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+Project Gutenberg's Alessandro Manzoni, by Alessandro De Gubernatis
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
+
+
+Title: Alessandro Manzoni
+
+Author: Alessandro De Gubernatis
+
+Posting Date: October 7, 2012 [EBook #7817]
+Release Date: April, 2005
+First Posted: May 19, 2003
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
+
+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ALESSANDRO MANZONI ***
+
+
+
+
+Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Charles
+Franks, and the Online Distributed Proofreading team. This
+file was produced from images generously made available
+by the Bibliothèque nationale de France (BnF/Gallica) at
+http://gallica.bnf.fr.
+
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+
+
+
+
+ALESSANDRO MANZONI
+
+STUDIO BIOGRAFICO
+DI
+ANGELO DE GUBERNATIS.
+
+
+Letture fatte alla _Taylorian Institution_ di Oxford nel maggio
+dell'anno 1878
+
+NOTEVOLMENTE AMPLIATE.
+
+
+
+FIRENZE.
+
+1879.
+
+
+
+
+ INDICE DEL VOLUME.
+ A FEDERICO MAX MULLER
+ Proemio del Libro
+ I. Prologo
+ II. La nobiltà del Manzoni
+ III. Il Manzoni a scuola
+ IV. Primi versi
+ V. Il Manzoni ed il Parini
+ VI. Il _Trionfo della Libertà_
+ VII. Il Manzoni Poeta satirico
+ VIII. Il Manzoni e Vincenzo Monti
+ IX. I primi amici
+ X. Carme autobiografico
+ XI. Il Manzoni a Parigi
+ XII. L'_Urania_.--L'Idillio manzoniano
+ XIII. La Conversione
+ XIV. Il Manzoni a Brusuglio.--Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_
+ XV. Il Manzoni Poeta drammatico
+ XVI. Il Manzoni unitario
+ XVII. Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_--Il _Cinque Maggio_
+ XVIII. I _Promossi Sposi_
+ XIX. Il Manzoni e la critica
+
+
+
+
+
+A FEDERICO MAX MÜLLER
+
+Professore nella Università di Oxford e Curatore della _Taylorian
+Institution_
+
+
+_Illustre Amico_,
+
+_Nessuno meglio di Voi potrebbe dire in qual modo sia nato
+inaspettatamente questo mio nuovo tenue volume. Chè, se mia fu la
+scelta del tèma, Vostro fu il merito, posto che il libro non accresca
+i miei torti verso le lettere, se mi venne fornita l'occasione di
+scriverlo. E quale occasione! La più solenne che amor proprio di
+autore potesse ambire. Nè contento di avermi coi vostri insigni
+colleghi, i Curatori di codesta illustre _Tayloriana Istituzione_
+intesa a promuovere fra gli Inglesi lo studio delle lingue e delle
+letterature moderne, messo in condizione di ragionare per tre volte,
+innanzi ad un pubblico veramente eletto, intorno al sommo fra i nostri
+scrittori contemporanei, la vostra bontà e cortesia volle non pure
+che, tra le agiatezze della vostra casa ospitale, io dimenticassi in
+Inghilterra la mia condizione di straniero, ma ancora che, nelle
+vostre domestiche contentezze, se pure visibilmente contristate da un
+amaro ricordo, io vedessi, in alcune parte, l'immagine di quelle
+vivissime che mi attendevano al mio ritorno in patria. A Voi, illustre
+concittadino ed ammiratore di quel Goethe che diede al Manzoni nostro
+il vero battesimo della gloria, a Voi avvezzo, dal cielo olimpico e
+luminoso in cui spaziate, a contemplar le cime più ardue di
+quell'_açvattha_ infinito, ch'è l'albero della scienza, non
+increscerà, io spero, dopo avere, con la vostra costante benevolenza
+accresciuto coraggio al vostro amico lettore, se io sono in qualche
+modo riuscito a presentarvi del Manzoni un ritratto abbastanza fedele,
+ritrovacelo nuovamente innanzi come figura degna di Voi; questo
+ritratto, in ogni maniera, nel mio desiderio Vi appartiene, se non
+altro come ricordo di quegli obblighi di sentita gratitudine, per i
+quali sono lieto io medesimo di non esservi più interamente straniero.
+Con questi sentimenti, gradite, illustre amico, il libro che Vi invio
+con la fiducia, non vorrei dire solamente speranza, che ne durasse
+lungamente in Voi la memoria, se non per alcun merito particolare del
+biografo, almeno sicuramente per la nobiltà della vita intellettuale
+che impresi a descrivere, dalla quale, fin che le nuove generazioni
+deriveranno luce ed esempio, le lettere continueranno sempre a
+sostenere il loro desiderabile e necessario ufficio d'instauratrici
+amabili e generose di ogni civile sapienza._
+
+Il vostro
+
+ANGELO DE GUBERNATIS.
+
+
+
+
+PROEMIO DEL LIBRO
+
+
+Il Discorso che segue, col quale tentai di studiare la vita del primo
+fra i nostri moderni scrittori, fu letto in tre giorni consecutivi
+dello scorso maggio in una sala della _Taylorian Institution_ di
+Oxford, innanzi ad eletto uditorio che mi è venuto intorno, fino
+all'ultimo, crescendo per numero e benevolenza. Dovendo ogni lettura
+restringersi al breve giro di un'ora, dovetti pure, per non abusare
+della pazienta de' miei cortesi uditori, sopprimere parecchie parti
+del Discorso che io avea preparato per la importante & splendida
+occasione, e che un'ora non avrebbe bastato a svolgere. Desidero ora
+dunque ricolmare nella stampa le inevitabili lacune di que' discorsi,
+lieto d'offrire, per intiero, ai dotti e gentili Curatori
+dell'Istituto Oxoniano e a' miei proprii concittadini il frutto di
+que' pochi studii da me fatti sopra lo scrittore italiano, che ho più
+ammirato nell'età nostra e dal nome del quale tolse pure il proprio il
+carissimo fanciullo nel quale io ho riposto le mie migliori speranze.
+Mi sia ora indulgente la critica, com'io sono sicuro che furono onesti
+tutti gl'intendimenti che mi hanno mosso a scrivere; e chi ha poi
+qualche cosa di meglio e di più da dire intorno al Manzoni lo dica,
+che non troverà, per un tèma così simpatico, alcun lettore più attento
+di me e più desideroso d'imparare. Io non sono, e lo dichiaro subito,
+idolatra d'alcun nome; ma è pure tanto in me il sentimento della
+grandezza dell'uomo che ha chiuso in Italia tutto un secolo di storia
+letteraria, che spero di non essere accusato per falsa modestia, s'io
+confesso ingenuamente che il tèma altissimo mi sgomenta, e ch'io lo
+riconosco, pur troppo, superiore ad ogni mia virtù. S'io dovessi qui
+solamente discorrere degli scritti di Alessandro Manzoni, mi farei
+animo a ragionarne, reso forte ed illuminato dal consenso ammirativo
+dell'universo che legge; ma quando un uomo s'inalza alla grandezza del
+Manzoni, quando, dopo avere contemplato questo mirabile gigante
+dell'arte nostra, è necessità persuadersi che la sua originalità è
+specialmente riposta nel suo modo particolare di sentire, e questo
+modo di sentire non si può bene comprendere e non si ha quindi il
+diritto di giudicarlo, se non fa germogliare insieme il proponimento
+virtuoso di conformare la propria vita a que' sentimenti medesimi, io
+mi domando con piena sincerità: "Sono io degno di parlare di
+Alessandro Manzoni?" Io non voglio inalzarmi qui come critico sopra di
+esso; voglio anch'io guardare in su, e con tanto maggior obbligo di
+Giuseppe Giusti che pure avrebbe avuto per la qualità dell'ingegno il
+diritto di guardare il Manzoni in faccia; ma le parole verrebbero a
+morirmi sopra le labbra, se io non sapessi ammirare il Manzoni
+altrimenti che come un altro uomo che sia stato più grande di noi
+tutti, per sè stesso soltanto, e non ancora per lasciarci alcun
+memorabile esempio. Ora io che ho sempre desiderato richiamare molta
+gioventù della mia terra a ristudiarlo con me, io che lo propongo
+sicuramente ad esempio[1] non lo potrei, non dovrei poterlo fare, se
+prima non avessi fatto promessa a me medesimo di seguire docilmente i
+principii di quella filosofia letteraria che ammiro sovra ogni altra.
+E, pur troppo, per quanto sia grande in me il desiderio, sento povere
+le forze ed insufficienti all'uopo; e ripeto, pieno di confusione e di
+sincerità, il _domine, non sum dignus_. Ma io prevedo, pur troppo, a
+questo punto il moto impaziente di alcuni lettori, i quali prima di
+proseguire avranno già sentenziato presso a poco così: "Abbiamo
+capito, l'Autore ci promette un panegirico, invece d'uno studio
+critico; invece d'un Manzoni diminuito e fatto minutamente, come ora
+si deve, in pezzi, avremo un Manzoni altissimo, iperbolico, messo
+sugli altari ed idealeggiato, per edificazione de' buoni." Chi ha di
+tali impazienze non legga più oltre. Io voglio sì, io spero provare
+come il Manzoni fu grande, com'egli è stato, e sarà forse ancora per
+molto tempo, il massimo de' nostri scrittori; ma chi teme una tale
+dimostrazione, chi non la permette, chiuda il libro; che, in verità,
+io non lo scrivo con la speranza di convertire alcun profano, ma nel
+desiderio, il quale può ingannarmi, ma è onesto, di delineare il
+Manzoni quale mi apparve, dopo averlo ricercato attentamente ne' suoi
+scritti e nelle memorie del nostro tempo; e, poichè ne verrà fuori,
+come io spero, non solo la figura di un grande scrittore, ma ancora
+quella di un grand'uomo, sì mi tenta anche la speranza che alcuno già
+ben disposto, innamorandosi più forte della sua figura, si giovi
+dell'esempio che sotto di essa si cela, come tento io stesso di
+cavarne come posso alcun profitto non solo per l'arte dello scrivere,
+ma per quella assai più difficile del vivere. Da queste stesse parole
+si deve, parmi, capire che io non mi propongo di scrivere la vita d'un
+Santo; se il Manzoni fosse stato un uomo perfetto in ogni cosa, non ci
+rimarrebbe altro che adorarlo. Ma poich'egli era mortale come noi e
+soggetto ad errare ed alcuna volta può avere anch'esso umanamente
+errato, sarà utile a noi l'apprendere in qual modo egli vincesse le
+sue battaglie ideali, e quale ostinazione virtuosa egli abbia messo
+per vincere. "Ma noi non vogliamo più la noia di libri siffatti, che
+ci diano la biografia d'uno scrittore, con l'intendimento dichiarato
+di offrirci un modello virtuoso. Dateci l'uomo come l'avete visto.
+Penseremo noi alla conclusione, se ce ne sarà da farne alcuna, o non
+ne faremo, che sarà il meglio. Risparmiateci dunque i vostri
+fervorini." Sento già correre in aria queste parole più di minaccia
+che di consiglio; e, mettendomene in pensiero, prometto, fin d'ora,
+che risparmierò i fervorini, quanto mi sarà possibile, ma non prometto
+poi nulla di più: perchè, se, nello scrivere, mi accadrà, in qualche
+momento, che il cuore mi batta un poco più rapido, e mi esca per
+avventura una parola più calda, io non sacrificherà quel po' di fuoco
+che m'accende ancora, ad alcun domma della nuova critica; poichè io
+non ammetto, e lo dichiaro subito, in alcuna opera d'arte, principii,
+i quali escludano il principale, anzi il solo creatore d'ogni arte
+grande, che è il sentimento.
+
+ [1] Che la mia venerazione pel Manzoni sia óramai antica, ne recherò
+ qui un breve documento. Ero studente nella Università di Torino;
+ nella Facoltà di lettere si era disegnata la fondazione di un
+ giornale letterario; io doveva esserne il direttore e proporne il
+ titolo. Posi innanzi il nome di _Alessandro Manzoni_. Ma, temendo
+ pure che al Manzoni potesse non piacere che da lui s'intitolasse
+ un giornale di studenti, il quale avrebbe potuto riuscir
+ battagliero, gli scrissi, in nome de' miei compagni, per domandare
+ un permesso che alla nostra fiera, ma pur delicata, baldanza
+ giovanile pareva necessario. Il venerando uomo si turbò all'idea
+ che il suo nome potesse diventar simbolo di una battaglia di
+ giovani, e c'indirizzò la lettera seguente, finqui inedita,
+ l'autografo della quale trovasi ora nelle mani dell'egregio
+ Antonio Ghislanzoni a Lecco: "Pregiatissimi Signori, Non ho mai
+ avuto nell'animo un conflitto d'opposti sentimenti, come quello
+ d'una profonda riconoscenza e d'un vivo dispiacere che m'ha fatto
+ nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare.
+ Ma la benevolenza che attesta in ogni sua parte, mi da la certezza
+ che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta
+ così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, o
+ Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi
+ rallegra, il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di
+ vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù,
+ non aspira ad altro che alla quiete. L'indulgentissimo vostro
+ giudizio è già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno
+ altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi
+ tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che
+ potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette
+ il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta
+ la lettera, perchè arrivi a tempo, come desidero ardentemente, e
+ mi rassegno
+
+ _Milano, 1 novembre 1859_.
+
+ Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI."
+
+ Ricevuta questa lettera stimammo debito nostro, per rispetto alla
+ volontà del Manzoni, rinunciare tosto al primo titolo desiderato di
+ _Alessandro Manzoni_, e lo sostituimmo perciò un altro che, nel
+ nostro pensiero, doveva riuscire equivalente. Il nuovo giornale
+ s'intitolò per tanto: _La Letteratura civile_; ebbe, tuttavia, la
+ vita solita de' giornali compilati da studenti.
+
+
+
+
+I.
+
+Prologo.
+
+
+Se bene a molti rechi oramai gran tedio che si parli ancora nel mondo
+del Manzoni, e tra i molti i più siano persuasi che sopra un tale
+argomento, da essi chiamato giustamente _eterno_, non ci sia più nulla
+di nuovo da dire, dovendo io tener discorso intorno ad un nostro
+moderno scrittore, innanzi ad un'eletta d'Inglesi, presso i quali da
+Giuseppe Baretti ad Ugo Foscolo, da Ugo Foscolo a Gabriele Rossetti,
+da Gabriele Rossetti a Giuseppe Mazzini, per tacere degli onorati
+viventi che hanno insegnato od insegnano tuttora la letteratura
+italiana in Inghilterra, le nostre lettere da un secolo in qua furono
+sempre coltivate con amore, io non ho saputo trovare alcun tèma non
+solo più nobile, ma più _nuovo_ del Manzoni. Non sorridete, o Signori.
+Io so bene che gli stranieri, i quali hanno fatto i loro primi, in
+verità, non molto divertenti esercizii d'italiano sopra i _Promessi
+Sposi_ e sopra le _Mie Prigioni_, riguardano come stranamente
+idolatrico il nostro culto manzoniano. Lo so, e se credessi che la
+loro opinione avesse buon fondamento, me ne turberei; poichè, in
+verità, se il Manzoni fosse per noi un idolo, innanzi ad un idolo lo
+vedrei solamente possibile una di queste due altitudini: adorare
+tacendo con gli occhi chiusi, che non è il miglior modo per veder
+bene; o passargli accanto sdegnosi, sprezzanti, correndo via, che non
+è, di certo, un modo di veder meglio. Io ammiro grandemente il
+Manzoni, ma non l'adoro, e però, quantunque pieno di riverenza a tanta
+umana grandezza, oserò accostarmele e studiarla, anco perchè stimo che
+giovi il vedere come un uomo non solo sia nato, ch'è merito di natura,
+ma come abbia saputo egli stesso divenire e mantenersi grande. Ogni
+vanto di priorità in lavori simili al presente mi parrebbe, o Signori,
+intieramente oziosa e puerile; e però, prima d'accennare ad un fatto
+singolare che mi riguarda, debbo dichiararvi candidamente che non solo
+io non me ne faccio merito alcuno, ma che mi vergognerei se alcuno
+attribuisse a me un merito ch'è stato del caso. Ora sono più di sei
+anni, quando il Manzoni era pur sempre vivo, avendo io la debolezza di
+credere che la letteratura abbia alcuna virtù educatrice, tentai, come
+potei meglio, rinfrescare nella mente de' giovani il ricordo, e nel
+cuore di essi la riconoscenza per gli scrittori italiani, i quali
+avevano, a parer mio, più efficacemente cooperato non solo a mantenere
+vivo il decoro delle nostre lettere, ma a farle operative di virtù
+domestica e civile. Io m'era detto e persuaso che la loro modestia
+avrebbe loro vietato di parlare prima di scendere nel sepolcro;
+intanto i giovani che vengono su, poichè, ad uno ad uno, i nostri
+buoni vecchi se ne vanno, poco o nulla ne potranno sapere, onde
+mancheranno ad essi quei nobili esempi ed eccitamenti che in parte
+servirono, in parte avrebbero dovuto servire a noi per animarci nel
+sentimento del nostro dovere e per educarci alla virtù del sacrificio.
+Era dunque, o almeno parevami, che fosse debito nostro servire
+d'anello ideale fra la generazione che passa e quella che viene,
+portare virilmente ai giovani la parola de' vecchi; e, non credendo di
+potere far meglio, incominciai da Alessandro Manzoni. Ma quale non fu
+il mio stupore, quando, messomi intorno a cercare se esistessero
+biografie italiane del nostro primo scrittore vivente, in un secolo
+pur così prodigo di biografie, dovetti, con molta confusione,
+rinunciare alla speranza di trovarne alcuna e provarmi a tentar da me
+solo con le notizie del Fauriel e del Loménie, con gli sparsi articoli
+di critica letteraria, con le onorevoli disperse testimonianze degli
+amici a ammiratori del Manzoni, e con una nuova lettura delle sue
+opere, la prima biografia del grande Poeta milanese! La cosa parrebbe
+incredibile, se non fosse vera. Morto il Manzoni, il 22 maggio
+dell'anno 1873, in età di ottantotto anni, quel primo saggio
+biografico ebbe naturalmente la buona fortuna di servire come
+addentellato ad altri, che lo resero presto insufficiente; seguirono!
+pertanto nuove spigolature e nuove biografie, tra le quali convien
+ricordare quelle di Vittorio Bersezio, Giulio Carcano, B. Prina, F.
+Galanti, Antonio Stoppani, A. Buccellati, Cario Magenta, Carlo
+Romussi, Giovanni Sforza, Salvatore De Benedetti, Felice Venosta,
+Nunzio Rocca, Antonio Vismara; Carlo Morbio e Cesare Cantù tutte
+diversamente pregevoli per la nuova luce che recarono alla biografia
+manzoniana. Ma è cosa singolare che non sia ancora comparso fin qui
+alcun discorso critico un po' largo sopra tanta novità di materia
+biografica. Non ci si è pensato, pur troppo; onde è ancora veramente
+un caso per me felice, ma non lieto per l'Italia, che, dopo oltre sei
+anni dal mio primo saggio biografico, io abbia ancora, senza alcun
+merito e senz'alcuna pretesa, ad essere per ordine cronologico, il
+primo che tenti una biografia ragionata di Alessandro Manzoni. Chè, se
+io mi sono, ora volge il sest'anno, messo nell'impegno difficile di
+lodare il Manzoni vivo, senza tradire la maestà di quel _santo vero_
+che fu la sua prima e vorrebb'essere la mia religione, ognuno
+intenderà facilmente come una parte delle indagini, le quali son
+divenute possibili, sarebbero state sconvenienti, quando il grand'uomo
+era vivo e potea provarne pena; ognuno si persuaderà dunque come un
+nuovo studio biografico intrapreso in così diversa, e, per rispetto
+alla critica, migliorata condizione, deve necessariamente riuscire
+alquanto più ricco e più dimostrativo del primo. Queste dichiarazioni
+scuseranno pure il tono alquanto dimesso del mio presente Discorso.
+Non si tratta qui, invero, di giudicare dall'alto, che sarebbe sempre
+una impertinenza, nè da lontano, che non si potrebbe senza molta
+imprudenza, un Manzoni già ben cognito, o supposto tale, per farne,
+con pochi vivaci tratti di penna, un nuovo e splendido ritratto
+ideale. Il mio ufficio vuol essere, almeno per questa volta, assai più
+modesto. Si tratta, cioè, semplicemente di ristudiare da capo il
+nostro Poeta, di seguirne passo passo la vita, i pensieri, i
+sentimenti, prendendo per guida principalissima i suoi proprii
+scritti. Questo esercizio minuto richiede naturalmente un po' di
+pazienza, tanto in chi lo intraprende, quanto in chi conviene ad
+osservarlo; ma, s'io non erro, poichè avremo, voi ed io, fatto prova
+insieme di questa necessaria virtù, ci troveremo finalmente innanzi,
+quasi senz'accorgercene, vivo ed in piedi, un nuovo Manzoni, che nè
+voi nè io ci eravamo, prima di ristudiarlo, immaginato fosse per
+riescire così grande, per quanto lo ingrandisse già la nostra
+ammirazione, nè così importante, per quanto fosse già molto viva la
+nostra curiosità di conoscere tutto ciò che lo riguardava.
+
+
+
+
+II.
+
+La nobiltà del Manzoni.
+
+
+In una delle sue lettere alla propria moglie, Massimo d'Azegiio le
+narrava una visita fatta al paese originario di casa Manzoni: "Ci
+hanno detto (egli scrive) che i vecchi della famiglia, ai tempi
+feudali, avevano un certo cane grosso, che quando andava per il paese
+i contadini erano obbligati a levargli il cappello, e dirgli:
+_Reverissi, sur can _(La riverisco, signor cane)." Un proverbio della
+Valsássina, ove i Manzoni una volta spadroneggiavano come signori del
+luogo insieme con la famiglia de' Cuzzi, suona ancora così:
+
+ Cuzzi, Pioverna e Manzòn
+ Minga intenden de resòn.
+
+Cioè, le famiglie Cuzzi e Manzoni ed il torrente Pioverna, quando
+straripa, non intendono punto la ragione. Dalla Valsássina la famiglia
+Manzoni passò ad abitare in quel di Lecco, dove il signor Pietro
+Manzoni, padre del nostro Poeta, possedeva molte terre ed una bella
+palazzina detta _Il Caleotto_, che nell'anno 1818 Alessandro Manzoni
+fu costretto a vendere, insieme con gli altri beni per la mala
+amministrazione di chi aveva tenuto, per oltre un decennio, la procura
+ed il governo di quelle terre, una parte delle quali si trovava nel
+Comune di Lecco, altre in Castello, altre in Acquate, il villaggio per
+l'appunto de' _Promessi Sposi_. Come Renzo si trova obbligato a
+lasciare il proprio villaggio ed a vendere la propria vigna per
+recarsi ad abitare nel Bergamasco; così il nostro Poeta dovette, per
+salvar la villa di Brusuglio, abbandonar luoghi che gli erano cari,
+dove aveva passata una parte della sua infanzia, dov'era tornato a
+villeggiare tra gli anni 1815 e 1818, onde non è meraviglia
+l'intendere dallo Stoppani che in quegli anni, per l'appunto,
+Alessandro Manzoni si trovasse pure a capo dell'amministrazione del
+Comune di Lecco; meno ancora ci meraviglieremo, dopo di ciò, che la
+scena de' _Promessi Sposi_ sia stata posta dall'Autore nel villaggio
+di Acquate, nel territorio di Lecco, nei luoghi ove lo riportavano le
+prime e le più care sue reminiscenze e dai quali egli s'era dovuto
+staccare per sempre con un vivo dolore, tre anni e mezzo soltanto
+innanzi ch'egli incominciasse a scrivere il proprio romanzo. I Manzoni
+erano dunque nobili, ma nobili decaduti dai loro titoli di nobiltà e
+dalla loro antica potenza. Avevano dominato una volta con la forza. La
+fortuna d'Italia volle che col sangue del Manzoni, che la tradizione
+ci rappresenta quali uomini violenti, si mescolasse un giorno un
+sangue più gentile, e che, per gli ufficii dell'economista Pietro
+Verri e, come vuolsi, del poeta Giuseppe Parini, l'illustre marchese
+Cesare Beccaria sposasse un giorno la non ricca, ma bella, giovine ed
+intelligente sua figlia Giulia al proprietario del _Caleotto_, a Don
+Pietro Manzoni, uomo intorno alla cinquantina; e che da quelle nozze
+fra una nobile fanciulla milanese ed un grosso signorotto di
+provincia, il 7 marzo dell'anno 1785, nella città di Milano, nascesse
+un figlio. Se mi si domandasse ora qual conto il nostro Poeta facesse
+della sua origine nobilesca, mi troverei alquanto imbarazzato a
+rispondere. Nel suo discorso, nel suo contegno, tutto pareva in lui
+signorile; ma, nel tempo stesso, egli si adoprava a riuscir uomo
+semplice ed alla mano.[1] Forse in gioventù aveano desiderato dargli
+una educazione più aristocratica che la sua vera condizione di nobile
+decaduto non comportasse; Don Pietro Manzoni, uomo alquanto materiale,
+venuto dalla provincia a stabilirsi in Milano[2], dovea, fra i
+nobili milanesi, trovarsi alquanto spostato e l'arguta intelligenza
+del figlio potè sentire, per tempo, ciò che v'era di falso in quella
+condizione della propria famiglia fra l'alto patriziato lombardo. Se è
+vero che, nella educazione del giovane Ludovico, divenuto poi Fra
+Cristoforo, il Manzoni abbia inteso, in qualche modo, rappresentare la
+propria gioventù, convien dire ch'egli non avesse della propria
+nobiltà gentilizia, per la stima che se ne faceva a Milano, una
+opinione superlativa; ma, come discendente dagli antichi signori di
+Barzio nella Valsássina, come antico proprietario del _Caleotto_ egli
+dovea pure ricordare che i suoi padri erano stati una volta il terrore
+delle terre da loro dominate e persuadersi che, se la sua nobiltà
+contava poco a Milano, avea contato troppo dalle parti di Lecco.
+Questa speciale contradizione nella stima ch'egli potea fare della
+propria nobiltà, lo tirava ora a farsi piccino con Renzo, ora a
+immaginarsi grande con l'Innominato, ora a collocarsi ragionevolmente
+fra i due con la figura di Fra Cristoforo. Ma quali fossero i panni,
+di cui gli piacesse vestirsi, o rivestirsi, egli doveva sentir sempre
+l'altezza del proprio ingegno sovrano, la quale poi si dimostrava
+altrui molto più nella modestia che ne' vanti volgari. Poichè uno de'
+privilegi degli uomini grandi (un privilegio che talora può anche
+divenire una loro debolezza) è quello di trovar compiacenza nel farsi
+piccini. Crediamo, dice, con molto garbo, il conte Carlo Belgioioso,
+che una squisita modestia convivesse coi Manzoni con una ben misurata
+stima di sè. Egli riconobbe di certo i privilegi della propria
+intelligenza, e ne ringraziò Dio; ma li scordò davanti agli uomini.
+Della nobiltà del Manzoni altri si occuparono, non lui; quando il
+signor Samuele Cattaneo di Primaluna[3] pensò fargli cosa grata,
+inviandogli l'antico stemma de' Manzoni ch'egli avea ritrovato nella
+casa di Barzio, il Poeta ringraziò tosto del pensiero amorevole, ma
+non aggiunse altro. Gli pareva sul serio di offender qualcheduno,
+quando avesse lasciato capire ch'egli sapesse o sentisse, e, peggio
+ancora, si compiacesse d'appartenere ad una casta privilegiata. Ma
+tanto fa, egli era un signore; e, quando s'accostava al popolo per
+fargli del bene, mosso da un sentimento di umanità, di giustizia, di
+carità cristiana e da una gentilezza squisita, quando, nella vendita
+del _Caleotto_ e delle sue terre ereditate dal padre in quel di Lecco,
+egli tirava un frego sopra i debiti de' suoi contadini e affittaioli e
+li perdonava tutti, si mostrava generoso ed umile al modo di
+quell'ottimo suo marchese erede di Don Rodrigo de' _Promessi Sposi_:
+quel marchese, se vi ricordate, volendo far del bene a Renzo ed a
+Lucia e riparare verso di essi i gravi torti del suo predecessore,
+compra la vigna di Renzo pagandola il doppio del prezzo richiesto; poi
+invita i due fidanzati al suo palazzotto, fa loro imbandire un buon
+desinare ed ordina che venga servito bene, anzi lo serve, in parte, da
+sè, ma non si mette addirittura a tavola coi villani. A questo punto
+il Manzoni entra direttamente in iscena, ed osserva: "A nessuno verrà,
+spero, in testa di dire che sarebbe stata cosa più semplice fare
+addirittura una tavola sola. Ve l'ho dato per un brav'uomo, ma non per
+un originale, come si direbbe ora; vi ha detto ch'era umile, non già
+che fosse un portento di umiltà. N'aveva quanta ne bisognava per
+mettersi al di sotto di quella buona gente, ma non per istar loro in
+pari." Questo brano mi pare abbastanza eloquente per sè, nè mi obbliga
+ad aggiugnere altro intorno al modo con cui il Manzoni sentiva la
+propria signoria,[4]
+
+ [1] Quanto alla fisionomia del Manzoni, non si potrebbe tuttavia dire
+ che essa avesse un carattere diverso da quello de' popolani di
+ Lecco, ove, come me ne assicura il prof. Stoppani, s'incontrano
+ spesso contadini, alla vista de' quali vien voglia di
+ gridare:--Ecco il Manzoni.--Cade quindi l'indiscreta ciarla nata
+ in Milano, per cui si suppose possibile che il Manzoni fosse
+ figlio dell'Imbonati, ciarla, alla quale alludeva forse il verso
+ del noto Carme giovanile, _In morte dell'Imbonati: Contro il mio
+ nome armaro L'operosa calunnia_.
+
+ [2] Don Pietro Manzoni abitava allora nella Via San Damiano, nella
+ casa che porta ora il numero venti, e il battesimo venne celebrato
+ nella chiesa di Santo Babila dal prete Alessio Nava; al fanciullo
+ furono imposti i nomi di Alessandro, Francesco, Tommaso, Antonio.
+ Il primo nome era quello del padre di Don Pietro, ossia del nonno
+ del Manzoni, allora già morto; il secondo il nome del padrino Don
+ Francesco Arrigoni. Il nome di Tommaso gli fu imposto, senza
+ dubbio, perchè la Chiesa il dì 7 marzo festeggia San Tommaso.
+ Antonio era il nome di un cugino canonico in San Nazaro; ma
+ potrebbe pure esser venuto al Manzoni da una madrina Antonietta,
+ intorno alla quale tuttavia, per ora, non sappiamo proprio nulla.
+ Poichè si è qui ricordata la prima abitazione del Manzoni
+ (l'ultima in Via del Morone, ove egli morì, è ben nota), ricorderò
+ ancora col Morbio le altre case abitate dal Manzoni in Milano:
+ "Altra casa, già abitata precedentemente da Manzoni, col padre,
+ oltre l'accennata a San Damiano, fu quella segnata col N, 134, in
+ Via Santa Prassede, ora Via Fontana, N. 44. Manzoni fu molto
+ instabile nelle sue dimore. Nel 1808 abitava in Via Cavenaghi al
+ N. 2528, ora N. 5. Sul declinare dell'anno 1810 scelse un'altra
+ dimora; e colla madre, la sposa e la figlia Giulia, recossi ad
+ abitare in Via San Vito al Carrobbio, al vecchio N. 3883, ora N.
+ 27. Ponete un'iscrizione su quella casa. Ivi cominciò ad ideare
+ gli _Inni Sacri_; ma essi furono ultimati e perfezionati nella sua
+ Villa di Brusuglio, e precisamente in una capannuccia del
+ giardino."
+
+ [3] Cfr. il volume delle _Lettere_ pubblicato da Giovanni Sforza.
+
+ [4] Intorno alla nobiltà della famiglia Manzoni, ecco quanto scrisse
+ l'erudito Carlo Morbio nella Rivista Europea dell'anno 1874 "Fu
+ creduto da quasi tutti i biografi di Manzoni che Egli fosse
+ stretto in parentela colla Francesca, celebre poetessa e
+ letterata, della quale lungamente scrisse l'Argelati, che morì nel
+ 1743 alla Cerreda sua villetta presso Lecco, nella ancor fresca
+ età di 33 anni. Ma io già provai con lettera, direttami dallo
+ stesso grande Poeta, nel 25 gennaio 1844, che Egli colla Francesca
+ non aveva di comune che il cognome, comunissimo del resto,
+ com'Egli m'osserva, nei territorio di Lecco e della Valsássina. Il
+ grande Poeta fu egli di nobile casato? I Manzoni ebbero, è vero,
+ feudi e onoranze in quei paesi, ma la loro nobiltà non venne mai
+ ufficialmente riconosciuta. Don Pietro, padre di Alessandro, ed i
+ suoi fratelli, presentarono bensì nel 1794 un'istanza documentata
+ al Consiglio Generale della città di Milano, onde essere ammessi
+ agli onori del Patriziato Milanese; ma prima che il Consiglio si
+ pronunciasse in proposito, i supplicanti in causa d'urgenti affari
+ di famiglia chiesero ed ottennero la restituzione de' loro
+ documenti, obbligandosi però a riprodurli a tempo opportuno. Ma
+ non mi consta che la famiglia Manzoni riproducesse più tardi la
+ sua istanza. È poi assolutamente erroneo che la sua nobiltà
+ venisse riconosciuta dal Tribunale Araldico, con sentenza del 10
+ luglio dell'anno 1771, perchè i Manzoni non si trovano accennati
+ in nessuno degli elenchi dei nobili cittadini, proclamati come
+ tali dal Tribunale Araldico e dal Consiglio Generale della città
+ di Milano.--Manzoni non ha mai fatto uso di stemma gentilizio,
+ neppure nelle lettere; il suo sigillo porta semplicemente le sue
+ iniziali, entro un cerchietto a linee concentriche.
+
+
+
+
+III.
+
+Il Manzoni a scuola.
+
+
+Io non mi fermerò ora a darvi notizie della culla del Manzoni, che fu
+ritrovata e si conserva in una villa del signor Rosinelli a Mozzana
+sopra Galbiate; nè della cascina detta _La Costa_, ove il grand'uomo
+fu allattato da Caterina Zanzeri, nè di questa nutrice, la quale
+vogliono che fosse svelta, vivace e piacevolona.[1]. Ma non è senza
+importanza il fatto che a soli sei anni il fanciullo Manzoni fu
+allontanato da casa sua e chiuso nel Collegio de' Frati Somaschi di
+Merate, ove rimase dall'anno 1791 all'anno 1796.[2] La mamma ve
+l'accompagnò, ma scomparve intanto che il fanciullo era tenuto a bada
+da un frate maestro. Si possono facilmente immaginare gli strilli del
+povero fanciullo non appena egli s'accorse che la mamma sua l'aveva
+lasciato; ma, poichè ad uno de' prefetti parve pure che il pianto
+durasse troppo, il fanciullo ricevette un colpo sulla guancia
+accompagnato da queste parole: "E quando la finirete di piangere?"
+Quello fu il primo dolore provato dal grand'uomo, che se ne rammentava
+anche negli ultimi anni della sua vita. "Buona gente (del resto egli
+concludeva, parlando di que' suoi primi istitutori), quantunque, come
+educatori, lasciassero troppo a desiderare che fossero prima un po'
+più educati loro stessi." I frati di Merate lo avvezzarono dunque ai
+primi castighi. Ad undici anni, Alessandro Manzoni passò nel Collegio
+di Lugano, ove gli toccò la buona fortuna di avere tra i suoi maestri
+il buon padre Francesco Soave,[3] onesto letterato e, per quei tempi,
+educatore assai liberale, sebbene s'indispettisse contro il nostro
+piccolo scolaro, che s'ostinava a scrivere le parole _Re, Imperatore e
+Papa_ con la prima lettera minuscola. Il Manzoni parlando un giorno
+del Soave a Cesare Cantù gli disse, tra l'altre cose: "Teneva nella
+manica della tonaca una sottile bacchetta, presso a poco come quella
+che fa i miracoli dei giocolieri; e quando alcuno di noi gli facesse
+scappare la pazienza, egli la impugnava, e la vibrava _terque
+quaterque_ verso la testa o le spalle del monello, senza toccarlo; poi
+la riponeva e tornava in calma." Al Manzoni rincresceva d'avere
+talvolta inquietato quel Padre, che tanto fece, sebbene non sempre il
+meglio, per l'istruzione della gioventù. Narrava pure il Manzoni come
+una volta gli scappasse detto in iscuola "ne faremo anche a meno,"
+quando il Padre Soave annunziò che fra poco ci sarebbe stata la
+lezione d'aritmetica. Il Padre maestro si levò allora dalla cattedra,
+e si mosse gravemente verso il piccolo ribelle, che si sentiva già
+agghiacciare per lo sgomento il sangue nelle vene; gli si accostò, gli
+pose sulla guancia legermente due dita, come per carezzarlo, ma
+dicendogli con voce grossa: "E di queste ne farete a meno?" come se lo
+avesse percosso ferocemente. Il Manzoni, come assicura lo Stoppani e
+come si può ben credere, rimase "profondamente colpito da tanta
+mitezza, e ne parlava ancora con vera compiacenza quasi 70 anni più
+tardi." Ma la _via crucis_ de' collegi non era ancora finita pel
+nostro piccolo proscritto. Verso il suo tredicesimo anno, lasciati i
+Somaschi di Lugano, egli veniva raccomandato ai Barnabiti del Collegio
+di Castellazzo, poscia a quelli del Collegio de' Nobili di Milano; e
+qui sebbene egli n'abbia poi detto un gran male nei noti versi _In
+morte di Carlo Imbonati_, nacque e si rivelò fra il tredicesimo e il
+quindicesimo anno il suo genio poetico, o per lo meno, la sua felice
+attitudine al poetare.[4]
+
+ [1] Cfr. _I primi anni di Alessandro Manzoni_, spigolature di Antonio
+ Stoppani.
+
+ [2] La poca armonia che dovea regnare in casa di Don Pietro Manzoni
+ fra moglie e marito, onde sappiamo che, alcuni anni dopo, la
+ signora Giulia Beccaria si trasferiva con l'Imbonati a Parigi,
+ dovette essere una delle principali cagioni, per le quali il
+ Manzoni, in così tenera età, fu rinchiuso in collegio. Il Manzoni
+ concepì poi per la vita di collegio una tale avversione, che, al
+ dire del Loménie, egli non volle mandare in collegio alcuno de'
+ suoi figli, ch'egli educò, invece, presso di sè. "On dit (aggiunge
+ il Laménie) que, par suite de son excessive tendresse de père,
+ l'expérience de l'éducation domestique ne lui a pas parfaitement
+ réussi." Ed è vero, pur troppo, per quello che riguarda i maschi,
+ i quali, ad eccezione forse del primogenito Pietro, che gli fece
+ almeno buona compagnia negli ultimi anni della vita, non
+ risparmiarono al grand'uomo noie e dolori.
+
+ [3] Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno dell'anno 1743; avea
+ fatto i suoi primi studii a Milano, quindi a Pavia, finalmente a
+ Roma nel Collegio Clementino. Soppressa la Compagnia di Gesù,
+ della quale faceva parte, andò nel 1767 ad insegnare poesia a
+ Parma; fu allora che pubblicò la sua _Grammatica ragionata_ della
+ lingua italiana. Non è inutile avvertire che il primo impulso agli
+ studii di lingua, che poi l'occuparono tanto, può esser venuto al
+ Manzoni dai primi insegnamenti del Soave. Avendo, dice un biografo
+ del Soave, la Reale Accademia di Berlino proposto il quesito: "Se
+ gli uomini abbandonati alle loro facoltà naturali sieno in grado
+ per sè medesimi d'istituire un linguaggio, e in qual modo
+ potrebbero pervenirvi," il Soave vi mandò una dissertazione latina
+ che ottenne il primo _Accessit_. Lo stesso Padre Soave la tradusse
+ poi in italiano e la pubblicò in Milano nel 1772; quantunque
+ Gesuita, il Padre Soave vi sosteneva arditamente il concetto poco
+ ortodosso, che l'uomo può da sè stesso istituire il proprio
+ linguaggio. Nello stesso anno 1772, il conte Firmian elesse il
+ Padre Soave a leggere nel Collegio di Brera la filosofia morale,
+ quindi la logica e la metafisica; nel tempo stesso egli coltivava
+ le scienze fisiche e adopravasi a divulgare le nuove scoperte
+ scientifiche; alcune delle sue osservazioni parvero anzi vere
+ invenzioni. Per eccitamento del conte Carlo Bettoni di Brescia, il
+ Padre Soave scrisse pure le _Novelle morali per la Gioventù_, e ne
+ ottenne un premio di cento zecchini. Un altro riscontro curioso si
+ può notare fra la vita del maestro Soave e quella del discepolo
+ Manzoni. Il primo, inorridito nell'anno 1789 e ne' successivi per
+ i rivolgimenti di Francia, imprese a scrivere un libro storico,
+ sotto l'anagramma grecizzato di _Glice Coresiano _(Soave
+ Luganese), col titolo: _La vera idea della rivoluzione di
+ Francia_; il secondo termina la sua vita scrivendo per l'appunto
+ un libro sopra la rivoluzione di Francia, per disapprovarla
+ (sebbene in modo e per motivi assai diversi) come il suo primo
+ vero maestro. Quando il Soave riparò nel 1796 in Lugano e vi
+ ammaestrò il nostro piccolo Manzoni, era fuggiasco da Milano, ove
+ spadroneggiavano vittoriosi i Sanculotti. Si capisce pertanto qual
+ animo fosse allora il suo contro i repubblicani e come li dovesse
+ rappresentare a' suoi piccoli alunni del Collegio di Lugano. Da
+ Lugano lo richiamava poi in Napoli il principe d'Angri per
+ affidargli l'educazione del proprio figliuolo. Il Manzoni dovette
+ rivedere il Soave nel 1803 a Pavia, ove il buon Padre insegnava
+ l'analisi delle idee; chi sa che il Manzoni non abbia pure
+ frequentate le sue nuove lezioni di logica. Accennerò finalmente
+ come, a promuovere le idee del giovine stoico Manzoni, può avere
+ pure conferito alcun poco l'esempio del Soave che ci è
+ rappresentato come uomo "d'ingenui e sinceri costumi, dal parlare
+ lento e grave, dal viso alquanto austero, dal far contegnoso, non
+ ostante il quale, la bontà sua lo rendea caro e venerato."
+
+ [4] "I locali del _sozzo ovile_ (scrive Carlo Morbio, che fu egli pure
+ alunno nel Collegio de' Nobili) non avevano subìto cambiamento
+ importante dall'epoca in cui fuvvi Manzoni; così almeno
+ assicuravano i vecchi del Collegio, che si ricordavano benissimo
+ del vispo e caro Don Alessandro o Lisandrino. Verso la seconda
+ corte ed i giardini, il Collegio spiegava un aspetto grandioso, ma
+ melanconico e severo. Nell'interno, ampi eranvi i corridoi e le
+ camerate. Era, per dir così, la fronte d'un vasto caseggiato, che
+ non venne poi condotto a compimento. Verso il Naviglio poi
+ l'Imperiale Collegio presentava una fronte ignobile e bassa. Gli
+ alti pioppi di quella seconda corte già avevano ombreggiato il
+ capo del giovane Poeta, il cui ritratto ad olio, grande al vero,
+ stava appeso fra quelli dei più distinti allievi (Principi) del
+ Collegio. È quindi troppo assoluta la sentenza della signora Dupin
+ che i ritratti di Manzoni giovane sarebbero apocrifi. Questo
+ all'incontro è bene autentico e genuino. È anche fama che a
+ vent'anni Manzoni si facesse ritrarre a Parigi, a guisa
+ d'inspirato, colle chiome sciolte e collo sguardo volto al cielo.
+ (Con gli occhi rivolti in su lo rappresentava pure nella virilità
+ il pittore Molteni in un quadro ad olio, che si conserva presso la
+ marchesa Alessandrina Ricci D'Azeglio.) Fu scritto da quasi tutti
+ i biografi di Manzoni, che egli da giovinetto fosse di tardo
+ ingegno, e punto non istudiasse. Non ignoro che il grande Poeta,
+ forse burlando, lasciò creder ciò; ma io combatto Manzoni colle
+ stesse sue anni, coi bellissimi suoi _Versi giovanili_ alla mano;
+ ma io cito l'onoranza del ritratto, certamente non sospetta, che
+ egli ottenne nello stesso Collegio Longone, ove fu alunno dal 1796
+ all'anno 1800."
+
+
+
+
+IV.
+
+Primi versi.
+
+
+Invero, ch'egli amasse molto i versi e ne scrivesse fin dal tempo, nel
+quale sedeva ancora sui banchi della scuola, ce lo dice egli medesimo
+in un sermone giovanile diretto al suo compagno Giambattista Pagani di
+Brescia,[1] onde rileviamo ch'egli prediligeva già, fra tutti i
+metri, il verso sciolto, e che non gli toccarono mai, per cagione di
+poeti, quali Orazio, Virgilio e il Petrarca, quelle battiture che non
+gli saranno certamente mancate per altre ragioni. Ma, ingegno
+precocemente riflessivo, egli dovette accorgersi assai presto della
+vanità degli esercizii rettorici, ne' quali i frati maestri del
+Collegio de' Nobili in Milano costringevano allora, e così non li
+costringessero più ora, frati e non frati, nelle scuole d'Italia, i
+giovinetti ingegni. Nel suo sermone al Pagani egli si burla delle
+gonfie orazioni che, giovinetto, gli toccava comporre nella scuola,
+travestito, com'ei dice satiricamente, da moglie di Coriolano, e
+dell'arte rettorica, per la quale si chiude "in parole molte, poco
+senso," precisamente l'opposto di quello ch'egli fece dipoi, dicendo
+sempre molto in poco:
+
+ Pensier null'altro io m'ebbi infin dal tempo
+ Che a me tremante il precettor severo
+ Segnava l'arte, onde in parole molte
+ Poco senso si chiuda; ed io, vestita
+ La gonna di Volunnia, al figlio irato
+ Persüadea, coi gonfii sillogismi,
+ Ch'umil tornasse disarmato in Roma,
+ Allor sol degno del materno amplesso.
+ Me dalla palla spesso e dalle noci
+ Chiamava Euterpe al pollice percosso
+ Undici volte, nè giammai di verga
+ Mi rosseggiò la man, perchè di Flacco
+ Recitar non sapessi i vaghi scherzi,
+ O le gare di Mopso o quel dolente
+ "Voi che ascoltate in rime sparse il suono."
+
+Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova
+meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni
+sentì sè stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il
+professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore,
+conservava inedito presso di sè un mirabile Sonetto, composto dal
+Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo
+o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise,
+per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto
+solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da
+settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che
+lo stupendo giovinetto faceva di sè stesso; vi è qualche cosa
+d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme
+con una grande e preziosa sincerità, il felice presentimento di una
+vita lunga e gloriosa.
+
+ Capel bruno, alta fronte, occhio loquace,
+ Naso non grande e non soverchio umìle,
+ Tonda la gota e di color vivace,
+ Stretto labbro e vermiglio, e bocca esìle.
+ Lingua or spedita or tarda, e non mai vile,
+ Che il ver favella apertamente o tace;
+ Giovin d'anni e di senno, non audace,
+ Duro di modi, ma di cor gentile.
+ La gloria amo e le selve e il biondo Iddio.[2]
+ Spregio, non odio mai; m'attristo spesso,
+ Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio.
+ All'ira presto, e più presto al perdono,
+ Poco noto ad altrui, poco a me stesso,
+ Gli uomini e gli anni mi diran chi sono.
+
+Quest'ultimo verso profetico mi scioglie dall'obbligo di qualsiasi
+commento. Vi è qui tutto l'afflato del genio potente, che doveva
+rivelare al suo secolo ed alla sua terra una nuova poesia.
+
+ [1] Anche nell'_Urania_, il Manzoni dice ch'egli ambì la fama di
+ poeta italiano fin _dai passi primi nel terrestre viaggio_:
+
+ Da' passi primi
+ Nel terrestre viaggio, ove il desio
+ Crudel compagno è della via, profondo
+ Mi sollecita amor che Italia un giorno
+ _Me de' suoi vati al drappel sacro aggiunga._
+
+ [2] Variante: "Di riposo e di gloria insiem desìo."
+
+
+
+
+V.
+
+Il Manzoni ed il Parini.
+
+
+Nella sua prima maniera satirica il Manzoni parineggia; il Parini,
+egli non avea conosciuto di persona, se bene lo potesse per le
+relazioni che il poeta di Bosisio avea avute con la famiglia Beccarla.
+Quando il Parini morì, il Manzoni, quattordicenne, incominciava già a
+sentire la poesia e ad ammirare veramente i poeti; si narra anzi
+ch'egli leggesse per l'appunto la celebre Ode _La caduta_, quando gli
+venne annunciato che il Parini era morto.[1] Il Manzoni vecchio
+dolevasi con Giovanni Rizzi di non averlo cercato, e scusavasi
+malamente col dire che allora egli era "un ragazzaccio che non sapeva
+nulla di nulla." Il vero è che non ci avrà pensato, che non avrà, come
+accade, creduto il Parini già così vicino a morire, e che la vita di
+collegio gli avrà pure diminuite le occasioni d'incontrarlo. Che se,
+al dire di Giulio Carcano, quando, nel Collegio de' Nobili, il
+giovinetto Manzoni fu, la prima volta, presentato al Monti come nipote
+di Cesare Beccarla, il Monti gli parve un Dio, è probabile che il
+vecchio Parini, quantunque non bello, gli avrebbe lasciata nell'animo
+una impressione più soave e più durevole. Ricordano gli amici del
+Manzoni che egli sapeva a memoria tutto il _Giorno_ e che, sul fine
+della propria vita, quando sentiva affievolirsi la memoria, per
+assicurarsi di non averla perduta tutta, soleva trascrivere a mente
+qualche verso del suo Parini.[2] Quando, nel settembre dell'anno
+1803, il diciottenne Manzoni mandava al suo maestro Monti un Idillio
+allegorico intitolato: _L'Adda_, egli lo accompagnava con una lettera,
+di cui, perchè si vegga quanta destrezza e causticità d'ingegno era
+già nel giovine Poeta, riporterò qui le prime parole: "Voi mi avete
+più volte ripreso di poltrone, e lodato di buon poeta. Per farvi
+vedere che non sono nè l'uno nè l'altro, vi mando questi versi."[3]
+Il discepolo domanda al maestro un parere sopra i suoi nuovi versi,
+per limarli, ed, intanto, invita il Monti alla propria villa.
+Nell'Idillio, il fiume Adda personificato in una Dea si volge così al
+Monti:
+
+ Te, come piacque al ciel, nato a le grandi
+ De l'Eridano sponde, a questi ameni
+ Cheti recessi e a tacit'ombra invito.
+
+L'Adda sa bene di non poter contendere col Po, presso il quale il
+Monti è nato, e prima di lui Lodovico Ariosto ed il Guarini, ma pur si
+gloria che presso le sue rive abbia cantato un giorno Giuseppe Parini,
+l'Orazio lombardo. L'Adda dice:
+
+ Quivi sovente il buon cantor vid'io
+ Venir trattando con la man secura
+ Il plettro di Venosa e il suo flagello,
+ O traendo l'inerte fianco a stento,
+ Invocar la salute e la ritrosa
+ Erato bella, che di lui temea
+ L'irato ciglio e il satiresco ghigno;
+ Ma alfin seguïalo e su le tempie antiche
+ Fêa di sua mano rinverdire il mirto.
+ Qui spesso udillo rammentar piangendo,
+ Come si fa di cosa amata e tolta,
+ Il dolce tempo della prima etade,
+ O de' potenti maledir l'orgoglio,
+ Come il genio natìo movealo al canto
+ E l'indomata gioventù dell'alma.
+ Or tace il plettro arguto e ne' miei boschi
+ È silenzio ed orror. Te dunque invito,
+ Canoro spirto, a risvegliar col canto
+ Novo rumor Cirreo. A te concesse
+ Euterpe il cinto, ove gli eletti sensi
+ E le imagini e l'estro e il furor sacro
+ E l'estasi soavi e l'auree voci
+ Già di sua man rinchiuse. A te venturo
+ Fiorisce il dorso brïanteo; le poma
+ Mostra Vertunno e con la man ti chiama,
+ Ed io, più ch'altri di tuo canto vaga,
+ Già mi preparo a salutar da lunge
+ L'alto Eridano tuo, che, al nuovo suono,
+ Trarrà meravigliando il capo algoso,
+ E tra gl'invidi plausi de le Ninfe,
+ Bella d'un inno tuo corrergli in seno.
+
+Nonostante la grazia di questo voluttuoso invito, il Monti non può
+muoversi, e se ne scusa con una lettera, la quale incomincia
+cerimoniosamente col _voi_ e prosegue affettuosamente col _tu_. Loda
+moltissimo i versi, e conchiude: "Dopo tutto, sempre più mi confermo
+che in breve, seguitando di questo passo, tu sarai grande in questa
+carriera; e se al bello e vigoroso colorito che già possiedi,
+mischierai un po' più di virgiliana mollezza, parmi che il tuo stile
+acquisterà tutti i caratteri originali." Nell'amore del Parini fu
+ancora confermato il Manzoni dall'affetto che lo legò poco dopo alla
+memoria del più caro discepolo dell'Autore del _Giorno_, l'Imbonati,
+dall'ombra del quale, nel noto Carme, ei si fa dire:
+
+ ......Quei che sul plettro immacolato
+ Cantò per me: _torna a fiorir la rosa_,[4]
+ Cui, di maestro a me poi fatto amico,
+ Con reverente affetto ammirai sempre,
+ Scola e palestra di virtù.
+
+E i consigli dell'Imbonati non sono altro, in somma, se non quelli che
+si trovano già espressi nei versi sentenziosi del Parini. Il Manzoni
+sentì che erano veri, e li fece suoi proprii, per seguirne i precetti.
+Scegliere il vero per farne argomento e fondamento di alta poesia è
+virtù di pochi ingegni potenti. Il Manzoni non solamente sceglie bene,
+ma quello ch'egli ha scelto, perfeziona e migliora. Spoglia, a poco a
+poco, di una parte del loro apparato classico e mitologico i nobili
+pensieri del Parini e li rifeconda col proprio sentimento, per
+esprimerli con un linguaggio più caldo e più semplice.
+
+ [1] Tutti ricordano il principio commovente dell'Ode pariniana:
+
+ Quando Orïon dal cielo
+ Declinando imperversa,
+ E pioggia e nevi e gelo
+ Sopra la terra ottenebrata versa,
+ Me, spinto nella iniqua
+ Stagione, infermo il piede,
+ Tra il fango e tra l'obliqua
+ Furia de' carri la città gir vede;
+ E per avverso sasso
+ Mal fra gli altri sorgente
+ O per lubrico passo
+ Lungo il cammino stramazzar sovente, ec.
+
+ Il Manzoni vecchio che, per timore di cadere, soleva sempre,
+ quando usciva, farsi accompagnare, dovette spesso pensare al suo
+ Parini. "Una volta (mi scrive il Rizzi), quando egli andava a
+ passeggio, una carrozza signorile passò così accosto a una povera
+ donna che quasi la schiacciava. Avessi veduto che occhi fece, in
+ quel momento! E pazienza gli occhi! Gli scappò nientemeno che
+ questa frase: _porchi de sciori!_ (porci signori!). E tutti
+ intorno la sentirono."
+
+ [2] Le ultime parole trascritte dal Manzoni, per quanto me ne
+ assicura il professor Giovanni Rizzi, furono versi del _Giorno_.
+
+ [3] Cfr. il libro del signor Romussi, _Il Trionfo della libertà._
+
+ [4] Allude all'Ode _La educazione_, che il Parini scrisse pel giorno
+ natalizio del suo allievo undicenne Carlo Imbonati all'uscire da
+ una malattia, e che incomincia:
+
+ Torna a fiorir la rosa
+ Che pur dianzi languia
+ E molle si riposa
+ Sopra i gigli di pria.
+ Brillano le pupille
+ Di vivaci scintille.
+
+ Questi versi sentenziosi del Parini dovettero far pensar molto il
+ Manzoni, e persuaderlo; il Carme _In morte dell'Imbonati_ ha
+ perfetto riscontro di pensieri ed anche di parole con essi:
+
+ Dall'alma origin solo
+ Han le lodevol opre.
+ Mal giova illustre sangue
+ Ad animo che langue.
+ --Chi della gloria è vago
+ Sol di virtù sia pago.
+ --Giustizia entro il tuo seno
+ Sieda e sul labbro il vero.--
+ --Perchè sì pronti affetti
+ Nel core il ciel ti pose?
+ Questi a Ragion commetti,
+ E tu vedrai gran cose.
+ --Sì bei doni del cielo,
+ No, non celar, garzone,
+ Con ipocrito velo,
+ Che alla virtù si oppone.
+ Il marchio, ond'è il cor scolto,
+ Lascia apparir nel volto.
+ Dalla lor mèta han lode,
+ Figlio, gli affetti umani.
+
+ Si può, si deve combattere per la patria, ma chi vince
+
+ Pietà non nieghi
+ Al debole che cade.
+
+ Soccorriamo il povero, e l'uomo si mostri _fido amante_ e
+ _indomabile amico._ Il Giusti, nell'_Elogio_ del Parini, scriveva:
+ "La Lombardia perdè il suo poeta e non poteva cadere in mente ai
+ cittadini, che lo piangevano, di consolarsene nel caro aspetto di
+ un fanciullo di tredici anni ch'era allora in Milano e che di lì a
+ poco fu quell'uomo che tutti sanno." Il Manzoni avrebbe pure
+ potuto far propria la famosa strofa dell'Ode pariniana, _La vita
+ rustica_:
+
+ Me non nato a percotere
+ Le dure illustri porte,
+ Nudo accorrà, ma libero,
+ Il regno della morte.
+ No, ricchezza nè onore
+ Con frode o con viltà
+ Il secol venditore
+ Mercar non mi vedrà.
+
+ Il Manzoni vide pure, come il Parini, nell'educazione un mezzo per
+ rialzare non solo i costumi, ma la patria infelice ed oppressa.
+ Nella Canzone: _Per l'innesto del vaiuolo_, il Parini intese anco
+ a preparar fanciulli sani, perchè potessero un giorno dar prova
+
+ D'industria in pace o di coraggio in guerra.
+
+ Nell'Ode: _L'educazione_, facendo apostrofare da Chirone il giovinetto
+ Achille
+
+ Nato al soccorso Di Grecia,
+
+ il Parini rammenta al giovine Conte lombardo che può intraprendere
+ ogni più ardua impresa per la patria
+
+ Un'alma ardita, Se in forti membra ha vita.
+
+ Così la poesia pariniana non è un vano giuoco, come non saranno
+ mai pel Manzoni le lettore; tutta la sua letteratura è civile,
+ anche dove scopre meno direttamente il suo intento educativo.
+
+
+
+
+VI.
+
+Il _Trionfo della Libertà_.
+
+
+Il Manzoni, per sua natura, s'accostava, invero, più al fare un po'
+rigido del Parini che a quello pieno ed ampio, ma un po' reboante del
+Monti; quindi il Monti, che pur lo lodava tanto, desiderava in lui
+alcuna maggiore larghezza e rotondità di frase, ossia, come diceva,
+"un po' più di virgiliana mollezza," che si sarebbe ancora definita
+convenientemente "pastosità lombarda." Nel Sonetto giovanile che vi ho
+già riferito, il Manzoni si accusa da sè stesso come "duro di modi."
+Questa durezza è pure un poco nella sua poesia, quando alcun
+sentimento specialmente soave e vivace non viene a commuoverlo,
+obbligando il critico arcigno a tacere innanzi al poeta commosso.
+Tuttavia il Manzoni, negli anni de' suoi studii a Pavia, più tosto che
+un alunno e un ammiratore del discreto, austero e _parco di versi
+tessitor_, ci si dimostra un seguace dell'impetuoso Monti,
+verseggiatore facile, ad un tempo, e solenne ed altitonante, dal quale
+egli dovette pure avere appreso a studiare e ad imitar la _Divina
+Commedia_.[1] Dall'_Autobiografia_ del medico inglese Granville, il
+quale nell'anno 1802 studiava la Medicina nell'Università di Pavia,
+rilevo che, in quell'anno medesimo, egli vi conobbe il Manzoni, il
+quale doveva esservisi recato per frequentare specialmente le lezioni
+di eloquenza italiana di Vincenzo Monti. Sappiamo ancora che il Monti,
+dalla sua cattedra di Pavia, fulminava dantescamente il governo
+temporale de' preti, parlava alto dell'amore di Dante per la patria e
+per la libertà. Le impressioni ricevute a quella scuola si rivelano
+chiaramente nel primo componimento manzoniano che si conosca, un poema
+in terza rima, diviso in quattro canti, intitolato: _Il Trionfo della
+libertà_, scritto ad imitazione dei _Trionfi_ del Petrarca, e con
+molte reminiscenze della _Divina Commedia_, della _Bassvilliana_ e
+della _Mascheroniana_ del maestro Monti; il Manzoni lo concepì e lo
+scrisse fra il 1800 e il 1801, il che vuol dire tra il fine del suo
+quindicesimo e il principio del suo sedicesimo anno. Rileggendo
+alquanto più tardi il suo lavoro giovanile, il Manzoni, che lo poteva
+fare, poichè non s'era pubblicato, non lo distrusse; ma si contentò di
+porvi su la seguente Avvertenza: "Questi versi scriveva io Alessandro
+Manzoni nell'anno quindicesimo dell'età mia, non senza compiacenza e
+presunzione di nome di Poeta, i quali ora, con miglior consiglio e
+forse con più fino occhio rileggendo, rifiuto; ma veggendo non
+menzogna, non laude vile, non cosa di me indegna esservi alcuna, i
+sentimenti riconosco per miei; i primi come follia di giovanile
+ingegno, i secondi come dote di puro e virile animo." L'Avvertenza
+manca di quella lucidità e naturalezza che divenne, specialmente nella
+prosa, uno de' privilegi dello stile manzoniano, il che mi fa
+naturalmente sospettare che risalga essa stessa ad un tempo, nel quale
+il Manzoni, non più giovinetto, ma pur sempre giovanissimo, non era
+ancora interamente padrone di sè come prosatore, e probabilmente
+all'anno, in cui egli scriveva la faticata _Urania_. Il Manzoni
+parlando di un ritratto che gli aveano fatto in gioventù (forse quello
+di Parigi), con gli occhi rivolti al cielo, diceva: "Io era in
+quell'età, nella quale chi si lascia fare un ritratto, si crede in
+obbligo di prendere l'attitudine di un uomo ispirato." In quell'età
+soltanto il Manzoni poteva, dunque, parlando di sè, scrivere "io,
+Alessandro Manzoni," e vantarsi del suo "puro e virile animo." Il
+Manzoni, divenuto cattolico convinto, avrebbe della propria persona e
+delle proprie virtù parlato con molto maggiore umiltà. Il Manzoni
+vecchio poi non solo avrebbe scritta altrimenti quell'Avvertenza, non
+solo vi avrebbe condannati molti de' sentimenti sdegnosi espressi in
+quel poema; ma, cosa più probabile, ei non l'avrebbe scritta affatto,
+che, invece di scriverla, egli avrebbe semplicemente distrutti, con
+uno spietato _auto-da-fè_, i versi giovanili che rifiutava. Quando,
+assai più tardi, egli disapprovò pure ed anzi ripudiò, per molte gravi
+ragioni, i versi _In morte dell'Imbonati_, non era più in suo potere
+il distruggerli, perchè già troppo divulgati. È cosa certa poi, o
+almeno può tenersi come probabile fino alla certezza, che il Manzoni,
+dall'anno 1818 in qua, non avrebbe mai scritta in prosa la parola
+_laude_, invece di _lode_, la sintassi finalmente dell'Avvertenza
+rivela ancora l'impaccio del periodo classico, dal quale il Manzoni
+pose dipoi tanto studio a liberarsi. Il prosatore Manzoni, che
+conosciamo come maestro di mirabile naturalezza ed evidenza, non
+avrebbe mai detto, per esempio: _non cosa di me indegna esservi
+alcuna_; ma semplicemente: _non esservi alcuna cosa indegna di me_.
+Sono minuzie, lo vedo, delle quali parrà forse superfluo che si pigli
+nota in un breve discorso biografico. Ma, se io ammettessi che il
+Manzoni non pur vecchio, ma dopo il suo anno ventesimoterzo, avesse
+potuto scrivere quella singolare Avvertenza, non comprenderei più il
+Manzoni e sarebbe un cattivo principio per chi ha impreso a parlarne
+con la pretesa, la quale vedrete voi stessi in qual misura sia
+legittima, di farlo meglio conoscere agli altri. Il Manzoni tra i
+venti e i ventidue anni, non ancora risoluto di credere
+cattolicamente, ma già seguace di Zenone lo Stoico ed avido insieme di
+gloria poetica, poteva benissimo, nella fiducia di aver fatto qualche
+progresso nell'arte sua, ripudiare la forma letteraria del suo primo
+componimento per impedirne la stampa e, in pari tempo, compiacersi
+nella manifestazione di sentimenti, ai quali non aveva ancora
+rinunciato, nè poteva facilmente rinunciare fin che si trovava in
+mezzo ai liberi ragionari degli atei o deisti, dei materialisti o
+ideologi, dei rivoluzionarii, in ogni modo, e in pari tempo,
+galantuomini suoi amici, i quali frequentavano la _Maisonnette_. Il
+Manzoni vecchio sarebbe stato forse alquanto più indulgente, per
+quella serenità olimpica ch'è la bontà de' vecchi, ai difetti
+letterarii del suo componimento giovanile; ma egli ne avrebbe, senza
+dubbio, deplorato i sentimenti che vi si esprimono in modo violento,
+contro la Madre Chiesa, e contro quella povera Maria Antonietta, la
+quale, appena che il Manzoni incominciò a studiare criticamente la
+storia della prima rivoluzione francese, diventò una delle sue più
+forti simpatie storiche. Io so bene che a molti deve piacere il poter
+affermare che il Manzoni, riconoscendo come proprii i sentimenti
+espressi nel suo poema giovanile, si schierò addirittura contro il
+Papato e coi repubblicani; ma per un tale riconoscimento la questione
+cronologica è di capitale importanza, quando noi non vogliamo, per
+seguire le nostre fantasie o le nostre passioni, foggiarci, ad inganno
+di noi medesimi, in un discorso biografico sopra il Manzoni, un
+Manzoni diverso dal vero. Il quindicenne Manzoni, nel suo poemetto
+intitolato: _Il Trionfo della libertà_, ci dà l'aspetto di un generoso
+aquilotto che vuol tentare il primo suo volo. Egli sente già le ali
+che gli battono i fianchi generosi, ma ignora ancora quale via terrà.
+Si capisce già che egli ambisce volar alto, quando invoca la sua Musa,
+perchè rinfranchi la cadente poesia italiana, perchè sostenga la virtù
+che vien meno:
+
+ Tu la cadente poesia rinfranca,
+ Tu la rivesti d'armonia beata,
+ E tu sostieni la virtù che manca;
+
+mirabili versi per un poeta di quindici anni che esce dalle scuole de'
+frati e da un secolo cicisbeo educato fra le canzonette del Metastasio
+e del Frugoni; ma il giovinetto non ha ancora potuto pensare a crearsi
+una propria forma letteraria. Noi vediamo nel suo _Trionfo_ piuttosto
+la destrezza di un forte ingegno imitatore, nutrito di buoni studii,
+che gl'indizii del più originale fra i nostri scrittori moderni. Egli
+ha già studiato molto, e incomincia a sentire gagliardamente, ma gli
+manca ancora l'abitudine, che fa grande l'artista, di meditare
+lungamente sopra i suoi sentimenti ed il proposito virile di
+esprimerli con naturalezza. Si sente già in parecchi versi il fremito
+di un'anima ardente, ma il paludamento del poeta è ancora tutto
+classico. Qualche indizio di originalità lo troviamo, appena, in que'
+passi, ove il poeta abbassa la tonante terzina ad uno stile più umile,
+vinto dalla propria urgente natura satirica. Egli incomincia allora ad
+esercitare la più difficile e la più utile di tutte le critiche,
+quella che uno scrittore intraprende sopra sè stesso, temperando
+talora l'iperbole di alcune immagini sproporzionate. Dopo avere, per
+esempio, dantescamente imprecato contro la città di Catania, onde era
+partito l'ordine regio delle stragi napoletane, dopo aver fatto invito
+tremendo all'Etna, perchè getti fuoco e cenere sopra tutta la città,
+il Poeta s'accorge da sè stesso che sarebbe troppo castigo, e che non
+si può per un solo reo punire tutto un popolo innocente; dominato però
+da quel sentimento della giusta misura così raro nell'arte, e pel
+quale appunto egli divenne poi artista così eccellente, modera e
+corregge l'imprecazione, trasportandola sopra il solo capo della
+regina Carolina:
+
+ Deh! vomiti l'acceso Etna l'ultrice
+ Fiamma, che la città fetente copra
+ E la penetri fino a la radice.
+ Ma no; sol pèra il delinquente; sopra
+ Lei cada il divo sdegno, e sui diademi,
+ Autori infami de l'orribil'opra.
+ E fin da lunge e nei recessi estremi,
+ Ove s'appiatta, e ne' covigli occulti
+ L'oda l'empia tiranna, odalo e tremi.
+
+In altri passi del poema pare affacciarsi direttamente il poeta
+satirico, ossia incominciarsi a rivelare uno de' caratteri più
+specifici dell'ingegno manzoniano. L'attitudine de' Lombardi innanzi
+al Francese arrivato come liberatore, e dominante come padrone, non
+contenta il giovine Poeta, anzi gli muove la bile; rivolto pertanto
+all'Italia, egli le domanda che cosa facciano i suoi figli, per
+rispondere tosto:
+
+ ...... I tuoi figli abbietti e ligi
+ Strisciangli intorno in atto umile e chino;
+ E tal, di risse amante e di litigi,
+ D'invido morso addenta il suo vicino,
+ Contra il nemico timido e vigliacco,
+ Ma coraggioso incontro al cittadino.
+ Tal ne' vizii s'avvolge, come Ciacco
+ Nel lordo loto fa; soldato esperto
+ Ne' conflitti di Venere e di Bacco.
+ E tal di mirto al vergognoso serto
+ Il lauro sanguinoso aggiunger vuole,
+ Ricco d'audacia e povero di merto.
+ Tal pasce il volgo di sonanti fole,
+ Vile, di patrio amor par tutto accenso,
+ E liberal non è che di parole.
+
+Un giovinetto capace di scrivere tali versi annunzia non solo un
+ingegno precoce, ma ancora una precoce e formidabile esperienza della
+vita.
+
+ [1] Cfr. il _Trionfo della libertà_, e il Carme: _In morte
+ dell'Imbonati._
+
+
+
+
+VII.
+
+Il Manzoni poeta satirico.
+
+
+In questi versi vi è già la forza, ma non ancora la finezza
+dell'umorismo manzoniano. Egli li apprese troppo di fresco nelle
+scuole, per poterli già smettere, quell'accento rettorico, quel fare
+magniloquente che presto sdegnò ed evitò poi sempre negli altri suoi
+scritti. La rima stessa doveva inceppargli il pensiero; la terzina
+imporgli quasi l'obbligo d'imitare ora il Dante ora il Monti, quando,
+non imitando alcuno, egli avrebbe già, fin d'allora, potuto rivelarsi
+come Manzoni. Negli anni seguenti, sebbene egli ricordasse ancora
+altri modelli poetici, avendo preferito il verso sciolto e quella
+forma di sermone pedestre che, nel secolo passato, il veneziano
+Gaspare Gozzi avea messo in qualche voga, il Manzoni potè sfogar
+meglio il suo umore satirico. I suoi _Sermoni giovanili_ che si
+conoscono, pubblicati dal professore Antonio Stoppani, risalgono agli
+anni 1803 e 1804. Il terzo Sermone, diretto all'amico Pagani, fu
+scritto dalla patria stessa del Gozzi, nel marzo dell'anno
+1804.[Veggasi la lettera diretta da Venezia al Pagani, pubblicata dal
+signor Carlo Romussi] Il Poeta sente d'avere un po' malato il
+cervello; egli s'era innamorato in quel tempo, egli, diciottenne
+studente, di una ragazza veneziana sulla trentina, ed era andato tanto
+in là ne' desiderii e nelle speranze da chiederle la mano. "All'età
+vostra (gli fu risposto) si pensa ad andare alla scuola, non a fare
+all'amore."--"Sotto quella doccia a freddo (scrive lo Stoppani) la
+guarigione fu istantanea, nè di quell'aneddoto altro rimase al Manzoni
+che la memoria per riderne piacevolmente coi famigliari negli anni più
+tardi." Egli si consola dunque della disgrazia amorosa nella gioconda
+vita e nei versi; non ha ardori belligeri, nè smania di divenire un
+gran filosofo, od un legislatore e uomo di Stato potente; la sua cura
+solenne sono i versi:
+
+ Valido è il corpo in prima, e tal che l'opra
+ Non chiegga di Galen; men sano alquanto
+ Il frammento di Giove, e non è rado
+ Che a purgar quei due morbi, ira ed amore,
+ O la febbre d'onor, mi giovin l'erbe
+ Dell'orto epicureo. Chè se mi chiedi:
+ "A che l'ingegno giovinetto educhi?"
+ Non a cercar come si possa in campo
+ Mandar più vivi a Dite, o, con la forza
+ Del robusto cerèbro, ad un volere
+ Ridur le mille volontà del volgo,
+ E i feroci domar; ma freno imporre
+ Agli indocili versi, e i miei pensieri
+ Chiuder con certo piè; questa è la febbre,
+ Di cui virtù di farmaco o di voto
+ Non ho speranza che sanar mi possa.
+
+A scuola, noi lo abbiamo già detto, i versi gli erano sempre piaciuti;
+ora che egli, avendo il primo pelo sul mento, potrebbe quasi già venir
+coscritto fra le milizie del Regno, risolve consacrar tutto il suo
+tempo alla poesia:
+
+ Ed or di pel già sparso il mento e quasi
+ Fra i coscritti censito, in quella mente
+ Vivo, e quant'ozio il fato e i tempi iniqui
+ A me concederanno, ho stabilito
+ Consacrarlo alle Muse. Or come il mio
+ Furor difenda, dolce amico, ascolta.
+
+Egli, discepolo ideale del Parini, non cura le ricchezze, nè
+l'illustre discendenza, nè i palazzi, nè la gran signoria, nè il
+rumore di eccelsi fatti, perchè ne parlino i tardi nepoti; Giove, a
+lui più mite, lo obbliga ai versi. Ma quali versi? Oramai gli vennero
+a noia i sonanti, e però, prendendo nota di ciò che vede intorno a sè,
+che non è degno di poema, egli prosegue a scrivere umili sermoni, ad
+occuparsi di quella povera plebe, che sarà pure primissima cura
+dell'Autore de _Promessi Sposi_:
+
+ Or ti dirò perchè piuttosto io scelga
+ _Notar la plebe con sermon pedestre_,
+ Che far soggetto ai numeri sonanti
+ Detti e gesta d'eroi. Fatti e costumi
+ Altri da quei ch'io veggio a me ritrosa
+ Nega esprimer Talìa.
+
+Egli avrebbe bisogno, per rappresentar degli eroi, di vederne intorno
+a sè; ma non ne vede pur troppo; quelli che vorrebbero passare per
+eroi, invece di destare in lui ammirazione, lo fanno più tosto ridere.
+Quando la fantasia lo porta fra gli antichi, _al fervido pensiero_, ei
+dice:
+
+ Mi s'attraversa Ubaldo, il qual pur ieri
+ Pitocco, oggi pretor, poco si stima
+ Minor di Giove e spaventar mi crede
+ Con la novella maestà del guardo.
+
+Se anche il nostro tempo, ei dice, opera cose grandi, lo tentano poco
+le odierne guerre e le paci, e i nuovi Greci e Quiriti, e la
+ghigliottina nuovamente inventata per affrettar la morte che finqui
+pareva venire all'uomo troppo lenta:
+
+ ... quella cieca
+ Famosa falce, che trovò l'acuto
+ Gallico ingegno, onde accorciar con arte
+ La troppo lunga in pria strada di Lete.
+
+Un altro Sermone dello stesso anno 1804 fu diretto ad un autore di
+cattivi versi per nozze. Il giovine Poeta si sdegna che si mettano a
+far versi i medici e gli avvocati, come se fosse cosa facile il
+frenare
+
+ Di questa plebe indocile i tumulti.
+
+Si burla il poeta dell'uso di scrivere versi per ogni matrimonio che
+si celebra, onde vengono fuori tanti cattivi poeti e tanti versi
+scellerati; ognuno deve fare l'arte sua; ma ogni arte ha bisogno
+d'essere appresa; egli non crede che la poesia sia un'arte sacra e
+necessaria; ride anzi volentieri di chi lo pensa e lo dice; necessaria
+è l'agricoltura, che insegna all'uomo il modo di alimentarsi,
+necessaria la scienza della legislazione; ma è un'arte, insomma, anche
+la poesia e domanda molto studio. I versaiuoli che cantano sopra ogni
+cantante, e scrivono per ispassarsi, quelli certamente non sudano. Ma
+sudava invece il divino Parini nel tornire i suoi versi oraziani:
+
+ Quando sull'orme dell'immenso Flacco
+ Con italico piè correr volevi,
+ E dei potenti maledir l'orgoglio,
+ Divo Parin, fama è che spesso a l'ugne,
+ Al crin mentito ed a la calva nuca
+ Facessi oltraggio. Indi è che, dopo cento
+ E cento lustri, il postero fanciullo
+ Con balba cantilena al pedagogo
+ Reciterà: _Torna a fiorir la rosa_.
+
+Dopo il Parini, il giovine Poeta rende uno splendido omaggio
+all'Alfieri morto Fanno innanzi,[1] per condannare con esso i poeti
+Metastasiani; quindi, come pensa Paolo Ferrari, il poeta viene pure a
+condannare il melodramma grottesco con le maschere, la tragi-commedia,
+il dramma semi-serio che ottenne favore sulle scene italiane e
+francesi nel principio di questo secolo:
+
+ Mentre Emon si spolmona e il crudo padre
+ Alto minaccia, e la viril sua fiamma
+ Ad Antigone svela, o con l'armata
+ Destra l'infame reggia e il cielo accenna,
+ Odi sclamar dai palchi: "Oh duri versi!
+ O duro amante! Dal tuo fero labbro
+ Un _ben mio_! non s'ascolta. Oh quanto meglio
+ Megacle ad Aristea, Giulia ad Orazio!"
+ Che ti val l'alto ingegno e l'aspra lima,
+ Primo signor dell'italo coturno?
+ Te ad imparar come si faccia il verso,
+ Degli itali aristarchi il popol manda.
+ Mirabil mostro in su le ausonie scene
+ Or giganteggia. Al destro piè si calza
+ l'alto coturno e l'umil socco al manco;
+ Quindi va zoppicando. Informe al volto
+ Maschera mal s'adatta, ove sul ghigno
+ Grondan lagrime e sangue. Allor che al denso
+ Spettatore ei si mostra, alzarsi ascolti
+ Di voci e palme un suon, che per le cave
+ Vôlte rumoreggiando, i lati fianchi
+ Scote al teatro e fa sostar per via
+ Maravigliato il passeggier notturno.
+
+Qui il verso è già intieramente sicuro; l'artista appare padrone della
+sua materia e la domina; il fanciullo sembra intieramente scomparso.
+Il Manzoni a diciannove anni è uomo. I compagni di scuola del Manzoni,
+Giambattista Pagani, Ignazio Calderari, Luigi Arese, incominciano a
+mescolare all'affetto un po' di ammirazione; il Foscolo gli diviene
+amico,[2] il Monti incomincia a temerne i giudizii. Poco prima, egli
+aveva sul giovinetto autorità di maestro e quasi di padre.
+
+ [1] Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito
+ tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa
+ ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune
+ conformità nel comune disdegno della poesia vana e servile, e
+ della mitologia, {Il Manzoni non doveva ignorare la terzina
+ alfieriana: Certo in un Dio fatt'uom creder vorrei A salvar l'uman
+ genere, piuttosto Che in Giove fatt'un tauro ai furti rei.} nel
+ sentimento comune dell'ufficio civile delle lettere, nello studio
+ posto da entrambi gli scrittori a scrivere non pure italianamente,
+ ma toscanamente: il Manzoni adorò tuttavia quella Francia che
+ l'Alfieri odiò fino all'oltraggio; il Manzoni pose ogni cura a
+ scrivere con naturalezza, l'Alfieri volle esser duro ed aspro,
+ sperando riuscire più efficace. Nella gioventù accade tuttavia che
+ s'ammira ingenuamente tutto ciò ch'è grande, senza domandarsi
+ troppo se l'ammirazione abbia fondamento in alcuna viva simpatia,
+ il giovane ammira talora con entusiasmo un grande per una sola
+ qualità principale che lo tenta; l'età matura vuole rendersi
+ maggior conto della stima che concede agli uomini; quindi accade
+ che l'uomo ammiri tanto meno, ma ami poi e stimi molto più
+ profondamente del giovane. Il Manzoni giovine aveva ammirato
+ l'Alfieri che il Parini e l'Imbonati ammiravano; l'Imbonati è
+ perciò dal Manzoni fatto parlare, nel modo seguente, intorno
+ all'Alfieri:
+
+ Venerando il nome
+ Fummi di lui, che nelle reggie primo
+ L'orma stampò dell'italo coturno;
+ E l'aureo manto lacerato, ai grandi
+ Mostrò lor piaghe e vendicò gli umìli.
+
+ Quando poi l'amico Pagani fece al Manzoni la poco piacevole
+ sorpresa di dedicare a Vincenzo Monti, in nome del poeta, in modo
+ alquanto infelice, il Carme per l'Imbonati, il Manzoni gli scrisse
+ in termini abbastanza vivaci e risentiti. In quella lettera del 18
+ aprile 1806 che il signor Romussi ci ha fatta conoscere, son
+ notevoli queste parole relative all'Astigiano: "Tu mi parli di
+ Alfieri, la cui vita è una prova del suo pazzo orgoglioso furore
+ per l'indipendenza, secondo il tuo modo di pensare, e secondo il
+ mio un modello di pura, incontaminata, vera virtù di un uomo che
+ sente la sua dignità, e che non fa un passo, di cui debba
+ arrossire. Ebbene, Alfieri dedicò. Ma a chi e perchè dedicò?
+ Dedicò a sua madre, al suo amico del cuore, a Washington, al
+ popolo italiano futuro, ec." Nella lettera francese al Chauvet
+ sopra l'unità di tempo e di luogo, pubblicata nell'anno 1820, il
+ Manzoni, che combatteva come poeta drammatico le unità alfieriane,
+ poneva pure una parola di biasimo contro l'Autore del _Misogallo_:
+ "Un uomo celebre, cui l'Italia era avvezza ad ascoltare con
+ riverenza, aveva annunziato ch'egli avrebbe lasciato postumo uno
+ scritto, al quale erano confidati i suoi più intimi sentimenti.
+ Vide la luce il _Misogallo_, e la voce d'Alfieri, la sua voce che
+ usciva dalla tomba, non levò alcun rumore in Italia, perchè una
+ voce più potente si levava in ogni cuore contro un risentimento
+ che mirava a fondare il patriottismo sull'odio. L'odio per la
+ Francia! per la Francia illustrata da tanti genii e da tante
+ virtù, donde sono sorte tante verità e tanti esempi! per la
+ Francia che non si può vedere senza provare un'affezione
+ somigliante ad amore di patria, e che non si può lasciare senza
+ che al ricordo d'averla abitata non si mescoli qualche cosa di
+ malinconico e di profondo simile all'impressione di un esiglio."
+
+ [2] Il Manzoni dovette conoscere il Foscolo, quando ritornò studente
+ da Pavia. Gliene dovette conciliar la simpatia, oltre l'ingegno
+ fervido, il culto che il Foscolo professava al Parini e il suo
+ amore dell'indipendenza che lo rese forte contro l'adulato
+ Buonaparte. Il Manzoni dovea essere tornato da Pavia meno
+ entusiasta del Monti che non fosse quando vi si era recato: ne'
+ litigi letterarii che il Monti ebbe col Foscolo, il Manzoni non
+ parteggiò forse per alcuno, ma probabilmente ascoltò più
+ volentieri il poeta più indipendente. Il Foscolo venerava
+ l'Alfieri; al Monti, invece, parlando un giorno dell'Alfieri in
+ casa del conte Venéri, scappò detto: "Un'arietta del Metastasio
+ val più di tutte le sue opere insieme." Nel passo citato del
+ Sermone manzoniano, ove si difende l'Alfieri contro i
+ Metastasiani, è forse un'eco dei battibecchi letterarii fra il
+ Monti ed il Foscolo: il Monti chiamò poi sacrilegio epico la
+ traduzione alfieriana dell'_Eneide_, e non ebbe tutti i torti. Il
+ Foscolo faceva credere che il Monti lo evitasse per timore di
+ compromettersi, a motivo del suo carattere indipendente; è dunque
+ assai possibile che ne' suoi colloquii degli anni 1804 e 1805 col
+ Foscolo il Manzoni abbia udito più volte giudicare il Monti
+ severamente. Il Foscolo parlando di sè dice: "Il Foscolo, figlio
+ della Repubblica veneta che Buonaparte distrusse, si nutrì nel
+ sentimento dei più, i quali considerano l'indipendenza de'
+ rispettivi Stati d'Italia come la sola causa necessaria che può
+ essere produttrice della intera sua rigenerazione. Coerente dunque
+ a tali principii, egli non volle mai intervenire nelle adunanze
+ dei Collegi elettorali di cui era membro, per non trovarsi
+ nell'obbligo di prestare il solito giuramento di obbedienza." Per
+ quanto una parte della condotta del Foscolo sotto l'impero non sia
+ stata conforme a queste parole, non è dubbio che l'animo del
+ Foscolo era piuttosto alieno dalla signoria napoleonica in Italia;
+ e il Manzoni che aveva frequentata la contessa Cicognara e appreso
+ da essa a giudicare il Buonaparte, dovette assai naturalmente
+ accostarsi più volentieri al Foscolo dopo avere conosciuto il
+ Monti. Dico più oltre come mi sembri pure scorgere un'allusione
+ contraria al Monti nel Carme _In morte dell'Imbonati_. Se io non
+ mi sono ingannato in tale congettura, si spiega forse meglio come,
+ pubblicando i _Sepolcri_ a Brescia nell'anno 1807, il Foscolo
+ provasse una certa maliziosa compiacenza nel citare, per segno
+ d'onore, in una nota i versi del Manzoni, relativi ad Omero
+ libero, che non adulava i potenti, ad Omero, di cui il Monti e il
+ Foscolo rivali traducevano allora l'Iliade, I versi citati sono
+ questi per l'appunto:
+
+ Non ombra di possente amico,
+ nè lodator comprati avea quel sommo
+ D'occhi cieco e divin raggio di mente
+ Che per la Grecia mendicò cantando.
+
+ Il Foscolo che non avea perdonato al vecchio Cesarotti la
+ _Pronea_, di cui diceva: "Misera concezione, frasi grottesche,
+ verseggiatura di dramma per musica e per giunta gran lezzo
+ d'adulazione, infame ad ogni scrittore, ma più infame ad un
+ ottuagenario che non ha bisogno di pane o poco omai può temere
+ dalla fortuna," non dovea perdonare più tardi al Monti la
+ dedicazione servile della sua _Iliade_ al Beauharnais. È giusto
+ tuttavia avvertire che il Monti divenne aperto nemico dell'Autore
+ dei _Sepolcri_, la _polvere_ dei quali minacciava di scuotere,
+ solo tre anni dopo. Ma poichè il motivo primo della guerra fu la
+ rivalità per la versione dell'_Iliade_, il primo saggio pubblico
+ della quale comparve insieme coi _Sepolcri_ nel 1807, non mi pare
+ improbabile che, quantunque per tre anni nelle loro esterne
+ relazioni i due poeti siansi mostrati amici, in privato avessero
+ già incominciato a lacerarsi. Checchè ne sia, per altro,
+ dell'intendimento, col quale fu scritta la nota de' _Sepolcri_,
+ essa basta in ogni modo a provare l'amicizia e la stima che il
+ Foscolo nutriva pel giovine Manzoni; come il Parini aveva
+ pronosticata la gloria poetica del Foscolo, così il Foscolo augurò
+ bene di quella nascente del Manzoni. Quando poi questi si convertì
+ al Cattolicismo, e diede motivo a molti commenti maligni, tra i
+ quali non doveano mancare quelli dei mitologisti Montiani, il
+ Foscolo, che aveva potuto pregiare la sincerità de' sentimenti del
+ suo giovane amico, no prese apertamente in Milano le difese, come
+ rileviamo da una nota lettera di Silvio Pellico a Nicomede
+ Bianchi.
+
+
+
+
+VIII.
+
+Il Manzoni e Vincenzo Monti.[1]
+
+
+Il professore Stoppani narra un aneddoto, secondo il quale il
+giovinetto Manzoni sarebbe stato corretto dal vizio del giuoco, per un
+solo affettuoso rimprovero che gli fece Vincenzo Monti. "Il così detto
+_Ridotto_ del Teatro alla Scala" era allora precisamente un ridotto di
+biscaiuoli. L'inesperto Alessandrino si era lasciato prendere
+all'esca, confessando egli stesso più tardi che si sentiva già
+fortemente invasato da quella terribile passione, che può in brev'ora
+trasformare un amoroso padre di famiglia in un parricida, e in suicida
+un giovine morigerato. Una sera Alessandro Manzoni sedeva al banco dei
+giuocatori. Tutto a un tratto si sente leggermente battere sopra la
+spalla. Voltosi indietro, si trovò in faccia lo sguardo affascinante
+di Vincenzo Monti, il quale gli disse queste semplici, ma gravi
+parole: "Se andate avanti così, bei versi che faremo in avvenire!"
+Dopo di quella sera il Manzoni, quantunque, per avvezzarsi a
+contemplare lo spettacolo del vizio, senza lasciarsene signoreggiare,
+abbia continuato di proposito, per un altro mese, a frequentare ogni
+sera il _Ridotto_, non giuocò più. Ma il giovinetto che nel bollore
+degli anni primi aveva potuto cedere egli stesso all'impeto di qualche
+passione infelice, non tardò ad acquistare non pure tra' suoi
+compagni, ma presso il proprio maestro, una singolare e veramente
+straordinaria autorità come consigliere sapiente. Onde, per esempio,
+quando il Monti, che apparteneva forse più di ogni altro poeta
+all'_irritabile genus_, entrò in lunga briga col mediocre letterato e
+poeta De Coureil e sostenne contro di lui un'acerba polemica
+letteraria, gravemente ammonito per lettera dal giovine suo discepolo
+che quello scandalo gli avrebbe fatto gran torto e diminuito quel
+prestigio che il Monti aveva sperato invece di accrescere rispondendo
+al De Coureil, il maestro ne rimase così colpito, che ne fece motto in
+una sua lettera del 6 febbraio 1805, diretta ad Andrea Mustoxidi,
+dandogli facoltà di pubblicare, se lo credeva utile, la lettera del
+Manzoni consigliatrice del partito più ragionevole, se pure non era il
+più piacevole all'amor proprio ferito del poeta-storiografo delle
+Alfonsine.[2] Ma nel 1805, conviene pur dirlo, il Manzoni era già
+lontano da quel primo entusiasmo, col quale quindicenne, nel _Trionfo
+della libertà_, ammirando più che altro la gloria di colui che
+chiamavano allora il Dante ringentilito, egli aveva glorificato e
+difeso contro i suoi detrattori il suo maestro Vincenzo Monti. Questo
+magnifico ed enfatico elogio del Monti fatto dal giovinetto Manzoni
+merita di venir riscontrato col famoso iperbolico epigramma, col quale
+ei lo piangeva morto, dopo ventott'anni:
+
+ Salve, o Divino, cui largì natura
+ Il cor di Dante e del suo Duca il canto;
+ Questo fia 'l grido dell'età ventura,
+ Ma l'età che fu tua tel dice in pianto.
+
+Piacque al giovine Manzoni la gloria del suo maestro, ed è ben chiaro
+dal fine del saluto del nostro mirabile giovinetto al Monti, ch'egli
+sperava già o ardeva, almeno, del desiderio di acquistarne una simile:
+
+ Salve, o Cigno divin, che acuti spiedi
+ Fai de' tuoi carmi e trapassando pungi
+ La vil ciurmaglia che ti striscia ai piedi.
+ Tu il gran cantor di Beatrice aggiungi
+ E l'avanzi talor; d'invidia piene
+ Ti rimirali le felle alme da lungi,
+ Che non bagnâr le labbia in Ippocrene,
+ Ma le tuffâr ne le Stinfalie fogne,
+ Onde tal puzzo da' lor carmi viene.
+ Oh limacciosi vermi! Oh rie vergogne
+ De l'arte sacra! Augei palustri e bassi;
+ Cigni non già, ma corvi da carogne.
+ Ma tu l'invida turba addietro lassi
+ E, le robuste penne ergendo, come
+ Aquila altera, li compiangi e passi.
+ Invano atro velen sovra il tuo nome
+ Sparge l'invidia, al proprio danno industre,
+ Da le inquiete sibilanti chiome;
+ Ed io puranco, ed io, vate trilustre,
+ Io ti seguo da lunge, e il tuo gran lume
+ A me fo scorta ne l'arringo illustre.
+ E te veggendo su l'erto cacume
+ Ascender di Parnaso, alma spedita,
+ Già sento al volo mio crescer le piume.
+ Forse, ah che spero? io la seconda vita
+ Vivrò, se alle mie forze inferme e frali
+ Le nove suore porgeranno aita.
+
+Notiamo presso quell'ambizioso _io, vate trilustre_, quel prudente, ma
+non meno ambizioso forse tutto manzoniano, messo innanzi al _vivrò_
+immortale che ci prenunzia già l'Autore del _Cinque Maggio_
+predestinato a sciogliere all'urna del primo Napoleone un cantico
+
+ Che _forse_ non morrà.
+
+Quando il Manzoni scrive, nell'anno 1803, al Monti, lo fa già in un
+tuono di una certa famigliare baldanza che rivela la poca soggezione,
+e gli dà del _voi_. Il Monti invitato a dir la sua opinione sopra
+l'Idillio del Manzoni, gli risponde lodandolo sinceramente, facendo i
+migliori augurii al giovinetto e dicendogli finalmente: "Io non sono
+da tanto da poterti fare il dottore." Fra maestro e discepolo un tale
+linguaggio colpisce. Nella risposta del Monti, il maestro dice che
+egli ha incominciata la stampa del _Persio_. Nel marzo dell'anno 1804,
+il Manzoni si trovava a Venezia e scriveva di là al suo amico Pagani,
+studente di giurisprudenza a Pavia; nella sua lettera è una parola
+impaziente contro il Monti, che può già dimostrare la scaduta
+riverenza del discepolo. "Se Monti (egli scrive) vuol mandarmi il
+_Persio_, lo faccia avere, nel nome di Dio, a mio padre, a Milano."
+Questi indizii mi bisognava raccogliere per ispiegare non pure la
+vivacità del battibecco letterario che nacque dipoi fra i Manzoniani e
+i Montiani sopra l'argomento della mitologia nella poesia moderna, ma
+ancora per illustrare qualche passo del Carme _In morte
+dell'Imbonati_. Il giovine Poeta rammentando l'indegna educazione ed
+istruzione ch'egli avea ricevuta specialmente nel Collegio de' Nobili,
+non rattiene, com'è ben noto, il proprio sdegno, e lo sfoga in una
+forma intemperante che non si trova poi più in alcun altro suo
+scritto; ed accennando in particolare ad un maestro di poesia che lo
+disgustò, dice che da lui si rivolse, invece, agli antichi poeti:
+ Questa
+ Qual sia favilla, che mia mente alluma,
+ Custodii com'io valgo e tenni viva
+ Finor. Nè ti dirò com'io, nodrito
+ In sozzo ovil di mercenario armento,
+ Gli aridi bronchi fastidendo, e il pasto
+ Dell'insipida stoppia, il viso torsi
+ Dalla fetente mangiatoia, e franco
+ M'addussi al sorso dell'ascrea fontana;
+ Come, talor, discepolo di tale,
+ Cui mi sarìa vergogna esser maestro,
+ Mi volsi ai prischi sommi, e ne fui preso
+ Di tanto amor, che mi parea vederli
+ Veracemente e ragionar con loro.
+
+Qui mi arresta un dubbio assai penoso. Chi fu mai codesto maestro, da
+cui il Manzoni, sentendo vergogna di lui, si diparte per correre ad
+inspirarsi direttamente presso i poeti antichi? Io so bene che, a
+questo punto, qualche amico discreto mi raccomanderà discrezione,
+invitandomi a passar oltre, a non arrischiar congetture che potrebbero
+riuscir vane ed ingiuriose. Ma passar oltre vuol dire o non capire o
+non voler capire. E se noi contemporanei ci contentiamo di leggere
+così il primo fra i nostri scrittori viventi, come potranno sperare
+d'intenderlo meglio quelli che verranno dopo di noi? So bene che il
+vivente discepolo del vecchio Vincenzo Monti, l'illustre Andrea
+Maffei, il quale ricorda pur sempre come, dopo l'anno 1820, il Manzoni
+visitasse spesso il Monti infermo, come nel mandargli la _cantafera_
+de' suoi _Promessi Sposi_ glieli raccomandasse affettuosamente,[3]
+come lo encomiasse morto con lodi iperboliche, non farà buon viso alla
+nostra congettura; ed essa ripugna pure vivamente a me stesso, come
+ripugna, per dire il vero, ogni maniera o specie d'ingratitudine. Ma
+io non posso tacere che corsero parecchi anni, ne' quali il Manzoni ed
+il Monti apparvero veramente come avversarii; la storia letteraria ha
+i suoi diritti, e, per quanto c'incresca vedere il Manzoni, che aveva
+egli stesso fatto grande abuso, ne' primi suoi studii poetici, della
+mitologia, divenirci aperto derisore del Monti che volea mantenerla in
+onore, e colpirlo direttamente con l'Ode satirica intitolata: _L'ira
+d'Apollo_, ove, con nuova malizia, s'imita pure lo stile cancelleresco
+della Polizia austriaca, quale era adoprato allora da un poeta da
+strapazzo, Pietro Stoppani di Beroldinghen, e da un giornalista
+venduto, il Pezzi, grandi lodatori entrambi di Vincenzo Monti divenuto
+buon servitore dell'Austria, il Manzoni, che giovinetto avea molto
+ammirato e lodato, come sappiamo, il suo maestro Monti, divenuto amico
+di Ugo Foscolo, imparò forse da lui a giudicarne con minore indulgenza
+la condotta politica; e nella diminuzione di stima per l'uomo è assai
+probabile che siasi pure diminuito il concetto che il Manzoni si
+formava del Monti poeta. Recatosi poi a Parigi, in mezzo a una
+società, per la massima parte repubblicana, anzi che pietà, parve
+ch'egli concepisse un vero disprezzo pel Monti. Il Manzoni dice che
+tra i _prischi sommi_, egli cercò prima di Omero, per la traduzione
+del quale specialmente nacque tra il Foscolo ed il Monti così fiero
+dissenso, e, nominando Omero, sembra volerne, per antitesi, ferire il
+traduttore:
+
+ .... Non ombra di possente amico,
+ Nè lodator comprati avea quel sommo
+ D'occhi cieco e divin raggio di mente
+ Che per la Grecia mendicò cantando.
+
+Nè era, io debbo pur ripeterlo, forse intieramente innocente e fuor
+d'ogni intendimento malizioso Ugo Foscolo, quando in una nota al suo
+Carme de' _Sepolcri_, volendo nominare il Manzoni, per mostrargli il
+conto ch'ei ne faceva e com'ei fosse memore di lui lontano, citava
+precisamente que' versi relativi ad Omero, ove si dice più tosto
+quello che non era stato Omero e quello ch'era invece qualche altro
+moderno poeta. L'amico Pagani, che ristampava a Milano il Carme per
+l'Imbonati, desiderava egli forse distruggere il sospetto che si
+alludesse con que' versi al Monti, quando, senza averne avuto
+l'incarico, dedicava, anche a nome dell'Autore, il poemetto a Vincenzo
+Monti? Lo ignoriamo; ma ci è noto intanto che l'imprudenza e
+l'arbitrio del Pagani maravigliarono ed irritarono grandemente il
+giovine Poeta, e furono per guastare l'amicizia di que' due buoni
+compagni di scuola. Il Manzoni voleva, invero, obbligare il Pagani a
+pubblicar subito una protesta che disdicesse la dedicatoria. Il Pagani
+gli opponeva che il dedicare non è un avvilirsi; che anche l'Alfieri
+avea fatto delle dedicatorie, e nessuno potrebbe negarlo uomo libero
+ed indipendente. Il Manzoni rispondeva esser vero, ma l'Alfieri essere
+stato "un modello di pura, incontaminata, vera virtù, di un uomo che
+sente la sua dignità e che non fa un passo, di cui debba
+arrossire."--"Ebbene (soggiungeva ancora da Parigi il nostro giovine
+Poeta), Alfieri dedicò; ma a chi, e perchè dedicò? Dedicò a sua madre,
+al suo amico del cuore, a Washington, al popolo italiano futuro." Ci è
+noto finalmente come il Manzoni deplorava il Carme per l'Imbonati per
+altre ragioni più gravi che non fossero le allusioni al Collegio de'
+Nobili. Una di queste ragioni può essere stato il tacito biasimo del
+Monti, e l'altra ragione la vedremo in breve. Fu detto da qualche
+biografo che, quando nel 1801 il Manzoni pubblicò l'_Urania_, il Monti
+abbia esclamato: "Questo giovine incomincia dove vorrei finire." È
+possibile che un giorno il Monti abbia reso un tale omaggio al suo
+discepolo; ma a questo detto suppongo che siasi attribuita un'origine
+troppo recente. Il Manzoni non incominciava più con l'_Urania_; da ben
+sette anni egli scriveva, ed i primi suoi componimenti il Monti aveva
+letti e lodati; è assai probabile quindi che il complimento, di cui si
+tratta, siasi fatto veramente dal Monti, ma nel 1801, poich'egli ebbe
+conosciuto il _Trionfo della libertà_, poema che il discepolo avea
+scritto per imitare, forse per emulare il maestro, e che termina in
+ogni modo, come abbiamo già udito, con la esaltazione del Monti sopra
+lo stesso Dante.
+
+ [1] Cfr. il paragrafo VI.
+
+ [2] La lettera è questa; il Manzoni era ancora in Milano, onde partì
+ soltanto nella primavera, dopo la morte dell'Imbonati:
+
+ Ad Andrea Mustoxidi.
+
+ "In appendice alla mia del passato ordinario ve ne acchiudo
+ un'altra del nostro amico Manzoni. Egli ha voluto farla passare
+ per le mie mani, perchè mi risguarda direttamente e contiene una
+ sua onesta disapprovazione dell'essermi io avvilito a parlare di
+ De Coureil. Del quale mio errore io non meriterei veramente
+ perdono, se non mi scusasse il fatto di quelli che hanno confuso
+ il reverendo lor nome con quello d'un pazzo, e si sono condotti
+ peggio di me, e non veggo che abbiano ancor redenta questa
+ ignominia, separandosi da così vile e disonesta compagnia. Vera è
+ pur troppo la riflessione di Manzoni che, prendendo briga col De
+ Coureil, è _forza che i buoni si scordino di quella gentilezza che
+ pure è il primo frutto delle lettere,_ vero per conseguenza che in
+ quella mia nota sono corsi dei termini non gentili. Ma se un
+ facchino imbriaco, mentre io vado per la mia strada, mi viene
+ addosso con villanìa, e mi lorda di fango, dovrò io
+ dirgli:--Signore, siate più rispettoso coi galantuomini; signore,
+ maltrattatemi con più discrezione; considerate, vi prego, che mi
+ si deve un poco più di rispetto--e altre simili gentilezze? Chi
+ può dunque incolparmi d'aver dato al mio critico i nomi ch'ei
+ merita? Le creanze si usano con chi le pratica, e il bastone con
+ gli asini mal educati. Ma parlerò con altro linguaggio, se avverrà
+ che io sia forzato a drizzare più alto il mio giusto risentimento.
+ Il contegno che così si usa con me, ha ormai irritata tutta
+ l'Italia, e la sana porzione dei letterati, anche stranieri, ha
+ già manifestato il suo sdegno su queste vili e scandalose
+ ingiustizie. Della lettera di Manzoni fate l'uso che più vi piace,
+ anche pubblico. Milano, 6 febbraio 1805"
+
+ [3] Il Monti non fu, tuttavia, a quanto pare, de' lettori più
+ solleciti de' _Promessi Sposi_, secondo quanto trovo scritto nelle
+ _Memorie autografe di un ribelle_, di Giuseppe Ricciardi (Milano,
+ 1873): "Recatici a visitare l'Osservatorio astronomico posto nel
+ Palazzo di Brera, trovammo quivi l'Oriani e il Carlini. Altri
+ uomini, più o meno illustri, conoscemmo indi a poco, fra cui
+ nominerò primo il Manzoni. Il quale io vidi la prima volta in
+ Milano, nel giugno del 1827. Sedeva in mezzo alla sua bella e
+ numerosa famiglia e ad un nobile crocchio d'amici, in cui tenevano
+ il primo luogo Ermes Visconti, Tommaso Grossi e Giovanni Torti,
+ cioè, quasi tutta la così detta Scuola romantica. Ci fu
+ introduttore in casa Manzoni il Rosmini, giovanissimo allora, ed
+ il quale avevo conosciuto per mezzo di un assai colto e gentil
+ veneziano, per nome Antonio Papadopoli. I _Promessi Sposi_ erano
+ usciti in luce pochi dì prima, ed io li avevo divorati con un
+ piacere infinito, tanto più poi in quanto che m'avevo sott'occhio
+ i luoghi, dei quali parla quel mirabile libro. Desiderosi
+ oltremodo di salutare il decano dei poeti allora viventi, Vincenzo
+ Monti, n'andammo a Monza col Papadopoli. Trovammo il povero
+ vecchio adagiato, o, per dir meglio, giacente in un seggiolone.
+ Teneva gli occhiali inforcati sul naso, e leggicchiava non so qual
+ commedia di Goldoni. Scorta sur un tavolino una copia dei
+ _Promessi Sposi_, mio padre chiese al buon vecchio che ne
+ pensasse, e quegli rispose aver provato alquanto fastidio nel
+ leggere il primo capitolo, ma pur voler trapassare al secondo. Ne
+ mostrò poi una bella lettera scrittagli dal Manzoni nell'inviargli
+ in dono il suo libro."
+
+
+
+
+IX.
+
+I primi amici.
+
+
+Il libro del signor Romussi ci ha recata in quest'anno una grata
+sorpresa, ponendoci sott'occhio alcune lettere o frammenti di lettere
+giovanili del Bianconi, dalle quali ricaviamo il nome de' suoi tre
+primi amici. Il più intimo tra questi fu Giambattista Pagani di
+Brescia, col quale il Manzoni avea studiato a Pavia; le lettere del
+Manzoni ce lo mostrano affettuoso, devoto, pronto a render servigii,
+alcuna volta anche troppo, come quando volle dedicar di suo capo, in
+nome del Manzoni, a Vincenzo Monti il Carme _In morte dell'Imbonati_,
+che si ristampava in Milano dal De Stefanis.[1] Veniva secondo
+Ignazio Calderari, che il Manzoni stesso chiamava _aureo_, _amabile_ e
+_rispettabile_; e pure doveva essere un giovine ardente e pieno di
+entusiasmo, a giudicarne dalla lettera, in cui egli descrive il
+proprio viaggio a Brusuglio, la nuova villa manzoniana, per conoscere
+la madre dell'amico e per vedere se l'amico era sempre il medesimo.
+Pare che il Manzoni fin d'allora scrivesse lettere mal volentieri, e
+preferisse, stando a Milano, incaricare l'amico Calderari di mandare i
+suoi saluti al Pagani, anzi che scrivere egli stesso. "Aggiungi (egli
+scriveva al Pagani) che nel mio soggiorno a Milano la facilità di aver
+tue nuove per mezzo del nostro Calderari favoriva e scusava la mia
+pigrizia, la quale, a dir vero, non era scossa da alcuna tua
+sollecitudine a scrivermi." Il terzo amico, Luigi Arese, morì tisico
+nel 1806, intorno a' suoi vent'anni; gli amici lo chiamavano: "caro e
+adorabile."[2]
+
+Non è raro il caso che le amicizie fatte nella scuola si raffreddino e
+si dileguino nella lontananza, per tornare a ravvivarsi nella
+vecchiaia. Il Calderari non accompagnò altrimenti la vita del Manzoni;
+la loro corrispondenza parve cessare quasi intieramente nell'anno
+1808, quando il Manzoni, sposata Enrichetta Blondel, si ritrasse a
+vivere per alcuni anni isolato In Brusuglio; ed anche l'amicizia col
+Pagani cessò, dopo quell'anno, dall'essere attiva. Così non sappiamo
+altro dell'amicizia che il Manzoni parve avere con Antonio Buttura,
+letterato amico di sua madre,[3] e con Francesco Lomonaco.
+
+ [1] Mi giova qui intorno al Pagani riferire per intiero la nota che
+ trovasi nell'importante volume del Romussi; "Giambattista Pagani
+ fu condiscepolo di Manzoni nel Collegio dei Nobili (Longone) di
+ Milano, e gli conservò sempre un'amicizia che molti anni di
+ lontananza non riescirono nè a spegnere, nè ad indebolire. Fino ai
+ loro ultimi giorni si scambiarono con schietta cordialità proteste
+ di affetto; e la ritrosia di Manzoni in questi ultimi anni a
+ scriver lettere non lo fece mai tardo nel rispondere all'antico
+ amico. Il Pagani era nato nel 1784 in Lonato: era quindi maggiore
+ di un anno di Manzoni. Terminati gli studii del Collegio, il
+ Pagani passò a Pavia a studiar giurisprudenza, e colà conobbe
+ Vincenzo Monti, che teneva cattedra d'eloquenza, e che lo accolse
+ fra i suoi famigliari. In quel tempo Manzoni erasi recato a
+ Venezia, e di là mandava all'amico i versi che man mano scriveva,
+ fra cui un Sermone allo stesso Pagani indirizzato, e nel quale
+ parla dapprima della vocazione ch'ebbe fin dall'infanzia di essere
+ poeta e giustifica il genere satirico di poesia, cui intendeva
+ consacrarsi. Questo Sermone rimase ignoto fino al 1874, in cui fu
+ pubblicato dall'abate Antonio Stoppani nel suo bel libro: _I primi
+ anni di Alessandro Manzoni_. Il Pagani aveva ingegno da
+ comprendere l'amico, egli pure scrisse reputati lavori: opere
+ giuridiche, perchè avea per la severa scienza del diritto una vera
+ passione, e opere letterarie, cui si applicava per diletto, ma con
+ molta intelligenza. Fra queste ultime si ricorda un _Discorso
+ intorno all'Adelchi_ letto all'Ateneo di Brescia, in difesa
+ dell'opera dell'amico che era allora da molti, con indegna guerra,
+ combattuto. Fra le giuridiche sono lodati il _Repertorio legale
+ pei diritti reali_ ed un _Trattato sulle Rendite giuridiche_.
+ Durante il primo Regno d'Italia era stato eletto Conservatore
+ delle Ipoteche in Brescia. Nei dolorosi anni della dominazione
+ straniera conservò, con dignitosa fermezza, la fede e l'affetto
+ per la patria, che ebbe la gioia di vedere risorta. Morì nel 19
+ febbraio 1874, e fu pianto da tutti i buoni, che perdevano un
+ vivente esempio d'integrità e di modestia."
+
+ [2] Le due lettere del Manzoni al Calderari e la lettera intermedia
+ al Pagani, pubblicate dal Romossi, volgono intorno alla malattia
+ ed alla morte dell'Arese; le riproduco, perchè rivelano bene
+ l'animo ed i pensieri del giovine Manzoni, il preteso ateo che
+ dovea fare il miracolo di convertirsi:
+
+ "Parigi, 7 settembre 1806,
+
+ "Mio Calderari,
+
+ L'amara novella che mi hai data mi ha riempito di dolore e di
+ melanconia. Io era per iscrivere a te, a Pagani, al povero Arese
+ per annunciarvi il mio ritorno a Parigi, e per chiedere di voi
+ tutti. Non puoi credere quanto m'abbia colpito l'annuncio della
+ grave malattia del nostro Arese. La speranza che tu conservi,
+ rianima la mia; ma le circostanze che tocchi, la indeboliscono pur
+ troppo (_In questo passo si vede già l'amore speciale del Manzoni
+ per le antitesi, amore che si può pure avvertire nella lettera del
+ 1803 al Monti già citata._) L'apparato della morte è quello che la
+ accelera. Chi ha avuto il cuore di dargli la sentenza finale? Di
+ farlo soffrire nei forse ultimi suoi momenti? Oh piaccia a Dio che
+ io possa avere da te nuova del suo rivivere! Quando un malato ha
+ presso di sè dei veri amici che gli nascondono il suo stato, egli
+ muore senza avvedersene; la morte non è terribile che per quelli
+ che rimangono a piangere. Ma quando gli amici sono allontanati,
+ quando vi sentite intronare all'orecchio: Tu devi morire! allora
+ la morte appare nel suo aspetto più deforme. Povero Arese! Ho
+ sempre davanti gli occhi quella sua camera deserta degli amici,
+ senza te, senza Pagani che potreste sollevarlo. Alcuni sono morti
+ che sarebbero guariti, pel timore solo cagionato loro dalla
+ sentenza che fu data al povero nostro Arese. Ti prego di scrivermi
+ presto e senza interruzione; non ho bisogno di raccomandartelo.
+ Mia madre divide la mia afflizione, e freme parlando della fredda
+ crudeltà che è tanto comune nei nostri paesi. Scrivimi, ti prego,
+ a lungo ogni minuzia che riguarda Arese. Povero Arese! nel fiore
+ dell'età! Ti prego di scrivere a Pagani che io non ho ora testa nè
+ tempo di scrivergli, ma che, al primo ordinario, lo farò
+ sicuramente. Se mai il mio silenzio gli fosse dispiacente, digli
+ che io sono sempre il suo Manzoni; al mio Pagani ciò deve bastare.
+ Tu amami, Calderari, e sii certo che io ti amo e ti riverisco
+ veramente, e scrivimi presto. Addio; dammi nuove di Arese.
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ "Mio Pagani,
+
+ M'hai tu dimenticato davvero? Sono tre mesi che non ho tue nuove;
+ e l'ultima mia lettera, nella quale ti annunciava la mia partita
+ da Parigi, è rimasta senza risposta. Non posso dubitare della tua
+ salute, giacchè il nostro aureo Calderari che mi scrive, me ne
+ avrebbe senza dubbio fatto cenno. Io sperava che Zinammi, col
+ quale ci siamo abboccati, avesse qualche tua lettera a
+ consegnarmi; ma, non vedendone ed aspettandone di giorno in
+ giorno, tardai a scriverti fino al mio ritorno. Scrivimi al più
+ presto, dimmi se sei ancora il mio Pagani, com'io sarò sempre il
+ tuo Manzoni; dammi nuove di te, e di tutto quello che ti è a
+ cuore. Non puoi credere quanta pena mi abbia fatto la nuova della
+ grave malattia del nostro povero Arese; e mia madre, che divide
+ ogni mio affetto, ne fu pure assai triste ed in timore. Calderari
+ mi annunciò qualche miglioramento che mi riempì di gioia e di
+ speranza. Duolmi amaramente che gli amici non abbiano adito al suo
+ letto, e che invece egli debba aver dinanzi agli occhi l'orribile
+ figura di un prete. Nè puoi figurarti quanto dolore ed
+ indignazione abbia in noi eccitato il sentire da Calderari che ad
+ Arese era stata annunciata la fatale sentenza (spero, per Dio! che
+ sarà vana). Crudeli, così se egli schiva la morte, avrà dovuto
+ nullameno assaporare tutte le sue angosce! E quante volte
+ l'annunzio della morte ha ridotto agli estremi dei malati che,
+ ignorando il loro stato, sarebbero guariti? Basta: i mali del caro
+ ed infelice Arese, che ho sempre dinanzi agli occhi, mi
+ allontanano sempre più da un paese, in cui non si può nè vivere nè
+ morire come si vuole. (_Qui vi sono accenti intieramente
+ foscoliani._) Io preferisco l'indifferenza naturale dei Francesi,
+ che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo zelo crudele dei
+ nostri, che s'impadroniscono di voi, che vogliono prendersi cura
+ della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la loro
+ maniera di pensare, come se chi ha una testa, un cuore, due gambe
+ e una pancia, e cammina da sè, non potesse disporre di sè e di
+ tutto quello che è in lui a suo piacimento. Mi accorgo di aver
+ fatto un pasticcio di parole, pazienza! Il mio Pagani è buono. Due
+ parole di me. Io continuo il ben cominciato modo di vivere, senza
+ cangiamento, senza interruzione. Se tu rileggi le mie passate
+ lettere, ti farà ben maraviglia l'udire da me che mia madre,
+ quest'unica madre e donna, ha aumentato il suo amore e le sue
+ premure per me. Eppure la cosa è così. Io sono più felice che mai,
+ e non mi manca che d'esserlo vicino a te e ai pochi scelti nostri
+ amici, che si riducono ad Arese che vorrei risanato, e a Calderari
+ che vorrei felice come egli merita. Ho vergogna di dirti che, dopo
+ i versi stampati, non ne ho fatto più uno: ora però voglio
+ mettermi il capo tra le mani, e lavorare, massime che mia madre
+ non ha mai lasciato di punzecchiarmi, perchè io cacci la mia
+ pigrizia. A proposito di versi, devo parlarti di un affare che mi
+ è a cuore assai assai, e che in conseguenza premerà anche a te. Io
+ non ho avuto dal libraio un soldo per l'edizione, e mi sono messo
+ in puntiglio di non rilasciargli niente niente, perchè non voglio
+ essere lo zimbello di nessuno e massime d'un libraio. La sua
+ renitenza o noncuranza è veramente stomachevole. Nè ha alcun
+ appiglio per eludere le mie richieste e per evitare di rendermi il
+ mio. Perchè o le copie sono vendute e mi dia il danaro, o sono
+ invendute e me le renda. Arese si era impegnato di parlargli.
+ Rispose che egli aveva ottocento copie non vendute: io scrissi a
+ Zinammi quello che doveva fargli dire da Arese, ma il povero Arese
+ cadde malato. Ecco la mia risposta: rendere al signor Zinammi,
+ procuratore di mia madre, il prezzo delle 200 vendute e le 800
+ copie invendute. E veramente mi fa maraviglia che il numero di
+ quelle che sono in bottega sia così grande, non già perchè io
+ credessi che dovessero avere grande spaccio (giacchè v'è un
+ ostacolo a ciò, non so se per colpa dell'opera o dei lettori), ma
+ perchè tu mi avevi annunziato che si vendevano a furia. Come tu
+ facesti il negozio col libraio, così spero che vorrai ora ridurlo
+ a fine, e te ne prego caldamente. Ho veduto su un giornale di Roma
+ un giudizio di quei versi, con una lode tanto esagerata, che non
+ ardisco riportarlo. "Caro Pagani, scrivimi ed amami, anzi amaci,
+ giacchè tu sai che mia madre non ha mediocre stima di te e
+ desiderio della tua amicizia. Scrivi a lungo e vale."
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ "Parigi, 30 ottobre 1806."
+
+ "Caro il mio Calderari,
+
+ O Arese, giovine buono, amico vero della virtù e degli amici,
+ giovine che in tempi migliori saresti stato perfetto, ma che nella
+ nostra infame corruttela ti conservasti incontaminato, ricevi un
+ vale da quelli che ti amarono caldamente in vita, e che ora
+ amaramente ti desiderano. Povero Calderari, tu lo amasti, tu lo
+ desideri e tu non hai potuto vederlo, consolarlo! Egli è morto nel
+ fiore degli anni, nella stagione delle speranze, e l'ultimo
+ oggetto che i suoi occhi hanno veduto non è stato un amico. Egli
+ che era degno di amici! Povero Calderari! Mia madre ed io
+ piangiamo sopra di Arese e sopra di te. Seppi da Buttura che tu
+ eri assiduo alla sua porta, che le tue lagrime mostravano la forza
+ del tuo affetto, ma invano. Noi rileggiamo le lettere di Arese,
+ quel che ci resta di lui, quello che rimane in questo mondaccio di
+ quell'anima fervida e pura. Odi quello che egli ci scrisse
+ nell'ultima lettera, dove traspira quasi un presentimento della
+ sua separazione. Egli parla con mia madre e con me, e par ch'egli
+ non abbia voluto darmi l'ultimo addio, se non unendomi con Lei che
+ tutto divide con me, e che abbia voluto così render più sacre per
+ me le ultime sue parole. La lettera è del mese di giugno o di
+ luglio al più tardi: "Ho veduto con sommo dolore partire il mio
+ Pagani. Mi rimane Calderari, che è un angelo. È veramente degno di
+ miglior sorte e di.... Le sue disgrazie, che egli soffre con animo
+ veramente forte, mi stringono a lui più fortemente, e mi servono
+ di un grande esempio. Oh Giulia, Giulia! non è così rara in Italia
+ la virtù come tu pensi!" E finisce con queste parole che mai non
+ rileggiamo senza un fremito di dolore e di speranza: "Giulia,
+ Alessandro, ci rivedremo certamente. Un giorno, superiori
+ all'umano orgoglio, beati e puri ragioneremo sorridendo delle
+ passate nostre debolezze. Addio." Oh sì! ci rivedremo. Se questa
+ speranza non raddolcisse il desiderio dei buoni e l'orrore della
+ presenza dei perversi, che sarebbe la vita? Calderari, noi siamo
+ afflitti di non poter essere con te. Tu sei degno d'aver degli
+ amici, e in noi troveresti del cuore, quello di cui tu hai
+ bisogno. Non posso scrivere a Pagani. Egli pure deve essere
+ conturbato. In verità la morte di un amico nel fior degli anni vi
+ lascia, oltre il dolore, un certo risentimento; pare un'orribile
+ ingiustizia. Addio, caro ed infelice Calderari, amami e scrivi.
+ Addio.
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ [3] "Buttura Antonio (scrive il Romussi) buon critico e poeta, nato a
+ Malcesine sul Lago di Garda nel 1771, partigiano della Repubblica
+ francese a Venezia, epperciò favorito da Napoleone, si trasferì,
+ dopo il Trattato di Campoformio, a Parigi, dove morì nel 1832. Fu
+ professore al Pritaneo di San Ciro ed all'Ateneo, dove successe al
+ Ginguené; la traduzione del Boileau, di cui parla il Manzoni (in
+ una sua lettera del 1806), fu pubblicata nel 1816.
+
+
+
+
+X
+
+Carme autobiografico.
+
+
+Quantunque già pubblicato a Lugano in fronte alle _Vite degli illustri
+italiani_ di Francesco Lomonaco, fino a pochi anni innanzi era
+pochissimo noto il Sonetto giovanile di Alessandro Manzoni, ove si
+muove lamento, perchè l'Italia trascuri i suoi migliori ingegni, fin
+che son vivi, per piangerli morti:
+
+ Tal premii, Italia, i tuoi migliori; e poi,
+ Che pro se piangi e 'l cener freddo adori,
+ E al nome vôto onor divini fai?
+ Sì, da' barbari oppressa, opprimi i tuoi,
+ E ognor tuoi danni e tue colpe deplori
+ Pentita sempre, e non cangiata mai.
+
+Nel principio del Sonetto, diretto a Francesco Lomonaco, si compiange
+la sorte di questo giovine e già illustre esule napoletano, obbligato
+a condur vita misera e raminga come Dante, l'antico esule gloriosa
+fiorentino, del quale il Lomonaco aveva narrata la vita. Due anni
+innanzi, in una nota al terzo canto del _Trionfo_, ove si descrivono
+le stragi di Napoli, il Manzoni raccomandava già "l'energico e
+veramente vesuviano rapporto fatto da Francesco Lomonaco patriotta
+napoletano". Vogliono che il Manzoni vecchio dicesse avere in gioventù
+concepite del Lomonaco grandi speranze, che non furono poi mantenute;
+ma chi riferì quelle parole del Manzoni dovette frantendere; il
+Lomonaco non ebbe tempo d'acquistar maggior gloria, poichè nell'anno
+1810 che era, a pena, il trentesimoprimo della sua vita, egli
+miseramente s'uccise. L'ingratitudine è cosa mostruosa in tutti, ma
+più nei grandi ingegni. Ora io non posso credere che il Manzoni degli
+scrittori che lo fecero maggiormente pensare, e quello che importa,
+pensar giusto. Io ho voluto rileggere la _Vita di Dante_ scritta dal
+Lomonaco. Ora, udite quali parole si leggono in fine di quella _Vita_:
+"I benemeriti della repubblica letteraria non sono i pedanti, o i
+servili imitatori, bensì quei che informati di una qualche potenza
+vivificativa sanno altamente e profondamente pensare. Un filosofo
+interrogò una volta l'Oracolo: quai mezzi praticar dovesse per divenir
+immortale, e l'Oracolo gli rispose: _Segui il tuo genio_." Ci sono
+simpatici quegli scrittori che esprimono meglio i nostri proprii
+sentimenti; il Manzoni deve aver detto leggendo tali parole: esse
+furono scritte per me; ed averle presenti quando, due o tre anni dopo,
+scriveva in Parigi il suo programma civile e poetico, ossia il Carme
+per l'Imbonati.[1] È vera fortuna per l'Italia che, nella primavera
+dell'anno 1805, Alessandro Manzoni abbia dovuto recarsi in Francia. È
+possibile, invero che proseguendo a rimanere in Milano, a respirar
+l'aria delle scuole letterarie d'Italia, a vivere tra le maldicenze
+puerili e pettegole de' nostri letterati, egli, a malgrado di tutta
+l'originalità del proprio ingegno, non avrebbe trovato così presto
+quella forma chiara, schietta, popolare di linguaggio, pel quale
+veramente col Carme dell'Imbonati per la nostra poesia _incipit vita
+nova_. A Parigi egli si trovò libero d'ogni impaccio scolastico, ed il
+suo genio, per la prima volta, potè spaziare per vie proprie e non
+ancora battute. _Sentir_ e _meditar_: ecco la sua gran formola
+poetica; in Francia egli trovò pure il modo di esprimere naturalmente
+questi _sedimenti meditati_, per l'esempio che gli offrivano gli
+scrittori francesi. Il Carme per l'Imbonati è una prova eloquente che
+il Manzoni ha sentito, meditato e imparato a scrivere con semplicità e
+naturalezza. Esaminiamo ora dunque quali forti sentimenti dovessero
+agitarlo e commuoverlo, quali pensieri governarlo, quando egli scrisse
+a vent'anni, in Parigi, il bellissimo Carme. Che cosa sia veramente
+avvenuto nella famiglia Manzoni, nel principio dell'anno 1805, quando
+la signora Giulia Beccaria s'indusse a lasciare precipitosamente
+Milano in compagnia del figlio Alessandro, non si può fino ad ora bene
+affermare. Che il giovine Alessandro avesse avuto in Milano de' grossi
+dispiaceri, si può argomentare dai versi stessi del Carme, ov'egli si
+sfoga contro i vili che armarono contro il suo _nome_ l'operosa
+calunnia. Carlo Imbonati era morto il 15 marzo dell'anno 1805, in
+Parigi, assistito dalla signora Giulia Beccaria, madre del Manzoni. La
+Giulia accompagnò le spoglie dell'amico a Brusuglio: villa, di cui
+egli, sebbene avesse parecchie sorelle, l'aveva fatta erede. La madre
+ed il figlio, dopo quella morte, partirono per Parigi, lasciando solo
+Don Pietro in Milano; l'eredità lasciata alla Giulia Beccaria diede
+occasione a molte ciarle; ora le ciarle, nelle quali anche gli uomini
+eletti che vi si abbandonano, diventano volgo, le nove volte su dieci,
+come sono figlie dell'ozio, sono madri di maldicenza. La signora
+Giulia Beccaria non dovette essere risparmiata. Che fece allora il
+figlio? Prima di tutto, egli non l'abbandonò più, e poi si preparò a
+vendicarne, come potè, la fama oltraggiata. Del padre che morì
+settantenne in Milano, due anni dopo la morte dell'Imbonati, e a cui
+il figlio, avvertito troppo tardi in Parigi, non arrivò in tempo a
+chiudere gli occhi, non troviamo se non un rapido cenno, abbastanza
+freddo, per annunciarne la morte, in una lettera che il Manzoni
+diresse nel marzo del 1807 all'amico Pagani da Brusuglio, ov'egli
+s'era per pochi giorni condotto con la madre a mettervi in ordine i
+suoi affari più urgenti. Nella stessa lettera, invece, il Manzoni
+rappresenta all'amico la propria "felicità di avere per madre ed amica
+una donna, parlando della quale, egli dice, troverò sempre più ogni
+espressione debole e monca."[2] Ignazio Calderari, comune amico del
+Manzoni e del Pagani, avendo poi, allora per l'appunto passato, com'ei
+diceva: "due mezze giornate in paradiso," o sia, nella villa
+dell'amico Manzoni a Brusuglio, scrivendo nel giorno stesso al Pagani,
+gli fa il ritratto della signora Beccaria: "Che dirotti di sua madre?
+Mi palpitava il cuore nel viaggio pel desiderio di conoscere una tal
+donna, che io già amava e venerava come quella che forma la felicità
+del nostro Manzoni, e da quanto vidi non posso ingannarmi che l'uno
+formi la contentezza dell'altro, perchè nulla è tra loro di segreto:
+l'uno a vicenda ambisce di prevenire i desiderii dell'altro, e si
+protestano l'un dell'altro indivisibili. Tu trovi in lei una donna,
+cui, non mancando alcuna delle vere grazie che adornano una donna, è
+dato un senno maschio ed una facile quanto soave ed affettuosa parola;
+è poi nel discorso tutta sentimento; ma quel che più attrae
+l'ammirazione, è il vedere queste prerogative d'ingegno e di cuore
+accompagnate da modestissimo contegno e spoglie affatto d'ogni
+donnesco, benchè minimo pettegolezzo; mi pare insomma che essa si
+assomigli perfettamente a quello che ce la rappresentavano le sue
+lettere a te e al sempre caro e adorabile Arese, quando le leggevamo
+insieme. Che bella coppia è mai quella! In verità, io credo non si
+possa pregare miglior cosa ad un uomo che di avere una tal madre o un
+simile padre!" Ma è pure unica la fortuna di una donna, la quale abbia
+avuto per padre un Cesare Beccaria[3] e per figlio un Alessandro
+Manzoni.[4] La madre del Manzoni, quando si recò a Parigi, non si
+faceva chiamare altrimenti che la signora Giulia Beccaria; il nome del
+Beccaria servì di passaporto e di commendatizia anche al nostro
+giovine Alessandro presso la più eletta e la più colta società
+parigina, ov'egli ebbe pure occasione di conoscere, fra gli altri
+valentuomini, lo storico piemontese Carlo Botta, il quale, non potendo
+ancora presagire in lui il futuro caposcuola del romanticismo in
+Italia, gli divenne amico.[5] Il Manzoni stesso, in quel tempo, un
+poco per farsi meglio conoscere, ma molto più forse per compiacere
+alla propria madre, firmava le proprie lettere col doppio nome di
+Manzoni-Beccaria; quando poi l'amico suo Pagani fece ristampare in
+Milano, per conto dell'Autore,[6] il Carme _In morte dell'Imbonati_,
+egli lo pregò di aggiungere pure sul frontispizio il nome del
+Beccaria, specialmente dopochè il poeta Lebrun, allora molto in voga,
+inviandogli un suo nuovo componimento stampato, lo avea, senz'altro,
+salutato col nome di Beccaria, soggiungendo nella dedicatoria
+manoscritta queste parole: "C'est un nom trop honorable pour ne pas
+saisir l'occasion de le porter. Je veux que le nom de Lebrun choque
+avec celui de Beccaria."[7] Il Pagani o dimenticò o finse o volle
+dimenticare il singolare desiderio espressogli dall'amico, il quale
+dovette contentarsi di sentirsi chiamare semplicemente: Alessandro
+Manzoni. I versi per l'Imbonati non furono dunque scritti, come
+sembrami siasi creduto fin qui, immediatamente dopo la morte di colui,
+che, discepolo del Parini, dovea, se avesse vissuto, divenire la guida
+spirituale del Manzoni; ma parecchi mesi dopo, nel febbraio dell'anno
+1806, quando s'appressava l'anniversario della sua morte, ed assai
+probabilmente per dare, in quel giorno funebre, una consolazione alla
+nobile amica derelitta dell'Imbonati. Noi sappiamo ora intanto dal
+signor Romussi che, per quell'anniversario funebre, il Manzoni faceva
+ristampare i suoi versi in Milano, per mezzo del suo amico Pagani, al
+quale soggiungeva il seguente poscritto: "Il 15 corrente è il fatale
+giorno anniversario della morte del virtuoso Imbonati. Mia madre dice
+che un tuo sospiro per lui sarà a lui un omaggio, una consolazione a
+lei, e che in quel momento le nostre anime saranno unite."[8] Nel
+Carme commemorativo, ove si esalta la virtù dell'Imbonati, ove si
+confessa pubblicamente l'amicizia che lo legava a Giulia Beccaria, ove
+si promette dal poeta all'ombra dell'Imbonati ch'egli avrebbe seguito
+i sapienti consigli dell'amico di sua madre, si esalta insieme e si
+consola la virtù e il dolore della madre. Sotto questo aspetto
+speciale, parmi che il Carme, sebbene già notissimo, _In morte
+dell'Imbonati_, possa ora venir riletto dagli ammiratori del Manzoni,
+con più viva, se pure non nuova, curiosità, poichè insieme col genio
+nascente del poeta ci mostra il coraggioso ed eloquente affetto del
+figlio vendicatore dell'onore materno.[9] Incomincia il Poeta
+accortamente col rivolgersi alla madre, rammentando com'egli fosse
+solito a scusarsi presso di lei, per avere fino a quel di coltivata
+solamente la poesia satirica, poichè non gli era apparso sopra la
+terra un solo raggio di virtù, al quale potesse consacrare l'ingegno
+poetico. Ma, dopo avere inteso come la madre rimpiangesse la rara
+virtù dell'amico che le era stato tolto, gli parve almeno che il
+ricordo di quelle virtù potesse destare in alcuno il proposito di
+farle rivivere in sè. Il giovine Poeta vede veramente o immagina
+d'avere veduto in sogno il conte Carlo Imbonati, ma in figura di
+malato già consunto dal proprio male. Egli serba tuttavia sempre molta
+calma nell'aperto volto e nell'aspetto, i quali inspirano pronta
+fiducia anche agl'ignoti. Pensosa è la fronte di lui, mite e sereno lo
+sguardo, il labbro sorridente. Il Poeta ventenne fa prontamente atto
+di volerlo abbracciare e di favellargli:
+
+ ma irrigidita
+ Da timor, da stupor, da reverenza
+ Stette la lingua.
+
+Allora l'Imbonati stesso prende a parlare, e dice come un affetto
+imperioso lo muova a ritornar presso di lui, che, nel fine di sua
+vita, era stato oggetto dei suoi più vivi desiderii:
+
+ E sai se, quando
+ Il mio cor nelle membra ancor battea,
+ Di te fu pieno, e quanta parte avesti
+ Degli estremi suoi moti.--Or, poi che dato
+ Non m'è, com'io bramava, a passo a passo,
+ Per man guidarti su la via scoscesa,
+ Che, anelando, ho fornita, e tu cominci,
+ Volli almeno una volta confortarti
+ Di mia presenza.
+
+L'Imbonati, non credendo forse ancora imminente l'ultimo suo giorno,
+avea diretta al giovine Manzoni che, in quel tempo, dovea condurre fra
+la gioventù milanese una vita alquanto dissipata, una prima ed ultima
+lettera eloquente, dove gli dava alcuni suoi consigli amorosi,
+fiducioso certamente di deporre il buon seme in ottimo terreno. Il
+Manzoni, alla sua volta, rispose con una lettera caldissima; ma la
+risposta arrivò all'Imbonati, quand'egli avea già chiusi gli occhi
+alla luce. Mi si domanderà: Come sapete voi questo? In quale biografia
+l'avete voi letto? Avreste, per avventura, vedute quelle preziose
+lettere? No: lo non le ho vedute; ma ho semplicemente letto, con
+intento biografico, i versi stessi del Manzoni. Gli abbiamo letti
+anche noi, e sono chiari abbastanza da non abbisognare di commenti. Io
+ne convengo perfettamente, e vi prego dunque soltanto di rileggerli
+ancora una volta:
+
+ .... Allor ch'io l'amorose e vere
+ Note leggea, che a me dettasti prime,
+ E novissime fôro, e la dolcezza
+ Dell'esser teco presentìa, chi detto
+ M'avrìa che tolto m'eri! E quando in caldo
+ Scritto gli affetti del mio cor t'apersi,
+ Che non sarìa dagli occhi tuoi veduto,
+ Chiusi per sempre! Or quanto e come acerbo
+ Di te nutrissi desiderio, il pensa.
+
+Il Manzoni non pare dunque aver conosciuto l'Imbonati, ma essersene
+solamente innamorato per la fama delle sue molte virtù e per l'affetto
+sincero e profondo che egli aveva inspirato alla signora Beccaria; il
+che è intieramente regolare, poichè sappiamo dal Fauriel che la
+Beccaria s'era recata a Parigi con l'Imbonati fin dai primi anni del
+Consolato. Si spiega quindi pure come, per un certo periodo della vita
+giovanile di Alessandro Manzoni, appaia educatrice di lui non già la
+madre, ma una zia uscita da uno de' conventi soppressi, nel tempo in
+cui i Manzoni abitavano nella Via di Santa Prassede.[10] Essa aveva
+l'incarico di accompagnare in chiesa il giovinetto, e di fargli dare
+lezioni di musica e di danza, forse pure di scherma. Come spiegarsi
+altrimenti che l'Imbonati fosse così poco noto al figlio di colei, per
+la quale egli era tutto, e che, invece di parlare al Manzoni, egli si
+risolvesse a scrivergli? Un giorno qualche altra lettera inedita ci
+darà forse la chiave di questo enigma biografico; intanto proseguiamo
+la nostra lettura:
+
+ Io sentìa le tue lodi; e qual tu fosti
+ Di retto, acuto senno, d'incolpato
+ Costume e d'alte voglie, ugual, sincero,
+ Non vantator di probità, ma probo,
+ Com'oggi, al mondo, al par di te nessuno
+ Gusti il sapor del beneficio, e senta
+ Dolor dell'altrui danno. Egli ascoltava
+ Con volto nè superbo, nè modesto.
+ Io, rincorato, proseguia: se cura,
+ Se pensier di qua giù vince l'avello,
+ Certo so ben che il duol t'aggiugne e il pianto
+ Di lei che amasti ed ami ancor, che tutto,
+ Te perdendo, ha perduto.
+
+L'Imbonati sorride mestamente, e risponde:
+
+ Se non fosse
+ Ch'io l'amo tanto, io pregherei che ratto
+ Quell'anima gentil fuor delle membra
+ Prendesse il vol, per chiuder l'ali in grembo
+ Di Quei ch'eterna ciò che a Lui somiglia.
+ Che, fin ch'io non la veggo, e ch'io son certo
+ Di mai più non lasciarla, esser felice
+ Pienamente non posso. A questi accenti
+ Chinammo il volto, e taciti ristemmo;
+ Ma, per gli occhi d'entrambi, il cor parlava.
+
+Dopo questo omaggio che il giovine Poeta, preteso ateo, rende per le
+parole dell'Imbonati alla credenza in Dio e nella immortalità
+dell'anima umana, egli domanda all'ombra dell'Imbonati quale
+impressione essa abbia provato nel punto della morte.[11] Essa
+risponde evasivamente che non provò alcun dolore, che le parve
+liberarsi da un breve sonno; ma poi, ridesta alla vita eterna, le
+increbbe non ritrovarsi più vicina la cara donna che vegliava, con
+amorosa pietà, al fianco di lui infermo. Altro l'Imbonati non può
+rimpiangere di questa vita mortale, nè il tristo mondo ch'egli
+abbandonò. Anima virtuosamente stoica e scettica ad un tempo, comunica
+il proprio scetticismo all'amica diletta ed al carissimo alunno:
+
+ Che dolermi dovea? forse il partirmi
+ Da questa terra, ov'è il ben far portento,
+ E somma lode il non aver peccato?
+ Dove il pensier dalla parola è sempre
+ Altro, è virtù per ogni labbro ad alta
+ Voce lodata, ma ne' cor derisa;
+ Dov'è spento il pudor, dove sagace
+ Usura è fatto il beneficio, e frutta
+ Lussuria amor; dove sol reo si stima
+ Chi non compie il delitto; ove il delitto
+ Turpe non è, se fortunato; dove
+ Sempre in alto i ribaldi e i buoni in fondo.
+ Dura è pel giusto solitario, il credi,
+ Dura e, pur troppo, disugual la guerra
+ Contro i perversi affratellati e molti.
+ _Tu, cui non piacque su la via più trita
+ La folla urtar che dietro al piacer corre
+ E all'onor vano e al lucro, e delle sale
+ Al gracchiar vôto, e del censito volgo
+ Al petulante cinguettìo, d'amici
+ Ceto preponi intemerati e pochi,
+ E la pacata compagnia di quelli
+ Che, spenti, al mondo anco son pregio e norma,
+ Segui tua strada; e dal viril proposto
+ Noti ti partir, se sai._
+
+Qui, dove torna pure ad affacciarsi in parte il poeta de' _Sermoni_
+che si mostra alieno dai pubblici affidi, appaiono chiare le ragioni,
+per le quali il Manzoni, disgustato della società milanese, si recò in
+Francia con la madre. Segue il già citato ricordo dell'educazione
+ricevuta in collegio, quindi l'allusione allo innominato maestro
+ch'egli disprezza; viene infine l'alunno sdegnoso alle calunnie dei
+vili che assalirono il _nome_ del giovine poeta in Italia, alle quali
+egli non diede risposta, unico modo savio per farle cadere; e caddero
+infatti così bene, che non si potrebbe oggi più argomentare con
+qualche fondamenta di qual natura veramente esse fossero e onde
+partissero. È possibile tuttavia, se è vero che il Manzoni abbia, in
+qualche modo, nella gioventù di Lodovico, voluto raffigurar la propria
+ch'egli, non ignaro, per averle particolarmente studiate, delle leggi
+cavalleresche, invece di sfidare il suo avversario calunniatore
+l'abbia disprezzato, per mostrare poi in età più matura, con tutta la
+forza stringente della sua logica poderosa, e per l'esempio del duello
+di Lodovico, come un tal partito, tragico insieme e ridicolo, non
+risolva mai alcuna questione d'onore. I versi giovanili del Manzoni ci
+dicono, in somma, in modo indiretto, che egli nè entrò in polemica
+letteraria, nè chiese a' suoi calunniatori alcuna riparazione di
+sangue:
+
+ Nè l'orecchio tuo santo io vo' del nome
+ Macchiar de' vili che, ozïosi sempre,
+ Fuor che in mal far, contra il mio nome armâro
+ L'operosa calunnia. Alle lor grida
+ Silenzio opposi, e all'odio lor disprezzo;
+ Qual merti l'ira mia fra lor non veggio;
+ Ond'io lieve men vado a mia salita
+ Non li curando:
+
+non curanza che, ricordando il disdegnoso verso dantesco,
+
+ Non ti curar di lor, ma guarda e passa,
+
+conferma pure il verso del Manzoni giovinetto:
+
+ Spregio, non odio mai.
+
+Per quale intima associazione d'idee non si potrebbe ora ben dire, il
+giovine Manzoni domanda quindi all'Imbonati, se sia vero quello che di
+lui si va dicendo, ch'egli abbia, cioè, disprezzato i poeti e le Muse.
+Ma l'Imbonati è pronto a soggiungere che gli furono venerandi e cari
+Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini, ma ch'egli disprezza, invece, i
+poeti triviali, arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un
+vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali si attende una
+vecchiaia oscura e ignominiosa; e qui forse il Manzoni mirava ancora
+al cavaliere storiografo Vincenzo Monti od all'improvvisatore
+Francesco Gianni che viveva a Parigi, e metteva in verso i bollettini
+delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia dell'Autore della
+_Bassvilliana_ e della _Mascheroniana_ fu, pur troppo, quale il
+Manzoni la pronosticava ai venali poeti, dai quali egli abborriva; al
+Gianni fu invece, dopo la caduta di Napoleone, conservata la sua lauta
+pensione. Udite, pertanto, le generose parole dell'Imbonati, il
+Manzoni prorompe egli stesso e conchiude stupendamente il Canto:
+
+ Gioia il suo dir mi prese, e _non ignota_[12]
+ Bile destommi; e replicai: deh! vogli
+ La via segnarmi, onde toccar la cima
+ Io possa, o far che, s'io cadrò su l'erta,
+ Dicasi almen: su l'orma propria ei giace.
+ _Sentir, riprese, e meditar; di poco
+ Esser contento; dalla mèta mai
+ Non torcer gli occhi; conservar la mano
+ Pura e la mente; delle umane cose
+ Tanto sperimentar, quanto ti basti
+ Per non curarle; non ti far mai servo;
+ Non far tregua coi vili; il santo vero
+ Mai non tradir; nè proferir mai verbo,
+ Che plauda al vizio, o la virtù derida._
+ O maestro, o, gridai, scorta amorosa,
+ Non mi lasciar; del tuo consiglio il raggio
+ Non mi sia spento, a governar rimani
+ Me, cui natura e gioventù fa cieco
+ L'ingegno e serva la ragion del core.
+ Così parlava e lagrimava; al mio
+ Pianto ei compianse, E, non è questa, disse,
+ Quella città, dove sarem compagni
+ Eternamente. Ora colei, cui figlio
+ Se' per natura e, per eletta, amico,
+ Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza
+ L'intensa amaritudine le molci;
+ Dille ch'io so ch'ella sol cerca il piede
+ Metter su l'orme mie; dille che i fiori
+ Che sul mio cener spande, io li raccolgo,
+ E li rendo immortali; e tal ne tesso
+ Serto che sol non temerà nè bruma,
+ Ch'io stesso in fronte riporrolle, ancora
+ Delle sue belle lagrime irrorato.
+ Dolce tristezza, amor, d'affetti mille
+ Turba m'assalse; e, da seder levato,
+ Ambo le braccia con voler tendea
+ Alla cara cervice. A quella scossa,
+ Quasi al partir di sonno, io mi rimasi;
+ E con l'acume del veder tentando
+ E con la man, solo mi vidi; e calda
+ Mi ritrovai la lagrima sul ciglio.
+
+Qui tutto è vero e caldo come fiamma viva; qui spira l'alito di una
+poesia originale e potente. L'ombra dell'Imbonati, in conformità delle
+idee svolte nell'Ode pariniana _Sull'Educazione_ e di quelle del
+Fauriel (il prediletto tra _i pochi ed intemerati_ amici del Manzoni
+in Parigi), il quale, intorno a quel tempo, stava, per l'appunto,
+meditando una storia dello Stoicismo, traccia al discepolo e, per
+mezzo di esso, a noi, un intiero bellissimo programma di Filosofia
+stoica. Con un tale espediente, non saprei dire se più ingegnoso o
+affettuoso, avendo l'Imbonati parlato per mezzo del figlio all'amico,
+la signora Giulia Beccaria dovette persuadersi come, per la virtù
+dell'amor figliale, divenuta poesia sovrana, la madre non solamente
+potea consolarsi, ma avesse ogni ragione di inorgoglirsi, nella lieta
+certezza di aver fatto all'Italia il dono celeste di un nuovo grande
+poeta.[13]
+
+ [1] È giusto tuttavia l'avvertire che consigli simili il Manzoni
+ dovea averli talora intesi dallo stesso Monti. Questi, in una sua
+ lettera di risposta al Tedaldi-Fores, ringraziando il giovine
+ Poeta romantico per un _Inno all'Aurora_, gli scriveva come lo
+ potrebbe ora fare un manzoniano: "Perchè in avvenire trionfi ne'
+ vostri versi l'affetto, innamoratevi, fate che le vostre idee
+ prima di andar sulla carta passino per mezzo il fuoco del cuore;
+ in una parola, _sentite_."
+
+ [2] In una lettera del marzo 1806 diretta da Parigi al Pagani, il
+ Manzoni si esprime così. "Scrivimi presto, te ne prego per me e
+ per mia madre, che legge le tue lettere coi miei occhi. Ella t'ama
+ quanto io t'amo. Ella è continuamente occupata.... ad amarmi e a
+ fare la mia felicità."
+
+ [3] Quando, nel 1793, il Beccaria morì, il Manzoni si trovava in
+ collegio, e contava appena otto anni. Non pare ch'egli abbia
+ ricevute altre impressioni del nonno, fuori di quelle che gli
+ furono comunicate dalla madre e dalla lettura delle opere,
+ specialmente dei due libretti, _Intorno ai Delitti e alle Pene_, e
+ _Intorno alla Natura dello stile_. In quest'ultima opera,
+ quantunque scritta assai male, trovansi parecchi pensieri, che
+ devono aver servito di base ai primi discorsi che il Manzoni tenne
+ in Parigi col Fauriel intorno allo stile. Io ne accennerò alcuni
+ che mi sembrano particolarmente essere divenuti manzoniani:
+ "Un'eccellente poetica sarebbe quella che insegnasse a risvegliare
+ in sè stesso l'indolente ed indeterminata sensibilità, che facesse
+ scorrere lo spirito osservatore su tutte le cagioni che gli
+ produssero piacere o dolore. Sono le osservazioni sopra le interne
+ operazioni dello spirito, non sulle esterne manifestazioni di
+ esso, che formano le vere istituzioni.--Io parlo solamente a
+ quegli animi pronti e penetranti che sanno ripiegarsi in sè
+ medesimi e sentir profondamente, ed a quegl'ingegni arditi e
+ liberi che si formano una scienza de' loro pensieri e non degli
+ scritti altrui." Il sensismo del Condillac adoperato nella
+ statistica è il fondamento della dottrina del Beccarla, che il
+ Manzoni tradusse in pratica. "Il principal artificio (conchiudeva
+ il Beccaria) di chi vuole riuscire eccellente scrittore sarà
+ quello di ridurre a tutte le idee sensibili, componenti, tutto il
+ corredo delle parole, delle quali egli, conversando e studiando,
+ carica la memoria, il che finalmente si riduce al principio
+ medesimo esposto nella prima parte di queste ricerche; se
+ l'eccellenza dello stile consiste nell'esprimere immediatamente il
+ massimo numero di sensazioni unibili colle idee principali, per
+ mettersi in istato appunto di esprimere questo massimo numero, il
+ miglior mezzo sarà quello di averne ricca l'immaginazione. Ora
+ come mai ciò potrà aversi se tre quarti dell'istituzione nostra si
+ fa per mezzo delle parole, ed è necessario di farlo attesa la
+ complicata coltura de' nostri costumi? non certamente in altra
+ maniera, infuori che in quella di studiosamente e ad ogni
+ occasione portare l'unione delle generali ed indeterminate
+ espressioni alle sensibili, precise e determinate.
+
+ [4] Così l'Imbonati che ebbe per discepolo il Manzoni, aveva avuto
+ per maestro il Parini. Il Manzoni stesso dovea avere per maestro
+ un Monti, per amici un Foscolo ed un Fauriel, un Rosmini ed un
+ Grossi, per critico un Goethe, per genero un Azeglio, per
+ discepolo ideale un Giusti! Le visite del Mazzini e del Garibaldi,
+ di Vittorio Emanuele e del Principe Umberto, di Don Pedro
+ d'Alcantara e del Granduca Alessandro di Weimar, erano
+ dimostrazioni particolari di quel consenso universale
+ d'ammirazione, pel quale la gloria letteraria del Manzoni fu
+ insuperata ed insuperabile.
+
+ [5] Il Botta dava a leggere al giovine Manzoni il manoscritto della
+ sua _Storia della Indipendenza degli Stati Uniti_, della quale il
+ Manzoni scriveva con entusiasmo all'amico Pagani, dicendogli, tra
+ l'altre cose: "Credi che, dopo i nostri storici vecchi, nulla
+ d'eguale è mai comparso in Italia," e gli raccomandava di
+ trovargli un editore in Italia. L'editore non si potè trovare. Il
+ Botta stampò il libro a sue spese; poi, avendo la moglie malata, e
+ bisogno urgente di far danaro, vendette tutta l'edizione a peso di
+ carta!--È noto come, dopo la pubblicazione de' _Promessi Sposi_,
+ il Botta classicheggiante si schierò tra gli avversarii della
+ Scuola manzoniana.
+
+ [6] La prima edizione de' soli cento esemplari, uscita nel febbraio
+ del 1806, non fu messa in vendita; l'edizione di Milano fu di 1000
+ esemplari, ed uscì nel marzo di quello stesso anno.
+
+ [7] Fra i poeti che destarono maggior entusiasmo nel giovine Manzoni
+ vuol essere ricordato, per l'appunto, questo Lebrun. {P. D. E., da
+ non confondersi con un altro poeta Lebrun (P. A.) nato nello
+ stesso anno, in cui nacque il Manzoni, morto membro dell'Accademia
+ Francese, di cui il Dumas figlio ebbe a tessere l'elogio insieme
+ col D'Haussonville. Questo Lebrun ebbe pure una gloria precoce,
+ cantò pure le vittorie napoleoniche, e ottenne perciò anch'esso
+ una pensione annua, ma di soli 1200 franchi.} Egli era nato nel
+ 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei il nome di
+ _Pindare francais_. A quattordici anni aveva già fatta un'Ode che
+ prometteva un poeta insigne. Nato nella casa del principe di
+ Conti, che lo prese a proteggere e lo adoperò poi per molti anni
+ come suo segretario, vogliono che egli potesse esserne figlio. Il
+ figlio del grande tragico Racine, poeta egli stesso, innamorò il
+ giovane Lebrun della poesia; naufragato il Racine presso Cadice,
+ il Lebrun lo pianse con un'Ode tenerissima. Sopra il suo quinto
+ lustro, il Lebrun noveravasi già fra i primi Lirici francesi.
+ L'indole satirica del poeta gli fece molti nemici; ma vuolsi pure
+ ricordare che la figlia del grande Corneille ebbe dote per un'Ode
+ famosa, nella quale il Lebrun supplicava in favore di lei il
+ Voltaire. E quando il Voltaire morì, il Lebrun lo onorò con questa
+ strofe efficace:
+
+ O Parnasse! frémis de douleur et d'effroi!
+ Pleurez, Muses, brisez vos lyres immortelles
+ Toi dont il fatigua les cent voix et les ailes,
+ Dis que Voltaire est mort, pleure et repose-toi.
+
+ Ma gli epigrammi pungenti del Lebrun sono molto più numerosi. La
+ morte del prìncipe di Conti, la sua separazione dalla moglie, il
+ fallimento del principe di Guémenée, presso il quale il Lebrun
+ avea collocati i suoi risparmii, ne amareggiarono la vita. Per la
+ intercessione del conte di Vaudreuil e del Calonne, impietosito il
+ re Luigi XVI concesse al povero Lebrun una pensione annua di
+ duemila franchi, il che non impedì, allo scoppiar della
+ rivoluzione, che il Pindaro francese scrivesse le più ardenti odi
+ rivoluzionarie. Ma il regno del Terrore lo spaventò; il Lebrun
+ lamentò allora la libertà perduta e l'umanità oltraggiata. Passata
+ la tempesta rivoluzionaria, creato l'_Institut National_, ei fu
+ de' primi ad esservi accolto. Sotto il Direttorio, gli fu dato
+ quartiere nel Louvre, con una pensione annua di mille scudi;
+ Napoleone, primo console, la portò nel 1804 a seimila franchi.
+ Negli ultimi anni della sua vita, il poeta perdette la vista; ma
+ la ricuperò, in parte, per le cure del dottor Forlenze, onde il
+ Cournand componeva la graziosa strofa seguente:
+
+ D'un nuage fatal tes yeux étaient voilés;
+ Forlenze, par son art, te rendit la lumière.
+ En des siècles plus reculés
+ Ce qu'il fit pour Pindare, il l'eût fait pour Homère.
+
+ Ma del beneficio della luce il Lebrun godette per poco tempo,
+ poichè morì nel mese di settembre dell'anno 1807. I critici
+ contemporanei del Lebrun non lo stimavano inferiore al lirico
+ Giambattista Rousseau, specialmente per le due Odi al Buffon, per
+ l'Ode sopra il vascello _Le Vengeur_, e per le sue traduzioni e
+ imitazioni delle _Odi_ d'Orazio. Ebbi sotto gli occhi un ritratto
+ del poeta Lebrun, una figura nervosa, un profilo sottile, che non
+ doveva inspirar molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in
+ quell'età, in cui tutti gli scrittori celebri sembrano degni
+ d'essere amati, quando incontrò il Lebrun; e però il 17 marzo
+ dell'anno 1806 scriveva da Parigi al suo amico Pagani: "Ieri ebbi
+ l'onore di pranzare con un grande uomo, con un poeta sommo, con un
+ lirico trascendente, con Lebrun. Avendomi onorato di un suo
+ componimento stampato, volle assolutamente scrivere
+ sull'esemplare, che conserverò per sempre: _A. M. Beccaria_. Ho
+ avuto l'onore di imprimere due baci sulle sue smunte e scarnate
+ guancie; e sono stati per me più saporiti che se gli avessi colti
+ sulle labbra di Venere. È un grande uomo, per Dio! Spiacemi che le
+ sue _Odi_ sieno sparse e non riunite in un volume per potertele
+ far conoscere; il suo nome lo conoscerai certamente. Credimi che
+ noi Italiani siamo alquanto impertinenti, quando diciamo che non
+ vi è poesia francese. Io credo e creder credo il vero, che noi non
+ abbiamo (all'orecchio), che noi non abbiamo un lirico da
+ contrapporre a Lebrun per quello che si chiama forza lirica. E
+ perciò qui lo chiamano comunemente _Pindare Lebrun_, e non dicono
+ forse troppo. Per contentare la loquacità che oggi mi domina, e
+ per giustificare la mia opinione, ti trascriverò qualche verso qua
+ e là delle sue _Odi_. In una imitata dall'_Exegi monumentum_ di
+ Orazio, egli dice che il suo monumento è più ardito della piramide
+ e più durevole del bronzo. E poi (ascolta, per Dio!):
+
+ Qu'atteste leur masse insensée?
+ Rien qu'un néant ambitieux:
+ Mais l'ouvrage de la pensée
+ Est immortel comme les Dieux.
+
+ Eh? e nella medesima Ode:
+
+ Comme l'encens qui s'évapore
+ Et des Dieux parfume l'autel,
+ Le feu sacré qui me dévore
+ Brûle ce que j'ai de mortel.
+
+ E nella stessa ancora:
+
+ J'échappe à ce globe de fange:
+ Quel triomphe plus solennel!
+ C'est la mort même qui me venge;
+ Je commence un jour éternel.
+
+ E, in un'Ode a Bonaparte, due anni fa:
+
+ Le peuple souverain qu'un Héros sent défendre
+ N'obéira qu'aux Lois;
+ Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre
+ Jusqu'au trône des Rois.
+
+ In un'Ode per la famosa notte del 10 agosto,--attento bene:
+
+ O Nuit, dont le voile imposteur
+ Servit un roi conspirateur,
+ Je te dénonce à la mémoire!
+ ors de ta lâche obscurité,
+ Parais dans ton affreuse gloire,
+ Subis ton immortalité!
+
+ Se questi non sono versi, quelli d'Orazio e di Pindaro sono
+ cavoli!--E parlando di Dio in un poema;
+
+ Au-delà du soleil, au-delà de l'espace,
+ Il n'est rien qu'il ne voie, il n'est rien qu'il n'embrasse,
+ Et la création respire dans son sein.
+
+ [8] Una lettera del maggio 1806 diretta in poscritto dalla Giulia
+ Beccaria al Pagani lo pregava di visitare in Milano la tomba
+ dell'Imbonati: "Un vostro puro _vale_ (scriveva essa), sarà
+ aggradito da Lui, sarà accetto dal mio povero cuore."
+
+ [9] L'Autore della _Biografia_ del Manzoni che si legge ora nel_
+ Supplemento all'Enciclopedia popolare_ del Pomba, preferisce
+ invece far credere che il Manzoni abbia scritto il Carme per
+ l'Imbonati, per riconoscenza della pingue eredità ricevuta!
+
+ [10] "Il Manzoni (scrive lo Stoppani) si ricordava fin negli ultimi
+ suoi anni della buona zia, la quale gli aveva lasciato delle
+ impressioni vivissime, che egli ricordava agli amici, come fossero
+ ancora quei giorni. Ritornata ai patrii lari, l'ex-monaca si era
+ assunta lei una parte dell'educazione di Lisandrino, a cui aveva
+ preso a volere un gran bene, e questa parte era di farne un
+ giovinotto... se vi par troppo il dire galante, diremo brillante,
+ chè non daremo così occasione di pensar male a nessuno. Non pare
+ che per una coltivazione di questo genere il terreno fosse così
+ facile, come avrebbe desiderato la coltivatrice. Anche il Manzoni
+ dovette subire il supplizio inevitabile delle lezioni di musica e
+ di danza.... Non vi cadesse mai in mente che l'ex-monaca fosse una
+ donna meno che ammodo, anzi meno che pia; ella non mancava mai di
+ condur seco Lisandrino alla benedizione nella chiesa detta _alla
+ Pace_. Vuol dire che lungo la via c'era tempo di discorrere
+ d'altre cose.--Vede lei,--diceva un giorno il Manzoni, in uno
+ degli ultimi anni della sua vita, ad un amico, mentre passavano
+ per la Via di Santa Prassede,--vede lei quella finestra? Un giorno
+ ero là colla zia che m'insegnava il viver del mondo. D'un tratto
+ eccoci alle spalle lo zio monsignore; e la zia svelta a
+ regalargli, come si dice, una buona cavatina, cambiando discorso
+ con tale disinvoltura, da fare invidia al comico più
+ provetto.--Dove mai aveva la zia appreso una tattica così
+ sorprendente? Ma!... La cosa aveva fatto un gran senso al
+ giovinetto, e gli avrà dato certamente da pensare. Talvolta
+ certamente nella conversazione il discorso cadeva sulla
+ soppressione, con tutti quei pro e contro che udiamo anche noi a'
+ nostri giorni. La zia a questo proposito non si lasciava mai
+ cogliere nelle spire di un ragionamento qualsiasi. Con quel suo
+ fare spigliato e disinvolto saltava a piè pari alla
+ conclusione.--Io per me--diceva--sono del parere di Giuseppe II.
+ Aria: Aria!--soggiungeva, trinciando nell'aria di gran cerchi
+ colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi
+ dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il
+ respiro."
+
+ [11] Questa pareva una preoccupazione forte nel Manzoni: noi abbiamo
+ veduto nelle lettere che scrive intorno all'Arese moribondo
+ com'egli si sdegni contro il sacerdote che viene a crescere il
+ terrore della morte; è noto poi come l'estrema agonia del Manzoni
+ sia stata dolorosa, pel terrore che lo invase nell'ultimo momento.
+
+ [12] Egli ricordava senza dubbio, in quel punto, il proprio già citato
+ Sermone contro i cattivi poeti.
+
+ [13] L'indole intieramente soggettiva del Carme, le lodi date
+ all'Imbonati amico di sua madre, quando il padre ancora viveva, e
+ la possibilità che alcuno venisse un giorno, come venne pur
+ troppo, a sospettare ch'egli cantasse l'Imbonati per riconoscenza
+ venale, dopo che il Conte aveva diseredato i proprii parenti per
+ lasciare le proprie sostanze alla bella ed intelligente amica,
+ furono, senza dubbiò, i motivi gravissimi, per i quali il Canzoni
+ ebbe più tardi a dolersi d'avere scritto quel Carme giovanile.
+
+
+
+
+XI.
+
+Il Manzoni a Parigi.
+
+
+Il nome che portava la madre del Manzoni l'avea fatta accogliere in
+tutte le conversazioni più eleganti e più dotte del Consolato e del
+Primo Impero. Ad Auteuil, presso Parigi, viveva la vedova
+dell'Helvetius, in una casa già frequentata dai famosi Holbach,
+Franklin, Jefferson, Condillac, Diderot, D'Alembert, Condorcet,
+Laplace, Volney, Garat, Chenier, Ginguenè, Daunou, Thurot, Tracy
+l'ideologo e Cabanis. Ma il Cabanis frequentava specialmente la
+Maisonnette ove viveva la vedova del Condorcet, sorella del
+maresciallo Grouchy e della moglie di Giorgio Cabanis. Fu alla
+Maisonnette, ove la signora Beccarla si recava con particolare
+frequenza, che il Manzoni dovette conoscere il grande medico filosofo
+di Auteuil. Dal Sainte-Beuve apprendiamo che il Manzoni, parlandone
+col Fauriel, lo chiamava _cet angélique Cabanis_. Il Cabanis era nato
+nel 1757 a Cosnac e morì nel 1808 presso Meulan. Il Manzoni lo conobbe
+dunque negli ultimi tre anni della sua vita, e al colmo della sua
+gloria. Nell'anno 1806 il Cabanis aveva indirizzata al Fauriel una
+bella lettera sopra le cause prime, che fu pubblicata solo parecchi
+anni dopo la sua morte; probabilmente il Manzoni la lesse manoscritta
+presso il Fauriel. Il Sainte-Beuve riportò un passo eloquente della
+lettera del Cabanis; io ne riferirò qui, invece, la conclusione, nella
+quale il medico filosofo si rivolgeva allo storico sperato dello
+Stoicismo: "C'est a vous, mon ami, qu'il appartient de nous offrir les
+images des grandes âmes formées par ces maximes, de retracer dignement
+des souvenirs si touchants et si majestueux. Sans doute il est
+toujours utile de proposer aux hommes de semblables modèles; mais, aux
+époques des révolutions politiques, le bon sens et la vertu n'ont de
+garantie que dans la constance des principes, dans l'inébranlable
+fermeté des habitudes. Le débordement de toutes les folies, de toutes
+les fureurs, les excès de tous genres, inséparables de ces grands
+bouleversements, troublent les tètes faibles, leur rendent
+problématique ce qu'elles ont regardé comme le plus certain; les
+exemples corrupteurs, les succès momentanés du crime, les malheurs,
+les persécutions qui s'attachent si souvent aux gens de bien,
+ébranlent la morale des âmes flottantes; le ressort des plus
+énergiques s'affaiblit lui-même quelquefois, et toutes celles qui ne
+sont affermies dans la pratique des actions honnêtes que par le
+respect de l'opinion publique, voyant cette opinion toujours équitable
+à la longue dans les temps calmes, alors incertaine, égarée et souvent
+criminelle dans ses jugements, s'habituent à mépriser une voix qui
+leur tenait lieu de conscience; et si elles ne finissent bientôt par
+traiter de vaines illusions les devoirs les plus sacrés, il ne leur
+reste plus du moins assez de courage pour les faire triompher, dans le
+secret de leurs pensées, des impressions de terreur dont elles sont
+environnées de toutes parts. Poursuivez donc, mon ami, cet utile et
+noble travail: si la plus grande partie des temps historiques vers
+lesquels il vous ramène doivent remettre sous vos yeux les plus
+horribles et les plus hideux tableaux, vous y trouverez aussi celui
+des plus admirables et des plus touchantes vertus; leur aspect
+reposera votre coeur, révolté et fatigué de tant de scènes d'horreur
+et de bassesse. Jouissez, en le retraçant avec complaissance, des
+encouragements qu'il peut donner à tous les hommes en qui vit quelque
+étincelle du feu sacré, surtout _à cette bonne jeunesse, qui entre
+toujours dans la carrière de la vie avec tous les sentiments élevés et
+généreux;_ et ne craignez pas d'embrasser une ombre vaine, en
+jouissant d'avance encore de la reconnaissance des vrais amis de
+l'humanité." A me pare tra le cose probabili che il Cabanis, quando
+scriveva queste parole, scritte, prima del Manzoni, un poco _alla
+manzoniana_, per le quali insieme col Fauriel si confortava nella
+speranza che la nuova gioventù avrebbe raccolto l'esempio delle virtù
+stoiche, di cui il Fauriel dovea scrivere la storia, sebbene fosse
+avvezzo a terminare i suoi scritti con una generosa perorazione ai
+giovani, pensasse questa volta, particolarmente, al giovine amico del
+Fauriel, al Manzoni, che, nel suo Carme _in morte di Carlo Imbonati_,
+fin dal mese di febbraio dello stesso anno 1806 si era fatto un vero
+programma poetico di Filosofia stoica. In parecchi scritti poi del
+Cabanis trovo traccie di quello stile modestamente arguto, un po' vago
+d'antitesi e di paralleli, che piaceva pur tanto al Manzoni e che gli
+divenne proprio, ma ch'egli potè forse sentirsi capace di rinnovare
+leggendo alcuno degli scrittori francesi. Non vorrei ingannarmi,
+innanzi ai professori di stilistica, dicendo che riconosco, per
+esempio, anticipato in parte il fare manzoniano in queste parole, con
+le quali si termina la prefazione del _Coup-d'oeil sur les révolutions
+et sur la réforme de la Médecine_, del Cabanis: "Cette introduction
+est la seule partie que j'aie pu terminer. Je m'étais refusé jusqu'à
+ce moment à la rendre publique, dans l'espoir de compléter un jour
+l'ouvrage entier tel que je l'avais conçu. Mais le dépérissement total
+de ma santé ne me permet plus de nourrir cet espoir, qui fut toujours
+peut-ètre beaucoup trop ambitieux pour moi. Je finis donc par céder
+aux voeux de quelques amis, et par livrer au public cette faible
+esquisse. J'aurais voulu la rendre plus digne de lui et d'eux, mais la
+même raison qui m'engage à la tirer de mon portefeuille, m'ôte le
+courage et les moyens de la perfectionner. Telle qu'elle est, elle
+renferme, je crois, des idées utiles, c'est assez pour écarter les
+conseils de mon amour-propre, qui peut-ètre la condamneraient a
+l'oubli; et si nos jeunes élèves, auxquels elle est particulièrement
+destinée, retirent quelque fruit de cette lecture, l'avantage de les
+avoir aidés dans leurs travaux sera pour mon coeur bien au-dessus de
+tous les succes les plus glorieux." Io non dico che qui dentro ci sia
+il Manzoni; ma mi pare di ritrovarci, fino ad un certo segno, il suo
+modo di dire, e però non ho creduto di doverlo tacere. Nel Cabanis,
+oltre al medico filosofo, vi era l'apostolo, un bisogno continuo di
+comunicarsi vivamente ed utilmente agli altri; questo bisogno il
+Manzoni non l'ha sentito in pari grado, anzi, per dire il vero, egli
+mi pare averlo sentito pochissimo. Il Cabanis non si contentava che il
+medico fosse dotto; lo voleva principalmente buono; e tutti i suoi
+migliori scritti riescono ad una tale conclusione. Ma, se il Manzoni
+non provava la stessa impazienza nel manifestare i proprii sentimenti
+e nel farli attivi leggendo gli scritti e ascoltando i discorsi di
+colui che gli parve _angelico_, dovette provare più volte una viva
+simpatia, e, approvando in cuor suo i pensieri del sapiente di
+Auteuil, trarne qualche profitto per la regola della propria vita, ed
+in parte, anche, in quanto il Cabanis gli parve scrittore efficace,
+giovarsene per dare, ad un tempo, rilievo singolare e disinvoltura
+alla propria prosa. Il Manzoni entrò nella vita con un programma etico
+ben determinato. Così il Cabanis, quando, nel 1783, ottenne il
+dottorato, avea proferito innanzi a' suoi giudici un generoso
+giuramento in versi non molto eleganti, ma, in compenso, molto
+sinceri, onde rilevo questi brani:
+
+ Je jure qu'à mon art obstinément livrée
+ Ma vie aux passions n'offrirà nulle entrée;
+ Qu'il remplira mes jours; que, pour l'approfondir,
+ L'embrasser tout entier, peut-être l'agrandir,
+ Mon âme à cet objet sans repos attachée,
+ Poursuivant sans repos la vérité cachée,
+ Formera, nourrira, par des efforts constants,
+ Sa lente expérience et ses trésors savants.
+ Je jure que jamais l'intérêt ni l'envie
+ Par leurs lâches conseils ne souilleront ma vie;
+ Que partout mes respects chercheront les talents;
+ Que ma tendre pitié, que mes soins consolants
+ Appartiendront surtout au malheur solitaire,
+ Et du pauvre d'abord trouveront la chaumière;
+ Que mes jours, dont mon coeur lui réserve l'emploi,
+ Pour conserver les siens ne seront rien pour moi
+ ......................................
+ ......................................
+ Libre de vains égards ou d'un orgueil coupable,
+ Je jure que ma voix, de détours incapable,
+ Montrera sans faiblesse, ainsi qu'avec candeur,
+ Et l'erreur étrangère et surtout mon erreur.
+ Je jure encor, fidèle à mon saint ministère,
+ Je jure, au nom des moeurs, que mon respect austère
+ Ne laissera jamais mes désirs ni mon coeur
+ S'égarer hors des lois que chérit la pudeur.
+ ......................................
+ ......................................
+ Ah! si mon coeur jamais, dans de honteux moments,
+ Abjurait sans puàeur ses vertueux serments,
+ Attache à tous mes pas les remords et le blâme,
+ Dieu vengeur qui m'entends! qu'en me fermant son âme,
+ La sévère amitié me laisse en un désert!
+ Dans ce coeur maintenant aux goûts simples ouvert
+ Flétris les vrais désirs, étouffe la nature,
+ Frappe-le des terreurs que nourrit l'imposture;
+ Et que plein de l'effroi d'un obscur avenir,
+ Je meure sans laisser aucun doux souvenir!
+ Mais, si de la vertu dont l'image m'enflamme
+ La sévère beauté toujours parle à mon âme;
+ Si, malgré tant de maux dont les assauts constants
+ Ont flétri mes beaux jours et glacé mon printemps,
+ À mes devoirs livré, moi-même je m'oublie,
+ Pour ne songer qu'aux maux qu'un autre me confie;
+ Si toujours mes serments sont présents a mon coeur,
+ Dieu juste, sur mes jours répands quelque douceur;
+ Veille sur les amis qui consolent ma vie;
+ Nourris les sentiments dont tu l'as embellie!
+ Chéri du malheureux, du puissant révéré,
+ Que mon nom soit béni plutôt que célébré!
+
+Il Cabanis, come più tardi il Manzoni, tenne fede al suo programma
+giovanile. E, se fu caso che due uomini come il Cabanis ed il Manzoni,
+l'uno al tramonto, l'altro al principio della vita, s'incontrassero e
+si amassero, quel caso almeno non si potè dir cieco, poichè, se il
+temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi
+due uomini che si somigliassero di più nel desiderio del bene. Il
+ritratto del Cabanis che accompagna il primo volume della edizione
+delle sue opere fatta nell'anno 1823 a Parigi dal Didot, ci offre la
+figura d'uomo pensoso e malinconico, ma benevolo e dall'espressione
+soave. La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto,
+egli aveva seguito, in qualità di segretario, un signore polacco a
+Varsavia; tornato a diciott'anni a Parigi, vi aveva atteso per alcuni
+anni a lavori letterarii, tra gli altri, a una versione dell'_Iliade_;
+ma non trovandosi abbastanza incoraggiato, elesse infine di studiar la
+medicina; laureato dopo sei anni di studio, si stabilì ad Auteuil,
+dove ebbe la ventura di conoscere la vedova del celebre Helvetius, che
+lo trattò come proprio figlio e gli fece conoscere gli uomini illustri
+che ne frequentavano la casa, tra i quali quel Beniamino Franklin, di
+cui il Cabanis ci ha poi raccontata così bene e con tanta efficacia
+morale la vita. Per mezzo dell'Holbach, divenne amico del Diderot, del
+D'Alembert e del Voltaire. All'arrivo della rivoluzione, il Cabanis ne
+approvò i principii e ne deplorò gli eccessi. Amico intimo del
+Mirabeau, ne descrisse la malattia e la morte. Assistette fino
+all'ultima ora il Condorcet, ne raccolse gli scritti, ne consolò la
+vedova; poco dopo, si congiunse in matrimonio con una cognata di lei,
+sorella del generale Grouchy. Nominato quindi professore, membro
+dell'Istituto, membro del Senato, la sua fama d'allora in poi andò
+sempre crescendo e la sua vita potè dirsi relativamente felice. Tutti
+gli scrittori francesi contemporanei s'accordarono nel chiamare il
+Cabanis non solo un gran medico, professore e filosofo, ma _un homme
+de bien_. Questa lode ch'egli ambiva sopra ogni altra, gli meritò pure
+la gloria di essere amato ed ammirato dal nostro Manzoni; ora, poichè
+nessuna delle ammirazioni del Manzoni rimase sterile per la sua vita,
+noi non possiamo tacere che, se il Manzoni tornò in Italia migliore
+che non ne fosse partito, una parte del merito vuole pure riferirsi
+all'_angelico Cabanis_. Quando il Cabanis morì, nel 1808, il suo posto
+nell'Accademia francese fu occupato da un altro filosofo, un amico,
+una conoscenza intima anch'esso del Fauriel e del Manzoni, l'ideologo
+Destutt de Tracy, l'autore dei celebri _Élements d'idéologie_, nato
+nel 1751, morto nel 1836.[1] Sebbene, per l'età, il Tracy potesse
+essere padre al Fauriel, sappiamo tuttavia che egli avea tanta fiducia
+nel criterio di lui, che gli dava ad esaminare e giudicare i proprii
+scritti prima di pubblicarli. Scrivendo poi al Fauriel, il Tracy gli
+diceva, citando un bell'adagio orientale, che l'albero dell'amicizia
+"est le seul qui porte des fruits toujours doux." Ma il grande amico,
+l'anima gemella, nella gioventù del Manzoni, fu Claudio Fauriel. La
+signora di Staël, scrivendo al Fauriel, fra le altre cose gli diceva:
+"Ce n'est pas assurément que votre esprit aussi ne me plaise, mais il
+me semble qu'il tire son originalité de vos sentiments." Queste parole
+ci possono dare la ragione della profonda simpatia, della viva
+amicizia che il Manzoni sentì pel Fauriel. La forza, la grandezza
+originale del Manzoni consiste pure nella sua capacità di sentire
+vivacemente e di tradurre sinceramente il proprio sentimento.
+Ammiratore del Parini e di Carlo Imbonati, due stoici, il giovine
+Manzoni arrivava a Parigi e vi incontrava lo stoico Fauriel, nel 1805,
+cioè nell'anno in cui questi preparava una storia dello Stoicismo ed
+attirava alle dottrine stoichei suoi migliori amici. Ma lo stoicismo
+del Fauriel non si scompagnava da un sentimento filantropico, più
+moderno che lo raddolciva. Amico del vero, e persuaso che il vero si
+può conciliar sempre col buono, per amor del vero egli amava pure
+nell'arte la naturalezza. Il Manzoni trovò dunque nel Fauriel più
+tosto un consenso che un ammaestramento; i due amici confermarono a
+vicenda, ne' loro lunghi e geniali discorsi, e determinarono meglio a
+sè stessi la loro poetica letteraria che riusciva al tempo stesso una
+poetica della vita. Anche al Manzoni si sarebbero forse potute
+rivolgere le parole che la Stael indirizzava al Fauriel: "Vous aimez
+les sentiments exaltés, et, quoique vous n'ayez pas, du moins je le
+crois, un caractère passionné, comme votre âme est pure, elle jouit de
+tout ce qui est noble avec délices." Ingegni critici entrambi, ossia
+correttivi, erano impediti essi stessi da una clamorosa e tumultuosa
+dimostrazione de' loro sentimenti; poeti entrambi, non potevano
+tuttavia guardare con freddezza alcun oggetto della loro critica;
+moderavano dunque la passione e scaldavano la riflessione con una
+specie di compenso euritmico che le metteva quasi sempre fra loro in
+perfetta armonia. Il Fauriel sarebbe stato amato con ardore dalla
+Stael, se egli lo avesse voluto; ma preferì una soddisfazione più
+viva, quella di essere ammirato da lei, che, deposta oramai ogni
+speranza di una corrispondenza amorosa, poteva quindi scrivergli: "Je
+croirai moins de mal de la nature humaine quand votre âme noble et
+pure me fera sentir au moins tout le charme et tout le mérite des
+ètres privilégiés." Si comprende il fascino che un tal uomo dovette
+esercitare sopra il giovane Manzoni al suo arrivo in Parigi, e si
+capisce ancora come il Fauriel dovesse fortificarsi ne' suoi virtuosi
+convincimenti, trovando adesione ad essi nell'animo di un Manzoni.
+Vuolsi egli da ciò argomentare che il Fauriel fosse, nella sua qualità
+di stoico, insensibile all'amore, e fargli quasi un merito di una tale
+insensibilità? Non è questo il mio pensiero. Pare, invece, che l'animo
+del Fauriel fosse preso, più ancora che dalle grazie, dalle virtù
+della vedova del Condorcet. Essa era nata sei anni prima di lui, ma,
+se egli amò alcuna donna, fu quella; ed amando fortemente quella, non
+ne poteva onestamente amare un'altra; perciò Beniamino Constant,
+scrivendo al Fauriel, dopo avere chiamata la Stael "la meilleure et la
+plus spirituelle des femmes," si scusa, soggiungendo queste altre
+parole significanti: "Je m'aperçois que le superlatif est malhonnête,
+et je le rétracte pour l'habitante de la _Maisonnette_." Il Fauriel
+era nato per sentire fortemente l'amicizia, degno quindi d'incontrarsi
+col Manzoni che si mostrò anch'esso affettuoso e costante nelle sue
+amicizie. E si può ancora riferire al Manzoni quello che il
+Sainte-Beuve scrisse del Fauriel: "En lui les extrémités, les
+terminaisons de l'âge précédent se confondent, se combinent à petit
+bruit avec les origines de l'autre; il y a de ces intermédiaires
+cachés qui font qu'ainsi deux époques, en divorce et en rupture à la
+surface, se tiennent comme par les entrailles." Come il Fauriel
+comunicò al Cabanis, ad un ideologo, ad un filosofo, che era pure non
+grande, ma neppure infimo poeta, il proprio amore delle indagini
+storiche, così ne innamorò un altro poeta più grande e più originale,
+il nostro Manzoni. Il dramma _storico_, il romanzo _storico_, il
+discorso _storico_, la _Storia della Colonna infame_, riconoscono per
+loro padre legittimo, effettivo, il Manzoni; ma se il Manzoni ne fu il
+padre, il Fauriel ne vuol essere tenuto come l'amoroso padrino. Alla
+sua volta, il Manzoni, rapito da un nuovo profondo sentimento
+religioso, dovea forse contribuire ad animare di nuova poesia
+cristiana il sentimento stoico, quasi pagano, del Fauriel, e
+aggiungere a' pensieri virili dello storico una maggior soavità di
+espressione poetica. Il Fauriel poi ed il Manzoni erano di quegli
+uomini, in compagnia del quali, anche non volendo, si diventa
+migliore: il poeta danese Bággesen, per esempio, che era temuto da'
+suoi avversarii per i suoi frizzi e per le sue invettive, presso il
+sereno e virtuoso Fauriel diveniva o voleva almeno apparire un
+agnello: i frammenti delle sue lettere al Fauriel pubblicati dal
+Sainte-Beuve lo dimostrano. Lo stoico Fauriel, amico della vedova del
+Condorcet, ma, senza dubbio, amico nel più nobile senso della parola,
+dovea tenere il posto presso il Manzoni di quel Carlo Imbonati, lo
+stoico discepolo del Parini, ed amico della signora Giulia Beccaria.
+Quando la signora Condorcet morì nel 1822, il Fauriel venne a cercare
+conforto al suo vivo, irreparabile dolore, presso il suo Manzoni, a
+Brusuglio. Premesse queste poche parole intorno alle ragioni profonde
+della simpatia ed amicizia che legò insieme il Manzoni ed il Fauriel,
+mi giova ora, con la guida del Sainte-Beuve, seguire i discorsi che i
+due grandi scrittori tennero in Parigi sull'arte loro. Ma io
+discorderei tosto dall'illustre critico francese, il quale attribuiva
+al Fauriel il merito d'avere, dopo la lettura del noto Carme _In morte
+dell'Imbonati_, non pure consigliato al Manzoni di perfezionarsi nel
+verso sciolto, ma indicatigli "les modèles qu'il préférait." Per
+quanto il Fauriel fosse intelligente di poesia italiana, conviene
+ammettere che il Manzoni se ne intendesse un poco più: il Fauriel
+provavasi egli pure a scrivere sonetti italiani e li leggeva al
+Manzoni; ma, se que' sonetti avessero avuto un vero valore, è assai
+probabile che gli avrebbero sopravvissuto. Il Fauriel deve avere
+semplicemente ammirato i bei versi del Manzoni, e convenuto con lui
+che il miglior modello di verso sciolto italiano era quello del
+Parini, che molto probabilmente il Manzoni fece conoscere al Fauriel e
+non, di certo, viceversa. Il Sainte-Beuve scrive, del rimanente, egli
+stesso parlando del Manzoni: "Le divin Parini, comme il l'appelait
+quelquefois, fut son premier maître; mais, en avançant, son vers
+tendit de plus en plus à se dégager de toute imitation prochaine, à se
+retremper directement dans la vérité et la nature." Il che è vero
+soltanto, se si confronti lo sciolto della tragedia con quello del
+Carme per l'Imbonati, ma non potrebbe stare se si volesse riguardare
+come un progresso l'_Urania_ ed altri componimenti lirici
+immediatamente successivi, rispetto a quel primo Carme mirabile per
+verità e naturalezza. Ma a questo punta non mi giova più citare; mi
+conviene invece riferire, per intiero, quanto il Sainte-Beuve ci
+lasciò scritta intorno ai discorsi principali che si tennero su
+argomenti letterarii fra il Manzoni ed il Fauriel, dall'anno 1806
+all'anno 1808. "Quante volte (scrive il Sainte-Beuve), correndo
+l'estate del 1806 o alcuno degli anni dipoi, nel giardino della
+_Maisonnette_ e fuori, per le colline di Saint-Avoie, sul pendio di
+quella vetta, onde si scorge sì bello il corso della Senna, e
+l'isoletta coperta di salici e di cipressi, da cui l'occhio si allarga
+contento su quella fresca e tranquilla vallata, quante volte i due
+amici andavano ragionando tra loro sul fine supremo d'ogni poesia,
+sulle false immagini di che conveniva spogliarla, sull'arte bella e
+semplice che bisognava richiamare alla vita! Certo, il Cartesio non fu
+tanto insistente nel raccomandare al filosofo di deporre le idee della
+scuola e i pregiudizii dell'educazione, quanto il Fauriel nel
+raccomandare al poeta di liberarsi intieramente da quelle false
+immagini che sogliono ricevere nome di poetiche. Bisogna che la poesia
+sia cavata dall'intimo del cuore, bisogna sentire e saper esprimere i
+proprii sentimenti con sincerità. Quest'era il primo articolo della
+riforma poetica meditata dal Fauriel e dal Manzoni. Non è però che di
+mezzo alle speranze questi non sentisse un'amarezza nel cuore. Ben
+intendendo che la poesia non può corrispondere nè alle sue origini nè
+al suo fine, se non opera sulla vita del popolo e della società,
+scorgeva facilmente, che, per mille titoli, l'Italia non poteva
+arrivare a tanto. La divisione degli Stati, il difetto d'un centro
+comune, l'ozio, l'ignoranza, le pretensioni locali avevano arrecato
+differenze troppo profonde tra la lingua scritta e le parlate. Quella
+divenne addirittura una lingua morta. Non potè quindi prendere ed
+esercitare sulle varie popolazioni un'azione diretta, immediata,
+universale. E così, per una contradizione veramente singolare, la
+prima condizione in Italia d'una lingua poetica, pura e semplice, era
+di fondarsi sull'artificio. Il Manzoni sentì assai presto la gravità
+di questo inconveniente. Egli non poteva contemplare senza un certo
+piacere, misto d'invidia, il pubblico di Parigi tutto plaudente alla
+commedia del Molière. Quel vedere un popolo intero che gustava e
+intendeva in tutte le loro parti i capolavori del genio, come cosa
+sua, quasi ponendosi in comunicazione con esso, gli pareva un sintomo
+di quella vita attiva che temeva fosse divietata a una nazione divisa
+In tanti dialetti. Egli ch'era destinato a riunire un giorno i più
+eletti ingegni del suo paese in un concorde sentimento d'ammirazione,
+egli allora non credeva possibile siffatta unanimità, o almeno
+dolevasi che non potesse partire dal maggior numero. Il Fauriel lo
+incoraggiava con autorità, e ponevagli sott'occhio molti illustri
+esempi, anche di scrittori italiani, ricordandogli che tutti, più o
+meno, ebbero a lottare con difficoltà della stessa specie." Il
+soggiorno in Francia non valse di certo al Manzoni per fargli imparar
+meglio quella lingua italiana, allo studio della quale egli si
+appassionò poi tanto dopo il suo ritorno in Italia. Ma gli diede,
+quanto allo stile, quella naturalezza, quell'agevolezza e disinvoltura
+che le nostre scuole e le nostre Accademie non ci hanno mai insegnate,
+avendo anzi mirato molto spesso a nascondere con la frase elegante i
+pensieri, o il vuoto de' pensieri, più tosto che ad esprimerli. Il
+Manzoni ammirava grandemente e sovra tutti i prosatori il Voltaire, le
+opere del quale egli citava spesso, avendole fino al suo trentesimo
+anno 1820 avute sempre fra le mani! Se ne privò poi, per farne dono al
+proprio confessore monsignor Tosi, canonico del Duomo, poi vescovo di
+Pavia, e togliersi così la tentazione di ascoltare il Voltaire
+altrimenti che come scrittore, e di sorbire con l'ambrosia delle belle
+parole il veleno di pensieri che quella fede cattolica, della quale
+egli aveva assunta la difesa, gli comandava di riprovare.[2]
+
+ [1] L'Elogio del Cabanis recitato dal Tracy fu tradotto in italiano
+ da Defendente Sacchi sopra il manoscritto dell'Autore e pubblicato
+ nel 1834 a Piacenza.
+
+ [2] Il fatto ci è affermato dal professor Magenta, il quale aggiunge
+ che il Voltaire appartenuto al Manzoni "era un magnifico esemplare
+ parigino del 1785, di circa 100 volumi in-8°, legati in marocchino
+ col labbro dorato. L'egregio Carlo Tosi ne tiene quattro soltanto,
+ che degli altri alla morte del Vescovo non si trova che i
+ cartoni."
+
+
+
+
+XII.
+
+L'_Urania. _--L'Idillio manzoniano.
+
+
+Fu scritto molto e forse troppo sopra gli amori molteplici e non tutti
+egualmente ammirabili e confessabili di Volfango Goethe. Il capitolo
+che tratta degli amori del Manzoni sarà assai più breve e più
+discreto, ma, come parmi, non privo d'importanza per chi s'occupi di
+psicologia letteraria. Io non piglio molto sul serio e però non dovrei
+curar qui il breve disgraziato amoretto di Venezia, del quale ho già
+fatto un breve cenno, perchè non sembra aver lasciata alcuna traccia
+profonda nell'arte manzoniana. Ma non posso, tuttavia, passare sotto
+silenzio che Niccolò Tommaseo aveva veduto un Sonetto giovanile del
+Manzoni, ov'era un verso molto espressivo. Il nostro Poeta, fin da
+giovinetto, aveva fermata la sua mente ad un alto ideale, e
+rivolgendosi alla sua Musa inspiratrice le prometteva di serbar fede
+al virtuoso ideale, arrecandone in pegno una ragione stupenda per la
+sua naturalezza:
+
+ Perch'io non posso tralasciar d'amarti!
+
+Questo bel verso ci assicura già che per Alessandro Manzoni l'amore
+non sarà una debolezza, ma una sola grande virtù, e che dalla donna
+egli avrebbe ricevuto soltanto inspirazioni gentili e benefiche. Dopo
+avere pubblicato il Carme _In morte dell'Imbonati,_ e ricevute per
+esso magnifiche lodi in Italia ed in Francia,[1] il Manzoni che, in
+una variante del suo Sonetto _Ritratto giovanile,_ aveva scritto
+questo verso singolarissimo:
+
+ Di riposo e di gloria insiem desìo,
+
+contento di quel primo saggio della propria gloria, si riposò, e trovò
+in quel riposo una specie di voluttà, della quale, mi si perdoni la
+confusione di parole che sembrano farsi guerra, pensando prima da
+stoico, poi da cristiano, godette molte volte, nella sua vita, con una
+squisita compiacenza, non vorrei dire da epicureo. Di questa sua beata
+pigrizia poetica egli fu più volte piacevolmente rimproverato e
+canzonato da' suoi amici, uno de' quali, il poeta Giovanni Torti, lo
+raffigurava, anzi, sotto il nome di
+
+ Cleon nostro
+ Di beato far nulla inclito speglio.[2]
+
+Dicono che il Manzoni vecchio si compiacesse molto di quella
+canzonatura dell'amico, e non mi parrebbe niente improbabile, che
+quelle famose parole de' _Promessi Sposi,_ le quali si pigliano
+generalmente come un complimento puro e semplice al poeta Giovanni
+Torti, fossero pure un'amabile vendetta intima di Cleone. L'Innominato
+una volta avea intorno a sè molti bravi, e tra questi, come si
+capisce, pochi galantuomini; dopo la conversione del padrone si
+dispersero, e rimasero soltanto presso l'Innominato alcuni fidati
+amici, _pochi e valenti come i versi del Torti_, il quale
+probabilmente ne aveva pure anch'esso dispersi e distrutti molti
+cattivi, prima di far grazia ai pochi che gli parevano riusciti
+secondo il suo cuore.[3] Ad ogni modo, per molti mesi dopo la
+pubblicazione del Carme _In morte dell'Imbonati_, il Manzoni non
+iscrisse più versi; nè gli valse "il dolce sprone" materno a toglierlo
+da quella specie di letargia. Quale fu dunque l'occasione, o, per
+dirla con Massimo d'Azeglio, la _tentazione tentante_ che mosse il
+giovine Poeta, nell'anno seguente, a comporre il nuovo poemetto
+_Urania_? A me pare di non ingannarmi dicendo semplicemente che il
+Manzoni, in quell'anno, s'era innamorato della fanciulla, che divenne
+poi sua moglie, Enrichetta Blondel, e che l'_Urania_ fu scritta
+specialmente per piacerle. Il Poeta incomincia ad invocare le Grazie
+per cantare un nuovo inno, il quale sia ascoltato, non solo all'ombra
+de' pioppi lombardi, ma anco presso i sacri colli dell'Arno, ai quali
+il Carme foscoliano _De' Sepolcri_, uscito nella primavera di
+quell'anno, dovea più fortemente tentarlo. Anch'egli desidera venire
+ascritto, non alla turba, ma "al drappel sacro" de' poeti d'Italia
+"antico ospizio delle Muse." La recrudescenza nel desiderio della
+gloria presso i poeti risponde quasi sempre ad una recrudescenza
+d'amore; le donne amanti di poeti furono quasi sempre o autrici o
+principali collaboratrici della loro gloria; anche il Manzoni, il meno
+erotico forse di tutti i nostri grandi poeti, sentì crescere l'ardore
+poetico all'improvviso sollevarsi nel suo petto di una fiamma gentile.
+Ma, dopo ch'egli s'era scostato dagl'imitatori per accostarsi,
+com'egli canta, "ai prischi sommi," la poca gloria poetica non bastava
+più alla sua giovanile ambizione, _aut Caesar, aut nihil_; anche il
+nostro pensava dunque fra sè, dopo avere conosciuto il Pindaro Lebrun,
+o Pindaro, o Dante, o Manzoni; e, dopo avere lodato il primo, si
+velava sotto la figura del secondo; per avere il diritto di ascoltare
+il glorioso discorso delle Muse. Dante vien celebrato per aver primo
+dato le bende ed il manto alla poesia italiana, per averla, primo,
+condotta a fonti illibate, per averla, maestro dell'ira nell'_Inferno_
+e del sorriso nel _Purgatorio_ e nel _Paradiso_, creata degna di
+emular la madre latina:
+
+ .... e nelle stanze sacre
+ Tu le insegnasti ad emular la madre,
+ Tu dolce maestro e del sorriso,
+ Divo Alighier, le fosti. In lunga notte
+ Giaceva il mondo, e tu splendevi solo,
+ Tu nostra.
+
+Quanta maestà e virgiliana soavità di affetto In quel _nostro_!--A
+questo punto, nondimeno, il Poeta che non ha per anco rinunciato a
+tutte le reminiscenze della scuola, si ricorda troppo d'avervi
+studiata la Mitologia greca; onde quello stesso Manzoni che, pochi
+anni dopo, scriverà l'Ode satirica intitolata: _L'ira d'Apollo_, nella
+quale, in pena d'aver posto da banda le vecchie ciarpe mitologiche, il
+poeta riformato si farà giocosamente condannare da Apollo a non più
+bere l'onda Castalia, a non cingersi più la fronte d'alloro, a non più
+salire sul Pegaso, a non più volare, a cantar sempre in umile stile
+quello ch'egli sentirà e nulla più:
+
+ Rada il basso terren del vostro mondo,
+ Non spiri aura di Pindo in sua parola;
+ Tutto ei deggia da l'intimo
+ Suo petto trarre e dal pensier profondo;
+
+quello stesso poeta, per rappresentare gli antichi beneficii che le
+nove Muse recarono un giorno ai mortali, immagina che, discesa dal
+cielo, la stessa dea Urania gli abbia un giorno cantati al poeta
+Pindaro. Non sono da sperare stupendi effetti poetici da una tale
+intonazione mitologica, e però tutto l'Inno, nel tutt'insieme, riesce
+manierato e freddo. Pure qua e là la natura potente vince l'arte delle
+scuole, e ne vien fuori qualche verso di calore, di colore e di sapore
+tutto manzoniano, ove l'effetto è proprio cavato, come in molte delle
+immagini dantesche, dalla potenza di meditar sopra lo impressioni:
+questi, per esempio:
+
+ Fra il romor del plauso,
+ Chinò la bella gota, ove salìa
+ Del gaudio mista e del pudor la fiamma.
+
+Sono versi pittoreschi; ma il Manzoni ricordava senza dubbio, nel
+comporli una impressione propria, essendo ben noto agli amici del
+Poeta, com'egli soleva, innanzi a lodi che gli facevano piacere,
+arrossire come fanciullo. In questi altri versi, il primo è da notare
+per l'equivoco della parola _amanti_, la quale si può riferire alla
+Gloria, come a tutte le donne amate in genere; ed è vero pur troppo,
+che di mille innamorati, i quali sognano la gloria, uno solo riesce,
+con pena, a conseguirla; parecchi de' versi che seguono, sentono come
+un soave afflato virgiliano:
+
+ V'è la Gloria, sospir di mille amanti:
+ Vede la schiva i mille, e ad un sorride.
+ Ivi il trasse la Diva. All'appressarsi,
+ Dell'aura sacra all'aspirar, di lieto
+ Orror compreso in ogni vena il sangue
+ Sentìa l'eletto, ed una fiamma lieve
+ Lambir la fronte ed occupar l'ingegno.
+ Poi che nell'alto della selva il pose
+ Non conscio passo, abbandonò l'altezza
+ Del solitario trono, e nel segreto
+ Asilo Urania il prode alunno aggiunse.
+ Come talvolta ad uom rassembra in sogno
+ Su lunga scala, o per dirupo, lieve
+ Scorrer col piè non alternato all'imo,
+ Nè mai grado calcar, nè offender sasso;
+ Tal su gli aerei gioghi sorvolando,
+ Discendea la Celeste.
+
+L'immagine seguente ci ricorda un'analoga similitudine dantesca;
+quella che vien dopo ha pure per noi qualche importanza biografica,
+perchè, sotto la impressione provata dal poeta Pindaro, reso
+improvvisamente dubitoso delle sue forze, dopo aver fatto concepire di
+sè solenni speranze, sono da riconoscersi i sentimenti particolari che
+dovea provare il Manzoni divenuto quasi inerte, dopo le lodi forse più
+ambite che sperate, onde fu coronato il Carme per l'Imbonati; ed anco
+questi versi, ove l'Autore trae l'espressione dal proprio modo di
+sentire, riescono pieni di poetica efficacia:
+
+ Come la madre al fantolin caduto,
+ Mentre lieto al suo piè movea tumulto,
+ Che guata impaurito e già sul ciglio
+ Turgida appar la lagrimetta, ed ella
+ Nel suo trepido cor contiene il grido,
+ E blandamente gli sorride in volto
+ Per ch'ei non pianga; un tal divino riso
+ Con questi detti a lui la Musa aperse:
+ "A confortarti io vegno. Onde sì ratto
+ L'anima tua è da viltade offesa?
+ Non senza il nume delle Muse, o figlio,
+ Di te tant'alto io promettea."--"Deh! come,
+ Pindaro rispondea, cura dei vati
+ Aver le Muse io crederò? Se culto
+ Placabil mai degl'Immortali alcuno
+ Rendesse all'uom, chi mai d'ostie e di lodi,
+ Chi più di me, di pregi e di cor puro,
+ Venerò le Camene?[4] Or, se del mio
+ Dolor ti duoli, proseguir, deh! vogli
+ L'egro mio spirto consolar col canto"
+ Tacque il labbro, ma il volto ancor pregava,
+ Qual d'uom che d'udir arda, e fra sè tema
+ Di far, parlando, alla risposta indugio.
+ Allor su l'erba s'adagiàro, il plettro
+ Urania prese; e gli accordò quest'inno
+ Che, in minor suono, il canto mio ripete.
+
+Ma spogliando il Carme del suo apparato mitologico, noi troviamo in
+esso i sentimenti particolari del poeta e però un nuovo elemento
+biografico, del quale ci giova tener conto. Il poeta Pindaro, dopo
+aver dato prove del suo valore poetico ed onorate le Muse, riesce
+improvvisamente dubitoso delle proprie forze; onde la Musa discende a
+rimproverarlo insieme ed aggiungergli coraggio. Il Manzoni, quantunque
+vago di riposo, quando s'accingeva all'opera non s'arrestava
+facilmente innanzi alle cose difficili; anzi, metteva più forte
+impegno per riuscire; il modo con cui tormentò sè stesso negli _Inni
+Sacri_, lo sforzo giovanile per frenare i versi volubili e ribelli, il
+lungo, ostinato studio ch'egli, lombardo, pose nella parlata
+fiorentina, possono servire di commento a questi versi dell'_Urania_:
+
+ .... Baldanza a quel voler non tolse
+ Difficoltà, che all'impotente è freno,
+ Stimolo al forte.
+
+Le Muse e le Grazie discendono sulla terra e recano i loro benefici ai
+mortali, cioè la pace, la concordia, la pietà. I versi seguenti del
+Manzoni, non ancora cattolico, concordano perfettamente col fine
+dell'Inno sulla _Pentecoste_, e col precetto evangelico che la mano
+sinistra non deve sapere quello che fa la destra, e ci dimostrano
+insomma ch'è una poco pia menzogna il miracolo della conversione
+dall'ateismo, dal materialismo e dal cinismo del Manzoni, che non fu
+mai nè ateo, nè materialista, nè cinico. Ma su questo argomento avremo
+occasione di ritornare; intanto, spogliando della loro veste
+classico-mitologica i versi che seguono, compiacciamoci di veder già
+vivo sotto di essa un Manzoni cristiano. Scrivendo nel 1805 al Monti,
+il giovine Manzoni gli ricordava già che le lettere non sono buone a
+nulla, se non servono a ringentilire i costumi; nell'_Urania_, le Muse
+devono fare qualche cosa di più, insegnarci la pietà ed il perdono
+delle offese, e la carità benefica e modesta:
+
+ Così dal sangue e dal ferino istinto
+ Tolser quei pochi in prima; indi lo sguardo
+ Di lor, che a terra ancor tenea il costume
+ Che del passato l'avvenir fa servo.
+ Levâr di nuova forza avvalorato.
+ E quei gli occhi giraro, e vider tutta
+ La compagnia degli stranier divini,
+ Che alle Dive fea guerra. Ove furente
+ Imperversar la Crudeltà solea
+ Orribil mostro che ferisce e ride,
+ Viver pietà che mollemente intorno
+ Ai cor fremendo, dei veduti mali
+ Dolor chiedea: Pietà, degl'infelici
+ Sorriso, amabil Dea. Feroce e stolta
+ Con alta fronte passeggiar l'Offesa
+ Vider, gl'ingegni provocando, e mite
+ Ovunque un Genio a quella Furia opporsi,
+ _Lo spontaneo Perdon che con la destra
+ Cancella il torto e nella manca reca
+ Il beneficio, e l'uno e l'altro obblia._
+
+Per virtù delle Muse nasce nell'uomo l'amor della fatica industre, il
+sentimento dell'onore, della fedeltà, dell'umana ospitale fratellanza,
+
+ .... che gl'ignoti astringe
+ Di fraterna catena; e tutta in fine
+ La schiera pia nell'opra affaticarsi
+ Videro, e nuovo di pietà, d'amore
+ Negli attoniti sorse animi un senso,
+ Che infiammando occupolli.
+
+I poeti si destano e cantano alla turba le _vedute bellezze_, la terra
+non più squallida, ride; al discendere dell'armonia nel cuore dei
+mortali, l'ira tace e sii sveglia un secreto ardente desiderio di
+carità e di pace, onde la vita si fa bella e riposata:
+
+ L'ira
+ V'ammorzava quel canto, e dolce, invece,
+ Di carità, di pace vi destava
+ Ignota brama.
+
+Dopo aver'cantato, le Muse risalgono all'Olimpo e ne ricevono le lodi
+di Giove, ma per tornar sollecite presso Pindaro, a que' luoghi che un
+gentile ricordo rende cari,
+
+ .... chè ameno
+ Oltre ogni loco a rivedersi è quello
+ Che un gentil fatto ti rimembri.
+
+Le Muse spiegano a Pindaro che, se egli, a malgrado dell'amor delle
+Muse, non potè ancora sciogliere canti immortali, ciò accade per la
+vendetta d'un Nume, poich'egli, fino ad ora, negò il canto alle
+Grazie; senza le quali nè pure gli Dei
+
+ .... son usi
+ Mover mai danza o moderar convito.
+ Da lor sol vien se cosa in fra i mortali
+ E di gentile, e sol qua giù quel canto
+ Vivrà che lingua dal pensier profondo
+ Con la fortuna delle Grazie attinga.
+ Queste implora coi voti, ed al perdono
+ Facili or piega. E la rapita lode
+ Più non ti dolga. A giovin quercia accanto
+ Talor felce orgogliosa il suolo usurpa;
+ E cresce in selva, e il gentil ramo eccede
+ Col breve onor delle digiune frondi:
+ Ed ecco il verno le dissipa; e intanto
+ Tacitamente il solidario arbusto
+ Gran parte abbranca di terreno, e mille
+ Rami nutrendo nel felice tronco
+ Al grato pellegrin l'ombra prepara.
+ Signor così degl'inni eterni, _un giorno,
+ Solo in Olimpia regnerai_: compagna
+ Questa lira al tuo canto, a te sovente
+ Il tuo destino e l'amor mio rimembri.
+
+Qui il Manzoni sembra certamente voler fare qualche allusione
+personale. È evidente ch'egli lascia rivolger la parola a Pindaro,
+perchè gli parrebbe cosa troppo vana ed orgogliosa obbligar le Muse a
+discendere dall'Olimpo per lui e augurargli di regnar solo in Olimpia.
+Se così è, noi dobbiamo riconoscere in questa giovine quercia
+olimpica, che un giorno regnerà sola, il Manzoni stesso, e domandargli
+chi possa nascondersi sotto la felce orgogliosa che ingombra intanto
+la via alla giovine quercia, ma che, in pena della sua temerità, vivrà
+un anno solo. Gl'indizii precisi od anco probabili ci mancano per
+arrischiarci a qualsiasi congettura. Osservo, invece, come una potente
+ragione segreta dovette determinare il Manzoni a compiere la sua prima
+formola poetica _sentir e meditare_, con un nuovo elemento che le
+mancava, _la grazia_. Il Manzoni vecchio diceva che l'arte deve aver
+per oggetto il _vero_, per fine _l'utile_, per mezzo _l'interessante_,
+ossia il bello. Il senso dei versi dell'_Urania_ è il medesimo:
+
+ .... sol qua giù quel canto
+ Vivrà che lingua dal pensier profondo
+ Con la fortuna delle Grazie attinga.
+
+Io dubito che l'amore abbia dettato que' versi, e che nell'anno 1807
+il Poeta avesse già veduta la giovinetta che dovea l'anno seguente
+sposare. L'_Urania_, a malgrado della bellezza di alcune parti,
+riesce, tuttavia, un componimento freddo e stentato, a motivo
+specialmente della morta Mitologia evocata a velare più che a
+significare i sentimenti vivi e contemporanei del Poeta. Lo studio
+ch'e' fece per nascondersi, dopo essersi molto e forse troppo scoperto
+nel Carme per l'Imbonati, gli fece parer buoni quegli stessi mezzi
+mitologici, sopra i quali, pochi anni dopo, egli medesimo dovea gettar
+tanto ridicolo. Ed è a dolersi che l'amico Fauriel non abbia
+sconsigliato il Manzoni dal ritentar quella vana forma poetica. È da
+dolersi, ma non da stupire; poichè, in quel tempo medesimo, il Fauriel
+traduceva la _Parteneide_, poema alpestre del poeta danese Jens
+Bággesen,[5] ove non solamente si rimettono in iscena gli Dei ma si
+crea una nuova dea della _Vertigine_, dove la _Jungfrau_ o la
+_Vergine_ è allegoricamente rappresentata come una poetica persona
+viva. Nè pago il Fauriel di tradurre in francese il poema che il
+Bággesen avea composto in tedesco, invitava il Manzoni a tradurlo in
+italiano. Ma il Manzoni, che intanto avea già fatto, con la madre, nel
+1806 il suo viaggio in Isvizzera e ammirato dappresso le montagne, che
+vi ritornò forse nel 1807, invece di tradurre, si provò a comporre un
+poema originale sopra le montagne, accompagnandone l'invio al Fauriel
+suo _secondo duca_ alpestre, come il Bággesen era stato il primo, con
+una epistola in versi, della quale il Sainte-Beuve ci ha fatto
+conoscere un frammento "Alla Vergine ideale" del Danese egli opponeva
+nell'epistola e nel poema una Vergine che le somigliava, da lui
+conosciuta _sui colli orobii_, in una villa del Bergamasco: siamo, ove
+precisamente egli conobbe la sua Enrichetta Blondel. Il suo matrimonio
+con essa si celebrò in Milano il 6 febbraio dell'anno 1808 innanzi
+all'ufficiale civile. Enrichetta Blondel aveva sedici anni, era nata a
+Casirate, apparteneva ad una famiglia di origine ginevrina, di
+confessione evangelica riformata, onde nel giorno stesso in cui
+celebravasi il matrimonio civile, veniva in Milano da Bergamo il
+pastore protestante Giovanni Gaspare Degli Orelli a benedire quelle
+nozze evangelicamente; testimone dello sposo era non solo un
+cattolico, ma un prete, il sacerdote Francesco Zinammi (o Zinamini?).
+Dopo le nozze, gli sposi partirono per Parigi, ov'era rimasta la
+signora Beccaria. Il 31 agosto dell'anno 1808, il Manzoni scriveva da
+Parigi al suo amico Pagani: "Ho trovato una compagna che riunisce
+veramente tutti i pregi che possono rendere veramente felice un uomo e
+me particolarmente; mia madre è guarita affatto, e non regna fra di
+noi che un amore ed un volere." In Parigi nasce al Manzoni una figlia;
+vien battezzata secondo il rito cattolico e le s'impone il nome di
+Giulia, in onore della madrina ch'era la nonna, e di Claudina, in
+onore del padrino Claudio Fauriel.
+
+ [1] Per la Francia bastavano in ogni modo quelle del Fauriel, per
+ l'Italia quelle del Foscolo.
+
+ [2] Il signor Romussi crede pure che il Torti nella _Torre di Capua_
+ raffigurasse il Manzoni convertito in Fra Calisto da Firenze:
+
+ ......rifuggissi alla Scrittura, o quando
+ S'avvenne al loco, ove il Maestro disse
+ Che stretto è in quel d'amare ogni comando,
+ Fu come gli occhi della mente aprisse:
+ Tutto qui sta (diss'ei) vivere amando,
+ E amar fu sua scienza fin ch'ei visse;
+ Di che pur reso in suo sermon potente
+ Innamorava di ben far la gente.
+
+ [3] Anche il Monti, del resto, scrivendo nel 1818 a Giovanni Torti,
+ gli avea detto: "Da chi avete voi imparata l'arte di far versi
+ così corretti, così belli? _Fatene di più spessi _e crescete la
+ gloria degl'Italiani, il più caldo lodatore della vostra Musa sarà
+ sempre il vostro Monti."
+
+ [4] In quell'anno medesimo il Manzoni aveva composto una Canzone di
+ tessitura classica, in onore delle Nove Muse. Ne ho veduto un
+ frammento non molto felice. Ogni strofa dovea descrivere una Musa.
+
+ [5] L'incontro del Manzoni in Parigi con questo illustre poeta danese
+ non fu, di certo, senza risultamenti. Il Bággesen era nato nel
+ 1761 da una povera famiglia; ricevuto gratuitamente all'Università
+ di Copenhagen, diede tosto parecchi saggi del suo valore nel
+ poetare. In età di ventun anno avea pubblicata la prima raccolta
+ de' suoi versi, alla quale, dopo sette anni, era serbato l'onore
+ di una versione tedesca; a ventiquattro anni, usciva il suo dramma
+ _Uggiero il Danese_, che cadde intieramente dopo la parodia che ne
+ fece l'Heiberg intitolata: _Uggiero il Tedesco_. Allora il giovine
+ poeta disgustato desiderò lasciare il proprio paese e visitare la
+ Germania, la Svizzera e la Francia; il Duca di Augustemborgo, suo
+ protettore, gliene fornì i mezzi. Il Bággesen viaggiò così fuori
+ di patria per quattro anni, e s'addestrò in questo tempo
+ specialmente nella lingua tedesca, la quale divenne per lui come
+ una seconda lingua. Impromessosi a Berna con una nipote
+ dell'Haller, rientrò per poco in patria, per ripartirne nell'anno
+ 1793 e visitare nuovamente la Svizzera, Vienna e l'Italia. Lo
+ ritroviamo nel 1796 a Copenhagen, aggregato a quel Corpo
+ universitario; ma l'anno dipoi egli s'era già rimesso in viaggio,
+ avea perduto la moglie a Kiel e sposava, in seconde nozze, a
+ Parigi, come più tardi il Manzoni, la figlia di un pastore di
+ Ginevra, con la quale, nell'anno 1798, ritornava in Danimarca.
+ Chiamato a prender parte nella direzione di quel Teatro reale, vi
+ rappresentava un proprio dramma, che fu molto applaudito. Ma, nel
+ 1800, tornava a chiedere un congedo per recarsi a Parigi, dove,
+ dopo avere pubblicato in Amburgo due volumi di poesie tedesche
+ assai maltrattate dai giornali di quel tempo, e il suo poema della
+ _Parteneide_, scritto pure in tedesco, nell'anno 1806 faceva
+ ritorno a Copenhagen, dove intanto il Rahbez e l'Oehlenschlaeger,
+ coi giovani ammiratori del Goethe e della scuola romantica di
+ Weimar, avevano preso il posto del Bággesen nella simpatia del
+ pubblico. Il nostro poeta ne sentì pena. Volle col suo _Labirinto_
+ provare di esser anch'esso capace di trattare quel genere di
+ poesia che piaceva ai romantici, ma intanto non si rattenne dallo
+ scrivere una satira contro la moderna scuola, dal pubblicare
+ epigrammi contro i capi romantici, e specialmente contro il Goethe
+ che avea ammirato e certamente molto studiato, come lo prova lo
+ stesso suo dramma _Il perfetto Faust_, e contro l'Oehlenschlaeger
+ da lui prima molto onorato. Non potendo più esser riguardato come
+ primo fra i poeti della Danimarca, il Bággesen lasciava nuovamente
+ il suo paese nell'anno 1807, e soggiornava ora in Francia, ora in
+ Germania, fino all'anno 1814, scrivendo ora satire ed epigrammi,
+ ora inni d'amore pel suo paese, secondo il suo vario umore
+ poetico. Natura mobile, egli subiva facilmente e mutava
+ impressioni ed idee, in contradizione e lotta continua fra lo
+ spirito romantico ed il classico, fra la fede e lo scetticismo. Il
+ nostro giovane Manzoni, per mezzo del Fauriel, conobbe il Bággesen
+ in Parigi fra gli anni 1806 e 1808, e fu tra i suoi più caldi
+ ammiratori. Il Fauriel non fu amico inutile dei letterati e
+ filosofi, dei quali divenne famigliare; com'egli rivedeva, prima
+ della stampa, gli scritti del Tracy, attirava il Cabanis alle
+ ricerche storiche, come più tardi traduceva e raccomandava ai
+ Francesi le tragedie del suo Manzoni, così, innamoratosi della
+ _Parteneide_ del Bággesen, imprese a tradurla e quasi a rifarla,
+ facendola precedere da una introduzione, ove scriveva il
+ Sainte-Beuve: "A la définition délicate qu'il donne de l'idylle, à
+ la peinture complaisante et suave qu'il en retrace, je crois
+ retrouverà travers l'écrivain didactique l'homme heureux et
+ sensible, l'hôte de la _Maisonnette_ et l'amant de la nature." Il
+ Fauriel confessava poi che, primo il Bággesen, nella _Parteneide_,
+ gli aveva dato: "le sentiment des Alpes," e per questo pregio gli
+ perdonava molte stranezze; il Botta ed il Manzoni parteciparono a
+ quell'ammirazione. Quando nel 1810 il Fauriel pubblicò finalmente
+ la _Parteneide_ in francese, il primo gli scriveva: "Vous avez
+ rencontré des beautés pures et presque angéliques, vous avez été
+ attiré vers elles, vous les avez saisies, vous en avez été pénétré
+ et nous les avez rendues avec le ton et le style qui leur
+ conviennent;" il secondo, come scrive il Sainte-Beuve, "réinstallé
+ à Milan, adressait _A Parteneide_ une pièce de vers allégoriques
+ dans le genre de son _Urania_, et il semblait se promettre de
+ faire en italien une traduction, ou quelque poème analogue sur ses
+ montagnes. Voici" prosegue il Sainte-Beuve "un passage dans lequel
+ il exprime l'impression vive qu'il ressentit lorsque la belle
+ _Vierge_ lui fut présentée par son second guide, par ce cher
+ Fauriel, qui la lui amenait par la main. Manzoni nous pardonnera
+ d'arracher à l'oubli ces quelques vers de sa jeunesse, ce premier
+ jet non corrigé (_non corretto_, est-il dit en marge); il nous le
+ pardonnera en faveur du témoignage qu'il y rend a son ami:"
+
+ ......... Col tuo secondo duca
+ Te vidi io prima, e de lo sacre danze
+ O dimentica o schiva; e pur sì franco.
+ Sì numeroso il portamento, e tanto
+ Di rosea luce ti fioriva il volto,
+ Che Diva io ti conobbi, e t'adorai.
+ Ed ei sì lieto ti ridea, sì lieta
+ D'amor primiero ti porgea la destra,
+ Di sì fidata compagnia, che primo
+ Giurato avrei che per trovarti ei l'erta
+ Superasse de l'Alpe, ei le tempeste
+ Affrontasse del Tuna, e tremebondo
+ Da la mobil Vertigo e da l'ardente
+ Confusïon battuto in sul petroso
+ Orlo giacesse. Entro il mio cor fêan lite
+ Quegli avversarii che van sempre insieme,
+ Riverenza ed Amor; ma pur sì pio
+ Aprivi il riso, e non so che di noto
+ Mi splendea ne' tuoi guardi, che Amor vinse,
+ E m'appressai sicuro. E quel cortese,
+ Di cui cara l'immago ed onorata
+ Sarammi, infin che la purpurea vita
+ M'irrigherà le vene, a me rivolto,
+ Con gentil piglio la tua man levando,
+ Fêa d'offrirmela cenno. Ond'io più baldo
+ La man ti stesi.
+
+ Mi piace ora aggiungere che _Parteneide_ rispose al Manzoni, in
+ lingua tedesca, per bocca dello stesso Bággesen in una poesia
+ intitolata precisamente: _Parthenais au Manzoni_, la quale si
+ legge nella quinta parte delle Poesie del Bággesen pubblicate dal
+ figlio del poeta a Lipsia nell'anno 1836. Una nota dice: "Questa
+ poesia si fonda sul fatto che dopo che il Fauriel ebbe tradotta la
+ _Parteneide_ in francese, il Bággesen ricevette dal Mansioni la
+ promessa ch'egli l'avrebbe tradotta in italiano. La traduzione
+ francese è in prosa; il Manzoni si proponeva di adoperare la terza
+ rima. Non sappiamo per quali motivi il lavoro non sia poi stato
+ seguito." Debbo questa notizia alla cortesia del signor Kr.
+ Arentzen, autore di un pregiato lavoro biografico sopra il
+ Bággesen pubblicatosi di recente in lingua danese. Il signor
+ Arentzen ebbe pure la bontà di trascrivermi gli esametri tedeschi
+ del Bággesen diretti al Manzoni. Anche in essi come nel poema
+ della _Parteneide_, egli si cela sotto il nome di _Nordfrank_, il
+ poeta viaggiatore._ Parteneide_ parla e dice come, guidata dal
+ Bággesen, ella visitò la regione del Nord, guidata dal Fauriel la
+ regione dell'Occidente; l'amicizia del Fauriel, essa dice, mi è
+ cara, come quella di _Nordfrank_. Si compiace in tale compagnia,
+ quando sente un dolce richiamo verso il Mezzogiorno; le par di
+ sognare, le par di viaggiare verso un mondo incantato, e stende la
+ mano al nipote di Dante, del Tasso e del Petrarca, all'amico del
+ Fauriel e del Bággesen, al simpatico Manzoni:
+
+ Ach! und ich ahne dass mildere Duft and sanftere Tüne
+ Wonniger noch mit der blühenden Gluth lebhafterer Farben
+ Würden umwehn und vollenden den Schmück, wenn irgend ein Enkel
+ Dantes', Tasso's oder Petratk's mit gönnte der Bildung
+ Blümenkron, geflückt in des jungfraubeiligen Maro's
+ Muttergefild. O reichte die Hand mir Fauriel's Freund und
+ Nordfranks! _Liebe zuletzt noch lernte, holder Manzoni!
+ Hold sunt Erröthen Dir schon die freundschaftseliger Jungfrau_.
+
+ Questi due versi sembrano lasciar capire che al Bággesen fosse
+ noto che nel tempo in cui il Manzoni tornato in Lombardia si
+ preparava a tradurre la _Parteneide_ (1807), per la prima volta
+ conoscesse veramente l'amore, nel suo incontro con un'altra
+ Vergine, la giovinetta Blondel, che divenne, poco dopo, sua moglie
+ e che ciò possa essere, lo confermerebbe pure la seguente nota che
+ troviamo nel caro libriccino dello Stoppani: _I primi anni di
+ Alessandro Manzoni_, pag. 234: "I versi pubblicati di preferenza
+ dal Sainte-Beuve, perchè gli tornavano bene ad illustrare il suo
+ soggetto, sento ora con piacere che esistono fra le carte del
+ Manzoni, preceduti da pochi altri che formano il principio del
+ Carme, e seguiti da un numero maggiore che ne costituiscono come
+ il corpo, sia questo o non sia del tutto compiuto." Chi mi dà
+ questa notizia aggiunge che, dopo aver letti quei versi, glien'è
+ rimasta l'impressione che il Manzoni abbia cominciato il suo Carme
+ col richiamo della Vergine ideale della _Parteneide_, per dire in
+ seguito, come infatti dice, che egli ha trovato in Italia, sul
+ _colli orobii_, una Vergine a lei somigliante. Sarebbe poi sua
+ opinione che questa seconda Vergine del Manzoni non fosse ideale,
+ ma reale, molto probabilmente la stessa Enrichetta Blondel, che fu
+ poi sua sposa, o che egli deve aver conosciuta la prima volta da
+ vicino, o presso i di lei zii Mariton in una lor villa, nelle
+ vicinanze di Bergamo. Ad ogni modo non sarebbe questo Carme,
+ secondo lui, quel lavoro, a cui allude il Sainte-Beuve, che il
+ Manzoni sembrava _promettersi di fare in italiano_, perchè un
+ poemetto _sul gusto di quello di Bággesen_ il Manzoni diceva di
+ averlo fatto realmente_ in ottava_ rima, e alcune stanze le
+ recitava, anche in questi ultimi anni, a chi l'accompagnava nella
+ passeggiata. Sfortunatamente questo poemetto non si trovò fra i
+ suoi scritti, e pare indubitato che egli l'abbia consegnato alle
+ fiamme. La stessa Vergine ci descrive finalmente il Poeta in
+ un'Ode giovanile, della quale citerò te strofe più espressive. Il
+ Poeta, ancora irretito nelle immagini mitologiche, ci assicura che
+ la sua fanciulla gli apparve la prima volta in forma somigliante a
+ quella della dea Cinzia. Crediamogli sulla parola, e
+ compiacciamoci ora nel veder partitamente descritte le qualità
+ esteriori della sedicenne sposa sperata dal Manzoni, la quale
+ dovea poi aver tanta parte, per quanto destramente dissimulata,
+ nell'arte sua:
+
+ Tal prima agli occhi miei,
+ Non ancor dotti d'amorose lagrime,
+ Appariva costei,
+ Vincendo di splendor l'emule vergini
+ Per mover d'occhi dolcemente grave
+ E per voce soave.
+ Dagl'innocenti sguardi,
+ Che ancor lor possa e gli altrui danni ignorano,
+ Escono accesi dardi;
+ Non certi men, nè di più lieve incendio,
+ Se dal fronte scendendo il crine avaro
+ Lor fa lene riparo;
+ Oh qual tutta di nuove
+ Fatali grazie ride allor che l'invido
+ Crin col dito rimove:
+ E doppio appresta di beltà spettacolo
+ Sul fronte schietto, trascorrendo lieve
+ Con la destra di neve.
+ Nè tacerò la bella
+ Bocca gentil, fonte di riso ingenuo
+ E di cara favella;
+ E in cui prepara, ahi, per chi dunque! Venere
+ I casti baci e le punture ardite
+ E le dolci ferite.
+
+ Non giova al Poeta il suo proposito, fatto nel Carme per
+ l'Imbonati, di voler seguire la dottrina di Zenone; l'Amore lo
+ ferì; egli è invitato ad amare e a cantare d'amore, quando per
+ l'appunto ben più alti soggetti e più fieri gli occupavano la
+ mente; Amore non vuole, egli esclama:
+
+ ..........ch'io canti rossa
+ Di sangue Italia, onde ancor pochi godano;
+ Nè di plebe commossa
+ Le feroci vendette ed i terribili
+ Brevi furori, e i rovesciati scanni
+ Dei tremanti tiranni.
+
+ Il Poeta, come nell'Urania, cede alle grazie di Venere, e, per
+ essa, lascia le cure della politica. Notiamo ora questa sua prima
+ confessione poetica, perchè essa ci potrà aiutare, in appresso, a
+ comprender meglio le sue tragedie ed il suo romanzo, e a scusare,
+ in parte, il Manzoni della poca parte attiva ch'egli prese con la
+ sua persona alle vicende politiche Italiane, alle quali diede pure
+ co' suoi proprii scritti pieni d'efficacia educativa una spinta
+ così gagliarda.
+
+
+
+
+XIII.
+
+La Conversione.
+
+
+A questo punto si colloca dal biografi quella che si chiamò la
+meravigliosa conversione del Manzoni, e si raccontano storielle forse
+tutte veridiche, ma ove si dia loro una soverchia ed esclusiva
+importanza, poco credibili. Alcuni vogliono che un semplice "io ci
+credo" opposto risolutamente dal piemontese conte Somis di Chiavrie
+alle invettive lanciate contro la religione cattolica in una
+conversazione di Parigi, abbia persuaso il giovine miscredente, e
+indottolo a cercar consigli edificanti presso il medesimo conte Somis,
+presso l'abate Grègoire e presso il giansenista genovese Padre Degola,
+che allora si trovava a Parigi e col quale entrò quindi in
+corrispondenza letteraria; altri che, smarrita un giorno la giovine
+sposa in mezzo alla folla delle vie di Parigi, attiratovi da un canto
+religioso, sia entrato nella chiesa di San Rocco, e abbia mormorato in
+ginocchio questa semplice preghiera: "O Dio, se tu ci sei, fammiti
+palese." Egli ritrovò, dicesi, tosto la sposa, e divenne credente.
+Qualche piccolo fatto deve, senza dubbio, essere intervenuto per
+risolvere in un dato momento il Manzoni a fissare un po' meglio quelle
+idee vaghe ch'egli aveva intorno al Cattolicismo.[1] Ma egli era
+nato cattolico, la sua educazione di collegio era stata tutta
+cattolica; uscito di collegio, sappiamo ch'egli frequentava ancora le
+chiese; le scene orrende del cardinal Ruffo a Napoli, quelle di
+Binasco e di Pavia stavano presenti alla memoria del Manzoni; e però
+il _Trionfo della Libertà_ esce in frequenti imprecazioni contro la
+Chiesa, ma a quel modo stesso con cui Dante cattolico imprecava contro
+la Lupa, e il canonico Petrarca contro l'avara Babilonia. Se il
+giovine Manzoni amava poco i preti ed i frati, se la lettura delle
+opere del Voltaire lo aveva anche maggiormente alienato da essi, se
+quando morì il suo giovine compagno di scuola Luigi Arese, ei si
+doleva che tenendosi lontani dal letto dell'infermo gli amici, gli si
+fosse accostata soltanto "l'orribile figura del prete" per
+accrescergli il terrore della morte, se, in somma, il Manzoni, pur
+credendo nella immortalità dell'anima, nell'esistenza di un Dio che
+premia "eternando ciò che a lui somiglia," nei doveri cristiani della
+pietà e della carità, e pure adempiendo alcuno de' riti religiosi
+prescritti dalla sua condizione di cattolico, fra i quindici ed i
+ventitrè anni non fu un cattolico profondamente convinto, devoto e
+zelante, in un pariniano, in uno stoico suo pari doveva riuscir molto
+agevole l'innestare un po' di devozione cattolica. Ma i preti furono
+solleciti a levarne soverchio romore e a trarne troppo grande
+profitto. Parlando, nel 1806, dei preti italiani che assediano il
+letto de' moribondi, in una lettera diretta all'amico Pagani, il
+ventenne Manzoni usciva in un fiero lamento, dichiarando ch'egli
+voleva rimaner lontano "da un paese, in cui non si può nè vivere nè
+morire come si vuole. Io preferisco, proseguiva egli, l'indifferenza
+naturale dei Francesi che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo
+zelo crudele dei nostri che s'impadroniscono di voi, che vogliono
+prendersi cura della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la
+loro maniera di pensare." Due anni dopo aver levato questo vivo
+lamento, Alessandro Manzoni doveva egli stesso cadere in cura d'anima,
+ed il tristo frutto di questo stato di forzata docilità, alla quale
+egli si sottomise, fu una sterilità intellettuale che durò quasi dieci
+anni, 1808-1818, e, per l'appunto i dieci anni più belli della sua
+vita, ne' quali con molto stento, con molti pentimenti, il Manzoni
+riuscì a pena a mettere insieme quattro Inni sacri, due Parodie
+letterarie e due povere e stentate Canzoni politiche di genere
+classico. Si dirà: in quegli anni, egli si godette le sue prime gioie
+domestiche, ed attese a' suoi affari un po' imbrogliati ed alle cure
+agrarie, ed è vero; ma nè le une nè le altre hanno mai impedita la
+manifestazione del genio. Il Manzoni ebbe, pur troppo, in quegli anni
+un'idea fissa, che non era la sua, un'idea che gli aveano messa; e
+quando v'ha un'idea fissa, tutte le altre idee, per quante siano, e
+per quanto originali, non trovano l'opportunità e l'agevolezza di
+manifestarsi. L'idea fissa era ch'egli dovesse come scrittore
+diventare il poeta e l'apologista della religione cattolica, o non
+iscrivere più.
+
+ [1] "L'histoire de la conversion de Manzoni (scrive il compianto
+ Loménie) est diversement racontée; suivant quelques-uns, la
+ première pensée en serait venue au poëte dans le voyage à Paris
+ dont je viens de parler. Au milieu d'une conversation où le
+ Catholicisme n'était pas épargné, une personne se serait
+ tout-à-coup écriée "Et moi, je crois!" Et ce cri d'un homme
+ avouant sa foi au milieu des sarcasmes de l'incrédulité aurait été
+ pour Manzoni le signal d'une révolution intellectuelle. Suivant
+ d'autres, l'écrivain milanais, marié avec une protestante en haine
+ de la croyance catholique, aurait été conduit par elle et avec
+ elle au Catholicisme. Un écrivain (M. Didier) qui a publié, dans
+ la _Revue des Deux Mondes_ de 1831, un article sur Manzoni, et qui
+ raconte ce dernier fait, ajoute: "On aimerait que de telles
+ démarches fussent spontanées et procédassent moins de
+ circonstances accidentelles que d'une volonté libre et solitaire."
+ Le même écrivain semble reprocher a la détermination de Manzoni
+ d'être l'effet "d'une influence de foyer beaucoup plus que le
+ résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et
+ indépendante." Je crois ce reproche mal fondé, et le fait sur
+ lequel il repose inexact. Je ne sais pas au juste toutes les
+ circonstances qui ont précède et occasionné, de près ou de loin,
+ la conversion de Manzoni, mais je sais que ce fait est bien le
+ résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et
+ indépendante; car, durant la temps où Manzoni, revenu de Paris à
+ Milan, flottait avec inquiétude entre le scepticisme et la foi, il
+ écrivait à Paris, à un ami, des lettres où il peint l'état de son
+ esprit, et où il s'annonce comme absorbé par l'examen d'une
+ question à ses yeux la plus importante de toutes. Cette situation
+ de doute et d'examen se prolonge fort longtemps; il est naturel de
+ penser que cette résolution a été prise en connaissance de cause.
+ Il n'est pas exact non plus que Manzoni ait épousé une protestante
+ en haine de la croyance catholique. A son retour a Milan il se
+ maria, très-jeune lui-même, avec une jeune personne de seize ans,
+ mademoiselle Henriette Blondel, fille d'un Génevois établi à
+ Milan, et qui était en effet protestante; mais il l'épousa, non
+ parce qu'elle était protestante, mais parce quelle était fort
+ intéressante, parce qu'il l'aimait beaucoup, et que sa mère
+ désirait qu'il n'épousât pas une Milanaise. De plus, si mes
+ renseignements sont exacts, loin d'avoir été conduit au
+ Catholicisme par sa femme, ce serait lui au contraire qui aurait
+ décidé l'abjuration de cette dernière." Vogliono, come dissi, che
+ il Padre Degola giansenista, ed il Padre Grégoire abbiano avuto il
+ primo merito come catechisti del neo-cattolico; venuto poi ad
+ abitar nuovamente in Lombardia, il giansenista monsignor Tosi,
+ divenuto confessore del giovino Poeta, compì, a poco a poco, il
+ preteso miracolo, con tanto maggiore efficacia, in quanto egli
+ conformava intèramente la propria vita ai precetti religiosi che
+ insegnava.--Tra le opere che formavano parte della libreria del
+ Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico _Sant'Agostino_ in undici
+ volumi, con qualche postilla autografa. _Le Confessioni_ di
+ Sant'Agostino dovettero offrire materia di lunga meditazione al
+ neo-cattolico Manzoni. Il professor Magenta è persuaso che la vera
+ conversione del Manzoni sia stata operata dal Tosi, e noi lo
+ crediamo tanto più facilmente, in quanto riconoscendo che nel Tosi
+ vi erano le doti d'un santo, e che dal lato morale egli dovette
+ fare un gran bene al Manzoni, pel rigore del suo Giansenismo, per
+ l'angustia de' suoi sillogismi religiosi minacciò pure di
+ soffocarne l'alto ingegno creatore. Il professor Magenta, al quale
+ avevo domandato qualche schiarimento sul contenuto di certe
+ lettere confidenziali da lui omesse nella stampa dell'importante
+ suo libro relativo al Tosi, egli, dichiarando di non potermene
+ dare, si distende nuovamente nelle lodi di monsignor Tosi, ed io
+ credo mio dovere riferir qui le sue proprie parole: "Non s'esagera
+ dicendo che (il Tosi) dominava l'animo del grande scrittore. Non
+ pare vero che nessuno del biografi del Manzoni abbia mai parlato
+ del vescovo Tosi, vero tipo di sacerdote, al quale il Manzoni
+ professava una venerazione che non aveva limiti. Lo Sclopis, il
+ Ferrucci e lo Zoncada, per citare alcuni nomi, mi scrissero che,
+ dopo il mio libriccino, l'origine del ritorno del Manzoni al
+ Cattolicismo non è più dubbia per loro; nè so se a lei paia così.
+ In quanto a me le dirò che la mia persuasione è profondissima,
+ persuasione che cavai anche dai tenore di talune lettere della
+ Blondel che io aveva già stampate, e che, per ragioni che debbo
+ tacere, levai dai torchi. L'eccesso delle dottrine volteriane, gli
+ avvenimenti politici, la nativa temperanza e la grande dirittura
+ di mente del Manzoni, tutto cospirava ad apparecchiare
+ un'atmosfera morale, in cui fosse a lui facile di ricevere
+ l'influenza d'un uomo ch'era altrettanto pio, quanto largo d'idee.
+ Ho ragione di credere che la Curia Romana avesse ingiunto al Tosi
+ di stampare una ritrattazione dell'illustre Tamburini, quando
+ questi si trovava sul letto di morte; ma il venerando Vescovo di
+ Pavia, pigliando tempo, riuscì a sottrarsi all'odioso ufficio. Una
+ vita così immacolata, così caritatevole, così forte, umile e
+ liberale ad un tempo, doveva esercitare un fascino sullo spirito
+ del Manzoni, spirito de' più larghi anche in fatto di religione
+ che sieno mai stati al mondo." Noi conveniamo solamente in parte
+ in questa ammirazione; noi crediamo che il Tosi ed il Manzoni, per
+ natura, avessero ingegno ed animo largo; ma in quanto si
+ proponevano di voler riuscire cattolici, esclusivamente cattolici,
+ divenivano intolleranti. Quando giudicavano senza preconcetti
+ cattolici, giudicavano bene, e liberalmente. Nella bella è lunga
+ lettera che il Manzoni diresse da Parigi al Tosi sopra la
+ questione religiosa, si trovano alcuni giudizii larghi che fanno
+ onore a chi li proferiva e a chi gli ascoltava. La conclusione
+ tuttavia è che noi in Italia dobbiamo essere contenti del nostro
+ buon clero e della credulità del nostro volgo, ed una tale
+ conclusione agghiaccia tutto il nostro entusiasmo: "Chi può
+ dissimularsi gl'inconvenienti che esistono fra di noi? ma non v'è
+ stato di guerra, perchè non ci son quasi protestanti; ma v'è una
+ classe di buoni preti, i più dei quali potrebbero, è vero, senza
+ danno, essere un po' più dotti, ma i quali per lo più hanno uno
+ zelo sincero per la religione non mista di altre teorie, e una
+ buona classe di fedeli che sono cristiani di cuore, e che non
+ credono ad altri dogmi che ai rivelati."
+
+
+
+
+XIV.
+
+Il Manzoni a Brusuglio. Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_.
+
+
+Sopra la luna di miele manzoniana noi non abbiamo altre notizie, oltre
+quelle che il Sainte-Beuve e il Loménie avevano potuto raccogliere dai
+ricordi del Cousin e del Fauriel. Il Manzoni,[1] già convertito alla
+fede cattolica, tediato delle ciarle, alle quali quella conversione
+avea dato motivo, in compagnia della madre e della giovine sposa,
+ch'egli adorava, si ritrasse alla sua villa di Brusuglio, e parve
+nelle cure agresti dimenticare ogni tumulto della vita mondana. Il
+Loménie trova un'analogia fra il Manzoni ed il Ràcine,[2]
+rapportandosi per l'appunto ai primi anni del soggiorno di Alessandro
+Manzoni in Brusuglio, e la sua comparazione non è priva d'ogni
+fondamento; non ispiega tuttavia come il nostro Poeta, in mezzo agli
+splendori della natura ed alle contentezze domestiche trovasse così
+scarse occasioni d'ispirazione poetica. Mi duole dover ripetere che
+nello sforzo lungo e doloroso che il Manzoni dovette fare per credere,
+isterilì per alcuni anni il proprio ingegno, costretto a lavoro che
+dovette riuscirgli ingrato dall'autorità riverita del proprio
+confessore. Il Tosi volendo fare del Manzoni un poeta cattolico, gli
+aveva ordinato di comporre gl'_Inni Sacri_ e le _Osservazioni in
+difesa della Religione cattolica_ rivolte contro il Sismondi. Gli
+_Inni Sacri_ doveano, nel primo intendimento, riuscir dodici come i
+dodici Apostoli o come i dodici mesi dell'anno;[3] ma il Manzoni
+stentò tanto a comporli, che in sette anni ne terminò a fatica cinque.
+L'Inno della _Risurrezione_ fu incominciato nell'aprile del 1812, e
+compiuto soltanto i l 23 giugno; anzi l'ultima lima ricevette più
+tardi; il Manzoni vi notò di suo pugno, che era ancora da correggersi;
+nel vero, l'autografo e la stampa differiscono notevolmente. Il 6
+novembre del 1812, il Manzoni si accinse a comporre l'inno, _Il Nome
+di Maria_; durò sei mesi in quel breve lavoro, e vi si affaticò
+grandemente; Io stento appare ora grandissimo anche nel leggerlo: fu
+terminato il 19 aprile 1813. Il _Natale_, pieno di cancellature, costò
+più di quattro mesi di lavoro: incominciato il 15 luglio 1813, ebbe
+compimento il 29 novembre dello stesso anno, ma con poca soddisfazione
+dell'Autore che vi appose questa nota: _explicit infeliciter_. L'Inno
+della _Passione_ costò un anno e mezzo di lavoro; fu ripreso in
+quattro volte: la prima nel 3 marzo dell'anno 1814, la seconda nel di
+11 luglio dello stesso anno, la terza nel 5 gennaio del 1815, la
+quarta nell'ottobre di quell'anno. _La Pentecoste_, ch'è il più bello,
+il più inspirato, il più caldo degli _Inni Sacri_, fu bensì
+incominciato nel giugno 1817, ma abbandonato nel suo primo disegno dal
+Manzoni che vi scrisse sopra _rifiutato_, e ripreso soltanto il 17
+aprile del 1819 e terminato, fra molte soste e cancellature, il 2
+ottobre di quell'anno. Esso appartiene dunque già al nuovo periodo più
+agitato e più operoso della vita poetica manzoniana. Queste note
+cronologiche sopra la composizione degl'_Inni Sacri_ devono avere per
+la critica la loro importanza. La lentezza del comporre non accenna a
+una troppo grande vivezza del sentire, ma l'ostinazione che il Manzoni
+pose per finirli, anche a dispetto delle Muse, provano la sua ferma
+volontà di credere, e la sua persuasione che fosse necessario
+comunicare altrui la propria fede; ma questa maniera di fede, pur
+troppo, male si comunica. Vivo il Manzoni, osai fare sopra gl'_Inni
+Sacri_ il seguente giudizio, ove nel rendere un omaggio riverente
+all'Autore intendevo lasciare aperto un adito alla critica dell'opera.
+"Gl'_Inni Sacri_, io diceva, hanno creato in Italia una nuova forma di
+poesia, il contenuto della quale che si giudicò, da prima, romantico,
+era semplicemente biblico, li Manzoni ha il gran merito d'avere
+liberato in Italia la poesia cristiana dalle forme convenzionali
+ereditate dal Paganesimo; forme convenzionali per noi moderni, che ci
+studiamo d'imitarle, mentrechè, invece, per gli antichi erano proprie,
+naturali, e frutto spontaneo e necessario di quella civiltà. Egli
+restituì ai poeti d'Italia la loro libertà, e col proprio esempio
+disse loro: essendo cristiani, inspiratevi da Cristo; essendo moderni,
+diffondete la parola di Cristo con la lingua vostra ch'è la lingua del
+cuore. Per questo rispetto gli _Inni Sacri_ segnano nella storia della
+nostra poesia una vera rivoluzione letteraria, della quale saranno
+sentiti per sempre, ed invano si dissimulerebbero, i benefici effetti.
+Io non chiamo, senza dubbio, tali i numerosi inni nati dipoi in varie
+parti d'Italia ad imitazione di que' primi che avean fatto, se bene
+lentamente, fortuna; gl'imitatori avevano ne' loro esercizii
+dimenticato l'essenziale, cioè che per cantare la religione bisogna
+almeno portarla un poco, anzi molto nell'anima; essi lavoravano a
+soggetto come gli antichi istrioni, sul modello degl'_Inni Sacri_, ma
+per istemperare i primi colori, stancare le prime immagini, e dir poco
+in molto, come il Manzoni avea detto molto in poco. E questo carattere
+distintivo della poesia manzoniana parmi pure creare il suo difetto
+principale; poichè lo studio di restringere un gran senso in brevi
+parole fa sì che talora queste brevi parole siano adoperate ad
+esprimere più che naturalmente esse non potrebbero, e a diventare
+talora semplici formole astratte: il che se prova la potenza del poeta
+del concentrare le sue idee, impedisce per altro che la sua poesia
+riesca popolare, e le toglie molta parte di quell'impeto lirico e di
+quel calore che si comunica, tanto necessario ad ogni poesia, ma alla
+lirica religiosa in modo specialissimo. Il Manzoni giovine fece opera
+da vecchio, costringendo in linguaggio matematico le verità della
+religione che gli eran nuovamente apparse in modo luminoso, quasi egli
+volesse porsele innanzi, ed estrinsecarsele in una forma più precisa
+per potersi meglio persuadere della loro realtà e più durevolmente
+contemplarle ed adorarle. Ma ci sembra di non rischiar troppo, dicendo
+come il Manzoni vecchio, innamorato com'egli è e maestro nelle
+bellezza del linguaggio popolare, se dovesse oggi cantar la religione,
+sceglierebbe una via opposta a quella ch'ei tenne in gioventù,
+escludendo ogni parola equivoca che il popolo non potesse comprendere
+da sè ed ogni trasposizione men naturale di parole, per riuscire
+subito al desiderato effetto di dare al popolo un canto che non muoia
+appena recitato, che si diffonda senza bisogno d'interpreti, e che
+consoli veramente chi si muove a cantarlo." Ma, nell'ordine
+specialmente de' pensieri religiosi volendo sollevare l'espressione
+all'altezza del pensiero e chiudere quest'ultimo in una forma sacra ed
+immobile, che non gli permetta di deviare ad alcun senso profano, o
+l'espressione manca od assume un carattere mistico che non può riuscir
+popolare. L'età nostra non è punto mistica; il Manzoni dovea sentirlo
+più d'ogni altro. Per un verso egli voleva credere, e per rendersi
+degno della propria fede si adoprava ad esprimerla per infonderla in
+altri. Ma il lungo meditare sopra un sentimento religioso, più tosto
+che accrescerlo, lo diminuisce. In un'Ode sopra l'_Innesto del
+vaiuolo_, rimasta inedita, e forse incompiuta, dominato, senza dubbio,
+da un sentimento religioso, e riflettendovi lungamente sopra, per
+trovargli una espressione corrispondente, il Manzoni sentendo che egli
+usciva dal vero, e che fuori del vero fortemente amato non può più
+essere vera poesia, si scusava con due bellissimi versi, che sono pure
+una eccellente scappatoia:
+
+
+ come il più divin s'invola,
+ Nè può il giogo patir della parola.
+
+Quanto più il pensiero del poeta s'innalza, tanto più la materia
+fonica diviene inerte e incapace di farsene messaggiera; ma è vero
+ancora che, lanciando imprudentemente il pensiero in un campo, ove
+esso non può prender radice, invece di fecondarvisi, muore di
+sterilità. Il Manzoni parafrasando spiritosamente in prosa il pensiero
+dissimulato ne' due versi citati, accompagnava l'invio di un frammento
+d'Inno sacro inedito alla signora Louise Colet con questa scusa per
+non averlo finito: "Je me suis aperçu (diceva egli) que ce n'était
+plus la poésie qui venait me chercher, mais moi qui m'essoufflais a
+courir après elle." Ed i pochi versi erano questi, che celebravano la
+presenza, l'onnipotenza, l'onnisapienza di Dio nella natura:
+
+ A lui che nell'erba del campo
+ La spiga vitale nascose,
+ Il fil di tue vesti compose,
+ Di farmachi il succo temprò,
+ Che il pino inflessibile agli austri,
+ Che docile il salcio alla mano.
+ Che il larice ai verni, e l'ontano
+ Durevole all'acque creò;
+ A quello domanda, o sdegnoso,
+ Perchè sull'inospite piagge,
+ Al tremito d'aure selvagge,
+ Fa sorgere il tacito fior,
+ Che spiega davanti a lui solo
+ La pompa del pinto suo velo,
+ Che spande ai deserti del cielo
+ Gli olezzi del calice e muor.
+
+Il Manzoni, per propria confessione, voleva dimostrare che non vi è
+nulla e nessuno inutile a questo mondo; che come Dio ha le sue ragioni
+per far crescere il fiore nel deserto, così anche i monaci, anche gli
+eremiti sebbene apparentemente inutili alla società, avranno qualche
+merito, per le loro solitarie e segrete virtù, innanzi al Creatore. Ma
+ancora qui il ragionamento vince ed ammazza il sentimento. Il Manzoni
+ha pensato molto più che sentito gl'_Inni Sacri_. Non gli uscirono dal
+cuore per impeto di una fede ardente, ma dalla testa, per disciplina
+della propria ragione piegata e costretta a quell'esercizio letterario
+dai consigli, dagli eccitamenti, anzi dai precetti di monsignor Luigi
+Tosi suo confessore. Egli obbedì, ma era evidente che l'obbedienza gli
+costava molta fatica. Si voleva fare dell'ode Pariniana un'ode
+Cattolica, e si toglieva alla lirica il principale dei suoi caratteri,
+la spontaneità. Nello sforzo per riuscir sublime, molte volte il
+Manzoni negl'_Inni Sacri_ riuscì oscuro; una tale oscurità non si
+dissimulava egli medesimo, e, anzi che scusarsene a chi gli domandava
+schiarimento di qualche passo ambiguo, rispondeva su per giù come a
+Luigi Frati, il quale aveva assunta l'apologia degl'_Inni Sacri_
+contro il sacerdote Salvagnoli-Marchetti, autore di un opuscolo che li
+bistrattava: "Si contenti ch'io non dica nulla sul passo, dove Ella
+incontra difficoltà, e che, del rimanente, non porta il prezzo che
+Ella se ne occupi, appunto perchè v'incontra difficoltà; giacchè le
+parole hanno a dire da sè, a prima giunta, quel che voglion dire; e
+quelle che hanno bisogno d'interpretazione, non la meritano."[4] .
+L'Inno sacro del Manzoni è assai dotto, grave, solenne, elevato, quasi
+epico; è evidente che, dopa essersi immerso nella lettura della Sacra
+Scrittura per derivarne immagini, e tradurle in un linguaggio più
+moderno, il Manzoni fece quanto poteva per inalzarle. Ma in questo
+sforzo egli tolse un po' di naturalezza e di evidenza al sentimento;
+volle fare un commento poetico, anzi un compendio della leggenda
+biblica, e in questo lavoro tutto sintetico arrivò talvolta ad
+interpretarla in modo grandioso, ma non mai, o quasi che non mai, in
+modo popolare. L'Inno sacro manzoniano è buono per l'artista che vuol
+credere, ma non pel popolo che crede. Cristo col suo mondo storico
+appare, negl'_Inni Sacri_, come qualche cosa d'antico, di lontano da
+noi, che la sola immaginazione storica può ritrovare, non già
+presente, non già vivo, che nasce, che soffre, che risorge. Le
+immagini degl'_Inni Sacri_, quasi tutte bibliche, non sono più vive
+per la nostra moderna poesia, e non corrispondono quasi mai
+all'altezza de' pensieri e de' fatti che dovrebbero esprimere e far
+più evidenti. Tutti hanno a memoria le due prime strofe del _Natale_
+cioè l'immagine d'una valanga che ci ricorda il Manzoni alpinista,
+tornato di fresco da un viaggio nella Svizzera e dall'ammirazione
+della _Parteneide_ del Bággesen; la valanga è stupendamente descritta:
+
+ Qual masso, che dal vertice;
+ Di lunga erta montana,
+ Abbandonato all'impeto;
+ Di romorosa frana,
+ Per lo scheggiato calle,
+ Precipitando a valle,
+ Batte sul fondo e sta;
+ Là dove cadde, immobile
+ Giace in sua lenta mole,
+ Nè per mutar di secoli
+ Fia che riveggia il Sole
+ Della sua cima antica,
+ Se una virtude amica
+ In alto nol trarrà;
+
+a questo punto il lettore s'arresta, perchè ha bisogno di ripigliar
+fiato, come l'avrà di certo ripreso assai lungo il Manzoni scrivendo,
+e questo riposo che l'autore ed il lettore sono obbligati a prendere
+dopo due strofe, non è atto troppo ad agevolare l'intelligenza di
+quello che deve seguire. Lasciando poi stare che non è mai venuto in
+mente ad alcuno, e al Manzoni meno che ad altri, che _alcuna virtù
+amica_ possa immaginarsi di far risalire in cima d'un monte quel
+macigno che n'è precipitato, nessuno si sentirà disposto a commuoversi
+al pensiero poco dopo espresso che l'uomo, per il peccato originale,
+sia caduto nella condizione medesima di quel macigno che non può da sè
+risorgere a quell'altezza, onde la giustizia o la vendetta di Dio lo
+precipitò. La comparazione dal maggior numero de' lettori che
+declamano l'Inno del _Natale_, non è, per fortuna, intesa; si guarda
+alla similitudine e non all'oggetto comparato; se fosse intesa, più
+tosto che commuovere, quasi offenderebbe. Ed il Manzoni non era di
+certo commosso, quando intonava il suo Inno. Proseguendo, il Poeta
+s'infiamma nel suo canto mistico e trova parole eloquenti per
+esprimere alcuni alti concetti; ma il Bambino Gesù si vede poco, quel
+Bambino che nei rozzi canti popolari di Natale, i quali si sentono in
+Italia, in Francia, in Ispagna, si ode veramente piangere, ha freddo,
+è povero, è accarezzato, è venerato. Io mi ricordo essermi intenerito,
+da fanciullo, cantando in coro con ingenua fede uno di que' rozzi
+idillii natalizii innanzi al Presepio; nessuno potrebbe innanzi al
+Presepio cantare ora tutto il _Natale_ del Manzoni, perchè troppi
+versi vi sono, i quali avrebbero bisogno di commento per venire
+intesi, atti benissimo a significare alle persone colte (che pur
+troppo, in Italia almeno, non vanno più in chiesa a cantar inni) la
+grandezza del mistero che si vela nel nascimento di Cristo, ma non già
+a rappresentarlo in forma viva al popolo, al quale la poesia sacra è
+specialmente destinata. Il fine dell'Inno manzoniano sul _Natale_
+assume il tono del canto popolare; tuttavia qua e là occorrono ancora
+versi o immagini troppo sapienti. Il popolo capirà, per esempio,
+perfettamente il principio di questa strofa:
+
+ Dormi, o Fanciul non piangere,
+ Dormi, o Fanciul celeste;
+ Sovra il tuo capo stridere
+ Non osin le tempeste.
+
+Il popolo capisce questa specie di tenerezza; ma essa non avrebbe mai
+aggiunto di suo i tre versi rettorici che seguono, i quali descrivono
+le tempeste:
+
+ Use su l'empia terra,
+ Come cavalli in guerra,
+ Correr dinanzi a te;
+
+oltre che al nostro popolo l'idea che la _terra_ sia _empia_ non può
+entrare. Il popolo intenderà i due primi versi della strofa che segue:
+
+ Dormi, o Celeste, i popoli
+ Chi nato sia non sanno;
+
+e non più i seguenti:
+
+ Ma il dì verrà che nobile
+ Retaggio tuo saranno;
+ Che in quell'umil riposo,
+ Che nella polve ascoso
+ Conosceranno il Re.
+
+Per il popolo il Bambino nasce ogni anno. Il Manzoni si riporta col
+suo pensiero all'anno storico della nascita del Redentore, per
+profetare che un giorno il Bambino sarà adorato "in quell'umil riposo"
+come il Re. Ma il popolo che canta il Bambino che nasce, e però la
+poesia del _Natale_, non si cura di quello che ne penseranno i
+posteri; il Bambino è nato a posta per esso, esso lo canta, lo adora,
+come suo proprio Dio, che crescerà per lui, che per lui farà miracoli
+e si lascerà un giorno ammazzare. Il Manzoni volle, nel suo Inno,
+abbracciare il passato e l'avvenire, cantare ad un tempo come un
+antico cristiano, e come un cattolico del secolo XIX, quasi da Dio
+mandato a spiegare con la poesia i misteri del Cristianesimo. Egli
+compose parecchi bei versi, espresse alcuni alti e nobili concetti;
+come poeta, sostenne e forse accrebbe la propria fama, ma, sebbene
+gl'_Inni Sacri_ si leggano, si spieghino e si raccomandino nelle
+scuole e nei seminarii d'Italia, nessuno è riuscito fin qui a farli
+imparare a memoria e cantare dal nostro popolo. Il Manzoni credette
+talora con immagini popolari render più chiari i suoi concetti morali;
+ma l'immagine, senza dubbio, chiarissima ed in Manzoni quasi sempre
+pittoresca, per la sua troppa luce abbaglia, e c'impedisce di veder
+bene quello che è destinata ad illuminare. Nella _Passione_ ci si
+descrive, per esempio, l'altare della chiesa parato a bruno:
+
+ Qual di donna che piange il marito.
+
+Ecco l'immagine di una realtà ben viva; ma bisogna andare a pensare
+che la Chiesa ha chiamato sè stessa la Sposa di Cristo, per intenderne
+il motivo; onde, per capire l'immagine bisogna presupporre nel popolo
+una nozione che gli manca. Nella _Risurrezione_, per dirci che Cristo
+non durò alcuna fatica a rovesciare il marmo del suo sepolcro, il
+Manzoni ricorre ad una similitudine, per la quale il Redentore ci
+appare in figura di uno di que' poderosi Giganti della leggenda
+popolare indoeuropea, che senza alcuna fatica operano prodigiosi
+_tours de force_; e la lenta cura che pone il Poeta nel rappresentarci
+la similitudine, diminuisce l'efficacia dell'atto taumaturgico
+attribuito al Cristo:
+
+ Come, a mezzo del cammino,
+ Riposato, alla foresta,
+ Si risente il pellegrino
+ E si scote dalla testa
+ Una foglia inaridita,
+ Che dal ramo dipartita
+ Lenta lenta vi ristè;
+ Tale il marmo inoperoso,
+ Che premea l'arca scavata,
+ Gittò via quel Vigoroso,
+ Quando l'anima tornata
+ Dalla squallida vallea
+ Al Divino che tacea:
+ Sorgi, disse, io son con te.
+
+Ma quando il Manzoni, nell'Inno medesimo, lascia stare i dogmi od i
+miti, per tornare a predicar semplicemente quella carità cristiana
+ch'egli sentiva già fortemente anche prima di mettersi nelle mani del
+suo confessore, quella carità ch'è principio, fonte, alimento d'ogni
+religione, il suo linguaggio torna semplice, naturale, eloquente.
+Nella festa della Pasqua, ossia nella risurrezione primaverile, tutto
+il mondo si rallegra e sorride, ed i Cristiani si danno il bacio
+fraterno del perdono, e siedono democraticamente ad una mensa comune;
+ma perchè tutti mangino, il ricco non deve mangiar troppo; onde il
+Manzoni ci canta:
+
+ Sia frugal del ricco il pasto;
+ Ogni mensa abbia i suoi doni;
+ E il tesor negato al fasto
+ Di superbe imbandigioni
+ Scorra amico all'umil tetto;
+ Faccia il desco poveretto
+ Più ridente oggi apparir.
+
+Nel _Nome di Maria_ notasi non pure lo stento dei pensieri, ma ancora
+un certo stento di parole, non di rado antiquate;[5] il Manzoni si
+ricordò forse troppo delle nostre antiche _Laudi spirituali_, e questo
+riuscì certamente l'Inno più cattolico del Manzoni. Ma il puro
+Cattolicismo non seppe mai inspirar nulla di grande; e se non si
+sapesse che il Manzoni non ischerzava mai con le cose sacre, si
+direbbe in alcune strofe ch'egli, anzi che scrivere un inno originale,
+volesse parodiare certi poeti classicheggianti. È strano infatti il
+trovare in una sola poesia manzoniana forme come queste: _quando cade
+il die, invita ad onorarte, d'oblianza il copra, se ne parla e plora,
+d'ogni laudato esser la prima, in onor tanto avémo, vostri antiqui
+Vati, i verginal trofei, nosco invocate_. Conviene invece a tutti i
+Cristiani, siano cattolici, sian protestanti, l'Inno manzoniano della
+_Pentecoste_, ossia l'inno dell'amore, l'inno della carità. Il Manzoni
+sta per uscir dalla tutela troppo opprimente della sua guida
+spirituale. Egli è arrivato finalmente a riposare non più nel genere,
+ma in una sua propria specie di fede; ma egli vuole poi esser libero
+di cantarla come la sente, non vuol più traccie, la traccia egli se la
+darà questa volta da sè; non teme oramai più il ridicolo, che da
+principio lo disturbava ed irritava, è arrivato alla calma, anzi a
+quella pace che _il mondo irride_, ma _non può rapire_, e chi ha la
+pace nell'anima è libero e padrone di sè. Perciò, nel suo Canto della
+_Pentecoste_, che appartiene già ad un nuovo ciclo della vita
+manzoniana, il Poeta ritrova nuovamente sè stesso, tutta la sua
+originalità, tutta la sua potenza; noi sentiamo risorgere il Manzoni
+dell'Imbonati, ma rinvigorito, ma più eloquente, ma più sereno e più
+grande; noi recitiamo commossi la sua magnifica invocazione lirica
+all'_Amore cristiano_, perchè si diffonda e si comunichi a tutte le
+vite, a tutte le età della vita:
+
+ Noi t'imploriam; nei languidi
+ Pensier dell'infelice
+ Scendi, piacevol Alito,
+ Aura consolatrice;
+ Scendi bufera ai tumidi
+ Pensier del vïolento;
+ Vi spira uno sgomento,
+ Che insegni la pietà.
+ Per te sollevi il povero
+ Al ciel ch'è suo, le ciglia;
+ Volga i lamenti in giubilo,
+ Pensando a Cui somiglia;
+ Cui fu donato in copia,
+ Doni con volto amico,
+ Con quel tacer pudìco,
+ Che accetto il don ti fa.
+ Spira dei nostri bamboli
+ Nell'innocente riso;
+ Spargi la casta porpora
+ Alle donzelle in viso;
+ Manda alle ascose vergini
+ Le pure gioie ascose;
+ Consacra delle spose
+ Il verecondo amor.
+ Tempra dei baldi giovani
+ Il confidente ingegno;
+ Reggi il viril proposito
+ Ad infallibil segno;
+ Adorna la canizie
+ Di liete voglie sante;
+ Brilla nel guardo errante
+ Di chi sperando muor.
+
+Dopo queste strofe sacre il Manzoni non ne scrisse altre; egli sentì
+che non si poteva andare più in su, tutti i dogmi religiosi si
+riducono finalmente ad una sola parola: _amate_. Dopo aver cantato
+l'amore, dopo averlo probabilmente sentito nella sua maggior veemenza,
+e sotto le varie forme, con le quali nella vita si può amare, il
+Manzoni stava per espandere liberamente il suo genio giovanile già
+temprato, e per drizzare il suo proposito virile a segno infallibile.
+Ma il confessore gli stava ancora presso per ricordargli ch'egli avea
+dato di sè pubblico scandalo, e che come pubblico era statolo
+scandalo, pubblica dovea essere la riparazione.[6] Non bastava che
+ci fosse diventato cattolico, e che egli avesse composto inni
+intieramente ortodossi; doveva adoprare tutto il suo ingegno in difesa
+della religione cattolica. La Chiesa sapeva bene quanto quell'ingegno
+valesse, e se lo volle appropriare. Al Manzoni fu imposto come
+penitenza da monsignor Tosi l'obbligo di scrivere le _Osservazioni
+sopra la Morale cattolica_. Noi leggiamo con ammirazione nella _Vita_
+dell'Alfieri che il grande Astigiano ordinava al suo servitore di
+legarlo fortemente alla sedia per obbligarsi al lavoro; ma non abbiamo
+letto senza una grande pietà e confusione, che monsignor Tosi chiudeva
+in camera Alessandro Manzoni, perchè mandasse innanzi il libro sulla
+_Morale cattolica_ che non voleva andare avanti. Il fatto ci è
+assicurato dall'egregio biografo del Tosi, professor Carlo Magenta, il
+quale scrive precisamente: "Il Tosi, vedendo che quel lavoro procedeva
+lento, perchè l'Autore era occupato in altri studii, trovandosi a
+Brusuglio, ad una cert'ora del giorno andava a chiudere il Manzoni nel
+suo studio, dichiarandogli che non l'avrebbe lasciato escire, finchè
+non avesse scritto un certo numero di pagine." Dallo stesso biografo
+abbiamo appreso con una specie di terrore che il Tosi consigliava il
+Manzoni a mettere in versi la storia di Mosè ed un lavoro ascetico, di
+cui ci è rimasta una traccia. Basterà per saggio che io ne riporti
+l'introduzione: "L'uomo aspira a riposare nella contentezza, ed è
+agitato dal desiderio di sapere; e, pur troppo, abbandonato a sè
+stesso cerca la soddisfazione in vani diletti ed in una scienza vana.
+Oggi ci è dato un Consolatore che insegna. Felici noi, se sappiamo
+comprendere che l'unica vera gioia e l'unico vero sapere vengono dallo
+Spirito che il Padre ci manda, nel nome di Gesù Cristo." Come non
+fremere al pensiero che, se il Manzoni s'imbecilliva in un'opera di
+tal natura, l'Italia non avrebbe forse mai avuto i _Promessi Sposi_? E
+chi sa quante belle pagine de' _Promessi Sposi_ sono andate perdute
+per la condanna di quel bravo e sant'uomo, che era monsignor Tosi! Il
+signor Magenta ci dice che il Tosi "avrebbe voluto togliere quel brano
+bellissimo dei _Promessi Sposi_, in cui il Padre Cristoforo, dopo
+avere sciolta Lucia, soggiunge quelle commoventi parole che tutti
+sanno: _Peccato, figliuola? peccato il ricorrere alla Chiesa, e
+chiedere al suo ministro che faccia uso dell'autorità che ha ricevuta
+da essa, e che essa ha ricevuta da Dio? Io ho veduto in che maniera
+voi due siete stati condotti ad unirvi; certo, se mai m'è parso che
+due fossero uniti da Dio, voi altri eravate quelli; ora non vedo
+perchè Dio v'abbia a voler separati;_" parrebbe che questo passo fosso
+abbastanza religioso: ma al Tosi non bastava; ei si faceva ancora
+scrupolo, non avrebbe prosciolto Lucia dai voti, e da cattolico
+conseguente non poteva permettere che l'Autore del romanzo, posto che
+Lucia avea fatto voto alla Madonna di non isposar Renzo, li mandasse
+finalmente insieme all'altare. Ma si trovò, per fortuna, in Milano un
+altro prete di manica più larga, un altro amico, Don Gaetono Giudici,
+al quale il Manzoni dava a leggere gli stamponi dei _Promessi Sposi_,
+e Don Giudici vedendo che il Manzoni, per obbedienza al confessore,
+stava già per dar di frego a quelle parole e a parecchie altre pagine,
+vi si oppose energicamente. Il Manzoni lavorava dunque sotto una
+duplice censura, l'austriaca e l'ecclesiastica; ed abbiamo tutte le
+ragioni di credere che, se la prima sacrificò qualche parola, la
+seconda ci privò di molte belle pagine e chi sa forse d'intieri volumi
+manzoniani. Non apprendiamo forse dalle lettere del Manzoni al Tosi
+che questi cercava pure distoglierlo, nel 1824, dal lavoro sulla
+lingua italiana, al quale il Manzoni fin da quel tempo attendeva,
+temendo ch'egli vi si affaticasse troppo ed entrasse in polemiche
+letterarie? Polemiche contro il Sismondi per la difesa del
+Cattolicismo si potevano fare, e non erano da temersi; il Manzoni
+dovea invece più tosto riposarsi in un ozio beato ed infingardo, che
+correre il pericolo di agitare in Italia alcuna nuova questione
+letteraria che poteva divenir nazionale. Ma io qui mi fermo, per
+timore di cambiare il mio studio biografico sopra il Manzoni in una
+specie di processo contro il suo confessore, che, lo ripeto, era uomo
+di santi costumi, ed aggiungerò ancora di svegliato ingegno e d'animo
+liberale ed amantissimo della patria; ma i sillogismi cattolici sono
+terribili e fatali per la loro angustia; chi si rassegna a ragionare
+in quel dato modo, come l'esemplare delle opere del Voltaire già
+possedute dal Manzoni, avrebbe potuto indifferentemente sopprimere il
+genio del Manzoni. Alcune delle lettere di lui al Tosi ci fanno paura;
+questa per esempio:--"Veneratissimo e Carissimo Signor Canonico. Le
+rispondo immediatamente, perchè Ella possa assicurare la nota persona
+che tutto sarà saldato. Io intanto ringrazio vivamente il Signore che
+ci ha offerto questo fortunato mezzo di propiziazione per noi
+peccatori, e ringrazio pure di cuore la carità di Lei, del cui Santo
+Ministero Dio si vale per tutto quel bene ch'io possa fare. Dico senza
+esitare questa parola, perchè malgrado la mia profonda indegnità sento
+quanto possa in me operare la Onnipotenza della Divina Grazia. Si
+compiaccia di pregare il buon Gesù che non si stanchi di farne
+risplendere i miracoli in un cuore che ne ha tanto bisogno. È inutile
+raccomandarle il segreto. Si ricordi intanto d'una famiglia che tanto
+la venera ed ama, e mi tenga sempre Suo umilissimo e affezionatissimo
+Figlio in Gesù Cristo, ALESSANDRO MANZONI."--Questo eccesso di umiltà
+cristiana ci atterra. La lettera allude, senza dubbio, ad una buona
+azione, a qualche opera di carità, per la quale il futuro Autore di
+quei bei versi, in cui si raccomanderà di far l'elemosina:
+
+ Con quel tacer pudìco
+ Che accetto il don ti fa,
+
+domanda il segreto. Ma il linguaggio di quella lettera, pur troppo, ci
+umilia. Per fortuna, il Manzoni stesso reagì da sè medesimo contro
+quella servitù e contro quell'unzione di linguaggio, per tornare uomo
+anche col proprio confessore. Si trovano perciò con piacere molte
+altre lettere, nelle quali il Manzoni scrive al Tosi con molta
+naturalezza, e si rivela bonariamente qual è, senza prendere ad
+imprestito alcuno stile d'occasione e di convenienza o di obbedienza;
+che se il Manzoni _solamente cattolico_ ci faceva l'effetto di un uomo
+asfissiato, noi ci sentiamo in esse inondare da un aere più spirabile
+che ci rinfresca e ci rasserena. Il Manzoni stesso temette, del resto,
+egli medesimo d'esser preso per più cattolico ch'egli veramente non
+fosse e non si sentisse, e in un momento di molta, se non ancora di
+perfetta, sincerità, nei primi giorni dell'anno 1828, se ne confessava
+candidamente ad una donna, alla poetessa piemontese Diodata Saluzzo
+Roero, la quale rallegravasi con lui, perch'egli fosse apparso al
+prete Lamennais di allora "religieux et catholique jusqu'au profond de
+l'ame." Quell'opinione lo spaventava come eccessiva, e però egli le
+scriveva: "Egli è vero che l'evidenza della religione cattolica
+riempie e domina il mio intelletto; io la vedo a capo e in fine di
+tutte le questioni morali; per tutto dove è invocata, per tutto donde
+è esclusa. Le verità stesse che pur si trovano senza la sua scorta,
+non mi sembrano intere, fondate, inconcusse, se non quando sono
+ricondotte ad essa ed appaiono quel che sono, conseguenze della sua
+dottrina. Un tale convincimento dee trasparire naturalmente da tutti i
+miei scritti, se non fosse altro, perciocchè, scrivendo, si vorrebbe
+esser forti e una tale forza non si trova che nella propria
+persuasione. Ma l'espressione sincera di questa può, nel mio caso,
+indurre un'idea pur troppo falsa, l'idea di una fede custodita sempre
+con amore, e in cui l'aumento sia un premio di una continua
+riconoscenza; mentre invece questa fede io l'ho altre volte ripudiata
+e contraddetta col pensiero, coi discorsi e colla condotta; e
+dappoichè, per un eccesso di misericordia, mi fu _restituita_
+(avvertasi la parola _restituzione_, la quale implica soltanto che vi
+furono anni, in cui il Manzoni negò o più tosto non custodì bene la
+fede cattolica, in cui era stato allevato, e diminuisce perciò il
+merito taumaturgico degli operatori della conversione di lui), troppo
+ci manca che essa animi i miei sentimenti e governi la mia vita, come
+soggioga il mio raziocinio. E non vorrei avere a confessare di non
+sentirla mai così vivamente, come quando si tratta di cavarne delle
+frasi; ma almeno non ho il proposito d'ingannare, e col dubbio d'aver
+potuto anche involontariamente dar di me un concetto non giusto, mi
+nasce un timore cristiano d'essere stato ipocrita, e un timore mondano
+di comparire tale agli occhi di chi mi conosce meglio." Questa
+preziosa confessione può ridursi ad una sola formola: dal Manzoni
+cattolico uscirono, in somma, sole voci di testa; ed ora udremo, se vi
+piace, le sue più gagliarde e spontanee voci di petto, e vedremo
+finalmente spiegarsi tutta la singolare originalità del genio
+manzoniano.
+
+ [1] La vita del Manzoni in quegli anni ci è così descritta dal
+ Sainte-Beuve: "Nel 1808 si ammogliava. Occupavasi d'agricoltura e
+ d'abbellire la sua villa di Brusuglio presso Milano; poi tornava
+ in Francia a rivedere gli amici della _Maisonnette_: e dava il
+ Fauriel per padrino alla sua primonata, imponendole i nomi di
+ Giulietta-Claudina. Così passava i giorni tra la famiglia, le
+ piante ed i versi; e questi tenean forse l'ultimo posto. Il
+ Mustoxidi scriveva da Milano al Fauriel: "Alessandro e gli altri
+ della famiglia godono salute, e spesso vi ricordano. Tutto dedito
+ alle cure domestiche, mi pare che s'allontani troppo di frequente
+ dalle Muse, le quali pur gli furono liberali di santi favori (20
+ dicembre 1811)." Ma il Manzoni non s'allontanava forse dalla
+ poesia quanto pareva; essa doveva tornare a lui, di lì a qualche
+ tempo, ricca di nuovi e più santi gaudii. Dato alla famiglia come
+ il Racine, sebbene forse un po' troppo presto convertito verso il
+ 1810 alle idee religiose e alla pratica cristiana, padre, sposo,
+ amico, davasi tutto, con animo pacato, ai più ordinati sentimenti,
+ prendeva i costumi e gli abiti più puri e naturali; pareva vi si
+ seppellisse. Non temete! L'immaginazione saprà trovar la sua
+ strada; essa rimane sempre viva in certe anime ardenti insieme e
+ delicate. Egli era di quelli, nel quali dovea verificarsi il bel
+ motto proferito dal Fauriel nei loro primi colloquii:
+ "L'immaginazione, quando s'applica alle idee morali, cogli anni,
+ anzichè raffreddarsi, si fortifica e raddoppia d'energia." Il
+ Manzoni adunque in que' tempi occupavasi pur sempre di poesia, se
+ non per farne, almeno per godere di tutto ciò che ne forma
+ l'oggetto, e la parte migliore. Se l'architettura e i disegni di
+ ville degni del Palladio parevan qualche volta dominare
+ soverchiamente nelle sue fantasie, l'agricoltura e i suoi piaceri
+ innocenti gli sorridevano più tranquillamente in mezzo a quella
+ quiete. Il Fauriel inviavagli di Francia gran copia di scelte
+ semenze, che riempivano i desiderii dell'amico cadendo su terra
+ ubertosa; e i bachi da seta soprattutto e i gelsi erano la sua
+ grande faccenda sul fine di maggio, come la trattura della seta.
+ Un giorno, nei primi momenti della sua andata in campagna, uno
+ sciame di api venne a stabilirsi nel suo giardino, proprio sotto i
+ suoi occhi, quasi per dar pascolo di piaceri e studii classici a
+ questo figliuol di Virgilio. Erano gioie sì pure, che la poesia
+ non poteva esser lontana." Fin qui il Sainte-Beuve.--Ho veduto due
+ opere d'agricoltura, del Re e del Lastri, con postille autografe
+ del Manzoni. La lettera del Manzoni al Grossi che pubblicai nella
+ _Rivista Europea_, ed uno scritto pubblicato dai signor Galanti
+ nella Perseveranza sopra il Manzoni agronomo, provano chiaramente
+ che egli era non solo molto appassionato, ma anche
+ intelligentissimo delle cose agrarie. Sappiamo pure ch'egli
+ s'occupava a Brusuglio di bachicoltura; e non ci deve perciò recar
+ meraviglia" sebbene possa parere un po' tirata, la similitudine
+ che troviamo ne' _Promessi Sposi_, quando Don Gonzalo, per
+ risovvenirsi dell'affare di Lorenzo Tramaglino, un filatore di
+ seta come il Manzoni, che ha dimenticato "al campo sopra Casale,
+ dov'era tornato, e dove aveva tutt'altri pensieri, alzò e dimenò
+ la testa, _come un baco da seta, che cerchi la foglia_."--Poichè
+ abbiamo ora sorpreso il Manzoni in casa sua, dirò pure che egli
+ non solo leggeva i proprii libri, ma che li postillava quasi
+ sempre, mettendosi volentieri in dialogo con l'autore da lui
+ letto; ebbi in mano alcuni de' suoi libri postillati: uno di essi
+ che posseggo è il seguente; _La théorie del'Economie politique
+ fondée sur les faits résultants des statistiques de la France et
+ da l'Angleterre_, par M. Ch. Ganilh: Paris, 1815. Nel secondo
+ volume si trovano sei postille. Credo che possa destare qualche
+ curiosità il vedere in qual modo il Manzoni leggeva e intendeva e
+ criticava un libro di economia politica. Alla pag. 249 l'Autore
+ scrive: "Comme l'on ne peut consommer habituellement les produits
+ de l'étranger, qu'autant qu'on peut en payer la valeur en produits
+ indigènes, il s'ensuit évidement que la consommation des produits
+ indigènes est de la même valeur; et ce qu'il ne faut pas perdre de
+ vue, c'est que, sans la consommation des produits exotiques,
+ l'équivalent en produits indigènes n'aurait pas existé. L'effet
+ nécessaire de la circulation des produits étrangers dans un pays,
+ quand ils sont d'une nature différente de celle des produits
+ nationaux, est donc d'accroître ces produits, de favoriser
+ l'industrie particulière de chaque peuple, etc." Il lettore
+ Manzoni riproduce in margine lo stesso passo con una breve
+ omissione e con alcune proprie aggiunte, che segneremo in corsivo:
+ "Comme l'on ne peut consommer, habituellement _ou non_, les
+ produits de l'étranger (_qu'ils soient ou non d'une nature
+ differente de celle des produits nationaux_) qu'autant qu'on peut
+ en payer la valeur en produits nationaux, il s'ensuit évidemment
+ que la consommation des produits exotiques, quelle _que soit leur
+ nature_, nécessite la production d'une quantité de produits
+ indigènes de la même valeur. L'effet nécessaire de la circulation
+ des produits étrangers dans un pays, _même quand ils sont de même
+ nature que les produits nationaux_, est donc d'accroître ces
+ produits, de favoriser l'industrie particulière de chaque peuple,
+ etc." L'Autore ripiglia: "Enfin les peuples, en se refusant à la
+ circulation de leurs produits identiques, me semblent avoir rempli
+ parfaitement les intentions de la nature, et s'être conformés
+ strictement à ses lois bienfaisantes. La circulation des produits
+ identiques ne peut s'établir et se maintenir que par la
+ concurrence, qui excite parmi les concurrens l'envie, la haine, et
+ toutes les passions anti-sociales". Il Manzoni è pronto a
+ ribattere: "_Oh prodige d'irréflexion! Il ne s'est pas souvenu que
+ la concurrence est tout naturellement établie entre les fabricants
+ et les débitants de produits identiques dans un même pays. Pour la
+ prévenir, il faudrait qu'il n'y eût, par exemple, qu'un seul
+ cordonnier en France_." Alla pag. 221, il Ganilh scriveva; "On
+ chercherait inutilement, par la pensée, un seul cas où un individu
+ quelconque pût être offensé ou affligé de voir, dans le marché de
+ sa localité, des produits différens de ceux de son sol et de son
+ industrie." Il Manzoni, che ama la precisione, scrive in margine,
+ con la solita arguzia: "_Il n'a pas observé qu'il y a des produits
+ de nature différente, et qui servent aux mêmes usages. Ainsi_ un
+ individu quelconque_ qui fabriquerait des étoffes de laine ou de
+ fil, pourrait être fort bien _offensé_ ou _affligé_ de voir
+ apparaître pour la première fois sur son marché des étoffes de
+ soie; un fruitier de voir pour la première fois arriver des
+ oranges, etc."_ A pag. 222, l'Autore dice d'un'imposta che è a
+ danno dei produttori e dei consumatori, ma torna a beneficio dello
+ Stato: il Manzoni annota maliziosamente: _"Il faut donc entendre
+ un État duquel sont exclus les consommateurs et les producteurs."_
+ A pagina 224, il Ganilh si pronuncia contro la libertà sconfinata
+ del cambio, che "tend a soumettre toutes les industries
+ particulières a l'industrie du peuple le plus industrieux, toutes
+ les aisances nationales a la richesse du peuple le plus riche." Il
+ Manzoni, logico implacabile, interrompe questo slancio di
+ eloquenza protezionista, osservando che il popolo più ricco vende
+ _"mais a condition que ceux qui lui achètent ne s'appauvriront
+ pas; car autrement il ne pourrait plus leur vendre."_ Alla pag.
+ 292, l'Autore sconsiglia i trattati di commercio con la Cocincina;
+ l'Europa comprerebbe dalla Cina che, alla sua volta, non farebbe
+ acquisto dei prodotti dell'Europa. Il Manzoni obbietta:
+ _"Inconcevable! Il ne voit pas que si l'Europe achetait le sucre
+ de la Cochinchine, celle-ci aurait le moyen d'acheter les produits
+ du sol et de l'industrie de l'Europe: car, sans cela que
+ ferait-elle des 125 millions (supposés} que l'Europe lui
+ enverrait? Il ne voit pas que 125,000,000 importés tous les ans et
+ jamais rendus embarrasseraient autant un pays que la même somme
+ exportée annuellement et jamais remplacée. Au reste, il suppose
+ que la Cochinchine pourrait fournir du sucre pour la consommation
+ entière de l'Europe, etc., etc."_
+
+ [2] "Au sortir (scrive il Loménie) d'une conversation avec une
+ personne fort distinguée qui a vécu dans l'intimité de Manzoni, et
+ qui, après m'avoir raconté en quelques mots sa vie assez dénuée
+ d'incidents pittoresques, avait excité au plus haut point mon
+ intérêt en me parlant longuement du caractère et des habitudes du
+ poëte milanais, dans le but de me prouver que Manzoni était,
+ suivant l'expression du narrateur, _tout ce qu'ily a de moins
+ homme de lettres,_ je m'en allais cherchant parmi les _hommes de
+ lettres_ de notre pays et de notre temps quelque poëte célèbre,
+ douè d'une modestie plus grande encore que son talent, d'une piété
+ aussi sincère qu'éclairée, sans affectation comme sans
+ intolérance; quelque nature riche à la fois d'élévation, de
+ finesse, d'ingénuité et d'abandon; quelque caractère reste simple,
+ honnête et bon, malgré les séductions du génie et les corruptions
+ de la gloire; quelque chose enfin qui pût m'aider à comprendre et
+ faire comprendre Manzoni au lecteur par la comparaison. J'étais un
+ peu embarrassé, quand j'eus l'idée de rétrograder de deux siècles,
+ et de relire les Mémoires que le fils de Racine nous a laissés sur
+ la vie de son père. J'avais trouvé mon affaire.--Et ce n'est pas
+ seulement par le côté moral qu'il (Manzoni} ressemble á Racine; ce
+ n'est pas seulement parce qu'il s'est renfermé très-jeune encore
+ dans ces jouissances paisibles et pures d'époux, de père et de
+ chrétien, qui firent le bonheur de Racine après _Phèdre,_ depuis
+ son mariage jusqu'à sa mort; ce n'est pas seulement parce qu'il a
+ de Racine, avec la simplicité des goûts, une légère teinte de
+ causticité tempérée par le sentiment religieux qui charme dans
+ maintes pages du beau roman des _Fiancés,_ comme elle se fait jour
+ dans la comédie des _Plaideurs;_ ce n'est pas seulement parce
+ qu'il abhorre franchement, comme Racine, tout entretien relatif à
+ lui-même et à ses productions littéraires, que l'auteur de
+ _Carmagnola_ et d'_Adelchi_ peut, sous plusieurs rapports, être
+ comparé à l'auteur d'_Esther_ et d'_Athalie._ Ces deux hommes
+ représentent à la vérité dans l'art dramatique deux systèmes bien
+ différents; mais, de tous les dramaturges de l'école dite
+ _romantique,_ je n'en connais point qui, par la délicatesse du
+ sentiment moral, le fini et la distinction de la forme, se
+ rapproche autant que Manzoni du plus pur, du plus élégant, du plus
+ harmonieux représentant de la tragédie classique. Offrant dans
+ leur caractère, dans le tour de leur inspiration, et dans la
+ physionomie générale de leurs oeuvres, je ne sais quel air de
+ famille qui perce à travers la différence des idées, des pays et
+ des temps, ces deux poëtes présentent encore une certaine analogie
+ au point de vue biographique. Des deux côtés c'est la même vie
+ honnête et simple, plus calme, plus solitaire, plus indépendante
+ chez Manzoni, garantie plus tôt des orages du coeur par la
+ croyance religieuse et les chastes douceurs d'un mariage heureux,
+ moins affairée que celle de Racine, moins mélangée de soucis
+ mondains et de devoirs de cour, mais également marquée par une
+ double période d'inquiétude dans le doute et de repos dans la
+ foi."
+
+ [3] Gli argomenti dovevano esser questi: Il Natale, L'Epifania, La
+ Passione, La Risurrezione, L'Ascensione, La Pentecoste, Il Corpo
+ del Signore, La Cattedra di San Pietro, L'Assunzione, Il Nome di
+ Maria, Ognissanti, I Morti.
+
+ [4] Il pubblico italiano non s'accorse degl'_Inni Sacri, _se non dopo
+ pubblicato il_ Cinque Maggio_. Quando, nel 1817, Carlo Mazzoleni
+ indirizzava per essi complimenti al Manzoni, questi gli
+ rispondeva: "Io non so quali grazie rendervi per le lodi, colle
+ quali mi fate animo a proseguire questi lavori. Se io non dovessi
+ attribuirle in gran parte alla indulgente vostra amicizia, mi
+ leverei davvero in superbia; ma ad ogni modo _l'indifferenza del
+ pubblico_ mi farà stare a segno." Quando il Manzoni era forse
+ ancora contento degl'_Inni Sacri_ usciti di fresco da un parto
+ molto laborioso, il pubblico non se ne volle accorgere; quando il
+ pubblico se ne accorse e se ne contentò, chi non era più contento
+ degl'_Inni Sacri_ era il Manzoni stesso
+
+ [5] In Milano si conservano alcune strofe dello stesso componimento,
+ non più felici, che lo stesso Poeta tolse via, nel momento di
+ stamparlo.
+
+ [6] Dopo la morte del Manzoni, fu raccontato che il grand'uomo un
+ giorno a chi lo ringraziava del bene ch'egli avea fatto, rispose
+ commosso: "Senta, se c'è un nome che non meriti autorità, questo
+ nome è il mio. Lei forse non sa che io fui un incredulo e un
+ propagatore d'incredulità e con una vita conforme alla dottrina,
+ che è il peggio. E se la Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è
+ perchè mi ricordi sempre che fui una bestia e un cattivo." Il
+ Manzoni evidentemente, per eccesso di umiltà cattolica e
+ d'immaginazione, si calunniava, esagerando la propria giovanile
+ empietà e gli stravizii della sua vita di studente.
+
+
+
+
+XV.
+
+Il Manzoni Poeta drammatico.
+
+
+Un psicologo troverebbe argomento di uno studio molto importante,
+esaminando in qual modo la mente del Manzoni abbia potuto, nel 1815,
+scrivere, dopo il Carme _In morte dell'Imbonati_, una Canzone stentata
+e rettorica, e poi rivelarsi di nuovo, con insolito splendore, nei
+_Cori del Carmagnola_. Ma converrebbe pure che fosse aiutato, in
+questa indagine, da qualche indizio biografico. Ora la biografia
+manzoniana dal 1810 al 1818, o tace intieramente, o ci dice soltanto
+che il Manzoni in quel tempo rimase sotto la disciplina religiosa di
+monsignor Tosi, scrisse alcuni _Inni Sacri_ e s'occupò d'agricoltura.
+È troppo poco per ispiegarci la singolare, quasi febbrile e potente
+operosità dell'ingegno manzoniano che muove dall'anno 1818 e va fino
+al termine dell'anno 1824, sei anni preziosi, ne' quali veramente si è
+rivelato tutto il genio poetico del Manzoni. Le lettere di quel tempo
+dirette dalla Giulia Beccarla e dal Manzoni al Tosi ci mostrano Don
+Alessandro molto malato di nervi; ebbene, erano forse le insonnie del
+genio agitato da una specie di furore divino. Nel 1818, il Manzoni
+aveva pure avuto uno de' più grossi dispiaceri della sua vita; era
+stato costretto a vendere il _Caleotto_, la casa, le terre di suo
+padre, presso Lecco. In mezzo a que' disastri economici cercò forse
+sollievo nella poesia; il dramma che si compieva nella sua vita, gli
+fece forse eleggere la forma drammatica. Studiando una volta la storia
+di Venezia con l'intendimento di scrivere un poema sopra la fondazione
+della città delle Lagune, si era probabilmente innamorato della figura
+del Carmagnola; ma il momento non era più per lui da poemi; l'animo
+del Manzoni agitato, non più contenuto dalla pietà e dalla
+rassegnazione, che monsignor Tosi non si stancava di raccomandargli,
+avea bisogno di sfogarsi, mettendo fra loro in poetico contrasto
+drammatico diversi affetti. Forse la vendita del _Caleotto_ avea dato
+occasione in Milano a nuove chiacchiere che lo avevano disgustato; la
+madre, la moglie, il Tosi, forse pure il Fauriel, a cui, dopo alcuni
+anni di silenzio, egli era tornato con più vivace affetto, aveano
+cercato di calmarlo; e vi erano, senza dubbio, riusciti in parte: ma
+il maggior conforto egli avea dovuto provarlo, ritirandosi in sè
+stesso, e creandosi, come avveniva in casi simili al Goethe, a sua
+immagine un proprio mondo poetico. In quel mondo tutto ideale egli
+poteva liberamente sfogare i suoi sentimenti, in quella finzione
+storica esprimere ad un tempo e nascondere i proprii dolori. E coi
+proprii il Manzoni sentiva pure profondamente i dolori della patria
+avvilita ed oppressa sotto l'ignominia d'un Governo straniero. Nella
+Prefazione del _Conte di Carmagnola_ il Manzoni stesso dichiarò che
+una delle ragioni che lo determinarono a introdurvi i Cori, fu questa,
+che "riserbando al poeta un cantuccio dov'egli possa parlare in
+persona propria, (essi) gli diminuiranno la tentazione d'introdursi
+nell'azione, e di prestare ai personaggi i suoi proprii sentimenti,
+difetto dei più noti negli scrittori drammatici." Ma, quando leggiamo
+uno scrittore come il Manzoni, dobbiamo guardar sempre al senso
+preciso che vogliono aver le parole; egli non dice già che i Cori
+_toglieranno_, ma solamente che essi _diminuiranno_ all'autore la
+tentazione di mettersi in iscena. Approfittiamo dunque di questa mezza
+negazione, che implica necessariamente una mezza affermazione. In una
+bella lettera che il Manzoni scrisse nel febbraio dell'anno 1820 al
+suo amico abate Gaetano Giudici di Milano, rimasta fino ad oggi
+inedita, trovo, fra le altre, queste parole: "Io aveva sentito che le
+circostanze e le azioni del Carmagnola non erano in proporzione
+coll'animo suo e coi suoi disegni; ma questa dissonanza appunto è
+quella che io ho voluto rappresentare. Un uomo di animo forte ed
+elevato e desideroso di grandi imprese, che si dibatte colla debolezza
+e colla perfidia de' suoi tempi, e con istituzioni misere, improvvide,
+irragionevoli, ma astute e già fortificate dall'abitudine e dal
+rispetto, e dagl'interessi di quelli che hanno iniziativa della forza,
+è egli un personaggio drammatico?"[1] Quest'uomo potrebbe essere
+così bene il Manzoni posto fra gli uomini del suo tempo, con un
+Governo come quello di Lombardia, posto a rischio continuo di perdere,
+nell'adempimento dei suoi doveri civili, la pace domestica e la vita,
+come il Conte di Carmagnola. In ogni modo, nelle parole della tragedia
+che s'intitola dal _Conte di Carmagnola_, più che i sensi di un
+capitano di ventura del Medio Evo, noi ritroviamo spesso l'animo, i
+pensieri, i dubbii, gl'interni combattimenti del Manzoni, geloso del
+suo buon nome, timido nell'opera, ardito ne' concepimenti, pio,
+delicato, amante della patria e della famiglia. Queste parole messe in
+bocca al Conte di Carmagnola non istonerebbero, per esempio, ove si
+collocassero nel Carme _In morte dell'Imbonati:_
+
+ Oh! beato colui, cui la fortuna;
+ Così distinte in suo cammin presenta
+ Le vie del biasmo e dell'onor, ch'ei puote
+ Correr certo del plauso e non dar mai
+ Passo, ove trovi a malignar l'intento
+ Sguardo del suo nemico. Un altro campo
+ Correr degg'io, dove in periglio sono
+ Di riportar, forza è pur dirlo, il brutto
+ Nome d'ingrato, l'insoffribil nome
+ Di traditor. So che de' grandi è l'uso
+ Valersi d'opra ch'essi stiman rea;
+ E profondere a quel che l'ha compita
+ Premi e disprezzo, il so; ma io non sono
+ Nato a questo; e il maggior premio che bramo,
+ Il solo, egli è la vostra stima, e quella
+ D'ogni cortese; e, arditamente il dico,
+ Sento di meritarla.
+
+Così avrebbe parlato, così forse parlava allora il Manzoni a' suoi
+proprii accusatori. Noi sappiamo già che prima della pubblicazione del
+Carme _In morte dell'Imbonati_, ossia nell'anno 1805, si era ciarlato
+molto in Milano contro il Manzoni, e che si tornò a ciarlare contro di
+lui, quando, nel 1819, egli malato di nervi ritornò con la madre e con
+la moglie a Parigi. La madre del Manzoni, nell'aprile dell'anno 1820,
+scriveva a monsignor Tosi che il Manzoni preferiva "il soggiorno di
+Parigi a quello di Milano, per il gran ribrezzo che gli produce quella
+benedetta mania che si ha di parlare degli affari degli altri. Si
+ricorda di tante ciarle e di tante supposizioni fatte sul nostro
+viaggio; e qualche volta questa idea lo mette di cattivo umore:" Il
+malumore, o almeno un po' di malumore, penetra pure in alcuni versi
+del _Conte di Carmagnola_. Ma il sentimento cristiano e l'amor patrio
+vincono finalmente ogni altra cura. Il Manzoni assai più che il suo
+Conte di Carmagnola esplorava il suo tempo e cercava persuadersi ora
+che la salute d'Italia sarebbe venuta dalla Toscana, ora dal Piemonte.
+Il Carmagnola, infatti, alludendo ai Fiorentini, dice:
+
+ A molti in mente
+ Dura il pensier del glorïoso, antico
+ Viver civile; e subito uno sguardo
+ Rivolgon di desìo, là dove appena
+ D'un qualunque avvenir si mostri un raggio,
+ Frementi del presente e vergognosi;
+
+e al suo Piemonte belligero fida, con la propria, la vendetta
+d'Italia:
+
+ Voi provocate la milizia. Or sono
+ In vostra forza, è ver; ma vi sovvenga
+ Ch'io non ci nacqui; che tra gente io nacqui
+ Belligera, concorde; usa gran tempo
+ A guardar come sua questa qualunque
+ Gloria d'un suo concittadin, non fia
+ Che straniera all'oltraggio ella si tenga.
+
+Ma, in pari tempo, nelle parole che Marco rivolge all'amico suo il
+Conte di Carmagnola, ritroviamo la prudenza manzoniana; si direbbe che
+Marco sostiene presso il Conte quella parte medesima che il Fauriel
+presso il Manzoni; è l'amico Fauriel, al quale la tragedia è per
+l'appunto dedicata:
+
+ ...... Consiglio
+ Di vili arti ch'io stesso a sdegno avrei,
+ Io non ti do, nè tal da me l'aspetti;
+ Ma tra la noncuranza e la servile
+ Cautela avvi una via; v'ha una prudenza
+ Anche pei cor più nobili e più schivi;
+ V'ha un'arte d'acquistar l'alme volgari,
+ Senza discender fino ad esse; e questa
+ Nel senno tuo, quando tu vuoi, la trovi.
+
+Il Conte, ossia forse il Manzoni, vorrebbe fidarsi al suo destino, e
+non curar troppo le male arti de' nemici; Marco, ossia ancora, come si
+può sottintendere, il Fauriel gli pone innanzi l'immagine della
+moglie e della figlia amatissime, ma forse in qualche momento
+dimenticate per alcun'altra più forte attrattiva, per l'amore della
+patria:
+
+ Vuoi che una corda io tocchi
+ Che ancor più addentro nel tuo cor risoni?
+ Pensa alla moglie tua, pensa alla figlia,
+ A cui tu se' sola speranza; il cielo
+ Diè loro un'alma per sentir la gioia,
+ Un'alma che sospira i dì sereni,
+ Ma che nulla può far per conquistarli.
+ Tu il puoi per esse; e lo vorrai. Non dire
+ Che il tuo destin ti porta; allor che il forte
+ Ha detto: io voglio, ei sente esser più assai
+ Signor di sè che non pensava in prima.
+
+Il Manzoni poeta cristiano detta ancora queste pie parole al fiero
+Conte condannato a morte:
+
+ E tu, Filippo, ne godrai! Che importa?
+ Io le provai quest'empie gioie anch'io;
+ Quel che vagliano or so.
+
+E quest'altre affettuose alla moglie Antonietta paiono suggerite al
+Conte da Enrichetta Blondel, la moglie del Manzoni:
+
+ ......O sposo
+ De' miei bei dì, tu che li fêsti, il core
+ Vedimi; io moio di dolor, ma pure
+ Bramar non posso di non esser tua.
+
+Vi è finalmente tutta la pietà cristiana del Manzoni, molto più che il
+carattere storico del Carmagnola, in queste parole del Conte:
+
+ Allor che Dio sui buoni
+ Fa cader la sventura, ei dona ancora
+ Il cor di sostenerla.... Oh! pari il vostro
+ Alla sventura or sia. Godiam di questo
+ Abbracciamento; è un don del cielo anch'esso.
+ .... Il torto è grande,
+ Ma perdona; e vedrai che in mezzo ai mali
+ Un'alta gioia anco riman.
+ ... Oh gli uomini non hanno
+ Inventata la morte; ella sarìa
+ Rabbiosa, insopportabile, dal cielo
+ Essa ci viene, e l'accompagna il cielo
+ Con tal conforto, che nè dar nè tòrre
+ Gli uomini ponno.
+
+Così sono uscite dal cuore di un marito credente, del Manzoni, in
+somma, queste belle e solenni ultime parole, con le quali il Conte
+raccomanda la moglie e la figlia al Gonzaga:
+
+ Quando rivedran la luce,
+ Di' lor.... che nulla da temer più resta.
+
+Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in
+quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del
+_Conte di Carmagnola_ e dell'_Adelchi_; ma forse non andremmo troppo
+lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato
+l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il _Caleotto_, egli
+scrisse le sue tragedie[2] ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono
+versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione
+molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che
+il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche
+congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia
+corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e
+siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa
+che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle
+quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche
+relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi
+che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso
+fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del
+Goethe, ma non già caso che il Goethe se ne compiacesse. Vi era
+naturale simpatia fra que' due ingegni olimpici; anche il Goethe in
+quasi tutte le sue opere poetiche ha rivelato sè stesso in modo che la
+biografia di lui può farsi quasi che tutta sopra la sola guida de'
+suoi scritti. Il Manzoni sfogò meno le sue passioni, si frenò di più,
+tenne più fermo ad un solo alto segno il proprio ideale; ma sotto la
+sua calma apparente, sotto quella mirabile temperanza di linguaggio, è
+ancora possibile scorgere le tempeste d'un animo agitato, in continua
+lotta con sè medesimo, e più ancora che lottante fra il dovere e il
+piacere, contrastato fra due doveri diversi. I due doveri diversi, fra
+i quali il Manzoni lottò, dovettero essere la patria e la famiglia,
+come per un altro verso la libertà del pensiero e la fede. Il Goethe,
+come il Manzoni, mirava alla perfezione; ma io credo che, senza alcuna
+esagerazione, si possa dire che il primo mirava particolarmente ad una
+perfezione intellettuale, il secondo alla perfezione morale, che costa
+qualche cosa di più, poichè obbliga pure a qualche maggior sacrificio.
+Nell'_Adelchi_ si palesa generalmente assai meno il sentimento
+individuale dell'autore; tuttavia è lecito in più d'un passo, ove
+parla il giovine eroe longobardo, riconoscere i privati sentimenti del
+Manzoni. La tragedia fu terminata, quando, fallita la rivoluzione
+piemontese, parecchi de' migliori amici del Manzoni dovettero andare o
+in esigilo, o al carcere duro. Il Nostro si dolse, certamente, seco
+stesso di non aver potuto far nulla per la patria e di dovere
+nascondere il suo potente ed inspirato Inno rivoluzionario dedicato a
+Teodoro Koerner, e, per amore della famiglia, evitare ogni imprudenza.
+S'io non m'inganno, è il Manzoni del 1821 che parla in questi versi
+posti in bocca ad Adelchi:
+
+ Il mio cor m'ange, Anfrido; ei mi comanda
+ Alte e nobili cose; e la fortuna
+ Mi condanna ad inique: e, strascinato,
+ Vo per la via che non mi scelsi, oscura,
+ Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce,
+ Come il germe caduto in rio terreno
+ E balzato dal vento.
+
+Il Manzoni fu sempre un po' repubblicano; se ne lagnavano nel 1848 il
+Giusti e l'Azeglio, quando lo vedevano diffidar troppo delle promesse
+del re Carlo Alberto. E da repubblicano, con poca verosimiglianza
+storica, egli faceva parlare il moribondo Adelchi al re Desiderio suo
+padre:
+
+ Gran segreto è la vita; e noi comprende
+ Che l'ora estrema. Ti fu tolto un regno;
+ Deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa
+ Ora tu stesso appresserai, giocondi
+ Si schiereranno al tuo pensier dinanzi
+ Gli anni, in cui re non sarai stato, in cui
+ Nè una lagrima pur notata in cielo
+ Fia contra te, nè il nome tuo saravvi
+ Con l'imprecar de' tribolati asceso.
+ Godi che re non sei, godi che chiusa
+ All'oprar t'è ogni via; loco a gentile,
+ Ad innocente opra non v'è; non resta
+ Che far torto, o patirlo. Una feroce
+ Forza il mondo possiede e fa nomarsi
+ Dritto; la man degli avi insanguinata
+ Seminò l'ingiustizia; i padri l'hanno
+ Coltivata col sangue; e omai la terra
+ Altra mèsse non dà.
+
+Tutto ciò è grande, è vero, è degno del Manzoni, e si capisce che
+dovesse piacere al Mazzini, ma stona nel linguaggio di un Principe
+longobardo del IX secolo. Come tragedie storiche, il _Carmagnola_ e
+l'_Adelchi_, mi paiono, sia detto con tutto il rispetto de' loro pregi
+letterarii, lavori sbagliati; ma essi, oltre all'importanza che hanno
+per le novità che introducono nella drammatica italiana, obbligando le
+persone tragiche a parlare un linguaggio umano e a muoversi
+naturalmente, senza l'impaccio delle regole così dette aristoteliche
+intorno alle unità, contengono un gran numero di particolari poetici
+manzoniani, il che vuol dire nuovissimi, per i quali se non vi si
+andrà a cercare la verità storica e se essi non si potranno
+rappresentare sulle scene, vi si troveranno sempre affetti
+eloquentemente espressi, pensieri elevati, caratteri bene scolpiti,
+descrizioni pittoresche, intendimenti civili e patriottici che li
+faranno ammirare. Il Manzoni dedicava l'_Adelchi_, dodici anni dopo il
+suo matrimonio, a sua moglie Enrichetta Blondel, e non senza un motivo
+particolare, oltre i motivi generali che egli dovea parer di avere per
+dare un pubblico segno d'onore e d'affetto alla sua compagna. Come m'è
+parso di sentire nell'amicizia di Marco pel Conte di Carmagnola quella
+del Fauriel pel Manzoni, onde, perciò forse, veniva particolarmente
+dedicata al Fauriel la prima tragedia manzoniana; così mi paiono da
+ricercarsi nella tragedia stessa le ragioni particolari, per le quali
+Enrichetta Blondel fu onorata della dedicazione dell'_Adelchi_. "Il
+signor marchese Capponi (scrive il Tommaseo), nel conoscere la prima
+moglie, non bella e di poche parole, a quello appunto e al portamento
+sentì che la vera ispiratrice del Manzoni era lei." Disse il simile
+qualche anno dopo un giornale di Francia, che, recando i versi di
+Ermengarda morente: _Amor tremendo è il mio_, ec., soggiunge: _Ah
+questa, signor Manzoni, non è roba vostra; ve l'ha dettata una donna._
+Rileggiamoli dunque insieme questi bei versi che il Manzoni avrebbe
+rubati a sua moglie. Ermengarda, in amoroso delirio, si rivolge col
+memore pensiero allo sposo che la tradì:
+
+ ......O Carlo,
+ Farmi morire di dolor tu il puoi;
+ Ma che gloria ti fia? Tu stesso un giorno
+ Dolor ne avresti. _Amor tremendo è il mio;
+ Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora
+ Non tel mostrai; tu eri mio; secura
+ Nel mio gaudio io tacea, nè tutta mai
+ Questo labbro pudico osato avria
+ Dirti l'ebbrezza del mio cor segreto._
+
+Nel personaggio di Adelchi, il Manzoni stesso confessò d'aver voluto
+foggiare un suo ideale; il medesimo si può dire dell'Ermengarda, sopra
+i sentimenti della quale la storia non ci dice nulla; ora gl'ideali
+che si coloriscono al di fuori della storia e che riescono
+caratteristici come questo di Ermengarda, non si possono concepire
+altrimenti che supponendoli determinati dagli stessi sentimenti più
+vivi del Poeta nell'ora in cui egli scrisse. Io non posso insistere di
+più sopra un argomento così delicato come le relazioni di Alessandro
+Manzoni con Enrichetta Blondel; ma parmi che un rimorso gentile
+dell'Autore verso la sua compagna che egli potè forse turbare co' suoi
+ardimenti patriottici o con alcun'altra sua imprudenza, abbia fatto
+parlare Ermengarda in quel modo straordinariamente appassionato, e che
+la dedica solenne dell'_Adelchi_ alla sua compagna sia stata come una
+pubblica riparazione di qualche segreta lacrima domestica. S'io mi
+sono ingannato, ne domando perdono alla memoria del Manzoni; ma come
+ai critici del Goethe fu lecito de tracciare sopra i suoi versi la
+storia de' suoi amori, non ho potuto spiegarmi altrimenti, come in un
+dramma, dove l'amore non entrava, sia apparso l'unico tipo veramente
+poetico di una moglie ideale che ci presenti la poesia italiana, e che
+il Dramma stesso porti la seguente dedicazione glorificatrice:
+
+ ALLA DILETTA E VENERATA SUA MOGLIE
+ ENRICHETTA LUIGIA BLONDEL
+ LA QUALE INSIEME CON LE AFFEZIONI CONIUGALI
+ E CON LA SAPIENZA MATERNA
+ POTÈ SERBARE UN ANIMO VERGINALE
+ CONSACRA QUESTO ADELCHI
+ L'AUTORE
+ DOLENTE DI NON POTERE A PIÙ SPLENDIDO
+ E A PIÙ DUREVOLE MONUMENTO
+ RACCOMANDARE IL CARO NOME E LA MEMORIA
+ DI TANTE VIRTÙ.[3]
+
+ [1] Poichè il professor Giovanni Rizzi, dalla cortesia del quale io
+ l'ho ricevuta, mi permette di valermene, io me ne valgo nel solo
+ modo che mi sembri conveniente, cioè stampandola tutta:
+
+ "Parigi, 7 febbraio 1820. Cariss. e Pregiat. Amico,
+
+ Sarei impacciato a ringraziarvi degnamente non solo dell'amabile
+ pensiero che avete avuto di scrivermi, ma anche della pazienza che
+ avete posta a regolare la vostra penna in modo che nulla per me fosse
+ perduto dei preziosi sentimenti vostri, se non sapessi da lungo tempo
+ quanto sia facile saldare con voi questi conti, e che voi vi tenete
+ pagato d'ogni cosa, quando sappiate che con essa abbiate fatto piacere
+ altrui. Sappiate dunque che la vostra lettera me ne ha cagionato uno
+ dei più vivi e durevoli che per me si potessero provare, e che
+ letta e riletta fra noi ha fatto una specie di festa di famiglia. Io
+ non dubitava della continuazione della preziosa vostra amicizia,
+ sapendo che è questo un dono che voi non prodigate nè ritirate
+ leggermente, all'uso del mondo; ma le assicurazioni e le espressioni
+ di essa, nutrendo le più care memorie dell'animo mio, l'hanno
+ giocondamente e profondamente occupato. Già sufficentemente
+ stabiliti in questa peregrinazione provvisoria, noi ci siamo ormai
+ avvezzati alla nostra nuova situazione, ed io principalmente mi trovo
+ in uno stato di quiete d'animo, e talvolta direi quasi di contentezza,
+ della quale non saprei forse dare le ragioni io stesso; ma una
+ mancanza, alla quale nulla può supplire, uno spazio che null'altra
+ cosa può occupare, è sempre per me l'assenza di alcuni pochi
+ amici, e quella singolarmente di uno, il quale mi ama, come merita
+ egli d'esser amato. Non saprei altrimenti esprimere l'idea che ho
+ dell'amicizia vostra, e se il riconoscere la mia fortuna può darmi
+ taccia d'orgoglio, preferisco quest'accusa a quella d'ingratitudine.
+ La venerazione e l'affetto ch'io nutro per voi, sarà, spero, un
+ sentimento ereditario nella mia famiglia, e Giulietta, che ha più
+ memoria nel cuore che nella mente, me ne ha già dato un segno,
+ contandomi di essersi più volte rallegrata qui alla domenica dal
+ pensiero che si andrebbe in casa Giudici: nè l'interruzione, nè
+ la mutazione degli oggetti hanno potuto impedire che nascesse in lei
+ questo pensiero così dissociato da tutte le sue attuali abitudini.
+ Serbando la legge del silenzio così ragionevolmente imposta agli
+ scrittori in ciò che riguarda i loro _parti_, io non vi avrei certo
+ fatto parola di quel povero Carmagnola; ma voi mi avete aperto un
+ adito, e addio silenzio! Lasciate adunque che io vi ringrazii
+ dell'avermi voi dato il più bel premio, e nello stesso tempo la
+ più utile scuola che un manufatturiere di poesie possa desiderare,
+ cioè la cognizione dell'impressione che un suo lavoro ha prodotta
+ su un animo elevato e su un ingegno grande ed esercitato. Benchè
+ voi abbiate alla fine ritirate le prime vostre obbiezioni, non vi
+ maravigliate se io mi tengo pienamente assoluto da una seconda
+ sentenza, che posso forse attribuire alla vittoria dell'amicizia
+ sull'imparzialità. Vi esporrò quindi brevemente i motivi che mi
+ hanno condotto nei passi che vi urtarono dapprima, acciocchè voi
+ giudichiate anche la mie intenzioni, e mi sia il giudizio vostro una
+ norma per l'avvenire. Io aveva sentito che le circostanze e le azioni
+ del Carmagnola non erano in proporzione coll'animo suo e coi suoi
+ disegni, ma questa dissonanza appunto è quella che io ho voluto
+ rappresentare. V'erano due difficoltà, una di diritto per così
+ dire. Un uomo di animo forte ed elevato e desideroso di grandi
+ imprese, che si dibatte colla debolezza e colla perfidia dei suoi
+ tempi, e con istituzioni misere, improvvide, irragionevoli, ma astute
+ e già fortificate dall'abitudine e dal rispetto, e dagli interessi
+ di quelli che hanno l'iniziativa della forza, è egli un personaggio
+ drammatico? Su questa quistione che può spiegare tutto un sistema
+ drammatico, io aspetto da voi, quando vi piacerà occuparvene, la
+ soluzione la più ragionata ed autorevole. L'altra difficoltà era
+ per me il ridurre questa idea, quando sia plausibile" ad una lodevole
+ pratica; ma in questo il vostro giudizio non mi sarà tanto sicuro,
+ poichè si esercita sopra un amico. Il Coro era fatto certamente
+ coll'intenzione di avvilire quelle stesse guerre, a cui io voleva pure
+ interessare il lettore: vi è contradizione fra questi due intenti?
+ Io non saprei certo affermare nè il sì nè il no--ma vi
+ sottometto brevemente i motivi che mi hanno fatto credere possibile di
+ eccitare questi due sentimenti. Mi sembra che lo spettatore o il
+ lettore possa portare ad un dramma la disposizione a due generi
+ d'interesse. Il primo è quello che nasce dal vedere rappresentati
+ gli uomini e le cose in un modo conforme a quel tipo di perfezione e
+ di desiderio che tutti abbiamo in noi: e questo è con infiniti
+ gradi di mezzo, l'interesse ammirativo che eccitano molti personaggi
+ di Corneille--di Metastasio--e d'infiniti romanzi. L'altro interesse
+ è creato dalla rappresentazione più vicina al vero di quel misto
+ di grande e di meschino, di ragionevole e di pazzo, che si vede negli
+ avvenimenti di grandi e piccioli di questo mondo: e questo interesse
+ tiene ad una parte importante ed eterna dell'animo umano, il desiderio
+ di conoscere quello che è realmente, di vedere più che si può
+ in noi e nel nostro destino su questa terra. Di questi due generi
+ d'interesse io credo che il più profondo, ed il più utile ad
+ eccitarsi, sia il secondo; credo che si possano anche riunire in
+ un'azione e in un personaggio, purchè si trovino uniti spesso nel
+ fatto, e tengo poi fermamente che sia metodo vizioso quello di
+ trasportare negli avvenimenti la perfezione che non è che
+ nell'idea, e che quando sia rappresentata in idea o veramente poetica
+ e morale.--Voi vedete che ho voluto tentare di conservare entrambi
+ questi mezzi di commozione e di riflessione, impiegandone uno nella
+ tragedia e l'altro nel Coro.--A persuadermi di non aver riuscito ci
+ vuol poco, perchè sento anch'io quanto l'esecuzione sia lontana
+ dall'idea: ma a provarmi la falsità dell'idea sarebbero necessario
+ molte ragioni, che spero di non sentire da voi, perchè amo credere
+ che penserete in questo com'io.--Ben inteso che voi supplirete a
+ questi cenni confusi e scritti alla _sciamannata_. La carta mi manca,
+ e quel che è peggio il tempo. Non voglio ritardare a domani questa
+ lettera per ridarla in più ragionevole figura intrinseca ed
+ estrinseca. Dacchè ho perduta la speranza di divenire un giorno
+ Accademico della Crusca, mi sono lasciato andare agli eccessi i più
+ straordinarii della licenza: il peggio si è che la più parte di
+ queste mie ciarle peccano contro il senso, ma a questo supplirà il
+ vostro e a tutto l'indulgente vostra amicizia. Vorrei arrabbiarmi
+ contro Torti che non mi scrive, ma con che diritto? Non tocca a me di
+ negare! privilegi della pigrizia; ma se voi lo spingete, chi sa che
+ non sia generoso! Ricordatemi alla Domenica e al Venerdì,
+ ringraziate Mario dei cari saluti che gli rendo ben cordialmente. Alla
+ degnissima vostra famiglia poi presentate l'espressioni della mia
+ stima e della riconoscente mia amicizia coi più affettuosi
+ complimenti di mia madre, di Enrichetta e di Giulietta. Chi sa che il
+ signor Castillia non mi porti qualche altra vostra lettera! Questo
+ pensiero mi tiene allegro. Scriverò al Canonico fra pochi giorni;
+ intanto vi prego di fargli i miei più teneri e rispettosi saluti. E
+ voi accogliete le assicurazioni della profonda stima e della
+ inalterabile affezione del vostro
+
+ _Amico vero_ A. MANZONI"
+
+ [2] Sopra la lentezza relativa del Manzoni nel preparare le sue
+ tragedie il Sainte-Beuve ci diede questi schiarimenti: "Il
+ Manzoni, tutti lo sanno, lavorava le sue tragedie lentissimamente.
+ Questa lentezza, che può dipendere da diverse cagioni, come per
+ esempio dalla delicatezza di un'organizzazione nervosa, la quale
+ si può trovare impedita a tener sempre dietro alla fantasia e
+ all'intelletto, questa lentezza considerata in sè stessa non sarà
+ forse cosa lodevole. Ma ciò che sicuramente merita lode, e vuolsi
+ anzi proporre ad esempio, è la coscienza adoperata da lui nel
+ preparare i materiali, e nello studiare gli argomenti delle sue
+ composizioni. Sarebbe difficile il dire quel ch'abbia fatto per
+ l'_Adelchi_, di cui cominciò ad occuparsi sul serio, dopo il suo
+ ritorno da Parigi a Milano, negli ultimi mesi del 1820. Egli si
+ accinse a studiare da storico, emulando gli uomini, coi quali
+ aveva fin'allora conferito, tutto ciò che potè trovare nelle
+ cronache sulle circostanze della dominazione e dello stato de'
+ Lombardi in Italia. Non leggeva superficialmente tanto da poter
+ riuscire a dare un qualche colore locale, una tinta qualsiasi del
+ Medio Evo ad un'opera di fantasia. No davvero, egli volle vedervi
+ il fondo; si seppellì nella collezione _Rerum Italicarum_ del
+ Muratori, e prese anche famigliarità, com'egli dicea sorridendo,
+ _con qualcuno dei 49 grossi complici_ di Agostino Thierry."
+
+ [3] Il prof. Corrado Gargiolli mi fa noto che una signora, nel
+ dividersi da un giovane che era da lei amato e che si era sposato
+ ad un'altra donna, riaperse l'_Adelchi_ alla scena di Ermengarda
+ morente, e bagnandola delle sue lacrime scrisse all'amante una
+ lettera commovente d'addio. Il Manzoni, cui venne dal Gargiolli
+ riferito il caso, se ne compiacque soggiungendo: "Quelle erano
+ davvero preziose postille," alludendo certamente alle lacrime, e
+ al commento vivo che ne faceva il dolore di quell'abbandonata.
+
+
+
+
+XVI.
+
+Il Manzoni unitario.
+
+
+Noi abbiamo fin qui toccato del Manzoni come riformatore dello stile
+poetico italiano, come scrittore religioso e come autore di tragedie
+storiche ed autobiografiche. Vediamo direttamente e particolarmente lo
+scrittore politico. Le opinioni politiche espresse in verso da un
+giovinetto di quindici anni non sembrano doversi pigliare molto sul
+serio. Quella spontaneità che appare, per lo più, nella manifestazione
+de' sentimenti di un giovine, è solo apparente; il giovine prima dei
+trent'anni sposa con ardore e difende con impetuosa eloquenza quelli
+che crede i suoi principii inviolabili e santi; ma egli non gli ha,
+gl'impara, li sposa, li riceve, gli accetta; rado accade che essi
+siano il prodotto di un intimo proprio convincimento. Il giovine, con
+tutta la sua furia simpatica che lo spinge a concepire i disegni più
+arditi e più vasti, a intraprendere le opere più pericolose, e con la
+felice illusione in cui vive che tutto il mondo sia suo, è meno libero
+assai dell'uomo maturo, tanto più composto e regolato nel suo modo di
+pensare, di sentire e di operare. Il giovine si crede libero, quando
+segue tutti i suoi istinti più diversi; l'uomo invece sente la libertà
+solamente dal punto, in cui egli incomincia a governare questa
+tumultuosa varietà d'istinti, a reggere la propria volontà, a dominare
+sè stesso. Non è quindi da chiedersi ad un giovine conto troppo severo
+di quel ch'egli abbia pensato politicamente fra i quindici ed i
+trent'anni; ma è poi tanto più mirabile il caso, in cui, come avvenne
+nella vita del Manzoni, si abbia a notare fra la giovinezza, la
+virilità e la vecchiaia d'un uomo una continuità progressiva di quei
+pensieri, che sono il fondamento e la regola della sua condotta
+civile. Del Manzoni si può dire che egli temperò con l'età il modo di
+manifestare i proprii pensieri; ma la somma di questi rimase costante
+e si confermò con la vita. Incominciò, come già sappiamo, a cantare il
+trionfo della libertà a quindici anni. Nel primo Canto del _Trionfo_
+incontriamo l'immagine dell'uccello che esce di gabbia e gode della
+sua libertà, adoprata a significare la gioia del prigioniero italiano
+ritornato libero:
+
+ E a color che fuggir l'aspra catena,
+ Prorompea sugli occhi e su le labbia
+ Impetüosa del piacer la piena,
+ Come augel che fuggì l'antica gabbia,
+ Or vola irrequieto tra le frondi,
+ Rade il suol, poi si sguazza ne la sabbia.
+
+È singolare il vedere come le prime immagini della giovinezza
+manzoniana rifioriscono vive nella sua tarda vecchiaia. Il Manzoni,
+più che ottantenne, passeggiando ne' Giardini Pubblici di Milano, alla
+vista di uccellini chiusi in gabbia, compose alcuni eleganti distici,
+nei quali gli uccelli prigionieri, ai quali è contesa la vista del
+cielo, si lamentano per invidiare la sorte delle anitre che si
+diguazzano liberamente negli stagni:
+
+ _Fortunatæ anates quibus æther ridet apertus,
+ Liberaque in lato margine stagna patent.
+ Nos hic intexto concludunt retia ferro
+ Et superum prohibent invida tecta diem.
+ Cernimus heu! frondes et non adeunda vireta
+ Et queis misceri non datur alitibus.
+ Si quando immemores auris expandimus alas,
+ Tristibus a clathris penna repulsa cadit.
+ Nullos ver lusus dulcesve reducit amores,
+ Nulli nos nidi, garrula turba, cient.
+ Pro latice irriguo, læto pro murmure fontis
+ Exhibet ignavas alveus arctus aquas.
+ Crudeles escæ, vestra dulcedine captae
+ Ducimus æternis otia carceribus._
+
+L'Austria ricevette pure i primi colpi dal giovinetto Manzoni, nel
+_Trionfo della Libertà_:
+
+ S'alzò tre volte e tre ricadde al suolo
+ Spossata e vinta l'Aquila grifagna,
+ Che l'arse penne ricusâro il volo.
+ Alfin, strisciando dietro a la campagna
+ Le mozze ali e le tronche ugne, fuggìo
+ Agl'intimi recessi di Lamagna.
+
+Non ci meravigliamo dunque che tra i Martiri dello Spielberg il conte
+Confalonieri sapesse a memoria e recitasse parecchie terzine del poema
+giovanile d'Alessandro Manzoni. L'anima gloriosa del francese Desaix
+caduto a Marengo combattendo contro gli Austriaci per quella che si
+sperava potesse divenire la libertà d'Italia, appare in una specie di
+Olimpo al giovine Poeta, il quale, pure imitando il noto incontro di
+Virgilio con Sordello, sa ancora trovare e produrre un nuovo effetto
+poetico:
+
+ Allor ch'egli me vide il piè ramingo
+ Traggere incerto per l'ignota riva,
+ Meditabondo, tacito e solingo,
+ A me corse gridando: "Anima viva,
+ Che qua se' giunta, u' solo per virtute,
+ E per amor di libertà s'arriva.
+ Italia mia che fa? di sue ferute
+ È sana alfine? è in libertate? è in calma?
+ O guerra ancor la strazia e servitute?
+ Io prodigo le fui di non vil'alma."
+
+Dicono che il Manzoni ed il Mazzini, ritrovandosi insieme un giorno
+dell'anno 1860, si rallegrassero insieme d'essere stati, per lungo
+tempo, i soli veri unitarii d'Italia. Nel vero, entrambi misero una
+specie di ostinazione nel desiderare e nel predicare in tutti i modi
+ed in ogni occasione l'unità italiana. Anche il Monti, per dire il
+vero, nella _Musogonia_ aveva collocata la seguente strofa:
+
+ E voi di tanta madre incliti figli,
+ Fratelli, i preghi della madre udite:
+ Di sentenza disgiunti e di consigli,
+ Che pensate, infelici, e chi tradite?
+ Una deh sia la patria, e ne' perigli
+ Uno il senno, l'ardir, l'alme, le vite.
+ Del discorde voler che vi scompagna,
+ Deh non rida, per Dio! Roma e Lamagna.
+
+Si può anche ammettere che il Monti fosse in quel momento sincero, ed
+esprimesse con tali versi il proprio intimo sentimento; ma egli cantò
+tante volte idoli diversi, dal Braschi a Napoleone, dal Suvaroff
+all'Imperatore d'Austria, che una sua strofa unitaria non può far di
+lui un poeta unitario. Prima dell'anno 1860 gli unitarii in Italia si
+potevano contare; tra i liberali d'idee più avanzate prevaleva
+generalmente l'idea della federazione. Il professor De Benedetti
+racconta in questo modo il colloquio che il Mazzini avrebbe avuto col
+Manzoni: "Vede, Don Alessandro (avrebbe detto il Mazzini), durante un
+pezzo siamo stati noi _due soli_ a credere all'unità di quest'Italia.
+Ora possiamo dire che avevamo ragione." Al che il Manzoni volendo
+mostrare che egli vi aveva avuto poco merito, perchè l'unità era
+inevitabile, con un malizioso sorriso avrebbe risposto: "Il padre del
+nostro amico Torti, che aveva sempre freddo, cominciava al primo
+fresco di settembre a dire: _Vuol nevicare_. A ottobre e novembre
+sentiva crescere il freddo e ripeteva: _Nevica di sicuro_. Finalmente,
+a gennaio o febbraio s'aveva una gran nevicata, e il buon Torti
+esclamava: _L'avevo detto io che doveva nevicare_." Ma, un anno
+innanzi, prima che il Mazzini gli facesse visita, egli, che era sempre
+stato un po' repubblicano e molto unitario, compiacevasi, in somma, di
+avere indovinato giusto giusto come il padre del Torti. "Alla fede
+dell'unità d'Italia (egli diceva) ho fatto il più grande dei
+sacrificii che un poeta potesse fare: quello di scrivere
+_scientemente_ un brutto verso." Questo brutto verso si trova in un
+frammento di Canzone petrarchesca composta dal Manzoni nell'aprile
+dell'anno 1815, quando Gioachino Murat bandiva il suo famoso Proclama
+di Rimini, col quale chiamava alle armi gli Italiani, in nome
+dell'_Unità italiana_. Ma intanto che il Manzoni scriveva, la rotta di
+Tolentino, con tutti gli ambiziosi disegni del Murat, faceva cadere la
+penna di mano al nostro giovine Poeta, che, a mezzo della quinta
+strofa, si arrestava. Il frammento, più che quattro strofe finite, ci
+presenta un solo abbozzo, ove conviene tener molto conto de' pensieri
+ed usar qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso. Nello
+stesso anno il giovinetto Leopardi componeva una specie di Orazione
+rettorica e reazionaria, della quale mi fece vedere una copia il
+marchese Ferrajoli di Roma. Quando verrà pubblicata, se pure a
+quest'ora non è già pubblica, sarà utile il riscontrare la Canzone del
+_reazionario_ Manzoni con la prosa del Leopardi, il quale, per quanto
+intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini tra quelli che si
+sdegnavano più forte contro il pietismo manzoniano e contro la sua
+teoria del perdono delle ingiurie. Il Manzoni nei versi del frammento,
+per la forma, classicheggia un po' pedestremente; ma ne' concetti egli
+si rivela moderno, e libero e coraggioso profeta d'un avvenire,
+intuito e sperato per l'Italia da pochi sapienti:
+
+ O delle imprese alla più degna accinto,
+ Signor, che la parola hai proferita,
+ Che tante etadi indarno Italia attese;
+ Ah! quando un braccio le teneano avvinto
+ Genti che non vorrìan toccarla unita,
+ E da lor scissa la pascean d'offese;
+ E l'ingorde udivam lunghe contese
+ Dei re tutti anelanti a farle oltraggio;
+ In te sol uno un raggio
+ Di nostra speme ancor vivea, pensando
+ Ch'era in Italia un suol senza servaggio,
+ Ch'ivi slegato ancor vegliava un brando.
+ Sonava intanto d'ogni parte un grido,
+ Libertà delle genti e gloria e pace,
+ Ed aperto d'Europa era il convito;
+ E questa donna di cotanto lido,
+ Questa antica, gentil, donna pugnace,
+ Degna non la tenean dell'alto invito;
+ Essa in disparte, e posto al labbro il dito,
+ Dovea il fato aspettar dal suo nemico,
+ Come siede il mendìco
+ Alla porta del ricco in sulla via;
+ Alcun non passa che lo chiami amico,
+ E non gli far dispetto è cortesia.
+ Forse infecondo di tal madre or langue
+ Il glorïoso fianco? o forse ch'ella
+ Del latte antico oggi le vene ha scarse?
+ O figli or nutre, a cui per essa il sangue
+ Donar sia grave? o tali, a cui più bella
+ Pugna sembri tra lor ingiuria forse?
+ Stolta bestemmia! eran le forze sparse,
+ E non le voglie; e quasi in ogni petto
+ Vivea questo concetto:
+ Liberi non sarem se non siamo uni;
+ Ai men forti di noi gregge dispetto,
+ Fin che non sorga un uom che ci raduni.
+ Egli è sorto per Dio! Sì, per Colui
+ Che un dì trascelse il giovinetto ebreo
+ Che del fratello il percussor percosse;
+ E fattol duce e salvator de' sui,
+ Degli avari ladron sul capo reo
+ L'ardua furia soffiò dell'onde rosse;
+ Per quel Dio che talora a stranie posse,
+ Certo in pena, il valor d'un popol trade;
+ Ma che l'inique spade
+ Frange una volta, e gli oppressor confonde,
+ E all'uom che pugna per le sue contrade
+ L'ira e la gioia de' perigli infonde.
+ Con Lui, signor, dell'itala fortuna
+ Le sparse verghe raccorrai da terra,
+ E un fascio ne farai nella tua mano...
+
+I versi non belli, in questo frammento, sono parecchi; ma il Manzoni
+alludeva, nel suo discorso, a questo:
+
+ Liberi non sarem se non siamo uni.
+
+Per questa unità da lui voluta, sperata, predicata, fin da giovinetto,
+il Manzoni aveva il coraggio di combattere apertamente, quantunque
+così devoto al Capo spirituale della Chiesa, il potere temporale de'
+Papi. Per questo riguardo, il Manzoni s'accordava perfettamente con
+l'antico e col nuovo poeta Ghibellino, con l'Alighieri e col
+Niccolini; il Poeta quindicenne, nel _Trionfo della Libertà_, e però
+prima della sua pretesa conversione, mentrechè egli mostra come Dio,
+ossia la religione, insegni soltanto l'amore:
+
+ Ei, con la voce di natura, chiama
+ Tutti ad armarsi, e gli uomini accompagna
+ E va d'ognuno al cor ripetendo: _ama!_
+
+si rivolge dantescamente a Roma:
+
+ Ahi! de la libertà l'ampia ruina
+ Tutto si trasse ne la notte eterna,
+ Ed or serva sei fatta di reina.
+ Che il celibe Levita ti governa
+ Con le venali chiavi, ond'ei si vanta
+ Chiuder la porta e disserrar superna.
+ E i Druidi porporati, oh casta, oh santa
+ Turba di lupi mansüeti in mostra
+ Che de la spoglia de l'agnel s'ammanta,
+ E il popol riverente a lor si prostra
+ In vile atto sommesso, e quasi Dei
+ Gli adora e cole, oh sua vergogna e nostra!
+
+Si offendeva il giovinetto Manzoni nel vedere che in Italia molto più
+che Cristo si adorasse il suo Vicario; egli presentiva già il giorno,
+in cui il Papa avrebbe finito per dichiararsi infallibile; perciò
+arditamente cantava:
+
+ Infallibil divino a le devote
+ Genti s'infinse, che a la putta astuta
+ Prestâro omaggio e le fornîr la dote.
+
+Si dirà facilmente da alcuno di que' devoti che si preparavano alla
+beatificazione di Alessandro Manzoni, che non è da tenersi conto del
+linguaggio intemperante di un giovine studente traviato; ma il guaio è
+che il Manzoni, quantunque ossequente alla Chiesa, in tutto ciò che
+riguarda la materia dommatica del Cattolicismo, non s'immaginava mai
+che verrebbe un giorno, in cui l'infallibilità e il potere temporale
+de' Papi diventerebbero due nuovi dommi, due nuovi articoli del
+_Credo_ cattolico! Nell'_Adelchi_, lo stesso Desiderio re de'
+Longobardi, a cui l'Autore impresta pure i suoi proprii sentimenti
+religiosi, tanto da fargli dire vinto da Carlo Magno queste parole di
+sommissione, per le quali si riconosce nel vincitore la potenza del
+dito divino:
+
+ In te del cielo
+ Io la vendetta adoro, e innanzi a cui
+ Dio m'inchinò, m'inchino,
+
+quando si tratta di definire quali possano essere le relazioni di un
+Re che ambisce la piena signoria d'Italia col Papa, esclama:
+
+ .... Roma fia nostra; e, tardi accorto,
+ Supplice invan, delle terrene spade
+ Disarmato per sempre, ai santi studii
+ Adrian tornerà; re delle preci,
+ Signor del Sacrifizio, il soglio a noi
+ Sgombro darà.
+
+In queste poche parole viene espresso, dodici anni prima, il concetto
+fondamentale dell'_Arnaldo_ del Niccolini. Il Manzoni perciò non
+poteva in nessun modo accordarsi coi Gesuiti, i quali volevano che la
+Chiesa s'impacciasse nel governo politico del mondo; e fin dall'anno
+1819, scrivendo da Parigi al suo proprio confessore Tosi un po'
+giansenista, esprimeva chiaramente il suo pensiero in proposito: "A
+malgrado (egli diceva) degli sforzi di alcuni buoni ed illuminati
+Cattolici per separare la religione dagli interessi e dalle passioni
+del secolo, malgrado la disposizione di molti increduli stessi a
+riconoscere questa separazione, e a lasciare la religione almeno in
+pace, sembra che prevalgano gli sforzi di altri che vogliono
+assolutamente tenerla unita ad articoli di fede politica che essi
+hanno aggiunto al _Simbolo_. Quando la Fede si presenta al popolo così
+accompagnata, si può mai sperare che egli si darà la pena di
+distinguere ciò che viene da Dio da ciò che è l'immaginazione degli
+uomini? I solitarii di Porto Reale l'hanno fatto, ma erano pochi,
+erano dotti, erano separati dal mondo, assistiti da quella grazia che
+non cessarono d'implorare." Ciò che è nuovo nel carattere religioso
+della letteratura manzoniana è, per l'appunto, questo richiamo della
+religione a' suoi principii fondamentali di carità e di libertà,
+questo accordo dei principii umanitarii del Vangelo coi principii
+umanitarii proclamati dalla Rivoluzione francese, la quale non gli
+osservò poi sempre essa medesima, ma intanto gli ha come consacrati
+nella società moderna. Gli scrittori cattolici francesi più venerati,
+come il Chateaubriand ed il Montalembert, rimasero, per questo
+riguardo, molto più indietro del Nostro. Il Montalembert, per esempio,
+che conobbe il Manzoni a Brusuglio nel 1836, discorreva un giorno con
+esso intorno all'assetto politico che si poteva sperare o disperare di
+dare all'Italia. Il Manzoni disse tosto che il suo ideale sarebbe
+stata l'unità d'Italia con un Principe di casa Savoia. Sperava il
+Francese che il Manzoni avebbe fatta un'eccezione pel dominio
+temporale del Papa, non potendo ammettere che un cattolico supponesse
+possibile qualsiasi attentato contro di esso; e però strinse i panni
+al Manzoni, chiedendogli quello che contasse di fare del Papa-Re.
+"Quando vi ho detto (rispose il Manzoni senza scomporsi) che voglio
+l'unità con un Principe che non è il Papa, mi par d'avere già risposto
+in anticipazione alla vostra dimanda." Nell'anno 1848, quando tutta
+l'Italia delirava per Pio IX e in casa dello stesso Manzoni il suo
+primogenito si faceva bello con la medaglia del Papa, il Manzoni fu
+de' pochissimi che non si lasciarono sedurre da un entusiasmo, che a
+lui pareva più funesto che utile all'unità italiana. Egli non si
+lasciava trasportare dalle opinioni volgari, quando non gli pareva che
+il senso volgare fosse il buon senso; ma voleva camminare co' suoi
+tempi, e progredire; anche nel modo di vestire, desiderando evitare
+ogni ridicola stranezza, fino agli ultimi anni di sua vita desiderava
+sempre mostrarsi uomo moderno. Di ogni ritorno al passato, di ogni
+passo che si dèsse per andare indietro, si doleva. Venerava i dommi
+cattolici, ma non trovava certamente che fossero pochi; e però quando
+intese che se ne voleva aggiungere uno nuovissimo, quello
+dell'infallibilità papale, il vecchio Manzoni si trovò intieramente
+d'accordo col giovinetto protestante del _Trionfo della Libertà_, si
+schierò dunque animosamente tra gli antinfallibilisti più risoluti e
+più rigorosi; "ma quando (scrive il Rizzi) egli, cattolico, seppe che
+in Vaticano era passata, come si direbbe noi laici, la nuova legge,
+non fece che esclamare: _pazienza!_, e non ne parlò più. E forse in
+questa sua sottomissione della ragione alla fede c'entrava per molto
+l'esempio del suo dottore e maestro l'abate Rosmini, il quale pure
+avea dichiarato di sottomettersi alla censura inflitta al suo libro
+delle _Cinque Piaghe_." Ma, in somma, egli si rallegrò che Roma fosse
+tolta al governo del Papa, ed accettò con piacere l'onore di venire
+ascritto nell'albo de' cittadini di Roma capitale, dove il Papa
+infallibile si era rintanato a fare il broncio a quell'Italia, che,
+come ben disse lo stesso Manzoni, egli benedisse prima del
+Quarantotto, per mandarla, dopo il Quarantotto, a farsi benedire. Egli
+conosceva il pregio di certi onori, i quali ricevono importanza
+dall'occasione e dalla qualità speciale di chi li riceve e di chi li
+concede; perciò egli che, a malgrado dell'intercessione del conte
+Andrea Cittadella e di Alessandro Humboldt, non avea temuto offendere
+l'Imperatore d'Austria ed il Re di Prussia, ricusando le loro
+decorazioni, gradiva poi una stretta di mano del re Vittorio Emanuele,
+una rosa del generale Garibaldi, ed un ben tornito complimento del più
+dotto fra i coronati viventi, Don Pedro d'Alcantara. Un tempo, quando
+pubblicò i _Promessi Sposi_, egli avea pure gradito le cortesie del
+Granduca di Toscana; ma non dimentichiamo ch'era quello il decennio
+glorioso, in cui nella piccola ospitale Toscanina riparavano gli esuli
+delle altre provincie d'Italia, il Pepe, il Colletta, il Poerio, il
+Leopardi, il Tommaseo, il Giordani ed altri più che venivano a
+riscaldare le loro speranze intorno alla più coraggiosa ed importante
+delle Riviste letterarie italiane, l'_Antologia_, e nel Gabinetto
+letterario del ginevrino Giampietro Vieusseux. Ed il Manzoni di
+nessuno faceva maggiore stima che di quegli Italiani, che aveano avuto
+la fortuna non solo di scrivere, ma di patire e di combattere per
+l'Italia; quando il Settembrini si dimenticò pertanto a segno da
+paragonare il Manzoni _al vecchio Priamo che scagliava il suo telo
+senile_, egli, sebbene sentisse tutta l'indegna acerbità dell'offesa,
+la voleva perdonare, non tanto perchè come cristiano egli lo avrebbe
+dovuto, ma perchè egli pensava che si dovesse perdonar molto ad un
+uomo, il quale era stato in prigione per la patria. È noto che il
+Manzoni, negli ultimi anni della sua vita, lavorava intorno ad un
+_Saggio comparativo fra la Rivoluzione francese del 1789 e la
+Rivoluzione italiana del 1859_. L'opera, tuttora inedita, non potè
+venir terminata; nella parte che riguarda la Rivoluzione francese,
+egli ammira l'Ottantanove e deplora e condanna il Novantatrè, che non
+gli pare sia stato nè utile nè, in alcun modo, necessario; trova, in
+somma, che il Novantatrè era un Ottantanove peggiorato; sono rimasti
+intatti di questa parte ben 286 fogli. La parte italiana, quale rimane
+fra le carte inedite del Manzoni, si compone di soli diciotto fogli;
+al nostro scopo, che è quello di mostrare quale concetto civile e
+politico il Manzoni si faceva della letteratura, basterà qui il
+riferirne, poichè la gentilezza e la memoria di un amico ci aiuta,
+alcuni saggi che il Manzoni stesso veniva leggendo ai più intimi ed
+assidui suoi frequentatori. Di Dante che voleva l'unità con Arrigo di
+Lussemburgo, il Manzoni scriveva: "Dante, il grande e infelice
+Italiano, che cercava in una qualche forza viva il mezzo di ottenere
+l'unità, credette di poterlo trovare nell'Impero. Ma, per verità,
+sarebbe difficile il decidere se questo sarebbe stato meno atto a
+crearla davvero o a mantenerla." Il Manzoni ammirava il Piemonte e
+sperava molto da esso; perciò lasciò scritto: "La concordia nata nel
+1849 tra il giovane Re di codesta estrema parte della patria comune e
+il suo popolo ristretto d'allora, fu la prima cagione di una tale
+indipendenza; poichè fu essa, e essa sola, che rese possibile anche il
+generoso e non mai abbastanza riconosciuto aiuto straniero; e essa
+sola che fece rimaner privi d'effetto gli sforzi opposti della Potenza
+allora prevalente in Italia, e fatalmente avversa a questa
+indipendenza." Ma il Manzoni voleva il Piemonte italiano, non già
+l'Italia piemontese, e ancora meno l'Italia esclusa dal Piemonte o il
+Piemonte dall'Italia. Perciò quando il Piemonte formava con la
+Sardegna un regno separato, e l'Accademia delle Scienze, la quale
+soleva aggregarsi come _Accademici stranieri_ gl'illustri Italiani
+delle altre provincie, nel 1833 eleggeva _Accademico straniero_ il
+Manzoni, questi, rifiutando un tale onore, rispondeva al Presidente
+dell'Accademia conte Prospero Balbo in questi termini: "Un tanto onore
+sarebbe caramente pagato, se io non lo potessi ottenere che col titolo
+di _Accademico straniero_; standomi più a cuore l'esser compatriotta
+di Lei e degli altri uomini insigni, di cui codesta Accademia si
+vanta, che d'esser loro collega; chè, se questo è un effetto della
+degnazione loro, quello è un dono di Dio, che mi ha fatto nascere in
+questa Italia, che è superba di chiamarli suoi." L'ultime sue parole
+d'affetto furono pure per la città di Torino. Egli le scrisse
+nell'anno 1873, poco prima di morire, e suonano così: "Trista
+condizione di cose, in cui anche gli uomini di alta mente e amici
+della patria non potevano far altro che disperare o sognare." Vittorio
+Emanuele gli pare: "Un Re che al coraggio e alla costanza della sua
+stirpe univa un sentimento per l'Italia, che in questo caso non
+consentiremmo di chiamare ambizione, perchè la parte di vanità e
+d'interesse personale sottintesa in un tale vocabolo scompare nella
+grandezza e nella nobiltà del fine." Riconosce l'antica forza di
+resistenza opposta allo straniero invasore dall'esercito del piccolo
+Piemonte, con una felice similitudine: "L'esercito piemontese aveva
+saputo tener addietro, da quella parte, per ben tre anni, il novo
+invasore, come quel valente ragazzo olandese aveva opposta all'acqua
+che stava per prorompere da un punto dell'argine la sua piccola, ma
+tenace schiena, aspettando soccorso." Riconosce l'importanza del
+soccorso, che ci diedero i Francesi nel 1859; ma, nello stesso tempo,
+osserva che l'Italia si è pure un poco aiutata da sè: "La vita d'una
+nazione non può essere un dono d'altri. È bensì vero che una nazione
+divisa in brani, inerme nella massima parte, e compressa da una
+preponderante, ordinata e vigilante forza straniera, non potrebbe da
+sè rivendicare il suo diritto di essere; e questa è la sua infelicità
+e un ricordo di modestia. Ma è anche vero che non lo potrebbe nemmeno
+con qualunque più poderoso aiuto esterno senza un forte volere e uno
+sforzo corrispondente dalla sua parte. Un braccio vigoroso può bensì
+levar dal letto un paralitico, ma non dargli la forza di reggersi e di
+camminare." Per la stessa ragione il Manzoni ammirava la grande
+impresa compiuta dal generale Garibaldi; ma, quanto più gli appariva
+meravigliosa, tanto più ei vi riconosceva l'opera del popolo italiano
+che la secondò: "E mille valorosi condotti, come a una festa, da un
+valorosissimo a conquistare a questa patria comune un vasto e
+magnifico tratto del suo territorio, da principio con l'armi, a
+un'immensa disuguaglianza di numero, come a prova dell'ardire, e poi
+con la sola forza del nome e della presenza, come a prova della
+spontaneità dell'assenso." Questa pare a me e deve parere a molti
+bella e buona sapienza politica; si chiama pure (a dispetto di certe
+sottigliezze e squisitezze di stile che possono talora apparir
+soverchie) un parlar chiaro e sicuro, come d'uomo profondamente
+convinto. Il Manzoni ebbe pure la grande fortuna che gli eventi gli
+diedero ragione. Nel 1848 egli voleva essere più tosto repubblicano
+con l'unitario Mazzini, che federalista col re Carlo Alberto; del che
+dolevansi i suoi amici piemontesi, in ispecie il Balbo e l'Azeglio.
+Quest'ultimo, perciò, scrivendo a sua moglie sfogava un po' di
+risentimento politico contro il Manzoni ed i suoi amici:[1]
+"Salutami gli amici, Grossi, Manzoni, e di' a tutti che io, a forza di
+girare, conosco l'Italia più di loro; che non si fan repubbliche senza
+repubblicani; e di questi non ne ho quasi incontrati in Italia. Di' a
+Manzoni che, se riesce a far repubblicano Carlo Alberto, non riescirà
+a far Pio IX. Sarebbe metter in seno all'Italia due serpi che si
+combatterebbero e lacererebbero loro e lei. Per amor di Dio,
+contentiamoci di fare uno Stato forte sul Po, costituzionale; e
+preghiamo Dio di trovare un venti per cento che capisca _de quoi il
+s'agit_. A star sempre in una camera, parlar cogli stessi uomini, si
+giudica male un paese e il mondo pratico. Lasciamo andar la donna del
+giudizio di Salomone e il suo bambino; a lei Salomone dava la scelta,
+a noi la necessità la nega. Giudizio, cose possibili, e non poesia,
+per carità!" Pare che il Manzoni opinasse allora che chi amava
+l'Italia dovea piuttosto come, nel giudizio di Salomone, imitar la
+vera madre, la quale preferiva piuttosto saper viva ed intatta in mano
+altrui la propria creatura, che riscattarla dalle altrui mani per
+farla in pezzi, L'Azeglio dava al Manzoni del poeta, altri, con parola
+che vorrebbe significare il medesimo, lo qualificavano, a motivo delle
+sue idee unitarie, per un utopista; al che egli rispondeva: "Eh! ben
+anche la vostra federazione è un'utopia; poniamo pure che l'unità sia
+un'utopia; la federazione è un'utopia brutta, come l'unità è invece
+un'utopia bella." Dolevasi, invero, che i Francesi avessero chiesto un
+compenso del sangue versato in Lombardia, col privare l'Italia
+occidentale di due suoi antichi baluardi; ma, dominato dal suo
+concetto unitario, egli provava a consolarsi della dolorosa iattura
+con una similitudine: "Se la culla del Regno d'Italia (egli pensava) è
+stata la Savoia, come il fanciullo cresciuto in età, non avendo più
+bisogno della culla, la può dar via, così fece il Regno d'Italia
+cedendo la Savoia alla Francia." Ma la Savoia era all'Italia, più
+ancora che una culla, una fortezza poderosa; chi la ricevette, invece,
+non si rallegrò forse di un acquisto proporzionato alla gravità della
+nostra perdita. Ma in Savoia non si parlava italiano, e uno de' più
+forti elementi per costituire fortemente l'unità della patria pareva
+al Manzoni l'unificarla in un solo linguaggio. Quindi il sacrificio
+nazionale, per la perdita di Nizza e Savoia, ma specialmente della
+Savoia, al Manzoni dovette parer minimo. Essa non poteva, secondo il
+concetto manzoniano, convergere al centro comune della patria, non
+poteva associarsi e partecipare all'opera vivificatrice del
+linguaggio, che doveva aver sede unica e base fondamentale in Firenze.
+Poichè ogni unità, ma specialmente ogni unità organica, ha il suo
+centro di attrazione e di gravità, poichè ogni albero ha la sua
+radice, la radice dell'albero della lingua italiana, ond'essa dovea
+ricevere succo e forza vitale, era pel Manzoni in Firenze, nella
+parlata fiorentina, come quella che in Toscana appare meno incerta, e,
+come più ricca di storia civile, necessariamente anco più ricca di
+parole adatte per esprimere un maggior numero di pensieri. "In fatto
+di lingua (diceva egli con vivacità a' suoi amici), in fatto di lingua
+non c'è un più o un meno; non c'è che il tutto o il niente." Egli
+voleva il tutto; e non ammetteva alcuna diminuzione di questo concetto
+ch'ei si era fatto dell'unica base stabile e conveniente alla lingua
+italiana.[2] Chi, dicendosi manzoniano, cercava l'italiano in altre
+parti della Toscana, fuori del Contado fiorentino, spostava la sua
+questione, mostrava di frantenderla e irritava il valentuomo che
+l'aveva proposta, forse più degli avversarii aperti, i quali volevano
+che la lingua si pigliasse dove tornava più comodo. La questione della
+lingua non è punto nuova in Italia; essa è nata, si può dire, con la
+nostra letteratura. Merito principale del Manzoni fu d'avere
+ricominciato a trattarla _nazionalmente_, con quella stessa serietà,
+con la quale l'aveano posta nel Trecento e nel Cinquecento il primo
+poeta e il primo prosatore d'Italia, Dante e il Machiavelli. Il merito
+dovea parere tanto maggiore nell'anno 1824, quando il Manzoni
+s'accinse la prima volta di proposito allo studio della lingua
+italiana, poichè Vincenzo Monti con la _Proposta_ e gli Accademici
+della Crusca coi loro illustri e minuti battibecchi facevano anzi
+nuova mostra infelice, con meschini dispetti provinciali, dell'antica
+e funesta discordia italiana. Il Manzoni poi, lasciando stare le
+questioni minori, prese, come suol dirsi, il toro per le corna, si
+domandò se lingua c'era, dov'essa era migliore, e quando la fiorentina
+si riconoscesse migliore, richiese che quella sola si studiasse e
+adottasse per farne la lingua di tutti gl'Italiani. Il ragionamento
+pareva molto ovvio e semplice; il Manzoni aveva rinnovato il miracolo
+dell'uovo di Colombo. Ma quando tutti ebbero capito quello che prima
+non capivano, pur volendo mostrare di saperne di più, invece di
+convenire che egli avea ragionato bene, si voltarono contro di lui
+come contro un sofista che, invece d'allargare la questione, l'avea
+ristretta troppo. Ma egli aveva ragionato anche questa volta da
+unitario. Egli ammirava forse nella storia più Firenze che Roma, e si
+sarebbe contentato che la sede del Regno d'Italia rimanesse in Firenze
+anzi che trasferirsi a Roma, la quale in ogni modo desiderava di gran
+cuore ridonata all'Italia libera dal dominio temporale de' Papi. I
+Fiorentini doveano parere al Manzoni gli Ateniesi d'Italia, la lingua
+fiorentina la nostra lingua attica. Ma, perch'egli potesse avere
+pienamente ragione, era prima necessario ascoltarlo; ora l'Italia non
+convenne a Firenze, per avvivarne l'antica floridezza, per mettervi
+dentro tutto il suo sapere, tutta la sua civiltà e per farne veramente
+la prima città d'Italia, com'era un tempo Atene per la Grecia;
+l'Italia vi si attendò per cinque anni, non vi pose stabile radice e,
+migrando nel 1870 ad altra riva, la lasciò più povera e più negletta
+di prima. La teoria manzoniana quindi ci pare ora più che mai
+eccessiva, poichè in Firenze non s'accentra più, com'era sperato dal
+Manzoni e dall'Azeglio, il fiore della civiltà, il nerbo della vita
+italiana; ed una lingua per ottenere il consenso universale d'una
+nazione ha bisogno di derivar la sua forza da una vita locale più
+gagliarda delle altre. Questa vita privilegiata potrebbe esistere, ma
+non può dirsi, pur troppo, che esista ora in Firenze; quindi la
+necessità di ammettere la ragionevolezza di que' temperamenti che il
+Fauriel proponeva già al Manzoni fino dal loro primi colloquii intorno
+alla lingua italiana. "Il Fauriel (scriveva il Sainte-Beuve), udendo
+le ingegnose ragioni del Manzoni, non ardiva contradirle in tutto, ma
+nondimeno aveva qualche cosa da ridire. L'Italia ebbe pure in tutti i
+tempi i suoi grandi scrittori; perchè dunque non potrà averne anche
+oggi? È poi un male così grande ed irrimediabile, alla fin fine,
+d'esser costretto a scegliere, ed anche, in un certo senso, a comporsi
+la lingua, a tenerla sollevata dalle trivialità, a cercare
+d'indirizzarla verso un tipo superiore, che s'appoggia direttamente,
+ma in modo larghissimo, all'esempio degli antichi maestri? È vero che,
+superate le difficoltà, ci vuole poi l'ingegno per far bene. Ma il
+Fauriel mostrava che qui il campo era assai vasto e glorioso. E
+ardiva, per certo, rimandare all'amico un rimprovero che ne avea
+ricevuto sovente; e incitarlo a non voler prendere per regola del suo
+lavoro un ideale di perfezione, a cui non è dato giungere interamente,
+neppure a coloro che ne hanno in sè il sentimento. E rifacevagli
+quella guerra che spesso il Manzoni compiacevasi fare a lui, per
+troppa incontentabilità. Il Fauriel era infatti incontentabile in ciò
+che componeva, ma sulle cose; il Manzoni sullo stile." Noi possiamo
+ora trovar ragionevoli i temperamenti del Fauriel, ma dobbiamo essere
+persuasi ch'essi non convincevano il Manzoni, il quale mirava ad ogni
+specie di perfezione, e riconosceva come un elemento di perfezione
+l'unità. Bisognava in Italia scrivere popolarmente per essere intesi
+da tutti, bisognava parlare una sola lingua, avere una sola fede
+religiosa, una sola fede politica; senza di ciò non vi è armonia e
+vera grandezza italiana. Il centro dell'unità del linguaggio doveva
+esser Firenze, quello dell'unità della fede Dio, come lo intende e lo
+spiega la Chiesa cattolica. Voleva pure unità di stirpe nel popolo
+italiano, e però nel suo celebre _Discorso sopra la Storia de'
+Longobardi_ che ebbe il merito di promuovere in Italia una nuova serie
+d'indagini storiche molto importanti,[3] escludeva i Longobardi
+conquistatori da quel popolo italiano che aveano vinto ed oppresso e
+derubato, ma in nessun modo, potuto assimilarsi. Voleva bontà ed unità
+di leggi, liberate dal capriccio; quindi la critica legislativa della
+sua storia della _Colonna Infame_, ove, col pretesto di biasimar le
+antiche leggi, colpisce nella stessa condanna le nuove sommamente
+arbitrarie dell'Austria. Anche le idee avevano il loro principio, il
+loro centro d'unità; nel _Dialogo sull'Invenzione_ egli sostiene la
+dottrina rosminiana delle idee innate, e le fa, per conseguenza, anche
+se non lo dice, risalire a Dio. Per lo stesso sentimento d'armonia
+universale, il Manzoni sente l'alto dominio della poesia, che
+abbraccia in sè l'universalità delle cose sentite e pensate, e la
+superiorità della poesia alla storia. "È una parte (egli esclama nel
+suo _Discorso sul Romanzo storico_) della miseria dell'uomo il non
+poter conoscere se non qualcosa di ciò ch'è stato, anche nel suo
+piccolo mondo; ed è una parte della sua nobiltà e della sua forza il
+poter congetturare al di là di quello che può sapere." La realtà per
+lui era la base, l'ideale, la corona di ogni edificio poetico; perciò
+il suo edificio piantato sopra la terra poteva facilmente salire fino
+al cielo. Per questi supremi diritti concessi alla poesia, il Manzoni,
+sebbene confessi che ad ogni uomo d'ingegno giova il consenso altrui
+per assicurarsi delle proprie forze, sentendo sè stesso tanto
+superiore al volgo da poter talvolta osare di andar contro le opinioni
+volgari, lasciò pure scritto: "La maggior parte de' poeti, le cui
+opere sopravvissero a loro, ebbero qualche pregiudizio da vincere, e
+non divennero immortali se non con l'affrontare il loro secolo in
+qualche cosa." Ma non frantendiamo: il Manzoni, per quanto grande
+rivoluzionario egli fosse in letteratura, non ha già voluto dire ai
+giovani che, per riuscire originali, essi hanno ad urtare i sentimenti
+più squisiti e più delicati del loro tempo; lo strano ed il grottesco
+non vogliono già dire l'originale; il Manzoni è sempre ragionevole
+anche quando egli è maggiormente poeta, ossia quando il suo ingegno si
+alza di più; egli ha definito una volta la poesia _l'esaltazione del
+buon senso_, e basta questa definizione per farci intendere quello
+ch'egli crede si possa dire o non dire in poesia. Il reale e l'ideale
+devono essere fusi insieme; l'ideale deve alzare il reale, non
+abbassarlo, non abbassarsi ad esso; l'uno fuori dell'altro non istà
+nella poesia; e con uno solo di questi elementi non c'è vera poesia.
+Il Manzoni, in questo come in altri casi, vuole tutto o niente. Egli,
+così destro e fine nel cogliere i particolari accidenti delle cose, li
+nota soltanto per le loro attinenze con quell'armonia generale che,
+nell'età nostra, nessuno ha sentita più del Goethe. E quantunque assai
+lontano il Nostro dal possedere quelle profonde conoscenze nelle
+scienze fisiche e naturali, che il Tedesco aveva acquistate, è
+mirabile la loro concordia nell'alto concetto dell'unità ideale della
+scienza, o, se vogliam meglio, delle scienze. "Questo esser costretti
+(scriveva il Manzoni) a spezzar lo scibile in tante questioni, questo
+vedere come tante verità nella verità ch'è una, e in tutte vedere la
+mancanza e insieme la possibilità, anzi la necessità d'un compimento,
+questo spingerci che fa ognuna di queste verità verso dell'altre,
+questo ignorare che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce
+dalla scoperta, com'è l'effetto naturale della nostra limitazione, è
+anche il mezzo, per cui arriviamo a riconoscere quell'unità che non
+possiamo abbracciare." Io mi sono forse troppo dilungato a parlare
+d'un Manzoni diverso da quello che gli stranieri si figurano. Ma tante
+volte mi è accaduto di sorprendere sulle labbra di gentili forestiere
+un sorriso ironico perchè richiesto d'indicar loro uno scrittore
+italiano da leggersi, io raccomandavo a tutte ostinatamente il
+Manzoni, tante volte mi sentii rispondere: sono pur noiosi que' suoi
+_Promessi Sposi_ ch'io ho voluto dimostrare dapprima: che il Manzoni
+sarebbe per noi un grande uomo anche senza i _Promessi Sposi_; ed ora
+mi proverò a dichiarare le ragioni, per le quali i _Promessi Sposi_
+non possono parer noiosi a noi, e, se non mi lusingo troppo da me
+stesso, non dovranno parer più noiosi ai forestieri, pur che
+s'avvezzino a leggerli a quel modo con cui siam soliti a leggerli in
+Italia da un mezzo secolo e specialmente da alcuni anni in qua, la
+guida costante di un _rationabile obsequium_.
+
+ [1] Nell'anno 1832 (il Camerini afferma nel 1831) troviamo l'Azeglio
+ stabilito in propria casa con la figlia primogenita di Alessandro
+ Manzoni, la Giulia, che ebbe per padrino il Fauriel, divenuta sua
+ moglie, intento a dipinger quadri e a limare il _Fieramosca_. "Le
+ lettere (egli scrive ne' _Miei Ricordi_) erano rappresentate in
+ Milano da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Torti, Pompeo Litta,
+ ec. Vivevano fresche memorie dell'epoca del Monti, Parini,
+ Foscolo, Porta, Pellico, di Verri, di Beccaria; e per quanto gli
+ eruditi od i letterati viventi menassero quella vita da sè,
+ trincerata in casa ed un po' selvaggia, di chi non ama d'esser
+ seccato, pure a volerli, e con un po' di saper fare, c'erano, e si
+ poteano vedere, Io mi trovavo portato in mezzo a loro come genero
+ di Alessandro Manzoni; conoscevo tutti, ma mi ero specialmente
+ dimesticato con Tommaso Grossi, col quale ebbi stretta ed
+ inalterata amicizia sino alla sua pur troppo precoce morte. A lui
+ ed a Manzoni specialmente, desideravo di mostrare il mio scritto e
+ chiedere consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non più
+ pittorica, ma letteraria. Pure bisognava risolversi, e mi risolsi;
+ svelai il mio segreto, implorando pazienza, consiglio e _non
+ indulgenza_. Volevo la verità vera. Fischiata per fischiata,
+ meglio quella d'un paio d'amici che quella del pubblico. Ambidue
+ credo che si aspettavano peggio di quello che trovarono, a vedere
+ il viso approvativo, ma un po' stupito, che mi fecero, quando
+ lessi loro il mio romanzo. Diceva sorridendo Manzoni: "Strano
+ mestiere il nostro di letterato; lo fa chi vuole dall'oggi al
+ domani! Ecco qui Massimo: gli salta il grillo di scrivere un
+ romanzo, ed eccolo lì che non se la sbriga poi tanto male." Pare
+ che il Manzoni abbia detto invece: "Eccolo lì che ci riesce alla
+ prima."--Lo stupore del Manzoni e del Grossi, del resto, aveva il
+ suo fondamento, se è vero, come pare verissimo, quello che il
+ signor Gaspare Barbèra disse aver inteso dalle stesso D'Azeglio:
+ "Quando io scrissi (avrebbe detto l'Azeglio) la prima volta per
+ illustrare la _Sacra di San Michele_ (che fu stampata nel 1829),
+ mi posi al lavoro dopo aver fatto raccolta di modi italiani, i
+ quali mi pareva che dovessero fare un grande effetto sui lettori,
+ e ne riempii più che potei il mio scritto. Andato in quei giorni a
+ Milano, offrii a Manzoni una copia della _Sacra_, e lo pregai di
+ notarmi ciò che gli fosse parso errore o difetto nello stile.
+ Assunse di buon grado l'incarico; e dopo alquanti giorni essendomi
+ fatto rivedere, il Manzoni mi fece per l'appunto notare quei passi
+ che a me parevano i più belli e studiati, richiamandomi alla
+ maggiore semplicità del dire. E coteste note accompagnate dalle
+ sue osservazioni verbali mi aprirono un nuovo orizzonte nell'arte
+ della scrivere e del dipingere."--Il Camerini lasciò pure scritto
+ che il Grossi ed il Manzoni aiutarono l'Azeglio a correggere le
+ bozze di stampa del _Fieramosca_. Quando poi si pubblicò il
+ _Niccolò de' Lapi_, l'opinione che premeva di più all'Azeglio,
+ ch'egli temeva di più, era quella del Manzoni, ond'egli, nel
+ dicembre dell'anno 1840, scriveva alla sua seconda moglie, Luisa
+ Blondel (la prima moglie, la figlia del Manzoni, di cui è figlia
+ la vivente egregia marchesa Alessandrina Ricci, gli era morta dopo
+ quattro anni di matrimonio): "Se puoi sapere che cosa dice Manzoni
+ del mio lavoro, scrivimene qualche cosa; chè, confesso, desidero
+ di uscir d'incertezza. Già sai che da lui mi basta sentire un:
+ _Tanto può passare_." Col suo matrimonio con la Blondel l'Azeglio
+ era diventato una seconda volta parente del Manzoni; tuttavia non
+ può dirsi che i loro caratteri, le loro idee, i loro sentimenti si
+ convenissero. La marchesa Alessandrina Ricci, figlia dell'Azeglio,
+ nipotina del Manzoni, mi rappresenta in questo modo espressivo il
+ contrasto morale che impediva ai due grandi di avere fra loro più
+ intime relazioni: "Erano (ella scrive) di troppo diversa natura,
+ dissentivano troppo in alcuni punti religiosi e politici. Mio
+ nonno, fosse carattere o maggior filosofia, vedeva, per esempio,
+ tutto _color di rosa_, prendeva le cose come venivano, sapeva
+ insomma passar sopra facilmente a quelle che più lo contrariavano;
+ ciò che, unito alla sua robusta costituzione, gli permise di
+ campare fino ad ottantotto anni. Mio padre, invece, non prendeva,
+ pur troppo, le cose come venivano; e di lui si può veramente dire
+ ciò che io rimpiango continuamente, _que la lame avait usé le
+ fourreau_."--I dissensi politici fra l'Azeglio ed il Balbo da una
+ parte e il Manzoni dall'altra si rivelarono specialmente nell'anno
+ 1848, nel quale il Manzoni, nella terza giornata, dopo aver quasi
+ rischiato il capo, firmando l'indirizzo dei Milanesi a Carlo
+ Alberto, invocato in soccorso dei Lombardi, appena Carlo Alberto
+ fu entrato in Lombardia, vide in lui più tosto un usurpatore che
+ un liberatore; e si associò pertanto alla parte repubblicana che
+ voleva una Lombardia indipendente. Tuttavia, i due grandi
+ trattavano ad un modo le questioni di civile decoro. Un giorno il
+ conte Andrea Cittadella, insigne e coltissimo gentiluomo di
+ Padova, ciambellano dell'Imperatore d'Austria, si presentò al
+ Manzoni per offrirgli col miglior garbo possibile una decorazione
+ austriaca. Il Manzoni rifiutò non solo con fermezza, ma persino
+ con una certa durezza, anzi non permise altrimenti che si
+ continuasse un tale discorso. La Blondel aveva annunciato il caso
+ all'Azeglio, e questi rispondeva: "La condotta di Manzoni porterà
+ un ribasso almeno del 25% alla partita croci; e lo vado dicendo a
+ tutti. Un giovane assai caldo mi parlava di questo fatto in modo
+ che avrei avuto una terribile tentazione di dire: anch'io nel mio
+ piccolo, eccetera; ma son uscito vittorioso dal conflitto, e spero
+ che il mio avvocato difensore potrà giovarsi di questo fatto
+ nell'assise della valle di Giosafat." Questi uomini dunque, che
+ forse non si amavano molto, erano invincibilmente legati l'uno
+ all'altro da un mutuo rispetto, fondato sopra la stima leale delle
+ loro reciproche eccellenti qualità morali. È noto poi come siano
+ state le premure dell'Azeglio governatore a Milano che fecero
+ ottenere al Manzoni, presidente dell'Istituto Lombardo, quella
+ pensione di dodicimila lire annue, con le quali il grand'uomo potè
+ passar meno angustiati gii ultimi anni della sua vita.
+
+ [2] La questione della lingua (mi scrive il Rizzi) fu, come tutti
+ sanno, una delle passioni della sua vita. Ne parlava quanto più
+ poteva, e con tutti; e si può dire che, dopo l'unità politica, era
+ la cosa che gli stava più a cuore di tutte. Negli ultimi giorni
+ della sua vita, le idee gli si erano confuse, ed egli tratto
+ tratto diceva cose che non avevano senso, o, per lo meno, legame;
+ ma, se si tirava il discorso sulla questione della lingua, parlava
+ ancor sempre con quella maravigliosa lucidità, che fu uno de' suoi
+ pregi più notevoli in tale questione; lui, così mite, così pieno
+ di riguardi con tutti, diventava insofferente, s'irritava e
+ qualche volta anche si sfogava. E non era già la contradizione che
+ gli désse noia; era il modo con cui gli avversarii ponevano la
+ questione, era il vedere che le sue ragioni non erano, anche dai
+ migliori, combattute con altre ragioni, o negate così
+ all'ingrosso, o trascurate, come se non meritassero nemmeno
+ attenzione. E anche in questa, come nelle altre questioni, egli
+ non era uomo da accontentarsi di un'adesione parziale. O tutto, o
+ niente; la sua logica non gli permetteva di fermarsi e di
+ acquetarsi in un punto intermedio."
+
+ [3] Sopra l'importanza vera del _Discorso storico_ del Manzoni
+ intorno alla storia dei Longobardi abbiamo l'opinione stessa
+ dell'Autore, quale egli dovette esprimerla al Fauriel ed al
+ Cousin. Parlando di quel Discorso, il Sainte-Beuve diceva: "Vorrei
+ quasi paragonarlo ad alcuna di quelle argutissime lettere critiche
+ di Agostino Thierry sulla nostra storia di Francia. Senza aver la
+ pretesa di schiarire quella del Settentrione d'Italia nel IX
+ secolo, questo Discorso produce l'effetto di rendere _visibile
+ l'oscurità_, dimostrando come quella che pareva esser luce, non
+ era. Quel che impazientava il Manzoni sovra ogni cosa e lo
+ impazientava al pari del suo _confratello_ Thierry (ch'egli
+ chiamava con questo nome), erano le formole vaghe, volgari,
+ vigliacche, con le quali gli storici moderni avevano nascoste e
+ quasi soffocate le questioni che essi non intendevano. Egli era
+ solito epilogare, scherzando, il senso del suo _Discorso_ storico
+ in questi termini a un dipresso:--Ho fatto sapere ad essi che non
+ sapevano nulla; ho detto loro che non avevo nulla da dire; dopo di
+ che li saluto, pregandoli di far lunghi studii, affine di
+ sapercene dir qualche cosa. E mi pare che anche questo si chiami
+ aver fatto un passo."--Sopra il valore del Manzoni come storico ci
+ promette un saggio critico importante l'illustre storico lombardo
+ Cesare Cantù.
+
+
+
+
+XVII.
+
+Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_. Il _Cinque Maggio_.
+
+
+Ho promesso di discorrere finalmente de' _Promessi Sposi_; ma, cosa
+che parrà alquanto singolare, questi non s'intendono bene se prima non
+rileggiamo insieme le strofe del _Marzo 1821_ ed il _Cinque Maggio_.
+Ho detto rileggiamo, ma io temo pur troppo che le prime non solo alla
+maggior parte de' lettori stranieri, ma ad un gran numero di lettori
+italiani non siano note affatto; e le doveva ignorare il Settembrini,
+quando, con improvvida leggerezza, lanciava al Manzoni l'accusa di
+essere stato il _poeta della reazione_. Le conosceva invece benissimo
+e le faceva gustare vivamente al pubblico affollato di Zurigo
+nell'anno 1856 l'illustre critico Francesco De Sanctis, conchiudendone
+la lettura concitata con queste belle parole: "Non è una
+_Marsigliese_, neppure una poesia del Berchet, potentissimo de' nostri
+poeti patriottici. Ne' versi di costui sentite una certa profondità di
+odio che spaventa, la tristezza dell'esigilo, l'impazienza del
+riscatto, ed un tale impeto e caldo di azione che talora vi par di
+sentire l'odore della polvere ed il fragore degli scoppi; qui è il suo
+genio. La poesia del Manzoni non è solo un inno di guerra
+agl'Italiani, ma un richiamo a tutte le nazioni civili; la parola del
+poeta è indirizzata agl'Italiani ed ai Tedeschi insieme. In tanta
+concitazione di animi non gli esce una sola parola di odio, di
+vendetta, di bassa passione; lontano parimente da ogni iattanza, non
+vi è il fremito e la spuma della collera, ma la quieta temperanza di
+un'anima virile." Ma questa bellissima tra le liriche manzoniane fu il
+meno fortunato de' suoi componimenti; nato nel marzo del 1821, alto
+scoppiar della rivoluzione torinese, quando s'attendeva da un giorno
+all'altro che l'esercito liberatore piemontese varcasse il Ticino,
+compresso dalle armi del Bubna e del Latour ogni moto rivoluzionario
+in Piemonte, rimase nascosto fino al giugno dell'anno 1848, quando la
+rivoluzione lombarda non solo era già scoppiata, ma ferveva calda e
+vivissima la pugna fra gl'Italiani e gli Austriaci. Prostrata
+nuovamente ogni speranza italiana, tornò a nascondersi in Lombardia
+fino all'anno 1859, e solo fece capolino nella _Rivista Contemporanea_
+dell'anno 1856, dopo che il De Sanctis l'ebbe recitata a Zurigo. Nel
+1859 si ristampò, ma oramai come una poesia già vecchia, divenuta
+rara, non già come una lirica viva, eloquente, e piena di affetti
+vigorosamente italiani. Così essa tornò a dimenticarsi, e non si trova
+ancora, ch'io sappia, in alcuna nelle nostre antologie poetiche.
+
+[1] E pure mancò poco che per essa il Manzoni non rischiasse il capo,
+quando si pensi che per assai meno si empirono di generosi patriotti
+italiani le carceri di Gradisca e dello Spielberg. È noto come il
+Confalonieri, quando in attesa de' Piemontesi si ponevano già dai
+congiurati lombardi del 1821 le prime basi di un Governo provvisorio,
+abbia pregato l'amico suo Manzoni di adoprare i suoi buoni amici
+presso il canonico Sozzi di Bergamo, affinchè questi si disponesse a
+prendervi parte; il Sozzi fu abbastanza avveduto per rispondere:
+"Vengano prima e allora ci troveranno tutti pronti." Nel processo, il
+Confalonieri ebbe il torto di parlar troppo e nominò pure, quasi a
+propria scusa, il Sozzi fra i membri designati al futuro Governo
+provvisorio; un commissario di Polizia si recò prontamente presso il
+canonico; ma questi, evitando a studio di nominare il Manzoni, si
+strinse soltanto nelle spalle, dichiarando semplicemente che al
+Confalonieri egli non avea parlato mai e che non era mai nè pure
+passata fra loro alcuna lettera; il che era vero; così il Manzoni per
+quella volta fu salvo, ma il pericolo corso fu assai grande e gli
+dovette porre nell'animo un vivo sgomento. Il Confalonieri, che aveva
+il difetto di parlar troppo, sapeva a memoria le tremende strofe
+manzoniane per la rivoluzione piemontese del marzo e, se avesse
+parlato, il Manzoni era perduto. Quindi il Manzoni si ritrasse, in
+que' giorni pieni di sospetti e di denuncie, da Milano a Brusuglio,
+ove per tutto il tempo che durarono i processi politici, non cessò di
+temere. Non mai la poesia politica italiana aveva spiccato il suo volo
+così alto. Vi è una grande serenità e tranquillità in tutto l'Inno; ma
+quella pace sarebbe stata tanto più minacciosa ai tedeschi dominatori,
+se allora essi avessero potuto prenderne notizia. Col dedicarla poi
+nell'anno 1848 a Teodoro Koerner, il Manzoni che, come s'è detto, avea
+avuto la fortuna d'essere stato compreso e consacrato dal Goethe[2]
+volle fare intendere alla Germania che egli sapeva distinguere il
+popolo tedesco da' suoi Governi tirannici; ben disse dunque il Carcano
+che quella dedicatoria era omaggio insieme e rimprovero alla nobile
+nazione che ci calpestava. Il ritrarsi del Manzoni a Brusuglio, se fu
+consiglio di prudenza domestica, non fu già una viltà civile. Egli non
+faceva all'Austria alcuna concessione. Egli non le abbandonava nulla.
+Egli avea cessato di sperare nell'opera immediata della rivoluzione,
+quindi ritirava il suo Inno per riserbarlo a tempi migliori. Ma
+intanto continuava a protestare, e dolersi del presente, a custodire
+tutte le sue speranze patriottiche dell'avvenire. La rivoluzione
+piemontese era fallita; di là dunque per il momento non c'era da
+attendere altro. Ma nessuno ebbe una fede più viva del Manzoni
+nell'opera del tempo. Ed egli continuò a scrivere anche ne' giorni più
+desolati come un uomo che spera. Sentì e si persuase che egli non era
+fatto per cospirare, che la parte anche piccolissima da lui,
+quantunque inettissimo, presa alla congiura del Confalonieri non era
+adatta al suo temperamento; ma sentì che come scrittore, col permesso
+della Censura, la quale non avrebbe capito ogni cosa e approvato molte
+cose che non capiva, egli avrebbe ancora potuto fare un gran bene.
+Egli mostravasi ossequente alla censura; ne accettava tutti i tagli,
+bene persuaso che ciò che sarebbe rimasto sarebbe bastato a far
+penetrare il suo pensiero. Così sappiamo ora che la Censura austriaca
+fece parecchi tagli nell'_Adelchi_. Il Manzoni, specialmente quando
+egli scriveva il _Discorso storico_, ne' Longobardi raffigurava non
+già i Lombardi, ma la stirpe germanica, i Tedeschi, gli Austriaci. Il
+Giannone avea scritto che la signoria de' Longobardi doveva ormai
+risguardarsi come una signoria nazionale, perchè dominante in Italia
+da oltre due secoli; il Manzoni, in quegli anni, ne' quali la Grecia
+si agitava per la sua guerra d'indipendenza, demandava semplicemente
+se non fossero pure stranieri i Turchi in Grecia, benchè vi
+dominassero da tre secoli. La Censura soppresse quel brano. Quattro
+altri bei versi, ne' quali il giovine Adelchi, supplicando il padre a
+far la pace con papa Adriano, parlava dell'attitudine degli oppressi
+Latini, ossia degli oppressi Italiani:
+
+ Di questa plebe che divisa in branchi,
+ Numerata col brando, al suol ricurva,
+ Ancor dopo tre secoli, siccome
+ Il primo dì, tace, ricorda o spera,
+
+furono pure sacrificati. Così, nel Coro dell'_Adelchi_, scritto dopo
+che fallì la rivoluzione piemontese del 1821, tra gli altri versi
+vennero soppressi questi, ove l'Autore si rivolgeva agl'Italiani:
+
+ Stringetevi insieme l'oppresso all'oppresso,
+ Di vostre speranze parlate sommesso.
+
+Ma il censore che si credeva furbo, lasciò passare nello stesso Coro
+questi altri versi, ove il volgo latino vedendo arrivare i Franchi
+guerrieri (si legga Buonaparte coi Francesi),
+
+ rapito d'ignoto contento,
+ Con l'agile speme precorre l'evento,
+ E sogna la fine del duro servir.
+
+I Franchi, ossia i Francesi, arrivano contro i Longobardi, ossia
+contro i Tedeschi di Lombardia, contro gli Austriaci; ma, invece di
+liberare, portano in Italia una nuova tirannide, la tirannide
+napoleonica; e il censore si contenta che l'ultima strofa del Coro
+manzoniano dica così:
+
+ Il forte si mesce col vinto nemico,
+ Col novo signore rimane l'antico;
+ L'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
+ Dividono i servi, dividon gli armenti,
+ Si posano insieme su i campi cruenti
+ D'un volgo disperso che nome non ha.
+
+Era un canto di dolore, che dovea seguire naturalmente a quello tutto
+fiducioso che, nel marzo 1821, il Manzoni stesso avea composto, quando
+i congiurati lombardi aspettavano con ansia le novelle che l'esercito
+rivoluzionario piemontese avea passato il Ticino. Ma il censore non
+capì intanto che era l'Austria _la rea progenie_,
+
+ Cui fu prodezza il numero,
+ Cui fu ragion l'offesa,
+ E dritto il sangue, e gloria
+ Il non aver pietà,
+
+e che con quelle parole il Manzoni vendicava finalmente nel 1822 i
+martiri piemontesi e lombardi della libertà italiana. Dopo il 1821, il
+Manzoni fece della Censura austriaca la propria alleata, per divulgare
+i suoi pensieri patriottici; prima di quel tempo, aveva, invece,
+anch'esso, se bene inutilmente, cospirato un poco. Ne' _Cento Giorni_,
+quando si temeva in Italia una nuova ristorazione della tirannide
+napoleonica, il Manzoni aveva, fra il 23 aprile e il 12 maggio 1814,
+composta una Canzone che si conserva inedita a Milano, diretta contro
+la signoria francese in Italia. Ne reco qui, per saggio, la prima
+strofa, la quale mi pare abbastanza significante pel suo particolare
+sapore manzoniano:
+
+ Fin che il ver fu delitto, e la menzogna
+ Corse gridando, minacciosa il ciglio,
+ Io son sola che parlo, io sono il vero,
+ Tacque il mio verso e non mi fu vergogna.
+ Non fu vergogna, anzi gentil consiglio;
+ Che non è sola lode esser sincero,
+ Nè rischio è bello senza nobil fine.
+ Or che il superbo morso
+ Ad onesta parola è tolto alfine,
+ Ogni compresso affetto al labro è corso;
+ Or si udrà ciò che sotto il giogo antico
+ Sommesso appena esser potea discorso
+ Al cauto orecchio di provato amico.
+
+Dopo il 1822, il Manzoni giudicò cosa più prudente e più pratica il
+confidarsi tutto all'ignoranza de' suoi censori. Quando il 5 maggio
+1821 morì Napoleone, il nostro Poeta si trovava a Brusuglio. Parve a
+sua madre che quella morte sarebbe stata degno soggetto di un suo
+canto. Il Manzoni si raccolse brevemente in sè stesso, e bastarono
+sole ventiquattro ore ad ispirargli una delle più belle liriche del
+nostro secolo, nella quale il soggetto epico trae pure calore lirico
+dalle impressioni stesse che il poeta aveva ricevute nella sua
+gioventù alla vista di Napoleone. Lo Stoppani ci ha fatto noto che il
+verso del _Cinque Maggio_, ove si rappresenta il modo terribile, con
+cui il primo Napoleone poteva talora guardare:
+
+ Chinati i rai fulminei,
+
+risale ad una impressione ricevuta dal Manzoni giovinetto al _Teatro
+della Scala_. Dopo la battaglia di Marengo il Buonaparte era venuto a
+Milano più da padrone che da liberatore: entrò una sera in teatro, e
+scorse in un palco la contessa Cicognara, nemica implacabile che non
+gli perdonava l'ignobile mercato di Venezia. Incominciò a puntare gli
+occhi sopra di lei, quasi per fulminarla, e per tutta la sera non si
+rimosse. "Che occhi! (diceva il Manzoni, il quale stava nel palco
+della Contessa), che occhi aveva quell'uomo!" e richiesto se potesse
+esser vero che quegli occhi gli avessero suggerito il noto verso,
+rispose: "Proprio così, proprio così." Il Buonaparte gli aveva
+lasciato certamente per questo ricordo e per altri consimili una
+forte, viva e profonda impressione. Al poeta Longfellow, che, in una
+sua visita al Manzoni, avvertiva la Impossibilità, nella quale egli si
+era trovato di render convenientemente in inglese tutte le bellezze di
+quell'Inno straordinario, il Manzoni con la sua solita originalità ed
+arguzia, pur facendosi tutto rosso in viso, rispondeva: "Dio buono!
+Era il morto che portava il vivo!" Il Manzoni era, del resto,
+sinceramente persuaso che si fosse un poco esagerato il merito del
+proprio componimento, a cui fu senza dubbio non piccola gloria e pari
+fortuna l'essere stato proibito dalla Polizia austriaca, tradotto in
+tedesco dal Goethe, imitato in francese dal Lamartine.[3] L'Austria
+aveva tosto riconosciuto nel _Cinque Maggio_ del Manzoni un omaggio
+troppo splendido al suo temuto nemico, che pareva come evocato dal suo
+sepolcro, in quelle strofe potenti. Non ne permise la stampa; ma il
+Manzoni ebbe l'accorgimento di presentarne alla Censura due esemplari:
+un esemplare il censore tenne gelosamente presso di sè; dell'altro
+esemplare non prese alcuna cura; ed il caso volle che andasse smarrito
+negli stessi ufficii di Polizia, o sia che qualche impiegato lo
+trafugasse e trafugato lo divulgasse; onde il Manzoni poteva poi dire
+con la sua consueta maliziosa bonarietà, ch'egli il _Cinque Maggio_
+non l'aveva proprio stampato mai, non avendone mai avuto il tempo,
+poichè quella Polizia che ne avea proibita la stampa, si era essa data
+briga di farlo divulgare, tanto che usci la versione tedesca del
+Goethe prima che ne fosse conosciuta alcuna edizione italiana. Ogni
+grande scrittore ha nella sua vita il suo momento epico; il Manzoni
+lodato dal Goethe che canta Napoleone, dovette sentire tutta la
+potenza del suo genio poetico, e ch'egli, in quel punto, dominava
+veramente le altezze:
+
+ Lui sfolgorante in soglio
+ Vide il mio genio e tacque.
+
+L'_io_ Manzoniano qui appare potente come in quei _forse_ già da me
+notato, forse più ambizioso di qualsiasi più audace affermazione:
+
+ E scioglie all'urna un cantico
+ Che forse non morrà.
+
+Il _Cinque Maggio_ è il degno epilogo poetico di una grande epopea
+storica, tanto più grande e più eloquente in bocca d'un poeta che
+poteva, con fiero e legittimo orgoglio, quasi unico tra i poeti
+italiani e francesi del suo tempo, dirsi innanzi alla memoria di
+Napoleone
+
+ Vergin di servo encomio,
+ E di codardo oltraggio,
+
+quantunque la notizia che abbiamo ora di una Canzone antinapoleonica,
+non codarda certamente e non oltraggiosa, ma pure scritta dal Manzoni,
+quando il colosso napoleonico non lo poteva più ferire, scemi una
+parte dell'efficacia potente che avevano que' due mirabili versi.[4]
+
+ [1] Mi giova qui pertanto rimetterla sotto gli occhi de' lettori
+ nella sua integrità:
+
+ MARZO 1821
+ --
+ ALL'ILLUSTRE MEMORIA
+ DI TEODORO KOERNER
+ POETA E SOLDATO
+ DELLA INDIPENDENZA GERMANICA,
+ MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA
+ IL GIORNO XVIII D'OTTOBRE MDCCCXIII
+ NOME CARO A TUTTI I POPOLI
+ CHE COMBATTONO PER DIFENDERE O PER RICONQUISTARE
+ UNA PATRIA
+ ---------
+ ODE
+
+ Soffermati sull'arida sponda,
+ Volti i guardi al varcato Ticino,
+ Tulti assorti nel novo destino,
+ Certi in cor dell'antica virtù,
+ Han giurato: non fia che quest'onda
+ Scorra più tra due rive straniere;
+ Non fia loco, ove sorgan barriere
+ Tra l'Italia e l'Italia, mai più!
+ L'han giurato; altri forti a quel giuro
+ Rispondean da fraterne contrade,
+ Affilando nell'ombra le spade
+ Che or levate scintillano al Sol.
+ Già le destre hanno strette le destre;
+ Già le sacre parole son porte:
+ O compagni sul letto di morte,
+ O fratelli su libero suol!
+ Chi potrà della gemina Dora,
+ Della Bormida al Tanaro sposa,
+ Del Ticino e dell'Orba selvosa
+ Scerner l'onde confuse nel Po;
+ Chi stornargli del rapido Mella,
+ E dell'Oglio le miste correnti,
+ Chi ritogliergli i mille torrenti
+ Che la foce dell'Adda versò;
+ Quello ancora una gente risorta
+ Potrà scindere in volghi spregiati,
+ E a ritroso degli anni e dei fati
+ Risospingerla ai prischi dolor:
+ Una gente che libera tutta,
+ O fia serva tra l'Alpe ed il mare,
+ Una d'arme, di lingua, d'altare,
+ Di memorie, di sangue e di cor.
+ Con quel volto sfidato e dimesso,
+ Con quel guardo atterrato ed incerto,
+ Con che stassi un mendìco sofferto
+ Per mercede nel suolo stranier,
+ Star doveva in sua terra il Lombardo;
+ L'altrui voglia era legge per lui;
+ Il suo fato un segreto d'altrui;
+ La sua parte servire e tacer.
+ O stranieri, nel proprio retaggio
+ Torna Italia, e il suo suolo riprende;
+ O stranieri, strappate le tende
+ Da una terra che madre non v'è.
+ Non vedete che tutta si scote
+ Dal Cenisio alla balza di Scilla?
+ Non sentite che infida vacilla
+ Sotto il peso de' barbari piè?
+ O stranieri! sui vostri stendardi
+ Sta l'obbrobrio d'un giuro tradito:
+ Un giudizio da voi proferito
+ V'accompagna all'iniqua tenzon:
+ Voi che a stormo gridaste in quei giorni:
+ "Dio rigetta la forza straniera;
+ Ogni gente sia libera, e pêra
+ Della spada l'iniqua ragion."
+ Se la terra, ove oppressi gemeste,
+ Preme i corpi de' vostri oppressori,
+ Se la faccia d'estranei signori
+ Tanto amara vi parve in quei dì;
+ Chi v'ha detto, che sterile, eterno
+ Sarìa il lutto dell'itale genti?
+ Chi v'ha detto che ai nostri lamenti
+ Sarìa sordo quel Dio che v'udì?
+ Sì, quel Dio, che nell'onda vermiglia
+ Chiuse il rio che inseguiva Israele,
+ Quel che in pugno alla maschia Giaele
+ Pose il maglio ed il colpo guidò;
+ Quel che è Padre di tutte le genti,
+ Che non disse al Germano giammai:
+ "Va, raccogli ove arato non hai;
+ Spiega l'ugne, l'Italia ti do."
+ Cara Italia! dovunque il dolente
+ Grido uscì del tuo lungo servaggio,
+ Dove ancor dell'umano lignaggio
+ Ogni speme deserta non è;
+ Dove già libertade è fiorita,
+ Dove ancor col segreto matura,
+ Dove ha lagrime un'alta sventura,
+ Non c'è cor che non batta per te.
+ Quante volte sull'Alpi spiasti
+ L'apparir d'un amico stendardo!
+ Quante volte intendesti lo sguardo
+ Ne' deserti del duplice mar!
+ Ecco alfin dal tuo seno sboccati,
+ Stretti intorno a' tuoi santi colori,
+ Forti, armati de' propri dolori,
+ I tuoi figli son sorti a pugnar.
+ Oggi, o forti, sui volti baleni
+ Il furor delle menti segrete;
+ Per l'Italia si pugna, vincete!
+ Il suo fato sui brandi vi sta.
+ O risorta per voi la vedremo
+ Al convito de' popoli assisa,
+ O più serva, più vil, più derisa
+ Sotto l'orrida verga starà.
+ O giornate del nostro riscatto!
+ O dolente per sempre colui
+ Che da lunge, dal labbro d'altrui,
+ Come un uomo straniero le udrà!
+ Che a' suoi figli narrandolo un giorno
+ Dovrà dir, sospirando: "Io non v'era;"
+ Che la santa vittrice bandiera
+ Salutata in quel dì non avrà.
+
+ Notiamo, tuttavia, come ci sembri molto probabile che l'ultima strofa
+ sia stuta composta dal Manzoni tra il poetico furore delle Cinque
+ gloriose Giornate di Milano.
+
+ [2] Un opuscolo tedesco intitolato: _Interesse di Goethe per Manzoni_
+ fu tradotto per cura dell'Ugoni in italiano. Ma alle notizie
+ contenute in quell'opuscolo conviene premettere le poche parole
+ che si trovano negli _Annalen_ del Goethe, le quali non mi ricordo
+ che siansi finqui citate dai biografi del Manzoni, neppure del
+ Sauer. Raccogliendo dunque il Goethe nella memoria i casi
+ principali della sua vita, nell'anno 1820, scriveva: "Quanto alla
+ letteratura straniera, io m'occupai del _Conte di Carmagnola_.
+ L'amabilissimo autore Alessandro Manzoni, un poeta nato, per avere
+ infranta la legge di unità di luogo, fu da' suoi concittadini
+ accusato di romanticismo, sebbene de' vizii di questo non se ne
+ sia appigliato alcuno a lui. Egli s'attenne al procedimento
+ storico; la sua poesia prese un carattere interamente umano; e
+ sebbene egli indugi poco nelle metafore, i suoi voli lirici
+ divennero gloriosi come gli stessi critici malevoli furono
+ costretti a riconoscere. I nostri buoni giovani tedeschi
+ potrebbero vedere in lui un esempio per mantenersi naturalmente in
+ una semplice grandezza; ciò servirebbe forse a trattenerli da ogni
+ falso trascendentalismo." L'anno seguente, negli stessi _Annalen_,
+ il Goethe scriveva che dall'Italia aveva ricevuta l'_Ildegonda_
+ del Grossi, ove doveva ammirare molte cose, senza essersi tuttavia
+ potuto formare un concetto pieno e preciso del lavoro; e
+ soggiungeva: "Perciò tanto più gradito mi riesce il _Conte di
+ Carmagnola_, tragedia del Manzoni, un vero e schietto poeta, che
+ concepisce chiaramente, che va a fondo delle cose, e che sente
+ umanamente." L'articolo del Goethe nel giornale: _Ueber Kunst und
+ Alterthum_, si compendiava in queste parole: "Noi non abbiamo
+ trovato nel suo dramma un solo passo, ove avremmo desiderata una
+ parola di più o di meno. La semplicità, la forza e la chiarezza
+ sono nel suo stile fuse indissolubilmente, e, per questo riguardo,
+ non ci periteremo di definire come _classico_ il suo lavoro."
+
+ [3] Dopo aver letto il _Cinque Maggio_, il Lamartine ne aveva scritto
+ così al suo amico De Virieu: "J'ai été bien plus satisfait que je
+ ne m'y attendais de l'ode de Manzoni; je faisais peu de cas de sa
+ tragédie (_Il Conte di Carmagnola_); son ode est parfaite. Il n'y
+ manque rien de tous ce qui est pensée, style et sentiment; il n'y
+ manque qu'une plume plus riche et plus éclatante en poésie. Car,
+ remarque une chose, c'est qu'elle est tout aussi belle en prose et
+ peut-être plus; mais n'importe; je voudrais l'avoir faite."
+ Quest'ultima confessione, in bocca del Lamartine, vale quanto il
+ più splendido elogio.
+
+ [4] In un articolo intitolato: _Storia dei maneggi letterarii in
+ tempo del dominio di Buonaparte_, inserito, alla caduta del primo
+ Impero, nel secondo numero del giornale _Lo Spettatore_, leggiamo
+ che parecchi del così detto _partito filosofico_ che manteneva
+ idee repubblicane e però avverse a qualsiasi tirannide, finirono
+ con far la corte al primo Console e poi all'Imperatore. Il poeta
+ Lebrun riguardava come soverchia degnazione, come una discesa, il
+ sedersi del Buonaparte sul trono dei re:
+
+ Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre
+ Jusqu'au trône des rois.
+
+ Il poeta Chènier, pel suo _Ciro_, riceveva una pensione di seimila
+ franchi. Non mancarono i poeti genealogisti. L'Esmenard, per
+ esempio, faceva discendere il Buonaparte da un Baldus re degli
+ Ostrogoti, e lo fingeva parente del re di Svezia Gustavo IV. "Il
+ padrone disgradò la ridicola adulazione, non fece alcun caso di
+ quell'ostrogoto lignaggio, e nobilmente dichiarò che la famiglia
+ Buonaparte incominciava dal 18 brumaio, êra di salute per la
+ Francia. Pure il poeta genealogista, sulle prime fischiato, dopo
+ due o tre anni ricavò frutto dalla sua cortigianeria." Nell'elogio
+ del Viennet proferito all'Accademia francese dal conte di
+ Haussonville, troviamo che il Viennet repubblicano avea risposto
+ all'Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa:
+
+ J'estime tes aïeux, mais j'aime mieux te voir
+ Être grand par toi-même, et ne leur rien devoir.
+ La France, en t'elevant au trône de ses maîtres,
+ A compté tes hauts faits, et non pas tes ancêtres.
+
+ Dicono che l'Imperatore, pur ignorandone l'autore, abbia molto
+ gradito l'Epistola, e siasi esso stesso preso la briga di
+ divulgarla. Quanti fatti consimili avrà avuto occasione di notare
+ e però di ricordare il giovine Manzoni in Francia ed in Italia, e
+ quanto disgusto deve egli aver provato alla caduta di quel Grande,
+ nel vederlo indegnamente insultato da quegli stessi che l'avevano
+ maggiormente esaltato! Il Rosini, ne' suoi _Cenni di Storia
+ contemporanea_ (Pisa, 1851), dice del Buonaparte console com'egli
+ "nelle sue prime campagne in Italia onorò gl'ingegni dei viventi e
+ dei trapassati, come una festa solenne celebrar fece per Virgilio,
+ come un'altra egli ne promosse pel trasporto delle Ceneri
+ dell'Ariosto, come una Iscrizione ordinò d'apporre sulla porta
+ della casa, dove abitò Corilla in Firenze, come fondar fece una
+ cattedra di Letteratura dalla Nazione israelitica, per farne
+ grazia al loro poeta (Salomone Fiorentino), e come finalmente,
+ volendo conoscer di persona l'Alfieri, e ributtato da lui, gli
+ rispondesse non già come appare dalla _Vita_ di quello (anno 1800,
+ cap. 28), ma, per quanto allor se ne disse, precisamente
+ così:--Aveva letto le vostre opere, e aveva desiderato di
+ conoscervi; ho letto il vostro biglietto e me n'è passata la
+ voglia.--" Ma il Buonaparte fece destituire il Cicognara,
+ consigliere di Stato in Milano, per aver accettata la dedicazione
+ de' versi del poeta Ceroni Mantovano, il quale sotto il nome di
+ _Timone Cimbro_ lamentava la caduta e il destino della Repubblica
+ di Venezia. Secondo il Cantù (_Cronistoria dell'Indipendenza
+ italiana_) deve attribuirsi al Ceroni il Sonetto che incomincia:
+
+ Tinse nel sangue de' Capeti il dito
+ Il ladron Franco; e, di sue fraudi forte,
+ Vincitor scese nell'ausonio lito,
+ Ebbro gridando: Libertade o morte.
+
+ E finisce:
+
+ Che più? fra noi seder dee un Gallo in trono?
+ Ahi! se cangiar tiranno e libertade,
+ O terra, ingoia il donatore e il dono.
+
+ In un breve scritto di Giovanni Rosini: _Sugli Epistolari del
+ Cesarotti e del Monti_, trovo intorno al Cicognara questa notizia:
+ "Tornato in questo tempo in Milano e creato Consigliere di Stato,
+ co' nobili suoi modi e col suo bell'ingegno a sè attirava gli
+ sguardi dell'universale il conte Leopoldo Cicognara, e insieme con
+ lui, anzi, come è più naturale, al disopra di lui, la bella, colta
+ ed animosa sua consorte. Col cuore sempre vòlto a compiangere la
+ caduta e il destino della veneta Repubblica, sua cara patria, ella
+ fece gran plauso a certi versi del poeta Ceroni Mantovano, che
+ trattavano quell'argomento e che furon letti, per quanto mi venne
+ riferito, tra un gran numero di convitati, a pranzo da lei. Per
+ l'arditezza dei sentimenti levaron grido, e mentre alcuni se ne
+ ripetevano imparati a memoria, pochi giorni appresso comparvero
+ stampati colla intitolazione: _Versi di Timone Cimbro a
+ Cicognara_. Colui che comandava in Milano le armi francesi, partir
+ fece un giandarme, che, cambiatosi di brigata in brigata, recò
+ velocissimamente i _Versi_ a Napoleone, il quale colla stessa
+ sollecitudine ordinò la destituzione del Cicognara, e la sua
+ cacciata da Milano. Allora fu che riparossi in Toscana, dove si
+ diede a continuar lo studio delle Belle Arti, che gli affari
+ politici gli avevano fatto interrompere. Ma la Contessa rimase in
+ Milano." Il Monti, invece, del primo Console cantava:
+
+ L'anima altera,
+ Che nel gran cor di Bonaparte brilla,
+ Fu dell'italo Sole una scintilla;
+
+ poi volgendosi al Console stesso per rappresentargli le miserie
+ d'Italia, aggiungeva:
+
+ Vedi che, _priva
+ Del Creator tuo sguardo_, appena è viva.
+
+ Il poeta Lodovico Savioli, nel 1803, salutava in Napoleone "il
+ guerrier della vittoria alunno;" Luigi Lamberti "l'eroe dei Numi
+ amor," e infine esclamava:
+
+ Fondar popoli e far con sante leggi
+ La virtute reina e il vizio domo,
+ Impresa è sol d'immortal Nume, o d'uomo
+ Che a Nume si pareggi.
+
+ Il poeta Veneto Buttura diceva da Venezia a Napoleone:
+
+ Sull'indegne mio piaghe affisa il ciglio,
+ Vien, vinci, abbatti i coronati mostri;
+ E rendi a te la gloria, a me la vita.
+
+ Son note le basse adulazioni del Cesarotti, autore della
+ _Pronea_, che parlava in versi a Napoleone, dicendo:
+
+ Parlo in prosa ai mortali, in versi ai Numi.
+
+ Il Foscolo non inneggiò a Napoleone, ma non fu insensibile alle
+ grazie della vice-regina Beauharnais:
+
+ Novella speme
+ Di nostra patria, e di sue nuove grazie
+ Madre e del popol suo, bella fra tutte,
+ Figlia di regi, e agli Immortali amica.
+
+ Un'Ode del Crocco scritta per la _Nascita del Re di Roma_ e citata
+ dal Cantù, cantava:
+
+ Si scosse il Tebro, lo squallor depose
+ Roma, rinata allo splendor dal soglio,
+ Ed alla maestà si ricompose
+ Del prisco orgoglio.
+ Brillò limpido il Sol, di repentina
+ Gioia su i sette Colli alzossi un grido,
+ E più superba l'aquila latina
+ Uscì dal nido.
+
+ Il Gagliuffi voltava in distici latini il Codice napoleonico. Il
+ Monti aveva celebrato nel vincitore di Marengo il liberatore
+ d'Italia:
+
+ Il giardino di Natura
+ No, pei barbari non è.
+
+ Ma nella sua visione presentendo in Napoleone l'ambizione di
+ diventar Sovrano, gli fa consigliar da Dante d'impadronirsi della
+ signoria:
+
+ Vate non vile
+ Scrissi allor la veduta meraviglia
+ E fido al fianco mi reggea lo stile
+ Il patrio amor che solo mi consiglia.
+
+ Nel tempo stesso scriveva al Cesarotti: "Il Governo mi ha
+ comandato e m'è forza obbedire. Batto un sentiero, ove il voto
+ della Nazione non va molto d'accordo colla politica, e temo
+ rovinare. Sant'Apollo m'aiuti, e voi pregatemi senno e prudenza."
+ Lo stesso Monti dedicando la traduzione dall'_Iliade_ al
+ Beauharnais che gli avea ottenuto il posto di storiografo del
+ Regno d'Italia, scriveva nella dedicazione: "Se il cielo,
+ invidiandovi ai nostri giorni, vi avesse concesso agli eroici,
+ Omero vi avrebbe collocato vicino ad Achille fra Patroclo e
+ Diomede. Noi, testimoni delle vostre alte virtù, vi collochiamo in
+ grado più d'assai eminente; tra Minerva ed Astrea, vicino al
+ massimo vostro Padre." Napoleone tuttavia si doleva di avere per
+ sè tutta la piccola e contro di sè tutta la grande letteratura.
+ Non mancò a Napoleone il suo improvvisatore imperiale, Francesco
+ Gianni, che, pensionato con seimila franchi l'anno, cantava:
+
+ Quell'eroe terribil tanto,
+ Onde Ettor di vita uscì,
+ In due lustri non fe' quanto
+ Bonaparte in un sol dì.
+
+ Il Mascheroni prima di morire scriveva al Serbelloni: "Vi prego
+ dire a Buonaparte ch'egli è in cima di tutti i miei pensieri," e
+ gli dedicò la _Geometria del Compasso_. "Egidio Patroni, perugino
+ (scrive il Cantù nella _Cronistoria_), oltre altri componimenti,
+ fece la _Napoleonide_, collezione di cento Odi, ciascuna preceduta
+ da una medaglia incisa, celebranti i fasti dell'Eroe." Tra i
+ lodatori del Buonaparte, il Cantù ricorda ancora Quirico Viviani,
+ Giulio Perticari, Carlo Porta, Saverio Bettinelli, Paolo Costa,
+ Cesare Arici, Felice Romani, Davide Bertolotti, Mario Pieri che
+ d'aver lodato si pentì troppo tardi, Angelo Mazza. "Il divinizzare
+ Napoleone (scrive ancora il Cantù) fu un luogo comune dei nostri
+ retori. Nell'Università di Padova, dinanzi al suo busto, il
+ Rettore magnifico conchiuse l'orazione;--Veneriamo, o signori, la
+ presenza del Nume. -" Il Giordani nel _Panegirico_, dove si vanta
+ di "altamente sentire la dignità del secolo," ribocca di
+ espressioni simili a queste: "Il mondo è venuto in potestà di
+ tale, non oso dir uomo. Invitando gl'Italiani a considerare le
+ grandezze de' tuoi benefizii, augusto Principe, in cui la nostra
+ nazione adora il più caro benefizio che riconosca dall'Imperatore
+ in Italia. Quale altro che Iddio, o virtù somiglievole agli Dii,
+ poteva fare sì stupenda consonanza? La virtù di questo divino
+ spirito non ci lascia sembrar temeraria qualunque speranza." Nello
+ stesso _Panegirico_ il Giordani chiama Napoleone "l'Ottimo e
+ Massimo," e loda Cesena di fare ogni anno riaprire l'Accademia con
+ le lodi del Buonaparte, egli che più tardi biasimò poi l'uso
+ dell'Università di Torino di lodare ogni anno il Re di Sardegna.
+
+
+
+
+XVIII
+
+I _Promessi Sposi_.
+
+
+I _Promessi Sposi_ furono qualche cosa d'impreveduto e di singolare,
+non pure nella letteratura italiana, ma nella vita stessa del Manzoni.
+Per quanto i Cattolici abbiano desiderato farne il loro proprio
+romanzo, nessuno avrebbe mai immaginato che dalle mani dell'Autore
+degl'_Inni Sacri_ e delle _Osservazioni sulla Morale cattolica_
+sarebbero usciti i tipi di Don Abbondio e della Signora di Monza. Come
+intorno alla conversione religiosa, furono fatte e scritte parecchie
+congetture intorno alla vera origine dei _Promessi Sposi_. Pare che,
+nel primo concetto, il soggetto principale del romanzo dovesse essere
+la conversione dell'Innominato; e ci vuol poca fatica a indovinare da
+quella scelta, che il Manzoni voleva ancora col proprio romanzo
+adombrarci un episodio della propria vita. Secondo il Sainte-Beuve,
+l'idea di eleggere la forma del romanzo sarebbe venuta al Manzoni
+dall'intendere che in quel tempo il Fauriel meditava anch'esso un
+romanzo storico, del quale pare che la scena dovesse collocarsi in
+Provenza.[1] Ma poichè l'affermazione del Sainte-Beuve mi pare
+alquanto vaga o non è probabile che il Manzoni abbia fatto un romanzo
+solamente perchè il Fauriel ne volea fare un altro, ma più tosto si
+crederebbe vero il contrario, cioè che il Fauriel trovandosi a
+Brusuglio, quando il Manzoni avea già terminato e stava correggendo i
+_Promessi Sposi_, potesse pensare esso a qualche cosa di simile,
+gioverà ricorrere ad altre spiegazioni. Camillo Ugoni, che poteva
+forse averne avuto alcun sentore in casa stessa del Manzoni che lo
+amava e stimava moltissimo, lasciò scritto nella sua _Biografia del
+Filangieri_, che l'idea di eleggere ad un suo lavoro educativo la
+forma di romanzo venne al Manzoni dal leggere un passo della _Scienza
+detta Legislazione_ del Filangieri, ove si raccomanda come ottima
+lettura educatrice ai fanciulli, che entravano nel decimo anno, i
+romanzi storici.[2] La congettura dell'Ugoni mi pare avere qualche
+grado probabile, in quanto che, nell'anno in cui il Manzoni incominciò
+a scrivere i _Promessi Sposi_ cioè nel 1821 (e non dopo pubblicato
+l'_Adelchi_, come afferma il Sainte-Beuve), la sua figlia primogenita
+Giulia avea per l'appunto undici anni, e il figlio Pietro dieci.
+Alieno com'egli era dal mandare i figli a scuola, dopo il duro
+esperimento che della scuola aveva fatto egli medesimo, il Manzoni
+dovette, senza dubbio, desiderare di potere scrivere, se gli riusciva,
+prima d'ogni cosa, un buon romanzo storico, che in Italia non esisteva
+pur troppo, per i suoi proprii figliuoli. E mi reca meraviglia che tra
+le tante cagioni astruse che s'andarono a cercare per chiarirsi come
+il Manzoni si fosse indotto a scrivere un romanzo, quest'una così
+ovvia, così semplice, non siasi ancora indicata. Il Manzoni, come ho
+già avvertito, era un lettore e un postillatore di libri infaticabile;
+la biblioteca di Don Ferrante dovea, per la varietà, somigliare alcun
+poco alla sua. Egli era dell'opinione non molto comune, o almeno poco
+ascoltata, che i libri si stampassero per venir letti; e leggeva di
+tutto; di storia e di poesia, di teologia e di filosofia, di agronomia
+e di giurisprudenza; e di tutto facea tesoro nella sua memoria
+prodigiosa, e succo di vera sapienza più ancora che di semplice
+dottrina. Egli discorreva volentieri coi libri che leggeva come se
+fossero persone vive, ed entrava volentieri con essi in segreta e
+minuta polemica, quando gli pareva che sragionassero. Altre volte egli
+se ne lasciava inspirare, e questo fu appunto il caso che gli dovette
+occorrere prima di scrivere i _Promessi Sposi_. Quando il Manzoni ebbe
+letto in uno Studio biografico del tedesco Sauer, per quali ragioni
+artistiche, politiche, religiose, egli si fosse condotto a scrivere i
+_Promessi Sposi_, accompagnando le parole con un arguto sorriso,
+sclamò: _Cospetto! questo signore deve essere un gran dotto, perchè di
+me e delle cose mie ne sa assai più che non ne sappia io_. E, dopo
+aver dichiarato che di quelle intenzioni _sotterranee_, sintetiche,
+subbiettive o che so io egli non ne avea avute mai, raccontò per la
+centesima volta ad uno de' suoi amici presenti come l'idea del romanzo
+gli fosse nata a Brusuglio, dove egli avea per qualche tempo creduto
+cosa prudente il ritirarsi con Tommaso Grossi e con la famiglia,
+quando a Milano erano incominciati gli arresti de' Carbonari. Egli
+s'era portato in campagna due libri: la _Storia milanese_ del
+Ripamonti, scritta, com'è noto, in latino, ed un'opera del Gioia:
+_Economia e Statistica_. Il Ripamonti gli suggerì l'episodio che,
+fin dal principio, fissò in particolar modo la sua attenzione e
+poco mancò non diventasse il pernio di tutta l'opera; l'episodio
+dell'_Innominato_. Dal Gioia gli venne l'idea della inutilità delle
+leggi, quando queste non siano in armonia coi costumi, ed i
+legistatori rimangano stranieri al paese.[3] È lecito il supporre
+che, prima di accingersi a scrivere i _Promessi Sposi_, il Manzoni
+siasi consigliato col suo confessore canonico Tosi; è lecito il
+supporre che, nel primo disegno, annunziando il Manzoni di voler
+narrare la conversione d'un reprobo alla fede, egli abbia incontrato
+un'approvazione piena ed assoluta. L'Innominato che si convertiva
+pubblicamente nel cospetto del cardinal Federigo, era il Manzoni
+stesso che, dopo avere per dodici anni lottato per credere, annunziava
+finalmente che il canonico Tosi gli avea toccato il cuore, lo avea
+vinto e fatto cosa di Dio; era il Manzoni stesso che confessava, anzi
+esagerava ai proprii occhi ed agli altrui la sua antica empietà, per
+far più grande il miracolo della Chiesa, la quale avea avuto la virtù
+di attirarlo nel proprio seno. Chi cerca ora in qual modo il Manzoni
+siasi condotto a credere, non ha da fantasticar molto, ma
+semplicemente da rileggere con un po' d'attenzione la scena commovente
+dell'incontro dell'Innominato col cardinal Federigo. Con pochissime
+mutazioni, si può sostituire al nome dell'Innominato quello del
+Manzoni, al nome del cardinal Borromeo quello di monsignor Tosi, con
+la sicurezza d'avere scritta ne' _Promessi Sposi_ la propria
+confessione autentica, ma trasformata, dissimulata ed ingrandita in
+opera d'arte, del poeta convertito.[4] Aggiungiamo che, quando i
+_Promessi Sposi_ si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe
+forse stato assunto all'onore del cappello cardinalizio, senza quel
+po' di giansenismo ch'era rimasto nella sua dottrina, e che dovea
+dispiacere alla Curia Romana quanto piaceva, invece, al Manzoni.
+Ciascuno che rilegga que' capitoli de' _Promessi Sposi_, e li
+confronti con la diligente biografia che di Luigi Tosi scrisse il
+professor Magenta, si persuaderà facilmente che il Manzoni innestò la
+figura del cardinal Federigo sopra quella del proprio santo
+confessore. Ma ciò che da principio doveva essere l'intiero libro,
+diventò poi un semplice episodio di esso. Il Manzoni, riuscito, di
+giorno in giorno più, realista o verista nell'arte sua, desideroso di
+fare sopra il suo tempo, sopra la gioventù che doveva educarsi per
+mezzo della lettura, una impressione durevole e profonda, dopo aver
+concepito un alto e vasto poema, disegnò di scriverlo in prosa. Nel
+tempo in cui l'amico suo Tommaso Grossi venuto con lui a Brusuglio si
+provava a vestire di forme più popolari l'ottava epica, scrivendo il
+poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, il Manzoni intraprendeva una
+riforma più radicale. Egli era d'avviso che si dovesse pensare e
+sentir alto, ma scriver piano; e come Dante avea creata la lingua
+poetica italiana, il Manzoni, anco se non vi pretendeva, riuscì a
+fondare veramente la nuova prosa italiana. Si dirà; ma come? Il
+Foscolo ed il Monti non avevano forse preceduto il Manzoni? Sì, ma
+oltre che nessuno de' due ha presentato all'Italia una prosa così
+ricca di fatti, di osservazioni, d'idee originali, di affetti veri e
+di tipi scolpiti come i _Promessi Sposi_, l'uno e l'altro scrisse
+sempre con un po' di enfasi rettorica, con un po' di pompa teatrale,
+che ad ogni lettore di buon senso, per poca che sia, deve sempre
+apparire soverchia. Il Manzoni dovea fin da giovinetto aver meditato
+il libretto del suo nonno Beccaria sopra lo _Stile_, un libretto
+scritto male, ma pensato bene;[5] l'articolo del Verri intitolato:
+"Ai giovani d'ingegno che temono i Pedanti," e i discorsi che si
+facevano contro l'Arcadia e contro la Crusca nell'Accademia, della
+quale l'Imbonati era stato presidente; ma, trovando poi giusto tutto
+ciò che si scriveva contro i parolai, gli Aristotelici della
+letteratura, i pedanti, i retori, egli credeva pure che si dovesse far
+qualche sforzo per mostrare che lo stile poteva acquistar nuova
+nobiltà dalla sua stessa naturalezza. Il Manzoni contribuì ad
+innamorare più fortemente l'odierna Italia della sua lingua, con
+l'occuparsene egli stesso per un mezzo secolo, col tornare
+pazientemente per tre lustri sopra la lingua de' _Promessi Sposi_, col
+fine di purgarla dalle sue voci improprie; l'efficacia che per tale
+riguardo egli esercitò col proprio esempio, si sente ancora e non può
+venir disconosciuta. Ma la letteratura italiana gli deve molto più,
+per avere il Manzoni con l'autorità del suo nome e con la prova
+vivente ed immortale d'un capolavoro avvezzata la lingua ad uno stile
+così facile, così chiaro, e, ad un tempo, così virile e sostenuto, da
+rendere impossibile il ritorno alle viete forme accademiche e
+scolastiche, alla nostra stilistica tradizionale e così detta
+classica, senza pericolo di cadere nel ridicolo. Dalla descrizione che
+il Manzoni ci fa della libreria di Don Ferrante ne' _Promessi Sposi_,
+rileviamo che quest'uomo enciclopedico (mettendogli solamente
+dappresso il piemontese Botero) prediligeva sovra tutti un autore
+"mariuolo sì, ma profondo," il Machiavelli, di cui non si stancava di
+leggere e di ammirare il _Principe_ e i _Discorsi sopra la Prima Deca
+di Tito Livio_. C'è da scommettere che una parte dell'ammirazione di
+Don Ferrante non andava al pensatore ed al politico unitario,[6] ma
+allo scrittore, il quale nella prosa non fu superato fin qui da
+alcuno, ma emulato dal solo Manzoni, il quale partecipava senza dubbio
+in proposito dell'opinione di Don Ferrante. Qual merito maggiore per
+uno scrittore che la sua virtù non solo di dir molto in poco, ma di
+dire facilmente le cosa difficili, l'arte di far diventare universali
+le idee più elevate ed originali? E bene questa virtù, quest'arte il
+Manzoni possedette, come autore de' _Promessi Sposi_? in grado supremo
+e singolarissimo. Sotto questo aspetto, la sua prosa è la più
+democratica che sia stata scritta in Italia. Ma il Manzoni dovette ben
+presto accorgersi che, ov'egli avesse fatto l'Innominato il centro di
+tutto il suo poema o romanzo, oltre allo scoprir troppo sè medesimo,
+non avrebbe mancato di dare al suo romanzo un'aria reazionaria che
+veramente non ha e che ingiustamente gli fu attribuita dal
+Settembrini. Chè se nell'_Innominato_ che potremmo chiamare della
+prima maniera, come già nel _Carmagnola_, vi è qualche cosa del
+_Wallenstein_ dello Schiller e del _Goetz von Berlichingen_ del
+Goethe, cioè uno spirito ribelle a leggi che gli paiono ingiuste, del
+secondo Innominato, dell'Innominato convertito, proposto a modello, i
+Gesuiti non avrebbero mancato di fare il loro uomo-tipo, il loro
+modello ideale; e tutto il buon effetto della conversione molto più
+morale che religiosa operata dal cardinal Federigo si sarebbe
+guastato, col mettere sul volto dell'Innominato la brutta maschera di
+Tartufo. Consoliamoci dunque che il Manzoni abbia voluto egli stesso
+allargare il proprio soggetto, opporre al cardinal Federigo Don
+Abbondio e la Monaca di Monza, e fra questi due mettere quella brava
+Donna Prassede che si proponeva di far l'educazione di Lucia, su per
+giù a quel modo con cui credono di potere educare le famose Dame del
+Sacro Cuore. Il Manzoni doveva aver conosciuto qualche Donna Prassede;
+quindi fa vivezza e finitezza del suo malizioso ritratto: "Era Donna
+Prassede una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene;
+mestiere certamente il più degno che l'uomo possa esercitare; ma che
+pur troppo può anche guastare, come tutti gli altri. Per fare il bene,
+bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra cosa, non possiamo
+conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de' nostri
+giudizii, con le nostre idee, le quali bene spesso stanno come
+possono. Con l'idee Donna Prassede si regolava come dicono che si deve
+far con gli amici; n'aveva poche, ma a quelle poche era molto
+affezionata. Tra le poche ce n'era, per disgrazia, molte delle storte;
+e non eran quelle che lo fossero meno care. Le accadeva quindi, o di
+proporsi per bene ciò che non lo fosse, o di prender per mezzi cose
+che potessero piuttosto far riuscire dalla parte opposta, o di
+crederne leciti di quelli che non lo fossero punto, per una certa
+supposizione in confuso che chi fa più del suo dovere possa far più di
+quel che avrebbe diritto; le accadeva di non vedere nel fatto ciò che
+ci era di reale, o di vederci ciò che non ci era; e molte altre cose
+simili, che possono accadere, e che accadono a tutti senza eccettuarne
+i migliori; ma a Donna Prassede troppo spesso e, non di rado, tutte in
+una volta."--"... Fin da quando aveva sentito la prima volta parlar di
+Lucia, s'era subito persuasa che una giovine, la quale aveva potuto
+promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, a uno scampaforca, in
+somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. Dimmi
+chi pratichi, e ti dirò chi sei. La vista di Lucia aveva confermata
+quella persuasione. Non che, in fondo, non le paresse una buona
+giovine; ma c'era molto da ridire. Quella testina bassa col mento
+inchiodato sulla fontanella della gola, quel non rispondere, o
+risponder secco secco, come per forza, potevano indicar verecondia; ma
+denotavano sicuramente molta caparbietà; non ci voleva molto a
+indovinare che quella testina aveva le sue idee. E quell'arrossire
+ogni momento, e quel rattenere i sospiri.... Due occhioni poi, che a
+una Donna Prassede non piacevano punto. Teneva essa per certo, come se
+lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una
+punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un
+avviso per far che se ne staccasse affatto; e, stante questa, si
+proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacchè, come diceva
+spesso agli altri e a sè stessa, tatto il suo studio era di secondare
+i voleri del cielo; ma taceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di
+prender per cielo il suo cervello." Qui metteremo un punto
+d'interrogazione. Quando si pensi che il Manzoni avea corso rischio
+nella primavera del 1821, di andare a morire sulle forche, a motivo
+del suo Inno rivoluzionario e della sua amicizia pel Confalonieri, non
+è egli probabile che sotto quel "_poco di buono_, quel _sedizioso_"
+quello _scampaforca_ di Renzo sia da ravvisarsi per un momento il
+Manzoni stesso, in Lucia che avrebbe dovuto staccarsi da lui la
+signora Blondel, in Donna Prassede qualche sua bigottissima amica, a
+cui il Manzoni non dovea parere convertito abbastanza e in ogni modo
+
+ Un di que' capi un po' pericolosi,
+
+come il poeta Giusti nel _Sant'Ambrogio_ definiva per l'appunto
+l'Autore de' _Promessi Sposi_? Mi provo a indovinare, e malgrado
+dell'industria grande del Manzoni a mescolar bene le sue carte, mi
+studio di capire la malizia del suo giuoco. La Blondel, com'è noto,
+era nella sua nuova fede cattolica molto più ardente dello stesso
+Manzoni, ed avrà, senza dubbio, cercato o trovato fra le sue nuove
+amiche qualche consigliera del tipo di Donna Prassede. Noi non
+sapremmo essere attratti molto, per dire il vero, dalle idee di una
+povera e rozza contadina come Lucia; ma se si fosse, per un'ipotesi,
+travestita, anche un solo momento, da Lucia la signora Blondel, quando
+il Manzoni ci assicura che "quella testina aveva le sue idee," non ne
+faremmo più le meraviglie. Non dimentichiamo poi che il Manzoni si
+lagnava spesso della cura d'anime che i così detti amici, e con gli
+amici si comprendano pure l'amiche, si erano assunta presso la
+famiglia Manzoni, gli uni per fare di Don Alessandro un santo, gli
+altri per salvare in lui il liberale, e troveremo, senza dubbio, molto
+più gustoso il ritratto di Donna Prassede, che, per dire tutta la
+verità, collocato nel secolo decimosettimo, presso quello di una
+semplice contadinella, ci riesce quasi strano, ed in ogni modo,
+indifferente. Il Manzoni voleva bensì credere, ma non passare per un
+ipocrita; egli si sentiva capace e volonteroso di far del bene, di
+farne molto, ma anche debole all'occasione e soggetto a cadere; nè
+desiderava infingersi agli occhi altrui migliore di ciò che egli
+poteva essere. Ricordiamo il principio del ventesimosesto capitolo dei
+_Promessi Sposi_: quanta delicatezza in quel suo interrompersi, quando
+il cardinal Federigo rimprovera Don Abbondio di non aver resistito a
+Don Rodrigo, d'avere avuto paura, d'avere preferito al dovere la sua
+tranquillità; Don Abbondio, confuso, non sa che rispondere e rimane
+senza articolare parola; l'Autore è preso da uno scrupolo personale, e
+soggiunge: "Per dir la verità, anche noi, con questo manoscritto
+davanti, con una penna in mano, non avendo da contrastare che con le
+frasi, nè altro da temere che le critiche dei nostri lettori, anche
+noi, dico, sentiamo una certa ripugnanza a proseguire, troviamo un non
+so che di strano in questo mettere in campo con così poca fatica tanti
+bei precetti di fortezza e di carità, di premura operosa per gli
+altri, di sacrifizio illimitato di sè. Ma pensando che quello cose
+erano dette da uno che poi le faceva (il Manzoni alludeva, senza
+dubbio, a monsignor Tosi), tiriamo avanti con coraggio." Ciò che nel
+libro del Manzoni piace è il Manzoni stesso. Inconsapevolmente que'
+passi, ove egli entra, più o meno dissimulato, in iscena, ove passano
+i suoi pensieri, le sue impressioni, ci attirano e ci seducono
+piacevolmente; con quanto maggior diletto li rileggeremo noi dunque
+ora sapendo che egli, come il Goethe, si è diviso un poco fra tutti i
+suoi personaggi! Il forestiero ha cercato tutta l'attrattiva del
+Romanzo manzoniano nella semplice storia dei due fidanzati; ed ha
+ragione di conchiudere che l'attrattiva è piccola, che il libro si
+distende troppo a raccontarla; ha ragione ancora s'egli sente qualche
+po' di dispetto contro l'Autore, il quale, invece di farlo correre
+speditamente verso lo scioglimento, lo interrompe con descrizioni
+infinite, e con la citazione di documenti legali poco intelligibili.
+Se Aristotile avesse dato le regole del romanzo storico, è probabile
+che il Romanzo manzoniano si troverebbe scritto contro tutte le
+regole; vi mancano le giuste proporzioni: vi manca pure quel
+_crescendo_ d'attrattiva che si vuol trovare in quasi tutti i romanzi;
+l'azione principale è poco importante, od almeno pare di piccola
+importanza, considerata in sè e non negl'intendimenti sociali
+dell'Autore, il quale, per mezzo d'un caso minuto e specialissimo,
+volle rappresentare l'eterna lotta fra oppressori ed oppressi, fra
+padroni e servi, fra grandi e popolo, aggruppando intorno a questa
+lotta alcune gravi questioni sociali, come quella del caro dei viveri,
+della salute pubblica, della legislazione penale, dell'amministrazione
+delle Opere Pie, de' mali che reca con sè la guerra, del clero, de'
+conventi, ed altre più, ciascuna delle quali potrebbe dar materia,
+anco più che a nuovi libri, a nuove ed opportunissime leggi, che,
+quando fossero veramente buone ed osservate, varrebbero meglio di
+qualsiasi libro pure ottimo, poichè la più difficile di tutte le
+traduzioni umane è quella delle idee nei fatti, della teoria nella
+pratica, della sapienza intellettuale in tanta eccellenza di virtù
+operativa. Il Romanzo manzoniano di per sè, come invenzione di casi,
+dice poco; di grandi e forti passioni non vi è quasi traccia; il
+lettore non rimane stordito e sorpreso da alcuna grande novità; ma è
+singolare, che in questo solo romanzo si cerchi meno quello che piace
+di più negli altri, l'elemento romanzesco, e molto più singolare che,
+privandosi quasi di questo elemento che pare così necessario negli
+altri romanzi, l'Autore de' _Promessi Sposi_ trovi fuori di esso tanta
+materia di lettura viva ed attraente. Egli trattò il romanzo come
+l'Autore comico la commedia; vi rappresentò la società nella sua vita
+solita ed ordinaria, per mostrare che questa vita stessa è una
+commedia che si rinnova di secolo in secolo, eternamente. L'ingegno
+satirico che tentava naturalmente il Manzoni giovinetto, gli giovò
+mirabilmente nella commedia, o nel dramma, o nel poema, o nel romanzo
+che si voglia chiamare, de' _Promessi_ _Sposi_, i quali sono tutte
+queste cose insieme, ora molto, ora poco, ed entrano nella condizione
+privilegiata, e disperante, più che disperata, di tutti i grandi
+capolavori letterarii, che non si lasciano classificare in verun
+genere, perchè hanno essi stessi creato un genere nuovo, di cui, per
+lo più, non essendo l'originalità cosa molto imitabile, rimangono poi
+soli rappresentanti. Ciò che nella _Divina Commedia_ attrae più non è
+il suo soggetto, ma la maniera con cui l'Autore lo pensa, lo sente e
+lo tratta; il medesimo si può ripetere de' _Promessi Sposi_: nel
+primo, cerchiamo la poesia di Dante, l'anima e la mente di Dante; nel
+secondo; la poesia del Manzoni, l'anima e la mente del Manzoni, e il
+modo con cui il reale e l'ideale gli appaiono. Chi legge i _Promessi
+Sposi_ come un libro ordinario, non può gustarli se non mediocremente;
+chi vi cerca tutto ciò che l'Autore ha voluto mettervi, non può
+mancare di trovarvelo, e di ammirare, senza fine, l'Autore che, con
+mezzi quasi umili, seppe ottenere effetti massimi. Si, Renzo e Lucia
+sono povera e zotica gente, e se il Manzoni ce li figurasse soltanto
+come tale, senz'altre sue malizie, comprenderemmo poco i motivi che
+spinsero un così alto ingegno a raccogliersi tutto negli anni più
+vigorosi e potenti della sua vita sopra una materia così scarsa
+d'inspirazione. Ma il Manzoni ha voluto appunto l'opposto di quello
+che si vuole generalmente, non inalzare sè sopra un soggetto nobile,
+ma inalzare e nobilitare un soggetto quasi ignobile, col versarvi
+dentro la miglior parte di sè. Egli adopera i suoi poveri contadini
+con quella stessa malizia, con la quale egli si serve talora di
+similitudini volgari per dichiarare meglio certi pensieri che, alla
+prima, non appaiono nella loro piena evidenza. Sotto i grossi panni
+del villano di Lecco si trova sempre il cervello sottile del Manzoni.
+Se la fine ironia che vi è dentro non si coglie, il racconto può
+talora riuscire insipido, e le riflessioni che lo accompagnano
+sembrare superflue. Quando l'Autore intraprende, per esempio, a
+descriverci quello che sia propriamente un carteggio fra contadini, i
+quali sogliono ricorrere ad un letterato della loro condizione per far
+sapere i loro negozii ai lontani, osserva: "al letterato suddetto non
+gli riesce sempre di dire tutto quel che vorrebbe, qualche volta gli
+accade di dire tutt'altro; accade anche a noi altri, che scriviamo per
+la stampa;" questa specie di prima punta maliziosa c'incomincia ad
+avvertire di che veramente si tratta; e il fine della descrizione
+riesce a persuadercene del tutto: "Quando la lettera così composta
+arriva alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica
+dell'abbicci, la porta a un altro dotto dello stesso calibro, il quale
+gliela legge e gliela spiega. Nascono delle questioni sul modo
+d'intendere: perchè l'interessato, fondandosi sulla cognizione dei
+fatti antecedenti, pretende che certe parole voglian dire una cosa; il
+lettore, stando alla pratica che ha della composizione, pretende che
+ne vogliano dire un'altra. Finalmente bisogna che chi non sa si metta
+nelle mani di chi sa, e dia a lui l'incarico della risposta: la quale,
+fatta sul gusto della proposta, va poi soggetta a un'interpretazione
+simile. Che se, per di più, il soggetto della corrispondenza è un po'
+geloso; se c'entrano affari segreti, che non si vorrebbero lasciar
+capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa; se, per
+questo riguardo, c'è stata anche l'intenzione positiva di non dire le
+cose affatto chiare; allora, per poco che la corrispondenza duri, le
+parti finiscono a intendersi tra di loro come altre volte due
+scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelechia; per non
+prendere una similitudine di cose vive, che ci avesse poi a toccare
+qualche scappellotto." Le cose vive, alle quali il Manzoni faceva
+allusione, potevano essere benissimo le famose polemiche sorte in quel
+tempo, da una parte fra Classici e Romantici, dall'altra fra il Monti
+e gli Accademici della Crusca: polemiche, le quali sembravano fatte
+molto più per imbrogliare le idee che per renderle più chiare e
+popolari. Così non s'intenderebbe come il Manzoni, dopo aver lasciato
+fare a Lucia quell'imprudente suo voto di non più sposare Renzo, si
+désse poi tanta pena per rappresentare l'immagine di un Renzo ideale
+che le tornava, malgrado del voto, nella mente, se non fosse lecito il
+supporre che in quelle immagini entrasse la reminiscenza di qualche
+scena domestica manzoniana. "Lucia, quando la madre ebbe potuto, non
+so per qual mezzo, farle sapere che quel tale era vivo e in salvo e
+avvertito, sentì un gran sollievo, e non desiderava più altro, se non
+che si dimenticasse di lei; o, per dir la cosa proprio a un puntino,
+che pensasse a dimenticarla. Dal canto suo, faceva cento volte al
+giorno una risoluzione simile riguardo a lui; e adoperava anche ogni
+mezzo per mandarla ad effetto. Stava assidua al lavoro, cercava
+d'occuparsi tutta in quello, quando l'immagine di Renzo le si
+presentava, e lei a dire o a cantare orazioni a mente. Quell'immagine,
+proprio come se avesse avuto malizia, non veniva per lo più così alla
+scoperta; s'introduceva di soppiatto dietro all'altre, in modo che la
+mente non s'accorgesse d'averla ricevuta, se non dopo qualche tempo
+che la c'era. Il pensiero di Lucia stava spesso con la madre; come non
+ci sarebbe stato! e il Renzo ideale veniva pian piano a mettersi in
+terzo, come il reale avea fatto tante volte. Così con tutte le
+persone, in tutti i luoghi, in tutte le memorie del passato, colui si
+veniva a ficcare. E se la poverina si lasciava andar qualche volta a
+fantasticar sul suo avvenire, anche lì compariva colui, per dire, se
+non altro: io, a buon conto, non ci sarò. Però, se il non pensare a
+lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il
+cuore avrebbe voluto, Lucia ci riusciva fino a un certo segno; ci
+sarebbe anche riuscita meglio, se fosse stata sola a volerlo. Ma c'era
+Donna Prassede, la quale, tutta impegnata dal canto suo a levarle
+dall'animo colui, non aveva trovato migliore espediente che di
+parlargliene spesso. "Ebbene?" le diceva, "non ci pensiam più a
+colui?"--"Io non penso a nessuno," rispondeva Lucia. Donna Prassede
+non s'appagava d'una risposta simile, replicava che ci volevan fatti e
+non parole; si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, "le
+quali," diceva, "quando hanno nel cuore uno scapestrato, ed è lì che
+inclinano sempre, noa se lo staccan più. Un partito onesto,
+ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per qualche
+accidente, vada a monte, son subito rassegnate; ma un rompicollo, è
+piaga incurabile." E allora principiava il panegirico del povero
+assente, del birbante venuto a Milano, per rubare e scannare; e voleva
+far confessare a Lucia le bricconate che colui doveva aver fatte,
+anche al suo paese. Lucia con la voce tremante di vergogna, di dolore,
+e di quello sdegno che poteva aver luogo nel suo animo dolce e nella
+sua umile fortuna, assicurava e attestava che, al suo paese, quel
+poveretto non aveva mai fatto parlar di sè altro che in bene; avrebbe
+voluto, diceva, che fosse presente qualcheduno di là, per fargli far
+testimonianza. Anche sull'avventure di Milano, delle quali non era ben
+informata, lo difendeva, appunto con la cognizione che aveva di lui e
+de' suoi portamenti fin dalla fanciullezza. Lo difendeva o si
+proponeva di difenderlo, per puro dovere di carità, per amore del
+vero, e, a dir proprio la parola con la quale spiegava a sè stessa il
+suo sentimento, come prossimo. Ma da questa apologia Donna Prassede
+ricavava nuovi argomenti per convincere Lucia, che il suo cuore era
+ancora perso dietro a colui. E, per verità, in que' momenti, non
+saprei ben dire come la cosa stésse. L'indegno ritratto che la vecchia
+faceva del poverino, risvegliava, per opposizione, più viva e più
+distinta che mai nella mente della giovine l'idea che vi si era
+formata in una così lunga consuetudine; le rimembranze, compresse a
+forza, si svolgevano in folla; l'avversione e il disprezzo
+richiamavano tanti antichi motivi di stima; l'odio cieco e violento
+faceva sorger più forte la pietà; e con questi affetti, chi sa quanto
+ci potesse essere o non essere quell'altro che dietro ad essi
+s'introduce così facilmente negli animi; figuriamoci cosa farà in
+quelli, donde si tratti di scacciarlo per forza. Sia come si sia, il
+discorso per la parte di Lucia non sarebbe mai andato molto in lungo;
+che le parole finivan presto in pianto." Io mi potrei facilmente
+ingannare; ma queste parole che mi parrebbero troppe se fossero dette
+per ispiegare i sentimenti d'una rozza contadina lombarda, hanno tutto
+il loro senso se Lucia deve in questo caso nascondere un'altra persona
+che ci sta a cuore assai più, la quale poteva benissimo trovar qualche
+piccola imperfezione nel Manzoni, reale e vicino, salvo a sognarlo
+come un ideale, quand'egli stava lontano, quando lo sapeva
+perseguitato ed in pericolo, quando, peggiore di tutte le malvagità
+umane, essa sentiva che la calunnia voleva indegnamente colpirlo.
+Renzo è compromesso anch'esso quasi involontariamente come il Manzoni
+ne' casi politici di Milano; e se non ci fosse stato per l'Autore il
+proposito di mettersi un poco in iscena, ma di farsi povero contadino,
+per lasciarsi scorgere meno, avrebbero avuto ragione que' primi
+critici de' _Promessi Sposi_, quando biasimavano l'Autore d'aver fatto
+andare Renzo a Milano solamente per avere un'occasione di fare nuovo
+sfoggio d'ingegno nelle descrizioni del tumulto, della fame e della
+peste di Milano. E qui prevedo un'obbiezione: non ci diceste che il
+Manzoni ha forse voluto rappresentare nella conversione
+dell'Innominato la propria? Ora se egli è l'Innominato, come potrebbe
+essere ancora Renzo? Egli è l'Innominato, per un verso, Renzo per un
+altro, Don Ferrante, Fra Cristoforo in altri momenti. I lettori del
+Goethe conoscono bene questa specie di _avatar_ del genio, questa
+potenza tutta divina di staccar da sè un attributo per farne un nuovo
+tipo umano vivente, come nell'Olimpo dalla testa di Giove esce una
+Minerva, come dagli attributi di un solo Dio vien fuori la pluralità
+degli Dei. Il Manzoni si moltiplica e si riproduce quasi senza fine
+ne' _Promessi Sposi_, non meno che il Goethe nel _Faust_, nel _Wilhelm
+Meister_, nel _Werner_, nell'_Egmont_, nel _Tasso_ e in altri suoi
+drammi, per tacere delle _Elegie Romane_, ov'egli entra direttamente e
+quasi furiosamente in iscena. L'aver condensato ad un tempo e
+distribuito ed esaurito quasi tutto sè stesso in un solo capolavoro è
+gloria maggiore nel Manzoni, e principal fascino, quasi misterioso,
+de' _Promessi Sposi_. Il centro simpatico di tutto il libro è l'Autore
+stesso, come accade pure nel _Don Chisciotte_. Tra i due lavori vi è
+anzi qualche affinità di tóno umoristico; ma nel libro italiano la
+varietà è molto maggiore, ed i pensieri e i sentimenti si levano più
+alto. S'io li riscontro qui è perchè oramai stimo necessario che ci
+avvezziamo a studiare i _Promessi Sposi_, come si studiano i libri già
+divenuti classici, i quali si pigliano come sono, senza pretendere,
+che dovessero riuscire diversi da quelli che i loro grandi Autori gli
+hanno voluti. Noi non possiamo volere che in questi classici si
+approvi e si ammiri tutto; crediamo invece che tutto meriti di venire
+studiato, e che la conclusione di un tale studio sia sempre, per un
+verso, una somma di maggiore ammirazione, per l'altro, una somma di
+maggior profitto. Fra le tante cose che s'ammirano nei _Promessi
+Sposi_, la più mirabile, se si consideri la difficoltà artistica della
+composizione, pare a me e ad altri la grande varietà, con la quale
+l'Autore ci presenta quadri e tipi paralleli, che sono simili senza
+monotonia, e dissimili senza stonatura. Presso la conversione di Fra
+Cristoforo noi troviamo quella dell'Innominato, presso la descrizione
+della fame quella della peste, presso il cardinal Federigo Fra
+Cristoforo, presso Don Rodrigo il conte Attilio e l'Innominato, presso
+Don Abbondio Fra Galdino, presso il conte zio il Ferter, Renzo presso
+Bortolo, e così di seguito, si riproducono ne' _Promessi Sposi_ casi e
+tipi analoghi, con caratteri distintivi che scusano pienamente, anzi
+glorificano l'Autore d'averli immaginati. Non vi è nulla di più facile
+in arte che il creare de' contrasti forti; mettendo dall'un lato chi è
+tutto buono, dall'altro chi è tutto tristo, la maggior parte degli
+autori ha combinato rumorosi e stupendi effetti drammatici; il Manzoni
+sentiva che le proprie forze bastavano a superare maggiori difficoltà;
+se le creò e le vinse. Nell'arte de' chiaroscuri, delle mezze tinte,
+nessuno lo supera; ad egli tira ogni linea con mano tanto sicura, che
+anche i suoi personaggi secondarii diventano tipi popolari, non
+escluso quel buon sarto di villaggio che pizzicava del letterato
+perchè sapeva leggere ne' _Reali di Francia_, divenuti suo Vangelo.
+S'io non erro, il professore Stoppani fu il primo a cercare ne' tipi
+de' _Promessi Sposi_ le persone reali, delle quali il Manzoni,
+avendole conosciute, si ricordava nell'immaginarli. Egli credette
+ravvisarne alcune; così dalla Caterina Panzeri contadina di Galbiate
+suppose che s'inspirasse per disegnare la figura della Lucia. Ma la
+Lucia Mondella, in quanto è contadina, non dice nulla; in quanto dice
+qualche cosa, noi l'abbiamo già accennato, nasconde la signora
+Blondel. Il Manzoni andò a cercarsi la sposa in un paesello del
+Bergamasco, come Renzo va nel Bergamasco a metter su casa. Come la
+Edmengarda dell'_Adelchi_, anche la Lucia è pudica con lo sposo e
+parca di parole; ma le poche parole che essa dice a lui, valgono più
+delle molte dette ad altri. Quando Lucia, uscita dal Lazzeretto,
+rivede Renzo, non sa dirgli altro che questo: "Vi saluto. Come state?"
+L'Autore soggiunge: "E non crediate che Renzo trovasse quel fare
+asciutto, e se l'avesse per male. Prese benissimo la cosa per il suo
+verso; e come tra gente educata si sa far la tara ai complimenti, così
+lui intendeva bene che quelle parole non esprimevan tutto ciò che
+passava nel cuore di Lucia. Del resto, era facile accorgersi che aveva
+due maniere di pronunziarle: una per Renzo, e un'altra per tutta la
+gente che potesse conoscere." Quando Renzo passa in rassegna, al fine
+della sua storia, tutti i brutti casi che gli sono intervenuti e
+gl'insegnamenti che gliene rimasero, onde egli non si mescolerà più
+nei tumulti, non si lascerà più andare a bere oltre il bisogno,
+eviterà di dar sospetto di sè come testa calda, fuggirà, in somma, con
+una maggior prudenza e moderazione ogni maniera d'impicci, sentiamo
+ch'è presente il Manzoni; come abbiamo il Manzoni in questo
+proponimento finale di Renzo: "Prima d'allora era stato un po' lesto
+nel sentenziare, e si lasciava andar volentieri a criticare la donna
+d'altri, e ogni cosa. Allora s'accorse che le parole fanno un effetto
+in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po' più d'abitudine
+d'ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. Il Manzoni, in
+verità, pubblicati i _Promessi Sposi_, si mostrò nel suo contegno
+pubblico e nei suoi discorsi che potevano esser riferiti, d'un riserbo
+ebe parve eccessivo; anche le sue lettere, dopo quel tempo, prendono
+quasi tutte un carattere uniforme di convenienza, in qualche modo,
+diplomatico e stereotipato; nella lettera straordinariamente sincera
+ch'egli scrisse venti e più anni dopo a Giorgio Briano, per iscusarsi
+di non poter fare il deputato, se il Collegio di Arona, come gli
+veniva scritto, si fosse ostinato a volerlo eleggere, troviamo parole
+che consuonano perfettamente con gli ultimi propositi pacifici di
+Renzo, e li dichiarano, "Quel senso pratico delle opportunità, quel
+saper discernere il punto o un punto, dove il desiderabile s'incontri
+col riuscibile, e attenercisi, sacrificando il primo, con
+rassegnazione non solo, ma con fermezza, fin dove è necessario (salvo
+il diritto, s'intende) è un dono che mi manca, a un segno singolare. E
+per una singolarità opposta, ma che non è nemmeno un rimedio, perchè
+riesce non a temperare, ma impedire ciò che mi pare desiderabile, mi
+guarderei bene dal proporlo, non che dal sostenerlo. Ardito, finchè si
+tratta di chiacchierare tra amici, nel mettere in campo proposizioni
+che paiono, e saranno, paradossi; e tenace non meno nel difenderle,
+tutto mi si fa dubbioso, oscuro, complicato quando le parole possono
+condurre a una deliberazione. Un utopista e un irresoluto sono due
+soggetti inutili per lo meno in una riunione, dove si parla per
+concludere; io sarei l'uno e l'altro nello stesso tempo. Il fattibile
+le più volte non mi piace. E dirò anzi, mi ripugna; ciò che mi piace,
+non solo parrebbe fuor di proposito e fuor di tempo agli altri, ma
+sgomenterebbe me medesimo, quando si trattasse non di vagheggiarlo o
+di lodarlo semplicemente, ma di promuoverlo in effetto, d'aver poi
+sulla coscienza una parte qualunque delle conseguenze. Di maniera che,
+in molti casi, e singolarmente ne' più importanti, il costrutto del
+mio parlare sarebbe questo: nego tutto, e non propongo nulla. Chi
+desse un tal saggio di sè, è cosa evidente che anco i più benevoli gli
+direbbero: ma voi non siete un uomo pratico, un uomo positivo; come
+diamine non vi conoscevate? dovevate conoscervi; quando è così, si sta
+fuori degli affari. È una cosa dolorosa e mortificante il trovarsi
+inutile a una causa che è stata il sospiro di tutta la mia vita. Ma
+_Ipse fecit nos et non ipsi nos_; e non ci chiederà conto
+dell'omissione, se non nelle cose, alle quali ci ha data attitudine.
+Scampato al gravissimo pericolo dell'anno 1821 al Manzoni non dovette
+parer vero, quando pubblicò i _Promessi Sposi_, di potersi finalmente
+riguardare al sicuro; quella specie di bando che esisteva contro di
+lui pareva levato; ed egli vi alluse, come parmi, quando nel fine
+della storia di Renzo già compromesso ne' tumulti di Milano, si
+domandò; "Come andava col bando? L'andava benone; lui non ci pensava
+quasi più, supponendo che quelli, i quali avrebbero potuto eseguirlo,
+non ci pensassero più nè anche loro; e non s'ingannava. E questo non
+nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose; ma era,
+come s'è potuto vedere anche in varii luoghi di questa storia, cosa
+comune a que' tempi che i decreti tanto generali, quanto speciali
+contro le persone _se non c'era qualche animosità privata e potente
+che li tenesse vivi e li facesse valere_, rimanevano spesso senza
+effetto, quando non l'avesse avuto sul primo momento." Il Manzoni non
+ebbe di questi nemici privati e potenti che lo volessero perdere ad
+ogni costo; e però tenuto fuori dai primi processi, quando i processi
+si chiusero, non si parlò altro di lui; non già per questo ch'egli
+fosse contento dell'andamento delle cose, e rassegnato al Governo
+straniero; vi è anzi un passo dei _Promessi Sposi_, che potrebbe anche
+essere di Tacito o del Machiavelli, ov'è chiaro che l'Autore intende
+muover rimprovero agl'Italiani, i quali dopo aver levato alte grida
+pel supplizio di pochi generosi tollerano poi in pace l'ignominia
+d'oltraggio di una lunga servitù. "Noi uomini siamo, in generale,
+fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e
+ci curviamo in silenzio sotto gli estremi, e sopportiamo, non
+rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo
+chiamato insopportabile." Altrove l'Autore, nel tempo stesso che gli
+scusa, sembra rivolgere un biasimo delicato a que' patrioti, i quali
+espatriavano senza una vera necessità; naturalmente l'Autore vuole
+aver aria di parlare soltanto di Renzo e di Lucia, che lasciano il
+loro villaggio per recarsi nell'ospitale e laborioso Bergamasco; ma il
+Bergamasco potrebbe assai bene nel caso nostro nascondere
+l'Inghilterra ed il Belgio. "Chi domandasse se non ci fu anche del
+dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne, ce ne fu
+sicuro; chè del dolore ce n'è, sto per dire, un po' per tutto. Bisogna
+però che non fosse molto forte, giacchè avrebbero potuto
+risparmiarselo, stando a casa loro, ora che i due grand'inciampi, Don
+Rodrigo e il bando, eran levati. Ma già da qualche tempo erano avvezzi
+tutt'e tre a riguardar come loro il paese dove andavano. Renzo l'aveva
+fatto entrare in grazia alle donne, raccontando l'agevolezze che ci
+trovavano gli operai; e cento cose della bella vita che si faceva là.
+Del resto, avevan tutti passato de' momenti ben amari in quello, a cui
+voltavan le spalle; e le memorie tristi, alla lunga, guastan sempre
+nella mente i luoghi che le richiamano. E se que' luoghi son quelli,
+dove siam nati, c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e
+pungente. Anche il bambino, dice il manoscritto, riposa volentieri sul
+seno della balia, cerca con avidità e con fiducia la poppa che l'ha
+dolcemente alimentato fino allora; ma se la balia, per divezzarlo, la
+bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca, poi torna a provare, ma
+finalmente se ne stacca; piangendo sì, ma se ne stacca." Renzo, che
+cessa di essere un eroe di romanzo, rimane alcun tempo incerto sul
+modo d'impiegare quel po' di danaro ch'egli ha, se nell'agricoltura o
+nell'industria; il Manzoni, che ha rinunciato alla vita politica, si
+ritira a Brusuglio per darsi tutto all'agricoltura ed a' suoi studii
+di lingua, lieto di trovarsi fuori delle tempeste. Quando Renzo dice
+alla sua Lucia ch'egli dai molti guai ha imparato almeno molte cose
+che non sapeva, Lucia, assai dotta e fine e intelligente per una
+contadina, risponde al suo moralista: "E io cosa volete che abbia
+imparato? Io non sono andata a cercare i guai; son loro che son venuti
+a cercar me. Quando non voleste dire" aggiunge soavemente sorridendo
+"che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e di
+promettermi a voi."--"Renzo (prosegue il Manzoni) alla prima rimase
+impicciato. Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che
+i guai vengono bensì spesso, perchè ci si è dato cagione; ma che la
+condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani e che
+quando vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio li
+raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa
+conclusione, benchè trovata da povera gente, ci è parsa così giusta,
+che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia."
+Questa conclusione del libro riesce un vero accento acuto; ed è
+meraviglia che, invece di accusare, come fecero alcuni critici, il
+Manzoni di aver talora imprestato a "povera gente" sentimenti troppo
+elevati, non siasi capito alla prima che, da profondo umorista, il
+Manzoni avea voluto far passare sè stesso per un povero diavolo che
+s'impicciò da poeta in avventure troppo romanzesche, per le quali non
+si sentiva nato, riserbandosi poi il diritto di burlarsene come
+critico, su per giù come il Cervantes avea fatto prima di lui, ma con
+maggior caricatura, nel suo immortale _Don Chisciotte_. In ciascuno di
+noi vi è un lato comico e un lato drammatico; il proprio lato comico
+il Manzoni rappresentò talora in Renzo, talora in quel Don Ferrante
+che in casa sua non voleva nè _comandare nè ubbidire_, proprio come il
+Manzoni, ma era _despota in fatto di ortografia_; è noto lo scrupolo
+che il Manzoni metteva nella punteggiatura; nessun autore forse fece
+un maggior consumo di virgole; e nell'ortografia italiana tanto più
+legittimamente poteva egli comandare in una casa, ove la padrona, come
+la signora Blondel, era forestiera; il lato drammatico lo abbiamo
+personificato in Fra Cristoforo e nell'Innominato. Nella Prefazione un
+po' stramba ai _Promessi Sposi_, il Manzoni mette già da sè stesso il
+lettore sull'avviso che nel preteso vecchio manoscritto da lui
+ritrovato e rimaneggiato s'incontrano casi e persone ch'egli credeva
+ricordarsi unicamente da esso, quando invece gli accadde poi di
+riscontrarli con casi e persone che le storie rammentano. "Taluni di
+que' fatti (egli dice) certi costumi descritti dal nostro Autore,
+c'eran sembrati così nuovi, così strani, per non dir peggio, che prima
+di prestargli fede, abbiam voluto interrogare altri testimoni; e ci
+siam messi a frugar nelle memorie di quel tempo per chiarirci se
+veramente il mondo camminasse allora a quel modo. Una tale indagine
+dissipò tutti i nostri dubbii; a ogni passo ci abbattevamo in cose
+consimili, e in cose più forti e, quello che ci parve più decisivo,
+abbiam perfino ritrovati alcuni personaggi, dei quali non avendo mai
+avuto notizie fuor che dal nostro manoscritto eravamo in dubbio se
+fossero realmente esistiti. E, all'occorrenza, citeremo alcuna di
+quelle testimonianze, per procacciar fede alle cose, alle quali, per
+la loro stranezza, il lettore sarebbe più tentato di negarla." Con
+questa sua malizia l'Autore vuole lasciarci intendere che egli, dopo
+aver messo in scena sè stesso o persone da lui conosciute, ha voluto
+cercare se, per caso, esse potessero avere qualche riscontro con
+persone vissute nella stessa Lombardia due secoli innanzi; e poichè,
+in tal sorta d'investigazioni, si trova quasi sempre quello che si
+cerca, poichè gli uomini si modificano nelle forme, ma nel fondo sono
+sempre gli stessi, egli non dovette troppo meravigliarsi nel trovare
+ch'egli ed i suoi conoscenti presentavano sotto parecchi aspetti
+caratteri di molta somiglianza con alcuni veri ed autentici personaggi
+storici. Così l'Innominato egli non l'inventò tutto; era Bernardino
+Visconti, a proposito del quale la duchessa Visconti rallegravasi un
+giorno che il Manzoni le avesse messo in casa "prima un gran birbante,
+ma poi un gran santo;" il poeta Giusti soleva _e converso_ chiamare il
+Manaoni "un santo birbone," alludendo alla santità della sua vita e
+della sua fede e all'infinita malizia del suo ingegno. L'Innominato
+aveva dunque esistito; ma il Manzoni lo riscaldò coi proprii
+sentimenti e ne fece un gran tipo.[7] Chi dubita dell'esistenza del
+cardinal Federigo? ma il Manzoni si ricordava la nobile condotta di
+monsignor Opizzoni innanzi al Buonaparte, e il suo confessore Tosi e
+il vicario Sozzi, e delle loro virtù riunite animava anco più la bella
+figura del Borromeo, ed in parte ancora quella di Fra Cristoforo. Si
+trovò poi che un Fra Cristoforo da Cremona avea realmente sacrificato
+la propria vita per gli appestati di Milano; ma, in quanto il Manzoni
+se ne servì per farne un tipo immortale, oltre alla sua particolare
+simpatia per i Padri Cappuccini, che risaliva alle prime vivaci
+impressioni d'infanzia, ci doveva entrare lo studio dell'Autore a
+rappresentarci la vittoria riportata sopra sè stesso dal violento
+Lodovico che diventa un monaco piissimo, per meglio persuadere sè
+stesso che nella prima gioventù non avea sempre dovuto essere moderato
+e temperato, della necessità di domare gl'istinti e di vincere le
+passioni. Qualche cosa del giovine Manzoni, qualche pagina della sua
+prima vita è lecito argomentare che si trovi accennata nel racconto
+della gioventù di Lodovico. Noi non sappiamo se il Manzoni abbia avuto
+duelli nella sua gioventù; delle cosidette leggi cavalleresche egli ne
+parla come un uomo che le conosce, meglio che dai libri di cavalleria,
+i quali si trovano nella biblioteca di Don Ferrante, per un po' di
+pratica; ed è possibile che qualche caso di provarsi alla scherma, se
+non di un serio duello, gli sia occorso in Milano innanzi al suo primo
+viaggio di Parigi; ma non abbiamo per ora alcuno indizio per
+affermarlo.[8] In ogni modo, Lodovico convertito in Fra Cristoforo
+rassomiglia tanto all'Autore che par proprio lui, eccetto il tono di
+predica che non era del Manzoni. "Il suo linguaggio, è detto, era
+abitualmente umile e posato; ma, quando si trattasse di giustizia o di
+verità combattuta, l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico,
+che, secondato e modificato da un'enfasi solenne, venutagli dall'uso
+di predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. Tutto il
+suo contegno, come l'aspetto, annunciava una lunga guerra, tra
+un'indole focosa, risentita, e una volontà opposta, abitualmente
+vittoriosa, sempre all'erta, e diretta da motivi e da ispirazioni
+superiori. Un suo confratello ed amico, che lo conosceva bene, l'aveva
+una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro
+forma naturale, che alcuni anche ben educati pronunziano, quando la
+passione trabocca, smozzicate con qualche lettera mutata: parole che
+in quel travisamento fanno però ricordare della loro energia
+primitiva." Il professore Stoppani dice aver conosciuto da fanciullo
+il parroco, che dovette servire al Manzoni come tipo del suo Don
+Abbondio. Il Manzoni era ancora giovinetto, quando conobbe quel
+curato, il quale gli raccontava in qual modo avesse preso gli ordini:
+"Quando mi presentai all'esame, l'esaminatore mi domandò se i parroci
+erano d'istituzione umana o divina. Io sapeva benissimo che loro
+volevano si rispondesse che erano d'istituzione umana, e, furbo,
+risposi tosto: d'istituzione umana, d'istituzione umana!" Il giovine
+Manzoni si permise domandargli se fosse quello il suo convincimento;
+il parroco ripose: "Oh! giusto! a me avevano insegnato ben
+diversamente a Pavia. Ma se avessi risposto come la pensava io, non mi
+lasciavano dir Messa." Il Manzoni voleva fare qualche obbiezione; ma
+il curato troncò il discorso con questa sentenza: "Quando i superiori
+domandano, bisogna saper rispondere a seconda del come la pensano
+loro." Questo aneddoto è autentico; il Manzoni stesso lo fece
+conoscere a' suoi amici, e dalla bocca di questi lo Stoppani lo
+raccolse. È evidente la rassomiglianza di questo curato con Don
+Abbondio;[9] ma per formarne quel tipo che riuscì, occorreva il
+concorso di un genio, e la conoscenza de' materiali, dei quali il
+Manzoni si servì, giova soltanto a mostrare che i grandi poeti son
+quasi come Domeneddio, poichè, con l'attenuazione di un quasi, creano
+anch'essi opere divine, _ex nihilo._ Storico è pur troppo il
+personaggio della Geltrude, la Monaca di Monza; ma quando il Manzoni
+ne lesse la storia, per tornare a colorirla potentemente gli giovò il
+ricordarsi la zia ex-monaca, già da me ricordata, la quale ebbe cura
+ch'egli imparasse la musica, il ballo, forse pure la scherma, su per
+giù come quel Lodovico, a cui il padre fece dare un'educazione
+"secondo la condizione de' tempi e per quanto gli era concesso dalle
+leggi e dalle consuetudini; gli diede maestri di lettere ed esercizii
+cavallereschi, e morì, lasciandolo ricco e giovinetto." Ma, senza i
+frequenti richiami de' tipi manzoniani alla vita dell'Autore e a' suoi
+conoscenti, che accrescono vivacità o naturalezza alle sue mirabili
+ipotiposi, per tacere de' casi, ne' quali egli nomina direttamente o
+sottintende troppo chiaramente i suoi amici Giovanni Torti e Tommaso
+Grossi, di cui loda i versi "pochi e valenti" di cui raccomanda, con
+molta industria, la diavoleria ch'egli stava scrivendo a Brusuglio,
+ossia il poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, i _Promessi Sposi_
+sono pieni zeppi di osservazioni maliziose tutte manzoniane, traendone
+talora materia dalle occasioni più impensate. Tutti ricordano il
+viaggio di Renzo allo studio del dottor Azzeccagarbugli, coi quattro
+capponi che doveano servirgli di commendatizia. Renzo, agitato dalla
+viva passione, "dava loro di fiere scosse e faceva balzare quelle
+quattro teste spenzolate," al qual punto l'Autore soggiunge: "le quali
+intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una coll'altra, come accade troppo
+sovente tra compagni di sventura." Quest'osservazione messa lì, come
+per sotterfugio, è forse più potente, pel suo effetto, di tutto il
+bellissimo Coro della battaglia di Maclodio, che lamenta le discordie
+italiane, più potente perchè meno enfatico, e più opportuno, più
+speciale. Gli esuli italiani che si laceravano, talora, senza pietà,
+da quelle poche parole erano invitati a pensare. Ed il pensare, in
+simili casi, è, quasi sempre, un rimediare. Quanta forza satirica in
+una sola frase manzoniana! La serva del dottor Azzeccagarbugli, per un
+esempio, sa bene che il suo padrone è così abile, così destro avvocato
+da far parere galantuomo qualsiasi birbante che si raccomandi a lui;
+non vi è causa spallata che nelle sue mani non sia diventata buona;
+perciò, dopo ch'ella serve il dottore, non ha mai visto tornar via il
+ricorrente co' suoi doni rifiutati; il primo caso è quello di Renzo
+venuto dal dottore a domandar giustizia contro un prepotente; ma alla
+serva non può venire in capo che si tratti d'un innocente
+perseguitato; nel restituirgli dunque le quattro bestie per ordine del
+padrone, le dà a Renzo "con un'occhiata di compassione sprezzante, che
+pareva volesse dire: _bisogna che tu l'abbia fatta bella_." Bisogna
+che Renzo sia più birba di tutte le altre birbe che il dottore ha
+rivendicate all'onore del mondo, perch'egli si decida a lasciarlo
+partire col suo vistoso regalo. Il torto che la serva fa a Renzo,
+pensando così male di lui, è men grave della condanna del dottore e di
+tutti i dottori di legge che gli somigliano, sottintesa in quel
+giudizio temerario. Renzo torna a casa indignato, e non sa dir altro
+col cuore in tempesta, se non queste parole: "Saprò farmi ragione, o
+farmela fare. A questo mondo c'è giustizia finalmente." Al che il
+Manzoni è pronto a soggiungere: "Tant'è vero che un uomo sopraffatto
+dal dolore non sa più quel che si dica." Quanta profonda ironia in
+questa frase! Renzo torna da una spedizione, nella quale ha pur troppo
+potuto accorgersi che giustizia nel mondo proprio non ce n'è; ma vi
+sono parole che si dicono senza alcun perchè; Renzo vuole la
+giustizia, e non la trova; per rendere questo suo sentimento usa
+un'espressione popolare, e dice che la giustizia finalmente c'è,
+quando ha proprio fatto esperimento del contrario; il Manzoni, da quel
+fine umorista che è, nota la contradizione che esiste talora fra le
+cose che si dicono e quelle che si pensano, e come nel dolore si
+ragioni meno e si dica qualche volta precisamente l'opposto di quello
+che si pensa. E, in somma, la conclusione vera del terzo capitolo è,
+che non c'è da fare assegnamento di sorta su quella che si chiama
+giustizia umana, in genere, ma che nel caso nostro, nell'intendimento
+manzoniano; dovea chiamarsi giustizia straniera, giustizia de' signori
+in Lombardia, ossia nessuna giustizia, arbitrio, violenza, che le
+leggi in parte mantenevano e l'abuso delle leggi accresceva a
+dismisura. Talora incontriamo qualche passo che appare una stonatura.
+Renzo non ha ancora avuto il tempo di far chiasso in paese pel caso di
+Don Rodrigo; anzi il caso è tale, che non se ne può parlare con alcuno
+senza grave pericolo di guastarlo. Non è verosimile dunque che Renzo
+ne abbia fatto rumore nel villaggio; e pure, malgrado della
+inverosimiglianza, il Manzoni ci lascia credere che Renzo siasi
+sfogato con gli amici, e che questi, invece di prestargli una mano al
+bisogno, siansi ritirati tutti; onde Renzo se ne sfoga con Fra
+Cristoforo: "Oh, lei non è come gli amici del mondo! Ciarloni! Chi
+avesse creduto alle proteste che mi facevan costoro, nel buon tempo;
+eh! eh! Eran pronti a dare il sangue per me; m'avrebbero sostenuto
+contro il diavolo. S'io avessi avuto un nemico? Bastava che mi
+lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. E ora, se
+vedesse come si ritirano!" Per Renzo e pel caso suo queste parole ci
+paiono troppe e sproporzionate e strane; ma se il Manzoni si nasconde
+sotto Renzo, alludono a qualche abbandono simile da lui patito, e
+poich'egli ci preme, in verità, molto più di Renzo, prendiamo a cuore
+il suo caso. Vi è una scenetta domestica fra Renzo e Lucia, che il
+Manzoni deve aver colta proprio sul vivo, Renzo va in collera,
+vorrebbe uccidere Don Rodrigo, rovinarsi, se Lucia non consente a
+recarsi con lui dal curato per sorprenderlo. Lucia si spaventa e gli
+si butta in ginocchi, e promette che farà tutto quel che egli vorrà,
+pur che diventi più trattabile, più umano, pur che torni buono.
+L'Autore a questo punto si fa una domanda, che obbliga molto
+naturalmente un lettore intelligente a farsene un'altra. Siamo noi in
+casa Mondella, od in casa Manzoni? E la domanda è questa: In mezzo a
+quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva
+esser per lui lo spavento di Lucia? E non aveva adoperato un po' di
+artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro Autore
+protesta di non saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo
+sapesse bene. Il fatto sta che era realmente infuriato contro Don
+Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due
+forti passioni schiamazzano insieme nel cuor di un uomo, nessuno,
+neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce
+dall'altra, e dire con sicurezza qual sia quella che predomini, "Ve
+l'ho promesso," rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e
+affettuoso; "ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di
+rimettervene al padre...."--"Oh via! per amor di chi vado in furia?
+Volete tornare indietro ora? e farmi fare uno sproposito?"--"No, no,"
+disse Lucia, cominciando a rispaventarsi, "Ho promesso e non mi
+ritiro. Ma vedete come mi avete fatto promettere. Dio non
+voglia...."--"Perchè volete far de' cattivi augurii, Lucia? Dio sa che
+non facciam male a nessuno."--"Promettetemi almeno che questa sarà
+l'ultima."--"Ve lo prometto, da povero figliuolo."--"Ma questa volta,
+mantenete poi," disse Agnese.--Qui l'Autore confessa di non sapere
+un'altra cosa; se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta
+d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa
+in dubbio.[10] La persona dell'Autore viene, per lo più, ad
+accrescere la forza de' sentimenti de' suoi personaggi; a colorirli
+più gagliardamente; occorreva un grande poeta per far così commovente
+l'addio di Lucia ai suoi monti, occorreva un buon patriotta per far
+sentire con tanta tenerezza il dolore di chi si stacca dalla patria.
+Ma talora i sentimenti dell'Autore che si mettono fra quelli de' suoi
+personaggi appaiono soverchianti e guastano una parte dell'effetto
+artistico. Chi è rimasto veramente commosso, per un esempio,
+dall'addio di Lucia, desidera rimanere in quella commozione, e non
+vorrebbe accogliere nell'animo alcun sentimento diverso da quello. Ma
+il Manzoni vuole ad ogni costo che prevalga ne' dolori umani il
+sentimento della rassegnazione cattolica; quindi, senza pure
+accorgersi che la commettitura o la toppa cattolica riesce troppo
+evidente, non badando ad alcuna regola di transizione, dopo l'ultimo
+addio di Lucia, soggiunge senz'altro: "Chi dava a voi tanta giocondità
+è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli se non per
+prepararne loro una più certa e più grande." Per arrivare a un tal
+sentimento, Lucia avea bisogno di un po' di preparazione; e il
+Manzoni, da quel profondo psicologo che era, lo dovea sentire meglio
+d'ogni altro. Ma è assai possibile che nella prima composizione del
+romanzo quella pia appendice non esistesse, e che per solo
+suggerimento di alcuno dei suoi revisori egli l'abbia introdotta nel
+secondo manoscritto o sulle prove di stampa. Sappiamo invero che il
+Manzoni avendo incominciato il romanzo il 24 aprile dell'anno 1821,
+cioè appena fallita la rivoluzione piemontese, e dopo i primi arresti
+de' patriotti lombardi, lo avea terminato nel 1823, e precisamente il
+17 settembre. Il Grossi ch'era con lui a Brusuglio dovette essere il
+primo a leggerlo, _in camera charitatis_; ma il Grossi, l'amico e
+collaboratore di Carlo Porta, poteva al Manzoni parere un confessore
+di manica larga. Un lettore più difficile fu di certo l'amico critico
+e filosofo Ermes Visconti, al quale il Manzoni passò la sua prima
+minuta de' _Promessi Sposi_; il Visconti la copri di note, appunti,
+correzioni; il Manzoni ne tenne buon conto nella nuova trascrizione
+del proprio lavoro ch'egli fece nell'anno 1824; la diede quindi a
+ricopiare per passarla ad altri amici; il Fauriel, il Tosi, Gaetano
+Giudici, il Tommaseo, furono nel numero de' lettori privilegiati;
+ricevute le osservazioni, egli corresse nuovamente di proprio pugno
+tutta la copia, che passò quindi alla Censura, e finalmente alla
+Tipografia; sulle prove di stampa che si conservano, il Manzoni fece
+nuove correzioni; la stampa del primo volume incominciò nell'anno
+1825, quella del secondo nel 1826, il terzo ed ultimo volume si finì
+di stampare nella primavera dell'anno 1827.[11] L'aspettativa del
+romanzo era grande; il Fauriel ne parlava a' suoi amici in Francia;
+Victor Cousin che avea visitato il Manzoni a Brusuglio ne recava
+notizie al vecchio Goethe a Weimar. In Italia, alla sola notizia che
+il Manzoni stava scrivendo un romanzo storico, parecchi letterati si
+misero a scrivere romanzi storici, confondendo la speranza di far più
+presto con quella di far meglio.[12] Non sapevano, non pensavano che
+il Romanzo manzoniano avrebbe tratto tutta la sua gloria non
+dall'essere storico, ma dall'averlo immaginato, sentito e scritto a
+modo suo, e come sapeva farlo egli solo, il Manzoni. Il 12 marzo
+dell'anno 1827, ad una domanda della contessa Diodata Saluzzo relativa
+al romanzo il Manzoni rispondeva: "La filastrocca, della quale Ella ha
+la bontà di richiedermi, è bensì stampata in gran parte, ma nulla ne è
+ancor pubblicato, nè sarà che ad opera compiuta. Del quando non posso
+fare alcuna congettura un po' precisa; perchè di quel che manca alla
+stampa, una parte manca ancora allo scritto; e il compimento di questo
+dipende da una salute incerta e bisbetica, la quale spesso mi fa
+andare assai lento, e talvolta cessare affatto per buon numero di
+giorni. Dell'essersi poi, come Ella mi accenna, veduto costi il già
+stampato, io non so che mi dire nè che pensare, non ve ne avendo io
+spedita certamente copia, nè in altra parte d'Italia. Nè anche posso
+tacere che, siccome l'aspettazione di alcuni mi aveva già posto in
+gran pensiero, così in grandissimo mi pone codesta ch'Ella si degna
+mostrarmi: che, riguardando al mio lavoro, sento troppo vivamente
+quanto sia immeritevole di una sua curiosità; e troppo certamente
+prevedo quanto questa sia per essere mal soddisfatta. Ma, ad ogni
+modo, la prova non sarà terribile che per la vanità; e io confido
+ch'Ella si contenterà di dimenticare il libro noioso, senza cacciar
+per questo l'autore dal posto accordatogli nella sua benevolenza." Da
+questa lettera rileviamo che nel marzo 1827 il libro era al suo fine,
+ma che il Manzoni doveva ancora scriverne gli ultimi fogli. È potuto
+parere strano ai lettori de' _Promessi Sposi_ che il Manzoni fissasse
+il numero de' suoi lettori a soli venticinque; o eran troppi, o troppo
+pochi; si disse che in quel caso il Manzoni affettava soverchia
+modestia; ma è difficile il cogliere il Manzoni in fallo; il buon
+senso è stato forse più vicino a lui che a qualsiasi altro mortale.
+Ora noi sappiamo che, prima di venir pubblicati, i _Promessi Sposi_
+furono veramente letti e talora molto criticati da un numero scelto di
+amici, che potrebbero per l'appunto sommare insieme al numero di
+venticinque. Essi furono, dal 1823 in cui i _Promessi Sposi_ furono
+finiti di comporsi, al 1827, ossia per ben quattro anni, per un caso
+singolare, il solo vero pubblico de' _Promessi Sposi_; e, per quanto
+nel trovarsi così limitato ci fosse da sperare che usasse discrezione
+e riserbo, non pare che una tal regola siasi osservata da tutti;
+sembra anzi che alcuno de' venticinque lettori parlasse troppo e che
+si permettesse un genere di censure irritante per ogni autore, ma
+specialmente per un autore come il Manzoni; ond'egli preparò per la
+stampa e pubblicazione definitiva del libro, destinato da prima ai
+soli amici fidati, una frecciata delle sue, e la lanciò in modo che il
+pubblico potesse non capire, e la dovessero sicuramente sentire gli
+amici indiscreti, ai quali essa era diretta.[13] Non sarà troppa
+temerità la nostra il supporre che una delle persone più colpite
+doveva essere Niccolò Tommaseo: l'articolo critico ch'egli pubblicò
+nel fascicolo di ottobre del 1827 nell'_Antologia_, è forse, fra tutti
+gli articoli che si scrissero allora sopra i _Promessi Sposi_, il più
+malizioso, Il Tommaseo parla della "degnazione," con la quale il
+Manzoni "si è abbassato a voler fare un romanzo," e si domanda: "Chi
+mi sa dire per quali pensieri e sentimenti passasse lo spirito di
+quest'uomo singolare nel corso del suo lavoro? Chi mi sa dire se egli
+non l'abbia compiuto in uno stato di opinione molto diverso da quello,
+in cui l'ha cominciato?" Dopo aver censurato i caratteri de' _Promessi
+Sposi_, trovato Renzo, per un villano, troppo gentile, Lucia priva di
+carattere, troppo poco villana, Agnese pesante, avvertito che il
+cardinal Federigo compare troppo tardi, che l'Innominato si converte
+troppo presto, dice: "Quel della Signora sarebbe più individuale e più
+vivo, se l'Autore, _come la pubblica voce afferma_, non avesse per
+eccesso di delicatezza troncata la parte de' suoi traviamenti;" trova
+Don Abbondio quasi noioso, perchè troppo simile a sè stesso; il lepore
+manzoniano gli sa talvolta "del mendicato e del picciolo." E qui, nel
+tempo stesso che l'accusa, vuole parer di scusarlo, accusandolo un po'
+di più: "Se non che (scrive il Tommaseo) da un uomo che segue con
+amabile semplicità i miti impulsi del suo bel cuore e del suo raro
+ingegno, non è poi da esigere un freddo rigore in seguire quella certa
+convenienza di tuono, ch'è così facile a degenerare in sistema, ed a
+farsi monotonia. Egli è lecito però l'affermare, che nel tuono di
+questo libro domina insieme col vasto non so che di vago, che alla fin
+fine potrebbe essere il difetto di chi si abbassa a soggetti minori
+della propria grandezza. Perchè se quel libro è fatto pel volgo, è
+tropp'alto; se per gli uomini colti, è tropp'umile. In questo libro
+sarebbe a desiderare un far più svelto e più franco. La modestia
+dell'Autore si spinge, se è lecito dire, talvolta sino a diventare
+orgogliosa. Egli teme di non iscolpire abbastanza i caratteri, di non
+fare abbastanza impressione; perciò si ferma su tutto. Se invece di
+mostrarsi conoscitore degli uomini in genere, Manzoni avesse voluto
+spiegarci solamente i misteri di quel pezzo d'uomo che è l'uomo
+morale, allora egli sarebbe stato sempre grande; ma allora non avrebbe
+fatto un romanzo. Manzoni talvolta lascia immaginar troppo al lettore,
+talvolta nulla; il suo tuono è il tuono d'un uomo superiore che si
+abbassa per giovare altrui, ma talvolta par non si abbassi che per
+piacere; e questo lo fa troppo lepido. La sua naturalezza è quasi
+sempre artifiziata, ma di un'arte sublime; le sue intenzioni vanno
+sempre al di là delle sue parole; e per gustare molte espressioni,
+molti tratti, e lo spirito dominante dell'opera, bisognerebbe aver
+conosciuto l'Autore, dappresso. Si conosce più il libro dall'Autore,
+che non l'Autore dal libro." A malgrado del bisticcio, si capisce
+quello che il Tommaseo voleva dire; egli era stato in casa Manzoni,
+avea letto in casa sua i _Promessi Sposi_ prima che si pubblicassero,
+ed era di quelli che potevano legger molto fra le linee. L'articolo
+che il Tommaseo amico osò stampare in Firenze, quando il Manzoni si
+trovava con la sua famiglia festeggiato, ammirato, invidiato forse
+anco, non è punto simpatico, e ci lascia facilmente supporre quali
+altri giudizii il Tommaseo dovesse permettersi contro il romanzo nei
+privati discorsi, prima che si pubblicasse. Quelle censure anticipate,
+per la maggior parte ingiuste e piene di sofisticherie, irritarono,
+senza dubbio, il Manzoni, al quale vennero riportate; perciò,
+nell'ultimo foglio del suo romanzo, poco prima di mandarlo in giro,
+egli volle inserire una sua pagina tutta significativa: il lettore di
+romanzi che arriva al fine de' _Promessi Sposi_ ed intende che quella
+Lucia e quel Renzo, ai quali o poco o molto s'è affezionato, vanno a
+finire in un paese, dove non sono poi bene accolti, ha un po' ragione
+di mettersi di malumore contro l'Autore, che non seppe immaginare
+alcun'altra miglior conclusione; ma, se il lettore di romanzi è
+persona intelligente, la quale più de' casi straordinarii di un eroe o
+di un'eroina sappia ammirar l'arte, con la quale l'Autore crea, egli
+passerà invece, tosto, dal breve malumore ad una viva e durevole
+ammirazione. Dopo il cenno che ho qui fatto sopra il modo singolare
+con cui si preparò in Milano la stampa de' _Promessi Sposi_, tutti
+possono intendere la finezza di questa pagina, che si può pertanto
+tornare a rileggere: "Il parlare che, in quel paese, s'era fatto di
+Lucia, molto tempo prima che la ci arrivasse, il saper che Renzo aveva
+avuto a patir tanto per lei, e sempre fermo, sempre fedele; forse
+qualche parola di qualche amico parziale per lui e per tutte le cose
+sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovine, e
+una certa aspettativa della sua bellezza. Ora sapete come è
+l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile,
+schizzinosa; non trova mai tanto che le basti, perchè, in sostanza,
+non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce
+che aveva dato senza ragione. Quando comparve questa Lucia, molti, i
+quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro, e le
+gote proprio di rosa, e due occhi l'uno più bello dell'altro". e che
+so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciare il naso, e a
+dire: "Eh! l'è questa? Dopo tanto tempo, dopo tanti discorsi,
+s'aspettava qualche cosa di meglio. Cos'è poi? Una contadina come
+tant'altre. Eh! di queste e delle meglio ce n'è per tutto." Venendo
+poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro;
+e ci furon fin di quelli che la trovavan brutta affatto. Siccome però
+nessuno le andava a dir sul viso a Renzo queste cose, così non c'era
+gran male fin lì. Chi lo fece il male, furon certi tali che gliene
+rapportarono; e Renzo, che volete? ne fu tocco sul vivo. Cominciò a
+ruminarci sopra, a farne di gran lamenti, e con chi gliene parlava, e
+più a lungo tra sè "E cosa v'importa a voi altri? E chi v'ha detto
+d'aspettare? Son mai venuto io a parlarvene? a dirvi che la fosse
+bella? E quando me lo dicevate voi altri, v'ho mai risposto altro, se
+non che era una buona giovine? È una contadina! V'ho detto mai che
+v'avrei menato qui una principessa? Non vi piace? non la guardate.
+N'avete delle belle donne? guardate quelle." E vedete un poco come
+alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato di un uomo per
+tutta la vita. Se Renzo avesse dovuto passar la sua in quel paese,
+secondo il suo primo disegno, sarebbe stata una vita poco allegra. A
+forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. Era sgarbato
+con tutti, perchè ognuno poteva essere uno de' critici di Lucia. Non
+già che trattasse proprio contro il Galateo; ma sapete quante belle
+cose si possono fare senza offender le regole della buona creanza;
+fino sbudellarsi. Aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola;
+in tutto trovava anche lui da criticare, a segno che, se faceva
+cattivo tempo due giorni di seguito diceva: "Eh già, in questo paese!"
+[14] Vi dico che non eran pochi quelli che l'avevan già preso a noia,
+e anche persone che prima gli volevan bene; e col tempo, d'una cosa
+nell'altra, si sarebbe trovato, per dir così, in guerra con quasi
+tutta la popolazione, senza poter forse nè anche lui conoscer la prima
+cagione di un così gran male." Così il Manzoni pigliava non due, ma
+tre colombi ad una fava; conchiudeva la sua storia in un modo
+certamente insolito, per quanto sia sembrato umile; alludeva forse ai
+discorsi che si fecero in Milano intorno alla sua sposa, quando egli
+la menò dal contado bergamasco in Milano; e dava una sferzata allegra
+a que' critici impazienti, che si preparavano a gettare il discredito
+sul libro prima che venisse pubblicato. Io potrei ora proseguire
+questa indagine biografica manzoniana sopra i _Promessi Sposi_, ma
+temerei recarvi tedio. Non terminerò tuttavia senza avvertire come
+l'ottimo commento ai _Promessi Sposi_ si possa fare soltanto a Lecco.
+Chi voglia ammirare veramente tutta la potenza artistica dell'ingegno
+manzoniano deve recarsi sopra la scena stessa del romanzo. Non mai si
+è rivelata meglio la virtù d'uno scrittore a idealeggiare il reale.
+Quello che il Manzoni aveva fatto degli uomini, lo fece pure de'
+luoghi; col suo genio plastico gli espresse, con la sua fantasia
+poetica li sollevò, col suo proprio sentimento diede loro una tinta
+calda ed un calore simpatico. Il Manzoni, io l'ho già detto, aveva
+dovuto con suo grave dolore vendere la propria palazzina detta il
+_Caleotto_ che sorge presso Lecco (ove il Manzoni possedeva pure
+alcune terre, come il suo Renzo un orto), in faccia ad Acquate ed al
+bel Resegone, e sovrasta all'Adda. V'è una leggenda a Lecco, che io vi
+ripeto come la intesi: secondo essa, dopo la vendita dolorosa de' beni
+paterni, il Manzoni non sarebbe più tornato a Lecco, ma a ricordo de'
+vecchi, un giorno, nel tempo in cui egli scriveva i _Promessi Sposi_,
+una vettura si sarebbe fermata in vista del _Caleotto_ e di Acquate;
+in quella vettura vogliono che si trovasse il Manzoni, e che alla
+vista de' cari luoghi della sua infanzia abbia dato in uno scoppio di
+pianto, e mancatogli il coraggio di scendere, egli sia invece
+ripartito prontamente per Milano, per sottrarsi alla vivezza del
+dolore subitamente provato. Sia storia o storiella, questo racconto
+esprime, in ogni modo, il sentimento vivissimo che il Manzoni aveva,
+senza dubbio, del panorama incantevole ch'egli aveva più volte,
+essendo fanciullo, ammirato dal suo _Caleotto_. Si direbbe che di là
+tutti i luoghi principali de' _Promessi Sposi_ non solo s'abbracciano
+con gli occhi, ma si pigliano, per così dire, con le mani. La
+viottola, per la quale passeggiava Don Abbondio, la chiesa d'Acquate,
+la casa di Agnese e di Lucia, la palazzina di Don Rodrigo, il
+Resegone, il convento di Pescarenico, il passo del Bione, le rovine
+del supposto castello dell'Innominato, tutto si spiana alla vista di
+chi contempli la scena ridente e svariata dal _Caleotto_. Chi visita
+ora que' luoghi li trova certamente bellissimi; ma bisogna proprio
+visitarli per vedere coi proprii occhi, con piena evidenza, quale
+meraviglioso artista, quale stupendo poeta anche scrivendo in prosa
+siasi rivelato il Manzoni.[15] Nessuno che legga i _Promessi Sposi_
+in vista d'Acquate troverà una sola linea che si discosti dal vero; ma
+la poesia di quel vero prima di lui l'aveva forse sentita in parte
+qualcuno, egli la sentì e la espresse tutta; ecco dunque, in qual modo
+il Manzoni è stato verista; ecco in qual modo io vorrei pure che lo
+diventassimo noi tutti, imparando nel tempo stesso da lui a fare molto
+con assai poco e non viceversa assai poco con molto. Di montagne come
+il Resegone se ne trovano certamente in Italia parecchie altre; ma
+quella è la montagna d'Acquate, cioè del villaggio, ove Renzo e Lucia
+son nati e cresciuti; tutti i loro ricordi, tutti i loro affetti sono
+là, ma un signore prepotente viene a cacciare dal loro tetto, dal loro
+nido e disperde nell'esiglio i giovani fidanzati; allora il Resegone
+appare più bello, più grande, più poetico di tutti gli altri monti,
+perchè quel monte vuol dire ai fuggiaschi la patria; ed ecco, in qual
+modo naturale, il Manzoni converte l'addio di una povera contadina al
+suo villaggio in un vero inno commovente dell'esule italiano alla
+patria.
+
+ [1] Il Fauriel, scrive il Sainte-Beuve, s'andava proponendo, circa
+ quel tempo, di comporre un romanzo storico, di cui avrebbe
+ certamente collocata la storia nel Mezzodì della Francia, in una
+ di quelle epoche ch'egli conosceva così bene. Dopo aver finito
+ l'_Adelchi_, il Manzoni, abbandonata l'idea di una tragedia
+ _Spartaco_, si mise anch'egli a pensare di comporre il romanzo
+ _Promessi Sposi_. Circa lo stesso tempo, il suo amico Grossi
+ s'occupava intorno ad un grande poema storico: _I Lombardi atta
+ prima Crociata_. Era il tempo del grande ardore per l'_Ivanhoe_.
+ Di qui nuove attivissime discussioni, e nuovo moto alle idee, sia
+ per lettera, sia a voce, nel soggiorno del Fauriel in Italia (la
+ Prefazione che precede il supplemento al secondo volume dei _Canti
+ popolari della Grecia_ del Fauriel reca la data di _Brusuglio
+ vicin di Milano_) dal 1823 al 1825. Discutevasi, per esempio, come
+ questione principale, tra i due amici, intorno al modo d'innestare
+ la storia con la poesia, senza che l'una noccia all'altra. Il
+ Fauriel inclinava a credere che, quindi in poi, la lotta
+ condurrebbe la poesia propriamente detta a rimanere ogni dì più
+ soccombente. Il Manzoni pensava altrimenti, e sosteneva contro le
+ apparenze e i cattivi pronostici che _la poesia non ha volontà di
+ morire_. E tutti due s'accordarono a dire che, in un certo sistema
+ di romanzo, "c'è posto per l'invenzione de' fatti nella
+ rappresentazione di costumi storici." Ebbene, la è questa appunto,
+ replicava il Manzoni, una di quelle forze potentissime che restano
+ tuttavia alla poesia, la quale, com'io vi diceva, non ha volontà
+ di morire. La narrazione storica non è fatta per lei; giacchè il
+ racconto de' fatti ha virtù di svegliare nell'uomo, naturalmente e
+ ragionevolmente curioso, una tale attrattiva da disgustarci delle
+ invenzioni poetiche che vi si volessero mescolare fino a farle
+ parere puerili. Ma riunire i caratteri distintivi di un'epoca
+ della società, rischiararli o porli in moto con un'azione,
+ profittar della storia senza mettersi in concorrenza con essa,
+ senza pretender di fare quel che esse sa far meglio sicuramente,
+ ecco ciò che mi sembra tuttavia riservato alla poesia; che anzi
+ essa sola può fare. "Non crediamo ingannarci (soggiunge il
+ Sainte-Beuve), epilogando per tal modo l'opinione del poeta."
+
+ [2] Ecco le parole proprie del Filangieri, quali si possono leggere
+ nel libro IV, capo 40, art. 3°, della _Scienza della
+ Legislazione_: "Io propongo la lettura de' romanzi pe' fanciulli
+ che sono giunti all'età che si richiede secondo l'ordine da noi
+ esposto (cioè l'età di nove anni compiuti), per assistere ai
+ morali discorsi. Ma quali debbono essere questi romanzi? quali i
+ soggetti, sui quali formar si dovrebbero? Ogni condizione può
+ avere i suoi eroi, può avere i suoi mostri. Presso tutte le
+ nazioni, in tutte l'età, in tutti i Governi, se ne trovano in
+ tutte le classi dello Stato. I cenci dell'ultimo cittadino e la
+ toga del primo magistrato nascondono spesso le più grandi virtù e
+ i vizii più vili. L'occhio del filosofo penetra a traverso di
+ questo velo, nel mentre che il volgare non vi vede che cenci e
+ toga. Su questi fatti che l'istorie di tutti i tempi ci
+ manifestano, formar si dovrebbero i romanzi, de' quali io parlo.
+ L'eroe esser dovrebbe della classe, della quale son coloro, a'
+ quali ne vien destinata la lettura. L'agricoltore dunque, il
+ fabbro, il semplice soldato, o il duce che ha cominciato
+ dall'esserlo, e che ha condotto l'aratro prima di condurre la
+ legione, somministrar dovrebbero il soggetto e l'eroe dei romanzi
+ che pe' fanciulli di questa classe io propongo. L'arte dello
+ scrittore esser dovrebbe di mettere nel maggior aspetto quelle
+ virtù così civili come guerriere che sono più alla portata
+ degl'individui di questa classe; di dipingere co' colori più neri
+ que' vizii, ai quali sono più esposti; di fecondare que' semi
+ dell'amor della patria o della gloria, che si van gittando in
+ tanti modi nel cuore de' nostri allievi, e d'ispirare
+ quell'elevazione di animo, ch'è altrettanto più gloriosa, quanto
+ meno si combina colla ricchezza delle fortune e coll'originaria
+ dignità della condizione. _Io vorrei che il soggetto del romanzi
+ fosse per lo più un fatto vero, e non interamente immaginato, e
+ vorrei che l'autore ne assicurasse colui che legge. È incredibile
+ quanto questa prevenzione ne renderebbe più efficace la lettura_.
+ La moltiplicità e l'eccellenza delle opere che son comparse in
+ questo genere presso tutte le nazioni, ed in tutte le lingue
+ dell'Europa, renderebbe molto facile la collezione di questi
+ romanzi d'educazione che io propongo. Gli effetti e i vantaggi,
+ che ne produrrebbe la lettura, sono noti a chiunque conosca la
+ forza dei sentimenti e l'influenza che questi aver possono sulla
+ formazion del carattere e sullo sviluppo delle passioni."
+
+ [3] Questa notizia ch'io rilevo da una lettera del professore
+ Giovanni Rizzi, trova pure conferma nelle seguenti parole del
+ Buccellati: "Rattristato, per i rovesci del 1821, la morte e la
+ prigionia degli amici, (il Manzoni} disse a Grossi ch'egli non
+ potendo più vivere a Milano, intendeva ritirarsi colla famiglia a
+ Brusuglio. Grossi trovò savio il pensiero di Manzoni, e se ne
+ valse anche per suo conto, seguendo l'amico nel suo eremitaggio.
+ Tra i libri che Manzoni portava seco da Milano eravi la _Storia_
+ del Ripamonti e l'_Economia e Statistica_ del Gioia, in cui si
+ trovano citate le Gride contro i Bravi e gl'inconsulti Decreti
+ annonarii. Oh! che tempi, diceva Manzoni a Grossi, segnando
+ specialmente le pagine del Ripamonti che alludono all'Innominato.
+ Sarebbe bene porre sottocchio in modo evidente queste istorie...."
+
+ [4] Lo riferisco, quantunque notissimo, perchè nella biografia
+ manzoniana sembrami avere una importanza speciale: ".... La
+ presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una
+ superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente
+ composto, e quasi involontariamente maestoso; non incurvato, nè
+ impigrito punto dagli anni; l'occhio grave e vivace, la fronte
+ serena e pensierosa; con la canizie nel pallore, tra i segni
+ dell'astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di
+ floridezza verginale; tutte le forme del volto indicavano che, in
+ altra età, c'era stata quella che più propriamente si chiama
+ bellezza; l'abitudine de' pensieri solenni e benevoli, la pace
+ interna d'una lunga vita, l'amore degli uomini, la gioia continua
+ d'una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi,
+ bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica
+ semplicità della porpora. Tenne anche lui, qualche momento, fisso
+ nell'aspetto dell'Innominato il suo sguardo penetrante; ed
+ esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri; e,
+ sotto a quel fosco e a quel turbato, parendogli di scoprire sempre
+ più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo
+ annunzio d'una tal visita, tutt'animato; "Oh!" disse, "che
+ preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d'una sì
+ buona risoluzione: quantunque per me abbia un po' del rimprovero!"
+ "Rimprovero!" esclamò il signore maravigliato, ma raddolcito da
+ quelle parole e quel fare, e contento che il Cardinale avesse
+ rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque. "Certo, m'è un
+ rimprovero," riprese questo, "ch'io mi sia lasciato prevenir da
+ voi; quando, da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da
+ voi io." "Da me voi! sapete chi sono? V'han detto bene il mio
+ nome?" "E questa consolazione ch'io sento, e che, certo, vi si
+ manifesta nel mio aspetto, vi par egli ch'io dovessi provarla
+ all'annunzio, alla vista d'uno sconosciuto? Siete voi che me la
+ fate provare; voi, dico, che avrei dovuto cercare; voi, che almeno
+ ho tanto amato e pianto, per cui ho tanto pregato; voi de' miei
+ figli, che pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più
+ desiderato d'accogliere e d'abbracciare, se avessi creduto di
+ poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo le meraviglie, e
+ supplisce alla debolezza, alla lentezza, de' suoi poveri servi."
+ L'Innominato stava attonito a quel dire così infiammato, a quelle
+ parole, che rispondevano tanto risolutamente a ciò che non aveva
+ ancor detto, nè era ben determinato di dire; e commosso, ma
+ sbalordito, stava in silenzio. "E che?" riprese ancor più
+ affettuosamente Federigo: "voi avete una buona nuova da darmi, e
+ me la fate tanto sospirare?" "Una buona nuova, io? Ho l'inferno
+ nel cuore; e vi darò una buona nuova? Ditemi voi, se lo sapete,
+ qual'è questa buona nuova che aspettate da un par mio." "Che Dio
+ v'ha toccato il cuore e vuol farvi suo," rispose pacatamente il
+ Cardinale. "Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è
+ questo Dio?" "Voi me lo domandate? voi? E chi più di voi l'ha
+ vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita,
+ che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa
+ presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una
+ consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo
+ riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?" "Oh, certo! ho qui
+ qualche cosa che mi opprime, che mi rode! Ma Dio! Se c'è questo
+ Dio, se è quello che dicono, cosa volete che faccia di me?" Queste
+ parole furon dette con un accento disperato; ma Federigo, con un
+ tono solenne, come di placida ispirazione, rispose; "Cosa può far
+ Dio di voi? cosa vuol farne? Un segno della sua potenza e della
+ sua bontà: vuol cavar da voi una gloria che nessun altro gli
+ potrebbe dare. Che il mondo gridi da tanto tempo contro di voi,
+ che mille e mille voci detestino le vostre opere...."
+ (l'Innominato si scosse, e rimase stupefatto un momento nel sentir
+ quel linguaggio così insolito, più stupefatto ancora di non
+ provare sdegno, anzi quasi un sollievo): "Che gloria," proseguiva
+ Federigo, "ne viene a Dio? Son voci di terrore, son voci
+ d'interesse, voci forse anche di giustizia, ma d'una giustizia
+ così facile, così naturale! Alcune forse, pur troppo, d'invidia di
+ codesta vostra sciagurata potenza, di codesta, fino ad oggi,
+ deplorabile sicurezza d'animo. Ma quando voi stesso sorgerete a
+ condannare la vostra vita, ad accusar voi stesso, allora....
+ Allora Dio sarà glorificato! E voi domandate cosa Dio possa far di
+ voi? Chi son io, pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che
+ profitto possa ricavar da voi un tal signore? Cosa possa fare di
+ codesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata costanza,
+ quando l'abbia animata, infiammata d'amore, di speranza, di
+ sentimento? Chi siete voi, pover'uomo, che vi pensiate d'aver
+ saputo da voi immaginare e fare cose più grandi nel male, che Dio
+ non possa farvene volere e operare nel bene? Cosa può Dio far di
+ voi? E perdonarvi? e farvi salvo? e compiere in voi l'opera della
+ redenzione? Non son cose magnifiche e degne di Lui? O pensate! se
+ io omiciattolo, io miserabile e pur così pieno di me stesso, io
+ qual mi sono, mi struggo ora tanto della vostra salute, che per
+ essa darei con gaudio (Egli m'è testimonio) questi pochi giorni
+ che mi rimangono, oh pensate! quanta, quale debba esser la carità
+ di Colui che m'infonde questa, così imperfetta, ma così viva, come
+ vi ami, come vi voglia Quello che mi comanda e m'ispira un amore
+ per voi che mi divora!" A misura che queste parole uscivan dal suo
+ labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto ne spirava il senso. La
+ faccia del suo ascoltatore, di stravolta e confusa, si fece da
+ principio attonita e intenta; poi si compose a una commozione più
+ profonda e meno angosciosa; i suoi occhi che dall'infanzia più non
+ conoscevan le lacrime, si gonfiarono; quando le parole furon
+ cessate si coprì il viso con le mani, e diede in un dirotto
+ pianto, che fu come l'ultima e più chiara risposta."
+
+ [5] "Nell'Italia nostra (vi si diceva) vi sono tuttavia gli
+ Aristotelici delle Lettere, come vi furono della Filosofia; e sono
+ quei tenaci adoratori delle parole, i quali fissano tutti i loro
+ sguardi sul conio di una moneta, senza mai valutare la bontà
+ intrinseca del metallo e corron dietro e preferiscono nel loro
+ commercio un pezzo d'inutile rame, ben improntato e liscio, a un
+ pezzo d'oro perfettissimo, di cui l'impronta sia fatta con minor
+ cura. Immergeteli in un mare di parole, sebben anche elleno non
+ v'annuncino che idee inutili o volgarissime, ma sieno le parole ad
+ una ad una trascelte, e tutte insieme armoniosamente collocate nei
+ loro periodi, sono essi al colmo della loro gioia. Mostrate loro
+ una catena ben tessuta di ragionamenti utili, nuovi, ingegnosi,
+ grandi ancora, se una voce, se un vocabolo, una sconciatura
+ risuona al loro piccolissimo orgtano, ve la ributtano come cosa
+ degna di quella."
+
+ [6] "Due però (scrive il Manzoni) erano i libri che Don Ferrante
+ anteponeva a tutti e di gran lunga in questa materia; due che,
+ fino a un certo tempo, fu solito di chiamare i primi, senza mai
+ potersi risolvere a qual de' due convenisse unicamente quel grado:
+ l'uno, il _Principe_ e i _Discorsi_ del celebre Segretario
+ fiorentino; mariuolo sì, diceva Don Ferrante, ma profondo: l'altro
+ la _Ragion di Stato_ del non men celebre Giovanni Botero;
+ galantuomo sì, diceva pure, ma acuto." Il Manzoni dovea pensare
+ ne' suoi studii storici un po' come il suo Don Ferrante: "Ma cos'è
+ mai la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina,
+ con nessuno dietro che impari la strada, e, per conseguenza, butta
+ via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che
+ cammina senza guida." L'Autore entra spesso in iscena anche come
+ attore. Così dopo aver fatto una descrizione, forse un po' troppo
+ minuta della biblioteca di Don Ferrante, soggiunge: "Noi
+ cominciamo a dubitare se veramente il lettore abbia una gran
+ voglia di andar avanti con lui in questa rassegna, anzi a tornerò
+ di non aver già buscato il titolo di copiator servile per noi, e
+ quello di seccatore da dividorsi con l'anonimo sullodato, per
+ averlo bonariamente seguito fin qui, in cosa estranea al racconto
+ principale, e nella quale probabilmente non s'è tanto disteso, che
+ per isfoggiar dottrina, e far vedere che non era indietro del suo
+ secolo. Però lasciando scritto quel che è scritto per non perder
+ la nostra fatica, ometteremo il rimanente, per rimetterci in
+ istrada."
+
+ [7] È il Manzoni stesso che ce lo fa sapere in una sua lelterina a
+ Cesare Cantù, il quale, valendosi, com'è noto, in gran parte dei
+ materiali di studio dei _Promessi Sposi_ che avevano servito al
+ Manzoni, compose il suo _Commento storico_ ai _Promess Sposi_:
+ "L'Innominato (scriveva il Manzoni) è certamente Bernardino
+ Visconti. Per l'_aequa potestas quidlibet audendi_ ho trasportato
+ il suo castello nella Valsássina. La duchessa Visconti si lamenta
+ che le ho messo in casa un gran birbante, ma poi un gran santo."
+ Nella Valsássina aveva avuto signorìa, nel tempo in cui è
+ collocata l'azione del romanzo, la casa Manzoni. L'aver fatto
+ l'Innominato il signore della Valsássina parmi un altro segno
+ evidente che il Manzoni voleva, in qualche modo, rappresentar sè
+ stesso nell'Innominato, per l'_aequa potestas quidlibet audendi_.
+ Vogliono che il Manzoni un giorno a chi lo ringraziava del bene
+ ch'egli avea fatto co' suoi scritti, rispondesse; "Senta, se c'è
+ un nome che non meriti autorità, questo nome è il mio. Lei forse
+ non sa che io fui un incredulo e un propagatore d'incredulità e
+ _con una vita conforme alla dottrina, che è il peggio_. E se la
+ Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è perchè mi ricordi sempre
+ che fui _una bestia e un cattivo_."
+
+ [8] "Lodovico (scrive il Manzoni) aveva contratte abitudini
+ signorili; e gli adulatori, tra i quali era cresciuto, l'aveano
+ avvezzato ad esser trattato con molto rispetto. Ma, quando volle
+ mischiarsi coi principali della sua città, trovò un fare ben
+ diverso da quello, a cui era accostumato; e vide che a voler esser
+ della loro compagnia, come avrebbe desiderato, gli conveniva fare
+ una nuova scuola di pazienza o di sommissione, star sempre al di
+ sotto e ingozzarne una ogni momento. Una tal maniera di vivere non
+ s'accordava, nè con l'educazione, nè con la natura di Lodovico.
+ S'allontanò da essi indispettito. Ma poi ne stava lontano con
+ rammarico, perchè gli pareva che questi veramente avrebber dovuto
+ essere i suoi compagni; soltanto gli avrebbe voluti più
+ trattabili."
+
+ [9] Forse vi è pure qualche cosa delle idee di quel parroco
+ conosciuto dal Manzoni, nel battibecco fra Agnese e Don Abbondio
+ sul titolo da darsi al cardinal Federigo "illustrissimo" o
+ "monsignore" o "eminenza," ove Don Abbondio prova che il Papa ha
+ decretato che i Cardinali si chiamino eminenze, perchè troppi si
+ appropriarono il titolo d'illustrissimi. Un giorno, è vero, si
+ chiameranno tutti eminenze, gli abati, i proposti, ma intanto per
+ un po' di tempo, perchè gli uomini son fatti così, sempre voglion
+ salire, sempre salire, i soli curati a tirar la carretta, e a
+ pigliarsi del reverendo fino alla fine del mondo. Piuttosto, non
+ mi meraviglierei punto che i cavalieri, i quali sono avvezzi a
+ sentirsi dar dell'illustrissimo, a esser trattati come i
+ Cardinali, un giorno volessero dell'eminenza anche loro. E se lo
+ vogliono, vedete, troveranno ehi gliene darà. E allora il Papa che
+ ci sarà allora, troverà qualche altra cosa per i cardinali.
+
+ [10] Enrichetta Blondel, moglie del Manzoni, morì cinque anni dopo la
+ pubblicazione dei _Promessi Sposi_ nel 1833, e il Manzoni ne
+ rimase per lungo tempo inconsolabile. Il Tommaseo ricordava, in
+ proposito; un aneddoto commovente: "Il Manzoni era a Stresa per
+ assistere all'agonìa dell'amico Antonio Rosmini; e fu soggetto
+ d'ammirazione agli astanti la venerazione figliale di lui più
+ vecchio ed il cordoglio di quella morte; e io posso dire quanto
+ profondamente (non parendo ai profani) egli sentisse i dolori.
+ Rincontratomi seco a Stresa, a caduto il discorso su Virgilio
+ {religione dell'anima sua) rammentando io quel sovrano concetto
+ d'Evandro; _Tuque o santissima coniux, felix morte tua_, egli
+ continuava la citazione: _neque in hunc servata dolorem_,
+ accompagnandola coll'atto del viso e della mano abbandonata sul
+ ginocchio, e sentì la _diletta e venerata sua moglie_, la sua
+ ispiratrice, della quale consunta da lento languore ei diceva con
+ parole degne di chi ci ritrasse Ermengarda morente:,--Tutti i dì
+ la offro a Dio, e tutti i dì gliela chieggo.--Veggasi pure quanto
+ scrive in proposito il professor Prina nel suo diligente _Studio
+ biografico sopra il Manzoni._
+
+ [11] Il Tommaseo, scrivendo al signor Giovanni Sforza, gli diceva:
+ "Nel marzo (1827) egli (Manzoni) stava scrivendo gli ultimi fogli,
+ e io sul principio di quell'anno o sulla fine del precedente lessi
+ buona parte del terzo volume all'abate Rosmini che, passeggiando
+ la sua stanza, sorrideva e ammirava. Un giorno che Don Alessandro
+ correggeva le bozze e le metteva al sole che s'asciugassero: _vede
+ che ho qualcosa anch'io al sole_, coll'arguzia solita, nel vedermi
+ entrare, sorridendo egli disse."
+
+ [12] Del rumore che fecero al loro apparire, i Promessi Sposi, possiam
+ prendere argomento dalle seguenti parole di Paride Zajotti, il
+ critico detta _Biblioteca Italiana_: "Alessandro Manzoni conduce
+ in Italia la scuola romantica; nè la placidezza della sua vita, nè
+ la dignitosa temperanza dell'alto suo ingegno valsero a liberarlo
+ da questo onore pericoloso, cui necessariamente lo solleva la fama
+ universale delle sue opere, e il bisogno riconosciuto da' suoi
+ seguaci di ripararsi sotto un gran nome. Non è quindi a
+ maravigllare, se le sue scritture al primo venire in luce destano
+ una commozione sì viva, e chiamano tosto i partiti a sdegnose e
+ gareggianti parole; i classicisti non gli vogliono permettere
+ d'acquistar tanta gloria violando i loro antichi precetti, e i
+ romantici menano un romoroso trionfo, attribuendo alla bontà de'
+ nuovi principii le lodi unicamente debite all'eccellenza del loro
+ maestro." Più volgarmente il prete Giuseppe Salvagnoli Marchetti,
+ il quale nell'anno 1829 pubblicava in Roma un opuscolo contro
+ gl'_Inni Sacri_ di Alessandro Manzoni, per far dispetto al Borghi
+ che gli ammirava, gl'imitava e non volea le lodi del Salvagnoli se
+ quelle lodi doveano tacitamente contenere un biasimo agl'Inni
+ manzoniani, confessa la popolarità, di cui godevano fin da
+ quell'anno i _Promessi Sposi_. Dicendo egli al proprio libraio che
+ non avea ancora letto il romanzo del Manzoni, fa poi che il
+ libraio malignamente gli soggiunga: "Si tollererebbe più
+ volentierl il non aver letto Dante che i _Promessi Sposi_ oggidì."
+ Il libraio gli offre venticinque zecchini, a patto ch'ei scriva
+ contro i _Promessi Sposi_; il Salvagnoli finge ricusare il
+ compenso larghissimo, per questa sola ragione, ch'egli non suol
+ leggere nè insegnare "una storia _corretta e rifatta_ in un
+ romanzo." Che se consente a scrivere contro gl'_Inni Sacri_,
+ l'invidia non c'entra. "Non invidio (egli scrive) il Manzoni,
+ perchè non ho mai invidiato chi segue false immagini di bene e di
+ vero." La critica dell'opera manzoniana fu in parte pubblica, in
+ parte privata. Lo stesso critico della _Biblioteca Italiana_ fin
+ dall'anno 1827 ce ne avverte: "I varii giudizii, che diedero di
+ quest'opera le pubbliche stampe e i privati discorsi, cominciarono
+ a dividersi già sul principio di essa, dove si venne a disputare
+ se le convenisse il nome di romanzo che l'Autore non le aveva
+ assegnato.... troppo oziosa è la disputazione de' nomi, quando il
+ giudizio della cosa stessa non ne dipende. Non manca mai chi
+ voglia seguire l'esempio dell'Addison, il quale, negandosi il
+ titolo di poema epico al _Paradiso perduto_, solea chiamarlo poema
+ divino; e noi medesimi, quando veggiamo per un sì tenue soggetto
+ così accese battaglie, amiamo ripetere sotto voce la sentenza del
+ poeta persiano: _che importa alla rosa che le si cambi il nome, se
+ le rimane il suo usato profumo?_ E pure lo stesso critico, da
+ principio al fine del suo esame, si mostra incontentabile, fin che
+ conchiude lagnandosi che il Manzoni non abbia frammischiato al suo
+ racconto qualche lirica potente sacra o guerresca o cittadina. Il
+ critico non dovette esser solo a muover questo lamento, e chi sa
+ che non gli tenesse bordone in quell'anno lo stesso Grossi, il
+ quale nel _Marco Visconti_ introdusse poi le sue due più belle
+ liriche. Lo stesso critico Zajotti, dopo aver notato come, per
+ cagione dell'abate Chiari, fosse caduto in basso il romanzo
+ italiano, avverte quello che occorreva per farlo vivere onorato:
+ "A cancellare quella macchia, a rimettere nella vera sua sede
+ l'onesto romanzo, era necessario che sorgesse un uomo ricco di
+ qualità rarissime, e troppo difficili ad essere congiunte in un
+ solo. Ei doveva aver bollente l'ingegno ed il cuore, ma saperli
+ tenere a freno, chè la fantasia non gli avesse a travolgere; dovea
+ conoscere gli uomini, e tuttavia poterli amare, conoscere le
+ passioni, ma, coll'averne trionfato, sapere come si vincano.
+ All'antica erudizione gli era d'uopo unire la nuova sapienza, e
+ l'una e l'altra ravvivare col fuoco d'una splendida immaginativa.
+ Nè questo ancora gli poteva bastare. Bisognava che la sua fama
+ fosse superiore non all'invidia, ch'è impossibile, ma sì alla
+ calunniai bisognava che, circondato da bellissima gloria
+ acquistata con opere di alta letteratura, non avesse a temere la
+ taccia di frivolità impressa da noi agli Studii del romanziere;
+ bisognava finalmente che il suo nome amato dai buoni e riverito
+ anche dai malvagi presentasse l'idea delle più insigni virtù
+ religiose e morali, e solo bastasse colla sua dignità a liberare
+ da ogni sospetto i romanzi. Ma dove rinvenire quest'uomo e come
+ sperarlo? La fortuna ha prosperato l'Italia, e quest'uomo è
+ Alessandro Manzoni. La sola notizia che l'Autore dell'_Adelchi_,
+ il Poeta degl'_Inni Sacri_ scriveva un romanzo, nobilitò la
+ carriera, e trasse alcuni chiari intelletti ad entrarvi. {Camillo
+ Laderchi, traducendo nel 1846 il giudizio del Sainte-Beuve sopra
+ il Fauriel e il Manzoni, scriveva: "Allorquando Manzoni sta per
+ dar fuori uno scritto, possiam esser sicuri che n'escono in
+ precedenza cento altri a trattare l'argomento che deve essere
+ oggetto della sua pubblicazione, quasi intendendo prevenirlo e
+ torgli la materia di mano. Ciò avvenne per la _Storia degli
+ Untori_, quando si seppe vicina la stampa del suo libro sulla
+ _Colonna infame_. Ma poi, tostachè il suo lavoro comparisce, si
+ trova che siffatti tentativi non valsero a impedirgli di
+ conquistare una nuova gloria, camminando per vie prima intentate,
+ e nondimeno sempre sul vero, lontano lontanissimo da tutto ciò che
+ può sapere d'esagerato e di stravagante.") "Il vero ostacolo, il
+ solo che l'ingegno abbandonato a sè stesso non potea vincere, fu
+ pienamente atterrato; gli altri impedimenti, che sarebbe troppo
+ facile annoverare, cadranno di leggieri innanzi al passo animoso
+ degl'Italiani. Nei due secoli della nostra gloria noi avemmo
+ romanzi eccellenti: perchè dovrebbero mancarci nel terzo, ora ch'è
+ sgombra la strada a raccor questa palma? Tutta la terra è scena
+ conveniente ai racconti del romanziere; ma se, com'è desiderio
+ giusto comune, gl'Italiani vorranno rimanersi in Italia, chi potrà
+ sorpassarli nella varia descrizione dei costumi e dei luoghi? Ov'è
+ il paese più favorito dalla natura e del cielo? Ove sono i campi
+ guardati con più amore dal sole? Ed infinita è la diversità delle
+ costumanze e degli usi. Ogni montagna, quasi ogni fiume, divide
+ due popoli vicini, e tuttavia fra loro distinti come due
+ lontanissime genti. Roma, Napoli, Firenze, Milano, Venezia,
+ sembrano altrettante nazioni, che risalendo fino alle loro origini
+ si trovano sempre uguali a sè medesime, ma sempre differenti nelle
+ pratiche della vita civile. L'indole e perfino il modo di pensare
+ n'è diverso, come la storia. Quale mèsse ricchissima pel
+ romanziere che ha da descrivere una tanta delizia, un tanto orrore
+ di luoghi, e può rappresentare sì svariati costumi e con sì facili
+ combinazioni metterli insieme a contrasto! Non ci rimane alcun
+ dubbio, la vittoria in corto volgere d'anni sarà nostra, se il mal
+ augurato _romanzo storico_ non affascina gl'ingegni." Imprende
+ quindi il critico a biasimare l'uso di mescolare il romanzo con la
+ storia, e il biasimo suo conforta di molte buone ragioni,
+ parecchie delle quali dovettero far pensare e persuadere il
+ Manzoni, che s'accinse quindi egli medesimo a giudicare il
+ _romanzo storico_, per condannarlo senza riguardo.
+
+ [13] Il Manzoni si destreggiava contro i suoi critici e contro gli
+ amici dissidenti press'a poco come quel giudice di pace, di cui
+ egli stesso ci ha parlato nel suo ingegnoso e formidabile
+ _Discorso sul Romanzo storico_: "Un mio amico, di cara e onorata
+ memoria, raccontava una scena curiosa, alla quale era stato
+ presente in casa di un giudice di pace in Milano, val a dire
+ molt'anni fa. L'aveva trovato tra due litiganti, uno de' quali
+ perorava caldamente la sua causa; e quando costui ebbe finito, il
+ giudice gli disse: Avete ragione. Ma, signor giudice, disse subito
+ l'altro, lei mi deve sentire anche me, prima di decidere. È troppo
+ giusto, rispose il giudice, dite pure su, che v'ascolto
+ attentamente. Allora quello si mise con tanto più impegno a far
+ valere la sua causa; e ci riuscì così bene, che il giudice gli
+ disse: Avete ragione anche voi. C'era lì accanto un suo bambino di
+ sette od ott'anni, il quale, giocando pian piano con non so qual
+ balocco, non aveva lasciato di stare anche attento al
+ contradittorio; e a quel punto alzando un visino stupefatto, non
+ senza un certo che d'autorevole, esclamò: Ma babbo! non può essere
+ che abbiano ragione tutt'e due! Hai ragione anche tu, gli disse il
+ giudice. Come poi sia finita, o l'amico non lo raccontava, o m'è
+ uscito di mente; ma è da credere che il giudice avrà conciliate
+ tutte quelle sue risposte, facendo vedere tanto a Tizio, quanto a
+ Sempronio, che se aveva ragione per una parte, aveva torto per
+ un'altra."
+
+ [14] Si confronti quello che fin da giovine il Manzoni scriveva da
+ Parigi a' suoi amici lombardi, e ciò che la moglie scriveva di lui
+ nel 1820 al Tosi. Probabilmente il Manzoni avrà parecchie volte
+ prima della pubblicazione de' _Promessi Sposi_ lamentata la
+ indifferenza, la malignità italiana, la quale doveva rincrescergli
+ tanto più dopo essere stato ammirato dal Fauriel e dal Goethe.
+
+ [15] Colgo l'occasion per ringraziare l'egregio Antonio Ghislanzoni
+ che mi fu guida intelligente e simpatica nel mio pellegrinaggio
+ artistico ai luoghi manzoniani.
+
+
+
+
+XIX.
+
+IL MANZONI E LA CRITICA.
+
+
+Appena che i _Promessi Sposi_ si pubblicarono, il pubblico li comprò e
+li lesse avidamente:[1] se ne fecero subito in tutte le provincie
+d'Italia ristampe, in Francia, in Germania, in Inghilterra traduzioni.
+Il pubblico lesse ed ammirò; parecchi nobilissimi ingegni sacrarono
+tosto con parole di vero entusiasmo il capolavoro della moderna prosa
+italiana; i soli letterati di professione, facendo il loro solito
+invido mestiere, criticarono indegnamente. Ma il pubblico, come spesso
+accade, non gli ascoltò; i _Promessi Sposi_ diventarono, in poco
+tempo, classici; i luoghi descritti nel romanzo parvero degna mèta di
+nuovi pellegrinaggi ideali; i tipi de' _Promessi Sposi_ diventarono
+tutti popolari; il romanzo parve così poetico, che un Del Nobolo si
+provò pure a mettere quella storia in versi; la pittura, la musica
+s'impadronirono di quel tèma popolare, reso illustre da una mente
+sovrana; fino ad oggi le edizioni italiane del romanzo superano le
+centocinquanta. Nessun libro italiano è forse mai stato letto di più;
+e pure è singolare che oggi, dopo oltre cinquant'anni, ci siano ancora
+da scoprire ne' _Promessi Sposi_ tante finezze, tante bellezze che
+erano passate intieramente inosservate. Un commento ai _Promessi
+Sposi_ rimane ancora da farsi e non può mancare. Il libro è assai
+piano, e non sembra abbisognarne: e pure confido che quanto ne sono
+venuto dicendo fin qui, abbia già convinto alcuno di voi che in questa
+come in tutte le opere del genio si può sempre scoprire qualche abisso
+inesplorato. L'antico bisticcio del Tommaseo avrebbe potuto da lungo
+tempo spingere i lettori a questa maniera d'indagini; ma, o non vi si
+pose mente, non vedendosi altro in quel giuoco di parole che il giuoco
+stesso e non l'occasione che gli avea dato mouvo, o, vivo Manzoni,
+nessuno osò andare a cercar l'Autore nel libro. Dopo la sua morte, si
+raccolsero parecchi de' suoi motti, si ricordò qualche suo discorso,
+si pubblicarono alcune sue lettere; ma a rileggere criticamente tutto
+intiero il libro de' _Promessi Sposi_, dico a rileggerlo per il
+pubblico, non s'è pensato ancora; ed è cosa assai strana, fra tanto
+consenso di ammirazione, che non solo dura, ma cresce sopra la tomba
+del grande Milanese. I _Promessi Sposi_ li rileggiamo volentieri,
+perchè ad ogni nuova lettura ci pare d'intenderli e di gustarli
+meglio; ma, quanto maggiore sarà questo nostro diletto, se noi potremo
+d'ora in poi leggere quelle tante altre belle cose che il Manzoni
+nascose prudentemente fra riga e riga, ed alle quali non avevamo fin
+qui posto mente! Ricordiamoci ch'è del Manzoni e che si trova per
+l'appunto ne' _Promessi Sposi_ quella similitudine fra i segni del
+vasto saccheggio fatto nella parrocchia di Don Abbondio accozzati
+insieme nel focolare e "molte idee sottintese, in un periodo steso da
+un uomo di garbo." Dicono che Walter Scoti, venuto a Milano, cercasse
+tosto del Manzoni, per rallegrarsi con lui del suo bel romanzo, e che
+il Manzoni, il quale definì un giorno lo Scott "l'Omero del romanzo
+storico," con modestia rispondesse ai primi complimenti: "Se i miei
+_Promessi Sposi_ hanno qualche pregio, sono opera vostra, tanto sono
+il frutto del lungo mio studio sui vostri capolavori." Il grande
+Romanziere scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella
+modestia, e tagliò corto, a quanto si narra (il Carducci pone in
+dubbio il racconto stesso), con una risposta non meno spiritosa che
+eloquente, la quale non ammetteva replica: "Or bene, in questo caso
+dichiaro che i _Promessi Sposi_ sono il mio più bel romanzo." Carlo
+Cattaneo, forte ingegno lombardo, che non partecipava punto delle idee
+della scuola manzoniana, anzi le combatteva, parlando un giorno col
+professor De Benedetti, dichiarava ch'egli non conosceva alcuno
+scrittore più originale del Manzoni, perchè in nessun altro scrittore
+si vedono come nel Manzoni armonizzate due qualità che di consueto si
+escludono, la pietà e la satira. Ho riferito l'opinione d'un rivale e
+quella d'un dissidente; gioverà ancora ascoltare quella di un nobile
+avversario. Il Sismondi, contro il quale il Manzoni avea composto il
+suo libro sopra la _Morale cattolica_, scrivendo nel 1829, da Ginevra,
+a Camillo Ugoni, esprimevasi in questi termini sopra il Manzoni: "Je
+suis enchanté d'apprendre que vous préparez une novelle édition de ses
+oeuvres; c'est un homme d'un beau talent et d'un noble caractère.
+J'apprends avec bien de chagrin qu'au lieu de préparer quelque nouvel
+ouvrage dans le genre du roman historique dont il a fait un présent a
+l'Italie, il écrit au contraire un grand livre contre ce genre
+d'ouvrages. Il y avait da génie dans ses _Promessi Sposi_, il y avait
+en même temps l'exemple da genre de lecture qui peut, en dépit de la
+censure, faire l'impression la plus générale et la plus utile sur le
+public italien."[2] Ma il Manzoni doveva essere originale in tutto;
+egli avea promesso a vent'anni di mirar sempre alla _salita_, ma che
+egli sarebbe caduto sopra una via propria, sulla sua propria orma,
+quando avesse dovuto cadere. Appena composti i _Promessi Sposi_,
+vedendo il pericolo che si correva a passare per creatore del romanzo
+storico in Italia, e ad esser tenuto complice di tutti i pretesi
+romanzi storici che si sarebbero pubblicati dopo il suo, ebbe un'idea
+_poetica_. Adopero la parola _poetica_ nel modo, in cui piaceva
+adoprarla a Renzo. Vi ricordate la scena dell'osteria? Un giuocatore
+dice che le penne d'oca, con le quali si scrive, sono in mano de'
+signori, perchè sono essi che mangiano le oche, ed è giusto che
+s'ingegnino a far qualche cosa anche delle penne. Si ride, e Renzo
+esclama: "To' è un poeta costui. Ce n'è anche qui de' poeti; già ne
+nasce per tutto. N'ho una vena anch'io, e qualche volta ne dico delle
+curiose..., ma quando le cose vanno bene." L'Autore soggiunge: "Per
+capire questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso
+il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già,
+come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di Pindo,
+un allievo delle Muse, vuol dire un cervello bizzarro e un po' balzano
+che, ne' discorsi e ne' fatti, abbia più dell'arguto e del singolare
+che del ragionevole. Tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a
+manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal loro
+legittimo significato! Perchè, vi domando io, cosa ci ha che fare
+poeta con cervello balzano?" Il Manzoni dovette sentirsi dare a quel
+modo del poeta, e non da sole persone del volgo. Quando egli stava
+correggendo i _Promessi Sposi_, cioè nel luglio del 1824, dopo avere
+scritto una bella lettera scherzosa a monsignor Tosi, conchiude: "Ma
+io m'accorgo che lo scherzo eccede e che la mia pensata di non dirle
+seriamente quello che io sento, per timore d'essere poco rispettoso, è
+stata veramente, com'Ella dice qualche volta, _poetica_. Perdoni Ella
+davvero questa scappata d'un _cervello_ che Ella conosce per
+_balzano_, la perdoni alla vivezza d'un sentimento che aveva proprio
+bisogno di sfogo." Queste parole sono il commento più autentico che si
+possa desiderare a quel brano veramente _poetico_ dei _Promessi
+Sposi_. Il Manzoni dovea temere i suoi pedissequi, non meno forse che
+il pericolo d'esser preso egli stesso per un pedante che camminasse
+sulle traccie altrui. Per i grandi egli aveva un _rationabile
+obsequium_; Virgilio, Dante, lo Shakespeare, il Voltaire, il Goethe
+ammirava, ma sentendosi abbondanza d'ingegno originale, non si provò
+mai, dopo il Carme per l'Imbonati e l'_Uranio_, ad imitarli. Concepì
+il romanzo come un lavoro nuovo e _sui generis_, anzi, tutto proprio,
+e nell'anno medesimo in cui l'ebbe terminato, che fu, come s'è già
+detto, il 1823, diresse al marchese Alfieri una lunga lettera sul
+_romanticismo_, la quale rimase allora inedita, ma che ci pare molto
+eloquente. Compiuto un lavoro destinato a diventar classico, ecco in
+qual modo egli ragionava intorno ai Classici: "Gli antichi, o almeno i
+più lodati di essi, sono stati appunto eccellenti, perchè cercavano la
+perfezione nel soggetto stesso che trattavano, e non nel rassomigliare
+a chi ne aveva trattati di simili; e quindi per imitarli nel senso più
+ragionevole e più degno del vocabolo, bisognava appunto non cercare
+d'imitarli nelll'altro senso servile. Chè molte cose de' Classici
+erano piaciute, perchè avevano trovato negl'intelletti una
+disposizione a gustarle, nata da circostanze, da idee, da usi
+particolari che più non sono. Che, fra i moderni stessi, più vantati
+son quelli che non imitarono, ma crearono; o, per parlare un po' più
+ragionevolmente, seppero scoprire ed esprimere i caratteri speciali,
+originali, degli argomenti che presero a trattare; vi è un po' di
+contradizione nel dire: prendete a modelli quegli scrittori che furono
+sommi, perchè non presero alcun modello." Egli non può tollerare
+l'impero delle leggi stabilite, con molto arbitrio, dai retori.
+"Ricevere (egli esclama) senza esame; senza richiami, leggi di tali, e
+così create, è cosa troppo fuori di ragione. E quale infatti
+(aggiungeva) è l'effetto più naturale del dominio di queste regole? Di
+distrarre l'ingegno inventore dalla contemplazione del soggetto, dalla
+ricerca de' caratteri proprii ed organici di quello, per rivolgerlo e
+legarlo alla ricerca e all'adempimento di alcune condizioni talvolta
+affatto estranee al soggetto, e quindi d'impedimento a ben trattarlo.
+Una delle lodi che noi Italiani in ispecie diamo ai poeti che più
+siamo in uso di lodare, non è ella forse dell'aver eglino abbandonate
+le norme comuni, dell'essersi resi superiori a quelle, dell'avere
+scelta una via non tracciata, non preveduta, nella quale la critica
+non aveva ancor posti i suoi termini, perchè non la conosceva, e il
+genio solo doveva scoprirla? Se essi dunque hanno fatto così bene,
+prescindendo dalle regole, perchè ripeteremo sempre che le regole sono
+la condizione essenziale del far bene?" E sopra questo argomento della
+ragionevolezza nell'ammirazione egli ritorna ancora con altre parole:
+"L'ammirazione pe' sommi lavori dell'ingegno è certamente un
+sentimento dolce e nobile; una forza non so se ragionevole, ma
+tuttavia universale, ci porta a gustare più ancora un tal sentimento,
+quando gl'ingegni che lo fanno nascere sono nostri concittadini. Ma
+l'ammirazione non deve mai essere un pretesto alla pigrizia, voglio
+dire che non deve mai inchiudere l'idea di una perfezione che non
+lasci più nulla da desiderare nè da fare. Nessun uomo è tale da
+chiudere la serie delle idee in nessuna materia; e come nelle opere
+della produzione materiale, così in quelle dell'ingegno, ogni
+generazione deve vivere del suo lavoro, e risguardarsi il già fatto
+come un capitale da far fruttare con nuovi trovati, non come una
+ricchezza che dispensi dall'occupazione." Egli scrive dunque a suo
+modo un libro che si battezza come un _romanzo storico_; così tuttavia
+non l'ha battezzato egli; egli ha fatto un libro originale che fu
+ascritto tra i romanzi originali; ma _il suo_ romanzo storico è tale
+che si può dire di esso:
+
+ _Manzoni_ il fece e poi ruppe lo stampo.
+
+Vennero numerosi imitatori: nessuno, non esclusi i migliori, come il
+Varese, il Bazzoni, l'Azeglio, il Grossi, il Cantù, riuscirono a darci
+un romanzo _manzoniano_; chi si avvicinò di più, per alcune parti, al
+tipo, fu Giulio Carcano con la sua _Angiola Maria_; ma questa, più
+ancora che i _Promessi Sposi_, arieggia il _Vicario di Wakefield_ del
+Goldsmith. Il Manzoni previde il caso, e col suo bravo discorso contro
+il Romanzo storico mise, come suol dirsi, le mani innanzi, per non
+venire confuso co' suoi probabilmente numerosi seguaci, che si
+credettero e non furono e non potevano essere imitatori. Egli non può
+naturalmente, per modestia, parlare di sè; ricorre quindi ad un altro
+esempio illustre, ed esclama: "Mi sapreste indicare, tra le opere
+moderne e antiche, molte opere più lette e con più piacere e
+ammirazione dei romanzi storici di un certo Walter Scott? Voi volete
+dimostrare, con questo e con quell'argomento, che non doveano poter
+produrre un tal effetto. Ma se lo producono!--Che quei romanzi siano
+piaciuti, e non senza di gran perchè, è un fatto innegabile, ma è un
+fatto di quei romanzi, non il fatto del romanzo storico." Con questo
+argomento egli salva il proprio libro dal naufragio, in cui si accorge
+che tutti i romanzi storici devono andare perduti; e meglio ancora da
+questo argomento, che richiede sempre il sussidio della prova, lo
+salva, fuor di ogni dubbio, la creazione di alcuni tipi; il poeta
+creatore di tipi salva il romanziere. Non si domanda, invero, nè
+importa sapere in qual secolo, in qual villaggio precisamente, Don
+Abbondio abbia vissuto; ciò che rileva è che si abbia in lui
+rappresentato al vivo un certo carattere umano, un certo tipo di
+parroco italiano. Il romanzo può perire; Don Abbondio e l'artista che
+lo scolpì, vivranno immortali. Ma il genere, insomma, è proprio falso.
+"Un gran poeta e un gran storico (disse con ragione il Manzoni
+sentendo sè stesso) possono trovarsi, senzo far confusione, nell'uomo
+medesimo, ma non nel medesimo componimento.--Il positivo non è,
+riguardo alla mente, se non in quanto è conosciuto; o non si conosce
+se non in quanto si può distinguerlo da ciò che non è lui; e quindi
+l'ingrandirlo con del verosimile non è altro, in quanto all'effetto di
+rappresentarlo, che un ridurlo a meno, facendolo in parte sparire. Ho
+sentito parlare di un uomo più economo che acuto, il quale si era
+immaginato di poter raddoppiare l'olio da bruciare, aggiungendoci
+altrettanta acqua. Sapeva bene che, a versarcela semplicemente sopra,
+l'andava a fondo, e l'olio tornava a galla; ma pensò che, se potesse
+immedesimarli mescolandoli e dibattendoli bene, ne resulterebbe un
+liquido solo, e si sarebbe ottenuto l'intento. Dibatti, dibatti,
+riuscì a farne un non so che di brizzolato, di picchiettato che
+scorreva insieme, ed empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio
+di più; anzi, riguardo all'effetto di far lume, era molto meno. E
+l'amico se ne avvide, quando volle accendere lo stoppino." Quando il
+Manzoni ebbe pubblicato il suo Discorso contro il Romanzo
+storico--_Siamo fritti!_--scriveva Tommaso Grossi a Cesare Cantù. E si
+capisce che, dopo avere pensato e scritto un tale discorso, ove ogni
+pagina, anzi ogni parola rivela una profonda persuasione, egli non si
+sarebbe mai accinto a scrivere un secondo libro sul tipo dei _Promessi
+Sposi_. Prima di tutto, un libro simile non può essere altrimenti che
+unico per uno scrittore e per una letteratura. Concepite, se vi
+riesce, due _Iliadi_ per la Grecia, due _Divine Commedie_ per
+l'Italia, due _Amleti_ per l'Inghilterra, due _Faust _per la Germania,
+due _Don Chisciotti_ per la Spagna; l'uno dei due deve essere una
+freddura o una caricatura. Così non si può dare in Italia un altro
+libro simile ai _Promessi Sposi_, e il Manzoni avea troppo buon senso
+per immaginarsi di poterlo scrivere; egli non era, per dire il vero,
+un grande ammiratore del Tasso; anzi è strano il disprezzo che mostrò
+a questo nostro grande e infelice ingegno; ma, se ammirava qualche
+cosa in lui, la _Gerusalemme Conquistata_ dovea parergli una grande
+miseria nel confronto della _Gerusalemme Liberata_. Egli dunque non
+avrebbe mai commesso lo sbaglio di comporre un secondo poema, o sia un
+secondo romanzo; ma nel capitolo 22 del suo romanzo si era letto
+questo passo, relativo alla storia della Colonna infame ed agli
+Untori: "È parso che la storia potesse esser materia di un nuovo
+lavoro. Ma non è cosa da uscirne con poche parole; e non è qui il
+luogo di trattarla con l'estensione che merita. E, oltre di ciò, dopo
+essersi fermato su quei casi, il lettore non si curerebbe più
+certamente di conoscere ciò che rimane del nostro racconto. Serbando
+però a un altro scritto la storia e l'esame di quelli, torneremo
+finalmente ai nostri personaggi." Fu uno sbaglio quella pubblica
+promessa; poichè si trovarono subito, non so se speculatori o
+spigolatori, o l'uno e l'altro insieme, che gli sfiorarono
+l'argomento, così chiaramente indicato alla curiosità del pubblico, di
+maniera che quando il Manzoni ebbe pronta la sua _Storia della Colonna
+infame_, troppi dei documenti ch'egli aveva esaminati il primo, aveano
+già vista la luce. E poi il pubblico s'era immaginato da quella aperta
+promessa, e dalla lunga aspettativa, che sarebbe uscito un nuovo
+racconto; quando, invece, s'accorse di che si trattava, esso si
+credette burlato, e mormorò, quantunque il Manzoni l'avesse, con
+onesta previdenza, messo subito sull'avviso, scusandosi da sè stesso
+della soverchia curiosità, con cui s'era attesa la _Storia della
+Colonna infame_. "In una parte (egli scrive) dello scritto precedente
+(_I Promessi Sposi_), l'Autore aveva manifestata l'intenzione di
+pubblicare la storia; ed è questa che presenta al pubblico, non senza
+vergogna, sapendo che da altri è stata supposta opera di vasta
+materia, se non altro, e di mole corrispondente. Ma, se il ridicolo
+del disinganno deve cadere addosso a lui, gli sia permesso almeno di
+protestare che nell'errore non ha colpa, e che, se viene alla luce un
+topo, lui non aveva detto che dovessero partorire i monti." Il
+Manzoni, proseguendo l'opera di Pietro Verri che nel secolo innanzi
+aveva scritto le _Osservazioni sulla Tortura_, voleva fare inorridire
+per le iniquità dei sistemi di procedura, insistendo sui processi
+degli Untori, non tanto per far prendere in odio la tortura già
+scomparsa, quanto per rendere odiosi i processi che l'ignoranza rende
+ancora sempre arbitrarii e fallaci. "Noi (egli scrive), proponendo a
+lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra errori già
+conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile
+frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni
+volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che
+non si posson bandire come falsi sistemi, nè abolire come cattive
+istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle
+ne' loro effetti e detestarle." Si meraviglia il Manzoni e si duole e
+s'arrabbia ad una volta che, per un secolo e mezzo, non pur dal volgo,
+ma da uomini dotti ed onesti siasi non pur creduto agli Untori, ma
+diffusa per gli scritti l'opinione che gli Untori esistessero, e che
+fosse carità e giustizia il perseguitarli. "Se non che (osserva il
+Manzoni) anche quella indegnazione alla rovescia, anche il dispiacere
+che si deve provare nel riconoscerla, porta con sè il suo vantaggio,
+accrescendo l'avversione e la diffidenza per quell'usanza antica e non
+mai abbastanza screditata di ripetere senza esaminare, e se ci si
+lascia passar quest'espressione, di mescere al pubblico il suo vino
+medesimo, alle volte quello che gli ha già dato alla testa." I
+processi erano condotti con la ferma intenzione di trovare materia di
+condanna, e di provare ad ogni costo la reità dell'accusato. A
+proposito del Mora, il quale sotto la tortura si confessa reo, il
+Manzoni osserva: "Così eran riusciti a far confermare al Mora le
+congetture del birro, come al Piazza le immaginazioni della
+donnicciola; ma in questo secondo caso con una tortura illegale come
+nel primo con un'illegale impunità. L'armi eran prese dall'arsenale
+della giurisprudenza; ma i colpi eran dati ad arbitrio e a
+tradimento." Il Manzoni mirava evidentemente a colpire con queste
+parole la pretesa legalità dei processi politici austriaci, ai quali
+premeva provare la reità degli accusati; sopra questi processi si
+dovea poi scrivere la storia. Ora noi vediamo quale opinione avesse il
+Manzoni degli storici ufficiali, quando leggiamo quello che egli
+scriveva intorno al Ripamonti: "Il Ripamonti era istoriografo della
+città, cioè uno di quegli uomini, ai quali, in qualche caso, può esser
+comandato e proibito di scriver la storia." Così egli fa una critica
+degli storici, quando giustifica sè d'aver fatto la storia di povera
+gente: "I giudizii criminali e la povera gente, quand'è poca, non si
+riguardano come materia propriamente della storia." Nella seconda
+parte del suo scritto, il Manzoni cogliendo l'occasione che gli si
+offre di cercare quello che gli storici avean detto degli Untori,
+intraprende pure una critica eruditamente demolitrice di Pietro
+Giannone, storico audacemente plagiario, e la conchiude con queste
+parole: "Chi sa quali altri furti non osservati di costui potrebbe
+scoprire chi ne facesse ricerea; ma quel tanto che abbiam veduto d'un
+tal prendere da altri scrittori, non dico la scelta e l'ordine de'
+fatti, non dico giudizii, l'osservazioni, lo spirito, ma le pagine, i
+capitoli, i libri, è sicuramente, in un autor famoso e lodato, quel
+che si dice un fenomeno. Sia stata, o sterilità, o pigrizia di mente,
+fu certamente rara, come fu raro il coraggio, ma unica la felicità di
+restare, anche con tutto ciò (fin che resta), un grande uomo. E questa
+circostanza, insieme con l'occasione che ce ne dava l'argomento, ci
+faccia perdonare dal benigno lettore una digressione, lunga, per dir
+la verità, in una parte accessoria di un piccolo scritto." Dopo aver
+citato i versi del Parini, che fanno eco alla tradizione popolare
+degli Untori e della Colonna infame:
+
+ O buoni cittadin, lungi, che il suolo
+ Miserabile infame non v'infetti,
+
+Il Manzoni soggiunge. "Era questa veramente l'opinione del Parini? Non
+si sa; e l'averla espressa così affermativamente bensì, ma in versi,
+non ne sarebbe un argomento; perchè allora era massima ricevuta che i
+poeti avessero il privilegio di profittar di tutte le credenze, o vere
+o false, le quali fossero atte a produrre un'impressione o forte o
+piacevole. Il privilegio! Mantenere e riscaldar gli uomini
+nell'errore, un privilegio! Ma a questo si rispondeva che un tal
+inconveniente non poteva nascere, perchè i poeti, nessun credeva che
+dicessero davvero. Non c'è da replicare; solo può parere strano che i
+poeti fossero contenti del permesso e del motivo." Noi abbiamo qui un
+Manzoni intieramente critico; il poeta creatore è scomparso. Ma quanta
+novità ed originalità pure in questa critica! quanta onestà e
+profondità d'intendimenti! quanta efficacia, quanta poesia, se si può
+dire, in questa stessa critica! Noi dobbiamo tuttavia, a nostra
+confusione, confessare che la _Storia della Colonna infame_ come, in
+generale, tutte le prose critiche del Manzoni, in Italia fu letta da
+pochi e meditata da pochissimi; e che il Manzoni dovette anche una
+volta convenire che egli era stato meglio capito, in ogni modo, meglio
+apprezzato da un forestiero che dai proprii concittadini. In una
+lettera di ringraziamento ch'egli diresse, nell'anno 1843, al conte
+Adolfo di Circourt, noi leggiamo queste parole scritte in francese,
+lingua della quale egli aveva già dato splendido saggio nella sua
+bella lettera al Chauvet sopra le Unità drammatiche, pubblicata dopo
+una rispettosa critica del suo _Conte di Carmagnola_: "J'avais, effet,
+en travaillant au petit ouvrage que vous avez jugé avec tant
+d'indulgence, les intentions que vous exprimez si bien. Evènement
+isolé et sana relation avec les grands faits de l'histoire; acteurs
+obscurs, les puissants autant que les faibles; erreur sur laquelle il
+n'y a plus personne à détromper parmi ceux qui lisent; institutions
+contre lesquelles on n'a plus a se défendre: il m'avait semblé que
+sons tout cela il y avait pourtant encore un point qui touchait aux
+dangers toujours vivants de l'humanité, a ses intèrèts les plus
+nobles, comme aux plus matériels, a sa lutte perpétuelle sur la terre.
+Mais comme on aime beaucoup à viser, on se fait facilement des buts;
+et la persuasion la plus vive, qui par cela même pourrait n'être
+qu'engouement, le témoignage même de quelques amis dont le jugement,
+de grande autorité en toute autre occasion, pourrait être égaré par la
+sympathie, ne peuvent rassurer que faiblement contre la crainte de
+s'être trompé. C'est du public que l'on attend une assurance, non pas
+entière, mais plus ferme; et cette épreuve m'a été complètement
+défavorable. Quand ma petite histoire a paru, le silence
+(permettez-moi de ramener à un sens plus réel une expression que vous
+avez employée d'une manière trop bienveillante) le silence s'est fait;
+et la curiosité qui s'était assez éveillée dans l'attente a cessé tout
+d'un coup, non comme satisfaite, mais comme déçue. Jugez après cela,
+Monsieur, quel plaisir a dû me faire une voix inattendue et éloquente,
+qui a bien voulu me dire que je ne m'étais pas tout a fait trompé."
+Dopo la pubblicazione della _Storia della Colonna infame_, fuori de'
+suoi scritti sull'unità della lingua, il Manzoni non pubblicò altro. E
+pure il suo robusto e vivace ingegno si mantenne vegeto fino agli
+ultimi giorni della sua lunga vita, Egli non iscrisse quasi più per la
+stampa; ma ogni giorno riceveva vecchi e nuovi amici, discorrendo coi
+quali il suo ingegno, simile a molla che scattasse, gittava luminose
+faville, e diffondeva idee così originali, che avrebbero, ciascuna per
+sè, potuto formar la fortuna di un libro e di un autore. Ed è
+veramente peccato che il Manzoni non abbia avuto presso di sè un
+Eckermann come il Goethe, per trascriverci i suoi quotidiani discorsi;
+se Carlo Porta, il Torti, il Grossi, il Tosi, il Giudici, il Sozzi, il
+Rosmini, il Cantù, il Carcano, il Rossari, il Ceroli, il Bonghi, il
+Rizzi e gli altri più intimi amici del Manzoni (non parlo della
+signora Blondel) avessero pensato a notare tutti i motti che uscirono
+dalla bocca del Manzoni, nessun libro più originale e più sapiente di
+quello che riunisse tutti quegli appunti sarebbe forse mai stato
+immaginato e composto. Le uscite manzoniane erano tutte impensate e
+quasi sempre felici. Lo stesso imbarazzo che il Manzoni provava talora
+nell'esprimersi, poichè qualche volta e ne' momenti per l'appunto che
+egli aveva una maggior fretta di parlare, gli accadeva di balbettare,
+aggiungeva una nuova forza alle parole che uscivano poi come palle
+esplodenti. E sopra quel suo difetto organico egli avea preso la buona
+abitudine di ridere il primo, per toglierne la volontà ed il pretesto
+agli altri. "La balbuzie di Alessandro Manzoni (scrive Antonio
+Stoppani) non era una balbuzie di genere comune come sarebbe quella,
+per esempio, consistente in una specie di sincope momentanea
+dell'organo vocale.... Il Manzoni non era nemmeno di quelli che vanno
+soggetti a quella specie di paralisi mentale momentanea, per cui la
+parola, benchè comunissima, rifiuta di presentarsi nell'istante, in
+cui si ha bisogno di proferirla. "Io, diceva il Manzoni, la parola la
+vedo; essa è lì; ma non vuole uscirmi dalla bocca;" quando era in
+questo caso, troncava improvvisamente il discorso. "Se la si lascerà
+dire," soggiungeva l'illustre paziente: e dopo questa specie di
+scongiuro, pronunciava senza difficoltà quella parola che prima s'era
+rifiutata assolutamente a pigliar forma sensibile nella sua bocca.
+Avendo Don Giovanni Béttega, ora parroco di Anzano, avuto occasione di
+presentargli, Alessandro Manzoni, giocando di parole sul cognome di
+quel bravo ecclesiastico che, pronunciato lungo, in dialetto lombardo
+vuol dire _balbetta_: "Lei, disse, ha il _nomen_ ed io l'_omen_."
+Nella lettera che scrisse al Briano per rinunciare alla deputazione,
+il Manzoni fece pure allusione alla sua balbuzie; ad un amico poi che
+gli domandava perchè non avea voluto esser deputato, egli, scherzando,
+rispondeva: "Poniamo il caso che io volessi parlare e mi volgessi al
+presidente per domandargli la parola, il presidente dovrebbe
+rispondermi:--Scusi, onorevole Manzoni, ma a lei la parola io non la
+posso dare.--" Ma non è qui il luogo di raccogliere aneddoti, tanto
+più che il loro numero, se gli amici del Manzoni superstiti vorranno
+ricordarli e parlare, può divenire infinito. Ho qui solamente toccato
+di un difetto fisico del Manzoni solamente per mostrare come anche da
+esso il Manzoni abbia saputo trovar nuovo alimento alle sue
+inesauribili arguzie. Molti venivano a domandargli pareri letterarii
+in iscritto, ma inutilmente. Un parere scritto gli era pure stato
+chiesto, prima ch'esso pubblicasse le sue _Novelle_, dall'illustre
+poetessa piemontese Diodata Saluzzo, ed egli allora s'era schermito
+con queste parole: "Ella dee dunque sapere che io ho un'avversione
+estrema, come una specie di terrore, all'esprimere giudizio su cose
+letterarie, massime in iscritto, e a ridurre in breve i motivi; questa
+avversione nasce in me dall'incertezza o, dirò meglio, dalla
+improbabilità di farlo bene, e dalla difficoltà del farlo comunque. Il
+giudizio di una parola può essere, ed è sovente, derivato da principii
+di una grande generalità; di modo che non sia possibile motivarlo, nè
+quasi esprimerlo, senza espor quelli, cioè senza scarabocchiar molte
+pagine. Nel che sovente il lavoro materiale sarebbe ancora la più
+piccola faccenda; vi è questo di più che tali principii ponno essere,
+e sono sovente (parlo del fatto mio) tutt'altro che connessi, che
+certi, che distinti, puri e riducibili a formole precise e
+invariabili; e l'applicazione che pur se ne fa, è un tal quale
+intravvedimento; è quel che Dio vuole; ma pur lo si fa. E siccome
+questa incertezza o confusione è anche, per men male, riconosciuta
+sovente dall'intelletto, in cui è, così dove si vorrebbe un giudizio,
+spesso non si presenta che un dubbio, più difficile assai a mettere in
+parole, che non un giudizio. Queste difficoltà e altre congeneri
+(giacchè non voglio abusar troppo della licenza che le ho chiesta di
+riuscirle seccatore) si trovano a cento doppi più nello scritto che
+nella conversazione. Qui hanno luogo le espressioni più indeterminate,
+i periodi non formati, le parole in aria, formole cioè proporzionate a
+quella incertitudine e imperfezione d'idee; e tali formole hanno però
+un effetto, giacchè la parte stessa che si degna volere il giudizio
+altrui, viene in aiuto a chi ha da formarlo, dando mezzo, colle
+spiegazioni, colle risposte, a porre in forma il dubbio, a svolgere il
+giudizio che non era nella mente del giudicante che un germe confuso.
+Questa parolona di _giudicante_ basta poi a farle ricordare gli alti
+motivi di avversione che ha e dee avere per un tale uffizio chi
+conosce la propria debolezza. Contuttociò non voglio dire che io non
+mi conduca a farlo qualche volta a viva voce con persone, a cui mi
+lega una vecchia famigliarità; nè ch'io non ardisca pur di farlo,
+comandato, con persona, per cui sento la più rispettosa stima; dandomi
+animo da una parte questa stima medesima che dall'altra mi
+tratterrebbe; che, quanto al pericolo di dire sproposito o di non
+saper bene cosa si dica, è poca cosa per chi protesta e avvisa innanzi
+tratto che probabilmente gli accadrà l'uno e l'altro." Così, quando
+accadeva al Manzoni di dover giudicare di una contesa letteraria e non
+averne voglia, egli dovea ricorrere press'a poco a quel famoso
+espediente, a cui, come dicemmo, si riferiva un suo amico di cara e
+onorata memoria, che gli raccontava una scena curiosa, della quale era
+stato spettatore molt'anni innanzi in casa d'un giudice di pace. Il
+Manzoni imitò spesso la tattica di quel giudice di pace, ne' giudizii
+che gli toccò proferire, sedendo in tribunale; ma, a quattr'occhi, coi
+più intimi amici, diede sempre torto o ragione a chi l'aveva. Grande
+coraggio personale egli non ebbe forse mai; ma la sua mente ardita non
+si arrestò innanzi ad alcuna difficoltà, anzi le dominò sempre tutte
+come sovrana. Egli non avrebbe, per un esempio, mai scritta una riga
+da pubblicarsi in favore d'un libro del Tommaseo, o contro di esso;
+ma, quando egli pubblicava in Francia il romanzo _Fede e Bellezza_,
+ove l'eroe passa per molte avventure erotiche per arrivare poi ad una
+specie di gesuitica compunzione, il Manzoni lo definiva, in un
+crocchio d'amici, con due parole: _metà Giovedì grasso, metà Venerdì
+santo_. Al Borghi imitatore degl'_Inni Sacri_ egli era stato, per
+lettere, generoso di lodi soverchie; se ne pentì in appresso, e ne'
+discorsi famigliari con gli amici temperò il soverchio in modo che il
+povero innaiuolo toscano ne rimaneva annientato. Fu invece largo
+sempre di lodi sincere al Grossi, al Rosmini, al Torti, al Giusti, a
+proposito del quale rispondeva a chi gli faceva osservare che anche in
+Toscana la lingua si va corrompendo, col parafrasare le parole della
+_Bibbia_ relative a Sodoma e Gomorra: "Dieci Giusti bastano a salvare
+la città." Nel _Dialogo dell'Invenzione_, il Manzoni mette senza
+dubbio in iscena sè ed il Rosmini, sebbene non lo dica: anzi egli dà
+il nome di _Primo_ all'uno, di _Secondo_ all'altro, dicendo: "Guai a
+me se mettessi in piazza i loro nomi veri." Il primo è senza dubbio,
+il Rosmini; il secondo, il Manzoni. Il secondo dice che l'artista
+crea, poi corregge che l'artista inventa. Il primo dimostra che nè
+crea nè inventa, poichè l'idea essendo semplice, non si compone, ma
+esiste per sè, è anteriore all'opera dell'artista e conduce il secondo
+per una serie di sillogismi stringenti, al fine de' quali il secondo
+deve darsi per vinto, ma domanda altro. Il primo osserva: "Tanto
+meglio se queste nostre chiacchiere vi lasciano la curiosità di
+conoscere più di quello che richiede la nostra questione, e
+soprattutto di quello che potrei dirvi. Vuol dire che studieremo
+filosofia insieme." Il secondo conviene: "Insomma, bisogna studiarla
+questa filosofia." Il primo soggiunge: "Fate di meno ora, se potete,
+con quelle poche curiosità che vi sono venute. Non fosse altro che
+l'ultima, quella che non v'ho nemmeno lasciata finir d'esprimere.
+Tutte queste idee.... avevate intonato; e infatti tante idee, tanti
+esseri eterni, necessarii, immutabili, aventi cioè gli attributi che
+non possono convenire se non a un Essere solo, non è certamente un
+punto, dove l'intelletto si possa acquietare. E nello stesso tempo,
+come negare all'idee questi attributi? E non v'è, di certo, uscito
+dalla mente neppure quell'altro fatto altrettanto innegabile, e
+altrettanto poco soddisfacente, dell'esser tante di queste idee
+comprese in una, che pure riman semplice e che potete fare entrare
+anch'essa in un'altra più estesa, più complessa; come potete da una di
+quelle farne uscire dell'altre moltiplicando, per dir così, e
+diminuendo, a piacer vostro, questi esseri singolari, senza potere né
+distruggerne nè predarne uno. Ora, quando il tornare indietro è
+impossibile, e il fermarsi insopportabile, non c'è altro ripiego che
+d'andare avanti. Non è poi un così tristo ripiego! È con l'andare
+avanti che si passa dalla moltiplicità all'unità, nella quale solo
+l'intelletto può acquietarsi fondatamente e stabilmente." E in questo
+concetto sovrano dell'unità che balenò alla mente manzoniana e la
+contenne, m'acquieterò anch'io per conchiudere che uno scrittore che
+bandi a vent'anni la formola poetica: "sentir e meditar", e le serbò
+fede costante nell'arte sua, non può venir letto superficialmente;
+egli conduceva tutte le forme del bello alla suprema unità del vero, o
+più tosto poneva il vero come base fondamentale di tutti i suoi
+edifizii poetici. Quanto a' suoi intendimenti civili e religiosi, essi
+non hanno propriamente che fare con l'arte sua; essi non le sono
+inerenti. Si può credere diversamente dal Manzoni; ma non si dovrebbe
+oramai concepire l'arte in modo diverso da quello, con cui egli l'ha
+trattata in modo non superabile ne' _Promessi Sposi_. Il Manzoni
+scrisse il suo capolavoro fra le discussioni dei Classici e dei
+Romantici che lo riconoscevano come loro caposcuola; la comparsa del
+capolavoro manzoniano troncò le discussioni; così le recenti battaglie
+combattute in Italia fra i così detti Veristi e Idealisti potranno
+aver fine, se nelle file degli uni o degli altri apparirà un altro
+genio capace di risolvere il problema con un altro capolavoro.
+Auguriamoci che questo genio nasca presto, e, intanto che s'aspetta,
+studiamo il Manzoni.
+
+ [1] Milleseicento erano stali i soscrittori; in pochi giorni nella
+ sola Milano se ne spacciarono oltre seicento copie. Dalla
+ _Bibliografia Manzoniana_ del Vismara (Milano, Paravia) rileviamo
+ che fino all'anno 1875 erano state fatte ben 118 edizioni italiane
+ separate de' _Promessi Sposi_, 17 edizioni tedesche, 19 edizioni
+ francesi, 10 edizioni inglesi; esistono inoltre traduzioni
+ spagnuole, greche, olandesi, svedesi, russe, ungheresi, ec. Non si
+ contano qui 86 edizioni italiane delle opere varie del Manzoni,
+ nelle quali si comprendono pure i _Promessi Sposi_.
+
+ [2] Il poeta Niccolini che lagnavasi di essere santamente abborrito
+ dal Manzoni, cosa non vera, poichè il Manzoni non odiava alcuno e
+ faceva invece grande stima del Niccolini, {Parlando il Manzoni
+ delle tragedie del Niccolini al professor Corrado Gargialli che
+ gli dedicava un volume delle tragedie niccoliniane, gli scriveva:
+ "La minore delle mia inferiorità rispetto al Niccolini come autore
+ di tragedie è nel numero."} confessava pur tuttavia che un solo
+ scrittore italiano avea potenza di farlo pensare, e che questo
+ solo era il Manzoni. In bocca d'un rivale una tale confessione è
+ preziosa e dice molto. Ma il Manzoni faceva pensare, perchè
+ pensava sempre, prima di dire o di fare checchessia; anzi egli
+ pensava troppo. Le sue parole avevano tutte un gran senso: ond'è
+ veramente a dolersi che tante siano volate via, senza che alcuno
+ abbia provveduto a raccoglierle ed a metterle insieme. Una vita di
+ ottantotto anni, de' quali più di settanta vissuti con una piena
+ coscienza di sè, con una ferma volontà diretta ad un alto segno,
+ piena di alti pensieri, quanto sarebbe istruttiva se si potesse
+ conoscere intimamente!
+
+
+
+
+
+
+
+
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+
+End of Project Gutenberg's Alessandro Manzoni, by Alessandro De Gubernatis
+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ALESSANDRO MANZONI ***
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+such as creation of derivative works, reports, performances and
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+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
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+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
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+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
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+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Contributions to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
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+North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887. Email
+contact links and up to date contact information can be found at the
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+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
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+The Project Gutenberg EBook of Alessandro Manzoni, by Alessandro De Gubernatis
+
+Copyright laws are changing all over the world. Be sure to check the
+copyright laws for your country before downloading or redistributing
+this or any other Project Gutenberg eBook.
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+This header should be the first thing seen when viewing this Project
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+header without written permission.
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+Please read the "legal small print," and other information about the
+eBook and Project Gutenberg at the bottom of this file. Included is
+important information about your specific rights and restrictions in
+how the file may be used. You can also find out about how to make a
+donation to Project Gutenberg, and how to get involved.
+
+
+**Welcome To The World of Free Plain Vanilla Electronic Texts**
+
+**eBooks Readable By Both Humans and By Computers, Since 1971**
+
+*****These eBooks Were Prepared By Thousands of Volunteers!*****
+
+
+Title: Alessandro Manzoni
+
+Author: Alessandro De Gubernatis
+
+Release Date: April, 2005 [EBook #7817]
+[This file was first posted on May 19, 2003]
+
+Edition: 10
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
+
+*** START OF THE PROJECT GUTENBERG EBOOK, ALESSANDRO MANZONI ***
+
+
+
+
+Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Charles Franks,
+and the Online Distributed Proofreading team
+
+This file was produced from images generously made available by the
+Bibliothèque nationale de France (BnF/Gallica) at http://gallica.bnf.fr.
+
+This is a common project with "Progetto Manuzio", http://www.liberliber.it
+
+
+
+
+ALESSANDRO MANZONI
+
+STUDIO BIOGRAFICO
+DI
+ANGELO DE GUBERNATIS.
+
+
+Letture fatte alla _Taylorian Institution_ di Oxford nel maggio
+dell'anno 1878
+
+NOTEVOLMENTE AMPLIATE.
+
+
+
+FIRENZE.
+
+1879.
+
+
+
+
+ INDICE DEL VOLUME.
+ A FEDERICO MAX MULLER
+ Proemio del Libro
+ I. Prologo
+ II. La nobiltà del Manzoni
+ III. Il Manzoni a scuola
+ IV. Primi versi
+ V. Il Manzoni ed il Parini
+ VI. Il _Trionfo della Libertà_
+ VII. Il Manzoni Poeta satirico
+ VIII. Il Manzoni e Vincenzo Monti
+ IX. I primi amici
+ X. Carme autobiografico
+ XI. Il Manzoni a Parigi
+ XII. L'_Urania_.--L'Idillio manzoniano
+ XIII. La Conversione
+ XIV. Il Manzoni a Brusuglio.--Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_
+ XV. Il Manzoni Poeta drammatico
+ XVI. Il Manzoni unitario
+ XVII. Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_--Il _Cinque Maggio_
+ XVIII. I _Promossi Sposi_
+ XIX. Il Manzoni e la critica
+
+
+
+
+
+A FEDERICO MAX MÜLLER
+
+Professore nella Università di Oxford e Curatore della _Taylorian
+Institution_
+
+
+_Illustre Amico_,
+
+_Nessuno meglio di Voi potrebbe dire in qual modo sia nato
+inaspettatamente questo mio nuovo tenue volume. Chè, se mia fu la
+scelta del tèma, Vostro fu il merito, posto che il libro non accresca
+i miei torti verso le lettere, se mi venne fornita l'occasione di
+scriverlo. E quale occasione! La più solenne che amor proprio di
+autore potesse ambire. Nè contento di avermi coi vostri insigni
+colleghi, i Curatori di codesta illustre _Tayloriana Istituzione_
+intesa a promuovere fra gli Inglesi lo studio delle lingue e delle
+letterature moderne, messo in condizione di ragionare per tre volte,
+innanzi ad un pubblico veramente eletto, intorno al sommo fra i nostri
+scrittori contemporanei, la vostra bontà e cortesia volle non pure
+che, tra le agiatezze della vostra casa ospitale, io dimenticassi in
+Inghilterra la mia condizione di straniero, ma ancora che, nelle
+vostre domestiche contentezze, se pure visibilmente contristate da un
+amaro ricordo, io vedessi, in alcune parte, l'immagine di quelle
+vivissime che mi attendevano al mio ritorno in patria. A Voi, illustre
+concittadino ed ammiratore di quel Goethe che diede al Manzoni nostro
+il vero battesimo della gloria, a Voi avvezzo, dal cielo olimpico e
+luminoso in cui spaziate, a contemplar le cime più ardue di
+quell'_açvattha_ infinito, ch'è l'albero della scienza, non
+increscerà, io spero, dopo avere, con la vostra costante benevolenza
+accresciuto coraggio al vostro amico lettore, se io sono in qualche
+modo riuscito a presentarvi del Manzoni un ritratto abbastanza fedele,
+ritrovacelo nuovamente innanzi come figura degna di Voi; questo
+ritratto, in ogni maniera, nel mio desiderio Vi appartiene, se non
+altro come ricordo di quegli obblighi di sentita gratitudine, per i
+quali sono lieto io medesimo di non esservi più interamente straniero.
+Con questi sentimenti, gradite, illustre amico, il libro che Vi invio
+con la fiducia, non vorrei dire solamente speranza, che ne durasse
+lungamente in Voi la memoria, se non per alcun merito particolare del
+biografo, almeno sicuramente per la nobiltà della vita intellettuale
+che impresi a descrivere, dalla quale, fin che le nuove generazioni
+deriveranno luce ed esempio, le lettere continueranno sempre a
+sostenere il loro desiderabile e necessario ufficio d'instauratrici
+amabili e generose di ogni civile sapienza._
+
+Il vostro
+
+ANGELO DE GUBERNATIS.
+
+
+
+
+PROEMIO DEL LIBRO
+
+
+Il Discorso che segue, col quale tentai di studiare la vita del primo
+fra i nostri moderni scrittori, fu letto in tre giorni consecutivi
+dello scorso maggio in una sala della _Taylorian Institution_ di
+Oxford, innanzi ad eletto uditorio che mi è venuto intorno, fino
+all'ultimo, crescendo per numero e benevolenza. Dovendo ogni lettura
+restringersi al breve giro di un'ora, dovetti pure, per non abusare
+della pazienta de' miei cortesi uditori, sopprimere parecchie parti
+del Discorso che io avea preparato per la importante & splendida
+occasione, e che un'ora non avrebbe bastato a svolgere. Desidero ora
+dunque ricolmare nella stampa le inevitabili lacune di que' discorsi,
+lieto d'offrire, per intiero, ai dotti e gentili Curatori
+dell'Istituto Oxoniano e a' miei proprii concittadini il frutto di
+que' pochi studii da me fatti sopra lo scrittore italiano, che ho più
+ammirato nell'età nostra e dal nome del quale tolse pure il proprio il
+carissimo fanciullo nel quale io ho riposto le mie migliori speranze.
+Mi sia ora indulgente la critica, com'io sono sicuro che furono onesti
+tutti gl'intendimenti che mi hanno mosso a scrivere; e chi ha poi
+qualche cosa di meglio e di più da dire intorno al Manzoni lo dica,
+che non troverà, per un tèma così simpatico, alcun lettore più attento
+di me e più desideroso d'imparare. Io non sono, e lo dichiaro subito,
+idolatra d'alcun nome; ma è pure tanto in me il sentimento della
+grandezza dell'uomo che ha chiuso in Italia tutto un secolo di storia
+letteraria, che spero di non essere accusato per falsa modestia, s'io
+confesso ingenuamente che il tèma altissimo mi sgomenta, e ch'io lo
+riconosco, pur troppo, superiore ad ogni mia virtù. S'io dovessi qui
+solamente discorrere degli scritti di Alessandro Manzoni, mi farei
+animo a ragionarne, reso forte ed illuminato dal consenso ammirativo
+dell'universo che legge; ma quando un uomo s'inalza alla grandezza del
+Manzoni, quando, dopo avere contemplato questo mirabile gigante
+dell'arte nostra, è necessità persuadersi che la sua originalità è
+specialmente riposta nel suo modo particolare di sentire, e questo
+modo di sentire non si può bene comprendere e non si ha quindi il
+diritto di giudicarlo, se non fa germogliare insieme il proponimento
+virtuoso di conformare la propria vita a que' sentimenti medesimi, io
+mi domando con piena sincerità: "Sono io degno di parlare di
+Alessandro Manzoni?" Io non voglio inalzarmi qui come critico sopra di
+esso; voglio anch'io guardare in su, e con tanto maggior obbligo di
+Giuseppe Giusti che pure avrebbe avuto per la qualità dell'ingegno il
+diritto di guardare il Manzoni in faccia; ma le parole verrebbero a
+morirmi sopra le labbra, se io non sapessi ammirare il Manzoni
+altrimenti che come un altro uomo che sia stato più grande di noi
+tutti, per sè stesso soltanto, e non ancora per lasciarci alcun
+memorabile esempio. Ora io che ho sempre desiderato richiamare molta
+gioventù della mia terra a ristudiarlo con me, io che lo propongo
+sicuramente ad esempio[1] non lo potrei, non dovrei poterlo fare, se
+prima non avessi fatto promessa a me medesimo di seguire docilmente i
+principii di quella filosofia letteraria che ammiro sovra ogni altra.
+E, pur troppo, per quanto sia grande in me il desiderio, sento povere
+le forze ed insufficienti all'uopo; e ripeto, pieno di confusione e di
+sincerità, il _domine, non sum dignus_. Ma io prevedo, pur troppo, a
+questo punto il moto impaziente di alcuni lettori, i quali prima di
+proseguire avranno già sentenziato presso a poco così: "Abbiamo
+capito, l'Autore ci promette un panegirico, invece d'uno studio
+critico; invece d'un Manzoni diminuito e fatto minutamente, come ora
+si deve, in pezzi, avremo un Manzoni altissimo, iperbolico, messo
+sugli altari ed idealeggiato, per edificazione de' buoni." Chi ha di
+tali impazienze non legga più oltre. Io voglio sì, io spero provare
+come il Manzoni fu grande, com'egli è stato, e sarà forse ancora per
+molto tempo, il massimo de' nostri scrittori; ma chi teme una tale
+dimostrazione, chi non la permette, chiuda il libro; che, in verità,
+io non lo scrivo con la speranza di convertire alcun profano, ma nel
+desiderio, il quale può ingannarmi, ma è onesto, di delineare il
+Manzoni quale mi apparve, dopo averlo ricercato attentamente ne' suoi
+scritti e nelle memorie del nostro tempo; e, poichè ne verrà fuori,
+come io spero, non solo la figura di un grande scrittore, ma ancora
+quella di un grand'uomo, sì mi tenta anche la speranza che alcuno già
+ben disposto, innamorandosi più forte della sua figura, si giovi
+dell'esempio che sotto di essa si cela, come tento io stesso di
+cavarne come posso alcun profitto non solo per l'arte dello scrivere,
+ma per quella assai più difficile del vivere. Da queste stesse parole
+si deve, parmi, capire che io non mi propongo di scrivere la vita d'un
+Santo; se il Manzoni fosse stato un uomo perfetto in ogni cosa, non ci
+rimarrebbe altro che adorarlo. Ma poich'egli era mortale come noi e
+soggetto ad errare ed alcuna volta può avere anch'esso umanamente
+errato, sarà utile a noi l'apprendere in qual modo egli vincesse le
+sue battaglie ideali, e quale ostinazione virtuosa egli abbia messo
+per vincere. "Ma noi non vogliamo più la noia di libri siffatti, che
+ci diano la biografia d'uno scrittore, con l'intendimento dichiarato
+di offrirci un modello virtuoso. Dateci l'uomo come l'avete visto.
+Penseremo noi alla conclusione, se ce ne sarà da farne alcuna, o non
+ne faremo, che sarà il meglio. Risparmiateci dunque i vostri
+fervorini." Sento già correre in aria queste parole più di minaccia
+che di consiglio; e, mettendomene in pensiero, prometto, fin d'ora,
+che risparmierò i fervorini, quanto mi sarà possibile, ma non prometto
+poi nulla di più: perchè, se, nello scrivere, mi accadrà, in qualche
+momento, che il cuore mi batta un poco più rapido, e mi esca per
+avventura una parola più calda, io non sacrificherà quel po' di fuoco
+che m'accende ancora, ad alcun domma della nuova critica; poichè io
+non ammetto, e lo dichiaro subito, in alcuna opera d'arte, principii,
+i quali escludano il principale, anzi il solo creatore d'ogni arte
+grande, che è il sentimento.
+
+ [1] Che la mia venerazione pel Manzoni sia óramai antica, ne recherò
+ qui un breve documento. Ero studente nella Università di Torino;
+ nella Facoltà di lettere si era disegnata la fondazione di un
+ giornale letterario; io doveva esserne il direttore e proporne il
+ titolo. Posi innanzi il nome di _Alessandro Manzoni_. Ma, temendo
+ pure che al Manzoni potesse non piacere che da lui s'intitolasse
+ un giornale di studenti, il quale avrebbe potuto riuscir
+ battagliero, gli scrissi, in nome de' miei compagni, per domandare
+ un permesso che alla nostra fiera, ma pur delicata, baldanza
+ giovanile pareva necessario. Il venerando uomo si turbò all'idea
+ che il suo nome potesse diventar simbolo di una battaglia di
+ giovani, e c'indirizzò la lettera seguente, finqui inedita,
+ l'autografo della quale trovasi ora nelle mani dell'egregio
+ Antonio Ghislanzoni a Lecco: "Pregiatissimi Signori, Non ho mai
+ avuto nell'animo un conflitto d'opposti sentimenti, come quello
+ d'una profonda riconoscenza e d'un vivo dispiacere che m'ha fatto
+ nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare.
+ Ma la benevolenza che attesta in ogni sua parte, mi da la certezza
+ che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta
+ così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, o
+ Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi
+ rallegra, il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di
+ vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù,
+ non aspira ad altro che alla quiete. L'indulgentissimo vostro
+ giudizio è già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno
+ altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi
+ tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che
+ potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette
+ il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta
+ la lettera, perchè arrivi a tempo, come desidero ardentemente, e
+ mi rassegno
+
+ _Milano, 1 novembre 1859_.
+
+ Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI."
+
+ Ricevuta questa lettera stimammo debito nostro, per rispetto alla
+ volontà del Manzoni, rinunciare tosto al primo titolo desiderato di
+ _Alessandro Manzoni_, e lo sostituimmo perciò un altro che, nel
+ nostro pensiero, doveva riuscire equivalente. Il nuovo giornale
+ s'intitolò per tanto: _La Letteratura civile_; ebbe, tuttavia, la
+ vita solita de' giornali compilati da studenti.
+
+
+
+
+I.
+
+Prologo.
+
+
+Se bene a molti rechi oramai gran tedio che si parli ancora nel mondo
+del Manzoni, e tra i molti i più siano persuasi che sopra un tale
+argomento, da essi chiamato giustamente _eterno_, non ci sia più nulla
+di nuovo da dire, dovendo io tener discorso intorno ad un nostro
+moderno scrittore, innanzi ad un'eletta d'Inglesi, presso i quali da
+Giuseppe Baretti ad Ugo Foscolo, da Ugo Foscolo a Gabriele Rossetti,
+da Gabriele Rossetti a Giuseppe Mazzini, per tacere degli onorati
+viventi che hanno insegnato od insegnano tuttora la letteratura
+italiana in Inghilterra, le nostre lettere da un secolo in qua furono
+sempre coltivate con amore, io non ho saputo trovare alcun tèma non
+solo più nobile, ma più _nuovo_ del Manzoni. Non sorridete, o Signori.
+Io so bene che gli stranieri, i quali hanno fatto i loro primi, in
+verità, non molto divertenti esercizii d'italiano sopra i _Promessi
+Sposi_ e sopra le _Mie Prigioni_, riguardano come stranamente
+idolatrico il nostro culto manzoniano. Lo so, e se credessi che la
+loro opinione avesse buon fondamento, me ne turberei; poichè, in
+verità, se il Manzoni fosse per noi un idolo, innanzi ad un idolo lo
+vedrei solamente possibile una di queste due altitudini: adorare
+tacendo con gli occhi chiusi, che non è il miglior modo per veder
+bene; o passargli accanto sdegnosi, sprezzanti, correndo via, che non
+è, di certo, un modo di veder meglio. Io ammiro grandemente il
+Manzoni, ma non l'adoro, e però, quantunque pieno di riverenza a tanta
+umana grandezza, oserò accostarmele e studiarla, anco perchè stimo che
+giovi il vedere come un uomo non solo sia nato, ch'è merito di natura,
+ma come abbia saputo egli stesso divenire e mantenersi grande. Ogni
+vanto di priorità in lavori simili al presente mi parrebbe, o Signori,
+intieramente oziosa e puerile; e però, prima d'accennare ad un fatto
+singolare che mi riguarda, debbo dichiararvi candidamente che non solo
+io non me ne faccio merito alcuno, ma che mi vergognerei se alcuno
+attribuisse a me un merito ch'è stato del caso. Ora sono più di sei
+anni, quando il Manzoni era pur sempre vivo, avendo io la debolezza di
+credere che la letteratura abbia alcuna virtù educatrice, tentai, come
+potei meglio, rinfrescare nella mente de' giovani il ricordo, e nel
+cuore di essi la riconoscenza per gli scrittori italiani, i quali
+avevano, a parer mio, più efficacemente cooperato non solo a mantenere
+vivo il decoro delle nostre lettere, ma a farle operative di virtù
+domestica e civile. Io m'era detto e persuaso che la loro modestia
+avrebbe loro vietato di parlare prima di scendere nel sepolcro;
+intanto i giovani che vengono su, poichè, ad uno ad uno, i nostri
+buoni vecchi se ne vanno, poco o nulla ne potranno sapere, onde
+mancheranno ad essi quei nobili esempi ed eccitamenti che in parte
+servirono, in parte avrebbero dovuto servire a noi per animarci nel
+sentimento del nostro dovere e per educarci alla virtù del sacrificio.
+Era dunque, o almeno parevami, che fosse debito nostro servire
+d'anello ideale fra la generazione che passa e quella che viene,
+portare virilmente ai giovani la parola de' vecchi; e, non credendo di
+potere far meglio, incominciai da Alessandro Manzoni. Ma quale non fu
+il mio stupore, quando, messomi intorno a cercare se esistessero
+biografie italiane del nostro primo scrittore vivente, in un secolo
+pur così prodigo di biografie, dovetti, con molta confusione,
+rinunciare alla speranza di trovarne alcuna e provarmi a tentar da me
+solo con le notizie del Fauriel e del Loménie, con gli sparsi articoli
+di critica letteraria, con le onorevoli disperse testimonianze degli
+amici a ammiratori del Manzoni, e con una nuova lettura delle sue
+opere, la prima biografia del grande Poeta milanese! La cosa parrebbe
+incredibile, se non fosse vera. Morto il Manzoni, il 22 maggio
+dell'anno 1873, in età di ottantotto anni, quel primo saggio
+biografico ebbe naturalmente la buona fortuna di servire come
+addentellato ad altri, che lo resero presto insufficiente; seguirono!
+pertanto nuove spigolature e nuove biografie, tra le quali convien
+ricordare quelle di Vittorio Bersezio, Giulio Carcano, B. Prina, F.
+Galanti, Antonio Stoppani, A. Buccellati, Cario Magenta, Carlo
+Romussi, Giovanni Sforza, Salvatore De Benedetti, Felice Venosta,
+Nunzio Rocca, Antonio Vismara; Carlo Morbio e Cesare Cantù tutte
+diversamente pregevoli per la nuova luce che recarono alla biografia
+manzoniana. Ma è cosa singolare che non sia ancora comparso fin qui
+alcun discorso critico un po' largo sopra tanta novità di materia
+biografica. Non ci si è pensato, pur troppo; onde è ancora veramente
+un caso per me felice, ma non lieto per l'Italia, che, dopo oltre sei
+anni dal mio primo saggio biografico, io abbia ancora, senza alcun
+merito e senz'alcuna pretesa, ad essere per ordine cronologico, il
+primo che tenti una biografia ragionata di Alessandro Manzoni. Chè, se
+io mi sono, ora volge il sest'anno, messo nell'impegno difficile di
+lodare il Manzoni vivo, senza tradire la maestà di quel _santo vero_
+che fu la sua prima e vorrebb'essere la mia religione, ognuno
+intenderà facilmente come una parte delle indagini, le quali son
+divenute possibili, sarebbero state sconvenienti, quando il grand'uomo
+era vivo e potea provarne pena; ognuno si persuaderà dunque come un
+nuovo studio biografico intrapreso in così diversa, e, per rispetto
+alla critica, migliorata condizione, deve necessariamente riuscire
+alquanto più ricco e più dimostrativo del primo. Queste dichiarazioni
+scuseranno pure il tono alquanto dimesso del mio presente Discorso.
+Non si tratta qui, invero, di giudicare dall'alto, che sarebbe sempre
+una impertinenza, nè da lontano, che non si potrebbe senza molta
+imprudenza, un Manzoni già ben cognito, o supposto tale, per farne,
+con pochi vivaci tratti di penna, un nuovo e splendido ritratto
+ideale. Il mio ufficio vuol essere, almeno per questa volta, assai più
+modesto. Si tratta, cioè, semplicemente di ristudiare da capo il
+nostro Poeta, di seguirne passo passo la vita, i pensieri, i
+sentimenti, prendendo per guida principalissima i suoi proprii
+scritti. Questo esercizio minuto richiede naturalmente un po' di
+pazienza, tanto in chi lo intraprende, quanto in chi conviene ad
+osservarlo; ma, s'io non erro, poichè avremo, voi ed io, fatto prova
+insieme di questa necessaria virtù, ci troveremo finalmente innanzi,
+quasi senz'accorgercene, vivo ed in piedi, un nuovo Manzoni, che nè
+voi nè io ci eravamo, prima di ristudiarlo, immaginato fosse per
+riescire così grande, per quanto lo ingrandisse già la nostra
+ammirazione, nè così importante, per quanto fosse già molto viva la
+nostra curiosità di conoscere tutto ciò che lo riguardava.
+
+
+
+
+II.
+
+La nobiltà del Manzoni.
+
+
+In una delle sue lettere alla propria moglie, Massimo d'Azegiio le
+narrava una visita fatta al paese originario di casa Manzoni: "Ci
+hanno detto (egli scrive) che i vecchi della famiglia, ai tempi
+feudali, avevano un certo cane grosso, che quando andava per il paese
+i contadini erano obbligati a levargli il cappello, e dirgli:
+_Reverissi, sur can _(La riverisco, signor cane)." Un proverbio della
+Valsássina, ove i Manzoni una volta spadroneggiavano come signori del
+luogo insieme con la famiglia de' Cuzzi, suona ancora così:
+
+ Cuzzi, Pioverna e Manzòn
+ Minga intenden de resòn.
+
+Cioè, le famiglie Cuzzi e Manzoni ed il torrente Pioverna, quando
+straripa, non intendono punto la ragione. Dalla Valsássina la famiglia
+Manzoni passò ad abitare in quel di Lecco, dove il signor Pietro
+Manzoni, padre del nostro Poeta, possedeva molte terre ed una bella
+palazzina detta _Il Caleotto_, che nell'anno 1818 Alessandro Manzoni
+fu costretto a vendere, insieme con gli altri beni per la mala
+amministrazione di chi aveva tenuto, per oltre un decennio, la procura
+ed il governo di quelle terre, una parte delle quali si trovava nel
+Comune di Lecco, altre in Castello, altre in Acquate, il villaggio per
+l'appunto de' _Promessi Sposi_. Come Renzo si trova obbligato a
+lasciare il proprio villaggio ed a vendere la propria vigna per
+recarsi ad abitare nel Bergamasco; così il nostro Poeta dovette, per
+salvar la villa di Brusuglio, abbandonar luoghi che gli erano cari,
+dove aveva passata una parte della sua infanzia, dov'era tornato a
+villeggiare tra gli anni 1815 e 1818, onde non è meraviglia
+l'intendere dallo Stoppani che in quegli anni, per l'appunto,
+Alessandro Manzoni si trovasse pure a capo dell'amministrazione del
+Comune di Lecco; meno ancora ci meraviglieremo, dopo di ciò, che la
+scena de' _Promessi Sposi_ sia stata posta dall'Autore nel villaggio
+di Acquate, nel territorio di Lecco, nei luoghi ove lo riportavano le
+prime e le più care sue reminiscenze e dai quali egli s'era dovuto
+staccare per sempre con un vivo dolore, tre anni e mezzo soltanto
+innanzi ch'egli incominciasse a scrivere il proprio romanzo. I Manzoni
+erano dunque nobili, ma nobili decaduti dai loro titoli di nobiltà e
+dalla loro antica potenza. Avevano dominato una volta con la forza. La
+fortuna d'Italia volle che col sangue del Manzoni, che la tradizione
+ci rappresenta quali uomini violenti, si mescolasse un giorno un
+sangue più gentile, e che, per gli ufficii dell'economista Pietro
+Verri e, come vuolsi, del poeta Giuseppe Parini, l'illustre marchese
+Cesare Beccaria sposasse un giorno la non ricca, ma bella, giovine ed
+intelligente sua figlia Giulia al proprietario del _Caleotto_, a Don
+Pietro Manzoni, uomo intorno alla cinquantina; e che da quelle nozze
+fra una nobile fanciulla milanese ed un grosso signorotto di
+provincia, il 7 marzo dell'anno 1785, nella città di Milano, nascesse
+un figlio. Se mi si domandasse ora qual conto il nostro Poeta facesse
+della sua origine nobilesca, mi troverei alquanto imbarazzato a
+rispondere. Nel suo discorso, nel suo contegno, tutto pareva in lui
+signorile; ma, nel tempo stesso, egli si adoprava a riuscir uomo
+semplice ed alla mano.[1] Forse in gioventù aveano desiderato dargli
+una educazione più aristocratica che la sua vera condizione di nobile
+decaduto non comportasse; Don Pietro Manzoni, uomo alquanto materiale,
+venuto dalla provincia a stabilirsi in Milano[2], dovea, fra i
+nobili milanesi, trovarsi alquanto spostato e l'arguta intelligenza
+del figlio potè sentire, per tempo, ciò che v'era di falso in quella
+condizione della propria famiglia fra l'alto patriziato lombardo. Se è
+vero che, nella educazione del giovane Ludovico, divenuto poi Fra
+Cristoforo, il Manzoni abbia inteso, in qualche modo, rappresentare la
+propria gioventù, convien dire ch'egli non avesse della propria
+nobiltà gentilizia, per la stima che se ne faceva a Milano, una
+opinione superlativa; ma, come discendente dagli antichi signori di
+Barzio nella Valsássina, come antico proprietario del _Caleotto_ egli
+dovea pure ricordare che i suoi padri erano stati una volta il terrore
+delle terre da loro dominate e persuadersi che, se la sua nobiltà
+contava poco a Milano, avea contato troppo dalle parti di Lecco.
+Questa speciale contradizione nella stima ch'egli potea fare della
+propria nobiltà, lo tirava ora a farsi piccino con Renzo, ora a
+immaginarsi grande con l'Innominato, ora a collocarsi ragionevolmente
+fra i due con la figura di Fra Cristoforo. Ma quali fossero i panni,
+di cui gli piacesse vestirsi, o rivestirsi, egli doveva sentir sempre
+l'altezza del proprio ingegno sovrano, la quale poi si dimostrava
+altrui molto più nella modestia che ne' vanti volgari. Poichè uno de'
+privilegi degli uomini grandi (un privilegio che talora può anche
+divenire una loro debolezza) è quello di trovar compiacenza nel farsi
+piccini. Crediamo, dice, con molto garbo, il conte Carlo Belgioioso,
+che una squisita modestia convivesse coi Manzoni con una ben misurata
+stima di sè. Egli riconobbe di certo i privilegi della propria
+intelligenza, e ne ringraziò Dio; ma li scordò davanti agli uomini.
+Della nobiltà del Manzoni altri si occuparono, non lui; quando il
+signor Samuele Cattaneo di Primaluna[3] pensò fargli cosa grata,
+inviandogli l'antico stemma de' Manzoni ch'egli avea ritrovato nella
+casa di Barzio, il Poeta ringraziò tosto del pensiero amorevole, ma
+non aggiunse altro. Gli pareva sul serio di offender qualcheduno,
+quando avesse lasciato capire ch'egli sapesse o sentisse, e, peggio
+ancora, si compiacesse d'appartenere ad una casta privilegiata. Ma
+tanto fa, egli era un signore; e, quando s'accostava al popolo per
+fargli del bene, mosso da un sentimento di umanità, di giustizia, di
+carità cristiana e da una gentilezza squisita, quando, nella vendita
+del _Caleotto_ e delle sue terre ereditate dal padre in quel di Lecco,
+egli tirava un frego sopra i debiti de' suoi contadini e affittaioli e
+li perdonava tutti, si mostrava generoso ed umile al modo di
+quell'ottimo suo marchese erede di Don Rodrigo de' _Promessi Sposi_:
+quel marchese, se vi ricordate, volendo far del bene a Renzo ed a
+Lucia e riparare verso di essi i gravi torti del suo predecessore,
+compra la vigna di Renzo pagandola il doppio del prezzo richiesto; poi
+invita i due fidanzati al suo palazzotto, fa loro imbandire un buon
+desinare ed ordina che venga servito bene, anzi lo serve, in parte, da
+sè, ma non si mette addirittura a tavola coi villani. A questo punto
+il Manzoni entra direttamente in iscena, ed osserva: "A nessuno verrà,
+spero, in testa di dire che sarebbe stata cosa più semplice fare
+addirittura una tavola sola. Ve l'ho dato per un brav'uomo, ma non per
+un originale, come si direbbe ora; vi ha detto ch'era umile, non già
+che fosse un portento di umiltà. N'aveva quanta ne bisognava per
+mettersi al di sotto di quella buona gente, ma non per istar loro in
+pari." Questo brano mi pare abbastanza eloquente per sè, nè mi obbliga
+ad aggiugnere altro intorno al modo con cui il Manzoni sentiva la
+propria signoria,[4]
+
+ [1] Quanto alla fisionomia del Manzoni, non si potrebbe tuttavia dire
+ che essa avesse un carattere diverso da quello de' popolani di
+ Lecco, ove, come me ne assicura il prof. Stoppani, s'incontrano
+ spesso contadini, alla vista de' quali vien voglia di
+ gridare:--Ecco il Manzoni.--Cade quindi l'indiscreta ciarla nata
+ in Milano, per cui si suppose possibile che il Manzoni fosse
+ figlio dell'Imbonati, ciarla, alla quale alludeva forse il verso
+ del noto Carme giovanile, _In morte dell'Imbonati: Contro il mio
+ nome armaro L'operosa calunnia_.
+
+ [2] Don Pietro Manzoni abitava allora nella Via San Damiano, nella
+ casa che porta ora il numero venti, e il battesimo venne celebrato
+ nella chiesa di Santo Babila dal prete Alessio Nava; al fanciullo
+ furono imposti i nomi di Alessandro, Francesco, Tommaso, Antonio.
+ Il primo nome era quello del padre di Don Pietro, ossia del nonno
+ del Manzoni, allora già morto; il secondo il nome del padrino Don
+ Francesco Arrigoni. Il nome di Tommaso gli fu imposto, senza
+ dubbio, perchè la Chiesa il dì 7 marzo festeggia San Tommaso.
+ Antonio era il nome di un cugino canonico in San Nazaro; ma
+ potrebbe pure esser venuto al Manzoni da una madrina Antonietta,
+ intorno alla quale tuttavia, per ora, non sappiamo proprio nulla.
+ Poichè si è qui ricordata la prima abitazione del Manzoni
+ (l'ultima in Via del Morone, ove egli morì, è ben nota), ricorderò
+ ancora col Morbio le altre case abitate dal Manzoni in Milano:
+ "Altra casa, già abitata precedentemente da Manzoni, col padre,
+ oltre l'accennata a San Damiano, fu quella segnata col N, 134, in
+ Via Santa Prassede, ora Via Fontana, N. 44. Manzoni fu molto
+ instabile nelle sue dimore. Nel 1808 abitava in Via Cavenaghi al
+ N. 2528, ora N. 5. Sul declinare dell'anno 1810 scelse un'altra
+ dimora; e colla madre, la sposa e la figlia Giulia, recossi ad
+ abitare in Via San Vito al Carrobbio, al vecchio N. 3883, ora N.
+ 27. Ponete un'iscrizione su quella casa. Ivi cominciò ad ideare
+ gli _Inni Sacri_; ma essi furono ultimati e perfezionati nella sua
+ Villa di Brusuglio, e precisamente in una capannuccia del
+ giardino."
+
+ [3] Cfr. il volume delle _Lettere_ pubblicato da Giovanni Sforza.
+
+ [4] Intorno alla nobiltà della famiglia Manzoni, ecco quanto scrisse
+ l'erudito Carlo Morbio nella Rivista Europea dell'anno 1874 "Fu
+ creduto da quasi tutti i biografi di Manzoni che Egli fosse
+ stretto in parentela colla Francesca, celebre poetessa e
+ letterata, della quale lungamente scrisse l'Argelati, che morì nel
+ 1743 alla Cerreda sua villetta presso Lecco, nella ancor fresca
+ età di 33 anni. Ma io già provai con lettera, direttami dallo
+ stesso grande Poeta, nel 25 gennaio 1844, che Egli colla Francesca
+ non aveva di comune che il cognome, comunissimo del resto,
+ com'Egli m'osserva, nei territorio di Lecco e della Valsássina. Il
+ grande Poeta fu egli di nobile casato? I Manzoni ebbero, è vero,
+ feudi e onoranze in quei paesi, ma la loro nobiltà non venne mai
+ ufficialmente riconosciuta. Don Pietro, padre di Alessandro, ed i
+ suoi fratelli, presentarono bensì nel 1794 un'istanza documentata
+ al Consiglio Generale della città di Milano, onde essere ammessi
+ agli onori del Patriziato Milanese; ma prima che il Consiglio si
+ pronunciasse in proposito, i supplicanti in causa d'urgenti affari
+ di famiglia chiesero ed ottennero la restituzione de' loro
+ documenti, obbligandosi però a riprodurli a tempo opportuno. Ma
+ non mi consta che la famiglia Manzoni riproducesse più tardi la
+ sua istanza. È poi assolutamente erroneo che la sua nobiltà
+ venisse riconosciuta dal Tribunale Araldico, con sentenza del 10
+ luglio dell'anno 1771, perchè i Manzoni non si trovano accennati
+ in nessuno degli elenchi dei nobili cittadini, proclamati come
+ tali dal Tribunale Araldico e dal Consiglio Generale della città
+ di Milano.--Manzoni non ha mai fatto uso di stemma gentilizio,
+ neppure nelle lettere; il suo sigillo porta semplicemente le sue
+ iniziali, entro un cerchietto a linee concentriche.
+
+
+
+
+III.
+
+Il Manzoni a scuola.
+
+
+Io non mi fermerò ora a darvi notizie della culla del Manzoni, che fu
+ritrovata e si conserva in una villa del signor Rosinelli a Mozzana
+sopra Galbiate; nè della cascina detta _La Costa_, ove il grand'uomo
+fu allattato da Caterina Zanzeri, nè di questa nutrice, la quale
+vogliono che fosse svelta, vivace e piacevolona.[1]. Ma non è senza
+importanza il fatto che a soli sei anni il fanciullo Manzoni fu
+allontanato da casa sua e chiuso nel Collegio de' Frati Somaschi di
+Merate, ove rimase dall'anno 1791 all'anno 1796.[2] La mamma ve
+l'accompagnò, ma scomparve intanto che il fanciullo era tenuto a bada
+da un frate maestro. Si possono facilmente immaginare gli strilli del
+povero fanciullo non appena egli s'accorse che la mamma sua l'aveva
+lasciato; ma, poichè ad uno de' prefetti parve pure che il pianto
+durasse troppo, il fanciullo ricevette un colpo sulla guancia
+accompagnato da queste parole: "E quando la finirete di piangere?"
+Quello fu il primo dolore provato dal grand'uomo, che se ne rammentava
+anche negli ultimi anni della sua vita. "Buona gente (del resto egli
+concludeva, parlando di que' suoi primi istitutori), quantunque, come
+educatori, lasciassero troppo a desiderare che fossero prima un po'
+più educati loro stessi." I frati di Merate lo avvezzarono dunque ai
+primi castighi. Ad undici anni, Alessandro Manzoni passò nel Collegio
+di Lugano, ove gli toccò la buona fortuna di avere tra i suoi maestri
+il buon padre Francesco Soave,[3] onesto letterato e, per quei tempi,
+educatore assai liberale, sebbene s'indispettisse contro il nostro
+piccolo scolaro, che s'ostinava a scrivere le parole _Re, Imperatore e
+Papa_ con la prima lettera minuscola. Il Manzoni parlando un giorno
+del Soave a Cesare Cantù gli disse, tra l'altre cose: "Teneva nella
+manica della tonaca una sottile bacchetta, presso a poco come quella
+che fa i miracoli dei giocolieri; e quando alcuno di noi gli facesse
+scappare la pazienza, egli la impugnava, e la vibrava _terque
+quaterque_ verso la testa o le spalle del monello, senza toccarlo; poi
+la riponeva e tornava in calma." Al Manzoni rincresceva d'avere
+talvolta inquietato quel Padre, che tanto fece, sebbene non sempre il
+meglio, per l'istruzione della gioventù. Narrava pure il Manzoni come
+una volta gli scappasse detto in iscuola "ne faremo anche a meno,"
+quando il Padre Soave annunziò che fra poco ci sarebbe stata la
+lezione d'aritmetica. Il Padre maestro si levò allora dalla cattedra,
+e si mosse gravemente verso il piccolo ribelle, che si sentiva già
+agghiacciare per lo sgomento il sangue nelle vene; gli si accostò, gli
+pose sulla guancia legermente due dita, come per carezzarlo, ma
+dicendogli con voce grossa: "E di queste ne farete a meno?" come se lo
+avesse percosso ferocemente. Il Manzoni, come assicura lo Stoppani e
+come si può ben credere, rimase "profondamente colpito da tanta
+mitezza, e ne parlava ancora con vera compiacenza quasi 70 anni più
+tardi." Ma la _via crucis_ de' collegi non era ancora finita pel
+nostro piccolo proscritto. Verso il suo tredicesimo anno, lasciati i
+Somaschi di Lugano, egli veniva raccomandato ai Barnabiti del Collegio
+di Castellazzo, poscia a quelli del Collegio de' Nobili di Milano; e
+qui sebbene egli n'abbia poi detto un gran male nei noti versi _In
+morte di Carlo Imbonati_, nacque e si rivelò fra il tredicesimo e il
+quindicesimo anno il suo genio poetico, o per lo meno, la sua felice
+attitudine al poetare.[4]
+
+ [1] Cfr. _I primi anni di Alessandro Manzoni_, spigolature di Antonio
+ Stoppani.
+
+ [2] La poca armonia che dovea regnare in casa di Don Pietro Manzoni
+ fra moglie e marito, onde sappiamo che, alcuni anni dopo, la
+ signora Giulia Beccaria si trasferiva con l'Imbonati a Parigi,
+ dovette essere una delle principali cagioni, per le quali il
+ Manzoni, in così tenera età, fu rinchiuso in collegio. Il Manzoni
+ concepì poi per la vita di collegio una tale avversione, che, al
+ dire del Loménie, egli non volle mandare in collegio alcuno de'
+ suoi figli, ch'egli educò, invece, presso di sè. "On dit (aggiunge
+ il Laménie) que, par suite de son excessive tendresse de père,
+ l'expérience de l'éducation domestique ne lui a pas parfaitement
+ réussi." Ed è vero, pur troppo, per quello che riguarda i maschi,
+ i quali, ad eccezione forse del primogenito Pietro, che gli fece
+ almeno buona compagnia negli ultimi anni della vita, non
+ risparmiarono al grand'uomo noie e dolori.
+
+ [3] Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno dell'anno 1743; avea
+ fatto i suoi primi studii a Milano, quindi a Pavia, finalmente a
+ Roma nel Collegio Clementino. Soppressa la Compagnia di Gesù,
+ della quale faceva parte, andò nel 1767 ad insegnare poesia a
+ Parma; fu allora che pubblicò la sua _Grammatica ragionata_ della
+ lingua italiana. Non è inutile avvertire che il primo impulso agli
+ studii di lingua, che poi l'occuparono tanto, può esser venuto al
+ Manzoni dai primi insegnamenti del Soave. Avendo, dice un biografo
+ del Soave, la Reale Accademia di Berlino proposto il quesito: "Se
+ gli uomini abbandonati alle loro facoltà naturali sieno in grado
+ per sè medesimi d'istituire un linguaggio, e in qual modo
+ potrebbero pervenirvi," il Soave vi mandò una dissertazione latina
+ che ottenne il primo _Accessit_. Lo stesso Padre Soave la tradusse
+ poi in italiano e la pubblicò in Milano nel 1772; quantunque
+ Gesuita, il Padre Soave vi sosteneva arditamente il concetto poco
+ ortodosso, che l'uomo può da sè stesso istituire il proprio
+ linguaggio. Nello stesso anno 1772, il conte Firmian elesse il
+ Padre Soave a leggere nel Collegio di Brera la filosofia morale,
+ quindi la logica e la metafisica; nel tempo stesso egli coltivava
+ le scienze fisiche e adopravasi a divulgare le nuove scoperte
+ scientifiche; alcune delle sue osservazioni parvero anzi vere
+ invenzioni. Per eccitamento del conte Carlo Bettoni di Brescia, il
+ Padre Soave scrisse pure le _Novelle morali per la Gioventù_, e ne
+ ottenne un premio di cento zecchini. Un altro riscontro curioso si
+ può notare fra la vita del maestro Soave e quella del discepolo
+ Manzoni. Il primo, inorridito nell'anno 1789 e ne' successivi per
+ i rivolgimenti di Francia, imprese a scrivere un libro storico,
+ sotto l'anagramma grecizzato di _Glice Coresiano _(Soave
+ Luganese), col titolo: _La vera idea della rivoluzione di
+ Francia_; il secondo termina la sua vita scrivendo per l'appunto
+ un libro sopra la rivoluzione di Francia, per disapprovarla
+ (sebbene in modo e per motivi assai diversi) come il suo primo
+ vero maestro. Quando il Soave riparò nel 1796 in Lugano e vi
+ ammaestrò il nostro piccolo Manzoni, era fuggiasco da Milano, ove
+ spadroneggiavano vittoriosi i Sanculotti. Si capisce pertanto qual
+ animo fosse allora il suo contro i repubblicani e come li dovesse
+ rappresentare a' suoi piccoli alunni del Collegio di Lugano. Da
+ Lugano lo richiamava poi in Napoli il principe d'Angri per
+ affidargli l'educazione del proprio figliuolo. Il Manzoni dovette
+ rivedere il Soave nel 1803 a Pavia, ove il buon Padre insegnava
+ l'analisi delle idee; chi sa che il Manzoni non abbia pure
+ frequentate le sue nuove lezioni di logica. Accennerò finalmente
+ come, a promuovere le idee del giovine stoico Manzoni, può avere
+ pure conferito alcun poco l'esempio del Soave che ci è
+ rappresentato come uomo "d'ingenui e sinceri costumi, dal parlare
+ lento e grave, dal viso alquanto austero, dal far contegnoso, non
+ ostante il quale, la bontà sua lo rendea caro e venerato."
+
+ [4] "I locali del _sozzo ovile_ (scrive Carlo Morbio, che fu egli pure
+ alunno nel Collegio de' Nobili) non avevano subìto cambiamento
+ importante dall'epoca in cui fuvvi Manzoni; così almeno
+ assicuravano i vecchi del Collegio, che si ricordavano benissimo
+ del vispo e caro Don Alessandro o Lisandrino. Verso la seconda
+ corte ed i giardini, il Collegio spiegava un aspetto grandioso, ma
+ melanconico e severo. Nell'interno, ampi eranvi i corridoi e le
+ camerate. Era, per dir così, la fronte d'un vasto caseggiato, che
+ non venne poi condotto a compimento. Verso il Naviglio poi
+ l'Imperiale Collegio presentava una fronte ignobile e bassa. Gli
+ alti pioppi di quella seconda corte già avevano ombreggiato il
+ capo del giovane Poeta, il cui ritratto ad olio, grande al vero,
+ stava appeso fra quelli dei più distinti allievi (Principi) del
+ Collegio. È quindi troppo assoluta la sentenza della signora Dupin
+ che i ritratti di Manzoni giovane sarebbero apocrifi. Questo
+ all'incontro è bene autentico e genuino. È anche fama che a
+ vent'anni Manzoni si facesse ritrarre a Parigi, a guisa
+ d'inspirato, colle chiome sciolte e collo sguardo volto al cielo.
+ (Con gli occhi rivolti in su lo rappresentava pure nella virilità
+ il pittore Molteni in un quadro ad olio, che si conserva presso la
+ marchesa Alessandrina Ricci D'Azeglio.) Fu scritto da quasi tutti
+ i biografi di Manzoni, che egli da giovinetto fosse di tardo
+ ingegno, e punto non istudiasse. Non ignoro che il grande Poeta,
+ forse burlando, lasciò creder ciò; ma io combatto Manzoni colle
+ stesse sue anni, coi bellissimi suoi _Versi giovanili_ alla mano;
+ ma io cito l'onoranza del ritratto, certamente non sospetta, che
+ egli ottenne nello stesso Collegio Longone, ove fu alunno dal 1796
+ all'anno 1800."
+
+
+
+
+IV.
+
+Primi versi.
+
+
+Invero, ch'egli amasse molto i versi e ne scrivesse fin dal tempo, nel
+quale sedeva ancora sui banchi della scuola, ce lo dice egli medesimo
+in un sermone giovanile diretto al suo compagno Giambattista Pagani di
+Brescia,[1] onde rileviamo ch'egli prediligeva già, fra tutti i
+metri, il verso sciolto, e che non gli toccarono mai, per cagione di
+poeti, quali Orazio, Virgilio e il Petrarca, quelle battiture che non
+gli saranno certamente mancate per altre ragioni. Ma, ingegno
+precocemente riflessivo, egli dovette accorgersi assai presto della
+vanità degli esercizii rettorici, ne' quali i frati maestri del
+Collegio de' Nobili in Milano costringevano allora, e così non li
+costringessero più ora, frati e non frati, nelle scuole d'Italia, i
+giovinetti ingegni. Nel suo sermone al Pagani egli si burla delle
+gonfie orazioni che, giovinetto, gli toccava comporre nella scuola,
+travestito, com'ei dice satiricamente, da moglie di Coriolano, e
+dell'arte rettorica, per la quale si chiude "in parole molte, poco
+senso," precisamente l'opposto di quello ch'egli fece dipoi, dicendo
+sempre molto in poco:
+
+ Pensier null'altro io m'ebbi infin dal tempo
+ Che a me tremante il precettor severo
+ Segnava l'arte, onde in parole molte
+ Poco senso si chiuda; ed io, vestita
+ La gonna di Volunnia, al figlio irato
+ Persüadea, coi gonfii sillogismi,
+ Ch'umil tornasse disarmato in Roma,
+ Allor sol degno del materno amplesso.
+ Me dalla palla spesso e dalle noci
+ Chiamava Euterpe al pollice percosso
+ Undici volte, nè giammai di verga
+ Mi rosseggiò la man, perchè di Flacco
+ Recitar non sapessi i vaghi scherzi,
+ O le gare di Mopso o quel dolente
+ "Voi che ascoltate in rime sparse il suono."
+
+Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova
+meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni
+sentì sè stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il
+professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore,
+conservava inedito presso di sè un mirabile Sonetto, composto dal
+Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo
+o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise,
+per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto
+solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da
+settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che
+lo stupendo giovinetto faceva di sè stesso; vi è qualche cosa
+d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme
+con una grande e preziosa sincerità, il felice presentimento di una
+vita lunga e gloriosa.
+
+ Capel bruno, alta fronte, occhio loquace,
+ Naso non grande e non soverchio umìle,
+ Tonda la gota e di color vivace,
+ Stretto labbro e vermiglio, e bocca esìle.
+ Lingua or spedita or tarda, e non mai vile,
+ Che il ver favella apertamente o tace;
+ Giovin d'anni e di senno, non audace,
+ Duro di modi, ma di cor gentile.
+ La gloria amo e le selve e il biondo Iddio.[2]
+ Spregio, non odio mai; m'attristo spesso,
+ Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio.
+ All'ira presto, e più presto al perdono,
+ Poco noto ad altrui, poco a me stesso,
+ Gli uomini e gli anni mi diran chi sono.
+
+Quest'ultimo verso profetico mi scioglie dall'obbligo di qualsiasi
+commento. Vi è qui tutto l'afflato del genio potente, che doveva
+rivelare al suo secolo ed alla sua terra una nuova poesia.
+
+ [1] Anche nell'_Urania_, il Manzoni dice ch'egli ambì la fama di
+ poeta italiano fin _dai passi primi nel terrestre viaggio_:
+
+ Da' passi primi
+ Nel terrestre viaggio, ove il desio
+ Crudel compagno è della via, profondo
+ Mi sollecita amor che Italia un giorno
+ _Me de' suoi vati al drappel sacro aggiunga._
+
+ [2] Variante: "Di riposo e di gloria insiem desìo."
+
+
+
+
+V.
+
+Il Manzoni ed il Parini.
+
+
+Nella sua prima maniera satirica il Manzoni parineggia; il Parini,
+egli non avea conosciuto di persona, se bene lo potesse per le
+relazioni che il poeta di Bosisio avea avute con la famiglia Beccarla.
+Quando il Parini morì, il Manzoni, quattordicenne, incominciava già a
+sentire la poesia e ad ammirare veramente i poeti; si narra anzi
+ch'egli leggesse per l'appunto la celebre Ode _La caduta_, quando gli
+venne annunciato che il Parini era morto.[1] Il Manzoni vecchio
+dolevasi con Giovanni Rizzi di non averlo cercato, e scusavasi
+malamente col dire che allora egli era "un ragazzaccio che non sapeva
+nulla di nulla." Il vero è che non ci avrà pensato, che non avrà, come
+accade, creduto il Parini già così vicino a morire, e che la vita di
+collegio gli avrà pure diminuite le occasioni d'incontrarlo. Che se,
+al dire di Giulio Carcano, quando, nel Collegio de' Nobili, il
+giovinetto Manzoni fu, la prima volta, presentato al Monti come nipote
+di Cesare Beccarla, il Monti gli parve un Dio, è probabile che il
+vecchio Parini, quantunque non bello, gli avrebbe lasciata nell'animo
+una impressione più soave e più durevole. Ricordano gli amici del
+Manzoni che egli sapeva a memoria tutto il _Giorno_ e che, sul fine
+della propria vita, quando sentiva affievolirsi la memoria, per
+assicurarsi di non averla perduta tutta, soleva trascrivere a mente
+qualche verso del suo Parini.[2] Quando, nel settembre dell'anno
+1803, il diciottenne Manzoni mandava al suo maestro Monti un Idillio
+allegorico intitolato: _L'Adda_, egli lo accompagnava con una lettera,
+di cui, perchè si vegga quanta destrezza e causticità d'ingegno era
+già nel giovine Poeta, riporterò qui le prime parole: "Voi mi avete
+più volte ripreso di poltrone, e lodato di buon poeta. Per farvi
+vedere che non sono nè l'uno nè l'altro, vi mando questi versi."[3]
+Il discepolo domanda al maestro un parere sopra i suoi nuovi versi,
+per limarli, ed, intanto, invita il Monti alla propria villa.
+Nell'Idillio, il fiume Adda personificato in una Dea si volge così al
+Monti:
+
+ Te, come piacque al ciel, nato a le grandi
+ De l'Eridano sponde, a questi ameni
+ Cheti recessi e a tacit'ombra invito.
+
+L'Adda sa bene di non poter contendere col Po, presso il quale il
+Monti è nato, e prima di lui Lodovico Ariosto ed il Guarini, ma pur si
+gloria che presso le sue rive abbia cantato un giorno Giuseppe Parini,
+l'Orazio lombardo. L'Adda dice:
+
+ Quivi sovente il buon cantor vid'io
+ Venir trattando con la man secura
+ Il plettro di Venosa e il suo flagello,
+ O traendo l'inerte fianco a stento,
+ Invocar la salute e la ritrosa
+ Erato bella, che di lui temea
+ L'irato ciglio e il satiresco ghigno;
+ Ma alfin seguïalo e su le tempie antiche
+ Fêa di sua mano rinverdire il mirto.
+ Qui spesso udillo rammentar piangendo,
+ Come si fa di cosa amata e tolta,
+ Il dolce tempo della prima etade,
+ O de' potenti maledir l'orgoglio,
+ Come il genio natìo movealo al canto
+ E l'indomata gioventù dell'alma.
+ Or tace il plettro arguto e ne' miei boschi
+ È silenzio ed orror. Te dunque invito,
+ Canoro spirto, a risvegliar col canto
+ Novo rumor Cirreo. A te concesse
+ Euterpe il cinto, ove gli eletti sensi
+ E le imagini e l'estro e il furor sacro
+ E l'estasi soavi e l'auree voci
+ Già di sua man rinchiuse. A te venturo
+ Fiorisce il dorso brïanteo; le poma
+ Mostra Vertunno e con la man ti chiama,
+ Ed io, più ch'altri di tuo canto vaga,
+ Già mi preparo a salutar da lunge
+ L'alto Eridano tuo, che, al nuovo suono,
+ Trarrà meravigliando il capo algoso,
+ E tra gl'invidi plausi de le Ninfe,
+ Bella d'un inno tuo corrergli in seno.
+
+Nonostante la grazia di questo voluttuoso invito, il Monti non può
+muoversi, e se ne scusa con una lettera, la quale incomincia
+cerimoniosamente col _voi_ e prosegue affettuosamente col _tu_. Loda
+moltissimo i versi, e conchiude: "Dopo tutto, sempre più mi confermo
+che in breve, seguitando di questo passo, tu sarai grande in questa
+carriera; e se al bello e vigoroso colorito che già possiedi,
+mischierai un po' più di virgiliana mollezza, parmi che il tuo stile
+acquisterà tutti i caratteri originali." Nell'amore del Parini fu
+ancora confermato il Manzoni dall'affetto che lo legò poco dopo alla
+memoria del più caro discepolo dell'Autore del _Giorno_, l'Imbonati,
+dall'ombra del quale, nel noto Carme, ei si fa dire:
+
+ ......Quei che sul plettro immacolato
+ Cantò per me: _torna a fiorir la rosa_,[4]
+ Cui, di maestro a me poi fatto amico,
+ Con reverente affetto ammirai sempre,
+ Scola e palestra di virtù.
+
+E i consigli dell'Imbonati non sono altro, in somma, se non quelli che
+si trovano già espressi nei versi sentenziosi del Parini. Il Manzoni
+sentì che erano veri, e li fece suoi proprii, per seguirne i precetti.
+Scegliere il vero per farne argomento e fondamento di alta poesia è
+virtù di pochi ingegni potenti. Il Manzoni non solamente sceglie bene,
+ma quello ch'egli ha scelto, perfeziona e migliora. Spoglia, a poco a
+poco, di una parte del loro apparato classico e mitologico i nobili
+pensieri del Parini e li rifeconda col proprio sentimento, per
+esprimerli con un linguaggio più caldo e più semplice.
+
+ [1] Tutti ricordano il principio commovente dell'Ode pariniana:
+
+ Quando Orïon dal cielo
+ Declinando imperversa,
+ E pioggia e nevi e gelo
+ Sopra la terra ottenebrata versa,
+ Me, spinto nella iniqua
+ Stagione, infermo il piede,
+ Tra il fango e tra l'obliqua
+ Furia de' carri la città gir vede;
+ E per avverso sasso
+ Mal fra gli altri sorgente
+ O per lubrico passo
+ Lungo il cammino stramazzar sovente, ec.
+
+ Il Manzoni vecchio che, per timore di cadere, soleva sempre,
+ quando usciva, farsi accompagnare, dovette spesso pensare al suo
+ Parini. "Una volta (mi scrive il Rizzi), quando egli andava a
+ passeggio, una carrozza signorile passò così accosto a una povera
+ donna che quasi la schiacciava. Avessi veduto che occhi fece, in
+ quel momento! E pazienza gli occhi! Gli scappò nientemeno che
+ questa frase: _porchi de sciori!_ (porci signori!). E tutti
+ intorno la sentirono."
+
+ [2] Le ultime parole trascritte dal Manzoni, per quanto me ne
+ assicura il professor Giovanni Rizzi, furono versi del _Giorno_.
+
+ [3] Cfr. il libro del signor Romussi, _Il Trionfo della libertà._
+
+ [4] Allude all'Ode _La educazione_, che il Parini scrisse pel giorno
+ natalizio del suo allievo undicenne Carlo Imbonati all'uscire da
+ una malattia, e che incomincia:
+
+ Torna a fiorir la rosa
+ Che pur dianzi languia
+ E molle si riposa
+ Sopra i gigli di pria.
+ Brillano le pupille
+ Di vivaci scintille.
+
+ Questi versi sentenziosi del Parini dovettero far pensar molto il
+ Manzoni, e persuaderlo; il Carme _In morte dell'Imbonati_ ha
+ perfetto riscontro di pensieri ed anche di parole con essi:
+
+ Dall'alma origin solo
+ Han le lodevol opre.
+ Mal giova illustre sangue
+ Ad animo che langue.
+ --Chi della gloria è vago
+ Sol di virtù sia pago.
+ --Giustizia entro il tuo seno
+ Sieda e sul labbro il vero.--
+ --Perchè sì pronti affetti
+ Nel core il ciel ti pose?
+ Questi a Ragion commetti,
+ E tu vedrai gran cose.
+ --Sì bei doni del cielo,
+ No, non celar, garzone,
+ Con ipocrito velo,
+ Che alla virtù si oppone.
+ Il marchio, ond'è il cor scolto,
+ Lascia apparir nel volto.
+ Dalla lor mèta han lode,
+ Figlio, gli affetti umani.
+
+ Si può, si deve combattere per la patria, ma chi vince
+
+ Pietà non nieghi
+ Al debole che cade.
+
+ Soccorriamo il povero, e l'uomo si mostri _fido amante_ e
+ _indomabile amico._ Il Giusti, nell'_Elogio_ del Parini, scriveva:
+ "La Lombardia perdè il suo poeta e non poteva cadere in mente ai
+ cittadini, che lo piangevano, di consolarsene nel caro aspetto di
+ un fanciullo di tredici anni ch'era allora in Milano e che di lì a
+ poco fu quell'uomo che tutti sanno." Il Manzoni avrebbe pure
+ potuto far propria la famosa strofa dell'Ode pariniana, _La vita
+ rustica_:
+
+ Me non nato a percotere
+ Le dure illustri porte,
+ Nudo accorrà, ma libero,
+ Il regno della morte.
+ No, ricchezza nè onore
+ Con frode o con viltà
+ Il secol venditore
+ Mercar non mi vedrà.
+
+ Il Manzoni vide pure, come il Parini, nell'educazione un mezzo per
+ rialzare non solo i costumi, ma la patria infelice ed oppressa.
+ Nella Canzone: _Per l'innesto del vaiuolo_, il Parini intese anco
+ a preparar fanciulli sani, perchè potessero un giorno dar prova
+
+ D'industria in pace o di coraggio in guerra.
+
+ Nell'Ode: _L'educazione_, facendo apostrofare da Chirone il giovinetto
+ Achille
+
+ Nato al soccorso Di Grecia,
+
+ il Parini rammenta al giovine Conte lombardo che può intraprendere
+ ogni più ardua impresa per la patria
+
+ Un'alma ardita, Se in forti membra ha vita.
+
+ Così la poesia pariniana non è un vano giuoco, come non saranno
+ mai pel Manzoni le lettore; tutta la sua letteratura è civile,
+ anche dove scopre meno direttamente il suo intento educativo.
+
+
+
+
+VI.
+
+Il _Trionfo della Libertà_.
+
+
+Il Manzoni, per sua natura, s'accostava, invero, più al fare un po'
+rigido del Parini che a quello pieno ed ampio, ma un po' reboante del
+Monti; quindi il Monti, che pur lo lodava tanto, desiderava in lui
+alcuna maggiore larghezza e rotondità di frase, ossia, come diceva,
+"un po' più di virgiliana mollezza," che si sarebbe ancora definita
+convenientemente "pastosità lombarda." Nel Sonetto giovanile che vi ho
+già riferito, il Manzoni si accusa da sè stesso come "duro di modi."
+Questa durezza è pure un poco nella sua poesia, quando alcun
+sentimento specialmente soave e vivace non viene a commuoverlo,
+obbligando il critico arcigno a tacere innanzi al poeta commosso.
+Tuttavia il Manzoni, negli anni de' suoi studii a Pavia, più tosto che
+un alunno e un ammiratore del discreto, austero e _parco di versi
+tessitor_, ci si dimostra un seguace dell'impetuoso Monti,
+verseggiatore facile, ad un tempo, e solenne ed altitonante, dal quale
+egli dovette pure avere appreso a studiare e ad imitar la _Divina
+Commedia_.[1] Dall'_Autobiografia_ del medico inglese Granville, il
+quale nell'anno 1802 studiava la Medicina nell'Università di Pavia,
+rilevo che, in quell'anno medesimo, egli vi conobbe il Manzoni, il
+quale doveva esservisi recato per frequentare specialmente le lezioni
+di eloquenza italiana di Vincenzo Monti. Sappiamo ancora che il Monti,
+dalla sua cattedra di Pavia, fulminava dantescamente il governo
+temporale de' preti, parlava alto dell'amore di Dante per la patria e
+per la libertà. Le impressioni ricevute a quella scuola si rivelano
+chiaramente nel primo componimento manzoniano che si conosca, un poema
+in terza rima, diviso in quattro canti, intitolato: _Il Trionfo della
+libertà_, scritto ad imitazione dei _Trionfi_ del Petrarca, e con
+molte reminiscenze della _Divina Commedia_, della _Bassvilliana_ e
+della _Mascheroniana_ del maestro Monti; il Manzoni lo concepì e lo
+scrisse fra il 1800 e il 1801, il che vuol dire tra il fine del suo
+quindicesimo e il principio del suo sedicesimo anno. Rileggendo
+alquanto più tardi il suo lavoro giovanile, il Manzoni, che lo poteva
+fare, poichè non s'era pubblicato, non lo distrusse; ma si contentò di
+porvi su la seguente Avvertenza: "Questi versi scriveva io Alessandro
+Manzoni nell'anno quindicesimo dell'età mia, non senza compiacenza e
+presunzione di nome di Poeta, i quali ora, con miglior consiglio e
+forse con più fino occhio rileggendo, rifiuto; ma veggendo non
+menzogna, non laude vile, non cosa di me indegna esservi alcuna, i
+sentimenti riconosco per miei; i primi come follia di giovanile
+ingegno, i secondi come dote di puro e virile animo." L'Avvertenza
+manca di quella lucidità e naturalezza che divenne, specialmente nella
+prosa, uno de' privilegi dello stile manzoniano, il che mi fa
+naturalmente sospettare che risalga essa stessa ad un tempo, nel quale
+il Manzoni, non più giovinetto, ma pur sempre giovanissimo, non era
+ancora interamente padrone di sè come prosatore, e probabilmente
+all'anno, in cui egli scriveva la faticata _Urania_. Il Manzoni
+parlando di un ritratto che gli aveano fatto in gioventù (forse quello
+di Parigi), con gli occhi rivolti al cielo, diceva: "Io era in
+quell'età, nella quale chi si lascia fare un ritratto, si crede in
+obbligo di prendere l'attitudine di un uomo ispirato." In quell'età
+soltanto il Manzoni poteva, dunque, parlando di sè, scrivere "io,
+Alessandro Manzoni," e vantarsi del suo "puro e virile animo." Il
+Manzoni, divenuto cattolico convinto, avrebbe della propria persona e
+delle proprie virtù parlato con molto maggiore umiltà. Il Manzoni
+vecchio poi non solo avrebbe scritta altrimenti quell'Avvertenza, non
+solo vi avrebbe condannati molti de' sentimenti sdegnosi espressi in
+quel poema; ma, cosa più probabile, ei non l'avrebbe scritta affatto,
+che, invece di scriverla, egli avrebbe semplicemente distrutti, con
+uno spietato _auto-da-fè_, i versi giovanili che rifiutava. Quando,
+assai più tardi, egli disapprovò pure ed anzi ripudiò, per molte gravi
+ragioni, i versi _In morte dell'Imbonati_, non era più in suo potere
+il distruggerli, perchè già troppo divulgati. È cosa certa poi, o
+almeno può tenersi come probabile fino alla certezza, che il Manzoni,
+dall'anno 1818 in qua, non avrebbe mai scritta in prosa la parola
+_laude_, invece di _lode_, la sintassi finalmente dell'Avvertenza
+rivela ancora l'impaccio del periodo classico, dal quale il Manzoni
+pose dipoi tanto studio a liberarsi. Il prosatore Manzoni, che
+conosciamo come maestro di mirabile naturalezza ed evidenza, non
+avrebbe mai detto, per esempio: _non cosa di me indegna esservi
+alcuna_; ma semplicemente: _non esservi alcuna cosa indegna di me_.
+Sono minuzie, lo vedo, delle quali parrà forse superfluo che si pigli
+nota in un breve discorso biografico. Ma, se io ammettessi che il
+Manzoni non pur vecchio, ma dopo il suo anno ventesimoterzo, avesse
+potuto scrivere quella singolare Avvertenza, non comprenderei più il
+Manzoni e sarebbe un cattivo principio per chi ha impreso a parlarne
+con la pretesa, la quale vedrete voi stessi in qual misura sia
+legittima, di farlo meglio conoscere agli altri. Il Manzoni tra i
+venti e i ventidue anni, non ancora risoluto di credere
+cattolicamente, ma già seguace di Zenone lo Stoico ed avido insieme di
+gloria poetica, poteva benissimo, nella fiducia di aver fatto qualche
+progresso nell'arte sua, ripudiare la forma letteraria del suo primo
+componimento per impedirne la stampa e, in pari tempo, compiacersi
+nella manifestazione di sentimenti, ai quali non aveva ancora
+rinunciato, nè poteva facilmente rinunciare fin che si trovava in
+mezzo ai liberi ragionari degli atei o deisti, dei materialisti o
+ideologi, dei rivoluzionarii, in ogni modo, e in pari tempo,
+galantuomini suoi amici, i quali frequentavano la _Maisonnette_. Il
+Manzoni vecchio sarebbe stato forse alquanto più indulgente, per
+quella serenità olimpica ch'è la bontà de' vecchi, ai difetti
+letterarii del suo componimento giovanile; ma egli ne avrebbe, senza
+dubbio, deplorato i sentimenti che vi si esprimono in modo violento,
+contro la Madre Chiesa, e contro quella povera Maria Antonietta, la
+quale, appena che il Manzoni incominciò a studiare criticamente la
+storia della prima rivoluzione francese, diventò una delle sue più
+forti simpatie storiche. Io so bene che a molti deve piacere il poter
+affermare che il Manzoni, riconoscendo come proprii i sentimenti
+espressi nel suo poema giovanile, si schierò addirittura contro il
+Papato e coi repubblicani; ma per un tale riconoscimento la questione
+cronologica è di capitale importanza, quando noi non vogliamo, per
+seguire le nostre fantasie o le nostre passioni, foggiarci, ad inganno
+di noi medesimi, in un discorso biografico sopra il Manzoni, un
+Manzoni diverso dal vero. Il quindicenne Manzoni, nel suo poemetto
+intitolato: _Il Trionfo della libertà_, ci dà l'aspetto di un generoso
+aquilotto che vuol tentare il primo suo volo. Egli sente già le ali
+che gli battono i fianchi generosi, ma ignora ancora quale via terrà.
+Si capisce già che egli ambisce volar alto, quando invoca la sua Musa,
+perchè rinfranchi la cadente poesia italiana, perchè sostenga la virtù
+che vien meno:
+
+ Tu la cadente poesia rinfranca,
+ Tu la rivesti d'armonia beata,
+ E tu sostieni la virtù che manca;
+
+mirabili versi per un poeta di quindici anni che esce dalle scuole de'
+frati e da un secolo cicisbeo educato fra le canzonette del Metastasio
+e del Frugoni; ma il giovinetto non ha ancora potuto pensare a crearsi
+una propria forma letteraria. Noi vediamo nel suo _Trionfo_ piuttosto
+la destrezza di un forte ingegno imitatore, nutrito di buoni studii,
+che gl'indizii del più originale fra i nostri scrittori moderni. Egli
+ha già studiato molto, e incomincia a sentire gagliardamente, ma gli
+manca ancora l'abitudine, che fa grande l'artista, di meditare
+lungamente sopra i suoi sentimenti ed il proposito virile di
+esprimerli con naturalezza. Si sente già in parecchi versi il fremito
+di un'anima ardente, ma il paludamento del poeta è ancora tutto
+classico. Qualche indizio di originalità lo troviamo, appena, in que'
+passi, ove il poeta abbassa la tonante terzina ad uno stile più umile,
+vinto dalla propria urgente natura satirica. Egli incomincia allora ad
+esercitare la più difficile e la più utile di tutte le critiche,
+quella che uno scrittore intraprende sopra sè stesso, temperando
+talora l'iperbole di alcune immagini sproporzionate. Dopo avere, per
+esempio, dantescamente imprecato contro la città di Catania, onde era
+partito l'ordine regio delle stragi napoletane, dopo aver fatto invito
+tremendo all'Etna, perchè getti fuoco e cenere sopra tutta la città,
+il Poeta s'accorge da sè stesso che sarebbe troppo castigo, e che non
+si può per un solo reo punire tutto un popolo innocente; dominato però
+da quel sentimento della giusta misura così raro nell'arte, e pel
+quale appunto egli divenne poi artista così eccellente, modera e
+corregge l'imprecazione, trasportandola sopra il solo capo della
+regina Carolina:
+
+ Deh! vomiti l'acceso Etna l'ultrice
+ Fiamma, che la città fetente copra
+ E la penetri fino a la radice.
+ Ma no; sol pèra il delinquente; sopra
+ Lei cada il divo sdegno, e sui diademi,
+ Autori infami de l'orribil'opra.
+ E fin da lunge e nei recessi estremi,
+ Ove s'appiatta, e ne' covigli occulti
+ L'oda l'empia tiranna, odalo e tremi.
+
+In altri passi del poema pare affacciarsi direttamente il poeta
+satirico, ossia incominciarsi a rivelare uno de' caratteri più
+specifici dell'ingegno manzoniano. L'attitudine de' Lombardi innanzi
+al Francese arrivato come liberatore, e dominante come padrone, non
+contenta il giovine Poeta, anzi gli muove la bile; rivolto pertanto
+all'Italia, egli le domanda che cosa facciano i suoi figli, per
+rispondere tosto:
+
+ ...... I tuoi figli abbietti e ligi
+ Strisciangli intorno in atto umile e chino;
+ E tal, di risse amante e di litigi,
+ D'invido morso addenta il suo vicino,
+ Contra il nemico timido e vigliacco,
+ Ma coraggioso incontro al cittadino.
+ Tal ne' vizii s'avvolge, come Ciacco
+ Nel lordo loto fa; soldato esperto
+ Ne' conflitti di Venere e di Bacco.
+ E tal di mirto al vergognoso serto
+ Il lauro sanguinoso aggiunger vuole,
+ Ricco d'audacia e povero di merto.
+ Tal pasce il volgo di sonanti fole,
+ Vile, di patrio amor par tutto accenso,
+ E liberal non è che di parole.
+
+Un giovinetto capace di scrivere tali versi annunzia non solo un
+ingegno precoce, ma ancora una precoce e formidabile esperienza della
+vita.
+
+ [1] Cfr. il _Trionfo della libertà_, e il Carme: _In morte
+ dell'Imbonati._
+
+
+
+
+VII.
+
+Il Manzoni poeta satirico.
+
+
+In questi versi vi è già la forza, ma non ancora la finezza
+dell'umorismo manzoniano. Egli li apprese troppo di fresco nelle
+scuole, per poterli già smettere, quell'accento rettorico, quel fare
+magniloquente che presto sdegnò ed evitò poi sempre negli altri suoi
+scritti. La rima stessa doveva inceppargli il pensiero; la terzina
+imporgli quasi l'obbligo d'imitare ora il Dante ora il Monti, quando,
+non imitando alcuno, egli avrebbe già, fin d'allora, potuto rivelarsi
+come Manzoni. Negli anni seguenti, sebbene egli ricordasse ancora
+altri modelli poetici, avendo preferito il verso sciolto e quella
+forma di sermone pedestre che, nel secolo passato, il veneziano
+Gaspare Gozzi avea messo in qualche voga, il Manzoni potè sfogar
+meglio il suo umore satirico. I suoi _Sermoni giovanili_ che si
+conoscono, pubblicati dal professore Antonio Stoppani, risalgono agli
+anni 1803 e 1804. Il terzo Sermone, diretto all'amico Pagani, fu
+scritto dalla patria stessa del Gozzi, nel marzo dell'anno
+1804.[Veggasi la lettera diretta da Venezia al Pagani, pubblicata dal
+signor Carlo Romussi] Il Poeta sente d'avere un po' malato il
+cervello; egli s'era innamorato in quel tempo, egli, diciottenne
+studente, di una ragazza veneziana sulla trentina, ed era andato tanto
+in là ne' desiderii e nelle speranze da chiederle la mano. "All'età
+vostra (gli fu risposto) si pensa ad andare alla scuola, non a fare
+all'amore."--"Sotto quella doccia a freddo (scrive lo Stoppani) la
+guarigione fu istantanea, nè di quell'aneddoto altro rimase al Manzoni
+che la memoria per riderne piacevolmente coi famigliari negli anni più
+tardi." Egli si consola dunque della disgrazia amorosa nella gioconda
+vita e nei versi; non ha ardori belligeri, nè smania di divenire un
+gran filosofo, od un legislatore e uomo di Stato potente; la sua cura
+solenne sono i versi:
+
+ Valido è il corpo in prima, e tal che l'opra
+ Non chiegga di Galen; men sano alquanto
+ Il frammento di Giove, e non è rado
+ Che a purgar quei due morbi, ira ed amore,
+ O la febbre d'onor, mi giovin l'erbe
+ Dell'orto epicureo. Chè se mi chiedi:
+ "A che l'ingegno giovinetto educhi?"
+ Non a cercar come si possa in campo
+ Mandar più vivi a Dite, o, con la forza
+ Del robusto cerèbro, ad un volere
+ Ridur le mille volontà del volgo,
+ E i feroci domar; ma freno imporre
+ Agli indocili versi, e i miei pensieri
+ Chiuder con certo piè; questa è la febbre,
+ Di cui virtù di farmaco o di voto
+ Non ho speranza che sanar mi possa.
+
+A scuola, noi lo abbiamo già detto, i versi gli erano sempre piaciuti;
+ora che egli, avendo il primo pelo sul mento, potrebbe quasi già venir
+coscritto fra le milizie del Regno, risolve consacrar tutto il suo
+tempo alla poesia:
+
+ Ed or di pel già sparso il mento e quasi
+ Fra i coscritti censito, in quella mente
+ Vivo, e quant'ozio il fato e i tempi iniqui
+ A me concederanno, ho stabilito
+ Consacrarlo alle Muse. Or come il mio
+ Furor difenda, dolce amico, ascolta.
+
+Egli, discepolo ideale del Parini, non cura le ricchezze, nè
+l'illustre discendenza, nè i palazzi, nè la gran signoria, nè il
+rumore di eccelsi fatti, perchè ne parlino i tardi nepoti; Giove, a
+lui più mite, lo obbliga ai versi. Ma quali versi? Oramai gli vennero
+a noia i sonanti, e però, prendendo nota di ciò che vede intorno a sè,
+che non è degno di poema, egli prosegue a scrivere umili sermoni, ad
+occuparsi di quella povera plebe, che sarà pure primissima cura
+dell'Autore de _Promessi Sposi_:
+
+ Or ti dirò perchè piuttosto io scelga
+ _Notar la plebe con sermon pedestre_,
+ Che far soggetto ai numeri sonanti
+ Detti e gesta d'eroi. Fatti e costumi
+ Altri da quei ch'io veggio a me ritrosa
+ Nega esprimer Talìa.
+
+Egli avrebbe bisogno, per rappresentar degli eroi, di vederne intorno
+a sè; ma non ne vede pur troppo; quelli che vorrebbero passare per
+eroi, invece di destare in lui ammirazione, lo fanno più tosto ridere.
+Quando la fantasia lo porta fra gli antichi, _al fervido pensiero_, ei
+dice:
+
+ Mi s'attraversa Ubaldo, il qual pur ieri
+ Pitocco, oggi pretor, poco si stima
+ Minor di Giove e spaventar mi crede
+ Con la novella maestà del guardo.
+
+Se anche il nostro tempo, ei dice, opera cose grandi, lo tentano poco
+le odierne guerre e le paci, e i nuovi Greci e Quiriti, e la
+ghigliottina nuovamente inventata per affrettar la morte che finqui
+pareva venire all'uomo troppo lenta:
+
+ ... quella cieca
+ Famosa falce, che trovò l'acuto
+ Gallico ingegno, onde accorciar con arte
+ La troppo lunga in pria strada di Lete.
+
+Un altro Sermone dello stesso anno 1804 fu diretto ad un autore di
+cattivi versi per nozze. Il giovine Poeta si sdegna che si mettano a
+far versi i medici e gli avvocati, come se fosse cosa facile il
+frenare
+
+ Di questa plebe indocile i tumulti.
+
+Si burla il poeta dell'uso di scrivere versi per ogni matrimonio che
+si celebra, onde vengono fuori tanti cattivi poeti e tanti versi
+scellerati; ognuno deve fare l'arte sua; ma ogni arte ha bisogno
+d'essere appresa; egli non crede che la poesia sia un'arte sacra e
+necessaria; ride anzi volentieri di chi lo pensa e lo dice; necessaria
+è l'agricoltura, che insegna all'uomo il modo di alimentarsi,
+necessaria la scienza della legislazione; ma è un'arte, insomma, anche
+la poesia e domanda molto studio. I versaiuoli che cantano sopra ogni
+cantante, e scrivono per ispassarsi, quelli certamente non sudano. Ma
+sudava invece il divino Parini nel tornire i suoi versi oraziani:
+
+ Quando sull'orme dell'immenso Flacco
+ Con italico piè correr volevi,
+ E dei potenti maledir l'orgoglio,
+ Divo Parin, fama è che spesso a l'ugne,
+ Al crin mentito ed a la calva nuca
+ Facessi oltraggio. Indi è che, dopo cento
+ E cento lustri, il postero fanciullo
+ Con balba cantilena al pedagogo
+ Reciterà: _Torna a fiorir la rosa_.
+
+Dopo il Parini, il giovine Poeta rende uno splendido omaggio
+all'Alfieri morto Fanno innanzi,[1] per condannare con esso i poeti
+Metastasiani; quindi, come pensa Paolo Ferrari, il poeta viene pure a
+condannare il melodramma grottesco con le maschere, la tragi-commedia,
+il dramma semi-serio che ottenne favore sulle scene italiane e
+francesi nel principio di questo secolo:
+
+ Mentre Emon si spolmona e il crudo padre
+ Alto minaccia, e la viril sua fiamma
+ Ad Antigone svela, o con l'armata
+ Destra l'infame reggia e il cielo accenna,
+ Odi sclamar dai palchi: "Oh duri versi!
+ O duro amante! Dal tuo fero labbro
+ Un _ben mio_! non s'ascolta. Oh quanto meglio
+ Megacle ad Aristea, Giulia ad Orazio!"
+ Che ti val l'alto ingegno e l'aspra lima,
+ Primo signor dell'italo coturno?
+ Te ad imparar come si faccia il verso,
+ Degli itali aristarchi il popol manda.
+ Mirabil mostro in su le ausonie scene
+ Or giganteggia. Al destro piè si calza
+ l'alto coturno e l'umil socco al manco;
+ Quindi va zoppicando. Informe al volto
+ Maschera mal s'adatta, ove sul ghigno
+ Grondan lagrime e sangue. Allor che al denso
+ Spettatore ei si mostra, alzarsi ascolti
+ Di voci e palme un suon, che per le cave
+ Vôlte rumoreggiando, i lati fianchi
+ Scote al teatro e fa sostar per via
+ Maravigliato il passeggier notturno.
+
+Qui il verso è già intieramente sicuro; l'artista appare padrone della
+sua materia e la domina; il fanciullo sembra intieramente scomparso.
+Il Manzoni a diciannove anni è uomo. I compagni di scuola del Manzoni,
+Giambattista Pagani, Ignazio Calderari, Luigi Arese, incominciano a
+mescolare all'affetto un po' di ammirazione; il Foscolo gli diviene
+amico,[2] il Monti incomincia a temerne i giudizii. Poco prima, egli
+aveva sul giovinetto autorità di maestro e quasi di padre.
+
+ [1] Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito
+ tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa
+ ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune
+ conformità nel comune disdegno della poesia vana e servile, e
+ della mitologia, {Il Manzoni non doveva ignorare la terzina
+ alfieriana: Certo in un Dio fatt'uom creder vorrei A salvar l'uman
+ genere, piuttosto Che in Giove fatt'un tauro ai furti rei.} nel
+ sentimento comune dell'ufficio civile delle lettere, nello studio
+ posto da entrambi gli scrittori a scrivere non pure italianamente,
+ ma toscanamente: il Manzoni adorò tuttavia quella Francia che
+ l'Alfieri odiò fino all'oltraggio; il Manzoni pose ogni cura a
+ scrivere con naturalezza, l'Alfieri volle esser duro ed aspro,
+ sperando riuscire più efficace. Nella gioventù accade tuttavia che
+ s'ammira ingenuamente tutto ciò ch'è grande, senza domandarsi
+ troppo se l'ammirazione abbia fondamento in alcuna viva simpatia,
+ il giovane ammira talora con entusiasmo un grande per una sola
+ qualità principale che lo tenta; l'età matura vuole rendersi
+ maggior conto della stima che concede agli uomini; quindi accade
+ che l'uomo ammiri tanto meno, ma ami poi e stimi molto più
+ profondamente del giovane. Il Manzoni giovine aveva ammirato
+ l'Alfieri che il Parini e l'Imbonati ammiravano; l'Imbonati è
+ perciò dal Manzoni fatto parlare, nel modo seguente, intorno
+ all'Alfieri:
+
+ Venerando il nome
+ Fummi di lui, che nelle reggie primo
+ L'orma stampò dell'italo coturno;
+ E l'aureo manto lacerato, ai grandi
+ Mostrò lor piaghe e vendicò gli umìli.
+
+ Quando poi l'amico Pagani fece al Manzoni la poco piacevole
+ sorpresa di dedicare a Vincenzo Monti, in nome del poeta, in modo
+ alquanto infelice, il Carme per l'Imbonati, il Manzoni gli scrisse
+ in termini abbastanza vivaci e risentiti. In quella lettera del 18
+ aprile 1806 che il signor Romussi ci ha fatta conoscere, son
+ notevoli queste parole relative all'Astigiano: "Tu mi parli di
+ Alfieri, la cui vita è una prova del suo pazzo orgoglioso furore
+ per l'indipendenza, secondo il tuo modo di pensare, e secondo il
+ mio un modello di pura, incontaminata, vera virtù di un uomo che
+ sente la sua dignità, e che non fa un passo, di cui debba
+ arrossire. Ebbene, Alfieri dedicò. Ma a chi e perchè dedicò?
+ Dedicò a sua madre, al suo amico del cuore, a Washington, al
+ popolo italiano futuro, ec." Nella lettera francese al Chauvet
+ sopra l'unità di tempo e di luogo, pubblicata nell'anno 1820, il
+ Manzoni, che combatteva come poeta drammatico le unità alfieriane,
+ poneva pure una parola di biasimo contro l'Autore del _Misogallo_:
+ "Un uomo celebre, cui l'Italia era avvezza ad ascoltare con
+ riverenza, aveva annunziato ch'egli avrebbe lasciato postumo uno
+ scritto, al quale erano confidati i suoi più intimi sentimenti.
+ Vide la luce il _Misogallo_, e la voce d'Alfieri, la sua voce che
+ usciva dalla tomba, non levò alcun rumore in Italia, perchè una
+ voce più potente si levava in ogni cuore contro un risentimento
+ che mirava a fondare il patriottismo sull'odio. L'odio per la
+ Francia! per la Francia illustrata da tanti genii e da tante
+ virtù, donde sono sorte tante verità e tanti esempi! per la
+ Francia che non si può vedere senza provare un'affezione
+ somigliante ad amore di patria, e che non si può lasciare senza
+ che al ricordo d'averla abitata non si mescoli qualche cosa di
+ malinconico e di profondo simile all'impressione di un esiglio."
+
+ [2] Il Manzoni dovette conoscere il Foscolo, quando ritornò studente
+ da Pavia. Gliene dovette conciliar la simpatia, oltre l'ingegno
+ fervido, il culto che il Foscolo professava al Parini e il suo
+ amore dell'indipendenza che lo rese forte contro l'adulato
+ Buonaparte. Il Manzoni dovea essere tornato da Pavia meno
+ entusiasta del Monti che non fosse quando vi si era recato: ne'
+ litigi letterarii che il Monti ebbe col Foscolo, il Manzoni non
+ parteggiò forse per alcuno, ma probabilmente ascoltò più
+ volentieri il poeta più indipendente. Il Foscolo venerava
+ l'Alfieri; al Monti, invece, parlando un giorno dell'Alfieri in
+ casa del conte Venéri, scappò detto: "Un'arietta del Metastasio
+ val più di tutte le sue opere insieme." Nel passo citato del
+ Sermone manzoniano, ove si difende l'Alfieri contro i
+ Metastasiani, è forse un'eco dei battibecchi letterarii fra il
+ Monti ed il Foscolo: il Monti chiamò poi sacrilegio epico la
+ traduzione alfieriana dell'_Eneide_, e non ebbe tutti i torti. Il
+ Foscolo faceva credere che il Monti lo evitasse per timore di
+ compromettersi, a motivo del suo carattere indipendente; è dunque
+ assai possibile che ne' suoi colloquii degli anni 1804 e 1805 col
+ Foscolo il Manzoni abbia udito più volte giudicare il Monti
+ severamente. Il Foscolo parlando di sè dice: "Il Foscolo, figlio
+ della Repubblica veneta che Buonaparte distrusse, si nutrì nel
+ sentimento dei più, i quali considerano l'indipendenza de'
+ rispettivi Stati d'Italia come la sola causa necessaria che può
+ essere produttrice della intera sua rigenerazione. Coerente dunque
+ a tali principii, egli non volle mai intervenire nelle adunanze
+ dei Collegi elettorali di cui era membro, per non trovarsi
+ nell'obbligo di prestare il solito giuramento di obbedienza." Per
+ quanto una parte della condotta del Foscolo sotto l'impero non sia
+ stata conforme a queste parole, non è dubbio che l'animo del
+ Foscolo era piuttosto alieno dalla signoria napoleonica in Italia;
+ e il Manzoni che aveva frequentata la contessa Cicognara e appreso
+ da essa a giudicare il Buonaparte, dovette assai naturalmente
+ accostarsi più volentieri al Foscolo dopo avere conosciuto il
+ Monti. Dico più oltre come mi sembri pure scorgere un'allusione
+ contraria al Monti nel Carme _In morte dell'Imbonati_. Se io non
+ mi sono ingannato in tale congettura, si spiega forse meglio come,
+ pubblicando i _Sepolcri_ a Brescia nell'anno 1807, il Foscolo
+ provasse una certa maliziosa compiacenza nel citare, per segno
+ d'onore, in una nota i versi del Manzoni, relativi ad Omero
+ libero, che non adulava i potenti, ad Omero, di cui il Monti e il
+ Foscolo rivali traducevano allora l'Iliade, I versi citati sono
+ questi per l'appunto:
+
+ Non ombra di possente amico,
+ nè lodator comprati avea quel sommo
+ D'occhi cieco e divin raggio di mente
+ Che per la Grecia mendicò cantando.
+
+ Il Foscolo che non avea perdonato al vecchio Cesarotti la
+ _Pronea_, di cui diceva: "Misera concezione, frasi grottesche,
+ verseggiatura di dramma per musica e per giunta gran lezzo
+ d'adulazione, infame ad ogni scrittore, ma più infame ad un
+ ottuagenario che non ha bisogno di pane o poco omai può temere
+ dalla fortuna," non dovea perdonare più tardi al Monti la
+ dedicazione servile della sua _Iliade_ al Beauharnais. È giusto
+ tuttavia avvertire che il Monti divenne aperto nemico dell'Autore
+ dei _Sepolcri_, la _polvere_ dei quali minacciava di scuotere,
+ solo tre anni dopo. Ma poichè il motivo primo della guerra fu la
+ rivalità per la versione dell'_Iliade_, il primo saggio pubblico
+ della quale comparve insieme coi _Sepolcri_ nel 1807, non mi pare
+ improbabile che, quantunque per tre anni nelle loro esterne
+ relazioni i due poeti siansi mostrati amici, in privato avessero
+ già incominciato a lacerarsi. Checchè ne sia, per altro,
+ dell'intendimento, col quale fu scritta la nota de' _Sepolcri_,
+ essa basta in ogni modo a provare l'amicizia e la stima che il
+ Foscolo nutriva pel giovine Manzoni; come il Parini aveva
+ pronosticata la gloria poetica del Foscolo, così il Foscolo augurò
+ bene di quella nascente del Manzoni. Quando poi questi si convertì
+ al Cattolicismo, e diede motivo a molti commenti maligni, tra i
+ quali non doveano mancare quelli dei mitologisti Montiani, il
+ Foscolo, che aveva potuto pregiare la sincerità de' sentimenti del
+ suo giovane amico, no prese apertamente in Milano le difese, come
+ rileviamo da una nota lettera di Silvio Pellico a Nicomede
+ Bianchi.
+
+
+
+
+VIII.
+
+Il Manzoni e Vincenzo Monti.[1]
+
+
+Il professore Stoppani narra un aneddoto, secondo il quale il
+giovinetto Manzoni sarebbe stato corretto dal vizio del giuoco, per un
+solo affettuoso rimprovero che gli fece Vincenzo Monti. "Il così detto
+_Ridotto_ del Teatro alla Scala" era allora precisamente un ridotto di
+biscaiuoli. L'inesperto Alessandrino si era lasciato prendere
+all'esca, confessando egli stesso più tardi che si sentiva già
+fortemente invasato da quella terribile passione, che può in brev'ora
+trasformare un amoroso padre di famiglia in un parricida, e in suicida
+un giovine morigerato. Una sera Alessandro Manzoni sedeva al banco dei
+giuocatori. Tutto a un tratto si sente leggermente battere sopra la
+spalla. Voltosi indietro, si trovò in faccia lo sguardo affascinante
+di Vincenzo Monti, il quale gli disse queste semplici, ma gravi
+parole: "Se andate avanti così, bei versi che faremo in avvenire!"
+Dopo di quella sera il Manzoni, quantunque, per avvezzarsi a
+contemplare lo spettacolo del vizio, senza lasciarsene signoreggiare,
+abbia continuato di proposito, per un altro mese, a frequentare ogni
+sera il _Ridotto_, non giuocò più. Ma il giovinetto che nel bollore
+degli anni primi aveva potuto cedere egli stesso all'impeto di qualche
+passione infelice, non tardò ad acquistare non pure tra' suoi
+compagni, ma presso il proprio maestro, una singolare e veramente
+straordinaria autorità come consigliere sapiente. Onde, per esempio,
+quando il Monti, che apparteneva forse più di ogni altro poeta
+all'_irritabile genus_, entrò in lunga briga col mediocre letterato e
+poeta De Coureil e sostenne contro di lui un'acerba polemica
+letteraria, gravemente ammonito per lettera dal giovine suo discepolo
+che quello scandalo gli avrebbe fatto gran torto e diminuito quel
+prestigio che il Monti aveva sperato invece di accrescere rispondendo
+al De Coureil, il maestro ne rimase così colpito, che ne fece motto in
+una sua lettera del 6 febbraio 1805, diretta ad Andrea Mustoxidi,
+dandogli facoltà di pubblicare, se lo credeva utile, la lettera del
+Manzoni consigliatrice del partito più ragionevole, se pure non era il
+più piacevole all'amor proprio ferito del poeta-storiografo delle
+Alfonsine.[2] Ma nel 1805, conviene pur dirlo, il Manzoni era già
+lontano da quel primo entusiasmo, col quale quindicenne, nel _Trionfo
+della libertà_, ammirando più che altro la gloria di colui che
+chiamavano allora il Dante ringentilito, egli aveva glorificato e
+difeso contro i suoi detrattori il suo maestro Vincenzo Monti. Questo
+magnifico ed enfatico elogio del Monti fatto dal giovinetto Manzoni
+merita di venir riscontrato col famoso iperbolico epigramma, col quale
+ei lo piangeva morto, dopo ventott'anni:
+
+ Salve, o Divino, cui largì natura
+ Il cor di Dante e del suo Duca il canto;
+ Questo fia 'l grido dell'età ventura,
+ Ma l'età che fu tua tel dice in pianto.
+
+Piacque al giovine Manzoni la gloria del suo maestro, ed è ben chiaro
+dal fine del saluto del nostro mirabile giovinetto al Monti, ch'egli
+sperava già o ardeva, almeno, del desiderio di acquistarne una simile:
+
+ Salve, o Cigno divin, che acuti spiedi
+ Fai de' tuoi carmi e trapassando pungi
+ La vil ciurmaglia che ti striscia ai piedi.
+ Tu il gran cantor di Beatrice aggiungi
+ E l'avanzi talor; d'invidia piene
+ Ti rimirali le felle alme da lungi,
+ Che non bagnâr le labbia in Ippocrene,
+ Ma le tuffâr ne le Stinfalie fogne,
+ Onde tal puzzo da' lor carmi viene.
+ Oh limacciosi vermi! Oh rie vergogne
+ De l'arte sacra! Augei palustri e bassi;
+ Cigni non già, ma corvi da carogne.
+ Ma tu l'invida turba addietro lassi
+ E, le robuste penne ergendo, come
+ Aquila altera, li compiangi e passi.
+ Invano atro velen sovra il tuo nome
+ Sparge l'invidia, al proprio danno industre,
+ Da le inquiete sibilanti chiome;
+ Ed io puranco, ed io, vate trilustre,
+ Io ti seguo da lunge, e il tuo gran lume
+ A me fo scorta ne l'arringo illustre.
+ E te veggendo su l'erto cacume
+ Ascender di Parnaso, alma spedita,
+ Già sento al volo mio crescer le piume.
+ Forse, ah che spero? io la seconda vita
+ Vivrò, se alle mie forze inferme e frali
+ Le nove suore porgeranno aita.
+
+Notiamo presso quell'ambizioso _io, vate trilustre_, quel prudente, ma
+non meno ambizioso forse tutto manzoniano, messo innanzi al _vivrò_
+immortale che ci prenunzia già l'Autore del _Cinque Maggio_
+predestinato a sciogliere all'urna del primo Napoleone un cantico
+
+ Che _forse_ non morrà.
+
+Quando il Manzoni scrive, nell'anno 1803, al Monti, lo fa già in un
+tuono di una certa famigliare baldanza che rivela la poca soggezione,
+e gli dà del _voi_. Il Monti invitato a dir la sua opinione sopra
+l'Idillio del Manzoni, gli risponde lodandolo sinceramente, facendo i
+migliori augurii al giovinetto e dicendogli finalmente: "Io non sono
+da tanto da poterti fare il dottore." Fra maestro e discepolo un tale
+linguaggio colpisce. Nella risposta del Monti, il maestro dice che
+egli ha incominciata la stampa del _Persio_. Nel marzo dell'anno 1804,
+il Manzoni si trovava a Venezia e scriveva di là al suo amico Pagani,
+studente di giurisprudenza a Pavia; nella sua lettera è una parola
+impaziente contro il Monti, che può già dimostrare la scaduta
+riverenza del discepolo. "Se Monti (egli scrive) vuol mandarmi il
+_Persio_, lo faccia avere, nel nome di Dio, a mio padre, a Milano."
+Questi indizii mi bisognava raccogliere per ispiegare non pure la
+vivacità del battibecco letterario che nacque dipoi fra i Manzoniani e
+i Montiani sopra l'argomento della mitologia nella poesia moderna, ma
+ancora per illustrare qualche passo del Carme _In morte
+dell'Imbonati_. Il giovine Poeta rammentando l'indegna educazione ed
+istruzione ch'egli avea ricevuta specialmente nel Collegio de' Nobili,
+non rattiene, com'è ben noto, il proprio sdegno, e lo sfoga in una
+forma intemperante che non si trova poi più in alcun altro suo
+scritto; ed accennando in particolare ad un maestro di poesia che lo
+disgustò, dice che da lui si rivolse, invece, agli antichi poeti:
+ Questa
+ Qual sia favilla, che mia mente alluma,
+ Custodii com'io valgo e tenni viva
+ Finor. Nè ti dirò com'io, nodrito
+ In sozzo ovil di mercenario armento,
+ Gli aridi bronchi fastidendo, e il pasto
+ Dell'insipida stoppia, il viso torsi
+ Dalla fetente mangiatoia, e franco
+ M'addussi al sorso dell'ascrea fontana;
+ Come, talor, discepolo di tale,
+ Cui mi sarìa vergogna esser maestro,
+ Mi volsi ai prischi sommi, e ne fui preso
+ Di tanto amor, che mi parea vederli
+ Veracemente e ragionar con loro.
+
+Qui mi arresta un dubbio assai penoso. Chi fu mai codesto maestro, da
+cui il Manzoni, sentendo vergogna di lui, si diparte per correre ad
+inspirarsi direttamente presso i poeti antichi? Io so bene che, a
+questo punto, qualche amico discreto mi raccomanderà discrezione,
+invitandomi a passar oltre, a non arrischiar congetture che potrebbero
+riuscir vane ed ingiuriose. Ma passar oltre vuol dire o non capire o
+non voler capire. E se noi contemporanei ci contentiamo di leggere
+così il primo fra i nostri scrittori viventi, come potranno sperare
+d'intenderlo meglio quelli che verranno dopo di noi? So bene che il
+vivente discepolo del vecchio Vincenzo Monti, l'illustre Andrea
+Maffei, il quale ricorda pur sempre come, dopo l'anno 1820, il Manzoni
+visitasse spesso il Monti infermo, come nel mandargli la _cantafera_
+de' suoi _Promessi Sposi_ glieli raccomandasse affettuosamente,[3]
+come lo encomiasse morto con lodi iperboliche, non farà buon viso alla
+nostra congettura; ed essa ripugna pure vivamente a me stesso, come
+ripugna, per dire il vero, ogni maniera o specie d'ingratitudine. Ma
+io non posso tacere che corsero parecchi anni, ne' quali il Manzoni ed
+il Monti apparvero veramente come avversarii; la storia letteraria ha
+i suoi diritti, e, per quanto c'incresca vedere il Manzoni, che aveva
+egli stesso fatto grande abuso, ne' primi suoi studii poetici, della
+mitologia, divenirci aperto derisore del Monti che volea mantenerla in
+onore, e colpirlo direttamente con l'Ode satirica intitolata: _L'ira
+d'Apollo_, ove, con nuova malizia, s'imita pure lo stile cancelleresco
+della Polizia austriaca, quale era adoprato allora da un poeta da
+strapazzo, Pietro Stoppani di Beroldinghen, e da un giornalista
+venduto, il Pezzi, grandi lodatori entrambi di Vincenzo Monti divenuto
+buon servitore dell'Austria, il Manzoni, che giovinetto avea molto
+ammirato e lodato, come sappiamo, il suo maestro Monti, divenuto amico
+di Ugo Foscolo, imparò forse da lui a giudicarne con minore indulgenza
+la condotta politica; e nella diminuzione di stima per l'uomo è assai
+probabile che siasi pure diminuito il concetto che il Manzoni si
+formava del Monti poeta. Recatosi poi a Parigi, in mezzo a una
+società, per la massima parte repubblicana, anzi che pietà, parve
+ch'egli concepisse un vero disprezzo pel Monti. Il Manzoni dice che
+tra i _prischi sommi_, egli cercò prima di Omero, per la traduzione
+del quale specialmente nacque tra il Foscolo ed il Monti così fiero
+dissenso, e, nominando Omero, sembra volerne, per antitesi, ferire il
+traduttore:
+
+ .... Non ombra di possente amico,
+ Nè lodator comprati avea quel sommo
+ D'occhi cieco e divin raggio di mente
+ Che per la Grecia mendicò cantando.
+
+Nè era, io debbo pur ripeterlo, forse intieramente innocente e fuor
+d'ogni intendimento malizioso Ugo Foscolo, quando in una nota al suo
+Carme de' _Sepolcri_, volendo nominare il Manzoni, per mostrargli il
+conto ch'ei ne faceva e com'ei fosse memore di lui lontano, citava
+precisamente que' versi relativi ad Omero, ove si dice più tosto
+quello che non era stato Omero e quello ch'era invece qualche altro
+moderno poeta. L'amico Pagani, che ristampava a Milano il Carme per
+l'Imbonati, desiderava egli forse distruggere il sospetto che si
+alludesse con que' versi al Monti, quando, senza averne avuto
+l'incarico, dedicava, anche a nome dell'Autore, il poemetto a Vincenzo
+Monti? Lo ignoriamo; ma ci è noto intanto che l'imprudenza e
+l'arbitrio del Pagani maravigliarono ed irritarono grandemente il
+giovine Poeta, e furono per guastare l'amicizia di que' due buoni
+compagni di scuola. Il Manzoni voleva, invero, obbligare il Pagani a
+pubblicar subito una protesta che disdicesse la dedicatoria. Il Pagani
+gli opponeva che il dedicare non è un avvilirsi; che anche l'Alfieri
+avea fatto delle dedicatorie, e nessuno potrebbe negarlo uomo libero
+ed indipendente. Il Manzoni rispondeva esser vero, ma l'Alfieri essere
+stato "un modello di pura, incontaminata, vera virtù, di un uomo che
+sente la sua dignità e che non fa un passo, di cui debba
+arrossire."--"Ebbene (soggiungeva ancora da Parigi il nostro giovine
+Poeta), Alfieri dedicò; ma a chi, e perchè dedicò? Dedicò a sua madre,
+al suo amico del cuore, a Washington, al popolo italiano futuro." Ci è
+noto finalmente come il Manzoni deplorava il Carme per l'Imbonati per
+altre ragioni più gravi che non fossero le allusioni al Collegio de'
+Nobili. Una di queste ragioni può essere stato il tacito biasimo del
+Monti, e l'altra ragione la vedremo in breve. Fu detto da qualche
+biografo che, quando nel 1801 il Manzoni pubblicò l'_Urania_, il Monti
+abbia esclamato: "Questo giovine incomincia dove vorrei finire." È
+possibile che un giorno il Monti abbia reso un tale omaggio al suo
+discepolo; ma a questo detto suppongo che siasi attribuita un'origine
+troppo recente. Il Manzoni non incominciava più con l'_Urania_; da ben
+sette anni egli scriveva, ed i primi suoi componimenti il Monti aveva
+letti e lodati; è assai probabile quindi che il complimento, di cui si
+tratta, siasi fatto veramente dal Monti, ma nel 1801, poich'egli ebbe
+conosciuto il _Trionfo della libertà_, poema che il discepolo avea
+scritto per imitare, forse per emulare il maestro, e che termina in
+ogni modo, come abbiamo già udito, con la esaltazione del Monti sopra
+lo stesso Dante.
+
+ [1] Cfr. il paragrafo VI.
+
+ [2] La lettera è questa; il Manzoni era ancora in Milano, onde partì
+ soltanto nella primavera, dopo la morte dell'Imbonati:
+
+ Ad Andrea Mustoxidi.
+
+ "In appendice alla mia del passato ordinario ve ne acchiudo
+ un'altra del nostro amico Manzoni. Egli ha voluto farla passare
+ per le mie mani, perchè mi risguarda direttamente e contiene una
+ sua onesta disapprovazione dell'essermi io avvilito a parlare di
+ De Coureil. Del quale mio errore io non meriterei veramente
+ perdono, se non mi scusasse il fatto di quelli che hanno confuso
+ il reverendo lor nome con quello d'un pazzo, e si sono condotti
+ peggio di me, e non veggo che abbiano ancor redenta questa
+ ignominia, separandosi da così vile e disonesta compagnia. Vera è
+ pur troppo la riflessione di Manzoni che, prendendo briga col De
+ Coureil, è _forza che i buoni si scordino di quella gentilezza che
+ pure è il primo frutto delle lettere,_ vero per conseguenza che in
+ quella mia nota sono corsi dei termini non gentili. Ma se un
+ facchino imbriaco, mentre io vado per la mia strada, mi viene
+ addosso con villanìa, e mi lorda di fango, dovrò io
+ dirgli:--Signore, siate più rispettoso coi galantuomini; signore,
+ maltrattatemi con più discrezione; considerate, vi prego, che mi
+ si deve un poco più di rispetto--e altre simili gentilezze? Chi
+ può dunque incolparmi d'aver dato al mio critico i nomi ch'ei
+ merita? Le creanze si usano con chi le pratica, e il bastone con
+ gli asini mal educati. Ma parlerò con altro linguaggio, se avverrà
+ che io sia forzato a drizzare più alto il mio giusto risentimento.
+ Il contegno che così si usa con me, ha ormai irritata tutta
+ l'Italia, e la sana porzione dei letterati, anche stranieri, ha
+ già manifestato il suo sdegno su queste vili e scandalose
+ ingiustizie. Della lettera di Manzoni fate l'uso che più vi piace,
+ anche pubblico. Milano, 6 febbraio 1805"
+
+ [3] Il Monti non fu, tuttavia, a quanto pare, de' lettori più
+ solleciti de' _Promessi Sposi_, secondo quanto trovo scritto nelle
+ _Memorie autografe di un ribelle_, di Giuseppe Ricciardi (Milano,
+ 1873): "Recatici a visitare l'Osservatorio astronomico posto nel
+ Palazzo di Brera, trovammo quivi l'Oriani e il Carlini. Altri
+ uomini, più o meno illustri, conoscemmo indi a poco, fra cui
+ nominerò primo il Manzoni. Il quale io vidi la prima volta in
+ Milano, nel giugno del 1827. Sedeva in mezzo alla sua bella e
+ numerosa famiglia e ad un nobile crocchio d'amici, in cui tenevano
+ il primo luogo Ermes Visconti, Tommaso Grossi e Giovanni Torti,
+ cioè, quasi tutta la così detta Scuola romantica. Ci fu
+ introduttore in casa Manzoni il Rosmini, giovanissimo allora, ed
+ il quale avevo conosciuto per mezzo di un assai colto e gentil
+ veneziano, per nome Antonio Papadopoli. I _Promessi Sposi_ erano
+ usciti in luce pochi dì prima, ed io li avevo divorati con un
+ piacere infinito, tanto più poi in quanto che m'avevo sott'occhio
+ i luoghi, dei quali parla quel mirabile libro. Desiderosi
+ oltremodo di salutare il decano dei poeti allora viventi, Vincenzo
+ Monti, n'andammo a Monza col Papadopoli. Trovammo il povero
+ vecchio adagiato, o, per dir meglio, giacente in un seggiolone.
+ Teneva gli occhiali inforcati sul naso, e leggicchiava non so qual
+ commedia di Goldoni. Scorta sur un tavolino una copia dei
+ _Promessi Sposi_, mio padre chiese al buon vecchio che ne
+ pensasse, e quegli rispose aver provato alquanto fastidio nel
+ leggere il primo capitolo, ma pur voler trapassare al secondo. Ne
+ mostrò poi una bella lettera scrittagli dal Manzoni nell'inviargli
+ in dono il suo libro."
+
+
+
+
+IX.
+
+I primi amici.
+
+
+Il libro del signor Romussi ci ha recata in quest'anno una grata
+sorpresa, ponendoci sott'occhio alcune lettere o frammenti di lettere
+giovanili del Bianconi, dalle quali ricaviamo il nome de' suoi tre
+primi amici. Il più intimo tra questi fu Giambattista Pagani di
+Brescia, col quale il Manzoni avea studiato a Pavia; le lettere del
+Manzoni ce lo mostrano affettuoso, devoto, pronto a render servigii,
+alcuna volta anche troppo, come quando volle dedicar di suo capo, in
+nome del Manzoni, a Vincenzo Monti il Carme _In morte dell'Imbonati_,
+che si ristampava in Milano dal De Stefanis.[1] Veniva secondo
+Ignazio Calderari, che il Manzoni stesso chiamava _aureo_, _amabile_ e
+_rispettabile_; e pure doveva essere un giovine ardente e pieno di
+entusiasmo, a giudicarne dalla lettera, in cui egli descrive il
+proprio viaggio a Brusuglio, la nuova villa manzoniana, per conoscere
+la madre dell'amico e per vedere se l'amico era sempre il medesimo.
+Pare che il Manzoni fin d'allora scrivesse lettere mal volentieri, e
+preferisse, stando a Milano, incaricare l'amico Calderari di mandare i
+suoi saluti al Pagani, anzi che scrivere egli stesso. "Aggiungi (egli
+scriveva al Pagani) che nel mio soggiorno a Milano la facilità di aver
+tue nuove per mezzo del nostro Calderari favoriva e scusava la mia
+pigrizia, la quale, a dir vero, non era scossa da alcuna tua
+sollecitudine a scrivermi." Il terzo amico, Luigi Arese, morì tisico
+nel 1806, intorno a' suoi vent'anni; gli amici lo chiamavano: "caro e
+adorabile."[2]
+
+Non è raro il caso che le amicizie fatte nella scuola si raffreddino e
+si dileguino nella lontananza, per tornare a ravvivarsi nella
+vecchiaia. Il Calderari non accompagnò altrimenti la vita del Manzoni;
+la loro corrispondenza parve cessare quasi intieramente nell'anno
+1808, quando il Manzoni, sposata Enrichetta Blondel, si ritrasse a
+vivere per alcuni anni isolato In Brusuglio; ed anche l'amicizia col
+Pagani cessò, dopo quell'anno, dall'essere attiva. Così non sappiamo
+altro dell'amicizia che il Manzoni parve avere con Antonio Buttura,
+letterato amico di sua madre,[3] e con Francesco Lomonaco.
+
+ [1] Mi giova qui intorno al Pagani riferire per intiero la nota che
+ trovasi nell'importante volume del Romussi; "Giambattista Pagani
+ fu condiscepolo di Manzoni nel Collegio dei Nobili (Longone) di
+ Milano, e gli conservò sempre un'amicizia che molti anni di
+ lontananza non riescirono nè a spegnere, nè ad indebolire. Fino ai
+ loro ultimi giorni si scambiarono con schietta cordialità proteste
+ di affetto; e la ritrosia di Manzoni in questi ultimi anni a
+ scriver lettere non lo fece mai tardo nel rispondere all'antico
+ amico. Il Pagani era nato nel 1784 in Lonato: era quindi maggiore
+ di un anno di Manzoni. Terminati gli studii del Collegio, il
+ Pagani passò a Pavia a studiar giurisprudenza, e colà conobbe
+ Vincenzo Monti, che teneva cattedra d'eloquenza, e che lo accolse
+ fra i suoi famigliari. In quel tempo Manzoni erasi recato a
+ Venezia, e di là mandava all'amico i versi che man mano scriveva,
+ fra cui un Sermone allo stesso Pagani indirizzato, e nel quale
+ parla dapprima della vocazione ch'ebbe fin dall'infanzia di essere
+ poeta e giustifica il genere satirico di poesia, cui intendeva
+ consacrarsi. Questo Sermone rimase ignoto fino al 1874, in cui fu
+ pubblicato dall'abate Antonio Stoppani nel suo bel libro: _I primi
+ anni di Alessandro Manzoni_. Il Pagani aveva ingegno da
+ comprendere l'amico, egli pure scrisse reputati lavori: opere
+ giuridiche, perchè avea per la severa scienza del diritto una vera
+ passione, e opere letterarie, cui si applicava per diletto, ma con
+ molta intelligenza. Fra queste ultime si ricorda un _Discorso
+ intorno all'Adelchi_ letto all'Ateneo di Brescia, in difesa
+ dell'opera dell'amico che era allora da molti, con indegna guerra,
+ combattuto. Fra le giuridiche sono lodati il _Repertorio legale
+ pei diritti reali_ ed un _Trattato sulle Rendite giuridiche_.
+ Durante il primo Regno d'Italia era stato eletto Conservatore
+ delle Ipoteche in Brescia. Nei dolorosi anni della dominazione
+ straniera conservò, con dignitosa fermezza, la fede e l'affetto
+ per la patria, che ebbe la gioia di vedere risorta. Morì nel 19
+ febbraio 1874, e fu pianto da tutti i buoni, che perdevano un
+ vivente esempio d'integrità e di modestia."
+
+ [2] Le due lettere del Manzoni al Calderari e la lettera intermedia
+ al Pagani, pubblicate dal Romossi, volgono intorno alla malattia
+ ed alla morte dell'Arese; le riproduco, perchè rivelano bene
+ l'animo ed i pensieri del giovine Manzoni, il preteso ateo che
+ dovea fare il miracolo di convertirsi:
+
+ "Parigi, 7 settembre 1806,
+
+ "Mio Calderari,
+
+ L'amara novella che mi hai data mi ha riempito di dolore e di
+ melanconia. Io era per iscrivere a te, a Pagani, al povero Arese
+ per annunciarvi il mio ritorno a Parigi, e per chiedere di voi
+ tutti. Non puoi credere quanto m'abbia colpito l'annuncio della
+ grave malattia del nostro Arese. La speranza che tu conservi,
+ rianima la mia; ma le circostanze che tocchi, la indeboliscono pur
+ troppo (_In questo passo si vede già l'amore speciale del Manzoni
+ per le antitesi, amore che si può pure avvertire nella lettera del
+ 1803 al Monti già citata._) L'apparato della morte è quello che la
+ accelera. Chi ha avuto il cuore di dargli la sentenza finale? Di
+ farlo soffrire nei forse ultimi suoi momenti? Oh piaccia a Dio che
+ io possa avere da te nuova del suo rivivere! Quando un malato ha
+ presso di sè dei veri amici che gli nascondono il suo stato, egli
+ muore senza avvedersene; la morte non è terribile che per quelli
+ che rimangono a piangere. Ma quando gli amici sono allontanati,
+ quando vi sentite intronare all'orecchio: Tu devi morire! allora
+ la morte appare nel suo aspetto più deforme. Povero Arese! Ho
+ sempre davanti gli occhi quella sua camera deserta degli amici,
+ senza te, senza Pagani che potreste sollevarlo. Alcuni sono morti
+ che sarebbero guariti, pel timore solo cagionato loro dalla
+ sentenza che fu data al povero nostro Arese. Ti prego di scrivermi
+ presto e senza interruzione; non ho bisogno di raccomandartelo.
+ Mia madre divide la mia afflizione, e freme parlando della fredda
+ crudeltà che è tanto comune nei nostri paesi. Scrivimi, ti prego,
+ a lungo ogni minuzia che riguarda Arese. Povero Arese! nel fiore
+ dell'età! Ti prego di scrivere a Pagani che io non ho ora testa nè
+ tempo di scrivergli, ma che, al primo ordinario, lo farò
+ sicuramente. Se mai il mio silenzio gli fosse dispiacente, digli
+ che io sono sempre il suo Manzoni; al mio Pagani ciò deve bastare.
+ Tu amami, Calderari, e sii certo che io ti amo e ti riverisco
+ veramente, e scrivimi presto. Addio; dammi nuove di Arese.
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ "Mio Pagani,
+
+ M'hai tu dimenticato davvero? Sono tre mesi che non ho tue nuove;
+ e l'ultima mia lettera, nella quale ti annunciava la mia partita
+ da Parigi, è rimasta senza risposta. Non posso dubitare della tua
+ salute, giacchè il nostro aureo Calderari che mi scrive, me ne
+ avrebbe senza dubbio fatto cenno. Io sperava che Zinammi, col
+ quale ci siamo abboccati, avesse qualche tua lettera a
+ consegnarmi; ma, non vedendone ed aspettandone di giorno in
+ giorno, tardai a scriverti fino al mio ritorno. Scrivimi al più
+ presto, dimmi se sei ancora il mio Pagani, com'io sarò sempre il
+ tuo Manzoni; dammi nuove di te, e di tutto quello che ti è a
+ cuore. Non puoi credere quanta pena mi abbia fatto la nuova della
+ grave malattia del nostro povero Arese; e mia madre, che divide
+ ogni mio affetto, ne fu pure assai triste ed in timore. Calderari
+ mi annunciò qualche miglioramento che mi riempì di gioia e di
+ speranza. Duolmi amaramente che gli amici non abbiano adito al suo
+ letto, e che invece egli debba aver dinanzi agli occhi l'orribile
+ figura di un prete. Nè puoi figurarti quanto dolore ed
+ indignazione abbia in noi eccitato il sentire da Calderari che ad
+ Arese era stata annunciata la fatale sentenza (spero, per Dio! che
+ sarà vana). Crudeli, così se egli schiva la morte, avrà dovuto
+ nullameno assaporare tutte le sue angosce! E quante volte
+ l'annunzio della morte ha ridotto agli estremi dei malati che,
+ ignorando il loro stato, sarebbero guariti? Basta: i mali del caro
+ ed infelice Arese, che ho sempre dinanzi agli occhi, mi
+ allontanano sempre più da un paese, in cui non si può nè vivere nè
+ morire come si vuole. (_Qui vi sono accenti intieramente
+ foscoliani._) Io preferisco l'indifferenza naturale dei Francesi,
+ che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo zelo crudele dei
+ nostri, che s'impadroniscono di voi, che vogliono prendersi cura
+ della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la loro
+ maniera di pensare, come se chi ha una testa, un cuore, due gambe
+ e una pancia, e cammina da sè, non potesse disporre di sè e di
+ tutto quello che è in lui a suo piacimento. Mi accorgo di aver
+ fatto un pasticcio di parole, pazienza! Il mio Pagani è buono. Due
+ parole di me. Io continuo il ben cominciato modo di vivere, senza
+ cangiamento, senza interruzione. Se tu rileggi le mie passate
+ lettere, ti farà ben maraviglia l'udire da me che mia madre,
+ quest'unica madre e donna, ha aumentato il suo amore e le sue
+ premure per me. Eppure la cosa è così. Io sono più felice che mai,
+ e non mi manca che d'esserlo vicino a te e ai pochi scelti nostri
+ amici, che si riducono ad Arese che vorrei risanato, e a Calderari
+ che vorrei felice come egli merita. Ho vergogna di dirti che, dopo
+ i versi stampati, non ne ho fatto più uno: ora però voglio
+ mettermi il capo tra le mani, e lavorare, massime che mia madre
+ non ha mai lasciato di punzecchiarmi, perchè io cacci la mia
+ pigrizia. A proposito di versi, devo parlarti di un affare che mi
+ è a cuore assai assai, e che in conseguenza premerà anche a te. Io
+ non ho avuto dal libraio un soldo per l'edizione, e mi sono messo
+ in puntiglio di non rilasciargli niente niente, perchè non voglio
+ essere lo zimbello di nessuno e massime d'un libraio. La sua
+ renitenza o noncuranza è veramente stomachevole. Nè ha alcun
+ appiglio per eludere le mie richieste e per evitare di rendermi il
+ mio. Perchè o le copie sono vendute e mi dia il danaro, o sono
+ invendute e me le renda. Arese si era impegnato di parlargli.
+ Rispose che egli aveva ottocento copie non vendute: io scrissi a
+ Zinammi quello che doveva fargli dire da Arese, ma il povero Arese
+ cadde malato. Ecco la mia risposta: rendere al signor Zinammi,
+ procuratore di mia madre, il prezzo delle 200 vendute e le 800
+ copie invendute. E veramente mi fa maraviglia che il numero di
+ quelle che sono in bottega sia così grande, non già perchè io
+ credessi che dovessero avere grande spaccio (giacchè v'è un
+ ostacolo a ciò, non so se per colpa dell'opera o dei lettori), ma
+ perchè tu mi avevi annunziato che si vendevano a furia. Come tu
+ facesti il negozio col libraio, così spero che vorrai ora ridurlo
+ a fine, e te ne prego caldamente. Ho veduto su un giornale di Roma
+ un giudizio di quei versi, con una lode tanto esagerata, che non
+ ardisco riportarlo. "Caro Pagani, scrivimi ed amami, anzi amaci,
+ giacchè tu sai che mia madre non ha mediocre stima di te e
+ desiderio della tua amicizia. Scrivi a lungo e vale."
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ "Parigi, 30 ottobre 1806."
+
+ "Caro il mio Calderari,
+
+ O Arese, giovine buono, amico vero della virtù e degli amici,
+ giovine che in tempi migliori saresti stato perfetto, ma che nella
+ nostra infame corruttela ti conservasti incontaminato, ricevi un
+ vale da quelli che ti amarono caldamente in vita, e che ora
+ amaramente ti desiderano. Povero Calderari, tu lo amasti, tu lo
+ desideri e tu non hai potuto vederlo, consolarlo! Egli è morto nel
+ fiore degli anni, nella stagione delle speranze, e l'ultimo
+ oggetto che i suoi occhi hanno veduto non è stato un amico. Egli
+ che era degno di amici! Povero Calderari! Mia madre ed io
+ piangiamo sopra di Arese e sopra di te. Seppi da Buttura che tu
+ eri assiduo alla sua porta, che le tue lagrime mostravano la forza
+ del tuo affetto, ma invano. Noi rileggiamo le lettere di Arese,
+ quel che ci resta di lui, quello che rimane in questo mondaccio di
+ quell'anima fervida e pura. Odi quello che egli ci scrisse
+ nell'ultima lettera, dove traspira quasi un presentimento della
+ sua separazione. Egli parla con mia madre e con me, e par ch'egli
+ non abbia voluto darmi l'ultimo addio, se non unendomi con Lei che
+ tutto divide con me, e che abbia voluto così render più sacre per
+ me le ultime sue parole. La lettera è del mese di giugno o di
+ luglio al più tardi: "Ho veduto con sommo dolore partire il mio
+ Pagani. Mi rimane Calderari, che è un angelo. È veramente degno di
+ miglior sorte e di.... Le sue disgrazie, che egli soffre con animo
+ veramente forte, mi stringono a lui più fortemente, e mi servono
+ di un grande esempio. Oh Giulia, Giulia! non è così rara in Italia
+ la virtù come tu pensi!" E finisce con queste parole che mai non
+ rileggiamo senza un fremito di dolore e di speranza: "Giulia,
+ Alessandro, ci rivedremo certamente. Un giorno, superiori
+ all'umano orgoglio, beati e puri ragioneremo sorridendo delle
+ passate nostre debolezze. Addio." Oh sì! ci rivedremo. Se questa
+ speranza non raddolcisse il desiderio dei buoni e l'orrore della
+ presenza dei perversi, che sarebbe la vita? Calderari, noi siamo
+ afflitti di non poter essere con te. Tu sei degno d'aver degli
+ amici, e in noi troveresti del cuore, quello di cui tu hai
+ bisogno. Non posso scrivere a Pagani. Egli pure deve essere
+ conturbato. In verità la morte di un amico nel fior degli anni vi
+ lascia, oltre il dolore, un certo risentimento; pare un'orribile
+ ingiustizia. Addio, caro ed infelice Calderari, amami e scrivi.
+ Addio.
+
+ Il tuo MANZONI B.a"
+
+ [3] "Buttura Antonio (scrive il Romussi) buon critico e poeta, nato a
+ Malcesine sul Lago di Garda nel 1771, partigiano della Repubblica
+ francese a Venezia, epperciò favorito da Napoleone, si trasferì,
+ dopo il Trattato di Campoformio, a Parigi, dove morì nel 1832. Fu
+ professore al Pritaneo di San Ciro ed all'Ateneo, dove successe al
+ Ginguené; la traduzione del Boileau, di cui parla il Manzoni (in
+ una sua lettera del 1806), fu pubblicata nel 1816.
+
+
+
+
+X
+
+Carme autobiografico.
+
+
+Quantunque già pubblicato a Lugano in fronte alle _Vite degli illustri
+italiani_ di Francesco Lomonaco, fino a pochi anni innanzi era
+pochissimo noto il Sonetto giovanile di Alessandro Manzoni, ove si
+muove lamento, perchè l'Italia trascuri i suoi migliori ingegni, fin
+che son vivi, per piangerli morti:
+
+ Tal premii, Italia, i tuoi migliori; e poi,
+ Che pro se piangi e 'l cener freddo adori,
+ E al nome vôto onor divini fai?
+ Sì, da' barbari oppressa, opprimi i tuoi,
+ E ognor tuoi danni e tue colpe deplori
+ Pentita sempre, e non cangiata mai.
+
+Nel principio del Sonetto, diretto a Francesco Lomonaco, si compiange
+la sorte di questo giovine e già illustre esule napoletano, obbligato
+a condur vita misera e raminga come Dante, l'antico esule gloriosa
+fiorentino, del quale il Lomonaco aveva narrata la vita. Due anni
+innanzi, in una nota al terzo canto del _Trionfo_, ove si descrivono
+le stragi di Napoli, il Manzoni raccomandava già "l'energico e
+veramente vesuviano rapporto fatto da Francesco Lomonaco patriotta
+napoletano". Vogliono che il Manzoni vecchio dicesse avere in gioventù
+concepite del Lomonaco grandi speranze, che non furono poi mantenute;
+ma chi riferì quelle parole del Manzoni dovette frantendere; il
+Lomonaco non ebbe tempo d'acquistar maggior gloria, poichè nell'anno
+1810 che era, a pena, il trentesimoprimo della sua vita, egli
+miseramente s'uccise. L'ingratitudine è cosa mostruosa in tutti, ma
+più nei grandi ingegni. Ora io non posso credere che il Manzoni degli
+scrittori che lo fecero maggiormente pensare, e quello che importa,
+pensar giusto. Io ho voluto rileggere la _Vita di Dante_ scritta dal
+Lomonaco. Ora, udite quali parole si leggono in fine di quella _Vita_:
+"I benemeriti della repubblica letteraria non sono i pedanti, o i
+servili imitatori, bensì quei che informati di una qualche potenza
+vivificativa sanno altamente e profondamente pensare. Un filosofo
+interrogò una volta l'Oracolo: quai mezzi praticar dovesse per divenir
+immortale, e l'Oracolo gli rispose: _Segui il tuo genio_." Ci sono
+simpatici quegli scrittori che esprimono meglio i nostri proprii
+sentimenti; il Manzoni deve aver detto leggendo tali parole: esse
+furono scritte per me; ed averle presenti quando, due o tre anni dopo,
+scriveva in Parigi il suo programma civile e poetico, ossia il Carme
+per l'Imbonati.[1] È vera fortuna per l'Italia che, nella primavera
+dell'anno 1805, Alessandro Manzoni abbia dovuto recarsi in Francia. È
+possibile, invero che proseguendo a rimanere in Milano, a respirar
+l'aria delle scuole letterarie d'Italia, a vivere tra le maldicenze
+puerili e pettegole de' nostri letterati, egli, a malgrado di tutta
+l'originalità del proprio ingegno, non avrebbe trovato così presto
+quella forma chiara, schietta, popolare di linguaggio, pel quale
+veramente col Carme dell'Imbonati per la nostra poesia _incipit vita
+nova_. A Parigi egli si trovò libero d'ogni impaccio scolastico, ed il
+suo genio, per la prima volta, potè spaziare per vie proprie e non
+ancora battute. _Sentir_ e _meditar_: ecco la sua gran formola
+poetica; in Francia egli trovò pure il modo di esprimere naturalmente
+questi _sedimenti meditati_, per l'esempio che gli offrivano gli
+scrittori francesi. Il Carme per l'Imbonati è una prova eloquente che
+il Manzoni ha sentito, meditato e imparato a scrivere con semplicità e
+naturalezza. Esaminiamo ora dunque quali forti sentimenti dovessero
+agitarlo e commuoverlo, quali pensieri governarlo, quando egli scrisse
+a vent'anni, in Parigi, il bellissimo Carme. Che cosa sia veramente
+avvenuto nella famiglia Manzoni, nel principio dell'anno 1805, quando
+la signora Giulia Beccaria s'indusse a lasciare precipitosamente
+Milano in compagnia del figlio Alessandro, non si può fino ad ora bene
+affermare. Che il giovine Alessandro avesse avuto in Milano de' grossi
+dispiaceri, si può argomentare dai versi stessi del Carme, ov'egli si
+sfoga contro i vili che armarono contro il suo _nome_ l'operosa
+calunnia. Carlo Imbonati era morto il 15 marzo dell'anno 1805, in
+Parigi, assistito dalla signora Giulia Beccaria, madre del Manzoni. La
+Giulia accompagnò le spoglie dell'amico a Brusuglio: villa, di cui
+egli, sebbene avesse parecchie sorelle, l'aveva fatta erede. La madre
+ed il figlio, dopo quella morte, partirono per Parigi, lasciando solo
+Don Pietro in Milano; l'eredità lasciata alla Giulia Beccaria diede
+occasione a molte ciarle; ora le ciarle, nelle quali anche gli uomini
+eletti che vi si abbandonano, diventano volgo, le nove volte su dieci,
+come sono figlie dell'ozio, sono madri di maldicenza. La signora
+Giulia Beccaria non dovette essere risparmiata. Che fece allora il
+figlio? Prima di tutto, egli non l'abbandonò più, e poi si preparò a
+vendicarne, come potè, la fama oltraggiata. Del padre che morì
+settantenne in Milano, due anni dopo la morte dell'Imbonati, e a cui
+il figlio, avvertito troppo tardi in Parigi, non arrivò in tempo a
+chiudere gli occhi, non troviamo se non un rapido cenno, abbastanza
+freddo, per annunciarne la morte, in una lettera che il Manzoni
+diresse nel marzo del 1807 all'amico Pagani da Brusuglio, ov'egli
+s'era per pochi giorni condotto con la madre a mettervi in ordine i
+suoi affari più urgenti. Nella stessa lettera, invece, il Manzoni
+rappresenta all'amico la propria "felicità di avere per madre ed amica
+una donna, parlando della quale, egli dice, troverò sempre più ogni
+espressione debole e monca."[2] Ignazio Calderari, comune amico del
+Manzoni e del Pagani, avendo poi, allora per l'appunto passato, com'ei
+diceva: "due mezze giornate in paradiso," o sia, nella villa
+dell'amico Manzoni a Brusuglio, scrivendo nel giorno stesso al Pagani,
+gli fa il ritratto della signora Beccaria: "Che dirotti di sua madre?
+Mi palpitava il cuore nel viaggio pel desiderio di conoscere una tal
+donna, che io già amava e venerava come quella che forma la felicità
+del nostro Manzoni, e da quanto vidi non posso ingannarmi che l'uno
+formi la contentezza dell'altro, perchè nulla è tra loro di segreto:
+l'uno a vicenda ambisce di prevenire i desiderii dell'altro, e si
+protestano l'un dell'altro indivisibili. Tu trovi in lei una donna,
+cui, non mancando alcuna delle vere grazie che adornano una donna, è
+dato un senno maschio ed una facile quanto soave ed affettuosa parola;
+è poi nel discorso tutta sentimento; ma quel che più attrae
+l'ammirazione, è il vedere queste prerogative d'ingegno e di cuore
+accompagnate da modestissimo contegno e spoglie affatto d'ogni
+donnesco, benchè minimo pettegolezzo; mi pare insomma che essa si
+assomigli perfettamente a quello che ce la rappresentavano le sue
+lettere a te e al sempre caro e adorabile Arese, quando le leggevamo
+insieme. Che bella coppia è mai quella! In verità, io credo non si
+possa pregare miglior cosa ad un uomo che di avere una tal madre o un
+simile padre!" Ma è pure unica la fortuna di una donna, la quale abbia
+avuto per padre un Cesare Beccaria[3] e per figlio un Alessandro
+Manzoni.[4] La madre del Manzoni, quando si recò a Parigi, non si
+faceva chiamare altrimenti che la signora Giulia Beccaria; il nome del
+Beccaria servì di passaporto e di commendatizia anche al nostro
+giovine Alessandro presso la più eletta e la più colta società
+parigina, ov'egli ebbe pure occasione di conoscere, fra gli altri
+valentuomini, lo storico piemontese Carlo Botta, il quale, non potendo
+ancora presagire in lui il futuro caposcuola del romanticismo in
+Italia, gli divenne amico.[5] Il Manzoni stesso, in quel tempo, un
+poco per farsi meglio conoscere, ma molto più forse per compiacere
+alla propria madre, firmava le proprie lettere col doppio nome di
+Manzoni-Beccaria; quando poi l'amico suo Pagani fece ristampare in
+Milano, per conto dell'Autore,[6] il Carme _In morte dell'Imbonati_,
+egli lo pregò di aggiungere pure sul frontispizio il nome del
+Beccaria, specialmente dopochè il poeta Lebrun, allora molto in voga,
+inviandogli un suo nuovo componimento stampato, lo avea, senz'altro,
+salutato col nome di Beccaria, soggiungendo nella dedicatoria
+manoscritta queste parole: "C'est un nom trop honorable pour ne pas
+saisir l'occasion de le porter. Je veux que le nom de Lebrun choque
+avec celui de Beccaria."[7] Il Pagani o dimenticò o finse o volle
+dimenticare il singolare desiderio espressogli dall'amico, il quale
+dovette contentarsi di sentirsi chiamare semplicemente: Alessandro
+Manzoni. I versi per l'Imbonati non furono dunque scritti, come
+sembrami siasi creduto fin qui, immediatamente dopo la morte di colui,
+che, discepolo del Parini, dovea, se avesse vissuto, divenire la guida
+spirituale del Manzoni; ma parecchi mesi dopo, nel febbraio dell'anno
+1806, quando s'appressava l'anniversario della sua morte, ed assai
+probabilmente per dare, in quel giorno funebre, una consolazione alla
+nobile amica derelitta dell'Imbonati. Noi sappiamo ora intanto dal
+signor Romussi che, per quell'anniversario funebre, il Manzoni faceva
+ristampare i suoi versi in Milano, per mezzo del suo amico Pagani, al
+quale soggiungeva il seguente poscritto: "Il 15 corrente è il fatale
+giorno anniversario della morte del virtuoso Imbonati. Mia madre dice
+che un tuo sospiro per lui sarà a lui un omaggio, una consolazione a
+lei, e che in quel momento le nostre anime saranno unite."[8] Nel
+Carme commemorativo, ove si esalta la virtù dell'Imbonati, ove si
+confessa pubblicamente l'amicizia che lo legava a Giulia Beccaria, ove
+si promette dal poeta all'ombra dell'Imbonati ch'egli avrebbe seguito
+i sapienti consigli dell'amico di sua madre, si esalta insieme e si
+consola la virtù e il dolore della madre. Sotto questo aspetto
+speciale, parmi che il Carme, sebbene già notissimo, _In morte
+dell'Imbonati_, possa ora venir riletto dagli ammiratori del Manzoni,
+con più viva, se pure non nuova, curiosità, poichè insieme col genio
+nascente del poeta ci mostra il coraggioso ed eloquente affetto del
+figlio vendicatore dell'onore materno.[9] Incomincia il Poeta
+accortamente col rivolgersi alla madre, rammentando com'egli fosse
+solito a scusarsi presso di lei, per avere fino a quel di coltivata
+solamente la poesia satirica, poichè non gli era apparso sopra la
+terra un solo raggio di virtù, al quale potesse consacrare l'ingegno
+poetico. Ma, dopo avere inteso come la madre rimpiangesse la rara
+virtù dell'amico che le era stato tolto, gli parve almeno che il
+ricordo di quelle virtù potesse destare in alcuno il proposito di
+farle rivivere in sè. Il giovine Poeta vede veramente o immagina
+d'avere veduto in sogno il conte Carlo Imbonati, ma in figura di
+malato già consunto dal proprio male. Egli serba tuttavia sempre molta
+calma nell'aperto volto e nell'aspetto, i quali inspirano pronta
+fiducia anche agl'ignoti. Pensosa è la fronte di lui, mite e sereno lo
+sguardo, il labbro sorridente. Il Poeta ventenne fa prontamente atto
+di volerlo abbracciare e di favellargli:
+
+ ma irrigidita
+ Da timor, da stupor, da reverenza
+ Stette la lingua.
+
+Allora l'Imbonati stesso prende a parlare, e dice come un affetto
+imperioso lo muova a ritornar presso di lui, che, nel fine di sua
+vita, era stato oggetto dei suoi più vivi desiderii:
+
+ E sai se, quando
+ Il mio cor nelle membra ancor battea,
+ Di te fu pieno, e quanta parte avesti
+ Degli estremi suoi moti.--Or, poi che dato
+ Non m'è, com'io bramava, a passo a passo,
+ Per man guidarti su la via scoscesa,
+ Che, anelando, ho fornita, e tu cominci,
+ Volli almeno una volta confortarti
+ Di mia presenza.
+
+L'Imbonati, non credendo forse ancora imminente l'ultimo suo giorno,
+avea diretta al giovine Manzoni che, in quel tempo, dovea condurre fra
+la gioventù milanese una vita alquanto dissipata, una prima ed ultima
+lettera eloquente, dove gli dava alcuni suoi consigli amorosi,
+fiducioso certamente di deporre il buon seme in ottimo terreno. Il
+Manzoni, alla sua volta, rispose con una lettera caldissima; ma la
+risposta arrivò all'Imbonati, quand'egli avea già chiusi gli occhi
+alla luce. Mi si domanderà: Come sapete voi questo? In quale biografia
+l'avete voi letto? Avreste, per avventura, vedute quelle preziose
+lettere? No: lo non le ho vedute; ma ho semplicemente letto, con
+intento biografico, i versi stessi del Manzoni. Gli abbiamo letti
+anche noi, e sono chiari abbastanza da non abbisognare di commenti. Io
+ne convengo perfettamente, e vi prego dunque soltanto di rileggerli
+ancora una volta:
+
+ .... Allor ch'io l'amorose e vere
+ Note leggea, che a me dettasti prime,
+ E novissime fôro, e la dolcezza
+ Dell'esser teco presentìa, chi detto
+ M'avrìa che tolto m'eri! E quando in caldo
+ Scritto gli affetti del mio cor t'apersi,
+ Che non sarìa dagli occhi tuoi veduto,
+ Chiusi per sempre! Or quanto e come acerbo
+ Di te nutrissi desiderio, il pensa.
+
+Il Manzoni non pare dunque aver conosciuto l'Imbonati, ma essersene
+solamente innamorato per la fama delle sue molte virtù e per l'affetto
+sincero e profondo che egli aveva inspirato alla signora Beccaria; il
+che è intieramente regolare, poichè sappiamo dal Fauriel che la
+Beccaria s'era recata a Parigi con l'Imbonati fin dai primi anni del
+Consolato. Si spiega quindi pure come, per un certo periodo della vita
+giovanile di Alessandro Manzoni, appaia educatrice di lui non già la
+madre, ma una zia uscita da uno de' conventi soppressi, nel tempo in
+cui i Manzoni abitavano nella Via di Santa Prassede.[10] Essa aveva
+l'incarico di accompagnare in chiesa il giovinetto, e di fargli dare
+lezioni di musica e di danza, forse pure di scherma. Come spiegarsi
+altrimenti che l'Imbonati fosse così poco noto al figlio di colei, per
+la quale egli era tutto, e che, invece di parlare al Manzoni, egli si
+risolvesse a scrivergli? Un giorno qualche altra lettera inedita ci
+darà forse la chiave di questo enigma biografico; intanto proseguiamo
+la nostra lettura:
+
+ Io sentìa le tue lodi; e qual tu fosti
+ Di retto, acuto senno, d'incolpato
+ Costume e d'alte voglie, ugual, sincero,
+ Non vantator di probità, ma probo,
+ Com'oggi, al mondo, al par di te nessuno
+ Gusti il sapor del beneficio, e senta
+ Dolor dell'altrui danno. Egli ascoltava
+ Con volto nè superbo, nè modesto.
+ Io, rincorato, proseguia: se cura,
+ Se pensier di qua giù vince l'avello,
+ Certo so ben che il duol t'aggiugne e il pianto
+ Di lei che amasti ed ami ancor, che tutto,
+ Te perdendo, ha perduto.
+
+L'Imbonati sorride mestamente, e risponde:
+
+ Se non fosse
+ Ch'io l'amo tanto, io pregherei che ratto
+ Quell'anima gentil fuor delle membra
+ Prendesse il vol, per chiuder l'ali in grembo
+ Di Quei ch'eterna ciò che a Lui somiglia.
+ Che, fin ch'io non la veggo, e ch'io son certo
+ Di mai più non lasciarla, esser felice
+ Pienamente non posso. A questi accenti
+ Chinammo il volto, e taciti ristemmo;
+ Ma, per gli occhi d'entrambi, il cor parlava.
+
+Dopo questo omaggio che il giovine Poeta, preteso ateo, rende per le
+parole dell'Imbonati alla credenza in Dio e nella immortalità
+dell'anima umana, egli domanda all'ombra dell'Imbonati quale
+impressione essa abbia provato nel punto della morte.[11] Essa
+risponde evasivamente che non provò alcun dolore, che le parve
+liberarsi da un breve sonno; ma poi, ridesta alla vita eterna, le
+increbbe non ritrovarsi più vicina la cara donna che vegliava, con
+amorosa pietà, al fianco di lui infermo. Altro l'Imbonati non può
+rimpiangere di questa vita mortale, nè il tristo mondo ch'egli
+abbandonò. Anima virtuosamente stoica e scettica ad un tempo, comunica
+il proprio scetticismo all'amica diletta ed al carissimo alunno:
+
+ Che dolermi dovea? forse il partirmi
+ Da questa terra, ov'è il ben far portento,
+ E somma lode il non aver peccato?
+ Dove il pensier dalla parola è sempre
+ Altro, è virtù per ogni labbro ad alta
+ Voce lodata, ma ne' cor derisa;
+ Dov'è spento il pudor, dove sagace
+ Usura è fatto il beneficio, e frutta
+ Lussuria amor; dove sol reo si stima
+ Chi non compie il delitto; ove il delitto
+ Turpe non è, se fortunato; dove
+ Sempre in alto i ribaldi e i buoni in fondo.
+ Dura è pel giusto solitario, il credi,
+ Dura e, pur troppo, disugual la guerra
+ Contro i perversi affratellati e molti.
+ _Tu, cui non piacque su la via più trita
+ La folla urtar che dietro al piacer corre
+ E all'onor vano e al lucro, e delle sale
+ Al gracchiar vôto, e del censito volgo
+ Al petulante cinguettìo, d'amici
+ Ceto preponi intemerati e pochi,
+ E la pacata compagnia di quelli
+ Che, spenti, al mondo anco son pregio e norma,
+ Segui tua strada; e dal viril proposto
+ Noti ti partir, se sai._
+
+Qui, dove torna pure ad affacciarsi in parte il poeta de' _Sermoni_
+che si mostra alieno dai pubblici affidi, appaiono chiare le ragioni,
+per le quali il Manzoni, disgustato della società milanese, si recò in
+Francia con la madre. Segue il già citato ricordo dell'educazione
+ricevuta in collegio, quindi l'allusione allo innominato maestro
+ch'egli disprezza; viene infine l'alunno sdegnoso alle calunnie dei
+vili che assalirono il _nome_ del giovine poeta in Italia, alle quali
+egli non diede risposta, unico modo savio per farle cadere; e caddero
+infatti così bene, che non si potrebbe oggi più argomentare con
+qualche fondamenta di qual natura veramente esse fossero e onde
+partissero. È possibile tuttavia, se è vero che il Manzoni abbia, in
+qualche modo, nella gioventù di Lodovico, voluto raffigurar la propria
+ch'egli, non ignaro, per averle particolarmente studiate, delle leggi
+cavalleresche, invece di sfidare il suo avversario calunniatore
+l'abbia disprezzato, per mostrare poi in età più matura, con tutta la
+forza stringente della sua logica poderosa, e per l'esempio del duello
+di Lodovico, come un tal partito, tragico insieme e ridicolo, non
+risolva mai alcuna questione d'onore. I versi giovanili del Manzoni ci
+dicono, in somma, in modo indiretto, che egli nè entrò in polemica
+letteraria, nè chiese a' suoi calunniatori alcuna riparazione di
+sangue:
+
+ Nè l'orecchio tuo santo io vo' del nome
+ Macchiar de' vili che, ozïosi sempre,
+ Fuor che in mal far, contra il mio nome armâro
+ L'operosa calunnia. Alle lor grida
+ Silenzio opposi, e all'odio lor disprezzo;
+ Qual merti l'ira mia fra lor non veggio;
+ Ond'io lieve men vado a mia salita
+ Non li curando:
+
+non curanza che, ricordando il disdegnoso verso dantesco,
+
+ Non ti curar di lor, ma guarda e passa,
+
+conferma pure il verso del Manzoni giovinetto:
+
+ Spregio, non odio mai.
+
+Per quale intima associazione d'idee non si potrebbe ora ben dire, il
+giovine Manzoni domanda quindi all'Imbonati, se sia vero quello che di
+lui si va dicendo, ch'egli abbia, cioè, disprezzato i poeti e le Muse.
+Ma l'Imbonati è pronto a soggiungere che gli furono venerandi e cari
+Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini, ma ch'egli disprezza, invece, i
+poeti triviali, arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un
+vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali si attende una
+vecchiaia oscura e ignominiosa; e qui forse il Manzoni mirava ancora
+al cavaliere storiografo Vincenzo Monti od all'improvvisatore
+Francesco Gianni che viveva a Parigi, e metteva in verso i bollettini
+delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia dell'Autore della
+_Bassvilliana_ e della _Mascheroniana_ fu, pur troppo, quale il
+Manzoni la pronosticava ai venali poeti, dai quali egli abborriva; al
+Gianni fu invece, dopo la caduta di Napoleone, conservata la sua lauta
+pensione. Udite, pertanto, le generose parole dell'Imbonati, il
+Manzoni prorompe egli stesso e conchiude stupendamente il Canto:
+
+ Gioia il suo dir mi prese, e _non ignota_[12]
+ Bile destommi; e replicai: deh! vogli
+ La via segnarmi, onde toccar la cima
+ Io possa, o far che, s'io cadrò su l'erta,
+ Dicasi almen: su l'orma propria ei giace.
+ _Sentir, riprese, e meditar; di poco
+ Esser contento; dalla mèta mai
+ Non torcer gli occhi; conservar la mano
+ Pura e la mente; delle umane cose
+ Tanto sperimentar, quanto ti basti
+ Per non curarle; non ti far mai servo;
+ Non far tregua coi vili; il santo vero
+ Mai non tradir; nè proferir mai verbo,
+ Che plauda al vizio, o la virtù derida._
+ O maestro, o, gridai, scorta amorosa,
+ Non mi lasciar; del tuo consiglio il raggio
+ Non mi sia spento, a governar rimani
+ Me, cui natura e gioventù fa cieco
+ L'ingegno e serva la ragion del core.
+ Così parlava e lagrimava; al mio
+ Pianto ei compianse, E, non è questa, disse,
+ Quella città, dove sarem compagni
+ Eternamente. Ora colei, cui figlio
+ Se' per natura e, per eletta, amico,
+ Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza
+ L'intensa amaritudine le molci;
+ Dille ch'io so ch'ella sol cerca il piede
+ Metter su l'orme mie; dille che i fiori
+ Che sul mio cener spande, io li raccolgo,
+ E li rendo immortali; e tal ne tesso
+ Serto che sol non temerà nè bruma,
+ Ch'io stesso in fronte riporrolle, ancora
+ Delle sue belle lagrime irrorato.
+ Dolce tristezza, amor, d'affetti mille
+ Turba m'assalse; e, da seder levato,
+ Ambo le braccia con voler tendea
+ Alla cara cervice. A quella scossa,
+ Quasi al partir di sonno, io mi rimasi;
+ E con l'acume del veder tentando
+ E con la man, solo mi vidi; e calda
+ Mi ritrovai la lagrima sul ciglio.
+
+Qui tutto è vero e caldo come fiamma viva; qui spira l'alito di una
+poesia originale e potente. L'ombra dell'Imbonati, in conformità delle
+idee svolte nell'Ode pariniana _Sull'Educazione_ e di quelle del
+Fauriel (il prediletto tra _i pochi ed intemerati_ amici del Manzoni
+in Parigi), il quale, intorno a quel tempo, stava, per l'appunto,
+meditando una storia dello Stoicismo, traccia al discepolo e, per
+mezzo di esso, a noi, un intiero bellissimo programma di Filosofia
+stoica. Con un tale espediente, non saprei dire se più ingegnoso o
+affettuoso, avendo l'Imbonati parlato per mezzo del figlio all'amico,
+la signora Giulia Beccaria dovette persuadersi come, per la virtù
+dell'amor figliale, divenuta poesia sovrana, la madre non solamente
+potea consolarsi, ma avesse ogni ragione di inorgoglirsi, nella lieta
+certezza di aver fatto all'Italia il dono celeste di un nuovo grande
+poeta.[13]
+
+ [1] È giusto tuttavia l'avvertire che consigli simili il Manzoni
+ dovea averli talora intesi dallo stesso Monti. Questi, in una sua
+ lettera di risposta al Tedaldi-Fores, ringraziando il giovine
+ Poeta romantico per un _Inno all'Aurora_, gli scriveva come lo
+ potrebbe ora fare un manzoniano: "Perchè in avvenire trionfi ne'
+ vostri versi l'affetto, innamoratevi, fate che le vostre idee
+ prima di andar sulla carta passino per mezzo il fuoco del cuore;
+ in una parola, _sentite_."
+
+ [2] In una lettera del marzo 1806 diretta da Parigi al Pagani, il
+ Manzoni si esprime così. "Scrivimi presto, te ne prego per me e
+ per mia madre, che legge le tue lettere coi miei occhi. Ella t'ama
+ quanto io t'amo. Ella è continuamente occupata.... ad amarmi e a
+ fare la mia felicità."
+
+ [3] Quando, nel 1793, il Beccaria morì, il Manzoni si trovava in
+ collegio, e contava appena otto anni. Non pare ch'egli abbia
+ ricevute altre impressioni del nonno, fuori di quelle che gli
+ furono comunicate dalla madre e dalla lettura delle opere,
+ specialmente dei due libretti, _Intorno ai Delitti e alle Pene_, e
+ _Intorno alla Natura dello stile_. In quest'ultima opera,
+ quantunque scritta assai male, trovansi parecchi pensieri, che
+ devono aver servito di base ai primi discorsi che il Manzoni tenne
+ in Parigi col Fauriel intorno allo stile. Io ne accennerò alcuni
+ che mi sembrano particolarmente essere divenuti manzoniani:
+ "Un'eccellente poetica sarebbe quella che insegnasse a risvegliare
+ in sè stesso l'indolente ed indeterminata sensibilità, che facesse
+ scorrere lo spirito osservatore su tutte le cagioni che gli
+ produssero piacere o dolore. Sono le osservazioni sopra le interne
+ operazioni dello spirito, non sulle esterne manifestazioni di
+ esso, che formano le vere istituzioni.--Io parlo solamente a
+ quegli animi pronti e penetranti che sanno ripiegarsi in sè
+ medesimi e sentir profondamente, ed a quegl'ingegni arditi e
+ liberi che si formano una scienza de' loro pensieri e non degli
+ scritti altrui." Il sensismo del Condillac adoperato nella
+ statistica è il fondamento della dottrina del Beccarla, che il
+ Manzoni tradusse in pratica. "Il principal artificio (conchiudeva
+ il Beccaria) di chi vuole riuscire eccellente scrittore sarà
+ quello di ridurre a tutte le idee sensibili, componenti, tutto il
+ corredo delle parole, delle quali egli, conversando e studiando,
+ carica la memoria, il che finalmente si riduce al principio
+ medesimo esposto nella prima parte di queste ricerche; se
+ l'eccellenza dello stile consiste nell'esprimere immediatamente il
+ massimo numero di sensazioni unibili colle idee principali, per
+ mettersi in istato appunto di esprimere questo massimo numero, il
+ miglior mezzo sarà quello di averne ricca l'immaginazione. Ora
+ come mai ciò potrà aversi se tre quarti dell'istituzione nostra si
+ fa per mezzo delle parole, ed è necessario di farlo attesa la
+ complicata coltura de' nostri costumi? non certamente in altra
+ maniera, infuori che in quella di studiosamente e ad ogni
+ occasione portare l'unione delle generali ed indeterminate
+ espressioni alle sensibili, precise e determinate.
+
+ [4] Così l'Imbonati che ebbe per discepolo il Manzoni, aveva avuto
+ per maestro il Parini. Il Manzoni stesso dovea avere per maestro
+ un Monti, per amici un Foscolo ed un Fauriel, un Rosmini ed un
+ Grossi, per critico un Goethe, per genero un Azeglio, per
+ discepolo ideale un Giusti! Le visite del Mazzini e del Garibaldi,
+ di Vittorio Emanuele e del Principe Umberto, di Don Pedro
+ d'Alcantara e del Granduca Alessandro di Weimar, erano
+ dimostrazioni particolari di quel consenso universale
+ d'ammirazione, pel quale la gloria letteraria del Manzoni fu
+ insuperata ed insuperabile.
+
+ [5] Il Botta dava a leggere al giovine Manzoni il manoscritto della
+ sua _Storia della Indipendenza degli Stati Uniti_, della quale il
+ Manzoni scriveva con entusiasmo all'amico Pagani, dicendogli, tra
+ l'altre cose: "Credi che, dopo i nostri storici vecchi, nulla
+ d'eguale è mai comparso in Italia," e gli raccomandava di
+ trovargli un editore in Italia. L'editore non si potè trovare. Il
+ Botta stampò il libro a sue spese; poi, avendo la moglie malata, e
+ bisogno urgente di far danaro, vendette tutta l'edizione a peso di
+ carta!--È noto come, dopo la pubblicazione de' _Promessi Sposi_,
+ il Botta classicheggiante si schierò tra gli avversarii della
+ Scuola manzoniana.
+
+ [6] La prima edizione de' soli cento esemplari, uscita nel febbraio
+ del 1806, non fu messa in vendita; l'edizione di Milano fu di 1000
+ esemplari, ed uscì nel marzo di quello stesso anno.
+
+ [7] Fra i poeti che destarono maggior entusiasmo nel giovine Manzoni
+ vuol essere ricordato, per l'appunto, questo Lebrun. {P. D. E., da
+ non confondersi con un altro poeta Lebrun (P. A.) nato nello
+ stesso anno, in cui nacque il Manzoni, morto membro dell'Accademia
+ Francese, di cui il Dumas figlio ebbe a tessere l'elogio insieme
+ col D'Haussonville. Questo Lebrun ebbe pure una gloria precoce,
+ cantò pure le vittorie napoleoniche, e ottenne perciò anch'esso
+ una pensione annua, ma di soli 1200 franchi.} Egli era nato nel
+ 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei il nome di
+ _Pindare francais_. A quattordici anni aveva già fatta un'Ode che
+ prometteva un poeta insigne. Nato nella casa del principe di
+ Conti, che lo prese a proteggere e lo adoperò poi per molti anni
+ come suo segretario, vogliono che egli potesse esserne figlio. Il
+ figlio del grande tragico Racine, poeta egli stesso, innamorò il
+ giovane Lebrun della poesia; naufragato il Racine presso Cadice,
+ il Lebrun lo pianse con un'Ode tenerissima. Sopra il suo quinto
+ lustro, il Lebrun noveravasi già fra i primi Lirici francesi.
+ L'indole satirica del poeta gli fece molti nemici; ma vuolsi pure
+ ricordare che la figlia del grande Corneille ebbe dote per un'Ode
+ famosa, nella quale il Lebrun supplicava in favore di lei il
+ Voltaire. E quando il Voltaire morì, il Lebrun lo onorò con questa
+ strofe efficace:
+
+ O Parnasse! frémis de douleur et d'effroi!
+ Pleurez, Muses, brisez vos lyres immortelles
+ Toi dont il fatigua les cent voix et les ailes,
+ Dis que Voltaire est mort, pleure et repose-toi.
+
+ Ma gli epigrammi pungenti del Lebrun sono molto più numerosi. La
+ morte del prìncipe di Conti, la sua separazione dalla moglie, il
+ fallimento del principe di Guémenée, presso il quale il Lebrun
+ avea collocati i suoi risparmii, ne amareggiarono la vita. Per la
+ intercessione del conte di Vaudreuil e del Calonne, impietosito il
+ re Luigi XVI concesse al povero Lebrun una pensione annua di
+ duemila franchi, il che non impedì, allo scoppiar della
+ rivoluzione, che il Pindaro francese scrivesse le più ardenti odi
+ rivoluzionarie. Ma il regno del Terrore lo spaventò; il Lebrun
+ lamentò allora la libertà perduta e l'umanità oltraggiata. Passata
+ la tempesta rivoluzionaria, creato l'_Institut National_, ei fu
+ de' primi ad esservi accolto. Sotto il Direttorio, gli fu dato
+ quartiere nel Louvre, con una pensione annua di mille scudi;
+ Napoleone, primo console, la portò nel 1804 a seimila franchi.
+ Negli ultimi anni della sua vita, il poeta perdette la vista; ma
+ la ricuperò, in parte, per le cure del dottor Forlenze, onde il
+ Cournand componeva la graziosa strofa seguente:
+
+ D'un nuage fatal tes yeux étaient voilés;
+ Forlenze, par son art, te rendit la lumière.
+ En des siècles plus reculés
+ Ce qu'il fit pour Pindare, il l'eût fait pour Homère.
+
+ Ma del beneficio della luce il Lebrun godette per poco tempo,
+ poichè morì nel mese di settembre dell'anno 1807. I critici
+ contemporanei del Lebrun non lo stimavano inferiore al lirico
+ Giambattista Rousseau, specialmente per le due Odi al Buffon, per
+ l'Ode sopra il vascello _Le Vengeur_, e per le sue traduzioni e
+ imitazioni delle _Odi_ d'Orazio. Ebbi sotto gli occhi un ritratto
+ del poeta Lebrun, una figura nervosa, un profilo sottile, che non
+ doveva inspirar molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in
+ quell'età, in cui tutti gli scrittori celebri sembrano degni
+ d'essere amati, quando incontrò il Lebrun; e però il 17 marzo
+ dell'anno 1806 scriveva da Parigi al suo amico Pagani: "Ieri ebbi
+ l'onore di pranzare con un grande uomo, con un poeta sommo, con un
+ lirico trascendente, con Lebrun. Avendomi onorato di un suo
+ componimento stampato, volle assolutamente scrivere
+ sull'esemplare, che conserverò per sempre: _A. M. Beccaria_. Ho
+ avuto l'onore di imprimere due baci sulle sue smunte e scarnate
+ guancie; e sono stati per me più saporiti che se gli avessi colti
+ sulle labbra di Venere. È un grande uomo, per Dio! Spiacemi che le
+ sue _Odi_ sieno sparse e non riunite in un volume per potertele
+ far conoscere; il suo nome lo conoscerai certamente. Credimi che
+ noi Italiani siamo alquanto impertinenti, quando diciamo che non
+ vi è poesia francese. Io credo e creder credo il vero, che noi non
+ abbiamo (all'orecchio), che noi non abbiamo un lirico da
+ contrapporre a Lebrun per quello che si chiama forza lirica. E
+ perciò qui lo chiamano comunemente _Pindare Lebrun_, e non dicono
+ forse troppo. Per contentare la loquacità che oggi mi domina, e
+ per giustificare la mia opinione, ti trascriverò qualche verso qua
+ e là delle sue _Odi_. In una imitata dall'_Exegi monumentum_ di
+ Orazio, egli dice che il suo monumento è più ardito della piramide
+ e più durevole del bronzo. E poi (ascolta, per Dio!):
+
+ Qu'atteste leur masse insensée?
+ Rien qu'un néant ambitieux:
+ Mais l'ouvrage de la pensée
+ Est immortel comme les Dieux.
+
+ Eh? e nella medesima Ode:
+
+ Comme l'encens qui s'évapore
+ Et des Dieux parfume l'autel,
+ Le feu sacré qui me dévore
+ Brûle ce que j'ai de mortel.
+
+ E nella stessa ancora:
+
+ J'échappe à ce globe de fange:
+ Quel triomphe plus solennel!
+ C'est la mort même qui me venge;
+ Je commence un jour éternel.
+
+ E, in un'Ode a Bonaparte, due anni fa:
+
+ Le peuple souverain qu'un Héros sent défendre
+ N'obéira qu'aux Lois;
+ Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre
+ Jusqu'au trône des Rois.
+
+ In un'Ode per la famosa notte del 10 agosto,--attento bene:
+
+ O Nuit, dont le voile imposteur
+ Servit un roi conspirateur,
+ Je te dénonce à la mémoire!
+ ors de ta lâche obscurité,
+ Parais dans ton affreuse gloire,
+ Subis ton immortalité!
+
+ Se questi non sono versi, quelli d'Orazio e di Pindaro sono
+ cavoli!--E parlando di Dio in un poema;
+
+ Au-delà du soleil, au-delà de l'espace,
+ Il n'est rien qu'il ne voie, il n'est rien qu'il n'embrasse,
+ Et la création respire dans son sein.
+
+ [8] Una lettera del maggio 1806 diretta in poscritto dalla Giulia
+ Beccaria al Pagani lo pregava di visitare in Milano la tomba
+ dell'Imbonati: "Un vostro puro _vale_ (scriveva essa), sarà
+ aggradito da Lui, sarà accetto dal mio povero cuore."
+
+ [9] L'Autore della _Biografia_ del Manzoni che si legge ora nel_
+ Supplemento all'Enciclopedia popolare_ del Pomba, preferisce
+ invece far credere che il Manzoni abbia scritto il Carme per
+ l'Imbonati, per riconoscenza della pingue eredità ricevuta!
+
+ [10] "Il Manzoni (scrive lo Stoppani) si ricordava fin negli ultimi
+ suoi anni della buona zia, la quale gli aveva lasciato delle
+ impressioni vivissime, che egli ricordava agli amici, come fossero
+ ancora quei giorni. Ritornata ai patrii lari, l'ex-monaca si era
+ assunta lei una parte dell'educazione di Lisandrino, a cui aveva
+ preso a volere un gran bene, e questa parte era di farne un
+ giovinotto... se vi par troppo il dire galante, diremo brillante,
+ chè non daremo così occasione di pensar male a nessuno. Non pare
+ che per una coltivazione di questo genere il terreno fosse così
+ facile, come avrebbe desiderato la coltivatrice. Anche il Manzoni
+ dovette subire il supplizio inevitabile delle lezioni di musica e
+ di danza.... Non vi cadesse mai in mente che l'ex-monaca fosse una
+ donna meno che ammodo, anzi meno che pia; ella non mancava mai di
+ condur seco Lisandrino alla benedizione nella chiesa detta _alla
+ Pace_. Vuol dire che lungo la via c'era tempo di discorrere
+ d'altre cose.--Vede lei,--diceva un giorno il Manzoni, in uno
+ degli ultimi anni della sua vita, ad un amico, mentre passavano
+ per la Via di Santa Prassede,--vede lei quella finestra? Un giorno
+ ero là colla zia che m'insegnava il viver del mondo. D'un tratto
+ eccoci alle spalle lo zio monsignore; e la zia svelta a
+ regalargli, come si dice, una buona cavatina, cambiando discorso
+ con tale disinvoltura, da fare invidia al comico più
+ provetto.--Dove mai aveva la zia appreso una tattica così
+ sorprendente? Ma!... La cosa aveva fatto un gran senso al
+ giovinetto, e gli avrà dato certamente da pensare. Talvolta
+ certamente nella conversazione il discorso cadeva sulla
+ soppressione, con tutti quei pro e contro che udiamo anche noi a'
+ nostri giorni. La zia a questo proposito non si lasciava mai
+ cogliere nelle spire di un ragionamento qualsiasi. Con quel suo
+ fare spigliato e disinvolto saltava a piè pari alla
+ conclusione.--Io per me--diceva--sono del parere di Giuseppe II.
+ Aria: Aria!--soggiungeva, trinciando nell'aria di gran cerchi
+ colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi
+ dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il
+ respiro."
+
+ [11] Questa pareva una preoccupazione forte nel Manzoni: noi abbiamo
+ veduto nelle lettere che scrive intorno all'Arese moribondo
+ com'egli si sdegni contro il sacerdote che viene a crescere il
+ terrore della morte; è noto poi come l'estrema agonia del Manzoni
+ sia stata dolorosa, pel terrore che lo invase nell'ultimo momento.
+
+ [12] Egli ricordava senza dubbio, in quel punto, il proprio già citato
+ Sermone contro i cattivi poeti.
+
+ [13] L'indole intieramente soggettiva del Carme, le lodi date
+ all'Imbonati amico di sua madre, quando il padre ancora viveva, e
+ la possibilità che alcuno venisse un giorno, come venne pur
+ troppo, a sospettare ch'egli cantasse l'Imbonati per riconoscenza
+ venale, dopo che il Conte aveva diseredato i proprii parenti per
+ lasciare le proprie sostanze alla bella ed intelligente amica,
+ furono, senza dubbiò, i motivi gravissimi, per i quali il Canzoni
+ ebbe più tardi a dolersi d'avere scritto quel Carme giovanile.
+
+
+
+
+XI.
+
+Il Manzoni a Parigi.
+
+
+Il nome che portava la madre del Manzoni l'avea fatta accogliere in
+tutte le conversazioni più eleganti e più dotte del Consolato e del
+Primo Impero. Ad Auteuil, presso Parigi, viveva la vedova
+dell'Helvetius, in una casa già frequentata dai famosi Holbach,
+Franklin, Jefferson, Condillac, Diderot, D'Alembert, Condorcet,
+Laplace, Volney, Garat, Chenier, Ginguenè, Daunou, Thurot, Tracy
+l'ideologo e Cabanis. Ma il Cabanis frequentava specialmente la
+Maisonnette ove viveva la vedova del Condorcet, sorella del
+maresciallo Grouchy e della moglie di Giorgio Cabanis. Fu alla
+Maisonnette, ove la signora Beccarla si recava con particolare
+frequenza, che il Manzoni dovette conoscere il grande medico filosofo
+di Auteuil. Dal Sainte-Beuve apprendiamo che il Manzoni, parlandone
+col Fauriel, lo chiamava _cet angélique Cabanis_. Il Cabanis era nato
+nel 1757 a Cosnac e morì nel 1808 presso Meulan. Il Manzoni lo conobbe
+dunque negli ultimi tre anni della sua vita, e al colmo della sua
+gloria. Nell'anno 1806 il Cabanis aveva indirizzata al Fauriel una
+bella lettera sopra le cause prime, che fu pubblicata solo parecchi
+anni dopo la sua morte; probabilmente il Manzoni la lesse manoscritta
+presso il Fauriel. Il Sainte-Beuve riportò un passo eloquente della
+lettera del Cabanis; io ne riferirò qui, invece, la conclusione, nella
+quale il medico filosofo si rivolgeva allo storico sperato dello
+Stoicismo: "C'est a vous, mon ami, qu'il appartient de nous offrir les
+images des grandes âmes formées par ces maximes, de retracer dignement
+des souvenirs si touchants et si majestueux. Sans doute il est
+toujours utile de proposer aux hommes de semblables modèles; mais, aux
+époques des révolutions politiques, le bon sens et la vertu n'ont de
+garantie que dans la constance des principes, dans l'inébranlable
+fermeté des habitudes. Le débordement de toutes les folies, de toutes
+les fureurs, les excès de tous genres, inséparables de ces grands
+bouleversements, troublent les tètes faibles, leur rendent
+problématique ce qu'elles ont regardé comme le plus certain; les
+exemples corrupteurs, les succès momentanés du crime, les malheurs,
+les persécutions qui s'attachent si souvent aux gens de bien,
+ébranlent la morale des âmes flottantes; le ressort des plus
+énergiques s'affaiblit lui-même quelquefois, et toutes celles qui ne
+sont affermies dans la pratique des actions honnêtes que par le
+respect de l'opinion publique, voyant cette opinion toujours équitable
+à la longue dans les temps calmes, alors incertaine, égarée et souvent
+criminelle dans ses jugements, s'habituent à mépriser une voix qui
+leur tenait lieu de conscience; et si elles ne finissent bientôt par
+traiter de vaines illusions les devoirs les plus sacrés, il ne leur
+reste plus du moins assez de courage pour les faire triompher, dans le
+secret de leurs pensées, des impressions de terreur dont elles sont
+environnées de toutes parts. Poursuivez donc, mon ami, cet utile et
+noble travail: si la plus grande partie des temps historiques vers
+lesquels il vous ramène doivent remettre sous vos yeux les plus
+horribles et les plus hideux tableaux, vous y trouverez aussi celui
+des plus admirables et des plus touchantes vertus; leur aspect
+reposera votre coeur, révolté et fatigué de tant de scènes d'horreur
+et de bassesse. Jouissez, en le retraçant avec complaissance, des
+encouragements qu'il peut donner à tous les hommes en qui vit quelque
+étincelle du feu sacré, surtout _à cette bonne jeunesse, qui entre
+toujours dans la carrière de la vie avec tous les sentiments élevés et
+généreux;_ et ne craignez pas d'embrasser une ombre vaine, en
+jouissant d'avance encore de la reconnaissance des vrais amis de
+l'humanité." A me pare tra le cose probabili che il Cabanis, quando
+scriveva queste parole, scritte, prima del Manzoni, un poco _alla
+manzoniana_, per le quali insieme col Fauriel si confortava nella
+speranza che la nuova gioventù avrebbe raccolto l'esempio delle virtù
+stoiche, di cui il Fauriel dovea scrivere la storia, sebbene fosse
+avvezzo a terminare i suoi scritti con una generosa perorazione ai
+giovani, pensasse questa volta, particolarmente, al giovine amico del
+Fauriel, al Manzoni, che, nel suo Carme _in morte di Carlo Imbonati_,
+fin dal mese di febbraio dello stesso anno 1806 si era fatto un vero
+programma poetico di Filosofia stoica. In parecchi scritti poi del
+Cabanis trovo traccie di quello stile modestamente arguto, un po' vago
+d'antitesi e di paralleli, che piaceva pur tanto al Manzoni e che gli
+divenne proprio, ma ch'egli potè forse sentirsi capace di rinnovare
+leggendo alcuno degli scrittori francesi. Non vorrei ingannarmi,
+innanzi ai professori di stilistica, dicendo che riconosco, per
+esempio, anticipato in parte il fare manzoniano in queste parole, con
+le quali si termina la prefazione del _Coup-d'oeil sur les révolutions
+et sur la réforme de la Médecine_, del Cabanis: "Cette introduction
+est la seule partie que j'aie pu terminer. Je m'étais refusé jusqu'à
+ce moment à la rendre publique, dans l'espoir de compléter un jour
+l'ouvrage entier tel que je l'avais conçu. Mais le dépérissement total
+de ma santé ne me permet plus de nourrir cet espoir, qui fut toujours
+peut-ètre beaucoup trop ambitieux pour moi. Je finis donc par céder
+aux voeux de quelques amis, et par livrer au public cette faible
+esquisse. J'aurais voulu la rendre plus digne de lui et d'eux, mais la
+même raison qui m'engage à la tirer de mon portefeuille, m'ôte le
+courage et les moyens de la perfectionner. Telle qu'elle est, elle
+renferme, je crois, des idées utiles, c'est assez pour écarter les
+conseils de mon amour-propre, qui peut-ètre la condamneraient a
+l'oubli; et si nos jeunes élèves, auxquels elle est particulièrement
+destinée, retirent quelque fruit de cette lecture, l'avantage de les
+avoir aidés dans leurs travaux sera pour mon coeur bien au-dessus de
+tous les succes les plus glorieux." Io non dico che qui dentro ci sia
+il Manzoni; ma mi pare di ritrovarci, fino ad un certo segno, il suo
+modo di dire, e però non ho creduto di doverlo tacere. Nel Cabanis,
+oltre al medico filosofo, vi era l'apostolo, un bisogno continuo di
+comunicarsi vivamente ed utilmente agli altri; questo bisogno il
+Manzoni non l'ha sentito in pari grado, anzi, per dire il vero, egli
+mi pare averlo sentito pochissimo. Il Cabanis non si contentava che il
+medico fosse dotto; lo voleva principalmente buono; e tutti i suoi
+migliori scritti riescono ad una tale conclusione. Ma, se il Manzoni
+non provava la stessa impazienza nel manifestare i proprii sentimenti
+e nel farli attivi leggendo gli scritti e ascoltando i discorsi di
+colui che gli parve _angelico_, dovette provare più volte una viva
+simpatia, e, approvando in cuor suo i pensieri del sapiente di
+Auteuil, trarne qualche profitto per la regola della propria vita, ed
+in parte, anche, in quanto il Cabanis gli parve scrittore efficace,
+giovarsene per dare, ad un tempo, rilievo singolare e disinvoltura
+alla propria prosa. Il Manzoni entrò nella vita con un programma etico
+ben determinato. Così il Cabanis, quando, nel 1783, ottenne il
+dottorato, avea proferito innanzi a' suoi giudici un generoso
+giuramento in versi non molto eleganti, ma, in compenso, molto
+sinceri, onde rilevo questi brani:
+
+ Je jure qu'à mon art obstinément livrée
+ Ma vie aux passions n'offrirà nulle entrée;
+ Qu'il remplira mes jours; que, pour l'approfondir,
+ L'embrasser tout entier, peut-être l'agrandir,
+ Mon âme à cet objet sans repos attachée,
+ Poursuivant sans repos la vérité cachée,
+ Formera, nourrira, par des efforts constants,
+ Sa lente expérience et ses trésors savants.
+ Je jure que jamais l'intérêt ni l'envie
+ Par leurs lâches conseils ne souilleront ma vie;
+ Que partout mes respects chercheront les talents;
+ Que ma tendre pitié, que mes soins consolants
+ Appartiendront surtout au malheur solitaire,
+ Et du pauvre d'abord trouveront la chaumière;
+ Que mes jours, dont mon coeur lui réserve l'emploi,
+ Pour conserver les siens ne seront rien pour moi
+ ......................................
+ ......................................
+ Libre de vains égards ou d'un orgueil coupable,
+ Je jure que ma voix, de détours incapable,
+ Montrera sans faiblesse, ainsi qu'avec candeur,
+ Et l'erreur étrangère et surtout mon erreur.
+ Je jure encor, fidèle à mon saint ministère,
+ Je jure, au nom des moeurs, que mon respect austère
+ Ne laissera jamais mes désirs ni mon coeur
+ S'égarer hors des lois que chérit la pudeur.
+ ......................................
+ ......................................
+ Ah! si mon coeur jamais, dans de honteux moments,
+ Abjurait sans puàeur ses vertueux serments,
+ Attache à tous mes pas les remords et le blâme,
+ Dieu vengeur qui m'entends! qu'en me fermant son âme,
+ La sévère amitié me laisse en un désert!
+ Dans ce coeur maintenant aux goûts simples ouvert
+ Flétris les vrais désirs, étouffe la nature,
+ Frappe-le des terreurs que nourrit l'imposture;
+ Et que plein de l'effroi d'un obscur avenir,
+ Je meure sans laisser aucun doux souvenir!
+ Mais, si de la vertu dont l'image m'enflamme
+ La sévère beauté toujours parle à mon âme;
+ Si, malgré tant de maux dont les assauts constants
+ Ont flétri mes beaux jours et glacé mon printemps,
+ À mes devoirs livré, moi-même je m'oublie,
+ Pour ne songer qu'aux maux qu'un autre me confie;
+ Si toujours mes serments sont présents a mon coeur,
+ Dieu juste, sur mes jours répands quelque douceur;
+ Veille sur les amis qui consolent ma vie;
+ Nourris les sentiments dont tu l'as embellie!
+ Chéri du malheureux, du puissant révéré,
+ Que mon nom soit béni plutôt que célébré!
+
+Il Cabanis, come più tardi il Manzoni, tenne fede al suo programma
+giovanile. E, se fu caso che due uomini come il Cabanis ed il Manzoni,
+l'uno al tramonto, l'altro al principio della vita, s'incontrassero e
+si amassero, quel caso almeno non si potè dir cieco, poichè, se il
+temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi
+due uomini che si somigliassero di più nel desiderio del bene. Il
+ritratto del Cabanis che accompagna il primo volume della edizione
+delle sue opere fatta nell'anno 1823 a Parigi dal Didot, ci offre la
+figura d'uomo pensoso e malinconico, ma benevolo e dall'espressione
+soave. La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto,
+egli aveva seguito, in qualità di segretario, un signore polacco a
+Varsavia; tornato a diciott'anni a Parigi, vi aveva atteso per alcuni
+anni a lavori letterarii, tra gli altri, a una versione dell'_Iliade_;
+ma non trovandosi abbastanza incoraggiato, elesse infine di studiar la
+medicina; laureato dopo sei anni di studio, si stabilì ad Auteuil,
+dove ebbe la ventura di conoscere la vedova del celebre Helvetius, che
+lo trattò come proprio figlio e gli fece conoscere gli uomini illustri
+che ne frequentavano la casa, tra i quali quel Beniamino Franklin, di
+cui il Cabanis ci ha poi raccontata così bene e con tanta efficacia
+morale la vita. Per mezzo dell'Holbach, divenne amico del Diderot, del
+D'Alembert e del Voltaire. All'arrivo della rivoluzione, il Cabanis ne
+approvò i principii e ne deplorò gli eccessi. Amico intimo del
+Mirabeau, ne descrisse la malattia e la morte. Assistette fino
+all'ultima ora il Condorcet, ne raccolse gli scritti, ne consolò la
+vedova; poco dopo, si congiunse in matrimonio con una cognata di lei,
+sorella del generale Grouchy. Nominato quindi professore, membro
+dell'Istituto, membro del Senato, la sua fama d'allora in poi andò
+sempre crescendo e la sua vita potè dirsi relativamente felice. Tutti
+gli scrittori francesi contemporanei s'accordarono nel chiamare il
+Cabanis non solo un gran medico, professore e filosofo, ma _un homme
+de bien_. Questa lode ch'egli ambiva sopra ogni altra, gli meritò pure
+la gloria di essere amato ed ammirato dal nostro Manzoni; ora, poichè
+nessuna delle ammirazioni del Manzoni rimase sterile per la sua vita,
+noi non possiamo tacere che, se il Manzoni tornò in Italia migliore
+che non ne fosse partito, una parte del merito vuole pure riferirsi
+all'_angelico Cabanis_. Quando il Cabanis morì, nel 1808, il suo posto
+nell'Accademia francese fu occupato da un altro filosofo, un amico,
+una conoscenza intima anch'esso del Fauriel e del Manzoni, l'ideologo
+Destutt de Tracy, l'autore dei celebri _Élements d'idéologie_, nato
+nel 1751, morto nel 1836.[1] Sebbene, per l'età, il Tracy potesse
+essere padre al Fauriel, sappiamo tuttavia che egli avea tanta fiducia
+nel criterio di lui, che gli dava ad esaminare e giudicare i proprii
+scritti prima di pubblicarli. Scrivendo poi al Fauriel, il Tracy gli
+diceva, citando un bell'adagio orientale, che l'albero dell'amicizia
+"est le seul qui porte des fruits toujours doux." Ma il grande amico,
+l'anima gemella, nella gioventù del Manzoni, fu Claudio Fauriel. La
+signora di Staël, scrivendo al Fauriel, fra le altre cose gli diceva:
+"Ce n'est pas assurément que votre esprit aussi ne me plaise, mais il
+me semble qu'il tire son originalité de vos sentiments." Queste parole
+ci possono dare la ragione della profonda simpatia, della viva
+amicizia che il Manzoni sentì pel Fauriel. La forza, la grandezza
+originale del Manzoni consiste pure nella sua capacità di sentire
+vivacemente e di tradurre sinceramente il proprio sentimento.
+Ammiratore del Parini e di Carlo Imbonati, due stoici, il giovine
+Manzoni arrivava a Parigi e vi incontrava lo stoico Fauriel, nel 1805,
+cioè nell'anno in cui questi preparava una storia dello Stoicismo ed
+attirava alle dottrine stoichei suoi migliori amici. Ma lo stoicismo
+del Fauriel non si scompagnava da un sentimento filantropico, più
+moderno che lo raddolciva. Amico del vero, e persuaso che il vero si
+può conciliar sempre col buono, per amor del vero egli amava pure
+nell'arte la naturalezza. Il Manzoni trovò dunque nel Fauriel più
+tosto un consenso che un ammaestramento; i due amici confermarono a
+vicenda, ne' loro lunghi e geniali discorsi, e determinarono meglio a
+sè stessi la loro poetica letteraria che riusciva al tempo stesso una
+poetica della vita. Anche al Manzoni si sarebbero forse potute
+rivolgere le parole che la Stael indirizzava al Fauriel: "Vous aimez
+les sentiments exaltés, et, quoique vous n'ayez pas, du moins je le
+crois, un caractère passionné, comme votre âme est pure, elle jouit de
+tout ce qui est noble avec délices." Ingegni critici entrambi, ossia
+correttivi, erano impediti essi stessi da una clamorosa e tumultuosa
+dimostrazione de' loro sentimenti; poeti entrambi, non potevano
+tuttavia guardare con freddezza alcun oggetto della loro critica;
+moderavano dunque la passione e scaldavano la riflessione con una
+specie di compenso euritmico che le metteva quasi sempre fra loro in
+perfetta armonia. Il Fauriel sarebbe stato amato con ardore dalla
+Stael, se egli lo avesse voluto; ma preferì una soddisfazione più
+viva, quella di essere ammirato da lei, che, deposta oramai ogni
+speranza di una corrispondenza amorosa, poteva quindi scrivergli: "Je
+croirai moins de mal de la nature humaine quand votre âme noble et
+pure me fera sentir au moins tout le charme et tout le mérite des
+ètres privilégiés." Si comprende il fascino che un tal uomo dovette
+esercitare sopra il giovane Manzoni al suo arrivo in Parigi, e si
+capisce ancora come il Fauriel dovesse fortificarsi ne' suoi virtuosi
+convincimenti, trovando adesione ad essi nell'animo di un Manzoni.
+Vuolsi egli da ciò argomentare che il Fauriel fosse, nella sua qualità
+di stoico, insensibile all'amore, e fargli quasi un merito di una tale
+insensibilità? Non è questo il mio pensiero. Pare, invece, che l'animo
+del Fauriel fosse preso, più ancora che dalle grazie, dalle virtù
+della vedova del Condorcet. Essa era nata sei anni prima di lui, ma,
+se egli amò alcuna donna, fu quella; ed amando fortemente quella, non
+ne poteva onestamente amare un'altra; perciò Beniamino Constant,
+scrivendo al Fauriel, dopo avere chiamata la Stael "la meilleure et la
+plus spirituelle des femmes," si scusa, soggiungendo queste altre
+parole significanti: "Je m'aperçois que le superlatif est malhonnête,
+et je le rétracte pour l'habitante de la _Maisonnette_." Il Fauriel
+era nato per sentire fortemente l'amicizia, degno quindi d'incontrarsi
+col Manzoni che si mostrò anch'esso affettuoso e costante nelle sue
+amicizie. E si può ancora riferire al Manzoni quello che il
+Sainte-Beuve scrisse del Fauriel: "En lui les extrémités, les
+terminaisons de l'âge précédent se confondent, se combinent à petit
+bruit avec les origines de l'autre; il y a de ces intermédiaires
+cachés qui font qu'ainsi deux époques, en divorce et en rupture à la
+surface, se tiennent comme par les entrailles." Come il Fauriel
+comunicò al Cabanis, ad un ideologo, ad un filosofo, che era pure non
+grande, ma neppure infimo poeta, il proprio amore delle indagini
+storiche, così ne innamorò un altro poeta più grande e più originale,
+il nostro Manzoni. Il dramma _storico_, il romanzo _storico_, il
+discorso _storico_, la _Storia della Colonna infame_, riconoscono per
+loro padre legittimo, effettivo, il Manzoni; ma se il Manzoni ne fu il
+padre, il Fauriel ne vuol essere tenuto come l'amoroso padrino. Alla
+sua volta, il Manzoni, rapito da un nuovo profondo sentimento
+religioso, dovea forse contribuire ad animare di nuova poesia
+cristiana il sentimento stoico, quasi pagano, del Fauriel, e
+aggiungere a' pensieri virili dello storico una maggior soavità di
+espressione poetica. Il Fauriel poi ed il Manzoni erano di quegli
+uomini, in compagnia del quali, anche non volendo, si diventa
+migliore: il poeta danese Bággesen, per esempio, che era temuto da'
+suoi avversarii per i suoi frizzi e per le sue invettive, presso il
+sereno e virtuoso Fauriel diveniva o voleva almeno apparire un
+agnello: i frammenti delle sue lettere al Fauriel pubblicati dal
+Sainte-Beuve lo dimostrano. Lo stoico Fauriel, amico della vedova del
+Condorcet, ma, senza dubbio, amico nel più nobile senso della parola,
+dovea tenere il posto presso il Manzoni di quel Carlo Imbonati, lo
+stoico discepolo del Parini, ed amico della signora Giulia Beccaria.
+Quando la signora Condorcet morì nel 1822, il Fauriel venne a cercare
+conforto al suo vivo, irreparabile dolore, presso il suo Manzoni, a
+Brusuglio. Premesse queste poche parole intorno alle ragioni profonde
+della simpatia ed amicizia che legò insieme il Manzoni ed il Fauriel,
+mi giova ora, con la guida del Sainte-Beuve, seguire i discorsi che i
+due grandi scrittori tennero in Parigi sull'arte loro. Ma io
+discorderei tosto dall'illustre critico francese, il quale attribuiva
+al Fauriel il merito d'avere, dopo la lettura del noto Carme _In morte
+dell'Imbonati_, non pure consigliato al Manzoni di perfezionarsi nel
+verso sciolto, ma indicatigli "les modèles qu'il préférait." Per
+quanto il Fauriel fosse intelligente di poesia italiana, conviene
+ammettere che il Manzoni se ne intendesse un poco più: il Fauriel
+provavasi egli pure a scrivere sonetti italiani e li leggeva al
+Manzoni; ma, se que' sonetti avessero avuto un vero valore, è assai
+probabile che gli avrebbero sopravvissuto. Il Fauriel deve avere
+semplicemente ammirato i bei versi del Manzoni, e convenuto con lui
+che il miglior modello di verso sciolto italiano era quello del
+Parini, che molto probabilmente il Manzoni fece conoscere al Fauriel e
+non, di certo, viceversa. Il Sainte-Beuve scrive, del rimanente, egli
+stesso parlando del Manzoni: "Le divin Parini, comme il l'appelait
+quelquefois, fut son premier maître; mais, en avançant, son vers
+tendit de plus en plus à se dégager de toute imitation prochaine, à se
+retremper directement dans la vérité et la nature." Il che è vero
+soltanto, se si confronti lo sciolto della tragedia con quello del
+Carme per l'Imbonati, ma non potrebbe stare se si volesse riguardare
+come un progresso l'_Urania_ ed altri componimenti lirici
+immediatamente successivi, rispetto a quel primo Carme mirabile per
+verità e naturalezza. Ma a questo punta non mi giova più citare; mi
+conviene invece riferire, per intiero, quanto il Sainte-Beuve ci
+lasciò scritta intorno ai discorsi principali che si tennero su
+argomenti letterarii fra il Manzoni ed il Fauriel, dall'anno 1806
+all'anno 1808. "Quante volte (scrive il Sainte-Beuve), correndo
+l'estate del 1806 o alcuno degli anni dipoi, nel giardino della
+_Maisonnette_ e fuori, per le colline di Saint-Avoie, sul pendio di
+quella vetta, onde si scorge sì bello il corso della Senna, e
+l'isoletta coperta di salici e di cipressi, da cui l'occhio si allarga
+contento su quella fresca e tranquilla vallata, quante volte i due
+amici andavano ragionando tra loro sul fine supremo d'ogni poesia,
+sulle false immagini di che conveniva spogliarla, sull'arte bella e
+semplice che bisognava richiamare alla vita! Certo, il Cartesio non fu
+tanto insistente nel raccomandare al filosofo di deporre le idee della
+scuola e i pregiudizii dell'educazione, quanto il Fauriel nel
+raccomandare al poeta di liberarsi intieramente da quelle false
+immagini che sogliono ricevere nome di poetiche. Bisogna che la poesia
+sia cavata dall'intimo del cuore, bisogna sentire e saper esprimere i
+proprii sentimenti con sincerità. Quest'era il primo articolo della
+riforma poetica meditata dal Fauriel e dal Manzoni. Non è però che di
+mezzo alle speranze questi non sentisse un'amarezza nel cuore. Ben
+intendendo che la poesia non può corrispondere nè alle sue origini nè
+al suo fine, se non opera sulla vita del popolo e della società,
+scorgeva facilmente, che, per mille titoli, l'Italia non poteva
+arrivare a tanto. La divisione degli Stati, il difetto d'un centro
+comune, l'ozio, l'ignoranza, le pretensioni locali avevano arrecato
+differenze troppo profonde tra la lingua scritta e le parlate. Quella
+divenne addirittura una lingua morta. Non potè quindi prendere ed
+esercitare sulle varie popolazioni un'azione diretta, immediata,
+universale. E così, per una contradizione veramente singolare, la
+prima condizione in Italia d'una lingua poetica, pura e semplice, era
+di fondarsi sull'artificio. Il Manzoni sentì assai presto la gravità
+di questo inconveniente. Egli non poteva contemplare senza un certo
+piacere, misto d'invidia, il pubblico di Parigi tutto plaudente alla
+commedia del Molière. Quel vedere un popolo intero che gustava e
+intendeva in tutte le loro parti i capolavori del genio, come cosa
+sua, quasi ponendosi in comunicazione con esso, gli pareva un sintomo
+di quella vita attiva che temeva fosse divietata a una nazione divisa
+In tanti dialetti. Egli ch'era destinato a riunire un giorno i più
+eletti ingegni del suo paese in un concorde sentimento d'ammirazione,
+egli allora non credeva possibile siffatta unanimità, o almeno
+dolevasi che non potesse partire dal maggior numero. Il Fauriel lo
+incoraggiava con autorità, e ponevagli sott'occhio molti illustri
+esempi, anche di scrittori italiani, ricordandogli che tutti, più o
+meno, ebbero a lottare con difficoltà della stessa specie." Il
+soggiorno in Francia non valse di certo al Manzoni per fargli imparar
+meglio quella lingua italiana, allo studio della quale egli si
+appassionò poi tanto dopo il suo ritorno in Italia. Ma gli diede,
+quanto allo stile, quella naturalezza, quell'agevolezza e disinvoltura
+che le nostre scuole e le nostre Accademie non ci hanno mai insegnate,
+avendo anzi mirato molto spesso a nascondere con la frase elegante i
+pensieri, o il vuoto de' pensieri, più tosto che ad esprimerli. Il
+Manzoni ammirava grandemente e sovra tutti i prosatori il Voltaire, le
+opere del quale egli citava spesso, avendole fino al suo trentesimo
+anno 1820 avute sempre fra le mani! Se ne privò poi, per farne dono al
+proprio confessore monsignor Tosi, canonico del Duomo, poi vescovo di
+Pavia, e togliersi così la tentazione di ascoltare il Voltaire
+altrimenti che come scrittore, e di sorbire con l'ambrosia delle belle
+parole il veleno di pensieri che quella fede cattolica, della quale
+egli aveva assunta la difesa, gli comandava di riprovare.[2]
+
+ [1] L'Elogio del Cabanis recitato dal Tracy fu tradotto in italiano
+ da Defendente Sacchi sopra il manoscritto dell'Autore e pubblicato
+ nel 1834 a Piacenza.
+
+ [2] Il fatto ci è affermato dal professor Magenta, il quale aggiunge
+ che il Voltaire appartenuto al Manzoni "era un magnifico esemplare
+ parigino del 1785, di circa 100 volumi in-8°, legati in marocchino
+ col labbro dorato. L'egregio Carlo Tosi ne tiene quattro soltanto,
+ che degli altri alla morte del Vescovo non si trova che i
+ cartoni."
+
+
+
+
+XII.
+
+L'_Urania. _--L'Idillio manzoniano.
+
+
+Fu scritto molto e forse troppo sopra gli amori molteplici e non tutti
+egualmente ammirabili e confessabili di Volfango Goethe. Il capitolo
+che tratta degli amori del Manzoni sarà assai più breve e più
+discreto, ma, come parmi, non privo d'importanza per chi s'occupi di
+psicologia letteraria. Io non piglio molto sul serio e però non dovrei
+curar qui il breve disgraziato amoretto di Venezia, del quale ho già
+fatto un breve cenno, perchè non sembra aver lasciata alcuna traccia
+profonda nell'arte manzoniana. Ma non posso, tuttavia, passare sotto
+silenzio che Niccolò Tommaseo aveva veduto un Sonetto giovanile del
+Manzoni, ov'era un verso molto espressivo. Il nostro Poeta, fin da
+giovinetto, aveva fermata la sua mente ad un alto ideale, e
+rivolgendosi alla sua Musa inspiratrice le prometteva di serbar fede
+al virtuoso ideale, arrecandone in pegno una ragione stupenda per la
+sua naturalezza:
+
+ Perch'io non posso tralasciar d'amarti!
+
+Questo bel verso ci assicura già che per Alessandro Manzoni l'amore
+non sarà una debolezza, ma una sola grande virtù, e che dalla donna
+egli avrebbe ricevuto soltanto inspirazioni gentili e benefiche. Dopo
+avere pubblicato il Carme _In morte dell'Imbonati,_ e ricevute per
+esso magnifiche lodi in Italia ed in Francia,[1] il Manzoni che, in
+una variante del suo Sonetto _Ritratto giovanile,_ aveva scritto
+questo verso singolarissimo:
+
+ Di riposo e di gloria insiem desìo,
+
+contento di quel primo saggio della propria gloria, si riposò, e trovò
+in quel riposo una specie di voluttà, della quale, mi si perdoni la
+confusione di parole che sembrano farsi guerra, pensando prima da
+stoico, poi da cristiano, godette molte volte, nella sua vita, con una
+squisita compiacenza, non vorrei dire da epicureo. Di questa sua beata
+pigrizia poetica egli fu più volte piacevolmente rimproverato e
+canzonato da' suoi amici, uno de' quali, il poeta Giovanni Torti, lo
+raffigurava, anzi, sotto il nome di
+
+ Cleon nostro
+ Di beato far nulla inclito speglio.[2]
+
+Dicono che il Manzoni vecchio si compiacesse molto di quella
+canzonatura dell'amico, e non mi parrebbe niente improbabile, che
+quelle famose parole de' _Promessi Sposi,_ le quali si pigliano
+generalmente come un complimento puro e semplice al poeta Giovanni
+Torti, fossero pure un'amabile vendetta intima di Cleone. L'Innominato
+una volta avea intorno a sè molti bravi, e tra questi, come si
+capisce, pochi galantuomini; dopo la conversione del padrone si
+dispersero, e rimasero soltanto presso l'Innominato alcuni fidati
+amici, _pochi e valenti come i versi del Torti_, il quale
+probabilmente ne aveva pure anch'esso dispersi e distrutti molti
+cattivi, prima di far grazia ai pochi che gli parevano riusciti
+secondo il suo cuore.[3] Ad ogni modo, per molti mesi dopo la
+pubblicazione del Carme _In morte dell'Imbonati_, il Manzoni non
+iscrisse più versi; nè gli valse "il dolce sprone" materno a toglierlo
+da quella specie di letargia. Quale fu dunque l'occasione, o, per
+dirla con Massimo d'Azeglio, la _tentazione tentante_ che mosse il
+giovine Poeta, nell'anno seguente, a comporre il nuovo poemetto
+_Urania_? A me pare di non ingannarmi dicendo semplicemente che il
+Manzoni, in quell'anno, s'era innamorato della fanciulla, che divenne
+poi sua moglie, Enrichetta Blondel, e che l'_Urania_ fu scritta
+specialmente per piacerle. Il Poeta incomincia ad invocare le Grazie
+per cantare un nuovo inno, il quale sia ascoltato, non solo all'ombra
+de' pioppi lombardi, ma anco presso i sacri colli dell'Arno, ai quali
+il Carme foscoliano _De' Sepolcri_, uscito nella primavera di
+quell'anno, dovea più fortemente tentarlo. Anch'egli desidera venire
+ascritto, non alla turba, ma "al drappel sacro" de' poeti d'Italia
+"antico ospizio delle Muse." La recrudescenza nel desiderio della
+gloria presso i poeti risponde quasi sempre ad una recrudescenza
+d'amore; le donne amanti di poeti furono quasi sempre o autrici o
+principali collaboratrici della loro gloria; anche il Manzoni, il meno
+erotico forse di tutti i nostri grandi poeti, sentì crescere l'ardore
+poetico all'improvviso sollevarsi nel suo petto di una fiamma gentile.
+Ma, dopo ch'egli s'era scostato dagl'imitatori per accostarsi,
+com'egli canta, "ai prischi sommi," la poca gloria poetica non bastava
+più alla sua giovanile ambizione, _aut Caesar, aut nihil_; anche il
+nostro pensava dunque fra sè, dopo avere conosciuto il Pindaro Lebrun,
+o Pindaro, o Dante, o Manzoni; e, dopo avere lodato il primo, si
+velava sotto la figura del secondo; per avere il diritto di ascoltare
+il glorioso discorso delle Muse. Dante vien celebrato per aver primo
+dato le bende ed il manto alla poesia italiana, per averla, primo,
+condotta a fonti illibate, per averla, maestro dell'ira nell'_Inferno_
+e del sorriso nel _Purgatorio_ e nel _Paradiso_, creata degna di
+emular la madre latina:
+
+ .... e nelle stanze sacre
+ Tu le insegnasti ad emular la madre,
+ Tu dolce maestro e del sorriso,
+ Divo Alighier, le fosti. In lunga notte
+ Giaceva il mondo, e tu splendevi solo,
+ Tu nostra.
+
+Quanta maestà e virgiliana soavità di affetto In quel _nostro_!--A
+questo punto, nondimeno, il Poeta che non ha per anco rinunciato a
+tutte le reminiscenze della scuola, si ricorda troppo d'avervi
+studiata la Mitologia greca; onde quello stesso Manzoni che, pochi
+anni dopo, scriverà l'Ode satirica intitolata: _L'ira d'Apollo_, nella
+quale, in pena d'aver posto da banda le vecchie ciarpe mitologiche, il
+poeta riformato si farà giocosamente condannare da Apollo a non più
+bere l'onda Castalia, a non cingersi più la fronte d'alloro, a non più
+salire sul Pegaso, a non più volare, a cantar sempre in umile stile
+quello ch'egli sentirà e nulla più:
+
+ Rada il basso terren del vostro mondo,
+ Non spiri aura di Pindo in sua parola;
+ Tutto ei deggia da l'intimo
+ Suo petto trarre e dal pensier profondo;
+
+quello stesso poeta, per rappresentare gli antichi beneficii che le
+nove Muse recarono un giorno ai mortali, immagina che, discesa dal
+cielo, la stessa dea Urania gli abbia un giorno cantati al poeta
+Pindaro. Non sono da sperare stupendi effetti poetici da una tale
+intonazione mitologica, e però tutto l'Inno, nel tutt'insieme, riesce
+manierato e freddo. Pure qua e là la natura potente vince l'arte delle
+scuole, e ne vien fuori qualche verso di calore, di colore e di sapore
+tutto manzoniano, ove l'effetto è proprio cavato, come in molte delle
+immagini dantesche, dalla potenza di meditar sopra lo impressioni:
+questi, per esempio:
+
+ Fra il romor del plauso,
+ Chinò la bella gota, ove salìa
+ Del gaudio mista e del pudor la fiamma.
+
+Sono versi pittoreschi; ma il Manzoni ricordava senza dubbio, nel
+comporli una impressione propria, essendo ben noto agli amici del
+Poeta, com'egli soleva, innanzi a lodi che gli facevano piacere,
+arrossire come fanciullo. In questi altri versi, il primo è da notare
+per l'equivoco della parola _amanti_, la quale si può riferire alla
+Gloria, come a tutte le donne amate in genere; ed è vero pur troppo,
+che di mille innamorati, i quali sognano la gloria, uno solo riesce,
+con pena, a conseguirla; parecchi de' versi che seguono, sentono come
+un soave afflato virgiliano:
+
+ V'è la Gloria, sospir di mille amanti:
+ Vede la schiva i mille, e ad un sorride.
+ Ivi il trasse la Diva. All'appressarsi,
+ Dell'aura sacra all'aspirar, di lieto
+ Orror compreso in ogni vena il sangue
+ Sentìa l'eletto, ed una fiamma lieve
+ Lambir la fronte ed occupar l'ingegno.
+ Poi che nell'alto della selva il pose
+ Non conscio passo, abbandonò l'altezza
+ Del solitario trono, e nel segreto
+ Asilo Urania il prode alunno aggiunse.
+ Come talvolta ad uom rassembra in sogno
+ Su lunga scala, o per dirupo, lieve
+ Scorrer col piè non alternato all'imo,
+ Nè mai grado calcar, nè offender sasso;
+ Tal su gli aerei gioghi sorvolando,
+ Discendea la Celeste.
+
+L'immagine seguente ci ricorda un'analoga similitudine dantesca;
+quella che vien dopo ha pure per noi qualche importanza biografica,
+perchè, sotto la impressione provata dal poeta Pindaro, reso
+improvvisamente dubitoso delle sue forze, dopo aver fatto concepire di
+sè solenni speranze, sono da riconoscersi i sentimenti particolari che
+dovea provare il Manzoni divenuto quasi inerte, dopo le lodi forse più
+ambite che sperate, onde fu coronato il Carme per l'Imbonati; ed anco
+questi versi, ove l'Autore trae l'espressione dal proprio modo di
+sentire, riescono pieni di poetica efficacia:
+
+ Come la madre al fantolin caduto,
+ Mentre lieto al suo piè movea tumulto,
+ Che guata impaurito e già sul ciglio
+ Turgida appar la lagrimetta, ed ella
+ Nel suo trepido cor contiene il grido,
+ E blandamente gli sorride in volto
+ Per ch'ei non pianga; un tal divino riso
+ Con questi detti a lui la Musa aperse:
+ "A confortarti io vegno. Onde sì ratto
+ L'anima tua è da viltade offesa?
+ Non senza il nume delle Muse, o figlio,
+ Di te tant'alto io promettea."--"Deh! come,
+ Pindaro rispondea, cura dei vati
+ Aver le Muse io crederò? Se culto
+ Placabil mai degl'Immortali alcuno
+ Rendesse all'uom, chi mai d'ostie e di lodi,
+ Chi più di me, di pregi e di cor puro,
+ Venerò le Camene?[4] Or, se del mio
+ Dolor ti duoli, proseguir, deh! vogli
+ L'egro mio spirto consolar col canto"
+ Tacque il labbro, ma il volto ancor pregava,
+ Qual d'uom che d'udir arda, e fra sè tema
+ Di far, parlando, alla risposta indugio.
+ Allor su l'erba s'adagiàro, il plettro
+ Urania prese; e gli accordò quest'inno
+ Che, in minor suono, il canto mio ripete.
+
+Ma spogliando il Carme del suo apparato mitologico, noi troviamo in
+esso i sentimenti particolari del poeta e però un nuovo elemento
+biografico, del quale ci giova tener conto. Il poeta Pindaro, dopo
+aver dato prove del suo valore poetico ed onorate le Muse, riesce
+improvvisamente dubitoso delle proprie forze; onde la Musa discende a
+rimproverarlo insieme ed aggiungergli coraggio. Il Manzoni, quantunque
+vago di riposo, quando s'accingeva all'opera non s'arrestava
+facilmente innanzi alle cose difficili; anzi, metteva più forte
+impegno per riuscire; il modo con cui tormentò sè stesso negli _Inni
+Sacri_, lo sforzo giovanile per frenare i versi volubili e ribelli, il
+lungo, ostinato studio ch'egli, lombardo, pose nella parlata
+fiorentina, possono servire di commento a questi versi dell'_Urania_:
+
+ .... Baldanza a quel voler non tolse
+ Difficoltà, che all'impotente è freno,
+ Stimolo al forte.
+
+Le Muse e le Grazie discendono sulla terra e recano i loro benefici ai
+mortali, cioè la pace, la concordia, la pietà. I versi seguenti del
+Manzoni, non ancora cattolico, concordano perfettamente col fine
+dell'Inno sulla _Pentecoste_, e col precetto evangelico che la mano
+sinistra non deve sapere quello che fa la destra, e ci dimostrano
+insomma ch'è una poco pia menzogna il miracolo della conversione
+dall'ateismo, dal materialismo e dal cinismo del Manzoni, che non fu
+mai nè ateo, nè materialista, nè cinico. Ma su questo argomento avremo
+occasione di ritornare; intanto, spogliando della loro veste
+classico-mitologica i versi che seguono, compiacciamoci di veder già
+vivo sotto di essa un Manzoni cristiano. Scrivendo nel 1805 al Monti,
+il giovine Manzoni gli ricordava già che le lettere non sono buone a
+nulla, se non servono a ringentilire i costumi; nell'_Urania_, le Muse
+devono fare qualche cosa di più, insegnarci la pietà ed il perdono
+delle offese, e la carità benefica e modesta:
+
+ Così dal sangue e dal ferino istinto
+ Tolser quei pochi in prima; indi lo sguardo
+ Di lor, che a terra ancor tenea il costume
+ Che del passato l'avvenir fa servo.
+ Levâr di nuova forza avvalorato.
+ E quei gli occhi giraro, e vider tutta
+ La compagnia degli stranier divini,
+ Che alle Dive fea guerra. Ove furente
+ Imperversar la Crudeltà solea
+ Orribil mostro che ferisce e ride,
+ Viver pietà che mollemente intorno
+ Ai cor fremendo, dei veduti mali
+ Dolor chiedea: Pietà, degl'infelici
+ Sorriso, amabil Dea. Feroce e stolta
+ Con alta fronte passeggiar l'Offesa
+ Vider, gl'ingegni provocando, e mite
+ Ovunque un Genio a quella Furia opporsi,
+ _Lo spontaneo Perdon che con la destra
+ Cancella il torto e nella manca reca
+ Il beneficio, e l'uno e l'altro obblia._
+
+Per virtù delle Muse nasce nell'uomo l'amor della fatica industre, il
+sentimento dell'onore, della fedeltà, dell'umana ospitale fratellanza,
+
+ .... che gl'ignoti astringe
+ Di fraterna catena; e tutta in fine
+ La schiera pia nell'opra affaticarsi
+ Videro, e nuovo di pietà, d'amore
+ Negli attoniti sorse animi un senso,
+ Che infiammando occupolli.
+
+I poeti si destano e cantano alla turba le _vedute bellezze_, la terra
+non più squallida, ride; al discendere dell'armonia nel cuore dei
+mortali, l'ira tace e sii sveglia un secreto ardente desiderio di
+carità e di pace, onde la vita si fa bella e riposata:
+
+ L'ira
+ V'ammorzava quel canto, e dolce, invece,
+ Di carità, di pace vi destava
+ Ignota brama.
+
+Dopo aver'cantato, le Muse risalgono all'Olimpo e ne ricevono le lodi
+di Giove, ma per tornar sollecite presso Pindaro, a que' luoghi che un
+gentile ricordo rende cari,
+
+ .... chè ameno
+ Oltre ogni loco a rivedersi è quello
+ Che un gentil fatto ti rimembri.
+
+Le Muse spiegano a Pindaro che, se egli, a malgrado dell'amor delle
+Muse, non potè ancora sciogliere canti immortali, ciò accade per la
+vendetta d'un Nume, poich'egli, fino ad ora, negò il canto alle
+Grazie; senza le quali nè pure gli Dei
+
+ .... son usi
+ Mover mai danza o moderar convito.
+ Da lor sol vien se cosa in fra i mortali
+ E di gentile, e sol qua giù quel canto
+ Vivrà che lingua dal pensier profondo
+ Con la fortuna delle Grazie attinga.
+ Queste implora coi voti, ed al perdono
+ Facili or piega. E la rapita lode
+ Più non ti dolga. A giovin quercia accanto
+ Talor felce orgogliosa il suolo usurpa;
+ E cresce in selva, e il gentil ramo eccede
+ Col breve onor delle digiune frondi:
+ Ed ecco il verno le dissipa; e intanto
+ Tacitamente il solidario arbusto
+ Gran parte abbranca di terreno, e mille
+ Rami nutrendo nel felice tronco
+ Al grato pellegrin l'ombra prepara.
+ Signor così degl'inni eterni, _un giorno,
+ Solo in Olimpia regnerai_: compagna
+ Questa lira al tuo canto, a te sovente
+ Il tuo destino e l'amor mio rimembri.
+
+Qui il Manzoni sembra certamente voler fare qualche allusione
+personale. È evidente ch'egli lascia rivolger la parola a Pindaro,
+perchè gli parrebbe cosa troppo vana ed orgogliosa obbligar le Muse a
+discendere dall'Olimpo per lui e augurargli di regnar solo in Olimpia.
+Se così è, noi dobbiamo riconoscere in questa giovine quercia
+olimpica, che un giorno regnerà sola, il Manzoni stesso, e domandargli
+chi possa nascondersi sotto la felce orgogliosa che ingombra intanto
+la via alla giovine quercia, ma che, in pena della sua temerità, vivrà
+un anno solo. Gl'indizii precisi od anco probabili ci mancano per
+arrischiarci a qualsiasi congettura. Osservo, invece, come una potente
+ragione segreta dovette determinare il Manzoni a compiere la sua prima
+formola poetica _sentir e meditare_, con un nuovo elemento che le
+mancava, _la grazia_. Il Manzoni vecchio diceva che l'arte deve aver
+per oggetto il _vero_, per fine _l'utile_, per mezzo _l'interessante_,
+ossia il bello. Il senso dei versi dell'_Urania_ è il medesimo:
+
+ .... sol qua giù quel canto
+ Vivrà che lingua dal pensier profondo
+ Con la fortuna delle Grazie attinga.
+
+Io dubito che l'amore abbia dettato que' versi, e che nell'anno 1807
+il Poeta avesse già veduta la giovinetta che dovea l'anno seguente
+sposare. L'_Urania_, a malgrado della bellezza di alcune parti,
+riesce, tuttavia, un componimento freddo e stentato, a motivo
+specialmente della morta Mitologia evocata a velare più che a
+significare i sentimenti vivi e contemporanei del Poeta. Lo studio
+ch'e' fece per nascondersi, dopo essersi molto e forse troppo scoperto
+nel Carme per l'Imbonati, gli fece parer buoni quegli stessi mezzi
+mitologici, sopra i quali, pochi anni dopo, egli medesimo dovea gettar
+tanto ridicolo. Ed è a dolersi che l'amico Fauriel non abbia
+sconsigliato il Manzoni dal ritentar quella vana forma poetica. È da
+dolersi, ma non da stupire; poichè, in quel tempo medesimo, il Fauriel
+traduceva la _Parteneide_, poema alpestre del poeta danese Jens
+Bággesen,[5] ove non solamente si rimettono in iscena gli Dei ma si
+crea una nuova dea della _Vertigine_, dove la _Jungfrau_ o la
+_Vergine_ è allegoricamente rappresentata come una poetica persona
+viva. Nè pago il Fauriel di tradurre in francese il poema che il
+Bággesen avea composto in tedesco, invitava il Manzoni a tradurlo in
+italiano. Ma il Manzoni, che intanto avea già fatto, con la madre, nel
+1806 il suo viaggio in Isvizzera e ammirato dappresso le montagne, che
+vi ritornò forse nel 1807, invece di tradurre, si provò a comporre un
+poema originale sopra le montagne, accompagnandone l'invio al Fauriel
+suo _secondo duca_ alpestre, come il Bággesen era stato il primo, con
+una epistola in versi, della quale il Sainte-Beuve ci ha fatto
+conoscere un frammento "Alla Vergine ideale" del Danese egli opponeva
+nell'epistola e nel poema una Vergine che le somigliava, da lui
+conosciuta _sui colli orobii_, in una villa del Bergamasco: siamo, ove
+precisamente egli conobbe la sua Enrichetta Blondel. Il suo matrimonio
+con essa si celebrò in Milano il 6 febbraio dell'anno 1808 innanzi
+all'ufficiale civile. Enrichetta Blondel aveva sedici anni, era nata a
+Casirate, apparteneva ad una famiglia di origine ginevrina, di
+confessione evangelica riformata, onde nel giorno stesso in cui
+celebravasi il matrimonio civile, veniva in Milano da Bergamo il
+pastore protestante Giovanni Gaspare Degli Orelli a benedire quelle
+nozze evangelicamente; testimone dello sposo era non solo un
+cattolico, ma un prete, il sacerdote Francesco Zinammi (o Zinamini?).
+Dopo le nozze, gli sposi partirono per Parigi, ov'era rimasta la
+signora Beccaria. Il 31 agosto dell'anno 1808, il Manzoni scriveva da
+Parigi al suo amico Pagani: "Ho trovato una compagna che riunisce
+veramente tutti i pregi che possono rendere veramente felice un uomo e
+me particolarmente; mia madre è guarita affatto, e non regna fra di
+noi che un amore ed un volere." In Parigi nasce al Manzoni una figlia;
+vien battezzata secondo il rito cattolico e le s'impone il nome di
+Giulia, in onore della madrina ch'era la nonna, e di Claudina, in
+onore del padrino Claudio Fauriel.
+
+ [1] Per la Francia bastavano in ogni modo quelle del Fauriel, per
+ l'Italia quelle del Foscolo.
+
+ [2] Il signor Romussi crede pure che il Torti nella _Torre di Capua_
+ raffigurasse il Manzoni convertito in Fra Calisto da Firenze:
+
+ ......rifuggissi alla Scrittura, o quando
+ S'avvenne al loco, ove il Maestro disse
+ Che stretto è in quel d'amare ogni comando,
+ Fu come gli occhi della mente aprisse:
+ Tutto qui sta (diss'ei) vivere amando,
+ E amar fu sua scienza fin ch'ei visse;
+ Di che pur reso in suo sermon potente
+ Innamorava di ben far la gente.
+
+ [3] Anche il Monti, del resto, scrivendo nel 1818 a Giovanni Torti,
+ gli avea detto: "Da chi avete voi imparata l'arte di far versi
+ così corretti, così belli? _Fatene di più spessi _e crescete la
+ gloria degl'Italiani, il più caldo lodatore della vostra Musa sarà
+ sempre il vostro Monti."
+
+ [4] In quell'anno medesimo il Manzoni aveva composto una Canzone di
+ tessitura classica, in onore delle Nove Muse. Ne ho veduto un
+ frammento non molto felice. Ogni strofa dovea descrivere una Musa.
+
+ [5] L'incontro del Manzoni in Parigi con questo illustre poeta danese
+ non fu, di certo, senza risultamenti. Il Bággesen era nato nel
+ 1761 da una povera famiglia; ricevuto gratuitamente all'Università
+ di Copenhagen, diede tosto parecchi saggi del suo valore nel
+ poetare. In età di ventun anno avea pubblicata la prima raccolta
+ de' suoi versi, alla quale, dopo sette anni, era serbato l'onore
+ di una versione tedesca; a ventiquattro anni, usciva il suo dramma
+ _Uggiero il Danese_, che cadde intieramente dopo la parodia che ne
+ fece l'Heiberg intitolata: _Uggiero il Tedesco_. Allora il giovine
+ poeta disgustato desiderò lasciare il proprio paese e visitare la
+ Germania, la Svizzera e la Francia; il Duca di Augustemborgo, suo
+ protettore, gliene fornì i mezzi. Il Bággesen viaggiò così fuori
+ di patria per quattro anni, e s'addestrò in questo tempo
+ specialmente nella lingua tedesca, la quale divenne per lui come
+ una seconda lingua. Impromessosi a Berna con una nipote
+ dell'Haller, rientrò per poco in patria, per ripartirne nell'anno
+ 1793 e visitare nuovamente la Svizzera, Vienna e l'Italia. Lo
+ ritroviamo nel 1796 a Copenhagen, aggregato a quel Corpo
+ universitario; ma l'anno dipoi egli s'era già rimesso in viaggio,
+ avea perduto la moglie a Kiel e sposava, in seconde nozze, a
+ Parigi, come più tardi il Manzoni, la figlia di un pastore di
+ Ginevra, con la quale, nell'anno 1798, ritornava in Danimarca.
+ Chiamato a prender parte nella direzione di quel Teatro reale, vi
+ rappresentava un proprio dramma, che fu molto applaudito. Ma, nel
+ 1800, tornava a chiedere un congedo per recarsi a Parigi, dove,
+ dopo avere pubblicato in Amburgo due volumi di poesie tedesche
+ assai maltrattate dai giornali di quel tempo, e il suo poema della
+ _Parteneide_, scritto pure in tedesco, nell'anno 1806 faceva
+ ritorno a Copenhagen, dove intanto il Rahbez e l'Oehlenschlaeger,
+ coi giovani ammiratori del Goethe e della scuola romantica di
+ Weimar, avevano preso il posto del Bággesen nella simpatia del
+ pubblico. Il nostro poeta ne sentì pena. Volle col suo _Labirinto_
+ provare di esser anch'esso capace di trattare quel genere di
+ poesia che piaceva ai romantici, ma intanto non si rattenne dallo
+ scrivere una satira contro la moderna scuola, dal pubblicare
+ epigrammi contro i capi romantici, e specialmente contro il Goethe
+ che avea ammirato e certamente molto studiato, come lo prova lo
+ stesso suo dramma _Il perfetto Faust_, e contro l'Oehlenschlaeger
+ da lui prima molto onorato. Non potendo più esser riguardato come
+ primo fra i poeti della Danimarca, il Bággesen lasciava nuovamente
+ il suo paese nell'anno 1807, e soggiornava ora in Francia, ora in
+ Germania, fino all'anno 1814, scrivendo ora satire ed epigrammi,
+ ora inni d'amore pel suo paese, secondo il suo vario umore
+ poetico. Natura mobile, egli subiva facilmente e mutava
+ impressioni ed idee, in contradizione e lotta continua fra lo
+ spirito romantico ed il classico, fra la fede e lo scetticismo. Il
+ nostro giovane Manzoni, per mezzo del Fauriel, conobbe il Bággesen
+ in Parigi fra gli anni 1806 e 1808, e fu tra i suoi più caldi
+ ammiratori. Il Fauriel non fu amico inutile dei letterati e
+ filosofi, dei quali divenne famigliare; com'egli rivedeva, prima
+ della stampa, gli scritti del Tracy, attirava il Cabanis alle
+ ricerche storiche, come più tardi traduceva e raccomandava ai
+ Francesi le tragedie del suo Manzoni, così, innamoratosi della
+ _Parteneide_ del Bággesen, imprese a tradurla e quasi a rifarla,
+ facendola precedere da una introduzione, ove scriveva il
+ Sainte-Beuve: "A la définition délicate qu'il donne de l'idylle, à
+ la peinture complaisante et suave qu'il en retrace, je crois
+ retrouverà travers l'écrivain didactique l'homme heureux et
+ sensible, l'hôte de la _Maisonnette_ et l'amant de la nature." Il
+ Fauriel confessava poi che, primo il Bággesen, nella _Parteneide_,
+ gli aveva dato: "le sentiment des Alpes," e per questo pregio gli
+ perdonava molte stranezze; il Botta ed il Manzoni parteciparono a
+ quell'ammirazione. Quando nel 1810 il Fauriel pubblicò finalmente
+ la _Parteneide_ in francese, il primo gli scriveva: "Vous avez
+ rencontré des beautés pures et presque angéliques, vous avez été
+ attiré vers elles, vous les avez saisies, vous en avez été pénétré
+ et nous les avez rendues avec le ton et le style qui leur
+ conviennent;" il secondo, come scrive il Sainte-Beuve, "réinstallé
+ à Milan, adressait _A Parteneide_ une pièce de vers allégoriques
+ dans le genre de son _Urania_, et il semblait se promettre de
+ faire en italien une traduction, ou quelque poème analogue sur ses
+ montagnes. Voici" prosegue il Sainte-Beuve "un passage dans lequel
+ il exprime l'impression vive qu'il ressentit lorsque la belle
+ _Vierge_ lui fut présentée par son second guide, par ce cher
+ Fauriel, qui la lui amenait par la main. Manzoni nous pardonnera
+ d'arracher à l'oubli ces quelques vers de sa jeunesse, ce premier
+ jet non corrigé (_non corretto_, est-il dit en marge); il nous le
+ pardonnera en faveur du témoignage qu'il y rend a son ami:"
+
+ ......... Col tuo secondo duca
+ Te vidi io prima, e de lo sacre danze
+ O dimentica o schiva; e pur sì franco.
+ Sì numeroso il portamento, e tanto
+ Di rosea luce ti fioriva il volto,
+ Che Diva io ti conobbi, e t'adorai.
+ Ed ei sì lieto ti ridea, sì lieta
+ D'amor primiero ti porgea la destra,
+ Di sì fidata compagnia, che primo
+ Giurato avrei che per trovarti ei l'erta
+ Superasse de l'Alpe, ei le tempeste
+ Affrontasse del Tuna, e tremebondo
+ Da la mobil Vertigo e da l'ardente
+ Confusïon battuto in sul petroso
+ Orlo giacesse. Entro il mio cor fêan lite
+ Quegli avversarii che van sempre insieme,
+ Riverenza ed Amor; ma pur sì pio
+ Aprivi il riso, e non so che di noto
+ Mi splendea ne' tuoi guardi, che Amor vinse,
+ E m'appressai sicuro. E quel cortese,
+ Di cui cara l'immago ed onorata
+ Sarammi, infin che la purpurea vita
+ M'irrigherà le vene, a me rivolto,
+ Con gentil piglio la tua man levando,
+ Fêa d'offrirmela cenno. Ond'io più baldo
+ La man ti stesi.
+
+ Mi piace ora aggiungere che _Parteneide_ rispose al Manzoni, in
+ lingua tedesca, per bocca dello stesso Bággesen in una poesia
+ intitolata precisamente: _Parthenais au Manzoni_, la quale si
+ legge nella quinta parte delle Poesie del Bággesen pubblicate dal
+ figlio del poeta a Lipsia nell'anno 1836. Una nota dice: "Questa
+ poesia si fonda sul fatto che dopo che il Fauriel ebbe tradotta la
+ _Parteneide_ in francese, il Bággesen ricevette dal Mansioni la
+ promessa ch'egli l'avrebbe tradotta in italiano. La traduzione
+ francese è in prosa; il Manzoni si proponeva di adoperare la terza
+ rima. Non sappiamo per quali motivi il lavoro non sia poi stato
+ seguito." Debbo questa notizia alla cortesia del signor Kr.
+ Arentzen, autore di un pregiato lavoro biografico sopra il
+ Bággesen pubblicatosi di recente in lingua danese. Il signor
+ Arentzen ebbe pure la bontà di trascrivermi gli esametri tedeschi
+ del Bággesen diretti al Manzoni. Anche in essi come nel poema
+ della _Parteneide_, egli si cela sotto il nome di _Nordfrank_, il
+ poeta viaggiatore._ Parteneide_ parla e dice come, guidata dal
+ Bággesen, ella visitò la regione del Nord, guidata dal Fauriel la
+ regione dell'Occidente; l'amicizia del Fauriel, essa dice, mi è
+ cara, come quella di _Nordfrank_. Si compiace in tale compagnia,
+ quando sente un dolce richiamo verso il Mezzogiorno; le par di
+ sognare, le par di viaggiare verso un mondo incantato, e stende la
+ mano al nipote di Dante, del Tasso e del Petrarca, all'amico del
+ Fauriel e del Bággesen, al simpatico Manzoni:
+
+ Ach! und ich ahne dass mildere Duft and sanftere Tüne
+ Wonniger noch mit der blühenden Gluth lebhafterer Farben
+ Würden umwehn und vollenden den Schmück, wenn irgend ein Enkel
+ Dantes', Tasso's oder Petratk's mit gönnte der Bildung
+ Blümenkron, geflückt in des jungfraubeiligen Maro's
+ Muttergefild. O reichte die Hand mir Fauriel's Freund und
+ Nordfranks! _Liebe zuletzt noch lernte, holder Manzoni!
+ Hold sunt Erröthen Dir schon die freundschaftseliger Jungfrau_.
+
+ Questi due versi sembrano lasciar capire che al Bággesen fosse
+ noto che nel tempo in cui il Manzoni tornato in Lombardia si
+ preparava a tradurre la _Parteneide_ (1807), per la prima volta
+ conoscesse veramente l'amore, nel suo incontro con un'altra
+ Vergine, la giovinetta Blondel, che divenne, poco dopo, sua moglie
+ e che ciò possa essere, lo confermerebbe pure la seguente nota che
+ troviamo nel caro libriccino dello Stoppani: _I primi anni di
+ Alessandro Manzoni_, pag. 234: "I versi pubblicati di preferenza
+ dal Sainte-Beuve, perchè gli tornavano bene ad illustrare il suo
+ soggetto, sento ora con piacere che esistono fra le carte del
+ Manzoni, preceduti da pochi altri che formano il principio del
+ Carme, e seguiti da un numero maggiore che ne costituiscono come
+ il corpo, sia questo o non sia del tutto compiuto." Chi mi dà
+ questa notizia aggiunge che, dopo aver letti quei versi, glien'è
+ rimasta l'impressione che il Manzoni abbia cominciato il suo Carme
+ col richiamo della Vergine ideale della _Parteneide_, per dire in
+ seguito, come infatti dice, che egli ha trovato in Italia, sul
+ _colli orobii_, una Vergine a lei somigliante. Sarebbe poi sua
+ opinione che questa seconda Vergine del Manzoni non fosse ideale,
+ ma reale, molto probabilmente la stessa Enrichetta Blondel, che fu
+ poi sua sposa, o che egli deve aver conosciuta la prima volta da
+ vicino, o presso i di lei zii Mariton in una lor villa, nelle
+ vicinanze di Bergamo. Ad ogni modo non sarebbe questo Carme,
+ secondo lui, quel lavoro, a cui allude il Sainte-Beuve, che il
+ Manzoni sembrava _promettersi di fare in italiano_, perchè un
+ poemetto _sul gusto di quello di Bággesen_ il Manzoni diceva di
+ averlo fatto realmente_ in ottava_ rima, e alcune stanze le
+ recitava, anche in questi ultimi anni, a chi l'accompagnava nella
+ passeggiata. Sfortunatamente questo poemetto non si trovò fra i
+ suoi scritti, e pare indubitato che egli l'abbia consegnato alle
+ fiamme. La stessa Vergine ci descrive finalmente il Poeta in
+ un'Ode giovanile, della quale citerò te strofe più espressive. Il
+ Poeta, ancora irretito nelle immagini mitologiche, ci assicura che
+ la sua fanciulla gli apparve la prima volta in forma somigliante a
+ quella della dea Cinzia. Crediamogli sulla parola, e
+ compiacciamoci ora nel veder partitamente descritte le qualità
+ esteriori della sedicenne sposa sperata dal Manzoni, la quale
+ dovea poi aver tanta parte, per quanto destramente dissimulata,
+ nell'arte sua:
+
+ Tal prima agli occhi miei,
+ Non ancor dotti d'amorose lagrime,
+ Appariva costei,
+ Vincendo di splendor l'emule vergini
+ Per mover d'occhi dolcemente grave
+ E per voce soave.
+ Dagl'innocenti sguardi,
+ Che ancor lor possa e gli altrui danni ignorano,
+ Escono accesi dardi;
+ Non certi men, nè di più lieve incendio,
+ Se dal fronte scendendo il crine avaro
+ Lor fa lene riparo;
+ Oh qual tutta di nuove
+ Fatali grazie ride allor che l'invido
+ Crin col dito rimove:
+ E doppio appresta di beltà spettacolo
+ Sul fronte schietto, trascorrendo lieve
+ Con la destra di neve.
+ Nè tacerò la bella
+ Bocca gentil, fonte di riso ingenuo
+ E di cara favella;
+ E in cui prepara, ahi, per chi dunque! Venere
+ I casti baci e le punture ardite
+ E le dolci ferite.
+
+ Non giova al Poeta il suo proposito, fatto nel Carme per
+ l'Imbonati, di voler seguire la dottrina di Zenone; l'Amore lo
+ ferì; egli è invitato ad amare e a cantare d'amore, quando per
+ l'appunto ben più alti soggetti e più fieri gli occupavano la
+ mente; Amore non vuole, egli esclama:
+
+ ..........ch'io canti rossa
+ Di sangue Italia, onde ancor pochi godano;
+ Nè di plebe commossa
+ Le feroci vendette ed i terribili
+ Brevi furori, e i rovesciati scanni
+ Dei tremanti tiranni.
+
+ Il Poeta, come nell'Urania, cede alle grazie di Venere, e, per
+ essa, lascia le cure della politica. Notiamo ora questa sua prima
+ confessione poetica, perchè essa ci potrà aiutare, in appresso, a
+ comprender meglio le sue tragedie ed il suo romanzo, e a scusare,
+ in parte, il Manzoni della poca parte attiva ch'egli prese con la
+ sua persona alle vicende politiche Italiane, alle quali diede pure
+ co' suoi proprii scritti pieni d'efficacia educativa una spinta
+ così gagliarda.
+
+
+
+
+XIII.
+
+La Conversione.
+
+
+A questo punto si colloca dal biografi quella che si chiamò la
+meravigliosa conversione del Manzoni, e si raccontano storielle forse
+tutte veridiche, ma ove si dia loro una soverchia ed esclusiva
+importanza, poco credibili. Alcuni vogliono che un semplice "io ci
+credo" opposto risolutamente dal piemontese conte Somis di Chiavrie
+alle invettive lanciate contro la religione cattolica in una
+conversazione di Parigi, abbia persuaso il giovine miscredente, e
+indottolo a cercar consigli edificanti presso il medesimo conte Somis,
+presso l'abate Grègoire e presso il giansenista genovese Padre Degola,
+che allora si trovava a Parigi e col quale entrò quindi in
+corrispondenza letteraria; altri che, smarrita un giorno la giovine
+sposa in mezzo alla folla delle vie di Parigi, attiratovi da un canto
+religioso, sia entrato nella chiesa di San Rocco, e abbia mormorato in
+ginocchio questa semplice preghiera: "O Dio, se tu ci sei, fammiti
+palese." Egli ritrovò, dicesi, tosto la sposa, e divenne credente.
+Qualche piccolo fatto deve, senza dubbio, essere intervenuto per
+risolvere in un dato momento il Manzoni a fissare un po' meglio quelle
+idee vaghe ch'egli aveva intorno al Cattolicismo.[1] Ma egli era
+nato cattolico, la sua educazione di collegio era stata tutta
+cattolica; uscito di collegio, sappiamo ch'egli frequentava ancora le
+chiese; le scene orrende del cardinal Ruffo a Napoli, quelle di
+Binasco e di Pavia stavano presenti alla memoria del Manzoni; e però
+il _Trionfo della Libertà_ esce in frequenti imprecazioni contro la
+Chiesa, ma a quel modo stesso con cui Dante cattolico imprecava contro
+la Lupa, e il canonico Petrarca contro l'avara Babilonia. Se il
+giovine Manzoni amava poco i preti ed i frati, se la lettura delle
+opere del Voltaire lo aveva anche maggiormente alienato da essi, se
+quando morì il suo giovine compagno di scuola Luigi Arese, ei si
+doleva che tenendosi lontani dal letto dell'infermo gli amici, gli si
+fosse accostata soltanto "l'orribile figura del prete" per
+accrescergli il terrore della morte, se, in somma, il Manzoni, pur
+credendo nella immortalità dell'anima, nell'esistenza di un Dio che
+premia "eternando ciò che a lui somiglia," nei doveri cristiani della
+pietà e della carità, e pure adempiendo alcuno de' riti religiosi
+prescritti dalla sua condizione di cattolico, fra i quindici ed i
+ventitrè anni non fu un cattolico profondamente convinto, devoto e
+zelante, in un pariniano, in uno stoico suo pari doveva riuscir molto
+agevole l'innestare un po' di devozione cattolica. Ma i preti furono
+solleciti a levarne soverchio romore e a trarne troppo grande
+profitto. Parlando, nel 1806, dei preti italiani che assediano il
+letto de' moribondi, in una lettera diretta all'amico Pagani, il
+ventenne Manzoni usciva in un fiero lamento, dichiarando ch'egli
+voleva rimaner lontano "da un paese, in cui non si può nè vivere nè
+morire come si vuole. Io preferisco, proseguiva egli, l'indifferenza
+naturale dei Francesi che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo
+zelo crudele dei nostri che s'impadroniscono di voi, che vogliono
+prendersi cura della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la
+loro maniera di pensare." Due anni dopo aver levato questo vivo
+lamento, Alessandro Manzoni doveva egli stesso cadere in cura d'anima,
+ed il tristo frutto di questo stato di forzata docilità, alla quale
+egli si sottomise, fu una sterilità intellettuale che durò quasi dieci
+anni, 1808-1818, e, per l'appunto i dieci anni più belli della sua
+vita, ne' quali con molto stento, con molti pentimenti, il Manzoni
+riuscì a pena a mettere insieme quattro Inni sacri, due Parodie
+letterarie e due povere e stentate Canzoni politiche di genere
+classico. Si dirà: in quegli anni, egli si godette le sue prime gioie
+domestiche, ed attese a' suoi affari un po' imbrogliati ed alle cure
+agrarie, ed è vero; ma nè le une nè le altre hanno mai impedita la
+manifestazione del genio. Il Manzoni ebbe, pur troppo, in quegli anni
+un'idea fissa, che non era la sua, un'idea che gli aveano messa; e
+quando v'ha un'idea fissa, tutte le altre idee, per quante siano, e
+per quanto originali, non trovano l'opportunità e l'agevolezza di
+manifestarsi. L'idea fissa era ch'egli dovesse come scrittore
+diventare il poeta e l'apologista della religione cattolica, o non
+iscrivere più.
+
+ [1] "L'histoire de la conversion de Manzoni (scrive il compianto
+ Loménie) est diversement racontée; suivant quelques-uns, la
+ première pensée en serait venue au poëte dans le voyage à Paris
+ dont je viens de parler. Au milieu d'une conversation où le
+ Catholicisme n'était pas épargné, une personne se serait
+ tout-à-coup écriée "Et moi, je crois!" Et ce cri d'un homme
+ avouant sa foi au milieu des sarcasmes de l'incrédulité aurait été
+ pour Manzoni le signal d'une révolution intellectuelle. Suivant
+ d'autres, l'écrivain milanais, marié avec une protestante en haine
+ de la croyance catholique, aurait été conduit par elle et avec
+ elle au Catholicisme. Un écrivain (M. Didier) qui a publié, dans
+ la _Revue des Deux Mondes_ de 1831, un article sur Manzoni, et qui
+ raconte ce dernier fait, ajoute: "On aimerait que de telles
+ démarches fussent spontanées et procédassent moins de
+ circonstances accidentelles que d'une volonté libre et solitaire."
+ Le même écrivain semble reprocher a la détermination de Manzoni
+ d'être l'effet "d'une influence de foyer beaucoup plus que le
+ résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et
+ indépendante." Je crois ce reproche mal fondé, et le fait sur
+ lequel il repose inexact. Je ne sais pas au juste toutes les
+ circonstances qui ont précède et occasionné, de près ou de loin,
+ la conversion de Manzoni, mais je sais que ce fait est bien le
+ résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et
+ indépendante; car, durant la temps où Manzoni, revenu de Paris à
+ Milan, flottait avec inquiétude entre le scepticisme et la foi, il
+ écrivait à Paris, à un ami, des lettres où il peint l'état de son
+ esprit, et où il s'annonce comme absorbé par l'examen d'une
+ question à ses yeux la plus importante de toutes. Cette situation
+ de doute et d'examen se prolonge fort longtemps; il est naturel de
+ penser que cette résolution a été prise en connaissance de cause.
+ Il n'est pas exact non plus que Manzoni ait épousé une protestante
+ en haine de la croyance catholique. A son retour a Milan il se
+ maria, très-jeune lui-même, avec une jeune personne de seize ans,
+ mademoiselle Henriette Blondel, fille d'un Génevois établi à
+ Milan, et qui était en effet protestante; mais il l'épousa, non
+ parce qu'elle était protestante, mais parce quelle était fort
+ intéressante, parce qu'il l'aimait beaucoup, et que sa mère
+ désirait qu'il n'épousât pas une Milanaise. De plus, si mes
+ renseignements sont exacts, loin d'avoir été conduit au
+ Catholicisme par sa femme, ce serait lui au contraire qui aurait
+ décidé l'abjuration de cette dernière." Vogliono, come dissi, che
+ il Padre Degola giansenista, ed il Padre Grégoire abbiano avuto il
+ primo merito come catechisti del neo-cattolico; venuto poi ad
+ abitar nuovamente in Lombardia, il giansenista monsignor Tosi,
+ divenuto confessore del giovino Poeta, compì, a poco a poco, il
+ preteso miracolo, con tanto maggiore efficacia, in quanto egli
+ conformava intèramente la propria vita ai precetti religiosi che
+ insegnava.--Tra le opere che formavano parte della libreria del
+ Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico _Sant'Agostino_ in undici
+ volumi, con qualche postilla autografa. _Le Confessioni_ di
+ Sant'Agostino dovettero offrire materia di lunga meditazione al
+ neo-cattolico Manzoni. Il professor Magenta è persuaso che la vera
+ conversione del Manzoni sia stata operata dal Tosi, e noi lo
+ crediamo tanto più facilmente, in quanto riconoscendo che nel Tosi
+ vi erano le doti d'un santo, e che dal lato morale egli dovette
+ fare un gran bene al Manzoni, pel rigore del suo Giansenismo, per
+ l'angustia de' suoi sillogismi religiosi minacciò pure di
+ soffocarne l'alto ingegno creatore. Il professor Magenta, al quale
+ avevo domandato qualche schiarimento sul contenuto di certe
+ lettere confidenziali da lui omesse nella stampa dell'importante
+ suo libro relativo al Tosi, egli, dichiarando di non potermene
+ dare, si distende nuovamente nelle lodi di monsignor Tosi, ed io
+ credo mio dovere riferir qui le sue proprie parole: "Non s'esagera
+ dicendo che (il Tosi) dominava l'animo del grande scrittore. Non
+ pare vero che nessuno del biografi del Manzoni abbia mai parlato
+ del vescovo Tosi, vero tipo di sacerdote, al quale il Manzoni
+ professava una venerazione che non aveva limiti. Lo Sclopis, il
+ Ferrucci e lo Zoncada, per citare alcuni nomi, mi scrissero che,
+ dopo il mio libriccino, l'origine del ritorno del Manzoni al
+ Cattolicismo non è più dubbia per loro; nè so se a lei paia così.
+ In quanto a me le dirò che la mia persuasione è profondissima,
+ persuasione che cavai anche dai tenore di talune lettere della
+ Blondel che io aveva già stampate, e che, per ragioni che debbo
+ tacere, levai dai torchi. L'eccesso delle dottrine volteriane, gli
+ avvenimenti politici, la nativa temperanza e la grande dirittura
+ di mente del Manzoni, tutto cospirava ad apparecchiare
+ un'atmosfera morale, in cui fosse a lui facile di ricevere
+ l'influenza d'un uomo ch'era altrettanto pio, quanto largo d'idee.
+ Ho ragione di credere che la Curia Romana avesse ingiunto al Tosi
+ di stampare una ritrattazione dell'illustre Tamburini, quando
+ questi si trovava sul letto di morte; ma il venerando Vescovo di
+ Pavia, pigliando tempo, riuscì a sottrarsi all'odioso ufficio. Una
+ vita così immacolata, così caritatevole, così forte, umile e
+ liberale ad un tempo, doveva esercitare un fascino sullo spirito
+ del Manzoni, spirito de' più larghi anche in fatto di religione
+ che sieno mai stati al mondo." Noi conveniamo solamente in parte
+ in questa ammirazione; noi crediamo che il Tosi ed il Manzoni, per
+ natura, avessero ingegno ed animo largo; ma in quanto si
+ proponevano di voler riuscire cattolici, esclusivamente cattolici,
+ divenivano intolleranti. Quando giudicavano senza preconcetti
+ cattolici, giudicavano bene, e liberalmente. Nella bella è lunga
+ lettera che il Manzoni diresse da Parigi al Tosi sopra la
+ questione religiosa, si trovano alcuni giudizii larghi che fanno
+ onore a chi li proferiva e a chi gli ascoltava. La conclusione
+ tuttavia è che noi in Italia dobbiamo essere contenti del nostro
+ buon clero e della credulità del nostro volgo, ed una tale
+ conclusione agghiaccia tutto il nostro entusiasmo: "Chi può
+ dissimularsi gl'inconvenienti che esistono fra di noi? ma non v'è
+ stato di guerra, perchè non ci son quasi protestanti; ma v'è una
+ classe di buoni preti, i più dei quali potrebbero, è vero, senza
+ danno, essere un po' più dotti, ma i quali per lo più hanno uno
+ zelo sincero per la religione non mista di altre teorie, e una
+ buona classe di fedeli che sono cristiani di cuore, e che non
+ credono ad altri dogmi che ai rivelati."
+
+
+
+
+XIV.
+
+Il Manzoni a Brusuglio. Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_.
+
+
+Sopra la luna di miele manzoniana noi non abbiamo altre notizie, oltre
+quelle che il Sainte-Beuve e il Loménie avevano potuto raccogliere dai
+ricordi del Cousin e del Fauriel. Il Manzoni,[1] già convertito alla
+fede cattolica, tediato delle ciarle, alle quali quella conversione
+avea dato motivo, in compagnia della madre e della giovine sposa,
+ch'egli adorava, si ritrasse alla sua villa di Brusuglio, e parve
+nelle cure agresti dimenticare ogni tumulto della vita mondana. Il
+Loménie trova un'analogia fra il Manzoni ed il Ràcine,[2]
+rapportandosi per l'appunto ai primi anni del soggiorno di Alessandro
+Manzoni in Brusuglio, e la sua comparazione non è priva d'ogni
+fondamento; non ispiega tuttavia come il nostro Poeta, in mezzo agli
+splendori della natura ed alle contentezze domestiche trovasse così
+scarse occasioni d'ispirazione poetica. Mi duole dover ripetere che
+nello sforzo lungo e doloroso che il Manzoni dovette fare per credere,
+isterilì per alcuni anni il proprio ingegno, costretto a lavoro che
+dovette riuscirgli ingrato dall'autorità riverita del proprio
+confessore. Il Tosi volendo fare del Manzoni un poeta cattolico, gli
+aveva ordinato di comporre gl'_Inni Sacri_ e le _Osservazioni in
+difesa della Religione cattolica_ rivolte contro il Sismondi. Gli
+_Inni Sacri_ doveano, nel primo intendimento, riuscir dodici come i
+dodici Apostoli o come i dodici mesi dell'anno;[3] ma il Manzoni
+stentò tanto a comporli, che in sette anni ne terminò a fatica cinque.
+L'Inno della _Risurrezione_ fu incominciato nell'aprile del 1812, e
+compiuto soltanto i l 23 giugno; anzi l'ultima lima ricevette più
+tardi; il Manzoni vi notò di suo pugno, che era ancora da correggersi;
+nel vero, l'autografo e la stampa differiscono notevolmente. Il 6
+novembre del 1812, il Manzoni si accinse a comporre l'inno, _Il Nome
+di Maria_; durò sei mesi in quel breve lavoro, e vi si affaticò
+grandemente; Io stento appare ora grandissimo anche nel leggerlo: fu
+terminato il 19 aprile 1813. Il _Natale_, pieno di cancellature, costò
+più di quattro mesi di lavoro: incominciato il 15 luglio 1813, ebbe
+compimento il 29 novembre dello stesso anno, ma con poca soddisfazione
+dell'Autore che vi appose questa nota: _explicit infeliciter_. L'Inno
+della _Passione_ costò un anno e mezzo di lavoro; fu ripreso in
+quattro volte: la prima nel 3 marzo dell'anno 1814, la seconda nel di
+11 luglio dello stesso anno, la terza nel 5 gennaio del 1815, la
+quarta nell'ottobre di quell'anno. _La Pentecoste_, ch'è il più bello,
+il più inspirato, il più caldo degli _Inni Sacri_, fu bensì
+incominciato nel giugno 1817, ma abbandonato nel suo primo disegno dal
+Manzoni che vi scrisse sopra _rifiutato_, e ripreso soltanto il 17
+aprile del 1819 e terminato, fra molte soste e cancellature, il 2
+ottobre di quell'anno. Esso appartiene dunque già al nuovo periodo più
+agitato e più operoso della vita poetica manzoniana. Queste note
+cronologiche sopra la composizione degl'_Inni Sacri_ devono avere per
+la critica la loro importanza. La lentezza del comporre non accenna a
+una troppo grande vivezza del sentire, ma l'ostinazione che il Manzoni
+pose per finirli, anche a dispetto delle Muse, provano la sua ferma
+volontà di credere, e la sua persuasione che fosse necessario
+comunicare altrui la propria fede; ma questa maniera di fede, pur
+troppo, male si comunica. Vivo il Manzoni, osai fare sopra gl'_Inni
+Sacri_ il seguente giudizio, ove nel rendere un omaggio riverente
+all'Autore intendevo lasciare aperto un adito alla critica dell'opera.
+"Gl'_Inni Sacri_, io diceva, hanno creato in Italia una nuova forma di
+poesia, il contenuto della quale che si giudicò, da prima, romantico,
+era semplicemente biblico, li Manzoni ha il gran merito d'avere
+liberato in Italia la poesia cristiana dalle forme convenzionali
+ereditate dal Paganesimo; forme convenzionali per noi moderni, che ci
+studiamo d'imitarle, mentrechè, invece, per gli antichi erano proprie,
+naturali, e frutto spontaneo e necessario di quella civiltà. Egli
+restituì ai poeti d'Italia la loro libertà, e col proprio esempio
+disse loro: essendo cristiani, inspiratevi da Cristo; essendo moderni,
+diffondete la parola di Cristo con la lingua vostra ch'è la lingua del
+cuore. Per questo rispetto gli _Inni Sacri_ segnano nella storia della
+nostra poesia una vera rivoluzione letteraria, della quale saranno
+sentiti per sempre, ed invano si dissimulerebbero, i benefici effetti.
+Io non chiamo, senza dubbio, tali i numerosi inni nati dipoi in varie
+parti d'Italia ad imitazione di que' primi che avean fatto, se bene
+lentamente, fortuna; gl'imitatori avevano ne' loro esercizii
+dimenticato l'essenziale, cioè che per cantare la religione bisogna
+almeno portarla un poco, anzi molto nell'anima; essi lavoravano a
+soggetto come gli antichi istrioni, sul modello degl'_Inni Sacri_, ma
+per istemperare i primi colori, stancare le prime immagini, e dir poco
+in molto, come il Manzoni avea detto molto in poco. E questo carattere
+distintivo della poesia manzoniana parmi pure creare il suo difetto
+principale; poichè lo studio di restringere un gran senso in brevi
+parole fa sì che talora queste brevi parole siano adoperate ad
+esprimere più che naturalmente esse non potrebbero, e a diventare
+talora semplici formole astratte: il che se prova la potenza del poeta
+del concentrare le sue idee, impedisce per altro che la sua poesia
+riesca popolare, e le toglie molta parte di quell'impeto lirico e di
+quel calore che si comunica, tanto necessario ad ogni poesia, ma alla
+lirica religiosa in modo specialissimo. Il Manzoni giovine fece opera
+da vecchio, costringendo in linguaggio matematico le verità della
+religione che gli eran nuovamente apparse in modo luminoso, quasi egli
+volesse porsele innanzi, ed estrinsecarsele in una forma più precisa
+per potersi meglio persuadere della loro realtà e più durevolmente
+contemplarle ed adorarle. Ma ci sembra di non rischiar troppo, dicendo
+come il Manzoni vecchio, innamorato com'egli è e maestro nelle
+bellezza del linguaggio popolare, se dovesse oggi cantar la religione,
+sceglierebbe una via opposta a quella ch'ei tenne in gioventù,
+escludendo ogni parola equivoca che il popolo non potesse comprendere
+da sè ed ogni trasposizione men naturale di parole, per riuscire
+subito al desiderato effetto di dare al popolo un canto che non muoia
+appena recitato, che si diffonda senza bisogno d'interpreti, e che
+consoli veramente chi si muove a cantarlo." Ma, nell'ordine
+specialmente de' pensieri religiosi volendo sollevare l'espressione
+all'altezza del pensiero e chiudere quest'ultimo in una forma sacra ed
+immobile, che non gli permetta di deviare ad alcun senso profano, o
+l'espressione manca od assume un carattere mistico che non può riuscir
+popolare. L'età nostra non è punto mistica; il Manzoni dovea sentirlo
+più d'ogni altro. Per un verso egli voleva credere, e per rendersi
+degno della propria fede si adoprava ad esprimerla per infonderla in
+altri. Ma il lungo meditare sopra un sentimento religioso, più tosto
+che accrescerlo, lo diminuisce. In un'Ode sopra l'_Innesto del
+vaiuolo_, rimasta inedita, e forse incompiuta, dominato, senza dubbio,
+da un sentimento religioso, e riflettendovi lungamente sopra, per
+trovargli una espressione corrispondente, il Manzoni sentendo che egli
+usciva dal vero, e che fuori del vero fortemente amato non può più
+essere vera poesia, si scusava con due bellissimi versi, che sono pure
+una eccellente scappatoia:
+
+
+ come il più divin s'invola,
+ Nè può il giogo patir della parola.
+
+Quanto più il pensiero del poeta s'innalza, tanto più la materia
+fonica diviene inerte e incapace di farsene messaggiera; ma è vero
+ancora che, lanciando imprudentemente il pensiero in un campo, ove
+esso non può prender radice, invece di fecondarvisi, muore di
+sterilità. Il Manzoni parafrasando spiritosamente in prosa il pensiero
+dissimulato ne' due versi citati, accompagnava l'invio di un frammento
+d'Inno sacro inedito alla signora Louise Colet con questa scusa per
+non averlo finito: "Je me suis aperçu (diceva egli) que ce n'était
+plus la poésie qui venait me chercher, mais moi qui m'essoufflais a
+courir après elle." Ed i pochi versi erano questi, che celebravano la
+presenza, l'onnipotenza, l'onnisapienza di Dio nella natura:
+
+ A lui che nell'erba del campo
+ La spiga vitale nascose,
+ Il fil di tue vesti compose,
+ Di farmachi il succo temprò,
+ Che il pino inflessibile agli austri,
+ Che docile il salcio alla mano.
+ Che il larice ai verni, e l'ontano
+ Durevole all'acque creò;
+ A quello domanda, o sdegnoso,
+ Perchè sull'inospite piagge,
+ Al tremito d'aure selvagge,
+ Fa sorgere il tacito fior,
+ Che spiega davanti a lui solo
+ La pompa del pinto suo velo,
+ Che spande ai deserti del cielo
+ Gli olezzi del calice e muor.
+
+Il Manzoni, per propria confessione, voleva dimostrare che non vi è
+nulla e nessuno inutile a questo mondo; che come Dio ha le sue ragioni
+per far crescere il fiore nel deserto, così anche i monaci, anche gli
+eremiti sebbene apparentemente inutili alla società, avranno qualche
+merito, per le loro solitarie e segrete virtù, innanzi al Creatore. Ma
+ancora qui il ragionamento vince ed ammazza il sentimento. Il Manzoni
+ha pensato molto più che sentito gl'_Inni Sacri_. Non gli uscirono dal
+cuore per impeto di una fede ardente, ma dalla testa, per disciplina
+della propria ragione piegata e costretta a quell'esercizio letterario
+dai consigli, dagli eccitamenti, anzi dai precetti di monsignor Luigi
+Tosi suo confessore. Egli obbedì, ma era evidente che l'obbedienza gli
+costava molta fatica. Si voleva fare dell'ode Pariniana un'ode
+Cattolica, e si toglieva alla lirica il principale dei suoi caratteri,
+la spontaneità. Nello sforzo per riuscir sublime, molte volte il
+Manzoni negl'_Inni Sacri_ riuscì oscuro; una tale oscurità non si
+dissimulava egli medesimo, e, anzi che scusarsene a chi gli domandava
+schiarimento di qualche passo ambiguo, rispondeva su per giù come a
+Luigi Frati, il quale aveva assunta l'apologia degl'_Inni Sacri_
+contro il sacerdote Salvagnoli-Marchetti, autore di un opuscolo che li
+bistrattava: "Si contenti ch'io non dica nulla sul passo, dove Ella
+incontra difficoltà, e che, del rimanente, non porta il prezzo che
+Ella se ne occupi, appunto perchè v'incontra difficoltà; giacchè le
+parole hanno a dire da sè, a prima giunta, quel che voglion dire; e
+quelle che hanno bisogno d'interpretazione, non la meritano."[4] .
+L'Inno sacro del Manzoni è assai dotto, grave, solenne, elevato, quasi
+epico; è evidente che, dopa essersi immerso nella lettura della Sacra
+Scrittura per derivarne immagini, e tradurle in un linguaggio più
+moderno, il Manzoni fece quanto poteva per inalzarle. Ma in questo
+sforzo egli tolse un po' di naturalezza e di evidenza al sentimento;
+volle fare un commento poetico, anzi un compendio della leggenda
+biblica, e in questo lavoro tutto sintetico arrivò talvolta ad
+interpretarla in modo grandioso, ma non mai, o quasi che non mai, in
+modo popolare. L'Inno sacro manzoniano è buono per l'artista che vuol
+credere, ma non pel popolo che crede. Cristo col suo mondo storico
+appare, negl'_Inni Sacri_, come qualche cosa d'antico, di lontano da
+noi, che la sola immaginazione storica può ritrovare, non già
+presente, non già vivo, che nasce, che soffre, che risorge. Le
+immagini degl'_Inni Sacri_, quasi tutte bibliche, non sono più vive
+per la nostra moderna poesia, e non corrispondono quasi mai
+all'altezza de' pensieri e de' fatti che dovrebbero esprimere e far
+più evidenti. Tutti hanno a memoria le due prime strofe del _Natale_
+cioè l'immagine d'una valanga che ci ricorda il Manzoni alpinista,
+tornato di fresco da un viaggio nella Svizzera e dall'ammirazione
+della _Parteneide_ del Bággesen; la valanga è stupendamente descritta:
+
+ Qual masso, che dal vertice;
+ Di lunga erta montana,
+ Abbandonato all'impeto;
+ Di romorosa frana,
+ Per lo scheggiato calle,
+ Precipitando a valle,
+ Batte sul fondo e sta;
+ Là dove cadde, immobile
+ Giace in sua lenta mole,
+ Nè per mutar di secoli
+ Fia che riveggia il Sole
+ Della sua cima antica,
+ Se una virtude amica
+ In alto nol trarrà;
+
+a questo punto il lettore s'arresta, perchè ha bisogno di ripigliar
+fiato, come l'avrà di certo ripreso assai lungo il Manzoni scrivendo,
+e questo riposo che l'autore ed il lettore sono obbligati a prendere
+dopo due strofe, non è atto troppo ad agevolare l'intelligenza di
+quello che deve seguire. Lasciando poi stare che non è mai venuto in
+mente ad alcuno, e al Manzoni meno che ad altri, che _alcuna virtù
+amica_ possa immaginarsi di far risalire in cima d'un monte quel
+macigno che n'è precipitato, nessuno si sentirà disposto a commuoversi
+al pensiero poco dopo espresso che l'uomo, per il peccato originale,
+sia caduto nella condizione medesima di quel macigno che non può da sè
+risorgere a quell'altezza, onde la giustizia o la vendetta di Dio lo
+precipitò. La comparazione dal maggior numero de' lettori che
+declamano l'Inno del _Natale_, non è, per fortuna, intesa; si guarda
+alla similitudine e non all'oggetto comparato; se fosse intesa, più
+tosto che commuovere, quasi offenderebbe. Ed il Manzoni non era di
+certo commosso, quando intonava il suo Inno. Proseguendo, il Poeta
+s'infiamma nel suo canto mistico e trova parole eloquenti per
+esprimere alcuni alti concetti; ma il Bambino Gesù si vede poco, quel
+Bambino che nei rozzi canti popolari di Natale, i quali si sentono in
+Italia, in Francia, in Ispagna, si ode veramente piangere, ha freddo,
+è povero, è accarezzato, è venerato. Io mi ricordo essermi intenerito,
+da fanciullo, cantando in coro con ingenua fede uno di que' rozzi
+idillii natalizii innanzi al Presepio; nessuno potrebbe innanzi al
+Presepio cantare ora tutto il _Natale_ del Manzoni, perchè troppi
+versi vi sono, i quali avrebbero bisogno di commento per venire
+intesi, atti benissimo a significare alle persone colte (che pur
+troppo, in Italia almeno, non vanno più in chiesa a cantar inni) la
+grandezza del mistero che si vela nel nascimento di Cristo, ma non già
+a rappresentarlo in forma viva al popolo, al quale la poesia sacra è
+specialmente destinata. Il fine dell'Inno manzoniano sul _Natale_
+assume il tono del canto popolare; tuttavia qua e là occorrono ancora
+versi o immagini troppo sapienti. Il popolo capirà, per esempio,
+perfettamente il principio di questa strofa:
+
+ Dormi, o Fanciul non piangere,
+ Dormi, o Fanciul celeste;
+ Sovra il tuo capo stridere
+ Non osin le tempeste.
+
+Il popolo capisce questa specie di tenerezza; ma essa non avrebbe mai
+aggiunto di suo i tre versi rettorici che seguono, i quali descrivono
+le tempeste:
+
+ Use su l'empia terra,
+ Come cavalli in guerra,
+ Correr dinanzi a te;
+
+oltre che al nostro popolo l'idea che la _terra_ sia _empia_ non può
+entrare. Il popolo intenderà i due primi versi della strofa che segue:
+
+ Dormi, o Celeste, i popoli
+ Chi nato sia non sanno;
+
+e non più i seguenti:
+
+ Ma il dì verrà che nobile
+ Retaggio tuo saranno;
+ Che in quell'umil riposo,
+ Che nella polve ascoso
+ Conosceranno il Re.
+
+Per il popolo il Bambino nasce ogni anno. Il Manzoni si riporta col
+suo pensiero all'anno storico della nascita del Redentore, per
+profetare che un giorno il Bambino sarà adorato "in quell'umil riposo"
+come il Re. Ma il popolo che canta il Bambino che nasce, e però la
+poesia del _Natale_, non si cura di quello che ne penseranno i
+posteri; il Bambino è nato a posta per esso, esso lo canta, lo adora,
+come suo proprio Dio, che crescerà per lui, che per lui farà miracoli
+e si lascerà un giorno ammazzare. Il Manzoni volle, nel suo Inno,
+abbracciare il passato e l'avvenire, cantare ad un tempo come un
+antico cristiano, e come un cattolico del secolo XIX, quasi da Dio
+mandato a spiegare con la poesia i misteri del Cristianesimo. Egli
+compose parecchi bei versi, espresse alcuni alti e nobili concetti;
+come poeta, sostenne e forse accrebbe la propria fama, ma, sebbene
+gl'_Inni Sacri_ si leggano, si spieghino e si raccomandino nelle
+scuole e nei seminarii d'Italia, nessuno è riuscito fin qui a farli
+imparare a memoria e cantare dal nostro popolo. Il Manzoni credette
+talora con immagini popolari render più chiari i suoi concetti morali;
+ma l'immagine, senza dubbio, chiarissima ed in Manzoni quasi sempre
+pittoresca, per la sua troppa luce abbaglia, e c'impedisce di veder
+bene quello che è destinata ad illuminare. Nella _Passione_ ci si
+descrive, per esempio, l'altare della chiesa parato a bruno:
+
+ Qual di donna che piange il marito.
+
+Ecco l'immagine di una realtà ben viva; ma bisogna andare a pensare
+che la Chiesa ha chiamato sè stessa la Sposa di Cristo, per intenderne
+il motivo; onde, per capire l'immagine bisogna presupporre nel popolo
+una nozione che gli manca. Nella _Risurrezione_, per dirci che Cristo
+non durò alcuna fatica a rovesciare il marmo del suo sepolcro, il
+Manzoni ricorre ad una similitudine, per la quale il Redentore ci
+appare in figura di uno di que' poderosi Giganti della leggenda
+popolare indoeuropea, che senza alcuna fatica operano prodigiosi
+_tours de force_; e la lenta cura che pone il Poeta nel rappresentarci
+la similitudine, diminuisce l'efficacia dell'atto taumaturgico
+attribuito al Cristo:
+
+ Come, a mezzo del cammino,
+ Riposato, alla foresta,
+ Si risente il pellegrino
+ E si scote dalla testa
+ Una foglia inaridita,
+ Che dal ramo dipartita
+ Lenta lenta vi ristè;
+ Tale il marmo inoperoso,
+ Che premea l'arca scavata,
+ Gittò via quel Vigoroso,
+ Quando l'anima tornata
+ Dalla squallida vallea
+ Al Divino che tacea:
+ Sorgi, disse, io son con te.
+
+Ma quando il Manzoni, nell'Inno medesimo, lascia stare i dogmi od i
+miti, per tornare a predicar semplicemente quella carità cristiana
+ch'egli sentiva già fortemente anche prima di mettersi nelle mani del
+suo confessore, quella carità ch'è principio, fonte, alimento d'ogni
+religione, il suo linguaggio torna semplice, naturale, eloquente.
+Nella festa della Pasqua, ossia nella risurrezione primaverile, tutto
+il mondo si rallegra e sorride, ed i Cristiani si danno il bacio
+fraterno del perdono, e siedono democraticamente ad una mensa comune;
+ma perchè tutti mangino, il ricco non deve mangiar troppo; onde il
+Manzoni ci canta:
+
+ Sia frugal del ricco il pasto;
+ Ogni mensa abbia i suoi doni;
+ E il tesor negato al fasto
+ Di superbe imbandigioni
+ Scorra amico all'umil tetto;
+ Faccia il desco poveretto
+ Più ridente oggi apparir.
+
+Nel _Nome di Maria_ notasi non pure lo stento dei pensieri, ma ancora
+un certo stento di parole, non di rado antiquate;[5] il Manzoni si
+ricordò forse troppo delle nostre antiche _Laudi spirituali_, e questo
+riuscì certamente l'Inno più cattolico del Manzoni. Ma il puro
+Cattolicismo non seppe mai inspirar nulla di grande; e se non si
+sapesse che il Manzoni non ischerzava mai con le cose sacre, si
+direbbe in alcune strofe ch'egli, anzi che scrivere un inno originale,
+volesse parodiare certi poeti classicheggianti. È strano infatti il
+trovare in una sola poesia manzoniana forme come queste: _quando cade
+il die, invita ad onorarte, d'oblianza il copra, se ne parla e plora,
+d'ogni laudato esser la prima, in onor tanto avémo, vostri antiqui
+Vati, i verginal trofei, nosco invocate_. Conviene invece a tutti i
+Cristiani, siano cattolici, sian protestanti, l'Inno manzoniano della
+_Pentecoste_, ossia l'inno dell'amore, l'inno della carità. Il Manzoni
+sta per uscir dalla tutela troppo opprimente della sua guida
+spirituale. Egli è arrivato finalmente a riposare non più nel genere,
+ma in una sua propria specie di fede; ma egli vuole poi esser libero
+di cantarla come la sente, non vuol più traccie, la traccia egli se la
+darà questa volta da sè; non teme oramai più il ridicolo, che da
+principio lo disturbava ed irritava, è arrivato alla calma, anzi a
+quella pace che _il mondo irride_, ma _non può rapire_, e chi ha la
+pace nell'anima è libero e padrone di sè. Perciò, nel suo Canto della
+_Pentecoste_, che appartiene già ad un nuovo ciclo della vita
+manzoniana, il Poeta ritrova nuovamente sè stesso, tutta la sua
+originalità, tutta la sua potenza; noi sentiamo risorgere il Manzoni
+dell'Imbonati, ma rinvigorito, ma più eloquente, ma più sereno e più
+grande; noi recitiamo commossi la sua magnifica invocazione lirica
+all'_Amore cristiano_, perchè si diffonda e si comunichi a tutte le
+vite, a tutte le età della vita:
+
+ Noi t'imploriam; nei languidi
+ Pensier dell'infelice
+ Scendi, piacevol Alito,
+ Aura consolatrice;
+ Scendi bufera ai tumidi
+ Pensier del vïolento;
+ Vi spira uno sgomento,
+ Che insegni la pietà.
+ Per te sollevi il povero
+ Al ciel ch'è suo, le ciglia;
+ Volga i lamenti in giubilo,
+ Pensando a Cui somiglia;
+ Cui fu donato in copia,
+ Doni con volto amico,
+ Con quel tacer pudìco,
+ Che accetto il don ti fa.
+ Spira dei nostri bamboli
+ Nell'innocente riso;
+ Spargi la casta porpora
+ Alle donzelle in viso;
+ Manda alle ascose vergini
+ Le pure gioie ascose;
+ Consacra delle spose
+ Il verecondo amor.
+ Tempra dei baldi giovani
+ Il confidente ingegno;
+ Reggi il viril proposito
+ Ad infallibil segno;
+ Adorna la canizie
+ Di liete voglie sante;
+ Brilla nel guardo errante
+ Di chi sperando muor.
+
+Dopo queste strofe sacre il Manzoni non ne scrisse altre; egli sentì
+che non si poteva andare più in su, tutti i dogmi religiosi si
+riducono finalmente ad una sola parola: _amate_. Dopo aver cantato
+l'amore, dopo averlo probabilmente sentito nella sua maggior veemenza,
+e sotto le varie forme, con le quali nella vita si può amare, il
+Manzoni stava per espandere liberamente il suo genio giovanile già
+temprato, e per drizzare il suo proposito virile a segno infallibile.
+Ma il confessore gli stava ancora presso per ricordargli ch'egli avea
+dato di sè pubblico scandalo, e che come pubblico era statolo
+scandalo, pubblica dovea essere la riparazione.[6] Non bastava che
+ci fosse diventato cattolico, e che egli avesse composto inni
+intieramente ortodossi; doveva adoprare tutto il suo ingegno in difesa
+della religione cattolica. La Chiesa sapeva bene quanto quell'ingegno
+valesse, e se lo volle appropriare. Al Manzoni fu imposto come
+penitenza da monsignor Tosi l'obbligo di scrivere le _Osservazioni
+sopra la Morale cattolica_. Noi leggiamo con ammirazione nella _Vita_
+dell'Alfieri che il grande Astigiano ordinava al suo servitore di
+legarlo fortemente alla sedia per obbligarsi al lavoro; ma non abbiamo
+letto senza una grande pietà e confusione, che monsignor Tosi chiudeva
+in camera Alessandro Manzoni, perchè mandasse innanzi il libro sulla
+_Morale cattolica_ che non voleva andare avanti. Il fatto ci è
+assicurato dall'egregio biografo del Tosi, professor Carlo Magenta, il
+quale scrive precisamente: "Il Tosi, vedendo che quel lavoro procedeva
+lento, perchè l'Autore era occupato in altri studii, trovandosi a
+Brusuglio, ad una cert'ora del giorno andava a chiudere il Manzoni nel
+suo studio, dichiarandogli che non l'avrebbe lasciato escire, finchè
+non avesse scritto un certo numero di pagine." Dallo stesso biografo
+abbiamo appreso con una specie di terrore che il Tosi consigliava il
+Manzoni a mettere in versi la storia di Mosè ed un lavoro ascetico, di
+cui ci è rimasta una traccia. Basterà per saggio che io ne riporti
+l'introduzione: "L'uomo aspira a riposare nella contentezza, ed è
+agitato dal desiderio di sapere; e, pur troppo, abbandonato a sè
+stesso cerca la soddisfazione in vani diletti ed in una scienza vana.
+Oggi ci è dato un Consolatore che insegna. Felici noi, se sappiamo
+comprendere che l'unica vera gioia e l'unico vero sapere vengono dallo
+Spirito che il Padre ci manda, nel nome di Gesù Cristo." Come non
+fremere al pensiero che, se il Manzoni s'imbecilliva in un'opera di
+tal natura, l'Italia non avrebbe forse mai avuto i _Promessi Sposi_? E
+chi sa quante belle pagine de' _Promessi Sposi_ sono andate perdute
+per la condanna di quel bravo e sant'uomo, che era monsignor Tosi! Il
+signor Magenta ci dice che il Tosi "avrebbe voluto togliere quel brano
+bellissimo dei _Promessi Sposi_, in cui il Padre Cristoforo, dopo
+avere sciolta Lucia, soggiunge quelle commoventi parole che tutti
+sanno: _Peccato, figliuola? peccato il ricorrere alla Chiesa, e
+chiedere al suo ministro che faccia uso dell'autorità che ha ricevuta
+da essa, e che essa ha ricevuta da Dio? Io ho veduto in che maniera
+voi due siete stati condotti ad unirvi; certo, se mai m'è parso che
+due fossero uniti da Dio, voi altri eravate quelli; ora non vedo
+perchè Dio v'abbia a voler separati;_" parrebbe che questo passo fosso
+abbastanza religioso: ma al Tosi non bastava; ei si faceva ancora
+scrupolo, non avrebbe prosciolto Lucia dai voti, e da cattolico
+conseguente non poteva permettere che l'Autore del romanzo, posto che
+Lucia avea fatto voto alla Madonna di non isposar Renzo, li mandasse
+finalmente insieme all'altare. Ma si trovò, per fortuna, in Milano un
+altro prete di manica più larga, un altro amico, Don Gaetono Giudici,
+al quale il Manzoni dava a leggere gli stamponi dei _Promessi Sposi_,
+e Don Giudici vedendo che il Manzoni, per obbedienza al confessore,
+stava già per dar di frego a quelle parole e a parecchie altre pagine,
+vi si oppose energicamente. Il Manzoni lavorava dunque sotto una
+duplice censura, l'austriaca e l'ecclesiastica; ed abbiamo tutte le
+ragioni di credere che, se la prima sacrificò qualche parola, la
+seconda ci privò di molte belle pagine e chi sa forse d'intieri volumi
+manzoniani. Non apprendiamo forse dalle lettere del Manzoni al Tosi
+che questi cercava pure distoglierlo, nel 1824, dal lavoro sulla
+lingua italiana, al quale il Manzoni fin da quel tempo attendeva,
+temendo ch'egli vi si affaticasse troppo ed entrasse in polemiche
+letterarie? Polemiche contro il Sismondi per la difesa del
+Cattolicismo si potevano fare, e non erano da temersi; il Manzoni
+dovea invece più tosto riposarsi in un ozio beato ed infingardo, che
+correre il pericolo di agitare in Italia alcuna nuova questione
+letteraria che poteva divenir nazionale. Ma io qui mi fermo, per
+timore di cambiare il mio studio biografico sopra il Manzoni in una
+specie di processo contro il suo confessore, che, lo ripeto, era uomo
+di santi costumi, ed aggiungerò ancora di svegliato ingegno e d'animo
+liberale ed amantissimo della patria; ma i sillogismi cattolici sono
+terribili e fatali per la loro angustia; chi si rassegna a ragionare
+in quel dato modo, come l'esemplare delle opere del Voltaire già
+possedute dal Manzoni, avrebbe potuto indifferentemente sopprimere il
+genio del Manzoni. Alcune delle lettere di lui al Tosi ci fanno paura;
+questa per esempio:--"Veneratissimo e Carissimo Signor Canonico. Le
+rispondo immediatamente, perchè Ella possa assicurare la nota persona
+che tutto sarà saldato. Io intanto ringrazio vivamente il Signore che
+ci ha offerto questo fortunato mezzo di propiziazione per noi
+peccatori, e ringrazio pure di cuore la carità di Lei, del cui Santo
+Ministero Dio si vale per tutto quel bene ch'io possa fare. Dico senza
+esitare questa parola, perchè malgrado la mia profonda indegnità sento
+quanto possa in me operare la Onnipotenza della Divina Grazia. Si
+compiaccia di pregare il buon Gesù che non si stanchi di farne
+risplendere i miracoli in un cuore che ne ha tanto bisogno. È inutile
+raccomandarle il segreto. Si ricordi intanto d'una famiglia che tanto
+la venera ed ama, e mi tenga sempre Suo umilissimo e affezionatissimo
+Figlio in Gesù Cristo, ALESSANDRO MANZONI."--Questo eccesso di umiltà
+cristiana ci atterra. La lettera allude, senza dubbio, ad una buona
+azione, a qualche opera di carità, per la quale il futuro Autore di
+quei bei versi, in cui si raccomanderà di far l'elemosina:
+
+ Con quel tacer pudìco
+ Che accetto il don ti fa,
+
+domanda il segreto. Ma il linguaggio di quella lettera, pur troppo, ci
+umilia. Per fortuna, il Manzoni stesso reagì da sè medesimo contro
+quella servitù e contro quell'unzione di linguaggio, per tornare uomo
+anche col proprio confessore. Si trovano perciò con piacere molte
+altre lettere, nelle quali il Manzoni scrive al Tosi con molta
+naturalezza, e si rivela bonariamente qual è, senza prendere ad
+imprestito alcuno stile d'occasione e di convenienza o di obbedienza;
+che se il Manzoni _solamente cattolico_ ci faceva l'effetto di un uomo
+asfissiato, noi ci sentiamo in esse inondare da un aere più spirabile
+che ci rinfresca e ci rasserena. Il Manzoni stesso temette, del resto,
+egli medesimo d'esser preso per più cattolico ch'egli veramente non
+fosse e non si sentisse, e in un momento di molta, se non ancora di
+perfetta, sincerità, nei primi giorni dell'anno 1828, se ne confessava
+candidamente ad una donna, alla poetessa piemontese Diodata Saluzzo
+Roero, la quale rallegravasi con lui, perch'egli fosse apparso al
+prete Lamennais di allora "religieux et catholique jusqu'au profond de
+l'ame." Quell'opinione lo spaventava come eccessiva, e però egli le
+scriveva: "Egli è vero che l'evidenza della religione cattolica
+riempie e domina il mio intelletto; io la vedo a capo e in fine di
+tutte le questioni morali; per tutto dove è invocata, per tutto donde
+è esclusa. Le verità stesse che pur si trovano senza la sua scorta,
+non mi sembrano intere, fondate, inconcusse, se non quando sono
+ricondotte ad essa ed appaiono quel che sono, conseguenze della sua
+dottrina. Un tale convincimento dee trasparire naturalmente da tutti i
+miei scritti, se non fosse altro, perciocchè, scrivendo, si vorrebbe
+esser forti e una tale forza non si trova che nella propria
+persuasione. Ma l'espressione sincera di questa può, nel mio caso,
+indurre un'idea pur troppo falsa, l'idea di una fede custodita sempre
+con amore, e in cui l'aumento sia un premio di una continua
+riconoscenza; mentre invece questa fede io l'ho altre volte ripudiata
+e contraddetta col pensiero, coi discorsi e colla condotta; e
+dappoichè, per un eccesso di misericordia, mi fu _restituita_
+(avvertasi la parola _restituzione_, la quale implica soltanto che vi
+furono anni, in cui il Manzoni negò o più tosto non custodì bene la
+fede cattolica, in cui era stato allevato, e diminuisce perciò il
+merito taumaturgico degli operatori della conversione di lui), troppo
+ci manca che essa animi i miei sentimenti e governi la mia vita, come
+soggioga il mio raziocinio. E non vorrei avere a confessare di non
+sentirla mai così vivamente, come quando si tratta di cavarne delle
+frasi; ma almeno non ho il proposito d'ingannare, e col dubbio d'aver
+potuto anche involontariamente dar di me un concetto non giusto, mi
+nasce un timore cristiano d'essere stato ipocrita, e un timore mondano
+di comparire tale agli occhi di chi mi conosce meglio." Questa
+preziosa confessione può ridursi ad una sola formola: dal Manzoni
+cattolico uscirono, in somma, sole voci di testa; ed ora udremo, se vi
+piace, le sue più gagliarde e spontanee voci di petto, e vedremo
+finalmente spiegarsi tutta la singolare originalità del genio
+manzoniano.
+
+ [1] La vita del Manzoni in quegli anni ci è così descritta dal
+ Sainte-Beuve: "Nel 1808 si ammogliava. Occupavasi d'agricoltura e
+ d'abbellire la sua villa di Brusuglio presso Milano; poi tornava
+ in Francia a rivedere gli amici della _Maisonnette_: e dava il
+ Fauriel per padrino alla sua primonata, imponendole i nomi di
+ Giulietta-Claudina. Così passava i giorni tra la famiglia, le
+ piante ed i versi; e questi tenean forse l'ultimo posto. Il
+ Mustoxidi scriveva da Milano al Fauriel: "Alessandro e gli altri
+ della famiglia godono salute, e spesso vi ricordano. Tutto dedito
+ alle cure domestiche, mi pare che s'allontani troppo di frequente
+ dalle Muse, le quali pur gli furono liberali di santi favori (20
+ dicembre 1811)." Ma il Manzoni non s'allontanava forse dalla
+ poesia quanto pareva; essa doveva tornare a lui, di lì a qualche
+ tempo, ricca di nuovi e più santi gaudii. Dato alla famiglia come
+ il Racine, sebbene forse un po' troppo presto convertito verso il
+ 1810 alle idee religiose e alla pratica cristiana, padre, sposo,
+ amico, davasi tutto, con animo pacato, ai più ordinati sentimenti,
+ prendeva i costumi e gli abiti più puri e naturali; pareva vi si
+ seppellisse. Non temete! L'immaginazione saprà trovar la sua
+ strada; essa rimane sempre viva in certe anime ardenti insieme e
+ delicate. Egli era di quelli, nel quali dovea verificarsi il bel
+ motto proferito dal Fauriel nei loro primi colloquii:
+ "L'immaginazione, quando s'applica alle idee morali, cogli anni,
+ anzichè raffreddarsi, si fortifica e raddoppia d'energia." Il
+ Manzoni adunque in que' tempi occupavasi pur sempre di poesia, se
+ non per farne, almeno per godere di tutto ciò che ne forma
+ l'oggetto, e la parte migliore. Se l'architettura e i disegni di
+ ville degni del Palladio parevan qualche volta dominare
+ soverchiamente nelle sue fantasie, l'agricoltura e i suoi piaceri
+ innocenti gli sorridevano più tranquillamente in mezzo a quella
+ quiete. Il Fauriel inviavagli di Francia gran copia di scelte
+ semenze, che riempivano i desiderii dell'amico cadendo su terra
+ ubertosa; e i bachi da seta soprattutto e i gelsi erano la sua
+ grande faccenda sul fine di maggio, come la trattura della seta.
+ Un giorno, nei primi momenti della sua andata in campagna, uno
+ sciame di api venne a stabilirsi nel suo giardino, proprio sotto i
+ suoi occhi, quasi per dar pascolo di piaceri e studii classici a
+ questo figliuol di Virgilio. Erano gioie sì pure, che la poesia
+ non poteva esser lontana." Fin qui il Sainte-Beuve.--Ho veduto due
+ opere d'agricoltura, del Re e del Lastri, con postille autografe
+ del Manzoni. La lettera del Manzoni al Grossi che pubblicai nella
+ _Rivista Europea_, ed uno scritto pubblicato dai signor Galanti
+ nella Perseveranza sopra il Manzoni agronomo, provano chiaramente
+ che egli era non solo molto appassionato, ma anche
+ intelligentissimo delle cose agrarie. Sappiamo pure ch'egli
+ s'occupava a Brusuglio di bachicoltura; e non ci deve perciò recar
+ meraviglia" sebbene possa parere un po' tirata, la similitudine
+ che troviamo ne' _Promessi Sposi_, quando Don Gonzalo, per
+ risovvenirsi dell'affare di Lorenzo Tramaglino, un filatore di
+ seta come il Manzoni, che ha dimenticato "al campo sopra Casale,
+ dov'era tornato, e dove aveva tutt'altri pensieri, alzò e dimenò
+ la testa, _come un baco da seta, che cerchi la foglia_."--Poichè
+ abbiamo ora sorpreso il Manzoni in casa sua, dirò pure che egli
+ non solo leggeva i proprii libri, ma che li postillava quasi
+ sempre, mettendosi volentieri in dialogo con l'autore da lui
+ letto; ebbi in mano alcuni de' suoi libri postillati: uno di essi
+ che posseggo è il seguente; _La théorie del'Economie politique
+ fondée sur les faits résultants des statistiques de la France et
+ da l'Angleterre_, par M. Ch. Ganilh: Paris, 1815. Nel secondo
+ volume si trovano sei postille. Credo che possa destare qualche
+ curiosità il vedere in qual modo il Manzoni leggeva e intendeva e
+ criticava un libro di economia politica. Alla pag. 249 l'Autore
+ scrive: "Comme l'on ne peut consommer habituellement les produits
+ de l'étranger, qu'autant qu'on peut en payer la valeur en produits
+ indigènes, il s'ensuit évidement que la consommation des produits
+ indigènes est de la même valeur; et ce qu'il ne faut pas perdre de
+ vue, c'est que, sans la consommation des produits exotiques,
+ l'équivalent en produits indigènes n'aurait pas existé. L'effet
+ nécessaire de la circulation des produits étrangers dans un pays,
+ quand ils sont d'une nature différente de celle des produits
+ nationaux, est donc d'accroître ces produits, de favoriser
+ l'industrie particulière de chaque peuple, etc." Il lettore
+ Manzoni riproduce in margine lo stesso passo con una breve
+ omissione e con alcune proprie aggiunte, che segneremo in corsivo:
+ "Comme l'on ne peut consommer, habituellement _ou non_, les
+ produits de l'étranger (_qu'ils soient ou non d'une nature
+ differente de celle des produits nationaux_) qu'autant qu'on peut
+ en payer la valeur en produits nationaux, il s'ensuit évidemment
+ que la consommation des produits exotiques, quelle _que soit leur
+ nature_, nécessite la production d'une quantité de produits
+ indigènes de la même valeur. L'effet nécessaire de la circulation
+ des produits étrangers dans un pays, _même quand ils sont de même
+ nature que les produits nationaux_, est donc d'accroître ces
+ produits, de favoriser l'industrie particulière de chaque peuple,
+ etc." L'Autore ripiglia: "Enfin les peuples, en se refusant à la
+ circulation de leurs produits identiques, me semblent avoir rempli
+ parfaitement les intentions de la nature, et s'être conformés
+ strictement à ses lois bienfaisantes. La circulation des produits
+ identiques ne peut s'établir et se maintenir que par la
+ concurrence, qui excite parmi les concurrens l'envie, la haine, et
+ toutes les passions anti-sociales". Il Manzoni è pronto a
+ ribattere: "_Oh prodige d'irréflexion! Il ne s'est pas souvenu que
+ la concurrence est tout naturellement établie entre les fabricants
+ et les débitants de produits identiques dans un même pays. Pour la
+ prévenir, il faudrait qu'il n'y eût, par exemple, qu'un seul
+ cordonnier en France_." Alla pag. 221, il Ganilh scriveva; "On
+ chercherait inutilement, par la pensée, un seul cas où un individu
+ quelconque pût être offensé ou affligé de voir, dans le marché de
+ sa localité, des produits différens de ceux de son sol et de son
+ industrie." Il Manzoni, che ama la precisione, scrive in margine,
+ con la solita arguzia: "_Il n'a pas observé qu'il y a des produits
+ de nature différente, et qui servent aux mêmes usages. Ainsi_ un
+ individu quelconque_ qui fabriquerait des étoffes de laine ou de
+ fil, pourrait être fort bien _offensé_ ou _affligé_ de voir
+ apparaître pour la première fois sur son marché des étoffes de
+ soie; un fruitier de voir pour la première fois arriver des
+ oranges, etc."_ A pag. 222, l'Autore dice d'un'imposta che è a
+ danno dei produttori e dei consumatori, ma torna a beneficio dello
+ Stato: il Manzoni annota maliziosamente: _"Il faut donc entendre
+ un État duquel sont exclus les consommateurs et les producteurs."_
+ A pagina 224, il Ganilh si pronuncia contro la libertà sconfinata
+ del cambio, che "tend a soumettre toutes les industries
+ particulières a l'industrie du peuple le plus industrieux, toutes
+ les aisances nationales a la richesse du peuple le plus riche." Il
+ Manzoni, logico implacabile, interrompe questo slancio di
+ eloquenza protezionista, osservando che il popolo più ricco vende
+ _"mais a condition que ceux qui lui achètent ne s'appauvriront
+ pas; car autrement il ne pourrait plus leur vendre."_ Alla pag.
+ 292, l'Autore sconsiglia i trattati di commercio con la Cocincina;
+ l'Europa comprerebbe dalla Cina che, alla sua volta, non farebbe
+ acquisto dei prodotti dell'Europa. Il Manzoni obbietta:
+ _"Inconcevable! Il ne voit pas que si l'Europe achetait le sucre
+ de la Cochinchine, celle-ci aurait le moyen d'acheter les produits
+ du sol et de l'industrie de l'Europe: car, sans cela que
+ ferait-elle des 125 millions (supposés} que l'Europe lui
+ enverrait? Il ne voit pas que 125,000,000 importés tous les ans et
+ jamais rendus embarrasseraient autant un pays que la même somme
+ exportée annuellement et jamais remplacée. Au reste, il suppose
+ que la Cochinchine pourrait fournir du sucre pour la consommation
+ entière de l'Europe, etc., etc."_
+
+ [2] "Au sortir (scrive il Loménie) d'une conversation avec une
+ personne fort distinguée qui a vécu dans l'intimité de Manzoni, et
+ qui, après m'avoir raconté en quelques mots sa vie assez dénuée
+ d'incidents pittoresques, avait excité au plus haut point mon
+ intérêt en me parlant longuement du caractère et des habitudes du
+ poëte milanais, dans le but de me prouver que Manzoni était,
+ suivant l'expression du narrateur, _tout ce qu'ily a de moins
+ homme de lettres,_ je m'en allais cherchant parmi les _hommes de
+ lettres_ de notre pays et de notre temps quelque poëte célèbre,
+ douè d'une modestie plus grande encore que son talent, d'une piété
+ aussi sincère qu'éclairée, sans affectation comme sans
+ intolérance; quelque nature riche à la fois d'élévation, de
+ finesse, d'ingénuité et d'abandon; quelque caractère reste simple,
+ honnête et bon, malgré les séductions du génie et les corruptions
+ de la gloire; quelque chose enfin qui pût m'aider à comprendre et
+ faire comprendre Manzoni au lecteur par la comparaison. J'étais un
+ peu embarrassé, quand j'eus l'idée de rétrograder de deux siècles,
+ et de relire les Mémoires que le fils de Racine nous a laissés sur
+ la vie de son père. J'avais trouvé mon affaire.--Et ce n'est pas
+ seulement par le côté moral qu'il (Manzoni} ressemble á Racine; ce
+ n'est pas seulement parce qu'il s'est renfermé très-jeune encore
+ dans ces jouissances paisibles et pures d'époux, de père et de
+ chrétien, qui firent le bonheur de Racine après _Phèdre,_ depuis
+ son mariage jusqu'à sa mort; ce n'est pas seulement parce qu'il a
+ de Racine, avec la simplicité des goûts, une légère teinte de
+ causticité tempérée par le sentiment religieux qui charme dans
+ maintes pages du beau roman des _Fiancés,_ comme elle se fait jour
+ dans la comédie des _Plaideurs;_ ce n'est pas seulement parce
+ qu'il abhorre franchement, comme Racine, tout entretien relatif à
+ lui-même et à ses productions littéraires, que l'auteur de
+ _Carmagnola_ et d'_Adelchi_ peut, sous plusieurs rapports, être
+ comparé à l'auteur d'_Esther_ et d'_Athalie._ Ces deux hommes
+ représentent à la vérité dans l'art dramatique deux systèmes bien
+ différents; mais, de tous les dramaturges de l'école dite
+ _romantique,_ je n'en connais point qui, par la délicatesse du
+ sentiment moral, le fini et la distinction de la forme, se
+ rapproche autant que Manzoni du plus pur, du plus élégant, du plus
+ harmonieux représentant de la tragédie classique. Offrant dans
+ leur caractère, dans le tour de leur inspiration, et dans la
+ physionomie générale de leurs oeuvres, je ne sais quel air de
+ famille qui perce à travers la différence des idées, des pays et
+ des temps, ces deux poëtes présentent encore une certaine analogie
+ au point de vue biographique. Des deux côtés c'est la même vie
+ honnête et simple, plus calme, plus solitaire, plus indépendante
+ chez Manzoni, garantie plus tôt des orages du coeur par la
+ croyance religieuse et les chastes douceurs d'un mariage heureux,
+ moins affairée que celle de Racine, moins mélangée de soucis
+ mondains et de devoirs de cour, mais également marquée par une
+ double période d'inquiétude dans le doute et de repos dans la
+ foi."
+
+ [3] Gli argomenti dovevano esser questi: Il Natale, L'Epifania, La
+ Passione, La Risurrezione, L'Ascensione, La Pentecoste, Il Corpo
+ del Signore, La Cattedra di San Pietro, L'Assunzione, Il Nome di
+ Maria, Ognissanti, I Morti.
+
+ [4] Il pubblico italiano non s'accorse degl'_Inni Sacri, _se non dopo
+ pubblicato il_ Cinque Maggio_. Quando, nel 1817, Carlo Mazzoleni
+ indirizzava per essi complimenti al Manzoni, questi gli
+ rispondeva: "Io non so quali grazie rendervi per le lodi, colle
+ quali mi fate animo a proseguire questi lavori. Se io non dovessi
+ attribuirle in gran parte alla indulgente vostra amicizia, mi
+ leverei davvero in superbia; ma ad ogni modo _l'indifferenza del
+ pubblico_ mi farà stare a segno." Quando il Manzoni era forse
+ ancora contento degl'_Inni Sacri_ usciti di fresco da un parto
+ molto laborioso, il pubblico non se ne volle accorgere; quando il
+ pubblico se ne accorse e se ne contentò, chi non era più contento
+ degl'_Inni Sacri_ era il Manzoni stesso
+
+ [5] In Milano si conservano alcune strofe dello stesso componimento,
+ non più felici, che lo stesso Poeta tolse via, nel momento di
+ stamparlo.
+
+ [6] Dopo la morte del Manzoni, fu raccontato che il grand'uomo un
+ giorno a chi lo ringraziava del bene ch'egli avea fatto, rispose
+ commosso: "Senta, se c'è un nome che non meriti autorità, questo
+ nome è il mio. Lei forse non sa che io fui un incredulo e un
+ propagatore d'incredulità e con una vita conforme alla dottrina,
+ che è il peggio. E se la Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è
+ perchè mi ricordi sempre che fui una bestia e un cattivo." Il
+ Manzoni evidentemente, per eccesso di umiltà cattolica e
+ d'immaginazione, si calunniava, esagerando la propria giovanile
+ empietà e gli stravizii della sua vita di studente.
+
+
+
+
+XV.
+
+Il Manzoni Poeta drammatico.
+
+
+Un psicologo troverebbe argomento di uno studio molto importante,
+esaminando in qual modo la mente del Manzoni abbia potuto, nel 1815,
+scrivere, dopo il Carme _In morte dell'Imbonati_, una Canzone stentata
+e rettorica, e poi rivelarsi di nuovo, con insolito splendore, nei
+_Cori del Carmagnola_. Ma converrebbe pure che fosse aiutato, in
+questa indagine, da qualche indizio biografico. Ora la biografia
+manzoniana dal 1810 al 1818, o tace intieramente, o ci dice soltanto
+che il Manzoni in quel tempo rimase sotto la disciplina religiosa di
+monsignor Tosi, scrisse alcuni _Inni Sacri_ e s'occupò d'agricoltura.
+È troppo poco per ispiegarci la singolare, quasi febbrile e potente
+operosità dell'ingegno manzoniano che muove dall'anno 1818 e va fino
+al termine dell'anno 1824, sei anni preziosi, ne' quali veramente si è
+rivelato tutto il genio poetico del Manzoni. Le lettere di quel tempo
+dirette dalla Giulia Beccarla e dal Manzoni al Tosi ci mostrano Don
+Alessandro molto malato di nervi; ebbene, erano forse le insonnie del
+genio agitato da una specie di furore divino. Nel 1818, il Manzoni
+aveva pure avuto uno de' più grossi dispiaceri della sua vita; era
+stato costretto a vendere il _Caleotto_, la casa, le terre di suo
+padre, presso Lecco. In mezzo a que' disastri economici cercò forse
+sollievo nella poesia; il dramma che si compieva nella sua vita, gli
+fece forse eleggere la forma drammatica. Studiando una volta la storia
+di Venezia con l'intendimento di scrivere un poema sopra la fondazione
+della città delle Lagune, si era probabilmente innamorato della figura
+del Carmagnola; ma il momento non era più per lui da poemi; l'animo
+del Manzoni agitato, non più contenuto dalla pietà e dalla
+rassegnazione, che monsignor Tosi non si stancava di raccomandargli,
+avea bisogno di sfogarsi, mettendo fra loro in poetico contrasto
+drammatico diversi affetti. Forse la vendita del _Caleotto_ avea dato
+occasione in Milano a nuove chiacchiere che lo avevano disgustato; la
+madre, la moglie, il Tosi, forse pure il Fauriel, a cui, dopo alcuni
+anni di silenzio, egli era tornato con più vivace affetto, aveano
+cercato di calmarlo; e vi erano, senza dubbio, riusciti in parte: ma
+il maggior conforto egli avea dovuto provarlo, ritirandosi in sè
+stesso, e creandosi, come avveniva in casi simili al Goethe, a sua
+immagine un proprio mondo poetico. In quel mondo tutto ideale egli
+poteva liberamente sfogare i suoi sentimenti, in quella finzione
+storica esprimere ad un tempo e nascondere i proprii dolori. E coi
+proprii il Manzoni sentiva pure profondamente i dolori della patria
+avvilita ed oppressa sotto l'ignominia d'un Governo straniero. Nella
+Prefazione del _Conte di Carmagnola_ il Manzoni stesso dichiarò che
+una delle ragioni che lo determinarono a introdurvi i Cori, fu questa,
+che "riserbando al poeta un cantuccio dov'egli possa parlare in
+persona propria, (essi) gli diminuiranno la tentazione d'introdursi
+nell'azione, e di prestare ai personaggi i suoi proprii sentimenti,
+difetto dei più noti negli scrittori drammatici." Ma, quando leggiamo
+uno scrittore come il Manzoni, dobbiamo guardar sempre al senso
+preciso che vogliono aver le parole; egli non dice già che i Cori
+_toglieranno_, ma solamente che essi _diminuiranno_ all'autore la
+tentazione di mettersi in iscena. Approfittiamo dunque di questa mezza
+negazione, che implica necessariamente una mezza affermazione. In una
+bella lettera che il Manzoni scrisse nel febbraio dell'anno 1820 al
+suo amico abate Gaetano Giudici di Milano, rimasta fino ad oggi
+inedita, trovo, fra le altre, queste parole: "Io aveva sentito che le
+circostanze e le azioni del Carmagnola non erano in proporzione
+coll'animo suo e coi suoi disegni; ma questa dissonanza appunto è
+quella che io ho voluto rappresentare. Un uomo di animo forte ed
+elevato e desideroso di grandi imprese, che si dibatte colla debolezza
+e colla perfidia de' suoi tempi, e con istituzioni misere, improvvide,
+irragionevoli, ma astute e già fortificate dall'abitudine e dal
+rispetto, e dagl'interessi di quelli che hanno iniziativa della forza,
+è egli un personaggio drammatico?"[1] Quest'uomo potrebbe essere
+così bene il Manzoni posto fra gli uomini del suo tempo, con un
+Governo come quello di Lombardia, posto a rischio continuo di perdere,
+nell'adempimento dei suoi doveri civili, la pace domestica e la vita,
+come il Conte di Carmagnola. In ogni modo, nelle parole della tragedia
+che s'intitola dal _Conte di Carmagnola_, più che i sensi di un
+capitano di ventura del Medio Evo, noi ritroviamo spesso l'animo, i
+pensieri, i dubbii, gl'interni combattimenti del Manzoni, geloso del
+suo buon nome, timido nell'opera, ardito ne' concepimenti, pio,
+delicato, amante della patria e della famiglia. Queste parole messe in
+bocca al Conte di Carmagnola non istonerebbero, per esempio, ove si
+collocassero nel Carme _In morte dell'Imbonati:_
+
+ Oh! beato colui, cui la fortuna;
+ Così distinte in suo cammin presenta
+ Le vie del biasmo e dell'onor, ch'ei puote
+ Correr certo del plauso e non dar mai
+ Passo, ove trovi a malignar l'intento
+ Sguardo del suo nemico. Un altro campo
+ Correr degg'io, dove in periglio sono
+ Di riportar, forza è pur dirlo, il brutto
+ Nome d'ingrato, l'insoffribil nome
+ Di traditor. So che de' grandi è l'uso
+ Valersi d'opra ch'essi stiman rea;
+ E profondere a quel che l'ha compita
+ Premi e disprezzo, il so; ma io non sono
+ Nato a questo; e il maggior premio che bramo,
+ Il solo, egli è la vostra stima, e quella
+ D'ogni cortese; e, arditamente il dico,
+ Sento di meritarla.
+
+Così avrebbe parlato, così forse parlava allora il Manzoni a' suoi
+proprii accusatori. Noi sappiamo già che prima della pubblicazione del
+Carme _In morte dell'Imbonati_, ossia nell'anno 1805, si era ciarlato
+molto in Milano contro il Manzoni, e che si tornò a ciarlare contro di
+lui, quando, nel 1819, egli malato di nervi ritornò con la madre e con
+la moglie a Parigi. La madre del Manzoni, nell'aprile dell'anno 1820,
+scriveva a monsignor Tosi che il Manzoni preferiva "il soggiorno di
+Parigi a quello di Milano, per il gran ribrezzo che gli produce quella
+benedetta mania che si ha di parlare degli affari degli altri. Si
+ricorda di tante ciarle e di tante supposizioni fatte sul nostro
+viaggio; e qualche volta questa idea lo mette di cattivo umore:" Il
+malumore, o almeno un po' di malumore, penetra pure in alcuni versi
+del _Conte di Carmagnola_. Ma il sentimento cristiano e l'amor patrio
+vincono finalmente ogni altra cura. Il Manzoni assai più che il suo
+Conte di Carmagnola esplorava il suo tempo e cercava persuadersi ora
+che la salute d'Italia sarebbe venuta dalla Toscana, ora dal Piemonte.
+Il Carmagnola, infatti, alludendo ai Fiorentini, dice:
+
+ A molti in mente
+ Dura il pensier del glorïoso, antico
+ Viver civile; e subito uno sguardo
+ Rivolgon di desìo, là dove appena
+ D'un qualunque avvenir si mostri un raggio,
+ Frementi del presente e vergognosi;
+
+e al suo Piemonte belligero fida, con la propria, la vendetta
+d'Italia:
+
+ Voi provocate la milizia. Or sono
+ In vostra forza, è ver; ma vi sovvenga
+ Ch'io non ci nacqui; che tra gente io nacqui
+ Belligera, concorde; usa gran tempo
+ A guardar come sua questa qualunque
+ Gloria d'un suo concittadin, non fia
+ Che straniera all'oltraggio ella si tenga.
+
+Ma, in pari tempo, nelle parole che Marco rivolge all'amico suo il
+Conte di Carmagnola, ritroviamo la prudenza manzoniana; si direbbe che
+Marco sostiene presso il Conte quella parte medesima che il Fauriel
+presso il Manzoni; è l'amico Fauriel, al quale la tragedia è per
+l'appunto dedicata:
+
+ ...... Consiglio
+ Di vili arti ch'io stesso a sdegno avrei,
+ Io non ti do, nè tal da me l'aspetti;
+ Ma tra la noncuranza e la servile
+ Cautela avvi una via; v'ha una prudenza
+ Anche pei cor più nobili e più schivi;
+ V'ha un'arte d'acquistar l'alme volgari,
+ Senza discender fino ad esse; e questa
+ Nel senno tuo, quando tu vuoi, la trovi.
+
+Il Conte, ossia forse il Manzoni, vorrebbe fidarsi al suo destino, e
+non curar troppo le male arti de' nemici; Marco, ossia ancora, come si
+può sottintendere, il Fauriel gli pone innanzi l'immagine della
+moglie e della figlia amatissime, ma forse in qualche momento
+dimenticate per alcun'altra più forte attrattiva, per l'amore della
+patria:
+
+ Vuoi che una corda io tocchi
+ Che ancor più addentro nel tuo cor risoni?
+ Pensa alla moglie tua, pensa alla figlia,
+ A cui tu se' sola speranza; il cielo
+ Diè loro un'alma per sentir la gioia,
+ Un'alma che sospira i dì sereni,
+ Ma che nulla può far per conquistarli.
+ Tu il puoi per esse; e lo vorrai. Non dire
+ Che il tuo destin ti porta; allor che il forte
+ Ha detto: io voglio, ei sente esser più assai
+ Signor di sè che non pensava in prima.
+
+Il Manzoni poeta cristiano detta ancora queste pie parole al fiero
+Conte condannato a morte:
+
+ E tu, Filippo, ne godrai! Che importa?
+ Io le provai quest'empie gioie anch'io;
+ Quel che vagliano or so.
+
+E quest'altre affettuose alla moglie Antonietta paiono suggerite al
+Conte da Enrichetta Blondel, la moglie del Manzoni:
+
+ ......O sposo
+ De' miei bei dì, tu che li fêsti, il core
+ Vedimi; io moio di dolor, ma pure
+ Bramar non posso di non esser tua.
+
+Vi è finalmente tutta la pietà cristiana del Manzoni, molto più che il
+carattere storico del Carmagnola, in queste parole del Conte:
+
+ Allor che Dio sui buoni
+ Fa cader la sventura, ei dona ancora
+ Il cor di sostenerla.... Oh! pari il vostro
+ Alla sventura or sia. Godiam di questo
+ Abbracciamento; è un don del cielo anch'esso.
+ .... Il torto è grande,
+ Ma perdona; e vedrai che in mezzo ai mali
+ Un'alta gioia anco riman.
+ ... Oh gli uomini non hanno
+ Inventata la morte; ella sarìa
+ Rabbiosa, insopportabile, dal cielo
+ Essa ci viene, e l'accompagna il cielo
+ Con tal conforto, che nè dar nè tòrre
+ Gli uomini ponno.
+
+Così sono uscite dal cuore di un marito credente, del Manzoni, in
+somma, queste belle e solenni ultime parole, con le quali il Conte
+raccomanda la moglie e la figlia al Gonzaga:
+
+ Quando rivedran la luce,
+ Di' lor.... che nulla da temer più resta.
+
+Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in
+quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del
+_Conte di Carmagnola_ e dell'_Adelchi_; ma forse non andremmo troppo
+lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato
+l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il _Caleotto_, egli
+scrisse le sue tragedie[2] ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono
+versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione
+molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che
+il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche
+congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia
+corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e
+siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa
+che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle
+quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche
+relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi
+che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso
+fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del
+Goethe, ma non già caso che il Goethe se ne compiacesse. Vi era
+naturale simpatia fra que' due ingegni olimpici; anche il Goethe in
+quasi tutte le sue opere poetiche ha rivelato sè stesso in modo che la
+biografia di lui può farsi quasi che tutta sopra la sola guida de'
+suoi scritti. Il Manzoni sfogò meno le sue passioni, si frenò di più,
+tenne più fermo ad un solo alto segno il proprio ideale; ma sotto la
+sua calma apparente, sotto quella mirabile temperanza di linguaggio, è
+ancora possibile scorgere le tempeste d'un animo agitato, in continua
+lotta con sè medesimo, e più ancora che lottante fra il dovere e il
+piacere, contrastato fra due doveri diversi. I due doveri diversi, fra
+i quali il Manzoni lottò, dovettero essere la patria e la famiglia,
+come per un altro verso la libertà del pensiero e la fede. Il Goethe,
+come il Manzoni, mirava alla perfezione; ma io credo che, senza alcuna
+esagerazione, si possa dire che il primo mirava particolarmente ad una
+perfezione intellettuale, il secondo alla perfezione morale, che costa
+qualche cosa di più, poichè obbliga pure a qualche maggior sacrificio.
+Nell'_Adelchi_ si palesa generalmente assai meno il sentimento
+individuale dell'autore; tuttavia è lecito in più d'un passo, ove
+parla il giovine eroe longobardo, riconoscere i privati sentimenti del
+Manzoni. La tragedia fu terminata, quando, fallita la rivoluzione
+piemontese, parecchi de' migliori amici del Manzoni dovettero andare o
+in esigilo, o al carcere duro. Il Nostro si dolse, certamente, seco
+stesso di non aver potuto far nulla per la patria e di dovere
+nascondere il suo potente ed inspirato Inno rivoluzionario dedicato a
+Teodoro Koerner, e, per amore della famiglia, evitare ogni imprudenza.
+S'io non m'inganno, è il Manzoni del 1821 che parla in questi versi
+posti in bocca ad Adelchi:
+
+ Il mio cor m'ange, Anfrido; ei mi comanda
+ Alte e nobili cose; e la fortuna
+ Mi condanna ad inique: e, strascinato,
+ Vo per la via che non mi scelsi, oscura,
+ Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce,
+ Come il germe caduto in rio terreno
+ E balzato dal vento.
+
+Il Manzoni fu sempre un po' repubblicano; se ne lagnavano nel 1848 il
+Giusti e l'Azeglio, quando lo vedevano diffidar troppo delle promesse
+del re Carlo Alberto. E da repubblicano, con poca verosimiglianza
+storica, egli faceva parlare il moribondo Adelchi al re Desiderio suo
+padre:
+
+ Gran segreto è la vita; e noi comprende
+ Che l'ora estrema. Ti fu tolto un regno;
+ Deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa
+ Ora tu stesso appresserai, giocondi
+ Si schiereranno al tuo pensier dinanzi
+ Gli anni, in cui re non sarai stato, in cui
+ Nè una lagrima pur notata in cielo
+ Fia contra te, nè il nome tuo saravvi
+ Con l'imprecar de' tribolati asceso.
+ Godi che re non sei, godi che chiusa
+ All'oprar t'è ogni via; loco a gentile,
+ Ad innocente opra non v'è; non resta
+ Che far torto, o patirlo. Una feroce
+ Forza il mondo possiede e fa nomarsi
+ Dritto; la man degli avi insanguinata
+ Seminò l'ingiustizia; i padri l'hanno
+ Coltivata col sangue; e omai la terra
+ Altra mèsse non dà.
+
+Tutto ciò è grande, è vero, è degno del Manzoni, e si capisce che
+dovesse piacere al Mazzini, ma stona nel linguaggio di un Principe
+longobardo del IX secolo. Come tragedie storiche, il _Carmagnola_ e
+l'_Adelchi_, mi paiono, sia detto con tutto il rispetto de' loro pregi
+letterarii, lavori sbagliati; ma essi, oltre all'importanza che hanno
+per le novità che introducono nella drammatica italiana, obbligando le
+persone tragiche a parlare un linguaggio umano e a muoversi
+naturalmente, senza l'impaccio delle regole così dette aristoteliche
+intorno alle unità, contengono un gran numero di particolari poetici
+manzoniani, il che vuol dire nuovissimi, per i quali se non vi si
+andrà a cercare la verità storica e se essi non si potranno
+rappresentare sulle scene, vi si troveranno sempre affetti
+eloquentemente espressi, pensieri elevati, caratteri bene scolpiti,
+descrizioni pittoresche, intendimenti civili e patriottici che li
+faranno ammirare. Il Manzoni dedicava l'_Adelchi_, dodici anni dopo il
+suo matrimonio, a sua moglie Enrichetta Blondel, e non senza un motivo
+particolare, oltre i motivi generali che egli dovea parer di avere per
+dare un pubblico segno d'onore e d'affetto alla sua compagna. Come m'è
+parso di sentire nell'amicizia di Marco pel Conte di Carmagnola quella
+del Fauriel pel Manzoni, onde, perciò forse, veniva particolarmente
+dedicata al Fauriel la prima tragedia manzoniana; così mi paiono da
+ricercarsi nella tragedia stessa le ragioni particolari, per le quali
+Enrichetta Blondel fu onorata della dedicazione dell'_Adelchi_. "Il
+signor marchese Capponi (scrive il Tommaseo), nel conoscere la prima
+moglie, non bella e di poche parole, a quello appunto e al portamento
+sentì che la vera ispiratrice del Manzoni era lei." Disse il simile
+qualche anno dopo un giornale di Francia, che, recando i versi di
+Ermengarda morente: _Amor tremendo è il mio_, ec., soggiunge: _Ah
+questa, signor Manzoni, non è roba vostra; ve l'ha dettata una donna._
+Rileggiamoli dunque insieme questi bei versi che il Manzoni avrebbe
+rubati a sua moglie. Ermengarda, in amoroso delirio, si rivolge col
+memore pensiero allo sposo che la tradì:
+
+ ......O Carlo,
+ Farmi morire di dolor tu il puoi;
+ Ma che gloria ti fia? Tu stesso un giorno
+ Dolor ne avresti. _Amor tremendo è il mio;
+ Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora
+ Non tel mostrai; tu eri mio; secura
+ Nel mio gaudio io tacea, nè tutta mai
+ Questo labbro pudico osato avria
+ Dirti l'ebbrezza del mio cor segreto._
+
+Nel personaggio di Adelchi, il Manzoni stesso confessò d'aver voluto
+foggiare un suo ideale; il medesimo si può dire dell'Ermengarda, sopra
+i sentimenti della quale la storia non ci dice nulla; ora gl'ideali
+che si coloriscono al di fuori della storia e che riescono
+caratteristici come questo di Ermengarda, non si possono concepire
+altrimenti che supponendoli determinati dagli stessi sentimenti più
+vivi del Poeta nell'ora in cui egli scrisse. Io non posso insistere di
+più sopra un argomento così delicato come le relazioni di Alessandro
+Manzoni con Enrichetta Blondel; ma parmi che un rimorso gentile
+dell'Autore verso la sua compagna che egli potè forse turbare co' suoi
+ardimenti patriottici o con alcun'altra sua imprudenza, abbia fatto
+parlare Ermengarda in quel modo straordinariamente appassionato, e che
+la dedica solenne dell'_Adelchi_ alla sua compagna sia stata come una
+pubblica riparazione di qualche segreta lacrima domestica. S'io mi
+sono ingannato, ne domando perdono alla memoria del Manzoni; ma come
+ai critici del Goethe fu lecito de tracciare sopra i suoi versi la
+storia de' suoi amori, non ho potuto spiegarmi altrimenti, come in un
+dramma, dove l'amore non entrava, sia apparso l'unico tipo veramente
+poetico di una moglie ideale che ci presenti la poesia italiana, e che
+il Dramma stesso porti la seguente dedicazione glorificatrice:
+
+ ALLA DILETTA E VENERATA SUA MOGLIE
+ ENRICHETTA LUIGIA BLONDEL
+ LA QUALE INSIEME CON LE AFFEZIONI CONIUGALI
+ E CON LA SAPIENZA MATERNA
+ POTÈ SERBARE UN ANIMO VERGINALE
+ CONSACRA QUESTO ADELCHI
+ L'AUTORE
+ DOLENTE DI NON POTERE A PIÙ SPLENDIDO
+ E A PIÙ DUREVOLE MONUMENTO
+ RACCOMANDARE IL CARO NOME E LA MEMORIA
+ DI TANTE VIRTÙ.[3]
+
+ [1] Poichè il professor Giovanni Rizzi, dalla cortesia del quale io
+ l'ho ricevuta, mi permette di valermene, io me ne valgo nel solo
+ modo che mi sembri conveniente, cioè stampandola tutta:
+
+ "Parigi, 7 febbraio 1820. Cariss. e Pregiat. Amico,
+
+ Sarei impacciato a ringraziarvi degnamente non solo dell'amabile
+ pensiero che avete avuto di scrivermi, ma anche della pazienza che
+ avete posta a regolare la vostra penna in modo che nulla per me fosse
+ perduto dei preziosi sentimenti vostri, se non sapessi da lungo tempo
+ quanto sia facile saldare con voi questi conti, e che voi vi tenete
+ pagato d'ogni cosa, quando sappiate che con essa abbiate fatto piacere
+ altrui. Sappiate dunque che la vostra lettera me ne ha cagionato uno
+ dei più vivi e durevoli che per me si potessero provare, e che
+ letta e riletta fra noi ha fatto una specie di festa di famiglia. Io
+ non dubitava della continuazione della preziosa vostra amicizia,
+ sapendo che è questo un dono che voi non prodigate nè ritirate
+ leggermente, all'uso del mondo; ma le assicurazioni e le espressioni
+ di essa, nutrendo le più care memorie dell'animo mio, l'hanno
+ giocondamente e profondamente occupato. Già sufficentemente
+ stabiliti in questa peregrinazione provvisoria, noi ci siamo ormai
+ avvezzati alla nostra nuova situazione, ed io principalmente mi trovo
+ in uno stato di quiete d'animo, e talvolta direi quasi di contentezza,
+ della quale non saprei forse dare le ragioni io stesso; ma una
+ mancanza, alla quale nulla può supplire, uno spazio che null'altra
+ cosa può occupare, è sempre per me l'assenza di alcuni pochi
+ amici, e quella singolarmente di uno, il quale mi ama, come merita
+ egli d'esser amato. Non saprei altrimenti esprimere l'idea che ho
+ dell'amicizia vostra, e se il riconoscere la mia fortuna può darmi
+ taccia d'orgoglio, preferisco quest'accusa a quella d'ingratitudine.
+ La venerazione e l'affetto ch'io nutro per voi, sarà, spero, un
+ sentimento ereditario nella mia famiglia, e Giulietta, che ha più
+ memoria nel cuore che nella mente, me ne ha già dato un segno,
+ contandomi di essersi più volte rallegrata qui alla domenica dal
+ pensiero che si andrebbe in casa Giudici: nè l'interruzione, nè
+ la mutazione degli oggetti hanno potuto impedire che nascesse in lei
+ questo pensiero così dissociato da tutte le sue attuali abitudini.
+ Serbando la legge del silenzio così ragionevolmente imposta agli
+ scrittori in ciò che riguarda i loro _parti_, io non vi avrei certo
+ fatto parola di quel povero Carmagnola; ma voi mi avete aperto un
+ adito, e addio silenzio! Lasciate adunque che io vi ringrazii
+ dell'avermi voi dato il più bel premio, e nello stesso tempo la
+ più utile scuola che un manufatturiere di poesie possa desiderare,
+ cioè la cognizione dell'impressione che un suo lavoro ha prodotta
+ su un animo elevato e su un ingegno grande ed esercitato. Benchè
+ voi abbiate alla fine ritirate le prime vostre obbiezioni, non vi
+ maravigliate se io mi tengo pienamente assoluto da una seconda
+ sentenza, che posso forse attribuire alla vittoria dell'amicizia
+ sull'imparzialità. Vi esporrò quindi brevemente i motivi che mi
+ hanno condotto nei passi che vi urtarono dapprima, acciocchè voi
+ giudichiate anche la mie intenzioni, e mi sia il giudizio vostro una
+ norma per l'avvenire. Io aveva sentito che le circostanze e le azioni
+ del Carmagnola non erano in proporzione coll'animo suo e coi suoi
+ disegni, ma questa dissonanza appunto è quella che io ho voluto
+ rappresentare. V'erano due difficoltà, una di diritto per così
+ dire. Un uomo di animo forte ed elevato e desideroso di grandi
+ imprese, che si dibatte colla debolezza e colla perfidia dei suoi
+ tempi, e con istituzioni misere, improvvide, irragionevoli, ma astute
+ e già fortificate dall'abitudine e dal rispetto, e dagli interessi
+ di quelli che hanno l'iniziativa della forza, è egli un personaggio
+ drammatico? Su questa quistione che può spiegare tutto un sistema
+ drammatico, io aspetto da voi, quando vi piacerà occuparvene, la
+ soluzione la più ragionata ed autorevole. L'altra difficoltà era
+ per me il ridurre questa idea, quando sia plausibile" ad una lodevole
+ pratica; ma in questo il vostro giudizio non mi sarà tanto sicuro,
+ poichè si esercita sopra un amico. Il Coro era fatto certamente
+ coll'intenzione di avvilire quelle stesse guerre, a cui io voleva pure
+ interessare il lettore: vi è contradizione fra questi due intenti?
+ Io non saprei certo affermare nè il sì nè il no--ma vi
+ sottometto brevemente i motivi che mi hanno fatto credere possibile di
+ eccitare questi due sentimenti. Mi sembra che lo spettatore o il
+ lettore possa portare ad un dramma la disposizione a due generi
+ d'interesse. Il primo è quello che nasce dal vedere rappresentati
+ gli uomini e le cose in un modo conforme a quel tipo di perfezione e
+ di desiderio che tutti abbiamo in noi: e questo è con infiniti
+ gradi di mezzo, l'interesse ammirativo che eccitano molti personaggi
+ di Corneille--di Metastasio--e d'infiniti romanzi. L'altro interesse
+ è creato dalla rappresentazione più vicina al vero di quel misto
+ di grande e di meschino, di ragionevole e di pazzo, che si vede negli
+ avvenimenti di grandi e piccioli di questo mondo: e questo interesse
+ tiene ad una parte importante ed eterna dell'animo umano, il desiderio
+ di conoscere quello che è realmente, di vedere più che si può
+ in noi e nel nostro destino su questa terra. Di questi due generi
+ d'interesse io credo che il più profondo, ed il più utile ad
+ eccitarsi, sia il secondo; credo che si possano anche riunire in
+ un'azione e in un personaggio, purchè si trovino uniti spesso nel
+ fatto, e tengo poi fermamente che sia metodo vizioso quello di
+ trasportare negli avvenimenti la perfezione che non è che
+ nell'idea, e che quando sia rappresentata in idea o veramente poetica
+ e morale.--Voi vedete che ho voluto tentare di conservare entrambi
+ questi mezzi di commozione e di riflessione, impiegandone uno nella
+ tragedia e l'altro nel Coro.--A persuadermi di non aver riuscito ci
+ vuol poco, perchè sento anch'io quanto l'esecuzione sia lontana
+ dall'idea: ma a provarmi la falsità dell'idea sarebbero necessario
+ molte ragioni, che spero di non sentire da voi, perchè amo credere
+ che penserete in questo com'io.--Ben inteso che voi supplirete a
+ questi cenni confusi e scritti alla _sciamannata_. La carta mi manca,
+ e quel che è peggio il tempo. Non voglio ritardare a domani questa
+ lettera per ridarla in più ragionevole figura intrinseca ed
+ estrinseca. Dacchè ho perduta la speranza di divenire un giorno
+ Accademico della Crusca, mi sono lasciato andare agli eccessi i più
+ straordinarii della licenza: il peggio si è che la più parte di
+ queste mie ciarle peccano contro il senso, ma a questo supplirà il
+ vostro e a tutto l'indulgente vostra amicizia. Vorrei arrabbiarmi
+ contro Torti che non mi scrive, ma con che diritto? Non tocca a me di
+ negare! privilegi della pigrizia; ma se voi lo spingete, chi sa che
+ non sia generoso! Ricordatemi alla Domenica e al Venerdì,
+ ringraziate Mario dei cari saluti che gli rendo ben cordialmente. Alla
+ degnissima vostra famiglia poi presentate l'espressioni della mia
+ stima e della riconoscente mia amicizia coi più affettuosi
+ complimenti di mia madre, di Enrichetta e di Giulietta. Chi sa che il
+ signor Castillia non mi porti qualche altra vostra lettera! Questo
+ pensiero mi tiene allegro. Scriverò al Canonico fra pochi giorni;
+ intanto vi prego di fargli i miei più teneri e rispettosi saluti. E
+ voi accogliete le assicurazioni della profonda stima e della
+ inalterabile affezione del vostro
+
+ _Amico vero_ A. MANZONI"
+
+ [2] Sopra la lentezza relativa del Manzoni nel preparare le sue
+ tragedie il Sainte-Beuve ci diede questi schiarimenti: "Il
+ Manzoni, tutti lo sanno, lavorava le sue tragedie lentissimamente.
+ Questa lentezza, che può dipendere da diverse cagioni, come per
+ esempio dalla delicatezza di un'organizzazione nervosa, la quale
+ si può trovare impedita a tener sempre dietro alla fantasia e
+ all'intelletto, questa lentezza considerata in sè stessa non sarà
+ forse cosa lodevole. Ma ciò che sicuramente merita lode, e vuolsi
+ anzi proporre ad esempio, è la coscienza adoperata da lui nel
+ preparare i materiali, e nello studiare gli argomenti delle sue
+ composizioni. Sarebbe difficile il dire quel ch'abbia fatto per
+ l'_Adelchi_, di cui cominciò ad occuparsi sul serio, dopo il suo
+ ritorno da Parigi a Milano, negli ultimi mesi del 1820. Egli si
+ accinse a studiare da storico, emulando gli uomini, coi quali
+ aveva fin'allora conferito, tutto ciò che potè trovare nelle
+ cronache sulle circostanze della dominazione e dello stato de'
+ Lombardi in Italia. Non leggeva superficialmente tanto da poter
+ riuscire a dare un qualche colore locale, una tinta qualsiasi del
+ Medio Evo ad un'opera di fantasia. No davvero, egli volle vedervi
+ il fondo; si seppellì nella collezione _Rerum Italicarum_ del
+ Muratori, e prese anche famigliarità, com'egli dicea sorridendo,
+ _con qualcuno dei 49 grossi complici_ di Agostino Thierry."
+
+ [3] Il prof. Corrado Gargiolli mi fa noto che una signora, nel
+ dividersi da un giovane che era da lei amato e che si era sposato
+ ad un'altra donna, riaperse l'_Adelchi_ alla scena di Ermengarda
+ morente, e bagnandola delle sue lacrime scrisse all'amante una
+ lettera commovente d'addio. Il Manzoni, cui venne dal Gargiolli
+ riferito il caso, se ne compiacque soggiungendo: "Quelle erano
+ davvero preziose postille," alludendo certamente alle lacrime, e
+ al commento vivo che ne faceva il dolore di quell'abbandonata.
+
+
+
+
+XVI.
+
+Il Manzoni unitario.
+
+
+Noi abbiamo fin qui toccato del Manzoni come riformatore dello stile
+poetico italiano, come scrittore religioso e come autore di tragedie
+storiche ed autobiografiche. Vediamo direttamente e particolarmente lo
+scrittore politico. Le opinioni politiche espresse in verso da un
+giovinetto di quindici anni non sembrano doversi pigliare molto sul
+serio. Quella spontaneità che appare, per lo più, nella manifestazione
+de' sentimenti di un giovine, è solo apparente; il giovine prima dei
+trent'anni sposa con ardore e difende con impetuosa eloquenza quelli
+che crede i suoi principii inviolabili e santi; ma egli non gli ha,
+gl'impara, li sposa, li riceve, gli accetta; rado accade che essi
+siano il prodotto di un intimo proprio convincimento. Il giovine, con
+tutta la sua furia simpatica che lo spinge a concepire i disegni più
+arditi e più vasti, a intraprendere le opere più pericolose, e con la
+felice illusione in cui vive che tutto il mondo sia suo, è meno libero
+assai dell'uomo maturo, tanto più composto e regolato nel suo modo di
+pensare, di sentire e di operare. Il giovine si crede libero, quando
+segue tutti i suoi istinti più diversi; l'uomo invece sente la libertà
+solamente dal punto, in cui egli incomincia a governare questa
+tumultuosa varietà d'istinti, a reggere la propria volontà, a dominare
+sè stesso. Non è quindi da chiedersi ad un giovine conto troppo severo
+di quel ch'egli abbia pensato politicamente fra i quindici ed i
+trent'anni; ma è poi tanto più mirabile il caso, in cui, come avvenne
+nella vita del Manzoni, si abbia a notare fra la giovinezza, la
+virilità e la vecchiaia d'un uomo una continuità progressiva di quei
+pensieri, che sono il fondamento e la regola della sua condotta
+civile. Del Manzoni si può dire che egli temperò con l'età il modo di
+manifestare i proprii pensieri; ma la somma di questi rimase costante
+e si confermò con la vita. Incominciò, come già sappiamo, a cantare il
+trionfo della libertà a quindici anni. Nel primo Canto del _Trionfo_
+incontriamo l'immagine dell'uccello che esce di gabbia e gode della
+sua libertà, adoprata a significare la gioia del prigioniero italiano
+ritornato libero:
+
+ E a color che fuggir l'aspra catena,
+ Prorompea sugli occhi e su le labbia
+ Impetüosa del piacer la piena,
+ Come augel che fuggì l'antica gabbia,
+ Or vola irrequieto tra le frondi,
+ Rade il suol, poi si sguazza ne la sabbia.
+
+È singolare il vedere come le prime immagini della giovinezza
+manzoniana rifioriscono vive nella sua tarda vecchiaia. Il Manzoni,
+più che ottantenne, passeggiando ne' Giardini Pubblici di Milano, alla
+vista di uccellini chiusi in gabbia, compose alcuni eleganti distici,
+nei quali gli uccelli prigionieri, ai quali è contesa la vista del
+cielo, si lamentano per invidiare la sorte delle anitre che si
+diguazzano liberamente negli stagni:
+
+ _Fortunatæ anates quibus æther ridet apertus,
+ Liberaque in lato margine stagna patent.
+ Nos hic intexto concludunt retia ferro
+ Et superum prohibent invida tecta diem.
+ Cernimus heu! frondes et non adeunda vireta
+ Et queis misceri non datur alitibus.
+ Si quando immemores auris expandimus alas,
+ Tristibus a clathris penna repulsa cadit.
+ Nullos ver lusus dulcesve reducit amores,
+ Nulli nos nidi, garrula turba, cient.
+ Pro latice irriguo, læto pro murmure fontis
+ Exhibet ignavas alveus arctus aquas.
+ Crudeles escæ, vestra dulcedine captae
+ Ducimus æternis otia carceribus._
+
+L'Austria ricevette pure i primi colpi dal giovinetto Manzoni, nel
+_Trionfo della Libertà_:
+
+ S'alzò tre volte e tre ricadde al suolo
+ Spossata e vinta l'Aquila grifagna,
+ Che l'arse penne ricusâro il volo.
+ Alfin, strisciando dietro a la campagna
+ Le mozze ali e le tronche ugne, fuggìo
+ Agl'intimi recessi di Lamagna.
+
+Non ci meravigliamo dunque che tra i Martiri dello Spielberg il conte
+Confalonieri sapesse a memoria e recitasse parecchie terzine del poema
+giovanile d'Alessandro Manzoni. L'anima gloriosa del francese Desaix
+caduto a Marengo combattendo contro gli Austriaci per quella che si
+sperava potesse divenire la libertà d'Italia, appare in una specie di
+Olimpo al giovine Poeta, il quale, pure imitando il noto incontro di
+Virgilio con Sordello, sa ancora trovare e produrre un nuovo effetto
+poetico:
+
+ Allor ch'egli me vide il piè ramingo
+ Traggere incerto per l'ignota riva,
+ Meditabondo, tacito e solingo,
+ A me corse gridando: "Anima viva,
+ Che qua se' giunta, u' solo per virtute,
+ E per amor di libertà s'arriva.
+ Italia mia che fa? di sue ferute
+ È sana alfine? è in libertate? è in calma?
+ O guerra ancor la strazia e servitute?
+ Io prodigo le fui di non vil'alma."
+
+Dicono che il Manzoni ed il Mazzini, ritrovandosi insieme un giorno
+dell'anno 1860, si rallegrassero insieme d'essere stati, per lungo
+tempo, i soli veri unitarii d'Italia. Nel vero, entrambi misero una
+specie di ostinazione nel desiderare e nel predicare in tutti i modi
+ed in ogni occasione l'unità italiana. Anche il Monti, per dire il
+vero, nella _Musogonia_ aveva collocata la seguente strofa:
+
+ E voi di tanta madre incliti figli,
+ Fratelli, i preghi della madre udite:
+ Di sentenza disgiunti e di consigli,
+ Che pensate, infelici, e chi tradite?
+ Una deh sia la patria, e ne' perigli
+ Uno il senno, l'ardir, l'alme, le vite.
+ Del discorde voler che vi scompagna,
+ Deh non rida, per Dio! Roma e Lamagna.
+
+Si può anche ammettere che il Monti fosse in quel momento sincero, ed
+esprimesse con tali versi il proprio intimo sentimento; ma egli cantò
+tante volte idoli diversi, dal Braschi a Napoleone, dal Suvaroff
+all'Imperatore d'Austria, che una sua strofa unitaria non può far di
+lui un poeta unitario. Prima dell'anno 1860 gli unitarii in Italia si
+potevano contare; tra i liberali d'idee più avanzate prevaleva
+generalmente l'idea della federazione. Il professor De Benedetti
+racconta in questo modo il colloquio che il Mazzini avrebbe avuto col
+Manzoni: "Vede, Don Alessandro (avrebbe detto il Mazzini), durante un
+pezzo siamo stati noi _due soli_ a credere all'unità di quest'Italia.
+Ora possiamo dire che avevamo ragione." Al che il Manzoni volendo
+mostrare che egli vi aveva avuto poco merito, perchè l'unità era
+inevitabile, con un malizioso sorriso avrebbe risposto: "Il padre del
+nostro amico Torti, che aveva sempre freddo, cominciava al primo
+fresco di settembre a dire: _Vuol nevicare_. A ottobre e novembre
+sentiva crescere il freddo e ripeteva: _Nevica di sicuro_. Finalmente,
+a gennaio o febbraio s'aveva una gran nevicata, e il buon Torti
+esclamava: _L'avevo detto io che doveva nevicare_." Ma, un anno
+innanzi, prima che il Mazzini gli facesse visita, egli, che era sempre
+stato un po' repubblicano e molto unitario, compiacevasi, in somma, di
+avere indovinato giusto giusto come il padre del Torti. "Alla fede
+dell'unità d'Italia (egli diceva) ho fatto il più grande dei
+sacrificii che un poeta potesse fare: quello di scrivere
+_scientemente_ un brutto verso." Questo brutto verso si trova in un
+frammento di Canzone petrarchesca composta dal Manzoni nell'aprile
+dell'anno 1815, quando Gioachino Murat bandiva il suo famoso Proclama
+di Rimini, col quale chiamava alle armi gli Italiani, in nome
+dell'_Unità italiana_. Ma intanto che il Manzoni scriveva, la rotta di
+Tolentino, con tutti gli ambiziosi disegni del Murat, faceva cadere la
+penna di mano al nostro giovine Poeta, che, a mezzo della quinta
+strofa, si arrestava. Il frammento, più che quattro strofe finite, ci
+presenta un solo abbozzo, ove conviene tener molto conto de' pensieri
+ed usar qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso. Nello
+stesso anno il giovinetto Leopardi componeva una specie di Orazione
+rettorica e reazionaria, della quale mi fece vedere una copia il
+marchese Ferrajoli di Roma. Quando verrà pubblicata, se pure a
+quest'ora non è già pubblica, sarà utile il riscontrare la Canzone del
+_reazionario_ Manzoni con la prosa del Leopardi, il quale, per quanto
+intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini tra quelli che si
+sdegnavano più forte contro il pietismo manzoniano e contro la sua
+teoria del perdono delle ingiurie. Il Manzoni nei versi del frammento,
+per la forma, classicheggia un po' pedestremente; ma ne' concetti egli
+si rivela moderno, e libero e coraggioso profeta d'un avvenire,
+intuito e sperato per l'Italia da pochi sapienti:
+
+ O delle imprese alla più degna accinto,
+ Signor, che la parola hai proferita,
+ Che tante etadi indarno Italia attese;
+ Ah! quando un braccio le teneano avvinto
+ Genti che non vorrìan toccarla unita,
+ E da lor scissa la pascean d'offese;
+ E l'ingorde udivam lunghe contese
+ Dei re tutti anelanti a farle oltraggio;
+ In te sol uno un raggio
+ Di nostra speme ancor vivea, pensando
+ Ch'era in Italia un suol senza servaggio,
+ Ch'ivi slegato ancor vegliava un brando.
+ Sonava intanto d'ogni parte un grido,
+ Libertà delle genti e gloria e pace,
+ Ed aperto d'Europa era il convito;
+ E questa donna di cotanto lido,
+ Questa antica, gentil, donna pugnace,
+ Degna non la tenean dell'alto invito;
+ Essa in disparte, e posto al labbro il dito,
+ Dovea il fato aspettar dal suo nemico,
+ Come siede il mendìco
+ Alla porta del ricco in sulla via;
+ Alcun non passa che lo chiami amico,
+ E non gli far dispetto è cortesia.
+ Forse infecondo di tal madre or langue
+ Il glorïoso fianco? o forse ch'ella
+ Del latte antico oggi le vene ha scarse?
+ O figli or nutre, a cui per essa il sangue
+ Donar sia grave? o tali, a cui più bella
+ Pugna sembri tra lor ingiuria forse?
+ Stolta bestemmia! eran le forze sparse,
+ E non le voglie; e quasi in ogni petto
+ Vivea questo concetto:
+ Liberi non sarem se non siamo uni;
+ Ai men forti di noi gregge dispetto,
+ Fin che non sorga un uom che ci raduni.
+ Egli è sorto per Dio! Sì, per Colui
+ Che un dì trascelse il giovinetto ebreo
+ Che del fratello il percussor percosse;
+ E fattol duce e salvator de' sui,
+ Degli avari ladron sul capo reo
+ L'ardua furia soffiò dell'onde rosse;
+ Per quel Dio che talora a stranie posse,
+ Certo in pena, il valor d'un popol trade;
+ Ma che l'inique spade
+ Frange una volta, e gli oppressor confonde,
+ E all'uom che pugna per le sue contrade
+ L'ira e la gioia de' perigli infonde.
+ Con Lui, signor, dell'itala fortuna
+ Le sparse verghe raccorrai da terra,
+ E un fascio ne farai nella tua mano...
+
+I versi non belli, in questo frammento, sono parecchi; ma il Manzoni
+alludeva, nel suo discorso, a questo:
+
+ Liberi non sarem se non siamo uni.
+
+Per questa unità da lui voluta, sperata, predicata, fin da giovinetto,
+il Manzoni aveva il coraggio di combattere apertamente, quantunque
+così devoto al Capo spirituale della Chiesa, il potere temporale de'
+Papi. Per questo riguardo, il Manzoni s'accordava perfettamente con
+l'antico e col nuovo poeta Ghibellino, con l'Alighieri e col
+Niccolini; il Poeta quindicenne, nel _Trionfo della Libertà_, e però
+prima della sua pretesa conversione, mentrechè egli mostra come Dio,
+ossia la religione, insegni soltanto l'amore:
+
+ Ei, con la voce di natura, chiama
+ Tutti ad armarsi, e gli uomini accompagna
+ E va d'ognuno al cor ripetendo: _ama!_
+
+si rivolge dantescamente a Roma:
+
+ Ahi! de la libertà l'ampia ruina
+ Tutto si trasse ne la notte eterna,
+ Ed or serva sei fatta di reina.
+ Che il celibe Levita ti governa
+ Con le venali chiavi, ond'ei si vanta
+ Chiuder la porta e disserrar superna.
+ E i Druidi porporati, oh casta, oh santa
+ Turba di lupi mansüeti in mostra
+ Che de la spoglia de l'agnel s'ammanta,
+ E il popol riverente a lor si prostra
+ In vile atto sommesso, e quasi Dei
+ Gli adora e cole, oh sua vergogna e nostra!
+
+Si offendeva il giovinetto Manzoni nel vedere che in Italia molto più
+che Cristo si adorasse il suo Vicario; egli presentiva già il giorno,
+in cui il Papa avrebbe finito per dichiararsi infallibile; perciò
+arditamente cantava:
+
+ Infallibil divino a le devote
+ Genti s'infinse, che a la putta astuta
+ Prestâro omaggio e le fornîr la dote.
+
+Si dirà facilmente da alcuno di que' devoti che si preparavano alla
+beatificazione di Alessandro Manzoni, che non è da tenersi conto del
+linguaggio intemperante di un giovine studente traviato; ma il guaio è
+che il Manzoni, quantunque ossequente alla Chiesa, in tutto ciò che
+riguarda la materia dommatica del Cattolicismo, non s'immaginava mai
+che verrebbe un giorno, in cui l'infallibilità e il potere temporale
+de' Papi diventerebbero due nuovi dommi, due nuovi articoli del
+_Credo_ cattolico! Nell'_Adelchi_, lo stesso Desiderio re de'
+Longobardi, a cui l'Autore impresta pure i suoi proprii sentimenti
+religiosi, tanto da fargli dire vinto da Carlo Magno queste parole di
+sommissione, per le quali si riconosce nel vincitore la potenza del
+dito divino:
+
+ In te del cielo
+ Io la vendetta adoro, e innanzi a cui
+ Dio m'inchinò, m'inchino,
+
+quando si tratta di definire quali possano essere le relazioni di un
+Re che ambisce la piena signoria d'Italia col Papa, esclama:
+
+ .... Roma fia nostra; e, tardi accorto,
+ Supplice invan, delle terrene spade
+ Disarmato per sempre, ai santi studii
+ Adrian tornerà; re delle preci,
+ Signor del Sacrifizio, il soglio a noi
+ Sgombro darà.
+
+In queste poche parole viene espresso, dodici anni prima, il concetto
+fondamentale dell'_Arnaldo_ del Niccolini. Il Manzoni perciò non
+poteva in nessun modo accordarsi coi Gesuiti, i quali volevano che la
+Chiesa s'impacciasse nel governo politico del mondo; e fin dall'anno
+1819, scrivendo da Parigi al suo proprio confessore Tosi un po'
+giansenista, esprimeva chiaramente il suo pensiero in proposito: "A
+malgrado (egli diceva) degli sforzi di alcuni buoni ed illuminati
+Cattolici per separare la religione dagli interessi e dalle passioni
+del secolo, malgrado la disposizione di molti increduli stessi a
+riconoscere questa separazione, e a lasciare la religione almeno in
+pace, sembra che prevalgano gli sforzi di altri che vogliono
+assolutamente tenerla unita ad articoli di fede politica che essi
+hanno aggiunto al _Simbolo_. Quando la Fede si presenta al popolo così
+accompagnata, si può mai sperare che egli si darà la pena di
+distinguere ciò che viene da Dio da ciò che è l'immaginazione degli
+uomini? I solitarii di Porto Reale l'hanno fatto, ma erano pochi,
+erano dotti, erano separati dal mondo, assistiti da quella grazia che
+non cessarono d'implorare." Ciò che è nuovo nel carattere religioso
+della letteratura manzoniana è, per l'appunto, questo richiamo della
+religione a' suoi principii fondamentali di carità e di libertà,
+questo accordo dei principii umanitarii del Vangelo coi principii
+umanitarii proclamati dalla Rivoluzione francese, la quale non gli
+osservò poi sempre essa medesima, ma intanto gli ha come consacrati
+nella società moderna. Gli scrittori cattolici francesi più venerati,
+come il Chateaubriand ed il Montalembert, rimasero, per questo
+riguardo, molto più indietro del Nostro. Il Montalembert, per esempio,
+che conobbe il Manzoni a Brusuglio nel 1836, discorreva un giorno con
+esso intorno all'assetto politico che si poteva sperare o disperare di
+dare all'Italia. Il Manzoni disse tosto che il suo ideale sarebbe
+stata l'unità d'Italia con un Principe di casa Savoia. Sperava il
+Francese che il Manzoni avebbe fatta un'eccezione pel dominio
+temporale del Papa, non potendo ammettere che un cattolico supponesse
+possibile qualsiasi attentato contro di esso; e però strinse i panni
+al Manzoni, chiedendogli quello che contasse di fare del Papa-Re.
+"Quando vi ho detto (rispose il Manzoni senza scomporsi) che voglio
+l'unità con un Principe che non è il Papa, mi par d'avere già risposto
+in anticipazione alla vostra dimanda." Nell'anno 1848, quando tutta
+l'Italia delirava per Pio IX e in casa dello stesso Manzoni il suo
+primogenito si faceva bello con la medaglia del Papa, il Manzoni fu
+de' pochissimi che non si lasciarono sedurre da un entusiasmo, che a
+lui pareva più funesto che utile all'unità italiana. Egli non si
+lasciava trasportare dalle opinioni volgari, quando non gli pareva che
+il senso volgare fosse il buon senso; ma voleva camminare co' suoi
+tempi, e progredire; anche nel modo di vestire, desiderando evitare
+ogni ridicola stranezza, fino agli ultimi anni di sua vita desiderava
+sempre mostrarsi uomo moderno. Di ogni ritorno al passato, di ogni
+passo che si dèsse per andare indietro, si doleva. Venerava i dommi
+cattolici, ma non trovava certamente che fossero pochi; e però quando
+intese che se ne voleva aggiungere uno nuovissimo, quello
+dell'infallibilità papale, il vecchio Manzoni si trovò intieramente
+d'accordo col giovinetto protestante del _Trionfo della Libertà_, si
+schierò dunque animosamente tra gli antinfallibilisti più risoluti e
+più rigorosi; "ma quando (scrive il Rizzi) egli, cattolico, seppe che
+in Vaticano era passata, come si direbbe noi laici, la nuova legge,
+non fece che esclamare: _pazienza!_, e non ne parlò più. E forse in
+questa sua sottomissione della ragione alla fede c'entrava per molto
+l'esempio del suo dottore e maestro l'abate Rosmini, il quale pure
+avea dichiarato di sottomettersi alla censura inflitta al suo libro
+delle _Cinque Piaghe_." Ma, in somma, egli si rallegrò che Roma fosse
+tolta al governo del Papa, ed accettò con piacere l'onore di venire
+ascritto nell'albo de' cittadini di Roma capitale, dove il Papa
+infallibile si era rintanato a fare il broncio a quell'Italia, che,
+come ben disse lo stesso Manzoni, egli benedisse prima del
+Quarantotto, per mandarla, dopo il Quarantotto, a farsi benedire. Egli
+conosceva il pregio di certi onori, i quali ricevono importanza
+dall'occasione e dalla qualità speciale di chi li riceve e di chi li
+concede; perciò egli che, a malgrado dell'intercessione del conte
+Andrea Cittadella e di Alessandro Humboldt, non avea temuto offendere
+l'Imperatore d'Austria ed il Re di Prussia, ricusando le loro
+decorazioni, gradiva poi una stretta di mano del re Vittorio Emanuele,
+una rosa del generale Garibaldi, ed un ben tornito complimento del più
+dotto fra i coronati viventi, Don Pedro d'Alcantara. Un tempo, quando
+pubblicò i _Promessi Sposi_, egli avea pure gradito le cortesie del
+Granduca di Toscana; ma non dimentichiamo ch'era quello il decennio
+glorioso, in cui nella piccola ospitale Toscanina riparavano gli esuli
+delle altre provincie d'Italia, il Pepe, il Colletta, il Poerio, il
+Leopardi, il Tommaseo, il Giordani ed altri più che venivano a
+riscaldare le loro speranze intorno alla più coraggiosa ed importante
+delle Riviste letterarie italiane, l'_Antologia_, e nel Gabinetto
+letterario del ginevrino Giampietro Vieusseux. Ed il Manzoni di
+nessuno faceva maggiore stima che di quegli Italiani, che aveano avuto
+la fortuna non solo di scrivere, ma di patire e di combattere per
+l'Italia; quando il Settembrini si dimenticò pertanto a segno da
+paragonare il Manzoni _al vecchio Priamo che scagliava il suo telo
+senile_, egli, sebbene sentisse tutta l'indegna acerbità dell'offesa,
+la voleva perdonare, non tanto perchè come cristiano egli lo avrebbe
+dovuto, ma perchè egli pensava che si dovesse perdonar molto ad un
+uomo, il quale era stato in prigione per la patria. È noto che il
+Manzoni, negli ultimi anni della sua vita, lavorava intorno ad un
+_Saggio comparativo fra la Rivoluzione francese del 1789 e la
+Rivoluzione italiana del 1859_. L'opera, tuttora inedita, non potè
+venir terminata; nella parte che riguarda la Rivoluzione francese,
+egli ammira l'Ottantanove e deplora e condanna il Novantatrè, che non
+gli pare sia stato nè utile nè, in alcun modo, necessario; trova, in
+somma, che il Novantatrè era un Ottantanove peggiorato; sono rimasti
+intatti di questa parte ben 286 fogli. La parte italiana, quale rimane
+fra le carte inedite del Manzoni, si compone di soli diciotto fogli;
+al nostro scopo, che è quello di mostrare quale concetto civile e
+politico il Manzoni si faceva della letteratura, basterà qui il
+riferirne, poichè la gentilezza e la memoria di un amico ci aiuta,
+alcuni saggi che il Manzoni stesso veniva leggendo ai più intimi ed
+assidui suoi frequentatori. Di Dante che voleva l'unità con Arrigo di
+Lussemburgo, il Manzoni scriveva: "Dante, il grande e infelice
+Italiano, che cercava in una qualche forza viva il mezzo di ottenere
+l'unità, credette di poterlo trovare nell'Impero. Ma, per verità,
+sarebbe difficile il decidere se questo sarebbe stato meno atto a
+crearla davvero o a mantenerla." Il Manzoni ammirava il Piemonte e
+sperava molto da esso; perciò lasciò scritto: "La concordia nata nel
+1849 tra il giovane Re di codesta estrema parte della patria comune e
+il suo popolo ristretto d'allora, fu la prima cagione di una tale
+indipendenza; poichè fu essa, e essa sola, che rese possibile anche il
+generoso e non mai abbastanza riconosciuto aiuto straniero; e essa
+sola che fece rimaner privi d'effetto gli sforzi opposti della Potenza
+allora prevalente in Italia, e fatalmente avversa a questa
+indipendenza." Ma il Manzoni voleva il Piemonte italiano, non già
+l'Italia piemontese, e ancora meno l'Italia esclusa dal Piemonte o il
+Piemonte dall'Italia. Perciò quando il Piemonte formava con la
+Sardegna un regno separato, e l'Accademia delle Scienze, la quale
+soleva aggregarsi come _Accademici stranieri_ gl'illustri Italiani
+delle altre provincie, nel 1833 eleggeva _Accademico straniero_ il
+Manzoni, questi, rifiutando un tale onore, rispondeva al Presidente
+dell'Accademia conte Prospero Balbo in questi termini: "Un tanto onore
+sarebbe caramente pagato, se io non lo potessi ottenere che col titolo
+di _Accademico straniero_; standomi più a cuore l'esser compatriotta
+di Lei e degli altri uomini insigni, di cui codesta Accademia si
+vanta, che d'esser loro collega; chè, se questo è un effetto della
+degnazione loro, quello è un dono di Dio, che mi ha fatto nascere in
+questa Italia, che è superba di chiamarli suoi." L'ultime sue parole
+d'affetto furono pure per la città di Torino. Egli le scrisse
+nell'anno 1873, poco prima di morire, e suonano così: "Trista
+condizione di cose, in cui anche gli uomini di alta mente e amici
+della patria non potevano far altro che disperare o sognare." Vittorio
+Emanuele gli pare: "Un Re che al coraggio e alla costanza della sua
+stirpe univa un sentimento per l'Italia, che in questo caso non
+consentiremmo di chiamare ambizione, perchè la parte di vanità e
+d'interesse personale sottintesa in un tale vocabolo scompare nella
+grandezza e nella nobiltà del fine." Riconosce l'antica forza di
+resistenza opposta allo straniero invasore dall'esercito del piccolo
+Piemonte, con una felice similitudine: "L'esercito piemontese aveva
+saputo tener addietro, da quella parte, per ben tre anni, il novo
+invasore, come quel valente ragazzo olandese aveva opposta all'acqua
+che stava per prorompere da un punto dell'argine la sua piccola, ma
+tenace schiena, aspettando soccorso." Riconosce l'importanza del
+soccorso, che ci diedero i Francesi nel 1859; ma, nello stesso tempo,
+osserva che l'Italia si è pure un poco aiutata da sè: "La vita d'una
+nazione non può essere un dono d'altri. È bensì vero che una nazione
+divisa in brani, inerme nella massima parte, e compressa da una
+preponderante, ordinata e vigilante forza straniera, non potrebbe da
+sè rivendicare il suo diritto di essere; e questa è la sua infelicità
+e un ricordo di modestia. Ma è anche vero che non lo potrebbe nemmeno
+con qualunque più poderoso aiuto esterno senza un forte volere e uno
+sforzo corrispondente dalla sua parte. Un braccio vigoroso può bensì
+levar dal letto un paralitico, ma non dargli la forza di reggersi e di
+camminare." Per la stessa ragione il Manzoni ammirava la grande
+impresa compiuta dal generale Garibaldi; ma, quanto più gli appariva
+meravigliosa, tanto più ei vi riconosceva l'opera del popolo italiano
+che la secondò: "E mille valorosi condotti, come a una festa, da un
+valorosissimo a conquistare a questa patria comune un vasto e
+magnifico tratto del suo territorio, da principio con l'armi, a
+un'immensa disuguaglianza di numero, come a prova dell'ardire, e poi
+con la sola forza del nome e della presenza, come a prova della
+spontaneità dell'assenso." Questa pare a me e deve parere a molti
+bella e buona sapienza politica; si chiama pure (a dispetto di certe
+sottigliezze e squisitezze di stile che possono talora apparir
+soverchie) un parlar chiaro e sicuro, come d'uomo profondamente
+convinto. Il Manzoni ebbe pure la grande fortuna che gli eventi gli
+diedero ragione. Nel 1848 egli voleva essere più tosto repubblicano
+con l'unitario Mazzini, che federalista col re Carlo Alberto; del che
+dolevansi i suoi amici piemontesi, in ispecie il Balbo e l'Azeglio.
+Quest'ultimo, perciò, scrivendo a sua moglie sfogava un po' di
+risentimento politico contro il Manzoni ed i suoi amici:[1]
+"Salutami gli amici, Grossi, Manzoni, e di' a tutti che io, a forza di
+girare, conosco l'Italia più di loro; che non si fan repubbliche senza
+repubblicani; e di questi non ne ho quasi incontrati in Italia. Di' a
+Manzoni che, se riesce a far repubblicano Carlo Alberto, non riescirà
+a far Pio IX. Sarebbe metter in seno all'Italia due serpi che si
+combatterebbero e lacererebbero loro e lei. Per amor di Dio,
+contentiamoci di fare uno Stato forte sul Po, costituzionale; e
+preghiamo Dio di trovare un venti per cento che capisca _de quoi il
+s'agit_. A star sempre in una camera, parlar cogli stessi uomini, si
+giudica male un paese e il mondo pratico. Lasciamo andar la donna del
+giudizio di Salomone e il suo bambino; a lei Salomone dava la scelta,
+a noi la necessità la nega. Giudizio, cose possibili, e non poesia,
+per carità!" Pare che il Manzoni opinasse allora che chi amava
+l'Italia dovea piuttosto come, nel giudizio di Salomone, imitar la
+vera madre, la quale preferiva piuttosto saper viva ed intatta in mano
+altrui la propria creatura, che riscattarla dalle altrui mani per
+farla in pezzi, L'Azeglio dava al Manzoni del poeta, altri, con parola
+che vorrebbe significare il medesimo, lo qualificavano, a motivo delle
+sue idee unitarie, per un utopista; al che egli rispondeva: "Eh! ben
+anche la vostra federazione è un'utopia; poniamo pure che l'unità sia
+un'utopia; la federazione è un'utopia brutta, come l'unità è invece
+un'utopia bella." Dolevasi, invero, che i Francesi avessero chiesto un
+compenso del sangue versato in Lombardia, col privare l'Italia
+occidentale di due suoi antichi baluardi; ma, dominato dal suo
+concetto unitario, egli provava a consolarsi della dolorosa iattura
+con una similitudine: "Se la culla del Regno d'Italia (egli pensava) è
+stata la Savoia, come il fanciullo cresciuto in età, non avendo più
+bisogno della culla, la può dar via, così fece il Regno d'Italia
+cedendo la Savoia alla Francia." Ma la Savoia era all'Italia, più
+ancora che una culla, una fortezza poderosa; chi la ricevette, invece,
+non si rallegrò forse di un acquisto proporzionato alla gravità della
+nostra perdita. Ma in Savoia non si parlava italiano, e uno de' più
+forti elementi per costituire fortemente l'unità della patria pareva
+al Manzoni l'unificarla in un solo linguaggio. Quindi il sacrificio
+nazionale, per la perdita di Nizza e Savoia, ma specialmente della
+Savoia, al Manzoni dovette parer minimo. Essa non poteva, secondo il
+concetto manzoniano, convergere al centro comune della patria, non
+poteva associarsi e partecipare all'opera vivificatrice del
+linguaggio, che doveva aver sede unica e base fondamentale in Firenze.
+Poichè ogni unità, ma specialmente ogni unità organica, ha il suo
+centro di attrazione e di gravità, poichè ogni albero ha la sua
+radice, la radice dell'albero della lingua italiana, ond'essa dovea
+ricevere succo e forza vitale, era pel Manzoni in Firenze, nella
+parlata fiorentina, come quella che in Toscana appare meno incerta, e,
+come più ricca di storia civile, necessariamente anco più ricca di
+parole adatte per esprimere un maggior numero di pensieri. "In fatto
+di lingua (diceva egli con vivacità a' suoi amici), in fatto di lingua
+non c'è un più o un meno; non c'è che il tutto o il niente." Egli
+voleva il tutto; e non ammetteva alcuna diminuzione di questo concetto
+ch'ei si era fatto dell'unica base stabile e conveniente alla lingua
+italiana.[2] Chi, dicendosi manzoniano, cercava l'italiano in altre
+parti della Toscana, fuori del Contado fiorentino, spostava la sua
+questione, mostrava di frantenderla e irritava il valentuomo che
+l'aveva proposta, forse più degli avversarii aperti, i quali volevano
+che la lingua si pigliasse dove tornava più comodo. La questione della
+lingua non è punto nuova in Italia; essa è nata, si può dire, con la
+nostra letteratura. Merito principale del Manzoni fu d'avere
+ricominciato a trattarla _nazionalmente_, con quella stessa serietà,
+con la quale l'aveano posta nel Trecento e nel Cinquecento il primo
+poeta e il primo prosatore d'Italia, Dante e il Machiavelli. Il merito
+dovea parere tanto maggiore nell'anno 1824, quando il Manzoni
+s'accinse la prima volta di proposito allo studio della lingua
+italiana, poichè Vincenzo Monti con la _Proposta_ e gli Accademici
+della Crusca coi loro illustri e minuti battibecchi facevano anzi
+nuova mostra infelice, con meschini dispetti provinciali, dell'antica
+e funesta discordia italiana. Il Manzoni poi, lasciando stare le
+questioni minori, prese, come suol dirsi, il toro per le corna, si
+domandò se lingua c'era, dov'essa era migliore, e quando la fiorentina
+si riconoscesse migliore, richiese che quella sola si studiasse e
+adottasse per farne la lingua di tutti gl'Italiani. Il ragionamento
+pareva molto ovvio e semplice; il Manzoni aveva rinnovato il miracolo
+dell'uovo di Colombo. Ma quando tutti ebbero capito quello che prima
+non capivano, pur volendo mostrare di saperne di più, invece di
+convenire che egli avea ragionato bene, si voltarono contro di lui
+come contro un sofista che, invece d'allargare la questione, l'avea
+ristretta troppo. Ma egli aveva ragionato anche questa volta da
+unitario. Egli ammirava forse nella storia più Firenze che Roma, e si
+sarebbe contentato che la sede del Regno d'Italia rimanesse in Firenze
+anzi che trasferirsi a Roma, la quale in ogni modo desiderava di gran
+cuore ridonata all'Italia libera dal dominio temporale de' Papi. I
+Fiorentini doveano parere al Manzoni gli Ateniesi d'Italia, la lingua
+fiorentina la nostra lingua attica. Ma, perch'egli potesse avere
+pienamente ragione, era prima necessario ascoltarlo; ora l'Italia non
+convenne a Firenze, per avvivarne l'antica floridezza, per mettervi
+dentro tutto il suo sapere, tutta la sua civiltà e per farne veramente
+la prima città d'Italia, com'era un tempo Atene per la Grecia;
+l'Italia vi si attendò per cinque anni, non vi pose stabile radice e,
+migrando nel 1870 ad altra riva, la lasciò più povera e più negletta
+di prima. La teoria manzoniana quindi ci pare ora più che mai
+eccessiva, poichè in Firenze non s'accentra più, com'era sperato dal
+Manzoni e dall'Azeglio, il fiore della civiltà, il nerbo della vita
+italiana; ed una lingua per ottenere il consenso universale d'una
+nazione ha bisogno di derivar la sua forza da una vita locale più
+gagliarda delle altre. Questa vita privilegiata potrebbe esistere, ma
+non può dirsi, pur troppo, che esista ora in Firenze; quindi la
+necessità di ammettere la ragionevolezza di que' temperamenti che il
+Fauriel proponeva già al Manzoni fino dal loro primi colloquii intorno
+alla lingua italiana. "Il Fauriel (scriveva il Sainte-Beuve), udendo
+le ingegnose ragioni del Manzoni, non ardiva contradirle in tutto, ma
+nondimeno aveva qualche cosa da ridire. L'Italia ebbe pure in tutti i
+tempi i suoi grandi scrittori; perchè dunque non potrà averne anche
+oggi? È poi un male così grande ed irrimediabile, alla fin fine,
+d'esser costretto a scegliere, ed anche, in un certo senso, a comporsi
+la lingua, a tenerla sollevata dalle trivialità, a cercare
+d'indirizzarla verso un tipo superiore, che s'appoggia direttamente,
+ma in modo larghissimo, all'esempio degli antichi maestri? È vero che,
+superate le difficoltà, ci vuole poi l'ingegno per far bene. Ma il
+Fauriel mostrava che qui il campo era assai vasto e glorioso. E
+ardiva, per certo, rimandare all'amico un rimprovero che ne avea
+ricevuto sovente; e incitarlo a non voler prendere per regola del suo
+lavoro un ideale di perfezione, a cui non è dato giungere interamente,
+neppure a coloro che ne hanno in sè il sentimento. E rifacevagli
+quella guerra che spesso il Manzoni compiacevasi fare a lui, per
+troppa incontentabilità. Il Fauriel era infatti incontentabile in ciò
+che componeva, ma sulle cose; il Manzoni sullo stile." Noi possiamo
+ora trovar ragionevoli i temperamenti del Fauriel, ma dobbiamo essere
+persuasi ch'essi non convincevano il Manzoni, il quale mirava ad ogni
+specie di perfezione, e riconosceva come un elemento di perfezione
+l'unità. Bisognava in Italia scrivere popolarmente per essere intesi
+da tutti, bisognava parlare una sola lingua, avere una sola fede
+religiosa, una sola fede politica; senza di ciò non vi è armonia e
+vera grandezza italiana. Il centro dell'unità del linguaggio doveva
+esser Firenze, quello dell'unità della fede Dio, come lo intende e lo
+spiega la Chiesa cattolica. Voleva pure unità di stirpe nel popolo
+italiano, e però nel suo celebre _Discorso sopra la Storia de'
+Longobardi_ che ebbe il merito di promuovere in Italia una nuova serie
+d'indagini storiche molto importanti,[3] escludeva i Longobardi
+conquistatori da quel popolo italiano che aveano vinto ed oppresso e
+derubato, ma in nessun modo, potuto assimilarsi. Voleva bontà ed unità
+di leggi, liberate dal capriccio; quindi la critica legislativa della
+sua storia della _Colonna Infame_, ove, col pretesto di biasimar le
+antiche leggi, colpisce nella stessa condanna le nuove sommamente
+arbitrarie dell'Austria. Anche le idee avevano il loro principio, il
+loro centro d'unità; nel _Dialogo sull'Invenzione_ egli sostiene la
+dottrina rosminiana delle idee innate, e le fa, per conseguenza, anche
+se non lo dice, risalire a Dio. Per lo stesso sentimento d'armonia
+universale, il Manzoni sente l'alto dominio della poesia, che
+abbraccia in sè l'universalità delle cose sentite e pensate, e la
+superiorità della poesia alla storia. "È una parte (egli esclama nel
+suo _Discorso sul Romanzo storico_) della miseria dell'uomo il non
+poter conoscere se non qualcosa di ciò ch'è stato, anche nel suo
+piccolo mondo; ed è una parte della sua nobiltà e della sua forza il
+poter congetturare al di là di quello che può sapere." La realtà per
+lui era la base, l'ideale, la corona di ogni edificio poetico; perciò
+il suo edificio piantato sopra la terra poteva facilmente salire fino
+al cielo. Per questi supremi diritti concessi alla poesia, il Manzoni,
+sebbene confessi che ad ogni uomo d'ingegno giova il consenso altrui
+per assicurarsi delle proprie forze, sentendo sè stesso tanto
+superiore al volgo da poter talvolta osare di andar contro le opinioni
+volgari, lasciò pure scritto: "La maggior parte de' poeti, le cui
+opere sopravvissero a loro, ebbero qualche pregiudizio da vincere, e
+non divennero immortali se non con l'affrontare il loro secolo in
+qualche cosa." Ma non frantendiamo: il Manzoni, per quanto grande
+rivoluzionario egli fosse in letteratura, non ha già voluto dire ai
+giovani che, per riuscire originali, essi hanno ad urtare i sentimenti
+più squisiti e più delicati del loro tempo; lo strano ed il grottesco
+non vogliono già dire l'originale; il Manzoni è sempre ragionevole
+anche quando egli è maggiormente poeta, ossia quando il suo ingegno si
+alza di più; egli ha definito una volta la poesia _l'esaltazione del
+buon senso_, e basta questa definizione per farci intendere quello
+ch'egli crede si possa dire o non dire in poesia. Il reale e l'ideale
+devono essere fusi insieme; l'ideale deve alzare il reale, non
+abbassarlo, non abbassarsi ad esso; l'uno fuori dell'altro non istà
+nella poesia; e con uno solo di questi elementi non c'è vera poesia.
+Il Manzoni, in questo come in altri casi, vuole tutto o niente. Egli,
+così destro e fine nel cogliere i particolari accidenti delle cose, li
+nota soltanto per le loro attinenze con quell'armonia generale che,
+nell'età nostra, nessuno ha sentita più del Goethe. E quantunque assai
+lontano il Nostro dal possedere quelle profonde conoscenze nelle
+scienze fisiche e naturali, che il Tedesco aveva acquistate, è
+mirabile la loro concordia nell'alto concetto dell'unità ideale della
+scienza, o, se vogliam meglio, delle scienze. "Questo esser costretti
+(scriveva il Manzoni) a spezzar lo scibile in tante questioni, questo
+vedere come tante verità nella verità ch'è una, e in tutte vedere la
+mancanza e insieme la possibilità, anzi la necessità d'un compimento,
+questo spingerci che fa ognuna di queste verità verso dell'altre,
+questo ignorare che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce
+dalla scoperta, com'è l'effetto naturale della nostra limitazione, è
+anche il mezzo, per cui arriviamo a riconoscere quell'unità che non
+possiamo abbracciare." Io mi sono forse troppo dilungato a parlare
+d'un Manzoni diverso da quello che gli stranieri si figurano. Ma tante
+volte mi è accaduto di sorprendere sulle labbra di gentili forestiere
+un sorriso ironico perchè richiesto d'indicar loro uno scrittore
+italiano da leggersi, io raccomandavo a tutte ostinatamente il
+Manzoni, tante volte mi sentii rispondere: sono pur noiosi que' suoi
+_Promessi Sposi_ ch'io ho voluto dimostrare dapprima: che il Manzoni
+sarebbe per noi un grande uomo anche senza i _Promessi Sposi_; ed ora
+mi proverò a dichiarare le ragioni, per le quali i _Promessi Sposi_
+non possono parer noiosi a noi, e, se non mi lusingo troppo da me
+stesso, non dovranno parer più noiosi ai forestieri, pur che
+s'avvezzino a leggerli a quel modo con cui siam soliti a leggerli in
+Italia da un mezzo secolo e specialmente da alcuni anni in qua, la
+guida costante di un _rationabile obsequium_.
+
+ [1] Nell'anno 1832 (il Camerini afferma nel 1831) troviamo l'Azeglio
+ stabilito in propria casa con la figlia primogenita di Alessandro
+ Manzoni, la Giulia, che ebbe per padrino il Fauriel, divenuta sua
+ moglie, intento a dipinger quadri e a limare il _Fieramosca_. "Le
+ lettere (egli scrive ne' _Miei Ricordi_) erano rappresentate in
+ Milano da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Torti, Pompeo Litta,
+ ec. Vivevano fresche memorie dell'epoca del Monti, Parini,
+ Foscolo, Porta, Pellico, di Verri, di Beccaria; e per quanto gli
+ eruditi od i letterati viventi menassero quella vita da sè,
+ trincerata in casa ed un po' selvaggia, di chi non ama d'esser
+ seccato, pure a volerli, e con un po' di saper fare, c'erano, e si
+ poteano vedere, Io mi trovavo portato in mezzo a loro come genero
+ di Alessandro Manzoni; conoscevo tutti, ma mi ero specialmente
+ dimesticato con Tommaso Grossi, col quale ebbi stretta ed
+ inalterata amicizia sino alla sua pur troppo precoce morte. A lui
+ ed a Manzoni specialmente, desideravo di mostrare il mio scritto e
+ chiedere consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non più
+ pittorica, ma letteraria. Pure bisognava risolversi, e mi risolsi;
+ svelai il mio segreto, implorando pazienza, consiglio e _non
+ indulgenza_. Volevo la verità vera. Fischiata per fischiata,
+ meglio quella d'un paio d'amici che quella del pubblico. Ambidue
+ credo che si aspettavano peggio di quello che trovarono, a vedere
+ il viso approvativo, ma un po' stupito, che mi fecero, quando
+ lessi loro il mio romanzo. Diceva sorridendo Manzoni: "Strano
+ mestiere il nostro di letterato; lo fa chi vuole dall'oggi al
+ domani! Ecco qui Massimo: gli salta il grillo di scrivere un
+ romanzo, ed eccolo lì che non se la sbriga poi tanto male." Pare
+ che il Manzoni abbia detto invece: "Eccolo lì che ci riesce alla
+ prima."--Lo stupore del Manzoni e del Grossi, del resto, aveva il
+ suo fondamento, se è vero, come pare verissimo, quello che il
+ signor Gaspare Barbèra disse aver inteso dalle stesso D'Azeglio:
+ "Quando io scrissi (avrebbe detto l'Azeglio) la prima volta per
+ illustrare la _Sacra di San Michele_ (che fu stampata nel 1829),
+ mi posi al lavoro dopo aver fatto raccolta di modi italiani, i
+ quali mi pareva che dovessero fare un grande effetto sui lettori,
+ e ne riempii più che potei il mio scritto. Andato in quei giorni a
+ Milano, offrii a Manzoni una copia della _Sacra_, e lo pregai di
+ notarmi ciò che gli fosse parso errore o difetto nello stile.
+ Assunse di buon grado l'incarico; e dopo alquanti giorni essendomi
+ fatto rivedere, il Manzoni mi fece per l'appunto notare quei passi
+ che a me parevano i più belli e studiati, richiamandomi alla
+ maggiore semplicità del dire. E coteste note accompagnate dalle
+ sue osservazioni verbali mi aprirono un nuovo orizzonte nell'arte
+ della scrivere e del dipingere."--Il Camerini lasciò pure scritto
+ che il Grossi ed il Manzoni aiutarono l'Azeglio a correggere le
+ bozze di stampa del _Fieramosca_. Quando poi si pubblicò il
+ _Niccolò de' Lapi_, l'opinione che premeva di più all'Azeglio,
+ ch'egli temeva di più, era quella del Manzoni, ond'egli, nel
+ dicembre dell'anno 1840, scriveva alla sua seconda moglie, Luisa
+ Blondel (la prima moglie, la figlia del Manzoni, di cui è figlia
+ la vivente egregia marchesa Alessandrina Ricci, gli era morta dopo
+ quattro anni di matrimonio): "Se puoi sapere che cosa dice Manzoni
+ del mio lavoro, scrivimene qualche cosa; chè, confesso, desidero
+ di uscir d'incertezza. Già sai che da lui mi basta sentire un:
+ _Tanto può passare_." Col suo matrimonio con la Blondel l'Azeglio
+ era diventato una seconda volta parente del Manzoni; tuttavia non
+ può dirsi che i loro caratteri, le loro idee, i loro sentimenti si
+ convenissero. La marchesa Alessandrina Ricci, figlia dell'Azeglio,
+ nipotina del Manzoni, mi rappresenta in questo modo espressivo il
+ contrasto morale che impediva ai due grandi di avere fra loro più
+ intime relazioni: "Erano (ella scrive) di troppo diversa natura,
+ dissentivano troppo in alcuni punti religiosi e politici. Mio
+ nonno, fosse carattere o maggior filosofia, vedeva, per esempio,
+ tutto _color di rosa_, prendeva le cose come venivano, sapeva
+ insomma passar sopra facilmente a quelle che più lo contrariavano;
+ ciò che, unito alla sua robusta costituzione, gli permise di
+ campare fino ad ottantotto anni. Mio padre, invece, non prendeva,
+ pur troppo, le cose come venivano; e di lui si può veramente dire
+ ciò che io rimpiango continuamente, _que la lame avait usé le
+ fourreau_."--I dissensi politici fra l'Azeglio ed il Balbo da una
+ parte e il Manzoni dall'altra si rivelarono specialmente nell'anno
+ 1848, nel quale il Manzoni, nella terza giornata, dopo aver quasi
+ rischiato il capo, firmando l'indirizzo dei Milanesi a Carlo
+ Alberto, invocato in soccorso dei Lombardi, appena Carlo Alberto
+ fu entrato in Lombardia, vide in lui più tosto un usurpatore che
+ un liberatore; e si associò pertanto alla parte repubblicana che
+ voleva una Lombardia indipendente. Tuttavia, i due grandi
+ trattavano ad un modo le questioni di civile decoro. Un giorno il
+ conte Andrea Cittadella, insigne e coltissimo gentiluomo di
+ Padova, ciambellano dell'Imperatore d'Austria, si presentò al
+ Manzoni per offrirgli col miglior garbo possibile una decorazione
+ austriaca. Il Manzoni rifiutò non solo con fermezza, ma persino
+ con una certa durezza, anzi non permise altrimenti che si
+ continuasse un tale discorso. La Blondel aveva annunciato il caso
+ all'Azeglio, e questi rispondeva: "La condotta di Manzoni porterà
+ un ribasso almeno del 25% alla partita croci; e lo vado dicendo a
+ tutti. Un giovane assai caldo mi parlava di questo fatto in modo
+ che avrei avuto una terribile tentazione di dire: anch'io nel mio
+ piccolo, eccetera; ma son uscito vittorioso dal conflitto, e spero
+ che il mio avvocato difensore potrà giovarsi di questo fatto
+ nell'assise della valle di Giosafat." Questi uomini dunque, che
+ forse non si amavano molto, erano invincibilmente legati l'uno
+ all'altro da un mutuo rispetto, fondato sopra la stima leale delle
+ loro reciproche eccellenti qualità morali. È noto poi come siano
+ state le premure dell'Azeglio governatore a Milano che fecero
+ ottenere al Manzoni, presidente dell'Istituto Lombardo, quella
+ pensione di dodicimila lire annue, con le quali il grand'uomo potè
+ passar meno angustiati gii ultimi anni della sua vita.
+
+ [2] La questione della lingua (mi scrive il Rizzi) fu, come tutti
+ sanno, una delle passioni della sua vita. Ne parlava quanto più
+ poteva, e con tutti; e si può dire che, dopo l'unità politica, era
+ la cosa che gli stava più a cuore di tutte. Negli ultimi giorni
+ della sua vita, le idee gli si erano confuse, ed egli tratto
+ tratto diceva cose che non avevano senso, o, per lo meno, legame;
+ ma, se si tirava il discorso sulla questione della lingua, parlava
+ ancor sempre con quella maravigliosa lucidità, che fu uno de' suoi
+ pregi più notevoli in tale questione; lui, così mite, così pieno
+ di riguardi con tutti, diventava insofferente, s'irritava e
+ qualche volta anche si sfogava. E non era già la contradizione che
+ gli désse noia; era il modo con cui gli avversarii ponevano la
+ questione, era il vedere che le sue ragioni non erano, anche dai
+ migliori, combattute con altre ragioni, o negate così
+ all'ingrosso, o trascurate, come se non meritassero nemmeno
+ attenzione. E anche in questa, come nelle altre questioni, egli
+ non era uomo da accontentarsi di un'adesione parziale. O tutto, o
+ niente; la sua logica non gli permetteva di fermarsi e di
+ acquetarsi in un punto intermedio."
+
+ [3] Sopra l'importanza vera del _Discorso storico_ del Manzoni
+ intorno alla storia dei Longobardi abbiamo l'opinione stessa
+ dell'Autore, quale egli dovette esprimerla al Fauriel ed al
+ Cousin. Parlando di quel Discorso, il Sainte-Beuve diceva: "Vorrei
+ quasi paragonarlo ad alcuna di quelle argutissime lettere critiche
+ di Agostino Thierry sulla nostra storia di Francia. Senza aver la
+ pretesa di schiarire quella del Settentrione d'Italia nel IX
+ secolo, questo Discorso produce l'effetto di rendere _visibile
+ l'oscurità_, dimostrando come quella che pareva esser luce, non
+ era. Quel che impazientava il Manzoni sovra ogni cosa e lo
+ impazientava al pari del suo _confratello_ Thierry (ch'egli
+ chiamava con questo nome), erano le formole vaghe, volgari,
+ vigliacche, con le quali gli storici moderni avevano nascoste e
+ quasi soffocate le questioni che essi non intendevano. Egli era
+ solito epilogare, scherzando, il senso del suo _Discorso_ storico
+ in questi termini a un dipresso:--Ho fatto sapere ad essi che non
+ sapevano nulla; ho detto loro che non avevo nulla da dire; dopo di
+ che li saluto, pregandoli di far lunghi studii, affine di
+ sapercene dir qualche cosa. E mi pare che anche questo si chiami
+ aver fatto un passo."--Sopra il valore del Manzoni come storico ci
+ promette un saggio critico importante l'illustre storico lombardo
+ Cesare Cantù.
+
+
+
+
+XVII.
+
+Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_. Il _Cinque Maggio_.
+
+
+Ho promesso di discorrere finalmente de' _Promessi Sposi_; ma, cosa
+che parrà alquanto singolare, questi non s'intendono bene se prima non
+rileggiamo insieme le strofe del _Marzo 1821_ ed il _Cinque Maggio_.
+Ho detto rileggiamo, ma io temo pur troppo che le prime non solo alla
+maggior parte de' lettori stranieri, ma ad un gran numero di lettori
+italiani non siano note affatto; e le doveva ignorare il Settembrini,
+quando, con improvvida leggerezza, lanciava al Manzoni l'accusa di
+essere stato il _poeta della reazione_. Le conosceva invece benissimo
+e le faceva gustare vivamente al pubblico affollato di Zurigo
+nell'anno 1856 l'illustre critico Francesco De Sanctis, conchiudendone
+la lettura concitata con queste belle parole: "Non è una
+_Marsigliese_, neppure una poesia del Berchet, potentissimo de' nostri
+poeti patriottici. Ne' versi di costui sentite una certa profondità di
+odio che spaventa, la tristezza dell'esigilo, l'impazienza del
+riscatto, ed un tale impeto e caldo di azione che talora vi par di
+sentire l'odore della polvere ed il fragore degli scoppi; qui è il suo
+genio. La poesia del Manzoni non è solo un inno di guerra
+agl'Italiani, ma un richiamo a tutte le nazioni civili; la parola del
+poeta è indirizzata agl'Italiani ed ai Tedeschi insieme. In tanta
+concitazione di animi non gli esce una sola parola di odio, di
+vendetta, di bassa passione; lontano parimente da ogni iattanza, non
+vi è il fremito e la spuma della collera, ma la quieta temperanza di
+un'anima virile." Ma questa bellissima tra le liriche manzoniane fu il
+meno fortunato de' suoi componimenti; nato nel marzo del 1821, alto
+scoppiar della rivoluzione torinese, quando s'attendeva da un giorno
+all'altro che l'esercito liberatore piemontese varcasse il Ticino,
+compresso dalle armi del Bubna e del Latour ogni moto rivoluzionario
+in Piemonte, rimase nascosto fino al giugno dell'anno 1848, quando la
+rivoluzione lombarda non solo era già scoppiata, ma ferveva calda e
+vivissima la pugna fra gl'Italiani e gli Austriaci. Prostrata
+nuovamente ogni speranza italiana, tornò a nascondersi in Lombardia
+fino all'anno 1859, e solo fece capolino nella _Rivista Contemporanea_
+dell'anno 1856, dopo che il De Sanctis l'ebbe recitata a Zurigo. Nel
+1859 si ristampò, ma oramai come una poesia già vecchia, divenuta
+rara, non già come una lirica viva, eloquente, e piena di affetti
+vigorosamente italiani. Così essa tornò a dimenticarsi, e non si trova
+ancora, ch'io sappia, in alcuna nelle nostre antologie poetiche.
+
+[1] E pure mancò poco che per essa il Manzoni non rischiasse il capo,
+quando si pensi che per assai meno si empirono di generosi patriotti
+italiani le carceri di Gradisca e dello Spielberg. È noto come il
+Confalonieri, quando in attesa de' Piemontesi si ponevano già dai
+congiurati lombardi del 1821 le prime basi di un Governo provvisorio,
+abbia pregato l'amico suo Manzoni di adoprare i suoi buoni amici
+presso il canonico Sozzi di Bergamo, affinchè questi si disponesse a
+prendervi parte; il Sozzi fu abbastanza avveduto per rispondere:
+"Vengano prima e allora ci troveranno tutti pronti." Nel processo, il
+Confalonieri ebbe il torto di parlar troppo e nominò pure, quasi a
+propria scusa, il Sozzi fra i membri designati al futuro Governo
+provvisorio; un commissario di Polizia si recò prontamente presso il
+canonico; ma questi, evitando a studio di nominare il Manzoni, si
+strinse soltanto nelle spalle, dichiarando semplicemente che al
+Confalonieri egli non avea parlato mai e che non era mai nè pure
+passata fra loro alcuna lettera; il che era vero; così il Manzoni per
+quella volta fu salvo, ma il pericolo corso fu assai grande e gli
+dovette porre nell'animo un vivo sgomento. Il Confalonieri, che aveva
+il difetto di parlar troppo, sapeva a memoria le tremende strofe
+manzoniane per la rivoluzione piemontese del marzo e, se avesse
+parlato, il Manzoni era perduto. Quindi il Manzoni si ritrasse, in
+que' giorni pieni di sospetti e di denuncie, da Milano a Brusuglio,
+ove per tutto il tempo che durarono i processi politici, non cessò di
+temere. Non mai la poesia politica italiana aveva spiccato il suo volo
+così alto. Vi è una grande serenità e tranquillità in tutto l'Inno; ma
+quella pace sarebbe stata tanto più minacciosa ai tedeschi dominatori,
+se allora essi avessero potuto prenderne notizia. Col dedicarla poi
+nell'anno 1848 a Teodoro Koerner, il Manzoni che, come s'è detto, avea
+avuto la fortuna d'essere stato compreso e consacrato dal Goethe[2]
+volle fare intendere alla Germania che egli sapeva distinguere il
+popolo tedesco da' suoi Governi tirannici; ben disse dunque il Carcano
+che quella dedicatoria era omaggio insieme e rimprovero alla nobile
+nazione che ci calpestava. Il ritrarsi del Manzoni a Brusuglio, se fu
+consiglio di prudenza domestica, non fu già una viltà civile. Egli non
+faceva all'Austria alcuna concessione. Egli non le abbandonava nulla.
+Egli avea cessato di sperare nell'opera immediata della rivoluzione,
+quindi ritirava il suo Inno per riserbarlo a tempi migliori. Ma
+intanto continuava a protestare, e dolersi del presente, a custodire
+tutte le sue speranze patriottiche dell'avvenire. La rivoluzione
+piemontese era fallita; di là dunque per il momento non c'era da
+attendere altro. Ma nessuno ebbe una fede più viva del Manzoni
+nell'opera del tempo. Ed egli continuò a scrivere anche ne' giorni più
+desolati come un uomo che spera. Sentì e si persuase che egli non era
+fatto per cospirare, che la parte anche piccolissima da lui,
+quantunque inettissimo, presa alla congiura del Confalonieri non era
+adatta al suo temperamento; ma sentì che come scrittore, col permesso
+della Censura, la quale non avrebbe capito ogni cosa e approvato molte
+cose che non capiva, egli avrebbe ancora potuto fare un gran bene.
+Egli mostravasi ossequente alla censura; ne accettava tutti i tagli,
+bene persuaso che ciò che sarebbe rimasto sarebbe bastato a far
+penetrare il suo pensiero. Così sappiamo ora che la Censura austriaca
+fece parecchi tagli nell'_Adelchi_. Il Manzoni, specialmente quando
+egli scriveva il _Discorso storico_, ne' Longobardi raffigurava non
+già i Lombardi, ma la stirpe germanica, i Tedeschi, gli Austriaci. Il
+Giannone avea scritto che la signoria de' Longobardi doveva ormai
+risguardarsi come una signoria nazionale, perchè dominante in Italia
+da oltre due secoli; il Manzoni, in quegli anni, ne' quali la Grecia
+si agitava per la sua guerra d'indipendenza, demandava semplicemente
+se non fossero pure stranieri i Turchi in Grecia, benchè vi
+dominassero da tre secoli. La Censura soppresse quel brano. Quattro
+altri bei versi, ne' quali il giovine Adelchi, supplicando il padre a
+far la pace con papa Adriano, parlava dell'attitudine degli oppressi
+Latini, ossia degli oppressi Italiani:
+
+ Di questa plebe che divisa in branchi,
+ Numerata col brando, al suol ricurva,
+ Ancor dopo tre secoli, siccome
+ Il primo dì, tace, ricorda o spera,
+
+furono pure sacrificati. Così, nel Coro dell'_Adelchi_, scritto dopo
+che fallì la rivoluzione piemontese del 1821, tra gli altri versi
+vennero soppressi questi, ove l'Autore si rivolgeva agl'Italiani:
+
+ Stringetevi insieme l'oppresso all'oppresso,
+ Di vostre speranze parlate sommesso.
+
+Ma il censore che si credeva furbo, lasciò passare nello stesso Coro
+questi altri versi, ove il volgo latino vedendo arrivare i Franchi
+guerrieri (si legga Buonaparte coi Francesi),
+
+ rapito d'ignoto contento,
+ Con l'agile speme precorre l'evento,
+ E sogna la fine del duro servir.
+
+I Franchi, ossia i Francesi, arrivano contro i Longobardi, ossia
+contro i Tedeschi di Lombardia, contro gli Austriaci; ma, invece di
+liberare, portano in Italia una nuova tirannide, la tirannide
+napoleonica; e il censore si contenta che l'ultima strofa del Coro
+manzoniano dica così:
+
+ Il forte si mesce col vinto nemico,
+ Col novo signore rimane l'antico;
+ L'un popolo e l'altro sul collo vi sta.
+ Dividono i servi, dividon gli armenti,
+ Si posano insieme su i campi cruenti
+ D'un volgo disperso che nome non ha.
+
+Era un canto di dolore, che dovea seguire naturalmente a quello tutto
+fiducioso che, nel marzo 1821, il Manzoni stesso avea composto, quando
+i congiurati lombardi aspettavano con ansia le novelle che l'esercito
+rivoluzionario piemontese avea passato il Ticino. Ma il censore non
+capì intanto che era l'Austria _la rea progenie_,
+
+ Cui fu prodezza il numero,
+ Cui fu ragion l'offesa,
+ E dritto il sangue, e gloria
+ Il non aver pietà,
+
+e che con quelle parole il Manzoni vendicava finalmente nel 1822 i
+martiri piemontesi e lombardi della libertà italiana. Dopo il 1821, il
+Manzoni fece della Censura austriaca la propria alleata, per divulgare
+i suoi pensieri patriottici; prima di quel tempo, aveva, invece,
+anch'esso, se bene inutilmente, cospirato un poco. Ne' _Cento Giorni_,
+quando si temeva in Italia una nuova ristorazione della tirannide
+napoleonica, il Manzoni aveva, fra il 23 aprile e il 12 maggio 1814,
+composta una Canzone che si conserva inedita a Milano, diretta contro
+la signoria francese in Italia. Ne reco qui, per saggio, la prima
+strofa, la quale mi pare abbastanza significante pel suo particolare
+sapore manzoniano:
+
+ Fin che il ver fu delitto, e la menzogna
+ Corse gridando, minacciosa il ciglio,
+ Io son sola che parlo, io sono il vero,
+ Tacque il mio verso e non mi fu vergogna.
+ Non fu vergogna, anzi gentil consiglio;
+ Che non è sola lode esser sincero,
+ Nè rischio è bello senza nobil fine.
+ Or che il superbo morso
+ Ad onesta parola è tolto alfine,
+ Ogni compresso affetto al labro è corso;
+ Or si udrà ciò che sotto il giogo antico
+ Sommesso appena esser potea discorso
+ Al cauto orecchio di provato amico.
+
+Dopo il 1822, il Manzoni giudicò cosa più prudente e più pratica il
+confidarsi tutto all'ignoranza de' suoi censori. Quando il 5 maggio
+1821 morì Napoleone, il nostro Poeta si trovava a Brusuglio. Parve a
+sua madre che quella morte sarebbe stata degno soggetto di un suo
+canto. Il Manzoni si raccolse brevemente in sè stesso, e bastarono
+sole ventiquattro ore ad ispirargli una delle più belle liriche del
+nostro secolo, nella quale il soggetto epico trae pure calore lirico
+dalle impressioni stesse che il poeta aveva ricevute nella sua
+gioventù alla vista di Napoleone. Lo Stoppani ci ha fatto noto che il
+verso del _Cinque Maggio_, ove si rappresenta il modo terribile, con
+cui il primo Napoleone poteva talora guardare:
+
+ Chinati i rai fulminei,
+
+risale ad una impressione ricevuta dal Manzoni giovinetto al _Teatro
+della Scala_. Dopo la battaglia di Marengo il Buonaparte era venuto a
+Milano più da padrone che da liberatore: entrò una sera in teatro, e
+scorse in un palco la contessa Cicognara, nemica implacabile che non
+gli perdonava l'ignobile mercato di Venezia. Incominciò a puntare gli
+occhi sopra di lei, quasi per fulminarla, e per tutta la sera non si
+rimosse. "Che occhi! (diceva il Manzoni, il quale stava nel palco
+della Contessa), che occhi aveva quell'uomo!" e richiesto se potesse
+esser vero che quegli occhi gli avessero suggerito il noto verso,
+rispose: "Proprio così, proprio così." Il Buonaparte gli aveva
+lasciato certamente per questo ricordo e per altri consimili una
+forte, viva e profonda impressione. Al poeta Longfellow, che, in una
+sua visita al Manzoni, avvertiva la Impossibilità, nella quale egli si
+era trovato di render convenientemente in inglese tutte le bellezze di
+quell'Inno straordinario, il Manzoni con la sua solita originalità ed
+arguzia, pur facendosi tutto rosso in viso, rispondeva: "Dio buono!
+Era il morto che portava il vivo!" Il Manzoni era, del resto,
+sinceramente persuaso che si fosse un poco esagerato il merito del
+proprio componimento, a cui fu senza dubbio non piccola gloria e pari
+fortuna l'essere stato proibito dalla Polizia austriaca, tradotto in
+tedesco dal Goethe, imitato in francese dal Lamartine.[3] L'Austria
+aveva tosto riconosciuto nel _Cinque Maggio_ del Manzoni un omaggio
+troppo splendido al suo temuto nemico, che pareva come evocato dal suo
+sepolcro, in quelle strofe potenti. Non ne permise la stampa; ma il
+Manzoni ebbe l'accorgimento di presentarne alla Censura due esemplari:
+un esemplare il censore tenne gelosamente presso di sè; dell'altro
+esemplare non prese alcuna cura; ed il caso volle che andasse smarrito
+negli stessi ufficii di Polizia, o sia che qualche impiegato lo
+trafugasse e trafugato lo divulgasse; onde il Manzoni poteva poi dire
+con la sua consueta maliziosa bonarietà, ch'egli il _Cinque Maggio_
+non l'aveva proprio stampato mai, non avendone mai avuto il tempo,
+poichè quella Polizia che ne avea proibita la stampa, si era essa data
+briga di farlo divulgare, tanto che usci la versione tedesca del
+Goethe prima che ne fosse conosciuta alcuna edizione italiana. Ogni
+grande scrittore ha nella sua vita il suo momento epico; il Manzoni
+lodato dal Goethe che canta Napoleone, dovette sentire tutta la
+potenza del suo genio poetico, e ch'egli, in quel punto, dominava
+veramente le altezze:
+
+ Lui sfolgorante in soglio
+ Vide il mio genio e tacque.
+
+L'_io_ Manzoniano qui appare potente come in quei _forse_ già da me
+notato, forse più ambizioso di qualsiasi più audace affermazione:
+
+ E scioglie all'urna un cantico
+ Che forse non morrà.
+
+Il _Cinque Maggio_ è il degno epilogo poetico di una grande epopea
+storica, tanto più grande e più eloquente in bocca d'un poeta che
+poteva, con fiero e legittimo orgoglio, quasi unico tra i poeti
+italiani e francesi del suo tempo, dirsi innanzi alla memoria di
+Napoleone
+
+ Vergin di servo encomio,
+ E di codardo oltraggio,
+
+quantunque la notizia che abbiamo ora di una Canzone antinapoleonica,
+non codarda certamente e non oltraggiosa, ma pure scritta dal Manzoni,
+quando il colosso napoleonico non lo poteva più ferire, scemi una
+parte dell'efficacia potente che avevano que' due mirabili versi.[4]
+
+ [1] Mi giova qui pertanto rimetterla sotto gli occhi de' lettori
+ nella sua integrità:
+
+ MARZO 1821
+ --
+ ALL'ILLUSTRE MEMORIA
+ DI TEODORO KOERNER
+ POETA E SOLDATO
+ DELLA INDIPENDENZA GERMANICA,
+ MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA
+ IL GIORNO XVIII D'OTTOBRE MDCCCXIII
+ NOME CARO A TUTTI I POPOLI
+ CHE COMBATTONO PER DIFENDERE O PER RICONQUISTARE
+ UNA PATRIA
+ ---------
+ ODE
+
+ Soffermati sull'arida sponda,
+ Volti i guardi al varcato Ticino,
+ Tulti assorti nel novo destino,
+ Certi in cor dell'antica virtù,
+ Han giurato: non fia che quest'onda
+ Scorra più tra due rive straniere;
+ Non fia loco, ove sorgan barriere
+ Tra l'Italia e l'Italia, mai più!
+ L'han giurato; altri forti a quel giuro
+ Rispondean da fraterne contrade,
+ Affilando nell'ombra le spade
+ Che or levate scintillano al Sol.
+ Già le destre hanno strette le destre;
+ Già le sacre parole son porte:
+ O compagni sul letto di morte,
+ O fratelli su libero suol!
+ Chi potrà della gemina Dora,
+ Della Bormida al Tanaro sposa,
+ Del Ticino e dell'Orba selvosa
+ Scerner l'onde confuse nel Po;
+ Chi stornargli del rapido Mella,
+ E dell'Oglio le miste correnti,
+ Chi ritogliergli i mille torrenti
+ Che la foce dell'Adda versò;
+ Quello ancora una gente risorta
+ Potrà scindere in volghi spregiati,
+ E a ritroso degli anni e dei fati
+ Risospingerla ai prischi dolor:
+ Una gente che libera tutta,
+ O fia serva tra l'Alpe ed il mare,
+ Una d'arme, di lingua, d'altare,
+ Di memorie, di sangue e di cor.
+ Con quel volto sfidato e dimesso,
+ Con quel guardo atterrato ed incerto,
+ Con che stassi un mendìco sofferto
+ Per mercede nel suolo stranier,
+ Star doveva in sua terra il Lombardo;
+ L'altrui voglia era legge per lui;
+ Il suo fato un segreto d'altrui;
+ La sua parte servire e tacer.
+ O stranieri, nel proprio retaggio
+ Torna Italia, e il suo suolo riprende;
+ O stranieri, strappate le tende
+ Da una terra che madre non v'è.
+ Non vedete che tutta si scote
+ Dal Cenisio alla balza di Scilla?
+ Non sentite che infida vacilla
+ Sotto il peso de' barbari piè?
+ O stranieri! sui vostri stendardi
+ Sta l'obbrobrio d'un giuro tradito:
+ Un giudizio da voi proferito
+ V'accompagna all'iniqua tenzon:
+ Voi che a stormo gridaste in quei giorni:
+ "Dio rigetta la forza straniera;
+ Ogni gente sia libera, e pêra
+ Della spada l'iniqua ragion."
+ Se la terra, ove oppressi gemeste,
+ Preme i corpi de' vostri oppressori,
+ Se la faccia d'estranei signori
+ Tanto amara vi parve in quei dì;
+ Chi v'ha detto, che sterile, eterno
+ Sarìa il lutto dell'itale genti?
+ Chi v'ha detto che ai nostri lamenti
+ Sarìa sordo quel Dio che v'udì?
+ Sì, quel Dio, che nell'onda vermiglia
+ Chiuse il rio che inseguiva Israele,
+ Quel che in pugno alla maschia Giaele
+ Pose il maglio ed il colpo guidò;
+ Quel che è Padre di tutte le genti,
+ Che non disse al Germano giammai:
+ "Va, raccogli ove arato non hai;
+ Spiega l'ugne, l'Italia ti do."
+ Cara Italia! dovunque il dolente
+ Grido uscì del tuo lungo servaggio,
+ Dove ancor dell'umano lignaggio
+ Ogni speme deserta non è;
+ Dove già libertade è fiorita,
+ Dove ancor col segreto matura,
+ Dove ha lagrime un'alta sventura,
+ Non c'è cor che non batta per te.
+ Quante volte sull'Alpi spiasti
+ L'apparir d'un amico stendardo!
+ Quante volte intendesti lo sguardo
+ Ne' deserti del duplice mar!
+ Ecco alfin dal tuo seno sboccati,
+ Stretti intorno a' tuoi santi colori,
+ Forti, armati de' propri dolori,
+ I tuoi figli son sorti a pugnar.
+ Oggi, o forti, sui volti baleni
+ Il furor delle menti segrete;
+ Per l'Italia si pugna, vincete!
+ Il suo fato sui brandi vi sta.
+ O risorta per voi la vedremo
+ Al convito de' popoli assisa,
+ O più serva, più vil, più derisa
+ Sotto l'orrida verga starà.
+ O giornate del nostro riscatto!
+ O dolente per sempre colui
+ Che da lunge, dal labbro d'altrui,
+ Come un uomo straniero le udrà!
+ Che a' suoi figli narrandolo un giorno
+ Dovrà dir, sospirando: "Io non v'era;"
+ Che la santa vittrice bandiera
+ Salutata in quel dì non avrà.
+
+ Notiamo, tuttavia, come ci sembri molto probabile che l'ultima strofa
+ sia stuta composta dal Manzoni tra il poetico furore delle Cinque
+ gloriose Giornate di Milano.
+
+ [2] Un opuscolo tedesco intitolato: _Interesse di Goethe per Manzoni_
+ fu tradotto per cura dell'Ugoni in italiano. Ma alle notizie
+ contenute in quell'opuscolo conviene premettere le poche parole
+ che si trovano negli _Annalen_ del Goethe, le quali non mi ricordo
+ che siansi finqui citate dai biografi del Manzoni, neppure del
+ Sauer. Raccogliendo dunque il Goethe nella memoria i casi
+ principali della sua vita, nell'anno 1820, scriveva: "Quanto alla
+ letteratura straniera, io m'occupai del _Conte di Carmagnola_.
+ L'amabilissimo autore Alessandro Manzoni, un poeta nato, per avere
+ infranta la legge di unità di luogo, fu da' suoi concittadini
+ accusato di romanticismo, sebbene de' vizii di questo non se ne
+ sia appigliato alcuno a lui. Egli s'attenne al procedimento
+ storico; la sua poesia prese un carattere interamente umano; e
+ sebbene egli indugi poco nelle metafore, i suoi voli lirici
+ divennero gloriosi come gli stessi critici malevoli furono
+ costretti a riconoscere. I nostri buoni giovani tedeschi
+ potrebbero vedere in lui un esempio per mantenersi naturalmente in
+ una semplice grandezza; ciò servirebbe forse a trattenerli da ogni
+ falso trascendentalismo." L'anno seguente, negli stessi _Annalen_,
+ il Goethe scriveva che dall'Italia aveva ricevuta l'_Ildegonda_
+ del Grossi, ove doveva ammirare molte cose, senza essersi tuttavia
+ potuto formare un concetto pieno e preciso del lavoro; e
+ soggiungeva: "Perciò tanto più gradito mi riesce il _Conte di
+ Carmagnola_, tragedia del Manzoni, un vero e schietto poeta, che
+ concepisce chiaramente, che va a fondo delle cose, e che sente
+ umanamente." L'articolo del Goethe nel giornale: _Ueber Kunst und
+ Alterthum_, si compendiava in queste parole: "Noi non abbiamo
+ trovato nel suo dramma un solo passo, ove avremmo desiderata una
+ parola di più o di meno. La semplicità, la forza e la chiarezza
+ sono nel suo stile fuse indissolubilmente, e, per questo riguardo,
+ non ci periteremo di definire come _classico_ il suo lavoro."
+
+ [3] Dopo aver letto il _Cinque Maggio_, il Lamartine ne aveva scritto
+ così al suo amico De Virieu: "J'ai été bien plus satisfait que je
+ ne m'y attendais de l'ode de Manzoni; je faisais peu de cas de sa
+ tragédie (_Il Conte di Carmagnola_); son ode est parfaite. Il n'y
+ manque rien de tous ce qui est pensée, style et sentiment; il n'y
+ manque qu'une plume plus riche et plus éclatante en poésie. Car,
+ remarque une chose, c'est qu'elle est tout aussi belle en prose et
+ peut-être plus; mais n'importe; je voudrais l'avoir faite."
+ Quest'ultima confessione, in bocca del Lamartine, vale quanto il
+ più splendido elogio.
+
+ [4] In un articolo intitolato: _Storia dei maneggi letterarii in
+ tempo del dominio di Buonaparte_, inserito, alla caduta del primo
+ Impero, nel secondo numero del giornale _Lo Spettatore_, leggiamo
+ che parecchi del così detto _partito filosofico_ che manteneva
+ idee repubblicane e però avverse a qualsiasi tirannide, finirono
+ con far la corte al primo Console e poi all'Imperatore. Il poeta
+ Lebrun riguardava come soverchia degnazione, come una discesa, il
+ sedersi del Buonaparte sul trono dei re:
+
+ Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre
+ Jusqu'au trône des rois.
+
+ Il poeta Chènier, pel suo _Ciro_, riceveva una pensione di seimila
+ franchi. Non mancarono i poeti genealogisti. L'Esmenard, per
+ esempio, faceva discendere il Buonaparte da un Baldus re degli
+ Ostrogoti, e lo fingeva parente del re di Svezia Gustavo IV. "Il
+ padrone disgradò la ridicola adulazione, non fece alcun caso di
+ quell'ostrogoto lignaggio, e nobilmente dichiarò che la famiglia
+ Buonaparte incominciava dal 18 brumaio, êra di salute per la
+ Francia. Pure il poeta genealogista, sulle prime fischiato, dopo
+ due o tre anni ricavò frutto dalla sua cortigianeria." Nell'elogio
+ del Viennet proferito all'Accademia francese dal conte di
+ Haussonville, troviamo che il Viennet repubblicano avea risposto
+ all'Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa:
+
+ J'estime tes aïeux, mais j'aime mieux te voir
+ Être grand par toi-même, et ne leur rien devoir.
+ La France, en t'elevant au trône de ses maîtres,
+ A compté tes hauts faits, et non pas tes ancêtres.
+
+ Dicono che l'Imperatore, pur ignorandone l'autore, abbia molto
+ gradito l'Epistola, e siasi esso stesso preso la briga di
+ divulgarla. Quanti fatti consimili avrà avuto occasione di notare
+ e però di ricordare il giovine Manzoni in Francia ed in Italia, e
+ quanto disgusto deve egli aver provato alla caduta di quel Grande,
+ nel vederlo indegnamente insultato da quegli stessi che l'avevano
+ maggiormente esaltato! Il Rosini, ne' suoi _Cenni di Storia
+ contemporanea_ (Pisa, 1851), dice del Buonaparte console com'egli
+ "nelle sue prime campagne in Italia onorò gl'ingegni dei viventi e
+ dei trapassati, come una festa solenne celebrar fece per Virgilio,
+ come un'altra egli ne promosse pel trasporto delle Ceneri
+ dell'Ariosto, come una Iscrizione ordinò d'apporre sulla porta
+ della casa, dove abitò Corilla in Firenze, come fondar fece una
+ cattedra di Letteratura dalla Nazione israelitica, per farne
+ grazia al loro poeta (Salomone Fiorentino), e come finalmente,
+ volendo conoscer di persona l'Alfieri, e ributtato da lui, gli
+ rispondesse non già come appare dalla _Vita_ di quello (anno 1800,
+ cap. 28), ma, per quanto allor se ne disse, precisamente
+ così:--Aveva letto le vostre opere, e aveva desiderato di
+ conoscervi; ho letto il vostro biglietto e me n'è passata la
+ voglia.--" Ma il Buonaparte fece destituire il Cicognara,
+ consigliere di Stato in Milano, per aver accettata la dedicazione
+ de' versi del poeta Ceroni Mantovano, il quale sotto il nome di
+ _Timone Cimbro_ lamentava la caduta e il destino della Repubblica
+ di Venezia. Secondo il Cantù (_Cronistoria dell'Indipendenza
+ italiana_) deve attribuirsi al Ceroni il Sonetto che incomincia:
+
+ Tinse nel sangue de' Capeti il dito
+ Il ladron Franco; e, di sue fraudi forte,
+ Vincitor scese nell'ausonio lito,
+ Ebbro gridando: Libertade o morte.
+
+ E finisce:
+
+ Che più? fra noi seder dee un Gallo in trono?
+ Ahi! se cangiar tiranno e libertade,
+ O terra, ingoia il donatore e il dono.
+
+ In un breve scritto di Giovanni Rosini: _Sugli Epistolari del
+ Cesarotti e del Monti_, trovo intorno al Cicognara questa notizia:
+ "Tornato in questo tempo in Milano e creato Consigliere di Stato,
+ co' nobili suoi modi e col suo bell'ingegno a sè attirava gli
+ sguardi dell'universale il conte Leopoldo Cicognara, e insieme con
+ lui, anzi, come è più naturale, al disopra di lui, la bella, colta
+ ed animosa sua consorte. Col cuore sempre vòlto a compiangere la
+ caduta e il destino della veneta Repubblica, sua cara patria, ella
+ fece gran plauso a certi versi del poeta Ceroni Mantovano, che
+ trattavano quell'argomento e che furon letti, per quanto mi venne
+ riferito, tra un gran numero di convitati, a pranzo da lei. Per
+ l'arditezza dei sentimenti levaron grido, e mentre alcuni se ne
+ ripetevano imparati a memoria, pochi giorni appresso comparvero
+ stampati colla intitolazione: _Versi di Timone Cimbro a
+ Cicognara_. Colui che comandava in Milano le armi francesi, partir
+ fece un giandarme, che, cambiatosi di brigata in brigata, recò
+ velocissimamente i _Versi_ a Napoleone, il quale colla stessa
+ sollecitudine ordinò la destituzione del Cicognara, e la sua
+ cacciata da Milano. Allora fu che riparossi in Toscana, dove si
+ diede a continuar lo studio delle Belle Arti, che gli affari
+ politici gli avevano fatto interrompere. Ma la Contessa rimase in
+ Milano." Il Monti, invece, del primo Console cantava:
+
+ L'anima altera,
+ Che nel gran cor di Bonaparte brilla,
+ Fu dell'italo Sole una scintilla;
+
+ poi volgendosi al Console stesso per rappresentargli le miserie
+ d'Italia, aggiungeva:
+
+ Vedi che, _priva
+ Del Creator tuo sguardo_, appena è viva.
+
+ Il poeta Lodovico Savioli, nel 1803, salutava in Napoleone "il
+ guerrier della vittoria alunno;" Luigi Lamberti "l'eroe dei Numi
+ amor," e infine esclamava:
+
+ Fondar popoli e far con sante leggi
+ La virtute reina e il vizio domo,
+ Impresa è sol d'immortal Nume, o d'uomo
+ Che a Nume si pareggi.
+
+ Il poeta Veneto Buttura diceva da Venezia a Napoleone:
+
+ Sull'indegne mio piaghe affisa il ciglio,
+ Vien, vinci, abbatti i coronati mostri;
+ E rendi a te la gloria, a me la vita.
+
+ Son note le basse adulazioni del Cesarotti, autore della
+ _Pronea_, che parlava in versi a Napoleone, dicendo:
+
+ Parlo in prosa ai mortali, in versi ai Numi.
+
+ Il Foscolo non inneggiò a Napoleone, ma non fu insensibile alle
+ grazie della vice-regina Beauharnais:
+
+ Novella speme
+ Di nostra patria, e di sue nuove grazie
+ Madre e del popol suo, bella fra tutte,
+ Figlia di regi, e agli Immortali amica.
+
+ Un'Ode del Crocco scritta per la _Nascita del Re di Roma_ e citata
+ dal Cantù, cantava:
+
+ Si scosse il Tebro, lo squallor depose
+ Roma, rinata allo splendor dal soglio,
+ Ed alla maestà si ricompose
+ Del prisco orgoglio.
+ Brillò limpido il Sol, di repentina
+ Gioia su i sette Colli alzossi un grido,
+ E più superba l'aquila latina
+ Uscì dal nido.
+
+ Il Gagliuffi voltava in distici latini il Codice napoleonico. Il
+ Monti aveva celebrato nel vincitore di Marengo il liberatore
+ d'Italia:
+
+ Il giardino di Natura
+ No, pei barbari non è.
+
+ Ma nella sua visione presentendo in Napoleone l'ambizione di
+ diventar Sovrano, gli fa consigliar da Dante d'impadronirsi della
+ signoria:
+
+ Vate non vile
+ Scrissi allor la veduta meraviglia
+ E fido al fianco mi reggea lo stile
+ Il patrio amor che solo mi consiglia.
+
+ Nel tempo stesso scriveva al Cesarotti: "Il Governo mi ha
+ comandato e m'è forza obbedire. Batto un sentiero, ove il voto
+ della Nazione non va molto d'accordo colla politica, e temo
+ rovinare. Sant'Apollo m'aiuti, e voi pregatemi senno e prudenza."
+ Lo stesso Monti dedicando la traduzione dall'_Iliade_ al
+ Beauharnais che gli avea ottenuto il posto di storiografo del
+ Regno d'Italia, scriveva nella dedicazione: "Se il cielo,
+ invidiandovi ai nostri giorni, vi avesse concesso agli eroici,
+ Omero vi avrebbe collocato vicino ad Achille fra Patroclo e
+ Diomede. Noi, testimoni delle vostre alte virtù, vi collochiamo in
+ grado più d'assai eminente; tra Minerva ed Astrea, vicino al
+ massimo vostro Padre." Napoleone tuttavia si doleva di avere per
+ sè tutta la piccola e contro di sè tutta la grande letteratura.
+ Non mancò a Napoleone il suo improvvisatore imperiale, Francesco
+ Gianni, che, pensionato con seimila franchi l'anno, cantava:
+
+ Quell'eroe terribil tanto,
+ Onde Ettor di vita uscì,
+ In due lustri non fe' quanto
+ Bonaparte in un sol dì.
+
+ Il Mascheroni prima di morire scriveva al Serbelloni: "Vi prego
+ dire a Buonaparte ch'egli è in cima di tutti i miei pensieri," e
+ gli dedicò la _Geometria del Compasso_. "Egidio Patroni, perugino
+ (scrive il Cantù nella _Cronistoria_), oltre altri componimenti,
+ fece la _Napoleonide_, collezione di cento Odi, ciascuna preceduta
+ da una medaglia incisa, celebranti i fasti dell'Eroe." Tra i
+ lodatori del Buonaparte, il Cantù ricorda ancora Quirico Viviani,
+ Giulio Perticari, Carlo Porta, Saverio Bettinelli, Paolo Costa,
+ Cesare Arici, Felice Romani, Davide Bertolotti, Mario Pieri che
+ d'aver lodato si pentì troppo tardi, Angelo Mazza. "Il divinizzare
+ Napoleone (scrive ancora il Cantù) fu un luogo comune dei nostri
+ retori. Nell'Università di Padova, dinanzi al suo busto, il
+ Rettore magnifico conchiuse l'orazione;--Veneriamo, o signori, la
+ presenza del Nume. -" Il Giordani nel _Panegirico_, dove si vanta
+ di "altamente sentire la dignità del secolo," ribocca di
+ espressioni simili a queste: "Il mondo è venuto in potestà di
+ tale, non oso dir uomo. Invitando gl'Italiani a considerare le
+ grandezze de' tuoi benefizii, augusto Principe, in cui la nostra
+ nazione adora il più caro benefizio che riconosca dall'Imperatore
+ in Italia. Quale altro che Iddio, o virtù somiglievole agli Dii,
+ poteva fare sì stupenda consonanza? La virtù di questo divino
+ spirito non ci lascia sembrar temeraria qualunque speranza." Nello
+ stesso _Panegirico_ il Giordani chiama Napoleone "l'Ottimo e
+ Massimo," e loda Cesena di fare ogni anno riaprire l'Accademia con
+ le lodi del Buonaparte, egli che più tardi biasimò poi l'uso
+ dell'Università di Torino di lodare ogni anno il Re di Sardegna.
+
+
+
+
+XVIII
+
+I _Promessi Sposi_.
+
+
+I _Promessi Sposi_ furono qualche cosa d'impreveduto e di singolare,
+non pure nella letteratura italiana, ma nella vita stessa del Manzoni.
+Per quanto i Cattolici abbiano desiderato farne il loro proprio
+romanzo, nessuno avrebbe mai immaginato che dalle mani dell'Autore
+degl'_Inni Sacri_ e delle _Osservazioni sulla Morale cattolica_
+sarebbero usciti i tipi di Don Abbondio e della Signora di Monza. Come
+intorno alla conversione religiosa, furono fatte e scritte parecchie
+congetture intorno alla vera origine dei _Promessi Sposi_. Pare che,
+nel primo concetto, il soggetto principale del romanzo dovesse essere
+la conversione dell'Innominato; e ci vuol poca fatica a indovinare da
+quella scelta, che il Manzoni voleva ancora col proprio romanzo
+adombrarci un episodio della propria vita. Secondo il Sainte-Beuve,
+l'idea di eleggere la forma del romanzo sarebbe venuta al Manzoni
+dall'intendere che in quel tempo il Fauriel meditava anch'esso un
+romanzo storico, del quale pare che la scena dovesse collocarsi in
+Provenza.[1] Ma poichè l'affermazione del Sainte-Beuve mi pare
+alquanto vaga o non è probabile che il Manzoni abbia fatto un romanzo
+solamente perchè il Fauriel ne volea fare un altro, ma più tosto si
+crederebbe vero il contrario, cioè che il Fauriel trovandosi a
+Brusuglio, quando il Manzoni avea già terminato e stava correggendo i
+_Promessi Sposi_, potesse pensare esso a qualche cosa di simile,
+gioverà ricorrere ad altre spiegazioni. Camillo Ugoni, che poteva
+forse averne avuto alcun sentore in casa stessa del Manzoni che lo
+amava e stimava moltissimo, lasciò scritto nella sua _Biografia del
+Filangieri_, che l'idea di eleggere ad un suo lavoro educativo la
+forma di romanzo venne al Manzoni dal leggere un passo della _Scienza
+detta Legislazione_ del Filangieri, ove si raccomanda come ottima
+lettura educatrice ai fanciulli, che entravano nel decimo anno, i
+romanzi storici.[2] La congettura dell'Ugoni mi pare avere qualche
+grado probabile, in quanto che, nell'anno in cui il Manzoni incominciò
+a scrivere i _Promessi Sposi_ cioè nel 1821 (e non dopo pubblicato
+l'_Adelchi_, come afferma il Sainte-Beuve), la sua figlia primogenita
+Giulia avea per l'appunto undici anni, e il figlio Pietro dieci.
+Alieno com'egli era dal mandare i figli a scuola, dopo il duro
+esperimento che della scuola aveva fatto egli medesimo, il Manzoni
+dovette, senza dubbio, desiderare di potere scrivere, se gli riusciva,
+prima d'ogni cosa, un buon romanzo storico, che in Italia non esisteva
+pur troppo, per i suoi proprii figliuoli. E mi reca meraviglia che tra
+le tante cagioni astruse che s'andarono a cercare per chiarirsi come
+il Manzoni si fosse indotto a scrivere un romanzo, quest'una così
+ovvia, così semplice, non siasi ancora indicata. Il Manzoni, come ho
+già avvertito, era un lettore e un postillatore di libri infaticabile;
+la biblioteca di Don Ferrante dovea, per la varietà, somigliare alcun
+poco alla sua. Egli era dell'opinione non molto comune, o almeno poco
+ascoltata, che i libri si stampassero per venir letti; e leggeva di
+tutto; di storia e di poesia, di teologia e di filosofia, di agronomia
+e di giurisprudenza; e di tutto facea tesoro nella sua memoria
+prodigiosa, e succo di vera sapienza più ancora che di semplice
+dottrina. Egli discorreva volentieri coi libri che leggeva come se
+fossero persone vive, ed entrava volentieri con essi in segreta e
+minuta polemica, quando gli pareva che sragionassero. Altre volte egli
+se ne lasciava inspirare, e questo fu appunto il caso che gli dovette
+occorrere prima di scrivere i _Promessi Sposi_. Quando il Manzoni ebbe
+letto in uno Studio biografico del tedesco Sauer, per quali ragioni
+artistiche, politiche, religiose, egli si fosse condotto a scrivere i
+_Promessi Sposi_, accompagnando le parole con un arguto sorriso,
+sclamò: _Cospetto! questo signore deve essere un gran dotto, perchè di
+me e delle cose mie ne sa assai più che non ne sappia io_. E, dopo
+aver dichiarato che di quelle intenzioni _sotterranee_, sintetiche,
+subbiettive o che so io egli non ne avea avute mai, raccontò per la
+centesima volta ad uno de' suoi amici presenti come l'idea del romanzo
+gli fosse nata a Brusuglio, dove egli avea per qualche tempo creduto
+cosa prudente il ritirarsi con Tommaso Grossi e con la famiglia,
+quando a Milano erano incominciati gli arresti de' Carbonari. Egli
+s'era portato in campagna due libri: la _Storia milanese_ del
+Ripamonti, scritta, com'è noto, in latino, ed un'opera del Gioia:
+_Economia e Statistica_. Il Ripamonti gli suggerì l'episodio che,
+fin dal principio, fissò in particolar modo la sua attenzione e
+poco mancò non diventasse il pernio di tutta l'opera; l'episodio
+dell'_Innominato_. Dal Gioia gli venne l'idea della inutilità delle
+leggi, quando queste non siano in armonia coi costumi, ed i
+legistatori rimangano stranieri al paese.[3] È lecito il supporre
+che, prima di accingersi a scrivere i _Promessi Sposi_, il Manzoni
+siasi consigliato col suo confessore canonico Tosi; è lecito il
+supporre che, nel primo disegno, annunziando il Manzoni di voler
+narrare la conversione d'un reprobo alla fede, egli abbia incontrato
+un'approvazione piena ed assoluta. L'Innominato che si convertiva
+pubblicamente nel cospetto del cardinal Federigo, era il Manzoni
+stesso che, dopo avere per dodici anni lottato per credere, annunziava
+finalmente che il canonico Tosi gli avea toccato il cuore, lo avea
+vinto e fatto cosa di Dio; era il Manzoni stesso che confessava, anzi
+esagerava ai proprii occhi ed agli altrui la sua antica empietà, per
+far più grande il miracolo della Chiesa, la quale avea avuto la virtù
+di attirarlo nel proprio seno. Chi cerca ora in qual modo il Manzoni
+siasi condotto a credere, non ha da fantasticar molto, ma
+semplicemente da rileggere con un po' d'attenzione la scena commovente
+dell'incontro dell'Innominato col cardinal Federigo. Con pochissime
+mutazioni, si può sostituire al nome dell'Innominato quello del
+Manzoni, al nome del cardinal Borromeo quello di monsignor Tosi, con
+la sicurezza d'avere scritta ne' _Promessi Sposi_ la propria
+confessione autentica, ma trasformata, dissimulata ed ingrandita in
+opera d'arte, del poeta convertito.[4] Aggiungiamo che, quando i
+_Promessi Sposi_ si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe
+forse stato assunto all'onore del cappello cardinalizio, senza quel
+po' di giansenismo ch'era rimasto nella sua dottrina, e che dovea
+dispiacere alla Curia Romana quanto piaceva, invece, al Manzoni.
+Ciascuno che rilegga que' capitoli de' _Promessi Sposi_, e li
+confronti con la diligente biografia che di Luigi Tosi scrisse il
+professor Magenta, si persuaderà facilmente che il Manzoni innestò la
+figura del cardinal Federigo sopra quella del proprio santo
+confessore. Ma ciò che da principio doveva essere l'intiero libro,
+diventò poi un semplice episodio di esso. Il Manzoni, riuscito, di
+giorno in giorno più, realista o verista nell'arte sua, desideroso di
+fare sopra il suo tempo, sopra la gioventù che doveva educarsi per
+mezzo della lettura, una impressione durevole e profonda, dopo aver
+concepito un alto e vasto poema, disegnò di scriverlo in prosa. Nel
+tempo in cui l'amico suo Tommaso Grossi venuto con lui a Brusuglio si
+provava a vestire di forme più popolari l'ottava epica, scrivendo il
+poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, il Manzoni intraprendeva una
+riforma più radicale. Egli era d'avviso che si dovesse pensare e
+sentir alto, ma scriver piano; e come Dante avea creata la lingua
+poetica italiana, il Manzoni, anco se non vi pretendeva, riuscì a
+fondare veramente la nuova prosa italiana. Si dirà; ma come? Il
+Foscolo ed il Monti non avevano forse preceduto il Manzoni? Sì, ma
+oltre che nessuno de' due ha presentato all'Italia una prosa così
+ricca di fatti, di osservazioni, d'idee originali, di affetti veri e
+di tipi scolpiti come i _Promessi Sposi_, l'uno e l'altro scrisse
+sempre con un po' di enfasi rettorica, con un po' di pompa teatrale,
+che ad ogni lettore di buon senso, per poca che sia, deve sempre
+apparire soverchia. Il Manzoni dovea fin da giovinetto aver meditato
+il libretto del suo nonno Beccaria sopra lo _Stile_, un libretto
+scritto male, ma pensato bene;[5] l'articolo del Verri intitolato:
+"Ai giovani d'ingegno che temono i Pedanti," e i discorsi che si
+facevano contro l'Arcadia e contro la Crusca nell'Accademia, della
+quale l'Imbonati era stato presidente; ma, trovando poi giusto tutto
+ciò che si scriveva contro i parolai, gli Aristotelici della
+letteratura, i pedanti, i retori, egli credeva pure che si dovesse far
+qualche sforzo per mostrare che lo stile poteva acquistar nuova
+nobiltà dalla sua stessa naturalezza. Il Manzoni contribuì ad
+innamorare più fortemente l'odierna Italia della sua lingua, con
+l'occuparsene egli stesso per un mezzo secolo, col tornare
+pazientemente per tre lustri sopra la lingua de' _Promessi Sposi_, col
+fine di purgarla dalle sue voci improprie; l'efficacia che per tale
+riguardo egli esercitò col proprio esempio, si sente ancora e non può
+venir disconosciuta. Ma la letteratura italiana gli deve molto più,
+per avere il Manzoni con l'autorità del suo nome e con la prova
+vivente ed immortale d'un capolavoro avvezzata la lingua ad uno stile
+così facile, così chiaro, e, ad un tempo, così virile e sostenuto, da
+rendere impossibile il ritorno alle viete forme accademiche e
+scolastiche, alla nostra stilistica tradizionale e così detta
+classica, senza pericolo di cadere nel ridicolo. Dalla descrizione che
+il Manzoni ci fa della libreria di Don Ferrante ne' _Promessi Sposi_,
+rileviamo che quest'uomo enciclopedico (mettendogli solamente
+dappresso il piemontese Botero) prediligeva sovra tutti un autore
+"mariuolo sì, ma profondo," il Machiavelli, di cui non si stancava di
+leggere e di ammirare il _Principe_ e i _Discorsi sopra la Prima Deca
+di Tito Livio_. C'è da scommettere che una parte dell'ammirazione di
+Don Ferrante non andava al pensatore ed al politico unitario,[6] ma
+allo scrittore, il quale nella prosa non fu superato fin qui da
+alcuno, ma emulato dal solo Manzoni, il quale partecipava senza dubbio
+in proposito dell'opinione di Don Ferrante. Qual merito maggiore per
+uno scrittore che la sua virtù non solo di dir molto in poco, ma di
+dire facilmente le cosa difficili, l'arte di far diventare universali
+le idee più elevate ed originali? E bene questa virtù, quest'arte il
+Manzoni possedette, come autore de' _Promessi Sposi_? in grado supremo
+e singolarissimo. Sotto questo aspetto, la sua prosa è la più
+democratica che sia stata scritta in Italia. Ma il Manzoni dovette ben
+presto accorgersi che, ov'egli avesse fatto l'Innominato il centro di
+tutto il suo poema o romanzo, oltre allo scoprir troppo sè medesimo,
+non avrebbe mancato di dare al suo romanzo un'aria reazionaria che
+veramente non ha e che ingiustamente gli fu attribuita dal
+Settembrini. Chè se nell'_Innominato_ che potremmo chiamare della
+prima maniera, come già nel _Carmagnola_, vi è qualche cosa del
+_Wallenstein_ dello Schiller e del _Goetz von Berlichingen_ del
+Goethe, cioè uno spirito ribelle a leggi che gli paiono ingiuste, del
+secondo Innominato, dell'Innominato convertito, proposto a modello, i
+Gesuiti non avrebbero mancato di fare il loro uomo-tipo, il loro
+modello ideale; e tutto il buon effetto della conversione molto più
+morale che religiosa operata dal cardinal Federigo si sarebbe
+guastato, col mettere sul volto dell'Innominato la brutta maschera di
+Tartufo. Consoliamoci dunque che il Manzoni abbia voluto egli stesso
+allargare il proprio soggetto, opporre al cardinal Federigo Don
+Abbondio e la Monaca di Monza, e fra questi due mettere quella brava
+Donna Prassede che si proponeva di far l'educazione di Lucia, su per
+giù a quel modo con cui credono di potere educare le famose Dame del
+Sacro Cuore. Il Manzoni doveva aver conosciuto qualche Donna Prassede;
+quindi fa vivezza e finitezza del suo malizioso ritratto: "Era Donna
+Prassede una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene;
+mestiere certamente il più degno che l'uomo possa esercitare; ma che
+pur troppo può anche guastare, come tutti gli altri. Per fare il bene,
+bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra cosa, non possiamo
+conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de' nostri
+giudizii, con le nostre idee, le quali bene spesso stanno come
+possono. Con l'idee Donna Prassede si regolava come dicono che si deve
+far con gli amici; n'aveva poche, ma a quelle poche era molto
+affezionata. Tra le poche ce n'era, per disgrazia, molte delle storte;
+e non eran quelle che lo fossero meno care. Le accadeva quindi, o di
+proporsi per bene ciò che non lo fosse, o di prender per mezzi cose
+che potessero piuttosto far riuscire dalla parte opposta, o di
+crederne leciti di quelli che non lo fossero punto, per una certa
+supposizione in confuso che chi fa più del suo dovere possa far più di
+quel che avrebbe diritto; le accadeva di non vedere nel fatto ciò che
+ci era di reale, o di vederci ciò che non ci era; e molte altre cose
+simili, che possono accadere, e che accadono a tutti senza eccettuarne
+i migliori; ma a Donna Prassede troppo spesso e, non di rado, tutte in
+una volta."--"... Fin da quando aveva sentito la prima volta parlar di
+Lucia, s'era subito persuasa che una giovine, la quale aveva potuto
+promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, a uno scampaforca, in
+somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. Dimmi
+chi pratichi, e ti dirò chi sei. La vista di Lucia aveva confermata
+quella persuasione. Non che, in fondo, non le paresse una buona
+giovine; ma c'era molto da ridire. Quella testina bassa col mento
+inchiodato sulla fontanella della gola, quel non rispondere, o
+risponder secco secco, come per forza, potevano indicar verecondia; ma
+denotavano sicuramente molta caparbietà; non ci voleva molto a
+indovinare che quella testina aveva le sue idee. E quell'arrossire
+ogni momento, e quel rattenere i sospiri.... Due occhioni poi, che a
+una Donna Prassede non piacevano punto. Teneva essa per certo, come se
+lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una
+punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un
+avviso per far che se ne staccasse affatto; e, stante questa, si
+proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacchè, come diceva
+spesso agli altri e a sè stessa, tatto il suo studio era di secondare
+i voleri del cielo; ma taceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di
+prender per cielo il suo cervello." Qui metteremo un punto
+d'interrogazione. Quando si pensi che il Manzoni avea corso rischio
+nella primavera del 1821, di andare a morire sulle forche, a motivo
+del suo Inno rivoluzionario e della sua amicizia pel Confalonieri, non
+è egli probabile che sotto quel "_poco di buono_, quel _sedizioso_"
+quello _scampaforca_ di Renzo sia da ravvisarsi per un momento il
+Manzoni stesso, in Lucia che avrebbe dovuto staccarsi da lui la
+signora Blondel, in Donna Prassede qualche sua bigottissima amica, a
+cui il Manzoni non dovea parere convertito abbastanza e in ogni modo
+
+ Un di que' capi un po' pericolosi,
+
+come il poeta Giusti nel _Sant'Ambrogio_ definiva per l'appunto
+l'Autore de' _Promessi Sposi_? Mi provo a indovinare, e malgrado
+dell'industria grande del Manzoni a mescolar bene le sue carte, mi
+studio di capire la malizia del suo giuoco. La Blondel, com'è noto,
+era nella sua nuova fede cattolica molto più ardente dello stesso
+Manzoni, ed avrà, senza dubbio, cercato o trovato fra le sue nuove
+amiche qualche consigliera del tipo di Donna Prassede. Noi non
+sapremmo essere attratti molto, per dire il vero, dalle idee di una
+povera e rozza contadina come Lucia; ma se si fosse, per un'ipotesi,
+travestita, anche un solo momento, da Lucia la signora Blondel, quando
+il Manzoni ci assicura che "quella testina aveva le sue idee," non ne
+faremmo più le meraviglie. Non dimentichiamo poi che il Manzoni si
+lagnava spesso della cura d'anime che i così detti amici, e con gli
+amici si comprendano pure l'amiche, si erano assunta presso la
+famiglia Manzoni, gli uni per fare di Don Alessandro un santo, gli
+altri per salvare in lui il liberale, e troveremo, senza dubbio, molto
+più gustoso il ritratto di Donna Prassede, che, per dire tutta la
+verità, collocato nel secolo decimosettimo, presso quello di una
+semplice contadinella, ci riesce quasi strano, ed in ogni modo,
+indifferente. Il Manzoni voleva bensì credere, ma non passare per un
+ipocrita; egli si sentiva capace e volonteroso di far del bene, di
+farne molto, ma anche debole all'occasione e soggetto a cadere; nè
+desiderava infingersi agli occhi altrui migliore di ciò che egli
+poteva essere. Ricordiamo il principio del ventesimosesto capitolo dei
+_Promessi Sposi_: quanta delicatezza in quel suo interrompersi, quando
+il cardinal Federigo rimprovera Don Abbondio di non aver resistito a
+Don Rodrigo, d'avere avuto paura, d'avere preferito al dovere la sua
+tranquillità; Don Abbondio, confuso, non sa che rispondere e rimane
+senza articolare parola; l'Autore è preso da uno scrupolo personale, e
+soggiunge: "Per dir la verità, anche noi, con questo manoscritto
+davanti, con una penna in mano, non avendo da contrastare che con le
+frasi, nè altro da temere che le critiche dei nostri lettori, anche
+noi, dico, sentiamo una certa ripugnanza a proseguire, troviamo un non
+so che di strano in questo mettere in campo con così poca fatica tanti
+bei precetti di fortezza e di carità, di premura operosa per gli
+altri, di sacrifizio illimitato di sè. Ma pensando che quello cose
+erano dette da uno che poi le faceva (il Manzoni alludeva, senza
+dubbio, a monsignor Tosi), tiriamo avanti con coraggio." Ciò che nel
+libro del Manzoni piace è il Manzoni stesso. Inconsapevolmente que'
+passi, ove egli entra, più o meno dissimulato, in iscena, ove passano
+i suoi pensieri, le sue impressioni, ci attirano e ci seducono
+piacevolmente; con quanto maggior diletto li rileggeremo noi dunque
+ora sapendo che egli, come il Goethe, si è diviso un poco fra tutti i
+suoi personaggi! Il forestiero ha cercato tutta l'attrattiva del
+Romanzo manzoniano nella semplice storia dei due fidanzati; ed ha
+ragione di conchiudere che l'attrattiva è piccola, che il libro si
+distende troppo a raccontarla; ha ragione ancora s'egli sente qualche
+po' di dispetto contro l'Autore, il quale, invece di farlo correre
+speditamente verso lo scioglimento, lo interrompe con descrizioni
+infinite, e con la citazione di documenti legali poco intelligibili.
+Se Aristotile avesse dato le regole del romanzo storico, è probabile
+che il Romanzo manzoniano si troverebbe scritto contro tutte le
+regole; vi mancano le giuste proporzioni: vi manca pure quel
+_crescendo_ d'attrattiva che si vuol trovare in quasi tutti i romanzi;
+l'azione principale è poco importante, od almeno pare di piccola
+importanza, considerata in sè e non negl'intendimenti sociali
+dell'Autore, il quale, per mezzo d'un caso minuto e specialissimo,
+volle rappresentare l'eterna lotta fra oppressori ed oppressi, fra
+padroni e servi, fra grandi e popolo, aggruppando intorno a questa
+lotta alcune gravi questioni sociali, come quella del caro dei viveri,
+della salute pubblica, della legislazione penale, dell'amministrazione
+delle Opere Pie, de' mali che reca con sè la guerra, del clero, de'
+conventi, ed altre più, ciascuna delle quali potrebbe dar materia,
+anco più che a nuovi libri, a nuove ed opportunissime leggi, che,
+quando fossero veramente buone ed osservate, varrebbero meglio di
+qualsiasi libro pure ottimo, poichè la più difficile di tutte le
+traduzioni umane è quella delle idee nei fatti, della teoria nella
+pratica, della sapienza intellettuale in tanta eccellenza di virtù
+operativa. Il Romanzo manzoniano di per sè, come invenzione di casi,
+dice poco; di grandi e forti passioni non vi è quasi traccia; il
+lettore non rimane stordito e sorpreso da alcuna grande novità; ma è
+singolare, che in questo solo romanzo si cerchi meno quello che piace
+di più negli altri, l'elemento romanzesco, e molto più singolare che,
+privandosi quasi di questo elemento che pare così necessario negli
+altri romanzi, l'Autore de' _Promessi Sposi_ trovi fuori di esso tanta
+materia di lettura viva ed attraente. Egli trattò il romanzo come
+l'Autore comico la commedia; vi rappresentò la società nella sua vita
+solita ed ordinaria, per mostrare che questa vita stessa è una
+commedia che si rinnova di secolo in secolo, eternamente. L'ingegno
+satirico che tentava naturalmente il Manzoni giovinetto, gli giovò
+mirabilmente nella commedia, o nel dramma, o nel poema, o nel romanzo
+che si voglia chiamare, de' _Promessi_ _Sposi_, i quali sono tutte
+queste cose insieme, ora molto, ora poco, ed entrano nella condizione
+privilegiata, e disperante, più che disperata, di tutti i grandi
+capolavori letterarii, che non si lasciano classificare in verun
+genere, perchè hanno essi stessi creato un genere nuovo, di cui, per
+lo più, non essendo l'originalità cosa molto imitabile, rimangono poi
+soli rappresentanti. Ciò che nella _Divina Commedia_ attrae più non è
+il suo soggetto, ma la maniera con cui l'Autore lo pensa, lo sente e
+lo tratta; il medesimo si può ripetere de' _Promessi Sposi_: nel
+primo, cerchiamo la poesia di Dante, l'anima e la mente di Dante; nel
+secondo; la poesia del Manzoni, l'anima e la mente del Manzoni, e il
+modo con cui il reale e l'ideale gli appaiono. Chi legge i _Promessi
+Sposi_ come un libro ordinario, non può gustarli se non mediocremente;
+chi vi cerca tutto ciò che l'Autore ha voluto mettervi, non può
+mancare di trovarvelo, e di ammirare, senza fine, l'Autore che, con
+mezzi quasi umili, seppe ottenere effetti massimi. Si, Renzo e Lucia
+sono povera e zotica gente, e se il Manzoni ce li figurasse soltanto
+come tale, senz'altre sue malizie, comprenderemmo poco i motivi che
+spinsero un così alto ingegno a raccogliersi tutto negli anni più
+vigorosi e potenti della sua vita sopra una materia così scarsa
+d'inspirazione. Ma il Manzoni ha voluto appunto l'opposto di quello
+che si vuole generalmente, non inalzare sè sopra un soggetto nobile,
+ma inalzare e nobilitare un soggetto quasi ignobile, col versarvi
+dentro la miglior parte di sè. Egli adopera i suoi poveri contadini
+con quella stessa malizia, con la quale egli si serve talora di
+similitudini volgari per dichiarare meglio certi pensieri che, alla
+prima, non appaiono nella loro piena evidenza. Sotto i grossi panni
+del villano di Lecco si trova sempre il cervello sottile del Manzoni.
+Se la fine ironia che vi è dentro non si coglie, il racconto può
+talora riuscire insipido, e le riflessioni che lo accompagnano
+sembrare superflue. Quando l'Autore intraprende, per esempio, a
+descriverci quello che sia propriamente un carteggio fra contadini, i
+quali sogliono ricorrere ad un letterato della loro condizione per far
+sapere i loro negozii ai lontani, osserva: "al letterato suddetto non
+gli riesce sempre di dire tutto quel che vorrebbe, qualche volta gli
+accade di dire tutt'altro; accade anche a noi altri, che scriviamo per
+la stampa;" questa specie di prima punta maliziosa c'incomincia ad
+avvertire di che veramente si tratta; e il fine della descrizione
+riesce a persuadercene del tutto: "Quando la lettera così composta
+arriva alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica
+dell'abbicci, la porta a un altro dotto dello stesso calibro, il quale
+gliela legge e gliela spiega. Nascono delle questioni sul modo
+d'intendere: perchè l'interessato, fondandosi sulla cognizione dei
+fatti antecedenti, pretende che certe parole voglian dire una cosa; il
+lettore, stando alla pratica che ha della composizione, pretende che
+ne vogliano dire un'altra. Finalmente bisogna che chi non sa si metta
+nelle mani di chi sa, e dia a lui l'incarico della risposta: la quale,
+fatta sul gusto della proposta, va poi soggetta a un'interpretazione
+simile. Che se, per di più, il soggetto della corrispondenza è un po'
+geloso; se c'entrano affari segreti, che non si vorrebbero lasciar
+capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa; se, per
+questo riguardo, c'è stata anche l'intenzione positiva di non dire le
+cose affatto chiare; allora, per poco che la corrispondenza duri, le
+parti finiscono a intendersi tra di loro come altre volte due
+scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelechia; per non
+prendere una similitudine di cose vive, che ci avesse poi a toccare
+qualche scappellotto." Le cose vive, alle quali il Manzoni faceva
+allusione, potevano essere benissimo le famose polemiche sorte in quel
+tempo, da una parte fra Classici e Romantici, dall'altra fra il Monti
+e gli Accademici della Crusca: polemiche, le quali sembravano fatte
+molto più per imbrogliare le idee che per renderle più chiare e
+popolari. Così non s'intenderebbe come il Manzoni, dopo aver lasciato
+fare a Lucia quell'imprudente suo voto di non più sposare Renzo, si
+désse poi tanta pena per rappresentare l'immagine di un Renzo ideale
+che le tornava, malgrado del voto, nella mente, se non fosse lecito il
+supporre che in quelle immagini entrasse la reminiscenza di qualche
+scena domestica manzoniana. "Lucia, quando la madre ebbe potuto, non
+so per qual mezzo, farle sapere che quel tale era vivo e in salvo e
+avvertito, sentì un gran sollievo, e non desiderava più altro, se non
+che si dimenticasse di lei; o, per dir la cosa proprio a un puntino,
+che pensasse a dimenticarla. Dal canto suo, faceva cento volte al
+giorno una risoluzione simile riguardo a lui; e adoperava anche ogni
+mezzo per mandarla ad effetto. Stava assidua al lavoro, cercava
+d'occuparsi tutta in quello, quando l'immagine di Renzo le si
+presentava, e lei a dire o a cantare orazioni a mente. Quell'immagine,
+proprio come se avesse avuto malizia, non veniva per lo più così alla
+scoperta; s'introduceva di soppiatto dietro all'altre, in modo che la
+mente non s'accorgesse d'averla ricevuta, se non dopo qualche tempo
+che la c'era. Il pensiero di Lucia stava spesso con la madre; come non
+ci sarebbe stato! e il Renzo ideale veniva pian piano a mettersi in
+terzo, come il reale avea fatto tante volte. Così con tutte le
+persone, in tutti i luoghi, in tutte le memorie del passato, colui si
+veniva a ficcare. E se la poverina si lasciava andar qualche volta a
+fantasticar sul suo avvenire, anche lì compariva colui, per dire, se
+non altro: io, a buon conto, non ci sarò. Però, se il non pensare a
+lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il
+cuore avrebbe voluto, Lucia ci riusciva fino a un certo segno; ci
+sarebbe anche riuscita meglio, se fosse stata sola a volerlo. Ma c'era
+Donna Prassede, la quale, tutta impegnata dal canto suo a levarle
+dall'animo colui, non aveva trovato migliore espediente che di
+parlargliene spesso. "Ebbene?" le diceva, "non ci pensiam più a
+colui?"--"Io non penso a nessuno," rispondeva Lucia. Donna Prassede
+non s'appagava d'una risposta simile, replicava che ci volevan fatti e
+non parole; si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, "le
+quali," diceva, "quando hanno nel cuore uno scapestrato, ed è lì che
+inclinano sempre, noa se lo staccan più. Un partito onesto,
+ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per qualche
+accidente, vada a monte, son subito rassegnate; ma un rompicollo, è
+piaga incurabile." E allora principiava il panegirico del povero
+assente, del birbante venuto a Milano, per rubare e scannare; e voleva
+far confessare a Lucia le bricconate che colui doveva aver fatte,
+anche al suo paese. Lucia con la voce tremante di vergogna, di dolore,
+e di quello sdegno che poteva aver luogo nel suo animo dolce e nella
+sua umile fortuna, assicurava e attestava che, al suo paese, quel
+poveretto non aveva mai fatto parlar di sè altro che in bene; avrebbe
+voluto, diceva, che fosse presente qualcheduno di là, per fargli far
+testimonianza. Anche sull'avventure di Milano, delle quali non era ben
+informata, lo difendeva, appunto con la cognizione che aveva di lui e
+de' suoi portamenti fin dalla fanciullezza. Lo difendeva o si
+proponeva di difenderlo, per puro dovere di carità, per amore del
+vero, e, a dir proprio la parola con la quale spiegava a sè stessa il
+suo sentimento, come prossimo. Ma da questa apologia Donna Prassede
+ricavava nuovi argomenti per convincere Lucia, che il suo cuore era
+ancora perso dietro a colui. E, per verità, in que' momenti, non
+saprei ben dire come la cosa stésse. L'indegno ritratto che la vecchia
+faceva del poverino, risvegliava, per opposizione, più viva e più
+distinta che mai nella mente della giovine l'idea che vi si era
+formata in una così lunga consuetudine; le rimembranze, compresse a
+forza, si svolgevano in folla; l'avversione e il disprezzo
+richiamavano tanti antichi motivi di stima; l'odio cieco e violento
+faceva sorger più forte la pietà; e con questi affetti, chi sa quanto
+ci potesse essere o non essere quell'altro che dietro ad essi
+s'introduce così facilmente negli animi; figuriamoci cosa farà in
+quelli, donde si tratti di scacciarlo per forza. Sia come si sia, il
+discorso per la parte di Lucia non sarebbe mai andato molto in lungo;
+che le parole finivan presto in pianto." Io mi potrei facilmente
+ingannare; ma queste parole che mi parrebbero troppe se fossero dette
+per ispiegare i sentimenti d'una rozza contadina lombarda, hanno tutto
+il loro senso se Lucia deve in questo caso nascondere un'altra persona
+che ci sta a cuore assai più, la quale poteva benissimo trovar qualche
+piccola imperfezione nel Manzoni, reale e vicino, salvo a sognarlo
+come un ideale, quand'egli stava lontano, quando lo sapeva
+perseguitato ed in pericolo, quando, peggiore di tutte le malvagità
+umane, essa sentiva che la calunnia voleva indegnamente colpirlo.
+Renzo è compromesso anch'esso quasi involontariamente come il Manzoni
+ne' casi politici di Milano; e se non ci fosse stato per l'Autore il
+proposito di mettersi un poco in iscena, ma di farsi povero contadino,
+per lasciarsi scorgere meno, avrebbero avuto ragione que' primi
+critici de' _Promessi Sposi_, quando biasimavano l'Autore d'aver fatto
+andare Renzo a Milano solamente per avere un'occasione di fare nuovo
+sfoggio d'ingegno nelle descrizioni del tumulto, della fame e della
+peste di Milano. E qui prevedo un'obbiezione: non ci diceste che il
+Manzoni ha forse voluto rappresentare nella conversione
+dell'Innominato la propria? Ora se egli è l'Innominato, come potrebbe
+essere ancora Renzo? Egli è l'Innominato, per un verso, Renzo per un
+altro, Don Ferrante, Fra Cristoforo in altri momenti. I lettori del
+Goethe conoscono bene questa specie di _avatar_ del genio, questa
+potenza tutta divina di staccar da sè un attributo per farne un nuovo
+tipo umano vivente, come nell'Olimpo dalla testa di Giove esce una
+Minerva, come dagli attributi di un solo Dio vien fuori la pluralità
+degli Dei. Il Manzoni si moltiplica e si riproduce quasi senza fine
+ne' _Promessi Sposi_, non meno che il Goethe nel _Faust_, nel _Wilhelm
+Meister_, nel _Werner_, nell'_Egmont_, nel _Tasso_ e in altri suoi
+drammi, per tacere delle _Elegie Romane_, ov'egli entra direttamente e
+quasi furiosamente in iscena. L'aver condensato ad un tempo e
+distribuito ed esaurito quasi tutto sè stesso in un solo capolavoro è
+gloria maggiore nel Manzoni, e principal fascino, quasi misterioso,
+de' _Promessi Sposi_. Il centro simpatico di tutto il libro è l'Autore
+stesso, come accade pure nel _Don Chisciotte_. Tra i due lavori vi è
+anzi qualche affinità di tóno umoristico; ma nel libro italiano la
+varietà è molto maggiore, ed i pensieri e i sentimenti si levano più
+alto. S'io li riscontro qui è perchè oramai stimo necessario che ci
+avvezziamo a studiare i _Promessi Sposi_, come si studiano i libri già
+divenuti classici, i quali si pigliano come sono, senza pretendere,
+che dovessero riuscire diversi da quelli che i loro grandi Autori gli
+hanno voluti. Noi non possiamo volere che in questi classici si
+approvi e si ammiri tutto; crediamo invece che tutto meriti di venire
+studiato, e che la conclusione di un tale studio sia sempre, per un
+verso, una somma di maggiore ammirazione, per l'altro, una somma di
+maggior profitto. Fra le tante cose che s'ammirano nei _Promessi
+Sposi_, la più mirabile, se si consideri la difficoltà artistica della
+composizione, pare a me e ad altri la grande varietà, con la quale
+l'Autore ci presenta quadri e tipi paralleli, che sono simili senza
+monotonia, e dissimili senza stonatura. Presso la conversione di Fra
+Cristoforo noi troviamo quella dell'Innominato, presso la descrizione
+della fame quella della peste, presso il cardinal Federigo Fra
+Cristoforo, presso Don Rodrigo il conte Attilio e l'Innominato, presso
+Don Abbondio Fra Galdino, presso il conte zio il Ferter, Renzo presso
+Bortolo, e così di seguito, si riproducono ne' _Promessi Sposi_ casi e
+tipi analoghi, con caratteri distintivi che scusano pienamente, anzi
+glorificano l'Autore d'averli immaginati. Non vi è nulla di più facile
+in arte che il creare de' contrasti forti; mettendo dall'un lato chi è
+tutto buono, dall'altro chi è tutto tristo, la maggior parte degli
+autori ha combinato rumorosi e stupendi effetti drammatici; il Manzoni
+sentiva che le proprie forze bastavano a superare maggiori difficoltà;
+se le creò e le vinse. Nell'arte de' chiaroscuri, delle mezze tinte,
+nessuno lo supera; ad egli tira ogni linea con mano tanto sicura, che
+anche i suoi personaggi secondarii diventano tipi popolari, non
+escluso quel buon sarto di villaggio che pizzicava del letterato
+perchè sapeva leggere ne' _Reali di Francia_, divenuti suo Vangelo.
+S'io non erro, il professore Stoppani fu il primo a cercare ne' tipi
+de' _Promessi Sposi_ le persone reali, delle quali il Manzoni,
+avendole conosciute, si ricordava nell'immaginarli. Egli credette
+ravvisarne alcune; così dalla Caterina Panzeri contadina di Galbiate
+suppose che s'inspirasse per disegnare la figura della Lucia. Ma la
+Lucia Mondella, in quanto è contadina, non dice nulla; in quanto dice
+qualche cosa, noi l'abbiamo già accennato, nasconde la signora
+Blondel. Il Manzoni andò a cercarsi la sposa in un paesello del
+Bergamasco, come Renzo va nel Bergamasco a metter su casa. Come la
+Edmengarda dell'_Adelchi_, anche la Lucia è pudica con lo sposo e
+parca di parole; ma le poche parole che essa dice a lui, valgono più
+delle molte dette ad altri. Quando Lucia, uscita dal Lazzeretto,
+rivede Renzo, non sa dirgli altro che questo: "Vi saluto. Come state?"
+L'Autore soggiunge: "E non crediate che Renzo trovasse quel fare
+asciutto, e se l'avesse per male. Prese benissimo la cosa per il suo
+verso; e come tra gente educata si sa far la tara ai complimenti, così
+lui intendeva bene che quelle parole non esprimevan tutto ciò che
+passava nel cuore di Lucia. Del resto, era facile accorgersi che aveva
+due maniere di pronunziarle: una per Renzo, e un'altra per tutta la
+gente che potesse conoscere." Quando Renzo passa in rassegna, al fine
+della sua storia, tutti i brutti casi che gli sono intervenuti e
+gl'insegnamenti che gliene rimasero, onde egli non si mescolerà più
+nei tumulti, non si lascerà più andare a bere oltre il bisogno,
+eviterà di dar sospetto di sè come testa calda, fuggirà, in somma, con
+una maggior prudenza e moderazione ogni maniera d'impicci, sentiamo
+ch'è presente il Manzoni; come abbiamo il Manzoni in questo
+proponimento finale di Renzo: "Prima d'allora era stato un po' lesto
+nel sentenziare, e si lasciava andar volentieri a criticare la donna
+d'altri, e ogni cosa. Allora s'accorse che le parole fanno un effetto
+in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po' più d'abitudine
+d'ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. Il Manzoni, in
+verità, pubblicati i _Promessi Sposi_, si mostrò nel suo contegno
+pubblico e nei suoi discorsi che potevano esser riferiti, d'un riserbo
+ebe parve eccessivo; anche le sue lettere, dopo quel tempo, prendono
+quasi tutte un carattere uniforme di convenienza, in qualche modo,
+diplomatico e stereotipato; nella lettera straordinariamente sincera
+ch'egli scrisse venti e più anni dopo a Giorgio Briano, per iscusarsi
+di non poter fare il deputato, se il Collegio di Arona, come gli
+veniva scritto, si fosse ostinato a volerlo eleggere, troviamo parole
+che consuonano perfettamente con gli ultimi propositi pacifici di
+Renzo, e li dichiarano, "Quel senso pratico delle opportunità, quel
+saper discernere il punto o un punto, dove il desiderabile s'incontri
+col riuscibile, e attenercisi, sacrificando il primo, con
+rassegnazione non solo, ma con fermezza, fin dove è necessario (salvo
+il diritto, s'intende) è un dono che mi manca, a un segno singolare. E
+per una singolarità opposta, ma che non è nemmeno un rimedio, perchè
+riesce non a temperare, ma impedire ciò che mi pare desiderabile, mi
+guarderei bene dal proporlo, non che dal sostenerlo. Ardito, finchè si
+tratta di chiacchierare tra amici, nel mettere in campo proposizioni
+che paiono, e saranno, paradossi; e tenace non meno nel difenderle,
+tutto mi si fa dubbioso, oscuro, complicato quando le parole possono
+condurre a una deliberazione. Un utopista e un irresoluto sono due
+soggetti inutili per lo meno in una riunione, dove si parla per
+concludere; io sarei l'uno e l'altro nello stesso tempo. Il fattibile
+le più volte non mi piace. E dirò anzi, mi ripugna; ciò che mi piace,
+non solo parrebbe fuor di proposito e fuor di tempo agli altri, ma
+sgomenterebbe me medesimo, quando si trattasse non di vagheggiarlo o
+di lodarlo semplicemente, ma di promuoverlo in effetto, d'aver poi
+sulla coscienza una parte qualunque delle conseguenze. Di maniera che,
+in molti casi, e singolarmente ne' più importanti, il costrutto del
+mio parlare sarebbe questo: nego tutto, e non propongo nulla. Chi
+desse un tal saggio di sè, è cosa evidente che anco i più benevoli gli
+direbbero: ma voi non siete un uomo pratico, un uomo positivo; come
+diamine non vi conoscevate? dovevate conoscervi; quando è così, si sta
+fuori degli affari. È una cosa dolorosa e mortificante il trovarsi
+inutile a una causa che è stata il sospiro di tutta la mia vita. Ma
+_Ipse fecit nos et non ipsi nos_; e non ci chiederà conto
+dell'omissione, se non nelle cose, alle quali ci ha data attitudine.
+Scampato al gravissimo pericolo dell'anno 1821 al Manzoni non dovette
+parer vero, quando pubblicò i _Promessi Sposi_, di potersi finalmente
+riguardare al sicuro; quella specie di bando che esisteva contro di
+lui pareva levato; ed egli vi alluse, come parmi, quando nel fine
+della storia di Renzo già compromesso ne' tumulti di Milano, si
+domandò; "Come andava col bando? L'andava benone; lui non ci pensava
+quasi più, supponendo che quelli, i quali avrebbero potuto eseguirlo,
+non ci pensassero più nè anche loro; e non s'ingannava. E questo non
+nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose; ma era,
+come s'è potuto vedere anche in varii luoghi di questa storia, cosa
+comune a que' tempi che i decreti tanto generali, quanto speciali
+contro le persone _se non c'era qualche animosità privata e potente
+che li tenesse vivi e li facesse valere_, rimanevano spesso senza
+effetto, quando non l'avesse avuto sul primo momento." Il Manzoni non
+ebbe di questi nemici privati e potenti che lo volessero perdere ad
+ogni costo; e però tenuto fuori dai primi processi, quando i processi
+si chiusero, non si parlò altro di lui; non già per questo ch'egli
+fosse contento dell'andamento delle cose, e rassegnato al Governo
+straniero; vi è anzi un passo dei _Promessi Sposi_, che potrebbe anche
+essere di Tacito o del Machiavelli, ov'è chiaro che l'Autore intende
+muover rimprovero agl'Italiani, i quali dopo aver levato alte grida
+pel supplizio di pochi generosi tollerano poi in pace l'ignominia
+d'oltraggio di una lunga servitù. "Noi uomini siamo, in generale,
+fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e
+ci curviamo in silenzio sotto gli estremi, e sopportiamo, non
+rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo
+chiamato insopportabile." Altrove l'Autore, nel tempo stesso che gli
+scusa, sembra rivolgere un biasimo delicato a que' patrioti, i quali
+espatriavano senza una vera necessità; naturalmente l'Autore vuole
+aver aria di parlare soltanto di Renzo e di Lucia, che lasciano il
+loro villaggio per recarsi nell'ospitale e laborioso Bergamasco; ma il
+Bergamasco potrebbe assai bene nel caso nostro nascondere
+l'Inghilterra ed il Belgio. "Chi domandasse se non ci fu anche del
+dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne, ce ne fu
+sicuro; chè del dolore ce n'è, sto per dire, un po' per tutto. Bisogna
+però che non fosse molto forte, giacchè avrebbero potuto
+risparmiarselo, stando a casa loro, ora che i due grand'inciampi, Don
+Rodrigo e il bando, eran levati. Ma già da qualche tempo erano avvezzi
+tutt'e tre a riguardar come loro il paese dove andavano. Renzo l'aveva
+fatto entrare in grazia alle donne, raccontando l'agevolezze che ci
+trovavano gli operai; e cento cose della bella vita che si faceva là.
+Del resto, avevan tutti passato de' momenti ben amari in quello, a cui
+voltavan le spalle; e le memorie tristi, alla lunga, guastan sempre
+nella mente i luoghi che le richiamano. E se que' luoghi son quelli,
+dove siam nati, c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e
+pungente. Anche il bambino, dice il manoscritto, riposa volentieri sul
+seno della balia, cerca con avidità e con fiducia la poppa che l'ha
+dolcemente alimentato fino allora; ma se la balia, per divezzarlo, la
+bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca, poi torna a provare, ma
+finalmente se ne stacca; piangendo sì, ma se ne stacca." Renzo, che
+cessa di essere un eroe di romanzo, rimane alcun tempo incerto sul
+modo d'impiegare quel po' di danaro ch'egli ha, se nell'agricoltura o
+nell'industria; il Manzoni, che ha rinunciato alla vita politica, si
+ritira a Brusuglio per darsi tutto all'agricoltura ed a' suoi studii
+di lingua, lieto di trovarsi fuori delle tempeste. Quando Renzo dice
+alla sua Lucia ch'egli dai molti guai ha imparato almeno molte cose
+che non sapeva, Lucia, assai dotta e fine e intelligente per una
+contadina, risponde al suo moralista: "E io cosa volete che abbia
+imparato? Io non sono andata a cercare i guai; son loro che son venuti
+a cercar me. Quando non voleste dire" aggiunge soavemente sorridendo
+"che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e di
+promettermi a voi."--"Renzo (prosegue il Manzoni) alla prima rimase
+impicciato. Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che
+i guai vengono bensì spesso, perchè ci si è dato cagione; ma che la
+condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani e che
+quando vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio li
+raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa
+conclusione, benchè trovata da povera gente, ci è parsa così giusta,
+che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia."
+Questa conclusione del libro riesce un vero accento acuto; ed è
+meraviglia che, invece di accusare, come fecero alcuni critici, il
+Manzoni di aver talora imprestato a "povera gente" sentimenti troppo
+elevati, non siasi capito alla prima che, da profondo umorista, il
+Manzoni avea voluto far passare sè stesso per un povero diavolo che
+s'impicciò da poeta in avventure troppo romanzesche, per le quali non
+si sentiva nato, riserbandosi poi il diritto di burlarsene come
+critico, su per giù come il Cervantes avea fatto prima di lui, ma con
+maggior caricatura, nel suo immortale _Don Chisciotte_. In ciascuno di
+noi vi è un lato comico e un lato drammatico; il proprio lato comico
+il Manzoni rappresentò talora in Renzo, talora in quel Don Ferrante
+che in casa sua non voleva nè _comandare nè ubbidire_, proprio come il
+Manzoni, ma era _despota in fatto di ortografia_; è noto lo scrupolo
+che il Manzoni metteva nella punteggiatura; nessun autore forse fece
+un maggior consumo di virgole; e nell'ortografia italiana tanto più
+legittimamente poteva egli comandare in una casa, ove la padrona, come
+la signora Blondel, era forestiera; il lato drammatico lo abbiamo
+personificato in Fra Cristoforo e nell'Innominato. Nella Prefazione un
+po' stramba ai _Promessi Sposi_, il Manzoni mette già da sè stesso il
+lettore sull'avviso che nel preteso vecchio manoscritto da lui
+ritrovato e rimaneggiato s'incontrano casi e persone ch'egli credeva
+ricordarsi unicamente da esso, quando invece gli accadde poi di
+riscontrarli con casi e persone che le storie rammentano. "Taluni di
+que' fatti (egli dice) certi costumi descritti dal nostro Autore,
+c'eran sembrati così nuovi, così strani, per non dir peggio, che prima
+di prestargli fede, abbiam voluto interrogare altri testimoni; e ci
+siam messi a frugar nelle memorie di quel tempo per chiarirci se
+veramente il mondo camminasse allora a quel modo. Una tale indagine
+dissipò tutti i nostri dubbii; a ogni passo ci abbattevamo in cose
+consimili, e in cose più forti e, quello che ci parve più decisivo,
+abbiam perfino ritrovati alcuni personaggi, dei quali non avendo mai
+avuto notizie fuor che dal nostro manoscritto eravamo in dubbio se
+fossero realmente esistiti. E, all'occorrenza, citeremo alcuna di
+quelle testimonianze, per procacciar fede alle cose, alle quali, per
+la loro stranezza, il lettore sarebbe più tentato di negarla." Con
+questa sua malizia l'Autore vuole lasciarci intendere che egli, dopo
+aver messo in scena sè stesso o persone da lui conosciute, ha voluto
+cercare se, per caso, esse potessero avere qualche riscontro con
+persone vissute nella stessa Lombardia due secoli innanzi; e poichè,
+in tal sorta d'investigazioni, si trova quasi sempre quello che si
+cerca, poichè gli uomini si modificano nelle forme, ma nel fondo sono
+sempre gli stessi, egli non dovette troppo meravigliarsi nel trovare
+ch'egli ed i suoi conoscenti presentavano sotto parecchi aspetti
+caratteri di molta somiglianza con alcuni veri ed autentici personaggi
+storici. Così l'Innominato egli non l'inventò tutto; era Bernardino
+Visconti, a proposito del quale la duchessa Visconti rallegravasi un
+giorno che il Manzoni le avesse messo in casa "prima un gran birbante,
+ma poi un gran santo;" il poeta Giusti soleva _e converso_ chiamare il
+Manaoni "un santo birbone," alludendo alla santità della sua vita e
+della sua fede e all'infinita malizia del suo ingegno. L'Innominato
+aveva dunque esistito; ma il Manzoni lo riscaldò coi proprii
+sentimenti e ne fece un gran tipo.[7] Chi dubita dell'esistenza del
+cardinal Federigo? ma il Manzoni si ricordava la nobile condotta di
+monsignor Opizzoni innanzi al Buonaparte, e il suo confessore Tosi e
+il vicario Sozzi, e delle loro virtù riunite animava anco più la bella
+figura del Borromeo, ed in parte ancora quella di Fra Cristoforo. Si
+trovò poi che un Fra Cristoforo da Cremona avea realmente sacrificato
+la propria vita per gli appestati di Milano; ma, in quanto il Manzoni
+se ne servì per farne un tipo immortale, oltre alla sua particolare
+simpatia per i Padri Cappuccini, che risaliva alle prime vivaci
+impressioni d'infanzia, ci doveva entrare lo studio dell'Autore a
+rappresentarci la vittoria riportata sopra sè stesso dal violento
+Lodovico che diventa un monaco piissimo, per meglio persuadere sè
+stesso che nella prima gioventù non avea sempre dovuto essere moderato
+e temperato, della necessità di domare gl'istinti e di vincere le
+passioni. Qualche cosa del giovine Manzoni, qualche pagina della sua
+prima vita è lecito argomentare che si trovi accennata nel racconto
+della gioventù di Lodovico. Noi non sappiamo se il Manzoni abbia avuto
+duelli nella sua gioventù; delle cosidette leggi cavalleresche egli ne
+parla come un uomo che le conosce, meglio che dai libri di cavalleria,
+i quali si trovano nella biblioteca di Don Ferrante, per un po' di
+pratica; ed è possibile che qualche caso di provarsi alla scherma, se
+non di un serio duello, gli sia occorso in Milano innanzi al suo primo
+viaggio di Parigi; ma non abbiamo per ora alcuno indizio per
+affermarlo.[8] In ogni modo, Lodovico convertito in Fra Cristoforo
+rassomiglia tanto all'Autore che par proprio lui, eccetto il tono di
+predica che non era del Manzoni. "Il suo linguaggio, è detto, era
+abitualmente umile e posato; ma, quando si trattasse di giustizia o di
+verità combattuta, l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico,
+che, secondato e modificato da un'enfasi solenne, venutagli dall'uso
+di predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. Tutto il
+suo contegno, come l'aspetto, annunciava una lunga guerra, tra
+un'indole focosa, risentita, e una volontà opposta, abitualmente
+vittoriosa, sempre all'erta, e diretta da motivi e da ispirazioni
+superiori. Un suo confratello ed amico, che lo conosceva bene, l'aveva
+una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro
+forma naturale, che alcuni anche ben educati pronunziano, quando la
+passione trabocca, smozzicate con qualche lettera mutata: parole che
+in quel travisamento fanno però ricordare della loro energia
+primitiva." Il professore Stoppani dice aver conosciuto da fanciullo
+il parroco, che dovette servire al Manzoni come tipo del suo Don
+Abbondio. Il Manzoni era ancora giovinetto, quando conobbe quel
+curato, il quale gli raccontava in qual modo avesse preso gli ordini:
+"Quando mi presentai all'esame, l'esaminatore mi domandò se i parroci
+erano d'istituzione umana o divina. Io sapeva benissimo che loro
+volevano si rispondesse che erano d'istituzione umana, e, furbo,
+risposi tosto: d'istituzione umana, d'istituzione umana!" Il giovine
+Manzoni si permise domandargli se fosse quello il suo convincimento;
+il parroco ripose: "Oh! giusto! a me avevano insegnato ben
+diversamente a Pavia. Ma se avessi risposto come la pensava io, non mi
+lasciavano dir Messa." Il Manzoni voleva fare qualche obbiezione; ma
+il curato troncò il discorso con questa sentenza: "Quando i superiori
+domandano, bisogna saper rispondere a seconda del come la pensano
+loro." Questo aneddoto è autentico; il Manzoni stesso lo fece
+conoscere a' suoi amici, e dalla bocca di questi lo Stoppani lo
+raccolse. È evidente la rassomiglianza di questo curato con Don
+Abbondio;[9] ma per formarne quel tipo che riuscì, occorreva il
+concorso di un genio, e la conoscenza de' materiali, dei quali il
+Manzoni si servì, giova soltanto a mostrare che i grandi poeti son
+quasi come Domeneddio, poichè, con l'attenuazione di un quasi, creano
+anch'essi opere divine, _ex nihilo._ Storico è pur troppo il
+personaggio della Geltrude, la Monaca di Monza; ma quando il Manzoni
+ne lesse la storia, per tornare a colorirla potentemente gli giovò il
+ricordarsi la zia ex-monaca, già da me ricordata, la quale ebbe cura
+ch'egli imparasse la musica, il ballo, forse pure la scherma, su per
+giù come quel Lodovico, a cui il padre fece dare un'educazione
+"secondo la condizione de' tempi e per quanto gli era concesso dalle
+leggi e dalle consuetudini; gli diede maestri di lettere ed esercizii
+cavallereschi, e morì, lasciandolo ricco e giovinetto." Ma, senza i
+frequenti richiami de' tipi manzoniani alla vita dell'Autore e a' suoi
+conoscenti, che accrescono vivacità o naturalezza alle sue mirabili
+ipotiposi, per tacere de' casi, ne' quali egli nomina direttamente o
+sottintende troppo chiaramente i suoi amici Giovanni Torti e Tommaso
+Grossi, di cui loda i versi "pochi e valenti" di cui raccomanda, con
+molta industria, la diavoleria ch'egli stava scrivendo a Brusuglio,
+ossia il poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, i _Promessi Sposi_
+sono pieni zeppi di osservazioni maliziose tutte manzoniane, traendone
+talora materia dalle occasioni più impensate. Tutti ricordano il
+viaggio di Renzo allo studio del dottor Azzeccagarbugli, coi quattro
+capponi che doveano servirgli di commendatizia. Renzo, agitato dalla
+viva passione, "dava loro di fiere scosse e faceva balzare quelle
+quattro teste spenzolate," al qual punto l'Autore soggiunge: "le quali
+intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una coll'altra, come accade troppo
+sovente tra compagni di sventura." Quest'osservazione messa lì, come
+per sotterfugio, è forse più potente, pel suo effetto, di tutto il
+bellissimo Coro della battaglia di Maclodio, che lamenta le discordie
+italiane, più potente perchè meno enfatico, e più opportuno, più
+speciale. Gli esuli italiani che si laceravano, talora, senza pietà,
+da quelle poche parole erano invitati a pensare. Ed il pensare, in
+simili casi, è, quasi sempre, un rimediare. Quanta forza satirica in
+una sola frase manzoniana! La serva del dottor Azzeccagarbugli, per un
+esempio, sa bene che il suo padrone è così abile, così destro avvocato
+da far parere galantuomo qualsiasi birbante che si raccomandi a lui;
+non vi è causa spallata che nelle sue mani non sia diventata buona;
+perciò, dopo ch'ella serve il dottore, non ha mai visto tornar via il
+ricorrente co' suoi doni rifiutati; il primo caso è quello di Renzo
+venuto dal dottore a domandar giustizia contro un prepotente; ma alla
+serva non può venire in capo che si tratti d'un innocente
+perseguitato; nel restituirgli dunque le quattro bestie per ordine del
+padrone, le dà a Renzo "con un'occhiata di compassione sprezzante, che
+pareva volesse dire: _bisogna che tu l'abbia fatta bella_." Bisogna
+che Renzo sia più birba di tutte le altre birbe che il dottore ha
+rivendicate all'onore del mondo, perch'egli si decida a lasciarlo
+partire col suo vistoso regalo. Il torto che la serva fa a Renzo,
+pensando così male di lui, è men grave della condanna del dottore e di
+tutti i dottori di legge che gli somigliano, sottintesa in quel
+giudizio temerario. Renzo torna a casa indignato, e non sa dir altro
+col cuore in tempesta, se non queste parole: "Saprò farmi ragione, o
+farmela fare. A questo mondo c'è giustizia finalmente." Al che il
+Manzoni è pronto a soggiungere: "Tant'è vero che un uomo sopraffatto
+dal dolore non sa più quel che si dica." Quanta profonda ironia in
+questa frase! Renzo torna da una spedizione, nella quale ha pur troppo
+potuto accorgersi che giustizia nel mondo proprio non ce n'è; ma vi
+sono parole che si dicono senza alcun perchè; Renzo vuole la
+giustizia, e non la trova; per rendere questo suo sentimento usa
+un'espressione popolare, e dice che la giustizia finalmente c'è,
+quando ha proprio fatto esperimento del contrario; il Manzoni, da quel
+fine umorista che è, nota la contradizione che esiste talora fra le
+cose che si dicono e quelle che si pensano, e come nel dolore si
+ragioni meno e si dica qualche volta precisamente l'opposto di quello
+che si pensa. E, in somma, la conclusione vera del terzo capitolo è,
+che non c'è da fare assegnamento di sorta su quella che si chiama
+giustizia umana, in genere, ma che nel caso nostro, nell'intendimento
+manzoniano; dovea chiamarsi giustizia straniera, giustizia de' signori
+in Lombardia, ossia nessuna giustizia, arbitrio, violenza, che le
+leggi in parte mantenevano e l'abuso delle leggi accresceva a
+dismisura. Talora incontriamo qualche passo che appare una stonatura.
+Renzo non ha ancora avuto il tempo di far chiasso in paese pel caso di
+Don Rodrigo; anzi il caso è tale, che non se ne può parlare con alcuno
+senza grave pericolo di guastarlo. Non è verosimile dunque che Renzo
+ne abbia fatto rumore nel villaggio; e pure, malgrado della
+inverosimiglianza, il Manzoni ci lascia credere che Renzo siasi
+sfogato con gli amici, e che questi, invece di prestargli una mano al
+bisogno, siansi ritirati tutti; onde Renzo se ne sfoga con Fra
+Cristoforo: "Oh, lei non è come gli amici del mondo! Ciarloni! Chi
+avesse creduto alle proteste che mi facevan costoro, nel buon tempo;
+eh! eh! Eran pronti a dare il sangue per me; m'avrebbero sostenuto
+contro il diavolo. S'io avessi avuto un nemico? Bastava che mi
+lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. E ora, se
+vedesse come si ritirano!" Per Renzo e pel caso suo queste parole ci
+paiono troppe e sproporzionate e strane; ma se il Manzoni si nasconde
+sotto Renzo, alludono a qualche abbandono simile da lui patito, e
+poich'egli ci preme, in verità, molto più di Renzo, prendiamo a cuore
+il suo caso. Vi è una scenetta domestica fra Renzo e Lucia, che il
+Manzoni deve aver colta proprio sul vivo, Renzo va in collera,
+vorrebbe uccidere Don Rodrigo, rovinarsi, se Lucia non consente a
+recarsi con lui dal curato per sorprenderlo. Lucia si spaventa e gli
+si butta in ginocchi, e promette che farà tutto quel che egli vorrà,
+pur che diventi più trattabile, più umano, pur che torni buono.
+L'Autore a questo punto si fa una domanda, che obbliga molto
+naturalmente un lettore intelligente a farsene un'altra. Siamo noi in
+casa Mondella, od in casa Manzoni? E la domanda è questa: In mezzo a
+quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva
+esser per lui lo spavento di Lucia? E non aveva adoperato un po' di
+artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro Autore
+protesta di non saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo
+sapesse bene. Il fatto sta che era realmente infuriato contro Don
+Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due
+forti passioni schiamazzano insieme nel cuor di un uomo, nessuno,
+neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce
+dall'altra, e dire con sicurezza qual sia quella che predomini, "Ve
+l'ho promesso," rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e
+affettuoso; "ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di
+rimettervene al padre...."--"Oh via! per amor di chi vado in furia?
+Volete tornare indietro ora? e farmi fare uno sproposito?"--"No, no,"
+disse Lucia, cominciando a rispaventarsi, "Ho promesso e non mi
+ritiro. Ma vedete come mi avete fatto promettere. Dio non
+voglia...."--"Perchè volete far de' cattivi augurii, Lucia? Dio sa che
+non facciam male a nessuno."--"Promettetemi almeno che questa sarà
+l'ultima."--"Ve lo prometto, da povero figliuolo."--"Ma questa volta,
+mantenete poi," disse Agnese.--Qui l'Autore confessa di non sapere
+un'altra cosa; se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta
+d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa
+in dubbio.[10] La persona dell'Autore viene, per lo più, ad
+accrescere la forza de' sentimenti de' suoi personaggi; a colorirli
+più gagliardamente; occorreva un grande poeta per far così commovente
+l'addio di Lucia ai suoi monti, occorreva un buon patriotta per far
+sentire con tanta tenerezza il dolore di chi si stacca dalla patria.
+Ma talora i sentimenti dell'Autore che si mettono fra quelli de' suoi
+personaggi appaiono soverchianti e guastano una parte dell'effetto
+artistico. Chi è rimasto veramente commosso, per un esempio,
+dall'addio di Lucia, desidera rimanere in quella commozione, e non
+vorrebbe accogliere nell'animo alcun sentimento diverso da quello. Ma
+il Manzoni vuole ad ogni costo che prevalga ne' dolori umani il
+sentimento della rassegnazione cattolica; quindi, senza pure
+accorgersi che la commettitura o la toppa cattolica riesce troppo
+evidente, non badando ad alcuna regola di transizione, dopo l'ultimo
+addio di Lucia, soggiunge senz'altro: "Chi dava a voi tanta giocondità
+è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli se non per
+prepararne loro una più certa e più grande." Per arrivare a un tal
+sentimento, Lucia avea bisogno di un po' di preparazione; e il
+Manzoni, da quel profondo psicologo che era, lo dovea sentire meglio
+d'ogni altro. Ma è assai possibile che nella prima composizione del
+romanzo quella pia appendice non esistesse, e che per solo
+suggerimento di alcuno dei suoi revisori egli l'abbia introdotta nel
+secondo manoscritto o sulle prove di stampa. Sappiamo invero che il
+Manzoni avendo incominciato il romanzo il 24 aprile dell'anno 1821,
+cioè appena fallita la rivoluzione piemontese, e dopo i primi arresti
+de' patriotti lombardi, lo avea terminato nel 1823, e precisamente il
+17 settembre. Il Grossi ch'era con lui a Brusuglio dovette essere il
+primo a leggerlo, _in camera charitatis_; ma il Grossi, l'amico e
+collaboratore di Carlo Porta, poteva al Manzoni parere un confessore
+di manica larga. Un lettore più difficile fu di certo l'amico critico
+e filosofo Ermes Visconti, al quale il Manzoni passò la sua prima
+minuta de' _Promessi Sposi_; il Visconti la copri di note, appunti,
+correzioni; il Manzoni ne tenne buon conto nella nuova trascrizione
+del proprio lavoro ch'egli fece nell'anno 1824; la diede quindi a
+ricopiare per passarla ad altri amici; il Fauriel, il Tosi, Gaetano
+Giudici, il Tommaseo, furono nel numero de' lettori privilegiati;
+ricevute le osservazioni, egli corresse nuovamente di proprio pugno
+tutta la copia, che passò quindi alla Censura, e finalmente alla
+Tipografia; sulle prove di stampa che si conservano, il Manzoni fece
+nuove correzioni; la stampa del primo volume incominciò nell'anno
+1825, quella del secondo nel 1826, il terzo ed ultimo volume si finì
+di stampare nella primavera dell'anno 1827.[11] L'aspettativa del
+romanzo era grande; il Fauriel ne parlava a' suoi amici in Francia;
+Victor Cousin che avea visitato il Manzoni a Brusuglio ne recava
+notizie al vecchio Goethe a Weimar. In Italia, alla sola notizia che
+il Manzoni stava scrivendo un romanzo storico, parecchi letterati si
+misero a scrivere romanzi storici, confondendo la speranza di far più
+presto con quella di far meglio.[12] Non sapevano, non pensavano che
+il Romanzo manzoniano avrebbe tratto tutta la sua gloria non
+dall'essere storico, ma dall'averlo immaginato, sentito e scritto a
+modo suo, e come sapeva farlo egli solo, il Manzoni. Il 12 marzo
+dell'anno 1827, ad una domanda della contessa Diodata Saluzzo relativa
+al romanzo il Manzoni rispondeva: "La filastrocca, della quale Ella ha
+la bontà di richiedermi, è bensì stampata in gran parte, ma nulla ne è
+ancor pubblicato, nè sarà che ad opera compiuta. Del quando non posso
+fare alcuna congettura un po' precisa; perchè di quel che manca alla
+stampa, una parte manca ancora allo scritto; e il compimento di questo
+dipende da una salute incerta e bisbetica, la quale spesso mi fa
+andare assai lento, e talvolta cessare affatto per buon numero di
+giorni. Dell'essersi poi, come Ella mi accenna, veduto costi il già
+stampato, io non so che mi dire nè che pensare, non ve ne avendo io
+spedita certamente copia, nè in altra parte d'Italia. Nè anche posso
+tacere che, siccome l'aspettazione di alcuni mi aveva già posto in
+gran pensiero, così in grandissimo mi pone codesta ch'Ella si degna
+mostrarmi: che, riguardando al mio lavoro, sento troppo vivamente
+quanto sia immeritevole di una sua curiosità; e troppo certamente
+prevedo quanto questa sia per essere mal soddisfatta. Ma, ad ogni
+modo, la prova non sarà terribile che per la vanità; e io confido
+ch'Ella si contenterà di dimenticare il libro noioso, senza cacciar
+per questo l'autore dal posto accordatogli nella sua benevolenza." Da
+questa lettera rileviamo che nel marzo 1827 il libro era al suo fine,
+ma che il Manzoni doveva ancora scriverne gli ultimi fogli. È potuto
+parere strano ai lettori de' _Promessi Sposi_ che il Manzoni fissasse
+il numero de' suoi lettori a soli venticinque; o eran troppi, o troppo
+pochi; si disse che in quel caso il Manzoni affettava soverchia
+modestia; ma è difficile il cogliere il Manzoni in fallo; il buon
+senso è stato forse più vicino a lui che a qualsiasi altro mortale.
+Ora noi sappiamo che, prima di venir pubblicati, i _Promessi Sposi_
+furono veramente letti e talora molto criticati da un numero scelto di
+amici, che potrebbero per l'appunto sommare insieme al numero di
+venticinque. Essi furono, dal 1823 in cui i _Promessi Sposi_ furono
+finiti di comporsi, al 1827, ossia per ben quattro anni, per un caso
+singolare, il solo vero pubblico de' _Promessi Sposi_; e, per quanto
+nel trovarsi così limitato ci fosse da sperare che usasse discrezione
+e riserbo, non pare che una tal regola siasi osservata da tutti;
+sembra anzi che alcuno de' venticinque lettori parlasse troppo e che
+si permettesse un genere di censure irritante per ogni autore, ma
+specialmente per un autore come il Manzoni; ond'egli preparò per la
+stampa e pubblicazione definitiva del libro, destinato da prima ai
+soli amici fidati, una frecciata delle sue, e la lanciò in modo che il
+pubblico potesse non capire, e la dovessero sicuramente sentire gli
+amici indiscreti, ai quali essa era diretta.[13] Non sarà troppa
+temerità la nostra il supporre che una delle persone più colpite
+doveva essere Niccolò Tommaseo: l'articolo critico ch'egli pubblicò
+nel fascicolo di ottobre del 1827 nell'_Antologia_, è forse, fra tutti
+gli articoli che si scrissero allora sopra i _Promessi Sposi_, il più
+malizioso, Il Tommaseo parla della "degnazione," con la quale il
+Manzoni "si è abbassato a voler fare un romanzo," e si domanda: "Chi
+mi sa dire per quali pensieri e sentimenti passasse lo spirito di
+quest'uomo singolare nel corso del suo lavoro? Chi mi sa dire se egli
+non l'abbia compiuto in uno stato di opinione molto diverso da quello,
+in cui l'ha cominciato?" Dopo aver censurato i caratteri de' _Promessi
+Sposi_, trovato Renzo, per un villano, troppo gentile, Lucia priva di
+carattere, troppo poco villana, Agnese pesante, avvertito che il
+cardinal Federigo compare troppo tardi, che l'Innominato si converte
+troppo presto, dice: "Quel della Signora sarebbe più individuale e più
+vivo, se l'Autore, _come la pubblica voce afferma_, non avesse per
+eccesso di delicatezza troncata la parte de' suoi traviamenti;" trova
+Don Abbondio quasi noioso, perchè troppo simile a sè stesso; il lepore
+manzoniano gli sa talvolta "del mendicato e del picciolo." E qui, nel
+tempo stesso che l'accusa, vuole parer di scusarlo, accusandolo un po'
+di più: "Se non che (scrive il Tommaseo) da un uomo che segue con
+amabile semplicità i miti impulsi del suo bel cuore e del suo raro
+ingegno, non è poi da esigere un freddo rigore in seguire quella certa
+convenienza di tuono, ch'è così facile a degenerare in sistema, ed a
+farsi monotonia. Egli è lecito però l'affermare, che nel tuono di
+questo libro domina insieme col vasto non so che di vago, che alla fin
+fine potrebbe essere il difetto di chi si abbassa a soggetti minori
+della propria grandezza. Perchè se quel libro è fatto pel volgo, è
+tropp'alto; se per gli uomini colti, è tropp'umile. In questo libro
+sarebbe a desiderare un far più svelto e più franco. La modestia
+dell'Autore si spinge, se è lecito dire, talvolta sino a diventare
+orgogliosa. Egli teme di non iscolpire abbastanza i caratteri, di non
+fare abbastanza impressione; perciò si ferma su tutto. Se invece di
+mostrarsi conoscitore degli uomini in genere, Manzoni avesse voluto
+spiegarci solamente i misteri di quel pezzo d'uomo che è l'uomo
+morale, allora egli sarebbe stato sempre grande; ma allora non avrebbe
+fatto un romanzo. Manzoni talvolta lascia immaginar troppo al lettore,
+talvolta nulla; il suo tuono è il tuono d'un uomo superiore che si
+abbassa per giovare altrui, ma talvolta par non si abbassi che per
+piacere; e questo lo fa troppo lepido. La sua naturalezza è quasi
+sempre artifiziata, ma di un'arte sublime; le sue intenzioni vanno
+sempre al di là delle sue parole; e per gustare molte espressioni,
+molti tratti, e lo spirito dominante dell'opera, bisognerebbe aver
+conosciuto l'Autore, dappresso. Si conosce più il libro dall'Autore,
+che non l'Autore dal libro." A malgrado del bisticcio, si capisce
+quello che il Tommaseo voleva dire; egli era stato in casa Manzoni,
+avea letto in casa sua i _Promessi Sposi_ prima che si pubblicassero,
+ed era di quelli che potevano legger molto fra le linee. L'articolo
+che il Tommaseo amico osò stampare in Firenze, quando il Manzoni si
+trovava con la sua famiglia festeggiato, ammirato, invidiato forse
+anco, non è punto simpatico, e ci lascia facilmente supporre quali
+altri giudizii il Tommaseo dovesse permettersi contro il romanzo nei
+privati discorsi, prima che si pubblicasse. Quelle censure anticipate,
+per la maggior parte ingiuste e piene di sofisticherie, irritarono,
+senza dubbio, il Manzoni, al quale vennero riportate; perciò,
+nell'ultimo foglio del suo romanzo, poco prima di mandarlo in giro,
+egli volle inserire una sua pagina tutta significativa: il lettore di
+romanzi che arriva al fine de' _Promessi Sposi_ ed intende che quella
+Lucia e quel Renzo, ai quali o poco o molto s'è affezionato, vanno a
+finire in un paese, dove non sono poi bene accolti, ha un po' ragione
+di mettersi di malumore contro l'Autore, che non seppe immaginare
+alcun'altra miglior conclusione; ma, se il lettore di romanzi è
+persona intelligente, la quale più de' casi straordinarii di un eroe o
+di un'eroina sappia ammirar l'arte, con la quale l'Autore crea, egli
+passerà invece, tosto, dal breve malumore ad una viva e durevole
+ammirazione. Dopo il cenno che ho qui fatto sopra il modo singolare
+con cui si preparò in Milano la stampa de' _Promessi Sposi_, tutti
+possono intendere la finezza di questa pagina, che si può pertanto
+tornare a rileggere: "Il parlare che, in quel paese, s'era fatto di
+Lucia, molto tempo prima che la ci arrivasse, il saper che Renzo aveva
+avuto a patir tanto per lei, e sempre fermo, sempre fedele; forse
+qualche parola di qualche amico parziale per lui e per tutte le cose
+sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovine, e
+una certa aspettativa della sua bellezza. Ora sapete come è
+l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile,
+schizzinosa; non trova mai tanto che le basti, perchè, in sostanza,
+non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce
+che aveva dato senza ragione. Quando comparve questa Lucia, molti, i
+quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro, e le
+gote proprio di rosa, e due occhi l'uno più bello dell'altro". e che
+so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciare il naso, e a
+dire: "Eh! l'è questa? Dopo tanto tempo, dopo tanti discorsi,
+s'aspettava qualche cosa di meglio. Cos'è poi? Una contadina come
+tant'altre. Eh! di queste e delle meglio ce n'è per tutto." Venendo
+poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro;
+e ci furon fin di quelli che la trovavan brutta affatto. Siccome però
+nessuno le andava a dir sul viso a Renzo queste cose, così non c'era
+gran male fin lì. Chi lo fece il male, furon certi tali che gliene
+rapportarono; e Renzo, che volete? ne fu tocco sul vivo. Cominciò a
+ruminarci sopra, a farne di gran lamenti, e con chi gliene parlava, e
+più a lungo tra sè "E cosa v'importa a voi altri? E chi v'ha detto
+d'aspettare? Son mai venuto io a parlarvene? a dirvi che la fosse
+bella? E quando me lo dicevate voi altri, v'ho mai risposto altro, se
+non che era una buona giovine? È una contadina! V'ho detto mai che
+v'avrei menato qui una principessa? Non vi piace? non la guardate.
+N'avete delle belle donne? guardate quelle." E vedete un poco come
+alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato di un uomo per
+tutta la vita. Se Renzo avesse dovuto passar la sua in quel paese,
+secondo il suo primo disegno, sarebbe stata una vita poco allegra. A
+forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. Era sgarbato
+con tutti, perchè ognuno poteva essere uno de' critici di Lucia. Non
+già che trattasse proprio contro il Galateo; ma sapete quante belle
+cose si possono fare senza offender le regole della buona creanza;
+fino sbudellarsi. Aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola;
+in tutto trovava anche lui da criticare, a segno che, se faceva
+cattivo tempo due giorni di seguito diceva: "Eh già, in questo paese!"
+[14] Vi dico che non eran pochi quelli che l'avevan già preso a noia,
+e anche persone che prima gli volevan bene; e col tempo, d'una cosa
+nell'altra, si sarebbe trovato, per dir così, in guerra con quasi
+tutta la popolazione, senza poter forse nè anche lui conoscer la prima
+cagione di un così gran male." Così il Manzoni pigliava non due, ma
+tre colombi ad una fava; conchiudeva la sua storia in un modo
+certamente insolito, per quanto sia sembrato umile; alludeva forse ai
+discorsi che si fecero in Milano intorno alla sua sposa, quando egli
+la menò dal contado bergamasco in Milano; e dava una sferzata allegra
+a que' critici impazienti, che si preparavano a gettare il discredito
+sul libro prima che venisse pubblicato. Io potrei ora proseguire
+questa indagine biografica manzoniana sopra i _Promessi Sposi_, ma
+temerei recarvi tedio. Non terminerò tuttavia senza avvertire come
+l'ottimo commento ai _Promessi Sposi_ si possa fare soltanto a Lecco.
+Chi voglia ammirare veramente tutta la potenza artistica dell'ingegno
+manzoniano deve recarsi sopra la scena stessa del romanzo. Non mai si
+è rivelata meglio la virtù d'uno scrittore a idealeggiare il reale.
+Quello che il Manzoni aveva fatto degli uomini, lo fece pure de'
+luoghi; col suo genio plastico gli espresse, con la sua fantasia
+poetica li sollevò, col suo proprio sentimento diede loro una tinta
+calda ed un calore simpatico. Il Manzoni, io l'ho già detto, aveva
+dovuto con suo grave dolore vendere la propria palazzina detta il
+_Caleotto_ che sorge presso Lecco (ove il Manzoni possedeva pure
+alcune terre, come il suo Renzo un orto), in faccia ad Acquate ed al
+bel Resegone, e sovrasta all'Adda. V'è una leggenda a Lecco, che io vi
+ripeto come la intesi: secondo essa, dopo la vendita dolorosa de' beni
+paterni, il Manzoni non sarebbe più tornato a Lecco, ma a ricordo de'
+vecchi, un giorno, nel tempo in cui egli scriveva i _Promessi Sposi_,
+una vettura si sarebbe fermata in vista del _Caleotto_ e di Acquate;
+in quella vettura vogliono che si trovasse il Manzoni, e che alla
+vista de' cari luoghi della sua infanzia abbia dato in uno scoppio di
+pianto, e mancatogli il coraggio di scendere, egli sia invece
+ripartito prontamente per Milano, per sottrarsi alla vivezza del
+dolore subitamente provato. Sia storia o storiella, questo racconto
+esprime, in ogni modo, il sentimento vivissimo che il Manzoni aveva,
+senza dubbio, del panorama incantevole ch'egli aveva più volte,
+essendo fanciullo, ammirato dal suo _Caleotto_. Si direbbe che di là
+tutti i luoghi principali de' _Promessi Sposi_ non solo s'abbracciano
+con gli occhi, ma si pigliano, per così dire, con le mani. La
+viottola, per la quale passeggiava Don Abbondio, la chiesa d'Acquate,
+la casa di Agnese e di Lucia, la palazzina di Don Rodrigo, il
+Resegone, il convento di Pescarenico, il passo del Bione, le rovine
+del supposto castello dell'Innominato, tutto si spiana alla vista di
+chi contempli la scena ridente e svariata dal _Caleotto_. Chi visita
+ora que' luoghi li trova certamente bellissimi; ma bisogna proprio
+visitarli per vedere coi proprii occhi, con piena evidenza, quale
+meraviglioso artista, quale stupendo poeta anche scrivendo in prosa
+siasi rivelato il Manzoni.[15] Nessuno che legga i _Promessi Sposi_
+in vista d'Acquate troverà una sola linea che si discosti dal vero; ma
+la poesia di quel vero prima di lui l'aveva forse sentita in parte
+qualcuno, egli la sentì e la espresse tutta; ecco dunque, in qual modo
+il Manzoni è stato verista; ecco in qual modo io vorrei pure che lo
+diventassimo noi tutti, imparando nel tempo stesso da lui a fare molto
+con assai poco e non viceversa assai poco con molto. Di montagne come
+il Resegone se ne trovano certamente in Italia parecchie altre; ma
+quella è la montagna d'Acquate, cioè del villaggio, ove Renzo e Lucia
+son nati e cresciuti; tutti i loro ricordi, tutti i loro affetti sono
+là, ma un signore prepotente viene a cacciare dal loro tetto, dal loro
+nido e disperde nell'esiglio i giovani fidanzati; allora il Resegone
+appare più bello, più grande, più poetico di tutti gli altri monti,
+perchè quel monte vuol dire ai fuggiaschi la patria; ed ecco, in qual
+modo naturale, il Manzoni converte l'addio di una povera contadina al
+suo villaggio in un vero inno commovente dell'esule italiano alla
+patria.
+
+ [1] Il Fauriel, scrive il Sainte-Beuve, s'andava proponendo, circa
+ quel tempo, di comporre un romanzo storico, di cui avrebbe
+ certamente collocata la storia nel Mezzodì della Francia, in una
+ di quelle epoche ch'egli conosceva così bene. Dopo aver finito
+ l'_Adelchi_, il Manzoni, abbandonata l'idea di una tragedia
+ _Spartaco_, si mise anch'egli a pensare di comporre il romanzo
+ _Promessi Sposi_. Circa lo stesso tempo, il suo amico Grossi
+ s'occupava intorno ad un grande poema storico: _I Lombardi atta
+ prima Crociata_. Era il tempo del grande ardore per l'_Ivanhoe_.
+ Di qui nuove attivissime discussioni, e nuovo moto alle idee, sia
+ per lettera, sia a voce, nel soggiorno del Fauriel in Italia (la
+ Prefazione che precede il supplemento al secondo volume dei _Canti
+ popolari della Grecia_ del Fauriel reca la data di _Brusuglio
+ vicin di Milano_) dal 1823 al 1825. Discutevasi, per esempio, come
+ questione principale, tra i due amici, intorno al modo d'innestare
+ la storia con la poesia, senza che l'una noccia all'altra. Il
+ Fauriel inclinava a credere che, quindi in poi, la lotta
+ condurrebbe la poesia propriamente detta a rimanere ogni dì più
+ soccombente. Il Manzoni pensava altrimenti, e sosteneva contro le
+ apparenze e i cattivi pronostici che _la poesia non ha volontà di
+ morire_. E tutti due s'accordarono a dire che, in un certo sistema
+ di romanzo, "c'è posto per l'invenzione de' fatti nella
+ rappresentazione di costumi storici." Ebbene, la è questa appunto,
+ replicava il Manzoni, una di quelle forze potentissime che restano
+ tuttavia alla poesia, la quale, com'io vi diceva, non ha volontà
+ di morire. La narrazione storica non è fatta per lei; giacchè il
+ racconto de' fatti ha virtù di svegliare nell'uomo, naturalmente e
+ ragionevolmente curioso, una tale attrattiva da disgustarci delle
+ invenzioni poetiche che vi si volessero mescolare fino a farle
+ parere puerili. Ma riunire i caratteri distintivi di un'epoca
+ della società, rischiararli o porli in moto con un'azione,
+ profittar della storia senza mettersi in concorrenza con essa,
+ senza pretender di fare quel che esse sa far meglio sicuramente,
+ ecco ciò che mi sembra tuttavia riservato alla poesia; che anzi
+ essa sola può fare. "Non crediamo ingannarci (soggiunge il
+ Sainte-Beuve), epilogando per tal modo l'opinione del poeta."
+
+ [2] Ecco le parole proprie del Filangieri, quali si possono leggere
+ nel libro IV, capo 40, art. 3°, della _Scienza della
+ Legislazione_: "Io propongo la lettura de' romanzi pe' fanciulli
+ che sono giunti all'età che si richiede secondo l'ordine da noi
+ esposto (cioè l'età di nove anni compiuti), per assistere ai
+ morali discorsi. Ma quali debbono essere questi romanzi? quali i
+ soggetti, sui quali formar si dovrebbero? Ogni condizione può
+ avere i suoi eroi, può avere i suoi mostri. Presso tutte le
+ nazioni, in tutte l'età, in tutti i Governi, se ne trovano in
+ tutte le classi dello Stato. I cenci dell'ultimo cittadino e la
+ toga del primo magistrato nascondono spesso le più grandi virtù e
+ i vizii più vili. L'occhio del filosofo penetra a traverso di
+ questo velo, nel mentre che il volgare non vi vede che cenci e
+ toga. Su questi fatti che l'istorie di tutti i tempi ci
+ manifestano, formar si dovrebbero i romanzi, de' quali io parlo.
+ L'eroe esser dovrebbe della classe, della quale son coloro, a'
+ quali ne vien destinata la lettura. L'agricoltore dunque, il
+ fabbro, il semplice soldato, o il duce che ha cominciato
+ dall'esserlo, e che ha condotto l'aratro prima di condurre la
+ legione, somministrar dovrebbero il soggetto e l'eroe dei romanzi
+ che pe' fanciulli di questa classe io propongo. L'arte dello
+ scrittore esser dovrebbe di mettere nel maggior aspetto quelle
+ virtù così civili come guerriere che sono più alla portata
+ degl'individui di questa classe; di dipingere co' colori più neri
+ que' vizii, ai quali sono più esposti; di fecondare que' semi
+ dell'amor della patria o della gloria, che si van gittando in
+ tanti modi nel cuore de' nostri allievi, e d'ispirare
+ quell'elevazione di animo, ch'è altrettanto più gloriosa, quanto
+ meno si combina colla ricchezza delle fortune e coll'originaria
+ dignità della condizione. _Io vorrei che il soggetto del romanzi
+ fosse per lo più un fatto vero, e non interamente immaginato, e
+ vorrei che l'autore ne assicurasse colui che legge. È incredibile
+ quanto questa prevenzione ne renderebbe più efficace la lettura_.
+ La moltiplicità e l'eccellenza delle opere che son comparse in
+ questo genere presso tutte le nazioni, ed in tutte le lingue
+ dell'Europa, renderebbe molto facile la collezione di questi
+ romanzi d'educazione che io propongo. Gli effetti e i vantaggi,
+ che ne produrrebbe la lettura, sono noti a chiunque conosca la
+ forza dei sentimenti e l'influenza che questi aver possono sulla
+ formazion del carattere e sullo sviluppo delle passioni."
+
+ [3] Questa notizia ch'io rilevo da una lettera del professore
+ Giovanni Rizzi, trova pure conferma nelle seguenti parole del
+ Buccellati: "Rattristato, per i rovesci del 1821, la morte e la
+ prigionia degli amici, (il Manzoni} disse a Grossi ch'egli non
+ potendo più vivere a Milano, intendeva ritirarsi colla famiglia a
+ Brusuglio. Grossi trovò savio il pensiero di Manzoni, e se ne
+ valse anche per suo conto, seguendo l'amico nel suo eremitaggio.
+ Tra i libri che Manzoni portava seco da Milano eravi la _Storia_
+ del Ripamonti e l'_Economia e Statistica_ del Gioia, in cui si
+ trovano citate le Gride contro i Bravi e gl'inconsulti Decreti
+ annonarii. Oh! che tempi, diceva Manzoni a Grossi, segnando
+ specialmente le pagine del Ripamonti che alludono all'Innominato.
+ Sarebbe bene porre sottocchio in modo evidente queste istorie...."
+
+ [4] Lo riferisco, quantunque notissimo, perchè nella biografia
+ manzoniana sembrami avere una importanza speciale: ".... La
+ presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una
+ superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente
+ composto, e quasi involontariamente maestoso; non incurvato, nè
+ impigrito punto dagli anni; l'occhio grave e vivace, la fronte
+ serena e pensierosa; con la canizie nel pallore, tra i segni
+ dell'astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di
+ floridezza verginale; tutte le forme del volto indicavano che, in
+ altra età, c'era stata quella che più propriamente si chiama
+ bellezza; l'abitudine de' pensieri solenni e benevoli, la pace
+ interna d'una lunga vita, l'amore degli uomini, la gioia continua
+ d'una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi,
+ bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica
+ semplicità della porpora. Tenne anche lui, qualche momento, fisso
+ nell'aspetto dell'Innominato il suo sguardo penetrante; ed
+ esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri; e,
+ sotto a quel fosco e a quel turbato, parendogli di scoprire sempre
+ più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo
+ annunzio d'una tal visita, tutt'animato; "Oh!" disse, "che
+ preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d'una sì
+ buona risoluzione: quantunque per me abbia un po' del rimprovero!"
+ "Rimprovero!" esclamò il signore maravigliato, ma raddolcito da
+ quelle parole e quel fare, e contento che il Cardinale avesse
+ rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque. "Certo, m'è un
+ rimprovero," riprese questo, "ch'io mi sia lasciato prevenir da
+ voi; quando, da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da
+ voi io." "Da me voi! sapete chi sono? V'han detto bene il mio
+ nome?" "E questa consolazione ch'io sento, e che, certo, vi si
+ manifesta nel mio aspetto, vi par egli ch'io dovessi provarla
+ all'annunzio, alla vista d'uno sconosciuto? Siete voi che me la
+ fate provare; voi, dico, che avrei dovuto cercare; voi, che almeno
+ ho tanto amato e pianto, per cui ho tanto pregato; voi de' miei
+ figli, che pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più
+ desiderato d'accogliere e d'abbracciare, se avessi creduto di
+ poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo le meraviglie, e
+ supplisce alla debolezza, alla lentezza, de' suoi poveri servi."
+ L'Innominato stava attonito a quel dire così infiammato, a quelle
+ parole, che rispondevano tanto risolutamente a ciò che non aveva
+ ancor detto, nè era ben determinato di dire; e commosso, ma
+ sbalordito, stava in silenzio. "E che?" riprese ancor più
+ affettuosamente Federigo: "voi avete una buona nuova da darmi, e
+ me la fate tanto sospirare?" "Una buona nuova, io? Ho l'inferno
+ nel cuore; e vi darò una buona nuova? Ditemi voi, se lo sapete,
+ qual'è questa buona nuova che aspettate da un par mio." "Che Dio
+ v'ha toccato il cuore e vuol farvi suo," rispose pacatamente il
+ Cardinale. "Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è
+ questo Dio?" "Voi me lo domandate? voi? E chi più di voi l'ha
+ vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita,
+ che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa
+ presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una
+ consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo
+ riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?" "Oh, certo! ho qui
+ qualche cosa che mi opprime, che mi rode! Ma Dio! Se c'è questo
+ Dio, se è quello che dicono, cosa volete che faccia di me?" Queste
+ parole furon dette con un accento disperato; ma Federigo, con un
+ tono solenne, come di placida ispirazione, rispose; "Cosa può far
+ Dio di voi? cosa vuol farne? Un segno della sua potenza e della
+ sua bontà: vuol cavar da voi una gloria che nessun altro gli
+ potrebbe dare. Che il mondo gridi da tanto tempo contro di voi,
+ che mille e mille voci detestino le vostre opere...."
+ (l'Innominato si scosse, e rimase stupefatto un momento nel sentir
+ quel linguaggio così insolito, più stupefatto ancora di non
+ provare sdegno, anzi quasi un sollievo): "Che gloria," proseguiva
+ Federigo, "ne viene a Dio? Son voci di terrore, son voci
+ d'interesse, voci forse anche di giustizia, ma d'una giustizia
+ così facile, così naturale! Alcune forse, pur troppo, d'invidia di
+ codesta vostra sciagurata potenza, di codesta, fino ad oggi,
+ deplorabile sicurezza d'animo. Ma quando voi stesso sorgerete a
+ condannare la vostra vita, ad accusar voi stesso, allora....
+ Allora Dio sarà glorificato! E voi domandate cosa Dio possa far di
+ voi? Chi son io, pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che
+ profitto possa ricavar da voi un tal signore? Cosa possa fare di
+ codesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata costanza,
+ quando l'abbia animata, infiammata d'amore, di speranza, di
+ sentimento? Chi siete voi, pover'uomo, che vi pensiate d'aver
+ saputo da voi immaginare e fare cose più grandi nel male, che Dio
+ non possa farvene volere e operare nel bene? Cosa può Dio far di
+ voi? E perdonarvi? e farvi salvo? e compiere in voi l'opera della
+ redenzione? Non son cose magnifiche e degne di Lui? O pensate! se
+ io omiciattolo, io miserabile e pur così pieno di me stesso, io
+ qual mi sono, mi struggo ora tanto della vostra salute, che per
+ essa darei con gaudio (Egli m'è testimonio) questi pochi giorni
+ che mi rimangono, oh pensate! quanta, quale debba esser la carità
+ di Colui che m'infonde questa, così imperfetta, ma così viva, come
+ vi ami, come vi voglia Quello che mi comanda e m'ispira un amore
+ per voi che mi divora!" A misura che queste parole uscivan dal suo
+ labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto ne spirava il senso. La
+ faccia del suo ascoltatore, di stravolta e confusa, si fece da
+ principio attonita e intenta; poi si compose a una commozione più
+ profonda e meno angosciosa; i suoi occhi che dall'infanzia più non
+ conoscevan le lacrime, si gonfiarono; quando le parole furon
+ cessate si coprì il viso con le mani, e diede in un dirotto
+ pianto, che fu come l'ultima e più chiara risposta."
+
+ [5] "Nell'Italia nostra (vi si diceva) vi sono tuttavia gli
+ Aristotelici delle Lettere, come vi furono della Filosofia; e sono
+ quei tenaci adoratori delle parole, i quali fissano tutti i loro
+ sguardi sul conio di una moneta, senza mai valutare la bontà
+ intrinseca del metallo e corron dietro e preferiscono nel loro
+ commercio un pezzo d'inutile rame, ben improntato e liscio, a un
+ pezzo d'oro perfettissimo, di cui l'impronta sia fatta con minor
+ cura. Immergeteli in un mare di parole, sebben anche elleno non
+ v'annuncino che idee inutili o volgarissime, ma sieno le parole ad
+ una ad una trascelte, e tutte insieme armoniosamente collocate nei
+ loro periodi, sono essi al colmo della loro gioia. Mostrate loro
+ una catena ben tessuta di ragionamenti utili, nuovi, ingegnosi,
+ grandi ancora, se una voce, se un vocabolo, una sconciatura
+ risuona al loro piccolissimo orgtano, ve la ributtano come cosa
+ degna di quella."
+
+ [6] "Due però (scrive il Manzoni) erano i libri che Don Ferrante
+ anteponeva a tutti e di gran lunga in questa materia; due che,
+ fino a un certo tempo, fu solito di chiamare i primi, senza mai
+ potersi risolvere a qual de' due convenisse unicamente quel grado:
+ l'uno, il _Principe_ e i _Discorsi_ del celebre Segretario
+ fiorentino; mariuolo sì, diceva Don Ferrante, ma profondo: l'altro
+ la _Ragion di Stato_ del non men celebre Giovanni Botero;
+ galantuomo sì, diceva pure, ma acuto." Il Manzoni dovea pensare
+ ne' suoi studii storici un po' come il suo Don Ferrante: "Ma cos'è
+ mai la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina,
+ con nessuno dietro che impari la strada, e, per conseguenza, butta
+ via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che
+ cammina senza guida." L'Autore entra spesso in iscena anche come
+ attore. Così dopo aver fatto una descrizione, forse un po' troppo
+ minuta della biblioteca di Don Ferrante, soggiunge: "Noi
+ cominciamo a dubitare se veramente il lettore abbia una gran
+ voglia di andar avanti con lui in questa rassegna, anzi a tornerò
+ di non aver già buscato il titolo di copiator servile per noi, e
+ quello di seccatore da dividorsi con l'anonimo sullodato, per
+ averlo bonariamente seguito fin qui, in cosa estranea al racconto
+ principale, e nella quale probabilmente non s'è tanto disteso, che
+ per isfoggiar dottrina, e far vedere che non era indietro del suo
+ secolo. Però lasciando scritto quel che è scritto per non perder
+ la nostra fatica, ometteremo il rimanente, per rimetterci in
+ istrada."
+
+ [7] È il Manzoni stesso che ce lo fa sapere in una sua lelterina a
+ Cesare Cantù, il quale, valendosi, com'è noto, in gran parte dei
+ materiali di studio dei _Promessi Sposi_ che avevano servito al
+ Manzoni, compose il suo _Commento storico_ ai _Promess Sposi_:
+ "L'Innominato (scriveva il Manzoni) è certamente Bernardino
+ Visconti. Per l'_aequa potestas quidlibet audendi_ ho trasportato
+ il suo castello nella Valsássina. La duchessa Visconti si lamenta
+ che le ho messo in casa un gran birbante, ma poi un gran santo."
+ Nella Valsássina aveva avuto signorìa, nel tempo in cui è
+ collocata l'azione del romanzo, la casa Manzoni. L'aver fatto
+ l'Innominato il signore della Valsássina parmi un altro segno
+ evidente che il Manzoni voleva, in qualche modo, rappresentar sè
+ stesso nell'Innominato, per l'_aequa potestas quidlibet audendi_.
+ Vogliono che il Manzoni un giorno a chi lo ringraziava del bene
+ ch'egli avea fatto co' suoi scritti, rispondesse; "Senta, se c'è
+ un nome che non meriti autorità, questo nome è il mio. Lei forse
+ non sa che io fui un incredulo e un propagatore d'incredulità e
+ _con una vita conforme alla dottrina, che è il peggio_. E se la
+ Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è perchè mi ricordi sempre
+ che fui _una bestia e un cattivo_."
+
+ [8] "Lodovico (scrive il Manzoni) aveva contratte abitudini
+ signorili; e gli adulatori, tra i quali era cresciuto, l'aveano
+ avvezzato ad esser trattato con molto rispetto. Ma, quando volle
+ mischiarsi coi principali della sua città, trovò un fare ben
+ diverso da quello, a cui era accostumato; e vide che a voler esser
+ della loro compagnia, come avrebbe desiderato, gli conveniva fare
+ una nuova scuola di pazienza o di sommissione, star sempre al di
+ sotto e ingozzarne una ogni momento. Una tal maniera di vivere non
+ s'accordava, nè con l'educazione, nè con la natura di Lodovico.
+ S'allontanò da essi indispettito. Ma poi ne stava lontano con
+ rammarico, perchè gli pareva che questi veramente avrebber dovuto
+ essere i suoi compagni; soltanto gli avrebbe voluti più
+ trattabili."
+
+ [9] Forse vi è pure qualche cosa delle idee di quel parroco
+ conosciuto dal Manzoni, nel battibecco fra Agnese e Don Abbondio
+ sul titolo da darsi al cardinal Federigo "illustrissimo" o
+ "monsignore" o "eminenza," ove Don Abbondio prova che il Papa ha
+ decretato che i Cardinali si chiamino eminenze, perchè troppi si
+ appropriarono il titolo d'illustrissimi. Un giorno, è vero, si
+ chiameranno tutti eminenze, gli abati, i proposti, ma intanto per
+ un po' di tempo, perchè gli uomini son fatti così, sempre voglion
+ salire, sempre salire, i soli curati a tirar la carretta, e a
+ pigliarsi del reverendo fino alla fine del mondo. Piuttosto, non
+ mi meraviglierei punto che i cavalieri, i quali sono avvezzi a
+ sentirsi dar dell'illustrissimo, a esser trattati come i
+ Cardinali, un giorno volessero dell'eminenza anche loro. E se lo
+ vogliono, vedete, troveranno ehi gliene darà. E allora il Papa che
+ ci sarà allora, troverà qualche altra cosa per i cardinali.
+
+ [10] Enrichetta Blondel, moglie del Manzoni, morì cinque anni dopo la
+ pubblicazione dei _Promessi Sposi_ nel 1833, e il Manzoni ne
+ rimase per lungo tempo inconsolabile. Il Tommaseo ricordava, in
+ proposito; un aneddoto commovente: "Il Manzoni era a Stresa per
+ assistere all'agonìa dell'amico Antonio Rosmini; e fu soggetto
+ d'ammirazione agli astanti la venerazione figliale di lui più
+ vecchio ed il cordoglio di quella morte; e io posso dire quanto
+ profondamente (non parendo ai profani) egli sentisse i dolori.
+ Rincontratomi seco a Stresa, a caduto il discorso su Virgilio
+ {religione dell'anima sua) rammentando io quel sovrano concetto
+ d'Evandro; _Tuque o santissima coniux, felix morte tua_, egli
+ continuava la citazione: _neque in hunc servata dolorem_,
+ accompagnandola coll'atto del viso e della mano abbandonata sul
+ ginocchio, e sentì la _diletta e venerata sua moglie_, la sua
+ ispiratrice, della quale consunta da lento languore ei diceva con
+ parole degne di chi ci ritrasse Ermengarda morente:,--Tutti i dì
+ la offro a Dio, e tutti i dì gliela chieggo.--Veggasi pure quanto
+ scrive in proposito il professor Prina nel suo diligente _Studio
+ biografico sopra il Manzoni._
+
+ [11] Il Tommaseo, scrivendo al signor Giovanni Sforza, gli diceva:
+ "Nel marzo (1827) egli (Manzoni) stava scrivendo gli ultimi fogli,
+ e io sul principio di quell'anno o sulla fine del precedente lessi
+ buona parte del terzo volume all'abate Rosmini che, passeggiando
+ la sua stanza, sorrideva e ammirava. Un giorno che Don Alessandro
+ correggeva le bozze e le metteva al sole che s'asciugassero: _vede
+ che ho qualcosa anch'io al sole_, coll'arguzia solita, nel vedermi
+ entrare, sorridendo egli disse."
+
+ [12] Del rumore che fecero al loro apparire, i Promessi Sposi, possiam
+ prendere argomento dalle seguenti parole di Paride Zajotti, il
+ critico detta _Biblioteca Italiana_: "Alessandro Manzoni conduce
+ in Italia la scuola romantica; nè la placidezza della sua vita, nè
+ la dignitosa temperanza dell'alto suo ingegno valsero a liberarlo
+ da questo onore pericoloso, cui necessariamente lo solleva la fama
+ universale delle sue opere, e il bisogno riconosciuto da' suoi
+ seguaci di ripararsi sotto un gran nome. Non è quindi a
+ maravigllare, se le sue scritture al primo venire in luce destano
+ una commozione sì viva, e chiamano tosto i partiti a sdegnose e
+ gareggianti parole; i classicisti non gli vogliono permettere
+ d'acquistar tanta gloria violando i loro antichi precetti, e i
+ romantici menano un romoroso trionfo, attribuendo alla bontà de'
+ nuovi principii le lodi unicamente debite all'eccellenza del loro
+ maestro." Più volgarmente il prete Giuseppe Salvagnoli Marchetti,
+ il quale nell'anno 1829 pubblicava in Roma un opuscolo contro
+ gl'_Inni Sacri_ di Alessandro Manzoni, per far dispetto al Borghi
+ che gli ammirava, gl'imitava e non volea le lodi del Salvagnoli se
+ quelle lodi doveano tacitamente contenere un biasimo agl'Inni
+ manzoniani, confessa la popolarità, di cui godevano fin da
+ quell'anno i _Promessi Sposi_. Dicendo egli al proprio libraio che
+ non avea ancora letto il romanzo del Manzoni, fa poi che il
+ libraio malignamente gli soggiunga: "Si tollererebbe più
+ volentierl il non aver letto Dante che i _Promessi Sposi_ oggidì."
+ Il libraio gli offre venticinque zecchini, a patto ch'ei scriva
+ contro i _Promessi Sposi_; il Salvagnoli finge ricusare il
+ compenso larghissimo, per questa sola ragione, ch'egli non suol
+ leggere nè insegnare "una storia _corretta e rifatta_ in un
+ romanzo." Che se consente a scrivere contro gl'_Inni Sacri_,
+ l'invidia non c'entra. "Non invidio (egli scrive) il Manzoni,
+ perchè non ho mai invidiato chi segue false immagini di bene e di
+ vero." La critica dell'opera manzoniana fu in parte pubblica, in
+ parte privata. Lo stesso critico della _Biblioteca Italiana_ fin
+ dall'anno 1827 ce ne avverte: "I varii giudizii, che diedero di
+ quest'opera le pubbliche stampe e i privati discorsi, cominciarono
+ a dividersi già sul principio di essa, dove si venne a disputare
+ se le convenisse il nome di romanzo che l'Autore non le aveva
+ assegnato.... troppo oziosa è la disputazione de' nomi, quando il
+ giudizio della cosa stessa non ne dipende. Non manca mai chi
+ voglia seguire l'esempio dell'Addison, il quale, negandosi il
+ titolo di poema epico al _Paradiso perduto_, solea chiamarlo poema
+ divino; e noi medesimi, quando veggiamo per un sì tenue soggetto
+ così accese battaglie, amiamo ripetere sotto voce la sentenza del
+ poeta persiano: _che importa alla rosa che le si cambi il nome, se
+ le rimane il suo usato profumo?_ E pure lo stesso critico, da
+ principio al fine del suo esame, si mostra incontentabile, fin che
+ conchiude lagnandosi che il Manzoni non abbia frammischiato al suo
+ racconto qualche lirica potente sacra o guerresca o cittadina. Il
+ critico non dovette esser solo a muover questo lamento, e chi sa
+ che non gli tenesse bordone in quell'anno lo stesso Grossi, il
+ quale nel _Marco Visconti_ introdusse poi le sue due più belle
+ liriche. Lo stesso critico Zajotti, dopo aver notato come, per
+ cagione dell'abate Chiari, fosse caduto in basso il romanzo
+ italiano, avverte quello che occorreva per farlo vivere onorato:
+ "A cancellare quella macchia, a rimettere nella vera sua sede
+ l'onesto romanzo, era necessario che sorgesse un uomo ricco di
+ qualità rarissime, e troppo difficili ad essere congiunte in un
+ solo. Ei doveva aver bollente l'ingegno ed il cuore, ma saperli
+ tenere a freno, chè la fantasia non gli avesse a travolgere; dovea
+ conoscere gli uomini, e tuttavia poterli amare, conoscere le
+ passioni, ma, coll'averne trionfato, sapere come si vincano.
+ All'antica erudizione gli era d'uopo unire la nuova sapienza, e
+ l'una e l'altra ravvivare col fuoco d'una splendida immaginativa.
+ Nè questo ancora gli poteva bastare. Bisognava che la sua fama
+ fosse superiore non all'invidia, ch'è impossibile, ma sì alla
+ calunniai bisognava che, circondato da bellissima gloria
+ acquistata con opere di alta letteratura, non avesse a temere la
+ taccia di frivolità impressa da noi agli Studii del romanziere;
+ bisognava finalmente che il suo nome amato dai buoni e riverito
+ anche dai malvagi presentasse l'idea delle più insigni virtù
+ religiose e morali, e solo bastasse colla sua dignità a liberare
+ da ogni sospetto i romanzi. Ma dove rinvenire quest'uomo e come
+ sperarlo? La fortuna ha prosperato l'Italia, e quest'uomo è
+ Alessandro Manzoni. La sola notizia che l'Autore dell'_Adelchi_,
+ il Poeta degl'_Inni Sacri_ scriveva un romanzo, nobilitò la
+ carriera, e trasse alcuni chiari intelletti ad entrarvi. {Camillo
+ Laderchi, traducendo nel 1846 il giudizio del Sainte-Beuve sopra
+ il Fauriel e il Manzoni, scriveva: "Allorquando Manzoni sta per
+ dar fuori uno scritto, possiam esser sicuri che n'escono in
+ precedenza cento altri a trattare l'argomento che deve essere
+ oggetto della sua pubblicazione, quasi intendendo prevenirlo e
+ torgli la materia di mano. Ciò avvenne per la _Storia degli
+ Untori_, quando si seppe vicina la stampa del suo libro sulla
+ _Colonna infame_. Ma poi, tostachè il suo lavoro comparisce, si
+ trova che siffatti tentativi non valsero a impedirgli di
+ conquistare una nuova gloria, camminando per vie prima intentate,
+ e nondimeno sempre sul vero, lontano lontanissimo da tutto ciò che
+ può sapere d'esagerato e di stravagante.") "Il vero ostacolo, il
+ solo che l'ingegno abbandonato a sè stesso non potea vincere, fu
+ pienamente atterrato; gli altri impedimenti, che sarebbe troppo
+ facile annoverare, cadranno di leggieri innanzi al passo animoso
+ degl'Italiani. Nei due secoli della nostra gloria noi avemmo
+ romanzi eccellenti: perchè dovrebbero mancarci nel terzo, ora ch'è
+ sgombra la strada a raccor questa palma? Tutta la terra è scena
+ conveniente ai racconti del romanziere; ma se, com'è desiderio
+ giusto comune, gl'Italiani vorranno rimanersi in Italia, chi potrà
+ sorpassarli nella varia descrizione dei costumi e dei luoghi? Ov'è
+ il paese più favorito dalla natura e del cielo? Ove sono i campi
+ guardati con più amore dal sole? Ed infinita è la diversità delle
+ costumanze e degli usi. Ogni montagna, quasi ogni fiume, divide
+ due popoli vicini, e tuttavia fra loro distinti come due
+ lontanissime genti. Roma, Napoli, Firenze, Milano, Venezia,
+ sembrano altrettante nazioni, che risalendo fino alle loro origini
+ si trovano sempre uguali a sè medesime, ma sempre differenti nelle
+ pratiche della vita civile. L'indole e perfino il modo di pensare
+ n'è diverso, come la storia. Quale mèsse ricchissima pel
+ romanziere che ha da descrivere una tanta delizia, un tanto orrore
+ di luoghi, e può rappresentare sì svariati costumi e con sì facili
+ combinazioni metterli insieme a contrasto! Non ci rimane alcun
+ dubbio, la vittoria in corto volgere d'anni sarà nostra, se il mal
+ augurato _romanzo storico_ non affascina gl'ingegni." Imprende
+ quindi il critico a biasimare l'uso di mescolare il romanzo con la
+ storia, e il biasimo suo conforta di molte buone ragioni,
+ parecchie delle quali dovettero far pensare e persuadere il
+ Manzoni, che s'accinse quindi egli medesimo a giudicare il
+ _romanzo storico_, per condannarlo senza riguardo.
+
+ [13] Il Manzoni si destreggiava contro i suoi critici e contro gli
+ amici dissidenti press'a poco come quel giudice di pace, di cui
+ egli stesso ci ha parlato nel suo ingegnoso e formidabile
+ _Discorso sul Romanzo storico_: "Un mio amico, di cara e onorata
+ memoria, raccontava una scena curiosa, alla quale era stato
+ presente in casa di un giudice di pace in Milano, val a dire
+ molt'anni fa. L'aveva trovato tra due litiganti, uno de' quali
+ perorava caldamente la sua causa; e quando costui ebbe finito, il
+ giudice gli disse: Avete ragione. Ma, signor giudice, disse subito
+ l'altro, lei mi deve sentire anche me, prima di decidere. È troppo
+ giusto, rispose il giudice, dite pure su, che v'ascolto
+ attentamente. Allora quello si mise con tanto più impegno a far
+ valere la sua causa; e ci riuscì così bene, che il giudice gli
+ disse: Avete ragione anche voi. C'era lì accanto un suo bambino di
+ sette od ott'anni, il quale, giocando pian piano con non so qual
+ balocco, non aveva lasciato di stare anche attento al
+ contradittorio; e a quel punto alzando un visino stupefatto, non
+ senza un certo che d'autorevole, esclamò: Ma babbo! non può essere
+ che abbiano ragione tutt'e due! Hai ragione anche tu, gli disse il
+ giudice. Come poi sia finita, o l'amico non lo raccontava, o m'è
+ uscito di mente; ma è da credere che il giudice avrà conciliate
+ tutte quelle sue risposte, facendo vedere tanto a Tizio, quanto a
+ Sempronio, che se aveva ragione per una parte, aveva torto per
+ un'altra."
+
+ [14] Si confronti quello che fin da giovine il Manzoni scriveva da
+ Parigi a' suoi amici lombardi, e ciò che la moglie scriveva di lui
+ nel 1820 al Tosi. Probabilmente il Manzoni avrà parecchie volte
+ prima della pubblicazione de' _Promessi Sposi_ lamentata la
+ indifferenza, la malignità italiana, la quale doveva rincrescergli
+ tanto più dopo essere stato ammirato dal Fauriel e dal Goethe.
+
+ [15] Colgo l'occasion per ringraziare l'egregio Antonio Ghislanzoni
+ che mi fu guida intelligente e simpatica nel mio pellegrinaggio
+ artistico ai luoghi manzoniani.
+
+
+
+
+XIX.
+
+IL MANZONI E LA CRITICA.
+
+
+Appena che i _Promessi Sposi_ si pubblicarono, il pubblico li comprò e
+li lesse avidamente:[1] se ne fecero subito in tutte le provincie
+d'Italia ristampe, in Francia, in Germania, in Inghilterra traduzioni.
+Il pubblico lesse ed ammirò; parecchi nobilissimi ingegni sacrarono
+tosto con parole di vero entusiasmo il capolavoro della moderna prosa
+italiana; i soli letterati di professione, facendo il loro solito
+invido mestiere, criticarono indegnamente. Ma il pubblico, come spesso
+accade, non gli ascoltò; i _Promessi Sposi_ diventarono, in poco
+tempo, classici; i luoghi descritti nel romanzo parvero degna mèta di
+nuovi pellegrinaggi ideali; i tipi de' _Promessi Sposi_ diventarono
+tutti popolari; il romanzo parve così poetico, che un Del Nobolo si
+provò pure a mettere quella storia in versi; la pittura, la musica
+s'impadronirono di quel tèma popolare, reso illustre da una mente
+sovrana; fino ad oggi le edizioni italiane del romanzo superano le
+centocinquanta. Nessun libro italiano è forse mai stato letto di più;
+e pure è singolare che oggi, dopo oltre cinquant'anni, ci siano ancora
+da scoprire ne' _Promessi Sposi_ tante finezze, tante bellezze che
+erano passate intieramente inosservate. Un commento ai _Promessi
+Sposi_ rimane ancora da farsi e non può mancare. Il libro è assai
+piano, e non sembra abbisognarne: e pure confido che quanto ne sono
+venuto dicendo fin qui, abbia già convinto alcuno di voi che in questa
+come in tutte le opere del genio si può sempre scoprire qualche abisso
+inesplorato. L'antico bisticcio del Tommaseo avrebbe potuto da lungo
+tempo spingere i lettori a questa maniera d'indagini; ma, o non vi si
+pose mente, non vedendosi altro in quel giuoco di parole che il giuoco
+stesso e non l'occasione che gli avea dato mouvo, o, vivo Manzoni,
+nessuno osò andare a cercar l'Autore nel libro. Dopo la sua morte, si
+raccolsero parecchi de' suoi motti, si ricordò qualche suo discorso,
+si pubblicarono alcune sue lettere; ma a rileggere criticamente tutto
+intiero il libro de' _Promessi Sposi_, dico a rileggerlo per il
+pubblico, non s'è pensato ancora; ed è cosa assai strana, fra tanto
+consenso di ammirazione, che non solo dura, ma cresce sopra la tomba
+del grande Milanese. I _Promessi Sposi_ li rileggiamo volentieri,
+perchè ad ogni nuova lettura ci pare d'intenderli e di gustarli
+meglio; ma, quanto maggiore sarà questo nostro diletto, se noi potremo
+d'ora in poi leggere quelle tante altre belle cose che il Manzoni
+nascose prudentemente fra riga e riga, ed alle quali non avevamo fin
+qui posto mente! Ricordiamoci ch'è del Manzoni e che si trova per
+l'appunto ne' _Promessi Sposi_ quella similitudine fra i segni del
+vasto saccheggio fatto nella parrocchia di Don Abbondio accozzati
+insieme nel focolare e "molte idee sottintese, in un periodo steso da
+un uomo di garbo." Dicono che Walter Scoti, venuto a Milano, cercasse
+tosto del Manzoni, per rallegrarsi con lui del suo bel romanzo, e che
+il Manzoni, il quale definì un giorno lo Scott "l'Omero del romanzo
+storico," con modestia rispondesse ai primi complimenti: "Se i miei
+_Promessi Sposi_ hanno qualche pregio, sono opera vostra, tanto sono
+il frutto del lungo mio studio sui vostri capolavori." Il grande
+Romanziere scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella
+modestia, e tagliò corto, a quanto si narra (il Carducci pone in
+dubbio il racconto stesso), con una risposta non meno spiritosa che
+eloquente, la quale non ammetteva replica: "Or bene, in questo caso
+dichiaro che i _Promessi Sposi_ sono il mio più bel romanzo." Carlo
+Cattaneo, forte ingegno lombardo, che non partecipava punto delle idee
+della scuola manzoniana, anzi le combatteva, parlando un giorno col
+professor De Benedetti, dichiarava ch'egli non conosceva alcuno
+scrittore più originale del Manzoni, perchè in nessun altro scrittore
+si vedono come nel Manzoni armonizzate due qualità che di consueto si
+escludono, la pietà e la satira. Ho riferito l'opinione d'un rivale e
+quella d'un dissidente; gioverà ancora ascoltare quella di un nobile
+avversario. Il Sismondi, contro il quale il Manzoni avea composto il
+suo libro sopra la _Morale cattolica_, scrivendo nel 1829, da Ginevra,
+a Camillo Ugoni, esprimevasi in questi termini sopra il Manzoni: "Je
+suis enchanté d'apprendre que vous préparez une novelle édition de ses
+oeuvres; c'est un homme d'un beau talent et d'un noble caractère.
+J'apprends avec bien de chagrin qu'au lieu de préparer quelque nouvel
+ouvrage dans le genre du roman historique dont il a fait un présent a
+l'Italie, il écrit au contraire un grand livre contre ce genre
+d'ouvrages. Il y avait da génie dans ses _Promessi Sposi_, il y avait
+en même temps l'exemple da genre de lecture qui peut, en dépit de la
+censure, faire l'impression la plus générale et la plus utile sur le
+public italien."[2] Ma il Manzoni doveva essere originale in tutto;
+egli avea promesso a vent'anni di mirar sempre alla _salita_, ma che
+egli sarebbe caduto sopra una via propria, sulla sua propria orma,
+quando avesse dovuto cadere. Appena composti i _Promessi Sposi_,
+vedendo il pericolo che si correva a passare per creatore del romanzo
+storico in Italia, e ad esser tenuto complice di tutti i pretesi
+romanzi storici che si sarebbero pubblicati dopo il suo, ebbe un'idea
+_poetica_. Adopero la parola _poetica_ nel modo, in cui piaceva
+adoprarla a Renzo. Vi ricordate la scena dell'osteria? Un giuocatore
+dice che le penne d'oca, con le quali si scrive, sono in mano de'
+signori, perchè sono essi che mangiano le oche, ed è giusto che
+s'ingegnino a far qualche cosa anche delle penne. Si ride, e Renzo
+esclama: "To' è un poeta costui. Ce n'è anche qui de' poeti; già ne
+nasce per tutto. N'ho una vena anch'io, e qualche volta ne dico delle
+curiose..., ma quando le cose vanno bene." L'Autore soggiunge: "Per
+capire questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso
+il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già,
+come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di Pindo,
+un allievo delle Muse, vuol dire un cervello bizzarro e un po' balzano
+che, ne' discorsi e ne' fatti, abbia più dell'arguto e del singolare
+che del ragionevole. Tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a
+manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal loro
+legittimo significato! Perchè, vi domando io, cosa ci ha che fare
+poeta con cervello balzano?" Il Manzoni dovette sentirsi dare a quel
+modo del poeta, e non da sole persone del volgo. Quando egli stava
+correggendo i _Promessi Sposi_, cioè nel luglio del 1824, dopo avere
+scritto una bella lettera scherzosa a monsignor Tosi, conchiude: "Ma
+io m'accorgo che lo scherzo eccede e che la mia pensata di non dirle
+seriamente quello che io sento, per timore d'essere poco rispettoso, è
+stata veramente, com'Ella dice qualche volta, _poetica_. Perdoni Ella
+davvero questa scappata d'un _cervello_ che Ella conosce per
+_balzano_, la perdoni alla vivezza d'un sentimento che aveva proprio
+bisogno di sfogo." Queste parole sono il commento più autentico che si
+possa desiderare a quel brano veramente _poetico_ dei _Promessi
+Sposi_. Il Manzoni dovea temere i suoi pedissequi, non meno forse che
+il pericolo d'esser preso egli stesso per un pedante che camminasse
+sulle traccie altrui. Per i grandi egli aveva un _rationabile
+obsequium_; Virgilio, Dante, lo Shakespeare, il Voltaire, il Goethe
+ammirava, ma sentendosi abbondanza d'ingegno originale, non si provò
+mai, dopo il Carme per l'Imbonati e l'_Uranio_, ad imitarli. Concepì
+il romanzo come un lavoro nuovo e _sui generis_, anzi, tutto proprio,
+e nell'anno medesimo in cui l'ebbe terminato, che fu, come s'è già
+detto, il 1823, diresse al marchese Alfieri una lunga lettera sul
+_romanticismo_, la quale rimase allora inedita, ma che ci pare molto
+eloquente. Compiuto un lavoro destinato a diventar classico, ecco in
+qual modo egli ragionava intorno ai Classici: "Gli antichi, o almeno i
+più lodati di essi, sono stati appunto eccellenti, perchè cercavano la
+perfezione nel soggetto stesso che trattavano, e non nel rassomigliare
+a chi ne aveva trattati di simili; e quindi per imitarli nel senso più
+ragionevole e più degno del vocabolo, bisognava appunto non cercare
+d'imitarli nelll'altro senso servile. Chè molte cose de' Classici
+erano piaciute, perchè avevano trovato negl'intelletti una
+disposizione a gustarle, nata da circostanze, da idee, da usi
+particolari che più non sono. Che, fra i moderni stessi, più vantati
+son quelli che non imitarono, ma crearono; o, per parlare un po' più
+ragionevolmente, seppero scoprire ed esprimere i caratteri speciali,
+originali, degli argomenti che presero a trattare; vi è un po' di
+contradizione nel dire: prendete a modelli quegli scrittori che furono
+sommi, perchè non presero alcun modello." Egli non può tollerare
+l'impero delle leggi stabilite, con molto arbitrio, dai retori.
+"Ricevere (egli esclama) senza esame; senza richiami, leggi di tali, e
+così create, è cosa troppo fuori di ragione. E quale infatti
+(aggiungeva) è l'effetto più naturale del dominio di queste regole? Di
+distrarre l'ingegno inventore dalla contemplazione del soggetto, dalla
+ricerca de' caratteri proprii ed organici di quello, per rivolgerlo e
+legarlo alla ricerca e all'adempimento di alcune condizioni talvolta
+affatto estranee al soggetto, e quindi d'impedimento a ben trattarlo.
+Una delle lodi che noi Italiani in ispecie diamo ai poeti che più
+siamo in uso di lodare, non è ella forse dell'aver eglino abbandonate
+le norme comuni, dell'essersi resi superiori a quelle, dell'avere
+scelta una via non tracciata, non preveduta, nella quale la critica
+non aveva ancor posti i suoi termini, perchè non la conosceva, e il
+genio solo doveva scoprirla? Se essi dunque hanno fatto così bene,
+prescindendo dalle regole, perchè ripeteremo sempre che le regole sono
+la condizione essenziale del far bene?" E sopra questo argomento della
+ragionevolezza nell'ammirazione egli ritorna ancora con altre parole:
+"L'ammirazione pe' sommi lavori dell'ingegno è certamente un
+sentimento dolce e nobile; una forza non so se ragionevole, ma
+tuttavia universale, ci porta a gustare più ancora un tal sentimento,
+quando gl'ingegni che lo fanno nascere sono nostri concittadini. Ma
+l'ammirazione non deve mai essere un pretesto alla pigrizia, voglio
+dire che non deve mai inchiudere l'idea di una perfezione che non
+lasci più nulla da desiderare nè da fare. Nessun uomo è tale da
+chiudere la serie delle idee in nessuna materia; e come nelle opere
+della produzione materiale, così in quelle dell'ingegno, ogni
+generazione deve vivere del suo lavoro, e risguardarsi il già fatto
+come un capitale da far fruttare con nuovi trovati, non come una
+ricchezza che dispensi dall'occupazione." Egli scrive dunque a suo
+modo un libro che si battezza come un _romanzo storico_; così tuttavia
+non l'ha battezzato egli; egli ha fatto un libro originale che fu
+ascritto tra i romanzi originali; ma _il suo_ romanzo storico è tale
+che si può dire di esso:
+
+ _Manzoni_ il fece e poi ruppe lo stampo.
+
+Vennero numerosi imitatori: nessuno, non esclusi i migliori, come il
+Varese, il Bazzoni, l'Azeglio, il Grossi, il Cantù, riuscirono a darci
+un romanzo _manzoniano_; chi si avvicinò di più, per alcune parti, al
+tipo, fu Giulio Carcano con la sua _Angiola Maria_; ma questa, più
+ancora che i _Promessi Sposi_, arieggia il _Vicario di Wakefield_ del
+Goldsmith. Il Manzoni previde il caso, e col suo bravo discorso contro
+il Romanzo storico mise, come suol dirsi, le mani innanzi, per non
+venire confuso co' suoi probabilmente numerosi seguaci, che si
+credettero e non furono e non potevano essere imitatori. Egli non può
+naturalmente, per modestia, parlare di sè; ricorre quindi ad un altro
+esempio illustre, ed esclama: "Mi sapreste indicare, tra le opere
+moderne e antiche, molte opere più lette e con più piacere e
+ammirazione dei romanzi storici di un certo Walter Scott? Voi volete
+dimostrare, con questo e con quell'argomento, che non doveano poter
+produrre un tal effetto. Ma se lo producono!--Che quei romanzi siano
+piaciuti, e non senza di gran perchè, è un fatto innegabile, ma è un
+fatto di quei romanzi, non il fatto del romanzo storico." Con questo
+argomento egli salva il proprio libro dal naufragio, in cui si accorge
+che tutti i romanzi storici devono andare perduti; e meglio ancora da
+questo argomento, che richiede sempre il sussidio della prova, lo
+salva, fuor di ogni dubbio, la creazione di alcuni tipi; il poeta
+creatore di tipi salva il romanziere. Non si domanda, invero, nè
+importa sapere in qual secolo, in qual villaggio precisamente, Don
+Abbondio abbia vissuto; ciò che rileva è che si abbia in lui
+rappresentato al vivo un certo carattere umano, un certo tipo di
+parroco italiano. Il romanzo può perire; Don Abbondio e l'artista che
+lo scolpì, vivranno immortali. Ma il genere, insomma, è proprio falso.
+"Un gran poeta e un gran storico (disse con ragione il Manzoni
+sentendo sè stesso) possono trovarsi, senzo far confusione, nell'uomo
+medesimo, ma non nel medesimo componimento.--Il positivo non è,
+riguardo alla mente, se non in quanto è conosciuto; o non si conosce
+se non in quanto si può distinguerlo da ciò che non è lui; e quindi
+l'ingrandirlo con del verosimile non è altro, in quanto all'effetto di
+rappresentarlo, che un ridurlo a meno, facendolo in parte sparire. Ho
+sentito parlare di un uomo più economo che acuto, il quale si era
+immaginato di poter raddoppiare l'olio da bruciare, aggiungendoci
+altrettanta acqua. Sapeva bene che, a versarcela semplicemente sopra,
+l'andava a fondo, e l'olio tornava a galla; ma pensò che, se potesse
+immedesimarli mescolandoli e dibattendoli bene, ne resulterebbe un
+liquido solo, e si sarebbe ottenuto l'intento. Dibatti, dibatti,
+riuscì a farne un non so che di brizzolato, di picchiettato che
+scorreva insieme, ed empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio
+di più; anzi, riguardo all'effetto di far lume, era molto meno. E
+l'amico se ne avvide, quando volle accendere lo stoppino." Quando il
+Manzoni ebbe pubblicato il suo Discorso contro il Romanzo
+storico--_Siamo fritti!_--scriveva Tommaso Grossi a Cesare Cantù. E si
+capisce che, dopo avere pensato e scritto un tale discorso, ove ogni
+pagina, anzi ogni parola rivela una profonda persuasione, egli non si
+sarebbe mai accinto a scrivere un secondo libro sul tipo dei _Promessi
+Sposi_. Prima di tutto, un libro simile non può essere altrimenti che
+unico per uno scrittore e per una letteratura. Concepite, se vi
+riesce, due _Iliadi_ per la Grecia, due _Divine Commedie_ per
+l'Italia, due _Amleti_ per l'Inghilterra, due _Faust _per la Germania,
+due _Don Chisciotti_ per la Spagna; l'uno dei due deve essere una
+freddura o una caricatura. Così non si può dare in Italia un altro
+libro simile ai _Promessi Sposi_, e il Manzoni avea troppo buon senso
+per immaginarsi di poterlo scrivere; egli non era, per dire il vero,
+un grande ammiratore del Tasso; anzi è strano il disprezzo che mostrò
+a questo nostro grande e infelice ingegno; ma, se ammirava qualche
+cosa in lui, la _Gerusalemme Conquistata_ dovea parergli una grande
+miseria nel confronto della _Gerusalemme Liberata_. Egli dunque non
+avrebbe mai commesso lo sbaglio di comporre un secondo poema, o sia un
+secondo romanzo; ma nel capitolo 22 del suo romanzo si era letto
+questo passo, relativo alla storia della Colonna infame ed agli
+Untori: "È parso che la storia potesse esser materia di un nuovo
+lavoro. Ma non è cosa da uscirne con poche parole; e non è qui il
+luogo di trattarla con l'estensione che merita. E, oltre di ciò, dopo
+essersi fermato su quei casi, il lettore non si curerebbe più
+certamente di conoscere ciò che rimane del nostro racconto. Serbando
+però a un altro scritto la storia e l'esame di quelli, torneremo
+finalmente ai nostri personaggi." Fu uno sbaglio quella pubblica
+promessa; poichè si trovarono subito, non so se speculatori o
+spigolatori, o l'uno e l'altro insieme, che gli sfiorarono
+l'argomento, così chiaramente indicato alla curiosità del pubblico, di
+maniera che quando il Manzoni ebbe pronta la sua _Storia della Colonna
+infame_, troppi dei documenti ch'egli aveva esaminati il primo, aveano
+già vista la luce. E poi il pubblico s'era immaginato da quella aperta
+promessa, e dalla lunga aspettativa, che sarebbe uscito un nuovo
+racconto; quando, invece, s'accorse di che si trattava, esso si
+credette burlato, e mormorò, quantunque il Manzoni l'avesse, con
+onesta previdenza, messo subito sull'avviso, scusandosi da sè stesso
+della soverchia curiosità, con cui s'era attesa la _Storia della
+Colonna infame_. "In una parte (egli scrive) dello scritto precedente
+(_I Promessi Sposi_), l'Autore aveva manifestata l'intenzione di
+pubblicare la storia; ed è questa che presenta al pubblico, non senza
+vergogna, sapendo che da altri è stata supposta opera di vasta
+materia, se non altro, e di mole corrispondente. Ma, se il ridicolo
+del disinganno deve cadere addosso a lui, gli sia permesso almeno di
+protestare che nell'errore non ha colpa, e che, se viene alla luce un
+topo, lui non aveva detto che dovessero partorire i monti." Il
+Manzoni, proseguendo l'opera di Pietro Verri che nel secolo innanzi
+aveva scritto le _Osservazioni sulla Tortura_, voleva fare inorridire
+per le iniquità dei sistemi di procedura, insistendo sui processi
+degli Untori, non tanto per far prendere in odio la tortura già
+scomparsa, quanto per rendere odiosi i processi che l'ignoranza rende
+ancora sempre arbitrarii e fallaci. "Noi (egli scrive), proponendo a
+lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra errori già
+conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile
+frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni
+volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che
+non si posson bandire come falsi sistemi, nè abolire come cattive
+istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle
+ne' loro effetti e detestarle." Si meraviglia il Manzoni e si duole e
+s'arrabbia ad una volta che, per un secolo e mezzo, non pur dal volgo,
+ma da uomini dotti ed onesti siasi non pur creduto agli Untori, ma
+diffusa per gli scritti l'opinione che gli Untori esistessero, e che
+fosse carità e giustizia il perseguitarli. "Se non che (osserva il
+Manzoni) anche quella indegnazione alla rovescia, anche il dispiacere
+che si deve provare nel riconoscerla, porta con sè il suo vantaggio,
+accrescendo l'avversione e la diffidenza per quell'usanza antica e non
+mai abbastanza screditata di ripetere senza esaminare, e se ci si
+lascia passar quest'espressione, di mescere al pubblico il suo vino
+medesimo, alle volte quello che gli ha già dato alla testa." I
+processi erano condotti con la ferma intenzione di trovare materia di
+condanna, e di provare ad ogni costo la reità dell'accusato. A
+proposito del Mora, il quale sotto la tortura si confessa reo, il
+Manzoni osserva: "Così eran riusciti a far confermare al Mora le
+congetture del birro, come al Piazza le immaginazioni della
+donnicciola; ma in questo secondo caso con una tortura illegale come
+nel primo con un'illegale impunità. L'armi eran prese dall'arsenale
+della giurisprudenza; ma i colpi eran dati ad arbitrio e a
+tradimento." Il Manzoni mirava evidentemente a colpire con queste
+parole la pretesa legalità dei processi politici austriaci, ai quali
+premeva provare la reità degli accusati; sopra questi processi si
+dovea poi scrivere la storia. Ora noi vediamo quale opinione avesse il
+Manzoni degli storici ufficiali, quando leggiamo quello che egli
+scriveva intorno al Ripamonti: "Il Ripamonti era istoriografo della
+città, cioè uno di quegli uomini, ai quali, in qualche caso, può esser
+comandato e proibito di scriver la storia." Così egli fa una critica
+degli storici, quando giustifica sè d'aver fatto la storia di povera
+gente: "I giudizii criminali e la povera gente, quand'è poca, non si
+riguardano come materia propriamente della storia." Nella seconda
+parte del suo scritto, il Manzoni cogliendo l'occasione che gli si
+offre di cercare quello che gli storici avean detto degli Untori,
+intraprende pure una critica eruditamente demolitrice di Pietro
+Giannone, storico audacemente plagiario, e la conchiude con queste
+parole: "Chi sa quali altri furti non osservati di costui potrebbe
+scoprire chi ne facesse ricerea; ma quel tanto che abbiam veduto d'un
+tal prendere da altri scrittori, non dico la scelta e l'ordine de'
+fatti, non dico giudizii, l'osservazioni, lo spirito, ma le pagine, i
+capitoli, i libri, è sicuramente, in un autor famoso e lodato, quel
+che si dice un fenomeno. Sia stata, o sterilità, o pigrizia di mente,
+fu certamente rara, come fu raro il coraggio, ma unica la felicità di
+restare, anche con tutto ciò (fin che resta), un grande uomo. E questa
+circostanza, insieme con l'occasione che ce ne dava l'argomento, ci
+faccia perdonare dal benigno lettore una digressione, lunga, per dir
+la verità, in una parte accessoria di un piccolo scritto." Dopo aver
+citato i versi del Parini, che fanno eco alla tradizione popolare
+degli Untori e della Colonna infame:
+
+ O buoni cittadin, lungi, che il suolo
+ Miserabile infame non v'infetti,
+
+Il Manzoni soggiunge. "Era questa veramente l'opinione del Parini? Non
+si sa; e l'averla espressa così affermativamente bensì, ma in versi,
+non ne sarebbe un argomento; perchè allora era massima ricevuta che i
+poeti avessero il privilegio di profittar di tutte le credenze, o vere
+o false, le quali fossero atte a produrre un'impressione o forte o
+piacevole. Il privilegio! Mantenere e riscaldar gli uomini
+nell'errore, un privilegio! Ma a questo si rispondeva che un tal
+inconveniente non poteva nascere, perchè i poeti, nessun credeva che
+dicessero davvero. Non c'è da replicare; solo può parere strano che i
+poeti fossero contenti del permesso e del motivo." Noi abbiamo qui un
+Manzoni intieramente critico; il poeta creatore è scomparso. Ma quanta
+novità ed originalità pure in questa critica! quanta onestà e
+profondità d'intendimenti! quanta efficacia, quanta poesia, se si può
+dire, in questa stessa critica! Noi dobbiamo tuttavia, a nostra
+confusione, confessare che la _Storia della Colonna infame_ come, in
+generale, tutte le prose critiche del Manzoni, in Italia fu letta da
+pochi e meditata da pochissimi; e che il Manzoni dovette anche una
+volta convenire che egli era stato meglio capito, in ogni modo, meglio
+apprezzato da un forestiero che dai proprii concittadini. In una
+lettera di ringraziamento ch'egli diresse, nell'anno 1843, al conte
+Adolfo di Circourt, noi leggiamo queste parole scritte in francese,
+lingua della quale egli aveva già dato splendido saggio nella sua
+bella lettera al Chauvet sopra le Unità drammatiche, pubblicata dopo
+una rispettosa critica del suo _Conte di Carmagnola_: "J'avais, effet,
+en travaillant au petit ouvrage que vous avez jugé avec tant
+d'indulgence, les intentions que vous exprimez si bien. Evènement
+isolé et sana relation avec les grands faits de l'histoire; acteurs
+obscurs, les puissants autant que les faibles; erreur sur laquelle il
+n'y a plus personne à détromper parmi ceux qui lisent; institutions
+contre lesquelles on n'a plus a se défendre: il m'avait semblé que
+sons tout cela il y avait pourtant encore un point qui touchait aux
+dangers toujours vivants de l'humanité, a ses intèrèts les plus
+nobles, comme aux plus matériels, a sa lutte perpétuelle sur la terre.
+Mais comme on aime beaucoup à viser, on se fait facilement des buts;
+et la persuasion la plus vive, qui par cela même pourrait n'être
+qu'engouement, le témoignage même de quelques amis dont le jugement,
+de grande autorité en toute autre occasion, pourrait être égaré par la
+sympathie, ne peuvent rassurer que faiblement contre la crainte de
+s'être trompé. C'est du public que l'on attend une assurance, non pas
+entière, mais plus ferme; et cette épreuve m'a été complètement
+défavorable. Quand ma petite histoire a paru, le silence
+(permettez-moi de ramener à un sens plus réel une expression que vous
+avez employée d'une manière trop bienveillante) le silence s'est fait;
+et la curiosité qui s'était assez éveillée dans l'attente a cessé tout
+d'un coup, non comme satisfaite, mais comme déçue. Jugez après cela,
+Monsieur, quel plaisir a dû me faire une voix inattendue et éloquente,
+qui a bien voulu me dire que je ne m'étais pas tout a fait trompé."
+Dopo la pubblicazione della _Storia della Colonna infame_, fuori de'
+suoi scritti sull'unità della lingua, il Manzoni non pubblicò altro. E
+pure il suo robusto e vivace ingegno si mantenne vegeto fino agli
+ultimi giorni della sua lunga vita, Egli non iscrisse quasi più per la
+stampa; ma ogni giorno riceveva vecchi e nuovi amici, discorrendo coi
+quali il suo ingegno, simile a molla che scattasse, gittava luminose
+faville, e diffondeva idee così originali, che avrebbero, ciascuna per
+sè, potuto formar la fortuna di un libro e di un autore. Ed è
+veramente peccato che il Manzoni non abbia avuto presso di sè un
+Eckermann come il Goethe, per trascriverci i suoi quotidiani discorsi;
+se Carlo Porta, il Torti, il Grossi, il Tosi, il Giudici, il Sozzi, il
+Rosmini, il Cantù, il Carcano, il Rossari, il Ceroli, il Bonghi, il
+Rizzi e gli altri più intimi amici del Manzoni (non parlo della
+signora Blondel) avessero pensato a notare tutti i motti che uscirono
+dalla bocca del Manzoni, nessun libro più originale e più sapiente di
+quello che riunisse tutti quegli appunti sarebbe forse mai stato
+immaginato e composto. Le uscite manzoniane erano tutte impensate e
+quasi sempre felici. Lo stesso imbarazzo che il Manzoni provava talora
+nell'esprimersi, poichè qualche volta e ne' momenti per l'appunto che
+egli aveva una maggior fretta di parlare, gli accadeva di balbettare,
+aggiungeva una nuova forza alle parole che uscivano poi come palle
+esplodenti. E sopra quel suo difetto organico egli avea preso la buona
+abitudine di ridere il primo, per toglierne la volontà ed il pretesto
+agli altri. "La balbuzie di Alessandro Manzoni (scrive Antonio
+Stoppani) non era una balbuzie di genere comune come sarebbe quella,
+per esempio, consistente in una specie di sincope momentanea
+dell'organo vocale.... Il Manzoni non era nemmeno di quelli che vanno
+soggetti a quella specie di paralisi mentale momentanea, per cui la
+parola, benchè comunissima, rifiuta di presentarsi nell'istante, in
+cui si ha bisogno di proferirla. "Io, diceva il Manzoni, la parola la
+vedo; essa è lì; ma non vuole uscirmi dalla bocca;" quando era in
+questo caso, troncava improvvisamente il discorso. "Se la si lascerà
+dire," soggiungeva l'illustre paziente: e dopo questa specie di
+scongiuro, pronunciava senza difficoltà quella parola che prima s'era
+rifiutata assolutamente a pigliar forma sensibile nella sua bocca.
+Avendo Don Giovanni Béttega, ora parroco di Anzano, avuto occasione di
+presentargli, Alessandro Manzoni, giocando di parole sul cognome di
+quel bravo ecclesiastico che, pronunciato lungo, in dialetto lombardo
+vuol dire _balbetta_: "Lei, disse, ha il _nomen_ ed io l'_omen_."
+Nella lettera che scrisse al Briano per rinunciare alla deputazione,
+il Manzoni fece pure allusione alla sua balbuzie; ad un amico poi che
+gli domandava perchè non avea voluto esser deputato, egli, scherzando,
+rispondeva: "Poniamo il caso che io volessi parlare e mi volgessi al
+presidente per domandargli la parola, il presidente dovrebbe
+rispondermi:--Scusi, onorevole Manzoni, ma a lei la parola io non la
+posso dare.--" Ma non è qui il luogo di raccogliere aneddoti, tanto
+più che il loro numero, se gli amici del Manzoni superstiti vorranno
+ricordarli e parlare, può divenire infinito. Ho qui solamente toccato
+di un difetto fisico del Manzoni solamente per mostrare come anche da
+esso il Manzoni abbia saputo trovar nuovo alimento alle sue
+inesauribili arguzie. Molti venivano a domandargli pareri letterarii
+in iscritto, ma inutilmente. Un parere scritto gli era pure stato
+chiesto, prima ch'esso pubblicasse le sue _Novelle_, dall'illustre
+poetessa piemontese Diodata Saluzzo, ed egli allora s'era schermito
+con queste parole: "Ella dee dunque sapere che io ho un'avversione
+estrema, come una specie di terrore, all'esprimere giudizio su cose
+letterarie, massime in iscritto, e a ridurre in breve i motivi; questa
+avversione nasce in me dall'incertezza o, dirò meglio, dalla
+improbabilità di farlo bene, e dalla difficoltà del farlo comunque. Il
+giudizio di una parola può essere, ed è sovente, derivato da principii
+di una grande generalità; di modo che non sia possibile motivarlo, nè
+quasi esprimerlo, senza espor quelli, cioè senza scarabocchiar molte
+pagine. Nel che sovente il lavoro materiale sarebbe ancora la più
+piccola faccenda; vi è questo di più che tali principii ponno essere,
+e sono sovente (parlo del fatto mio) tutt'altro che connessi, che
+certi, che distinti, puri e riducibili a formole precise e
+invariabili; e l'applicazione che pur se ne fa, è un tal quale
+intravvedimento; è quel che Dio vuole; ma pur lo si fa. E siccome
+questa incertezza o confusione è anche, per men male, riconosciuta
+sovente dall'intelletto, in cui è, così dove si vorrebbe un giudizio,
+spesso non si presenta che un dubbio, più difficile assai a mettere in
+parole, che non un giudizio. Queste difficoltà e altre congeneri
+(giacchè non voglio abusar troppo della licenza che le ho chiesta di
+riuscirle seccatore) si trovano a cento doppi più nello scritto che
+nella conversazione. Qui hanno luogo le espressioni più indeterminate,
+i periodi non formati, le parole in aria, formole cioè proporzionate a
+quella incertitudine e imperfezione d'idee; e tali formole hanno però
+un effetto, giacchè la parte stessa che si degna volere il giudizio
+altrui, viene in aiuto a chi ha da formarlo, dando mezzo, colle
+spiegazioni, colle risposte, a porre in forma il dubbio, a svolgere il
+giudizio che non era nella mente del giudicante che un germe confuso.
+Questa parolona di _giudicante_ basta poi a farle ricordare gli alti
+motivi di avversione che ha e dee avere per un tale uffizio chi
+conosce la propria debolezza. Contuttociò non voglio dire che io non
+mi conduca a farlo qualche volta a viva voce con persone, a cui mi
+lega una vecchia famigliarità; nè ch'io non ardisca pur di farlo,
+comandato, con persona, per cui sento la più rispettosa stima; dandomi
+animo da una parte questa stima medesima che dall'altra mi
+tratterrebbe; che, quanto al pericolo di dire sproposito o di non
+saper bene cosa si dica, è poca cosa per chi protesta e avvisa innanzi
+tratto che probabilmente gli accadrà l'uno e l'altro." Così, quando
+accadeva al Manzoni di dover giudicare di una contesa letteraria e non
+averne voglia, egli dovea ricorrere press'a poco a quel famoso
+espediente, a cui, come dicemmo, si riferiva un suo amico di cara e
+onorata memoria, che gli raccontava una scena curiosa, della quale era
+stato spettatore molt'anni innanzi in casa d'un giudice di pace. Il
+Manzoni imitò spesso la tattica di quel giudice di pace, ne' giudizii
+che gli toccò proferire, sedendo in tribunale; ma, a quattr'occhi, coi
+più intimi amici, diede sempre torto o ragione a chi l'aveva. Grande
+coraggio personale egli non ebbe forse mai; ma la sua mente ardita non
+si arrestò innanzi ad alcuna difficoltà, anzi le dominò sempre tutte
+come sovrana. Egli non avrebbe, per un esempio, mai scritta una riga
+da pubblicarsi in favore d'un libro del Tommaseo, o contro di esso;
+ma, quando egli pubblicava in Francia il romanzo _Fede e Bellezza_,
+ove l'eroe passa per molte avventure erotiche per arrivare poi ad una
+specie di gesuitica compunzione, il Manzoni lo definiva, in un
+crocchio d'amici, con due parole: _metà Giovedì grasso, metà Venerdì
+santo_. Al Borghi imitatore degl'_Inni Sacri_ egli era stato, per
+lettere, generoso di lodi soverchie; se ne pentì in appresso, e ne'
+discorsi famigliari con gli amici temperò il soverchio in modo che il
+povero innaiuolo toscano ne rimaneva annientato. Fu invece largo
+sempre di lodi sincere al Grossi, al Rosmini, al Torti, al Giusti, a
+proposito del quale rispondeva a chi gli faceva osservare che anche in
+Toscana la lingua si va corrompendo, col parafrasare le parole della
+_Bibbia_ relative a Sodoma e Gomorra: "Dieci Giusti bastano a salvare
+la città." Nel _Dialogo dell'Invenzione_, il Manzoni mette senza
+dubbio in iscena sè ed il Rosmini, sebbene non lo dica: anzi egli dà
+il nome di _Primo_ all'uno, di _Secondo_ all'altro, dicendo: "Guai a
+me se mettessi in piazza i loro nomi veri." Il primo è senza dubbio,
+il Rosmini; il secondo, il Manzoni. Il secondo dice che l'artista
+crea, poi corregge che l'artista inventa. Il primo dimostra che nè
+crea nè inventa, poichè l'idea essendo semplice, non si compone, ma
+esiste per sè, è anteriore all'opera dell'artista e conduce il secondo
+per una serie di sillogismi stringenti, al fine de' quali il secondo
+deve darsi per vinto, ma domanda altro. Il primo osserva: "Tanto
+meglio se queste nostre chiacchiere vi lasciano la curiosità di
+conoscere più di quello che richiede la nostra questione, e
+soprattutto di quello che potrei dirvi. Vuol dire che studieremo
+filosofia insieme." Il secondo conviene: "Insomma, bisogna studiarla
+questa filosofia." Il primo soggiunge: "Fate di meno ora, se potete,
+con quelle poche curiosità che vi sono venute. Non fosse altro che
+l'ultima, quella che non v'ho nemmeno lasciata finir d'esprimere.
+Tutte queste idee.... avevate intonato; e infatti tante idee, tanti
+esseri eterni, necessarii, immutabili, aventi cioè gli attributi che
+non possono convenire se non a un Essere solo, non è certamente un
+punto, dove l'intelletto si possa acquietare. E nello stesso tempo,
+come negare all'idee questi attributi? E non v'è, di certo, uscito
+dalla mente neppure quell'altro fatto altrettanto innegabile, e
+altrettanto poco soddisfacente, dell'esser tante di queste idee
+comprese in una, che pure riman semplice e che potete fare entrare
+anch'essa in un'altra più estesa, più complessa; come potete da una di
+quelle farne uscire dell'altre moltiplicando, per dir così, e
+diminuendo, a piacer vostro, questi esseri singolari, senza potere né
+distruggerne nè predarne uno. Ora, quando il tornare indietro è
+impossibile, e il fermarsi insopportabile, non c'è altro ripiego che
+d'andare avanti. Non è poi un così tristo ripiego! È con l'andare
+avanti che si passa dalla moltiplicità all'unità, nella quale solo
+l'intelletto può acquietarsi fondatamente e stabilmente." E in questo
+concetto sovrano dell'unità che balenò alla mente manzoniana e la
+contenne, m'acquieterò anch'io per conchiudere che uno scrittore che
+bandi a vent'anni la formola poetica: "sentir e meditar", e le serbò
+fede costante nell'arte sua, non può venir letto superficialmente;
+egli conduceva tutte le forme del bello alla suprema unità del vero, o
+più tosto poneva il vero come base fondamentale di tutti i suoi
+edifizii poetici. Quanto a' suoi intendimenti civili e religiosi, essi
+non hanno propriamente che fare con l'arte sua; essi non le sono
+inerenti. Si può credere diversamente dal Manzoni; ma non si dovrebbe
+oramai concepire l'arte in modo diverso da quello, con cui egli l'ha
+trattata in modo non superabile ne' _Promessi Sposi_. Il Manzoni
+scrisse il suo capolavoro fra le discussioni dei Classici e dei
+Romantici che lo riconoscevano come loro caposcuola; la comparsa del
+capolavoro manzoniano troncò le discussioni; così le recenti battaglie
+combattute in Italia fra i così detti Veristi e Idealisti potranno
+aver fine, se nelle file degli uni o degli altri apparirà un altro
+genio capace di risolvere il problema con un altro capolavoro.
+Auguriamoci che questo genio nasca presto, e, intanto che s'aspetta,
+studiamo il Manzoni.
+
+ [1] Milleseicento erano stali i soscrittori; in pochi giorni nella
+ sola Milano se ne spacciarono oltre seicento copie. Dalla
+ _Bibliografia Manzoniana_ del Vismara (Milano, Paravia) rileviamo
+ che fino all'anno 1875 erano state fatte ben 118 edizioni italiane
+ separate de' _Promessi Sposi_, 17 edizioni tedesche, 19 edizioni
+ francesi, 10 edizioni inglesi; esistono inoltre traduzioni
+ spagnuole, greche, olandesi, svedesi, russe, ungheresi, ec. Non si
+ contano qui 86 edizioni italiane delle opere varie del Manzoni,
+ nelle quali si comprendono pure i _Promessi Sposi_.
+
+ [2] Il poeta Niccolini che lagnavasi di essere santamente abborrito
+ dal Manzoni, cosa non vera, poichè il Manzoni non odiava alcuno e
+ faceva invece grande stima del Niccolini, {Parlando il Manzoni
+ delle tragedie del Niccolini al professor Corrado Gargialli che
+ gli dedicava un volume delle tragedie niccoliniane, gli scriveva:
+ "La minore delle mia inferiorità rispetto al Niccolini come autore
+ di tragedie è nel numero."} confessava pur tuttavia che un solo
+ scrittore italiano avea potenza di farlo pensare, e che questo
+ solo era il Manzoni. In bocca d'un rivale una tale confessione è
+ preziosa e dice molto. Ma il Manzoni faceva pensare, perchè
+ pensava sempre, prima di dire o di fare checchessia; anzi egli
+ pensava troppo. Le sue parole avevano tutte un gran senso: ond'è
+ veramente a dolersi che tante siano volate via, senza che alcuno
+ abbia provveduto a raccoglierle ed a metterle insieme. Una vita di
+ ottantotto anni, de' quali più di settanta vissuti con una piena
+ coscienza di sè, con una ferma volontà diretta ad un alto segno,
+ piena di alti pensieri, quanto sarebbe istruttiva se si potesse
+ conoscere intimamente!
+
+
+
+
+
+
+*** END OF THE PROJECT GUTENBERG EBOOK, ALESSANDRO MANZONI ***
+
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+
+Project Gutenberg eBooks are often created from several printed
+editions, all of which are confirmed as Public Domain in the US
+unless a copyright notice is included. Thus, we usually do not
+keep eBooks in compliance with any particular paper edition.
+
+We are now trying to release all our eBooks one year in advance
+of the official release dates, leaving time for better editing.
+Please be encouraged to tell us about any error or corrections,
+even years after the official publication date.
+
+Please note neither this listing nor its contents are final til
+midnight of the last day of the month of any such announcement.
+The official release date of all Project Gutenberg eBooks is at
+Midnight, Central Time, of the last day of the stated month. A
+preliminary version may often be posted for suggestion, comment
+and editing by those who wish to do so.
+
+Most people start at our Web sites at:
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+These Web sites include award-winning information about Project
+Gutenberg, including how to donate, how to help produce our new
+eBooks, and how to subscribe to our email newsletter (free!).
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+Those of you who want to download any eBook before announcement
+can get to them as follows, and just download by date. This is
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+ftp://ftp.ibiblio.org/pub/docs/books/gutenberg/etext04
+
+Or /etext03, 02, 01, 00, 99, 98, 97, 96, 95, 94, 93, 92, 92, 91 or 90
+
+Just search by the first five letters of the filename you want,
+as it appears in our Newsletters.
+
+
+Information about Project Gutenberg (one page)
+
+We produce about two million dollars for each hour we work. The
+time it takes us, a rather conservative estimate, is fifty hours
+to get any eBook selected, entered, proofread, edited, copyright
+searched and analyzed, the copyright letters written, etc. Our
+projected audience is one hundred million readers. If the value
+per text is nominally estimated at one dollar then we produce $2
+million dollars per hour in 2002 as we release over 100 new text
+files per month: 1240 more eBooks in 2001 for a total of 4000+
+We are already on our way to trying for 2000 more eBooks in 2002
+If they reach just 1-2% of the world's population then the total
+will reach over half a trillion eBooks given away by year's end.
+
+The Goal of Project Gutenberg is to Give Away 1 Trillion eBooks!
+This is ten thousand titles each to one hundred million readers,
+which is only about 4% of the present number of computer users.
+
+Here is the briefest record of our progress (* means estimated):
+
+eBooks Year Month
+
+ 1 1971 July
+ 10 1991 January
+ 100 1994 January
+ 1000 1997 August
+ 1500 1998 October
+ 2000 1999 December
+ 2500 2000 December
+ 3000 2001 November
+ 4000 2001 October/November
+ 6000 2002 December*
+ 9000 2003 November*
+10000 2004 January*
+
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation has been created
+to secure a future for Project Gutenberg into the next millennium.
+
+We need your donations more than ever!
+
+As of February, 2002, contributions are being solicited from people
+and organizations in: Alabama, Alaska, Arkansas, Connecticut,
+Delaware, District of Columbia, Florida, Georgia, Hawaii, Illinois,
+Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maine, Massachusetts,
+Michigan, Mississippi, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New
+Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, Ohio,
+Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, South
+Dakota, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia, Washington, West
+Virginia, Wisconsin, and Wyoming.
+
+We have filed in all 50 states now, but these are the only ones
+that have responded.
+
+As the requirements for other states are met, additions to this list
+will be made and fund raising will begin in the additional states.
+Please feel free to ask to check the status of your state.
+
+In answer to various questions we have received on this:
+
+We are constantly working on finishing the paperwork to legally
+request donations in all 50 states. If your state is not listed and
+you would like to know if we have added it since the list you have,
+just ask.
+
+While we cannot solicit donations from people in states where we are
+not yet registered, we know of no prohibition against accepting
+donations from donors in these states who approach us with an offer to
+donate.
+
+International donations are accepted, but we don't know ANYTHING about
+how to make them tax-deductible, or even if they CAN be made
+deductible, and don't have the staff to handle it even if there are
+ways.
+
+Donations by check or money order may be sent to:
+
+ PROJECT GUTENBERG LITERARY ARCHIVE FOUNDATION
+ 809 North 1500 West
+ Salt Lake City, UT 84116
+
+Contact us if you want to arrange for a wire transfer or payment
+method other than by check or money order.
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation has been approved by
+the US Internal Revenue Service as a 501(c)(3) organization with EIN
+[Employee Identification Number] 64-622154. Donations are
+tax-deductible to the maximum extent permitted by law. As fund-raising
+requirements for other states are met, additions to this list will be
+made and fund-raising will begin in the additional states.
+
+We need your donations more than ever!
+
+You can get up to date donation information online at:
+
+http://www.gutenberg.net/donation.html
+
+
+***
+
+If you can't reach Project Gutenberg,
+you can always email directly to:
+
+Michael S. Hart <hart@pobox.com>
+
+Prof. Hart will answer or forward your message.
+
+We would prefer to send you information by email.
+
+
+**The Legal Small Print**
+
+
+(Three Pages)
+
+***START**THE SMALL PRINT!**FOR PUBLIC DOMAIN EBOOKS**START***
+Why is this "Small Print!" statement here? You know: lawyers.
+They tell us you might sue us if there is something wrong with
+your copy of this eBook, even if you got it for free from
+someone other than us, and even if what's wrong is not our
+fault. So, among other things, this "Small Print!" statement
+disclaims most of our liability to you. It also tells you how
+you may distribute copies of this eBook if you want to.
+
+*BEFORE!* YOU USE OR READ THIS EBOOK
+By using or reading any part of this PROJECT GUTENBERG-tm
+eBook, you indicate that you understand, agree to and accept
+this "Small Print!" statement. If you do not, you can receive
+a refund of the money (if any) you paid for this eBook by
+sending a request within 30 days of receiving it to the person
+you got it from. If you received this eBook on a physical
+medium (such as a disk), you must return it with your request.
+
+ABOUT PROJECT GUTENBERG-TM EBOOKS
+This PROJECT GUTENBERG-tm eBook, like most PROJECT GUTENBERG-tm eBooks,
+is a "public domain" work distributed by Professor Michael S. Hart
+through the Project Gutenberg Association (the "Project").
+Among other things, this means that no one owns a United States copyright
+on or for this work, so the Project (and you!) can copy and
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+below, apply if you wish to copy and distribute this eBook
+under the "PROJECT GUTENBERG" trademark.
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+efforts to identify, transcribe and proofread public domain
+works. Despite these efforts, the Project's eBooks and any
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+things, Defects may take the form of incomplete, inaccurate or
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+intellectual property infringement, a defective or damaged
+disk or other eBook medium, a computer virus, or computer
+codes that damage or cannot be read by your equipment.
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+But for the "Right of Replacement or Refund" described below,
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+receive this eBook from as a PROJECT GUTENBERG-tm eBook) disclaims
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+legal fees, and [2] YOU HAVE NO REMEDIES FOR NEGLIGENCE OR
+UNDER STRICT LIABILITY, OR FOR BREACH OF WARRANTY OR CONTRACT,
+INCLUDING BUT NOT LIMITED TO INDIRECT, CONSEQUENTIAL, PUNITIVE
+OR INCIDENTAL DAMAGES, EVEN IF YOU GIVE NOTICE OF THE
+POSSIBILITY OF SUCH DAMAGES.
+
+If you discover a Defect in this eBook within 90 days of
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+on a physical medium, you must return it with your note, and
+such person may choose to alternatively give you a replacement
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+THIS EBOOK IS OTHERWISE PROVIDED TO YOU "AS-IS". NO OTHER
+WARRANTIES OF ANY KIND, EXPRESS OR IMPLIED, ARE MADE TO YOU AS
+TO THE EBOOK OR ANY MEDIUM IT MAY BE ON, INCLUDING BUT NOT
+LIMITED TO WARRANTIES OF MERCHANTABILITY OR FITNESS FOR A
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+the exclusion or limitation of consequential damages, so the
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+may have other legal rights.
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+and its trustees and agents, and any volunteers associated
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+texts harmless, from all liability, cost and expense, including
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+[2] alteration, modification, or addition to the eBook,
+or [3] any Defect.
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+You may distribute copies of this eBook electronically, or by
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+ binary, compressed, mark-up, or proprietary form,
+ including any form resulting from conversion by word
+ processing or hypertext software, but only so long as
+ *EITHER*:
+
+ [*] The eBook, when displayed, is clearly readable, and
+ does *not* contain characters other than those
+ intended by the author of the work, although tilde
+ (~), asterisk (*) and underline (_) characters may
+ be used to convey punctuation intended by the
+ author, and additional characters may be used to
+ indicate hypertext links; OR
+
+ [*] The eBook may be readily converted by the reader at
+ no expense into plain ASCII, EBCDIC or equivalent
+ form by the program that displays the eBook (as is
+ the case, for instance, with most word processors);
+ OR
+
+ [*] You provide, or agree to also provide on request at
+ no additional cost, fee or expense, a copy of the
+ eBook in its original plain ASCII form (or in EBCDIC
+ or other equivalent proprietary form).
+
+[2] Honor the eBook refund and replacement provisions of this
+ "Small Print!" statement.
+
+[3] Pay a trademark license fee to the Foundation of 20% of the
+ gross profits you derive calculated using the method you
+ already use to calculate your applicable taxes. If you
+ don't derive profits, no royalty is due. Royalties are
+ payable to "Project Gutenberg Literary Archive Foundation"
+ the 60 days following each date you prepare (or were
+ legally required to prepare) your annual (or equivalent
+ periodic) tax return. Please contact us beforehand to
+ let us know your plans and to work out the details.
+
+WHAT IF YOU *WANT* TO SEND MONEY EVEN IF YOU DON'T HAVE TO?
+Project Gutenberg is dedicated to increasing the number of
+public domain and licensed works that can be freely distributed
+in machine readable form.
+
+The Project gratefully accepts contributions of money, time,
+public domain materials, or royalty free copyright licenses.
+Money should be paid to the:
+"Project Gutenberg Literary Archive Foundation."
+
+If you are interested in contributing scanning equipment or
+software or other items, please contact Michael Hart at:
+hart@pobox.com
+
+[Portions of this eBook's header and trailer may be reprinted only
+when distributed free of all fees. Copyright (C) 2001, 2002 by
+Michael S. Hart. Project Gutenberg is a TradeMark and may not be
+used in any sales of Project Gutenberg eBooks or other materials be
+they hardware or software or any other related product without
+express permission.]
+
+*END THE SMALL PRINT! FOR PUBLIC DOMAIN EBOOKS*Ver.02/11/02*END*
+
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