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You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Alessandro Manzoni + +Author: Alessandro De Gubernatis + +Posting Date: October 7, 2012 [EBook #7817] +Release Date: April, 2005 +First Posted: May 19, 2003 + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ALESSANDRO MANZONI *** + + + + +Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Charles +Franks, and the Online Distributed Proofreading team. This +file was produced from images generously made available +by the Bibliothèque nationale de France (BnF/Gallica) at +http://gallica.bnf.fr. + + + + + + + + + + +ALESSANDRO MANZONI + +STUDIO BIOGRAFICO +DI +ANGELO DE GUBERNATIS. + + +Letture fatte alla _Taylorian Institution_ di Oxford nel maggio +dell'anno 1878 + +NOTEVOLMENTE AMPLIATE. + + + +FIRENZE. + +1879. + + + + + INDICE DEL VOLUME. + A FEDERICO MAX MULLER + Proemio del Libro + I. Prologo + II. La nobiltà del Manzoni + III. Il Manzoni a scuola + IV. Primi versi + V. Il Manzoni ed il Parini + VI. Il _Trionfo della Libertà_ + VII. Il Manzoni Poeta satirico + VIII. Il Manzoni e Vincenzo Monti + IX. I primi amici + X. Carme autobiografico + XI. Il Manzoni a Parigi + XII. L'_Urania_.--L'Idillio manzoniano + XIII. La Conversione + XIV. Il Manzoni a Brusuglio.--Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_ + XV. Il Manzoni Poeta drammatico + XVI. Il Manzoni unitario + XVII. Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_--Il _Cinque Maggio_ + XVIII. I _Promossi Sposi_ + XIX. Il Manzoni e la critica + + + + + +A FEDERICO MAX MÜLLER + +Professore nella Università di Oxford e Curatore della _Taylorian +Institution_ + + +_Illustre Amico_, + +_Nessuno meglio di Voi potrebbe dire in qual modo sia nato +inaspettatamente questo mio nuovo tenue volume. Chè, se mia fu la +scelta del tèma, Vostro fu il merito, posto che il libro non accresca +i miei torti verso le lettere, se mi venne fornita l'occasione di +scriverlo. E quale occasione! La più solenne che amor proprio di +autore potesse ambire. Nè contento di avermi coi vostri insigni +colleghi, i Curatori di codesta illustre _Tayloriana Istituzione_ +intesa a promuovere fra gli Inglesi lo studio delle lingue e delle +letterature moderne, messo in condizione di ragionare per tre volte, +innanzi ad un pubblico veramente eletto, intorno al sommo fra i nostri +scrittori contemporanei, la vostra bontà e cortesia volle non pure +che, tra le agiatezze della vostra casa ospitale, io dimenticassi in +Inghilterra la mia condizione di straniero, ma ancora che, nelle +vostre domestiche contentezze, se pure visibilmente contristate da un +amaro ricordo, io vedessi, in alcune parte, l'immagine di quelle +vivissime che mi attendevano al mio ritorno in patria. A Voi, illustre +concittadino ed ammiratore di quel Goethe che diede al Manzoni nostro +il vero battesimo della gloria, a Voi avvezzo, dal cielo olimpico e +luminoso in cui spaziate, a contemplar le cime più ardue di +quell'_açvattha_ infinito, ch'è l'albero della scienza, non +increscerà, io spero, dopo avere, con la vostra costante benevolenza +accresciuto coraggio al vostro amico lettore, se io sono in qualche +modo riuscito a presentarvi del Manzoni un ritratto abbastanza fedele, +ritrovacelo nuovamente innanzi come figura degna di Voi; questo +ritratto, in ogni maniera, nel mio desiderio Vi appartiene, se non +altro come ricordo di quegli obblighi di sentita gratitudine, per i +quali sono lieto io medesimo di non esservi più interamente straniero. +Con questi sentimenti, gradite, illustre amico, il libro che Vi invio +con la fiducia, non vorrei dire solamente speranza, che ne durasse +lungamente in Voi la memoria, se non per alcun merito particolare del +biografo, almeno sicuramente per la nobiltà della vita intellettuale +che impresi a descrivere, dalla quale, fin che le nuove generazioni +deriveranno luce ed esempio, le lettere continueranno sempre a +sostenere il loro desiderabile e necessario ufficio d'instauratrici +amabili e generose di ogni civile sapienza._ + +Il vostro + +ANGELO DE GUBERNATIS. + + + + +PROEMIO DEL LIBRO + + +Il Discorso che segue, col quale tentai di studiare la vita del primo +fra i nostri moderni scrittori, fu letto in tre giorni consecutivi +dello scorso maggio in una sala della _Taylorian Institution_ di +Oxford, innanzi ad eletto uditorio che mi è venuto intorno, fino +all'ultimo, crescendo per numero e benevolenza. Dovendo ogni lettura +restringersi al breve giro di un'ora, dovetti pure, per non abusare +della pazienta de' miei cortesi uditori, sopprimere parecchie parti +del Discorso che io avea preparato per la importante & splendida +occasione, e che un'ora non avrebbe bastato a svolgere. Desidero ora +dunque ricolmare nella stampa le inevitabili lacune di que' discorsi, +lieto d'offrire, per intiero, ai dotti e gentili Curatori +dell'Istituto Oxoniano e a' miei proprii concittadini il frutto di +que' pochi studii da me fatti sopra lo scrittore italiano, che ho più +ammirato nell'età nostra e dal nome del quale tolse pure il proprio il +carissimo fanciullo nel quale io ho riposto le mie migliori speranze. +Mi sia ora indulgente la critica, com'io sono sicuro che furono onesti +tutti gl'intendimenti che mi hanno mosso a scrivere; e chi ha poi +qualche cosa di meglio e di più da dire intorno al Manzoni lo dica, +che non troverà, per un tèma così simpatico, alcun lettore più attento +di me e più desideroso d'imparare. Io non sono, e lo dichiaro subito, +idolatra d'alcun nome; ma è pure tanto in me il sentimento della +grandezza dell'uomo che ha chiuso in Italia tutto un secolo di storia +letteraria, che spero di non essere accusato per falsa modestia, s'io +confesso ingenuamente che il tèma altissimo mi sgomenta, e ch'io lo +riconosco, pur troppo, superiore ad ogni mia virtù. S'io dovessi qui +solamente discorrere degli scritti di Alessandro Manzoni, mi farei +animo a ragionarne, reso forte ed illuminato dal consenso ammirativo +dell'universo che legge; ma quando un uomo s'inalza alla grandezza del +Manzoni, quando, dopo avere contemplato questo mirabile gigante +dell'arte nostra, è necessità persuadersi che la sua originalità è +specialmente riposta nel suo modo particolare di sentire, e questo +modo di sentire non si può bene comprendere e non si ha quindi il +diritto di giudicarlo, se non fa germogliare insieme il proponimento +virtuoso di conformare la propria vita a que' sentimenti medesimi, io +mi domando con piena sincerità: "Sono io degno di parlare di +Alessandro Manzoni?" Io non voglio inalzarmi qui come critico sopra di +esso; voglio anch'io guardare in su, e con tanto maggior obbligo di +Giuseppe Giusti che pure avrebbe avuto per la qualità dell'ingegno il +diritto di guardare il Manzoni in faccia; ma le parole verrebbero a +morirmi sopra le labbra, se io non sapessi ammirare il Manzoni +altrimenti che come un altro uomo che sia stato più grande di noi +tutti, per sè stesso soltanto, e non ancora per lasciarci alcun +memorabile esempio. Ora io che ho sempre desiderato richiamare molta +gioventù della mia terra a ristudiarlo con me, io che lo propongo +sicuramente ad esempio[1] non lo potrei, non dovrei poterlo fare, se +prima non avessi fatto promessa a me medesimo di seguire docilmente i +principii di quella filosofia letteraria che ammiro sovra ogni altra. +E, pur troppo, per quanto sia grande in me il desiderio, sento povere +le forze ed insufficienti all'uopo; e ripeto, pieno di confusione e di +sincerità, il _domine, non sum dignus_. Ma io prevedo, pur troppo, a +questo punto il moto impaziente di alcuni lettori, i quali prima di +proseguire avranno già sentenziato presso a poco così: "Abbiamo +capito, l'Autore ci promette un panegirico, invece d'uno studio +critico; invece d'un Manzoni diminuito e fatto minutamente, come ora +si deve, in pezzi, avremo un Manzoni altissimo, iperbolico, messo +sugli altari ed idealeggiato, per edificazione de' buoni." Chi ha di +tali impazienze non legga più oltre. Io voglio sì, io spero provare +come il Manzoni fu grande, com'egli è stato, e sarà forse ancora per +molto tempo, il massimo de' nostri scrittori; ma chi teme una tale +dimostrazione, chi non la permette, chiuda il libro; che, in verità, +io non lo scrivo con la speranza di convertire alcun profano, ma nel +desiderio, il quale può ingannarmi, ma è onesto, di delineare il +Manzoni quale mi apparve, dopo averlo ricercato attentamente ne' suoi +scritti e nelle memorie del nostro tempo; e, poichè ne verrà fuori, +come io spero, non solo la figura di un grande scrittore, ma ancora +quella di un grand'uomo, sì mi tenta anche la speranza che alcuno già +ben disposto, innamorandosi più forte della sua figura, si giovi +dell'esempio che sotto di essa si cela, come tento io stesso di +cavarne come posso alcun profitto non solo per l'arte dello scrivere, +ma per quella assai più difficile del vivere. Da queste stesse parole +si deve, parmi, capire che io non mi propongo di scrivere la vita d'un +Santo; se il Manzoni fosse stato un uomo perfetto in ogni cosa, non ci +rimarrebbe altro che adorarlo. Ma poich'egli era mortale come noi e +soggetto ad errare ed alcuna volta può avere anch'esso umanamente +errato, sarà utile a noi l'apprendere in qual modo egli vincesse le +sue battaglie ideali, e quale ostinazione virtuosa egli abbia messo +per vincere. "Ma noi non vogliamo più la noia di libri siffatti, che +ci diano la biografia d'uno scrittore, con l'intendimento dichiarato +di offrirci un modello virtuoso. Dateci l'uomo come l'avete visto. +Penseremo noi alla conclusione, se ce ne sarà da farne alcuna, o non +ne faremo, che sarà il meglio. Risparmiateci dunque i vostri +fervorini." Sento già correre in aria queste parole più di minaccia +che di consiglio; e, mettendomene in pensiero, prometto, fin d'ora, +che risparmierò i fervorini, quanto mi sarà possibile, ma non prometto +poi nulla di più: perchè, se, nello scrivere, mi accadrà, in qualche +momento, che il cuore mi batta un poco più rapido, e mi esca per +avventura una parola più calda, io non sacrificherà quel po' di fuoco +che m'accende ancora, ad alcun domma della nuova critica; poichè io +non ammetto, e lo dichiaro subito, in alcuna opera d'arte, principii, +i quali escludano il principale, anzi il solo creatore d'ogni arte +grande, che è il sentimento. + + [1] Che la mia venerazione pel Manzoni sia óramai antica, ne recherò + qui un breve documento. Ero studente nella Università di Torino; + nella Facoltà di lettere si era disegnata la fondazione di un + giornale letterario; io doveva esserne il direttore e proporne il + titolo. Posi innanzi il nome di _Alessandro Manzoni_. Ma, temendo + pure che al Manzoni potesse non piacere che da lui s'intitolasse + un giornale di studenti, il quale avrebbe potuto riuscir + battagliero, gli scrissi, in nome de' miei compagni, per domandare + un permesso che alla nostra fiera, ma pur delicata, baldanza + giovanile pareva necessario. Il venerando uomo si turbò all'idea + che il suo nome potesse diventar simbolo di una battaglia di + giovani, e c'indirizzò la lettera seguente, finqui inedita, + l'autografo della quale trovasi ora nelle mani dell'egregio + Antonio Ghislanzoni a Lecco: "Pregiatissimi Signori, Non ho mai + avuto nell'animo un conflitto d'opposti sentimenti, come quello + d'una profonda riconoscenza e d'un vivo dispiacere che m'ha fatto + nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare. + Ma la benevolenza che attesta in ogni sua parte, mi da la certezza + che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta + così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, o + Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi + rallegra, il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di + vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù, + non aspira ad altro che alla quiete. L'indulgentissimo vostro + giudizio è già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno + altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi + tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che + potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette + il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta + la lettera, perchè arrivi a tempo, come desidero ardentemente, e + mi rassegno + + _Milano, 1 novembre 1859_. + + Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI." + + Ricevuta questa lettera stimammo debito nostro, per rispetto alla + volontà del Manzoni, rinunciare tosto al primo titolo desiderato di + _Alessandro Manzoni_, e lo sostituimmo perciò un altro che, nel + nostro pensiero, doveva riuscire equivalente. Il nuovo giornale + s'intitolò per tanto: _La Letteratura civile_; ebbe, tuttavia, la + vita solita de' giornali compilati da studenti. + + + + +I. + +Prologo. + + +Se bene a molti rechi oramai gran tedio che si parli ancora nel mondo +del Manzoni, e tra i molti i più siano persuasi che sopra un tale +argomento, da essi chiamato giustamente _eterno_, non ci sia più nulla +di nuovo da dire, dovendo io tener discorso intorno ad un nostro +moderno scrittore, innanzi ad un'eletta d'Inglesi, presso i quali da +Giuseppe Baretti ad Ugo Foscolo, da Ugo Foscolo a Gabriele Rossetti, +da Gabriele Rossetti a Giuseppe Mazzini, per tacere degli onorati +viventi che hanno insegnato od insegnano tuttora la letteratura +italiana in Inghilterra, le nostre lettere da un secolo in qua furono +sempre coltivate con amore, io non ho saputo trovare alcun tèma non +solo più nobile, ma più _nuovo_ del Manzoni. Non sorridete, o Signori. +Io so bene che gli stranieri, i quali hanno fatto i loro primi, in +verità, non molto divertenti esercizii d'italiano sopra i _Promessi +Sposi_ e sopra le _Mie Prigioni_, riguardano come stranamente +idolatrico il nostro culto manzoniano. Lo so, e se credessi che la +loro opinione avesse buon fondamento, me ne turberei; poichè, in +verità, se il Manzoni fosse per noi un idolo, innanzi ad un idolo lo +vedrei solamente possibile una di queste due altitudini: adorare +tacendo con gli occhi chiusi, che non è il miglior modo per veder +bene; o passargli accanto sdegnosi, sprezzanti, correndo via, che non +è, di certo, un modo di veder meglio. Io ammiro grandemente il +Manzoni, ma non l'adoro, e però, quantunque pieno di riverenza a tanta +umana grandezza, oserò accostarmele e studiarla, anco perchè stimo che +giovi il vedere come un uomo non solo sia nato, ch'è merito di natura, +ma come abbia saputo egli stesso divenire e mantenersi grande. Ogni +vanto di priorità in lavori simili al presente mi parrebbe, o Signori, +intieramente oziosa e puerile; e però, prima d'accennare ad un fatto +singolare che mi riguarda, debbo dichiararvi candidamente che non solo +io non me ne faccio merito alcuno, ma che mi vergognerei se alcuno +attribuisse a me un merito ch'è stato del caso. Ora sono più di sei +anni, quando il Manzoni era pur sempre vivo, avendo io la debolezza di +credere che la letteratura abbia alcuna virtù educatrice, tentai, come +potei meglio, rinfrescare nella mente de' giovani il ricordo, e nel +cuore di essi la riconoscenza per gli scrittori italiani, i quali +avevano, a parer mio, più efficacemente cooperato non solo a mantenere +vivo il decoro delle nostre lettere, ma a farle operative di virtù +domestica e civile. Io m'era detto e persuaso che la loro modestia +avrebbe loro vietato di parlare prima di scendere nel sepolcro; +intanto i giovani che vengono su, poichè, ad uno ad uno, i nostri +buoni vecchi se ne vanno, poco o nulla ne potranno sapere, onde +mancheranno ad essi quei nobili esempi ed eccitamenti che in parte +servirono, in parte avrebbero dovuto servire a noi per animarci nel +sentimento del nostro dovere e per educarci alla virtù del sacrificio. +Era dunque, o almeno parevami, che fosse debito nostro servire +d'anello ideale fra la generazione che passa e quella che viene, +portare virilmente ai giovani la parola de' vecchi; e, non credendo di +potere far meglio, incominciai da Alessandro Manzoni. Ma quale non fu +il mio stupore, quando, messomi intorno a cercare se esistessero +biografie italiane del nostro primo scrittore vivente, in un secolo +pur così prodigo di biografie, dovetti, con molta confusione, +rinunciare alla speranza di trovarne alcuna e provarmi a tentar da me +solo con le notizie del Fauriel e del Loménie, con gli sparsi articoli +di critica letteraria, con le onorevoli disperse testimonianze degli +amici a ammiratori del Manzoni, e con una nuova lettura delle sue +opere, la prima biografia del grande Poeta milanese! La cosa parrebbe +incredibile, se non fosse vera. Morto il Manzoni, il 22 maggio +dell'anno 1873, in età di ottantotto anni, quel primo saggio +biografico ebbe naturalmente la buona fortuna di servire come +addentellato ad altri, che lo resero presto insufficiente; seguirono! +pertanto nuove spigolature e nuove biografie, tra le quali convien +ricordare quelle di Vittorio Bersezio, Giulio Carcano, B. Prina, F. +Galanti, Antonio Stoppani, A. Buccellati, Cario Magenta, Carlo +Romussi, Giovanni Sforza, Salvatore De Benedetti, Felice Venosta, +Nunzio Rocca, Antonio Vismara; Carlo Morbio e Cesare Cantù tutte +diversamente pregevoli per la nuova luce che recarono alla biografia +manzoniana. Ma è cosa singolare che non sia ancora comparso fin qui +alcun discorso critico un po' largo sopra tanta novità di materia +biografica. Non ci si è pensato, pur troppo; onde è ancora veramente +un caso per me felice, ma non lieto per l'Italia, che, dopo oltre sei +anni dal mio primo saggio biografico, io abbia ancora, senza alcun +merito e senz'alcuna pretesa, ad essere per ordine cronologico, il +primo che tenti una biografia ragionata di Alessandro Manzoni. Chè, se +io mi sono, ora volge il sest'anno, messo nell'impegno difficile di +lodare il Manzoni vivo, senza tradire la maestà di quel _santo vero_ +che fu la sua prima e vorrebb'essere la mia religione, ognuno +intenderà facilmente come una parte delle indagini, le quali son +divenute possibili, sarebbero state sconvenienti, quando il grand'uomo +era vivo e potea provarne pena; ognuno si persuaderà dunque come un +nuovo studio biografico intrapreso in così diversa, e, per rispetto +alla critica, migliorata condizione, deve necessariamente riuscire +alquanto più ricco e più dimostrativo del primo. Queste dichiarazioni +scuseranno pure il tono alquanto dimesso del mio presente Discorso. +Non si tratta qui, invero, di giudicare dall'alto, che sarebbe sempre +una impertinenza, nè da lontano, che non si potrebbe senza molta +imprudenza, un Manzoni già ben cognito, o supposto tale, per farne, +con pochi vivaci tratti di penna, un nuovo e splendido ritratto +ideale. Il mio ufficio vuol essere, almeno per questa volta, assai più +modesto. Si tratta, cioè, semplicemente di ristudiare da capo il +nostro Poeta, di seguirne passo passo la vita, i pensieri, i +sentimenti, prendendo per guida principalissima i suoi proprii +scritti. Questo esercizio minuto richiede naturalmente un po' di +pazienza, tanto in chi lo intraprende, quanto in chi conviene ad +osservarlo; ma, s'io non erro, poichè avremo, voi ed io, fatto prova +insieme di questa necessaria virtù, ci troveremo finalmente innanzi, +quasi senz'accorgercene, vivo ed in piedi, un nuovo Manzoni, che nè +voi nè io ci eravamo, prima di ristudiarlo, immaginato fosse per +riescire così grande, per quanto lo ingrandisse già la nostra +ammirazione, nè così importante, per quanto fosse già molto viva la +nostra curiosità di conoscere tutto ciò che lo riguardava. + + + + +II. + +La nobiltà del Manzoni. + + +In una delle sue lettere alla propria moglie, Massimo d'Azegiio le +narrava una visita fatta al paese originario di casa Manzoni: "Ci +hanno detto (egli scrive) che i vecchi della famiglia, ai tempi +feudali, avevano un certo cane grosso, che quando andava per il paese +i contadini erano obbligati a levargli il cappello, e dirgli: +_Reverissi, sur can _(La riverisco, signor cane)." Un proverbio della +Valsássina, ove i Manzoni una volta spadroneggiavano come signori del +luogo insieme con la famiglia de' Cuzzi, suona ancora così: + + Cuzzi, Pioverna e Manzòn + Minga intenden de resòn. + +Cioè, le famiglie Cuzzi e Manzoni ed il torrente Pioverna, quando +straripa, non intendono punto la ragione. Dalla Valsássina la famiglia +Manzoni passò ad abitare in quel di Lecco, dove il signor Pietro +Manzoni, padre del nostro Poeta, possedeva molte terre ed una bella +palazzina detta _Il Caleotto_, che nell'anno 1818 Alessandro Manzoni +fu costretto a vendere, insieme con gli altri beni per la mala +amministrazione di chi aveva tenuto, per oltre un decennio, la procura +ed il governo di quelle terre, una parte delle quali si trovava nel +Comune di Lecco, altre in Castello, altre in Acquate, il villaggio per +l'appunto de' _Promessi Sposi_. Come Renzo si trova obbligato a +lasciare il proprio villaggio ed a vendere la propria vigna per +recarsi ad abitare nel Bergamasco; così il nostro Poeta dovette, per +salvar la villa di Brusuglio, abbandonar luoghi che gli erano cari, +dove aveva passata una parte della sua infanzia, dov'era tornato a +villeggiare tra gli anni 1815 e 1818, onde non è meraviglia +l'intendere dallo Stoppani che in quegli anni, per l'appunto, +Alessandro Manzoni si trovasse pure a capo dell'amministrazione del +Comune di Lecco; meno ancora ci meraviglieremo, dopo di ciò, che la +scena de' _Promessi Sposi_ sia stata posta dall'Autore nel villaggio +di Acquate, nel territorio di Lecco, nei luoghi ove lo riportavano le +prime e le più care sue reminiscenze e dai quali egli s'era dovuto +staccare per sempre con un vivo dolore, tre anni e mezzo soltanto +innanzi ch'egli incominciasse a scrivere il proprio romanzo. I Manzoni +erano dunque nobili, ma nobili decaduti dai loro titoli di nobiltà e +dalla loro antica potenza. Avevano dominato una volta con la forza. La +fortuna d'Italia volle che col sangue del Manzoni, che la tradizione +ci rappresenta quali uomini violenti, si mescolasse un giorno un +sangue più gentile, e che, per gli ufficii dell'economista Pietro +Verri e, come vuolsi, del poeta Giuseppe Parini, l'illustre marchese +Cesare Beccaria sposasse un giorno la non ricca, ma bella, giovine ed +intelligente sua figlia Giulia al proprietario del _Caleotto_, a Don +Pietro Manzoni, uomo intorno alla cinquantina; e che da quelle nozze +fra una nobile fanciulla milanese ed un grosso signorotto di +provincia, il 7 marzo dell'anno 1785, nella città di Milano, nascesse +un figlio. Se mi si domandasse ora qual conto il nostro Poeta facesse +della sua origine nobilesca, mi troverei alquanto imbarazzato a +rispondere. Nel suo discorso, nel suo contegno, tutto pareva in lui +signorile; ma, nel tempo stesso, egli si adoprava a riuscir uomo +semplice ed alla mano.[1] Forse in gioventù aveano desiderato dargli +una educazione più aristocratica che la sua vera condizione di nobile +decaduto non comportasse; Don Pietro Manzoni, uomo alquanto materiale, +venuto dalla provincia a stabilirsi in Milano[2], dovea, fra i +nobili milanesi, trovarsi alquanto spostato e l'arguta intelligenza +del figlio potè sentire, per tempo, ciò che v'era di falso in quella +condizione della propria famiglia fra l'alto patriziato lombardo. Se è +vero che, nella educazione del giovane Ludovico, divenuto poi Fra +Cristoforo, il Manzoni abbia inteso, in qualche modo, rappresentare la +propria gioventù, convien dire ch'egli non avesse della propria +nobiltà gentilizia, per la stima che se ne faceva a Milano, una +opinione superlativa; ma, come discendente dagli antichi signori di +Barzio nella Valsássina, come antico proprietario del _Caleotto_ egli +dovea pure ricordare che i suoi padri erano stati una volta il terrore +delle terre da loro dominate e persuadersi che, se la sua nobiltà +contava poco a Milano, avea contato troppo dalle parti di Lecco. +Questa speciale contradizione nella stima ch'egli potea fare della +propria nobiltà, lo tirava ora a farsi piccino con Renzo, ora a +immaginarsi grande con l'Innominato, ora a collocarsi ragionevolmente +fra i due con la figura di Fra Cristoforo. Ma quali fossero i panni, +di cui gli piacesse vestirsi, o rivestirsi, egli doveva sentir sempre +l'altezza del proprio ingegno sovrano, la quale poi si dimostrava +altrui molto più nella modestia che ne' vanti volgari. Poichè uno de' +privilegi degli uomini grandi (un privilegio che talora può anche +divenire una loro debolezza) è quello di trovar compiacenza nel farsi +piccini. Crediamo, dice, con molto garbo, il conte Carlo Belgioioso, +che una squisita modestia convivesse coi Manzoni con una ben misurata +stima di sè. Egli riconobbe di certo i privilegi della propria +intelligenza, e ne ringraziò Dio; ma li scordò davanti agli uomini. +Della nobiltà del Manzoni altri si occuparono, non lui; quando il +signor Samuele Cattaneo di Primaluna[3] pensò fargli cosa grata, +inviandogli l'antico stemma de' Manzoni ch'egli avea ritrovato nella +casa di Barzio, il Poeta ringraziò tosto del pensiero amorevole, ma +non aggiunse altro. Gli pareva sul serio di offender qualcheduno, +quando avesse lasciato capire ch'egli sapesse o sentisse, e, peggio +ancora, si compiacesse d'appartenere ad una casta privilegiata. Ma +tanto fa, egli era un signore; e, quando s'accostava al popolo per +fargli del bene, mosso da un sentimento di umanità, di giustizia, di +carità cristiana e da una gentilezza squisita, quando, nella vendita +del _Caleotto_ e delle sue terre ereditate dal padre in quel di Lecco, +egli tirava un frego sopra i debiti de' suoi contadini e affittaioli e +li perdonava tutti, si mostrava generoso ed umile al modo di +quell'ottimo suo marchese erede di Don Rodrigo de' _Promessi Sposi_: +quel marchese, se vi ricordate, volendo far del bene a Renzo ed a +Lucia e riparare verso di essi i gravi torti del suo predecessore, +compra la vigna di Renzo pagandola il doppio del prezzo richiesto; poi +invita i due fidanzati al suo palazzotto, fa loro imbandire un buon +desinare ed ordina che venga servito bene, anzi lo serve, in parte, da +sè, ma non si mette addirittura a tavola coi villani. A questo punto +il Manzoni entra direttamente in iscena, ed osserva: "A nessuno verrà, +spero, in testa di dire che sarebbe stata cosa più semplice fare +addirittura una tavola sola. Ve l'ho dato per un brav'uomo, ma non per +un originale, come si direbbe ora; vi ha detto ch'era umile, non già +che fosse un portento di umiltà. N'aveva quanta ne bisognava per +mettersi al di sotto di quella buona gente, ma non per istar loro in +pari." Questo brano mi pare abbastanza eloquente per sè, nè mi obbliga +ad aggiugnere altro intorno al modo con cui il Manzoni sentiva la +propria signoria,[4] + + [1] Quanto alla fisionomia del Manzoni, non si potrebbe tuttavia dire + che essa avesse un carattere diverso da quello de' popolani di + Lecco, ove, come me ne assicura il prof. Stoppani, s'incontrano + spesso contadini, alla vista de' quali vien voglia di + gridare:--Ecco il Manzoni.--Cade quindi l'indiscreta ciarla nata + in Milano, per cui si suppose possibile che il Manzoni fosse + figlio dell'Imbonati, ciarla, alla quale alludeva forse il verso + del noto Carme giovanile, _In morte dell'Imbonati: Contro il mio + nome armaro L'operosa calunnia_. + + [2] Don Pietro Manzoni abitava allora nella Via San Damiano, nella + casa che porta ora il numero venti, e il battesimo venne celebrato + nella chiesa di Santo Babila dal prete Alessio Nava; al fanciullo + furono imposti i nomi di Alessandro, Francesco, Tommaso, Antonio. + Il primo nome era quello del padre di Don Pietro, ossia del nonno + del Manzoni, allora già morto; il secondo il nome del padrino Don + Francesco Arrigoni. Il nome di Tommaso gli fu imposto, senza + dubbio, perchè la Chiesa il dì 7 marzo festeggia San Tommaso. + Antonio era il nome di un cugino canonico in San Nazaro; ma + potrebbe pure esser venuto al Manzoni da una madrina Antonietta, + intorno alla quale tuttavia, per ora, non sappiamo proprio nulla. + Poichè si è qui ricordata la prima abitazione del Manzoni + (l'ultima in Via del Morone, ove egli morì, è ben nota), ricorderò + ancora col Morbio le altre case abitate dal Manzoni in Milano: + "Altra casa, già abitata precedentemente da Manzoni, col padre, + oltre l'accennata a San Damiano, fu quella segnata col N, 134, in + Via Santa Prassede, ora Via Fontana, N. 44. Manzoni fu molto + instabile nelle sue dimore. Nel 1808 abitava in Via Cavenaghi al + N. 2528, ora N. 5. Sul declinare dell'anno 1810 scelse un'altra + dimora; e colla madre, la sposa e la figlia Giulia, recossi ad + abitare in Via San Vito al Carrobbio, al vecchio N. 3883, ora N. + 27. Ponete un'iscrizione su quella casa. Ivi cominciò ad ideare + gli _Inni Sacri_; ma essi furono ultimati e perfezionati nella sua + Villa di Brusuglio, e precisamente in una capannuccia del + giardino." + + [3] Cfr. il volume delle _Lettere_ pubblicato da Giovanni Sforza. + + [4] Intorno alla nobiltà della famiglia Manzoni, ecco quanto scrisse + l'erudito Carlo Morbio nella Rivista Europea dell'anno 1874 "Fu + creduto da quasi tutti i biografi di Manzoni che Egli fosse + stretto in parentela colla Francesca, celebre poetessa e + letterata, della quale lungamente scrisse l'Argelati, che morì nel + 1743 alla Cerreda sua villetta presso Lecco, nella ancor fresca + età di 33 anni. Ma io già provai con lettera, direttami dallo + stesso grande Poeta, nel 25 gennaio 1844, che Egli colla Francesca + non aveva di comune che il cognome, comunissimo del resto, + com'Egli m'osserva, nei territorio di Lecco e della Valsássina. Il + grande Poeta fu egli di nobile casato? I Manzoni ebbero, è vero, + feudi e onoranze in quei paesi, ma la loro nobiltà non venne mai + ufficialmente riconosciuta. Don Pietro, padre di Alessandro, ed i + suoi fratelli, presentarono bensì nel 1794 un'istanza documentata + al Consiglio Generale della città di Milano, onde essere ammessi + agli onori del Patriziato Milanese; ma prima che il Consiglio si + pronunciasse in proposito, i supplicanti in causa d'urgenti affari + di famiglia chiesero ed ottennero la restituzione de' loro + documenti, obbligandosi però a riprodurli a tempo opportuno. Ma + non mi consta che la famiglia Manzoni riproducesse più tardi la + sua istanza. È poi assolutamente erroneo che la sua nobiltà + venisse riconosciuta dal Tribunale Araldico, con sentenza del 10 + luglio dell'anno 1771, perchè i Manzoni non si trovano accennati + in nessuno degli elenchi dei nobili cittadini, proclamati come + tali dal Tribunale Araldico e dal Consiglio Generale della città + di Milano.--Manzoni non ha mai fatto uso di stemma gentilizio, + neppure nelle lettere; il suo sigillo porta semplicemente le sue + iniziali, entro un cerchietto a linee concentriche. + + + + +III. + +Il Manzoni a scuola. + + +Io non mi fermerò ora a darvi notizie della culla del Manzoni, che fu +ritrovata e si conserva in una villa del signor Rosinelli a Mozzana +sopra Galbiate; nè della cascina detta _La Costa_, ove il grand'uomo +fu allattato da Caterina Zanzeri, nè di questa nutrice, la quale +vogliono che fosse svelta, vivace e piacevolona.[1]. Ma non è senza +importanza il fatto che a soli sei anni il fanciullo Manzoni fu +allontanato da casa sua e chiuso nel Collegio de' Frati Somaschi di +Merate, ove rimase dall'anno 1791 all'anno 1796.[2] La mamma ve +l'accompagnò, ma scomparve intanto che il fanciullo era tenuto a bada +da un frate maestro. Si possono facilmente immaginare gli strilli del +povero fanciullo non appena egli s'accorse che la mamma sua l'aveva +lasciato; ma, poichè ad uno de' prefetti parve pure che il pianto +durasse troppo, il fanciullo ricevette un colpo sulla guancia +accompagnato da queste parole: "E quando la finirete di piangere?" +Quello fu il primo dolore provato dal grand'uomo, che se ne rammentava +anche negli ultimi anni della sua vita. "Buona gente (del resto egli +concludeva, parlando di que' suoi primi istitutori), quantunque, come +educatori, lasciassero troppo a desiderare che fossero prima un po' +più educati loro stessi." I frati di Merate lo avvezzarono dunque ai +primi castighi. Ad undici anni, Alessandro Manzoni passò nel Collegio +di Lugano, ove gli toccò la buona fortuna di avere tra i suoi maestri +il buon padre Francesco Soave,[3] onesto letterato e, per quei tempi, +educatore assai liberale, sebbene s'indispettisse contro il nostro +piccolo scolaro, che s'ostinava a scrivere le parole _Re, Imperatore e +Papa_ con la prima lettera minuscola. Il Manzoni parlando un giorno +del Soave a Cesare Cantù gli disse, tra l'altre cose: "Teneva nella +manica della tonaca una sottile bacchetta, presso a poco come quella +che fa i miracoli dei giocolieri; e quando alcuno di noi gli facesse +scappare la pazienza, egli la impugnava, e la vibrava _terque +quaterque_ verso la testa o le spalle del monello, senza toccarlo; poi +la riponeva e tornava in calma." Al Manzoni rincresceva d'avere +talvolta inquietato quel Padre, che tanto fece, sebbene non sempre il +meglio, per l'istruzione della gioventù. Narrava pure il Manzoni come +una volta gli scappasse detto in iscuola "ne faremo anche a meno," +quando il Padre Soave annunziò che fra poco ci sarebbe stata la +lezione d'aritmetica. Il Padre maestro si levò allora dalla cattedra, +e si mosse gravemente verso il piccolo ribelle, che si sentiva già +agghiacciare per lo sgomento il sangue nelle vene; gli si accostò, gli +pose sulla guancia legermente due dita, come per carezzarlo, ma +dicendogli con voce grossa: "E di queste ne farete a meno?" come se lo +avesse percosso ferocemente. Il Manzoni, come assicura lo Stoppani e +come si può ben credere, rimase "profondamente colpito da tanta +mitezza, e ne parlava ancora con vera compiacenza quasi 70 anni più +tardi." Ma la _via crucis_ de' collegi non era ancora finita pel +nostro piccolo proscritto. Verso il suo tredicesimo anno, lasciati i +Somaschi di Lugano, egli veniva raccomandato ai Barnabiti del Collegio +di Castellazzo, poscia a quelli del Collegio de' Nobili di Milano; e +qui sebbene egli n'abbia poi detto un gran male nei noti versi _In +morte di Carlo Imbonati_, nacque e si rivelò fra il tredicesimo e il +quindicesimo anno il suo genio poetico, o per lo meno, la sua felice +attitudine al poetare.[4] + + [1] Cfr. _I primi anni di Alessandro Manzoni_, spigolature di Antonio + Stoppani. + + [2] La poca armonia che dovea regnare in casa di Don Pietro Manzoni + fra moglie e marito, onde sappiamo che, alcuni anni dopo, la + signora Giulia Beccaria si trasferiva con l'Imbonati a Parigi, + dovette essere una delle principali cagioni, per le quali il + Manzoni, in così tenera età, fu rinchiuso in collegio. Il Manzoni + concepì poi per la vita di collegio una tale avversione, che, al + dire del Loménie, egli non volle mandare in collegio alcuno de' + suoi figli, ch'egli educò, invece, presso di sè. "On dit (aggiunge + il Laménie) que, par suite de son excessive tendresse de père, + l'expérience de l'éducation domestique ne lui a pas parfaitement + réussi." Ed è vero, pur troppo, per quello che riguarda i maschi, + i quali, ad eccezione forse del primogenito Pietro, che gli fece + almeno buona compagnia negli ultimi anni della vita, non + risparmiarono al grand'uomo noie e dolori. + + [3] Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno dell'anno 1743; avea + fatto i suoi primi studii a Milano, quindi a Pavia, finalmente a + Roma nel Collegio Clementino. Soppressa la Compagnia di Gesù, + della quale faceva parte, andò nel 1767 ad insegnare poesia a + Parma; fu allora che pubblicò la sua _Grammatica ragionata_ della + lingua italiana. Non è inutile avvertire che il primo impulso agli + studii di lingua, che poi l'occuparono tanto, può esser venuto al + Manzoni dai primi insegnamenti del Soave. Avendo, dice un biografo + del Soave, la Reale Accademia di Berlino proposto il quesito: "Se + gli uomini abbandonati alle loro facoltà naturali sieno in grado + per sè medesimi d'istituire un linguaggio, e in qual modo + potrebbero pervenirvi," il Soave vi mandò una dissertazione latina + che ottenne il primo _Accessit_. Lo stesso Padre Soave la tradusse + poi in italiano e la pubblicò in Milano nel 1772; quantunque + Gesuita, il Padre Soave vi sosteneva arditamente il concetto poco + ortodosso, che l'uomo può da sè stesso istituire il proprio + linguaggio. Nello stesso anno 1772, il conte Firmian elesse il + Padre Soave a leggere nel Collegio di Brera la filosofia morale, + quindi la logica e la metafisica; nel tempo stesso egli coltivava + le scienze fisiche e adopravasi a divulgare le nuove scoperte + scientifiche; alcune delle sue osservazioni parvero anzi vere + invenzioni. Per eccitamento del conte Carlo Bettoni di Brescia, il + Padre Soave scrisse pure le _Novelle morali per la Gioventù_, e ne + ottenne un premio di cento zecchini. Un altro riscontro curioso si + può notare fra la vita del maestro Soave e quella del discepolo + Manzoni. Il primo, inorridito nell'anno 1789 e ne' successivi per + i rivolgimenti di Francia, imprese a scrivere un libro storico, + sotto l'anagramma grecizzato di _Glice Coresiano _(Soave + Luganese), col titolo: _La vera idea della rivoluzione di + Francia_; il secondo termina la sua vita scrivendo per l'appunto + un libro sopra la rivoluzione di Francia, per disapprovarla + (sebbene in modo e per motivi assai diversi) come il suo primo + vero maestro. Quando il Soave riparò nel 1796 in Lugano e vi + ammaestrò il nostro piccolo Manzoni, era fuggiasco da Milano, ove + spadroneggiavano vittoriosi i Sanculotti. Si capisce pertanto qual + animo fosse allora il suo contro i repubblicani e come li dovesse + rappresentare a' suoi piccoli alunni del Collegio di Lugano. Da + Lugano lo richiamava poi in Napoli il principe d'Angri per + affidargli l'educazione del proprio figliuolo. Il Manzoni dovette + rivedere il Soave nel 1803 a Pavia, ove il buon Padre insegnava + l'analisi delle idee; chi sa che il Manzoni non abbia pure + frequentate le sue nuove lezioni di logica. Accennerò finalmente + come, a promuovere le idee del giovine stoico Manzoni, può avere + pure conferito alcun poco l'esempio del Soave che ci è + rappresentato come uomo "d'ingenui e sinceri costumi, dal parlare + lento e grave, dal viso alquanto austero, dal far contegnoso, non + ostante il quale, la bontà sua lo rendea caro e venerato." + + [4] "I locali del _sozzo ovile_ (scrive Carlo Morbio, che fu egli pure + alunno nel Collegio de' Nobili) non avevano subìto cambiamento + importante dall'epoca in cui fuvvi Manzoni; così almeno + assicuravano i vecchi del Collegio, che si ricordavano benissimo + del vispo e caro Don Alessandro o Lisandrino. Verso la seconda + corte ed i giardini, il Collegio spiegava un aspetto grandioso, ma + melanconico e severo. Nell'interno, ampi eranvi i corridoi e le + camerate. Era, per dir così, la fronte d'un vasto caseggiato, che + non venne poi condotto a compimento. Verso il Naviglio poi + l'Imperiale Collegio presentava una fronte ignobile e bassa. Gli + alti pioppi di quella seconda corte già avevano ombreggiato il + capo del giovane Poeta, il cui ritratto ad olio, grande al vero, + stava appeso fra quelli dei più distinti allievi (Principi) del + Collegio. È quindi troppo assoluta la sentenza della signora Dupin + che i ritratti di Manzoni giovane sarebbero apocrifi. Questo + all'incontro è bene autentico e genuino. È anche fama che a + vent'anni Manzoni si facesse ritrarre a Parigi, a guisa + d'inspirato, colle chiome sciolte e collo sguardo volto al cielo. + (Con gli occhi rivolti in su lo rappresentava pure nella virilità + il pittore Molteni in un quadro ad olio, che si conserva presso la + marchesa Alessandrina Ricci D'Azeglio.) Fu scritto da quasi tutti + i biografi di Manzoni, che egli da giovinetto fosse di tardo + ingegno, e punto non istudiasse. Non ignoro che il grande Poeta, + forse burlando, lasciò creder ciò; ma io combatto Manzoni colle + stesse sue anni, coi bellissimi suoi _Versi giovanili_ alla mano; + ma io cito l'onoranza del ritratto, certamente non sospetta, che + egli ottenne nello stesso Collegio Longone, ove fu alunno dal 1796 + all'anno 1800." + + + + +IV. + +Primi versi. + + +Invero, ch'egli amasse molto i versi e ne scrivesse fin dal tempo, nel +quale sedeva ancora sui banchi della scuola, ce lo dice egli medesimo +in un sermone giovanile diretto al suo compagno Giambattista Pagani di +Brescia,[1] onde rileviamo ch'egli prediligeva già, fra tutti i +metri, il verso sciolto, e che non gli toccarono mai, per cagione di +poeti, quali Orazio, Virgilio e il Petrarca, quelle battiture che non +gli saranno certamente mancate per altre ragioni. Ma, ingegno +precocemente riflessivo, egli dovette accorgersi assai presto della +vanità degli esercizii rettorici, ne' quali i frati maestri del +Collegio de' Nobili in Milano costringevano allora, e così non li +costringessero più ora, frati e non frati, nelle scuole d'Italia, i +giovinetti ingegni. Nel suo sermone al Pagani egli si burla delle +gonfie orazioni che, giovinetto, gli toccava comporre nella scuola, +travestito, com'ei dice satiricamente, da moglie di Coriolano, e +dell'arte rettorica, per la quale si chiude "in parole molte, poco +senso," precisamente l'opposto di quello ch'egli fece dipoi, dicendo +sempre molto in poco: + + Pensier null'altro io m'ebbi infin dal tempo + Che a me tremante il precettor severo + Segnava l'arte, onde in parole molte + Poco senso si chiuda; ed io, vestita + La gonna di Volunnia, al figlio irato + Persüadea, coi gonfii sillogismi, + Ch'umil tornasse disarmato in Roma, + Allor sol degno del materno amplesso. + Me dalla palla spesso e dalle noci + Chiamava Euterpe al pollice percosso + Undici volte, nè giammai di verga + Mi rosseggiò la man, perchè di Flacco + Recitar non sapessi i vaghi scherzi, + O le gare di Mopso o quel dolente + "Voi che ascoltate in rime sparse il suono." + +Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova +meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni +sentì sè stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il +professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore, +conservava inedito presso di sè un mirabile Sonetto, composto dal +Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo +o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise, +per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto +solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da +settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che +lo stupendo giovinetto faceva di sè stesso; vi è qualche cosa +d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme +con una grande e preziosa sincerità, il felice presentimento di una +vita lunga e gloriosa. + + Capel bruno, alta fronte, occhio loquace, + Naso non grande e non soverchio umìle, + Tonda la gota e di color vivace, + Stretto labbro e vermiglio, e bocca esìle. + Lingua or spedita or tarda, e non mai vile, + Che il ver favella apertamente o tace; + Giovin d'anni e di senno, non audace, + Duro di modi, ma di cor gentile. + La gloria amo e le selve e il biondo Iddio.[2] + Spregio, non odio mai; m'attristo spesso, + Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio. + All'ira presto, e più presto al perdono, + Poco noto ad altrui, poco a me stesso, + Gli uomini e gli anni mi diran chi sono. + +Quest'ultimo verso profetico mi scioglie dall'obbligo di qualsiasi +commento. Vi è qui tutto l'afflato del genio potente, che doveva +rivelare al suo secolo ed alla sua terra una nuova poesia. + + [1] Anche nell'_Urania_, il Manzoni dice ch'egli ambì la fama di + poeta italiano fin _dai passi primi nel terrestre viaggio_: + + Da' passi primi + Nel terrestre viaggio, ove il desio + Crudel compagno è della via, profondo + Mi sollecita amor che Italia un giorno + _Me de' suoi vati al drappel sacro aggiunga._ + + [2] Variante: "Di riposo e di gloria insiem desìo." + + + + +V. + +Il Manzoni ed il Parini. + + +Nella sua prima maniera satirica il Manzoni parineggia; il Parini, +egli non avea conosciuto di persona, se bene lo potesse per le +relazioni che il poeta di Bosisio avea avute con la famiglia Beccarla. +Quando il Parini morì, il Manzoni, quattordicenne, incominciava già a +sentire la poesia e ad ammirare veramente i poeti; si narra anzi +ch'egli leggesse per l'appunto la celebre Ode _La caduta_, quando gli +venne annunciato che il Parini era morto.[1] Il Manzoni vecchio +dolevasi con Giovanni Rizzi di non averlo cercato, e scusavasi +malamente col dire che allora egli era "un ragazzaccio che non sapeva +nulla di nulla." Il vero è che non ci avrà pensato, che non avrà, come +accade, creduto il Parini già così vicino a morire, e che la vita di +collegio gli avrà pure diminuite le occasioni d'incontrarlo. Che se, +al dire di Giulio Carcano, quando, nel Collegio de' Nobili, il +giovinetto Manzoni fu, la prima volta, presentato al Monti come nipote +di Cesare Beccarla, il Monti gli parve un Dio, è probabile che il +vecchio Parini, quantunque non bello, gli avrebbe lasciata nell'animo +una impressione più soave e più durevole. Ricordano gli amici del +Manzoni che egli sapeva a memoria tutto il _Giorno_ e che, sul fine +della propria vita, quando sentiva affievolirsi la memoria, per +assicurarsi di non averla perduta tutta, soleva trascrivere a mente +qualche verso del suo Parini.[2] Quando, nel settembre dell'anno +1803, il diciottenne Manzoni mandava al suo maestro Monti un Idillio +allegorico intitolato: _L'Adda_, egli lo accompagnava con una lettera, +di cui, perchè si vegga quanta destrezza e causticità d'ingegno era +già nel giovine Poeta, riporterò qui le prime parole: "Voi mi avete +più volte ripreso di poltrone, e lodato di buon poeta. Per farvi +vedere che non sono nè l'uno nè l'altro, vi mando questi versi."[3] +Il discepolo domanda al maestro un parere sopra i suoi nuovi versi, +per limarli, ed, intanto, invita il Monti alla propria villa. +Nell'Idillio, il fiume Adda personificato in una Dea si volge così al +Monti: + + Te, come piacque al ciel, nato a le grandi + De l'Eridano sponde, a questi ameni + Cheti recessi e a tacit'ombra invito. + +L'Adda sa bene di non poter contendere col Po, presso il quale il +Monti è nato, e prima di lui Lodovico Ariosto ed il Guarini, ma pur si +gloria che presso le sue rive abbia cantato un giorno Giuseppe Parini, +l'Orazio lombardo. L'Adda dice: + + Quivi sovente il buon cantor vid'io + Venir trattando con la man secura + Il plettro di Venosa e il suo flagello, + O traendo l'inerte fianco a stento, + Invocar la salute e la ritrosa + Erato bella, che di lui temea + L'irato ciglio e il satiresco ghigno; + Ma alfin seguïalo e su le tempie antiche + Fêa di sua mano rinverdire il mirto. + Qui spesso udillo rammentar piangendo, + Come si fa di cosa amata e tolta, + Il dolce tempo della prima etade, + O de' potenti maledir l'orgoglio, + Come il genio natìo movealo al canto + E l'indomata gioventù dell'alma. + Or tace il plettro arguto e ne' miei boschi + È silenzio ed orror. Te dunque invito, + Canoro spirto, a risvegliar col canto + Novo rumor Cirreo. A te concesse + Euterpe il cinto, ove gli eletti sensi + E le imagini e l'estro e il furor sacro + E l'estasi soavi e l'auree voci + Già di sua man rinchiuse. A te venturo + Fiorisce il dorso brïanteo; le poma + Mostra Vertunno e con la man ti chiama, + Ed io, più ch'altri di tuo canto vaga, + Già mi preparo a salutar da lunge + L'alto Eridano tuo, che, al nuovo suono, + Trarrà meravigliando il capo algoso, + E tra gl'invidi plausi de le Ninfe, + Bella d'un inno tuo corrergli in seno. + +Nonostante la grazia di questo voluttuoso invito, il Monti non può +muoversi, e se ne scusa con una lettera, la quale incomincia +cerimoniosamente col _voi_ e prosegue affettuosamente col _tu_. Loda +moltissimo i versi, e conchiude: "Dopo tutto, sempre più mi confermo +che in breve, seguitando di questo passo, tu sarai grande in questa +carriera; e se al bello e vigoroso colorito che già possiedi, +mischierai un po' più di virgiliana mollezza, parmi che il tuo stile +acquisterà tutti i caratteri originali." Nell'amore del Parini fu +ancora confermato il Manzoni dall'affetto che lo legò poco dopo alla +memoria del più caro discepolo dell'Autore del _Giorno_, l'Imbonati, +dall'ombra del quale, nel noto Carme, ei si fa dire: + + ......Quei che sul plettro immacolato + Cantò per me: _torna a fiorir la rosa_,[4] + Cui, di maestro a me poi fatto amico, + Con reverente affetto ammirai sempre, + Scola e palestra di virtù. + +E i consigli dell'Imbonati non sono altro, in somma, se non quelli che +si trovano già espressi nei versi sentenziosi del Parini. Il Manzoni +sentì che erano veri, e li fece suoi proprii, per seguirne i precetti. +Scegliere il vero per farne argomento e fondamento di alta poesia è +virtù di pochi ingegni potenti. Il Manzoni non solamente sceglie bene, +ma quello ch'egli ha scelto, perfeziona e migliora. Spoglia, a poco a +poco, di una parte del loro apparato classico e mitologico i nobili +pensieri del Parini e li rifeconda col proprio sentimento, per +esprimerli con un linguaggio più caldo e più semplice. + + [1] Tutti ricordano il principio commovente dell'Ode pariniana: + + Quando Orïon dal cielo + Declinando imperversa, + E pioggia e nevi e gelo + Sopra la terra ottenebrata versa, + Me, spinto nella iniqua + Stagione, infermo il piede, + Tra il fango e tra l'obliqua + Furia de' carri la città gir vede; + E per avverso sasso + Mal fra gli altri sorgente + O per lubrico passo + Lungo il cammino stramazzar sovente, ec. + + Il Manzoni vecchio che, per timore di cadere, soleva sempre, + quando usciva, farsi accompagnare, dovette spesso pensare al suo + Parini. "Una volta (mi scrive il Rizzi), quando egli andava a + passeggio, una carrozza signorile passò così accosto a una povera + donna che quasi la schiacciava. Avessi veduto che occhi fece, in + quel momento! E pazienza gli occhi! Gli scappò nientemeno che + questa frase: _porchi de sciori!_ (porci signori!). E tutti + intorno la sentirono." + + [2] Le ultime parole trascritte dal Manzoni, per quanto me ne + assicura il professor Giovanni Rizzi, furono versi del _Giorno_. + + [3] Cfr. il libro del signor Romussi, _Il Trionfo della libertà._ + + [4] Allude all'Ode _La educazione_, che il Parini scrisse pel giorno + natalizio del suo allievo undicenne Carlo Imbonati all'uscire da + una malattia, e che incomincia: + + Torna a fiorir la rosa + Che pur dianzi languia + E molle si riposa + Sopra i gigli di pria. + Brillano le pupille + Di vivaci scintille. + + Questi versi sentenziosi del Parini dovettero far pensar molto il + Manzoni, e persuaderlo; il Carme _In morte dell'Imbonati_ ha + perfetto riscontro di pensieri ed anche di parole con essi: + + Dall'alma origin solo + Han le lodevol opre. + Mal giova illustre sangue + Ad animo che langue. + --Chi della gloria è vago + Sol di virtù sia pago. + --Giustizia entro il tuo seno + Sieda e sul labbro il vero.-- + --Perchè sì pronti affetti + Nel core il ciel ti pose? + Questi a Ragion commetti, + E tu vedrai gran cose. + --Sì bei doni del cielo, + No, non celar, garzone, + Con ipocrito velo, + Che alla virtù si oppone. + Il marchio, ond'è il cor scolto, + Lascia apparir nel volto. + Dalla lor mèta han lode, + Figlio, gli affetti umani. + + Si può, si deve combattere per la patria, ma chi vince + + Pietà non nieghi + Al debole che cade. + + Soccorriamo il povero, e l'uomo si mostri _fido amante_ e + _indomabile amico._ Il Giusti, nell'_Elogio_ del Parini, scriveva: + "La Lombardia perdè il suo poeta e non poteva cadere in mente ai + cittadini, che lo piangevano, di consolarsene nel caro aspetto di + un fanciullo di tredici anni ch'era allora in Milano e che di lì a + poco fu quell'uomo che tutti sanno." Il Manzoni avrebbe pure + potuto far propria la famosa strofa dell'Ode pariniana, _La vita + rustica_: + + Me non nato a percotere + Le dure illustri porte, + Nudo accorrà, ma libero, + Il regno della morte. + No, ricchezza nè onore + Con frode o con viltà + Il secol venditore + Mercar non mi vedrà. + + Il Manzoni vide pure, come il Parini, nell'educazione un mezzo per + rialzare non solo i costumi, ma la patria infelice ed oppressa. + Nella Canzone: _Per l'innesto del vaiuolo_, il Parini intese anco + a preparar fanciulli sani, perchè potessero un giorno dar prova + + D'industria in pace o di coraggio in guerra. + + Nell'Ode: _L'educazione_, facendo apostrofare da Chirone il giovinetto + Achille + + Nato al soccorso Di Grecia, + + il Parini rammenta al giovine Conte lombardo che può intraprendere + ogni più ardua impresa per la patria + + Un'alma ardita, Se in forti membra ha vita. + + Così la poesia pariniana non è un vano giuoco, come non saranno + mai pel Manzoni le lettore; tutta la sua letteratura è civile, + anche dove scopre meno direttamente il suo intento educativo. + + + + +VI. + +Il _Trionfo della Libertà_. + + +Il Manzoni, per sua natura, s'accostava, invero, più al fare un po' +rigido del Parini che a quello pieno ed ampio, ma un po' reboante del +Monti; quindi il Monti, che pur lo lodava tanto, desiderava in lui +alcuna maggiore larghezza e rotondità di frase, ossia, come diceva, +"un po' più di virgiliana mollezza," che si sarebbe ancora definita +convenientemente "pastosità lombarda." Nel Sonetto giovanile che vi ho +già riferito, il Manzoni si accusa da sè stesso come "duro di modi." +Questa durezza è pure un poco nella sua poesia, quando alcun +sentimento specialmente soave e vivace non viene a commuoverlo, +obbligando il critico arcigno a tacere innanzi al poeta commosso. +Tuttavia il Manzoni, negli anni de' suoi studii a Pavia, più tosto che +un alunno e un ammiratore del discreto, austero e _parco di versi +tessitor_, ci si dimostra un seguace dell'impetuoso Monti, +verseggiatore facile, ad un tempo, e solenne ed altitonante, dal quale +egli dovette pure avere appreso a studiare e ad imitar la _Divina +Commedia_.[1] Dall'_Autobiografia_ del medico inglese Granville, il +quale nell'anno 1802 studiava la Medicina nell'Università di Pavia, +rilevo che, in quell'anno medesimo, egli vi conobbe il Manzoni, il +quale doveva esservisi recato per frequentare specialmente le lezioni +di eloquenza italiana di Vincenzo Monti. Sappiamo ancora che il Monti, +dalla sua cattedra di Pavia, fulminava dantescamente il governo +temporale de' preti, parlava alto dell'amore di Dante per la patria e +per la libertà. Le impressioni ricevute a quella scuola si rivelano +chiaramente nel primo componimento manzoniano che si conosca, un poema +in terza rima, diviso in quattro canti, intitolato: _Il Trionfo della +libertà_, scritto ad imitazione dei _Trionfi_ del Petrarca, e con +molte reminiscenze della _Divina Commedia_, della _Bassvilliana_ e +della _Mascheroniana_ del maestro Monti; il Manzoni lo concepì e lo +scrisse fra il 1800 e il 1801, il che vuol dire tra il fine del suo +quindicesimo e il principio del suo sedicesimo anno. Rileggendo +alquanto più tardi il suo lavoro giovanile, il Manzoni, che lo poteva +fare, poichè non s'era pubblicato, non lo distrusse; ma si contentò di +porvi su la seguente Avvertenza: "Questi versi scriveva io Alessandro +Manzoni nell'anno quindicesimo dell'età mia, non senza compiacenza e +presunzione di nome di Poeta, i quali ora, con miglior consiglio e +forse con più fino occhio rileggendo, rifiuto; ma veggendo non +menzogna, non laude vile, non cosa di me indegna esservi alcuna, i +sentimenti riconosco per miei; i primi come follia di giovanile +ingegno, i secondi come dote di puro e virile animo." L'Avvertenza +manca di quella lucidità e naturalezza che divenne, specialmente nella +prosa, uno de' privilegi dello stile manzoniano, il che mi fa +naturalmente sospettare che risalga essa stessa ad un tempo, nel quale +il Manzoni, non più giovinetto, ma pur sempre giovanissimo, non era +ancora interamente padrone di sè come prosatore, e probabilmente +all'anno, in cui egli scriveva la faticata _Urania_. Il Manzoni +parlando di un ritratto che gli aveano fatto in gioventù (forse quello +di Parigi), con gli occhi rivolti al cielo, diceva: "Io era in +quell'età, nella quale chi si lascia fare un ritratto, si crede in +obbligo di prendere l'attitudine di un uomo ispirato." In quell'età +soltanto il Manzoni poteva, dunque, parlando di sè, scrivere "io, +Alessandro Manzoni," e vantarsi del suo "puro e virile animo." Il +Manzoni, divenuto cattolico convinto, avrebbe della propria persona e +delle proprie virtù parlato con molto maggiore umiltà. Il Manzoni +vecchio poi non solo avrebbe scritta altrimenti quell'Avvertenza, non +solo vi avrebbe condannati molti de' sentimenti sdegnosi espressi in +quel poema; ma, cosa più probabile, ei non l'avrebbe scritta affatto, +che, invece di scriverla, egli avrebbe semplicemente distrutti, con +uno spietato _auto-da-fè_, i versi giovanili che rifiutava. Quando, +assai più tardi, egli disapprovò pure ed anzi ripudiò, per molte gravi +ragioni, i versi _In morte dell'Imbonati_, non era più in suo potere +il distruggerli, perchè già troppo divulgati. È cosa certa poi, o +almeno può tenersi come probabile fino alla certezza, che il Manzoni, +dall'anno 1818 in qua, non avrebbe mai scritta in prosa la parola +_laude_, invece di _lode_, la sintassi finalmente dell'Avvertenza +rivela ancora l'impaccio del periodo classico, dal quale il Manzoni +pose dipoi tanto studio a liberarsi. Il prosatore Manzoni, che +conosciamo come maestro di mirabile naturalezza ed evidenza, non +avrebbe mai detto, per esempio: _non cosa di me indegna esservi +alcuna_; ma semplicemente: _non esservi alcuna cosa indegna di me_. +Sono minuzie, lo vedo, delle quali parrà forse superfluo che si pigli +nota in un breve discorso biografico. Ma, se io ammettessi che il +Manzoni non pur vecchio, ma dopo il suo anno ventesimoterzo, avesse +potuto scrivere quella singolare Avvertenza, non comprenderei più il +Manzoni e sarebbe un cattivo principio per chi ha impreso a parlarne +con la pretesa, la quale vedrete voi stessi in qual misura sia +legittima, di farlo meglio conoscere agli altri. Il Manzoni tra i +venti e i ventidue anni, non ancora risoluto di credere +cattolicamente, ma già seguace di Zenone lo Stoico ed avido insieme di +gloria poetica, poteva benissimo, nella fiducia di aver fatto qualche +progresso nell'arte sua, ripudiare la forma letteraria del suo primo +componimento per impedirne la stampa e, in pari tempo, compiacersi +nella manifestazione di sentimenti, ai quali non aveva ancora +rinunciato, nè poteva facilmente rinunciare fin che si trovava in +mezzo ai liberi ragionari degli atei o deisti, dei materialisti o +ideologi, dei rivoluzionarii, in ogni modo, e in pari tempo, +galantuomini suoi amici, i quali frequentavano la _Maisonnette_. Il +Manzoni vecchio sarebbe stato forse alquanto più indulgente, per +quella serenità olimpica ch'è la bontà de' vecchi, ai difetti +letterarii del suo componimento giovanile; ma egli ne avrebbe, senza +dubbio, deplorato i sentimenti che vi si esprimono in modo violento, +contro la Madre Chiesa, e contro quella povera Maria Antonietta, la +quale, appena che il Manzoni incominciò a studiare criticamente la +storia della prima rivoluzione francese, diventò una delle sue più +forti simpatie storiche. Io so bene che a molti deve piacere il poter +affermare che il Manzoni, riconoscendo come proprii i sentimenti +espressi nel suo poema giovanile, si schierò addirittura contro il +Papato e coi repubblicani; ma per un tale riconoscimento la questione +cronologica è di capitale importanza, quando noi non vogliamo, per +seguire le nostre fantasie o le nostre passioni, foggiarci, ad inganno +di noi medesimi, in un discorso biografico sopra il Manzoni, un +Manzoni diverso dal vero. Il quindicenne Manzoni, nel suo poemetto +intitolato: _Il Trionfo della libertà_, ci dà l'aspetto di un generoso +aquilotto che vuol tentare il primo suo volo. Egli sente già le ali +che gli battono i fianchi generosi, ma ignora ancora quale via terrà. +Si capisce già che egli ambisce volar alto, quando invoca la sua Musa, +perchè rinfranchi la cadente poesia italiana, perchè sostenga la virtù +che vien meno: + + Tu la cadente poesia rinfranca, + Tu la rivesti d'armonia beata, + E tu sostieni la virtù che manca; + +mirabili versi per un poeta di quindici anni che esce dalle scuole de' +frati e da un secolo cicisbeo educato fra le canzonette del Metastasio +e del Frugoni; ma il giovinetto non ha ancora potuto pensare a crearsi +una propria forma letteraria. Noi vediamo nel suo _Trionfo_ piuttosto +la destrezza di un forte ingegno imitatore, nutrito di buoni studii, +che gl'indizii del più originale fra i nostri scrittori moderni. Egli +ha già studiato molto, e incomincia a sentire gagliardamente, ma gli +manca ancora l'abitudine, che fa grande l'artista, di meditare +lungamente sopra i suoi sentimenti ed il proposito virile di +esprimerli con naturalezza. Si sente già in parecchi versi il fremito +di un'anima ardente, ma il paludamento del poeta è ancora tutto +classico. Qualche indizio di originalità lo troviamo, appena, in que' +passi, ove il poeta abbassa la tonante terzina ad uno stile più umile, +vinto dalla propria urgente natura satirica. Egli incomincia allora ad +esercitare la più difficile e la più utile di tutte le critiche, +quella che uno scrittore intraprende sopra sè stesso, temperando +talora l'iperbole di alcune immagini sproporzionate. Dopo avere, per +esempio, dantescamente imprecato contro la città di Catania, onde era +partito l'ordine regio delle stragi napoletane, dopo aver fatto invito +tremendo all'Etna, perchè getti fuoco e cenere sopra tutta la città, +il Poeta s'accorge da sè stesso che sarebbe troppo castigo, e che non +si può per un solo reo punire tutto un popolo innocente; dominato però +da quel sentimento della giusta misura così raro nell'arte, e pel +quale appunto egli divenne poi artista così eccellente, modera e +corregge l'imprecazione, trasportandola sopra il solo capo della +regina Carolina: + + Deh! vomiti l'acceso Etna l'ultrice + Fiamma, che la città fetente copra + E la penetri fino a la radice. + Ma no; sol pèra il delinquente; sopra + Lei cada il divo sdegno, e sui diademi, + Autori infami de l'orribil'opra. + E fin da lunge e nei recessi estremi, + Ove s'appiatta, e ne' covigli occulti + L'oda l'empia tiranna, odalo e tremi. + +In altri passi del poema pare affacciarsi direttamente il poeta +satirico, ossia incominciarsi a rivelare uno de' caratteri più +specifici dell'ingegno manzoniano. L'attitudine de' Lombardi innanzi +al Francese arrivato come liberatore, e dominante come padrone, non +contenta il giovine Poeta, anzi gli muove la bile; rivolto pertanto +all'Italia, egli le domanda che cosa facciano i suoi figli, per +rispondere tosto: + + ...... I tuoi figli abbietti e ligi + Strisciangli intorno in atto umile e chino; + E tal, di risse amante e di litigi, + D'invido morso addenta il suo vicino, + Contra il nemico timido e vigliacco, + Ma coraggioso incontro al cittadino. + Tal ne' vizii s'avvolge, come Ciacco + Nel lordo loto fa; soldato esperto + Ne' conflitti di Venere e di Bacco. + E tal di mirto al vergognoso serto + Il lauro sanguinoso aggiunger vuole, + Ricco d'audacia e povero di merto. + Tal pasce il volgo di sonanti fole, + Vile, di patrio amor par tutto accenso, + E liberal non è che di parole. + +Un giovinetto capace di scrivere tali versi annunzia non solo un +ingegno precoce, ma ancora una precoce e formidabile esperienza della +vita. + + [1] Cfr. il _Trionfo della libertà_, e il Carme: _In morte + dell'Imbonati._ + + + + +VII. + +Il Manzoni poeta satirico. + + +In questi versi vi è già la forza, ma non ancora la finezza +dell'umorismo manzoniano. Egli li apprese troppo di fresco nelle +scuole, per poterli già smettere, quell'accento rettorico, quel fare +magniloquente che presto sdegnò ed evitò poi sempre negli altri suoi +scritti. La rima stessa doveva inceppargli il pensiero; la terzina +imporgli quasi l'obbligo d'imitare ora il Dante ora il Monti, quando, +non imitando alcuno, egli avrebbe già, fin d'allora, potuto rivelarsi +come Manzoni. Negli anni seguenti, sebbene egli ricordasse ancora +altri modelli poetici, avendo preferito il verso sciolto e quella +forma di sermone pedestre che, nel secolo passato, il veneziano +Gaspare Gozzi avea messo in qualche voga, il Manzoni potè sfogar +meglio il suo umore satirico. I suoi _Sermoni giovanili_ che si +conoscono, pubblicati dal professore Antonio Stoppani, risalgono agli +anni 1803 e 1804. Il terzo Sermone, diretto all'amico Pagani, fu +scritto dalla patria stessa del Gozzi, nel marzo dell'anno +1804.[Veggasi la lettera diretta da Venezia al Pagani, pubblicata dal +signor Carlo Romussi] Il Poeta sente d'avere un po' malato il +cervello; egli s'era innamorato in quel tempo, egli, diciottenne +studente, di una ragazza veneziana sulla trentina, ed era andato tanto +in là ne' desiderii e nelle speranze da chiederle la mano. "All'età +vostra (gli fu risposto) si pensa ad andare alla scuola, non a fare +all'amore."--"Sotto quella doccia a freddo (scrive lo Stoppani) la +guarigione fu istantanea, nè di quell'aneddoto altro rimase al Manzoni +che la memoria per riderne piacevolmente coi famigliari negli anni più +tardi." Egli si consola dunque della disgrazia amorosa nella gioconda +vita e nei versi; non ha ardori belligeri, nè smania di divenire un +gran filosofo, od un legislatore e uomo di Stato potente; la sua cura +solenne sono i versi: + + Valido è il corpo in prima, e tal che l'opra + Non chiegga di Galen; men sano alquanto + Il frammento di Giove, e non è rado + Che a purgar quei due morbi, ira ed amore, + O la febbre d'onor, mi giovin l'erbe + Dell'orto epicureo. Chè se mi chiedi: + "A che l'ingegno giovinetto educhi?" + Non a cercar come si possa in campo + Mandar più vivi a Dite, o, con la forza + Del robusto cerèbro, ad un volere + Ridur le mille volontà del volgo, + E i feroci domar; ma freno imporre + Agli indocili versi, e i miei pensieri + Chiuder con certo piè; questa è la febbre, + Di cui virtù di farmaco o di voto + Non ho speranza che sanar mi possa. + +A scuola, noi lo abbiamo già detto, i versi gli erano sempre piaciuti; +ora che egli, avendo il primo pelo sul mento, potrebbe quasi già venir +coscritto fra le milizie del Regno, risolve consacrar tutto il suo +tempo alla poesia: + + Ed or di pel già sparso il mento e quasi + Fra i coscritti censito, in quella mente + Vivo, e quant'ozio il fato e i tempi iniqui + A me concederanno, ho stabilito + Consacrarlo alle Muse. Or come il mio + Furor difenda, dolce amico, ascolta. + +Egli, discepolo ideale del Parini, non cura le ricchezze, nè +l'illustre discendenza, nè i palazzi, nè la gran signoria, nè il +rumore di eccelsi fatti, perchè ne parlino i tardi nepoti; Giove, a +lui più mite, lo obbliga ai versi. Ma quali versi? Oramai gli vennero +a noia i sonanti, e però, prendendo nota di ciò che vede intorno a sè, +che non è degno di poema, egli prosegue a scrivere umili sermoni, ad +occuparsi di quella povera plebe, che sarà pure primissima cura +dell'Autore de _Promessi Sposi_: + + Or ti dirò perchè piuttosto io scelga + _Notar la plebe con sermon pedestre_, + Che far soggetto ai numeri sonanti + Detti e gesta d'eroi. Fatti e costumi + Altri da quei ch'io veggio a me ritrosa + Nega esprimer Talìa. + +Egli avrebbe bisogno, per rappresentar degli eroi, di vederne intorno +a sè; ma non ne vede pur troppo; quelli che vorrebbero passare per +eroi, invece di destare in lui ammirazione, lo fanno più tosto ridere. +Quando la fantasia lo porta fra gli antichi, _al fervido pensiero_, ei +dice: + + Mi s'attraversa Ubaldo, il qual pur ieri + Pitocco, oggi pretor, poco si stima + Minor di Giove e spaventar mi crede + Con la novella maestà del guardo. + +Se anche il nostro tempo, ei dice, opera cose grandi, lo tentano poco +le odierne guerre e le paci, e i nuovi Greci e Quiriti, e la +ghigliottina nuovamente inventata per affrettar la morte che finqui +pareva venire all'uomo troppo lenta: + + ... quella cieca + Famosa falce, che trovò l'acuto + Gallico ingegno, onde accorciar con arte + La troppo lunga in pria strada di Lete. + +Un altro Sermone dello stesso anno 1804 fu diretto ad un autore di +cattivi versi per nozze. Il giovine Poeta si sdegna che si mettano a +far versi i medici e gli avvocati, come se fosse cosa facile il +frenare + + Di questa plebe indocile i tumulti. + +Si burla il poeta dell'uso di scrivere versi per ogni matrimonio che +si celebra, onde vengono fuori tanti cattivi poeti e tanti versi +scellerati; ognuno deve fare l'arte sua; ma ogni arte ha bisogno +d'essere appresa; egli non crede che la poesia sia un'arte sacra e +necessaria; ride anzi volentieri di chi lo pensa e lo dice; necessaria +è l'agricoltura, che insegna all'uomo il modo di alimentarsi, +necessaria la scienza della legislazione; ma è un'arte, insomma, anche +la poesia e domanda molto studio. I versaiuoli che cantano sopra ogni +cantante, e scrivono per ispassarsi, quelli certamente non sudano. Ma +sudava invece il divino Parini nel tornire i suoi versi oraziani: + + Quando sull'orme dell'immenso Flacco + Con italico piè correr volevi, + E dei potenti maledir l'orgoglio, + Divo Parin, fama è che spesso a l'ugne, + Al crin mentito ed a la calva nuca + Facessi oltraggio. Indi è che, dopo cento + E cento lustri, il postero fanciullo + Con balba cantilena al pedagogo + Reciterà: _Torna a fiorir la rosa_. + +Dopo il Parini, il giovine Poeta rende uno splendido omaggio +all'Alfieri morto Fanno innanzi,[1] per condannare con esso i poeti +Metastasiani; quindi, come pensa Paolo Ferrari, il poeta viene pure a +condannare il melodramma grottesco con le maschere, la tragi-commedia, +il dramma semi-serio che ottenne favore sulle scene italiane e +francesi nel principio di questo secolo: + + Mentre Emon si spolmona e il crudo padre + Alto minaccia, e la viril sua fiamma + Ad Antigone svela, o con l'armata + Destra l'infame reggia e il cielo accenna, + Odi sclamar dai palchi: "Oh duri versi! + O duro amante! Dal tuo fero labbro + Un _ben mio_! non s'ascolta. Oh quanto meglio + Megacle ad Aristea, Giulia ad Orazio!" + Che ti val l'alto ingegno e l'aspra lima, + Primo signor dell'italo coturno? + Te ad imparar come si faccia il verso, + Degli itali aristarchi il popol manda. + Mirabil mostro in su le ausonie scene + Or giganteggia. Al destro piè si calza + l'alto coturno e l'umil socco al manco; + Quindi va zoppicando. Informe al volto + Maschera mal s'adatta, ove sul ghigno + Grondan lagrime e sangue. Allor che al denso + Spettatore ei si mostra, alzarsi ascolti + Di voci e palme un suon, che per le cave + Vôlte rumoreggiando, i lati fianchi + Scote al teatro e fa sostar per via + Maravigliato il passeggier notturno. + +Qui il verso è già intieramente sicuro; l'artista appare padrone della +sua materia e la domina; il fanciullo sembra intieramente scomparso. +Il Manzoni a diciannove anni è uomo. I compagni di scuola del Manzoni, +Giambattista Pagani, Ignazio Calderari, Luigi Arese, incominciano a +mescolare all'affetto un po' di ammirazione; il Foscolo gli diviene +amico,[2] il Monti incomincia a temerne i giudizii. Poco prima, egli +aveva sul giovinetto autorità di maestro e quasi di padre. + + [1] Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito + tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa + ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune + conformità nel comune disdegno della poesia vana e servile, e + della mitologia, {Il Manzoni non doveva ignorare la terzina + alfieriana: Certo in un Dio fatt'uom creder vorrei A salvar l'uman + genere, piuttosto Che in Giove fatt'un tauro ai furti rei.} nel + sentimento comune dell'ufficio civile delle lettere, nello studio + posto da entrambi gli scrittori a scrivere non pure italianamente, + ma toscanamente: il Manzoni adorò tuttavia quella Francia che + l'Alfieri odiò fino all'oltraggio; il Manzoni pose ogni cura a + scrivere con naturalezza, l'Alfieri volle esser duro ed aspro, + sperando riuscire più efficace. Nella gioventù accade tuttavia che + s'ammira ingenuamente tutto ciò ch'è grande, senza domandarsi + troppo se l'ammirazione abbia fondamento in alcuna viva simpatia, + il giovane ammira talora con entusiasmo un grande per una sola + qualità principale che lo tenta; l'età matura vuole rendersi + maggior conto della stima che concede agli uomini; quindi accade + che l'uomo ammiri tanto meno, ma ami poi e stimi molto più + profondamente del giovane. Il Manzoni giovine aveva ammirato + l'Alfieri che il Parini e l'Imbonati ammiravano; l'Imbonati è + perciò dal Manzoni fatto parlare, nel modo seguente, intorno + all'Alfieri: + + Venerando il nome + Fummi di lui, che nelle reggie primo + L'orma stampò dell'italo coturno; + E l'aureo manto lacerato, ai grandi + Mostrò lor piaghe e vendicò gli umìli. + + Quando poi l'amico Pagani fece al Manzoni la poco piacevole + sorpresa di dedicare a Vincenzo Monti, in nome del poeta, in modo + alquanto infelice, il Carme per l'Imbonati, il Manzoni gli scrisse + in termini abbastanza vivaci e risentiti. In quella lettera del 18 + aprile 1806 che il signor Romussi ci ha fatta conoscere, son + notevoli queste parole relative all'Astigiano: "Tu mi parli di + Alfieri, la cui vita è una prova del suo pazzo orgoglioso furore + per l'indipendenza, secondo il tuo modo di pensare, e secondo il + mio un modello di pura, incontaminata, vera virtù di un uomo che + sente la sua dignità, e che non fa un passo, di cui debba + arrossire. Ebbene, Alfieri dedicò. Ma a chi e perchè dedicò? + Dedicò a sua madre, al suo amico del cuore, a Washington, al + popolo italiano futuro, ec." Nella lettera francese al Chauvet + sopra l'unità di tempo e di luogo, pubblicata nell'anno 1820, il + Manzoni, che combatteva come poeta drammatico le unità alfieriane, + poneva pure una parola di biasimo contro l'Autore del _Misogallo_: + "Un uomo celebre, cui l'Italia era avvezza ad ascoltare con + riverenza, aveva annunziato ch'egli avrebbe lasciato postumo uno + scritto, al quale erano confidati i suoi più intimi sentimenti. + Vide la luce il _Misogallo_, e la voce d'Alfieri, la sua voce che + usciva dalla tomba, non levò alcun rumore in Italia, perchè una + voce più potente si levava in ogni cuore contro un risentimento + che mirava a fondare il patriottismo sull'odio. L'odio per la + Francia! per la Francia illustrata da tanti genii e da tante + virtù, donde sono sorte tante verità e tanti esempi! per la + Francia che non si può vedere senza provare un'affezione + somigliante ad amore di patria, e che non si può lasciare senza + che al ricordo d'averla abitata non si mescoli qualche cosa di + malinconico e di profondo simile all'impressione di un esiglio." + + [2] Il Manzoni dovette conoscere il Foscolo, quando ritornò studente + da Pavia. Gliene dovette conciliar la simpatia, oltre l'ingegno + fervido, il culto che il Foscolo professava al Parini e il suo + amore dell'indipendenza che lo rese forte contro l'adulato + Buonaparte. Il Manzoni dovea essere tornato da Pavia meno + entusiasta del Monti che non fosse quando vi si era recato: ne' + litigi letterarii che il Monti ebbe col Foscolo, il Manzoni non + parteggiò forse per alcuno, ma probabilmente ascoltò più + volentieri il poeta più indipendente. Il Foscolo venerava + l'Alfieri; al Monti, invece, parlando un giorno dell'Alfieri in + casa del conte Venéri, scappò detto: "Un'arietta del Metastasio + val più di tutte le sue opere insieme." Nel passo citato del + Sermone manzoniano, ove si difende l'Alfieri contro i + Metastasiani, è forse un'eco dei battibecchi letterarii fra il + Monti ed il Foscolo: il Monti chiamò poi sacrilegio epico la + traduzione alfieriana dell'_Eneide_, e non ebbe tutti i torti. Il + Foscolo faceva credere che il Monti lo evitasse per timore di + compromettersi, a motivo del suo carattere indipendente; è dunque + assai possibile che ne' suoi colloquii degli anni 1804 e 1805 col + Foscolo il Manzoni abbia udito più volte giudicare il Monti + severamente. Il Foscolo parlando di sè dice: "Il Foscolo, figlio + della Repubblica veneta che Buonaparte distrusse, si nutrì nel + sentimento dei più, i quali considerano l'indipendenza de' + rispettivi Stati d'Italia come la sola causa necessaria che può + essere produttrice della intera sua rigenerazione. Coerente dunque + a tali principii, egli non volle mai intervenire nelle adunanze + dei Collegi elettorali di cui era membro, per non trovarsi + nell'obbligo di prestare il solito giuramento di obbedienza." Per + quanto una parte della condotta del Foscolo sotto l'impero non sia + stata conforme a queste parole, non è dubbio che l'animo del + Foscolo era piuttosto alieno dalla signoria napoleonica in Italia; + e il Manzoni che aveva frequentata la contessa Cicognara e appreso + da essa a giudicare il Buonaparte, dovette assai naturalmente + accostarsi più volentieri al Foscolo dopo avere conosciuto il + Monti. Dico più oltre come mi sembri pure scorgere un'allusione + contraria al Monti nel Carme _In morte dell'Imbonati_. Se io non + mi sono ingannato in tale congettura, si spiega forse meglio come, + pubblicando i _Sepolcri_ a Brescia nell'anno 1807, il Foscolo + provasse una certa maliziosa compiacenza nel citare, per segno + d'onore, in una nota i versi del Manzoni, relativi ad Omero + libero, che non adulava i potenti, ad Omero, di cui il Monti e il + Foscolo rivali traducevano allora l'Iliade, I versi citati sono + questi per l'appunto: + + Non ombra di possente amico, + nè lodator comprati avea quel sommo + D'occhi cieco e divin raggio di mente + Che per la Grecia mendicò cantando. + + Il Foscolo che non avea perdonato al vecchio Cesarotti la + _Pronea_, di cui diceva: "Misera concezione, frasi grottesche, + verseggiatura di dramma per musica e per giunta gran lezzo + d'adulazione, infame ad ogni scrittore, ma più infame ad un + ottuagenario che non ha bisogno di pane o poco omai può temere + dalla fortuna," non dovea perdonare più tardi al Monti la + dedicazione servile della sua _Iliade_ al Beauharnais. È giusto + tuttavia avvertire che il Monti divenne aperto nemico dell'Autore + dei _Sepolcri_, la _polvere_ dei quali minacciava di scuotere, + solo tre anni dopo. Ma poichè il motivo primo della guerra fu la + rivalità per la versione dell'_Iliade_, il primo saggio pubblico + della quale comparve insieme coi _Sepolcri_ nel 1807, non mi pare + improbabile che, quantunque per tre anni nelle loro esterne + relazioni i due poeti siansi mostrati amici, in privato avessero + già incominciato a lacerarsi. Checchè ne sia, per altro, + dell'intendimento, col quale fu scritta la nota de' _Sepolcri_, + essa basta in ogni modo a provare l'amicizia e la stima che il + Foscolo nutriva pel giovine Manzoni; come il Parini aveva + pronosticata la gloria poetica del Foscolo, così il Foscolo augurò + bene di quella nascente del Manzoni. Quando poi questi si convertì + al Cattolicismo, e diede motivo a molti commenti maligni, tra i + quali non doveano mancare quelli dei mitologisti Montiani, il + Foscolo, che aveva potuto pregiare la sincerità de' sentimenti del + suo giovane amico, no prese apertamente in Milano le difese, come + rileviamo da una nota lettera di Silvio Pellico a Nicomede + Bianchi. + + + + +VIII. + +Il Manzoni e Vincenzo Monti.[1] + + +Il professore Stoppani narra un aneddoto, secondo il quale il +giovinetto Manzoni sarebbe stato corretto dal vizio del giuoco, per un +solo affettuoso rimprovero che gli fece Vincenzo Monti. "Il così detto +_Ridotto_ del Teatro alla Scala" era allora precisamente un ridotto di +biscaiuoli. L'inesperto Alessandrino si era lasciato prendere +all'esca, confessando egli stesso più tardi che si sentiva già +fortemente invasato da quella terribile passione, che può in brev'ora +trasformare un amoroso padre di famiglia in un parricida, e in suicida +un giovine morigerato. Una sera Alessandro Manzoni sedeva al banco dei +giuocatori. Tutto a un tratto si sente leggermente battere sopra la +spalla. Voltosi indietro, si trovò in faccia lo sguardo affascinante +di Vincenzo Monti, il quale gli disse queste semplici, ma gravi +parole: "Se andate avanti così, bei versi che faremo in avvenire!" +Dopo di quella sera il Manzoni, quantunque, per avvezzarsi a +contemplare lo spettacolo del vizio, senza lasciarsene signoreggiare, +abbia continuato di proposito, per un altro mese, a frequentare ogni +sera il _Ridotto_, non giuocò più. Ma il giovinetto che nel bollore +degli anni primi aveva potuto cedere egli stesso all'impeto di qualche +passione infelice, non tardò ad acquistare non pure tra' suoi +compagni, ma presso il proprio maestro, una singolare e veramente +straordinaria autorità come consigliere sapiente. Onde, per esempio, +quando il Monti, che apparteneva forse più di ogni altro poeta +all'_irritabile genus_, entrò in lunga briga col mediocre letterato e +poeta De Coureil e sostenne contro di lui un'acerba polemica +letteraria, gravemente ammonito per lettera dal giovine suo discepolo +che quello scandalo gli avrebbe fatto gran torto e diminuito quel +prestigio che il Monti aveva sperato invece di accrescere rispondendo +al De Coureil, il maestro ne rimase così colpito, che ne fece motto in +una sua lettera del 6 febbraio 1805, diretta ad Andrea Mustoxidi, +dandogli facoltà di pubblicare, se lo credeva utile, la lettera del +Manzoni consigliatrice del partito più ragionevole, se pure non era il +più piacevole all'amor proprio ferito del poeta-storiografo delle +Alfonsine.[2] Ma nel 1805, conviene pur dirlo, il Manzoni era già +lontano da quel primo entusiasmo, col quale quindicenne, nel _Trionfo +della libertà_, ammirando più che altro la gloria di colui che +chiamavano allora il Dante ringentilito, egli aveva glorificato e +difeso contro i suoi detrattori il suo maestro Vincenzo Monti. Questo +magnifico ed enfatico elogio del Monti fatto dal giovinetto Manzoni +merita di venir riscontrato col famoso iperbolico epigramma, col quale +ei lo piangeva morto, dopo ventott'anni: + + Salve, o Divino, cui largì natura + Il cor di Dante e del suo Duca il canto; + Questo fia 'l grido dell'età ventura, + Ma l'età che fu tua tel dice in pianto. + +Piacque al giovine Manzoni la gloria del suo maestro, ed è ben chiaro +dal fine del saluto del nostro mirabile giovinetto al Monti, ch'egli +sperava già o ardeva, almeno, del desiderio di acquistarne una simile: + + Salve, o Cigno divin, che acuti spiedi + Fai de' tuoi carmi e trapassando pungi + La vil ciurmaglia che ti striscia ai piedi. + Tu il gran cantor di Beatrice aggiungi + E l'avanzi talor; d'invidia piene + Ti rimirali le felle alme da lungi, + Che non bagnâr le labbia in Ippocrene, + Ma le tuffâr ne le Stinfalie fogne, + Onde tal puzzo da' lor carmi viene. + Oh limacciosi vermi! Oh rie vergogne + De l'arte sacra! Augei palustri e bassi; + Cigni non già, ma corvi da carogne. + Ma tu l'invida turba addietro lassi + E, le robuste penne ergendo, come + Aquila altera, li compiangi e passi. + Invano atro velen sovra il tuo nome + Sparge l'invidia, al proprio danno industre, + Da le inquiete sibilanti chiome; + Ed io puranco, ed io, vate trilustre, + Io ti seguo da lunge, e il tuo gran lume + A me fo scorta ne l'arringo illustre. + E te veggendo su l'erto cacume + Ascender di Parnaso, alma spedita, + Già sento al volo mio crescer le piume. + Forse, ah che spero? io la seconda vita + Vivrò, se alle mie forze inferme e frali + Le nove suore porgeranno aita. + +Notiamo presso quell'ambizioso _io, vate trilustre_, quel prudente, ma +non meno ambizioso forse tutto manzoniano, messo innanzi al _vivrò_ +immortale che ci prenunzia già l'Autore del _Cinque Maggio_ +predestinato a sciogliere all'urna del primo Napoleone un cantico + + Che _forse_ non morrà. + +Quando il Manzoni scrive, nell'anno 1803, al Monti, lo fa già in un +tuono di una certa famigliare baldanza che rivela la poca soggezione, +e gli dà del _voi_. Il Monti invitato a dir la sua opinione sopra +l'Idillio del Manzoni, gli risponde lodandolo sinceramente, facendo i +migliori augurii al giovinetto e dicendogli finalmente: "Io non sono +da tanto da poterti fare il dottore." Fra maestro e discepolo un tale +linguaggio colpisce. Nella risposta del Monti, il maestro dice che +egli ha incominciata la stampa del _Persio_. Nel marzo dell'anno 1804, +il Manzoni si trovava a Venezia e scriveva di là al suo amico Pagani, +studente di giurisprudenza a Pavia; nella sua lettera è una parola +impaziente contro il Monti, che può già dimostrare la scaduta +riverenza del discepolo. "Se Monti (egli scrive) vuol mandarmi il +_Persio_, lo faccia avere, nel nome di Dio, a mio padre, a Milano." +Questi indizii mi bisognava raccogliere per ispiegare non pure la +vivacità del battibecco letterario che nacque dipoi fra i Manzoniani e +i Montiani sopra l'argomento della mitologia nella poesia moderna, ma +ancora per illustrare qualche passo del Carme _In morte +dell'Imbonati_. Il giovine Poeta rammentando l'indegna educazione ed +istruzione ch'egli avea ricevuta specialmente nel Collegio de' Nobili, +non rattiene, com'è ben noto, il proprio sdegno, e lo sfoga in una +forma intemperante che non si trova poi più in alcun altro suo +scritto; ed accennando in particolare ad un maestro di poesia che lo +disgustò, dice che da lui si rivolse, invece, agli antichi poeti: + Questa + Qual sia favilla, che mia mente alluma, + Custodii com'io valgo e tenni viva + Finor. Nè ti dirò com'io, nodrito + In sozzo ovil di mercenario armento, + Gli aridi bronchi fastidendo, e il pasto + Dell'insipida stoppia, il viso torsi + Dalla fetente mangiatoia, e franco + M'addussi al sorso dell'ascrea fontana; + Come, talor, discepolo di tale, + Cui mi sarìa vergogna esser maestro, + Mi volsi ai prischi sommi, e ne fui preso + Di tanto amor, che mi parea vederli + Veracemente e ragionar con loro. + +Qui mi arresta un dubbio assai penoso. Chi fu mai codesto maestro, da +cui il Manzoni, sentendo vergogna di lui, si diparte per correre ad +inspirarsi direttamente presso i poeti antichi? Io so bene che, a +questo punto, qualche amico discreto mi raccomanderà discrezione, +invitandomi a passar oltre, a non arrischiar congetture che potrebbero +riuscir vane ed ingiuriose. Ma passar oltre vuol dire o non capire o +non voler capire. E se noi contemporanei ci contentiamo di leggere +così il primo fra i nostri scrittori viventi, come potranno sperare +d'intenderlo meglio quelli che verranno dopo di noi? So bene che il +vivente discepolo del vecchio Vincenzo Monti, l'illustre Andrea +Maffei, il quale ricorda pur sempre come, dopo l'anno 1820, il Manzoni +visitasse spesso il Monti infermo, come nel mandargli la _cantafera_ +de' suoi _Promessi Sposi_ glieli raccomandasse affettuosamente,[3] +come lo encomiasse morto con lodi iperboliche, non farà buon viso alla +nostra congettura; ed essa ripugna pure vivamente a me stesso, come +ripugna, per dire il vero, ogni maniera o specie d'ingratitudine. Ma +io non posso tacere che corsero parecchi anni, ne' quali il Manzoni ed +il Monti apparvero veramente come avversarii; la storia letteraria ha +i suoi diritti, e, per quanto c'incresca vedere il Manzoni, che aveva +egli stesso fatto grande abuso, ne' primi suoi studii poetici, della +mitologia, divenirci aperto derisore del Monti che volea mantenerla in +onore, e colpirlo direttamente con l'Ode satirica intitolata: _L'ira +d'Apollo_, ove, con nuova malizia, s'imita pure lo stile cancelleresco +della Polizia austriaca, quale era adoprato allora da un poeta da +strapazzo, Pietro Stoppani di Beroldinghen, e da un giornalista +venduto, il Pezzi, grandi lodatori entrambi di Vincenzo Monti divenuto +buon servitore dell'Austria, il Manzoni, che giovinetto avea molto +ammirato e lodato, come sappiamo, il suo maestro Monti, divenuto amico +di Ugo Foscolo, imparò forse da lui a giudicarne con minore indulgenza +la condotta politica; e nella diminuzione di stima per l'uomo è assai +probabile che siasi pure diminuito il concetto che il Manzoni si +formava del Monti poeta. Recatosi poi a Parigi, in mezzo a una +società, per la massima parte repubblicana, anzi che pietà, parve +ch'egli concepisse un vero disprezzo pel Monti. Il Manzoni dice che +tra i _prischi sommi_, egli cercò prima di Omero, per la traduzione +del quale specialmente nacque tra il Foscolo ed il Monti così fiero +dissenso, e, nominando Omero, sembra volerne, per antitesi, ferire il +traduttore: + + .... Non ombra di possente amico, + Nè lodator comprati avea quel sommo + D'occhi cieco e divin raggio di mente + Che per la Grecia mendicò cantando. + +Nè era, io debbo pur ripeterlo, forse intieramente innocente e fuor +d'ogni intendimento malizioso Ugo Foscolo, quando in una nota al suo +Carme de' _Sepolcri_, volendo nominare il Manzoni, per mostrargli il +conto ch'ei ne faceva e com'ei fosse memore di lui lontano, citava +precisamente que' versi relativi ad Omero, ove si dice più tosto +quello che non era stato Omero e quello ch'era invece qualche altro +moderno poeta. L'amico Pagani, che ristampava a Milano il Carme per +l'Imbonati, desiderava egli forse distruggere il sospetto che si +alludesse con que' versi al Monti, quando, senza averne avuto +l'incarico, dedicava, anche a nome dell'Autore, il poemetto a Vincenzo +Monti? Lo ignoriamo; ma ci è noto intanto che l'imprudenza e +l'arbitrio del Pagani maravigliarono ed irritarono grandemente il +giovine Poeta, e furono per guastare l'amicizia di que' due buoni +compagni di scuola. Il Manzoni voleva, invero, obbligare il Pagani a +pubblicar subito una protesta che disdicesse la dedicatoria. Il Pagani +gli opponeva che il dedicare non è un avvilirsi; che anche l'Alfieri +avea fatto delle dedicatorie, e nessuno potrebbe negarlo uomo libero +ed indipendente. Il Manzoni rispondeva esser vero, ma l'Alfieri essere +stato "un modello di pura, incontaminata, vera virtù, di un uomo che +sente la sua dignità e che non fa un passo, di cui debba +arrossire."--"Ebbene (soggiungeva ancora da Parigi il nostro giovine +Poeta), Alfieri dedicò; ma a chi, e perchè dedicò? Dedicò a sua madre, +al suo amico del cuore, a Washington, al popolo italiano futuro." Ci è +noto finalmente come il Manzoni deplorava il Carme per l'Imbonati per +altre ragioni più gravi che non fossero le allusioni al Collegio de' +Nobili. Una di queste ragioni può essere stato il tacito biasimo del +Monti, e l'altra ragione la vedremo in breve. Fu detto da qualche +biografo che, quando nel 1801 il Manzoni pubblicò l'_Urania_, il Monti +abbia esclamato: "Questo giovine incomincia dove vorrei finire." È +possibile che un giorno il Monti abbia reso un tale omaggio al suo +discepolo; ma a questo detto suppongo che siasi attribuita un'origine +troppo recente. Il Manzoni non incominciava più con l'_Urania_; da ben +sette anni egli scriveva, ed i primi suoi componimenti il Monti aveva +letti e lodati; è assai probabile quindi che il complimento, di cui si +tratta, siasi fatto veramente dal Monti, ma nel 1801, poich'egli ebbe +conosciuto il _Trionfo della libertà_, poema che il discepolo avea +scritto per imitare, forse per emulare il maestro, e che termina in +ogni modo, come abbiamo già udito, con la esaltazione del Monti sopra +lo stesso Dante. + + [1] Cfr. il paragrafo VI. + + [2] La lettera è questa; il Manzoni era ancora in Milano, onde partì + soltanto nella primavera, dopo la morte dell'Imbonati: + + Ad Andrea Mustoxidi. + + "In appendice alla mia del passato ordinario ve ne acchiudo + un'altra del nostro amico Manzoni. Egli ha voluto farla passare + per le mie mani, perchè mi risguarda direttamente e contiene una + sua onesta disapprovazione dell'essermi io avvilito a parlare di + De Coureil. Del quale mio errore io non meriterei veramente + perdono, se non mi scusasse il fatto di quelli che hanno confuso + il reverendo lor nome con quello d'un pazzo, e si sono condotti + peggio di me, e non veggo che abbiano ancor redenta questa + ignominia, separandosi da così vile e disonesta compagnia. Vera è + pur troppo la riflessione di Manzoni che, prendendo briga col De + Coureil, è _forza che i buoni si scordino di quella gentilezza che + pure è il primo frutto delle lettere,_ vero per conseguenza che in + quella mia nota sono corsi dei termini non gentili. Ma se un + facchino imbriaco, mentre io vado per la mia strada, mi viene + addosso con villanìa, e mi lorda di fango, dovrò io + dirgli:--Signore, siate più rispettoso coi galantuomini; signore, + maltrattatemi con più discrezione; considerate, vi prego, che mi + si deve un poco più di rispetto--e altre simili gentilezze? Chi + può dunque incolparmi d'aver dato al mio critico i nomi ch'ei + merita? Le creanze si usano con chi le pratica, e il bastone con + gli asini mal educati. Ma parlerò con altro linguaggio, se avverrà + che io sia forzato a drizzare più alto il mio giusto risentimento. + Il contegno che così si usa con me, ha ormai irritata tutta + l'Italia, e la sana porzione dei letterati, anche stranieri, ha + già manifestato il suo sdegno su queste vili e scandalose + ingiustizie. Della lettera di Manzoni fate l'uso che più vi piace, + anche pubblico. Milano, 6 febbraio 1805" + + [3] Il Monti non fu, tuttavia, a quanto pare, de' lettori più + solleciti de' _Promessi Sposi_, secondo quanto trovo scritto nelle + _Memorie autografe di un ribelle_, di Giuseppe Ricciardi (Milano, + 1873): "Recatici a visitare l'Osservatorio astronomico posto nel + Palazzo di Brera, trovammo quivi l'Oriani e il Carlini. Altri + uomini, più o meno illustri, conoscemmo indi a poco, fra cui + nominerò primo il Manzoni. Il quale io vidi la prima volta in + Milano, nel giugno del 1827. Sedeva in mezzo alla sua bella e + numerosa famiglia e ad un nobile crocchio d'amici, in cui tenevano + il primo luogo Ermes Visconti, Tommaso Grossi e Giovanni Torti, + cioè, quasi tutta la così detta Scuola romantica. Ci fu + introduttore in casa Manzoni il Rosmini, giovanissimo allora, ed + il quale avevo conosciuto per mezzo di un assai colto e gentil + veneziano, per nome Antonio Papadopoli. I _Promessi Sposi_ erano + usciti in luce pochi dì prima, ed io li avevo divorati con un + piacere infinito, tanto più poi in quanto che m'avevo sott'occhio + i luoghi, dei quali parla quel mirabile libro. Desiderosi + oltremodo di salutare il decano dei poeti allora viventi, Vincenzo + Monti, n'andammo a Monza col Papadopoli. Trovammo il povero + vecchio adagiato, o, per dir meglio, giacente in un seggiolone. + Teneva gli occhiali inforcati sul naso, e leggicchiava non so qual + commedia di Goldoni. Scorta sur un tavolino una copia dei + _Promessi Sposi_, mio padre chiese al buon vecchio che ne + pensasse, e quegli rispose aver provato alquanto fastidio nel + leggere il primo capitolo, ma pur voler trapassare al secondo. Ne + mostrò poi una bella lettera scrittagli dal Manzoni nell'inviargli + in dono il suo libro." + + + + +IX. + +I primi amici. + + +Il libro del signor Romussi ci ha recata in quest'anno una grata +sorpresa, ponendoci sott'occhio alcune lettere o frammenti di lettere +giovanili del Bianconi, dalle quali ricaviamo il nome de' suoi tre +primi amici. Il più intimo tra questi fu Giambattista Pagani di +Brescia, col quale il Manzoni avea studiato a Pavia; le lettere del +Manzoni ce lo mostrano affettuoso, devoto, pronto a render servigii, +alcuna volta anche troppo, come quando volle dedicar di suo capo, in +nome del Manzoni, a Vincenzo Monti il Carme _In morte dell'Imbonati_, +che si ristampava in Milano dal De Stefanis.[1] Veniva secondo +Ignazio Calderari, che il Manzoni stesso chiamava _aureo_, _amabile_ e +_rispettabile_; e pure doveva essere un giovine ardente e pieno di +entusiasmo, a giudicarne dalla lettera, in cui egli descrive il +proprio viaggio a Brusuglio, la nuova villa manzoniana, per conoscere +la madre dell'amico e per vedere se l'amico era sempre il medesimo. +Pare che il Manzoni fin d'allora scrivesse lettere mal volentieri, e +preferisse, stando a Milano, incaricare l'amico Calderari di mandare i +suoi saluti al Pagani, anzi che scrivere egli stesso. "Aggiungi (egli +scriveva al Pagani) che nel mio soggiorno a Milano la facilità di aver +tue nuove per mezzo del nostro Calderari favoriva e scusava la mia +pigrizia, la quale, a dir vero, non era scossa da alcuna tua +sollecitudine a scrivermi." Il terzo amico, Luigi Arese, morì tisico +nel 1806, intorno a' suoi vent'anni; gli amici lo chiamavano: "caro e +adorabile."[2] + +Non è raro il caso che le amicizie fatte nella scuola si raffreddino e +si dileguino nella lontananza, per tornare a ravvivarsi nella +vecchiaia. Il Calderari non accompagnò altrimenti la vita del Manzoni; +la loro corrispondenza parve cessare quasi intieramente nell'anno +1808, quando il Manzoni, sposata Enrichetta Blondel, si ritrasse a +vivere per alcuni anni isolato In Brusuglio; ed anche l'amicizia col +Pagani cessò, dopo quell'anno, dall'essere attiva. Così non sappiamo +altro dell'amicizia che il Manzoni parve avere con Antonio Buttura, +letterato amico di sua madre,[3] e con Francesco Lomonaco. + + [1] Mi giova qui intorno al Pagani riferire per intiero la nota che + trovasi nell'importante volume del Romussi; "Giambattista Pagani + fu condiscepolo di Manzoni nel Collegio dei Nobili (Longone) di + Milano, e gli conservò sempre un'amicizia che molti anni di + lontananza non riescirono nè a spegnere, nè ad indebolire. Fino ai + loro ultimi giorni si scambiarono con schietta cordialità proteste + di affetto; e la ritrosia di Manzoni in questi ultimi anni a + scriver lettere non lo fece mai tardo nel rispondere all'antico + amico. Il Pagani era nato nel 1784 in Lonato: era quindi maggiore + di un anno di Manzoni. Terminati gli studii del Collegio, il + Pagani passò a Pavia a studiar giurisprudenza, e colà conobbe + Vincenzo Monti, che teneva cattedra d'eloquenza, e che lo accolse + fra i suoi famigliari. In quel tempo Manzoni erasi recato a + Venezia, e di là mandava all'amico i versi che man mano scriveva, + fra cui un Sermone allo stesso Pagani indirizzato, e nel quale + parla dapprima della vocazione ch'ebbe fin dall'infanzia di essere + poeta e giustifica il genere satirico di poesia, cui intendeva + consacrarsi. Questo Sermone rimase ignoto fino al 1874, in cui fu + pubblicato dall'abate Antonio Stoppani nel suo bel libro: _I primi + anni di Alessandro Manzoni_. Il Pagani aveva ingegno da + comprendere l'amico, egli pure scrisse reputati lavori: opere + giuridiche, perchè avea per la severa scienza del diritto una vera + passione, e opere letterarie, cui si applicava per diletto, ma con + molta intelligenza. Fra queste ultime si ricorda un _Discorso + intorno all'Adelchi_ letto all'Ateneo di Brescia, in difesa + dell'opera dell'amico che era allora da molti, con indegna guerra, + combattuto. Fra le giuridiche sono lodati il _Repertorio legale + pei diritti reali_ ed un _Trattato sulle Rendite giuridiche_. + Durante il primo Regno d'Italia era stato eletto Conservatore + delle Ipoteche in Brescia. Nei dolorosi anni della dominazione + straniera conservò, con dignitosa fermezza, la fede e l'affetto + per la patria, che ebbe la gioia di vedere risorta. Morì nel 19 + febbraio 1874, e fu pianto da tutti i buoni, che perdevano un + vivente esempio d'integrità e di modestia." + + [2] Le due lettere del Manzoni al Calderari e la lettera intermedia + al Pagani, pubblicate dal Romossi, volgono intorno alla malattia + ed alla morte dell'Arese; le riproduco, perchè rivelano bene + l'animo ed i pensieri del giovine Manzoni, il preteso ateo che + dovea fare il miracolo di convertirsi: + + "Parigi, 7 settembre 1806, + + "Mio Calderari, + + L'amara novella che mi hai data mi ha riempito di dolore e di + melanconia. Io era per iscrivere a te, a Pagani, al povero Arese + per annunciarvi il mio ritorno a Parigi, e per chiedere di voi + tutti. Non puoi credere quanto m'abbia colpito l'annuncio della + grave malattia del nostro Arese. La speranza che tu conservi, + rianima la mia; ma le circostanze che tocchi, la indeboliscono pur + troppo (_In questo passo si vede già l'amore speciale del Manzoni + per le antitesi, amore che si può pure avvertire nella lettera del + 1803 al Monti già citata._) L'apparato della morte è quello che la + accelera. Chi ha avuto il cuore di dargli la sentenza finale? Di + farlo soffrire nei forse ultimi suoi momenti? Oh piaccia a Dio che + io possa avere da te nuova del suo rivivere! Quando un malato ha + presso di sè dei veri amici che gli nascondono il suo stato, egli + muore senza avvedersene; la morte non è terribile che per quelli + che rimangono a piangere. Ma quando gli amici sono allontanati, + quando vi sentite intronare all'orecchio: Tu devi morire! allora + la morte appare nel suo aspetto più deforme. Povero Arese! Ho + sempre davanti gli occhi quella sua camera deserta degli amici, + senza te, senza Pagani che potreste sollevarlo. Alcuni sono morti + che sarebbero guariti, pel timore solo cagionato loro dalla + sentenza che fu data al povero nostro Arese. Ti prego di scrivermi + presto e senza interruzione; non ho bisogno di raccomandartelo. + Mia madre divide la mia afflizione, e freme parlando della fredda + crudeltà che è tanto comune nei nostri paesi. Scrivimi, ti prego, + a lungo ogni minuzia che riguarda Arese. Povero Arese! nel fiore + dell'età! Ti prego di scrivere a Pagani che io non ho ora testa nè + tempo di scrivergli, ma che, al primo ordinario, lo farò + sicuramente. Se mai il mio silenzio gli fosse dispiacente, digli + che io sono sempre il suo Manzoni; al mio Pagani ciò deve bastare. + Tu amami, Calderari, e sii certo che io ti amo e ti riverisco + veramente, e scrivimi presto. Addio; dammi nuove di Arese. + + Il tuo MANZONI B.a" + + "Mio Pagani, + + M'hai tu dimenticato davvero? Sono tre mesi che non ho tue nuove; + e l'ultima mia lettera, nella quale ti annunciava la mia partita + da Parigi, è rimasta senza risposta. Non posso dubitare della tua + salute, giacchè il nostro aureo Calderari che mi scrive, me ne + avrebbe senza dubbio fatto cenno. Io sperava che Zinammi, col + quale ci siamo abboccati, avesse qualche tua lettera a + consegnarmi; ma, non vedendone ed aspettandone di giorno in + giorno, tardai a scriverti fino al mio ritorno. Scrivimi al più + presto, dimmi se sei ancora il mio Pagani, com'io sarò sempre il + tuo Manzoni; dammi nuove di te, e di tutto quello che ti è a + cuore. Non puoi credere quanta pena mi abbia fatto la nuova della + grave malattia del nostro povero Arese; e mia madre, che divide + ogni mio affetto, ne fu pure assai triste ed in timore. Calderari + mi annunciò qualche miglioramento che mi riempì di gioia e di + speranza. Duolmi amaramente che gli amici non abbiano adito al suo + letto, e che invece egli debba aver dinanzi agli occhi l'orribile + figura di un prete. Nè puoi figurarti quanto dolore ed + indignazione abbia in noi eccitato il sentire da Calderari che ad + Arese era stata annunciata la fatale sentenza (spero, per Dio! che + sarà vana). Crudeli, così se egli schiva la morte, avrà dovuto + nullameno assaporare tutte le sue angosce! E quante volte + l'annunzio della morte ha ridotto agli estremi dei malati che, + ignorando il loro stato, sarebbero guariti? Basta: i mali del caro + ed infelice Arese, che ho sempre dinanzi agli occhi, mi + allontanano sempre più da un paese, in cui non si può nè vivere nè + morire come si vuole. (_Qui vi sono accenti intieramente + foscoliani._) Io preferisco l'indifferenza naturale dei Francesi, + che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo zelo crudele dei + nostri, che s'impadroniscono di voi, che vogliono prendersi cura + della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la loro + maniera di pensare, come se chi ha una testa, un cuore, due gambe + e una pancia, e cammina da sè, non potesse disporre di sè e di + tutto quello che è in lui a suo piacimento. Mi accorgo di aver + fatto un pasticcio di parole, pazienza! Il mio Pagani è buono. Due + parole di me. Io continuo il ben cominciato modo di vivere, senza + cangiamento, senza interruzione. Se tu rileggi le mie passate + lettere, ti farà ben maraviglia l'udire da me che mia madre, + quest'unica madre e donna, ha aumentato il suo amore e le sue + premure per me. Eppure la cosa è così. Io sono più felice che mai, + e non mi manca che d'esserlo vicino a te e ai pochi scelti nostri + amici, che si riducono ad Arese che vorrei risanato, e a Calderari + che vorrei felice come egli merita. Ho vergogna di dirti che, dopo + i versi stampati, non ne ho fatto più uno: ora però voglio + mettermi il capo tra le mani, e lavorare, massime che mia madre + non ha mai lasciato di punzecchiarmi, perchè io cacci la mia + pigrizia. A proposito di versi, devo parlarti di un affare che mi + è a cuore assai assai, e che in conseguenza premerà anche a te. Io + non ho avuto dal libraio un soldo per l'edizione, e mi sono messo + in puntiglio di non rilasciargli niente niente, perchè non voglio + essere lo zimbello di nessuno e massime d'un libraio. La sua + renitenza o noncuranza è veramente stomachevole. Nè ha alcun + appiglio per eludere le mie richieste e per evitare di rendermi il + mio. Perchè o le copie sono vendute e mi dia il danaro, o sono + invendute e me le renda. Arese si era impegnato di parlargli. + Rispose che egli aveva ottocento copie non vendute: io scrissi a + Zinammi quello che doveva fargli dire da Arese, ma il povero Arese + cadde malato. Ecco la mia risposta: rendere al signor Zinammi, + procuratore di mia madre, il prezzo delle 200 vendute e le 800 + copie invendute. E veramente mi fa maraviglia che il numero di + quelle che sono in bottega sia così grande, non già perchè io + credessi che dovessero avere grande spaccio (giacchè v'è un + ostacolo a ciò, non so se per colpa dell'opera o dei lettori), ma + perchè tu mi avevi annunziato che si vendevano a furia. Come tu + facesti il negozio col libraio, così spero che vorrai ora ridurlo + a fine, e te ne prego caldamente. Ho veduto su un giornale di Roma + un giudizio di quei versi, con una lode tanto esagerata, che non + ardisco riportarlo. "Caro Pagani, scrivimi ed amami, anzi amaci, + giacchè tu sai che mia madre non ha mediocre stima di te e + desiderio della tua amicizia. Scrivi a lungo e vale." + + Il tuo MANZONI B.a" + + "Parigi, 30 ottobre 1806." + + "Caro il mio Calderari, + + O Arese, giovine buono, amico vero della virtù e degli amici, + giovine che in tempi migliori saresti stato perfetto, ma che nella + nostra infame corruttela ti conservasti incontaminato, ricevi un + vale da quelli che ti amarono caldamente in vita, e che ora + amaramente ti desiderano. Povero Calderari, tu lo amasti, tu lo + desideri e tu non hai potuto vederlo, consolarlo! Egli è morto nel + fiore degli anni, nella stagione delle speranze, e l'ultimo + oggetto che i suoi occhi hanno veduto non è stato un amico. Egli + che era degno di amici! Povero Calderari! Mia madre ed io + piangiamo sopra di Arese e sopra di te. Seppi da Buttura che tu + eri assiduo alla sua porta, che le tue lagrime mostravano la forza + del tuo affetto, ma invano. Noi rileggiamo le lettere di Arese, + quel che ci resta di lui, quello che rimane in questo mondaccio di + quell'anima fervida e pura. Odi quello che egli ci scrisse + nell'ultima lettera, dove traspira quasi un presentimento della + sua separazione. Egli parla con mia madre e con me, e par ch'egli + non abbia voluto darmi l'ultimo addio, se non unendomi con Lei che + tutto divide con me, e che abbia voluto così render più sacre per + me le ultime sue parole. La lettera è del mese di giugno o di + luglio al più tardi: "Ho veduto con sommo dolore partire il mio + Pagani. Mi rimane Calderari, che è un angelo. È veramente degno di + miglior sorte e di.... Le sue disgrazie, che egli soffre con animo + veramente forte, mi stringono a lui più fortemente, e mi servono + di un grande esempio. Oh Giulia, Giulia! non è così rara in Italia + la virtù come tu pensi!" E finisce con queste parole che mai non + rileggiamo senza un fremito di dolore e di speranza: "Giulia, + Alessandro, ci rivedremo certamente. Un giorno, superiori + all'umano orgoglio, beati e puri ragioneremo sorridendo delle + passate nostre debolezze. Addio." Oh sì! ci rivedremo. Se questa + speranza non raddolcisse il desiderio dei buoni e l'orrore della + presenza dei perversi, che sarebbe la vita? Calderari, noi siamo + afflitti di non poter essere con te. Tu sei degno d'aver degli + amici, e in noi troveresti del cuore, quello di cui tu hai + bisogno. Non posso scrivere a Pagani. Egli pure deve essere + conturbato. In verità la morte di un amico nel fior degli anni vi + lascia, oltre il dolore, un certo risentimento; pare un'orribile + ingiustizia. Addio, caro ed infelice Calderari, amami e scrivi. + Addio. + + Il tuo MANZONI B.a" + + [3] "Buttura Antonio (scrive il Romussi) buon critico e poeta, nato a + Malcesine sul Lago di Garda nel 1771, partigiano della Repubblica + francese a Venezia, epperciò favorito da Napoleone, si trasferì, + dopo il Trattato di Campoformio, a Parigi, dove morì nel 1832. Fu + professore al Pritaneo di San Ciro ed all'Ateneo, dove successe al + Ginguené; la traduzione del Boileau, di cui parla il Manzoni (in + una sua lettera del 1806), fu pubblicata nel 1816. + + + + +X + +Carme autobiografico. + + +Quantunque già pubblicato a Lugano in fronte alle _Vite degli illustri +italiani_ di Francesco Lomonaco, fino a pochi anni innanzi era +pochissimo noto il Sonetto giovanile di Alessandro Manzoni, ove si +muove lamento, perchè l'Italia trascuri i suoi migliori ingegni, fin +che son vivi, per piangerli morti: + + Tal premii, Italia, i tuoi migliori; e poi, + Che pro se piangi e 'l cener freddo adori, + E al nome vôto onor divini fai? + Sì, da' barbari oppressa, opprimi i tuoi, + E ognor tuoi danni e tue colpe deplori + Pentita sempre, e non cangiata mai. + +Nel principio del Sonetto, diretto a Francesco Lomonaco, si compiange +la sorte di questo giovine e già illustre esule napoletano, obbligato +a condur vita misera e raminga come Dante, l'antico esule gloriosa +fiorentino, del quale il Lomonaco aveva narrata la vita. Due anni +innanzi, in una nota al terzo canto del _Trionfo_, ove si descrivono +le stragi di Napoli, il Manzoni raccomandava già "l'energico e +veramente vesuviano rapporto fatto da Francesco Lomonaco patriotta +napoletano". Vogliono che il Manzoni vecchio dicesse avere in gioventù +concepite del Lomonaco grandi speranze, che non furono poi mantenute; +ma chi riferì quelle parole del Manzoni dovette frantendere; il +Lomonaco non ebbe tempo d'acquistar maggior gloria, poichè nell'anno +1810 che era, a pena, il trentesimoprimo della sua vita, egli +miseramente s'uccise. L'ingratitudine è cosa mostruosa in tutti, ma +più nei grandi ingegni. Ora io non posso credere che il Manzoni degli +scrittori che lo fecero maggiormente pensare, e quello che importa, +pensar giusto. Io ho voluto rileggere la _Vita di Dante_ scritta dal +Lomonaco. Ora, udite quali parole si leggono in fine di quella _Vita_: +"I benemeriti della repubblica letteraria non sono i pedanti, o i +servili imitatori, bensì quei che informati di una qualche potenza +vivificativa sanno altamente e profondamente pensare. Un filosofo +interrogò una volta l'Oracolo: quai mezzi praticar dovesse per divenir +immortale, e l'Oracolo gli rispose: _Segui il tuo genio_." Ci sono +simpatici quegli scrittori che esprimono meglio i nostri proprii +sentimenti; il Manzoni deve aver detto leggendo tali parole: esse +furono scritte per me; ed averle presenti quando, due o tre anni dopo, +scriveva in Parigi il suo programma civile e poetico, ossia il Carme +per l'Imbonati.[1] È vera fortuna per l'Italia che, nella primavera +dell'anno 1805, Alessandro Manzoni abbia dovuto recarsi in Francia. È +possibile, invero che proseguendo a rimanere in Milano, a respirar +l'aria delle scuole letterarie d'Italia, a vivere tra le maldicenze +puerili e pettegole de' nostri letterati, egli, a malgrado di tutta +l'originalità del proprio ingegno, non avrebbe trovato così presto +quella forma chiara, schietta, popolare di linguaggio, pel quale +veramente col Carme dell'Imbonati per la nostra poesia _incipit vita +nova_. A Parigi egli si trovò libero d'ogni impaccio scolastico, ed il +suo genio, per la prima volta, potè spaziare per vie proprie e non +ancora battute. _Sentir_ e _meditar_: ecco la sua gran formola +poetica; in Francia egli trovò pure il modo di esprimere naturalmente +questi _sedimenti meditati_, per l'esempio che gli offrivano gli +scrittori francesi. Il Carme per l'Imbonati è una prova eloquente che +il Manzoni ha sentito, meditato e imparato a scrivere con semplicità e +naturalezza. Esaminiamo ora dunque quali forti sentimenti dovessero +agitarlo e commuoverlo, quali pensieri governarlo, quando egli scrisse +a vent'anni, in Parigi, il bellissimo Carme. Che cosa sia veramente +avvenuto nella famiglia Manzoni, nel principio dell'anno 1805, quando +la signora Giulia Beccaria s'indusse a lasciare precipitosamente +Milano in compagnia del figlio Alessandro, non si può fino ad ora bene +affermare. Che il giovine Alessandro avesse avuto in Milano de' grossi +dispiaceri, si può argomentare dai versi stessi del Carme, ov'egli si +sfoga contro i vili che armarono contro il suo _nome_ l'operosa +calunnia. Carlo Imbonati era morto il 15 marzo dell'anno 1805, in +Parigi, assistito dalla signora Giulia Beccaria, madre del Manzoni. La +Giulia accompagnò le spoglie dell'amico a Brusuglio: villa, di cui +egli, sebbene avesse parecchie sorelle, l'aveva fatta erede. La madre +ed il figlio, dopo quella morte, partirono per Parigi, lasciando solo +Don Pietro in Milano; l'eredità lasciata alla Giulia Beccaria diede +occasione a molte ciarle; ora le ciarle, nelle quali anche gli uomini +eletti che vi si abbandonano, diventano volgo, le nove volte su dieci, +come sono figlie dell'ozio, sono madri di maldicenza. La signora +Giulia Beccaria non dovette essere risparmiata. Che fece allora il +figlio? Prima di tutto, egli non l'abbandonò più, e poi si preparò a +vendicarne, come potè, la fama oltraggiata. Del padre che morì +settantenne in Milano, due anni dopo la morte dell'Imbonati, e a cui +il figlio, avvertito troppo tardi in Parigi, non arrivò in tempo a +chiudere gli occhi, non troviamo se non un rapido cenno, abbastanza +freddo, per annunciarne la morte, in una lettera che il Manzoni +diresse nel marzo del 1807 all'amico Pagani da Brusuglio, ov'egli +s'era per pochi giorni condotto con la madre a mettervi in ordine i +suoi affari più urgenti. Nella stessa lettera, invece, il Manzoni +rappresenta all'amico la propria "felicità di avere per madre ed amica +una donna, parlando della quale, egli dice, troverò sempre più ogni +espressione debole e monca."[2] Ignazio Calderari, comune amico del +Manzoni e del Pagani, avendo poi, allora per l'appunto passato, com'ei +diceva: "due mezze giornate in paradiso," o sia, nella villa +dell'amico Manzoni a Brusuglio, scrivendo nel giorno stesso al Pagani, +gli fa il ritratto della signora Beccaria: "Che dirotti di sua madre? +Mi palpitava il cuore nel viaggio pel desiderio di conoscere una tal +donna, che io già amava e venerava come quella che forma la felicità +del nostro Manzoni, e da quanto vidi non posso ingannarmi che l'uno +formi la contentezza dell'altro, perchè nulla è tra loro di segreto: +l'uno a vicenda ambisce di prevenire i desiderii dell'altro, e si +protestano l'un dell'altro indivisibili. Tu trovi in lei una donna, +cui, non mancando alcuna delle vere grazie che adornano una donna, è +dato un senno maschio ed una facile quanto soave ed affettuosa parola; +è poi nel discorso tutta sentimento; ma quel che più attrae +l'ammirazione, è il vedere queste prerogative d'ingegno e di cuore +accompagnate da modestissimo contegno e spoglie affatto d'ogni +donnesco, benchè minimo pettegolezzo; mi pare insomma che essa si +assomigli perfettamente a quello che ce la rappresentavano le sue +lettere a te e al sempre caro e adorabile Arese, quando le leggevamo +insieme. Che bella coppia è mai quella! In verità, io credo non si +possa pregare miglior cosa ad un uomo che di avere una tal madre o un +simile padre!" Ma è pure unica la fortuna di una donna, la quale abbia +avuto per padre un Cesare Beccaria[3] e per figlio un Alessandro +Manzoni.[4] La madre del Manzoni, quando si recò a Parigi, non si +faceva chiamare altrimenti che la signora Giulia Beccaria; il nome del +Beccaria servì di passaporto e di commendatizia anche al nostro +giovine Alessandro presso la più eletta e la più colta società +parigina, ov'egli ebbe pure occasione di conoscere, fra gli altri +valentuomini, lo storico piemontese Carlo Botta, il quale, non potendo +ancora presagire in lui il futuro caposcuola del romanticismo in +Italia, gli divenne amico.[5] Il Manzoni stesso, in quel tempo, un +poco per farsi meglio conoscere, ma molto più forse per compiacere +alla propria madre, firmava le proprie lettere col doppio nome di +Manzoni-Beccaria; quando poi l'amico suo Pagani fece ristampare in +Milano, per conto dell'Autore,[6] il Carme _In morte dell'Imbonati_, +egli lo pregò di aggiungere pure sul frontispizio il nome del +Beccaria, specialmente dopochè il poeta Lebrun, allora molto in voga, +inviandogli un suo nuovo componimento stampato, lo avea, senz'altro, +salutato col nome di Beccaria, soggiungendo nella dedicatoria +manoscritta queste parole: "C'est un nom trop honorable pour ne pas +saisir l'occasion de le porter. Je veux que le nom de Lebrun choque +avec celui de Beccaria."[7] Il Pagani o dimenticò o finse o volle +dimenticare il singolare desiderio espressogli dall'amico, il quale +dovette contentarsi di sentirsi chiamare semplicemente: Alessandro +Manzoni. I versi per l'Imbonati non furono dunque scritti, come +sembrami siasi creduto fin qui, immediatamente dopo la morte di colui, +che, discepolo del Parini, dovea, se avesse vissuto, divenire la guida +spirituale del Manzoni; ma parecchi mesi dopo, nel febbraio dell'anno +1806, quando s'appressava l'anniversario della sua morte, ed assai +probabilmente per dare, in quel giorno funebre, una consolazione alla +nobile amica derelitta dell'Imbonati. Noi sappiamo ora intanto dal +signor Romussi che, per quell'anniversario funebre, il Manzoni faceva +ristampare i suoi versi in Milano, per mezzo del suo amico Pagani, al +quale soggiungeva il seguente poscritto: "Il 15 corrente è il fatale +giorno anniversario della morte del virtuoso Imbonati. Mia madre dice +che un tuo sospiro per lui sarà a lui un omaggio, una consolazione a +lei, e che in quel momento le nostre anime saranno unite."[8] Nel +Carme commemorativo, ove si esalta la virtù dell'Imbonati, ove si +confessa pubblicamente l'amicizia che lo legava a Giulia Beccaria, ove +si promette dal poeta all'ombra dell'Imbonati ch'egli avrebbe seguito +i sapienti consigli dell'amico di sua madre, si esalta insieme e si +consola la virtù e il dolore della madre. Sotto questo aspetto +speciale, parmi che il Carme, sebbene già notissimo, _In morte +dell'Imbonati_, possa ora venir riletto dagli ammiratori del Manzoni, +con più viva, se pure non nuova, curiosità, poichè insieme col genio +nascente del poeta ci mostra il coraggioso ed eloquente affetto del +figlio vendicatore dell'onore materno.[9] Incomincia il Poeta +accortamente col rivolgersi alla madre, rammentando com'egli fosse +solito a scusarsi presso di lei, per avere fino a quel di coltivata +solamente la poesia satirica, poichè non gli era apparso sopra la +terra un solo raggio di virtù, al quale potesse consacrare l'ingegno +poetico. Ma, dopo avere inteso come la madre rimpiangesse la rara +virtù dell'amico che le era stato tolto, gli parve almeno che il +ricordo di quelle virtù potesse destare in alcuno il proposito di +farle rivivere in sè. Il giovine Poeta vede veramente o immagina +d'avere veduto in sogno il conte Carlo Imbonati, ma in figura di +malato già consunto dal proprio male. Egli serba tuttavia sempre molta +calma nell'aperto volto e nell'aspetto, i quali inspirano pronta +fiducia anche agl'ignoti. Pensosa è la fronte di lui, mite e sereno lo +sguardo, il labbro sorridente. Il Poeta ventenne fa prontamente atto +di volerlo abbracciare e di favellargli: + + ma irrigidita + Da timor, da stupor, da reverenza + Stette la lingua. + +Allora l'Imbonati stesso prende a parlare, e dice come un affetto +imperioso lo muova a ritornar presso di lui, che, nel fine di sua +vita, era stato oggetto dei suoi più vivi desiderii: + + E sai se, quando + Il mio cor nelle membra ancor battea, + Di te fu pieno, e quanta parte avesti + Degli estremi suoi moti.--Or, poi che dato + Non m'è, com'io bramava, a passo a passo, + Per man guidarti su la via scoscesa, + Che, anelando, ho fornita, e tu cominci, + Volli almeno una volta confortarti + Di mia presenza. + +L'Imbonati, non credendo forse ancora imminente l'ultimo suo giorno, +avea diretta al giovine Manzoni che, in quel tempo, dovea condurre fra +la gioventù milanese una vita alquanto dissipata, una prima ed ultima +lettera eloquente, dove gli dava alcuni suoi consigli amorosi, +fiducioso certamente di deporre il buon seme in ottimo terreno. Il +Manzoni, alla sua volta, rispose con una lettera caldissima; ma la +risposta arrivò all'Imbonati, quand'egli avea già chiusi gli occhi +alla luce. Mi si domanderà: Come sapete voi questo? In quale biografia +l'avete voi letto? Avreste, per avventura, vedute quelle preziose +lettere? No: lo non le ho vedute; ma ho semplicemente letto, con +intento biografico, i versi stessi del Manzoni. Gli abbiamo letti +anche noi, e sono chiari abbastanza da non abbisognare di commenti. Io +ne convengo perfettamente, e vi prego dunque soltanto di rileggerli +ancora una volta: + + .... Allor ch'io l'amorose e vere + Note leggea, che a me dettasti prime, + E novissime fôro, e la dolcezza + Dell'esser teco presentìa, chi detto + M'avrìa che tolto m'eri! E quando in caldo + Scritto gli affetti del mio cor t'apersi, + Che non sarìa dagli occhi tuoi veduto, + Chiusi per sempre! Or quanto e come acerbo + Di te nutrissi desiderio, il pensa. + +Il Manzoni non pare dunque aver conosciuto l'Imbonati, ma essersene +solamente innamorato per la fama delle sue molte virtù e per l'affetto +sincero e profondo che egli aveva inspirato alla signora Beccaria; il +che è intieramente regolare, poichè sappiamo dal Fauriel che la +Beccaria s'era recata a Parigi con l'Imbonati fin dai primi anni del +Consolato. Si spiega quindi pure come, per un certo periodo della vita +giovanile di Alessandro Manzoni, appaia educatrice di lui non già la +madre, ma una zia uscita da uno de' conventi soppressi, nel tempo in +cui i Manzoni abitavano nella Via di Santa Prassede.[10] Essa aveva +l'incarico di accompagnare in chiesa il giovinetto, e di fargli dare +lezioni di musica e di danza, forse pure di scherma. Come spiegarsi +altrimenti che l'Imbonati fosse così poco noto al figlio di colei, per +la quale egli era tutto, e che, invece di parlare al Manzoni, egli si +risolvesse a scrivergli? Un giorno qualche altra lettera inedita ci +darà forse la chiave di questo enigma biografico; intanto proseguiamo +la nostra lettura: + + Io sentìa le tue lodi; e qual tu fosti + Di retto, acuto senno, d'incolpato + Costume e d'alte voglie, ugual, sincero, + Non vantator di probità, ma probo, + Com'oggi, al mondo, al par di te nessuno + Gusti il sapor del beneficio, e senta + Dolor dell'altrui danno. Egli ascoltava + Con volto nè superbo, nè modesto. + Io, rincorato, proseguia: se cura, + Se pensier di qua giù vince l'avello, + Certo so ben che il duol t'aggiugne e il pianto + Di lei che amasti ed ami ancor, che tutto, + Te perdendo, ha perduto. + +L'Imbonati sorride mestamente, e risponde: + + Se non fosse + Ch'io l'amo tanto, io pregherei che ratto + Quell'anima gentil fuor delle membra + Prendesse il vol, per chiuder l'ali in grembo + Di Quei ch'eterna ciò che a Lui somiglia. + Che, fin ch'io non la veggo, e ch'io son certo + Di mai più non lasciarla, esser felice + Pienamente non posso. A questi accenti + Chinammo il volto, e taciti ristemmo; + Ma, per gli occhi d'entrambi, il cor parlava. + +Dopo questo omaggio che il giovine Poeta, preteso ateo, rende per le +parole dell'Imbonati alla credenza in Dio e nella immortalità +dell'anima umana, egli domanda all'ombra dell'Imbonati quale +impressione essa abbia provato nel punto della morte.[11] Essa +risponde evasivamente che non provò alcun dolore, che le parve +liberarsi da un breve sonno; ma poi, ridesta alla vita eterna, le +increbbe non ritrovarsi più vicina la cara donna che vegliava, con +amorosa pietà, al fianco di lui infermo. Altro l'Imbonati non può +rimpiangere di questa vita mortale, nè il tristo mondo ch'egli +abbandonò. Anima virtuosamente stoica e scettica ad un tempo, comunica +il proprio scetticismo all'amica diletta ed al carissimo alunno: + + Che dolermi dovea? forse il partirmi + Da questa terra, ov'è il ben far portento, + E somma lode il non aver peccato? + Dove il pensier dalla parola è sempre + Altro, è virtù per ogni labbro ad alta + Voce lodata, ma ne' cor derisa; + Dov'è spento il pudor, dove sagace + Usura è fatto il beneficio, e frutta + Lussuria amor; dove sol reo si stima + Chi non compie il delitto; ove il delitto + Turpe non è, se fortunato; dove + Sempre in alto i ribaldi e i buoni in fondo. + Dura è pel giusto solitario, il credi, + Dura e, pur troppo, disugual la guerra + Contro i perversi affratellati e molti. + _Tu, cui non piacque su la via più trita + La folla urtar che dietro al piacer corre + E all'onor vano e al lucro, e delle sale + Al gracchiar vôto, e del censito volgo + Al petulante cinguettìo, d'amici + Ceto preponi intemerati e pochi, + E la pacata compagnia di quelli + Che, spenti, al mondo anco son pregio e norma, + Segui tua strada; e dal viril proposto + Noti ti partir, se sai._ + +Qui, dove torna pure ad affacciarsi in parte il poeta de' _Sermoni_ +che si mostra alieno dai pubblici affidi, appaiono chiare le ragioni, +per le quali il Manzoni, disgustato della società milanese, si recò in +Francia con la madre. Segue il già citato ricordo dell'educazione +ricevuta in collegio, quindi l'allusione allo innominato maestro +ch'egli disprezza; viene infine l'alunno sdegnoso alle calunnie dei +vili che assalirono il _nome_ del giovine poeta in Italia, alle quali +egli non diede risposta, unico modo savio per farle cadere; e caddero +infatti così bene, che non si potrebbe oggi più argomentare con +qualche fondamenta di qual natura veramente esse fossero e onde +partissero. È possibile tuttavia, se è vero che il Manzoni abbia, in +qualche modo, nella gioventù di Lodovico, voluto raffigurar la propria +ch'egli, non ignaro, per averle particolarmente studiate, delle leggi +cavalleresche, invece di sfidare il suo avversario calunniatore +l'abbia disprezzato, per mostrare poi in età più matura, con tutta la +forza stringente della sua logica poderosa, e per l'esempio del duello +di Lodovico, come un tal partito, tragico insieme e ridicolo, non +risolva mai alcuna questione d'onore. I versi giovanili del Manzoni ci +dicono, in somma, in modo indiretto, che egli nè entrò in polemica +letteraria, nè chiese a' suoi calunniatori alcuna riparazione di +sangue: + + Nè l'orecchio tuo santo io vo' del nome + Macchiar de' vili che, ozïosi sempre, + Fuor che in mal far, contra il mio nome armâro + L'operosa calunnia. Alle lor grida + Silenzio opposi, e all'odio lor disprezzo; + Qual merti l'ira mia fra lor non veggio; + Ond'io lieve men vado a mia salita + Non li curando: + +non curanza che, ricordando il disdegnoso verso dantesco, + + Non ti curar di lor, ma guarda e passa, + +conferma pure il verso del Manzoni giovinetto: + + Spregio, non odio mai. + +Per quale intima associazione d'idee non si potrebbe ora ben dire, il +giovine Manzoni domanda quindi all'Imbonati, se sia vero quello che di +lui si va dicendo, ch'egli abbia, cioè, disprezzato i poeti e le Muse. +Ma l'Imbonati è pronto a soggiungere che gli furono venerandi e cari +Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini, ma ch'egli disprezza, invece, i +poeti triviali, arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un +vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali si attende una +vecchiaia oscura e ignominiosa; e qui forse il Manzoni mirava ancora +al cavaliere storiografo Vincenzo Monti od all'improvvisatore +Francesco Gianni che viveva a Parigi, e metteva in verso i bollettini +delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia dell'Autore della +_Bassvilliana_ e della _Mascheroniana_ fu, pur troppo, quale il +Manzoni la pronosticava ai venali poeti, dai quali egli abborriva; al +Gianni fu invece, dopo la caduta di Napoleone, conservata la sua lauta +pensione. Udite, pertanto, le generose parole dell'Imbonati, il +Manzoni prorompe egli stesso e conchiude stupendamente il Canto: + + Gioia il suo dir mi prese, e _non ignota_[12] + Bile destommi; e replicai: deh! vogli + La via segnarmi, onde toccar la cima + Io possa, o far che, s'io cadrò su l'erta, + Dicasi almen: su l'orma propria ei giace. + _Sentir, riprese, e meditar; di poco + Esser contento; dalla mèta mai + Non torcer gli occhi; conservar la mano + Pura e la mente; delle umane cose + Tanto sperimentar, quanto ti basti + Per non curarle; non ti far mai servo; + Non far tregua coi vili; il santo vero + Mai non tradir; nè proferir mai verbo, + Che plauda al vizio, o la virtù derida._ + O maestro, o, gridai, scorta amorosa, + Non mi lasciar; del tuo consiglio il raggio + Non mi sia spento, a governar rimani + Me, cui natura e gioventù fa cieco + L'ingegno e serva la ragion del core. + Così parlava e lagrimava; al mio + Pianto ei compianse, E, non è questa, disse, + Quella città, dove sarem compagni + Eternamente. Ora colei, cui figlio + Se' per natura e, per eletta, amico, + Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza + L'intensa amaritudine le molci; + Dille ch'io so ch'ella sol cerca il piede + Metter su l'orme mie; dille che i fiori + Che sul mio cener spande, io li raccolgo, + E li rendo immortali; e tal ne tesso + Serto che sol non temerà nè bruma, + Ch'io stesso in fronte riporrolle, ancora + Delle sue belle lagrime irrorato. + Dolce tristezza, amor, d'affetti mille + Turba m'assalse; e, da seder levato, + Ambo le braccia con voler tendea + Alla cara cervice. A quella scossa, + Quasi al partir di sonno, io mi rimasi; + E con l'acume del veder tentando + E con la man, solo mi vidi; e calda + Mi ritrovai la lagrima sul ciglio. + +Qui tutto è vero e caldo come fiamma viva; qui spira l'alito di una +poesia originale e potente. L'ombra dell'Imbonati, in conformità delle +idee svolte nell'Ode pariniana _Sull'Educazione_ e di quelle del +Fauriel (il prediletto tra _i pochi ed intemerati_ amici del Manzoni +in Parigi), il quale, intorno a quel tempo, stava, per l'appunto, +meditando una storia dello Stoicismo, traccia al discepolo e, per +mezzo di esso, a noi, un intiero bellissimo programma di Filosofia +stoica. Con un tale espediente, non saprei dire se più ingegnoso o +affettuoso, avendo l'Imbonati parlato per mezzo del figlio all'amico, +la signora Giulia Beccaria dovette persuadersi come, per la virtù +dell'amor figliale, divenuta poesia sovrana, la madre non solamente +potea consolarsi, ma avesse ogni ragione di inorgoglirsi, nella lieta +certezza di aver fatto all'Italia il dono celeste di un nuovo grande +poeta.[13] + + [1] È giusto tuttavia l'avvertire che consigli simili il Manzoni + dovea averli talora intesi dallo stesso Monti. Questi, in una sua + lettera di risposta al Tedaldi-Fores, ringraziando il giovine + Poeta romantico per un _Inno all'Aurora_, gli scriveva come lo + potrebbe ora fare un manzoniano: "Perchè in avvenire trionfi ne' + vostri versi l'affetto, innamoratevi, fate che le vostre idee + prima di andar sulla carta passino per mezzo il fuoco del cuore; + in una parola, _sentite_." + + [2] In una lettera del marzo 1806 diretta da Parigi al Pagani, il + Manzoni si esprime così. "Scrivimi presto, te ne prego per me e + per mia madre, che legge le tue lettere coi miei occhi. Ella t'ama + quanto io t'amo. Ella è continuamente occupata.... ad amarmi e a + fare la mia felicità." + + [3] Quando, nel 1793, il Beccaria morì, il Manzoni si trovava in + collegio, e contava appena otto anni. Non pare ch'egli abbia + ricevute altre impressioni del nonno, fuori di quelle che gli + furono comunicate dalla madre e dalla lettura delle opere, + specialmente dei due libretti, _Intorno ai Delitti e alle Pene_, e + _Intorno alla Natura dello stile_. In quest'ultima opera, + quantunque scritta assai male, trovansi parecchi pensieri, che + devono aver servito di base ai primi discorsi che il Manzoni tenne + in Parigi col Fauriel intorno allo stile. Io ne accennerò alcuni + che mi sembrano particolarmente essere divenuti manzoniani: + "Un'eccellente poetica sarebbe quella che insegnasse a risvegliare + in sè stesso l'indolente ed indeterminata sensibilità, che facesse + scorrere lo spirito osservatore su tutte le cagioni che gli + produssero piacere o dolore. Sono le osservazioni sopra le interne + operazioni dello spirito, non sulle esterne manifestazioni di + esso, che formano le vere istituzioni.--Io parlo solamente a + quegli animi pronti e penetranti che sanno ripiegarsi in sè + medesimi e sentir profondamente, ed a quegl'ingegni arditi e + liberi che si formano una scienza de' loro pensieri e non degli + scritti altrui." Il sensismo del Condillac adoperato nella + statistica è il fondamento della dottrina del Beccarla, che il + Manzoni tradusse in pratica. "Il principal artificio (conchiudeva + il Beccaria) di chi vuole riuscire eccellente scrittore sarà + quello di ridurre a tutte le idee sensibili, componenti, tutto il + corredo delle parole, delle quali egli, conversando e studiando, + carica la memoria, il che finalmente si riduce al principio + medesimo esposto nella prima parte di queste ricerche; se + l'eccellenza dello stile consiste nell'esprimere immediatamente il + massimo numero di sensazioni unibili colle idee principali, per + mettersi in istato appunto di esprimere questo massimo numero, il + miglior mezzo sarà quello di averne ricca l'immaginazione. Ora + come mai ciò potrà aversi se tre quarti dell'istituzione nostra si + fa per mezzo delle parole, ed è necessario di farlo attesa la + complicata coltura de' nostri costumi? non certamente in altra + maniera, infuori che in quella di studiosamente e ad ogni + occasione portare l'unione delle generali ed indeterminate + espressioni alle sensibili, precise e determinate. + + [4] Così l'Imbonati che ebbe per discepolo il Manzoni, aveva avuto + per maestro il Parini. Il Manzoni stesso dovea avere per maestro + un Monti, per amici un Foscolo ed un Fauriel, un Rosmini ed un + Grossi, per critico un Goethe, per genero un Azeglio, per + discepolo ideale un Giusti! Le visite del Mazzini e del Garibaldi, + di Vittorio Emanuele e del Principe Umberto, di Don Pedro + d'Alcantara e del Granduca Alessandro di Weimar, erano + dimostrazioni particolari di quel consenso universale + d'ammirazione, pel quale la gloria letteraria del Manzoni fu + insuperata ed insuperabile. + + [5] Il Botta dava a leggere al giovine Manzoni il manoscritto della + sua _Storia della Indipendenza degli Stati Uniti_, della quale il + Manzoni scriveva con entusiasmo all'amico Pagani, dicendogli, tra + l'altre cose: "Credi che, dopo i nostri storici vecchi, nulla + d'eguale è mai comparso in Italia," e gli raccomandava di + trovargli un editore in Italia. L'editore non si potè trovare. Il + Botta stampò il libro a sue spese; poi, avendo la moglie malata, e + bisogno urgente di far danaro, vendette tutta l'edizione a peso di + carta!--È noto come, dopo la pubblicazione de' _Promessi Sposi_, + il Botta classicheggiante si schierò tra gli avversarii della + Scuola manzoniana. + + [6] La prima edizione de' soli cento esemplari, uscita nel febbraio + del 1806, non fu messa in vendita; l'edizione di Milano fu di 1000 + esemplari, ed uscì nel marzo di quello stesso anno. + + [7] Fra i poeti che destarono maggior entusiasmo nel giovine Manzoni + vuol essere ricordato, per l'appunto, questo Lebrun. {P. D. E., da + non confondersi con un altro poeta Lebrun (P. A.) nato nello + stesso anno, in cui nacque il Manzoni, morto membro dell'Accademia + Francese, di cui il Dumas figlio ebbe a tessere l'elogio insieme + col D'Haussonville. Questo Lebrun ebbe pure una gloria precoce, + cantò pure le vittorie napoleoniche, e ottenne perciò anch'esso + una pensione annua, ma di soli 1200 franchi.} Egli era nato nel + 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei il nome di + _Pindare francais_. A quattordici anni aveva già fatta un'Ode che + prometteva un poeta insigne. Nato nella casa del principe di + Conti, che lo prese a proteggere e lo adoperò poi per molti anni + come suo segretario, vogliono che egli potesse esserne figlio. Il + figlio del grande tragico Racine, poeta egli stesso, innamorò il + giovane Lebrun della poesia; naufragato il Racine presso Cadice, + il Lebrun lo pianse con un'Ode tenerissima. Sopra il suo quinto + lustro, il Lebrun noveravasi già fra i primi Lirici francesi. + L'indole satirica del poeta gli fece molti nemici; ma vuolsi pure + ricordare che la figlia del grande Corneille ebbe dote per un'Ode + famosa, nella quale il Lebrun supplicava in favore di lei il + Voltaire. E quando il Voltaire morì, il Lebrun lo onorò con questa + strofe efficace: + + O Parnasse! frémis de douleur et d'effroi! + Pleurez, Muses, brisez vos lyres immortelles + Toi dont il fatigua les cent voix et les ailes, + Dis que Voltaire est mort, pleure et repose-toi. + + Ma gli epigrammi pungenti del Lebrun sono molto più numerosi. La + morte del prìncipe di Conti, la sua separazione dalla moglie, il + fallimento del principe di Guémenée, presso il quale il Lebrun + avea collocati i suoi risparmii, ne amareggiarono la vita. Per la + intercessione del conte di Vaudreuil e del Calonne, impietosito il + re Luigi XVI concesse al povero Lebrun una pensione annua di + duemila franchi, il che non impedì, allo scoppiar della + rivoluzione, che il Pindaro francese scrivesse le più ardenti odi + rivoluzionarie. Ma il regno del Terrore lo spaventò; il Lebrun + lamentò allora la libertà perduta e l'umanità oltraggiata. Passata + la tempesta rivoluzionaria, creato l'_Institut National_, ei fu + de' primi ad esservi accolto. Sotto il Direttorio, gli fu dato + quartiere nel Louvre, con una pensione annua di mille scudi; + Napoleone, primo console, la portò nel 1804 a seimila franchi. + Negli ultimi anni della sua vita, il poeta perdette la vista; ma + la ricuperò, in parte, per le cure del dottor Forlenze, onde il + Cournand componeva la graziosa strofa seguente: + + D'un nuage fatal tes yeux étaient voilés; + Forlenze, par son art, te rendit la lumière. + En des siècles plus reculés + Ce qu'il fit pour Pindare, il l'eût fait pour Homère. + + Ma del beneficio della luce il Lebrun godette per poco tempo, + poichè morì nel mese di settembre dell'anno 1807. I critici + contemporanei del Lebrun non lo stimavano inferiore al lirico + Giambattista Rousseau, specialmente per le due Odi al Buffon, per + l'Ode sopra il vascello _Le Vengeur_, e per le sue traduzioni e + imitazioni delle _Odi_ d'Orazio. Ebbi sotto gli occhi un ritratto + del poeta Lebrun, una figura nervosa, un profilo sottile, che non + doveva inspirar molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in + quell'età, in cui tutti gli scrittori celebri sembrano degni + d'essere amati, quando incontrò il Lebrun; e però il 17 marzo + dell'anno 1806 scriveva da Parigi al suo amico Pagani: "Ieri ebbi + l'onore di pranzare con un grande uomo, con un poeta sommo, con un + lirico trascendente, con Lebrun. Avendomi onorato di un suo + componimento stampato, volle assolutamente scrivere + sull'esemplare, che conserverò per sempre: _A. M. Beccaria_. Ho + avuto l'onore di imprimere due baci sulle sue smunte e scarnate + guancie; e sono stati per me più saporiti che se gli avessi colti + sulle labbra di Venere. È un grande uomo, per Dio! Spiacemi che le + sue _Odi_ sieno sparse e non riunite in un volume per potertele + far conoscere; il suo nome lo conoscerai certamente. Credimi che + noi Italiani siamo alquanto impertinenti, quando diciamo che non + vi è poesia francese. Io credo e creder credo il vero, che noi non + abbiamo (all'orecchio), che noi non abbiamo un lirico da + contrapporre a Lebrun per quello che si chiama forza lirica. E + perciò qui lo chiamano comunemente _Pindare Lebrun_, e non dicono + forse troppo. Per contentare la loquacità che oggi mi domina, e + per giustificare la mia opinione, ti trascriverò qualche verso qua + e là delle sue _Odi_. In una imitata dall'_Exegi monumentum_ di + Orazio, egli dice che il suo monumento è più ardito della piramide + e più durevole del bronzo. E poi (ascolta, per Dio!): + + Qu'atteste leur masse insensée? + Rien qu'un néant ambitieux: + Mais l'ouvrage de la pensée + Est immortel comme les Dieux. + + Eh? e nella medesima Ode: + + Comme l'encens qui s'évapore + Et des Dieux parfume l'autel, + Le feu sacré qui me dévore + Brûle ce que j'ai de mortel. + + E nella stessa ancora: + + J'échappe à ce globe de fange: + Quel triomphe plus solennel! + C'est la mort même qui me venge; + Je commence un jour éternel. + + E, in un'Ode a Bonaparte, due anni fa: + + Le peuple souverain qu'un Héros sent défendre + N'obéira qu'aux Lois; + Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre + Jusqu'au trône des Rois. + + In un'Ode per la famosa notte del 10 agosto,--attento bene: + + O Nuit, dont le voile imposteur + Servit un roi conspirateur, + Je te dénonce à la mémoire! + ors de ta lâche obscurité, + Parais dans ton affreuse gloire, + Subis ton immortalité! + + Se questi non sono versi, quelli d'Orazio e di Pindaro sono + cavoli!--E parlando di Dio in un poema; + + Au-delà du soleil, au-delà de l'espace, + Il n'est rien qu'il ne voie, il n'est rien qu'il n'embrasse, + Et la création respire dans son sein. + + [8] Una lettera del maggio 1806 diretta in poscritto dalla Giulia + Beccaria al Pagani lo pregava di visitare in Milano la tomba + dell'Imbonati: "Un vostro puro _vale_ (scriveva essa), sarà + aggradito da Lui, sarà accetto dal mio povero cuore." + + [9] L'Autore della _Biografia_ del Manzoni che si legge ora nel_ + Supplemento all'Enciclopedia popolare_ del Pomba, preferisce + invece far credere che il Manzoni abbia scritto il Carme per + l'Imbonati, per riconoscenza della pingue eredità ricevuta! + + [10] "Il Manzoni (scrive lo Stoppani) si ricordava fin negli ultimi + suoi anni della buona zia, la quale gli aveva lasciato delle + impressioni vivissime, che egli ricordava agli amici, come fossero + ancora quei giorni. Ritornata ai patrii lari, l'ex-monaca si era + assunta lei una parte dell'educazione di Lisandrino, a cui aveva + preso a volere un gran bene, e questa parte era di farne un + giovinotto... se vi par troppo il dire galante, diremo brillante, + chè non daremo così occasione di pensar male a nessuno. Non pare + che per una coltivazione di questo genere il terreno fosse così + facile, come avrebbe desiderato la coltivatrice. Anche il Manzoni + dovette subire il supplizio inevitabile delle lezioni di musica e + di danza.... Non vi cadesse mai in mente che l'ex-monaca fosse una + donna meno che ammodo, anzi meno che pia; ella non mancava mai di + condur seco Lisandrino alla benedizione nella chiesa detta _alla + Pace_. Vuol dire che lungo la via c'era tempo di discorrere + d'altre cose.--Vede lei,--diceva un giorno il Manzoni, in uno + degli ultimi anni della sua vita, ad un amico, mentre passavano + per la Via di Santa Prassede,--vede lei quella finestra? Un giorno + ero là colla zia che m'insegnava il viver del mondo. D'un tratto + eccoci alle spalle lo zio monsignore; e la zia svelta a + regalargli, come si dice, una buona cavatina, cambiando discorso + con tale disinvoltura, da fare invidia al comico più + provetto.--Dove mai aveva la zia appreso una tattica così + sorprendente? Ma!... La cosa aveva fatto un gran senso al + giovinetto, e gli avrà dato certamente da pensare. Talvolta + certamente nella conversazione il discorso cadeva sulla + soppressione, con tutti quei pro e contro che udiamo anche noi a' + nostri giorni. La zia a questo proposito non si lasciava mai + cogliere nelle spire di un ragionamento qualsiasi. Con quel suo + fare spigliato e disinvolto saltava a piè pari alla + conclusione.--Io per me--diceva--sono del parere di Giuseppe II. + Aria: Aria!--soggiungeva, trinciando nell'aria di gran cerchi + colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi + dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il + respiro." + + [11] Questa pareva una preoccupazione forte nel Manzoni: noi abbiamo + veduto nelle lettere che scrive intorno all'Arese moribondo + com'egli si sdegni contro il sacerdote che viene a crescere il + terrore della morte; è noto poi come l'estrema agonia del Manzoni + sia stata dolorosa, pel terrore che lo invase nell'ultimo momento. + + [12] Egli ricordava senza dubbio, in quel punto, il proprio già citato + Sermone contro i cattivi poeti. + + [13] L'indole intieramente soggettiva del Carme, le lodi date + all'Imbonati amico di sua madre, quando il padre ancora viveva, e + la possibilità che alcuno venisse un giorno, come venne pur + troppo, a sospettare ch'egli cantasse l'Imbonati per riconoscenza + venale, dopo che il Conte aveva diseredato i proprii parenti per + lasciare le proprie sostanze alla bella ed intelligente amica, + furono, senza dubbiò, i motivi gravissimi, per i quali il Canzoni + ebbe più tardi a dolersi d'avere scritto quel Carme giovanile. + + + + +XI. + +Il Manzoni a Parigi. + + +Il nome che portava la madre del Manzoni l'avea fatta accogliere in +tutte le conversazioni più eleganti e più dotte del Consolato e del +Primo Impero. Ad Auteuil, presso Parigi, viveva la vedova +dell'Helvetius, in una casa già frequentata dai famosi Holbach, +Franklin, Jefferson, Condillac, Diderot, D'Alembert, Condorcet, +Laplace, Volney, Garat, Chenier, Ginguenè, Daunou, Thurot, Tracy +l'ideologo e Cabanis. Ma il Cabanis frequentava specialmente la +Maisonnette ove viveva la vedova del Condorcet, sorella del +maresciallo Grouchy e della moglie di Giorgio Cabanis. Fu alla +Maisonnette, ove la signora Beccarla si recava con particolare +frequenza, che il Manzoni dovette conoscere il grande medico filosofo +di Auteuil. Dal Sainte-Beuve apprendiamo che il Manzoni, parlandone +col Fauriel, lo chiamava _cet angélique Cabanis_. Il Cabanis era nato +nel 1757 a Cosnac e morì nel 1808 presso Meulan. Il Manzoni lo conobbe +dunque negli ultimi tre anni della sua vita, e al colmo della sua +gloria. Nell'anno 1806 il Cabanis aveva indirizzata al Fauriel una +bella lettera sopra le cause prime, che fu pubblicata solo parecchi +anni dopo la sua morte; probabilmente il Manzoni la lesse manoscritta +presso il Fauriel. Il Sainte-Beuve riportò un passo eloquente della +lettera del Cabanis; io ne riferirò qui, invece, la conclusione, nella +quale il medico filosofo si rivolgeva allo storico sperato dello +Stoicismo: "C'est a vous, mon ami, qu'il appartient de nous offrir les +images des grandes âmes formées par ces maximes, de retracer dignement +des souvenirs si touchants et si majestueux. Sans doute il est +toujours utile de proposer aux hommes de semblables modèles; mais, aux +époques des révolutions politiques, le bon sens et la vertu n'ont de +garantie que dans la constance des principes, dans l'inébranlable +fermeté des habitudes. Le débordement de toutes les folies, de toutes +les fureurs, les excès de tous genres, inséparables de ces grands +bouleversements, troublent les tètes faibles, leur rendent +problématique ce qu'elles ont regardé comme le plus certain; les +exemples corrupteurs, les succès momentanés du crime, les malheurs, +les persécutions qui s'attachent si souvent aux gens de bien, +ébranlent la morale des âmes flottantes; le ressort des plus +énergiques s'affaiblit lui-même quelquefois, et toutes celles qui ne +sont affermies dans la pratique des actions honnêtes que par le +respect de l'opinion publique, voyant cette opinion toujours équitable +à la longue dans les temps calmes, alors incertaine, égarée et souvent +criminelle dans ses jugements, s'habituent à mépriser une voix qui +leur tenait lieu de conscience; et si elles ne finissent bientôt par +traiter de vaines illusions les devoirs les plus sacrés, il ne leur +reste plus du moins assez de courage pour les faire triompher, dans le +secret de leurs pensées, des impressions de terreur dont elles sont +environnées de toutes parts. Poursuivez donc, mon ami, cet utile et +noble travail: si la plus grande partie des temps historiques vers +lesquels il vous ramène doivent remettre sous vos yeux les plus +horribles et les plus hideux tableaux, vous y trouverez aussi celui +des plus admirables et des plus touchantes vertus; leur aspect +reposera votre coeur, révolté et fatigué de tant de scènes d'horreur +et de bassesse. Jouissez, en le retraçant avec complaissance, des +encouragements qu'il peut donner à tous les hommes en qui vit quelque +étincelle du feu sacré, surtout _à cette bonne jeunesse, qui entre +toujours dans la carrière de la vie avec tous les sentiments élevés et +généreux;_ et ne craignez pas d'embrasser une ombre vaine, en +jouissant d'avance encore de la reconnaissance des vrais amis de +l'humanité." A me pare tra le cose probabili che il Cabanis, quando +scriveva queste parole, scritte, prima del Manzoni, un poco _alla +manzoniana_, per le quali insieme col Fauriel si confortava nella +speranza che la nuova gioventù avrebbe raccolto l'esempio delle virtù +stoiche, di cui il Fauriel dovea scrivere la storia, sebbene fosse +avvezzo a terminare i suoi scritti con una generosa perorazione ai +giovani, pensasse questa volta, particolarmente, al giovine amico del +Fauriel, al Manzoni, che, nel suo Carme _in morte di Carlo Imbonati_, +fin dal mese di febbraio dello stesso anno 1806 si era fatto un vero +programma poetico di Filosofia stoica. In parecchi scritti poi del +Cabanis trovo traccie di quello stile modestamente arguto, un po' vago +d'antitesi e di paralleli, che piaceva pur tanto al Manzoni e che gli +divenne proprio, ma ch'egli potè forse sentirsi capace di rinnovare +leggendo alcuno degli scrittori francesi. Non vorrei ingannarmi, +innanzi ai professori di stilistica, dicendo che riconosco, per +esempio, anticipato in parte il fare manzoniano in queste parole, con +le quali si termina la prefazione del _Coup-d'oeil sur les révolutions +et sur la réforme de la Médecine_, del Cabanis: "Cette introduction +est la seule partie que j'aie pu terminer. Je m'étais refusé jusqu'à +ce moment à la rendre publique, dans l'espoir de compléter un jour +l'ouvrage entier tel que je l'avais conçu. Mais le dépérissement total +de ma santé ne me permet plus de nourrir cet espoir, qui fut toujours +peut-ètre beaucoup trop ambitieux pour moi. Je finis donc par céder +aux voeux de quelques amis, et par livrer au public cette faible +esquisse. J'aurais voulu la rendre plus digne de lui et d'eux, mais la +même raison qui m'engage à la tirer de mon portefeuille, m'ôte le +courage et les moyens de la perfectionner. Telle qu'elle est, elle +renferme, je crois, des idées utiles, c'est assez pour écarter les +conseils de mon amour-propre, qui peut-ètre la condamneraient a +l'oubli; et si nos jeunes élèves, auxquels elle est particulièrement +destinée, retirent quelque fruit de cette lecture, l'avantage de les +avoir aidés dans leurs travaux sera pour mon coeur bien au-dessus de +tous les succes les plus glorieux." Io non dico che qui dentro ci sia +il Manzoni; ma mi pare di ritrovarci, fino ad un certo segno, il suo +modo di dire, e però non ho creduto di doverlo tacere. Nel Cabanis, +oltre al medico filosofo, vi era l'apostolo, un bisogno continuo di +comunicarsi vivamente ed utilmente agli altri; questo bisogno il +Manzoni non l'ha sentito in pari grado, anzi, per dire il vero, egli +mi pare averlo sentito pochissimo. Il Cabanis non si contentava che il +medico fosse dotto; lo voleva principalmente buono; e tutti i suoi +migliori scritti riescono ad una tale conclusione. Ma, se il Manzoni +non provava la stessa impazienza nel manifestare i proprii sentimenti +e nel farli attivi leggendo gli scritti e ascoltando i discorsi di +colui che gli parve _angelico_, dovette provare più volte una viva +simpatia, e, approvando in cuor suo i pensieri del sapiente di +Auteuil, trarne qualche profitto per la regola della propria vita, ed +in parte, anche, in quanto il Cabanis gli parve scrittore efficace, +giovarsene per dare, ad un tempo, rilievo singolare e disinvoltura +alla propria prosa. Il Manzoni entrò nella vita con un programma etico +ben determinato. Così il Cabanis, quando, nel 1783, ottenne il +dottorato, avea proferito innanzi a' suoi giudici un generoso +giuramento in versi non molto eleganti, ma, in compenso, molto +sinceri, onde rilevo questi brani: + + Je jure qu'à mon art obstinément livrée + Ma vie aux passions n'offrirà nulle entrée; + Qu'il remplira mes jours; que, pour l'approfondir, + L'embrasser tout entier, peut-être l'agrandir, + Mon âme à cet objet sans repos attachée, + Poursuivant sans repos la vérité cachée, + Formera, nourrira, par des efforts constants, + Sa lente expérience et ses trésors savants. + Je jure que jamais l'intérêt ni l'envie + Par leurs lâches conseils ne souilleront ma vie; + Que partout mes respects chercheront les talents; + Que ma tendre pitié, que mes soins consolants + Appartiendront surtout au malheur solitaire, + Et du pauvre d'abord trouveront la chaumière; + Que mes jours, dont mon coeur lui réserve l'emploi, + Pour conserver les siens ne seront rien pour moi + ...................................... + ...................................... + Libre de vains égards ou d'un orgueil coupable, + Je jure que ma voix, de détours incapable, + Montrera sans faiblesse, ainsi qu'avec candeur, + Et l'erreur étrangère et surtout mon erreur. + Je jure encor, fidèle à mon saint ministère, + Je jure, au nom des moeurs, que mon respect austère + Ne laissera jamais mes désirs ni mon coeur + S'égarer hors des lois que chérit la pudeur. + ...................................... + ...................................... + Ah! si mon coeur jamais, dans de honteux moments, + Abjurait sans puàeur ses vertueux serments, + Attache à tous mes pas les remords et le blâme, + Dieu vengeur qui m'entends! qu'en me fermant son âme, + La sévère amitié me laisse en un désert! + Dans ce coeur maintenant aux goûts simples ouvert + Flétris les vrais désirs, étouffe la nature, + Frappe-le des terreurs que nourrit l'imposture; + Et que plein de l'effroi d'un obscur avenir, + Je meure sans laisser aucun doux souvenir! + Mais, si de la vertu dont l'image m'enflamme + La sévère beauté toujours parle à mon âme; + Si, malgré tant de maux dont les assauts constants + Ont flétri mes beaux jours et glacé mon printemps, + À mes devoirs livré, moi-même je m'oublie, + Pour ne songer qu'aux maux qu'un autre me confie; + Si toujours mes serments sont présents a mon coeur, + Dieu juste, sur mes jours répands quelque douceur; + Veille sur les amis qui consolent ma vie; + Nourris les sentiments dont tu l'as embellie! + Chéri du malheureux, du puissant révéré, + Que mon nom soit béni plutôt que célébré! + +Il Cabanis, come più tardi il Manzoni, tenne fede al suo programma +giovanile. E, se fu caso che due uomini come il Cabanis ed il Manzoni, +l'uno al tramonto, l'altro al principio della vita, s'incontrassero e +si amassero, quel caso almeno non si potè dir cieco, poichè, se il +temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi +due uomini che si somigliassero di più nel desiderio del bene. Il +ritratto del Cabanis che accompagna il primo volume della edizione +delle sue opere fatta nell'anno 1823 a Parigi dal Didot, ci offre la +figura d'uomo pensoso e malinconico, ma benevolo e dall'espressione +soave. La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto, +egli aveva seguito, in qualità di segretario, un signore polacco a +Varsavia; tornato a diciott'anni a Parigi, vi aveva atteso per alcuni +anni a lavori letterarii, tra gli altri, a una versione dell'_Iliade_; +ma non trovandosi abbastanza incoraggiato, elesse infine di studiar la +medicina; laureato dopo sei anni di studio, si stabilì ad Auteuil, +dove ebbe la ventura di conoscere la vedova del celebre Helvetius, che +lo trattò come proprio figlio e gli fece conoscere gli uomini illustri +che ne frequentavano la casa, tra i quali quel Beniamino Franklin, di +cui il Cabanis ci ha poi raccontata così bene e con tanta efficacia +morale la vita. Per mezzo dell'Holbach, divenne amico del Diderot, del +D'Alembert e del Voltaire. All'arrivo della rivoluzione, il Cabanis ne +approvò i principii e ne deplorò gli eccessi. Amico intimo del +Mirabeau, ne descrisse la malattia e la morte. Assistette fino +all'ultima ora il Condorcet, ne raccolse gli scritti, ne consolò la +vedova; poco dopo, si congiunse in matrimonio con una cognata di lei, +sorella del generale Grouchy. Nominato quindi professore, membro +dell'Istituto, membro del Senato, la sua fama d'allora in poi andò +sempre crescendo e la sua vita potè dirsi relativamente felice. Tutti +gli scrittori francesi contemporanei s'accordarono nel chiamare il +Cabanis non solo un gran medico, professore e filosofo, ma _un homme +de bien_. Questa lode ch'egli ambiva sopra ogni altra, gli meritò pure +la gloria di essere amato ed ammirato dal nostro Manzoni; ora, poichè +nessuna delle ammirazioni del Manzoni rimase sterile per la sua vita, +noi non possiamo tacere che, se il Manzoni tornò in Italia migliore +che non ne fosse partito, una parte del merito vuole pure riferirsi +all'_angelico Cabanis_. Quando il Cabanis morì, nel 1808, il suo posto +nell'Accademia francese fu occupato da un altro filosofo, un amico, +una conoscenza intima anch'esso del Fauriel e del Manzoni, l'ideologo +Destutt de Tracy, l'autore dei celebri _Élements d'idéologie_, nato +nel 1751, morto nel 1836.[1] Sebbene, per l'età, il Tracy potesse +essere padre al Fauriel, sappiamo tuttavia che egli avea tanta fiducia +nel criterio di lui, che gli dava ad esaminare e giudicare i proprii +scritti prima di pubblicarli. Scrivendo poi al Fauriel, il Tracy gli +diceva, citando un bell'adagio orientale, che l'albero dell'amicizia +"est le seul qui porte des fruits toujours doux." Ma il grande amico, +l'anima gemella, nella gioventù del Manzoni, fu Claudio Fauriel. La +signora di Staël, scrivendo al Fauriel, fra le altre cose gli diceva: +"Ce n'est pas assurément que votre esprit aussi ne me plaise, mais il +me semble qu'il tire son originalité de vos sentiments." Queste parole +ci possono dare la ragione della profonda simpatia, della viva +amicizia che il Manzoni sentì pel Fauriel. La forza, la grandezza +originale del Manzoni consiste pure nella sua capacità di sentire +vivacemente e di tradurre sinceramente il proprio sentimento. +Ammiratore del Parini e di Carlo Imbonati, due stoici, il giovine +Manzoni arrivava a Parigi e vi incontrava lo stoico Fauriel, nel 1805, +cioè nell'anno in cui questi preparava una storia dello Stoicismo ed +attirava alle dottrine stoichei suoi migliori amici. Ma lo stoicismo +del Fauriel non si scompagnava da un sentimento filantropico, più +moderno che lo raddolciva. Amico del vero, e persuaso che il vero si +può conciliar sempre col buono, per amor del vero egli amava pure +nell'arte la naturalezza. Il Manzoni trovò dunque nel Fauriel più +tosto un consenso che un ammaestramento; i due amici confermarono a +vicenda, ne' loro lunghi e geniali discorsi, e determinarono meglio a +sè stessi la loro poetica letteraria che riusciva al tempo stesso una +poetica della vita. Anche al Manzoni si sarebbero forse potute +rivolgere le parole che la Stael indirizzava al Fauriel: "Vous aimez +les sentiments exaltés, et, quoique vous n'ayez pas, du moins je le +crois, un caractère passionné, comme votre âme est pure, elle jouit de +tout ce qui est noble avec délices." Ingegni critici entrambi, ossia +correttivi, erano impediti essi stessi da una clamorosa e tumultuosa +dimostrazione de' loro sentimenti; poeti entrambi, non potevano +tuttavia guardare con freddezza alcun oggetto della loro critica; +moderavano dunque la passione e scaldavano la riflessione con una +specie di compenso euritmico che le metteva quasi sempre fra loro in +perfetta armonia. Il Fauriel sarebbe stato amato con ardore dalla +Stael, se egli lo avesse voluto; ma preferì una soddisfazione più +viva, quella di essere ammirato da lei, che, deposta oramai ogni +speranza di una corrispondenza amorosa, poteva quindi scrivergli: "Je +croirai moins de mal de la nature humaine quand votre âme noble et +pure me fera sentir au moins tout le charme et tout le mérite des +ètres privilégiés." Si comprende il fascino che un tal uomo dovette +esercitare sopra il giovane Manzoni al suo arrivo in Parigi, e si +capisce ancora come il Fauriel dovesse fortificarsi ne' suoi virtuosi +convincimenti, trovando adesione ad essi nell'animo di un Manzoni. +Vuolsi egli da ciò argomentare che il Fauriel fosse, nella sua qualità +di stoico, insensibile all'amore, e fargli quasi un merito di una tale +insensibilità? Non è questo il mio pensiero. Pare, invece, che l'animo +del Fauriel fosse preso, più ancora che dalle grazie, dalle virtù +della vedova del Condorcet. Essa era nata sei anni prima di lui, ma, +se egli amò alcuna donna, fu quella; ed amando fortemente quella, non +ne poteva onestamente amare un'altra; perciò Beniamino Constant, +scrivendo al Fauriel, dopo avere chiamata la Stael "la meilleure et la +plus spirituelle des femmes," si scusa, soggiungendo queste altre +parole significanti: "Je m'aperçois que le superlatif est malhonnête, +et je le rétracte pour l'habitante de la _Maisonnette_." Il Fauriel +era nato per sentire fortemente l'amicizia, degno quindi d'incontrarsi +col Manzoni che si mostrò anch'esso affettuoso e costante nelle sue +amicizie. E si può ancora riferire al Manzoni quello che il +Sainte-Beuve scrisse del Fauriel: "En lui les extrémités, les +terminaisons de l'âge précédent se confondent, se combinent à petit +bruit avec les origines de l'autre; il y a de ces intermédiaires +cachés qui font qu'ainsi deux époques, en divorce et en rupture à la +surface, se tiennent comme par les entrailles." Come il Fauriel +comunicò al Cabanis, ad un ideologo, ad un filosofo, che era pure non +grande, ma neppure infimo poeta, il proprio amore delle indagini +storiche, così ne innamorò un altro poeta più grande e più originale, +il nostro Manzoni. Il dramma _storico_, il romanzo _storico_, il +discorso _storico_, la _Storia della Colonna infame_, riconoscono per +loro padre legittimo, effettivo, il Manzoni; ma se il Manzoni ne fu il +padre, il Fauriel ne vuol essere tenuto come l'amoroso padrino. Alla +sua volta, il Manzoni, rapito da un nuovo profondo sentimento +religioso, dovea forse contribuire ad animare di nuova poesia +cristiana il sentimento stoico, quasi pagano, del Fauriel, e +aggiungere a' pensieri virili dello storico una maggior soavità di +espressione poetica. Il Fauriel poi ed il Manzoni erano di quegli +uomini, in compagnia del quali, anche non volendo, si diventa +migliore: il poeta danese Bággesen, per esempio, che era temuto da' +suoi avversarii per i suoi frizzi e per le sue invettive, presso il +sereno e virtuoso Fauriel diveniva o voleva almeno apparire un +agnello: i frammenti delle sue lettere al Fauriel pubblicati dal +Sainte-Beuve lo dimostrano. Lo stoico Fauriel, amico della vedova del +Condorcet, ma, senza dubbio, amico nel più nobile senso della parola, +dovea tenere il posto presso il Manzoni di quel Carlo Imbonati, lo +stoico discepolo del Parini, ed amico della signora Giulia Beccaria. +Quando la signora Condorcet morì nel 1822, il Fauriel venne a cercare +conforto al suo vivo, irreparabile dolore, presso il suo Manzoni, a +Brusuglio. Premesse queste poche parole intorno alle ragioni profonde +della simpatia ed amicizia che legò insieme il Manzoni ed il Fauriel, +mi giova ora, con la guida del Sainte-Beuve, seguire i discorsi che i +due grandi scrittori tennero in Parigi sull'arte loro. Ma io +discorderei tosto dall'illustre critico francese, il quale attribuiva +al Fauriel il merito d'avere, dopo la lettura del noto Carme _In morte +dell'Imbonati_, non pure consigliato al Manzoni di perfezionarsi nel +verso sciolto, ma indicatigli "les modèles qu'il préférait." Per +quanto il Fauriel fosse intelligente di poesia italiana, conviene +ammettere che il Manzoni se ne intendesse un poco più: il Fauriel +provavasi egli pure a scrivere sonetti italiani e li leggeva al +Manzoni; ma, se que' sonetti avessero avuto un vero valore, è assai +probabile che gli avrebbero sopravvissuto. Il Fauriel deve avere +semplicemente ammirato i bei versi del Manzoni, e convenuto con lui +che il miglior modello di verso sciolto italiano era quello del +Parini, che molto probabilmente il Manzoni fece conoscere al Fauriel e +non, di certo, viceversa. Il Sainte-Beuve scrive, del rimanente, egli +stesso parlando del Manzoni: "Le divin Parini, comme il l'appelait +quelquefois, fut son premier maître; mais, en avançant, son vers +tendit de plus en plus à se dégager de toute imitation prochaine, à se +retremper directement dans la vérité et la nature." Il che è vero +soltanto, se si confronti lo sciolto della tragedia con quello del +Carme per l'Imbonati, ma non potrebbe stare se si volesse riguardare +come un progresso l'_Urania_ ed altri componimenti lirici +immediatamente successivi, rispetto a quel primo Carme mirabile per +verità e naturalezza. Ma a questo punta non mi giova più citare; mi +conviene invece riferire, per intiero, quanto il Sainte-Beuve ci +lasciò scritta intorno ai discorsi principali che si tennero su +argomenti letterarii fra il Manzoni ed il Fauriel, dall'anno 1806 +all'anno 1808. "Quante volte (scrive il Sainte-Beuve), correndo +l'estate del 1806 o alcuno degli anni dipoi, nel giardino della +_Maisonnette_ e fuori, per le colline di Saint-Avoie, sul pendio di +quella vetta, onde si scorge sì bello il corso della Senna, e +l'isoletta coperta di salici e di cipressi, da cui l'occhio si allarga +contento su quella fresca e tranquilla vallata, quante volte i due +amici andavano ragionando tra loro sul fine supremo d'ogni poesia, +sulle false immagini di che conveniva spogliarla, sull'arte bella e +semplice che bisognava richiamare alla vita! Certo, il Cartesio non fu +tanto insistente nel raccomandare al filosofo di deporre le idee della +scuola e i pregiudizii dell'educazione, quanto il Fauriel nel +raccomandare al poeta di liberarsi intieramente da quelle false +immagini che sogliono ricevere nome di poetiche. Bisogna che la poesia +sia cavata dall'intimo del cuore, bisogna sentire e saper esprimere i +proprii sentimenti con sincerità. Quest'era il primo articolo della +riforma poetica meditata dal Fauriel e dal Manzoni. Non è però che di +mezzo alle speranze questi non sentisse un'amarezza nel cuore. Ben +intendendo che la poesia non può corrispondere nè alle sue origini nè +al suo fine, se non opera sulla vita del popolo e della società, +scorgeva facilmente, che, per mille titoli, l'Italia non poteva +arrivare a tanto. La divisione degli Stati, il difetto d'un centro +comune, l'ozio, l'ignoranza, le pretensioni locali avevano arrecato +differenze troppo profonde tra la lingua scritta e le parlate. Quella +divenne addirittura una lingua morta. Non potè quindi prendere ed +esercitare sulle varie popolazioni un'azione diretta, immediata, +universale. E così, per una contradizione veramente singolare, la +prima condizione in Italia d'una lingua poetica, pura e semplice, era +di fondarsi sull'artificio. Il Manzoni sentì assai presto la gravità +di questo inconveniente. Egli non poteva contemplare senza un certo +piacere, misto d'invidia, il pubblico di Parigi tutto plaudente alla +commedia del Molière. Quel vedere un popolo intero che gustava e +intendeva in tutte le loro parti i capolavori del genio, come cosa +sua, quasi ponendosi in comunicazione con esso, gli pareva un sintomo +di quella vita attiva che temeva fosse divietata a una nazione divisa +In tanti dialetti. Egli ch'era destinato a riunire un giorno i più +eletti ingegni del suo paese in un concorde sentimento d'ammirazione, +egli allora non credeva possibile siffatta unanimità, o almeno +dolevasi che non potesse partire dal maggior numero. Il Fauriel lo +incoraggiava con autorità, e ponevagli sott'occhio molti illustri +esempi, anche di scrittori italiani, ricordandogli che tutti, più o +meno, ebbero a lottare con difficoltà della stessa specie." Il +soggiorno in Francia non valse di certo al Manzoni per fargli imparar +meglio quella lingua italiana, allo studio della quale egli si +appassionò poi tanto dopo il suo ritorno in Italia. Ma gli diede, +quanto allo stile, quella naturalezza, quell'agevolezza e disinvoltura +che le nostre scuole e le nostre Accademie non ci hanno mai insegnate, +avendo anzi mirato molto spesso a nascondere con la frase elegante i +pensieri, o il vuoto de' pensieri, più tosto che ad esprimerli. Il +Manzoni ammirava grandemente e sovra tutti i prosatori il Voltaire, le +opere del quale egli citava spesso, avendole fino al suo trentesimo +anno 1820 avute sempre fra le mani! Se ne privò poi, per farne dono al +proprio confessore monsignor Tosi, canonico del Duomo, poi vescovo di +Pavia, e togliersi così la tentazione di ascoltare il Voltaire +altrimenti che come scrittore, e di sorbire con l'ambrosia delle belle +parole il veleno di pensieri che quella fede cattolica, della quale +egli aveva assunta la difesa, gli comandava di riprovare.[2] + + [1] L'Elogio del Cabanis recitato dal Tracy fu tradotto in italiano + da Defendente Sacchi sopra il manoscritto dell'Autore e pubblicato + nel 1834 a Piacenza. + + [2] Il fatto ci è affermato dal professor Magenta, il quale aggiunge + che il Voltaire appartenuto al Manzoni "era un magnifico esemplare + parigino del 1785, di circa 100 volumi in-8°, legati in marocchino + col labbro dorato. L'egregio Carlo Tosi ne tiene quattro soltanto, + che degli altri alla morte del Vescovo non si trova che i + cartoni." + + + + +XII. + +L'_Urania. _--L'Idillio manzoniano. + + +Fu scritto molto e forse troppo sopra gli amori molteplici e non tutti +egualmente ammirabili e confessabili di Volfango Goethe. Il capitolo +che tratta degli amori del Manzoni sarà assai più breve e più +discreto, ma, come parmi, non privo d'importanza per chi s'occupi di +psicologia letteraria. Io non piglio molto sul serio e però non dovrei +curar qui il breve disgraziato amoretto di Venezia, del quale ho già +fatto un breve cenno, perchè non sembra aver lasciata alcuna traccia +profonda nell'arte manzoniana. Ma non posso, tuttavia, passare sotto +silenzio che Niccolò Tommaseo aveva veduto un Sonetto giovanile del +Manzoni, ov'era un verso molto espressivo. Il nostro Poeta, fin da +giovinetto, aveva fermata la sua mente ad un alto ideale, e +rivolgendosi alla sua Musa inspiratrice le prometteva di serbar fede +al virtuoso ideale, arrecandone in pegno una ragione stupenda per la +sua naturalezza: + + Perch'io non posso tralasciar d'amarti! + +Questo bel verso ci assicura già che per Alessandro Manzoni l'amore +non sarà una debolezza, ma una sola grande virtù, e che dalla donna +egli avrebbe ricevuto soltanto inspirazioni gentili e benefiche. Dopo +avere pubblicato il Carme _In morte dell'Imbonati,_ e ricevute per +esso magnifiche lodi in Italia ed in Francia,[1] il Manzoni che, in +una variante del suo Sonetto _Ritratto giovanile,_ aveva scritto +questo verso singolarissimo: + + Di riposo e di gloria insiem desìo, + +contento di quel primo saggio della propria gloria, si riposò, e trovò +in quel riposo una specie di voluttà, della quale, mi si perdoni la +confusione di parole che sembrano farsi guerra, pensando prima da +stoico, poi da cristiano, godette molte volte, nella sua vita, con una +squisita compiacenza, non vorrei dire da epicureo. Di questa sua beata +pigrizia poetica egli fu più volte piacevolmente rimproverato e +canzonato da' suoi amici, uno de' quali, il poeta Giovanni Torti, lo +raffigurava, anzi, sotto il nome di + + Cleon nostro + Di beato far nulla inclito speglio.[2] + +Dicono che il Manzoni vecchio si compiacesse molto di quella +canzonatura dell'amico, e non mi parrebbe niente improbabile, che +quelle famose parole de' _Promessi Sposi,_ le quali si pigliano +generalmente come un complimento puro e semplice al poeta Giovanni +Torti, fossero pure un'amabile vendetta intima di Cleone. L'Innominato +una volta avea intorno a sè molti bravi, e tra questi, come si +capisce, pochi galantuomini; dopo la conversione del padrone si +dispersero, e rimasero soltanto presso l'Innominato alcuni fidati +amici, _pochi e valenti come i versi del Torti_, il quale +probabilmente ne aveva pure anch'esso dispersi e distrutti molti +cattivi, prima di far grazia ai pochi che gli parevano riusciti +secondo il suo cuore.[3] Ad ogni modo, per molti mesi dopo la +pubblicazione del Carme _In morte dell'Imbonati_, il Manzoni non +iscrisse più versi; nè gli valse "il dolce sprone" materno a toglierlo +da quella specie di letargia. Quale fu dunque l'occasione, o, per +dirla con Massimo d'Azeglio, la _tentazione tentante_ che mosse il +giovine Poeta, nell'anno seguente, a comporre il nuovo poemetto +_Urania_? A me pare di non ingannarmi dicendo semplicemente che il +Manzoni, in quell'anno, s'era innamorato della fanciulla, che divenne +poi sua moglie, Enrichetta Blondel, e che l'_Urania_ fu scritta +specialmente per piacerle. Il Poeta incomincia ad invocare le Grazie +per cantare un nuovo inno, il quale sia ascoltato, non solo all'ombra +de' pioppi lombardi, ma anco presso i sacri colli dell'Arno, ai quali +il Carme foscoliano _De' Sepolcri_, uscito nella primavera di +quell'anno, dovea più fortemente tentarlo. Anch'egli desidera venire +ascritto, non alla turba, ma "al drappel sacro" de' poeti d'Italia +"antico ospizio delle Muse." La recrudescenza nel desiderio della +gloria presso i poeti risponde quasi sempre ad una recrudescenza +d'amore; le donne amanti di poeti furono quasi sempre o autrici o +principali collaboratrici della loro gloria; anche il Manzoni, il meno +erotico forse di tutti i nostri grandi poeti, sentì crescere l'ardore +poetico all'improvviso sollevarsi nel suo petto di una fiamma gentile. +Ma, dopo ch'egli s'era scostato dagl'imitatori per accostarsi, +com'egli canta, "ai prischi sommi," la poca gloria poetica non bastava +più alla sua giovanile ambizione, _aut Caesar, aut nihil_; anche il +nostro pensava dunque fra sè, dopo avere conosciuto il Pindaro Lebrun, +o Pindaro, o Dante, o Manzoni; e, dopo avere lodato il primo, si +velava sotto la figura del secondo; per avere il diritto di ascoltare +il glorioso discorso delle Muse. Dante vien celebrato per aver primo +dato le bende ed il manto alla poesia italiana, per averla, primo, +condotta a fonti illibate, per averla, maestro dell'ira nell'_Inferno_ +e del sorriso nel _Purgatorio_ e nel _Paradiso_, creata degna di +emular la madre latina: + + .... e nelle stanze sacre + Tu le insegnasti ad emular la madre, + Tu dolce maestro e del sorriso, + Divo Alighier, le fosti. In lunga notte + Giaceva il mondo, e tu splendevi solo, + Tu nostra. + +Quanta maestà e virgiliana soavità di affetto In quel _nostro_!--A +questo punto, nondimeno, il Poeta che non ha per anco rinunciato a +tutte le reminiscenze della scuola, si ricorda troppo d'avervi +studiata la Mitologia greca; onde quello stesso Manzoni che, pochi +anni dopo, scriverà l'Ode satirica intitolata: _L'ira d'Apollo_, nella +quale, in pena d'aver posto da banda le vecchie ciarpe mitologiche, il +poeta riformato si farà giocosamente condannare da Apollo a non più +bere l'onda Castalia, a non cingersi più la fronte d'alloro, a non più +salire sul Pegaso, a non più volare, a cantar sempre in umile stile +quello ch'egli sentirà e nulla più: + + Rada il basso terren del vostro mondo, + Non spiri aura di Pindo in sua parola; + Tutto ei deggia da l'intimo + Suo petto trarre e dal pensier profondo; + +quello stesso poeta, per rappresentare gli antichi beneficii che le +nove Muse recarono un giorno ai mortali, immagina che, discesa dal +cielo, la stessa dea Urania gli abbia un giorno cantati al poeta +Pindaro. Non sono da sperare stupendi effetti poetici da una tale +intonazione mitologica, e però tutto l'Inno, nel tutt'insieme, riesce +manierato e freddo. Pure qua e là la natura potente vince l'arte delle +scuole, e ne vien fuori qualche verso di calore, di colore e di sapore +tutto manzoniano, ove l'effetto è proprio cavato, come in molte delle +immagini dantesche, dalla potenza di meditar sopra lo impressioni: +questi, per esempio: + + Fra il romor del plauso, + Chinò la bella gota, ove salìa + Del gaudio mista e del pudor la fiamma. + +Sono versi pittoreschi; ma il Manzoni ricordava senza dubbio, nel +comporli una impressione propria, essendo ben noto agli amici del +Poeta, com'egli soleva, innanzi a lodi che gli facevano piacere, +arrossire come fanciullo. In questi altri versi, il primo è da notare +per l'equivoco della parola _amanti_, la quale si può riferire alla +Gloria, come a tutte le donne amate in genere; ed è vero pur troppo, +che di mille innamorati, i quali sognano la gloria, uno solo riesce, +con pena, a conseguirla; parecchi de' versi che seguono, sentono come +un soave afflato virgiliano: + + V'è la Gloria, sospir di mille amanti: + Vede la schiva i mille, e ad un sorride. + Ivi il trasse la Diva. All'appressarsi, + Dell'aura sacra all'aspirar, di lieto + Orror compreso in ogni vena il sangue + Sentìa l'eletto, ed una fiamma lieve + Lambir la fronte ed occupar l'ingegno. + Poi che nell'alto della selva il pose + Non conscio passo, abbandonò l'altezza + Del solitario trono, e nel segreto + Asilo Urania il prode alunno aggiunse. + Come talvolta ad uom rassembra in sogno + Su lunga scala, o per dirupo, lieve + Scorrer col piè non alternato all'imo, + Nè mai grado calcar, nè offender sasso; + Tal su gli aerei gioghi sorvolando, + Discendea la Celeste. + +L'immagine seguente ci ricorda un'analoga similitudine dantesca; +quella che vien dopo ha pure per noi qualche importanza biografica, +perchè, sotto la impressione provata dal poeta Pindaro, reso +improvvisamente dubitoso delle sue forze, dopo aver fatto concepire di +sè solenni speranze, sono da riconoscersi i sentimenti particolari che +dovea provare il Manzoni divenuto quasi inerte, dopo le lodi forse più +ambite che sperate, onde fu coronato il Carme per l'Imbonati; ed anco +questi versi, ove l'Autore trae l'espressione dal proprio modo di +sentire, riescono pieni di poetica efficacia: + + Come la madre al fantolin caduto, + Mentre lieto al suo piè movea tumulto, + Che guata impaurito e già sul ciglio + Turgida appar la lagrimetta, ed ella + Nel suo trepido cor contiene il grido, + E blandamente gli sorride in volto + Per ch'ei non pianga; un tal divino riso + Con questi detti a lui la Musa aperse: + "A confortarti io vegno. Onde sì ratto + L'anima tua è da viltade offesa? + Non senza il nume delle Muse, o figlio, + Di te tant'alto io promettea."--"Deh! come, + Pindaro rispondea, cura dei vati + Aver le Muse io crederò? Se culto + Placabil mai degl'Immortali alcuno + Rendesse all'uom, chi mai d'ostie e di lodi, + Chi più di me, di pregi e di cor puro, + Venerò le Camene?[4] Or, se del mio + Dolor ti duoli, proseguir, deh! vogli + L'egro mio spirto consolar col canto" + Tacque il labbro, ma il volto ancor pregava, + Qual d'uom che d'udir arda, e fra sè tema + Di far, parlando, alla risposta indugio. + Allor su l'erba s'adagiàro, il plettro + Urania prese; e gli accordò quest'inno + Che, in minor suono, il canto mio ripete. + +Ma spogliando il Carme del suo apparato mitologico, noi troviamo in +esso i sentimenti particolari del poeta e però un nuovo elemento +biografico, del quale ci giova tener conto. Il poeta Pindaro, dopo +aver dato prove del suo valore poetico ed onorate le Muse, riesce +improvvisamente dubitoso delle proprie forze; onde la Musa discende a +rimproverarlo insieme ed aggiungergli coraggio. Il Manzoni, quantunque +vago di riposo, quando s'accingeva all'opera non s'arrestava +facilmente innanzi alle cose difficili; anzi, metteva più forte +impegno per riuscire; il modo con cui tormentò sè stesso negli _Inni +Sacri_, lo sforzo giovanile per frenare i versi volubili e ribelli, il +lungo, ostinato studio ch'egli, lombardo, pose nella parlata +fiorentina, possono servire di commento a questi versi dell'_Urania_: + + .... Baldanza a quel voler non tolse + Difficoltà, che all'impotente è freno, + Stimolo al forte. + +Le Muse e le Grazie discendono sulla terra e recano i loro benefici ai +mortali, cioè la pace, la concordia, la pietà. I versi seguenti del +Manzoni, non ancora cattolico, concordano perfettamente col fine +dell'Inno sulla _Pentecoste_, e col precetto evangelico che la mano +sinistra non deve sapere quello che fa la destra, e ci dimostrano +insomma ch'è una poco pia menzogna il miracolo della conversione +dall'ateismo, dal materialismo e dal cinismo del Manzoni, che non fu +mai nè ateo, nè materialista, nè cinico. Ma su questo argomento avremo +occasione di ritornare; intanto, spogliando della loro veste +classico-mitologica i versi che seguono, compiacciamoci di veder già +vivo sotto di essa un Manzoni cristiano. Scrivendo nel 1805 al Monti, +il giovine Manzoni gli ricordava già che le lettere non sono buone a +nulla, se non servono a ringentilire i costumi; nell'_Urania_, le Muse +devono fare qualche cosa di più, insegnarci la pietà ed il perdono +delle offese, e la carità benefica e modesta: + + Così dal sangue e dal ferino istinto + Tolser quei pochi in prima; indi lo sguardo + Di lor, che a terra ancor tenea il costume + Che del passato l'avvenir fa servo. + Levâr di nuova forza avvalorato. + E quei gli occhi giraro, e vider tutta + La compagnia degli stranier divini, + Che alle Dive fea guerra. Ove furente + Imperversar la Crudeltà solea + Orribil mostro che ferisce e ride, + Viver pietà che mollemente intorno + Ai cor fremendo, dei veduti mali + Dolor chiedea: Pietà, degl'infelici + Sorriso, amabil Dea. Feroce e stolta + Con alta fronte passeggiar l'Offesa + Vider, gl'ingegni provocando, e mite + Ovunque un Genio a quella Furia opporsi, + _Lo spontaneo Perdon che con la destra + Cancella il torto e nella manca reca + Il beneficio, e l'uno e l'altro obblia._ + +Per virtù delle Muse nasce nell'uomo l'amor della fatica industre, il +sentimento dell'onore, della fedeltà, dell'umana ospitale fratellanza, + + .... che gl'ignoti astringe + Di fraterna catena; e tutta in fine + La schiera pia nell'opra affaticarsi + Videro, e nuovo di pietà, d'amore + Negli attoniti sorse animi un senso, + Che infiammando occupolli. + +I poeti si destano e cantano alla turba le _vedute bellezze_, la terra +non più squallida, ride; al discendere dell'armonia nel cuore dei +mortali, l'ira tace e sii sveglia un secreto ardente desiderio di +carità e di pace, onde la vita si fa bella e riposata: + + L'ira + V'ammorzava quel canto, e dolce, invece, + Di carità, di pace vi destava + Ignota brama. + +Dopo aver'cantato, le Muse risalgono all'Olimpo e ne ricevono le lodi +di Giove, ma per tornar sollecite presso Pindaro, a que' luoghi che un +gentile ricordo rende cari, + + .... chè ameno + Oltre ogni loco a rivedersi è quello + Che un gentil fatto ti rimembri. + +Le Muse spiegano a Pindaro che, se egli, a malgrado dell'amor delle +Muse, non potè ancora sciogliere canti immortali, ciò accade per la +vendetta d'un Nume, poich'egli, fino ad ora, negò il canto alle +Grazie; senza le quali nè pure gli Dei + + .... son usi + Mover mai danza o moderar convito. + Da lor sol vien se cosa in fra i mortali + E di gentile, e sol qua giù quel canto + Vivrà che lingua dal pensier profondo + Con la fortuna delle Grazie attinga. + Queste implora coi voti, ed al perdono + Facili or piega. E la rapita lode + Più non ti dolga. A giovin quercia accanto + Talor felce orgogliosa il suolo usurpa; + E cresce in selva, e il gentil ramo eccede + Col breve onor delle digiune frondi: + Ed ecco il verno le dissipa; e intanto + Tacitamente il solidario arbusto + Gran parte abbranca di terreno, e mille + Rami nutrendo nel felice tronco + Al grato pellegrin l'ombra prepara. + Signor così degl'inni eterni, _un giorno, + Solo in Olimpia regnerai_: compagna + Questa lira al tuo canto, a te sovente + Il tuo destino e l'amor mio rimembri. + +Qui il Manzoni sembra certamente voler fare qualche allusione +personale. È evidente ch'egli lascia rivolger la parola a Pindaro, +perchè gli parrebbe cosa troppo vana ed orgogliosa obbligar le Muse a +discendere dall'Olimpo per lui e augurargli di regnar solo in Olimpia. +Se così è, noi dobbiamo riconoscere in questa giovine quercia +olimpica, che un giorno regnerà sola, il Manzoni stesso, e domandargli +chi possa nascondersi sotto la felce orgogliosa che ingombra intanto +la via alla giovine quercia, ma che, in pena della sua temerità, vivrà +un anno solo. Gl'indizii precisi od anco probabili ci mancano per +arrischiarci a qualsiasi congettura. Osservo, invece, come una potente +ragione segreta dovette determinare il Manzoni a compiere la sua prima +formola poetica _sentir e meditare_, con un nuovo elemento che le +mancava, _la grazia_. Il Manzoni vecchio diceva che l'arte deve aver +per oggetto il _vero_, per fine _l'utile_, per mezzo _l'interessante_, +ossia il bello. Il senso dei versi dell'_Urania_ è il medesimo: + + .... sol qua giù quel canto + Vivrà che lingua dal pensier profondo + Con la fortuna delle Grazie attinga. + +Io dubito che l'amore abbia dettato que' versi, e che nell'anno 1807 +il Poeta avesse già veduta la giovinetta che dovea l'anno seguente +sposare. L'_Urania_, a malgrado della bellezza di alcune parti, +riesce, tuttavia, un componimento freddo e stentato, a motivo +specialmente della morta Mitologia evocata a velare più che a +significare i sentimenti vivi e contemporanei del Poeta. Lo studio +ch'e' fece per nascondersi, dopo essersi molto e forse troppo scoperto +nel Carme per l'Imbonati, gli fece parer buoni quegli stessi mezzi +mitologici, sopra i quali, pochi anni dopo, egli medesimo dovea gettar +tanto ridicolo. Ed è a dolersi che l'amico Fauriel non abbia +sconsigliato il Manzoni dal ritentar quella vana forma poetica. È da +dolersi, ma non da stupire; poichè, in quel tempo medesimo, il Fauriel +traduceva la _Parteneide_, poema alpestre del poeta danese Jens +Bággesen,[5] ove non solamente si rimettono in iscena gli Dei ma si +crea una nuova dea della _Vertigine_, dove la _Jungfrau_ o la +_Vergine_ è allegoricamente rappresentata come una poetica persona +viva. Nè pago il Fauriel di tradurre in francese il poema che il +Bággesen avea composto in tedesco, invitava il Manzoni a tradurlo in +italiano. Ma il Manzoni, che intanto avea già fatto, con la madre, nel +1806 il suo viaggio in Isvizzera e ammirato dappresso le montagne, che +vi ritornò forse nel 1807, invece di tradurre, si provò a comporre un +poema originale sopra le montagne, accompagnandone l'invio al Fauriel +suo _secondo duca_ alpestre, come il Bággesen era stato il primo, con +una epistola in versi, della quale il Sainte-Beuve ci ha fatto +conoscere un frammento "Alla Vergine ideale" del Danese egli opponeva +nell'epistola e nel poema una Vergine che le somigliava, da lui +conosciuta _sui colli orobii_, in una villa del Bergamasco: siamo, ove +precisamente egli conobbe la sua Enrichetta Blondel. Il suo matrimonio +con essa si celebrò in Milano il 6 febbraio dell'anno 1808 innanzi +all'ufficiale civile. Enrichetta Blondel aveva sedici anni, era nata a +Casirate, apparteneva ad una famiglia di origine ginevrina, di +confessione evangelica riformata, onde nel giorno stesso in cui +celebravasi il matrimonio civile, veniva in Milano da Bergamo il +pastore protestante Giovanni Gaspare Degli Orelli a benedire quelle +nozze evangelicamente; testimone dello sposo era non solo un +cattolico, ma un prete, il sacerdote Francesco Zinammi (o Zinamini?). +Dopo le nozze, gli sposi partirono per Parigi, ov'era rimasta la +signora Beccaria. Il 31 agosto dell'anno 1808, il Manzoni scriveva da +Parigi al suo amico Pagani: "Ho trovato una compagna che riunisce +veramente tutti i pregi che possono rendere veramente felice un uomo e +me particolarmente; mia madre è guarita affatto, e non regna fra di +noi che un amore ed un volere." In Parigi nasce al Manzoni una figlia; +vien battezzata secondo il rito cattolico e le s'impone il nome di +Giulia, in onore della madrina ch'era la nonna, e di Claudina, in +onore del padrino Claudio Fauriel. + + [1] Per la Francia bastavano in ogni modo quelle del Fauriel, per + l'Italia quelle del Foscolo. + + [2] Il signor Romussi crede pure che il Torti nella _Torre di Capua_ + raffigurasse il Manzoni convertito in Fra Calisto da Firenze: + + ......rifuggissi alla Scrittura, o quando + S'avvenne al loco, ove il Maestro disse + Che stretto è in quel d'amare ogni comando, + Fu come gli occhi della mente aprisse: + Tutto qui sta (diss'ei) vivere amando, + E amar fu sua scienza fin ch'ei visse; + Di che pur reso in suo sermon potente + Innamorava di ben far la gente. + + [3] Anche il Monti, del resto, scrivendo nel 1818 a Giovanni Torti, + gli avea detto: "Da chi avete voi imparata l'arte di far versi + così corretti, così belli? _Fatene di più spessi _e crescete la + gloria degl'Italiani, il più caldo lodatore della vostra Musa sarà + sempre il vostro Monti." + + [4] In quell'anno medesimo il Manzoni aveva composto una Canzone di + tessitura classica, in onore delle Nove Muse. Ne ho veduto un + frammento non molto felice. Ogni strofa dovea descrivere una Musa. + + [5] L'incontro del Manzoni in Parigi con questo illustre poeta danese + non fu, di certo, senza risultamenti. Il Bággesen era nato nel + 1761 da una povera famiglia; ricevuto gratuitamente all'Università + di Copenhagen, diede tosto parecchi saggi del suo valore nel + poetare. In età di ventun anno avea pubblicata la prima raccolta + de' suoi versi, alla quale, dopo sette anni, era serbato l'onore + di una versione tedesca; a ventiquattro anni, usciva il suo dramma + _Uggiero il Danese_, che cadde intieramente dopo la parodia che ne + fece l'Heiberg intitolata: _Uggiero il Tedesco_. Allora il giovine + poeta disgustato desiderò lasciare il proprio paese e visitare la + Germania, la Svizzera e la Francia; il Duca di Augustemborgo, suo + protettore, gliene fornì i mezzi. Il Bággesen viaggiò così fuori + di patria per quattro anni, e s'addestrò in questo tempo + specialmente nella lingua tedesca, la quale divenne per lui come + una seconda lingua. Impromessosi a Berna con una nipote + dell'Haller, rientrò per poco in patria, per ripartirne nell'anno + 1793 e visitare nuovamente la Svizzera, Vienna e l'Italia. Lo + ritroviamo nel 1796 a Copenhagen, aggregato a quel Corpo + universitario; ma l'anno dipoi egli s'era già rimesso in viaggio, + avea perduto la moglie a Kiel e sposava, in seconde nozze, a + Parigi, come più tardi il Manzoni, la figlia di un pastore di + Ginevra, con la quale, nell'anno 1798, ritornava in Danimarca. + Chiamato a prender parte nella direzione di quel Teatro reale, vi + rappresentava un proprio dramma, che fu molto applaudito. Ma, nel + 1800, tornava a chiedere un congedo per recarsi a Parigi, dove, + dopo avere pubblicato in Amburgo due volumi di poesie tedesche + assai maltrattate dai giornali di quel tempo, e il suo poema della + _Parteneide_, scritto pure in tedesco, nell'anno 1806 faceva + ritorno a Copenhagen, dove intanto il Rahbez e l'Oehlenschlaeger, + coi giovani ammiratori del Goethe e della scuola romantica di + Weimar, avevano preso il posto del Bággesen nella simpatia del + pubblico. Il nostro poeta ne sentì pena. Volle col suo _Labirinto_ + provare di esser anch'esso capace di trattare quel genere di + poesia che piaceva ai romantici, ma intanto non si rattenne dallo + scrivere una satira contro la moderna scuola, dal pubblicare + epigrammi contro i capi romantici, e specialmente contro il Goethe + che avea ammirato e certamente molto studiato, come lo prova lo + stesso suo dramma _Il perfetto Faust_, e contro l'Oehlenschlaeger + da lui prima molto onorato. Non potendo più esser riguardato come + primo fra i poeti della Danimarca, il Bággesen lasciava nuovamente + il suo paese nell'anno 1807, e soggiornava ora in Francia, ora in + Germania, fino all'anno 1814, scrivendo ora satire ed epigrammi, + ora inni d'amore pel suo paese, secondo il suo vario umore + poetico. Natura mobile, egli subiva facilmente e mutava + impressioni ed idee, in contradizione e lotta continua fra lo + spirito romantico ed il classico, fra la fede e lo scetticismo. Il + nostro giovane Manzoni, per mezzo del Fauriel, conobbe il Bággesen + in Parigi fra gli anni 1806 e 1808, e fu tra i suoi più caldi + ammiratori. Il Fauriel non fu amico inutile dei letterati e + filosofi, dei quali divenne famigliare; com'egli rivedeva, prima + della stampa, gli scritti del Tracy, attirava il Cabanis alle + ricerche storiche, come più tardi traduceva e raccomandava ai + Francesi le tragedie del suo Manzoni, così, innamoratosi della + _Parteneide_ del Bággesen, imprese a tradurla e quasi a rifarla, + facendola precedere da una introduzione, ove scriveva il + Sainte-Beuve: "A la définition délicate qu'il donne de l'idylle, à + la peinture complaisante et suave qu'il en retrace, je crois + retrouverà travers l'écrivain didactique l'homme heureux et + sensible, l'hôte de la _Maisonnette_ et l'amant de la nature." Il + Fauriel confessava poi che, primo il Bággesen, nella _Parteneide_, + gli aveva dato: "le sentiment des Alpes," e per questo pregio gli + perdonava molte stranezze; il Botta ed il Manzoni parteciparono a + quell'ammirazione. Quando nel 1810 il Fauriel pubblicò finalmente + la _Parteneide_ in francese, il primo gli scriveva: "Vous avez + rencontré des beautés pures et presque angéliques, vous avez été + attiré vers elles, vous les avez saisies, vous en avez été pénétré + et nous les avez rendues avec le ton et le style qui leur + conviennent;" il secondo, come scrive il Sainte-Beuve, "réinstallé + à Milan, adressait _A Parteneide_ une pièce de vers allégoriques + dans le genre de son _Urania_, et il semblait se promettre de + faire en italien une traduction, ou quelque poème analogue sur ses + montagnes. Voici" prosegue il Sainte-Beuve "un passage dans lequel + il exprime l'impression vive qu'il ressentit lorsque la belle + _Vierge_ lui fut présentée par son second guide, par ce cher + Fauriel, qui la lui amenait par la main. Manzoni nous pardonnera + d'arracher à l'oubli ces quelques vers de sa jeunesse, ce premier + jet non corrigé (_non corretto_, est-il dit en marge); il nous le + pardonnera en faveur du témoignage qu'il y rend a son ami:" + + ......... Col tuo secondo duca + Te vidi io prima, e de lo sacre danze + O dimentica o schiva; e pur sì franco. + Sì numeroso il portamento, e tanto + Di rosea luce ti fioriva il volto, + Che Diva io ti conobbi, e t'adorai. + Ed ei sì lieto ti ridea, sì lieta + D'amor primiero ti porgea la destra, + Di sì fidata compagnia, che primo + Giurato avrei che per trovarti ei l'erta + Superasse de l'Alpe, ei le tempeste + Affrontasse del Tuna, e tremebondo + Da la mobil Vertigo e da l'ardente + Confusïon battuto in sul petroso + Orlo giacesse. Entro il mio cor fêan lite + Quegli avversarii che van sempre insieme, + Riverenza ed Amor; ma pur sì pio + Aprivi il riso, e non so che di noto + Mi splendea ne' tuoi guardi, che Amor vinse, + E m'appressai sicuro. E quel cortese, + Di cui cara l'immago ed onorata + Sarammi, infin che la purpurea vita + M'irrigherà le vene, a me rivolto, + Con gentil piglio la tua man levando, + Fêa d'offrirmela cenno. Ond'io più baldo + La man ti stesi. + + Mi piace ora aggiungere che _Parteneide_ rispose al Manzoni, in + lingua tedesca, per bocca dello stesso Bággesen in una poesia + intitolata precisamente: _Parthenais au Manzoni_, la quale si + legge nella quinta parte delle Poesie del Bággesen pubblicate dal + figlio del poeta a Lipsia nell'anno 1836. Una nota dice: "Questa + poesia si fonda sul fatto che dopo che il Fauriel ebbe tradotta la + _Parteneide_ in francese, il Bággesen ricevette dal Mansioni la + promessa ch'egli l'avrebbe tradotta in italiano. La traduzione + francese è in prosa; il Manzoni si proponeva di adoperare la terza + rima. Non sappiamo per quali motivi il lavoro non sia poi stato + seguito." Debbo questa notizia alla cortesia del signor Kr. + Arentzen, autore di un pregiato lavoro biografico sopra il + Bággesen pubblicatosi di recente in lingua danese. Il signor + Arentzen ebbe pure la bontà di trascrivermi gli esametri tedeschi + del Bággesen diretti al Manzoni. Anche in essi come nel poema + della _Parteneide_, egli si cela sotto il nome di _Nordfrank_, il + poeta viaggiatore._ Parteneide_ parla e dice come, guidata dal + Bággesen, ella visitò la regione del Nord, guidata dal Fauriel la + regione dell'Occidente; l'amicizia del Fauriel, essa dice, mi è + cara, come quella di _Nordfrank_. Si compiace in tale compagnia, + quando sente un dolce richiamo verso il Mezzogiorno; le par di + sognare, le par di viaggiare verso un mondo incantato, e stende la + mano al nipote di Dante, del Tasso e del Petrarca, all'amico del + Fauriel e del Bággesen, al simpatico Manzoni: + + Ach! und ich ahne dass mildere Duft and sanftere Tüne + Wonniger noch mit der blühenden Gluth lebhafterer Farben + Würden umwehn und vollenden den Schmück, wenn irgend ein Enkel + Dantes', Tasso's oder Petratk's mit gönnte der Bildung + Blümenkron, geflückt in des jungfraubeiligen Maro's + Muttergefild. O reichte die Hand mir Fauriel's Freund und + Nordfranks! _Liebe zuletzt noch lernte, holder Manzoni! + Hold sunt Erröthen Dir schon die freundschaftseliger Jungfrau_. + + Questi due versi sembrano lasciar capire che al Bággesen fosse + noto che nel tempo in cui il Manzoni tornato in Lombardia si + preparava a tradurre la _Parteneide_ (1807), per la prima volta + conoscesse veramente l'amore, nel suo incontro con un'altra + Vergine, la giovinetta Blondel, che divenne, poco dopo, sua moglie + e che ciò possa essere, lo confermerebbe pure la seguente nota che + troviamo nel caro libriccino dello Stoppani: _I primi anni di + Alessandro Manzoni_, pag. 234: "I versi pubblicati di preferenza + dal Sainte-Beuve, perchè gli tornavano bene ad illustrare il suo + soggetto, sento ora con piacere che esistono fra le carte del + Manzoni, preceduti da pochi altri che formano il principio del + Carme, e seguiti da un numero maggiore che ne costituiscono come + il corpo, sia questo o non sia del tutto compiuto." Chi mi dà + questa notizia aggiunge che, dopo aver letti quei versi, glien'è + rimasta l'impressione che il Manzoni abbia cominciato il suo Carme + col richiamo della Vergine ideale della _Parteneide_, per dire in + seguito, come infatti dice, che egli ha trovato in Italia, sul + _colli orobii_, una Vergine a lei somigliante. Sarebbe poi sua + opinione che questa seconda Vergine del Manzoni non fosse ideale, + ma reale, molto probabilmente la stessa Enrichetta Blondel, che fu + poi sua sposa, o che egli deve aver conosciuta la prima volta da + vicino, o presso i di lei zii Mariton in una lor villa, nelle + vicinanze di Bergamo. Ad ogni modo non sarebbe questo Carme, + secondo lui, quel lavoro, a cui allude il Sainte-Beuve, che il + Manzoni sembrava _promettersi di fare in italiano_, perchè un + poemetto _sul gusto di quello di Bággesen_ il Manzoni diceva di + averlo fatto realmente_ in ottava_ rima, e alcune stanze le + recitava, anche in questi ultimi anni, a chi l'accompagnava nella + passeggiata. Sfortunatamente questo poemetto non si trovò fra i + suoi scritti, e pare indubitato che egli l'abbia consegnato alle + fiamme. La stessa Vergine ci descrive finalmente il Poeta in + un'Ode giovanile, della quale citerò te strofe più espressive. Il + Poeta, ancora irretito nelle immagini mitologiche, ci assicura che + la sua fanciulla gli apparve la prima volta in forma somigliante a + quella della dea Cinzia. Crediamogli sulla parola, e + compiacciamoci ora nel veder partitamente descritte le qualità + esteriori della sedicenne sposa sperata dal Manzoni, la quale + dovea poi aver tanta parte, per quanto destramente dissimulata, + nell'arte sua: + + Tal prima agli occhi miei, + Non ancor dotti d'amorose lagrime, + Appariva costei, + Vincendo di splendor l'emule vergini + Per mover d'occhi dolcemente grave + E per voce soave. + Dagl'innocenti sguardi, + Che ancor lor possa e gli altrui danni ignorano, + Escono accesi dardi; + Non certi men, nè di più lieve incendio, + Se dal fronte scendendo il crine avaro + Lor fa lene riparo; + Oh qual tutta di nuove + Fatali grazie ride allor che l'invido + Crin col dito rimove: + E doppio appresta di beltà spettacolo + Sul fronte schietto, trascorrendo lieve + Con la destra di neve. + Nè tacerò la bella + Bocca gentil, fonte di riso ingenuo + E di cara favella; + E in cui prepara, ahi, per chi dunque! Venere + I casti baci e le punture ardite + E le dolci ferite. + + Non giova al Poeta il suo proposito, fatto nel Carme per + l'Imbonati, di voler seguire la dottrina di Zenone; l'Amore lo + ferì; egli è invitato ad amare e a cantare d'amore, quando per + l'appunto ben più alti soggetti e più fieri gli occupavano la + mente; Amore non vuole, egli esclama: + + ..........ch'io canti rossa + Di sangue Italia, onde ancor pochi godano; + Nè di plebe commossa + Le feroci vendette ed i terribili + Brevi furori, e i rovesciati scanni + Dei tremanti tiranni. + + Il Poeta, come nell'Urania, cede alle grazie di Venere, e, per + essa, lascia le cure della politica. Notiamo ora questa sua prima + confessione poetica, perchè essa ci potrà aiutare, in appresso, a + comprender meglio le sue tragedie ed il suo romanzo, e a scusare, + in parte, il Manzoni della poca parte attiva ch'egli prese con la + sua persona alle vicende politiche Italiane, alle quali diede pure + co' suoi proprii scritti pieni d'efficacia educativa una spinta + così gagliarda. + + + + +XIII. + +La Conversione. + + +A questo punto si colloca dal biografi quella che si chiamò la +meravigliosa conversione del Manzoni, e si raccontano storielle forse +tutte veridiche, ma ove si dia loro una soverchia ed esclusiva +importanza, poco credibili. Alcuni vogliono che un semplice "io ci +credo" opposto risolutamente dal piemontese conte Somis di Chiavrie +alle invettive lanciate contro la religione cattolica in una +conversazione di Parigi, abbia persuaso il giovine miscredente, e +indottolo a cercar consigli edificanti presso il medesimo conte Somis, +presso l'abate Grègoire e presso il giansenista genovese Padre Degola, +che allora si trovava a Parigi e col quale entrò quindi in +corrispondenza letteraria; altri che, smarrita un giorno la giovine +sposa in mezzo alla folla delle vie di Parigi, attiratovi da un canto +religioso, sia entrato nella chiesa di San Rocco, e abbia mormorato in +ginocchio questa semplice preghiera: "O Dio, se tu ci sei, fammiti +palese." Egli ritrovò, dicesi, tosto la sposa, e divenne credente. +Qualche piccolo fatto deve, senza dubbio, essere intervenuto per +risolvere in un dato momento il Manzoni a fissare un po' meglio quelle +idee vaghe ch'egli aveva intorno al Cattolicismo.[1] Ma egli era +nato cattolico, la sua educazione di collegio era stata tutta +cattolica; uscito di collegio, sappiamo ch'egli frequentava ancora le +chiese; le scene orrende del cardinal Ruffo a Napoli, quelle di +Binasco e di Pavia stavano presenti alla memoria del Manzoni; e però +il _Trionfo della Libertà_ esce in frequenti imprecazioni contro la +Chiesa, ma a quel modo stesso con cui Dante cattolico imprecava contro +la Lupa, e il canonico Petrarca contro l'avara Babilonia. Se il +giovine Manzoni amava poco i preti ed i frati, se la lettura delle +opere del Voltaire lo aveva anche maggiormente alienato da essi, se +quando morì il suo giovine compagno di scuola Luigi Arese, ei si +doleva che tenendosi lontani dal letto dell'infermo gli amici, gli si +fosse accostata soltanto "l'orribile figura del prete" per +accrescergli il terrore della morte, se, in somma, il Manzoni, pur +credendo nella immortalità dell'anima, nell'esistenza di un Dio che +premia "eternando ciò che a lui somiglia," nei doveri cristiani della +pietà e della carità, e pure adempiendo alcuno de' riti religiosi +prescritti dalla sua condizione di cattolico, fra i quindici ed i +ventitrè anni non fu un cattolico profondamente convinto, devoto e +zelante, in un pariniano, in uno stoico suo pari doveva riuscir molto +agevole l'innestare un po' di devozione cattolica. Ma i preti furono +solleciti a levarne soverchio romore e a trarne troppo grande +profitto. Parlando, nel 1806, dei preti italiani che assediano il +letto de' moribondi, in una lettera diretta all'amico Pagani, il +ventenne Manzoni usciva in un fiero lamento, dichiarando ch'egli +voleva rimaner lontano "da un paese, in cui non si può nè vivere nè +morire come si vuole. Io preferisco, proseguiva egli, l'indifferenza +naturale dei Francesi che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo +zelo crudele dei nostri che s'impadroniscono di voi, che vogliono +prendersi cura della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la +loro maniera di pensare." Due anni dopo aver levato questo vivo +lamento, Alessandro Manzoni doveva egli stesso cadere in cura d'anima, +ed il tristo frutto di questo stato di forzata docilità, alla quale +egli si sottomise, fu una sterilità intellettuale che durò quasi dieci +anni, 1808-1818, e, per l'appunto i dieci anni più belli della sua +vita, ne' quali con molto stento, con molti pentimenti, il Manzoni +riuscì a pena a mettere insieme quattro Inni sacri, due Parodie +letterarie e due povere e stentate Canzoni politiche di genere +classico. Si dirà: in quegli anni, egli si godette le sue prime gioie +domestiche, ed attese a' suoi affari un po' imbrogliati ed alle cure +agrarie, ed è vero; ma nè le une nè le altre hanno mai impedita la +manifestazione del genio. Il Manzoni ebbe, pur troppo, in quegli anni +un'idea fissa, che non era la sua, un'idea che gli aveano messa; e +quando v'ha un'idea fissa, tutte le altre idee, per quante siano, e +per quanto originali, non trovano l'opportunità e l'agevolezza di +manifestarsi. L'idea fissa era ch'egli dovesse come scrittore +diventare il poeta e l'apologista della religione cattolica, o non +iscrivere più. + + [1] "L'histoire de la conversion de Manzoni (scrive il compianto + Loménie) est diversement racontée; suivant quelques-uns, la + première pensée en serait venue au poëte dans le voyage à Paris + dont je viens de parler. Au milieu d'une conversation où le + Catholicisme n'était pas épargné, une personne se serait + tout-à-coup écriée "Et moi, je crois!" Et ce cri d'un homme + avouant sa foi au milieu des sarcasmes de l'incrédulité aurait été + pour Manzoni le signal d'une révolution intellectuelle. Suivant + d'autres, l'écrivain milanais, marié avec une protestante en haine + de la croyance catholique, aurait été conduit par elle et avec + elle au Catholicisme. Un écrivain (M. Didier) qui a publié, dans + la _Revue des Deux Mondes_ de 1831, un article sur Manzoni, et qui + raconte ce dernier fait, ajoute: "On aimerait que de telles + démarches fussent spontanées et procédassent moins de + circonstances accidentelles que d'une volonté libre et solitaire." + Le même écrivain semble reprocher a la détermination de Manzoni + d'être l'effet "d'une influence de foyer beaucoup plus que le + résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et + indépendante." Je crois ce reproche mal fondé, et le fait sur + lequel il repose inexact. Je ne sais pas au juste toutes les + circonstances qui ont précède et occasionné, de près ou de loin, + la conversion de Manzoni, mais je sais que ce fait est bien le + résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et + indépendante; car, durant la temps où Manzoni, revenu de Paris à + Milan, flottait avec inquiétude entre le scepticisme et la foi, il + écrivait à Paris, à un ami, des lettres où il peint l'état de son + esprit, et où il s'annonce comme absorbé par l'examen d'une + question à ses yeux la plus importante de toutes. Cette situation + de doute et d'examen se prolonge fort longtemps; il est naturel de + penser que cette résolution a été prise en connaissance de cause. + Il n'est pas exact non plus que Manzoni ait épousé une protestante + en haine de la croyance catholique. A son retour a Milan il se + maria, très-jeune lui-même, avec une jeune personne de seize ans, + mademoiselle Henriette Blondel, fille d'un Génevois établi à + Milan, et qui était en effet protestante; mais il l'épousa, non + parce qu'elle était protestante, mais parce quelle était fort + intéressante, parce qu'il l'aimait beaucoup, et que sa mère + désirait qu'il n'épousât pas une Milanaise. De plus, si mes + renseignements sont exacts, loin d'avoir été conduit au + Catholicisme par sa femme, ce serait lui au contraire qui aurait + décidé l'abjuration de cette dernière." Vogliono, come dissi, che + il Padre Degola giansenista, ed il Padre Grégoire abbiano avuto il + primo merito come catechisti del neo-cattolico; venuto poi ad + abitar nuovamente in Lombardia, il giansenista monsignor Tosi, + divenuto confessore del giovino Poeta, compì, a poco a poco, il + preteso miracolo, con tanto maggiore efficacia, in quanto egli + conformava intèramente la propria vita ai precetti religiosi che + insegnava.--Tra le opere che formavano parte della libreria del + Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico _Sant'Agostino_ in undici + volumi, con qualche postilla autografa. _Le Confessioni_ di + Sant'Agostino dovettero offrire materia di lunga meditazione al + neo-cattolico Manzoni. Il professor Magenta è persuaso che la vera + conversione del Manzoni sia stata operata dal Tosi, e noi lo + crediamo tanto più facilmente, in quanto riconoscendo che nel Tosi + vi erano le doti d'un santo, e che dal lato morale egli dovette + fare un gran bene al Manzoni, pel rigore del suo Giansenismo, per + l'angustia de' suoi sillogismi religiosi minacciò pure di + soffocarne l'alto ingegno creatore. Il professor Magenta, al quale + avevo domandato qualche schiarimento sul contenuto di certe + lettere confidenziali da lui omesse nella stampa dell'importante + suo libro relativo al Tosi, egli, dichiarando di non potermene + dare, si distende nuovamente nelle lodi di monsignor Tosi, ed io + credo mio dovere riferir qui le sue proprie parole: "Non s'esagera + dicendo che (il Tosi) dominava l'animo del grande scrittore. Non + pare vero che nessuno del biografi del Manzoni abbia mai parlato + del vescovo Tosi, vero tipo di sacerdote, al quale il Manzoni + professava una venerazione che non aveva limiti. Lo Sclopis, il + Ferrucci e lo Zoncada, per citare alcuni nomi, mi scrissero che, + dopo il mio libriccino, l'origine del ritorno del Manzoni al + Cattolicismo non è più dubbia per loro; nè so se a lei paia così. + In quanto a me le dirò che la mia persuasione è profondissima, + persuasione che cavai anche dai tenore di talune lettere della + Blondel che io aveva già stampate, e che, per ragioni che debbo + tacere, levai dai torchi. L'eccesso delle dottrine volteriane, gli + avvenimenti politici, la nativa temperanza e la grande dirittura + di mente del Manzoni, tutto cospirava ad apparecchiare + un'atmosfera morale, in cui fosse a lui facile di ricevere + l'influenza d'un uomo ch'era altrettanto pio, quanto largo d'idee. + Ho ragione di credere che la Curia Romana avesse ingiunto al Tosi + di stampare una ritrattazione dell'illustre Tamburini, quando + questi si trovava sul letto di morte; ma il venerando Vescovo di + Pavia, pigliando tempo, riuscì a sottrarsi all'odioso ufficio. Una + vita così immacolata, così caritatevole, così forte, umile e + liberale ad un tempo, doveva esercitare un fascino sullo spirito + del Manzoni, spirito de' più larghi anche in fatto di religione + che sieno mai stati al mondo." Noi conveniamo solamente in parte + in questa ammirazione; noi crediamo che il Tosi ed il Manzoni, per + natura, avessero ingegno ed animo largo; ma in quanto si + proponevano di voler riuscire cattolici, esclusivamente cattolici, + divenivano intolleranti. Quando giudicavano senza preconcetti + cattolici, giudicavano bene, e liberalmente. Nella bella è lunga + lettera che il Manzoni diresse da Parigi al Tosi sopra la + questione religiosa, si trovano alcuni giudizii larghi che fanno + onore a chi li proferiva e a chi gli ascoltava. La conclusione + tuttavia è che noi in Italia dobbiamo essere contenti del nostro + buon clero e della credulità del nostro volgo, ed una tale + conclusione agghiaccia tutto il nostro entusiasmo: "Chi può + dissimularsi gl'inconvenienti che esistono fra di noi? ma non v'è + stato di guerra, perchè non ci son quasi protestanti; ma v'è una + classe di buoni preti, i più dei quali potrebbero, è vero, senza + danno, essere un po' più dotti, ma i quali per lo più hanno uno + zelo sincero per la religione non mista di altre teorie, e una + buona classe di fedeli che sono cristiani di cuore, e che non + credono ad altri dogmi che ai rivelati." + + + + +XIV. + +Il Manzoni a Brusuglio. Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_. + + +Sopra la luna di miele manzoniana noi non abbiamo altre notizie, oltre +quelle che il Sainte-Beuve e il Loménie avevano potuto raccogliere dai +ricordi del Cousin e del Fauriel. Il Manzoni,[1] già convertito alla +fede cattolica, tediato delle ciarle, alle quali quella conversione +avea dato motivo, in compagnia della madre e della giovine sposa, +ch'egli adorava, si ritrasse alla sua villa di Brusuglio, e parve +nelle cure agresti dimenticare ogni tumulto della vita mondana. Il +Loménie trova un'analogia fra il Manzoni ed il Ràcine,[2] +rapportandosi per l'appunto ai primi anni del soggiorno di Alessandro +Manzoni in Brusuglio, e la sua comparazione non è priva d'ogni +fondamento; non ispiega tuttavia come il nostro Poeta, in mezzo agli +splendori della natura ed alle contentezze domestiche trovasse così +scarse occasioni d'ispirazione poetica. Mi duole dover ripetere che +nello sforzo lungo e doloroso che il Manzoni dovette fare per credere, +isterilì per alcuni anni il proprio ingegno, costretto a lavoro che +dovette riuscirgli ingrato dall'autorità riverita del proprio +confessore. Il Tosi volendo fare del Manzoni un poeta cattolico, gli +aveva ordinato di comporre gl'_Inni Sacri_ e le _Osservazioni in +difesa della Religione cattolica_ rivolte contro il Sismondi. Gli +_Inni Sacri_ doveano, nel primo intendimento, riuscir dodici come i +dodici Apostoli o come i dodici mesi dell'anno;[3] ma il Manzoni +stentò tanto a comporli, che in sette anni ne terminò a fatica cinque. +L'Inno della _Risurrezione_ fu incominciato nell'aprile del 1812, e +compiuto soltanto i l 23 giugno; anzi l'ultima lima ricevette più +tardi; il Manzoni vi notò di suo pugno, che era ancora da correggersi; +nel vero, l'autografo e la stampa differiscono notevolmente. Il 6 +novembre del 1812, il Manzoni si accinse a comporre l'inno, _Il Nome +di Maria_; durò sei mesi in quel breve lavoro, e vi si affaticò +grandemente; Io stento appare ora grandissimo anche nel leggerlo: fu +terminato il 19 aprile 1813. Il _Natale_, pieno di cancellature, costò +più di quattro mesi di lavoro: incominciato il 15 luglio 1813, ebbe +compimento il 29 novembre dello stesso anno, ma con poca soddisfazione +dell'Autore che vi appose questa nota: _explicit infeliciter_. L'Inno +della _Passione_ costò un anno e mezzo di lavoro; fu ripreso in +quattro volte: la prima nel 3 marzo dell'anno 1814, la seconda nel di +11 luglio dello stesso anno, la terza nel 5 gennaio del 1815, la +quarta nell'ottobre di quell'anno. _La Pentecoste_, ch'è il più bello, +il più inspirato, il più caldo degli _Inni Sacri_, fu bensì +incominciato nel giugno 1817, ma abbandonato nel suo primo disegno dal +Manzoni che vi scrisse sopra _rifiutato_, e ripreso soltanto il 17 +aprile del 1819 e terminato, fra molte soste e cancellature, il 2 +ottobre di quell'anno. Esso appartiene dunque già al nuovo periodo più +agitato e più operoso della vita poetica manzoniana. Queste note +cronologiche sopra la composizione degl'_Inni Sacri_ devono avere per +la critica la loro importanza. La lentezza del comporre non accenna a +una troppo grande vivezza del sentire, ma l'ostinazione che il Manzoni +pose per finirli, anche a dispetto delle Muse, provano la sua ferma +volontà di credere, e la sua persuasione che fosse necessario +comunicare altrui la propria fede; ma questa maniera di fede, pur +troppo, male si comunica. Vivo il Manzoni, osai fare sopra gl'_Inni +Sacri_ il seguente giudizio, ove nel rendere un omaggio riverente +all'Autore intendevo lasciare aperto un adito alla critica dell'opera. +"Gl'_Inni Sacri_, io diceva, hanno creato in Italia una nuova forma di +poesia, il contenuto della quale che si giudicò, da prima, romantico, +era semplicemente biblico, li Manzoni ha il gran merito d'avere +liberato in Italia la poesia cristiana dalle forme convenzionali +ereditate dal Paganesimo; forme convenzionali per noi moderni, che ci +studiamo d'imitarle, mentrechè, invece, per gli antichi erano proprie, +naturali, e frutto spontaneo e necessario di quella civiltà. Egli +restituì ai poeti d'Italia la loro libertà, e col proprio esempio +disse loro: essendo cristiani, inspiratevi da Cristo; essendo moderni, +diffondete la parola di Cristo con la lingua vostra ch'è la lingua del +cuore. Per questo rispetto gli _Inni Sacri_ segnano nella storia della +nostra poesia una vera rivoluzione letteraria, della quale saranno +sentiti per sempre, ed invano si dissimulerebbero, i benefici effetti. +Io non chiamo, senza dubbio, tali i numerosi inni nati dipoi in varie +parti d'Italia ad imitazione di que' primi che avean fatto, se bene +lentamente, fortuna; gl'imitatori avevano ne' loro esercizii +dimenticato l'essenziale, cioè che per cantare la religione bisogna +almeno portarla un poco, anzi molto nell'anima; essi lavoravano a +soggetto come gli antichi istrioni, sul modello degl'_Inni Sacri_, ma +per istemperare i primi colori, stancare le prime immagini, e dir poco +in molto, come il Manzoni avea detto molto in poco. E questo carattere +distintivo della poesia manzoniana parmi pure creare il suo difetto +principale; poichè lo studio di restringere un gran senso in brevi +parole fa sì che talora queste brevi parole siano adoperate ad +esprimere più che naturalmente esse non potrebbero, e a diventare +talora semplici formole astratte: il che se prova la potenza del poeta +del concentrare le sue idee, impedisce per altro che la sua poesia +riesca popolare, e le toglie molta parte di quell'impeto lirico e di +quel calore che si comunica, tanto necessario ad ogni poesia, ma alla +lirica religiosa in modo specialissimo. Il Manzoni giovine fece opera +da vecchio, costringendo in linguaggio matematico le verità della +religione che gli eran nuovamente apparse in modo luminoso, quasi egli +volesse porsele innanzi, ed estrinsecarsele in una forma più precisa +per potersi meglio persuadere della loro realtà e più durevolmente +contemplarle ed adorarle. Ma ci sembra di non rischiar troppo, dicendo +come il Manzoni vecchio, innamorato com'egli è e maestro nelle +bellezza del linguaggio popolare, se dovesse oggi cantar la religione, +sceglierebbe una via opposta a quella ch'ei tenne in gioventù, +escludendo ogni parola equivoca che il popolo non potesse comprendere +da sè ed ogni trasposizione men naturale di parole, per riuscire +subito al desiderato effetto di dare al popolo un canto che non muoia +appena recitato, che si diffonda senza bisogno d'interpreti, e che +consoli veramente chi si muove a cantarlo." Ma, nell'ordine +specialmente de' pensieri religiosi volendo sollevare l'espressione +all'altezza del pensiero e chiudere quest'ultimo in una forma sacra ed +immobile, che non gli permetta di deviare ad alcun senso profano, o +l'espressione manca od assume un carattere mistico che non può riuscir +popolare. L'età nostra non è punto mistica; il Manzoni dovea sentirlo +più d'ogni altro. Per un verso egli voleva credere, e per rendersi +degno della propria fede si adoprava ad esprimerla per infonderla in +altri. Ma il lungo meditare sopra un sentimento religioso, più tosto +che accrescerlo, lo diminuisce. In un'Ode sopra l'_Innesto del +vaiuolo_, rimasta inedita, e forse incompiuta, dominato, senza dubbio, +da un sentimento religioso, e riflettendovi lungamente sopra, per +trovargli una espressione corrispondente, il Manzoni sentendo che egli +usciva dal vero, e che fuori del vero fortemente amato non può più +essere vera poesia, si scusava con due bellissimi versi, che sono pure +una eccellente scappatoia: + + + come il più divin s'invola, + Nè può il giogo patir della parola. + +Quanto più il pensiero del poeta s'innalza, tanto più la materia +fonica diviene inerte e incapace di farsene messaggiera; ma è vero +ancora che, lanciando imprudentemente il pensiero in un campo, ove +esso non può prender radice, invece di fecondarvisi, muore di +sterilità. Il Manzoni parafrasando spiritosamente in prosa il pensiero +dissimulato ne' due versi citati, accompagnava l'invio di un frammento +d'Inno sacro inedito alla signora Louise Colet con questa scusa per +non averlo finito: "Je me suis aperçu (diceva egli) que ce n'était +plus la poésie qui venait me chercher, mais moi qui m'essoufflais a +courir après elle." Ed i pochi versi erano questi, che celebravano la +presenza, l'onnipotenza, l'onnisapienza di Dio nella natura: + + A lui che nell'erba del campo + La spiga vitale nascose, + Il fil di tue vesti compose, + Di farmachi il succo temprò, + Che il pino inflessibile agli austri, + Che docile il salcio alla mano. + Che il larice ai verni, e l'ontano + Durevole all'acque creò; + A quello domanda, o sdegnoso, + Perchè sull'inospite piagge, + Al tremito d'aure selvagge, + Fa sorgere il tacito fior, + Che spiega davanti a lui solo + La pompa del pinto suo velo, + Che spande ai deserti del cielo + Gli olezzi del calice e muor. + +Il Manzoni, per propria confessione, voleva dimostrare che non vi è +nulla e nessuno inutile a questo mondo; che come Dio ha le sue ragioni +per far crescere il fiore nel deserto, così anche i monaci, anche gli +eremiti sebbene apparentemente inutili alla società, avranno qualche +merito, per le loro solitarie e segrete virtù, innanzi al Creatore. Ma +ancora qui il ragionamento vince ed ammazza il sentimento. Il Manzoni +ha pensato molto più che sentito gl'_Inni Sacri_. Non gli uscirono dal +cuore per impeto di una fede ardente, ma dalla testa, per disciplina +della propria ragione piegata e costretta a quell'esercizio letterario +dai consigli, dagli eccitamenti, anzi dai precetti di monsignor Luigi +Tosi suo confessore. Egli obbedì, ma era evidente che l'obbedienza gli +costava molta fatica. Si voleva fare dell'ode Pariniana un'ode +Cattolica, e si toglieva alla lirica il principale dei suoi caratteri, +la spontaneità. Nello sforzo per riuscir sublime, molte volte il +Manzoni negl'_Inni Sacri_ riuscì oscuro; una tale oscurità non si +dissimulava egli medesimo, e, anzi che scusarsene a chi gli domandava +schiarimento di qualche passo ambiguo, rispondeva su per giù come a +Luigi Frati, il quale aveva assunta l'apologia degl'_Inni Sacri_ +contro il sacerdote Salvagnoli-Marchetti, autore di un opuscolo che li +bistrattava: "Si contenti ch'io non dica nulla sul passo, dove Ella +incontra difficoltà, e che, del rimanente, non porta il prezzo che +Ella se ne occupi, appunto perchè v'incontra difficoltà; giacchè le +parole hanno a dire da sè, a prima giunta, quel che voglion dire; e +quelle che hanno bisogno d'interpretazione, non la meritano."[4] . +L'Inno sacro del Manzoni è assai dotto, grave, solenne, elevato, quasi +epico; è evidente che, dopa essersi immerso nella lettura della Sacra +Scrittura per derivarne immagini, e tradurle in un linguaggio più +moderno, il Manzoni fece quanto poteva per inalzarle. Ma in questo +sforzo egli tolse un po' di naturalezza e di evidenza al sentimento; +volle fare un commento poetico, anzi un compendio della leggenda +biblica, e in questo lavoro tutto sintetico arrivò talvolta ad +interpretarla in modo grandioso, ma non mai, o quasi che non mai, in +modo popolare. L'Inno sacro manzoniano è buono per l'artista che vuol +credere, ma non pel popolo che crede. Cristo col suo mondo storico +appare, negl'_Inni Sacri_, come qualche cosa d'antico, di lontano da +noi, che la sola immaginazione storica può ritrovare, non già +presente, non già vivo, che nasce, che soffre, che risorge. Le +immagini degl'_Inni Sacri_, quasi tutte bibliche, non sono più vive +per la nostra moderna poesia, e non corrispondono quasi mai +all'altezza de' pensieri e de' fatti che dovrebbero esprimere e far +più evidenti. Tutti hanno a memoria le due prime strofe del _Natale_ +cioè l'immagine d'una valanga che ci ricorda il Manzoni alpinista, +tornato di fresco da un viaggio nella Svizzera e dall'ammirazione +della _Parteneide_ del Bággesen; la valanga è stupendamente descritta: + + Qual masso, che dal vertice; + Di lunga erta montana, + Abbandonato all'impeto; + Di romorosa frana, + Per lo scheggiato calle, + Precipitando a valle, + Batte sul fondo e sta; + Là dove cadde, immobile + Giace in sua lenta mole, + Nè per mutar di secoli + Fia che riveggia il Sole + Della sua cima antica, + Se una virtude amica + In alto nol trarrà; + +a questo punto il lettore s'arresta, perchè ha bisogno di ripigliar +fiato, come l'avrà di certo ripreso assai lungo il Manzoni scrivendo, +e questo riposo che l'autore ed il lettore sono obbligati a prendere +dopo due strofe, non è atto troppo ad agevolare l'intelligenza di +quello che deve seguire. Lasciando poi stare che non è mai venuto in +mente ad alcuno, e al Manzoni meno che ad altri, che _alcuna virtù +amica_ possa immaginarsi di far risalire in cima d'un monte quel +macigno che n'è precipitato, nessuno si sentirà disposto a commuoversi +al pensiero poco dopo espresso che l'uomo, per il peccato originale, +sia caduto nella condizione medesima di quel macigno che non può da sè +risorgere a quell'altezza, onde la giustizia o la vendetta di Dio lo +precipitò. La comparazione dal maggior numero de' lettori che +declamano l'Inno del _Natale_, non è, per fortuna, intesa; si guarda +alla similitudine e non all'oggetto comparato; se fosse intesa, più +tosto che commuovere, quasi offenderebbe. Ed il Manzoni non era di +certo commosso, quando intonava il suo Inno. Proseguendo, il Poeta +s'infiamma nel suo canto mistico e trova parole eloquenti per +esprimere alcuni alti concetti; ma il Bambino Gesù si vede poco, quel +Bambino che nei rozzi canti popolari di Natale, i quali si sentono in +Italia, in Francia, in Ispagna, si ode veramente piangere, ha freddo, +è povero, è accarezzato, è venerato. Io mi ricordo essermi intenerito, +da fanciullo, cantando in coro con ingenua fede uno di que' rozzi +idillii natalizii innanzi al Presepio; nessuno potrebbe innanzi al +Presepio cantare ora tutto il _Natale_ del Manzoni, perchè troppi +versi vi sono, i quali avrebbero bisogno di commento per venire +intesi, atti benissimo a significare alle persone colte (che pur +troppo, in Italia almeno, non vanno più in chiesa a cantar inni) la +grandezza del mistero che si vela nel nascimento di Cristo, ma non già +a rappresentarlo in forma viva al popolo, al quale la poesia sacra è +specialmente destinata. Il fine dell'Inno manzoniano sul _Natale_ +assume il tono del canto popolare; tuttavia qua e là occorrono ancora +versi o immagini troppo sapienti. Il popolo capirà, per esempio, +perfettamente il principio di questa strofa: + + Dormi, o Fanciul non piangere, + Dormi, o Fanciul celeste; + Sovra il tuo capo stridere + Non osin le tempeste. + +Il popolo capisce questa specie di tenerezza; ma essa non avrebbe mai +aggiunto di suo i tre versi rettorici che seguono, i quali descrivono +le tempeste: + + Use su l'empia terra, + Come cavalli in guerra, + Correr dinanzi a te; + +oltre che al nostro popolo l'idea che la _terra_ sia _empia_ non può +entrare. Il popolo intenderà i due primi versi della strofa che segue: + + Dormi, o Celeste, i popoli + Chi nato sia non sanno; + +e non più i seguenti: + + Ma il dì verrà che nobile + Retaggio tuo saranno; + Che in quell'umil riposo, + Che nella polve ascoso + Conosceranno il Re. + +Per il popolo il Bambino nasce ogni anno. Il Manzoni si riporta col +suo pensiero all'anno storico della nascita del Redentore, per +profetare che un giorno il Bambino sarà adorato "in quell'umil riposo" +come il Re. Ma il popolo che canta il Bambino che nasce, e però la +poesia del _Natale_, non si cura di quello che ne penseranno i +posteri; il Bambino è nato a posta per esso, esso lo canta, lo adora, +come suo proprio Dio, che crescerà per lui, che per lui farà miracoli +e si lascerà un giorno ammazzare. Il Manzoni volle, nel suo Inno, +abbracciare il passato e l'avvenire, cantare ad un tempo come un +antico cristiano, e come un cattolico del secolo XIX, quasi da Dio +mandato a spiegare con la poesia i misteri del Cristianesimo. Egli +compose parecchi bei versi, espresse alcuni alti e nobili concetti; +come poeta, sostenne e forse accrebbe la propria fama, ma, sebbene +gl'_Inni Sacri_ si leggano, si spieghino e si raccomandino nelle +scuole e nei seminarii d'Italia, nessuno è riuscito fin qui a farli +imparare a memoria e cantare dal nostro popolo. Il Manzoni credette +talora con immagini popolari render più chiari i suoi concetti morali; +ma l'immagine, senza dubbio, chiarissima ed in Manzoni quasi sempre +pittoresca, per la sua troppa luce abbaglia, e c'impedisce di veder +bene quello che è destinata ad illuminare. Nella _Passione_ ci si +descrive, per esempio, l'altare della chiesa parato a bruno: + + Qual di donna che piange il marito. + +Ecco l'immagine di una realtà ben viva; ma bisogna andare a pensare +che la Chiesa ha chiamato sè stessa la Sposa di Cristo, per intenderne +il motivo; onde, per capire l'immagine bisogna presupporre nel popolo +una nozione che gli manca. Nella _Risurrezione_, per dirci che Cristo +non durò alcuna fatica a rovesciare il marmo del suo sepolcro, il +Manzoni ricorre ad una similitudine, per la quale il Redentore ci +appare in figura di uno di que' poderosi Giganti della leggenda +popolare indoeuropea, che senza alcuna fatica operano prodigiosi +_tours de force_; e la lenta cura che pone il Poeta nel rappresentarci +la similitudine, diminuisce l'efficacia dell'atto taumaturgico +attribuito al Cristo: + + Come, a mezzo del cammino, + Riposato, alla foresta, + Si risente il pellegrino + E si scote dalla testa + Una foglia inaridita, + Che dal ramo dipartita + Lenta lenta vi ristè; + Tale il marmo inoperoso, + Che premea l'arca scavata, + Gittò via quel Vigoroso, + Quando l'anima tornata + Dalla squallida vallea + Al Divino che tacea: + Sorgi, disse, io son con te. + +Ma quando il Manzoni, nell'Inno medesimo, lascia stare i dogmi od i +miti, per tornare a predicar semplicemente quella carità cristiana +ch'egli sentiva già fortemente anche prima di mettersi nelle mani del +suo confessore, quella carità ch'è principio, fonte, alimento d'ogni +religione, il suo linguaggio torna semplice, naturale, eloquente. +Nella festa della Pasqua, ossia nella risurrezione primaverile, tutto +il mondo si rallegra e sorride, ed i Cristiani si danno il bacio +fraterno del perdono, e siedono democraticamente ad una mensa comune; +ma perchè tutti mangino, il ricco non deve mangiar troppo; onde il +Manzoni ci canta: + + Sia frugal del ricco il pasto; + Ogni mensa abbia i suoi doni; + E il tesor negato al fasto + Di superbe imbandigioni + Scorra amico all'umil tetto; + Faccia il desco poveretto + Più ridente oggi apparir. + +Nel _Nome di Maria_ notasi non pure lo stento dei pensieri, ma ancora +un certo stento di parole, non di rado antiquate;[5] il Manzoni si +ricordò forse troppo delle nostre antiche _Laudi spirituali_, e questo +riuscì certamente l'Inno più cattolico del Manzoni. Ma il puro +Cattolicismo non seppe mai inspirar nulla di grande; e se non si +sapesse che il Manzoni non ischerzava mai con le cose sacre, si +direbbe in alcune strofe ch'egli, anzi che scrivere un inno originale, +volesse parodiare certi poeti classicheggianti. È strano infatti il +trovare in una sola poesia manzoniana forme come queste: _quando cade +il die, invita ad onorarte, d'oblianza il copra, se ne parla e plora, +d'ogni laudato esser la prima, in onor tanto avémo, vostri antiqui +Vati, i verginal trofei, nosco invocate_. Conviene invece a tutti i +Cristiani, siano cattolici, sian protestanti, l'Inno manzoniano della +_Pentecoste_, ossia l'inno dell'amore, l'inno della carità. Il Manzoni +sta per uscir dalla tutela troppo opprimente della sua guida +spirituale. Egli è arrivato finalmente a riposare non più nel genere, +ma in una sua propria specie di fede; ma egli vuole poi esser libero +di cantarla come la sente, non vuol più traccie, la traccia egli se la +darà questa volta da sè; non teme oramai più il ridicolo, che da +principio lo disturbava ed irritava, è arrivato alla calma, anzi a +quella pace che _il mondo irride_, ma _non può rapire_, e chi ha la +pace nell'anima è libero e padrone di sè. Perciò, nel suo Canto della +_Pentecoste_, che appartiene già ad un nuovo ciclo della vita +manzoniana, il Poeta ritrova nuovamente sè stesso, tutta la sua +originalità, tutta la sua potenza; noi sentiamo risorgere il Manzoni +dell'Imbonati, ma rinvigorito, ma più eloquente, ma più sereno e più +grande; noi recitiamo commossi la sua magnifica invocazione lirica +all'_Amore cristiano_, perchè si diffonda e si comunichi a tutte le +vite, a tutte le età della vita: + + Noi t'imploriam; nei languidi + Pensier dell'infelice + Scendi, piacevol Alito, + Aura consolatrice; + Scendi bufera ai tumidi + Pensier del vïolento; + Vi spira uno sgomento, + Che insegni la pietà. + Per te sollevi il povero + Al ciel ch'è suo, le ciglia; + Volga i lamenti in giubilo, + Pensando a Cui somiglia; + Cui fu donato in copia, + Doni con volto amico, + Con quel tacer pudìco, + Che accetto il don ti fa. + Spira dei nostri bamboli + Nell'innocente riso; + Spargi la casta porpora + Alle donzelle in viso; + Manda alle ascose vergini + Le pure gioie ascose; + Consacra delle spose + Il verecondo amor. + Tempra dei baldi giovani + Il confidente ingegno; + Reggi il viril proposito + Ad infallibil segno; + Adorna la canizie + Di liete voglie sante; + Brilla nel guardo errante + Di chi sperando muor. + +Dopo queste strofe sacre il Manzoni non ne scrisse altre; egli sentì +che non si poteva andare più in su, tutti i dogmi religiosi si +riducono finalmente ad una sola parola: _amate_. Dopo aver cantato +l'amore, dopo averlo probabilmente sentito nella sua maggior veemenza, +e sotto le varie forme, con le quali nella vita si può amare, il +Manzoni stava per espandere liberamente il suo genio giovanile già +temprato, e per drizzare il suo proposito virile a segno infallibile. +Ma il confessore gli stava ancora presso per ricordargli ch'egli avea +dato di sè pubblico scandalo, e che come pubblico era statolo +scandalo, pubblica dovea essere la riparazione.[6] Non bastava che +ci fosse diventato cattolico, e che egli avesse composto inni +intieramente ortodossi; doveva adoprare tutto il suo ingegno in difesa +della religione cattolica. La Chiesa sapeva bene quanto quell'ingegno +valesse, e se lo volle appropriare. Al Manzoni fu imposto come +penitenza da monsignor Tosi l'obbligo di scrivere le _Osservazioni +sopra la Morale cattolica_. Noi leggiamo con ammirazione nella _Vita_ +dell'Alfieri che il grande Astigiano ordinava al suo servitore di +legarlo fortemente alla sedia per obbligarsi al lavoro; ma non abbiamo +letto senza una grande pietà e confusione, che monsignor Tosi chiudeva +in camera Alessandro Manzoni, perchè mandasse innanzi il libro sulla +_Morale cattolica_ che non voleva andare avanti. Il fatto ci è +assicurato dall'egregio biografo del Tosi, professor Carlo Magenta, il +quale scrive precisamente: "Il Tosi, vedendo che quel lavoro procedeva +lento, perchè l'Autore era occupato in altri studii, trovandosi a +Brusuglio, ad una cert'ora del giorno andava a chiudere il Manzoni nel +suo studio, dichiarandogli che non l'avrebbe lasciato escire, finchè +non avesse scritto un certo numero di pagine." Dallo stesso biografo +abbiamo appreso con una specie di terrore che il Tosi consigliava il +Manzoni a mettere in versi la storia di Mosè ed un lavoro ascetico, di +cui ci è rimasta una traccia. Basterà per saggio che io ne riporti +l'introduzione: "L'uomo aspira a riposare nella contentezza, ed è +agitato dal desiderio di sapere; e, pur troppo, abbandonato a sè +stesso cerca la soddisfazione in vani diletti ed in una scienza vana. +Oggi ci è dato un Consolatore che insegna. Felici noi, se sappiamo +comprendere che l'unica vera gioia e l'unico vero sapere vengono dallo +Spirito che il Padre ci manda, nel nome di Gesù Cristo." Come non +fremere al pensiero che, se il Manzoni s'imbecilliva in un'opera di +tal natura, l'Italia non avrebbe forse mai avuto i _Promessi Sposi_? E +chi sa quante belle pagine de' _Promessi Sposi_ sono andate perdute +per la condanna di quel bravo e sant'uomo, che era monsignor Tosi! Il +signor Magenta ci dice che il Tosi "avrebbe voluto togliere quel brano +bellissimo dei _Promessi Sposi_, in cui il Padre Cristoforo, dopo +avere sciolta Lucia, soggiunge quelle commoventi parole che tutti +sanno: _Peccato, figliuola? peccato il ricorrere alla Chiesa, e +chiedere al suo ministro che faccia uso dell'autorità che ha ricevuta +da essa, e che essa ha ricevuta da Dio? Io ho veduto in che maniera +voi due siete stati condotti ad unirvi; certo, se mai m'è parso che +due fossero uniti da Dio, voi altri eravate quelli; ora non vedo +perchè Dio v'abbia a voler separati;_" parrebbe che questo passo fosso +abbastanza religioso: ma al Tosi non bastava; ei si faceva ancora +scrupolo, non avrebbe prosciolto Lucia dai voti, e da cattolico +conseguente non poteva permettere che l'Autore del romanzo, posto che +Lucia avea fatto voto alla Madonna di non isposar Renzo, li mandasse +finalmente insieme all'altare. Ma si trovò, per fortuna, in Milano un +altro prete di manica più larga, un altro amico, Don Gaetono Giudici, +al quale il Manzoni dava a leggere gli stamponi dei _Promessi Sposi_, +e Don Giudici vedendo che il Manzoni, per obbedienza al confessore, +stava già per dar di frego a quelle parole e a parecchie altre pagine, +vi si oppose energicamente. Il Manzoni lavorava dunque sotto una +duplice censura, l'austriaca e l'ecclesiastica; ed abbiamo tutte le +ragioni di credere che, se la prima sacrificò qualche parola, la +seconda ci privò di molte belle pagine e chi sa forse d'intieri volumi +manzoniani. Non apprendiamo forse dalle lettere del Manzoni al Tosi +che questi cercava pure distoglierlo, nel 1824, dal lavoro sulla +lingua italiana, al quale il Manzoni fin da quel tempo attendeva, +temendo ch'egli vi si affaticasse troppo ed entrasse in polemiche +letterarie? Polemiche contro il Sismondi per la difesa del +Cattolicismo si potevano fare, e non erano da temersi; il Manzoni +dovea invece più tosto riposarsi in un ozio beato ed infingardo, che +correre il pericolo di agitare in Italia alcuna nuova questione +letteraria che poteva divenir nazionale. Ma io qui mi fermo, per +timore di cambiare il mio studio biografico sopra il Manzoni in una +specie di processo contro il suo confessore, che, lo ripeto, era uomo +di santi costumi, ed aggiungerò ancora di svegliato ingegno e d'animo +liberale ed amantissimo della patria; ma i sillogismi cattolici sono +terribili e fatali per la loro angustia; chi si rassegna a ragionare +in quel dato modo, come l'esemplare delle opere del Voltaire già +possedute dal Manzoni, avrebbe potuto indifferentemente sopprimere il +genio del Manzoni. Alcune delle lettere di lui al Tosi ci fanno paura; +questa per esempio:--"Veneratissimo e Carissimo Signor Canonico. Le +rispondo immediatamente, perchè Ella possa assicurare la nota persona +che tutto sarà saldato. Io intanto ringrazio vivamente il Signore che +ci ha offerto questo fortunato mezzo di propiziazione per noi +peccatori, e ringrazio pure di cuore la carità di Lei, del cui Santo +Ministero Dio si vale per tutto quel bene ch'io possa fare. Dico senza +esitare questa parola, perchè malgrado la mia profonda indegnità sento +quanto possa in me operare la Onnipotenza della Divina Grazia. Si +compiaccia di pregare il buon Gesù che non si stanchi di farne +risplendere i miracoli in un cuore che ne ha tanto bisogno. È inutile +raccomandarle il segreto. Si ricordi intanto d'una famiglia che tanto +la venera ed ama, e mi tenga sempre Suo umilissimo e affezionatissimo +Figlio in Gesù Cristo, ALESSANDRO MANZONI."--Questo eccesso di umiltà +cristiana ci atterra. La lettera allude, senza dubbio, ad una buona +azione, a qualche opera di carità, per la quale il futuro Autore di +quei bei versi, in cui si raccomanderà di far l'elemosina: + + Con quel tacer pudìco + Che accetto il don ti fa, + +domanda il segreto. Ma il linguaggio di quella lettera, pur troppo, ci +umilia. Per fortuna, il Manzoni stesso reagì da sè medesimo contro +quella servitù e contro quell'unzione di linguaggio, per tornare uomo +anche col proprio confessore. Si trovano perciò con piacere molte +altre lettere, nelle quali il Manzoni scrive al Tosi con molta +naturalezza, e si rivela bonariamente qual è, senza prendere ad +imprestito alcuno stile d'occasione e di convenienza o di obbedienza; +che se il Manzoni _solamente cattolico_ ci faceva l'effetto di un uomo +asfissiato, noi ci sentiamo in esse inondare da un aere più spirabile +che ci rinfresca e ci rasserena. Il Manzoni stesso temette, del resto, +egli medesimo d'esser preso per più cattolico ch'egli veramente non +fosse e non si sentisse, e in un momento di molta, se non ancora di +perfetta, sincerità, nei primi giorni dell'anno 1828, se ne confessava +candidamente ad una donna, alla poetessa piemontese Diodata Saluzzo +Roero, la quale rallegravasi con lui, perch'egli fosse apparso al +prete Lamennais di allora "religieux et catholique jusqu'au profond de +l'ame." Quell'opinione lo spaventava come eccessiva, e però egli le +scriveva: "Egli è vero che l'evidenza della religione cattolica +riempie e domina il mio intelletto; io la vedo a capo e in fine di +tutte le questioni morali; per tutto dove è invocata, per tutto donde +è esclusa. Le verità stesse che pur si trovano senza la sua scorta, +non mi sembrano intere, fondate, inconcusse, se non quando sono +ricondotte ad essa ed appaiono quel che sono, conseguenze della sua +dottrina. Un tale convincimento dee trasparire naturalmente da tutti i +miei scritti, se non fosse altro, perciocchè, scrivendo, si vorrebbe +esser forti e una tale forza non si trova che nella propria +persuasione. Ma l'espressione sincera di questa può, nel mio caso, +indurre un'idea pur troppo falsa, l'idea di una fede custodita sempre +con amore, e in cui l'aumento sia un premio di una continua +riconoscenza; mentre invece questa fede io l'ho altre volte ripudiata +e contraddetta col pensiero, coi discorsi e colla condotta; e +dappoichè, per un eccesso di misericordia, mi fu _restituita_ +(avvertasi la parola _restituzione_, la quale implica soltanto che vi +furono anni, in cui il Manzoni negò o più tosto non custodì bene la +fede cattolica, in cui era stato allevato, e diminuisce perciò il +merito taumaturgico degli operatori della conversione di lui), troppo +ci manca che essa animi i miei sentimenti e governi la mia vita, come +soggioga il mio raziocinio. E non vorrei avere a confessare di non +sentirla mai così vivamente, come quando si tratta di cavarne delle +frasi; ma almeno non ho il proposito d'ingannare, e col dubbio d'aver +potuto anche involontariamente dar di me un concetto non giusto, mi +nasce un timore cristiano d'essere stato ipocrita, e un timore mondano +di comparire tale agli occhi di chi mi conosce meglio." Questa +preziosa confessione può ridursi ad una sola formola: dal Manzoni +cattolico uscirono, in somma, sole voci di testa; ed ora udremo, se vi +piace, le sue più gagliarde e spontanee voci di petto, e vedremo +finalmente spiegarsi tutta la singolare originalità del genio +manzoniano. + + [1] La vita del Manzoni in quegli anni ci è così descritta dal + Sainte-Beuve: "Nel 1808 si ammogliava. Occupavasi d'agricoltura e + d'abbellire la sua villa di Brusuglio presso Milano; poi tornava + in Francia a rivedere gli amici della _Maisonnette_: e dava il + Fauriel per padrino alla sua primonata, imponendole i nomi di + Giulietta-Claudina. Così passava i giorni tra la famiglia, le + piante ed i versi; e questi tenean forse l'ultimo posto. Il + Mustoxidi scriveva da Milano al Fauriel: "Alessandro e gli altri + della famiglia godono salute, e spesso vi ricordano. Tutto dedito + alle cure domestiche, mi pare che s'allontani troppo di frequente + dalle Muse, le quali pur gli furono liberali di santi favori (20 + dicembre 1811)." Ma il Manzoni non s'allontanava forse dalla + poesia quanto pareva; essa doveva tornare a lui, di lì a qualche + tempo, ricca di nuovi e più santi gaudii. Dato alla famiglia come + il Racine, sebbene forse un po' troppo presto convertito verso il + 1810 alle idee religiose e alla pratica cristiana, padre, sposo, + amico, davasi tutto, con animo pacato, ai più ordinati sentimenti, + prendeva i costumi e gli abiti più puri e naturali; pareva vi si + seppellisse. Non temete! L'immaginazione saprà trovar la sua + strada; essa rimane sempre viva in certe anime ardenti insieme e + delicate. Egli era di quelli, nel quali dovea verificarsi il bel + motto proferito dal Fauriel nei loro primi colloquii: + "L'immaginazione, quando s'applica alle idee morali, cogli anni, + anzichè raffreddarsi, si fortifica e raddoppia d'energia." Il + Manzoni adunque in que' tempi occupavasi pur sempre di poesia, se + non per farne, almeno per godere di tutto ciò che ne forma + l'oggetto, e la parte migliore. Se l'architettura e i disegni di + ville degni del Palladio parevan qualche volta dominare + soverchiamente nelle sue fantasie, l'agricoltura e i suoi piaceri + innocenti gli sorridevano più tranquillamente in mezzo a quella + quiete. Il Fauriel inviavagli di Francia gran copia di scelte + semenze, che riempivano i desiderii dell'amico cadendo su terra + ubertosa; e i bachi da seta soprattutto e i gelsi erano la sua + grande faccenda sul fine di maggio, come la trattura della seta. + Un giorno, nei primi momenti della sua andata in campagna, uno + sciame di api venne a stabilirsi nel suo giardino, proprio sotto i + suoi occhi, quasi per dar pascolo di piaceri e studii classici a + questo figliuol di Virgilio. Erano gioie sì pure, che la poesia + non poteva esser lontana." Fin qui il Sainte-Beuve.--Ho veduto due + opere d'agricoltura, del Re e del Lastri, con postille autografe + del Manzoni. La lettera del Manzoni al Grossi che pubblicai nella + _Rivista Europea_, ed uno scritto pubblicato dai signor Galanti + nella Perseveranza sopra il Manzoni agronomo, provano chiaramente + che egli era non solo molto appassionato, ma anche + intelligentissimo delle cose agrarie. Sappiamo pure ch'egli + s'occupava a Brusuglio di bachicoltura; e non ci deve perciò recar + meraviglia" sebbene possa parere un po' tirata, la similitudine + che troviamo ne' _Promessi Sposi_, quando Don Gonzalo, per + risovvenirsi dell'affare di Lorenzo Tramaglino, un filatore di + seta come il Manzoni, che ha dimenticato "al campo sopra Casale, + dov'era tornato, e dove aveva tutt'altri pensieri, alzò e dimenò + la testa, _come un baco da seta, che cerchi la foglia_."--Poichè + abbiamo ora sorpreso il Manzoni in casa sua, dirò pure che egli + non solo leggeva i proprii libri, ma che li postillava quasi + sempre, mettendosi volentieri in dialogo con l'autore da lui + letto; ebbi in mano alcuni de' suoi libri postillati: uno di essi + che posseggo è il seguente; _La théorie del'Economie politique + fondée sur les faits résultants des statistiques de la France et + da l'Angleterre_, par M. Ch. Ganilh: Paris, 1815. Nel secondo + volume si trovano sei postille. Credo che possa destare qualche + curiosità il vedere in qual modo il Manzoni leggeva e intendeva e + criticava un libro di economia politica. Alla pag. 249 l'Autore + scrive: "Comme l'on ne peut consommer habituellement les produits + de l'étranger, qu'autant qu'on peut en payer la valeur en produits + indigènes, il s'ensuit évidement que la consommation des produits + indigènes est de la même valeur; et ce qu'il ne faut pas perdre de + vue, c'est que, sans la consommation des produits exotiques, + l'équivalent en produits indigènes n'aurait pas existé. L'effet + nécessaire de la circulation des produits étrangers dans un pays, + quand ils sont d'une nature différente de celle des produits + nationaux, est donc d'accroître ces produits, de favoriser + l'industrie particulière de chaque peuple, etc." Il lettore + Manzoni riproduce in margine lo stesso passo con una breve + omissione e con alcune proprie aggiunte, che segneremo in corsivo: + "Comme l'on ne peut consommer, habituellement _ou non_, les + produits de l'étranger (_qu'ils soient ou non d'une nature + differente de celle des produits nationaux_) qu'autant qu'on peut + en payer la valeur en produits nationaux, il s'ensuit évidemment + que la consommation des produits exotiques, quelle _que soit leur + nature_, nécessite la production d'une quantité de produits + indigènes de la même valeur. L'effet nécessaire de la circulation + des produits étrangers dans un pays, _même quand ils sont de même + nature que les produits nationaux_, est donc d'accroître ces + produits, de favoriser l'industrie particulière de chaque peuple, + etc." L'Autore ripiglia: "Enfin les peuples, en se refusant à la + circulation de leurs produits identiques, me semblent avoir rempli + parfaitement les intentions de la nature, et s'être conformés + strictement à ses lois bienfaisantes. La circulation des produits + identiques ne peut s'établir et se maintenir que par la + concurrence, qui excite parmi les concurrens l'envie, la haine, et + toutes les passions anti-sociales". Il Manzoni è pronto a + ribattere: "_Oh prodige d'irréflexion! Il ne s'est pas souvenu que + la concurrence est tout naturellement établie entre les fabricants + et les débitants de produits identiques dans un même pays. Pour la + prévenir, il faudrait qu'il n'y eût, par exemple, qu'un seul + cordonnier en France_." Alla pag. 221, il Ganilh scriveva; "On + chercherait inutilement, par la pensée, un seul cas où un individu + quelconque pût être offensé ou affligé de voir, dans le marché de + sa localité, des produits différens de ceux de son sol et de son + industrie." Il Manzoni, che ama la precisione, scrive in margine, + con la solita arguzia: "_Il n'a pas observé qu'il y a des produits + de nature différente, et qui servent aux mêmes usages. Ainsi_ un + individu quelconque_ qui fabriquerait des étoffes de laine ou de + fil, pourrait être fort bien _offensé_ ou _affligé_ de voir + apparaître pour la première fois sur son marché des étoffes de + soie; un fruitier de voir pour la première fois arriver des + oranges, etc."_ A pag. 222, l'Autore dice d'un'imposta che è a + danno dei produttori e dei consumatori, ma torna a beneficio dello + Stato: il Manzoni annota maliziosamente: _"Il faut donc entendre + un État duquel sont exclus les consommateurs et les producteurs."_ + A pagina 224, il Ganilh si pronuncia contro la libertà sconfinata + del cambio, che "tend a soumettre toutes les industries + particulières a l'industrie du peuple le plus industrieux, toutes + les aisances nationales a la richesse du peuple le plus riche." Il + Manzoni, logico implacabile, interrompe questo slancio di + eloquenza protezionista, osservando che il popolo più ricco vende + _"mais a condition que ceux qui lui achètent ne s'appauvriront + pas; car autrement il ne pourrait plus leur vendre."_ Alla pag. + 292, l'Autore sconsiglia i trattati di commercio con la Cocincina; + l'Europa comprerebbe dalla Cina che, alla sua volta, non farebbe + acquisto dei prodotti dell'Europa. Il Manzoni obbietta: + _"Inconcevable! Il ne voit pas que si l'Europe achetait le sucre + de la Cochinchine, celle-ci aurait le moyen d'acheter les produits + du sol et de l'industrie de l'Europe: car, sans cela que + ferait-elle des 125 millions (supposés} que l'Europe lui + enverrait? Il ne voit pas que 125,000,000 importés tous les ans et + jamais rendus embarrasseraient autant un pays que la même somme + exportée annuellement et jamais remplacée. Au reste, il suppose + que la Cochinchine pourrait fournir du sucre pour la consommation + entière de l'Europe, etc., etc."_ + + [2] "Au sortir (scrive il Loménie) d'une conversation avec une + personne fort distinguée qui a vécu dans l'intimité de Manzoni, et + qui, après m'avoir raconté en quelques mots sa vie assez dénuée + d'incidents pittoresques, avait excité au plus haut point mon + intérêt en me parlant longuement du caractère et des habitudes du + poëte milanais, dans le but de me prouver que Manzoni était, + suivant l'expression du narrateur, _tout ce qu'ily a de moins + homme de lettres,_ je m'en allais cherchant parmi les _hommes de + lettres_ de notre pays et de notre temps quelque poëte célèbre, + douè d'une modestie plus grande encore que son talent, d'une piété + aussi sincère qu'éclairée, sans affectation comme sans + intolérance; quelque nature riche à la fois d'élévation, de + finesse, d'ingénuité et d'abandon; quelque caractère reste simple, + honnête et bon, malgré les séductions du génie et les corruptions + de la gloire; quelque chose enfin qui pût m'aider à comprendre et + faire comprendre Manzoni au lecteur par la comparaison. J'étais un + peu embarrassé, quand j'eus l'idée de rétrograder de deux siècles, + et de relire les Mémoires que le fils de Racine nous a laissés sur + la vie de son père. J'avais trouvé mon affaire.--Et ce n'est pas + seulement par le côté moral qu'il (Manzoni} ressemble á Racine; ce + n'est pas seulement parce qu'il s'est renfermé très-jeune encore + dans ces jouissances paisibles et pures d'époux, de père et de + chrétien, qui firent le bonheur de Racine après _Phèdre,_ depuis + son mariage jusqu'à sa mort; ce n'est pas seulement parce qu'il a + de Racine, avec la simplicité des goûts, une légère teinte de + causticité tempérée par le sentiment religieux qui charme dans + maintes pages du beau roman des _Fiancés,_ comme elle se fait jour + dans la comédie des _Plaideurs;_ ce n'est pas seulement parce + qu'il abhorre franchement, comme Racine, tout entretien relatif à + lui-même et à ses productions littéraires, que l'auteur de + _Carmagnola_ et d'_Adelchi_ peut, sous plusieurs rapports, être + comparé à l'auteur d'_Esther_ et d'_Athalie._ Ces deux hommes + représentent à la vérité dans l'art dramatique deux systèmes bien + différents; mais, de tous les dramaturges de l'école dite + _romantique,_ je n'en connais point qui, par la délicatesse du + sentiment moral, le fini et la distinction de la forme, se + rapproche autant que Manzoni du plus pur, du plus élégant, du plus + harmonieux représentant de la tragédie classique. Offrant dans + leur caractère, dans le tour de leur inspiration, et dans la + physionomie générale de leurs oeuvres, je ne sais quel air de + famille qui perce à travers la différence des idées, des pays et + des temps, ces deux poëtes présentent encore une certaine analogie + au point de vue biographique. Des deux côtés c'est la même vie + honnête et simple, plus calme, plus solitaire, plus indépendante + chez Manzoni, garantie plus tôt des orages du coeur par la + croyance religieuse et les chastes douceurs d'un mariage heureux, + moins affairée que celle de Racine, moins mélangée de soucis + mondains et de devoirs de cour, mais également marquée par une + double période d'inquiétude dans le doute et de repos dans la + foi." + + [3] Gli argomenti dovevano esser questi: Il Natale, L'Epifania, La + Passione, La Risurrezione, L'Ascensione, La Pentecoste, Il Corpo + del Signore, La Cattedra di San Pietro, L'Assunzione, Il Nome di + Maria, Ognissanti, I Morti. + + [4] Il pubblico italiano non s'accorse degl'_Inni Sacri, _se non dopo + pubblicato il_ Cinque Maggio_. Quando, nel 1817, Carlo Mazzoleni + indirizzava per essi complimenti al Manzoni, questi gli + rispondeva: "Io non so quali grazie rendervi per le lodi, colle + quali mi fate animo a proseguire questi lavori. Se io non dovessi + attribuirle in gran parte alla indulgente vostra amicizia, mi + leverei davvero in superbia; ma ad ogni modo _l'indifferenza del + pubblico_ mi farà stare a segno." Quando il Manzoni era forse + ancora contento degl'_Inni Sacri_ usciti di fresco da un parto + molto laborioso, il pubblico non se ne volle accorgere; quando il + pubblico se ne accorse e se ne contentò, chi non era più contento + degl'_Inni Sacri_ era il Manzoni stesso + + [5] In Milano si conservano alcune strofe dello stesso componimento, + non più felici, che lo stesso Poeta tolse via, nel momento di + stamparlo. + + [6] Dopo la morte del Manzoni, fu raccontato che il grand'uomo un + giorno a chi lo ringraziava del bene ch'egli avea fatto, rispose + commosso: "Senta, se c'è un nome che non meriti autorità, questo + nome è il mio. Lei forse non sa che io fui un incredulo e un + propagatore d'incredulità e con una vita conforme alla dottrina, + che è il peggio. E se la Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è + perchè mi ricordi sempre che fui una bestia e un cattivo." Il + Manzoni evidentemente, per eccesso di umiltà cattolica e + d'immaginazione, si calunniava, esagerando la propria giovanile + empietà e gli stravizii della sua vita di studente. + + + + +XV. + +Il Manzoni Poeta drammatico. + + +Un psicologo troverebbe argomento di uno studio molto importante, +esaminando in qual modo la mente del Manzoni abbia potuto, nel 1815, +scrivere, dopo il Carme _In morte dell'Imbonati_, una Canzone stentata +e rettorica, e poi rivelarsi di nuovo, con insolito splendore, nei +_Cori del Carmagnola_. Ma converrebbe pure che fosse aiutato, in +questa indagine, da qualche indizio biografico. Ora la biografia +manzoniana dal 1810 al 1818, o tace intieramente, o ci dice soltanto +che il Manzoni in quel tempo rimase sotto la disciplina religiosa di +monsignor Tosi, scrisse alcuni _Inni Sacri_ e s'occupò d'agricoltura. +È troppo poco per ispiegarci la singolare, quasi febbrile e potente +operosità dell'ingegno manzoniano che muove dall'anno 1818 e va fino +al termine dell'anno 1824, sei anni preziosi, ne' quali veramente si è +rivelato tutto il genio poetico del Manzoni. Le lettere di quel tempo +dirette dalla Giulia Beccarla e dal Manzoni al Tosi ci mostrano Don +Alessandro molto malato di nervi; ebbene, erano forse le insonnie del +genio agitato da una specie di furore divino. Nel 1818, il Manzoni +aveva pure avuto uno de' più grossi dispiaceri della sua vita; era +stato costretto a vendere il _Caleotto_, la casa, le terre di suo +padre, presso Lecco. In mezzo a que' disastri economici cercò forse +sollievo nella poesia; il dramma che si compieva nella sua vita, gli +fece forse eleggere la forma drammatica. Studiando una volta la storia +di Venezia con l'intendimento di scrivere un poema sopra la fondazione +della città delle Lagune, si era probabilmente innamorato della figura +del Carmagnola; ma il momento non era più per lui da poemi; l'animo +del Manzoni agitato, non più contenuto dalla pietà e dalla +rassegnazione, che monsignor Tosi non si stancava di raccomandargli, +avea bisogno di sfogarsi, mettendo fra loro in poetico contrasto +drammatico diversi affetti. Forse la vendita del _Caleotto_ avea dato +occasione in Milano a nuove chiacchiere che lo avevano disgustato; la +madre, la moglie, il Tosi, forse pure il Fauriel, a cui, dopo alcuni +anni di silenzio, egli era tornato con più vivace affetto, aveano +cercato di calmarlo; e vi erano, senza dubbio, riusciti in parte: ma +il maggior conforto egli avea dovuto provarlo, ritirandosi in sè +stesso, e creandosi, come avveniva in casi simili al Goethe, a sua +immagine un proprio mondo poetico. In quel mondo tutto ideale egli +poteva liberamente sfogare i suoi sentimenti, in quella finzione +storica esprimere ad un tempo e nascondere i proprii dolori. E coi +proprii il Manzoni sentiva pure profondamente i dolori della patria +avvilita ed oppressa sotto l'ignominia d'un Governo straniero. Nella +Prefazione del _Conte di Carmagnola_ il Manzoni stesso dichiarò che +una delle ragioni che lo determinarono a introdurvi i Cori, fu questa, +che "riserbando al poeta un cantuccio dov'egli possa parlare in +persona propria, (essi) gli diminuiranno la tentazione d'introdursi +nell'azione, e di prestare ai personaggi i suoi proprii sentimenti, +difetto dei più noti negli scrittori drammatici." Ma, quando leggiamo +uno scrittore come il Manzoni, dobbiamo guardar sempre al senso +preciso che vogliono aver le parole; egli non dice già che i Cori +_toglieranno_, ma solamente che essi _diminuiranno_ all'autore la +tentazione di mettersi in iscena. Approfittiamo dunque di questa mezza +negazione, che implica necessariamente una mezza affermazione. In una +bella lettera che il Manzoni scrisse nel febbraio dell'anno 1820 al +suo amico abate Gaetano Giudici di Milano, rimasta fino ad oggi +inedita, trovo, fra le altre, queste parole: "Io aveva sentito che le +circostanze e le azioni del Carmagnola non erano in proporzione +coll'animo suo e coi suoi disegni; ma questa dissonanza appunto è +quella che io ho voluto rappresentare. Un uomo di animo forte ed +elevato e desideroso di grandi imprese, che si dibatte colla debolezza +e colla perfidia de' suoi tempi, e con istituzioni misere, improvvide, +irragionevoli, ma astute e già fortificate dall'abitudine e dal +rispetto, e dagl'interessi di quelli che hanno iniziativa della forza, +è egli un personaggio drammatico?"[1] Quest'uomo potrebbe essere +così bene il Manzoni posto fra gli uomini del suo tempo, con un +Governo come quello di Lombardia, posto a rischio continuo di perdere, +nell'adempimento dei suoi doveri civili, la pace domestica e la vita, +come il Conte di Carmagnola. In ogni modo, nelle parole della tragedia +che s'intitola dal _Conte di Carmagnola_, più che i sensi di un +capitano di ventura del Medio Evo, noi ritroviamo spesso l'animo, i +pensieri, i dubbii, gl'interni combattimenti del Manzoni, geloso del +suo buon nome, timido nell'opera, ardito ne' concepimenti, pio, +delicato, amante della patria e della famiglia. Queste parole messe in +bocca al Conte di Carmagnola non istonerebbero, per esempio, ove si +collocassero nel Carme _In morte dell'Imbonati:_ + + Oh! beato colui, cui la fortuna; + Così distinte in suo cammin presenta + Le vie del biasmo e dell'onor, ch'ei puote + Correr certo del plauso e non dar mai + Passo, ove trovi a malignar l'intento + Sguardo del suo nemico. Un altro campo + Correr degg'io, dove in periglio sono + Di riportar, forza è pur dirlo, il brutto + Nome d'ingrato, l'insoffribil nome + Di traditor. So che de' grandi è l'uso + Valersi d'opra ch'essi stiman rea; + E profondere a quel che l'ha compita + Premi e disprezzo, il so; ma io non sono + Nato a questo; e il maggior premio che bramo, + Il solo, egli è la vostra stima, e quella + D'ogni cortese; e, arditamente il dico, + Sento di meritarla. + +Così avrebbe parlato, così forse parlava allora il Manzoni a' suoi +proprii accusatori. Noi sappiamo già che prima della pubblicazione del +Carme _In morte dell'Imbonati_, ossia nell'anno 1805, si era ciarlato +molto in Milano contro il Manzoni, e che si tornò a ciarlare contro di +lui, quando, nel 1819, egli malato di nervi ritornò con la madre e con +la moglie a Parigi. La madre del Manzoni, nell'aprile dell'anno 1820, +scriveva a monsignor Tosi che il Manzoni preferiva "il soggiorno di +Parigi a quello di Milano, per il gran ribrezzo che gli produce quella +benedetta mania che si ha di parlare degli affari degli altri. Si +ricorda di tante ciarle e di tante supposizioni fatte sul nostro +viaggio; e qualche volta questa idea lo mette di cattivo umore:" Il +malumore, o almeno un po' di malumore, penetra pure in alcuni versi +del _Conte di Carmagnola_. Ma il sentimento cristiano e l'amor patrio +vincono finalmente ogni altra cura. Il Manzoni assai più che il suo +Conte di Carmagnola esplorava il suo tempo e cercava persuadersi ora +che la salute d'Italia sarebbe venuta dalla Toscana, ora dal Piemonte. +Il Carmagnola, infatti, alludendo ai Fiorentini, dice: + + A molti in mente + Dura il pensier del glorïoso, antico + Viver civile; e subito uno sguardo + Rivolgon di desìo, là dove appena + D'un qualunque avvenir si mostri un raggio, + Frementi del presente e vergognosi; + +e al suo Piemonte belligero fida, con la propria, la vendetta +d'Italia: + + Voi provocate la milizia. Or sono + In vostra forza, è ver; ma vi sovvenga + Ch'io non ci nacqui; che tra gente io nacqui + Belligera, concorde; usa gran tempo + A guardar come sua questa qualunque + Gloria d'un suo concittadin, non fia + Che straniera all'oltraggio ella si tenga. + +Ma, in pari tempo, nelle parole che Marco rivolge all'amico suo il +Conte di Carmagnola, ritroviamo la prudenza manzoniana; si direbbe che +Marco sostiene presso il Conte quella parte medesima che il Fauriel +presso il Manzoni; è l'amico Fauriel, al quale la tragedia è per +l'appunto dedicata: + + ...... Consiglio + Di vili arti ch'io stesso a sdegno avrei, + Io non ti do, nè tal da me l'aspetti; + Ma tra la noncuranza e la servile + Cautela avvi una via; v'ha una prudenza + Anche pei cor più nobili e più schivi; + V'ha un'arte d'acquistar l'alme volgari, + Senza discender fino ad esse; e questa + Nel senno tuo, quando tu vuoi, la trovi. + +Il Conte, ossia forse il Manzoni, vorrebbe fidarsi al suo destino, e +non curar troppo le male arti de' nemici; Marco, ossia ancora, come si +può sottintendere, il Fauriel gli pone innanzi l'immagine della +moglie e della figlia amatissime, ma forse in qualche momento +dimenticate per alcun'altra più forte attrattiva, per l'amore della +patria: + + Vuoi che una corda io tocchi + Che ancor più addentro nel tuo cor risoni? + Pensa alla moglie tua, pensa alla figlia, + A cui tu se' sola speranza; il cielo + Diè loro un'alma per sentir la gioia, + Un'alma che sospira i dì sereni, + Ma che nulla può far per conquistarli. + Tu il puoi per esse; e lo vorrai. Non dire + Che il tuo destin ti porta; allor che il forte + Ha detto: io voglio, ei sente esser più assai + Signor di sè che non pensava in prima. + +Il Manzoni poeta cristiano detta ancora queste pie parole al fiero +Conte condannato a morte: + + E tu, Filippo, ne godrai! Che importa? + Io le provai quest'empie gioie anch'io; + Quel che vagliano or so. + +E quest'altre affettuose alla moglie Antonietta paiono suggerite al +Conte da Enrichetta Blondel, la moglie del Manzoni: + + ......O sposo + De' miei bei dì, tu che li fêsti, il core + Vedimi; io moio di dolor, ma pure + Bramar non posso di non esser tua. + +Vi è finalmente tutta la pietà cristiana del Manzoni, molto più che il +carattere storico del Carmagnola, in queste parole del Conte: + + Allor che Dio sui buoni + Fa cader la sventura, ei dona ancora + Il cor di sostenerla.... Oh! pari il vostro + Alla sventura or sia. Godiam di questo + Abbracciamento; è un don del cielo anch'esso. + .... Il torto è grande, + Ma perdona; e vedrai che in mezzo ai mali + Un'alta gioia anco riman. + ... Oh gli uomini non hanno + Inventata la morte; ella sarìa + Rabbiosa, insopportabile, dal cielo + Essa ci viene, e l'accompagna il cielo + Con tal conforto, che nè dar nè tòrre + Gli uomini ponno. + +Così sono uscite dal cuore di un marito credente, del Manzoni, in +somma, queste belle e solenni ultime parole, con le quali il Conte +raccomanda la moglie e la figlia al Gonzaga: + + Quando rivedran la luce, + Di' lor.... che nulla da temer più resta. + +Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in +quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del +_Conte di Carmagnola_ e dell'_Adelchi_; ma forse non andremmo troppo +lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato +l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il _Caleotto_, egli +scrisse le sue tragedie[2] ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono +versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione +molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che +il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche +congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia +corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e +siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa +che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle +quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche +relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi +che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso +fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del +Goethe, ma non già caso che il Goethe se ne compiacesse. Vi era +naturale simpatia fra que' due ingegni olimpici; anche il Goethe in +quasi tutte le sue opere poetiche ha rivelato sè stesso in modo che la +biografia di lui può farsi quasi che tutta sopra la sola guida de' +suoi scritti. Il Manzoni sfogò meno le sue passioni, si frenò di più, +tenne più fermo ad un solo alto segno il proprio ideale; ma sotto la +sua calma apparente, sotto quella mirabile temperanza di linguaggio, è +ancora possibile scorgere le tempeste d'un animo agitato, in continua +lotta con sè medesimo, e più ancora che lottante fra il dovere e il +piacere, contrastato fra due doveri diversi. I due doveri diversi, fra +i quali il Manzoni lottò, dovettero essere la patria e la famiglia, +come per un altro verso la libertà del pensiero e la fede. Il Goethe, +come il Manzoni, mirava alla perfezione; ma io credo che, senza alcuna +esagerazione, si possa dire che il primo mirava particolarmente ad una +perfezione intellettuale, il secondo alla perfezione morale, che costa +qualche cosa di più, poichè obbliga pure a qualche maggior sacrificio. +Nell'_Adelchi_ si palesa generalmente assai meno il sentimento +individuale dell'autore; tuttavia è lecito in più d'un passo, ove +parla il giovine eroe longobardo, riconoscere i privati sentimenti del +Manzoni. La tragedia fu terminata, quando, fallita la rivoluzione +piemontese, parecchi de' migliori amici del Manzoni dovettero andare o +in esigilo, o al carcere duro. Il Nostro si dolse, certamente, seco +stesso di non aver potuto far nulla per la patria e di dovere +nascondere il suo potente ed inspirato Inno rivoluzionario dedicato a +Teodoro Koerner, e, per amore della famiglia, evitare ogni imprudenza. +S'io non m'inganno, è il Manzoni del 1821 che parla in questi versi +posti in bocca ad Adelchi: + + Il mio cor m'ange, Anfrido; ei mi comanda + Alte e nobili cose; e la fortuna + Mi condanna ad inique: e, strascinato, + Vo per la via che non mi scelsi, oscura, + Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce, + Come il germe caduto in rio terreno + E balzato dal vento. + +Il Manzoni fu sempre un po' repubblicano; se ne lagnavano nel 1848 il +Giusti e l'Azeglio, quando lo vedevano diffidar troppo delle promesse +del re Carlo Alberto. E da repubblicano, con poca verosimiglianza +storica, egli faceva parlare il moribondo Adelchi al re Desiderio suo +padre: + + Gran segreto è la vita; e noi comprende + Che l'ora estrema. Ti fu tolto un regno; + Deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa + Ora tu stesso appresserai, giocondi + Si schiereranno al tuo pensier dinanzi + Gli anni, in cui re non sarai stato, in cui + Nè una lagrima pur notata in cielo + Fia contra te, nè il nome tuo saravvi + Con l'imprecar de' tribolati asceso. + Godi che re non sei, godi che chiusa + All'oprar t'è ogni via; loco a gentile, + Ad innocente opra non v'è; non resta + Che far torto, o patirlo. Una feroce + Forza il mondo possiede e fa nomarsi + Dritto; la man degli avi insanguinata + Seminò l'ingiustizia; i padri l'hanno + Coltivata col sangue; e omai la terra + Altra mèsse non dà. + +Tutto ciò è grande, è vero, è degno del Manzoni, e si capisce che +dovesse piacere al Mazzini, ma stona nel linguaggio di un Principe +longobardo del IX secolo. Come tragedie storiche, il _Carmagnola_ e +l'_Adelchi_, mi paiono, sia detto con tutto il rispetto de' loro pregi +letterarii, lavori sbagliati; ma essi, oltre all'importanza che hanno +per le novità che introducono nella drammatica italiana, obbligando le +persone tragiche a parlare un linguaggio umano e a muoversi +naturalmente, senza l'impaccio delle regole così dette aristoteliche +intorno alle unità, contengono un gran numero di particolari poetici +manzoniani, il che vuol dire nuovissimi, per i quali se non vi si +andrà a cercare la verità storica e se essi non si potranno +rappresentare sulle scene, vi si troveranno sempre affetti +eloquentemente espressi, pensieri elevati, caratteri bene scolpiti, +descrizioni pittoresche, intendimenti civili e patriottici che li +faranno ammirare. Il Manzoni dedicava l'_Adelchi_, dodici anni dopo il +suo matrimonio, a sua moglie Enrichetta Blondel, e non senza un motivo +particolare, oltre i motivi generali che egli dovea parer di avere per +dare un pubblico segno d'onore e d'affetto alla sua compagna. Come m'è +parso di sentire nell'amicizia di Marco pel Conte di Carmagnola quella +del Fauriel pel Manzoni, onde, perciò forse, veniva particolarmente +dedicata al Fauriel la prima tragedia manzoniana; così mi paiono da +ricercarsi nella tragedia stessa le ragioni particolari, per le quali +Enrichetta Blondel fu onorata della dedicazione dell'_Adelchi_. "Il +signor marchese Capponi (scrive il Tommaseo), nel conoscere la prima +moglie, non bella e di poche parole, a quello appunto e al portamento +sentì che la vera ispiratrice del Manzoni era lei." Disse il simile +qualche anno dopo un giornale di Francia, che, recando i versi di +Ermengarda morente: _Amor tremendo è il mio_, ec., soggiunge: _Ah +questa, signor Manzoni, non è roba vostra; ve l'ha dettata una donna._ +Rileggiamoli dunque insieme questi bei versi che il Manzoni avrebbe +rubati a sua moglie. Ermengarda, in amoroso delirio, si rivolge col +memore pensiero allo sposo che la tradì: + + ......O Carlo, + Farmi morire di dolor tu il puoi; + Ma che gloria ti fia? Tu stesso un giorno + Dolor ne avresti. _Amor tremendo è il mio; + Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora + Non tel mostrai; tu eri mio; secura + Nel mio gaudio io tacea, nè tutta mai + Questo labbro pudico osato avria + Dirti l'ebbrezza del mio cor segreto._ + +Nel personaggio di Adelchi, il Manzoni stesso confessò d'aver voluto +foggiare un suo ideale; il medesimo si può dire dell'Ermengarda, sopra +i sentimenti della quale la storia non ci dice nulla; ora gl'ideali +che si coloriscono al di fuori della storia e che riescono +caratteristici come questo di Ermengarda, non si possono concepire +altrimenti che supponendoli determinati dagli stessi sentimenti più +vivi del Poeta nell'ora in cui egli scrisse. Io non posso insistere di +più sopra un argomento così delicato come le relazioni di Alessandro +Manzoni con Enrichetta Blondel; ma parmi che un rimorso gentile +dell'Autore verso la sua compagna che egli potè forse turbare co' suoi +ardimenti patriottici o con alcun'altra sua imprudenza, abbia fatto +parlare Ermengarda in quel modo straordinariamente appassionato, e che +la dedica solenne dell'_Adelchi_ alla sua compagna sia stata come una +pubblica riparazione di qualche segreta lacrima domestica. S'io mi +sono ingannato, ne domando perdono alla memoria del Manzoni; ma come +ai critici del Goethe fu lecito de tracciare sopra i suoi versi la +storia de' suoi amori, non ho potuto spiegarmi altrimenti, come in un +dramma, dove l'amore non entrava, sia apparso l'unico tipo veramente +poetico di una moglie ideale che ci presenti la poesia italiana, e che +il Dramma stesso porti la seguente dedicazione glorificatrice: + + ALLA DILETTA E VENERATA SUA MOGLIE + ENRICHETTA LUIGIA BLONDEL + LA QUALE INSIEME CON LE AFFEZIONI CONIUGALI + E CON LA SAPIENZA MATERNA + POTÈ SERBARE UN ANIMO VERGINALE + CONSACRA QUESTO ADELCHI + L'AUTORE + DOLENTE DI NON POTERE A PIÙ SPLENDIDO + E A PIÙ DUREVOLE MONUMENTO + RACCOMANDARE IL CARO NOME E LA MEMORIA + DI TANTE VIRTÙ.[3] + + [1] Poichè il professor Giovanni Rizzi, dalla cortesia del quale io + l'ho ricevuta, mi permette di valermene, io me ne valgo nel solo + modo che mi sembri conveniente, cioè stampandola tutta: + + "Parigi, 7 febbraio 1820. Cariss. e Pregiat. Amico, + + Sarei impacciato a ringraziarvi degnamente non solo dell'amabile + pensiero che avete avuto di scrivermi, ma anche della pazienza che + avete posta a regolare la vostra penna in modo che nulla per me fosse + perduto dei preziosi sentimenti vostri, se non sapessi da lungo tempo + quanto sia facile saldare con voi questi conti, e che voi vi tenete + pagato d'ogni cosa, quando sappiate che con essa abbiate fatto piacere + altrui. Sappiate dunque che la vostra lettera me ne ha cagionato uno + dei più vivi e durevoli che per me si potessero provare, e che + letta e riletta fra noi ha fatto una specie di festa di famiglia. Io + non dubitava della continuazione della preziosa vostra amicizia, + sapendo che è questo un dono che voi non prodigate nè ritirate + leggermente, all'uso del mondo; ma le assicurazioni e le espressioni + di essa, nutrendo le più care memorie dell'animo mio, l'hanno + giocondamente e profondamente occupato. Già sufficentemente + stabiliti in questa peregrinazione provvisoria, noi ci siamo ormai + avvezzati alla nostra nuova situazione, ed io principalmente mi trovo + in uno stato di quiete d'animo, e talvolta direi quasi di contentezza, + della quale non saprei forse dare le ragioni io stesso; ma una + mancanza, alla quale nulla può supplire, uno spazio che null'altra + cosa può occupare, è sempre per me l'assenza di alcuni pochi + amici, e quella singolarmente di uno, il quale mi ama, come merita + egli d'esser amato. Non saprei altrimenti esprimere l'idea che ho + dell'amicizia vostra, e se il riconoscere la mia fortuna può darmi + taccia d'orgoglio, preferisco quest'accusa a quella d'ingratitudine. + La venerazione e l'affetto ch'io nutro per voi, sarà, spero, un + sentimento ereditario nella mia famiglia, e Giulietta, che ha più + memoria nel cuore che nella mente, me ne ha già dato un segno, + contandomi di essersi più volte rallegrata qui alla domenica dal + pensiero che si andrebbe in casa Giudici: nè l'interruzione, nè + la mutazione degli oggetti hanno potuto impedire che nascesse in lei + questo pensiero così dissociato da tutte le sue attuali abitudini. + Serbando la legge del silenzio così ragionevolmente imposta agli + scrittori in ciò che riguarda i loro _parti_, io non vi avrei certo + fatto parola di quel povero Carmagnola; ma voi mi avete aperto un + adito, e addio silenzio! Lasciate adunque che io vi ringrazii + dell'avermi voi dato il più bel premio, e nello stesso tempo la + più utile scuola che un manufatturiere di poesie possa desiderare, + cioè la cognizione dell'impressione che un suo lavoro ha prodotta + su un animo elevato e su un ingegno grande ed esercitato. Benchè + voi abbiate alla fine ritirate le prime vostre obbiezioni, non vi + maravigliate se io mi tengo pienamente assoluto da una seconda + sentenza, che posso forse attribuire alla vittoria dell'amicizia + sull'imparzialità. Vi esporrò quindi brevemente i motivi che mi + hanno condotto nei passi che vi urtarono dapprima, acciocchè voi + giudichiate anche la mie intenzioni, e mi sia il giudizio vostro una + norma per l'avvenire. Io aveva sentito che le circostanze e le azioni + del Carmagnola non erano in proporzione coll'animo suo e coi suoi + disegni, ma questa dissonanza appunto è quella che io ho voluto + rappresentare. V'erano due difficoltà, una di diritto per così + dire. Un uomo di animo forte ed elevato e desideroso di grandi + imprese, che si dibatte colla debolezza e colla perfidia dei suoi + tempi, e con istituzioni misere, improvvide, irragionevoli, ma astute + e già fortificate dall'abitudine e dal rispetto, e dagli interessi + di quelli che hanno l'iniziativa della forza, è egli un personaggio + drammatico? Su questa quistione che può spiegare tutto un sistema + drammatico, io aspetto da voi, quando vi piacerà occuparvene, la + soluzione la più ragionata ed autorevole. L'altra difficoltà era + per me il ridurre questa idea, quando sia plausibile" ad una lodevole + pratica; ma in questo il vostro giudizio non mi sarà tanto sicuro, + poichè si esercita sopra un amico. Il Coro era fatto certamente + coll'intenzione di avvilire quelle stesse guerre, a cui io voleva pure + interessare il lettore: vi è contradizione fra questi due intenti? + Io non saprei certo affermare nè il sì nè il no--ma vi + sottometto brevemente i motivi che mi hanno fatto credere possibile di + eccitare questi due sentimenti. Mi sembra che lo spettatore o il + lettore possa portare ad un dramma la disposizione a due generi + d'interesse. Il primo è quello che nasce dal vedere rappresentati + gli uomini e le cose in un modo conforme a quel tipo di perfezione e + di desiderio che tutti abbiamo in noi: e questo è con infiniti + gradi di mezzo, l'interesse ammirativo che eccitano molti personaggi + di Corneille--di Metastasio--e d'infiniti romanzi. L'altro interesse + è creato dalla rappresentazione più vicina al vero di quel misto + di grande e di meschino, di ragionevole e di pazzo, che si vede negli + avvenimenti di grandi e piccioli di questo mondo: e questo interesse + tiene ad una parte importante ed eterna dell'animo umano, il desiderio + di conoscere quello che è realmente, di vedere più che si può + in noi e nel nostro destino su questa terra. Di questi due generi + d'interesse io credo che il più profondo, ed il più utile ad + eccitarsi, sia il secondo; credo che si possano anche riunire in + un'azione e in un personaggio, purchè si trovino uniti spesso nel + fatto, e tengo poi fermamente che sia metodo vizioso quello di + trasportare negli avvenimenti la perfezione che non è che + nell'idea, e che quando sia rappresentata in idea o veramente poetica + e morale.--Voi vedete che ho voluto tentare di conservare entrambi + questi mezzi di commozione e di riflessione, impiegandone uno nella + tragedia e l'altro nel Coro.--A persuadermi di non aver riuscito ci + vuol poco, perchè sento anch'io quanto l'esecuzione sia lontana + dall'idea: ma a provarmi la falsità dell'idea sarebbero necessario + molte ragioni, che spero di non sentire da voi, perchè amo credere + che penserete in questo com'io.--Ben inteso che voi supplirete a + questi cenni confusi e scritti alla _sciamannata_. La carta mi manca, + e quel che è peggio il tempo. Non voglio ritardare a domani questa + lettera per ridarla in più ragionevole figura intrinseca ed + estrinseca. Dacchè ho perduta la speranza di divenire un giorno + Accademico della Crusca, mi sono lasciato andare agli eccessi i più + straordinarii della licenza: il peggio si è che la più parte di + queste mie ciarle peccano contro il senso, ma a questo supplirà il + vostro e a tutto l'indulgente vostra amicizia. Vorrei arrabbiarmi + contro Torti che non mi scrive, ma con che diritto? Non tocca a me di + negare! privilegi della pigrizia; ma se voi lo spingete, chi sa che + non sia generoso! Ricordatemi alla Domenica e al Venerdì, + ringraziate Mario dei cari saluti che gli rendo ben cordialmente. Alla + degnissima vostra famiglia poi presentate l'espressioni della mia + stima e della riconoscente mia amicizia coi più affettuosi + complimenti di mia madre, di Enrichetta e di Giulietta. Chi sa che il + signor Castillia non mi porti qualche altra vostra lettera! Questo + pensiero mi tiene allegro. Scriverò al Canonico fra pochi giorni; + intanto vi prego di fargli i miei più teneri e rispettosi saluti. E + voi accogliete le assicurazioni della profonda stima e della + inalterabile affezione del vostro + + _Amico vero_ A. MANZONI" + + [2] Sopra la lentezza relativa del Manzoni nel preparare le sue + tragedie il Sainte-Beuve ci diede questi schiarimenti: "Il + Manzoni, tutti lo sanno, lavorava le sue tragedie lentissimamente. + Questa lentezza, che può dipendere da diverse cagioni, come per + esempio dalla delicatezza di un'organizzazione nervosa, la quale + si può trovare impedita a tener sempre dietro alla fantasia e + all'intelletto, questa lentezza considerata in sè stessa non sarà + forse cosa lodevole. Ma ciò che sicuramente merita lode, e vuolsi + anzi proporre ad esempio, è la coscienza adoperata da lui nel + preparare i materiali, e nello studiare gli argomenti delle sue + composizioni. Sarebbe difficile il dire quel ch'abbia fatto per + l'_Adelchi_, di cui cominciò ad occuparsi sul serio, dopo il suo + ritorno da Parigi a Milano, negli ultimi mesi del 1820. Egli si + accinse a studiare da storico, emulando gli uomini, coi quali + aveva fin'allora conferito, tutto ciò che potè trovare nelle + cronache sulle circostanze della dominazione e dello stato de' + Lombardi in Italia. Non leggeva superficialmente tanto da poter + riuscire a dare un qualche colore locale, una tinta qualsiasi del + Medio Evo ad un'opera di fantasia. No davvero, egli volle vedervi + il fondo; si seppellì nella collezione _Rerum Italicarum_ del + Muratori, e prese anche famigliarità, com'egli dicea sorridendo, + _con qualcuno dei 49 grossi complici_ di Agostino Thierry." + + [3] Il prof. Corrado Gargiolli mi fa noto che una signora, nel + dividersi da un giovane che era da lei amato e che si era sposato + ad un'altra donna, riaperse l'_Adelchi_ alla scena di Ermengarda + morente, e bagnandola delle sue lacrime scrisse all'amante una + lettera commovente d'addio. Il Manzoni, cui venne dal Gargiolli + riferito il caso, se ne compiacque soggiungendo: "Quelle erano + davvero preziose postille," alludendo certamente alle lacrime, e + al commento vivo che ne faceva il dolore di quell'abbandonata. + + + + +XVI. + +Il Manzoni unitario. + + +Noi abbiamo fin qui toccato del Manzoni come riformatore dello stile +poetico italiano, come scrittore religioso e come autore di tragedie +storiche ed autobiografiche. Vediamo direttamente e particolarmente lo +scrittore politico. Le opinioni politiche espresse in verso da un +giovinetto di quindici anni non sembrano doversi pigliare molto sul +serio. Quella spontaneità che appare, per lo più, nella manifestazione +de' sentimenti di un giovine, è solo apparente; il giovine prima dei +trent'anni sposa con ardore e difende con impetuosa eloquenza quelli +che crede i suoi principii inviolabili e santi; ma egli non gli ha, +gl'impara, li sposa, li riceve, gli accetta; rado accade che essi +siano il prodotto di un intimo proprio convincimento. Il giovine, con +tutta la sua furia simpatica che lo spinge a concepire i disegni più +arditi e più vasti, a intraprendere le opere più pericolose, e con la +felice illusione in cui vive che tutto il mondo sia suo, è meno libero +assai dell'uomo maturo, tanto più composto e regolato nel suo modo di +pensare, di sentire e di operare. Il giovine si crede libero, quando +segue tutti i suoi istinti più diversi; l'uomo invece sente la libertà +solamente dal punto, in cui egli incomincia a governare questa +tumultuosa varietà d'istinti, a reggere la propria volontà, a dominare +sè stesso. Non è quindi da chiedersi ad un giovine conto troppo severo +di quel ch'egli abbia pensato politicamente fra i quindici ed i +trent'anni; ma è poi tanto più mirabile il caso, in cui, come avvenne +nella vita del Manzoni, si abbia a notare fra la giovinezza, la +virilità e la vecchiaia d'un uomo una continuità progressiva di quei +pensieri, che sono il fondamento e la regola della sua condotta +civile. Del Manzoni si può dire che egli temperò con l'età il modo di +manifestare i proprii pensieri; ma la somma di questi rimase costante +e si confermò con la vita. Incominciò, come già sappiamo, a cantare il +trionfo della libertà a quindici anni. Nel primo Canto del _Trionfo_ +incontriamo l'immagine dell'uccello che esce di gabbia e gode della +sua libertà, adoprata a significare la gioia del prigioniero italiano +ritornato libero: + + E a color che fuggir l'aspra catena, + Prorompea sugli occhi e su le labbia + Impetüosa del piacer la piena, + Come augel che fuggì l'antica gabbia, + Or vola irrequieto tra le frondi, + Rade il suol, poi si sguazza ne la sabbia. + +È singolare il vedere come le prime immagini della giovinezza +manzoniana rifioriscono vive nella sua tarda vecchiaia. Il Manzoni, +più che ottantenne, passeggiando ne' Giardini Pubblici di Milano, alla +vista di uccellini chiusi in gabbia, compose alcuni eleganti distici, +nei quali gli uccelli prigionieri, ai quali è contesa la vista del +cielo, si lamentano per invidiare la sorte delle anitre che si +diguazzano liberamente negli stagni: + + _Fortunatæ anates quibus æther ridet apertus, + Liberaque in lato margine stagna patent. + Nos hic intexto concludunt retia ferro + Et superum prohibent invida tecta diem. + Cernimus heu! frondes et non adeunda vireta + Et queis misceri non datur alitibus. + Si quando immemores auris expandimus alas, + Tristibus a clathris penna repulsa cadit. + Nullos ver lusus dulcesve reducit amores, + Nulli nos nidi, garrula turba, cient. + Pro latice irriguo, læto pro murmure fontis + Exhibet ignavas alveus arctus aquas. + Crudeles escæ, vestra dulcedine captae + Ducimus æternis otia carceribus._ + +L'Austria ricevette pure i primi colpi dal giovinetto Manzoni, nel +_Trionfo della Libertà_: + + S'alzò tre volte e tre ricadde al suolo + Spossata e vinta l'Aquila grifagna, + Che l'arse penne ricusâro il volo. + Alfin, strisciando dietro a la campagna + Le mozze ali e le tronche ugne, fuggìo + Agl'intimi recessi di Lamagna. + +Non ci meravigliamo dunque che tra i Martiri dello Spielberg il conte +Confalonieri sapesse a memoria e recitasse parecchie terzine del poema +giovanile d'Alessandro Manzoni. L'anima gloriosa del francese Desaix +caduto a Marengo combattendo contro gli Austriaci per quella che si +sperava potesse divenire la libertà d'Italia, appare in una specie di +Olimpo al giovine Poeta, il quale, pure imitando il noto incontro di +Virgilio con Sordello, sa ancora trovare e produrre un nuovo effetto +poetico: + + Allor ch'egli me vide il piè ramingo + Traggere incerto per l'ignota riva, + Meditabondo, tacito e solingo, + A me corse gridando: "Anima viva, + Che qua se' giunta, u' solo per virtute, + E per amor di libertà s'arriva. + Italia mia che fa? di sue ferute + È sana alfine? è in libertate? è in calma? + O guerra ancor la strazia e servitute? + Io prodigo le fui di non vil'alma." + +Dicono che il Manzoni ed il Mazzini, ritrovandosi insieme un giorno +dell'anno 1860, si rallegrassero insieme d'essere stati, per lungo +tempo, i soli veri unitarii d'Italia. Nel vero, entrambi misero una +specie di ostinazione nel desiderare e nel predicare in tutti i modi +ed in ogni occasione l'unità italiana. Anche il Monti, per dire il +vero, nella _Musogonia_ aveva collocata la seguente strofa: + + E voi di tanta madre incliti figli, + Fratelli, i preghi della madre udite: + Di sentenza disgiunti e di consigli, + Che pensate, infelici, e chi tradite? + Una deh sia la patria, e ne' perigli + Uno il senno, l'ardir, l'alme, le vite. + Del discorde voler che vi scompagna, + Deh non rida, per Dio! Roma e Lamagna. + +Si può anche ammettere che il Monti fosse in quel momento sincero, ed +esprimesse con tali versi il proprio intimo sentimento; ma egli cantò +tante volte idoli diversi, dal Braschi a Napoleone, dal Suvaroff +all'Imperatore d'Austria, che una sua strofa unitaria non può far di +lui un poeta unitario. Prima dell'anno 1860 gli unitarii in Italia si +potevano contare; tra i liberali d'idee più avanzate prevaleva +generalmente l'idea della federazione. Il professor De Benedetti +racconta in questo modo il colloquio che il Mazzini avrebbe avuto col +Manzoni: "Vede, Don Alessandro (avrebbe detto il Mazzini), durante un +pezzo siamo stati noi _due soli_ a credere all'unità di quest'Italia. +Ora possiamo dire che avevamo ragione." Al che il Manzoni volendo +mostrare che egli vi aveva avuto poco merito, perchè l'unità era +inevitabile, con un malizioso sorriso avrebbe risposto: "Il padre del +nostro amico Torti, che aveva sempre freddo, cominciava al primo +fresco di settembre a dire: _Vuol nevicare_. A ottobre e novembre +sentiva crescere il freddo e ripeteva: _Nevica di sicuro_. Finalmente, +a gennaio o febbraio s'aveva una gran nevicata, e il buon Torti +esclamava: _L'avevo detto io che doveva nevicare_." Ma, un anno +innanzi, prima che il Mazzini gli facesse visita, egli, che era sempre +stato un po' repubblicano e molto unitario, compiacevasi, in somma, di +avere indovinato giusto giusto come il padre del Torti. "Alla fede +dell'unità d'Italia (egli diceva) ho fatto il più grande dei +sacrificii che un poeta potesse fare: quello di scrivere +_scientemente_ un brutto verso." Questo brutto verso si trova in un +frammento di Canzone petrarchesca composta dal Manzoni nell'aprile +dell'anno 1815, quando Gioachino Murat bandiva il suo famoso Proclama +di Rimini, col quale chiamava alle armi gli Italiani, in nome +dell'_Unità italiana_. Ma intanto che il Manzoni scriveva, la rotta di +Tolentino, con tutti gli ambiziosi disegni del Murat, faceva cadere la +penna di mano al nostro giovine Poeta, che, a mezzo della quinta +strofa, si arrestava. Il frammento, più che quattro strofe finite, ci +presenta un solo abbozzo, ove conviene tener molto conto de' pensieri +ed usar qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso. Nello +stesso anno il giovinetto Leopardi componeva una specie di Orazione +rettorica e reazionaria, della quale mi fece vedere una copia il +marchese Ferrajoli di Roma. Quando verrà pubblicata, se pure a +quest'ora non è già pubblica, sarà utile il riscontrare la Canzone del +_reazionario_ Manzoni con la prosa del Leopardi, il quale, per quanto +intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini tra quelli che si +sdegnavano più forte contro il pietismo manzoniano e contro la sua +teoria del perdono delle ingiurie. Il Manzoni nei versi del frammento, +per la forma, classicheggia un po' pedestremente; ma ne' concetti egli +si rivela moderno, e libero e coraggioso profeta d'un avvenire, +intuito e sperato per l'Italia da pochi sapienti: + + O delle imprese alla più degna accinto, + Signor, che la parola hai proferita, + Che tante etadi indarno Italia attese; + Ah! quando un braccio le teneano avvinto + Genti che non vorrìan toccarla unita, + E da lor scissa la pascean d'offese; + E l'ingorde udivam lunghe contese + Dei re tutti anelanti a farle oltraggio; + In te sol uno un raggio + Di nostra speme ancor vivea, pensando + Ch'era in Italia un suol senza servaggio, + Ch'ivi slegato ancor vegliava un brando. + Sonava intanto d'ogni parte un grido, + Libertà delle genti e gloria e pace, + Ed aperto d'Europa era il convito; + E questa donna di cotanto lido, + Questa antica, gentil, donna pugnace, + Degna non la tenean dell'alto invito; + Essa in disparte, e posto al labbro il dito, + Dovea il fato aspettar dal suo nemico, + Come siede il mendìco + Alla porta del ricco in sulla via; + Alcun non passa che lo chiami amico, + E non gli far dispetto è cortesia. + Forse infecondo di tal madre or langue + Il glorïoso fianco? o forse ch'ella + Del latte antico oggi le vene ha scarse? + O figli or nutre, a cui per essa il sangue + Donar sia grave? o tali, a cui più bella + Pugna sembri tra lor ingiuria forse? + Stolta bestemmia! eran le forze sparse, + E non le voglie; e quasi in ogni petto + Vivea questo concetto: + Liberi non sarem se non siamo uni; + Ai men forti di noi gregge dispetto, + Fin che non sorga un uom che ci raduni. + Egli è sorto per Dio! Sì, per Colui + Che un dì trascelse il giovinetto ebreo + Che del fratello il percussor percosse; + E fattol duce e salvator de' sui, + Degli avari ladron sul capo reo + L'ardua furia soffiò dell'onde rosse; + Per quel Dio che talora a stranie posse, + Certo in pena, il valor d'un popol trade; + Ma che l'inique spade + Frange una volta, e gli oppressor confonde, + E all'uom che pugna per le sue contrade + L'ira e la gioia de' perigli infonde. + Con Lui, signor, dell'itala fortuna + Le sparse verghe raccorrai da terra, + E un fascio ne farai nella tua mano... + +I versi non belli, in questo frammento, sono parecchi; ma il Manzoni +alludeva, nel suo discorso, a questo: + + Liberi non sarem se non siamo uni. + +Per questa unità da lui voluta, sperata, predicata, fin da giovinetto, +il Manzoni aveva il coraggio di combattere apertamente, quantunque +così devoto al Capo spirituale della Chiesa, il potere temporale de' +Papi. Per questo riguardo, il Manzoni s'accordava perfettamente con +l'antico e col nuovo poeta Ghibellino, con l'Alighieri e col +Niccolini; il Poeta quindicenne, nel _Trionfo della Libertà_, e però +prima della sua pretesa conversione, mentrechè egli mostra come Dio, +ossia la religione, insegni soltanto l'amore: + + Ei, con la voce di natura, chiama + Tutti ad armarsi, e gli uomini accompagna + E va d'ognuno al cor ripetendo: _ama!_ + +si rivolge dantescamente a Roma: + + Ahi! de la libertà l'ampia ruina + Tutto si trasse ne la notte eterna, + Ed or serva sei fatta di reina. + Che il celibe Levita ti governa + Con le venali chiavi, ond'ei si vanta + Chiuder la porta e disserrar superna. + E i Druidi porporati, oh casta, oh santa + Turba di lupi mansüeti in mostra + Che de la spoglia de l'agnel s'ammanta, + E il popol riverente a lor si prostra + In vile atto sommesso, e quasi Dei + Gli adora e cole, oh sua vergogna e nostra! + +Si offendeva il giovinetto Manzoni nel vedere che in Italia molto più +che Cristo si adorasse il suo Vicario; egli presentiva già il giorno, +in cui il Papa avrebbe finito per dichiararsi infallibile; perciò +arditamente cantava: + + Infallibil divino a le devote + Genti s'infinse, che a la putta astuta + Prestâro omaggio e le fornîr la dote. + +Si dirà facilmente da alcuno di que' devoti che si preparavano alla +beatificazione di Alessandro Manzoni, che non è da tenersi conto del +linguaggio intemperante di un giovine studente traviato; ma il guaio è +che il Manzoni, quantunque ossequente alla Chiesa, in tutto ciò che +riguarda la materia dommatica del Cattolicismo, non s'immaginava mai +che verrebbe un giorno, in cui l'infallibilità e il potere temporale +de' Papi diventerebbero due nuovi dommi, due nuovi articoli del +_Credo_ cattolico! Nell'_Adelchi_, lo stesso Desiderio re de' +Longobardi, a cui l'Autore impresta pure i suoi proprii sentimenti +religiosi, tanto da fargli dire vinto da Carlo Magno queste parole di +sommissione, per le quali si riconosce nel vincitore la potenza del +dito divino: + + In te del cielo + Io la vendetta adoro, e innanzi a cui + Dio m'inchinò, m'inchino, + +quando si tratta di definire quali possano essere le relazioni di un +Re che ambisce la piena signoria d'Italia col Papa, esclama: + + .... Roma fia nostra; e, tardi accorto, + Supplice invan, delle terrene spade + Disarmato per sempre, ai santi studii + Adrian tornerà; re delle preci, + Signor del Sacrifizio, il soglio a noi + Sgombro darà. + +In queste poche parole viene espresso, dodici anni prima, il concetto +fondamentale dell'_Arnaldo_ del Niccolini. Il Manzoni perciò non +poteva in nessun modo accordarsi coi Gesuiti, i quali volevano che la +Chiesa s'impacciasse nel governo politico del mondo; e fin dall'anno +1819, scrivendo da Parigi al suo proprio confessore Tosi un po' +giansenista, esprimeva chiaramente il suo pensiero in proposito: "A +malgrado (egli diceva) degli sforzi di alcuni buoni ed illuminati +Cattolici per separare la religione dagli interessi e dalle passioni +del secolo, malgrado la disposizione di molti increduli stessi a +riconoscere questa separazione, e a lasciare la religione almeno in +pace, sembra che prevalgano gli sforzi di altri che vogliono +assolutamente tenerla unita ad articoli di fede politica che essi +hanno aggiunto al _Simbolo_. Quando la Fede si presenta al popolo così +accompagnata, si può mai sperare che egli si darà la pena di +distinguere ciò che viene da Dio da ciò che è l'immaginazione degli +uomini? I solitarii di Porto Reale l'hanno fatto, ma erano pochi, +erano dotti, erano separati dal mondo, assistiti da quella grazia che +non cessarono d'implorare." Ciò che è nuovo nel carattere religioso +della letteratura manzoniana è, per l'appunto, questo richiamo della +religione a' suoi principii fondamentali di carità e di libertà, +questo accordo dei principii umanitarii del Vangelo coi principii +umanitarii proclamati dalla Rivoluzione francese, la quale non gli +osservò poi sempre essa medesima, ma intanto gli ha come consacrati +nella società moderna. Gli scrittori cattolici francesi più venerati, +come il Chateaubriand ed il Montalembert, rimasero, per questo +riguardo, molto più indietro del Nostro. Il Montalembert, per esempio, +che conobbe il Manzoni a Brusuglio nel 1836, discorreva un giorno con +esso intorno all'assetto politico che si poteva sperare o disperare di +dare all'Italia. Il Manzoni disse tosto che il suo ideale sarebbe +stata l'unità d'Italia con un Principe di casa Savoia. Sperava il +Francese che il Manzoni avebbe fatta un'eccezione pel dominio +temporale del Papa, non potendo ammettere che un cattolico supponesse +possibile qualsiasi attentato contro di esso; e però strinse i panni +al Manzoni, chiedendogli quello che contasse di fare del Papa-Re. +"Quando vi ho detto (rispose il Manzoni senza scomporsi) che voglio +l'unità con un Principe che non è il Papa, mi par d'avere già risposto +in anticipazione alla vostra dimanda." Nell'anno 1848, quando tutta +l'Italia delirava per Pio IX e in casa dello stesso Manzoni il suo +primogenito si faceva bello con la medaglia del Papa, il Manzoni fu +de' pochissimi che non si lasciarono sedurre da un entusiasmo, che a +lui pareva più funesto che utile all'unità italiana. Egli non si +lasciava trasportare dalle opinioni volgari, quando non gli pareva che +il senso volgare fosse il buon senso; ma voleva camminare co' suoi +tempi, e progredire; anche nel modo di vestire, desiderando evitare +ogni ridicola stranezza, fino agli ultimi anni di sua vita desiderava +sempre mostrarsi uomo moderno. Di ogni ritorno al passato, di ogni +passo che si dèsse per andare indietro, si doleva. Venerava i dommi +cattolici, ma non trovava certamente che fossero pochi; e però quando +intese che se ne voleva aggiungere uno nuovissimo, quello +dell'infallibilità papale, il vecchio Manzoni si trovò intieramente +d'accordo col giovinetto protestante del _Trionfo della Libertà_, si +schierò dunque animosamente tra gli antinfallibilisti più risoluti e +più rigorosi; "ma quando (scrive il Rizzi) egli, cattolico, seppe che +in Vaticano era passata, come si direbbe noi laici, la nuova legge, +non fece che esclamare: _pazienza!_, e non ne parlò più. E forse in +questa sua sottomissione della ragione alla fede c'entrava per molto +l'esempio del suo dottore e maestro l'abate Rosmini, il quale pure +avea dichiarato di sottomettersi alla censura inflitta al suo libro +delle _Cinque Piaghe_." Ma, in somma, egli si rallegrò che Roma fosse +tolta al governo del Papa, ed accettò con piacere l'onore di venire +ascritto nell'albo de' cittadini di Roma capitale, dove il Papa +infallibile si era rintanato a fare il broncio a quell'Italia, che, +come ben disse lo stesso Manzoni, egli benedisse prima del +Quarantotto, per mandarla, dopo il Quarantotto, a farsi benedire. Egli +conosceva il pregio di certi onori, i quali ricevono importanza +dall'occasione e dalla qualità speciale di chi li riceve e di chi li +concede; perciò egli che, a malgrado dell'intercessione del conte +Andrea Cittadella e di Alessandro Humboldt, non avea temuto offendere +l'Imperatore d'Austria ed il Re di Prussia, ricusando le loro +decorazioni, gradiva poi una stretta di mano del re Vittorio Emanuele, +una rosa del generale Garibaldi, ed un ben tornito complimento del più +dotto fra i coronati viventi, Don Pedro d'Alcantara. Un tempo, quando +pubblicò i _Promessi Sposi_, egli avea pure gradito le cortesie del +Granduca di Toscana; ma non dimentichiamo ch'era quello il decennio +glorioso, in cui nella piccola ospitale Toscanina riparavano gli esuli +delle altre provincie d'Italia, il Pepe, il Colletta, il Poerio, il +Leopardi, il Tommaseo, il Giordani ed altri più che venivano a +riscaldare le loro speranze intorno alla più coraggiosa ed importante +delle Riviste letterarie italiane, l'_Antologia_, e nel Gabinetto +letterario del ginevrino Giampietro Vieusseux. Ed il Manzoni di +nessuno faceva maggiore stima che di quegli Italiani, che aveano avuto +la fortuna non solo di scrivere, ma di patire e di combattere per +l'Italia; quando il Settembrini si dimenticò pertanto a segno da +paragonare il Manzoni _al vecchio Priamo che scagliava il suo telo +senile_, egli, sebbene sentisse tutta l'indegna acerbità dell'offesa, +la voleva perdonare, non tanto perchè come cristiano egli lo avrebbe +dovuto, ma perchè egli pensava che si dovesse perdonar molto ad un +uomo, il quale era stato in prigione per la patria. È noto che il +Manzoni, negli ultimi anni della sua vita, lavorava intorno ad un +_Saggio comparativo fra la Rivoluzione francese del 1789 e la +Rivoluzione italiana del 1859_. L'opera, tuttora inedita, non potè +venir terminata; nella parte che riguarda la Rivoluzione francese, +egli ammira l'Ottantanove e deplora e condanna il Novantatrè, che non +gli pare sia stato nè utile nè, in alcun modo, necessario; trova, in +somma, che il Novantatrè era un Ottantanove peggiorato; sono rimasti +intatti di questa parte ben 286 fogli. La parte italiana, quale rimane +fra le carte inedite del Manzoni, si compone di soli diciotto fogli; +al nostro scopo, che è quello di mostrare quale concetto civile e +politico il Manzoni si faceva della letteratura, basterà qui il +riferirne, poichè la gentilezza e la memoria di un amico ci aiuta, +alcuni saggi che il Manzoni stesso veniva leggendo ai più intimi ed +assidui suoi frequentatori. Di Dante che voleva l'unità con Arrigo di +Lussemburgo, il Manzoni scriveva: "Dante, il grande e infelice +Italiano, che cercava in una qualche forza viva il mezzo di ottenere +l'unità, credette di poterlo trovare nell'Impero. Ma, per verità, +sarebbe difficile il decidere se questo sarebbe stato meno atto a +crearla davvero o a mantenerla." Il Manzoni ammirava il Piemonte e +sperava molto da esso; perciò lasciò scritto: "La concordia nata nel +1849 tra il giovane Re di codesta estrema parte della patria comune e +il suo popolo ristretto d'allora, fu la prima cagione di una tale +indipendenza; poichè fu essa, e essa sola, che rese possibile anche il +generoso e non mai abbastanza riconosciuto aiuto straniero; e essa +sola che fece rimaner privi d'effetto gli sforzi opposti della Potenza +allora prevalente in Italia, e fatalmente avversa a questa +indipendenza." Ma il Manzoni voleva il Piemonte italiano, non già +l'Italia piemontese, e ancora meno l'Italia esclusa dal Piemonte o il +Piemonte dall'Italia. Perciò quando il Piemonte formava con la +Sardegna un regno separato, e l'Accademia delle Scienze, la quale +soleva aggregarsi come _Accademici stranieri_ gl'illustri Italiani +delle altre provincie, nel 1833 eleggeva _Accademico straniero_ il +Manzoni, questi, rifiutando un tale onore, rispondeva al Presidente +dell'Accademia conte Prospero Balbo in questi termini: "Un tanto onore +sarebbe caramente pagato, se io non lo potessi ottenere che col titolo +di _Accademico straniero_; standomi più a cuore l'esser compatriotta +di Lei e degli altri uomini insigni, di cui codesta Accademia si +vanta, che d'esser loro collega; chè, se questo è un effetto della +degnazione loro, quello è un dono di Dio, che mi ha fatto nascere in +questa Italia, che è superba di chiamarli suoi." L'ultime sue parole +d'affetto furono pure per la città di Torino. Egli le scrisse +nell'anno 1873, poco prima di morire, e suonano così: "Trista +condizione di cose, in cui anche gli uomini di alta mente e amici +della patria non potevano far altro che disperare o sognare." Vittorio +Emanuele gli pare: "Un Re che al coraggio e alla costanza della sua +stirpe univa un sentimento per l'Italia, che in questo caso non +consentiremmo di chiamare ambizione, perchè la parte di vanità e +d'interesse personale sottintesa in un tale vocabolo scompare nella +grandezza e nella nobiltà del fine." Riconosce l'antica forza di +resistenza opposta allo straniero invasore dall'esercito del piccolo +Piemonte, con una felice similitudine: "L'esercito piemontese aveva +saputo tener addietro, da quella parte, per ben tre anni, il novo +invasore, come quel valente ragazzo olandese aveva opposta all'acqua +che stava per prorompere da un punto dell'argine la sua piccola, ma +tenace schiena, aspettando soccorso." Riconosce l'importanza del +soccorso, che ci diedero i Francesi nel 1859; ma, nello stesso tempo, +osserva che l'Italia si è pure un poco aiutata da sè: "La vita d'una +nazione non può essere un dono d'altri. È bensì vero che una nazione +divisa in brani, inerme nella massima parte, e compressa da una +preponderante, ordinata e vigilante forza straniera, non potrebbe da +sè rivendicare il suo diritto di essere; e questa è la sua infelicità +e un ricordo di modestia. Ma è anche vero che non lo potrebbe nemmeno +con qualunque più poderoso aiuto esterno senza un forte volere e uno +sforzo corrispondente dalla sua parte. Un braccio vigoroso può bensì +levar dal letto un paralitico, ma non dargli la forza di reggersi e di +camminare." Per la stessa ragione il Manzoni ammirava la grande +impresa compiuta dal generale Garibaldi; ma, quanto più gli appariva +meravigliosa, tanto più ei vi riconosceva l'opera del popolo italiano +che la secondò: "E mille valorosi condotti, come a una festa, da un +valorosissimo a conquistare a questa patria comune un vasto e +magnifico tratto del suo territorio, da principio con l'armi, a +un'immensa disuguaglianza di numero, come a prova dell'ardire, e poi +con la sola forza del nome e della presenza, come a prova della +spontaneità dell'assenso." Questa pare a me e deve parere a molti +bella e buona sapienza politica; si chiama pure (a dispetto di certe +sottigliezze e squisitezze di stile che possono talora apparir +soverchie) un parlar chiaro e sicuro, come d'uomo profondamente +convinto. Il Manzoni ebbe pure la grande fortuna che gli eventi gli +diedero ragione. Nel 1848 egli voleva essere più tosto repubblicano +con l'unitario Mazzini, che federalista col re Carlo Alberto; del che +dolevansi i suoi amici piemontesi, in ispecie il Balbo e l'Azeglio. +Quest'ultimo, perciò, scrivendo a sua moglie sfogava un po' di +risentimento politico contro il Manzoni ed i suoi amici:[1] +"Salutami gli amici, Grossi, Manzoni, e di' a tutti che io, a forza di +girare, conosco l'Italia più di loro; che non si fan repubbliche senza +repubblicani; e di questi non ne ho quasi incontrati in Italia. Di' a +Manzoni che, se riesce a far repubblicano Carlo Alberto, non riescirà +a far Pio IX. Sarebbe metter in seno all'Italia due serpi che si +combatterebbero e lacererebbero loro e lei. Per amor di Dio, +contentiamoci di fare uno Stato forte sul Po, costituzionale; e +preghiamo Dio di trovare un venti per cento che capisca _de quoi il +s'agit_. A star sempre in una camera, parlar cogli stessi uomini, si +giudica male un paese e il mondo pratico. Lasciamo andar la donna del +giudizio di Salomone e il suo bambino; a lei Salomone dava la scelta, +a noi la necessità la nega. Giudizio, cose possibili, e non poesia, +per carità!" Pare che il Manzoni opinasse allora che chi amava +l'Italia dovea piuttosto come, nel giudizio di Salomone, imitar la +vera madre, la quale preferiva piuttosto saper viva ed intatta in mano +altrui la propria creatura, che riscattarla dalle altrui mani per +farla in pezzi, L'Azeglio dava al Manzoni del poeta, altri, con parola +che vorrebbe significare il medesimo, lo qualificavano, a motivo delle +sue idee unitarie, per un utopista; al che egli rispondeva: "Eh! ben +anche la vostra federazione è un'utopia; poniamo pure che l'unità sia +un'utopia; la federazione è un'utopia brutta, come l'unità è invece +un'utopia bella." Dolevasi, invero, che i Francesi avessero chiesto un +compenso del sangue versato in Lombardia, col privare l'Italia +occidentale di due suoi antichi baluardi; ma, dominato dal suo +concetto unitario, egli provava a consolarsi della dolorosa iattura +con una similitudine: "Se la culla del Regno d'Italia (egli pensava) è +stata la Savoia, come il fanciullo cresciuto in età, non avendo più +bisogno della culla, la può dar via, così fece il Regno d'Italia +cedendo la Savoia alla Francia." Ma la Savoia era all'Italia, più +ancora che una culla, una fortezza poderosa; chi la ricevette, invece, +non si rallegrò forse di un acquisto proporzionato alla gravità della +nostra perdita. Ma in Savoia non si parlava italiano, e uno de' più +forti elementi per costituire fortemente l'unità della patria pareva +al Manzoni l'unificarla in un solo linguaggio. Quindi il sacrificio +nazionale, per la perdita di Nizza e Savoia, ma specialmente della +Savoia, al Manzoni dovette parer minimo. Essa non poteva, secondo il +concetto manzoniano, convergere al centro comune della patria, non +poteva associarsi e partecipare all'opera vivificatrice del +linguaggio, che doveva aver sede unica e base fondamentale in Firenze. +Poichè ogni unità, ma specialmente ogni unità organica, ha il suo +centro di attrazione e di gravità, poichè ogni albero ha la sua +radice, la radice dell'albero della lingua italiana, ond'essa dovea +ricevere succo e forza vitale, era pel Manzoni in Firenze, nella +parlata fiorentina, come quella che in Toscana appare meno incerta, e, +come più ricca di storia civile, necessariamente anco più ricca di +parole adatte per esprimere un maggior numero di pensieri. "In fatto +di lingua (diceva egli con vivacità a' suoi amici), in fatto di lingua +non c'è un più o un meno; non c'è che il tutto o il niente." Egli +voleva il tutto; e non ammetteva alcuna diminuzione di questo concetto +ch'ei si era fatto dell'unica base stabile e conveniente alla lingua +italiana.[2] Chi, dicendosi manzoniano, cercava l'italiano in altre +parti della Toscana, fuori del Contado fiorentino, spostava la sua +questione, mostrava di frantenderla e irritava il valentuomo che +l'aveva proposta, forse più degli avversarii aperti, i quali volevano +che la lingua si pigliasse dove tornava più comodo. La questione della +lingua non è punto nuova in Italia; essa è nata, si può dire, con la +nostra letteratura. Merito principale del Manzoni fu d'avere +ricominciato a trattarla _nazionalmente_, con quella stessa serietà, +con la quale l'aveano posta nel Trecento e nel Cinquecento il primo +poeta e il primo prosatore d'Italia, Dante e il Machiavelli. Il merito +dovea parere tanto maggiore nell'anno 1824, quando il Manzoni +s'accinse la prima volta di proposito allo studio della lingua +italiana, poichè Vincenzo Monti con la _Proposta_ e gli Accademici +della Crusca coi loro illustri e minuti battibecchi facevano anzi +nuova mostra infelice, con meschini dispetti provinciali, dell'antica +e funesta discordia italiana. Il Manzoni poi, lasciando stare le +questioni minori, prese, come suol dirsi, il toro per le corna, si +domandò se lingua c'era, dov'essa era migliore, e quando la fiorentina +si riconoscesse migliore, richiese che quella sola si studiasse e +adottasse per farne la lingua di tutti gl'Italiani. Il ragionamento +pareva molto ovvio e semplice; il Manzoni aveva rinnovato il miracolo +dell'uovo di Colombo. Ma quando tutti ebbero capito quello che prima +non capivano, pur volendo mostrare di saperne di più, invece di +convenire che egli avea ragionato bene, si voltarono contro di lui +come contro un sofista che, invece d'allargare la questione, l'avea +ristretta troppo. Ma egli aveva ragionato anche questa volta da +unitario. Egli ammirava forse nella storia più Firenze che Roma, e si +sarebbe contentato che la sede del Regno d'Italia rimanesse in Firenze +anzi che trasferirsi a Roma, la quale in ogni modo desiderava di gran +cuore ridonata all'Italia libera dal dominio temporale de' Papi. I +Fiorentini doveano parere al Manzoni gli Ateniesi d'Italia, la lingua +fiorentina la nostra lingua attica. Ma, perch'egli potesse avere +pienamente ragione, era prima necessario ascoltarlo; ora l'Italia non +convenne a Firenze, per avvivarne l'antica floridezza, per mettervi +dentro tutto il suo sapere, tutta la sua civiltà e per farne veramente +la prima città d'Italia, com'era un tempo Atene per la Grecia; +l'Italia vi si attendò per cinque anni, non vi pose stabile radice e, +migrando nel 1870 ad altra riva, la lasciò più povera e più negletta +di prima. La teoria manzoniana quindi ci pare ora più che mai +eccessiva, poichè in Firenze non s'accentra più, com'era sperato dal +Manzoni e dall'Azeglio, il fiore della civiltà, il nerbo della vita +italiana; ed una lingua per ottenere il consenso universale d'una +nazione ha bisogno di derivar la sua forza da una vita locale più +gagliarda delle altre. Questa vita privilegiata potrebbe esistere, ma +non può dirsi, pur troppo, che esista ora in Firenze; quindi la +necessità di ammettere la ragionevolezza di que' temperamenti che il +Fauriel proponeva già al Manzoni fino dal loro primi colloquii intorno +alla lingua italiana. "Il Fauriel (scriveva il Sainte-Beuve), udendo +le ingegnose ragioni del Manzoni, non ardiva contradirle in tutto, ma +nondimeno aveva qualche cosa da ridire. L'Italia ebbe pure in tutti i +tempi i suoi grandi scrittori; perchè dunque non potrà averne anche +oggi? È poi un male così grande ed irrimediabile, alla fin fine, +d'esser costretto a scegliere, ed anche, in un certo senso, a comporsi +la lingua, a tenerla sollevata dalle trivialità, a cercare +d'indirizzarla verso un tipo superiore, che s'appoggia direttamente, +ma in modo larghissimo, all'esempio degli antichi maestri? È vero che, +superate le difficoltà, ci vuole poi l'ingegno per far bene. Ma il +Fauriel mostrava che qui il campo era assai vasto e glorioso. E +ardiva, per certo, rimandare all'amico un rimprovero che ne avea +ricevuto sovente; e incitarlo a non voler prendere per regola del suo +lavoro un ideale di perfezione, a cui non è dato giungere interamente, +neppure a coloro che ne hanno in sè il sentimento. E rifacevagli +quella guerra che spesso il Manzoni compiacevasi fare a lui, per +troppa incontentabilità. Il Fauriel era infatti incontentabile in ciò +che componeva, ma sulle cose; il Manzoni sullo stile." Noi possiamo +ora trovar ragionevoli i temperamenti del Fauriel, ma dobbiamo essere +persuasi ch'essi non convincevano il Manzoni, il quale mirava ad ogni +specie di perfezione, e riconosceva come un elemento di perfezione +l'unità. Bisognava in Italia scrivere popolarmente per essere intesi +da tutti, bisognava parlare una sola lingua, avere una sola fede +religiosa, una sola fede politica; senza di ciò non vi è armonia e +vera grandezza italiana. Il centro dell'unità del linguaggio doveva +esser Firenze, quello dell'unità della fede Dio, come lo intende e lo +spiega la Chiesa cattolica. Voleva pure unità di stirpe nel popolo +italiano, e però nel suo celebre _Discorso sopra la Storia de' +Longobardi_ che ebbe il merito di promuovere in Italia una nuova serie +d'indagini storiche molto importanti,[3] escludeva i Longobardi +conquistatori da quel popolo italiano che aveano vinto ed oppresso e +derubato, ma in nessun modo, potuto assimilarsi. Voleva bontà ed unità +di leggi, liberate dal capriccio; quindi la critica legislativa della +sua storia della _Colonna Infame_, ove, col pretesto di biasimar le +antiche leggi, colpisce nella stessa condanna le nuove sommamente +arbitrarie dell'Austria. Anche le idee avevano il loro principio, il +loro centro d'unità; nel _Dialogo sull'Invenzione_ egli sostiene la +dottrina rosminiana delle idee innate, e le fa, per conseguenza, anche +se non lo dice, risalire a Dio. Per lo stesso sentimento d'armonia +universale, il Manzoni sente l'alto dominio della poesia, che +abbraccia in sè l'universalità delle cose sentite e pensate, e la +superiorità della poesia alla storia. "È una parte (egli esclama nel +suo _Discorso sul Romanzo storico_) della miseria dell'uomo il non +poter conoscere se non qualcosa di ciò ch'è stato, anche nel suo +piccolo mondo; ed è una parte della sua nobiltà e della sua forza il +poter congetturare al di là di quello che può sapere." La realtà per +lui era la base, l'ideale, la corona di ogni edificio poetico; perciò +il suo edificio piantato sopra la terra poteva facilmente salire fino +al cielo. Per questi supremi diritti concessi alla poesia, il Manzoni, +sebbene confessi che ad ogni uomo d'ingegno giova il consenso altrui +per assicurarsi delle proprie forze, sentendo sè stesso tanto +superiore al volgo da poter talvolta osare di andar contro le opinioni +volgari, lasciò pure scritto: "La maggior parte de' poeti, le cui +opere sopravvissero a loro, ebbero qualche pregiudizio da vincere, e +non divennero immortali se non con l'affrontare il loro secolo in +qualche cosa." Ma non frantendiamo: il Manzoni, per quanto grande +rivoluzionario egli fosse in letteratura, non ha già voluto dire ai +giovani che, per riuscire originali, essi hanno ad urtare i sentimenti +più squisiti e più delicati del loro tempo; lo strano ed il grottesco +non vogliono già dire l'originale; il Manzoni è sempre ragionevole +anche quando egli è maggiormente poeta, ossia quando il suo ingegno si +alza di più; egli ha definito una volta la poesia _l'esaltazione del +buon senso_, e basta questa definizione per farci intendere quello +ch'egli crede si possa dire o non dire in poesia. Il reale e l'ideale +devono essere fusi insieme; l'ideale deve alzare il reale, non +abbassarlo, non abbassarsi ad esso; l'uno fuori dell'altro non istà +nella poesia; e con uno solo di questi elementi non c'è vera poesia. +Il Manzoni, in questo come in altri casi, vuole tutto o niente. Egli, +così destro e fine nel cogliere i particolari accidenti delle cose, li +nota soltanto per le loro attinenze con quell'armonia generale che, +nell'età nostra, nessuno ha sentita più del Goethe. E quantunque assai +lontano il Nostro dal possedere quelle profonde conoscenze nelle +scienze fisiche e naturali, che il Tedesco aveva acquistate, è +mirabile la loro concordia nell'alto concetto dell'unità ideale della +scienza, o, se vogliam meglio, delle scienze. "Questo esser costretti +(scriveva il Manzoni) a spezzar lo scibile in tante questioni, questo +vedere come tante verità nella verità ch'è una, e in tutte vedere la +mancanza e insieme la possibilità, anzi la necessità d'un compimento, +questo spingerci che fa ognuna di queste verità verso dell'altre, +questo ignorare che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce +dalla scoperta, com'è l'effetto naturale della nostra limitazione, è +anche il mezzo, per cui arriviamo a riconoscere quell'unità che non +possiamo abbracciare." Io mi sono forse troppo dilungato a parlare +d'un Manzoni diverso da quello che gli stranieri si figurano. Ma tante +volte mi è accaduto di sorprendere sulle labbra di gentili forestiere +un sorriso ironico perchè richiesto d'indicar loro uno scrittore +italiano da leggersi, io raccomandavo a tutte ostinatamente il +Manzoni, tante volte mi sentii rispondere: sono pur noiosi que' suoi +_Promessi Sposi_ ch'io ho voluto dimostrare dapprima: che il Manzoni +sarebbe per noi un grande uomo anche senza i _Promessi Sposi_; ed ora +mi proverò a dichiarare le ragioni, per le quali i _Promessi Sposi_ +non possono parer noiosi a noi, e, se non mi lusingo troppo da me +stesso, non dovranno parer più noiosi ai forestieri, pur che +s'avvezzino a leggerli a quel modo con cui siam soliti a leggerli in +Italia da un mezzo secolo e specialmente da alcuni anni in qua, la +guida costante di un _rationabile obsequium_. + + [1] Nell'anno 1832 (il Camerini afferma nel 1831) troviamo l'Azeglio + stabilito in propria casa con la figlia primogenita di Alessandro + Manzoni, la Giulia, che ebbe per padrino il Fauriel, divenuta sua + moglie, intento a dipinger quadri e a limare il _Fieramosca_. "Le + lettere (egli scrive ne' _Miei Ricordi_) erano rappresentate in + Milano da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Torti, Pompeo Litta, + ec. Vivevano fresche memorie dell'epoca del Monti, Parini, + Foscolo, Porta, Pellico, di Verri, di Beccaria; e per quanto gli + eruditi od i letterati viventi menassero quella vita da sè, + trincerata in casa ed un po' selvaggia, di chi non ama d'esser + seccato, pure a volerli, e con un po' di saper fare, c'erano, e si + poteano vedere, Io mi trovavo portato in mezzo a loro come genero + di Alessandro Manzoni; conoscevo tutti, ma mi ero specialmente + dimesticato con Tommaso Grossi, col quale ebbi stretta ed + inalterata amicizia sino alla sua pur troppo precoce morte. A lui + ed a Manzoni specialmente, desideravo di mostrare il mio scritto e + chiedere consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non più + pittorica, ma letteraria. Pure bisognava risolversi, e mi risolsi; + svelai il mio segreto, implorando pazienza, consiglio e _non + indulgenza_. Volevo la verità vera. Fischiata per fischiata, + meglio quella d'un paio d'amici che quella del pubblico. Ambidue + credo che si aspettavano peggio di quello che trovarono, a vedere + il viso approvativo, ma un po' stupito, che mi fecero, quando + lessi loro il mio romanzo. Diceva sorridendo Manzoni: "Strano + mestiere il nostro di letterato; lo fa chi vuole dall'oggi al + domani! Ecco qui Massimo: gli salta il grillo di scrivere un + romanzo, ed eccolo lì che non se la sbriga poi tanto male." Pare + che il Manzoni abbia detto invece: "Eccolo lì che ci riesce alla + prima."--Lo stupore del Manzoni e del Grossi, del resto, aveva il + suo fondamento, se è vero, come pare verissimo, quello che il + signor Gaspare Barbèra disse aver inteso dalle stesso D'Azeglio: + "Quando io scrissi (avrebbe detto l'Azeglio) la prima volta per + illustrare la _Sacra di San Michele_ (che fu stampata nel 1829), + mi posi al lavoro dopo aver fatto raccolta di modi italiani, i + quali mi pareva che dovessero fare un grande effetto sui lettori, + e ne riempii più che potei il mio scritto. Andato in quei giorni a + Milano, offrii a Manzoni una copia della _Sacra_, e lo pregai di + notarmi ciò che gli fosse parso errore o difetto nello stile. + Assunse di buon grado l'incarico; e dopo alquanti giorni essendomi + fatto rivedere, il Manzoni mi fece per l'appunto notare quei passi + che a me parevano i più belli e studiati, richiamandomi alla + maggiore semplicità del dire. E coteste note accompagnate dalle + sue osservazioni verbali mi aprirono un nuovo orizzonte nell'arte + della scrivere e del dipingere."--Il Camerini lasciò pure scritto + che il Grossi ed il Manzoni aiutarono l'Azeglio a correggere le + bozze di stampa del _Fieramosca_. Quando poi si pubblicò il + _Niccolò de' Lapi_, l'opinione che premeva di più all'Azeglio, + ch'egli temeva di più, era quella del Manzoni, ond'egli, nel + dicembre dell'anno 1840, scriveva alla sua seconda moglie, Luisa + Blondel (la prima moglie, la figlia del Manzoni, di cui è figlia + la vivente egregia marchesa Alessandrina Ricci, gli era morta dopo + quattro anni di matrimonio): "Se puoi sapere che cosa dice Manzoni + del mio lavoro, scrivimene qualche cosa; chè, confesso, desidero + di uscir d'incertezza. Già sai che da lui mi basta sentire un: + _Tanto può passare_." Col suo matrimonio con la Blondel l'Azeglio + era diventato una seconda volta parente del Manzoni; tuttavia non + può dirsi che i loro caratteri, le loro idee, i loro sentimenti si + convenissero. La marchesa Alessandrina Ricci, figlia dell'Azeglio, + nipotina del Manzoni, mi rappresenta in questo modo espressivo il + contrasto morale che impediva ai due grandi di avere fra loro più + intime relazioni: "Erano (ella scrive) di troppo diversa natura, + dissentivano troppo in alcuni punti religiosi e politici. Mio + nonno, fosse carattere o maggior filosofia, vedeva, per esempio, + tutto _color di rosa_, prendeva le cose come venivano, sapeva + insomma passar sopra facilmente a quelle che più lo contrariavano; + ciò che, unito alla sua robusta costituzione, gli permise di + campare fino ad ottantotto anni. Mio padre, invece, non prendeva, + pur troppo, le cose come venivano; e di lui si può veramente dire + ciò che io rimpiango continuamente, _que la lame avait usé le + fourreau_."--I dissensi politici fra l'Azeglio ed il Balbo da una + parte e il Manzoni dall'altra si rivelarono specialmente nell'anno + 1848, nel quale il Manzoni, nella terza giornata, dopo aver quasi + rischiato il capo, firmando l'indirizzo dei Milanesi a Carlo + Alberto, invocato in soccorso dei Lombardi, appena Carlo Alberto + fu entrato in Lombardia, vide in lui più tosto un usurpatore che + un liberatore; e si associò pertanto alla parte repubblicana che + voleva una Lombardia indipendente. Tuttavia, i due grandi + trattavano ad un modo le questioni di civile decoro. Un giorno il + conte Andrea Cittadella, insigne e coltissimo gentiluomo di + Padova, ciambellano dell'Imperatore d'Austria, si presentò al + Manzoni per offrirgli col miglior garbo possibile una decorazione + austriaca. Il Manzoni rifiutò non solo con fermezza, ma persino + con una certa durezza, anzi non permise altrimenti che si + continuasse un tale discorso. La Blondel aveva annunciato il caso + all'Azeglio, e questi rispondeva: "La condotta di Manzoni porterà + un ribasso almeno del 25% alla partita croci; e lo vado dicendo a + tutti. Un giovane assai caldo mi parlava di questo fatto in modo + che avrei avuto una terribile tentazione di dire: anch'io nel mio + piccolo, eccetera; ma son uscito vittorioso dal conflitto, e spero + che il mio avvocato difensore potrà giovarsi di questo fatto + nell'assise della valle di Giosafat." Questi uomini dunque, che + forse non si amavano molto, erano invincibilmente legati l'uno + all'altro da un mutuo rispetto, fondato sopra la stima leale delle + loro reciproche eccellenti qualità morali. È noto poi come siano + state le premure dell'Azeglio governatore a Milano che fecero + ottenere al Manzoni, presidente dell'Istituto Lombardo, quella + pensione di dodicimila lire annue, con le quali il grand'uomo potè + passar meno angustiati gii ultimi anni della sua vita. + + [2] La questione della lingua (mi scrive il Rizzi) fu, come tutti + sanno, una delle passioni della sua vita. Ne parlava quanto più + poteva, e con tutti; e si può dire che, dopo l'unità politica, era + la cosa che gli stava più a cuore di tutte. Negli ultimi giorni + della sua vita, le idee gli si erano confuse, ed egli tratto + tratto diceva cose che non avevano senso, o, per lo meno, legame; + ma, se si tirava il discorso sulla questione della lingua, parlava + ancor sempre con quella maravigliosa lucidità, che fu uno de' suoi + pregi più notevoli in tale questione; lui, così mite, così pieno + di riguardi con tutti, diventava insofferente, s'irritava e + qualche volta anche si sfogava. E non era già la contradizione che + gli désse noia; era il modo con cui gli avversarii ponevano la + questione, era il vedere che le sue ragioni non erano, anche dai + migliori, combattute con altre ragioni, o negate così + all'ingrosso, o trascurate, come se non meritassero nemmeno + attenzione. E anche in questa, come nelle altre questioni, egli + non era uomo da accontentarsi di un'adesione parziale. O tutto, o + niente; la sua logica non gli permetteva di fermarsi e di + acquetarsi in un punto intermedio." + + [3] Sopra l'importanza vera del _Discorso storico_ del Manzoni + intorno alla storia dei Longobardi abbiamo l'opinione stessa + dell'Autore, quale egli dovette esprimerla al Fauriel ed al + Cousin. Parlando di quel Discorso, il Sainte-Beuve diceva: "Vorrei + quasi paragonarlo ad alcuna di quelle argutissime lettere critiche + di Agostino Thierry sulla nostra storia di Francia. Senza aver la + pretesa di schiarire quella del Settentrione d'Italia nel IX + secolo, questo Discorso produce l'effetto di rendere _visibile + l'oscurità_, dimostrando come quella che pareva esser luce, non + era. Quel che impazientava il Manzoni sovra ogni cosa e lo + impazientava al pari del suo _confratello_ Thierry (ch'egli + chiamava con questo nome), erano le formole vaghe, volgari, + vigliacche, con le quali gli storici moderni avevano nascoste e + quasi soffocate le questioni che essi non intendevano. Egli era + solito epilogare, scherzando, il senso del suo _Discorso_ storico + in questi termini a un dipresso:--Ho fatto sapere ad essi che non + sapevano nulla; ho detto loro che non avevo nulla da dire; dopo di + che li saluto, pregandoli di far lunghi studii, affine di + sapercene dir qualche cosa. E mi pare che anche questo si chiami + aver fatto un passo."--Sopra il valore del Manzoni come storico ci + promette un saggio critico importante l'illustre storico lombardo + Cesare Cantù. + + + + +XVII. + +Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_. Il _Cinque Maggio_. + + +Ho promesso di discorrere finalmente de' _Promessi Sposi_; ma, cosa +che parrà alquanto singolare, questi non s'intendono bene se prima non +rileggiamo insieme le strofe del _Marzo 1821_ ed il _Cinque Maggio_. +Ho detto rileggiamo, ma io temo pur troppo che le prime non solo alla +maggior parte de' lettori stranieri, ma ad un gran numero di lettori +italiani non siano note affatto; e le doveva ignorare il Settembrini, +quando, con improvvida leggerezza, lanciava al Manzoni l'accusa di +essere stato il _poeta della reazione_. Le conosceva invece benissimo +e le faceva gustare vivamente al pubblico affollato di Zurigo +nell'anno 1856 l'illustre critico Francesco De Sanctis, conchiudendone +la lettura concitata con queste belle parole: "Non è una +_Marsigliese_, neppure una poesia del Berchet, potentissimo de' nostri +poeti patriottici. Ne' versi di costui sentite una certa profondità di +odio che spaventa, la tristezza dell'esigilo, l'impazienza del +riscatto, ed un tale impeto e caldo di azione che talora vi par di +sentire l'odore della polvere ed il fragore degli scoppi; qui è il suo +genio. La poesia del Manzoni non è solo un inno di guerra +agl'Italiani, ma un richiamo a tutte le nazioni civili; la parola del +poeta è indirizzata agl'Italiani ed ai Tedeschi insieme. In tanta +concitazione di animi non gli esce una sola parola di odio, di +vendetta, di bassa passione; lontano parimente da ogni iattanza, non +vi è il fremito e la spuma della collera, ma la quieta temperanza di +un'anima virile." Ma questa bellissima tra le liriche manzoniane fu il +meno fortunato de' suoi componimenti; nato nel marzo del 1821, alto +scoppiar della rivoluzione torinese, quando s'attendeva da un giorno +all'altro che l'esercito liberatore piemontese varcasse il Ticino, +compresso dalle armi del Bubna e del Latour ogni moto rivoluzionario +in Piemonte, rimase nascosto fino al giugno dell'anno 1848, quando la +rivoluzione lombarda non solo era già scoppiata, ma ferveva calda e +vivissima la pugna fra gl'Italiani e gli Austriaci. Prostrata +nuovamente ogni speranza italiana, tornò a nascondersi in Lombardia +fino all'anno 1859, e solo fece capolino nella _Rivista Contemporanea_ +dell'anno 1856, dopo che il De Sanctis l'ebbe recitata a Zurigo. Nel +1859 si ristampò, ma oramai come una poesia già vecchia, divenuta +rara, non già come una lirica viva, eloquente, e piena di affetti +vigorosamente italiani. Così essa tornò a dimenticarsi, e non si trova +ancora, ch'io sappia, in alcuna nelle nostre antologie poetiche. + +[1] E pure mancò poco che per essa il Manzoni non rischiasse il capo, +quando si pensi che per assai meno si empirono di generosi patriotti +italiani le carceri di Gradisca e dello Spielberg. È noto come il +Confalonieri, quando in attesa de' Piemontesi si ponevano già dai +congiurati lombardi del 1821 le prime basi di un Governo provvisorio, +abbia pregato l'amico suo Manzoni di adoprare i suoi buoni amici +presso il canonico Sozzi di Bergamo, affinchè questi si disponesse a +prendervi parte; il Sozzi fu abbastanza avveduto per rispondere: +"Vengano prima e allora ci troveranno tutti pronti." Nel processo, il +Confalonieri ebbe il torto di parlar troppo e nominò pure, quasi a +propria scusa, il Sozzi fra i membri designati al futuro Governo +provvisorio; un commissario di Polizia si recò prontamente presso il +canonico; ma questi, evitando a studio di nominare il Manzoni, si +strinse soltanto nelle spalle, dichiarando semplicemente che al +Confalonieri egli non avea parlato mai e che non era mai nè pure +passata fra loro alcuna lettera; il che era vero; così il Manzoni per +quella volta fu salvo, ma il pericolo corso fu assai grande e gli +dovette porre nell'animo un vivo sgomento. Il Confalonieri, che aveva +il difetto di parlar troppo, sapeva a memoria le tremende strofe +manzoniane per la rivoluzione piemontese del marzo e, se avesse +parlato, il Manzoni era perduto. Quindi il Manzoni si ritrasse, in +que' giorni pieni di sospetti e di denuncie, da Milano a Brusuglio, +ove per tutto il tempo che durarono i processi politici, non cessò di +temere. Non mai la poesia politica italiana aveva spiccato il suo volo +così alto. Vi è una grande serenità e tranquillità in tutto l'Inno; ma +quella pace sarebbe stata tanto più minacciosa ai tedeschi dominatori, +se allora essi avessero potuto prenderne notizia. Col dedicarla poi +nell'anno 1848 a Teodoro Koerner, il Manzoni che, come s'è detto, avea +avuto la fortuna d'essere stato compreso e consacrato dal Goethe[2] +volle fare intendere alla Germania che egli sapeva distinguere il +popolo tedesco da' suoi Governi tirannici; ben disse dunque il Carcano +che quella dedicatoria era omaggio insieme e rimprovero alla nobile +nazione che ci calpestava. Il ritrarsi del Manzoni a Brusuglio, se fu +consiglio di prudenza domestica, non fu già una viltà civile. Egli non +faceva all'Austria alcuna concessione. Egli non le abbandonava nulla. +Egli avea cessato di sperare nell'opera immediata della rivoluzione, +quindi ritirava il suo Inno per riserbarlo a tempi migliori. Ma +intanto continuava a protestare, e dolersi del presente, a custodire +tutte le sue speranze patriottiche dell'avvenire. La rivoluzione +piemontese era fallita; di là dunque per il momento non c'era da +attendere altro. Ma nessuno ebbe una fede più viva del Manzoni +nell'opera del tempo. Ed egli continuò a scrivere anche ne' giorni più +desolati come un uomo che spera. Sentì e si persuase che egli non era +fatto per cospirare, che la parte anche piccolissima da lui, +quantunque inettissimo, presa alla congiura del Confalonieri non era +adatta al suo temperamento; ma sentì che come scrittore, col permesso +della Censura, la quale non avrebbe capito ogni cosa e approvato molte +cose che non capiva, egli avrebbe ancora potuto fare un gran bene. +Egli mostravasi ossequente alla censura; ne accettava tutti i tagli, +bene persuaso che ciò che sarebbe rimasto sarebbe bastato a far +penetrare il suo pensiero. Così sappiamo ora che la Censura austriaca +fece parecchi tagli nell'_Adelchi_. Il Manzoni, specialmente quando +egli scriveva il _Discorso storico_, ne' Longobardi raffigurava non +già i Lombardi, ma la stirpe germanica, i Tedeschi, gli Austriaci. Il +Giannone avea scritto che la signoria de' Longobardi doveva ormai +risguardarsi come una signoria nazionale, perchè dominante in Italia +da oltre due secoli; il Manzoni, in quegli anni, ne' quali la Grecia +si agitava per la sua guerra d'indipendenza, demandava semplicemente +se non fossero pure stranieri i Turchi in Grecia, benchè vi +dominassero da tre secoli. La Censura soppresse quel brano. Quattro +altri bei versi, ne' quali il giovine Adelchi, supplicando il padre a +far la pace con papa Adriano, parlava dell'attitudine degli oppressi +Latini, ossia degli oppressi Italiani: + + Di questa plebe che divisa in branchi, + Numerata col brando, al suol ricurva, + Ancor dopo tre secoli, siccome + Il primo dì, tace, ricorda o spera, + +furono pure sacrificati. Così, nel Coro dell'_Adelchi_, scritto dopo +che fallì la rivoluzione piemontese del 1821, tra gli altri versi +vennero soppressi questi, ove l'Autore si rivolgeva agl'Italiani: + + Stringetevi insieme l'oppresso all'oppresso, + Di vostre speranze parlate sommesso. + +Ma il censore che si credeva furbo, lasciò passare nello stesso Coro +questi altri versi, ove il volgo latino vedendo arrivare i Franchi +guerrieri (si legga Buonaparte coi Francesi), + + rapito d'ignoto contento, + Con l'agile speme precorre l'evento, + E sogna la fine del duro servir. + +I Franchi, ossia i Francesi, arrivano contro i Longobardi, ossia +contro i Tedeschi di Lombardia, contro gli Austriaci; ma, invece di +liberare, portano in Italia una nuova tirannide, la tirannide +napoleonica; e il censore si contenta che l'ultima strofa del Coro +manzoniano dica così: + + Il forte si mesce col vinto nemico, + Col novo signore rimane l'antico; + L'un popolo e l'altro sul collo vi sta. + Dividono i servi, dividon gli armenti, + Si posano insieme su i campi cruenti + D'un volgo disperso che nome non ha. + +Era un canto di dolore, che dovea seguire naturalmente a quello tutto +fiducioso che, nel marzo 1821, il Manzoni stesso avea composto, quando +i congiurati lombardi aspettavano con ansia le novelle che l'esercito +rivoluzionario piemontese avea passato il Ticino. Ma il censore non +capì intanto che era l'Austria _la rea progenie_, + + Cui fu prodezza il numero, + Cui fu ragion l'offesa, + E dritto il sangue, e gloria + Il non aver pietà, + +e che con quelle parole il Manzoni vendicava finalmente nel 1822 i +martiri piemontesi e lombardi della libertà italiana. Dopo il 1821, il +Manzoni fece della Censura austriaca la propria alleata, per divulgare +i suoi pensieri patriottici; prima di quel tempo, aveva, invece, +anch'esso, se bene inutilmente, cospirato un poco. Ne' _Cento Giorni_, +quando si temeva in Italia una nuova ristorazione della tirannide +napoleonica, il Manzoni aveva, fra il 23 aprile e il 12 maggio 1814, +composta una Canzone che si conserva inedita a Milano, diretta contro +la signoria francese in Italia. Ne reco qui, per saggio, la prima +strofa, la quale mi pare abbastanza significante pel suo particolare +sapore manzoniano: + + Fin che il ver fu delitto, e la menzogna + Corse gridando, minacciosa il ciglio, + Io son sola che parlo, io sono il vero, + Tacque il mio verso e non mi fu vergogna. + Non fu vergogna, anzi gentil consiglio; + Che non è sola lode esser sincero, + Nè rischio è bello senza nobil fine. + Or che il superbo morso + Ad onesta parola è tolto alfine, + Ogni compresso affetto al labro è corso; + Or si udrà ciò che sotto il giogo antico + Sommesso appena esser potea discorso + Al cauto orecchio di provato amico. + +Dopo il 1822, il Manzoni giudicò cosa più prudente e più pratica il +confidarsi tutto all'ignoranza de' suoi censori. Quando il 5 maggio +1821 morì Napoleone, il nostro Poeta si trovava a Brusuglio. Parve a +sua madre che quella morte sarebbe stata degno soggetto di un suo +canto. Il Manzoni si raccolse brevemente in sè stesso, e bastarono +sole ventiquattro ore ad ispirargli una delle più belle liriche del +nostro secolo, nella quale il soggetto epico trae pure calore lirico +dalle impressioni stesse che il poeta aveva ricevute nella sua +gioventù alla vista di Napoleone. Lo Stoppani ci ha fatto noto che il +verso del _Cinque Maggio_, ove si rappresenta il modo terribile, con +cui il primo Napoleone poteva talora guardare: + + Chinati i rai fulminei, + +risale ad una impressione ricevuta dal Manzoni giovinetto al _Teatro +della Scala_. Dopo la battaglia di Marengo il Buonaparte era venuto a +Milano più da padrone che da liberatore: entrò una sera in teatro, e +scorse in un palco la contessa Cicognara, nemica implacabile che non +gli perdonava l'ignobile mercato di Venezia. Incominciò a puntare gli +occhi sopra di lei, quasi per fulminarla, e per tutta la sera non si +rimosse. "Che occhi! (diceva il Manzoni, il quale stava nel palco +della Contessa), che occhi aveva quell'uomo!" e richiesto se potesse +esser vero che quegli occhi gli avessero suggerito il noto verso, +rispose: "Proprio così, proprio così." Il Buonaparte gli aveva +lasciato certamente per questo ricordo e per altri consimili una +forte, viva e profonda impressione. Al poeta Longfellow, che, in una +sua visita al Manzoni, avvertiva la Impossibilità, nella quale egli si +era trovato di render convenientemente in inglese tutte le bellezze di +quell'Inno straordinario, il Manzoni con la sua solita originalità ed +arguzia, pur facendosi tutto rosso in viso, rispondeva: "Dio buono! +Era il morto che portava il vivo!" Il Manzoni era, del resto, +sinceramente persuaso che si fosse un poco esagerato il merito del +proprio componimento, a cui fu senza dubbio non piccola gloria e pari +fortuna l'essere stato proibito dalla Polizia austriaca, tradotto in +tedesco dal Goethe, imitato in francese dal Lamartine.[3] L'Austria +aveva tosto riconosciuto nel _Cinque Maggio_ del Manzoni un omaggio +troppo splendido al suo temuto nemico, che pareva come evocato dal suo +sepolcro, in quelle strofe potenti. Non ne permise la stampa; ma il +Manzoni ebbe l'accorgimento di presentarne alla Censura due esemplari: +un esemplare il censore tenne gelosamente presso di sè; dell'altro +esemplare non prese alcuna cura; ed il caso volle che andasse smarrito +negli stessi ufficii di Polizia, o sia che qualche impiegato lo +trafugasse e trafugato lo divulgasse; onde il Manzoni poteva poi dire +con la sua consueta maliziosa bonarietà, ch'egli il _Cinque Maggio_ +non l'aveva proprio stampato mai, non avendone mai avuto il tempo, +poichè quella Polizia che ne avea proibita la stampa, si era essa data +briga di farlo divulgare, tanto che usci la versione tedesca del +Goethe prima che ne fosse conosciuta alcuna edizione italiana. Ogni +grande scrittore ha nella sua vita il suo momento epico; il Manzoni +lodato dal Goethe che canta Napoleone, dovette sentire tutta la +potenza del suo genio poetico, e ch'egli, in quel punto, dominava +veramente le altezze: + + Lui sfolgorante in soglio + Vide il mio genio e tacque. + +L'_io_ Manzoniano qui appare potente come in quei _forse_ già da me +notato, forse più ambizioso di qualsiasi più audace affermazione: + + E scioglie all'urna un cantico + Che forse non morrà. + +Il _Cinque Maggio_ è il degno epilogo poetico di una grande epopea +storica, tanto più grande e più eloquente in bocca d'un poeta che +poteva, con fiero e legittimo orgoglio, quasi unico tra i poeti +italiani e francesi del suo tempo, dirsi innanzi alla memoria di +Napoleone + + Vergin di servo encomio, + E di codardo oltraggio, + +quantunque la notizia che abbiamo ora di una Canzone antinapoleonica, +non codarda certamente e non oltraggiosa, ma pure scritta dal Manzoni, +quando il colosso napoleonico non lo poteva più ferire, scemi una +parte dell'efficacia potente che avevano que' due mirabili versi.[4] + + [1] Mi giova qui pertanto rimetterla sotto gli occhi de' lettori + nella sua integrità: + + MARZO 1821 + -- + ALL'ILLUSTRE MEMORIA + DI TEODORO KOERNER + POETA E SOLDATO + DELLA INDIPENDENZA GERMANICA, + MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA + IL GIORNO XVIII D'OTTOBRE MDCCCXIII + NOME CARO A TUTTI I POPOLI + CHE COMBATTONO PER DIFENDERE O PER RICONQUISTARE + UNA PATRIA + --------- + ODE + + Soffermati sull'arida sponda, + Volti i guardi al varcato Ticino, + Tulti assorti nel novo destino, + Certi in cor dell'antica virtù, + Han giurato: non fia che quest'onda + Scorra più tra due rive straniere; + Non fia loco, ove sorgan barriere + Tra l'Italia e l'Italia, mai più! + L'han giurato; altri forti a quel giuro + Rispondean da fraterne contrade, + Affilando nell'ombra le spade + Che or levate scintillano al Sol. + Già le destre hanno strette le destre; + Già le sacre parole son porte: + O compagni sul letto di morte, + O fratelli su libero suol! + Chi potrà della gemina Dora, + Della Bormida al Tanaro sposa, + Del Ticino e dell'Orba selvosa + Scerner l'onde confuse nel Po; + Chi stornargli del rapido Mella, + E dell'Oglio le miste correnti, + Chi ritogliergli i mille torrenti + Che la foce dell'Adda versò; + Quello ancora una gente risorta + Potrà scindere in volghi spregiati, + E a ritroso degli anni e dei fati + Risospingerla ai prischi dolor: + Una gente che libera tutta, + O fia serva tra l'Alpe ed il mare, + Una d'arme, di lingua, d'altare, + Di memorie, di sangue e di cor. + Con quel volto sfidato e dimesso, + Con quel guardo atterrato ed incerto, + Con che stassi un mendìco sofferto + Per mercede nel suolo stranier, + Star doveva in sua terra il Lombardo; + L'altrui voglia era legge per lui; + Il suo fato un segreto d'altrui; + La sua parte servire e tacer. + O stranieri, nel proprio retaggio + Torna Italia, e il suo suolo riprende; + O stranieri, strappate le tende + Da una terra che madre non v'è. + Non vedete che tutta si scote + Dal Cenisio alla balza di Scilla? + Non sentite che infida vacilla + Sotto il peso de' barbari piè? + O stranieri! sui vostri stendardi + Sta l'obbrobrio d'un giuro tradito: + Un giudizio da voi proferito + V'accompagna all'iniqua tenzon: + Voi che a stormo gridaste in quei giorni: + "Dio rigetta la forza straniera; + Ogni gente sia libera, e pêra + Della spada l'iniqua ragion." + Se la terra, ove oppressi gemeste, + Preme i corpi de' vostri oppressori, + Se la faccia d'estranei signori + Tanto amara vi parve in quei dì; + Chi v'ha detto, che sterile, eterno + Sarìa il lutto dell'itale genti? + Chi v'ha detto che ai nostri lamenti + Sarìa sordo quel Dio che v'udì? + Sì, quel Dio, che nell'onda vermiglia + Chiuse il rio che inseguiva Israele, + Quel che in pugno alla maschia Giaele + Pose il maglio ed il colpo guidò; + Quel che è Padre di tutte le genti, + Che non disse al Germano giammai: + "Va, raccogli ove arato non hai; + Spiega l'ugne, l'Italia ti do." + Cara Italia! dovunque il dolente + Grido uscì del tuo lungo servaggio, + Dove ancor dell'umano lignaggio + Ogni speme deserta non è; + Dove già libertade è fiorita, + Dove ancor col segreto matura, + Dove ha lagrime un'alta sventura, + Non c'è cor che non batta per te. + Quante volte sull'Alpi spiasti + L'apparir d'un amico stendardo! + Quante volte intendesti lo sguardo + Ne' deserti del duplice mar! + Ecco alfin dal tuo seno sboccati, + Stretti intorno a' tuoi santi colori, + Forti, armati de' propri dolori, + I tuoi figli son sorti a pugnar. + Oggi, o forti, sui volti baleni + Il furor delle menti segrete; + Per l'Italia si pugna, vincete! + Il suo fato sui brandi vi sta. + O risorta per voi la vedremo + Al convito de' popoli assisa, + O più serva, più vil, più derisa + Sotto l'orrida verga starà. + O giornate del nostro riscatto! + O dolente per sempre colui + Che da lunge, dal labbro d'altrui, + Come un uomo straniero le udrà! + Che a' suoi figli narrandolo un giorno + Dovrà dir, sospirando: "Io non v'era;" + Che la santa vittrice bandiera + Salutata in quel dì non avrà. + + Notiamo, tuttavia, come ci sembri molto probabile che l'ultima strofa + sia stuta composta dal Manzoni tra il poetico furore delle Cinque + gloriose Giornate di Milano. + + [2] Un opuscolo tedesco intitolato: _Interesse di Goethe per Manzoni_ + fu tradotto per cura dell'Ugoni in italiano. Ma alle notizie + contenute in quell'opuscolo conviene premettere le poche parole + che si trovano negli _Annalen_ del Goethe, le quali non mi ricordo + che siansi finqui citate dai biografi del Manzoni, neppure del + Sauer. Raccogliendo dunque il Goethe nella memoria i casi + principali della sua vita, nell'anno 1820, scriveva: "Quanto alla + letteratura straniera, io m'occupai del _Conte di Carmagnola_. + L'amabilissimo autore Alessandro Manzoni, un poeta nato, per avere + infranta la legge di unità di luogo, fu da' suoi concittadini + accusato di romanticismo, sebbene de' vizii di questo non se ne + sia appigliato alcuno a lui. Egli s'attenne al procedimento + storico; la sua poesia prese un carattere interamente umano; e + sebbene egli indugi poco nelle metafore, i suoi voli lirici + divennero gloriosi come gli stessi critici malevoli furono + costretti a riconoscere. I nostri buoni giovani tedeschi + potrebbero vedere in lui un esempio per mantenersi naturalmente in + una semplice grandezza; ciò servirebbe forse a trattenerli da ogni + falso trascendentalismo." L'anno seguente, negli stessi _Annalen_, + il Goethe scriveva che dall'Italia aveva ricevuta l'_Ildegonda_ + del Grossi, ove doveva ammirare molte cose, senza essersi tuttavia + potuto formare un concetto pieno e preciso del lavoro; e + soggiungeva: "Perciò tanto più gradito mi riesce il _Conte di + Carmagnola_, tragedia del Manzoni, un vero e schietto poeta, che + concepisce chiaramente, che va a fondo delle cose, e che sente + umanamente." L'articolo del Goethe nel giornale: _Ueber Kunst und + Alterthum_, si compendiava in queste parole: "Noi non abbiamo + trovato nel suo dramma un solo passo, ove avremmo desiderata una + parola di più o di meno. La semplicità, la forza e la chiarezza + sono nel suo stile fuse indissolubilmente, e, per questo riguardo, + non ci periteremo di definire come _classico_ il suo lavoro." + + [3] Dopo aver letto il _Cinque Maggio_, il Lamartine ne aveva scritto + così al suo amico De Virieu: "J'ai été bien plus satisfait que je + ne m'y attendais de l'ode de Manzoni; je faisais peu de cas de sa + tragédie (_Il Conte di Carmagnola_); son ode est parfaite. Il n'y + manque rien de tous ce qui est pensée, style et sentiment; il n'y + manque qu'une plume plus riche et plus éclatante en poésie. Car, + remarque une chose, c'est qu'elle est tout aussi belle en prose et + peut-être plus; mais n'importe; je voudrais l'avoir faite." + Quest'ultima confessione, in bocca del Lamartine, vale quanto il + più splendido elogio. + + [4] In un articolo intitolato: _Storia dei maneggi letterarii in + tempo del dominio di Buonaparte_, inserito, alla caduta del primo + Impero, nel secondo numero del giornale _Lo Spettatore_, leggiamo + che parecchi del così detto _partito filosofico_ che manteneva + idee repubblicane e però avverse a qualsiasi tirannide, finirono + con far la corte al primo Console e poi all'Imperatore. Il poeta + Lebrun riguardava come soverchia degnazione, come una discesa, il + sedersi del Buonaparte sul trono dei re: + + Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre + Jusqu'au trône des rois. + + Il poeta Chènier, pel suo _Ciro_, riceveva una pensione di seimila + franchi. Non mancarono i poeti genealogisti. L'Esmenard, per + esempio, faceva discendere il Buonaparte da un Baldus re degli + Ostrogoti, e lo fingeva parente del re di Svezia Gustavo IV. "Il + padrone disgradò la ridicola adulazione, non fece alcun caso di + quell'ostrogoto lignaggio, e nobilmente dichiarò che la famiglia + Buonaparte incominciava dal 18 brumaio, êra di salute per la + Francia. Pure il poeta genealogista, sulle prime fischiato, dopo + due o tre anni ricavò frutto dalla sua cortigianeria." Nell'elogio + del Viennet proferito all'Accademia francese dal conte di + Haussonville, troviamo che il Viennet repubblicano avea risposto + all'Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa: + + J'estime tes aïeux, mais j'aime mieux te voir + Être grand par toi-même, et ne leur rien devoir. + La France, en t'elevant au trône de ses maîtres, + A compté tes hauts faits, et non pas tes ancêtres. + + Dicono che l'Imperatore, pur ignorandone l'autore, abbia molto + gradito l'Epistola, e siasi esso stesso preso la briga di + divulgarla. Quanti fatti consimili avrà avuto occasione di notare + e però di ricordare il giovine Manzoni in Francia ed in Italia, e + quanto disgusto deve egli aver provato alla caduta di quel Grande, + nel vederlo indegnamente insultato da quegli stessi che l'avevano + maggiormente esaltato! Il Rosini, ne' suoi _Cenni di Storia + contemporanea_ (Pisa, 1851), dice del Buonaparte console com'egli + "nelle sue prime campagne in Italia onorò gl'ingegni dei viventi e + dei trapassati, come una festa solenne celebrar fece per Virgilio, + come un'altra egli ne promosse pel trasporto delle Ceneri + dell'Ariosto, come una Iscrizione ordinò d'apporre sulla porta + della casa, dove abitò Corilla in Firenze, come fondar fece una + cattedra di Letteratura dalla Nazione israelitica, per farne + grazia al loro poeta (Salomone Fiorentino), e come finalmente, + volendo conoscer di persona l'Alfieri, e ributtato da lui, gli + rispondesse non già come appare dalla _Vita_ di quello (anno 1800, + cap. 28), ma, per quanto allor se ne disse, precisamente + così:--Aveva letto le vostre opere, e aveva desiderato di + conoscervi; ho letto il vostro biglietto e me n'è passata la + voglia.--" Ma il Buonaparte fece destituire il Cicognara, + consigliere di Stato in Milano, per aver accettata la dedicazione + de' versi del poeta Ceroni Mantovano, il quale sotto il nome di + _Timone Cimbro_ lamentava la caduta e il destino della Repubblica + di Venezia. Secondo il Cantù (_Cronistoria dell'Indipendenza + italiana_) deve attribuirsi al Ceroni il Sonetto che incomincia: + + Tinse nel sangue de' Capeti il dito + Il ladron Franco; e, di sue fraudi forte, + Vincitor scese nell'ausonio lito, + Ebbro gridando: Libertade o morte. + + E finisce: + + Che più? fra noi seder dee un Gallo in trono? + Ahi! se cangiar tiranno e libertade, + O terra, ingoia il donatore e il dono. + + In un breve scritto di Giovanni Rosini: _Sugli Epistolari del + Cesarotti e del Monti_, trovo intorno al Cicognara questa notizia: + "Tornato in questo tempo in Milano e creato Consigliere di Stato, + co' nobili suoi modi e col suo bell'ingegno a sè attirava gli + sguardi dell'universale il conte Leopoldo Cicognara, e insieme con + lui, anzi, come è più naturale, al disopra di lui, la bella, colta + ed animosa sua consorte. Col cuore sempre vòlto a compiangere la + caduta e il destino della veneta Repubblica, sua cara patria, ella + fece gran plauso a certi versi del poeta Ceroni Mantovano, che + trattavano quell'argomento e che furon letti, per quanto mi venne + riferito, tra un gran numero di convitati, a pranzo da lei. Per + l'arditezza dei sentimenti levaron grido, e mentre alcuni se ne + ripetevano imparati a memoria, pochi giorni appresso comparvero + stampati colla intitolazione: _Versi di Timone Cimbro a + Cicognara_. Colui che comandava in Milano le armi francesi, partir + fece un giandarme, che, cambiatosi di brigata in brigata, recò + velocissimamente i _Versi_ a Napoleone, il quale colla stessa + sollecitudine ordinò la destituzione del Cicognara, e la sua + cacciata da Milano. Allora fu che riparossi in Toscana, dove si + diede a continuar lo studio delle Belle Arti, che gli affari + politici gli avevano fatto interrompere. Ma la Contessa rimase in + Milano." Il Monti, invece, del primo Console cantava: + + L'anima altera, + Che nel gran cor di Bonaparte brilla, + Fu dell'italo Sole una scintilla; + + poi volgendosi al Console stesso per rappresentargli le miserie + d'Italia, aggiungeva: + + Vedi che, _priva + Del Creator tuo sguardo_, appena è viva. + + Il poeta Lodovico Savioli, nel 1803, salutava in Napoleone "il + guerrier della vittoria alunno;" Luigi Lamberti "l'eroe dei Numi + amor," e infine esclamava: + + Fondar popoli e far con sante leggi + La virtute reina e il vizio domo, + Impresa è sol d'immortal Nume, o d'uomo + Che a Nume si pareggi. + + Il poeta Veneto Buttura diceva da Venezia a Napoleone: + + Sull'indegne mio piaghe affisa il ciglio, + Vien, vinci, abbatti i coronati mostri; + E rendi a te la gloria, a me la vita. + + Son note le basse adulazioni del Cesarotti, autore della + _Pronea_, che parlava in versi a Napoleone, dicendo: + + Parlo in prosa ai mortali, in versi ai Numi. + + Il Foscolo non inneggiò a Napoleone, ma non fu insensibile alle + grazie della vice-regina Beauharnais: + + Novella speme + Di nostra patria, e di sue nuove grazie + Madre e del popol suo, bella fra tutte, + Figlia di regi, e agli Immortali amica. + + Un'Ode del Crocco scritta per la _Nascita del Re di Roma_ e citata + dal Cantù, cantava: + + Si scosse il Tebro, lo squallor depose + Roma, rinata allo splendor dal soglio, + Ed alla maestà si ricompose + Del prisco orgoglio. + Brillò limpido il Sol, di repentina + Gioia su i sette Colli alzossi un grido, + E più superba l'aquila latina + Uscì dal nido. + + Il Gagliuffi voltava in distici latini il Codice napoleonico. Il + Monti aveva celebrato nel vincitore di Marengo il liberatore + d'Italia: + + Il giardino di Natura + No, pei barbari non è. + + Ma nella sua visione presentendo in Napoleone l'ambizione di + diventar Sovrano, gli fa consigliar da Dante d'impadronirsi della + signoria: + + Vate non vile + Scrissi allor la veduta meraviglia + E fido al fianco mi reggea lo stile + Il patrio amor che solo mi consiglia. + + Nel tempo stesso scriveva al Cesarotti: "Il Governo mi ha + comandato e m'è forza obbedire. Batto un sentiero, ove il voto + della Nazione non va molto d'accordo colla politica, e temo + rovinare. Sant'Apollo m'aiuti, e voi pregatemi senno e prudenza." + Lo stesso Monti dedicando la traduzione dall'_Iliade_ al + Beauharnais che gli avea ottenuto il posto di storiografo del + Regno d'Italia, scriveva nella dedicazione: "Se il cielo, + invidiandovi ai nostri giorni, vi avesse concesso agli eroici, + Omero vi avrebbe collocato vicino ad Achille fra Patroclo e + Diomede. Noi, testimoni delle vostre alte virtù, vi collochiamo in + grado più d'assai eminente; tra Minerva ed Astrea, vicino al + massimo vostro Padre." Napoleone tuttavia si doleva di avere per + sè tutta la piccola e contro di sè tutta la grande letteratura. + Non mancò a Napoleone il suo improvvisatore imperiale, Francesco + Gianni, che, pensionato con seimila franchi l'anno, cantava: + + Quell'eroe terribil tanto, + Onde Ettor di vita uscì, + In due lustri non fe' quanto + Bonaparte in un sol dì. + + Il Mascheroni prima di morire scriveva al Serbelloni: "Vi prego + dire a Buonaparte ch'egli è in cima di tutti i miei pensieri," e + gli dedicò la _Geometria del Compasso_. "Egidio Patroni, perugino + (scrive il Cantù nella _Cronistoria_), oltre altri componimenti, + fece la _Napoleonide_, collezione di cento Odi, ciascuna preceduta + da una medaglia incisa, celebranti i fasti dell'Eroe." Tra i + lodatori del Buonaparte, il Cantù ricorda ancora Quirico Viviani, + Giulio Perticari, Carlo Porta, Saverio Bettinelli, Paolo Costa, + Cesare Arici, Felice Romani, Davide Bertolotti, Mario Pieri che + d'aver lodato si pentì troppo tardi, Angelo Mazza. "Il divinizzare + Napoleone (scrive ancora il Cantù) fu un luogo comune dei nostri + retori. Nell'Università di Padova, dinanzi al suo busto, il + Rettore magnifico conchiuse l'orazione;--Veneriamo, o signori, la + presenza del Nume. -" Il Giordani nel _Panegirico_, dove si vanta + di "altamente sentire la dignità del secolo," ribocca di + espressioni simili a queste: "Il mondo è venuto in potestà di + tale, non oso dir uomo. Invitando gl'Italiani a considerare le + grandezze de' tuoi benefizii, augusto Principe, in cui la nostra + nazione adora il più caro benefizio che riconosca dall'Imperatore + in Italia. Quale altro che Iddio, o virtù somiglievole agli Dii, + poteva fare sì stupenda consonanza? La virtù di questo divino + spirito non ci lascia sembrar temeraria qualunque speranza." Nello + stesso _Panegirico_ il Giordani chiama Napoleone "l'Ottimo e + Massimo," e loda Cesena di fare ogni anno riaprire l'Accademia con + le lodi del Buonaparte, egli che più tardi biasimò poi l'uso + dell'Università di Torino di lodare ogni anno il Re di Sardegna. + + + + +XVIII + +I _Promessi Sposi_. + + +I _Promessi Sposi_ furono qualche cosa d'impreveduto e di singolare, +non pure nella letteratura italiana, ma nella vita stessa del Manzoni. +Per quanto i Cattolici abbiano desiderato farne il loro proprio +romanzo, nessuno avrebbe mai immaginato che dalle mani dell'Autore +degl'_Inni Sacri_ e delle _Osservazioni sulla Morale cattolica_ +sarebbero usciti i tipi di Don Abbondio e della Signora di Monza. Come +intorno alla conversione religiosa, furono fatte e scritte parecchie +congetture intorno alla vera origine dei _Promessi Sposi_. Pare che, +nel primo concetto, il soggetto principale del romanzo dovesse essere +la conversione dell'Innominato; e ci vuol poca fatica a indovinare da +quella scelta, che il Manzoni voleva ancora col proprio romanzo +adombrarci un episodio della propria vita. Secondo il Sainte-Beuve, +l'idea di eleggere la forma del romanzo sarebbe venuta al Manzoni +dall'intendere che in quel tempo il Fauriel meditava anch'esso un +romanzo storico, del quale pare che la scena dovesse collocarsi in +Provenza.[1] Ma poichè l'affermazione del Sainte-Beuve mi pare +alquanto vaga o non è probabile che il Manzoni abbia fatto un romanzo +solamente perchè il Fauriel ne volea fare un altro, ma più tosto si +crederebbe vero il contrario, cioè che il Fauriel trovandosi a +Brusuglio, quando il Manzoni avea già terminato e stava correggendo i +_Promessi Sposi_, potesse pensare esso a qualche cosa di simile, +gioverà ricorrere ad altre spiegazioni. Camillo Ugoni, che poteva +forse averne avuto alcun sentore in casa stessa del Manzoni che lo +amava e stimava moltissimo, lasciò scritto nella sua _Biografia del +Filangieri_, che l'idea di eleggere ad un suo lavoro educativo la +forma di romanzo venne al Manzoni dal leggere un passo della _Scienza +detta Legislazione_ del Filangieri, ove si raccomanda come ottima +lettura educatrice ai fanciulli, che entravano nel decimo anno, i +romanzi storici.[2] La congettura dell'Ugoni mi pare avere qualche +grado probabile, in quanto che, nell'anno in cui il Manzoni incominciò +a scrivere i _Promessi Sposi_ cioè nel 1821 (e non dopo pubblicato +l'_Adelchi_, come afferma il Sainte-Beuve), la sua figlia primogenita +Giulia avea per l'appunto undici anni, e il figlio Pietro dieci. +Alieno com'egli era dal mandare i figli a scuola, dopo il duro +esperimento che della scuola aveva fatto egli medesimo, il Manzoni +dovette, senza dubbio, desiderare di potere scrivere, se gli riusciva, +prima d'ogni cosa, un buon romanzo storico, che in Italia non esisteva +pur troppo, per i suoi proprii figliuoli. E mi reca meraviglia che tra +le tante cagioni astruse che s'andarono a cercare per chiarirsi come +il Manzoni si fosse indotto a scrivere un romanzo, quest'una così +ovvia, così semplice, non siasi ancora indicata. Il Manzoni, come ho +già avvertito, era un lettore e un postillatore di libri infaticabile; +la biblioteca di Don Ferrante dovea, per la varietà, somigliare alcun +poco alla sua. Egli era dell'opinione non molto comune, o almeno poco +ascoltata, che i libri si stampassero per venir letti; e leggeva di +tutto; di storia e di poesia, di teologia e di filosofia, di agronomia +e di giurisprudenza; e di tutto facea tesoro nella sua memoria +prodigiosa, e succo di vera sapienza più ancora che di semplice +dottrina. Egli discorreva volentieri coi libri che leggeva come se +fossero persone vive, ed entrava volentieri con essi in segreta e +minuta polemica, quando gli pareva che sragionassero. Altre volte egli +se ne lasciava inspirare, e questo fu appunto il caso che gli dovette +occorrere prima di scrivere i _Promessi Sposi_. Quando il Manzoni ebbe +letto in uno Studio biografico del tedesco Sauer, per quali ragioni +artistiche, politiche, religiose, egli si fosse condotto a scrivere i +_Promessi Sposi_, accompagnando le parole con un arguto sorriso, +sclamò: _Cospetto! questo signore deve essere un gran dotto, perchè di +me e delle cose mie ne sa assai più che non ne sappia io_. E, dopo +aver dichiarato che di quelle intenzioni _sotterranee_, sintetiche, +subbiettive o che so io egli non ne avea avute mai, raccontò per la +centesima volta ad uno de' suoi amici presenti come l'idea del romanzo +gli fosse nata a Brusuglio, dove egli avea per qualche tempo creduto +cosa prudente il ritirarsi con Tommaso Grossi e con la famiglia, +quando a Milano erano incominciati gli arresti de' Carbonari. Egli +s'era portato in campagna due libri: la _Storia milanese_ del +Ripamonti, scritta, com'è noto, in latino, ed un'opera del Gioia: +_Economia e Statistica_. Il Ripamonti gli suggerì l'episodio che, +fin dal principio, fissò in particolar modo la sua attenzione e +poco mancò non diventasse il pernio di tutta l'opera; l'episodio +dell'_Innominato_. Dal Gioia gli venne l'idea della inutilità delle +leggi, quando queste non siano in armonia coi costumi, ed i +legistatori rimangano stranieri al paese.[3] È lecito il supporre +che, prima di accingersi a scrivere i _Promessi Sposi_, il Manzoni +siasi consigliato col suo confessore canonico Tosi; è lecito il +supporre che, nel primo disegno, annunziando il Manzoni di voler +narrare la conversione d'un reprobo alla fede, egli abbia incontrato +un'approvazione piena ed assoluta. L'Innominato che si convertiva +pubblicamente nel cospetto del cardinal Federigo, era il Manzoni +stesso che, dopo avere per dodici anni lottato per credere, annunziava +finalmente che il canonico Tosi gli avea toccato il cuore, lo avea +vinto e fatto cosa di Dio; era il Manzoni stesso che confessava, anzi +esagerava ai proprii occhi ed agli altrui la sua antica empietà, per +far più grande il miracolo della Chiesa, la quale avea avuto la virtù +di attirarlo nel proprio seno. Chi cerca ora in qual modo il Manzoni +siasi condotto a credere, non ha da fantasticar molto, ma +semplicemente da rileggere con un po' d'attenzione la scena commovente +dell'incontro dell'Innominato col cardinal Federigo. Con pochissime +mutazioni, si può sostituire al nome dell'Innominato quello del +Manzoni, al nome del cardinal Borromeo quello di monsignor Tosi, con +la sicurezza d'avere scritta ne' _Promessi Sposi_ la propria +confessione autentica, ma trasformata, dissimulata ed ingrandita in +opera d'arte, del poeta convertito.[4] Aggiungiamo che, quando i +_Promessi Sposi_ si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe +forse stato assunto all'onore del cappello cardinalizio, senza quel +po' di giansenismo ch'era rimasto nella sua dottrina, e che dovea +dispiacere alla Curia Romana quanto piaceva, invece, al Manzoni. +Ciascuno che rilegga que' capitoli de' _Promessi Sposi_, e li +confronti con la diligente biografia che di Luigi Tosi scrisse il +professor Magenta, si persuaderà facilmente che il Manzoni innestò la +figura del cardinal Federigo sopra quella del proprio santo +confessore. Ma ciò che da principio doveva essere l'intiero libro, +diventò poi un semplice episodio di esso. Il Manzoni, riuscito, di +giorno in giorno più, realista o verista nell'arte sua, desideroso di +fare sopra il suo tempo, sopra la gioventù che doveva educarsi per +mezzo della lettura, una impressione durevole e profonda, dopo aver +concepito un alto e vasto poema, disegnò di scriverlo in prosa. Nel +tempo in cui l'amico suo Tommaso Grossi venuto con lui a Brusuglio si +provava a vestire di forme più popolari l'ottava epica, scrivendo il +poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, il Manzoni intraprendeva una +riforma più radicale. Egli era d'avviso che si dovesse pensare e +sentir alto, ma scriver piano; e come Dante avea creata la lingua +poetica italiana, il Manzoni, anco se non vi pretendeva, riuscì a +fondare veramente la nuova prosa italiana. Si dirà; ma come? Il +Foscolo ed il Monti non avevano forse preceduto il Manzoni? Sì, ma +oltre che nessuno de' due ha presentato all'Italia una prosa così +ricca di fatti, di osservazioni, d'idee originali, di affetti veri e +di tipi scolpiti come i _Promessi Sposi_, l'uno e l'altro scrisse +sempre con un po' di enfasi rettorica, con un po' di pompa teatrale, +che ad ogni lettore di buon senso, per poca che sia, deve sempre +apparire soverchia. Il Manzoni dovea fin da giovinetto aver meditato +il libretto del suo nonno Beccaria sopra lo _Stile_, un libretto +scritto male, ma pensato bene;[5] l'articolo del Verri intitolato: +"Ai giovani d'ingegno che temono i Pedanti," e i discorsi che si +facevano contro l'Arcadia e contro la Crusca nell'Accademia, della +quale l'Imbonati era stato presidente; ma, trovando poi giusto tutto +ciò che si scriveva contro i parolai, gli Aristotelici della +letteratura, i pedanti, i retori, egli credeva pure che si dovesse far +qualche sforzo per mostrare che lo stile poteva acquistar nuova +nobiltà dalla sua stessa naturalezza. Il Manzoni contribuì ad +innamorare più fortemente l'odierna Italia della sua lingua, con +l'occuparsene egli stesso per un mezzo secolo, col tornare +pazientemente per tre lustri sopra la lingua de' _Promessi Sposi_, col +fine di purgarla dalle sue voci improprie; l'efficacia che per tale +riguardo egli esercitò col proprio esempio, si sente ancora e non può +venir disconosciuta. Ma la letteratura italiana gli deve molto più, +per avere il Manzoni con l'autorità del suo nome e con la prova +vivente ed immortale d'un capolavoro avvezzata la lingua ad uno stile +così facile, così chiaro, e, ad un tempo, così virile e sostenuto, da +rendere impossibile il ritorno alle viete forme accademiche e +scolastiche, alla nostra stilistica tradizionale e così detta +classica, senza pericolo di cadere nel ridicolo. Dalla descrizione che +il Manzoni ci fa della libreria di Don Ferrante ne' _Promessi Sposi_, +rileviamo che quest'uomo enciclopedico (mettendogli solamente +dappresso il piemontese Botero) prediligeva sovra tutti un autore +"mariuolo sì, ma profondo," il Machiavelli, di cui non si stancava di +leggere e di ammirare il _Principe_ e i _Discorsi sopra la Prima Deca +di Tito Livio_. C'è da scommettere che una parte dell'ammirazione di +Don Ferrante non andava al pensatore ed al politico unitario,[6] ma +allo scrittore, il quale nella prosa non fu superato fin qui da +alcuno, ma emulato dal solo Manzoni, il quale partecipava senza dubbio +in proposito dell'opinione di Don Ferrante. Qual merito maggiore per +uno scrittore che la sua virtù non solo di dir molto in poco, ma di +dire facilmente le cosa difficili, l'arte di far diventare universali +le idee più elevate ed originali? E bene questa virtù, quest'arte il +Manzoni possedette, come autore de' _Promessi Sposi_? in grado supremo +e singolarissimo. Sotto questo aspetto, la sua prosa è la più +democratica che sia stata scritta in Italia. Ma il Manzoni dovette ben +presto accorgersi che, ov'egli avesse fatto l'Innominato il centro di +tutto il suo poema o romanzo, oltre allo scoprir troppo sè medesimo, +non avrebbe mancato di dare al suo romanzo un'aria reazionaria che +veramente non ha e che ingiustamente gli fu attribuita dal +Settembrini. Chè se nell'_Innominato_ che potremmo chiamare della +prima maniera, come già nel _Carmagnola_, vi è qualche cosa del +_Wallenstein_ dello Schiller e del _Goetz von Berlichingen_ del +Goethe, cioè uno spirito ribelle a leggi che gli paiono ingiuste, del +secondo Innominato, dell'Innominato convertito, proposto a modello, i +Gesuiti non avrebbero mancato di fare il loro uomo-tipo, il loro +modello ideale; e tutto il buon effetto della conversione molto più +morale che religiosa operata dal cardinal Federigo si sarebbe +guastato, col mettere sul volto dell'Innominato la brutta maschera di +Tartufo. Consoliamoci dunque che il Manzoni abbia voluto egli stesso +allargare il proprio soggetto, opporre al cardinal Federigo Don +Abbondio e la Monaca di Monza, e fra questi due mettere quella brava +Donna Prassede che si proponeva di far l'educazione di Lucia, su per +giù a quel modo con cui credono di potere educare le famose Dame del +Sacro Cuore. Il Manzoni doveva aver conosciuto qualche Donna Prassede; +quindi fa vivezza e finitezza del suo malizioso ritratto: "Era Donna +Prassede una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene; +mestiere certamente il più degno che l'uomo possa esercitare; ma che +pur troppo può anche guastare, come tutti gli altri. Per fare il bene, +bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra cosa, non possiamo +conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de' nostri +giudizii, con le nostre idee, le quali bene spesso stanno come +possono. Con l'idee Donna Prassede si regolava come dicono che si deve +far con gli amici; n'aveva poche, ma a quelle poche era molto +affezionata. Tra le poche ce n'era, per disgrazia, molte delle storte; +e non eran quelle che lo fossero meno care. Le accadeva quindi, o di +proporsi per bene ciò che non lo fosse, o di prender per mezzi cose +che potessero piuttosto far riuscire dalla parte opposta, o di +crederne leciti di quelli che non lo fossero punto, per una certa +supposizione in confuso che chi fa più del suo dovere possa far più di +quel che avrebbe diritto; le accadeva di non vedere nel fatto ciò che +ci era di reale, o di vederci ciò che non ci era; e molte altre cose +simili, che possono accadere, e che accadono a tutti senza eccettuarne +i migliori; ma a Donna Prassede troppo spesso e, non di rado, tutte in +una volta."--"... Fin da quando aveva sentito la prima volta parlar di +Lucia, s'era subito persuasa che una giovine, la quale aveva potuto +promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, a uno scampaforca, in +somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. Dimmi +chi pratichi, e ti dirò chi sei. La vista di Lucia aveva confermata +quella persuasione. Non che, in fondo, non le paresse una buona +giovine; ma c'era molto da ridire. Quella testina bassa col mento +inchiodato sulla fontanella della gola, quel non rispondere, o +risponder secco secco, come per forza, potevano indicar verecondia; ma +denotavano sicuramente molta caparbietà; non ci voleva molto a +indovinare che quella testina aveva le sue idee. E quell'arrossire +ogni momento, e quel rattenere i sospiri.... Due occhioni poi, che a +una Donna Prassede non piacevano punto. Teneva essa per certo, come se +lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una +punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un +avviso per far che se ne staccasse affatto; e, stante questa, si +proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacchè, come diceva +spesso agli altri e a sè stessa, tatto il suo studio era di secondare +i voleri del cielo; ma taceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di +prender per cielo il suo cervello." Qui metteremo un punto +d'interrogazione. Quando si pensi che il Manzoni avea corso rischio +nella primavera del 1821, di andare a morire sulle forche, a motivo +del suo Inno rivoluzionario e della sua amicizia pel Confalonieri, non +è egli probabile che sotto quel "_poco di buono_, quel _sedizioso_" +quello _scampaforca_ di Renzo sia da ravvisarsi per un momento il +Manzoni stesso, in Lucia che avrebbe dovuto staccarsi da lui la +signora Blondel, in Donna Prassede qualche sua bigottissima amica, a +cui il Manzoni non dovea parere convertito abbastanza e in ogni modo + + Un di que' capi un po' pericolosi, + +come il poeta Giusti nel _Sant'Ambrogio_ definiva per l'appunto +l'Autore de' _Promessi Sposi_? Mi provo a indovinare, e malgrado +dell'industria grande del Manzoni a mescolar bene le sue carte, mi +studio di capire la malizia del suo giuoco. La Blondel, com'è noto, +era nella sua nuova fede cattolica molto più ardente dello stesso +Manzoni, ed avrà, senza dubbio, cercato o trovato fra le sue nuove +amiche qualche consigliera del tipo di Donna Prassede. Noi non +sapremmo essere attratti molto, per dire il vero, dalle idee di una +povera e rozza contadina come Lucia; ma se si fosse, per un'ipotesi, +travestita, anche un solo momento, da Lucia la signora Blondel, quando +il Manzoni ci assicura che "quella testina aveva le sue idee," non ne +faremmo più le meraviglie. Non dimentichiamo poi che il Manzoni si +lagnava spesso della cura d'anime che i così detti amici, e con gli +amici si comprendano pure l'amiche, si erano assunta presso la +famiglia Manzoni, gli uni per fare di Don Alessandro un santo, gli +altri per salvare in lui il liberale, e troveremo, senza dubbio, molto +più gustoso il ritratto di Donna Prassede, che, per dire tutta la +verità, collocato nel secolo decimosettimo, presso quello di una +semplice contadinella, ci riesce quasi strano, ed in ogni modo, +indifferente. Il Manzoni voleva bensì credere, ma non passare per un +ipocrita; egli si sentiva capace e volonteroso di far del bene, di +farne molto, ma anche debole all'occasione e soggetto a cadere; nè +desiderava infingersi agli occhi altrui migliore di ciò che egli +poteva essere. Ricordiamo il principio del ventesimosesto capitolo dei +_Promessi Sposi_: quanta delicatezza in quel suo interrompersi, quando +il cardinal Federigo rimprovera Don Abbondio di non aver resistito a +Don Rodrigo, d'avere avuto paura, d'avere preferito al dovere la sua +tranquillità; Don Abbondio, confuso, non sa che rispondere e rimane +senza articolare parola; l'Autore è preso da uno scrupolo personale, e +soggiunge: "Per dir la verità, anche noi, con questo manoscritto +davanti, con una penna in mano, non avendo da contrastare che con le +frasi, nè altro da temere che le critiche dei nostri lettori, anche +noi, dico, sentiamo una certa ripugnanza a proseguire, troviamo un non +so che di strano in questo mettere in campo con così poca fatica tanti +bei precetti di fortezza e di carità, di premura operosa per gli +altri, di sacrifizio illimitato di sè. Ma pensando che quello cose +erano dette da uno che poi le faceva (il Manzoni alludeva, senza +dubbio, a monsignor Tosi), tiriamo avanti con coraggio." Ciò che nel +libro del Manzoni piace è il Manzoni stesso. Inconsapevolmente que' +passi, ove egli entra, più o meno dissimulato, in iscena, ove passano +i suoi pensieri, le sue impressioni, ci attirano e ci seducono +piacevolmente; con quanto maggior diletto li rileggeremo noi dunque +ora sapendo che egli, come il Goethe, si è diviso un poco fra tutti i +suoi personaggi! Il forestiero ha cercato tutta l'attrattiva del +Romanzo manzoniano nella semplice storia dei due fidanzati; ed ha +ragione di conchiudere che l'attrattiva è piccola, che il libro si +distende troppo a raccontarla; ha ragione ancora s'egli sente qualche +po' di dispetto contro l'Autore, il quale, invece di farlo correre +speditamente verso lo scioglimento, lo interrompe con descrizioni +infinite, e con la citazione di documenti legali poco intelligibili. +Se Aristotile avesse dato le regole del romanzo storico, è probabile +che il Romanzo manzoniano si troverebbe scritto contro tutte le +regole; vi mancano le giuste proporzioni: vi manca pure quel +_crescendo_ d'attrattiva che si vuol trovare in quasi tutti i romanzi; +l'azione principale è poco importante, od almeno pare di piccola +importanza, considerata in sè e non negl'intendimenti sociali +dell'Autore, il quale, per mezzo d'un caso minuto e specialissimo, +volle rappresentare l'eterna lotta fra oppressori ed oppressi, fra +padroni e servi, fra grandi e popolo, aggruppando intorno a questa +lotta alcune gravi questioni sociali, come quella del caro dei viveri, +della salute pubblica, della legislazione penale, dell'amministrazione +delle Opere Pie, de' mali che reca con sè la guerra, del clero, de' +conventi, ed altre più, ciascuna delle quali potrebbe dar materia, +anco più che a nuovi libri, a nuove ed opportunissime leggi, che, +quando fossero veramente buone ed osservate, varrebbero meglio di +qualsiasi libro pure ottimo, poichè la più difficile di tutte le +traduzioni umane è quella delle idee nei fatti, della teoria nella +pratica, della sapienza intellettuale in tanta eccellenza di virtù +operativa. Il Romanzo manzoniano di per sè, come invenzione di casi, +dice poco; di grandi e forti passioni non vi è quasi traccia; il +lettore non rimane stordito e sorpreso da alcuna grande novità; ma è +singolare, che in questo solo romanzo si cerchi meno quello che piace +di più negli altri, l'elemento romanzesco, e molto più singolare che, +privandosi quasi di questo elemento che pare così necessario negli +altri romanzi, l'Autore de' _Promessi Sposi_ trovi fuori di esso tanta +materia di lettura viva ed attraente. Egli trattò il romanzo come +l'Autore comico la commedia; vi rappresentò la società nella sua vita +solita ed ordinaria, per mostrare che questa vita stessa è una +commedia che si rinnova di secolo in secolo, eternamente. L'ingegno +satirico che tentava naturalmente il Manzoni giovinetto, gli giovò +mirabilmente nella commedia, o nel dramma, o nel poema, o nel romanzo +che si voglia chiamare, de' _Promessi_ _Sposi_, i quali sono tutte +queste cose insieme, ora molto, ora poco, ed entrano nella condizione +privilegiata, e disperante, più che disperata, di tutti i grandi +capolavori letterarii, che non si lasciano classificare in verun +genere, perchè hanno essi stessi creato un genere nuovo, di cui, per +lo più, non essendo l'originalità cosa molto imitabile, rimangono poi +soli rappresentanti. Ciò che nella _Divina Commedia_ attrae più non è +il suo soggetto, ma la maniera con cui l'Autore lo pensa, lo sente e +lo tratta; il medesimo si può ripetere de' _Promessi Sposi_: nel +primo, cerchiamo la poesia di Dante, l'anima e la mente di Dante; nel +secondo; la poesia del Manzoni, l'anima e la mente del Manzoni, e il +modo con cui il reale e l'ideale gli appaiono. Chi legge i _Promessi +Sposi_ come un libro ordinario, non può gustarli se non mediocremente; +chi vi cerca tutto ciò che l'Autore ha voluto mettervi, non può +mancare di trovarvelo, e di ammirare, senza fine, l'Autore che, con +mezzi quasi umili, seppe ottenere effetti massimi. Si, Renzo e Lucia +sono povera e zotica gente, e se il Manzoni ce li figurasse soltanto +come tale, senz'altre sue malizie, comprenderemmo poco i motivi che +spinsero un così alto ingegno a raccogliersi tutto negli anni più +vigorosi e potenti della sua vita sopra una materia così scarsa +d'inspirazione. Ma il Manzoni ha voluto appunto l'opposto di quello +che si vuole generalmente, non inalzare sè sopra un soggetto nobile, +ma inalzare e nobilitare un soggetto quasi ignobile, col versarvi +dentro la miglior parte di sè. Egli adopera i suoi poveri contadini +con quella stessa malizia, con la quale egli si serve talora di +similitudini volgari per dichiarare meglio certi pensieri che, alla +prima, non appaiono nella loro piena evidenza. Sotto i grossi panni +del villano di Lecco si trova sempre il cervello sottile del Manzoni. +Se la fine ironia che vi è dentro non si coglie, il racconto può +talora riuscire insipido, e le riflessioni che lo accompagnano +sembrare superflue. Quando l'Autore intraprende, per esempio, a +descriverci quello che sia propriamente un carteggio fra contadini, i +quali sogliono ricorrere ad un letterato della loro condizione per far +sapere i loro negozii ai lontani, osserva: "al letterato suddetto non +gli riesce sempre di dire tutto quel che vorrebbe, qualche volta gli +accade di dire tutt'altro; accade anche a noi altri, che scriviamo per +la stampa;" questa specie di prima punta maliziosa c'incomincia ad +avvertire di che veramente si tratta; e il fine della descrizione +riesce a persuadercene del tutto: "Quando la lettera così composta +arriva alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica +dell'abbicci, la porta a un altro dotto dello stesso calibro, il quale +gliela legge e gliela spiega. Nascono delle questioni sul modo +d'intendere: perchè l'interessato, fondandosi sulla cognizione dei +fatti antecedenti, pretende che certe parole voglian dire una cosa; il +lettore, stando alla pratica che ha della composizione, pretende che +ne vogliano dire un'altra. Finalmente bisogna che chi non sa si metta +nelle mani di chi sa, e dia a lui l'incarico della risposta: la quale, +fatta sul gusto della proposta, va poi soggetta a un'interpretazione +simile. Che se, per di più, il soggetto della corrispondenza è un po' +geloso; se c'entrano affari segreti, che non si vorrebbero lasciar +capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa; se, per +questo riguardo, c'è stata anche l'intenzione positiva di non dire le +cose affatto chiare; allora, per poco che la corrispondenza duri, le +parti finiscono a intendersi tra di loro come altre volte due +scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelechia; per non +prendere una similitudine di cose vive, che ci avesse poi a toccare +qualche scappellotto." Le cose vive, alle quali il Manzoni faceva +allusione, potevano essere benissimo le famose polemiche sorte in quel +tempo, da una parte fra Classici e Romantici, dall'altra fra il Monti +e gli Accademici della Crusca: polemiche, le quali sembravano fatte +molto più per imbrogliare le idee che per renderle più chiare e +popolari. Così non s'intenderebbe come il Manzoni, dopo aver lasciato +fare a Lucia quell'imprudente suo voto di non più sposare Renzo, si +désse poi tanta pena per rappresentare l'immagine di un Renzo ideale +che le tornava, malgrado del voto, nella mente, se non fosse lecito il +supporre che in quelle immagini entrasse la reminiscenza di qualche +scena domestica manzoniana. "Lucia, quando la madre ebbe potuto, non +so per qual mezzo, farle sapere che quel tale era vivo e in salvo e +avvertito, sentì un gran sollievo, e non desiderava più altro, se non +che si dimenticasse di lei; o, per dir la cosa proprio a un puntino, +che pensasse a dimenticarla. Dal canto suo, faceva cento volte al +giorno una risoluzione simile riguardo a lui; e adoperava anche ogni +mezzo per mandarla ad effetto. Stava assidua al lavoro, cercava +d'occuparsi tutta in quello, quando l'immagine di Renzo le si +presentava, e lei a dire o a cantare orazioni a mente. Quell'immagine, +proprio come se avesse avuto malizia, non veniva per lo più così alla +scoperta; s'introduceva di soppiatto dietro all'altre, in modo che la +mente non s'accorgesse d'averla ricevuta, se non dopo qualche tempo +che la c'era. Il pensiero di Lucia stava spesso con la madre; come non +ci sarebbe stato! e il Renzo ideale veniva pian piano a mettersi in +terzo, come il reale avea fatto tante volte. Così con tutte le +persone, in tutti i luoghi, in tutte le memorie del passato, colui si +veniva a ficcare. E se la poverina si lasciava andar qualche volta a +fantasticar sul suo avvenire, anche lì compariva colui, per dire, se +non altro: io, a buon conto, non ci sarò. Però, se il non pensare a +lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il +cuore avrebbe voluto, Lucia ci riusciva fino a un certo segno; ci +sarebbe anche riuscita meglio, se fosse stata sola a volerlo. Ma c'era +Donna Prassede, la quale, tutta impegnata dal canto suo a levarle +dall'animo colui, non aveva trovato migliore espediente che di +parlargliene spesso. "Ebbene?" le diceva, "non ci pensiam più a +colui?"--"Io non penso a nessuno," rispondeva Lucia. Donna Prassede +non s'appagava d'una risposta simile, replicava che ci volevan fatti e +non parole; si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, "le +quali," diceva, "quando hanno nel cuore uno scapestrato, ed è lì che +inclinano sempre, noa se lo staccan più. Un partito onesto, +ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per qualche +accidente, vada a monte, son subito rassegnate; ma un rompicollo, è +piaga incurabile." E allora principiava il panegirico del povero +assente, del birbante venuto a Milano, per rubare e scannare; e voleva +far confessare a Lucia le bricconate che colui doveva aver fatte, +anche al suo paese. Lucia con la voce tremante di vergogna, di dolore, +e di quello sdegno che poteva aver luogo nel suo animo dolce e nella +sua umile fortuna, assicurava e attestava che, al suo paese, quel +poveretto non aveva mai fatto parlar di sè altro che in bene; avrebbe +voluto, diceva, che fosse presente qualcheduno di là, per fargli far +testimonianza. Anche sull'avventure di Milano, delle quali non era ben +informata, lo difendeva, appunto con la cognizione che aveva di lui e +de' suoi portamenti fin dalla fanciullezza. Lo difendeva o si +proponeva di difenderlo, per puro dovere di carità, per amore del +vero, e, a dir proprio la parola con la quale spiegava a sè stessa il +suo sentimento, come prossimo. Ma da questa apologia Donna Prassede +ricavava nuovi argomenti per convincere Lucia, che il suo cuore era +ancora perso dietro a colui. E, per verità, in que' momenti, non +saprei ben dire come la cosa stésse. L'indegno ritratto che la vecchia +faceva del poverino, risvegliava, per opposizione, più viva e più +distinta che mai nella mente della giovine l'idea che vi si era +formata in una così lunga consuetudine; le rimembranze, compresse a +forza, si svolgevano in folla; l'avversione e il disprezzo +richiamavano tanti antichi motivi di stima; l'odio cieco e violento +faceva sorger più forte la pietà; e con questi affetti, chi sa quanto +ci potesse essere o non essere quell'altro che dietro ad essi +s'introduce così facilmente negli animi; figuriamoci cosa farà in +quelli, donde si tratti di scacciarlo per forza. Sia come si sia, il +discorso per la parte di Lucia non sarebbe mai andato molto in lungo; +che le parole finivan presto in pianto." Io mi potrei facilmente +ingannare; ma queste parole che mi parrebbero troppe se fossero dette +per ispiegare i sentimenti d'una rozza contadina lombarda, hanno tutto +il loro senso se Lucia deve in questo caso nascondere un'altra persona +che ci sta a cuore assai più, la quale poteva benissimo trovar qualche +piccola imperfezione nel Manzoni, reale e vicino, salvo a sognarlo +come un ideale, quand'egli stava lontano, quando lo sapeva +perseguitato ed in pericolo, quando, peggiore di tutte le malvagità +umane, essa sentiva che la calunnia voleva indegnamente colpirlo. +Renzo è compromesso anch'esso quasi involontariamente come il Manzoni +ne' casi politici di Milano; e se non ci fosse stato per l'Autore il +proposito di mettersi un poco in iscena, ma di farsi povero contadino, +per lasciarsi scorgere meno, avrebbero avuto ragione que' primi +critici de' _Promessi Sposi_, quando biasimavano l'Autore d'aver fatto +andare Renzo a Milano solamente per avere un'occasione di fare nuovo +sfoggio d'ingegno nelle descrizioni del tumulto, della fame e della +peste di Milano. E qui prevedo un'obbiezione: non ci diceste che il +Manzoni ha forse voluto rappresentare nella conversione +dell'Innominato la propria? Ora se egli è l'Innominato, come potrebbe +essere ancora Renzo? Egli è l'Innominato, per un verso, Renzo per un +altro, Don Ferrante, Fra Cristoforo in altri momenti. I lettori del +Goethe conoscono bene questa specie di _avatar_ del genio, questa +potenza tutta divina di staccar da sè un attributo per farne un nuovo +tipo umano vivente, come nell'Olimpo dalla testa di Giove esce una +Minerva, come dagli attributi di un solo Dio vien fuori la pluralità +degli Dei. Il Manzoni si moltiplica e si riproduce quasi senza fine +ne' _Promessi Sposi_, non meno che il Goethe nel _Faust_, nel _Wilhelm +Meister_, nel _Werner_, nell'_Egmont_, nel _Tasso_ e in altri suoi +drammi, per tacere delle _Elegie Romane_, ov'egli entra direttamente e +quasi furiosamente in iscena. L'aver condensato ad un tempo e +distribuito ed esaurito quasi tutto sè stesso in un solo capolavoro è +gloria maggiore nel Manzoni, e principal fascino, quasi misterioso, +de' _Promessi Sposi_. Il centro simpatico di tutto il libro è l'Autore +stesso, come accade pure nel _Don Chisciotte_. Tra i due lavori vi è +anzi qualche affinità di tóno umoristico; ma nel libro italiano la +varietà è molto maggiore, ed i pensieri e i sentimenti si levano più +alto. S'io li riscontro qui è perchè oramai stimo necessario che ci +avvezziamo a studiare i _Promessi Sposi_, come si studiano i libri già +divenuti classici, i quali si pigliano come sono, senza pretendere, +che dovessero riuscire diversi da quelli che i loro grandi Autori gli +hanno voluti. Noi non possiamo volere che in questi classici si +approvi e si ammiri tutto; crediamo invece che tutto meriti di venire +studiato, e che la conclusione di un tale studio sia sempre, per un +verso, una somma di maggiore ammirazione, per l'altro, una somma di +maggior profitto. Fra le tante cose che s'ammirano nei _Promessi +Sposi_, la più mirabile, se si consideri la difficoltà artistica della +composizione, pare a me e ad altri la grande varietà, con la quale +l'Autore ci presenta quadri e tipi paralleli, che sono simili senza +monotonia, e dissimili senza stonatura. Presso la conversione di Fra +Cristoforo noi troviamo quella dell'Innominato, presso la descrizione +della fame quella della peste, presso il cardinal Federigo Fra +Cristoforo, presso Don Rodrigo il conte Attilio e l'Innominato, presso +Don Abbondio Fra Galdino, presso il conte zio il Ferter, Renzo presso +Bortolo, e così di seguito, si riproducono ne' _Promessi Sposi_ casi e +tipi analoghi, con caratteri distintivi che scusano pienamente, anzi +glorificano l'Autore d'averli immaginati. Non vi è nulla di più facile +in arte che il creare de' contrasti forti; mettendo dall'un lato chi è +tutto buono, dall'altro chi è tutto tristo, la maggior parte degli +autori ha combinato rumorosi e stupendi effetti drammatici; il Manzoni +sentiva che le proprie forze bastavano a superare maggiori difficoltà; +se le creò e le vinse. Nell'arte de' chiaroscuri, delle mezze tinte, +nessuno lo supera; ad egli tira ogni linea con mano tanto sicura, che +anche i suoi personaggi secondarii diventano tipi popolari, non +escluso quel buon sarto di villaggio che pizzicava del letterato +perchè sapeva leggere ne' _Reali di Francia_, divenuti suo Vangelo. +S'io non erro, il professore Stoppani fu il primo a cercare ne' tipi +de' _Promessi Sposi_ le persone reali, delle quali il Manzoni, +avendole conosciute, si ricordava nell'immaginarli. Egli credette +ravvisarne alcune; così dalla Caterina Panzeri contadina di Galbiate +suppose che s'inspirasse per disegnare la figura della Lucia. Ma la +Lucia Mondella, in quanto è contadina, non dice nulla; in quanto dice +qualche cosa, noi l'abbiamo già accennato, nasconde la signora +Blondel. Il Manzoni andò a cercarsi la sposa in un paesello del +Bergamasco, come Renzo va nel Bergamasco a metter su casa. Come la +Edmengarda dell'_Adelchi_, anche la Lucia è pudica con lo sposo e +parca di parole; ma le poche parole che essa dice a lui, valgono più +delle molte dette ad altri. Quando Lucia, uscita dal Lazzeretto, +rivede Renzo, non sa dirgli altro che questo: "Vi saluto. Come state?" +L'Autore soggiunge: "E non crediate che Renzo trovasse quel fare +asciutto, e se l'avesse per male. Prese benissimo la cosa per il suo +verso; e come tra gente educata si sa far la tara ai complimenti, così +lui intendeva bene che quelle parole non esprimevan tutto ciò che +passava nel cuore di Lucia. Del resto, era facile accorgersi che aveva +due maniere di pronunziarle: una per Renzo, e un'altra per tutta la +gente che potesse conoscere." Quando Renzo passa in rassegna, al fine +della sua storia, tutti i brutti casi che gli sono intervenuti e +gl'insegnamenti che gliene rimasero, onde egli non si mescolerà più +nei tumulti, non si lascerà più andare a bere oltre il bisogno, +eviterà di dar sospetto di sè come testa calda, fuggirà, in somma, con +una maggior prudenza e moderazione ogni maniera d'impicci, sentiamo +ch'è presente il Manzoni; come abbiamo il Manzoni in questo +proponimento finale di Renzo: "Prima d'allora era stato un po' lesto +nel sentenziare, e si lasciava andar volentieri a criticare la donna +d'altri, e ogni cosa. Allora s'accorse che le parole fanno un effetto +in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po' più d'abitudine +d'ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. Il Manzoni, in +verità, pubblicati i _Promessi Sposi_, si mostrò nel suo contegno +pubblico e nei suoi discorsi che potevano esser riferiti, d'un riserbo +ebe parve eccessivo; anche le sue lettere, dopo quel tempo, prendono +quasi tutte un carattere uniforme di convenienza, in qualche modo, +diplomatico e stereotipato; nella lettera straordinariamente sincera +ch'egli scrisse venti e più anni dopo a Giorgio Briano, per iscusarsi +di non poter fare il deputato, se il Collegio di Arona, come gli +veniva scritto, si fosse ostinato a volerlo eleggere, troviamo parole +che consuonano perfettamente con gli ultimi propositi pacifici di +Renzo, e li dichiarano, "Quel senso pratico delle opportunità, quel +saper discernere il punto o un punto, dove il desiderabile s'incontri +col riuscibile, e attenercisi, sacrificando il primo, con +rassegnazione non solo, ma con fermezza, fin dove è necessario (salvo +il diritto, s'intende) è un dono che mi manca, a un segno singolare. E +per una singolarità opposta, ma che non è nemmeno un rimedio, perchè +riesce non a temperare, ma impedire ciò che mi pare desiderabile, mi +guarderei bene dal proporlo, non che dal sostenerlo. Ardito, finchè si +tratta di chiacchierare tra amici, nel mettere in campo proposizioni +che paiono, e saranno, paradossi; e tenace non meno nel difenderle, +tutto mi si fa dubbioso, oscuro, complicato quando le parole possono +condurre a una deliberazione. Un utopista e un irresoluto sono due +soggetti inutili per lo meno in una riunione, dove si parla per +concludere; io sarei l'uno e l'altro nello stesso tempo. Il fattibile +le più volte non mi piace. E dirò anzi, mi ripugna; ciò che mi piace, +non solo parrebbe fuor di proposito e fuor di tempo agli altri, ma +sgomenterebbe me medesimo, quando si trattasse non di vagheggiarlo o +di lodarlo semplicemente, ma di promuoverlo in effetto, d'aver poi +sulla coscienza una parte qualunque delle conseguenze. Di maniera che, +in molti casi, e singolarmente ne' più importanti, il costrutto del +mio parlare sarebbe questo: nego tutto, e non propongo nulla. Chi +desse un tal saggio di sè, è cosa evidente che anco i più benevoli gli +direbbero: ma voi non siete un uomo pratico, un uomo positivo; come +diamine non vi conoscevate? dovevate conoscervi; quando è così, si sta +fuori degli affari. È una cosa dolorosa e mortificante il trovarsi +inutile a una causa che è stata il sospiro di tutta la mia vita. Ma +_Ipse fecit nos et non ipsi nos_; e non ci chiederà conto +dell'omissione, se non nelle cose, alle quali ci ha data attitudine. +Scampato al gravissimo pericolo dell'anno 1821 al Manzoni non dovette +parer vero, quando pubblicò i _Promessi Sposi_, di potersi finalmente +riguardare al sicuro; quella specie di bando che esisteva contro di +lui pareva levato; ed egli vi alluse, come parmi, quando nel fine +della storia di Renzo già compromesso ne' tumulti di Milano, si +domandò; "Come andava col bando? L'andava benone; lui non ci pensava +quasi più, supponendo che quelli, i quali avrebbero potuto eseguirlo, +non ci pensassero più nè anche loro; e non s'ingannava. E questo non +nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose; ma era, +come s'è potuto vedere anche in varii luoghi di questa storia, cosa +comune a que' tempi che i decreti tanto generali, quanto speciali +contro le persone _se non c'era qualche animosità privata e potente +che li tenesse vivi e li facesse valere_, rimanevano spesso senza +effetto, quando non l'avesse avuto sul primo momento." Il Manzoni non +ebbe di questi nemici privati e potenti che lo volessero perdere ad +ogni costo; e però tenuto fuori dai primi processi, quando i processi +si chiusero, non si parlò altro di lui; non già per questo ch'egli +fosse contento dell'andamento delle cose, e rassegnato al Governo +straniero; vi è anzi un passo dei _Promessi Sposi_, che potrebbe anche +essere di Tacito o del Machiavelli, ov'è chiaro che l'Autore intende +muover rimprovero agl'Italiani, i quali dopo aver levato alte grida +pel supplizio di pochi generosi tollerano poi in pace l'ignominia +d'oltraggio di una lunga servitù. "Noi uomini siamo, in generale, +fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e +ci curviamo in silenzio sotto gli estremi, e sopportiamo, non +rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo +chiamato insopportabile." Altrove l'Autore, nel tempo stesso che gli +scusa, sembra rivolgere un biasimo delicato a que' patrioti, i quali +espatriavano senza una vera necessità; naturalmente l'Autore vuole +aver aria di parlare soltanto di Renzo e di Lucia, che lasciano il +loro villaggio per recarsi nell'ospitale e laborioso Bergamasco; ma il +Bergamasco potrebbe assai bene nel caso nostro nascondere +l'Inghilterra ed il Belgio. "Chi domandasse se non ci fu anche del +dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne, ce ne fu +sicuro; chè del dolore ce n'è, sto per dire, un po' per tutto. Bisogna +però che non fosse molto forte, giacchè avrebbero potuto +risparmiarselo, stando a casa loro, ora che i due grand'inciampi, Don +Rodrigo e il bando, eran levati. Ma già da qualche tempo erano avvezzi +tutt'e tre a riguardar come loro il paese dove andavano. Renzo l'aveva +fatto entrare in grazia alle donne, raccontando l'agevolezze che ci +trovavano gli operai; e cento cose della bella vita che si faceva là. +Del resto, avevan tutti passato de' momenti ben amari in quello, a cui +voltavan le spalle; e le memorie tristi, alla lunga, guastan sempre +nella mente i luoghi che le richiamano. E se que' luoghi son quelli, +dove siam nati, c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e +pungente. Anche il bambino, dice il manoscritto, riposa volentieri sul +seno della balia, cerca con avidità e con fiducia la poppa che l'ha +dolcemente alimentato fino allora; ma se la balia, per divezzarlo, la +bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca, poi torna a provare, ma +finalmente se ne stacca; piangendo sì, ma se ne stacca." Renzo, che +cessa di essere un eroe di romanzo, rimane alcun tempo incerto sul +modo d'impiegare quel po' di danaro ch'egli ha, se nell'agricoltura o +nell'industria; il Manzoni, che ha rinunciato alla vita politica, si +ritira a Brusuglio per darsi tutto all'agricoltura ed a' suoi studii +di lingua, lieto di trovarsi fuori delle tempeste. Quando Renzo dice +alla sua Lucia ch'egli dai molti guai ha imparato almeno molte cose +che non sapeva, Lucia, assai dotta e fine e intelligente per una +contadina, risponde al suo moralista: "E io cosa volete che abbia +imparato? Io non sono andata a cercare i guai; son loro che son venuti +a cercar me. Quando non voleste dire" aggiunge soavemente sorridendo +"che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e di +promettermi a voi."--"Renzo (prosegue il Manzoni) alla prima rimase +impicciato. Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che +i guai vengono bensì spesso, perchè ci si è dato cagione; ma che la +condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani e che +quando vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio li +raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa +conclusione, benchè trovata da povera gente, ci è parsa così giusta, +che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia." +Questa conclusione del libro riesce un vero accento acuto; ed è +meraviglia che, invece di accusare, come fecero alcuni critici, il +Manzoni di aver talora imprestato a "povera gente" sentimenti troppo +elevati, non siasi capito alla prima che, da profondo umorista, il +Manzoni avea voluto far passare sè stesso per un povero diavolo che +s'impicciò da poeta in avventure troppo romanzesche, per le quali non +si sentiva nato, riserbandosi poi il diritto di burlarsene come +critico, su per giù come il Cervantes avea fatto prima di lui, ma con +maggior caricatura, nel suo immortale _Don Chisciotte_. In ciascuno di +noi vi è un lato comico e un lato drammatico; il proprio lato comico +il Manzoni rappresentò talora in Renzo, talora in quel Don Ferrante +che in casa sua non voleva nè _comandare nè ubbidire_, proprio come il +Manzoni, ma era _despota in fatto di ortografia_; è noto lo scrupolo +che il Manzoni metteva nella punteggiatura; nessun autore forse fece +un maggior consumo di virgole; e nell'ortografia italiana tanto più +legittimamente poteva egli comandare in una casa, ove la padrona, come +la signora Blondel, era forestiera; il lato drammatico lo abbiamo +personificato in Fra Cristoforo e nell'Innominato. Nella Prefazione un +po' stramba ai _Promessi Sposi_, il Manzoni mette già da sè stesso il +lettore sull'avviso che nel preteso vecchio manoscritto da lui +ritrovato e rimaneggiato s'incontrano casi e persone ch'egli credeva +ricordarsi unicamente da esso, quando invece gli accadde poi di +riscontrarli con casi e persone che le storie rammentano. "Taluni di +que' fatti (egli dice) certi costumi descritti dal nostro Autore, +c'eran sembrati così nuovi, così strani, per non dir peggio, che prima +di prestargli fede, abbiam voluto interrogare altri testimoni; e ci +siam messi a frugar nelle memorie di quel tempo per chiarirci se +veramente il mondo camminasse allora a quel modo. Una tale indagine +dissipò tutti i nostri dubbii; a ogni passo ci abbattevamo in cose +consimili, e in cose più forti e, quello che ci parve più decisivo, +abbiam perfino ritrovati alcuni personaggi, dei quali non avendo mai +avuto notizie fuor che dal nostro manoscritto eravamo in dubbio se +fossero realmente esistiti. E, all'occorrenza, citeremo alcuna di +quelle testimonianze, per procacciar fede alle cose, alle quali, per +la loro stranezza, il lettore sarebbe più tentato di negarla." Con +questa sua malizia l'Autore vuole lasciarci intendere che egli, dopo +aver messo in scena sè stesso o persone da lui conosciute, ha voluto +cercare se, per caso, esse potessero avere qualche riscontro con +persone vissute nella stessa Lombardia due secoli innanzi; e poichè, +in tal sorta d'investigazioni, si trova quasi sempre quello che si +cerca, poichè gli uomini si modificano nelle forme, ma nel fondo sono +sempre gli stessi, egli non dovette troppo meravigliarsi nel trovare +ch'egli ed i suoi conoscenti presentavano sotto parecchi aspetti +caratteri di molta somiglianza con alcuni veri ed autentici personaggi +storici. Così l'Innominato egli non l'inventò tutto; era Bernardino +Visconti, a proposito del quale la duchessa Visconti rallegravasi un +giorno che il Manzoni le avesse messo in casa "prima un gran birbante, +ma poi un gran santo;" il poeta Giusti soleva _e converso_ chiamare il +Manaoni "un santo birbone," alludendo alla santità della sua vita e +della sua fede e all'infinita malizia del suo ingegno. L'Innominato +aveva dunque esistito; ma il Manzoni lo riscaldò coi proprii +sentimenti e ne fece un gran tipo.[7] Chi dubita dell'esistenza del +cardinal Federigo? ma il Manzoni si ricordava la nobile condotta di +monsignor Opizzoni innanzi al Buonaparte, e il suo confessore Tosi e +il vicario Sozzi, e delle loro virtù riunite animava anco più la bella +figura del Borromeo, ed in parte ancora quella di Fra Cristoforo. Si +trovò poi che un Fra Cristoforo da Cremona avea realmente sacrificato +la propria vita per gli appestati di Milano; ma, in quanto il Manzoni +se ne servì per farne un tipo immortale, oltre alla sua particolare +simpatia per i Padri Cappuccini, che risaliva alle prime vivaci +impressioni d'infanzia, ci doveva entrare lo studio dell'Autore a +rappresentarci la vittoria riportata sopra sè stesso dal violento +Lodovico che diventa un monaco piissimo, per meglio persuadere sè +stesso che nella prima gioventù non avea sempre dovuto essere moderato +e temperato, della necessità di domare gl'istinti e di vincere le +passioni. Qualche cosa del giovine Manzoni, qualche pagina della sua +prima vita è lecito argomentare che si trovi accennata nel racconto +della gioventù di Lodovico. Noi non sappiamo se il Manzoni abbia avuto +duelli nella sua gioventù; delle cosidette leggi cavalleresche egli ne +parla come un uomo che le conosce, meglio che dai libri di cavalleria, +i quali si trovano nella biblioteca di Don Ferrante, per un po' di +pratica; ed è possibile che qualche caso di provarsi alla scherma, se +non di un serio duello, gli sia occorso in Milano innanzi al suo primo +viaggio di Parigi; ma non abbiamo per ora alcuno indizio per +affermarlo.[8] In ogni modo, Lodovico convertito in Fra Cristoforo +rassomiglia tanto all'Autore che par proprio lui, eccetto il tono di +predica che non era del Manzoni. "Il suo linguaggio, è detto, era +abitualmente umile e posato; ma, quando si trattasse di giustizia o di +verità combattuta, l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico, +che, secondato e modificato da un'enfasi solenne, venutagli dall'uso +di predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. Tutto il +suo contegno, come l'aspetto, annunciava una lunga guerra, tra +un'indole focosa, risentita, e una volontà opposta, abitualmente +vittoriosa, sempre all'erta, e diretta da motivi e da ispirazioni +superiori. Un suo confratello ed amico, che lo conosceva bene, l'aveva +una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro +forma naturale, che alcuni anche ben educati pronunziano, quando la +passione trabocca, smozzicate con qualche lettera mutata: parole che +in quel travisamento fanno però ricordare della loro energia +primitiva." Il professore Stoppani dice aver conosciuto da fanciullo +il parroco, che dovette servire al Manzoni come tipo del suo Don +Abbondio. Il Manzoni era ancora giovinetto, quando conobbe quel +curato, il quale gli raccontava in qual modo avesse preso gli ordini: +"Quando mi presentai all'esame, l'esaminatore mi domandò se i parroci +erano d'istituzione umana o divina. Io sapeva benissimo che loro +volevano si rispondesse che erano d'istituzione umana, e, furbo, +risposi tosto: d'istituzione umana, d'istituzione umana!" Il giovine +Manzoni si permise domandargli se fosse quello il suo convincimento; +il parroco ripose: "Oh! giusto! a me avevano insegnato ben +diversamente a Pavia. Ma se avessi risposto come la pensava io, non mi +lasciavano dir Messa." Il Manzoni voleva fare qualche obbiezione; ma +il curato troncò il discorso con questa sentenza: "Quando i superiori +domandano, bisogna saper rispondere a seconda del come la pensano +loro." Questo aneddoto è autentico; il Manzoni stesso lo fece +conoscere a' suoi amici, e dalla bocca di questi lo Stoppani lo +raccolse. È evidente la rassomiglianza di questo curato con Don +Abbondio;[9] ma per formarne quel tipo che riuscì, occorreva il +concorso di un genio, e la conoscenza de' materiali, dei quali il +Manzoni si servì, giova soltanto a mostrare che i grandi poeti son +quasi come Domeneddio, poichè, con l'attenuazione di un quasi, creano +anch'essi opere divine, _ex nihilo._ Storico è pur troppo il +personaggio della Geltrude, la Monaca di Monza; ma quando il Manzoni +ne lesse la storia, per tornare a colorirla potentemente gli giovò il +ricordarsi la zia ex-monaca, già da me ricordata, la quale ebbe cura +ch'egli imparasse la musica, il ballo, forse pure la scherma, su per +giù come quel Lodovico, a cui il padre fece dare un'educazione +"secondo la condizione de' tempi e per quanto gli era concesso dalle +leggi e dalle consuetudini; gli diede maestri di lettere ed esercizii +cavallereschi, e morì, lasciandolo ricco e giovinetto." Ma, senza i +frequenti richiami de' tipi manzoniani alla vita dell'Autore e a' suoi +conoscenti, che accrescono vivacità o naturalezza alle sue mirabili +ipotiposi, per tacere de' casi, ne' quali egli nomina direttamente o +sottintende troppo chiaramente i suoi amici Giovanni Torti e Tommaso +Grossi, di cui loda i versi "pochi e valenti" di cui raccomanda, con +molta industria, la diavoleria ch'egli stava scrivendo a Brusuglio, +ossia il poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, i _Promessi Sposi_ +sono pieni zeppi di osservazioni maliziose tutte manzoniane, traendone +talora materia dalle occasioni più impensate. Tutti ricordano il +viaggio di Renzo allo studio del dottor Azzeccagarbugli, coi quattro +capponi che doveano servirgli di commendatizia. Renzo, agitato dalla +viva passione, "dava loro di fiere scosse e faceva balzare quelle +quattro teste spenzolate," al qual punto l'Autore soggiunge: "le quali +intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una coll'altra, come accade troppo +sovente tra compagni di sventura." Quest'osservazione messa lì, come +per sotterfugio, è forse più potente, pel suo effetto, di tutto il +bellissimo Coro della battaglia di Maclodio, che lamenta le discordie +italiane, più potente perchè meno enfatico, e più opportuno, più +speciale. Gli esuli italiani che si laceravano, talora, senza pietà, +da quelle poche parole erano invitati a pensare. Ed il pensare, in +simili casi, è, quasi sempre, un rimediare. Quanta forza satirica in +una sola frase manzoniana! La serva del dottor Azzeccagarbugli, per un +esempio, sa bene che il suo padrone è così abile, così destro avvocato +da far parere galantuomo qualsiasi birbante che si raccomandi a lui; +non vi è causa spallata che nelle sue mani non sia diventata buona; +perciò, dopo ch'ella serve il dottore, non ha mai visto tornar via il +ricorrente co' suoi doni rifiutati; il primo caso è quello di Renzo +venuto dal dottore a domandar giustizia contro un prepotente; ma alla +serva non può venire in capo che si tratti d'un innocente +perseguitato; nel restituirgli dunque le quattro bestie per ordine del +padrone, le dà a Renzo "con un'occhiata di compassione sprezzante, che +pareva volesse dire: _bisogna che tu l'abbia fatta bella_." Bisogna +che Renzo sia più birba di tutte le altre birbe che il dottore ha +rivendicate all'onore del mondo, perch'egli si decida a lasciarlo +partire col suo vistoso regalo. Il torto che la serva fa a Renzo, +pensando così male di lui, è men grave della condanna del dottore e di +tutti i dottori di legge che gli somigliano, sottintesa in quel +giudizio temerario. Renzo torna a casa indignato, e non sa dir altro +col cuore in tempesta, se non queste parole: "Saprò farmi ragione, o +farmela fare. A questo mondo c'è giustizia finalmente." Al che il +Manzoni è pronto a soggiungere: "Tant'è vero che un uomo sopraffatto +dal dolore non sa più quel che si dica." Quanta profonda ironia in +questa frase! Renzo torna da una spedizione, nella quale ha pur troppo +potuto accorgersi che giustizia nel mondo proprio non ce n'è; ma vi +sono parole che si dicono senza alcun perchè; Renzo vuole la +giustizia, e non la trova; per rendere questo suo sentimento usa +un'espressione popolare, e dice che la giustizia finalmente c'è, +quando ha proprio fatto esperimento del contrario; il Manzoni, da quel +fine umorista che è, nota la contradizione che esiste talora fra le +cose che si dicono e quelle che si pensano, e come nel dolore si +ragioni meno e si dica qualche volta precisamente l'opposto di quello +che si pensa. E, in somma, la conclusione vera del terzo capitolo è, +che non c'è da fare assegnamento di sorta su quella che si chiama +giustizia umana, in genere, ma che nel caso nostro, nell'intendimento +manzoniano; dovea chiamarsi giustizia straniera, giustizia de' signori +in Lombardia, ossia nessuna giustizia, arbitrio, violenza, che le +leggi in parte mantenevano e l'abuso delle leggi accresceva a +dismisura. Talora incontriamo qualche passo che appare una stonatura. +Renzo non ha ancora avuto il tempo di far chiasso in paese pel caso di +Don Rodrigo; anzi il caso è tale, che non se ne può parlare con alcuno +senza grave pericolo di guastarlo. Non è verosimile dunque che Renzo +ne abbia fatto rumore nel villaggio; e pure, malgrado della +inverosimiglianza, il Manzoni ci lascia credere che Renzo siasi +sfogato con gli amici, e che questi, invece di prestargli una mano al +bisogno, siansi ritirati tutti; onde Renzo se ne sfoga con Fra +Cristoforo: "Oh, lei non è come gli amici del mondo! Ciarloni! Chi +avesse creduto alle proteste che mi facevan costoro, nel buon tempo; +eh! eh! Eran pronti a dare il sangue per me; m'avrebbero sostenuto +contro il diavolo. S'io avessi avuto un nemico? Bastava che mi +lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. E ora, se +vedesse come si ritirano!" Per Renzo e pel caso suo queste parole ci +paiono troppe e sproporzionate e strane; ma se il Manzoni si nasconde +sotto Renzo, alludono a qualche abbandono simile da lui patito, e +poich'egli ci preme, in verità, molto più di Renzo, prendiamo a cuore +il suo caso. Vi è una scenetta domestica fra Renzo e Lucia, che il +Manzoni deve aver colta proprio sul vivo, Renzo va in collera, +vorrebbe uccidere Don Rodrigo, rovinarsi, se Lucia non consente a +recarsi con lui dal curato per sorprenderlo. Lucia si spaventa e gli +si butta in ginocchi, e promette che farà tutto quel che egli vorrà, +pur che diventi più trattabile, più umano, pur che torni buono. +L'Autore a questo punto si fa una domanda, che obbliga molto +naturalmente un lettore intelligente a farsene un'altra. Siamo noi in +casa Mondella, od in casa Manzoni? E la domanda è questa: In mezzo a +quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva +esser per lui lo spavento di Lucia? E non aveva adoperato un po' di +artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro Autore +protesta di non saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo +sapesse bene. Il fatto sta che era realmente infuriato contro Don +Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due +forti passioni schiamazzano insieme nel cuor di un uomo, nessuno, +neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce +dall'altra, e dire con sicurezza qual sia quella che predomini, "Ve +l'ho promesso," rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e +affettuoso; "ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di +rimettervene al padre...."--"Oh via! per amor di chi vado in furia? +Volete tornare indietro ora? e farmi fare uno sproposito?"--"No, no," +disse Lucia, cominciando a rispaventarsi, "Ho promesso e non mi +ritiro. Ma vedete come mi avete fatto promettere. Dio non +voglia...."--"Perchè volete far de' cattivi augurii, Lucia? Dio sa che +non facciam male a nessuno."--"Promettetemi almeno che questa sarà +l'ultima."--"Ve lo prometto, da povero figliuolo."--"Ma questa volta, +mantenete poi," disse Agnese.--Qui l'Autore confessa di non sapere +un'altra cosa; se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta +d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa +in dubbio.[10] La persona dell'Autore viene, per lo più, ad +accrescere la forza de' sentimenti de' suoi personaggi; a colorirli +più gagliardamente; occorreva un grande poeta per far così commovente +l'addio di Lucia ai suoi monti, occorreva un buon patriotta per far +sentire con tanta tenerezza il dolore di chi si stacca dalla patria. +Ma talora i sentimenti dell'Autore che si mettono fra quelli de' suoi +personaggi appaiono soverchianti e guastano una parte dell'effetto +artistico. Chi è rimasto veramente commosso, per un esempio, +dall'addio di Lucia, desidera rimanere in quella commozione, e non +vorrebbe accogliere nell'animo alcun sentimento diverso da quello. Ma +il Manzoni vuole ad ogni costo che prevalga ne' dolori umani il +sentimento della rassegnazione cattolica; quindi, senza pure +accorgersi che la commettitura o la toppa cattolica riesce troppo +evidente, non badando ad alcuna regola di transizione, dopo l'ultimo +addio di Lucia, soggiunge senz'altro: "Chi dava a voi tanta giocondità +è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli se non per +prepararne loro una più certa e più grande." Per arrivare a un tal +sentimento, Lucia avea bisogno di un po' di preparazione; e il +Manzoni, da quel profondo psicologo che era, lo dovea sentire meglio +d'ogni altro. Ma è assai possibile che nella prima composizione del +romanzo quella pia appendice non esistesse, e che per solo +suggerimento di alcuno dei suoi revisori egli l'abbia introdotta nel +secondo manoscritto o sulle prove di stampa. Sappiamo invero che il +Manzoni avendo incominciato il romanzo il 24 aprile dell'anno 1821, +cioè appena fallita la rivoluzione piemontese, e dopo i primi arresti +de' patriotti lombardi, lo avea terminato nel 1823, e precisamente il +17 settembre. Il Grossi ch'era con lui a Brusuglio dovette essere il +primo a leggerlo, _in camera charitatis_; ma il Grossi, l'amico e +collaboratore di Carlo Porta, poteva al Manzoni parere un confessore +di manica larga. Un lettore più difficile fu di certo l'amico critico +e filosofo Ermes Visconti, al quale il Manzoni passò la sua prima +minuta de' _Promessi Sposi_; il Visconti la copri di note, appunti, +correzioni; il Manzoni ne tenne buon conto nella nuova trascrizione +del proprio lavoro ch'egli fece nell'anno 1824; la diede quindi a +ricopiare per passarla ad altri amici; il Fauriel, il Tosi, Gaetano +Giudici, il Tommaseo, furono nel numero de' lettori privilegiati; +ricevute le osservazioni, egli corresse nuovamente di proprio pugno +tutta la copia, che passò quindi alla Censura, e finalmente alla +Tipografia; sulle prove di stampa che si conservano, il Manzoni fece +nuove correzioni; la stampa del primo volume incominciò nell'anno +1825, quella del secondo nel 1826, il terzo ed ultimo volume si finì +di stampare nella primavera dell'anno 1827.[11] L'aspettativa del +romanzo era grande; il Fauriel ne parlava a' suoi amici in Francia; +Victor Cousin che avea visitato il Manzoni a Brusuglio ne recava +notizie al vecchio Goethe a Weimar. In Italia, alla sola notizia che +il Manzoni stava scrivendo un romanzo storico, parecchi letterati si +misero a scrivere romanzi storici, confondendo la speranza di far più +presto con quella di far meglio.[12] Non sapevano, non pensavano che +il Romanzo manzoniano avrebbe tratto tutta la sua gloria non +dall'essere storico, ma dall'averlo immaginato, sentito e scritto a +modo suo, e come sapeva farlo egli solo, il Manzoni. Il 12 marzo +dell'anno 1827, ad una domanda della contessa Diodata Saluzzo relativa +al romanzo il Manzoni rispondeva: "La filastrocca, della quale Ella ha +la bontà di richiedermi, è bensì stampata in gran parte, ma nulla ne è +ancor pubblicato, nè sarà che ad opera compiuta. Del quando non posso +fare alcuna congettura un po' precisa; perchè di quel che manca alla +stampa, una parte manca ancora allo scritto; e il compimento di questo +dipende da una salute incerta e bisbetica, la quale spesso mi fa +andare assai lento, e talvolta cessare affatto per buon numero di +giorni. Dell'essersi poi, come Ella mi accenna, veduto costi il già +stampato, io non so che mi dire nè che pensare, non ve ne avendo io +spedita certamente copia, nè in altra parte d'Italia. Nè anche posso +tacere che, siccome l'aspettazione di alcuni mi aveva già posto in +gran pensiero, così in grandissimo mi pone codesta ch'Ella si degna +mostrarmi: che, riguardando al mio lavoro, sento troppo vivamente +quanto sia immeritevole di una sua curiosità; e troppo certamente +prevedo quanto questa sia per essere mal soddisfatta. Ma, ad ogni +modo, la prova non sarà terribile che per la vanità; e io confido +ch'Ella si contenterà di dimenticare il libro noioso, senza cacciar +per questo l'autore dal posto accordatogli nella sua benevolenza." Da +questa lettera rileviamo che nel marzo 1827 il libro era al suo fine, +ma che il Manzoni doveva ancora scriverne gli ultimi fogli. È potuto +parere strano ai lettori de' _Promessi Sposi_ che il Manzoni fissasse +il numero de' suoi lettori a soli venticinque; o eran troppi, o troppo +pochi; si disse che in quel caso il Manzoni affettava soverchia +modestia; ma è difficile il cogliere il Manzoni in fallo; il buon +senso è stato forse più vicino a lui che a qualsiasi altro mortale. +Ora noi sappiamo che, prima di venir pubblicati, i _Promessi Sposi_ +furono veramente letti e talora molto criticati da un numero scelto di +amici, che potrebbero per l'appunto sommare insieme al numero di +venticinque. Essi furono, dal 1823 in cui i _Promessi Sposi_ furono +finiti di comporsi, al 1827, ossia per ben quattro anni, per un caso +singolare, il solo vero pubblico de' _Promessi Sposi_; e, per quanto +nel trovarsi così limitato ci fosse da sperare che usasse discrezione +e riserbo, non pare che una tal regola siasi osservata da tutti; +sembra anzi che alcuno de' venticinque lettori parlasse troppo e che +si permettesse un genere di censure irritante per ogni autore, ma +specialmente per un autore come il Manzoni; ond'egli preparò per la +stampa e pubblicazione definitiva del libro, destinato da prima ai +soli amici fidati, una frecciata delle sue, e la lanciò in modo che il +pubblico potesse non capire, e la dovessero sicuramente sentire gli +amici indiscreti, ai quali essa era diretta.[13] Non sarà troppa +temerità la nostra il supporre che una delle persone più colpite +doveva essere Niccolò Tommaseo: l'articolo critico ch'egli pubblicò +nel fascicolo di ottobre del 1827 nell'_Antologia_, è forse, fra tutti +gli articoli che si scrissero allora sopra i _Promessi Sposi_, il più +malizioso, Il Tommaseo parla della "degnazione," con la quale il +Manzoni "si è abbassato a voler fare un romanzo," e si domanda: "Chi +mi sa dire per quali pensieri e sentimenti passasse lo spirito di +quest'uomo singolare nel corso del suo lavoro? Chi mi sa dire se egli +non l'abbia compiuto in uno stato di opinione molto diverso da quello, +in cui l'ha cominciato?" Dopo aver censurato i caratteri de' _Promessi +Sposi_, trovato Renzo, per un villano, troppo gentile, Lucia priva di +carattere, troppo poco villana, Agnese pesante, avvertito che il +cardinal Federigo compare troppo tardi, che l'Innominato si converte +troppo presto, dice: "Quel della Signora sarebbe più individuale e più +vivo, se l'Autore, _come la pubblica voce afferma_, non avesse per +eccesso di delicatezza troncata la parte de' suoi traviamenti;" trova +Don Abbondio quasi noioso, perchè troppo simile a sè stesso; il lepore +manzoniano gli sa talvolta "del mendicato e del picciolo." E qui, nel +tempo stesso che l'accusa, vuole parer di scusarlo, accusandolo un po' +di più: "Se non che (scrive il Tommaseo) da un uomo che segue con +amabile semplicità i miti impulsi del suo bel cuore e del suo raro +ingegno, non è poi da esigere un freddo rigore in seguire quella certa +convenienza di tuono, ch'è così facile a degenerare in sistema, ed a +farsi monotonia. Egli è lecito però l'affermare, che nel tuono di +questo libro domina insieme col vasto non so che di vago, che alla fin +fine potrebbe essere il difetto di chi si abbassa a soggetti minori +della propria grandezza. Perchè se quel libro è fatto pel volgo, è +tropp'alto; se per gli uomini colti, è tropp'umile. In questo libro +sarebbe a desiderare un far più svelto e più franco. La modestia +dell'Autore si spinge, se è lecito dire, talvolta sino a diventare +orgogliosa. Egli teme di non iscolpire abbastanza i caratteri, di non +fare abbastanza impressione; perciò si ferma su tutto. Se invece di +mostrarsi conoscitore degli uomini in genere, Manzoni avesse voluto +spiegarci solamente i misteri di quel pezzo d'uomo che è l'uomo +morale, allora egli sarebbe stato sempre grande; ma allora non avrebbe +fatto un romanzo. Manzoni talvolta lascia immaginar troppo al lettore, +talvolta nulla; il suo tuono è il tuono d'un uomo superiore che si +abbassa per giovare altrui, ma talvolta par non si abbassi che per +piacere; e questo lo fa troppo lepido. La sua naturalezza è quasi +sempre artifiziata, ma di un'arte sublime; le sue intenzioni vanno +sempre al di là delle sue parole; e per gustare molte espressioni, +molti tratti, e lo spirito dominante dell'opera, bisognerebbe aver +conosciuto l'Autore, dappresso. Si conosce più il libro dall'Autore, +che non l'Autore dal libro." A malgrado del bisticcio, si capisce +quello che il Tommaseo voleva dire; egli era stato in casa Manzoni, +avea letto in casa sua i _Promessi Sposi_ prima che si pubblicassero, +ed era di quelli che potevano legger molto fra le linee. L'articolo +che il Tommaseo amico osò stampare in Firenze, quando il Manzoni si +trovava con la sua famiglia festeggiato, ammirato, invidiato forse +anco, non è punto simpatico, e ci lascia facilmente supporre quali +altri giudizii il Tommaseo dovesse permettersi contro il romanzo nei +privati discorsi, prima che si pubblicasse. Quelle censure anticipate, +per la maggior parte ingiuste e piene di sofisticherie, irritarono, +senza dubbio, il Manzoni, al quale vennero riportate; perciò, +nell'ultimo foglio del suo romanzo, poco prima di mandarlo in giro, +egli volle inserire una sua pagina tutta significativa: il lettore di +romanzi che arriva al fine de' _Promessi Sposi_ ed intende che quella +Lucia e quel Renzo, ai quali o poco o molto s'è affezionato, vanno a +finire in un paese, dove non sono poi bene accolti, ha un po' ragione +di mettersi di malumore contro l'Autore, che non seppe immaginare +alcun'altra miglior conclusione; ma, se il lettore di romanzi è +persona intelligente, la quale più de' casi straordinarii di un eroe o +di un'eroina sappia ammirar l'arte, con la quale l'Autore crea, egli +passerà invece, tosto, dal breve malumore ad una viva e durevole +ammirazione. Dopo il cenno che ho qui fatto sopra il modo singolare +con cui si preparò in Milano la stampa de' _Promessi Sposi_, tutti +possono intendere la finezza di questa pagina, che si può pertanto +tornare a rileggere: "Il parlare che, in quel paese, s'era fatto di +Lucia, molto tempo prima che la ci arrivasse, il saper che Renzo aveva +avuto a patir tanto per lei, e sempre fermo, sempre fedele; forse +qualche parola di qualche amico parziale per lui e per tutte le cose +sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovine, e +una certa aspettativa della sua bellezza. Ora sapete come è +l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, +schizzinosa; non trova mai tanto che le basti, perchè, in sostanza, +non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce +che aveva dato senza ragione. Quando comparve questa Lucia, molti, i +quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro, e le +gote proprio di rosa, e due occhi l'uno più bello dell'altro". e che +so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciare il naso, e a +dire: "Eh! l'è questa? Dopo tanto tempo, dopo tanti discorsi, +s'aspettava qualche cosa di meglio. Cos'è poi? Una contadina come +tant'altre. Eh! di queste e delle meglio ce n'è per tutto." Venendo +poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro; +e ci furon fin di quelli che la trovavan brutta affatto. Siccome però +nessuno le andava a dir sul viso a Renzo queste cose, così non c'era +gran male fin lì. Chi lo fece il male, furon certi tali che gliene +rapportarono; e Renzo, che volete? ne fu tocco sul vivo. Cominciò a +ruminarci sopra, a farne di gran lamenti, e con chi gliene parlava, e +più a lungo tra sè "E cosa v'importa a voi altri? E chi v'ha detto +d'aspettare? Son mai venuto io a parlarvene? a dirvi che la fosse +bella? E quando me lo dicevate voi altri, v'ho mai risposto altro, se +non che era una buona giovine? È una contadina! V'ho detto mai che +v'avrei menato qui una principessa? Non vi piace? non la guardate. +N'avete delle belle donne? guardate quelle." E vedete un poco come +alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato di un uomo per +tutta la vita. Se Renzo avesse dovuto passar la sua in quel paese, +secondo il suo primo disegno, sarebbe stata una vita poco allegra. A +forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. Era sgarbato +con tutti, perchè ognuno poteva essere uno de' critici di Lucia. Non +già che trattasse proprio contro il Galateo; ma sapete quante belle +cose si possono fare senza offender le regole della buona creanza; +fino sbudellarsi. Aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola; +in tutto trovava anche lui da criticare, a segno che, se faceva +cattivo tempo due giorni di seguito diceva: "Eh già, in questo paese!" +[14] Vi dico che non eran pochi quelli che l'avevan già preso a noia, +e anche persone che prima gli volevan bene; e col tempo, d'una cosa +nell'altra, si sarebbe trovato, per dir così, in guerra con quasi +tutta la popolazione, senza poter forse nè anche lui conoscer la prima +cagione di un così gran male." Così il Manzoni pigliava non due, ma +tre colombi ad una fava; conchiudeva la sua storia in un modo +certamente insolito, per quanto sia sembrato umile; alludeva forse ai +discorsi che si fecero in Milano intorno alla sua sposa, quando egli +la menò dal contado bergamasco in Milano; e dava una sferzata allegra +a que' critici impazienti, che si preparavano a gettare il discredito +sul libro prima che venisse pubblicato. Io potrei ora proseguire +questa indagine biografica manzoniana sopra i _Promessi Sposi_, ma +temerei recarvi tedio. Non terminerò tuttavia senza avvertire come +l'ottimo commento ai _Promessi Sposi_ si possa fare soltanto a Lecco. +Chi voglia ammirare veramente tutta la potenza artistica dell'ingegno +manzoniano deve recarsi sopra la scena stessa del romanzo. Non mai si +è rivelata meglio la virtù d'uno scrittore a idealeggiare il reale. +Quello che il Manzoni aveva fatto degli uomini, lo fece pure de' +luoghi; col suo genio plastico gli espresse, con la sua fantasia +poetica li sollevò, col suo proprio sentimento diede loro una tinta +calda ed un calore simpatico. Il Manzoni, io l'ho già detto, aveva +dovuto con suo grave dolore vendere la propria palazzina detta il +_Caleotto_ che sorge presso Lecco (ove il Manzoni possedeva pure +alcune terre, come il suo Renzo un orto), in faccia ad Acquate ed al +bel Resegone, e sovrasta all'Adda. V'è una leggenda a Lecco, che io vi +ripeto come la intesi: secondo essa, dopo la vendita dolorosa de' beni +paterni, il Manzoni non sarebbe più tornato a Lecco, ma a ricordo de' +vecchi, un giorno, nel tempo in cui egli scriveva i _Promessi Sposi_, +una vettura si sarebbe fermata in vista del _Caleotto_ e di Acquate; +in quella vettura vogliono che si trovasse il Manzoni, e che alla +vista de' cari luoghi della sua infanzia abbia dato in uno scoppio di +pianto, e mancatogli il coraggio di scendere, egli sia invece +ripartito prontamente per Milano, per sottrarsi alla vivezza del +dolore subitamente provato. Sia storia o storiella, questo racconto +esprime, in ogni modo, il sentimento vivissimo che il Manzoni aveva, +senza dubbio, del panorama incantevole ch'egli aveva più volte, +essendo fanciullo, ammirato dal suo _Caleotto_. Si direbbe che di là +tutti i luoghi principali de' _Promessi Sposi_ non solo s'abbracciano +con gli occhi, ma si pigliano, per così dire, con le mani. La +viottola, per la quale passeggiava Don Abbondio, la chiesa d'Acquate, +la casa di Agnese e di Lucia, la palazzina di Don Rodrigo, il +Resegone, il convento di Pescarenico, il passo del Bione, le rovine +del supposto castello dell'Innominato, tutto si spiana alla vista di +chi contempli la scena ridente e svariata dal _Caleotto_. Chi visita +ora que' luoghi li trova certamente bellissimi; ma bisogna proprio +visitarli per vedere coi proprii occhi, con piena evidenza, quale +meraviglioso artista, quale stupendo poeta anche scrivendo in prosa +siasi rivelato il Manzoni.[15] Nessuno che legga i _Promessi Sposi_ +in vista d'Acquate troverà una sola linea che si discosti dal vero; ma +la poesia di quel vero prima di lui l'aveva forse sentita in parte +qualcuno, egli la sentì e la espresse tutta; ecco dunque, in qual modo +il Manzoni è stato verista; ecco in qual modo io vorrei pure che lo +diventassimo noi tutti, imparando nel tempo stesso da lui a fare molto +con assai poco e non viceversa assai poco con molto. Di montagne come +il Resegone se ne trovano certamente in Italia parecchie altre; ma +quella è la montagna d'Acquate, cioè del villaggio, ove Renzo e Lucia +son nati e cresciuti; tutti i loro ricordi, tutti i loro affetti sono +là, ma un signore prepotente viene a cacciare dal loro tetto, dal loro +nido e disperde nell'esiglio i giovani fidanzati; allora il Resegone +appare più bello, più grande, più poetico di tutti gli altri monti, +perchè quel monte vuol dire ai fuggiaschi la patria; ed ecco, in qual +modo naturale, il Manzoni converte l'addio di una povera contadina al +suo villaggio in un vero inno commovente dell'esule italiano alla +patria. + + [1] Il Fauriel, scrive il Sainte-Beuve, s'andava proponendo, circa + quel tempo, di comporre un romanzo storico, di cui avrebbe + certamente collocata la storia nel Mezzodì della Francia, in una + di quelle epoche ch'egli conosceva così bene. Dopo aver finito + l'_Adelchi_, il Manzoni, abbandonata l'idea di una tragedia + _Spartaco_, si mise anch'egli a pensare di comporre il romanzo + _Promessi Sposi_. Circa lo stesso tempo, il suo amico Grossi + s'occupava intorno ad un grande poema storico: _I Lombardi atta + prima Crociata_. Era il tempo del grande ardore per l'_Ivanhoe_. + Di qui nuove attivissime discussioni, e nuovo moto alle idee, sia + per lettera, sia a voce, nel soggiorno del Fauriel in Italia (la + Prefazione che precede il supplemento al secondo volume dei _Canti + popolari della Grecia_ del Fauriel reca la data di _Brusuglio + vicin di Milano_) dal 1823 al 1825. Discutevasi, per esempio, come + questione principale, tra i due amici, intorno al modo d'innestare + la storia con la poesia, senza che l'una noccia all'altra. Il + Fauriel inclinava a credere che, quindi in poi, la lotta + condurrebbe la poesia propriamente detta a rimanere ogni dì più + soccombente. Il Manzoni pensava altrimenti, e sosteneva contro le + apparenze e i cattivi pronostici che _la poesia non ha volontà di + morire_. E tutti due s'accordarono a dire che, in un certo sistema + di romanzo, "c'è posto per l'invenzione de' fatti nella + rappresentazione di costumi storici." Ebbene, la è questa appunto, + replicava il Manzoni, una di quelle forze potentissime che restano + tuttavia alla poesia, la quale, com'io vi diceva, non ha volontà + di morire. La narrazione storica non è fatta per lei; giacchè il + racconto de' fatti ha virtù di svegliare nell'uomo, naturalmente e + ragionevolmente curioso, una tale attrattiva da disgustarci delle + invenzioni poetiche che vi si volessero mescolare fino a farle + parere puerili. Ma riunire i caratteri distintivi di un'epoca + della società, rischiararli o porli in moto con un'azione, + profittar della storia senza mettersi in concorrenza con essa, + senza pretender di fare quel che esse sa far meglio sicuramente, + ecco ciò che mi sembra tuttavia riservato alla poesia; che anzi + essa sola può fare. "Non crediamo ingannarci (soggiunge il + Sainte-Beuve), epilogando per tal modo l'opinione del poeta." + + [2] Ecco le parole proprie del Filangieri, quali si possono leggere + nel libro IV, capo 40, art. 3°, della _Scienza della + Legislazione_: "Io propongo la lettura de' romanzi pe' fanciulli + che sono giunti all'età che si richiede secondo l'ordine da noi + esposto (cioè l'età di nove anni compiuti), per assistere ai + morali discorsi. Ma quali debbono essere questi romanzi? quali i + soggetti, sui quali formar si dovrebbero? Ogni condizione può + avere i suoi eroi, può avere i suoi mostri. Presso tutte le + nazioni, in tutte l'età, in tutti i Governi, se ne trovano in + tutte le classi dello Stato. I cenci dell'ultimo cittadino e la + toga del primo magistrato nascondono spesso le più grandi virtù e + i vizii più vili. L'occhio del filosofo penetra a traverso di + questo velo, nel mentre che il volgare non vi vede che cenci e + toga. Su questi fatti che l'istorie di tutti i tempi ci + manifestano, formar si dovrebbero i romanzi, de' quali io parlo. + L'eroe esser dovrebbe della classe, della quale son coloro, a' + quali ne vien destinata la lettura. L'agricoltore dunque, il + fabbro, il semplice soldato, o il duce che ha cominciato + dall'esserlo, e che ha condotto l'aratro prima di condurre la + legione, somministrar dovrebbero il soggetto e l'eroe dei romanzi + che pe' fanciulli di questa classe io propongo. L'arte dello + scrittore esser dovrebbe di mettere nel maggior aspetto quelle + virtù così civili come guerriere che sono più alla portata + degl'individui di questa classe; di dipingere co' colori più neri + que' vizii, ai quali sono più esposti; di fecondare que' semi + dell'amor della patria o della gloria, che si van gittando in + tanti modi nel cuore de' nostri allievi, e d'ispirare + quell'elevazione di animo, ch'è altrettanto più gloriosa, quanto + meno si combina colla ricchezza delle fortune e coll'originaria + dignità della condizione. _Io vorrei che il soggetto del romanzi + fosse per lo più un fatto vero, e non interamente immaginato, e + vorrei che l'autore ne assicurasse colui che legge. È incredibile + quanto questa prevenzione ne renderebbe più efficace la lettura_. + La moltiplicità e l'eccellenza delle opere che son comparse in + questo genere presso tutte le nazioni, ed in tutte le lingue + dell'Europa, renderebbe molto facile la collezione di questi + romanzi d'educazione che io propongo. Gli effetti e i vantaggi, + che ne produrrebbe la lettura, sono noti a chiunque conosca la + forza dei sentimenti e l'influenza che questi aver possono sulla + formazion del carattere e sullo sviluppo delle passioni." + + [3] Questa notizia ch'io rilevo da una lettera del professore + Giovanni Rizzi, trova pure conferma nelle seguenti parole del + Buccellati: "Rattristato, per i rovesci del 1821, la morte e la + prigionia degli amici, (il Manzoni} disse a Grossi ch'egli non + potendo più vivere a Milano, intendeva ritirarsi colla famiglia a + Brusuglio. Grossi trovò savio il pensiero di Manzoni, e se ne + valse anche per suo conto, seguendo l'amico nel suo eremitaggio. + Tra i libri che Manzoni portava seco da Milano eravi la _Storia_ + del Ripamonti e l'_Economia e Statistica_ del Gioia, in cui si + trovano citate le Gride contro i Bravi e gl'inconsulti Decreti + annonarii. Oh! che tempi, diceva Manzoni a Grossi, segnando + specialmente le pagine del Ripamonti che alludono all'Innominato. + Sarebbe bene porre sottocchio in modo evidente queste istorie...." + + [4] Lo riferisco, quantunque notissimo, perchè nella biografia + manzoniana sembrami avere una importanza speciale: ".... La + presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una + superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente + composto, e quasi involontariamente maestoso; non incurvato, nè + impigrito punto dagli anni; l'occhio grave e vivace, la fronte + serena e pensierosa; con la canizie nel pallore, tra i segni + dell'astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di + floridezza verginale; tutte le forme del volto indicavano che, in + altra età, c'era stata quella che più propriamente si chiama + bellezza; l'abitudine de' pensieri solenni e benevoli, la pace + interna d'una lunga vita, l'amore degli uomini, la gioia continua + d'una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi, + bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica + semplicità della porpora. Tenne anche lui, qualche momento, fisso + nell'aspetto dell'Innominato il suo sguardo penetrante; ed + esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri; e, + sotto a quel fosco e a quel turbato, parendogli di scoprire sempre + più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo + annunzio d'una tal visita, tutt'animato; "Oh!" disse, "che + preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d'una sì + buona risoluzione: quantunque per me abbia un po' del rimprovero!" + "Rimprovero!" esclamò il signore maravigliato, ma raddolcito da + quelle parole e quel fare, e contento che il Cardinale avesse + rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque. "Certo, m'è un + rimprovero," riprese questo, "ch'io mi sia lasciato prevenir da + voi; quando, da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da + voi io." "Da me voi! sapete chi sono? V'han detto bene il mio + nome?" "E questa consolazione ch'io sento, e che, certo, vi si + manifesta nel mio aspetto, vi par egli ch'io dovessi provarla + all'annunzio, alla vista d'uno sconosciuto? Siete voi che me la + fate provare; voi, dico, che avrei dovuto cercare; voi, che almeno + ho tanto amato e pianto, per cui ho tanto pregato; voi de' miei + figli, che pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più + desiderato d'accogliere e d'abbracciare, se avessi creduto di + poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo le meraviglie, e + supplisce alla debolezza, alla lentezza, de' suoi poveri servi." + L'Innominato stava attonito a quel dire così infiammato, a quelle + parole, che rispondevano tanto risolutamente a ciò che non aveva + ancor detto, nè era ben determinato di dire; e commosso, ma + sbalordito, stava in silenzio. "E che?" riprese ancor più + affettuosamente Federigo: "voi avete una buona nuova da darmi, e + me la fate tanto sospirare?" "Una buona nuova, io? Ho l'inferno + nel cuore; e vi darò una buona nuova? Ditemi voi, se lo sapete, + qual'è questa buona nuova che aspettate da un par mio." "Che Dio + v'ha toccato il cuore e vuol farvi suo," rispose pacatamente il + Cardinale. "Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è + questo Dio?" "Voi me lo domandate? voi? E chi più di voi l'ha + vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita, + che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa + presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una + consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo + riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?" "Oh, certo! ho qui + qualche cosa che mi opprime, che mi rode! Ma Dio! Se c'è questo + Dio, se è quello che dicono, cosa volete che faccia di me?" Queste + parole furon dette con un accento disperato; ma Federigo, con un + tono solenne, come di placida ispirazione, rispose; "Cosa può far + Dio di voi? cosa vuol farne? Un segno della sua potenza e della + sua bontà: vuol cavar da voi una gloria che nessun altro gli + potrebbe dare. Che il mondo gridi da tanto tempo contro di voi, + che mille e mille voci detestino le vostre opere...." + (l'Innominato si scosse, e rimase stupefatto un momento nel sentir + quel linguaggio così insolito, più stupefatto ancora di non + provare sdegno, anzi quasi un sollievo): "Che gloria," proseguiva + Federigo, "ne viene a Dio? Son voci di terrore, son voci + d'interesse, voci forse anche di giustizia, ma d'una giustizia + così facile, così naturale! Alcune forse, pur troppo, d'invidia di + codesta vostra sciagurata potenza, di codesta, fino ad oggi, + deplorabile sicurezza d'animo. Ma quando voi stesso sorgerete a + condannare la vostra vita, ad accusar voi stesso, allora.... + Allora Dio sarà glorificato! E voi domandate cosa Dio possa far di + voi? Chi son io, pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che + profitto possa ricavar da voi un tal signore? Cosa possa fare di + codesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata costanza, + quando l'abbia animata, infiammata d'amore, di speranza, di + sentimento? Chi siete voi, pover'uomo, che vi pensiate d'aver + saputo da voi immaginare e fare cose più grandi nel male, che Dio + non possa farvene volere e operare nel bene? Cosa può Dio far di + voi? E perdonarvi? e farvi salvo? e compiere in voi l'opera della + redenzione? Non son cose magnifiche e degne di Lui? O pensate! se + io omiciattolo, io miserabile e pur così pieno di me stesso, io + qual mi sono, mi struggo ora tanto della vostra salute, che per + essa darei con gaudio (Egli m'è testimonio) questi pochi giorni + che mi rimangono, oh pensate! quanta, quale debba esser la carità + di Colui che m'infonde questa, così imperfetta, ma così viva, come + vi ami, come vi voglia Quello che mi comanda e m'ispira un amore + per voi che mi divora!" A misura che queste parole uscivan dal suo + labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto ne spirava il senso. La + faccia del suo ascoltatore, di stravolta e confusa, si fece da + principio attonita e intenta; poi si compose a una commozione più + profonda e meno angosciosa; i suoi occhi che dall'infanzia più non + conoscevan le lacrime, si gonfiarono; quando le parole furon + cessate si coprì il viso con le mani, e diede in un dirotto + pianto, che fu come l'ultima e più chiara risposta." + + [5] "Nell'Italia nostra (vi si diceva) vi sono tuttavia gli + Aristotelici delle Lettere, come vi furono della Filosofia; e sono + quei tenaci adoratori delle parole, i quali fissano tutti i loro + sguardi sul conio di una moneta, senza mai valutare la bontà + intrinseca del metallo e corron dietro e preferiscono nel loro + commercio un pezzo d'inutile rame, ben improntato e liscio, a un + pezzo d'oro perfettissimo, di cui l'impronta sia fatta con minor + cura. Immergeteli in un mare di parole, sebben anche elleno non + v'annuncino che idee inutili o volgarissime, ma sieno le parole ad + una ad una trascelte, e tutte insieme armoniosamente collocate nei + loro periodi, sono essi al colmo della loro gioia. Mostrate loro + una catena ben tessuta di ragionamenti utili, nuovi, ingegnosi, + grandi ancora, se una voce, se un vocabolo, una sconciatura + risuona al loro piccolissimo orgtano, ve la ributtano come cosa + degna di quella." + + [6] "Due però (scrive il Manzoni) erano i libri che Don Ferrante + anteponeva a tutti e di gran lunga in questa materia; due che, + fino a un certo tempo, fu solito di chiamare i primi, senza mai + potersi risolvere a qual de' due convenisse unicamente quel grado: + l'uno, il _Principe_ e i _Discorsi_ del celebre Segretario + fiorentino; mariuolo sì, diceva Don Ferrante, ma profondo: l'altro + la _Ragion di Stato_ del non men celebre Giovanni Botero; + galantuomo sì, diceva pure, ma acuto." Il Manzoni dovea pensare + ne' suoi studii storici un po' come il suo Don Ferrante: "Ma cos'è + mai la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, + con nessuno dietro che impari la strada, e, per conseguenza, butta + via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che + cammina senza guida." L'Autore entra spesso in iscena anche come + attore. Così dopo aver fatto una descrizione, forse un po' troppo + minuta della biblioteca di Don Ferrante, soggiunge: "Noi + cominciamo a dubitare se veramente il lettore abbia una gran + voglia di andar avanti con lui in questa rassegna, anzi a tornerò + di non aver già buscato il titolo di copiator servile per noi, e + quello di seccatore da dividorsi con l'anonimo sullodato, per + averlo bonariamente seguito fin qui, in cosa estranea al racconto + principale, e nella quale probabilmente non s'è tanto disteso, che + per isfoggiar dottrina, e far vedere che non era indietro del suo + secolo. Però lasciando scritto quel che è scritto per non perder + la nostra fatica, ometteremo il rimanente, per rimetterci in + istrada." + + [7] È il Manzoni stesso che ce lo fa sapere in una sua lelterina a + Cesare Cantù, il quale, valendosi, com'è noto, in gran parte dei + materiali di studio dei _Promessi Sposi_ che avevano servito al + Manzoni, compose il suo _Commento storico_ ai _Promess Sposi_: + "L'Innominato (scriveva il Manzoni) è certamente Bernardino + Visconti. Per l'_aequa potestas quidlibet audendi_ ho trasportato + il suo castello nella Valsássina. La duchessa Visconti si lamenta + che le ho messo in casa un gran birbante, ma poi un gran santo." + Nella Valsássina aveva avuto signorìa, nel tempo in cui è + collocata l'azione del romanzo, la casa Manzoni. L'aver fatto + l'Innominato il signore della Valsássina parmi un altro segno + evidente che il Manzoni voleva, in qualche modo, rappresentar sè + stesso nell'Innominato, per l'_aequa potestas quidlibet audendi_. + Vogliono che il Manzoni un giorno a chi lo ringraziava del bene + ch'egli avea fatto co' suoi scritti, rispondesse; "Senta, se c'è + un nome che non meriti autorità, questo nome è il mio. Lei forse + non sa che io fui un incredulo e un propagatore d'incredulità e + _con una vita conforme alla dottrina, che è il peggio_. E se la + Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è perchè mi ricordi sempre + che fui _una bestia e un cattivo_." + + [8] "Lodovico (scrive il Manzoni) aveva contratte abitudini + signorili; e gli adulatori, tra i quali era cresciuto, l'aveano + avvezzato ad esser trattato con molto rispetto. Ma, quando volle + mischiarsi coi principali della sua città, trovò un fare ben + diverso da quello, a cui era accostumato; e vide che a voler esser + della loro compagnia, come avrebbe desiderato, gli conveniva fare + una nuova scuola di pazienza o di sommissione, star sempre al di + sotto e ingozzarne una ogni momento. Una tal maniera di vivere non + s'accordava, nè con l'educazione, nè con la natura di Lodovico. + S'allontanò da essi indispettito. Ma poi ne stava lontano con + rammarico, perchè gli pareva che questi veramente avrebber dovuto + essere i suoi compagni; soltanto gli avrebbe voluti più + trattabili." + + [9] Forse vi è pure qualche cosa delle idee di quel parroco + conosciuto dal Manzoni, nel battibecco fra Agnese e Don Abbondio + sul titolo da darsi al cardinal Federigo "illustrissimo" o + "monsignore" o "eminenza," ove Don Abbondio prova che il Papa ha + decretato che i Cardinali si chiamino eminenze, perchè troppi si + appropriarono il titolo d'illustrissimi. Un giorno, è vero, si + chiameranno tutti eminenze, gli abati, i proposti, ma intanto per + un po' di tempo, perchè gli uomini son fatti così, sempre voglion + salire, sempre salire, i soli curati a tirar la carretta, e a + pigliarsi del reverendo fino alla fine del mondo. Piuttosto, non + mi meraviglierei punto che i cavalieri, i quali sono avvezzi a + sentirsi dar dell'illustrissimo, a esser trattati come i + Cardinali, un giorno volessero dell'eminenza anche loro. E se lo + vogliono, vedete, troveranno ehi gliene darà. E allora il Papa che + ci sarà allora, troverà qualche altra cosa per i cardinali. + + [10] Enrichetta Blondel, moglie del Manzoni, morì cinque anni dopo la + pubblicazione dei _Promessi Sposi_ nel 1833, e il Manzoni ne + rimase per lungo tempo inconsolabile. Il Tommaseo ricordava, in + proposito; un aneddoto commovente: "Il Manzoni era a Stresa per + assistere all'agonìa dell'amico Antonio Rosmini; e fu soggetto + d'ammirazione agli astanti la venerazione figliale di lui più + vecchio ed il cordoglio di quella morte; e io posso dire quanto + profondamente (non parendo ai profani) egli sentisse i dolori. + Rincontratomi seco a Stresa, a caduto il discorso su Virgilio + {religione dell'anima sua) rammentando io quel sovrano concetto + d'Evandro; _Tuque o santissima coniux, felix morte tua_, egli + continuava la citazione: _neque in hunc servata dolorem_, + accompagnandola coll'atto del viso e della mano abbandonata sul + ginocchio, e sentì la _diletta e venerata sua moglie_, la sua + ispiratrice, della quale consunta da lento languore ei diceva con + parole degne di chi ci ritrasse Ermengarda morente:,--Tutti i dì + la offro a Dio, e tutti i dì gliela chieggo.--Veggasi pure quanto + scrive in proposito il professor Prina nel suo diligente _Studio + biografico sopra il Manzoni._ + + [11] Il Tommaseo, scrivendo al signor Giovanni Sforza, gli diceva: + "Nel marzo (1827) egli (Manzoni) stava scrivendo gli ultimi fogli, + e io sul principio di quell'anno o sulla fine del precedente lessi + buona parte del terzo volume all'abate Rosmini che, passeggiando + la sua stanza, sorrideva e ammirava. Un giorno che Don Alessandro + correggeva le bozze e le metteva al sole che s'asciugassero: _vede + che ho qualcosa anch'io al sole_, coll'arguzia solita, nel vedermi + entrare, sorridendo egli disse." + + [12] Del rumore che fecero al loro apparire, i Promessi Sposi, possiam + prendere argomento dalle seguenti parole di Paride Zajotti, il + critico detta _Biblioteca Italiana_: "Alessandro Manzoni conduce + in Italia la scuola romantica; nè la placidezza della sua vita, nè + la dignitosa temperanza dell'alto suo ingegno valsero a liberarlo + da questo onore pericoloso, cui necessariamente lo solleva la fama + universale delle sue opere, e il bisogno riconosciuto da' suoi + seguaci di ripararsi sotto un gran nome. Non è quindi a + maravigllare, se le sue scritture al primo venire in luce destano + una commozione sì viva, e chiamano tosto i partiti a sdegnose e + gareggianti parole; i classicisti non gli vogliono permettere + d'acquistar tanta gloria violando i loro antichi precetti, e i + romantici menano un romoroso trionfo, attribuendo alla bontà de' + nuovi principii le lodi unicamente debite all'eccellenza del loro + maestro." Più volgarmente il prete Giuseppe Salvagnoli Marchetti, + il quale nell'anno 1829 pubblicava in Roma un opuscolo contro + gl'_Inni Sacri_ di Alessandro Manzoni, per far dispetto al Borghi + che gli ammirava, gl'imitava e non volea le lodi del Salvagnoli se + quelle lodi doveano tacitamente contenere un biasimo agl'Inni + manzoniani, confessa la popolarità, di cui godevano fin da + quell'anno i _Promessi Sposi_. Dicendo egli al proprio libraio che + non avea ancora letto il romanzo del Manzoni, fa poi che il + libraio malignamente gli soggiunga: "Si tollererebbe più + volentierl il non aver letto Dante che i _Promessi Sposi_ oggidì." + Il libraio gli offre venticinque zecchini, a patto ch'ei scriva + contro i _Promessi Sposi_; il Salvagnoli finge ricusare il + compenso larghissimo, per questa sola ragione, ch'egli non suol + leggere nè insegnare "una storia _corretta e rifatta_ in un + romanzo." Che se consente a scrivere contro gl'_Inni Sacri_, + l'invidia non c'entra. "Non invidio (egli scrive) il Manzoni, + perchè non ho mai invidiato chi segue false immagini di bene e di + vero." La critica dell'opera manzoniana fu in parte pubblica, in + parte privata. Lo stesso critico della _Biblioteca Italiana_ fin + dall'anno 1827 ce ne avverte: "I varii giudizii, che diedero di + quest'opera le pubbliche stampe e i privati discorsi, cominciarono + a dividersi già sul principio di essa, dove si venne a disputare + se le convenisse il nome di romanzo che l'Autore non le aveva + assegnato.... troppo oziosa è la disputazione de' nomi, quando il + giudizio della cosa stessa non ne dipende. Non manca mai chi + voglia seguire l'esempio dell'Addison, il quale, negandosi il + titolo di poema epico al _Paradiso perduto_, solea chiamarlo poema + divino; e noi medesimi, quando veggiamo per un sì tenue soggetto + così accese battaglie, amiamo ripetere sotto voce la sentenza del + poeta persiano: _che importa alla rosa che le si cambi il nome, se + le rimane il suo usato profumo?_ E pure lo stesso critico, da + principio al fine del suo esame, si mostra incontentabile, fin che + conchiude lagnandosi che il Manzoni non abbia frammischiato al suo + racconto qualche lirica potente sacra o guerresca o cittadina. Il + critico non dovette esser solo a muover questo lamento, e chi sa + che non gli tenesse bordone in quell'anno lo stesso Grossi, il + quale nel _Marco Visconti_ introdusse poi le sue due più belle + liriche. Lo stesso critico Zajotti, dopo aver notato come, per + cagione dell'abate Chiari, fosse caduto in basso il romanzo + italiano, avverte quello che occorreva per farlo vivere onorato: + "A cancellare quella macchia, a rimettere nella vera sua sede + l'onesto romanzo, era necessario che sorgesse un uomo ricco di + qualità rarissime, e troppo difficili ad essere congiunte in un + solo. Ei doveva aver bollente l'ingegno ed il cuore, ma saperli + tenere a freno, chè la fantasia non gli avesse a travolgere; dovea + conoscere gli uomini, e tuttavia poterli amare, conoscere le + passioni, ma, coll'averne trionfato, sapere come si vincano. + All'antica erudizione gli era d'uopo unire la nuova sapienza, e + l'una e l'altra ravvivare col fuoco d'una splendida immaginativa. + Nè questo ancora gli poteva bastare. Bisognava che la sua fama + fosse superiore non all'invidia, ch'è impossibile, ma sì alla + calunniai bisognava che, circondato da bellissima gloria + acquistata con opere di alta letteratura, non avesse a temere la + taccia di frivolità impressa da noi agli Studii del romanziere; + bisognava finalmente che il suo nome amato dai buoni e riverito + anche dai malvagi presentasse l'idea delle più insigni virtù + religiose e morali, e solo bastasse colla sua dignità a liberare + da ogni sospetto i romanzi. Ma dove rinvenire quest'uomo e come + sperarlo? La fortuna ha prosperato l'Italia, e quest'uomo è + Alessandro Manzoni. La sola notizia che l'Autore dell'_Adelchi_, + il Poeta degl'_Inni Sacri_ scriveva un romanzo, nobilitò la + carriera, e trasse alcuni chiari intelletti ad entrarvi. {Camillo + Laderchi, traducendo nel 1846 il giudizio del Sainte-Beuve sopra + il Fauriel e il Manzoni, scriveva: "Allorquando Manzoni sta per + dar fuori uno scritto, possiam esser sicuri che n'escono in + precedenza cento altri a trattare l'argomento che deve essere + oggetto della sua pubblicazione, quasi intendendo prevenirlo e + torgli la materia di mano. Ciò avvenne per la _Storia degli + Untori_, quando si seppe vicina la stampa del suo libro sulla + _Colonna infame_. Ma poi, tostachè il suo lavoro comparisce, si + trova che siffatti tentativi non valsero a impedirgli di + conquistare una nuova gloria, camminando per vie prima intentate, + e nondimeno sempre sul vero, lontano lontanissimo da tutto ciò che + può sapere d'esagerato e di stravagante.") "Il vero ostacolo, il + solo che l'ingegno abbandonato a sè stesso non potea vincere, fu + pienamente atterrato; gli altri impedimenti, che sarebbe troppo + facile annoverare, cadranno di leggieri innanzi al passo animoso + degl'Italiani. Nei due secoli della nostra gloria noi avemmo + romanzi eccellenti: perchè dovrebbero mancarci nel terzo, ora ch'è + sgombra la strada a raccor questa palma? Tutta la terra è scena + conveniente ai racconti del romanziere; ma se, com'è desiderio + giusto comune, gl'Italiani vorranno rimanersi in Italia, chi potrà + sorpassarli nella varia descrizione dei costumi e dei luoghi? Ov'è + il paese più favorito dalla natura e del cielo? Ove sono i campi + guardati con più amore dal sole? Ed infinita è la diversità delle + costumanze e degli usi. Ogni montagna, quasi ogni fiume, divide + due popoli vicini, e tuttavia fra loro distinti come due + lontanissime genti. Roma, Napoli, Firenze, Milano, Venezia, + sembrano altrettante nazioni, che risalendo fino alle loro origini + si trovano sempre uguali a sè medesime, ma sempre differenti nelle + pratiche della vita civile. L'indole e perfino il modo di pensare + n'è diverso, come la storia. Quale mèsse ricchissima pel + romanziere che ha da descrivere una tanta delizia, un tanto orrore + di luoghi, e può rappresentare sì svariati costumi e con sì facili + combinazioni metterli insieme a contrasto! Non ci rimane alcun + dubbio, la vittoria in corto volgere d'anni sarà nostra, se il mal + augurato _romanzo storico_ non affascina gl'ingegni." Imprende + quindi il critico a biasimare l'uso di mescolare il romanzo con la + storia, e il biasimo suo conforta di molte buone ragioni, + parecchie delle quali dovettero far pensare e persuadere il + Manzoni, che s'accinse quindi egli medesimo a giudicare il + _romanzo storico_, per condannarlo senza riguardo. + + [13] Il Manzoni si destreggiava contro i suoi critici e contro gli + amici dissidenti press'a poco come quel giudice di pace, di cui + egli stesso ci ha parlato nel suo ingegnoso e formidabile + _Discorso sul Romanzo storico_: "Un mio amico, di cara e onorata + memoria, raccontava una scena curiosa, alla quale era stato + presente in casa di un giudice di pace in Milano, val a dire + molt'anni fa. L'aveva trovato tra due litiganti, uno de' quali + perorava caldamente la sua causa; e quando costui ebbe finito, il + giudice gli disse: Avete ragione. Ma, signor giudice, disse subito + l'altro, lei mi deve sentire anche me, prima di decidere. È troppo + giusto, rispose il giudice, dite pure su, che v'ascolto + attentamente. Allora quello si mise con tanto più impegno a far + valere la sua causa; e ci riuscì così bene, che il giudice gli + disse: Avete ragione anche voi. C'era lì accanto un suo bambino di + sette od ott'anni, il quale, giocando pian piano con non so qual + balocco, non aveva lasciato di stare anche attento al + contradittorio; e a quel punto alzando un visino stupefatto, non + senza un certo che d'autorevole, esclamò: Ma babbo! non può essere + che abbiano ragione tutt'e due! Hai ragione anche tu, gli disse il + giudice. Come poi sia finita, o l'amico non lo raccontava, o m'è + uscito di mente; ma è da credere che il giudice avrà conciliate + tutte quelle sue risposte, facendo vedere tanto a Tizio, quanto a + Sempronio, che se aveva ragione per una parte, aveva torto per + un'altra." + + [14] Si confronti quello che fin da giovine il Manzoni scriveva da + Parigi a' suoi amici lombardi, e ciò che la moglie scriveva di lui + nel 1820 al Tosi. Probabilmente il Manzoni avrà parecchie volte + prima della pubblicazione de' _Promessi Sposi_ lamentata la + indifferenza, la malignità italiana, la quale doveva rincrescergli + tanto più dopo essere stato ammirato dal Fauriel e dal Goethe. + + [15] Colgo l'occasion per ringraziare l'egregio Antonio Ghislanzoni + che mi fu guida intelligente e simpatica nel mio pellegrinaggio + artistico ai luoghi manzoniani. + + + + +XIX. + +IL MANZONI E LA CRITICA. + + +Appena che i _Promessi Sposi_ si pubblicarono, il pubblico li comprò e +li lesse avidamente:[1] se ne fecero subito in tutte le provincie +d'Italia ristampe, in Francia, in Germania, in Inghilterra traduzioni. +Il pubblico lesse ed ammirò; parecchi nobilissimi ingegni sacrarono +tosto con parole di vero entusiasmo il capolavoro della moderna prosa +italiana; i soli letterati di professione, facendo il loro solito +invido mestiere, criticarono indegnamente. Ma il pubblico, come spesso +accade, non gli ascoltò; i _Promessi Sposi_ diventarono, in poco +tempo, classici; i luoghi descritti nel romanzo parvero degna mèta di +nuovi pellegrinaggi ideali; i tipi de' _Promessi Sposi_ diventarono +tutti popolari; il romanzo parve così poetico, che un Del Nobolo si +provò pure a mettere quella storia in versi; la pittura, la musica +s'impadronirono di quel tèma popolare, reso illustre da una mente +sovrana; fino ad oggi le edizioni italiane del romanzo superano le +centocinquanta. Nessun libro italiano è forse mai stato letto di più; +e pure è singolare che oggi, dopo oltre cinquant'anni, ci siano ancora +da scoprire ne' _Promessi Sposi_ tante finezze, tante bellezze che +erano passate intieramente inosservate. Un commento ai _Promessi +Sposi_ rimane ancora da farsi e non può mancare. Il libro è assai +piano, e non sembra abbisognarne: e pure confido che quanto ne sono +venuto dicendo fin qui, abbia già convinto alcuno di voi che in questa +come in tutte le opere del genio si può sempre scoprire qualche abisso +inesplorato. L'antico bisticcio del Tommaseo avrebbe potuto da lungo +tempo spingere i lettori a questa maniera d'indagini; ma, o non vi si +pose mente, non vedendosi altro in quel giuoco di parole che il giuoco +stesso e non l'occasione che gli avea dato mouvo, o, vivo Manzoni, +nessuno osò andare a cercar l'Autore nel libro. Dopo la sua morte, si +raccolsero parecchi de' suoi motti, si ricordò qualche suo discorso, +si pubblicarono alcune sue lettere; ma a rileggere criticamente tutto +intiero il libro de' _Promessi Sposi_, dico a rileggerlo per il +pubblico, non s'è pensato ancora; ed è cosa assai strana, fra tanto +consenso di ammirazione, che non solo dura, ma cresce sopra la tomba +del grande Milanese. I _Promessi Sposi_ li rileggiamo volentieri, +perchè ad ogni nuova lettura ci pare d'intenderli e di gustarli +meglio; ma, quanto maggiore sarà questo nostro diletto, se noi potremo +d'ora in poi leggere quelle tante altre belle cose che il Manzoni +nascose prudentemente fra riga e riga, ed alle quali non avevamo fin +qui posto mente! Ricordiamoci ch'è del Manzoni e che si trova per +l'appunto ne' _Promessi Sposi_ quella similitudine fra i segni del +vasto saccheggio fatto nella parrocchia di Don Abbondio accozzati +insieme nel focolare e "molte idee sottintese, in un periodo steso da +un uomo di garbo." Dicono che Walter Scoti, venuto a Milano, cercasse +tosto del Manzoni, per rallegrarsi con lui del suo bel romanzo, e che +il Manzoni, il quale definì un giorno lo Scott "l'Omero del romanzo +storico," con modestia rispondesse ai primi complimenti: "Se i miei +_Promessi Sposi_ hanno qualche pregio, sono opera vostra, tanto sono +il frutto del lungo mio studio sui vostri capolavori." Il grande +Romanziere scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella +modestia, e tagliò corto, a quanto si narra (il Carducci pone in +dubbio il racconto stesso), con una risposta non meno spiritosa che +eloquente, la quale non ammetteva replica: "Or bene, in questo caso +dichiaro che i _Promessi Sposi_ sono il mio più bel romanzo." Carlo +Cattaneo, forte ingegno lombardo, che non partecipava punto delle idee +della scuola manzoniana, anzi le combatteva, parlando un giorno col +professor De Benedetti, dichiarava ch'egli non conosceva alcuno +scrittore più originale del Manzoni, perchè in nessun altro scrittore +si vedono come nel Manzoni armonizzate due qualità che di consueto si +escludono, la pietà e la satira. Ho riferito l'opinione d'un rivale e +quella d'un dissidente; gioverà ancora ascoltare quella di un nobile +avversario. Il Sismondi, contro il quale il Manzoni avea composto il +suo libro sopra la _Morale cattolica_, scrivendo nel 1829, da Ginevra, +a Camillo Ugoni, esprimevasi in questi termini sopra il Manzoni: "Je +suis enchanté d'apprendre que vous préparez une novelle édition de ses +oeuvres; c'est un homme d'un beau talent et d'un noble caractère. +J'apprends avec bien de chagrin qu'au lieu de préparer quelque nouvel +ouvrage dans le genre du roman historique dont il a fait un présent a +l'Italie, il écrit au contraire un grand livre contre ce genre +d'ouvrages. Il y avait da génie dans ses _Promessi Sposi_, il y avait +en même temps l'exemple da genre de lecture qui peut, en dépit de la +censure, faire l'impression la plus générale et la plus utile sur le +public italien."[2] Ma il Manzoni doveva essere originale in tutto; +egli avea promesso a vent'anni di mirar sempre alla _salita_, ma che +egli sarebbe caduto sopra una via propria, sulla sua propria orma, +quando avesse dovuto cadere. Appena composti i _Promessi Sposi_, +vedendo il pericolo che si correva a passare per creatore del romanzo +storico in Italia, e ad esser tenuto complice di tutti i pretesi +romanzi storici che si sarebbero pubblicati dopo il suo, ebbe un'idea +_poetica_. Adopero la parola _poetica_ nel modo, in cui piaceva +adoprarla a Renzo. Vi ricordate la scena dell'osteria? Un giuocatore +dice che le penne d'oca, con le quali si scrive, sono in mano de' +signori, perchè sono essi che mangiano le oche, ed è giusto che +s'ingegnino a far qualche cosa anche delle penne. Si ride, e Renzo +esclama: "To' è un poeta costui. Ce n'è anche qui de' poeti; già ne +nasce per tutto. N'ho una vena anch'io, e qualche volta ne dico delle +curiose..., ma quando le cose vanno bene." L'Autore soggiunge: "Per +capire questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso +il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già, +come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di Pindo, +un allievo delle Muse, vuol dire un cervello bizzarro e un po' balzano +che, ne' discorsi e ne' fatti, abbia più dell'arguto e del singolare +che del ragionevole. Tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a +manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal loro +legittimo significato! Perchè, vi domando io, cosa ci ha che fare +poeta con cervello balzano?" Il Manzoni dovette sentirsi dare a quel +modo del poeta, e non da sole persone del volgo. Quando egli stava +correggendo i _Promessi Sposi_, cioè nel luglio del 1824, dopo avere +scritto una bella lettera scherzosa a monsignor Tosi, conchiude: "Ma +io m'accorgo che lo scherzo eccede e che la mia pensata di non dirle +seriamente quello che io sento, per timore d'essere poco rispettoso, è +stata veramente, com'Ella dice qualche volta, _poetica_. Perdoni Ella +davvero questa scappata d'un _cervello_ che Ella conosce per +_balzano_, la perdoni alla vivezza d'un sentimento che aveva proprio +bisogno di sfogo." Queste parole sono il commento più autentico che si +possa desiderare a quel brano veramente _poetico_ dei _Promessi +Sposi_. Il Manzoni dovea temere i suoi pedissequi, non meno forse che +il pericolo d'esser preso egli stesso per un pedante che camminasse +sulle traccie altrui. Per i grandi egli aveva un _rationabile +obsequium_; Virgilio, Dante, lo Shakespeare, il Voltaire, il Goethe +ammirava, ma sentendosi abbondanza d'ingegno originale, non si provò +mai, dopo il Carme per l'Imbonati e l'_Uranio_, ad imitarli. Concepì +il romanzo come un lavoro nuovo e _sui generis_, anzi, tutto proprio, +e nell'anno medesimo in cui l'ebbe terminato, che fu, come s'è già +detto, il 1823, diresse al marchese Alfieri una lunga lettera sul +_romanticismo_, la quale rimase allora inedita, ma che ci pare molto +eloquente. Compiuto un lavoro destinato a diventar classico, ecco in +qual modo egli ragionava intorno ai Classici: "Gli antichi, o almeno i +più lodati di essi, sono stati appunto eccellenti, perchè cercavano la +perfezione nel soggetto stesso che trattavano, e non nel rassomigliare +a chi ne aveva trattati di simili; e quindi per imitarli nel senso più +ragionevole e più degno del vocabolo, bisognava appunto non cercare +d'imitarli nelll'altro senso servile. Chè molte cose de' Classici +erano piaciute, perchè avevano trovato negl'intelletti una +disposizione a gustarle, nata da circostanze, da idee, da usi +particolari che più non sono. Che, fra i moderni stessi, più vantati +son quelli che non imitarono, ma crearono; o, per parlare un po' più +ragionevolmente, seppero scoprire ed esprimere i caratteri speciali, +originali, degli argomenti che presero a trattare; vi è un po' di +contradizione nel dire: prendete a modelli quegli scrittori che furono +sommi, perchè non presero alcun modello." Egli non può tollerare +l'impero delle leggi stabilite, con molto arbitrio, dai retori. +"Ricevere (egli esclama) senza esame; senza richiami, leggi di tali, e +così create, è cosa troppo fuori di ragione. E quale infatti +(aggiungeva) è l'effetto più naturale del dominio di queste regole? Di +distrarre l'ingegno inventore dalla contemplazione del soggetto, dalla +ricerca de' caratteri proprii ed organici di quello, per rivolgerlo e +legarlo alla ricerca e all'adempimento di alcune condizioni talvolta +affatto estranee al soggetto, e quindi d'impedimento a ben trattarlo. +Una delle lodi che noi Italiani in ispecie diamo ai poeti che più +siamo in uso di lodare, non è ella forse dell'aver eglino abbandonate +le norme comuni, dell'essersi resi superiori a quelle, dell'avere +scelta una via non tracciata, non preveduta, nella quale la critica +non aveva ancor posti i suoi termini, perchè non la conosceva, e il +genio solo doveva scoprirla? Se essi dunque hanno fatto così bene, +prescindendo dalle regole, perchè ripeteremo sempre che le regole sono +la condizione essenziale del far bene?" E sopra questo argomento della +ragionevolezza nell'ammirazione egli ritorna ancora con altre parole: +"L'ammirazione pe' sommi lavori dell'ingegno è certamente un +sentimento dolce e nobile; una forza non so se ragionevole, ma +tuttavia universale, ci porta a gustare più ancora un tal sentimento, +quando gl'ingegni che lo fanno nascere sono nostri concittadini. Ma +l'ammirazione non deve mai essere un pretesto alla pigrizia, voglio +dire che non deve mai inchiudere l'idea di una perfezione che non +lasci più nulla da desiderare nè da fare. Nessun uomo è tale da +chiudere la serie delle idee in nessuna materia; e come nelle opere +della produzione materiale, così in quelle dell'ingegno, ogni +generazione deve vivere del suo lavoro, e risguardarsi il già fatto +come un capitale da far fruttare con nuovi trovati, non come una +ricchezza che dispensi dall'occupazione." Egli scrive dunque a suo +modo un libro che si battezza come un _romanzo storico_; così tuttavia +non l'ha battezzato egli; egli ha fatto un libro originale che fu +ascritto tra i romanzi originali; ma _il suo_ romanzo storico è tale +che si può dire di esso: + + _Manzoni_ il fece e poi ruppe lo stampo. + +Vennero numerosi imitatori: nessuno, non esclusi i migliori, come il +Varese, il Bazzoni, l'Azeglio, il Grossi, il Cantù, riuscirono a darci +un romanzo _manzoniano_; chi si avvicinò di più, per alcune parti, al +tipo, fu Giulio Carcano con la sua _Angiola Maria_; ma questa, più +ancora che i _Promessi Sposi_, arieggia il _Vicario di Wakefield_ del +Goldsmith. Il Manzoni previde il caso, e col suo bravo discorso contro +il Romanzo storico mise, come suol dirsi, le mani innanzi, per non +venire confuso co' suoi probabilmente numerosi seguaci, che si +credettero e non furono e non potevano essere imitatori. Egli non può +naturalmente, per modestia, parlare di sè; ricorre quindi ad un altro +esempio illustre, ed esclama: "Mi sapreste indicare, tra le opere +moderne e antiche, molte opere più lette e con più piacere e +ammirazione dei romanzi storici di un certo Walter Scott? Voi volete +dimostrare, con questo e con quell'argomento, che non doveano poter +produrre un tal effetto. Ma se lo producono!--Che quei romanzi siano +piaciuti, e non senza di gran perchè, è un fatto innegabile, ma è un +fatto di quei romanzi, non il fatto del romanzo storico." Con questo +argomento egli salva il proprio libro dal naufragio, in cui si accorge +che tutti i romanzi storici devono andare perduti; e meglio ancora da +questo argomento, che richiede sempre il sussidio della prova, lo +salva, fuor di ogni dubbio, la creazione di alcuni tipi; il poeta +creatore di tipi salva il romanziere. Non si domanda, invero, nè +importa sapere in qual secolo, in qual villaggio precisamente, Don +Abbondio abbia vissuto; ciò che rileva è che si abbia in lui +rappresentato al vivo un certo carattere umano, un certo tipo di +parroco italiano. Il romanzo può perire; Don Abbondio e l'artista che +lo scolpì, vivranno immortali. Ma il genere, insomma, è proprio falso. +"Un gran poeta e un gran storico (disse con ragione il Manzoni +sentendo sè stesso) possono trovarsi, senzo far confusione, nell'uomo +medesimo, ma non nel medesimo componimento.--Il positivo non è, +riguardo alla mente, se non in quanto è conosciuto; o non si conosce +se non in quanto si può distinguerlo da ciò che non è lui; e quindi +l'ingrandirlo con del verosimile non è altro, in quanto all'effetto di +rappresentarlo, che un ridurlo a meno, facendolo in parte sparire. Ho +sentito parlare di un uomo più economo che acuto, il quale si era +immaginato di poter raddoppiare l'olio da bruciare, aggiungendoci +altrettanta acqua. Sapeva bene che, a versarcela semplicemente sopra, +l'andava a fondo, e l'olio tornava a galla; ma pensò che, se potesse +immedesimarli mescolandoli e dibattendoli bene, ne resulterebbe un +liquido solo, e si sarebbe ottenuto l'intento. Dibatti, dibatti, +riuscì a farne un non so che di brizzolato, di picchiettato che +scorreva insieme, ed empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio +di più; anzi, riguardo all'effetto di far lume, era molto meno. E +l'amico se ne avvide, quando volle accendere lo stoppino." Quando il +Manzoni ebbe pubblicato il suo Discorso contro il Romanzo +storico--_Siamo fritti!_--scriveva Tommaso Grossi a Cesare Cantù. E si +capisce che, dopo avere pensato e scritto un tale discorso, ove ogni +pagina, anzi ogni parola rivela una profonda persuasione, egli non si +sarebbe mai accinto a scrivere un secondo libro sul tipo dei _Promessi +Sposi_. Prima di tutto, un libro simile non può essere altrimenti che +unico per uno scrittore e per una letteratura. Concepite, se vi +riesce, due _Iliadi_ per la Grecia, due _Divine Commedie_ per +l'Italia, due _Amleti_ per l'Inghilterra, due _Faust _per la Germania, +due _Don Chisciotti_ per la Spagna; l'uno dei due deve essere una +freddura o una caricatura. Così non si può dare in Italia un altro +libro simile ai _Promessi Sposi_, e il Manzoni avea troppo buon senso +per immaginarsi di poterlo scrivere; egli non era, per dire il vero, +un grande ammiratore del Tasso; anzi è strano il disprezzo che mostrò +a questo nostro grande e infelice ingegno; ma, se ammirava qualche +cosa in lui, la _Gerusalemme Conquistata_ dovea parergli una grande +miseria nel confronto della _Gerusalemme Liberata_. Egli dunque non +avrebbe mai commesso lo sbaglio di comporre un secondo poema, o sia un +secondo romanzo; ma nel capitolo 22 del suo romanzo si era letto +questo passo, relativo alla storia della Colonna infame ed agli +Untori: "È parso che la storia potesse esser materia di un nuovo +lavoro. Ma non è cosa da uscirne con poche parole; e non è qui il +luogo di trattarla con l'estensione che merita. E, oltre di ciò, dopo +essersi fermato su quei casi, il lettore non si curerebbe più +certamente di conoscere ciò che rimane del nostro racconto. Serbando +però a un altro scritto la storia e l'esame di quelli, torneremo +finalmente ai nostri personaggi." Fu uno sbaglio quella pubblica +promessa; poichè si trovarono subito, non so se speculatori o +spigolatori, o l'uno e l'altro insieme, che gli sfiorarono +l'argomento, così chiaramente indicato alla curiosità del pubblico, di +maniera che quando il Manzoni ebbe pronta la sua _Storia della Colonna +infame_, troppi dei documenti ch'egli aveva esaminati il primo, aveano +già vista la luce. E poi il pubblico s'era immaginato da quella aperta +promessa, e dalla lunga aspettativa, che sarebbe uscito un nuovo +racconto; quando, invece, s'accorse di che si trattava, esso si +credette burlato, e mormorò, quantunque il Manzoni l'avesse, con +onesta previdenza, messo subito sull'avviso, scusandosi da sè stesso +della soverchia curiosità, con cui s'era attesa la _Storia della +Colonna infame_. "In una parte (egli scrive) dello scritto precedente +(_I Promessi Sposi_), l'Autore aveva manifestata l'intenzione di +pubblicare la storia; ed è questa che presenta al pubblico, non senza +vergogna, sapendo che da altri è stata supposta opera di vasta +materia, se non altro, e di mole corrispondente. Ma, se il ridicolo +del disinganno deve cadere addosso a lui, gli sia permesso almeno di +protestare che nell'errore non ha colpa, e che, se viene alla luce un +topo, lui non aveva detto che dovessero partorire i monti." Il +Manzoni, proseguendo l'opera di Pietro Verri che nel secolo innanzi +aveva scritto le _Osservazioni sulla Tortura_, voleva fare inorridire +per le iniquità dei sistemi di procedura, insistendo sui processi +degli Untori, non tanto per far prendere in odio la tortura già +scomparsa, quanto per rendere odiosi i processi che l'ignoranza rende +ancora sempre arbitrarii e fallaci. "Noi (egli scrive), proponendo a +lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra errori già +conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile +frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni +volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che +non si posson bandire come falsi sistemi, nè abolire come cattive +istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle +ne' loro effetti e detestarle." Si meraviglia il Manzoni e si duole e +s'arrabbia ad una volta che, per un secolo e mezzo, non pur dal volgo, +ma da uomini dotti ed onesti siasi non pur creduto agli Untori, ma +diffusa per gli scritti l'opinione che gli Untori esistessero, e che +fosse carità e giustizia il perseguitarli. "Se non che (osserva il +Manzoni) anche quella indegnazione alla rovescia, anche il dispiacere +che si deve provare nel riconoscerla, porta con sè il suo vantaggio, +accrescendo l'avversione e la diffidenza per quell'usanza antica e non +mai abbastanza screditata di ripetere senza esaminare, e se ci si +lascia passar quest'espressione, di mescere al pubblico il suo vino +medesimo, alle volte quello che gli ha già dato alla testa." I +processi erano condotti con la ferma intenzione di trovare materia di +condanna, e di provare ad ogni costo la reità dell'accusato. A +proposito del Mora, il quale sotto la tortura si confessa reo, il +Manzoni osserva: "Così eran riusciti a far confermare al Mora le +congetture del birro, come al Piazza le immaginazioni della +donnicciola; ma in questo secondo caso con una tortura illegale come +nel primo con un'illegale impunità. L'armi eran prese dall'arsenale +della giurisprudenza; ma i colpi eran dati ad arbitrio e a +tradimento." Il Manzoni mirava evidentemente a colpire con queste +parole la pretesa legalità dei processi politici austriaci, ai quali +premeva provare la reità degli accusati; sopra questi processi si +dovea poi scrivere la storia. Ora noi vediamo quale opinione avesse il +Manzoni degli storici ufficiali, quando leggiamo quello che egli +scriveva intorno al Ripamonti: "Il Ripamonti era istoriografo della +città, cioè uno di quegli uomini, ai quali, in qualche caso, può esser +comandato e proibito di scriver la storia." Così egli fa una critica +degli storici, quando giustifica sè d'aver fatto la storia di povera +gente: "I giudizii criminali e la povera gente, quand'è poca, non si +riguardano come materia propriamente della storia." Nella seconda +parte del suo scritto, il Manzoni cogliendo l'occasione che gli si +offre di cercare quello che gli storici avean detto degli Untori, +intraprende pure una critica eruditamente demolitrice di Pietro +Giannone, storico audacemente plagiario, e la conchiude con queste +parole: "Chi sa quali altri furti non osservati di costui potrebbe +scoprire chi ne facesse ricerea; ma quel tanto che abbiam veduto d'un +tal prendere da altri scrittori, non dico la scelta e l'ordine de' +fatti, non dico giudizii, l'osservazioni, lo spirito, ma le pagine, i +capitoli, i libri, è sicuramente, in un autor famoso e lodato, quel +che si dice un fenomeno. Sia stata, o sterilità, o pigrizia di mente, +fu certamente rara, come fu raro il coraggio, ma unica la felicità di +restare, anche con tutto ciò (fin che resta), un grande uomo. E questa +circostanza, insieme con l'occasione che ce ne dava l'argomento, ci +faccia perdonare dal benigno lettore una digressione, lunga, per dir +la verità, in una parte accessoria di un piccolo scritto." Dopo aver +citato i versi del Parini, che fanno eco alla tradizione popolare +degli Untori e della Colonna infame: + + O buoni cittadin, lungi, che il suolo + Miserabile infame non v'infetti, + +Il Manzoni soggiunge. "Era questa veramente l'opinione del Parini? Non +si sa; e l'averla espressa così affermativamente bensì, ma in versi, +non ne sarebbe un argomento; perchè allora era massima ricevuta che i +poeti avessero il privilegio di profittar di tutte le credenze, o vere +o false, le quali fossero atte a produrre un'impressione o forte o +piacevole. Il privilegio! Mantenere e riscaldar gli uomini +nell'errore, un privilegio! Ma a questo si rispondeva che un tal +inconveniente non poteva nascere, perchè i poeti, nessun credeva che +dicessero davvero. Non c'è da replicare; solo può parere strano che i +poeti fossero contenti del permesso e del motivo." Noi abbiamo qui un +Manzoni intieramente critico; il poeta creatore è scomparso. Ma quanta +novità ed originalità pure in questa critica! quanta onestà e +profondità d'intendimenti! quanta efficacia, quanta poesia, se si può +dire, in questa stessa critica! Noi dobbiamo tuttavia, a nostra +confusione, confessare che la _Storia della Colonna infame_ come, in +generale, tutte le prose critiche del Manzoni, in Italia fu letta da +pochi e meditata da pochissimi; e che il Manzoni dovette anche una +volta convenire che egli era stato meglio capito, in ogni modo, meglio +apprezzato da un forestiero che dai proprii concittadini. In una +lettera di ringraziamento ch'egli diresse, nell'anno 1843, al conte +Adolfo di Circourt, noi leggiamo queste parole scritte in francese, +lingua della quale egli aveva già dato splendido saggio nella sua +bella lettera al Chauvet sopra le Unità drammatiche, pubblicata dopo +una rispettosa critica del suo _Conte di Carmagnola_: "J'avais, effet, +en travaillant au petit ouvrage que vous avez jugé avec tant +d'indulgence, les intentions que vous exprimez si bien. Evènement +isolé et sana relation avec les grands faits de l'histoire; acteurs +obscurs, les puissants autant que les faibles; erreur sur laquelle il +n'y a plus personne à détromper parmi ceux qui lisent; institutions +contre lesquelles on n'a plus a se défendre: il m'avait semblé que +sons tout cela il y avait pourtant encore un point qui touchait aux +dangers toujours vivants de l'humanité, a ses intèrèts les plus +nobles, comme aux plus matériels, a sa lutte perpétuelle sur la terre. +Mais comme on aime beaucoup à viser, on se fait facilement des buts; +et la persuasion la plus vive, qui par cela même pourrait n'être +qu'engouement, le témoignage même de quelques amis dont le jugement, +de grande autorité en toute autre occasion, pourrait être égaré par la +sympathie, ne peuvent rassurer que faiblement contre la crainte de +s'être trompé. C'est du public que l'on attend une assurance, non pas +entière, mais plus ferme; et cette épreuve m'a été complètement +défavorable. Quand ma petite histoire a paru, le silence +(permettez-moi de ramener à un sens plus réel une expression que vous +avez employée d'une manière trop bienveillante) le silence s'est fait; +et la curiosité qui s'était assez éveillée dans l'attente a cessé tout +d'un coup, non comme satisfaite, mais comme déçue. Jugez après cela, +Monsieur, quel plaisir a dû me faire une voix inattendue et éloquente, +qui a bien voulu me dire que je ne m'étais pas tout a fait trompé." +Dopo la pubblicazione della _Storia della Colonna infame_, fuori de' +suoi scritti sull'unità della lingua, il Manzoni non pubblicò altro. E +pure il suo robusto e vivace ingegno si mantenne vegeto fino agli +ultimi giorni della sua lunga vita, Egli non iscrisse quasi più per la +stampa; ma ogni giorno riceveva vecchi e nuovi amici, discorrendo coi +quali il suo ingegno, simile a molla che scattasse, gittava luminose +faville, e diffondeva idee così originali, che avrebbero, ciascuna per +sè, potuto formar la fortuna di un libro e di un autore. Ed è +veramente peccato che il Manzoni non abbia avuto presso di sè un +Eckermann come il Goethe, per trascriverci i suoi quotidiani discorsi; +se Carlo Porta, il Torti, il Grossi, il Tosi, il Giudici, il Sozzi, il +Rosmini, il Cantù, il Carcano, il Rossari, il Ceroli, il Bonghi, il +Rizzi e gli altri più intimi amici del Manzoni (non parlo della +signora Blondel) avessero pensato a notare tutti i motti che uscirono +dalla bocca del Manzoni, nessun libro più originale e più sapiente di +quello che riunisse tutti quegli appunti sarebbe forse mai stato +immaginato e composto. Le uscite manzoniane erano tutte impensate e +quasi sempre felici. Lo stesso imbarazzo che il Manzoni provava talora +nell'esprimersi, poichè qualche volta e ne' momenti per l'appunto che +egli aveva una maggior fretta di parlare, gli accadeva di balbettare, +aggiungeva una nuova forza alle parole che uscivano poi come palle +esplodenti. E sopra quel suo difetto organico egli avea preso la buona +abitudine di ridere il primo, per toglierne la volontà ed il pretesto +agli altri. "La balbuzie di Alessandro Manzoni (scrive Antonio +Stoppani) non era una balbuzie di genere comune come sarebbe quella, +per esempio, consistente in una specie di sincope momentanea +dell'organo vocale.... Il Manzoni non era nemmeno di quelli che vanno +soggetti a quella specie di paralisi mentale momentanea, per cui la +parola, benchè comunissima, rifiuta di presentarsi nell'istante, in +cui si ha bisogno di proferirla. "Io, diceva il Manzoni, la parola la +vedo; essa è lì; ma non vuole uscirmi dalla bocca;" quando era in +questo caso, troncava improvvisamente il discorso. "Se la si lascerà +dire," soggiungeva l'illustre paziente: e dopo questa specie di +scongiuro, pronunciava senza difficoltà quella parola che prima s'era +rifiutata assolutamente a pigliar forma sensibile nella sua bocca. +Avendo Don Giovanni Béttega, ora parroco di Anzano, avuto occasione di +presentargli, Alessandro Manzoni, giocando di parole sul cognome di +quel bravo ecclesiastico che, pronunciato lungo, in dialetto lombardo +vuol dire _balbetta_: "Lei, disse, ha il _nomen_ ed io l'_omen_." +Nella lettera che scrisse al Briano per rinunciare alla deputazione, +il Manzoni fece pure allusione alla sua balbuzie; ad un amico poi che +gli domandava perchè non avea voluto esser deputato, egli, scherzando, +rispondeva: "Poniamo il caso che io volessi parlare e mi volgessi al +presidente per domandargli la parola, il presidente dovrebbe +rispondermi:--Scusi, onorevole Manzoni, ma a lei la parola io non la +posso dare.--" Ma non è qui il luogo di raccogliere aneddoti, tanto +più che il loro numero, se gli amici del Manzoni superstiti vorranno +ricordarli e parlare, può divenire infinito. Ho qui solamente toccato +di un difetto fisico del Manzoni solamente per mostrare come anche da +esso il Manzoni abbia saputo trovar nuovo alimento alle sue +inesauribili arguzie. Molti venivano a domandargli pareri letterarii +in iscritto, ma inutilmente. Un parere scritto gli era pure stato +chiesto, prima ch'esso pubblicasse le sue _Novelle_, dall'illustre +poetessa piemontese Diodata Saluzzo, ed egli allora s'era schermito +con queste parole: "Ella dee dunque sapere che io ho un'avversione +estrema, come una specie di terrore, all'esprimere giudizio su cose +letterarie, massime in iscritto, e a ridurre in breve i motivi; questa +avversione nasce in me dall'incertezza o, dirò meglio, dalla +improbabilità di farlo bene, e dalla difficoltà del farlo comunque. Il +giudizio di una parola può essere, ed è sovente, derivato da principii +di una grande generalità; di modo che non sia possibile motivarlo, nè +quasi esprimerlo, senza espor quelli, cioè senza scarabocchiar molte +pagine. Nel che sovente il lavoro materiale sarebbe ancora la più +piccola faccenda; vi è questo di più che tali principii ponno essere, +e sono sovente (parlo del fatto mio) tutt'altro che connessi, che +certi, che distinti, puri e riducibili a formole precise e +invariabili; e l'applicazione che pur se ne fa, è un tal quale +intravvedimento; è quel che Dio vuole; ma pur lo si fa. E siccome +questa incertezza o confusione è anche, per men male, riconosciuta +sovente dall'intelletto, in cui è, così dove si vorrebbe un giudizio, +spesso non si presenta che un dubbio, più difficile assai a mettere in +parole, che non un giudizio. Queste difficoltà e altre congeneri +(giacchè non voglio abusar troppo della licenza che le ho chiesta di +riuscirle seccatore) si trovano a cento doppi più nello scritto che +nella conversazione. Qui hanno luogo le espressioni più indeterminate, +i periodi non formati, le parole in aria, formole cioè proporzionate a +quella incertitudine e imperfezione d'idee; e tali formole hanno però +un effetto, giacchè la parte stessa che si degna volere il giudizio +altrui, viene in aiuto a chi ha da formarlo, dando mezzo, colle +spiegazioni, colle risposte, a porre in forma il dubbio, a svolgere il +giudizio che non era nella mente del giudicante che un germe confuso. +Questa parolona di _giudicante_ basta poi a farle ricordare gli alti +motivi di avversione che ha e dee avere per un tale uffizio chi +conosce la propria debolezza. Contuttociò non voglio dire che io non +mi conduca a farlo qualche volta a viva voce con persone, a cui mi +lega una vecchia famigliarità; nè ch'io non ardisca pur di farlo, +comandato, con persona, per cui sento la più rispettosa stima; dandomi +animo da una parte questa stima medesima che dall'altra mi +tratterrebbe; che, quanto al pericolo di dire sproposito o di non +saper bene cosa si dica, è poca cosa per chi protesta e avvisa innanzi +tratto che probabilmente gli accadrà l'uno e l'altro." Così, quando +accadeva al Manzoni di dover giudicare di una contesa letteraria e non +averne voglia, egli dovea ricorrere press'a poco a quel famoso +espediente, a cui, come dicemmo, si riferiva un suo amico di cara e +onorata memoria, che gli raccontava una scena curiosa, della quale era +stato spettatore molt'anni innanzi in casa d'un giudice di pace. Il +Manzoni imitò spesso la tattica di quel giudice di pace, ne' giudizii +che gli toccò proferire, sedendo in tribunale; ma, a quattr'occhi, coi +più intimi amici, diede sempre torto o ragione a chi l'aveva. Grande +coraggio personale egli non ebbe forse mai; ma la sua mente ardita non +si arrestò innanzi ad alcuna difficoltà, anzi le dominò sempre tutte +come sovrana. Egli non avrebbe, per un esempio, mai scritta una riga +da pubblicarsi in favore d'un libro del Tommaseo, o contro di esso; +ma, quando egli pubblicava in Francia il romanzo _Fede e Bellezza_, +ove l'eroe passa per molte avventure erotiche per arrivare poi ad una +specie di gesuitica compunzione, il Manzoni lo definiva, in un +crocchio d'amici, con due parole: _metà Giovedì grasso, metà Venerdì +santo_. Al Borghi imitatore degl'_Inni Sacri_ egli era stato, per +lettere, generoso di lodi soverchie; se ne pentì in appresso, e ne' +discorsi famigliari con gli amici temperò il soverchio in modo che il +povero innaiuolo toscano ne rimaneva annientato. Fu invece largo +sempre di lodi sincere al Grossi, al Rosmini, al Torti, al Giusti, a +proposito del quale rispondeva a chi gli faceva osservare che anche in +Toscana la lingua si va corrompendo, col parafrasare le parole della +_Bibbia_ relative a Sodoma e Gomorra: "Dieci Giusti bastano a salvare +la città." Nel _Dialogo dell'Invenzione_, il Manzoni mette senza +dubbio in iscena sè ed il Rosmini, sebbene non lo dica: anzi egli dà +il nome di _Primo_ all'uno, di _Secondo_ all'altro, dicendo: "Guai a +me se mettessi in piazza i loro nomi veri." Il primo è senza dubbio, +il Rosmini; il secondo, il Manzoni. Il secondo dice che l'artista +crea, poi corregge che l'artista inventa. Il primo dimostra che nè +crea nè inventa, poichè l'idea essendo semplice, non si compone, ma +esiste per sè, è anteriore all'opera dell'artista e conduce il secondo +per una serie di sillogismi stringenti, al fine de' quali il secondo +deve darsi per vinto, ma domanda altro. Il primo osserva: "Tanto +meglio se queste nostre chiacchiere vi lasciano la curiosità di +conoscere più di quello che richiede la nostra questione, e +soprattutto di quello che potrei dirvi. Vuol dire che studieremo +filosofia insieme." Il secondo conviene: "Insomma, bisogna studiarla +questa filosofia." Il primo soggiunge: "Fate di meno ora, se potete, +con quelle poche curiosità che vi sono venute. Non fosse altro che +l'ultima, quella che non v'ho nemmeno lasciata finir d'esprimere. +Tutte queste idee.... avevate intonato; e infatti tante idee, tanti +esseri eterni, necessarii, immutabili, aventi cioè gli attributi che +non possono convenire se non a un Essere solo, non è certamente un +punto, dove l'intelletto si possa acquietare. E nello stesso tempo, +come negare all'idee questi attributi? E non v'è, di certo, uscito +dalla mente neppure quell'altro fatto altrettanto innegabile, e +altrettanto poco soddisfacente, dell'esser tante di queste idee +comprese in una, che pure riman semplice e che potete fare entrare +anch'essa in un'altra più estesa, più complessa; come potete da una di +quelle farne uscire dell'altre moltiplicando, per dir così, e +diminuendo, a piacer vostro, questi esseri singolari, senza potere né +distruggerne nè predarne uno. Ora, quando il tornare indietro è +impossibile, e il fermarsi insopportabile, non c'è altro ripiego che +d'andare avanti. Non è poi un così tristo ripiego! È con l'andare +avanti che si passa dalla moltiplicità all'unità, nella quale solo +l'intelletto può acquietarsi fondatamente e stabilmente." E in questo +concetto sovrano dell'unità che balenò alla mente manzoniana e la +contenne, m'acquieterò anch'io per conchiudere che uno scrittore che +bandi a vent'anni la formola poetica: "sentir e meditar", e le serbò +fede costante nell'arte sua, non può venir letto superficialmente; +egli conduceva tutte le forme del bello alla suprema unità del vero, o +più tosto poneva il vero come base fondamentale di tutti i suoi +edifizii poetici. Quanto a' suoi intendimenti civili e religiosi, essi +non hanno propriamente che fare con l'arte sua; essi non le sono +inerenti. Si può credere diversamente dal Manzoni; ma non si dovrebbe +oramai concepire l'arte in modo diverso da quello, con cui egli l'ha +trattata in modo non superabile ne' _Promessi Sposi_. Il Manzoni +scrisse il suo capolavoro fra le discussioni dei Classici e dei +Romantici che lo riconoscevano come loro caposcuola; la comparsa del +capolavoro manzoniano troncò le discussioni; così le recenti battaglie +combattute in Italia fra i così detti Veristi e Idealisti potranno +aver fine, se nelle file degli uni o degli altri apparirà un altro +genio capace di risolvere il problema con un altro capolavoro. +Auguriamoci che questo genio nasca presto, e, intanto che s'aspetta, +studiamo il Manzoni. + + [1] Milleseicento erano stali i soscrittori; in pochi giorni nella + sola Milano se ne spacciarono oltre seicento copie. Dalla + _Bibliografia Manzoniana_ del Vismara (Milano, Paravia) rileviamo + che fino all'anno 1875 erano state fatte ben 118 edizioni italiane + separate de' _Promessi Sposi_, 17 edizioni tedesche, 19 edizioni + francesi, 10 edizioni inglesi; esistono inoltre traduzioni + spagnuole, greche, olandesi, svedesi, russe, ungheresi, ec. Non si + contano qui 86 edizioni italiane delle opere varie del Manzoni, + nelle quali si comprendono pure i _Promessi Sposi_. + + [2] Il poeta Niccolini che lagnavasi di essere santamente abborrito + dal Manzoni, cosa non vera, poichè il Manzoni non odiava alcuno e + faceva invece grande stima del Niccolini, {Parlando il Manzoni + delle tragedie del Niccolini al professor Corrado Gargialli che + gli dedicava un volume delle tragedie niccoliniane, gli scriveva: + "La minore delle mia inferiorità rispetto al Niccolini come autore + di tragedie è nel numero."} confessava pur tuttavia che un solo + scrittore italiano avea potenza di farlo pensare, e che questo + solo era il Manzoni. In bocca d'un rivale una tale confessione è + preziosa e dice molto. Ma il Manzoni faceva pensare, perchè + pensava sempre, prima di dire o di fare checchessia; anzi egli + pensava troppo. Le sue parole avevano tutte un gran senso: ond'è + veramente a dolersi che tante siano volate via, senza che alcuno + abbia provveduto a raccoglierle ed a metterle insieme. Una vita di + ottantotto anni, de' quali più di settanta vissuti con una piena + coscienza di sè, con una ferma volontà diretta ad un alto segno, + piena di alti pensieri, quanto sarebbe istruttiva se si potesse + conoscere intimamente! + + + + + + + + + + +End of Project Gutenberg's Alessandro Manzoni, by Alessandro De Gubernatis + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK ALESSANDRO MANZONI *** + +***** This file should be named 7817-8.txt or 7817-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + http://www.gutenberg.org/7/8/1/7817/ + +Produced by Claudio Paganelli, Carlo Traverso, Charles +Franks, and the Online Distributed Proofreading team. This +file was produced from images generously made available +by the Bibliothèque nationale de France (BnF/Gallica) at +http://gallica.bnf.fr. + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. Special rules, +set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to +copying and distributing Project Gutenberg-tm electronic works to +protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. Project +Gutenberg is a registered trademark, and may not be used if you +charge for the eBooks, unless you receive specific permission. If you +do not charge anything for copies of this eBook, complying with the +rules is very easy. 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Prologo + II. La nobiltà del Manzoni + III. Il Manzoni a scuola + IV. Primi versi + V. Il Manzoni ed il Parini + VI. Il _Trionfo della Libertà_ + VII. Il Manzoni Poeta satirico + VIII. Il Manzoni e Vincenzo Monti + IX. I primi amici + X. Carme autobiografico + XI. Il Manzoni a Parigi + XII. L'_Urania_.--L'Idillio manzoniano + XIII. La Conversione + XIV. Il Manzoni a Brusuglio.--Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_ + XV. Il Manzoni Poeta drammatico + XVI. Il Manzoni unitario + XVII. Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_--Il _Cinque Maggio_ + XVIII. I _Promossi Sposi_ + XIX. Il Manzoni e la critica + + + + + +A FEDERICO MAX MÜLLER + +Professore nella Università di Oxford e Curatore della _Taylorian +Institution_ + + +_Illustre Amico_, + +_Nessuno meglio di Voi potrebbe dire in qual modo sia nato +inaspettatamente questo mio nuovo tenue volume. Chè, se mia fu la +scelta del tèma, Vostro fu il merito, posto che il libro non accresca +i miei torti verso le lettere, se mi venne fornita l'occasione di +scriverlo. E quale occasione! La più solenne che amor proprio di +autore potesse ambire. Nè contento di avermi coi vostri insigni +colleghi, i Curatori di codesta illustre _Tayloriana Istituzione_ +intesa a promuovere fra gli Inglesi lo studio delle lingue e delle +letterature moderne, messo in condizione di ragionare per tre volte, +innanzi ad un pubblico veramente eletto, intorno al sommo fra i nostri +scrittori contemporanei, la vostra bontà e cortesia volle non pure +che, tra le agiatezze della vostra casa ospitale, io dimenticassi in +Inghilterra la mia condizione di straniero, ma ancora che, nelle +vostre domestiche contentezze, se pure visibilmente contristate da un +amaro ricordo, io vedessi, in alcune parte, l'immagine di quelle +vivissime che mi attendevano al mio ritorno in patria. A Voi, illustre +concittadino ed ammiratore di quel Goethe che diede al Manzoni nostro +il vero battesimo della gloria, a Voi avvezzo, dal cielo olimpico e +luminoso in cui spaziate, a contemplar le cime più ardue di +quell'_açvattha_ infinito, ch'è l'albero della scienza, non +increscerà, io spero, dopo avere, con la vostra costante benevolenza +accresciuto coraggio al vostro amico lettore, se io sono in qualche +modo riuscito a presentarvi del Manzoni un ritratto abbastanza fedele, +ritrovacelo nuovamente innanzi come figura degna di Voi; questo +ritratto, in ogni maniera, nel mio desiderio Vi appartiene, se non +altro come ricordo di quegli obblighi di sentita gratitudine, per i +quali sono lieto io medesimo di non esservi più interamente straniero. +Con questi sentimenti, gradite, illustre amico, il libro che Vi invio +con la fiducia, non vorrei dire solamente speranza, che ne durasse +lungamente in Voi la memoria, se non per alcun merito particolare del +biografo, almeno sicuramente per la nobiltà della vita intellettuale +che impresi a descrivere, dalla quale, fin che le nuove generazioni +deriveranno luce ed esempio, le lettere continueranno sempre a +sostenere il loro desiderabile e necessario ufficio d'instauratrici +amabili e generose di ogni civile sapienza._ + +Il vostro + +ANGELO DE GUBERNATIS. + + + + +PROEMIO DEL LIBRO + + +Il Discorso che segue, col quale tentai di studiare la vita del primo +fra i nostri moderni scrittori, fu letto in tre giorni consecutivi +dello scorso maggio in una sala della _Taylorian Institution_ di +Oxford, innanzi ad eletto uditorio che mi è venuto intorno, fino +all'ultimo, crescendo per numero e benevolenza. Dovendo ogni lettura +restringersi al breve giro di un'ora, dovetti pure, per non abusare +della pazienta de' miei cortesi uditori, sopprimere parecchie parti +del Discorso che io avea preparato per la importante & splendida +occasione, e che un'ora non avrebbe bastato a svolgere. Desidero ora +dunque ricolmare nella stampa le inevitabili lacune di que' discorsi, +lieto d'offrire, per intiero, ai dotti e gentili Curatori +dell'Istituto Oxoniano e a' miei proprii concittadini il frutto di +que' pochi studii da me fatti sopra lo scrittore italiano, che ho più +ammirato nell'età nostra e dal nome del quale tolse pure il proprio il +carissimo fanciullo nel quale io ho riposto le mie migliori speranze. +Mi sia ora indulgente la critica, com'io sono sicuro che furono onesti +tutti gl'intendimenti che mi hanno mosso a scrivere; e chi ha poi +qualche cosa di meglio e di più da dire intorno al Manzoni lo dica, +che non troverà, per un tèma così simpatico, alcun lettore più attento +di me e più desideroso d'imparare. Io non sono, e lo dichiaro subito, +idolatra d'alcun nome; ma è pure tanto in me il sentimento della +grandezza dell'uomo che ha chiuso in Italia tutto un secolo di storia +letteraria, che spero di non essere accusato per falsa modestia, s'io +confesso ingenuamente che il tèma altissimo mi sgomenta, e ch'io lo +riconosco, pur troppo, superiore ad ogni mia virtù. S'io dovessi qui +solamente discorrere degli scritti di Alessandro Manzoni, mi farei +animo a ragionarne, reso forte ed illuminato dal consenso ammirativo +dell'universo che legge; ma quando un uomo s'inalza alla grandezza del +Manzoni, quando, dopo avere contemplato questo mirabile gigante +dell'arte nostra, è necessità persuadersi che la sua originalità è +specialmente riposta nel suo modo particolare di sentire, e questo +modo di sentire non si può bene comprendere e non si ha quindi il +diritto di giudicarlo, se non fa germogliare insieme il proponimento +virtuoso di conformare la propria vita a que' sentimenti medesimi, io +mi domando con piena sincerità: "Sono io degno di parlare di +Alessandro Manzoni?" Io non voglio inalzarmi qui come critico sopra di +esso; voglio anch'io guardare in su, e con tanto maggior obbligo di +Giuseppe Giusti che pure avrebbe avuto per la qualità dell'ingegno il +diritto di guardare il Manzoni in faccia; ma le parole verrebbero a +morirmi sopra le labbra, se io non sapessi ammirare il Manzoni +altrimenti che come un altro uomo che sia stato più grande di noi +tutti, per sè stesso soltanto, e non ancora per lasciarci alcun +memorabile esempio. Ora io che ho sempre desiderato richiamare molta +gioventù della mia terra a ristudiarlo con me, io che lo propongo +sicuramente ad esempio[1] non lo potrei, non dovrei poterlo fare, se +prima non avessi fatto promessa a me medesimo di seguire docilmente i +principii di quella filosofia letteraria che ammiro sovra ogni altra. +E, pur troppo, per quanto sia grande in me il desiderio, sento povere +le forze ed insufficienti all'uopo; e ripeto, pieno di confusione e di +sincerità, il _domine, non sum dignus_. Ma io prevedo, pur troppo, a +questo punto il moto impaziente di alcuni lettori, i quali prima di +proseguire avranno già sentenziato presso a poco così: "Abbiamo +capito, l'Autore ci promette un panegirico, invece d'uno studio +critico; invece d'un Manzoni diminuito e fatto minutamente, come ora +si deve, in pezzi, avremo un Manzoni altissimo, iperbolico, messo +sugli altari ed idealeggiato, per edificazione de' buoni." Chi ha di +tali impazienze non legga più oltre. Io voglio sì, io spero provare +come il Manzoni fu grande, com'egli è stato, e sarà forse ancora per +molto tempo, il massimo de' nostri scrittori; ma chi teme una tale +dimostrazione, chi non la permette, chiuda il libro; che, in verità, +io non lo scrivo con la speranza di convertire alcun profano, ma nel +desiderio, il quale può ingannarmi, ma è onesto, di delineare il +Manzoni quale mi apparve, dopo averlo ricercato attentamente ne' suoi +scritti e nelle memorie del nostro tempo; e, poichè ne verrà fuori, +come io spero, non solo la figura di un grande scrittore, ma ancora +quella di un grand'uomo, sì mi tenta anche la speranza che alcuno già +ben disposto, innamorandosi più forte della sua figura, si giovi +dell'esempio che sotto di essa si cela, come tento io stesso di +cavarne come posso alcun profitto non solo per l'arte dello scrivere, +ma per quella assai più difficile del vivere. Da queste stesse parole +si deve, parmi, capire che io non mi propongo di scrivere la vita d'un +Santo; se il Manzoni fosse stato un uomo perfetto in ogni cosa, non ci +rimarrebbe altro che adorarlo. Ma poich'egli era mortale come noi e +soggetto ad errare ed alcuna volta può avere anch'esso umanamente +errato, sarà utile a noi l'apprendere in qual modo egli vincesse le +sue battaglie ideali, e quale ostinazione virtuosa egli abbia messo +per vincere. "Ma noi non vogliamo più la noia di libri siffatti, che +ci diano la biografia d'uno scrittore, con l'intendimento dichiarato +di offrirci un modello virtuoso. Dateci l'uomo come l'avete visto. +Penseremo noi alla conclusione, se ce ne sarà da farne alcuna, o non +ne faremo, che sarà il meglio. Risparmiateci dunque i vostri +fervorini." Sento già correre in aria queste parole più di minaccia +che di consiglio; e, mettendomene in pensiero, prometto, fin d'ora, +che risparmierò i fervorini, quanto mi sarà possibile, ma non prometto +poi nulla di più: perchè, se, nello scrivere, mi accadrà, in qualche +momento, che il cuore mi batta un poco più rapido, e mi esca per +avventura una parola più calda, io non sacrificherà quel po' di fuoco +che m'accende ancora, ad alcun domma della nuova critica; poichè io +non ammetto, e lo dichiaro subito, in alcuna opera d'arte, principii, +i quali escludano il principale, anzi il solo creatore d'ogni arte +grande, che è il sentimento. + + [1] Che la mia venerazione pel Manzoni sia óramai antica, ne recherò + qui un breve documento. Ero studente nella Università di Torino; + nella Facoltà di lettere si era disegnata la fondazione di un + giornale letterario; io doveva esserne il direttore e proporne il + titolo. Posi innanzi il nome di _Alessandro Manzoni_. Ma, temendo + pure che al Manzoni potesse non piacere che da lui s'intitolasse + un giornale di studenti, il quale avrebbe potuto riuscir + battagliero, gli scrissi, in nome de' miei compagni, per domandare + un permesso che alla nostra fiera, ma pur delicata, baldanza + giovanile pareva necessario. Il venerando uomo si turbò all'idea + che il suo nome potesse diventar simbolo di una battaglia di + giovani, e c'indirizzò la lettera seguente, finqui inedita, + l'autografo della quale trovasi ora nelle mani dell'egregio + Antonio Ghislanzoni a Lecco: "Pregiatissimi Signori, Non ho mai + avuto nell'animo un conflitto d'opposti sentimenti, come quello + d'una profonda riconoscenza e d'un vivo dispiacere che m'ha fatto + nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare. + Ma la benevolenza che attesta in ogni sua parte, mi da la certezza + che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta + così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, o + Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi + rallegra, il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di + vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù, + non aspira ad altro che alla quiete. L'indulgentissimo vostro + giudizio è già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno + altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi + tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che + potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette + il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta + la lettera, perchè arrivi a tempo, come desidero ardentemente, e + mi rassegno + + _Milano, 1 novembre 1859_. + + Dev.mo obbl.mo ALESSANDRO MANZONI." + + Ricevuta questa lettera stimammo debito nostro, per rispetto alla + volontà del Manzoni, rinunciare tosto al primo titolo desiderato di + _Alessandro Manzoni_, e lo sostituimmo perciò un altro che, nel + nostro pensiero, doveva riuscire equivalente. Il nuovo giornale + s'intitolò per tanto: _La Letteratura civile_; ebbe, tuttavia, la + vita solita de' giornali compilati da studenti. + + + + +I. + +Prologo. + + +Se bene a molti rechi oramai gran tedio che si parli ancora nel mondo +del Manzoni, e tra i molti i più siano persuasi che sopra un tale +argomento, da essi chiamato giustamente _eterno_, non ci sia più nulla +di nuovo da dire, dovendo io tener discorso intorno ad un nostro +moderno scrittore, innanzi ad un'eletta d'Inglesi, presso i quali da +Giuseppe Baretti ad Ugo Foscolo, da Ugo Foscolo a Gabriele Rossetti, +da Gabriele Rossetti a Giuseppe Mazzini, per tacere degli onorati +viventi che hanno insegnato od insegnano tuttora la letteratura +italiana in Inghilterra, le nostre lettere da un secolo in qua furono +sempre coltivate con amore, io non ho saputo trovare alcun tèma non +solo più nobile, ma più _nuovo_ del Manzoni. Non sorridete, o Signori. +Io so bene che gli stranieri, i quali hanno fatto i loro primi, in +verità, non molto divertenti esercizii d'italiano sopra i _Promessi +Sposi_ e sopra le _Mie Prigioni_, riguardano come stranamente +idolatrico il nostro culto manzoniano. Lo so, e se credessi che la +loro opinione avesse buon fondamento, me ne turberei; poichè, in +verità, se il Manzoni fosse per noi un idolo, innanzi ad un idolo lo +vedrei solamente possibile una di queste due altitudini: adorare +tacendo con gli occhi chiusi, che non è il miglior modo per veder +bene; o passargli accanto sdegnosi, sprezzanti, correndo via, che non +è, di certo, un modo di veder meglio. Io ammiro grandemente il +Manzoni, ma non l'adoro, e però, quantunque pieno di riverenza a tanta +umana grandezza, oserò accostarmele e studiarla, anco perchè stimo che +giovi il vedere come un uomo non solo sia nato, ch'è merito di natura, +ma come abbia saputo egli stesso divenire e mantenersi grande. Ogni +vanto di priorità in lavori simili al presente mi parrebbe, o Signori, +intieramente oziosa e puerile; e però, prima d'accennare ad un fatto +singolare che mi riguarda, debbo dichiararvi candidamente che non solo +io non me ne faccio merito alcuno, ma che mi vergognerei se alcuno +attribuisse a me un merito ch'è stato del caso. Ora sono più di sei +anni, quando il Manzoni era pur sempre vivo, avendo io la debolezza di +credere che la letteratura abbia alcuna virtù educatrice, tentai, come +potei meglio, rinfrescare nella mente de' giovani il ricordo, e nel +cuore di essi la riconoscenza per gli scrittori italiani, i quali +avevano, a parer mio, più efficacemente cooperato non solo a mantenere +vivo il decoro delle nostre lettere, ma a farle operative di virtù +domestica e civile. Io m'era detto e persuaso che la loro modestia +avrebbe loro vietato di parlare prima di scendere nel sepolcro; +intanto i giovani che vengono su, poichè, ad uno ad uno, i nostri +buoni vecchi se ne vanno, poco o nulla ne potranno sapere, onde +mancheranno ad essi quei nobili esempi ed eccitamenti che in parte +servirono, in parte avrebbero dovuto servire a noi per animarci nel +sentimento del nostro dovere e per educarci alla virtù del sacrificio. +Era dunque, o almeno parevami, che fosse debito nostro servire +d'anello ideale fra la generazione che passa e quella che viene, +portare virilmente ai giovani la parola de' vecchi; e, non credendo di +potere far meglio, incominciai da Alessandro Manzoni. Ma quale non fu +il mio stupore, quando, messomi intorno a cercare se esistessero +biografie italiane del nostro primo scrittore vivente, in un secolo +pur così prodigo di biografie, dovetti, con molta confusione, +rinunciare alla speranza di trovarne alcuna e provarmi a tentar da me +solo con le notizie del Fauriel e del Loménie, con gli sparsi articoli +di critica letteraria, con le onorevoli disperse testimonianze degli +amici a ammiratori del Manzoni, e con una nuova lettura delle sue +opere, la prima biografia del grande Poeta milanese! La cosa parrebbe +incredibile, se non fosse vera. Morto il Manzoni, il 22 maggio +dell'anno 1873, in età di ottantotto anni, quel primo saggio +biografico ebbe naturalmente la buona fortuna di servire come +addentellato ad altri, che lo resero presto insufficiente; seguirono! +pertanto nuove spigolature e nuove biografie, tra le quali convien +ricordare quelle di Vittorio Bersezio, Giulio Carcano, B. Prina, F. +Galanti, Antonio Stoppani, A. Buccellati, Cario Magenta, Carlo +Romussi, Giovanni Sforza, Salvatore De Benedetti, Felice Venosta, +Nunzio Rocca, Antonio Vismara; Carlo Morbio e Cesare Cantù tutte +diversamente pregevoli per la nuova luce che recarono alla biografia +manzoniana. Ma è cosa singolare che non sia ancora comparso fin qui +alcun discorso critico un po' largo sopra tanta novità di materia +biografica. Non ci si è pensato, pur troppo; onde è ancora veramente +un caso per me felice, ma non lieto per l'Italia, che, dopo oltre sei +anni dal mio primo saggio biografico, io abbia ancora, senza alcun +merito e senz'alcuna pretesa, ad essere per ordine cronologico, il +primo che tenti una biografia ragionata di Alessandro Manzoni. Chè, se +io mi sono, ora volge il sest'anno, messo nell'impegno difficile di +lodare il Manzoni vivo, senza tradire la maestà di quel _santo vero_ +che fu la sua prima e vorrebb'essere la mia religione, ognuno +intenderà facilmente come una parte delle indagini, le quali son +divenute possibili, sarebbero state sconvenienti, quando il grand'uomo +era vivo e potea provarne pena; ognuno si persuaderà dunque come un +nuovo studio biografico intrapreso in così diversa, e, per rispetto +alla critica, migliorata condizione, deve necessariamente riuscire +alquanto più ricco e più dimostrativo del primo. Queste dichiarazioni +scuseranno pure il tono alquanto dimesso del mio presente Discorso. +Non si tratta qui, invero, di giudicare dall'alto, che sarebbe sempre +una impertinenza, nè da lontano, che non si potrebbe senza molta +imprudenza, un Manzoni già ben cognito, o supposto tale, per farne, +con pochi vivaci tratti di penna, un nuovo e splendido ritratto +ideale. Il mio ufficio vuol essere, almeno per questa volta, assai più +modesto. Si tratta, cioè, semplicemente di ristudiare da capo il +nostro Poeta, di seguirne passo passo la vita, i pensieri, i +sentimenti, prendendo per guida principalissima i suoi proprii +scritti. Questo esercizio minuto richiede naturalmente un po' di +pazienza, tanto in chi lo intraprende, quanto in chi conviene ad +osservarlo; ma, s'io non erro, poichè avremo, voi ed io, fatto prova +insieme di questa necessaria virtù, ci troveremo finalmente innanzi, +quasi senz'accorgercene, vivo ed in piedi, un nuovo Manzoni, che nè +voi nè io ci eravamo, prima di ristudiarlo, immaginato fosse per +riescire così grande, per quanto lo ingrandisse già la nostra +ammirazione, nè così importante, per quanto fosse già molto viva la +nostra curiosità di conoscere tutto ciò che lo riguardava. + + + + +II. + +La nobiltà del Manzoni. + + +In una delle sue lettere alla propria moglie, Massimo d'Azegiio le +narrava una visita fatta al paese originario di casa Manzoni: "Ci +hanno detto (egli scrive) che i vecchi della famiglia, ai tempi +feudali, avevano un certo cane grosso, che quando andava per il paese +i contadini erano obbligati a levargli il cappello, e dirgli: +_Reverissi, sur can _(La riverisco, signor cane)." Un proverbio della +Valsássina, ove i Manzoni una volta spadroneggiavano come signori del +luogo insieme con la famiglia de' Cuzzi, suona ancora così: + + Cuzzi, Pioverna e Manzòn + Minga intenden de resòn. + +Cioè, le famiglie Cuzzi e Manzoni ed il torrente Pioverna, quando +straripa, non intendono punto la ragione. Dalla Valsássina la famiglia +Manzoni passò ad abitare in quel di Lecco, dove il signor Pietro +Manzoni, padre del nostro Poeta, possedeva molte terre ed una bella +palazzina detta _Il Caleotto_, che nell'anno 1818 Alessandro Manzoni +fu costretto a vendere, insieme con gli altri beni per la mala +amministrazione di chi aveva tenuto, per oltre un decennio, la procura +ed il governo di quelle terre, una parte delle quali si trovava nel +Comune di Lecco, altre in Castello, altre in Acquate, il villaggio per +l'appunto de' _Promessi Sposi_. Come Renzo si trova obbligato a +lasciare il proprio villaggio ed a vendere la propria vigna per +recarsi ad abitare nel Bergamasco; così il nostro Poeta dovette, per +salvar la villa di Brusuglio, abbandonar luoghi che gli erano cari, +dove aveva passata una parte della sua infanzia, dov'era tornato a +villeggiare tra gli anni 1815 e 1818, onde non è meraviglia +l'intendere dallo Stoppani che in quegli anni, per l'appunto, +Alessandro Manzoni si trovasse pure a capo dell'amministrazione del +Comune di Lecco; meno ancora ci meraviglieremo, dopo di ciò, che la +scena de' _Promessi Sposi_ sia stata posta dall'Autore nel villaggio +di Acquate, nel territorio di Lecco, nei luoghi ove lo riportavano le +prime e le più care sue reminiscenze e dai quali egli s'era dovuto +staccare per sempre con un vivo dolore, tre anni e mezzo soltanto +innanzi ch'egli incominciasse a scrivere il proprio romanzo. I Manzoni +erano dunque nobili, ma nobili decaduti dai loro titoli di nobiltà e +dalla loro antica potenza. Avevano dominato una volta con la forza. La +fortuna d'Italia volle che col sangue del Manzoni, che la tradizione +ci rappresenta quali uomini violenti, si mescolasse un giorno un +sangue più gentile, e che, per gli ufficii dell'economista Pietro +Verri e, come vuolsi, del poeta Giuseppe Parini, l'illustre marchese +Cesare Beccaria sposasse un giorno la non ricca, ma bella, giovine ed +intelligente sua figlia Giulia al proprietario del _Caleotto_, a Don +Pietro Manzoni, uomo intorno alla cinquantina; e che da quelle nozze +fra una nobile fanciulla milanese ed un grosso signorotto di +provincia, il 7 marzo dell'anno 1785, nella città di Milano, nascesse +un figlio. Se mi si domandasse ora qual conto il nostro Poeta facesse +della sua origine nobilesca, mi troverei alquanto imbarazzato a +rispondere. Nel suo discorso, nel suo contegno, tutto pareva in lui +signorile; ma, nel tempo stesso, egli si adoprava a riuscir uomo +semplice ed alla mano.[1] Forse in gioventù aveano desiderato dargli +una educazione più aristocratica che la sua vera condizione di nobile +decaduto non comportasse; Don Pietro Manzoni, uomo alquanto materiale, +venuto dalla provincia a stabilirsi in Milano[2], dovea, fra i +nobili milanesi, trovarsi alquanto spostato e l'arguta intelligenza +del figlio potè sentire, per tempo, ciò che v'era di falso in quella +condizione della propria famiglia fra l'alto patriziato lombardo. Se è +vero che, nella educazione del giovane Ludovico, divenuto poi Fra +Cristoforo, il Manzoni abbia inteso, in qualche modo, rappresentare la +propria gioventù, convien dire ch'egli non avesse della propria +nobiltà gentilizia, per la stima che se ne faceva a Milano, una +opinione superlativa; ma, come discendente dagli antichi signori di +Barzio nella Valsássina, come antico proprietario del _Caleotto_ egli +dovea pure ricordare che i suoi padri erano stati una volta il terrore +delle terre da loro dominate e persuadersi che, se la sua nobiltà +contava poco a Milano, avea contato troppo dalle parti di Lecco. +Questa speciale contradizione nella stima ch'egli potea fare della +propria nobiltà, lo tirava ora a farsi piccino con Renzo, ora a +immaginarsi grande con l'Innominato, ora a collocarsi ragionevolmente +fra i due con la figura di Fra Cristoforo. Ma quali fossero i panni, +di cui gli piacesse vestirsi, o rivestirsi, egli doveva sentir sempre +l'altezza del proprio ingegno sovrano, la quale poi si dimostrava +altrui molto più nella modestia che ne' vanti volgari. Poichè uno de' +privilegi degli uomini grandi (un privilegio che talora può anche +divenire una loro debolezza) è quello di trovar compiacenza nel farsi +piccini. Crediamo, dice, con molto garbo, il conte Carlo Belgioioso, +che una squisita modestia convivesse coi Manzoni con una ben misurata +stima di sè. Egli riconobbe di certo i privilegi della propria +intelligenza, e ne ringraziò Dio; ma li scordò davanti agli uomini. +Della nobiltà del Manzoni altri si occuparono, non lui; quando il +signor Samuele Cattaneo di Primaluna[3] pensò fargli cosa grata, +inviandogli l'antico stemma de' Manzoni ch'egli avea ritrovato nella +casa di Barzio, il Poeta ringraziò tosto del pensiero amorevole, ma +non aggiunse altro. Gli pareva sul serio di offender qualcheduno, +quando avesse lasciato capire ch'egli sapesse o sentisse, e, peggio +ancora, si compiacesse d'appartenere ad una casta privilegiata. Ma +tanto fa, egli era un signore; e, quando s'accostava al popolo per +fargli del bene, mosso da un sentimento di umanità, di giustizia, di +carità cristiana e da una gentilezza squisita, quando, nella vendita +del _Caleotto_ e delle sue terre ereditate dal padre in quel di Lecco, +egli tirava un frego sopra i debiti de' suoi contadini e affittaioli e +li perdonava tutti, si mostrava generoso ed umile al modo di +quell'ottimo suo marchese erede di Don Rodrigo de' _Promessi Sposi_: +quel marchese, se vi ricordate, volendo far del bene a Renzo ed a +Lucia e riparare verso di essi i gravi torti del suo predecessore, +compra la vigna di Renzo pagandola il doppio del prezzo richiesto; poi +invita i due fidanzati al suo palazzotto, fa loro imbandire un buon +desinare ed ordina che venga servito bene, anzi lo serve, in parte, da +sè, ma non si mette addirittura a tavola coi villani. A questo punto +il Manzoni entra direttamente in iscena, ed osserva: "A nessuno verrà, +spero, in testa di dire che sarebbe stata cosa più semplice fare +addirittura una tavola sola. Ve l'ho dato per un brav'uomo, ma non per +un originale, come si direbbe ora; vi ha detto ch'era umile, non già +che fosse un portento di umiltà. N'aveva quanta ne bisognava per +mettersi al di sotto di quella buona gente, ma non per istar loro in +pari." Questo brano mi pare abbastanza eloquente per sè, nè mi obbliga +ad aggiugnere altro intorno al modo con cui il Manzoni sentiva la +propria signoria,[4] + + [1] Quanto alla fisionomia del Manzoni, non si potrebbe tuttavia dire + che essa avesse un carattere diverso da quello de' popolani di + Lecco, ove, come me ne assicura il prof. Stoppani, s'incontrano + spesso contadini, alla vista de' quali vien voglia di + gridare:--Ecco il Manzoni.--Cade quindi l'indiscreta ciarla nata + in Milano, per cui si suppose possibile che il Manzoni fosse + figlio dell'Imbonati, ciarla, alla quale alludeva forse il verso + del noto Carme giovanile, _In morte dell'Imbonati: Contro il mio + nome armaro L'operosa calunnia_. + + [2] Don Pietro Manzoni abitava allora nella Via San Damiano, nella + casa che porta ora il numero venti, e il battesimo venne celebrato + nella chiesa di Santo Babila dal prete Alessio Nava; al fanciullo + furono imposti i nomi di Alessandro, Francesco, Tommaso, Antonio. + Il primo nome era quello del padre di Don Pietro, ossia del nonno + del Manzoni, allora già morto; il secondo il nome del padrino Don + Francesco Arrigoni. Il nome di Tommaso gli fu imposto, senza + dubbio, perchè la Chiesa il dì 7 marzo festeggia San Tommaso. + Antonio era il nome di un cugino canonico in San Nazaro; ma + potrebbe pure esser venuto al Manzoni da una madrina Antonietta, + intorno alla quale tuttavia, per ora, non sappiamo proprio nulla. + Poichè si è qui ricordata la prima abitazione del Manzoni + (l'ultima in Via del Morone, ove egli morì, è ben nota), ricorderò + ancora col Morbio le altre case abitate dal Manzoni in Milano: + "Altra casa, già abitata precedentemente da Manzoni, col padre, + oltre l'accennata a San Damiano, fu quella segnata col N, 134, in + Via Santa Prassede, ora Via Fontana, N. 44. Manzoni fu molto + instabile nelle sue dimore. Nel 1808 abitava in Via Cavenaghi al + N. 2528, ora N. 5. Sul declinare dell'anno 1810 scelse un'altra + dimora; e colla madre, la sposa e la figlia Giulia, recossi ad + abitare in Via San Vito al Carrobbio, al vecchio N. 3883, ora N. + 27. Ponete un'iscrizione su quella casa. Ivi cominciò ad ideare + gli _Inni Sacri_; ma essi furono ultimati e perfezionati nella sua + Villa di Brusuglio, e precisamente in una capannuccia del + giardino." + + [3] Cfr. il volume delle _Lettere_ pubblicato da Giovanni Sforza. + + [4] Intorno alla nobiltà della famiglia Manzoni, ecco quanto scrisse + l'erudito Carlo Morbio nella Rivista Europea dell'anno 1874 "Fu + creduto da quasi tutti i biografi di Manzoni che Egli fosse + stretto in parentela colla Francesca, celebre poetessa e + letterata, della quale lungamente scrisse l'Argelati, che morì nel + 1743 alla Cerreda sua villetta presso Lecco, nella ancor fresca + età di 33 anni. Ma io già provai con lettera, direttami dallo + stesso grande Poeta, nel 25 gennaio 1844, che Egli colla Francesca + non aveva di comune che il cognome, comunissimo del resto, + com'Egli m'osserva, nei territorio di Lecco e della Valsássina. Il + grande Poeta fu egli di nobile casato? I Manzoni ebbero, è vero, + feudi e onoranze in quei paesi, ma la loro nobiltà non venne mai + ufficialmente riconosciuta. Don Pietro, padre di Alessandro, ed i + suoi fratelli, presentarono bensì nel 1794 un'istanza documentata + al Consiglio Generale della città di Milano, onde essere ammessi + agli onori del Patriziato Milanese; ma prima che il Consiglio si + pronunciasse in proposito, i supplicanti in causa d'urgenti affari + di famiglia chiesero ed ottennero la restituzione de' loro + documenti, obbligandosi però a riprodurli a tempo opportuno. Ma + non mi consta che la famiglia Manzoni riproducesse più tardi la + sua istanza. È poi assolutamente erroneo che la sua nobiltà + venisse riconosciuta dal Tribunale Araldico, con sentenza del 10 + luglio dell'anno 1771, perchè i Manzoni non si trovano accennati + in nessuno degli elenchi dei nobili cittadini, proclamati come + tali dal Tribunale Araldico e dal Consiglio Generale della città + di Milano.--Manzoni non ha mai fatto uso di stemma gentilizio, + neppure nelle lettere; il suo sigillo porta semplicemente le sue + iniziali, entro un cerchietto a linee concentriche. + + + + +III. + +Il Manzoni a scuola. + + +Io non mi fermerò ora a darvi notizie della culla del Manzoni, che fu +ritrovata e si conserva in una villa del signor Rosinelli a Mozzana +sopra Galbiate; nè della cascina detta _La Costa_, ove il grand'uomo +fu allattato da Caterina Zanzeri, nè di questa nutrice, la quale +vogliono che fosse svelta, vivace e piacevolona.[1]. Ma non è senza +importanza il fatto che a soli sei anni il fanciullo Manzoni fu +allontanato da casa sua e chiuso nel Collegio de' Frati Somaschi di +Merate, ove rimase dall'anno 1791 all'anno 1796.[2] La mamma ve +l'accompagnò, ma scomparve intanto che il fanciullo era tenuto a bada +da un frate maestro. Si possono facilmente immaginare gli strilli del +povero fanciullo non appena egli s'accorse che la mamma sua l'aveva +lasciato; ma, poichè ad uno de' prefetti parve pure che il pianto +durasse troppo, il fanciullo ricevette un colpo sulla guancia +accompagnato da queste parole: "E quando la finirete di piangere?" +Quello fu il primo dolore provato dal grand'uomo, che se ne rammentava +anche negli ultimi anni della sua vita. "Buona gente (del resto egli +concludeva, parlando di que' suoi primi istitutori), quantunque, come +educatori, lasciassero troppo a desiderare che fossero prima un po' +più educati loro stessi." I frati di Merate lo avvezzarono dunque ai +primi castighi. Ad undici anni, Alessandro Manzoni passò nel Collegio +di Lugano, ove gli toccò la buona fortuna di avere tra i suoi maestri +il buon padre Francesco Soave,[3] onesto letterato e, per quei tempi, +educatore assai liberale, sebbene s'indispettisse contro il nostro +piccolo scolaro, che s'ostinava a scrivere le parole _Re, Imperatore e +Papa_ con la prima lettera minuscola. Il Manzoni parlando un giorno +del Soave a Cesare Cantù gli disse, tra l'altre cose: "Teneva nella +manica della tonaca una sottile bacchetta, presso a poco come quella +che fa i miracoli dei giocolieri; e quando alcuno di noi gli facesse +scappare la pazienza, egli la impugnava, e la vibrava _terque +quaterque_ verso la testa o le spalle del monello, senza toccarlo; poi +la riponeva e tornava in calma." Al Manzoni rincresceva d'avere +talvolta inquietato quel Padre, che tanto fece, sebbene non sempre il +meglio, per l'istruzione della gioventù. Narrava pure il Manzoni come +una volta gli scappasse detto in iscuola "ne faremo anche a meno," +quando il Padre Soave annunziò che fra poco ci sarebbe stata la +lezione d'aritmetica. Il Padre maestro si levò allora dalla cattedra, +e si mosse gravemente verso il piccolo ribelle, che si sentiva già +agghiacciare per lo sgomento il sangue nelle vene; gli si accostò, gli +pose sulla guancia legermente due dita, come per carezzarlo, ma +dicendogli con voce grossa: "E di queste ne farete a meno?" come se lo +avesse percosso ferocemente. Il Manzoni, come assicura lo Stoppani e +come si può ben credere, rimase "profondamente colpito da tanta +mitezza, e ne parlava ancora con vera compiacenza quasi 70 anni più +tardi." Ma la _via crucis_ de' collegi non era ancora finita pel +nostro piccolo proscritto. Verso il suo tredicesimo anno, lasciati i +Somaschi di Lugano, egli veniva raccomandato ai Barnabiti del Collegio +di Castellazzo, poscia a quelli del Collegio de' Nobili di Milano; e +qui sebbene egli n'abbia poi detto un gran male nei noti versi _In +morte di Carlo Imbonati_, nacque e si rivelò fra il tredicesimo e il +quindicesimo anno il suo genio poetico, o per lo meno, la sua felice +attitudine al poetare.[4] + + [1] Cfr. _I primi anni di Alessandro Manzoni_, spigolature di Antonio + Stoppani. + + [2] La poca armonia che dovea regnare in casa di Don Pietro Manzoni + fra moglie e marito, onde sappiamo che, alcuni anni dopo, la + signora Giulia Beccaria si trasferiva con l'Imbonati a Parigi, + dovette essere una delle principali cagioni, per le quali il + Manzoni, in così tenera età, fu rinchiuso in collegio. Il Manzoni + concepì poi per la vita di collegio una tale avversione, che, al + dire del Loménie, egli non volle mandare in collegio alcuno de' + suoi figli, ch'egli educò, invece, presso di sè. "On dit (aggiunge + il Laménie) que, par suite de son excessive tendresse de père, + l'expérience de l'éducation domestique ne lui a pas parfaitement + réussi." Ed è vero, pur troppo, per quello che riguarda i maschi, + i quali, ad eccezione forse del primogenito Pietro, che gli fece + almeno buona compagnia negli ultimi anni della vita, non + risparmiarono al grand'uomo noie e dolori. + + [3] Francesco Soave era nato in Lugano nel giugno dell'anno 1743; avea + fatto i suoi primi studii a Milano, quindi a Pavia, finalmente a + Roma nel Collegio Clementino. Soppressa la Compagnia di Gesù, + della quale faceva parte, andò nel 1767 ad insegnare poesia a + Parma; fu allora che pubblicò la sua _Grammatica ragionata_ della + lingua italiana. Non è inutile avvertire che il primo impulso agli + studii di lingua, che poi l'occuparono tanto, può esser venuto al + Manzoni dai primi insegnamenti del Soave. Avendo, dice un biografo + del Soave, la Reale Accademia di Berlino proposto il quesito: "Se + gli uomini abbandonati alle loro facoltà naturali sieno in grado + per sè medesimi d'istituire un linguaggio, e in qual modo + potrebbero pervenirvi," il Soave vi mandò una dissertazione latina + che ottenne il primo _Accessit_. Lo stesso Padre Soave la tradusse + poi in italiano e la pubblicò in Milano nel 1772; quantunque + Gesuita, il Padre Soave vi sosteneva arditamente il concetto poco + ortodosso, che l'uomo può da sè stesso istituire il proprio + linguaggio. Nello stesso anno 1772, il conte Firmian elesse il + Padre Soave a leggere nel Collegio di Brera la filosofia morale, + quindi la logica e la metafisica; nel tempo stesso egli coltivava + le scienze fisiche e adopravasi a divulgare le nuove scoperte + scientifiche; alcune delle sue osservazioni parvero anzi vere + invenzioni. Per eccitamento del conte Carlo Bettoni di Brescia, il + Padre Soave scrisse pure le _Novelle morali per la Gioventù_, e ne + ottenne un premio di cento zecchini. Un altro riscontro curioso si + può notare fra la vita del maestro Soave e quella del discepolo + Manzoni. Il primo, inorridito nell'anno 1789 e ne' successivi per + i rivolgimenti di Francia, imprese a scrivere un libro storico, + sotto l'anagramma grecizzato di _Glice Coresiano _(Soave + Luganese), col titolo: _La vera idea della rivoluzione di + Francia_; il secondo termina la sua vita scrivendo per l'appunto + un libro sopra la rivoluzione di Francia, per disapprovarla + (sebbene in modo e per motivi assai diversi) come il suo primo + vero maestro. Quando il Soave riparò nel 1796 in Lugano e vi + ammaestrò il nostro piccolo Manzoni, era fuggiasco da Milano, ove + spadroneggiavano vittoriosi i Sanculotti. Si capisce pertanto qual + animo fosse allora il suo contro i repubblicani e come li dovesse + rappresentare a' suoi piccoli alunni del Collegio di Lugano. Da + Lugano lo richiamava poi in Napoli il principe d'Angri per + affidargli l'educazione del proprio figliuolo. Il Manzoni dovette + rivedere il Soave nel 1803 a Pavia, ove il buon Padre insegnava + l'analisi delle idee; chi sa che il Manzoni non abbia pure + frequentate le sue nuove lezioni di logica. Accennerò finalmente + come, a promuovere le idee del giovine stoico Manzoni, può avere + pure conferito alcun poco l'esempio del Soave che ci è + rappresentato come uomo "d'ingenui e sinceri costumi, dal parlare + lento e grave, dal viso alquanto austero, dal far contegnoso, non + ostante il quale, la bontà sua lo rendea caro e venerato." + + [4] "I locali del _sozzo ovile_ (scrive Carlo Morbio, che fu egli pure + alunno nel Collegio de' Nobili) non avevano subìto cambiamento + importante dall'epoca in cui fuvvi Manzoni; così almeno + assicuravano i vecchi del Collegio, che si ricordavano benissimo + del vispo e caro Don Alessandro o Lisandrino. Verso la seconda + corte ed i giardini, il Collegio spiegava un aspetto grandioso, ma + melanconico e severo. Nell'interno, ampi eranvi i corridoi e le + camerate. Era, per dir così, la fronte d'un vasto caseggiato, che + non venne poi condotto a compimento. Verso il Naviglio poi + l'Imperiale Collegio presentava una fronte ignobile e bassa. Gli + alti pioppi di quella seconda corte già avevano ombreggiato il + capo del giovane Poeta, il cui ritratto ad olio, grande al vero, + stava appeso fra quelli dei più distinti allievi (Principi) del + Collegio. È quindi troppo assoluta la sentenza della signora Dupin + che i ritratti di Manzoni giovane sarebbero apocrifi. Questo + all'incontro è bene autentico e genuino. È anche fama che a + vent'anni Manzoni si facesse ritrarre a Parigi, a guisa + d'inspirato, colle chiome sciolte e collo sguardo volto al cielo. + (Con gli occhi rivolti in su lo rappresentava pure nella virilità + il pittore Molteni in un quadro ad olio, che si conserva presso la + marchesa Alessandrina Ricci D'Azeglio.) Fu scritto da quasi tutti + i biografi di Manzoni, che egli da giovinetto fosse di tardo + ingegno, e punto non istudiasse. Non ignoro che il grande Poeta, + forse burlando, lasciò creder ciò; ma io combatto Manzoni colle + stesse sue anni, coi bellissimi suoi _Versi giovanili_ alla mano; + ma io cito l'onoranza del ritratto, certamente non sospetta, che + egli ottenne nello stesso Collegio Longone, ove fu alunno dal 1796 + all'anno 1800." + + + + +IV. + +Primi versi. + + +Invero, ch'egli amasse molto i versi e ne scrivesse fin dal tempo, nel +quale sedeva ancora sui banchi della scuola, ce lo dice egli medesimo +in un sermone giovanile diretto al suo compagno Giambattista Pagani di +Brescia,[1] onde rileviamo ch'egli prediligeva già, fra tutti i +metri, il verso sciolto, e che non gli toccarono mai, per cagione di +poeti, quali Orazio, Virgilio e il Petrarca, quelle battiture che non +gli saranno certamente mancate per altre ragioni. Ma, ingegno +precocemente riflessivo, egli dovette accorgersi assai presto della +vanità degli esercizii rettorici, ne' quali i frati maestri del +Collegio de' Nobili in Milano costringevano allora, e così non li +costringessero più ora, frati e non frati, nelle scuole d'Italia, i +giovinetti ingegni. Nel suo sermone al Pagani egli si burla delle +gonfie orazioni che, giovinetto, gli toccava comporre nella scuola, +travestito, com'ei dice satiricamente, da moglie di Coriolano, e +dell'arte rettorica, per la quale si chiude "in parole molte, poco +senso," precisamente l'opposto di quello ch'egli fece dipoi, dicendo +sempre molto in poco: + + Pensier null'altro io m'ebbi infin dal tempo + Che a me tremante il precettor severo + Segnava l'arte, onde in parole molte + Poco senso si chiuda; ed io, vestita + La gonna di Volunnia, al figlio irato + Persüadea, coi gonfii sillogismi, + Ch'umil tornasse disarmato in Roma, + Allor sol degno del materno amplesso. + Me dalla palla spesso e dalle noci + Chiamava Euterpe al pollice percosso + Undici volte, nè giammai di verga + Mi rosseggiò la man, perchè di Flacco + Recitar non sapessi i vaghi scherzi, + O le gare di Mopso o quel dolente + "Voi che ascoltate in rime sparse il suono." + +Ma vi ha di più: io sono lieto di potervi oggi recare una nuova prova +meravigliosa della precoce potenza, con la quale Alessandro Manzoni +sentì sè stesso. Uno de' più geniali amici della sua vecchiaia, il +professor Giovanni Rizzi, poeta gentile e sapiente educatore, +conservava inedito presso di sè un mirabile Sonetto, composto dal +Manzoni nell'anno 1801, il che vuol dire sul fine del suo quindicesimo +o sul principio del sedicesimo anno della sua vita. Egli mi permise, +per tratto di grande amorevolezza, in questa occasione a me tanto +solenne, di levarlo dall'oblio immeritato, in cui rimaneva da +settantasette anni. È, come vedrete, un ritratto fisico e morale che +lo stupendo giovinetto faceva di sè stesso; vi è qualche cosa +d'ingenuo nell'espressione, ma nel tempo stesso vi si ammira, insieme +con una grande e preziosa sincerità, il felice presentimento di una +vita lunga e gloriosa. + + Capel bruno, alta fronte, occhio loquace, + Naso non grande e non soverchio umìle, + Tonda la gota e di color vivace, + Stretto labbro e vermiglio, e bocca esìle. + Lingua or spedita or tarda, e non mai vile, + Che il ver favella apertamente o tace; + Giovin d'anni e di senno, non audace, + Duro di modi, ma di cor gentile. + La gloria amo e le selve e il biondo Iddio.[2] + Spregio, non odio mai; m'attristo spesso, + Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio. + All'ira presto, e più presto al perdono, + Poco noto ad altrui, poco a me stesso, + Gli uomini e gli anni mi diran chi sono. + +Quest'ultimo verso profetico mi scioglie dall'obbligo di qualsiasi +commento. Vi è qui tutto l'afflato del genio potente, che doveva +rivelare al suo secolo ed alla sua terra una nuova poesia. + + [1] Anche nell'_Urania_, il Manzoni dice ch'egli ambì la fama di + poeta italiano fin _dai passi primi nel terrestre viaggio_: + + Da' passi primi + Nel terrestre viaggio, ove il desio + Crudel compagno è della via, profondo + Mi sollecita amor che Italia un giorno + _Me de' suoi vati al drappel sacro aggiunga._ + + [2] Variante: "Di riposo e di gloria insiem desìo." + + + + +V. + +Il Manzoni ed il Parini. + + +Nella sua prima maniera satirica il Manzoni parineggia; il Parini, +egli non avea conosciuto di persona, se bene lo potesse per le +relazioni che il poeta di Bosisio avea avute con la famiglia Beccarla. +Quando il Parini morì, il Manzoni, quattordicenne, incominciava già a +sentire la poesia e ad ammirare veramente i poeti; si narra anzi +ch'egli leggesse per l'appunto la celebre Ode _La caduta_, quando gli +venne annunciato che il Parini era morto.[1] Il Manzoni vecchio +dolevasi con Giovanni Rizzi di non averlo cercato, e scusavasi +malamente col dire che allora egli era "un ragazzaccio che non sapeva +nulla di nulla." Il vero è che non ci avrà pensato, che non avrà, come +accade, creduto il Parini già così vicino a morire, e che la vita di +collegio gli avrà pure diminuite le occasioni d'incontrarlo. Che se, +al dire di Giulio Carcano, quando, nel Collegio de' Nobili, il +giovinetto Manzoni fu, la prima volta, presentato al Monti come nipote +di Cesare Beccarla, il Monti gli parve un Dio, è probabile che il +vecchio Parini, quantunque non bello, gli avrebbe lasciata nell'animo +una impressione più soave e più durevole. Ricordano gli amici del +Manzoni che egli sapeva a memoria tutto il _Giorno_ e che, sul fine +della propria vita, quando sentiva affievolirsi la memoria, per +assicurarsi di non averla perduta tutta, soleva trascrivere a mente +qualche verso del suo Parini.[2] Quando, nel settembre dell'anno +1803, il diciottenne Manzoni mandava al suo maestro Monti un Idillio +allegorico intitolato: _L'Adda_, egli lo accompagnava con una lettera, +di cui, perchè si vegga quanta destrezza e causticità d'ingegno era +già nel giovine Poeta, riporterò qui le prime parole: "Voi mi avete +più volte ripreso di poltrone, e lodato di buon poeta. Per farvi +vedere che non sono nè l'uno nè l'altro, vi mando questi versi."[3] +Il discepolo domanda al maestro un parere sopra i suoi nuovi versi, +per limarli, ed, intanto, invita il Monti alla propria villa. +Nell'Idillio, il fiume Adda personificato in una Dea si volge così al +Monti: + + Te, come piacque al ciel, nato a le grandi + De l'Eridano sponde, a questi ameni + Cheti recessi e a tacit'ombra invito. + +L'Adda sa bene di non poter contendere col Po, presso il quale il +Monti è nato, e prima di lui Lodovico Ariosto ed il Guarini, ma pur si +gloria che presso le sue rive abbia cantato un giorno Giuseppe Parini, +l'Orazio lombardo. L'Adda dice: + + Quivi sovente il buon cantor vid'io + Venir trattando con la man secura + Il plettro di Venosa e il suo flagello, + O traendo l'inerte fianco a stento, + Invocar la salute e la ritrosa + Erato bella, che di lui temea + L'irato ciglio e il satiresco ghigno; + Ma alfin seguïalo e su le tempie antiche + Fêa di sua mano rinverdire il mirto. + Qui spesso udillo rammentar piangendo, + Come si fa di cosa amata e tolta, + Il dolce tempo della prima etade, + O de' potenti maledir l'orgoglio, + Come il genio natìo movealo al canto + E l'indomata gioventù dell'alma. + Or tace il plettro arguto e ne' miei boschi + È silenzio ed orror. Te dunque invito, + Canoro spirto, a risvegliar col canto + Novo rumor Cirreo. A te concesse + Euterpe il cinto, ove gli eletti sensi + E le imagini e l'estro e il furor sacro + E l'estasi soavi e l'auree voci + Già di sua man rinchiuse. A te venturo + Fiorisce il dorso brïanteo; le poma + Mostra Vertunno e con la man ti chiama, + Ed io, più ch'altri di tuo canto vaga, + Già mi preparo a salutar da lunge + L'alto Eridano tuo, che, al nuovo suono, + Trarrà meravigliando il capo algoso, + E tra gl'invidi plausi de le Ninfe, + Bella d'un inno tuo corrergli in seno. + +Nonostante la grazia di questo voluttuoso invito, il Monti non può +muoversi, e se ne scusa con una lettera, la quale incomincia +cerimoniosamente col _voi_ e prosegue affettuosamente col _tu_. Loda +moltissimo i versi, e conchiude: "Dopo tutto, sempre più mi confermo +che in breve, seguitando di questo passo, tu sarai grande in questa +carriera; e se al bello e vigoroso colorito che già possiedi, +mischierai un po' più di virgiliana mollezza, parmi che il tuo stile +acquisterà tutti i caratteri originali." Nell'amore del Parini fu +ancora confermato il Manzoni dall'affetto che lo legò poco dopo alla +memoria del più caro discepolo dell'Autore del _Giorno_, l'Imbonati, +dall'ombra del quale, nel noto Carme, ei si fa dire: + + ......Quei che sul plettro immacolato + Cantò per me: _torna a fiorir la rosa_,[4] + Cui, di maestro a me poi fatto amico, + Con reverente affetto ammirai sempre, + Scola e palestra di virtù. + +E i consigli dell'Imbonati non sono altro, in somma, se non quelli che +si trovano già espressi nei versi sentenziosi del Parini. Il Manzoni +sentì che erano veri, e li fece suoi proprii, per seguirne i precetti. +Scegliere il vero per farne argomento e fondamento di alta poesia è +virtù di pochi ingegni potenti. Il Manzoni non solamente sceglie bene, +ma quello ch'egli ha scelto, perfeziona e migliora. Spoglia, a poco a +poco, di una parte del loro apparato classico e mitologico i nobili +pensieri del Parini e li rifeconda col proprio sentimento, per +esprimerli con un linguaggio più caldo e più semplice. + + [1] Tutti ricordano il principio commovente dell'Ode pariniana: + + Quando Orïon dal cielo + Declinando imperversa, + E pioggia e nevi e gelo + Sopra la terra ottenebrata versa, + Me, spinto nella iniqua + Stagione, infermo il piede, + Tra il fango e tra l'obliqua + Furia de' carri la città gir vede; + E per avverso sasso + Mal fra gli altri sorgente + O per lubrico passo + Lungo il cammino stramazzar sovente, ec. + + Il Manzoni vecchio che, per timore di cadere, soleva sempre, + quando usciva, farsi accompagnare, dovette spesso pensare al suo + Parini. "Una volta (mi scrive il Rizzi), quando egli andava a + passeggio, una carrozza signorile passò così accosto a una povera + donna che quasi la schiacciava. Avessi veduto che occhi fece, in + quel momento! E pazienza gli occhi! Gli scappò nientemeno che + questa frase: _porchi de sciori!_ (porci signori!). E tutti + intorno la sentirono." + + [2] Le ultime parole trascritte dal Manzoni, per quanto me ne + assicura il professor Giovanni Rizzi, furono versi del _Giorno_. + + [3] Cfr. il libro del signor Romussi, _Il Trionfo della libertà._ + + [4] Allude all'Ode _La educazione_, che il Parini scrisse pel giorno + natalizio del suo allievo undicenne Carlo Imbonati all'uscire da + una malattia, e che incomincia: + + Torna a fiorir la rosa + Che pur dianzi languia + E molle si riposa + Sopra i gigli di pria. + Brillano le pupille + Di vivaci scintille. + + Questi versi sentenziosi del Parini dovettero far pensar molto il + Manzoni, e persuaderlo; il Carme _In morte dell'Imbonati_ ha + perfetto riscontro di pensieri ed anche di parole con essi: + + Dall'alma origin solo + Han le lodevol opre. + Mal giova illustre sangue + Ad animo che langue. + --Chi della gloria è vago + Sol di virtù sia pago. + --Giustizia entro il tuo seno + Sieda e sul labbro il vero.-- + --Perchè sì pronti affetti + Nel core il ciel ti pose? + Questi a Ragion commetti, + E tu vedrai gran cose. + --Sì bei doni del cielo, + No, non celar, garzone, + Con ipocrito velo, + Che alla virtù si oppone. + Il marchio, ond'è il cor scolto, + Lascia apparir nel volto. + Dalla lor mèta han lode, + Figlio, gli affetti umani. + + Si può, si deve combattere per la patria, ma chi vince + + Pietà non nieghi + Al debole che cade. + + Soccorriamo il povero, e l'uomo si mostri _fido amante_ e + _indomabile amico._ Il Giusti, nell'_Elogio_ del Parini, scriveva: + "La Lombardia perdè il suo poeta e non poteva cadere in mente ai + cittadini, che lo piangevano, di consolarsene nel caro aspetto di + un fanciullo di tredici anni ch'era allora in Milano e che di lì a + poco fu quell'uomo che tutti sanno." Il Manzoni avrebbe pure + potuto far propria la famosa strofa dell'Ode pariniana, _La vita + rustica_: + + Me non nato a percotere + Le dure illustri porte, + Nudo accorrà, ma libero, + Il regno della morte. + No, ricchezza nè onore + Con frode o con viltà + Il secol venditore + Mercar non mi vedrà. + + Il Manzoni vide pure, come il Parini, nell'educazione un mezzo per + rialzare non solo i costumi, ma la patria infelice ed oppressa. + Nella Canzone: _Per l'innesto del vaiuolo_, il Parini intese anco + a preparar fanciulli sani, perchè potessero un giorno dar prova + + D'industria in pace o di coraggio in guerra. + + Nell'Ode: _L'educazione_, facendo apostrofare da Chirone il giovinetto + Achille + + Nato al soccorso Di Grecia, + + il Parini rammenta al giovine Conte lombardo che può intraprendere + ogni più ardua impresa per la patria + + Un'alma ardita, Se in forti membra ha vita. + + Così la poesia pariniana non è un vano giuoco, come non saranno + mai pel Manzoni le lettore; tutta la sua letteratura è civile, + anche dove scopre meno direttamente il suo intento educativo. + + + + +VI. + +Il _Trionfo della Libertà_. + + +Il Manzoni, per sua natura, s'accostava, invero, più al fare un po' +rigido del Parini che a quello pieno ed ampio, ma un po' reboante del +Monti; quindi il Monti, che pur lo lodava tanto, desiderava in lui +alcuna maggiore larghezza e rotondità di frase, ossia, come diceva, +"un po' più di virgiliana mollezza," che si sarebbe ancora definita +convenientemente "pastosità lombarda." Nel Sonetto giovanile che vi ho +già riferito, il Manzoni si accusa da sè stesso come "duro di modi." +Questa durezza è pure un poco nella sua poesia, quando alcun +sentimento specialmente soave e vivace non viene a commuoverlo, +obbligando il critico arcigno a tacere innanzi al poeta commosso. +Tuttavia il Manzoni, negli anni de' suoi studii a Pavia, più tosto che +un alunno e un ammiratore del discreto, austero e _parco di versi +tessitor_, ci si dimostra un seguace dell'impetuoso Monti, +verseggiatore facile, ad un tempo, e solenne ed altitonante, dal quale +egli dovette pure avere appreso a studiare e ad imitar la _Divina +Commedia_.[1] Dall'_Autobiografia_ del medico inglese Granville, il +quale nell'anno 1802 studiava la Medicina nell'Università di Pavia, +rilevo che, in quell'anno medesimo, egli vi conobbe il Manzoni, il +quale doveva esservisi recato per frequentare specialmente le lezioni +di eloquenza italiana di Vincenzo Monti. Sappiamo ancora che il Monti, +dalla sua cattedra di Pavia, fulminava dantescamente il governo +temporale de' preti, parlava alto dell'amore di Dante per la patria e +per la libertà. Le impressioni ricevute a quella scuola si rivelano +chiaramente nel primo componimento manzoniano che si conosca, un poema +in terza rima, diviso in quattro canti, intitolato: _Il Trionfo della +libertà_, scritto ad imitazione dei _Trionfi_ del Petrarca, e con +molte reminiscenze della _Divina Commedia_, della _Bassvilliana_ e +della _Mascheroniana_ del maestro Monti; il Manzoni lo concepì e lo +scrisse fra il 1800 e il 1801, il che vuol dire tra il fine del suo +quindicesimo e il principio del suo sedicesimo anno. Rileggendo +alquanto più tardi il suo lavoro giovanile, il Manzoni, che lo poteva +fare, poichè non s'era pubblicato, non lo distrusse; ma si contentò di +porvi su la seguente Avvertenza: "Questi versi scriveva io Alessandro +Manzoni nell'anno quindicesimo dell'età mia, non senza compiacenza e +presunzione di nome di Poeta, i quali ora, con miglior consiglio e +forse con più fino occhio rileggendo, rifiuto; ma veggendo non +menzogna, non laude vile, non cosa di me indegna esservi alcuna, i +sentimenti riconosco per miei; i primi come follia di giovanile +ingegno, i secondi come dote di puro e virile animo." L'Avvertenza +manca di quella lucidità e naturalezza che divenne, specialmente nella +prosa, uno de' privilegi dello stile manzoniano, il che mi fa +naturalmente sospettare che risalga essa stessa ad un tempo, nel quale +il Manzoni, non più giovinetto, ma pur sempre giovanissimo, non era +ancora interamente padrone di sè come prosatore, e probabilmente +all'anno, in cui egli scriveva la faticata _Urania_. Il Manzoni +parlando di un ritratto che gli aveano fatto in gioventù (forse quello +di Parigi), con gli occhi rivolti al cielo, diceva: "Io era in +quell'età, nella quale chi si lascia fare un ritratto, si crede in +obbligo di prendere l'attitudine di un uomo ispirato." In quell'età +soltanto il Manzoni poteva, dunque, parlando di sè, scrivere "io, +Alessandro Manzoni," e vantarsi del suo "puro e virile animo." Il +Manzoni, divenuto cattolico convinto, avrebbe della propria persona e +delle proprie virtù parlato con molto maggiore umiltà. Il Manzoni +vecchio poi non solo avrebbe scritta altrimenti quell'Avvertenza, non +solo vi avrebbe condannati molti de' sentimenti sdegnosi espressi in +quel poema; ma, cosa più probabile, ei non l'avrebbe scritta affatto, +che, invece di scriverla, egli avrebbe semplicemente distrutti, con +uno spietato _auto-da-fè_, i versi giovanili che rifiutava. Quando, +assai più tardi, egli disapprovò pure ed anzi ripudiò, per molte gravi +ragioni, i versi _In morte dell'Imbonati_, non era più in suo potere +il distruggerli, perchè già troppo divulgati. È cosa certa poi, o +almeno può tenersi come probabile fino alla certezza, che il Manzoni, +dall'anno 1818 in qua, non avrebbe mai scritta in prosa la parola +_laude_, invece di _lode_, la sintassi finalmente dell'Avvertenza +rivela ancora l'impaccio del periodo classico, dal quale il Manzoni +pose dipoi tanto studio a liberarsi. Il prosatore Manzoni, che +conosciamo come maestro di mirabile naturalezza ed evidenza, non +avrebbe mai detto, per esempio: _non cosa di me indegna esservi +alcuna_; ma semplicemente: _non esservi alcuna cosa indegna di me_. +Sono minuzie, lo vedo, delle quali parrà forse superfluo che si pigli +nota in un breve discorso biografico. Ma, se io ammettessi che il +Manzoni non pur vecchio, ma dopo il suo anno ventesimoterzo, avesse +potuto scrivere quella singolare Avvertenza, non comprenderei più il +Manzoni e sarebbe un cattivo principio per chi ha impreso a parlarne +con la pretesa, la quale vedrete voi stessi in qual misura sia +legittima, di farlo meglio conoscere agli altri. Il Manzoni tra i +venti e i ventidue anni, non ancora risoluto di credere +cattolicamente, ma già seguace di Zenone lo Stoico ed avido insieme di +gloria poetica, poteva benissimo, nella fiducia di aver fatto qualche +progresso nell'arte sua, ripudiare la forma letteraria del suo primo +componimento per impedirne la stampa e, in pari tempo, compiacersi +nella manifestazione di sentimenti, ai quali non aveva ancora +rinunciato, nè poteva facilmente rinunciare fin che si trovava in +mezzo ai liberi ragionari degli atei o deisti, dei materialisti o +ideologi, dei rivoluzionarii, in ogni modo, e in pari tempo, +galantuomini suoi amici, i quali frequentavano la _Maisonnette_. Il +Manzoni vecchio sarebbe stato forse alquanto più indulgente, per +quella serenità olimpica ch'è la bontà de' vecchi, ai difetti +letterarii del suo componimento giovanile; ma egli ne avrebbe, senza +dubbio, deplorato i sentimenti che vi si esprimono in modo violento, +contro la Madre Chiesa, e contro quella povera Maria Antonietta, la +quale, appena che il Manzoni incominciò a studiare criticamente la +storia della prima rivoluzione francese, diventò una delle sue più +forti simpatie storiche. Io so bene che a molti deve piacere il poter +affermare che il Manzoni, riconoscendo come proprii i sentimenti +espressi nel suo poema giovanile, si schierò addirittura contro il +Papato e coi repubblicani; ma per un tale riconoscimento la questione +cronologica è di capitale importanza, quando noi non vogliamo, per +seguire le nostre fantasie o le nostre passioni, foggiarci, ad inganno +di noi medesimi, in un discorso biografico sopra il Manzoni, un +Manzoni diverso dal vero. Il quindicenne Manzoni, nel suo poemetto +intitolato: _Il Trionfo della libertà_, ci dà l'aspetto di un generoso +aquilotto che vuol tentare il primo suo volo. Egli sente già le ali +che gli battono i fianchi generosi, ma ignora ancora quale via terrà. +Si capisce già che egli ambisce volar alto, quando invoca la sua Musa, +perchè rinfranchi la cadente poesia italiana, perchè sostenga la virtù +che vien meno: + + Tu la cadente poesia rinfranca, + Tu la rivesti d'armonia beata, + E tu sostieni la virtù che manca; + +mirabili versi per un poeta di quindici anni che esce dalle scuole de' +frati e da un secolo cicisbeo educato fra le canzonette del Metastasio +e del Frugoni; ma il giovinetto non ha ancora potuto pensare a crearsi +una propria forma letteraria. Noi vediamo nel suo _Trionfo_ piuttosto +la destrezza di un forte ingegno imitatore, nutrito di buoni studii, +che gl'indizii del più originale fra i nostri scrittori moderni. Egli +ha già studiato molto, e incomincia a sentire gagliardamente, ma gli +manca ancora l'abitudine, che fa grande l'artista, di meditare +lungamente sopra i suoi sentimenti ed il proposito virile di +esprimerli con naturalezza. Si sente già in parecchi versi il fremito +di un'anima ardente, ma il paludamento del poeta è ancora tutto +classico. Qualche indizio di originalità lo troviamo, appena, in que' +passi, ove il poeta abbassa la tonante terzina ad uno stile più umile, +vinto dalla propria urgente natura satirica. Egli incomincia allora ad +esercitare la più difficile e la più utile di tutte le critiche, +quella che uno scrittore intraprende sopra sè stesso, temperando +talora l'iperbole di alcune immagini sproporzionate. Dopo avere, per +esempio, dantescamente imprecato contro la città di Catania, onde era +partito l'ordine regio delle stragi napoletane, dopo aver fatto invito +tremendo all'Etna, perchè getti fuoco e cenere sopra tutta la città, +il Poeta s'accorge da sè stesso che sarebbe troppo castigo, e che non +si può per un solo reo punire tutto un popolo innocente; dominato però +da quel sentimento della giusta misura così raro nell'arte, e pel +quale appunto egli divenne poi artista così eccellente, modera e +corregge l'imprecazione, trasportandola sopra il solo capo della +regina Carolina: + + Deh! vomiti l'acceso Etna l'ultrice + Fiamma, che la città fetente copra + E la penetri fino a la radice. + Ma no; sol pèra il delinquente; sopra + Lei cada il divo sdegno, e sui diademi, + Autori infami de l'orribil'opra. + E fin da lunge e nei recessi estremi, + Ove s'appiatta, e ne' covigli occulti + L'oda l'empia tiranna, odalo e tremi. + +In altri passi del poema pare affacciarsi direttamente il poeta +satirico, ossia incominciarsi a rivelare uno de' caratteri più +specifici dell'ingegno manzoniano. L'attitudine de' Lombardi innanzi +al Francese arrivato come liberatore, e dominante come padrone, non +contenta il giovine Poeta, anzi gli muove la bile; rivolto pertanto +all'Italia, egli le domanda che cosa facciano i suoi figli, per +rispondere tosto: + + ...... I tuoi figli abbietti e ligi + Strisciangli intorno in atto umile e chino; + E tal, di risse amante e di litigi, + D'invido morso addenta il suo vicino, + Contra il nemico timido e vigliacco, + Ma coraggioso incontro al cittadino. + Tal ne' vizii s'avvolge, come Ciacco + Nel lordo loto fa; soldato esperto + Ne' conflitti di Venere e di Bacco. + E tal di mirto al vergognoso serto + Il lauro sanguinoso aggiunger vuole, + Ricco d'audacia e povero di merto. + Tal pasce il volgo di sonanti fole, + Vile, di patrio amor par tutto accenso, + E liberal non è che di parole. + +Un giovinetto capace di scrivere tali versi annunzia non solo un +ingegno precoce, ma ancora una precoce e formidabile esperienza della +vita. + + [1] Cfr. il _Trionfo della libertà_, e il Carme: _In morte + dell'Imbonati._ + + + + +VII. + +Il Manzoni poeta satirico. + + +In questi versi vi è già la forza, ma non ancora la finezza +dell'umorismo manzoniano. Egli li apprese troppo di fresco nelle +scuole, per poterli già smettere, quell'accento rettorico, quel fare +magniloquente che presto sdegnò ed evitò poi sempre negli altri suoi +scritti. La rima stessa doveva inceppargli il pensiero; la terzina +imporgli quasi l'obbligo d'imitare ora il Dante ora il Monti, quando, +non imitando alcuno, egli avrebbe già, fin d'allora, potuto rivelarsi +come Manzoni. Negli anni seguenti, sebbene egli ricordasse ancora +altri modelli poetici, avendo preferito il verso sciolto e quella +forma di sermone pedestre che, nel secolo passato, il veneziano +Gaspare Gozzi avea messo in qualche voga, il Manzoni potè sfogar +meglio il suo umore satirico. I suoi _Sermoni giovanili_ che si +conoscono, pubblicati dal professore Antonio Stoppani, risalgono agli +anni 1803 e 1804. Il terzo Sermone, diretto all'amico Pagani, fu +scritto dalla patria stessa del Gozzi, nel marzo dell'anno +1804.[Veggasi la lettera diretta da Venezia al Pagani, pubblicata dal +signor Carlo Romussi] Il Poeta sente d'avere un po' malato il +cervello; egli s'era innamorato in quel tempo, egli, diciottenne +studente, di una ragazza veneziana sulla trentina, ed era andato tanto +in là ne' desiderii e nelle speranze da chiederle la mano. "All'età +vostra (gli fu risposto) si pensa ad andare alla scuola, non a fare +all'amore."--"Sotto quella doccia a freddo (scrive lo Stoppani) la +guarigione fu istantanea, nè di quell'aneddoto altro rimase al Manzoni +che la memoria per riderne piacevolmente coi famigliari negli anni più +tardi." Egli si consola dunque della disgrazia amorosa nella gioconda +vita e nei versi; non ha ardori belligeri, nè smania di divenire un +gran filosofo, od un legislatore e uomo di Stato potente; la sua cura +solenne sono i versi: + + Valido è il corpo in prima, e tal che l'opra + Non chiegga di Galen; men sano alquanto + Il frammento di Giove, e non è rado + Che a purgar quei due morbi, ira ed amore, + O la febbre d'onor, mi giovin l'erbe + Dell'orto epicureo. Chè se mi chiedi: + "A che l'ingegno giovinetto educhi?" + Non a cercar come si possa in campo + Mandar più vivi a Dite, o, con la forza + Del robusto cerèbro, ad un volere + Ridur le mille volontà del volgo, + E i feroci domar; ma freno imporre + Agli indocili versi, e i miei pensieri + Chiuder con certo piè; questa è la febbre, + Di cui virtù di farmaco o di voto + Non ho speranza che sanar mi possa. + +A scuola, noi lo abbiamo già detto, i versi gli erano sempre piaciuti; +ora che egli, avendo il primo pelo sul mento, potrebbe quasi già venir +coscritto fra le milizie del Regno, risolve consacrar tutto il suo +tempo alla poesia: + + Ed or di pel già sparso il mento e quasi + Fra i coscritti censito, in quella mente + Vivo, e quant'ozio il fato e i tempi iniqui + A me concederanno, ho stabilito + Consacrarlo alle Muse. Or come il mio + Furor difenda, dolce amico, ascolta. + +Egli, discepolo ideale del Parini, non cura le ricchezze, nè +l'illustre discendenza, nè i palazzi, nè la gran signoria, nè il +rumore di eccelsi fatti, perchè ne parlino i tardi nepoti; Giove, a +lui più mite, lo obbliga ai versi. Ma quali versi? Oramai gli vennero +a noia i sonanti, e però, prendendo nota di ciò che vede intorno a sè, +che non è degno di poema, egli prosegue a scrivere umili sermoni, ad +occuparsi di quella povera plebe, che sarà pure primissima cura +dell'Autore de _Promessi Sposi_: + + Or ti dirò perchè piuttosto io scelga + _Notar la plebe con sermon pedestre_, + Che far soggetto ai numeri sonanti + Detti e gesta d'eroi. Fatti e costumi + Altri da quei ch'io veggio a me ritrosa + Nega esprimer Talìa. + +Egli avrebbe bisogno, per rappresentar degli eroi, di vederne intorno +a sè; ma non ne vede pur troppo; quelli che vorrebbero passare per +eroi, invece di destare in lui ammirazione, lo fanno più tosto ridere. +Quando la fantasia lo porta fra gli antichi, _al fervido pensiero_, ei +dice: + + Mi s'attraversa Ubaldo, il qual pur ieri + Pitocco, oggi pretor, poco si stima + Minor di Giove e spaventar mi crede + Con la novella maestà del guardo. + +Se anche il nostro tempo, ei dice, opera cose grandi, lo tentano poco +le odierne guerre e le paci, e i nuovi Greci e Quiriti, e la +ghigliottina nuovamente inventata per affrettar la morte che finqui +pareva venire all'uomo troppo lenta: + + ... quella cieca + Famosa falce, che trovò l'acuto + Gallico ingegno, onde accorciar con arte + La troppo lunga in pria strada di Lete. + +Un altro Sermone dello stesso anno 1804 fu diretto ad un autore di +cattivi versi per nozze. Il giovine Poeta si sdegna che si mettano a +far versi i medici e gli avvocati, come se fosse cosa facile il +frenare + + Di questa plebe indocile i tumulti. + +Si burla il poeta dell'uso di scrivere versi per ogni matrimonio che +si celebra, onde vengono fuori tanti cattivi poeti e tanti versi +scellerati; ognuno deve fare l'arte sua; ma ogni arte ha bisogno +d'essere appresa; egli non crede che la poesia sia un'arte sacra e +necessaria; ride anzi volentieri di chi lo pensa e lo dice; necessaria +è l'agricoltura, che insegna all'uomo il modo di alimentarsi, +necessaria la scienza della legislazione; ma è un'arte, insomma, anche +la poesia e domanda molto studio. I versaiuoli che cantano sopra ogni +cantante, e scrivono per ispassarsi, quelli certamente non sudano. Ma +sudava invece il divino Parini nel tornire i suoi versi oraziani: + + Quando sull'orme dell'immenso Flacco + Con italico piè correr volevi, + E dei potenti maledir l'orgoglio, + Divo Parin, fama è che spesso a l'ugne, + Al crin mentito ed a la calva nuca + Facessi oltraggio. Indi è che, dopo cento + E cento lustri, il postero fanciullo + Con balba cantilena al pedagogo + Reciterà: _Torna a fiorir la rosa_. + +Dopo il Parini, il giovine Poeta rende uno splendido omaggio +all'Alfieri morto Fanno innanzi,[1] per condannare con esso i poeti +Metastasiani; quindi, come pensa Paolo Ferrari, il poeta viene pure a +condannare il melodramma grottesco con le maschere, la tragi-commedia, +il dramma semi-serio che ottenne favore sulle scene italiane e +francesi nel principio di questo secolo: + + Mentre Emon si spolmona e il crudo padre + Alto minaccia, e la viril sua fiamma + Ad Antigone svela, o con l'armata + Destra l'infame reggia e il cielo accenna, + Odi sclamar dai palchi: "Oh duri versi! + O duro amante! Dal tuo fero labbro + Un _ben mio_! non s'ascolta. Oh quanto meglio + Megacle ad Aristea, Giulia ad Orazio!" + Che ti val l'alto ingegno e l'aspra lima, + Primo signor dell'italo coturno? + Te ad imparar come si faccia il verso, + Degli itali aristarchi il popol manda. + Mirabil mostro in su le ausonie scene + Or giganteggia. Al destro piè si calza + l'alto coturno e l'umil socco al manco; + Quindi va zoppicando. Informe al volto + Maschera mal s'adatta, ove sul ghigno + Grondan lagrime e sangue. Allor che al denso + Spettatore ei si mostra, alzarsi ascolti + Di voci e palme un suon, che per le cave + Vôlte rumoreggiando, i lati fianchi + Scote al teatro e fa sostar per via + Maravigliato il passeggier notturno. + +Qui il verso è già intieramente sicuro; l'artista appare padrone della +sua materia e la domina; il fanciullo sembra intieramente scomparso. +Il Manzoni a diciannove anni è uomo. I compagni di scuola del Manzoni, +Giambattista Pagani, Ignazio Calderari, Luigi Arese, incominciano a +mescolare all'affetto un po' di ammirazione; il Foscolo gli diviene +amico,[2] il Monti incomincia a temerne i giudizii. Poco prima, egli +aveva sul giovinetto autorità di maestro e quasi di padre. + + [1] Vittorio Alfieri era molto ammirato dal giovine Manzoni; dubito + tuttavia assai che il Manzoni abbia conservato sempre la stessa + ammirazione per l'illustre Astigiano. Tra i due poeti erano alcune + conformità nel comune disdegno della poesia vana e servile, e + della mitologia, {Il Manzoni non doveva ignorare la terzina + alfieriana: Certo in un Dio fatt'uom creder vorrei A salvar l'uman + genere, piuttosto Che in Giove fatt'un tauro ai furti rei.} nel + sentimento comune dell'ufficio civile delle lettere, nello studio + posto da entrambi gli scrittori a scrivere non pure italianamente, + ma toscanamente: il Manzoni adorò tuttavia quella Francia che + l'Alfieri odiò fino all'oltraggio; il Manzoni pose ogni cura a + scrivere con naturalezza, l'Alfieri volle esser duro ed aspro, + sperando riuscire più efficace. Nella gioventù accade tuttavia che + s'ammira ingenuamente tutto ciò ch'è grande, senza domandarsi + troppo se l'ammirazione abbia fondamento in alcuna viva simpatia, + il giovane ammira talora con entusiasmo un grande per una sola + qualità principale che lo tenta; l'età matura vuole rendersi + maggior conto della stima che concede agli uomini; quindi accade + che l'uomo ammiri tanto meno, ma ami poi e stimi molto più + profondamente del giovane. Il Manzoni giovine aveva ammirato + l'Alfieri che il Parini e l'Imbonati ammiravano; l'Imbonati è + perciò dal Manzoni fatto parlare, nel modo seguente, intorno + all'Alfieri: + + Venerando il nome + Fummi di lui, che nelle reggie primo + L'orma stampò dell'italo coturno; + E l'aureo manto lacerato, ai grandi + Mostrò lor piaghe e vendicò gli umìli. + + Quando poi l'amico Pagani fece al Manzoni la poco piacevole + sorpresa di dedicare a Vincenzo Monti, in nome del poeta, in modo + alquanto infelice, il Carme per l'Imbonati, il Manzoni gli scrisse + in termini abbastanza vivaci e risentiti. In quella lettera del 18 + aprile 1806 che il signor Romussi ci ha fatta conoscere, son + notevoli queste parole relative all'Astigiano: "Tu mi parli di + Alfieri, la cui vita è una prova del suo pazzo orgoglioso furore + per l'indipendenza, secondo il tuo modo di pensare, e secondo il + mio un modello di pura, incontaminata, vera virtù di un uomo che + sente la sua dignità, e che non fa un passo, di cui debba + arrossire. Ebbene, Alfieri dedicò. Ma a chi e perchè dedicò? + Dedicò a sua madre, al suo amico del cuore, a Washington, al + popolo italiano futuro, ec." Nella lettera francese al Chauvet + sopra l'unità di tempo e di luogo, pubblicata nell'anno 1820, il + Manzoni, che combatteva come poeta drammatico le unità alfieriane, + poneva pure una parola di biasimo contro l'Autore del _Misogallo_: + "Un uomo celebre, cui l'Italia era avvezza ad ascoltare con + riverenza, aveva annunziato ch'egli avrebbe lasciato postumo uno + scritto, al quale erano confidati i suoi più intimi sentimenti. + Vide la luce il _Misogallo_, e la voce d'Alfieri, la sua voce che + usciva dalla tomba, non levò alcun rumore in Italia, perchè una + voce più potente si levava in ogni cuore contro un risentimento + che mirava a fondare il patriottismo sull'odio. L'odio per la + Francia! per la Francia illustrata da tanti genii e da tante + virtù, donde sono sorte tante verità e tanti esempi! per la + Francia che non si può vedere senza provare un'affezione + somigliante ad amore di patria, e che non si può lasciare senza + che al ricordo d'averla abitata non si mescoli qualche cosa di + malinconico e di profondo simile all'impressione di un esiglio." + + [2] Il Manzoni dovette conoscere il Foscolo, quando ritornò studente + da Pavia. Gliene dovette conciliar la simpatia, oltre l'ingegno + fervido, il culto che il Foscolo professava al Parini e il suo + amore dell'indipendenza che lo rese forte contro l'adulato + Buonaparte. Il Manzoni dovea essere tornato da Pavia meno + entusiasta del Monti che non fosse quando vi si era recato: ne' + litigi letterarii che il Monti ebbe col Foscolo, il Manzoni non + parteggiò forse per alcuno, ma probabilmente ascoltò più + volentieri il poeta più indipendente. Il Foscolo venerava + l'Alfieri; al Monti, invece, parlando un giorno dell'Alfieri in + casa del conte Venéri, scappò detto: "Un'arietta del Metastasio + val più di tutte le sue opere insieme." Nel passo citato del + Sermone manzoniano, ove si difende l'Alfieri contro i + Metastasiani, è forse un'eco dei battibecchi letterarii fra il + Monti ed il Foscolo: il Monti chiamò poi sacrilegio epico la + traduzione alfieriana dell'_Eneide_, e non ebbe tutti i torti. Il + Foscolo faceva credere che il Monti lo evitasse per timore di + compromettersi, a motivo del suo carattere indipendente; è dunque + assai possibile che ne' suoi colloquii degli anni 1804 e 1805 col + Foscolo il Manzoni abbia udito più volte giudicare il Monti + severamente. Il Foscolo parlando di sè dice: "Il Foscolo, figlio + della Repubblica veneta che Buonaparte distrusse, si nutrì nel + sentimento dei più, i quali considerano l'indipendenza de' + rispettivi Stati d'Italia come la sola causa necessaria che può + essere produttrice della intera sua rigenerazione. Coerente dunque + a tali principii, egli non volle mai intervenire nelle adunanze + dei Collegi elettorali di cui era membro, per non trovarsi + nell'obbligo di prestare il solito giuramento di obbedienza." Per + quanto una parte della condotta del Foscolo sotto l'impero non sia + stata conforme a queste parole, non è dubbio che l'animo del + Foscolo era piuttosto alieno dalla signoria napoleonica in Italia; + e il Manzoni che aveva frequentata la contessa Cicognara e appreso + da essa a giudicare il Buonaparte, dovette assai naturalmente + accostarsi più volentieri al Foscolo dopo avere conosciuto il + Monti. Dico più oltre come mi sembri pure scorgere un'allusione + contraria al Monti nel Carme _In morte dell'Imbonati_. Se io non + mi sono ingannato in tale congettura, si spiega forse meglio come, + pubblicando i _Sepolcri_ a Brescia nell'anno 1807, il Foscolo + provasse una certa maliziosa compiacenza nel citare, per segno + d'onore, in una nota i versi del Manzoni, relativi ad Omero + libero, che non adulava i potenti, ad Omero, di cui il Monti e il + Foscolo rivali traducevano allora l'Iliade, I versi citati sono + questi per l'appunto: + + Non ombra di possente amico, + nè lodator comprati avea quel sommo + D'occhi cieco e divin raggio di mente + Che per la Grecia mendicò cantando. + + Il Foscolo che non avea perdonato al vecchio Cesarotti la + _Pronea_, di cui diceva: "Misera concezione, frasi grottesche, + verseggiatura di dramma per musica e per giunta gran lezzo + d'adulazione, infame ad ogni scrittore, ma più infame ad un + ottuagenario che non ha bisogno di pane o poco omai può temere + dalla fortuna," non dovea perdonare più tardi al Monti la + dedicazione servile della sua _Iliade_ al Beauharnais. È giusto + tuttavia avvertire che il Monti divenne aperto nemico dell'Autore + dei _Sepolcri_, la _polvere_ dei quali minacciava di scuotere, + solo tre anni dopo. Ma poichè il motivo primo della guerra fu la + rivalità per la versione dell'_Iliade_, il primo saggio pubblico + della quale comparve insieme coi _Sepolcri_ nel 1807, non mi pare + improbabile che, quantunque per tre anni nelle loro esterne + relazioni i due poeti siansi mostrati amici, in privato avessero + già incominciato a lacerarsi. Checchè ne sia, per altro, + dell'intendimento, col quale fu scritta la nota de' _Sepolcri_, + essa basta in ogni modo a provare l'amicizia e la stima che il + Foscolo nutriva pel giovine Manzoni; come il Parini aveva + pronosticata la gloria poetica del Foscolo, così il Foscolo augurò + bene di quella nascente del Manzoni. Quando poi questi si convertì + al Cattolicismo, e diede motivo a molti commenti maligni, tra i + quali non doveano mancare quelli dei mitologisti Montiani, il + Foscolo, che aveva potuto pregiare la sincerità de' sentimenti del + suo giovane amico, no prese apertamente in Milano le difese, come + rileviamo da una nota lettera di Silvio Pellico a Nicomede + Bianchi. + + + + +VIII. + +Il Manzoni e Vincenzo Monti.[1] + + +Il professore Stoppani narra un aneddoto, secondo il quale il +giovinetto Manzoni sarebbe stato corretto dal vizio del giuoco, per un +solo affettuoso rimprovero che gli fece Vincenzo Monti. "Il così detto +_Ridotto_ del Teatro alla Scala" era allora precisamente un ridotto di +biscaiuoli. L'inesperto Alessandrino si era lasciato prendere +all'esca, confessando egli stesso più tardi che si sentiva già +fortemente invasato da quella terribile passione, che può in brev'ora +trasformare un amoroso padre di famiglia in un parricida, e in suicida +un giovine morigerato. Una sera Alessandro Manzoni sedeva al banco dei +giuocatori. Tutto a un tratto si sente leggermente battere sopra la +spalla. Voltosi indietro, si trovò in faccia lo sguardo affascinante +di Vincenzo Monti, il quale gli disse queste semplici, ma gravi +parole: "Se andate avanti così, bei versi che faremo in avvenire!" +Dopo di quella sera il Manzoni, quantunque, per avvezzarsi a +contemplare lo spettacolo del vizio, senza lasciarsene signoreggiare, +abbia continuato di proposito, per un altro mese, a frequentare ogni +sera il _Ridotto_, non giuocò più. Ma il giovinetto che nel bollore +degli anni primi aveva potuto cedere egli stesso all'impeto di qualche +passione infelice, non tardò ad acquistare non pure tra' suoi +compagni, ma presso il proprio maestro, una singolare e veramente +straordinaria autorità come consigliere sapiente. Onde, per esempio, +quando il Monti, che apparteneva forse più di ogni altro poeta +all'_irritabile genus_, entrò in lunga briga col mediocre letterato e +poeta De Coureil e sostenne contro di lui un'acerba polemica +letteraria, gravemente ammonito per lettera dal giovine suo discepolo +che quello scandalo gli avrebbe fatto gran torto e diminuito quel +prestigio che il Monti aveva sperato invece di accrescere rispondendo +al De Coureil, il maestro ne rimase così colpito, che ne fece motto in +una sua lettera del 6 febbraio 1805, diretta ad Andrea Mustoxidi, +dandogli facoltà di pubblicare, se lo credeva utile, la lettera del +Manzoni consigliatrice del partito più ragionevole, se pure non era il +più piacevole all'amor proprio ferito del poeta-storiografo delle +Alfonsine.[2] Ma nel 1805, conviene pur dirlo, il Manzoni era già +lontano da quel primo entusiasmo, col quale quindicenne, nel _Trionfo +della libertà_, ammirando più che altro la gloria di colui che +chiamavano allora il Dante ringentilito, egli aveva glorificato e +difeso contro i suoi detrattori il suo maestro Vincenzo Monti. Questo +magnifico ed enfatico elogio del Monti fatto dal giovinetto Manzoni +merita di venir riscontrato col famoso iperbolico epigramma, col quale +ei lo piangeva morto, dopo ventott'anni: + + Salve, o Divino, cui largì natura + Il cor di Dante e del suo Duca il canto; + Questo fia 'l grido dell'età ventura, + Ma l'età che fu tua tel dice in pianto. + +Piacque al giovine Manzoni la gloria del suo maestro, ed è ben chiaro +dal fine del saluto del nostro mirabile giovinetto al Monti, ch'egli +sperava già o ardeva, almeno, del desiderio di acquistarne una simile: + + Salve, o Cigno divin, che acuti spiedi + Fai de' tuoi carmi e trapassando pungi + La vil ciurmaglia che ti striscia ai piedi. + Tu il gran cantor di Beatrice aggiungi + E l'avanzi talor; d'invidia piene + Ti rimirali le felle alme da lungi, + Che non bagnâr le labbia in Ippocrene, + Ma le tuffâr ne le Stinfalie fogne, + Onde tal puzzo da' lor carmi viene. + Oh limacciosi vermi! Oh rie vergogne + De l'arte sacra! Augei palustri e bassi; + Cigni non già, ma corvi da carogne. + Ma tu l'invida turba addietro lassi + E, le robuste penne ergendo, come + Aquila altera, li compiangi e passi. + Invano atro velen sovra il tuo nome + Sparge l'invidia, al proprio danno industre, + Da le inquiete sibilanti chiome; + Ed io puranco, ed io, vate trilustre, + Io ti seguo da lunge, e il tuo gran lume + A me fo scorta ne l'arringo illustre. + E te veggendo su l'erto cacume + Ascender di Parnaso, alma spedita, + Già sento al volo mio crescer le piume. + Forse, ah che spero? io la seconda vita + Vivrò, se alle mie forze inferme e frali + Le nove suore porgeranno aita. + +Notiamo presso quell'ambizioso _io, vate trilustre_, quel prudente, ma +non meno ambizioso forse tutto manzoniano, messo innanzi al _vivrò_ +immortale che ci prenunzia già l'Autore del _Cinque Maggio_ +predestinato a sciogliere all'urna del primo Napoleone un cantico + + Che _forse_ non morrà. + +Quando il Manzoni scrive, nell'anno 1803, al Monti, lo fa già in un +tuono di una certa famigliare baldanza che rivela la poca soggezione, +e gli dà del _voi_. Il Monti invitato a dir la sua opinione sopra +l'Idillio del Manzoni, gli risponde lodandolo sinceramente, facendo i +migliori augurii al giovinetto e dicendogli finalmente: "Io non sono +da tanto da poterti fare il dottore." Fra maestro e discepolo un tale +linguaggio colpisce. Nella risposta del Monti, il maestro dice che +egli ha incominciata la stampa del _Persio_. Nel marzo dell'anno 1804, +il Manzoni si trovava a Venezia e scriveva di là al suo amico Pagani, +studente di giurisprudenza a Pavia; nella sua lettera è una parola +impaziente contro il Monti, che può già dimostrare la scaduta +riverenza del discepolo. "Se Monti (egli scrive) vuol mandarmi il +_Persio_, lo faccia avere, nel nome di Dio, a mio padre, a Milano." +Questi indizii mi bisognava raccogliere per ispiegare non pure la +vivacità del battibecco letterario che nacque dipoi fra i Manzoniani e +i Montiani sopra l'argomento della mitologia nella poesia moderna, ma +ancora per illustrare qualche passo del Carme _In morte +dell'Imbonati_. Il giovine Poeta rammentando l'indegna educazione ed +istruzione ch'egli avea ricevuta specialmente nel Collegio de' Nobili, +non rattiene, com'è ben noto, il proprio sdegno, e lo sfoga in una +forma intemperante che non si trova poi più in alcun altro suo +scritto; ed accennando in particolare ad un maestro di poesia che lo +disgustò, dice che da lui si rivolse, invece, agli antichi poeti: + Questa + Qual sia favilla, che mia mente alluma, + Custodii com'io valgo e tenni viva + Finor. Nè ti dirò com'io, nodrito + In sozzo ovil di mercenario armento, + Gli aridi bronchi fastidendo, e il pasto + Dell'insipida stoppia, il viso torsi + Dalla fetente mangiatoia, e franco + M'addussi al sorso dell'ascrea fontana; + Come, talor, discepolo di tale, + Cui mi sarìa vergogna esser maestro, + Mi volsi ai prischi sommi, e ne fui preso + Di tanto amor, che mi parea vederli + Veracemente e ragionar con loro. + +Qui mi arresta un dubbio assai penoso. Chi fu mai codesto maestro, da +cui il Manzoni, sentendo vergogna di lui, si diparte per correre ad +inspirarsi direttamente presso i poeti antichi? Io so bene che, a +questo punto, qualche amico discreto mi raccomanderà discrezione, +invitandomi a passar oltre, a non arrischiar congetture che potrebbero +riuscir vane ed ingiuriose. Ma passar oltre vuol dire o non capire o +non voler capire. E se noi contemporanei ci contentiamo di leggere +così il primo fra i nostri scrittori viventi, come potranno sperare +d'intenderlo meglio quelli che verranno dopo di noi? So bene che il +vivente discepolo del vecchio Vincenzo Monti, l'illustre Andrea +Maffei, il quale ricorda pur sempre come, dopo l'anno 1820, il Manzoni +visitasse spesso il Monti infermo, come nel mandargli la _cantafera_ +de' suoi _Promessi Sposi_ glieli raccomandasse affettuosamente,[3] +come lo encomiasse morto con lodi iperboliche, non farà buon viso alla +nostra congettura; ed essa ripugna pure vivamente a me stesso, come +ripugna, per dire il vero, ogni maniera o specie d'ingratitudine. Ma +io non posso tacere che corsero parecchi anni, ne' quali il Manzoni ed +il Monti apparvero veramente come avversarii; la storia letteraria ha +i suoi diritti, e, per quanto c'incresca vedere il Manzoni, che aveva +egli stesso fatto grande abuso, ne' primi suoi studii poetici, della +mitologia, divenirci aperto derisore del Monti che volea mantenerla in +onore, e colpirlo direttamente con l'Ode satirica intitolata: _L'ira +d'Apollo_, ove, con nuova malizia, s'imita pure lo stile cancelleresco +della Polizia austriaca, quale era adoprato allora da un poeta da +strapazzo, Pietro Stoppani di Beroldinghen, e da un giornalista +venduto, il Pezzi, grandi lodatori entrambi di Vincenzo Monti divenuto +buon servitore dell'Austria, il Manzoni, che giovinetto avea molto +ammirato e lodato, come sappiamo, il suo maestro Monti, divenuto amico +di Ugo Foscolo, imparò forse da lui a giudicarne con minore indulgenza +la condotta politica; e nella diminuzione di stima per l'uomo è assai +probabile che siasi pure diminuito il concetto che il Manzoni si +formava del Monti poeta. Recatosi poi a Parigi, in mezzo a una +società, per la massima parte repubblicana, anzi che pietà, parve +ch'egli concepisse un vero disprezzo pel Monti. Il Manzoni dice che +tra i _prischi sommi_, egli cercò prima di Omero, per la traduzione +del quale specialmente nacque tra il Foscolo ed il Monti così fiero +dissenso, e, nominando Omero, sembra volerne, per antitesi, ferire il +traduttore: + + .... Non ombra di possente amico, + Nè lodator comprati avea quel sommo + D'occhi cieco e divin raggio di mente + Che per la Grecia mendicò cantando. + +Nè era, io debbo pur ripeterlo, forse intieramente innocente e fuor +d'ogni intendimento malizioso Ugo Foscolo, quando in una nota al suo +Carme de' _Sepolcri_, volendo nominare il Manzoni, per mostrargli il +conto ch'ei ne faceva e com'ei fosse memore di lui lontano, citava +precisamente que' versi relativi ad Omero, ove si dice più tosto +quello che non era stato Omero e quello ch'era invece qualche altro +moderno poeta. L'amico Pagani, che ristampava a Milano il Carme per +l'Imbonati, desiderava egli forse distruggere il sospetto che si +alludesse con que' versi al Monti, quando, senza averne avuto +l'incarico, dedicava, anche a nome dell'Autore, il poemetto a Vincenzo +Monti? Lo ignoriamo; ma ci è noto intanto che l'imprudenza e +l'arbitrio del Pagani maravigliarono ed irritarono grandemente il +giovine Poeta, e furono per guastare l'amicizia di que' due buoni +compagni di scuola. Il Manzoni voleva, invero, obbligare il Pagani a +pubblicar subito una protesta che disdicesse la dedicatoria. Il Pagani +gli opponeva che il dedicare non è un avvilirsi; che anche l'Alfieri +avea fatto delle dedicatorie, e nessuno potrebbe negarlo uomo libero +ed indipendente. Il Manzoni rispondeva esser vero, ma l'Alfieri essere +stato "un modello di pura, incontaminata, vera virtù, di un uomo che +sente la sua dignità e che non fa un passo, di cui debba +arrossire."--"Ebbene (soggiungeva ancora da Parigi il nostro giovine +Poeta), Alfieri dedicò; ma a chi, e perchè dedicò? Dedicò a sua madre, +al suo amico del cuore, a Washington, al popolo italiano futuro." Ci è +noto finalmente come il Manzoni deplorava il Carme per l'Imbonati per +altre ragioni più gravi che non fossero le allusioni al Collegio de' +Nobili. Una di queste ragioni può essere stato il tacito biasimo del +Monti, e l'altra ragione la vedremo in breve. Fu detto da qualche +biografo che, quando nel 1801 il Manzoni pubblicò l'_Urania_, il Monti +abbia esclamato: "Questo giovine incomincia dove vorrei finire." È +possibile che un giorno il Monti abbia reso un tale omaggio al suo +discepolo; ma a questo detto suppongo che siasi attribuita un'origine +troppo recente. Il Manzoni non incominciava più con l'_Urania_; da ben +sette anni egli scriveva, ed i primi suoi componimenti il Monti aveva +letti e lodati; è assai probabile quindi che il complimento, di cui si +tratta, siasi fatto veramente dal Monti, ma nel 1801, poich'egli ebbe +conosciuto il _Trionfo della libertà_, poema che il discepolo avea +scritto per imitare, forse per emulare il maestro, e che termina in +ogni modo, come abbiamo già udito, con la esaltazione del Monti sopra +lo stesso Dante. + + [1] Cfr. il paragrafo VI. + + [2] La lettera è questa; il Manzoni era ancora in Milano, onde partì + soltanto nella primavera, dopo la morte dell'Imbonati: + + Ad Andrea Mustoxidi. + + "In appendice alla mia del passato ordinario ve ne acchiudo + un'altra del nostro amico Manzoni. Egli ha voluto farla passare + per le mie mani, perchè mi risguarda direttamente e contiene una + sua onesta disapprovazione dell'essermi io avvilito a parlare di + De Coureil. Del quale mio errore io non meriterei veramente + perdono, se non mi scusasse il fatto di quelli che hanno confuso + il reverendo lor nome con quello d'un pazzo, e si sono condotti + peggio di me, e non veggo che abbiano ancor redenta questa + ignominia, separandosi da così vile e disonesta compagnia. Vera è + pur troppo la riflessione di Manzoni che, prendendo briga col De + Coureil, è _forza che i buoni si scordino di quella gentilezza che + pure è il primo frutto delle lettere,_ vero per conseguenza che in + quella mia nota sono corsi dei termini non gentili. Ma se un + facchino imbriaco, mentre io vado per la mia strada, mi viene + addosso con villanìa, e mi lorda di fango, dovrò io + dirgli:--Signore, siate più rispettoso coi galantuomini; signore, + maltrattatemi con più discrezione; considerate, vi prego, che mi + si deve un poco più di rispetto--e altre simili gentilezze? Chi + può dunque incolparmi d'aver dato al mio critico i nomi ch'ei + merita? Le creanze si usano con chi le pratica, e il bastone con + gli asini mal educati. Ma parlerò con altro linguaggio, se avverrà + che io sia forzato a drizzare più alto il mio giusto risentimento. + Il contegno che così si usa con me, ha ormai irritata tutta + l'Italia, e la sana porzione dei letterati, anche stranieri, ha + già manifestato il suo sdegno su queste vili e scandalose + ingiustizie. Della lettera di Manzoni fate l'uso che più vi piace, + anche pubblico. Milano, 6 febbraio 1805" + + [3] Il Monti non fu, tuttavia, a quanto pare, de' lettori più + solleciti de' _Promessi Sposi_, secondo quanto trovo scritto nelle + _Memorie autografe di un ribelle_, di Giuseppe Ricciardi (Milano, + 1873): "Recatici a visitare l'Osservatorio astronomico posto nel + Palazzo di Brera, trovammo quivi l'Oriani e il Carlini. Altri + uomini, più o meno illustri, conoscemmo indi a poco, fra cui + nominerò primo il Manzoni. Il quale io vidi la prima volta in + Milano, nel giugno del 1827. Sedeva in mezzo alla sua bella e + numerosa famiglia e ad un nobile crocchio d'amici, in cui tenevano + il primo luogo Ermes Visconti, Tommaso Grossi e Giovanni Torti, + cioè, quasi tutta la così detta Scuola romantica. Ci fu + introduttore in casa Manzoni il Rosmini, giovanissimo allora, ed + il quale avevo conosciuto per mezzo di un assai colto e gentil + veneziano, per nome Antonio Papadopoli. I _Promessi Sposi_ erano + usciti in luce pochi dì prima, ed io li avevo divorati con un + piacere infinito, tanto più poi in quanto che m'avevo sott'occhio + i luoghi, dei quali parla quel mirabile libro. Desiderosi + oltremodo di salutare il decano dei poeti allora viventi, Vincenzo + Monti, n'andammo a Monza col Papadopoli. Trovammo il povero + vecchio adagiato, o, per dir meglio, giacente in un seggiolone. + Teneva gli occhiali inforcati sul naso, e leggicchiava non so qual + commedia di Goldoni. Scorta sur un tavolino una copia dei + _Promessi Sposi_, mio padre chiese al buon vecchio che ne + pensasse, e quegli rispose aver provato alquanto fastidio nel + leggere il primo capitolo, ma pur voler trapassare al secondo. Ne + mostrò poi una bella lettera scrittagli dal Manzoni nell'inviargli + in dono il suo libro." + + + + +IX. + +I primi amici. + + +Il libro del signor Romussi ci ha recata in quest'anno una grata +sorpresa, ponendoci sott'occhio alcune lettere o frammenti di lettere +giovanili del Bianconi, dalle quali ricaviamo il nome de' suoi tre +primi amici. Il più intimo tra questi fu Giambattista Pagani di +Brescia, col quale il Manzoni avea studiato a Pavia; le lettere del +Manzoni ce lo mostrano affettuoso, devoto, pronto a render servigii, +alcuna volta anche troppo, come quando volle dedicar di suo capo, in +nome del Manzoni, a Vincenzo Monti il Carme _In morte dell'Imbonati_, +che si ristampava in Milano dal De Stefanis.[1] Veniva secondo +Ignazio Calderari, che il Manzoni stesso chiamava _aureo_, _amabile_ e +_rispettabile_; e pure doveva essere un giovine ardente e pieno di +entusiasmo, a giudicarne dalla lettera, in cui egli descrive il +proprio viaggio a Brusuglio, la nuova villa manzoniana, per conoscere +la madre dell'amico e per vedere se l'amico era sempre il medesimo. +Pare che il Manzoni fin d'allora scrivesse lettere mal volentieri, e +preferisse, stando a Milano, incaricare l'amico Calderari di mandare i +suoi saluti al Pagani, anzi che scrivere egli stesso. "Aggiungi (egli +scriveva al Pagani) che nel mio soggiorno a Milano la facilità di aver +tue nuove per mezzo del nostro Calderari favoriva e scusava la mia +pigrizia, la quale, a dir vero, non era scossa da alcuna tua +sollecitudine a scrivermi." Il terzo amico, Luigi Arese, morì tisico +nel 1806, intorno a' suoi vent'anni; gli amici lo chiamavano: "caro e +adorabile."[2] + +Non è raro il caso che le amicizie fatte nella scuola si raffreddino e +si dileguino nella lontananza, per tornare a ravvivarsi nella +vecchiaia. Il Calderari non accompagnò altrimenti la vita del Manzoni; +la loro corrispondenza parve cessare quasi intieramente nell'anno +1808, quando il Manzoni, sposata Enrichetta Blondel, si ritrasse a +vivere per alcuni anni isolato In Brusuglio; ed anche l'amicizia col +Pagani cessò, dopo quell'anno, dall'essere attiva. Così non sappiamo +altro dell'amicizia che il Manzoni parve avere con Antonio Buttura, +letterato amico di sua madre,[3] e con Francesco Lomonaco. + + [1] Mi giova qui intorno al Pagani riferire per intiero la nota che + trovasi nell'importante volume del Romussi; "Giambattista Pagani + fu condiscepolo di Manzoni nel Collegio dei Nobili (Longone) di + Milano, e gli conservò sempre un'amicizia che molti anni di + lontananza non riescirono nè a spegnere, nè ad indebolire. Fino ai + loro ultimi giorni si scambiarono con schietta cordialità proteste + di affetto; e la ritrosia di Manzoni in questi ultimi anni a + scriver lettere non lo fece mai tardo nel rispondere all'antico + amico. Il Pagani era nato nel 1784 in Lonato: era quindi maggiore + di un anno di Manzoni. Terminati gli studii del Collegio, il + Pagani passò a Pavia a studiar giurisprudenza, e colà conobbe + Vincenzo Monti, che teneva cattedra d'eloquenza, e che lo accolse + fra i suoi famigliari. In quel tempo Manzoni erasi recato a + Venezia, e di là mandava all'amico i versi che man mano scriveva, + fra cui un Sermone allo stesso Pagani indirizzato, e nel quale + parla dapprima della vocazione ch'ebbe fin dall'infanzia di essere + poeta e giustifica il genere satirico di poesia, cui intendeva + consacrarsi. Questo Sermone rimase ignoto fino al 1874, in cui fu + pubblicato dall'abate Antonio Stoppani nel suo bel libro: _I primi + anni di Alessandro Manzoni_. Il Pagani aveva ingegno da + comprendere l'amico, egli pure scrisse reputati lavori: opere + giuridiche, perchè avea per la severa scienza del diritto una vera + passione, e opere letterarie, cui si applicava per diletto, ma con + molta intelligenza. Fra queste ultime si ricorda un _Discorso + intorno all'Adelchi_ letto all'Ateneo di Brescia, in difesa + dell'opera dell'amico che era allora da molti, con indegna guerra, + combattuto. Fra le giuridiche sono lodati il _Repertorio legale + pei diritti reali_ ed un _Trattato sulle Rendite giuridiche_. + Durante il primo Regno d'Italia era stato eletto Conservatore + delle Ipoteche in Brescia. Nei dolorosi anni della dominazione + straniera conservò, con dignitosa fermezza, la fede e l'affetto + per la patria, che ebbe la gioia di vedere risorta. Morì nel 19 + febbraio 1874, e fu pianto da tutti i buoni, che perdevano un + vivente esempio d'integrità e di modestia." + + [2] Le due lettere del Manzoni al Calderari e la lettera intermedia + al Pagani, pubblicate dal Romossi, volgono intorno alla malattia + ed alla morte dell'Arese; le riproduco, perchè rivelano bene + l'animo ed i pensieri del giovine Manzoni, il preteso ateo che + dovea fare il miracolo di convertirsi: + + "Parigi, 7 settembre 1806, + + "Mio Calderari, + + L'amara novella che mi hai data mi ha riempito di dolore e di + melanconia. Io era per iscrivere a te, a Pagani, al povero Arese + per annunciarvi il mio ritorno a Parigi, e per chiedere di voi + tutti. Non puoi credere quanto m'abbia colpito l'annuncio della + grave malattia del nostro Arese. La speranza che tu conservi, + rianima la mia; ma le circostanze che tocchi, la indeboliscono pur + troppo (_In questo passo si vede già l'amore speciale del Manzoni + per le antitesi, amore che si può pure avvertire nella lettera del + 1803 al Monti già citata._) L'apparato della morte è quello che la + accelera. Chi ha avuto il cuore di dargli la sentenza finale? Di + farlo soffrire nei forse ultimi suoi momenti? Oh piaccia a Dio che + io possa avere da te nuova del suo rivivere! Quando un malato ha + presso di sè dei veri amici che gli nascondono il suo stato, egli + muore senza avvedersene; la morte non è terribile che per quelli + che rimangono a piangere. Ma quando gli amici sono allontanati, + quando vi sentite intronare all'orecchio: Tu devi morire! allora + la morte appare nel suo aspetto più deforme. Povero Arese! Ho + sempre davanti gli occhi quella sua camera deserta degli amici, + senza te, senza Pagani che potreste sollevarlo. Alcuni sono morti + che sarebbero guariti, pel timore solo cagionato loro dalla + sentenza che fu data al povero nostro Arese. Ti prego di scrivermi + presto e senza interruzione; non ho bisogno di raccomandartelo. + Mia madre divide la mia afflizione, e freme parlando della fredda + crudeltà che è tanto comune nei nostri paesi. Scrivimi, ti prego, + a lungo ogni minuzia che riguarda Arese. Povero Arese! nel fiore + dell'età! Ti prego di scrivere a Pagani che io non ho ora testa nè + tempo di scrivergli, ma che, al primo ordinario, lo farò + sicuramente. Se mai il mio silenzio gli fosse dispiacente, digli + che io sono sempre il suo Manzoni; al mio Pagani ciò deve bastare. + Tu amami, Calderari, e sii certo che io ti amo e ti riverisco + veramente, e scrivimi presto. Addio; dammi nuove di Arese. + + Il tuo MANZONI B.a" + + "Mio Pagani, + + M'hai tu dimenticato davvero? Sono tre mesi che non ho tue nuove; + e l'ultima mia lettera, nella quale ti annunciava la mia partita + da Parigi, è rimasta senza risposta. Non posso dubitare della tua + salute, giacchè il nostro aureo Calderari che mi scrive, me ne + avrebbe senza dubbio fatto cenno. Io sperava che Zinammi, col + quale ci siamo abboccati, avesse qualche tua lettera a + consegnarmi; ma, non vedendone ed aspettandone di giorno in + giorno, tardai a scriverti fino al mio ritorno. Scrivimi al più + presto, dimmi se sei ancora il mio Pagani, com'io sarò sempre il + tuo Manzoni; dammi nuove di te, e di tutto quello che ti è a + cuore. Non puoi credere quanta pena mi abbia fatto la nuova della + grave malattia del nostro povero Arese; e mia madre, che divide + ogni mio affetto, ne fu pure assai triste ed in timore. Calderari + mi annunciò qualche miglioramento che mi riempì di gioia e di + speranza. Duolmi amaramente che gli amici non abbiano adito al suo + letto, e che invece egli debba aver dinanzi agli occhi l'orribile + figura di un prete. Nè puoi figurarti quanto dolore ed + indignazione abbia in noi eccitato il sentire da Calderari che ad + Arese era stata annunciata la fatale sentenza (spero, per Dio! che + sarà vana). Crudeli, così se egli schiva la morte, avrà dovuto + nullameno assaporare tutte le sue angosce! E quante volte + l'annunzio della morte ha ridotto agli estremi dei malati che, + ignorando il loro stato, sarebbero guariti? Basta: i mali del caro + ed infelice Arese, che ho sempre dinanzi agli occhi, mi + allontanano sempre più da un paese, in cui non si può nè vivere nè + morire come si vuole. (_Qui vi sono accenti intieramente + foscoliani._) Io preferisco l'indifferenza naturale dei Francesi, + che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo zelo crudele dei + nostri, che s'impadroniscono di voi, che vogliono prendersi cura + della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la loro + maniera di pensare, come se chi ha una testa, un cuore, due gambe + e una pancia, e cammina da sè, non potesse disporre di sè e di + tutto quello che è in lui a suo piacimento. Mi accorgo di aver + fatto un pasticcio di parole, pazienza! Il mio Pagani è buono. Due + parole di me. Io continuo il ben cominciato modo di vivere, senza + cangiamento, senza interruzione. Se tu rileggi le mie passate + lettere, ti farà ben maraviglia l'udire da me che mia madre, + quest'unica madre e donna, ha aumentato il suo amore e le sue + premure per me. Eppure la cosa è così. Io sono più felice che mai, + e non mi manca che d'esserlo vicino a te e ai pochi scelti nostri + amici, che si riducono ad Arese che vorrei risanato, e a Calderari + che vorrei felice come egli merita. Ho vergogna di dirti che, dopo + i versi stampati, non ne ho fatto più uno: ora però voglio + mettermi il capo tra le mani, e lavorare, massime che mia madre + non ha mai lasciato di punzecchiarmi, perchè io cacci la mia + pigrizia. A proposito di versi, devo parlarti di un affare che mi + è a cuore assai assai, e che in conseguenza premerà anche a te. Io + non ho avuto dal libraio un soldo per l'edizione, e mi sono messo + in puntiglio di non rilasciargli niente niente, perchè non voglio + essere lo zimbello di nessuno e massime d'un libraio. La sua + renitenza o noncuranza è veramente stomachevole. Nè ha alcun + appiglio per eludere le mie richieste e per evitare di rendermi il + mio. Perchè o le copie sono vendute e mi dia il danaro, o sono + invendute e me le renda. Arese si era impegnato di parlargli. + Rispose che egli aveva ottocento copie non vendute: io scrissi a + Zinammi quello che doveva fargli dire da Arese, ma il povero Arese + cadde malato. Ecco la mia risposta: rendere al signor Zinammi, + procuratore di mia madre, il prezzo delle 200 vendute e le 800 + copie invendute. E veramente mi fa maraviglia che il numero di + quelle che sono in bottega sia così grande, non già perchè io + credessi che dovessero avere grande spaccio (giacchè v'è un + ostacolo a ciò, non so se per colpa dell'opera o dei lettori), ma + perchè tu mi avevi annunziato che si vendevano a furia. Come tu + facesti il negozio col libraio, così spero che vorrai ora ridurlo + a fine, e te ne prego caldamente. Ho veduto su un giornale di Roma + un giudizio di quei versi, con una lode tanto esagerata, che non + ardisco riportarlo. "Caro Pagani, scrivimi ed amami, anzi amaci, + giacchè tu sai che mia madre non ha mediocre stima di te e + desiderio della tua amicizia. Scrivi a lungo e vale." + + Il tuo MANZONI B.a" + + "Parigi, 30 ottobre 1806." + + "Caro il mio Calderari, + + O Arese, giovine buono, amico vero della virtù e degli amici, + giovine che in tempi migliori saresti stato perfetto, ma che nella + nostra infame corruttela ti conservasti incontaminato, ricevi un + vale da quelli che ti amarono caldamente in vita, e che ora + amaramente ti desiderano. Povero Calderari, tu lo amasti, tu lo + desideri e tu non hai potuto vederlo, consolarlo! Egli è morto nel + fiore degli anni, nella stagione delle speranze, e l'ultimo + oggetto che i suoi occhi hanno veduto non è stato un amico. Egli + che era degno di amici! Povero Calderari! Mia madre ed io + piangiamo sopra di Arese e sopra di te. Seppi da Buttura che tu + eri assiduo alla sua porta, che le tue lagrime mostravano la forza + del tuo affetto, ma invano. Noi rileggiamo le lettere di Arese, + quel che ci resta di lui, quello che rimane in questo mondaccio di + quell'anima fervida e pura. Odi quello che egli ci scrisse + nell'ultima lettera, dove traspira quasi un presentimento della + sua separazione. Egli parla con mia madre e con me, e par ch'egli + non abbia voluto darmi l'ultimo addio, se non unendomi con Lei che + tutto divide con me, e che abbia voluto così render più sacre per + me le ultime sue parole. La lettera è del mese di giugno o di + luglio al più tardi: "Ho veduto con sommo dolore partire il mio + Pagani. Mi rimane Calderari, che è un angelo. È veramente degno di + miglior sorte e di.... Le sue disgrazie, che egli soffre con animo + veramente forte, mi stringono a lui più fortemente, e mi servono + di un grande esempio. Oh Giulia, Giulia! non è così rara in Italia + la virtù come tu pensi!" E finisce con queste parole che mai non + rileggiamo senza un fremito di dolore e di speranza: "Giulia, + Alessandro, ci rivedremo certamente. Un giorno, superiori + all'umano orgoglio, beati e puri ragioneremo sorridendo delle + passate nostre debolezze. Addio." Oh sì! ci rivedremo. Se questa + speranza non raddolcisse il desiderio dei buoni e l'orrore della + presenza dei perversi, che sarebbe la vita? Calderari, noi siamo + afflitti di non poter essere con te. Tu sei degno d'aver degli + amici, e in noi troveresti del cuore, quello di cui tu hai + bisogno. Non posso scrivere a Pagani. Egli pure deve essere + conturbato. In verità la morte di un amico nel fior degli anni vi + lascia, oltre il dolore, un certo risentimento; pare un'orribile + ingiustizia. Addio, caro ed infelice Calderari, amami e scrivi. + Addio. + + Il tuo MANZONI B.a" + + [3] "Buttura Antonio (scrive il Romussi) buon critico e poeta, nato a + Malcesine sul Lago di Garda nel 1771, partigiano della Repubblica + francese a Venezia, epperciò favorito da Napoleone, si trasferì, + dopo il Trattato di Campoformio, a Parigi, dove morì nel 1832. Fu + professore al Pritaneo di San Ciro ed all'Ateneo, dove successe al + Ginguené; la traduzione del Boileau, di cui parla il Manzoni (in + una sua lettera del 1806), fu pubblicata nel 1816. + + + + +X + +Carme autobiografico. + + +Quantunque già pubblicato a Lugano in fronte alle _Vite degli illustri +italiani_ di Francesco Lomonaco, fino a pochi anni innanzi era +pochissimo noto il Sonetto giovanile di Alessandro Manzoni, ove si +muove lamento, perchè l'Italia trascuri i suoi migliori ingegni, fin +che son vivi, per piangerli morti: + + Tal premii, Italia, i tuoi migliori; e poi, + Che pro se piangi e 'l cener freddo adori, + E al nome vôto onor divini fai? + Sì, da' barbari oppressa, opprimi i tuoi, + E ognor tuoi danni e tue colpe deplori + Pentita sempre, e non cangiata mai. + +Nel principio del Sonetto, diretto a Francesco Lomonaco, si compiange +la sorte di questo giovine e già illustre esule napoletano, obbligato +a condur vita misera e raminga come Dante, l'antico esule gloriosa +fiorentino, del quale il Lomonaco aveva narrata la vita. Due anni +innanzi, in una nota al terzo canto del _Trionfo_, ove si descrivono +le stragi di Napoli, il Manzoni raccomandava già "l'energico e +veramente vesuviano rapporto fatto da Francesco Lomonaco patriotta +napoletano". Vogliono che il Manzoni vecchio dicesse avere in gioventù +concepite del Lomonaco grandi speranze, che non furono poi mantenute; +ma chi riferì quelle parole del Manzoni dovette frantendere; il +Lomonaco non ebbe tempo d'acquistar maggior gloria, poichè nell'anno +1810 che era, a pena, il trentesimoprimo della sua vita, egli +miseramente s'uccise. L'ingratitudine è cosa mostruosa in tutti, ma +più nei grandi ingegni. Ora io non posso credere che il Manzoni degli +scrittori che lo fecero maggiormente pensare, e quello che importa, +pensar giusto. Io ho voluto rileggere la _Vita di Dante_ scritta dal +Lomonaco. Ora, udite quali parole si leggono in fine di quella _Vita_: +"I benemeriti della repubblica letteraria non sono i pedanti, o i +servili imitatori, bensì quei che informati di una qualche potenza +vivificativa sanno altamente e profondamente pensare. Un filosofo +interrogò una volta l'Oracolo: quai mezzi praticar dovesse per divenir +immortale, e l'Oracolo gli rispose: _Segui il tuo genio_." Ci sono +simpatici quegli scrittori che esprimono meglio i nostri proprii +sentimenti; il Manzoni deve aver detto leggendo tali parole: esse +furono scritte per me; ed averle presenti quando, due o tre anni dopo, +scriveva in Parigi il suo programma civile e poetico, ossia il Carme +per l'Imbonati.[1] È vera fortuna per l'Italia che, nella primavera +dell'anno 1805, Alessandro Manzoni abbia dovuto recarsi in Francia. È +possibile, invero che proseguendo a rimanere in Milano, a respirar +l'aria delle scuole letterarie d'Italia, a vivere tra le maldicenze +puerili e pettegole de' nostri letterati, egli, a malgrado di tutta +l'originalità del proprio ingegno, non avrebbe trovato così presto +quella forma chiara, schietta, popolare di linguaggio, pel quale +veramente col Carme dell'Imbonati per la nostra poesia _incipit vita +nova_. A Parigi egli si trovò libero d'ogni impaccio scolastico, ed il +suo genio, per la prima volta, potè spaziare per vie proprie e non +ancora battute. _Sentir_ e _meditar_: ecco la sua gran formola +poetica; in Francia egli trovò pure il modo di esprimere naturalmente +questi _sedimenti meditati_, per l'esempio che gli offrivano gli +scrittori francesi. Il Carme per l'Imbonati è una prova eloquente che +il Manzoni ha sentito, meditato e imparato a scrivere con semplicità e +naturalezza. Esaminiamo ora dunque quali forti sentimenti dovessero +agitarlo e commuoverlo, quali pensieri governarlo, quando egli scrisse +a vent'anni, in Parigi, il bellissimo Carme. Che cosa sia veramente +avvenuto nella famiglia Manzoni, nel principio dell'anno 1805, quando +la signora Giulia Beccaria s'indusse a lasciare precipitosamente +Milano in compagnia del figlio Alessandro, non si può fino ad ora bene +affermare. Che il giovine Alessandro avesse avuto in Milano de' grossi +dispiaceri, si può argomentare dai versi stessi del Carme, ov'egli si +sfoga contro i vili che armarono contro il suo _nome_ l'operosa +calunnia. Carlo Imbonati era morto il 15 marzo dell'anno 1805, in +Parigi, assistito dalla signora Giulia Beccaria, madre del Manzoni. La +Giulia accompagnò le spoglie dell'amico a Brusuglio: villa, di cui +egli, sebbene avesse parecchie sorelle, l'aveva fatta erede. La madre +ed il figlio, dopo quella morte, partirono per Parigi, lasciando solo +Don Pietro in Milano; l'eredità lasciata alla Giulia Beccaria diede +occasione a molte ciarle; ora le ciarle, nelle quali anche gli uomini +eletti che vi si abbandonano, diventano volgo, le nove volte su dieci, +come sono figlie dell'ozio, sono madri di maldicenza. La signora +Giulia Beccaria non dovette essere risparmiata. Che fece allora il +figlio? Prima di tutto, egli non l'abbandonò più, e poi si preparò a +vendicarne, come potè, la fama oltraggiata. Del padre che morì +settantenne in Milano, due anni dopo la morte dell'Imbonati, e a cui +il figlio, avvertito troppo tardi in Parigi, non arrivò in tempo a +chiudere gli occhi, non troviamo se non un rapido cenno, abbastanza +freddo, per annunciarne la morte, in una lettera che il Manzoni +diresse nel marzo del 1807 all'amico Pagani da Brusuglio, ov'egli +s'era per pochi giorni condotto con la madre a mettervi in ordine i +suoi affari più urgenti. Nella stessa lettera, invece, il Manzoni +rappresenta all'amico la propria "felicità di avere per madre ed amica +una donna, parlando della quale, egli dice, troverò sempre più ogni +espressione debole e monca."[2] Ignazio Calderari, comune amico del +Manzoni e del Pagani, avendo poi, allora per l'appunto passato, com'ei +diceva: "due mezze giornate in paradiso," o sia, nella villa +dell'amico Manzoni a Brusuglio, scrivendo nel giorno stesso al Pagani, +gli fa il ritratto della signora Beccaria: "Che dirotti di sua madre? +Mi palpitava il cuore nel viaggio pel desiderio di conoscere una tal +donna, che io già amava e venerava come quella che forma la felicità +del nostro Manzoni, e da quanto vidi non posso ingannarmi che l'uno +formi la contentezza dell'altro, perchè nulla è tra loro di segreto: +l'uno a vicenda ambisce di prevenire i desiderii dell'altro, e si +protestano l'un dell'altro indivisibili. Tu trovi in lei una donna, +cui, non mancando alcuna delle vere grazie che adornano una donna, è +dato un senno maschio ed una facile quanto soave ed affettuosa parola; +è poi nel discorso tutta sentimento; ma quel che più attrae +l'ammirazione, è il vedere queste prerogative d'ingegno e di cuore +accompagnate da modestissimo contegno e spoglie affatto d'ogni +donnesco, benchè minimo pettegolezzo; mi pare insomma che essa si +assomigli perfettamente a quello che ce la rappresentavano le sue +lettere a te e al sempre caro e adorabile Arese, quando le leggevamo +insieme. Che bella coppia è mai quella! In verità, io credo non si +possa pregare miglior cosa ad un uomo che di avere una tal madre o un +simile padre!" Ma è pure unica la fortuna di una donna, la quale abbia +avuto per padre un Cesare Beccaria[3] e per figlio un Alessandro +Manzoni.[4] La madre del Manzoni, quando si recò a Parigi, non si +faceva chiamare altrimenti che la signora Giulia Beccaria; il nome del +Beccaria servì di passaporto e di commendatizia anche al nostro +giovine Alessandro presso la più eletta e la più colta società +parigina, ov'egli ebbe pure occasione di conoscere, fra gli altri +valentuomini, lo storico piemontese Carlo Botta, il quale, non potendo +ancora presagire in lui il futuro caposcuola del romanticismo in +Italia, gli divenne amico.[5] Il Manzoni stesso, in quel tempo, un +poco per farsi meglio conoscere, ma molto più forse per compiacere +alla propria madre, firmava le proprie lettere col doppio nome di +Manzoni-Beccaria; quando poi l'amico suo Pagani fece ristampare in +Milano, per conto dell'Autore,[6] il Carme _In morte dell'Imbonati_, +egli lo pregò di aggiungere pure sul frontispizio il nome del +Beccaria, specialmente dopochè il poeta Lebrun, allora molto in voga, +inviandogli un suo nuovo componimento stampato, lo avea, senz'altro, +salutato col nome di Beccaria, soggiungendo nella dedicatoria +manoscritta queste parole: "C'est un nom trop honorable pour ne pas +saisir l'occasion de le porter. Je veux que le nom de Lebrun choque +avec celui de Beccaria."[7] Il Pagani o dimenticò o finse o volle +dimenticare il singolare desiderio espressogli dall'amico, il quale +dovette contentarsi di sentirsi chiamare semplicemente: Alessandro +Manzoni. I versi per l'Imbonati non furono dunque scritti, come +sembrami siasi creduto fin qui, immediatamente dopo la morte di colui, +che, discepolo del Parini, dovea, se avesse vissuto, divenire la guida +spirituale del Manzoni; ma parecchi mesi dopo, nel febbraio dell'anno +1806, quando s'appressava l'anniversario della sua morte, ed assai +probabilmente per dare, in quel giorno funebre, una consolazione alla +nobile amica derelitta dell'Imbonati. Noi sappiamo ora intanto dal +signor Romussi che, per quell'anniversario funebre, il Manzoni faceva +ristampare i suoi versi in Milano, per mezzo del suo amico Pagani, al +quale soggiungeva il seguente poscritto: "Il 15 corrente è il fatale +giorno anniversario della morte del virtuoso Imbonati. Mia madre dice +che un tuo sospiro per lui sarà a lui un omaggio, una consolazione a +lei, e che in quel momento le nostre anime saranno unite."[8] Nel +Carme commemorativo, ove si esalta la virtù dell'Imbonati, ove si +confessa pubblicamente l'amicizia che lo legava a Giulia Beccaria, ove +si promette dal poeta all'ombra dell'Imbonati ch'egli avrebbe seguito +i sapienti consigli dell'amico di sua madre, si esalta insieme e si +consola la virtù e il dolore della madre. Sotto questo aspetto +speciale, parmi che il Carme, sebbene già notissimo, _In morte +dell'Imbonati_, possa ora venir riletto dagli ammiratori del Manzoni, +con più viva, se pure non nuova, curiosità, poichè insieme col genio +nascente del poeta ci mostra il coraggioso ed eloquente affetto del +figlio vendicatore dell'onore materno.[9] Incomincia il Poeta +accortamente col rivolgersi alla madre, rammentando com'egli fosse +solito a scusarsi presso di lei, per avere fino a quel di coltivata +solamente la poesia satirica, poichè non gli era apparso sopra la +terra un solo raggio di virtù, al quale potesse consacrare l'ingegno +poetico. Ma, dopo avere inteso come la madre rimpiangesse la rara +virtù dell'amico che le era stato tolto, gli parve almeno che il +ricordo di quelle virtù potesse destare in alcuno il proposito di +farle rivivere in sè. Il giovine Poeta vede veramente o immagina +d'avere veduto in sogno il conte Carlo Imbonati, ma in figura di +malato già consunto dal proprio male. Egli serba tuttavia sempre molta +calma nell'aperto volto e nell'aspetto, i quali inspirano pronta +fiducia anche agl'ignoti. Pensosa è la fronte di lui, mite e sereno lo +sguardo, il labbro sorridente. Il Poeta ventenne fa prontamente atto +di volerlo abbracciare e di favellargli: + + ma irrigidita + Da timor, da stupor, da reverenza + Stette la lingua. + +Allora l'Imbonati stesso prende a parlare, e dice come un affetto +imperioso lo muova a ritornar presso di lui, che, nel fine di sua +vita, era stato oggetto dei suoi più vivi desiderii: + + E sai se, quando + Il mio cor nelle membra ancor battea, + Di te fu pieno, e quanta parte avesti + Degli estremi suoi moti.--Or, poi che dato + Non m'è, com'io bramava, a passo a passo, + Per man guidarti su la via scoscesa, + Che, anelando, ho fornita, e tu cominci, + Volli almeno una volta confortarti + Di mia presenza. + +L'Imbonati, non credendo forse ancora imminente l'ultimo suo giorno, +avea diretta al giovine Manzoni che, in quel tempo, dovea condurre fra +la gioventù milanese una vita alquanto dissipata, una prima ed ultima +lettera eloquente, dove gli dava alcuni suoi consigli amorosi, +fiducioso certamente di deporre il buon seme in ottimo terreno. Il +Manzoni, alla sua volta, rispose con una lettera caldissima; ma la +risposta arrivò all'Imbonati, quand'egli avea già chiusi gli occhi +alla luce. Mi si domanderà: Come sapete voi questo? In quale biografia +l'avete voi letto? Avreste, per avventura, vedute quelle preziose +lettere? No: lo non le ho vedute; ma ho semplicemente letto, con +intento biografico, i versi stessi del Manzoni. Gli abbiamo letti +anche noi, e sono chiari abbastanza da non abbisognare di commenti. Io +ne convengo perfettamente, e vi prego dunque soltanto di rileggerli +ancora una volta: + + .... Allor ch'io l'amorose e vere + Note leggea, che a me dettasti prime, + E novissime fôro, e la dolcezza + Dell'esser teco presentìa, chi detto + M'avrìa che tolto m'eri! E quando in caldo + Scritto gli affetti del mio cor t'apersi, + Che non sarìa dagli occhi tuoi veduto, + Chiusi per sempre! Or quanto e come acerbo + Di te nutrissi desiderio, il pensa. + +Il Manzoni non pare dunque aver conosciuto l'Imbonati, ma essersene +solamente innamorato per la fama delle sue molte virtù e per l'affetto +sincero e profondo che egli aveva inspirato alla signora Beccaria; il +che è intieramente regolare, poichè sappiamo dal Fauriel che la +Beccaria s'era recata a Parigi con l'Imbonati fin dai primi anni del +Consolato. Si spiega quindi pure come, per un certo periodo della vita +giovanile di Alessandro Manzoni, appaia educatrice di lui non già la +madre, ma una zia uscita da uno de' conventi soppressi, nel tempo in +cui i Manzoni abitavano nella Via di Santa Prassede.[10] Essa aveva +l'incarico di accompagnare in chiesa il giovinetto, e di fargli dare +lezioni di musica e di danza, forse pure di scherma. Come spiegarsi +altrimenti che l'Imbonati fosse così poco noto al figlio di colei, per +la quale egli era tutto, e che, invece di parlare al Manzoni, egli si +risolvesse a scrivergli? Un giorno qualche altra lettera inedita ci +darà forse la chiave di questo enigma biografico; intanto proseguiamo +la nostra lettura: + + Io sentìa le tue lodi; e qual tu fosti + Di retto, acuto senno, d'incolpato + Costume e d'alte voglie, ugual, sincero, + Non vantator di probità, ma probo, + Com'oggi, al mondo, al par di te nessuno + Gusti il sapor del beneficio, e senta + Dolor dell'altrui danno. Egli ascoltava + Con volto nè superbo, nè modesto. + Io, rincorato, proseguia: se cura, + Se pensier di qua giù vince l'avello, + Certo so ben che il duol t'aggiugne e il pianto + Di lei che amasti ed ami ancor, che tutto, + Te perdendo, ha perduto. + +L'Imbonati sorride mestamente, e risponde: + + Se non fosse + Ch'io l'amo tanto, io pregherei che ratto + Quell'anima gentil fuor delle membra + Prendesse il vol, per chiuder l'ali in grembo + Di Quei ch'eterna ciò che a Lui somiglia. + Che, fin ch'io non la veggo, e ch'io son certo + Di mai più non lasciarla, esser felice + Pienamente non posso. A questi accenti + Chinammo il volto, e taciti ristemmo; + Ma, per gli occhi d'entrambi, il cor parlava. + +Dopo questo omaggio che il giovine Poeta, preteso ateo, rende per le +parole dell'Imbonati alla credenza in Dio e nella immortalità +dell'anima umana, egli domanda all'ombra dell'Imbonati quale +impressione essa abbia provato nel punto della morte.[11] Essa +risponde evasivamente che non provò alcun dolore, che le parve +liberarsi da un breve sonno; ma poi, ridesta alla vita eterna, le +increbbe non ritrovarsi più vicina la cara donna che vegliava, con +amorosa pietà, al fianco di lui infermo. Altro l'Imbonati non può +rimpiangere di questa vita mortale, nè il tristo mondo ch'egli +abbandonò. Anima virtuosamente stoica e scettica ad un tempo, comunica +il proprio scetticismo all'amica diletta ed al carissimo alunno: + + Che dolermi dovea? forse il partirmi + Da questa terra, ov'è il ben far portento, + E somma lode il non aver peccato? + Dove il pensier dalla parola è sempre + Altro, è virtù per ogni labbro ad alta + Voce lodata, ma ne' cor derisa; + Dov'è spento il pudor, dove sagace + Usura è fatto il beneficio, e frutta + Lussuria amor; dove sol reo si stima + Chi non compie il delitto; ove il delitto + Turpe non è, se fortunato; dove + Sempre in alto i ribaldi e i buoni in fondo. + Dura è pel giusto solitario, il credi, + Dura e, pur troppo, disugual la guerra + Contro i perversi affratellati e molti. + _Tu, cui non piacque su la via più trita + La folla urtar che dietro al piacer corre + E all'onor vano e al lucro, e delle sale + Al gracchiar vôto, e del censito volgo + Al petulante cinguettìo, d'amici + Ceto preponi intemerati e pochi, + E la pacata compagnia di quelli + Che, spenti, al mondo anco son pregio e norma, + Segui tua strada; e dal viril proposto + Noti ti partir, se sai._ + +Qui, dove torna pure ad affacciarsi in parte il poeta de' _Sermoni_ +che si mostra alieno dai pubblici affidi, appaiono chiare le ragioni, +per le quali il Manzoni, disgustato della società milanese, si recò in +Francia con la madre. Segue il già citato ricordo dell'educazione +ricevuta in collegio, quindi l'allusione allo innominato maestro +ch'egli disprezza; viene infine l'alunno sdegnoso alle calunnie dei +vili che assalirono il _nome_ del giovine poeta in Italia, alle quali +egli non diede risposta, unico modo savio per farle cadere; e caddero +infatti così bene, che non si potrebbe oggi più argomentare con +qualche fondamenta di qual natura veramente esse fossero e onde +partissero. È possibile tuttavia, se è vero che il Manzoni abbia, in +qualche modo, nella gioventù di Lodovico, voluto raffigurar la propria +ch'egli, non ignaro, per averle particolarmente studiate, delle leggi +cavalleresche, invece di sfidare il suo avversario calunniatore +l'abbia disprezzato, per mostrare poi in età più matura, con tutta la +forza stringente della sua logica poderosa, e per l'esempio del duello +di Lodovico, come un tal partito, tragico insieme e ridicolo, non +risolva mai alcuna questione d'onore. I versi giovanili del Manzoni ci +dicono, in somma, in modo indiretto, che egli nè entrò in polemica +letteraria, nè chiese a' suoi calunniatori alcuna riparazione di +sangue: + + Nè l'orecchio tuo santo io vo' del nome + Macchiar de' vili che, ozïosi sempre, + Fuor che in mal far, contra il mio nome armâro + L'operosa calunnia. Alle lor grida + Silenzio opposi, e all'odio lor disprezzo; + Qual merti l'ira mia fra lor non veggio; + Ond'io lieve men vado a mia salita + Non li curando: + +non curanza che, ricordando il disdegnoso verso dantesco, + + Non ti curar di lor, ma guarda e passa, + +conferma pure il verso del Manzoni giovinetto: + + Spregio, non odio mai. + +Per quale intima associazione d'idee non si potrebbe ora ben dire, il +giovine Manzoni domanda quindi all'Imbonati, se sia vero quello che di +lui si va dicendo, ch'egli abbia, cioè, disprezzato i poeti e le Muse. +Ma l'Imbonati è pronto a soggiungere che gli furono venerandi e cari +Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini, ma ch'egli disprezza, invece, i +poeti triviali, arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un +vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali si attende una +vecchiaia oscura e ignominiosa; e qui forse il Manzoni mirava ancora +al cavaliere storiografo Vincenzo Monti od all'improvvisatore +Francesco Gianni che viveva a Parigi, e metteva in verso i bollettini +delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia dell'Autore della +_Bassvilliana_ e della _Mascheroniana_ fu, pur troppo, quale il +Manzoni la pronosticava ai venali poeti, dai quali egli abborriva; al +Gianni fu invece, dopo la caduta di Napoleone, conservata la sua lauta +pensione. Udite, pertanto, le generose parole dell'Imbonati, il +Manzoni prorompe egli stesso e conchiude stupendamente il Canto: + + Gioia il suo dir mi prese, e _non ignota_[12] + Bile destommi; e replicai: deh! vogli + La via segnarmi, onde toccar la cima + Io possa, o far che, s'io cadrò su l'erta, + Dicasi almen: su l'orma propria ei giace. + _Sentir, riprese, e meditar; di poco + Esser contento; dalla mèta mai + Non torcer gli occhi; conservar la mano + Pura e la mente; delle umane cose + Tanto sperimentar, quanto ti basti + Per non curarle; non ti far mai servo; + Non far tregua coi vili; il santo vero + Mai non tradir; nè proferir mai verbo, + Che plauda al vizio, o la virtù derida._ + O maestro, o, gridai, scorta amorosa, + Non mi lasciar; del tuo consiglio il raggio + Non mi sia spento, a governar rimani + Me, cui natura e gioventù fa cieco + L'ingegno e serva la ragion del core. + Così parlava e lagrimava; al mio + Pianto ei compianse, E, non è questa, disse, + Quella città, dove sarem compagni + Eternamente. Ora colei, cui figlio + Se' per natura e, per eletta, amico, + Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza + L'intensa amaritudine le molci; + Dille ch'io so ch'ella sol cerca il piede + Metter su l'orme mie; dille che i fiori + Che sul mio cener spande, io li raccolgo, + E li rendo immortali; e tal ne tesso + Serto che sol non temerà nè bruma, + Ch'io stesso in fronte riporrolle, ancora + Delle sue belle lagrime irrorato. + Dolce tristezza, amor, d'affetti mille + Turba m'assalse; e, da seder levato, + Ambo le braccia con voler tendea + Alla cara cervice. A quella scossa, + Quasi al partir di sonno, io mi rimasi; + E con l'acume del veder tentando + E con la man, solo mi vidi; e calda + Mi ritrovai la lagrima sul ciglio. + +Qui tutto è vero e caldo come fiamma viva; qui spira l'alito di una +poesia originale e potente. L'ombra dell'Imbonati, in conformità delle +idee svolte nell'Ode pariniana _Sull'Educazione_ e di quelle del +Fauriel (il prediletto tra _i pochi ed intemerati_ amici del Manzoni +in Parigi), il quale, intorno a quel tempo, stava, per l'appunto, +meditando una storia dello Stoicismo, traccia al discepolo e, per +mezzo di esso, a noi, un intiero bellissimo programma di Filosofia +stoica. Con un tale espediente, non saprei dire se più ingegnoso o +affettuoso, avendo l'Imbonati parlato per mezzo del figlio all'amico, +la signora Giulia Beccaria dovette persuadersi come, per la virtù +dell'amor figliale, divenuta poesia sovrana, la madre non solamente +potea consolarsi, ma avesse ogni ragione di inorgoglirsi, nella lieta +certezza di aver fatto all'Italia il dono celeste di un nuovo grande +poeta.[13] + + [1] È giusto tuttavia l'avvertire che consigli simili il Manzoni + dovea averli talora intesi dallo stesso Monti. Questi, in una sua + lettera di risposta al Tedaldi-Fores, ringraziando il giovine + Poeta romantico per un _Inno all'Aurora_, gli scriveva come lo + potrebbe ora fare un manzoniano: "Perchè in avvenire trionfi ne' + vostri versi l'affetto, innamoratevi, fate che le vostre idee + prima di andar sulla carta passino per mezzo il fuoco del cuore; + in una parola, _sentite_." + + [2] In una lettera del marzo 1806 diretta da Parigi al Pagani, il + Manzoni si esprime così. "Scrivimi presto, te ne prego per me e + per mia madre, che legge le tue lettere coi miei occhi. Ella t'ama + quanto io t'amo. Ella è continuamente occupata.... ad amarmi e a + fare la mia felicità." + + [3] Quando, nel 1793, il Beccaria morì, il Manzoni si trovava in + collegio, e contava appena otto anni. Non pare ch'egli abbia + ricevute altre impressioni del nonno, fuori di quelle che gli + furono comunicate dalla madre e dalla lettura delle opere, + specialmente dei due libretti, _Intorno ai Delitti e alle Pene_, e + _Intorno alla Natura dello stile_. In quest'ultima opera, + quantunque scritta assai male, trovansi parecchi pensieri, che + devono aver servito di base ai primi discorsi che il Manzoni tenne + in Parigi col Fauriel intorno allo stile. Io ne accennerò alcuni + che mi sembrano particolarmente essere divenuti manzoniani: + "Un'eccellente poetica sarebbe quella che insegnasse a risvegliare + in sè stesso l'indolente ed indeterminata sensibilità, che facesse + scorrere lo spirito osservatore su tutte le cagioni che gli + produssero piacere o dolore. Sono le osservazioni sopra le interne + operazioni dello spirito, non sulle esterne manifestazioni di + esso, che formano le vere istituzioni.--Io parlo solamente a + quegli animi pronti e penetranti che sanno ripiegarsi in sè + medesimi e sentir profondamente, ed a quegl'ingegni arditi e + liberi che si formano una scienza de' loro pensieri e non degli + scritti altrui." Il sensismo del Condillac adoperato nella + statistica è il fondamento della dottrina del Beccarla, che il + Manzoni tradusse in pratica. "Il principal artificio (conchiudeva + il Beccaria) di chi vuole riuscire eccellente scrittore sarà + quello di ridurre a tutte le idee sensibili, componenti, tutto il + corredo delle parole, delle quali egli, conversando e studiando, + carica la memoria, il che finalmente si riduce al principio + medesimo esposto nella prima parte di queste ricerche; se + l'eccellenza dello stile consiste nell'esprimere immediatamente il + massimo numero di sensazioni unibili colle idee principali, per + mettersi in istato appunto di esprimere questo massimo numero, il + miglior mezzo sarà quello di averne ricca l'immaginazione. Ora + come mai ciò potrà aversi se tre quarti dell'istituzione nostra si + fa per mezzo delle parole, ed è necessario di farlo attesa la + complicata coltura de' nostri costumi? non certamente in altra + maniera, infuori che in quella di studiosamente e ad ogni + occasione portare l'unione delle generali ed indeterminate + espressioni alle sensibili, precise e determinate. + + [4] Così l'Imbonati che ebbe per discepolo il Manzoni, aveva avuto + per maestro il Parini. Il Manzoni stesso dovea avere per maestro + un Monti, per amici un Foscolo ed un Fauriel, un Rosmini ed un + Grossi, per critico un Goethe, per genero un Azeglio, per + discepolo ideale un Giusti! Le visite del Mazzini e del Garibaldi, + di Vittorio Emanuele e del Principe Umberto, di Don Pedro + d'Alcantara e del Granduca Alessandro di Weimar, erano + dimostrazioni particolari di quel consenso universale + d'ammirazione, pel quale la gloria letteraria del Manzoni fu + insuperata ed insuperabile. + + [5] Il Botta dava a leggere al giovine Manzoni il manoscritto della + sua _Storia della Indipendenza degli Stati Uniti_, della quale il + Manzoni scriveva con entusiasmo all'amico Pagani, dicendogli, tra + l'altre cose: "Credi che, dopo i nostri storici vecchi, nulla + d'eguale è mai comparso in Italia," e gli raccomandava di + trovargli un editore in Italia. L'editore non si potè trovare. Il + Botta stampò il libro a sue spese; poi, avendo la moglie malata, e + bisogno urgente di far danaro, vendette tutta l'edizione a peso di + carta!--È noto come, dopo la pubblicazione de' _Promessi Sposi_, + il Botta classicheggiante si schierò tra gli avversarii della + Scuola manzoniana. + + [6] La prima edizione de' soli cento esemplari, uscita nel febbraio + del 1806, non fu messa in vendita; l'edizione di Milano fu di 1000 + esemplari, ed uscì nel marzo di quello stesso anno. + + [7] Fra i poeti che destarono maggior entusiasmo nel giovine Manzoni + vuol essere ricordato, per l'appunto, questo Lebrun. {P. D. E., da + non confondersi con un altro poeta Lebrun (P. A.) nato nello + stesso anno, in cui nacque il Manzoni, morto membro dell'Accademia + Francese, di cui il Dumas figlio ebbe a tessere l'elogio insieme + col D'Haussonville. Questo Lebrun ebbe pure una gloria precoce, + cantò pure le vittorie napoleoniche, e ottenne perciò anch'esso + una pensione annua, ma di soli 1200 franchi.} Egli era nato nel + 1729, e s'era acquistato fra i suoi contemporanei il nome di + _Pindare francais_. A quattordici anni aveva già fatta un'Ode che + prometteva un poeta insigne. Nato nella casa del principe di + Conti, che lo prese a proteggere e lo adoperò poi per molti anni + come suo segretario, vogliono che egli potesse esserne figlio. Il + figlio del grande tragico Racine, poeta egli stesso, innamorò il + giovane Lebrun della poesia; naufragato il Racine presso Cadice, + il Lebrun lo pianse con un'Ode tenerissima. Sopra il suo quinto + lustro, il Lebrun noveravasi già fra i primi Lirici francesi. + L'indole satirica del poeta gli fece molti nemici; ma vuolsi pure + ricordare che la figlia del grande Corneille ebbe dote per un'Ode + famosa, nella quale il Lebrun supplicava in favore di lei il + Voltaire. E quando il Voltaire morì, il Lebrun lo onorò con questa + strofe efficace: + + O Parnasse! frémis de douleur et d'effroi! + Pleurez, Muses, brisez vos lyres immortelles + Toi dont il fatigua les cent voix et les ailes, + Dis que Voltaire est mort, pleure et repose-toi. + + Ma gli epigrammi pungenti del Lebrun sono molto più numerosi. La + morte del prìncipe di Conti, la sua separazione dalla moglie, il + fallimento del principe di Guémenée, presso il quale il Lebrun + avea collocati i suoi risparmii, ne amareggiarono la vita. Per la + intercessione del conte di Vaudreuil e del Calonne, impietosito il + re Luigi XVI concesse al povero Lebrun una pensione annua di + duemila franchi, il che non impedì, allo scoppiar della + rivoluzione, che il Pindaro francese scrivesse le più ardenti odi + rivoluzionarie. Ma il regno del Terrore lo spaventò; il Lebrun + lamentò allora la libertà perduta e l'umanità oltraggiata. Passata + la tempesta rivoluzionaria, creato l'_Institut National_, ei fu + de' primi ad esservi accolto. Sotto il Direttorio, gli fu dato + quartiere nel Louvre, con una pensione annua di mille scudi; + Napoleone, primo console, la portò nel 1804 a seimila franchi. + Negli ultimi anni della sua vita, il poeta perdette la vista; ma + la ricuperò, in parte, per le cure del dottor Forlenze, onde il + Cournand componeva la graziosa strofa seguente: + + D'un nuage fatal tes yeux étaient voilés; + Forlenze, par son art, te rendit la lumière. + En des siècles plus reculés + Ce qu'il fit pour Pindare, il l'eût fait pour Homère. + + Ma del beneficio della luce il Lebrun godette per poco tempo, + poichè morì nel mese di settembre dell'anno 1807. I critici + contemporanei del Lebrun non lo stimavano inferiore al lirico + Giambattista Rousseau, specialmente per le due Odi al Buffon, per + l'Ode sopra il vascello _Le Vengeur_, e per le sue traduzioni e + imitazioni delle _Odi_ d'Orazio. Ebbi sotto gli occhi un ritratto + del poeta Lebrun, una figura nervosa, un profilo sottile, che non + doveva inspirar molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in + quell'età, in cui tutti gli scrittori celebri sembrano degni + d'essere amati, quando incontrò il Lebrun; e però il 17 marzo + dell'anno 1806 scriveva da Parigi al suo amico Pagani: "Ieri ebbi + l'onore di pranzare con un grande uomo, con un poeta sommo, con un + lirico trascendente, con Lebrun. Avendomi onorato di un suo + componimento stampato, volle assolutamente scrivere + sull'esemplare, che conserverò per sempre: _A. M. Beccaria_. Ho + avuto l'onore di imprimere due baci sulle sue smunte e scarnate + guancie; e sono stati per me più saporiti che se gli avessi colti + sulle labbra di Venere. È un grande uomo, per Dio! Spiacemi che le + sue _Odi_ sieno sparse e non riunite in un volume per potertele + far conoscere; il suo nome lo conoscerai certamente. Credimi che + noi Italiani siamo alquanto impertinenti, quando diciamo che non + vi è poesia francese. Io credo e creder credo il vero, che noi non + abbiamo (all'orecchio), che noi non abbiamo un lirico da + contrapporre a Lebrun per quello che si chiama forza lirica. E + perciò qui lo chiamano comunemente _Pindare Lebrun_, e non dicono + forse troppo. Per contentare la loquacità che oggi mi domina, e + per giustificare la mia opinione, ti trascriverò qualche verso qua + e là delle sue _Odi_. In una imitata dall'_Exegi monumentum_ di + Orazio, egli dice che il suo monumento è più ardito della piramide + e più durevole del bronzo. E poi (ascolta, per Dio!): + + Qu'atteste leur masse insensée? + Rien qu'un néant ambitieux: + Mais l'ouvrage de la pensée + Est immortel comme les Dieux. + + Eh? e nella medesima Ode: + + Comme l'encens qui s'évapore + Et des Dieux parfume l'autel, + Le feu sacré qui me dévore + Brûle ce que j'ai de mortel. + + E nella stessa ancora: + + J'échappe à ce globe de fange: + Quel triomphe plus solennel! + C'est la mort même qui me venge; + Je commence un jour éternel. + + E, in un'Ode a Bonaparte, due anni fa: + + Le peuple souverain qu'un Héros sent défendre + N'obéira qu'aux Lois; + Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre + Jusqu'au trône des Rois. + + In un'Ode per la famosa notte del 10 agosto,--attento bene: + + O Nuit, dont le voile imposteur + Servit un roi conspirateur, + Je te dénonce à la mémoire! + ors de ta lâche obscurité, + Parais dans ton affreuse gloire, + Subis ton immortalité! + + Se questi non sono versi, quelli d'Orazio e di Pindaro sono + cavoli!--E parlando di Dio in un poema; + + Au-delà du soleil, au-delà de l'espace, + Il n'est rien qu'il ne voie, il n'est rien qu'il n'embrasse, + Et la création respire dans son sein. + + [8] Una lettera del maggio 1806 diretta in poscritto dalla Giulia + Beccaria al Pagani lo pregava di visitare in Milano la tomba + dell'Imbonati: "Un vostro puro _vale_ (scriveva essa), sarà + aggradito da Lui, sarà accetto dal mio povero cuore." + + [9] L'Autore della _Biografia_ del Manzoni che si legge ora nel_ + Supplemento all'Enciclopedia popolare_ del Pomba, preferisce + invece far credere che il Manzoni abbia scritto il Carme per + l'Imbonati, per riconoscenza della pingue eredità ricevuta! + + [10] "Il Manzoni (scrive lo Stoppani) si ricordava fin negli ultimi + suoi anni della buona zia, la quale gli aveva lasciato delle + impressioni vivissime, che egli ricordava agli amici, come fossero + ancora quei giorni. Ritornata ai patrii lari, l'ex-monaca si era + assunta lei una parte dell'educazione di Lisandrino, a cui aveva + preso a volere un gran bene, e questa parte era di farne un + giovinotto... se vi par troppo il dire galante, diremo brillante, + chè non daremo così occasione di pensar male a nessuno. Non pare + che per una coltivazione di questo genere il terreno fosse così + facile, come avrebbe desiderato la coltivatrice. Anche il Manzoni + dovette subire il supplizio inevitabile delle lezioni di musica e + di danza.... Non vi cadesse mai in mente che l'ex-monaca fosse una + donna meno che ammodo, anzi meno che pia; ella non mancava mai di + condur seco Lisandrino alla benedizione nella chiesa detta _alla + Pace_. Vuol dire che lungo la via c'era tempo di discorrere + d'altre cose.--Vede lei,--diceva un giorno il Manzoni, in uno + degli ultimi anni della sua vita, ad un amico, mentre passavano + per la Via di Santa Prassede,--vede lei quella finestra? Un giorno + ero là colla zia che m'insegnava il viver del mondo. D'un tratto + eccoci alle spalle lo zio monsignore; e la zia svelta a + regalargli, come si dice, una buona cavatina, cambiando discorso + con tale disinvoltura, da fare invidia al comico più + provetto.--Dove mai aveva la zia appreso una tattica così + sorprendente? Ma!... La cosa aveva fatto un gran senso al + giovinetto, e gli avrà dato certamente da pensare. Talvolta + certamente nella conversazione il discorso cadeva sulla + soppressione, con tutti quei pro e contro che udiamo anche noi a' + nostri giorni. La zia a questo proposito non si lasciava mai + cogliere nelle spire di un ragionamento qualsiasi. Con quel suo + fare spigliato e disinvolto saltava a piè pari alla + conclusione.--Io per me--diceva--sono del parere di Giuseppe II. + Aria: Aria!--soggiungeva, trinciando nell'aria di gran cerchi + colla mano destra, quasi avesse voluto farsi largo, e sgombrarsi + dattorno quel non so che, da cui aveva impedito per tant'anni il + respiro." + + [11] Questa pareva una preoccupazione forte nel Manzoni: noi abbiamo + veduto nelle lettere che scrive intorno all'Arese moribondo + com'egli si sdegni contro il sacerdote che viene a crescere il + terrore della morte; è noto poi come l'estrema agonia del Manzoni + sia stata dolorosa, pel terrore che lo invase nell'ultimo momento. + + [12] Egli ricordava senza dubbio, in quel punto, il proprio già citato + Sermone contro i cattivi poeti. + + [13] L'indole intieramente soggettiva del Carme, le lodi date + all'Imbonati amico di sua madre, quando il padre ancora viveva, e + la possibilità che alcuno venisse un giorno, come venne pur + troppo, a sospettare ch'egli cantasse l'Imbonati per riconoscenza + venale, dopo che il Conte aveva diseredato i proprii parenti per + lasciare le proprie sostanze alla bella ed intelligente amica, + furono, senza dubbiò, i motivi gravissimi, per i quali il Canzoni + ebbe più tardi a dolersi d'avere scritto quel Carme giovanile. + + + + +XI. + +Il Manzoni a Parigi. + + +Il nome che portava la madre del Manzoni l'avea fatta accogliere in +tutte le conversazioni più eleganti e più dotte del Consolato e del +Primo Impero. Ad Auteuil, presso Parigi, viveva la vedova +dell'Helvetius, in una casa già frequentata dai famosi Holbach, +Franklin, Jefferson, Condillac, Diderot, D'Alembert, Condorcet, +Laplace, Volney, Garat, Chenier, Ginguenè, Daunou, Thurot, Tracy +l'ideologo e Cabanis. Ma il Cabanis frequentava specialmente la +Maisonnette ove viveva la vedova del Condorcet, sorella del +maresciallo Grouchy e della moglie di Giorgio Cabanis. Fu alla +Maisonnette, ove la signora Beccarla si recava con particolare +frequenza, che il Manzoni dovette conoscere il grande medico filosofo +di Auteuil. Dal Sainte-Beuve apprendiamo che il Manzoni, parlandone +col Fauriel, lo chiamava _cet angélique Cabanis_. Il Cabanis era nato +nel 1757 a Cosnac e morì nel 1808 presso Meulan. Il Manzoni lo conobbe +dunque negli ultimi tre anni della sua vita, e al colmo della sua +gloria. Nell'anno 1806 il Cabanis aveva indirizzata al Fauriel una +bella lettera sopra le cause prime, che fu pubblicata solo parecchi +anni dopo la sua morte; probabilmente il Manzoni la lesse manoscritta +presso il Fauriel. Il Sainte-Beuve riportò un passo eloquente della +lettera del Cabanis; io ne riferirò qui, invece, la conclusione, nella +quale il medico filosofo si rivolgeva allo storico sperato dello +Stoicismo: "C'est a vous, mon ami, qu'il appartient de nous offrir les +images des grandes âmes formées par ces maximes, de retracer dignement +des souvenirs si touchants et si majestueux. Sans doute il est +toujours utile de proposer aux hommes de semblables modèles; mais, aux +époques des révolutions politiques, le bon sens et la vertu n'ont de +garantie que dans la constance des principes, dans l'inébranlable +fermeté des habitudes. Le débordement de toutes les folies, de toutes +les fureurs, les excès de tous genres, inséparables de ces grands +bouleversements, troublent les tètes faibles, leur rendent +problématique ce qu'elles ont regardé comme le plus certain; les +exemples corrupteurs, les succès momentanés du crime, les malheurs, +les persécutions qui s'attachent si souvent aux gens de bien, +ébranlent la morale des âmes flottantes; le ressort des plus +énergiques s'affaiblit lui-même quelquefois, et toutes celles qui ne +sont affermies dans la pratique des actions honnêtes que par le +respect de l'opinion publique, voyant cette opinion toujours équitable +à la longue dans les temps calmes, alors incertaine, égarée et souvent +criminelle dans ses jugements, s'habituent à mépriser une voix qui +leur tenait lieu de conscience; et si elles ne finissent bientôt par +traiter de vaines illusions les devoirs les plus sacrés, il ne leur +reste plus du moins assez de courage pour les faire triompher, dans le +secret de leurs pensées, des impressions de terreur dont elles sont +environnées de toutes parts. Poursuivez donc, mon ami, cet utile et +noble travail: si la plus grande partie des temps historiques vers +lesquels il vous ramène doivent remettre sous vos yeux les plus +horribles et les plus hideux tableaux, vous y trouverez aussi celui +des plus admirables et des plus touchantes vertus; leur aspect +reposera votre coeur, révolté et fatigué de tant de scènes d'horreur +et de bassesse. Jouissez, en le retraçant avec complaissance, des +encouragements qu'il peut donner à tous les hommes en qui vit quelque +étincelle du feu sacré, surtout _à cette bonne jeunesse, qui entre +toujours dans la carrière de la vie avec tous les sentiments élevés et +généreux;_ et ne craignez pas d'embrasser une ombre vaine, en +jouissant d'avance encore de la reconnaissance des vrais amis de +l'humanité." A me pare tra le cose probabili che il Cabanis, quando +scriveva queste parole, scritte, prima del Manzoni, un poco _alla +manzoniana_, per le quali insieme col Fauriel si confortava nella +speranza che la nuova gioventù avrebbe raccolto l'esempio delle virtù +stoiche, di cui il Fauriel dovea scrivere la storia, sebbene fosse +avvezzo a terminare i suoi scritti con una generosa perorazione ai +giovani, pensasse questa volta, particolarmente, al giovine amico del +Fauriel, al Manzoni, che, nel suo Carme _in morte di Carlo Imbonati_, +fin dal mese di febbraio dello stesso anno 1806 si era fatto un vero +programma poetico di Filosofia stoica. In parecchi scritti poi del +Cabanis trovo traccie di quello stile modestamente arguto, un po' vago +d'antitesi e di paralleli, che piaceva pur tanto al Manzoni e che gli +divenne proprio, ma ch'egli potè forse sentirsi capace di rinnovare +leggendo alcuno degli scrittori francesi. Non vorrei ingannarmi, +innanzi ai professori di stilistica, dicendo che riconosco, per +esempio, anticipato in parte il fare manzoniano in queste parole, con +le quali si termina la prefazione del _Coup-d'oeil sur les révolutions +et sur la réforme de la Médecine_, del Cabanis: "Cette introduction +est la seule partie que j'aie pu terminer. Je m'étais refusé jusqu'à +ce moment à la rendre publique, dans l'espoir de compléter un jour +l'ouvrage entier tel que je l'avais conçu. Mais le dépérissement total +de ma santé ne me permet plus de nourrir cet espoir, qui fut toujours +peut-ètre beaucoup trop ambitieux pour moi. Je finis donc par céder +aux voeux de quelques amis, et par livrer au public cette faible +esquisse. J'aurais voulu la rendre plus digne de lui et d'eux, mais la +même raison qui m'engage à la tirer de mon portefeuille, m'ôte le +courage et les moyens de la perfectionner. Telle qu'elle est, elle +renferme, je crois, des idées utiles, c'est assez pour écarter les +conseils de mon amour-propre, qui peut-ètre la condamneraient a +l'oubli; et si nos jeunes élèves, auxquels elle est particulièrement +destinée, retirent quelque fruit de cette lecture, l'avantage de les +avoir aidés dans leurs travaux sera pour mon coeur bien au-dessus de +tous les succes les plus glorieux." Io non dico che qui dentro ci sia +il Manzoni; ma mi pare di ritrovarci, fino ad un certo segno, il suo +modo di dire, e però non ho creduto di doverlo tacere. Nel Cabanis, +oltre al medico filosofo, vi era l'apostolo, un bisogno continuo di +comunicarsi vivamente ed utilmente agli altri; questo bisogno il +Manzoni non l'ha sentito in pari grado, anzi, per dire il vero, egli +mi pare averlo sentito pochissimo. Il Cabanis non si contentava che il +medico fosse dotto; lo voleva principalmente buono; e tutti i suoi +migliori scritti riescono ad una tale conclusione. Ma, se il Manzoni +non provava la stessa impazienza nel manifestare i proprii sentimenti +e nel farli attivi leggendo gli scritti e ascoltando i discorsi di +colui che gli parve _angelico_, dovette provare più volte una viva +simpatia, e, approvando in cuor suo i pensieri del sapiente di +Auteuil, trarne qualche profitto per la regola della propria vita, ed +in parte, anche, in quanto il Cabanis gli parve scrittore efficace, +giovarsene per dare, ad un tempo, rilievo singolare e disinvoltura +alla propria prosa. Il Manzoni entrò nella vita con un programma etico +ben determinato. Così il Cabanis, quando, nel 1783, ottenne il +dottorato, avea proferito innanzi a' suoi giudici un generoso +giuramento in versi non molto eleganti, ma, in compenso, molto +sinceri, onde rilevo questi brani: + + Je jure qu'à mon art obstinément livrée + Ma vie aux passions n'offrirà nulle entrée; + Qu'il remplira mes jours; que, pour l'approfondir, + L'embrasser tout entier, peut-être l'agrandir, + Mon âme à cet objet sans repos attachée, + Poursuivant sans repos la vérité cachée, + Formera, nourrira, par des efforts constants, + Sa lente expérience et ses trésors savants. + Je jure que jamais l'intérêt ni l'envie + Par leurs lâches conseils ne souilleront ma vie; + Que partout mes respects chercheront les talents; + Que ma tendre pitié, que mes soins consolants + Appartiendront surtout au malheur solitaire, + Et du pauvre d'abord trouveront la chaumière; + Que mes jours, dont mon coeur lui réserve l'emploi, + Pour conserver les siens ne seront rien pour moi + ...................................... + ...................................... + Libre de vains égards ou d'un orgueil coupable, + Je jure que ma voix, de détours incapable, + Montrera sans faiblesse, ainsi qu'avec candeur, + Et l'erreur étrangère et surtout mon erreur. + Je jure encor, fidèle à mon saint ministère, + Je jure, au nom des moeurs, que mon respect austère + Ne laissera jamais mes désirs ni mon coeur + S'égarer hors des lois que chérit la pudeur. + ...................................... + ...................................... + Ah! si mon coeur jamais, dans de honteux moments, + Abjurait sans puàeur ses vertueux serments, + Attache à tous mes pas les remords et le blâme, + Dieu vengeur qui m'entends! qu'en me fermant son âme, + La sévère amitié me laisse en un désert! + Dans ce coeur maintenant aux goûts simples ouvert + Flétris les vrais désirs, étouffe la nature, + Frappe-le des terreurs que nourrit l'imposture; + Et que plein de l'effroi d'un obscur avenir, + Je meure sans laisser aucun doux souvenir! + Mais, si de la vertu dont l'image m'enflamme + La sévère beauté toujours parle à mon âme; + Si, malgré tant de maux dont les assauts constants + Ont flétri mes beaux jours et glacé mon printemps, + À mes devoirs livré, moi-même je m'oublie, + Pour ne songer qu'aux maux qu'un autre me confie; + Si toujours mes serments sont présents a mon coeur, + Dieu juste, sur mes jours répands quelque douceur; + Veille sur les amis qui consolent ma vie; + Nourris les sentiments dont tu l'as embellie! + Chéri du malheureux, du puissant révéré, + Que mon nom soit béni plutôt que célébré! + +Il Cabanis, come più tardi il Manzoni, tenne fede al suo programma +giovanile. E, se fu caso che due uomini come il Cabanis ed il Manzoni, +l'uno al tramonto, l'altro al principio della vita, s'incontrassero e +si amassero, quel caso almeno non si potè dir cieco, poichè, se il +temperamento dei due scrittori era diverso, non potevano incontrarsi +due uomini che si somigliassero di più nel desiderio del bene. Il +ritratto del Cabanis che accompagna il primo volume della edizione +delle sue opere fatta nell'anno 1823 a Parigi dal Didot, ci offre la +figura d'uomo pensoso e malinconico, ma benevolo e dall'espressione +soave. La gioventù del Cabanis era stata molto agitata; giovinetto, +egli aveva seguito, in qualità di segretario, un signore polacco a +Varsavia; tornato a diciott'anni a Parigi, vi aveva atteso per alcuni +anni a lavori letterarii, tra gli altri, a una versione dell'_Iliade_; +ma non trovandosi abbastanza incoraggiato, elesse infine di studiar la +medicina; laureato dopo sei anni di studio, si stabilì ad Auteuil, +dove ebbe la ventura di conoscere la vedova del celebre Helvetius, che +lo trattò come proprio figlio e gli fece conoscere gli uomini illustri +che ne frequentavano la casa, tra i quali quel Beniamino Franklin, di +cui il Cabanis ci ha poi raccontata così bene e con tanta efficacia +morale la vita. Per mezzo dell'Holbach, divenne amico del Diderot, del +D'Alembert e del Voltaire. All'arrivo della rivoluzione, il Cabanis ne +approvò i principii e ne deplorò gli eccessi. Amico intimo del +Mirabeau, ne descrisse la malattia e la morte. Assistette fino +all'ultima ora il Condorcet, ne raccolse gli scritti, ne consolò la +vedova; poco dopo, si congiunse in matrimonio con una cognata di lei, +sorella del generale Grouchy. Nominato quindi professore, membro +dell'Istituto, membro del Senato, la sua fama d'allora in poi andò +sempre crescendo e la sua vita potè dirsi relativamente felice. Tutti +gli scrittori francesi contemporanei s'accordarono nel chiamare il +Cabanis non solo un gran medico, professore e filosofo, ma _un homme +de bien_. Questa lode ch'egli ambiva sopra ogni altra, gli meritò pure +la gloria di essere amato ed ammirato dal nostro Manzoni; ora, poichè +nessuna delle ammirazioni del Manzoni rimase sterile per la sua vita, +noi non possiamo tacere che, se il Manzoni tornò in Italia migliore +che non ne fosse partito, una parte del merito vuole pure riferirsi +all'_angelico Cabanis_. Quando il Cabanis morì, nel 1808, il suo posto +nell'Accademia francese fu occupato da un altro filosofo, un amico, +una conoscenza intima anch'esso del Fauriel e del Manzoni, l'ideologo +Destutt de Tracy, l'autore dei celebri _Élements d'idéologie_, nato +nel 1751, morto nel 1836.[1] Sebbene, per l'età, il Tracy potesse +essere padre al Fauriel, sappiamo tuttavia che egli avea tanta fiducia +nel criterio di lui, che gli dava ad esaminare e giudicare i proprii +scritti prima di pubblicarli. Scrivendo poi al Fauriel, il Tracy gli +diceva, citando un bell'adagio orientale, che l'albero dell'amicizia +"est le seul qui porte des fruits toujours doux." Ma il grande amico, +l'anima gemella, nella gioventù del Manzoni, fu Claudio Fauriel. La +signora di Staël, scrivendo al Fauriel, fra le altre cose gli diceva: +"Ce n'est pas assurément que votre esprit aussi ne me plaise, mais il +me semble qu'il tire son originalité de vos sentiments." Queste parole +ci possono dare la ragione della profonda simpatia, della viva +amicizia che il Manzoni sentì pel Fauriel. La forza, la grandezza +originale del Manzoni consiste pure nella sua capacità di sentire +vivacemente e di tradurre sinceramente il proprio sentimento. +Ammiratore del Parini e di Carlo Imbonati, due stoici, il giovine +Manzoni arrivava a Parigi e vi incontrava lo stoico Fauriel, nel 1805, +cioè nell'anno in cui questi preparava una storia dello Stoicismo ed +attirava alle dottrine stoichei suoi migliori amici. Ma lo stoicismo +del Fauriel non si scompagnava da un sentimento filantropico, più +moderno che lo raddolciva. Amico del vero, e persuaso che il vero si +può conciliar sempre col buono, per amor del vero egli amava pure +nell'arte la naturalezza. Il Manzoni trovò dunque nel Fauriel più +tosto un consenso che un ammaestramento; i due amici confermarono a +vicenda, ne' loro lunghi e geniali discorsi, e determinarono meglio a +sè stessi la loro poetica letteraria che riusciva al tempo stesso una +poetica della vita. Anche al Manzoni si sarebbero forse potute +rivolgere le parole che la Stael indirizzava al Fauriel: "Vous aimez +les sentiments exaltés, et, quoique vous n'ayez pas, du moins je le +crois, un caractère passionné, comme votre âme est pure, elle jouit de +tout ce qui est noble avec délices." Ingegni critici entrambi, ossia +correttivi, erano impediti essi stessi da una clamorosa e tumultuosa +dimostrazione de' loro sentimenti; poeti entrambi, non potevano +tuttavia guardare con freddezza alcun oggetto della loro critica; +moderavano dunque la passione e scaldavano la riflessione con una +specie di compenso euritmico che le metteva quasi sempre fra loro in +perfetta armonia. Il Fauriel sarebbe stato amato con ardore dalla +Stael, se egli lo avesse voluto; ma preferì una soddisfazione più +viva, quella di essere ammirato da lei, che, deposta oramai ogni +speranza di una corrispondenza amorosa, poteva quindi scrivergli: "Je +croirai moins de mal de la nature humaine quand votre âme noble et +pure me fera sentir au moins tout le charme et tout le mérite des +ètres privilégiés." Si comprende il fascino che un tal uomo dovette +esercitare sopra il giovane Manzoni al suo arrivo in Parigi, e si +capisce ancora come il Fauriel dovesse fortificarsi ne' suoi virtuosi +convincimenti, trovando adesione ad essi nell'animo di un Manzoni. +Vuolsi egli da ciò argomentare che il Fauriel fosse, nella sua qualità +di stoico, insensibile all'amore, e fargli quasi un merito di una tale +insensibilità? Non è questo il mio pensiero. Pare, invece, che l'animo +del Fauriel fosse preso, più ancora che dalle grazie, dalle virtù +della vedova del Condorcet. Essa era nata sei anni prima di lui, ma, +se egli amò alcuna donna, fu quella; ed amando fortemente quella, non +ne poteva onestamente amare un'altra; perciò Beniamino Constant, +scrivendo al Fauriel, dopo avere chiamata la Stael "la meilleure et la +plus spirituelle des femmes," si scusa, soggiungendo queste altre +parole significanti: "Je m'aperçois que le superlatif est malhonnête, +et je le rétracte pour l'habitante de la _Maisonnette_." Il Fauriel +era nato per sentire fortemente l'amicizia, degno quindi d'incontrarsi +col Manzoni che si mostrò anch'esso affettuoso e costante nelle sue +amicizie. E si può ancora riferire al Manzoni quello che il +Sainte-Beuve scrisse del Fauriel: "En lui les extrémités, les +terminaisons de l'âge précédent se confondent, se combinent à petit +bruit avec les origines de l'autre; il y a de ces intermédiaires +cachés qui font qu'ainsi deux époques, en divorce et en rupture à la +surface, se tiennent comme par les entrailles." Come il Fauriel +comunicò al Cabanis, ad un ideologo, ad un filosofo, che era pure non +grande, ma neppure infimo poeta, il proprio amore delle indagini +storiche, così ne innamorò un altro poeta più grande e più originale, +il nostro Manzoni. Il dramma _storico_, il romanzo _storico_, il +discorso _storico_, la _Storia della Colonna infame_, riconoscono per +loro padre legittimo, effettivo, il Manzoni; ma se il Manzoni ne fu il +padre, il Fauriel ne vuol essere tenuto come l'amoroso padrino. Alla +sua volta, il Manzoni, rapito da un nuovo profondo sentimento +religioso, dovea forse contribuire ad animare di nuova poesia +cristiana il sentimento stoico, quasi pagano, del Fauriel, e +aggiungere a' pensieri virili dello storico una maggior soavità di +espressione poetica. Il Fauriel poi ed il Manzoni erano di quegli +uomini, in compagnia del quali, anche non volendo, si diventa +migliore: il poeta danese Bággesen, per esempio, che era temuto da' +suoi avversarii per i suoi frizzi e per le sue invettive, presso il +sereno e virtuoso Fauriel diveniva o voleva almeno apparire un +agnello: i frammenti delle sue lettere al Fauriel pubblicati dal +Sainte-Beuve lo dimostrano. Lo stoico Fauriel, amico della vedova del +Condorcet, ma, senza dubbio, amico nel più nobile senso della parola, +dovea tenere il posto presso il Manzoni di quel Carlo Imbonati, lo +stoico discepolo del Parini, ed amico della signora Giulia Beccaria. +Quando la signora Condorcet morì nel 1822, il Fauriel venne a cercare +conforto al suo vivo, irreparabile dolore, presso il suo Manzoni, a +Brusuglio. Premesse queste poche parole intorno alle ragioni profonde +della simpatia ed amicizia che legò insieme il Manzoni ed il Fauriel, +mi giova ora, con la guida del Sainte-Beuve, seguire i discorsi che i +due grandi scrittori tennero in Parigi sull'arte loro. Ma io +discorderei tosto dall'illustre critico francese, il quale attribuiva +al Fauriel il merito d'avere, dopo la lettura del noto Carme _In morte +dell'Imbonati_, non pure consigliato al Manzoni di perfezionarsi nel +verso sciolto, ma indicatigli "les modèles qu'il préférait." Per +quanto il Fauriel fosse intelligente di poesia italiana, conviene +ammettere che il Manzoni se ne intendesse un poco più: il Fauriel +provavasi egli pure a scrivere sonetti italiani e li leggeva al +Manzoni; ma, se que' sonetti avessero avuto un vero valore, è assai +probabile che gli avrebbero sopravvissuto. Il Fauriel deve avere +semplicemente ammirato i bei versi del Manzoni, e convenuto con lui +che il miglior modello di verso sciolto italiano era quello del +Parini, che molto probabilmente il Manzoni fece conoscere al Fauriel e +non, di certo, viceversa. Il Sainte-Beuve scrive, del rimanente, egli +stesso parlando del Manzoni: "Le divin Parini, comme il l'appelait +quelquefois, fut son premier maître; mais, en avançant, son vers +tendit de plus en plus à se dégager de toute imitation prochaine, à se +retremper directement dans la vérité et la nature." Il che è vero +soltanto, se si confronti lo sciolto della tragedia con quello del +Carme per l'Imbonati, ma non potrebbe stare se si volesse riguardare +come un progresso l'_Urania_ ed altri componimenti lirici +immediatamente successivi, rispetto a quel primo Carme mirabile per +verità e naturalezza. Ma a questo punta non mi giova più citare; mi +conviene invece riferire, per intiero, quanto il Sainte-Beuve ci +lasciò scritta intorno ai discorsi principali che si tennero su +argomenti letterarii fra il Manzoni ed il Fauriel, dall'anno 1806 +all'anno 1808. "Quante volte (scrive il Sainte-Beuve), correndo +l'estate del 1806 o alcuno degli anni dipoi, nel giardino della +_Maisonnette_ e fuori, per le colline di Saint-Avoie, sul pendio di +quella vetta, onde si scorge sì bello il corso della Senna, e +l'isoletta coperta di salici e di cipressi, da cui l'occhio si allarga +contento su quella fresca e tranquilla vallata, quante volte i due +amici andavano ragionando tra loro sul fine supremo d'ogni poesia, +sulle false immagini di che conveniva spogliarla, sull'arte bella e +semplice che bisognava richiamare alla vita! Certo, il Cartesio non fu +tanto insistente nel raccomandare al filosofo di deporre le idee della +scuola e i pregiudizii dell'educazione, quanto il Fauriel nel +raccomandare al poeta di liberarsi intieramente da quelle false +immagini che sogliono ricevere nome di poetiche. Bisogna che la poesia +sia cavata dall'intimo del cuore, bisogna sentire e saper esprimere i +proprii sentimenti con sincerità. Quest'era il primo articolo della +riforma poetica meditata dal Fauriel e dal Manzoni. Non è però che di +mezzo alle speranze questi non sentisse un'amarezza nel cuore. Ben +intendendo che la poesia non può corrispondere nè alle sue origini nè +al suo fine, se non opera sulla vita del popolo e della società, +scorgeva facilmente, che, per mille titoli, l'Italia non poteva +arrivare a tanto. La divisione degli Stati, il difetto d'un centro +comune, l'ozio, l'ignoranza, le pretensioni locali avevano arrecato +differenze troppo profonde tra la lingua scritta e le parlate. Quella +divenne addirittura una lingua morta. Non potè quindi prendere ed +esercitare sulle varie popolazioni un'azione diretta, immediata, +universale. E così, per una contradizione veramente singolare, la +prima condizione in Italia d'una lingua poetica, pura e semplice, era +di fondarsi sull'artificio. Il Manzoni sentì assai presto la gravità +di questo inconveniente. Egli non poteva contemplare senza un certo +piacere, misto d'invidia, il pubblico di Parigi tutto plaudente alla +commedia del Molière. Quel vedere un popolo intero che gustava e +intendeva in tutte le loro parti i capolavori del genio, come cosa +sua, quasi ponendosi in comunicazione con esso, gli pareva un sintomo +di quella vita attiva che temeva fosse divietata a una nazione divisa +In tanti dialetti. Egli ch'era destinato a riunire un giorno i più +eletti ingegni del suo paese in un concorde sentimento d'ammirazione, +egli allora non credeva possibile siffatta unanimità, o almeno +dolevasi che non potesse partire dal maggior numero. Il Fauriel lo +incoraggiava con autorità, e ponevagli sott'occhio molti illustri +esempi, anche di scrittori italiani, ricordandogli che tutti, più o +meno, ebbero a lottare con difficoltà della stessa specie." Il +soggiorno in Francia non valse di certo al Manzoni per fargli imparar +meglio quella lingua italiana, allo studio della quale egli si +appassionò poi tanto dopo il suo ritorno in Italia. Ma gli diede, +quanto allo stile, quella naturalezza, quell'agevolezza e disinvoltura +che le nostre scuole e le nostre Accademie non ci hanno mai insegnate, +avendo anzi mirato molto spesso a nascondere con la frase elegante i +pensieri, o il vuoto de' pensieri, più tosto che ad esprimerli. Il +Manzoni ammirava grandemente e sovra tutti i prosatori il Voltaire, le +opere del quale egli citava spesso, avendole fino al suo trentesimo +anno 1820 avute sempre fra le mani! Se ne privò poi, per farne dono al +proprio confessore monsignor Tosi, canonico del Duomo, poi vescovo di +Pavia, e togliersi così la tentazione di ascoltare il Voltaire +altrimenti che come scrittore, e di sorbire con l'ambrosia delle belle +parole il veleno di pensieri che quella fede cattolica, della quale +egli aveva assunta la difesa, gli comandava di riprovare.[2] + + [1] L'Elogio del Cabanis recitato dal Tracy fu tradotto in italiano + da Defendente Sacchi sopra il manoscritto dell'Autore e pubblicato + nel 1834 a Piacenza. + + [2] Il fatto ci è affermato dal professor Magenta, il quale aggiunge + che il Voltaire appartenuto al Manzoni "era un magnifico esemplare + parigino del 1785, di circa 100 volumi in-8°, legati in marocchino + col labbro dorato. L'egregio Carlo Tosi ne tiene quattro soltanto, + che degli altri alla morte del Vescovo non si trova che i + cartoni." + + + + +XII. + +L'_Urania. _--L'Idillio manzoniano. + + +Fu scritto molto e forse troppo sopra gli amori molteplici e non tutti +egualmente ammirabili e confessabili di Volfango Goethe. Il capitolo +che tratta degli amori del Manzoni sarà assai più breve e più +discreto, ma, come parmi, non privo d'importanza per chi s'occupi di +psicologia letteraria. Io non piglio molto sul serio e però non dovrei +curar qui il breve disgraziato amoretto di Venezia, del quale ho già +fatto un breve cenno, perchè non sembra aver lasciata alcuna traccia +profonda nell'arte manzoniana. Ma non posso, tuttavia, passare sotto +silenzio che Niccolò Tommaseo aveva veduto un Sonetto giovanile del +Manzoni, ov'era un verso molto espressivo. Il nostro Poeta, fin da +giovinetto, aveva fermata la sua mente ad un alto ideale, e +rivolgendosi alla sua Musa inspiratrice le prometteva di serbar fede +al virtuoso ideale, arrecandone in pegno una ragione stupenda per la +sua naturalezza: + + Perch'io non posso tralasciar d'amarti! + +Questo bel verso ci assicura già che per Alessandro Manzoni l'amore +non sarà una debolezza, ma una sola grande virtù, e che dalla donna +egli avrebbe ricevuto soltanto inspirazioni gentili e benefiche. Dopo +avere pubblicato il Carme _In morte dell'Imbonati,_ e ricevute per +esso magnifiche lodi in Italia ed in Francia,[1] il Manzoni che, in +una variante del suo Sonetto _Ritratto giovanile,_ aveva scritto +questo verso singolarissimo: + + Di riposo e di gloria insiem desìo, + +contento di quel primo saggio della propria gloria, si riposò, e trovò +in quel riposo una specie di voluttà, della quale, mi si perdoni la +confusione di parole che sembrano farsi guerra, pensando prima da +stoico, poi da cristiano, godette molte volte, nella sua vita, con una +squisita compiacenza, non vorrei dire da epicureo. Di questa sua beata +pigrizia poetica egli fu più volte piacevolmente rimproverato e +canzonato da' suoi amici, uno de' quali, il poeta Giovanni Torti, lo +raffigurava, anzi, sotto il nome di + + Cleon nostro + Di beato far nulla inclito speglio.[2] + +Dicono che il Manzoni vecchio si compiacesse molto di quella +canzonatura dell'amico, e non mi parrebbe niente improbabile, che +quelle famose parole de' _Promessi Sposi,_ le quali si pigliano +generalmente come un complimento puro e semplice al poeta Giovanni +Torti, fossero pure un'amabile vendetta intima di Cleone. L'Innominato +una volta avea intorno a sè molti bravi, e tra questi, come si +capisce, pochi galantuomini; dopo la conversione del padrone si +dispersero, e rimasero soltanto presso l'Innominato alcuni fidati +amici, _pochi e valenti come i versi del Torti_, il quale +probabilmente ne aveva pure anch'esso dispersi e distrutti molti +cattivi, prima di far grazia ai pochi che gli parevano riusciti +secondo il suo cuore.[3] Ad ogni modo, per molti mesi dopo la +pubblicazione del Carme _In morte dell'Imbonati_, il Manzoni non +iscrisse più versi; nè gli valse "il dolce sprone" materno a toglierlo +da quella specie di letargia. Quale fu dunque l'occasione, o, per +dirla con Massimo d'Azeglio, la _tentazione tentante_ che mosse il +giovine Poeta, nell'anno seguente, a comporre il nuovo poemetto +_Urania_? A me pare di non ingannarmi dicendo semplicemente che il +Manzoni, in quell'anno, s'era innamorato della fanciulla, che divenne +poi sua moglie, Enrichetta Blondel, e che l'_Urania_ fu scritta +specialmente per piacerle. Il Poeta incomincia ad invocare le Grazie +per cantare un nuovo inno, il quale sia ascoltato, non solo all'ombra +de' pioppi lombardi, ma anco presso i sacri colli dell'Arno, ai quali +il Carme foscoliano _De' Sepolcri_, uscito nella primavera di +quell'anno, dovea più fortemente tentarlo. Anch'egli desidera venire +ascritto, non alla turba, ma "al drappel sacro" de' poeti d'Italia +"antico ospizio delle Muse." La recrudescenza nel desiderio della +gloria presso i poeti risponde quasi sempre ad una recrudescenza +d'amore; le donne amanti di poeti furono quasi sempre o autrici o +principali collaboratrici della loro gloria; anche il Manzoni, il meno +erotico forse di tutti i nostri grandi poeti, sentì crescere l'ardore +poetico all'improvviso sollevarsi nel suo petto di una fiamma gentile. +Ma, dopo ch'egli s'era scostato dagl'imitatori per accostarsi, +com'egli canta, "ai prischi sommi," la poca gloria poetica non bastava +più alla sua giovanile ambizione, _aut Caesar, aut nihil_; anche il +nostro pensava dunque fra sè, dopo avere conosciuto il Pindaro Lebrun, +o Pindaro, o Dante, o Manzoni; e, dopo avere lodato il primo, si +velava sotto la figura del secondo; per avere il diritto di ascoltare +il glorioso discorso delle Muse. Dante vien celebrato per aver primo +dato le bende ed il manto alla poesia italiana, per averla, primo, +condotta a fonti illibate, per averla, maestro dell'ira nell'_Inferno_ +e del sorriso nel _Purgatorio_ e nel _Paradiso_, creata degna di +emular la madre latina: + + .... e nelle stanze sacre + Tu le insegnasti ad emular la madre, + Tu dolce maestro e del sorriso, + Divo Alighier, le fosti. In lunga notte + Giaceva il mondo, e tu splendevi solo, + Tu nostra. + +Quanta maestà e virgiliana soavità di affetto In quel _nostro_!--A +questo punto, nondimeno, il Poeta che non ha per anco rinunciato a +tutte le reminiscenze della scuola, si ricorda troppo d'avervi +studiata la Mitologia greca; onde quello stesso Manzoni che, pochi +anni dopo, scriverà l'Ode satirica intitolata: _L'ira d'Apollo_, nella +quale, in pena d'aver posto da banda le vecchie ciarpe mitologiche, il +poeta riformato si farà giocosamente condannare da Apollo a non più +bere l'onda Castalia, a non cingersi più la fronte d'alloro, a non più +salire sul Pegaso, a non più volare, a cantar sempre in umile stile +quello ch'egli sentirà e nulla più: + + Rada il basso terren del vostro mondo, + Non spiri aura di Pindo in sua parola; + Tutto ei deggia da l'intimo + Suo petto trarre e dal pensier profondo; + +quello stesso poeta, per rappresentare gli antichi beneficii che le +nove Muse recarono un giorno ai mortali, immagina che, discesa dal +cielo, la stessa dea Urania gli abbia un giorno cantati al poeta +Pindaro. Non sono da sperare stupendi effetti poetici da una tale +intonazione mitologica, e però tutto l'Inno, nel tutt'insieme, riesce +manierato e freddo. Pure qua e là la natura potente vince l'arte delle +scuole, e ne vien fuori qualche verso di calore, di colore e di sapore +tutto manzoniano, ove l'effetto è proprio cavato, come in molte delle +immagini dantesche, dalla potenza di meditar sopra lo impressioni: +questi, per esempio: + + Fra il romor del plauso, + Chinò la bella gota, ove salìa + Del gaudio mista e del pudor la fiamma. + +Sono versi pittoreschi; ma il Manzoni ricordava senza dubbio, nel +comporli una impressione propria, essendo ben noto agli amici del +Poeta, com'egli soleva, innanzi a lodi che gli facevano piacere, +arrossire come fanciullo. In questi altri versi, il primo è da notare +per l'equivoco della parola _amanti_, la quale si può riferire alla +Gloria, come a tutte le donne amate in genere; ed è vero pur troppo, +che di mille innamorati, i quali sognano la gloria, uno solo riesce, +con pena, a conseguirla; parecchi de' versi che seguono, sentono come +un soave afflato virgiliano: + + V'è la Gloria, sospir di mille amanti: + Vede la schiva i mille, e ad un sorride. + Ivi il trasse la Diva. All'appressarsi, + Dell'aura sacra all'aspirar, di lieto + Orror compreso in ogni vena il sangue + Sentìa l'eletto, ed una fiamma lieve + Lambir la fronte ed occupar l'ingegno. + Poi che nell'alto della selva il pose + Non conscio passo, abbandonò l'altezza + Del solitario trono, e nel segreto + Asilo Urania il prode alunno aggiunse. + Come talvolta ad uom rassembra in sogno + Su lunga scala, o per dirupo, lieve + Scorrer col piè non alternato all'imo, + Nè mai grado calcar, nè offender sasso; + Tal su gli aerei gioghi sorvolando, + Discendea la Celeste. + +L'immagine seguente ci ricorda un'analoga similitudine dantesca; +quella che vien dopo ha pure per noi qualche importanza biografica, +perchè, sotto la impressione provata dal poeta Pindaro, reso +improvvisamente dubitoso delle sue forze, dopo aver fatto concepire di +sè solenni speranze, sono da riconoscersi i sentimenti particolari che +dovea provare il Manzoni divenuto quasi inerte, dopo le lodi forse più +ambite che sperate, onde fu coronato il Carme per l'Imbonati; ed anco +questi versi, ove l'Autore trae l'espressione dal proprio modo di +sentire, riescono pieni di poetica efficacia: + + Come la madre al fantolin caduto, + Mentre lieto al suo piè movea tumulto, + Che guata impaurito e già sul ciglio + Turgida appar la lagrimetta, ed ella + Nel suo trepido cor contiene il grido, + E blandamente gli sorride in volto + Per ch'ei non pianga; un tal divino riso + Con questi detti a lui la Musa aperse: + "A confortarti io vegno. Onde sì ratto + L'anima tua è da viltade offesa? + Non senza il nume delle Muse, o figlio, + Di te tant'alto io promettea."--"Deh! come, + Pindaro rispondea, cura dei vati + Aver le Muse io crederò? Se culto + Placabil mai degl'Immortali alcuno + Rendesse all'uom, chi mai d'ostie e di lodi, + Chi più di me, di pregi e di cor puro, + Venerò le Camene?[4] Or, se del mio + Dolor ti duoli, proseguir, deh! vogli + L'egro mio spirto consolar col canto" + Tacque il labbro, ma il volto ancor pregava, + Qual d'uom che d'udir arda, e fra sè tema + Di far, parlando, alla risposta indugio. + Allor su l'erba s'adagiàro, il plettro + Urania prese; e gli accordò quest'inno + Che, in minor suono, il canto mio ripete. + +Ma spogliando il Carme del suo apparato mitologico, noi troviamo in +esso i sentimenti particolari del poeta e però un nuovo elemento +biografico, del quale ci giova tener conto. Il poeta Pindaro, dopo +aver dato prove del suo valore poetico ed onorate le Muse, riesce +improvvisamente dubitoso delle proprie forze; onde la Musa discende a +rimproverarlo insieme ed aggiungergli coraggio. Il Manzoni, quantunque +vago di riposo, quando s'accingeva all'opera non s'arrestava +facilmente innanzi alle cose difficili; anzi, metteva più forte +impegno per riuscire; il modo con cui tormentò sè stesso negli _Inni +Sacri_, lo sforzo giovanile per frenare i versi volubili e ribelli, il +lungo, ostinato studio ch'egli, lombardo, pose nella parlata +fiorentina, possono servire di commento a questi versi dell'_Urania_: + + .... Baldanza a quel voler non tolse + Difficoltà, che all'impotente è freno, + Stimolo al forte. + +Le Muse e le Grazie discendono sulla terra e recano i loro benefici ai +mortali, cioè la pace, la concordia, la pietà. I versi seguenti del +Manzoni, non ancora cattolico, concordano perfettamente col fine +dell'Inno sulla _Pentecoste_, e col precetto evangelico che la mano +sinistra non deve sapere quello che fa la destra, e ci dimostrano +insomma ch'è una poco pia menzogna il miracolo della conversione +dall'ateismo, dal materialismo e dal cinismo del Manzoni, che non fu +mai nè ateo, nè materialista, nè cinico. Ma su questo argomento avremo +occasione di ritornare; intanto, spogliando della loro veste +classico-mitologica i versi che seguono, compiacciamoci di veder già +vivo sotto di essa un Manzoni cristiano. Scrivendo nel 1805 al Monti, +il giovine Manzoni gli ricordava già che le lettere non sono buone a +nulla, se non servono a ringentilire i costumi; nell'_Urania_, le Muse +devono fare qualche cosa di più, insegnarci la pietà ed il perdono +delle offese, e la carità benefica e modesta: + + Così dal sangue e dal ferino istinto + Tolser quei pochi in prima; indi lo sguardo + Di lor, che a terra ancor tenea il costume + Che del passato l'avvenir fa servo. + Levâr di nuova forza avvalorato. + E quei gli occhi giraro, e vider tutta + La compagnia degli stranier divini, + Che alle Dive fea guerra. Ove furente + Imperversar la Crudeltà solea + Orribil mostro che ferisce e ride, + Viver pietà che mollemente intorno + Ai cor fremendo, dei veduti mali + Dolor chiedea: Pietà, degl'infelici + Sorriso, amabil Dea. Feroce e stolta + Con alta fronte passeggiar l'Offesa + Vider, gl'ingegni provocando, e mite + Ovunque un Genio a quella Furia opporsi, + _Lo spontaneo Perdon che con la destra + Cancella il torto e nella manca reca + Il beneficio, e l'uno e l'altro obblia._ + +Per virtù delle Muse nasce nell'uomo l'amor della fatica industre, il +sentimento dell'onore, della fedeltà, dell'umana ospitale fratellanza, + + .... che gl'ignoti astringe + Di fraterna catena; e tutta in fine + La schiera pia nell'opra affaticarsi + Videro, e nuovo di pietà, d'amore + Negli attoniti sorse animi un senso, + Che infiammando occupolli. + +I poeti si destano e cantano alla turba le _vedute bellezze_, la terra +non più squallida, ride; al discendere dell'armonia nel cuore dei +mortali, l'ira tace e sii sveglia un secreto ardente desiderio di +carità e di pace, onde la vita si fa bella e riposata: + + L'ira + V'ammorzava quel canto, e dolce, invece, + Di carità, di pace vi destava + Ignota brama. + +Dopo aver'cantato, le Muse risalgono all'Olimpo e ne ricevono le lodi +di Giove, ma per tornar sollecite presso Pindaro, a que' luoghi che un +gentile ricordo rende cari, + + .... chè ameno + Oltre ogni loco a rivedersi è quello + Che un gentil fatto ti rimembri. + +Le Muse spiegano a Pindaro che, se egli, a malgrado dell'amor delle +Muse, non potè ancora sciogliere canti immortali, ciò accade per la +vendetta d'un Nume, poich'egli, fino ad ora, negò il canto alle +Grazie; senza le quali nè pure gli Dei + + .... son usi + Mover mai danza o moderar convito. + Da lor sol vien se cosa in fra i mortali + E di gentile, e sol qua giù quel canto + Vivrà che lingua dal pensier profondo + Con la fortuna delle Grazie attinga. + Queste implora coi voti, ed al perdono + Facili or piega. E la rapita lode + Più non ti dolga. A giovin quercia accanto + Talor felce orgogliosa il suolo usurpa; + E cresce in selva, e il gentil ramo eccede + Col breve onor delle digiune frondi: + Ed ecco il verno le dissipa; e intanto + Tacitamente il solidario arbusto + Gran parte abbranca di terreno, e mille + Rami nutrendo nel felice tronco + Al grato pellegrin l'ombra prepara. + Signor così degl'inni eterni, _un giorno, + Solo in Olimpia regnerai_: compagna + Questa lira al tuo canto, a te sovente + Il tuo destino e l'amor mio rimembri. + +Qui il Manzoni sembra certamente voler fare qualche allusione +personale. È evidente ch'egli lascia rivolger la parola a Pindaro, +perchè gli parrebbe cosa troppo vana ed orgogliosa obbligar le Muse a +discendere dall'Olimpo per lui e augurargli di regnar solo in Olimpia. +Se così è, noi dobbiamo riconoscere in questa giovine quercia +olimpica, che un giorno regnerà sola, il Manzoni stesso, e domandargli +chi possa nascondersi sotto la felce orgogliosa che ingombra intanto +la via alla giovine quercia, ma che, in pena della sua temerità, vivrà +un anno solo. Gl'indizii precisi od anco probabili ci mancano per +arrischiarci a qualsiasi congettura. Osservo, invece, come una potente +ragione segreta dovette determinare il Manzoni a compiere la sua prima +formola poetica _sentir e meditare_, con un nuovo elemento che le +mancava, _la grazia_. Il Manzoni vecchio diceva che l'arte deve aver +per oggetto il _vero_, per fine _l'utile_, per mezzo _l'interessante_, +ossia il bello. Il senso dei versi dell'_Urania_ è il medesimo: + + .... sol qua giù quel canto + Vivrà che lingua dal pensier profondo + Con la fortuna delle Grazie attinga. + +Io dubito che l'amore abbia dettato que' versi, e che nell'anno 1807 +il Poeta avesse già veduta la giovinetta che dovea l'anno seguente +sposare. L'_Urania_, a malgrado della bellezza di alcune parti, +riesce, tuttavia, un componimento freddo e stentato, a motivo +specialmente della morta Mitologia evocata a velare più che a +significare i sentimenti vivi e contemporanei del Poeta. Lo studio +ch'e' fece per nascondersi, dopo essersi molto e forse troppo scoperto +nel Carme per l'Imbonati, gli fece parer buoni quegli stessi mezzi +mitologici, sopra i quali, pochi anni dopo, egli medesimo dovea gettar +tanto ridicolo. Ed è a dolersi che l'amico Fauriel non abbia +sconsigliato il Manzoni dal ritentar quella vana forma poetica. È da +dolersi, ma non da stupire; poichè, in quel tempo medesimo, il Fauriel +traduceva la _Parteneide_, poema alpestre del poeta danese Jens +Bággesen,[5] ove non solamente si rimettono in iscena gli Dei ma si +crea una nuova dea della _Vertigine_, dove la _Jungfrau_ o la +_Vergine_ è allegoricamente rappresentata come una poetica persona +viva. Nè pago il Fauriel di tradurre in francese il poema che il +Bággesen avea composto in tedesco, invitava il Manzoni a tradurlo in +italiano. Ma il Manzoni, che intanto avea già fatto, con la madre, nel +1806 il suo viaggio in Isvizzera e ammirato dappresso le montagne, che +vi ritornò forse nel 1807, invece di tradurre, si provò a comporre un +poema originale sopra le montagne, accompagnandone l'invio al Fauriel +suo _secondo duca_ alpestre, come il Bággesen era stato il primo, con +una epistola in versi, della quale il Sainte-Beuve ci ha fatto +conoscere un frammento "Alla Vergine ideale" del Danese egli opponeva +nell'epistola e nel poema una Vergine che le somigliava, da lui +conosciuta _sui colli orobii_, in una villa del Bergamasco: siamo, ove +precisamente egli conobbe la sua Enrichetta Blondel. Il suo matrimonio +con essa si celebrò in Milano il 6 febbraio dell'anno 1808 innanzi +all'ufficiale civile. Enrichetta Blondel aveva sedici anni, era nata a +Casirate, apparteneva ad una famiglia di origine ginevrina, di +confessione evangelica riformata, onde nel giorno stesso in cui +celebravasi il matrimonio civile, veniva in Milano da Bergamo il +pastore protestante Giovanni Gaspare Degli Orelli a benedire quelle +nozze evangelicamente; testimone dello sposo era non solo un +cattolico, ma un prete, il sacerdote Francesco Zinammi (o Zinamini?). +Dopo le nozze, gli sposi partirono per Parigi, ov'era rimasta la +signora Beccaria. Il 31 agosto dell'anno 1808, il Manzoni scriveva da +Parigi al suo amico Pagani: "Ho trovato una compagna che riunisce +veramente tutti i pregi che possono rendere veramente felice un uomo e +me particolarmente; mia madre è guarita affatto, e non regna fra di +noi che un amore ed un volere." In Parigi nasce al Manzoni una figlia; +vien battezzata secondo il rito cattolico e le s'impone il nome di +Giulia, in onore della madrina ch'era la nonna, e di Claudina, in +onore del padrino Claudio Fauriel. + + [1] Per la Francia bastavano in ogni modo quelle del Fauriel, per + l'Italia quelle del Foscolo. + + [2] Il signor Romussi crede pure che il Torti nella _Torre di Capua_ + raffigurasse il Manzoni convertito in Fra Calisto da Firenze: + + ......rifuggissi alla Scrittura, o quando + S'avvenne al loco, ove il Maestro disse + Che stretto è in quel d'amare ogni comando, + Fu come gli occhi della mente aprisse: + Tutto qui sta (diss'ei) vivere amando, + E amar fu sua scienza fin ch'ei visse; + Di che pur reso in suo sermon potente + Innamorava di ben far la gente. + + [3] Anche il Monti, del resto, scrivendo nel 1818 a Giovanni Torti, + gli avea detto: "Da chi avete voi imparata l'arte di far versi + così corretti, così belli? _Fatene di più spessi _e crescete la + gloria degl'Italiani, il più caldo lodatore della vostra Musa sarà + sempre il vostro Monti." + + [4] In quell'anno medesimo il Manzoni aveva composto una Canzone di + tessitura classica, in onore delle Nove Muse. Ne ho veduto un + frammento non molto felice. Ogni strofa dovea descrivere una Musa. + + [5] L'incontro del Manzoni in Parigi con questo illustre poeta danese + non fu, di certo, senza risultamenti. Il Bággesen era nato nel + 1761 da una povera famiglia; ricevuto gratuitamente all'Università + di Copenhagen, diede tosto parecchi saggi del suo valore nel + poetare. In età di ventun anno avea pubblicata la prima raccolta + de' suoi versi, alla quale, dopo sette anni, era serbato l'onore + di una versione tedesca; a ventiquattro anni, usciva il suo dramma + _Uggiero il Danese_, che cadde intieramente dopo la parodia che ne + fece l'Heiberg intitolata: _Uggiero il Tedesco_. Allora il giovine + poeta disgustato desiderò lasciare il proprio paese e visitare la + Germania, la Svizzera e la Francia; il Duca di Augustemborgo, suo + protettore, gliene fornì i mezzi. Il Bággesen viaggiò così fuori + di patria per quattro anni, e s'addestrò in questo tempo + specialmente nella lingua tedesca, la quale divenne per lui come + una seconda lingua. Impromessosi a Berna con una nipote + dell'Haller, rientrò per poco in patria, per ripartirne nell'anno + 1793 e visitare nuovamente la Svizzera, Vienna e l'Italia. Lo + ritroviamo nel 1796 a Copenhagen, aggregato a quel Corpo + universitario; ma l'anno dipoi egli s'era già rimesso in viaggio, + avea perduto la moglie a Kiel e sposava, in seconde nozze, a + Parigi, come più tardi il Manzoni, la figlia di un pastore di + Ginevra, con la quale, nell'anno 1798, ritornava in Danimarca. + Chiamato a prender parte nella direzione di quel Teatro reale, vi + rappresentava un proprio dramma, che fu molto applaudito. Ma, nel + 1800, tornava a chiedere un congedo per recarsi a Parigi, dove, + dopo avere pubblicato in Amburgo due volumi di poesie tedesche + assai maltrattate dai giornali di quel tempo, e il suo poema della + _Parteneide_, scritto pure in tedesco, nell'anno 1806 faceva + ritorno a Copenhagen, dove intanto il Rahbez e l'Oehlenschlaeger, + coi giovani ammiratori del Goethe e della scuola romantica di + Weimar, avevano preso il posto del Bággesen nella simpatia del + pubblico. Il nostro poeta ne sentì pena. Volle col suo _Labirinto_ + provare di esser anch'esso capace di trattare quel genere di + poesia che piaceva ai romantici, ma intanto non si rattenne dallo + scrivere una satira contro la moderna scuola, dal pubblicare + epigrammi contro i capi romantici, e specialmente contro il Goethe + che avea ammirato e certamente molto studiato, come lo prova lo + stesso suo dramma _Il perfetto Faust_, e contro l'Oehlenschlaeger + da lui prima molto onorato. Non potendo più esser riguardato come + primo fra i poeti della Danimarca, il Bággesen lasciava nuovamente + il suo paese nell'anno 1807, e soggiornava ora in Francia, ora in + Germania, fino all'anno 1814, scrivendo ora satire ed epigrammi, + ora inni d'amore pel suo paese, secondo il suo vario umore + poetico. Natura mobile, egli subiva facilmente e mutava + impressioni ed idee, in contradizione e lotta continua fra lo + spirito romantico ed il classico, fra la fede e lo scetticismo. Il + nostro giovane Manzoni, per mezzo del Fauriel, conobbe il Bággesen + in Parigi fra gli anni 1806 e 1808, e fu tra i suoi più caldi + ammiratori. Il Fauriel non fu amico inutile dei letterati e + filosofi, dei quali divenne famigliare; com'egli rivedeva, prima + della stampa, gli scritti del Tracy, attirava il Cabanis alle + ricerche storiche, come più tardi traduceva e raccomandava ai + Francesi le tragedie del suo Manzoni, così, innamoratosi della + _Parteneide_ del Bággesen, imprese a tradurla e quasi a rifarla, + facendola precedere da una introduzione, ove scriveva il + Sainte-Beuve: "A la définition délicate qu'il donne de l'idylle, à + la peinture complaisante et suave qu'il en retrace, je crois + retrouverà travers l'écrivain didactique l'homme heureux et + sensible, l'hôte de la _Maisonnette_ et l'amant de la nature." Il + Fauriel confessava poi che, primo il Bággesen, nella _Parteneide_, + gli aveva dato: "le sentiment des Alpes," e per questo pregio gli + perdonava molte stranezze; il Botta ed il Manzoni parteciparono a + quell'ammirazione. Quando nel 1810 il Fauriel pubblicò finalmente + la _Parteneide_ in francese, il primo gli scriveva: "Vous avez + rencontré des beautés pures et presque angéliques, vous avez été + attiré vers elles, vous les avez saisies, vous en avez été pénétré + et nous les avez rendues avec le ton et le style qui leur + conviennent;" il secondo, come scrive il Sainte-Beuve, "réinstallé + à Milan, adressait _A Parteneide_ une pièce de vers allégoriques + dans le genre de son _Urania_, et il semblait se promettre de + faire en italien une traduction, ou quelque poème analogue sur ses + montagnes. Voici" prosegue il Sainte-Beuve "un passage dans lequel + il exprime l'impression vive qu'il ressentit lorsque la belle + _Vierge_ lui fut présentée par son second guide, par ce cher + Fauriel, qui la lui amenait par la main. Manzoni nous pardonnera + d'arracher à l'oubli ces quelques vers de sa jeunesse, ce premier + jet non corrigé (_non corretto_, est-il dit en marge); il nous le + pardonnera en faveur du témoignage qu'il y rend a son ami:" + + ......... Col tuo secondo duca + Te vidi io prima, e de lo sacre danze + O dimentica o schiva; e pur sì franco. + Sì numeroso il portamento, e tanto + Di rosea luce ti fioriva il volto, + Che Diva io ti conobbi, e t'adorai. + Ed ei sì lieto ti ridea, sì lieta + D'amor primiero ti porgea la destra, + Di sì fidata compagnia, che primo + Giurato avrei che per trovarti ei l'erta + Superasse de l'Alpe, ei le tempeste + Affrontasse del Tuna, e tremebondo + Da la mobil Vertigo e da l'ardente + Confusïon battuto in sul petroso + Orlo giacesse. Entro il mio cor fêan lite + Quegli avversarii che van sempre insieme, + Riverenza ed Amor; ma pur sì pio + Aprivi il riso, e non so che di noto + Mi splendea ne' tuoi guardi, che Amor vinse, + E m'appressai sicuro. E quel cortese, + Di cui cara l'immago ed onorata + Sarammi, infin che la purpurea vita + M'irrigherà le vene, a me rivolto, + Con gentil piglio la tua man levando, + Fêa d'offrirmela cenno. Ond'io più baldo + La man ti stesi. + + Mi piace ora aggiungere che _Parteneide_ rispose al Manzoni, in + lingua tedesca, per bocca dello stesso Bággesen in una poesia + intitolata precisamente: _Parthenais au Manzoni_, la quale si + legge nella quinta parte delle Poesie del Bággesen pubblicate dal + figlio del poeta a Lipsia nell'anno 1836. Una nota dice: "Questa + poesia si fonda sul fatto che dopo che il Fauriel ebbe tradotta la + _Parteneide_ in francese, il Bággesen ricevette dal Mansioni la + promessa ch'egli l'avrebbe tradotta in italiano. La traduzione + francese è in prosa; il Manzoni si proponeva di adoperare la terza + rima. Non sappiamo per quali motivi il lavoro non sia poi stato + seguito." Debbo questa notizia alla cortesia del signor Kr. + Arentzen, autore di un pregiato lavoro biografico sopra il + Bággesen pubblicatosi di recente in lingua danese. Il signor + Arentzen ebbe pure la bontà di trascrivermi gli esametri tedeschi + del Bággesen diretti al Manzoni. Anche in essi come nel poema + della _Parteneide_, egli si cela sotto il nome di _Nordfrank_, il + poeta viaggiatore._ Parteneide_ parla e dice come, guidata dal + Bággesen, ella visitò la regione del Nord, guidata dal Fauriel la + regione dell'Occidente; l'amicizia del Fauriel, essa dice, mi è + cara, come quella di _Nordfrank_. Si compiace in tale compagnia, + quando sente un dolce richiamo verso il Mezzogiorno; le par di + sognare, le par di viaggiare verso un mondo incantato, e stende la + mano al nipote di Dante, del Tasso e del Petrarca, all'amico del + Fauriel e del Bággesen, al simpatico Manzoni: + + Ach! und ich ahne dass mildere Duft and sanftere Tüne + Wonniger noch mit der blühenden Gluth lebhafterer Farben + Würden umwehn und vollenden den Schmück, wenn irgend ein Enkel + Dantes', Tasso's oder Petratk's mit gönnte der Bildung + Blümenkron, geflückt in des jungfraubeiligen Maro's + Muttergefild. O reichte die Hand mir Fauriel's Freund und + Nordfranks! _Liebe zuletzt noch lernte, holder Manzoni! + Hold sunt Erröthen Dir schon die freundschaftseliger Jungfrau_. + + Questi due versi sembrano lasciar capire che al Bággesen fosse + noto che nel tempo in cui il Manzoni tornato in Lombardia si + preparava a tradurre la _Parteneide_ (1807), per la prima volta + conoscesse veramente l'amore, nel suo incontro con un'altra + Vergine, la giovinetta Blondel, che divenne, poco dopo, sua moglie + e che ciò possa essere, lo confermerebbe pure la seguente nota che + troviamo nel caro libriccino dello Stoppani: _I primi anni di + Alessandro Manzoni_, pag. 234: "I versi pubblicati di preferenza + dal Sainte-Beuve, perchè gli tornavano bene ad illustrare il suo + soggetto, sento ora con piacere che esistono fra le carte del + Manzoni, preceduti da pochi altri che formano il principio del + Carme, e seguiti da un numero maggiore che ne costituiscono come + il corpo, sia questo o non sia del tutto compiuto." Chi mi dà + questa notizia aggiunge che, dopo aver letti quei versi, glien'è + rimasta l'impressione che il Manzoni abbia cominciato il suo Carme + col richiamo della Vergine ideale della _Parteneide_, per dire in + seguito, come infatti dice, che egli ha trovato in Italia, sul + _colli orobii_, una Vergine a lei somigliante. Sarebbe poi sua + opinione che questa seconda Vergine del Manzoni non fosse ideale, + ma reale, molto probabilmente la stessa Enrichetta Blondel, che fu + poi sua sposa, o che egli deve aver conosciuta la prima volta da + vicino, o presso i di lei zii Mariton in una lor villa, nelle + vicinanze di Bergamo. Ad ogni modo non sarebbe questo Carme, + secondo lui, quel lavoro, a cui allude il Sainte-Beuve, che il + Manzoni sembrava _promettersi di fare in italiano_, perchè un + poemetto _sul gusto di quello di Bággesen_ il Manzoni diceva di + averlo fatto realmente_ in ottava_ rima, e alcune stanze le + recitava, anche in questi ultimi anni, a chi l'accompagnava nella + passeggiata. Sfortunatamente questo poemetto non si trovò fra i + suoi scritti, e pare indubitato che egli l'abbia consegnato alle + fiamme. La stessa Vergine ci descrive finalmente il Poeta in + un'Ode giovanile, della quale citerò te strofe più espressive. Il + Poeta, ancora irretito nelle immagini mitologiche, ci assicura che + la sua fanciulla gli apparve la prima volta in forma somigliante a + quella della dea Cinzia. Crediamogli sulla parola, e + compiacciamoci ora nel veder partitamente descritte le qualità + esteriori della sedicenne sposa sperata dal Manzoni, la quale + dovea poi aver tanta parte, per quanto destramente dissimulata, + nell'arte sua: + + Tal prima agli occhi miei, + Non ancor dotti d'amorose lagrime, + Appariva costei, + Vincendo di splendor l'emule vergini + Per mover d'occhi dolcemente grave + E per voce soave. + Dagl'innocenti sguardi, + Che ancor lor possa e gli altrui danni ignorano, + Escono accesi dardi; + Non certi men, nè di più lieve incendio, + Se dal fronte scendendo il crine avaro + Lor fa lene riparo; + Oh qual tutta di nuove + Fatali grazie ride allor che l'invido + Crin col dito rimove: + E doppio appresta di beltà spettacolo + Sul fronte schietto, trascorrendo lieve + Con la destra di neve. + Nè tacerò la bella + Bocca gentil, fonte di riso ingenuo + E di cara favella; + E in cui prepara, ahi, per chi dunque! Venere + I casti baci e le punture ardite + E le dolci ferite. + + Non giova al Poeta il suo proposito, fatto nel Carme per + l'Imbonati, di voler seguire la dottrina di Zenone; l'Amore lo + ferì; egli è invitato ad amare e a cantare d'amore, quando per + l'appunto ben più alti soggetti e più fieri gli occupavano la + mente; Amore non vuole, egli esclama: + + ..........ch'io canti rossa + Di sangue Italia, onde ancor pochi godano; + Nè di plebe commossa + Le feroci vendette ed i terribili + Brevi furori, e i rovesciati scanni + Dei tremanti tiranni. + + Il Poeta, come nell'Urania, cede alle grazie di Venere, e, per + essa, lascia le cure della politica. Notiamo ora questa sua prima + confessione poetica, perchè essa ci potrà aiutare, in appresso, a + comprender meglio le sue tragedie ed il suo romanzo, e a scusare, + in parte, il Manzoni della poca parte attiva ch'egli prese con la + sua persona alle vicende politiche Italiane, alle quali diede pure + co' suoi proprii scritti pieni d'efficacia educativa una spinta + così gagliarda. + + + + +XIII. + +La Conversione. + + +A questo punto si colloca dal biografi quella che si chiamò la +meravigliosa conversione del Manzoni, e si raccontano storielle forse +tutte veridiche, ma ove si dia loro una soverchia ed esclusiva +importanza, poco credibili. Alcuni vogliono che un semplice "io ci +credo" opposto risolutamente dal piemontese conte Somis di Chiavrie +alle invettive lanciate contro la religione cattolica in una +conversazione di Parigi, abbia persuaso il giovine miscredente, e +indottolo a cercar consigli edificanti presso il medesimo conte Somis, +presso l'abate Grègoire e presso il giansenista genovese Padre Degola, +che allora si trovava a Parigi e col quale entrò quindi in +corrispondenza letteraria; altri che, smarrita un giorno la giovine +sposa in mezzo alla folla delle vie di Parigi, attiratovi da un canto +religioso, sia entrato nella chiesa di San Rocco, e abbia mormorato in +ginocchio questa semplice preghiera: "O Dio, se tu ci sei, fammiti +palese." Egli ritrovò, dicesi, tosto la sposa, e divenne credente. +Qualche piccolo fatto deve, senza dubbio, essere intervenuto per +risolvere in un dato momento il Manzoni a fissare un po' meglio quelle +idee vaghe ch'egli aveva intorno al Cattolicismo.[1] Ma egli era +nato cattolico, la sua educazione di collegio era stata tutta +cattolica; uscito di collegio, sappiamo ch'egli frequentava ancora le +chiese; le scene orrende del cardinal Ruffo a Napoli, quelle di +Binasco e di Pavia stavano presenti alla memoria del Manzoni; e però +il _Trionfo della Libertà_ esce in frequenti imprecazioni contro la +Chiesa, ma a quel modo stesso con cui Dante cattolico imprecava contro +la Lupa, e il canonico Petrarca contro l'avara Babilonia. Se il +giovine Manzoni amava poco i preti ed i frati, se la lettura delle +opere del Voltaire lo aveva anche maggiormente alienato da essi, se +quando morì il suo giovine compagno di scuola Luigi Arese, ei si +doleva che tenendosi lontani dal letto dell'infermo gli amici, gli si +fosse accostata soltanto "l'orribile figura del prete" per +accrescergli il terrore della morte, se, in somma, il Manzoni, pur +credendo nella immortalità dell'anima, nell'esistenza di un Dio che +premia "eternando ciò che a lui somiglia," nei doveri cristiani della +pietà e della carità, e pure adempiendo alcuno de' riti religiosi +prescritti dalla sua condizione di cattolico, fra i quindici ed i +ventitrè anni non fu un cattolico profondamente convinto, devoto e +zelante, in un pariniano, in uno stoico suo pari doveva riuscir molto +agevole l'innestare un po' di devozione cattolica. Ma i preti furono +solleciti a levarne soverchio romore e a trarne troppo grande +profitto. Parlando, nel 1806, dei preti italiani che assediano il +letto de' moribondi, in una lettera diretta all'amico Pagani, il +ventenne Manzoni usciva in un fiero lamento, dichiarando ch'egli +voleva rimaner lontano "da un paese, in cui non si può nè vivere nè +morire come si vuole. Io preferisco, proseguiva egli, l'indifferenza +naturale dei Francesi che vi lasciano andare pei fatti vostri, allo +zelo crudele dei nostri che s'impadroniscono di voi, che vogliono +prendersi cura della vostra anima, che vogliono cacciarvi in corpo la +loro maniera di pensare." Due anni dopo aver levato questo vivo +lamento, Alessandro Manzoni doveva egli stesso cadere in cura d'anima, +ed il tristo frutto di questo stato di forzata docilità, alla quale +egli si sottomise, fu una sterilità intellettuale che durò quasi dieci +anni, 1808-1818, e, per l'appunto i dieci anni più belli della sua +vita, ne' quali con molto stento, con molti pentimenti, il Manzoni +riuscì a pena a mettere insieme quattro Inni sacri, due Parodie +letterarie e due povere e stentate Canzoni politiche di genere +classico. Si dirà: in quegli anni, egli si godette le sue prime gioie +domestiche, ed attese a' suoi affari un po' imbrogliati ed alle cure +agrarie, ed è vero; ma nè le une nè le altre hanno mai impedita la +manifestazione del genio. Il Manzoni ebbe, pur troppo, in quegli anni +un'idea fissa, che non era la sua, un'idea che gli aveano messa; e +quando v'ha un'idea fissa, tutte le altre idee, per quante siano, e +per quanto originali, non trovano l'opportunità e l'agevolezza di +manifestarsi. L'idea fissa era ch'egli dovesse come scrittore +diventare il poeta e l'apologista della religione cattolica, o non +iscrivere più. + + [1] "L'histoire de la conversion de Manzoni (scrive il compianto + Loménie) est diversement racontée; suivant quelques-uns, la + première pensée en serait venue au poëte dans le voyage à Paris + dont je viens de parler. Au milieu d'une conversation où le + Catholicisme n'était pas épargné, une personne se serait + tout-à-coup écriée "Et moi, je crois!" Et ce cri d'un homme + avouant sa foi au milieu des sarcasmes de l'incrédulité aurait été + pour Manzoni le signal d'une révolution intellectuelle. Suivant + d'autres, l'écrivain milanais, marié avec une protestante en haine + de la croyance catholique, aurait été conduit par elle et avec + elle au Catholicisme. Un écrivain (M. Didier) qui a publié, dans + la _Revue des Deux Mondes_ de 1831, un article sur Manzoni, et qui + raconte ce dernier fait, ajoute: "On aimerait que de telles + démarches fussent spontanées et procédassent moins de + circonstances accidentelles que d'une volonté libre et solitaire." + Le même écrivain semble reprocher a la détermination de Manzoni + d'être l'effet "d'une influence de foyer beaucoup plus que le + résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et + indépendante." Je crois ce reproche mal fondé, et le fait sur + lequel il repose inexact. Je ne sais pas au juste toutes les + circonstances qui ont précède et occasionné, de près ou de loin, + la conversion de Manzoni, mais je sais que ce fait est bien le + résultat logique et volontaire d'une argumentation personnelle et + indépendante; car, durant la temps où Manzoni, revenu de Paris à + Milan, flottait avec inquiétude entre le scepticisme et la foi, il + écrivait à Paris, à un ami, des lettres où il peint l'état de son + esprit, et où il s'annonce comme absorbé par l'examen d'une + question à ses yeux la plus importante de toutes. Cette situation + de doute et d'examen se prolonge fort longtemps; il est naturel de + penser que cette résolution a été prise en connaissance de cause. + Il n'est pas exact non plus que Manzoni ait épousé une protestante + en haine de la croyance catholique. A son retour a Milan il se + maria, très-jeune lui-même, avec une jeune personne de seize ans, + mademoiselle Henriette Blondel, fille d'un Génevois établi à + Milan, et qui était en effet protestante; mais il l'épousa, non + parce qu'elle était protestante, mais parce quelle était fort + intéressante, parce qu'il l'aimait beaucoup, et que sa mère + désirait qu'il n'épousât pas une Milanaise. De plus, si mes + renseignements sont exacts, loin d'avoir été conduit au + Catholicisme par sa femme, ce serait lui au contraire qui aurait + décidé l'abjuration de cette dernière." Vogliono, come dissi, che + il Padre Degola giansenista, ed il Padre Grégoire abbiano avuto il + primo merito come catechisti del neo-cattolico; venuto poi ad + abitar nuovamente in Lombardia, il giansenista monsignor Tosi, + divenuto confessore del giovino Poeta, compì, a poco a poco, il + preteso miracolo, con tanto maggiore efficacia, in quanto egli + conformava intèramente la propria vita ai precetti religiosi che + insegnava.--Tra le opere che formavano parte della libreria del + Manzoni a Brusuglio, vi era un magnifico _Sant'Agostino_ in undici + volumi, con qualche postilla autografa. _Le Confessioni_ di + Sant'Agostino dovettero offrire materia di lunga meditazione al + neo-cattolico Manzoni. Il professor Magenta è persuaso che la vera + conversione del Manzoni sia stata operata dal Tosi, e noi lo + crediamo tanto più facilmente, in quanto riconoscendo che nel Tosi + vi erano le doti d'un santo, e che dal lato morale egli dovette + fare un gran bene al Manzoni, pel rigore del suo Giansenismo, per + l'angustia de' suoi sillogismi religiosi minacciò pure di + soffocarne l'alto ingegno creatore. Il professor Magenta, al quale + avevo domandato qualche schiarimento sul contenuto di certe + lettere confidenziali da lui omesse nella stampa dell'importante + suo libro relativo al Tosi, egli, dichiarando di non potermene + dare, si distende nuovamente nelle lodi di monsignor Tosi, ed io + credo mio dovere riferir qui le sue proprie parole: "Non s'esagera + dicendo che (il Tosi) dominava l'animo del grande scrittore. Non + pare vero che nessuno del biografi del Manzoni abbia mai parlato + del vescovo Tosi, vero tipo di sacerdote, al quale il Manzoni + professava una venerazione che non aveva limiti. Lo Sclopis, il + Ferrucci e lo Zoncada, per citare alcuni nomi, mi scrissero che, + dopo il mio libriccino, l'origine del ritorno del Manzoni al + Cattolicismo non è più dubbia per loro; nè so se a lei paia così. + In quanto a me le dirò che la mia persuasione è profondissima, + persuasione che cavai anche dai tenore di talune lettere della + Blondel che io aveva già stampate, e che, per ragioni che debbo + tacere, levai dai torchi. L'eccesso delle dottrine volteriane, gli + avvenimenti politici, la nativa temperanza e la grande dirittura + di mente del Manzoni, tutto cospirava ad apparecchiare + un'atmosfera morale, in cui fosse a lui facile di ricevere + l'influenza d'un uomo ch'era altrettanto pio, quanto largo d'idee. + Ho ragione di credere che la Curia Romana avesse ingiunto al Tosi + di stampare una ritrattazione dell'illustre Tamburini, quando + questi si trovava sul letto di morte; ma il venerando Vescovo di + Pavia, pigliando tempo, riuscì a sottrarsi all'odioso ufficio. Una + vita così immacolata, così caritatevole, così forte, umile e + liberale ad un tempo, doveva esercitare un fascino sullo spirito + del Manzoni, spirito de' più larghi anche in fatto di religione + che sieno mai stati al mondo." Noi conveniamo solamente in parte + in questa ammirazione; noi crediamo che il Tosi ed il Manzoni, per + natura, avessero ingegno ed animo largo; ma in quanto si + proponevano di voler riuscire cattolici, esclusivamente cattolici, + divenivano intolleranti. Quando giudicavano senza preconcetti + cattolici, giudicavano bene, e liberalmente. Nella bella è lunga + lettera che il Manzoni diresse da Parigi al Tosi sopra la + questione religiosa, si trovano alcuni giudizii larghi che fanno + onore a chi li proferiva e a chi gli ascoltava. La conclusione + tuttavia è che noi in Italia dobbiamo essere contenti del nostro + buon clero e della credulità del nostro volgo, ed una tale + conclusione agghiaccia tutto il nostro entusiasmo: "Chi può + dissimularsi gl'inconvenienti che esistono fra di noi? ma non v'è + stato di guerra, perchè non ci son quasi protestanti; ma v'è una + classe di buoni preti, i più dei quali potrebbero, è vero, senza + danno, essere un po' più dotti, ma i quali per lo più hanno uno + zelo sincero per la religione non mista di altre teorie, e una + buona classe di fedeli che sono cristiani di cuore, e che non + credono ad altri dogmi che ai rivelati." + + + + +XIV. + +Il Manzoni a Brusuglio. Gl'_Inni Sacri_ e la _Morale cattolica_. + + +Sopra la luna di miele manzoniana noi non abbiamo altre notizie, oltre +quelle che il Sainte-Beuve e il Loménie avevano potuto raccogliere dai +ricordi del Cousin e del Fauriel. Il Manzoni,[1] già convertito alla +fede cattolica, tediato delle ciarle, alle quali quella conversione +avea dato motivo, in compagnia della madre e della giovine sposa, +ch'egli adorava, si ritrasse alla sua villa di Brusuglio, e parve +nelle cure agresti dimenticare ogni tumulto della vita mondana. Il +Loménie trova un'analogia fra il Manzoni ed il Ràcine,[2] +rapportandosi per l'appunto ai primi anni del soggiorno di Alessandro +Manzoni in Brusuglio, e la sua comparazione non è priva d'ogni +fondamento; non ispiega tuttavia come il nostro Poeta, in mezzo agli +splendori della natura ed alle contentezze domestiche trovasse così +scarse occasioni d'ispirazione poetica. Mi duole dover ripetere che +nello sforzo lungo e doloroso che il Manzoni dovette fare per credere, +isterilì per alcuni anni il proprio ingegno, costretto a lavoro che +dovette riuscirgli ingrato dall'autorità riverita del proprio +confessore. Il Tosi volendo fare del Manzoni un poeta cattolico, gli +aveva ordinato di comporre gl'_Inni Sacri_ e le _Osservazioni in +difesa della Religione cattolica_ rivolte contro il Sismondi. Gli +_Inni Sacri_ doveano, nel primo intendimento, riuscir dodici come i +dodici Apostoli o come i dodici mesi dell'anno;[3] ma il Manzoni +stentò tanto a comporli, che in sette anni ne terminò a fatica cinque. +L'Inno della _Risurrezione_ fu incominciato nell'aprile del 1812, e +compiuto soltanto i l 23 giugno; anzi l'ultima lima ricevette più +tardi; il Manzoni vi notò di suo pugno, che era ancora da correggersi; +nel vero, l'autografo e la stampa differiscono notevolmente. Il 6 +novembre del 1812, il Manzoni si accinse a comporre l'inno, _Il Nome +di Maria_; durò sei mesi in quel breve lavoro, e vi si affaticò +grandemente; Io stento appare ora grandissimo anche nel leggerlo: fu +terminato il 19 aprile 1813. Il _Natale_, pieno di cancellature, costò +più di quattro mesi di lavoro: incominciato il 15 luglio 1813, ebbe +compimento il 29 novembre dello stesso anno, ma con poca soddisfazione +dell'Autore che vi appose questa nota: _explicit infeliciter_. L'Inno +della _Passione_ costò un anno e mezzo di lavoro; fu ripreso in +quattro volte: la prima nel 3 marzo dell'anno 1814, la seconda nel di +11 luglio dello stesso anno, la terza nel 5 gennaio del 1815, la +quarta nell'ottobre di quell'anno. _La Pentecoste_, ch'è il più bello, +il più inspirato, il più caldo degli _Inni Sacri_, fu bensì +incominciato nel giugno 1817, ma abbandonato nel suo primo disegno dal +Manzoni che vi scrisse sopra _rifiutato_, e ripreso soltanto il 17 +aprile del 1819 e terminato, fra molte soste e cancellature, il 2 +ottobre di quell'anno. Esso appartiene dunque già al nuovo periodo più +agitato e più operoso della vita poetica manzoniana. Queste note +cronologiche sopra la composizione degl'_Inni Sacri_ devono avere per +la critica la loro importanza. La lentezza del comporre non accenna a +una troppo grande vivezza del sentire, ma l'ostinazione che il Manzoni +pose per finirli, anche a dispetto delle Muse, provano la sua ferma +volontà di credere, e la sua persuasione che fosse necessario +comunicare altrui la propria fede; ma questa maniera di fede, pur +troppo, male si comunica. Vivo il Manzoni, osai fare sopra gl'_Inni +Sacri_ il seguente giudizio, ove nel rendere un omaggio riverente +all'Autore intendevo lasciare aperto un adito alla critica dell'opera. +"Gl'_Inni Sacri_, io diceva, hanno creato in Italia una nuova forma di +poesia, il contenuto della quale che si giudicò, da prima, romantico, +era semplicemente biblico, li Manzoni ha il gran merito d'avere +liberato in Italia la poesia cristiana dalle forme convenzionali +ereditate dal Paganesimo; forme convenzionali per noi moderni, che ci +studiamo d'imitarle, mentrechè, invece, per gli antichi erano proprie, +naturali, e frutto spontaneo e necessario di quella civiltà. Egli +restituì ai poeti d'Italia la loro libertà, e col proprio esempio +disse loro: essendo cristiani, inspiratevi da Cristo; essendo moderni, +diffondete la parola di Cristo con la lingua vostra ch'è la lingua del +cuore. Per questo rispetto gli _Inni Sacri_ segnano nella storia della +nostra poesia una vera rivoluzione letteraria, della quale saranno +sentiti per sempre, ed invano si dissimulerebbero, i benefici effetti. +Io non chiamo, senza dubbio, tali i numerosi inni nati dipoi in varie +parti d'Italia ad imitazione di que' primi che avean fatto, se bene +lentamente, fortuna; gl'imitatori avevano ne' loro esercizii +dimenticato l'essenziale, cioè che per cantare la religione bisogna +almeno portarla un poco, anzi molto nell'anima; essi lavoravano a +soggetto come gli antichi istrioni, sul modello degl'_Inni Sacri_, ma +per istemperare i primi colori, stancare le prime immagini, e dir poco +in molto, come il Manzoni avea detto molto in poco. E questo carattere +distintivo della poesia manzoniana parmi pure creare il suo difetto +principale; poichè lo studio di restringere un gran senso in brevi +parole fa sì che talora queste brevi parole siano adoperate ad +esprimere più che naturalmente esse non potrebbero, e a diventare +talora semplici formole astratte: il che se prova la potenza del poeta +del concentrare le sue idee, impedisce per altro che la sua poesia +riesca popolare, e le toglie molta parte di quell'impeto lirico e di +quel calore che si comunica, tanto necessario ad ogni poesia, ma alla +lirica religiosa in modo specialissimo. Il Manzoni giovine fece opera +da vecchio, costringendo in linguaggio matematico le verità della +religione che gli eran nuovamente apparse in modo luminoso, quasi egli +volesse porsele innanzi, ed estrinsecarsele in una forma più precisa +per potersi meglio persuadere della loro realtà e più durevolmente +contemplarle ed adorarle. Ma ci sembra di non rischiar troppo, dicendo +come il Manzoni vecchio, innamorato com'egli è e maestro nelle +bellezza del linguaggio popolare, se dovesse oggi cantar la religione, +sceglierebbe una via opposta a quella ch'ei tenne in gioventù, +escludendo ogni parola equivoca che il popolo non potesse comprendere +da sè ed ogni trasposizione men naturale di parole, per riuscire +subito al desiderato effetto di dare al popolo un canto che non muoia +appena recitato, che si diffonda senza bisogno d'interpreti, e che +consoli veramente chi si muove a cantarlo." Ma, nell'ordine +specialmente de' pensieri religiosi volendo sollevare l'espressione +all'altezza del pensiero e chiudere quest'ultimo in una forma sacra ed +immobile, che non gli permetta di deviare ad alcun senso profano, o +l'espressione manca od assume un carattere mistico che non può riuscir +popolare. L'età nostra non è punto mistica; il Manzoni dovea sentirlo +più d'ogni altro. Per un verso egli voleva credere, e per rendersi +degno della propria fede si adoprava ad esprimerla per infonderla in +altri. Ma il lungo meditare sopra un sentimento religioso, più tosto +che accrescerlo, lo diminuisce. In un'Ode sopra l'_Innesto del +vaiuolo_, rimasta inedita, e forse incompiuta, dominato, senza dubbio, +da un sentimento religioso, e riflettendovi lungamente sopra, per +trovargli una espressione corrispondente, il Manzoni sentendo che egli +usciva dal vero, e che fuori del vero fortemente amato non può più +essere vera poesia, si scusava con due bellissimi versi, che sono pure +una eccellente scappatoia: + + + come il più divin s'invola, + Nè può il giogo patir della parola. + +Quanto più il pensiero del poeta s'innalza, tanto più la materia +fonica diviene inerte e incapace di farsene messaggiera; ma è vero +ancora che, lanciando imprudentemente il pensiero in un campo, ove +esso non può prender radice, invece di fecondarvisi, muore di +sterilità. Il Manzoni parafrasando spiritosamente in prosa il pensiero +dissimulato ne' due versi citati, accompagnava l'invio di un frammento +d'Inno sacro inedito alla signora Louise Colet con questa scusa per +non averlo finito: "Je me suis aperçu (diceva egli) que ce n'était +plus la poésie qui venait me chercher, mais moi qui m'essoufflais a +courir après elle." Ed i pochi versi erano questi, che celebravano la +presenza, l'onnipotenza, l'onnisapienza di Dio nella natura: + + A lui che nell'erba del campo + La spiga vitale nascose, + Il fil di tue vesti compose, + Di farmachi il succo temprò, + Che il pino inflessibile agli austri, + Che docile il salcio alla mano. + Che il larice ai verni, e l'ontano + Durevole all'acque creò; + A quello domanda, o sdegnoso, + Perchè sull'inospite piagge, + Al tremito d'aure selvagge, + Fa sorgere il tacito fior, + Che spiega davanti a lui solo + La pompa del pinto suo velo, + Che spande ai deserti del cielo + Gli olezzi del calice e muor. + +Il Manzoni, per propria confessione, voleva dimostrare che non vi è +nulla e nessuno inutile a questo mondo; che come Dio ha le sue ragioni +per far crescere il fiore nel deserto, così anche i monaci, anche gli +eremiti sebbene apparentemente inutili alla società, avranno qualche +merito, per le loro solitarie e segrete virtù, innanzi al Creatore. Ma +ancora qui il ragionamento vince ed ammazza il sentimento. Il Manzoni +ha pensato molto più che sentito gl'_Inni Sacri_. Non gli uscirono dal +cuore per impeto di una fede ardente, ma dalla testa, per disciplina +della propria ragione piegata e costretta a quell'esercizio letterario +dai consigli, dagli eccitamenti, anzi dai precetti di monsignor Luigi +Tosi suo confessore. Egli obbedì, ma era evidente che l'obbedienza gli +costava molta fatica. Si voleva fare dell'ode Pariniana un'ode +Cattolica, e si toglieva alla lirica il principale dei suoi caratteri, +la spontaneità. Nello sforzo per riuscir sublime, molte volte il +Manzoni negl'_Inni Sacri_ riuscì oscuro; una tale oscurità non si +dissimulava egli medesimo, e, anzi che scusarsene a chi gli domandava +schiarimento di qualche passo ambiguo, rispondeva su per giù come a +Luigi Frati, il quale aveva assunta l'apologia degl'_Inni Sacri_ +contro il sacerdote Salvagnoli-Marchetti, autore di un opuscolo che li +bistrattava: "Si contenti ch'io non dica nulla sul passo, dove Ella +incontra difficoltà, e che, del rimanente, non porta il prezzo che +Ella se ne occupi, appunto perchè v'incontra difficoltà; giacchè le +parole hanno a dire da sè, a prima giunta, quel che voglion dire; e +quelle che hanno bisogno d'interpretazione, non la meritano."[4] . +L'Inno sacro del Manzoni è assai dotto, grave, solenne, elevato, quasi +epico; è evidente che, dopa essersi immerso nella lettura della Sacra +Scrittura per derivarne immagini, e tradurle in un linguaggio più +moderno, il Manzoni fece quanto poteva per inalzarle. Ma in questo +sforzo egli tolse un po' di naturalezza e di evidenza al sentimento; +volle fare un commento poetico, anzi un compendio della leggenda +biblica, e in questo lavoro tutto sintetico arrivò talvolta ad +interpretarla in modo grandioso, ma non mai, o quasi che non mai, in +modo popolare. L'Inno sacro manzoniano è buono per l'artista che vuol +credere, ma non pel popolo che crede. Cristo col suo mondo storico +appare, negl'_Inni Sacri_, come qualche cosa d'antico, di lontano da +noi, che la sola immaginazione storica può ritrovare, non già +presente, non già vivo, che nasce, che soffre, che risorge. Le +immagini degl'_Inni Sacri_, quasi tutte bibliche, non sono più vive +per la nostra moderna poesia, e non corrispondono quasi mai +all'altezza de' pensieri e de' fatti che dovrebbero esprimere e far +più evidenti. Tutti hanno a memoria le due prime strofe del _Natale_ +cioè l'immagine d'una valanga che ci ricorda il Manzoni alpinista, +tornato di fresco da un viaggio nella Svizzera e dall'ammirazione +della _Parteneide_ del Bággesen; la valanga è stupendamente descritta: + + Qual masso, che dal vertice; + Di lunga erta montana, + Abbandonato all'impeto; + Di romorosa frana, + Per lo scheggiato calle, + Precipitando a valle, + Batte sul fondo e sta; + Là dove cadde, immobile + Giace in sua lenta mole, + Nè per mutar di secoli + Fia che riveggia il Sole + Della sua cima antica, + Se una virtude amica + In alto nol trarrà; + +a questo punto il lettore s'arresta, perchè ha bisogno di ripigliar +fiato, come l'avrà di certo ripreso assai lungo il Manzoni scrivendo, +e questo riposo che l'autore ed il lettore sono obbligati a prendere +dopo due strofe, non è atto troppo ad agevolare l'intelligenza di +quello che deve seguire. Lasciando poi stare che non è mai venuto in +mente ad alcuno, e al Manzoni meno che ad altri, che _alcuna virtù +amica_ possa immaginarsi di far risalire in cima d'un monte quel +macigno che n'è precipitato, nessuno si sentirà disposto a commuoversi +al pensiero poco dopo espresso che l'uomo, per il peccato originale, +sia caduto nella condizione medesima di quel macigno che non può da sè +risorgere a quell'altezza, onde la giustizia o la vendetta di Dio lo +precipitò. La comparazione dal maggior numero de' lettori che +declamano l'Inno del _Natale_, non è, per fortuna, intesa; si guarda +alla similitudine e non all'oggetto comparato; se fosse intesa, più +tosto che commuovere, quasi offenderebbe. Ed il Manzoni non era di +certo commosso, quando intonava il suo Inno. Proseguendo, il Poeta +s'infiamma nel suo canto mistico e trova parole eloquenti per +esprimere alcuni alti concetti; ma il Bambino Gesù si vede poco, quel +Bambino che nei rozzi canti popolari di Natale, i quali si sentono in +Italia, in Francia, in Ispagna, si ode veramente piangere, ha freddo, +è povero, è accarezzato, è venerato. Io mi ricordo essermi intenerito, +da fanciullo, cantando in coro con ingenua fede uno di que' rozzi +idillii natalizii innanzi al Presepio; nessuno potrebbe innanzi al +Presepio cantare ora tutto il _Natale_ del Manzoni, perchè troppi +versi vi sono, i quali avrebbero bisogno di commento per venire +intesi, atti benissimo a significare alle persone colte (che pur +troppo, in Italia almeno, non vanno più in chiesa a cantar inni) la +grandezza del mistero che si vela nel nascimento di Cristo, ma non già +a rappresentarlo in forma viva al popolo, al quale la poesia sacra è +specialmente destinata. Il fine dell'Inno manzoniano sul _Natale_ +assume il tono del canto popolare; tuttavia qua e là occorrono ancora +versi o immagini troppo sapienti. Il popolo capirà, per esempio, +perfettamente il principio di questa strofa: + + Dormi, o Fanciul non piangere, + Dormi, o Fanciul celeste; + Sovra il tuo capo stridere + Non osin le tempeste. + +Il popolo capisce questa specie di tenerezza; ma essa non avrebbe mai +aggiunto di suo i tre versi rettorici che seguono, i quali descrivono +le tempeste: + + Use su l'empia terra, + Come cavalli in guerra, + Correr dinanzi a te; + +oltre che al nostro popolo l'idea che la _terra_ sia _empia_ non può +entrare. Il popolo intenderà i due primi versi della strofa che segue: + + Dormi, o Celeste, i popoli + Chi nato sia non sanno; + +e non più i seguenti: + + Ma il dì verrà che nobile + Retaggio tuo saranno; + Che in quell'umil riposo, + Che nella polve ascoso + Conosceranno il Re. + +Per il popolo il Bambino nasce ogni anno. Il Manzoni si riporta col +suo pensiero all'anno storico della nascita del Redentore, per +profetare che un giorno il Bambino sarà adorato "in quell'umil riposo" +come il Re. Ma il popolo che canta il Bambino che nasce, e però la +poesia del _Natale_, non si cura di quello che ne penseranno i +posteri; il Bambino è nato a posta per esso, esso lo canta, lo adora, +come suo proprio Dio, che crescerà per lui, che per lui farà miracoli +e si lascerà un giorno ammazzare. Il Manzoni volle, nel suo Inno, +abbracciare il passato e l'avvenire, cantare ad un tempo come un +antico cristiano, e come un cattolico del secolo XIX, quasi da Dio +mandato a spiegare con la poesia i misteri del Cristianesimo. Egli +compose parecchi bei versi, espresse alcuni alti e nobili concetti; +come poeta, sostenne e forse accrebbe la propria fama, ma, sebbene +gl'_Inni Sacri_ si leggano, si spieghino e si raccomandino nelle +scuole e nei seminarii d'Italia, nessuno è riuscito fin qui a farli +imparare a memoria e cantare dal nostro popolo. Il Manzoni credette +talora con immagini popolari render più chiari i suoi concetti morali; +ma l'immagine, senza dubbio, chiarissima ed in Manzoni quasi sempre +pittoresca, per la sua troppa luce abbaglia, e c'impedisce di veder +bene quello che è destinata ad illuminare. Nella _Passione_ ci si +descrive, per esempio, l'altare della chiesa parato a bruno: + + Qual di donna che piange il marito. + +Ecco l'immagine di una realtà ben viva; ma bisogna andare a pensare +che la Chiesa ha chiamato sè stessa la Sposa di Cristo, per intenderne +il motivo; onde, per capire l'immagine bisogna presupporre nel popolo +una nozione che gli manca. Nella _Risurrezione_, per dirci che Cristo +non durò alcuna fatica a rovesciare il marmo del suo sepolcro, il +Manzoni ricorre ad una similitudine, per la quale il Redentore ci +appare in figura di uno di que' poderosi Giganti della leggenda +popolare indoeuropea, che senza alcuna fatica operano prodigiosi +_tours de force_; e la lenta cura che pone il Poeta nel rappresentarci +la similitudine, diminuisce l'efficacia dell'atto taumaturgico +attribuito al Cristo: + + Come, a mezzo del cammino, + Riposato, alla foresta, + Si risente il pellegrino + E si scote dalla testa + Una foglia inaridita, + Che dal ramo dipartita + Lenta lenta vi ristè; + Tale il marmo inoperoso, + Che premea l'arca scavata, + Gittò via quel Vigoroso, + Quando l'anima tornata + Dalla squallida vallea + Al Divino che tacea: + Sorgi, disse, io son con te. + +Ma quando il Manzoni, nell'Inno medesimo, lascia stare i dogmi od i +miti, per tornare a predicar semplicemente quella carità cristiana +ch'egli sentiva già fortemente anche prima di mettersi nelle mani del +suo confessore, quella carità ch'è principio, fonte, alimento d'ogni +religione, il suo linguaggio torna semplice, naturale, eloquente. +Nella festa della Pasqua, ossia nella risurrezione primaverile, tutto +il mondo si rallegra e sorride, ed i Cristiani si danno il bacio +fraterno del perdono, e siedono democraticamente ad una mensa comune; +ma perchè tutti mangino, il ricco non deve mangiar troppo; onde il +Manzoni ci canta: + + Sia frugal del ricco il pasto; + Ogni mensa abbia i suoi doni; + E il tesor negato al fasto + Di superbe imbandigioni + Scorra amico all'umil tetto; + Faccia il desco poveretto + Più ridente oggi apparir. + +Nel _Nome di Maria_ notasi non pure lo stento dei pensieri, ma ancora +un certo stento di parole, non di rado antiquate;[5] il Manzoni si +ricordò forse troppo delle nostre antiche _Laudi spirituali_, e questo +riuscì certamente l'Inno più cattolico del Manzoni. Ma il puro +Cattolicismo non seppe mai inspirar nulla di grande; e se non si +sapesse che il Manzoni non ischerzava mai con le cose sacre, si +direbbe in alcune strofe ch'egli, anzi che scrivere un inno originale, +volesse parodiare certi poeti classicheggianti. È strano infatti il +trovare in una sola poesia manzoniana forme come queste: _quando cade +il die, invita ad onorarte, d'oblianza il copra, se ne parla e plora, +d'ogni laudato esser la prima, in onor tanto avémo, vostri antiqui +Vati, i verginal trofei, nosco invocate_. Conviene invece a tutti i +Cristiani, siano cattolici, sian protestanti, l'Inno manzoniano della +_Pentecoste_, ossia l'inno dell'amore, l'inno della carità. Il Manzoni +sta per uscir dalla tutela troppo opprimente della sua guida +spirituale. Egli è arrivato finalmente a riposare non più nel genere, +ma in una sua propria specie di fede; ma egli vuole poi esser libero +di cantarla come la sente, non vuol più traccie, la traccia egli se la +darà questa volta da sè; non teme oramai più il ridicolo, che da +principio lo disturbava ed irritava, è arrivato alla calma, anzi a +quella pace che _il mondo irride_, ma _non può rapire_, e chi ha la +pace nell'anima è libero e padrone di sè. Perciò, nel suo Canto della +_Pentecoste_, che appartiene già ad un nuovo ciclo della vita +manzoniana, il Poeta ritrova nuovamente sè stesso, tutta la sua +originalità, tutta la sua potenza; noi sentiamo risorgere il Manzoni +dell'Imbonati, ma rinvigorito, ma più eloquente, ma più sereno e più +grande; noi recitiamo commossi la sua magnifica invocazione lirica +all'_Amore cristiano_, perchè si diffonda e si comunichi a tutte le +vite, a tutte le età della vita: + + Noi t'imploriam; nei languidi + Pensier dell'infelice + Scendi, piacevol Alito, + Aura consolatrice; + Scendi bufera ai tumidi + Pensier del vïolento; + Vi spira uno sgomento, + Che insegni la pietà. + Per te sollevi il povero + Al ciel ch'è suo, le ciglia; + Volga i lamenti in giubilo, + Pensando a Cui somiglia; + Cui fu donato in copia, + Doni con volto amico, + Con quel tacer pudìco, + Che accetto il don ti fa. + Spira dei nostri bamboli + Nell'innocente riso; + Spargi la casta porpora + Alle donzelle in viso; + Manda alle ascose vergini + Le pure gioie ascose; + Consacra delle spose + Il verecondo amor. + Tempra dei baldi giovani + Il confidente ingegno; + Reggi il viril proposito + Ad infallibil segno; + Adorna la canizie + Di liete voglie sante; + Brilla nel guardo errante + Di chi sperando muor. + +Dopo queste strofe sacre il Manzoni non ne scrisse altre; egli sentì +che non si poteva andare più in su, tutti i dogmi religiosi si +riducono finalmente ad una sola parola: _amate_. Dopo aver cantato +l'amore, dopo averlo probabilmente sentito nella sua maggior veemenza, +e sotto le varie forme, con le quali nella vita si può amare, il +Manzoni stava per espandere liberamente il suo genio giovanile già +temprato, e per drizzare il suo proposito virile a segno infallibile. +Ma il confessore gli stava ancora presso per ricordargli ch'egli avea +dato di sè pubblico scandalo, e che come pubblico era statolo +scandalo, pubblica dovea essere la riparazione.[6] Non bastava che +ci fosse diventato cattolico, e che egli avesse composto inni +intieramente ortodossi; doveva adoprare tutto il suo ingegno in difesa +della religione cattolica. La Chiesa sapeva bene quanto quell'ingegno +valesse, e se lo volle appropriare. Al Manzoni fu imposto come +penitenza da monsignor Tosi l'obbligo di scrivere le _Osservazioni +sopra la Morale cattolica_. Noi leggiamo con ammirazione nella _Vita_ +dell'Alfieri che il grande Astigiano ordinava al suo servitore di +legarlo fortemente alla sedia per obbligarsi al lavoro; ma non abbiamo +letto senza una grande pietà e confusione, che monsignor Tosi chiudeva +in camera Alessandro Manzoni, perchè mandasse innanzi il libro sulla +_Morale cattolica_ che non voleva andare avanti. Il fatto ci è +assicurato dall'egregio biografo del Tosi, professor Carlo Magenta, il +quale scrive precisamente: "Il Tosi, vedendo che quel lavoro procedeva +lento, perchè l'Autore era occupato in altri studii, trovandosi a +Brusuglio, ad una cert'ora del giorno andava a chiudere il Manzoni nel +suo studio, dichiarandogli che non l'avrebbe lasciato escire, finchè +non avesse scritto un certo numero di pagine." Dallo stesso biografo +abbiamo appreso con una specie di terrore che il Tosi consigliava il +Manzoni a mettere in versi la storia di Mosè ed un lavoro ascetico, di +cui ci è rimasta una traccia. Basterà per saggio che io ne riporti +l'introduzione: "L'uomo aspira a riposare nella contentezza, ed è +agitato dal desiderio di sapere; e, pur troppo, abbandonato a sè +stesso cerca la soddisfazione in vani diletti ed in una scienza vana. +Oggi ci è dato un Consolatore che insegna. Felici noi, se sappiamo +comprendere che l'unica vera gioia e l'unico vero sapere vengono dallo +Spirito che il Padre ci manda, nel nome di Gesù Cristo." Come non +fremere al pensiero che, se il Manzoni s'imbecilliva in un'opera di +tal natura, l'Italia non avrebbe forse mai avuto i _Promessi Sposi_? E +chi sa quante belle pagine de' _Promessi Sposi_ sono andate perdute +per la condanna di quel bravo e sant'uomo, che era monsignor Tosi! Il +signor Magenta ci dice che il Tosi "avrebbe voluto togliere quel brano +bellissimo dei _Promessi Sposi_, in cui il Padre Cristoforo, dopo +avere sciolta Lucia, soggiunge quelle commoventi parole che tutti +sanno: _Peccato, figliuola? peccato il ricorrere alla Chiesa, e +chiedere al suo ministro che faccia uso dell'autorità che ha ricevuta +da essa, e che essa ha ricevuta da Dio? Io ho veduto in che maniera +voi due siete stati condotti ad unirvi; certo, se mai m'è parso che +due fossero uniti da Dio, voi altri eravate quelli; ora non vedo +perchè Dio v'abbia a voler separati;_" parrebbe che questo passo fosso +abbastanza religioso: ma al Tosi non bastava; ei si faceva ancora +scrupolo, non avrebbe prosciolto Lucia dai voti, e da cattolico +conseguente non poteva permettere che l'Autore del romanzo, posto che +Lucia avea fatto voto alla Madonna di non isposar Renzo, li mandasse +finalmente insieme all'altare. Ma si trovò, per fortuna, in Milano un +altro prete di manica più larga, un altro amico, Don Gaetono Giudici, +al quale il Manzoni dava a leggere gli stamponi dei _Promessi Sposi_, +e Don Giudici vedendo che il Manzoni, per obbedienza al confessore, +stava già per dar di frego a quelle parole e a parecchie altre pagine, +vi si oppose energicamente. Il Manzoni lavorava dunque sotto una +duplice censura, l'austriaca e l'ecclesiastica; ed abbiamo tutte le +ragioni di credere che, se la prima sacrificò qualche parola, la +seconda ci privò di molte belle pagine e chi sa forse d'intieri volumi +manzoniani. Non apprendiamo forse dalle lettere del Manzoni al Tosi +che questi cercava pure distoglierlo, nel 1824, dal lavoro sulla +lingua italiana, al quale il Manzoni fin da quel tempo attendeva, +temendo ch'egli vi si affaticasse troppo ed entrasse in polemiche +letterarie? Polemiche contro il Sismondi per la difesa del +Cattolicismo si potevano fare, e non erano da temersi; il Manzoni +dovea invece più tosto riposarsi in un ozio beato ed infingardo, che +correre il pericolo di agitare in Italia alcuna nuova questione +letteraria che poteva divenir nazionale. Ma io qui mi fermo, per +timore di cambiare il mio studio biografico sopra il Manzoni in una +specie di processo contro il suo confessore, che, lo ripeto, era uomo +di santi costumi, ed aggiungerò ancora di svegliato ingegno e d'animo +liberale ed amantissimo della patria; ma i sillogismi cattolici sono +terribili e fatali per la loro angustia; chi si rassegna a ragionare +in quel dato modo, come l'esemplare delle opere del Voltaire già +possedute dal Manzoni, avrebbe potuto indifferentemente sopprimere il +genio del Manzoni. Alcune delle lettere di lui al Tosi ci fanno paura; +questa per esempio:--"Veneratissimo e Carissimo Signor Canonico. Le +rispondo immediatamente, perchè Ella possa assicurare la nota persona +che tutto sarà saldato. Io intanto ringrazio vivamente il Signore che +ci ha offerto questo fortunato mezzo di propiziazione per noi +peccatori, e ringrazio pure di cuore la carità di Lei, del cui Santo +Ministero Dio si vale per tutto quel bene ch'io possa fare. Dico senza +esitare questa parola, perchè malgrado la mia profonda indegnità sento +quanto possa in me operare la Onnipotenza della Divina Grazia. Si +compiaccia di pregare il buon Gesù che non si stanchi di farne +risplendere i miracoli in un cuore che ne ha tanto bisogno. È inutile +raccomandarle il segreto. Si ricordi intanto d'una famiglia che tanto +la venera ed ama, e mi tenga sempre Suo umilissimo e affezionatissimo +Figlio in Gesù Cristo, ALESSANDRO MANZONI."--Questo eccesso di umiltà +cristiana ci atterra. La lettera allude, senza dubbio, ad una buona +azione, a qualche opera di carità, per la quale il futuro Autore di +quei bei versi, in cui si raccomanderà di far l'elemosina: + + Con quel tacer pudìco + Che accetto il don ti fa, + +domanda il segreto. Ma il linguaggio di quella lettera, pur troppo, ci +umilia. Per fortuna, il Manzoni stesso reagì da sè medesimo contro +quella servitù e contro quell'unzione di linguaggio, per tornare uomo +anche col proprio confessore. Si trovano perciò con piacere molte +altre lettere, nelle quali il Manzoni scrive al Tosi con molta +naturalezza, e si rivela bonariamente qual è, senza prendere ad +imprestito alcuno stile d'occasione e di convenienza o di obbedienza; +che se il Manzoni _solamente cattolico_ ci faceva l'effetto di un uomo +asfissiato, noi ci sentiamo in esse inondare da un aere più spirabile +che ci rinfresca e ci rasserena. Il Manzoni stesso temette, del resto, +egli medesimo d'esser preso per più cattolico ch'egli veramente non +fosse e non si sentisse, e in un momento di molta, se non ancora di +perfetta, sincerità, nei primi giorni dell'anno 1828, se ne confessava +candidamente ad una donna, alla poetessa piemontese Diodata Saluzzo +Roero, la quale rallegravasi con lui, perch'egli fosse apparso al +prete Lamennais di allora "religieux et catholique jusqu'au profond de +l'ame." Quell'opinione lo spaventava come eccessiva, e però egli le +scriveva: "Egli è vero che l'evidenza della religione cattolica +riempie e domina il mio intelletto; io la vedo a capo e in fine di +tutte le questioni morali; per tutto dove è invocata, per tutto donde +è esclusa. Le verità stesse che pur si trovano senza la sua scorta, +non mi sembrano intere, fondate, inconcusse, se non quando sono +ricondotte ad essa ed appaiono quel che sono, conseguenze della sua +dottrina. Un tale convincimento dee trasparire naturalmente da tutti i +miei scritti, se non fosse altro, perciocchè, scrivendo, si vorrebbe +esser forti e una tale forza non si trova che nella propria +persuasione. Ma l'espressione sincera di questa può, nel mio caso, +indurre un'idea pur troppo falsa, l'idea di una fede custodita sempre +con amore, e in cui l'aumento sia un premio di una continua +riconoscenza; mentre invece questa fede io l'ho altre volte ripudiata +e contraddetta col pensiero, coi discorsi e colla condotta; e +dappoichè, per un eccesso di misericordia, mi fu _restituita_ +(avvertasi la parola _restituzione_, la quale implica soltanto che vi +furono anni, in cui il Manzoni negò o più tosto non custodì bene la +fede cattolica, in cui era stato allevato, e diminuisce perciò il +merito taumaturgico degli operatori della conversione di lui), troppo +ci manca che essa animi i miei sentimenti e governi la mia vita, come +soggioga il mio raziocinio. E non vorrei avere a confessare di non +sentirla mai così vivamente, come quando si tratta di cavarne delle +frasi; ma almeno non ho il proposito d'ingannare, e col dubbio d'aver +potuto anche involontariamente dar di me un concetto non giusto, mi +nasce un timore cristiano d'essere stato ipocrita, e un timore mondano +di comparire tale agli occhi di chi mi conosce meglio." Questa +preziosa confessione può ridursi ad una sola formola: dal Manzoni +cattolico uscirono, in somma, sole voci di testa; ed ora udremo, se vi +piace, le sue più gagliarde e spontanee voci di petto, e vedremo +finalmente spiegarsi tutta la singolare originalità del genio +manzoniano. + + [1] La vita del Manzoni in quegli anni ci è così descritta dal + Sainte-Beuve: "Nel 1808 si ammogliava. Occupavasi d'agricoltura e + d'abbellire la sua villa di Brusuglio presso Milano; poi tornava + in Francia a rivedere gli amici della _Maisonnette_: e dava il + Fauriel per padrino alla sua primonata, imponendole i nomi di + Giulietta-Claudina. Così passava i giorni tra la famiglia, le + piante ed i versi; e questi tenean forse l'ultimo posto. Il + Mustoxidi scriveva da Milano al Fauriel: "Alessandro e gli altri + della famiglia godono salute, e spesso vi ricordano. Tutto dedito + alle cure domestiche, mi pare che s'allontani troppo di frequente + dalle Muse, le quali pur gli furono liberali di santi favori (20 + dicembre 1811)." Ma il Manzoni non s'allontanava forse dalla + poesia quanto pareva; essa doveva tornare a lui, di lì a qualche + tempo, ricca di nuovi e più santi gaudii. Dato alla famiglia come + il Racine, sebbene forse un po' troppo presto convertito verso il + 1810 alle idee religiose e alla pratica cristiana, padre, sposo, + amico, davasi tutto, con animo pacato, ai più ordinati sentimenti, + prendeva i costumi e gli abiti più puri e naturali; pareva vi si + seppellisse. Non temete! L'immaginazione saprà trovar la sua + strada; essa rimane sempre viva in certe anime ardenti insieme e + delicate. Egli era di quelli, nel quali dovea verificarsi il bel + motto proferito dal Fauriel nei loro primi colloquii: + "L'immaginazione, quando s'applica alle idee morali, cogli anni, + anzichè raffreddarsi, si fortifica e raddoppia d'energia." Il + Manzoni adunque in que' tempi occupavasi pur sempre di poesia, se + non per farne, almeno per godere di tutto ciò che ne forma + l'oggetto, e la parte migliore. Se l'architettura e i disegni di + ville degni del Palladio parevan qualche volta dominare + soverchiamente nelle sue fantasie, l'agricoltura e i suoi piaceri + innocenti gli sorridevano più tranquillamente in mezzo a quella + quiete. Il Fauriel inviavagli di Francia gran copia di scelte + semenze, che riempivano i desiderii dell'amico cadendo su terra + ubertosa; e i bachi da seta soprattutto e i gelsi erano la sua + grande faccenda sul fine di maggio, come la trattura della seta. + Un giorno, nei primi momenti della sua andata in campagna, uno + sciame di api venne a stabilirsi nel suo giardino, proprio sotto i + suoi occhi, quasi per dar pascolo di piaceri e studii classici a + questo figliuol di Virgilio. Erano gioie sì pure, che la poesia + non poteva esser lontana." Fin qui il Sainte-Beuve.--Ho veduto due + opere d'agricoltura, del Re e del Lastri, con postille autografe + del Manzoni. La lettera del Manzoni al Grossi che pubblicai nella + _Rivista Europea_, ed uno scritto pubblicato dai signor Galanti + nella Perseveranza sopra il Manzoni agronomo, provano chiaramente + che egli era non solo molto appassionato, ma anche + intelligentissimo delle cose agrarie. Sappiamo pure ch'egli + s'occupava a Brusuglio di bachicoltura; e non ci deve perciò recar + meraviglia" sebbene possa parere un po' tirata, la similitudine + che troviamo ne' _Promessi Sposi_, quando Don Gonzalo, per + risovvenirsi dell'affare di Lorenzo Tramaglino, un filatore di + seta come il Manzoni, che ha dimenticato "al campo sopra Casale, + dov'era tornato, e dove aveva tutt'altri pensieri, alzò e dimenò + la testa, _come un baco da seta, che cerchi la foglia_."--Poichè + abbiamo ora sorpreso il Manzoni in casa sua, dirò pure che egli + non solo leggeva i proprii libri, ma che li postillava quasi + sempre, mettendosi volentieri in dialogo con l'autore da lui + letto; ebbi in mano alcuni de' suoi libri postillati: uno di essi + che posseggo è il seguente; _La théorie del'Economie politique + fondée sur les faits résultants des statistiques de la France et + da l'Angleterre_, par M. Ch. Ganilh: Paris, 1815. Nel secondo + volume si trovano sei postille. Credo che possa destare qualche + curiosità il vedere in qual modo il Manzoni leggeva e intendeva e + criticava un libro di economia politica. Alla pag. 249 l'Autore + scrive: "Comme l'on ne peut consommer habituellement les produits + de l'étranger, qu'autant qu'on peut en payer la valeur en produits + indigènes, il s'ensuit évidement que la consommation des produits + indigènes est de la même valeur; et ce qu'il ne faut pas perdre de + vue, c'est que, sans la consommation des produits exotiques, + l'équivalent en produits indigènes n'aurait pas existé. L'effet + nécessaire de la circulation des produits étrangers dans un pays, + quand ils sont d'une nature différente de celle des produits + nationaux, est donc d'accroître ces produits, de favoriser + l'industrie particulière de chaque peuple, etc." Il lettore + Manzoni riproduce in margine lo stesso passo con una breve + omissione e con alcune proprie aggiunte, che segneremo in corsivo: + "Comme l'on ne peut consommer, habituellement _ou non_, les + produits de l'étranger (_qu'ils soient ou non d'une nature + differente de celle des produits nationaux_) qu'autant qu'on peut + en payer la valeur en produits nationaux, il s'ensuit évidemment + que la consommation des produits exotiques, quelle _que soit leur + nature_, nécessite la production d'une quantité de produits + indigènes de la même valeur. L'effet nécessaire de la circulation + des produits étrangers dans un pays, _même quand ils sont de même + nature que les produits nationaux_, est donc d'accroître ces + produits, de favoriser l'industrie particulière de chaque peuple, + etc." L'Autore ripiglia: "Enfin les peuples, en se refusant à la + circulation de leurs produits identiques, me semblent avoir rempli + parfaitement les intentions de la nature, et s'être conformés + strictement à ses lois bienfaisantes. La circulation des produits + identiques ne peut s'établir et se maintenir que par la + concurrence, qui excite parmi les concurrens l'envie, la haine, et + toutes les passions anti-sociales". Il Manzoni è pronto a + ribattere: "_Oh prodige d'irréflexion! Il ne s'est pas souvenu que + la concurrence est tout naturellement établie entre les fabricants + et les débitants de produits identiques dans un même pays. Pour la + prévenir, il faudrait qu'il n'y eût, par exemple, qu'un seul + cordonnier en France_." Alla pag. 221, il Ganilh scriveva; "On + chercherait inutilement, par la pensée, un seul cas où un individu + quelconque pût être offensé ou affligé de voir, dans le marché de + sa localité, des produits différens de ceux de son sol et de son + industrie." Il Manzoni, che ama la precisione, scrive in margine, + con la solita arguzia: "_Il n'a pas observé qu'il y a des produits + de nature différente, et qui servent aux mêmes usages. Ainsi_ un + individu quelconque_ qui fabriquerait des étoffes de laine ou de + fil, pourrait être fort bien _offensé_ ou _affligé_ de voir + apparaître pour la première fois sur son marché des étoffes de + soie; un fruitier de voir pour la première fois arriver des + oranges, etc."_ A pag. 222, l'Autore dice d'un'imposta che è a + danno dei produttori e dei consumatori, ma torna a beneficio dello + Stato: il Manzoni annota maliziosamente: _"Il faut donc entendre + un État duquel sont exclus les consommateurs et les producteurs."_ + A pagina 224, il Ganilh si pronuncia contro la libertà sconfinata + del cambio, che "tend a soumettre toutes les industries + particulières a l'industrie du peuple le plus industrieux, toutes + les aisances nationales a la richesse du peuple le plus riche." Il + Manzoni, logico implacabile, interrompe questo slancio di + eloquenza protezionista, osservando che il popolo più ricco vende + _"mais a condition que ceux qui lui achètent ne s'appauvriront + pas; car autrement il ne pourrait plus leur vendre."_ Alla pag. + 292, l'Autore sconsiglia i trattati di commercio con la Cocincina; + l'Europa comprerebbe dalla Cina che, alla sua volta, non farebbe + acquisto dei prodotti dell'Europa. Il Manzoni obbietta: + _"Inconcevable! Il ne voit pas que si l'Europe achetait le sucre + de la Cochinchine, celle-ci aurait le moyen d'acheter les produits + du sol et de l'industrie de l'Europe: car, sans cela que + ferait-elle des 125 millions (supposés} que l'Europe lui + enverrait? Il ne voit pas que 125,000,000 importés tous les ans et + jamais rendus embarrasseraient autant un pays que la même somme + exportée annuellement et jamais remplacée. Au reste, il suppose + que la Cochinchine pourrait fournir du sucre pour la consommation + entière de l'Europe, etc., etc."_ + + [2] "Au sortir (scrive il Loménie) d'une conversation avec une + personne fort distinguée qui a vécu dans l'intimité de Manzoni, et + qui, après m'avoir raconté en quelques mots sa vie assez dénuée + d'incidents pittoresques, avait excité au plus haut point mon + intérêt en me parlant longuement du caractère et des habitudes du + poëte milanais, dans le but de me prouver que Manzoni était, + suivant l'expression du narrateur, _tout ce qu'ily a de moins + homme de lettres,_ je m'en allais cherchant parmi les _hommes de + lettres_ de notre pays et de notre temps quelque poëte célèbre, + douè d'une modestie plus grande encore que son talent, d'une piété + aussi sincère qu'éclairée, sans affectation comme sans + intolérance; quelque nature riche à la fois d'élévation, de + finesse, d'ingénuité et d'abandon; quelque caractère reste simple, + honnête et bon, malgré les séductions du génie et les corruptions + de la gloire; quelque chose enfin qui pût m'aider à comprendre et + faire comprendre Manzoni au lecteur par la comparaison. J'étais un + peu embarrassé, quand j'eus l'idée de rétrograder de deux siècles, + et de relire les Mémoires que le fils de Racine nous a laissés sur + la vie de son père. J'avais trouvé mon affaire.--Et ce n'est pas + seulement par le côté moral qu'il (Manzoni} ressemble á Racine; ce + n'est pas seulement parce qu'il s'est renfermé très-jeune encore + dans ces jouissances paisibles et pures d'époux, de père et de + chrétien, qui firent le bonheur de Racine après _Phèdre,_ depuis + son mariage jusqu'à sa mort; ce n'est pas seulement parce qu'il a + de Racine, avec la simplicité des goûts, une légère teinte de + causticité tempérée par le sentiment religieux qui charme dans + maintes pages du beau roman des _Fiancés,_ comme elle se fait jour + dans la comédie des _Plaideurs;_ ce n'est pas seulement parce + qu'il abhorre franchement, comme Racine, tout entretien relatif à + lui-même et à ses productions littéraires, que l'auteur de + _Carmagnola_ et d'_Adelchi_ peut, sous plusieurs rapports, être + comparé à l'auteur d'_Esther_ et d'_Athalie._ Ces deux hommes + représentent à la vérité dans l'art dramatique deux systèmes bien + différents; mais, de tous les dramaturges de l'école dite + _romantique,_ je n'en connais point qui, par la délicatesse du + sentiment moral, le fini et la distinction de la forme, se + rapproche autant que Manzoni du plus pur, du plus élégant, du plus + harmonieux représentant de la tragédie classique. Offrant dans + leur caractère, dans le tour de leur inspiration, et dans la + physionomie générale de leurs oeuvres, je ne sais quel air de + famille qui perce à travers la différence des idées, des pays et + des temps, ces deux poëtes présentent encore une certaine analogie + au point de vue biographique. Des deux côtés c'est la même vie + honnête et simple, plus calme, plus solitaire, plus indépendante + chez Manzoni, garantie plus tôt des orages du coeur par la + croyance religieuse et les chastes douceurs d'un mariage heureux, + moins affairée que celle de Racine, moins mélangée de soucis + mondains et de devoirs de cour, mais également marquée par une + double période d'inquiétude dans le doute et de repos dans la + foi." + + [3] Gli argomenti dovevano esser questi: Il Natale, L'Epifania, La + Passione, La Risurrezione, L'Ascensione, La Pentecoste, Il Corpo + del Signore, La Cattedra di San Pietro, L'Assunzione, Il Nome di + Maria, Ognissanti, I Morti. + + [4] Il pubblico italiano non s'accorse degl'_Inni Sacri, _se non dopo + pubblicato il_ Cinque Maggio_. Quando, nel 1817, Carlo Mazzoleni + indirizzava per essi complimenti al Manzoni, questi gli + rispondeva: "Io non so quali grazie rendervi per le lodi, colle + quali mi fate animo a proseguire questi lavori. Se io non dovessi + attribuirle in gran parte alla indulgente vostra amicizia, mi + leverei davvero in superbia; ma ad ogni modo _l'indifferenza del + pubblico_ mi farà stare a segno." Quando il Manzoni era forse + ancora contento degl'_Inni Sacri_ usciti di fresco da un parto + molto laborioso, il pubblico non se ne volle accorgere; quando il + pubblico se ne accorse e se ne contentò, chi non era più contento + degl'_Inni Sacri_ era il Manzoni stesso + + [5] In Milano si conservano alcune strofe dello stesso componimento, + non più felici, che lo stesso Poeta tolse via, nel momento di + stamparlo. + + [6] Dopo la morte del Manzoni, fu raccontato che il grand'uomo un + giorno a chi lo ringraziava del bene ch'egli avea fatto, rispose + commosso: "Senta, se c'è un nome che non meriti autorità, questo + nome è il mio. Lei forse non sa che io fui un incredulo e un + propagatore d'incredulità e con una vita conforme alla dottrina, + che è il peggio. E se la Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è + perchè mi ricordi sempre che fui una bestia e un cattivo." Il + Manzoni evidentemente, per eccesso di umiltà cattolica e + d'immaginazione, si calunniava, esagerando la propria giovanile + empietà e gli stravizii della sua vita di studente. + + + + +XV. + +Il Manzoni Poeta drammatico. + + +Un psicologo troverebbe argomento di uno studio molto importante, +esaminando in qual modo la mente del Manzoni abbia potuto, nel 1815, +scrivere, dopo il Carme _In morte dell'Imbonati_, una Canzone stentata +e rettorica, e poi rivelarsi di nuovo, con insolito splendore, nei +_Cori del Carmagnola_. Ma converrebbe pure che fosse aiutato, in +questa indagine, da qualche indizio biografico. Ora la biografia +manzoniana dal 1810 al 1818, o tace intieramente, o ci dice soltanto +che il Manzoni in quel tempo rimase sotto la disciplina religiosa di +monsignor Tosi, scrisse alcuni _Inni Sacri_ e s'occupò d'agricoltura. +È troppo poco per ispiegarci la singolare, quasi febbrile e potente +operosità dell'ingegno manzoniano che muove dall'anno 1818 e va fino +al termine dell'anno 1824, sei anni preziosi, ne' quali veramente si è +rivelato tutto il genio poetico del Manzoni. Le lettere di quel tempo +dirette dalla Giulia Beccarla e dal Manzoni al Tosi ci mostrano Don +Alessandro molto malato di nervi; ebbene, erano forse le insonnie del +genio agitato da una specie di furore divino. Nel 1818, il Manzoni +aveva pure avuto uno de' più grossi dispiaceri della sua vita; era +stato costretto a vendere il _Caleotto_, la casa, le terre di suo +padre, presso Lecco. In mezzo a que' disastri economici cercò forse +sollievo nella poesia; il dramma che si compieva nella sua vita, gli +fece forse eleggere la forma drammatica. Studiando una volta la storia +di Venezia con l'intendimento di scrivere un poema sopra la fondazione +della città delle Lagune, si era probabilmente innamorato della figura +del Carmagnola; ma il momento non era più per lui da poemi; l'animo +del Manzoni agitato, non più contenuto dalla pietà e dalla +rassegnazione, che monsignor Tosi non si stancava di raccomandargli, +avea bisogno di sfogarsi, mettendo fra loro in poetico contrasto +drammatico diversi affetti. Forse la vendita del _Caleotto_ avea dato +occasione in Milano a nuove chiacchiere che lo avevano disgustato; la +madre, la moglie, il Tosi, forse pure il Fauriel, a cui, dopo alcuni +anni di silenzio, egli era tornato con più vivace affetto, aveano +cercato di calmarlo; e vi erano, senza dubbio, riusciti in parte: ma +il maggior conforto egli avea dovuto provarlo, ritirandosi in sè +stesso, e creandosi, come avveniva in casi simili al Goethe, a sua +immagine un proprio mondo poetico. In quel mondo tutto ideale egli +poteva liberamente sfogare i suoi sentimenti, in quella finzione +storica esprimere ad un tempo e nascondere i proprii dolori. E coi +proprii il Manzoni sentiva pure profondamente i dolori della patria +avvilita ed oppressa sotto l'ignominia d'un Governo straniero. Nella +Prefazione del _Conte di Carmagnola_ il Manzoni stesso dichiarò che +una delle ragioni che lo determinarono a introdurvi i Cori, fu questa, +che "riserbando al poeta un cantuccio dov'egli possa parlare in +persona propria, (essi) gli diminuiranno la tentazione d'introdursi +nell'azione, e di prestare ai personaggi i suoi proprii sentimenti, +difetto dei più noti negli scrittori drammatici." Ma, quando leggiamo +uno scrittore come il Manzoni, dobbiamo guardar sempre al senso +preciso che vogliono aver le parole; egli non dice già che i Cori +_toglieranno_, ma solamente che essi _diminuiranno_ all'autore la +tentazione di mettersi in iscena. Approfittiamo dunque di questa mezza +negazione, che implica necessariamente una mezza affermazione. In una +bella lettera che il Manzoni scrisse nel febbraio dell'anno 1820 al +suo amico abate Gaetano Giudici di Milano, rimasta fino ad oggi +inedita, trovo, fra le altre, queste parole: "Io aveva sentito che le +circostanze e le azioni del Carmagnola non erano in proporzione +coll'animo suo e coi suoi disegni; ma questa dissonanza appunto è +quella che io ho voluto rappresentare. Un uomo di animo forte ed +elevato e desideroso di grandi imprese, che si dibatte colla debolezza +e colla perfidia de' suoi tempi, e con istituzioni misere, improvvide, +irragionevoli, ma astute e già fortificate dall'abitudine e dal +rispetto, e dagl'interessi di quelli che hanno iniziativa della forza, +è egli un personaggio drammatico?"[1] Quest'uomo potrebbe essere +così bene il Manzoni posto fra gli uomini del suo tempo, con un +Governo come quello di Lombardia, posto a rischio continuo di perdere, +nell'adempimento dei suoi doveri civili, la pace domestica e la vita, +come il Conte di Carmagnola. In ogni modo, nelle parole della tragedia +che s'intitola dal _Conte di Carmagnola_, più che i sensi di un +capitano di ventura del Medio Evo, noi ritroviamo spesso l'animo, i +pensieri, i dubbii, gl'interni combattimenti del Manzoni, geloso del +suo buon nome, timido nell'opera, ardito ne' concepimenti, pio, +delicato, amante della patria e della famiglia. Queste parole messe in +bocca al Conte di Carmagnola non istonerebbero, per esempio, ove si +collocassero nel Carme _In morte dell'Imbonati:_ + + Oh! beato colui, cui la fortuna; + Così distinte in suo cammin presenta + Le vie del biasmo e dell'onor, ch'ei puote + Correr certo del plauso e non dar mai + Passo, ove trovi a malignar l'intento + Sguardo del suo nemico. Un altro campo + Correr degg'io, dove in periglio sono + Di riportar, forza è pur dirlo, il brutto + Nome d'ingrato, l'insoffribil nome + Di traditor. So che de' grandi è l'uso + Valersi d'opra ch'essi stiman rea; + E profondere a quel che l'ha compita + Premi e disprezzo, il so; ma io non sono + Nato a questo; e il maggior premio che bramo, + Il solo, egli è la vostra stima, e quella + D'ogni cortese; e, arditamente il dico, + Sento di meritarla. + +Così avrebbe parlato, così forse parlava allora il Manzoni a' suoi +proprii accusatori. Noi sappiamo già che prima della pubblicazione del +Carme _In morte dell'Imbonati_, ossia nell'anno 1805, si era ciarlato +molto in Milano contro il Manzoni, e che si tornò a ciarlare contro di +lui, quando, nel 1819, egli malato di nervi ritornò con la madre e con +la moglie a Parigi. La madre del Manzoni, nell'aprile dell'anno 1820, +scriveva a monsignor Tosi che il Manzoni preferiva "il soggiorno di +Parigi a quello di Milano, per il gran ribrezzo che gli produce quella +benedetta mania che si ha di parlare degli affari degli altri. Si +ricorda di tante ciarle e di tante supposizioni fatte sul nostro +viaggio; e qualche volta questa idea lo mette di cattivo umore:" Il +malumore, o almeno un po' di malumore, penetra pure in alcuni versi +del _Conte di Carmagnola_. Ma il sentimento cristiano e l'amor patrio +vincono finalmente ogni altra cura. Il Manzoni assai più che il suo +Conte di Carmagnola esplorava il suo tempo e cercava persuadersi ora +che la salute d'Italia sarebbe venuta dalla Toscana, ora dal Piemonte. +Il Carmagnola, infatti, alludendo ai Fiorentini, dice: + + A molti in mente + Dura il pensier del glorïoso, antico + Viver civile; e subito uno sguardo + Rivolgon di desìo, là dove appena + D'un qualunque avvenir si mostri un raggio, + Frementi del presente e vergognosi; + +e al suo Piemonte belligero fida, con la propria, la vendetta +d'Italia: + + Voi provocate la milizia. Or sono + In vostra forza, è ver; ma vi sovvenga + Ch'io non ci nacqui; che tra gente io nacqui + Belligera, concorde; usa gran tempo + A guardar come sua questa qualunque + Gloria d'un suo concittadin, non fia + Che straniera all'oltraggio ella si tenga. + +Ma, in pari tempo, nelle parole che Marco rivolge all'amico suo il +Conte di Carmagnola, ritroviamo la prudenza manzoniana; si direbbe che +Marco sostiene presso il Conte quella parte medesima che il Fauriel +presso il Manzoni; è l'amico Fauriel, al quale la tragedia è per +l'appunto dedicata: + + ...... Consiglio + Di vili arti ch'io stesso a sdegno avrei, + Io non ti do, nè tal da me l'aspetti; + Ma tra la noncuranza e la servile + Cautela avvi una via; v'ha una prudenza + Anche pei cor più nobili e più schivi; + V'ha un'arte d'acquistar l'alme volgari, + Senza discender fino ad esse; e questa + Nel senno tuo, quando tu vuoi, la trovi. + +Il Conte, ossia forse il Manzoni, vorrebbe fidarsi al suo destino, e +non curar troppo le male arti de' nemici; Marco, ossia ancora, come si +può sottintendere, il Fauriel gli pone innanzi l'immagine della +moglie e della figlia amatissime, ma forse in qualche momento +dimenticate per alcun'altra più forte attrattiva, per l'amore della +patria: + + Vuoi che una corda io tocchi + Che ancor più addentro nel tuo cor risoni? + Pensa alla moglie tua, pensa alla figlia, + A cui tu se' sola speranza; il cielo + Diè loro un'alma per sentir la gioia, + Un'alma che sospira i dì sereni, + Ma che nulla può far per conquistarli. + Tu il puoi per esse; e lo vorrai. Non dire + Che il tuo destin ti porta; allor che il forte + Ha detto: io voglio, ei sente esser più assai + Signor di sè che non pensava in prima. + +Il Manzoni poeta cristiano detta ancora queste pie parole al fiero +Conte condannato a morte: + + E tu, Filippo, ne godrai! Che importa? + Io le provai quest'empie gioie anch'io; + Quel che vagliano or so. + +E quest'altre affettuose alla moglie Antonietta paiono suggerite al +Conte da Enrichetta Blondel, la moglie del Manzoni: + + ......O sposo + De' miei bei dì, tu che li fêsti, il core + Vedimi; io moio di dolor, ma pure + Bramar non posso di non esser tua. + +Vi è finalmente tutta la pietà cristiana del Manzoni, molto più che il +carattere storico del Carmagnola, in queste parole del Conte: + + Allor che Dio sui buoni + Fa cader la sventura, ei dona ancora + Il cor di sostenerla.... Oh! pari il vostro + Alla sventura or sia. Godiam di questo + Abbracciamento; è un don del cielo anch'esso. + .... Il torto è grande, + Ma perdona; e vedrai che in mezzo ai mali + Un'alta gioia anco riman. + ... Oh gli uomini non hanno + Inventata la morte; ella sarìa + Rabbiosa, insopportabile, dal cielo + Essa ci viene, e l'accompagna il cielo + Con tal conforto, che nè dar nè tòrre + Gli uomini ponno. + +Così sono uscite dal cuore di un marito credente, del Manzoni, in +somma, queste belle e solenni ultime parole, con le quali il Conte +raccomanda la moglie e la figlia al Gonzaga: + + Quando rivedran la luce, + Di' lor.... che nulla da temer più resta. + +Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in +quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del +_Conte di Carmagnola_ e dell'_Adelchi_; ma forse non andremmo troppo +lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato +l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il _Caleotto_, egli +scrisse le sue tragedie[2] ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono +versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione +molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che +il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche +congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia +corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e +siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa +che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle +quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche +relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi +che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso +fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del +Goethe, ma non già caso che il Goethe se ne compiacesse. Vi era +naturale simpatia fra que' due ingegni olimpici; anche il Goethe in +quasi tutte le sue opere poetiche ha rivelato sè stesso in modo che la +biografia di lui può farsi quasi che tutta sopra la sola guida de' +suoi scritti. Il Manzoni sfogò meno le sue passioni, si frenò di più, +tenne più fermo ad un solo alto segno il proprio ideale; ma sotto la +sua calma apparente, sotto quella mirabile temperanza di linguaggio, è +ancora possibile scorgere le tempeste d'un animo agitato, in continua +lotta con sè medesimo, e più ancora che lottante fra il dovere e il +piacere, contrastato fra due doveri diversi. I due doveri diversi, fra +i quali il Manzoni lottò, dovettero essere la patria e la famiglia, +come per un altro verso la libertà del pensiero e la fede. Il Goethe, +come il Manzoni, mirava alla perfezione; ma io credo che, senza alcuna +esagerazione, si possa dire che il primo mirava particolarmente ad una +perfezione intellettuale, il secondo alla perfezione morale, che costa +qualche cosa di più, poichè obbliga pure a qualche maggior sacrificio. +Nell'_Adelchi_ si palesa generalmente assai meno il sentimento +individuale dell'autore; tuttavia è lecito in più d'un passo, ove +parla il giovine eroe longobardo, riconoscere i privati sentimenti del +Manzoni. La tragedia fu terminata, quando, fallita la rivoluzione +piemontese, parecchi de' migliori amici del Manzoni dovettero andare o +in esigilo, o al carcere duro. Il Nostro si dolse, certamente, seco +stesso di non aver potuto far nulla per la patria e di dovere +nascondere il suo potente ed inspirato Inno rivoluzionario dedicato a +Teodoro Koerner, e, per amore della famiglia, evitare ogni imprudenza. +S'io non m'inganno, è il Manzoni del 1821 che parla in questi versi +posti in bocca ad Adelchi: + + Il mio cor m'ange, Anfrido; ei mi comanda + Alte e nobili cose; e la fortuna + Mi condanna ad inique: e, strascinato, + Vo per la via che non mi scelsi, oscura, + Senza scopo; e il mio cor s'inaridisce, + Come il germe caduto in rio terreno + E balzato dal vento. + +Il Manzoni fu sempre un po' repubblicano; se ne lagnavano nel 1848 il +Giusti e l'Azeglio, quando lo vedevano diffidar troppo delle promesse +del re Carlo Alberto. E da repubblicano, con poca verosimiglianza +storica, egli faceva parlare il moribondo Adelchi al re Desiderio suo +padre: + + Gran segreto è la vita; e noi comprende + Che l'ora estrema. Ti fu tolto un regno; + Deh! nol pianger; mel credi. Allor che a questa + Ora tu stesso appresserai, giocondi + Si schiereranno al tuo pensier dinanzi + Gli anni, in cui re non sarai stato, in cui + Nè una lagrima pur notata in cielo + Fia contra te, nè il nome tuo saravvi + Con l'imprecar de' tribolati asceso. + Godi che re non sei, godi che chiusa + All'oprar t'è ogni via; loco a gentile, + Ad innocente opra non v'è; non resta + Che far torto, o patirlo. Una feroce + Forza il mondo possiede e fa nomarsi + Dritto; la man degli avi insanguinata + Seminò l'ingiustizia; i padri l'hanno + Coltivata col sangue; e omai la terra + Altra mèsse non dà. + +Tutto ciò è grande, è vero, è degno del Manzoni, e si capisce che +dovesse piacere al Mazzini, ma stona nel linguaggio di un Principe +longobardo del IX secolo. Come tragedie storiche, il _Carmagnola_ e +l'_Adelchi_, mi paiono, sia detto con tutto il rispetto de' loro pregi +letterarii, lavori sbagliati; ma essi, oltre all'importanza che hanno +per le novità che introducono nella drammatica italiana, obbligando le +persone tragiche a parlare un linguaggio umano e a muoversi +naturalmente, senza l'impaccio delle regole così dette aristoteliche +intorno alle unità, contengono un gran numero di particolari poetici +manzoniani, il che vuol dire nuovissimi, per i quali se non vi si +andrà a cercare la verità storica e se essi non si potranno +rappresentare sulle scene, vi si troveranno sempre affetti +eloquentemente espressi, pensieri elevati, caratteri bene scolpiti, +descrizioni pittoresche, intendimenti civili e patriottici che li +faranno ammirare. Il Manzoni dedicava l'_Adelchi_, dodici anni dopo il +suo matrimonio, a sua moglie Enrichetta Blondel, e non senza un motivo +particolare, oltre i motivi generali che egli dovea parer di avere per +dare un pubblico segno d'onore e d'affetto alla sua compagna. Come m'è +parso di sentire nell'amicizia di Marco pel Conte di Carmagnola quella +del Fauriel pel Manzoni, onde, perciò forse, veniva particolarmente +dedicata al Fauriel la prima tragedia manzoniana; così mi paiono da +ricercarsi nella tragedia stessa le ragioni particolari, per le quali +Enrichetta Blondel fu onorata della dedicazione dell'_Adelchi_. "Il +signor marchese Capponi (scrive il Tommaseo), nel conoscere la prima +moglie, non bella e di poche parole, a quello appunto e al portamento +sentì che la vera ispiratrice del Manzoni era lei." Disse il simile +qualche anno dopo un giornale di Francia, che, recando i versi di +Ermengarda morente: _Amor tremendo è il mio_, ec., soggiunge: _Ah +questa, signor Manzoni, non è roba vostra; ve l'ha dettata una donna._ +Rileggiamoli dunque insieme questi bei versi che il Manzoni avrebbe +rubati a sua moglie. Ermengarda, in amoroso delirio, si rivolge col +memore pensiero allo sposo che la tradì: + + ......O Carlo, + Farmi morire di dolor tu il puoi; + Ma che gloria ti fia? Tu stesso un giorno + Dolor ne avresti. _Amor tremendo è il mio; + Tu nol conosci ancora; oh! tutto ancora + Non tel mostrai; tu eri mio; secura + Nel mio gaudio io tacea, nè tutta mai + Questo labbro pudico osato avria + Dirti l'ebbrezza del mio cor segreto._ + +Nel personaggio di Adelchi, il Manzoni stesso confessò d'aver voluto +foggiare un suo ideale; il medesimo si può dire dell'Ermengarda, sopra +i sentimenti della quale la storia non ci dice nulla; ora gl'ideali +che si coloriscono al di fuori della storia e che riescono +caratteristici come questo di Ermengarda, non si possono concepire +altrimenti che supponendoli determinati dagli stessi sentimenti più +vivi del Poeta nell'ora in cui egli scrisse. Io non posso insistere di +più sopra un argomento così delicato come le relazioni di Alessandro +Manzoni con Enrichetta Blondel; ma parmi che un rimorso gentile +dell'Autore verso la sua compagna che egli potè forse turbare co' suoi +ardimenti patriottici o con alcun'altra sua imprudenza, abbia fatto +parlare Ermengarda in quel modo straordinariamente appassionato, e che +la dedica solenne dell'_Adelchi_ alla sua compagna sia stata come una +pubblica riparazione di qualche segreta lacrima domestica. S'io mi +sono ingannato, ne domando perdono alla memoria del Manzoni; ma come +ai critici del Goethe fu lecito de tracciare sopra i suoi versi la +storia de' suoi amori, non ho potuto spiegarmi altrimenti, come in un +dramma, dove l'amore non entrava, sia apparso l'unico tipo veramente +poetico di una moglie ideale che ci presenti la poesia italiana, e che +il Dramma stesso porti la seguente dedicazione glorificatrice: + + ALLA DILETTA E VENERATA SUA MOGLIE + ENRICHETTA LUIGIA BLONDEL + LA QUALE INSIEME CON LE AFFEZIONI CONIUGALI + E CON LA SAPIENZA MATERNA + POTÈ SERBARE UN ANIMO VERGINALE + CONSACRA QUESTO ADELCHI + L'AUTORE + DOLENTE DI NON POTERE A PIÙ SPLENDIDO + E A PIÙ DUREVOLE MONUMENTO + RACCOMANDARE IL CARO NOME E LA MEMORIA + DI TANTE VIRTÙ.[3] + + [1] Poichè il professor Giovanni Rizzi, dalla cortesia del quale io + l'ho ricevuta, mi permette di valermene, io me ne valgo nel solo + modo che mi sembri conveniente, cioè stampandola tutta: + + "Parigi, 7 febbraio 1820. Cariss. e Pregiat. Amico, + + Sarei impacciato a ringraziarvi degnamente non solo dell'amabile + pensiero che avete avuto di scrivermi, ma anche della pazienza che + avete posta a regolare la vostra penna in modo che nulla per me fosse + perduto dei preziosi sentimenti vostri, se non sapessi da lungo tempo + quanto sia facile saldare con voi questi conti, e che voi vi tenete + pagato d'ogni cosa, quando sappiate che con essa abbiate fatto piacere + altrui. Sappiate dunque che la vostra lettera me ne ha cagionato uno + dei più vivi e durevoli che per me si potessero provare, e che + letta e riletta fra noi ha fatto una specie di festa di famiglia. Io + non dubitava della continuazione della preziosa vostra amicizia, + sapendo che è questo un dono che voi non prodigate nè ritirate + leggermente, all'uso del mondo; ma le assicurazioni e le espressioni + di essa, nutrendo le più care memorie dell'animo mio, l'hanno + giocondamente e profondamente occupato. Già sufficentemente + stabiliti in questa peregrinazione provvisoria, noi ci siamo ormai + avvezzati alla nostra nuova situazione, ed io principalmente mi trovo + in uno stato di quiete d'animo, e talvolta direi quasi di contentezza, + della quale non saprei forse dare le ragioni io stesso; ma una + mancanza, alla quale nulla può supplire, uno spazio che null'altra + cosa può occupare, è sempre per me l'assenza di alcuni pochi + amici, e quella singolarmente di uno, il quale mi ama, come merita + egli d'esser amato. Non saprei altrimenti esprimere l'idea che ho + dell'amicizia vostra, e se il riconoscere la mia fortuna può darmi + taccia d'orgoglio, preferisco quest'accusa a quella d'ingratitudine. + La venerazione e l'affetto ch'io nutro per voi, sarà, spero, un + sentimento ereditario nella mia famiglia, e Giulietta, che ha più + memoria nel cuore che nella mente, me ne ha già dato un segno, + contandomi di essersi più volte rallegrata qui alla domenica dal + pensiero che si andrebbe in casa Giudici: nè l'interruzione, nè + la mutazione degli oggetti hanno potuto impedire che nascesse in lei + questo pensiero così dissociato da tutte le sue attuali abitudini. + Serbando la legge del silenzio così ragionevolmente imposta agli + scrittori in ciò che riguarda i loro _parti_, io non vi avrei certo + fatto parola di quel povero Carmagnola; ma voi mi avete aperto un + adito, e addio silenzio! Lasciate adunque che io vi ringrazii + dell'avermi voi dato il più bel premio, e nello stesso tempo la + più utile scuola che un manufatturiere di poesie possa desiderare, + cioè la cognizione dell'impressione che un suo lavoro ha prodotta + su un animo elevato e su un ingegno grande ed esercitato. Benchè + voi abbiate alla fine ritirate le prime vostre obbiezioni, non vi + maravigliate se io mi tengo pienamente assoluto da una seconda + sentenza, che posso forse attribuire alla vittoria dell'amicizia + sull'imparzialità. Vi esporrò quindi brevemente i motivi che mi + hanno condotto nei passi che vi urtarono dapprima, acciocchè voi + giudichiate anche la mie intenzioni, e mi sia il giudizio vostro una + norma per l'avvenire. Io aveva sentito che le circostanze e le azioni + del Carmagnola non erano in proporzione coll'animo suo e coi suoi + disegni, ma questa dissonanza appunto è quella che io ho voluto + rappresentare. V'erano due difficoltà, una di diritto per così + dire. Un uomo di animo forte ed elevato e desideroso di grandi + imprese, che si dibatte colla debolezza e colla perfidia dei suoi + tempi, e con istituzioni misere, improvvide, irragionevoli, ma astute + e già fortificate dall'abitudine e dal rispetto, e dagli interessi + di quelli che hanno l'iniziativa della forza, è egli un personaggio + drammatico? Su questa quistione che può spiegare tutto un sistema + drammatico, io aspetto da voi, quando vi piacerà occuparvene, la + soluzione la più ragionata ed autorevole. L'altra difficoltà era + per me il ridurre questa idea, quando sia plausibile" ad una lodevole + pratica; ma in questo il vostro giudizio non mi sarà tanto sicuro, + poichè si esercita sopra un amico. Il Coro era fatto certamente + coll'intenzione di avvilire quelle stesse guerre, a cui io voleva pure + interessare il lettore: vi è contradizione fra questi due intenti? + Io non saprei certo affermare nè il sì nè il no--ma vi + sottometto brevemente i motivi che mi hanno fatto credere possibile di + eccitare questi due sentimenti. Mi sembra che lo spettatore o il + lettore possa portare ad un dramma la disposizione a due generi + d'interesse. Il primo è quello che nasce dal vedere rappresentati + gli uomini e le cose in un modo conforme a quel tipo di perfezione e + di desiderio che tutti abbiamo in noi: e questo è con infiniti + gradi di mezzo, l'interesse ammirativo che eccitano molti personaggi + di Corneille--di Metastasio--e d'infiniti romanzi. L'altro interesse + è creato dalla rappresentazione più vicina al vero di quel misto + di grande e di meschino, di ragionevole e di pazzo, che si vede negli + avvenimenti di grandi e piccioli di questo mondo: e questo interesse + tiene ad una parte importante ed eterna dell'animo umano, il desiderio + di conoscere quello che è realmente, di vedere più che si può + in noi e nel nostro destino su questa terra. Di questi due generi + d'interesse io credo che il più profondo, ed il più utile ad + eccitarsi, sia il secondo; credo che si possano anche riunire in + un'azione e in un personaggio, purchè si trovino uniti spesso nel + fatto, e tengo poi fermamente che sia metodo vizioso quello di + trasportare negli avvenimenti la perfezione che non è che + nell'idea, e che quando sia rappresentata in idea o veramente poetica + e morale.--Voi vedete che ho voluto tentare di conservare entrambi + questi mezzi di commozione e di riflessione, impiegandone uno nella + tragedia e l'altro nel Coro.--A persuadermi di non aver riuscito ci + vuol poco, perchè sento anch'io quanto l'esecuzione sia lontana + dall'idea: ma a provarmi la falsità dell'idea sarebbero necessario + molte ragioni, che spero di non sentire da voi, perchè amo credere + che penserete in questo com'io.--Ben inteso che voi supplirete a + questi cenni confusi e scritti alla _sciamannata_. La carta mi manca, + e quel che è peggio il tempo. Non voglio ritardare a domani questa + lettera per ridarla in più ragionevole figura intrinseca ed + estrinseca. Dacchè ho perduta la speranza di divenire un giorno + Accademico della Crusca, mi sono lasciato andare agli eccessi i più + straordinarii della licenza: il peggio si è che la più parte di + queste mie ciarle peccano contro il senso, ma a questo supplirà il + vostro e a tutto l'indulgente vostra amicizia. Vorrei arrabbiarmi + contro Torti che non mi scrive, ma con che diritto? Non tocca a me di + negare! privilegi della pigrizia; ma se voi lo spingete, chi sa che + non sia generoso! Ricordatemi alla Domenica e al Venerdì, + ringraziate Mario dei cari saluti che gli rendo ben cordialmente. Alla + degnissima vostra famiglia poi presentate l'espressioni della mia + stima e della riconoscente mia amicizia coi più affettuosi + complimenti di mia madre, di Enrichetta e di Giulietta. Chi sa che il + signor Castillia non mi porti qualche altra vostra lettera! Questo + pensiero mi tiene allegro. Scriverò al Canonico fra pochi giorni; + intanto vi prego di fargli i miei più teneri e rispettosi saluti. E + voi accogliete le assicurazioni della profonda stima e della + inalterabile affezione del vostro + + _Amico vero_ A. MANZONI" + + [2] Sopra la lentezza relativa del Manzoni nel preparare le sue + tragedie il Sainte-Beuve ci diede questi schiarimenti: "Il + Manzoni, tutti lo sanno, lavorava le sue tragedie lentissimamente. + Questa lentezza, che può dipendere da diverse cagioni, come per + esempio dalla delicatezza di un'organizzazione nervosa, la quale + si può trovare impedita a tener sempre dietro alla fantasia e + all'intelletto, questa lentezza considerata in sè stessa non sarà + forse cosa lodevole. Ma ciò che sicuramente merita lode, e vuolsi + anzi proporre ad esempio, è la coscienza adoperata da lui nel + preparare i materiali, e nello studiare gli argomenti delle sue + composizioni. Sarebbe difficile il dire quel ch'abbia fatto per + l'_Adelchi_, di cui cominciò ad occuparsi sul serio, dopo il suo + ritorno da Parigi a Milano, negli ultimi mesi del 1820. Egli si + accinse a studiare da storico, emulando gli uomini, coi quali + aveva fin'allora conferito, tutto ciò che potè trovare nelle + cronache sulle circostanze della dominazione e dello stato de' + Lombardi in Italia. Non leggeva superficialmente tanto da poter + riuscire a dare un qualche colore locale, una tinta qualsiasi del + Medio Evo ad un'opera di fantasia. No davvero, egli volle vedervi + il fondo; si seppellì nella collezione _Rerum Italicarum_ del + Muratori, e prese anche famigliarità, com'egli dicea sorridendo, + _con qualcuno dei 49 grossi complici_ di Agostino Thierry." + + [3] Il prof. Corrado Gargiolli mi fa noto che una signora, nel + dividersi da un giovane che era da lei amato e che si era sposato + ad un'altra donna, riaperse l'_Adelchi_ alla scena di Ermengarda + morente, e bagnandola delle sue lacrime scrisse all'amante una + lettera commovente d'addio. Il Manzoni, cui venne dal Gargiolli + riferito il caso, se ne compiacque soggiungendo: "Quelle erano + davvero preziose postille," alludendo certamente alle lacrime, e + al commento vivo che ne faceva il dolore di quell'abbandonata. + + + + +XVI. + +Il Manzoni unitario. + + +Noi abbiamo fin qui toccato del Manzoni come riformatore dello stile +poetico italiano, come scrittore religioso e come autore di tragedie +storiche ed autobiografiche. Vediamo direttamente e particolarmente lo +scrittore politico. Le opinioni politiche espresse in verso da un +giovinetto di quindici anni non sembrano doversi pigliare molto sul +serio. Quella spontaneità che appare, per lo più, nella manifestazione +de' sentimenti di un giovine, è solo apparente; il giovine prima dei +trent'anni sposa con ardore e difende con impetuosa eloquenza quelli +che crede i suoi principii inviolabili e santi; ma egli non gli ha, +gl'impara, li sposa, li riceve, gli accetta; rado accade che essi +siano il prodotto di un intimo proprio convincimento. Il giovine, con +tutta la sua furia simpatica che lo spinge a concepire i disegni più +arditi e più vasti, a intraprendere le opere più pericolose, e con la +felice illusione in cui vive che tutto il mondo sia suo, è meno libero +assai dell'uomo maturo, tanto più composto e regolato nel suo modo di +pensare, di sentire e di operare. Il giovine si crede libero, quando +segue tutti i suoi istinti più diversi; l'uomo invece sente la libertà +solamente dal punto, in cui egli incomincia a governare questa +tumultuosa varietà d'istinti, a reggere la propria volontà, a dominare +sè stesso. Non è quindi da chiedersi ad un giovine conto troppo severo +di quel ch'egli abbia pensato politicamente fra i quindici ed i +trent'anni; ma è poi tanto più mirabile il caso, in cui, come avvenne +nella vita del Manzoni, si abbia a notare fra la giovinezza, la +virilità e la vecchiaia d'un uomo una continuità progressiva di quei +pensieri, che sono il fondamento e la regola della sua condotta +civile. Del Manzoni si può dire che egli temperò con l'età il modo di +manifestare i proprii pensieri; ma la somma di questi rimase costante +e si confermò con la vita. Incominciò, come già sappiamo, a cantare il +trionfo della libertà a quindici anni. Nel primo Canto del _Trionfo_ +incontriamo l'immagine dell'uccello che esce di gabbia e gode della +sua libertà, adoprata a significare la gioia del prigioniero italiano +ritornato libero: + + E a color che fuggir l'aspra catena, + Prorompea sugli occhi e su le labbia + Impetüosa del piacer la piena, + Come augel che fuggì l'antica gabbia, + Or vola irrequieto tra le frondi, + Rade il suol, poi si sguazza ne la sabbia. + +È singolare il vedere come le prime immagini della giovinezza +manzoniana rifioriscono vive nella sua tarda vecchiaia. Il Manzoni, +più che ottantenne, passeggiando ne' Giardini Pubblici di Milano, alla +vista di uccellini chiusi in gabbia, compose alcuni eleganti distici, +nei quali gli uccelli prigionieri, ai quali è contesa la vista del +cielo, si lamentano per invidiare la sorte delle anitre che si +diguazzano liberamente negli stagni: + + _Fortunatæ anates quibus æther ridet apertus, + Liberaque in lato margine stagna patent. + Nos hic intexto concludunt retia ferro + Et superum prohibent invida tecta diem. + Cernimus heu! frondes et non adeunda vireta + Et queis misceri non datur alitibus. + Si quando immemores auris expandimus alas, + Tristibus a clathris penna repulsa cadit. + Nullos ver lusus dulcesve reducit amores, + Nulli nos nidi, garrula turba, cient. + Pro latice irriguo, læto pro murmure fontis + Exhibet ignavas alveus arctus aquas. + Crudeles escæ, vestra dulcedine captae + Ducimus æternis otia carceribus._ + +L'Austria ricevette pure i primi colpi dal giovinetto Manzoni, nel +_Trionfo della Libertà_: + + S'alzò tre volte e tre ricadde al suolo + Spossata e vinta l'Aquila grifagna, + Che l'arse penne ricusâro il volo. + Alfin, strisciando dietro a la campagna + Le mozze ali e le tronche ugne, fuggìo + Agl'intimi recessi di Lamagna. + +Non ci meravigliamo dunque che tra i Martiri dello Spielberg il conte +Confalonieri sapesse a memoria e recitasse parecchie terzine del poema +giovanile d'Alessandro Manzoni. L'anima gloriosa del francese Desaix +caduto a Marengo combattendo contro gli Austriaci per quella che si +sperava potesse divenire la libertà d'Italia, appare in una specie di +Olimpo al giovine Poeta, il quale, pure imitando il noto incontro di +Virgilio con Sordello, sa ancora trovare e produrre un nuovo effetto +poetico: + + Allor ch'egli me vide il piè ramingo + Traggere incerto per l'ignota riva, + Meditabondo, tacito e solingo, + A me corse gridando: "Anima viva, + Che qua se' giunta, u' solo per virtute, + E per amor di libertà s'arriva. + Italia mia che fa? di sue ferute + È sana alfine? è in libertate? è in calma? + O guerra ancor la strazia e servitute? + Io prodigo le fui di non vil'alma." + +Dicono che il Manzoni ed il Mazzini, ritrovandosi insieme un giorno +dell'anno 1860, si rallegrassero insieme d'essere stati, per lungo +tempo, i soli veri unitarii d'Italia. Nel vero, entrambi misero una +specie di ostinazione nel desiderare e nel predicare in tutti i modi +ed in ogni occasione l'unità italiana. Anche il Monti, per dire il +vero, nella _Musogonia_ aveva collocata la seguente strofa: + + E voi di tanta madre incliti figli, + Fratelli, i preghi della madre udite: + Di sentenza disgiunti e di consigli, + Che pensate, infelici, e chi tradite? + Una deh sia la patria, e ne' perigli + Uno il senno, l'ardir, l'alme, le vite. + Del discorde voler che vi scompagna, + Deh non rida, per Dio! Roma e Lamagna. + +Si può anche ammettere che il Monti fosse in quel momento sincero, ed +esprimesse con tali versi il proprio intimo sentimento; ma egli cantò +tante volte idoli diversi, dal Braschi a Napoleone, dal Suvaroff +all'Imperatore d'Austria, che una sua strofa unitaria non può far di +lui un poeta unitario. Prima dell'anno 1860 gli unitarii in Italia si +potevano contare; tra i liberali d'idee più avanzate prevaleva +generalmente l'idea della federazione. Il professor De Benedetti +racconta in questo modo il colloquio che il Mazzini avrebbe avuto col +Manzoni: "Vede, Don Alessandro (avrebbe detto il Mazzini), durante un +pezzo siamo stati noi _due soli_ a credere all'unità di quest'Italia. +Ora possiamo dire che avevamo ragione." Al che il Manzoni volendo +mostrare che egli vi aveva avuto poco merito, perchè l'unità era +inevitabile, con un malizioso sorriso avrebbe risposto: "Il padre del +nostro amico Torti, che aveva sempre freddo, cominciava al primo +fresco di settembre a dire: _Vuol nevicare_. A ottobre e novembre +sentiva crescere il freddo e ripeteva: _Nevica di sicuro_. Finalmente, +a gennaio o febbraio s'aveva una gran nevicata, e il buon Torti +esclamava: _L'avevo detto io che doveva nevicare_." Ma, un anno +innanzi, prima che il Mazzini gli facesse visita, egli, che era sempre +stato un po' repubblicano e molto unitario, compiacevasi, in somma, di +avere indovinato giusto giusto come il padre del Torti. "Alla fede +dell'unità d'Italia (egli diceva) ho fatto il più grande dei +sacrificii che un poeta potesse fare: quello di scrivere +_scientemente_ un brutto verso." Questo brutto verso si trova in un +frammento di Canzone petrarchesca composta dal Manzoni nell'aprile +dell'anno 1815, quando Gioachino Murat bandiva il suo famoso Proclama +di Rimini, col quale chiamava alle armi gli Italiani, in nome +dell'_Unità italiana_. Ma intanto che il Manzoni scriveva, la rotta di +Tolentino, con tutti gli ambiziosi disegni del Murat, faceva cadere la +penna di mano al nostro giovine Poeta, che, a mezzo della quinta +strofa, si arrestava. Il frammento, più che quattro strofe finite, ci +presenta un solo abbozzo, ove conviene tener molto conto de' pensieri +ed usar qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso. Nello +stesso anno il giovinetto Leopardi componeva una specie di Orazione +rettorica e reazionaria, della quale mi fece vedere una copia il +marchese Ferrajoli di Roma. Quando verrà pubblicata, se pure a +quest'ora non è già pubblica, sarà utile il riscontrare la Canzone del +_reazionario_ Manzoni con la prosa del Leopardi, il quale, per quanto +intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini tra quelli che si +sdegnavano più forte contro il pietismo manzoniano e contro la sua +teoria del perdono delle ingiurie. Il Manzoni nei versi del frammento, +per la forma, classicheggia un po' pedestremente; ma ne' concetti egli +si rivela moderno, e libero e coraggioso profeta d'un avvenire, +intuito e sperato per l'Italia da pochi sapienti: + + O delle imprese alla più degna accinto, + Signor, che la parola hai proferita, + Che tante etadi indarno Italia attese; + Ah! quando un braccio le teneano avvinto + Genti che non vorrìan toccarla unita, + E da lor scissa la pascean d'offese; + E l'ingorde udivam lunghe contese + Dei re tutti anelanti a farle oltraggio; + In te sol uno un raggio + Di nostra speme ancor vivea, pensando + Ch'era in Italia un suol senza servaggio, + Ch'ivi slegato ancor vegliava un brando. + Sonava intanto d'ogni parte un grido, + Libertà delle genti e gloria e pace, + Ed aperto d'Europa era il convito; + E questa donna di cotanto lido, + Questa antica, gentil, donna pugnace, + Degna non la tenean dell'alto invito; + Essa in disparte, e posto al labbro il dito, + Dovea il fato aspettar dal suo nemico, + Come siede il mendìco + Alla porta del ricco in sulla via; + Alcun non passa che lo chiami amico, + E non gli far dispetto è cortesia. + Forse infecondo di tal madre or langue + Il glorïoso fianco? o forse ch'ella + Del latte antico oggi le vene ha scarse? + O figli or nutre, a cui per essa il sangue + Donar sia grave? o tali, a cui più bella + Pugna sembri tra lor ingiuria forse? + Stolta bestemmia! eran le forze sparse, + E non le voglie; e quasi in ogni petto + Vivea questo concetto: + Liberi non sarem se non siamo uni; + Ai men forti di noi gregge dispetto, + Fin che non sorga un uom che ci raduni. + Egli è sorto per Dio! Sì, per Colui + Che un dì trascelse il giovinetto ebreo + Che del fratello il percussor percosse; + E fattol duce e salvator de' sui, + Degli avari ladron sul capo reo + L'ardua furia soffiò dell'onde rosse; + Per quel Dio che talora a stranie posse, + Certo in pena, il valor d'un popol trade; + Ma che l'inique spade + Frange una volta, e gli oppressor confonde, + E all'uom che pugna per le sue contrade + L'ira e la gioia de' perigli infonde. + Con Lui, signor, dell'itala fortuna + Le sparse verghe raccorrai da terra, + E un fascio ne farai nella tua mano... + +I versi non belli, in questo frammento, sono parecchi; ma il Manzoni +alludeva, nel suo discorso, a questo: + + Liberi non sarem se non siamo uni. + +Per questa unità da lui voluta, sperata, predicata, fin da giovinetto, +il Manzoni aveva il coraggio di combattere apertamente, quantunque +così devoto al Capo spirituale della Chiesa, il potere temporale de' +Papi. Per questo riguardo, il Manzoni s'accordava perfettamente con +l'antico e col nuovo poeta Ghibellino, con l'Alighieri e col +Niccolini; il Poeta quindicenne, nel _Trionfo della Libertà_, e però +prima della sua pretesa conversione, mentrechè egli mostra come Dio, +ossia la religione, insegni soltanto l'amore: + + Ei, con la voce di natura, chiama + Tutti ad armarsi, e gli uomini accompagna + E va d'ognuno al cor ripetendo: _ama!_ + +si rivolge dantescamente a Roma: + + Ahi! de la libertà l'ampia ruina + Tutto si trasse ne la notte eterna, + Ed or serva sei fatta di reina. + Che il celibe Levita ti governa + Con le venali chiavi, ond'ei si vanta + Chiuder la porta e disserrar superna. + E i Druidi porporati, oh casta, oh santa + Turba di lupi mansüeti in mostra + Che de la spoglia de l'agnel s'ammanta, + E il popol riverente a lor si prostra + In vile atto sommesso, e quasi Dei + Gli adora e cole, oh sua vergogna e nostra! + +Si offendeva il giovinetto Manzoni nel vedere che in Italia molto più +che Cristo si adorasse il suo Vicario; egli presentiva già il giorno, +in cui il Papa avrebbe finito per dichiararsi infallibile; perciò +arditamente cantava: + + Infallibil divino a le devote + Genti s'infinse, che a la putta astuta + Prestâro omaggio e le fornîr la dote. + +Si dirà facilmente da alcuno di que' devoti che si preparavano alla +beatificazione di Alessandro Manzoni, che non è da tenersi conto del +linguaggio intemperante di un giovine studente traviato; ma il guaio è +che il Manzoni, quantunque ossequente alla Chiesa, in tutto ciò che +riguarda la materia dommatica del Cattolicismo, non s'immaginava mai +che verrebbe un giorno, in cui l'infallibilità e il potere temporale +de' Papi diventerebbero due nuovi dommi, due nuovi articoli del +_Credo_ cattolico! Nell'_Adelchi_, lo stesso Desiderio re de' +Longobardi, a cui l'Autore impresta pure i suoi proprii sentimenti +religiosi, tanto da fargli dire vinto da Carlo Magno queste parole di +sommissione, per le quali si riconosce nel vincitore la potenza del +dito divino: + + In te del cielo + Io la vendetta adoro, e innanzi a cui + Dio m'inchinò, m'inchino, + +quando si tratta di definire quali possano essere le relazioni di un +Re che ambisce la piena signoria d'Italia col Papa, esclama: + + .... Roma fia nostra; e, tardi accorto, + Supplice invan, delle terrene spade + Disarmato per sempre, ai santi studii + Adrian tornerà; re delle preci, + Signor del Sacrifizio, il soglio a noi + Sgombro darà. + +In queste poche parole viene espresso, dodici anni prima, il concetto +fondamentale dell'_Arnaldo_ del Niccolini. Il Manzoni perciò non +poteva in nessun modo accordarsi coi Gesuiti, i quali volevano che la +Chiesa s'impacciasse nel governo politico del mondo; e fin dall'anno +1819, scrivendo da Parigi al suo proprio confessore Tosi un po' +giansenista, esprimeva chiaramente il suo pensiero in proposito: "A +malgrado (egli diceva) degli sforzi di alcuni buoni ed illuminati +Cattolici per separare la religione dagli interessi e dalle passioni +del secolo, malgrado la disposizione di molti increduli stessi a +riconoscere questa separazione, e a lasciare la religione almeno in +pace, sembra che prevalgano gli sforzi di altri che vogliono +assolutamente tenerla unita ad articoli di fede politica che essi +hanno aggiunto al _Simbolo_. Quando la Fede si presenta al popolo così +accompagnata, si può mai sperare che egli si darà la pena di +distinguere ciò che viene da Dio da ciò che è l'immaginazione degli +uomini? I solitarii di Porto Reale l'hanno fatto, ma erano pochi, +erano dotti, erano separati dal mondo, assistiti da quella grazia che +non cessarono d'implorare." Ciò che è nuovo nel carattere religioso +della letteratura manzoniana è, per l'appunto, questo richiamo della +religione a' suoi principii fondamentali di carità e di libertà, +questo accordo dei principii umanitarii del Vangelo coi principii +umanitarii proclamati dalla Rivoluzione francese, la quale non gli +osservò poi sempre essa medesima, ma intanto gli ha come consacrati +nella società moderna. Gli scrittori cattolici francesi più venerati, +come il Chateaubriand ed il Montalembert, rimasero, per questo +riguardo, molto più indietro del Nostro. Il Montalembert, per esempio, +che conobbe il Manzoni a Brusuglio nel 1836, discorreva un giorno con +esso intorno all'assetto politico che si poteva sperare o disperare di +dare all'Italia. Il Manzoni disse tosto che il suo ideale sarebbe +stata l'unità d'Italia con un Principe di casa Savoia. Sperava il +Francese che il Manzoni avebbe fatta un'eccezione pel dominio +temporale del Papa, non potendo ammettere che un cattolico supponesse +possibile qualsiasi attentato contro di esso; e però strinse i panni +al Manzoni, chiedendogli quello che contasse di fare del Papa-Re. +"Quando vi ho detto (rispose il Manzoni senza scomporsi) che voglio +l'unità con un Principe che non è il Papa, mi par d'avere già risposto +in anticipazione alla vostra dimanda." Nell'anno 1848, quando tutta +l'Italia delirava per Pio IX e in casa dello stesso Manzoni il suo +primogenito si faceva bello con la medaglia del Papa, il Manzoni fu +de' pochissimi che non si lasciarono sedurre da un entusiasmo, che a +lui pareva più funesto che utile all'unità italiana. Egli non si +lasciava trasportare dalle opinioni volgari, quando non gli pareva che +il senso volgare fosse il buon senso; ma voleva camminare co' suoi +tempi, e progredire; anche nel modo di vestire, desiderando evitare +ogni ridicola stranezza, fino agli ultimi anni di sua vita desiderava +sempre mostrarsi uomo moderno. Di ogni ritorno al passato, di ogni +passo che si dèsse per andare indietro, si doleva. Venerava i dommi +cattolici, ma non trovava certamente che fossero pochi; e però quando +intese che se ne voleva aggiungere uno nuovissimo, quello +dell'infallibilità papale, il vecchio Manzoni si trovò intieramente +d'accordo col giovinetto protestante del _Trionfo della Libertà_, si +schierò dunque animosamente tra gli antinfallibilisti più risoluti e +più rigorosi; "ma quando (scrive il Rizzi) egli, cattolico, seppe che +in Vaticano era passata, come si direbbe noi laici, la nuova legge, +non fece che esclamare: _pazienza!_, e non ne parlò più. E forse in +questa sua sottomissione della ragione alla fede c'entrava per molto +l'esempio del suo dottore e maestro l'abate Rosmini, il quale pure +avea dichiarato di sottomettersi alla censura inflitta al suo libro +delle _Cinque Piaghe_." Ma, in somma, egli si rallegrò che Roma fosse +tolta al governo del Papa, ed accettò con piacere l'onore di venire +ascritto nell'albo de' cittadini di Roma capitale, dove il Papa +infallibile si era rintanato a fare il broncio a quell'Italia, che, +come ben disse lo stesso Manzoni, egli benedisse prima del +Quarantotto, per mandarla, dopo il Quarantotto, a farsi benedire. Egli +conosceva il pregio di certi onori, i quali ricevono importanza +dall'occasione e dalla qualità speciale di chi li riceve e di chi li +concede; perciò egli che, a malgrado dell'intercessione del conte +Andrea Cittadella e di Alessandro Humboldt, non avea temuto offendere +l'Imperatore d'Austria ed il Re di Prussia, ricusando le loro +decorazioni, gradiva poi una stretta di mano del re Vittorio Emanuele, +una rosa del generale Garibaldi, ed un ben tornito complimento del più +dotto fra i coronati viventi, Don Pedro d'Alcantara. Un tempo, quando +pubblicò i _Promessi Sposi_, egli avea pure gradito le cortesie del +Granduca di Toscana; ma non dimentichiamo ch'era quello il decennio +glorioso, in cui nella piccola ospitale Toscanina riparavano gli esuli +delle altre provincie d'Italia, il Pepe, il Colletta, il Poerio, il +Leopardi, il Tommaseo, il Giordani ed altri più che venivano a +riscaldare le loro speranze intorno alla più coraggiosa ed importante +delle Riviste letterarie italiane, l'_Antologia_, e nel Gabinetto +letterario del ginevrino Giampietro Vieusseux. Ed il Manzoni di +nessuno faceva maggiore stima che di quegli Italiani, che aveano avuto +la fortuna non solo di scrivere, ma di patire e di combattere per +l'Italia; quando il Settembrini si dimenticò pertanto a segno da +paragonare il Manzoni _al vecchio Priamo che scagliava il suo telo +senile_, egli, sebbene sentisse tutta l'indegna acerbità dell'offesa, +la voleva perdonare, non tanto perchè come cristiano egli lo avrebbe +dovuto, ma perchè egli pensava che si dovesse perdonar molto ad un +uomo, il quale era stato in prigione per la patria. È noto che il +Manzoni, negli ultimi anni della sua vita, lavorava intorno ad un +_Saggio comparativo fra la Rivoluzione francese del 1789 e la +Rivoluzione italiana del 1859_. L'opera, tuttora inedita, non potè +venir terminata; nella parte che riguarda la Rivoluzione francese, +egli ammira l'Ottantanove e deplora e condanna il Novantatrè, che non +gli pare sia stato nè utile nè, in alcun modo, necessario; trova, in +somma, che il Novantatrè era un Ottantanove peggiorato; sono rimasti +intatti di questa parte ben 286 fogli. La parte italiana, quale rimane +fra le carte inedite del Manzoni, si compone di soli diciotto fogli; +al nostro scopo, che è quello di mostrare quale concetto civile e +politico il Manzoni si faceva della letteratura, basterà qui il +riferirne, poichè la gentilezza e la memoria di un amico ci aiuta, +alcuni saggi che il Manzoni stesso veniva leggendo ai più intimi ed +assidui suoi frequentatori. Di Dante che voleva l'unità con Arrigo di +Lussemburgo, il Manzoni scriveva: "Dante, il grande e infelice +Italiano, che cercava in una qualche forza viva il mezzo di ottenere +l'unità, credette di poterlo trovare nell'Impero. Ma, per verità, +sarebbe difficile il decidere se questo sarebbe stato meno atto a +crearla davvero o a mantenerla." Il Manzoni ammirava il Piemonte e +sperava molto da esso; perciò lasciò scritto: "La concordia nata nel +1849 tra il giovane Re di codesta estrema parte della patria comune e +il suo popolo ristretto d'allora, fu la prima cagione di una tale +indipendenza; poichè fu essa, e essa sola, che rese possibile anche il +generoso e non mai abbastanza riconosciuto aiuto straniero; e essa +sola che fece rimaner privi d'effetto gli sforzi opposti della Potenza +allora prevalente in Italia, e fatalmente avversa a questa +indipendenza." Ma il Manzoni voleva il Piemonte italiano, non già +l'Italia piemontese, e ancora meno l'Italia esclusa dal Piemonte o il +Piemonte dall'Italia. Perciò quando il Piemonte formava con la +Sardegna un regno separato, e l'Accademia delle Scienze, la quale +soleva aggregarsi come _Accademici stranieri_ gl'illustri Italiani +delle altre provincie, nel 1833 eleggeva _Accademico straniero_ il +Manzoni, questi, rifiutando un tale onore, rispondeva al Presidente +dell'Accademia conte Prospero Balbo in questi termini: "Un tanto onore +sarebbe caramente pagato, se io non lo potessi ottenere che col titolo +di _Accademico straniero_; standomi più a cuore l'esser compatriotta +di Lei e degli altri uomini insigni, di cui codesta Accademia si +vanta, che d'esser loro collega; chè, se questo è un effetto della +degnazione loro, quello è un dono di Dio, che mi ha fatto nascere in +questa Italia, che è superba di chiamarli suoi." L'ultime sue parole +d'affetto furono pure per la città di Torino. Egli le scrisse +nell'anno 1873, poco prima di morire, e suonano così: "Trista +condizione di cose, in cui anche gli uomini di alta mente e amici +della patria non potevano far altro che disperare o sognare." Vittorio +Emanuele gli pare: "Un Re che al coraggio e alla costanza della sua +stirpe univa un sentimento per l'Italia, che in questo caso non +consentiremmo di chiamare ambizione, perchè la parte di vanità e +d'interesse personale sottintesa in un tale vocabolo scompare nella +grandezza e nella nobiltà del fine." Riconosce l'antica forza di +resistenza opposta allo straniero invasore dall'esercito del piccolo +Piemonte, con una felice similitudine: "L'esercito piemontese aveva +saputo tener addietro, da quella parte, per ben tre anni, il novo +invasore, come quel valente ragazzo olandese aveva opposta all'acqua +che stava per prorompere da un punto dell'argine la sua piccola, ma +tenace schiena, aspettando soccorso." Riconosce l'importanza del +soccorso, che ci diedero i Francesi nel 1859; ma, nello stesso tempo, +osserva che l'Italia si è pure un poco aiutata da sè: "La vita d'una +nazione non può essere un dono d'altri. È bensì vero che una nazione +divisa in brani, inerme nella massima parte, e compressa da una +preponderante, ordinata e vigilante forza straniera, non potrebbe da +sè rivendicare il suo diritto di essere; e questa è la sua infelicità +e un ricordo di modestia. Ma è anche vero che non lo potrebbe nemmeno +con qualunque più poderoso aiuto esterno senza un forte volere e uno +sforzo corrispondente dalla sua parte. Un braccio vigoroso può bensì +levar dal letto un paralitico, ma non dargli la forza di reggersi e di +camminare." Per la stessa ragione il Manzoni ammirava la grande +impresa compiuta dal generale Garibaldi; ma, quanto più gli appariva +meravigliosa, tanto più ei vi riconosceva l'opera del popolo italiano +che la secondò: "E mille valorosi condotti, come a una festa, da un +valorosissimo a conquistare a questa patria comune un vasto e +magnifico tratto del suo territorio, da principio con l'armi, a +un'immensa disuguaglianza di numero, come a prova dell'ardire, e poi +con la sola forza del nome e della presenza, come a prova della +spontaneità dell'assenso." Questa pare a me e deve parere a molti +bella e buona sapienza politica; si chiama pure (a dispetto di certe +sottigliezze e squisitezze di stile che possono talora apparir +soverchie) un parlar chiaro e sicuro, come d'uomo profondamente +convinto. Il Manzoni ebbe pure la grande fortuna che gli eventi gli +diedero ragione. Nel 1848 egli voleva essere più tosto repubblicano +con l'unitario Mazzini, che federalista col re Carlo Alberto; del che +dolevansi i suoi amici piemontesi, in ispecie il Balbo e l'Azeglio. +Quest'ultimo, perciò, scrivendo a sua moglie sfogava un po' di +risentimento politico contro il Manzoni ed i suoi amici:[1] +"Salutami gli amici, Grossi, Manzoni, e di' a tutti che io, a forza di +girare, conosco l'Italia più di loro; che non si fan repubbliche senza +repubblicani; e di questi non ne ho quasi incontrati in Italia. Di' a +Manzoni che, se riesce a far repubblicano Carlo Alberto, non riescirà +a far Pio IX. Sarebbe metter in seno all'Italia due serpi che si +combatterebbero e lacererebbero loro e lei. Per amor di Dio, +contentiamoci di fare uno Stato forte sul Po, costituzionale; e +preghiamo Dio di trovare un venti per cento che capisca _de quoi il +s'agit_. A star sempre in una camera, parlar cogli stessi uomini, si +giudica male un paese e il mondo pratico. Lasciamo andar la donna del +giudizio di Salomone e il suo bambino; a lei Salomone dava la scelta, +a noi la necessità la nega. Giudizio, cose possibili, e non poesia, +per carità!" Pare che il Manzoni opinasse allora che chi amava +l'Italia dovea piuttosto come, nel giudizio di Salomone, imitar la +vera madre, la quale preferiva piuttosto saper viva ed intatta in mano +altrui la propria creatura, che riscattarla dalle altrui mani per +farla in pezzi, L'Azeglio dava al Manzoni del poeta, altri, con parola +che vorrebbe significare il medesimo, lo qualificavano, a motivo delle +sue idee unitarie, per un utopista; al che egli rispondeva: "Eh! ben +anche la vostra federazione è un'utopia; poniamo pure che l'unità sia +un'utopia; la federazione è un'utopia brutta, come l'unità è invece +un'utopia bella." Dolevasi, invero, che i Francesi avessero chiesto un +compenso del sangue versato in Lombardia, col privare l'Italia +occidentale di due suoi antichi baluardi; ma, dominato dal suo +concetto unitario, egli provava a consolarsi della dolorosa iattura +con una similitudine: "Se la culla del Regno d'Italia (egli pensava) è +stata la Savoia, come il fanciullo cresciuto in età, non avendo più +bisogno della culla, la può dar via, così fece il Regno d'Italia +cedendo la Savoia alla Francia." Ma la Savoia era all'Italia, più +ancora che una culla, una fortezza poderosa; chi la ricevette, invece, +non si rallegrò forse di un acquisto proporzionato alla gravità della +nostra perdita. Ma in Savoia non si parlava italiano, e uno de' più +forti elementi per costituire fortemente l'unità della patria pareva +al Manzoni l'unificarla in un solo linguaggio. Quindi il sacrificio +nazionale, per la perdita di Nizza e Savoia, ma specialmente della +Savoia, al Manzoni dovette parer minimo. Essa non poteva, secondo il +concetto manzoniano, convergere al centro comune della patria, non +poteva associarsi e partecipare all'opera vivificatrice del +linguaggio, che doveva aver sede unica e base fondamentale in Firenze. +Poichè ogni unità, ma specialmente ogni unità organica, ha il suo +centro di attrazione e di gravità, poichè ogni albero ha la sua +radice, la radice dell'albero della lingua italiana, ond'essa dovea +ricevere succo e forza vitale, era pel Manzoni in Firenze, nella +parlata fiorentina, come quella che in Toscana appare meno incerta, e, +come più ricca di storia civile, necessariamente anco più ricca di +parole adatte per esprimere un maggior numero di pensieri. "In fatto +di lingua (diceva egli con vivacità a' suoi amici), in fatto di lingua +non c'è un più o un meno; non c'è che il tutto o il niente." Egli +voleva il tutto; e non ammetteva alcuna diminuzione di questo concetto +ch'ei si era fatto dell'unica base stabile e conveniente alla lingua +italiana.[2] Chi, dicendosi manzoniano, cercava l'italiano in altre +parti della Toscana, fuori del Contado fiorentino, spostava la sua +questione, mostrava di frantenderla e irritava il valentuomo che +l'aveva proposta, forse più degli avversarii aperti, i quali volevano +che la lingua si pigliasse dove tornava più comodo. La questione della +lingua non è punto nuova in Italia; essa è nata, si può dire, con la +nostra letteratura. Merito principale del Manzoni fu d'avere +ricominciato a trattarla _nazionalmente_, con quella stessa serietà, +con la quale l'aveano posta nel Trecento e nel Cinquecento il primo +poeta e il primo prosatore d'Italia, Dante e il Machiavelli. Il merito +dovea parere tanto maggiore nell'anno 1824, quando il Manzoni +s'accinse la prima volta di proposito allo studio della lingua +italiana, poichè Vincenzo Monti con la _Proposta_ e gli Accademici +della Crusca coi loro illustri e minuti battibecchi facevano anzi +nuova mostra infelice, con meschini dispetti provinciali, dell'antica +e funesta discordia italiana. Il Manzoni poi, lasciando stare le +questioni minori, prese, come suol dirsi, il toro per le corna, si +domandò se lingua c'era, dov'essa era migliore, e quando la fiorentina +si riconoscesse migliore, richiese che quella sola si studiasse e +adottasse per farne la lingua di tutti gl'Italiani. Il ragionamento +pareva molto ovvio e semplice; il Manzoni aveva rinnovato il miracolo +dell'uovo di Colombo. Ma quando tutti ebbero capito quello che prima +non capivano, pur volendo mostrare di saperne di più, invece di +convenire che egli avea ragionato bene, si voltarono contro di lui +come contro un sofista che, invece d'allargare la questione, l'avea +ristretta troppo. Ma egli aveva ragionato anche questa volta da +unitario. Egli ammirava forse nella storia più Firenze che Roma, e si +sarebbe contentato che la sede del Regno d'Italia rimanesse in Firenze +anzi che trasferirsi a Roma, la quale in ogni modo desiderava di gran +cuore ridonata all'Italia libera dal dominio temporale de' Papi. I +Fiorentini doveano parere al Manzoni gli Ateniesi d'Italia, la lingua +fiorentina la nostra lingua attica. Ma, perch'egli potesse avere +pienamente ragione, era prima necessario ascoltarlo; ora l'Italia non +convenne a Firenze, per avvivarne l'antica floridezza, per mettervi +dentro tutto il suo sapere, tutta la sua civiltà e per farne veramente +la prima città d'Italia, com'era un tempo Atene per la Grecia; +l'Italia vi si attendò per cinque anni, non vi pose stabile radice e, +migrando nel 1870 ad altra riva, la lasciò più povera e più negletta +di prima. La teoria manzoniana quindi ci pare ora più che mai +eccessiva, poichè in Firenze non s'accentra più, com'era sperato dal +Manzoni e dall'Azeglio, il fiore della civiltà, il nerbo della vita +italiana; ed una lingua per ottenere il consenso universale d'una +nazione ha bisogno di derivar la sua forza da una vita locale più +gagliarda delle altre. Questa vita privilegiata potrebbe esistere, ma +non può dirsi, pur troppo, che esista ora in Firenze; quindi la +necessità di ammettere la ragionevolezza di que' temperamenti che il +Fauriel proponeva già al Manzoni fino dal loro primi colloquii intorno +alla lingua italiana. "Il Fauriel (scriveva il Sainte-Beuve), udendo +le ingegnose ragioni del Manzoni, non ardiva contradirle in tutto, ma +nondimeno aveva qualche cosa da ridire. L'Italia ebbe pure in tutti i +tempi i suoi grandi scrittori; perchè dunque non potrà averne anche +oggi? È poi un male così grande ed irrimediabile, alla fin fine, +d'esser costretto a scegliere, ed anche, in un certo senso, a comporsi +la lingua, a tenerla sollevata dalle trivialità, a cercare +d'indirizzarla verso un tipo superiore, che s'appoggia direttamente, +ma in modo larghissimo, all'esempio degli antichi maestri? È vero che, +superate le difficoltà, ci vuole poi l'ingegno per far bene. Ma il +Fauriel mostrava che qui il campo era assai vasto e glorioso. E +ardiva, per certo, rimandare all'amico un rimprovero che ne avea +ricevuto sovente; e incitarlo a non voler prendere per regola del suo +lavoro un ideale di perfezione, a cui non è dato giungere interamente, +neppure a coloro che ne hanno in sè il sentimento. E rifacevagli +quella guerra che spesso il Manzoni compiacevasi fare a lui, per +troppa incontentabilità. Il Fauriel era infatti incontentabile in ciò +che componeva, ma sulle cose; il Manzoni sullo stile." Noi possiamo +ora trovar ragionevoli i temperamenti del Fauriel, ma dobbiamo essere +persuasi ch'essi non convincevano il Manzoni, il quale mirava ad ogni +specie di perfezione, e riconosceva come un elemento di perfezione +l'unità. Bisognava in Italia scrivere popolarmente per essere intesi +da tutti, bisognava parlare una sola lingua, avere una sola fede +religiosa, una sola fede politica; senza di ciò non vi è armonia e +vera grandezza italiana. Il centro dell'unità del linguaggio doveva +esser Firenze, quello dell'unità della fede Dio, come lo intende e lo +spiega la Chiesa cattolica. Voleva pure unità di stirpe nel popolo +italiano, e però nel suo celebre _Discorso sopra la Storia de' +Longobardi_ che ebbe il merito di promuovere in Italia una nuova serie +d'indagini storiche molto importanti,[3] escludeva i Longobardi +conquistatori da quel popolo italiano che aveano vinto ed oppresso e +derubato, ma in nessun modo, potuto assimilarsi. Voleva bontà ed unità +di leggi, liberate dal capriccio; quindi la critica legislativa della +sua storia della _Colonna Infame_, ove, col pretesto di biasimar le +antiche leggi, colpisce nella stessa condanna le nuove sommamente +arbitrarie dell'Austria. Anche le idee avevano il loro principio, il +loro centro d'unità; nel _Dialogo sull'Invenzione_ egli sostiene la +dottrina rosminiana delle idee innate, e le fa, per conseguenza, anche +se non lo dice, risalire a Dio. Per lo stesso sentimento d'armonia +universale, il Manzoni sente l'alto dominio della poesia, che +abbraccia in sè l'universalità delle cose sentite e pensate, e la +superiorità della poesia alla storia. "È una parte (egli esclama nel +suo _Discorso sul Romanzo storico_) della miseria dell'uomo il non +poter conoscere se non qualcosa di ciò ch'è stato, anche nel suo +piccolo mondo; ed è una parte della sua nobiltà e della sua forza il +poter congetturare al di là di quello che può sapere." La realtà per +lui era la base, l'ideale, la corona di ogni edificio poetico; perciò +il suo edificio piantato sopra la terra poteva facilmente salire fino +al cielo. Per questi supremi diritti concessi alla poesia, il Manzoni, +sebbene confessi che ad ogni uomo d'ingegno giova il consenso altrui +per assicurarsi delle proprie forze, sentendo sè stesso tanto +superiore al volgo da poter talvolta osare di andar contro le opinioni +volgari, lasciò pure scritto: "La maggior parte de' poeti, le cui +opere sopravvissero a loro, ebbero qualche pregiudizio da vincere, e +non divennero immortali se non con l'affrontare il loro secolo in +qualche cosa." Ma non frantendiamo: il Manzoni, per quanto grande +rivoluzionario egli fosse in letteratura, non ha già voluto dire ai +giovani che, per riuscire originali, essi hanno ad urtare i sentimenti +più squisiti e più delicati del loro tempo; lo strano ed il grottesco +non vogliono già dire l'originale; il Manzoni è sempre ragionevole +anche quando egli è maggiormente poeta, ossia quando il suo ingegno si +alza di più; egli ha definito una volta la poesia _l'esaltazione del +buon senso_, e basta questa definizione per farci intendere quello +ch'egli crede si possa dire o non dire in poesia. Il reale e l'ideale +devono essere fusi insieme; l'ideale deve alzare il reale, non +abbassarlo, non abbassarsi ad esso; l'uno fuori dell'altro non istà +nella poesia; e con uno solo di questi elementi non c'è vera poesia. +Il Manzoni, in questo come in altri casi, vuole tutto o niente. Egli, +così destro e fine nel cogliere i particolari accidenti delle cose, li +nota soltanto per le loro attinenze con quell'armonia generale che, +nell'età nostra, nessuno ha sentita più del Goethe. E quantunque assai +lontano il Nostro dal possedere quelle profonde conoscenze nelle +scienze fisiche e naturali, che il Tedesco aveva acquistate, è +mirabile la loro concordia nell'alto concetto dell'unità ideale della +scienza, o, se vogliam meglio, delle scienze. "Questo esser costretti +(scriveva il Manzoni) a spezzar lo scibile in tante questioni, questo +vedere come tante verità nella verità ch'è una, e in tutte vedere la +mancanza e insieme la possibilità, anzi la necessità d'un compimento, +questo spingerci che fa ognuna di queste verità verso dell'altre, +questo ignorare che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce +dalla scoperta, com'è l'effetto naturale della nostra limitazione, è +anche il mezzo, per cui arriviamo a riconoscere quell'unità che non +possiamo abbracciare." Io mi sono forse troppo dilungato a parlare +d'un Manzoni diverso da quello che gli stranieri si figurano. Ma tante +volte mi è accaduto di sorprendere sulle labbra di gentili forestiere +un sorriso ironico perchè richiesto d'indicar loro uno scrittore +italiano da leggersi, io raccomandavo a tutte ostinatamente il +Manzoni, tante volte mi sentii rispondere: sono pur noiosi que' suoi +_Promessi Sposi_ ch'io ho voluto dimostrare dapprima: che il Manzoni +sarebbe per noi un grande uomo anche senza i _Promessi Sposi_; ed ora +mi proverò a dichiarare le ragioni, per le quali i _Promessi Sposi_ +non possono parer noiosi a noi, e, se non mi lusingo troppo da me +stesso, non dovranno parer più noiosi ai forestieri, pur che +s'avvezzino a leggerli a quel modo con cui siam soliti a leggerli in +Italia da un mezzo secolo e specialmente da alcuni anni in qua, la +guida costante di un _rationabile obsequium_. + + [1] Nell'anno 1832 (il Camerini afferma nel 1831) troviamo l'Azeglio + stabilito in propria casa con la figlia primogenita di Alessandro + Manzoni, la Giulia, che ebbe per padrino il Fauriel, divenuta sua + moglie, intento a dipinger quadri e a limare il _Fieramosca_. "Le + lettere (egli scrive ne' _Miei Ricordi_) erano rappresentate in + Milano da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Torti, Pompeo Litta, + ec. Vivevano fresche memorie dell'epoca del Monti, Parini, + Foscolo, Porta, Pellico, di Verri, di Beccaria; e per quanto gli + eruditi od i letterati viventi menassero quella vita da sè, + trincerata in casa ed un po' selvaggia, di chi non ama d'esser + seccato, pure a volerli, e con un po' di saper fare, c'erano, e si + poteano vedere, Io mi trovavo portato in mezzo a loro come genero + di Alessandro Manzoni; conoscevo tutti, ma mi ero specialmente + dimesticato con Tommaso Grossi, col quale ebbi stretta ed + inalterata amicizia sino alla sua pur troppo precoce morte. A lui + ed a Manzoni specialmente, desideravo di mostrare il mio scritto e + chiedere consigli, ma di nuovo mi era presa la tremarella, non più + pittorica, ma letteraria. Pure bisognava risolversi, e mi risolsi; + svelai il mio segreto, implorando pazienza, consiglio e _non + indulgenza_. Volevo la verità vera. Fischiata per fischiata, + meglio quella d'un paio d'amici che quella del pubblico. Ambidue + credo che si aspettavano peggio di quello che trovarono, a vedere + il viso approvativo, ma un po' stupito, che mi fecero, quando + lessi loro il mio romanzo. Diceva sorridendo Manzoni: "Strano + mestiere il nostro di letterato; lo fa chi vuole dall'oggi al + domani! Ecco qui Massimo: gli salta il grillo di scrivere un + romanzo, ed eccolo lì che non se la sbriga poi tanto male." Pare + che il Manzoni abbia detto invece: "Eccolo lì che ci riesce alla + prima."--Lo stupore del Manzoni e del Grossi, del resto, aveva il + suo fondamento, se è vero, come pare verissimo, quello che il + signor Gaspare Barbèra disse aver inteso dalle stesso D'Azeglio: + "Quando io scrissi (avrebbe detto l'Azeglio) la prima volta per + illustrare la _Sacra di San Michele_ (che fu stampata nel 1829), + mi posi al lavoro dopo aver fatto raccolta di modi italiani, i + quali mi pareva che dovessero fare un grande effetto sui lettori, + e ne riempii più che potei il mio scritto. Andato in quei giorni a + Milano, offrii a Manzoni una copia della _Sacra_, e lo pregai di + notarmi ciò che gli fosse parso errore o difetto nello stile. + Assunse di buon grado l'incarico; e dopo alquanti giorni essendomi + fatto rivedere, il Manzoni mi fece per l'appunto notare quei passi + che a me parevano i più belli e studiati, richiamandomi alla + maggiore semplicità del dire. E coteste note accompagnate dalle + sue osservazioni verbali mi aprirono un nuovo orizzonte nell'arte + della scrivere e del dipingere."--Il Camerini lasciò pure scritto + che il Grossi ed il Manzoni aiutarono l'Azeglio a correggere le + bozze di stampa del _Fieramosca_. Quando poi si pubblicò il + _Niccolò de' Lapi_, l'opinione che premeva di più all'Azeglio, + ch'egli temeva di più, era quella del Manzoni, ond'egli, nel + dicembre dell'anno 1840, scriveva alla sua seconda moglie, Luisa + Blondel (la prima moglie, la figlia del Manzoni, di cui è figlia + la vivente egregia marchesa Alessandrina Ricci, gli era morta dopo + quattro anni di matrimonio): "Se puoi sapere che cosa dice Manzoni + del mio lavoro, scrivimene qualche cosa; chè, confesso, desidero + di uscir d'incertezza. Già sai che da lui mi basta sentire un: + _Tanto può passare_." Col suo matrimonio con la Blondel l'Azeglio + era diventato una seconda volta parente del Manzoni; tuttavia non + può dirsi che i loro caratteri, le loro idee, i loro sentimenti si + convenissero. La marchesa Alessandrina Ricci, figlia dell'Azeglio, + nipotina del Manzoni, mi rappresenta in questo modo espressivo il + contrasto morale che impediva ai due grandi di avere fra loro più + intime relazioni: "Erano (ella scrive) di troppo diversa natura, + dissentivano troppo in alcuni punti religiosi e politici. Mio + nonno, fosse carattere o maggior filosofia, vedeva, per esempio, + tutto _color di rosa_, prendeva le cose come venivano, sapeva + insomma passar sopra facilmente a quelle che più lo contrariavano; + ciò che, unito alla sua robusta costituzione, gli permise di + campare fino ad ottantotto anni. Mio padre, invece, non prendeva, + pur troppo, le cose come venivano; e di lui si può veramente dire + ciò che io rimpiango continuamente, _que la lame avait usé le + fourreau_."--I dissensi politici fra l'Azeglio ed il Balbo da una + parte e il Manzoni dall'altra si rivelarono specialmente nell'anno + 1848, nel quale il Manzoni, nella terza giornata, dopo aver quasi + rischiato il capo, firmando l'indirizzo dei Milanesi a Carlo + Alberto, invocato in soccorso dei Lombardi, appena Carlo Alberto + fu entrato in Lombardia, vide in lui più tosto un usurpatore che + un liberatore; e si associò pertanto alla parte repubblicana che + voleva una Lombardia indipendente. Tuttavia, i due grandi + trattavano ad un modo le questioni di civile decoro. Un giorno il + conte Andrea Cittadella, insigne e coltissimo gentiluomo di + Padova, ciambellano dell'Imperatore d'Austria, si presentò al + Manzoni per offrirgli col miglior garbo possibile una decorazione + austriaca. Il Manzoni rifiutò non solo con fermezza, ma persino + con una certa durezza, anzi non permise altrimenti che si + continuasse un tale discorso. La Blondel aveva annunciato il caso + all'Azeglio, e questi rispondeva: "La condotta di Manzoni porterà + un ribasso almeno del 25% alla partita croci; e lo vado dicendo a + tutti. Un giovane assai caldo mi parlava di questo fatto in modo + che avrei avuto una terribile tentazione di dire: anch'io nel mio + piccolo, eccetera; ma son uscito vittorioso dal conflitto, e spero + che il mio avvocato difensore potrà giovarsi di questo fatto + nell'assise della valle di Giosafat." Questi uomini dunque, che + forse non si amavano molto, erano invincibilmente legati l'uno + all'altro da un mutuo rispetto, fondato sopra la stima leale delle + loro reciproche eccellenti qualità morali. È noto poi come siano + state le premure dell'Azeglio governatore a Milano che fecero + ottenere al Manzoni, presidente dell'Istituto Lombardo, quella + pensione di dodicimila lire annue, con le quali il grand'uomo potè + passar meno angustiati gii ultimi anni della sua vita. + + [2] La questione della lingua (mi scrive il Rizzi) fu, come tutti + sanno, una delle passioni della sua vita. Ne parlava quanto più + poteva, e con tutti; e si può dire che, dopo l'unità politica, era + la cosa che gli stava più a cuore di tutte. Negli ultimi giorni + della sua vita, le idee gli si erano confuse, ed egli tratto + tratto diceva cose che non avevano senso, o, per lo meno, legame; + ma, se si tirava il discorso sulla questione della lingua, parlava + ancor sempre con quella maravigliosa lucidità, che fu uno de' suoi + pregi più notevoli in tale questione; lui, così mite, così pieno + di riguardi con tutti, diventava insofferente, s'irritava e + qualche volta anche si sfogava. E non era già la contradizione che + gli désse noia; era il modo con cui gli avversarii ponevano la + questione, era il vedere che le sue ragioni non erano, anche dai + migliori, combattute con altre ragioni, o negate così + all'ingrosso, o trascurate, come se non meritassero nemmeno + attenzione. E anche in questa, come nelle altre questioni, egli + non era uomo da accontentarsi di un'adesione parziale. O tutto, o + niente; la sua logica non gli permetteva di fermarsi e di + acquetarsi in un punto intermedio." + + [3] Sopra l'importanza vera del _Discorso storico_ del Manzoni + intorno alla storia dei Longobardi abbiamo l'opinione stessa + dell'Autore, quale egli dovette esprimerla al Fauriel ed al + Cousin. Parlando di quel Discorso, il Sainte-Beuve diceva: "Vorrei + quasi paragonarlo ad alcuna di quelle argutissime lettere critiche + di Agostino Thierry sulla nostra storia di Francia. Senza aver la + pretesa di schiarire quella del Settentrione d'Italia nel IX + secolo, questo Discorso produce l'effetto di rendere _visibile + l'oscurità_, dimostrando come quella che pareva esser luce, non + era. Quel che impazientava il Manzoni sovra ogni cosa e lo + impazientava al pari del suo _confratello_ Thierry (ch'egli + chiamava con questo nome), erano le formole vaghe, volgari, + vigliacche, con le quali gli storici moderni avevano nascoste e + quasi soffocate le questioni che essi non intendevano. Egli era + solito epilogare, scherzando, il senso del suo _Discorso_ storico + in questi termini a un dipresso:--Ho fatto sapere ad essi che non + sapevano nulla; ho detto loro che non avevo nulla da dire; dopo di + che li saluto, pregandoli di far lunghi studii, affine di + sapercene dir qualche cosa. E mi pare che anche questo si chiami + aver fatto un passo."--Sopra il valore del Manzoni come storico ci + promette un saggio critico importante l'illustre storico lombardo + Cesare Cantù. + + + + +XVII. + +Intermezzo lirico: Le strofe del _Marzo 1821_. Il _Cinque Maggio_. + + +Ho promesso di discorrere finalmente de' _Promessi Sposi_; ma, cosa +che parrà alquanto singolare, questi non s'intendono bene se prima non +rileggiamo insieme le strofe del _Marzo 1821_ ed il _Cinque Maggio_. +Ho detto rileggiamo, ma io temo pur troppo che le prime non solo alla +maggior parte de' lettori stranieri, ma ad un gran numero di lettori +italiani non siano note affatto; e le doveva ignorare il Settembrini, +quando, con improvvida leggerezza, lanciava al Manzoni l'accusa di +essere stato il _poeta della reazione_. Le conosceva invece benissimo +e le faceva gustare vivamente al pubblico affollato di Zurigo +nell'anno 1856 l'illustre critico Francesco De Sanctis, conchiudendone +la lettura concitata con queste belle parole: "Non è una +_Marsigliese_, neppure una poesia del Berchet, potentissimo de' nostri +poeti patriottici. Ne' versi di costui sentite una certa profondità di +odio che spaventa, la tristezza dell'esigilo, l'impazienza del +riscatto, ed un tale impeto e caldo di azione che talora vi par di +sentire l'odore della polvere ed il fragore degli scoppi; qui è il suo +genio. La poesia del Manzoni non è solo un inno di guerra +agl'Italiani, ma un richiamo a tutte le nazioni civili; la parola del +poeta è indirizzata agl'Italiani ed ai Tedeschi insieme. In tanta +concitazione di animi non gli esce una sola parola di odio, di +vendetta, di bassa passione; lontano parimente da ogni iattanza, non +vi è il fremito e la spuma della collera, ma la quieta temperanza di +un'anima virile." Ma questa bellissima tra le liriche manzoniane fu il +meno fortunato de' suoi componimenti; nato nel marzo del 1821, alto +scoppiar della rivoluzione torinese, quando s'attendeva da un giorno +all'altro che l'esercito liberatore piemontese varcasse il Ticino, +compresso dalle armi del Bubna e del Latour ogni moto rivoluzionario +in Piemonte, rimase nascosto fino al giugno dell'anno 1848, quando la +rivoluzione lombarda non solo era già scoppiata, ma ferveva calda e +vivissima la pugna fra gl'Italiani e gli Austriaci. Prostrata +nuovamente ogni speranza italiana, tornò a nascondersi in Lombardia +fino all'anno 1859, e solo fece capolino nella _Rivista Contemporanea_ +dell'anno 1856, dopo che il De Sanctis l'ebbe recitata a Zurigo. Nel +1859 si ristampò, ma oramai come una poesia già vecchia, divenuta +rara, non già come una lirica viva, eloquente, e piena di affetti +vigorosamente italiani. Così essa tornò a dimenticarsi, e non si trova +ancora, ch'io sappia, in alcuna nelle nostre antologie poetiche. + +[1] E pure mancò poco che per essa il Manzoni non rischiasse il capo, +quando si pensi che per assai meno si empirono di generosi patriotti +italiani le carceri di Gradisca e dello Spielberg. È noto come il +Confalonieri, quando in attesa de' Piemontesi si ponevano già dai +congiurati lombardi del 1821 le prime basi di un Governo provvisorio, +abbia pregato l'amico suo Manzoni di adoprare i suoi buoni amici +presso il canonico Sozzi di Bergamo, affinchè questi si disponesse a +prendervi parte; il Sozzi fu abbastanza avveduto per rispondere: +"Vengano prima e allora ci troveranno tutti pronti." Nel processo, il +Confalonieri ebbe il torto di parlar troppo e nominò pure, quasi a +propria scusa, il Sozzi fra i membri designati al futuro Governo +provvisorio; un commissario di Polizia si recò prontamente presso il +canonico; ma questi, evitando a studio di nominare il Manzoni, si +strinse soltanto nelle spalle, dichiarando semplicemente che al +Confalonieri egli non avea parlato mai e che non era mai nè pure +passata fra loro alcuna lettera; il che era vero; così il Manzoni per +quella volta fu salvo, ma il pericolo corso fu assai grande e gli +dovette porre nell'animo un vivo sgomento. Il Confalonieri, che aveva +il difetto di parlar troppo, sapeva a memoria le tremende strofe +manzoniane per la rivoluzione piemontese del marzo e, se avesse +parlato, il Manzoni era perduto. Quindi il Manzoni si ritrasse, in +que' giorni pieni di sospetti e di denuncie, da Milano a Brusuglio, +ove per tutto il tempo che durarono i processi politici, non cessò di +temere. Non mai la poesia politica italiana aveva spiccato il suo volo +così alto. Vi è una grande serenità e tranquillità in tutto l'Inno; ma +quella pace sarebbe stata tanto più minacciosa ai tedeschi dominatori, +se allora essi avessero potuto prenderne notizia. Col dedicarla poi +nell'anno 1848 a Teodoro Koerner, il Manzoni che, come s'è detto, avea +avuto la fortuna d'essere stato compreso e consacrato dal Goethe[2] +volle fare intendere alla Germania che egli sapeva distinguere il +popolo tedesco da' suoi Governi tirannici; ben disse dunque il Carcano +che quella dedicatoria era omaggio insieme e rimprovero alla nobile +nazione che ci calpestava. Il ritrarsi del Manzoni a Brusuglio, se fu +consiglio di prudenza domestica, non fu già una viltà civile. Egli non +faceva all'Austria alcuna concessione. Egli non le abbandonava nulla. +Egli avea cessato di sperare nell'opera immediata della rivoluzione, +quindi ritirava il suo Inno per riserbarlo a tempi migliori. Ma +intanto continuava a protestare, e dolersi del presente, a custodire +tutte le sue speranze patriottiche dell'avvenire. La rivoluzione +piemontese era fallita; di là dunque per il momento non c'era da +attendere altro. Ma nessuno ebbe una fede più viva del Manzoni +nell'opera del tempo. Ed egli continuò a scrivere anche ne' giorni più +desolati come un uomo che spera. Sentì e si persuase che egli non era +fatto per cospirare, che la parte anche piccolissima da lui, +quantunque inettissimo, presa alla congiura del Confalonieri non era +adatta al suo temperamento; ma sentì che come scrittore, col permesso +della Censura, la quale non avrebbe capito ogni cosa e approvato molte +cose che non capiva, egli avrebbe ancora potuto fare un gran bene. +Egli mostravasi ossequente alla censura; ne accettava tutti i tagli, +bene persuaso che ciò che sarebbe rimasto sarebbe bastato a far +penetrare il suo pensiero. Così sappiamo ora che la Censura austriaca +fece parecchi tagli nell'_Adelchi_. Il Manzoni, specialmente quando +egli scriveva il _Discorso storico_, ne' Longobardi raffigurava non +già i Lombardi, ma la stirpe germanica, i Tedeschi, gli Austriaci. Il +Giannone avea scritto che la signoria de' Longobardi doveva ormai +risguardarsi come una signoria nazionale, perchè dominante in Italia +da oltre due secoli; il Manzoni, in quegli anni, ne' quali la Grecia +si agitava per la sua guerra d'indipendenza, demandava semplicemente +se non fossero pure stranieri i Turchi in Grecia, benchè vi +dominassero da tre secoli. La Censura soppresse quel brano. Quattro +altri bei versi, ne' quali il giovine Adelchi, supplicando il padre a +far la pace con papa Adriano, parlava dell'attitudine degli oppressi +Latini, ossia degli oppressi Italiani: + + Di questa plebe che divisa in branchi, + Numerata col brando, al suol ricurva, + Ancor dopo tre secoli, siccome + Il primo dì, tace, ricorda o spera, + +furono pure sacrificati. Così, nel Coro dell'_Adelchi_, scritto dopo +che fallì la rivoluzione piemontese del 1821, tra gli altri versi +vennero soppressi questi, ove l'Autore si rivolgeva agl'Italiani: + + Stringetevi insieme l'oppresso all'oppresso, + Di vostre speranze parlate sommesso. + +Ma il censore che si credeva furbo, lasciò passare nello stesso Coro +questi altri versi, ove il volgo latino vedendo arrivare i Franchi +guerrieri (si legga Buonaparte coi Francesi), + + rapito d'ignoto contento, + Con l'agile speme precorre l'evento, + E sogna la fine del duro servir. + +I Franchi, ossia i Francesi, arrivano contro i Longobardi, ossia +contro i Tedeschi di Lombardia, contro gli Austriaci; ma, invece di +liberare, portano in Italia una nuova tirannide, la tirannide +napoleonica; e il censore si contenta che l'ultima strofa del Coro +manzoniano dica così: + + Il forte si mesce col vinto nemico, + Col novo signore rimane l'antico; + L'un popolo e l'altro sul collo vi sta. + Dividono i servi, dividon gli armenti, + Si posano insieme su i campi cruenti + D'un volgo disperso che nome non ha. + +Era un canto di dolore, che dovea seguire naturalmente a quello tutto +fiducioso che, nel marzo 1821, il Manzoni stesso avea composto, quando +i congiurati lombardi aspettavano con ansia le novelle che l'esercito +rivoluzionario piemontese avea passato il Ticino. Ma il censore non +capì intanto che era l'Austria _la rea progenie_, + + Cui fu prodezza il numero, + Cui fu ragion l'offesa, + E dritto il sangue, e gloria + Il non aver pietà, + +e che con quelle parole il Manzoni vendicava finalmente nel 1822 i +martiri piemontesi e lombardi della libertà italiana. Dopo il 1821, il +Manzoni fece della Censura austriaca la propria alleata, per divulgare +i suoi pensieri patriottici; prima di quel tempo, aveva, invece, +anch'esso, se bene inutilmente, cospirato un poco. Ne' _Cento Giorni_, +quando si temeva in Italia una nuova ristorazione della tirannide +napoleonica, il Manzoni aveva, fra il 23 aprile e il 12 maggio 1814, +composta una Canzone che si conserva inedita a Milano, diretta contro +la signoria francese in Italia. Ne reco qui, per saggio, la prima +strofa, la quale mi pare abbastanza significante pel suo particolare +sapore manzoniano: + + Fin che il ver fu delitto, e la menzogna + Corse gridando, minacciosa il ciglio, + Io son sola che parlo, io sono il vero, + Tacque il mio verso e non mi fu vergogna. + Non fu vergogna, anzi gentil consiglio; + Che non è sola lode esser sincero, + Nè rischio è bello senza nobil fine. + Or che il superbo morso + Ad onesta parola è tolto alfine, + Ogni compresso affetto al labro è corso; + Or si udrà ciò che sotto il giogo antico + Sommesso appena esser potea discorso + Al cauto orecchio di provato amico. + +Dopo il 1822, il Manzoni giudicò cosa più prudente e più pratica il +confidarsi tutto all'ignoranza de' suoi censori. Quando il 5 maggio +1821 morì Napoleone, il nostro Poeta si trovava a Brusuglio. Parve a +sua madre che quella morte sarebbe stata degno soggetto di un suo +canto. Il Manzoni si raccolse brevemente in sè stesso, e bastarono +sole ventiquattro ore ad ispirargli una delle più belle liriche del +nostro secolo, nella quale il soggetto epico trae pure calore lirico +dalle impressioni stesse che il poeta aveva ricevute nella sua +gioventù alla vista di Napoleone. Lo Stoppani ci ha fatto noto che il +verso del _Cinque Maggio_, ove si rappresenta il modo terribile, con +cui il primo Napoleone poteva talora guardare: + + Chinati i rai fulminei, + +risale ad una impressione ricevuta dal Manzoni giovinetto al _Teatro +della Scala_. Dopo la battaglia di Marengo il Buonaparte era venuto a +Milano più da padrone che da liberatore: entrò una sera in teatro, e +scorse in un palco la contessa Cicognara, nemica implacabile che non +gli perdonava l'ignobile mercato di Venezia. Incominciò a puntare gli +occhi sopra di lei, quasi per fulminarla, e per tutta la sera non si +rimosse. "Che occhi! (diceva il Manzoni, il quale stava nel palco +della Contessa), che occhi aveva quell'uomo!" e richiesto se potesse +esser vero che quegli occhi gli avessero suggerito il noto verso, +rispose: "Proprio così, proprio così." Il Buonaparte gli aveva +lasciato certamente per questo ricordo e per altri consimili una +forte, viva e profonda impressione. Al poeta Longfellow, che, in una +sua visita al Manzoni, avvertiva la Impossibilità, nella quale egli si +era trovato di render convenientemente in inglese tutte le bellezze di +quell'Inno straordinario, il Manzoni con la sua solita originalità ed +arguzia, pur facendosi tutto rosso in viso, rispondeva: "Dio buono! +Era il morto che portava il vivo!" Il Manzoni era, del resto, +sinceramente persuaso che si fosse un poco esagerato il merito del +proprio componimento, a cui fu senza dubbio non piccola gloria e pari +fortuna l'essere stato proibito dalla Polizia austriaca, tradotto in +tedesco dal Goethe, imitato in francese dal Lamartine.[3] L'Austria +aveva tosto riconosciuto nel _Cinque Maggio_ del Manzoni un omaggio +troppo splendido al suo temuto nemico, che pareva come evocato dal suo +sepolcro, in quelle strofe potenti. Non ne permise la stampa; ma il +Manzoni ebbe l'accorgimento di presentarne alla Censura due esemplari: +un esemplare il censore tenne gelosamente presso di sè; dell'altro +esemplare non prese alcuna cura; ed il caso volle che andasse smarrito +negli stessi ufficii di Polizia, o sia che qualche impiegato lo +trafugasse e trafugato lo divulgasse; onde il Manzoni poteva poi dire +con la sua consueta maliziosa bonarietà, ch'egli il _Cinque Maggio_ +non l'aveva proprio stampato mai, non avendone mai avuto il tempo, +poichè quella Polizia che ne avea proibita la stampa, si era essa data +briga di farlo divulgare, tanto che usci la versione tedesca del +Goethe prima che ne fosse conosciuta alcuna edizione italiana. Ogni +grande scrittore ha nella sua vita il suo momento epico; il Manzoni +lodato dal Goethe che canta Napoleone, dovette sentire tutta la +potenza del suo genio poetico, e ch'egli, in quel punto, dominava +veramente le altezze: + + Lui sfolgorante in soglio + Vide il mio genio e tacque. + +L'_io_ Manzoniano qui appare potente come in quei _forse_ già da me +notato, forse più ambizioso di qualsiasi più audace affermazione: + + E scioglie all'urna un cantico + Che forse non morrà. + +Il _Cinque Maggio_ è il degno epilogo poetico di una grande epopea +storica, tanto più grande e più eloquente in bocca d'un poeta che +poteva, con fiero e legittimo orgoglio, quasi unico tra i poeti +italiani e francesi del suo tempo, dirsi innanzi alla memoria di +Napoleone + + Vergin di servo encomio, + E di codardo oltraggio, + +quantunque la notizia che abbiamo ora di una Canzone antinapoleonica, +non codarda certamente e non oltraggiosa, ma pure scritta dal Manzoni, +quando il colosso napoleonico non lo poteva più ferire, scemi una +parte dell'efficacia potente che avevano que' due mirabili versi.[4] + + [1] Mi giova qui pertanto rimetterla sotto gli occhi de' lettori + nella sua integrità: + + MARZO 1821 + -- + ALL'ILLUSTRE MEMORIA + DI TEODORO KOERNER + POETA E SOLDATO + DELLA INDIPENDENZA GERMANICA, + MORTO SUL CAMPO DI LIPSIA + IL GIORNO XVIII D'OTTOBRE MDCCCXIII + NOME CARO A TUTTI I POPOLI + CHE COMBATTONO PER DIFENDERE O PER RICONQUISTARE + UNA PATRIA + --------- + ODE + + Soffermati sull'arida sponda, + Volti i guardi al varcato Ticino, + Tulti assorti nel novo destino, + Certi in cor dell'antica virtù, + Han giurato: non fia che quest'onda + Scorra più tra due rive straniere; + Non fia loco, ove sorgan barriere + Tra l'Italia e l'Italia, mai più! + L'han giurato; altri forti a quel giuro + Rispondean da fraterne contrade, + Affilando nell'ombra le spade + Che or levate scintillano al Sol. + Già le destre hanno strette le destre; + Già le sacre parole son porte: + O compagni sul letto di morte, + O fratelli su libero suol! + Chi potrà della gemina Dora, + Della Bormida al Tanaro sposa, + Del Ticino e dell'Orba selvosa + Scerner l'onde confuse nel Po; + Chi stornargli del rapido Mella, + E dell'Oglio le miste correnti, + Chi ritogliergli i mille torrenti + Che la foce dell'Adda versò; + Quello ancora una gente risorta + Potrà scindere in volghi spregiati, + E a ritroso degli anni e dei fati + Risospingerla ai prischi dolor: + Una gente che libera tutta, + O fia serva tra l'Alpe ed il mare, + Una d'arme, di lingua, d'altare, + Di memorie, di sangue e di cor. + Con quel volto sfidato e dimesso, + Con quel guardo atterrato ed incerto, + Con che stassi un mendìco sofferto + Per mercede nel suolo stranier, + Star doveva in sua terra il Lombardo; + L'altrui voglia era legge per lui; + Il suo fato un segreto d'altrui; + La sua parte servire e tacer. + O stranieri, nel proprio retaggio + Torna Italia, e il suo suolo riprende; + O stranieri, strappate le tende + Da una terra che madre non v'è. + Non vedete che tutta si scote + Dal Cenisio alla balza di Scilla? + Non sentite che infida vacilla + Sotto il peso de' barbari piè? + O stranieri! sui vostri stendardi + Sta l'obbrobrio d'un giuro tradito: + Un giudizio da voi proferito + V'accompagna all'iniqua tenzon: + Voi che a stormo gridaste in quei giorni: + "Dio rigetta la forza straniera; + Ogni gente sia libera, e pêra + Della spada l'iniqua ragion." + Se la terra, ove oppressi gemeste, + Preme i corpi de' vostri oppressori, + Se la faccia d'estranei signori + Tanto amara vi parve in quei dì; + Chi v'ha detto, che sterile, eterno + Sarìa il lutto dell'itale genti? + Chi v'ha detto che ai nostri lamenti + Sarìa sordo quel Dio che v'udì? + Sì, quel Dio, che nell'onda vermiglia + Chiuse il rio che inseguiva Israele, + Quel che in pugno alla maschia Giaele + Pose il maglio ed il colpo guidò; + Quel che è Padre di tutte le genti, + Che non disse al Germano giammai: + "Va, raccogli ove arato non hai; + Spiega l'ugne, l'Italia ti do." + Cara Italia! dovunque il dolente + Grido uscì del tuo lungo servaggio, + Dove ancor dell'umano lignaggio + Ogni speme deserta non è; + Dove già libertade è fiorita, + Dove ancor col segreto matura, + Dove ha lagrime un'alta sventura, + Non c'è cor che non batta per te. + Quante volte sull'Alpi spiasti + L'apparir d'un amico stendardo! + Quante volte intendesti lo sguardo + Ne' deserti del duplice mar! + Ecco alfin dal tuo seno sboccati, + Stretti intorno a' tuoi santi colori, + Forti, armati de' propri dolori, + I tuoi figli son sorti a pugnar. + Oggi, o forti, sui volti baleni + Il furor delle menti segrete; + Per l'Italia si pugna, vincete! + Il suo fato sui brandi vi sta. + O risorta per voi la vedremo + Al convito de' popoli assisa, + O più serva, più vil, più derisa + Sotto l'orrida verga starà. + O giornate del nostro riscatto! + O dolente per sempre colui + Che da lunge, dal labbro d'altrui, + Come un uomo straniero le udrà! + Che a' suoi figli narrandolo un giorno + Dovrà dir, sospirando: "Io non v'era;" + Che la santa vittrice bandiera + Salutata in quel dì non avrà. + + Notiamo, tuttavia, come ci sembri molto probabile che l'ultima strofa + sia stuta composta dal Manzoni tra il poetico furore delle Cinque + gloriose Giornate di Milano. + + [2] Un opuscolo tedesco intitolato: _Interesse di Goethe per Manzoni_ + fu tradotto per cura dell'Ugoni in italiano. Ma alle notizie + contenute in quell'opuscolo conviene premettere le poche parole + che si trovano negli _Annalen_ del Goethe, le quali non mi ricordo + che siansi finqui citate dai biografi del Manzoni, neppure del + Sauer. Raccogliendo dunque il Goethe nella memoria i casi + principali della sua vita, nell'anno 1820, scriveva: "Quanto alla + letteratura straniera, io m'occupai del _Conte di Carmagnola_. + L'amabilissimo autore Alessandro Manzoni, un poeta nato, per avere + infranta la legge di unità di luogo, fu da' suoi concittadini + accusato di romanticismo, sebbene de' vizii di questo non se ne + sia appigliato alcuno a lui. Egli s'attenne al procedimento + storico; la sua poesia prese un carattere interamente umano; e + sebbene egli indugi poco nelle metafore, i suoi voli lirici + divennero gloriosi come gli stessi critici malevoli furono + costretti a riconoscere. I nostri buoni giovani tedeschi + potrebbero vedere in lui un esempio per mantenersi naturalmente in + una semplice grandezza; ciò servirebbe forse a trattenerli da ogni + falso trascendentalismo." L'anno seguente, negli stessi _Annalen_, + il Goethe scriveva che dall'Italia aveva ricevuta l'_Ildegonda_ + del Grossi, ove doveva ammirare molte cose, senza essersi tuttavia + potuto formare un concetto pieno e preciso del lavoro; e + soggiungeva: "Perciò tanto più gradito mi riesce il _Conte di + Carmagnola_, tragedia del Manzoni, un vero e schietto poeta, che + concepisce chiaramente, che va a fondo delle cose, e che sente + umanamente." L'articolo del Goethe nel giornale: _Ueber Kunst und + Alterthum_, si compendiava in queste parole: "Noi non abbiamo + trovato nel suo dramma un solo passo, ove avremmo desiderata una + parola di più o di meno. La semplicità, la forza e la chiarezza + sono nel suo stile fuse indissolubilmente, e, per questo riguardo, + non ci periteremo di definire come _classico_ il suo lavoro." + + [3] Dopo aver letto il _Cinque Maggio_, il Lamartine ne aveva scritto + così al suo amico De Virieu: "J'ai été bien plus satisfait que je + ne m'y attendais de l'ode de Manzoni; je faisais peu de cas de sa + tragédie (_Il Conte di Carmagnola_); son ode est parfaite. Il n'y + manque rien de tous ce qui est pensée, style et sentiment; il n'y + manque qu'une plume plus riche et plus éclatante en poésie. Car, + remarque une chose, c'est qu'elle est tout aussi belle en prose et + peut-être plus; mais n'importe; je voudrais l'avoir faite." + Quest'ultima confessione, in bocca del Lamartine, vale quanto il + più splendido elogio. + + [4] In un articolo intitolato: _Storia dei maneggi letterarii in + tempo del dominio di Buonaparte_, inserito, alla caduta del primo + Impero, nel secondo numero del giornale _Lo Spettatore_, leggiamo + che parecchi del così detto _partito filosofico_ che manteneva + idee repubblicane e però avverse a qualsiasi tirannide, finirono + con far la corte al primo Console e poi all'Imperatore. Il poeta + Lebrun riguardava come soverchia degnazione, come una discesa, il + sedersi del Buonaparte sul trono dei re: + + Et l'heureux Bonaparte est trop grand pour descendre + Jusqu'au trône des rois. + + Il poeta Chènier, pel suo _Ciro_, riceveva una pensione di seimila + franchi. Non mancarono i poeti genealogisti. L'Esmenard, per + esempio, faceva discendere il Buonaparte da un Baldus re degli + Ostrogoti, e lo fingeva parente del re di Svezia Gustavo IV. "Il + padrone disgradò la ridicola adulazione, non fece alcun caso di + quell'ostrogoto lignaggio, e nobilmente dichiarò che la famiglia + Buonaparte incominciava dal 18 brumaio, êra di salute per la + Francia. Pure il poeta genealogista, sulle prime fischiato, dopo + due o tre anni ricavò frutto dalla sua cortigianeria." Nell'elogio + del Viennet proferito all'Accademia francese dal conte di + Haussonville, troviamo che il Viennet repubblicano avea risposto + all'Esmenard con un'Epistola, ov'era questa strofa: + + J'estime tes aïeux, mais j'aime mieux te voir + Être grand par toi-même, et ne leur rien devoir. + La France, en t'elevant au trône de ses maîtres, + A compté tes hauts faits, et non pas tes ancêtres. + + Dicono che l'Imperatore, pur ignorandone l'autore, abbia molto + gradito l'Epistola, e siasi esso stesso preso la briga di + divulgarla. Quanti fatti consimili avrà avuto occasione di notare + e però di ricordare il giovine Manzoni in Francia ed in Italia, e + quanto disgusto deve egli aver provato alla caduta di quel Grande, + nel vederlo indegnamente insultato da quegli stessi che l'avevano + maggiormente esaltato! Il Rosini, ne' suoi _Cenni di Storia + contemporanea_ (Pisa, 1851), dice del Buonaparte console com'egli + "nelle sue prime campagne in Italia onorò gl'ingegni dei viventi e + dei trapassati, come una festa solenne celebrar fece per Virgilio, + come un'altra egli ne promosse pel trasporto delle Ceneri + dell'Ariosto, come una Iscrizione ordinò d'apporre sulla porta + della casa, dove abitò Corilla in Firenze, come fondar fece una + cattedra di Letteratura dalla Nazione israelitica, per farne + grazia al loro poeta (Salomone Fiorentino), e come finalmente, + volendo conoscer di persona l'Alfieri, e ributtato da lui, gli + rispondesse non già come appare dalla _Vita_ di quello (anno 1800, + cap. 28), ma, per quanto allor se ne disse, precisamente + così:--Aveva letto le vostre opere, e aveva desiderato di + conoscervi; ho letto il vostro biglietto e me n'è passata la + voglia.--" Ma il Buonaparte fece destituire il Cicognara, + consigliere di Stato in Milano, per aver accettata la dedicazione + de' versi del poeta Ceroni Mantovano, il quale sotto il nome di + _Timone Cimbro_ lamentava la caduta e il destino della Repubblica + di Venezia. Secondo il Cantù (_Cronistoria dell'Indipendenza + italiana_) deve attribuirsi al Ceroni il Sonetto che incomincia: + + Tinse nel sangue de' Capeti il dito + Il ladron Franco; e, di sue fraudi forte, + Vincitor scese nell'ausonio lito, + Ebbro gridando: Libertade o morte. + + E finisce: + + Che più? fra noi seder dee un Gallo in trono? + Ahi! se cangiar tiranno e libertade, + O terra, ingoia il donatore e il dono. + + In un breve scritto di Giovanni Rosini: _Sugli Epistolari del + Cesarotti e del Monti_, trovo intorno al Cicognara questa notizia: + "Tornato in questo tempo in Milano e creato Consigliere di Stato, + co' nobili suoi modi e col suo bell'ingegno a sè attirava gli + sguardi dell'universale il conte Leopoldo Cicognara, e insieme con + lui, anzi, come è più naturale, al disopra di lui, la bella, colta + ed animosa sua consorte. Col cuore sempre vòlto a compiangere la + caduta e il destino della veneta Repubblica, sua cara patria, ella + fece gran plauso a certi versi del poeta Ceroni Mantovano, che + trattavano quell'argomento e che furon letti, per quanto mi venne + riferito, tra un gran numero di convitati, a pranzo da lei. Per + l'arditezza dei sentimenti levaron grido, e mentre alcuni se ne + ripetevano imparati a memoria, pochi giorni appresso comparvero + stampati colla intitolazione: _Versi di Timone Cimbro a + Cicognara_. Colui che comandava in Milano le armi francesi, partir + fece un giandarme, che, cambiatosi di brigata in brigata, recò + velocissimamente i _Versi_ a Napoleone, il quale colla stessa + sollecitudine ordinò la destituzione del Cicognara, e la sua + cacciata da Milano. Allora fu che riparossi in Toscana, dove si + diede a continuar lo studio delle Belle Arti, che gli affari + politici gli avevano fatto interrompere. Ma la Contessa rimase in + Milano." Il Monti, invece, del primo Console cantava: + + L'anima altera, + Che nel gran cor di Bonaparte brilla, + Fu dell'italo Sole una scintilla; + + poi volgendosi al Console stesso per rappresentargli le miserie + d'Italia, aggiungeva: + + Vedi che, _priva + Del Creator tuo sguardo_, appena è viva. + + Il poeta Lodovico Savioli, nel 1803, salutava in Napoleone "il + guerrier della vittoria alunno;" Luigi Lamberti "l'eroe dei Numi + amor," e infine esclamava: + + Fondar popoli e far con sante leggi + La virtute reina e il vizio domo, + Impresa è sol d'immortal Nume, o d'uomo + Che a Nume si pareggi. + + Il poeta Veneto Buttura diceva da Venezia a Napoleone: + + Sull'indegne mio piaghe affisa il ciglio, + Vien, vinci, abbatti i coronati mostri; + E rendi a te la gloria, a me la vita. + + Son note le basse adulazioni del Cesarotti, autore della + _Pronea_, che parlava in versi a Napoleone, dicendo: + + Parlo in prosa ai mortali, in versi ai Numi. + + Il Foscolo non inneggiò a Napoleone, ma non fu insensibile alle + grazie della vice-regina Beauharnais: + + Novella speme + Di nostra patria, e di sue nuove grazie + Madre e del popol suo, bella fra tutte, + Figlia di regi, e agli Immortali amica. + + Un'Ode del Crocco scritta per la _Nascita del Re di Roma_ e citata + dal Cantù, cantava: + + Si scosse il Tebro, lo squallor depose + Roma, rinata allo splendor dal soglio, + Ed alla maestà si ricompose + Del prisco orgoglio. + Brillò limpido il Sol, di repentina + Gioia su i sette Colli alzossi un grido, + E più superba l'aquila latina + Uscì dal nido. + + Il Gagliuffi voltava in distici latini il Codice napoleonico. Il + Monti aveva celebrato nel vincitore di Marengo il liberatore + d'Italia: + + Il giardino di Natura + No, pei barbari non è. + + Ma nella sua visione presentendo in Napoleone l'ambizione di + diventar Sovrano, gli fa consigliar da Dante d'impadronirsi della + signoria: + + Vate non vile + Scrissi allor la veduta meraviglia + E fido al fianco mi reggea lo stile + Il patrio amor che solo mi consiglia. + + Nel tempo stesso scriveva al Cesarotti: "Il Governo mi ha + comandato e m'è forza obbedire. Batto un sentiero, ove il voto + della Nazione non va molto d'accordo colla politica, e temo + rovinare. Sant'Apollo m'aiuti, e voi pregatemi senno e prudenza." + Lo stesso Monti dedicando la traduzione dall'_Iliade_ al + Beauharnais che gli avea ottenuto il posto di storiografo del + Regno d'Italia, scriveva nella dedicazione: "Se il cielo, + invidiandovi ai nostri giorni, vi avesse concesso agli eroici, + Omero vi avrebbe collocato vicino ad Achille fra Patroclo e + Diomede. Noi, testimoni delle vostre alte virtù, vi collochiamo in + grado più d'assai eminente; tra Minerva ed Astrea, vicino al + massimo vostro Padre." Napoleone tuttavia si doleva di avere per + sè tutta la piccola e contro di sè tutta la grande letteratura. + Non mancò a Napoleone il suo improvvisatore imperiale, Francesco + Gianni, che, pensionato con seimila franchi l'anno, cantava: + + Quell'eroe terribil tanto, + Onde Ettor di vita uscì, + In due lustri non fe' quanto + Bonaparte in un sol dì. + + Il Mascheroni prima di morire scriveva al Serbelloni: "Vi prego + dire a Buonaparte ch'egli è in cima di tutti i miei pensieri," e + gli dedicò la _Geometria del Compasso_. "Egidio Patroni, perugino + (scrive il Cantù nella _Cronistoria_), oltre altri componimenti, + fece la _Napoleonide_, collezione di cento Odi, ciascuna preceduta + da una medaglia incisa, celebranti i fasti dell'Eroe." Tra i + lodatori del Buonaparte, il Cantù ricorda ancora Quirico Viviani, + Giulio Perticari, Carlo Porta, Saverio Bettinelli, Paolo Costa, + Cesare Arici, Felice Romani, Davide Bertolotti, Mario Pieri che + d'aver lodato si pentì troppo tardi, Angelo Mazza. "Il divinizzare + Napoleone (scrive ancora il Cantù) fu un luogo comune dei nostri + retori. Nell'Università di Padova, dinanzi al suo busto, il + Rettore magnifico conchiuse l'orazione;--Veneriamo, o signori, la + presenza del Nume. -" Il Giordani nel _Panegirico_, dove si vanta + di "altamente sentire la dignità del secolo," ribocca di + espressioni simili a queste: "Il mondo è venuto in potestà di + tale, non oso dir uomo. Invitando gl'Italiani a considerare le + grandezze de' tuoi benefizii, augusto Principe, in cui la nostra + nazione adora il più caro benefizio che riconosca dall'Imperatore + in Italia. Quale altro che Iddio, o virtù somiglievole agli Dii, + poteva fare sì stupenda consonanza? La virtù di questo divino + spirito non ci lascia sembrar temeraria qualunque speranza." Nello + stesso _Panegirico_ il Giordani chiama Napoleone "l'Ottimo e + Massimo," e loda Cesena di fare ogni anno riaprire l'Accademia con + le lodi del Buonaparte, egli che più tardi biasimò poi l'uso + dell'Università di Torino di lodare ogni anno il Re di Sardegna. + + + + +XVIII + +I _Promessi Sposi_. + + +I _Promessi Sposi_ furono qualche cosa d'impreveduto e di singolare, +non pure nella letteratura italiana, ma nella vita stessa del Manzoni. +Per quanto i Cattolici abbiano desiderato farne il loro proprio +romanzo, nessuno avrebbe mai immaginato che dalle mani dell'Autore +degl'_Inni Sacri_ e delle _Osservazioni sulla Morale cattolica_ +sarebbero usciti i tipi di Don Abbondio e della Signora di Monza. Come +intorno alla conversione religiosa, furono fatte e scritte parecchie +congetture intorno alla vera origine dei _Promessi Sposi_. Pare che, +nel primo concetto, il soggetto principale del romanzo dovesse essere +la conversione dell'Innominato; e ci vuol poca fatica a indovinare da +quella scelta, che il Manzoni voleva ancora col proprio romanzo +adombrarci un episodio della propria vita. Secondo il Sainte-Beuve, +l'idea di eleggere la forma del romanzo sarebbe venuta al Manzoni +dall'intendere che in quel tempo il Fauriel meditava anch'esso un +romanzo storico, del quale pare che la scena dovesse collocarsi in +Provenza.[1] Ma poichè l'affermazione del Sainte-Beuve mi pare +alquanto vaga o non è probabile che il Manzoni abbia fatto un romanzo +solamente perchè il Fauriel ne volea fare un altro, ma più tosto si +crederebbe vero il contrario, cioè che il Fauriel trovandosi a +Brusuglio, quando il Manzoni avea già terminato e stava correggendo i +_Promessi Sposi_, potesse pensare esso a qualche cosa di simile, +gioverà ricorrere ad altre spiegazioni. Camillo Ugoni, che poteva +forse averne avuto alcun sentore in casa stessa del Manzoni che lo +amava e stimava moltissimo, lasciò scritto nella sua _Biografia del +Filangieri_, che l'idea di eleggere ad un suo lavoro educativo la +forma di romanzo venne al Manzoni dal leggere un passo della _Scienza +detta Legislazione_ del Filangieri, ove si raccomanda come ottima +lettura educatrice ai fanciulli, che entravano nel decimo anno, i +romanzi storici.[2] La congettura dell'Ugoni mi pare avere qualche +grado probabile, in quanto che, nell'anno in cui il Manzoni incominciò +a scrivere i _Promessi Sposi_ cioè nel 1821 (e non dopo pubblicato +l'_Adelchi_, come afferma il Sainte-Beuve), la sua figlia primogenita +Giulia avea per l'appunto undici anni, e il figlio Pietro dieci. +Alieno com'egli era dal mandare i figli a scuola, dopo il duro +esperimento che della scuola aveva fatto egli medesimo, il Manzoni +dovette, senza dubbio, desiderare di potere scrivere, se gli riusciva, +prima d'ogni cosa, un buon romanzo storico, che in Italia non esisteva +pur troppo, per i suoi proprii figliuoli. E mi reca meraviglia che tra +le tante cagioni astruse che s'andarono a cercare per chiarirsi come +il Manzoni si fosse indotto a scrivere un romanzo, quest'una così +ovvia, così semplice, non siasi ancora indicata. Il Manzoni, come ho +già avvertito, era un lettore e un postillatore di libri infaticabile; +la biblioteca di Don Ferrante dovea, per la varietà, somigliare alcun +poco alla sua. Egli era dell'opinione non molto comune, o almeno poco +ascoltata, che i libri si stampassero per venir letti; e leggeva di +tutto; di storia e di poesia, di teologia e di filosofia, di agronomia +e di giurisprudenza; e di tutto facea tesoro nella sua memoria +prodigiosa, e succo di vera sapienza più ancora che di semplice +dottrina. Egli discorreva volentieri coi libri che leggeva come se +fossero persone vive, ed entrava volentieri con essi in segreta e +minuta polemica, quando gli pareva che sragionassero. Altre volte egli +se ne lasciava inspirare, e questo fu appunto il caso che gli dovette +occorrere prima di scrivere i _Promessi Sposi_. Quando il Manzoni ebbe +letto in uno Studio biografico del tedesco Sauer, per quali ragioni +artistiche, politiche, religiose, egli si fosse condotto a scrivere i +_Promessi Sposi_, accompagnando le parole con un arguto sorriso, +sclamò: _Cospetto! questo signore deve essere un gran dotto, perchè di +me e delle cose mie ne sa assai più che non ne sappia io_. E, dopo +aver dichiarato che di quelle intenzioni _sotterranee_, sintetiche, +subbiettive o che so io egli non ne avea avute mai, raccontò per la +centesima volta ad uno de' suoi amici presenti come l'idea del romanzo +gli fosse nata a Brusuglio, dove egli avea per qualche tempo creduto +cosa prudente il ritirarsi con Tommaso Grossi e con la famiglia, +quando a Milano erano incominciati gli arresti de' Carbonari. Egli +s'era portato in campagna due libri: la _Storia milanese_ del +Ripamonti, scritta, com'è noto, in latino, ed un'opera del Gioia: +_Economia e Statistica_. Il Ripamonti gli suggerì l'episodio che, +fin dal principio, fissò in particolar modo la sua attenzione e +poco mancò non diventasse il pernio di tutta l'opera; l'episodio +dell'_Innominato_. Dal Gioia gli venne l'idea della inutilità delle +leggi, quando queste non siano in armonia coi costumi, ed i +legistatori rimangano stranieri al paese.[3] È lecito il supporre +che, prima di accingersi a scrivere i _Promessi Sposi_, il Manzoni +siasi consigliato col suo confessore canonico Tosi; è lecito il +supporre che, nel primo disegno, annunziando il Manzoni di voler +narrare la conversione d'un reprobo alla fede, egli abbia incontrato +un'approvazione piena ed assoluta. L'Innominato che si convertiva +pubblicamente nel cospetto del cardinal Federigo, era il Manzoni +stesso che, dopo avere per dodici anni lottato per credere, annunziava +finalmente che il canonico Tosi gli avea toccato il cuore, lo avea +vinto e fatto cosa di Dio; era il Manzoni stesso che confessava, anzi +esagerava ai proprii occhi ed agli altrui la sua antica empietà, per +far più grande il miracolo della Chiesa, la quale avea avuto la virtù +di attirarlo nel proprio seno. Chi cerca ora in qual modo il Manzoni +siasi condotto a credere, non ha da fantasticar molto, ma +semplicemente da rileggere con un po' d'attenzione la scena commovente +dell'incontro dell'Innominato col cardinal Federigo. Con pochissime +mutazioni, si può sostituire al nome dell'Innominato quello del +Manzoni, al nome del cardinal Borromeo quello di monsignor Tosi, con +la sicurezza d'avere scritta ne' _Promessi Sposi_ la propria +confessione autentica, ma trasformata, dissimulata ed ingrandita in +opera d'arte, del poeta convertito.[4] Aggiungiamo che, quando i +_Promessi Sposi_ si pubblicarono, il Tosi era già vescovo, e sarebbe +forse stato assunto all'onore del cappello cardinalizio, senza quel +po' di giansenismo ch'era rimasto nella sua dottrina, e che dovea +dispiacere alla Curia Romana quanto piaceva, invece, al Manzoni. +Ciascuno che rilegga que' capitoli de' _Promessi Sposi_, e li +confronti con la diligente biografia che di Luigi Tosi scrisse il +professor Magenta, si persuaderà facilmente che il Manzoni innestò la +figura del cardinal Federigo sopra quella del proprio santo +confessore. Ma ciò che da principio doveva essere l'intiero libro, +diventò poi un semplice episodio di esso. Il Manzoni, riuscito, di +giorno in giorno più, realista o verista nell'arte sua, desideroso di +fare sopra il suo tempo, sopra la gioventù che doveva educarsi per +mezzo della lettura, una impressione durevole e profonda, dopo aver +concepito un alto e vasto poema, disegnò di scriverlo in prosa. Nel +tempo in cui l'amico suo Tommaso Grossi venuto con lui a Brusuglio si +provava a vestire di forme più popolari l'ottava epica, scrivendo il +poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, il Manzoni intraprendeva una +riforma più radicale. Egli era d'avviso che si dovesse pensare e +sentir alto, ma scriver piano; e come Dante avea creata la lingua +poetica italiana, il Manzoni, anco se non vi pretendeva, riuscì a +fondare veramente la nuova prosa italiana. Si dirà; ma come? Il +Foscolo ed il Monti non avevano forse preceduto il Manzoni? Sì, ma +oltre che nessuno de' due ha presentato all'Italia una prosa così +ricca di fatti, di osservazioni, d'idee originali, di affetti veri e +di tipi scolpiti come i _Promessi Sposi_, l'uno e l'altro scrisse +sempre con un po' di enfasi rettorica, con un po' di pompa teatrale, +che ad ogni lettore di buon senso, per poca che sia, deve sempre +apparire soverchia. Il Manzoni dovea fin da giovinetto aver meditato +il libretto del suo nonno Beccaria sopra lo _Stile_, un libretto +scritto male, ma pensato bene;[5] l'articolo del Verri intitolato: +"Ai giovani d'ingegno che temono i Pedanti," e i discorsi che si +facevano contro l'Arcadia e contro la Crusca nell'Accademia, della +quale l'Imbonati era stato presidente; ma, trovando poi giusto tutto +ciò che si scriveva contro i parolai, gli Aristotelici della +letteratura, i pedanti, i retori, egli credeva pure che si dovesse far +qualche sforzo per mostrare che lo stile poteva acquistar nuova +nobiltà dalla sua stessa naturalezza. Il Manzoni contribuì ad +innamorare più fortemente l'odierna Italia della sua lingua, con +l'occuparsene egli stesso per un mezzo secolo, col tornare +pazientemente per tre lustri sopra la lingua de' _Promessi Sposi_, col +fine di purgarla dalle sue voci improprie; l'efficacia che per tale +riguardo egli esercitò col proprio esempio, si sente ancora e non può +venir disconosciuta. Ma la letteratura italiana gli deve molto più, +per avere il Manzoni con l'autorità del suo nome e con la prova +vivente ed immortale d'un capolavoro avvezzata la lingua ad uno stile +così facile, così chiaro, e, ad un tempo, così virile e sostenuto, da +rendere impossibile il ritorno alle viete forme accademiche e +scolastiche, alla nostra stilistica tradizionale e così detta +classica, senza pericolo di cadere nel ridicolo. Dalla descrizione che +il Manzoni ci fa della libreria di Don Ferrante ne' _Promessi Sposi_, +rileviamo che quest'uomo enciclopedico (mettendogli solamente +dappresso il piemontese Botero) prediligeva sovra tutti un autore +"mariuolo sì, ma profondo," il Machiavelli, di cui non si stancava di +leggere e di ammirare il _Principe_ e i _Discorsi sopra la Prima Deca +di Tito Livio_. C'è da scommettere che una parte dell'ammirazione di +Don Ferrante non andava al pensatore ed al politico unitario,[6] ma +allo scrittore, il quale nella prosa non fu superato fin qui da +alcuno, ma emulato dal solo Manzoni, il quale partecipava senza dubbio +in proposito dell'opinione di Don Ferrante. Qual merito maggiore per +uno scrittore che la sua virtù non solo di dir molto in poco, ma di +dire facilmente le cosa difficili, l'arte di far diventare universali +le idee più elevate ed originali? E bene questa virtù, quest'arte il +Manzoni possedette, come autore de' _Promessi Sposi_? in grado supremo +e singolarissimo. Sotto questo aspetto, la sua prosa è la più +democratica che sia stata scritta in Italia. Ma il Manzoni dovette ben +presto accorgersi che, ov'egli avesse fatto l'Innominato il centro di +tutto il suo poema o romanzo, oltre allo scoprir troppo sè medesimo, +non avrebbe mancato di dare al suo romanzo un'aria reazionaria che +veramente non ha e che ingiustamente gli fu attribuita dal +Settembrini. Chè se nell'_Innominato_ che potremmo chiamare della +prima maniera, come già nel _Carmagnola_, vi è qualche cosa del +_Wallenstein_ dello Schiller e del _Goetz von Berlichingen_ del +Goethe, cioè uno spirito ribelle a leggi che gli paiono ingiuste, del +secondo Innominato, dell'Innominato convertito, proposto a modello, i +Gesuiti non avrebbero mancato di fare il loro uomo-tipo, il loro +modello ideale; e tutto il buon effetto della conversione molto più +morale che religiosa operata dal cardinal Federigo si sarebbe +guastato, col mettere sul volto dell'Innominato la brutta maschera di +Tartufo. Consoliamoci dunque che il Manzoni abbia voluto egli stesso +allargare il proprio soggetto, opporre al cardinal Federigo Don +Abbondio e la Monaca di Monza, e fra questi due mettere quella brava +Donna Prassede che si proponeva di far l'educazione di Lucia, su per +giù a quel modo con cui credono di potere educare le famose Dame del +Sacro Cuore. Il Manzoni doveva aver conosciuto qualche Donna Prassede; +quindi fa vivezza e finitezza del suo malizioso ritratto: "Era Donna +Prassede una vecchia gentildonna molto inclinata a far del bene; +mestiere certamente il più degno che l'uomo possa esercitare; ma che +pur troppo può anche guastare, come tutti gli altri. Per fare il bene, +bisogna conoscerlo; e, al pari d'ogni altra cosa, non possiamo +conoscerlo che in mezzo alle nostre passioni, per mezzo de' nostri +giudizii, con le nostre idee, le quali bene spesso stanno come +possono. Con l'idee Donna Prassede si regolava come dicono che si deve +far con gli amici; n'aveva poche, ma a quelle poche era molto +affezionata. Tra le poche ce n'era, per disgrazia, molte delle storte; +e non eran quelle che lo fossero meno care. Le accadeva quindi, o di +proporsi per bene ciò che non lo fosse, o di prender per mezzi cose +che potessero piuttosto far riuscire dalla parte opposta, o di +crederne leciti di quelli che non lo fossero punto, per una certa +supposizione in confuso che chi fa più del suo dovere possa far più di +quel che avrebbe diritto; le accadeva di non vedere nel fatto ciò che +ci era di reale, o di vederci ciò che non ci era; e molte altre cose +simili, che possono accadere, e che accadono a tutti senza eccettuarne +i migliori; ma a Donna Prassede troppo spesso e, non di rado, tutte in +una volta."--"... Fin da quando aveva sentito la prima volta parlar di +Lucia, s'era subito persuasa che una giovine, la quale aveva potuto +promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, a uno scampaforca, in +somma, qualche magagna, qualche pecca nascosta la doveva avere. Dimmi +chi pratichi, e ti dirò chi sei. La vista di Lucia aveva confermata +quella persuasione. Non che, in fondo, non le paresse una buona +giovine; ma c'era molto da ridire. Quella testina bassa col mento +inchiodato sulla fontanella della gola, quel non rispondere, o +risponder secco secco, come per forza, potevano indicar verecondia; ma +denotavano sicuramente molta caparbietà; non ci voleva molto a +indovinare che quella testina aveva le sue idee. E quell'arrossire +ogni momento, e quel rattenere i sospiri.... Due occhioni poi, che a +una Donna Prassede non piacevano punto. Teneva essa per certo, come se +lo sapesse di buon luogo, che tutte le sciagure di Lucia erano una +punizione del cielo per la sua amicizia con quel poco di buono, e un +avviso per far che se ne staccasse affatto; e, stante questa, si +proponeva di cooperare a un così buon fine. Giacchè, come diceva +spesso agli altri e a sè stessa, tatto il suo studio era di secondare +i voleri del cielo; ma taceva spesso uno sbaglio grosso, ch'era di +prender per cielo il suo cervello." Qui metteremo un punto +d'interrogazione. Quando si pensi che il Manzoni avea corso rischio +nella primavera del 1821, di andare a morire sulle forche, a motivo +del suo Inno rivoluzionario e della sua amicizia pel Confalonieri, non +è egli probabile che sotto quel "_poco di buono_, quel _sedizioso_" +quello _scampaforca_ di Renzo sia da ravvisarsi per un momento il +Manzoni stesso, in Lucia che avrebbe dovuto staccarsi da lui la +signora Blondel, in Donna Prassede qualche sua bigottissima amica, a +cui il Manzoni non dovea parere convertito abbastanza e in ogni modo + + Un di que' capi un po' pericolosi, + +come il poeta Giusti nel _Sant'Ambrogio_ definiva per l'appunto +l'Autore de' _Promessi Sposi_? Mi provo a indovinare, e malgrado +dell'industria grande del Manzoni a mescolar bene le sue carte, mi +studio di capire la malizia del suo giuoco. La Blondel, com'è noto, +era nella sua nuova fede cattolica molto più ardente dello stesso +Manzoni, ed avrà, senza dubbio, cercato o trovato fra le sue nuove +amiche qualche consigliera del tipo di Donna Prassede. Noi non +sapremmo essere attratti molto, per dire il vero, dalle idee di una +povera e rozza contadina come Lucia; ma se si fosse, per un'ipotesi, +travestita, anche un solo momento, da Lucia la signora Blondel, quando +il Manzoni ci assicura che "quella testina aveva le sue idee," non ne +faremmo più le meraviglie. Non dimentichiamo poi che il Manzoni si +lagnava spesso della cura d'anime che i così detti amici, e con gli +amici si comprendano pure l'amiche, si erano assunta presso la +famiglia Manzoni, gli uni per fare di Don Alessandro un santo, gli +altri per salvare in lui il liberale, e troveremo, senza dubbio, molto +più gustoso il ritratto di Donna Prassede, che, per dire tutta la +verità, collocato nel secolo decimosettimo, presso quello di una +semplice contadinella, ci riesce quasi strano, ed in ogni modo, +indifferente. Il Manzoni voleva bensì credere, ma non passare per un +ipocrita; egli si sentiva capace e volonteroso di far del bene, di +farne molto, ma anche debole all'occasione e soggetto a cadere; nè +desiderava infingersi agli occhi altrui migliore di ciò che egli +poteva essere. Ricordiamo il principio del ventesimosesto capitolo dei +_Promessi Sposi_: quanta delicatezza in quel suo interrompersi, quando +il cardinal Federigo rimprovera Don Abbondio di non aver resistito a +Don Rodrigo, d'avere avuto paura, d'avere preferito al dovere la sua +tranquillità; Don Abbondio, confuso, non sa che rispondere e rimane +senza articolare parola; l'Autore è preso da uno scrupolo personale, e +soggiunge: "Per dir la verità, anche noi, con questo manoscritto +davanti, con una penna in mano, non avendo da contrastare che con le +frasi, nè altro da temere che le critiche dei nostri lettori, anche +noi, dico, sentiamo una certa ripugnanza a proseguire, troviamo un non +so che di strano in questo mettere in campo con così poca fatica tanti +bei precetti di fortezza e di carità, di premura operosa per gli +altri, di sacrifizio illimitato di sè. Ma pensando che quello cose +erano dette da uno che poi le faceva (il Manzoni alludeva, senza +dubbio, a monsignor Tosi), tiriamo avanti con coraggio." Ciò che nel +libro del Manzoni piace è il Manzoni stesso. Inconsapevolmente que' +passi, ove egli entra, più o meno dissimulato, in iscena, ove passano +i suoi pensieri, le sue impressioni, ci attirano e ci seducono +piacevolmente; con quanto maggior diletto li rileggeremo noi dunque +ora sapendo che egli, come il Goethe, si è diviso un poco fra tutti i +suoi personaggi! Il forestiero ha cercato tutta l'attrattiva del +Romanzo manzoniano nella semplice storia dei due fidanzati; ed ha +ragione di conchiudere che l'attrattiva è piccola, che il libro si +distende troppo a raccontarla; ha ragione ancora s'egli sente qualche +po' di dispetto contro l'Autore, il quale, invece di farlo correre +speditamente verso lo scioglimento, lo interrompe con descrizioni +infinite, e con la citazione di documenti legali poco intelligibili. +Se Aristotile avesse dato le regole del romanzo storico, è probabile +che il Romanzo manzoniano si troverebbe scritto contro tutte le +regole; vi mancano le giuste proporzioni: vi manca pure quel +_crescendo_ d'attrattiva che si vuol trovare in quasi tutti i romanzi; +l'azione principale è poco importante, od almeno pare di piccola +importanza, considerata in sè e non negl'intendimenti sociali +dell'Autore, il quale, per mezzo d'un caso minuto e specialissimo, +volle rappresentare l'eterna lotta fra oppressori ed oppressi, fra +padroni e servi, fra grandi e popolo, aggruppando intorno a questa +lotta alcune gravi questioni sociali, come quella del caro dei viveri, +della salute pubblica, della legislazione penale, dell'amministrazione +delle Opere Pie, de' mali che reca con sè la guerra, del clero, de' +conventi, ed altre più, ciascuna delle quali potrebbe dar materia, +anco più che a nuovi libri, a nuove ed opportunissime leggi, che, +quando fossero veramente buone ed osservate, varrebbero meglio di +qualsiasi libro pure ottimo, poichè la più difficile di tutte le +traduzioni umane è quella delle idee nei fatti, della teoria nella +pratica, della sapienza intellettuale in tanta eccellenza di virtù +operativa. Il Romanzo manzoniano di per sè, come invenzione di casi, +dice poco; di grandi e forti passioni non vi è quasi traccia; il +lettore non rimane stordito e sorpreso da alcuna grande novità; ma è +singolare, che in questo solo romanzo si cerchi meno quello che piace +di più negli altri, l'elemento romanzesco, e molto più singolare che, +privandosi quasi di questo elemento che pare così necessario negli +altri romanzi, l'Autore de' _Promessi Sposi_ trovi fuori di esso tanta +materia di lettura viva ed attraente. Egli trattò il romanzo come +l'Autore comico la commedia; vi rappresentò la società nella sua vita +solita ed ordinaria, per mostrare che questa vita stessa è una +commedia che si rinnova di secolo in secolo, eternamente. L'ingegno +satirico che tentava naturalmente il Manzoni giovinetto, gli giovò +mirabilmente nella commedia, o nel dramma, o nel poema, o nel romanzo +che si voglia chiamare, de' _Promessi_ _Sposi_, i quali sono tutte +queste cose insieme, ora molto, ora poco, ed entrano nella condizione +privilegiata, e disperante, più che disperata, di tutti i grandi +capolavori letterarii, che non si lasciano classificare in verun +genere, perchè hanno essi stessi creato un genere nuovo, di cui, per +lo più, non essendo l'originalità cosa molto imitabile, rimangono poi +soli rappresentanti. Ciò che nella _Divina Commedia_ attrae più non è +il suo soggetto, ma la maniera con cui l'Autore lo pensa, lo sente e +lo tratta; il medesimo si può ripetere de' _Promessi Sposi_: nel +primo, cerchiamo la poesia di Dante, l'anima e la mente di Dante; nel +secondo; la poesia del Manzoni, l'anima e la mente del Manzoni, e il +modo con cui il reale e l'ideale gli appaiono. Chi legge i _Promessi +Sposi_ come un libro ordinario, non può gustarli se non mediocremente; +chi vi cerca tutto ciò che l'Autore ha voluto mettervi, non può +mancare di trovarvelo, e di ammirare, senza fine, l'Autore che, con +mezzi quasi umili, seppe ottenere effetti massimi. Si, Renzo e Lucia +sono povera e zotica gente, e se il Manzoni ce li figurasse soltanto +come tale, senz'altre sue malizie, comprenderemmo poco i motivi che +spinsero un così alto ingegno a raccogliersi tutto negli anni più +vigorosi e potenti della sua vita sopra una materia così scarsa +d'inspirazione. Ma il Manzoni ha voluto appunto l'opposto di quello +che si vuole generalmente, non inalzare sè sopra un soggetto nobile, +ma inalzare e nobilitare un soggetto quasi ignobile, col versarvi +dentro la miglior parte di sè. Egli adopera i suoi poveri contadini +con quella stessa malizia, con la quale egli si serve talora di +similitudini volgari per dichiarare meglio certi pensieri che, alla +prima, non appaiono nella loro piena evidenza. Sotto i grossi panni +del villano di Lecco si trova sempre il cervello sottile del Manzoni. +Se la fine ironia che vi è dentro non si coglie, il racconto può +talora riuscire insipido, e le riflessioni che lo accompagnano +sembrare superflue. Quando l'Autore intraprende, per esempio, a +descriverci quello che sia propriamente un carteggio fra contadini, i +quali sogliono ricorrere ad un letterato della loro condizione per far +sapere i loro negozii ai lontani, osserva: "al letterato suddetto non +gli riesce sempre di dire tutto quel che vorrebbe, qualche volta gli +accade di dire tutt'altro; accade anche a noi altri, che scriviamo per +la stampa;" questa specie di prima punta maliziosa c'incomincia ad +avvertire di che veramente si tratta; e il fine della descrizione +riesce a persuadercene del tutto: "Quando la lettera così composta +arriva alle mani del corrispondente, che anche lui non abbia pratica +dell'abbicci, la porta a un altro dotto dello stesso calibro, il quale +gliela legge e gliela spiega. Nascono delle questioni sul modo +d'intendere: perchè l'interessato, fondandosi sulla cognizione dei +fatti antecedenti, pretende che certe parole voglian dire una cosa; il +lettore, stando alla pratica che ha della composizione, pretende che +ne vogliano dire un'altra. Finalmente bisogna che chi non sa si metta +nelle mani di chi sa, e dia a lui l'incarico della risposta: la quale, +fatta sul gusto della proposta, va poi soggetta a un'interpretazione +simile. Che se, per di più, il soggetto della corrispondenza è un po' +geloso; se c'entrano affari segreti, che non si vorrebbero lasciar +capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa; se, per +questo riguardo, c'è stata anche l'intenzione positiva di non dire le +cose affatto chiare; allora, per poco che la corrispondenza duri, le +parti finiscono a intendersi tra di loro come altre volte due +scolastici che da quattr'ore disputassero sull'entelechia; per non +prendere una similitudine di cose vive, che ci avesse poi a toccare +qualche scappellotto." Le cose vive, alle quali il Manzoni faceva +allusione, potevano essere benissimo le famose polemiche sorte in quel +tempo, da una parte fra Classici e Romantici, dall'altra fra il Monti +e gli Accademici della Crusca: polemiche, le quali sembravano fatte +molto più per imbrogliare le idee che per renderle più chiare e +popolari. Così non s'intenderebbe come il Manzoni, dopo aver lasciato +fare a Lucia quell'imprudente suo voto di non più sposare Renzo, si +désse poi tanta pena per rappresentare l'immagine di un Renzo ideale +che le tornava, malgrado del voto, nella mente, se non fosse lecito il +supporre che in quelle immagini entrasse la reminiscenza di qualche +scena domestica manzoniana. "Lucia, quando la madre ebbe potuto, non +so per qual mezzo, farle sapere che quel tale era vivo e in salvo e +avvertito, sentì un gran sollievo, e non desiderava più altro, se non +che si dimenticasse di lei; o, per dir la cosa proprio a un puntino, +che pensasse a dimenticarla. Dal canto suo, faceva cento volte al +giorno una risoluzione simile riguardo a lui; e adoperava anche ogni +mezzo per mandarla ad effetto. Stava assidua al lavoro, cercava +d'occuparsi tutta in quello, quando l'immagine di Renzo le si +presentava, e lei a dire o a cantare orazioni a mente. Quell'immagine, +proprio come se avesse avuto malizia, non veniva per lo più così alla +scoperta; s'introduceva di soppiatto dietro all'altre, in modo che la +mente non s'accorgesse d'averla ricevuta, se non dopo qualche tempo +che la c'era. Il pensiero di Lucia stava spesso con la madre; come non +ci sarebbe stato! e il Renzo ideale veniva pian piano a mettersi in +terzo, come il reale avea fatto tante volte. Così con tutte le +persone, in tutti i luoghi, in tutte le memorie del passato, colui si +veniva a ficcare. E se la poverina si lasciava andar qualche volta a +fantasticar sul suo avvenire, anche lì compariva colui, per dire, se +non altro: io, a buon conto, non ci sarò. Però, se il non pensare a +lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il +cuore avrebbe voluto, Lucia ci riusciva fino a un certo segno; ci +sarebbe anche riuscita meglio, se fosse stata sola a volerlo. Ma c'era +Donna Prassede, la quale, tutta impegnata dal canto suo a levarle +dall'animo colui, non aveva trovato migliore espediente che di +parlargliene spesso. "Ebbene?" le diceva, "non ci pensiam più a +colui?"--"Io non penso a nessuno," rispondeva Lucia. Donna Prassede +non s'appagava d'una risposta simile, replicava che ci volevan fatti e +non parole; si diffondeva a parlare sul costume delle giovani, "le +quali," diceva, "quando hanno nel cuore uno scapestrato, ed è lì che +inclinano sempre, noa se lo staccan più. Un partito onesto, +ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per qualche +accidente, vada a monte, son subito rassegnate; ma un rompicollo, è +piaga incurabile." E allora principiava il panegirico del povero +assente, del birbante venuto a Milano, per rubare e scannare; e voleva +far confessare a Lucia le bricconate che colui doveva aver fatte, +anche al suo paese. Lucia con la voce tremante di vergogna, di dolore, +e di quello sdegno che poteva aver luogo nel suo animo dolce e nella +sua umile fortuna, assicurava e attestava che, al suo paese, quel +poveretto non aveva mai fatto parlar di sè altro che in bene; avrebbe +voluto, diceva, che fosse presente qualcheduno di là, per fargli far +testimonianza. Anche sull'avventure di Milano, delle quali non era ben +informata, lo difendeva, appunto con la cognizione che aveva di lui e +de' suoi portamenti fin dalla fanciullezza. Lo difendeva o si +proponeva di difenderlo, per puro dovere di carità, per amore del +vero, e, a dir proprio la parola con la quale spiegava a sè stessa il +suo sentimento, come prossimo. Ma da questa apologia Donna Prassede +ricavava nuovi argomenti per convincere Lucia, che il suo cuore era +ancora perso dietro a colui. E, per verità, in que' momenti, non +saprei ben dire come la cosa stésse. L'indegno ritratto che la vecchia +faceva del poverino, risvegliava, per opposizione, più viva e più +distinta che mai nella mente della giovine l'idea che vi si era +formata in una così lunga consuetudine; le rimembranze, compresse a +forza, si svolgevano in folla; l'avversione e il disprezzo +richiamavano tanti antichi motivi di stima; l'odio cieco e violento +faceva sorger più forte la pietà; e con questi affetti, chi sa quanto +ci potesse essere o non essere quell'altro che dietro ad essi +s'introduce così facilmente negli animi; figuriamoci cosa farà in +quelli, donde si tratti di scacciarlo per forza. Sia come si sia, il +discorso per la parte di Lucia non sarebbe mai andato molto in lungo; +che le parole finivan presto in pianto." Io mi potrei facilmente +ingannare; ma queste parole che mi parrebbero troppe se fossero dette +per ispiegare i sentimenti d'una rozza contadina lombarda, hanno tutto +il loro senso se Lucia deve in questo caso nascondere un'altra persona +che ci sta a cuore assai più, la quale poteva benissimo trovar qualche +piccola imperfezione nel Manzoni, reale e vicino, salvo a sognarlo +come un ideale, quand'egli stava lontano, quando lo sapeva +perseguitato ed in pericolo, quando, peggiore di tutte le malvagità +umane, essa sentiva che la calunnia voleva indegnamente colpirlo. +Renzo è compromesso anch'esso quasi involontariamente come il Manzoni +ne' casi politici di Milano; e se non ci fosse stato per l'Autore il +proposito di mettersi un poco in iscena, ma di farsi povero contadino, +per lasciarsi scorgere meno, avrebbero avuto ragione que' primi +critici de' _Promessi Sposi_, quando biasimavano l'Autore d'aver fatto +andare Renzo a Milano solamente per avere un'occasione di fare nuovo +sfoggio d'ingegno nelle descrizioni del tumulto, della fame e della +peste di Milano. E qui prevedo un'obbiezione: non ci diceste che il +Manzoni ha forse voluto rappresentare nella conversione +dell'Innominato la propria? Ora se egli è l'Innominato, come potrebbe +essere ancora Renzo? Egli è l'Innominato, per un verso, Renzo per un +altro, Don Ferrante, Fra Cristoforo in altri momenti. I lettori del +Goethe conoscono bene questa specie di _avatar_ del genio, questa +potenza tutta divina di staccar da sè un attributo per farne un nuovo +tipo umano vivente, come nell'Olimpo dalla testa di Giove esce una +Minerva, come dagli attributi di un solo Dio vien fuori la pluralità +degli Dei. Il Manzoni si moltiplica e si riproduce quasi senza fine +ne' _Promessi Sposi_, non meno che il Goethe nel _Faust_, nel _Wilhelm +Meister_, nel _Werner_, nell'_Egmont_, nel _Tasso_ e in altri suoi +drammi, per tacere delle _Elegie Romane_, ov'egli entra direttamente e +quasi furiosamente in iscena. L'aver condensato ad un tempo e +distribuito ed esaurito quasi tutto sè stesso in un solo capolavoro è +gloria maggiore nel Manzoni, e principal fascino, quasi misterioso, +de' _Promessi Sposi_. Il centro simpatico di tutto il libro è l'Autore +stesso, come accade pure nel _Don Chisciotte_. Tra i due lavori vi è +anzi qualche affinità di tóno umoristico; ma nel libro italiano la +varietà è molto maggiore, ed i pensieri e i sentimenti si levano più +alto. S'io li riscontro qui è perchè oramai stimo necessario che ci +avvezziamo a studiare i _Promessi Sposi_, come si studiano i libri già +divenuti classici, i quali si pigliano come sono, senza pretendere, +che dovessero riuscire diversi da quelli che i loro grandi Autori gli +hanno voluti. Noi non possiamo volere che in questi classici si +approvi e si ammiri tutto; crediamo invece che tutto meriti di venire +studiato, e che la conclusione di un tale studio sia sempre, per un +verso, una somma di maggiore ammirazione, per l'altro, una somma di +maggior profitto. Fra le tante cose che s'ammirano nei _Promessi +Sposi_, la più mirabile, se si consideri la difficoltà artistica della +composizione, pare a me e ad altri la grande varietà, con la quale +l'Autore ci presenta quadri e tipi paralleli, che sono simili senza +monotonia, e dissimili senza stonatura. Presso la conversione di Fra +Cristoforo noi troviamo quella dell'Innominato, presso la descrizione +della fame quella della peste, presso il cardinal Federigo Fra +Cristoforo, presso Don Rodrigo il conte Attilio e l'Innominato, presso +Don Abbondio Fra Galdino, presso il conte zio il Ferter, Renzo presso +Bortolo, e così di seguito, si riproducono ne' _Promessi Sposi_ casi e +tipi analoghi, con caratteri distintivi che scusano pienamente, anzi +glorificano l'Autore d'averli immaginati. Non vi è nulla di più facile +in arte che il creare de' contrasti forti; mettendo dall'un lato chi è +tutto buono, dall'altro chi è tutto tristo, la maggior parte degli +autori ha combinato rumorosi e stupendi effetti drammatici; il Manzoni +sentiva che le proprie forze bastavano a superare maggiori difficoltà; +se le creò e le vinse. Nell'arte de' chiaroscuri, delle mezze tinte, +nessuno lo supera; ad egli tira ogni linea con mano tanto sicura, che +anche i suoi personaggi secondarii diventano tipi popolari, non +escluso quel buon sarto di villaggio che pizzicava del letterato +perchè sapeva leggere ne' _Reali di Francia_, divenuti suo Vangelo. +S'io non erro, il professore Stoppani fu il primo a cercare ne' tipi +de' _Promessi Sposi_ le persone reali, delle quali il Manzoni, +avendole conosciute, si ricordava nell'immaginarli. Egli credette +ravvisarne alcune; così dalla Caterina Panzeri contadina di Galbiate +suppose che s'inspirasse per disegnare la figura della Lucia. Ma la +Lucia Mondella, in quanto è contadina, non dice nulla; in quanto dice +qualche cosa, noi l'abbiamo già accennato, nasconde la signora +Blondel. Il Manzoni andò a cercarsi la sposa in un paesello del +Bergamasco, come Renzo va nel Bergamasco a metter su casa. Come la +Edmengarda dell'_Adelchi_, anche la Lucia è pudica con lo sposo e +parca di parole; ma le poche parole che essa dice a lui, valgono più +delle molte dette ad altri. Quando Lucia, uscita dal Lazzeretto, +rivede Renzo, non sa dirgli altro che questo: "Vi saluto. Come state?" +L'Autore soggiunge: "E non crediate che Renzo trovasse quel fare +asciutto, e se l'avesse per male. Prese benissimo la cosa per il suo +verso; e come tra gente educata si sa far la tara ai complimenti, così +lui intendeva bene che quelle parole non esprimevan tutto ciò che +passava nel cuore di Lucia. Del resto, era facile accorgersi che aveva +due maniere di pronunziarle: una per Renzo, e un'altra per tutta la +gente che potesse conoscere." Quando Renzo passa in rassegna, al fine +della sua storia, tutti i brutti casi che gli sono intervenuti e +gl'insegnamenti che gliene rimasero, onde egli non si mescolerà più +nei tumulti, non si lascerà più andare a bere oltre il bisogno, +eviterà di dar sospetto di sè come testa calda, fuggirà, in somma, con +una maggior prudenza e moderazione ogni maniera d'impicci, sentiamo +ch'è presente il Manzoni; come abbiamo il Manzoni in questo +proponimento finale di Renzo: "Prima d'allora era stato un po' lesto +nel sentenziare, e si lasciava andar volentieri a criticare la donna +d'altri, e ogni cosa. Allora s'accorse che le parole fanno un effetto +in bocca, e un altro negli orecchi; e prese un po' più d'abitudine +d'ascoltar di dentro le sue, prima di proferirle. Il Manzoni, in +verità, pubblicati i _Promessi Sposi_, si mostrò nel suo contegno +pubblico e nei suoi discorsi che potevano esser riferiti, d'un riserbo +ebe parve eccessivo; anche le sue lettere, dopo quel tempo, prendono +quasi tutte un carattere uniforme di convenienza, in qualche modo, +diplomatico e stereotipato; nella lettera straordinariamente sincera +ch'egli scrisse venti e più anni dopo a Giorgio Briano, per iscusarsi +di non poter fare il deputato, se il Collegio di Arona, come gli +veniva scritto, si fosse ostinato a volerlo eleggere, troviamo parole +che consuonano perfettamente con gli ultimi propositi pacifici di +Renzo, e li dichiarano, "Quel senso pratico delle opportunità, quel +saper discernere il punto o un punto, dove il desiderabile s'incontri +col riuscibile, e attenercisi, sacrificando il primo, con +rassegnazione non solo, ma con fermezza, fin dove è necessario (salvo +il diritto, s'intende) è un dono che mi manca, a un segno singolare. E +per una singolarità opposta, ma che non è nemmeno un rimedio, perchè +riesce non a temperare, ma impedire ciò che mi pare desiderabile, mi +guarderei bene dal proporlo, non che dal sostenerlo. Ardito, finchè si +tratta di chiacchierare tra amici, nel mettere in campo proposizioni +che paiono, e saranno, paradossi; e tenace non meno nel difenderle, +tutto mi si fa dubbioso, oscuro, complicato quando le parole possono +condurre a una deliberazione. Un utopista e un irresoluto sono due +soggetti inutili per lo meno in una riunione, dove si parla per +concludere; io sarei l'uno e l'altro nello stesso tempo. Il fattibile +le più volte non mi piace. E dirò anzi, mi ripugna; ciò che mi piace, +non solo parrebbe fuor di proposito e fuor di tempo agli altri, ma +sgomenterebbe me medesimo, quando si trattasse non di vagheggiarlo o +di lodarlo semplicemente, ma di promuoverlo in effetto, d'aver poi +sulla coscienza una parte qualunque delle conseguenze. Di maniera che, +in molti casi, e singolarmente ne' più importanti, il costrutto del +mio parlare sarebbe questo: nego tutto, e non propongo nulla. Chi +desse un tal saggio di sè, è cosa evidente che anco i più benevoli gli +direbbero: ma voi non siete un uomo pratico, un uomo positivo; come +diamine non vi conoscevate? dovevate conoscervi; quando è così, si sta +fuori degli affari. È una cosa dolorosa e mortificante il trovarsi +inutile a una causa che è stata il sospiro di tutta la mia vita. Ma +_Ipse fecit nos et non ipsi nos_; e non ci chiederà conto +dell'omissione, se non nelle cose, alle quali ci ha data attitudine. +Scampato al gravissimo pericolo dell'anno 1821 al Manzoni non dovette +parer vero, quando pubblicò i _Promessi Sposi_, di potersi finalmente +riguardare al sicuro; quella specie di bando che esisteva contro di +lui pareva levato; ed egli vi alluse, come parmi, quando nel fine +della storia di Renzo già compromesso ne' tumulti di Milano, si +domandò; "Come andava col bando? L'andava benone; lui non ci pensava +quasi più, supponendo che quelli, i quali avrebbero potuto eseguirlo, +non ci pensassero più nè anche loro; e non s'ingannava. E questo non +nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose; ma era, +come s'è potuto vedere anche in varii luoghi di questa storia, cosa +comune a que' tempi che i decreti tanto generali, quanto speciali +contro le persone _se non c'era qualche animosità privata e potente +che li tenesse vivi e li facesse valere_, rimanevano spesso senza +effetto, quando non l'avesse avuto sul primo momento." Il Manzoni non +ebbe di questi nemici privati e potenti che lo volessero perdere ad +ogni costo; e però tenuto fuori dai primi processi, quando i processi +si chiusero, non si parlò altro di lui; non già per questo ch'egli +fosse contento dell'andamento delle cose, e rassegnato al Governo +straniero; vi è anzi un passo dei _Promessi Sposi_, che potrebbe anche +essere di Tacito o del Machiavelli, ov'è chiaro che l'Autore intende +muover rimprovero agl'Italiani, i quali dopo aver levato alte grida +pel supplizio di pochi generosi tollerano poi in pace l'ignominia +d'oltraggio di una lunga servitù. "Noi uomini siamo, in generale, +fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e +ci curviamo in silenzio sotto gli estremi, e sopportiamo, non +rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo +chiamato insopportabile." Altrove l'Autore, nel tempo stesso che gli +scusa, sembra rivolgere un biasimo delicato a que' patrioti, i quali +espatriavano senza una vera necessità; naturalmente l'Autore vuole +aver aria di parlare soltanto di Renzo e di Lucia, che lasciano il +loro villaggio per recarsi nell'ospitale e laborioso Bergamasco; ma il +Bergamasco potrebbe assai bene nel caso nostro nascondere +l'Inghilterra ed il Belgio. "Chi domandasse se non ci fu anche del +dolore in distaccarsi dal paese nativo, da quelle montagne, ce ne fu +sicuro; chè del dolore ce n'è, sto per dire, un po' per tutto. Bisogna +però che non fosse molto forte, giacchè avrebbero potuto +risparmiarselo, stando a casa loro, ora che i due grand'inciampi, Don +Rodrigo e il bando, eran levati. Ma già da qualche tempo erano avvezzi +tutt'e tre a riguardar come loro il paese dove andavano. Renzo l'aveva +fatto entrare in grazia alle donne, raccontando l'agevolezze che ci +trovavano gli operai; e cento cose della bella vita che si faceva là. +Del resto, avevan tutti passato de' momenti ben amari in quello, a cui +voltavan le spalle; e le memorie tristi, alla lunga, guastan sempre +nella mente i luoghi che le richiamano. E se que' luoghi son quelli, +dove siam nati, c'è forse in tali memorie qualcosa di più aspro e +pungente. Anche il bambino, dice il manoscritto, riposa volentieri sul +seno della balia, cerca con avidità e con fiducia la poppa che l'ha +dolcemente alimentato fino allora; ma se la balia, per divezzarlo, la +bagna d'assenzio, il bambino ritira la bocca, poi torna a provare, ma +finalmente se ne stacca; piangendo sì, ma se ne stacca." Renzo, che +cessa di essere un eroe di romanzo, rimane alcun tempo incerto sul +modo d'impiegare quel po' di danaro ch'egli ha, se nell'agricoltura o +nell'industria; il Manzoni, che ha rinunciato alla vita politica, si +ritira a Brusuglio per darsi tutto all'agricoltura ed a' suoi studii +di lingua, lieto di trovarsi fuori delle tempeste. Quando Renzo dice +alla sua Lucia ch'egli dai molti guai ha imparato almeno molte cose +che non sapeva, Lucia, assai dotta e fine e intelligente per una +contadina, risponde al suo moralista: "E io cosa volete che abbia +imparato? Io non sono andata a cercare i guai; son loro che son venuti +a cercar me. Quando non voleste dire" aggiunge soavemente sorridendo +"che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e di +promettermi a voi."--"Renzo (prosegue il Manzoni) alla prima rimase +impicciato. Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che +i guai vengono bensì spesso, perchè ci si è dato cagione; ma che la +condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani e che +quando vengono, o per colpa, o senza colpa, la fiducia in Dio li +raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa +conclusione, benchè trovata da povera gente, ci è parsa così giusta, +che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia." +Questa conclusione del libro riesce un vero accento acuto; ed è +meraviglia che, invece di accusare, come fecero alcuni critici, il +Manzoni di aver talora imprestato a "povera gente" sentimenti troppo +elevati, non siasi capito alla prima che, da profondo umorista, il +Manzoni avea voluto far passare sè stesso per un povero diavolo che +s'impicciò da poeta in avventure troppo romanzesche, per le quali non +si sentiva nato, riserbandosi poi il diritto di burlarsene come +critico, su per giù come il Cervantes avea fatto prima di lui, ma con +maggior caricatura, nel suo immortale _Don Chisciotte_. In ciascuno di +noi vi è un lato comico e un lato drammatico; il proprio lato comico +il Manzoni rappresentò talora in Renzo, talora in quel Don Ferrante +che in casa sua non voleva nè _comandare nè ubbidire_, proprio come il +Manzoni, ma era _despota in fatto di ortografia_; è noto lo scrupolo +che il Manzoni metteva nella punteggiatura; nessun autore forse fece +un maggior consumo di virgole; e nell'ortografia italiana tanto più +legittimamente poteva egli comandare in una casa, ove la padrona, come +la signora Blondel, era forestiera; il lato drammatico lo abbiamo +personificato in Fra Cristoforo e nell'Innominato. Nella Prefazione un +po' stramba ai _Promessi Sposi_, il Manzoni mette già da sè stesso il +lettore sull'avviso che nel preteso vecchio manoscritto da lui +ritrovato e rimaneggiato s'incontrano casi e persone ch'egli credeva +ricordarsi unicamente da esso, quando invece gli accadde poi di +riscontrarli con casi e persone che le storie rammentano. "Taluni di +que' fatti (egli dice) certi costumi descritti dal nostro Autore, +c'eran sembrati così nuovi, così strani, per non dir peggio, che prima +di prestargli fede, abbiam voluto interrogare altri testimoni; e ci +siam messi a frugar nelle memorie di quel tempo per chiarirci se +veramente il mondo camminasse allora a quel modo. Una tale indagine +dissipò tutti i nostri dubbii; a ogni passo ci abbattevamo in cose +consimili, e in cose più forti e, quello che ci parve più decisivo, +abbiam perfino ritrovati alcuni personaggi, dei quali non avendo mai +avuto notizie fuor che dal nostro manoscritto eravamo in dubbio se +fossero realmente esistiti. E, all'occorrenza, citeremo alcuna di +quelle testimonianze, per procacciar fede alle cose, alle quali, per +la loro stranezza, il lettore sarebbe più tentato di negarla." Con +questa sua malizia l'Autore vuole lasciarci intendere che egli, dopo +aver messo in scena sè stesso o persone da lui conosciute, ha voluto +cercare se, per caso, esse potessero avere qualche riscontro con +persone vissute nella stessa Lombardia due secoli innanzi; e poichè, +in tal sorta d'investigazioni, si trova quasi sempre quello che si +cerca, poichè gli uomini si modificano nelle forme, ma nel fondo sono +sempre gli stessi, egli non dovette troppo meravigliarsi nel trovare +ch'egli ed i suoi conoscenti presentavano sotto parecchi aspetti +caratteri di molta somiglianza con alcuni veri ed autentici personaggi +storici. Così l'Innominato egli non l'inventò tutto; era Bernardino +Visconti, a proposito del quale la duchessa Visconti rallegravasi un +giorno che il Manzoni le avesse messo in casa "prima un gran birbante, +ma poi un gran santo;" il poeta Giusti soleva _e converso_ chiamare il +Manaoni "un santo birbone," alludendo alla santità della sua vita e +della sua fede e all'infinita malizia del suo ingegno. L'Innominato +aveva dunque esistito; ma il Manzoni lo riscaldò coi proprii +sentimenti e ne fece un gran tipo.[7] Chi dubita dell'esistenza del +cardinal Federigo? ma il Manzoni si ricordava la nobile condotta di +monsignor Opizzoni innanzi al Buonaparte, e il suo confessore Tosi e +il vicario Sozzi, e delle loro virtù riunite animava anco più la bella +figura del Borromeo, ed in parte ancora quella di Fra Cristoforo. Si +trovò poi che un Fra Cristoforo da Cremona avea realmente sacrificato +la propria vita per gli appestati di Milano; ma, in quanto il Manzoni +se ne servì per farne un tipo immortale, oltre alla sua particolare +simpatia per i Padri Cappuccini, che risaliva alle prime vivaci +impressioni d'infanzia, ci doveva entrare lo studio dell'Autore a +rappresentarci la vittoria riportata sopra sè stesso dal violento +Lodovico che diventa un monaco piissimo, per meglio persuadere sè +stesso che nella prima gioventù non avea sempre dovuto essere moderato +e temperato, della necessità di domare gl'istinti e di vincere le +passioni. Qualche cosa del giovine Manzoni, qualche pagina della sua +prima vita è lecito argomentare che si trovi accennata nel racconto +della gioventù di Lodovico. Noi non sappiamo se il Manzoni abbia avuto +duelli nella sua gioventù; delle cosidette leggi cavalleresche egli ne +parla come un uomo che le conosce, meglio che dai libri di cavalleria, +i quali si trovano nella biblioteca di Don Ferrante, per un po' di +pratica; ed è possibile che qualche caso di provarsi alla scherma, se +non di un serio duello, gli sia occorso in Milano innanzi al suo primo +viaggio di Parigi; ma non abbiamo per ora alcuno indizio per +affermarlo.[8] In ogni modo, Lodovico convertito in Fra Cristoforo +rassomiglia tanto all'Autore che par proprio lui, eccetto il tono di +predica che non era del Manzoni. "Il suo linguaggio, è detto, era +abitualmente umile e posato; ma, quando si trattasse di giustizia o di +verità combattuta, l'uomo s'animava, a un tratto, dell'impeto antico, +che, secondato e modificato da un'enfasi solenne, venutagli dall'uso +di predicare, dava a quel linguaggio un carattere singolare. Tutto il +suo contegno, come l'aspetto, annunciava una lunga guerra, tra +un'indole focosa, risentita, e una volontà opposta, abitualmente +vittoriosa, sempre all'erta, e diretta da motivi e da ispirazioni +superiori. Un suo confratello ed amico, che lo conosceva bene, l'aveva +una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro +forma naturale, che alcuni anche ben educati pronunziano, quando la +passione trabocca, smozzicate con qualche lettera mutata: parole che +in quel travisamento fanno però ricordare della loro energia +primitiva." Il professore Stoppani dice aver conosciuto da fanciullo +il parroco, che dovette servire al Manzoni come tipo del suo Don +Abbondio. Il Manzoni era ancora giovinetto, quando conobbe quel +curato, il quale gli raccontava in qual modo avesse preso gli ordini: +"Quando mi presentai all'esame, l'esaminatore mi domandò se i parroci +erano d'istituzione umana o divina. Io sapeva benissimo che loro +volevano si rispondesse che erano d'istituzione umana, e, furbo, +risposi tosto: d'istituzione umana, d'istituzione umana!" Il giovine +Manzoni si permise domandargli se fosse quello il suo convincimento; +il parroco ripose: "Oh! giusto! a me avevano insegnato ben +diversamente a Pavia. Ma se avessi risposto come la pensava io, non mi +lasciavano dir Messa." Il Manzoni voleva fare qualche obbiezione; ma +il curato troncò il discorso con questa sentenza: "Quando i superiori +domandano, bisogna saper rispondere a seconda del come la pensano +loro." Questo aneddoto è autentico; il Manzoni stesso lo fece +conoscere a' suoi amici, e dalla bocca di questi lo Stoppani lo +raccolse. È evidente la rassomiglianza di questo curato con Don +Abbondio;[9] ma per formarne quel tipo che riuscì, occorreva il +concorso di un genio, e la conoscenza de' materiali, dei quali il +Manzoni si servì, giova soltanto a mostrare che i grandi poeti son +quasi come Domeneddio, poichè, con l'attenuazione di un quasi, creano +anch'essi opere divine, _ex nihilo._ Storico è pur troppo il +personaggio della Geltrude, la Monaca di Monza; ma quando il Manzoni +ne lesse la storia, per tornare a colorirla potentemente gli giovò il +ricordarsi la zia ex-monaca, già da me ricordata, la quale ebbe cura +ch'egli imparasse la musica, il ballo, forse pure la scherma, su per +giù come quel Lodovico, a cui il padre fece dare un'educazione +"secondo la condizione de' tempi e per quanto gli era concesso dalle +leggi e dalle consuetudini; gli diede maestri di lettere ed esercizii +cavallereschi, e morì, lasciandolo ricco e giovinetto." Ma, senza i +frequenti richiami de' tipi manzoniani alla vita dell'Autore e a' suoi +conoscenti, che accrescono vivacità o naturalezza alle sue mirabili +ipotiposi, per tacere de' casi, ne' quali egli nomina direttamente o +sottintende troppo chiaramente i suoi amici Giovanni Torti e Tommaso +Grossi, di cui loda i versi "pochi e valenti" di cui raccomanda, con +molta industria, la diavoleria ch'egli stava scrivendo a Brusuglio, +ossia il poema de' _Lombardi alla prima Crociata_, i _Promessi Sposi_ +sono pieni zeppi di osservazioni maliziose tutte manzoniane, traendone +talora materia dalle occasioni più impensate. Tutti ricordano il +viaggio di Renzo allo studio del dottor Azzeccagarbugli, coi quattro +capponi che doveano servirgli di commendatizia. Renzo, agitato dalla +viva passione, "dava loro di fiere scosse e faceva balzare quelle +quattro teste spenzolate," al qual punto l'Autore soggiunge: "le quali +intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una coll'altra, come accade troppo +sovente tra compagni di sventura." Quest'osservazione messa lì, come +per sotterfugio, è forse più potente, pel suo effetto, di tutto il +bellissimo Coro della battaglia di Maclodio, che lamenta le discordie +italiane, più potente perchè meno enfatico, e più opportuno, più +speciale. Gli esuli italiani che si laceravano, talora, senza pietà, +da quelle poche parole erano invitati a pensare. Ed il pensare, in +simili casi, è, quasi sempre, un rimediare. Quanta forza satirica in +una sola frase manzoniana! La serva del dottor Azzeccagarbugli, per un +esempio, sa bene che il suo padrone è così abile, così destro avvocato +da far parere galantuomo qualsiasi birbante che si raccomandi a lui; +non vi è causa spallata che nelle sue mani non sia diventata buona; +perciò, dopo ch'ella serve il dottore, non ha mai visto tornar via il +ricorrente co' suoi doni rifiutati; il primo caso è quello di Renzo +venuto dal dottore a domandar giustizia contro un prepotente; ma alla +serva non può venire in capo che si tratti d'un innocente +perseguitato; nel restituirgli dunque le quattro bestie per ordine del +padrone, le dà a Renzo "con un'occhiata di compassione sprezzante, che +pareva volesse dire: _bisogna che tu l'abbia fatta bella_." Bisogna +che Renzo sia più birba di tutte le altre birbe che il dottore ha +rivendicate all'onore del mondo, perch'egli si decida a lasciarlo +partire col suo vistoso regalo. Il torto che la serva fa a Renzo, +pensando così male di lui, è men grave della condanna del dottore e di +tutti i dottori di legge che gli somigliano, sottintesa in quel +giudizio temerario. Renzo torna a casa indignato, e non sa dir altro +col cuore in tempesta, se non queste parole: "Saprò farmi ragione, o +farmela fare. A questo mondo c'è giustizia finalmente." Al che il +Manzoni è pronto a soggiungere: "Tant'è vero che un uomo sopraffatto +dal dolore non sa più quel che si dica." Quanta profonda ironia in +questa frase! Renzo torna da una spedizione, nella quale ha pur troppo +potuto accorgersi che giustizia nel mondo proprio non ce n'è; ma vi +sono parole che si dicono senza alcun perchè; Renzo vuole la +giustizia, e non la trova; per rendere questo suo sentimento usa +un'espressione popolare, e dice che la giustizia finalmente c'è, +quando ha proprio fatto esperimento del contrario; il Manzoni, da quel +fine umorista che è, nota la contradizione che esiste talora fra le +cose che si dicono e quelle che si pensano, e come nel dolore si +ragioni meno e si dica qualche volta precisamente l'opposto di quello +che si pensa. E, in somma, la conclusione vera del terzo capitolo è, +che non c'è da fare assegnamento di sorta su quella che si chiama +giustizia umana, in genere, ma che nel caso nostro, nell'intendimento +manzoniano; dovea chiamarsi giustizia straniera, giustizia de' signori +in Lombardia, ossia nessuna giustizia, arbitrio, violenza, che le +leggi in parte mantenevano e l'abuso delle leggi accresceva a +dismisura. Talora incontriamo qualche passo che appare una stonatura. +Renzo non ha ancora avuto il tempo di far chiasso in paese pel caso di +Don Rodrigo; anzi il caso è tale, che non se ne può parlare con alcuno +senza grave pericolo di guastarlo. Non è verosimile dunque che Renzo +ne abbia fatto rumore nel villaggio; e pure, malgrado della +inverosimiglianza, il Manzoni ci lascia credere che Renzo siasi +sfogato con gli amici, e che questi, invece di prestargli una mano al +bisogno, siansi ritirati tutti; onde Renzo se ne sfoga con Fra +Cristoforo: "Oh, lei non è come gli amici del mondo! Ciarloni! Chi +avesse creduto alle proteste che mi facevan costoro, nel buon tempo; +eh! eh! Eran pronti a dare il sangue per me; m'avrebbero sostenuto +contro il diavolo. S'io avessi avuto un nemico? Bastava che mi +lasciassi intendere; avrebbe finito presto di mangiar pane. E ora, se +vedesse come si ritirano!" Per Renzo e pel caso suo queste parole ci +paiono troppe e sproporzionate e strane; ma se il Manzoni si nasconde +sotto Renzo, alludono a qualche abbandono simile da lui patito, e +poich'egli ci preme, in verità, molto più di Renzo, prendiamo a cuore +il suo caso. Vi è una scenetta domestica fra Renzo e Lucia, che il +Manzoni deve aver colta proprio sul vivo, Renzo va in collera, +vorrebbe uccidere Don Rodrigo, rovinarsi, se Lucia non consente a +recarsi con lui dal curato per sorprenderlo. Lucia si spaventa e gli +si butta in ginocchi, e promette che farà tutto quel che egli vorrà, +pur che diventi più trattabile, più umano, pur che torni buono. +L'Autore a questo punto si fa una domanda, che obbliga molto +naturalmente un lettore intelligente a farsene un'altra. Siamo noi in +casa Mondella, od in casa Manzoni? E la domanda è questa: In mezzo a +quella sua gran collera, aveva Renzo pensato di che profitto poteva +esser per lui lo spavento di Lucia? E non aveva adoperato un po' di +artifizio a farlo crescere, per farlo fruttare? Il nostro Autore +protesta di non saper nulla; e io credo che nemmen Renzo non lo +sapesse bene. Il fatto sta che era realmente infuriato contro Don +Rodrigo, e che bramava ardentemente il consenso di Lucia; e quando due +forti passioni schiamazzano insieme nel cuor di un uomo, nessuno, +neppure il paziente, può sempre distinguer chiaramente una voce +dall'altra, e dire con sicurezza qual sia quella che predomini, "Ve +l'ho promesso," rispose Lucia, con un tono di rimprovero timido e +affettuoso; "ma anche voi avevate promesso di non fare scandoli, di +rimettervene al padre...."--"Oh via! per amor di chi vado in furia? +Volete tornare indietro ora? e farmi fare uno sproposito?"--"No, no," +disse Lucia, cominciando a rispaventarsi, "Ho promesso e non mi +ritiro. Ma vedete come mi avete fatto promettere. Dio non +voglia...."--"Perchè volete far de' cattivi augurii, Lucia? Dio sa che +non facciam male a nessuno."--"Promettetemi almeno che questa sarà +l'ultima."--"Ve lo prometto, da povero figliuolo."--"Ma questa volta, +mantenete poi," disse Agnese.--Qui l'Autore confessa di non sapere +un'altra cosa; se Lucia fosse, in tutto e per tutto, malcontenta +d'essere stata spinta ad acconsentire. Noi lasciamo, come lui, la cosa +in dubbio.[10] La persona dell'Autore viene, per lo più, ad +accrescere la forza de' sentimenti de' suoi personaggi; a colorirli +più gagliardamente; occorreva un grande poeta per far così commovente +l'addio di Lucia ai suoi monti, occorreva un buon patriotta per far +sentire con tanta tenerezza il dolore di chi si stacca dalla patria. +Ma talora i sentimenti dell'Autore che si mettono fra quelli de' suoi +personaggi appaiono soverchianti e guastano una parte dell'effetto +artistico. Chi è rimasto veramente commosso, per un esempio, +dall'addio di Lucia, desidera rimanere in quella commozione, e non +vorrebbe accogliere nell'animo alcun sentimento diverso da quello. Ma +il Manzoni vuole ad ogni costo che prevalga ne' dolori umani il +sentimento della rassegnazione cattolica; quindi, senza pure +accorgersi che la commettitura o la toppa cattolica riesce troppo +evidente, non badando ad alcuna regola di transizione, dopo l'ultimo +addio di Lucia, soggiunge senz'altro: "Chi dava a voi tanta giocondità +è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli se non per +prepararne loro una più certa e più grande." Per arrivare a un tal +sentimento, Lucia avea bisogno di un po' di preparazione; e il +Manzoni, da quel profondo psicologo che era, lo dovea sentire meglio +d'ogni altro. Ma è assai possibile che nella prima composizione del +romanzo quella pia appendice non esistesse, e che per solo +suggerimento di alcuno dei suoi revisori egli l'abbia introdotta nel +secondo manoscritto o sulle prove di stampa. Sappiamo invero che il +Manzoni avendo incominciato il romanzo il 24 aprile dell'anno 1821, +cioè appena fallita la rivoluzione piemontese, e dopo i primi arresti +de' patriotti lombardi, lo avea terminato nel 1823, e precisamente il +17 settembre. Il Grossi ch'era con lui a Brusuglio dovette essere il +primo a leggerlo, _in camera charitatis_; ma il Grossi, l'amico e +collaboratore di Carlo Porta, poteva al Manzoni parere un confessore +di manica larga. Un lettore più difficile fu di certo l'amico critico +e filosofo Ermes Visconti, al quale il Manzoni passò la sua prima +minuta de' _Promessi Sposi_; il Visconti la copri di note, appunti, +correzioni; il Manzoni ne tenne buon conto nella nuova trascrizione +del proprio lavoro ch'egli fece nell'anno 1824; la diede quindi a +ricopiare per passarla ad altri amici; il Fauriel, il Tosi, Gaetano +Giudici, il Tommaseo, furono nel numero de' lettori privilegiati; +ricevute le osservazioni, egli corresse nuovamente di proprio pugno +tutta la copia, che passò quindi alla Censura, e finalmente alla +Tipografia; sulle prove di stampa che si conservano, il Manzoni fece +nuove correzioni; la stampa del primo volume incominciò nell'anno +1825, quella del secondo nel 1826, il terzo ed ultimo volume si finì +di stampare nella primavera dell'anno 1827.[11] L'aspettativa del +romanzo era grande; il Fauriel ne parlava a' suoi amici in Francia; +Victor Cousin che avea visitato il Manzoni a Brusuglio ne recava +notizie al vecchio Goethe a Weimar. In Italia, alla sola notizia che +il Manzoni stava scrivendo un romanzo storico, parecchi letterati si +misero a scrivere romanzi storici, confondendo la speranza di far più +presto con quella di far meglio.[12] Non sapevano, non pensavano che +il Romanzo manzoniano avrebbe tratto tutta la sua gloria non +dall'essere storico, ma dall'averlo immaginato, sentito e scritto a +modo suo, e come sapeva farlo egli solo, il Manzoni. Il 12 marzo +dell'anno 1827, ad una domanda della contessa Diodata Saluzzo relativa +al romanzo il Manzoni rispondeva: "La filastrocca, della quale Ella ha +la bontà di richiedermi, è bensì stampata in gran parte, ma nulla ne è +ancor pubblicato, nè sarà che ad opera compiuta. Del quando non posso +fare alcuna congettura un po' precisa; perchè di quel che manca alla +stampa, una parte manca ancora allo scritto; e il compimento di questo +dipende da una salute incerta e bisbetica, la quale spesso mi fa +andare assai lento, e talvolta cessare affatto per buon numero di +giorni. Dell'essersi poi, come Ella mi accenna, veduto costi il già +stampato, io non so che mi dire nè che pensare, non ve ne avendo io +spedita certamente copia, nè in altra parte d'Italia. Nè anche posso +tacere che, siccome l'aspettazione di alcuni mi aveva già posto in +gran pensiero, così in grandissimo mi pone codesta ch'Ella si degna +mostrarmi: che, riguardando al mio lavoro, sento troppo vivamente +quanto sia immeritevole di una sua curiosità; e troppo certamente +prevedo quanto questa sia per essere mal soddisfatta. Ma, ad ogni +modo, la prova non sarà terribile che per la vanità; e io confido +ch'Ella si contenterà di dimenticare il libro noioso, senza cacciar +per questo l'autore dal posto accordatogli nella sua benevolenza." Da +questa lettera rileviamo che nel marzo 1827 il libro era al suo fine, +ma che il Manzoni doveva ancora scriverne gli ultimi fogli. È potuto +parere strano ai lettori de' _Promessi Sposi_ che il Manzoni fissasse +il numero de' suoi lettori a soli venticinque; o eran troppi, o troppo +pochi; si disse che in quel caso il Manzoni affettava soverchia +modestia; ma è difficile il cogliere il Manzoni in fallo; il buon +senso è stato forse più vicino a lui che a qualsiasi altro mortale. +Ora noi sappiamo che, prima di venir pubblicati, i _Promessi Sposi_ +furono veramente letti e talora molto criticati da un numero scelto di +amici, che potrebbero per l'appunto sommare insieme al numero di +venticinque. Essi furono, dal 1823 in cui i _Promessi Sposi_ furono +finiti di comporsi, al 1827, ossia per ben quattro anni, per un caso +singolare, il solo vero pubblico de' _Promessi Sposi_; e, per quanto +nel trovarsi così limitato ci fosse da sperare che usasse discrezione +e riserbo, non pare che una tal regola siasi osservata da tutti; +sembra anzi che alcuno de' venticinque lettori parlasse troppo e che +si permettesse un genere di censure irritante per ogni autore, ma +specialmente per un autore come il Manzoni; ond'egli preparò per la +stampa e pubblicazione definitiva del libro, destinato da prima ai +soli amici fidati, una frecciata delle sue, e la lanciò in modo che il +pubblico potesse non capire, e la dovessero sicuramente sentire gli +amici indiscreti, ai quali essa era diretta.[13] Non sarà troppa +temerità la nostra il supporre che una delle persone più colpite +doveva essere Niccolò Tommaseo: l'articolo critico ch'egli pubblicò +nel fascicolo di ottobre del 1827 nell'_Antologia_, è forse, fra tutti +gli articoli che si scrissero allora sopra i _Promessi Sposi_, il più +malizioso, Il Tommaseo parla della "degnazione," con la quale il +Manzoni "si è abbassato a voler fare un romanzo," e si domanda: "Chi +mi sa dire per quali pensieri e sentimenti passasse lo spirito di +quest'uomo singolare nel corso del suo lavoro? Chi mi sa dire se egli +non l'abbia compiuto in uno stato di opinione molto diverso da quello, +in cui l'ha cominciato?" Dopo aver censurato i caratteri de' _Promessi +Sposi_, trovato Renzo, per un villano, troppo gentile, Lucia priva di +carattere, troppo poco villana, Agnese pesante, avvertito che il +cardinal Federigo compare troppo tardi, che l'Innominato si converte +troppo presto, dice: "Quel della Signora sarebbe più individuale e più +vivo, se l'Autore, _come la pubblica voce afferma_, non avesse per +eccesso di delicatezza troncata la parte de' suoi traviamenti;" trova +Don Abbondio quasi noioso, perchè troppo simile a sè stesso; il lepore +manzoniano gli sa talvolta "del mendicato e del picciolo." E qui, nel +tempo stesso che l'accusa, vuole parer di scusarlo, accusandolo un po' +di più: "Se non che (scrive il Tommaseo) da un uomo che segue con +amabile semplicità i miti impulsi del suo bel cuore e del suo raro +ingegno, non è poi da esigere un freddo rigore in seguire quella certa +convenienza di tuono, ch'è così facile a degenerare in sistema, ed a +farsi monotonia. Egli è lecito però l'affermare, che nel tuono di +questo libro domina insieme col vasto non so che di vago, che alla fin +fine potrebbe essere il difetto di chi si abbassa a soggetti minori +della propria grandezza. Perchè se quel libro è fatto pel volgo, è +tropp'alto; se per gli uomini colti, è tropp'umile. In questo libro +sarebbe a desiderare un far più svelto e più franco. La modestia +dell'Autore si spinge, se è lecito dire, talvolta sino a diventare +orgogliosa. Egli teme di non iscolpire abbastanza i caratteri, di non +fare abbastanza impressione; perciò si ferma su tutto. Se invece di +mostrarsi conoscitore degli uomini in genere, Manzoni avesse voluto +spiegarci solamente i misteri di quel pezzo d'uomo che è l'uomo +morale, allora egli sarebbe stato sempre grande; ma allora non avrebbe +fatto un romanzo. Manzoni talvolta lascia immaginar troppo al lettore, +talvolta nulla; il suo tuono è il tuono d'un uomo superiore che si +abbassa per giovare altrui, ma talvolta par non si abbassi che per +piacere; e questo lo fa troppo lepido. La sua naturalezza è quasi +sempre artifiziata, ma di un'arte sublime; le sue intenzioni vanno +sempre al di là delle sue parole; e per gustare molte espressioni, +molti tratti, e lo spirito dominante dell'opera, bisognerebbe aver +conosciuto l'Autore, dappresso. Si conosce più il libro dall'Autore, +che non l'Autore dal libro." A malgrado del bisticcio, si capisce +quello che il Tommaseo voleva dire; egli era stato in casa Manzoni, +avea letto in casa sua i _Promessi Sposi_ prima che si pubblicassero, +ed era di quelli che potevano legger molto fra le linee. L'articolo +che il Tommaseo amico osò stampare in Firenze, quando il Manzoni si +trovava con la sua famiglia festeggiato, ammirato, invidiato forse +anco, non è punto simpatico, e ci lascia facilmente supporre quali +altri giudizii il Tommaseo dovesse permettersi contro il romanzo nei +privati discorsi, prima che si pubblicasse. Quelle censure anticipate, +per la maggior parte ingiuste e piene di sofisticherie, irritarono, +senza dubbio, il Manzoni, al quale vennero riportate; perciò, +nell'ultimo foglio del suo romanzo, poco prima di mandarlo in giro, +egli volle inserire una sua pagina tutta significativa: il lettore di +romanzi che arriva al fine de' _Promessi Sposi_ ed intende che quella +Lucia e quel Renzo, ai quali o poco o molto s'è affezionato, vanno a +finire in un paese, dove non sono poi bene accolti, ha un po' ragione +di mettersi di malumore contro l'Autore, che non seppe immaginare +alcun'altra miglior conclusione; ma, se il lettore di romanzi è +persona intelligente, la quale più de' casi straordinarii di un eroe o +di un'eroina sappia ammirar l'arte, con la quale l'Autore crea, egli +passerà invece, tosto, dal breve malumore ad una viva e durevole +ammirazione. Dopo il cenno che ho qui fatto sopra il modo singolare +con cui si preparò in Milano la stampa de' _Promessi Sposi_, tutti +possono intendere la finezza di questa pagina, che si può pertanto +tornare a rileggere: "Il parlare che, in quel paese, s'era fatto di +Lucia, molto tempo prima che la ci arrivasse, il saper che Renzo aveva +avuto a patir tanto per lei, e sempre fermo, sempre fedele; forse +qualche parola di qualche amico parziale per lui e per tutte le cose +sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovine, e +una certa aspettativa della sua bellezza. Ora sapete come è +l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, +schizzinosa; non trova mai tanto che le basti, perchè, in sostanza, +non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce +che aveva dato senza ragione. Quando comparve questa Lucia, molti, i +quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d'oro, e le +gote proprio di rosa, e due occhi l'uno più bello dell'altro". e che +so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciare il naso, e a +dire: "Eh! l'è questa? Dopo tanto tempo, dopo tanti discorsi, +s'aspettava qualche cosa di meglio. Cos'è poi? Una contadina come +tant'altre. Eh! di queste e delle meglio ce n'è per tutto." Venendo +poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro; +e ci furon fin di quelli che la trovavan brutta affatto. Siccome però +nessuno le andava a dir sul viso a Renzo queste cose, così non c'era +gran male fin lì. Chi lo fece il male, furon certi tali che gliene +rapportarono; e Renzo, che volete? ne fu tocco sul vivo. Cominciò a +ruminarci sopra, a farne di gran lamenti, e con chi gliene parlava, e +più a lungo tra sè "E cosa v'importa a voi altri? E chi v'ha detto +d'aspettare? Son mai venuto io a parlarvene? a dirvi che la fosse +bella? E quando me lo dicevate voi altri, v'ho mai risposto altro, se +non che era una buona giovine? È una contadina! V'ho detto mai che +v'avrei menato qui una principessa? Non vi piace? non la guardate. +N'avete delle belle donne? guardate quelle." E vedete un poco come +alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato di un uomo per +tutta la vita. Se Renzo avesse dovuto passar la sua in quel paese, +secondo il suo primo disegno, sarebbe stata una vita poco allegra. A +forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. Era sgarbato +con tutti, perchè ognuno poteva essere uno de' critici di Lucia. Non +già che trattasse proprio contro il Galateo; ma sapete quante belle +cose si possono fare senza offender le regole della buona creanza; +fino sbudellarsi. Aveva un non so che di sardonico in ogni sua parola; +in tutto trovava anche lui da criticare, a segno che, se faceva +cattivo tempo due giorni di seguito diceva: "Eh già, in questo paese!" +[14] Vi dico che non eran pochi quelli che l'avevan già preso a noia, +e anche persone che prima gli volevan bene; e col tempo, d'una cosa +nell'altra, si sarebbe trovato, per dir così, in guerra con quasi +tutta la popolazione, senza poter forse nè anche lui conoscer la prima +cagione di un così gran male." Così il Manzoni pigliava non due, ma +tre colombi ad una fava; conchiudeva la sua storia in un modo +certamente insolito, per quanto sia sembrato umile; alludeva forse ai +discorsi che si fecero in Milano intorno alla sua sposa, quando egli +la menò dal contado bergamasco in Milano; e dava una sferzata allegra +a que' critici impazienti, che si preparavano a gettare il discredito +sul libro prima che venisse pubblicato. Io potrei ora proseguire +questa indagine biografica manzoniana sopra i _Promessi Sposi_, ma +temerei recarvi tedio. Non terminerò tuttavia senza avvertire come +l'ottimo commento ai _Promessi Sposi_ si possa fare soltanto a Lecco. +Chi voglia ammirare veramente tutta la potenza artistica dell'ingegno +manzoniano deve recarsi sopra la scena stessa del romanzo. Non mai si +è rivelata meglio la virtù d'uno scrittore a idealeggiare il reale. +Quello che il Manzoni aveva fatto degli uomini, lo fece pure de' +luoghi; col suo genio plastico gli espresse, con la sua fantasia +poetica li sollevò, col suo proprio sentimento diede loro una tinta +calda ed un calore simpatico. Il Manzoni, io l'ho già detto, aveva +dovuto con suo grave dolore vendere la propria palazzina detta il +_Caleotto_ che sorge presso Lecco (ove il Manzoni possedeva pure +alcune terre, come il suo Renzo un orto), in faccia ad Acquate ed al +bel Resegone, e sovrasta all'Adda. V'è una leggenda a Lecco, che io vi +ripeto come la intesi: secondo essa, dopo la vendita dolorosa de' beni +paterni, il Manzoni non sarebbe più tornato a Lecco, ma a ricordo de' +vecchi, un giorno, nel tempo in cui egli scriveva i _Promessi Sposi_, +una vettura si sarebbe fermata in vista del _Caleotto_ e di Acquate; +in quella vettura vogliono che si trovasse il Manzoni, e che alla +vista de' cari luoghi della sua infanzia abbia dato in uno scoppio di +pianto, e mancatogli il coraggio di scendere, egli sia invece +ripartito prontamente per Milano, per sottrarsi alla vivezza del +dolore subitamente provato. Sia storia o storiella, questo racconto +esprime, in ogni modo, il sentimento vivissimo che il Manzoni aveva, +senza dubbio, del panorama incantevole ch'egli aveva più volte, +essendo fanciullo, ammirato dal suo _Caleotto_. Si direbbe che di là +tutti i luoghi principali de' _Promessi Sposi_ non solo s'abbracciano +con gli occhi, ma si pigliano, per così dire, con le mani. La +viottola, per la quale passeggiava Don Abbondio, la chiesa d'Acquate, +la casa di Agnese e di Lucia, la palazzina di Don Rodrigo, il +Resegone, il convento di Pescarenico, il passo del Bione, le rovine +del supposto castello dell'Innominato, tutto si spiana alla vista di +chi contempli la scena ridente e svariata dal _Caleotto_. Chi visita +ora que' luoghi li trova certamente bellissimi; ma bisogna proprio +visitarli per vedere coi proprii occhi, con piena evidenza, quale +meraviglioso artista, quale stupendo poeta anche scrivendo in prosa +siasi rivelato il Manzoni.[15] Nessuno che legga i _Promessi Sposi_ +in vista d'Acquate troverà una sola linea che si discosti dal vero; ma +la poesia di quel vero prima di lui l'aveva forse sentita in parte +qualcuno, egli la sentì e la espresse tutta; ecco dunque, in qual modo +il Manzoni è stato verista; ecco in qual modo io vorrei pure che lo +diventassimo noi tutti, imparando nel tempo stesso da lui a fare molto +con assai poco e non viceversa assai poco con molto. Di montagne come +il Resegone se ne trovano certamente in Italia parecchie altre; ma +quella è la montagna d'Acquate, cioè del villaggio, ove Renzo e Lucia +son nati e cresciuti; tutti i loro ricordi, tutti i loro affetti sono +là, ma un signore prepotente viene a cacciare dal loro tetto, dal loro +nido e disperde nell'esiglio i giovani fidanzati; allora il Resegone +appare più bello, più grande, più poetico di tutti gli altri monti, +perchè quel monte vuol dire ai fuggiaschi la patria; ed ecco, in qual +modo naturale, il Manzoni converte l'addio di una povera contadina al +suo villaggio in un vero inno commovente dell'esule italiano alla +patria. + + [1] Il Fauriel, scrive il Sainte-Beuve, s'andava proponendo, circa + quel tempo, di comporre un romanzo storico, di cui avrebbe + certamente collocata la storia nel Mezzodì della Francia, in una + di quelle epoche ch'egli conosceva così bene. Dopo aver finito + l'_Adelchi_, il Manzoni, abbandonata l'idea di una tragedia + _Spartaco_, si mise anch'egli a pensare di comporre il romanzo + _Promessi Sposi_. Circa lo stesso tempo, il suo amico Grossi + s'occupava intorno ad un grande poema storico: _I Lombardi atta + prima Crociata_. Era il tempo del grande ardore per l'_Ivanhoe_. + Di qui nuove attivissime discussioni, e nuovo moto alle idee, sia + per lettera, sia a voce, nel soggiorno del Fauriel in Italia (la + Prefazione che precede il supplemento al secondo volume dei _Canti + popolari della Grecia_ del Fauriel reca la data di _Brusuglio + vicin di Milano_) dal 1823 al 1825. Discutevasi, per esempio, come + questione principale, tra i due amici, intorno al modo d'innestare + la storia con la poesia, senza che l'una noccia all'altra. Il + Fauriel inclinava a credere che, quindi in poi, la lotta + condurrebbe la poesia propriamente detta a rimanere ogni dì più + soccombente. Il Manzoni pensava altrimenti, e sosteneva contro le + apparenze e i cattivi pronostici che _la poesia non ha volontà di + morire_. E tutti due s'accordarono a dire che, in un certo sistema + di romanzo, "c'è posto per l'invenzione de' fatti nella + rappresentazione di costumi storici." Ebbene, la è questa appunto, + replicava il Manzoni, una di quelle forze potentissime che restano + tuttavia alla poesia, la quale, com'io vi diceva, non ha volontà + di morire. La narrazione storica non è fatta per lei; giacchè il + racconto de' fatti ha virtù di svegliare nell'uomo, naturalmente e + ragionevolmente curioso, una tale attrattiva da disgustarci delle + invenzioni poetiche che vi si volessero mescolare fino a farle + parere puerili. Ma riunire i caratteri distintivi di un'epoca + della società, rischiararli o porli in moto con un'azione, + profittar della storia senza mettersi in concorrenza con essa, + senza pretender di fare quel che esse sa far meglio sicuramente, + ecco ciò che mi sembra tuttavia riservato alla poesia; che anzi + essa sola può fare. "Non crediamo ingannarci (soggiunge il + Sainte-Beuve), epilogando per tal modo l'opinione del poeta." + + [2] Ecco le parole proprie del Filangieri, quali si possono leggere + nel libro IV, capo 40, art. 3°, della _Scienza della + Legislazione_: "Io propongo la lettura de' romanzi pe' fanciulli + che sono giunti all'età che si richiede secondo l'ordine da noi + esposto (cioè l'età di nove anni compiuti), per assistere ai + morali discorsi. Ma quali debbono essere questi romanzi? quali i + soggetti, sui quali formar si dovrebbero? Ogni condizione può + avere i suoi eroi, può avere i suoi mostri. Presso tutte le + nazioni, in tutte l'età, in tutti i Governi, se ne trovano in + tutte le classi dello Stato. I cenci dell'ultimo cittadino e la + toga del primo magistrato nascondono spesso le più grandi virtù e + i vizii più vili. L'occhio del filosofo penetra a traverso di + questo velo, nel mentre che il volgare non vi vede che cenci e + toga. Su questi fatti che l'istorie di tutti i tempi ci + manifestano, formar si dovrebbero i romanzi, de' quali io parlo. + L'eroe esser dovrebbe della classe, della quale son coloro, a' + quali ne vien destinata la lettura. L'agricoltore dunque, il + fabbro, il semplice soldato, o il duce che ha cominciato + dall'esserlo, e che ha condotto l'aratro prima di condurre la + legione, somministrar dovrebbero il soggetto e l'eroe dei romanzi + che pe' fanciulli di questa classe io propongo. L'arte dello + scrittore esser dovrebbe di mettere nel maggior aspetto quelle + virtù così civili come guerriere che sono più alla portata + degl'individui di questa classe; di dipingere co' colori più neri + que' vizii, ai quali sono più esposti; di fecondare que' semi + dell'amor della patria o della gloria, che si van gittando in + tanti modi nel cuore de' nostri allievi, e d'ispirare + quell'elevazione di animo, ch'è altrettanto più gloriosa, quanto + meno si combina colla ricchezza delle fortune e coll'originaria + dignità della condizione. _Io vorrei che il soggetto del romanzi + fosse per lo più un fatto vero, e non interamente immaginato, e + vorrei che l'autore ne assicurasse colui che legge. È incredibile + quanto questa prevenzione ne renderebbe più efficace la lettura_. + La moltiplicità e l'eccellenza delle opere che son comparse in + questo genere presso tutte le nazioni, ed in tutte le lingue + dell'Europa, renderebbe molto facile la collezione di questi + romanzi d'educazione che io propongo. Gli effetti e i vantaggi, + che ne produrrebbe la lettura, sono noti a chiunque conosca la + forza dei sentimenti e l'influenza che questi aver possono sulla + formazion del carattere e sullo sviluppo delle passioni." + + [3] Questa notizia ch'io rilevo da una lettera del professore + Giovanni Rizzi, trova pure conferma nelle seguenti parole del + Buccellati: "Rattristato, per i rovesci del 1821, la morte e la + prigionia degli amici, (il Manzoni} disse a Grossi ch'egli non + potendo più vivere a Milano, intendeva ritirarsi colla famiglia a + Brusuglio. Grossi trovò savio il pensiero di Manzoni, e se ne + valse anche per suo conto, seguendo l'amico nel suo eremitaggio. + Tra i libri che Manzoni portava seco da Milano eravi la _Storia_ + del Ripamonti e l'_Economia e Statistica_ del Gioia, in cui si + trovano citate le Gride contro i Bravi e gl'inconsulti Decreti + annonarii. Oh! che tempi, diceva Manzoni a Grossi, segnando + specialmente le pagine del Ripamonti che alludono all'Innominato. + Sarebbe bene porre sottocchio in modo evidente queste istorie...." + + [4] Lo riferisco, quantunque notissimo, perchè nella biografia + manzoniana sembrami avere una importanza speciale: ".... La + presenza di Federigo era infatti di quelle che annunziano una + superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente + composto, e quasi involontariamente maestoso; non incurvato, nè + impigrito punto dagli anni; l'occhio grave e vivace, la fronte + serena e pensierosa; con la canizie nel pallore, tra i segni + dell'astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di + floridezza verginale; tutte le forme del volto indicavano che, in + altra età, c'era stata quella che più propriamente si chiama + bellezza; l'abitudine de' pensieri solenni e benevoli, la pace + interna d'una lunga vita, l'amore degli uomini, la gioia continua + d'una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi, + bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica + semplicità della porpora. Tenne anche lui, qualche momento, fisso + nell'aspetto dell'Innominato il suo sguardo penetrante; ed + esercitato da lungo tempo a ritrarre dai sembianti i pensieri; e, + sotto a quel fosco e a quel turbato, parendogli di scoprire sempre + più qualcosa di conforme alla speranza da lui concepita al primo + annunzio d'una tal visita, tutt'animato; "Oh!" disse, "che + preziosa visita è questa! e quanto vi devo esser grato d'una sì + buona risoluzione: quantunque per me abbia un po' del rimprovero!" + "Rimprovero!" esclamò il signore maravigliato, ma raddolcito da + quelle parole e quel fare, e contento che il Cardinale avesse + rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque. "Certo, m'è un + rimprovero," riprese questo, "ch'io mi sia lasciato prevenir da + voi; quando, da tanto tempo, tante volte, avrei dovuto venir da + voi io." "Da me voi! sapete chi sono? V'han detto bene il mio + nome?" "E questa consolazione ch'io sento, e che, certo, vi si + manifesta nel mio aspetto, vi par egli ch'io dovessi provarla + all'annunzio, alla vista d'uno sconosciuto? Siete voi che me la + fate provare; voi, dico, che avrei dovuto cercare; voi, che almeno + ho tanto amato e pianto, per cui ho tanto pregato; voi de' miei + figli, che pure amo tutti e di cuore, quello che avrei più + desiderato d'accogliere e d'abbracciare, se avessi creduto di + poterlo sperare. Ma Dio sa fare Egli solo le meraviglie, e + supplisce alla debolezza, alla lentezza, de' suoi poveri servi." + L'Innominato stava attonito a quel dire così infiammato, a quelle + parole, che rispondevano tanto risolutamente a ciò che non aveva + ancor detto, nè era ben determinato di dire; e commosso, ma + sbalordito, stava in silenzio. "E che?" riprese ancor più + affettuosamente Federigo: "voi avete una buona nuova da darmi, e + me la fate tanto sospirare?" "Una buona nuova, io? Ho l'inferno + nel cuore; e vi darò una buona nuova? Ditemi voi, se lo sapete, + qual'è questa buona nuova che aspettate da un par mio." "Che Dio + v'ha toccato il cuore e vuol farvi suo," rispose pacatamente il + Cardinale. "Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è + questo Dio?" "Voi me lo domandate? voi? E chi più di voi l'ha + vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita, + che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa + presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una + consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo + riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?" "Oh, certo! ho qui + qualche cosa che mi opprime, che mi rode! Ma Dio! Se c'è questo + Dio, se è quello che dicono, cosa volete che faccia di me?" Queste + parole furon dette con un accento disperato; ma Federigo, con un + tono solenne, come di placida ispirazione, rispose; "Cosa può far + Dio di voi? cosa vuol farne? Un segno della sua potenza e della + sua bontà: vuol cavar da voi una gloria che nessun altro gli + potrebbe dare. Che il mondo gridi da tanto tempo contro di voi, + che mille e mille voci detestino le vostre opere...." + (l'Innominato si scosse, e rimase stupefatto un momento nel sentir + quel linguaggio così insolito, più stupefatto ancora di non + provare sdegno, anzi quasi un sollievo): "Che gloria," proseguiva + Federigo, "ne viene a Dio? Son voci di terrore, son voci + d'interesse, voci forse anche di giustizia, ma d'una giustizia + così facile, così naturale! Alcune forse, pur troppo, d'invidia di + codesta vostra sciagurata potenza, di codesta, fino ad oggi, + deplorabile sicurezza d'animo. Ma quando voi stesso sorgerete a + condannare la vostra vita, ad accusar voi stesso, allora.... + Allora Dio sarà glorificato! E voi domandate cosa Dio possa far di + voi? Chi son io, pover'uomo, che sappia dirvi fin d'ora che + profitto possa ricavar da voi un tal signore? Cosa possa fare di + codesta volontà impetuosa, di codesta imperturbata costanza, + quando l'abbia animata, infiammata d'amore, di speranza, di + sentimento? Chi siete voi, pover'uomo, che vi pensiate d'aver + saputo da voi immaginare e fare cose più grandi nel male, che Dio + non possa farvene volere e operare nel bene? Cosa può Dio far di + voi? E perdonarvi? e farvi salvo? e compiere in voi l'opera della + redenzione? Non son cose magnifiche e degne di Lui? O pensate! se + io omiciattolo, io miserabile e pur così pieno di me stesso, io + qual mi sono, mi struggo ora tanto della vostra salute, che per + essa darei con gaudio (Egli m'è testimonio) questi pochi giorni + che mi rimangono, oh pensate! quanta, quale debba esser la carità + di Colui che m'infonde questa, così imperfetta, ma così viva, come + vi ami, come vi voglia Quello che mi comanda e m'ispira un amore + per voi che mi divora!" A misura che queste parole uscivan dal suo + labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto ne spirava il senso. La + faccia del suo ascoltatore, di stravolta e confusa, si fece da + principio attonita e intenta; poi si compose a una commozione più + profonda e meno angosciosa; i suoi occhi che dall'infanzia più non + conoscevan le lacrime, si gonfiarono; quando le parole furon + cessate si coprì il viso con le mani, e diede in un dirotto + pianto, che fu come l'ultima e più chiara risposta." + + [5] "Nell'Italia nostra (vi si diceva) vi sono tuttavia gli + Aristotelici delle Lettere, come vi furono della Filosofia; e sono + quei tenaci adoratori delle parole, i quali fissano tutti i loro + sguardi sul conio di una moneta, senza mai valutare la bontà + intrinseca del metallo e corron dietro e preferiscono nel loro + commercio un pezzo d'inutile rame, ben improntato e liscio, a un + pezzo d'oro perfettissimo, di cui l'impronta sia fatta con minor + cura. Immergeteli in un mare di parole, sebben anche elleno non + v'annuncino che idee inutili o volgarissime, ma sieno le parole ad + una ad una trascelte, e tutte insieme armoniosamente collocate nei + loro periodi, sono essi al colmo della loro gioia. Mostrate loro + una catena ben tessuta di ragionamenti utili, nuovi, ingegnosi, + grandi ancora, se una voce, se un vocabolo, una sconciatura + risuona al loro piccolissimo orgtano, ve la ributtano come cosa + degna di quella." + + [6] "Due però (scrive il Manzoni) erano i libri che Don Ferrante + anteponeva a tutti e di gran lunga in questa materia; due che, + fino a un certo tempo, fu solito di chiamare i primi, senza mai + potersi risolvere a qual de' due convenisse unicamente quel grado: + l'uno, il _Principe_ e i _Discorsi_ del celebre Segretario + fiorentino; mariuolo sì, diceva Don Ferrante, ma profondo: l'altro + la _Ragion di Stato_ del non men celebre Giovanni Botero; + galantuomo sì, diceva pure, ma acuto." Il Manzoni dovea pensare + ne' suoi studii storici un po' come il suo Don Ferrante: "Ma cos'è + mai la storia senza la politica? Una guida che cammina, cammina, + con nessuno dietro che impari la strada, e, per conseguenza, butta + via i suoi passi; come la politica senza la storia è uno che + cammina senza guida." L'Autore entra spesso in iscena anche come + attore. Così dopo aver fatto una descrizione, forse un po' troppo + minuta della biblioteca di Don Ferrante, soggiunge: "Noi + cominciamo a dubitare se veramente il lettore abbia una gran + voglia di andar avanti con lui in questa rassegna, anzi a tornerò + di non aver già buscato il titolo di copiator servile per noi, e + quello di seccatore da dividorsi con l'anonimo sullodato, per + averlo bonariamente seguito fin qui, in cosa estranea al racconto + principale, e nella quale probabilmente non s'è tanto disteso, che + per isfoggiar dottrina, e far vedere che non era indietro del suo + secolo. Però lasciando scritto quel che è scritto per non perder + la nostra fatica, ometteremo il rimanente, per rimetterci in + istrada." + + [7] È il Manzoni stesso che ce lo fa sapere in una sua lelterina a + Cesare Cantù, il quale, valendosi, com'è noto, in gran parte dei + materiali di studio dei _Promessi Sposi_ che avevano servito al + Manzoni, compose il suo _Commento storico_ ai _Promess Sposi_: + "L'Innominato (scriveva il Manzoni) è certamente Bernardino + Visconti. Per l'_aequa potestas quidlibet audendi_ ho trasportato + il suo castello nella Valsássina. La duchessa Visconti si lamenta + che le ho messo in casa un gran birbante, ma poi un gran santo." + Nella Valsássina aveva avuto signorìa, nel tempo in cui è + collocata l'azione del romanzo, la casa Manzoni. L'aver fatto + l'Innominato il signore della Valsássina parmi un altro segno + evidente che il Manzoni voleva, in qualche modo, rappresentar sè + stesso nell'Innominato, per l'_aequa potestas quidlibet audendi_. + Vogliono che il Manzoni un giorno a chi lo ringraziava del bene + ch'egli avea fatto co' suoi scritti, rispondesse; "Senta, se c'è + un nome che non meriti autorità, questo nome è il mio. Lei forse + non sa che io fui un incredulo e un propagatore d'incredulità e + _con una vita conforme alla dottrina, che è il peggio_. E se la + Provvidenza mi ha fatto vivere tanto, è perchè mi ricordi sempre + che fui _una bestia e un cattivo_." + + [8] "Lodovico (scrive il Manzoni) aveva contratte abitudini + signorili; e gli adulatori, tra i quali era cresciuto, l'aveano + avvezzato ad esser trattato con molto rispetto. Ma, quando volle + mischiarsi coi principali della sua città, trovò un fare ben + diverso da quello, a cui era accostumato; e vide che a voler esser + della loro compagnia, come avrebbe desiderato, gli conveniva fare + una nuova scuola di pazienza o di sommissione, star sempre al di + sotto e ingozzarne una ogni momento. Una tal maniera di vivere non + s'accordava, nè con l'educazione, nè con la natura di Lodovico. + S'allontanò da essi indispettito. Ma poi ne stava lontano con + rammarico, perchè gli pareva che questi veramente avrebber dovuto + essere i suoi compagni; soltanto gli avrebbe voluti più + trattabili." + + [9] Forse vi è pure qualche cosa delle idee di quel parroco + conosciuto dal Manzoni, nel battibecco fra Agnese e Don Abbondio + sul titolo da darsi al cardinal Federigo "illustrissimo" o + "monsignore" o "eminenza," ove Don Abbondio prova che il Papa ha + decretato che i Cardinali si chiamino eminenze, perchè troppi si + appropriarono il titolo d'illustrissimi. Un giorno, è vero, si + chiameranno tutti eminenze, gli abati, i proposti, ma intanto per + un po' di tempo, perchè gli uomini son fatti così, sempre voglion + salire, sempre salire, i soli curati a tirar la carretta, e a + pigliarsi del reverendo fino alla fine del mondo. Piuttosto, non + mi meraviglierei punto che i cavalieri, i quali sono avvezzi a + sentirsi dar dell'illustrissimo, a esser trattati come i + Cardinali, un giorno volessero dell'eminenza anche loro. E se lo + vogliono, vedete, troveranno ehi gliene darà. E allora il Papa che + ci sarà allora, troverà qualche altra cosa per i cardinali. + + [10] Enrichetta Blondel, moglie del Manzoni, morì cinque anni dopo la + pubblicazione dei _Promessi Sposi_ nel 1833, e il Manzoni ne + rimase per lungo tempo inconsolabile. Il Tommaseo ricordava, in + proposito; un aneddoto commovente: "Il Manzoni era a Stresa per + assistere all'agonìa dell'amico Antonio Rosmini; e fu soggetto + d'ammirazione agli astanti la venerazione figliale di lui più + vecchio ed il cordoglio di quella morte; e io posso dire quanto + profondamente (non parendo ai profani) egli sentisse i dolori. + Rincontratomi seco a Stresa, a caduto il discorso su Virgilio + {religione dell'anima sua) rammentando io quel sovrano concetto + d'Evandro; _Tuque o santissima coniux, felix morte tua_, egli + continuava la citazione: _neque in hunc servata dolorem_, + accompagnandola coll'atto del viso e della mano abbandonata sul + ginocchio, e sentì la _diletta e venerata sua moglie_, la sua + ispiratrice, della quale consunta da lento languore ei diceva con + parole degne di chi ci ritrasse Ermengarda morente:,--Tutti i dì + la offro a Dio, e tutti i dì gliela chieggo.--Veggasi pure quanto + scrive in proposito il professor Prina nel suo diligente _Studio + biografico sopra il Manzoni._ + + [11] Il Tommaseo, scrivendo al signor Giovanni Sforza, gli diceva: + "Nel marzo (1827) egli (Manzoni) stava scrivendo gli ultimi fogli, + e io sul principio di quell'anno o sulla fine del precedente lessi + buona parte del terzo volume all'abate Rosmini che, passeggiando + la sua stanza, sorrideva e ammirava. Un giorno che Don Alessandro + correggeva le bozze e le metteva al sole che s'asciugassero: _vede + che ho qualcosa anch'io al sole_, coll'arguzia solita, nel vedermi + entrare, sorridendo egli disse." + + [12] Del rumore che fecero al loro apparire, i Promessi Sposi, possiam + prendere argomento dalle seguenti parole di Paride Zajotti, il + critico detta _Biblioteca Italiana_: "Alessandro Manzoni conduce + in Italia la scuola romantica; nè la placidezza della sua vita, nè + la dignitosa temperanza dell'alto suo ingegno valsero a liberarlo + da questo onore pericoloso, cui necessariamente lo solleva la fama + universale delle sue opere, e il bisogno riconosciuto da' suoi + seguaci di ripararsi sotto un gran nome. Non è quindi a + maravigllare, se le sue scritture al primo venire in luce destano + una commozione sì viva, e chiamano tosto i partiti a sdegnose e + gareggianti parole; i classicisti non gli vogliono permettere + d'acquistar tanta gloria violando i loro antichi precetti, e i + romantici menano un romoroso trionfo, attribuendo alla bontà de' + nuovi principii le lodi unicamente debite all'eccellenza del loro + maestro." Più volgarmente il prete Giuseppe Salvagnoli Marchetti, + il quale nell'anno 1829 pubblicava in Roma un opuscolo contro + gl'_Inni Sacri_ di Alessandro Manzoni, per far dispetto al Borghi + che gli ammirava, gl'imitava e non volea le lodi del Salvagnoli se + quelle lodi doveano tacitamente contenere un biasimo agl'Inni + manzoniani, confessa la popolarità, di cui godevano fin da + quell'anno i _Promessi Sposi_. Dicendo egli al proprio libraio che + non avea ancora letto il romanzo del Manzoni, fa poi che il + libraio malignamente gli soggiunga: "Si tollererebbe più + volentierl il non aver letto Dante che i _Promessi Sposi_ oggidì." + Il libraio gli offre venticinque zecchini, a patto ch'ei scriva + contro i _Promessi Sposi_; il Salvagnoli finge ricusare il + compenso larghissimo, per questa sola ragione, ch'egli non suol + leggere nè insegnare "una storia _corretta e rifatta_ in un + romanzo." Che se consente a scrivere contro gl'_Inni Sacri_, + l'invidia non c'entra. "Non invidio (egli scrive) il Manzoni, + perchè non ho mai invidiato chi segue false immagini di bene e di + vero." La critica dell'opera manzoniana fu in parte pubblica, in + parte privata. Lo stesso critico della _Biblioteca Italiana_ fin + dall'anno 1827 ce ne avverte: "I varii giudizii, che diedero di + quest'opera le pubbliche stampe e i privati discorsi, cominciarono + a dividersi già sul principio di essa, dove si venne a disputare + se le convenisse il nome di romanzo che l'Autore non le aveva + assegnato.... troppo oziosa è la disputazione de' nomi, quando il + giudizio della cosa stessa non ne dipende. Non manca mai chi + voglia seguire l'esempio dell'Addison, il quale, negandosi il + titolo di poema epico al _Paradiso perduto_, solea chiamarlo poema + divino; e noi medesimi, quando veggiamo per un sì tenue soggetto + così accese battaglie, amiamo ripetere sotto voce la sentenza del + poeta persiano: _che importa alla rosa che le si cambi il nome, se + le rimane il suo usato profumo?_ E pure lo stesso critico, da + principio al fine del suo esame, si mostra incontentabile, fin che + conchiude lagnandosi che il Manzoni non abbia frammischiato al suo + racconto qualche lirica potente sacra o guerresca o cittadina. Il + critico non dovette esser solo a muover questo lamento, e chi sa + che non gli tenesse bordone in quell'anno lo stesso Grossi, il + quale nel _Marco Visconti_ introdusse poi le sue due più belle + liriche. Lo stesso critico Zajotti, dopo aver notato come, per + cagione dell'abate Chiari, fosse caduto in basso il romanzo + italiano, avverte quello che occorreva per farlo vivere onorato: + "A cancellare quella macchia, a rimettere nella vera sua sede + l'onesto romanzo, era necessario che sorgesse un uomo ricco di + qualità rarissime, e troppo difficili ad essere congiunte in un + solo. Ei doveva aver bollente l'ingegno ed il cuore, ma saperli + tenere a freno, chè la fantasia non gli avesse a travolgere; dovea + conoscere gli uomini, e tuttavia poterli amare, conoscere le + passioni, ma, coll'averne trionfato, sapere come si vincano. + All'antica erudizione gli era d'uopo unire la nuova sapienza, e + l'una e l'altra ravvivare col fuoco d'una splendida immaginativa. + Nè questo ancora gli poteva bastare. Bisognava che la sua fama + fosse superiore non all'invidia, ch'è impossibile, ma sì alla + calunniai bisognava che, circondato da bellissima gloria + acquistata con opere di alta letteratura, non avesse a temere la + taccia di frivolità impressa da noi agli Studii del romanziere; + bisognava finalmente che il suo nome amato dai buoni e riverito + anche dai malvagi presentasse l'idea delle più insigni virtù + religiose e morali, e solo bastasse colla sua dignità a liberare + da ogni sospetto i romanzi. Ma dove rinvenire quest'uomo e come + sperarlo? La fortuna ha prosperato l'Italia, e quest'uomo è + Alessandro Manzoni. La sola notizia che l'Autore dell'_Adelchi_, + il Poeta degl'_Inni Sacri_ scriveva un romanzo, nobilitò la + carriera, e trasse alcuni chiari intelletti ad entrarvi. {Camillo + Laderchi, traducendo nel 1846 il giudizio del Sainte-Beuve sopra + il Fauriel e il Manzoni, scriveva: "Allorquando Manzoni sta per + dar fuori uno scritto, possiam esser sicuri che n'escono in + precedenza cento altri a trattare l'argomento che deve essere + oggetto della sua pubblicazione, quasi intendendo prevenirlo e + torgli la materia di mano. Ciò avvenne per la _Storia degli + Untori_, quando si seppe vicina la stampa del suo libro sulla + _Colonna infame_. Ma poi, tostachè il suo lavoro comparisce, si + trova che siffatti tentativi non valsero a impedirgli di + conquistare una nuova gloria, camminando per vie prima intentate, + e nondimeno sempre sul vero, lontano lontanissimo da tutto ciò che + può sapere d'esagerato e di stravagante.") "Il vero ostacolo, il + solo che l'ingegno abbandonato a sè stesso non potea vincere, fu + pienamente atterrato; gli altri impedimenti, che sarebbe troppo + facile annoverare, cadranno di leggieri innanzi al passo animoso + degl'Italiani. Nei due secoli della nostra gloria noi avemmo + romanzi eccellenti: perchè dovrebbero mancarci nel terzo, ora ch'è + sgombra la strada a raccor questa palma? Tutta la terra è scena + conveniente ai racconti del romanziere; ma se, com'è desiderio + giusto comune, gl'Italiani vorranno rimanersi in Italia, chi potrà + sorpassarli nella varia descrizione dei costumi e dei luoghi? Ov'è + il paese più favorito dalla natura e del cielo? Ove sono i campi + guardati con più amore dal sole? Ed infinita è la diversità delle + costumanze e degli usi. Ogni montagna, quasi ogni fiume, divide + due popoli vicini, e tuttavia fra loro distinti come due + lontanissime genti. Roma, Napoli, Firenze, Milano, Venezia, + sembrano altrettante nazioni, che risalendo fino alle loro origini + si trovano sempre uguali a sè medesime, ma sempre differenti nelle + pratiche della vita civile. L'indole e perfino il modo di pensare + n'è diverso, come la storia. Quale mèsse ricchissima pel + romanziere che ha da descrivere una tanta delizia, un tanto orrore + di luoghi, e può rappresentare sì svariati costumi e con sì facili + combinazioni metterli insieme a contrasto! Non ci rimane alcun + dubbio, la vittoria in corto volgere d'anni sarà nostra, se il mal + augurato _romanzo storico_ non affascina gl'ingegni." Imprende + quindi il critico a biasimare l'uso di mescolare il romanzo con la + storia, e il biasimo suo conforta di molte buone ragioni, + parecchie delle quali dovettero far pensare e persuadere il + Manzoni, che s'accinse quindi egli medesimo a giudicare il + _romanzo storico_, per condannarlo senza riguardo. + + [13] Il Manzoni si destreggiava contro i suoi critici e contro gli + amici dissidenti press'a poco come quel giudice di pace, di cui + egli stesso ci ha parlato nel suo ingegnoso e formidabile + _Discorso sul Romanzo storico_: "Un mio amico, di cara e onorata + memoria, raccontava una scena curiosa, alla quale era stato + presente in casa di un giudice di pace in Milano, val a dire + molt'anni fa. L'aveva trovato tra due litiganti, uno de' quali + perorava caldamente la sua causa; e quando costui ebbe finito, il + giudice gli disse: Avete ragione. Ma, signor giudice, disse subito + l'altro, lei mi deve sentire anche me, prima di decidere. È troppo + giusto, rispose il giudice, dite pure su, che v'ascolto + attentamente. Allora quello si mise con tanto più impegno a far + valere la sua causa; e ci riuscì così bene, che il giudice gli + disse: Avete ragione anche voi. C'era lì accanto un suo bambino di + sette od ott'anni, il quale, giocando pian piano con non so qual + balocco, non aveva lasciato di stare anche attento al + contradittorio; e a quel punto alzando un visino stupefatto, non + senza un certo che d'autorevole, esclamò: Ma babbo! non può essere + che abbiano ragione tutt'e due! Hai ragione anche tu, gli disse il + giudice. Come poi sia finita, o l'amico non lo raccontava, o m'è + uscito di mente; ma è da credere che il giudice avrà conciliate + tutte quelle sue risposte, facendo vedere tanto a Tizio, quanto a + Sempronio, che se aveva ragione per una parte, aveva torto per + un'altra." + + [14] Si confronti quello che fin da giovine il Manzoni scriveva da + Parigi a' suoi amici lombardi, e ciò che la moglie scriveva di lui + nel 1820 al Tosi. Probabilmente il Manzoni avrà parecchie volte + prima della pubblicazione de' _Promessi Sposi_ lamentata la + indifferenza, la malignità italiana, la quale doveva rincrescergli + tanto più dopo essere stato ammirato dal Fauriel e dal Goethe. + + [15] Colgo l'occasion per ringraziare l'egregio Antonio Ghislanzoni + che mi fu guida intelligente e simpatica nel mio pellegrinaggio + artistico ai luoghi manzoniani. + + + + +XIX. + +IL MANZONI E LA CRITICA. + + +Appena che i _Promessi Sposi_ si pubblicarono, il pubblico li comprò e +li lesse avidamente:[1] se ne fecero subito in tutte le provincie +d'Italia ristampe, in Francia, in Germania, in Inghilterra traduzioni. +Il pubblico lesse ed ammirò; parecchi nobilissimi ingegni sacrarono +tosto con parole di vero entusiasmo il capolavoro della moderna prosa +italiana; i soli letterati di professione, facendo il loro solito +invido mestiere, criticarono indegnamente. Ma il pubblico, come spesso +accade, non gli ascoltò; i _Promessi Sposi_ diventarono, in poco +tempo, classici; i luoghi descritti nel romanzo parvero degna mèta di +nuovi pellegrinaggi ideali; i tipi de' _Promessi Sposi_ diventarono +tutti popolari; il romanzo parve così poetico, che un Del Nobolo si +provò pure a mettere quella storia in versi; la pittura, la musica +s'impadronirono di quel tèma popolare, reso illustre da una mente +sovrana; fino ad oggi le edizioni italiane del romanzo superano le +centocinquanta. Nessun libro italiano è forse mai stato letto di più; +e pure è singolare che oggi, dopo oltre cinquant'anni, ci siano ancora +da scoprire ne' _Promessi Sposi_ tante finezze, tante bellezze che +erano passate intieramente inosservate. Un commento ai _Promessi +Sposi_ rimane ancora da farsi e non può mancare. Il libro è assai +piano, e non sembra abbisognarne: e pure confido che quanto ne sono +venuto dicendo fin qui, abbia già convinto alcuno di voi che in questa +come in tutte le opere del genio si può sempre scoprire qualche abisso +inesplorato. L'antico bisticcio del Tommaseo avrebbe potuto da lungo +tempo spingere i lettori a questa maniera d'indagini; ma, o non vi si +pose mente, non vedendosi altro in quel giuoco di parole che il giuoco +stesso e non l'occasione che gli avea dato mouvo, o, vivo Manzoni, +nessuno osò andare a cercar l'Autore nel libro. Dopo la sua morte, si +raccolsero parecchi de' suoi motti, si ricordò qualche suo discorso, +si pubblicarono alcune sue lettere; ma a rileggere criticamente tutto +intiero il libro de' _Promessi Sposi_, dico a rileggerlo per il +pubblico, non s'è pensato ancora; ed è cosa assai strana, fra tanto +consenso di ammirazione, che non solo dura, ma cresce sopra la tomba +del grande Milanese. I _Promessi Sposi_ li rileggiamo volentieri, +perchè ad ogni nuova lettura ci pare d'intenderli e di gustarli +meglio; ma, quanto maggiore sarà questo nostro diletto, se noi potremo +d'ora in poi leggere quelle tante altre belle cose che il Manzoni +nascose prudentemente fra riga e riga, ed alle quali non avevamo fin +qui posto mente! Ricordiamoci ch'è del Manzoni e che si trova per +l'appunto ne' _Promessi Sposi_ quella similitudine fra i segni del +vasto saccheggio fatto nella parrocchia di Don Abbondio accozzati +insieme nel focolare e "molte idee sottintese, in un periodo steso da +un uomo di garbo." Dicono che Walter Scoti, venuto a Milano, cercasse +tosto del Manzoni, per rallegrarsi con lui del suo bel romanzo, e che +il Manzoni, il quale definì un giorno lo Scott "l'Omero del romanzo +storico," con modestia rispondesse ai primi complimenti: "Se i miei +_Promessi Sposi_ hanno qualche pregio, sono opera vostra, tanto sono +il frutto del lungo mio studio sui vostri capolavori." Il grande +Romanziere scozzese sentì tosto ciò che vi era di eccessivo in quella +modestia, e tagliò corto, a quanto si narra (il Carducci pone in +dubbio il racconto stesso), con una risposta non meno spiritosa che +eloquente, la quale non ammetteva replica: "Or bene, in questo caso +dichiaro che i _Promessi Sposi_ sono il mio più bel romanzo." Carlo +Cattaneo, forte ingegno lombardo, che non partecipava punto delle idee +della scuola manzoniana, anzi le combatteva, parlando un giorno col +professor De Benedetti, dichiarava ch'egli non conosceva alcuno +scrittore più originale del Manzoni, perchè in nessun altro scrittore +si vedono come nel Manzoni armonizzate due qualità che di consueto si +escludono, la pietà e la satira. Ho riferito l'opinione d'un rivale e +quella d'un dissidente; gioverà ancora ascoltare quella di un nobile +avversario. Il Sismondi, contro il quale il Manzoni avea composto il +suo libro sopra la _Morale cattolica_, scrivendo nel 1829, da Ginevra, +a Camillo Ugoni, esprimevasi in questi termini sopra il Manzoni: "Je +suis enchanté d'apprendre que vous préparez une novelle édition de ses +oeuvres; c'est un homme d'un beau talent et d'un noble caractère. +J'apprends avec bien de chagrin qu'au lieu de préparer quelque nouvel +ouvrage dans le genre du roman historique dont il a fait un présent a +l'Italie, il écrit au contraire un grand livre contre ce genre +d'ouvrages. Il y avait da génie dans ses _Promessi Sposi_, il y avait +en même temps l'exemple da genre de lecture qui peut, en dépit de la +censure, faire l'impression la plus générale et la plus utile sur le +public italien."[2] Ma il Manzoni doveva essere originale in tutto; +egli avea promesso a vent'anni di mirar sempre alla _salita_, ma che +egli sarebbe caduto sopra una via propria, sulla sua propria orma, +quando avesse dovuto cadere. Appena composti i _Promessi Sposi_, +vedendo il pericolo che si correva a passare per creatore del romanzo +storico in Italia, e ad esser tenuto complice di tutti i pretesi +romanzi storici che si sarebbero pubblicati dopo il suo, ebbe un'idea +_poetica_. Adopero la parola _poetica_ nel modo, in cui piaceva +adoprarla a Renzo. Vi ricordate la scena dell'osteria? Un giuocatore +dice che le penne d'oca, con le quali si scrive, sono in mano de' +signori, perchè sono essi che mangiano le oche, ed è giusto che +s'ingegnino a far qualche cosa anche delle penne. Si ride, e Renzo +esclama: "To' è un poeta costui. Ce n'è anche qui de' poeti; già ne +nasce per tutto. N'ho una vena anch'io, e qualche volta ne dico delle +curiose..., ma quando le cose vanno bene." L'Autore soggiunge: "Per +capire questa baggianata del povero Renzo, bisogna sapere che, presso +il volgo di Milano, e del contado ancora più, poeta non significa già, +come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di Pindo, +un allievo delle Muse, vuol dire un cervello bizzarro e un po' balzano +che, ne' discorsi e ne' fatti, abbia più dell'arguto e del singolare +che del ragionevole. Tanto quel guastamestieri del volgo è ardito a +manomettere le parole, e a far dir loro le cose più lontane dal loro +legittimo significato! Perchè, vi domando io, cosa ci ha che fare +poeta con cervello balzano?" Il Manzoni dovette sentirsi dare a quel +modo del poeta, e non da sole persone del volgo. Quando egli stava +correggendo i _Promessi Sposi_, cioè nel luglio del 1824, dopo avere +scritto una bella lettera scherzosa a monsignor Tosi, conchiude: "Ma +io m'accorgo che lo scherzo eccede e che la mia pensata di non dirle +seriamente quello che io sento, per timore d'essere poco rispettoso, è +stata veramente, com'Ella dice qualche volta, _poetica_. Perdoni Ella +davvero questa scappata d'un _cervello_ che Ella conosce per +_balzano_, la perdoni alla vivezza d'un sentimento che aveva proprio +bisogno di sfogo." Queste parole sono il commento più autentico che si +possa desiderare a quel brano veramente _poetico_ dei _Promessi +Sposi_. Il Manzoni dovea temere i suoi pedissequi, non meno forse che +il pericolo d'esser preso egli stesso per un pedante che camminasse +sulle traccie altrui. Per i grandi egli aveva un _rationabile +obsequium_; Virgilio, Dante, lo Shakespeare, il Voltaire, il Goethe +ammirava, ma sentendosi abbondanza d'ingegno originale, non si provò +mai, dopo il Carme per l'Imbonati e l'_Uranio_, ad imitarli. Concepì +il romanzo come un lavoro nuovo e _sui generis_, anzi, tutto proprio, +e nell'anno medesimo in cui l'ebbe terminato, che fu, come s'è già +detto, il 1823, diresse al marchese Alfieri una lunga lettera sul +_romanticismo_, la quale rimase allora inedita, ma che ci pare molto +eloquente. Compiuto un lavoro destinato a diventar classico, ecco in +qual modo egli ragionava intorno ai Classici: "Gli antichi, o almeno i +più lodati di essi, sono stati appunto eccellenti, perchè cercavano la +perfezione nel soggetto stesso che trattavano, e non nel rassomigliare +a chi ne aveva trattati di simili; e quindi per imitarli nel senso più +ragionevole e più degno del vocabolo, bisognava appunto non cercare +d'imitarli nelll'altro senso servile. Chè molte cose de' Classici +erano piaciute, perchè avevano trovato negl'intelletti una +disposizione a gustarle, nata da circostanze, da idee, da usi +particolari che più non sono. Che, fra i moderni stessi, più vantati +son quelli che non imitarono, ma crearono; o, per parlare un po' più +ragionevolmente, seppero scoprire ed esprimere i caratteri speciali, +originali, degli argomenti che presero a trattare; vi è un po' di +contradizione nel dire: prendete a modelli quegli scrittori che furono +sommi, perchè non presero alcun modello." Egli non può tollerare +l'impero delle leggi stabilite, con molto arbitrio, dai retori. +"Ricevere (egli esclama) senza esame; senza richiami, leggi di tali, e +così create, è cosa troppo fuori di ragione. E quale infatti +(aggiungeva) è l'effetto più naturale del dominio di queste regole? Di +distrarre l'ingegno inventore dalla contemplazione del soggetto, dalla +ricerca de' caratteri proprii ed organici di quello, per rivolgerlo e +legarlo alla ricerca e all'adempimento di alcune condizioni talvolta +affatto estranee al soggetto, e quindi d'impedimento a ben trattarlo. +Una delle lodi che noi Italiani in ispecie diamo ai poeti che più +siamo in uso di lodare, non è ella forse dell'aver eglino abbandonate +le norme comuni, dell'essersi resi superiori a quelle, dell'avere +scelta una via non tracciata, non preveduta, nella quale la critica +non aveva ancor posti i suoi termini, perchè non la conosceva, e il +genio solo doveva scoprirla? Se essi dunque hanno fatto così bene, +prescindendo dalle regole, perchè ripeteremo sempre che le regole sono +la condizione essenziale del far bene?" E sopra questo argomento della +ragionevolezza nell'ammirazione egli ritorna ancora con altre parole: +"L'ammirazione pe' sommi lavori dell'ingegno è certamente un +sentimento dolce e nobile; una forza non so se ragionevole, ma +tuttavia universale, ci porta a gustare più ancora un tal sentimento, +quando gl'ingegni che lo fanno nascere sono nostri concittadini. Ma +l'ammirazione non deve mai essere un pretesto alla pigrizia, voglio +dire che non deve mai inchiudere l'idea di una perfezione che non +lasci più nulla da desiderare nè da fare. Nessun uomo è tale da +chiudere la serie delle idee in nessuna materia; e come nelle opere +della produzione materiale, così in quelle dell'ingegno, ogni +generazione deve vivere del suo lavoro, e risguardarsi il già fatto +come un capitale da far fruttare con nuovi trovati, non come una +ricchezza che dispensi dall'occupazione." Egli scrive dunque a suo +modo un libro che si battezza come un _romanzo storico_; così tuttavia +non l'ha battezzato egli; egli ha fatto un libro originale che fu +ascritto tra i romanzi originali; ma _il suo_ romanzo storico è tale +che si può dire di esso: + + _Manzoni_ il fece e poi ruppe lo stampo. + +Vennero numerosi imitatori: nessuno, non esclusi i migliori, come il +Varese, il Bazzoni, l'Azeglio, il Grossi, il Cantù, riuscirono a darci +un romanzo _manzoniano_; chi si avvicinò di più, per alcune parti, al +tipo, fu Giulio Carcano con la sua _Angiola Maria_; ma questa, più +ancora che i _Promessi Sposi_, arieggia il _Vicario di Wakefield_ del +Goldsmith. Il Manzoni previde il caso, e col suo bravo discorso contro +il Romanzo storico mise, come suol dirsi, le mani innanzi, per non +venire confuso co' suoi probabilmente numerosi seguaci, che si +credettero e non furono e non potevano essere imitatori. Egli non può +naturalmente, per modestia, parlare di sè; ricorre quindi ad un altro +esempio illustre, ed esclama: "Mi sapreste indicare, tra le opere +moderne e antiche, molte opere più lette e con più piacere e +ammirazione dei romanzi storici di un certo Walter Scott? Voi volete +dimostrare, con questo e con quell'argomento, che non doveano poter +produrre un tal effetto. Ma se lo producono!--Che quei romanzi siano +piaciuti, e non senza di gran perchè, è un fatto innegabile, ma è un +fatto di quei romanzi, non il fatto del romanzo storico." Con questo +argomento egli salva il proprio libro dal naufragio, in cui si accorge +che tutti i romanzi storici devono andare perduti; e meglio ancora da +questo argomento, che richiede sempre il sussidio della prova, lo +salva, fuor di ogni dubbio, la creazione di alcuni tipi; il poeta +creatore di tipi salva il romanziere. Non si domanda, invero, nè +importa sapere in qual secolo, in qual villaggio precisamente, Don +Abbondio abbia vissuto; ciò che rileva è che si abbia in lui +rappresentato al vivo un certo carattere umano, un certo tipo di +parroco italiano. Il romanzo può perire; Don Abbondio e l'artista che +lo scolpì, vivranno immortali. Ma il genere, insomma, è proprio falso. +"Un gran poeta e un gran storico (disse con ragione il Manzoni +sentendo sè stesso) possono trovarsi, senzo far confusione, nell'uomo +medesimo, ma non nel medesimo componimento.--Il positivo non è, +riguardo alla mente, se non in quanto è conosciuto; o non si conosce +se non in quanto si può distinguerlo da ciò che non è lui; e quindi +l'ingrandirlo con del verosimile non è altro, in quanto all'effetto di +rappresentarlo, che un ridurlo a meno, facendolo in parte sparire. Ho +sentito parlare di un uomo più economo che acuto, il quale si era +immaginato di poter raddoppiare l'olio da bruciare, aggiungendoci +altrettanta acqua. Sapeva bene che, a versarcela semplicemente sopra, +l'andava a fondo, e l'olio tornava a galla; ma pensò che, se potesse +immedesimarli mescolandoli e dibattendoli bene, ne resulterebbe un +liquido solo, e si sarebbe ottenuto l'intento. Dibatti, dibatti, +riuscì a farne un non so che di brizzolato, di picchiettato che +scorreva insieme, ed empiva la lucerna. Ma era più roba, non era olio +di più; anzi, riguardo all'effetto di far lume, era molto meno. E +l'amico se ne avvide, quando volle accendere lo stoppino." Quando il +Manzoni ebbe pubblicato il suo Discorso contro il Romanzo +storico--_Siamo fritti!_--scriveva Tommaso Grossi a Cesare Cantù. E si +capisce che, dopo avere pensato e scritto un tale discorso, ove ogni +pagina, anzi ogni parola rivela una profonda persuasione, egli non si +sarebbe mai accinto a scrivere un secondo libro sul tipo dei _Promessi +Sposi_. Prima di tutto, un libro simile non può essere altrimenti che +unico per uno scrittore e per una letteratura. Concepite, se vi +riesce, due _Iliadi_ per la Grecia, due _Divine Commedie_ per +l'Italia, due _Amleti_ per l'Inghilterra, due _Faust _per la Germania, +due _Don Chisciotti_ per la Spagna; l'uno dei due deve essere una +freddura o una caricatura. Così non si può dare in Italia un altro +libro simile ai _Promessi Sposi_, e il Manzoni avea troppo buon senso +per immaginarsi di poterlo scrivere; egli non era, per dire il vero, +un grande ammiratore del Tasso; anzi è strano il disprezzo che mostrò +a questo nostro grande e infelice ingegno; ma, se ammirava qualche +cosa in lui, la _Gerusalemme Conquistata_ dovea parergli una grande +miseria nel confronto della _Gerusalemme Liberata_. Egli dunque non +avrebbe mai commesso lo sbaglio di comporre un secondo poema, o sia un +secondo romanzo; ma nel capitolo 22 del suo romanzo si era letto +questo passo, relativo alla storia della Colonna infame ed agli +Untori: "È parso che la storia potesse esser materia di un nuovo +lavoro. Ma non è cosa da uscirne con poche parole; e non è qui il +luogo di trattarla con l'estensione che merita. E, oltre di ciò, dopo +essersi fermato su quei casi, il lettore non si curerebbe più +certamente di conoscere ciò che rimane del nostro racconto. Serbando +però a un altro scritto la storia e l'esame di quelli, torneremo +finalmente ai nostri personaggi." Fu uno sbaglio quella pubblica +promessa; poichè si trovarono subito, non so se speculatori o +spigolatori, o l'uno e l'altro insieme, che gli sfiorarono +l'argomento, così chiaramente indicato alla curiosità del pubblico, di +maniera che quando il Manzoni ebbe pronta la sua _Storia della Colonna +infame_, troppi dei documenti ch'egli aveva esaminati il primo, aveano +già vista la luce. E poi il pubblico s'era immaginato da quella aperta +promessa, e dalla lunga aspettativa, che sarebbe uscito un nuovo +racconto; quando, invece, s'accorse di che si trattava, esso si +credette burlato, e mormorò, quantunque il Manzoni l'avesse, con +onesta previdenza, messo subito sull'avviso, scusandosi da sè stesso +della soverchia curiosità, con cui s'era attesa la _Storia della +Colonna infame_. "In una parte (egli scrive) dello scritto precedente +(_I Promessi Sposi_), l'Autore aveva manifestata l'intenzione di +pubblicare la storia; ed è questa che presenta al pubblico, non senza +vergogna, sapendo che da altri è stata supposta opera di vasta +materia, se non altro, e di mole corrispondente. Ma, se il ridicolo +del disinganno deve cadere addosso a lui, gli sia permesso almeno di +protestare che nell'errore non ha colpa, e che, se viene alla luce un +topo, lui non aveva detto che dovessero partorire i monti." Il +Manzoni, proseguendo l'opera di Pietro Verri che nel secolo innanzi +aveva scritto le _Osservazioni sulla Tortura_, voleva fare inorridire +per le iniquità dei sistemi di procedura, insistendo sui processi +degli Untori, non tanto per far prendere in odio la tortura già +scomparsa, quanto per rendere odiosi i processi che l'ignoranza rende +ancora sempre arbitrarii e fallaci. "Noi (egli scrive), proponendo a +lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra errori già +conosciuti, crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile +frutto, se lo sdegno e il ribrezzo che non si può non provarne ogni +volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che +non si posson bandire come falsi sistemi, nè abolire come cattive +istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle +ne' loro effetti e detestarle." Si meraviglia il Manzoni e si duole e +s'arrabbia ad una volta che, per un secolo e mezzo, non pur dal volgo, +ma da uomini dotti ed onesti siasi non pur creduto agli Untori, ma +diffusa per gli scritti l'opinione che gli Untori esistessero, e che +fosse carità e giustizia il perseguitarli. "Se non che (osserva il +Manzoni) anche quella indegnazione alla rovescia, anche il dispiacere +che si deve provare nel riconoscerla, porta con sè il suo vantaggio, +accrescendo l'avversione e la diffidenza per quell'usanza antica e non +mai abbastanza screditata di ripetere senza esaminare, e se ci si +lascia passar quest'espressione, di mescere al pubblico il suo vino +medesimo, alle volte quello che gli ha già dato alla testa." I +processi erano condotti con la ferma intenzione di trovare materia di +condanna, e di provare ad ogni costo la reità dell'accusato. A +proposito del Mora, il quale sotto la tortura si confessa reo, il +Manzoni osserva: "Così eran riusciti a far confermare al Mora le +congetture del birro, come al Piazza le immaginazioni della +donnicciola; ma in questo secondo caso con una tortura illegale come +nel primo con un'illegale impunità. L'armi eran prese dall'arsenale +della giurisprudenza; ma i colpi eran dati ad arbitrio e a +tradimento." Il Manzoni mirava evidentemente a colpire con queste +parole la pretesa legalità dei processi politici austriaci, ai quali +premeva provare la reità degli accusati; sopra questi processi si +dovea poi scrivere la storia. Ora noi vediamo quale opinione avesse il +Manzoni degli storici ufficiali, quando leggiamo quello che egli +scriveva intorno al Ripamonti: "Il Ripamonti era istoriografo della +città, cioè uno di quegli uomini, ai quali, in qualche caso, può esser +comandato e proibito di scriver la storia." Così egli fa una critica +degli storici, quando giustifica sè d'aver fatto la storia di povera +gente: "I giudizii criminali e la povera gente, quand'è poca, non si +riguardano come materia propriamente della storia." Nella seconda +parte del suo scritto, il Manzoni cogliendo l'occasione che gli si +offre di cercare quello che gli storici avean detto degli Untori, +intraprende pure una critica eruditamente demolitrice di Pietro +Giannone, storico audacemente plagiario, e la conchiude con queste +parole: "Chi sa quali altri furti non osservati di costui potrebbe +scoprire chi ne facesse ricerea; ma quel tanto che abbiam veduto d'un +tal prendere da altri scrittori, non dico la scelta e l'ordine de' +fatti, non dico giudizii, l'osservazioni, lo spirito, ma le pagine, i +capitoli, i libri, è sicuramente, in un autor famoso e lodato, quel +che si dice un fenomeno. Sia stata, o sterilità, o pigrizia di mente, +fu certamente rara, come fu raro il coraggio, ma unica la felicità di +restare, anche con tutto ciò (fin che resta), un grande uomo. E questa +circostanza, insieme con l'occasione che ce ne dava l'argomento, ci +faccia perdonare dal benigno lettore una digressione, lunga, per dir +la verità, in una parte accessoria di un piccolo scritto." Dopo aver +citato i versi del Parini, che fanno eco alla tradizione popolare +degli Untori e della Colonna infame: + + O buoni cittadin, lungi, che il suolo + Miserabile infame non v'infetti, + +Il Manzoni soggiunge. "Era questa veramente l'opinione del Parini? Non +si sa; e l'averla espressa così affermativamente bensì, ma in versi, +non ne sarebbe un argomento; perchè allora era massima ricevuta che i +poeti avessero il privilegio di profittar di tutte le credenze, o vere +o false, le quali fossero atte a produrre un'impressione o forte o +piacevole. Il privilegio! Mantenere e riscaldar gli uomini +nell'errore, un privilegio! Ma a questo si rispondeva che un tal +inconveniente non poteva nascere, perchè i poeti, nessun credeva che +dicessero davvero. Non c'è da replicare; solo può parere strano che i +poeti fossero contenti del permesso e del motivo." Noi abbiamo qui un +Manzoni intieramente critico; il poeta creatore è scomparso. Ma quanta +novità ed originalità pure in questa critica! quanta onestà e +profondità d'intendimenti! quanta efficacia, quanta poesia, se si può +dire, in questa stessa critica! Noi dobbiamo tuttavia, a nostra +confusione, confessare che la _Storia della Colonna infame_ come, in +generale, tutte le prose critiche del Manzoni, in Italia fu letta da +pochi e meditata da pochissimi; e che il Manzoni dovette anche una +volta convenire che egli era stato meglio capito, in ogni modo, meglio +apprezzato da un forestiero che dai proprii concittadini. In una +lettera di ringraziamento ch'egli diresse, nell'anno 1843, al conte +Adolfo di Circourt, noi leggiamo queste parole scritte in francese, +lingua della quale egli aveva già dato splendido saggio nella sua +bella lettera al Chauvet sopra le Unità drammatiche, pubblicata dopo +una rispettosa critica del suo _Conte di Carmagnola_: "J'avais, effet, +en travaillant au petit ouvrage que vous avez jugé avec tant +d'indulgence, les intentions que vous exprimez si bien. Evènement +isolé et sana relation avec les grands faits de l'histoire; acteurs +obscurs, les puissants autant que les faibles; erreur sur laquelle il +n'y a plus personne à détromper parmi ceux qui lisent; institutions +contre lesquelles on n'a plus a se défendre: il m'avait semblé que +sons tout cela il y avait pourtant encore un point qui touchait aux +dangers toujours vivants de l'humanité, a ses intèrèts les plus +nobles, comme aux plus matériels, a sa lutte perpétuelle sur la terre. +Mais comme on aime beaucoup à viser, on se fait facilement des buts; +et la persuasion la plus vive, qui par cela même pourrait n'être +qu'engouement, le témoignage même de quelques amis dont le jugement, +de grande autorité en toute autre occasion, pourrait être égaré par la +sympathie, ne peuvent rassurer que faiblement contre la crainte de +s'être trompé. C'est du public que l'on attend une assurance, non pas +entière, mais plus ferme; et cette épreuve m'a été complètement +défavorable. Quand ma petite histoire a paru, le silence +(permettez-moi de ramener à un sens plus réel une expression que vous +avez employée d'une manière trop bienveillante) le silence s'est fait; +et la curiosité qui s'était assez éveillée dans l'attente a cessé tout +d'un coup, non comme satisfaite, mais comme déçue. Jugez après cela, +Monsieur, quel plaisir a dû me faire une voix inattendue et éloquente, +qui a bien voulu me dire que je ne m'étais pas tout a fait trompé." +Dopo la pubblicazione della _Storia della Colonna infame_, fuori de' +suoi scritti sull'unità della lingua, il Manzoni non pubblicò altro. E +pure il suo robusto e vivace ingegno si mantenne vegeto fino agli +ultimi giorni della sua lunga vita, Egli non iscrisse quasi più per la +stampa; ma ogni giorno riceveva vecchi e nuovi amici, discorrendo coi +quali il suo ingegno, simile a molla che scattasse, gittava luminose +faville, e diffondeva idee così originali, che avrebbero, ciascuna per +sè, potuto formar la fortuna di un libro e di un autore. Ed è +veramente peccato che il Manzoni non abbia avuto presso di sè un +Eckermann come il Goethe, per trascriverci i suoi quotidiani discorsi; +se Carlo Porta, il Torti, il Grossi, il Tosi, il Giudici, il Sozzi, il +Rosmini, il Cantù, il Carcano, il Rossari, il Ceroli, il Bonghi, il +Rizzi e gli altri più intimi amici del Manzoni (non parlo della +signora Blondel) avessero pensato a notare tutti i motti che uscirono +dalla bocca del Manzoni, nessun libro più originale e più sapiente di +quello che riunisse tutti quegli appunti sarebbe forse mai stato +immaginato e composto. Le uscite manzoniane erano tutte impensate e +quasi sempre felici. Lo stesso imbarazzo che il Manzoni provava talora +nell'esprimersi, poichè qualche volta e ne' momenti per l'appunto che +egli aveva una maggior fretta di parlare, gli accadeva di balbettare, +aggiungeva una nuova forza alle parole che uscivano poi come palle +esplodenti. E sopra quel suo difetto organico egli avea preso la buona +abitudine di ridere il primo, per toglierne la volontà ed il pretesto +agli altri. "La balbuzie di Alessandro Manzoni (scrive Antonio +Stoppani) non era una balbuzie di genere comune come sarebbe quella, +per esempio, consistente in una specie di sincope momentanea +dell'organo vocale.... Il Manzoni non era nemmeno di quelli che vanno +soggetti a quella specie di paralisi mentale momentanea, per cui la +parola, benchè comunissima, rifiuta di presentarsi nell'istante, in +cui si ha bisogno di proferirla. "Io, diceva il Manzoni, la parola la +vedo; essa è lì; ma non vuole uscirmi dalla bocca;" quando era in +questo caso, troncava improvvisamente il discorso. "Se la si lascerà +dire," soggiungeva l'illustre paziente: e dopo questa specie di +scongiuro, pronunciava senza difficoltà quella parola che prima s'era +rifiutata assolutamente a pigliar forma sensibile nella sua bocca. +Avendo Don Giovanni Béttega, ora parroco di Anzano, avuto occasione di +presentargli, Alessandro Manzoni, giocando di parole sul cognome di +quel bravo ecclesiastico che, pronunciato lungo, in dialetto lombardo +vuol dire _balbetta_: "Lei, disse, ha il _nomen_ ed io l'_omen_." +Nella lettera che scrisse al Briano per rinunciare alla deputazione, +il Manzoni fece pure allusione alla sua balbuzie; ad un amico poi che +gli domandava perchè non avea voluto esser deputato, egli, scherzando, +rispondeva: "Poniamo il caso che io volessi parlare e mi volgessi al +presidente per domandargli la parola, il presidente dovrebbe +rispondermi:--Scusi, onorevole Manzoni, ma a lei la parola io non la +posso dare.--" Ma non è qui il luogo di raccogliere aneddoti, tanto +più che il loro numero, se gli amici del Manzoni superstiti vorranno +ricordarli e parlare, può divenire infinito. Ho qui solamente toccato +di un difetto fisico del Manzoni solamente per mostrare come anche da +esso il Manzoni abbia saputo trovar nuovo alimento alle sue +inesauribili arguzie. Molti venivano a domandargli pareri letterarii +in iscritto, ma inutilmente. Un parere scritto gli era pure stato +chiesto, prima ch'esso pubblicasse le sue _Novelle_, dall'illustre +poetessa piemontese Diodata Saluzzo, ed egli allora s'era schermito +con queste parole: "Ella dee dunque sapere che io ho un'avversione +estrema, come una specie di terrore, all'esprimere giudizio su cose +letterarie, massime in iscritto, e a ridurre in breve i motivi; questa +avversione nasce in me dall'incertezza o, dirò meglio, dalla +improbabilità di farlo bene, e dalla difficoltà del farlo comunque. Il +giudizio di una parola può essere, ed è sovente, derivato da principii +di una grande generalità; di modo che non sia possibile motivarlo, nè +quasi esprimerlo, senza espor quelli, cioè senza scarabocchiar molte +pagine. Nel che sovente il lavoro materiale sarebbe ancora la più +piccola faccenda; vi è questo di più che tali principii ponno essere, +e sono sovente (parlo del fatto mio) tutt'altro che connessi, che +certi, che distinti, puri e riducibili a formole precise e +invariabili; e l'applicazione che pur se ne fa, è un tal quale +intravvedimento; è quel che Dio vuole; ma pur lo si fa. E siccome +questa incertezza o confusione è anche, per men male, riconosciuta +sovente dall'intelletto, in cui è, così dove si vorrebbe un giudizio, +spesso non si presenta che un dubbio, più difficile assai a mettere in +parole, che non un giudizio. Queste difficoltà e altre congeneri +(giacchè non voglio abusar troppo della licenza che le ho chiesta di +riuscirle seccatore) si trovano a cento doppi più nello scritto che +nella conversazione. Qui hanno luogo le espressioni più indeterminate, +i periodi non formati, le parole in aria, formole cioè proporzionate a +quella incertitudine e imperfezione d'idee; e tali formole hanno però +un effetto, giacchè la parte stessa che si degna volere il giudizio +altrui, viene in aiuto a chi ha da formarlo, dando mezzo, colle +spiegazioni, colle risposte, a porre in forma il dubbio, a svolgere il +giudizio che non era nella mente del giudicante che un germe confuso. +Questa parolona di _giudicante_ basta poi a farle ricordare gli alti +motivi di avversione che ha e dee avere per un tale uffizio chi +conosce la propria debolezza. Contuttociò non voglio dire che io non +mi conduca a farlo qualche volta a viva voce con persone, a cui mi +lega una vecchia famigliarità; nè ch'io non ardisca pur di farlo, +comandato, con persona, per cui sento la più rispettosa stima; dandomi +animo da una parte questa stima medesima che dall'altra mi +tratterrebbe; che, quanto al pericolo di dire sproposito o di non +saper bene cosa si dica, è poca cosa per chi protesta e avvisa innanzi +tratto che probabilmente gli accadrà l'uno e l'altro." Così, quando +accadeva al Manzoni di dover giudicare di una contesa letteraria e non +averne voglia, egli dovea ricorrere press'a poco a quel famoso +espediente, a cui, come dicemmo, si riferiva un suo amico di cara e +onorata memoria, che gli raccontava una scena curiosa, della quale era +stato spettatore molt'anni innanzi in casa d'un giudice di pace. Il +Manzoni imitò spesso la tattica di quel giudice di pace, ne' giudizii +che gli toccò proferire, sedendo in tribunale; ma, a quattr'occhi, coi +più intimi amici, diede sempre torto o ragione a chi l'aveva. Grande +coraggio personale egli non ebbe forse mai; ma la sua mente ardita non +si arrestò innanzi ad alcuna difficoltà, anzi le dominò sempre tutte +come sovrana. Egli non avrebbe, per un esempio, mai scritta una riga +da pubblicarsi in favore d'un libro del Tommaseo, o contro di esso; +ma, quando egli pubblicava in Francia il romanzo _Fede e Bellezza_, +ove l'eroe passa per molte avventure erotiche per arrivare poi ad una +specie di gesuitica compunzione, il Manzoni lo definiva, in un +crocchio d'amici, con due parole: _metà Giovedì grasso, metà Venerdì +santo_. Al Borghi imitatore degl'_Inni Sacri_ egli era stato, per +lettere, generoso di lodi soverchie; se ne pentì in appresso, e ne' +discorsi famigliari con gli amici temperò il soverchio in modo che il +povero innaiuolo toscano ne rimaneva annientato. Fu invece largo +sempre di lodi sincere al Grossi, al Rosmini, al Torti, al Giusti, a +proposito del quale rispondeva a chi gli faceva osservare che anche in +Toscana la lingua si va corrompendo, col parafrasare le parole della +_Bibbia_ relative a Sodoma e Gomorra: "Dieci Giusti bastano a salvare +la città." Nel _Dialogo dell'Invenzione_, il Manzoni mette senza +dubbio in iscena sè ed il Rosmini, sebbene non lo dica: anzi egli dà +il nome di _Primo_ all'uno, di _Secondo_ all'altro, dicendo: "Guai a +me se mettessi in piazza i loro nomi veri." Il primo è senza dubbio, +il Rosmini; il secondo, il Manzoni. Il secondo dice che l'artista +crea, poi corregge che l'artista inventa. Il primo dimostra che nè +crea nè inventa, poichè l'idea essendo semplice, non si compone, ma +esiste per sè, è anteriore all'opera dell'artista e conduce il secondo +per una serie di sillogismi stringenti, al fine de' quali il secondo +deve darsi per vinto, ma domanda altro. Il primo osserva: "Tanto +meglio se queste nostre chiacchiere vi lasciano la curiosità di +conoscere più di quello che richiede la nostra questione, e +soprattutto di quello che potrei dirvi. Vuol dire che studieremo +filosofia insieme." Il secondo conviene: "Insomma, bisogna studiarla +questa filosofia." Il primo soggiunge: "Fate di meno ora, se potete, +con quelle poche curiosità che vi sono venute. Non fosse altro che +l'ultima, quella che non v'ho nemmeno lasciata finir d'esprimere. +Tutte queste idee.... avevate intonato; e infatti tante idee, tanti +esseri eterni, necessarii, immutabili, aventi cioè gli attributi che +non possono convenire se non a un Essere solo, non è certamente un +punto, dove l'intelletto si possa acquietare. E nello stesso tempo, +come negare all'idee questi attributi? E non v'è, di certo, uscito +dalla mente neppure quell'altro fatto altrettanto innegabile, e +altrettanto poco soddisfacente, dell'esser tante di queste idee +comprese in una, che pure riman semplice e che potete fare entrare +anch'essa in un'altra più estesa, più complessa; come potete da una di +quelle farne uscire dell'altre moltiplicando, per dir così, e +diminuendo, a piacer vostro, questi esseri singolari, senza potere né +distruggerne nè predarne uno. Ora, quando il tornare indietro è +impossibile, e il fermarsi insopportabile, non c'è altro ripiego che +d'andare avanti. Non è poi un così tristo ripiego! È con l'andare +avanti che si passa dalla moltiplicità all'unità, nella quale solo +l'intelletto può acquietarsi fondatamente e stabilmente." E in questo +concetto sovrano dell'unità che balenò alla mente manzoniana e la +contenne, m'acquieterò anch'io per conchiudere che uno scrittore che +bandi a vent'anni la formola poetica: "sentir e meditar", e le serbò +fede costante nell'arte sua, non può venir letto superficialmente; +egli conduceva tutte le forme del bello alla suprema unità del vero, o +più tosto poneva il vero come base fondamentale di tutti i suoi +edifizii poetici. Quanto a' suoi intendimenti civili e religiosi, essi +non hanno propriamente che fare con l'arte sua; essi non le sono +inerenti. Si può credere diversamente dal Manzoni; ma non si dovrebbe +oramai concepire l'arte in modo diverso da quello, con cui egli l'ha +trattata in modo non superabile ne' _Promessi Sposi_. Il Manzoni +scrisse il suo capolavoro fra le discussioni dei Classici e dei +Romantici che lo riconoscevano come loro caposcuola; la comparsa del +capolavoro manzoniano troncò le discussioni; così le recenti battaglie +combattute in Italia fra i così detti Veristi e Idealisti potranno +aver fine, se nelle file degli uni o degli altri apparirà un altro +genio capace di risolvere il problema con un altro capolavoro. +Auguriamoci che questo genio nasca presto, e, intanto che s'aspetta, +studiamo il Manzoni. + + [1] Milleseicento erano stali i soscrittori; in pochi giorni nella + sola Milano se ne spacciarono oltre seicento copie. Dalla + _Bibliografia Manzoniana_ del Vismara (Milano, Paravia) rileviamo + che fino all'anno 1875 erano state fatte ben 118 edizioni italiane + separate de' _Promessi Sposi_, 17 edizioni tedesche, 19 edizioni + francesi, 10 edizioni inglesi; esistono inoltre traduzioni + spagnuole, greche, olandesi, svedesi, russe, ungheresi, ec. Non si + contano qui 86 edizioni italiane delle opere varie del Manzoni, + nelle quali si comprendono pure i _Promessi Sposi_. + + [2] Il poeta Niccolini che lagnavasi di essere santamente abborrito + dal Manzoni, cosa non vera, poichè il Manzoni non odiava alcuno e + faceva invece grande stima del Niccolini, {Parlando il Manzoni + delle tragedie del Niccolini al professor Corrado Gargialli che + gli dedicava un volume delle tragedie niccoliniane, gli scriveva: + "La minore delle mia inferiorità rispetto al Niccolini come autore + di tragedie è nel numero."} confessava pur tuttavia che un solo + scrittore italiano avea potenza di farlo pensare, e che questo + solo era il Manzoni. In bocca d'un rivale una tale confessione è + preziosa e dice molto. Ma il Manzoni faceva pensare, perchè + pensava sempre, prima di dire o di fare checchessia; anzi egli + pensava troppo. Le sue parole avevano tutte un gran senso: ond'è + veramente a dolersi che tante siano volate via, senza che alcuno + abbia provveduto a raccoglierle ed a metterle insieme. Una vita di + ottantotto anni, de' quali più di settanta vissuti con una piena + coscienza di sè, con una ferma volontà diretta ad un alto segno, + piena di alti pensieri, quanto sarebbe istruttiva se si potesse + conoscere intimamente! + + + + + + +*** END OF THE PROJECT GUTENBERG EBOOK, ALESSANDRO MANZONI *** + +This file should be named amanz10.txt or amanz10.zip +Corrected EDITIONS of our eBooks get a new NUMBER, amanz11.txt +VERSIONS based on separate sources get new LETTER, amanz10a.txt + +Project Gutenberg eBooks are often created from several printed +editions, all of which are confirmed as Public Domain in the US +unless a copyright notice is included. Thus, we usually do not +keep eBooks in compliance with any particular paper edition. + +We are now trying to release all our eBooks one year in advance +of the official release dates, leaving time for better editing. +Please be encouraged to tell us about any error or corrections, +even years after the official publication date. + +Please note neither this listing nor its contents are final til +midnight of the last day of the month of any such announcement. +The official release date of all Project Gutenberg eBooks is at +Midnight, Central Time, of the last day of the stated month. 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This is +also a good way to get them instantly upon announcement, as the +indexes our cataloguers produce obviously take a while after an +announcement goes out in the Project Gutenberg Newsletter. + +http://www.ibiblio.org/gutenberg/etext04 or +ftp://ftp.ibiblio.org/pub/docs/books/gutenberg/etext04 + +Or /etext03, 02, 01, 00, 99, 98, 97, 96, 95, 94, 93, 92, 92, 91 or 90 + +Just search by the first five letters of the filename you want, +as it appears in our Newsletters. + + +Information about Project Gutenberg (one page) + +We produce about two million dollars for each hour we work. The +time it takes us, a rather conservative estimate, is fifty hours +to get any eBook selected, entered, proofread, edited, copyright +searched and analyzed, the copyright letters written, etc. Our +projected audience is one hundred million readers. If the value +per text is nominally estimated at one dollar then we produce $2 +million dollars per hour in 2002 as we release over 100 new text +files per month: 1240 more eBooks in 2001 for a total of 4000+ +We are already on our way to trying for 2000 more eBooks in 2002 +If they reach just 1-2% of the world's population then the total +will reach over half a trillion eBooks given away by year's end. + +The Goal of Project Gutenberg is to Give Away 1 Trillion eBooks! +This is ten thousand titles each to one hundred million readers, +which is only about 4% of the present number of computer users. + +Here is the briefest record of our progress (* means estimated): + +eBooks Year Month + + 1 1971 July + 10 1991 January + 100 1994 January + 1000 1997 August + 1500 1998 October + 2000 1999 December + 2500 2000 December + 3000 2001 November + 4000 2001 October/November + 6000 2002 December* + 9000 2003 November* +10000 2004 January* + + +The Project Gutenberg Literary Archive Foundation has been created +to secure a future for Project Gutenberg into the next millennium. + +We need your donations more than ever! + +As of February, 2002, contributions are being solicited from people +and organizations in: Alabama, Alaska, Arkansas, Connecticut, +Delaware, District of Columbia, Florida, Georgia, Hawaii, Illinois, +Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Maine, Massachusetts, +Michigan, Mississippi, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New +Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, Ohio, +Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, South +Dakota, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia, Washington, West +Virginia, Wisconsin, and Wyoming. + +We have filed in all 50 states now, but these are the only ones +that have responded. + +As the requirements for other states are met, additions to this list +will be made and fund raising will begin in the additional states. +Please feel free to ask to check the status of your state. + +In answer to various questions we have received on this: + +We are constantly working on finishing the paperwork to legally +request donations in all 50 states. 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