio patrone,&mdash;che de me aggi piatanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Poi ch&rsquo;a me te sei renduto,&mdash;sí te voglio recepire;<br /></span>
+<span class="i0">e questo patto sia statuto&mdash;che non degge piú fallire;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non porría suffrire&mdash;cusí grande sconoscenza.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_21" id="Page_21">[Pg 21]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XI" id="XI"></a>XI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;anema contrita de l&rsquo;offesa di Dio</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Signore, damme la morte&mdash;nante ch&rsquo;io piú te offenda;<br /></span>
+<span class="i0">e lo cor se fenda&mdash;ch&rsquo;en mal perseverando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, non t&rsquo;è giovato&mdash;mostrarme cortesia;<br /></span>
+<span class="i0">tanto so stato engrato,&mdash;pieno di villania!<br /></span>
+<span class="i0">pun&rsquo; fin a la vita mia&mdash;ch&rsquo;è gita te contrastando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Megli&rsquo;è che tu m&rsquo;occidi,&mdash;che tu, Signor, sie offeso;<br /></span>
+<span class="i0">ché non m&rsquo;emendo, giá &rsquo;l vidi;&mdash;nante a far mal so acceso;<br /></span>
+<span class="i0">condanna ormai l&rsquo;appeso,&mdash;ché caduto è nel bando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Comenza far lo iudicio,&mdash;a tollerme la santade,<br /></span>
+<span class="i0">al corpo tolli l&rsquo;officio&mdash;che non agia piú libertade;<br /></span>
+<span class="i0">perché prosperitade&mdash;gita l&rsquo;ha mal usando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A la gente tolli l&rsquo;affetto,&mdash;che nul agi de me piatanza;<br /></span>
+<span class="i0">perch&rsquo;io non so stato deretto&mdash;aver a l&rsquo;inferme amistanza;<br /></span>
+<span class="i0">e toglieme la baldanza&mdash;ch&rsquo;io non ne vada cantando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Adunense le creature&mdash;a far de me la vendetta;<br /></span>
+<span class="i0">ché mal ho usate a tutture&mdash;contra la legge deretta;<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna la pena en me metta&mdash;per te, Signor, vendecando.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non è per tempo el corotto&mdash;ch&rsquo;io per te deggo fare;<br /></span>
+<span class="i0">piangendo continuo el botto&mdash;dovendome de te privare,<br /></span>
+<span class="i0">o cor, co &rsquo;l poi pensare&mdash;che non te vai consumando?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O cor, co &rsquo;l poi pensare&mdash;de lassar turbato amore,<br /></span>
+<span class="i0">facendol de te privare&mdash;o&rsquo; patéo tanto labore?<br /></span>
+<span class="i0">or piagne &rsquo;l suo descionore&mdash;e de te non gir curando.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_22" id="Page_22">[Pg 22]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XII" id="XII"></a>XII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anema deventa morta per el peccato</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Sí como la morte face&mdash;a lo corpo umanato,<br /></span>
+<span class="i0">molto peio sí fa a l&rsquo;anema&mdash;la gran morte del peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Emprima la morte al corpo&mdash;sí glie fa mortal ferita<br /></span>
+<span class="i0">che da omne membro i tolle&mdash;e scarporiscene la vita;<br /></span>
+<span class="i0">glie membra perdon l&rsquo;uso&mdash;poi che la vita è finita;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;anema poi s&rsquo;è partita,&mdash;lo corpo torna anichilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo peccato piú che morte&mdash;sí fa sua ferita dura;<br /></span>
+<span class="i0">ché a l&rsquo;alma tolle Dio&mdash;e corrompegl sua natura;<br /></span>
+<span class="i0">lo ben non pò operare;&mdash;ma li mali en gran plenura<br /></span>
+<span class="i0">cader en tanta affrantura&mdash;per cusí vil delettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa morte tol al corpo&mdash;la bellezza e &rsquo;l colore,<br /></span>
+<span class="i0">e la forma è sí desfatta,&mdash;ch&rsquo;a veder dá un orrore;<br /></span>
+<span class="i0">non se trova sí securo&mdash;che nogl generi pavore<br /></span>
+<span class="i0">de veder quel terrore&mdash;de l&rsquo;aspetto desformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo peccato sí fa a l&rsquo;alma&mdash;sí terribele ferita,<br /></span>
+<span class="i0">che glie tolle la bellezza&mdash;che da Dio era insignita;<br /></span>
+<span class="i0">chi vedere la potesse&mdash;sí glie tollería la vita;<br /></span>
+<span class="i0">la faccia terribilita&mdash;crudel morte è &rsquo;l suo sguardato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa morte sí fa el corpo&mdash;putredissimo, fetente;<br /></span>
+<span class="i0">e la puza stermenata&mdash;che conturba molta gente;<br /></span>
+<span class="i0">non si trova né vicino&mdash;né amico né parente<br /></span>
+<span class="i0">che voglia esser sofferente&mdash;de averlo un giorno a lato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta puza che nel mondo&mdash;fusse ensemora adunata,<br /></span>
+<span class="i0">solfenal de corpo morto&mdash;ed omne puza de privata<br /></span>
+<span class="i0">sí sería moscato ed ambra&mdash;po&rsquo; &rsquo;l fetor deglie peccata;<br /></span>
+<span class="i0">quella puzza stermenata&mdash;che lo &rsquo;nferno ha &rsquo;nputedato.<span class="pagenum"><a name="Page_23" id="Page_23">[Pg 23]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa morte naturale&mdash;a lo corpo par che dia<br /></span>
+<span class="i0">la ferita che gli tolle&mdash;omne bona compagnia;<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;esto mondo l&rsquo;ha gettato&mdash;che privato fuor ne sia,<br /></span>
+<span class="i0">co se fa la malsanía&mdash;che dai sani è separato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo peccato sí fa a l&rsquo;alma&mdash;la ferita cusí forte,<br /></span>
+<span class="i0">che li tolle Dio e i santi&mdash;e gli angeli con lor sorte;<br /></span>
+<span class="i0">de la chiesa è sbandita&mdash;e serrate i son le porte<br /></span>
+<span class="i0">e gli beni i son estorte&mdash;che nulla parte i sia dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa morte naturale&mdash;dá la sua percussione<br /></span>
+<span class="i0">che la carne sí sia data&mdash;a li vermi en comestione;<br /></span>
+<span class="i0">e li vermi congregati&mdash;d&rsquo;esto corpo fon stacione;<br /></span>
+<span class="i0">non è fra lor questione&mdash;che &rsquo;l corpo non sia devorato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo peccato sí fa a l&rsquo;alma&mdash;la terribel sua usanza;<br /></span>
+<span class="i0">ché è data a le demonia&mdash;che stia en lor congreganza;<br /></span>
+<span class="i0">non la posson consumare,&mdash;fongli mala vicinanza;<br /></span>
+<span class="i0">dangli pene en abondanza&mdash;che convene al loro stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;ultima che fa la morte&mdash;che dá &rsquo;l corpo a sepultura;<br /></span>
+<span class="i0">né palazo i dá né corte,&mdash;ma è messo en estrettura;<br /></span>
+<span class="i0">la lungheza e la lateza&mdash;molto glie se dá a mesura;<br /></span>
+<span class="i0">scarsamente la statura&mdash;so la terra è tumulato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo peccato mena l&rsquo;alma&mdash;al sepolcro de lo &rsquo;nferno;<br /></span>
+<span class="i0">e loco sí è tumulata&mdash;che non esce en sempiterno;<br /></span>
+<span class="i0">frate, lassa lo peccato&mdash;che te ce mena traenno;<br /></span>
+<span class="i0">poi ch&rsquo;èi scritto nel quaderno,&mdash;averai cotal pagato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_24" id="Page_24">[Pg 24]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XIII" id="XIII"></a>XIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima viziosa è inferno;<br /> e per lume de la grazia poi se fa
+paradiso</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;anema ch&rsquo;è viziosa&mdash;a lo &rsquo;nferno è simigliata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Casa è fatta del demono,&mdash;halla presa en patremono;<br /></span>
+<span class="i0">la superbia sede en trono&mdash;pegio è ch&rsquo;endemoniata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Socce tenebre d&rsquo;envidia,&mdash;ad onne ben post&rsquo;ha ensidia;<br /></span>
+<span class="i0">de ben non ci arman vestigia,&mdash;sí la mente ha ottenebrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ècce acceso fuoco d&rsquo;ira&mdash;che a mal far la voglia tira;<br /></span>
+<span class="i0">volgese d&rsquo;entorna e gira&mdash;mordendo co arabbiata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;accidia una freddura&mdash;ce reca senza mesura<br /></span>
+<span class="i0">posta en estrema paura&mdash;con la mente alienata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;avarizia pensosa&mdash;ècce verme che non posa;<br /></span>
+<span class="i0">tutta la mente s&rsquo;ha rosa&mdash;en tante cose l&rsquo;ha occupata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De serpente e de dragone&mdash;la gola fa gran boccone;<br /></span>
+<span class="i0">e giá non pensa la rascione&mdash;de lo scotto a la levata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La lussuria fetente,&mdash;ensolfato foco ardente,<br /></span>
+<span class="i0">trista lassa quella mente&mdash;che tal gente ci ha &rsquo;lbergata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venite gente a odire&mdash;e stupite del vedere:<br /></span>
+<span class="i0">enferno era l&rsquo;anema heri,&mdash;en paradiso oggi è tornata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da lo Patre el lume è sciso,&mdash;don de grazia m&rsquo;ha miso;<br /></span>
+<span class="i0">fatto sí n&rsquo;ha paradiso&mdash;de la mente viziata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Hacce enfusa umilitate,&mdash;morta ci ha superbietate<br /></span>
+<span class="i0">che la mente en tempestate&mdash;tenea sempre enruinata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;odio sí n&rsquo;ha fugato&mdash;e lo cor ha &rsquo;namorato;<br /></span>
+<span class="i0">nel prossimo l&rsquo;ha trasformato&mdash;en caritate abracciata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;ira n&rsquo;ha cacciata fore&mdash;e mansueto ha fatto el core,<br /></span>
+<span class="i0">refrenato omne furore&mdash;che me tenea ensaniata.<span class="pagenum"><a name="Page_25" id="Page_25">[Pg 25]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E l&rsquo;accida c&rsquo;è morta&mdash;e iustizia c&rsquo;è resorta;<br /></span>
+<span class="i0">dirizat&rsquo;ha l&rsquo;alma storta&mdash;en omne cosa ordenata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;avarizia n&rsquo;è deietta&mdash;e pietate ce se assetta;<br /></span>
+<span class="i0">larga fa la benedetta&mdash;la sua gran lemosinata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Enfrenata c&rsquo;è la gola,&mdash;temperanza ce tien scola;<br /></span>
+<span class="i0">la necessitate sola&mdash;quella sí gli è ministrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La lussuria fetente&mdash;è cacciata da la mente;<br /></span>
+<span class="i0">castetate sta presente&mdash;che la corte ha relustrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O cor, non essere engrato&mdash;tanto ben che Dio t&rsquo;ha dato!<br /></span>
+<span class="i0">vive sempre ennamorato&mdash;con la vita angelicata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_26" id="Page_26">[Pg 26]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XIV" id="XIV"></a>XIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como li vizi descendono da la superbia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">La superbia de l&rsquo;altura&mdash;ha fatte tante figliole;<br /></span>
+<span class="i0">tutto &rsquo;l mondo se ne dole&mdash;de lo mal che n&rsquo;è scontrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La superbia appetisce&mdash;omne cosa aver soietta;<br /></span>
+<span class="i0">soprapar non vol niuno&mdash;e glie qual non gli deletta;<br /></span>
+<span class="i0">glie menor mette a la stretta,&mdash;ché non i pò far tanto onore<br /></span>
+<span class="i0">quanto gli apetisce el core&mdash;del volere sciordenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aguardando a soi maiure,&mdash;una invidia c&rsquo;è nata;<br /></span>
+<span class="i0">non la puote gettar fuore,&mdash;teme d&rsquo;esser conculcata;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;odio sí l&rsquo;ha &rsquo;mpreinata,&mdash;ensidie va preparando<br /></span>
+<span class="i0">per farglie cader en bando,&mdash;ché del lor sia menovato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per poter segnoregiare&mdash;sí fa giure ne la terra,<br /></span>
+<span class="i0">e le parte ce fa fare&mdash;donde nasce molta guerra;<br /></span>
+<span class="i0">lo suo cor molto s&rsquo;aferra&mdash;quel che pensa non pò avere,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;ira sí lo fa ensanire&mdash;como cane arabbiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che l&rsquo;ira è su montata&mdash;e nel cor ha signoría,<br /></span>
+<span class="i0">crudeltate è aparechiata&mdash;de star en sua compagnia;<br /></span>
+<span class="i0">de far grande occidería&mdash;non li par sufficienza<br /></span>
+<span class="i0">tant&rsquo;è la malavoglienza&mdash;che nel cor ha semenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che l&rsquo;ira non pò fare&mdash;tutto quanto el suo volere,<br /></span>
+<span class="i0">una accidia n&rsquo;è nata,&mdash;entra &rsquo;l core a possedere;<br /></span>
+<span class="i0">omne ben li fa spiacere,&mdash;posta è &rsquo;n&rsquo;estremo temore,<br /></span>
+<span class="i0">le merolle i secca en core&mdash;del tristor c&rsquo;ha albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;accidia molto pensosa&mdash;va pensando omne viagio;<br /></span>
+<span class="i0">se l&rsquo;aver ce fosse en alto,&mdash;empieríase el tuo coragio;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;avarizia che al passagio&mdash;entra a posseder la corte,<br /></span>
+<span class="i0">destregnenza sí fa forte&mdash;ad ogne uscio far serrato.<span class="pagenum"><a name="Page_27" id="Page_27">[Pg 27]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ha sospetta la fameglia&mdash;che non i vada el suo furando;<br /></span>
+<span class="i0">moglie, figli, nuore e servi&mdash;tutti sí va tribulando;<br /></span>
+<span class="i0">or vedessi mal optando&mdash;che fa tutta la famiglia!<br /></span>
+<span class="i0">ciascun morte gli asimiglia&mdash;d&rsquo;esto demone encarnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Rape, fura, enganna e sforza;&mdash;non ce guarda mal parere<br /></span>
+<span class="i0">con guai l&rsquo;omo ch&rsquo;è &rsquo;mponente&mdash;che gli aiace el suo podere;<br /></span>
+<span class="i0">ché gli menaccia de ferire&mdash;se &rsquo;l poder suo non li dona;<br /></span>
+<span class="i0">entorno non ci arman persona&mdash;che da lui non sia predato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or vedessi terre, vigne,&mdash;orta, selve per legnare!<br /></span>
+<span class="i0">auro, argento, gioie e gemme&mdash;ne li scrigni far serrare,<br /></span>
+<span class="i0">e molina a macenare,&mdash;bestie grosse e menute,<br /></span>
+<span class="i0">case far fare enfenute&mdash;per servar suo guadagnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El biado serva en anno en anno,&mdash;ch&rsquo;aspetta la caristía;<br /></span>
+<span class="i0">poi che guasto el se manduca,&mdash;en casa mette dolentía;<br /></span>
+<span class="i0">or vedessi blasfemía&mdash;che la sua fameglia face!<br /></span>
+<span class="i0">Esbandita n&rsquo;è la pace&mdash;de tutto el suo comitato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se la sua fameglia è grasa,&mdash;èglie gran despiacemento;<br /></span>
+<span class="i0">el pane e &rsquo;l vin che va en casa&mdash;mette en suo reputamento;<br /></span>
+<span class="i0">or vedessi iniuramento:&mdash;O fameglia sprecatrice!<br /></span>
+<span class="i0">da Dio sí la maledice&mdash;ch&rsquo;el ben suo s&rsquo;on manecato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O avaro, fatt&rsquo;hai enferno&mdash;mentre la tua vita dura;<br /></span>
+<span class="i0">e de l&rsquo;altro pres&rsquo;hai l&rsquo;arra;&mdash;aspetta la pagatura!<br /></span>
+<span class="i0">o superbia de l&rsquo;altura,&mdash;vedi ove sei redutta!<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;onoranza tua destrutta,&mdash;da ogne gente se&rsquo; avilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cinque vizia ne l&rsquo;alma,&mdash;che de sopra agio contate,<br /></span>
+<span class="i0">lo superbo, envidioso&mdash;ed iroso accidiate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;avarizia toccate,&mdash;due ne regnan ne la carne<br /></span>
+<span class="i0">che tutto sto mondo spanne:&mdash;gola e lussuriato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;avarizia ha adunato&mdash;e la gola el se devura;<br /></span>
+<span class="i0">en taverne fa mercato:&mdash;per un bicchiere una voltura;<br /></span>
+<span class="i0">or vedessi sprecatura&mdash;che se fa de la guadagna!<br /></span>
+<span class="i0">la lussuria l&rsquo;acompagna&mdash;che sia vaccio consumato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta spreca una contrata&mdash;per aver una polzella;<br /></span>
+<span class="i0">or vedete sta brigata&mdash;a que è dutta sta novella!<br /></span>
+<span class="i0">anema mia tapinella,&mdash;guárdate da tal ostiere!<br /></span>
+<span class="i0">lo cielo te fon perdere&mdash;e lo &rsquo;nferno ha&rsquo; redetato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_28" id="Page_28">[Pg 28]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XV" id="XV"></a>XV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anema retorna al corpo per andare al iudicio</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O corpo enfracedato,&mdash;io so l&rsquo;anima dolente;<br /></span>
+<span class="i0">lièvate amantenente&mdash;ché sei meco dannato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;agnolo sta a trombare&mdash;voce de gran paura;<br /></span>
+<span class="i0">opo n&rsquo;è appresentare&mdash;senza nulla demora,<br /></span>
+<span class="i0">stavimi a predicare&mdash;che non avesse paura,<br /></span>
+<span class="i0">male te credette alora&mdash;quando feci el peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or se&rsquo; tu l&rsquo;alma mia&mdash;cortese e conoscente!<br /></span>
+<span class="i0">puoi che t&rsquo;andasti via,&mdash;retornai a niente;<br /></span>
+<span class="i0">famme tal compagnia&mdash;che io non sia dolente,<br /></span>
+<span class="i0">veggio terribel gente&mdash;con volto esvaliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Queste son le demonia&mdash;con chi t&rsquo;è opo abitare;<br /></span>
+<span class="i0">non t&rsquo;è opo far istoria;&mdash;que te oporá portare<br /></span>
+<span class="i0">non me trovo en memoria&mdash;de poterlo narrare;<br /></span>
+<span class="i0">se ententa fosse el mare&mdash;-non ne siría pontato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non ce posso venire,&mdash;ché so en tanta afrantura<br /></span>
+<span class="i0">che sto su nel morire,&mdash;sento la morte dura;<br /></span>
+<span class="i0">sí facisti al partire:&mdash;rompesti omne iuntura,<br /></span>
+<span class="i0">recata hai tal fortura&mdash;che ogne osso m&rsquo;ha spezato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Como da tene a mene&mdash;fo apicciato amore,<br /></span>
+<span class="i0">semo reiunti in pene&mdash;con eterno sciamore;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;ossa contra le vene,&mdash;nervi contra iunture;<br /></span>
+<span class="i0">sciordenati onne umure&mdash;de lo primero stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Unquanco Galieno,&mdash;Avicenna, Ipocrate<br /></span>
+<span class="i0">non sapper lo conveno&mdash;de mei enfermetate;<br /></span>
+<span class="i0">tutte enseme iongono&mdash;e sòmmese adirate;<br /></span>
+<span class="i0">sento tal tempestate&mdash;che non vorría esser nato.<span class="pagenum"><a name="Page_29" id="Page_29">[Pg 29]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lièvate, maledetto,&mdash;ché non poi piú morare;<br /></span>
+<span class="i0">ne la fronte n&rsquo;è scritto&mdash;tutto el nostro peccare;<br /></span>
+<span class="i0">quel che nascusi a letto&mdash;volevamo operare<br /></span>
+<span class="i0">oporasse mostrare&mdash;vegente onne omo nato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Chi è questo gran sire&mdash;rege de grande altura?<br /></span>
+<span class="i0">sotterra vorría gire&mdash;tal me mette paura;<br /></span>
+<span class="i0">ove porría fugire&mdash;da la sua faccia dura?<br /></span>
+<span class="i0">terra, fa copretura!&mdash;ch&rsquo;io nol veggia adirato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Questo sí è Iesú Cristo,&mdash;lo figliolo di Dio;<br /></span>
+<span class="i0">vedenno el volto tristo,&mdash;spiacegli el fatto mio;<br /></span>
+<span class="i0">potemmo fare acquisto&mdash;d&rsquo;aver lo regno sio;<br /></span>
+<span class="i0">malvagio corpo e rio,&mdash;or que avem guadagnato!<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_30" id="Page_30">[Pg 30]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XVI" id="XVI"></a>XVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;appetito de laude<br /> fa operare molte cose senza frutto</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Que fai, anema predata?&mdash;Faccio mal ché so dannata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Agio mal ché infinito&mdash;omne ben sí m&rsquo;è fugito;<br /></span>
+<span class="i0">lo ciel sí m&rsquo;ha sbandito&mdash;e lo &rsquo;nferno m&rsquo;ha &rsquo;lbergata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Dáime desperazione&mdash;de la mia condizione<br /></span>
+<span class="i0">pensando la perfezione&mdash;de la vita tua ch&rsquo;è stata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io fui donna religiosa,&mdash;settant&rsquo;anni fui renchiosa;<br /></span>
+<span class="i0">iurai a Cristo esser sposa&mdash;or so al diavolo maritata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Qual è stata la cagione&mdash;de la tua dannazione,<br /></span>
+<span class="i0">ché speravan le persone&mdash;che fosse canonizata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non vedeano el magagnato&mdash;che nel core era occultato;<br /></span>
+<span class="i0">Dio, a cui non fo celato,&mdash;ha scoperta la falsata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vergene me conservai,&mdash;el mio corpo macerai,<br /></span>
+<span class="i0">ad om mai non guardai,&mdash;ché non fosse poi tentata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non parlai piú de trent&rsquo;agne&mdash;como fon le mie compagne;<br /></span>
+<span class="i0">penetenze fece magne,&mdash;piú che non ne fui notata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Degiunar mio non esclude&mdash;pane ed acqua ed erbe crude,<br /></span>
+<span class="i0">cinquant&rsquo;anni entier compiude&mdash;degiunar non fui alentata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cuoi de scrofe toserate,&mdash;fun de pelo atortigliate,<br /></span>
+<span class="i0">cerchi e veste desperate&mdash;cinquant&rsquo;anni cruciata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sostenetti povertate,&mdash;freddi, caldi e nuditade;<br /></span>
+<span class="i0">non avi l&rsquo;umilitate,&mdash;però da Dio fui reprovata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non avi devozione&mdash;né mentale orazione;<br /></span>
+<span class="i0">tutta la mia entenzione&mdash;fo ad essere lodata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando udía chiamar la santa,&mdash;lo mio cor superbia enalta;<br /></span>
+<span class="i0">or so menata a la malta&mdash;con la gente desperata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">S&rsquo;io vergogna avesse avuta,&mdash;non siría cusí peruta,<br /></span>
+<span class="i0">la vergogna avería apruta&mdash;la mia mente magagnata.<span class="pagenum"><a name="Page_31" id="Page_31">[Pg 31]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Forse me siría corressa,&mdash;che non sería a questa opressa;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;onoranza me tenne essa&mdash;ch&rsquo;io non fosse medecata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Oimè, onor, co mal te vide&mdash;ca &rsquo;l tuo gioco me occide;<br /></span>
+<span class="i0">begl me costa el tuo ride,&mdash;de tal prezo m&rsquo;hai pagata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se vedessi mia figura&mdash;moreri&rsquo; de la paura;<br /></span>
+<span class="i0">non porría la tua natura&mdash;sostener la mia sguardata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;anema ch&rsquo;è viziosa&mdash;orribil è sopr&rsquo;onne cosa;<br /></span>
+<span class="i0">tal dá puza estermenosa&mdash;en omne canto è macellata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O penar, non sai finire&mdash;né a fin giamai venire;<br /></span>
+<span class="i0">sí perseveri tuo ferire&mdash;como fosse comenzata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non fatiga el feredore,&mdash;el ferito non ne more,<br /></span>
+<span class="i0">or te pensa el bello amore&mdash;che sta en questa vicinata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La pena è consumativa,&mdash;l&rsquo;alma morta sempr&rsquo;è viva<br /></span>
+<span class="i0">e la pena non deriva&mdash;de star sempre en me adizata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Penso ch&rsquo;io sirò dannato,&mdash;nullo bene agio operato<br /></span>
+<span class="i0">e molto male acumulato&mdash;en la mia vita passata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, non te desperare;&mdash;paradiso poi lucrare<br /></span>
+<span class="i0">se te guarde dal furare&mdash;l&rsquo;onor suo che t&rsquo;ha vetata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Teme, serve e non falsare&mdash;e combatte en adurare<br /></span>
+<span class="i0">si e&rsquo; &rsquo;n bon perseverare,&mdash;proverai l&rsquo;umiliata<a name="FNanchor_1_1" id="FNanchor_1_1"></a><a href="#Footnote_1_1" class="fnanchor">[1]</a>.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_32" id="Page_32">[Pg 32]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_1_1" id="Footnote_1_1"></a><a href="#FNanchor_1_1"><span class="label">[1]</span></a> Le tre stanzie sequente erano in alcuni libri inanti le tre
+ultime:
+</p>
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O lamento mio lamento,&mdash;o lamento con tormento,<br /></span>
+<span class="i0">o lamento co m&rsquo;hai tento,&mdash;de tal machia m&rsquo;hai sozata!<br /></span>
+</div>
+<div class="stanza">
+<span class="i1">O corrotto mio corrotto,&mdash;o corrotto pien de lotto,<br /></span>
+<span class="i0">o corrotto o&rsquo; m&rsquo;hai adotto,&mdash;che sia nel foco soterrata?<br /></span>
+</div>
+<div class="stanza">
+<span class="i1">Conscienzia mia mordace,&mdash;tuo flagello mai non tace;<br /></span>
+<span class="i0">tolta m&rsquo;hai dal cor la pace&mdash;e con Dio scandalizata.<br /></span>
+</div></div>
+<p>
+(Nota del Bonaccorsi).</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XVII" id="XVII"></a>XVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De frate Ranaldo, quale era morto</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Frate Ranaldo, dove se&rsquo; andato?&mdash;de quolibet sí hai disputato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or lo me di&rsquo;, frate Ranaldo,&mdash;ché del tuo scotto non so saldo;<br /></span>
+<span class="i0">se èi en gloria o en caldo&mdash;non lo m&rsquo;ha Dio revelato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Honne bona conscienza&mdash;che &rsquo;l morir te fo en pazienza;<br /></span>
+<span class="i0">confessasti tua fallenza&mdash;absoluto dal prelato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or ecco iá la questione:&mdash;se avesti contrizione,<br /></span>
+<span class="i0">quella ch&rsquo;è vera onzione&mdash;che destegne lo peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or sei ionto a la scola&mdash;ove la veritá sola<br /></span>
+<span class="i0">iudica omne parola&mdash;e demostra omne pensato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or sei ionto a Collestatte&mdash;do&rsquo; se mostra li toi fatte;<br /></span>
+<span class="i0">le carte son fore tratte&mdash;del mal e ben c&rsquo;hai oprato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché non giova far sofismi&mdash;a quelli forti siloismi,<br /></span>
+<span class="i0">né per corso né per risme&mdash;che lo vero non sia apalato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Conventato se&rsquo; en Parese&mdash;a molto onor e grande spese;<br /></span>
+<span class="i0">ora èi ionto a quelle prese&mdash;che stai en terra attumulato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aggio paura che l&rsquo;onore&mdash;non te tragesse de core<br /></span>
+<span class="i0">a tenerte lo menore&mdash;fratecello desprezato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dubito de la recolta&mdash;che dal debito non sia sciolta,<br /></span>
+<span class="i0">se non pagasti ben la colta&mdash;che &rsquo;l Signor t&rsquo;ha comandato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_33" id="Page_33">[Pg 33]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XVIII" id="XVIII"></a>XVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;omo è acecato dal mondo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, tu se&rsquo; engannato,&mdash;ché questo mondo t&rsquo;ha cecato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cecato t&rsquo;ha questo mondo&mdash;coi delette e col sogiorno<br /></span>
+<span class="i0">e col vestimento adorno&mdash;e con essere laudato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li deletti c&rsquo;hai avuti,&mdash;mo que n&rsquo;hai? sonsene giuti;<br /></span>
+<span class="i0">en vanetá sí t&rsquo;hai perduti&mdash;e fatto ci hai molto peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ed unqua non vol pentire&mdash;finché vieni a lo morire;<br /></span>
+<span class="i0">da che sai non puoi guarire,&mdash;dice pro &rsquo;l prete sia mandato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo prete dice:&mdash;Figlio mio,&mdash;como sta lo fatto tio?&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">e tu dice:&mdash;Sere, ch&rsquo;io&mdash;so de mal molto gravato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sí t&rsquo;affligon li figlioli&mdash;ché gli lassi po&rsquo; te soli;<br /></span>
+<span class="i0">piú de lor che de te doli,&mdash;ché &rsquo;l fatto lor lassi embrigato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quel dolor t&rsquo;afflige tanto,&mdash;quando i figli piangon en alto,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l fatto tuo lassi da canto&mdash;de render el mal aquistato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che veni a lo morire,&mdash;li parenti fon venire;<br /></span>
+<span class="i0">non ti lassan ben uscire,&mdash;fuor de casa t&rsquo;on gettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fin a santo von gridanno&mdash;e dicendo:&mdash;Or ecco danno!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Torna a casa, briga entanno&mdash;che &rsquo;l manecar sia &rsquo;parechiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che s&rsquo;onno satollati,&mdash;del tuo fatto s&rsquo;on scordati;<br /></span>
+<span class="i0">dei denar c&rsquo;hai guadagnati&mdash;non hai teco alcun portato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O tapino, a cui aduni?&mdash;ad arriccar li toi garzuni?<br /></span>
+<span class="i0">da ch&rsquo;èi morto, i gran boccuni&mdash;se fon del tuo guadagnato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_34" id="Page_34">[Pg 34]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XIX" id="XIX"></a>XIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;omo che non satisfece in vita sua<br /> del mal acquistato</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figli, nepoti e frati,&mdash;rendete el maltolletto<br /></span>
+<span class="i0">lo quale io ve lassai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Voi lo prometteste a lo patrino&mdash;de renderlo tutto e non venir mino;<br /></span>
+<span class="i0">ancor non me dest per l&rsquo;alma un ferlino&mdash;de tanta moneta quant&rsquo;io guadagnai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se &rsquo;l te promettemmo or non te &rsquo;l sapevi?&mdash;ben eri sagio che tu lo credevi!<br /></span>
+<span class="i0">se tu nel tuo fatto non provedevi,&mdash;attèndeti a noi che &rsquo;l farimo crai!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io vi lassai el molto valore;&mdash;pochi presenti da voi ebbe ancore;<br /></span>
+<span class="i0">quando ce penso ho gran descionore,&mdash;ché m&rsquo;ho abandonato quel che piú amai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se tu n&rsquo;amasti, devevi vedere&mdash;a quegno porto devive venire;<br /></span>
+<span class="i0">de quel ch&rsquo;aquistasti volem gaudere&mdash;e non è verun che curi en tuo guai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io ve lassai le botte col vino,&mdash;lassavi li panni de lana e de lino;<br /></span>
+<span class="i0">posto m&rsquo;avete nel canto mancino&mdash;de tanta guadagna quant&rsquo;io congregai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se tu congregasti tanta guadagna,&mdash;de darte covelle a noi non ne caglia;<br /></span>
+<span class="i0">ággete pace, se pate travaglia;&mdash;facesti tal fatti, captivo ne vai.<span class="pagenum"><a name="Page_35" id="Page_35">[Pg 35]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io amesurai a sostenere&mdash;la terra la vigna per far lo podere;<br /></span>
+<span class="i0">or non potete niente volere&mdash;darme una fetta de quel ch&rsquo;aquistai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se tu fuste crudo ad esser tenace,&mdash;de darte chevelle a noi non ne piace;<br /></span>
+<span class="i0">stanne securo e fanne carace!&mdash;de le tue pene non ne curam mai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io v&rsquo;alevai con molto sudore&mdash;e poi me dicete tal descionore!<br /></span>
+<span class="i0">Penso che voi verrite a quel ore&mdash;che provarite che son li mei guai.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_36" id="Page_36">[Pg 36]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XX" id="XX"></a>XX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Del scelerato peccatore penitente</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O me lasso, dolente&mdash;ca lo tempo passato<br /></span>
+<span class="i0">male l&rsquo;ho usato&mdash;en ver&rsquo; lo Creatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutto lo mio delettare,&mdash;da poi che m&rsquo;allevai,<br /></span>
+<span class="i0">fo del mondo amare;&mdash;de l&rsquo;altro non pensai;<br /></span>
+<span class="i0">or me conven lassare&mdash;quel che piú delettai<br /></span>
+<span class="i0">ed aver pena assai&mdash;e tormento e dolore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo mangiare e lo bere&mdash;è stato el mio deletto,<br /></span>
+<span class="i0">e posare e gaudere&mdash;e dormire a lo letto;<br /></span>
+<span class="i0">non credeva potere&mdash;aver nullo defetto;<br /></span>
+<span class="i0">or so morto e decepto,&mdash;ch&rsquo;agio offeso al Signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quand&rsquo;altri gi&rsquo; al predecare&mdash;o a udir messa ad santo,<br /></span>
+<span class="i0">ed io me gía a satollare&mdash;e non guardava quanto;<br /></span>
+<span class="i0">poi me rendea a cantare;&mdash;or me retorna en pianto;<br /></span>
+<span class="i0">quello fo lo mal canto&mdash;per me en tutto peggiore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando alcun mio parente&mdash;o amico deritto<br /></span>
+<span class="i0">me reprendea niente&mdash;o de fatto o de ditto,<br /></span>
+<span class="i0">respondeali mantenente,&mdash;tanto era maleditto:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Morto en terra te mitto&mdash;se ne fai piú sentore.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando en assembiamento&mdash;bella donna vedía,<br /></span>
+<span class="i0">faceagli sguardamento&mdash;e cenni per mastría;<br /></span>
+<span class="i0">se non gli era en talento,&mdash;vantando me ne gía;<br /></span>
+<span class="i0">da me non remanía&mdash;che non avesse descionore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">Per la mala ricchezza&mdash;ch&rsquo;a sto mondo agio avuta,<br /></span>
+<span class="i0">so visso en tanta alteza,&mdash;l&rsquo;alma n&rsquo;agio perduta;<br /></span>
+<span class="i0">la mala soperchianza,&mdash;com&rsquo;è da me partuta,<br /></span>
+<span class="i0">siramme meretuta&mdash;de foco e d&rsquo;encendore.<span class="pagenum"><a name="Page_37" id="Page_37">[Pg 37]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La vita non me basta&mdash;a farne penetenza,<br /></span>
+<span class="i0">ché la morte m&rsquo;adasta&mdash;a darne la sentenza;<br /></span>
+<span class="i0">se tu, Vergene casta,&mdash;non acatte indulgenza,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;anema en perdenza&mdash;girá senza tenore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Regina encoronata,&mdash;mamma del dolce figlio,<br /></span>
+<span class="i0">tu se&rsquo; nostra advocata;&mdash;veramente assimiglio<br /></span>
+<span class="i0">per le nostre peccata&mdash;che non giamo en esiglio;<br /></span>
+<span class="i0">manda lo tuo consiglio,&mdash;donna de gran valore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_38" id="Page_38">[Pg 38]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXI" id="XXI"></a>XXI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De quello che domanda perdonanza da poi la morte</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Cristo pietoso,&mdash;perdona el mio peccato,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a quella son menato&mdash;che non posso piú mucciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giá non posso piú mucciare&mdash;ché la morte m&rsquo;ha &rsquo;battuto;<br /></span>
+<span class="i0">tolto m&rsquo;ha el solazzare&mdash;desto mondo ove son suto;<br /></span>
+<span class="i0">non ho potuto altro fare,&mdash;son denante a te venuto;<br /></span>
+<span class="i0">èlme oporto el tuo aiuto&mdash;ché &rsquo;l Nemico volme accusare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non è tempo aver pietanza&mdash;po&rsquo; la morte del peccato;<br /></span>
+<span class="i0">fatta te fo recordanza&mdash;che tu fusse confessato;<br /></span>
+<span class="i0">non voleste aver leanza&mdash;en quel che te fo comandato,<br /></span>
+<span class="i0">la iustizia ha &rsquo;l principato&mdash;che te vole esaminare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico sí ce vene&mdash;a questa entenzagione:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Signor, pregote bene&mdash;che m&rsquo;entende a ragione;<br /></span>
+<span class="i0">che a questo omo s&rsquo;avene&mdash;ch&rsquo;io lo mene en pregione,<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io provo la cagione&mdash;co el se de&rsquo; condennare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El Signor che è statera&mdash;responde a questo ditto:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;La prova, se ella è vera,&mdash;entenderolla a distritto;<br /></span>
+<span class="i0">ché onne bono omo spera&mdash;ch&rsquo;io sia verace e dritto;<br /></span>
+<span class="i0">se hai il suo fatto scritto&mdash;or ne di&rsquo; ciò che te pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Signore, tu l&rsquo;hai creato&mdash;come fo tuo piacemento;<br /></span>
+<span class="i0">de grazie l&rsquo;hai ornato,&mdash;désteli descernemento;<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa ha osservato&mdash;de lo tuo comandamento;<br /></span>
+<span class="i0">a cui fece el servemento&mdash;lo ne deve meritare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché molto ben sapea&mdash;quando tollea l&rsquo;usura,<br /></span>
+<span class="i0">al povero sí daéa&mdash;molto manca mesura;<br /></span>
+<span class="i0">ma ne la corte mea&mdash;li farò tal pagatura,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;el non sentí ancura&mdash;de que i farò asagiare.<span class="pagenum"><a name="Page_39" id="Page_39">[Pg 39]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando altri li dicía:&mdash;Pènsate del finire!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">e quel se ne ridía,&mdash;che non credea morire;<br /></span>
+<span class="i0">cortese so a casa mia,&mdash;farollo ben servire;<br /></span>
+<span class="i0">poi ch&rsquo;a mi volse venire,&mdash;non lo sappi arnunzare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se vedea assembiamento&mdash;de donne e de donzelli,<br /></span>
+<span class="i0">andava con stromento&mdash;con soi canti novelli;<br /></span>
+<span class="i0">facea acquistamento&mdash;per lui de tapinelli;<br /></span>
+<span class="i0">en mia corte ho fancelli&mdash;che gl&rsquo;insegnaran cantare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se dico tutta storia,&mdash;mo è rencrescemento;<br /></span>
+<span class="i0">ché pur de vanagloria&mdash;saría grande strumento;<br /></span>
+<span class="i0">perché glie torne a memoria&mdash;fatto n&rsquo;ho toccamento;<br /></span>
+<span class="i0">senza pagar argento&mdash;la carta ne fei trare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Facciane testificanza&mdash;l&rsquo;angelo so guardiano,<br /></span>
+<span class="i0">se ho detto in ciò fallanza&mdash;verso quest&rsquo;om mondano;<br /></span>
+<span class="i0">credome en sua leanza,&mdash;ché &rsquo;l mentir non gli è sano;<br /></span>
+<span class="i0">pregote, Dio sovrano,&mdash;che me degi ragion fare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;angel viene encontenente&mdash;a fare testificanza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Sappi, Signor, veramente&mdash;ch&rsquo;egli ha detto la certanza;<br /></span>
+<span class="i0">detto ha quasi niente&mdash;de la sua nequitanza;<br /></span>
+<span class="i0">tenuto m&rsquo;ha en vilanza&mdash;mentre lo stei a guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Respondi, o malvagione&mdash;se hai nulla scusanza;<br /></span>
+<span class="i0">far ne voglio ragione&mdash;de que è fatta provanza;<br /></span>
+<span class="i0">non avesti cagione&mdash;de far tal soperchianza;<br /></span>
+<span class="i0">far ne voglio vegnanza,&mdash;nol pos piú comportare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;De ciò che m&rsquo;è provato&mdash;nulla scusanza n&rsquo;agio,<br /></span>
+<span class="i0">pregote, Dio beato,&mdash;che m&rsquo;aiuti al passagio;<br /></span>
+<span class="i0">che m&rsquo;ha sí empaurato&mdash;menacciato del viagio,<br /></span>
+<span class="i0">sí è scuro suo visagio&mdash;che me fa angustiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Longo tempo t&rsquo;ho aspettato&mdash;che te dovessi pentire;<br /></span>
+<span class="i0">con ragion sei condannato&mdash;che te déi da me partire;<br /></span>
+<span class="i0">del mio viso sei privato&mdash;che mai nol porrai vedere,<br /></span>
+<span class="i0">fate gli aversere venire&mdash;che &rsquo;l degian acompagnare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Signor, co me departo&mdash;da la tua visione!<br /></span>
+<span class="i0">co so adunati ratto&mdash;che me menino in pregione!<br /></span>
+<span class="i0">poi che da te me parto,&mdash;damme la benedizione<br /></span>
+<span class="i0">famme consolazione&mdash;en questo mio trapassare!<span class="pagenum"><a name="Page_40" id="Page_40">[Pg 40]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io sí te maledico,&mdash;d&rsquo;ogne ben si&rsquo; tu privato!<br /></span>
+<span class="i0">vanne, peccator inico,&mdash;che tanto m&rsquo;hai desprezato!<br /></span>
+<span class="i0">se me fusse stato amico,&mdash;non saríe cosí menato;<br /></span>
+<span class="i0">a lo &rsquo;nferno se&rsquo; dannato&mdash;eternalmente ad estare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El Nemico fa adunare&mdash;mille de soi con forconi,<br /></span>
+<span class="i0">e mille altri ne fa stare&mdash;che pagono co dragoni;<br /></span>
+<span class="i0">ciascun lo briga d&rsquo;apicciare&mdash;e cantar le lor canzone;<br /></span>
+<span class="i0">dicon:&mdash;Questo en cor te poni,&mdash;ch&rsquo;è t&rsquo;opo con noi morare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con grandissima catena&mdash;strettamente l&rsquo;on legato,<br /></span>
+<span class="i0">a lo &rsquo;nferno con gran pena&mdash;duramente l&rsquo;on menato;<br /></span>
+<span class="i0">poi gridan quelli con l&rsquo;oncina:&mdash;Èsciti fore,&mdash;al condennato.<br /></span>
+<span class="i0">Tutto el popol s&rsquo;è adunato&mdash;e nel foco el fon gettare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_41" id="Page_41">[Pg 41]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXII" id="XXII"></a>XXII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la vita de l&rsquo;omo redutta a la vechieza</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Audite una entenzone&mdash;ch&rsquo;era fra doi persone<br /></span>
+<span class="i0">vecchi e descaduti&mdash;ca, dopo eran perduti,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;uno era censalito&mdash;l&rsquo;altro era ben vestito.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo censalito piangea&mdash;d&rsquo;uno figlio ch&rsquo;avea<br /></span>
+<span class="i0">impio e crudele&mdash;piú amaro che fele:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vedi, o compar mio,&mdash;del mio figlio iudío!<br /></span>
+<span class="i0">vedi co m&rsquo;ha dobato&mdash;de lo mio guadagnato!<br /></span>
+<span class="i0">la sua lengua tagliente&mdash;piú che spada pognente<br /></span>
+<span class="i0">tutto me fa tremare&mdash;quando &rsquo;l vegio arentrare;<br /></span>
+<span class="i0">non fina gir gridando&mdash;e de girme stravando:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O vecchio desensato,&mdash;demonio encarnato,<br /></span>
+<span class="i0">non te poi mai morire&mdash;ch&rsquo;io te possa carire.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Aio una nuora santa&mdash;de paradiso pianta,<br /></span>
+<span class="i0">certo io saría morto&mdash;non fosse el suo conforto;<br /></span>
+<span class="i0">tutto me va lavando&mdash;e scegliendo e nettando;<br /></span>
+<span class="i0">sí la benedica Dio&mdash;com&rsquo;ell&rsquo;è reposo mio!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Compar, co m&rsquo;hai ferito&mdash;d&rsquo;esto c&rsquo;hai referito<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;esta tua santa nura!&mdash;ché n&rsquo;aio una sí dura!<br /></span>
+<span class="i0">se tu oderai contare&mdash;quel che me fa portare,<br /></span>
+<span class="i0">terraite ben contento&mdash;de lo tuo encrescemento.<br /></span>
+<span class="i0">Aio una nuora astuta&mdash;con la lengua forcuta,<br /></span>
+<span class="i0">con una voce enquina&mdash;che non ci arman vicina<br /></span>
+<span class="i0">che non oda &rsquo;l gridato&mdash;del suo morganato;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;acqua, lo vento posa:&mdash;la lengua niquitosa<br /></span>
+<span class="i0">non può mai posare&mdash;de starme a &rsquo;niuriare<br /></span>
+<span class="i0">con parole cocente&mdash;che me fendon la mente;<br /></span>
+<span class="i0">meglio siría la morte&mdash;che la pena sí forte!<span class="pagenum"><a name="Page_42" id="Page_42">[Pg 42]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">Agio un figlio ordenato&mdash;che Dio l&rsquo;ha fabrecato;<br /></span>
+<span class="i0">con meco paziente,&mdash;la sua lengua è piacente;<br /></span>
+<span class="i0">a la moglie ha ferito&mdash;per quel che n&rsquo;ha sentito;<br /></span>
+<span class="i0">ma nulla cosa giova&mdash;tanto è de dura prova.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Compar, lo contamento&mdash;c&rsquo;hai fatto en parlamento,<br /></span>
+<span class="i0">mitigame el dolore&mdash;ch&rsquo;aio portato en core;<br /></span>
+<span class="i0">teneame lo piú afflitto&mdash;nel mondo derelitto,<br /></span>
+<span class="i0">e cento piú hai peio,&mdash;c&rsquo;hai mal senza remeio,<br /></span>
+<span class="i0">ché passa onne malizia&mdash;ria femena en nequizia;<br /></span>
+<span class="i0">non t&rsquo;encresca contare,&mdash;ché me puoi resanare,<br /></span>
+<span class="i0">le parole dogliose&mdash;piú che venenose<br /></span>
+<span class="i0">che questa tua nuora dice,&mdash;che Dio la maledice!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Compar, puoi recordare,&mdash;sí como a me pare,<br /></span>
+<span class="i0">donzello en bel servire&mdash;ed ornato cavaliere,<br /></span>
+<span class="i0">bello e costumato;&mdash;or so cusí avilato<br /></span>
+<span class="i0">da una mercenaia&mdash;figlia de tavernaia;<br /></span>
+<span class="i0">con la lengua demostra&mdash;che m&rsquo;ha vinto de giostra;<br /></span>
+<span class="i0">fatto ha cantuzio&mdash;de lo mio repuzio:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O casa tribulata,&mdash;che Dio l&rsquo;ha &rsquo;bandonata!<br /></span>
+<span class="i0">lo vecchio desensato&mdash;en te si è anidato;<br /></span>
+<span class="i0">strovele, obprobrioso,&mdash;brutto, puteglioso,<br /></span>
+<span class="i0">con gli occhi reguardosi,&mdash;rosci e caccolosi,<br /></span>
+<span class="i0">palpetra reversate,&mdash;paiono ensanguenate;<br /></span>
+<span class="i0">lo naso sempre cola&mdash;como acqua de mola;<br /></span>
+<span class="i0">como porci sannati&mdash;gli denti son scalzati;<br /></span>
+<span class="i0">con quelle rosce gengíe,&mdash;che paiono pur sanguíe,<br /></span>
+<span class="i0">chi rider lo vedesse&mdash;a pena che non moresse<br /></span>
+<span class="i0">con quello guardo orribile&mdash;e la faccia terribile;<br /></span>
+<span class="i0">ma pur lo gran fetore&mdash;che de la bocca esce fore,<br /></span>
+<span class="i0">la puza stermenata&mdash;la terra n&rsquo;è &rsquo;nfermata;<br /></span>
+<span class="i0">la sarocchiosa tossa,&mdash;chi lo vede contossa;<br /></span>
+<span class="i0">con lo sputo fetente&mdash;che conturba la gente;<br /></span>
+<span class="i0">ròina secca serrata&mdash;che pare encotecata;<br /></span>
+<span class="i0">como lo can c&rsquo;ha &rsquo;l raspo,&mdash;le man mena co naspo;<br /></span>
+<span class="i0">lo vecchio delombato&mdash;como arco piegato,&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">e molte altre parole&mdash;che &rsquo;l mio cor dir non vole.<span class="pagenum"><a name="Page_43" id="Page_43">[Pg 43]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Compar, molto mi doglio&mdash;pensando el tuo cordoglio;<br /></span>
+<span class="i0">como &rsquo;l poi soffrire&mdash;tanta vergogna udire?<br /></span>
+<span class="i0">maraviglia è che &rsquo;l core&mdash;non t&rsquo;è crepato fore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Compar, non te dolire&mdash;che è &rsquo;l mal se de&rsquo; punire;<br /></span>
+<span class="i0">commise lo peccato,&mdash;ben è ch&rsquo;io sia pagato;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;abbi tanta allegreza&mdash;de la stolta belleza;<br /></span>
+<span class="i0">ma non è maraveglia&mdash;s&rsquo;io turbo mia fameglia;<br /></span>
+<span class="i0">maraviglia m&rsquo;ho fatto,&mdash;pensando d&rsquo;esto tratto,<br /></span>
+<span class="i0">co cane scortecato&mdash;non me gett&rsquo;al fossato<br /></span>
+<span class="i0">vedendome sí orribele,&mdash;puzulente e spiacevele.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O gente che amate&mdash;en belleza delettate,<br /></span>
+<span class="i0">venite a contemplare,&mdash;ché ve porrá giovare!<br /></span>
+<span class="i0">mirate en questo specchio&mdash;de me desfatto vechio;<br /></span>
+<span class="i0">fui sí formoso e bello,&mdash;né citade né castello<br /></span>
+<span class="i0">chivel non ci armanea&mdash;ch&rsquo;a me veder traea;<br /></span>
+<span class="i0">or so cosí desfatto&mdash;en tutto scontrafatto,<br /></span>
+<span class="i0">onomo ha gran paura&mdash;vedendo mia figura;<br /></span>
+<span class="i0">vedete la belleza&mdash;che non ha stabeleza:<br /></span>
+<span class="i0">la mane el fior è nato,&mdash;la sera el vei seccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O mondo enmondo,&mdash;che d&rsquo;ogne ben m&rsquo;hai mondo;<br /></span>
+<span class="i0">o mondo fallace&mdash;ad om ch&rsquo;en te ha pace;<br /></span>
+<span class="i0">o mondo barattiere,&mdash;bè glie costa el taoliere;<br /></span>
+<span class="i0">lo tempo m&rsquo;hai sotratto,&mdash;nullo servasti patto;<br /></span>
+<span class="i0">col tuo mostrar de riso&mdash;perdut&rsquo;ho &rsquo;l paradiso.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, misericordia!&mdash;fa&rsquo; meco tua concordia!<br /></span>
+<span class="i0">famme la perdonanza&mdash;de mia grave offensanza!<br /></span>
+<span class="i0">rendome pentuto&mdash;ché non fui aveduto;<br /></span>
+<span class="i0">per lo mondo aversire,&mdash;lassai lo tuo servire;<br /></span>
+<span class="i0">or lo vorría fare,&mdash;non me posso aiutare;<br /></span>
+<span class="i0">de la vergogna m&rsquo;ardo&mdash;che m&rsquo;avidi sí tardo.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_44" id="Page_44">[Pg 44]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXIII" id="XXIII"></a>XXIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la viltá de l&rsquo;omo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, méttete a pensare&mdash;onde te vien el gloriare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, pensa de que semo&mdash;e de que fommo ed a que gimo;<br /></span>
+<span class="i0">ed in que retornerimo&mdash;ora mettete a cuitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">D&rsquo;uman seme se&rsquo; concetto,&mdash;putulente sta subietto;<br /></span>
+<span class="i0">se ben te vedi nel diretto,&mdash;non hai donde t&rsquo;esaltare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De vil cosa se&rsquo; formato&mdash;ed en pianto foste nato,<br /></span>
+<span class="i0">en miseria conversato&mdash;ed en cenner déi tornare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Veniste a noi co pelegrino,&mdash;nudo, povero e tapino;<br /></span>
+<span class="i0">menato en questo camino,&mdash;pianto fo el primo cantare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Menato en questo paese&mdash;non recasti da far spese;<br /></span>
+<span class="i0">ma &rsquo;l Signor te fo cortese,&mdash;che il suo ben vòlsete prestare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or te pensa el fatto tio:&mdash;se &rsquo;l Signor arvole el sio,<br /></span>
+<span class="i0">non t&rsquo;armar altro che &rsquo;l rio,&mdash;non hai donde t&rsquo;alegrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gloria hai del vestimento&mdash;che t&rsquo;aconce al tuo talento;<br /></span>
+<span class="i0">ed hai pieno el cor de vento&mdash;per «meser» farte chiamare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se la pieco arvol la lana&mdash;e lo fiore arvol la grana,<br /></span>
+<span class="i0">lo tuo pensier è cosa vana&mdash;onde superbia vòi menare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aguarda a l&rsquo;arbore, o omo,&mdash;quanto fa suave pomo<br /></span>
+<span class="i0">odorifero, e como&mdash;è saporoso nel gustare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De la vite que ne nasce?&mdash;l&rsquo;uva bella ch&rsquo;omo pasce;<br /></span>
+<span class="i0">poco maturar la lasce,&mdash;nascene el vino per potare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, pensa que tu mene&mdash;pedochi assai con lendinine,<br /></span>
+<span class="i0">e le pulce son meschine&mdash;che non te lassan veniare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se hai gloria d&rsquo;avere,&mdash;attende un poco e mo &rsquo;l pòi scere<br /></span>
+<span class="i0">que ne pòi d&rsquo;esto podere&mdash;nella fin teco portare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_45" id="Page_45">[Pg 45]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXIV" id="XXIV"></a>XXIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como la vita de l&rsquo;omo è penosa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O vita penosa, continua battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">con quanta travaglia&mdash;la vita è menata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mentre sí stette en ventre a mia mate,<br /></span>
+<span class="i0">presi l&rsquo;arrate&mdash;a deverme morire;<br /></span>
+<span class="i0">como ce stette en quelle contrate<br /></span>
+<span class="i0">chiuse, serrate,&mdash;nol so reverire;<br /></span>
+<span class="i0">venni a l&rsquo;uscire&mdash;con molto dolore<br /></span>
+<span class="i0">e molto tristore&mdash;en mia comitata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venni renchiuso en un saccarello<br /></span>
+<span class="i0">e quel fo el mantello&mdash;co venni adobato:<br /></span>
+<span class="i0">operto lo sacco, co stava chello<br /></span>
+<span class="i0">assai miserello&mdash;e tutto bruttato,<br /></span>
+<span class="i0">da me è comenzato&mdash;uno novo pianto;<br /></span>
+<span class="i0">esto &rsquo;l primo canto&mdash;en questa mia entrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venne cordoglio a quella gente<br /></span>
+<span class="i0">che stava presente;&mdash;sí me pigliâro;<br /></span>
+<span class="i0">mia mate stava assai malamente<br /></span>
+<span class="i0">del parto del ventre&mdash;che fo molto amaro.<br /></span>
+<span class="i0">Sí me lavâro&mdash;e dierme panceglie,<br /></span>
+<span class="i0">coprireme quigli&mdash;con nova fasciata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Oimè dolente, a que so venuto,<br /></span>
+<span class="i0">ché senza aiuto&mdash;non posso scampare!<br /></span>
+<span class="i0">A chi me serve sí do el mal tributo,<br /></span>
+<span class="i0">com&rsquo;è convenuto&mdash;a tale operare;<br /></span>
+<span class="i0">sempre a bruttare&mdash;me e mie veste<br /></span>
+<span class="i0">e queste meneste&mdash;donai en alevata.<span class="pagenum"><a name="Page_46" id="Page_46">[Pg 46]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se mamma arvenisse che racontasse<br /></span>
+<span class="i0">le pene che trasse&mdash;en mio nutrire!<br /></span>
+<span class="i0">la notte ha bisogno che si rizasse<br /></span>
+<span class="i0">e me lattasse&mdash;con frigo suffrire<br /></span>
+<span class="i0">staendo a servire;&mdash;ed io pur plangea;<br /></span>
+<span class="i0">anvito non avea&mdash;de mia lamentata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ella, pensando ch&rsquo;io male avesse,<br /></span>
+<span class="i0">che non me moresse&mdash;tutta tremava;<br /></span>
+<span class="i0">era besogno che lume accendesse<br /></span>
+<span class="i0">e me scopresse,&mdash;e poi me mirava<br /></span>
+<span class="i0">e non trovava&mdash;nulla sembianza<br /></span>
+<span class="i0">de mia lamentanza&mdash;perché fosse stata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O mamma mia, ecco le scorte<br /></span>
+<span class="i0">che en una notte&mdash;hai guadagnato!<br /></span>
+<span class="i0">portar nove mesi ventrata sí forte<br /></span>
+<span class="i0">con molte bistorte&mdash;e gran dolorato,<br /></span>
+<span class="i0">parto penato&mdash;e pena en nutrire;<br /></span>
+<span class="i0">el meritire&mdash;male n&rsquo;èi pagata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi venne el tempo mio pate è mosto,<br /></span>
+<span class="i0">a leger m&rsquo;ha posto&mdash;ch&rsquo;emprenda scrittura;<br /></span>
+<span class="i0">se non emprenda quel ch&rsquo;era emposto,<br /></span>
+<span class="i0">davame &rsquo;l costo&mdash;de gran battetura;<br /></span>
+<span class="i0">con quanta paura&mdash;loco ce stetti,<br /></span>
+<span class="i0">sirían longhi detti&mdash;a farne contata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedea li garzoni girse iocando,<br /></span>
+<span class="i0">ed io lamentando&mdash;che non podea fare;<br /></span>
+<span class="i0">se non gía a la scola, gíame frustando<br /></span>
+<span class="i0">e svincigliando&mdash;con mio lamentare;<br /></span>
+<span class="i0">stava a pensare&mdash;mio pate moresse,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io piú non staesse&mdash;a questa brigata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tante le meschie ch&rsquo;io entanno facea,<br /></span>
+<span class="i0">ca pigliaría&mdash;le molte entestate;<br /></span>
+<span class="i0">non ne gía a Lucca che cagno n&rsquo;avea;<br /></span>
+<span class="i0">capigli daea&mdash;e tollea guanciate;<br /></span>
+<span class="i0">e spesse fiate&mdash;era strascinato<br /></span>
+<span class="i0">e calpistato&mdash;com&rsquo;uva entinata.<span class="pagenum"><a name="Page_47" id="Page_47">[Pg 47]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Passato el tempo, empresi a giocare,<br /></span>
+<span class="i0">con gente usare&mdash;e far grande spese;<br /></span>
+<span class="i0">mio pate stava a dolorare<br /></span>
+<span class="i0">e non pagare&mdash;le mie male emprese;<br /></span>
+<span class="i0">le spese commesse&mdash;stregnéme a furare,<br /></span>
+<span class="i0">lo biado sprecare&mdash;en mala menata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che fui preso a far cortesía,<br /></span>
+<span class="i0">la malsanía&mdash;sí non è pegiore;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;auro e l&rsquo;argento che è en Suría<br /></span>
+<span class="i0">non empiería&mdash;la briga d&rsquo;onore:<br /></span>
+<span class="i0">moriva a dolore&mdash;che non potea fare;<br /></span>
+<span class="i0">el vergognare&mdash;non gía en fallata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non ce bastava niente el podere<br /></span>
+<span class="i0">a recoprire&mdash;le brighe presente;<br /></span>
+<span class="i0">asti e paraggi, calzare e vestire,<br /></span>
+<span class="i0">mangiare e bere&mdash;e star fra la gente;<br /></span>
+<span class="i0">render presente&mdash;parente ed amice<br /></span>
+<span class="i0">fuor tal radice&mdash;che l&rsquo;arca on voitata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se era constretto a far vendecanza<br /></span>
+<span class="i0">per soperchianza&mdash;ch&rsquo;avesse patuta,<br /></span>
+<span class="i0">pagar lo bando non era en usanza<br /></span>
+<span class="i0">e la briganza&mdash;non c&rsquo;era partuta;<br /></span>
+<span class="i0">la mente smarruta&mdash;crepava a dolore,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l descionore&mdash;non era vengnata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se l&rsquo;avea fatta, gíamene armato,<br /></span>
+<span class="i0">empaurato&mdash;del doppio aravere;<br /></span>
+<span class="i0">e stavamo en casa empregionato<br /></span>
+<span class="i0">e paventato&mdash;nel gire e venire;<br /></span>
+<span class="i0">chi el porría dire&mdash;quant&rsquo;è la pena<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;odio mena&mdash;per ria comenzata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Volea moglie bella che fosse sana<br /></span>
+<span class="i0">e non fosse vana&mdash;per mio piacere;<br /></span>
+<span class="i0">con grande dota, gentile e piana,<br /></span>
+<span class="i0">de gente non strana&mdash;con lengua a garrire;<br /></span>
+<span class="i0">compíto desire&mdash;non è sotto &rsquo;l cielo<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;om como scelo&mdash;che qui l&rsquo;ha cercata.<span class="pagenum"><a name="Page_48" id="Page_48">[Pg 48]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se non avea figli, era dolente,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l mio a mia gente&mdash;volea lassare;<br /></span>
+<span class="i0">avendo figli, non gli ho sí piacente<br /></span>
+<span class="i0">che la mia mente&mdash;ne sia en consolare;<br /></span>
+<span class="i0">or ecco lo stare&mdash;c&rsquo;ha l&rsquo;om en sto mondo,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;omne ben mondo&mdash;per gente acecata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Recolto el biado e vendegnato,<br /></span>
+<span class="i0">arò semenato&mdash;per tempo futuro;<br /></span>
+<span class="i0">mai non se compie questo mercato,<br /></span>
+<span class="i0">sí continuato&mdash;conti en questo muro;<br /></span>
+<span class="i0">lo tempo a Dio furo&mdash;ed hogli sotratto<br /></span>
+<span class="i0">e rotto gli è &rsquo;l patto&mdash;de sua comandata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Battaglia continua del manecare,<br /></span>
+<span class="i0">pranzo, cenare&mdash;e mai non ha posa;<br /></span>
+<span class="i0">se non è aparechiato co a me pare,<br /></span>
+<span class="i0">scandalizare&mdash;sí fa la sua osa;<br /></span>
+<span class="i0">o vita penosa&mdash;ove m&rsquo;hai menato<br /></span>
+<span class="i0">cusí tribulato&mdash;continua giornata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mai non se giogne la gola mia brutta;<br /></span>
+<span class="i0">sapor de condutta&mdash;sí vol per usanza,<br /></span>
+<span class="i0">viva exquisita e nuove frutta,<br /></span>
+<span class="i0">e questa lutta&mdash;non ha mai finanza;<br /></span>
+<span class="i0">o tribulanza,&mdash;ov&rsquo;è &rsquo;l tuo finare,<br /></span>
+<span class="i0">la ponga voitare&mdash;e l&rsquo;anema en pecata!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La pena grande che è de le freve,<br /></span>
+<span class="i0">che non vengon leve,&mdash;ma molto penose,<br /></span>
+<span class="i0">e non se parton per leger de breve;<br /></span>
+<span class="i0">li medici greve&mdash;pagarse de cose,<br /></span>
+<span class="i0">siroppi de rose&mdash;ed altri vaseglie;<br /></span>
+<span class="i0">denar piú che griglie&mdash;ce vono a la fiata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A quanti mali è l&rsquo;om sottoposto,<br /></span>
+<span class="i0">non porría om tosto&mdash;per risme contare;<br /></span>
+<span class="i0">glie medici el sanno, che contano el costo,<br /></span>
+<span class="i0">che scrivon lo &rsquo;ncostro&mdash;e fonse pagare;<br /></span>
+<span class="i0">abreviare&mdash;sí n&rsquo;opo esto fatto<br /></span>
+<span class="i0">che compiam ratto&mdash;la nostra dittata.<span class="pagenum"><a name="Page_49" id="Page_49">[Pg 49]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ecco lo verno che viene piovuso,<br /></span>
+<span class="i0">diventa lotuso&mdash;e rio gir d&rsquo;entorno;<br /></span>
+<span class="i0">venti, freddura e neve per uso<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;omo è noioso&mdash;per far suo sogiorno;<br /></span>
+<span class="i0">non è nel monno&mdash;tempo che piaccia<br /></span>
+<span class="i0">e questa traccia&mdash;non è mai finita.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ecco la state che vien con gran calde,<br /></span>
+<span class="i0">angustie grande&mdash;con vita penosa:<br /></span>
+<span class="i0">de giorno le mosche d&rsquo;entorno spavalde,<br /></span>
+<span class="i0">mordendone valde,&mdash;che non ne don posa;<br /></span>
+<span class="i0">passa sta cosa&mdash;ed entra la notte:<br /></span>
+<span class="i0">le pulce son scorte&mdash;a dar lor beccata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stanco lo giorno gíame a letto,<br /></span>
+<span class="i0">pensava l&rsquo;affetto&mdash;nel letto posare;<br /></span>
+<span class="i0">ecco i pensieri, lá ov&rsquo;era retto,<br /></span>
+<span class="i0">aveanme constretto&mdash;a non dormentare;<br /></span>
+<span class="i0">or al pensare,&mdash;volvendome entorno,<br /></span>
+<span class="i0">tollendome el sonno,&mdash;per molte fiata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fatto lo giorno, ed io arcomenzava;<br /></span>
+<span class="i0">qual piú m&rsquo;encalzava,&mdash;quella prendea;<br /></span>
+<span class="i0">non venía fatta como pensava,<br /></span>
+<span class="i0">adolorava&mdash;che nolla compía;<br /></span>
+<span class="i0">el dí se ne gía&mdash;ed ecco la notte<br /></span>
+<span class="i0">a darme le scorte&mdash;com&rsquo;el&rsquo;era usata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Compíta l&rsquo;una, ed eccote l&rsquo;altra;<br /></span>
+<span class="i0">e questa falta&mdash;non pote fugire;<br /></span>
+<span class="i0">molte embrigate enseme m&rsquo;ensalta,<br /></span>
+<span class="i0">pegio che malta&mdash;è &rsquo;l mio sufferire;<br /></span>
+<span class="i0">o falso desire, ed o&rsquo; m&rsquo;hai menato,<br /></span>
+<span class="i0">ché sí tribulato&mdash;passo mia stata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cusí tribulato vengo a vecchieza,<br /></span>
+<span class="i0">perdo belleza&mdash;ed omne potere;<br /></span>
+<span class="i0">devento brutto, perdendo netteza,<br /></span>
+<span class="i0">grande splaceza&mdash;dá el mio vedere,<br /></span>
+<span class="i0">ed opo m&rsquo;è gire&mdash;per forza a la morte<br /></span>
+<span class="i0">a prender le scorte&mdash;che dá en sua pagata.<span class="pagenum"><a name="Page_50" id="Page_50">[Pg 50]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O vita fallace do&rsquo; m&rsquo;hai menato<br /></span>
+<span class="i0">e co m&rsquo;hai pagato&mdash;che t&rsquo;aio servito?<br /></span>
+<span class="i0">Haime condutto ch&rsquo;io sia sotterrato<br /></span>
+<span class="i0">e manecato&mdash;dai vermi a menuto;<br /></span>
+<span class="i0">or ecco el tributo&mdash;che dái en tuo servire<br /></span>
+<span class="i0">e non pò fallire&mdash;a gente ch&rsquo;è nata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O omo, or te pensa che è altra vita,<br /></span>
+<span class="i0">la qual è enfinita&mdash;do&rsquo; n&rsquo;opo andare;<br /></span>
+<span class="i0">e socce doi lochi lá &rsquo;v&rsquo;è nostra gita:<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;una compíta&mdash;de pien delettare,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altra en penare&mdash;piena de dolore,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; so gli peccatore&mdash;con l&rsquo;anema dannata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se qui non lasse l&rsquo;amor del peccato,<br /></span>
+<span class="i0">serai sotterrato&mdash;en quel foco ardente;<br /></span>
+<span class="i0">se qui tu lassi e senne mendato,<br /></span>
+<span class="i0">serai translato&mdash;con la santa gente;<br /></span>
+<span class="i0">ergo presente&mdash;facciam correttura,<br /></span>
+<span class="i0">ché en affrantura&mdash;non sia nostra andata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_51" id="Page_51">[Pg 51]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXV" id="XXV"></a>XXV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la contemplazione de la morte<br /> ed incinerazione contra la superbia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando t&rsquo;alegri, omo de altura,<br /></span>
+<span class="i0">va&rsquo;, pone mente a la sepultura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E loco poni lo tuo contemplare,<br /></span>
+<span class="i0">e pensa bene che tu de&rsquo; tornare<br /></span>
+<span class="i0">en quella forma, che tu vedi stare<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;omo che iace ne la fossa scura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or me responde tu, omo sepelito,<br /></span>
+<span class="i0">che cusí ratto de sto mondo e&rsquo; scito!<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; so i bei panni de que eri vestito,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ornato te veggio de molta bruttura?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O frate mio, non me rampognare,<br /></span>
+<span class="i0">ché lo fatto mio a te può iovare;<br /></span>
+<span class="i0">poi che i parente me fiero spogliare,<br /></span>
+<span class="i0">de vil cilicio me dier copretura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or ov&rsquo;è &rsquo;l capo cusí pettenato?<br /></span>
+<span class="i0">con cui t&rsquo;aragnasti che &rsquo;l t&rsquo;ha sí pelato?<br /></span>
+<span class="i0">fo acqua bullita che t&rsquo;ha sí calvato?<br /></span>
+<span class="i0">non te c&rsquo;è oporto piú spicciatura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Questo mio capo ch&rsquo;avi sí biondo,<br /></span>
+<span class="i0">cadut&rsquo;è la carne e la danza d&rsquo;entorno;<br /></span>
+<span class="i0">nol me pensava quand&rsquo;era nel monno<br /></span>
+<span class="i0">ca entanno a rota facea portatura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or ove son gli occhi cusí depurati?<br /></span>
+<span class="i0">fuor del lor loco sono gettati;<br /></span>
+<span class="i0">credo che i vermi glie son manecati;<br /></span>
+<span class="i0">del tuo regoglio non áver paura.<span class="pagenum"><a name="Page_52" id="Page_52">[Pg 52]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Perduto m&rsquo;ho gli occhi con que gía peccanno,<br /></span>
+<span class="i0">guardando a la gente, con essi accennanno;<br /></span>
+<span class="i0">oimè dolente, or so nel malanno,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l corpo è vorato e l&rsquo;alma en ardura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or ov&rsquo;è &rsquo;l naso ch&rsquo;avevi per odorare?<br /></span>
+<span class="i0">quegna enfermetate el n&rsquo;ha fatto cascare?<br /></span>
+<span class="i0">non t&rsquo;èi potuto dai vermi aiutare,<br /></span>
+<span class="i0">molto è abassata sta tua grossura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Questo mio naso, ch&rsquo;avea per odore,<br /></span>
+<span class="i0">caduto se n&rsquo;è con molto fetore;<br /></span>
+<span class="i0">nol me pensava quand&rsquo;era en amore<br /></span>
+<span class="i0">del mondo falso pieno de vanura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or ov&rsquo;è la lengua tanto tagliente?<br /></span>
+<span class="i0">apre la bocca: non hai niente;<br /></span>
+<span class="i0">fone troncata o forsa fo el dente<br /></span>
+<span class="i0">che te n&rsquo;ha fatta cotal rodetura?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Perdut&rsquo;ho la lengua con la qual parlava,<br /></span>
+<span class="i0">e molta discordia con essa ordenava;<br /></span>
+<span class="i0">nol me pensava quand&rsquo;io mangiava<br /></span>
+<span class="i0">lo cibo e lo poto ultra misura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or chiude le labra per li denti coprire;<br /></span>
+<span class="i0">par, chi te vede, che &rsquo;l vogli schirnire;<br /></span>
+<span class="i0">paura me mette pur del vedire,<br /></span>
+<span class="i0">caggionte i denti senza trattura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Co chiudo le labra ché unqua non l&rsquo;agio?<br /></span>
+<span class="i0">poco pensava de questo passagio;<br /></span>
+<span class="i0">oimè dolente, e come faragio<br /></span>
+<span class="i0">quand&rsquo;io e l&rsquo;alma starimo en ardura?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or o&rsquo; son glie braccia con tanta forteza<br /></span>
+<span class="i0">menacciando la gente, mostrando prodeza?<br /></span>
+<span class="i0">ráspate &rsquo;l capo, se t&rsquo;è ageveleza!<br /></span>
+<span class="i0">scrulla la danza e fa portadura!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La mia portadura giace ne sta fossa;<br /></span>
+<span class="i0">cadut&rsquo;è la carne, remaste so gli ossa;<br /></span>
+<span class="i0">ed omne gloria da me s&rsquo;è remossa<br /></span>
+<span class="i0">e d&rsquo;omne miseria en me è empietura.<span class="pagenum"><a name="Page_53" id="Page_53">[Pg 53]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or lèvate en piedi, ché molto èi iaciuto;<br /></span>
+<span class="i0">acónciate l&rsquo;arme e tolli lo scuto;<br /></span>
+<span class="i0">en tanta viltate me par ch&rsquo;èi venuto,<br /></span>
+<span class="i0">non comportar piú questa afrantura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or co so adagiato de levarme em piede?<br /></span>
+<span class="i0">forsa chi &rsquo;l t&rsquo;ode dir, mo lo se crede;<br /></span>
+<span class="i0">molto è pazo chi non provede<br /></span>
+<span class="i0">en la sua vita la sua finitura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or chiama li parenti che te venga aiutare<br /></span>
+<span class="i0">e guarden dai vermi che te sto a devorare;<br /></span>
+<span class="i0">ma fuor piú vivacce a venirte a spogliare,<br /></span>
+<span class="i0">partierse el poder e la sua mantatura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;No i posso chiamare, ché so encamato;<br /></span>
+<span class="i0">ma fálli venire a veder mio mercato!<br /></span>
+<span class="i0">che me veggia giacer colui ch&rsquo;è adagiato<br /></span>
+<span class="i0">a comparar terra e far gran chiusura.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or me contempla, o omo mondano,<br /></span>
+<span class="i0">mentre èi nel mondo, non esser pur vano;<br /></span>
+<span class="i0">pènsate, folle, che a mano a mano<br /></span>
+<span class="i0">tu serai messo en grande strettura.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_54" id="Page_54">[Pg 54]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXVI" id="XXVI"></a>XXVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como Cristo se lamenta dell&rsquo;omo peccatore</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, de te me lamento&mdash;che me vai pur fugendo<br /></span>
+<span class="i0">ed io te voglio salvare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo, per te salvare&mdash;e per menarte a la via,<br /></span>
+<span class="i0">carne sí volse pigliare&mdash;de la Vergene Maria;<br /></span>
+<span class="i0">ma non me ce val cortesia,&mdash;tant&rsquo;è la sconoscenza<br /></span>
+<span class="i0">che ver&rsquo; de me vol mostrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se io te fosse signore&mdash;crudele e molto villano,<br /></span>
+<span class="i0">avería tua scusa valore&mdash;che me fugisse de mano;<br /></span>
+<span class="i0">ma sempre vol esser ensano,&mdash;ché &rsquo;l ben che io t&rsquo;ho fatto<br /></span>
+<span class="i0">non vole meditare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le creature ho create&mdash;che te degiano servire;<br /></span>
+<span class="i0">e como sono ordenate&mdash;elle fon loro devere;<br /></span>
+<span class="i0">haine recevuto el piacere,&mdash;e de me che l&rsquo;ho create<br /></span>
+<span class="i0">non te voli recordare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como om ch&rsquo;ama lo figlio&mdash;e quel è mal enviato,<br /></span>
+<span class="i0">menacciagli e dá consiglio&mdash;che da mal sia mendato,<br /></span>
+<span class="i0">de lo &rsquo;nferno t&rsquo;ho menacciato,&mdash;e gloria t&rsquo;ho empromessa<br /></span>
+<span class="i0">se a me te voi tornare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figlio, non gir pur fugenno!&mdash;tanto t&rsquo;ho gito encalzanno,<br /></span>
+<span class="i0">che darte voglio el mio renno&mdash;e trarte fuor d&rsquo;onne danno,<br /></span>
+<span class="i0">e vogliote remetter el banno&mdash;nel quale sei caduto,<br /></span>
+<span class="i0">ché non hai donde el pagare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non gire piú fugendo,&mdash;o dulcissimo frate!<br /></span>
+<span class="i0">ché tanto t&rsquo;ho gito cheendo&mdash;che me ce manda el mio pate;<br /></span>
+<span class="i0">retorna en caritate,&mdash;ché tutta la corte t&rsquo;aspetta<br /></span>
+<span class="i0">che con noi te degi alegrare.<span class="pagenum"><a name="Page_55" id="Page_55">[Pg 55]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mio pate sí m&rsquo;ha mandato&mdash;ch&rsquo;io a la sua corte t&rsquo;armine;<br /></span>
+<span class="i0">e co stai sí endurato&mdash;ch&rsquo;a tanto amor non t&rsquo;encline?<br /></span>
+<span class="i0">frate, or pone omai fine&mdash;a questa tua sconoscenza,<br /></span>
+<span class="i0">ché tanto m&rsquo;hai fatto penare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fatt&rsquo;ho per te el pelegrinagio&mdash;molto crudele ed amaro;<br /></span>
+<span class="i0">e vei le man quegne l&rsquo;agio,&mdash;como te comparai caro!<br /></span>
+<span class="i0">frate, non m&rsquo;esser sí avaro,&mdash;ca molto caro me costi<br /></span>
+<span class="i0">per volerte ariccare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aguarda a lo mio lato&mdash;co per te me fo afflitto!<br /></span>
+<span class="i0">de lancia me fo lanciato,&mdash;el ferro al cor me fo ritto;<br /></span>
+<span class="i0">en esso sí t&rsquo;agio scritto,&mdash;ché te ce scrisse l&rsquo;amore,<br /></span>
+<span class="i0">che non me devesse scordare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A la carne enganar te lasse&mdash;perché de me te degi partire,<br /></span>
+<span class="i0">per un piacer t&rsquo;abasse,&mdash;non pensi a que déi venire;<br /></span>
+<span class="i0">figlio, non pur fugire,&mdash;ché caderai en mala via,<br /></span>
+<span class="i0">se da me departi l&rsquo;andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mondo si mostra piacente&mdash;per darte a veder che sia bono;<br /></span>
+<span class="i0">ma non dice com&rsquo;è niente&mdash;e come te tolle gran dono;<br /></span>
+<span class="i0">vedendo ch&rsquo;io te corono&mdash;e ponote en sí grande stato,<br /></span>
+<span class="i0">se meco te voli acostare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le demonia te von pur guatanno&mdash;per farte cader en peccato;<br /></span>
+<span class="i0">del ciel te cacciâro con gran danno&mdash;ed onte feruto e spogliato;<br /></span>
+<span class="i0">e non voglion ch&rsquo;arsalghi al stato&mdash;lo qual iustamente hai perduto;<br /></span>
+<span class="i0">nante te von per engannare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cotanti nemici hai dentorno,&mdash;o misero, e non te n&rsquo;adai;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;hai la carne, el diavolo, el monno,&mdash;e contrastar non li porrai;<br /></span>
+<span class="i0">e non te porrai aiutare;&mdash;se meco non t&rsquo;armi ed aiuti,<br /></span>
+<span class="i0">che non te possano sottrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tu signor trovassi&mdash;per te che fusse megliore,<br /></span>
+<span class="i0">scusa averíe che mostrassi,&mdash;ed io non avería tal dolore;<br /></span>
+<span class="i0">ma lasse me per un traditore&mdash;lo qual te mena a lo &rsquo;nferno,<br /></span>
+<span class="i0">che te ce vol tormentare.<span class="pagenum"><a name="Page_56" id="Page_56">[Pg 56]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fuggi da la man pietosa&mdash;e vai verso la man de vendetta;<br /></span>
+<span class="i0">molto será dolorosa&mdash;quella sentenza stretta,<br /></span>
+<span class="i0">ché la daraio sí dretta&mdash;de tutto el mal c&rsquo;hai fatto,<br /></span>
+<span class="i0">e non la porrai revocare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mal volentier te condanno,&mdash;tant&rsquo;è l&rsquo;amor ch&rsquo;io te porto!<br /></span>
+<span class="i0">ma sempre vai pegioranno&mdash;e non me ce val conforto,<br /></span>
+<span class="i0">daragiote omai el botto&mdash;da ch&rsquo;altro non me ce iova;<br /></span>
+<span class="i0">ca sempre me voi contrastare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_57" id="Page_57">[Pg 57]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXVII" id="XXVII"></a>XXVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima domanda aiuto<br /> contra la battaglia de li sensi
+corporali</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor diletto,&mdash;Cristo beato,<br /></span>
+<span class="i0">de me desolato&mdash;agge pietanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Agge piatanza&mdash;de me peccatore,<br /></span>
+<span class="i0">che so stato en errore&mdash;longo tempo passato;<br /></span>
+<span class="i0">a gran deritto&mdash;ne vo a l&rsquo;ardore,<br /></span>
+<span class="i0">ca te, Signore,&mdash;sí ho abandonato<br /></span>
+<span class="i0">per lo mondo tapino,&mdash;lo qual m&rsquo;è venino,<br /></span>
+<span class="i0">e dato m&rsquo;ha en pino&mdash;de pena abundanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Abundame dentro&mdash;la grande pena,<br /></span>
+<span class="i0">la qual me mena&mdash;l&rsquo;amor del peccato;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma dolente&mdash;a peccar s&rsquo;enchina;<br /></span>
+<span class="i0">dev&rsquo;esser serina,&mdash;or ha &rsquo;l volto scurato;<br /></span>
+<span class="i0">perché a lei non luce&mdash;la chiara luce<br /></span>
+<span class="i0">la quale adduce&mdash;la tua diritanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma s&rsquo;io me voglio&mdash;ad te dirizare<br /></span>
+<span class="i0">e non peccare,&mdash;credo per certo<br /></span>
+<span class="i0">che da te luce&mdash;verrá speregiare<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;allumenare&mdash;farrá lo mio petto;<br /></span>
+<span class="i0">ma so acecato&mdash;en un fondo scurato<br /></span>
+<span class="i0">nel qual m&rsquo;ha menato&mdash;la mia cattivanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La mia cattivanza&mdash;l&rsquo;alma ha menata<br /></span>
+<span class="i0">lá &rsquo;v&rsquo;è predata&mdash;da tre nemici;<br /></span>
+<span class="i0">e lo piú forte&mdash;la tene abracciata<br /></span>
+<span class="i0">ed encatenata&mdash;e mostranse amici;<br /></span>
+<span class="i0">dánno ferite&mdash;nascoste e coprite,<br /></span>
+<span class="i0">le qual voi vedite&mdash;che me metton en erranza.<span class="pagenum"><a name="Page_58" id="Page_58">[Pg 58]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Crudelemente&mdash;m&rsquo;hanno ferita<br /></span>
+<span class="i0">ed eschirnita&mdash;ed espogliata;<br /></span>
+<span class="i0">la mia potenza&mdash;veggio perita<br /></span>
+<span class="i0">perch&rsquo;è &rsquo;nfragidita;&mdash;la piaga endurata<br /></span>
+<span class="i0">or briga tagliare&mdash;e poi medecare;<br /></span>
+<span class="i0">porraio sperare&mdash;che so en liberanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ora m&rsquo;aiuta&mdash;me liberare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io possa campare&mdash;dal falso Nemico;<br /></span>
+<span class="i0">fasse da lunga&mdash;a balestrare<br /></span>
+<span class="i0">ed assegnare&mdash;al cor ch&rsquo;è pudico;<br /></span>
+<span class="i0">la man che me fere&mdash;non posso vedere;<br /></span>
+<span class="i0">tal cose patere&mdash;me dánno gravanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gravame forte&mdash;lo balestrire<br /></span>
+<span class="i0">lo qual vol ferire&mdash;a l&rsquo;alma polita;<br /></span>
+<span class="i0">fatto ha balestro&mdash;del mondo aversire<br /></span>
+<span class="i0">lo qual en bellire&mdash;me mostra sua vita;<br /></span>
+<span class="i0">per gli occhi me mette&mdash;al core sagette,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;orecchie so aperte,&mdash;me recan turbanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Turbame &rsquo;l naso&mdash;che vol odorato,<br /></span>
+<span class="i0">la bocca assagiato&mdash;per dar conforto;<br /></span>
+<span class="i0">e lo pegiore&mdash;che per me sia stato,<br /></span>
+<span class="i0">lo qual m&rsquo;ha guidato&mdash;ad uno mal porto,<br /></span>
+<span class="i0">se be&rsquo; gliei do mangiare,&mdash;me fa calciare,<br /></span>
+<span class="i0">de l&rsquo;amesurare&mdash;sí fa lamentanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lamentase el tatto&mdash;e dice:&mdash;Eo so oso<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;aver reposo&mdash;en mio delettare;<br /></span>
+<span class="i0">or lo m&rsquo;hai tolto,&mdash;sarò rampognoso<br /></span>
+<span class="i0">e corroccioso&mdash;en mio vivitare;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;allento lo frino&mdash;al corpo tapino,<br /></span>
+<span class="i0">so preso a l&rsquo;oncino&mdash;de la tristanza.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_59" id="Page_59">[Pg 59]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXVIII" id="XXVIII"></a>XXVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la impazienzia che fa tutti li beni perdere</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Assai me sforzo a guadagnare&mdash;se &rsquo;l sapesse conservare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Relioso sí so stato,&mdash;longo tempo ho procacciato;<br /></span>
+<span class="i0">ed aiolo sí conservato,&mdash;che nulla ne pos mostrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stato so en lezione,&mdash;esforzato en orazione,<br /></span>
+<span class="i0">mal soffrir a la stagione&mdash;ed al pover satisfare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stato so en obedenza,&mdash;povertate e sofferenza;<br /></span>
+<span class="i0">castetate abbe en placenza&mdash;secondo &rsquo;l pover mio afare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E molta fame sostenía,&mdash;freddo e caldo soffería;<br /></span>
+<span class="i0">peregrino e longa via&mdash;assai m&rsquo;è paruto andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Assai me lievo a matutino&mdash;ad officio divino,<br /></span>
+<span class="i0">terza e nona e vespertino&mdash;po&rsquo; compieta sto a veghiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E vil cosa me sia ditta,&mdash;al cor passa la saitta;<br /></span>
+<span class="i0">e la lengua mia sta ritta&mdash;ad voler fuoco gettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or vedete el guadagnato,&mdash;co so ricco ed adagiato!<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;un parlar m&rsquo;ha sí turbato&mdash;ch&rsquo;a pena posso perdonare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_60" id="Page_60">[Pg 60]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXIX" id="XXIX"></a>XXIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la ipocrisia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Molto me so delongato&mdash;de la via che i santi on calcato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Delongato me so da la via&mdash;e storto me so en ipocrisía;<br /></span>
+<span class="i0">e mostro a la gente che sia&mdash;lo spirito illuminato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Illuminato me mostro de fore&mdash;ch&rsquo;aia umilitate nel core;<br /></span>
+<span class="i0">ma se l&rsquo;omo non me fa grande onore,&mdash;encontenente me so corrocciato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Corocciato me so per usanza&mdash;qual om en mio onore ha mancanza;<br /></span>
+<span class="i0">ma quel che ci ha fede e speranza,&mdash;con lui me so delettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Delettato me so en mostra fare,&mdash;perché altri me deia laudare;<br /></span>
+<span class="i0">odendo &rsquo;l mio fatto blasmare,&mdash;da tal compagnía so mucciato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mucciare aio fatto ad engegno,&mdash;perché altri me tenga de meglio;<br /></span>
+<span class="i0">ma molto m&rsquo;apiccio e destregno&mdash;ché paia ch&rsquo;el mondo ho lassato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lassato sí l&rsquo;ho nel vestire,&mdash;de pieco me voglio coprire;<br /></span>
+<span class="i0">ma dentro so, al mio parire,&mdash;lupo crudele ed affamato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Affamato sí so en mostra fare&mdash;perché altri me deia laudare;<br /></span>
+<span class="i0">odendo l&rsquo;altrui fatto pregiare,&mdash;corrocciome se è com&rsquo;io laudato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Laudato l&rsquo;altrui fatto, m&rsquo;endegno,&mdash;e dal canto de for sí m&rsquo;enfegno<br /></span>
+<span class="i0">che me piaccia; ma poi docce un segno&mdash;che non è cusí pulicato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pulicato me mostro a la gente,&mdash;per le case me metto pezente;<span class="pagenum"><a name="Page_61" id="Page_61">[Pg 61]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">ma molto me parto dolente&mdash;se del suo guidardon non m&rsquo;è dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guidardone adimando per Dio,&mdash;acconciando ce vo el ditto mio;<br /></span>
+<span class="i0">ma molto me par che sia rio&mdash;colui che me dá comiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Comiatato sí mostro l&rsquo;anvito&mdash;che so scalzo e mal vestito;<br /></span>
+<span class="i0">el corpo mostro afrigolito&mdash;perché del suo me sia dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A quello che covelle me dona,&mdash;mostroglie lieta persona;<br /></span>
+<span class="i0">ma molto m&rsquo;agrondo se sona&mdash;la voce che sia allecerato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_62" id="Page_62">[Pg 62]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXX" id="XXX"></a>XXX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la iustizia e falsitá</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Solo a Dio ne possa piacere,&mdash;non me ne curo<br /></span>
+<span class="i0">ciò che l&rsquo;umana natura ne vuol dire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se san Iovanni Baptista revenesse&mdash;a repigliar el torto,<br /></span>
+<span class="i0">ancora mo siría chi l&rsquo;uccidesse;&mdash;ché &rsquo;l mondo è en tal porto,<br /></span>
+<span class="i0">ca li farisei son revenuti<br /></span>
+<span class="i0">ca pro vertute&mdash;Cristo fier morire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li farisei eran reliosi,&mdash;ch&rsquo;erano en quel ore;<br /></span>
+<span class="i0">ne lo lor cor erano invidiosi,&mdash;pieni de rancore;<br /></span>
+<span class="i0">mostravase che non volea onore;<br /></span>
+<span class="i0">ma lo lor cor&mdash;era en quel desire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O falso relioso, or me respundi&mdash;che &rsquo;l cor hai enfiato;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;umile per superbia confundi&mdash;ed ha&rsquo; &rsquo;l quasi affollato;<br /></span>
+<span class="i0">e crucifigi Dio ne l&rsquo;alma sia,<br /></span>
+<span class="i0">con diciría&mdash;el fai quasi morire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lèvite en alto e faime gran sermone&mdash;c&rsquo;ho l&rsquo;occhio turbato;<br /></span>
+<span class="i0">tiemmi a schierne, ché non vedi el travone&mdash;che hai nel tuo ficcato;<br /></span>
+<span class="i0">en prima sí procura tua ferita,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ell&rsquo;è sí aprita,&mdash;non se pò coprire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi ch&rsquo;hai parata assai de la Scrittura,&mdash;sí vol predicare;<br /></span>
+<span class="i0">mostreme che la mia vita è scura,&mdash;la tua non vol cercare;<br /></span>
+<span class="i0">e mostreme da fuor tutto &rsquo;l megliore;<br /></span>
+<span class="i0">non t&rsquo;è en amore&mdash;chi dentro vol sapere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La relion te dá una ensegna&mdash;co se fa al balío;<br /></span>
+<span class="i0">ma quel che dal suo officio s&rsquo;enfegna,&mdash;la corte el voca rio;<br /></span>
+<span class="i0">ed una gran catena glie mette en canna<br /></span>
+<span class="i0">che onom banna&mdash;e vengal a vedere.<span class="pagenum"><a name="Page_63" id="Page_63">[Pg 63]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ch&rsquo;aggio pate sí iusto e beato,&mdash;somene ensuperbito;<br /></span>
+<span class="i0">ma quanto da sua via so delongato,&mdash;al mondo s&rsquo;è scoprito;<br /></span>
+<span class="i0">colui che ne la neve fa sozura,<br /></span>
+<span class="i0">la sua fattura&mdash;se vorrá bannire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo che è cieco dal peccato&mdash;ed ha gente a guidare,<br /></span>
+<span class="i0">spesse fiade la guida nel fossato&mdash;e falle tralipare;<br /></span>
+<span class="i0">e s&rsquo;egli è omo che vol predecare,<br /></span>
+<span class="i0">lo suo parlar&mdash;emprima de&rsquo; adempire<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo falso Nemico s&rsquo;è engegnato&mdash;a toller povertate,<br /></span>
+<span class="i0">el suddito sí lega col prelato&mdash;ne la sua volontate;<br /></span>
+<span class="i0">colui che t&rsquo;ha tolta la povertate,<br /></span>
+<span class="i0">la castetate&mdash;te fará perdire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li nostri guidator de la bataglia&mdash;sí so en tradimento;<br /></span>
+<span class="i0">e li gonfalon de la sembiaglia&mdash;sí so en cademento;<br /></span>
+<span class="i0">o sire Dio, aiuta la sconfitta;<br /></span>
+<span class="i0">la gente afflitta&mdash;ed o&rsquo; porrá fugire?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Erance forteze smesurate&mdash;poste en grand&rsquo;altura;<br /></span>
+<span class="i0">ma l&rsquo;acque del diluvio son passate&mdash;de sopra le lor mura;<br /></span>
+<span class="i0">ed ène tolto el vigor del notare:<br /></span>
+<span class="i0">lo santo orare&mdash;che ne potea guarire.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_64" id="Page_64">[Pg 64]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXI" id="XXXI"></a>XXXI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como la curiosa scienzia e l&rsquo;ambizione <br />sono destruttive de la
+puritá</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Tale qual è, tal è;&mdash;non c&rsquo;è religione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mal vedemmo Parisci&mdash;c&rsquo;hane destrutto Ascisi;<br /></span>
+<span class="i0">con la lor lettoría&mdash;messo l&rsquo;ò en mala via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi sente lettoría,&mdash;vada en forestaría;<br /></span>
+<span class="i0">gli altri en refettorio&mdash;a le foglie coll&rsquo;olio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Esvoglierá el lettore&mdash;servito emperatore;<br /></span>
+<span class="i0">enfermerá el cocinere&mdash;e nol vorrá om vedere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Adunansi a capitoli&mdash;a far li molti articoli;<br /></span>
+<span class="i0">el primo dicitore&mdash;è &rsquo;l primo rompetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedete el grand&rsquo;amore&mdash;che l&rsquo;un a l&rsquo;altro ha en core!<br /></span>
+<span class="i0">guardal co el muletto&mdash;per dargli el calcio en petto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se non gli dái la voce,&mdash;porratte ne la croce;<br /></span>
+<span class="i0">porratte poi l&rsquo;ensidie&mdash;che moia a Renderenie.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Totto &rsquo;l dí sto a cianciare,&mdash;co le donne a beffare;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l fratecel gli aguata,&mdash;è mandato a la malta.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se è figlio de calzolaio&mdash;o de vile mercenaio,<br /></span>
+<span class="i0">menerá tal grossore&mdash;co figlio d&rsquo;emperadore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_65" id="Page_65">[Pg 65]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXII" id="XXXII"></a>XXXII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como è da guardarse da&rsquo; lupi<br /> che vengono sotto vesta de pecora</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O anema fedele&mdash;che te voli salvare,<br /></span>
+<span class="i0">guárdate dagli lupi&mdash;che te von per morsecare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O anema fedele&mdash;che vol salvazione,<br /></span>
+<span class="i0">guárdate dal lupo&mdash;che vien como ladrone;<br /></span>
+<span class="i0">mostrandotese amico,&mdash;sí viene a tua magione,<br /></span>
+<span class="i0">facendo suo sermone,&mdash;ché te crede engannare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lo Signor te lo merite&mdash;ché me dái tal conseglio!<br /></span>
+<span class="i0">parme me die aiuto&mdash;de trarme de sto empiglio;<br /></span>
+<span class="i0">tanto m&rsquo;ò assediata,&mdash;che m&rsquo;ò messo en esiglio;<br /></span>
+<span class="i0">quando bene assimiglio,&mdash;non saccio ove campare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lo Signor te n&rsquo;amaestra&mdash;che tu degge cavere<br /></span>
+<span class="i0">dal lupo che da fuore&mdash;co pieco vol venére;<br /></span>
+<span class="i0">venendo a tua magione&mdash;non se lassa vedere;<br /></span>
+<span class="i0">poi briga de mordère&mdash;e la grege dissipare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se te volesse dire&mdash;quel ch&rsquo;io agio sentito,<br /></span>
+<span class="i0">faría maravigliare&mdash;colui che non l&rsquo;ha udito;<br /></span>
+<span class="i0">tal viene como medico&mdash;che sia bene assendito;<br /></span>
+<span class="i0">da poi ch&rsquo;è discoprito,&mdash;briga d&rsquo;atossecare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non avere temenza&mdash;de dir tuo entendemento;<br /></span>
+<span class="i0">ché io sí mo te dico&mdash;quel che nel cor sento;<br /></span>
+<span class="i0">poi che &rsquo;l lupo apicciase,&mdash;dá mal mordemento;<br /></span>
+<span class="i0">poi che n&rsquo;hai sentemento,&mdash;brígate de guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Co me posso guardare?&mdash;tanto m&rsquo;ò assediata<br /></span>
+<span class="i0">quegli da cui degio&mdash;essere predicata,<br /></span>
+<span class="i0">mostrandomesi agnelli,&mdash;fin che m&rsquo;on securata;<br /></span>
+<span class="i0">da lor so morsecata,&mdash;non so en cui me fidare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se non te voi fidare&mdash;sí fai gran sapienza;<br /></span>
+<span class="i0">ca cui la serpe morseca,&mdash;la lucerta ha &rsquo;n temenza;<br /></span>
+<span class="i0">le pieco aggi en dubito,&mdash;ché non hai conoscenza;<br /></span>
+<span class="i0">perché tua conscienza&mdash;non possa travagliare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_66" id="Page_66">[Pg 66]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXIII" id="XXXIII"></a>XXXIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amore falso che offende le virtú</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor contrafatto,&mdash;spogliato de vertute,<br /></span>
+<span class="i0">non può fare le salute&mdash;lá &rsquo;v&rsquo;è lo vero amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor si fa lascivo&mdash;senza la temperanza;<br /></span>
+<span class="i0">nave senza nuchiero&mdash;rompe en tempestanza;<br /></span>
+<span class="i0">cavallo senza freno&mdash;curre en precipitanza;<br /></span>
+<span class="i0">sí fa la falsa amanza&mdash;senza vertute andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che non è forte,&mdash;mortal ha enfermetate;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;aversitá l&rsquo;uccide,&mdash;pegio en prosperitate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;ipocrite mostranze&mdash;che for, per le contrate,<br /></span>
+<span class="i0">mostravan santetate&mdash;de canti e de saltare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che non è iusto,&mdash;da Dio è reprovato;<br /></span>
+<span class="i0">parlando va d&rsquo;amore&mdash;che sia de grande stato;<br /></span>
+<span class="i0">la lengua ha posta en cielo,&mdash;lo cor è aterrenato;<br /></span>
+<span class="i0">vilissimo mercato&mdash;porta chi vol mostrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che non è saggio,&mdash;de prudenza vestito,<br /></span>
+<span class="i0">non pò veder gli eccessi,&mdash;però ch&rsquo;è ensanito;<br /></span>
+<span class="i0">rompe legge e statuti&mdash;ed omne ordenato rito,<br /></span>
+<span class="i0">dice che è salito&mdash;a nulla legge servare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor enfedele,&mdash;errato de la via,<br /></span>
+<span class="i0">non repute peccato&mdash;nulla cosa che sia;<br /></span>
+<span class="i0">va seminando errori&mdash;de pessima resía;<br /></span>
+<span class="i0">tal falsa compagnia&mdash;onom degia mucciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor senza speranza&mdash;non viene a veritate;<br /></span>
+<span class="i0">non pò veder la luce&mdash;chi fugge claritate;<br /></span>
+<span class="i0">co pò amar lo cielo&mdash;chi en terra ha sua amistate?<br /></span>
+<span class="i0">non dica libertate&mdash;om senza legge stare.<span class="pagenum"><a name="Page_67" id="Page_67">[Pg 67]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O caritate, vita,&mdash;ch&rsquo;ogn&rsquo;altro amor è morto;<br /></span>
+<span class="i0">non vai rompendo legge;&mdash;nante, l&rsquo;observe tutto;<br /></span>
+<span class="i0">e lá &rsquo;ve non è legge&mdash;a legge l&rsquo;hai redutto;<br /></span>
+<span class="i0">non pò gustar lo frutto&mdash;chi fugge el tuo guidare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omne atto si è liceto;&mdash;ma non ad onnechivigli;<br /></span>
+<span class="i0">al preite sacrificio,&mdash;a moglie e marito figli;<br /></span>
+<span class="i0">al potestate occidere,&mdash;al iudece consigli;<br /></span>
+<span class="i0">a li notari libigli,&mdash;a medici el curare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non è ad ogne om licito&mdash;d&rsquo;uccidere ladrone;<br /></span>
+<span class="i0">la potestá ha officio&mdash;dannarlo per ragione;<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;occhio non è congruo&mdash;de far degestione,<br /></span>
+<span class="i0">né al naso parlagione&mdash;né a l&rsquo;orecchie andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi vive senza legge,&mdash;senza legge perisce;<br /></span>
+<span class="i0">correndo va a lo &rsquo;nferno&mdash;chi tal via sequisce;<br /></span>
+<span class="i0">loco sí s&rsquo;accumula&mdash;omne cosa ch&rsquo;encrisce;<br /></span>
+<span class="i0">chi ensemora fallisce,&mdash;ensemora ha penare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_68" id="Page_68">[Pg 68]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXIV" id="XXXIV"></a>XXXIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la differenzia intra el vero e falso amore,<br /> ed intra la scienzia
+acquisita ed infusa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O libertá, subietta&mdash;ad omne creatura,<br /></span>
+<span class="i0">per demostrar l&rsquo;altura&mdash;che regna en bonitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non pò aver libertate&mdash;omo ch&rsquo;è vizioso,<br /></span>
+<span class="i0">che ha perduto l&rsquo;uso&mdash;de la sua gentileza;<br /></span>
+<span class="i0">lo vizio sí lega&mdash;legame doloroso,<br /></span>
+<span class="i0">diventa fetidoso&mdash;e perde la forteza;<br /></span>
+<span class="i0">deforma la belleza&mdash;ch&rsquo;era simile a Dio,<br /></span>
+<span class="i0">e fasse om sí rio&mdash;che lo &rsquo;nferno ha redetate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor carnale,&mdash;sentina puzolente,<br /></span>
+<span class="i0">solfato foco ardente,&mdash;rascion de om brutata;<br /></span>
+<span class="i0">che non ha altro Dio&mdash;se non d&rsquo;empir lo ventre,<br /></span>
+<span class="i0">lussuria fetente,&mdash;malsana, reprovata;<br /></span>
+<span class="i0">o sommersa contrata,&mdash;Sodoma e Gomorra,<br /></span>
+<span class="i0">en tua schiera sí corra&mdash;chi prende tua amistate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor contrafatto&mdash;d&rsquo;ipocreta natura,<br /></span>
+<span class="i0">pien de mala ventura&mdash;e nullo porti frutto;<br /></span>
+<span class="i0">lo ciel te perdi el mondo,&mdash;el corpo en afrantura,<br /></span>
+<span class="i0">sempre vive en paura,&mdash;peio se&rsquo; vivo che morto;<br /></span>
+<span class="i0">o casa de corotto,&mdash;enferno comenzato,<br /></span>
+<span class="i0">nullo si trova stato&mdash;de tanta vilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amore appropriato,&mdash;bastardo, spurione,<br /></span>
+<span class="i0">privato de rascione&mdash;dal Patre onnipotente;<br /></span>
+<span class="i0">regno celestiale,&mdash;la reale nazione<br /></span>
+<span class="i0">non si confá al paltone,&mdash;ché &rsquo;l suo uso è pezente;<br /></span>
+<span class="i0">o reprovata mente,&mdash;amar cosa creata,<br /></span>
+<span class="i0">ribalda paltonata,&mdash;piena de feditate.<span class="pagenum"><a name="Page_69" id="Page_69">[Pg 69]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor naturale,&mdash;nutrito en scienza,<br /></span>
+<span class="i0">simile en apparenza&mdash;a lo spirituale;<br /></span>
+<span class="i0">descernese a la prova,&mdash;ché vien men la potenza<br /></span>
+<span class="i0">patere omne encrescenza,&mdash;tranquillo en omne male;<br /></span>
+<span class="i0">non ha penne né ale&mdash;che voli en tanta altura;<br /></span>
+<span class="i0">remanse en afrantura&mdash;ne la sua enfermetate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore spiritale,&mdash;poi ch&rsquo;è spirato en core,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nestante spira amore&mdash;en alto trasformato;<br /></span>
+<span class="i0">amore trasformato&mdash;è de tanto valore,<br /></span>
+<span class="i0">che dá sé en possessore&mdash;a quello c&rsquo;ha enamato;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l trova desformato,&mdash;vencelo per vertute;<br /></span>
+<span class="i0">enclina sue valute&mdash;ad trattabilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se altura non abassa,&mdash;non può participare<br /></span>
+<span class="i0">e sé comunicare&mdash;a l&rsquo;infimo gradone;<br /></span>
+<span class="i0">avaro entennemento&mdash;fa lo ben deguastare<br /></span>
+<span class="i0">e deturpa l&rsquo;amare&mdash;e sconcia la magione;<br /></span>
+<span class="i0">veggiolo per ragione;&mdash;e Dio sí &rsquo;l n&rsquo;ha mostrato<br /></span>
+<span class="i0">quando s&rsquo;è umiliato&mdash;a prender umanetate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vertute se non passa&mdash;per longa esperienza,<br /></span>
+<span class="i0">non può aver sua valenza&mdash;a fine solidato;<br /></span>
+<span class="i0">omo nuovo ne l&rsquo;arte&mdash;a pratecar scienza,<br /></span>
+<span class="i0">grande è la differenza&mdash;fra &rsquo;l cuito e l&rsquo;operato;<br /></span>
+<span class="i0">fo breve lo pensato&mdash;e longa operazione;<br /></span>
+<span class="i0">perseverazione&mdash;viene a la summitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Scienzia acquisita&mdash;assai può contemplare;<br /></span>
+<span class="i0">non può l&rsquo;affetto trare&mdash;ad essere ordenato;<br /></span>
+<span class="i0">scienzia enfusa,&mdash;poi che n&rsquo;hai a gustare,<br /></span>
+<span class="i0">tutto te fa enfiammare&mdash;ad essere enamorato;<br /></span>
+<span class="i0">con Dio te fa ordenato&mdash;el prossimo edificando<br /></span>
+<span class="i0">e te vilificando&mdash;ad tenerte en veritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Potere, senno e bontate&mdash;en uguale statera<br /></span>
+<span class="i0">de trenetate vera&mdash;porta figuramento;<br /></span>
+<span class="i0">potere senza senno&mdash;fa deguastar la schiera;<br /></span>
+<span class="i0">andar senza lumiera&mdash;va en precipitamento;<br /></span>
+<span class="i0">de un reo comenzamento&mdash;molto male ne sale,<br /></span>
+<span class="i0">e lo pentir non vale&mdash;poi che gl&rsquo; mal son scontrati.<span class="pagenum"><a name="Page_70" id="Page_70">[Pg 70]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando la voglia passa&mdash;lo senno e lo potere,<br /></span>
+<span class="i0">parme un ensanire&mdash;ch&rsquo;è senza remeio;<br /></span>
+<span class="i0">sua trenetate guassa&mdash;che non è nel suo unire,<br /></span>
+<span class="i0">non gli può ben sequire&mdash;secondo co io creio;<br /></span>
+<span class="i0">faticase el suo veio&mdash;ed entra en gran ruina,<br /></span>
+<span class="i0">ca li mal non se fina&mdash;come l&rsquo;avea pensato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo posto en altura&mdash;en fievele scalone,<br /></span>
+<span class="i0">se egli è en agone&mdash;parme gran follía;<br /></span>
+<span class="i0">rompendose la scala,&mdash;la terra è sua mascione;<br /></span>
+<span class="i0">fassene poi cancione&mdash;de la sua gran pazía;<br /></span>
+<span class="i0">grande è la frenesia&mdash;non metterse a vedere<br /></span>
+<span class="i0">ad que fin degon venire&mdash;tutte suoi operate.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_71" id="Page_71">[Pg 71]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXV" id="XXXV"></a>XXXV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Esortazione a l&rsquo;anima propria<br /> che, considerata la sua nobilitá,
+<br />non tardi la via a l&rsquo;amor divino</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O anima mia&mdash;creata gentile,<br /></span>
+<span class="i0">non te far vile&mdash;enchinar tuo coragio,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en gran baronagio&mdash;è posto el tuo stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se om poveretto&mdash;gioietta te dona,<br /></span>
+<span class="i0">la mente sta prona&mdash;a darli el tuo core;<br /></span>
+<span class="i0">con gran disío&mdash;de lui se ragiona,<br /></span>
+<span class="i0">con vile zona&mdash;te lega d&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">el gran Signore&mdash;da te è pelegrino,<br /></span>
+<span class="i0">fatt&rsquo;ha &rsquo;l camino&mdash;per te molto amaro;<br /></span>
+<span class="i0">o core avaro,&mdash;starai piú endurato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se re de Francia&mdash;avesse figliola<br /></span>
+<span class="i0">ed ella sola&mdash;en sua redetate,<br /></span>
+<span class="i0">giría adornata&mdash;de bianca stola,<br /></span>
+<span class="i0">sua fama vola&mdash;en omne contrate;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;ella en viltate&mdash;entendesse, en malsano,<br /></span>
+<span class="i0">e désseise en mano&mdash;a sé possedere,<br /></span>
+<span class="i0">que porría om dire&mdash;de questo trattato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piú vile cosa&mdash;è quello c&rsquo;hai fatto:<br /></span>
+<span class="i0">darte &rsquo;ntransatto&mdash;al mondo fallente:<br /></span>
+<span class="i0">lo corpo per servo&mdash;te fo dato atto,<br /></span>
+<span class="i0">ha&rsquo; &rsquo;l fatto matto&mdash;per te dolente;<br /></span>
+<span class="i0">signor negligente&mdash;fa servo regnare<br /></span>
+<span class="i0">e sé dominare&mdash;en rea signoría;<br /></span>
+<span class="i0">hai presa via&mdash;ca questo c&rsquo;è entrato.<span class="pagenum"><a name="Page_72" id="Page_72">[Pg 72]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tuo contato&mdash;en quinto è partito:<br /></span>
+<span class="i0">veder, gusto, udito,&mdash;odorato e tatto;<br /></span>
+<span class="i0">al corpo non basta&mdash;che &rsquo;l tuo vestito<br /></span>
+<span class="i0">lo mondo ha dimplito&mdash;tutto ad ha fatto;<br /></span>
+<span class="i0">ponam questo atto:&mdash;veder bella cosa;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;udir non ha posa,&mdash;né l&rsquo;occhio pasciuto<br /></span>
+<span class="i0">en quarto frauduto&mdash;qual vòi te sia dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mondo non basta&mdash;a l&rsquo;occhio vedere,<br /></span>
+<span class="i0">che possa empire&mdash;la sua smesuranza;<br /></span>
+<span class="i0">se mille i ne mostri,&mdash;faralo enfamire,<br /></span>
+<span class="i0">tant&rsquo;è &rsquo;l sitire&mdash;de sua desianza;<br /></span>
+<span class="i0">lor delettanza&mdash;sottratta en tormento<br /></span>
+<span class="i0">reman lo talento&mdash;fraudato en tutto;<br /></span>
+<span class="i0">placer rieca lutto&mdash;al cor desensato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo mondo non basta&mdash;a li toi vasalli;<br /></span>
+<span class="i0">parme che falli&mdash;de dargli el tuo core;<br /></span>
+<span class="i0">per satisfare&mdash;a li toi castalli,<br /></span>
+<span class="i0">mori en travalli&mdash;a gran dolore;<br /></span>
+<span class="i0">retorna al core&mdash;de que viverai:<br /></span>
+<span class="i0">tre regni c&rsquo;hai,&mdash;per tuo defetto<br /></span>
+<span class="i0">moron negetto,&mdash;lor cibo occultato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu se&rsquo; creata&mdash;en sí grande alteza,<br /></span>
+<span class="i0">en gran gentileza&mdash;è tua natura;<br /></span>
+<span class="i0">se vedi e pensi&mdash;la tua belleza,<br /></span>
+<span class="i0">starai en forteza&mdash;servandote pura;<br /></span>
+<span class="i0">ca creatura&mdash;nulla è creata<br /></span>
+<span class="i0">che sia adornata&mdash;d&rsquo;aver lo tuo amore;<br /></span>
+<span class="i0">solo al Signore&mdash;s&rsquo;affá el parentato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se a lo specchio&mdash;te voli vedere,<br /></span>
+<span class="i0">porrai sentire&mdash;la tua delicanza;<br /></span>
+<span class="i0">en te porti forma&mdash;de Dio gran Sire;<br /></span>
+<span class="i0">ben pòi gaudire,&mdash;c&rsquo;hai sua simiglianza;<br /></span>
+<span class="i0">o smesuranza&mdash;en breve redutta:<br /></span>
+<span class="i0">cielo terra tutta&mdash;veder en un vascello;<br /></span>
+<span class="i0">o vaso bello,&mdash;co mal se&rsquo; trattato!<span class="pagenum"><a name="Page_73" id="Page_73">[Pg 73]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu non hai vita&mdash;en cose create,<br /></span>
+<span class="i0">en altre contrate&mdash;t&rsquo;è opo alitare;<br /></span>
+<span class="i0">salire a Dio&mdash;che è redetate,<br /></span>
+<span class="i0">che tua povertate&mdash;pò satisfare;<br /></span>
+<span class="i0">or non tardare&mdash;la via tua a l&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">se li dái el tuo core,&mdash;datese en patto<br /></span>
+<span class="i0">se el suo entrasatto&mdash;è &rsquo;n tuo redetato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor caro,&mdash;che tutto te dái<br /></span>
+<span class="i0">ed omnia trai&mdash;en tuo possedere,<br /></span>
+<span class="i0">grande è l&rsquo;onore&mdash;che a Dio fai<br /></span>
+<span class="i0">quando en lui stai&mdash;en tuo gentilire;<br /></span>
+<span class="i0">che porría om dire:&mdash;Dio n&rsquo;empazao,<br /></span>
+<span class="i0">se comparao&mdash;cotal derata,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;è sí esmesurata&mdash;en suo dominato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_74" id="Page_74">[Pg 74]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXVI" id="XXXVI"></a>XXXVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima vestita de vertú passa a la gloria</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima che desideri&mdash;d&rsquo;andare ad paradiso,<br /></span>
+<span class="i0">se tu non hai bel viso,&mdash;non ce porrai albergare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima che desideri&mdash;de gire a la gran corte,<br /></span>
+<span class="i0">adórnate ed accónciate&mdash;che Dio t&rsquo;apra le porte;<br /></span>
+<span class="i0">se tu non se&rsquo; ornata,&mdash;non troverai le scorte,<br /></span>
+<span class="i0">e sacci: poi la morte&mdash;non te porrai acconciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se vòi volto bellissimo,&mdash;aggi fede formata;<br /></span>
+<span class="i0">la fede fa a l&rsquo;anima&mdash;la faccia delicata,<br /></span>
+<span class="i0">la fede senza l&rsquo;opera&mdash;è morta reputata;<br /></span>
+<span class="i0">fede viva, operata&mdash;aggi, se vòli andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La statura formosa&mdash;faratte la speranza;<br /></span>
+<span class="i0">ella a Dio conducete&mdash;che &rsquo;l sa far per usanza;<br /></span>
+<span class="i0">en ella corte è cognita&mdash;per longa costumanza,<br /></span>
+<span class="i0">la sua vera certanza&mdash;non te porrá fallare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De caritate adórnate,&mdash;ch&rsquo;ella te dá la vita,<br /></span>
+<span class="i0">e do&rsquo; ale compónete&mdash;per fare esta salita;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor de Dio e &rsquo;l prossimo&mdash;che è vita compíta,<br /></span>
+<span class="i0">non ne serai schernita&mdash;se vai con tale amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De prudenzia adórnate,&mdash;anima, se vol salire;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ella ha magisterio&mdash;ad saperte endrudire<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;andar composta e savia,&mdash;co se déi convenire<br /></span>
+<span class="i0">a sposa che déi gire&mdash;en gran corte ad estare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tu nuda gíssece,&mdash;siri&rsquo; morta e confusa;<br /></span>
+<span class="i0">la iustizia vèstete&mdash;la sua veste gioiosa,<br /></span>
+<span class="i0">de margarite adórnate&mdash;che d&rsquo;aconciare è osa;<br /></span>
+<span class="i0">órnate como sposa&mdash;che se va a maritare.<span class="pagenum"><a name="Page_75" id="Page_75">[Pg 75]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima, tu se&rsquo; debile&mdash;per far sí gran salita;<br /></span>
+<span class="i0">de fortetuden ármate&mdash;contra l&rsquo;aversa ardita,<br /></span>
+<span class="i0">non te metta paura&mdash;questa vita finita,<br /></span>
+<span class="i0">ché ne guadagni vita&mdash;che non può mai finare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De temperanza acónciate&mdash;per compir tuo viagio,<br /></span>
+<span class="i0">ella è magestra medeca&mdash;per sanar lo coragio;<br /></span>
+<span class="i0">en prosperitate umile,&mdash;che &rsquo;l sa far per usagio,<br /></span>
+<span class="i0">che facci esto passagio&mdash;co se convien de fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, po&rsquo; che se&rsquo; ornata,&mdash;vestita de virtute,<br /></span>
+<span class="i0">sacci che da longa&mdash;le porte te so aprute<br /></span>
+<span class="i0">e molto grandi eserciti&mdash;scontra te so venute<br /></span>
+<span class="i0">e riècante salute&mdash;che te s&rsquo;on da pigliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che fedelitate&mdash;en te è resplendente,<br /></span>
+<span class="i0">gli patri santi envítanti&mdash;che si&rsquo; de la lor gente:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ben venga nostra cognita,&mdash;amica e parente,<br /></span>
+<span class="i0">dégiate esser placente&mdash;con noi de demorare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che de speranza&mdash;tu hai sí bello ornato,<br /></span>
+<span class="i0">gli profeti envítanti&mdash;che si&rsquo; de loro stato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vien&rsquo; con noi, bellissima,&mdash;al nostro gloriato,<br /></span>
+<span class="i0">che è sí smesurato&mdash;noi te porram contare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che de caritate&mdash;tu porti el vestimento,<br /></span>
+<span class="i0">gli apostoli t&rsquo;envitano&mdash;che si&rsquo; de lor convento:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vien&rsquo; con noi, bellissima,&mdash;gusta &rsquo;l delettamento,<br /></span>
+<span class="i0">ca lo suo piacemento&mdash;non se può &rsquo;maginare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che de prudenza&mdash;tu porti l&rsquo;ornatura,<br /></span>
+<span class="i0">gli dottori t&rsquo;envitano&mdash;che porti lor figura:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Una avemo regola,&mdash;una è la pagatura,<br /></span>
+<span class="i0">la nostra envitatura&mdash;non se de&rsquo; renunzare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che vai ornata,&mdash;anima, de forteza,<br /></span>
+<span class="i0">gli martiri t&rsquo;envitano&mdash;a lor piacevoleza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vien&rsquo; con noi a vedere&mdash;la divina belleza<br /></span>
+<span class="i0">che te dará alegreza&mdash;qual non se può stimare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che se&rsquo; ornata,&mdash;alma, de temperanza,<br /></span>
+<span class="i0">gli confessori e vergene&mdash;te fon grande envitanza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vien&rsquo; con noi, bellissima,&mdash;ad nostra congreganza<br /></span>
+<span class="i0">e gusta l&rsquo;abondanza&mdash;del nostro gaudiare.<span class="pagenum"><a name="Page_76" id="Page_76">[Pg 76]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che de iustizia&mdash;porti gli suoi ornate,<br /></span>
+<span class="i0">gli prelati envítanti&mdash;a lor societate:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vien&rsquo; con noi, bellissima,&mdash;a la gran dignitate,<br /></span>
+<span class="i0">veder la maiestate&mdash;che ne degnò salvare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, se tu pensi&mdash;nel gaudio beato,<br /></span>
+<span class="i0">non te serrá graveza&mdash;guardarte da peccato;<br /></span>
+<span class="i0">osserverai la legge&mdash;che Dio t&rsquo;ha comandato,<br /></span>
+<span class="i0">serai remunerato&mdash;con i santi a redetare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non t&rsquo;encresca, anima,&mdash;a far qui penetenza<br /></span>
+<span class="i0">ché tutte le virtute&mdash;con lei on convenenza;<br /></span>
+<span class="i0">se tu qui non la fai,&mdash;oderai la sentenza,<br /></span>
+<span class="i0">anderai en perdenza&mdash;nel fuoco a tormentare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_77" id="Page_77">[Pg 77]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXVII" id="XXXVII"></a>XXXVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la castitá, la quale non basta a l&rsquo;anima<br /> senza l&rsquo;altre
+virtute.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O castitate, fiore&mdash;che te sostene amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O fior de castitate,&mdash;odorifero giglio,<br /></span>
+<span class="i0">con molta soavitate&mdash;sei de color vermiglio,<br /></span>
+<span class="i0">ed a la Trenetate&mdash;tu representi odore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O specchio de belleza,&mdash;senza macchia reluce;<br /></span>
+<span class="i0">la mia lengua è mancheza&mdash;de parlarne con voce,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma serve en netteza&mdash;senza carnal sozore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O luce splendiante,&mdash;lucerna se&rsquo; preclara,<br /></span>
+<span class="i0">da tutti si laudante&mdash;ed en pochi si cara;<br /></span>
+<span class="i0">li tuoi dolce sembiante&mdash;piacevel so al Signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O tesauro invento,&mdash;che non te può stimare<br /></span>
+<span class="i0">né auro né argento,&mdash;non te posso aprezare;<br /></span>
+<span class="i0">qual omo de te sta lento,&mdash;sí cade en gran fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O ròcca de forteza,&mdash;en la qual è gran tesoro,<br /></span>
+<span class="i0">de fore sí pare aspreza&mdash;e dentro è mèl savoro;<br /></span>
+<span class="i0">non se ce vol pigreza&mdash;a guardare a tutt&rsquo;ore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O manna savorita&mdash;che è la castitate;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma conserva zita&mdash;con molta adornetate;<br /></span>
+<span class="i0">poi che del corpo è &rsquo;scita&mdash;sí trova el suo Fattore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, che vai a marito,&mdash;de castitate ornata,<br /></span>
+<span class="i0">lo tuo marito è zito&mdash;e tu te se&rsquo; ben portata,<br /></span>
+<span class="i0">lo cielo te será aprito&mdash;e fattote grande onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, che stai &rsquo;narrata&mdash;de lo sposo diletto,<br /></span>
+<span class="i0">sèrvate ben lavata,&mdash;el tuo volto stia netto,<br /></span>
+<span class="i0">ché non si&rsquo; renunzata,&mdash;e fattote descenore.<span class="pagenum"><a name="Page_78" id="Page_78">[Pg 78]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, non t&rsquo;è bastanza&mdash;pur sola una gonella;<br /></span>
+<span class="i0">se non ci hai piú adornanza,&mdash;giá non ce parrai bella;<br /></span>
+<span class="i0">ne l&rsquo;altre virtute avanza&mdash;che te dian bel colore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, lo tuo vestire&mdash;sí sonno le virtute,<br /></span>
+<span class="i0">nulla ne puoi avere&mdash;che siano sceverute;<br /></span>
+<span class="i0">pur brigale d&rsquo;envenire&mdash;con tutto el tuo valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, per te vestire&mdash;Cristo ne fo spogliato,<br /></span>
+<span class="i0">per tuoi piaghe guarire&mdash;esso fo vulnerato,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor se fe&rsquo; aprire&mdash;per renderte vigore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, or te ben pensa&mdash;en que l&rsquo;hai tu cagnato;<br /></span>
+<span class="i0">per vil piacer de offensa&mdash;tu l&rsquo;hai abandonato,<br /></span>
+<span class="i0">el corpo sí t&rsquo;è en placenza&mdash;e fatto l&rsquo;hai tuo amadore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alma, lo corpo è quello&mdash;che t&rsquo;ha giurata morte,<br /></span>
+<span class="i0">guárdate ben da ello,&mdash;ché ha losenghe molte<br /></span>
+<span class="i0">ed è malvascio e fello&mdash;ed ètte traditore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_79" id="Page_79">[Pg 79]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXVIII" id="XXXVIII"></a>XXXVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como è difficile passare per el megio virtuoso</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O megio virtuoso,&mdash;retenuta bataglia!<br /></span>
+<span class="i0">non è senza travaglia&mdash;per lo megio passare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor me costrenge&mdash;d&rsquo;amare le cose amante,<br /></span>
+<span class="i0">ne l&rsquo;amore è l&rsquo;odio&mdash;de le cose blasmante,<br /></span>
+<span class="i0">amare ed odiare&mdash;en un coragio stante,<br /></span>
+<span class="i0">socce battaglie tante,&mdash;non le porría stimare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amore quello che ama&mdash;desidera d&rsquo;avere,<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;mpedimento nascece&mdash;e gli è gran dispiacere;<br /></span>
+<span class="i0">piacere e dispiacere&mdash;en un cor convenire<br /></span>
+<span class="i0">la lengua nol sa dire&mdash;quanta pena è portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La speranza enflammame&mdash;d&rsquo;aver salvazione,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nestante è desperanza&mdash;de mia condizione;<br /></span>
+<span class="i0">sperare e desperare,&mdash;star en una magione,<br /></span>
+<span class="i0">tanta contenzione&mdash;nolla porría narrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giogneme una audacia&mdash;sprezar pena e morte,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nestante lo temore&mdash;vede cadute forte,<br /></span>
+<span class="i0">securtá e temore,&mdash;demorare en una corte,<br /></span>
+<span class="i0">tant&rsquo;è le capevolte,&mdash;chi le porría stimare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So preso d&rsquo;iracundia&mdash;contro lo mio defetto,<br /></span>
+<span class="i0">la pace mostra, ensegname&mdash;che so de mal enfetto,<br /></span>
+<span class="i0">pacifico ed iroso&mdash;contra lo mio respetto,<br /></span>
+<span class="i0">gran cosa è de star retto&mdash;a nulla parte piegare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo delettar abracciame&mdash;gustando el desiato,<br /></span>
+<span class="i0">lo tristore abatteme,&mdash;sottratto m&rsquo;è &rsquo;l prestato,<br /></span>
+<span class="i0">tristare e delettare&mdash;nello suo comitato,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor è passionato&mdash;en tal pugna abitare.<span class="pagenum"><a name="Page_80" id="Page_80">[Pg 80]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se io mostro al prossimo&mdash;la mia condizione,<br /></span>
+<span class="i0">scandalizo e turbolo&mdash;de mala opinione;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io vo coperto, vendoglme&mdash;e turbo mia magione;<br /></span>
+<span class="i0">questa vessazione&mdash;non la posso mucciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Despiaceme nel prossimo&mdash;se vive sciordenato,<br /></span>
+<span class="i0">e piaceme el suo essere&mdash;buono da Dio creato,<br /></span>
+<span class="i0">de stare en lui innoxio&mdash;grande è filosofato,<br /></span>
+<span class="i0">lo core è vulnerato&mdash;en passionato amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;odio mio legame&mdash;a deverme punire,<br /></span>
+<span class="i0">discrezion contrastali&mdash;che non deggia perire;<br /></span>
+<span class="i0">de farme bene en odio&mdash;or chi l&rsquo;odí mai dire?<br /></span>
+<span class="i0">altro è lo patire&mdash;che l&rsquo;udir parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo degiunare piaceme&mdash;e far grande astinenza<br /></span>
+<span class="i0">per macerar mio asino&mdash;che non me dia encrescenza;<br /></span>
+<span class="i0">ed esser forte arpiaceme&mdash;a portar la gravenza<br /></span>
+<span class="i0">che dá la penitenza&mdash;nello perseverare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo desprezare piaceme&mdash;e de gir mal vestito;<br /></span>
+<span class="i0">la fama surge, enalzame&mdash;de vanitá ferito;<br /></span>
+<span class="i0">da qual parte volvome,&mdash;parme d&rsquo;esser intuíto;<br /></span>
+<span class="i0">aiuta, Dio infinito!&mdash;e chi porrá scampare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo contemplare vetame&mdash;d&rsquo;essere occupato,<br /></span>
+<span class="i0">lo tempo a non perderlo&mdash;famme enfacendato;<br /></span>
+<span class="i0">or vedete el prelio&mdash;ch&rsquo;ha l&rsquo;omo nel suo stato!<br /></span>
+<span class="i0">a chi non l&rsquo;ha provato&mdash;non lo pò imaginare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piaceme el silenzio,&mdash;báilo de la quiete;<br /></span>
+<span class="i0">lo bene de Dio arlegame&mdash;e tolleme <i>silete</i>;<br /></span>
+<span class="i0">demoro infra le prelia,&mdash;non ce saccio schirmete,<br /></span>
+<span class="i0">a non sentir ferete&mdash;alta cosa me pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La pietá del prossimo&mdash;vuol cose a sovenire,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor de povertate&mdash;gli è ordo ad udire,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;estremitate veggiole&mdash;viziose a tenire,<br /></span>
+<span class="i0">per lo megio transire&mdash;non è don da giullare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;offesa de Dio legame&mdash;ad amar la vendetta,<br /></span>
+<span class="i0">la pietá del prossimo&mdash;la perdonanza affetta,<br /></span>
+<span class="i0">demoro enfra le forfece,&mdash;ciascun coltel m&rsquo;affetta;<br /></span>
+<span class="i0">abbrevio miei detta&mdash;en questo loco finare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_81" id="Page_81">[Pg 81]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XXXIX" id="XXXIX"></a>XXXIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como la vita di Iesú è specchio de l&rsquo;anima</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O vita de Iesú Cristo,&mdash;specchio de veritate,<br /></span>
+<span class="i0">o mia deformitate&mdash;en quella luce vedere!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pareame essere chevelle,&mdash;chevelle me tenea,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;opinion ch&rsquo;avea&mdash;faceame esser iocondo;<br /></span>
+<span class="i0">guardando en quello spechio,&mdash;la luce che n&rsquo;uscía<br /></span>
+<span class="i0">mostrò la vita mia&mdash;che giacea nel profondo;<br /></span>
+<span class="i0">venneme pianto abondo,&mdash;vedendo smesuranza:<br /></span>
+<span class="i0">quant&rsquo;era la distanza&mdash;fra l&rsquo;essere e &rsquo;l vedere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guardando en quello spechio,&mdash;vidde la mia essenza:<br /></span>
+<span class="i0">era, senza fallenza,&mdash;piena de feditate;<br /></span>
+<span class="i0">viddece la mia fede:&mdash;era una diffidenza,<br /></span>
+<span class="i0">speranza, presumenza,&mdash;piena de vanitate;<br /></span>
+<span class="i0">vidde mia caritate,&mdash;amor contaminato;<br /></span>
+<span class="i0">poi ch&rsquo;a lui me so specchiato,&mdash;tutto me fa stordire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guardando en quello spechio,&mdash;iustizia mia appare<br /></span>
+<span class="i0">che sia un deguastare&mdash;de virtute e de bontate;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;onor de Dio furato,&mdash;lo innocente dannare,<br /></span>
+<span class="i0">lo malfattor salvare&mdash;e darglie libertate;<br /></span>
+<span class="i0">o falsa iniquitate,&mdash;amar me malfattore<br /></span>
+<span class="i0">e de sottrar l&rsquo;amore&mdash;a quel ch&rsquo;io deve amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guardando en quello spechio,&mdash;vidde la mia prudenza:<br /></span>
+<span class="i0">era una insipienza&mdash;d&rsquo;anemalio bruto,<br /></span>
+<span class="i0">la legge del Signore&mdash;non avi en reverenza,<br /></span>
+<span class="i0">puse la mia entendenza&mdash;al mondo c&rsquo;ho veduto;<br /></span>
+<span class="i0">or, ad que so venuto,&mdash;omo razionale,<br /></span>
+<span class="i0">de farme bestiale&mdash;e peggio se può dire!<span class="pagenum"><a name="Page_82" id="Page_82">[Pg 82]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guardando en quello spechio,&mdash;vidde mia temperanza:<br /></span>
+<span class="i0">era una lascivanza&mdash;esfrenata senza frino;<br /></span>
+<span class="i0">gli moti de la mente&mdash;non ressi en moderanza,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor prese baldanza&mdash;voler le cose em pino;<br /></span>
+<span class="i0">copersese un mantino,&mdash;falsa discrezione,<br /></span>
+<span class="i0">somerse la ragione&mdash;a chi fo data a servire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guardando en quello spechio,&mdash;vidde la mia forteza:<br /></span>
+<span class="i0">pareame una matteza&mdash;de volerne parlare,<br /></span>
+<span class="i0">ca non glie trovo nome&mdash;a quella debeleza;<br /></span>
+<span class="i0">quanta è la fieveleza&mdash;non so donde me fare;<br /></span>
+<span class="i0">retornome ad plorare&mdash;el mal non conosciuto,<br /></span>
+<span class="i0">virtute nel paruto&mdash;e vizia latere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O false opinione,&mdash;como presumevate<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;opere magagnate&mdash;de venderle al Signore?<br /></span>
+<span class="i0">En quella luce divina&mdash;poner deformitate<br /></span>
+<span class="i0">sería grande iniquitate&mdash;degna de gran furore;<br /></span>
+<span class="i0">partanne da sto errore,&mdash;ché non glie piace el mio,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nante li sconza el sio&mdash;quando &rsquo;l ce voglio unire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia non può dare&mdash;ad om ch&rsquo;è vizioso<br /></span>
+<span class="i0">lo regno glorioso,&mdash;ché ce sería splacente;<br /></span>
+<span class="i0">ergo chi non si sforza&mdash;ad esser virtuoso,<br /></span>
+<span class="i0">non será gaudioso&mdash;con la superna gente;<br /></span>
+<span class="i0">e non varría niente&mdash;buon loco a lo &rsquo;nfernale,<br /></span>
+<span class="i0">ed al celestiale&mdash;luoco nogl può nuocere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signore, haime mostrata&mdash;nella tua claritate<br /></span>
+<span class="i0">la mia nichilitate&mdash;ch&rsquo;è meno che niente;<br /></span>
+<span class="i0">da questo sguardo nasce&mdash;sforzata umilitate<br /></span>
+<span class="i0">legata de vilitate,&mdash;voglia non voglia sente;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;umiliata mente&mdash;non è per vil vilare,<br /></span>
+<span class="i0">ma en virtuoso amare&mdash;vilar per nobilire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non posso esser renato&mdash;s&rsquo;io en men non so morto,<br /></span>
+<span class="i0">anichilato en tutto,&mdash;el esser conservare<br /></span>
+<span class="i0">del nichil glorioso;&mdash;nul om ne gusta frutto<br /></span>
+<span class="i0">se Dio non fa &rsquo;l condutto,&mdash;ché om non ci ha que fare;<br /></span>
+<span class="i0">o glorioso stare:&mdash;en nihil quietato,<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;ntelletto posato,&mdash;e l&rsquo;affetto dormire!<span class="pagenum"><a name="Page_83" id="Page_83">[Pg 83]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ciò c&rsquo;ho veduto e pensato&mdash;tutto è feccia e bruttura,<br /></span>
+<span class="i0">pensando de l&rsquo;altura&mdash;del virtuoso stato;<br /></span>
+<span class="i0">nel pelago ch&rsquo;io veggio&mdash;non ce so notatura,<br /></span>
+<span class="i0">farò somergitura&mdash;de l&rsquo;om ch&rsquo;è anegato;<br /></span>
+<span class="i0">sommece inarenato&mdash;&rsquo;n&rsquo;onor de smesuranza,<br /></span>
+<span class="i0">vinto da l&rsquo;abundanza&mdash;del dolce mio Sire.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_84" id="Page_84">[Pg 84]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XL" id="XL"></a>XL<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como li angeli domandano a Cristo<br /> la cagione de la sua peregrinazione
+nel mondo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Cristo onnipotente,&mdash;dove se&rsquo; enviato?<br /></span>
+<span class="i0">perché peligrinato&mdash;ve sete messo ad andare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Molto me maraviglio&mdash;de questa vostra andata,<br /></span>
+<span class="i0">persona tanto altissima&mdash;metterse a desperata;<br /></span>
+<span class="i0">non ne se&rsquo; stata usata&mdash;de volere penare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lo divino consiglio&mdash;sí ha deliberato<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io venga nel mondo&mdash;ad om ch&rsquo;è desformato,<br /></span>
+<span class="i0">e facciace parentato,&mdash;ch&rsquo;io l&rsquo;ho preso ad amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Que oporto t&rsquo;ha l&rsquo;omo&mdash;per cui vai fatiganno?<br /></span>
+<span class="i0">Ène da te fugito,&mdash;a te non torna danno;<br /></span>
+<span class="i0">déi pagar gran banno,&mdash;non lo può satisfare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tutto lo debito c&rsquo;hane&mdash;io sí lo pagheraggio,<br /></span>
+<span class="i0">ed enfra Dio e l&rsquo;uomo&mdash;pace sí metteraggio,<br /></span>
+<span class="i0">e sí la firmaraggio&mdash;che non se deggia guastare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Como porrai far pace&mdash;fra Dio e l&rsquo;om mondano,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;omo vol esser Dio&mdash;e Dio vol l&rsquo;om sottano?<br /></span>
+<span class="i0">E questo è tal trano&mdash;che nul om pò placare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;S&rsquo;io me faccio omo,&mdash;omo ha suo entendimento<br /></span>
+<span class="i0">ed, en quanto omo,&mdash;a Dio farò suiacemento;<br /></span>
+<span class="i0">farocce giognemento&mdash;ciascun suo consolare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ecco che vien nel mondo,&mdash;como vorrai venire?<br /></span>
+<span class="i0">buon è che l&rsquo;om lo saccia;&mdash;facciatelo bannire,<br /></span>
+<span class="i0">ché se possa sentire&mdash;como lo vol sanare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io l&rsquo;ho fatto bannire&mdash;ch&rsquo;ogn&rsquo;om venga a la scola;<br /></span>
+<span class="i0">la divina scienzia&mdash;ensegnar aggio gran gola;<br /></span>
+<span class="i0">e questa è la cagion sola&mdash;che l&rsquo;om voglio amaestrare.<span class="pagenum"><a name="Page_85" id="Page_85">[Pg 85]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;En prima de la scola,&mdash;se ve piace, dicete;<br /></span>
+<span class="i0">ove verrá la gente&mdash;a l&rsquo;albergo ch&rsquo;avete:<br /></span>
+<span class="i0">bon è che glie narrete,&mdash;ché lo possa trovare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;El nome del mio albergo&mdash;di&rsquo; che è umilitate;<br /></span>
+<span class="i0">omo che vol venire,&mdash;trovame en veritate;<br /></span>
+<span class="i0">e le spese dicete&mdash;che tutte le voglio fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ancora me dicete&mdash;qual legerite arte;<br /></span>
+<span class="i0">manda per tutto &rsquo;l mondo&mdash;che se leggan tue carte;<br /></span>
+<span class="i0">vengan poi d&rsquo;onne parte&mdash;a la scola a &rsquo;mparare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io ensegno amare,&mdash;e questa è l&rsquo;arte mia;<br /></span>
+<span class="i0">ed omo che la &rsquo;mprende,&mdash;con Dio fa compagnía;<br /></span>
+<span class="i0">se nol perde a follía,&mdash;con lui sta a delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed omo che non ha libro&mdash;como porrá emprendere?<br /></span>
+<span class="i0">Ancor non l&rsquo;audii&mdash;ch&rsquo;om lo trovasse a vendere;<br /></span>
+<span class="i0">rascion porramo ostendere&mdash;per nostra scusa mostrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io son libro de vita&mdash;segnato de sette signi;<br /></span>
+<span class="i0">poi ch&rsquo;io siraggio aperto,&mdash;troverai cinque migni,<br /></span>
+<span class="i0">son de sangue vermigni&mdash;ove porran studiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Forsa quella scrittura&mdash;ha sí forte construtto,<br /></span>
+<span class="i0">che non la porría entendere&mdash;chi non fosse ben instrutto;<br /></span>
+<span class="i0">staría tutto derutto&mdash;a non potendo pro fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;&rsquo;Nante è la scrittura&mdash;che omne studiante<br /></span>
+<span class="i0">sí ce pò ben legere&mdash;e proficere enante;<br /></span>
+<span class="i0">notace l&rsquo;alifante&mdash;e l&rsquo;aino ce pò pedovare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_86" id="Page_86">[Pg 86]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLI" id="XLI"></a>XLI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como li angeli si maravigliano<br /> de la peregrinazione de Cristo nel mondo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Cristo onnipotente,&mdash;ove sete enviato?<br /></span>
+<span class="i0">perché poveramente&mdash;gite pelegrinato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Una sposa pigliai&mdash;che dato gli ho &rsquo;l mio core;<br /></span>
+<span class="i0">de gioie l&rsquo;adornai&mdash;per averne onore;<br /></span>
+<span class="i0">lassòme a descionore,&mdash;famme gire penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io sí l&rsquo;adornai&mdash;de gioie e d&rsquo;onoranza,<br /></span>
+<span class="i0">mia forma l&rsquo;assignai&mdash;a la mia simiglianza;<br /></span>
+<span class="i0">hame fatta fallanza,&mdash;famme gire penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io glie donai memoria&mdash;ne lo mio piacemento,<br /></span>
+<span class="i0">de la celeste gloria&mdash;glie diei lo &rsquo;ntendemento,<br /></span>
+<span class="i0">e voluntá en centro&mdash;nel core gli ho miniato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi glie donai la fede&mdash;ch&rsquo;adempie entendanza,<br /></span>
+<span class="i0">a memoria diede&mdash;la verace speranza,<br /></span>
+<span class="i0">e caritate amanza&mdash;al voler ordenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A ciò che l&rsquo;esercizio&mdash;avesse compimento,<br /></span>
+<span class="i0">lo corpo per servizio&mdash;diéglie per ornamento;<br /></span>
+<span class="i0">bello fo lo stromento,&mdash;se non l&rsquo;avesse scordato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Acciò ch&rsquo;ella avesse&mdash;en que esercitare,<br /></span>
+<span class="i0">tutte le creature&mdash;per lei volse creare;<br /></span>
+<span class="i0">donde me deve amare,&mdash;hame guerra menato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A ciò ch&rsquo;ella sapesse&mdash;como sé esercitare,<br /></span>
+<span class="i0">de le quattro virtute&mdash;sí la volsi vestire;<br /></span>
+<span class="i0">per lo suo gran fallire&mdash;con tutte ha adulterato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Signor, se la trovamo&mdash;e vole retornare,<br /></span>
+<span class="i0">voli che li dicamo&mdash;che gli vol perdonare,<br /></span>
+<span class="i0">ché la possam retrare&mdash;del pessimo suo stato?<span class="pagenum"><a name="Page_87" id="Page_87">[Pg 87]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Dicete a la mia sposa&mdash;che deggia revenire;<br /></span>
+<span class="i0">tal morte dolorosa&mdash;non me faccia patire;<br /></span>
+<span class="i0">per lei voglio morire,&mdash;sí ne so enamorato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con grande piacemento&mdash;facciogli perdonanza,<br /></span>
+<span class="i0">rendogli l&rsquo;ornamento,&mdash;donoglie mia amistanza;<br /></span>
+<span class="i0">de tutta sua fallanza&mdash;sí me serò scordato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O alma peccatrice,&mdash;sposa del gran marito,<br /></span>
+<span class="i0">co iaci en esta fece&mdash;lo tuo volto polito?<br /></span>
+<span class="i0">co se&rsquo; da lui fugito&mdash;tanto amor t&rsquo;ha portato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Pensando nel suo amore&mdash;sí so morta e confusa;<br /></span>
+<span class="i0">poseme en grande onore,&mdash;or en que so retrusa!<br /></span>
+<span class="i0">O morte dolorusa,&mdash;co m&rsquo;hai circundato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O peccatrice engrata,&mdash;retorna al tuo Signore,<br /></span>
+<span class="i0">non esser desperata&mdash;ca per te muor d&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">pensa nel suo dolore&mdash;co l&rsquo;hai d&rsquo;amor piagato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io aggio tanto offeso,&mdash;forsa non m&rsquo;arvorría;<br /></span>
+<span class="i0">aggiol morto e conquiso;&mdash;trista la vita mia!<br /></span>
+<span class="i0">Non saccio ove me sia,&mdash;sí m&rsquo;ha d&rsquo;amor legato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non aver dubitanza&mdash;de la recezione;<br /></span>
+<span class="i0">non far piú demoranza,&mdash;non hai nulla cagione;<br /></span>
+<span class="i0">clame tua entenzione&mdash;con pianto amaricato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Cristo pietoso,&mdash;ove te trovo, amore?<br /></span>
+<span class="i0">Non esser piú nascoso,&mdash;ché moio a gran dolore;<br /></span>
+<span class="i0">chi vide el mio Signore?&mdash;narrel chi l&rsquo;ha trovato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O alma, noi el trovammo&mdash;su nella croce appiso;<br /></span>
+<span class="i0">morto lo ce lassamo&mdash;tutto battuto e alliso;<br /></span>
+<span class="i0">per te a morir s&rsquo;è miso,&mdash;caro t&rsquo;ha comparato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io comenzo el corrotto&mdash;d&rsquo;un acuto dolore:<br /></span>
+<span class="i0">amore, e chi t&rsquo;ha morto?&mdash;se&rsquo; morto per mio amore;<br /></span>
+<span class="i0">o enebriato amore,&mdash;ov&rsquo;hai Cristo empicato?<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_88" id="Page_88">[Pg 88]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLII" id="XLII"></a>XLII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima priega li angeli<br /> che l&rsquo;insegnino ad trovar iesú
+cristo.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ensegnatime Iesú Cristo,&mdash;ché lo voglio trovare;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io l&rsquo;aggio udito contare&mdash;ch&rsquo;esso è de me &rsquo;namorato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Prego che m&rsquo;ensegnate&mdash;la mia &rsquo;namoranza,<br /></span>
+<span class="i0">faccio gran villanía&mdash;de far piú demoranza;<br /></span>
+<span class="i0">fatta n&rsquo;ha lamentanza&mdash;de tanto che m&rsquo;ha &rsquo;spettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se Iesú Cristo amoroso&mdash;tu volessi trovare,<br /></span>
+<span class="i0">per la val de vilanza&mdash;t&rsquo;è oporto d&rsquo;entrare;<br /></span>
+<span class="i0">noi lo potem narrare,&mdash;ché molti el ci on albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Prego che consiglite&mdash;lo cor mio tanto afflitto,<br /></span>
+<span class="i0">e la via m&rsquo;ensignite&mdash;ch&rsquo;io possa tener lo dritto;<br /></span>
+<span class="i0">da poi ch&rsquo;ad andar me mitto&mdash;ch&rsquo;io non pos&rsquo;esser errato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La via per entrar en vilanza&mdash;è molto stretta l&rsquo;entrata;<br /></span>
+<span class="i0">ma poi che dentro serai,&mdash;lebbe t&rsquo;è poi la giornata;<br /></span>
+<span class="i0">serain&rsquo;assa&rsquo; consolata,&mdash;se c&rsquo;entrera&rsquo; en quello stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Opriteme la porta,&mdash;ch&rsquo;io vogli&rsquo; entrar en viltate,<br /></span>
+<span class="i0">ché Iesú Cristo amoroso&mdash;se trova en quelle contrate;<br /></span>
+<span class="i0">decetel ch&rsquo;en veritate&mdash;molti el ci on albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non te lassamo entrare;&mdash;iurato l&rsquo;avem presente<br /></span>
+<span class="i0">che nullo ce può transire&mdash;ch&rsquo;aia veste splacente;<br /></span>
+<span class="i0">e tu hai veste fetente,&mdash;l&rsquo;odor n&rsquo;ha conturbato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Qual è &rsquo;l vestir ch&rsquo;i&rsquo; aggio&mdash;el qual me fa putigliosa?<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io lo voglio gettare&mdash;per esser a Dio graziosa,<br /></span>
+<span class="i0">e como deventi formosa&mdash;lo cor n&rsquo;ho &rsquo;nanemato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ora te spoglia del mondo&mdash;e d&rsquo;onne fatto mondano;<br /></span>
+<span class="i0">tu n&rsquo;èi molto encarcata,&mdash;el cor non porti sano;<br /></span>
+<span class="i0">par che l&rsquo;aggi sí vano&mdash;del mondo ove se&rsquo; conversato.<span class="pagenum"><a name="Page_89" id="Page_89">[Pg 89]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Del mondo ch&rsquo;agio &rsquo;l vestire,&mdash;vegente voi, me ne <a name="tn89" id="tn89"></a><ins class="correction" title="originale: spoglio.">spoglio,</ins><br /></span>
+<span class="i0">e nul encarco mondano&mdash;portar meco piú voglio;<br /></span>
+<span class="i0">ed omne creato ne toglio&mdash;ch&rsquo;io en core avesse albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non ne pari spogliata&mdash;como si converría;<br /></span>
+<span class="i0">del mondo non se&rsquo; desperata,&mdash;spene ci hai falsa e ria;<br /></span>
+<span class="i0">spògliate e gettala via,&mdash;ché &rsquo;l cor non sia reprovato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io me voglio spogliare&mdash;d&rsquo;omne speranza ch&rsquo;avesse,<br /></span>
+<span class="i0">e vogliomene fugire&mdash;da om che me sovenesse;<br /></span>
+<span class="i0">megli&rsquo; è se en fame moresse&mdash;che &rsquo;l mondo me tenga legato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non ne pari spogliata&mdash;che glie ne sia &rsquo;n piacemento,<br /></span>
+<span class="i0">de spirital amistanza&mdash;grande n&rsquo;hai vestimento;<br /></span>
+<span class="i0">usate ché getta gran vento&mdash;e molti sí ci on tralipato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Molto m&rsquo;è duro esto verbo&mdash;lassar loro amistanza;<br /></span>
+<span class="i0">ma veggio che lor usamento&mdash;m&rsquo;arieca alcuna onoranza;<br /></span>
+<span class="i0">per acquistar la vilanza&mdash;siragio da lor occultato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non t&rsquo;è oporto fugire&mdash;lor usamento a stagione,<br /></span>
+<span class="i0">ma ètte oporto fugire&mdash;de non oprir tua stacione;<br /></span>
+<span class="i0">per uscio entra latrone&mdash;e porta el tuo guadagnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Opriteme la porta,&mdash;pregove en cortesia,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io possa trovar Iesú Cristo&mdash;en cui aggio la spene mia;<br /></span>
+<span class="i0">respondemi, amor, vita mia,&mdash;non m&rsquo;eser ormai straniato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Alma, poi ch&rsquo;èi venuta&mdash;respondote volontire:<br /></span>
+<span class="i0">la croce è lo mio letto,&mdash;lá &rsquo;ve te poi meco unire;<br /></span>
+<span class="i0">sacci si vogl salire&mdash;haveráme po&rsquo; albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Cristo amoroso, e io voglio&mdash;en croce nudo salire;<br /></span>
+<span class="i0">e voglioce abracciato&mdash;Signor, teco morire;<br /></span>
+<span class="i0">gaio seram&rsquo;a patire,&mdash;morir teco abracciato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_90" id="Page_90">[Pg 90]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLIII" id="XLIII"></a>XLIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De La misericordia e iustizia<br /> e como fu l&rsquo;omo reparato: e parlano
+diversi.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo fo creato virtuoso,<br /></span>
+<span class="i0">volsela sprezar per sua follía;<br /></span>
+<span class="i0">lo cademento fo pericoloso,<br /></span>
+<span class="i0">la luce fo tornata en tenebría;<br /></span>
+<span class="i0">lo resalire posto è fatigoso;<br /></span>
+<span class="i0">a chi nol vede parglie gran follía,<br /></span>
+<span class="i0">a chi lo passa pargli glorioso,<br /></span>
+<span class="i0">paradiso sente en questa via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo quando en prima sí peccao,<br /></span>
+<span class="i0">deguastao l&rsquo;ordene de l&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">ne l&rsquo;amor proprio tanto s&rsquo;abracciao,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;nantepuse sé al Creatore;<br /></span>
+<span class="i0">la Iustizia tanto s&rsquo;endegnao,<br /></span>
+<span class="i0">che lo spogliao de tutto suo onore;<br /></span>
+<span class="i0">omne virtute sí l&rsquo;abandonao,<br /></span>
+<span class="i0">al demone fo dato el possessore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia, vedente<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;omo misero era sí caduto,<br /></span>
+<span class="i0">de lo cademento era dolente,<br /></span>
+<span class="i0">ché con tutta sua gente era perduto;<br /></span>
+<span class="i0">gli suoi figliuoli aduna mantenente,<br /></span>
+<span class="i0">ed ha deliberato de l&rsquo;aiuto;<br /></span>
+<span class="i0">mandagli messaggio de sua gente<br /></span>
+<span class="i0">ca l&rsquo;omo misero sia subvenuto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia sí ha mandata<br /></span>
+<span class="i0">de la sua gente fedel messagiera<br /></span>
+<span class="i0">che vada ad omo en quella contrada<br /></span>
+<span class="i0">che de lo desperare ferito era;<span class="pagenum"><a name="Page_91" id="Page_91">[Pg 91]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">madonna Penetenza c&rsquo;è trovata,<br /></span>
+<span class="i0">de tutta la sua gente fatt&rsquo;ha schiera;<br /></span>
+<span class="i0">e descurrendo porta l&rsquo;ambasciata<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;omo non perisca en tal mainera.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Penetenza manda lo corrère<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;albergo li deia apparecchiare;<br /></span>
+<span class="i0">la Contrizione è messagiere<br /></span>
+<span class="i0">e seco porta cose da spensare;<br /></span>
+<span class="i0">venendo a l&rsquo;omo, miselse a vedere<br /></span>
+<span class="i0">e giá non c&rsquo;era loco da posare;<br /></span>
+<span class="i0">tre suoi figliuoli sí fece venère<br /></span>
+<span class="i0">e misegli ne l&rsquo;omo al cor purgare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En prima sí ha messo lo Timore<br /></span>
+<span class="i0">che tutto &rsquo;l core sí ha conturbato;<br /></span>
+<span class="i0">la falsa Securtá reietta fore<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;omo avea preso ed engannato;<br /></span>
+<span class="i0">poi mise Conoscenza de pudore<br /></span>
+<span class="i0">vedendose sí sozo e deformato;<br /></span>
+<span class="i0">e nella fin glie die&rsquo; gran Dolore<br /></span>
+<span class="i0">che Dio aveva offeso per peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendo l&rsquo;omo sé cusí sozato,<br /></span>
+<span class="i0">comenza malamente a suspirare;<br /></span>
+<span class="i0">la Compunzione gli fo a lato,<br /></span>
+<span class="i0">gli occhi giá non cessano de plorare;<br /></span>
+<span class="i0">la Penitenza col suo comitato<br /></span>
+<span class="i0">entra nel cuore ad abitare;<br /></span>
+<span class="i0">la Confessione sí ha parlato,<br /></span>
+<span class="i0">ma en nulla guisa pò Dio satisfare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ca l&rsquo;om per sé avea fatto lo tomo,<br /></span>
+<span class="i0">per sé deveva far relevamento;<br /></span>
+<span class="i0">per nulla guisa non trovava el como,<br /></span>
+<span class="i0">venneglie de sé diffidamento;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;angel non tenea d&rsquo;aiutar l&rsquo;omo<br /></span>
+<span class="i0">e non potea con tutto el suo convento;<br /></span>
+<span class="i0">Dio potea ben refar lo domo,<br /></span>
+<span class="i0">ma non era tenuto per stromento.<span class="pagenum"><a name="Page_92" id="Page_92">[Pg 92]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Penetenza manda Orazione<br /></span>
+<span class="i0">che dica a corte quel che è scontrato,<br /></span>
+<span class="i0">com&rsquo;ella sede en gran confusione,<br /></span>
+<span class="i0">ché del satisfar troppo è l&rsquo;om privato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Misericordia peto e non Ragione<br /></span>
+<span class="i0">ed io la voglio lei per advocato;<br /></span>
+<span class="i0">de lacrime gli faccio offerzione<br /></span>
+<span class="i0">del cor contrito e molto amaricato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia entra en corte<br /></span>
+<span class="i0">e la sua ragione sí ha allegato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Mesere, io me lamento de mia sorte,<br /></span>
+<span class="i0">ché la Iustizia sí me n&rsquo;ha privato;<br /></span>
+<span class="i0">se l&rsquo;om peccò e fece cose torte,<br /></span>
+<span class="i0">lo mio officio non c&rsquo;è adoperato;<br /></span>
+<span class="i0">me co l&rsquo;omo ha ferito a morte<br /></span>
+<span class="i0">de tutto mio onor sí m&rsquo;ha spogliato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia s&rsquo;appresenta &rsquo;nante &rsquo;l Rege,<br /></span>
+<span class="i0">a la questione fa responsura:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Mesere, a l&rsquo;om fo posto la lege,<br /></span>
+<span class="i0">volsela sprezare per sua fallura;<br /></span>
+<span class="i0">la pena gli fo data e non se tege<br /></span>
+<span class="i0">secondo la offensanza la penura;<br /></span>
+<span class="i0">cerca lo iudicio e correge<br /></span>
+<span class="i0">se nulla cosa è fatta fuor mesura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, non me lamento del iudicio<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ello non sia fatto con ragione;<br /></span>
+<span class="i0">lamentome ch&rsquo;io non ci agio officio,<br /></span>
+<span class="i0">staragioce per zifra a la magione;<br /></span>
+<span class="i0">so demorata teco ab initio<br /></span>
+<span class="i0">giamai non sentíe confusione;<br /></span>
+<span class="i0">del mio dolor veder ne poi lo &rsquo;ndicio<br /></span>
+<span class="i0">quanto so amaricata ed ho cagione.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Patre onnipotente en caritate<br /></span>
+<span class="i0">lo suo voler sí ha demostrato,<br /></span>
+<span class="i0">e lo tesauro de la largitate<br /></span>
+<span class="i0">a la Misericordia ha donato,<span class="pagenum"><a name="Page_93" id="Page_93">[Pg 93]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">che ella possa far la pietate<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;omo per cui è stata advocato,<br /></span>
+<span class="i0">e la Iustizia segga en veritate<br /></span>
+<span class="i0">con tutto lo suo officio ordenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Patre onnipotente, en chi è &rsquo;l potere,<br /></span>
+<span class="i0">al suo Figliolo fa dolce parlamento:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Figliol mio, sommo sapere,<br /></span>
+<span class="i0">en tene iace lo sutigliamento;<br /></span>
+<span class="i0">de raquistar l&rsquo;omo è en piacere<br /></span>
+<span class="i0">a tutto quanto lo nostro convento;<br /></span>
+<span class="i0">tutta la corte farai resbaldire<br /></span>
+<span class="i0">se tu vorrai sonar quello stromento.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O dolce Patre mio de reverenza,<br /></span>
+<span class="i0">ne lo tuo petto sempre so morato,<br /></span>
+<span class="i0">e la virtute de la ubidenza,<br /></span>
+<span class="i0">per mene si será esercitato;<br /></span>
+<span class="i0">tròvemese albergo d&rsquo;avegnenza<br /></span>
+<span class="i0">lá &rsquo;ve deggia essere albergato,<br /></span>
+<span class="i0">ed io faraggio questa convegnenza<br /></span>
+<span class="i0">de conservar ciascuna nel suo stato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dio per sua bontá sí ha formato<br /></span>
+<span class="i0">un corpo d&rsquo;una giovene avenante;<br /></span>
+<span class="i0">e poi che &rsquo;l corpo fo organizato,<br /></span>
+<span class="i0">creocci l&rsquo;alma en uno icto stante;<br /></span>
+<span class="i0">ed enestante l&rsquo;ha santificato<br /></span>
+<span class="i0">da quello original peccato ch&rsquo;ante<br /></span>
+<span class="i0">per lo primo omo era seminato<br /></span>
+<span class="i0">en tutte le progenie sue afrante.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O terra senza tribulo né spina,<br /></span>
+<span class="i0">germinatrice de onne bon frutto;<br /></span>
+<span class="i0">de virtute e grazia sei pina,<br /></span>
+<span class="i0">poneste fine ne lo nostro lutto;<br /></span>
+<span class="i0">li qual per lo peccato eramo en pina<br /></span>
+<span class="i0">de Eva che mangiò lo veto frutto;<br /></span>
+<span class="i0">restauro de la nostra ruina,<br /></span>
+<span class="i0">Vergene Maria, beata en tutto!<span class="pagenum"><a name="Page_94" id="Page_94">[Pg 94]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como lo Nemico invidioso<br /></span>
+<span class="i0">giva a l&rsquo;omo primo per tentare,<br /></span>
+<span class="i0">e como scaltrito e vizioso<br /></span>
+<span class="i0">se fe&rsquo; a la moglier per engannare,<br /></span>
+<span class="i0">cusí lo Patre dolce pietoso<br /></span>
+<span class="i0">santo Gabriel volse mandare<br /></span>
+<span class="i0">a Vergene Maria che stava ascoso<br /></span>
+<span class="i0">per lo concepemento annunziare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ave plena di grazia en virtute,<br /></span>
+<span class="i0">enfra le femene tu se&rsquo; benedetta!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Ella, pensando de queste salute,<br /></span>
+<span class="i0">de lo temore sí fo conestretta.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Non te temere, ca en te son compiute<br /></span>
+<span class="i0">omne profezia che de te è ditta;<br /></span>
+<span class="i0">conceperai e parerai l&rsquo;aiute<br /></span>
+<span class="i0">de l&rsquo;umana gente ch&rsquo;è sconfitta.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Del modo te demando co serane<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io concepa essendo vergen pura.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Lo Spirito santo sopra te verrane<br /></span>
+<span class="i0">e la virtú de Dio fará umbratura;<br /></span>
+<span class="i0">sempre vergene te conservarane<br /></span>
+<span class="i0">e vergen averai sua genitura;<br /></span>
+<span class="i0">ecco Elisabet concetto hane<br /></span>
+<span class="i0">essendo vechia e sterile natura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nulla cosa è impossibile a Dio,<br /></span>
+<span class="i0">ciò che glie piace esso pote fare;<br /></span>
+<span class="i0">però consenti al consiglio sio,<br /></span>
+<span class="i0">e tu respondi e di&rsquo; ciò che te pare.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ecco l&rsquo;ancilla de lo Signor mio;<br /></span>
+<span class="i0">ciò che tu dici, en me deggia fare!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Ed enestante Cristo concepío<br /></span>
+<span class="i0">vergene stando senza dubitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como Adam en prima fo formato<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;entatta terra, dice la Scrittura,<br /></span>
+<span class="i0">cusí de vergen Cristo fosse nato<br /></span>
+<span class="i0">che per lui venía far la pagatura;<span class="pagenum"><a name="Page_95" id="Page_95">[Pg 95]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">nove mesi ce stette albergato,<br /></span>
+<span class="i0">nacque de verno e nella gran freddura,<br /></span>
+<span class="i0">nascendo en terra de suo parentato<br /></span>
+<span class="i0">né casa li prestâro né amantatura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cetto encomenzâro la villanía<br /></span>
+<span class="i0">e la impietate e l&rsquo;offensanza;<br /></span>
+<span class="i0">de cielo en terra per l&rsquo;omo venía<br /></span>
+<span class="i0">a patir pena per l&rsquo;altrui offensanza:<br /></span>
+<span class="i0">longo tempo gridammo el Messia<br /></span>
+<span class="i0">che riguarisse la nostra malanza,<br /></span>
+<span class="i0">ed ecco, nudo iace nella via<br /></span>
+<span class="i0">e nul è che de lui aggia pietanza!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le Virtute ensieme congregate<br /></span>
+<span class="i0">a Dio sí fanno grande lamentanza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, vedete la viduitate<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;avén patuta per altrui offensanza;<br /></span>
+<span class="i0">ad alcuno sí ne desponsate<br /></span>
+<span class="i0">che deggia aver a noi pietanza,<br /></span>
+<span class="i0">che obprobrio ne tolla e vilitate<br /></span>
+<span class="i0">e rendane lo pregio e l&rsquo;onoranza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figliuole mie, andate al mio diletto<br /></span>
+<span class="i0">ché a llui vi voglio desponsare;<br /></span>
+<span class="i0">entro le soi mano sí ve metto<br /></span>
+<span class="i0">che con lui deggiáti reposare;<br /></span>
+<span class="i0">onore e pregio senza alcun defetto<br /></span>
+<span class="i0">da tutta gente faròve mirare;<br /></span>
+<span class="i0">e voi el me renderite sí perfetto<br /></span>
+<span class="i0">che sopra il ciel lo farò esaltare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li Doni, odendo lo maritamento,<br /></span>
+<span class="i0">curreno con grande vivaceza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, noi que facemo a sto convento?<br /></span>
+<span class="i0">staremo sempre mai en vedoveza;<br /></span>
+<span class="i0">quigno parrá de noi star en lamento<br /></span>
+<span class="i0">e tutta corte viver &rsquo;n alegreza?<br /></span>
+<span class="i0">se noi ce sonarim nostro stromento<br /></span>
+<span class="i0">tutta la corte terrimo en baldeza.<span class="pagenum"><a name="Page_96" id="Page_96">[Pg 96]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O figlioli miei, sete adunati<br /></span>
+<span class="i0">per rendere a la mia corte onore;<br /></span>
+<span class="i0">or currete ensemora, abracciati<br /></span>
+<span class="i0">lo mio diletto figlio redentore,<br /></span>
+<span class="i0">e le Virtute sí me esercitati<br /></span>
+<span class="i0">en tutto compimento de valore,<br /></span>
+<span class="i0">sí che con loro beatificati<br /></span>
+<span class="i0">siate nella corte de l&rsquo;Amore.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le Beatitudine, questo odenno,<br /></span>
+<span class="i0">con gran vivaceza vengon a corte:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, le pelegrine a te venenno,<br /></span>
+<span class="i0">albergane ché simo de tua sorte;<br /></span>
+<span class="i0">peregrinato avemo state e verno<br /></span>
+<span class="i0">con molti amari dí e dure notte,<br /></span>
+<span class="i0">onom ne caccia e pargli far gran senno,<br /></span>
+<span class="i0">ché piú semo odiate che la morte.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non si trovò nul omo ancora degno<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;albergare sí nobile tesaro;<br /></span>
+<span class="i0">albergove con Cristo e dolve &rsquo;n pegno<br /></span>
+<span class="i0">e voi l&rsquo;averiti molto caro;<br /></span>
+<span class="i0">li frutti ve daragio poi nel regno,<br /></span>
+<span class="i0">possederete tutto el mio vestaro,<br /></span>
+<span class="i0">demostrariti Cristo como segno:<br /></span>
+<span class="i0">ecco lo mastro del nostro reparo.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo nostro dolcissimo Redentore<br /></span>
+<span class="i0">a la Iustizia per l&rsquo;omo ha parlato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Que ademandi a l&rsquo;om peccatore<br /></span>
+<span class="i0">che deggia fare per lo suo peccato?<br /></span>
+<span class="i0">recolta centro e suo pagatore<br /></span>
+<span class="i0">de tutto quello che t&rsquo;era obligato;<br /></span>
+<span class="i0">aiutar lo voglio per amore<br /></span>
+<span class="i0">e de satisfare so apparecchiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mesere, se ve piace de pagare<br /></span>
+<span class="i0">lo debito che per l&rsquo;omo è contratto,<br /></span>
+<span class="i0">voi lo podete, se ve piace, fare,<br /></span>
+<span class="i0">ché sete Dio ed omo però fatto;<span class="pagenum"><a name="Page_97" id="Page_97">[Pg 97]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">comenzato avete a satisfare;<br /></span>
+<span class="i0">volentiere tieco faccio el patto,<br /></span>
+<span class="i0">ché tu solo sí me puoi placare<br /></span>
+<span class="i0">e sí con tieco faccio lo contratto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Misericordia, que ademanni<br /></span>
+<span class="i0">per l&rsquo;omo per cui e&rsquo; stata avocata?<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;-Meser, che l&rsquo;omo sia tratto de banni<br /></span>
+<span class="i0">che sbandito fo de sua contrata;<br /></span>
+<span class="i0">tribulata sí so stata molt&rsquo;anni;<br /></span>
+<span class="i0">da poi che cadde, non fui consolata;<br /></span>
+<span class="i0">tutta la corte si mo ci aremanni,<br /></span>
+<span class="i0">se consoli me en lui compassionata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché la sua infirmitate è tanta,<br /></span>
+<span class="i0">per nulla guisa se porría guarire;<br /></span>
+<span class="i0">se omne lor difetto non t&rsquo;amanta,<br /></span>
+<span class="i0">de quil che fuoro e so e so a venire,<br /></span>
+<span class="i0">potere, senno e la voglia santa<br /></span>
+<span class="i0">de trasformare en omne suo devere,<br /></span>
+<span class="i0">consolarai poi me misera afranta<br /></span>
+<span class="i0">che tanto ho pianto con amar sospiri.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Sotilmente hai ademandato,<br /></span>
+<span class="i0">ciò che demandi io sí voglio fare;<br /></span>
+<span class="i0">de l&rsquo;amore sí so enebriato,<br /></span>
+<span class="i0">che stolto me faragio reputare<br /></span>
+<span class="i0">a comparare sí vile mercato,<br /></span>
+<span class="i0">e cosí gran prezo volere dare,<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;om conosca quanto l&rsquo;aggio amato,<br /></span>
+<span class="i0">morir ne voglio per lo suo peccare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mesere, ecco l&rsquo;omo sí sozato<br /></span>
+<span class="i0">e de sí vilissima sozura,<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;egli en prima non fosse lavato,<br /></span>
+<span class="i0">non si porría soffrir la sua fetura;<br /></span>
+<span class="i0">or non se tarde ad esser medicato;<br /></span>
+<span class="i0">se tu nol fai, non è chi n&rsquo;aggia cura;<br /></span>
+<span class="i0">da tutta gente sí è desperato<br /></span>
+<span class="i0">e semivivo sta en gran frantura.<span class="pagenum"><a name="Page_98" id="Page_98">[Pg 98]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Uno bagno molto prezioso<br /></span>
+<span class="i0">aggio ordenato, al mio parire;<br /></span>
+<span class="i0">che non sia l&rsquo;omo tanto salavoso<br /></span>
+<span class="i0">che piú che neve nol faccia parire:<br /></span>
+<span class="i0">lo battesmo santo glorioso,<br /></span>
+<span class="i0">che d&rsquo;omne male fa l&rsquo;omo guarire;<br /></span>
+<span class="i0">chi se ne lava, serane avetoso,<br /></span>
+<span class="i0">se non recade per lo suo fallire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia, odendo questo fatto:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Mesere, io me voglio satisfare;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;omo sí fará meco el contratto<br /></span>
+<span class="i0">che servo se deggia confessare;<br /></span>
+<span class="i0">pensosse esser Dio rompendo &rsquo;l patto,<br /></span>
+<span class="i0">voglio che se deggia umiliare;<br /></span>
+<span class="i0">che fede me prometta e sirá atto<br /></span>
+<span class="i0">ad omnia ch&rsquo;io voglio comandare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Respondi, omo, e di&rsquo; ciò che te pare,<br /></span>
+<span class="i0">se voli fare la promissione.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, ed io prometto de servare,<br /></span>
+<span class="i0">renunzo al demone ed a sua magione;<br /></span>
+<span class="i0">fede te prometto conservare<br /></span>
+<span class="i0">en omne gente ed en omne stagione;<br /></span>
+<span class="i0">credo per fede poterme salvare<br /></span>
+<span class="i0">e senza fede aver dannazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, ecco l&rsquo;uomo baptizato.<br /></span>
+<span class="i0">èglie oporto forza con mastría,<br /></span>
+<span class="i0">che contra lo Nemico sia armato<br /></span>
+<span class="i0">che possa stare en sua cavallaría;<br /></span>
+<span class="i0">ché lo Nemico è tanto esercitato,<br /></span>
+<span class="i0">vencerallo per forza o per falsía;<br /></span>
+<span class="i0">se da te non fosse confirmato,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nestante sí pigliára mala via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mesere, quando l&rsquo;om fece fallanza,<br /></span>
+<span class="i0">sí me ferío molto duramente;<br /></span>
+<span class="i0">stoltamente pose sua speranza<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non faría vendetta, al suo parvente;<span class="pagenum"><a name="Page_99" id="Page_99">[Pg 99]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">voglio che conosca la fallanza,<br /></span>
+<span class="i0">e giammai non gli esca de mente,<br /></span>
+<span class="i0">segno porti en fronte en remembranza<br /></span>
+<span class="i0">quanto &rsquo;l peccato sí m&rsquo;è dispiacente.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, volontiere ne porto segno<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io so reformato a tua figura;<br /></span>
+<span class="i0">vedendome signato, lo Malegno<br /></span>
+<span class="i0">non ma&rsquo; potèra con sua fortura.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ed io nella tua fronte croce segno<br /></span>
+<span class="i0">de crismate salute a tua valura;<br /></span>
+<span class="i0">confòrtate, combatte ch&rsquo;io do regno<br /></span>
+<span class="i0">a quel ch&rsquo;en mia schiera ben adura.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia è parlante:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, l&rsquo;omo ha tanto degiunato,<br /></span>
+<span class="i0">che se de cibo non fusse sumante,<br /></span>
+<span class="i0">la debeleza l&rsquo;ha giá consumato.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ed io li do lo mio corpo avenante,<br /></span>
+<span class="i0">el sangue ch&rsquo;è uscito del mio lato,<br /></span>
+<span class="i0">pane e vino en sacramento stante<br /></span>
+<span class="i0">che da lo preite sará consecrato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia ce pete la sua parte:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;&rsquo;Nante che l&rsquo;omo se deggia cibare,<br /></span>
+<span class="i0">de caritate me fará le carte<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;esso Dio sopr&rsquo;omnia deggi amare,<br /></span>
+<span class="i0">el prossimo con Dio abbracciante<br /></span>
+<span class="i0">e sempre omne suo ben desiderare.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, ed io prometto de ciò farte<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io ne so tenuto e deggiol fare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia non fina<br /></span>
+<span class="i0">ademandare la necessitate:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, se l&rsquo;omo cadesse en ruina,<br /></span>
+<span class="i0">como faría de quell&rsquo;infermitate?<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ordenata gli ho la medicina:<br /></span>
+<span class="i0">la Penetenza, ch&rsquo;è de tua amistate;<br /></span>
+<span class="i0">se mai lo repigliasse la malina,<br /></span>
+<span class="i0">recorra a lei: averá sanetate.<span class="pagenum"><a name="Page_100" id="Page_100">[Pg 100]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia ce pete la sua sorte:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, io deggio stare a questa cura;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;omo me sosterrá fin a la morte<br /></span>
+<span class="i0">a patir pena ed omne ria sciagura.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, ed io prometto de star forte<br /></span>
+<span class="i0">ad omne pena non sia tanto dura;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io obedisco, oprirai le porte<br /></span>
+<span class="i0">del ciel qual perdei per mia fallura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, l&rsquo;omo è vestito de cargne<br /></span>
+<span class="i0">e nella carne pate grand&rsquo;arsura;<br /></span>
+<span class="i0">se la concupiscenzia lui affragne,<br /></span>
+<span class="i0">dáglie remedio nella sua affrantura.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Mogli&rsquo; e marito, ensemora compagne,<br /></span>
+<span class="i0">usaranno enseme con paura<br /></span>
+<span class="i0">che lor concupiscenzia non cagne<br /></span>
+<span class="i0">lo entelletto de la mente pura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, se &rsquo;l matrimonio se usa<br /></span>
+<span class="i0">con la temperanza che è virtute,<br /></span>
+<span class="i0">la sua alma non sirá confusa,<br /></span>
+<span class="i0">e camperá de molte rei cadute.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Mesere, la mia carne è viziosa,<br /></span>
+<span class="i0">sforzarolla a tutte mie valute,<br /></span>
+<span class="i0">perché la sua amistate m&rsquo;è dannosa<br /></span>
+<span class="i0">e molte gente son per lei perdute.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia non posa<br /></span>
+<span class="i0">la necessitate ademandare:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, ordenate questa cosa<br /></span>
+<span class="i0">per chine sí se deggia dispensare.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Autoritate sí do copiosa<br /></span>
+<span class="i0">ai preiti che lo deggian ministrare,<br /></span>
+<span class="i0">de benedire e consecrare osa<br /></span>
+<span class="i0">e de potere asciogliere e ligare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia, odendo questa storia,<br /></span>
+<span class="i0">si dice che nulla cosa vale<br /></span>
+<span class="i0">se de prudenza che virtute flòria<br /></span>
+<span class="i0">non è vestito lo sacerdotale,<span class="pagenum"><a name="Page_101" id="Page_101">[Pg 101]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">e d&rsquo;essa sia adornata la memoria;<br /></span>
+<span class="i0">omo ch&rsquo;è preite salga sette scale,<br /></span>
+<span class="i0">e sia spogliato d&rsquo;omne mala scoria,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a terra non deduca le sue ale.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Misericordia, vedendo<br /></span>
+<span class="i0">la battaglia dura del finire,<br /></span>
+<span class="i0">li tre nemici ensemor convenendo,<br /></span>
+<span class="i0">ciascuno sí la briga de ferire:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Meser, dacce aiuto defendendo,<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;omo se ne possa ben schirmire.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Olio santo ne l&rsquo;estremo ungendo<br /></span>
+<span class="i0">lo Nemico non lo porrá tenire.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia ce rieca una virtute<br /></span>
+<span class="i0">che molto bisogna a questo fatto,<br /></span>
+<span class="i0">la Fortetute contra rei ferute<br /></span>
+<span class="i0">sí ce speza e dice al gioco: «matto»;<br /></span>
+<span class="i0">le Sacramenta, ensemor convenute,<br /></span>
+<span class="i0">con le Virtute hanno fatto patto<br /></span>
+<span class="i0">de star ensieme e non sian devedute,<br /></span>
+<span class="i0">e la Iustitia sí ne fa &rsquo;l contratto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia sí ademanda l&rsquo;atto<br /></span>
+<span class="i0">de la virtute en tutto suo piacere,<br /></span>
+<span class="i0">e la Misericordia tal fatto<br /></span>
+<span class="i0">per nulla guisa nol pò adempire;<br /></span>
+<span class="i0">ma se con li Doni pò fare patto,<br /></span>
+<span class="i0">ha deliberato de exercire;<br /></span>
+<span class="i0">ensemora domandan questo tratto<br /></span>
+<span class="i0">a Cristo che ce degia sovenire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ad esercitare la caritate<br /></span>
+<span class="i0">lo don de sapienzia c&rsquo;è dato,<br /></span>
+<span class="i0">e la speranza ch&rsquo;è d&rsquo;alta amistate,<br /></span>
+<span class="i0">lo don de lo &rsquo;ntelletto c&rsquo;è donato;<br /></span>
+<span class="i0">la fede che gli cieli ha penetrate<br /></span>
+<span class="i0">lo don de lo conseglio c&rsquo;è albergato;<br /></span>
+<span class="i0">li Doni e le Virtute congregate<br /></span>
+<span class="i0">ensemor hanno fatto parentato.<span class="pagenum"><a name="Page_102" id="Page_102">[Pg 102]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Iustizia ad esercitare<br /></span>
+<span class="i0">lo don de la forteza sí li dona;<br /></span>
+<span class="i0">ma la Prudenza bella non ce pare,<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l don de la scienzia non sona;<br /></span>
+<span class="i0">la Temperanza non pò bene stare<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l don de pietate non gli è prona;<br /></span>
+<span class="i0">la Fortetute non pò ben andare<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l don de lo timore non la zona.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De la Fede e de lo Conseglio<br /></span>
+<span class="i0">lo povero de spirito è nato;<br /></span>
+<span class="i0">Forteza e Timore fatt&rsquo;hanno figlio,<br /></span>
+<span class="i0">beato mito en tutto desprezato;<br /></span>
+<span class="i0">Iustizia e Forteza, lor simiglio,<br /></span>
+<span class="i0">beato lutto hanno generato;<br /></span>
+<span class="i0">Prudenza e Senno hanno fatto piglio,<br /></span>
+<span class="i0">fame de iustizia han apportato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De la Temperanza e Pietate<br /></span>
+<span class="i0">la Misericordia ne è nata;<br /></span>
+<span class="i0">de lo &rsquo;ntelletto spene alta amistate<br /></span>
+<span class="i0">mundicia de core on generata;<br /></span>
+<span class="i0">de la Sapienzia e Caritate<br /></span>
+<span class="i0">la pace de core si è tranquillata;<br /></span>
+<span class="i0">or preghimo l&rsquo;alta Trinitate<br /></span>
+<span class="i0">che ne perdoni le nostre peccata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_103" id="Page_103">[Pg 103]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLIV" id="XLIV"></a>XLIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De le petizione che sono nel paternostro</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">En sette modi, co a me pare,&mdash;distinta è orazione;<br /></span>
+<span class="i0">como Cristo la &rsquo;nsegnòne&mdash;en paternostro sta notata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La prima orazione,&mdash;che a Dio l&rsquo;om degia fare,<br /></span>
+<span class="i0">che lo nome suo ch&rsquo;è santo&mdash;en noi degia santificare;<br /></span>
+<span class="i0">cristiani ne fe&rsquo; vocare,&mdash;en Cristo sim battizati,<br /></span>
+<span class="i0">ché siam purificati&mdash;con la vita immaculata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La seconda orazione,&mdash;onde de&rsquo; esser pregato,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;esso venga ad abitare&mdash;lo cor nostro consecrato;<br /></span>
+<span class="i0">e sèrvise poi sí mundato,&mdash;ch&rsquo;esso ce possa regnare;<br /></span>
+<span class="i0">siría laido l&rsquo;allecerare&mdash;poi ch&rsquo;è fatta la &rsquo;nvitata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La terza orazione,&mdash;che &rsquo;l Signor ne volse dire,<br /></span>
+<span class="i0">com&rsquo;è obedito en cielo&mdash;en terra se degia obedire:<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nanteposto el suo volere&mdash;ad omne cosa che sia,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma e &rsquo;l corpo en sua balía&mdash;sub la legge sua servata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La quarta che pete el pane,&mdash;tre pan trovo ademandate:<br /></span>
+<span class="i0">lo primo è devozione,&mdash;l&rsquo;alme en Dio refocillate;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altro pan è el sacramento&mdash;ne l&rsquo;altare consecrate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altro pan ciascun mangia&mdash;o&rsquo; nostra vita è sostentata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El primo pan tien con Dio&mdash;nella sua gran delettanza;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altro è &rsquo;l prossimo abracciato&mdash;nella fedel congreganza;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altro sí ne dá abondanza&mdash;nella vita che menamo,<br /></span>
+<span class="i0">che refezion agiamo&mdash;en omne cosa ch&rsquo;è ordenata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La quinta, che pete a Dio&mdash;perdonanza del peccato;<br /></span>
+<span class="i0">mala fronte glie porta enante&mdash;chi col frate sta turbato:<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en suo figliol s&rsquo;adottato,&mdash;tu porti sotta &rsquo;l coltello,<br /></span>
+<span class="i0">oderai lo mal appello&mdash;se i vai &rsquo;nante en ambasciata.<span class="pagenum"><a name="Page_104" id="Page_104">[Pg 104]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Bona fronte glie porta &rsquo;nante&mdash;chi ha &rsquo;l prossimo en amore;<br /></span>
+<span class="i0">se glie pete perdonanza&mdash;che sia stato peccatore,<br /></span>
+<span class="i0">fali piena lo Signore&mdash;e la grazia sua li dona;<br /></span>
+<span class="i0">questa perdonanza bona&mdash;con la sua s&rsquo;è acompagnata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La sesta che no ne lasse&mdash;enducere en tentazione;<br /></span>
+<span class="i0">ché se esso n&rsquo;abandona,&mdash;sem menati a la pregione:<br /></span>
+<span class="i0">carne, mondo, li demòne&mdash;ciascun fa sua legatura,<br /></span>
+<span class="i0">en quanta ne mena bruttura&mdash;lo mio cor non l&rsquo;ha stimata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se &rsquo;l Signor con noi demora,&mdash;piovan, nenguan le battaglie,<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna ne dá guadagno&mdash;de vittoria en travaglie;<br /></span>
+<span class="i0">fa fugar quelle sembiaglie&mdash;de quigli forti nemici,<br /></span>
+<span class="i0">fanne deventar felici&mdash;la sua bona compagnata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La settima orazione&mdash;che ne campi dagli mali,<br /></span>
+<span class="i0">de le colpe e degl peccati&mdash;che è fuore d&rsquo;enfernali,<br /></span>
+<span class="i0">e de mali exterminali&mdash;che stan giú in quella fornace:<br /></span>
+<span class="i0">omne cosa che despiace&mdash;loco sí sta cumulata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_105" id="Page_105">[Pg 105]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLV" id="XLV"></a>XLV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como Dio appare ne <a name="tn105" id="tn105"></a><ins class="correction" title="originale: L&rsquo;ANINA">l&rsquo;anima</ins> en cinque modi</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">En cinque modi appareme&mdash;lo Signor en esta vita;<br /></span>
+<span class="i0">altissima salita&mdash;chi nel quinto è entrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo primo modo chiamolo&mdash;stato timoroso,<br /></span>
+<span class="i0">lo secondo pareme&mdash;amor medecaroso,<br /></span>
+<span class="i0">lo terzo amore pareme&mdash;viatico amoroso,<br /></span>
+<span class="i0">lo quarto è paternoso,&mdash;lo quinto è desponsato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nel primo modo appareme&mdash;nell&rsquo;alma Dio Signore;<br /></span>
+<span class="i0">da morte suscitandola&mdash;per lo suo gran valore,<br /></span>
+<span class="i0">fuga la demonia&mdash;che me tenean &rsquo;n errore,<br /></span>
+<span class="i0">contrizion de cuore&mdash;l&rsquo;amor ci ha visitato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi vien como medico&mdash;ne l&rsquo;alma suscitata,<br /></span>
+<span class="i0">confortala ed aiutala,&mdash;ché sta sí vulnerata;<br /></span>
+<span class="i0">le sacramenta ponece&mdash;che l&rsquo;hanno resanata,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;ha cusí curata&mdash;lo medico ammirato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como compagno nobile&mdash;lo mio amor apparuto,<br /></span>
+<span class="i0">de trarme de miseria&mdash;donarme lo suo aiuto,<br /></span>
+<span class="i0">per le virtute mename&mdash;en celestial saluto;<br /></span>
+<span class="i0">non degio star co muto,&mdash;tanto bene occultato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo quarto modo appareme&mdash;como benigno pate,<br /></span>
+<span class="i0">cibandome de donora&mdash;de la sua largitate;<br /></span>
+<span class="i0">da poi che l&rsquo;alma gusta&mdash;la sua amorositate,<br /></span>
+<span class="i0">sente la redetate&mdash;de lo suo paternato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo quinto amore mename&mdash;ad esser desponsata,<br /></span>
+<span class="i0">al suo Figliol dolcissimo&mdash;essere copulata;<br /></span>
+<span class="i0">regina se&rsquo; degli angeli,&mdash;per grazia menata,<br /></span>
+<span class="i0">en Cristo trasformata&mdash;en mirabel unitato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_106" id="Page_106">[Pg 106]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLVI" id="XLVI"></a>XLVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima per fede viene a le cose invisibile</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Con gli occhi ch&rsquo;agio nel capo&mdash;la luce del dí mediante<br /></span>
+<span class="i0">a me representa denante&mdash;cosa corporeata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con gli occhi ch&rsquo;agio nel capo&mdash;veggio &rsquo;l divin sacramento,<br /></span>
+<span class="i0">lo preite me mostra a l&rsquo;altare,&mdash;pane sí è en vedemento;<br /></span>
+<span class="i0">la luce ch&rsquo;è de la fede&mdash;altro me fa mostramento<br /></span>
+<span class="i0">agli occhi mei c&rsquo;ho dentro&mdash;en mente razionata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li quattro sensi dicono:&mdash;Questo si è vero pane.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Solo audito resistelo,&mdash;ciascun de lor fuor remane,<br /></span>
+<span class="i0">so&rsquo; queste visibil forme&mdash;Cristo occultato ce stane,<br /></span>
+<span class="i0">cusí a l&rsquo;alma se dáne&mdash;en questa misteriata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como porría esser questo?&mdash;vorríal veder per ragione,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alta potenzia divina&mdash;somettiriti a ragione;<br /></span>
+<span class="i0">piacqueglie lo ciel creare&mdash;e nulla ne fo questione;<br /></span>
+<span class="i0">voi que farite entenzone&mdash;en questa sua breve operata?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A lo &rsquo;nvisibile cieco&mdash;vien con baston de credenza,<br /></span>
+<span class="i0">a lo divin sacramento&mdash;vienci con ferma fidenza;<br /></span>
+<span class="i0">Cristo che lí ce sta occulto&mdash;dátte la sua benvolenza,<br /></span>
+<span class="i0">e qui se fa parentenza&mdash;de la sua grazia data.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La corte o&rsquo; se fon ste noze&mdash;sí è questa chiesa santa,<br /></span>
+<span class="i0">tu vien&rsquo; a lei obedente&mdash;ed ella de fé t&rsquo;amanta;<br /></span>
+<span class="i0">poi t&rsquo;apresenta al Signore,&mdash;essa per sposa te planta,<br /></span>
+<span class="i0">loco se fa nova canta&mdash;ché l&rsquo;alma per fé è sponsata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E qui se forma un amore&mdash;de lo envisibile Dio;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma non vede, ma sente&mdash;che glie despiace onne rio;<br /></span>
+<span class="i0">miracol se vede infinito:&mdash;lo &rsquo;nferno se fa celestío,<br /></span>
+<span class="i0">prorompe l&rsquo;amor frenesío&mdash;piangendo la vita passata.<span class="pagenum"><a name="Page_107" id="Page_107">[Pg 107]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O vita mia maledetta,&mdash;mondana, lussuriosa,<br /></span>
+<span class="i0">vita de scrofa fetente,&mdash;sozata en merda lotosa,<br /></span>
+<span class="i0">sprezando la vita celeste&mdash;de l&rsquo;odorifera rosa,<br /></span>
+<span class="i0">non passerá questa cosa&mdash;ch&rsquo;ella non sia corrottata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O vita mia maledetta,&mdash;villana, entrata, soperba,<br /></span>
+<span class="i0">sprezando la vita celeste&mdash;a Dio stata so sempre acerba,<br /></span>
+<span class="i0">rompendo la lege e statuti,&mdash;le sue santissime verba,<br /></span>
+<span class="i0">ed esso de me fatt&rsquo;ha serba,&mdash;ché non m&rsquo;ha a lo &rsquo;nferno dannata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima mia, que farai&mdash;de lo tuo tempo passato?<br /></span>
+<span class="i0">non è dannagio da gioco&mdash;ch&rsquo;ello non sia corrottato;<br /></span>
+<span class="i0">planti, sospiri e dolori&mdash;sirágione sempre cibato;<br /></span>
+<span class="i0">lo mio gran peccato&mdash;ch&rsquo;a Dio sempre so stata engrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, non te veio, ma veio&mdash;che m&rsquo;hai en altro om mutato;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor de la terra m&rsquo;hai tolto,&mdash;en cielo sí m&rsquo;hai collocato;<br /></span>
+<span class="i0">te dagetor non vegio,&mdash;ma vegio e tocco &rsquo;l tuo dato,<br /></span>
+<span class="i0">ché m&rsquo;hai lo corpo enfrenato&mdash;ch&rsquo;en tante bruttur m&rsquo;ha sozata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O castitate, que è questo&mdash;che t&rsquo;agio mo en tanta placenza?<br /></span>
+<span class="i0">ed onde speregia esta luce&mdash;che data m&rsquo;ha tal conoscenza?<br /></span>
+<span class="i0">vien de lo patre de lumi&mdash;che spira la sua benvoglienza<br /></span>
+<span class="i0">e questo non è fallenza&mdash;la grazia sua c&rsquo;ha spirata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O povertate, que è questo&mdash;che t&rsquo;agio mo en tanto piacire,<br /></span>
+<span class="i0">ca tutto lo tempo passato&mdash;orribel me fosti ad udire?<br /></span>
+<span class="i0">piú m&rsquo;affligea che la freve&mdash;quando venea &rsquo;l tuo pensire,<br /></span>
+<span class="i0">ed or t&rsquo;agio en tanto desire,&mdash;che tutta de te so enamata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venite a veder meraveglia&mdash;che posso mo el prossimo amare,<br /></span>
+<span class="i0">e nulla me dá mo graveza&mdash;poterlo en mio danno portare;<br /></span>
+<span class="i0">e de la iniuria fatta&mdash;lebbe sí m&rsquo;è el perdonare;<br /></span>
+<span class="i0">e questo non m&rsquo;è bastare&mdash;se non so en suo amor enfocata.<span class="pagenum"><a name="Page_108" id="Page_108">[Pg 108]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venite a veder meraveglia&mdash;che posso mo portar le vergogne,<br /></span>
+<span class="i0">che tutto &rsquo;l tempo passato&mdash;sempre da me fuor da logne;<br /></span>
+<span class="i0">or me dá un&rsquo;alegreza,&mdash;quando vergogna me iogne,<br /></span>
+<span class="i0">però che con Dio me coniogne&mdash;nella sua dolce abracciata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O fede lucente, preclara,&mdash;per te so venuto a sti frutti;<br /></span>
+<span class="i0">benedetta sia l&rsquo;ora e la dine&mdash;ch&rsquo;io credetti a li toi mutti;<br /></span>
+<span class="i0">parme che questa sia l&rsquo;arra&mdash;de trarme a ciel per condutti;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;affetti mei su m&rsquo;hai redutti&mdash;ch&rsquo;io ami la tua redetata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_109" id="Page_109">[Pg 109]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLVII" id="XLVII"></a>XLVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la battaglia del Nemico</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Or udite la battaglia&mdash;che me fa el falso Nemico,<br /></span>
+<span class="i0">e serave utilitate&mdash;se ascoltáti quel ch&rsquo;io dico.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico sí me mette&mdash;sutilissima battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">con quel venco sí m&rsquo;afferra,&mdash;sí sa metter sua travaglia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico sí me dice:&mdash;Frate, frate, tu se&rsquo; santo;<br /></span>
+<span class="i0">grande fama e nomenanza&mdash;del tuo nome è en onne canto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanti beni Dio t&rsquo;ha fatti&mdash;per novello e per antico,<br /></span>
+<span class="i0">non gli t&rsquo;avería mai fatti&mdash;se nogl fossi caro amico.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per ragione te demostro&mdash;che te pòi molto alegrare,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;arra n&rsquo;hai del paradiso&mdash;non ne pòi mai dubitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Nemico engannatore,&mdash;como c&rsquo;entri per falsía!<br /></span>
+<span class="i0">fusti fatto glorioso&mdash;en quella gran compagnia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Molti beni Dio te fece&mdash;se gli avessi conservati;<br /></span>
+<span class="i0">appetito sciordenato&mdash;su del ciel t&rsquo;ha trabocato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu diavol senza carne,&mdash;ed io demone encarnato,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;agio offes&rsquo;el mio Signore&mdash;non so el numero del peccato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El Nemico non vergogna,&mdash;a la stanga sta costante,<br /></span>
+<span class="i0">con la mia responsione&mdash;sí me fere duramente.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O bruttura d&rsquo;esto mondo,&mdash;non vergogni de parlare,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;hai offeso Dio e l&rsquo;omo&mdash;en molte guise per peccare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io offesi una fiata,&mdash;enestante fui dannato,<br /></span>
+<span class="i0">e tu, pieno de peccato,&mdash;pènsete d&rsquo;essere salvato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Nemico, giá non penso&mdash;per mio fatto de salvare,<br /></span>
+<span class="i0">la bontate del Signore&mdash;sí me fa de lui sperare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So securo che Dio è bono,&mdash;la bontá de&rsquo; essere amata,<br /></span>
+<span class="i0">la bontate sua m&rsquo;ha tratta&mdash;d&rsquo;esser de lui &rsquo;namorata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se giamai non me salvasse&mdash;non de&rsquo; essere meno amato;<br /></span>
+<span class="i0">ciò che fa lo mio Signore&mdash;si è iusto ed èmme a grato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico sí remuta&mdash;en altra via tentazione:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Quando farai penitenza,&mdash;se non prendi la stascione?<span class="pagenum"><a name="Page_110" id="Page_110">[Pg 110]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu engrassi questa carne&mdash;a li vermi en sepultura,<br /></span>
+<span class="i0">deveríla cruciare&mdash;en molta sua mala ventura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non curar piú d&rsquo;esto corpo,&mdash;ché la cura n&rsquo;ha &rsquo;l Signore<br /></span>
+<span class="i0">né de cibo né de vesta&mdash;non curar del malfattore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Falsadore, io notrico&mdash;lo mio corpo, no l&rsquo;occido;<br /></span>
+<span class="i0">de la tua tentazione&mdash;beffa me ne faccio e rido.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io notrico lo mio corpo&mdash;che m&rsquo;aiuta a Dio servire,<br /></span>
+<span class="i0">a guadagnar quella gloria&mdash;che perdesti en tuo fallire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Gran vergogna è a te fallace&mdash;sostener carne corrutta,<br /></span>
+<span class="i0">la battaglia cusí dura&mdash;guadagnar lo ciel per lutta.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu me par che si&rsquo; indiscreto&mdash;per lo modo che tu fai,<br /></span>
+<span class="i0">cruciar cusí el tuo corpo&mdash;e de lui cagion non hai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu deveri aver cordoglio,&mdash;ché è vecchio e descaduto,<br /></span>
+<span class="i0">non deveri poner soma&mdash;né che solva piú tributo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu deveri amar lo corpo&mdash;como ami l&rsquo;anima tua,<br /></span>
+<span class="i0">ché t&rsquo;è grande utilitate&mdash;la prosperitate sua.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io notrico lo mio corpo&mdash;dargli sua necessitate,<br /></span>
+<span class="i0">accordati simo ensieme&mdash;che vivamo en castitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per l&rsquo;astinenza ordenata&mdash;el corpo è deventato sano,<br /></span>
+<span class="i0">molte enfirmitá ha carite&mdash;che patea quand&rsquo;era vano.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta l&rsquo;arte medicina&mdash;sí se trova en penetenza,<br /></span>
+<span class="i0">che gli sensi ha regolati&mdash;en ordenata astinenza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Un defetto par che aggi&mdash;che è contra la caritate;<br /></span>
+<span class="i0">degli pover vergognosi&mdash;non par ch&rsquo;agi pietate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu deveri toller frate&mdash;che te voi l&rsquo;om tanto dare,<br /></span>
+<span class="i0">sovenir a besognosi&mdash;che vergognan demandare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E faríe utilitate&mdash;molto grande al daitore,<br /></span>
+<span class="i0">e siría sostentamento&mdash;grato a lo recepetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non so piú che m&rsquo;è tenuto&mdash;lo mio prossimo d&rsquo;amare,<br /></span>
+<span class="i0">e per me l&rsquo;agio arnunzato&mdash;per potere a Dio vacare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">S&rsquo;io pigliasse questa cura&mdash;per far loro acattaría,<br /></span>
+<span class="i0">perdería la mia quiete&mdash;per lor mercatantaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">S&rsquo;io tollesse e daesse,&mdash;nogl porría mai saziare,<br /></span>
+<span class="i0">e turbára el daitore&mdash;non contento del mio dare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Un defetto par che agi&mdash;del silenzo del tacere,<br /></span>
+<span class="i0">multi santi per quiete&mdash;nel deserto volser gire.<span class="pagenum"><a name="Page_111" id="Page_111">[Pg 111]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tu, frate, non parlassi&mdash;siría edificazione,<br /></span>
+<span class="i0">molta gente convertèra&mdash;ne la tua amirazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Scrittura en molte parte&mdash;lo tacere ha commendato,<br /></span>
+<span class="i0">e la lengua spesse volte&mdash;fa cader l&rsquo;om en peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tu me par che dichi vero,&mdash;se bon zelo te movesse;<br /></span>
+<span class="i0">en altra parte vòi ferire&mdash;s&rsquo;io a tua posta tacesse.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tacere è vizioso&mdash;chello o&rsquo; l&rsquo;om déi parlare:<br /></span>
+<span class="i0">lo tacer lo ben de Dio&mdash;quando &rsquo;l deve annunziare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tacer ha &rsquo;l suo tempo,&mdash;el parlar ha sua stagione,<br /></span>
+<span class="i0">curre omo questa vita&mdash;fin a consumazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Un defetto par che agi:&mdash;che lo ben non sa&rsquo; occultare,<br /></span>
+<span class="i0">el Signor te n&rsquo;amaestra&mdash;ch&rsquo;en occulto el degi fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De far mostra l&rsquo;om del bene&mdash;pare vanaglorioso,<br /></span>
+<span class="i0">el vedente exdificato&mdash;demostrarli l&rsquo;om tal oso.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Signore che te vede&mdash;esso sí è &rsquo;l pagatore,<br /></span>
+<span class="i0">non far mostra al tuo frate&mdash;che sia tratto a farte onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La mentale orazione&mdash;quella occulta rendo a Dio,<br /></span>
+<span class="i0">e lo cor serrat&rsquo;ha l&rsquo;uscio,&mdash;ché nol vegia el frate mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma la orazion vocale&mdash;quella el frate deve audire:<br /></span>
+<span class="i0">ché siría exdificato,&mdash;se la volesse tacire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non se deggon occultare&mdash;opere de pietate,<br /></span>
+<span class="i0">se al frate l&rsquo;occultasse,&mdash;cadería en impietate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, frate, haime vento:&mdash;non te saccio piú que dire:<br /></span>
+<span class="i0">veramente tu se&rsquo; santo,&mdash;sí te sai da me coprire!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non trovai ancor chivelli&mdash;ch&rsquo;esso m&rsquo;agia sí abattuto;<br /></span>
+<span class="i0">en tante cose t&rsquo;ho tentato&mdash;ed en tutte m&rsquo;hai venciuto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tal m&rsquo;hai concio a questa volta&mdash;che de me sí sta securo;<br /></span>
+<span class="i0">che giamai a te non torno,&mdash;sí t&rsquo;agio trovato duro!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or è bono a far la guarda&mdash;che m&rsquo;hai data securtate;<br /></span>
+<span class="i0">omne cosa che tu dici,&mdash;sí è pien de falsitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se en tuo ditto me fidasse,&mdash;piú siría che pazo e stolto<br /></span>
+<span class="i0">ché da onne veritate&mdash;sí se&rsquo; delongato molto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io faraio questa guarda,&mdash;che staraio sempre armato<br /></span>
+<span class="i0">contra te, falso Nemico,&mdash;ed encontra lo peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or te guarda, anima mia,&mdash;che &rsquo;l Nemico non t&rsquo;enganni<br /></span>
+<span class="i0">ché non dorme né cotoza&mdash;per farte cadere nei banni.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_112" id="Page_112">[Pg 112]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLVIII" id="XLVIII"></a>XLVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;infirmitá e mali<br /> che frate Iacopone demandava per eccesso de
+caritá</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O Signor, per cortesia,&mdash;mandame la malsanía!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me la freve quartana,&mdash;la contina e la terzana,<br /></span>
+<span class="i0">la doppia cotidiana&mdash;colla grande idropesía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me venga mal de dente,&mdash;mal de capo e mal de ventre,<br /></span>
+<span class="i0">a lo stomaco dolor pungente,&mdash;en canna la squinantía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mal de occhi e doglia de fianco&mdash;e l&rsquo;apostèma al lato manco<br /></span>
+<span class="i0">tiseco me ionga en alco&mdash;ed omne tempo la frenesía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Agia el fegato rescaldato,&mdash;la milza grossa, el ventre enfiato,<br /></span>
+<span class="i0">lo polmone sia piagato&mdash;con gran tossa e parlasía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me vengan le fistelli&mdash;con migliaia de carboncelli,<br /></span>
+<span class="i0">e li granchi sian quelli&mdash;che tutto pieno ne sia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me venga la podagra,&mdash;mal de ciglia sí m&rsquo;agrava,<br /></span>
+<span class="i0">la disintería sia piaga&mdash;e l&rsquo;emoroide a me se dia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me venga el mal de l&rsquo;asmo&mdash;e ióngasece quel del pasmo,<br /></span>
+<span class="i0">como al can venga rasmo&mdash;ed en bocca la grancía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me lo morbo caduco&mdash;de cadere en acqua e &rsquo;n foco,<br /></span>
+<span class="i0">e giamai non trovi loco&mdash;ch&rsquo;io afflitto non ce sia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A me venga cechitate,&mdash;muteza e sorditate,<br /></span>
+<span class="i0">la miseria e povertate&mdash;ed onne tempo en trappería.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto sia el fetor fetente,&mdash;che non sia nul om vivente<br /></span>
+<span class="i0">che non fuga da me dolente,&mdash;posto en tanta enfermaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En terribile fossato,&mdash;che Regoverci è nominato,<br /></span>
+<span class="i0">loco sia abandonato&mdash;da onne bona compagnía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gelo, grandine, tempestate,&mdash;fulguri, troni, oscuritate,<br /></span>
+<span class="i0">non sia nulla aversitate&mdash;che me non agia en sua balía.<span class="pagenum"><a name="Page_113" id="Page_113">[Pg 113]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Glie demonia enfernali&mdash;essi sian mei ministrali,<br /></span>
+<span class="i0">che m&rsquo;exerciten li mali&mdash;c&rsquo;ho guadagnati a mia follía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Enfin del mondo a la finita&mdash;sí me duri questa vita,<br /></span>
+<span class="i0">e poi, a la sceverita,&mdash;dura morte me se dia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Elegome en sepultura&mdash;ventre de lupo en voratura,<br /></span>
+<span class="i0">e le reliquie en cacatura&mdash;en spineta e rogaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gli miracol po&rsquo; la morte&mdash;chi ce vien agia le scorte,<br /></span>
+<span class="i0">e le vessazion forte&mdash;con terribel fantasía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Onom che m&rsquo;ode mentovare&mdash;sí se degia stupefare,<br /></span>
+<span class="i0">colla croce sé signare&mdash;ché mal contro non sia en via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor mio, non è vendetta&mdash;tutta la pena c&rsquo;ho detta,<br /></span>
+<span class="i0">ché me creasti en tua diletta&mdash;ed io t&rsquo;ho morto a villanía.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_114" id="Page_114">[Pg 114]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XLIX" id="XLIX"></a>XLIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la coscienzia pacificata</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O coscienzia mia,&mdash;grande me dái mo reposo;<br /></span>
+<span class="i0">giá non è stato tuo oso&mdash;per tutto lo tempo passato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutto lo tempo passato,&mdash;da poi ch&rsquo;io me recordo,<br /></span>
+<span class="i0">sempre m&rsquo;hai tribulato&mdash;e vissa meco en descordo;<br /></span>
+<span class="i0">e non èi passata co sordo,&mdash;sempre de me mormorando,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne mio fatto blasmando&mdash;giá non sia tanto occultato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da puoi ch&rsquo;io fui creata,&mdash;Dio ordinò mia natura,<br /></span>
+<span class="i0">ed agiola sí conservata,&mdash;che non l&rsquo;ho fallata a nul&rsquo;ura;<br /></span>
+<span class="i0">iudicio de dirittura&mdash;me fu ordenato nel core,<br /></span>
+<span class="i0">scritto ne porto el tenore&mdash;de tutto el tuo operato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Qual è rason che mo tace,&mdash;e nulla me dái molesta?<br /></span>
+<span class="i0">hame donato una pace,&mdash;sempre con teco agio festa;<br /></span>
+<span class="i0">vita meno celesta,&mdash;poi ch&rsquo;io non t&rsquo;agio a ribello,<br /></span>
+<span class="i0">ca lo splacer tuo è coltello&mdash;ch&rsquo;entro al merollo ha passato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ragion è ch&rsquo;io deia posare,&mdash;poi che &rsquo;l iudicio hai fatto;<br /></span>
+<span class="i0">iustizia sí t&rsquo;è en amare&mdash;e messo i e&rsquo; t&rsquo;en man entrasatto;<br /></span>
+<span class="i0">e nullo volesti far patto,&mdash;ciò che ne fae sí te piace,<br /></span>
+<span class="i0">e loco si fonda la pace&mdash;che il mio furor ha placato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_115" id="Page_115">[Pg 115]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="L" id="L"></a>L<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la grande battaglia de anticristo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Or se parrá chi averá fidanza!<br /></span>
+<span class="i0">la tribulanza ch&rsquo;è profetizata,<br /></span>
+<span class="i0">da onne lato vegiola tonare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La luna è scura, el sole ottenebrato,<br /></span>
+<span class="i0">le stelle del cielo vegio cadere;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;antiquo serpente pare scapolato,<br /></span>
+<span class="i0">tutto lo mondo vegio lui sequire;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;acque s&rsquo;ha bevute da onne lato,<br /></span>
+<span class="i0">fiume Giordan se spera d&rsquo;enghiuttire,<br /></span>
+<span class="i0">lo popolo de Cristo devorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo sole è Cristo che non fa mo segna<br /></span>
+<span class="i0">per fortificare li soi servente;<br /></span>
+<span class="i0">miracoli non vedemo che sostegna<br /></span>
+<span class="i0">la fidelitate nella gente;<br /></span>
+<span class="i0">question ne fa gente malegna,<br /></span>
+<span class="i0">obproprio ne dicon malamente,<br /></span>
+<span class="i0">rendendo lor ragion nogl potem trare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La luna sí è la ecclesia scurata,<br /></span>
+<span class="i0">la qual la notte al mondo relucía,<br /></span>
+<span class="i0">papa e cardenal con lor guidata;<br /></span>
+<span class="i0">la luce è tornata en tenebría;<br /></span>
+<span class="i0">la universitate clericata<br /></span>
+<span class="i0">è encorsata e pres&rsquo;ha mala via:<br /></span>
+<span class="i0">o sire Dio, chi porrá scampare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le stelle che del cielo son cadute,<br /></span>
+<span class="i0">la universitate reliosa,<br /></span>
+<span class="i0">molte de la via sí son partute,<br /></span>
+<span class="i0">entrate per la via pericolosa;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;acque del diluvio son salute,<br /></span>
+<span class="i0">coperti i monti, sommerso onne cosa;<br /></span>
+<span class="i0">aiuta, Dio, aiuta lo notare!<span class="pagenum"><a name="Page_116" id="Page_116">[Pg 116]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutto el mondo veggio conquassato<br /></span>
+<span class="i0">e precipitando va en ruina;<br /></span>
+<span class="i0">como l&rsquo;omo che è enfrenetecato,<br /></span>
+<span class="i0">al qual non può om dar medicina,<br /></span>
+<span class="i0">li medici sí l&rsquo;hanno desperato,<br /></span>
+<span class="i0">ché non glie giova encanto né dottrina,<br /></span>
+<span class="i0">vedemolo en extremo lavorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta la gente vegio ch&rsquo;è signata<br /></span>
+<span class="i0">del caratte de l&rsquo;antiquo serpente;<br /></span>
+<span class="i0">ed en tre parte l&rsquo;hane divisata;<br /></span>
+<span class="i0">chi campa d&rsquo;uno, l&rsquo;altro el fa dolente;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;avarizia nello campo è entrata,<br /></span>
+<span class="i0">fatt&rsquo;ha sconfitta e morta molta gente,<br /></span>
+<span class="i0">e pochi son che vogliano restare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se alcun ne campa d&rsquo;esta enfronta,<br /></span>
+<span class="i0">metteglie lo dado del sapere;<br /></span>
+<span class="i0">enfia la scienzia en alto monta,<br /></span>
+<span class="i0">vilipende gli altri e sé tenere;<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;altra gente le peccata conta,<br /></span>
+<span class="i0">li suoi porta drieto a non vedere,<br /></span>
+<span class="i0">voglion dir molto e niente fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quigli pochi che ne son campati<br /></span>
+<span class="i0">de questi doi legami dolorosi,<br /></span>
+<span class="i0">en altro laccio sí gli ha &rsquo;ncatenati;<br /></span>
+<span class="i0">de fare signi sí son desiosi,<br /></span>
+<span class="i0">far miracoli, render senetati,<br /></span>
+<span class="i0">de rapti e profezie son golosi;<br /></span>
+<span class="i0">se alcun ne campa, sí pò Dio laudare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ármate, omo, ché se passa l&rsquo;ora<br /></span>
+<span class="i0">che possi campare di questa morte;<br /></span>
+<span class="i0">ché nulla ne fo ancora sí dura<br /></span>
+<span class="i0">né altra ne sará giamai sí forte;<br /></span>
+<span class="i0">gli santi n&rsquo;áber molto gran paura<br /></span>
+<span class="i0">de venir a prender queste scorte;<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;essere securo stolto me pare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_117" id="Page_117">[Pg 117]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LI" id="LI"></a>LI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como la veritá piange ch&rsquo;è morta la bontade</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">La Veritade piange,&mdash;ch&rsquo;è morta la Bontade;<br /></span>
+<span class="i0">e mostra le contrade&mdash;lá &rsquo;ve è vulnerata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Veritá envita&mdash;tutte le creature<br /></span>
+<span class="i0">che vengano al corrotto&mdash;ch&rsquo;è de tanto dolure;<br /></span>
+<span class="i0">cielo, terra e mare,&mdash;aere, foco e calure<br /></span>
+<span class="i0">fanno grande romure&mdash;de sta cosa scontrata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piange la Innocenzia:&mdash;En Adam fui ferita,<br /></span>
+<span class="i0">en Cristo resuscitata,&mdash;or so morta e perita;<br /></span>
+<span class="i0">vendeca nostra eniuria,&mdash;Maiestate enfinita,<br /></span>
+<span class="i0">che vegia om la fallita&mdash;per la pena portata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Legge naturale&mdash;sí fa gran lamentanza,<br /></span>
+<span class="i0">e fa uno corrotto&mdash;che è de gran pietanza:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Bontá nobilissima,&mdash;chi ne fará vegnanza<br /></span>
+<span class="i0">de tanta iniquitanza&mdash;ch&rsquo;en te è demostrata?&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Legge mosaica&mdash;con le diece Precetta<br /></span>
+<span class="i0">fanno grande romore&mdash;de la Bontá diletta:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Bontá nobilissima,&mdash;co te vedemo afflitta!<br /></span>
+<span class="i0">chi ne fará venditta,&mdash;ché t&rsquo;hanno sí sprezata?&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Legge de la grazia&mdash;con lo suo parentato<br /></span>
+<span class="i0">fanno clamore en alto&mdash;sopra lo ciel passato:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Patre onnipotente,&mdash;pari adormentato<br /></span>
+<span class="i0">de sto danno scontrato,&mdash;ché onne cosa è guastata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;alta Vita de Cristo&mdash;con la Encarnazione<br /></span>
+<span class="i0">fanno clamor sí alto&mdash;sopra omne clamagione;<br /></span>
+<span class="i0">clama la sua Dottrina,&mdash;clama la Passione:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Signor, fanne ragione,&mdash;che sia ben vendicata.<span class="pagenum"><a name="Page_118" id="Page_118">[Pg 118]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La divina Scrittura&mdash;con la Filosofia<br /></span>
+<span class="i0">fanno uno corrotto&mdash;con grande dolentía:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Bontá nobilissima,&mdash;nostro tesauro e via,<br /></span>
+<span class="i0">grande fo villanía&mdash;averte sí sprezata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gli Articoli de la fede&mdash;sí s&rsquo;onno congregati:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Oi lassi noi, dolenti&mdash;co semo desolati!<br /></span>
+<span class="i0">nostra fatica e frutti&mdash;sémone derobbati,<br /></span>
+<span class="i0">la vita en tal peccati&mdash;non sia piú comportata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le Virtude piangono&mdash;de uno amaro pianto:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O Bontá nobilissima,&mdash;nostro tesauro e canto,<br /></span>
+<span class="i0">non trovamo remedio&mdash;de lo dannagio tanto,<br /></span>
+<span class="i0">lo nostro dolor tanto&mdash;nulla mente ha stimata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piangono le Sacramenta:&mdash;Noi volem morire,<br /></span>
+<span class="i0">da poi che la Bontade&mdash;vedemo sí perire;<br /></span>
+<span class="i0">non ne giova el vivere&mdash;non sapem ove gire;<br /></span>
+<span class="i0">vendeca, iusto Sire,&mdash;ch&rsquo;ell&rsquo;è sí mal trattata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li Doni de lo spirito&mdash;chiamano ad alta vuce:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vendeca nostra eniuria,&mdash;alta divina luce;<br /></span>
+<span class="i0">aguarda lo naufragio&mdash;che patem &rsquo;n esta fuce;<br /></span>
+<span class="i0">se tu non ne conduce,&mdash;perim &rsquo;n esta contrata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fanno grande corrotto&mdash;l&rsquo;alte Beatitute:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Aguardace, Signore,&mdash;co sem morte e battute!<br /></span>
+<span class="i0">oi lasse noi dolente,&mdash;a que sem devenute!<br /></span>
+<span class="i0">peggio simo tenute&mdash;che vizia reprobata.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piangon le Relione&mdash;e fanno gran lamento:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Aguardace, Signore,&mdash;a lo nostro tormento;<br /></span>
+<span class="i0">poi che Bontate è morta,&mdash;semo en destrugemento;<br /></span>
+<span class="i0">come la polve al vento&mdash;nostra vita è tornata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li Frutti de lo spirito&mdash;sí fanno gran romore:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vendica nostra eniuria,&mdash;alto, iusto Signore;<br /></span>
+<span class="i0">la curia romana,&mdash;c&rsquo;ha fatto esto fallore,<br /></span>
+<span class="i0">corriamoci a furore,&mdash;tutta sia dissipata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fansi chiamar ecclesia&mdash;le membra d&rsquo;Anticrisso!<br /></span>
+<span class="i0">aguardace, Signore,&mdash;non comportar piú quisso;<br /></span>
+<span class="i0">purgata questa ecclesia&mdash;e quel che ci è mal visso<br /></span>
+<span class="i0">sia en tal loco misso&mdash;che purge i soi peccata.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_119" id="Page_119">[Pg 119]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LII" id="LII"></a>LII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como Cristo se lamenta de la Chiesa romana</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Iesú Cristo se lamenta&mdash;de la Chiesa romana,<br /></span>
+<span class="i0">che gli è engrata e villana&mdash;de l&rsquo;amor che gli ha portato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Da poi ch&rsquo;io presi carne&mdash;de la umana natura,<br /></span>
+<span class="i0">sostenni passione&mdash;con una morte dura;<br /></span>
+<span class="i0">desponsai la Ecclesia&mdash;fidelissima e pura,<br /></span>
+<span class="i0">puse en lei mia cura&mdash;d&rsquo;un amore apicciato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gli mei pover discipoli&mdash;per lo mondo mandai,<br /></span>
+<span class="i0">de lo Spirito santo&mdash;lor coragio enflammai,<br /></span>
+<span class="i0">la fede mia santissima&mdash;per lor sí semenai,<br /></span>
+<span class="i0">molti segni mostrai&mdash;per l&rsquo;universo stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendo el mondo cieco&mdash;tanti segni mostrare,<br /></span>
+<span class="i0">a omini idioti&mdash;tanto saper parlare,<br /></span>
+<span class="i0">fuor presi d&rsquo;amiranza,&mdash;credere e battizare,<br /></span>
+<span class="i0">essi quegl segni fare&mdash;onde será amirato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Levossi l&rsquo;idolatria&mdash;col suo pessimo errore,<br /></span>
+<span class="i0">puose en arte magica&mdash;li signi del Signore,<br /></span>
+<span class="i0">accecò gli populi;&mdash;rege, emperadore<br /></span>
+<span class="i0">occisero a dolore&mdash;omne messo mandato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto era lo fervore&mdash;de la primera fede,<br /></span>
+<span class="i0">occidendone uno,&mdash;mille lassava erede;<br /></span>
+<span class="i0">stancava li carnifici&mdash;de farne tanta cede,<br /></span>
+<span class="i0">martirizata fede&mdash;vicque per adurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Levosse la eresía&mdash;e fece gran semblaglia,<br /></span>
+<span class="i0">contra la veritate&mdash;fece gran battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">sofisticato vero&mdash;sua seminò zizaglia,<br /></span>
+<span class="i0">non fo senza travaglia&mdash;cotal ponto passato.<span class="pagenum"><a name="Page_120" id="Page_120">[Pg 120]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mandai li mei dottori&mdash;con la mia sapienza,<br /></span>
+<span class="i0">disputaron e &rsquo;l vero&mdash;mostrâro senza fallenza,<br /></span>
+<span class="i0">sconfissero e cacciâro&mdash;omne falsa credenza,<br /></span>
+<span class="i0">demonstrâr mia prudenza&mdash;de vivere ordenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedete el mio cordoglio&mdash;a que so mo redutto!<br /></span>
+<span class="i0">lo falso clericato&mdash;sí m&rsquo;ha morto e destrutto,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;ogne mio lavoreccio&mdash;me fon perder lo frutto,<br /></span>
+<span class="i0">maior dolor che morte&mdash;da lor aggio portato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_121" id="Page_121">[Pg 121]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LIII" id="LIII"></a>LIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Del pianto de la chiesa redutta a mal stato</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Piange la Ecclesia, piange e dolura,<br /></span>
+<span class="i0">sente fortura di pessimo stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O nobilissima mamma, que piagni?<br /></span>
+<span class="i0">mostri che senti dolur molto magni;<br /></span>
+<span class="i0">narrame &rsquo;l modo perché tanto lagni,<br /></span>
+<span class="i0">ché sí duro pianto fai smesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, io sí piango ché m&rsquo;aggio anvito;<br /></span>
+<span class="i0">veggiome morto pate e marito;<br /></span>
+<span class="i0">figli, fratelli, nepoti ho smarrito,<br /></span>
+<span class="i0">omne mio amico è preso e legato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So circundata da figli bastardi,<br /></span>
+<span class="i0">en omne mia pugna se mostran codardi,<br /></span>
+<span class="i0">li mei legitimi spade né dardi<br /></span>
+<span class="i0">lo lor coragio non era mutato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li mei legitimi era en concorda,<br /></span>
+<span class="i0">veggio i bastardi pien de discorda,<br /></span>
+<span class="i0">la gente enfedele me chiama la lorda<br /></span>
+<span class="i0">per lo reo exemplo ch&rsquo;i&rsquo; ho seminato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Veggio esbandita la povertate,<br /></span>
+<span class="i0">nullo è che curi se non degnetate;<br /></span>
+<span class="i0">li mei legitimi en asperitate,<br /></span>
+<span class="i0">tutto lo mondo gli fo conculcato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Auro ed argento on rebandito,<br /></span>
+<span class="i0">fatt&rsquo;on nemici con lor gran convito,<br /></span>
+<span class="i0">omne buon uso da loro è fugito,<br /></span>
+<span class="i0">donde el mio pianto con grande eiulato.<span class="pagenum"><a name="Page_122" id="Page_122">[Pg 122]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; sono li patri pieni de fede?<br /></span>
+<span class="i0">nul è che curi per ella morire;<br /></span>
+<span class="i0">la tepedeza m&rsquo;ha preso ed occede,<br /></span>
+<span class="i0">el mio dolore non è corrottato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; son li profeti pien de speranza?<br /></span>
+<span class="i0">nul è che curi en mia vedovanza;<br /></span>
+<span class="i0">presunzione presa ha baldanza,<br /></span>
+<span class="i0">tutto lo mondo po&rsquo; lei s&rsquo;è rizato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; son gli apostoli pien de fervore?<br /></span>
+<span class="i0">nul è che curi en lo mio dolore;<br /></span>
+<span class="i0">uscito m&rsquo;è scontra el proprio amore<br /></span>
+<span class="i0">e giá non veggio ch&rsquo;egl sia contrastato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; son gli martiri pien de forteza?<br /></span>
+<span class="i0">non è chi curi en mia vedoveza;<br /></span>
+<span class="i0">uscita m&rsquo;è scontra l&rsquo;agevoleza,<br /></span>
+<span class="i0">el mio fervore si è anichilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; son li prelati iusti e ferventi,<br /></span>
+<span class="i0">che la lor vita sanava la gente?<br /></span>
+<span class="i0">uscit&rsquo;è la pompa, grossura potente,<br /></span>
+<span class="i0">e sí nobel orden m&rsquo;ha maculato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O&rsquo; son gli dottori pien de prudenza?<br /></span>
+<span class="i0">molti ne veggio saliti en scienza;<br /></span>
+<span class="i0">ma la lor vita non m&rsquo;ha convenenza,<br /></span>
+<span class="i0">dato m&rsquo;on calci che &rsquo;l cor m&rsquo;ha corato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O religiosi en temperamento,<br /></span>
+<span class="i0">grande de voi avea piacemento;<br /></span>
+<span class="i0">or vado cercando omne convento,<br /></span>
+<span class="i0">pochi ne trovo en cui sia consolato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O pace amara co m&rsquo;hai sí afflitta!<br /></span>
+<span class="i0">mentre fui en pugna sí stetti dritta,<br /></span>
+<span class="i0">or lo riposo m&rsquo;ha presa e sconfitta,<br /></span>
+<span class="i0">el blando dracone sí m&rsquo;ha venenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nul è che venga al mio corrotto,<br /></span>
+<span class="i0">en ciascun stato sí m&rsquo;è Cristo morto;<br /></span>
+<span class="i0">o vita mia, speranza e deporto,<br /></span>
+<span class="i0">en omne coraggio te veggio afocato!<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_123" id="Page_123">[Pg 123]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LIV" id="LIV"></a>LIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Epistola a Celestino papa quinto,<br /> chiamato prima Petro da Morrone</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Que farai, Pier da Morrone?&mdash;èi venuto al paragone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vederimo el lavorato&mdash;che en cella hai contemplato;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l mondo de te è &rsquo;ngannato,&mdash;séquita maledizione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La tua fama alt&rsquo;è salita,&mdash;en molte parte n&rsquo;è gita;<br /></span>
+<span class="i0">se te sozzi a la finita,&mdash;agl buon sirai confusione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como segno a sagitta,&mdash;tutto &rsquo;l mondo a te affitta;<br /></span>
+<span class="i0">se non tien bilanza ritta,&mdash;a Dio ne va appellazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se se&rsquo; auro, ferro o rame&mdash;proveráte en esto esame;<br /></span>
+<span class="i0">quegn&rsquo;hai filo, lana o stame&mdash;mostreráte en est&rsquo;azone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa corte è una fucina&mdash;che &rsquo;l buon auro se ci afina;<br /></span>
+<span class="i0">se llo tiene altra ramina,&mdash;torna en cenere e carbone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se l&rsquo;officio te deletta,&mdash;nulla malsanía piú è &rsquo;nfetta;<br /></span>
+<span class="i0">e ben è vita maledetta&mdash;perder Dio per tal boccone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Grande ho aúto en te cordoglio&mdash;co te uscío de bocca:&mdash;Voglio;&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">ché t&rsquo;hai posto iogo en coglio&mdash;che t&rsquo;è tua dannazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando l&rsquo;uomo virtuoso&mdash;è posto en luoco tempestoso,<br /></span>
+<span class="i0">sempre el trovi vigoroso&mdash;a portar ritto el gonfalone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Grand&rsquo;è la tua degnitate,&mdash;non è meno la tempestate;<br /></span>
+<span class="i0">grand&rsquo;è la varietate&mdash;che troverai en tua magione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se non hai amor paterno,&mdash;lo mondo non girá obedenno;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;amor bastardo non è denno&mdash;d&rsquo;aver tal prelazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor bastardo ha &rsquo;l pagamento&mdash;de sotto dal fermamento;<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l suo falso entendemento&mdash;de sopre ha fatto sbandegione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;ordene cardenalato&mdash;posto è en basso stato;<br /></span>
+<span class="i0">ciaschedun suo parentato&mdash;d&rsquo;ariccar ha entenzione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate dagl prebendate&mdash;che sempre i trovera&rsquo; afamate;<br /></span>
+<span class="i0">e tant&rsquo;è la lor siccitate,&mdash;che non ne va per potagione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Guárdate dagl barattere&mdash;che &rsquo;l ner per bianco fon vedere;<br /></span>
+<span class="i0">se non te sai ben schirmere&mdash;canterai mala canzone.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_124" id="Page_124">[Pg 124]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LV" id="LV"></a>LV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Cantico de frate Iacopone de la sua pregionia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Que farai, fra Iacovone?&mdash;se&rsquo; venuto al paragone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fusti al monte Pelestrina&mdash;anno e mezo en disciplina;<br /></span>
+<span class="i0">pigliasti loco malina,&mdash;onde hai mo la pregione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Prebendato en corte i Roma,&mdash;tale n&rsquo;ho redutta soma;<br /></span>
+<span class="i0">omne fama mia s&rsquo;afoma,&mdash;tal n&rsquo;aggio maledezone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So arvenuto prebendato,&mdash;ché &rsquo;l capuccio m&rsquo;è mozato,<br /></span>
+<span class="i0">perpetuo encarcerato&mdash;encatenato co lione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La pregione che m&rsquo;è data,&mdash;una casa soterrata;<br /></span>
+<span class="i0">arescece una privata,&mdash;non fa fragar de moscone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo omo me pò parlare,&mdash;chi me serve lo pò fare;<br /></span>
+<span class="i0">ma èglie oporto confessare&mdash;de la mia parlazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Porto getti de sparvire,&mdash;sonagliando nel mio gire;<br /></span>
+<span class="i0">nova danza ce pò udire&mdash;chi sta presso a mia stazone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da poi ch&rsquo;i&rsquo; me so colcato,&mdash;revoltome ne l&rsquo;altro lato,<br /></span>
+<span class="i0">nei ferri so zampagliato,&mdash;engavinato en catenone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Agio un canestrello apeso&mdash;che dai sorci non sia offeso,<br /></span>
+<span class="i0">cinque pani, al mio parviso,&mdash;pò tener lo mio cestone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo cestone sta fornito&mdash;sette de lo dí transíto,<br /></span>
+<span class="i0">cepolla per appetito,&mdash;nobel tasca de paltone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Po&rsquo; che la nona è cantata,&mdash;la mia mensa apparecchiata;<br /></span>
+<span class="i0">omne crosta è radunata&mdash;per empir mio stomacone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Rècamese la cocina,&mdash;messa en una mia catina;<br /></span>
+<span class="i0">puoi ch&rsquo;abassa la ruina,&mdash;bevo e &rsquo;nfondo el mio polmone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto pane enante affetto,&mdash;che n&rsquo;è statera un porchetto;<br /></span>
+<span class="i0">ecco vita d&rsquo;uomo stretto,&mdash;nuovo santo Ilarione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La cocina manecata,&mdash;ecco pesce en peverata;<br /></span>
+<span class="i0">una mela me c&rsquo;è data&mdash;e par taglier de storione.<span class="pagenum"><a name="Page_125" id="Page_125">[Pg 125]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mentre mangio ad ura ad ura&mdash;sostegno grande freddura,<br /></span>
+<span class="i0">lèvome a l&rsquo;ambiadura&mdash;stampiando el mio bancone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Paternostri otto a denaro&mdash;a pagar lo tavernaro;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non agio altro tesaro&mdash;a pagar lo mio scottone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se ne fosser proveduti&mdash;gli frati che son venuti<br /></span>
+<span class="i0">en corte pro argir cornuti,&mdash;che n&rsquo;avesser tal boccone!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se n&rsquo;avesser cotal morso,&mdash;non faríen cotal discorso;<br /></span>
+<span class="i0">en gualdana corre el corso&mdash;per aver prelazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertate poco amata,&mdash;pochi t&rsquo;hanno desponsata,<br /></span>
+<span class="i0">se se porge vescovata&mdash;che ne faccia arnunzascione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alcun è che perde el monno,&mdash;altri el lassa como a sonno,<br /></span>
+<span class="i0">altri el caccia en profonno:&mdash;diversa han condizione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi lo perde è perduto,&mdash;chi lo lassa è pentuto,<br /></span>
+<span class="i0">chi lo caccia ha &rsquo;l proferuto,&mdash;èglie abominazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;uno stando gli contenne,&mdash;l&rsquo;altri dui arprende arprende,<br /></span>
+<span class="i0">se la vergogna se spenne,&mdash;vederai chi sta al passone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;ordene sí ha un pertuso&mdash;ch&rsquo;a l&rsquo;uscir non è confuso,<br /></span>
+<span class="i0">se quel guado fusse archiuso&mdash;starían fissi al magnadone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto so gito parlando,&mdash;corte i Roma gir leccando,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;ho ragionto alfin lo bando&mdash;de la mia presunzione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iaci, iaci en esta stia&mdash;come porco de grassía!<br /></span>
+<span class="i0">lo natal non trovería&mdash;chi déme lieve paccone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Maledicerá la spesa&mdash;lo convento che l&rsquo;ha presa;<br /></span>
+<span class="i0">nulla utilitá n&rsquo;è scesa&mdash;de la mia reclusione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Faite, faite que volite,&mdash;frati che de sotto gite;<br /></span>
+<span class="i0">ca le spese ce perdite,&mdash;prezo nullo de prescione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ch&rsquo;aio grande capitale,&mdash;ché me so uso de male,<br /></span>
+<span class="i0">e la pena non prevale&mdash;contra lo mio campione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo mio campion è armato,&mdash;del mio odio scudato,<br /></span>
+<span class="i0">non pò esser vulnerato&mdash;mentre ha collo lo scudone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O mirabel odio mio,&mdash;d&rsquo;omne pena hai signorío,<br /></span>
+<span class="i0">nullo recepi engiurío,&mdash;vergogna t&rsquo;è esaltazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo te trovi nemico,&mdash;onnechivegli hai per amico;<br /></span>
+<span class="i0">io solo me so l&rsquo;inico&mdash;contra mia salvazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa pena che m&rsquo;è data&mdash;trent&rsquo;ann&rsquo;è che l&rsquo;agio amata;<br /></span>
+<span class="i0">or è gionta la giornata&mdash;d&rsquo;esta consolazione.<span class="pagenum"><a name="Page_126" id="Page_126">[Pg 126]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo non m&rsquo;è orden novo,&mdash;ché &rsquo;l capuccio longo arprovo,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;anni diece enteri truovo&mdash;ch&rsquo;i&rsquo; &rsquo;l portai gir bizocone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Loco feci el fondamento&mdash;a vergogne e schirnimento;<br /></span>
+<span class="i0">le vergogne so co vento&mdash;de vessica de garzone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa schiera è sbarattata,&mdash;la vergogna è conculcata,<br /></span>
+<span class="i0">Iacovon la sua masnata&mdash;curre al campo al gonfalone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questa schiera mess&rsquo;è &rsquo;n fuga,&mdash;venga l&rsquo;altra che succurga;<br /></span>
+<span class="i0">se nul&rsquo;altra non ne surga,&mdash;anco attende al padiglione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fama mia, t&rsquo;aracomando&mdash;al somier che va raghiando,<br /></span>
+<span class="i0">puo&rsquo; la coda sia &rsquo;l tuo stando&mdash;e quel te sia per guidardone.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Carta mia va&rsquo;, metti banda,&mdash;Iacovon pregion te manda<br /></span>
+<span class="i0">en corte i Roma, ché se spanda&mdash;en tribú, lengua e nazione.<a name="FNanchor_2_2" id="FNanchor_2_2"></a><a href="#Footnote_2_2" class="fnanchor">[2]</a><br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_127" id="Page_127">[Pg 127]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_2_2" id="Footnote_2_2"></a><a href="#FNanchor_2_2"><span class="label">[2]</span></a> Questa stanzia sequente era piú in certi libri:
+</p>
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">E di&rsquo; co iaccio sotterrato,&mdash;en perpetuo carcerato;<br /></span>
+<span class="i0">en corte Roma ho guadagnato&mdash;sí bon beneficione.<br /></span>
+</div></div>
+<p>
+(Nota del Bonaccorsi).</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="LVI" id="LVI"></a>LVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Epistola a papa Bonifazio ottavo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O papa Bonifazio,&mdash;io porto el tuo prefazio<br /></span>
+<span class="i0">e la maledizione&mdash;e scomunicazione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Colla lengua forcuta&mdash;m&rsquo;hai fatta sta feruta,<br /></span>
+<span class="i0">che colla lengua ligni&mdash;e la piaga me stigni.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché questa mia feruta&mdash;non può esser guaruta<br /></span>
+<span class="i0">per altra condizione&mdash;senza assoluzione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per grazia te peto&mdash;che me dichi:&mdash;Absolveto&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;altre pene me lassi&mdash;fin ch&rsquo;io del mondo passi.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi, se te vol provare&mdash;e meco esercitare,<br /></span>
+<span class="i0">non de questa materia,&mdash;ma d&rsquo;altro modo prelia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tu sai sí schirmire&mdash;che me sacci ferire,<br /></span>
+<span class="i0">tengote bene esperto&mdash;se me fieri a scoperto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ch&rsquo;aio doi scudi a collo&mdash;e, se io non me li tollo,<br /></span>
+<span class="i0">per secula infinita&mdash;mai non temo ferita.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El primo scudo sinistro,&mdash;l&rsquo;altro sede al diritto;<br /></span>
+<span class="i0">lo sinistro scudato&mdash;lo diamante ha provato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo ferro ci aponta,&mdash;tanto c&rsquo;è dura pronta!<br /></span>
+<span class="i0">Questo è l&rsquo;odio mio,&mdash;ionto a l&rsquo;onor di Dio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo diritto scudone&mdash;d&rsquo;una pietra en carbone,<br /></span>
+<span class="i0">ignita como fuoco&mdash;d&rsquo;uno amoroso iuoco.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo prossimo en amore&mdash;d&rsquo;uno enfocato ardore;<br /></span>
+<span class="i0">se te vuoli fare enante,&mdash;puòlo provare &rsquo;nestante.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E, quanto vol, t&rsquo;abrenca,&mdash;ch&rsquo;io co l&rsquo;amar non venca;<br /></span>
+<span class="i0">volentiere te parlára,&mdash;credo che te iovára.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vale, vale, vale,&mdash;Dio te tolla omne male,<br /></span>
+<span class="i0">e díelome per grazia&mdash;ch&rsquo;io &rsquo;l porto en lieta facia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Finisco lo trattato&mdash;en questo loco lassato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_128" id="Page_128">[Pg 128]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LVII" id="LVII"></a>LVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Epistola seconda al prefato papa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo pastor per mio peccato&mdash;posto m&rsquo;ha fuor de l&rsquo;ovile,<br /></span>
+<span class="i0">non me giova alto belato&mdash;che m&rsquo;armetta per l&rsquo;ostile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O pastor, co non te sveghi&mdash;a questo alto mio belato?<br /></span>
+<span class="i0">che me tragi de sentenza&mdash;de lo tuo scomunicato,<br /></span>
+<span class="i0">de star sempre empregionato;&mdash;se esta pena non ce basta,<br /></span>
+<span class="i0">puoi ferire con altra asta,&mdash;como piace al tuo sedile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Longo tempo agio chiamato,&mdash;ancora non fui audito;<br /></span>
+<span class="i0">scrissete nel mio dittato&mdash;de quel non fui esaudito;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non stia sempre amannito&mdash;a toccar che me sia operto;<br /></span>
+<span class="i0">non arman per mio defetto&mdash;ch&rsquo;io non arentri al mio covile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Come &rsquo;l cieco che clamava&mdash;da passanti era sprobrato,<br /></span>
+<span class="i0">maior voce esso iettava:&mdash;Miserere, Dio, al cecato.<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Que adimandi che sia dato?&mdash;Meser ch&rsquo;io revegia luce,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io possa cantar a voce&mdash;quello osanna puerile.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Servo de centurione,&mdash;paralitico en tortura,<br /></span>
+<span class="i0">non so degno ch&rsquo;en mia casa&mdash;sí descenda tua figura;<br /></span>
+<span class="i0">bastame pur la scrittura&mdash;che sia ditto:&mdash;Absolveto.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Ché &rsquo;l tuo ditto m&rsquo;è decreto&mdash;che me tra&rsquo; fuor del porcile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Troppo iaccio a la piscina&mdash;al portico de Salamone;<br /></span>
+<span class="i0">grandi moti sí fa l&rsquo;acqua&mdash;en tanta perdonazione;<br /></span>
+<span class="i0">è passata la stagione,&mdash;prestolo che me sia detto;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io me lievi e toll&rsquo;al letto&mdash;ed artorni al mio casile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Co malsano, putulente,&mdash;deiattato so dai sane,<br /></span>
+<span class="i0">né an santo né a mensa&mdash;con om san non mangio pane;<br /></span>
+<span class="i0">peto che tua voce cane&mdash;e sí me dichi en voglia santa:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Sia mondata la tua tanta&mdash;enfermetate malsanile!<span class="pagenum"><a name="Page_129" id="Page_129">[Pg 129]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So vessato dal demonio,&mdash;muto, sordo deventato;<br /></span>
+<span class="i0">la mia enfermetate pete&mdash;ch&rsquo;en un ponto sia curato,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l demonio sia fugato&mdash;e l&rsquo;audito me se renna<br /></span>
+<span class="i0">e sia sciolta la mia lengua&mdash;che legata fo con:&mdash;Sile!&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La puella che sta morta&mdash;en casa del sinagogo,<br /></span>
+<span class="i0">molto peio sta mia alma,&mdash;de sí dura morte mogo!<br /></span>
+<span class="i0">Che porgi la man rogo&mdash;e sí me rendi a san Francesco,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;esso me remetta al desco&mdash;ch&rsquo;io riceva el mio pastile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Deputato so en enferno&mdash;e so gionto giá a la porta;<br /></span>
+<span class="i0">la mia mate Relione&mdash;fa gran pianto con sua scorta;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alta voce udir oporta&mdash;che me dica:&mdash;Vechio, surge!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Ch&rsquo;en cantar torni luge,&mdash;che è fatto del senile.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como Lazaro soterrato&mdash;quattro dí en gran fetore,<br /></span>
+<span class="i0">né Maria ce fo né Marta&mdash;che pregasse &rsquo;l mio Signore;<br /></span>
+<span class="i0">puolse far per suo onore&mdash;che me dica:&mdash;Veni fuora!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Per l&rsquo;alta voce decora&mdash;sia remisso a star coi file.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Un empiasto m&rsquo;è &rsquo;nsegnato&mdash;e dittome che pò giovare;<br /></span>
+<span class="i0">quel da me è delongato&mdash;non gli posso ademandare;<br /></span>
+<span class="i0">scrivogli nel mio dittare&mdash;che me degia far l&rsquo;aiuto:<br /></span>
+<span class="i0">che lo &rsquo;mpiasto sia compiuto&mdash;per la lengua de fra Gentile.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_130" id="Page_130">[Pg 130]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LVIII" id="LVIII"></a>LVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Epistola terzia al prefato papa da poi ch&rsquo;el fo preso</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O papa Bonifazio,&mdash;molt&rsquo;hai iocato al mondo;<br /></span>
+<span class="i0">penso che giocondo&mdash;non te porrai partire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mondo non ha usato&mdash;lassar li suoi serventi<br /></span>
+<span class="i0">che a la sceverita&mdash;se partano gaudenti;<br /></span>
+<span class="i0">non fará legge nova&mdash;de fartene esente,<br /></span>
+<span class="i0">che non te dia i presente&mdash;che dona al suo servire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ben me lo pensava&mdash;che fusse satollato<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;esto malvascio ioco&mdash;ch&rsquo;al mondo hai conversato;<br /></span>
+<span class="i0">ma, poi che tu salisti&mdash;en officio papato,<br /></span>
+<span class="i0">non s&rsquo;aconfé a lo stato&mdash;essere en tal desire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vizio enveterato&mdash;convèrtese en natura:<br /></span>
+<span class="i0">de congregar le cose&mdash;grande hai avuta cura;<br /></span>
+<span class="i0">or non ce basta el licito&mdash;a la tua fame dura,<br /></span>
+<span class="i0">messo t&rsquo;èi a robbatura&mdash;como ascaran rapire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pare che la vergogna&mdash;derieto aggi gettata,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;alma e &rsquo;l corpo hai posto&mdash;ad levar tua casata;<br /></span>
+<span class="i0">omo ch&rsquo;en rena mobile&mdash;fa grande edificata,<br /></span>
+<span class="i0">subito è ruinata&mdash;e non gli può fallire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como la salamandra&mdash;se renuova nel fuoco,<br /></span>
+<span class="i0">cusí par che gli scandali&mdash;te sian solazo e giuoco;<br /></span>
+<span class="i0">de l&rsquo;anime redente&mdash;par che te curi puoco;<br /></span>
+<span class="i0">ove t&rsquo;aconci el luoco,&mdash;saperálo al partire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se alcuno vescovello&mdash;può niente pagare,<br /></span>
+<span class="i0">mettegli lo flagello&mdash;che lo vogli degradare;<br /></span>
+<span class="i0">poi lo mandi al camorlengo&mdash;che se degia accordare,<br /></span>
+<span class="i0">e tanto porría dare&mdash;che &rsquo;l lasserai redire.<span class="pagenum"><a name="Page_131" id="Page_131">[Pg 131]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando nella contrata&mdash;t&rsquo;aiace alcun castello,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nestante metti screzio&mdash;entra frate e fratello;<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;un getti el brazo en collo,&mdash;a l&rsquo;altro mostre &rsquo;l coltello,<br /></span>
+<span class="i0">se non assente al tuo appello,&mdash;menaccel de ferire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pensi per astuzia&mdash;el mondo dominare,<br /></span>
+<span class="i0">que ordene un anno,&mdash;l&rsquo;altro el vedi guastare;<br /></span>
+<span class="i0">el mondo non è cavallo&mdash;che se lasse enfrenare,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l possi cavalcare&mdash;secondo el tuo volere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando la prima messa&mdash;da te fo celebrata,<br /></span>
+<span class="i0">venne una tenebría&mdash;en tutta la contrata;<br /></span>
+<span class="i0">en santo non remase&mdash;lumiera arapicciata,<br /></span>
+<span class="i0">tal tempesta è levata&mdash;lá &rsquo;ve tu stave a dire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando fo celebrata&mdash;la coronazione,<br /></span>
+<span class="i0">non fo celato al mondo&mdash;quello che ce scontròne;<br /></span>
+<span class="i0">quaranti omini fôr morti&mdash;a l&rsquo;uscir de la mascione,<br /></span>
+<span class="i0">miracolo Dio mostròne&mdash;quanto gli eri en piacere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Reputavete essere&mdash;lo piú sufficiente<br /></span>
+<span class="i0">de sedere en papato&mdash;sopra onn&rsquo;om vivente;<br /></span>
+<span class="i0">chiamavi santo Pietro&mdash;che fosse respondente<br /></span>
+<span class="i0">se esso sapea niente&mdash;respetto el tuo sapere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poneste la tua sedia&mdash;da parte d&rsquo;aquilone,<br /></span>
+<span class="i0">de contra Dio altissimo&mdash;fo la tua entenzione;<br /></span>
+<span class="i0">subito hai ruina,&mdash;sei preso en tua magione,<br /></span>
+<span class="i0">e nullo se trovòne&mdash;a poterte guarire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lucifero novello&mdash;a sedere en papato,<br /></span>
+<span class="i0">lengua de blasfemia&mdash;che &rsquo;l mondo hai venenato,<br /></span>
+<span class="i0">che non se trova spezie,&mdash;bruttura de peccato,<br /></span>
+<span class="i0">lá &rsquo;ve tu se&rsquo; enfamato&mdash;vergogna è a proferire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poneste la tua lengua&mdash;contra la relione,<br /></span>
+<span class="i0">a dicer la blasfemia&mdash;senza nulla cagione;<br /></span>
+<span class="i0">e Dio sí t&rsquo;ha somerso&mdash;en tanta confusione,<br /></span>
+<span class="i0">che onom ne fa canzone&mdash;tuo nome a maledire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O lengua macellaia&mdash;a dicer villania,<br /></span>
+<span class="i0">remproperar vergogne&mdash;con grande blasfemía,<br /></span>
+<span class="i0">né emperator né rege&mdash;chi voi altri se sia,<br /></span>
+<span class="i0">da te non se partía&mdash;senza crudel ferire.<span class="pagenum"><a name="Page_132" id="Page_132">[Pg 132]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O pessima avarizia,&mdash;sete enduplicata,<br /></span>
+<span class="i0">bever tanta pecunia,&mdash;non esser saziata;<br /></span>
+<span class="i0">non ce pensavi, misero,&mdash;a cui l&rsquo;hai congregata;<br /></span>
+<span class="i0">ché tal la t&rsquo;ha robbata&mdash;che non te era en pensiere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La settimana santa,&mdash;che onom stava en planto,<br /></span>
+<span class="i0">mandasti tua fameglia&mdash;per Roma andar al salto,<br /></span>
+<span class="i0">lance andar rompendo,&mdash;facendo danza e canto;<br /></span>
+<span class="i0">penso ch&rsquo;en molto afranto&mdash;Dio te degia punire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Entro per santo Petro&mdash;e per Santa Santoro<br /></span>
+<span class="i0">mandasti tua fameglia&mdash;facendo danza e coro;<br /></span>
+<span class="i0">li peregrini tutti&mdash;scandalizati fuoro,<br /></span>
+<span class="i0">maledicendo tuo oro&mdash;e te e tuo cavalliere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pensavi per augurio&mdash;la vita perlongare;<br /></span>
+<span class="i0">anno, dí né ora&mdash;omo non pò sperare;<br /></span>
+<span class="i0">vedemo per lo peccato&mdash;la vita stermenare,<br /></span>
+<span class="i0">la morte appropinquare&mdash;quand&rsquo;om pensa gaudere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non trovo chi recordi&mdash;nullo papa passato<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en tanta vanagloria&mdash;esso sia delettato;<br /></span>
+<span class="i0">par che &rsquo;l timor de Dio&mdash;derieto aggi gettato,<br /></span>
+<span class="i0">segno è de desperato&mdash;o de falso sentire.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_133" id="Page_133">[Pg 133]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LIX" id="LIX"></a>LIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la santa povertá signora de tutto</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertade enamorata,&mdash;grand&rsquo;è la tua signoria.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mia è Francia ed Inghilterra,&mdash;enfra mar aggio gran terra,<br /></span>
+<span class="i0">nulla me se move guerra,&mdash;sí la tengo en mia balía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mia è la terra de Sassogna,&mdash;mia è la terra de Guascogna,<br /></span>
+<span class="i0">mia è la terra de Borgogna&mdash;con tutta la Normandia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mio è &rsquo;l renno Teotonicoro,&mdash;mio è &rsquo;l renno Boemioro,<br /></span>
+<span class="i0">Ibernia e Dacioro,&mdash;Scozia e Fresonía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mia è la terra de Toscana,&mdash;mia è la valle spoletana,<br /></span>
+<span class="i0">mia è la Marca anconetana&mdash;con tutta la Schiavonía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mia è la terra cicigliana,&mdash;Calabria e Puglia piana,<br /></span>
+<span class="i0">Campagna e terra romana&mdash;con tutto &rsquo;l pian de Lombardia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mia è Sardenna e renno Cipri,&mdash;Corseca e quel de Creti,<br /></span>
+<span class="i0">de lá del mar gente infiniti&mdash;che non saccio lá &rsquo;ve stia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Medi, persi ed elamiti,&mdash;iacomini e nestoriti,<br /></span>
+<span class="i0">giurgiani, etiopiti,&mdash;India e Barbaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le terre ho dato a lavoranno,&mdash;a li vasalli a coltivanno,<br /></span>
+<span class="i0">gli frutti dono en anno en anno,&mdash;tant&rsquo;è la mia cortesia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Terra, erbe con lor colori,&mdash;arbori e frutti con sapori,<br /></span>
+<span class="i0">bestie, miei servitori,&mdash;tutte en mia befolcaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Acque, fiumi, lachi e mare,&mdash;pescetegli e lor notare,<br /></span>
+<span class="i0">aere, venti, ucel volare,&mdash;tutti me fonno giollaría.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Luna, sole, cielo e stelle&mdash;fra miei tesor non son covelle,<br /></span>
+<span class="i0">de sopra cielo sí ston quille&mdash;che tengon la mia melodia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che Dio ha &rsquo;l mio velle,&mdash;possessor d&rsquo;onnecovelle,<br /></span>
+<span class="i0">le mie ale on tante penne&mdash;de terra en cielo non m&rsquo;è via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi el mio voler a Dio è dato,&mdash;possessor so d&rsquo;onne stato,<br /></span>
+<span class="i0">en lor amor so trasformato,&mdash;ennamorata cortesia.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_134" id="Page_134">[Pg 134]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LX" id="LX"></a>LX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la santa povertá e suo triplice cielo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor de povertate,&mdash;regno de tranquillitate!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertate, via secura,&mdash;non ha lite né rancura,<br /></span>
+<span class="i0">de latron non ha paura&mdash;né de nulla tempestate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertate muore en pace,&mdash;nullo testamento face,<br /></span>
+<span class="i0">lassa el mondo como iace&mdash;e le gente concordate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non ha iudece né notaro,&mdash;a corte non porta salaro,<br /></span>
+<span class="i0">ridese de l&rsquo;uomo avaro&mdash;che sta en tanta ansietate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertá, alto sapere,&mdash;a nulla cosa soiacere,<br /></span>
+<span class="i0">en desprezo possedere&mdash;tutte le cose create.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi despreza sí possede,&mdash;possedendo non se lede,<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa i piglia &rsquo;l pede&mdash;che non faccia sue giornate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi desía è posseduto,&mdash;a quel ch&rsquo;ama s&rsquo;è venduto;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;egli pensa que n&rsquo;ha &rsquo;vuto,&mdash;han&rsquo;avute rei derrate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tropo so de vil coragio&mdash;ad entrar en vasallagio,<br /></span>
+<span class="i0">simiglianza de Dio ch&rsquo;agio&mdash;deturparla en vanitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dio non alberga en core stretto,&mdash;tant&rsquo;è grande quant&rsquo;hai affetto,<br /></span>
+<span class="i0">povertate ha sí gran petto,&mdash;che ci alberga deitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertate è ciel celato&mdash;a chi en terra è ottenebrato;<br /></span>
+<span class="i0">chi nel terzo ciel su è &rsquo;ntrato,&mdash;ode arcana profunditate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El primo ciel è &rsquo;l fermamento,&mdash;d&rsquo;onne onore spogliamento,<br /></span>
+<span class="i0">grande porge empedimento&mdash;ad envenir securitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A far l&rsquo;onor en te morire,&mdash;le ricchezze fa sbandire,<br /></span>
+<span class="i0">la scienzia tacere&mdash;e fugir fama de santitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La richeza el tempo tolle,&mdash;la scienzia en vento estolle,<br /></span>
+<span class="i0">la fama alberga ed acolle&mdash;l&rsquo;ipocresia d&rsquo;onne contrate.<span class="pagenum"><a name="Page_135" id="Page_135">[Pg 135]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pareme cielo stellato&mdash;chi da questi tre è <a name="tn135" id="tn135"></a><ins class="correction" title="originale: spogliato.">spogliato,</ins><br /></span>
+<span class="i0">ècce un altro ciel velato:&mdash;acque chiare solidate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quattro venti move &rsquo;l mare&mdash;che la mente fon turbare,<br /></span>
+<span class="i0">lo temere e lo sperare,&mdash;el dolere e &rsquo;l gaudiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Queste quattro spogliature&mdash;piú che le prime so dure;<br /></span>
+<span class="i0">se le dico, par errure&mdash;a chi non ha capacitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De lo &rsquo;nferno non temere&mdash;e del ciel spem non avere;<br /></span>
+<span class="i0">e de nullo ben gaudere&mdash;e non doler d&rsquo;aversitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La virtú non è perchene,&mdash;ca &rsquo;l perchene è for de téne;<br /></span>
+<span class="i0">sempre encognito te tène&mdash;a curar tua enfermitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se son nude le virtute&mdash;e le vizia son vestute,<br /></span>
+<span class="i0">mortale se don ferute,&mdash;caggio en terra vulnerate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi le vizia son morte,&mdash;le virtute son resorte<br /></span>
+<span class="i0">confortate da la corte&mdash;d&rsquo;onne empassibilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo terzo ciel è de piú altura,&mdash;non ha termen né mesura,<br /></span>
+<span class="i0">fuor de la magenatura&mdash;fantasie mortificate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da onne ben sí t&rsquo;ha spogliato&mdash;e de virtute spropriato,<br /></span>
+<span class="i0">tesaurizi el tuo mercato&mdash;en tua propria vilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo cielo è fabricato,&mdash;en un nihil è fondato,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; l&rsquo;amor purificato&mdash;vive nella veritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ciò che te pare non è,&mdash;tanto è alto quello che è,<br /></span>
+<span class="i0">la superbia en cielo se&rsquo;&mdash;e dannase l&rsquo;umilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Entra la vertute e l&rsquo;atto&mdash;molti ci ode al ioco «matto»,<br /></span>
+<span class="i0">tal se pensa aver buon patto&mdash;che sta en terra alienate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo cielo ha nome none,&mdash;moza lengua entenzione,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; l&rsquo;amor sta en pregione&mdash;en quelle luce ottenebrate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omne luce è tenebría,&mdash;ed omne tenebre c&rsquo;è dia,<br /></span>
+<span class="i0">la nova filosofia&mdash;gli utri vechi ha dissipate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lá &rsquo;ve Cristo è ensetato,&mdash;tutto lo vechio n&rsquo;è mozato,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;un ne l&rsquo;altro trasformato&mdash;en mirabile unitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vive amor senza affetto&mdash;e saper senza entelletto,<br /></span>
+<span class="i0">lo voler de Dio eletto&mdash;a far la sua volontate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Viver io e non io,&mdash;e l&rsquo;esser mio non esser mio,<br /></span>
+<span class="i0">questo è un tal trasversío,&mdash;che non so diffinitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Povertate è nulla avere&mdash;e nulla cosa poi volere;<br /></span>
+<span class="i0">ed omne cosa possedere&mdash;en spirito de libertate.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_136" id="Page_136">[Pg 136]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXI" id="LXI"></a>LXI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De san Francesco e de sette apparizione de croce<br /> a lui e de lui fatte</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O Francesco povero,&mdash;patriarca novello,<br /></span>
+<span class="i0">porti novo vexello&mdash;de la croce signato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De croce trovam sette&mdash;figure demostrate,<br /></span>
+<span class="i0">como trovamo scrette&mdash;per ordene contate,<br /></span>
+<span class="i0">aggiole abbreviate&mdash;per poterle contare;<br /></span>
+<span class="i0">encresce l&rsquo;ascoltare&mdash;de longo trattato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La prima, nel principio&mdash;de tua conversione,<br /></span>
+<span class="i0">palazo en artificio&mdash;vedesti en visione;<br /></span>
+<span class="i0">piena la magione&mdash;de scude cruciate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;arme demostrate&mdash;del popol che t&rsquo;è dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stando en orazione&mdash;de Cristo meditanno,<br /></span>
+<span class="i0">tale enfocazione&mdash;te fo enfusa entanno,<br /></span>
+<span class="i0">sempre puoi lacremanno&mdash;quando te remembrava,<br /></span>
+<span class="i0">Cristo te recordava&mdash;nella croce levato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cristo te disse allora:&mdash;Se vuol po&rsquo; me venire,<br /></span>
+<span class="i0">la croce alta, decora&mdash;prende con gran desire;<br /></span>
+<span class="i0">e te anichilire,&mdash;se vuol me seguitare,<br /></span>
+<span class="i0">te medesimo odiare,&mdash;el prossimo adamato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La terza fiata stanno&mdash;a guardar a la croce,<br /></span>
+<span class="i0">Cristo te disse entanno&mdash;con gran suono de voce;<br /></span>
+<span class="i0">per nome clamò el doce&mdash;Francesco tre fiata:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;La chiesa è sviata,&mdash;repara lo suo stato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi, la quarta fiata,&mdash;vidde frate Silvestro<br /></span>
+<span class="i0">una croce enaurata&mdash;fulgente nel tuo petto;<br /></span>
+<span class="i0">el draco maledetto,&mdash;ch&rsquo;Asise circondava,<br /></span>
+<span class="i0">la voce tua el fugava&mdash;de tutto lo ducato.<span class="pagenum"><a name="Page_137" id="Page_137">[Pg 137]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vidde frate Pacifico&mdash;la croce de duoi spade<br /></span>
+<span class="i0">en te, Francesco angelico,&mdash;degno de gran laude;<br /></span>
+<span class="i0">le spade son scontrade:&mdash;l&rsquo;una da capo a piede,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altra en croce se vede&mdash;per le braccia spiecato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vidde te stare en aere&mdash;beato fra Monaldo,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; stava a predicare&mdash;santo Antonio entanno:<br /></span>
+<span class="i0">en croce te mostranno,&mdash;frati benediceve,<br /></span>
+<span class="i0">poi li despareve,&mdash;como trovam contato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La settima a la Verna,&mdash;stando en orazione,<br /></span>
+<span class="i0">sopra quella gran penna&mdash;con gran devozione,<br /></span>
+<span class="i0">mirabel visione,&mdash;serafin apparuto,<br /></span>
+<span class="i0">crucifisso è veduto&mdash;con sei ale mostrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Encorporòtte stimate,&mdash;lato, piede e mano,<br /></span>
+<span class="i0">duro fôra a credere&mdash;se nol contam de piano;<br /></span>
+<span class="i0">staendo vivo e sano&mdash;molti sí l&rsquo;on mirate;<br /></span>
+<span class="i0">la morte declarate,&mdash;da molti fo palpato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fra l&rsquo;altri santa Chiara&mdash;sí l&rsquo;apicciò coi denti,<br /></span>
+<span class="i0">de tal tesaro avara&mdash;essa con la sua gente;<br /></span>
+<span class="i0">ma non gli valse niente,&mdash;ca gli chiovi eran de carne,<br /></span>
+<span class="i0">sí como ferro stane&mdash;duro ed ennervato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La sua carne bianchissima,&mdash;co carne puerile,<br /></span>
+<span class="i0">enante era brunissima&mdash;per gli freddi nevili;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor la fe&rsquo; gentile&mdash;che par glorificata,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;onne gente amirata&mdash;de mirabel ornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La piaga laterale&mdash;como rosa vermiglia,<br /></span>
+<span class="i0">lo pianto era tale&mdash;ad quella meraviglia,<br /></span>
+<span class="i0">vederla en la simiglia&mdash;de Cristo crucifisso,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor era en abisso&mdash;veder tal spechiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O pianto gaudioso,&mdash;pieno d&rsquo;amiranza,<br /></span>
+<span class="i0">pianto delettoso,&mdash;pieno di consolanza;<br /></span>
+<span class="i0">lacrime d&rsquo;amanza&mdash;ce fuor tante gettate,<br /></span>
+<span class="i0">veder tal novetate,&mdash;Cristo nuovo piagato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giú da le calcagna&mdash;agli occhi tra&rsquo; l&rsquo;umore<br /></span>
+<span class="i0">questa veduta magna&mdash;d&rsquo;esto enfocato ardore;<br /></span>
+<span class="i0">a li santi stette en cuore,&mdash;en Francesco fuor è uscito<br /></span>
+<span class="i0">lo balsamo polito&mdash;che &rsquo;l corpo ha penetrato.<span class="pagenum"><a name="Page_138" id="Page_138">[Pg 138]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En quella altissima palma&mdash;o&rsquo; salisti, Francesco,<br /></span>
+<span class="i0">lo frutto pigliò l&rsquo;alma&mdash;de Cristo crucifisso;<br /></span>
+<span class="i0">fusti en lui sí trasfisso,&mdash;mai non te mutasti;<br /></span>
+<span class="i0">co te ce trasformasti&mdash;nel corpo è miniato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amore ha questo officio,&mdash;unir dui en una forma;<br /></span>
+<span class="i0">Francesco nel supplicio&mdash;de Cristo lo trasforma,<br /></span>
+<span class="i0">emprese quella norma&mdash;de Cristo ch&rsquo;avea en core,<br /></span>
+<span class="i0">la mostra fe&rsquo; l&rsquo;amore&mdash;vestito d&rsquo;un vergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor divino altissimo&mdash;con Cristo l&rsquo;abracciòne,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;affetto ardentissimo&mdash;sí lo cc&rsquo;encorporòne,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor li stemperòne&mdash;como cera a sigello,<br /></span>
+<span class="i0">emprimettece quello&mdash;ov&rsquo;era trasformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Parlar de tal figura&mdash;con la mia lengua taccio,<br /></span>
+<span class="i0">misteria sí oscura&mdash;d&rsquo;entenderle soiaccio;<br /></span>
+<span class="i0">confesso che nol saccio&mdash;splicar tanta abondanza,<br /></span>
+<span class="i0">la smesurata amanza&mdash;de lo cuor enfocato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quanto fosse quel foco&mdash;non lo potem sapere;<br /></span>
+<span class="i0">lo corpo suo tal gioco&mdash;non poté contenere;<br /></span>
+<span class="i0">en cinque parte aprere&mdash;lo fece la fortura<br /></span>
+<span class="i0">per far demostratura&mdash;que en lui era albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo trovamo santo&mdash;che tal segni portasse;<br /></span>
+<span class="i0">misterio sí alto,&mdash;se Dio non revelasse;<br /></span>
+<span class="i0">buono è che lo passe,&mdash;non ne saccio parlare,<br /></span>
+<span class="i0">quil el porran trattare&mdash;che l&rsquo;averan gustato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O stímate amirate,&mdash;fabricate divine,<br /></span>
+<span class="i0">gran cosa demostrate&mdash;ch&rsquo;a tal segni convine;<br /></span>
+<span class="i0">saperasse a la fine&mdash;quando sirá la giostra,<br /></span>
+<span class="i0">che se fará la mostra&mdash;del popolo crociato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O anima mia secca&mdash;che non puoi lacrimare,<br /></span>
+<span class="i0">currece a bever l&rsquo;ésca,&mdash;questo fonte potare,<br /></span>
+<span class="i0">loco te enebriare;&mdash;e non te ne partire,<br /></span>
+<span class="i0">lássatece morire&mdash;al fonte ennamorato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_139" id="Page_139">[Pg 139]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXII" id="LXII"></a>LXII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De san Francesco<br /> e de le bataglie del Nemico contra lui</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O Francesco, da Dio amato,&mdash;Cristo en te s&rsquo;ène mostrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico engannatore,&mdash;aversier de lo Signore,<br /></span>
+<span class="i0">creato l&rsquo;omo, ave dolore&mdash;che possedesse lo suo stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giendo a lui con fraudolenza&mdash;e cascollo d&rsquo;obedenza,<br /></span>
+<span class="i0">félli far grande perdenza,&mdash;del paradiso fo cacciato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puoi che l&rsquo;uomo fo caduto&mdash;e lo Nemico fo saluto,<br /></span>
+<span class="i0">ed en superbia raputo,&mdash;ch&rsquo;era signor deventato;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dio, vedendo questo fatto,&mdash;fecese om e dieglie &rsquo;l tratto,<br /></span>
+<span class="i0">e tolseli tutto l&rsquo;acatto&mdash;che sopre l&rsquo;om aví&rsquo; acquistato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con la sua umilitate&mdash;tolseli prosperitate,<br /></span>
+<span class="i0">e con la santa povertade&mdash;sí li die&rsquo; scacco giocato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per gran tempo fo sconfitto&mdash;lo Nemico maleditto,<br /></span>
+<span class="i0">relevosse e fece gitto&mdash;e lo mondo ha rapicciato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendo l&rsquo;alta Signoria&mdash;che lo Nemico sí vencía,<br /></span>
+<span class="i0">mandar ce vuol cavallaria&mdash;con guidator ben amastrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">San Francesco ce fo elesso,&mdash;per gonfalonier è messo,<br /></span>
+<span class="i0">ma nullo ne vol con esso&mdash;che non sia al mondo desprezato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non vol nullo cavalliere&mdash;che non serva a tre destriere:<br /></span>
+<span class="i0">povertate ed obedere,&mdash;en castitá sia enfrenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ármase lo guidatore&mdash;de l&rsquo;arme del Signore,<br /></span>
+<span class="i0">ségnalo per grand&rsquo;amore&mdash;de soi segni l&rsquo;ha &rsquo;dornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto era l&rsquo;amore acuto&mdash;che nel cuor avea tenuto,<br /></span>
+<span class="i0">che nel corpo sí è apparuto&mdash;de cinque margarite ornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De la fico ave figura,&mdash;che è grassa per natura,<br /></span>
+<span class="i0">rompe la sua vestitura&mdash;en bocca rieca melato.<span class="pagenum"><a name="Page_140" id="Page_140">[Pg 140]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi gl&rsquo;insegna de schirmire,&mdash;de dar colpi e sofferire,<br /></span>
+<span class="i0">enségnali co degia dire:&mdash;pace en bocca gli è trovato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo Nemico s&rsquo;atremío,&mdash;vedendo lui s&rsquo;empaurío,<br /></span>
+<span class="i0">parvegli Cristo de Dio&mdash;che en croce avea spogliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;S&rsquo;egli è Cristo, non me giova,&mdash;ch&rsquo;esso vencerá la prova;<br /></span>
+<span class="i0">non so guerra che me mova,&mdash;sí par dotto ed amastrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lasso me, da cui so vento!&mdash;ancora non me sgomento,<br /></span>
+<span class="i0">voglioce gire, e mo el tento,&mdash;ch&rsquo;io possa far con lui mercato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Francesco, que farai?&mdash;te medesmo occiderai<br /></span>
+<span class="i0">del digiunio che fai,&mdash;sí l&rsquo;hai duro comenzato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Facciol con discrezione,&mdash;ch&rsquo;agio &rsquo;l corpo per fantone,<br /></span>
+<span class="i0">tengolo en mia pregione,&mdash;sí l&rsquo;ho corretto e castigato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Veramente fai co santo,&mdash;el tuo nom è en onne canto;<br /></span>
+<span class="i0">móstrate co stai ad alto,&mdash;ché &rsquo;l Signor ne sia laudato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Celar voglio lo migliore&mdash;e mostrarme peccatore;<br /></span>
+<span class="i0">lo mio cor agio al Signore,&mdash;tenendo el capo umiliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Quegna vita vorrai fare?&mdash;non vorrai tu lavorare<br /></span>
+<span class="i0">che ne possi guadagnare&mdash;e darne a chi non è adagiato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Metteròmme a gir pezente&mdash;per lo pane ad onne gente,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor de l&rsquo;Onnipotente&mdash;me fa gir co &rsquo;nebriato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, tu non fai niente,&mdash;periscerai malamente,<br /></span>
+<span class="i0">gli sequaci fai dolente,&mdash;c&rsquo;hai niente conservato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tener voglio la via vera,&mdash;né sacco voglio né pera,<br /></span>
+<span class="i0">en pecunia posto èra&mdash;che non sia dagl miei toccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or te ne va en foresta&mdash;con tutta questa tua gesta,<br /></span>
+<span class="i0">piacerá a l&rsquo;alta Maièsta&mdash;e l&rsquo;om ne sirá edificato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non so messo per mucciare:&mdash;&rsquo;nante, vengo per cacciare,<br /></span>
+<span class="i0">ché te voglio assediare&mdash;ed a le terre agio attendato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Molta gente me torrai&mdash;con questo ordene che fai,<br /></span>
+<span class="i0">le femene me lasserai,&mdash;che non è buon misticato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io te voglio dir novelle&mdash;le qual non te paròn belle:<br /></span>
+<span class="i0">fatto ho orden de sorelle,&mdash;da le qual sie guerregiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Qual será la scortegiante&mdash;che se voglia trare enante<br /></span>
+<span class="i0">contra le mie forze tante,&mdash;che tutto &rsquo;l mondo ho conquistato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Nella valle Spoletana&mdash;una vergen c&rsquo;è soprana:<br /></span>
+<span class="i0">Clara, de donna Ortulana,&mdash;templo de Dio consecrato.<span class="pagenum"><a name="Page_141" id="Page_141">[Pg 141]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Quilli che son coniugati&mdash;non siron da star coi frati,<br /></span>
+<span class="i0">siron da te allecerati,&mdash;averògl so mio guidato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io te vogl far afflitto.&mdash;Uno ordine agio elitto:<br /></span>
+<span class="i0">penitenti, orden deritto,&mdash;en matrimonio dirizato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or non me toccar la resía,&mdash;che è contra la tua via:<br /></span>
+<span class="i0">questo non comportaría,&mdash;troppo ne siría turbato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Farne voglio inquisizione&mdash;a destruger tua magione,<br /></span>
+<span class="i0">metteraiolo en pregione&mdash;chi ne troverò toccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Oimè lasso, me tapino,&mdash;ché me s&rsquo;è rotto l&rsquo;oncino,<br /></span>
+<span class="i0">haime messo en canna un frino&mdash;che me fa molto arafrenato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Francesco, co m&rsquo;hai strutto!&mdash;el mondo te arprendi tutto,<br /></span>
+<span class="i0">ed haime messo en tal corrotto,&mdash;che m&rsquo;hai morto e subissato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non voglio piú suffrire,&mdash;per anticristo voglio gire;<br /></span>
+<span class="i0">e vogliolo far venire,&mdash;ché tanto è profetizato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Con lui te darò el tratto,&mdash;el mondo t&rsquo;artorrò affatto,<br /></span>
+<span class="i0">enfra li tuoi troverò patto&mdash;che i vestirò del mio vergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;La profezia non me talenta,&mdash;a la fin sí me sgomenta,<br /></span>
+<span class="i0">che te de&rsquo; armaner la venta,&mdash;alora siraio enabissato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La battaglia dura e forte,&mdash;molti siròn feriti a morte,<br /></span>
+<span class="i0">chi vincerá averá le scorte,&mdash;e d&rsquo;onne ben sirá ditato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_142" id="Page_142">[Pg 142]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXIII" id="LXIII"></a>LXIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Epistola consolatoria a frate Ioanni da Fermo<br /> ditto da la Verna per la
+stanzia dove anco se riposa:<br /> transferita en vulgare la parte litterale,
+quale è prosa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">A fra Ianne da la Verna,&mdash;ch&rsquo;en quartana se scioverna,<br /></span>
+<span class="i0">a lui mando questa scretta,&mdash;che da lui deggi esser letta.<br /></span>
+</div></div>
+
+<p>Gran cosa ho reputata e reputo sapere abundare de Dio. La ragione?
+perché in quello è esercitata la umilitá con reverenzia. Ma grandissima
+cosa ho reputata e reputo sapere degiunare de Dio e patirne caristia. La
+ragione? perché in quello la fede è esercitata senza testimonii: la
+speranza senza espettazione de premio: la caritá senza signi de
+benivolenzia. Questi fondamenti sono ne li monti santi. Per questi
+fondamenti ascende l&rsquo;anima a quello monte coagulato, nel quale se
+gusta el mele de la pietra e l&rsquo;olio de lo sasso durissimo.</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Vale, fra Ioanne, vale!&mdash;non t&rsquo;encresca patir male.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fra la &rsquo;ncudene e &rsquo;l martello&mdash;sí se fa lo bel vasello;<br /></span>
+<span class="i0">lo vasello de&rsquo; star caldo,&mdash;perché &rsquo;l corpo venga en saldo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se a freddo se battesse,&mdash;non falla che non rompesse;<br /></span>
+<span class="i0">se è rotto, perde l&rsquo;uso&mdash;ed è gettato fra lo scuso.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Argoméntate a clamare&mdash;che &rsquo;l Signor te degia dare<br /></span>
+<span class="i0">onne male e pestilenza,&mdash;ch&rsquo;a questo è desplacenza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Malum pene è glorioso&mdash;se da colpa non è encloso;<br /></span>
+<span class="i0">se per colpa l&rsquo;omo el pate,&mdash;non se scusan tal derrate.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_143" id="Page_143">[Pg 143]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXIV" id="LXIV"></a>LXIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Cantico de la nativitá de Iesú Cristo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O novo canto,&mdash;c&rsquo;hai morto el pianto<br /></span>
+<span class="i0">de l&rsquo;uomo enfermato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sopre el «fa» acuto&mdash;me pare emparuto<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l canto se pona;<br /></span>
+<span class="i0">e nel «fa» grave&mdash;descende suave<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l verbo resona.<br /></span>
+<span class="i0">Cotal desciso&mdash;non fo mai viso<br /></span>
+<span class="i0">sí ben concordato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li cantatori&mdash;iubilatori<br /></span>
+<span class="i0">che tengon lo coro,<br /></span>
+<span class="i0">son gli angeli santi,&mdash;che fanno li canti<br /></span>
+<span class="i0">al diversoro,<br /></span>
+<span class="i0">davante &rsquo;l fantino,&mdash;che &rsquo;l Verbo divino<br /></span>
+<span class="i0">ce veggio encarnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Audito è un canto:&mdash;«Gloria en alto<br /></span>
+<span class="i0">a l&rsquo;altissimo Dio;<br /></span>
+<span class="i0">e pace en terra,&mdash;ch&rsquo;è strutta la guerra<br /></span>
+<span class="i0">ed onne rio;<br /></span>
+<span class="i0">onde laudate&mdash;e benedicete<br /></span>
+<span class="i0">Cristo <a name="tn143" id="tn143"></a><ins class="correction" title="originale: adorato!&mdash;">adorato!»&mdash;</ins><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En carta ainina&mdash;la nota divina<br /></span>
+<span class="i0">veggio ch&rsquo;è scritta,<br /></span>
+<span class="i0">lá &rsquo;v&rsquo;è &rsquo;l nostro canto&mdash;ritto e renfranto<br /></span>
+<span class="i0">a chi ben ci afitta;<br /></span>
+<span class="i0">e Dio è lo scrivano&mdash;c&rsquo;ha &rsquo;perta la mano,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l canto ha ensegnato.<span class="pagenum"><a name="Page_144" id="Page_144">[Pg 144]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Loco se canta&mdash;chi ben se n&rsquo;amanta<br /></span>
+<span class="i0">de fede formata;<br /></span>
+<span class="i0">divinitate&mdash;en sua maiestate<br /></span>
+<span class="i0">ce vede encarnata;<br /></span>
+<span class="i0">onde esce speranza&mdash;che dá baldanza<br /></span>
+<span class="i0">al cor ch&rsquo;è levato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Canto d&rsquo;amore&mdash;ce trova a ttut&rsquo;ore<br /></span>
+<span class="i0">chi ce sa entrare;<br /></span>
+<span class="i0">con Dio se conforma&mdash;e prende la norma<br /></span>
+<span class="i0">del bel desiare;<br /></span>
+<span class="i0">co serafino,&mdash;deventa divino<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amor enflammato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El primo notturno&mdash;è dato a lo sturno<br /></span>
+<span class="i0">de martirizati:<br /></span>
+<span class="i0">Stefano è &rsquo;l primo,&mdash;che canta sublimo<br /></span>
+<span class="i0">con soi acompagnati,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;on posta la vita,&mdash;en Cristo l&rsquo;ò insíta<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;è fior de granato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El secondo sequente&mdash;è dato a la gente<br /></span>
+<span class="i0">de li confessori;<br /></span>
+<span class="i0">lo Vangelista&mdash;la lengua ci ha mista<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;adorna li cori;<br /></span>
+<span class="i0">ché nullo con canto&mdash;volò tanto ad alto<br /></span>
+<span class="i0">sí ben consonato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El terzo sequente&mdash;a li innocenti<br /></span>
+<span class="i0">par che se dia;<br /></span>
+<span class="i0">ché col Garzone&mdash;ad ogne stagione<br /></span>
+<span class="i0">so en sua compagnia:<br /></span>
+<span class="i0">«Te Dio laudamo,&mdash;con voce cantamo<br /></span>
+<span class="i0">ché Cristo oggi è nato!».<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O peccatori,&mdash;ch&rsquo;a li mal signori<br /></span>
+<span class="i0">avete servito,<br /></span>
+<span class="i0">venite a cantare&mdash;che Dio pò om trovare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en terra è apparito<br /></span>
+<span class="i0">en forma de garzone,&mdash;e tiello en prigione<br /></span>
+<span class="i0">chi l&rsquo;ha desiato.<span class="pagenum"><a name="Page_145" id="Page_145">[Pg 145]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Uomini errati,&mdash;che site vocati<br /></span>
+<span class="i0">a penetenza,<br /></span>
+<span class="i0">la quale onne errore&mdash;ve tolle dal core,<br /></span>
+<span class="i0">e dá entellegenza<br /></span>
+<span class="i0">da veritade&mdash;per pietade<br /></span>
+<span class="i0">a chi è umiliato;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">uomini iusti,&mdash;che sete endusti,<br /></span>
+<span class="i0">venite a cantare,<br /></span>
+<span class="i0">ché sete envitati,&mdash;a Dio vocati<br /></span>
+<span class="i0">a gloriare,<br /></span>
+<span class="i0">a regno celesto,&mdash;che compie onne festo<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l core ha bramato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_146" id="Page_146">[Pg 146]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXV" id="LXV"></a>LXV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Cantico secondo de la nativitá de Cristo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Ad l&rsquo;amor ch&rsquo;è venuto&mdash;en carne a noi se dare,<br /></span>
+<span class="i0">andiamo a laude fare&mdash;e canto con onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Onòral, da che viene,&mdash;alma, per te salvare;<br /></span>
+<span class="i0">via, piú non tardare&mdash;ad lui de pervenire!<br /></span>
+<span class="i0">De sé non se retene&mdash;che non te voglia dare<br /></span>
+<span class="i0">parte, perché vol fare&mdash;te seco tutto unire;<br /></span>
+<span class="i0">porrai donqua soffrire&mdash;a llui che non te rendi,<br /></span>
+<span class="i0">e lui tutto non prendi&mdash;e abbracci con amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pensa quanto te dona&mdash;ed a te que demanda,<br /></span>
+<span class="i0">però che non comanda&mdash;piú che non possi fare;<br /></span>
+<span class="i0">lo ciel sí abandona&mdash;e per terra sí anda,<br /></span>
+<span class="i0">ed ante sé non manda&mdash;richeza per usare;<br /></span>
+<span class="i0">en stalla sí vol stare,&mdash;palazo abandonato,<br /></span>
+<span class="i0">seco non ha menato&mdash;alcun suo servitore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La sedia d&rsquo;auro fino&mdash;de gemme resplendente,<br /></span>
+<span class="i0">corona sí lucente&mdash;or perché l&rsquo;hai lassata?<br /></span>
+<span class="i0">orden de cherubini,&mdash;serafin tanto ardente,<br /></span>
+<span class="i0">quella corte gaudente&mdash;co l&rsquo;hai abandonata?<br /></span>
+<span class="i0">corte tanto onorata&mdash;de tal servi e donzelli<br /></span>
+<span class="i0">e per amor fratelli,&mdash;perché lassi, Signore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per sedia tanto bella&mdash;presepe hai recevuto,<br /></span>
+<span class="i0">e poco feno avuto&mdash;dove fussi locato;<br /></span>
+<span class="i0">per corona de stelle&mdash;en pancelli envoluto,<br /></span>
+<span class="i0">bove ed aseno tenuto&mdash;ch&rsquo;eri sí onorato;<br /></span>
+<span class="i0">ora se&rsquo; acompagnato&mdash;da Iosef e Maria<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;avevi en compagnia&mdash;corte de tanto onore.<span class="pagenum"><a name="Page_147" id="Page_147">[Pg 147]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ebrio par deventato&mdash;o matto senza senno,<br /></span>
+<span class="i0">lassanno sí gran renno&mdash;e sí alte richeze;<br /></span>
+<span class="i0">ma com&rsquo;è ciò scontrato&mdash;de tal matteza segno?<br /></span>
+<span class="i0">Avereste tu pegno&mdash;altre trovar alteze?<br /></span>
+<span class="i0">Vegio che son forteze&mdash;d&rsquo;amor senza mesura,<br /></span>
+<span class="i0">che muta tanta altura&mdash;en sí basso valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor de cortesia,&mdash;de cui se&rsquo; &rsquo;namorato,<br /></span>
+<span class="i0">che t&rsquo;ha sí vulnerato,&mdash;che pazo te fa gire?<br /></span>
+<span class="i0">Vegio che t&rsquo;ha en balía,&mdash;sí forte t&rsquo;ha legato,<br /></span>
+<span class="i0">che tutto te se&rsquo; dato,&mdash;giá non pòi contradire;<br /></span>
+<span class="i0">ben so che a morire&mdash;questo amore sí te mena,<br /></span>
+<span class="i0">da poi che non allena,&mdash;né cessa suo calore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giá non fu mai veduto&mdash;amor sí smesurato,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;allora, quando è nato,&mdash;agia tanta potenza,<br /></span>
+<span class="i0">poi che s&rsquo;è venduto&mdash;emprima che sia nato;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor t&rsquo;ha comparato,&mdash;de te non fai retenza;<br /></span>
+<span class="i0">e non reman sentenza&mdash;se non che te occida<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor e sí conquida&mdash;en croce con dolore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ha fatto tal baratto&mdash;en la prima ferita,<br /></span>
+<span class="i0">onne cosa rapita&mdash;con sí gran forteza;<br /></span>
+<span class="i0">ad sé ha tanto tratto&mdash;senno, virtú e vita,<br /></span>
+<span class="i0">piú ch&rsquo;onne calamita&mdash;ferro; sí grande alteza<br /></span>
+<span class="i0">ad cusí vil bassezza&mdash;en stalla farte stare,<br /></span>
+<span class="i0">per amor non schifare&mdash;defetto né fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E che tu non conoschi&mdash;o non hai sentimento,<br /></span>
+<span class="i0">ad tale abassamento,&mdash;Iesú, tu se&rsquo; venuto;<br /></span>
+<span class="i0">en te par che s&rsquo;offoschi&mdash;luce de splendimento,<br /></span>
+<span class="i0">potere e vedimento&mdash;pare che sia perduto;<br /></span>
+<span class="i0">hatte l&rsquo;amor feruto&mdash;e tu non te defendi,<br /></span>
+<span class="i0">a sua forza t&rsquo;arendi&mdash;donando tuo vigore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ben so che, garzoncello,&mdash;hai perfetto sapere,<br /></span>
+<span class="i0">e tutto quel potere&mdash;c&rsquo;ha la perfetta etade;<br /></span>
+<span class="i0">donqua, co picciolello&mdash;poteve contenere<br /></span>
+<span class="i0">tutto lo tuo volere&mdash;en tanta vilitade?<br /></span>
+<span class="i0">Grand&rsquo;era caritade,&mdash;tutto sí te legava,<br /></span>
+<span class="i0">ed en sé occultava&mdash;senno, forza e valore.<span class="pagenum"><a name="Page_148" id="Page_148">[Pg 148]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En cusí vil pancelli&mdash;envolto te fe&rsquo; stare,<br /></span>
+<span class="i0">e forte a bisognare&mdash;che ricevissi aiuto.<br /></span>
+<span class="i0">O cari cenciarelli,&mdash;potendo sí fasciare<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;alto Dio legare&mdash;co fosse destituto!<br /></span>
+<span class="i0">En que era involuto&mdash;sí caro e fin tesauro<br /></span>
+<span class="i0">sopr&rsquo;onne gemma ed auro&mdash;en vil prezo e colore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Co se de&rsquo; nominare&mdash;amor sí smesurato,<br /></span>
+<span class="i0">lo qual sí ha legato&mdash;ad sé l&rsquo;Onnipotente?<br /></span>
+<span class="i0">Giá non se pò montare&mdash;ad grado de tal stato<br /></span>
+<span class="i0">amor che fosse nato&mdash;de figlio o de parente,<br /></span>
+<span class="i0">che prenda sí la mente,&mdash;legando onne forteza,<br /></span>
+<span class="i0">traendo con dolceza&mdash;fuor d&rsquo;onne suo sentore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ben vegio che ama figlio&mdash;lo patre per natura,<br /></span>
+<span class="i0">e matre con dolzura&mdash;tutto suo cuor li dona:<br /></span>
+<span class="i0">ma che perda consiglio,&mdash;senno, forza e valura,<br /></span>
+<span class="i0">questo non m&rsquo;afigura&mdash;che tutto en lui lo pona;<br /></span>
+<span class="i0">veggio che a sé perdona,&mdash;non volendo morire<br /></span>
+<span class="i0">per lui, né sofferire&mdash;tormento né dolore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi per amor trovare,&mdash;volesse perder vita,<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa gradita&mdash;ad sé piú retenere,<br /></span>
+<span class="i0">povertá comperare&mdash;per cara margarita,<br /></span>
+<span class="i0">mortale al cor ferita&mdash;per questo sostenere;<br /></span>
+<span class="i0">chi dona, vol vedere&mdash;de que fosse cambiato,<br /></span>
+<span class="i0">amando com&rsquo;è amato&mdash;da lo suo amadore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Que dar può creatura&mdash;ad te, somma bontade,<br /></span>
+<span class="i0">ché tu per caritate&mdash;ad lei te se&rsquo; donato?<br /></span>
+<span class="i0">Tutta la sua valura&mdash;alla tua dignitate<br /></span>
+<span class="i0">è pegio che viltate;&mdash;dunqua, a cui te se&rsquo; dato?<br /></span>
+<span class="i0">Or, co sirai cambiato&mdash;de sí gran cortesia?<br /></span>
+<span class="i0">La nostra malsanía&mdash;puòti donar sapore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or ecco che tu ce abbi,&mdash;parme, sí vil guadagno,<br /></span>
+<span class="i0">demanda l&rsquo;auro stagno&mdash;per mostrar sua belleza;<br /></span>
+<span class="i0">trovar par che n&rsquo;arrabbi,&mdash;e pensa qual fai cagno,<br /></span>
+<span class="i0">letizia dar per lagno,&mdash;per povertá richeza;<br /></span>
+<span class="i0">or non è gran matteza&mdash;ad sé non retenere<br /></span>
+<span class="i0">senno né suo volere&mdash;per comparar amore?<span class="pagenum"><a name="Page_149" id="Page_149">[Pg 149]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor esmesurato,&mdash;grande sí hai forteza,<br /></span>
+<span class="i0">che la divina alteza&mdash;puoi tanto abassare;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor hai vulnerato&mdash;de la somma belleza,<br /></span>
+<span class="i0">nostra piacer laideza&mdash;per poter desponsare;<br /></span>
+<span class="i0">de sé non pò curare,&mdash;Iesú pare empazito;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor sí l&rsquo;ha ferito,&mdash;pena li par dolzore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O ennamorato Dio,&mdash;d&rsquo;esto amor me novella,<br /></span>
+<span class="i0">che sí ben renovella&mdash;gli amanti rengioire;<br /></span>
+<span class="i0">contemplar sí poss&rsquo;io&mdash;tua faccia tanto bella,<br /></span>
+<span class="i0">reposome con ella&mdash;né altro vo&rsquo; sentire;<br /></span>
+<span class="i0">però vorrei udire&mdash;com&rsquo;egli t&rsquo;ha legato,<br /></span>
+<span class="i0">se far posso mercato&mdash;sentir d&rsquo;esto calore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Sposa che me demandi,&mdash;ammiri lo gran fatto,<br /></span>
+<span class="i0">pensando lo baratto&mdash;ch&rsquo;amor m&rsquo;ha fatto fare;<br /></span>
+<span class="i0">pregando me comandi,&mdash;sí fuor de me son tratto,<br /></span>
+<span class="i0">enverso te combatto,&mdash;l&rsquo;amor me fa penare;<br /></span>
+<span class="i0">donqua piú non tardare&mdash;ad me che non te rendi,<br /></span>
+<span class="i0">como me do, sí prendi,&mdash;ad me dona tuo core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De te so &rsquo;namorato,&mdash;o sposa, cui tant&rsquo;amo;<br /></span>
+<span class="i0">soccorri tanto bramo&mdash;teco far parenteza.<br /></span>
+<span class="i0">L&rsquo;amor sí m&rsquo;ha legato&mdash;e preso como l&rsquo;amo;<br /></span>
+<span class="i0">però sposa te chiamo&mdash;abracciar con nettezza;<br /></span>
+<span class="i0">pensa ch&rsquo;a tua basseza&mdash;per te sí so desceso,<br /></span>
+<span class="i0">amor de te m&rsquo;ha preso,&mdash;encende con ardore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per te lasso richeze&mdash;e prendo povertade,<br /></span>
+<span class="i0">forte penalitade&mdash;lassando onne diletto;<br /></span>
+<span class="i0">commuto le dolceze&mdash;en grande aversitate,<br /></span>
+<span class="i0">vera tranquillitate&mdash;en dolore e defetto;<br /></span>
+<span class="i0">amor cusí perfetto&mdash;ora sia conosciuto<br /></span>
+<span class="i0">da te e recevuto,&mdash;dando amor per amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se non me puoi donare&mdash;richeza né talento,<br /></span>
+<span class="i0">né darme entendemento,&mdash;né poterme engrandire;<br /></span>
+<span class="i0">de fuor de te que dare&mdash;me puoi per pagamento?<br /></span>
+<span class="i0">Cosa de valimento&mdash;non è de tuo largire;<br /></span>
+<span class="i0">questo famme empazire,&mdash;amor c&rsquo;hai en balía<br /></span>
+<span class="i0">che lo tuo cor me dia&mdash;qual demando tuttore.<span class="pagenum"><a name="Page_150" id="Page_150">[Pg 150]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En ciò sta mio mercato&mdash;che tieco voglio fare,<br /></span>
+<span class="i0">e per ciò voglio dare&mdash;me con tutta richeza;<br /></span>
+<span class="i0">da cielo agio recato&mdash;tesauro per cambiare<br /></span>
+<span class="i0">vita con gloriare&mdash;per morte d&rsquo;amareza;<br /></span>
+<span class="i0">prende da me dolceza,&mdash;dando dolor e pena,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor che non ha lena&mdash;m&rsquo;ha fatto sprecatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A tte poco ademando&mdash;e molto sí tte dono,<br /></span>
+<span class="i0">e giá non me perdóno,&mdash;per te voglio morire;<br /></span>
+<span class="i0">se pensi que comando,&mdash;en que cosa me pono,<br /></span>
+<span class="i0">amor, chiedo, per dono&mdash;-terráti de largire?<br /></span>
+<span class="i0">Amor, faime empazire&mdash;altro non posso fare,<br /></span>
+<span class="i0">tanto m&rsquo;hai fatto dare&mdash;piú so che giocatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sposa dota marito,&mdash;da lui non è dotata;<br /></span>
+<span class="i0">prima dota è trattata&mdash;che la voglia sponsare;<br /></span>
+<span class="i0">nullo par sí smarrito&mdash;per cui dota sia data,<br /></span>
+<span class="i0">giá se non ha trovata&mdash;donna de grande affare,<br /></span>
+<span class="i0">volendo esaltare&mdash;sé per gran parenteza,<br /></span>
+<span class="i0">levando sua basseza&mdash;ad dignitá d&rsquo;onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alteza non aspetto&mdash;né alcuna magioría<br /></span>
+<span class="i0">da te, o sposa mia,&mdash;ad cui sí me so dato;<br /></span>
+<span class="i0">prendo per te defetto&mdash;vergogna e meschinía;<br /></span>
+<span class="i0">or donque sempre sia&mdash;en me tuo amor locato,<br /></span>
+<span class="i0">perché non m&rsquo;hai dotato,&mdash;ma te voglio dotare,<br /></span>
+<span class="i0">tutto mio sangue dare&mdash;en croce con dolore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En dota sí te dono&mdash;richeze esmesurate,<br /></span>
+<span class="i0">che non fo mai pensate,&mdash;ben te porran rempire;<br /></span>
+<span class="i0">en cielo sí le pono,&mdash;lí te son conservate,<br /></span>
+<span class="i0">non ponno esser robbate,&mdash;né per sé mai perire;<br /></span>
+<span class="i0">de luce te vestire&mdash;piú che sole sí voglio,<br /></span>
+<span class="i0">però prima te spoglio&mdash;de colpa e de fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De corona de stelle&mdash;sirai encoronata,<br /></span>
+<span class="i0">en sedia collocata&mdash;de gemme ed auro fino;<br /></span>
+<span class="i0">de margarite e perle&mdash;será la veste ornata,<br /></span>
+<span class="i0">la zambra apparecchiata&mdash;de drappi e baldachino;<br /></span>
+<span class="i0">tutta sirá divino;&mdash;ma parlote en figura,<br /></span>
+<span class="i0">perché non hai valura&mdash;pensar esso candore.<span class="pagenum"><a name="Page_151" id="Page_151">[Pg 151]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per darte questo stato&mdash;descesi a tal basseza,<br /></span>
+<span class="i0">en stalla de laideza&mdash;aver vòlsi riposo;<br /></span>
+<span class="i0">sia donque recambiato&mdash;amor de tanta alteza,<br /></span>
+<span class="i0">che viene con tal richeza&mdash;per donarse gioioso;<br /></span>
+<span class="i0">cor non stia ozioso&mdash;de me trovar fervente:<br /></span>
+<span class="i0">rescaldese la mente,&mdash;abracci con fervore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, priego, me dona,&mdash;sposa, ch&rsquo;amor demando,<br /></span>
+<span class="i0">altro non vo cercando&mdash;se non amor trovare;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor non me perdona,&mdash;tutto me va spogliando,<br /></span>
+<span class="i0">forte me va legando,&mdash;non cessa d&rsquo;enflammare;<br /></span>
+<span class="i0">donqua prendi ad amare,&mdash;sposa cotanto amata,<br /></span>
+<span class="i0">ben t&rsquo;aggio comparata,&mdash;piú dar non ho valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Iesú, dolce mio sposo,&mdash;dimme que posso fare,<br /></span>
+<span class="i0">ché io te possa amare&mdash;quanto te so tenuta;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a te non fo penoso&mdash;per me pena portare,<br /></span>
+<span class="i0">volendome salvare&mdash;ch&rsquo;en colpa era caduta;<br /></span>
+<span class="i0">per me, vegio, è venuta&mdash;la Maiesta divina,<br /></span>
+<span class="i0">de serva far regina,&mdash;trarmi d&rsquo;ogni fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tutta so tua&mdash;poi che m&rsquo;hai creata,<br /></span>
+<span class="i0">ed hame recomparata&mdash;ch&rsquo;era dannata a morte;<br /></span>
+<span class="i0">chi la derrata sua&mdash;avesse retrovata,<br /></span>
+<span class="i0">per lui è ben guardata&mdash;ed amata piú forte;<br /></span>
+<span class="i0">nullo ce può aver sorte&mdash;en me, se non tu, Cristo;<br /></span>
+<span class="i0">facesti questo acquisto,&mdash;síene conservatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A tte piú che me tutta,&mdash;amor, se dar potesse<br /></span>
+<span class="i0">non è che nol facesse;&mdash;ma piú non ho che dia;<br /></span>
+<span class="i0">lo mondo e ciò che frutta,&mdash;se tutto el possedesse,<br /></span>
+<span class="i0">e piú, se ancora avesse,&mdash;daríate, vita mia;<br /></span>
+<span class="i0">dòtte che ho en balía:&mdash;voler tutto e sperare,<br /></span>
+<span class="i0">amare e desiare&mdash;con tutto el mio core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">So che non se&rsquo; cambiato,&mdash;ma piú tu non demandi;<br /></span>
+<span class="i0">dòtte quanto comandi&mdash;e volere enfinito<br /></span>
+<span class="i0">che non è terminato,&mdash;che ancora piú non andi,<br /></span>
+<span class="i0">e tutto non se spandi&mdash;en te stando rapito;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor ha el cor ferito,&mdash;che se morir potesse<br /></span>
+<span class="i0">e mille vite avesse,&mdash;per te darebbe, amore.<span class="pagenum"><a name="Page_152" id="Page_152">[Pg 152]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Demandi che piú dia,&mdash;amor, questa tua sposa<br /></span>
+<span class="i0">che tanto è desiosa&mdash;te potere abracciare;<br /></span>
+<span class="i0">o dolce vita mia,&mdash;non me far star penosa,<br /></span>
+<span class="i0">tua faccia graziosa&mdash;me dona a contemplare;<br /></span>
+<span class="i0">se non potesti fare&mdash;tu da l&rsquo;amor defesa,<br /></span>
+<span class="i0">co posso far contesa&mdash;portar tanto calore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donqua, prendi cordoglio&mdash;de me, Iesú pietoso!<br /></span>
+<span class="i0">Non me lassar, mio sposo,&mdash;de te star mai privata;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io me lamento e doglio&mdash;quando tuo amor gioioso<br /></span>
+<span class="i0">non se dá grazioso,&mdash;ben par morte acorata;<br /></span>
+<span class="i0">da che m&rsquo;hai desponsata,&mdash;sarestime crudele,<br /></span>
+<span class="i0">lo mondo me par fiele&mdash;ed onne suo dolzore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Voglio ormai far canto,&mdash;ché l&rsquo;amor mio è nato<br /></span>
+<span class="i0">ed hame recomperato;&mdash;d&rsquo;amor m&rsquo;ha messo anello;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor m&rsquo;encende tanto&mdash;ch&rsquo;en carne me s&rsquo;è dato,<br /></span>
+<span class="i0">terrollome abracciato,&mdash;ch&rsquo;è fatto mio fratello;<br /></span>
+<span class="i0">o dolce garzoncello,&mdash;en cor t&rsquo;ho conceputo<br /></span>
+<span class="i0">ed en braccia tenuto,&mdash;però sí grido:&mdash;Amore!&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amanti, voi envito&mdash;a noze sí gioiose,<br /></span>
+<span class="i0">che son sí saporose&mdash;dove l&rsquo;amor si prova;<br /></span>
+<span class="i0">egli è con noi unito&mdash;con richeze amorose,<br /></span>
+<span class="i0">delizie graziose&mdash;dove l&rsquo;amor se trova;<br /></span>
+<span class="i0">alma, or te renova,&mdash;abraccia questo sposo,<br /></span>
+<span class="i0">el se dá sí delettoso,&mdash;gridiamo:&mdash;Amore, amore!&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, or ne manteni&mdash;d&rsquo;amore enebriati,<br /></span>
+<span class="i0">teco stare abracciati&mdash;en amor trasformato;<br /></span>
+<span class="i0">e sempre ne sovieni&mdash;che non siamo engannati,<br /></span>
+<span class="i0">ma en amor trovati&mdash;col cor sempre levato;<br /></span>
+<span class="i0">per noi, amor, se&rsquo; nato,&mdash;d&rsquo;amor sempre ne ciba,<br /></span>
+<span class="i0">qual fariseo o scriba&mdash;non gusta per sapore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_153" id="Page_153">[Pg 153]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXVI" id="LXVI"></a>LXVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Pianto che fa l&rsquo;anima per la occultazione de la grazia</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Or chi averá cordoglio?&mdash;vorríane alcun trovare<br /></span>
+<span class="i0">che vorría mostrare&mdash;dolor esmesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vorría trovar alcuno&mdash;che avesse pietanza<br /></span>
+<span class="i0">de lo mio cor afflitto,&mdash;pieno di tribulanza;<br /></span>
+<span class="i0">o Dio de dirittanza,&mdash;come me se&rsquo; indurato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Veggio che iustamente&mdash;haime de te punito,<br /></span>
+<span class="i0">mostrato m&rsquo;hai el defetto&mdash;perch&rsquo;èi da me fugito,<br /></span>
+<span class="i0">iustizia m&rsquo;ha ferito&mdash;ed hamme de te privato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non trovo pietanza&mdash;che m&rsquo;armenava a corte;<br /></span>
+<span class="i0">qual è lo serrime&mdash;che m&rsquo;ha chiuse le porte?<br /></span>
+<span class="i0">la &rsquo;ngratituden forte&mdash;tiemme l&rsquo;uscio serrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Veggio che non me giova&mdash;pianger né suspirare,<br /></span>
+<span class="i0">né legger né orare&mdash;ch&rsquo;io possa arvenire;<br /></span>
+<span class="i0">la lengua nol sa dire&mdash;quant&rsquo;è &rsquo;l mio cor penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La lengua non sa dire&mdash;che &rsquo;l cor non pò pensare;<br /></span>
+<span class="i0">ben va fin al dolore,&mdash;ma non ce può entrare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;è maior de lo mare&mdash;el dolor ch&rsquo;i&rsquo; ho portato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vorría trovar alcuno&mdash;che lo s&rsquo;endivinasse,<br /></span>
+<span class="i0">non se porría soffrire&mdash;che non se ne plorasse;<br /></span>
+<span class="i0">o Dio, ove me lasse&mdash;fra i nemici sciarmato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giragio como Uria,&mdash;sciarmato a la battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">saccio che io ce morrò&mdash;en questa dura sembiaglia;<br /></span>
+<span class="i0">null&rsquo;è che gliene caglia,&mdash;morrò detuperato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E que s&rsquo;è fatta l&rsquo;arme&mdash;con que me defendea?<br /></span>
+<span class="i0">tutti li miei nemici&mdash;con esse sconfigea,<br /></span>
+<span class="i0">so preso en mala via,&mdash;como Sanson legato.<span class="pagenum"><a name="Page_154" id="Page_154">[Pg 154]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ben veggio beneficia,&mdash;perché te deggio amare,<br /></span>
+<span class="i0">e volle revoltando&mdash;per poterte aretrovare,<br /></span>
+<span class="i0">non me ce giova &rsquo;l cercare&mdash;poi ch&rsquo;èi da me celato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, io vo cercando&mdash;la tua nativitate,<br /></span>
+<span class="i0">e mettome a vedere&mdash;le tue penalitate,<br /></span>
+<span class="i0">non ci ho suavitate,&mdash;ché l&rsquo;amor è rafreddato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendo el mio cordoglio,&mdash;sí me se move pianto,<br /></span>
+<span class="i0">ma è un pianto sciucco&mdash;che vien da cor affranto;<br /></span>
+<span class="i0">ed ov&rsquo;è &rsquo;l dolzor tanto&mdash;che me s&rsquo;è sí encarato?<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_155" id="Page_155">[Pg 155]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXVII" id="LXVII"></a>LXVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anema se lamenta de l&rsquo;amore divino partito</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Amor, diletto amore,&mdash;-perché m&rsquo;hai lassato, amore?<br /></span>
+<span class="i0">Amor, di&rsquo; la cagione&mdash;de lo tuo partimento,<br /></span>
+<span class="i0">che m&rsquo;hai lassata afflitta&mdash;en gran dubitamento;<br /></span>
+<span class="i0">se da schifeza èi vento,&mdash;vogliote satisfare;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io me voglio tornare,&mdash;non te ne torne amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, perché me desti&mdash;nel cor tanta dolceza,<br /></span>
+<span class="i0">da poi che l&rsquo;hai privato&mdash;de tanta alegreza?<br /></span>
+<span class="i0">non chiamo gentileza&mdash;om che dá ed artoglie;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io ne parlo co folle,&mdash;io me n&rsquo;ho anvito, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tua compagnia&mdash;tosto sí m&rsquo;è falluta,<br /></span>
+<span class="i0">non saccio do&rsquo; me sia,&mdash;facendo la partuta;<br /></span>
+<span class="i0">la mente mia smarruta&mdash;va chedendo &rsquo;l dolzore,<br /></span>
+<span class="i0">che gli è furato ad ore&mdash;che non se nn&rsquo;è adato, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, om che fura&mdash;ad altri gran tesoro,<br /></span>
+<span class="i0">la corte sí lo piglia,&mdash;-fagli far lo ristoro;<br /></span>
+<span class="i0">denante a la corte ploro&mdash;che me faccia ragione<br /></span>
+<span class="i0">de te, grande furore,&mdash;che m&rsquo;hai sottratto, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, lo mercatante,&mdash;ch&rsquo;è molto pregiato,<br /></span>
+<span class="i0">e nascoso fa &rsquo;l sottratto&mdash;a chi li s&rsquo;è tutto dato,<br /></span>
+<span class="i0">da poi che è spalato,&mdash;perde la nomenanza;<br /></span>
+<span class="i0">onon ha dubitanza&mdash;de crédergliese, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, li mercatanti&mdash;c&rsquo;han fatta compagnia,<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;un fa li sottratti,&mdash;non li se par chi sia;<br /></span>
+<span class="i0">tutta moneta ria&mdash;lassa nello taschetto,<br /></span>
+<span class="i0">la bona se n&rsquo;ha scelto,&mdash;sí la rapisce, amore.<span class="pagenum"><a name="Page_156" id="Page_156">[Pg 156]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, om c&rsquo;ha mercato&mdash;e véndolo volentire,<br /></span>
+<span class="i0">vedendo quel che brama,&mdash;deve da lui fugire?<br /></span>
+<span class="i0">Non lo devería dire:&mdash;Io vogl vender mercato?&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Ed en cor tien celato,&mdash;ché nogl vol dar, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, lo tuo mercato&mdash;era tanto piacente,<br /></span>
+<span class="i0">nol m&rsquo;avessi mostrato,&mdash;non siría sí dolente;<br /></span>
+<span class="i0">lassasteme ne la mente&mdash;la lor remembranza,<br /></span>
+<span class="i0">facestilo a sutiglianza&mdash;per farme morir, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, om ch&rsquo;è ricco&mdash;ed ha moglie &rsquo;narrata,<br /></span>
+<span class="i0">tornagli a grande onore&mdash;s&rsquo;ella va mendicata?<br /></span>
+<span class="i0">Ricchezza hai smesurata,&mdash;non trovi a chi ne dare,<br /></span>
+<span class="i0">e pòimene satisfare&mdash;e non par che il facci, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tu se&rsquo; mio sposo,&mdash;haime per moglie presa,<br /></span>
+<span class="i0">tórnate a grande onore,&mdash;vetata m&rsquo;è la spesa?<br /></span>
+<span class="i0">sòmmete en mano mesa&mdash;ed haime en le tue mane;<br /></span>
+<span class="i0">la gente desprezata m&rsquo;hane,&mdash;sí so denigrata, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, chi mostrasse&mdash;lo pane a l&rsquo;afamato,<br /></span>
+<span class="i0">e nolli volesse dare,&mdash;or non siría blasmato?<br /></span>
+<span class="i0">Da poi chel m&rsquo;hai mostrato&mdash;e vedemi morire,<br /></span>
+<span class="i0">pòimene sovenire&mdash;e non par chel facci, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, lo mio coraggio&mdash;sí l&rsquo;hai stretto ligato,<br /></span>
+<span class="i0">voglilo far perire,&mdash;ché gli hai el cibo celato;<br /></span>
+<span class="i0">forse ch&rsquo;en tal stato&mdash;mo me ne vuoi poi dare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io nol porrò pigliare,&mdash;però tel recordo, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, om c&rsquo;ha l&rsquo;albergo&mdash;ed hal tolto a pescione,<br /></span>
+<span class="i0">sel lassa &rsquo;nante el tempo,&mdash;que ne vol la ragione?<br /></span>
+<span class="i0">Ca torni a la magione&mdash;e paghi tutta la sorte,<br /></span>
+<span class="i0">giá non vol cose torte&mdash;a chi me ne rechiamo, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Omo che te lamenti,&mdash;brevemente responno:<br /></span>
+<span class="i0">tollendo lo tuo albergo,&mdash;crédici far sogiorno;<br /></span>
+<span class="i0">albergastice &rsquo;l monno&mdash;e me cacciasti via;<br /></span>
+<span class="i0">donqua fai villania,&mdash;se tu mormori d&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu sai, mentre ce stetti,&mdash;quegne spese ce feci;<br /></span>
+<span class="i0">non te puoi lamentare,&mdash;sí te ne satisfeci,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a nettarlo me misi,&mdash;ch&rsquo;era pieno de loto;<br /></span>
+<span class="i0">fecel tutto devoto&mdash;per abitarci amore.<span class="pagenum"><a name="Page_157" id="Page_157">[Pg 157]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando me ne partíe,&mdash;se ne portai lo mio,<br /></span>
+<span class="i0">como lo puoi tu dire&mdash;ch&rsquo;io ne portassi el tio?<br /></span>
+<span class="i0">tu sai ch&rsquo;ell&rsquo;è sí rio,&mdash;ch&rsquo;a me non è em piacere;<br /></span>
+<span class="i0">ergo, co lo puoi dire&mdash;che te tolesse amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando alcuna cosa&mdash;ad alcuno è prestata,<br /></span>
+<span class="i0">e non glie dá entrasatto,&mdash;non déi esser blasmata<br /></span>
+<span class="i0">se la tolle a la fiata,&mdash;essendo colui villano,<br /></span>
+<span class="i0">non conoscente de mano&mdash;de que gli ha prestato amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu sai molte fiate&mdash;s&rsquo;io ce so albergato,<br /></span>
+<span class="i0">e sai con gran vergogna&mdash;sí me n&rsquo;hai uor cacciato;<br /></span>
+<span class="i0">forse non t&rsquo;è a grato&mdash;che ce deggia abitare,<br /></span>
+<span class="i0">facendo vituperare&mdash;sí nobilissimo amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Amor, ditt&rsquo;hai la scusa,&mdash;ch&rsquo;ella sí può bastare<br /></span>
+<span class="i0">a lo mormoramento&mdash;ch&rsquo;agio voluto fare;<br /></span>
+<span class="i0">voglio &rsquo;l capo enchinare&mdash;che ne facci venditta;<br /></span>
+<span class="i0">non me tener piú afflitta&mdash;de celarmete, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Vedendote pentuta,&mdash;sí ce voglio artornare,<br /></span>
+<span class="i0">ancor me fosse fatto&mdash;villano allecerare;<br /></span>
+<span class="i0">non voglio che tuo pare&mdash;facesse lamentanza<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io facesse fallanza&mdash;de lo legale amore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_158" id="Page_158">[Pg 158]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXVIII" id="LXVIII"></a>LXVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima piange la partita del suo amore</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Piangi, dolente anima predata,<br /></span>
+<span class="i0">che stai vedovata de Cristo amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piangi, dolente, e getta suspiri,<br /></span>
+<span class="i0">ché t&rsquo;hai perduto el dolce tuo Sire;<br /></span>
+<span class="i0">forsa per pianto mo &rsquo;l fai revenire<br /></span>
+<span class="i0">a lo sconsolato tristo mio core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io voglio piangere, ché m&rsquo;agio anvito,<br /></span>
+<span class="i0">ché m&rsquo;ho perduto pate e marito;<br /></span>
+<span class="i0">Cristo piacente, giglio fiorito,<br /></span>
+<span class="i0">èsse partito per mio fallore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Iesú Cristo, ed o&rsquo; m&rsquo;hai lassata<br /></span>
+<span class="i0">enfra nemici cusí sconsolata?<br /></span>
+<span class="i0">ònme assalita le molte peccata,<br /></span>
+<span class="i0">de resistenzia non aggio valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Iesú Cristo, co &rsquo;l puoi sofferire<br /></span>
+<span class="i0">de sí amara morte farme morire?<br /></span>
+<span class="i0">Damme licenzia de me ferire,<br /></span>
+<span class="i0">ché mo m&rsquo;occido con gran desiore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Iesú Cristo, avessi altra morte<br /></span>
+<span class="i0">che me donassi che fosse piú forte!<br /></span>
+<span class="i0">Sèmmeti tolto, serrate hai le porte,<br /></span>
+<span class="i0">non par che c&rsquo;entri a te mio clamore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O cor tapino, e que t&rsquo;ha emprenato,<br /></span>
+<span class="i0">che t&rsquo;ha el dolor cusí circondato?<br /></span>
+<span class="i0">recerca de for, ché &rsquo;l vaso è acolmato,<br /></span>
+<span class="i0">non hai dannagio da non far clamore.<span class="pagenum"><a name="Page_159" id="Page_159">[Pg 159]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O occhi miei, e como finati<br /></span>
+<span class="i0">de pianger tanto che &rsquo;l lume perdati?<br /></span>
+<span class="i0">Perduto avete la gran redetate<br /></span>
+<span class="i0">de resguardare al polito splendore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Orecchie miei, e que ve deletta<br /></span>
+<span class="i0">de udir pianto de amara setta?<br /></span>
+<span class="i0">non resentiti la voce diletta<br /></span>
+<span class="i0">che ve facea canto e iubilore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O trista mene, que vo recordando!<br /></span>
+<span class="i0">La morte dura me va consumando,<br /></span>
+<span class="i0">né vivo né muoio cusí tormentando,<br /></span>
+<span class="i0">vo sciliata del mio Salvatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non voglio mai de om compagnia,<br /></span>
+<span class="i0">salvaticata voglio che sia<br /></span>
+<span class="i0">enfra la gente la vita mia,<br /></span>
+<span class="i0">da c&rsquo;ho perduto lo mio Redentore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_160" id="Page_160">[Pg 160]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXIX" id="LXIX"></a>LXIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Arbore de ierarchia simile a l&rsquo;angelica:<br /> fondata sopra la fede,
+speranza e caritate</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Fede, spene e caritade&mdash;gli tre ciel vol figurare,<br /></span>
+<span class="i0">gli tre ciel e l&rsquo;arbor pare&mdash;sí t&rsquo;ensegno de trovare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ad onom chegio perdono&mdash;s&rsquo;io parlo natoscono,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io lo dico per alcono&mdash;e non per me de poco affare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O tu, om, che stai en terra&mdash;e se&rsquo; creato a vita eterna,<br /></span>
+<span class="i0">vedi l&rsquo;arbor che t&rsquo;ensegna;&mdash;or non temer, briga d&rsquo;andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A nove angeli poni cura&mdash;l&rsquo;un de l&rsquo;altro piú en altura,<br /></span>
+<span class="i0">molto è nobil tua natura,&mdash;tutti li pòi paregiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo primo arbor ch&rsquo;è fondato,&mdash;nella fede è radicato,<br /></span>
+<span class="i0">passa lo cielo stellato&mdash;e giogne fin allo sperare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El primo rametel ch&rsquo;è pento&mdash;de l&rsquo;offeso pentimento,<br /></span>
+<span class="i0">sia confesso e ben contento&mdash;de non voler piú peccare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi el secondo me mandòne&mdash;a ffar la satisfazione<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;onne mia offensione&mdash;fin a Roma, com&rsquo;appare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E lo terzo sí me disse&mdash;che de Cristo sí entendisse,<br /></span>
+<span class="i0">povero fosse, s&rsquo;io volisse;&mdash;allor me vòlsi spogliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Om che giogne a tal stato,&mdash;sí se tiene per salvato,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l primo angel ha trovato;&mdash;briga de perseverare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi al quarto me tiròne,&mdash;miseme en religione,<br /></span>
+<span class="i0">penitenza m&rsquo;ensignòne&mdash;e de lo &rsquo;nferno guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tosto el quinto sí me disse&mdash;ch&rsquo;en tal ramo piú non stesse,<br /></span>
+<span class="i0">ma a l&rsquo;orazion me desse,&mdash;se volea casto stare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da lo sesto fui tirato&mdash;e de tacer amaestrato,<br /></span>
+<span class="i0">obedir al mio prelato&mdash;meglio che sacrificare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi en tale stato si trova,&mdash;con gli arcangeli demora;<br /></span>
+<span class="i0">benedetto el dí e l&rsquo;ora&mdash;che Dio el vòlse creare.<span class="pagenum"><a name="Page_161" id="Page_161">[Pg 161]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nello settimo fui tirato,&mdash;d&rsquo;uno ramo desprezato,<br /></span>
+<span class="i0">fui battuto e descacciato;&mdash;ben me fu grave a portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi l&rsquo;ottavo me tentòne&mdash;fomme fatto grand&rsquo;onore<br /></span>
+<span class="i0">per la gran devozione&mdash;lá tratti faceva andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Demorando enfra la gente,&mdash;al nono ramo pusi mente;<br /></span>
+<span class="i0">disseme:&mdash;Tu fai niente.&mdash;Cominciai a meditare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi en tal stato è applanato,&mdash;dagli troni è acompagnato,<br /></span>
+<span class="i0">ché la fede l&rsquo;ha ben guidato;&mdash;sopra el ciel pò abitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi ch&rsquo;a pensar me misi,&mdash;tutto quanto stupefisi,<br /></span>
+<span class="i0">e me medesmo reprisi&mdash;e vòlsi il corpo tralipare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Allora conobbi me dolente,&mdash;ch&rsquo;io me tenea sí potente,<br /></span>
+<span class="i0">e non sapea che fusse niente,&mdash;pur al corpo facea fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi guardai l&rsquo;arbor vermiglio,&mdash;ch&rsquo;alla speranza l&rsquo;assimiglio;<br /></span>
+<span class="i0">nolla guarda, en mio consiglio,&mdash;nul om ch&rsquo;en terra ha stare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Enverso l&rsquo;arbor levai el viso,&mdash;disseme con chiaro riso:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;O tu, omo, ove se&rsquo; miso?&mdash;molto è forte l&rsquo;apianare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io resposi con tremore:&mdash;Non pos altro che &rsquo;l mio core,<br /></span>
+<span class="i0">esforzato d&rsquo;uno amore,&mdash;el suo Signor vol trovare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Respondendo, disse:&mdash;Or viene,&mdash;ma emprima lassa onne bene,<br /></span>
+<span class="i0">e poi deventa en te crudene&mdash;e non t&rsquo;enganni la pietade.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma en tal ramo facea &rsquo;l fiore&mdash;ch&rsquo;al secondo me mandòne,<br /></span>
+<span class="i0">e lá trovai pomo d&rsquo;amore&mdash;e cominciai a lacrimare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi nel terzo piú sentenno,&mdash;a Dio demandai lo &rsquo;nferno,<br /></span>
+<span class="i0">lui amando e me perdenno&mdash;dolce m&rsquo;era onne male.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi en tal stato monta sune&mdash;è con le dominazione,<br /></span>
+<span class="i0">al demonio porta amore&mdash;e grande prende securtade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nello quarto fui poi levato,&mdash;el mio entelletto fu scurato,<br /></span>
+<span class="i0">dal Nemico fui pigliato,&mdash;non sapea que me fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non potea el quinto patire,&mdash;per dolor andai a dormire,<br /></span>
+<span class="i0">en fantasia fo &rsquo;l mio vedire&mdash;el diavolo a somniare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nel sesto perdei el sonno,&mdash;tenebroso vidde el monno,<br /></span>
+<span class="i0">furome nemici entorno&mdash;vòlserme far desperare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La memoria m&rsquo;aiutòne&mdash;e de Dio me recordòne,<br /></span>
+<span class="i0">lo mio cor se confortòne&mdash;e la croce volli abracciare.<span class="pagenum"><a name="Page_162" id="Page_162">[Pg 162]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi la croce strigne bene,&mdash;Iesú Cristo li soviene,<br /></span>
+<span class="i0">poi lo principato tiene&mdash;ne la gloria eternale.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fui nel settimo approbato,&mdash;e doppio lume me fo dato;<br /></span>
+<span class="i0">fo el Nemico tralipato,&mdash;non potendome engannare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mantenente retornòne&mdash;como un angelo el latrone,<br /></span>
+<span class="i0">una chiesa me mostròne&mdash;ch&rsquo;io l&rsquo;andasse a relevare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io, com&rsquo;omo timorato&mdash;e del cader amaestrato,<br /></span>
+<span class="i0">non ce vòlsi volger capo;&mdash;al ramo ottavo vòls&rsquo;andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Allor m&rsquo;aparve como Cristo&mdash;e disse:&mdash;Io so tuo maistro;<br /></span>
+<span class="i0">pígliate de me diletto,&mdash;ché te voglio consolare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io respusi:&mdash;Cristo disse&mdash;ch&rsquo;io en lui non me folcisse,<br /></span>
+<span class="i0">nel suo Patre lo vedisse&mdash;ne l&rsquo;eterna claritate.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como un angelo de luce&mdash;me apparve entro la fuce,<br /></span>
+<span class="i0">e disseme en chiara vuce:&mdash;Te se&rsquo; degno d&rsquo;adorare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io respusi:&mdash;Onne onore&mdash;sia del mio Creatore;<br /></span>
+<span class="i0">en ciò conosce lo mio core&mdash;che non se&rsquo; quel che tu pare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendome &rsquo;l Nemico sagio,&mdash;se parti con suo dannagio;<br /></span>
+<span class="i0">ed io, compiendo &rsquo;l mio viagio,&mdash;fui nel ramo del contemplare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;onor dando a l&rsquo;Onnipotente,&mdash;tutta si squarciò mia mente,<br /></span>
+<span class="i0">vedendoci Dio presente&mdash;en ciò ch&rsquo;avea resguardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo è lo ciel cristallino,&mdash;ca speranza sí vien mino;<br /></span>
+<span class="i0">chi de lo splendor è pino,&mdash;regna colle potestate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Al terzo ciel poi pusi mente,&mdash;piú che sol era lucente,<br /></span>
+<span class="i0">tutta s&rsquo;enfiammò mia mente,&mdash;de voler lá su andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per un arbor sí s&rsquo;apiana,&mdash;caritate sí se chiama,<br /></span>
+<span class="i0">en alto stende suoi rama&mdash;e la cima è che non pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vòlsi montar a cavallo;&mdash;disseme:&mdash;Cavalca sallo,<br /></span>
+<span class="i0">o tu, om, agi el bon anno,&mdash;emprima scolta el mio parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Due battaglie hai tu vente:&mdash;lo Nemico e l&rsquo;altra gente;<br /></span>
+<span class="i0">ormai purifica tua mente,&mdash;se per me vorrai montare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io respusi con amore:&mdash;Io so libero de furore,<br /></span>
+<span class="i0">ciò me mostra lo splendore&mdash;ch&rsquo;i&rsquo; obedisca el tuo parlare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De la luce facea la tarza&mdash;e de la tenebra la lanza,<br /></span>
+<span class="i0">posi mente a la bilanza&mdash;e comenciai a cavalcare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Al primo grado ch&rsquo;io salía,&mdash;la pigrizia trovai empría,<br /></span>
+<span class="i0">dissi:&mdash;Donna, male stia!&mdash;ché per te nasce onne male.<span class="pagenum"><a name="Page_163" id="Page_163">[Pg 163]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io sguardai: non era sola,&mdash;apresso lei stava la gola<br /></span>
+<span class="i0">con un&rsquo;altra ria figliola:&mdash;lussuria è suo vocare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Entanno disse l&rsquo;alma mia:&mdash;Questa è mala compagnia.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Con la lancia la fería&mdash;e sí la feci tralipare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi me n&rsquo;andai nel seconno:&mdash;vanagloria me fo entorno,<br /></span>
+<span class="i0">volea far meco sogiorno&mdash;como giá solea fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io li dissi villania,&mdash;tosto me rispose l&rsquo;ira:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Noi avemo una regina&mdash;e semo de sí alto affare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Avarizia è el suo nome&mdash;e manten questo costume,<br /></span>
+<span class="i0">ca racoglie e sí repone&mdash;ciò che potemo guadagnare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io, vedendo tal brigata,&mdash;la targia m&rsquo;ebbi abracciata,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;una e l&rsquo;altra ebbi frustata&mdash;e sí le feci scialbergare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi, crescendo mia possanza,&mdash;fui al terzo con alegranza;<br /></span>
+<span class="i0">lá trovai la ignoranza&mdash;e sí la presi a biastemare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per sua camera cercava&mdash;e la superbia sí trovava,<br /></span>
+<span class="i0">una donna molto prava&mdash;e ben me vòlse contrastare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Una ancilla venne cortese,&mdash;che allora facea le spese,<br /></span>
+<span class="i0">e voluttate sí se desse,&mdash;essa l&rsquo;ha presa a governare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io, vedendo sí mal gioco,&mdash;dissi:&mdash;Questo non è poco;<br /></span>
+<span class="i0">or al foco, al foco, al foco!&mdash;E tutte tre fei consumare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi le vizia ha venciute,&mdash;regna en ciel con le virtute,<br /></span>
+<span class="i0">ormai cresce sue salute,&mdash;se lle virtú so concordate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi nel quarto ramo entrai,&mdash;en doi stati me trovai:<br /></span>
+<span class="i0">collo poco e co l&rsquo;assai,&mdash;-con ciascun sapea Dio amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nel quinto poi andai gioioso,&mdash;lá su fui piú virtuoso,<br /></span>
+<span class="i0">ché me fece lo mio sposo&mdash;obedire e comandare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Consumai onne graveza,&mdash;vidime en sí gran richeza;<br /></span>
+<span class="i0">disseme l&rsquo;alta Potenza:&mdash;Or fa ch&rsquo;en te la sacci usare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fui nel sesto senza entenza&mdash;ne la profonda sapienza,<br /></span>
+<span class="i0">concordai con la potenza&mdash;ne la pura volontate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;om che giogne tanto suso,&mdash;con li cherubini ha puso;<br /></span>
+<span class="i0">ben pò vivere gloriuso,&mdash;ché vede Dio per veritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando me vedi en tanta altura,&mdash;en me tenendo onne figura<br /></span>
+<span class="i0">fomme ditto en quel ura:&mdash;Ora spendi, ché &rsquo;l poi fare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io guardai al Creatore,&mdash;assentíme d&rsquo;andar sune,<br /></span>
+<span class="i0">e meditai a suo onore&mdash;onne sente en suo affare.<span class="pagenum"><a name="Page_164" id="Page_164">[Pg 164]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi ne l&rsquo;ottavo me n&rsquo;andai,&mdash;e con gli angeli conversai<br /></span>
+<span class="i0">nel mio Sire che tanto amai,&mdash;secondo lo lor contemplare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En alto se levò mia mente,&mdash;al nono ramo fui presente,<br /></span>
+<span class="i0">laudo lo vero Onnipotente&mdash;en se medesmo vòlsi usare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi lí giogne, ben è pino&mdash;dello spirito divino,<br /></span>
+<span class="i0">fatto è un serafino,&mdash;sguarda nella Trinitade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E tutti li stati ha lassati,&mdash;e li tre arbori ha spezati,<br /></span>
+<span class="i0">e li tre cieli ha fracassati,&mdash;e vive nella Deitade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Om che giogni a tal possanza&mdash;per mercé per tua onoranza,<br /></span>
+<span class="i0">priega la nostra speranza&mdash;che te possiam sequitare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_165" id="Page_165">[Pg 165]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXX" id="LXX"></a>LXX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De le quattro virtú cardinale</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Alte quattro virtute&mdash;son cardinal chiamate,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; nostra umanitate&mdash;perfece lo suo stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como l&rsquo;uscio pòsase&mdash;nel suo cardinile,<br /></span>
+<span class="i0">cusí la vita umana&mdash;è &rsquo;n questo quadrato stile;<br /></span>
+<span class="i0">anima ch&rsquo;amantase&mdash;questo nobel mantile,<br /></span>
+<span class="i0">puòse chiamar gentile,&mdash;d&rsquo;onne gioia adornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La prima è la prudenza,&mdash;lume dell&rsquo;entelletto;<br /></span>
+<span class="i0">la seconda è iustizia&mdash;che esercita l&rsquo;affetto;<br /></span>
+<span class="i0">la terza è fortetude&mdash;contra l&rsquo;averso aspetto,<br /></span>
+<span class="i0">la quarta è temperanza&mdash;contra van delettato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Altissima prudenza,&mdash;báila de la ragione,<br /></span>
+<span class="i0">demostri el ben, el meglio,&mdash;lo sommo a la stagione;<br /></span>
+<span class="i0">demostri el male, el peio,&mdash;el pessimo e la cagione<br /></span>
+<span class="i0">e la dannazione&mdash;c&rsquo;hane l&rsquo;uomo dannato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Altissima prudenza,&mdash;col mercatar sotile<br /></span>
+<span class="i0">de trare cose utile,&mdash;non sia cosa sí vile;<br /></span>
+<span class="i0">beato quel coragio&mdash;che tien ritto tuo stile,<br /></span>
+<span class="i0">pòsse chiamar gentile,&mdash;degno de grande stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non par che la prudenza&mdash;possa ben operare<br /></span>
+<span class="i0">senza l&rsquo;altre virtute&mdash;che la degon aitare;<br /></span>
+<span class="i0">envita la iustizia&mdash;che ce deggia albergare,<br /></span>
+<span class="i0">che deggia esercitare&mdash;ciò che ella ha pensato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&rsquo;Nestante la iustizia&mdash;posta ha legge al core,<br /></span>
+<span class="i0">che sopra onne cosa&mdash;sia amato Dio signore<br /></span>
+<span class="i0">con tutte le potenzie&mdash;e con onne fervore;<br /></span>
+<span class="i0">ché glie s&rsquo;affá l&rsquo;onore&mdash;d&rsquo;esser cusí amato.<span class="pagenum"><a name="Page_166" id="Page_166">[Pg 166]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Iustizia constregne&mdash;lo prossimo d&rsquo;amare;<br /></span>
+<span class="i0">ca, se è verace amore,&mdash;loco se vol mostrare;<br /></span>
+<span class="i0">como l&rsquo;auro al fuoco&mdash;se fa paragonare,<br /></span>
+<span class="i0">cusí sí vol provare&mdash;l&rsquo;amor ch&rsquo;aggi albergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La fortitude ha loco&mdash;a tal pugna portare,<br /></span>
+<span class="i0">en amar lo prossimo&mdash;che te fa eniurare;<br /></span>
+<span class="i0">tolle, fura, engánnate&mdash;e statte a menacciare;<br /></span>
+<span class="i0">poterlo sempre amare&mdash;parme amor provato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ch&rsquo;en amar lo prossimo&mdash;è grande svalianza,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l trovi deformato&mdash;pieno de niquitanza;<br /></span>
+<span class="i0">poter amar suo essere,&mdash;orrir la mal&rsquo;usanza<br /></span>
+<span class="i0">ène esaminanza&mdash;de l&rsquo;amor approvato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Agio lo corpo endomito&mdash;con pessimo appetito,<br /></span>
+<span class="i0">la temperanza enfrenalo,&mdash;ch&rsquo;è de mal nutrito;<br /></span>
+<span class="i0">ad onne ben recalcitra,&mdash;como fusse ensanito,<br /></span>
+<span class="i0">a gran briga è guarito,&mdash;de tal guisa è malato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo viso se fa povero&mdash;de forme e de coluri,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;audito spreza sonora&mdash;che son pien de vanuri,<br /></span>
+<span class="i0">lo gusto en poche cibora&mdash;contemne li sapuri,<br /></span>
+<span class="i0">desprezansi gli oduri&mdash;collo vestir ornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da poi che &rsquo;l corpo perdese&mdash;de fuor la delettanza,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;anima costregnese&mdash;trovar altra amistanza;<br /></span>
+<span class="i0">la fede mostra, enségnate&mdash;lá &rsquo;v&rsquo;è la vera amanza;<br /></span>
+<span class="i0">ménate la speranza&mdash;lá &rsquo;v&rsquo;è l&rsquo;amor beato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_167" id="Page_167">[Pg 167]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXI" id="LXXI"></a>LXXI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como cristo se reposa ne l&rsquo;anima ornata de virtú,<br /> como sposo con
+la sposa.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo che vol parlare,&mdash;emprima déi pensare<br /></span>
+<span class="i0">se quello che vol dire&mdash;è utile ad udire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La longa materia&mdash;suol generar fastidia,<br /></span>
+<span class="i0">lo longo abreviare&mdash;suole l&rsquo;om delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Abbrevio mei ditta,&mdash;longheza breve scritta;<br /></span>
+<span class="i0">chi ce vorrá pensare&mdash;ben ce porrá notare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Comenzo el mio dittato&mdash;de l&rsquo;omo ch&rsquo;è ordinato,<br /></span>
+<span class="i0">ove Dio se reposa&mdash;nell&rsquo;alma ch&rsquo;è sua sposa.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La mente sí è &rsquo;l letto&mdash;con l&rsquo;ordinato affetto,<br /></span>
+<span class="i0">el letto ha quattro piedi,&mdash;come en figura el vedi.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo primo piè è prudenza&mdash;lume d&rsquo;entelligenza,<br /></span>
+<span class="i0">demostra el mal e &rsquo;l bene&mdash;e co tener se déne.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;altro piè è iustizia,&mdash;l&rsquo;affetto en esercizia;<br /></span>
+<span class="i0">prudenzia ha demostrato,&mdash;iustizia adoperato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo terzo piè forteza,&mdash;portar onne graveza,<br /></span>
+<span class="i0">per nulla aversitate&mdash;lassar la veritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo quarto è temperanza,&mdash;freno en abundanza<br /></span>
+<span class="i0">ed en prosperitate&mdash;profunda umilitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La lettiera enfunata&mdash;de fede articulata,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;articoli ligati&mdash;con li piè son catenati.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De paglia c&rsquo;è un saccone:&mdash;la mia cognizione,<br /></span>
+<span class="i0">como so vile nato&mdash;e pieno de peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De sopre el matarazo&mdash;Cristo per me fo pazo,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; se mise a venire&mdash;per me poter avire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ècce un capezale:&mdash;Cristo en croce sale,<br /></span>
+<span class="i0">morto e tormentato,&mdash;con ladroni acompagnato.<span class="pagenum"><a name="Page_168" id="Page_168">[Pg 168]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stese ce son lenzola:&mdash;lo contemplar che vola,<br /></span>
+<span class="i0">specchio de divinitate,&mdash;vestito d&rsquo;umanitate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Coperto è de speranza&mdash;a darme ferma certanza<br /></span>
+<span class="i0">de farme citadino&mdash;en quel albergo divino.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La caritate iogne&mdash;e con Dio me coniogne,<br /></span>
+<span class="i0">iogne la vilitate&mdash;con la divina bontade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E qui nasce un amore,&mdash;c&rsquo;ha emprennato el core,<br /></span>
+<span class="i0">pieno de desiderio,&mdash;d&rsquo;enfocato misterio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Prenno liquidisce,&mdash;languendo parturisce:<br /></span>
+<span class="i0">parturisce un ratto&mdash;e nel terzo ciel è tratto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cielo umano passa,&mdash;l&rsquo;angelico trapassa,<br /></span>
+<span class="i0">ed entra en la caligine&mdash;col Figlio della Vergene.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ed en Dio uno e trino,&mdash;loco li se mette el frino<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;entelletto posato,&mdash;l&rsquo;affetto adormentato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E dorme senza somnia&mdash;c&rsquo;ha veritate d&rsquo;omnia,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;ha reposato el core&mdash;nello divino amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vale, vale, vale!&mdash;Ascende per queste scale,<br /></span>
+<span class="i0">ché pò cader en basso,&mdash;farí&rsquo; grande fracasso.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_169" id="Page_169">[Pg 169]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXII" id="LXXII"></a>LXXII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como el vero amore del prossimo in pochi se trova.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Vorría trovare chi ama;&mdash;molti trovo che sé ama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Credeva essere amato,&mdash;retrovome engannato,<br /></span>
+<span class="i0">dividendo lo stato&mdash;perché l&rsquo;omo sí m&rsquo;ama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo non ama mene,&mdash;ama quanto en me ène;<br /></span>
+<span class="i0">però, vedendo bene,&mdash;veggio che falso m&rsquo;ama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se so ricco, potente,&mdash;amato da la gente,<br /></span>
+<span class="i0">retornando a niente,&mdash;onne omo sí me sciama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ergo l&rsquo;avere è amato,&mdash;ca io son odiato;<br /></span>
+<span class="i0">però en folle è stato&mdash;chi &rsquo;n tal pensier sí m&rsquo;ama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Veggio la gentileza&mdash;che non aggia riccheza,<br /></span>
+<span class="i0">retornará en vileza,&mdash;onom l&rsquo;apella brama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo enserviziato&mdash;da molta gente è amato;<br /></span>
+<span class="i0">vedutolo enfermato,&mdash;onom sí lo sciama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo te vole amare&mdash;mentre ne pò lograre,<br /></span>
+<span class="i0">se nogl puoi satisfare,&mdash;tògliete la tua fama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo c&rsquo;ha santetate,&mdash;trova grande amistate;<br /></span>
+<span class="i0">se gl vien la tempestate,&mdash;rómpegliese la trama.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fuggo lo falso amore,&mdash;che non me prenda &rsquo;l core;<br /></span>
+<span class="i0">retornome al Signore&mdash;che solo vero ama.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_170" id="Page_170">[Pg 170]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXIII" id="LXXIII"></a>LXXIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Del gran prezo dato per vil derrata,<br /> cioè Cristo per l&rsquo;omo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O derrata, guarda al prezo,&mdash;se te vuoli enebriare;<br /></span>
+<span class="i0">ca lo prezo è &rsquo;nebriato&mdash;per lo tuo enamorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tuo prezo è &rsquo;nebriato,&mdash;de cielo en terra è desciso;<br /></span>
+<span class="i0">piú che stolto reputato,&mdash;lo re de paradiso<br /></span>
+<span class="i0">a que comparar s&rsquo;è miso&mdash;a sí gran prezo voler dare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aguardate esto mercato,&mdash;che Dio patre ci ha envestito,<br /></span>
+<span class="i0">angeli, troni, principato&mdash;ostopiscon de l&rsquo;audito:<br /></span>
+<span class="i0">lo Verbo de Dio infinito&mdash;darse a morte per me trare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ostupisce cielo e terra,&mdash;mare ed onne creatura;<br /></span>
+<span class="i0">per finir meco la guerra&mdash;Dio ha presa mia natura,<br /></span>
+<span class="i0">la superbia mia d&rsquo;altura&mdash;se vergogna d&rsquo;abassare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O ebrieza d&rsquo;amore,&mdash;como volesti venire<br /></span>
+<span class="i0">per salvar me peccatore?&mdash;Se&rsquo; te messo a lo morire,<br /></span>
+<span class="i0">non saccio altro ch&rsquo;ensanire&mdash;poiché m&rsquo;hai voluto ensegnare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poiché lo saper de Dio&mdash;è empazato de l&rsquo;amore,<br /></span>
+<span class="i0">que farai, o saper mio?&mdash;Non vol gir po&rsquo; &rsquo;l tuo Signore?<br /></span>
+<span class="i0">Non pòi aver maiur onore&mdash;ch&rsquo;en sua pazia conventare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O celeste paradiso,&mdash;encoronato stai de spina,<br /></span>
+<span class="i0">ensanguinato, pisto, alliso&mdash;per darmete en medicina;<br /></span>
+<span class="i0">grave è stata mia malina&mdash;tanto costa el medicare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo membro ce par bello&mdash;stare so &rsquo;l capo spinato,<br /></span>
+<span class="i0">che non senta lo flagello&mdash;de lo capo tormentato;<br /></span>
+<span class="i0">vegio lo mio Sire empicato&mdash;ed io volerme consolare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Signor mio, tu stai nudo&mdash;ed io abondo nel vestire,<br /></span>
+<span class="i0">non par bello questo ludo:&mdash;io satollo e tu en famire,<br /></span>
+<span class="i0">tu vergogna sofferire,&mdash;ed io onore aspettare.<span class="pagenum"><a name="Page_171" id="Page_171">[Pg 171]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor povero e mendíco,&mdash;per me molto affatigato,<br /></span>
+<span class="i0">ed io peccator iniquo,&mdash;ricco, grasso e reposato;<br /></span>
+<span class="i0">non par bello esto vergato:&mdash;io en reposo e tu en penare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Signor mio senza terra,&mdash;casa, letto, massaria,<br /></span>
+<span class="i0">lo pensier molto m&rsquo;afferra,&mdash;ché so errato de tua via;<br /></span>
+<span class="i0">grande faccio villania&mdash;a non volerte sequitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or renunza, o alma mia,&mdash;ad onne consolazione,<br /></span>
+<span class="i0">el penar gaudio te sia&mdash;vergogna ed onne afflizione,<br /></span>
+<span class="i0">e questa sia la tua stazone:&mdash;de morir en tormentare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O gran prezo senza lengua,&mdash;viso, audito senza cuore,<br /></span>
+<span class="i0">esmesuranza en te regna,&mdash;hai anegato onne valore;<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;ntelletto sta de fore&mdash;o&rsquo; l&rsquo;amore sta a pascuare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che lo &rsquo;ntelletto è preso&mdash;da la grande smesuranza,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor vola a desteso,&mdash;va montando en desianza;<br /></span>
+<span class="i0">abracciando l&rsquo;abundanza,&mdash;l&rsquo;amiranza el fa pigliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amiranza li mette el freno&mdash;a l&rsquo;amor empetuuso,<br /></span>
+<span class="i0">en reverenzia fasse meno,&mdash;non presume d&rsquo;andar suso,<br /></span>
+<span class="i0">lo voler de Dio gli è &rsquo;nfuso&mdash;che &rsquo;l suo voler fa nichilare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che l&rsquo;omo è anichilato,&mdash;nasce l&rsquo;occhio da vedere,<br /></span>
+<span class="i0">questo prezo esmesurato&mdash;poi l&rsquo;acomenza sentire,<br /></span>
+<span class="i0">nulla lengua lo sa dire&mdash;quel che sente en quello stare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_172" id="Page_172">[Pg 172]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXIV" id="LXXIV"></a>LXXIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">La bontá divina se lamenta de l&rsquo;affetto creato</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">La Bontade se lamenta&mdash;che l&rsquo;Affetto non l&rsquo;ha &rsquo;mata,<br /></span>
+<span class="i0">la Iustizia è appellata&mdash;che ne degia ragion fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Bontade ha congregate&mdash;seco tutte le creature,<br /></span>
+<span class="i0">e danante al iusto Dio&mdash;sí fa molto gran romure,<br /></span>
+<span class="i0">che sia preso el malfatture&mdash;e síene fatta vendetta,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;ha offesa la diletta&mdash;nel suo falso delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Iustizia enestante&mdash;l&rsquo;Affetto sí ha pigliato,<br /></span>
+<span class="i0">e con tutta sua famiglia&mdash;en prigione l&rsquo;ha carcerato,<br /></span>
+<span class="i0">che déi esser condennato&mdash;de la &rsquo;ngiuria c&rsquo;ha fatta,<br /></span>
+<span class="i0">tráglise fore una carta&mdash;qual non può contrariare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;Affetto pensa ensanire,&mdash;poi che se sente en pregione;<br /></span>
+<span class="i0">ché solea aver libertade,&mdash;or suiace a la ragione;<br /></span>
+<span class="i0">la Bontá ha compassione,&mdash;succurre che non perisca,<br /></span>
+<span class="i0">de grazia gli dá una lisca&mdash;e nel senno el fa tornare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;Affetto, poi che gusta el cibo&mdash;de la grazia gratis data,<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;ntelletto e la memoria&mdash;tutta sí l&rsquo;ha renovata,<br /></span>
+<span class="i0">e la volontá mutata&mdash;piange con grande desianza<br /></span>
+<span class="i0">la preterita offensanza&mdash;e nullo consólo se vol dare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Empreso ha novo lenguaio,&mdash;ché non sa dir se non «amore».<br /></span>
+<span class="i0">Piange, ride, dole e gaude&mdash;securato con timore;<br /></span>
+<span class="i0">e tal segni fa de fuore,&mdash;che paiono de om stolto,<br /></span>
+<span class="i0">dentro sta tutto racolto,&mdash;non sente da fuor que fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Bontade sí comporta&mdash;questo amore furioso,<br /></span>
+<span class="i0">ché con esso sí confige&mdash;questo mondo tenebroso,<br /></span>
+<span class="i0">el corpo luxurioso&mdash;sí remette a la fucina,<br /></span>
+<span class="i0">perde tutta la sentina&mdash;che &rsquo;l facea deturpare.<span class="pagenum"><a name="Page_173" id="Page_173">[Pg 173]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Bontá sottra&rsquo; a l&rsquo;affetto&mdash;lo gusto del sentimento;<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;Ntelletto, ch&rsquo;è &rsquo;n pregione,&mdash;esce en suo contemplamento,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;Affetto vive en tormento,&mdash;de lo &rsquo;ntender se lamenta,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l tempo gli empedimenta&mdash;del corrotto che vol fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;Ntelletto, poi che gusta&mdash;lo sapor de sapienza,<br /></span>
+<span class="i0">lo sapor sí l&rsquo;asorbisce&mdash;nella sua gran complacenza;<br /></span>
+<span class="i0">gli occhi d&rsquo;entelligenza&mdash;ostopiscon del vedere,<br /></span>
+<span class="i0">non voglion altro sentire&mdash;se non questo delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;Affetto non se cci acorda,&mdash;ché vol altro che vedere,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l suo stomaco se more&mdash;se non i porge que paidire;<br /></span>
+<span class="i0">vole a le prese venire,&mdash;sí ha fervido appetito,<br /></span>
+<span class="i0">lo sentir che gli è fugito&mdash;piange senza consolare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;Ntelletto dice:&mdash;Tace,&mdash;non me dare piú molesta,<br /></span>
+<span class="i0">ché la gloria che io vegio&mdash;sí m&rsquo;è gaudiosa festa;<br /></span>
+<span class="i0">non me turbar questa vesta,&mdash;deveríe esser contento<br /></span>
+<span class="i0">contentar lo tuo talento&mdash;en questo mio delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Oimè lasso, que me dici?&mdash;par che me tenghi in parole,<br /></span>
+<span class="i0">ché tutto el tuo vedimento&mdash;sí me paion che sian fole,<br /></span>
+<span class="i0">ché consumo le mie mole,&mdash;ché non hone macinato,<br /></span>
+<span class="i0">e tanto agio degiunato&mdash;e tu me ne stai mò a gabare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non te turbar se me vegio&mdash;beneficia create,<br /></span>
+<span class="i0">ca per esse sí conosco&mdash;la divina Bonitate;<br /></span>
+<span class="i0">siram reputati engrate&mdash;a non volerle vedere,<br /></span>
+<span class="i0">però te devería piacere&mdash;tutto sto mio fatigare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tu ce offendi qui la fede&mdash;de gir tanto speculando,<br /></span>
+<span class="i0">e la sua immensitate&mdash;de girla abreviando;<br /></span>
+<span class="i0">e vai tanto asutigliando,&mdash;che rompe la ligatura,<br /></span>
+<span class="i0">e toglime &rsquo;l tempo e l&rsquo;ura&mdash;del mio danno arcoverare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;Ntelletto dice:&mdash;Amore&mdash;ch&rsquo;è condito de sapere,<br /></span>
+<span class="i0">pareme piú glorioso&mdash;che questo che vòi tenere;<br /></span>
+<span class="i0">se io me sforzo a vedere&mdash;chi, a cui e quanto è dato,<br /></span>
+<span class="i0">será l&rsquo;amor piú levato&mdash;a poterne piú abracciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;A me par che sapienza&mdash;en questo fatto è iniuriata,<br /></span>
+<span class="i0">de la sua immensitade&mdash;averla sí abbreviata;<br /></span>
+<span class="i0">per veder cosa creata,&mdash;nulla cosa n&rsquo;hai compreso,<br /></span>
+<span class="i0">e tiemme sempre sospeso&mdash;en morirme en aspettare.<span class="pagenum"><a name="Page_174" id="Page_174">[Pg 174]</a></span>&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Bontade n&rsquo;ha cordoglio&mdash;de l&rsquo;Affetto tribulato,<br /></span>
+<span class="i0">poneglie una nova mensa,&mdash;ché ha tanto degiunato;<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;Ntelletto è admirato,&mdash;l&rsquo;Affetto entra l&rsquo;ha tenuta,<br /></span>
+<span class="i0">la lor lite sí è finuta&mdash;per questo ponto passare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;Ntelletto sí è menato&mdash;a lo gusto del sapore,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;Affetto trita coi denti&mdash;ed enghiotte con fervore,<br /></span>
+<span class="i0">poi lo coce co l&rsquo;amore,&mdash;tráine &rsquo;l frutto del paidato,<br /></span>
+<span class="i0">ed ai membri ha dispensato&mdash;donde vita possan trare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_175" id="Page_175">[Pg 175]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXV" id="LXXV"></a>LXXV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la diversitá de contemplazione de croce</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Fuggo la croce che me devora,<br /></span>
+<span class="i0">la sua calura non posso portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non posso portare sí grande calore<br /></span>
+<span class="i0">che getta la croce, fuggendo vo amore;<br /></span>
+<span class="i0">non trovo loco, ca porto nel core<br /></span>
+<span class="i0">la remembranza me fa consumare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, co fuggi la sua delettanza?<br /></span>
+<span class="i0">io vo chirendo la sua amistanza;<br /></span>
+<span class="i0">parme che facci grande vilanza<br /></span>
+<span class="i0">de gir fugendo lo suo delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, io fuggo, ché io son ferito;<br /></span>
+<span class="i0">venuto m&rsquo;è &rsquo;l colpo, e &rsquo;l cor m&rsquo;ha partito;<br /></span>
+<span class="i0">non par che senti de quel c&rsquo;ho sentito,<br /></span>
+<span class="i0">però non par che ne sacci parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, io sí trovo la croce fiorita,<br /></span>
+<span class="i0">de soi pensieri me sono vestita,<br /></span>
+<span class="i0">non ce trovai ancora ferita,<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nante m&rsquo;è gioia lo suo delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io la trovo piena de sagitte<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;escon del lato; nel cor me son fitte,<br /></span>
+<span class="i0">el balestrier en ver me l&rsquo;ha diritte,<br /></span>
+<span class="i0">on arme ch&rsquo;aggio me fa perforare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io era cieco ed or veggio luce,<br /></span>
+<span class="i0">questo m&rsquo;avenne per sguardo de cruce;<br /></span>
+<span class="i0">ella me guida, ché gaio m&rsquo;aduce,<br /></span>
+<span class="i0">e senza lei son en tormentare.<span class="pagenum"><a name="Page_176" id="Page_176">[Pg 176]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;E me la luce sí m&rsquo;ha acecato;<br /></span>
+<span class="i0">tanto lustrore de lei me fo dato,<br /></span>
+<span class="i0">che me fa gire co abacinato,<br /></span>
+<span class="i0">c&rsquo;ha li bel occhi e non pote mirare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io posso parlar, ché stato so muto,<br /></span>
+<span class="i0">e questo ella croce sí m&rsquo;è apparuto;<br /></span>
+<span class="i0">tanto de lei sí aggio sentuto,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;a molta gente ne pos predicare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;E me fatt&rsquo;ha muto che fui parlatore,<br /></span>
+<span class="i0">en sí grande abisso entrat&rsquo;è el mio core,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non trovo quasi auditore<br /></span>
+<span class="i0">con chi ne possa de ciò ragionare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Io era morto ed or aggio vita,<br /></span>
+<span class="i0">e questo e la croce sí m&rsquo;è apparita;<br /></span>
+<span class="i0">parme esser morto de la partita<br /></span>
+<span class="i0">ed aggio vita nel suo demorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io non so morto, ma faccio el tratto,<br /></span>
+<span class="i0">e Dio lo volesse ch&rsquo;el fosse ratto!<br /></span>
+<span class="i0">star sempremai en estremo fatto<br /></span>
+<span class="i0">e non poterme mai liberare!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, la croce m&rsquo;è delettamento,<br /></span>
+<span class="i0">nollo dir mai ch&rsquo;en lei sia tormento;<br /></span>
+<span class="i0">forsa non èi al suo giognemento<br /></span>
+<span class="i0">che tu la vogli per sposa abracciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tu stai al caldo, ma io sto nel fuoco;<br /></span>
+<span class="i0">a te è diletto, ma io tutto cuoco;<br /></span>
+<span class="i0">con la fornace trovar non pò loco,<br /></span>
+<span class="i0">se non c&rsquo;èi entrato non sai quegn&rsquo;è stare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, tu parli che io non t&rsquo;entendo,<br /></span>
+<span class="i0">como l&rsquo;amore gir vòi fugendo,<br /></span>
+<span class="i0">questo tuo stato verría conoscendo<br /></span>
+<span class="i0">se tu el me potessi en cuore splanare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Frate, el tuo stato è en sapor de gusto,<br /></span>
+<span class="i0">ma io c&rsquo;ho bevuto, portar non pò el musto,<br /></span>
+<span class="i0">non aggio cerchio che sia tanto tusto<br /></span>
+<span class="i0">che la fortura non faccia alentare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_177" id="Page_177">[Pg 177]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXVI" id="LXXVI"></a>LXXVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Del iubilo del core che esce in voce</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O iubilo del core,&mdash;che fai cantar d&rsquo;amore!<br /></span>
+<span class="i0">Quando iubilo se scalda,&mdash;sí fa l&rsquo;uomo cantare;<br /></span>
+<span class="i0">e la lengua barbaglia&mdash;e non sa que parlare,<br /></span>
+<span class="i0">dentro non pò celare,&mdash;tanto è grande el dolzore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando iubilo è acceso,&mdash;sí fa l&rsquo;omo clamare;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor d&rsquo;amore è preso&mdash;che nol pò comportare,<br /></span>
+<span class="i0">stridendo el fa gridare&mdash;e non vergogna allore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quando iubilo ha preso&mdash;lo cor enamorato,<br /></span>
+<span class="i0">la gente l&rsquo;ha en deriso,&mdash;pensando suo parlato,<br /></span>
+<span class="i0">parlando smesurato&mdash;de que sente calore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O iubil, dolce gaudio,&mdash;ched entri ne la mente,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor deventa savio&mdash;celar suo convenente,<br /></span>
+<span class="i0">non può esser soffrente&mdash;che non faccia clamore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi non ha costumanza&mdash;te reputa empazito,<br /></span>
+<span class="i0">vedendo svalianza&mdash;com omo ch&rsquo;è desvanito,<br /></span>
+<span class="i0">dentro lo cor ferito&mdash;non se sente de fuore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_178" id="Page_178">[Pg 178]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXVII" id="LXXVII"></a>LXXVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amor muto</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O amore muto&mdash;che non vòi parlare,<br /></span>
+<span class="i0">che non sie conosciuto!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor che te celi&mdash;per onne stagione,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;omo de fuor non senta&mdash;la sua affezione,<br /></span>
+<span class="i0">che non la senta latrone&mdash;per quel c&rsquo;hai guadagnato,<br /></span>
+<span class="i0">che non te sia raputo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quanto l&rsquo;om piú te cela, tanto piú foco abundi;<br /></span>
+<span class="i0">om che te ven occultando&mdash;sempre a lo foco iugne,<br /></span>
+<span class="i0">ed omo c&rsquo;ha le pugne&mdash;de voler parlare,<br /></span>
+<span class="i0">spesse volte è feruto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo che se stende&mdash;de dir so entendimento,<br /></span>
+<span class="i0">avenga che sia puro&mdash;el primo comenzamento;<br /></span>
+<span class="i0">vience da fuor lo vento&mdash;e vagli spaliando<br /></span>
+<span class="i0">quel ch&rsquo;avea receputo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Omo che ha alcun lume&mdash;en candela apicciato,<br /></span>
+<span class="i0">se vol che arda en pace,&mdash;mettelo a lo celato;<br /></span>
+<span class="i0">ed onne uscio ha enserrato&mdash;che nogl venga lo vento<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l lume sia stenguto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tal amor ha posto&mdash;silenzo a li suspiri,<br /></span>
+<span class="i0">èsse parato a l&rsquo;uscio&mdash;e non gli lascia uscire;<br /></span>
+<span class="i0">dentro el fa partorire&mdash;che non se spanda la mente<br /></span>
+<span class="i0">da quel che ha sentuto.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se se n&rsquo;esce el suspiro,&mdash;esce po&rsquo; lui la mente,<br /></span>
+<span class="i0">va po&rsquo; lui vanegiando,&mdash;lassa quel c&rsquo;ha en presente:<br /></span>
+<span class="i0">poi che se ne resente,&mdash;non puote retrovare<br /></span>
+<span class="i0">quel ch&rsquo;avea receputo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tal amor ha sbandito&mdash;da sé la ipocrisia,<br /></span>
+<span class="i0">che esca del suo contado&mdash;che trovata non sia;<br /></span>
+<span class="i0">de gloria falsa e ria&mdash;sí n&rsquo;ha fatta la caccia<br /></span>
+<span class="i0">de lei e del suo tributo.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_179" id="Page_179">[Pg 179]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXVIII" id="LXXVIII"></a>LXXVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amor vero e discrezion falsa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor lo cor sí vol regnare,&mdash;discrezion vol contrastare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor ha presa la forteza,&mdash;la volontá de grande alteza,<br /></span>
+<span class="i0">sagitta &rsquo;l cor, lancia dolceza,&mdash;da c&rsquo;ha ferito, lo fa &rsquo;npazare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Discrezion de grande altura&mdash;d&rsquo;onguento ha presa l&rsquo;armatura,<br /></span>
+<span class="i0">ed en ragion, lá &rsquo;v&rsquo;ella mora,&mdash;con ella se vol defensare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor non ce vol ragione,&mdash;&rsquo;nante sagetta suo lancione,<br /></span>
+<span class="i0">però che &rsquo;l cor vol per pregione&mdash;e &rsquo;l corpo mettere en penare,<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Discrezion al cor s&rsquo;acosta&mdash;e fagli cordogliosa posta,<br /></span>
+<span class="i0">la carne el sente, sí s&rsquo;è mosta&mdash;a dargli tutto &rsquo;l suo affare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor non cessa, &rsquo;nante manna&mdash;de grande ardor la sua vivanna,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor manuca e pur encanna&mdash;ed èi sí forte tal mangiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Discrezion sí parla al core:&mdash;Se tu non hai me per signore,<br /></span>
+<span class="i0">végiote che &rsquo;l tuo ardore&mdash;non porrá perseverare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor udendo, sí sagitta&mdash;de gran secreto sua lancitta,<br /></span>
+<span class="i0">la carne el sente, sta afflitta,&mdash;ché l&rsquo;impeto non pò portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Discrezion parla secreta,&mdash;al cor sí mostra sua moneta:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Or piglia pian la tua saleta,&mdash;che tu non possi enfermare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor spera en sua forteza,&mdash;cotal parlar li par matteza,<br /></span>
+<span class="i0">del gran Signor piglia largeza&mdash;ch&rsquo;esso sí l&rsquo;ha da mal guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Discrezion dice:&mdash;Sie saggio,&mdash;ca molta gente veduto agio,<br /></span>
+<span class="i0">sequitando lor desiagio,&mdash;né dicer posson poi né fare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor sí l&rsquo;ode e non lo &rsquo;ntende,&mdash;de gran fervor suo arco tende,<br /></span>
+<span class="i0">sagetta &rsquo;l cor, tutto l&rsquo;accende&mdash;del gran Signor che non ha pare.<span class="pagenum"><a name="Page_180" id="Page_180">[Pg 180]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La carne dice a la ragione:&mdash;Io me t&rsquo;arendo per pregione,<br /></span>
+<span class="i0">aiutame ch&rsquo;io ho cagione,&mdash;ché l&rsquo;amor me vol consumare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché non farían sufficenza&mdash;mille corpi a sua ademplenza,<br /></span>
+<span class="i0">e con Dio sí se entenza&mdash;che &rsquo;l se crede manecare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Abraccia Dio e vollo tenere&mdash;e quel che vole non sa dire,<br /></span>
+<span class="i0">sputar non lassa né ranscire&mdash;che non se possa travagliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Su del cielo piglia parte,&mdash;poi con meco sí combatte,<br /></span>
+<span class="i0">enganname con la sua arte,&mdash;sí sa dolce predicare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché parla sí dolcemente,&mdash;che me sottra&rsquo; da tutta gente,<br /></span>
+<span class="i0">poi si piglia sí la mente,&mdash;che non la lassa suspirare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pregovi che m&rsquo;aiutiti,&mdash;che un poco l&rsquo;affreniti,<br /></span>
+<span class="i0">ché i soi pensier me son feriti&mdash;che tutta me fan concussare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pigliar voglio pensamento&mdash;a non adempir el suo talento,<br /></span>
+<span class="i0">de star solo non gli assento&mdash;ch&rsquo;io non possa contrastare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Del mondo sirò accompagnata,&mdash;de lui giragio enfacendata,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non sia allapidata,&mdash;embrigarògli el meditare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La ragion dice:&mdash;Non te giova,&mdash;l&rsquo;amor vencer vol la prova;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;egli en dí non te trova,&mdash;la notte tu non pòi mucciare.&mdash;<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_181" id="Page_181">[Pg 181]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXIX" id="LXXIX"></a>LXXIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Della bontá divina e volontá creata</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">La bontate enfinita&mdash;vol enfinito amore,<br /></span>
+<span class="i0">mente, senno e core&mdash;lo tempo e l&rsquo;esser dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor longo fidele,&mdash;in eterno durante,<br /></span>
+<span class="i0">alto de speranza,&mdash;sopra li ciel passante,<br /></span>
+<span class="i0">amplo en caritate,&mdash;onne cosa abracciante,<br /></span>
+<span class="i0">en un profondo stante&mdash;de core umiliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La volontá creata,&mdash;en infinitate unita,<br /></span>
+<span class="i0">menata per la grazia&mdash;en sí alta salita,<br /></span>
+<span class="i0">en quel ciel d&rsquo;ignoranzia&mdash;tra gaudiosa vita,<br /></span>
+<span class="i0">co ferro a calamita&mdash;nel non veduto amato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;ntelletto ignorante&mdash;va entorno per sentire,<br /></span>
+<span class="i0">nel ciel caliginoso&mdash;non se lassa transire,<br /></span>
+<span class="i0">che fôra grande eniuria&mdash;la smesuranza scire,<br /></span>
+<span class="i0">siría maior sapire&mdash;che lo saper ch&rsquo;è stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo &rsquo;ntelletto ignorante&mdash;iura fidelitate,<br /></span>
+<span class="i0">sotto l&rsquo;onnipotenza&mdash;tener credulitate,<br /></span>
+<span class="i0">de mai ragion non petere&mdash;a la difficultate,<br /></span>
+<span class="i0">vive en umilitate&mdash;en tal profondo anegato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O savia ignoranza,&mdash;en alto loco menata,<br /></span>
+<span class="i0">miracolosamente&mdash;se&rsquo; en tanto levata,<br /></span>
+<span class="i0">né lengua né vocabulo&mdash;entende la contrata,<br /></span>
+<span class="i0">stai co dementata&mdash;en tanto loco ammirato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O alma nobilissima,&mdash;dinne que cose vide!<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Veggo un tal non veggio&mdash;che onne cosa me ride;<br /></span>
+<span class="i0">la lengua m&rsquo;è mozata&mdash;e lo pensier m&rsquo;ascide,<br /></span>
+<span class="i0">miracolosa side&mdash;vive nel suo adorato.<span class="pagenum"><a name="Page_182" id="Page_182">[Pg 182]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Que frutti reducene&mdash;de esta tua visione?<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Vita ordinata&mdash;en onne nazione;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor ch&rsquo;era immondissimo,&mdash;enferno inferione,<br /></span>
+<span class="i0">de trinitá magione&mdash;letto santificato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cor mio, se&rsquo; te venduto&mdash;ad alto emperatore,<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa creata&mdash;m&rsquo;archieda omai d&rsquo;amore,<br /></span>
+<span class="i0">ché non è creatura&mdash;posta en tanto onore,<br /></span>
+<span class="i0">a me è &rsquo;n gran descionore&mdash;se en mio cor fosse entrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se creatura pete&mdash;per lo mio amor avere,<br /></span>
+<span class="i0">vadane a la bontade&mdash;che l&rsquo;ha distribuire,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non aggio que fare,&mdash;ella ha lo possedere,<br /></span>
+<span class="i0">può far lo suo piacere,&mdash;ché lo s&rsquo;ha comparato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo tempo me demostra&mdash;ch&rsquo;io gli ho rotta la legge,<br /></span>
+<span class="i0">quando l&rsquo;aggio occupato&mdash;en non servire de rege;<br /></span>
+<span class="i0">o tempo, tempo, tempo,&mdash;en quanto mal sommerge<br /></span>
+<span class="i0">a chi non te correge&mdash;passando te oziato!<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_183" id="Page_183">[Pg 183]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXX" id="LXXX"></a>LXXX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amore divino destinto in tre stati</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Sapete voi novelle de l&rsquo;amore<br /></span>
+<span class="i0">che m&rsquo;ha rapito ed assorbito el core,<br /></span>
+<span class="i0">e tiemme empregionato en suo dolzore,<br /></span>
+<span class="i0">e famme morire en amor penato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;De l&rsquo;amore che hai demandato<br /></span>
+<span class="i0">molti amori trovamo en esto stato,<br /></span>
+<span class="i0">se tu non ne declar del tuo amato,<br /></span>
+<span class="i0">risponder noi non te ce saperimo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;L&rsquo;amor ch&rsquo;io ademando sí è &rsquo;l primo,<br /></span>
+<span class="i0">unico, eterno e sta sublimo;<br /></span>
+<span class="i0">non par che &rsquo;l conoscati, como stimo,<br /></span>
+<span class="i0">da ch&rsquo;en plurale avete la &rsquo;ntendenza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Questo respondere giá non è fallenza,<br /></span>
+<span class="i0">de lo tuo amor non avem conoscenza;<br /></span>
+<span class="i0">se non t&rsquo;encresce a dicerne sua valenza,<br /></span>
+<span class="i0">delettane l&rsquo;audito d&rsquo;ascoltare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;L&rsquo;amor ch&rsquo;io ademando è singulare;<br /></span>
+<span class="i0">cielo e terra empie col suo amare,<br /></span>
+<span class="i0">en cosa brutta non pò demorare,<br /></span>
+<span class="i0">tanto è purissimo.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor ch&rsquo;io demando è umilissimo,<br /></span>
+<span class="i0">el cor, o&rsquo; se reposa, fa &rsquo;l ditissimo,<br /></span>
+<span class="i0">umilia l&rsquo;affetto superbissimo<br /></span>
+<span class="i0">per sua bontade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Enfondeme nel cor fedelitate,<br /></span>
+<span class="i0">famme guardar da le cose vetate,<br /></span>
+<span class="i0">le cose concedute ed ordenate<br /></span>
+<span class="i0">fammele usar con temperanza.<span class="pagenum"><a name="Page_184" id="Page_184">[Pg 184]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Divide da la terra mia speranza,<br /></span>
+<span class="i0">conducelame en ciel la vicinanza,<br /></span>
+<span class="i0">famme citadin per longa usanza<br /></span>
+<span class="i0">de la gran citade.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Loco sí son le cose ordinate<br /></span>
+<span class="i0">la scola se cce tien de caritate,<br /></span>
+<span class="i0">tutte le gente de quelle contrate<br /></span>
+<span class="i0">ciascuno en amore è conventato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Distinguese l&rsquo;amore en terzo stato:<br /></span>
+<span class="i0">bono, meglio, sommo, sublimato;<br /></span>
+<span class="i0">lo sommo sí vole essere amato<br /></span>
+<span class="i0">senza compagnia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Parlar de tale amor faccio follia,<br /></span>
+<span class="i0">diota me conosco en teologia,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor me constregne en sua pazia<br /></span>
+<span class="i0">e famme bannire.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Prorompe l&rsquo;abundanza en voler dire,<br /></span>
+<span class="i0">modo non gli trovo a proferire,<br /></span>
+<span class="i0">la veritá m&rsquo;empone lo tacere,<br /></span>
+<span class="i0">che non lo so fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;abundanza non se pò occultare,<br /></span>
+<span class="i0">loco sí se forma el iubilare,<br /></span>
+<span class="i0">prorompe en canto che è sibilare,<br /></span>
+<span class="i0">che vidde Elia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Partámone ormai da questa via,<br /></span>
+<span class="i0">a le doi distinzion che so empria,<br /></span>
+<span class="i0">e logo sí figam la diceria<br /></span>
+<span class="i0">che si convene.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sempre lo meglio sta sopra lo bene;<br /></span>
+<span class="i0">se tu non ami el prossimo co tene,<br /></span>
+<span class="i0">e te non ami como si convene,<br /></span>
+<span class="i0">tu, cieco, el cieco meni a tralipare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Emprima t&rsquo;è opo con Dio ordinare,<br /></span>
+<span class="i0">e da lui prender regola d&rsquo;amare,<br /></span>
+<span class="i0">amor saggio e forte en adurare<br /></span>
+<span class="i0">e mai non smaglia.<span class="pagenum"><a name="Page_185" id="Page_185">[Pg 185]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fame, sete e morte nol travaglia,<br /></span>
+<span class="i0">sempre lo trovi forte a la battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">a patir pena ed onne ria travaglia<br /></span>
+<span class="i0">e star quiito.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo corpo sí ha redutto al suo servito,<br /></span>
+<span class="i0">li sensi regolati ad obedito,<br /></span>
+<span class="i0">gli eccessi sottoposti so a punito<br /></span>
+<span class="i0">ed a ragione.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta sta quieta la magione,<br /></span>
+<span class="i0">gli officia distinte per ragione;<br /></span>
+<span class="i0">se nulla ce nascesse questione,<br /></span>
+<span class="i0">ston al iudicio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo iudice che sede al malefizio<br /></span>
+<span class="i0">ser Conscio è vocato per offizio,<br /></span>
+<span class="i0">non perdona mai per pregarizio<br /></span>
+<span class="i0">né per timore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non perdona al grande né al minore,<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa occulta gli sta en core,<br /></span>
+<span class="i0">tutta la corte vive con tremore<br /></span>
+<span class="i0">ad obedenza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che l&rsquo;alma vive a conscienza,<br /></span>
+<span class="i0">contien amar lo prossimo en piacenza,<br /></span>
+<span class="i0">amor verace par senza fallenza<br /></span>
+<span class="i0">de caritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Trasfórmate l&rsquo;amor en veritate<br /></span>
+<span class="i0">nelle persone che son tribulate,<br /></span>
+<span class="i0">e, compatendo, magior pena pate<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quel per alcun tempo ha reposato,<br /></span>
+<span class="i0">lo compatente ce sta cruciato,<br /></span>
+<span class="i0">notte e giorno con lui tormentato<br /></span>
+<span class="i0">e mai non posa.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non pò l&rsquo;om sapere questa cosa<br /></span>
+<span class="i0">se non la caritate chi l&rsquo;ha enfusa,<br /></span>
+<span class="i0">como nel penato sta retrusa<br /></span>
+<span class="i0">a parturire.<span class="pagenum"><a name="Page_186" id="Page_186">[Pg 186]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Partámone ormai dal nostro dire,<br /></span>
+<span class="i0">e ritornimo a Cristo nostro sire,<br /></span>
+<span class="i0">che ne perdoni lo nostro fallire<br /></span>
+<span class="i0">e díene pace.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Lo vostro ditto, frate, sí ne piace,<br /></span>
+<span class="i0">però che vostro dicer è verace;<br /></span>
+<span class="i0">de sequir voi tal via sí n&rsquo;aiace,<br /></span>
+<span class="i0">che ne salvimo. Amen.&mdash;<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_187" id="Page_187">[Pg 187]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXI" id="LXXXI"></a>LXXXI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amor divino e sua laude</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O Amor, divino amore,&mdash;amor, che non se&rsquo; amato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, la tua amicizia&mdash;è piena de letizia<br /></span>
+<span class="i0">non cade mai en tristizia&mdash;lo cor che t&rsquo;ha assagiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor amativo,&mdash;amor consumativo,<br /></span>
+<span class="i0">amor conservativo&mdash;del cuor che t&rsquo;ha albergato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O ferita gioiosa,&mdash;ferita dilettosa,<br /></span>
+<span class="i0">ferita gaudiosa,&mdash;chi de te è vulnerato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, unde entrasti,&mdash;ché sí occulto passasti?<br /></span>
+<span class="i0">Nullo signo mostrasti&mdash;unde tu fusse entrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor amabile,&mdash;amor delettabile,<br /></span>
+<span class="i0">amor encogitabile&mdash;sopr&rsquo;onne cogitato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, divino fuoco,&mdash;amor de riso e gioco,<br /></span>
+<span class="i0">amor non dái a poco,&mdash;ché se&rsquo; ricco smesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, con chi te poni?&mdash;con delette persone,<br /></span>
+<span class="i0">e lassi gran baroni,&mdash;ché non fai lor mercato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tale non par che vaglia&mdash;en vista una medaglia,<br /></span>
+<span class="i0">che quasi como paglia&mdash;te dái en suo trattato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi te crede tenere,&mdash;per sua scienzia avere,<br /></span>
+<span class="i0">nel cor non può sentire&mdash;che sia lo tuo gustato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Scienzia acquisita&mdash;mortal sí dá ferita,<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;ella non è vestita&mdash;de core umiliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tuo magisterio&mdash;enforma el desiderio,<br /></span>
+<span class="i0">ensegna l&rsquo;evangelio&mdash;col breve tuo ensegnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che sempre ardi&mdash;e i tuoi coraggi inardi,<br /></span>
+<span class="i0">fai le lor lengue dardi&mdash;che passa onne corato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore grazioso,&mdash;amore delettoso,<br /></span>
+<span class="i0">amor suavetoso,&mdash;che &rsquo;l core hai saziato.<span class="pagenum"><a name="Page_188" id="Page_188">[Pg 188]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor ch&rsquo;ensegni l&rsquo;arte&mdash;che guadagni le parte,<br /></span>
+<span class="i0">de cielo fai le carte,&mdash;en pegno te n&rsquo;èi dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, fidel compagno,&mdash;amor, che mal se&rsquo; a cagno,<br /></span>
+<span class="i0">de pianto me fai bagno&mdash;ch&rsquo;io pianga el mio peccato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor dolce e suave,&mdash;de cielo, amor se&rsquo; chiave;<br /></span>
+<span class="i0">a porto meni nave&mdash;e campa el tempestato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che dái luce&mdash;ad omnia che luce,<br /></span>
+<span class="i0">la luce non è luce,&mdash;lume corporeato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Luce luminativa,&mdash;luce demostrativa,<br /></span>
+<span class="i0">non viene a l&rsquo;amativa&mdash;chi non è en te luminato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, lo tuo effetto&mdash;dá lume a lo &rsquo;ntelletto,<br /></span>
+<span class="i0">demóstrali l&rsquo;obietto&mdash;de l&rsquo;amativo amato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, lo tuo ardore&mdash;ad enflammar lo core<br /></span>
+<span class="i0">uniscil per amore&mdash;ne l&rsquo;obietto encarnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, vita secura,&mdash;riccheza senza cura,<br /></span>
+<span class="i0">piú ch&rsquo;en eterno dura&mdash;ed ultra smesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che dái forma&mdash;ad omnia c&rsquo;ha forma,<br /></span>
+<span class="i0">la forma tua reforma&mdash;l&rsquo;omo ch&rsquo;è deformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore puro e mondo,&mdash;amor saggio e iocondo,<br /></span>
+<span class="i0">amor alto e profondo&mdash;al cor che te s&rsquo;è dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor largo e cortese,&mdash;amor con larghe spese,<br /></span>
+<span class="i0">amor, con mense stese&mdash;fai star lo tuo affidato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lussuria fetente&mdash;fugata de la mente,<br /></span>
+<span class="i0">de castitá lucente,&mdash;mundizia adornato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tu se&rsquo; quel ama&mdash;donde lo cor te ama,<br /></span>
+<span class="i0">sitito con gran fama&mdash;el tuo enamorato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amoranza divina,&mdash;ai mali se&rsquo; medicina,<br /></span>
+<span class="i0">tu sani onne malina,&mdash;non sia tanto agravato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O lengua scotegiante,&mdash;come se&rsquo; stata osante<br /></span>
+<span class="i0">de farte tanto enante&mdash;parlar de tale stato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or pensa que n&rsquo;hai detto&mdash;de l&rsquo;amor benedetto,<br /></span>
+<span class="i0">onne lengua è en defetto&mdash;che de lui ha parlato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se onne lengue angeloro&mdash;che stanno en quel gran coro<br /></span>
+<span class="i0">parlando de tal foro,&mdash;parlaran scelenguato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ergo co non vergogni?&mdash;nel tuo parlar lo pogni,<br /></span>
+<span class="i0">lo suo laudar non giogni,&mdash;&rsquo;nante l&rsquo;hai blasfemato.<span class="pagenum"><a name="Page_189" id="Page_189">[Pg 189]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non te posso obedire&mdash;ch&rsquo;amor deggia tacire,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor voglio bandire,&mdash;fia che mo m&rsquo;esce &rsquo;l fiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non è condizione&mdash;che vada per ragione,<br /></span>
+<span class="i0">che passi la stagione&mdash;ch&rsquo;amor non sia clamato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Clama la lengua e &rsquo;l core:&mdash;Amore, amore, amore!<br /></span>
+<span class="i0">chi tace el tuo dolzore&mdash;lo cor li sia crepato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E ben credo che crepasse&mdash;lo cor che t&rsquo;assagiasse;<br /></span>
+<span class="i0">se amor non clamasse,&mdash;trovárese afogato.&mdash;<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_190" id="Page_190">[Pg 190]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXII" id="LXXXII"></a>LXXXII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima trova Dio in tutte creature<br /> per mezo de sensi</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor, divino amore,&mdash;perché m&rsquo;hai assediato?<br /></span>
+<span class="i0">Pare de me empazato,&mdash;non puoi de me posare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da cinque parte veggio&mdash;che m&rsquo;hai assediato:<br /></span>
+<span class="i0">audito, viso, gusto,&mdash;tatto ed odorato;<br /></span>
+<span class="i0">se esco, so pigliato,&mdash;non me te pos&rsquo;occultare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se io esco per lo viso,&mdash;ciò che veggio è amore,<br /></span>
+<span class="i0">en onne forma èi pento,&mdash;ed en onne colore;<br /></span>
+<span class="i0">represèntime allore&mdash;ch&rsquo;io te deggia albergare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se esco per la porta&mdash;per posarme en audire,<br /></span>
+<span class="i0">lo sono e que significa?&mdash;Representa te, sire;<br /></span>
+<span class="i0">per essa non può uscire&mdash;ciò cche odo è amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se esco per lo gusto,&mdash;onne sapor te clama:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Amor, divino amore,&mdash;amor pieno de brama;<br /></span>
+<span class="i0">amor preso m&rsquo;hai a l&rsquo;ama&mdash;per potere en me regnare.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se esco per la porta&mdash;che se chiama odorato,<br /></span>
+<span class="i0">en onne creatura&mdash;te ce trovo formato;<br /></span>
+<span class="i0">retorno vulnerato,&mdash;prendime a l&rsquo;odorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se esco per la porta&mdash;che se chiama lo tatto,<br /></span>
+<span class="i0">en onne creatura&mdash;te ce trovo retratto;<br /></span>
+<span class="i0">amor, e co so matto&mdash;de volerte mucciare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, io vo fugendo&mdash;de non darte el mio core,<br /></span>
+<span class="i0">veggio che me trasformi&mdash;e faime essere amore,<br /></span>
+<span class="i0">sí ch&rsquo;io non son allore&mdash;e non me posso artrovare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">S&rsquo;io veggio ad omo male&mdash;o defetto o tentato,<br /></span>
+<span class="i0">trasformome entro en lui&mdash;e face &rsquo;l mio cor penato;<br /></span>
+<span class="i0">amore smesurato,&mdash;e chi hai preso ad amare?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Prendeme a Cristo morto,&mdash;traime de mare al lito,<br /></span>
+<span class="i0">loco me fai penare&mdash;vedendol sí ferito;<br /></span>
+<span class="i0">perché l&rsquo;hai sofferito?&mdash;Per volerme sanare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_191" id="Page_191">[Pg 191]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXIII" id="LXXXIII"></a>LXXXIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amore de Cristo in croce,<br /> e como l&rsquo;anima desidera de
+morir con lui</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O dolce amore&mdash;c&rsquo;hai morto l&rsquo;amore,<br /></span>
+<span class="i0">prego che m&rsquo;occidi d&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor c&rsquo;hai menato&mdash;lo tuo enamorato<br /></span>
+<span class="i0">ad cusí forte morire,<br /></span>
+<span class="i0">perché &rsquo;l facesti&mdash;ché non volesti<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io dovesse perire?<br /></span>
+<span class="i0">Non me parcire,&mdash;non voler soffrire<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non moia abracciato d&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se non perdonasti&mdash;a quel che sí amasti,<br /></span>
+<span class="i0">como a me vòi perdonare?<br /></span>
+<span class="i0">Segno è, se m&rsquo;ami,&mdash;che tu me c&rsquo;enami<br /></span>
+<span class="i0">como pesce che non pò scampare.<br /></span>
+<span class="i0">E non perdonare,&mdash;ca el m&rsquo;è en amare<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io moia anegato en amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amore sta appeso,&mdash;la croce l&rsquo;ha preso<br /></span>
+<span class="i0">e non lassa partire.<br /></span>
+<span class="i0">Vocce currendo&mdash;e mo me cce appendo,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non possa smarrire.<br /></span>
+<span class="i0">Ca lo fugire&mdash;faríame sparire,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non sería scritto en amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O croce, io m&rsquo;apicco&mdash;ed ad te m&rsquo;aficco,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io gusti morendo la vita.<br /></span>
+<span class="i0">Ché tu ne se&rsquo; ornata,&mdash;o morte melata;<br /></span>
+<span class="i0">tristo che non t&rsquo;ho sentita!<br /></span>
+<span class="i0">O alma sí ardita&mdash;d&rsquo;aver sua ferita,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io moia accorato d&rsquo;amore.<span class="pagenum"><a name="Page_192" id="Page_192">[Pg 192]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vocce currendo,&mdash;en croce legendo<br /></span>
+<span class="i0">nel libro che c&rsquo;è ensanguinato.<br /></span>
+<span class="i0">Ca essa scrittura&mdash;me fa en natura<br /></span>
+<span class="i0">ed en filosofia conventato.<br /></span>
+<span class="i0">O libro signato&mdash;che dentro se&rsquo; aurato,<br /></span>
+<span class="i0">e tutto fiorito d&rsquo;amore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">O amor d&rsquo;agno,&mdash;magior che mar magno,<br /></span>
+<span class="i0">e chi de te dir porría?<br /></span>
+<span class="i0">A chi c&rsquo;è anegato&mdash;de sotto e da lato<br /></span>
+<span class="i0">e non sa dove sia,<br /></span>
+<span class="i0">e la pazia&mdash;gli par ritta via<br /></span>
+<span class="i0">de gire empazato d&rsquo;amore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_193" id="Page_193">[Pg 193]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXIV" id="LXXXIV"></a>LXXXIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como è somma sapienzia essere reputato pazo<br /> per l&rsquo;amor de Cristo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Senno me pare e cortesia&mdash;empazir per lo bel Messia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ello me sa sí gran sapere&mdash;a chi per Dio vol empazire,<br /></span>
+<span class="i0">en Parige non se vidde&mdash;ancor sí gran filosofia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi per Cristo va empazato,&mdash;par afflitto e tribulato;<br /></span>
+<span class="i0">ma è maestro conventato&mdash;en natura e teologia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi per Cristo ne va pazo,&mdash;a la gente sí par matto;<br /></span>
+<span class="i0">chi non ha provato el fatto&mdash;pare che sia fuor de la via.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi vol entrare en questa scola,&mdash;troverá dottrina nova;<br /></span>
+<span class="i0">la pazia, chi non la prova,&mdash;giá non sa que ben se sia.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi vol entrar en questa danza,&mdash;trova amor d&rsquo;esmesuranza;<br /></span>
+<span class="i0">cento dí de perdonanza&mdash;a chi li dice villania.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma chi va cercando onore,&mdash;non è degno del suo amore,<br /></span>
+<span class="i0">ché Iesú fra doi latrone&mdash;en mezo la croce staía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma chi cerca per vergogna,&mdash;ben me par che cetto iogna;<br /></span>
+<span class="i0">iá non vada piú a Bologna&mdash;a &rsquo;mparar altra mastria.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_194" id="Page_194">[Pg 194]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXV" id="LXXXV"></a>LXXXV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como se deve amar cristo liberalmente<br /> como esso amò noi</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O amor che m&rsquo;ami,&mdash;prendime a li toi ami,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io ami co so amato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor che ami&mdash;e non trovi chi t&rsquo;ami,<br /></span>
+<span class="i0">chi sal per li toi rami&mdash;sempre se chiama engrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O engrato nobile,&mdash;sommerso en ammirabile,<br /></span>
+<span class="i0">non puoi salire equabile&mdash;d&rsquo;amore adoguagliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amore attivo&mdash;che non trovi passivo,<br /></span>
+<span class="i0">che venga a l&rsquo;amativo&mdash;d&rsquo;amor purificato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor c&rsquo;hai nome amo,&mdash;plural mai non trovamo,<br /></span>
+<span class="i0">da te fonte gustamo,&mdash;amor da te spirato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, mostrame el como,&mdash;ché &rsquo;l quanto, non è omo<br /></span>
+<span class="i0">che nol somerga el somo&mdash;del quanto smesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;El como te mostrai&mdash;quando me encarnai,<br /></span>
+<span class="i0">per te peregrinai&mdash;en croce consumato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El quanto armáse en sete,&mdash;ché non for mai aprete<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altissime secrete&mdash;en subietto finato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non reman dal daiente,&mdash;ma dal recipiente,<br /></span>
+<span class="i0">non è sufficiente&mdash;a Dio nullo creato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo enfinito amare,&mdash;finito en demostrare,<br /></span>
+<span class="i0">la mostra terminare&mdash;in amor sterminato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En quilli amorosi abissi&mdash;gli santi son sommersi,<br /></span>
+<span class="i0">dentro e da fore oppressi&mdash;d&rsquo;amore spelagato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;alteza è infinita,&mdash;longeza non compíta,<br /></span>
+<span class="i0">largeza sterminata,&mdash;profondo sprofondato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non puòtte piú l&rsquo;amore&mdash;mostrar fatto maggiore,<br /></span>
+<span class="i0">che farme lo minore&mdash;en degli omini deiettato.<span class="pagenum"><a name="Page_195" id="Page_195">[Pg 195]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Qual pazo vorria fare,&mdash;per formicaio campare,<br /></span>
+<span class="i0">en formica tornare&mdash;per formicaio campato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Maggior fo mia stoltizia&mdash;la grande alteza mia<br /></span>
+<span class="i0">de prender questa via&mdash;de farme om penato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Io non te amai per mene,&mdash;&rsquo;nante te amai per tene,<br /></span>
+<span class="i0">non me crebbe bene&mdash;del mio fatigato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per te non fui maggiore,&mdash;né senza te minore,<br /></span>
+<span class="i0">trasseme l&rsquo;amore&mdash;che fusse reformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se m&rsquo;ami per aver gloria,&mdash;mercenaia hai memoria;<br /></span>
+<span class="i0">attento stai a mia solia&mdash;pur del remunerato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non m&rsquo;ami per amore,&mdash;ché &rsquo;l prezo te sta en core;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l prezo ne trai fuore,&mdash;l&rsquo;amor tuo è anichilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se la tua utilitate&mdash;te trae ad amorositate,<br /></span>
+<span class="i0">poco d&rsquo;aversitate&mdash;te fa l&rsquo;amor cagnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se l&rsquo;amore è libero&mdash;che non sia avaro albitrio,<br /></span>
+<span class="i0">gentil fa desiderio&mdash;non condizionato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non c&rsquo;è condizione&mdash;né messa per ragione,<br /></span>
+<span class="i0">è fatta l&rsquo;unione&mdash;che non veste vergato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da l&rsquo;amativo amabile&mdash;esce l&rsquo;amor mirabile,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amore è poi durabile&mdash;semper in idem stato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_196" id="Page_196">[Pg 196]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXVI" id="LXXXVI"></a>LXXXVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima dimanda perdonanza<br /> de l&rsquo;offensione e gusto
+d&rsquo;amore</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor dolce senza pare&mdash;sei tu, Cristo, per amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu sei amor che coniugni,&mdash;cui piú ami spesso pugni;<br /></span>
+<span class="i0">onne piaga, poi che l&rsquo;ugni,&mdash;senza unguento fai sanare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tu non abandoni&mdash;chi t&rsquo;offende, sí perdoni;<br /></span>
+<span class="i0">e de gloria encoroni&mdash;chi se sa umiliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, fanne perdonanza&mdash;de la nostra offensanza,<br /></span>
+<span class="i0">e de la tua dolce amanza&mdash;fanne um poco assagiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dolce Iesú amoroso,&mdash;piú che manna saporoso,<br /></span>
+<span class="i0">sopra noi sie pietoso,&mdash;Signor, non n&rsquo;abandonare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor grande, dolce e fino,&mdash;increato sei divino,<br /></span>
+<span class="i0">tu che fai lo serafino&mdash;de tua gloria enflammare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cherubin ed altri cori,&mdash;apostoli e dottori,<br /></span>
+<span class="i0">martiri e confessori,&mdash;vergene fai iocundare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Patriarche e profete&mdash;tu tragisti da la rete;<br /></span>
+<span class="i0">de te, amor, áver tal sete,&mdash;non se crédor mai saziare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dolce amor, tanto n&rsquo;ame,&mdash;al tuo regno sempre clame,<br /></span>
+<span class="i0">saziando d&rsquo;onne fame,&mdash;tanto sei dolce a gustare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, chi de te ben pensa,&mdash;giammai non déi far offensa;<br /></span>
+<span class="i0">tu sei fruttuosa mensa&mdash;en cui ne devem gloriare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nella croce lo mostrasti,&mdash;amor, quanto tu n&rsquo;amasti;<br /></span>
+<span class="i0">ché per noi te umiliasti&mdash;e lassasti cruciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor grande fuor misura,&mdash;tu promission secura,<br /></span>
+<span class="i0">de cui nulla creatura&mdash;d&rsquo;amar non se può scusare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dáite a chi te vol avere,&mdash;tu te vien a proferire,<br /></span>
+<span class="i0">amor, non te puoi tenere&mdash;a chi te sa ademandare.<span class="pagenum"><a name="Page_197" id="Page_197">[Pg 197]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ademando te amoroso,&mdash;dolce Iesú pietoso,<br /></span>
+<span class="i0">che me specchi el cor gioioso&mdash;de te solo, amor, pensare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo pensar de te, amore,&mdash;fa enebriar lo core,<br /></span>
+<span class="i0">vol fugir onne rumore&mdash;per poterte contemplare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Contemplando te, solazo,&mdash;pargli tutto &rsquo;l mondo laccio,<br /></span>
+<span class="i0">regemento fa de pazo&mdash;a chi non sa el suo affare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu se&rsquo; amor de cortesia,&mdash;en te non è villania,<br /></span>
+<span class="i0">dámmete, amor, vita mia,&mdash;non me far tanto aspettare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_198" id="Page_198">[Pg 198]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXVII" id="LXXXVII"></a>LXXXVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De l&rsquo;amor divino la misura del quale è incognita</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che ami tanto,&mdash;ch&rsquo;io non so dir lo quanto<br /></span>
+<span class="i0">del como esmesurato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La mesura se lamenta&mdash;del como esmesurato,<br /></span>
+<span class="i0">sua ragion vole a distenta&mdash;parli l&rsquo;amor tribulato;<br /></span>
+<span class="i0">la smesuranza s&rsquo;è levata,&mdash;messo ha el freno a la mesura,<br /></span>
+<span class="i0">non faccia sommergetura,&mdash;ché non sería piú comportato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo sapor de sapienza&mdash;l&rsquo;affetto sí ha sotterrato,<br /></span>
+<span class="i0">lo lume de intelligenza&mdash;udite tratto c&rsquo;ha pensato:<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;affetto sí ha pigliato&mdash;ed hallo messo en pregione,<br /></span>
+<span class="i0">sottomesso a la ragione,&mdash;loco l&rsquo;ha terrafinato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;affetto, poi ch&rsquo;è en pregione,&mdash;piange con gran desianza;<br /></span>
+<span class="i0">nullo consólo se vol dare&mdash;de la preterita offensanza,<br /></span>
+<span class="i0">de chi gli ha tolta la speranza&mdash;poi la comenza a biastemare,<br /></span>
+<span class="i0">e non se vol consolare&mdash;sí sta en sé contaminato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor contaminato,&mdash;tutto pieno de furore,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;onne tempo hai mormorato,&mdash;ène entrato en possessore;<br /></span>
+<span class="i0">la iustizia ch&rsquo;è assessore,&mdash;sí t&rsquo;ha preso a condennare,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;onne officio te privare,&mdash;ché non sai far bon iudicato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La iustizia sí è presa&mdash;da lo senno del sapere,<br /></span>
+<span class="i0">una ragion gli è commessa&mdash;che non degia preterire,<br /></span>
+<span class="i0">la scienzia far tacere&mdash;ed onne atto alienare,<br /></span>
+<span class="i0">e le virtute esaltare,&mdash;se non sería excomunicato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O amor ch&rsquo;èi tempestoso,&mdash;ch&rsquo;en te non fai recetto,<br /></span>
+<span class="i0">ètte sottratto el prestato,&mdash;conquassato sta l&rsquo;aspetto;<br /></span>
+<span class="i0">ma el desio del diletto&mdash;abracciato ha el disiare,<br /></span>
+<span class="i0">con lo vile en sé vilare&mdash;non vederse en sé vilato.<span class="pagenum"><a name="Page_199" id="Page_199">[Pg 199]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O audito senza audito,&mdash;che en te non hai clamore,<br /></span>
+<span class="i0">entelletto senza viso&mdash;hai anegato onne valore;<br /></span>
+<span class="i0">non hai en te possessore,&mdash;da altri non èi posseduto,<br /></span>
+<span class="i0">onne atto sí t&rsquo;è renduto,&mdash;sí sta l&rsquo;amore affissato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;odorato t&rsquo;è renduto,&mdash;non sai dir que è delettare,<br /></span>
+<span class="i0">lo sapore è fatto muto,&mdash;non sai dir piú que è gustare;<br /></span>
+<span class="i0">lo silenzio ce appare,&mdash;ché gli è tolto onne lenguaio;<br /></span>
+<span class="i0">allor par giá quietaio,&mdash;vive en sé ben roborato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutti gli atti vecchi e novi&mdash;en un nichilo son fondate,<br /></span>
+<span class="i0">son formati senza forma,&mdash;non han termen né quantitate,<br /></span>
+<span class="i0">uniti con la veritate;&mdash;coronato sta l&rsquo;affetto,<br /></span>
+<span class="i0">quietato lo &rsquo;ntelletto,&mdash;nell&rsquo;amore trasformato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_200" id="Page_200">[Pg 200]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXVIII" id="LXXXVIII"></a>LXXXVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como in l&rsquo;omo perfetto sono figurate le tre ierarchie<br /> con li novi
+cori de angeli</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;omo che può la sua lengua domare,<br /></span>
+<span class="i0">grande me pare che agia signoria;<br /></span>
+<span class="i0">ché raro parlamento può l&rsquo;om fare<br /></span>
+<span class="i0">che de peccar non agia alcuna via;<br /></span>
+<span class="i0">agiome pensato de parlare,<br /></span>
+<span class="i0">reprendomi, ché faccio gran follía;<br /></span>
+<span class="i0">ca senno en me non sento né affare<br /></span>
+<span class="i0">a far devere grande diceria;<br /></span>
+<span class="i0">ma lo volere sforza el ragionare<br /></span>
+<span class="i0">preso ha lo freno e tiello en sua balía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Però me sería meglio lo tacere,<br /></span>
+<span class="i0">ma veggio ch&rsquo;io non lo posso ben fare;<br /></span>
+<span class="i0">però parlo e dico el mio parere<br /></span>
+<span class="i0">ed a correzione ne voglio stare;<br /></span>
+<span class="i0">pregove tutti che vi sia en piacere<br /></span>
+<span class="i0">de volere lo mio ditto ascoltare,<br /></span>
+<span class="i0">e recurriamo a Dio en cui è &rsquo;l sapere<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;asina de Balaam fece parlare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;ello me dia alcuna cosa dire<br /></span>
+<span class="i0">che sia sua laude e a noi possa giovare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pareme che l&rsquo;omo sia creato<br /></span>
+<span class="i0">a la imagine di Dio e semiglianza;<br /></span>
+<span class="i0">lo paradiso pareme ordinato<br /></span>
+<span class="i0">de nove orden d&rsquo;angeli en ordenanza;<br /></span>
+<span class="i0">en tre ierarchie è el loro stato<br /></span>
+<span class="i0">de quella beatissima adunanza,<span class="pagenum"><a name="Page_201" id="Page_201">[Pg 201]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">or facciamo che l&rsquo;uomo sia en stato<br /></span>
+<span class="i0">che truove en sé quella concordanza;<br /></span>
+<span class="i0">e pareme d&rsquo;averlo retrovato,<br /></span>
+<span class="i0">se io non fallo nella mia cuitanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tre ierarchie ha l&rsquo;omo perfetto:<br /></span>
+<span class="i0">la prima si è ben encomenzare;<br /></span>
+<span class="i0">lo secondo stato è piú eletto<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en megliorar fa l&rsquo;om perseverare;<br /></span>
+<span class="i0">ottimo lo terzo sopra eletto,<br /></span>
+<span class="i0">omo che consuma en ben finare;<br /></span>
+<span class="i0">non se ne trovò ancor decetto<br /></span>
+<span class="i0">chi con questi tre volse albergare,<br /></span>
+<span class="i0">molto me ne trovo en gran defetto<br /></span>
+<span class="i0">ché io al primo ancor non volse entrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aggiome veduto e ben pensato<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;uom perfetto a l&rsquo;arbor se figura,<br /></span>
+<span class="i0">che, quanto piú profondo è radicato,<br /></span>
+<span class="i0">tanto è piú forte ad onne rea fortura;<br /></span>
+<span class="i0">de vil corteccia veggiolo amantato,<br /></span>
+<span class="i0">conservace l&rsquo;umore e la natura,<br /></span>
+<span class="i0">de rami, foglie e frutto è adornato<br /></span>
+<span class="i0">lavora d&rsquo;onne tempo senza mura;<br /></span>
+<span class="i0">da poi che &rsquo;l frutto hacce appicciato,<br /></span>
+<span class="i0">conservalo, nutrica e poi el matura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La fossa dove questo arbor se planta<br /></span>
+<span class="i0">parme la profonda umilitate;<br /></span>
+<span class="i0">ché se la radicina loco achianta,<br /></span>
+<span class="i0">engrossace ad trar l&rsquo;umiditate,<br /></span>
+<span class="i0">e fa l&rsquo;arbor crescere ed enalta,<br /></span>
+<span class="i0">non teme freddo né nulla siccitate;<br /></span>
+<span class="i0">standoce gli ucelli, loco canta,<br /></span>
+<span class="i0">esbernace con grande suavitate,<br /></span>
+<span class="i0">nascondece lo nido e sí l&rsquo;amanta,<br /></span>
+<span class="i0">che non se veggia a sua contrarietate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo ceppo che la radice sí divide<br /></span>
+<span class="i0">pareme la fede che è formata,<span class="pagenum"><a name="Page_202" id="Page_202">[Pg 202]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">e le radice dodece ce vide,<br /></span>
+<span class="i0">gli articoli con essa congregata;<br /></span>
+<span class="i0">se ensemora non gli tien, la conquide<br /></span>
+<span class="i0">deguasta l&rsquo;arbor tutta conquassata,<br /></span>
+<span class="i0">se ensemora l&rsquo;abracci, sí te ride,<br /></span>
+<span class="i0">allítate nella buona contrata,<br /></span>
+<span class="i0">e cámpate dal loco o&rsquo; s&rsquo;allide<br /></span>
+<span class="i0">quilli che la tengono viliata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo stipite ch&rsquo;en alto se depone<br /></span>
+<span class="i0">pareme l&rsquo;altissima speranza,<br /></span>
+<span class="i0">divide da la terra tua magione,<br /></span>
+<span class="i0">condúcetela en ciel la vicinanza;<br /></span>
+<span class="i0">se loco ce demori onne stagione<br /></span>
+<span class="i0">gaudio ce trovi en abundanza;<br /></span>
+<span class="i0">cerchi la citade per regione,<br /></span>
+<span class="i0">cantasi lo canto de alegranza,<br /></span>
+<span class="i0">párete lo mondo una pregione,<br /></span>
+<span class="i0">videlo pieno de grande fallanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lá &rsquo;ve gli rami hanno nascimento<br /></span>
+<span class="i0">pareme che sia la caritate;<br /></span>
+<span class="i0">la prima ierarchia è &rsquo;l comenzamento,<br /></span>
+<span class="i0">tre rami ce trovi en unitate;<br /></span>
+<span class="i0">destenguese per bello ordenamento<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna en sua proprietate;<br /></span>
+<span class="i0">grande trovi en loro comenzamento<br /></span>
+<span class="i0">pensando nella loro varietate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;uno senza l&rsquo;altro è sviamento<br /></span>
+<span class="i0">e non verria a compíta veritate.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo primo ramo d&rsquo;esto encomenzare,<br /></span>
+<span class="i0">lo qual al primo orden se figura,<br /></span>
+<span class="i0">angeli sí audimo nominare,<br /></span>
+<span class="i0">sí come n&rsquo;amaestra la Scrittura;<br /></span>
+<span class="i0">angelo se vole enterpretare<br /></span>
+<span class="i0">messo nobilissimo en natura,<br /></span>
+<span class="i0">messo che ne l&rsquo;alma pòi trovare;<br /></span>
+<span class="i0">paiome gli pensier senza fallura,<span class="pagenum"><a name="Page_203" id="Page_203">[Pg 203]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">lo Spirito santo halli ad inspirare<br /></span>
+<span class="i0">che nullo gli pò aver per sua fattura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che se&rsquo; stato assai nello pensiere,<br /></span>
+<span class="i0">che de lo star con Dio hai costumanza,<br /></span>
+<span class="i0">lo diletto méttete a vedere<br /></span>
+<span class="i0">gli ben c&rsquo;hai recevuti en abundanza,<br /></span>
+<span class="i0">e chi se&rsquo; tu per cui volse morire,<br /></span>
+<span class="i0">che rotta gli hai la fede e la lianza,<br /></span>
+<span class="i0">e che esso Signor volse soffrire<br /></span>
+<span class="i0">da me peccatore tanta offensanza;<br /></span>
+<span class="i0">de vergogna vogliomene vestire,<br /></span>
+<span class="i0">non trovo loco ne la mia cuitanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De lo pensiere nasce un desio,<br /></span>
+<span class="i0">che el secondo ramo puoi appellare;<br /></span>
+<span class="i0">arcangeli figura, como creio,<br /></span>
+<span class="i0">che summi messi puoti enterpretare;<br /></span>
+<span class="i0">de pianger non trovo unqua remeio,<br /></span>
+<span class="i0">enfiase lo core a suspirare,<br /></span>
+<span class="i0">ed ov&rsquo;è &rsquo;l mio Signor ch&rsquo;io non lo veio?<br /></span>
+<span class="i0">derrata so ch&rsquo;el volse comperare;<br /></span>
+<span class="i0">respondemi, Signor, c&rsquo;altro non cheio;<br /></span>
+<span class="i0">desidero morir per te amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La lezione damme una ensegna<br /></span>
+<span class="i0">ca, se voglio trovar lo mio Signore,<br /></span>
+<span class="i0">ad opera compíta opo è ch&rsquo;io vegna,<br /></span>
+<span class="i0">se vol che viva e cresca lo suo amore;<br /></span>
+<span class="i0">lo terzo ramo mostrame ed assegna<br /></span>
+<span class="i0">nome de virtute per dottore;<br /></span>
+<span class="i0">chi questo ramo prende, bene aregna,<br /></span>
+<span class="i0">albergalo con l&rsquo;altro emperadore,<br /></span>
+<span class="i0">e de viver prende una convegna<br /></span>
+<span class="i0">che sempre va crescendo per fervore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La seconda ierarchia, co a me pare,<br /></span>
+<span class="i0">che en tre distinzione è ordinata,<br /></span>
+<span class="i0">che nella prima non puoi dimorare;<br /></span>
+<span class="i0">se con questa non fai tua giornata,<span class="pagenum"><a name="Page_204" id="Page_204">[Pg 204]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">con l&rsquo;impedimenti opo t&rsquo;è pugnare;<br /></span>
+<span class="i0">se vol che vada en pace la contrata,<br /></span>
+<span class="i0">li cinque sensi opo t&rsquo;è domare<br /></span>
+<span class="i0">che la morte al core hanno ministrata;<br /></span>
+<span class="i0">dominazione si può appellare<br /></span>
+<span class="i0">questa signoria cusí beata.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo secondo ramo è principato,<br /></span>
+<span class="i0">en elle creature ordinamento,<br /></span>
+<span class="i0">che ciò che vede ed ode ed ha pensato,<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna rieca suo consolamento,<br /></span>
+<span class="i0">laudando lo Signor che l&rsquo;ha creato<br /></span>
+<span class="i0">per sua pietate e piacemento;<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna conserva lo suo stato,<br /></span>
+<span class="i0">reprèndete c&rsquo;hai fatto fallimento,<br /></span>
+<span class="i0">consèrvate lo core en uno stato<br /></span>
+<span class="i0">che sempre de Dio trovi pascimento.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le vizia, che stanno a la nascosta,<br /></span>
+<span class="i0">ciascuno se briga de aiutare,<br /></span>
+<span class="i0">de non lassar l&rsquo;albergo fanno rosta,<br /></span>
+<span class="i0">ciascuno se briga de esforzare;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;orden de le potestá se cci acosta,<br /></span>
+<span class="i0">tutte le virtude fa congregare:<br /></span>
+<span class="i0">la battaglia dura sí s&rsquo;è mosta<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;una contro l&rsquo;altra a preliare;<br /></span>
+<span class="i0">le vizia sí fugono la iosta,<br /></span>
+<span class="i0">lassan lo campo e brigan de mucciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;umilitate la superbia vide,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;un alto monte sí l&rsquo;ha tralipata;<br /></span>
+<span class="i0">la envidia, vedendo, sí se allide,<br /></span>
+<span class="i0">la caritade l&rsquo;arde ed ha brusata;<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;ira, ciò sentendo, sí se occide,<br /></span>
+<span class="i0">la mansuetude sí l&rsquo;ha strangulata;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;accidia, che unqua mai non ride,<br /></span>
+<span class="i0">iustizia l&rsquo;ha troppo ben frustata;<br /></span>
+<span class="i0">avarizia, c&rsquo;ha morti li suoi rede,<br /></span>
+<span class="i0">la pietate sí l&rsquo;ha scorticata.<span class="pagenum"><a name="Page_205" id="Page_205">[Pg 205]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lussuria sí sta molto adornata,<br /></span>
+<span class="i0">pensa per sua belleza de campare;<br /></span>
+<span class="i0">ma la castitate l&rsquo;ha accorata,<br /></span>
+<span class="i0">molto dura morte gli fa fare;<br /></span>
+<span class="i0">ed en un pilo sí l&rsquo;ha sotterrata,<br /></span>
+<span class="i0">e loco agli vermi fala devorare;<br /></span>
+<span class="i0">la gola sí n&rsquo;è molto empaurata,<br /></span>
+<span class="i0">discrezione volese amantare;<br /></span>
+<span class="i0">ma la temperanza l&rsquo;ha pigliata,<br /></span>
+<span class="i0">tienla en pregione e fálase enfrenare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi che le virtute hanno venciuto,<br /></span>
+<span class="i0">ordenano d&rsquo;aver la signoria;<br /></span>
+<span class="i0">lo terzo stato claman per aiuto,<br /></span>
+<span class="i0">ché, senza lui, prendon mala via;<br /></span>
+<span class="i0">cercano la Scrittura, han envenuto<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; lo Signor de riposar desia,<br /></span>
+<span class="i0">concordia sí hanno conceputo,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en trono de lo &rsquo;mperio segga dia;<br /></span>
+<span class="i0">el per elezione l&rsquo;hanno elegiuto<br /></span>
+<span class="i0">che rega e tenga tutta la bailía.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le virtute fanno petizione<br /></span>
+<span class="i0">a la signoria que deggian fare,<br /></span>
+<span class="i0">ché ciascuna vol la sua ragione,<br /></span>
+<span class="i0">ed estatuto vogliono ordenare;<br /></span>
+<span class="i0">de la concordia trovan la magione,<br /></span>
+<span class="i0">lá &rsquo;v&rsquo;ella co lloro deggia reposare,<br /></span>
+<span class="i0">e discordia mettono en pregione,<br /></span>
+<span class="i0">che onne ben faceva deguastare;<br /></span>
+<span class="i0">ed onne tempo vogliono ragione<br /></span>
+<span class="i0">e nullo feriato voglion fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Concordia non può bene regnare,<br /></span>
+<span class="i0">se de sapere non ha condimento;<br /></span>
+<span class="i0">lo secondo ramo fonno clamare<br /></span>
+<span class="i0">che de sapere ha l&rsquo;amaestramento;<br /></span>
+<span class="i0">cherubini vogliono abracciare,<br /></span>
+<span class="i0">contemplando el Signor per vedemento,<span class="pagenum"><a name="Page_206" id="Page_206">[Pg 206]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">ed en sua scola voglion demorare,<br /></span>
+<span class="i0">che da lui recevan lo convento;<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;ntelletto volsece apicciare,<br /></span>
+<span class="i0">ché de legere ha forte entendemento.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché, quanto piú el sapere va crescendo,<br /></span>
+<span class="i0">tanto piú trova en Dio la smesuranza;<br /></span>
+<span class="i0">lo &rsquo;ntendemento vasse devencendo,<br /></span>
+<span class="i0">anegalo en profondo per usanza<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;ordene serafico, apparendo<br /></span>
+<span class="i0">nello &rsquo;nfocato viver per amanza;<br /></span>
+<span class="i0">questo defetto vásecce ademplendo,<br /></span>
+<span class="i0">abraccian lo Signor per desianza<br /></span>
+<span class="i0">e cusí sempremai lo va tenendo,<br /></span>
+<span class="i0">en ciò la caritate ha consumanza.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or preghiamo lo Signore potente<br /></span>
+<span class="i0">che per sua bontade e cortesia<br /></span>
+<span class="i0">esso dirizi sí la nostra mente,<br /></span>
+<span class="i0">che sempre tengam la diritta via;<br /></span>
+<span class="i0">sí ch&rsquo;en futuro non siam perdente<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;aver en cielo la sua compagnia;<br /></span>
+<span class="i0">molto se porrá tener dolente<br /></span>
+<span class="i0">chi nello &rsquo;nferno fatt&rsquo;ha albergaria,<br /></span>
+<span class="i0">ché sempre viverá en fuoco ardente;<br /></span>
+<span class="i0">campene noi la Vergene Maria. Amen.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_207" id="Page_207">[Pg 207]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="LXXXIX" id="LXXXIX"></a>LXXXIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Arbore dell&rsquo;amore divino</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Un arbore è da Dio plantato&mdash;lo qual amor è nominato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O tu, omo, che c&rsquo;èi salito,&mdash;dimme en que forma èi tu gito,<br /></span>
+<span class="i0">perché &rsquo;l viagio me sia aprito,&mdash;ché sto en terra otenebrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se &rsquo;l te dico, poco vento&mdash;mo m&rsquo;encasca, sí sto lento!<br /></span>
+<span class="i0">ancora non agio vento,&mdash;&rsquo;nante so molto tempestato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Giá non è tua questa storia&mdash;&rsquo;nante è a Dio tutta gloria;<br /></span>
+<span class="i0">non me trovo en mia memoria&mdash;che tu per arte l&rsquo;aggi acquistato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se &rsquo;l me dice, mo pò avenire&mdash;che mo me fai de loto uscire,<br /></span>
+<span class="i0">se per te vengo a Dio servire&mdash;a Dio m&rsquo;averai guadagnato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;A laude de Dio lo te dico&mdash;e per avermete ad amico:<br /></span>
+<span class="i0">empaurato dal Nemico,&mdash;fui a questo arbore menato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con la mente ci aguardai,&mdash;e de salir m&rsquo;enfiammai,<br /></span>
+<span class="i0">fui da pede ed io &rsquo;l mirai&mdash;ch&rsquo;era tanto smesurato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Li rami erano en tanta altura,&mdash;non ne posso dir mesura;<br /></span>
+<span class="i0">lo pedale en dirittura&mdash;era tutto desnodato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da nulla parte non vedea&mdash;co salire ce potea,<br /></span>
+<span class="i0">se non da un ramo che pendea&mdash;ch&rsquo;era a terra repiegato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo era un rametello&mdash;ch&rsquo;era molto poverello,<br /></span>
+<span class="i0">umilitate era segello&mdash;de questo ramo desprezato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Adviáme per salire,&mdash;fóme ditto:&mdash;Non venire,<br /></span>
+<span class="i0">se non te brighi de partire&mdash;da onne mortal peccato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Venneme contrizione,&mdash;lavaime con confessione,<br /></span>
+<span class="i0">e feci satisfazione,&mdash;co da Dio me fo donato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Al salire retornando,&mdash;e nel mio cor gía pensando<br /></span>
+<span class="i0">e gía molto dubitando&mdash;del salir afatigato.<span class="pagenum"><a name="Page_208" id="Page_208">[Pg 208]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pregai Dio devotamente&mdash;ch&rsquo;al salir me fos iuvente,<br /></span>
+<span class="i0">ca, senza lui, non è niente&mdash;de tutto quel ch&rsquo;avea pensato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da ciel me venne una vuce&mdash;e disse:&mdash;Ségnate con cruce,<br /></span>
+<span class="i0">e piglia el ramo de la luce&mdash;lo qual a Dio è molto a grato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con la croce me signai,&mdash;e lo ramo sí pigliai,<br /></span>
+<span class="i0">tutto lo core ci afittai&mdash;sí ch&rsquo;en alto fui levato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi, levato en tanta altura,&mdash;trovai amor de dirittura,<br /></span>
+<span class="i0">lo qual me tolse onne paura&mdash;onde el mio cor era tentato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Encontenente ch&rsquo;io fui gionto,&mdash;non me lassò figer ponto<br /></span>
+<span class="i0">de far sopra me un gionto&mdash;en un ramo sopra me plantato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi ch&rsquo;en quel ramo fui salito,&mdash;che da man ritta era insíto,<br /></span>
+<span class="i0">de suspiri fui ferito,&mdash;luce de lo sponso dato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da l&rsquo;altra parte volse &rsquo;l viso&mdash;e ne l&rsquo;altro ramo fui affiso,<br /></span>
+<span class="i0">e l&rsquo;amor me fece riso&mdash;però che m&rsquo;avea sí mutato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ed io, sopra me guardanno,&mdash;doi rami ce vidde entanno,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;uno ha nome perseveranno,&mdash;l&rsquo;altro amor continuato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Salendo su cresi posare,&mdash;l&rsquo;amor non me lassò finare,<br /></span>
+<span class="i0">de sopra me féme guardare&mdash;en un ramo sopra me fermato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Salendo su sí resedea,&mdash;le poma scritte ce pendea,<br /></span>
+<span class="i0">le lacrime ch&rsquo;amor facea,&mdash;ché lo sponso gli era sí celato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da l&rsquo;altra parte volse &rsquo;l core&mdash;vidde el ramo de l&rsquo;ardore,<br /></span>
+<span class="i0">passando l&rsquo;ha sentito amore&mdash;che m&rsquo;avea sí rescaldato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stando loco non finava,&mdash;l&rsquo;amor molto m&rsquo;encalzava,<br /></span>
+<span class="i0">de menar me lá &rsquo;ve stava&mdash;en un ramo sopra me esaltato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Poi ch&rsquo;en quel ramo me alzasse,&mdash;scritto era ch&rsquo;io me odiasse,<br /></span>
+<span class="i0">perché tutto amor portasse&mdash;a quel Signor che m&rsquo;ha creato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Al ramo da l&rsquo;altra parte&mdash;trasseme amor per arte<br /></span>
+<span class="i0">a lo contemplar che sparte&mdash;lo cor d&rsquo;onne amaricato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A lo ramo de piú alteza&mdash;sí fui tratto con lebeza,<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; languisce en alegreza&mdash;sentendo d&rsquo;amor con odorato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da l&rsquo;altra parte pusi mente,&mdash;vidi ramo ante me piacente,<br /></span>
+<span class="i0">passando l&rsquo;ardor pongnente&mdash;ferendo al cor l&rsquo;ha stemperato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Stemperato de tal foco,&mdash;lo mio cor non avea loco,<br /></span>
+<span class="i0">fui furato a poco a poco&mdash;en el ramo sopra me fidato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto d&rsquo;amor fui ferito,&mdash;ch&rsquo;en quel ramo fui rapito<br /></span>
+<span class="i0">o&rsquo; lo mio sponso fo apparito&mdash;e con lui fui abracciato.<span class="pagenum"><a name="Page_209" id="Page_209">[Pg 209]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En me medesmo venni mino,&mdash;menato en quel ramo divino,<br /></span>
+<span class="i0">tanto viddi cosa en pino,&mdash;che lo cor ce fo anegato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">A le laude del Signore&mdash;ditto t&rsquo;aggio el suo tenore;<br /></span>
+<span class="i0">se vol salire, or pone &rsquo;l core&mdash;a tutto quel ch&rsquo;agio parlato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En el arbor de contemplare&mdash;chi voi salir, non dé&rsquo; posare,<br /></span>
+<span class="i0">pensier, parole e fatti fare&mdash;ed ita sempre esercitare<a name="FNanchor_3_3" id="FNanchor_3_3"></a><a href="#Footnote_3_3" class="fnanchor">[3]</a>.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_210" id="Page_210">[Pg 210]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_3_3" id="Footnote_3_3"></a><a href="#FNanchor_3_3"><span class="label">[3]</span></a> Agionto en alcuni libri:
+</p>
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Non è dato a creatura&mdash;salir ultra sta misura,<br /></span>
+<span class="i0">la Trinitá sola è for misura,&mdash;lo sommo inaccessibil chiamato.<br /></span>
+</div>
+<div class="stanza">
+<span class="i1">Tredece ramora con li frutti,&mdash;de sette gradora produtti,<br /></span>
+<span class="i0">se gli potrai salir tutti,&mdash;serai en perfetto stato.<br /></span>
+</div></div>
+<p>
+Nota del Bonaccorsi.</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XC" id="XC"></a>XC<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;anima se lamenta con Dio de la caritá<br /> superardente in lei
+infusa</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor de caritate,&mdash;perché m&rsquo;hai sí ferito?<br /></span>
+<span class="i0">lo cor tutt&rsquo;ho partito&mdash;ed arde per amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Arde ed incende, nullo trova loco,<br /></span>
+<span class="i0">non può fugir però ched è legato,<br /></span>
+<span class="i0">sí se consuma como cera a foco;<br /></span>
+<span class="i0">vivendo more, languisce stemperato,<br /></span>
+<span class="i0">demanda de poter fugire um poco,<br /></span>
+<span class="i0">ed en fornace tròvase locato;<br /></span>
+<span class="i0">oimè, do&rsquo; so menato?&mdash;A sí forte languire?<br /></span>
+<span class="i0">Vivendo sí, è morire,&mdash;tanto monta l&rsquo;ardore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&rsquo;Nante che el provasse, demandava<br /></span>
+<span class="i0">amare Cristo, credendo dolzura;<br /></span>
+<span class="i0">en pace de dolceza star pensava,<br /></span>
+<span class="i0">for d&rsquo;ogni pena possedendo altura;<br /></span>
+<span class="i0">pruovo tormento qual non me cuitava,<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l cor se me fendesse per calura;<br /></span>
+<span class="i0">non posso dar figura&mdash;de que veggio sembianza,<br /></span>
+<span class="i0">ché moio en delettanza&mdash;e vivo senza core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aggio perduto el core e senno tutto,<br /></span>
+<span class="i0">voglia e piacere e tutto sentimento,<br /></span>
+<span class="i0">onne belleza me par loto brutto,<br /></span>
+<span class="i0">delize con riccheze perdimento;<br /></span>
+<span class="i0">un arbore d&rsquo;amor con grande frutto,<br /></span>
+<span class="i0">en cor piantato, me dá pascimento,<br /></span>
+<span class="i0">che fe&rsquo; tal mutamento&mdash;en me senza demora,<br /></span>
+<span class="i0">gettando tutto fòra,&mdash;voglia, senno e vigore.<span class="pagenum"><a name="Page_211" id="Page_211">[Pg 211]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per comperar amor tutto aggio dato,<br /></span>
+<span class="i0">lo mondo e mene, tutto per baratto;<br /></span>
+<span class="i0">se tutto fosse mio quel ch&rsquo;è creato,<br /></span>
+<span class="i0">daríalo per amor senza onne patto;<br /></span>
+<span class="i0">e trovome d&rsquo;amor quasi engannato,<br /></span>
+<span class="i0">ché, tutto dato, non so dove so tratto;<br /></span>
+<span class="i0">per amor so desfatto,&mdash;pazo sí so tenuto;<br /></span>
+<span class="i0">ma, perché so venduto,&mdash;de me non ho valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Credeame la gente revocare,<br /></span>
+<span class="i0">amici che me fuoro, d&rsquo;esta via;<br /></span>
+<span class="i0">ma chi è dato piú non se può dare,<br /></span>
+<span class="i0">né servo far che fugga signoria;<br /></span>
+<span class="i0">prima la pietra porríase amollare<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;amor che me tien en sua bailía:<br /></span>
+<span class="i0">tutta la voglia mia&mdash;d&rsquo;amor sí è enfocata,<br /></span>
+<span class="i0">unita, trasformata:&mdash;chi tollerá l&rsquo;amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fuoco né ferro non li può partire,<br /></span>
+<span class="i0">non se divide cosa tanto unita;<br /></span>
+<span class="i0">pena né morte giá non può salire<br /></span>
+<span class="i0">a quella alteza dove sta rapita;<br /></span>
+<span class="i0">sotto sé vede tutte cose gire<br /></span>
+<span class="i0">ed essa sopra tutte sta gradita;<br /></span>
+<span class="i0">alma, co se&rsquo; salita&mdash;a posseder tal bene?<br /></span>
+<span class="i0">Cristo, da cui te vene,&mdash;abraccial con dolzore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Giá non posso vedere creatura,<br /></span>
+<span class="i0">al Creatore grida tutta mente;<br /></span>
+<span class="i0">cielo né terra non me dá dolzura,<br /></span>
+<span class="i0">per Cristo amore tutto m&rsquo;è fetente;<br /></span>
+<span class="i0">luce de sole sí me pare oscura,<br /></span>
+<span class="i0">vedendo quella faccia resplendente,<br /></span>
+<span class="i0">cherubin son niente,&mdash;belli per ensegnare,<br /></span>
+<span class="i0">serafin per amare,&mdash;chi vede lo Signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Nullo donqua ormai piú me reprenda<br /></span>
+<span class="i0">se tale amore me fa pazo gire,<br /></span>
+<span class="i0">giá non è core che piú se defenda<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amor sí preso che possa fugire;<span class="pagenum"><a name="Page_212" id="Page_212">[Pg 212]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">pensi ciascuno co el cor non se fenda,<br /></span>
+<span class="i0">cotal fornace co possa patire;<br /></span>
+<span class="i0">s&rsquo;io potesse envenire&mdash;alma che m&rsquo;entendesse<br /></span>
+<span class="i0">e de me cordoglio avesse,&mdash;ché se strugge lo core!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché cielo e terra grida e sempre chiama,<br /></span>
+<span class="i0">e tutte cose ch&rsquo;io sí deggia amare;<br /></span>
+<span class="i0">ciascuna dice con tutto cuor:&mdash;Ama<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor c&rsquo;ha fatto briga d&rsquo;abracciare;<br /></span>
+<span class="i0">ché quello amore, però che te abrama,<br /></span>
+<span class="i0">tutti noi ha fatti per ad sé trare;<br /></span>
+<span class="i0">veggio tanto arversare&mdash;bontade e cortesia<br /></span>
+<span class="i0">de quella luce pia&mdash;che se spande de fuore.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amare voglio piú, se piú potesse,<br /></span>
+<span class="i0">ma, co piú ami, lo cor giá non trova;<br /></span>
+<span class="i0">piú che me dare con ciò cche volesse<br /></span>
+<span class="i0">non posso, questo è certo senza prova;<br /></span>
+<span class="i0">tutto l&rsquo;ho dato perché possedesse<br /></span>
+<span class="i0">quel amador che tanto me renova;<br /></span>
+<span class="i0">belleza antiqua e nova,&mdash;da poi che t&rsquo;ho trovata,<br /></span>
+<span class="i0">o luce smesurata&mdash;de sí dolce splendore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vedendo tal belleza, sí so tratto<br /></span>
+<span class="i0">de for de me, non so dove portato;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor se strugge como cera sfatto,<br /></span>
+<span class="i0">de Cristo se retrova figurato;<br /></span>
+<span class="i0">giá non si trova mai sí gran baratto:<br /></span>
+<span class="i0">vestirse Cristo, tutto sé spogliato;<br /></span>
+<span class="i0">lo cor sí trasformato&mdash;amor grida che sente,<br /></span>
+<span class="i0">anegace la mente,&mdash;tanto sente dolzore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ligata sí la mente con dolceza,<br /></span>
+<span class="i0">tutta se destende ad abracciare;<br /></span>
+<span class="i0">e, quanto piú reguarda la belleza<br /></span>
+<span class="i0">de Cristo, fuor de sé piú fa gettare<br /></span>
+<span class="i0">en Cristo tutta possa con riccheza;<br /></span>
+<span class="i0">de sé memoria nulla può servare,<br /></span>
+<span class="i0">ormai a sé piú dare&mdash;voglia nulla né cura,<br /></span>
+<span class="i0">né può perder valura&mdash;de sé onne sentore.<span class="pagenum"><a name="Page_213" id="Page_213">[Pg 213]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En Cristo trasformata, quasi è Cristo;<br /></span>
+<span class="i0">con Dio gionta tutta sta divina;<br /></span>
+<span class="i0">sopr&rsquo;onne altura è sí grande acquisto<br /></span>
+<span class="i0">de Cristo e tutto lo suo star regina;<br /></span>
+<span class="i0">or donqua co potesse star piú tristo<br /></span>
+<span class="i0">de colpa demandando medicina<br /></span>
+<span class="i0">nulla c&rsquo;è piú sentina;&mdash;dove trovi peccato,<br /></span>
+<span class="i0">lo vecchio m&rsquo;è mozato,&mdash;purgato onne fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En Cristo è nata nova creatura,<br /></span>
+<span class="i0">spogliato lo vechio, om fatto novello;<br /></span>
+<span class="i0">ma tanto l&rsquo;amor monta con ardura,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor par che se fenda con coltello,<br /></span>
+<span class="i0">mente con senno tolle tal calura,<br /></span>
+<span class="i0">Cristo me tra&rsquo; tutto, tanto è bello!<br /></span>
+<span class="i0">Abracciome con ello&mdash;e per amor sí chiamo:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Amor, cui tanto bramo,&mdash;famme morir d&rsquo;amore!&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Per te, amor, consumome languendo,<br /></span>
+<span class="i0">e vo stridendo per te abracciare;<br /></span>
+<span class="i0">quando te parti, sí moio vivendo,<br /></span>
+<span class="i0">sospiro e piango per te retrovare;<br /></span>
+<span class="i0">e, retornando, el cor se va stendendo,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en te se possa tutto trasformare;<br /></span>
+<span class="i0">donqua, piú non tardare:&mdash;Amor, or me soviene,<br /></span>
+<span class="i0">ligato sí me tiene,&mdash;consumame lo core!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Resguarda, dolce amor, la pena mia!<br /></span>
+<span class="i0">tanto calore non posso patire;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor m&rsquo;ha preso, non so do&rsquo; me sia,<br /></span>
+<span class="i0">que faccio o dico non posso sentire;<br /></span>
+<span class="i0">como stordito sí vo per la via,<br /></span>
+<span class="i0">spesso trangoscio per forte languire;<br /></span>
+<span class="i0">non so co sofferire&mdash;possa tal tormento,<br /></span>
+<span class="i0">emperò non me sento&mdash;che m&rsquo;ha secco lo core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cor m&rsquo;è furato, non posso vedere<br /></span>
+<span class="i0">que deggia fare o que spesso faccia;<br /></span>
+<span class="i0">e, chi me vede, dice che vol sapere<br /></span>
+<span class="i0">amor senza atto se a te, Cristo, piaccia;<span class="pagenum"><a name="Page_214" id="Page_214">[Pg 214]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">se non te piace, que posso valere?<br /></span>
+<span class="i0">de tal mesura la mente m&rsquo;alaccia<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor che sí m&rsquo;abraccia,&mdash;tolleme lo parlare,<br /></span>
+<span class="i0">volere ed operare,&mdash;perdo tutto sentore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sappi parlare, ora so fatto muto;<br /></span>
+<span class="i0">vedea, mò so cieco deventato;<br /></span>
+<span class="i0">sí grande abisso non fo mai veduto:<br /></span>
+<span class="i0">tacendo parlo, fugo e so legato,<br /></span>
+<span class="i0">scendendo salgo, tengo e so tenuto,<br /></span>
+<span class="i0">de fuor so dentro, caccio e so cacciato;<br /></span>
+<span class="i0">amor esmesurato,&mdash;perché me fai empazire,<br /></span>
+<span class="i0">en fornace morire&mdash;de sí forte calore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ordena questo amore, tu che m&rsquo;ami,<br /></span>
+<span class="i0">non è virtute senza ordene trovata,<br /></span>
+<span class="i0">poiché trovare tanto tu m&rsquo;abrami,<br /></span>
+<span class="i0">ca mente con virtute è renovata<br /></span>
+<span class="i0">a me amare, voglio che tu chiami<br /></span>
+<span class="i0">la caritate qual sia ordenata;<br /></span>
+<span class="i0">arbore sí è provata&mdash;per l&rsquo;ordene del frutto<br /></span>
+<span class="i0">el quale demostra tutto&mdash;de onne cosa el valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Tutte le cose qual aggio ordenate<br /></span>
+<span class="i0">sí so fatte con numero e mesura,<br /></span>
+<span class="i0">ed al lor fine son tutte ordenate<br /></span>
+<span class="i0">conservanse per orden tal valura,<br /></span>
+<span class="i0">e molto piú ancora caritate<br /></span>
+<span class="i0">sí è ordenata nella sua natura.<br /></span>
+<span class="i0">Donqua co per calura,&mdash;alma, tu se&rsquo; empazita?<br /></span>
+<span class="i0">For d&rsquo;orden tu se&rsquo; uscita,&mdash;non t&rsquo;è freno el fervore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Cristo, che lo core sí m&rsquo;hai furato,<br /></span>
+<span class="i0">dici che ad amor ordini la mente,<br /></span>
+<span class="i0">come da poi ch&rsquo;en te sí so mutato<br /></span>
+<span class="i0">de me remasta, fusse convenente?<br /></span>
+<span class="i0">Sí com&rsquo;è ferro ch&rsquo;è tutto enfocato,<br /></span>
+<span class="i0">aurora da sole fatta relucente,<br /></span>
+<span class="i0">de lor forma perdente&mdash;son per altra figura,<br /></span>
+<span class="i0">cusí la mente pura&mdash;de te è vestita, amore.<span class="pagenum"><a name="Page_215" id="Page_215">[Pg 215]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ma, da che perde la sua qualitate,<br /></span>
+<span class="i0">non può la cosa da sé operare;<br /></span>
+<span class="i0">como formata sí ha potestate,<br /></span>
+<span class="i0">opera con frutto sí puote fare;<br /></span>
+<span class="i0">donqua si è transformata en veritate<br /></span>
+<span class="i0">en te sol, Cristo, che se&rsquo; dolce amare;<br /></span>
+<span class="i0">a te si può imputare&mdash;non a me quel che faccio;<br /></span>
+<span class="i0">però, se non te piaccio,&mdash;tu a te non piaci, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo ben sacci che, s&rsquo;io so empazito,<br /></span>
+<span class="i0">tu, somma sapienzia, sí el m&rsquo;hai fatto;<br /></span>
+<span class="i0">e questo fo da che io fui ferito<br /></span>
+<span class="i0">e quando con l&rsquo;amor feci baratto,<br /></span>
+<span class="i0">che, me spogliando, fui de te vestito,<br /></span>
+<span class="i0">ad nova vita non so co fui tratto;<br /></span>
+<span class="i0">de me tutto desfatto&mdash;or so per amor forte,<br /></span>
+<span class="i0">rotte si son le porte&mdash;e giaccio teco, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ad tal fornace perché me menavi,<br /></span>
+<span class="i0">se volevi ch&rsquo;io fossi en temperanza?<br /></span>
+<span class="i0">Quando sí smesurato me te davi,<br /></span>
+<span class="i0">tollevi da me tutta mesuranza;<br /></span>
+<span class="i0">poi che picciolello me bastavi,<br /></span>
+<span class="i0">tenerte grande non aggio possanza;<br /></span>
+<span class="i0">onde, se c&rsquo;è fallanza,&mdash;amor, tua è, non mia,<br /></span>
+<span class="i0">però che questa via&mdash;tu la facesti, amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu da l&rsquo;amore non te defendesti,<br /></span>
+<span class="i0">de cielo en terra fecete venire;<br /></span>
+<span class="i0">amore, ad tal basseza descendesti<br /></span>
+<span class="i0">co omo despetto per lo mondo gire;<br /></span>
+<span class="i0">casa né terra giá non ce volesti,<br /></span>
+<span class="i0">tal povertate per noi arricchire<br /></span>
+<span class="i0">la vita e nel morire&mdash;mostrasti per certanza<br /></span>
+<span class="i0">amor de smesuranza&mdash;ch&rsquo;ardea nello core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como per lo mondo spesso andavi,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;amor sí te menava co venduto;<br /></span>
+<span class="i0">en tutte cose, amor, sempre mostravi<br /></span>
+<span class="i0">de te quasi niente perceputo,<span class="pagenum"><a name="Page_216" id="Page_216">[Pg 216]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">che stando nello tempio sí gridavi:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Ad bever venga chi ha sostenuto,<br /></span>
+<span class="i0">sete d&rsquo;amor ha &rsquo;vuto,&mdash;ché gli dirá donato<br /></span>
+<span class="i0">amore smesurato&mdash;qual pasce con dolzore.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu, sapienzia, non te contenesti<br /></span>
+<span class="i0">che l&rsquo;amor tuo spesso non versasse,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amor non de carne tua nascesti,<br /></span>
+<span class="i0">umanato amor che ne salvasse;<br /></span>
+<span class="i0">per abracciarne en croce tu salesti,<br /></span>
+<span class="i0">e credo che perciò tu non parlasse,<br /></span>
+<span class="i0">né te amor scusasse&mdash;davanti da Pilato<br /></span>
+<span class="i0">per compier tal mercato&mdash;en croce de l&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La sapienza, veggio, se celava,<br /></span>
+<span class="i0">solo l&rsquo;amore se potea vedere;<br /></span>
+<span class="i0">e la potenza giá non se mostrava,<br /></span>
+<span class="i0">che era la virtute en dispiacere;<br /></span>
+<span class="i0">grande era quel amor che se versava,<br /></span>
+<span class="i0">altro che amor non potendo avere,<br /></span>
+<span class="i0">né l&rsquo;uso nel volere,&mdash;amor sempre legando<br /></span>
+<span class="i0">en croce ed abracciando&mdash;l&rsquo;omo con tanto amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donqua, Iesú, s&rsquo;io so sí enamorato,<br /></span>
+<span class="i0">enebriato per sí gran dolceza,<br /></span>
+<span class="i0">ché me reprendi s&rsquo;io vo empazato,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne senno perdo con forteza?<br /></span>
+<span class="i0">Poi che l&rsquo;amore te sí ha legato,<br /></span>
+<span class="i0">quasi privato d&rsquo;ogne tua grandeza,<br /></span>
+<span class="i0">co sería mai forteza&mdash;en me di contradire,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non voglia empazire&mdash;per abracciarte, amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ché quel amore che me fa empazire<br /></span>
+<span class="i0">a te par che tollesse sapienza,<br /></span>
+<span class="i0">e quel amor che sí me fa languire,<br /></span>
+<span class="i0">a te per me sí tolse la potenza;<br /></span>
+<span class="i0">non voglio ormai né posso sofferire,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amor so preso, non faccio retenza,<br /></span>
+<span class="i0">daramme la sentenza&mdash;che io d&rsquo;amor sia morto,<br /></span>
+<span class="i0">giá non voglio conforto&mdash;se non morire, amore.<span class="pagenum"><a name="Page_217" id="Page_217">[Pg 217]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, amore che sí m&rsquo;hai ferito,<br /></span>
+<span class="i0">altro che amore non posso gridare;<br /></span>
+<span class="i0">amore, amore, teco so unito,<br /></span>
+<span class="i0">altro non posso che te abracciare;<br /></span>
+<span class="i0">amore, amore, forte m&rsquo;hai rapito,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor sempre se spande per amare;<br /></span>
+<span class="i0">per te voglio pasmare,&mdash;amor, ch&rsquo;io teco sia,<br /></span>
+<span class="i0">amor, per cortesia,&mdash;famme morir d&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, amor, Iesú, so gionto a porto,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú, tu m&rsquo;hai menato;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú, damme conforto,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú, sí m&rsquo;hai enflammato;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú, pensa lo porto,<br /></span>
+<span class="i0">fammete star, amor, sempre abracciato,<br /></span>
+<span class="i0">con teco trasformato&mdash;en vera caritate,<br /></span>
+<span class="i0">en somma veritate&mdash;de trasformato amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, amore grida tutto &rsquo;l mondo,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, onne cosa clama;<br /></span>
+<span class="i0">amore, amore, tanto se&rsquo; profondo,<br /></span>
+<span class="i0">chi piú t&rsquo;abraccia sempre piú t&rsquo;abrama.<br /></span>
+<span class="i0">Amor, amor tu se&rsquo; cerchio rotondo,<br /></span>
+<span class="i0">con tutto &rsquo;l cor chi c&rsquo;entra sempre t&rsquo;ama,<br /></span>
+<span class="i0">ché tu se&rsquo; stame e trama&mdash;chi t&rsquo;ama per vestire,<br /></span>
+<span class="i0">cusí dolce sentire,&mdash;che sempre grida amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, amore, tanto tu me fai,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, nol posso patire;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, tanto me te dái,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, ben credo morire;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, tanto preso m&rsquo;hai,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, famme en te transire;<br /></span>
+<span class="i0">amor, dolce languire,&mdash;amor mio desioso,<br /></span>
+<span class="i0">amor mio delettoso,&mdash;anegame en amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, amor, lo cor sí me se speza,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, tal sento ferita;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, tramme la tua belleza,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, per te sí so rapita;<span class="pagenum"><a name="Page_218" id="Page_218">[Pg 218]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">amor, amore, vivere despreza,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, l&rsquo;alma teco è unita;<br /></span>
+<span class="i0">amor, tu se&rsquo; sua vita:&mdash;giá non se può partire;<br /></span>
+<span class="i0">perché lo fai languire&mdash;tanto stregnendo, amore?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, amor, Iesú desideroso,<br /></span>
+<span class="i0">amor, voglio morire te abracciando;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú, dolce mio sposo,<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, la morte t&rsquo;ademando;<br /></span>
+<span class="i0">amor, amor, Iesú sí delettoso,<br /></span>
+<span class="i0">tu me t&rsquo;arendi en te transformando,<br /></span>
+<span class="i0">pensa ch&rsquo;io vo pasmando,&mdash;Amor, non so o&rsquo; me sia,<br /></span>
+<span class="i0">Iesú, speranza mia,&mdash;abissame en amore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_219" id="Page_219">[Pg 219]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XCI" id="XCI"></a>XCI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Come l&rsquo;anima per santa nichilitá e caritá<br /> perviene a stato
+incognito ed indicibile</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Sopr&rsquo;onne lengua amore,&mdash;bontá senza figura,<br /></span>
+<span class="i0">lume fuor de mesura&mdash;resplende nel mio core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Averte conosciuto&mdash;credea per entelletto,<br /></span>
+<span class="i0">gustato per affetto&mdash;viso per simiglianza.<br /></span>
+<span class="i0">Te credendo tenuto&mdash;averte sí perfetto<br /></span>
+<span class="i0">provat&rsquo;ho quel diletto,&mdash;amor d&rsquo;esmesuranza.<br /></span>
+<span class="i0">Or, parme, fo fallanza,&mdash;non se&rsquo; quel che credea,<br /></span>
+<span class="i0">tenendo non avea&mdash;vertá senza errore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O infigurabil luce,&mdash;chi te può figurare,<br /></span>
+<span class="i0">ché volesti abitare&mdash;en la scura tenebría?<br /></span>
+<span class="i0">Tuo lume non conduce&mdash;chi te veder gli pare<br /></span>
+<span class="i0">potere mesurare&mdash;de te quel che sia.<br /></span>
+<span class="i0">Notte veggio ch&rsquo;è dia,&mdash;virtute non se trova,<br /></span>
+<span class="i0">non sa de te dar prova&mdash;chi vede quel splendore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Virtute perde l&rsquo;atto&mdash;da poi che giogne a porto,<br /></span>
+<span class="i0">e tutto vede torto&mdash;quel che dritto pensava.<br /></span>
+<span class="i0">Trova novo baratto&mdash;dove lume è aramorto,<br /></span>
+<span class="i0">novo stato gli è porto&mdash;de quel non procacciava;<br /></span>
+<span class="i0">e quel che non amava&mdash;e tutto ha perduto<br /></span>
+<span class="i0">quel ch&rsquo;avea posseduto&mdash;per caro suo valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se l&rsquo;atto de la mente&mdash;è tutto consopito,<br /></span>
+<span class="i0">en Dio stando rapito,&mdash;ch&rsquo;en sé non se retrova,<br /></span>
+<span class="i0">de sé reman perdente&mdash;posto nello &rsquo;nfinito,<br /></span>
+<span class="i0">ammira co c&rsquo;è gito,&mdash;non sa como se mova.<br /></span>
+<span class="i0">Tutto sí se renova,&mdash;tratto fuor de suo stato,<br /></span>
+<span class="i0">en quello smesurato&mdash;dove s&rsquo;anega l&rsquo;amore.<span class="pagenum"><a name="Page_220" id="Page_220">[Pg 220]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En mezo de sto mare&mdash;essendo sí abissato,<br /></span>
+<span class="i0">giá non ce trova lato&mdash;onde ne possa uscire.<br /></span>
+<span class="i0">De sé non può pensare&mdash;né dir como è formato,<br /></span>
+<span class="i0">però che, trasformato,&mdash;altro sí ha vestire.<br /></span>
+<span class="i0">Tutto lo suo sentire&mdash;en ben sí va notando,<br /></span>
+<span class="i0">belleza contemplando&mdash;la qual non ha colore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De tutto prende sorte,&mdash;tanto ha per unione<br /></span>
+<span class="i0">de trasformazione,&mdash;che dice:&mdash;Tutto è mio.&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">Aperte son le porte&mdash;fatta ha coniunzione,<br /></span>
+<span class="i0">ed è en possessione&mdash;de tutto quel de Dio.<br /></span>
+<span class="i0">Sente que non sentío,&mdash;que non cognove vede,<br /></span>
+<span class="i0">possede que non crede,&mdash;gusta senza sapere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Però c&rsquo;ha sé perduto&mdash;tutto senza misura,<br /></span>
+<span class="i0">possedè quel&rsquo;altura&mdash;de summa smesuranza.<br /></span>
+<span class="i0">Perché non ha tenuto&mdash;en sé altra mistura,<br /></span>
+<span class="i0">quel ben senza figura&mdash;receve en abondanza.<br /></span>
+<span class="i0">Questa è tal trasformanza,&mdash;perdendo e possedendo,<br /></span>
+<span class="i0">giá non andar chirendo&mdash;trovarne parladore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Perder sempre e tenere,&mdash;amare e delettare,<br /></span>
+<span class="i0">mirare e contemplare,&mdash;questo reman en atto.<br /></span>
+<span class="i0">Per certo possedere&mdash;ed en quel ben notare,<br /></span>
+<span class="i0">en esso reposare&mdash;ove se vede tratto.<br /></span>
+<span class="i0">Questo è un tal baratto,&mdash;atto de caritate,<br /></span>
+<span class="i0">lume de veritate&mdash;che remane en vigore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Altro atto non ci ha loco,&mdash;lá su giá non s&rsquo;apressa,<br /></span>
+<span class="i0">quel ch&rsquo;era sí se cessa&mdash;en mente che cercava.<br /></span>
+<span class="i0">Calor, amor de fuoco,&mdash;né pena non c&rsquo;è admessa,<br /></span>
+<span class="i0">tal luce non è essa&mdash;qual prima se pensava.<br /></span>
+<span class="i0">Quel con que procacciava&mdash;bisogno è che lo lassi,<br /></span>
+<span class="i0">a cose nòve passi&mdash;sopr&rsquo;onne suo sentore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Luce gli pare oscura&mdash;qual prima resplendea,<br /></span>
+<span class="i0">que virtute credea,&mdash;retrova gran defetto.<br /></span>
+<span class="i0">Giá non può dar figura&mdash;como emprima facea,<br /></span>
+<span class="i0">quando parlar solea&mdash;cercar per entelletto.<br /></span>
+<span class="i0">En quello ben perfetto&mdash;non c&rsquo;è tal simiglianza,<br /></span>
+<span class="i0">qual prese per certanza&mdash;e non è possessore.<span class="pagenum"><a name="Page_221" id="Page_221">[Pg 221]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Emprima che sie gionto&mdash;pensa che è tenebría,<br /></span>
+<span class="i0">que pensi che sia dia,&mdash;que luce oscuritate.<br /></span>
+<span class="i0">Se non èi en questo ponto&mdash;che niente en te non sia,<br /></span>
+<span class="i0">tutto sí è falsía,&mdash;que te par veritate.<br /></span>
+<span class="i0">E non è caritate&mdash;en te ancora pura,<br /></span>
+<span class="i0">mentre de te hai cura,&mdash;pènsete far vittore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se vai figurando&mdash;imagine per vedere<br /></span>
+<span class="i0">e per sapor sapere&mdash;que è lo smesurato,<br /></span>
+<span class="i0">credi poter cercando&mdash;enfinito potere,<br /></span>
+<span class="i0">sí come è possedere,&mdash;molto parmi engannato.<br /></span>
+<span class="i0">Non è que hai pensato,&mdash;que credi per certanza,<br /></span>
+<span class="i0">giá non se&rsquo; simiglianza&mdash;de lui senza fallore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donqua te lassa trare&mdash;quando esso te toccasse,<br /></span>
+<span class="i0">se forsa te menasse&mdash;a veder sua veritate.<br /></span>
+<span class="i0">E de te non pensare,&mdash;non val che procacciassi<br /></span>
+<span class="i0">che lui tu retrovassi&mdash;con tua vanitate.<br /></span>
+<span class="i0">Ama tranquillitate&mdash;sopra atto e sentimento,<br /></span>
+<span class="i0">retrova en perdimento&mdash;de te el suo valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En quello che gli piace&mdash;te ponere, te piaccia,<br /></span>
+<span class="i0">perché non val procaccia&mdash;quando te afforzassi.<br /></span>
+<span class="i0">En te sí aggi pace,&mdash;abraccial se t&rsquo;abraccia,<br /></span>
+<span class="i0">se nol fa, ben te piaccia,&mdash;guarda non te curassi.<br /></span>
+<span class="i0">Se como déi amassi,&mdash;sempre seríe contento,<br /></span>
+<span class="i0">portando tal talento&mdash;luce senza timore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sai che non puoi avere&mdash;se non quello che vol dare,<br /></span>
+<span class="i0">e quando nol vol fare,&mdash;giá non hai signoria.<br /></span>
+<span class="i0">Né non puoi possedere&mdash;quel c&rsquo;hai per afforzare,<br /></span>
+<span class="i0">se nol vuol conservare&mdash;sua dolce cortesia.<br /></span>
+<span class="i0">Perché tutta tua via&mdash;sí fuor de te è posta,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en te non è reposta,&mdash;ma tutta è nel Signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donqua se l&rsquo;hai trovato,&mdash;cognosci en veritate<br /></span>
+<span class="i0">che non hai potestate&mdash;alcun ben envenire.<br /></span>
+<span class="i0">Lo ben che t&rsquo;è donato&mdash;fal quella caritate<br /></span>
+<span class="i0">che per tua primitate&mdash;non se può prevenire.<br /></span>
+<span class="i0">Tutto lo tuo desire&mdash;donqua sia collocato<br /></span>
+<span class="i0">en quello smesurato&mdash;d&rsquo;ogne ben donatore.<span class="pagenum"><a name="Page_222" id="Page_222">[Pg 222]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De te giá non volere&mdash;se none que vuol esso,<br /></span>
+<span class="i0">perdere tutto te stesso&mdash;en esso trasformato.<br /></span>
+<span class="i0">En tutti i suoi piaceri&mdash;sempre te trova messo,<br /></span>
+<span class="i0">vestito sempre d&rsquo;esso,&mdash;de te tutto privato.<br /></span>
+<span class="i0">Però che questo stato&mdash;onne virtute passa,<br /></span>
+<span class="i0">ché te Cristo non lassa&mdash;cader mai en fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Da poi che tu non ami&mdash;te, ma quella bontate,<br /></span>
+<span class="i0">cerca per veritate&mdash;ch&rsquo;una cosa se&rsquo; fatto.<br /></span>
+<span class="i0">Bisogno è che te reami&mdash;sí con sua caritate,<br /></span>
+<span class="i0">en tanta unitate&mdash;en esso tu sie attratto.<br /></span>
+<span class="i0">Questo si è baratto&mdash;de tanta unione,<br /></span>
+<span class="i0">nulla divisione&mdash;pò far doi d&rsquo;un core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tutto gli t&rsquo;èi dato&mdash;de te non servando,<br /></span>
+<span class="i0">non te, ma lui amando&mdash;giá non te può lassare.<br /></span>
+<span class="i0">Quel ben che t&rsquo;è donato,&mdash;en sé te commutando,<br /></span>
+<span class="i0">lasserá sé lassando&mdash;en colpa te cascare.<br /></span>
+<span class="i0">Donqua co sé lassare&mdash;giá non può quella luce,<br /></span>
+<span class="i0">sí te, lo qual conduce&mdash;per sí unito amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O alta veritate&mdash;cui è la signoria,<br /></span>
+<span class="i0">tu se&rsquo; termine e via&mdash;a chi t&rsquo;ha ben trovato.<br /></span>
+<span class="i0">Dolce tranquillitate&mdash;de tanta magioría,<br /></span>
+<span class="i0">cosa nulla che sia&mdash;può variar tuo stato;<br /></span>
+<span class="i0">però che è collocato&mdash;en luce de fermeza,<br /></span>
+<span class="i0">passando per laideza&mdash;non perde el suo candore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Monda sempre permane&mdash;mente che te possede,<br /></span>
+<span class="i0">per colpa non se lede,&mdash;ché non se può salire.<br /></span>
+<span class="i0">En tanta alteza stane&mdash;ed en pace resede,<br /></span>
+<span class="i0">mondo con vizio vede&mdash;sotto sé tutto gire.<br /></span>
+<span class="i0">Virtute non ha sentire,&mdash;né caritá fervente,<br /></span>
+<span class="i0">de stato sí possente&mdash;giá non possede onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La guerra è terminata,&mdash;de le virtú battaglia,<br /></span>
+<span class="i0">de la mente travaglia,&mdash;cosa nulla contende.<br /></span>
+<span class="i0">La mente è renovata,&mdash;vestita a tal entaglia,<br /></span>
+<span class="i0">de tal ferro è la maglia,&mdash;feruta no l&rsquo;offende.<br /></span>
+<span class="i0">Al lume sempre intende&mdash;nulla vuol piú figura,<br /></span>
+<span class="i0">però che questa altura&mdash;non chiede lume de fuore.<span class="pagenum"><a name="Page_223" id="Page_223">[Pg 223]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sopra lo fermamento&mdash;lo qual sí è stellato<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;ogne virtute ornato&mdash;e sopre al cristallino<br /></span>
+<span class="i0">ha fatto salimento,&mdash;puritate ha passato,<br /></span>
+<span class="i0">terzo ciel ha trovato,&mdash;ardor de serafino.<br /></span>
+<span class="i0">Lume tanto divino&mdash;non se può maculare<br /></span>
+<span class="i0">né per colpa abassare&mdash;né en sé sentir fetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Onne fede sí cessa,&mdash;ché gli è dato vedere<br /></span>
+<span class="i0">speranza, per tenere&mdash;colui che procacciava.<br /></span>
+<span class="i0">Desiderio non s&rsquo;apressa&mdash;né forza de volere,<br /></span>
+<span class="i0">temor de permanere&mdash;ha piú che non amava.<br /></span>
+<span class="i0">Veder ciò che pensava&mdash;tutto era cechitate,<br /></span>
+<span class="i0">fame de tempestate,&mdash;simiglianza d&rsquo;errore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En quello cielo empiro&mdash;sí alto è quel che trova,<br /></span>
+<span class="i0">che non ne può dar prova&mdash;né con lengua narrare.<br /></span>
+<span class="i0">E molto piú m&rsquo;amiro&mdash;como sí se renova<br /></span>
+<span class="i0">en fermeza sí nova,&mdash;che non può figurare.<br /></span>
+<span class="i0">E giá non può errare,&mdash;cadere en tenebría,<br /></span>
+<span class="i0">la notte è fatta dia,&mdash;defetto grande amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como aere dá luce,&mdash;se esso lume è fatto,<br /></span>
+<span class="i0">como cera desfatto&mdash;a gran foco mostrata,<br /></span>
+<span class="i0">en tanto sí reluce&mdash;ad quello lume tratto,<br /></span>
+<span class="i0">tutto perde suo atto,&mdash;volontate è passata.<br /></span>
+<span class="i0">La forma che gli è data&mdash;tanto sí l&rsquo;ha absorto,<br /></span>
+<span class="i0">che vive stando morto,&mdash;è vinto ed è vittore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non gir chirendo en mare&mdash;vino se &rsquo;l ce mettessi,<br /></span>
+<span class="i0">che trovar lo potessi&mdash;che &rsquo;l mar l&rsquo;ha recevuto;<br /></span>
+<span class="i0">e che &rsquo;l possi preservare&mdash;e pensar che restesse<br /></span>
+<span class="i0">ed en sé remanesse&mdash;par che non fosse suto.<br /></span>
+<span class="i0">L&rsquo;amor sí l&rsquo;ha bevuto,&mdash;la veritá mutato,<br /></span>
+<span class="i0">lo suo è barattato,&mdash;de sé non ha vigore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Volendo giá non vole,&mdash;ché non ha suo volere,<br /></span>
+<span class="i0">e giá non può volere&mdash;se non questa belleza.<br /></span>
+<span class="i0">Non demanda co suole,&mdash;non vuole possedere,<br /></span>
+<span class="i0">ha sí dolce tenere,&mdash;nulla c&rsquo;è sua forteza.<br /></span>
+<span class="i0">Questa sí somma alteza&mdash;en nichilo è fondata,<br /></span>
+<span class="i0">nichilata, formata,&mdash;messa nello Signore.<span class="pagenum"><a name="Page_224" id="Page_224">[Pg 224]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Alta nichilitate,&mdash;tuo atto è tanto forte,<br /></span>
+<span class="i0">che apre tutte le porte,&mdash;entra nello &rsquo;nfinito.<br /></span>
+<span class="i0">Tua è la veritate&mdash;e nulla teme morte,<br /></span>
+<span class="i0">dirize cose torte,&mdash;oscuro fai chiarito.<br /></span>
+<span class="i0">Tanto fai core unita&mdash;en divina amistanza,<br /></span>
+<span class="i0">non c&rsquo;è dissimiglianza&mdash;de contradir chi ha amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanta è tua sutiglieza,&mdash;che onne cosa sí passi,<br /></span>
+<span class="i0">e sotto te sí lassi&mdash;defetto remanere.<br /></span>
+<span class="i0">Con tanta legereza&mdash;a la veritate passi,<br /></span>
+<span class="i0">che giá non te rabassi&mdash;-po&rsquo; te colpa vedere.<br /></span>
+<span class="i0">Sempre tu fai gaudere,&mdash;tanto se&rsquo; concordata,<br /></span>
+<span class="i0">e, veritá portata,&mdash;nullo senti dolore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Piacere e dispiacere&mdash;fuor da te l&rsquo;hai gettato,<br /></span>
+<span class="i0">en Dio se&rsquo; collocato&mdash;piacer ciò che gli piace.<br /></span>
+<span class="i0">Volere e non volere&mdash;en te si è anegato,<br /></span>
+<span class="i0">desiderio remortato,&mdash;però hai sempre pace.<br /></span>
+<span class="i0">Questa è tal fornace&mdash;che purga e non incende,<br /></span>
+<span class="i0">a la qual non se defende&mdash;né freddo né calore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Merito non procacci,&mdash;ma merito sempre trovi,<br /></span>
+<span class="i0">lume con doni nuovi&mdash;gli quali non ademandi.<br /></span>
+<span class="i0">Se prendi, tanto abracci&mdash;che non te ne removi<br /></span>
+<span class="i0">e gioie sempre trovi&mdash;ove tutta despandi.<br /></span>
+<span class="i0">Tu curri, se non andi,&mdash;sali, co piú descendi,<br /></span>
+<span class="i0">quanto piú dái, sí prendi,&mdash;possedi el Creatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Possedi posseduta,&mdash;en tanta unione<br /></span>
+<span class="i0">non c&rsquo;è divisione&mdash;che te da lui retragga.<br /></span>
+<span class="i0">Tu bevi e se&rsquo; bevuta&mdash;en trasformazione,<br /></span>
+<span class="i0">da tal perfezione&mdash;non è chi te distragga,<br /></span>
+<span class="i0">onde sua man contragga,&mdash;non volendo piú dare,<br /></span>
+<span class="i0">giá non si può trovare,&mdash;tu se&rsquo; donna e signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu hai passata morte,&mdash;se&rsquo; posta en vera vita,<br /></span>
+<span class="i0">né non temi ferita&mdash;né cosa che t&rsquo;offenda.<br /></span>
+<span class="i0">Nulla cosa t&rsquo;è forte,&mdash;da te po&rsquo; t&rsquo;èi partita,<br /></span>
+<span class="i0">en Dio stai enfinita,&mdash;non è chi te contenda.<br /></span>
+<span class="i0">Giá non è chi t&rsquo;entenda,&mdash;veggia co se&rsquo; formata,<br /></span>
+<span class="i0">se non chi t&rsquo;ha levata&mdash;ed è de te fattore.<span class="pagenum"><a name="Page_225" id="Page_225">[Pg 225]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tua profonda basseza&mdash;sí alto è sublimata,<br /></span>
+<span class="i0">en sedia collocata&mdash;con Dio sempre regnare.<br /></span>
+<span class="i0">En quella somma alteza&mdash;en tanto se&rsquo; abissata,<br /></span>
+<span class="i0">che giá non è trovata&mdash;ed en sé non appare.<br /></span>
+<span class="i0">E questo è tal montare&mdash;onde scendi, e salire,<br /></span>
+<span class="i0">chi non l&rsquo;ha per sentire,&mdash;giá non è entendetore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Riccheza che possedi&mdash;quando hai tutto perduto,<br /></span>
+<span class="i0">giá non fo mai veduto&mdash;questo simel baratto.<br /></span>
+<span class="i0">O luce che concedi&mdash;defetto essere aiuto,<br /></span>
+<span class="i0">avendo posseduto&mdash;virtú fuor de suo atto,<br /></span>
+<span class="i0">questo è novel contratto&mdash;ove vita s&rsquo;enferma,<br /></span>
+<span class="i0">enfermando se ferma,&mdash;cade e cresce en vigore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Defetti fai profetti,&mdash;tal luce teco porti,<br /></span>
+<span class="i0">e tutto sí aramorti&mdash;ciò che puoi contradire.<br /></span>
+<span class="i0">Tuoi beni son perfetti&mdash;tutti altri sí son torti,<br /></span>
+<span class="i0">per te sí vivon morti,&mdash;gl&rsquo;infermi fai guarire.<br /></span>
+<span class="i0">Perché sai envenire&mdash;nel tosco medicina,<br /></span>
+<span class="i0">fermeza en gran ruina&mdash;en tenebre splendore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Te posso dir giardino&mdash;d&rsquo;ogne fiore adornato,<br /></span>
+<span class="i0">dove sí sta piantato&mdash;l&rsquo;arbore de la vita.<br /></span>
+<span class="i0">Tu se&rsquo; lume divino,&mdash;da tenebre purgato,<br /></span>
+<span class="i0">ben tanto confermato&mdash;che non pati ferita.<br /></span>
+<span class="i0">E, perché se&rsquo; unita&mdash;tutta con veritate,<br /></span>
+<span class="i0">nulla varietate&mdash;ti muta per timore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mai trasformazione&mdash;perfetta non può fare<br /></span>
+<span class="i0">né senza te regnare&mdash;amor, quanto sia forte.<br /></span>
+<span class="i0">Ad sua possessione&mdash;non può virtú menare<br /></span>
+<span class="i0">né mente contemplare,&mdash;se de te non ha sorte.<br /></span>
+<span class="i0">Mai non si serran porte&mdash;a la tua signoria,<br /></span>
+<span class="i0">grande è tua baronia,&mdash;star co l&rsquo;emperadore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De Cristo fusti donna&mdash;e de tutti gli santi,<br /></span>
+<span class="i0">regnar con doni tanti&mdash;con luce tutta pura.<br /></span>
+<span class="i0">Però pregam Madonna&mdash;ched essa sí n&rsquo;amanti,<br /></span>
+<span class="i0">davanti a lei far canti,&mdash;amar senza fallura.<br /></span>
+<span class="i0">Veder senza figura&mdash;la somma veritate<br /></span>
+<span class="i0">con la nichilitate&mdash;del nostro pover core.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_226" id="Page_226">[Pg 226]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XCII" id="XCII"></a>XCII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como per la ferma fede e speranza se perviene<br /> a triplice stato de
+nichilitá</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">La fede e la speranza&mdash;m&rsquo;on fatta sbandigione,<br /></span>
+<span class="i0">dato m&rsquo;on calci al core,&mdash;fatto m&rsquo;on anichilare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anichilato so dentro e de fuore<br /></span>
+<span class="i0">en ciò che se può dire,<br /></span>
+<span class="i0">cotal sí me dá frutto ch&rsquo;era amore<br /></span>
+<span class="i0">en vita stabilire;<br /></span>
+<span class="i0">non posso piú fugire né cacciare,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;amore m&rsquo;ha folto;<br /></span>
+<span class="i0">sí so convento, non posso parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Parlando taccio, grido fortemente,<br /></span>
+<span class="i0">sacciol ove è atto,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io non lo veggio e sempre sta presente<br /></span>
+<span class="i0">en onne creatura trasformato;<br /></span>
+<span class="i0">da l&rsquo;esser a lo none&mdash;ho fatta l&rsquo;unione<br /></span>
+<span class="i0">e per affetto el sí e &rsquo;l no mozzare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mozzato da lui tutto<br /></span>
+<span class="i0">e nulla perde e nulla pò volere;<br /></span>
+<span class="i0">onne possede e de nulla è corrutto,<br /></span>
+<span class="i0">però ch&rsquo;ello n&rsquo;è mozzo onne appetere;<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;essere e possedere&mdash;lo nichilo tutto<br /></span>
+<span class="i0">quel è condutto che me fa vilare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vilisco onne cosa<br /></span>
+<span class="i0">ed onne cosa opo t&rsquo;è possedere;<br /></span>
+<span class="i0">chi è cosa d&rsquo;onne cosa,<br /></span>
+<span class="i0">nulla cosa mai non può volere;<br /></span>
+<span class="i0">questo è lo primo stato&mdash;de l&rsquo;omo anichilato<br /></span>
+<span class="i0">che ha abnegato tutto suo volere.<span class="pagenum"><a name="Page_227" id="Page_227">[Pg 227]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutto lo suo voler sí è abnegato<br /></span>
+<span class="i0">e fatt&rsquo;ha l&rsquo;unione,<br /></span>
+<span class="i0">ed èsse messo en mano de lo svegliato<br /></span>
+<span class="i0">per aver piú ragione;<br /></span>
+<span class="i0">son tranquillati i venti&mdash;de li passati tempi,<br /></span>
+<span class="i0">fatta è la pace del temporegiare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Passato &rsquo;l tempo del temporegiare,<br /></span>
+<span class="i0">venuto è un altro tempo ch&rsquo;è magiore,<br /></span>
+<span class="i0">facciamo regemento per regnare<br /></span>
+<span class="i0">nel primo e nel secondo e nel megliore;<br /></span>
+<span class="i0">iura che ragion mantenga a tutte ore,<br /></span>
+<span class="i0">en nulla parte faccia demorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">En nulla parte demoranza faccia,<br /></span>
+<span class="i0">ma sempre sí se deggia esercitare,<br /></span>
+<span class="i0">però che lo &rsquo;ntelletto non è posato,<br /></span>
+<span class="i0">ché ancora va per mare;&mdash;chi ben non sa notare,<br /></span>
+<span class="i0">non se vada a bagnare,<br /></span>
+<span class="i0">subitamente porríase anegare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anegar può l&rsquo;omo per lo peccato,<br /></span>
+<span class="i0">chi non vede el defetto;<br /></span>
+<span class="i0">però ch&rsquo;è dubitoso questo stato<br /></span>
+<span class="i0">a chi non vei l&rsquo;affetto;&mdash;privato lo &rsquo;ntelletto,<br /></span>
+<span class="i0">sguardando ne l&rsquo;affetto,<br /></span>
+<span class="i0">la luce che luce tenebría me pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O entenebrata luce che en me luce,<br /></span>
+<span class="i0">que è ch&rsquo;io en te non veggio?<br /></span>
+<span class="i0">Non veggio quel che deggio<br /></span>
+<span class="i0">e que non deggio veggio;<br /></span>
+<span class="i0">la luce che luce&mdash;non posso testare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Staendo en questa altura de lo mare,<br /></span>
+<span class="i0">io grido fortemente:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;Succurre, Dio, ch&rsquo;io sto su l&rsquo;anegare!&mdash;<br /></span>
+<span class="i0">E per fortuna scampai malamente;<br /></span>
+<span class="i0">non vadano a pescare<br /></span>
+<span class="i0">nell&rsquo;alto de lo mare, ché fa follia<br /></span>
+<span class="i0">se d&rsquo;onne cosa empría&mdash;non se vole spogliare.<span class="pagenum"><a name="Page_228" id="Page_228">[Pg 228]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Spogliar se vole l&rsquo;omo d&rsquo;ognecovelle,<br /></span>
+<span class="i0">cioè en questo stato,<br /></span>
+<span class="i0">e ne la mente non posseder covelle;<br /></span>
+<span class="i0">se nell&rsquo;altro vuole essere chiamato,<br /></span>
+<span class="i0">dé&rsquo; esser purgato dal fuoco;<br /></span>
+<span class="i0">quello è luoco da paragonare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Abnegare se vole onne volere<br /></span>
+<span class="i0">che fin al cristallino è nagitto;<br /></span>
+<span class="i0">e nulla cosa se pò possedere<br /></span>
+<span class="i0">finente al tempo ch&rsquo;io ho sopraditto;<br /></span>
+<span class="i0">queste l&rsquo;ho certo scritto;&mdash;de lo secondo stato<br /></span>
+<span class="i0">non può essere operato,<br /></span>
+<span class="i0">cioè piú en su la terra, ben me pare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;autunni son quadrati,<br /></span>
+<span class="i0">son stabiliti, non posson voltare;<br /></span>
+<span class="i0">li cieli son stainati,<br /></span>
+<span class="i0">lo loro silere me faccion gridare;<br /></span>
+<span class="i0">o profondato mare,&mdash;altura del tuo abisso<br /></span>
+<span class="i0">m&rsquo;ha certo stretto a volerme anegare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anegato onne entelletto è &rsquo;n un quiito,<br /></span>
+<span class="i0">però che son ghiacciate tutte l&rsquo;acque,<br /></span>
+<span class="i0">de gloria e de pena so sbandito,<br /></span>
+<span class="i0">vergogna né onor mai non me piacque,<br /></span>
+<span class="i0">né nulla me despiace,&mdash;ché la perfetta pace<br /></span>
+<span class="i0">me fa l&rsquo;alma capace<br /></span>
+<span class="i0">en onne loco potere regnare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Regnare nello regno<br /></span>
+<span class="i0">e nello regno sta lo principato;<br /></span>
+<span class="i0">navigase so segno,<br /></span>
+<span class="i0">possede Roma e tutto lo senato,<br /></span>
+<span class="i0">e questo senatore&mdash;sí sana onne langore,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;apostolo te puote esercitare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Puote esercitare un cielo,<br /></span>
+<span class="i0">ché questo cielo sta molto celato;<br /></span>
+<span class="i0">ha perduto onne zelo<br /></span>
+<span class="i0">possede el trono e tutto el dominato,<span class="pagenum"><a name="Page_229" id="Page_229">[Pg 229]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">e lo patriarcato,&mdash;che tanto su è menato,<br /></span>
+<span class="i0">in Israel sí vole militare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo patriarca sí vol dimorare<br /></span>
+<span class="i0">entro ne l&rsquo;arca degli suoi secriti,<br /></span>
+<span class="i0">ed in Israel sí vole regnare,<br /></span>
+<span class="i0">però en esso regno so fugiti,<br /></span>
+<span class="i0">loco si so uniti<br /></span>
+<span class="i0">ed han fugiti tutti gli altri regni:<br /></span>
+<span class="i0">quella è la terra che voglion redetare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Terra de promission n&rsquo;è promessa,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en essa terra regnò l&rsquo;om perfetto;<br /></span>
+<span class="i0">e tutti gli perfetti regna en essa<br /></span>
+<span class="i0">che per virtute posto ci on l&rsquo;affetto;<br /></span>
+<span class="i0">privato lo &rsquo;ntelletto,&mdash;sguardando nell&rsquo;aspetto,<br /></span>
+<span class="i0">en onne loco se posson transformare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Formati senza forma,<br /></span>
+<span class="i0">mozze tutte le facce per amore,<br /></span>
+<span class="i0">però che son tornati en prima forma;<br /></span>
+<span class="i0">e questa è la cagione:&mdash;chi sta nel terzo stato<br /></span>
+<span class="i0">del novo Adam plasmato<br /></span>
+<span class="i0">non vol pensar peccato né operare.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_230" id="Page_230">[Pg 230]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XCIII" id="XCIII"></a>XCIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Pianto de la Madonna<br /> de la passione del figliolo Iesú Cristo</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Donna del paradiso,&mdash;lo tuo figliolo è preso,<br /></span>
+<span class="i0">Iesú Cristo beato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Accurre, donna, e vide&mdash;che la gente l&rsquo;allide!<br /></span>
+<span class="i0">credo che llo s&rsquo;occide,&mdash;tanto l&rsquo;on flagellato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Como esser porría&mdash;che non fece mai follia,<br /></span>
+<span class="i0">Cristo, la spene mia,&mdash;omo l&rsquo;avesse pigliato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Madonna, egli è traduto,&mdash;Iuda sí l&rsquo;ha venduto,<br /></span>
+<span class="i0">trenta denari n&rsquo;ha &rsquo;vuto,&mdash;fatto n&rsquo;ha gran mercato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Succuri, Magdalena,&mdash;gionta m&rsquo;è adosso piena!<br /></span>
+<span class="i0">Cristo figlio se mena,&mdash;como m&rsquo;è annunziato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Succurri, Madonna, aiuta!&mdash;ch&rsquo;al tuo figlio se sputa<br /></span>
+<span class="i0">e la gente lo muta,&mdash;hanlo dato a Pilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O Pilato, non fare&mdash;lo figlio mio tormentare,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io te posso mostrare&mdash;como a torto è accusato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Crucifige, crucifige!&mdash;Omo che se fa rege,<br /></span>
+<span class="i0">secondo nostra lege,&mdash;contradice al senato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Priego che m&rsquo;entendáti,&mdash;nel mio dolor pensáti;<br /></span>
+<span class="i0">forsa mò ve mutati&mdash;de quel ch&rsquo;avete pensato.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tragon fuor li ladroni&mdash;che sian suoi compagnoni:<br /></span>
+<span class="i0">&mdash;De spine se coroni!&mdash;ché rege s&rsquo;è chiamato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O figlio, figlio, figlio!&mdash;-figlio, amoroso giglio,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, chi dá consiglio&mdash;al cor mio angustiato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figlio, occhi giocondi,&mdash;figlio, co non respondi?<br /></span>
+<span class="i0">figlio, perché t&rsquo;ascondi&mdash;dal petto ove se&rsquo; lattato?<span class="pagenum"><a name="Page_231" id="Page_231">[Pg 231]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Madonna, ecco la cruce,&mdash;che la gente l&rsquo;aduce,<br /></span>
+<span class="i0">ove la vera luce&mdash;déi essere levato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;O croce, que farai?&mdash;el figlio mio torrai?<br /></span>
+<span class="i0">e que ci aponerai,&mdash;ché non ha en sé peccato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Succurri, piena de doglia,&mdash;ché &rsquo;l tuo figliuol se spoglia;<br /></span>
+<span class="i0">e la gente par che voglia&mdash;che sia en croce chiavato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se glie tollete &rsquo;l vestire,&mdash;lassatemel vedire<br /></span>
+<span class="i0">come &rsquo;l crudel ferire&mdash;tutto l&rsquo;ha &rsquo;nsanguinato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Donna, la man gli è presa&mdash;e nella croce gli è stesa,<br /></span>
+<span class="i0">con un bollon gli è fesa,&mdash;tanto ci l&rsquo;on ficcato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;altra mano se prende,&mdash;nella croce se stende,<br /></span>
+<span class="i0">e lo dolor s&rsquo;accende,&mdash;che piú è multiplicato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Donna, li piè se prenno&mdash;e chiavellanse al lenno,<br /></span>
+<span class="i0">onne iontura aprenno&mdash;tutto l&rsquo;han desnodato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ed io comencio el corrotto:&mdash;Figliolo, mio deporto,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, chi me t&rsquo;ha morto,&mdash;figlio mio delicato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Meglio averíen fatto&mdash;che &rsquo;l cor m&rsquo;avesser tratto,<br /></span>
+<span class="i0">che, nella croce tratto,&mdash;starce desciliato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mamma, o&rsquo; sei venuta?&mdash;mortal me dái feruta,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l tuo pianger me stuta,&mdash;ché &rsquo;l veggio sí afferrato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, che m&rsquo;agio anvito,&mdash;figlio, patre e marito,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, chi t&rsquo;ha ferito?&mdash;figlio, chi t&rsquo;ha spogliato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mamma, perché te lagni?&mdash;voglio che tu remagni,<br /></span>
+<span class="i0">che serve i miei compagni&mdash;ch&rsquo;al mondo agio acquistato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, questo non dire,&mdash;voglio teco morire,<br /></span>
+<span class="i0">non me voglio partire,&mdash;fin che mò m&rsquo;esce &rsquo;l fiato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ch&rsquo;una agiam sepultura,&mdash;figlio de mamma scura,<br /></span>
+<span class="i0">trovarse en affrantura&mdash;matre e figlio affogato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Mamma col core affletto,&mdash;entro a le man te metto<br /></span>
+<span class="i0">de Ioanne, mio eletto;&mdash;sia il tuo figlio appellato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ioanne, esta mia mate&mdash;tollela en caritate,<br /></span>
+<span class="i0">aggine pietate&mdash;ca lo core ha forato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, l&rsquo;alma t&rsquo;è uscita,&mdash;figlio de la smarrita,<br /></span>
+<span class="i0">figlio de la sparita,&mdash;figlio attossicato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figlio bianco e vermiglio,&mdash;figlio senza simiglio,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, a chi m&rsquo;apiglio?&mdash;figlio, pur m&rsquo;hai lassato.<span class="pagenum"><a name="Page_232" id="Page_232">[Pg 232]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figlio bianco e biondo,&mdash;figlio, volto iocondo,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, perché t&rsquo;ha el mondo,&mdash;figlio, cusí sprezato?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figlio, dolce e piacente,&mdash;figlio de la dolente,<br /></span>
+<span class="i0">figlio, hatte la gente&mdash;malamente trattato!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Ioanne, figlio novello,&mdash;morto è lo tuo fratello,<br /></span>
+<span class="i0">sentito aggio &rsquo;l coltello&mdash;che fo profetizato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Che morto ha figlio e mate&mdash;de dura morte afferrate,<br /></span>
+<span class="i0">trovarse abracciate&mdash;mate e figlio abracciato<a name="FNanchor_4_4" id="FNanchor_4_4"></a><a href="#Footnote_4_4" class="fnanchor">[4]</a>.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_233" id="Page_233">[Pg 233]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_4_4" id="Footnote_4_4"></a><a href="#FNanchor_4_4"><span class="label">[4]</span></a> La soprascripta lauda pertinente a la Madonna è posta in
+questo loco per clausura de le precedente: el principio de le quali è
+pur da lei: e per uno separamento da le seguente laude trovate in
+diversi libri. Le due proxime erano in uno libro antiquo scripto de
+l&rsquo;anno <span class="smcap2">M.CCC.XXXVI.</span> in la citá de Perugia: e non in altri libri
+maxime todini: et in la seconda si vede certi defecti (Nota del
+<a name="tn232" id="tn232"></a><ins class="correction" title="originale: Benaccorsi">Bonaccorsi</ins>.)</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XCIV" id="XCIV"></a>XCIV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como l&rsquo;onore e la vergogna contendono insieme</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Udite una entenzone&mdash;ch&rsquo;è fra Onore e Vergogna,<br /></span>
+<span class="i0">qual è piú dura pogna&mdash;ad om virtuoso passare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Virtute, forteza armata,&mdash;tolle la sua schiera,<br /></span>
+<span class="i0">e la Vergogna gli è contra&mdash;con la sua dura maniera;<br /></span>
+<span class="i0">nella prima frontiera&mdash;Vergogna fa dura bataglia,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;altra e poi zanzavaglia,&mdash;ché nulla cosa può fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Forteza, da poi ch&rsquo;entra&mdash;ad la Vergogna patire,<br /></span>
+<span class="i0">ella va vigorando&mdash;e la Vergogna avilire;<br /></span>
+<span class="i0">non gli può enante fugire,&mdash;lá unqua la trova l&rsquo;abatte,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;ascempio de Cristo combatte&mdash;che volse vergogna portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tanto è &rsquo;l gaudio che porta&mdash;chi va per la via del Signore,<br /></span>
+<span class="i0">che onne vergogna sí abatte&mdash;e nullo gli ha &rsquo;nante valore;<br /></span>
+<span class="i0">&rsquo;nante &rsquo;l se reputa onore&mdash;poter vergogna suffrire,<br /></span>
+<span class="i0">ché séquita il dolce suo sire&mdash;che volse &rsquo;n vergogna finare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La Temperanza s&rsquo;acconcia&mdash;armata d&rsquo;umilitate,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;Onore armato sta contra&mdash;affolto con sua dignitate;<br /></span>
+<span class="i0">battaglie ce son smesurate;&mdash;vencendol s&rsquo;envigoresce,<br /></span>
+<span class="i0">sempre piú forte ci aresce,&mdash;quando &rsquo;l te credi finare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De l&rsquo;onor c&rsquo;hai conculcato&mdash;nasce piú forte onore;<br /></span>
+<span class="i0">se om terreno nol vede&mdash;battaglie t&rsquo;en porti nel core,<br /></span>
+<span class="i0">poi che per li signi de fore&mdash;odi che se&rsquo; santo chiamato<br /></span>
+<span class="i0">tu, Satanas encarnato,&mdash;odi de te tal parlare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tutta la vita tua en pianto&mdash;parme che sia reputato,<br /></span>
+<span class="i0">vedendo &rsquo;l Signor en vergogna&mdash;ed io so d&rsquo;onore amantato;<br /></span>
+<span class="i0">o cor mio tribulato,&mdash;l&rsquo;arra porto d&rsquo;enferno,<br /></span>
+<span class="i0">vivo nel mio dispiacenno&mdash;e campo per tal preliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vergogna è &rsquo;l nimico palese,&mdash;puoite da longa coprire,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;Onor è el nimico de ciambra,&mdash;non li puo&rsquo; enante fugire;<br /></span>
+<span class="i0">parme piú forte ad transire&mdash;onore en profonda umilitate<br /></span>
+<span class="i0">che non è soffrir mia vilitate&mdash;en forteza abracciata de core.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_234" id="Page_234">[Pg 234]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XCV" id="XCV"></a>XCV<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Altro cantico nel quale pur se parla de anichilazione<br /> e trasformazione,
+come nella <a href="#XCII">xcii</a> lauda de sopra<br /> posta. Ed in due stanzie de questa appare
+defetto.</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Que farai, morte mia,&mdash;che perderai la vita?<br /></span>
+<span class="i0">Guerra infinita&mdash;sirá tuo cuor demorare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or que farai, morte mia,&mdash;che perderai la vita?<br /></span>
+<span class="i0">Se io t&rsquo;aggio nutrita&mdash;io me ne pento;<br /></span>
+<span class="i0">e poi la morte non tornai a vita,&mdash;guerra infinita<br /></span>
+<span class="i0">sí t&rsquo;arepresento;&mdash;però taccio ed assento,<br /></span>
+<span class="i0">quel che voglio non faccio&mdash;e quel che voglio desfaccio;<br /></span>
+<span class="i0">la lengua ne taccio&mdash;co omo obstinato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non enante la morte&mdash;se trova la vita;<br /></span>
+<span class="i0">oimè! te vita&mdash;porríate trovare;<br /></span>
+<span class="i0">ma po&rsquo; la morte&mdash;se truova la vita,<br /></span>
+<span class="i0">ma perde la vita&mdash;cotal demorare;<br /></span>
+<span class="i0">elato me pare&mdash;cotal exercire,<br /></span>
+<span class="i0">non può pervenire&mdash;a lo infinito stato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Oimè!&mdash;ed io per te vo te fugendo,<br /></span>
+<span class="i0">parlando tazo,&mdash;lassando allazo,<br /></span>
+<span class="i0">dentro a la pelle&mdash;sta lo encreato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Oimè! la tua pelle&mdash;è tanto rotta,<br /></span>
+<span class="i0">che dentro non può stare;&mdash;or facciamo che sia morta,<br /></span>
+<span class="i0">la vita sua fori a lo scorticare&mdash;per fede te convien passare,<br /></span>
+<span class="i0">e desperanza trovare&mdash;del bene e del male<br /></span>
+<span class="i0">esser scortecato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dentro a lo scortecato s&rsquo;è remesso&mdash;colui che vo cercanno,<br /></span>
+<span class="i0">or faciam che sia quesso&mdash;voler morir per non vivere entanno;<br /></span>
+<span class="i0">par molto cosa dura&mdash;la morte e la vita far una,<br /></span>
+<span class="i0">mozzare onne figura&mdash;e non posseder nullo aspetto.<span class="pagenum"><a name="Page_235" id="Page_235">[Pg 235]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Mozzata onne figura&mdash;de lo suo iudicato,<br /></span>
+<span class="i0">cacciato onne sospetto&mdash;de lo suo principato,<br /></span>
+<span class="i0">negato el suo volere&mdash;como non fusse nato,<br /></span>
+<span class="i0">omo anichilato&mdash;vive nel suo avetare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">El mio avetare è quesso&mdash;de sotto a onnecovelle<br /></span>
+<span class="i0">e so en tal luoco messo&mdash;ben ne dirò le novelle,<br /></span>
+<span class="i0">non sa fin ca ne stende,&mdash;agiogne en onne luoco,<br /></span>
+<span class="i0">e questo molto par poco&mdash;a chi non l&rsquo;ha comparato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Dentro a lo comparato s&rsquo;è remesso&mdash;colui che s&rsquo;è venduto,<br /></span>
+<span class="i0">or facciam che sia quesso&mdash;voler morir per render lo tributo;<br /></span>
+<span class="i0">e questa è la cagione,&mdash;per retribuzione<br /></span>
+<span class="i0">a terzo dine serai resuscitato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Resuscitato, pareme morire,&mdash;en mente e &rsquo;n atto<br /></span>
+<span class="i0">vergogna non fugire,&mdash;ed ad onore non so tratto,<br /></span>
+<span class="i0">piacere e despiacere,&mdash;non far con nullo patto,<br /></span>
+<span class="i0">desperato tragiatto&mdash;al viso<a name="FNanchor_5_5" id="FNanchor_5_5"></a><a href="#Footnote_5_5" class="fnanchor">[5]</a> ioco ha passato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Passa fede e speranza&mdash;la credenza del certo,<br /></span>
+<span class="i0">la caritate unisce,&mdash;spogliase ne l&rsquo;affetto,<br /></span>
+<span class="i0">cacciato onne volere,&mdash;mozzato onne sospetto,<br /></span>
+<span class="i0">non ci ha trovato aspetto&mdash;el vero trasformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Trasformato la imagine&mdash;de Dio la simiglianza,<br /></span>
+<span class="i0">ha pensato e postose&mdash;de non far mai piú fallanza,<br /></span>
+<span class="i0">li angeli de cielo sguardano&mdash;en questa simiglianza,<br /></span>
+<span class="i0">presi da l&rsquo;abundanza&mdash;de l&rsquo;omo ch&rsquo;è reformato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Reformato nell&rsquo;essere&mdash;de la virtú creata,<br /></span>
+<span class="i0">trasformata ne l&rsquo;essere&mdash;envisibile encreata,<br /></span>
+<span class="i0">visibile invisibile&mdash;non nobile avilare,<br /></span>
+<span class="i0">el suo vilare&mdash;per nobile avilato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quello che è non se può dire,&mdash;puòse dire quel che non è;<br /></span>
+<span class="i0">lo dir vero si è mentire,&mdash;lo mentire è quello che è;<br /></span>
+<span class="i0">ed è tanto alto quello che è,&mdash;non ha forma né mesura;<br /></span>
+<span class="i0">e fuor de la imaginatura,&mdash;ché non me ci ho trovato.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_236" id="Page_236">[Pg 236]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_5_5" id="Footnote_5_5"></a><a href="#FNanchor_5_5"><span class="label">[5]</span></a> Una lacuna nel testo [Ed.].</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XCVI" id="XCVI"></a>XCVI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Excusazione che fa el peccatore a Dio de non poter far <br />la penitenzia a
+la quale da lui è confortato</span><a name="FNanchor_6_6" id="FNanchor_6_6"></a><a href="#Footnote_6_6" class="fnanchor" style="font-size: 50%;">[6]</a></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Troppo m&rsquo;è grande fatica,&mdash;Meser, de venirte drieto,<br /></span>
+<span class="i0">ca &rsquo;l mondo è gionto con meco,&mdash;voglio a lui satisfare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se vuol satisfare al monno,&mdash;figliolo, andarai a lo &rsquo;nferno,<br /></span>
+<span class="i0">e senza niuno cordoglio&mdash;ferito serai de coltello,<br /></span>
+<span class="i0">e pisto serai de martello,&mdash;che mai men non te verrane.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non posso far penitenza&mdash;mangiar una volta la dia,<br /></span>
+<span class="i0">iacer con la tonica centa&mdash;mai non lo sofferiría,<br /></span>
+<span class="i0">emprima me departo da tia&mdash;che questo possa durare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figliuol, se da me te parte,&mdash;en eterno non sería lieto,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;ogne ben perdi la parte&mdash;e d&rsquo;ogne mal serai repleto;<br /></span>
+<span class="i0">lá ove so strida, puza e gran fleto&mdash;anderai ad estare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Begl me porest predecare&mdash;che gli tuoi fatti me mettan gola,<br /></span>
+<span class="i0">bever voglio e mangiare&mdash;mentrunque la vita me dura,<br /></span>
+<span class="i0">ché l&rsquo;alma non girá sola&mdash;lá unque la vogli tu mandare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Dimme perché non hai gola&mdash;de questo ch&rsquo;io te promitto,<br /></span>
+<span class="i0">parla e non far demora,&mdash;ch&rsquo;io t&rsquo;amonisco a diritto;<br /></span>
+<span class="i0">aggiote tratto d&rsquo;Egipto,&mdash;pare che ce vogli tornare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quaranta dí degiunai&mdash;e stetti per te carcerato,<br /></span>
+<span class="i0">ben lo potesti emparare,&mdash;tanto te fo predecato;<br /></span>
+<span class="i0">ma, se me te parti da lato,&mdash;so che dannato serai.<span class="pagenum"><a name="Page_237" id="Page_237">[Pg 237]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se vòi ch&rsquo;io te dica el vero,&mdash;questo non m&rsquo;è piacemento,<br /></span>
+<span class="i0">la carne fresca e &rsquo;l bon vino&mdash;vorría manecar onne tempo,<br /></span>
+<span class="i0">ma troppo m&rsquo;è gran tormento&mdash;quando me fai degiunare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figliuol, non avesti cagione&mdash;per la qual tu m&rsquo;èi fugito,<br /></span>
+<span class="i0">ché so stato tuo servidore,&mdash;io te ho calciato e vestito;<br /></span>
+<span class="i0">or t&rsquo;èi arragnato con meco&mdash;e par che me vogli lassare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Figliuol, pur non me lassare,&mdash;paradiso averai en tua bailía,<br /></span>
+<span class="i0">lá ove è dolce posare&mdash;né lite ce trovi né briga,<br /></span>
+<span class="i0">e priegane santa Maria&mdash;che te ce deggia menare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Gran maraviglia me done&mdash;como l&rsquo;hai tanto tardato,<br /></span>
+<span class="i0">ma saccio c&rsquo;hai freddo el core&mdash;e dentro sei tutto ghiacciato;<br /></span>
+<span class="i0">ca l&rsquo;amor non t&rsquo;ha rescaldato,&mdash;ch&rsquo;el non ci hai lassato entrare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lassa entrar lo mio amore,&mdash;aguardame ritto, figliuolo,<br /></span>
+<span class="i0">degli anni ben trenta e doi&mdash;bussai per farte gran dono,<br /></span>
+<span class="i0">or par che vogli gir nudo&mdash;e veste non vòi portare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or veni, entra a le nozze,&mdash;ch&rsquo;onne cosa è apparechiato;<br /></span>
+<span class="i0">io mò t&rsquo;apro le porte,&mdash;sederai longhesso &rsquo;l mio lato,<br /></span>
+<span class="i0">l&rsquo;occhi e la bocca e lo naso,&mdash;io sí te voglio basciare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Como non te mette gola&mdash;questo ch&rsquo;io t&rsquo;ho proferito?<br /></span>
+<span class="i0">Or viene e non far dimora,&mdash;credi quel ch&rsquo;io te dico,<br /></span>
+<span class="i0">veni a veder lo convito,&mdash;quanto è dolce e soave.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or non me venir piú dentorno,&mdash;ch&rsquo;io non ce voglio venire;<br /></span>
+<span class="i0">stare me voglio col monno,&mdash;alegrar ed averme bene;<br /></span>
+<span class="i0">da poi ch&rsquo;io vengo a morire,&mdash;allora me mena a posare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Figlio, non è tésta la via,&mdash;se tu vol campar da lo &rsquo;nferno;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io durai sí gran fatiga,&mdash;morte, ruina e flagello;<br /></span>
+<span class="i0">per farte venir al mio renno,&mdash;en croce me fece chiavare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Meser, ben è tésto vero&mdash;che tu fusti morto per mene,<br /></span>
+<span class="i0">la carne non me dá pace,&mdash;combatteme la notte e lo dine;<br /></span>
+<span class="i0">ma quando a te voglio venire,&mdash;non me lo lassa pensare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Or non gli credere, figlio,&mdash;ca è nemica de Dio;<br /></span>
+<span class="i0">ché Adam ne gí nello &rsquo;nferno,&mdash;però che a la carne assentío,<br /></span>
+<span class="i0">pena e dolor ce patío,&mdash;però che poi lei volse andare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Ben me ne piglia cordoglio,&mdash;amor, tanto m&rsquo;hai bargagnato;<span class="pagenum"><a name="Page_238" id="Page_238">[Pg 238]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">portasti la croce su en collo&mdash;ed en essa ce fusti ferrato;<br /></span>
+<span class="i0">ed io l&rsquo;ho dementecato&mdash;e non ci ho potuto badare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Se te ne piglia cordoglio,&mdash;figliuolo, a ragion lo fai,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;hai sequitato lo mondo,&mdash;de que ragion renderai;<br /></span>
+<span class="i0">e debito fatto ci hai&mdash;lo qual te convien pagare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ora me rende ragione&mdash;de questo c&rsquo;hai endebitato,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;èi stato falso amadore&mdash;e me per altri hai lassato,<br /></span>
+<span class="i0">ed a quel ch&rsquo;io t&rsquo;agio ensegnato&mdash;non hai voluto guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">&mdash;Non la conobbi, Mesere,&mdash;questa tua santa scrittura,<br /></span>
+<span class="i0">visso so a tentazione&mdash;beffe me n&rsquo;ho fatto a tut&rsquo;ura,<br /></span>
+<span class="i0">ma la sentenzia tua è dura&mdash;e non ce pò l&rsquo;om appellare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">Io me ne appello a Madonna&mdash;de questa tua dirittura,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;altri non è chi ci agiogna&mdash;che siede en ròcca sicura,<br /></span>
+<span class="i0">ed essa t&rsquo;è matre e figliuola&mdash;e tu me t&rsquo;èi fatto carnale.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ca io per ragion te lo provo&mdash;che tu me déi far perdonanza,<br /></span>
+<span class="i0">eri Dio e facestite omo&mdash;e questo me poni en bilanza;<br /></span>
+<span class="i0">per darme de te securanza&mdash;mia forma volesti pigliare.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_239" id="Page_239">[Pg 239]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_6_6" id="Footnote_6_6"></a><a href="#FNanchor_6_6"><span class="label">[6]</span></a> Questa lauda sequente era pur nel dicto libro antiquo ed
+ancora in alcuni todini, benché paia assai bassa como la XX in ordine
+che incomenza: «Oimè, lasso dolente» (Nota del Bonaccorsi).</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XCVII" id="XCVII"></a>XCVII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Amaestramento al peccatore che se vole<br /> reconciliare con Dio</span><a name="FNanchor_7_7" id="FNanchor_7_7"></a><a href="#Footnote_7_7" class="fnanchor" style="font-size: 50%;">[7]</a></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">O peccator dolente,&mdash;che a Dio vuol retornare,<br /></span>
+<span class="i0">questa lauda t&rsquo;ensegna&mdash;quello che déi fare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi esser pentuto&mdash;de tutto el tuo peccato,<br /></span>
+<span class="i0">e déilo confessare&mdash;col core umiliato,<br /></span>
+<span class="i0">e far la penitenza&mdash;sí como t&rsquo;è comandato,<br /></span>
+<span class="i0">e, poi che l&rsquo;hai lassato,&mdash;noi déi mai repigliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi ben perdonare&mdash;a chi t&rsquo;ha fatto offensanza<br /></span>
+<span class="i0">col core e con la bocca&mdash;senza niuna fallanza;<br /></span>
+<span class="i0">e se tu hai altri offeso,&mdash;déi cheder perdonanza<br /></span>
+<span class="i0">acciò che Iesú Cristo&mdash;ti degga perdonare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se tu hai de l&rsquo;altrui,&mdash;rendelo interamente,<br /></span>
+<span class="i0">quanto puoi piú cetto,&mdash;non lo &rsquo;nduciar niente;<br /></span>
+<span class="i0">e non ti confidare&mdash;né in figlio né in parente,<br /></span>
+<span class="i0">perché hanno costumanza&mdash;del troppo retardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi recessare&mdash;onne ria compagnia,<br /></span>
+<span class="i0">per ciò che fa cadere&mdash;molto cetto in follia;<br /></span>
+<span class="i0">e costumar con buoni&mdash;che ti don buona via,<br /></span>
+<span class="i0">per la qual tu possi&mdash;l&rsquo;alma tua salvare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">La bocca déi aver chiusa&mdash;e la lengua affrenata,<br /></span>
+<span class="i0">e non li trar lo freno,&mdash;se non poche fiata;<br /></span>
+<span class="i0">e sempre sie sollicito&mdash;tenerla ben guardata,<br /></span>
+<span class="i0">per ciò che ha costumanza&mdash;de molto morsecare.<span class="pagenum"><a name="Page_240" id="Page_240">[Pg 240]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Chi la sua bocca ha aperta,&mdash;e la lengua tagliente,<br /></span>
+<span class="i0">molto legiermente&mdash;deventa maldicente;<br /></span>
+<span class="i0">ed onne ben che fai&mdash;poco ti vale o niente,<br /></span>
+<span class="i0">ché la tua mala lengua&mdash;tutto tel fa furare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Al tuo corpo misero&mdash;non déi acconsentire,<br /></span>
+<span class="i0">per ciò che sempre vole&mdash;manecare e dormire,<br /></span>
+<span class="i0">e non cura niente&mdash;giamai a Dio servire,<br /></span>
+<span class="i0">en ioco ed in solazo&mdash;sempremai vorría stare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fallo levar per tempo&mdash;senza nulla pigrezza,<br /></span>
+<span class="i0">e mettilo in fatica&mdash;che non li sia agevolezza,<br /></span>
+<span class="i0">e vallo recessando&mdash;d&rsquo;onne carnal vaghezza;<br /></span>
+<span class="i0">se questo non li fai,&mdash;te fará tralipare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Falli fare astinenza,&mdash;che non sia piú goloso;<br /></span>
+<span class="i0">portar li panni aspri,&mdash;che non sia piú gioioso;<br /></span>
+<span class="i0">ed operare buone opere&mdash;che non stia piú ozioso,<br /></span>
+<span class="i0">e, perché è mal servo,&mdash;délo disciplinare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi stare affissato,&mdash;non déi gir molto atorno,<br /></span>
+<span class="i0">ché nuoce de vedere&mdash;le vanitá del monno;<br /></span>
+<span class="i0">non portar gli occhi in alto,&mdash;ma portali in profonno,<br /></span>
+<span class="i0">per ciò che son ladroni&mdash;de l&rsquo;anima predare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Quello che l&rsquo;occhio vede&mdash;sí lo riporta al cuore,<br /></span>
+<span class="i0">el falo repensare&mdash;de lo carnale amore,<br /></span>
+<span class="i0">e, poi che ci ha pensato,&mdash;sí retrova el pegiore,<br /></span>
+<span class="i0">e perciò è buona cosa&mdash;sempre l&rsquo;occhio guardare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi guardar l&rsquo;orecchie&mdash;da li mali udimenti,<br /></span>
+<span class="i0">e retener le mano&mdash;dai villan toccamenti,<br /></span>
+<span class="i0">e déi esser ben composto&mdash;nelli tuoi portamenti,<br /></span>
+<span class="i0">sí che onne om che ti vede&mdash;si possa edificare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu déi stare all&rsquo;offizio&mdash;molto devotamente,<br /></span>
+<span class="i0">e de onne adversitate déi essere paziente;<br /></span>
+<span class="i0">ad qualunche te domanda,&mdash;rispondi umilmente,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne intenza inutile,&mdash;quanto puoi, recessare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non déi essere schifo,&mdash;né molto desdegnoso,<br /></span>
+<span class="i0">sí com&rsquo;è lo zitello&mdash;che è superbo e lagnoso;<br /></span>
+<span class="i0">le mano déi aver larghe&mdash;e lo core pietoso,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne cosa che dái,&mdash;molto volontier dare.<span class="pagenum"><a name="Page_241" id="Page_241">[Pg 241]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Le parole de Dio&mdash;volontier déi udire,<br /></span>
+<span class="i0">ed alli tuoi prelati&mdash;umilmente ubidire,<br /></span>
+<span class="i0">e li santi sacerdoti&mdash;in reverenzia avere,<br /></span>
+<span class="i0">perciò che son pastori&mdash;per l&rsquo;anime salvare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">E ciascuno in suo luoco&mdash;déi portare in amore,<br /></span>
+<span class="i0">e conservare pace&mdash;sempre nel tuo core,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne altra persona&mdash;déi credere tuo migliore,<br /></span>
+<span class="i0">e &rsquo;n tutti li tuoi fatti&mdash;te déi umiliare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;umilitate è quella&mdash;che fa essere amato,<br /></span>
+<span class="i0">e da Dio e dal mondo&mdash;essere esaltato,<br /></span>
+<span class="i0">e lo tuo core sempre&mdash;te fa aver consolato,<br /></span>
+<span class="i0">perciò la umilitate&mdash;molto la devi amare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu devi lo tuo core&mdash;conservare en netteza,<br /></span>
+<span class="i0">non li lassar pensare&mdash;nulla laida laideza,<br /></span>
+<span class="i0">acciò che possi fare&mdash;piú degna peniteza,<br /></span>
+<span class="i0">en nullo male amore&mdash;te devi delettare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">La tua confessione&mdash;déi far molto spesso,<br /></span>
+<span class="i0">e li tuoi offendimenti&mdash;déi dicere tu stesso,<br /></span>
+<span class="i0">acciò che Cristo Dio&mdash;sempre ti stia dapresso,<br /></span>
+<span class="i0">de li suoi benefizi&mdash;lo déi regraziare.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tu te déi sforzare&mdash;de gire sempre inanti,<br /></span>
+<span class="i0">e non tornare endrieto&mdash;sí como fon li granchi,<br /></span>
+<span class="i0">acciò che tu aggi&mdash;la corona de li santi,<br /></span>
+<span class="i0">nel ben c&rsquo;hai cominciato&mdash;devi perseverare.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_242" id="Page_242">[Pg 242]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_7_7" id="Footnote_7_7"></a><a href="#FNanchor_7_7"><span class="label">[7]</span></a> Queste cinque laude proxime sequente erano nel libro todino
+in fine (Nota del Bonaccorsi).</p></div>
+</div>
+
+
+
+<h2><a name="XCVIII" id="XCVIII"></a>XCVIII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como la ragione conforta l&rsquo;anima che retorni a Dio</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Perché m&rsquo;hai tu creata,&mdash;o creatore Dio,<br /></span>
+<span class="i0">e poi recomperata&mdash;per Cristo Iesú mio?<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor, tu m&rsquo;hai creata&mdash;per la tua cortesia,<br /></span>
+<span class="i0">ma so villana stata&mdash;per la mia gran follia,<br /></span>
+<span class="i0">fuor de la mia contrata&mdash;smarrita aggio la via,<br /></span>
+<span class="i0">la vergine Maria&mdash;me torni all&rsquo;amor mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima peccatrice,&mdash;co l&rsquo;hai potuto fare,<br /></span>
+<span class="i0">o falsa meretrice,&mdash;senza lo sposo stare?<br /></span>
+<span class="i0">Ché sai che esso lo dice:&mdash;Chi a me vorrá tornare,<br /></span>
+<span class="i0">farollo delettare&mdash;nello dolce amor mio.&mdash;<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Occhi miei, piangete,&mdash;non cessate a tutte ore,<br /></span>
+<span class="i0">ché fare lo dovete&mdash;per trovar l&rsquo;amore;<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io n&rsquo;aggio sí gran sete,&mdash;che me strugge el core,<br /></span>
+<span class="i0">de Cristo Salvatore,&mdash;ché esso è l&rsquo;amor mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Pier, Paulo e Giovanni,&mdash;lo dolce Evangelista,<br /></span>
+<span class="i0">Gregorio ed Augustino&mdash;e l&rsquo;amante Battista,<br /></span>
+<span class="i0">rendeteme l&rsquo;amore&mdash;ch&rsquo;io non sia sí trista,<br /></span>
+<span class="i0">morragio s&rsquo;io sto in quista&mdash;ch&rsquo;io non aggia l&rsquo;amor mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O umile Francesco,&mdash;de Dio tutto enfiammato,<br /></span>
+<span class="i0">che Cristo crucifisso&mdash;portasti in cor formato,<br /></span>
+<span class="i0">priega el mio gran Signore,&mdash;ch&rsquo;io ho tanto aspettato,<br /></span>
+<span class="i0">che tosto a l&rsquo;apenato&mdash;soccorra l&rsquo;amor mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O crucifisso amore,&mdash;recòrdati la lancia,<br /></span>
+<span class="i0">che te fo data al core&mdash;per me trar de pesanza;<br /></span>
+<span class="i0">donqua ritorna, amore,&mdash;non far piú demoranza,<br /></span>
+<span class="i0">fallami la speranza&mdash;s&rsquo;io non t&rsquo;ho, amor mio.<span class="pagenum"><a name="Page_243" id="Page_243">[Pg 243]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Non posso piú soffrire&mdash;li tuoi lamenti,<br /></span>
+<span class="i0">gli amorosi languire&mdash;che tu fai spessamente;<br /></span>
+<span class="i0">or briga de venire,&mdash;lieva in alto la mente,<br /></span>
+<span class="i0">farrotte esser gaudente&mdash;del dolce Iesú mio.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Or te diletta, sposa,&mdash;de me quanto tu voli,<br /></span>
+<span class="i0">ché ben sei gloriosa,&mdash;tanto d&rsquo;amor tu oli!<br /></span>
+<span class="i0">Non esser vergognosa,&mdash;non c&rsquo;è perché te duoli,<br /></span>
+<span class="i0">trovato hai quel che voli,&mdash;cioè el dolce amor mio.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_244" id="Page_244">[Pg 244]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="XCIX" id="XCIX"></a>XCIX<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Condizione del perpetuo amore</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor ch&rsquo;è consumato&mdash;nullo prezzo non guarda,<br /></span>
+<span class="i0">né per pena non tarda&mdash;d&rsquo;amar co fo amato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Consumato l&rsquo;amore,&mdash;sí va pene cercando,<br /></span>
+<span class="i0">se ama sé dilettando,&mdash;sta penoso.<br /></span>
+<span class="i0">E con grande fervore&mdash;al diletto dá bando,<br /></span>
+<span class="i0">per viver tormentando&mdash;angoscioso.<br /></span>
+<span class="i0">Allora sta gioioso&mdash;e sé conosce amare,<br /></span>
+<span class="i0">se fugge el delettare&mdash;e sta en croce chiavato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Servo che prezzo prende,&mdash;ch&rsquo;ama sempre diletto,<br /></span>
+<span class="i0">sí porta nell&rsquo;affetto&mdash;pagamento.<br /></span>
+<span class="i0">Per lo prezzo vendere&mdash;lo prezzo, gli è difetto;<br /></span>
+<span class="i0">non è anco perfetto&mdash;lo stormento.<br /></span>
+<span class="i0">Se amor non fo tormento,&mdash;sí non fo virtuoso,<br /></span>
+<span class="i0">né sirá glorioso&mdash;se non fo tormentato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">L&rsquo;amor vero, liale&mdash;odia sé per natura,<br /></span>
+<span class="i0">vedendosi mesura&mdash;terminata.<br /></span>
+<span class="i0">Perché puro, leale&mdash;non ama creatura,<br /></span>
+<span class="i0">né se veste figura&mdash;mesurata.<br /></span>
+<span class="i0">Caritá increata&mdash;ad sé lo fa salire,<br /></span>
+<span class="i0">e falli partorire&mdash;figlio d&rsquo;amor beato.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Questo figlio che nasce&mdash;è amor piú verace<br /></span>
+<span class="i0">de onne virtú capace,&mdash;copiosa.<br /></span>
+<span class="i0">Dove l&rsquo;anima pasce&mdash;fuoco d&rsquo;amor penace,<br /></span>
+<span class="i0">notricasi de pace&mdash;gloriosa.<br /></span>
+<span class="i0">E sta sempre gioiosa&mdash;e si &rsquo;namora tanto,<br /></span>
+<span class="i0">che non potrebbe el quanto&mdash;esser considerato.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_245" id="Page_245">[Pg 245]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="C" id="C"></a>C<br /><br />
+
+<span class="smcap3">De la incarnazione del verbo divino</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Fiorito è Cristo nella carne pura,<br /></span>
+<span class="i0">or se ralegri l&rsquo;umana natura.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Natura umana, quanto eri scurata,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;al secco fieno tu eri arsimigliata!<br /></span>
+<span class="i0">Ma lo tuo sposo t&rsquo;ha renovellata,<br /></span>
+<span class="i0">or non sie ingrata&mdash;de tale amadore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Tal amador è fior de puritade,<br /></span>
+<span class="i0">nato nel campo de verginitade,<br /></span>
+<span class="i0">egli è lo giglio de l&rsquo;umanitade,<br /></span>
+<span class="i0">de suavitate&mdash;e de perfetto odore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Odor divino da ciel n&rsquo;ha recato,<br /></span>
+<span class="i0">da quel giardino lá ove era piantato,<br /></span>
+<span class="i0">esso Dio dal Padre beato<br /></span>
+<span class="i0">ce fo mandato&mdash;conserto de fiore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fior de Nazzareth si fece chiamare,<br /></span>
+<span class="i0">de la Giesse Virgo vuols pullulare,<br /></span>
+<span class="i0">nel tempo del fior se volse mostrare,<br /></span>
+<span class="i0">per confermare&mdash;lo suo grande amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore immenso e caritá infinita<br /></span>
+<span class="i0">m&rsquo;ha demostrato Cristo, la mia vita;<br /></span>
+<span class="i0">prese umanitate in deitá unita,<br /></span>
+<span class="i0">gioia compíta&mdash;n&rsquo;aggio e grande onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Onor con umilitá volse recepere,<br /></span>
+<span class="i0">con solennitá la turba fe&rsquo; venire,<br /></span>
+<span class="i0">la via e la cittade refiorire<br /></span>
+<span class="i0">tutta, e reverire&mdash;lui como Signore.<span class="pagenum"><a name="Page_246" id="Page_246">[Pg 246]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor venerato con gran reverenza,<br /></span>
+<span class="i0">poi condannato de grave sentenza,<br /></span>
+<span class="i0">popolo mutato senza providenza,<br /></span>
+<span class="i0">per molta amenza&mdash;cadesti in errore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Error prendesti contra veritade<br /></span>
+<span class="i0">quando lo facesti viola de viltade,<br /></span>
+<span class="i0">la rosa rossa de penalitate<br /></span>
+<span class="i0">per caritade&mdash;remutò el colore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Color natural ch&rsquo;avea de bellezza<br /></span>
+<span class="i0">molta in viltade prese lividezza,<br /></span>
+<span class="i0">con suavitade portò amarezza,<br /></span>
+<span class="i0">tornò in bassezza&mdash;lo suo gran valore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Valor potente fo umiliato,<br /></span>
+<span class="i0">quel fiore aulente tra piè conculcato,<br /></span>
+<span class="i0">de spine pungente tutto circundato,<br /></span>
+<span class="i0">e fo velato&mdash;lo grande splendore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Splendor che illustra onne tenebroso,<br /></span>
+<span class="i0">fo oscurato per dolor penoso,<br /></span>
+<span class="i0">e lo suo lume tutto fo renchioso<br /></span>
+<span class="i0">en un sepolcro&mdash;nell&rsquo;orto del fiore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo fior reposto giacque e sí dormío,<br /></span>
+<span class="i0">renacque tosto e resurressío,<br /></span>
+<span class="i0">beato corpo e puro refiorío<br /></span>
+<span class="i0">ed apparío&mdash;con grande fulgore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fulgore ameno apparío nell&rsquo;orto<br /></span>
+<span class="i0">a Magdalena che &rsquo;l piangea morto,<br /></span>
+<span class="i0">e del gran pianto donògli conforto,<br /></span>
+<span class="i0">sí che fo absorto&mdash;l&rsquo;amoroso core.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Lo core confortò agli suoi fratelli,<br /></span>
+<span class="i0">e resuscitò molti fior novelli,<br /></span>
+<span class="i0">e demorò nello giardin con elli,<br /></span>
+<span class="i0">con quelli agnelli&mdash;cantando d&rsquo;amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Con amor reformasti Tomaso non credente,<br /></span>
+<span class="i0">quando li mostrasti li tuoi fiori aulente,<br /></span>
+<span class="i0">quali reservasti, o rosa rubente,<br /></span>
+<span class="i0">sí che incontinente&mdash;gridò con fervore.<span class="pagenum"><a name="Page_247" id="Page_247">[Pg 247]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fervore amoroso ebbe inebriato,<br /></span>
+<span class="i0">lo cor gioioso fo esilarato;<br /></span>
+<span class="i0">quando glorioso t&rsquo;ebbe contemplato,<br /></span>
+<span class="i0">allora t&rsquo;ebbe vocato&mdash;Dio e signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor de gloria sopra al ciel salisti,<br /></span>
+<span class="i0">con voce sonora degli angeli ascendesti,<br /></span>
+<span class="i0">con segni di vittoria al Padre redisti,<br /></span>
+<span class="i0">e resedisti&mdash;in sedia ad onore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Onor ne donasti a servi veraci,<br /></span>
+<span class="i0">la via demostrasti a li tuoi sequaci,<br /></span>
+<span class="i0">lo spirito mandasti acciò che infiammati<br /></span>
+<span class="i0">fussero i sequaci&mdash;con perfetto ardore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_248" id="Page_248">[Pg 248]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="CI" id="CI"></a>CI<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Como il vero amore non è ozioso</span></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Troppo perde el tempo chi non t&rsquo;ama,<br /></span>
+<span class="i0">dolce amor Iesú, sopra ogni amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore, chi t&rsquo;ama non sta ozioso,<br /></span>
+<span class="i0">tanto li par dolce de te gustare,<br /></span>
+<span class="i0">ma tutta ora vive desideroso,<br /></span>
+<span class="i0">como te possa stretto piú amare;<br /></span>
+<span class="i0">ché tanto sta per te lo cor gioioso,<br /></span>
+<span class="i0">chi noi sentisse, nol porría parlare<br /></span>
+<span class="i0">quanto è dolce a gustare lo tuo sapore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sapor che non si trova simiglianza,<br /></span>
+<span class="i0">oh lasso, ché &rsquo;l mio cor poco t&rsquo;assagia!<br /></span>
+<span class="i0">Nulla altra cosa a me è consolanza,<br /></span>
+<span class="i0">se tutto el mondo avesse e te non aggia;<br /></span>
+<span class="i0">o dolce amor Iesú, in cui ho speranza,<br /></span>
+<span class="i0">tu regge lo mio cor che da te non caggia,<br /></span>
+<span class="i0">ma sempre piú strenga lo tuo amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amor che tolli forza ed onne amaro,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne cosa muti in tua dolcezza,<br /></span>
+<span class="i0">e questo sanno i santi che &rsquo;l provâro,<br /></span>
+<span class="i0">che fecero dolce morte in amarezza;<br /></span>
+<span class="i0">ma confortolli il dolce lattuaro<br /></span>
+<span class="i0">de te, Iesú, che vensero onne asprezza,<br /></span>
+<span class="i0">tanto fusti suave nei lor core!<span class="pagenum"><a name="Page_249" id="Page_249">[Pg 249]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cor che te non sente, ben pò esser tristo;<br /></span>
+<span class="i0">Iesú, letizia e gaudio de la gente,<br /></span>
+<span class="i0">solazzo non puote esser senza Cristo;<br /></span>
+<span class="i0">tapino, ch&rsquo;io non t&rsquo;amo sí fervente!<br /></span>
+<span class="i0">Chi far potesse ogni altro acquisto<br /></span>
+<span class="i0">e te non aggia, de tutto è perdente,<br /></span>
+<span class="i0">e senza te sarebbe in amarore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amaro nullo core puote stare<br /></span>
+<span class="i0">cui de tua dolcezza ha condimento;<br /></span>
+<span class="i0">tuo sapore, Iesú, non può gustare<br /></span>
+<span class="i0">chi lassa te per altro entendimento,<br /></span>
+<span class="i0">non sa né può el cor terreno amare;<br /></span>
+<span class="i0">sí grande è el cielestial delicamento,<br /></span>
+<span class="i0">che non vede te, Cristo, in tuo splendore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">Splendor che dona a tutto &rsquo;l mondo luce,<br /></span>
+<span class="i0">amor, Iesú, de li angeli belleza,<br /></span>
+<span class="i0">cielo e terra per te si conduce<br /></span>
+<span class="i0">e splende in tutte cose tua fattezza,<br /></span>
+<span class="i0">ed ogni creatura a te s&rsquo;aduce,<br /></span>
+<span class="i0">ma solo el peccator tuo amor despreza<br /></span>
+<span class="i0">e partese da te, suo creatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i0">Creatura umana sconoscente<br /></span>
+<span class="i0">sopra qualunche altra creatura,<br /></span>
+<span class="i0">como te puoi partir sí per niente<br /></span>
+<span class="i0">dal tuo Fattor de cui tu sei fattura?<br /></span>
+<span class="i0">Elli te chiama sí amorosamente,<br /></span>
+<span class="i0">che torni a llui, ma tu li stai pur dura,<br /></span>
+<span class="i0">e non hai cura del tuo Salvatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Salvator, che de la Vergen nascesti,<br /></span>
+<span class="i0">del tuo amor darme non ti sia sdegno;<br /></span>
+<span class="i0">ché gran segno d&rsquo;amor allora ce desti<br /></span>
+<span class="i0">quando per noi pendesti su in quel legno,<br /></span>
+<span class="i0">e nelle tue sante mano ce scrivisti<br /></span>
+<span class="i0">per noi salvare e darce lo tuo regno;<br /></span>
+<span class="i0">legge la tua scrittura buon scrittore.<span class="pagenum"><a name="Page_250" id="Page_250">[Pg 250]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Scritti sul santo legno de la vita<br /></span>
+<span class="i0">per tua pietá, Iesú, ci representa;<br /></span>
+<span class="i0">la tua scrittura giá non sia fallita,<br /></span>
+<span class="i0">el nome che portam de te non menta;<br /></span>
+<span class="i0">la mente nostra sta di te condita,<br /></span>
+<span class="i0">dolcissimo Iesú, fa che te senta<br /></span>
+<span class="i0">e strettamente t&rsquo;ami con ardore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Ardore che consumi ogni freddura,<br /></span>
+<span class="i0">e sí purghi ed allumini la mente,<br /></span>
+<span class="i0">onne altra cosa fai parere oscura,<br /></span>
+<span class="i0">la quale non vede te presente,<br /></span>
+<span class="i0">che omai altro amor non cura<br /></span>
+<span class="i0">per non cessar l&rsquo;amor da te niente,<br /></span>
+<span class="i0">e non ratepidar lo tuo calore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Calor che fai l&rsquo;anima languire,<br /></span>
+<span class="i0">ed el core struggi de te infiammato,<br /></span>
+<span class="i0">che non è lengua che &rsquo;l potesse dire,<br /></span>
+<span class="i0">né cuor pensare, se non l&rsquo;ha provato;<br /></span>
+<span class="i0">oimè, lasso, fammete sentire,<br /></span>
+<span class="i0">deh! scalda lo mio cor de te gelato!<br /></span>
+<span class="i0">Che non consumi in tanto freddore!<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Freddi peccatori, el gran fuoco<br /></span>
+<span class="i0">nello inferno v&rsquo;è apparecchiato,<br /></span>
+<span class="i0">se in questo breve tempo, che è sí poco,<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amor lo vostro cor non è scaldato;<br /></span>
+<span class="i0">però ciascun se studie in onne luoco<br /></span>
+<span class="i0">dell&rsquo;amor di Cristo essere abrasciato<br /></span>
+<span class="i0">e confortato dal suave odore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Odor che trapassi ogni aulimento,<br /></span>
+<span class="i0">chi ben non t&rsquo;ama, bene fa gran torto;<br /></span>
+<span class="i0">chi non sente lo tuo odoramento,<br /></span>
+<span class="i0">o elli è puzzolente o elli è morto;<br /></span>
+<span class="i0">o fiume vivo de delettamento,<br /></span>
+<span class="i0">che lavi ogni fetore e dái conforto<br /></span>
+<span class="i0">e fai tornare lo morto in suo vigore!<span class="pagenum"><a name="Page_251" id="Page_251">[Pg 251]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Vigoros&rsquo;amante, li amorosi<br /></span>
+<span class="i0">en cielo hanno tanta tua dolcezza,<br /></span>
+<span class="i0">gustando quelli morselli saporosi<br /></span>
+<span class="i0">che dá Cristo ad quelli c&rsquo;hanno sua contezza,<br /></span>
+<span class="i0">che tanto sono suavi e delettosi;<br /></span>
+<span class="i0">chi ben li assagia, tutto el mondo sprezza<br /></span>
+<span class="i0">e quasi in terra perde suo sentore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Sentítivi, o pigri e negligenti,<br /></span>
+<span class="i0">bastevi el tempo ch&rsquo;avete perduto!<br /></span>
+<span class="i0">Oh quanto simo stati sconoscenti<br /></span>
+<span class="i0">al piú cortese che si sia veduto!<br /></span>
+<span class="i0">El qual promette celestial presenti,<br /></span>
+<span class="i0">e mai nullo non ne vien falluto;<br /></span>
+<span class="i0">chi l&rsquo;ama, sí li sta buon servidore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Servire a te, Iesú mio amoroso,<br /></span>
+<span class="i0">piú sei suave d&rsquo;ogni altro diletto;<br /></span>
+<span class="i0">non può sapere chi sta de te ozioso<br /></span>
+<span class="i0">quanto sei dolce ad amar con affetto;<br /></span>
+<span class="i0">giamai el cor non trova altro reposo<br /></span>
+<span class="i0">se non in te, Iesú, amor perfetto,<br /></span>
+<span class="i0">che de tuoi servi sei consolatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Consolar l&rsquo;anima mia non può terrena cosa,<br /></span>
+<span class="i0">però ch&rsquo;ella è fatta a tua sembianza;<br /></span>
+<span class="i0">che piú de tutto el mondo è preziosa<br /></span>
+<span class="i0">e nobile e sopr&rsquo;onne altra sustanza;<br /></span>
+<span class="i0">solo tu, Cristo, li puoi dar puosa<br /></span>
+<span class="i0">e puoi empire de tutta sua bastanza,<br /></span>
+<span class="i0">però che tu sei solo suo maggiore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Maggiore inganno non mi par che sia<br /></span>
+<span class="i0">che volere quello che non se trova,<br /></span>
+<span class="i0">e pare sopra onne altra gran follia<br /></span>
+<span class="i0">de quel che non può esser farne prova;<br /></span>
+<span class="i0">cusí fa l&rsquo;anima che è fuor de la via,<br /></span>
+<span class="i0">che vuol che &rsquo;l mondo li empia legge nova,<br /></span>
+<span class="i0">e non può essere, ché &rsquo;l mondo è minore.<span class="pagenum"><a name="Page_252" id="Page_252">[Pg 252]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Menorar sí vuole lo cor villano<br /></span>
+<span class="i0">che del mondo chiamasi contento,<br /></span>
+<span class="i0">che te vuole, Iesú, amor soprano,<br /></span>
+<span class="i0">per terrene cose cambiare intendimento;<br /></span>
+<span class="i0">ma se el suo palato avesse sano,<br /></span>
+<span class="i0">che assaggiasse lo tuo delettamento<br /></span>
+<span class="i0">sopra ogni altro li parría el migliore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Migliore cosa di te, amore Iesú,<br /></span>
+<span class="i0">nissuna mente può desiderare;<br /></span>
+<span class="i0">però deverebbe el cor teco lá su<br /></span>
+<span class="i0">con la mente sempre conversare,<br /></span>
+<span class="i0">ed onne creatura de qua giú<br /></span>
+<span class="i0">per tuo amore niente reputare,<br /></span>
+<span class="i0">e te solo pensare, dolcissimo Signore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Signor, chi ti vol dare la mente pura,<br /></span>
+<span class="i0">non te déi dare altra compagnia;<br /></span>
+<span class="i0">ché spesse volte, per la troppa cura,<br /></span>
+<span class="i0">da te la mente si svaga ed esvia;<br /></span>
+<span class="i0">dolce cosa è amar la creatura,<br /></span>
+<span class="i0">ma &rsquo;l Creatore piú dolce che mai sia,<br /></span>
+<span class="i0">però che è da temere onne altro amore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Amore e gilosia porta la mente<br /></span>
+<span class="i0">che ama Iesú che non li dispiaccia,<br /></span>
+<span class="i0">e partesi al tutto da onne altra gente,<br /></span>
+<span class="i0">e te, dolce Iesú, suo cuore abraccia;<br /></span>
+<span class="i0">onne altra creatura ha per niente<br /></span>
+<span class="i0">enverso la bellezza de tua faccia,<br /></span>
+<span class="i0">tu che de onne bellezza se&rsquo; fattore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">De te solo, Iesú, me fa pensare<br /></span>
+<span class="i0">ed onne altro pensier dal cor mi caccia,<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;en tutto el mondo non posso trovare<br /></span>
+<span class="i0">creatura chi a me satisfaccia;<br /></span>
+<span class="i0">o dolce Creatore, fammite amare<br /></span>
+<span class="i0">e dammi grazia che &rsquo;l tuo amor mi piaccia,<br /></span>
+<span class="i0">tu che d&rsquo;onne grazia sei datore.<span class="pagenum"><a name="Page_253" id="Page_253">[Pg 253]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Damme tanto amore di te che basti<br /></span>
+<span class="i0">ad amarte quanto so tenuto,<br /></span>
+<span class="i0">del grande prezzo che per me pagasti,<br /></span>
+<span class="i0">sia per me da te reconosciuto;<br /></span>
+<span class="i0">o Iesú dolce, molto me obligasti<br /></span>
+<span class="i0">a piú amarte, ch&rsquo;io non ho potuto<br /></span>
+<span class="i0">né posso senza te conforto avere.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Conforta el mio cor che per te languesce,<br /></span>
+<span class="i0">che senza te non vole altro conforto;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l lassi piú degiuno, deliquesce,<br /></span>
+<span class="i0">ché &rsquo;l cor che tu non pasci vive morto;<br /></span>
+<span class="i0">se &rsquo;l tuo amore assaggia, revivesce;<br /></span>
+<span class="i0">or n&rsquo;aiuta, Cristo, in questo porto,<br /></span>
+<span class="i0">tu che sei sopra ogni altro aiutatore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Aiutami, amor, ch&rsquo;io non perisca,<br /></span>
+<span class="i0">amor dolce per amor t&rsquo;adomando;<br /></span>
+<span class="i0">pregoti che &rsquo;l tuo amor non mi fallisca,<br /></span>
+<span class="i0">recevi i gran sospiri ch&rsquo;io te mando;<br /></span>
+<span class="i0">ma se tu voli ch&rsquo;io per te languisca,<br /></span>
+<span class="i0">piaceme, ch&rsquo;io vo&rsquo; morire amando<br /></span>
+<span class="i0">per lo tuo amore, dolce Redentore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">O Redentore, questo è &rsquo;l mio volere:<br /></span>
+<span class="i0">d&rsquo;amarte e de servir quanto io potesse;<br /></span>
+<span class="i0">o dolce Cristo deggiati piacere<br /></span>
+<span class="i0">che &rsquo;l mio core del tuo amor si empiesse,<br /></span>
+<span class="i0">quella ora, buon Iesú, mi fa vedere<br /></span>
+<span class="i0">ch&rsquo;io te solo nel mio core tenesse<br /></span>
+<span class="i0">e tu me fussi cibo e pascitore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Pascime de pane celestiale,<br /></span>
+<span class="i0">e famme ogni altra cosa infastidire;<br /></span>
+<span class="i0">cibo de vita sempre eternale,<br /></span>
+<span class="i0">chi ben t&rsquo;ama, mai non può perire;<br /></span>
+<span class="i0">famme questo gran dono speziale<br /></span>
+<span class="i0">che te, dolce amor, possa sentire<br /></span>
+<span class="i0">per pietate largo donatore.<span class="pagenum"><a name="Page_254" id="Page_254">[Pg 254]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Doname de te, dolcissimo, assaggiare;<br /></span>
+<span class="i0">per te sopr&rsquo;onne cibo delicato<br /></span>
+<span class="i0">voglio de tutto degiunare;<br /></span>
+<span class="i0">chi ben t&rsquo;assagia la lengua e &rsquo;l palato<br /></span>
+<span class="i0">tutto latte e mele li fai stillare,<br /></span>
+<span class="i0">e d&rsquo;onne altro amore el fai levato<br /></span>
+<span class="i0">e renovar la mente en tuo fervore.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Fervente amor di te li dá&rsquo;, Iesú,<br /></span>
+<span class="i0">chi canta el detto di sí grande alteza,<br /></span>
+<span class="i0">mentre che vive en terra de qua giú,<br /></span>
+<span class="i0">tu reggi la sua vita en gran netteza,<br /></span>
+<span class="i0">e poi gli dá&rsquo; el solazzo de lá su,<br /></span>
+<span class="i0">che prenda gioia de la tua conteza<br /></span>
+<span class="i0">e sempre regni teco, vero amore.<br /></span>
+<span class="pagenum"><a name="Page_255" id="Page_255">[Pg 255]</a></span></div></div>
+
+
+
+
+<h2><a name="CII" id="CII"></a>CII<br /><br />
+
+<span class="smcap3">Come è da cercare Iesú per sommo diletto, el quale è<br /> nostro fine: e cusí
+termina in lui questo volume</span><a name="FNanchor_8_8" id="FNanchor_8_8"></a><a href="#Footnote_8_8" class="fnanchor" style="font-size: 50%;">[8]</a></h2>
+
+
+<div class="poem"><div class="stanza">
+<span class="i1">Se per diletto tu cercando vai,<br /></span>
+<span class="i0">cerca Iesú e contento serai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Cerca Iesú con ogni tuo desio<br /></span>
+<span class="i0">anima mia, se te vòi delettare;<br /></span>
+<span class="i0">la carne, el mondo e lo Nimico rio,<br /></span>
+<span class="i0">se perir non vòi, non sequitare;<br /></span>
+<span class="i0">nel proprio tuo parer non te fidare,<br /></span>
+<span class="i0">se vòi campar dalli infiniti guai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Se vòi campar dall&rsquo;infernal tormento,<br /></span>
+<span class="i0">fa&rsquo; che te spogli d&rsquo;ogni amor vizioso,<br /></span>
+<span class="i0">e con forteza e gran proponimento<br /></span>
+<span class="i0">de non partire da quel grazioso<br /></span>
+<span class="i0">Cristo Iesú, de ogni ben copioso,<br /></span>
+<span class="i0">che per tuo sposo giá pigliato l&rsquo;hai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Anima mia, tu sí sei sposata<br /></span>
+<span class="i0">a quello sposo, re celestiale;<br /></span>
+<span class="i0">sta&rsquo; nella fede, perché l&rsquo;hai giurata,<br /></span>
+<span class="i0">amando lui d&rsquo;amor perpetuale;<br /></span>
+<span class="i0">e, ciò facendo, el gaudio eternale<br /></span>
+<span class="i0">da lui in fine tu receverai.<span class="pagenum"><a name="Page_256" id="Page_256">[Pg 256]</a></span><br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Receverai el merito secondo<br /></span>
+<span class="i0">el mal e &rsquo;l ben che tu avrai commesso;<br /></span>
+<span class="i0">el tuo volere non sia vagabondo,<br /></span>
+<span class="i0">ma con fermeza t&rsquo;accosta con esso;<br /></span>
+<span class="i0">mira el suo lato ritto per te fesso,<br /></span>
+<span class="i0">e de quel sangue te &rsquo;nebriarai.<br /></span>
+</div><div class="stanza">
+<span class="i1">Inebriata per amor lo stringi<br /></span>
+<span class="i0">in tal maniera che giamai nol lassi,<br /></span>
+<span class="i0">e nel tuo core sua figura pingi,<br /></span>
+<span class="i0">che privará de te li umani passi;<br /></span>
+<span class="i0">per la sua morte spezará li sassi,<br /></span>
+<span class="i0">per essa tua dureza spezarai.<br /></span>
+</div></div>
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_257" id="Page_257">[Pg 257]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes">
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_8_8" id="Footnote_8_8"></a><a href="#FNanchor_8_8"><span class="label">[8]</span></a> Questa lauda extravagante è posta per finire el numero
+perfetto de cento: benché ne sian due de piú sotto dui numeri, cioè
+<span class="smcap2">XLVII</span> e <span class="smcap2">LXXVII</span> per inadvertenzia: e cusí sono <span class="smcap2">CII</span> laude in tutto (Nota
+del Bonaccorsi). La numerazione è stata corretta in questa ristampa
+[Ed.].</p></div>
+</div>
+
+<hr class="major" />
+<p><span class="pagenum"><a name="Page_258" id="Page_258">[Pg 258]</a></span></p><p><span class="pagenum"><a name="Page_259" id="Page_259">[Pg 259]</a></span></p>
+<h2><a name="NOTA" id="NOTA"></a>NOTA</h2>
+
+
+<p>Le rime di fra Iacopone da Todi videro dal secolo <span class="smcap2">XV</span> in poi la luce in
+parecchie edizioni. Le principali furono: la fiorentina del 1490<a name="FNanchor_9_9" id="FNanchor_9_9"></a><a href="#Footnote_9_9" class="fnanchor">[9]</a>,
+considerata come l&rsquo;<i>editio princeps</i>, la bresciana del 1495<a name="FNanchor_10_10" id="FNanchor_10_10"></a><a href="#Footnote_10_10" class="fnanchor">[10]</a> e
+la veneta del Tresatti, pubblicata nel 1617<a name="FNanchor_11_11" id="FNanchor_11_11"></a><a href="#Footnote_11_11" class="fnanchor">[11]</a>. Dalla Principe
+derivarono l&rsquo;edizione romana di G. B. Modio e la napoletana di
+Lazzaro Scoriggio<a name="FNanchor_12_12" id="FNanchor_12_12"></a><a href="#Footnote_12_12" class="fnanchor">[12]</a>; dalla bresciana le due veneziane di Bernardino
+Benalio e al Segno della Speranza<a name="FNanchor_13_13" id="FNanchor_13_13"></a><a href="#Footnote_13_13" class="fnanchor">[13]</a>.</p>
+
+<p>Ma all&rsquo;edizione principe quanti sino ad oggi si occuparono del
+poeta tudertino concordemente riconobbero la maggiore autoritá, sia per
+ciò che concerne l&rsquo;autenticitá delle laude in essa raccolte, sia
+per la lezione, che meglio d&rsquo;ogni altra sembra conservare le
+impronte idiomatiche della regione ove il poeta nacque e dettò i suoi
+carmi spirituali<a name="FNanchor_14_14" id="FNanchor_14_14"></a><a href="#Footnote_14_14" class="fnanchor">[14]</a>. Onde io, convinto di far cosa utile agli studi
+iaco<span class="pagenum"><a name="Page_260" id="Page_260">[Pg 260]</a></span>ponici col divulgare un testo ormai quasi introvabile, qualche anno
+fa ristampai per conto della Societá filologica romana l&rsquo;edizione
+bonaccorsiana, limitandomi ad introdurvi le poche modificazioni imposte
+dall&rsquo;uso invalso nella pubblicazione degli antichi testi, e che mi
+parve potessero notevolmente migliorarla<a name="FNanchor_15_15" id="FNanchor_15_15"></a><a href="#Footnote_15_15" class="fnanchor">[15]</a>. Ed oggi l&rsquo;edizione
+fiorentina, modificata ancora nella grafia, ma fin dove lo consenta il
+rispetto dovuto a una stampa autorevolissima del Quattrocento, vede
+nuovamente la luce nella collezione degli <i>Scrittori d&rsquo;Italia</i>. Ma
+perché pubblicare ancora una volta quella stampa, in luogo di tentar
+finalmente l&rsquo;edizione critica dei ritmi iacoponici, ripetutamente
+invocata da Alessandro D&rsquo;Ancona?<a name="FNanchor_16_16" id="FNanchor_16_16"></a><a href="#Footnote_16_16" class="fnanchor">[16]</a></p>
+
+<p>Il perché esposi nella prefazione all&rsquo;edizione della Societá
+filologica; e ad essa senz&rsquo;altro potrei rimandar il lettore, se
+frattanto un egregio studioso, il prof. Biordo Brugnoli della R. Scuola
+normale di Perugia, nella dotta introduzione ad un suo faticoso e
+diligente lavoro di ricostruzione delle satire iacoponiche, non avesse
+sollevato molti dubbi sull&rsquo;autoritá, da me nuovamente affermata,
+della stampa bonaccorsiana<a name="FNanchor_17_17" id="FNanchor_17_17"></a><a href="#Footnote_17_17" class="fnanchor">[17]</a>. Esaminati i codici piú antichi, egli
+trova che il confronto non è sempre favorevole all&rsquo;edizione<span class="pagenum"><a name="Page_261" id="Page_261">[Pg 261]</a></span>
+fiorentina, nella quale rileva difetto di criteri sicuri
+nell&rsquo;adozione delle forme grafiche e fonetiche, e tracce di
+alterazioni dovute all&rsquo;uso di codici toscani o toscaneggianti;
+afferma inoltre che l&rsquo;antichitá dei mss., a cui il Bonaccorsi
+attinse, è minore di quella che io non mostri di credere; e conclude che
+«per la ricostruzione del testo originale è non solo utile ma
+conveniente attingere ad altre fonti non meno e forse piú
+autorevoli»<a name="FNanchor_18_18" id="FNanchor_18_18"></a><a href="#Footnote_18_18" class="fnanchor">[18]</a>.</p>
+
+<p>Potrei rispondere a queste osservazioni che io non ho mai ritenuto il
+testo dell&rsquo;edizione fiorentina come la forma originale, nella
+quale primamente apparvero i canti del poeta tudertino, e che non ho
+escluso si possa in avvenire, quando fortunate ricerche ci portino al
+ritrovamento di mss. piú antichi di quelli che sono a nostra conoscenza,
+ricostruire un testo di gran lunga piú attendibile. Ma potrei anche
+aggiungere: perché il Brugnoli, conoscendo altre fonti «e non meno e
+forse piú autorevoli» della stampa bonaccorsiana, ha tuttavia creduto
+opportuno di sceglier questa a fondamento dell&rsquo;edizione critica
+delle satire iacoponiche, e di contro al testo da lui ricostruito sulle
+varianti di numerosi codici ha sentito la necessitá di riprodurre
+integralmente le singole poesie nella lezione data dal Bonaccorsi?</p>
+
+<p>Ma, per non tediare il lettore con polemiche oziose, cercherò di
+rimettere la questione nei suoi veri termini, riassumendo quanto scrissi
+altra volta, e brevemente rispondendo alle obbiezioni mossemi
+dall&rsquo;egregio studioso perugino.</p>
+
+<p>Io ho ritenuto e ritengo che il maggior valore dell&rsquo;edizione
+principe, in confronto non solo di tutte le altre raccolte a stampa, ma
+ben anco dei codici del <span class="smcap2">XIV</span> secolo, consista nelle fonti a cui il
+Bonaccorsi attinse e nel metodo da lui tenuto&mdash;metodo che non esiterei a
+dichiarare rigorosamente scientifico&mdash;per ricavarne una lezione vicina
+il piú che fosse possibile all&rsquo;originale forma umbra. Il proemio
+del Bonaccorsi ci dá preziose informazioni in proposito, e non parrá
+superfluo che io lo trascriva integralmente.</p>
+
+<div class="blockquot"><p>Al Nome et honore della sanctissima trinitá: et della gloriosa
+vergine Maria: et de tutta la corte del cielo. Qualunque persona
+devota si delecta de havere et leggere le infrascripte laude del
+beato frate Iacopone da Todi de l&rsquo;ordine de frati minori, le
+quali lui compose a diversi<span class="pagenum"><a name="Page_262" id="Page_262">[Pg 262]</a></span> tempi per utilitá et consolatione di
+coloro che desiderasseno per via de croce et delle virtú seguitare
+el Signore: sapia per vero come circa la impressione presente, a
+fine che fusse emendata quanto piú si potesse: et reducta alla
+puritá anticha, che si trova molto alterata in piú libri: è stata
+usata questa diligentia, cioè che si sono havute due copie de tale
+laude cavate studiosamente da doi exemplari Todini assai antichi:
+et piú copiosi et migliori che si trovino in quella cittá: et doi
+altri <a name="tn262" id="tn262"></a><ins class="correction" title="vilumi">volumi</ins> pur antichi in buona carta, facti con
+diligentia: de quali uno appare scripto nella cittá de Perugia:
+dell&rsquo;anno <span class="smcap2">MCCCXXXVI</span> trovato in Firenze: de laude <span class="smcap2">XC</span> et non
+piú et molti altri volumi de diversi religiosi: et de altre
+particulare persone, trovati pur in Firenze. Da i quali tutti
+volumi, et spetialmente da li dicti piú antichi concordati molto
+insieme, si ha cavata nova copia per dare a l&rsquo;impressori,
+servata la simplicitá et puritá anticha secondo quel paese di Todi,
+del modo di scrivere et de vocaboli, sí come è parso a piú persone
+devote et spirituale che si dovesse fare, senza mutare o agiongere
+alcuna cosa di novo. Et in tal modo fo cominciata tale impressione
+a dí <span class="smcap2">XII</span> de agosto passato, et continuata come si vede fino al
+numero centenario de laude, et due piú, non essendo maggior numero,
+ma piú presto minore in li predicti et molti altri volumi antichi,
+maxime della dicta citá di Todi, che fu la terrena patria del
+auctore: et dove se ne trova libri assai: dove etiam lui morí: et
+sono le sue ossa in veneratione. Non si dice però per questo che
+lui non facesse maggior numero de laude, né anco si afferma, che
+tutte queste siano facte da lui, per non se havere di ciò altro di
+certo. Quanto all&rsquo;ordine de esse laude, vedendosi quello
+essere vario et incerto in molti libri: benché li Todini siano
+quasi ad uno modo, non è parso inconveniente cominciare da quelle
+due della Madonna: quale è porta et inventrice de ogni gratia, et
+da poi mettere le piú facile et successive le altre. Et anco
+distinguere le materie, et metterle insieme al meglio che si ha
+inteso, sí come si vederá facto. Della vita del prefato beato
+Iacopone in particulare non pare che si trovi certa narratione: ma
+della sua perfectione et trasformatione in l&rsquo;amore divino,
+assai si vede per suoi scripti: et anco se intende el tempo nel
+quale lui fu, et scrisse.</p>
+
+<p>Siano adunque confortati li lectori a legere con attentione esse
+laude simplici quanto al stilo et parole: ma piene di sancta
+doctrina, et de alti sentimenti in piú de quelle: li quali non
+potendo cosí intendere essi lectori, vogliano honorarli: et pregare
+la divina bontá, che li illumini la mente all&rsquo;intelligentia
+di quanto bisogna alla salute de l&rsquo;anime loro. </p></div>
+
+<p>Le fonti menzionate dall&rsquo;editore formano dunque tre gruppi
+distinti: 1º) i due codici todini <span class="g">assai antichi</span>; 2º) altri due codici
+<span class="g">pur antichi</span>, cioè della prima meta del secolo <span class="smcap2">XIV</span> (un d&rsquo;essi, il
+perugino, è datato dal 1336); 3º) molti altri codici presumibilmente<span class="pagenum"><a name="Page_263" id="Page_263">[Pg 263]</a></span>
+toscani o, per lo meno, trovati a Firenze<a name="FNanchor_19_19" id="FNanchor_19_19"></a><a href="#Footnote_19_19" class="fnanchor">[19]</a>. È chiaro che la maggior
+importanza venne data dall&rsquo;editore ai due todini assai antichi, i
+piú antichi di quanti erano allora a Todi; e da essi furon cavate
+studiosamente le copie che formarono il nucleo della raccolta
+bonaccorsiana. Orbene, quei mss. non esistono piú. Potranno esserne
+derivati, come asserisce il Brugnoli, il Tudertino 194 della Comunale di
+Todi e l&rsquo;Angelicano 2216; ma il primo di tali codici è
+indubbiamente della seconda metá del secolo <span class="smcap2">XV</span>, quindi poco attendibile
+sia per l&rsquo;autenticitá delle laude e sia per la lezione; e il
+secondo, importantissimo per essere del secolo <span class="smcap2">XIV</span> e perché meglio
+d&rsquo;ogni altro reca intatte le primitive forme umbreggianti, non
+contiene malauguratamente che quattordici laude. Anche gli altri due
+codici menzionati, che pure debbono essere stati di grande aiuto
+all&rsquo;editore, sono andati perduti. Del ms. perugino del 1336<span class="pagenum"><a name="Page_264" id="Page_264">[Pg 264]</a></span> il
+Brugnoli crede di ravvisare una copia nel cod. 1037 della Nazionale di
+Parigi; ma, in ogni modo, anche questo è del secolo <span class="smcap2">XV</span> e meno utile di
+altri codici umbri coevi, di cui non s&rsquo;è ancor potuto rintracciare
+l&rsquo;archetipo. Resta il terzo gruppo, quello dei codici toscani o
+toscaneggianti. Non avendoli l&rsquo;editore menzionati partitamente,
+noi siamo anche disposti ad ammettere che si possano identificare con
+alcuni dei numerosi codici toscani che ancor possediamo. Non saprei dire
+però quanto e fino a che punto essi siano stati utilizzati. Quali sono
+adunque le fonti «non meno e forse piú autorevoli» della raccolta
+bonaccorsiana, alle quali si può ricorrere per la ricostruzione di un
+testo critico delle poesie iacoponiche?</p>
+
+<p>Per ciò che concerne il difetto di criteri sicuri nell&rsquo;adozione
+delle forme grafiche e fonetiche, si può osservare che nel secolo <span class="smcap2">XV</span> la
+grafia non aveva ancor preso una forma definitiva, e che
+l&rsquo;incertezza grafica si rileva in tutti i codici, piú grave anzi
+negli antichi&mdash;com&rsquo;è naturale&mdash;che nei recenti. Perché dunque
+rimproverarla soltanto alla stampa bonaccorsiana? E, quanto al dubbio
+espresso dal Brugnoli intorno alla incapacitá dell&rsquo;editore
+fiorentino di resistere, lui toscano, alla tentazione di alterare o di
+sostituire le primitive forme idiomatiche, si può opporre che il
+Brugnoli non ha elementi sufficienti da avvalorarlo, mancandogli appunto
+i termini di confronto, cioè i codici tudertini, che soli varrebbero a
+fargli riconoscere sicuramente le alterazioni e le sostituzioni. Il
+Bonaccorsi ci dice invece, e non so perché si debba dubitarne,
+ch&rsquo;egli preferí la lezione dei testi todini. Ai difetti di questi
+avrá naturalmente supplito con l&rsquo;aiuto degli altri due codici
+umbri, e per le poesie che mss. autorevoli o la tradizione giá formatasi
+al suo tempo attribuivano a Iacopone, si sará giovato dei mss. toscani e
+toscaneggianti.</p>
+
+<p>E qual metodo, se non questo appunto del Bonaccorsi, ha in sostanza
+seguíto il prof. Brugnoli nella ricostruzione del testo delle satire?
+Anch&rsquo;egli s&rsquo;è valso di tre gruppi di codici: 1º degli umbri,
+tra i quali comprende anche l&rsquo;edizione principe; e ad essi ha dato
+quasi sempre la preferenza nella scelta della lezione; 2º dei toscani;
+3º dei veneti. Ma dai toscani e dai veneti non trasse profitto «se non
+quando poté ritenere che essi, derivando forse da qualche lontano
+stipite in certi passi piú fedele all&rsquo;originale, fossero sfuggiti
+a qualche manifesto equivoco piú o meno grossolano di trascrizione, da
+cui vanno tutt&rsquo;altro che esenti<span class="pagenum"><a name="Page_265" id="Page_265">[Pg 265]</a></span> i testi umbri, i quali attinsero
+probabilmente a fonte piú diretta, ma furono anche condotti da menanti
+assai rozzi ed incolti»<a name="FNanchor_20_20" id="FNanchor_20_20"></a><a href="#Footnote_20_20" class="fnanchor">[20]</a>. Il Bonaccorsi non poté giovarsi, è vero,
+dei codici veneti, o almeno non ne fa cenno nel proemio: in compenso
+però egli aveva i codici todini assai antichi, dai quali nessuno di noi
+disgraziatamente può trarre profitto. Orbene, se l&rsquo;acume critico
+di un egregio studioso come il Brugnoli può dare maggior affidamento di
+rigore scientifico nello studio dei codici e nella scelta della lezione,
+ciò non basta a compensare il difetto di quella pura fonte originale a
+cui attinse il Bonaccorsi, e della quale a noi son giunti soltanto
+alcuni piccoli e torbidi rigagnoli.</p>
+
+<p>Ma, sempre a proposito della lezione in alcun luogo incerta o
+toscaneggiante dell&rsquo;edizione principe, mi sia lecito insistere
+sopra un concetto da me espresso altra volta e che il Brugnoli non ha
+creduto opportuno di confutare. Secondo il D&rsquo;Ancona<a name="FNanchor_21_21" id="FNanchor_21_21"></a><a href="#Footnote_21_21" class="fnanchor">[21]</a>, la lingua
+originale dei ritmi iacoponici doveva esser l&rsquo;umbra o, meglio, il
+volgare di Todi. «Se si volesse dare&mdash;io scrivevo&mdash;un valore assoluto
+all&rsquo;opinione dell&rsquo;illustre critico, bisognerebbe convenire
+che il testo dell&rsquo;edizione fiorentina qua e lá si discosta
+notevolmente da quello che doveva essere il linguaggio tudertino del
+Duecento. Ma, quando si pensi che l&rsquo;<i>editio princeps</i>, sebbene
+risulti dalla concordanza di piú raccolte diverse tra loro per
+l&rsquo;etá e per l&rsquo;origine, si fonda sopra tutto sui due codici
+todini <span class="g">assai antichi</span>, e che le maggiori divergenze dall&rsquo;uso umbro
+si riscontrano specialmente in quelle ultime poesie, della cui
+autenticitá si può a buon diritto dubitare anche per una certa
+ineguaglianza di stile, per la banalitá di alcune espressioni e, spesso,
+per la mancanza di quello che potrebbe chiamarsi &rsquo;sapore&rsquo;
+iacoponico, vien da pensare che il fondo idiomatico primitivo non abbia
+poi subíto nel testo bonaccorsiano troppo profonde modificazioni. Ma
+c&rsquo;è di piú. I biografi di Iacopone, che hanno seguíto cecamente la
+tradizione senza curarsi di separare i fatti positivi da tutti i
+particolari fantastici formatisi per false interpretazioni dei passi
+autobiografici e per analogia di altre leggende francescane, affermano
+concordi che l&rsquo;<i>amor Dei usque ad contemptum sui</i> fu cosí
+ardentemente sentito dal poeta tudertino, da indurlo a commettere,
+insieme con<span class="pagenum"><a name="Page_266" id="Page_266">[Pg 266]</a></span> molte altre pazzie, anche quella di affettare il piú
+profondo disprezzo per la propria cultura e dottrina. Ora non è chi non
+veda il ridicolo di tale affermazione. Iacopone da Todi aveva fatto i
+suoi studi di diritto, forse a Bologna; aveva esercitato per lunghi anni
+la professione di avvocato nella sua cittá natia; aveva fors&rsquo;anco
+dettato componimenti in rima prima di darsi a vita spirituale, ed è
+lecito supporre che non gli fosse ignota la bella fioritura della poesia
+lirica del suo tempo, i cui spunti e le cui immagini sin troppo profane
+ricorrono con molta insistenza nelle sue laudi-ballate. Per quanto
+profondo fosse l&rsquo;orrore e il disprezzo degli anni trascorsi nelle
+vanitá del mondo, come avrebb&rsquo;egli potuto far getto della propria
+coltura, di quel patrimonio intellettuale, caro sopra ogni altro perché
+frutto in ciascuno di inenarrabili fatiche, senza sentirsi miseramente
+inaridire quella ricca vena poetica, onde, come altrettanti ruscelli,
+scaturivano i suoi sacri ritmi, schiumeggianti e torbidi talvolta per
+l&rsquo;impeto della discesa, ma sempre meravigliosi di vita e di
+freschezza? Iacopone parlava e componeva nel suo nativo dialetto cosí
+come solevano le persone della sua coltura. E non sarebbe giusto
+rifiutare inesorabilmente come alterazioni illegittime di amanuensi e di
+editori tutto ciò (e non è gran cosa) che nel testo dell&rsquo;edizione
+fiorentina del 1490 sembra discostarsi dalle particolari caratteristiche
+del dialetto tudertino»<a name="FNanchor_22_22" id="FNanchor_22_22"></a><a href="#Footnote_22_22" class="fnanchor">[22]</a>.</p>
+
+<p>Una delle questioni piú difficili e piú lungamente dibattute tra gli
+studiosi è quella che concerne l&rsquo;autenticitá dei ritmi attribuiti
+a Iacopone. Le raccolte primitive dovevano contenere appena una
+novantina di laude, quante cioè ne contengono i codici del secolo <span class="smcap2">XIV</span>.
+Ma per la pronta diffusione che le poesie del Nostro ebbero
+nell&rsquo;Umbria, nella Toscana e nell&rsquo;Italia settentrionale
+(diffusione dovuta, oltre che al merito intrinseco dell&rsquo;opera
+iacoponica, anche alla fiera discordia fervente nel seno stesso
+dell&rsquo;ordine francescano tra i vari partiti, per alcuno dei quali
+il nome di Iacopone poté servire quasi di segnacolo in vessillo, e alla
+aureola di martirio che la leggenda non tardò a creare intorno
+all&rsquo;austera figura del poeta tuderte), il primitivo corpo
+laudistico iacoponico andò a mano a mano aumentando, fino a raggiungere
+e a sorpassare nel secolo <span class="smcap2">XVII</span> il numero di duecento composizioni.<span class="pagenum"><a name="Page_267" id="Page_267">[Pg 267]</a></span></p>
+
+<p>Ma la critica ha ormai fatto giustizia di molte false attribuzioni; e
+mentre dopo lunghi dibattiti ha restituito al Nostro alcuno di quei
+componimenti, come</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza center smaller">
+<span class="i0">Amor de caritate&mdash;perché m&rsquo;hai sí ferito,<br /></span>
+</div></div>
+
+<p class="noi">che qualche erudito con inconsulta audacia gli aveva tolti per
+attribuirli al poverello d&rsquo;Assisi, non ha esitato, d&rsquo;altra
+parte, a rigettare inesorabilmente come apocrifi i canti dovuti alla
+larga imitazione iacoponica del <span class="smcap2">XIV</span> e <span class="smcap2">XV</span> secolo<a name="FNanchor_23_23" id="FNanchor_23_23"></a><a href="#Footnote_23_23" class="fnanchor">[23]</a>.</p>
+
+<p>È dunque ormai pacifico che l&rsquo;originaria produzione iacoponica
+debba restringersi a quel centinaio di ritmi contenuti nei codici del
+Trecento, vale a dire alle cento e due laude della raccolta
+bonaccorsiana<a name="FNanchor_24_24" id="FNanchor_24_24"></a><a href="#Footnote_24_24" class="fnanchor">[24]</a>. Ma, per converso, tutti, assolutamente tutti i ritmi
+dell&rsquo;edizione fiorentina debbono ritenersi autentici?</p>
+
+<p>L&rsquo;onesta avvertenza del Bonaccorsi: «Non si dice però per questo
+che lui non facesse maggior numero de laude, <span class="g">né anco si afferma che
+tutte queste sieno facte da lui</span> per non se havere di ciò altro di
+certo», ha per me un grande valore. Secondo la prima intenzione
+dell&rsquo;editore, la raccolta doveva chiudersi con la <span class="smcap2"><a href="#XCIII">XCIII</a></span> lauda, con
+«Donna del paradiso», la quale «è posta in questo loco&mdash;egli scrive&mdash;<span class="g">per
+clausura</span> de le precedente: el principio de le quali è pur da lei [cioè
+la lauda «O Regina cortese», anch&rsquo;essa pertinente alla Madonna]:
+et <span class="g">per uno separamento</span> dalle seguente laude trovate in diversi
+libri»<a name="FNanchor_25_25" id="FNanchor_25_25"></a><a href="#Footnote_25_25" class="fnanchor">[25]</a>. L&rsquo;autoritá di altri codici consultati, la forza della
+tradizione, la quale giá sul finire del Quattrocento aveva sanzionato
+molte attribuzioni, e fors&rsquo;anco il desiderio&mdash;alquanto ingenuo&mdash;di
+raggiungere per il suo vo<span class="pagenum"><a name="Page_268" id="Page_268">[Pg 268]</a></span>lume «el numero perfecto de cento»<a name="FNanchor_26_26" id="FNanchor_26_26"></a><a href="#Footnote_26_26" class="fnanchor">[26]</a>,
+poterono indurre il Bonaccorsi ad aggiungere quelle nove laudi con cui
+si chiude la raccolta, e sulla cui autenticitá è possibile, secondo me,
+sollevare qualche dubbio, tenuto conto anche delle annotazioni
+particolari con che il Bonaccorsi, mosso da quegli scrupoli, che tanto
+ragionevolmente ci fanno apprezzare l&rsquo;opera sua di editore
+illuminato, volle mettere in guardia il lettore<a name="FNanchor_27_27" id="FNanchor_27_27"></a><a href="#Footnote_27_27" class="fnanchor">[27]</a>.</p>
+
+<p>Il prof. Brugnoli (è doveroso discutere anche su questo punto la sua
+opinione per il largo ed esauriente esame ch&rsquo;egli ha fatto delle
+stampe e dei codici iacoponici) non condivide i miei dubbi.
+«Invero&mdash;egli scrive&mdash;queste [cioè le ultime laude della raccolta] non
+si trovano, se non per eccezione, in altri mss., specie in quelli
+estranei alla famiglia umbra. Senonché questo avviene anche per altre
+laude pur contenute nella Principe e tuttavia non comprese fra le ultime
+e piú sospette di questa stampa. È appunto il caso dei ritmi:
+&rsquo;Fede, speme e caritate&rsquo;; &rsquo;Amor dolce senza
+pace&rsquo; (<i>sic</i>); &rsquo;Omè lascio dolente&rsquo;. Dovremo noi
+escludere anche queste dal novero delle laude d&rsquo;indubbia
+autenticitá?». No, poiché «quanto sin qui dicemmo&mdash;egli
+continua&mdash;intorno allo svolgimento e alla diffusione del materiale
+laudistico iacoponico, ci porta a concludere che solo gli antichi mss.
+umbri, e non giá i codici toscani e veneti, possono avere un gran peso
+nella bilancia»<a name="FNanchor_28_28" id="FNanchor_28_28"></a><a href="#Footnote_28_28" class="fnanchor">[28]</a>.</p>
+
+<p>Son lieto che per una volta tanto sia proprio il Brugnoli a riconoscere
+il maggior valore dell&rsquo;edizione principe. Senonché gli argomenti,
+ch&rsquo;egli adduce, lasciano sempre adito al dubbio da me espresso. E
+invero, come si può escludere che l&rsquo;editore stesso dubitasse
+dell&rsquo;autenticitá delle ultime laude della sua raccolta, chi metta
+in relazione le parole del suo proemio con le avvertenze da lui premesse
+a quelle laude? È questo un elemento di critica che non deve essere
+trascurato, specie se va unito al giudizio che può farsi sul merito
+intrinseco di quelle poesie, meno caratteristiche, meno precise nel loro
+schema metrico e meno<span class="pagenum"><a name="Page_269" id="Page_269">[Pg 269]</a></span> umbreggianti di tutte le altre. Quanto alle tre
+poesie citate dal Brugnoli, che non si trovano se non nei codici umbri,
+si potrebbe osservare che anche su quella che incomincia</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza center smaller">
+<span class="i0">Oimè! lasso dolente<br /></span>
+</div></div>
+
+<p class="noi">l&rsquo;editore fiorentino non ha mancato di esprimere qualche dubbio.
+L&rsquo;avvertenza alla lauda <span class="smcap2"><a href="#XCVI">XCVI</a></span> dice infatti: «Questa lauda seguente
+era pur nel dicto libro antiquo [nel Perugino del 1336] et ancora in
+alcuni todini, benché paia assai bassa como la <span class="smcap2"><a href="#XX">XX</a></span> in ordine, che
+incomenza &rsquo;Oimè, lasso dolente&rsquo;»<a name="FNanchor_29_29" id="FNanchor_29_29"></a><a href="#Footnote_29_29" class="fnanchor">[29]</a>.</p>
+
+<p>Ma siano o no queste ultime rime da attribuire sicuramente a Iacopone,
+il fatto che solo di alcune poche poesie della raccolta bonaccorsiana si
+possa dubitare, e che il dubbio non sia condiviso da tutti gli studiosi,
+dimostra che l&rsquo;edizione principe merita la maggiore fiducia in
+fatto di attribuzioni.</p>
+
+<p>Ed alla autoritá della Principe il Brugnoli stesso giustamente fa
+appello<a name="FNanchor_30_30" id="FNanchor_30_30"></a><a href="#Footnote_30_30" class="fnanchor">[30]</a> a proposito della tanto discussa autenticitá della satira</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza center smaller">
+<span class="i0">O papa Bonifazio&mdash;molt&rsquo;hai iocato al mondo.<br /></span>
+</div></div>
+
+<p class="noi">Questa poesia, che fa parte di un gruppo abbastanza numeroso di satire
+contro i falsi prelati e contro colui che nella mente del fiero
+assertore della rigida regola francescana appariva come</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza center smaller">
+<span class="i0">Lucifero novello&mdash;a sedere en papato,<br /></span>
+</div></div>
+
+<p class="noi">ebbe molta fortuna nel secolo <span class="smcap2">XIV</span>. Nell&rsquo;ambiente religioso e
+politico non erano ancora spenti gli echi della feroce lotta
+combattutasi tra il papa e la parte ghibellina, sostenuta dal re di
+Francia; in quella satira o, meglio, in quella invettiva Iacopone si fa
+interprete di tutti i risentimenti provocati dal Caetani e con inaudita
+violenza di linguaggio, che ha sgomentato i suoi troppo ortodossi
+commentatori, investe il papa, accusandolo di simonia, di nepotismo, di
+aviditá verso i soggetti, di sete indomabile di potere, e gli predice
+l&rsquo;ultima ruina. I famosi versi profetici:</p>
+
+<div class="poem"><div class="stanza smaller" style="width: 20em; margin-left: auto; margin-right: auto;">
+<span class="i0">subito hai ruina&mdash;sei preso en tua magione<br /></span>
+<span class="i0">e nullo se trovòne&mdash;a poterte guarire<br /></span>
+<span class="i0">. . . . . . . . . . . . . . . . . .<span class="pagenum"><a name="Page_270" id="Page_270">[Pg 270]</a></span><br /></span>
+<span class="i0">e Dio sí t&rsquo;ha somerso&mdash;en tanta confusione,<br /></span>
+<span class="i0">che onom ne fa canzone&mdash;tuo nome a maledire<br /></span>
+</div></div>
+
+<p class="noi">sembrano alludere alla cattura d&rsquo;Anagni e alla morte del
+pontefice, seguíta di lí a pochi giorni. Il che ha fatto supporre che la
+poesia sia stata composta a fatti compiuti, cioè dopo il 1303. Ma il
+contesto della poesia non ammette dubbi: essa è un&rsquo;invettiva
+contro Bonifacio ottavo vivo e nella pienezza della sua potenza. E come,
+d&rsquo;altra parte, supporre che Iacopone giá molto vecchio, logorato
+dalla lunga crudele prigionia, e desideroso soltanto della pace del
+chiostro e della preghiera in comune, si inducesse a scrivere quella
+fierissima rampogna contro l&rsquo;alto personaggio testé scomparso
+dalla scena del mondo?</p>
+
+<p>Di qui due ipotesi: che la poesia non sia stata composta dal Nostro, ma
+da alcuno dei numerosi nemici del Caetani durante la preparazione del
+processo, che alla memoria di questo pontefice aveva intentato Filippo
+il Bello; o che alla poesia scritta da Iacopone nel 1297, mentre si
+svolgeva la lotta tra i Colonnesi e Bonifacio ottavo e nella famosa
+protesta di Lunghezza si impugnava la validitá dell&rsquo;elezione
+pontificia, si sieno aggiunte piú tardi, cioè dopo la cattura
+d&rsquo;Anagni, le strofe che alludono a questo crudele episodio. Ma
+alla prima ipotesi, sostenuta dal Tenneroni, sembra contrastare il fatto
+che la poesia si trova nell&rsquo;edizione principe e cioè nei codici
+todini piú antichi. Piú attendibile invece appare la seconda,
+caldeggiata dall&rsquo;Ozanam<a name="FNanchor_31_31" id="FNanchor_31_31"></a><a href="#Footnote_31_31" class="fnanchor">[31]</a> e ultimamente dal Brugnoli, il quale
+mette giustamente in rilievo come «la lauda controversa senza le strofe
+che l&rsquo;esame critico aveva riconosciute come interpolate» si trova
+in un manoscritto del Trecento, il cod. Magliabechiano, II, 6, 63<a name="FNanchor_32_32" id="FNanchor_32_32"></a><a href="#Footnote_32_32" class="fnanchor">[32]</a>.</p>
+
+<p>Ma, a parte questi ed altri problemi particolari, la questione
+dell&rsquo;autenticitá è veramente fondamentale per la critica della
+leggenda iacoponica. Tutti sanno che le notizie certe sul poeta
+tudertino sono molto scarse<a name="FNanchor_33_33" id="FNanchor_33_33"></a><a href="#Footnote_33_33" class="fnanchor">[33]</a>, e che le minuziose informazioni sulla
+vita<span class="pagenum"><a name="Page_271" id="Page_271">[Pg 271]</a></span> da lui trascorsa nelle vanitá del mondo e sulle stranezze commesse
+durante i primi anni di penitenza sono il frutto della elaborazione di
+elementi incertissimi, dovuti in parte all&rsquo;arbitraria
+ricostruzione di circostanze che sembrano risultare dai passi cosí detti
+autobiografici, e in parte alla fantasia del primo anonimo biografo del
+Quattrocento, del quale giustamente il Novati ha scritto aver fatto
+opera «non di storico, ma di agiografo». Cosí nel tudertino, piuttosto
+che il <span class="g">sacro giullare</span> girovagante pei monti e pei piani
+dell&rsquo;Umbria noi amiamo riconoscere col Novati il poeta filosofo,
+il <span class="g">teorico</span> del misticismo, spoglio di qualsiasi vincolo con le compagnie
+dei Disciplinati e coi Laudesi, e poetante «pe&rsquo; confratelli suoi,
+per quell&rsquo;anime ardenti, che sotto il vessillo francescano
+cercavano al pari di lui la via della croce, l&rsquo;unione assoluta con
+la divinitá»<a name="FNanchor_34_34" id="FNanchor_34_34"></a><a href="#Footnote_34_34" class="fnanchor">[34]</a>.</p>
+
+<p>Ma pur chi non voglia consentire col Novati in questa nuova, audace
+figurazione di Iacopone da Todi, e senta di non poter negare ogni valore
+ai dati tradizionali, dovrá imporsi un rigoroso lavoro di cernita nella
+farragine delle notizie tramandate dai biografi, per
+l&rsquo;accertamento dei dati autobiografici contenuti nelle poesie che
+possono sicuramente attribuirsi al tudertino. E per il futuro biografo
+di Iacopone sará, anche per questo verso, preziosissima la raccolta
+contenuta nell&rsquo;edizione fiorentina del 1490.<span class="pagenum"><a name="Page_273" id="Page_273">[Pg 273]</a></span><span class="pagenum"><a name="Page_272" id="Page_272">[Pg 272]</a></span></p>
+
+<div class="footnotes"><h3>NOTE:</h3>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_9_9" id="Footnote_9_9"></a><a href="#FNanchor_9_9"><span class="label">[9]</span></a> <i>Laude di frate Iacopone da Todi</i>, impresse per ser
+Francesco Bonaccorsi in Firenze, a dí ventiotto del mese di septembre
+<span class="smcap2">MCCCCLXXXX</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_10_10" id="Footnote_10_10"></a><a href="#FNanchor_10_10"><span class="label">[10]</span></a> <i>Laudi del beato frate Iacopone del sacro ordine di frati
+minori de osservantia</i>, Bressa, per Bernardo de Misintis, 1495.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_11_11" id="Footnote_11_11"></a><a href="#FNanchor_11_11"><span class="label">[11]</span></a> <i>Le poesie spirituali del beato Iacopone da Todi...
+accresciute di molti altri suoi cantici nuovamente ritrovati, con le
+scolie et annotationi...</i>, Venetia, Nicolò Misirini, 1617.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_12_12" id="Footnote_12_12"></a><a href="#FNanchor_12_12"><span class="label">[12]</span></a> <i>Li cantici del beato Iacopo da Todi</i>, con diligenza
+ristampati con la gionta di alcuni discorsi et con la vita sua. App.
+Ippolito Salviano, Roma, 1558.&mdash;<i>Li cantici del beato Iacopone da Todi</i>,
+aggiuntivi alcuni canti cavati da un manoscritto antico non piú
+stampato, Napoli, Lazzaro Scoriggio, 1615.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_13_13" id="Footnote_13_13"></a><a href="#FNanchor_13_13"><span class="label">[13]</span></a> Per queste due edizioni cfr. <span class="smcap">Gamba</span>, <i>Serie dei testi di
+lingua</i>, Venezia, 1828, nn. 478 e 479.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_14_14" id="Footnote_14_14"></a><a href="#FNanchor_14_14"><span class="label">[14]</span></a> Cfr. <span class="smcap">Gamba</span>, op. cit., n. 477, e <span class="smcap">Ed. Boehmer</span>, <i>Iacopone da
+Todi, Prosastücke von ihm, nebst Angaben über Manuscripte, Drucke und
+Uebersetzungen seiner Schriften</i>, in <i>Romanische Studien</i>, 1 (1871-75),
+138. Il <span class="smcap">D&rsquo;Ancona</span> nella recente ristampa del suo <i>Iacopone da Todi,
+il giullare di Dio del secolo XIII</i>, Todi, Casa editrice «Atanòr», 1914,
+p. 5, scrive: «Quanto piú posso, nel citare mi attengo alla edizione di
+Firenze 1490, presso il Bonaccorsi, riprodotta ne 1558 dal Modio:
+edizione condotta su antichi manoscritti di Todi e di Firenze, e la cui
+autoritá è affermata da G. Ferri nella riproduzione sopraccitata.
+Possono perciò credersi con molta probabilitá tutte autentiche le rime
+della stampa bonaccorsiana, sebbene l&rsquo;editore stesso non osi darne
+certezza; pur ammettendo tal qualitá in alcune edite dal Tresatti e da
+altri, le quali in ogni caso servono a meglio determinare la forma e gli
+intenti della lauda spirituale antica». Il <span class="smcap">Moschetti</span> (<i>I codici
+marciani</i>, Venezia, 1883) esprime un giudizio anche piú favorevole
+all&rsquo;ediz. principe, che afferma valere «quanto molti codici
+riuniti dei piú antichi e preziosi».</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_15_15" id="Footnote_15_15"></a><a href="#FNanchor_15_15"><span class="label">[15]</span></a> <i>Laude di frate Iacopone da Todi secondo la stampa
+fiorentina del 1490 con prospetto grammaticale e lessico</i> a cura di
+<span class="smcap">Giovanni Ferri</span>, in Roma, presso la Societá filologica romana, <span class="smcap2">MDCCCCX</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_16_16" id="Footnote_16_16"></a><a href="#FNanchor_16_16"><span class="label">[16]</span></a> <span class="smcap">D&rsquo;Ancona</span>, op. cit., p. 5, nota 4.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_17_17" id="Footnote_17_17"></a><a href="#FNanchor_17_17"><span class="label">[17]</span></a> <i>Le satire di Iacopone da Todi ricostituite nella loro piú
+probabile lezione originaria con le varianti dei mss. piú importanti e
+precedute da un saggio sulle stampe e sui codici iacoponici</i> per cura di
+<span class="smcap">Biordo Brugnoli</span>, ordinario di lettere italiane nella R. Scuola normale
+maschile di Perugia, in Firenze, per Leo S. Olschki editore, <span class="smcap2">MDCCCCXIV</span>,
+p. <span class="smcap2">XIV</span> sgg. Di questo volume e della ristampa del <span class="smcap">D&rsquo;Ancona</span> si
+legga l&rsquo;ottima recensione di <span class="smcap">E. G. Parodi</span> nel <i>Marzocco</i> del 28
+giugno 1914 (<i>Il giullare di Dio</i>), e l&rsquo;articolo di <span class="smcap">Ciro Trabalza</span>,
+<i>Il glorioso ritorno di un giullare di Dio: «Iacopone da Todi» di A.
+D&rsquo;Ancona</i>, nel <i>Giornale d&rsquo;Italia</i> del 21 luglio 1914.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_18_18" id="Footnote_18_18"></a><a href="#FNanchor_18_18"><span class="label">[18]</span></a> Op. cit., p. <span class="smcap2">VI</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_19_19" id="Footnote_19_19"></a><a href="#FNanchor_19_19"><span class="label">[19]</span></a> Il prof. Brugnoli mi rimprovera (p. <span class="smcap2">CVIII</span>) di assegnare i
+codici todini <span class="g">assai antichi</span> alla fine del <span class="smcap2">XIII</span> secolo e di «far gran
+caso della differenza di espressione usata [dall&rsquo;editore] per quei
+codici <span class="g">assai antichi</span> in confronto di quella adoperata per il cod.
+Perugino del 1336 e per un altro suo coevo, dei quali l&rsquo;editore
+fiorentino dice che erano <span class="g">pur antichi</span>». «Anche a voler dare importanza
+(egli continua) a questa lieve sfumatura&mdash;dico lieve perché
+l&rsquo;induzione si fonderebbe tutta sulla mancanza dell&rsquo;avverbio
+&rsquo;assai&rsquo;, mancanza in gran parte compensata dal
+&rsquo;pur&rsquo;&mdash;non è possibile rimontare piú indietro del 1300,
+perché altrimenti sarebbero rimaste escluse da quei codici le laude
+composte da Iacopone durante e dopo la prigionia, laddove ce ne troviamo
+invece parecchie se non tutte». Riconosco che l&rsquo;attribuzione (da
+me proposta, del resto, con molta circospezione) dei codd. todini piú
+antichi alla fine del <span class="smcap2">XIII</span> secolo (l&rsquo;anno 1300 appartiene a quel
+secolo!) può parere arrischiata, ma non priva di qualsiasi fondamento,
+in quanto&mdash;trattandosi di codd. perduti&mdash;non si può ammettere
+senz&rsquo;altro ch&rsquo;essi contenessero le poesie iacoponiche
+composte durante e dopo la prigionia. Il fatto ch&rsquo;esse si trovino
+nei codici del <span class="smcap2">XV</span> secolo derivati dai todini può anche spiegarsi con le
+aggiunte e le interpolazioni, che il Brugnoli stesso ammette a proposito
+di altre questioni. Quanto alla distinzione tra i codd. todini <span class="g">assai
+antichi</span> e i due <span class="g">pur antichi</span>, mi par proprio che il Bonaccorsi abbia
+voluto stabilire una gradazione cronologica tra i primi e i secondi. A
+meno che non si tratti di ipersensibilitá grammaticale da parte mia, io
+son d&rsquo;avviso che l&rsquo;avverbio «assai» abbia un significato ben
+differente dall&rsquo;avverbio «pur». La mia induzione si fonda dunque
+sul diverso significato di due parole diverse, cioè su qualche cosa di
+piú consistente della «lieve sfumatura», di cui parla il Brugnoli. Pei
+raffronti di codici e di stampe iacoponiche si veda, oltre lo studio
+citato del <span class="smcap">Boehmer</span>, quello del <span class="smcap">Tobler</span> nella <i>Zeitschrift für roman.
+Philologie</i>, <span class="smcap2">III</span>, 178. Si veda anche <span class="smcap">A. Feist</span>, <i>Mittheilungen aus älter.
+Sanml. italienisch. geistlich. Lieder</i>, in <i>Zeitschrift f. rom.
+Philol.</i>, <span class="smcap2">XIII</span> (1889), 115; e gli <i>Inizi di antiche poesie italiane con
+prospetto dei codici che le contengono</i> e <i>Introduzione alle Laudi
+spirituali</i>, di <span class="smcap">A. Tenneroni</span>, Firenze, Leo S. Olschki, 1909.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_20_20" id="Footnote_20_20"></a><a href="#FNanchor_20_20"><span class="label">[20]</span></a> Op. cit., p. <span class="smcap2">VII</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_21_21" id="Footnote_21_21"></a><a href="#FNanchor_21_21"><span class="label">[21]</span></a> Op. cit., p 46.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_22_22" id="Footnote_22_22"></a><a href="#FNanchor_22_22"><span class="label">[22]</span></a> Cfr. la mia prefazione alla ristampa della Societá
+filologica romana.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_23_23" id="Footnote_23_23"></a><a href="#FNanchor_23_23"><span class="label">[23]</span></a> Fu il <span class="smcap">Wadding</span> che attribuí pel primo questa poesia,
+insieme con l&rsquo;altra «In fuoco l&rsquo;amor mi mise», a san
+Francesco; ma il padre <span class="smcap">I. Affò</span> dimostrò vittoriosamente la falsitá di
+tale attribuzione. Cfr. per maggiori particolari <span class="smcap">A. D&rsquo;Ancona</span>, op.
+cit., p. 56, nota 8. <span class="smcap">Francesco Novati</span>, nel suo discorso <i>L&rsquo;amor
+mistico in san Francesco d&rsquo;Assisi ed in Iacopone da Todi</i>, pubbl.
+nel volume <i>Freschi e minii del Dugento</i>, Tip. ed. L. F. Cogliati,
+Milano, <span class="smcap2">MCMVIII</span>, conclude a proposito di siffatte attribuzioni (p. 242):
+«Chi si illude di sorprendere i tripudi amorosi del Nostro [san
+Francesco] nelle laudi &rsquo;Amor di caritade&rsquo;, &rsquo;In foco
+l&rsquo;amor mi mise&rsquo;, dimostra (ci sia lecito il dirlo) di non
+capir nulla di nulla né dell&rsquo;anima di san Francesco né della
+storia della lirica sacra italiana».</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_24_24" id="Footnote_24_24"></a><a href="#FNanchor_24_24"><span class="label">[24]</span></a> Cfr. <span class="smcap">Novati</span>, op. cit., p. 247.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_25_25" id="Footnote_25_25"></a><a href="#FNanchor_25_25"><span class="label">[25]</span></a> Vedi p. 232.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_26_26" id="Footnote_26_26"></a><a href="#FNanchor_26_26"><span class="label">[26]</span></a> Veramente la raccolta comprende 102 laude. Ma nella nota
+alla lauda <span class="smcap2">CII</span> (p. 255) l&rsquo;editore avverte: «Questa <span class="g">laude
+extravagante</span> è posta per finire el numero perfecto de cento: benché ne
+sian due de piú sotto doi numeri, cioè <span class="smcap2">XLVII</span> e <span class="smcap2">LXXVII</span> per inadvertentia:
+et cusí sono <span class="smcap2">CII</span> laude in tutto». Naturalmente la numerazione è stata
+corretta in questa ristampa.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_27_27" id="Footnote_27_27"></a><a href="#FNanchor_27_27"><span class="label">[27]</span></a> Le annotazioni dell&rsquo;editore si trovano alle pp. 232,
+236, 239, 255.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_28_28" id="Footnote_28_28"></a><a href="#FNanchor_28_28"><span class="label">[28]</span></a> Op. cit., p. <span class="smcap2">CXLIV</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_29_29" id="Footnote_29_29"></a><a href="#FNanchor_29_29"><span class="label">[29]</span></a> Vedi p. 236.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_30_30" id="Footnote_30_30"></a><a href="#FNanchor_30_30"><span class="label">[30]</span></a> Op. cit., p. <span class="smcap2">CXLVI</span> sgg. E vedi anche <span class="smcap">D&rsquo;Ancona</span>, op.
+cit., p. 84, n. 2, ove si confuta l&rsquo;opinione di <span class="smcap">A. Tenneroni</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_31_31" id="Footnote_31_31"></a><a href="#FNanchor_31_31"><span class="label">[31]</span></a> <span class="smcap">A. F. Ozanam</span>, <i>Les poètes franciscains en Italie au XIII
+siècle</i>, Paris, V. Lecoffre, 1882.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_32_32" id="Footnote_32_32"></a><a href="#FNanchor_32_32"><span class="label">[32]</span></a> Op. cit., p. <span class="smcap2">CXLIX</span>.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_33_33" id="Footnote_33_33"></a><a href="#FNanchor_33_33"><span class="label">[33]</span></a> La cronologia piú probabile della vita di Iacopone è stata
+fissata da <span class="smcap">A. D&rsquo;Ancona</span>, op. cit., p. 18 in nota. Circa le
+biografie tradizionali cfr. pure <span class="smcap">D&rsquo;Ancona</span>, op. cit., p. 15 e
+<span class="smcap">Brugnoli</span>, op. cit., p. <span class="smcap2">CIV</span>, nota 1.</p></div>
+
+<div class="footnote"><p><a name="Footnote_34_34" id="Footnote_34_34"></a><a href="#FNanchor_34_34"><span class="label">[34]</span></a> Discorso e vol. cit., p. 245 sgg.</p></div>
+</div>
+
+
+<hr />
+<h2><a name="GLOSSARIO" id="GLOSSARIO"></a>GLOSSARIO</h2>
+
+
+<p class="smaller">Nota del Trascrittore: tra parentesi quadre si trovano le versioni
+alternative presenti nel testo.</p>
+
+
+<ul><li><i>abbi</i>, io ebbi.</li>
+
+<li><i>abbreviata</i>, rimpicciolita, cfr. <i>breviare</i>.</li>
+
+<li><i>áber</i>, ebbero.</li>
+
+<li><i>abominanza</i>, vergogna.</li>
+
+<li><i>abondo</i>, abbondante.</li>
+
+<li><i>abracciata</i>, abbracciamento.</li>
+
+<li><i>abramare</i>, bramare: <i>abrama, abrami</i>.</li>
+
+<li><i>abrasciato</i>, ardente.</li>
+
+<li><i>abrenca</i> (<i>t&rsquo;a.</i>), adòperati, indústriati.</li>
+
+<li><i>abreviare</i>, rimpicciolire: <i>abreviando</i>.</li>
+
+<li><i>absolveto</i>, sii assolto.</li>
+
+<li><i>abundi</i>, &rsquo;tanto piú foco <i>a.</i>&rsquo;, tanto piú abbondi in ardore.</li>
+
+<li><i>abissare</i>, inabissare: <i>abissame, abissata</i>.</li>
+
+<li><i>acattaría</i>, acquisto, guadagno.</li>
+
+<li><i>acatte</i>, acquisti.</li>
+
+<li><i>acatto</i>, acquisto, guadagno.</li>
+
+<li><i>achianta</i>, alligna, attecchisce.</li>
+
+<li><i>acolle</i>, accoglie.</li>
+
+<li><i>acolmato</i>, colmato, colmo.</li>
+
+<li><i>acolte</i>, strette, raccolte.</li>
+
+<li><i>acomenza</i>, incomincia.</li>
+
+<li><i>aconciato</i>, acconciatura.</li>
+
+<li><i>aconfé</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, si confece, si convenne.</li>
+
+<li><i>adamato</i> (imperativo), ama.</li>
+
+<li><i>adarsi</i>, accorgersi; &lsquo;non te n&rsquo;<i>adai</i>&rsquo;;
+<ul>
+<li> <i>adato</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>adasta</i>, eccita, spinge.</li>
+
+<li><i>ademandare</i>, domandare: <i>ademando</i>, <i>ademandi</i>, <i>ademanda</i>, <i>ademandato</i>, <i>-e</i>.</li>
+
+<li><i>ademanni</i>, domandi.</li>
+
+<li><i>ademplendo</i>, riempiendo, colmando.</li>
+
+<li><i>ademplenza</i>, soddisfazione.</li>
+
+<li><i>adetata</i>, infamata.</li>
+
+<li><i>adimandi</i>, domandi.</li>
+
+<li><i>adizzata</i>, aizzata.</li>
+
+<li><i>adoguagliato</i>, eguagliato.</li>
+
+<li><i>adolorava</i>, mi addoloravo.</li>
+
+<li><i>adomando</i>, domando.</li>
+
+<li><i>adorato</i> (sost.), adorazione.</li>
+
+<li><i>adornanza</i>, ornamento.</li>
+
+<li><i>adulterato</i>, &lsquo;con tutte ha <i>a.</i>&rsquo;, ha tradito tutte.</li>
+
+<li><i>adurare</i>, perseverare; &lsquo;en <i>a.</i>&rsquo;, con perseveranza;
+<ul><li> <i>adura</i>, persevera.</li></ul></li>
+
+<li><i>adurate</i>, &lsquo;per <i>a.</i>&rsquo;, con la perseveranza.</li>
+
+<li><i>adúsate</i> [<i>adusate</i>], abítuati.</li>
+
+<li><i>adviáme</i>, mi avviai.<span class="pagenum"><a name="Page_274" id="Page_274">[Pg 274]</a></span></li>
+
+<li><i>affare</i>, &lsquo;donna da grande <i>a.</i>&rsquo;, ricchissima;
+<ul><li> &lsquo;de poco <i>a.</i>&rsquo;, di poco conto;</li>
+<li> &lsquo;de sí alto <i>a.</i>&rsquo;;</li>
+<li> &lsquo;secondo &rsquo;l pover mio <i>a.</i>&rsquo;, secondo le mie deboli forze;</li>
+<li> &lsquo;dargli tutto &rsquo;l suo <i>a.</i>&rsquo;, tutto quel che possiede.</li></ul></li>
+
+<li><i>affá</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, si conviene.</li>
+
+<li><i>affétta</i> [<i>affetta</i>], desidera.</li>
+
+<li><i>affetto</i>, passione, dolore, tribolazione.</li>
+
+<li><i>afferrare</i>, tormentare: <i>m&rsquo;afferra</i>;
+<ul><li> <i>afferrato</i>, tormentoso, doloroso;</li>
+<li> <i>afferrate</i>, tormentate.</li></ul></li>
+
+<li><i>affittare</i> e <i>afi-</i>, affisarsi, osservare: <i>affitta</i>, <i>afitta</i>, <i>afittai</i>.</li>
+
+<li><i>affletto</i>, afflitto.</li>
+
+<li><i>afflitto</i>, ferito.</li>
+
+<li><i>affollato</i>, oppresso, schiacciato.</li>
+
+<li><i>affolto</i>, sostenuto, appoggiato, difeso.</li>
+
+<li><i>affrantura</i>, debolezza, dolore, pena eterna.</li>
+
+<li><i>affrenare</i>, raffrenare: <i>affrenata</i>, <i>affreniti</i>, freniate.</li>
+
+<li><i>aficco</i>, &lsquo;m&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, mi figgo.</li>
+
+<li><i>afigura</i>, &lsquo;non m&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, non posso figurarmi.</li>
+
+<li><i>afocare</i>, infocare: <i>afocata</i>;
+<ul><li> e affogare: <i>afocato</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>afogato</i>, affogato o soffocato.</li>
+
+<li><i>afoma</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>a.</i>&rsquo; si offusca.</li>
+
+<li><i>afranto</i>, sofferenza, dolore.</li>
+
+<li><i>afrigolito</i>, infreddolito.</li>
+
+<li><i>agirlato</i>, stordito, ebbro.</li>
+
+<li><i>agne</i>, anni.</li>
+
+<li><i>agno</i>, agnello.</li>
+
+<li><i>agrondo</i>, &lsquo;m&rsquo;<i>a.</i>&rsquo; mi rattristo.</li>
+
+<li><i>aguardare</i>, osservare, rimirare: <i>aguarda</i>, <i>aguardame</i>, <i>aguárdate</i> [<i>aguardate</i>], <i>aguardare</i>, <i>aguardáte</i> [<i>aguardate</i>], <i>aguardai</i>, <i>aguardando</i>.</li>
+
+<li><i>aguata</i>, guarda, osserva.</li>
+
+<li><i>aiace</i>, conviene.</li>
+
+<li><i>ainina</i>, &lsquo;carta <i>a.</i>&rsquo;, cartapecora.</li>
+
+<li><i>aino</i>, agnello.</li>
+
+<li><i>aiutare</i>, salvare;
+<ul><li> &lsquo;<i>aiuta</i> la sconfitta&rsquo;, salvaci dalla sconfitta;</li>
+<li> &lsquo;<i>aiuta</i> lo notare&rsquo;, assistici nel nuoto.</li></ul></li>
+
+<li><i>aiute</i>, &lsquo;l&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, l&rsquo;aiuto.</li>
+
+<li><i>albergare</i>, ospitare e abitare: <i>albergalo</i>, <i>albergato</i>.</li>
+
+<li><i>albergaria</i>, abitazione, stanza.</li>
+
+<li><i>albergo</i>, abitazione.</li>
+
+<li><i>albitrio</i>, arbitrio.</li>
+
+<li><i>alcono</i>, alcuno.</li>
+
+<li><i>alegranza</i>, gioia.</li>
+
+<li><i>alegrare</i>, rallegrare: <i>alegrar</i>, <i>t&rsquo;alegri</i>.</li>
+
+<li><i>alentata</i>, &lsquo;degiunar non fui <i>a.</i>&rsquo;, non lasciai di d.</li>
+
+<li><i>alevata</i>, allevamento.</li>
+
+<li><i>alienata</i>, vòlta ad altre cure.</li>
+
+<li><i>alifante</i>, elefante.</li>
+
+<li><i>alitare</i>, vivere.</li>
+
+<li><i>allapidata</i>, lapidata.</li>
+
+<li><i>allazo</i>, allaccio.</li>
+
+<li><i>allecerare</i>, licenziare, scacciare: <i>allecerato</i>, <i>allecerati</i>.</li>
+
+<li><i>allena</i>, diminuisce.</li>
+
+<li><i>allevai</i>, &lsquo;da poi che m&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, poi che fui adulto.</li>
+
+<li><i>allidere</i>, percuotere, rompere: <i>allide</i>, <i>alliso</i>.</li>
+
+<li><i>allitate</i> [<i>allítate</i>], ti allieta.</li>
+
+<li><i>allore</i>, allora.</li>
+
+<li><i>allumenare</i> e <i>allumi-</i>, illuminare: <i>allumini</i>.</li>
+
+<li><i>almino</i>, almeno.</li>
+
+<li><i>alteza</i>, orgoglio, superbia;
+<ul><li> nobiltá, nobile e ricca condizione.</li></ul></li>
+
+<li><i>alto</i>, &lsquo;ad <i>a.</i>&rsquo;, in alto, &lsquo;en <i>a.</i>&rsquo;, altamente, &lsquo;fanno clamore en <i>a.</i>&rsquo;, grande clamore.</li>
+
+<li><i>altroi</i>, altrui.</li>
+
+<li><i>altura</i>, altezza, nobiltá;
+<ul><li> &lsquo;de piú <i>a.</i>&rsquo;, piú alto;</li>
+<li> &lsquo;piú en <i>a.</i>&rsquo;, piú in alto.</li></ul></li>
+
+<li><i>ama</i>, amore.</li>
+
+<li><i>amantare</i>, vestire;
+<ul><li><i>t&rsquo;amanta</i>, <i>se n&rsquo;amanta</i>, <i>amantare</i>, <i>amantato</i>.<span class="pagenum"><a name="Page_275" id="Page_275">[Pg 275]</a></span></li></ul></li>
+
+<li><i>amanta</i>, ricoprono, rif. a nido.</li>
+
+<li><i>amantatura</i>, vestito.</li>
+
+<li><i>amantenente</i>, immantinenti.</li>
+
+<li><i>amanza</i>, amore.</li>
+
+<li><i>amaricato</i>, amarezza;
+<ul><li> amareggiato, doloroso;</li>
+<li> <i>-a</i>, addolorata.</li></ul></li>
+
+<li><i>amarore</i>, amarezza.</li>
+
+<li><i>amastrato</i>, ammaestrato.</li>
+
+<li><i>amativo</i>, che si deve amare;
+<ul><li> &lsquo;luce <i>amativa</i>&rsquo; dell&rsquo;amore.</li></ul></li>
+
+<li><i>amato</i>, amore.</li>
+
+<li><i>ambiadura</i>, l&rsquo;ambio.</li>
+
+<li><i>amenza</i>, follía.</li>
+
+<li><i>amesurare</i>, &lsquo;l&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, la misura, la quantitá.</li>
+
+<li><i>amiranza</i>, ammirazione.</li>
+
+<li><i>amistanza</i>, amicizia.</li>
+
+<li><i>ammannito</i>, occupato, affaccendato.</li>
+
+<li><i>amollare</i>, intenerire.</li>
+
+<li><i>amoranza</i>, amore.</li>
+
+<li><i>an Santo</i>, in chiesa.</li>
+
+<li><i>ancilla</i>, ancella.</li>
+
+<li><i>ancore</i>, fino ad oggi.</li>
+
+<li><i>ancura</i>, ancora.</li>
+
+<li><i>andare</i>: <i>andi</i>, vai;
+<ul><li> <i>anda</i>, va;</li>
+<li> <i>andi</i>, tu vada;</li>
+<li> <i>t&rsquo;andasti</i>, te ne andasti.</li></ul></li>
+
+<li><i>andata</i>, viaggio o via.</li>
+
+<li><i>áne</i>, ha.</li>
+
+<li><i>anegato</i>, annegato.</li>
+
+<li><i>anemalio</i>, animale (dispreg.).</li>
+
+<li><i>angelicata</i>, &lsquo;vita <i>a.</i>&rsquo;, degli angeli.</li>
+
+<li><i>angeloro</i>, degli angeli.</li>
+
+<li><i>anichilare</i>, annientare: <i>anichilato</i>, annientato e umiliato.</li>
+
+<li><i>anno</i>, &lsquo;en <i>a.</i> en <i>a.</i>&rsquo;, di anno in anno.</li>
+
+<li><i>annunziata</i>, annunzio.</li>
+
+<li><i>ante</i>, prima.</li>
+
+<li><i>Anticrisso</i>, anticristo.</li>
+
+<li><i>anvito</i>, causa, dolore.</li>
+
+<li><i>apalato</i>, manifestato.</li>
+
+<li><i>apenato</i>, addolorato.</li>
+
+<li><i>apianare</i>, salire;</li>
+<li> <i>s&rsquo;apiana</i>, si sale.</li>
+
+<li><i>apicciare</i> e <i>app-</i>, appiccare, unire, attaccare;
+<ul><li> <i>apicciarate</i>, si appiccicherá;</li>
+<li> <i>apicciase</i>, <i>appicciato</i>, afferrare;</li>
+<li> <i>apicciò</i>, accendere: <i>apicciato</i>;</li>
+<li> <i>apicciarsi</i>, restringersi: <i>mi appiccio</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>aponerai</i>, apporrai a colpa.</li>
+
+<li><i>apontare</i>, opporre: <i>s&rsquo;aponta</i>;
+<ul><li> intaccare: <i>ci aponta</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>apparato</i>, lusso.</li>
+
+<li><i>apparito</i>, apparso.</li>
+
+<li><i>apparuto</i>, apparso.</li>
+
+<li><i>appellazione</i>, appello, nel sign. giuridico.</li>
+
+<li><i>appetere</i>, appetire;
+<ul><li> il desiderio.</li></ul></li>
+
+<li><i>applanato</i>, salito.</li>
+
+<li><i>appresentare</i>, &lsquo;opo n&rsquo;è <i>a.</i>&rsquo;, bisogna presentarci;
+<ul><li> <i>t&rsquo;apresenta</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>appropriato</i>, &lsquo;amor <i>a.</i>&rsquo;, amor proprio.</li>
+
+<li><i>aprere</i>, aprire.</li>
+
+<li><i>aprenno</i>, aprendo.</li>
+
+<li><i>apresso</i> (agg.), prossimo;
+<ul><li> (pr.) presso.</li></ul></li>
+
+<li><i>aprete</i>, aperte.</li>
+
+<li><i>aprito</i>, aperto.</li>
+
+<li><i>aprute</i>, aperte.</li>
+
+<li><i>aquilone</i>, settentrione.</li>
+
+<li><i>arafrenato</i>, raffrenato.</li>
+
+<li><i>aragnare</i> e <i>arr-</i>, far questione, venire alle mani: <i>t&rsquo;aragnasti</i>, <i>arragnato</i>.</li>
+
+<li><i>aramorto</i>, smorzato.</li>
+
+<li><i>aramorti</i>, soffochi, metti in tacere.</li>
+
+<li><i>arapicciata</i>, accesa.</li>
+
+<li><i>aravere</i>, riavere.</li>
+
+<li><i>archieda</i>, richieda.</li>
+
+<li><i>archiuso</i>, richiuso.</li>
+
+<li><i>arcomenzava</i>, ricominciava.</li>
+
+<li><i>arcomperare</i>, riscattare, redimere.</li>
+
+<li><i>arcoverare</i>, ricovrare, riparare.</li>
+
+<li><i>ardita</i>, ostacolo, difficoltá.</li>
+
+<li><i>ardore</i>, inferno.</li>
+
+<li><i>ardura</i>, ardore, il fuoco eterno.</li>
+
+<li><i>aregna</i>, regna.</li>
+
+<li><i>aremanni</i>, rimandi.</li>
+
+<li><i>arendi</i>, rendi.<span class="pagenum"><a name="Page_276" id="Page_276">[Pg 276]</a></span></li>
+
+<li><i>arentrare</i>, rincasare: <i>arentri</i>.</li>
+
+<li><i>arepresento</i>, presento di nuovo.</li>
+
+<li><i>aresce</i>, riesce: <i>arescece</i>, ci si apre.</li>
+
+<li><i>aretrovare</i>, ritrovare.</li>
+
+<li><i>argento</i>, denaro.</li>
+
+<li><i>argir</i>, ritornare.</li>
+
+<li><i>argomente</i>, &lsquo;en <i>a.</i>&rsquo;, ingegnosamente.</li>
+
+<li><i>ariccare</i>, arricchire.</li>
+
+<li><i>arlegame</i>, mi rilega.</li>
+
+<li><i>armagnenza</i>, rimanenza.</li>
+
+<li><i>armaner</i>, rimanere: <i>arman</i>, <i>armanea</i>, <i>armáse</i>.</li>
+
+<li><i>armenare</i>, ricondurre: <i>armenava</i>;
+<ul><li> <i>armine</i>, io rimeni.</li></ul></li>
+
+<li><i>armetta</i>, rimetta.</li>
+
+<li><i>arnunzare</i>, rifiutare, respingere: <i>arnunzato</i>.</li>
+
+<li><i>arnunzascione</i>, rinuncia.</li>
+
+<li><i>arósciase</i> [<i>arosciase</i>], si tinge di rosso.</li>
+
+<li><i>arpiaceme</i>, mi ripiace.</li>
+
+<li><i>arprendere</i>, riprendere: <i>arprende</i>, <i>arprendi</i>.</li>
+
+<li><i>arprovo</i>, provo di nuovo.</li>
+
+<li><i>arrabbia</i>, tu riabbia.</li>
+
+<li><i>arrate</i>, arre;
+<ul><li> &lsquo;presi l&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, m&rsquo;impegnai.</li></ul></li>
+
+<li><i>arsalghi</i>, tu risalga.</li>
+
+<li><i>arsimigliare</i>, rassomigliare: <i>arsimiglia</i>, <i>arsimigliata</i>.</li>
+
+<li><i>arsomeglia</i>, &lsquo;al poter tuo l&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, règolati [regolati] secondo le tue forze.</li>
+
+<li><i>articulata</i>, esposta per articoli.</li>
+
+<li><i>artificio</i>, &lsquo;palazzo en <i>a.</i>&rsquo;, costruito secondo le regole dell&rsquo;arte.</li>
+
+<li><i>artoglie</i>, ritoglie.</li>
+
+<li><i>artollote</i>, ti ritolgo.</li>
+
+<li><i>artornare</i>, ritornare.</li>
+
+<li><i>artorrò</i>, ritoglierò.</li>
+
+<li><i>artrovare</i>, ritrovare.</li>
+
+<li><i>arversare</i>, riversarsi.</li>
+
+<li><i>arvenire</i>, rivenire: <i>arvenisse</i>, <i>arvenuto</i>.</li>
+
+<li><i>arvolere</i>, rivolere.</li>
+
+<li><i>ascaran</i>, scherano.</li>
+
+<li><i>ascempio</i>, lo scempio.</li>
+
+<li><i>ascide</i>, mi assedia, mi preoccupa (?).</li>
+
+<li><i>asciogliere</i>, assolvere.</li>
+
+<li><i>Ascisi</i>, Assisi.</li>
+
+<li><i>ascondito</i>, nascosto.</li>
+
+<li><i>asino</i>, &lsquo;per macerar mio <i>a.</i>&rsquo;, la mia carne, i miei desidèri.</li>
+
+<li><i>Asise</i>, Assisi.</li>
+
+<li><i>asmo</i>, l&rsquo;asma.</li>
+
+<li><i>aspetta</i>, guarda, osserva.</li>
+
+<li><i>assagiato</i>, saggio, prova.</li>
+
+<li><i>assegnare</i>, mirare al segno.</li>
+
+<li><i>asseio</i>, assedio.</li>
+
+<li><i>assembiamento</i>, radunanza.</li>
+
+<li><i>assendito</i>, assennato.</li>
+
+<li><i>assentare</i>, assentire.</li>
+
+<li><i>assimigliare</i> e <i>asi-</i>, rassomigliare e desiderare: <i>assimiglio</i>;
+<ul><li> augurare: <i>asimiglia</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>asti</i>, gare.</li>
+
+<li><i>asutiglia</i>, tormenta.</li>
+
+<li><i>aterrenato</i>, umiliato, avvilito.</li>
+
+<li><i>atremío</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, s&rsquo;impaurí.</li>
+
+<li><i>attendato</i>, &lsquo;le terre agio <i>a.</i>&rsquo;, ho posto tende nelle terre.</li>
+
+<li><i>attèndeti</i>, affidati.</li>
+
+<li><i>attumulato</i>, sepolto.</li>
+
+<li><i>ave</i>, ebbe.</li>
+
+<li><i>avegnenza</i>, convenienza.</li>
+
+<li><i>avén</i>, abbiamo.</li>
+
+<li><i>avenante</i>, avvenente.</li>
+
+<li><i>avene</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>a.</i>&rsquo;, si conviene.</li>
+
+<li><i>avere</i>; <i>avire</i>: <i>agio</i> e <i>aggio</i>, ho;
+<ul><li> <i>avemo</i>, <i>avem</i> e <i>aven</i> [<i>avén</i>], abbiamo;</li>
+<li> <i>onno</i>, <i>on</i> e <i>ò</i>, hanno;</li>
+<li> <i>ònme</i>, mi hanno, <i>ònte</i> [<i>onte</i>], ti hanno;</li>
+<li> <i>abbi</i>, tu abbia;</li>
+<li> <i>aggia</i>, <i>agia</i> e <i>aia</i>, io abbia;</li>
+<li> <i>agi</i>, io, tu o egli abbia;</li>
+<li> <i>agiamo</i> e <i>agiam</i>, abbiamo (cong.);</li>
+<li> <i>aian</i>, abbiano;</li>
+<li> <i>ebbe</i>, io ebbi;</li>
+<li> <i>abbi</i>, io ebbi;</li>
+<li> <i>áber</i>, ebbero;</li>
+<li> <i>avi</i>, ebbi;</li>
+<li> <i>ave</i>, ebbe;</li>
+<li> <i>áver</i>, ebbero;</li>
+<li> <i>arò</i>, avrò;</li>
+<li> <i>arai</i>, avrai;</li>
+<li> <i>ággete</i>, abbiti;</li>
+<li> <i>averogl</i> [<i>averògl</i>], li avrò;</li>
+<li> <i>averai</i>, <i>averá</i>;</li>
+<li> <i>averiti</i>, avrete;</li>
+<li> <i>averan</i>, <i>avería</i>, avrebbe;<span class="pagenum"><a name="Page_277" id="Page_277">[Pg 277]</a></span></li>
+<li> <i>averíe</i>, avresti;</li>
+<li> <i>avereste</i>, avresti;</li>
+<li> <i>averien</i> [<i>averíen</i>], avrebbero;</li>
+<li> <i>aúto</i>, avuto.</li></ul></li>
+
+<li><i>aversere</i>, &lsquo;gli <i>a.</i>&rsquo;, i diavoli.</li>
+
+<li><i>aversier</i>, avversario.</li>
+
+<li><i>aversire</i>, avversario, nemico.</li>
+
+<li><i>avetare</i>, abitare, abitazione.</li>
+
+<li><i>avetoso</i>, soave.</li>
+
+<li><i>avi</i>, ebbi.</li>
+
+<li><i>avilare</i>, avvilire: <i>avilato</i>, avvilito e anche tenuto a vile.</li>
+
+<li><i>avivacciata</i>, pronta, sollecita.</li>
+
+<li><i>ázemo</i> [<i>azemo</i>], non fermentato.</li>
+
+<li><i>azone</i>, azione.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>bailía</i>, governo, potere.</li>
+
+<li><i>báilo</i>, <i>-a</i>, custode, arbitra.</li>
+
+<li><i>baldanza</i>, gioia.</li>
+
+<li><i>baldeza</i>, gioia, allegrezza.</li>
+
+<li><i>balestrare</i>, tirare con la balestra.</li>
+
+<li><i>balestrire</i>, balestriere.</li>
+
+<li><i>balestro</i>, balestra.</li>
+
+<li><i>balio</i> [<i>balío</i>], governatore.</li>
+
+<li><i>banda</i>, &lsquo;metti <i>b.</i>&rsquo;, grida, bandisci.</li>
+
+<li><i>bando</i>, condanna, pena.</li>
+
+<li><i>bandonata</i>, abbandonata.</li>
+
+<li><i>bannire</i>, avvisare, parlar alto, palesare: <i>banna</i>.</li>
+
+<li><i>banno</i>, v. <i>bando</i>.</li>
+
+<li><i>barattere</i>, &lsquo;gli <i>b.</i>&rsquo;, i barattieri.</li>
+
+<li><i>baratto</i>, zuffa.</li>
+
+<li><i>barbaglia</i>, balbetta.</li>
+
+<li><i>bargagnato</i>, mercanteggiato.</li>
+
+<li><i>baronagio</i>, nobiltá.</li>
+
+<li><i>baronia</i>, valore, nobiltá.</li>
+
+<li><i>basalisco</i>, basilisco.</li>
+
+<li><i>basciare</i>, baciare.</li>
+
+<li><i>bastanza</i>, &lsquo;non t&rsquo;è <i>b.</i>&rsquo;, non ti basta;
+<ul><li> &lsquo;empire de... sua <i>b.</i>&rsquo;, di tutto ciò che gli basta, o finché gli basta.</li></ul></li>
+
+<li><i>bastare</i>, &lsquo;m&rsquo;è <i>b.</i>&rsquo;, mi basta.</li>
+
+<li><i>batesmo</i>, battesimo.</li>
+
+<li><i>bè</i>, bene: <i>se bè</i>, sebbene.</li>
+
+<li><i>beatitute</i>, beatitudini.</li>
+
+<li><i>beccata</i>, morso delle pulci.</li>
+
+<li><i>befolcaria</i> [<i>befolcaría</i>], dominio del bifolco.</li>
+
+<li><i>begl</i>, bene.</li>
+
+<li><i>bellire</i>, &lsquo;en <i>b.</i>&rsquo;, in bel parere.</li>
+
+<li><i>beneficione</i>, beneficio.</li>
+
+<li><i>benvoglienza</i>, benevolenza.</li>
+
+<li><i>besogno</i>, &lsquo;era <i>b.</i>&rsquo;, bisognava.</li>
+
+<li><i>biado</i>, la biada.</li>
+
+<li><i>biastemare</i>, vituperare.</li>
+
+<li><i>bistorte</i>, contorcimenti dolorosi.</li>
+
+<li><i>bizocone</i>, bizzoco.</li>
+
+<li><i>blasfemato</i>, bestemmiato.</li>
+
+<li><i>blasfémia</i> e <i>blasfemía</i> [<i>blasfemia</i>], bestemmia.</li>
+
+<li><i>boccuni</i>, bocconi.</li>
+
+<li><i>bollon</i>, chiodo.</li>
+
+<li><i>Boemioro</i>, dei boemi.</li>
+
+<li><i>bonitate</i>, bontá.</li>
+
+<li><i>borbótanse</i>, si bisbigliano.</li>
+
+<li><i>botto</i>, caduta, punizione.</li>
+
+<li><i>bramo</i>, desiderio.</li>
+
+<li><i>brazo</i>, braccio.</li>
+
+<li><i>breve</i>, decreto; piccolo; brevemente.</li>
+
+<li><i>brevetá</i>, piccolezza.</li>
+
+<li><i>breviare</i>, rimpicciolire.</li>
+
+<li><i>briga</i>, lavoro, fatica, difficoltá;
+<ul><li> ostacolo;</li>
+<li> &lsquo;a gran <i>br.</i>&rsquo;, con grande fatica;</li>
+<li> &lsquo;ha fatto <i>br.</i>&rsquo;, si è sforzato.</li></ul></li>
+
+<li><i>briganza</i>, inimicizia.</li>
+
+<li><i>brigare</i>, tentare, procurare: <i>briga</i>;
+<ul><li> ingegnarsi: <i>brigate</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>brigata</i>, fatica dolorosa: &lsquo;far <i>brigate</i>&rsquo;, lavorare.</li>
+
+<li><i>brusata</i>, bruciata.</li>
+
+<li><i>brutata</i>, imbestialita.</li>
+
+<li><i>bruttur</i>, brutture.</li>
+
+<li><i>bullita</i>, bollente.</li>
+
+<li><i>buono</i> (avv.), bene.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>ca</i> (cong.), che.</li>
+
+<li><i>cademento</i>, caduta.</li>
+
+<li><i>cadere</i>: <i>caggio</i>, cadono;
+<ul><li> <i>caggia</i>, cada;</li>
+<li> <i>cáder</i> [<i>cader</i>], caddero.<span class="pagenum"><a name="Page_278" id="Page_278">[Pg 278]</a></span></li>
+</ul></li>
+
+<li><i>cagnato</i>, cambiato.</li>
+
+<li><i>cagne</i>, egli cambi.</li>
+
+<li><i>cagno</i>, cambio.</li>
+
+<li><i>calciare</i>, calzare: <i>calciato</i>.</li>
+
+<li><i>caldo</i>, &lsquo;en <i>c.</i>&rsquo;, all&rsquo;inferno.</li>
+
+<li><i>calura</i>, calore, ardore.</li>
+
+<li><i>calure</i>, calore.</li>
+
+<li><i>calvato</i>, reso calvo.</li>
+
+<li><i>cambiato</i> per <i>ri-</i>, remunerato.</li>
+
+<li><i>camiscia</i>, camicia.</li>
+
+<li><i>camora</i>, camera.</li>
+
+<li><i>Campagna</i>, Campania.</li>
+
+<li><i>campare</i>, trovare scampo;
+<ul><li> <i>campa</i>, <i>cámpate</i>, sálvati.</li></ul></li>
+
+<li><i>cancione</i>, canzone.</li>
+
+<li><i>cane</i>, canti.</li>
+
+<li><i>canna</i>, gola.</li>
+
+<li><i>canta</i>, canto.</li>
+
+<li><i>cantare</i>, menar vanto.</li>
+
+<li><i>cantutio</i>, canto.</li>
+
+<li><i>capigli</i>, &lsquo;<i>c.</i> daea&rsquo;, strappavo capelli.</li>
+
+<li><i>capovolta</i>, <i>-e</i>, mutamenti subitanei.</li>
+
+<li><i>cattivanza</i>, schiavitú.</li>
+
+<li><i>cattivo</i>, dannato.</li>
+
+<li><i>capuccio longo</i>, il cappuccio dei penitenti.</li>
+
+<li><i>carace</i>, taglia (?).</li>
+
+<li><i>caratte</i>, impronta, segno.</li>
+
+<li><i>carboncelli</i>, carbonchi.</li>
+
+<li><i>cardenalato</i>, &lsquo;l&rsquo;ordene <i>c.</i>&rsquo;, dei cardinali.</li>
+
+<li><i>cardinile</i>, cardine, intelaiatura dell&rsquo;uscio.</li>
+
+<li><i>cargne</i>, carne.</li>
+
+<li><i>carire</i>, perdere;
+<ul><li> <i>carite</i>, perdute.</li></ul></li>
+
+<li><i>carnifici</i>, carnefici.</li>
+
+<li><i>carta</i>, documento, prova, privilegio, garanzia.</li>
+
+<li><i>cascollo d&rsquo;obedenza</i>, lo indusse a disubbidire.</li>
+
+<li><i>casile</i>, casa modesta.</li>
+
+<li><i>castalli</i>, castaldi.</li>
+
+<li><i>castello</i> (fig.), l&rsquo;utero.</li>
+
+<li><i>catenati</i>, incatenati.</li>
+
+<li><i>cavere</i>, &lsquo;tu degge <i>c.</i>&rsquo;, guardarti.</li>
+
+<li><i>cechitate</i>, cecitá.</li>
+
+<li><i>cede</i>, strage.</li>
+
+<li><i>celato</i>, &lsquo;a lo <i>c.</i>&rsquo;, al coperto.</li>
+
+<li><i>celebr&rsquo;</i>, cervello.</li>
+
+<li><i>celesto</i>, celeste.</li>
+
+<li><i>celestío</i>, paradisiaco.</li>
+
+<li><i>centa</i>, cinta.</li>
+
+<li><i>censalito</i>, cencioso.</li>
+
+<li><i>centro</i>, &lsquo;en <i>c.</i> nel core&rsquo;, in mezzo al cuore.</li>
+
+<li><i>centura</i>, &lsquo;lengua a <i>c.</i>&rsquo;, legata.</li>
+
+<li><i>cerchi</i>, cilizi.</li>
+
+<li><i>certanza</i>, sicurezza, assicurazione, veritá.</li>
+
+<li><i>cestone</i>, paniere.</li>
+
+<li><i>cetto</i>, presto.</li>
+
+<li><i>ched</i>, che.</li>
+
+<li><i>cheder</i>, chiedere: <i>chegio</i>, <i>cheio</i>, <i>chedendo</i>.</li>
+
+<li><i>chedendo</i>, cercando.</li>
+
+<li><i>cheendo</i>, cercando.</li>
+
+<li><i>chello</i>, quello.</li>
+
+<li><i>chevelle</i>, qualcosa.</li>
+
+<li><i>chi</i>, il quale, la quale;
+<ul><li> <i>con chi</i>, col quale, coi quali;</li>
+<li> <i>en chi</i>, nel quale.</li></ul></li>
+
+<li><i>chiamare</i>, implorare.</li>
+
+<li><i>chiavare</i>, inchiodare: <i>chiavato</i>.</li>
+
+<li><i>chiavellanse</i>, si inchiodano.</li>
+
+<li><i>chine</i>, chi.</li>
+
+<li><i>chiovi</i>, chiodi.</li>
+
+<li><i>chirendo</i>, cercando.</li>
+
+<li><i>chivelli</i>, alcuno;
+<ul><li> <i>chivel</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>ciambra</i>, camera.</li>
+
+<li><i>cibora</i>, cibi.</li>
+
+<li><i>cicigliana</i>, siciliana.</li>
+
+<li><i>cilizo</i>, cilizio.</li>
+
+<li><i>circundato</i>, assediato.</li>
+
+<li><i>citella</i>, giovine.</li>
+
+<li><i>clamagione</i>, clamore.</li>
+
+<li><i>clamare</i>, implorare, domandare, chiamare: <i>clame</i>, <i>clama</i>, <i>clamò</i>, <i>clame</i> (imperat.).</li>
+
+<li><i>clamore</i>, preghiera.<span class="pagenum"><a name="Page_279" id="Page_279">[Pg 279]</a></span></li>
+
+<li><i>clericata</i>, &lsquo;la universitate <i>cl.</i>&rsquo;, il clero.</li>
+
+<li><i>clericato</i>, il clero.</li>
+
+<li><i>co</i>, come, perché, quale, per la quale, quanto, appena che;
+<ul><li> col quale, nel quale.</li></ul></li>
+
+<li><i>cocina</i>, cibo cucinato: <i>le cocin</i>.</li>
+
+<li><i>cocinere</i>, cuoco.</li>
+
+<li><i>cocino</i>, cibo cucinato.</li>
+
+<li><i>cogitato</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>coglio</i>, collo.</li>
+
+<li><i>cognita</i>, &lsquo;nostra <i>c.</i>&rsquo;, amica.</li>
+
+<li><i>cognosci</i>, conosci.</li>
+
+<li><i>cognove</i>, conobbe.</li>
+
+<li><i>coio</i>, epidermide.</li>
+
+<li><i>Collestatte</i>, nome di un castello dell&rsquo;Umbria, usato fig. per la morte.</li>
+
+<li><i>colta</i>, accolta, gruppo, tributo, imposta.</li>
+
+<li><i>coltivanno</i>, &lsquo;a <i>c.</i>&rsquo;, per coltivare.</li>
+
+<li><i>coluri</i>, colori.</li>
+
+<li><i>comandata</i>, comando.</li>
+
+<li><i>comencio</i>, comincio.</li>
+
+<li><i>comenzare</i>, cominciare: <i>comenzo</i>, <i>comenza</i>;
+<ul><li> <i>coménzate</i>, ti cominciano.</li></ul></li>
+
+<li><i>comenzata</i>, cominciamento, principio.</li>
+
+<li><i>comenzamento</i>, cominciamento.</li>
+
+<li><i>comestione</i>, pasto.</li>
+
+<li><i>comiatato</i>, licenziato.</li>
+
+<li><i>comitata</i>, &lsquo;en mia <i>c.</i>&rsquo;, in mia compagnia.</li>
+
+<li><i>comitato</i>, compagnia, séguito;
+<ul><li> &lsquo;ne lo suo <i>c.</i>&rsquo;, nel loro insieme.</li></ul></li>
+
+<li><i>como</i>, come; &lsquo;el <i>c.</i>&rsquo;, la qualitá, la maniera.</li>
+
+<li><i>compagnata</i>, compagnia.</li>
+
+<li><i>compagnoni</i>, compagni.</li>
+
+<li><i>comparare</i>, riscattare, redimere: <i>comparai</i>, <i>comparao</i>, <i>comparato</i>.</li>
+
+<li><i>compassionata</i>, con signif. attivo: che ha compassione.</li>
+
+<li><i>compíta</i>, piena.</li>
+
+<li><i>complendo</i>, compiendo.</li>
+
+<li><i>conceper</i>, concepire: <i>conceputo</i>.</li>
+
+<li><i>concorda</i>, concordia.</li>
+
+<li><i>concordate</i>, d&rsquo;accordo, in pace.</li>
+
+<li><i>concussare</i>, scuotere, dibattere.</li>
+
+<li><i>condutta</i>, piatto, vivanda: <i>condutti</i>.</li>
+
+<li><i>conestretta</i>, angustiata.</li>
+
+<li><i>confirmato</i>, aiutato.</li>
+
+<li><i>confortòne</i>, confortò.</li>
+
+<li><i>congruo</i>, &lsquo;a l&rsquo;occhio non è <i>c.</i>&rsquo;, non si conviene.</li>
+
+<li><i>coniugni</i>, congiungi.</li>
+
+<li><i>coniogne</i>, congiunge.</li>
+
+<li><i>conoscáti</i> [<i>conoscati</i>], conosciate.</li>
+
+<li><i>conoscente</i>, per <i>ri-</i>; benefattrice.</li>
+
+<li><i>conoschi</i>, conosci.</li>
+
+<li><i>conquassato</i>, rotto dai disagi, dalla fatica;
+<ul><li> scosso.</li></ul></li>
+
+<li><i>conquida</i>, finisca, distrugga.</li>
+
+<li><i>conquide</i>, &lsquo;la <i>c.</i>&rsquo;, la muffa (?).</li>
+
+<li><i>conquiso</i>, distrutto.</li>
+
+<li><i>conscio</i>, coscienza: &lsquo;ser <i>c.</i>&rsquo;, la signora coscienza.</li>
+
+<li><i>conseglio</i>, consiglio: <i>consegl&rsquo;</i>.</li>
+
+<li><i>conserto</i>, intrecciato.</li>
+
+<li><i>conservarane</i>, conserverai.</li>
+
+<li><i>consiglite</i>, consigliate.</li>
+
+<li><i>consolanza</i>, consolazione.</li>
+
+<li><i>consólo</i>, consolazione.</li>
+
+<li><i>consonato</i>, armonizzato.</li>
+
+<li><i>consopito</i>, assopito.</li>
+
+<li><i>consumanza</i>, fine.</li>
+
+<li><i>consumare</i>, morire: <i>consuma</i>, <i>consumi</i>, <i>consumavi</i>, <i>consumando</i>;
+<ul><li> uccidere: <i>consumi</i>, <i>consumava</i>, <i>consumato</i>;</li>
+<li> giungere a perfezione: <i>consumato</i>;</li>
+<li> sost., la morte.</li></ul></li>
+
+<li><i>consumazione</i>, morte.</li>
+
+<li><i>consumativo</i>, mortale.</li>
+
+<li><i>contagione</i>, contatto.</li>
+
+<li><i>contamento</i>, racconto.</li>
+
+<li><i>contata</i>, racconto.</li>
+
+<li><i>contato</i>, esposizione, trattato.</li>
+
+<li><i>contenne</i>, disprezza;
+<ul><li> contende, contrasta.<span class="pagenum"><a name="Page_280" id="Page_280">[Pg 280]</a></span></li></ul></li>
+
+<li><i>contenzione</i>, lotta, contrasto.</li>
+
+<li><i>contina</i>, continua.</li>
+
+<li><i>continuato</i> (avv.), continuatamente.</li>
+
+<li><i>continuo</i>, incontanente.</li>
+
+<li><i>contossa</i>, attossica (?).</li>
+
+<li><i>contrata</i>, proprietá (?).</li>
+
+<li><i>convegna</i>, patto, regola.</li>
+
+<li><i>convegnenza</i>, patto; &lsquo;non siría <i>c.</i>&rsquo;, non sarebbe giusto.</li>
+
+<li><i>convenente</i>, condizione.</li>
+
+<li><i>convenenza</i>, &lsquo;non m&rsquo;ha <i>c.</i>&rsquo;, non si conviene;
+<ul><li> &lsquo;on <i>c.</i>&rsquo;, si convengono.</li></ul></li>
+
+<li><i>conveneria</i>, convenienza.</li>
+
+<li><i>conveno</i>, &lsquo;lo <i>c.</i>&rsquo;, il convenuto.</li>
+
+<li><i>conventato</i>, addottorato.</li>
+
+<li><i>convento</i>, compagnia, collegio, monastero, laurea;
+<ul><li> partic. da <i>convencere</i>, abbattuto.</li></ul></li>
+
+<li><i>conversare</i>, dimorare: <i>conversai</i>, <i>conversato</i>;
+<ul><li> trattare, praticare: <i>conversato</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>convertèra</i>, convertiresti, volgeresti.</li>
+
+<li><i>convine</i>, conviene.</li>
+
+<li><i>copretura</i>, copertura.</li>
+
+<li><i>coprire</i>, difendere;
+<ul><li> rif. a ferita, rimarginare: <i>coprireme</i>, mi coprirono;</li>
+<li> <i>coprite</i>, coperte.</li></ul></li>
+
+<li><i>coraggio</i> o <i>coragio</i>, cuore: <i>coraggi</i>.</li>
+
+<li><i>corate</i>, &lsquo;le <i>c.</i>&rsquo;, i cuori.</li>
+
+<li><i>corato</i>, addolorato;
+<ul><li> cuore.</li></ul></li>
+
+<li><i>cordo</i>, corda, staffile.</li>
+
+<li><i>cordogliosa</i>, dolorosa.</li>
+
+<li><i>cornuti</i>, ironico per mitrati.</li>
+
+<li><i>corporeato</i>, trasformato in corpo.</li>
+
+<li><i>correre</i> [<i>corrére</i>], messaggero.</li>
+
+<li><i>corressa</i>, corretta.</li>
+
+<li><i>correttura</i>, &lsquo;facciam <i>c.</i>&rsquo;, correggiamoci.</li>
+
+<li><i>corrocciato</i>, corrucciato.</li>
+
+<li><i>corroccioso</i>, &lsquo;sarò <i>c.</i>&rsquo;, piangerò.</li>
+
+<li><i>corrottato</i>, <i>-a</i> (partic.), pianto.</li>
+
+<li><i>corrotto</i> e <i>cor-</i>. (sost.), pianto.</li>
+
+<li><i>corso</i>, &lsquo;né per <i>c.</i> né per risme&rsquo;, né in prosa né in verso.</li>
+
+<li><i>cortesia</i>, &lsquo;far <i>c.</i>&rsquo;, menar vita elegante.</li>
+
+<li><i>cotoza</i>, sta in ozio?.</li>
+
+<li><i>covelle</i>, qualcosa, nulla.</li>
+
+<li><i>crai</i>, domani.</li>
+
+<li><i>credere</i>, affidare: <i>credergliese</i> [<i>crédergliese</i>], <i>credome</i>, credere;
+<ul><li> <i>creio</i>, credo;</li>
+<li> <i>crédici</i>, ci credetti;</li>
+<li> <i>crédor</i>, credettero;</li>
+<li> <i>cresi</i>, credetti;</li>
+<li> <i>creso</i>, creduto.</li></ul></li>
+
+<li><i>Creti</i>, di Creta.</li>
+
+<li><i>crociato</i>, &lsquo;popolo <i>cr.</i>&rsquo;, i cristiani.</li>
+
+<li><i>cruce</i>, croce.</li>
+
+<li><i>cruciare</i>, mettere in croce;
+<ul><li> tormentare: <i>cruciar</i>, <i>cruciata</i>;</li>
+<li> addolorare: <i>cruciato</i>;</li>
+<li> fregiare della croce: &lsquo;scude <i>cruciate</i>&rsquo;.</li></ul></li>
+
+<li><i>crudene</i>, crudele.</li>
+
+<li><i>cuitanza</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>cuitare</i>, pensare: <i>cuitava</i>.</li>
+
+<li><i>cuitato</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>cuito</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>cuòprite</i> [<i>cuoprite</i>], &lsquo;lo mantellino <i>c.</i>&rsquo;, vesti il m.</li>
+
+<li><i>currite</i>, correte.</li>
+
+<li><i>Cypri</i>, &lsquo;renno <i>C.</i>&rsquo;, regno di Cipro.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>Dacioro</i>, &lsquo;renno <i>D.</i>&rsquo;, regno dei daci.</li>
+
+<li><i>daéa</i>, dava.</li>
+
+<li><i>daesse</i>, io dessi.</li>
+
+<li><i>dagetor</i>, donatore.</li>
+
+<li><i>daiente</i>, colui che dá.</li>
+
+<li><i>daitore</i>, donatore.</li>
+
+<li><i>danante</i>, davanti.</li>
+
+<li><i>dane</i> [<i>dáne</i>], dá.</li>
+
+<li><i>dannagio</i>, danno.</li>
+
+<li><i>danza</i>, treccia, ghirlanda;
+<ul><li> schiera.</li></ul></li>
+
+<li><i>dare</i>: <i>dáite</i>, date;
+<ul><li> <i>don</i>, danno;</li>
+<li> <i>déme</i>, mi dia;</li>
+<li> <i>die</i>, tu dia;</li>
+<li> <i>díene</i>, ne dia;</li>
+<li> <i>dielome</i> [<i>díelome</i>], me lo dia;</li>
+<li> <i>dien</i>, diano;</li>
+<li> <i>daéa</i>, dava;</li>
+<li> <i>daesse</i>, io dessi;</li>
+<li> <i>daragio</i>, darò;</li>
+<li> <i>daragiote</i>, ti darò;</li>
+<li> <i>daraio</i>, darò;</li>
+<li> <i>daría</i>, darei;</li>
+<li> <i>diei</i>, diedi;</li>
+<li> <i>dieglie</i> [<i>diéglie</i>, <i>dièglie</i>], gli diedi;<span class="pagenum"><a name="Page_281" id="Page_281">[Pg 281]</a></span></li>
+<li> <i>die&rsquo;</i>, <i>diêr</i> [<i>dier</i>];</li>
+<li> <i>désteli</i>, gli desti;</li>
+<li> <i>daiente</i>, che dá.</li></ul></li>
+
+<li><i>debile</i>, debole.</li>
+
+<li><i>decepto</i>, ingannato, deluso.</li>
+
+<li><i>decetel</i>, ditelo.</li>
+
+<li><i>decora</i>, bella.</li>
+
+<li><i>deduca</i>, abbassi.</li>
+
+<li><i>defensare</i>, difendere.</li>
+
+<li><i>deformanza</i>, bruttezza.</li>
+
+<li><i>deguastare</i>, distruggere: <i>deguastar</i>, <i>deguasta</i>;
+<ul><li> <i>deguastao</i>, distrusse.</li></ul></li>
+
+<li><i>deiattato</i>, scacciato.</li>
+
+<li><i>deietta</i>, scacciata.</li>
+
+<li><i>deiettato</i>, scacciato.</li>
+
+<li><i>delettanza</i>, diletto.</li>
+
+<li><i>delettare</i>, amare, godere, dilettarsi;
+<ul><li> sost., diletto, piacere.</li></ul></li>
+
+<li><i>delicamento</i>, bellezza.</li>
+
+<li><i>delicanza</i>, bellezza.</li>
+
+<li><i>deliccio</i>, delizia, piacere.</li>
+
+<li><i>delicii</i>, delizie, mollezze.</li>
+
+<li><i>deliquesce</i>, cade in deliquio.</li>
+
+<li><i>delize</i>, delizie.</li>
+
+<li><i>delizo</i>, piacere.</li>
+
+<li><i>délo</i>, lo devi.</li>
+
+<li><i>delombato</i>, slombato.</li>
+
+<li><i>delongato</i>, allontanato.</li>
+
+<li><i>dementata</i>, uscita di senno.</li>
+
+<li><i>dèmona</i> [<i>demona</i>], diavola.</li>
+
+<li><i>demonia</i>, &lsquo;le <i>d.</i>&rsquo; e &lsquo;glie <i>d.</i>&rsquo;, i diavoli.</li>
+
+<li><i>demono</i>, dimonio: <i>li demòne</i>.</li>
+
+<li><i>demoranza</i>, dimora, indugio.</li>
+
+<li><i>demostrare</i>, mettere in mostra: <i>demostra</i>, <i>demostrando</i>.</li>
+
+<li><i>demostratura</i>, &lsquo;far <i>d.</i>&rsquo;, mostrare.</li>
+
+<li><i>dene</i> [<i>déne</i>], deve.</li>
+
+<li><i>denno</i>, degno.</li>
+
+<li><i>departi</i>, &lsquo;se da me <i>d.</i> l&rsquo;andare&rsquo;, se da me ti allontani.</li>
+
+<li><i>deportanno</i>, &lsquo;col vostro <i>d.</i>&rsquo;, portamento.</li>
+
+<li><i>depurati</i>, chiari, limpidi.</li>
+
+<li><i>deretto</i>, pronto, sollecito.</li>
+
+<li><i>derieto</i>, di dietro.</li>
+
+<li><i>deriso</i>, derisione.</li>
+
+<li><i>deritto</i>, assennato, prudente.</li>
+
+<li><i>deriva</i>, smette, cessa.</li>
+
+<li><i>derobbati</i>, derubati.</li>
+
+<li><i>derutto</i>, spossato, abbattuto.</li>
+
+<li><i>derenzione</i>, separazione, morte.</li>
+
+<li><i>deritto</i>, &lsquo;a <i>d.</i>&rsquo;, giustamente.</li>
+
+<li><i>descaduto</i>, malandato in salute.</li>
+
+<li><i>descenore</i>, disonore.</li>
+
+<li><i>desciliato</i>, guasto.</li>
+
+<li><i>descionore</i>, disonore, vergogna.</li>
+
+<li><i>desciso</i> (sost.), discesa.</li>
+
+<li><i>descordo</i>, danza.</li>
+
+<li><i>descurrendo</i>, correndo giú.</li>
+
+<li><i>desensato</i>, privo di senno.</li>
+
+<li><i>desformato</i>, deformato dai peccati.</li>
+
+<li><i>desiagio</i>, desiderio.</li>
+
+<li><i>desiore</i>, desiderio.</li>
+
+<li><i>despandi</i>, con sign. neutro: ti spandi.</li>
+
+<li><i>despareve</i>, separavi.</li>
+
+<li><i>desperanza</i>, disperazione.</li>
+
+<li><i>despetto</i>, disprezzato.</li>
+
+<li><i>desperata</i>, &lsquo;metterse a <i>d.</i>&rsquo;, mettersi a far qualcosa senza indugio.</li>
+
+<li><i>desperate</i>, &lsquo;veste <i>d.</i>&rsquo;, di penitenza (?).</li>
+
+<li><i>desperato</i>, abbandonato;
+<ul><li> &lsquo;<i>d.</i> sentire&rsquo;, proprio di chi ha perduto ogni speranza di salvezza.</li></ul></li>
+
+<li><i>despiacemento</i>, dispiacere.</li>
+
+<li><i>desplacenza</i>, dolore.</li>
+
+<li><i>desponsore</i>, sposare: <i>desponsai</i>, <i>desponsato</i>, <i>-a</i>, <i>-e</i>.</li>
+
+<li><i>desponsato</i>, sposalizio.</li>
+
+<li><i>desprezato</i>, umile.</li>
+
+<li><i>desse</i>, disse.</li>
+
+<li><i>désseise</i>, gli si desse.</li>
+
+<li><i>destegne</i>, lava, deterge.</li>
+
+<li><i>destenguese</i>, si distingue.</li>
+
+<li><i>destituto</i>, destituito.</li>
+
+<li><i>destregnenza</i>, &lsquo;<i>d.</i> si fa forte&rsquo;, si affretta.</li>
+
+<li><i>destregno</i>, &lsquo;me... <i>d.</i>&rsquo;, mi rimpicciolisco, mi umilio.<span class="pagenum"><a name="Page_282" id="Page_282">[Pg 282]</a></span></li>
+
+<li><i>destrugemento</i>, distruzione.</li>
+
+<li><i>desvanito</i>, svenuto.</li>
+
+<li><i>deto</i>, dito: <i>deta</i>.</li>
+
+<li><i>detoperata</i>, vituperata.</li>
+
+<li><i>detta</i> &lsquo;miei <i>d.</i>&rsquo;, le mie parole.</li>
+
+<li><i>detuperato</i>, disprezzato.</li>
+
+<li><i>devante</i>, davanti.</li>
+
+<li><i>devedute</i>, divise.</li>
+
+<li><i>devencendo</i>, abbattendo, umiliando.</li>
+
+<li><i>devenute</i>, &lsquo;a que sem <i>d.</i>&rsquo;, a che siamo giunte.</li>
+
+<li><i>devere</i>, dovere: <i>deverme</i>;
+<ul><li> <i>dé&rsquo;</i>, devi;</li>
+<li> <i>déi</i>, devi e deve;</li>
+<li> <i>devem</i>, dobbiamo;</li>
+<li> <i>degon</i>, debbono;</li>
+<li> <i>degi</i>, tu debba;</li>
+<li> <i>degge</i> e <i>deggi</i>, egli debba;</li>
+<li> <i>devevi</i>, dovevi;</li>
+<li> <i>devive</i>, dovevi;</li>
+<li> <i>devesse</i>, dovesse;</li>
+<li> <i>deveri</i> e <i>dever&rsquo;</i>, dovresti;</li>
+<li> <i>deverie</i> [<i>deveríe</i>], dovresti;</li>
+<li> <i>deveria</i> [<i>devería</i>] e <i>deverebbe</i>, dovrebbe.</li></ul></li>
+
+<li><i>deverila</i> [<i>deveríla</i>], la dovresti.</li>
+
+<li><i>deveto</i>, debito.</li>
+
+<li><i>devura</i>, divora.</li>
+
+<li><i>dia</i>, il giorno, la luce.</li>
+
+<li><i>dia</i>, dea.</li>
+
+<li><i>dicere</i> e <i>dicer</i>, dire;
+<ul><li> <i>dicete</i> e <i>decetel</i>;</li>
+<li> <i>dice</i>, dici;</li>
+<li> <i>dichi</i> e <i>diche</i>, tu dica;</li>
+<li> <i>dicamo</i>, diciamo (congiuntivo).</li></ul></li>
+
+<li><i>diciria</i> [<i>diciría</i>], discorso.</li>
+
+<li><i>dicitore</i>, colui che detta articoli di legge.</li>
+
+<li><i>diece</i>, dieci.</li>
+
+<li><i>diffidamento</i>, diffidenza.</li>
+
+<li><i>diffinitate</i>, definizione (?).</li>
+
+<li><i>digiunio</i>, digiuno.</li>
+
+<li><i>diita</i>, dieta.</li>
+
+<li><i>diletta</i>, &lsquo;la <i>d.</i>&rsquo;, l&rsquo;affetto;
+<ul><li> &lsquo;en tua <i>d.</i>&rsquo;, per amarti.</li></ul></li>
+
+<li><i>dimplito</i>, adempito.</li>
+
+<li><i>dine</i>, &lsquo;la o lo <i>d.</i>&rsquo;, il giorno;
+<ul><li> &lsquo;a terzo <i>d.</i>&rsquo;, dopo tre giorni.</li></ul></li>
+
+<li><i>diota</i>, ignorante.</li>
+
+<li><i>diretto</i>, &lsquo;se ben vedi nel <i>d.</i>&rsquo;, se osservi giusto.</li>
+
+<li><i>dirittanza</i> e <i>diritanza</i>, giustizia.</li>
+
+<li><i>diritto</i>, &lsquo;a <i>d.</i>&rsquo;, giustamente.</li>
+
+<li><i>dirittura</i>, giustizia e giudizio;
+<ul><li> &lsquo;en <i>d.</i>&rsquo;, a destra (?).</li></ul></li>
+
+<li><i>diritto</i>, &lsquo;al <i>d.</i>&rsquo;, a destra.</li>
+
+<li><i>disciplina</i>, battitura.</li>
+
+<li><i>disciplinato</i>, battitura.</li>
+
+<li><i>disciplino</i>, disciplina.</li>
+
+<li><i>discipoli</i>, discepoli.</li>
+
+<li><i>discoprito</i>, scoperto.</li>
+
+<li><i>discorda</i>, discordia.</li>
+
+<li><i>discordo</i>, danza, canzone a ballo.</li>
+
+<li><i>disinteria</i> [<i>disintería</i>], dissenteria.</li>
+
+<li><i>dispareve</i>, dividevi.</li>
+
+<li><i>dispiacenno</i>, &lsquo;vivo nel mio <i>d.</i>&rsquo;, nel disprezzo di me stesso.</li>
+
+<li><i>dissipare</i>, &lsquo;la grege <i>d.</i>&rsquo;, distruggere.</li>
+
+<li><i>distenta</i>, &lsquo;a <i>d.</i>&rsquo;, distintamente (?).</li>
+
+<li><i>distritto</i>, &lsquo;a. <i>d.</i>&rsquo;, imparzialmente (?).</li>
+
+<li><i>ditato</i>, arricchito.</li>
+
+<li><i>ditissimo</i>, ricchissimo.</li>
+
+<li><i>ditta</i>, &lsquo;miei <i>d.</i>&rsquo;, le mie parole.</li>
+
+<li><i>dittare</i> (sost.), scritto, componimento.</li>
+
+<li><i>dittata</i> e <i>-o</i>, componimento.</li>
+
+<li><i>ditto</i>, &lsquo;el <i>d.</i> mio&rsquo;, le mie parole.</li>
+
+<li><i>diversoro</i>, abitazione.</li>
+
+<li><i>divisata</i>, divisa.</li>
+
+<li><i>do&rsquo;</i>, dove.</li>
+
+<li><i>do</i>, due.</li>
+
+<li><i>dobato</i>, vestito.</li>
+
+<li><i>doce</i>, duce.</li>
+
+<li><i>dodece</i>, dodici.</li>
+
+<li><i>doi</i>, due.</li>
+
+<li><i>dolentia</i> [<i>dolentía</i>], lamento.</li>
+
+<li><i>dolere</i>, per dolersi: <i>doli</i>, <i>dole</i>;
+<ul><li> <i>el dolere</i>, il dolore.</li></ul></li>
+
+<li><i>dolire</i>, dolere.</li>
+
+<li><i>dollote</i>, te lo do.</li>
+
+<li><i>dolorare</i>, lamentarsi.</li>
+
+<li><i>dolorato</i>, dolore.</li>
+
+<li><i>dolorusa</i>, dolorosa.</li>
+
+<li><i>dolur</i>, dolori.</li>
+
+<li><i>dolura</i>, si duole, si lamenta.<span class="pagenum"><a name="Page_283" id="Page_283">[Pg 283]</a></span></li>
+
+<li><i>dolure</i>, dolore.</li>
+
+<li><i>dolve</i>, ve lo do.</li>
+
+<li><i>dolzore</i> e <i>dolzor</i>, dolcezza, piacere, diletto.</li>
+
+<li><i>dolzura</i>, dolcezza, piacere.</li>
+
+<li><i>dominato</i>, dominio.</li>
+
+<li><i>domo</i>, &lsquo;lo <i>d.</i>&rsquo;, casa (fig.).</li>
+
+<li><i>donna</i>, signora, padrona.</li>
+
+<li><i>donqua</i> e <i>-e</i>, dunque.</li>
+
+<li><i>donzello</i>, scudiero;
+<ul><li> <i>-i</i>, giovani signori, giovinetti.</li></ul></li>
+
+<li><i>dormentare</i>, addormentarsi.</li>
+
+<li><i>dornato</i>, adornato.</li>
+
+<li><i>dota</i>, dote.</li>
+
+<li><i>dottato</i>, adottato.</li>
+
+<li><i>draco</i>, serpente.</li>
+
+<li><i>dracone</i>, il diavolo;</li>
+<li> <i>-i</i>, i serpenti.</li>
+
+<li><i>dretta</i>, giusta.</li>
+
+<li><i>drieto</i>, dietro.</li>
+
+<li><i>dritto</i>, giusto;
+<ul><li> &lsquo;tener lo <i>d.</i>&rsquo;, la via retta.</li></ul></li>
+
+<li><i>dubitamento</i>, dubbio.</li>
+
+<li><i>dubitanza</i>, dubbio, sospetto.</li>
+
+<li><i>dubito</i>, &lsquo;en <i>d.</i>&rsquo;, in sospetto.</li>
+
+<li><i>ducere</i>, condurre: <i>dutta</i>.</li>
+
+<li><i>dui</i>, due.</li>
+
+<li><i>dunqua</i>, dunque.</li>
+
+<li><i>duoi</i>, due.</li>
+
+<li><i>dura</i>, cattiva.</li>
+
+<li><i>duramento</i>, durata.</li></ul>
+
+
+<ul><li><i>ebrieza</i>, ebrezza.</li>
+
+<li><i>ebrio</i>, ebro.</li>
+
+<li><i>edificata</i>, edificio.</li>
+
+<li><i>egl mal</i>, i mali.</li>
+
+<li><i>eiulato</i>, pianto.</li>
+
+<li><i>ela</i>, <i>el&rsquo;</i>, ella.</li>
+
+<li><i>e la</i>, nella.</li>
+
+<li><i>elato</i>, sollevato, alto.</li>
+
+<li><i>elegiuto</i>, eletto.</li>
+
+<li><i>elesso</i>, eletto.</li>
+
+<li><i>ella</i>, nella.</li>
+
+<li><i>embastardío</i>, oscurò.</li>
+
+<li><i>embrigare</i>, impedire, render difficile: <i>embrigarògli</i>.</li>
+
+<li><i>embrigate</i>, noie, fastidi.</li>
+
+<li><i>emparuto</i>, manifesto (?).</li>
+
+<li><i>empaurato</i>, impaurito, timoroso.</li>
+
+<li><i>empazao</i>, impazzí.</li>
+
+<li><i>empedimenta</i>, impedisce.</li>
+
+<li><i>emperò</i>, perciò.</li>
+
+<li><i>émpeti</i>, impeti, desidèri.</li>
+
+<li><i>empetuuso</i>, impetuoso.</li>
+
+<li><i>empiasto</i>, impiastro.</li>
+
+<li><i>empicato</i>, impeciato, arso (?).</li>
+
+<li><i>empieria</i> [<i>emipería</i>], empirebbe.</li>
+
+<li><i>empietura</i>, &lsquo;en me è <i>em.</i>&rsquo;, son pieno.</li>
+
+<li><i>empiglio</i>, impaccio.</li>
+
+<li><i>empiro</i>, &lsquo;cielo <i>e.</i>&rsquo;, empireo.</li>
+
+<li><i>emponote</i>, ti impongo.</li>
+
+<li><i>empregionato</i>, chiuso.</li>
+
+<li><i>emprenato</i>, <i>emprenn-</i>, impregnato, riempito.</li>
+
+<li><i>emprendere</i> o <i>en-</i>, imparare;
+<ul><li> <i>emprende</i>, <i>emprenda</i>, <i>emprese</i>, <i>empreso</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>emprima</i> e <i>empria</i> [<i>empría</i>], dapprima.</li>
+
+<li><i>emprimettece</i>, vi impresse.</li>
+
+<li><i>empromessa</i>, promessa.</li>
+
+<li><i>en</i>, in, contro, verso.</li>
+
+<li><i>enalta</i>, innalza.</li>
+
+<li><i>enamato</i>, rafforz. di amato.</li>
+
+<li><i>enamorare</i>, &lsquo;lo tuo <i>e.</i>&rsquo;, il tuo amore.</li>
+
+<li><i>enamorata</i>, &lsquo;la piena <i>e.</i>&rsquo;, la piena dell&rsquo;amore.</li>
+
+<li><i>enamorato</i>, &lsquo;el tuo <i>e.</i>&rsquo;, amore o innamoramento.</li>
+
+<li><i>enante</i>, innanzi, prima.</li>
+
+<li><i>enaurata</i>, indorata.</li>
+
+<li><i>encalzanno</i>, incalzando.</li>
+
+<li><i>encanna</i>, ingozza.</li>
+
+<li><i>encanto</i>, arte magica.</li>
+
+<li><i>encarato</i>, fatto caro e difficile.</li>
+
+<li><i>encarcata</i>, carica.</li>
+
+<li><i>encarco</i>, carico, peso.</li>
+
+<li><i>encasca</i>, rovescia.</li>
+
+<li><i>encastellati</i>, chiusi nel castello.</li>
+
+<li><i>encende</i>, accende.<span class="pagenum"><a name="Page_284" id="Page_284">[Pg 284]</a></span></li>
+
+<li><i>encendore</i>, fuoco infernale.</li>
+
+<li><i>encamato</i>, infrenato.</li>
+
+<li><i>enchinar</i>, umiliare;
+<ul><li> <i>s&rsquo;enchina</i>, si piega, si rassegna.</li></ul></li>
+
+<li><i>enclinare</i>, abbassare, umiliare: <i>enclina</i>, <i>encline</i>.</li>
+
+<li><i>encloso</i>, incluso.</li>
+
+<li><i>encogitabile</i>, incomprensibile.</li>
+
+<li><i>encontra</i>, contro.</li>
+
+<li><i>encorporòne</i>, incorporò.</li>
+
+<li><i>encorsata</i>, male avviata.</li>
+
+<li><i>encotecata</i>, fatta dura come il cuoio.</li>
+
+<li><i>encreato</i>, &lsquo;lo <i>e.</i>&rsquo;, ciò che è sempre esistito.</li>
+
+<li><i>encrescemento</i>, sofferenza, dolore.</li>
+
+<li><i>encrescenza</i>, dolore.</li>
+
+<li><i>encrisce</i>, rincresce, addolora.</li>
+
+<li><i>endegno</i>, &lsquo;m&rsquo;<i>en.</i>&rsquo;, mi corruccio.</li>
+
+<li><i>endivinasse</i>, indovinasse.</li>
+
+<li><i>endrieto</i>, indietro.</li>
+
+<li><i>endrudire</i>, ammaestrare nell&rsquo;amore.</li>
+
+<li><i>enduplicata</i>, raddoppiata.</li>
+
+<li><i>endurato</i>, indurito nel peccato.</li>
+
+<li><i>endusti</i>, industri.</li>
+
+<li><i>ène</i>, è;
+<ul><li> ne sei.</li></ul></li>
+
+<li><i>enestante</i>, subitamente.</li>
+
+<li><i>enfacendato</i>, affaccendato.</li>
+
+<li><i>enfamire</i>, desiderare ardentemente.</li>
+
+<li><i>enfegna</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>en.</i>&rsquo;, s&rsquo;infinge.</li>
+
+<li><i>enfegno</i>, &lsquo;m&rsquo;<i>en.</i>&rsquo;, fingo.</li>
+
+<li><i>enfenute</i>, infinite.</li>
+
+<li><i>enfermaria</i> [<i>enfermaría</i>], infermitá.</li>
+
+<li><i>enfra</i>, tra, fra.</li>
+
+<li><i>enfrenare</i>, raffrenare: <i>enfrénalo</i> [<i>enfrenalo</i>], <i>enfrenato</i>.</li>
+
+<li><i>enfrenetecato</i>, pazzo furioso.</li>
+
+<li><i>enfronta</i>, assalto.</li>
+
+<li><i>enfunata</i>, legata con funi.</li>
+
+<li><i>engavinato</i>, impastoiato.</li>
+
+<li><i>engegno</i>, &lsquo;ad <i>e.</i>&rsquo;, ad arte, a studio.</li>
+
+<li><i>engiurio</i> [<i>engiurío</i>], ingiuria.</li>
+
+<li><i>enami</i>, prendi all&rsquo;amo.</li>
+
+<li><i>enmalsanire</i>, ammalare.</li>
+
+<li><i>ennervato</i>, rigido.</li>
+
+<li><i>enquina</i>, equina (?).</li>
+
+<li><i>enruinata</i>, in preda alla rovina.</li>
+
+<li><i>ensalta</i>, assaltano.</li>
+
+<li><i>ensaniata</i>, folle, demente.</li>
+
+<li><i>ensanire</i>, impazzire: <i>ensanito</i>.</li>
+
+<li><i>ensegnato</i>, insegnamento.</li>
+
+<li><i>ensemora</i> ed <i>ensemor</i>, insieme.</li>
+
+<li><i>enserrato</i>, serrato.</li>
+
+<li><i>enserviziato</i>, servizievole.</li>
+
+<li><i>ensetato</i>, assetato.</li>
+
+<li><i>ensignite</i>, insegniate (congiuntivo).</li>
+
+<li><i>ensignòne</i>, insegnò.</li>
+
+<li><i>ensolfato</i>, di zolfo.</li>
+
+<li><i>entaglia</i>, modello (?).</li>
+
+<li><i>entanno</i>, allora.</li>
+
+<li><i>entaulato</i>, intavolato, incominciato.</li>
+
+<li><i>entendanza</i>, intendimento.</li>
+
+<li><i>entendere</i>: &lsquo;s&rsquo;ella en viltate <i>entendesse</i>&rsquo;, se si disponesse ad umiliarsi;
+<ul><li> &lsquo;de Cristo si <i>entendisse</i>&rsquo;, comprendessi o imitassi;</li>
+<li> <i>entendati</i>, ascoltiate.</li></ul></li>
+
+<li><i>entenebrata</i>, oscurata.</li>
+
+<li><i>ententa</i>, inchiostro.</li>
+
+<li><i>entenzare</i>, combattere: <i>se entenza</i>, si batte.</li>
+
+<li><i>entenzone</i>, tenzone, contrasto, dialogo.</li>
+
+<li><i>entinata</i>, posta nel tino.</li>
+
+<li><i>entossecato</i>, veleno.</li>
+
+<li><i>entrare</i>, cominciare.</li>
+
+<li><i>entra</i>, fra, &lsquo;<i>entra</i> l&rsquo;ha tenuta&rsquo;, l&rsquo;ha trattenuta.</li>
+
+<li><i>entrasatto</i>, di colpo, improvvisamente.</li>
+
+<li><i>envenenato</i>, avvelenato.</li>
+
+<li><i>envenire</i>, trovare;</li>
+<li> <i>envenir</i>, <i>envenuto</i>.</li>
+
+<li><i>enverso</i>, verso, contro;</li>
+<li> <i>enverso a</i>, in confronto di.</li>
+
+<li><i>enviato</i>, avviato;</li>
+<li> <i>mal env.</i>, male avvezzato.</li>
+
+<li><i>envigoresce</i>, &lsquo;s&rsquo;<i>e.</i>&rsquo;, si rinvigorisce.</li>
+
+<li><i>envitanza</i>, invito.<span class="pagenum"><a name="Page_285" id="Page_285">[Pg 285]</a></span></li>
+
+<li><i>envitatura</i>, invito.</li>
+
+<li><i>envoluto</i>, avvolto.</li>
+
+<li><i>eo</i>, io.</li>
+
+<li><i>equabile</i>, &lsquo;non puoi salire <i>e.</i>&rsquo;, non puoi eguagliare.</li>
+
+<li><i>era</i>, metallo.</li>
+
+<li><i>ergo</i>, dunque.</li>
+
+<li><i>erranza</i>, errore, peccato.</li>
+
+<li><i>errato</i>, <i>-i</i>, fuorviato, allontanato.</li>
+
+<li><i>errure</i>, errore.</li>
+
+<li><i>esaminanza</i>, esame.</li>
+
+<li><i>esbandita</i>, bandita, cacciata.</li>
+
+<li><i>esbernace</i>, ci svernano.</li>
+
+<li><i>eschirnita</i>, schernita.</li>
+
+<li><i>escomunicato</i>, scomunicato.</li>
+
+<li><i>esercizia</i>, esercizi.</li>
+
+<li><i>esforzare</i>, far violenza;
+<ul><li> <i>esforzato</i>, costretto.</li></ul></li>
+
+<li><i>esmesuranza</i>, smisuratezza.</li>
+
+<li><i>essere</i>: <i>eser</i>;
+<ul><li> <i>son</i> e <i>so</i>;</li>
+<li> <i>sei</i>, <i>se&rsquo;</i>, <i>èi</i>, <i>e&rsquo;</i>, tu sei;</li>
+<li> <i>semo</i>, <i>sem</i>, <i>simo</i>, siamo;</li>
+<li> <i>site</i>, <i>èi</i>, siete;</li>
+<li> <i>so</i>, sono;</li>
+<li> <i>sone</i>, ci sono;</li>
+<li> <i>sonno</i>, sono;</li>
+<li> <i>sie</i>, tu sia;</li>
+<li> <i>siene</i> [<i>síene</i>], ne sia;</li>
+<li> <i>sim</i>, siamo (cong.);</li>
+<li> <i>eramo</i>, eravamo;</li>
+<li> <i>fusse</i>, <i>fosse</i>, <i>fossen</i>, <i>fussero</i>;</li>
+<li> <i>serò</i> e <i>sirò</i>, sarò;</li>
+<li> <i>sirotte</i>, ti sarò;</li>
+<li> <i>siragio</i>, <i>siraio</i>, sarò;</li>
+<li> <i>serai</i>, <i>sirai</i>, sarai;</li>
+<li> <i>será</i>, <i>serrá</i>, <i>seráne</i> [<i>serane</i>], sará;</li>
+<li> <i>seráve</i> [<i>serave</i>], vi sará;</li>
+<li> <i>siròn</i>, saranno;</li>
+<li> <i>sería</i>, <i>siria</i> [<i>siría</i>] e <i>saría</i>, sarei e sarebbe;</li>
+<li> <i>siram</i>, saremmo;</li>
+<li> <i>siri</i>, sareste, <i>sirian</i> [<i>sirían</i>] e <i>serian</i> [<i>serían</i>], sarebbero;</li>
+<li> <i>fôra</i>, sarebbe;</li>
+<li> <i>fusti</i>, <i>fuste</i>;</li>
+<li> <i>fo</i>, fu;</li>
+<li> <i>fosse</i>, si fu;</li>
+<li> <i>fommo</i>, fummo;</li>
+<li> <i>fôr</i>, <i>fuoro</i>, <i>fuor</i>, furono;</li>
+<li> <i>fûrome</i> [<i>furome</i>], mi furono;</li>
+<li> <i>suto</i>, stato.</li></ul></li>
+
+<li><i>estare</i>, stare.</li>
+
+<li><i>estatuto</i>, statuto.</li>
+
+<li><i>estermenosa</i>, infinita.</li>
+
+<li><i>esterminato</i>, &lsquo;un fetor <i>e.</i>&rsquo;, insopportabile.</li>
+
+<li><i>esto</i>, cotesto.</li>
+
+<li><i>estremo</i>, &lsquo;ne <i>l&rsquo;estr.</i>&rsquo;, in extremis.</li>
+
+<li><i>estrettura</i>, luogo stretto, angusto.</li>
+
+<li><i>esvaliato</i>, vario.</li>
+
+<li><i>esvia</i>, svia.</li>
+
+<li><i>esvoglierá</i>, toglierá la voglia.</li>
+
+<li><i>eternale</i>, eterno.</li>
+
+<li><i>eternalmente</i>, eternamente.</li>
+
+<li><i>etiopiti</i>, etiopi.</li>
+
+<li><i>exdificato</i>, scandalizzato.</li>
+
+<li><i>exercire</i>, esercitare.</li>
+
+<li><i>exquisita</i>, squisiti.</li>
+
+<li><i>exterminali</i>, eterni.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>facivi</i>, facevi.</li>
+
+<li><i>faite</i>, fate.</li>
+
+<li><i>falase</i> [<i>fálase</i>], se la fa.</li>
+
+<li><i>fali</i>, gli fa.</li>
+
+<li><i>falla</i>, &lsquo;non <i>f.</i>, che non rompesse&rsquo;, si romperebbe sicuramente.</li>
+
+<li><i>fallace</i>, facile a peccare.</li>
+
+<li><i>fallanza</i>, menzogna, inganno, tradimento.</li>
+
+<li><i>fallata</i>, fallo, falsata.</li>
+
+<li><i>fallenza</i>, inganno, fallo, errore;
+<ul><li> &lsquo;senza <i>f.</i>&rsquo;, senza dubbio.</li></ul></li>
+
+<li><i>fallire</i>, trans., trasgredire;
+<ul><li> colpa;</li>
+<li> <i>falluto</i>, ingannato;</li>
+<li> <i>-a</i>, mancata.</li></ul></li>
+
+<li><i>fallita</i>, l&rsquo;errore, la colpa.</li>
+
+<li><i>fallore</i>, fallo, colpa.</li>
+
+<li><i>fallura</i>, errore, inganno.</li>
+
+<li><i>falo</i>, lo fa.</li>
+
+<li><i>falsadore</i>, ingannatore.</li>
+
+<li><i>falsare</i>, ingannare.</li>
+
+<li><i>falsata</i>, inganno.</li>
+
+<li><i>falsía</i>, inganno, menzogna;
+<ul><li> &lsquo;per <i>f.</i>&rsquo;, con inganno.</li></ul></li>
+
+<li><i>falsificate</i>, frodi.</li>
+
+<li><i>falso</i>, falsamente.</li>
+
+<li><i>falta</i>, disagio.</li>
+
+<li><i>fama</i>, fame, desiderio intenso.</li>
+
+<li><i>fameglia</i>, famiglia, gente d&rsquo;arme.</li>
+
+<li><i>famiglia</i>, domestici.</li>
+
+<li><i>fancello</i>, giovincello;
+<ul><li> <i>-i</i>, donzelli, servitorelli.</li></ul></li>
+
+<li><i>fantino</i>, bambino.<span class="pagenum"><a name="Page_286" id="Page_286">[Pg 286]</a></span></li>
+
+<li><i>fantone</i>, servo.</li>
+
+<li><i>farallate</i>, te la fará.</li>
+
+<li><i>fare</i>: <i>fae</i>, <i>fai</i>, <i>face</i>, fa;
+<ul><li> <i>faite</i>, fate;</li>
+<li> <i>faccion</i>, <i>fonno</i> e <i>fon</i>, fanno;</li>
+<li> <i>fonse</i>, si fanno;</li>
+<li> <i>facivi</i>, facevi;</li>
+<li> <i>facci</i>, faccia;</li>
+<li> <i>faci</i> e <i>facce</i>, tu faccia;</li>
+<li> <i>facci</i>, egli faccia;</li>
+<li> <i>fece</i> e <i>fei</i>, feci;</li>
+<li> <i>facisti</i>, facesti;</li>
+<li> <i>fé</i>, <i>féme</i>, fece, mi fece;</li>
+<li> <i>fiero</i> e <i>fier</i>, fecero;</li>
+<li> <i>facciatelo</i>, fatelo, imp.;</li>
+<li> <i>faragio</i>, <i>faraggio</i>, <i>faraio</i>, farò;</li>
+<li> <i>farrá</i>, fará;</li>
+<li> <i>fari</i> [<i>farí</i>], faresti;</li>
+<li> <i>faríeme</i>, mi farebbe;</li>
+<li> <i>farían</i> e <i>faríen</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>fasciata</i>, fasciatura.</li>
+
+<li><i>fasse da lunga</i>, si pone da lungi.</li>
+
+<li><i>fastidia</i>, noia.</li>
+
+<li><i>faticase</i>, si stanca.</li>
+
+<li><i>fatiganno</i>, fatigando.</li>
+
+<li><i>fatigato</i>, fatica.</li>
+
+<li><i>fatte</i>, &lsquo;li toi <i>f.</i>&rsquo;, le tue opere.</li>
+
+<li><i>fatto</i>, opera, condizione.</li>
+
+<li><i>fece</i>, feccia, lordura.</li>
+
+<li><i>feditate</i>, fetore.</li>
+
+<li><i>feno</i>, fieno.</li>
+
+<li><i>fere</i>, ferisce.</li>
+
+<li><i>ferete</i>, ferite.</li>
+
+<li><i>feriato</i>, ferie, vacanza.</li>
+
+<li><i>ferire</i>, colpire: <i>fere</i>, <i>fieri</i>, <i>feruto</i>, <i>-a</i>, <i>-e</i>.</li>
+
+<li><i>feriti</i>, ferite.</li>
+
+<li><i>ferlino</i>, moneta di pochissimo valore.</li>
+
+<li><i>ferrato</i>, inchiodato.</li>
+
+<li><i>fesa</i>, spaccata.</li>
+
+<li><i>festi</i>, solennitá.</li>
+
+<li><i>fetidoso</i>, fetido.</li>
+
+<li><i>fetura</i>, fetore.</li>
+
+<li><i>fiata</i>, &lsquo;a la <i>f.</i>&rsquo;, talvolta, sua volta, allora.</li>
+
+<li><i>fico</i>, &lsquo;la <i>f.</i>&rsquo;, il fico.</li>
+
+<li><i>fidanza</i>, fede.</li>
+
+<li><i>fidato</i>, &lsquo;chi t&rsquo;ha <i>f.</i>&rsquo;, chi t&rsquo;ha dato sicurezza.</li>
+
+<li><i>fidenza</i>, fede.</li>
+
+<li><i>fievele</i>, debole.</li>
+
+<li><i>fieveleza</i>, debolezza.</li>
+
+<li><i>figam</i>, figgiamo.</li>
+
+<li><i>figer</i>, fissare.</li>
+
+<li><i>figura</i>, persona.</li>
+
+<li><i>figuramento</i>, figurazione.</li>
+
+<li><i>figurare</i>, raffigurare: <i>se figura</i>.</li>
+
+<li><i>file</i>, &lsquo;i <i>f.</i>&rsquo;, i figli.</li>
+
+<li><i>finanza</i>, fine.</li>
+
+<li><i>finare</i>, finire, morire, morte: <i>fina</i>, finisce;
+<ul><li> <i>finava</i>, finiva;</li>
+<li> <i>finati</i>, finiate;</li>
+<li> <i>finato</i>, morto.</li></ul></li>
+
+<li><i>finente al tempo</i>, fino al tempo.</li>
+
+<li><i>finire</i> (trans.), uccidere.</li>
+
+<li><i>finire</i>, &lsquo;il <i>f.</i>&rsquo;, la morte.</li>
+
+<li><i>finita</i>, &lsquo;questa vita <i>f.</i>&rsquo;, alla fine di questa vita;
+<ul><li> &lsquo;a la <i>f.</i>&rsquo;, alla fine, in fine.</li></ul></li>
+
+<li><i>finitura</i>, morte.</li>
+
+<li><i>finuta</i>, finita.</li>
+
+<li><i>firmaraggio</i>, renderò ferma.</li>
+
+<li><i>fistelli</i>, &lsquo;le <i>f.</i>&rsquo;, fistole.</li>
+
+<li><i>fleto</i>, pianto.</li>
+
+<li><i>floria</i> [<i>flòria</i>], produca.</li>
+
+<li><i>folcisse</i>, &lsquo;me <i>f.</i>&rsquo;, mi sostenessi.</li>
+
+<li><i>follia</i>, &lsquo;faccio <i>f.</i>&rsquo;, son pazzo.</li>
+
+<li><i>folto</i>, sostenuto.</li>
+
+<li><i>fone</i>, fu.</li>
+
+<li><i>fonno</i>, fanno.</li>
+
+<li><i>fore</i>, fuori.</li>
+
+<li><i>forestaria</i> [<i>forestaría</i>], foresteria.</li>
+
+<li><i>forfece</i>, forbici.</li>
+
+<li><i>formice</i>, formiche.</li>
+
+<li><i>forsa</i>, forse.</li>
+
+<li><i>forte</i>, difficile;
+<ul><li> &lsquo;fa <i>f.</i>&rsquo;, si affanna.</li></ul></li>
+
+<li><i>forteza</i>, forza.</li>
+
+<li><i>fortura</i>, forza, violenza, dolore, disgrazia.</li>
+
+<li><i>fragar de moscone</i>, odorare di muschio.</li>
+
+<li><i>frantura</i>, angoscia, miseria, e simili.</li>
+
+<li><i>frate</i>, fratello.</li>
+
+<li><i>fratecello</i>, &lsquo;lo menore <i>fr.</i>&rsquo;, il frate francescano.<span class="pagenum"><a name="Page_287" id="Page_287">[Pg 287]</a></span></li>
+
+<li><i>frauduto</i>, frodato (?).</li>
+
+<li><i>freddore</i>, freddo.</li>
+
+<li><i>freddura</i>, freddo.</li>
+
+<li><i>frenesio</i> [<i>frenesío</i>], &lsquo;l&rsquo;amor <i>fr.</i>&rsquo;, frenetico.</li>
+
+<li><i>Fresonia</i> [<i>Fresonía</i>], Frisia.</li>
+
+<li><i>freve</i>, febbre;
+<ul><li> <i>le fr.</i>, le febbri.</li></ul></li>
+
+<li><i>frigo</i>, freddo.</li>
+
+<li><i>frino</i>, freno.</li>
+
+<li><i>frontiera</i>, fronte di battaglia.</li>
+
+<li><i>frua</i>, vana.</li>
+
+<li><i>frumiate</i>, preparate.</li>
+
+<li><i>fuce</i>, foce.</li>
+
+<li><i>fugato</i>, fuggito.</li>
+
+<li><i>fugenno</i>, fuggendo.</li>
+
+<li><i>fulguri</i>, folgori.</li>
+
+<li><i>fuoro</i>, furono.</li>
+
+<li><i>furare</i>, rubare: <i>furo</i>, <i>fura</i>, <i>furando</i>, <i>furato</i>.</li>
+
+<li><i>furone</i>, ladro.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>garzuni</i>, giovani eredi.</li>
+
+<li><i>gaudere</i>, godere: <i>gaudente</i>.</li>
+
+<li><i>gaudiare</i>, &lsquo;del nostro <i>g.</i>&rsquo;, gioia.</li>
+
+<li><i>gaudire</i>, godere;
+<ul><li> <i>gaude</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>gengie</i> [<i>gengíe</i>], gengive.</li>
+
+<li><i>gente</i>, famiglia, popolo.</li>
+
+<li><i>gentile</i>, nobile.</li>
+
+<li><i>gentileza</i>, nobiltá.</li>
+
+<li><i>gentilire</i>, &lsquo;en tuo <i>g.</i>&rsquo;, nella tua nobiltá.</li>
+
+<li><i>gesta</i>, compagnía, turba.</li>
+
+<li><i>gí</i>, andò.</li>
+
+<li><i>giendo</i>, andando.</li>
+
+<li><i>Giesse</i>, &lsquo;la <i>G.</i> virgo&rsquo;, la vergine di Iesse.</li>
+
+<li><i>gigante</i>, &lsquo;una <i>g.</i>&rsquo;, una gigantessa.</li>
+
+<li><i>gilosia</i>, gelosia.</li>
+
+<li><i>gioco</i>, azione.</li>
+
+<li><i>giognemento</i>, congiungimento o raggiungimento.</li>
+
+<li><i>giognere</i> e <i>giongere</i>, giungere e raggiungere: <i>giogni</i>, <i>giogne</i>, <i>gionge</i>, <i>gionto</i>, <i>-a</i>.</li>
+
+<li><i>gioietta</i>, gioia bassa e volgare.</li>
+
+<li><i>giollaria</i> [<i>giollaría</i>], &lsquo;me fanno <i>g.</i>&rsquo;, mi festeggiano.</li>
+
+<li><i>gionto</i>, nodo.</li>
+
+<li><i>giornata</i>, soggiorno, dimora, lavoro;
+<ul><li> &lsquo;continua <i>g.</i>&rsquo;, continuamente.</li></ul></li>
+
+<li><i>giostra</i> (fig.), giudizio universale.</li>
+
+<li><i>gire</i>, andare: <i>girse</i>, <i>gimo</i>, <i>gissece</i> [<i>gíssece</i>];
+<ul><li> <i>gí</i>, andò;</li>
+<li> <i>giragio</i>, andrò;</li>
+<li> <i>giria</i> [<i>giría</i>], andrei;</li>
+<li> <i>giuti</i>, andati;</li>
+<li> <i>giendo</i>, andando.</li></ul></li>
+
+<li><i>girvolta</i>, giravolta.</li>
+
+<li><i>gita</i>, &lsquo;lá &rsquo;v&rsquo;è nostra <i>g.</i>&rsquo;, lá dove dobbiamo andare.</li>
+
+<li><i>gitto</i>, &lsquo;fece <i>g.</i>&rsquo;, fece il colpo.</li>
+
+<li><i>giullare</i>, &lsquo;don da <i>g.</i>&rsquo;, cosa molto facile.</li>
+
+<li><i>giurgiani</i>, abitanti della Georgia.</li>
+
+<li><i>gloriare</i>, glorificare; &lsquo;el <i>gl.</i>&rsquo;, la vanagloria.</li>
+
+<li><i>gloriato</i>, gloria.</li>
+
+<li><i>gloriuso</i>, glorioso.</li>
+
+<li><i>gola</i>, desiderio, brama.</li>
+
+<li><i>gradita</i>, &lsquo;sopra tutte sta <i>gr.</i>&rsquo;, occupa il grado piú alto.</li>
+
+<li><i>gradone</i>, scalino.</li>
+
+<li><i>gradora</i>, gradi.</li>
+
+<li><i>grana</i>, &lsquo;la <i>gr.</i>&rsquo;, il seme.</li>
+
+<li><i>granchi</i>, cancri.</li>
+
+<li><i>grancia</i> [<i>grancía</i>], malattia del cancro.</li>
+
+<li><i>grasa</i>, grassa, in buona salute.</li>
+
+<li><i>grassia</i> [<i>grassía</i>], &lsquo;porco de <i>gr.</i>&rsquo;, destinato a ingrassare.</li>
+
+<li><i>gratizo</i>, stuoia.</li>
+
+<li><i>grato</i>, &lsquo;è a <i>gr.</i>&rsquo;, è gradito.</li>
+
+<li><i>gravame</i>, mi addolora.</li>
+
+<li><i>gravanza</i>, dolore.</li>
+
+<li><i>gravedata</i>, resa incinta.</li>
+
+<li><i>gravenza</i>, peso, affanno.</li>
+
+<li><i>grege</i>, &lsquo;la <i>gr.</i>&rsquo;, il gregge.</li>
+
+<li><i>greve</i>, &lsquo;<i>gr.</i> pagarse&rsquo;, pagarsi lautamente.</li>
+
+<li><i>gridare</i>, implorare: <i>gridammo</i>, <i>gridanno</i>.</li>
+
+<li><i>gridato</i>, le grida, il chiasso.<span class="pagenum"><a name="Page_288" id="Page_288">[Pg 288]</a></span></li>
+
+<li><i>griglie</i>, grilli.</li>
+
+<li><i>grossore</i>, vanagloria.</li>
+
+<li><i>grossura</i>, superbia.</li>
+
+<li><i>guadagna</i>, &lsquo;la <i>g.</i>&rsquo;, il guadagno.</li>
+
+<li><i>guadagnato</i>, guadagno.</li>
+
+<li><i>guai</i>, &lsquo;che cura en tuo <i>g.</i>&rsquo;, che si cura dei tuoi affanni.</li>
+
+<li><i>guarda</i>, la guardia.</li>
+
+<li><i>guardare</i>, conservare, custodire;
+<ul><li> <i>guarden</i>, difendano;</li>
+<li> <i>guarda</i>, <i>guardanno</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>guaruto</i>, guarito.</li>
+
+<li><i>guassa</i>, guasta.</li>
+
+<li><i>guatanno</i>, guatando.</li>
+
+<li><i>guidardone</i>, premio, elemosina.</li>
+
+<li><i>guidata</i>, séguito.</li>
+
+<li><i>guidato</i>, guida, condotta, governo;
+<ul><li> &lsquo;mal <i>g.</i>&rsquo;, sconsigliato.</li></ul></li>
+
+<li><i>guirmenella</i>, gherminella.</li>
+
+<li><i>gustato</i>, sapore.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>hame</i>, mi hai.</li>
+
+<li><i>hane</i>, ha.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>iá</i>, giá.</li>
+
+<li><i>iace</i>, giaci (imperat.).</li>
+
+<li><i>iaci</i>, giaci (imperat.).</li>
+
+<li><i>Iacovone</i>, <i>Iacovon</i>;
+<ul><li> Iacopone.</li></ul></li>
+
+<li><i>Ianne</i>, Giovanni.</li>
+
+<li><i>icto stante</i>, &lsquo;en uno <i>i.</i>&rsquo;, subitamente, d&rsquo;un tratto.</li>
+
+<li><i>idem</i>, &lsquo;in <i>i.</i> stato&rsquo;, nella stessa condizione.</li>
+
+<li><i>ignita</i>, infocata.</li>
+
+<li><i>imaginatura</i>, immaginazione.</li>
+
+<li><i>impio</i>, empio.</li>
+
+<li><i>inanti</i>, innanzi.</li>
+
+<li><i>inardi</i>, infiammi.</li>
+
+<li><i>inarenato</i>, arenato.</li>
+
+<li><i>incende</i>, trans., brucia;
+<ul><li> intr., fiammeggia.</li></ul></li>
+
+<li><i>increata</i>, non creata.</li>
+
+<li><i>indurato</i>, fatto duro, crudele.</li>
+
+<li><i>inferione</i>, &lsquo;inferno <i>i.</i>&rsquo;, bassissimo.</li>
+
+<li><i>infigurabil</i>, che non si può immaginare.</li>
+
+<li><i>infinito</i> (avv.), sempre.</li>
+
+<li><i>infra</i>, fra.</li>
+
+<li><i>iníco</i> [<i>inico</i>], iniquo.</li>
+
+<li><i>iniquitanza</i>, iniquitá.</li>
+
+<li><i>iniuriamento</i>, sequela di ingiurie.</li>
+
+<li><i>innoxio</i>, innocente.</li>
+
+<li><i>insignita</i>, improntata.</li>
+
+<li><i>insito</i> [<i>insíto</i>], <i>-a</i>, piantato.</li>
+
+<li><i>intenza</i>, combattimento.</li>
+
+<li><i>intuito</i> [<i>intuíto</i>], abbattuto, vinto.</li>
+
+<li><i>invento</i>, trovato.</li>
+
+<li><i>iocato</i>, &lsquo;molt&rsquo;hai <i>i.</i>&rsquo;, hai molto peccato.</li>
+
+<li><i>ioco</i>, giuoco.</li>
+
+<li><i>iocundare</i>, rallegrare.</li>
+
+<li><i>iogna</i>, giunga.</li>
+
+<li><i>iognere</i> e <i>iongere</i>, giungere e aggiungere: <i>iogne</i>, <i>iongono</i>, <i>iogna</i>, <i>ionga</i>, <i>ióngasece</i>, <i>ionto</i>.</li>
+
+<li><i>iosta</i>, giostra, combattimento.</li>
+
+<li><i>iovara</i> [<i>iovára</i>], gioverebbe.</li>
+
+<li><i>istoria</i>, &lsquo;far <i>i.</i>&rsquo;, tener discorsi inutili.</li>
+
+<li><i>iubilore</i>, giubilo, allegrezza.</li>
+
+<li><i>iudece</i>, giudice.</li>
+
+<li><i>iudicato</i>, giudizio.</li>
+
+<li><i>iudío</i>, crudele, cattivo, empio.</li>
+
+<li><i>iuoco</i>, giuoco.</li>
+
+<li><i>iura</i>, diritta.</li>
+
+<li><i>iuvente</i>, &lsquo;me fosse <i>iu.</i>&rsquo;, mi aiutasse.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>labore</i>, fatica.</li>
+
+<li><i>laccio</i>, vile.</li>
+
+<li><i>lacremanno</i>, lagrimando.</li>
+
+<li><i>lagnare</i>, rimproverare;
+<ul><li> <i>lagni</i>, ti duoli.</li></ul></li>
+
+<li><i>lagno</i>, dolore o tristezza in contrapp. a <i>letizia</i>.</li>
+
+<li><i>lagnoso</i>, piagnucoloso.</li>
+
+<li><i>lamentanza</i>, pianto.</li>
+
+<li><i>lamentare</i>, &lsquo;con mio <i>l.</i>&rsquo;, col mio pianto.<span class="pagenum"><a name="Page_289" id="Page_289">[Pg 289]</a></span></li>
+
+<li><i>lamentata</i>, lamento, pianto.</li>
+
+<li><i>lanciato</i>, ferito di lancia.</li>
+
+<li><i>lancione</i>, lancia.</li>
+
+<li><i>lancitta</i>, dardo.</li>
+
+<li><i>langore</i>, languore.</li>
+
+<li><i>languesce</i>, langue.</li>
+
+<li><i>lanza</i>, lancia.</li>
+
+<li><i>largeza</i>, larghezza.</li>
+
+<li><i>largitate</i>, indulgenza, generositá.</li>
+
+<li><i>lascivanza</i>, lascivia.</li>
+
+<li><i>lassavi</i>, vi lasciai.</li>
+
+<li><i>latére</i> [<i>latere</i>], nascondere.</li>
+
+<li><i>lateza</i>, larghezza.</li>
+
+<li><i>lato</i>, fianco;
+<ul><li> &lsquo;da <i>l.</i>&rsquo;, dal fianco.</li></ul></li>
+
+<li><i>lattare</i>, allattare.</li>
+
+<li><i>lattuaro</i>, elettuario.</li>
+
+<li><i>lá unque</i>, dovunque.</li>
+
+<li><i>lavoranno</i>, &lsquo;a <i>l.</i>&rsquo;, per lavorare.</li>
+
+<li><i>lavorare</i>, agitarsi.</li>
+
+<li><i>lavorato</i>, &lsquo;el <i>l.</i>&rsquo;, il lavoro.</li>
+
+<li><i>lavoreccio</i>, lavoro, opera.</li>
+
+<li><i>leanza</i>, lealtá;
+<ul><li> &lsquo;aver <i>l.</i>&rsquo;, ubbidire.</li></ul></li>
+
+<li><i>lebbe</i>, lieve, facile.</li>
+
+<li><i>lebeza</i>, leggerezza.</li>
+
+<li><i>lede</i>, offende, danneggia.</li>
+
+<li><i>legale</i>, leale.</li>
+
+<li><i>legnare</i>, far legna.</li>
+
+<li><i>lemosinata</i>, elemosina.</li>
+
+<li><i>lendinine</i>, uova di pidocchio.</li>
+
+<li><i>lengua</i>, lingua.</li>
+
+<li><i>lenguaio</i>, linguaggio.</li>
+
+<li><i>lenno</i>, legno.</li>
+
+<li><i>lento</i>, &lsquo;qual omo de te sta <i>l.</i>&rsquo;, chiunque non ti apprezza.</li>
+
+<li><i>lettiera</i>, letto.</li>
+
+<li><i>lettoria</i> [<i>lettoría</i>], studio.</li>
+
+<li><i>levata</i>, &lsquo;de lo scotto a la <i>l.</i>&rsquo;, al momento di pagare.</li>
+
+<li><i>leve</i>, leggere.</li>
+
+<li><i>lezione</i>, studio del Vangelo.</li>
+
+<li><i>lianza</i>, lealtá, promessa.</li>
+
+<li><i>liberanza</i>, libertá, salvezza.</li>
+
+<li><i>libigli</i>, libelli o livelli, istrumenti notarili.</li>
+
+<li><i>liceto</i>, lecito.</li>
+
+<li><i>ligata</i>, legata.</li>
+
+<li><i>lingni</i>, lecchi.</li>
+
+<li><i>liquidisce</i>, cade in deliquio (?).</li>
+
+<li><i>lisca</i>, piccola parte.</li>
+
+<li><i>lita</i>, lieta.</li>
+
+<li><i>locato</i>, collocato.</li>
+
+<li><i>loco</i>, <i>-chi</i>, luogo.</li>
+
+<li><i>loco</i>, lá, ivi.</li>
+
+<li><i>logne</i>, &lsquo;da <i>l.</i>&rsquo;, lungi.</li>
+
+<li><i>lograre</i>, guadagnare.</li>
+
+<li><i>longeza</i>, lunghezza.</li>
+
+<li><i>longhesso</i>, lunghesso.</li>
+
+<li><i>longo</i>, lungo, <i>-a</i>;
+<ul><li> <i>da longa</i>, da lungi.</li></ul></li>
+
+<li><i>losenghe</i>, lusinghe.</li>
+
+<li><i>loto</i>, sozzura.</li>
+
+<li><i>lotosa</i>, sozza.</li>
+
+<li><i>lotuso</i>, fangoso, sozzo.</li>
+
+<li><i>Lucca</i>, &lsquo;non ne giá a <i>L.</i> che cagno n&rsquo;avea&rsquo;. Il Tresatti spiega: &lsquo;proverbio di quel tempo in siffatti propositi: simigliante a quell&rsquo;altro: se Africa pianse, Italia non rise&rsquo;.</li>
+
+<li><i>lucrare</i>, guadagnare.</li>
+
+<li><i>ludo</i>, scherzo.</li>
+
+<li><i>luge</i>, il pianto (imperativo sostantivato).</li>
+
+<li><i>lumiera</i>, lume.</li>
+
+<li><i>luminativa</i>, che illumina.</li>
+
+<li><i>luminato</i>, illuminato.</li>
+
+<li><i>luoco</i>, luogo.</li>
+
+<li><i>luocora</i>, luoghi.</li>
+
+<li><i>lussuriato</i>, lussuria.</li>
+
+<li><i>lustrore</i>, splendore.</li>
+
+<li><i>lutta</i>, lotta, contrasto.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>ma&rsquo;</i>, piú.</li>
+
+<li><i>macellate</i>, tormentate.</li>
+
+<li><i>maculare</i>, macchiare, oscurare: <i>maculato</i>, guasto.</li>
+
+<li><i>magagnato</i>, &lsquo;el <i>m.</i>&rsquo;, la magagna.</li>
+
+<li><i>magenatura</i>, immaginazione.<span class="pagenum"><a name="Page_290" id="Page_290">[Pg 290]</a></span></li>
+
+<li><i>magestra medeca</i>, medichessa.</li>
+
+<li><i>maginare</i>, immaginare.</li>
+
+<li><i>magioria</i> [<i>magioría</i>], ingrandimento, miglioramento, superioritá.</li>
+
+<li><i>magnadone</i>, mangiatoia.</li>
+
+<li><i>magno</i>, <i>-a</i>, <i>-i</i>, <i>-e</i>, grande.</li>
+
+<li><i>mai</i>, piú;
+<ul><li> <i>sempre mai</i>, sempre piú.</li></ul></li>
+
+<li><i>maièsta</i>, maestá.</li>
+
+<li><i>mainera</i>, maniera.</li>
+
+<li><i>maior</i>, maggiore.</li>
+
+<li><i>maistro</i>, maestro.</li>
+
+<li><i>maitino</i>, mattino.</li>
+
+<li><i>maiure</i>, &lsquo;a soi <i>m.</i>&rsquo;, ai maggiori di lui: <i>maiur</i>.</li>
+
+<li><i>mala</i>, rif. a ricchezza, male acquistata;
+<ul><li> &lsquo;<i>m.</i> soperchianza&rsquo;, il superfluo dannoso.</li></ul></li>
+
+<li><i>malanza</i>, malattia.</li>
+
+<li><i>malavoglienza</i>, malevolenza.</li>
+
+<li><i>maledezone</i>, maledizione.</li>
+
+<li><i>maledicerá</i>, maledirá.</li>
+
+<li><i>malefizio</i>, &lsquo;lo iudece che sede al <i>m.</i>&rsquo;, a rendere giustizia.</li>
+
+<li><i>malegno</i>, maligno.</li>
+
+<li><i>malfatture</i>, malfattore.</li>
+
+<li><i>malina</i>, malattia.</li>
+
+<li><i>malsania</i> [<i>malsanía</i>], malattia.</li>
+
+<li><i>malsanile</i>, malsana.</li>
+
+<li><i>malta</i>, supplizio, tormento eterno.</li>
+
+<li><i>maltolletto</i>, &lsquo;el <i>m.</i>&rsquo;, il maltolto.</li>
+
+<li><i>malum pene</i>, il male della pena.</li>
+
+<li><i>malvagione</i>, malvagio.</li>
+
+<li><i>malvascio</i>, malvagio.</li>
+
+<li><i>manca</i> (agg.), minore.</li>
+
+<li><i>mancanza</i>, &lsquo;en mio onor ha <i>m.</i>&rsquo;, manca contro il mio onore.</li>
+
+<li><i>mancheza</i>, &lsquo;la mia lengua è <i>m.</i>&rsquo;, è impotente.</li>
+
+<li><i>mancino</i>, &lsquo;posto m&rsquo;avete nel canto <i>m.</i>&rsquo;, mi avete trascurato.</li>
+
+<li><i>mandòne</i>, mandò.</li>
+
+<li><i>manduca</i>, mangia.</li>
+
+<li><i>mane</i>, &lsquo;le tue <i>m.</i>&rsquo;, mani.</li>
+
+<li><i>manecare</i> e <i>manecar</i>, mangiare: <i>manecato</i>.</li>
+
+<li><i>manera</i>, maniera.</li>
+
+<li><i>manna</i>, manda.</li>
+
+<li><i>mano</i>, &lsquo;le <i>m.</i>&rsquo;, le mani.</li>
+
+<li><i>mantatura</i>, ciò che ricopre.</li>
+
+<li><i>mantenente</i>, immantinenti.</li>
+
+<li><i>mantile</i>, manto, veste.</li>
+
+<li><i>mantino</i>, misero mantello.</li>
+
+<li><i>manuca</i>, mangia.</li>
+
+<li><i>maraveglia</i>, e <i>me-</i>, maraviglia.</li>
+
+<li><i>margarita</i>, gemma.</li>
+
+<li><i>maritota</i>, tuo marito.</li>
+
+<li><i>mascione</i>, magione, chiesa.</li>
+
+<li><i>masnata</i>, famiglia o brigata.</li>
+
+<li><i>mastro</i>, &lsquo;lo <i>m.</i> del nostro reparo&rsquo;, il nostro redentore.</li>
+
+<li><i>mastria</i> [<i>mastría</i>], valentia, dottrina;
+<ul><li> &lsquo;per <i>m.</i>&rsquo;, abilmente.</li></ul></li>
+
+<li><i>mate</i>, madre.</li>
+
+<li><i>matteza</i>, follia.</li>
+
+<li><i>matto</i>, scacco matto.</li>
+
+<li><i>matutino</i>, &lsquo;a <i>m.</i>&rsquo;, per tempo.</li>
+
+<li><i>me&rsquo;</i>, miei.</li>
+
+<li><i>mea</i>, mia.</li>
+
+<li><i>medecaro</i>, medico.</li>
+
+<li><i>medecaroso</i>, che medica, che guarisce.</li>
+
+<li><i>mediante</i>, &lsquo;del dí <i>m.</i>&rsquo;, del mezzogiorno.</li>
+
+<li><i>medicina</i>, arte medica.</li>
+
+<li><i>meditanno</i>, meditando.</li>
+
+<li><i>megio</i>, mezzo.</li>
+
+<li><i>meglio</i>, &lsquo;me tenga de <i>m.</i>&rsquo; in maggiore considerazione.</li>
+
+<li><i>mei</i>, miei: <i>mei enfermetate</i>, le mie infermitá.</li>
+
+<li><i>melata</i>, dolce.</li>
+
+<li><i>melato</i>, sapor di miele.</li>
+
+<li><i>mele</i>, miele: <i>mel</i> [<i>mèl</i>].</li>
+
+<li><i>melodia</i>, &lsquo;tengon la mia <i>m.</i>&rsquo;, cantano le mie lodi.</li>
+
+<li><i>mena</i>, maniera.</li>
+
+<li><i>menata</i>, &lsquo;en mala <i>m.</i>&rsquo;, in malo modo.</li>
+
+<li><i>mendato</i>, emendato.<span class="pagenum"><a name="Page_291" id="Page_291">[Pg 291]</a></span></li>
+
+<li><i>mendicati</i>, addolorati.</li>
+
+<li><i>mene</i>, me.</li>
+
+<li><i>meneste</i>, minestre;
+<ul><li> fig., ricompense.</li></ul></li>
+
+<li><i>menor</i>, &lsquo;glie <i>m.</i>&rsquo;, gli inferiori.</li>
+
+<li><i>menorar</i>, impiccolire.</li>
+
+<li><i>menovato</i>, diminuito o privato.</li>
+
+<li><i>mentrunque</i>, fino a che.</li>
+
+<li><i>menuto</i>, &lsquo;a <i>m.</i>&rsquo;, minutamente: &lsquo;bestie <i>menute</i>&rsquo;, piccole.</li>
+
+<li><i>mercatantaria</i> [<i>mercantaría</i>], mercatura.</li>
+
+<li><i>mercato</i>, mercanzia, dolorosa condizione;
+<ul><li> &lsquo;non fai lor <i>m.</i>&rsquo;, non convieni loro.</li></ul></li>
+
+<li><i>mercenaia</i>, donna da conio.</li>
+
+<li><i>meritare</i>, ricompensare: <i>merite</i>, ricambi.</li>
+
+<li><i>meritire</i>, &lsquo;el <i>m.</i>&rsquo;, la ricompensa: <i>meretuta</i>, ricambiata.</li>
+
+<li><i>merollo</i>, midollo;
+<ul><li> <i>le merolle</i>, le midolla.</li></ul></li>
+
+<li><i>meschie</i>, contese, baruffe.</li>
+
+<li><i>meschine</i>, serve.</li>
+
+<li><i>meschinía</i>, povertá, di contro ad <i>alteza</i> e <i>magioria</i>.</li>
+
+<li><i>messo</i>, mandato, destinato.</li>
+
+<li><i>mesura</i>, quantitá.</li>
+
+<li><i>mesuranza</i>, misura, equilibrio.</li>
+
+<li><i>mettere</i>: <i>mettivi</i>, mettevi;
+<ul><li> <i>metteraggio</i>, metterò;</li>
+<li> <i>metteraiolo</i>, lo metterò;</li>
+<li> <i>mette</i>, lancia, scaglia.</li></ul></li>
+
+<li><i>mi</i>: a <i>mi</i>, a me.</li>
+
+<li><i>miccio</i>, asino.</li>
+
+<li><i>migni</i>, minii, segni.</li>
+
+<li><i>miniato</i>, rappresentato.</li>
+
+<li><i>ministrali</i>, ministri, aiutanti.</li>
+
+<li><i>ministrata</i>, concessa.</li>
+
+<li><i>mino</i>, meno;
+<ul><li> &lsquo;venir <i>m.</i>&rsquo;, mancare alla promessa.</li></ul></li>
+
+<li><i>mio</i>, &lsquo;per <i>m.</i> piacere&rsquo;, per piacermi;
+<ul><li> &lsquo;en <i>m.</i> nutrire&rsquo;, nel nutrirmi.</li></ul></li>
+
+<li><i>miserere</i>, costruito con «a»: &lsquo;<i>m.</i>, Dio, al cecato&rsquo;.</li>
+
+<li><i>miso</i>, mandato.</li>
+
+<li><i>misso</i>, mandato.</li>
+
+<li><i>misteria</i>, misteri.</li>
+
+<li><i>misteriata</i>, mistero.</li>
+
+<li><i>misticato</i>, mescolanza.</li>
+
+<li><i>mitto</i>, metto;
+<ul><li> &lsquo;me <i>m.</i>&rsquo;, comincio.</li></ul></li>
+
+<li><i>mò</i>, ora.</li>
+
+<li><i>moderanza</i>, moderazione.</li>
+
+<li><i>moglier</i>, moglie.</li>
+
+<li><i>mogo</i>, muoio.</li>
+
+<li><i>mola</i>, mulino.</li>
+
+<li><i>mole</i>, denti.</li>
+
+<li><i>molesta</i>, affanno, dolore.</li>
+
+<li><i>molina</i>, mulini.</li>
+
+<li><i>mondata</i>, purgata, netta.</li>
+
+<li><i>mondo</i>, privato, spogliato.</li>
+
+<li><i>monno</i>, mondo.</li>
+
+<li><i>morare</i>, indugiare.</li>
+
+<li><i>mordére</i> [<i>mordére</i>], mordere.</li>
+
+<li><i>moreri</i>, moriresti.</li>
+
+<li><i>moresse</i>, morissi o -e.</li>
+
+<li><i>morganato</i>, canto mattutino, ma ironicamente, in senso di chiasso.</li>
+
+<li><i>morire</i>: <i>mogo</i>, muoio;
+<ul><li> <i>moron</i>, muoiono, <i>morragio</i>, morrò;</li>
+<li> <i>moresse</i>, morissi o -e;</li>
+<li> <i>moreri</i>, morresti;</li>
+<li> <i>lo morire</i>, la morte.</li></ul></li>
+
+<li><i>morsecare</i>, mordere: <i>morseca, morsecata</i>.</li>
+
+<li><i>morselli</i>, bocconcini.</li>
+
+<li><i>morte</i>, supplizio.</li>
+
+<li><i>moscone</i>, muschio.</li>
+
+<li><i>mosto</i>, <i>-a</i>, mosso, -a.</li>
+
+<li><i>mostra fare</i>, far pompa dei propri meriti.</li>
+
+<li><i>mostramento</i>, mostra.</li>
+
+<li><i>mostranze</i>, apparenze.</li>
+
+<li><i>mostrare</i>, mostrare e opporre: <i>mostravase</i>, si mostravano;
+<ul><li> <i>mostròne</i>, mostrò;</li>
+<li> <i>mostraraio</i>, mostrerò;</li>
+<li> <i>mostrerate</i> [<i>mostreráte</i>], ti mostrerai;</li>
+<li> <i>mostranno</i>, mostrando.</li></ul></li>
+
+<li><i>mozzare</i> e <i>mozare</i>, distruggere, togliere: <i>mozzato</i> e <i>mozato</i>, <i>-a</i>, impedito.<span class="pagenum"><a name="Page_292" id="Page_292">[Pg 292]</a></span></li>
+
+<li><i>mozzo</i>, distrutto, scomparso: <i>mozze</i>.</li>
+
+<li><i>&rsquo;mparare</i>, imparare.</li>
+
+<li><i>&rsquo;mpiasto</i>, empiastro, fig. rimedio.</li>
+
+<li><i>&rsquo;mpotente</i>, impotente.</li>
+
+<li><i>&rsquo;mpreinata</i>, riempita, invasa.</li>
+
+<li><i>&rsquo;mprendere</i>, imparare;
+<ul><li> <i>&rsquo;mprende</i>, impara.</li></ul></li>
+
+<li><i>mucciare</i> e <i>mucciar</i>, fuggire: mucciato;
+<ul><li> <i>el mucciare</i>, la fuga.</li></ul></li>
+
+<li><i>mundicia</i> e <i>-zia</i>, nettezza.</li>
+
+<li><i>mura</i>, mora, riposo.</li>
+
+<li><i>musto</i>, mosto.</li>
+
+<li><i>mutti</i>, motti, parole.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>&rsquo;n</i>, in.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nabissare</i>, inabissare.</li>
+
+<li><i>nagitto</i>, affine a <i>negetto</i> (?).</li>
+
+<li><i>&rsquo;namora</i>, innamora.</li>
+
+<li><i>&rsquo;namoranza</i>, l&rsquo;oggetto dell&rsquo;amore.</li>
+
+<li><i>&rsquo;namorato</i>, innamorato.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nanemato</i>, inanimato, ben disposto.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nante</i>, innanzi, anzi.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nanteposto</i>, anteposto.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nantepuse</i>, antepose.</li>
+
+<li><i>&rsquo;narrata</i>, impegnata, fidanzata.</li>
+
+<li><i>narrete</i>, narriate.</li>
+
+<li><i>nascondece</i>, ci nascondono.</li>
+
+<li><i>nascoso</i>, di nascosto.</li>
+
+<li><i>nascosta</i>, &lsquo;a la <i>n.</i>&rsquo;, nascostamente.</li>
+
+<li><i>nascusi</i>, nascosti.</li>
+
+<li><i>naspo</i>, &lsquo;le man mena co <i>n.</i>&rsquo;, annaspa con le mani.</li>
+
+<li><i>natoscono</i> (?).</li>
+
+<li><i>nazione</i>, famiglia, parentado.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ncostro</i>, inchiostro;
+<ul><li> &lsquo;glie medici... scrivon lo <i>&rsquo;nc.</i>&rsquo;, la ricetta.</li></ul></li>
+
+<li><i>&rsquo;ncudene</i>, incudine.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ndicio</i>, indizio, segno.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nduciar</i>, indugiare: <i>&rsquo;nduciamo</i>, differiamo.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ndulgenza</i>, indulgenza.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nebriare</i>, inebriare: <i>te &rsquo;nebriari</i>, <i>&rsquo;nebriato</i>.</li>
+
+<li><i>necessitate</i>, sofferenza, dolore.</li>
+
+<li><i>ned un&rsquo;ora</i>, né un&rsquo;ora.</li>
+
+<li><i>negetto.</i> Il Tresatti spiega: &lsquo;morir <i>negetto</i> o <i>di negetto</i>, nelle nostre parti vale morir per carestia d&rsquo;ogni cosa, cioè non per ferite o per febre; ma per non aver avuto niente da aiutarsi&rsquo;.</li>
+
+<li><i>Nemico</i>, per antonomasia, il diavolo.</li>
+
+<li><i>nenguan</i>, nevichino.</li>
+
+<li><i>nequitanza</i>, iniquitá.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nestante</i>, subito, improvvisamente.</li>
+
+<li><i>nettezza</i>, purezza.</li>
+
+<li><i>nevili</i>, &lsquo;freddi <i>n.</i>&rsquo;, freddi di neve.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfamia</i>, infamia.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfermata</i>, ammorbata.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfermetade</i>, infermitá.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nferno</i>, inferno.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfetta</i>, infetta.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfondo</i>, bagno.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfra</i>, tra.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nfragidita</i>, infradiciata.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ngiuria</i>, ingiuria.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ngratituden</i>, ingratitudine.</li>
+
+<li><i>nichil</i>, nulla.</li>
+
+<li><i>nichilare</i>, distruggere: <i>nichilato</i>.</li>
+
+<li><i>nichilitate</i>, annientamento, nullitá.</li>
+
+<li><i>nichilo</i>, il nulla.</li>
+
+<li><i>niente</i>, &lsquo;retornai a <i>n.</i>&rsquo;, nel nulla.</li>
+
+<li><i>nihil</i>, cfr. <i>nichil</i>.</li>
+
+<li><i>niquitanza</i>, iniquitá.</li>
+
+<li><i>niquitosa</i>, malvagia.</li>
+
+<li><i>nissuna</i>, nessuna.</li>
+
+<li><i>&rsquo;niuriare</i>, ingiuriare.</li>
+
+<li><i>nobilire</i>, nobilitarsi.</li>
+
+<li><i>nogl</i>, non gli.</li>
+
+<li><i>nomenanza</i>, fama, buona reputazione.</li>
+
+<li><i>nona</i>, sottintendi: ora.</li>
+
+<li><i>none</i>, no e non.</li>
+
+<li><i>notatura</i>, modo di notare.</li>
+
+<li><i>notricare</i>, nutrire: <i>notrico</i>, <i>notricasi</i>.</li>
+
+<li><i>novello</i>, &lsquo;per <i>n.</i>&rsquo;, recentemente.</li>
+
+<li><i>&rsquo;npazare</i>, impazzire.<span class="pagenum"><a name="Page_293" id="Page_293">[Pg 293]</a></span></li>
+
+<li><i>&rsquo;nputedato</i>, impuzzolito.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nsegnòne</i>, insegnò.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ntelletto</i>, intelletto.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ntendemento</i>, facoltá di sentire e di capire.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ntendenza</i>, &lsquo;avete la <i>&rsquo;nt.</i>&rsquo;, comprendete, capite.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ntenzone</i>, contesa, contrasto.</li>
+
+<li><i>&rsquo;ntrasatto</i>, affatto, in tutto.</li>
+
+<li><i>nuchiero</i>, nocchiero.</li>
+
+<li><i>nul om</i>, nessuno.</li>
+
+<li><i>nullo</i>, <i>nul</i>, <i>nulla</i>, nessuno, -a.</li>
+
+<li><i>null&rsquo;om</i>, nessuno.</li>
+
+<li><i>nura</i>, nuora.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nvisibile</i>, invisibile.</li>
+
+<li><i>&rsquo;nvitata</i>, &lsquo;la <i>&rsquo;nv.</i>&rsquo;, l&rsquo;invito.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>o&rsquo;</i>, ove, quando.</li>
+
+<li><i>obedenno</i>, ubbidendo.</li>
+
+<li><i>obedenza</i>, ubbidienza.</li>
+
+<li><i>obedito</i>, ubbidienza.</li>
+
+<li><i>obprobrio</i>, obbrobrio.</li>
+
+<li><i>obprobrioso</i>, obbrobrioso.</li>
+
+<li><i>obproprio</i>, obbrobrio.</li>
+
+<li><i>occede</i>, uccide.</li>
+
+<li><i>occideria</i> [<i>occidería</i>], uccisione, strage.</li>
+
+<li><i>occulto</i>, &lsquo;en <i>o.</i>&rsquo;, di nascosto.</li>
+
+<li><i>odenno</i>, udendo.</li>
+
+<li><i>odiata</i>, odio.</li>
+
+<li><i>odiato</i>, odio.</li>
+
+<li><i>odire</i>, udire: <i>odorai</i>, <i>odendo</i> e <i>odenno</i>.</li>
+
+<li><i>odoramento</i>, odore.</li>
+
+<li><i>oduri</i>, odori.</li>
+
+<li><i>offendemento</i>, offesa.</li>
+
+<li><i>offensa</i>, offesa.</li>
+
+<li><i>offensanza</i>, offesa.</li>
+
+<li><i>offenza</i>, offesa.</li>
+
+<li><i>offerzione</i>, offerta.</li>
+
+<li><i>officia</i>, uffici.</li>
+
+<li><i>offoschi</i>, offuschi.</li>
+
+<li><i>ognecovelle</i>, ogni cosa.</li>
+
+<li><i>ogne om</i> e <i>ogn&rsquo;om</i>, ognuno.</li>
+
+<li><i>oli</i>, odori.</li>
+
+<li><i>oltra</i>, oltre.</li>
+
+<li><i>om</i>, analogo al francese <i>on</i>.</li>
+
+<li><i>omnechivegli</i>, e <i>onne-</i>, chiunque.</li>
+
+<li><i>omn&rsquo;om</i>, ognuno, ciascuno.</li>
+
+<li><i>omnia</i>, ogni cosa.</li>
+
+<li><i>on</i>, ogni.</li>
+
+<li><i>oncina</i>, forcine.</li>
+
+<li><i>oncino</i>, &lsquo;so preso a l&rsquo;<i>o.</i>&rsquo;, sono afferrato.</li>
+
+<li><i>onomo</i>, <i>onom</i>, <i>onon</i>, ognuno.</li>
+
+<li><i>onne</i>, ogni.</li>
+
+<li><i>onnechivigli</i>, chiunque.</li>
+
+<li><i>onnecovelle</i>, tutto.</li>
+
+<li><i>onoranza</i>, reputazione, desiderio di lode, vanitá.</li>
+
+<li><i>operata</i>, opera.</li>
+
+<li><i>opo è</i>, è necessario.</li>
+
+<li><i>oporá</i>, bisognerá.</li>
+
+<li><i>oporasse</i>, si dovrá.</li>
+
+<li><i>oporta</i>, bisogna.</li>
+
+<li><i>oporto</i>, &lsquo;è <i>o.</i>&rsquo;, bisogna.</li>
+
+<li><i>opressa</i>, pena.</li>
+
+<li><i>oprire</i>, aprire: <i>oprirai</i>, <i>opriteme</i>, <i>operto</i>.</li>
+
+<li><i>optando</i>, &lsquo;mal <i>o.</i>&rsquo;, il malaugurio, le maledizioni.</li>
+
+<li><i>ora</i>, &lsquo;tutta <i>o.</i>&rsquo;, sempre, continuamente.</li>
+
+<li><i>ordenava</i>, &lsquo;discordia <i>or.</i>&rsquo;, suscitava.</li>
+
+<li><i>ordinare</i>, &lsquo;t&rsquo;è opo con Dio <i>o.</i>&rsquo;, riconciliarti con Dio.</li>
+
+<li><i>ordo</i>, spiacevole, disgustoso.</li>
+
+<li><i>ore</i>, &lsquo;quel <i>o.</i>&rsquo;, quel momento;
+<ul><li> &lsquo;a tutte <i>o.</i>&rsquo;, in qualunque momento.</li></ul></li>
+
+<li><i>orgogliosa</i>, riferito a vespa, fastidiosa, dolorosa.</li>
+
+<li><i>ornato</i>, ornamento: <i>gli suoi ornate</i>.</li>
+
+<li><i>ornatura</i>, ornamento.</li>
+
+<li><i>orrir</i>, aborrire.</li>
+
+<li><i>orrore</i>, &lsquo;dá un <i>o.</i>&rsquo;, fa inorridire.</li>
+
+<li><i>orta</i>, orti.</li>
+
+<li><i>Ortulana</i>, di Orte.</li>
+
+<li><i>osa</i>, usa, abituata;
+<ul><li> sost., costume.<span class="pagenum"><a name="Page_294" id="Page_294">[Pg 294]</a></span></li></ul></li>
+
+<li><i>osante</i>, &lsquo;come se&rsquo; stata <i>o.</i>&rsquo;, hai osato, ardito.</li>
+
+<li><i>oso</i>, uso, abituato;
+<ul><li> sost., costume.</li></ul></li>
+
+<li><i>osolare</i>, ascoltare.</li>
+
+<li><i>ostendere</i>, mostrare.</li>
+
+<li><i>ostile</i>, porta.</li>
+
+<li><i>ostopiscon</i>, stupiscono.</li>
+
+<li><i>ostupisce</i>, stupisce.</li>
+
+<li><i>oximello</i>, ossimèle.</li>
+
+<li><i>oziato</i>, in ozio.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>paccone</i>, pezzo di carne.</li>
+
+<li><i>padito</i>, digerito, smaltito.</li>
+
+<li><i>pagata</i>, paga, ricompensa.</li>
+
+<li><i>pagatura</i>, pagamento; &lsquo;far la <i>p.</i>&rsquo;, la malleveria.</li>
+
+<li><i>pagheraggio</i>, pagherò.</li>
+
+<li><i>paglizo</i>, pagliccio, paglia molto trita.</li>
+
+<li><i>pagono</i>, paiono.</li>
+
+<li><i>paidato</i>, digerito.</li>
+
+<li><i>paidire</i>, digerire.</li>
+
+<li><i>paiome</i>, mi paiono.</li>
+
+<li><i>palma</i>, croce.</li>
+
+<li><i>palpetra</i>, palpebre.</li>
+
+<li><i>paltonata</i>, viltá.</li>
+
+<li><i>paltone</i>, vile, poltrone.</li>
+
+<li><i>pancegli</i>, pannicelli.</li>
+
+<li><i>panceglie</i>, pannicelli.</li>
+
+<li><i>pancelli</i>, pannicelli, fasce.</li>
+
+<li><i>pannizo</i>, misera veste.</li>
+
+<li><i>papato</i>, &lsquo;officio <i>p.</i>&rsquo;, di papa.</li>
+
+<li><i>paraggi</i>, paragoni, gare.</li>
+
+<li><i>paragone</i>, cimento, prova.</li>
+
+<li><i>parata</i>, studiata.</li>
+
+<li><i>parcire</i>, perdonare.</li>
+
+<li><i>paregiare</i>, uguagliare in altezza.</li>
+
+<li><i>parentenza</i>, parentado.</li>
+
+<li><i>parenteza</i>, parentela.</li>
+
+<li><i>parerai</i>, partorirai.</li>
+
+<li><i>Parese</i>, Parigi.</li>
+
+<li><i>Parige</i>, Parigi.</li>
+
+<li><i>parire</i>, parere;
+<ul><li> &lsquo;al mio <i>p.</i>&rsquo;, a mio avviso.</li></ul></li>
+
+<li><i>Parisci</i>, Parigi.</li>
+
+<li><i>parlagione</i>, favella.</li>
+
+<li><i>parlamento</i>, discorso.</li>
+
+<li><i>parlara</i> [<i>parlára</i>], parlerei.</li>
+
+<li><i>parlare</i> (transitivo), dire;
+<ul><li> <i>un parlar</i>, una parola.</li></ul></li>
+
+<li><i>parlasía</i>, paralisi.</li>
+
+<li><i>parlato</i>, discorso.</li>
+
+<li><i>parlazione</i>, il dire, il parlare.</li>
+
+<li><i>parole</i>, &lsquo;par che me tenghi in <i>p.</i>&rsquo;, in sospeso.</li>
+
+<li><i>paron</i> [<i>paròn</i>], paiono.</li>
+
+<li><i>parrá</i>, &lsquo;or se <i>p.</i>&rsquo;, si vedrá, si dimostrerá.</li>
+
+<li><i>partámone</i>, dividiamoci, allontaniamoci;
+<ul><li> &lsquo;<i>p.</i> dal nostro dire,&rsquo; terminiamo di parlare.</li></ul></li>
+
+<li><i>partanne</i>, allontaniamoci.</li>
+
+<li><i>parte</i>, &lsquo;le <i>p.</i>&rsquo;, i partiti, le fazioni.</li>
+
+<li><i>partierse</i>, si divisero.</li>
+
+<li><i>partimento</i>, partenza.</li>
+
+<li><i>partire</i>, morire.</li>
+
+<li><i>partuta</i>, &lsquo;la <i>p.</i>&rsquo;, la partenza.</li>
+
+<li><i>partute</i>, divise.</li>
+
+<li><i>paruto</i>, parso; &lsquo;nel <i>p.</i>&rsquo;, in apparenza.</li>
+
+<li><i>parvente</i>, &lsquo;al suo <i>p.</i>&rsquo;, a suo giudizio.</li>
+
+<li><i>parviso</i>, &lsquo;al mio <i>p.</i>&rsquo;, a mio avviso.</li>
+
+<li><i>pasce</i>, nutre.</li>
+
+<li><i>pascimento</i>, cibo.</li>
+
+<li><i>pascitore</i>, colui che pasce.</li>
+
+<li><i>pascuare</i>, far festa.</li>
+
+<li><i>pasmare</i>, spasimare: <i>pasmando</i>.</li>
+
+<li><i>pasmo</i>, spasimo.</li>
+
+<li><i>passa</i>, trascura, passano.</li>
+
+<li><i>passaio</i>, passaggio.</li>
+
+<li><i>passe</i>, &lsquo;buono è che lo <i>p.</i>&rsquo;, che lo taccia.</li>
+
+<li><i>passi</i>, passioni.</li>
+
+<li><i>passone</i>, &lsquo;chi sta al <i>p.</i>&rsquo;, l&rsquo;accusato.</li>
+
+<li><i>pastile</i>, pasto parco, modesto.</li>
+
+<li><i>pastor</i>, &lsquo;lo <i>p.</i>&rsquo;, il papa.</li>
+
+<li><i>pate</i>, padre.<span class="pagenum"><a name="Page_295" id="Page_295">[Pg 295]</a></span></li>
+
+<li><i>patéo</i>, patí.</li>
+
+<li><i>patere</i>, patire;
+<ul><li> <i>pati</i>, patisci;</li>
+<li> <i>pate</i>, patisci e patisce;</li>
+<li> <i>patem</i>, soffriamo;</li>
+<li> <i>patea</i>, <i>patéo</i>, <i>patío</i>, <i>patuta</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>paternato</i>, paternitá.</li>
+
+<li><i>paternoso</i>, paterno.</li>
+
+<li><i>patremono</i>, possesso.</li>
+
+<li><i>patrino</i>, prete confessore.</li>
+
+<li><i>patto</i>, &lsquo;troverò <i>p.</i>&rsquo;, stringerò amicizia.</li>
+
+<li><i>paura</i>, &lsquo;voce de gran <i>p.</i>&rsquo;, che incute terrore.</li>
+
+<li><i>paventato</i>, spaventato.</li>
+
+<li><i>pavore</i>, spavento.</li>
+
+<li><i>pecata</i>, &lsquo;l&rsquo;anema en <i>p.</i>&rsquo;, nella pece (?).</li>
+
+<li><i>peccare</i>: <i>peccanno</i>, peccando.</li>
+
+<li><i>peccata</i>, peccati.</li>
+
+<li><i>peccate</i>, peccati.</li>
+
+<li><i>pecciole</i> [<i>pecciòle</i>], pellicine.</li>
+
+<li><i>pede</i>, &lsquo;da <i>p.</i>&rsquo;, al piede;
+<ul><li> &lsquo;piglia &rsquo;l <i>p.</i>&rsquo;, impedisce.</li></ul></li>
+
+<li><i>pedochi</i>, pidocchi.</li>
+
+<li><i>pedovare</i>, andare a piedi.</li>
+
+<li><i>pegioranno</i>, peggiorando.</li>
+
+<li><i>peio</i>, peggio.</li>
+
+<li><i>pelegrinato</i> e <i>peli-</i>, a guisa di pellegrino.</li>
+
+<li><i>pelegrino</i>, misero, randagio;
+<ul><li> <i>-e</i>, meschine, poverette.</li></ul></li>
+
+<li><i>Pelestrina</i>, &lsquo;monte <i>P.</i>&rsquo;, monte di Palestrina.</li>
+
+<li><i>penace</i>, doloroso.</li>
+
+<li><i>penalitade</i>, <i>-ate</i>, pene, sofferenze.</li>
+
+<li><i>penato</i>, addolorato, doloroso;
+<ul><li> <i>&rsquo;l penato</i>, chi è sottoposto a pena;</li>
+<li> pena, sofferenza.</li></ul></li>
+
+<li><i>peniteza</i>, penitenza.</li>
+
+<li><i>penna</i>, cima, vetta.</li>
+
+<li><i>penosa</i>, &lsquo;me fai star <i>p.</i>&rsquo;, in pena.</li>
+
+<li><i>pensamento</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>pensar</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>pensarsi</i>, pensare.</li>
+
+<li><i>pensato</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>pensire</i>, pensiero.</li>
+
+<li><i>pentire</i>, pentirsi.</li>
+
+<li><i>pento</i>, colorato, dipinto, rappresentato.</li>
+
+<li><i>pentura</i>, il volto dipinto.</li>
+
+<li><i>pentuto</i>, <i>-a</i>, pentito, -a.</li>
+
+<li><i>penura</i>, sofferenza.</li>
+
+<li><i>pera</i>, tasca, bisaccia.</li>
+
+<li><i>perceputo</i>, percepito.</li>
+
+<li><i>perchene</i>, &lsquo;&rsquo;l <i>p.</i>&rsquo;, la causa.</li>
+
+<li><i>percussure</i>, percussore.</li>
+
+<li><i>perdati</i>, perdiate.</li>
+
+<li><i>perdenno</i>, perdendo.</li>
+
+<li><i>perdente</i>, &lsquo;non siam <i>p.</i>&rsquo;, non perdiamo;
+<ul><li> &lsquo;de tutto è <i>p.</i>&rsquo;, perde tutto.</li></ul></li>
+
+<li><i>perdenza</i>, perdita, dannazione;
+<ul><li> &lsquo;fui en <i>p.</i>&rsquo;, perdetti.</li></ul></li>
+
+<li><i>perdére</i>, perdere.</li>
+
+<li><i>pèrdese</i> [<i>perdese</i>], perde.</li>
+
+<li><i>perdimento</i>, perdita.</li>
+
+<li><i>perdire</i>, perdere.</li>
+
+<li><i>perdonanza</i>, perdono, indulgenza;
+<ul><li> &lsquo;far <i>p.</i>&rsquo;, perdonare.</li></ul></li>
+
+<li><i>perdonazione</i>, perdono.</li>
+
+<li><i>perdono</i>, &lsquo;non me <i>p.</i>&rsquo;, non mi risparmio.</li>
+
+<li><i>perfece</i>, perfezionò.</li>
+
+<li><i>perfine a</i>, fino a.</li>
+
+<li><i>perim</i>, periamo.</li>
+
+<li><i>perire</i>, dannare;
+<ul><li> <i>perita</i>, deperita.</li></ul></li>
+
+<li><i>periscerai</i>, perirai.</li>
+
+<li><i>perlongare</i>, prolungare.</li>
+
+<li><i>perpetuale</i>, perpetuo.</li>
+
+<li><i>perpetuo</i>, per sempre.</li>
+
+<li><i>perseveranno</i>, &lsquo;l&rsquo;uno ha nome <i>p.</i>&rsquo;, perseveranza.</li>
+
+<li><i>perseverare</i> (transit.), continuare: <i>perseveri</i>;
+<ul><li>&lsquo;si e&rsquo; &rsquo;n bon <i>perseverare</i>&rsquo;, se bene perseveri.</li></ul></li>
+
+<li><i>perseverazione</i>, perseveranza.</li>
+
+<li><i>persona</i>, espressione del volto;
+<ul><li> alcuno.</li></ul></li>
+
+<li><i>perta</i>, aperta.</li>
+
+<li><i>pertuso</i>, pertugio.<span class="pagenum"><a name="Page_296" id="Page_296">[Pg 296]</a></span></li>
+
+<li><i>peruta</i>, perita.</li>
+
+<li><i>pesanza</i>, sofferenza, dolore.</li>
+
+<li><i>pescetegli</i>, pesciolini.</li>
+
+<li><i>pescione</i>, pigione.</li>
+
+<li><i>petere</i>, chiedere: <i>peto</i>, <i>pete</i>.</li>
+
+<li><i>Petro</i>, &lsquo;santo <i>P.</i>&rsquo;, san Pietro.</li>
+
+<li><i>peverata</i>, salsa piccante.</li>
+
+<li><i>piacemento</i>, piacere;
+<ul><li> &lsquo;non m&rsquo;è <i>p.</i>&rsquo;, non mi talenta;</li>
+<li> &lsquo;como fo tuo <i>p.</i>&rsquo;, come ti piacque.</li></ul></li>
+
+<li><i>piacenza</i>, piacere.</li>
+
+<li><i>piacire</i>, piacere.</li>
+
+<li><i>piana</i>, facile.</li>
+
+<li><i>piangea d&rsquo;uno figlio</i>, si lamentava d&rsquo;un figlio.</li>
+
+<li><i>piano</i>, &lsquo;de <i>p.</i>&rsquo;, in forma facile.</li>
+
+<li><i>piatanza</i>, pietá.</li>
+
+<li><i>piatuso</i>, pietoso.</li>
+
+<li><i>picciolello</i>, piccolino.</li>
+
+<li><i>pieco</i>, pecora;
+<ul><li> &lsquo;le <i>p.</i>&rsquo;, le pecore;</li>
+<li> &lsquo;de <i>p.</i> me voglio coprire&rsquo;, di lana.</li></ul></li>
+
+<li><i>piena</i>, affanno, dolore.</li>
+
+<li><i>pietanza</i>, pietá.</li>
+
+<li><i>pigliara</i> [<i>pigliára</i>], piglierebbe.</li>
+
+<li><i>pigliaría</i>, piglierei.</li>
+
+<li><i>piglio</i>, difficoltá;
+<ul><li> &lsquo;hanno fatto <i>p.</i>&rsquo;, han fatto presa.</li></ul></li>
+
+<li><i>pili</i>, peli.</li>
+
+<li><i>pilo</i>, pila.</li>
+
+<li><i>pina</i>, pena.</li>
+
+<li><i>pingi</i>, dipingi.</li>
+
+<li><i>pino</i>, <i>-a</i>, pieno, -a;
+<ul><li> &lsquo;en <i>p.</i>&rsquo;, pienamente.</li></ul></li>
+
+<li><i>piovuso</i>, piovoso.</li>
+
+<li><i>pisto</i>, pesto.</li>
+
+<li><i>piú</i>, maggiore;
+<ul><li> &lsquo;donzelli <i>piú</i> che tune&rsquo;, di piú alto lignaggio.</li></ul></li>
+
+<li><i>placare</i>, pagare.</li>
+
+<li><i>placenza</i>, piacere.</li>
+
+<li><i>plenura</i>, abbondanza.</li>
+
+<li><i>plorare</i>, piangere, lamentarsi: <i>ploro</i>, <i>plorasse</i>.</li>
+
+<li><i>po</i>, appo, in confronto di.</li>
+
+<li><i>po</i> (prep.), dietro, dopo, poi.</li>
+
+<li><i>po&rsquo;</i>, posso.</li>
+
+<li><i>podere</i>, la proprietá;
+<ul><li> &lsquo;al <i>p.</i> tuo t&rsquo;arsomeglia&rsquo;, non fare piú di quanto puoi.</li></ul></li>
+
+<li><i>pogna</i>, pugna.</li>
+
+<li><i>pognente</i>, pungente e pungenti.</li>
+
+<li><i>pogni</i>, poni.</li>
+
+<li><i>poi lei</i>, dietro a lei.</li>
+
+<li><i>polito</i>, <i>-a</i>, puro, gentile, avvenente.</li>
+
+<li><i>polzella</i>, ragazza.</li>
+
+<li><i>poma</i>, pomi.</li>
+
+<li><i>ponere</i>, porre: <i>poner</i>;
+<ul><li> <i>pono</i>, <i>pònote</i> [<i>ponote</i>], ti pongo;</li>
+<li> <i>pogni</i>, poni;</li>
+<li> <i>pona</i>, ponga e <i>ponam</i> (cong.), poniamo;</li>
+<li> <i>pone</i>, <i>pon</i> e <i>pun</i> (imperat.), poni.</li></ul></li>
+
+<li><i>ponga</i>, borsa.</li>
+
+<li><i>pongnente</i>, pungente, doloroso.</li>
+
+<li><i>pontato</i>, appuntato, notato.</li>
+
+<li><i>ponto</i>, punto, momento;
+<ul><li> avv., affatto.</li></ul></li>
+
+<li><i>porri</i>, potresti.</li>
+
+<li><i>portadura</i>, vanitá;
+<ul><li> &lsquo;fa&rsquo; <i>p.</i>&rsquo;, pavonéggiati.</li></ul></li>
+
+<li><i>portare</i>, sopportare;
+<ul><li> <i>portar</i>, <i>porto</i>;</li>
+<li> <i>portimo</i>, sopportiamo;</li>
+<li> <i>portata</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>portatura</i>, &lsquo;a rota facea <i>p.</i>&rsquo;, mi pavoneggiavo.</li>
+
+<li><i>porto</i>, &lsquo;lo <i>p.</i>&rsquo;, la sofferenza.</li>
+
+<li><i>pos&rsquo;</i>, io possa.</li>
+
+<li><i>posa</i>, riposo, refrigerio.</li>
+
+<li><i>posare</i>, riposare;
+<ul><li> &lsquo;l&rsquo;affetto <i>p.</i>&rsquo;, cessare dalle tribolazioni.</li></ul></li>
+
+<li><i>possedere</i>, &lsquo;lo <i>p.</i>&rsquo;, il possesso.</li>
+
+<li><i>possessore</i>, possesso.</li>
+
+<li><i>posta</i>, &lsquo;questa <i>p.</i>&rsquo;, questa volta;
+<ul><li> &lsquo;a tua <i>p.</i>&rsquo;, a tuo piacimento;</li>
+<li> &lsquo;fagli cordogliosa <i>p.</i>&rsquo; gli dá dolore.</li></ul></li>
+
+<li><i>posto</i> (avv.), colá.</li>
+
+<li><i>potagione</i>, il bere.</li>
+
+<li><i>potare</i>, bere.</li>
+
+<li><i>potere</i>: <i>pos&rsquo;</i>, <i>po</i>, posso;
+<ul><li> <i>pote</i>, <i>puote</i>, <i>potemo</i>, <i>potem</i>, <i>ponno</i>, <i>potere</i>;</li>
+<li> <i>possam</i> (cong.), possiamo;</li>
+<li> <i>porraio</i>, potrò;<span class="pagenum"><a name="Page_297" id="Page_297">[Pg 297]</a></span></li>
+<li> <i>porrò</i>, <i>porrai</i>, <i>porrá</i>, <i>porrán</i> [<i>porran</i>], <i>porría</i>, <i>poresti</i>, potresti;</li>
+<li> <i>porri</i>, potresti;</li>
+<li> <i>potera</i> [<i>potèra</i>], potrebbe;</li>
+<li> <i>porramo</i>, <i>porram</i>, potremmo.</li></ul></li>
+
+<li><i>poto</i>, bevanda.</li>
+
+<li><i>pozolente</i>, puzzolente.</li>
+
+<li><i>prebendato</i>, fornito di prebende: <i>gli prebendati</i>.</li>
+
+<li><i>precetta</i>, i precetti.</li>
+
+<li><i>precipitamento</i>, rovina.</li>
+
+<li><i>precipitanza</i>, precipizio.</li>
+
+<li><i>predata</i>, &lsquo;anima <i>pr.</i>&rsquo;, presa dal diavolo.</li>
+
+<li><i>predicata</i>, esortata.</li>
+
+<li><i>prefazio.</i> Il Tresatti spiega: &lsquo;è quel che nella messa si dice in voce
+dal sacerdote dopo l&rsquo;offertorio. Ma in questo luogo è posto invece della sentenza data dal papa contro
+di lui [Iacopone], di condennazione a perpetuo carcere; la quale credo gli fusse cantata per
+commissione papale in tuono di <i>Prefatio</i> coll&rsquo;<i>In saecula saeculorum. Amen</i>&rsquo;.</li>
+
+<li><i>pregarizio</i>, preghiera.</li>
+
+<li><i>preghimo</i>, preghiamo (imperat.).</li>
+
+<li><i>pregiune</i>, &lsquo;le <i>pr.</i>&rsquo;, le prigioni.</li>
+
+<li><i>preite</i>, prete.</li>
+
+<li><i>prelazione</i>, dignitá ecclesiastica.</li>
+
+<li><i>prelato</i>, prete.</li>
+
+<li><i>prelia</i>, battaglie.</li>
+
+<li><i>preliare</i>, combattere.</li>
+
+<li><i>prelio</i>, battaglia.</li>
+
+<li><i>prena</i>, gravida.</li>
+
+<li><i>prenno</i>, pregno.</li>
+
+<li><i>prenno</i>, prendono.</li>
+
+<li><i>prescione</i>, prigione.</li>
+
+<li><i>prese</i>, &lsquo;ionto a quelle <i>p.</i>&rsquo;, strette, difficoltá.</li>
+
+<li><i>presente</i>, &lsquo;far <i>pr.</i>&rsquo;, regalare;
+<ul><li> &lsquo;render <i>pr.</i>&rsquo;, offrire.</li></ul></li>
+
+<li><i>presente</i>, ora;
+<ul><li> &lsquo;en <i>pr.</i>&rsquo;, presentemente.</li></ul></li>
+
+<li><i>prestolo</i>, domando, sollecito.</li>
+
+<li><i>presumenza</i>, presunzione.</li>
+
+<li><i>preferire</i>, trascurare, trascorrere: <i>preferita</i>.</li>
+
+<li><i>primero</i>, <i>-a</i>, primo, -a.</li>
+
+<li><i>primitate</i>, prioritá.</li>
+
+<li><i>principato</i>, i principati, in senso teologico.</li>
+
+<li><i>principato</i>, prevalenza.</li>
+
+<li><i>privare</i>, separare: <i>privato</i>.</li>
+
+<li><i>privata</i>, latrina.</li>
+
+<li><i>pro</i>, per.</li>
+
+<li><i>procaccia</i>, &lsquo;non val <i>pr.</i>&rsquo;, è inutile affannarsi.</li>
+
+<li><i>procura tua ferita</i>, abbi cura della tua ferita.</li>
+
+<li><i>pro fare</i>, imparare, profittare.</li>
+
+<li><i>profetti</i>, vantaggi, di contro a <i>defetti</i>.</li>
+
+<li><i>proficere</i>, imparare, profittare.</li>
+
+<li><i>proferito</i>, offerto.</li>
+
+<li><i>proferuto</i>, offerto.</li>
+
+<li><i>profete</i>, profeti.</li>
+
+<li><i>profondo</i>, &lsquo;en <i>pr.</i>&rsquo;, in basso;
+<ul><li> &lsquo;giacea nel <i>pr.</i>&rsquo;, nell&rsquo;abbiezione;</li>
+<li> &lsquo;en un <i>pr.</i> stante&rsquo;, stando umiliato.</li></ul></li>
+
+<li><i>profunda</i>, profonda.</li>
+
+<li><i>promissione</i>, promessa.</li>
+
+<li><i>promitto</i>, prometto.</li>
+
+<li><i>pronta</i>, tempra.</li>
+
+<li><i>prova</i>, &lsquo;tanto è de dura <i>pr.</i>&rsquo;, è a tutta prova.</li>
+
+<li><i>provarite</i>, proverete.</li>
+
+<li><i>pugne</i>, &lsquo;ha le <i>p.</i>&rsquo;, sente il desiderio.</li>
+
+<li><i>pugni</i>, pungi.</li>
+
+<li><i>pulicato</i>, pulito, netto.</li>
+
+<li><i>pun</i> (imperativo), poni.</li>
+
+<li><i>punito</i>, punizione.</li>
+
+<li><i>puo&rsquo; la coda</i>, dietro la coda.</li>
+
+<li><i>puoco</i>, poco.</li>
+
+<li><i>puoi</i> (avv.), poi.</li>
+
+<li><i>puolo</i> [<i>puòlo</i>], lo puoi.</li>
+
+<li><i>puosa</i>, posa, riposo.</li>
+
+<li><i>puose</i> [<i>puòse</i>], si può.<span class="pagenum"><a name="Page_298" id="Page_298">[Pg 298]</a></span></li>
+
+<li><i>pur</i>, solamente;
+<ul><li> rafforzativo in alcune frasi, come: &lsquo;paiono <i>pur</i> sanguíe&rsquo;, ecc.</li></ul></li>
+
+<li><i>puse</i>, posi.</li>
+
+<li><i>puso</i>, posa, riposo.</li>
+
+<li><i>puteglioso</i>, puzzolente.</li>
+
+<li><i>putigliosa</i>, puzzolente.</li>
+
+<li><i>putire</i>, puzzare.</li>
+
+<li><i>putredissimo</i>, putridissimo.</li>
+
+<li><i>putulente</i>, puzzolente.</li>
+
+<li><i>puzulente</i>, puzzolente.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>qual</i>, il quale, la quale, qualunque;
+<ul><li> <i>glie qual</i>, coloro i quali, se pur non si debba dividere <i>gli equal</i>, gli uguali.</li></ul></li>
+
+<li><i>qual omo</i> e <i>qual om</i>, chiunque.</li>
+
+<li><i>qualunche</i>, chiunque, qualunque.</li>
+
+<li><i>quanto</i>, quantitá;
+<ul><li> &lsquo;&rsquo;l <i>q.</i>&rsquo;, la misura.</li></ul></li>
+
+<li><i>que</i>, che, che cosa, quello, -a, -i, -e;
+<ul><li> il quale, la quale, i quali, le quali.</li></ul></li>
+
+<li><i>quegno</i>, quale;
+<ul><li> <i>quegn&rsquo;</i>, <i>-a</i>, <i>-e</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>quella</i>, &lsquo;a <i>q.</i> son menato&rsquo;, son ridotto a tale.</li>
+
+<li><i>quesso</i>, cotesto.</li>
+
+<li><i>quietaio</i>, quiete.</li>
+
+<li><i>quegl</i>, quello, quelli;
+<ul><li> <i>quigli</i>, quelli.</li></ul></li>
+
+<li><i>quigno</i>, chi;
+<ul><li> <i>-a</i>, quale.</li></ul></li>
+
+<li><i>quiito</i>, quieto;
+<ul><li> sost., quiete.</li></ul></li>
+
+<li><i>quil</i>, quelli.</li>
+
+<li><i>quille</i> e <i>quilli</i>, quelli.</li>
+
+<li><i>quinto</i>, &lsquo;en <i>q.</i> è partito&rsquo;, è diviso in cinque parti.</li>
+
+<li><i>quisso</i>, cotesto.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>rabassi</i>, inchini.</li>
+
+<li><i>radicina</i>, piccola radice.</li>
+
+<li><i>ragenza</i>, ingentilisce.</li>
+
+<li><i>ragione</i>, giustizia;
+<ul><li> &lsquo;a <i>r.</i>&rsquo;, secondo giustizia;</li>
+<li> &lsquo;per <i>r.</i>&rsquo;, giustamente, ragionevolmente.</li></ul></li>
+
+<li><i>rama</i>, &lsquo;suoi <i>r.</i>&rsquo;, rami.</li>
+
+<li><i>rametello</i> e <i>rametel</i>, ramicello.</li>
+
+<li><i>ramina</i>, recipiente di rame.</li>
+
+<li><i>ramora</i>, rami.</li>
+
+<li><i>rampognoso</i>, &lsquo;sarò <i>r.</i>&rsquo;, rampognerò.</li>
+
+<li><i>rancura</i>, odio.</li>
+
+<li><i>ranscire</i>, raschiare.</li>
+
+<li><i>rape</i>, rapisce.</li>
+
+<li><i>rapicciato</i>, riacceso.</li>
+
+<li><i>raputo</i>, rapito.</li>
+
+<li><i>rascione</i> e <i>rascion</i>, ragione.</li>
+
+<li><i>rasmo</i>, prurito.</li>
+
+<li><i>rason</i>, ragione, causa.</li>
+
+<li><i>raspo</i>, malattia del cane.</li>
+
+<li><i>ratepidar</i>, intiepidire.</li>
+
+<li><i>razionata</i>, &lsquo;mente <i>r.</i>&rsquo;, ragionevole, capace di ragionare.</li>
+
+<li><i>reami</i>, riami.</li>
+
+<li><i>rebandito</i>, sparso, diffuso.</li>
+
+<li><i>recepe</i>, ricevere: <i>recepi</i>, <i>recepe</i>, <i>receputo</i>.</li>
+
+<li><i>recepetore</i>, chi riceve.</li>
+
+<li><i>recepire</i>, ricevere.</li>
+
+<li><i>recerca</i>, versa, trabocca.</li>
+
+<li><i>recessare</i>, allontanare: <i>recessando</i>.</li>
+
+<li><i>recezione</i>, ricevimento.</li>
+
+<li><i>recipiente</i>, ricevente.</li>
+
+<li><i>recolta</i>, premio.</li>
+
+<li><i>recomparata</i>, riscattata, redenta.</li>
+
+<li><i>recomperato</i>, riscattato.</li>
+
+<li><i>recoprire</i>, compensare, rimediare.</li>
+
+<li><i>recordamento</i>, &lsquo;siate [síate] <i>r.</i>&rsquo;, ricòrdati.</li>
+
+<li><i>recordanza</i>, &lsquo;fatta te fo <i>r.</i>&rsquo;, ti fu ricordato.</li>
+
+<li><i>recordòne</i>, ricordò.</li>
+
+<li><i>rede</i>, &lsquo;li suoi <i>r.</i>&rsquo;, eredi, figli.</li>
+
+<li><i>redetare</i>, ereditare.</li>
+
+<li><i>redetata</i>, ereditá.</li>
+
+<li><i>redetate</i>, &lsquo;lo &rsquo;nferno ha <i>r.</i>&rsquo;, ha in ereditá.</li>
+
+<li><i>redire</i>, ritornare: <i>redisti</i>.</li>
+
+<li><i>redutto</i>, ridotto;
+<ul><li> <i>-a</i>, <i>redutt&rsquo;</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>refrenato</i>, frenato.</li>
+
+<li><i>regnare</i> (transitivo), dominare, governare.</li>
+
+<li><i>regoglio</i>, orgoglio.<span class="pagenum"><a name="Page_299" id="Page_299">[Pg 299]</a></span></li>
+
+<li><i>regoma</i>, &lsquo;la <i>r.</i>&rsquo;, il reuma.</li>
+
+<li><i>Regoverci</i>. Il Tresatti spiega: &lsquo;nome finto da lui [Iacopone], propriissimo
+al caso di quel fossato, ove vorrebbe essere abbandonato: quasi rivo guercio, torto&rsquo;.</li>
+
+<li><i>regraziare</i>, ringraziare: <i>regraziato</i>, ricompensato.</li>
+
+<li><i>reguardosi</i>, sospettosi.</li>
+
+<li><i>reiunti</i>, ricongiunti.</li>
+
+<li><i>relevamento</i>, &lsquo;far <i>r.</i>&rsquo;, rilevarsi, alzarsi.</li>
+
+<li><i>relione</i> e <i>relión</i> [<i>relion</i>], religione.</li>
+
+<li><i>relioso</i>, <i>-i</i>, religioso.</li>
+
+<li><i>relustrata</i>, fatta chiara, lucente.</li>
+
+<li><i>remagni</i>, tu rimanga.</li>
+
+<li><i>remanía</i>, rimaneva.</li>
+
+<li><i>remeio</i>, rimedio.</li>
+
+<li><i>remortato</i>, affatto spento.</li>
+
+<li><i>rempire</i>, arricchire.</li>
+
+<li><i>remproperar</i>, rimproverare.</li>
+
+<li><i>remunerato</i>, remunerazione.</li>
+
+<li><i>remuta</i>, cambia.</li>
+
+<li><i>renchioso</i>, <i>-a</i>, rinchiuso.</li>
+
+<li><i>rencrescemento</i>, &lsquo;è <i>r.</i>&rsquo;, rincresce.</li>
+
+<li><i>rendeglse</i>, gli si rende.</li>
+
+<li><i>Renderenie</i>. Il Tresatti spiega: &lsquo;Le rondini con corrotto vocabolo
+sono chiamate a Todi dalla plebe <i>rendene</i>, dalla qual voce il poeta
+formò <i>Renderenie</i>, per cui vòlse intendere un paese lontano: cioè
+quello stesso ove circa il fine dell&rsquo;autunno le rondinelle tornano&rsquo;.</li>
+
+<li><i>renfranto</i>, &lsquo;canto <i>r.</i>&rsquo;, di contro a canto <i>ritto</i>, cioè fermo.</li>
+
+<li><i>rengioire</i>, rallegrare.</li>
+
+<li><i>renna</i>, renda.</li>
+
+<li><i>renno</i>, regno.</li>
+
+<li><i>renunzata</i>, ripudiata.</li>
+
+<li><i>reprisi</i>, ripresi.</li>
+
+<li><i>reprobata</i>, &lsquo;vizia <i>r.</i>&rsquo;, riprovati.</li>
+
+<li><i>reputamento</i>, addebito.</li>
+
+<li><i>repuzio</i>, riputazione.</li>
+
+<li><i>rebaldire</i>, rallegrare.</li>
+
+<li><i>resedisti</i>, sedesti nuovamente.</li>
+
+<li><i>resguardare</i>, contemplare: <i>resguarda</i>.</li>
+
+<li><i>resía</i>, eresia.</li>
+
+<li><i>respetto el</i>, riguardo al.</li>
+
+<li><i>respondente</i>, &lsquo;fosse <i>r.</i>&rsquo;, rispondesse.</li>
+
+<li><i>responna</i>, risposta.</li>
+
+<li><i>responno</i>, rispondo.</li>
+
+<li><i>responsione</i>, risposta.</li>
+
+<li><i>responsura</i>, &lsquo;fa <i>r.</i>&rsquo;, risponde.</li>
+
+<li><i>respusi</i>, risposi.</li>
+
+<li><i>restesse</i>, ristesse, si fermasse.</li>
+
+<li><i>resurressío</i>, risorse.</li>
+
+<li><i>retener</i>, trattenere.</li>
+
+<li><i>retenza</i>, resistenza o ritegno.</li>
+
+<li><i>retornimo</i> (imperat.), ritorniamo.</li>
+
+<li><i>retornòne</i>, ritornò.</li>
+
+<li><i>retrare</i>, ritrarre.</li>
+
+<li><i>retrusa</i>, rinchiusa, nascosta.</li>
+
+<li><i>retto</i>, diretto.</li>
+
+<li><i>revenesse</i>, rivenisse.</li>
+
+<li><i>reverire</i>, riferire.</li>
+
+<li><i>reversate</i>, rovesciate.</li>
+
+<li><i>revivesce</i>, rivive, risorge.</li>
+
+<li><i>revocare</i>, richiamare, distogliere.</li>
+
+<li><i>revontare</i>, vomitare: <i>revonta</i>.</li>
+
+<li><i>ria</i>, riferito a moneta, falsa.</li>
+
+<li><i>ricevissi</i>, ricevessi.</li>
+
+<li><i>ride</i>, &lsquo;il tuo <i>r.</i>&rsquo;, il tuo riso.</li>
+
+<li><i>rima</i>, ritmo, componimento rimato.</li>
+
+<li><i>rio</i> (sost.), colpa.</li>
+
+<li><i>risme</i>, rime.</li>
+
+<li><i>riso</i>, &lsquo;col tuo mostrar de <i>r.</i>&rsquo;, col tuo aspetto ridente.</li>
+
+<li><i>ristoro</i>, restituzione, rimborso.</li>
+
+<li><i>ritto</i>, <i>-a</i>, diretto, fermo, pronto, giusto: &lsquo;lato <i>r.</i>&rsquo;, il lato destro.</li>
+
+<li><i>robbata</i>, <i>-e</i>, rubata.</li>
+
+<li><i>robbatura</i>, &lsquo;messo t&rsquo;èi a <i>r.</i>&rsquo;, ti sei messo a rubare.</li>
+
+<li><i>roborato</i>, rinvigorito.</li>
+
+<li><i>rodetura</i>, corrosione.</li>
+
+<li><i>rogaria</i> [<i>rogaría</i>], roveto.<span class="pagenum"><a name="Page_300" id="Page_300">[Pg 300]</a></span></li>
+
+<li><i>rogo</i>, domando.</li>
+
+<li><i>ròina</i>, rogna.</li>
+
+<li><i>Roma</i>, &lsquo;en corte i <i>R.</i>&rsquo;, &lsquo;corte <i>R.</i>&rsquo;, corte di Roma.</li>
+
+<li><i>rompenno</i>, rompendo.</li>
+
+<li><i>romure</i>, rumore.</li>
+
+<li><i>rosci</i>, rossi, infiammati: <i>roscie gengíe</i>, prive di denti.</li>
+
+<li><i>rosecava</i>, roderebbe.</li>
+
+<li><i>rosta</i>, resistenza, impedimento.</li>
+
+<li><i>rota</i>, &lsquo;a <i>r.</i> facea portatura&rsquo;, mi pavoneggiavo.</li>
+
+<li><i>rubente</i>, rosseggiate.</li>
+
+<li><i>ruina</i>, &lsquo;puoi c&rsquo;abassa la <i>r.</i>&rsquo;. Il Tresatti spiega: &lsquo;l&rsquo;uscio della cateratta, ovvero quell&rsquo;ordegno che si abassa&rsquo;.</li>
+</ul>
+<ul>
+<li><i>saccarello</i>, piccolo sacco.</li>
+
+<li><i>sacci</i>, sappi.</li>
+
+<li><i>saccia</i>, sappia.</li>
+
+<li><i>saccio</i>, so.</li>
+
+<li><i>sacrificio</i>, la messa.</li>
+
+<li><i>sagetta</i>, saetta.</li>
+
+<li><i>sagettare</i>, saettare, scagliare: <i>sagetta</i>.</li>
+
+<li><i>sagitta</i>, <i>-e</i>, saetta.</li>
+
+<li><i>sagittare</i>, saettare: <i>sagitta</i>.</li>
+
+<li><i>saitta</i>, saetta.</li>
+
+<li><i>salamandrato</i>, &lsquo;cor <i>s.</i>&rsquo;, che vive nel fuoco come la salamandra.</li>
+
+<li><i>Salamone</i>, Salomone.</li>
+
+<li><i>salaro</i>, salario.</li>
+
+<li><i>salavoso</i>, sporco.</li>
+
+<li><i>saldo</i>, &lsquo;non so <i>s.</i>&rsquo;, non sono soddisfatto.</li>
+
+<li><i>salesti</i>, salisti.</li>
+
+<li><i>saleta</i>, &lsquo;piglia pian la tua <i>s.</i>&rsquo;, sali dolcemente.</li>
+
+<li><i>salimento</i>, salita.</li>
+
+<li><i>salire</i>, insudiciare.</li>
+
+<li><i>sallo</i>, &lsquo;cavalca <i>s.</i>&rsquo;, saldo, saldamente.</li>
+
+<li><i>salto</i>, assalto.</li>
+
+<li><i>salute</i>, salite;
+<ul><li> &lsquo;cresce sue <i>s.</i>&rsquo;, sale di piú;</li>
+<li> &lsquo;fare le <i>s.</i>&rsquo;, salire.</li></ul></li>
+
+<li><i>salute</i>, saluti.</li>
+
+<li><i>saluto</i>, &lsquo;celestial <i>s.</i>&rsquo;, salute celeste.</li>
+
+<li><i>saluto</i>, salito.</li>
+
+<li><i>salvaticata</i>, selvaggia.</li>
+
+<li><i>salvimo</i> (congiuntivo), salviamo.</li>
+
+<li><i>sane</i>, &lsquo;sí reo sapor me <i>s.</i>&rsquo;, ha sí cattivo sapore.</li>
+
+<li><i>sanguie</i> [<i>sanguíe</i>], sanguinose.</li>
+
+<li><i>sannati</i>, sganasciati.</li>
+
+<li><i>sano</i>, &lsquo;non gli è. <i>s.</i>&rsquo;, non gli giova.</li>
+
+<li><i>Santa Santoro</i>, Sancta Sanctorum.</li>
+
+<li><i>santade</i>, salute.</li>
+
+<li><i>santificòne</i>, santificò.</li>
+
+<li><i>santo</i>, chiesa.</li>
+
+<li><i>sapere</i>: <i>sapire</i>: <i>saccio</i> e <i>sacci</i>, <i>saccia</i>, <i>sapem</i>;
+<ul><li> <i>son</i>, sanno;</li>
+<li> <i>saperálo</i>, lo saprai;</li>
+<li> <i>saperasse</i>, si saprá;</li>
+<li> <i>saperimo</i>, sapremo;</li>
+<li> <i>sappi</i>, seppi;</li>
+<li> <i>sapper</i>, seppero.</li></ul></li>
+
+<li><i>sapienza</i>, &lsquo;fai gran <i>s.</i>&rsquo;, operi molto saggiamente.</li>
+
+<li><i>sapire</i>, sapere.</li>
+
+<li><i>sapuri</i>, sapori.</li>
+
+<li><i>Sardenna</i>, Sardegna.</li>
+
+<li><i>sarocchiosa</i>, catarrosa.</li>
+
+<li><i>Sassogna</i>, Sassonia.</li>
+
+<li><i>satesfamme</i>, soddisfami.</li>
+
+<li><i>satisfacenza</i>, soddisfazione.</li>
+
+<li><i>satisfare</i>, soddisfare.</li>
+
+<li><i>savorita</i>, saporita.</li>
+
+<li><i>savoro</i>, dolce, saporito.</li>
+
+<li><i>sbagutito</i>, sbigottito.</li>
+
+<li><i>sbandegione</i>, &lsquo;ha fatto <i>sb.</i>&rsquo;, è stato cacciato.</li>
+
+<li><i>sbandigione</i>, &lsquo;m&rsquo;on fatta <i>sb.</i>&rsquo;, mi hanno cacciato.</li>
+
+<li><i>sbarattata</i>, sbaragliata.</li>
+
+<li><i>scacco giocato</i>, scacco matto.</li>
+
+<li><i>scalone</i>, scala.</li>
+
+<li><i>scandalizata</i>, &lsquo;con Dio <i>sc.</i>&rsquo;, perduta dinanzi a Dio.</li>
+
+<li><i>scapolato</i>, liberato.<span class="pagenum"><a name="Page_301" id="Page_301">[Pg 301]</a></span></li>
+
+<li><i>scarporire</i>, strappare, sradicare.</li>
+
+<li><i>scelenguato</i>, &lsquo;parlaran <i>sc.</i>&rsquo;, balbetteranno.</li>
+
+<li><i>scelo</i>, lo sa.</li>
+
+<li><i>scere</i>, sapere.</li>
+
+<li><i>sceverita</i>, &lsquo;a la <i>sc.</i>&rsquo;, al momento della separazione, della morte.</li>
+
+<li><i>sceverute</i>, separate, divise.</li>
+
+<li><i>Schiavonia</i> [<i>Schiavonía</i>], Slavonia.</li>
+
+<li><i>schierne</i>, &lsquo;tiemmi a <i>sch.</i>&rsquo;, mi schernisci.</li>
+
+<li><i>schirmere</i>, schermire, difendere.</li>
+
+<li><i>schirmete</i>, difese, ripari.</li>
+
+<li><i>schirmire</i>, difendere.</li>
+
+<li><i>schirmite</i>, &lsquo;con le vostre <i>sch.</i>&rsquo;, male arti, civetterie.</li>
+
+<li><i>schirnimento</i>, scherno.</li>
+
+<li><i>schirnire</i>, schernire.</li>
+
+<li><i>scialbergare</i>, sgombrare.</li>
+
+<li><i>sciama</i>, odia.</li>
+
+<li><i>sciamore</i>, odio.</li>
+
+<li><i>sciarmato</i>, disarmato.</li>
+
+<li><i>sciliata</i>, slegata, separata.</li>
+
+<li><i>sciordenato</i>, <i>-i</i>, disordinato, smodato.</li>
+
+<li><i>scioverna</i>. Il Tressati spiega: &lsquo;Nelle
+nostre parti colui il quale va or a mangiare con uno or con un
+altro e cosí sparambia il suo, si dice sciovernarsi qua e lá&rsquo;.</li>
+
+<li><i>scire</i>, sapere.</li>
+
+<li><i>scito</i>, <i>-a</i>, uscito.</li>
+
+<li><i>sciucco</i>, &lsquo;pianto <i>sc.</i>&rsquo;, arido, senza lacrime.</li>
+
+<li><i>sciuna</i>, sola, sprovvista.</li>
+
+<li><i>scolta</i>, ascolta.</li>
+
+<li><i>scomunicato</i>, la scomunica.</li>
+
+<li><i>sconfitta</i>, fig., la morte.</li>
+
+<li><i>sconoscenza</i>, ingratitudine.</li>
+
+<li><i>sconta</i>, &lsquo;Dio lo peccato <i>sc.</i>&rsquo;, toglie dal conto, dal debito.</li>
+
+<li><i>scontra</i>, incontro, verso, contro.</li>
+
+<li><i>scontrafatto</i>, deformato.</li>
+
+<li><i>scontrare</i>, avvenire, accadere;
+<ul><li> <i>scontròne</i>, accadde;</li>
+<li> <i>scontrato</i>, <i>-i</i>, <i>scontrade</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>scontro</i>, &lsquo;mal <i>sc.</i>&rsquo;, cattivo incontro.</li>
+
+<li><i>sconza</i>, sconcia, guasta.</li>
+
+<li><i>scoperto</i>, &lsquo;a <i>sc.</i>&rsquo;, apertamente.</li>
+
+<li><i>scopresse</i>, scoprisse.</li>
+
+<li><i>scoprito</i>, scoperto.</li>
+
+<li><i>scorta</i>, compagnía;
+<ul><li> <i>-e</i>, ricompense.</li></ul></li>
+
+<li><i>scorte</i>, pronte, accorte.</li>
+
+<li><i>scorteggiante</i>, guida, conduttrice.</li>
+
+<li><i>scortico</i>, pomata per render morbida la pelle.</li>
+
+<li><i>scotegiante</i>, superba, orgogliosa.</li>
+
+<li><i>scottone</i>, scotto.</li>
+
+<li><i>scretta</i>, scritta;
+<ul><li> <i>-e.</i></li></ul></li>
+
+<li><i>Scrittura</i>, l&rsquo;Evangelo.</li>
+
+<li><i>scrofizo</i>, &lsquo;coio <i>scr.</i>&rsquo;, di scrofa.</li>
+
+<li><i>scrulla la danza</i>, scuoti le tue trecce, i tuoi ornamenti.</li>
+
+<li><i>scudato</i>, scudo;
+<ul><li> difeso dallo scudo.</li></ul></li>
+
+<li><i>scudone</i>, scudo.</li>
+
+<li><i>scura</i>, infelice, addolorata, peccaminosa.</li>
+
+<li><i>scurato</i>, oscurato;
+<ul><li> <i>-a</i>, infelice.</li></ul></li>
+
+<li><i>scusan</i>, &lsquo;se <i>sc.</i>&rsquo;, si rifiutano.</li>
+
+<li><i>scusanza</i>, scusa.</li>
+
+<li><i>scusate</i>, &lsquo;en tuoi <i>sc.</i>&rsquo;, per tua scusa.</li>
+
+<li><i>scuso</i>, rifiuto.</li>
+
+<li><i>scuto</i>, scudo.</li>
+
+<li><i>se&rsquo;</i>, siede.</li>
+
+<li><i>sea</i>, sua.</li>
+
+<li><i>secará</i>, segherá.</li>
+
+<li><i>secolo</i>, il mondo.</li>
+
+<li><i>seconno</i>, secondo.</li>
+
+<li><i>secrete</i>, &lsquo;l&rsquo;altissime <i>s.</i>&rsquo;, segreti.</li>
+
+<li><i>secriti</i>, segreti.</li>
+
+<li><i>securanza</i>, certezza.</li>
+
+<li><i>securato</i>, reso certo, sicuro.</li>
+
+<li><i>sedile</i>, sedia apostolica.</li>
+
+<li><i>segellata</i>, &lsquo;mate <i>s.</i>&rsquo;, vergine.</li>
+
+<li><i>segello</i>, sigillo.</li>
+
+<li><i>segna</i>, &lsquo;non fa <i>s.</i>&rsquo;, non dá segno, non si mostra.</li>
+
+<li><i>segno</i>, vessillo.<span class="pagenum"><a name="Page_302" id="Page_302">[Pg 302]</a></span></li>
+
+<li><i>sembiaglia</i>, mischia, combattimento.</li>
+
+<li><i>semblaglia</i>, &lsquo;fece gran <i>s.</i>&rsquo;, raccolse molta gente.</li>
+
+<li><i>semina</i>, semenza.</li>
+
+<li><i>sempremai</i>, vieppiú, sempre.</li>
+
+<li><i>senile</i>, il vecchio.</li>
+
+<li><i>sentenno</i>, sentendo.</li>
+
+<li><i>sentina</i>, bruttura.</li>
+
+<li><i>sentino</i>, sentina.</li>
+
+<li><i>sentitivi</i>, svegliatevi.</li>
+
+<li><i>sèntolo</i> [<i>sentolo</i>], lo sentono.</li>
+
+<li><i>sentore</i>, facoltá di sentire, sentimento;
+<ul><li> &lsquo;se ne fai piú <i>s.</i>&rsquo;, se ancora ne parlerai.</li></ul></li>
+
+<li><i>sequaci</i>, seguaci.</li>
+
+<li><i>sequire</i>, seguire: <i>sequir</i>;
+<ul><li> <i>sequisce</i>, segue;</li>
+<li> <i>sequente</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>seráne</i> [<i>serane</i>], sará.</li>
+
+<li><i>serba</i>, &lsquo;de me fatt&rsquo;ha <i>s.</i>&rsquo;, mi ha salvato.</li>
+
+<li><i>sere</i>, signore (vocativo).</li>
+
+<li><i>serina</i>, serena.</li>
+
+<li><i>sermone</i>, &lsquo;facendo suo <i>s.</i>&rsquo;, parlando il proprio linguaggio.</li>
+
+<li><i>serrá</i>, sará.</li>
+
+<li><i>serrata</i>, &lsquo;ròina <i>s.</i>&rsquo;, rogna fittissima.</li>
+
+<li><i>serrato</i>, &lsquo;far <i>s.</i>&rsquo;, serrare.</li>
+
+<li><i>serrime</i>, chiusura.</li>
+
+<li><i>servare</i>, conservare ed osservare: <i>servar</i>;
+<ul><li> <i>serva</i>, tien chiuso;</li>
+<li> <i>sèrvate</i>, consèrvati;</li>
+<li> <i>sèrvise</i>, si conservi;</li>
+<li> <i>servando</i>, <i>servandote</i>;</li>
+<li> <i>servata</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>servemento</i>, &lsquo;fece el <i>s.</i>&rsquo;, serví.</li>
+
+<li><i>servente</i>, &lsquo;li soi <i>s.</i>&rsquo;, i servi.</li>
+
+<li><i>servire</i>, &lsquo;lassai lo tuo <i>s.</i>&rsquo;, il tuo servizio;
+<ul><li> &lsquo;en tuo <i>s.</i>&rsquo;, per servirti.</li></ul></li>
+
+<li><i>servito</i>, &lsquo;al suo <i>s.</i>&rsquo;, servizio.</li>
+
+<li><i>servo</i>, schiavo.</li>
+
+<li><i>setta</i>, &lsquo;amara <i>s.</i>&rsquo;, dolorosa compagnia.</li>
+
+<li><i>sforzare</i>, far violenza: <i>sforza</i>;
+<ul><li> <i>sforzarolla</i>, la costringerò.</li></ul></li>
+
+<li><i>sguardamento</i>, &lsquo;faceagli <i>sg.</i>&rsquo;, la occhieggiavo.</li>
+
+<li><i>sguardare</i>, mirare, osservare: <i>sguarda</i>, <i>sguardano</i>, <i>sguardai</i>, <i>sguardando</i>.</li>
+
+<li><i>sguardata</i>, &lsquo;la mia <i>sg.</i>&rsquo;, il mio aspetto;
+<ul><li> <i>-e</i>, sguardi.</li></ul></li>
+
+<li><i>sguardato</i>, il contemplare, il mirare.</li>
+
+<li><i>sguardo</i>, &lsquo;per <i>sg.</i> de cruce&rsquo;, per rimirar la croce.</li>
+
+<li><i>side</i>, la sede.</li>
+
+<li><i>signorio</i> [<i>signorío</i>], &lsquo;hai <i>s.</i>&rsquo;, trionfi.</li>
+
+<li><i>silenzo</i>, silenzio.</li>
+
+<li><i>silere</i>, &lsquo;lo loro <i>s.</i>&rsquo;, il lor silenzio: <i>sile</i>, taci;
+<ul><li> <i>silete</i>, tacete.</li></ul></li>
+
+<li><i>siloismi</i>, sillogismi.</li>
+
+<li><i>simiglia</i>, &lsquo;en la <i>s.</i>&rsquo;, a somiglianza.</li>
+
+<li><i>simiglio</i>, &lsquo;lor <i>s.</i>&rsquo;, a loro somiglianza;
+<ul><li>&rsquo;senza <i>s.</i>&rsquo;, senza pari.</li></ul></li>
+
+<li><i>sinistro</i>, a sinistra.</li>
+
+<li><i>sio</i>, <i>-a</i>, suo, -a.</li>
+
+<li><i>sirágione</i>, ne saró.</li>
+
+<li><i>siron da star</i>, dovranno stare.</li>
+
+<li><i>site</i>, siete.</li>
+
+<li><i>sitire</i>, &rsquo;tant&rsquo;è &rsquo;l <i>s.</i> de tua desianza&rsquo;, tanto forte è il tuo desiderio;
+<ul><li> <i>sitito</i>, desiderato.</li></ul></li>
+
+<li><i>smaglia</i>, vien meno.</li>
+
+<li><i>smarruta</i>, smarrita.</li>
+
+<li><i>smesuranza</i>, grandezza, immensitá, sproporzione.</li>
+
+<li><i>smesurato</i>, &lsquo;parlando <i>sm.</i>&rsquo;, oltre la capacitá dell&rsquo;umano intelletto.</li>
+
+<li><i>so</i>, suo.</li>
+
+<li><i>so</i>, sotto.</li>
+
+<li><i>soblima</i>, sublime.</li>
+
+<li><i>sofferente</i>, &lsquo;esser <i>s.</i>&rsquo;, sopportare.</li>
+
+<li><i>sofferenza</i>, indugio.</li>
+
+<li><i>sofferire</i>, sopportare, permettere: <i>sofferiría</i>, <i>sofferito</i>.</li>
+
+<li><i>sofficiente</i>, sufficientemente.</li>
+
+<li><i>sofficiente</i>, &lsquo;esser <i>s.</i>&rsquo;, sopportare.</li>
+
+<li><i>soffrire</i>, indugiare.<span class="pagenum"><a name="Page_303" id="Page_303">[Pg 303]</a></span></li>
+
+<li><i>sofisticato vero</i>, veritá apparente.</li>
+
+<li><i>sogiorno</i>, fasti, lusso;
+<ul><li> &lsquo;far <i>s.</i>&rsquo;, divertirsi.</li></ul></li>
+
+<li><i>soi</i>, suoi;
+<ul><li> &lsquo;le <i>soi</i> mano&rsquo; le sue mani.</li></ul></li>
+
+<li><i>solfenal</i>, odore di zolfo.</li>
+
+<li><i>sòlia</i> [<i>solia</i>], trono, sede celeste;
+<ul><li> &lsquo;attento stai a mia <i>s.</i>&rsquo;, mi attendi al varco.</li></ul></li>
+
+<li><i>solidato</i>, solido;
+<ul><li> &lsquo;acque <i>solidate</i>&rsquo;, ghiacciate.</li></ul></li>
+
+<li><i>sollazzare</i>, &lsquo;il <i>s.</i>&rsquo;, il divertimento, il piacere.</li>
+
+<li><i>sollicito</i>, sollecito.</li>
+
+<li><i>solva</i>, paghi.</li>
+
+<li><i>soma</i>, premio (iron.).</li>
+
+<li><i>somergitura</i>, &lsquo;farò <i>s.</i>&rsquo;, mi sommergerò.</li>
+
+<li><i>sommergetura</i>, &lsquo;faccia <i>s.</i>&rsquo;, si sommerga.</li>
+
+<li><i>sommettiriti</i>, sottometterete.</li>
+
+<li><i>somnia</i>, sogni.</li>
+
+<li><i>somniare</i>, sognare.</li>
+
+<li><i>somo</i>, peso.</li>
+
+<li><i>son</i>, sanno.</li>
+
+<li><i>sonagliando</i>, mandando suono di catene.</li>
+
+<li><i>sonarim</i>, suoneremo.</li>
+
+<li><i>sonno</i>, &lsquo;a <i>s.</i>&rsquo;, spensieratamente.</li>
+
+<li><i>sonòcchiate</i> [<i>sonocchiate</i>], svégliati.</li>
+
+<li><i>sònora</i> [<i>sonora</i>], suoni.</li>
+
+<li><i>soperba</i>, superba.</li>
+
+<li><i>soperchianza</i>, il superfluo;
+<ul><li> prepotenza.</li></ul></li>
+
+<li><i>soprano</i>, sovrano.</li>
+
+<li><i>sopre</i>, sopra.</li>
+
+<li><i>sorte</i>, &lsquo;pete la sua <i>s.</i>&rsquo;, quel che le spetta;
+<ul><li> &lsquo;aver <i>s.</i>&rsquo;, diritto;</li>
+<li> &lsquo;paghi la <i>s.</i>&rsquo;, quello che deve;</li>
+<li> schiatta, progenie.</li></ul></li>
+
+<li><i>sospetta</i>, &lsquo;ha <i>s.</i>&rsquo;, ha in sospetto.</li>
+
+<li><i>sospezion</i>, sospetto.</li>
+
+<li><i>sospicasi</i>, sospetta.</li>
+
+<li><i>sostenetti</i>, sostenni, sopportai.</li>
+
+<li><i>sostenía</i>, sosteneva.</li>
+
+<li><i>soterrata</i>, &lsquo;nel fuoco <i>s.</i>&rsquo;, gettata nel fuoco.</li>
+
+<li><i>sotilmente</i>, giudiziosamente.</li>
+
+<li><i>sotta</i>, sotto.</li>
+
+<li><i>sottano</i>, soggetto, inferiore.</li>
+
+<li><i>sottratto</i>, derubato;
+<ul><li> &lsquo;fa &rsquo;l <i>s.</i>&rsquo;, &lsquo;fa li <i>sottratti</i>&rsquo;, ruba.</li></ul></li>
+
+<li><i>sottrare</i>, sottrarre, sapere: <i>sottra&rsquo;</i>, sottrae.</li>
+
+<li><i>sovenesse</i>, sovvenisse.</li>
+
+<li><i>sozare</i>, insozzare: <i>sozata</i>.</li>
+
+<li><i>sozore</i>, sozzura.</li>
+
+<li><i>spalare</i>, manifestare, palesare: <i>spalato</i>.</li>
+
+<li><i>spaliando</i>, sparpagliando, spargendo all&rsquo;aria.</li>
+
+<li><i>spanne</i>, &lsquo;tutto sto monno <i>sp.</i>&rsquo;, invade.</li>
+
+<li><i>sparita</i>, divisa, abbandonata.</li>
+
+<li><i>sparte</i>, divide, allontana.</li>
+
+<li><i>sparvire</i>, sparviere.</li>
+
+<li><i>spavalde</i>, riferito alle mosche.</li>
+
+<li><i>spechiato</i>, immagine.</li>
+
+<li><i>spelagato</i>, &lsquo;amore <i>sp.</i>&rsquo;, infinito, smisurato.</li>
+
+<li><i>spenne</i>, spende.</li>
+
+<li><i>spensare</i>, dispensare.</li>
+
+<li><i>speregiare</i>, raggiare: <i>speregia</i>.</li>
+
+<li><i>sperfonna</i>, &lsquo;se <i>sp.</i>&rsquo;, sprofonda, rovina.</li>
+
+<li><i>spermento</i>, esperimento.</li>
+
+<li><i>spettato</i>, aspettato.</li>
+
+<li><i>speziale</i>, speciale.</li>
+
+<li><i>spezie</i>, forma.</li>
+
+<li><i>spiacemento</i>, &lsquo;è <i>sp.</i>&rsquo;, dispiace.</li>
+
+<li><i>spicciatura</i>, pettinatura.</li>
+
+<li><i>spiegato</i>, spiegato.</li>
+
+<li><i>spinato</i>, coronato di spine.</li>
+
+<li><i>spineta</i>, luogo irto di spine.</li>
+
+<li><i>spinosa</i>, riccio.</li>
+
+<li><i>spiritale</i> e <i>spirital</i>, spirituale.</li>
+
+<li><i>splacente</i>, sgradito.</li>
+
+<li><i>splaceza</i>, disgusto.</li>
+
+<li><i>splanare</i>, spiegare, dimostrare.</li>
+
+<li><i>splendiante</i>, splendente.</li>
+
+<li><i>splendimento</i>, splendore.<span class="pagenum"><a name="Page_304" id="Page_304">[Pg 304]</a></span></li>
+
+<li><i>splicar</i>, spiegare: <i>splico</i>.</li>
+
+<li><i>splumato</i>, fatto di piume.</li>
+
+<li><i>spogliamento</i>, &lsquo;è <i>sp.</i>&rsquo;, spoglia.</li>
+
+<li><i>spogliao</i>, spogliò, privò.</li>
+
+<li><i>spogliature</i>, spogliamenti, privazioni.</li>
+
+<li><i>sponsare</i>, sposare: <i>sponsata</i>.</li>
+
+<li><i>sponso</i>, sposo.</li>
+
+<li><i>sprecatura</i>, lo spreco.</li>
+
+<li><i>sprobrato</i>, disprezzato, discacciato.</li>
+
+<li><i>spurione</i>, bastardo.</li>
+
+<li><i>squinantia</i> [<i>squinantía</i>], angina.</li>
+
+<li><i>stabeleza</i>, stabilitá.</li>
+
+<li><i>stabilezza</i>, stabilitá.</li>
+
+<li><i>stacione</i>, abitazione;
+<ul><li> fig., l&rsquo;animo, il cuore.</li></ul></li>
+
+<li><i>staendo</i>, stando, rimanendo.</li>
+
+<li><i>staesse</i>, stesse.</li>
+
+<li><i>stagione</i>, tempo: &lsquo;a la <i>st.</i>&rsquo;, talvolta;
+<ul><li> &lsquo;a <i>st.</i>&rsquo;, per sempre;</li>
+<li> &lsquo;en onne <i>st.</i>&rsquo;, &lsquo;ad ogne <i>st.</i>&rsquo;, &lsquo;onne <i>st.</i>&rsquo;, sempre;</li>
+<li> &lsquo;per <i>st.</i>&rsquo;, per qualche tempo.</li></ul></li>
+
+<li><i>staía</i>, stava.</li>
+
+<li><i>stainati</i>, fermi, fissi.</li>
+
+<li><i>stampiando</i>, urtando, spingendo.</li>
+
+<li><i>stando</i>, &lsquo;&rsquo;l tuo <i>st.</i>&rsquo;, il tuo posto.</li>
+
+<li><i>stane</i>, tu stai;
+<ul><li> sta.</li></ul></li>
+
+<li><i>stanno</i>, stando.</li>
+
+<li><i>stare</i>, rimanere: <i>stando</i>, restando;
+<ul><li> &lsquo;lo <i>st.</i>&rsquo;, la condizione;</li>
+<li> <i>stane</i>, stai e sta;</li>
+<li> <i>ston</i> e <i>sto</i>, stanno;</li>
+<li> <i>staía</i>, stava;</li>
+<li> <i>stetti</i>, <i>stai</i>, <i>staisti</i>, stessi;</li>
+<li> <i>stava</i>, <i>gioce</i> e <i>staraio</i>, starò;</li>
+<li> <i>staesse</i> e <i>stesse</i>, stessi, <i>starían</i>;</li>
+<li> <i>stia</i> (imp.), sta&rsquo;;</li>
+<li> <i>staendo</i> e <i>stando</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>stascione</i>, &lsquo;se non prendi la <i>st.</i>&rsquo;, se non cogli l&rsquo;occasione.</li>
+
+<li><i>stata</i>, &lsquo;mia <i>st.</i>&rsquo;, la mia vita.</li>
+
+<li><i>statera</i>, giustizia.</li>
+
+<li><i>statura</i>, &lsquo;scarsamente la <i>st.</i>&rsquo;, relativamente alla persona.</li>
+
+<li><i>stazone</i>, dimora, prigione;
+<ul><li> meta, destino.</li></ul></li>
+
+<li><i>stemperòne</i>, intenerí, liquefece.</li>
+
+<li><i>stenguto</i>, spento.</li>
+
+<li><i>stermenare</i>, abbreviare.</li>
+
+<li><i>stermenata</i>, &lsquo;puza <i>st.</i>&rsquo;, fortissima, insopportabile.</li>
+
+<li><i>stile</i>, costume.</li>
+
+<li><i>stímate</i> [<i>stimate</i>], stigmate.</li>
+
+<li><i>stingni</i>, estingui.</li>
+
+<li><i>sto</i>, <i>-a</i>, <i>-i</i>, <i>-e</i>, cotesto, ecc.</li>
+
+<li><i>stomacone</i>, stomaco.</li>
+
+<li><i>stromento</i>, strumento.</li>
+
+<li><i>storto me so en ipocrisia</i>, mi son fatto ipocrita;
+<ul><li> &lsquo;l&rsquo;alma <i>storta</i>&rsquo;, peccatrice.</li></ul></li>
+
+<li><i>straniato</i>, fatto estraneo.</li>
+
+<li><i>stravando</i>, strapazzando.</li>
+
+<li><i>stregnéme</i>, mi costringevano.</li>
+
+<li><i>strenga</i>, stringa.</li>
+
+<li><i>stretto</i>, misero, infelice;
+<ul><li> <i>-a</i>, crudele;</li>
+<li> &lsquo;mette a la <i>stretta</i>&rsquo;, opprime.</li></ul></li>
+
+<li><i>strettura</i>, difficoltá, tormento.</li>
+
+<li><i>stromento</i>, &lsquo;fai te de me <i>str.</i>&rsquo;, fate un contratto per riscattarmi;
+<ul><li> &lsquo;non era tenuto per <i>str.</i>&rsquo;, per contratto.</li></ul></li>
+
+<li><i>strovele</i>, turpe, vergognoso.</li>
+
+<li><i>strutto</i>, <i>-a</i>, distrutto.</li>
+
+<li><i>studiante</i>, studente.</li>
+
+<li><i>stupefisi</i>, rimasi stupefatto.</li>
+
+<li><i>sturciata</i>, storpia.</li>
+
+<li><i>sturno</i>, schiera.</li>
+
+<li><i>stuta</i>, spegne, uccide.</li>
+
+<li><i>su</i>, suo.</li>
+
+<li><i>suavetoso</i>, soave.</li>
+
+<li><i>sublimato</i>, sublime.</li>
+
+<li><i>sublimo</i>, sublime.</li>
+
+<li><i>subvenuto</i>, aiutato.</li>
+
+<li><i>succurga</i>, soccorra.</li>
+
+<li><i>succurre</i>, soccorri.</li>
+
+<li><i>succurri</i>, soccorri.</li>
+
+<li><i>succurrite</i>, soccorrete.</li>
+
+<li><i>suddito</i>, di contro a <i>prelato</i>.</li>
+
+<li><i>sufficiente</i>, &lsquo;lo piú <i>s.</i>&rsquo;, il piú idoneo.</li>
+
+<li><i>sufficienza</i>, &lsquo;non li par <i>s.</i>&rsquo;, non gli pare abbastanza;
+<ul><li> &lsquo;non farien <i>s.</i>&rsquo;, non basterebbero.<span class="pagenum"><a name="Page_305" id="Page_305">[Pg 305]</a></span></li></ul></li>
+
+<li><i>suiace</i>, soggiace.</li>
+
+<li><i>suiacemento</i>, soggezione.</li>
+
+<li><i>sumante</i>, &lsquo;fosse <i>s.</i>&rsquo;, prendesse.</li>
+
+<li><i>sune</i>, su.</li>
+
+<li><i>suo maggiore</i>, maggiore di lui.</li>
+
+<li><i>superbietate</i>, superbia.</li>
+
+<li><i>surgere</i>, sorgere: <i>surgo</i>, <i>surge</i>, <i>surga</i>.</li>
+
+<li><i>Suria</i> [<i>Suría</i>], Siria.</li>
+
+<li><i>sutigliamento</i>, intelligenza.</li>
+
+<li><i>sutiglianza</i>, &lsquo;a <i>s.</i>&rsquo;, con astuzia.</li>
+
+<li><i>sutiglieza</i>, intelligenza.</li>
+
+<li><i>sutilissima</i>, astutissima.</li>
+
+<li><i>suto</i>, stato.</li>
+
+<li><i>suvarate</i>, pianelle di sughero.</li>
+
+<li><i>svalianza</i>, varietá, differenza.</li>
+
+<li><i>sveghi</i>, svegli.</li>
+
+<li><i>sviamento</i>, traviamento.</li>
+
+<li><i>svincigliando</i>, frustando col vinciglio.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>tacire</i>, tacere.</li>
+
+<li><i>talento</i>, &lsquo;essere in <i>t.</i>&rsquo;, piacere.</li>
+
+<li><i>tanto</i>, &lsquo;en <i>t.</i> levata&rsquo;, cosí in alto;
+<ul><li> col superl.: &lsquo;persona <i>t.</i> altissima&rsquo;.</li></ul></li>
+
+<li><i>taoliere</i>, banco, tavola da giuoco.</li>
+
+<li><i>targia</i>, scudo.</li>
+
+<li><i>targa</i>, targa, scudo.</li>
+
+<li><i>tasca</i>, borsa, bisaccia.</li>
+
+<li><i>taschetto</i>, borsa.</li>
+
+<li><i>tazo</i>, taccio.</li>
+
+<li><i>tege</i>, copre, nasconde.</li>
+
+<li><i>temenza</i>, timore.</li>
+
+<li><i>temperamento</i>, &lsquo;en <i>t.</i>&rsquo;, temperati, austeri.</li>
+
+<li><i>tempestanza</i>, tempesta.</li>
+
+<li><i>tempestate</i>, difficoltá;
+<ul><li> disgrazie, avversitá.</li></ul></li>
+
+<li><i>tempestato</i>, combattuto, osteggiato;
+<ul><li> tempesta.</li></ul></li>
+
+<li><i>tempo</i>, &lsquo;non è per <i>t.</i>&rsquo;, non è opportuno;
+<ul><li> &lsquo;onne <i>t.</i>&rsquo;, sempre, continuamente;</li>
+<li> &lsquo;longo <i>t.</i> passato&rsquo;, da lungo tempo.</li></ul></li>
+
+<li><i>temporal</i>, &lsquo;per <i>t.</i>&rsquo;, per caso, qualche volta.</li>
+
+<li><i>tene</i>, te.</li>
+
+<li><i>tenebría</i>, tenebra profonda.</li>
+
+<li><i>tenebroso</i>, &lsquo;onne <i>t.</i>&rsquo;, ogni tenebra.</li>
+
+<li><i>tenere</i>, pregiare: <i>tenerte</i>, <i>tengam</i>, teniamo.</li>
+
+<li><i>tenire</i>, tenere.</li>
+
+<li><i>tenore</i>, aiuto, sostegno, carattere.</li>
+
+<li><i>tentato</i>, tentazione.</li>
+
+<li><i>tento</i>, <i>-a</i>, tinto.</li>
+
+<li><i>tentòne</i>, tentò.</li>
+
+<li><i>Teotonicoro</i>, &lsquo;renno <i>T.</i>&rsquo;, regno di Germania.</li>
+
+<li><i>tepedeza</i>, freddezza di affetto.</li>
+
+<li><i>terrafinato</i>, confinato.</li>
+
+<li><i>terráti</i>, ti asterrai.</li>
+
+<li><i>terribilita</i>, spaventata.</li>
+
+<li><i>terza</i>, sost., ora.</li>
+
+<li><i>tesaro</i>, tesoro.</li>
+
+<li><i>tesaurizi el tuo mercato</i>, guadagni lautamente.</li>
+
+<li><i>testificanza</i>, testimonianza.</li>
+
+<li><i>testo</i>, <i>-a</i>, cotesto.</li>
+
+<li><i>tia</i>, &lsquo;da <i>t.</i>&rsquo;, da te.</li>
+
+<li><i>tieco</i>, teco.</li>
+
+<li><i>tio</i>, tuo.</li>
+
+<li><i>tiròne</i>, tirò.</li>
+
+<li><i>toccamento</i>, tatto;
+<ul><li>&rsquo;fatto n&rsquo;ho <i>t.</i>&rsquo;, ne ho parlato.</li></ul></li>
+
+<li><i>toccar</i>, bussare.</li>
+
+<li><i>toi</i>, tuoi.</li>
+
+<li><i>tollere</i> e <i>toller</i>, togliere: <i>tollo</i>, <i>tolle</i>, <i>tol</i>, <i>tolleme</i>, <i>tolli</i>, <i>tollime</i>, <i>tolléte</i> [<i>tollete</i>], <i>tollíte</i> [<i>tollite</i>];
+<ul><li> <i>tolla</i>;</li>
+<li> <i>tollevi</i>;</li>
+<li> <i>tollerá</i>;</li>
+<li> <i>tollería</i>;</li>
+<li> <i>tolesse</i>;</li>
+<li> <i>tollesse</i>;</li>
+<li> <i>torrotte</i>;</li>
+<li> <i>torrai</i>;</li>
+<li> <i>tollendo</i>;</li>
+<li> <i>tollendome</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>tomento</i>, pomata.</li>
+
+<li><i>tomo</i>, caduta.</li>
+
+<li><i>tormentare</i>, soffrire: <i>tormentando</i>.</li>
+
+<li><i>tornare</i>, volgere: <i>torna</i>, tornano;
+<ul><li> <i>tornata</i>, vòlta, trasformata.</li></ul></li>
+
+<li><i>torte</i>, ingiuste.<span class="pagenum"><a name="Page_306" id="Page_306">[Pg 306]</a></span></li>
+
+<li><i>torto</i>, &lsquo;a <i>t.</i>&rsquo;, crudelmente.</li>
+
+<li><i>toserate</i>, tosate.</li>
+
+<li><i>tossa</i>, tosse.</li>
+
+<li><i>totto</i>, tutto.</li>
+
+<li><i>traccia</i>, cammino.</li>
+
+<li><i>trademento</i>, &lsquo;so en <i>tr.</i>&rsquo;, tradiscono.</li>
+
+<li><i>traduto</i>, tradito.</li>
+
+<li><i>tragesse</i>, traesse.</li>
+
+<li><i>tragiatto</i>, passaggio (?).</li>
+
+<li><i>tragisti</i>, traesti.</li>
+
+<li><i>traenno</i>, &lsquo;te ce mena <i>tr.</i>&rsquo;, per forza.</li>
+
+<li><i>tralipare</i>, cadere o gettar giú dalla riva: <i>tralipato</i>, <i>-a</i>, rovesciato.</li>
+
+<li><i>trangoscio</i>, mi angoscio.</li>
+
+<li><i>trano</i>, discordia, lotta.</li>
+
+<li><i>tranquillata</i>, fatta tranquilla.</li>
+
+<li><i>transire</i>, passare: <i>transito</i> [<i>transíto</i>].</li>
+
+<li><i>translato</i>, trasportato.</li>
+
+<li><i>trapperia</i> [<i>trappería</i>] (?).</li>
+
+<li><i>trare</i>, trarre, salvare, riscattare: <i>tra&rsquo;</i>, trae;
+<ul><li> <i>traine</i> [<i>tráine</i>], ne trae;</li>
+<li> <i>tragi</i>, tragga;</li>
+<li> <i>traga</i>, traggano;</li>
+<li> <i>tragesse</i>, traesse;</li>
+<li> <i>tragisti</i>, traesti;</li>
+<li> <i>trarai</i>, trarrai;</li>
+<li> <i>traenno</i>, traendo.</li></ul></li>
+
+<li><i>trasfisso</i>, trasformato.</li>
+
+<li><i>trasformanza</i>, trasformazione.</li>
+
+<li><i>trasse</i>, &lsquo;le pene che <i>tr.</i>&rsquo;, che sopportò.</li>
+
+<li><i>trasversío</i>, confusione.</li>
+
+<li><i>trattabilitate</i>, possibilitá di trattare.</li>
+
+<li><i>trattato</i>, componimento poetico;
+<ul><li> &lsquo;te dái en suo <i>tr.</i>&rsquo;, in sua balía;</li>
+<li> &lsquo;facce mali <i>trattate&rsquo;</i>, commetta male azioni.</li></ul></li>
+
+<li><i>tratto</i>, mossa, gesto, atto, mala azione, astuzia: &lsquo;dièglie &rsquo;l <i>tr.</i>&rsquo;, lo assalí;
+<ul><li> &lsquo;faccio &rsquo;l <i>tr.</i>&rsquo;, sono agli estremi.</li></ul></li>
+
+<li><i>trattura</i>, estirpamento.</li>
+
+<li><i>travaglia</i>, dolore, molestia;
+<ul><li> &lsquo;metter <i>tr.</i>&rsquo;, tormentare: <i>travaglie</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>travagliare</i>, soffrire.</li>
+
+<li><i>travalli</i>, travagli.</li>
+
+<li><i>travone</i>, trave.</li>
+
+<li><i>tredece</i>, tredici.</li>
+
+<li><i>tremore</i>, tremito, paura.</li>
+
+<li><i>trez&rsquo;</i>, trecce.</li>
+
+<li><i>tribulanza</i>, dolore, pena.</li>
+
+<li><i>tristanza</i>, tristezza.</li>
+
+<li><i>tristare</i>, soffrire.</li>
+
+<li><i>tristore</i> e <i>tristor</i>, tristezza, dolore.</li>
+
+<li><i>trombare</i>, suonare la tromba.</li>
+
+<li><i>troni</i>, tuoni.</li>
+
+<li><i>trovárese</i>, si troverebbe.</li>
+
+<li><i>trovòne</i>, trovò.</li>
+
+<li><i>ttutore</i>, &lsquo;a <i>tt.</i>&rsquo;, sempre.</li>
+
+<li><i>tuo</i>, &lsquo;lo <i>t.</i> servire&rsquo;, il servirti;
+<ul><li> &lsquo;en <i>t.</i> servire&rsquo;, per servirti;</li>
+<li> &lsquo;lo <i>t.</i> affidato&rsquo;, chi si è affidato a te;</li>
+<li> &lsquo;<i>t.</i> miglior&rsquo;, miglior di te.</li></ul></li>
+
+<li><i>turbanza</i>, turbamento.</li>
+
+<li><i>turbara</i> [<i>turbára</i>], turberei.</li>
+
+<li><i>tusto</i>, duro, resistente.</li>
+
+<li><i>tutt&rsquo;ore</i>, &lsquo;a <i>t.</i>&rsquo;, sempre.</li>
+
+<li><i>tutture</i>, &lsquo;a <i>t.</i>&rsquo;, sempre.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>ubidenza</i>, ubbidienza.</li>
+
+<li><i>uccidesse</i>, ucciderebbe.</li>
+
+<li><i>udimenti</i>, l&rsquo;ascoltare.</li>
+
+<li><i>umbratura</i>, &lsquo;fará <i>u.</i>&rsquo;, celerá.</li>
+
+<li><i>umiliata</i>, umiltá.</li>
+
+<li><i>unitato</i>, unione.</li>
+
+<li><i>unqua</i>, non mai: <i>unqua mai</i>, non mai;
+<ul><li> <i>lá unqua</i>, dovunque.</li></ul></li>
+
+<li><i>unquanco</i>, non ancora mai.</li>
+
+<li><i>unque</i>, &lsquo;lá <i>u.</i>&rsquo;, dovunque.</li>
+
+<li><i>ura</i>, occasione, modo;
+<ul><li> &lsquo;a nul&rsquo; <i>u.</i>&rsquo;, non mai;</li>
+<li> &lsquo;ad <i>u.</i> ad <i>u.</i>&rsquo;, sempre.</li></ul></li>
+
+<li><i>usagio</i>, &lsquo;per <i>u.</i>&rsquo;, abitualmente.</li>
+
+<li><i>usamento</i>, pratica, famigliaritá.</li>
+
+<li><i>usanza</i>, &lsquo;non era en <i>u.</i>&rsquo;, non si usava;
+<ul><li> &lsquo;per <i>u.</i>&rsquo;, abitualmente.</li></ul></li>
+
+<li><i>usare</i>, operare.</li>
+
+<li><i>uscire</i>, spirare, morire;
+<ul><li> &lsquo;venni a l&rsquo;<i>u.</i>&rsquo;, nacqui.</li></ul></li>
+
+<li><i>uso</i>, &lsquo;per <i>u.</i>&rsquo;, abitualmente;
+<ul><li> &lsquo;me so <i>u.</i>&rsquo;, mi sono abituato.</li></ul></li>
+
+<li><i>usura</i>, &lsquo;tollea l&rsquo;<i>u.</i>&rsquo;, esercitava l&rsquo;usura.</li>
+
+<li><i>utri</i>, otri.<span class="pagenum"><a name="Page_307" id="Page_307">[Pg 307]</a></span></li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>vacare</i>, &lsquo;a Dio <i>v.</i>&rsquo;, attendere a Dio.</li>
+
+<li><i>vaccio</i>, presto.</li>
+
+<li><i>valde</i>, &lsquo;mordendone <i>v.</i>&rsquo;, fortemente.</li>
+
+<li><i>valenza</i>, valore.</li>
+
+<li><i>valimento</i>, valore.</li>
+
+<li><i>valore</i>, &lsquo;il molto <i>v.</i>&rsquo;, una ricca ereditá.</li>
+
+<li><i>valura</i>, valore.</li>
+
+<li><i>valuta</i>, valore;
+<ul><li> <i>valute</i>, &lsquo;a tutte mie <i>v.</i>&rsquo;, con ogni mia possa.</li></ul></li>
+
+<li><i>Vangelista</i>, Evangelista.</li>
+
+<li><i>vanura</i>, vanitá.</li>
+
+<li><i>vanuri</i>, vanitá.</li>
+
+<li><i>vasallaggio</i>, vassallaggio.</li>
+
+<li><i>vascello</i>, vasetto.</li>
+
+<li><i>vasecce</i> [<i>vássece</i>], ci si va.</li>
+
+<li><i>vaseglie</i>, vasetti di medicinali.</li>
+
+<li><i>vedemento</i>, vista.</li>
+
+<li><i>vedere</i> e <i>vedire</i>: <i>veio</i>, vedo;
+<ul><li> <i>vei</i>, vede;</li>
+<li> <i>vedemo</i>, <i>vedite</i>;</li>
+<li> <i>vederimo</i>, vedremo;</li>
+<li> <i>vedia</i> [<i>vedía</i>] e <i>vidivi</i>;</li>
+<li> <i>vide</i>, <i>vidde</i>, <i>viddi</i>;</li>
+<li> <i>vede</i> e <i>vide</i> (imperat.);</li>
+<li> <i>vedisse</i>, <i>veggia</i>, <i>veia</i>, <i>vegente</i>, <i>vedenno</i>, <i>viso</i>;</li>
+<li> &lsquo;il mio <i>vedere</i>&rsquo;, il mio aspetto, &lsquo;col <i>v.</i>&rsquo;, con lo sguardo;</li>
+<li> <i>vederse</i>, vedere.</li></ul></li>
+
+<li><i>vedimento</i>, vista.</li>
+
+<li><i>vedoveza</i>, privazione.</li>
+
+<li><i>veduto</i>, &lsquo;&rsquo;l <i>v.</i>&rsquo;, le cose che si vedono.</li>
+
+<li><i>vegente onne omo nato</i>, dinanzi agli occhi di tutti.</li>
+
+<li><i>veghiare</i> e <i>veghiar</i>, vegliare: <i>veghio</i>.</li>
+
+<li><i>veio</i>, &lsquo;el suo <i>v.</i>&rsquo;, la sua vista.</li>
+
+<li><i>velle</i>, &lsquo;&rsquo;l mio <i>v.</i>&rsquo;, la mia volontá.</li>
+
+<li><i>vencer</i>, vincere;
+<ul><li> <i>véncelo</i> [<i>vencelo</i>], lo vince;</li>
+<li> <i>vencía</i>;</li>
+<li> <i>vicque</i>, vinse;</li>
+<li> <i>vensero</i>, vinsero;</li>
+<li> <i>venciuto</i>, <i>-e</i>, vinto;</li>
+<li> <i>vento</i>, <i>-e</i>.</li></ul></li>
+
+<li><i>venco</i>, vinciglio.</li>
+
+<li><i>vendecanza</i>, vendetta.</li>
+
+<li><i>vendegnato</i>, vendemmiato.</li>
+
+<li><i>venditta</i>, vendetta.</li>
+
+<li><i>venen</i>, veleno.</li>
+
+<li><i>venenato</i>, avvelenato.</li>
+
+<li><i>venenno</i>, venendo.</li>
+
+<li><i>venenose</i>, velenose.</li>
+
+<li><i>venére</i>, venire.</li>
+
+<li><i>venga</i>, vengano.</li>
+
+<li><i>vengnata</i>, vendicata.</li>
+
+<li><i>veniare</i>, riposare.</li>
+
+<li><i>venino</i>, veleno.</li>
+
+<li><i>venta</i>, &lsquo;la <i>v.</i>&rsquo;, la vittoria.</li>
+
+<li><i>ventrata</i>, il ventre pregno.</li>
+
+<li><i>ver</i> ed <i>en ver</i>, verso.</li>
+
+<li><i>vergata</i>, diversitá.</li>
+
+<li><i>vergato</i>, abiti di piú colori.</li>
+
+<li><i>vergognare</i>, vergognarsi: <i>vergogni</i>, <i>vergogna</i>, <i>vergognan</i>;
+<ul><li> &lsquo;col <i>vergognare</i>&rsquo;, con la vergogna.</li></ul></li>
+
+<li><i>vermigni</i>, vermigli.</li>
+
+<li><i>vernato</i>, inverno.</li>
+
+<li><i>vero</i>, veramente.</li>
+
+<li><i>verráne</i> [<i>verrane</i>], verrá.</li>
+
+<li><i>vertá</i>, veritá.</li>
+
+<li><i>vescovata</i>, vescovado.</li>
+
+<li><i>vespertino</i>, all&rsquo;ora del vespro.</li>
+
+<li><i>vessazion</i>, tormenti.</li>
+
+<li><i>vessica</i>, vescica.</li>
+
+<li><i>vestaro</i>, vestiario, ma nel senso di luogo ove si conservano le vesti.</li>
+
+<li><i>vestigia</i>, braccia.</li>
+
+<li><i>vestute</i>, vestite.</li>
+
+<li><i>vetare</i>, vietare: <i>vétame</i> [<i>vetame</i>], <i>vétate</i> [<i>vètate</i>, <i>vetate</i>];
+<ul><li> <i>véto</i> [<i>veto</i>], vietato.</li></ul></li>
+
+<li><i>vexello</i>, vessillo.</li>
+
+<li><i>vezato</i>, &lsquo;mal <i>v.</i>&rsquo;, male avvezzo.</li>
+
+<li><i>via</i>, &lsquo;longa <i>v.</i> assai m&rsquo;è paruto andare&rsquo;, m&rsquo;è parso d&rsquo;aver fatto lungo viaggio.</li>
+
+<li><i>vicena</i>, vicina.</li>
+
+<li><i>vicinanza</i>, compagnia.</li>
+
+<li><i>vicinata</i>, compagnia.</li>
+
+<li><i>vicque</i>, vinse.</li>
+
+<li><i>viduitate</i>, privazione.</li>
+
+<li><i>vigorando</i>, acquistando vigore.</li>
+
+<li><i>vilanza</i>, avvilimento, umiltá;<span class="pagenum"><a name="Page_308" id="Page_308">[Pg 308]</a></span>
+<ul><li> &lsquo;tenuto m&rsquo;ha en <i>v.</i>&rsquo;, mi ha tenuto a vile.</li></ul></li>
+
+<li><i>vilare</i> e <i>vilar</i>, avvilire e umiliarsi: <i>vilato</i>.</li>
+
+<li><i>vileza</i>, di contro a <i>gentileza</i>.</li>
+
+<li><i>viliata</i>, avvilita.</li>
+
+<li><i>vilisco</i>, ho a vile.</li>
+
+<li><i>vina</i>, vini.</li>
+
+<li><i>virginia</i>, vergine.</li>
+
+<li><i>virgo</i>, &lsquo;Giesse <i>v.</i>&rsquo;, la vergine di Iesse.</li>
+
+<li><i>visagio</i>, sguardo.</li>
+
+<li><i>visco</i>, vischio.</li>
+
+<li><i>visione</i>, contemplazione.</li>
+
+<li><i>viso</i>, vista, sguardo, aspetto, visione.</li>
+
+<li><i>visso</i>, <i>-a</i>, vissuto.</li>
+
+<li><i>vittore</i>, vincitore.</li>
+
+<li><i>vivacce</i>, presti, pronti.</li>
+
+<li><i>vivaceza</i>, prestezza, prontezza.</li>
+
+<li><i>vivamo</i>, viviamo (congiuntivo).</li>
+
+<li><i>vivanna</i>, vivanda.</li>
+
+<li><i>vivesce</i>, vive.</li>
+
+<li><i>vivitare</i>, &lsquo;en mio <i>v.</i>&rsquo;, durante tutta la mia vita.</li>
+
+<li><i>vocare</i>, &lsquo;lussuria è suo <i>v.</i>&rsquo;, si chiama l.: <i>vocava</i>, <i>vocato</i>, <i>-a</i>.</li>
+
+<li><i>voce</i> &lsquo;gli dái la <i>v.</i>&rsquo;, lo approvi.</li>
+
+<li><i>voitare</i>, vuotare: <i>voitata</i>.</li>
+
+<li><i>vol</i>, vogliono.</li>
+
+<li><i>volentire</i>, volentieri.</li>
+
+<li><i>volere</i>: <i>vo&rsquo;</i>, voglio, <i>vòli</i> [<i>voli</i>], <i>vòle</i> [<i>vole</i>], <i>vuoli</i>, <i>vòl</i>, <i>vuol</i>;
+<ul><li> <i>volem</i>, vogliamo;</li>
+<li> <i>vono</i> e <i>vol</i>, vogliono;</li>
+<li> <i>vogli</i>, tu voglia;</li>
+<li> <i>volea</i>, volevano;</li>
+<li> <i>volisse</i>, volessi;</li>
+<li> <i>vòlse</i> [<i>volse</i>], <i>vòlsi</i> [<i>volsi</i>] e <i>vòls&rsquo;</i>, volli;</li>
+<li> <i>vòlse</i> [<i>volse</i>] e <i>vuolse</i>, volle;</li>
+<li> <i>vòlsete</i>, ti volle;</li>
+<li> <i>vòlser</i> [<i>volser</i>], vollero e <i>vòlserme</i>, mi vollero.</li></ul></li>
+
+<li><i>volontire</i>, volentieri.</li>
+
+<li><i>volta</i>, &lsquo;a questa <i>v.</i>&rsquo;, per questa v.</li>
+
+<li><i>voluntere</i>, volentieri.</li>
+
+<li><i>von</i>, vanno.</li>
+
+<li><i>vono</i>, vogliono.</li>
+
+<li><i>vorato</i>, divorato.</li>
+
+<li><i>voratura</i>, &lsquo;lupo en <i>v.</i>&rsquo;, che divora.</li>
+
+<li><i>vuce</i>, voce.</li>
+
+<li><i>vulneranno</i>, ferendo.</li>
+
+<li><i>&rsquo;vuto</i>, avuto.</li></ul>
+
+<ul>
+<li><i>zambra</i>, camera.</li>
+
+<li><i>zampagliato</i>, intricato, impedito nelle gambe.</li>
+
+<li><i>zanzavaglia</i>, combatte.</li>
+
+<li><i>zifra</i>, &lsquo;staragioce per <i>z.</i>&rsquo;, non conterò nulla.</li>
+
+<li><i>zitello</i>, bambino.</li>
+
+<li><i>zito</i>, fanciullo, vergine.</li>
+
+<li><i>zizaglia</i>, zizzania.</li>
+
+<li><i>zona</i>, fascia, cintura.</li>
+
+<li><i>zona</i>, cinge.
+<span class="pagenum"><a name="Page_309" id="Page_309">[Pg 309]</a></span></li></ul>
+
+
+<hr />
+
+<h2><a name="INDICE_DEI_CAPOVERSI" id="INDICE_DEI_CAPOVERSI"></a>INDICE DEI CAPOVERSI</h2>
+
+
+<table summary="capoversi">
+<tr>
+<td>
+Ad l&rsquo;amor ch&rsquo;è venuto&mdash;en carne a noi se dare</td><td class="center"> pag.</td><td class="right"> <a href="#Page_146">146</a></td></tr>
+<tr><td>A fra Ianne da la Verna&mdash;ch&rsquo;en quartana se scioverna</td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_142">142</a></td></tr>
+<tr><td>Alte quattro virtute&mdash;son cardinal chiamate </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_165">165</a></td></tr>
+<tr><td>Amor che ami tanto,&mdash;ch&rsquo;io non so dir lo quanto </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_198">198</a></td></tr>
+<tr><td>Amor contrafatto&mdash;spogliato de vertute </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_66">66</a></td></tr>
+<tr><td>Amor de caritate,&mdash;perché m&rsquo;hai sí ferito </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_210">210</a></td></tr>
+<tr><td>Amor, diletto amore,&mdash;perché m&rsquo;hai lassato, amore </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_155">155</a></td></tr>
+<tr><td>Amor diletto,&mdash;Cristo beato </td><td class="center">» </td><td class="right"> <a href="#Page_57">57</a></td></tr>
+<tr><td>Amor dolce senza pare&mdash;sei tu, Cristo, per amare </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_196">196</a></td></tr>
+<tr><td>Anima che desideri&mdash;d&rsquo;andare ad paradiso </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_74">74</a></td></tr>
+<tr><td>Assai me sforzo a guadagnare&mdash;se &rsquo;l sapesse conservare </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_59">59</a></td></tr>
+<tr><td>Audite una entenzone&mdash;ch&rsquo;era fra doi persone </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_41">41</a></td></tr>
+<tr><td>Audite una &rsquo;ntenzone&mdash;ch&rsquo;è &rsquo;nfra l&rsquo;anima e &rsquo;l corpo </td><td class="center"> » </td><td class="right"> <a href="#Page_6">6</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Cinque sensi mess&rsquo;on pegno&mdash;ciascun d&rsquo;esser el piú breve </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_11">11</a></td></tr>
+<tr><td>Con gli occhi ch&rsquo;agio nel capo&mdash;la luce del dí mediante</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_106">106</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Donna del paradiso,&mdash;lo tuo figliolo è preso </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_230">230</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>En cinque modi appareme&mdash;lo Signor en esta vita </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_105">105</a></td></tr>
+<tr><td>Ensegnatime Iesú Cristo,&mdash;ché lo voglio trovare </td><td class="center">» </td><td class="right"><a href="#Page_88">88</a></td></tr>
+<tr><td>En sette modi, co a me pare,&mdash;distinta è orazione </td><td class="center">»</td><td class="right"> <a href="#Page_103">103</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Fede, spene e caritade&mdash;gli tre ciel vòl figurare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_160">160</a></td></tr>
+<tr><td>Figli, nepoti e frati,&mdash;rendete el maltolletto </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_34">34</a></td></tr>
+<tr><td>Fiorito è Cristo nella carne pura </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_245">245</a></td></tr>
+<tr><td>Frate Ranaldo, dove se&rsquo; andato?&mdash;de quolibet sí hai disputato? </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_32">32</a></td></tr>
+<tr><td>Fuggo la croce che me devora </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_175">175</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Guarda che non caggi, amico,&mdash;guarda! </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_12">12</a><span class="pagenum"><a name="Page_310" id="Page_310">[Pg 310]</a></span></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Iesú Cristo se lamenta&mdash;de la Chiesa romana </td><td class="center">»</td><td class="right"> <a href="#Page_119">119</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>La bontate enfinita&mdash;vòl enfinito amore </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_181">181</a></td></tr>
+<tr><td>La Bontade se lamenta&mdash;che l&rsquo;Affetto non l&rsquo;ha &rsquo;mata </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_172">172</a></td></tr>
+<tr><td>La fede e la speranza&mdash;m&rsquo;on fatta sbandigione</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_226">226</a></td></tr>
+<tr><td>L&rsquo;amor ch&rsquo;è consumato&mdash;nullo prezzo non guarda </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_244">244</a></td></tr>
+<tr><td>L&rsquo;amor lo cor sí vòl regnare,&mdash;discrezion vòl contrastare</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_179">179</a></td></tr>
+<tr><td>L&rsquo;anema ch&rsquo;è viziosa&mdash;a lo &rsquo;nferno è simigliata </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_24">24</a></td></tr>
+<tr><td>La superbia de l&rsquo;altura&mdash;ha fatte tante figliole </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_26">26</a></td></tr>
+<tr><td>La Veritade piange,&mdash;ch&rsquo;è morta la Bontade </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_117">117</a></td></tr>
+<tr><td>L&rsquo;omo che può la sua lengua domare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_200">200</a></td></tr>
+<tr><td>L&rsquo;omo fo creato virtuoso </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_90">90</a></td></tr>
+<tr><td>Lo pastor per mio peccato&mdash;posto m&rsquo;ha fuor dell&rsquo;ovile </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_128">128</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Molto me so delongato&mdash;de la via che i santi on calcato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_60">60</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>O alta penitenza,&mdash;pena en amor tenuta </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_9">9</a></td></tr>
+<tr><td>O amor che m&rsquo;ami,&mdash;prendime a li toi ami </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_194">194</a></td></tr>
+<tr><td>O amor de povertate&mdash;regno de tranquillitate </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_134">134</a></td></tr>
+<tr><td>O Amor, divino amore,&mdash;amor che non se&rsquo; amato </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_187">187</a></td></tr>
+<tr><td>O amor, divino amore,&mdash;perché m&rsquo;hai assediato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_190">190</a></td></tr>
+<tr><td>O amore muto,&mdash;che non vòi parlare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_178">178</a></td></tr>
+<tr><td>O anema fedele&mdash;che te vòli salvare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_65">65</a></td></tr>
+<tr><td>O anima mia&mdash;creata gentile </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_71">71</a></td></tr>
+<tr><td>O castitate, fiore&mdash;che te sostene amore </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_77">77</a></td></tr>
+<tr><td>O corpo enfracedato,&mdash;io so l&rsquo;anema dolente </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_28">28</a></td></tr>
+<tr><td>O coscienza mia,&mdash;grande me dái mo reposo </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_114">114</a></td></tr>
+<tr><td>O Cristo onnipotente,&mdash;dove se&rsquo; enviato </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_84">84</a></td></tr>
+<tr><td>O Cristo onnipotente,&mdash;ove sète enviato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_86">86</a></td></tr>
+<tr><td>O Cristo pietoso,&mdash;perdona el mio peccato </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_38">38</a></td></tr>
+<tr><td>O derrata, guarda al prezo,&mdash;se te vuoli enebriare</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_170">170</a></td></tr>
+<tr><td>O dolce amore,&mdash;c&rsquo;hai morto l&rsquo;amore </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_191">191</a></td></tr>
+<tr><td>O femene, guardate&mdash;a le mortal ferute </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_15">15</a></td></tr>
+<tr><td>O Francesco, da Dio amato,&mdash;Cristo en te s&rsquo;ène mostrato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_139">139</a></td></tr>
+<tr><td>O Francesco povero,&mdash;patriarca novello </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_136">136</a></td></tr>
+<tr><td>O frate, guarda &rsquo;l viso&mdash;se vuoi ben riguarire </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_13">13</a></td></tr>
+<tr><td>O frate mio, briga de tornare&mdash;nante ch&rsquo;en morte si&rsquo; pigliato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_17">17</a></td></tr>
+<tr><td>O iubilo del core,&mdash;che fai cantar d&rsquo;amore </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_177">177</a></td></tr>
+<tr><td>O libertá, subietta&mdash;ad omne creatura </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_68">68</a></td></tr>
+<tr><td>O megio virtuoso,&mdash;retenuta bataglia </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_79">79</a></td></tr>
+<tr><td>O me lasso, dolente,&mdash;ca lo tempo passato </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_36">36</a></td></tr>
+<tr><td>Omo che vol parlare,&mdash;emprima déi pensare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_167">167</a></td></tr>
+<tr><td>Omo, de te me lamento&mdash;che me vai pur fugendo </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_54">54</a></td></tr>
+<tr><td><span class="pagenum"><a name="Page_311" id="Page_311">[Pg 311]</a></span>Omo, mettete a pensare&mdash;onde te vieti el gloriare</td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_44">44</a></td></tr>
+<tr><td>Omo, tu se&rsquo; engannato,&mdash;ché questo mondo t&rsquo;ha cecato</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_33">33</a></td></tr>
+<tr><td>O novo canto,&mdash;c&rsquo;hai morto el pianto </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_143">143</a></td></tr>
+<tr><td>O papa Bonifazio,&mdash;io porto el tuo prefazio </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_127">127</a></td></tr>
+<tr><td>O papa Bonifazio,&mdash;molt&rsquo;hai iocato al mondo </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_130">130</a></td></tr>
+<tr><td>O peccator dolente,&mdash;che a Dio vuol retornare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_239">239</a></td></tr>
+<tr><td>Or chi averá cordoglio?&mdash;vorríane alcun trovare </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_153">153</a></td></tr>
+<tr><td>O Regina cortese,&mdash;io so a voi venuto </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_1">1</a></td></tr>
+<tr><td>Or se parrá chi averá fidanza </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_115">115</a></td></tr>
+<tr><td>Or udite la battaglia&mdash;che me fa el falso Nemico</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_109">109</a></td></tr>
+<tr><td>O Signor, per cortesia,&mdash;mandame la malsanía </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_112">112</a></td></tr>
+<tr><td>O Vergine piú che femina&mdash;santa Maria beata </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_3">3</a></td></tr>
+<tr><td>O vita de Iesú Cristo,&mdash;specchio de veritate </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_81">81</a></td></tr>
+<tr><td>O vita penosa, continua battaglia </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_45">45</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Peccator, chi t&rsquo;ha fidato,&mdash;che de me non hai temenza</td><td class="center">»</td><td class="right"> <a href="#Page_19">19</a></td></tr>
+<tr><td>Perché m&rsquo;hai tu creata,&mdash;o creatore Dio </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_242">242</a></td></tr>
+<tr><td>Piange la Ecclesia,&mdash;piange e dolura</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_121">121</a></td></tr>
+<tr><td>Piangi, dolente anima predata </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_158">158</a></td></tr>
+<tr><td>Povertade enamorata,&mdash;grand&rsquo;è la tua signoria </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_133">133</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Quando t&rsquo;alegri, omo de altura </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_51">51</a></td></tr>
+<tr><td>Que fai, anema predata?&mdash;Faccio mal, ché so dannata</td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_30">30</a></td></tr>
+<tr><td>Que farai, fra Iacovone?&mdash;se&rsquo; venuto al paragone </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_124">124</a></td></tr>
+<tr><td>Que farai, morte mia,&mdash;che perderai la vita </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_234">234</a></td></tr>
+<tr><td>Que farai, Pier da Morrone?&mdash;èi venuto al paragone </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_123">123</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Sapete voi novelle de l&rsquo;amore </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_183">183</a></td></tr>
+<tr><td>Senno me pare e cortesia&mdash;empazir per lo bel Messia </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_193">193</a></td></tr>
+<tr><td>Se per diletto tu cercando vai </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_255">255</a></td></tr>
+<tr><td>Sí como la morte face&mdash;a lo corpo umanato </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_22">22</a></td></tr>
+<tr><td>Signore, damme la morte&mdash;nante ch&rsquo;io piú te offenda</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_21">21</a></td></tr>
+<tr><td>Solo a Dio ne possa piacere,&mdash;non me ne curo </td><td class="center"> » </td><td class="right"><a href="#Page_62">62</a></td></tr>
+<tr><td>Sopr&rsquo;onne lengua amore,&mdash;bontá senza figura </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_219">219</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Tale qual è, tal è;&mdash;non c&rsquo;è religione </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_64">64</a></td></tr>
+<tr><td>Troppo m&rsquo;è grande fatica,&mdash;Meser, de venirte drieto </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_236">236</a></td></tr>
+<tr><td>Troppo perde el tempo chi non t&rsquo;ama </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_248">248</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Udite una entenzone&mdash;ch&rsquo;è fra Onore e Vergogna </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_233">233</a></td></tr>
+<tr><td>Un arbore è da Dio plantato&mdash;lo qual amor è nominato</td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_207">207</a></td></tr>
+<tr><td colspan="3">&nbsp;</td></tr>
+<tr><td>Vorría trovare chi ama;&mdash;molti trovo che sé ama </td><td class="center"> »</td><td class="right"> <a href="#Page_169">169</a></td></tr></table>
+
+
+<hr />
+<div class="tnote">
+<h2><a name="NOTA_DEL_TRASCRITTORE" id="NOTA_DEL_TRASCRITTORE"></a><small>NOTA DEL TRASCRITTORE</small></h2>
+
+
+<p>L&rsquo;ortografia e la punteggiatura originali sono state mantenute.<br />
+Sono stati inoltre corretti i seguenti refusi:</p>
+
+
+<ul>
+<li>Pag. <a href="#tn89">89</a>: &mdash;Del mondo ch&rsquo;agio &rsquo;l vestire,&mdash;vegente voi, me ne spoglio.<br /></li>
+
+
+<li>Pag. <a href="#tn105">105</a>: <span class="smcap">Como Dio appare ne l&rsquo;anina en cinque modi</span><br /></li>
+
+
+<li>Pag. <a href="#tn135">135</a>: Pareme cielo stellato&mdash;chi da questi tre è spogliato.<br /></li>
+
+<li>Pag. <a href="#tn143">143</a>: Cristo adorato!&mdash;<br /></li>
+
+<li>Pag. <a href="#tn232">232</a>: et in la seconda si vede certi defecti (Nota del Benaccorsi)<br /></li>
+
+
+<li>Pag. <a href="#tn262">262</a>: et migliori che si trovino in quella cittá: et doi altri vilumi pur antichi</li>
+</ul>
+</div>
+
+
+
+
+
+
+
+<pre>
+
+
+
+
+
+End of the Project Gutenberg EBook of Le Laude, by Iacopone da Todi
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK LE LAUDE ***
+
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+
+Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of
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+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
+because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from
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+
+Volunteers and financial support to provide volunteers with the
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+goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will
+remain freely available for generations to come. In 2001, the Project
+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
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+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation web page at https://www.pglaf.org.
+
+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at
+https://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
+permitted by U.S. federal laws and your state's laws.
+
+The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S.
+Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered
+throughout numerous locations. Its business office is located at
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+business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact
+information can be found at the Foundation's web site and official
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+ Dr. Gregory B. Newby
+ Chief Executive and Director
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+Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation
+
+Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide
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+increasing the number of public domain and licensed works that can be
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+array of equipment including outdated equipment. Many small donations
+($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt
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+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
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+with these requirements. We do not solicit donations in locations
+where we have not received written confirmation of compliance. To
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+have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition
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+
+International donations are gratefully accepted, but we cannot make
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+
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+ways including including checks, online payments and credit card
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+
+Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic
+works.
+
+Professor Michael S. Hart was the originator of the Project Gutenberg-tm
+concept of a library of electronic works that could be freely shared
+with anyone. For thirty years, he produced and distributed Project
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+
+
+Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed
+editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S.
+unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily
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