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+Project Gutenberg's Il ritratto del diavolo, by Anton Giulio Barrili
+
+This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
+almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
+re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
+with this eBook or online at www.gutenberg.org
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+
+Title: Il ritratto del diavolo
+
+Author: Anton Giulio Barrili
+
+Release Date: February 25, 2006 [EBook #17858]
+
+Language: Italian
+
+Character set encoding: ISO-8859-1
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+*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RITRATTO DEL DIAVOLO ***
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+Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the
+Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net
+(This file was produced from images generously made
+available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano at
+http://www.braidense.it/dire.html)
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+ BIBLIOTECA AMENA
+
+ AD UNA LIRA IL VOLUME
+
+ 15 Ottobre 1905. --N. 691-- 15 Ottobre 1905.
+
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+ ANTON GIULIO BARRILI
+
+ Il Ritratto del Diavolo
+
+
+ ROMANZO
+
+
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+ MILANO--FRATELLI TREVES, EDITORI--MILANO
+ Via Palermo, 12, e Galleria Vittorio Emanuele, 64 e 66
+
+ ROMA: Libreria Internazionale, Corso Umberto I, 174.
+ NAPOLI: via Roma (già Toledo), 34 TRIESTE: presso G. Schubart
+ BOLOGNA: presso la Libr. Treves, di L. Beltrami, Angolo Via Farini.
+ LIPSIA, BERLINO, VIENNA: presso F.A. Bruchhaus.
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+ QUARTO MIGLIAIO
+
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+
+
+
+IL RITRATTO DEL DIAVOLO
+
+
+
+
+I.
+
+
+Lettori gentili, siete mai stati ad Arezzo? Se non ci siete mai stati,
+vi prego di andarci alla prima occasione, anche a costo di farla
+nascere, o d'inventare un pretesto. Vi assicuro io che mi
+ringrazierete del consiglio. La Val di Chiana è una tra le più amene e
+le più pittoresche "del bel paese là dove il sì suona". Anzi, un
+dilettante di bisticci potrebbe sostenere che il _sì_ è nato proprio
+in Arezzo, poichè fu aretino quel monaco Guido, a cui siamo debitori
+della scala armonica. Ma, a farlo apposta, Guido d'Arezzo non inventò
+che sei note, dimenticando per l'appunto di inventare la settima.
+Forse, ribatterà il dilettante di cui sopra, Guido non ha inventato il
+_si_, perchè questo era già nella lingua madre, o il brav'uomo non
+voleva farsi bello del sol di luglio. Comunque sia, andate in Val di
+Chiana e smontate ad Arezzo. La città non è vasta, ma che importa? Il
+Guadagnoli, che era d'Arezzo, pensava forse alla sua terra, quando
+diceva ad una graziosa dama:
+
+ Signora, se l'essere
+ Piccina d'aspetto
+ Vi sembra difetto,
+ Difetto non è.
+
+A buon conto, la città è piccola, ma ci ha le vie larghe, pulite e ben
+selciate, il che non si trova mica da per tutto; possiede molte ed
+insigni opere d'arte, un prefetto, un vescovo, due buoni alberghi e un
+caffè dei Costanti, che vi dà subito l'idea di una popolazione
+d'innamorati. La qual cosa non mi farebbe punto specie, poichè le
+aretine son belle di molto, tanto da far dimenticare perfino i grandi
+uomini che son nati in Arezzo, da Mecenate, amico d'Augusto, a
+Francesco Redi, amico del vino.
+
+Frattanto, lettori gentili, venite in Arezzo con me. Non ci si va col
+vapore, ma a cavallo, perchè siamo cinque secoli addietro; si passa
+una delle quattro porte della città, che è cerchiata di mura per un
+giro di tre miglia, e si scende alla bottega di mastro Jacopo da
+Casentino.
+
+Dico bottega, per andare coi tempi; ma oggi si dovrebbe dire studio,
+perchè mastro Jacopo da Casentino era un pittore, e meritamente
+annoverato tra i migliori del suo tempo. Era nato a Prato vecchio,
+nella famiglia di messer Cristoforo Landino, e il nome patronimico lo
+aveva avuto da un frate di Casentino, guardiano al Sasso della Vernia,
+che l'aveva preso a ben volere, e, vedendo la sua inclinazione
+all'arte del dipingere, lo aveva acconciato con Taddeo Gaddi, nel
+tempo che questo valoroso scolaro di Giotto era a lavorare nel suo
+convento.
+
+Sotto la scuola di mastro Taddeo, il giovinetto Jacopo aveva
+profittato grandemente, sì nel disegno, sì nell'arte del colorire.
+Erano quelli i bei tempi della pittura. Giotto, con nuova maniera,
+sciogliendo la figura umana dalle rigidezze dell'arte bisantina, aveva
+additata una strada su cui tutti i giovani si gittavano animosi,
+sperando di avanzare in eccellenza il maestro. E Jacopo, andato a
+Firenze con Taddeo Gaddi, non fece torto alle speranze che questi
+aveva concepite di lui, dipingendo tra l'altre cose il tabernacolo
+della Madonna di Mercato Vecchio e le vòlte d'Orsanmichele, che aveva
+ad essere il granaio del Comune.
+
+Rimasto alcuni anni col Gaddi, come a provar le sue forze, e persuaso
+oramai di poter volare da sè, Jacopo era tornato nel suo Casentino, e
+in Pratovecchio, in Poppi e in altri luoghi della valle medesima,
+aveva dato mano a molte opere di cui s'era vantaggiata la sua fama,
+non così la sua borsa. Dopo di che, adescato da più ragguardevoli
+offerte, si era ridotto a stabile dimora in Arezzo, che allora si
+governava da sè medesima, col consiglio di sessanta cittadini dei più
+ricchi e più onorati, alla cura dei quali era commesso tutto il
+reggimento.
+
+Mastro Jacopo non era solamente pittore, ma pizzicava eziandio
+d'architetto. E perchè in Arezzo scarseggiavano le acque, fin dal
+tempo dei Goti, che avevano guasti i condotti onde l'acqua scendeva
+dal poggio di Pori in città, fu commesso a mastro Jacopo di
+ricondurvela. Il che egli fece a sua lode, portandola per nuovi canali
+fin sotto le mura, ad una fonte detta allora dei Guinicelli, e poscia,
+corrottamente, dei Veneziani.
+
+Ma questo sono notizie che importano poco al soggetto. Passiamo,
+dunque, senza fermarci troppo sull'architettura di mastro Jacopo, e
+raccontiamo ai lettori che da molti anni il degno artefice aveva messo
+su famiglia, e viveva felice, come può esserlo un uomo in questa valle
+di lagrime, che non è tutta una Val di Chiana, pur troppo. Intanto,
+seminava dei suoi affreschi tutte le chiese di Arezzo, facendo prova
+di una maniera e dì una pratica maravigliosa.
+
+Un'altra fortuna era toccata a mastro Jacopo; quella io vo' dire di
+mostrare ad un altro, e con frutto, i principii di quell'arte che a
+lui aveva insegnata il Gaddi. Ai giorni nostri i pittori non fanno più
+scuola, o non si rodono di avere dei buoni discepoli, come una volta.
+Ogni artista lavora per sè, gelosamente tappato nel suo studio, quasi
+temendo che altri gli rubi il tocco, o l'impasto dei colori. Ma in
+quei tempi di vita rigogliosa per l'arte, era una festa aver gente
+dattorno, e un pittore non si teneva per maestro, se non aveva una
+mezza dozzina di scolari, uno dei quali, uno almeno, di più facile
+ingegno e di più pronta volontà, seguitasse la maniera, serbasse le
+tradizioni del principale e facesse onore alla scuola.
+
+Di questi scolari, o garzoni, o fattori (come si dicevano in quel
+tempo che lo studio d'un pittore si chiamava bottega) mastro Jacopo ne
+aveva parecchi; ma uno solo meritava il nome di discepolo, e si
+domandava Spinello, figlio ad un certo Luca Spinelli, fiorentino, che
+era andato forse vent'anni addietro ad abitare in Arezzo, quando, una
+volta fra l'altre erano stati discacciati da Firenze i Ghibellini.
+Arezzo, se nol sapete, era ghibellina nell'anima.
+
+Spinello Spinelli era un bel giovinottino, nato pittore come Giotto, e
+inclinato fin da fanciullo ad operare nel disegno tali miracoli, che
+non si sarebbero creduti possibili senza la disciplina di ottimi
+maestri. Jacopo di Casentino, veduti i suoi tocchi in penna, lo aveva
+voluto a bottega. E Spinello non si era fatto pregare; che anzi,
+moriva dalla voglia di andarci, specie dopo che aveva veduta e
+ammirata nel Duomo vecchio la più bell'opera di mastro Jacopo.
+
+Ora, la più bell'opera di mastro Jacopo, che Spinello potesse ammirare
+nel Duomo vecchio, non era già il ritratto di papa Innocenzo VI, come
+qualcuno potrebbe credere a tutta prima. La più bell'opera di mastro
+Jacopo era madonna Fiordalisa, a lui nata in Firenze, quando egli
+stava laggiù, ai servigi del Gaddi.
+
+Dico Fiordalisa, per non ingenerar confusione. Ma i toscani d'allora
+non sentivano nessuna ripugnanza a dire madonna Fiordaliso, in quella
+stessa guisa che non ne sentivano a dire madonna Fiore, madonna
+Belcolore, e via di questo passo, concordando un nome mascolino con un
+nome femminile. Del resto, la grazia e l'eleganza femminile c'erano
+tutte, nel viso di madonna, spiravano da ogni parte della sua bella
+persona, e le desinenze non ci avevano nulla a vedere.
+
+Fiordalisa, nata a Firenze, era in Arezzo da pochi mesi; ma fin dai
+primi giorni del suo arrivo colà, era stata veduta, notata e
+riconosciuta come un miracolo di bellezza. È facile che si nasconda un
+grand'uomo, in mezzo alla moltitudine, e che rimanga ignoto, in una
+città nuova per lui; ma non c'è caso che si nasconda egualmente una
+bella ragazza. Il primo che l'ha vista, poniamo anche di sbieco, ne
+passa parola ad un altro, e questi ad un terzo, anche prima di averla
+intravveduta lui; donde avviene che fin dal primo giorno che è stata
+annunziata la selvaggina, un centinaio di bracchi da punta sieno
+sguinzagliati alla macchia.
+
+Ora, i giovinotti d'Arezzo non s'erano mica indugiati per istrada;
+avevano scoperto subito la bella fiorentina, l'avevano scovata,
+levata, come i suoi concittadini avrebbero levato il grillo dal buco,
+la mattina dell'Ascensione. Fiordalisa non esciva di casa che i dì di
+festa, per andare nel Duomo vecchio agli uffizi divini. Ma tanto
+bastava perchè la vedessero tutti, e perchè ci fossero di gran
+capannelli sul sagrato del Duomo, quando ella doveva passare.
+
+Spinello Spinelli l'aveva vista a quel modo, come tutti gli altri. Era
+un giovinotto allegro, che portava il cervello sopra la berretta. Ma
+da quel giorno che vide madonna Fiordalisa, incominciò a pensare con
+qualche rammarico alla sua condizione, che non gli permetteva di
+passare avanti a tutti i suoi giovani rivali. Vi ho già detto che era
+figlio d'un fuoruscito fiorentino. Luca Spinelli esercitava un'arte, a
+Firenze, e ci aveva anche quattro sassi al sole; ma l'arte era nulla,
+senza clientela, e di quei quattro sassi gliene avevano fatto vento i
+Guelfi, dopo averlo sbandito dalla città. Non dissimilmente avrebbero
+adoperato i Ghibellini, se a loro fosse toccato di poter bandire i
+Guelfi; non c'era dunque da gridare all'ingiustizia. A quei tempi si
+usava così. Oggi, la Dio grazia, abbiamo un pochettino di progresso, e
+certe cose non si fanno più; ci si restringe a desiderarle.
+
+Ma se Spinello non era ricco, aveva tuttavia una gran forza per sè;
+era giovine e innamorato morto. Madonna Fiordalisa era la figlia d'un
+pittore. Vedete come il destino aveva disposte le fila! Anche lui era
+un pittore, o almeno poteva diventarlo; poichè l'inclinazione c'era,
+ed anche una certa pratica naturale. Fino allora, egli aveva disegnato
+per capriccio: da quel giorno incominciò a disegnare per passione. Si
+fa così bene quel che si fa, quando si pensa ad una bella donna! Sopra
+tutto, poi, quando si capisce che é l'unica via per giungere a lei!
+
+Mastro Jacopo lavorava allora nella chiesa di San Domenico, e più
+propriamente in una parte della chiesa, cioè a dire nella cappella di
+San Cristofano, ritraendovi al naturale il beato Masuolo, profeta
+minimo, il quale, ne' suoi tempi, predisse molte disavventure agli
+Aretini. L'opera gli era commessa da un mercante de' Fei, che aveva
+molto a lodarsi del Santo, per esserne stato liberato dal carcere. E
+mastro Jacopo aveva per l'appunto rappresentato il Santo nell'atto di
+fare quel miracolo, che oggi si farebbe con uno sbruffo ai guardiani,
+o con un buco nel muro.
+
+Spinello, come potete argomentare, andò in San Domenico, incominciò a
+piantarsi davanti alla cappella di San Cristofano e diventò un grande
+ammiratore dei miracoli del beato Masuolo, o almeno di quel tanto che
+se ne poteva scorgere attraverso le commessure del tavolato. Mastro
+Jacopo non tardò ad avvedersi di quella curiosità e chiese al
+giovanotto se per caso volesse vedere l'affresco prima del mercante,
+che gli aveva data la commissione.
+
+--Maisì, messere;--rispose Spinello, facendosi un coraggio pari alla
+gravità del caso.--Il mercante vi pagherà l'opera vostra una volta
+sola; io l'ammirerò quante volte vi piacerà di lasciarmela vedere
+prima d'ogni altro.
+
+--Ecco una ragione che mi capacita;--disse mastro Jacopo, facendo
+bocca da ridere.--Ma ti piacerà poi da senno, il mio beato Masuolo?
+Vieni sul ponte e sia come ti pare.--
+
+Spinello non se lo fece dire due volte; salì sul ponte, osservò la
+composizione e rimase a bocca aperta, com'era naturale che facesse, e
+per la bontà intrinseca del dipinto e per il desiderio che aveva di
+entrare nella grazia dell'artefice.
+
+--Per caso,--gli disse mastro Jacopo a un tratto;--anche tu saresti
+pittore.
+
+--Mainò, messere;--rispose Spinello, chinando umilmente la fronte;--ma
+sarei felice di diventarlo, sotto la vostra disciplina.
+
+--Perchè no? Vediamo anzi tutto che cosa sai fare. Un O, come Giotto?
+Una linea come Apelle?
+
+--Ohimè, maestro, assai meno. Disegno alla meglio, o alla peggio, come
+vi parrà meglio, senza ombra di studio.
+
+--Bene! To' i pennelli e la sinopia;--gli disse mastro Jacopo.--Vai
+là, al muro, dove non è ancora stata messa la calce fresca, e segna un
+contorno.--
+
+Spinello non domandava altro. Ma, per sicuro che fosse di non far
+troppo male, non poteva difendersi da un certo rimescolamento, dovendo
+operare così sotto gli occhi del maestro. Se gli fosse riuscito di far
+bene alla prima, che fortuna! Basta, il giovinotto pensò a madonna
+Fiordalisa, afferrò il pennello, lo intinse nel vaso e si mise
+all'opera, tratteggiando sulla parete una mezza figura di San
+Giovanni. L'aveva attaccata alla brava e la tirò via alla lesta, per
+non aversi a pentire, e perchè il pennello non avesse a tremargli fra
+le dita.
+
+Mastro Jacopo stette zitto, sulle prime, a vederlo lavorare: poi, come
+gli balzò davanti agli occhi la figura abbozzata, borbottò un cenno
+d'approvazione.
+
+Spinello si era dimostrato valente ed accorto. Valente, perchè il suo
+disegno era buonino; accorto, perchè quella mezza figura era una copia
+fatta a memoria, d'un San Giovanni che mastro Jacopo aveva dipinto
+qualche mese innanzi in San Bartolomeo, nella cappella di Santa Maria
+della Neve.
+
+--Ah, ah!--disse mastro Jacopo, a cui si spianavano in fronte le
+rughe, accumulate pur dianzi nella arcigna severità del suo
+atteggiamento di giudice.--Tu studi l'arte nuova, giovinotto.
+
+--Maisì, maestro. Ed è la buona, mi pare.
+
+--Eh, sì e no. Bisognerebbe, ad esempio, saper scegliere un po' meglio
+tra nuovi e nuovi. Giotto di Bondone è un gran maestro, e Taddeo Gaddi
+gli si stringe ai panni. Ti consiglio d'imitare questi due. L'altro,
+da cui t'è piaciuto di copiare, è un artista da dozzina, il quale non
+si raccomanda che per un poco di buona volontà.
+
+--Voi gli siete nemico, maestro;--rispose argutamente il giovine.--Lo
+si vede dalle vostre parole. Ma io lo difenderò anche contro di voi.
+Per esempio, quella sua storia di San Martino, nella cappella del
+Vescovado....
+
+--Ahimè, ragazzo, ahimè!--interruppe mastro Jacopo con un sorriso che
+faceva contro alla mestizia della interiezione.--Bisogna essere stati
+a Firenze e aver visto il _Convito di Erode_, che Giotto ha dipinto
+nella cappella dei Peruzzi di Santa Croce; bisogna essere stati nella
+cappella del Palagio del Podestà, e aver visto quel Dante Alighieri,
+improntato di tanta dolcezza, che pare una cosa di cielo! Ma già, tu
+non vuoi intender nulla, ragazzo mio. Come ti chiami?
+
+--Spinello, di Luca Spinelli, messere.
+
+--Ah, conosco tuo padre di nome, ed anche di veduta. È un uomo per
+bene. E tu dunque, vuoi diventar pittore? Vediamo, che cos'hai fatto
+finora?
+
+--Poca cosa, maestro. Degli schizzi, dei tocchi in penna....
+
+--Dal vero?
+
+--Maisì, maestro, dal vero, ed anche ricordando le cose vedute.
+
+--Già, come questo San Giovanni;--ripigliò mastro Jacopo, crollando la
+lesta---Non copiar che dal vero, sai; oppure da Giotto, poichè non
+vide meglio di lui chi vide il vero. Del resto, portami i tuoi occhi
+in penna. Li vedrò volentieri.--
+
+Mastro Jacopo, intanto, scendeva dal ponte per ritornarsene a casa.
+Spinello Spinelli domandò in grazia di poterlo compagnare un tratto.
+Tanto, era tutta strada per lui, essendo la sua abitazione da quella
+medesima parte della città.
+
+Come furono in via dell'Orto, poco lunge dal Duomo, il giovane disse a
+mastro Jacopo:
+
+--Ecco l'uscio di casa mia. Se permettete, maestro, dò un salto fin
+lassù, prendo i miei disegni, che avete mostrato desiderio di vedere,
+e vi raggiungo subito.
+
+--Fa come ti piace;--rispose mastro Jacopo.
+
+Spinello Spinelli andò via lesto come un capriolo, anzi come uno
+scoiattolo; fece una manata delle sue carte, e, scendendo gli scalini
+a quattro a quattro, ritornò sulla via. Mastro Jacopo quando egli lo
+raggiunse, non era ancora giunto all'angolo del Duomo.
+
+Il vecchio pittore diede una rapida occhiata a tutti quei fogli. Erano
+studi dal vero, o reminiscenze, motivi buttati là, con un fare tra
+l'accorto e l'ingenuo, che indicava una vera e fortunata indole
+d'artista. Spesso non erano che quattro tocchi; ma in quei quattro
+tocchi si vedeva la natura colta sul vivo.
+
+Mentre egli così sfogliava i quaderni del giovine seguitando la sua
+strada verso casa, gli venne veduta tra l'altre cose una figura di
+donna. Era a mala pena accennata, ma il pittore non durò fatica a
+riconoscere d'onde Spinello avesse tratto il suo tipo. E così, di
+sbieco, mentre guardava la figura, gittò un'occhiata al suo giovine
+compagno.
+
+Spinello non vide lo sguardo del pittore, ma lo sentì, e si fece rosso
+in volto. Maledetta furia! O non avrebbe potuto egli aspettare una
+mezz'ora, e portare egli i disegni a casa del maestro? Per la smania
+di far presto, come se temesse di perdere l'occasione, aveva preso
+tutto alla rinfusa, e quei quattro segni, in cui egli aveva fissato il
+ricordo di madonna Fiordalisa, cadevano contro sua voglia sotto gli
+occhi del babbo.
+
+--In verità,--diss'egli allora, tanto per isviar l'attenzione del
+pittore,--son povere cose e certamente indegne di voi. Ma, che volete?
+non so far altro.
+
+--Che! che!--rispose mastro Jacopo.--La modestia è una bella cosa,
+ragazzo mio; ma tu ora fai torto alla natura, che ha voluto indicarti
+molto chiaramente la tua vocazione. Ho caro di averti conosciuto.
+Cimabue si tenne fortunato di essersi imbattuto in un pastorello che
+disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di Vespignano. Io
+avrò in quella vece posta la mano su d'un artista formato.--
+
+E dentro di sè, mastro Jacopo, come rispondendo ad una osservazione
+del suo spirito famigliare diceva:
+
+--Dopo tutto che male c'è? Se un artista simile diventasse mio genero,
+dovrei averne dicatti. Sarebbe il miglior modo per legarlo alla mia
+scuola e farmene un aiuto.
+
+Indi, ad alta voce, mastro Jacopo proseguì:
+
+--Vieni a bottega quando ti piace, anche oggi, se tuo padre si
+contenta, io mi contento e godo. Non metto che una condizione ad
+averti con me.
+
+--Quale? Io l'accetto fin d'ora;--disse Spinello, a cui brillavano gli
+occhi dalla contentezza.
+
+--Di tenere i tuoi tocchi in penna per me. Ci serviranno ad entrambi
+per ricordo di ciò che eri, quando sei entrato a bottega da me.--
+
+Spinello non capiva in sè dalla gioia. Un'ora dopo quella
+conversazione, egli tornava dal pittore in compagnia dì suo padre.
+Luca Spinelli e Jacopo di Casentino s'intesero facilmente, e il
+giovine Spinello rimase a' servigi del maestro.
+
+Quella sera, madonna Fiordalisa fu vista da lui nella luce modesta
+delle pareti domestiche. Dio santo, com'era bella! Due cotanti più
+bella delle altre volte, quando egli la vedeva in Duomo, agli uffizi
+divini, con gli occhi bassi e la testa e il collo gelosamente
+custoditi da un velo di seta bianca, assai largo, che le scendeva giù
+per le spalle.
+
+Vestita così semplicemente, d'una veste di ferrandina a larghe pieghe,
+le quali scendevano in bei partiti dal fianco, senza fronzoli che
+dissimulassero le curve gentili del busto con le maniche lisce e la
+radice del collo a mala pena coperta da un baveretto bianco, madonna
+Fiordalisa era un miracolo di eleganza e di grazia. La testa,
+incoronata di capegli castagni, e il profilo del volto rosato,
+mostravano una delicatezza di contorni e una soavità di espressione,
+che a lui veramente parve di non aver vedute prima d'allora.
+
+Fiordalisa riconobbe in quel giovine uno dei suoi cento curiosi
+ammiratori del Duomo. Egli, per altro, era il più riguardoso di tutti.
+Come mai aveva egli potuto essere il più ardito, tanto da penetrare
+per il primo in sua casa?
+
+Mentre questo pensiero si affacciava alla sua mente, mastro Jacopo le
+disse:
+
+--Ecco un nuovo scolaro. Sarà il primo di tutti, se continua come ha
+cominciato, e sopra tutto se non mette il capo alle frascheria della
+gioventù.--
+
+A quella parole di suo padre, Fiordalisa, che si era posta da
+principio in sul grave, divenne tosto più umana e salutò cortesemente
+il nuovo venuto.
+
+Egli, del resto, si contenne da uomo di garbo. Non aveva occhi che per
+mastro Jacopo e pendeva dalle sue labbra. Chi vuol la figlia,
+accarezzi la mamma, dice il proverbio. Ora la figlia di mastro Jacopo
+da lungo tempo aveva perduta la mamma, non restava a Spinello che di
+accarezzare il babbo. E i babbi s'accarezzano, stando a sentirli con
+attenzione, senz'altra noia che di dover dir loro ad ogni tanto: _et
+cum spiritu tuo_.
+
+Affrettiamoci a dire che Spinello non si annoiava punto in
+quell'ufficio modesto. Jacopo era un buon maestro e Spinello sentiva
+una gran voglia d'imparare. Finalmente se aveva l'aria di badar poco a
+madonna, questa non doveva apporglielo a negligenza. Si dicono tante
+cose, tacendo! Egli a buon conto, non ne diceva che una. Quando gli
+accadeva di muover la testa e di volgersi a lei, diventava del color
+della fiamma.
+
+Ora una donna, quando vede di simili cose, non ha mestieri di lunghi
+discorsi, nè di lunghe contemplazioni. L'essenziale è che conosca il
+valore delle tinte. Ma questo, come non conoscerlo, quando si ha per
+babbo un pittore?
+
+
+
+
+II
+
+
+L'entrata di Spinello Spinelli ai servigi di mastro Jacopo da
+Casentino fece chiasso nella scuola. Egli era caduto là come un sasso
+in una pozzanghera, facendo schizzare acqua e fango d'ogni parte.
+Sicuro, anche fango. Certe acque non appaiono pulite se non quando e
+fino a tanto son chete. Provatevi a rimestarle!
+
+Nella bottega di mastro Jacopo erano cinque garzoni. Di quei cinque,
+soli due potevano passare, ed essere considerati come speranze per
+l'arte. Gli altri non promettevano nulla, e mastro Jacopo li adoperava
+a mesticare i colori, a macinare le terrene sulla pietra, a far le
+imbasciate della bottega, a portargli la cartella dei disegni e la
+scatola dei pennelli, quando andava a lavorare fuori via.
+
+Quei cinque lasagnoni, com'egli spesso usava chiamarli, con
+dimestichezza punto piacevole a loro, si domandavano, Tuccio di Credi,
+Lippo del Calzaiuolo, Parri della Quercia, Cristoforo Granacci e
+Angiolino Lorenzetti, soprannominato il Chiacchiera. Nessuno di
+costoro salì in eccellenza nell'arte del dipingere, quantunque due,
+come vi ho detto, lo avrebbero potuto, cioè Parri della Quercia e
+Tuccio di Credi. Ma il povero Parri della Quercia morì giovane, non
+lasciando raccomandato il suo nome che ad una tavola di Santa
+Margherita, nella chiesa cattedrale di Cortona; e Tuccio di Credi....
+Quanto a Tuccio di Credi, egli avrebbe fatto opera più degna, morendo
+lui, in luogo di Parri della Quercia.
+
+L'apparizione di Spinello Spinelli nella bottega di mastro Jacopo
+aveva destato un vero baccano in mezzo a quei cinque fattori. In primo
+luogo perchè nessuno sapeva che quel giovinottino elegante fosse un
+pittore. Per esser riconosciuti pittori, a quel tempo, bisognava
+essere entrati fanciulli ai servizi di un vecchio artista, aver
+macinata per qualche anno la terra di Siena, aver fatto cuocere il
+travertino, di cui si faceva il bianco per gli affreschi, e portata
+magari la zuppa al principale, quando lavorava sui ponti, e non
+ismetteva per tutta la giornata, temendo giustamente che gli avesse a
+seccare l'intonaco.
+
+Un'altra cagione di meraviglia tra i cinque scolari di mastro Jacopo
+era questa, che il nuovo venuto si presentava con un quaderno di
+tocchi in penna, che diceva di aver fatti lui, senza preparazione di
+studi. Questo, a dir vero, non significava nulla. Ognuno, a cui
+piaccia, può imbrattare un foglio di carta e credere d'aver fatto un
+disegno. Ma il guaio era che mastro Jacopo aveva lodati i disegni del
+nuovo venuto, proponendoli come esempio ai vecchi della scuola.
+
+--Ecco qua,--aveva detto, mettendo il rotolo dei fogli sotto il naso
+dei suoi fattori,--lasagnoni, imparate. Quando vi dico che bisogna
+copiare dal vero! Voi altri, invece, perdete il vostro tempo a
+grattarvi le ginocchia. Si intende, quando non giuocate a zara.--
+
+Rimasti soli davanti ai disegni di quel famoso artista che era piovuto
+dalle nuvole, i cinque scolari di mastro Jacopo avevano sfogliato il
+quaderno e guardato curiosamente ciò che formava l'argomento delle sue
+meraviglie. Si capisce alla bella prima che avevano trovato tutto
+mediocre. Non c'era franchezza di tocco; i contorni erano duri; gli
+atteggiamenti goffi; le pieghe così trite, che peggio non avrebbe
+fatto Cimabue nei suoi primi tentativi. Che cosa aveva inteso il
+maestro, proponendo loro ad esempio gli sgorbi di quel principiante?
+Di canzonarli, forse?
+
+In quella che stavano guardando e criticando alla libera, uno di essi
+scappò fuori con un grido di stupore.
+
+--Che cos'ha veduto, il Chiacchiera?--domandò Tuccio di Credi.--Forse
+il basilisco?
+
+--In fede mia,--ripigliò il Chiacchiera,--questo non lo ha veduto di
+certo il maestro.
+
+--Che cosa? Il basilisco?--disse ridendo il Granacci.
+
+--Questo ritratto;--rispose il Chiacchiera, senza badare allo scherzo
+dei compagni.--Perchè, infatti, è un ritratto. Vedete qua!--
+
+E levato dal quaderno il foglio che aveva destata la sua attenzione,
+lo pose sotto gli occhi della brigata.
+
+C'erano parecchie figure disegnate su quel foglio; ma il Chiacchiera
+ne indicava una tra tante, che si vedeva nel mezzo, tirata giù alla
+brava, come una impressione momentanea. Avete già indovinato che era
+una figura di donna. Con due tratti di penna era segnata la veste,
+lunga, a larghe pieghe, accennate, anzichè delineate, da qualche
+zaffardata d'inchiostro. Le braccia, che escivano di sotto ai lembi
+frastagliati del manto, si raccoglievano sul taglio della vita, e la
+mano destra, sovrapposta all'avambraccio sinistro, sosteneva un
+piccolo uffiziuolo. Sulla testa era gittato un velo che scendeva fino
+agli òmeri e si confondeva col manto. I contorni della figura e i
+pochi segni con cui era accennato il viso, apparivan di persona viva,
+colta da una mano maestra, sull'atto di recarsi alla chiesa.
+
+--Eh, che vi pare?--continuò il Chiacchiera.--Non la riconoscete?
+
+--La figlia del maestro!--gridò Lippo del Calzaiuolo.
+
+--To', è vero;--soggiunse Cristofano Granacci.--È madonna Fiordalisa.
+
+--Infatti,--disse a sua volta Parri della Quercia,--è proprio lei, o
+una che le somiglia di molto. Ma perchè dicevi tu dianzi che il
+maestro non ha veduto questo disegno! È impossibile che non abbia
+riconosciuta la sua figliuola.
+
+--Eh,--rispose il Chiacchiera, stringendosi nelle spalle,--in questo
+caso bisognerà dire che si è innamorato dello scolaro in grazia del
+ritratto che questi ha fatto della sua Fiordalisa. Già, l'ama tanto!
+
+--Se non c'è bisogno d'altro, per entrar nelle grazie di mastro
+Jacopo,--esclamò Cristofano Granacci,--glielo facciamo tutti, il
+ritratto a madonna Fiordalisa.
+
+--Credete che sia così facile?--entrò a dire Parri della Quercia.
+
+--Perchè no? Che cosa c'è egli di tanto difficile?--ribattè il
+Granacci.
+
+--Tutto;--rispose Parri.---Non avete osservato come ella si muta ad
+ogni momento?
+
+--Già,--disse il Chiacchiera,--donna e luna, oggi serena e doman
+bruna.
+
+--Non parlo dell'umore, parlo del tipo;--ripigliò Parri della
+Quercia.--È un tipo assai delicato, con una certa espressione, che non
+è sempre la stessa a tutte le ore del giorno.
+
+--È vero, quel che dice Parri;--notò Lippo del Calzaiuolo.--Ci son de'
+momenti che non sembra più lei.--
+
+Tuccio di Credi torse le labbra e diede un'alzata di spalle.
+
+--Baie!--diss'egli---I contorni non si mutano mica così facilmente!
+Sarà quistione delle parti mobili, le labbra e gli occhi.
+
+--Già, le labbra e gli occhi;--rispose Parri della Quercia.--E ti par
+poco! Ora, se un moto delle labbra, o un diverso grado di forza nello
+sguardo, basta a cangiarti l'espressione del volto, mi pare che la
+immobilità dei contorni non ci abbia nulla a vedere. Piuttosto è da
+chiarire quale delle due parti mobili ha maggiore virtù nel
+cangiamento del tipo.
+
+--Dev'esser la bocca;--osservò Lippo del Calzaiuolo.
+
+--Infatti,--disse il Chiacchiera,--quando madonna Fiordalisa sorride,
+vi apparisce due tanti più bella.
+
+--Non si tratta di sapere quando apparisca più bella, poichè lo è
+sempre moltissimo;--replicò Parri della Quercia.--Io ho detto soltanto
+che ella vi muta espressione, e sembra avere un'altr'aria da quella di
+prima. È sempre lei, per chi la conosce, e tuttavia è un'altra
+bellezza. Il pittore che la ritraesse in uno di quei punti, crederebbe
+di non averla resa con verità, se la vedesse in un altro.
+
+--Pure,--notò il Chiacchiera,--questo Spinello, che non è un pittore,
+e neanche un principiante, con due tratti di penna ce l'ha fatta
+ravvisare alla prima.
+
+--Bella forza!--esclamò Tuccio di Credi.--È una somiglianza ottenuta
+nel complesso; buon per lui che non è andato ai particolari. La sua
+parsimonia gli ha fatto buon giuoco. Vedete qua; con due tratti di
+penna vi ha data un'aria di madonna Fiordalisa. Se ne avesse aggiunti
+altri due, gli sarebbe andato a male ogni cosa.
+
+--Che diamine gli è saltato, di fare il ritratto alla figlia del
+maestro?--chiese Cristofano Granacci.
+
+--Oh bella!--esclamò il Chiacchiera.--E stenti tanto a capirla? Ne
+sarà innamorato. È così naturale che un giovanotto s'innamori d'una
+bella ragazza! Domandane a Tuccio di Credi: egli ti risponderà....
+
+--Che sei uno scimunito;--interruppe Tuccio di Credi, dando al
+Chiacchiera una guardataccia, che pareva volesse mangiarselo.
+
+Ma il Chiacchiera non si spaventava per così poco.
+
+--Oh, ecco,--gridò egli, ghignando,--ecco una riprova di ciò che ha
+detto Parri poc'anzi, sulla varietà delle espressioni. Guardate Tuccio
+di Credi, se non sembra tutt'altri. O Tuccio, chi ti facesse il
+ritratto in questo momento, in fede mia, non ti renderebbe un
+servizio.--
+
+Tuccio di Credi, veduto così sottosopra, cioè computando l'una cosa
+per l'altra, poteva anche passare per un bel giovinotto. La
+carnagione, è vero, traeva all'olivastro; ma non è detto che
+l'olivastro sia un brutto colore, e ci son molti a cui simili impasti
+di giallo e di verde non dispiacciono punto. E poi, s'accordavano bene
+con quella tinta scura i capegli e le sopracciglia nerissime; di guisa
+che sotto quella vigoria di toni fuligginosi, l'olivastro delle carni
+poteva acquistare l'apparenza di un amabile pallore. Ma anche Tuccio
+di Credi aveva un tipo mobilissimo, che giustificava pienamente
+l'osservazione beffarda del Chiacchiera. Incominciamo a dire che nel
+suo volto si notavano due parti distinte, la superiore virilmente
+modellata, a contorni risentiti e gagliardi, l'inferiore timidamente
+condotta, quasi appena accennata. Si sarebbe detto che la natura,
+facendo quella testa, si fosse annoiata a metà dell'opera sua. Il
+naso, ad esempio, non era in proporzione con l'ampiezza della fronte;
+le labbra sottili e smorte mancavano di fermezza; il mento sfuggiva
+senz'altro. In quella faccia, fluita di mala voglia, c'era alcun che
+di stonato, che i pochi peli vani delle labbra e del mento non
+bastavano a dissimulare, e che la barba più folta non avrebbe potuto
+correggere. Anche gli occhi, neri, ma senza luce, dipinti di nerofumo,
+lasciavano qualche cosa a desiderare. Per solito, li vedevate poco;
+sfuggivano ad ogni esame. Quando Tuccio di Credi parlava con voi,
+quegli occhi guardavano sempre in basso e da un lato; poi, tutto ad un
+tratto, vi passavano dall'altro, senza che li aveste veduti fermarsi
+sui legacci del vostro giustacore. Osservando il rapido trapasso di
+quei due lumi spenti, pensavate involontariamente alla lucciola, che
+nel fosco della notte vi brilla trasvolando da destra, indi vi
+apparisce a sinistra, dopo esservi passata davanti alla chetichella,
+rattenendo il palpito della sua luce fosforica.
+
+Mastro Jacopo, una volta aveva detto di lui:
+
+--Tuccio di Credi non sarà mai un valente disegnatore. Un uomo che non
+guarda mai davanti a sè, può egli vedere quel che si faccia?
+
+Alle beffe dal Chiacchiera. Tuccio di Credi aveva aggrottate le ciglia
+e si era morso le labbra. Indi, facendo spallucce, aveva risposto:
+
+--Che grullerie! Basta che il primo venuto dica una cosa per chiasso,
+perchè tu ci fabbrichi subito un ragionamento. Già, non l'hanno
+battezzato il Chiacchiera per nulla. Oggi tu hai visto l'innamorato in
+una figurina di donna, e questo è anche peggio della trovata di Parri
+della Quercia. O che? Non si può egli vedere una bella ragazza per
+via, e sentire il desiderio di segnarne il profilo sulla carta, come
+si segna il profilo d'un frate che va alla cerca, o d'un cane che
+s'accosta al muro? L'uomo che vuole avanzare nell'eccellenza
+dell'arte, studia tutto quello che vede. E se gli capita di vedere
+qualche bella figura di donna, vuoi tu che chiuda gli occhi e dica:
+_Domine salvum fac_, come un santo eremita, esposto alle tentazioni
+del diavolo?
+
+--Se almeno ce ne fossero due, qua dentro, di donne!--ribattè il
+Chiacchiera, che non voleva darsi per vinto.--Ma, a farlo a posta, non
+c'è che questa, non c'è.
+
+--Non prova nulla.
+
+--Prova moltissimo. Che non ci sian più belle donne, in Arezzo? O che
+abbiano presa l'abitudine di tapparsi in casa, quando passa il Giotto
+redivivo?
+
+--Ah sì, Giotto ridivivo! Ben detto!--esclamò Lippo del
+Calzaiuolo.--Se ti sente mastro Jacopo, ti abbraccia e ti bacia sulle
+gote.
+
+--Chi parla di mastro Jacopo?--gridò una voce, che mise lo scompiglio
+nella brigata.--E chi ho da baciar sulle gote, se è lecito?
+
+--Maestro!--dissero i garzoni, tirandosi indietro mogi e confusi.
+
+Il maestro si avanzò in mezzo al crocchio e vide il quaderno dei
+disegni di Spinello Spinelli.
+
+--Ah!--riprese egli, con accento mutato.--Studiavate? Ammiravate anche
+voi quel che sa fare questo bravo giovinetto? Avanti, su, si faccia
+avanti quello che ho da baciar sulle gote, e mi dica cosa pensa di
+Spinello Spinelli.
+
+--Maestro,--scappò fuori il Chiacchiera,--io non so se mi bacerete
+sulle gote, o se piuttosto non mi allungherete una pedata; ma dico,
+con vostra licenza, che questo Spinello ha voluto fare un ritratto, in
+questo piccolo schizzo.
+
+--Orbene,--disse mastro Jacopo, rabbruscandosi;--e se avesse proprio
+voluto fare un ritratto, che ci vedreste di male voi altri?
+
+--Niente, Dio guardi; niente nell'intenzione. Ma quanto all'esito del
+tentativo.... Vedete qua Tuccio di Credi, il quale sostiene che la
+somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti. Il vostro
+protetto ha trovata l'aria della figura, e nient'altro. Se dovesse
+fare un ritratto, si troverebbe molto impicciato.--
+
+Mastro Jacopo crollò sdegnosamente le spalle.
+
+--Eh via, lasagnoni! Quello è un giovane che, se vorrà fare un
+ritratto, anche da pittore novellino qual è, lo farà, in barba a tutti
+voi, quando avrete messo su barba.
+
+--Parri della Quercia non è di questa opinione.
+
+--Ah, Parri?... sentiamo qual è l'opinione di messer Parri della
+Quercia.--
+
+Parri, così tirato in ballo dalla imprudenza del Chiacchiera, si fece
+modestamente a rispondere:
+
+--Io, veramente, maestro, non intendevo di togliere i meriti al vostro
+nuovo scolaro. Non lo conosco ancora di persona, ma lo stimo già assai
+per questi tocchi di penna, che voi ci avete proposti ad esempio.
+Dicevo solamente che madonna Fiordalisa....--
+
+Jacopo di Casentino diede un balzo e guardò il migliore de' suoi
+discepoli con aria tra maravigliata e scontrosa.
+
+--Che c'entra madonna Fiordalisa?--diss'egli interrompendolo.
+
+--Eh, c'entra in questo modo,--rispose Parri della Quercia,--che nei
+quattro tocchi di cui parlavamo dianzi, quando voi siete capitato....
+Eccoli qua, del resto; non ci vedete il ritratto di madonna
+Fiordalisa? Almeno almeno, si può dire che arieggiano la sua figura.
+
+---Sia pure;--disse mastro Jacopo, col piglio di chi non vuol negare
+nè ammettere una cosa.--E che cosa dicevi tu dunque?
+
+--Dicevo che madonna può riconoscersi in questi contorni, ma che
+questo non può dirsi un vero ritratto. Un ritratto della vostra
+figliuola io l'ho per la cosa più difficile del mondo, se non per
+avventura impossibile. Madonna Fiordalisa ha un'aria così mutevole!
+
+--Aria mutevole! aria mutevole!--borbottò mastro Jacopo.--Non so che
+cosa intendiate di dire, con quest'aria mutevole. I vecchi pittori non
+le conoscevano, queste novità del vostro gergo.
+
+--Maestro,--entrò a dire il Chiacchiera, vedendo che Parri della
+Quercia era rimasto mutolo,--sono le parti mobili del viso, che fanno
+di questi scherzi. Il viso ha le sue parti mobili; è l'opinione di
+Tuccio di Credi.--
+
+Mastro Jacopo andava di meraviglia in meraviglia.
+
+--Ah sì! Anche Tuccio di Credi ha un'opinione?--chiese egli, con
+accento sarcastico.
+
+Tuccio di Credi fu toccato sul vivo da quelle parole, ma più dal tono
+canzonatorio con cui erano profferite.
+
+--Che male ci sarebbe, maestro?--disse egli.--E che ci vedreste di
+strano?
+
+--Niente, in verità; niente strano in voi altri. E non ci sarebbe
+neanche ombra di male, se almeno voleste prendervi il fastidio di
+lavorare. Siete lasagnoni, buoni a nulla.... Cioè, mi correggo; siete
+buoni a far chiacchiere; tanto che uno di voi ci ha buscato il
+soprannome. Ragionare di principii, far trattati, inventar dottrine,
+ecco il fatto vostro. Lavoro, vuol essere, lavoro, e poi sempre
+lavoro. Le ragioni dell'arte son qui, nel braccio e nella schiena; il
+resto non vale più che tanto. Fatemi la grazia di lasciare le ragioni
+dell'arte, i principii, i trattati, a coloro che sono invecchiati
+nell'operare. Anche voi, un giorno, quando sarete giunti a compieta,
+potrete dire ai giovani: così va fatto e così non va fatto. In nome di
+che? In nome della vostra esperienza. Senza di questa non ci son
+dottrine che tengano.
+
+--Maestro,--osò dire il Chiacchiera,--voi restringete il campo
+dell'arte.
+
+--Che campo m'andate voi sfringuellando? Il campo dell'arte! Ecco
+un'altra invenzione dei pittori parolai. Dovevate vederlo che cos'era
+il campo dell'arte, quando vivevano i grandi maestri. Non le si
+conoscevano mica, queste cianciafruscole ai bei tempi di Taddeo Gaddi
+e di Giotto!
+
+--Giotto fu un rinnovatore dell'arte;--ribattè il Chiacchiera.--E noi
+dobbiam mirar tutti a fare del nuovo.
+
+--Ah sì? E credete che sia possibile, far sempre del nuovo? Badate,
+lasagnoni, che le vostre novità non siano ritorni alle mosse. L'unica
+novità, che io possa raccomandarvi è questa: fate, fate, non vi
+stancate di fare. E per intanto smettete le ciance, che il fistolo vi
+colga!--
+
+Ciò detto, maestro Jacopo si allontanò dal crocchio dando una poderosa
+alzata di spalle. Al quale atto il Chiacchiera rispose per tutti,
+facendo le boccacce. Poco stante si affacciava un giovinotto
+sull'uscio della bottega.
+
+--È qui mastro Jacopo di Casentino?--chiese egli con aria peritosa.
+
+--È qui;--rispose il Chiacchiera.--Che cosa volete da lui?--
+
+Mastro Jacopo aveva udito la voce del nuovo visitatore, ed era subito
+escito sul limitare della sua camera.
+
+--Oh, bravo, ragazzo mio, fatti avanti!--gridò egli.--Ti aspettavo.
+Eccoti in casa tua. Questi sono i tuoi compagni di lavoro; Tuccio di
+Credi, Parri della Quercia, Cristofano Granacci, Lippo del Calzaiolo,
+il Chiacchiera... cioè, diciamo prima il nome che ha avuto a
+battesimo, Angiolino Lorenzetti, e poi diremo quello che gli hanno
+appioppato le persone intendenti.--
+
+Il giovane a cui erano presentati in quella forma gli scolari di
+mastro Jacopo, li salutò con un cenno grazioso del capo, indi
+soggiunse:
+
+--Saremo amici, io spero.
+
+--A voi, lasagnoni,--ripigliò maestro Jacopo,--salutate Spinello
+Spinelli, l'autore dei tocchi in penna che avete veduti poco fa. È un
+ragazzo che, se non si svia per cammino, farà parlare di sè.--
+
+Gli scolari di mastro Jacopo s'inchinarono davanti a Spinello. Parri
+della Quercia gli stese la mano, dicendogli:
+
+--Amico e fratello, se vi piace.--
+
+Ma gli altri non si fecero così avanti, non si buttarono via come
+Parri della Quercia.
+
+--Saremo amici, io spero!--ripeteva sommesso il Chiacchiera, rifacendo
+il verso del nuovo venuto.--Vedete che degnazione! O che si
+crederebbe, per caso, d'essere il duca Namo di Baviera?
+
+--O il Saladino;--soggiunse Lippo del Calzaiolo.
+
+--Sarà poi Calandrino, e nulla più;--conchiuse Cristofano Granacci.
+
+Tuccio di Credi non disse nulla; ma dentro di sè pensava:
+
+--Amico tuo! Sei sciocco, affè mia, se lo speri!--
+
+
+
+
+III.
+
+
+Abbiano la mala pasqua i pessimisti, gli scettici, ed altri filosofi
+di tal fatta, i quali sostengono che l'uomo sia un animale invidioso
+per natura, e che le nostre buone qualità sieno solamente effetto di
+paziente educazione, come a dire di strofinamento e di verniciatura.
+
+Grazie al cielo, e con licenza dei filosofi sullodatì, ci sono ancora
+delle anime intimamente buone, la cui virtù è frutto di generazione
+spontanea, non già conseguenza d'innesto sapiente, o d'arte
+giudiziosamente educatrice. E ci sono altresì degli uomini che non
+soffrono il male dell'invidia, neanche (e questo è meritorio da parte
+loro) quando vedono che Tizio o Caio ha ingegno o attitudine da
+superarli di gran lunga, in questa o in quella disciplina.
+
+Vedete, ad esempio, il nostro bravo messer Jacopo di Casentino. Il
+vecchio scolaro di Taddeo Gaddi, il degno continuatore della
+tradizione di Giotto, indovinava facilmente che quel giovinottino da
+lui preso a bottega, quando avesse fatto un tantino di pratica nel
+maneggio dei pennelli, sarebbe diventato di schianto un artista
+insigne, un maestro, da lasciarsi addietro i migliori del suo tempo. E
+per lui, per quell'aquilotto che metteva appena i bordoni, mastro
+Jacopo aveva smosso il suo piglio burbero; per lui trovava le parole
+amorevoli, la placida assiduità degli insegnamenti, la ineffabile
+tenerezza dei conforti paterni.
+
+Due sentimenti diversi lo persuadevano a ciò. Il primo era quello
+dell'ambizione. Esser maestro ad un discepolo che non aveva punto
+mestieri di rimproveri e così poco di incitamenti a far meglio, poter
+raccomandare il suo nome ad un nuovo argomento di gloria, eccovi
+l'ambizione di mastro Jacopo; ambizione legittima, e, quel che più
+monta, di effetto sicuro, si sarebbe detto un giorno: Spinello
+Spinelli, il famoso pittore d'Arezzo, era scolaro di Jacopo da
+Casentino. Degno del maestro il discepolo! E se pure si fosse dovuto
+dire: migliore del maestro la gran pezza, sarebbe stato poi un gran
+male? Avere indovinato un ingegno potente, averlo tratto
+dall'oscurità, avergli per così dire adattate le ali agli omeri, non è
+forse una gloria, un titolo di merito al cospetto dei posteri, specie
+quando un simil titolo si può metter di costa ad altri parecchi?
+
+Ora, che mastro Jacopo di Casentino non s'ingannasse in questi suoi
+sogni ambiziosi, la storia dell'arte italiana lo ha dimostrato. La
+fama di Spinello Aretino ha confermata, se non per avventura
+accresciuta, la fama del suo vecchio maestro.
+
+L'altro sentimento era d'indole affatto domestica. Gli dò mia
+figlia;--diceva tra sè mastro Jacopo.--Bello lui, come essa è bella:
+ha ingegno, salirà presto in eccellenza d'arte; avrò in lui un aiuto
+maraviglioso; prospererà la mia scuola; Arezzo contenderà la palma a
+Firenze....--
+
+E qui mastro Spinello....Ma via, non precipitiamo nulla, raccontiamo
+le cose per filo e per segno, non mettiamo il carro avanti ai buoi.
+
+Madonna Fiordalisa, ve l'ho già detto, si dimostrava umana col nuovo
+discepolo dì suo padre. Più volte nel corso della settimana, o con un
+pretesto o con l'altro, Spinello Spinelli era invitato a desinare dal
+maestro; onore che toccava di rado agli altri compagni suoi di
+bottega. Qualche volta anche lei discendeva al pian terreno; e
+certamente più spesso che non le accadesse da prima; ora per avvertire
+il babbo che si dava in tavola, ora per chiedergli il suo parere su
+questo o su quel particolare d'economia domestica, ed anche, perchè
+bisogna dir tutto, anche senza una ragione sufficiente per scendere.
+Ma già deve trovarla sempre, e per ogni cosa, la ragione sufficiente?
+I filosofi, che hanno voluto metterla come fondamento dei loro
+sistemi, si sono trovati anch'essi il più delle volte impacciati.
+
+E Spinello ardeva; e l'interno ardore gli traluceva dagli occhi. Voi
+lo sapete, lettori, perchè di lì ci sarete passati un giorno anche
+voi; l'amore e la tosse si nascondono male. Anche madonna Fiordalisa
+nascondeva male il senso che faceva su lei l'amore di Spinello
+Spinelli; anzi, non lo nascondeva affatto. Perchè avrebbe dovuto
+nasconderlo? Non era nato, quell'affetto, e non cresceva forse
+liberamente sotto lo sguardo benevolo di suo padre? Era da principio
+un po' timida; poi, nel ravvisare la stato del proprio cuore, si era
+fatta contegnosa. Ma queste deboli difese, pari alle fortificazioni
+improvvisate lì per lì da un esercito in aperta campagna, durano
+appena quel tanto che basti ad una semplice ricognizione. E madonna
+Fiordalisa non aveva durato fatica a riconoscere che quel gentile e
+modesto innamorato non era altrimenti un ingannatore. Si sentì
+raffidata e gli diede senza contrasto il suo cuore. Dolce abbandono,
+che non è turbato da nessun sospetto, da nessuna paura!
+
+Mentre faceva quei progressi nel cuore di lei, e forse per la stessa
+ragione che li faceva, il nostro Spinello avanzava rapidamente nella
+disciplina che aveva con tanto ardore abbracciata. Imparava facilmente
+quel che oggi si chiama il meccanismo dell'arte. Sapeva come si
+dovessero unire i colori, a fresco e a tempera, o come si avessero a
+dipingere le carni e i panni, per modo che ne venisse rilievo e forza
+alle figure, mostrando l'opera chiara ed aperta; conosceva quali
+colori si dovessero usare nel dipingere a fresco, cioè tutti di terra
+e non di miniere; con che risolutezza di mano si avesse a condurre il
+lavoro, prima che l'intonaco del muro potesse disseccarsi, e qual
+forza dovesse dare al colore, perchè le tinte, mentre che il muro è
+molle, mostrano una cosa in un modo, che poi, secco il muro, non è più
+quella di prima. Ed altre cose aveva prontamente imparate, con potenza
+di desiderio, anzichè per pratica; del dipingere a tempera, cioè col
+rosso dell'uovo e col latte del fico mescolati nei colori; del
+dipingere a chiaroscuro, contraffacendo le cose di bronzo: e
+finalmente del fare gli sgraffiti sulle mura, per modo che reggessero
+all'acqua piovana.
+
+E tutto ciò senza rifarsi pure una volta ai principii. Tirato dalla
+sua inclinazione a schizzare dal vivo, od altrimenti dal naturale,
+Spinello Spinelli era già andato molto innanzi nel disegno, esprimendo
+col lapis rosso di Lamagna, o col nero di Francia, figure,
+atteggiamenti, partiti di pieghe, od altro che gli toccasse l'animo.
+Così lavorando, aveva acquistato una maravigliosa destrezza a fare con
+la penna i dintorni delle cose vedute, dando le velature e le ombre
+con una tinta dolce, che otteneva dall'inchiostro stemperato
+nell'acqua. E da ultimo, come abbiamo veduto dai disegni suoi, che
+erano andati sotto gli occhi di mastro Jacopo, faceva ogni cosa a
+tratti di penna, lasciando che i lumi delle figure fossero resi dal
+bianco della carta.
+
+Del resto, in quei cominciamenti della pittura mancavano i grandi
+esemplari da proporre ai discepoli, e ognuno ritraeva dal vero,
+portando nell'opera quei medesimi difetti e qualità, che erano
+nell'occhio di ciascheduno, e nel suo modo particolare di veder la
+natura. Che se a voi, lettori discreti, paresse strano il caso di
+tanti pittori i quali vedevano la figura umana più smilza del
+naturale, di guisa che nei dipinti di quel secolo non si scorge ombra
+di quella pienezza di forme che è tanto comune in natura, io vi
+pregherò di ricordare che quei bravi rinnovatori dell'arte escivano
+allora dagli stecchi della pittura bisantina, e, per vedere tutto il
+vero nel vero, dovette mancar loro il coraggio. _Natura non facit
+saltum_, si è detto; anche l'arte ha dovuto andare per gradi.
+
+Per contro, se i pittori della scuola di Giotto davano ancora troppo
+nello smilzo, avevano già la cura lodevole del finito; laonde se i
+corpi delle loro figure, asciutti come sono, accusano la povertà degli
+studi anatomici, la espressione dei volti e diligenza nel disegnare le
+estremità, ci appalesano quel sentimento profondo della verità, che
+doveva rifare di sana pianta le arti figurative e non far rimpiangere
+al mondo la perdita dei capolavori di Apelle e di Zeusi.
+
+Ho detto, e ritorno a Spinello Spinelli. Il quale, vedendo operare
+mastro Jacopo di Casentino, si accese del desiderio di dipingere a
+fresco, che era in quei tempi il sommo dell'arte. Ma tacque il suo
+pensiero, che gli pareva troppo audace, anzi temerario senz'altro, e
+si restrinse ad osservare il modo con cui mastro Jacopo preparava i
+cartoni, ringrandendo a vaste proporzioni i suoi disegni, e qualche
+volta, ad ottenere i giusti effetti di luce e d'ombra, facendo modelli
+di creta, i quali disposti in una data azione tra loro, lasciavano
+vedere gli sbattimenti, i rilievi, e tutte l'altre particolarità di
+cui si vantaggia la prospettiva d'un quadro.
+
+Tre mesi erano scorsi dacchè Spinello viveva al fianco di mastro
+Jacopo, e il giovinotto, a mala pena ventenne, aiutava già il
+principale negli affreschi del Duomo Vecchio, di quel Duomo in cui per
+la prima volta aveva veduto madonna Fiordalisa. S'intende che Spinello
+tratteggiava sull'intonaco i disegni del maestro, e sotto gli occhi di
+lui ci metteva il colore.
+
+Immaginate voi come si struggessero di rabbia i compagni di Spinello.
+Escludiamo, per altro, il povero Parri della Quercia, modesto e buon
+giovane, il quale non si sentiva nato per la grand'arte dell'affresco
+e si contentava di lavorare a tempera certi trittici, e pale d'altare,
+che erano commesse a mastro Jacopo da qualche pieve, o da qualche
+oratorio del contado. L'affresco voleva ardimento d'ingegno,
+franchezza di mano, sicurezza di giudizio. e tante altre belle
+qualità, che non erano nell'indole di Parri. Ma gli altri discepoli di
+mastro Jacopo, assai meno valenti di Parri della Quercia, erano anche
+assai meno modesti di lui, e si rodevano di vedere quel nuovo venuto,
+che si spingeva in brev'ora tanto innanzi nel magistero dell'arte, e,
+quel ch'era peggio, nelle grazie del maestro.
+
+Un giorno, essendo Spinello a lavorare sulle impalcature del Duomo, in
+compagnia di mastro Jacopo, questi gli disse di punto in bianco:
+
+--Ragazzo mio, è tempo che tu voli da te.
+
+--Volare da me!--esclamò il giovine levando gli occhi dal muro, per
+guardare il maestro.--Che intendete di dire?
+
+--Mi sembra di parlar chiaro;--ripigliò mastro Jacopo.--Il tuo ingegno
+ha messe le penne maestre; puoi volare senza aiuto di chicchessia.
+
+Spinello si fece rosso, chinò la fronte e rispose:
+
+--Maestro, al fianco vostro ho un cuor da leone. Ma da solo! Ci
+pensate voi! Non mi avverrà egli dì fare come quell'Icaro di Creta,
+che perse le penne e andò a sommergersi in mare?
+
+--Vedete la modestia, che è andata a stare ad uscio e bottega coi
+giovani!--gridò mastro Jacopo, ridendo.--Ma sia pur giusto il paragone
+che tu fai delle tue ali con quelle d'Icaro. Nessuno ti dice che tu
+abbia a discostarti dal tuo maestro, dal tuo secondo padre. Lavorerai
+sotto i miei occhi, se Dio vuole, e baderai sempre ai miei consigli.
+Hai risolutezza di mano e buon giudizio per fare da te. Vuoi? C'è da
+dipingere, nella cappella qui presso, un Miracolo di san Donato.
+L'opera è di grande rilievo, perchè il santo è qui in casa sua; ma ho
+fede che te la caverai con onore.
+
+--Maestro, e se mi fallisse la prova? Vorranno poi i massari della
+chiesa commettere a me un'opera di tanta importanza?
+
+--Non lo sapranno che poi;--rispose mastro Jacopo, dando un'alzata di
+spalle.--E noi cancelleremo il dipinto, se non riescirà secondo le
+speranze che io ho concepite di te.--
+
+Spinello tuttavia esitava.
+
+--Bell'ardire!--esclamò mastro Jacopo,--Così ami tu Fiordalisa?--
+
+All'udire quelle parole, Spinello si scosse e il cuore gli diede un
+balzo nel petto. Figuratevi! Era la prima volta che mastro Jacopo gli
+parlava di sua figlia. E per la prima volta ne diceva abbastanza, non
+vi pare?
+
+--Ah maestro! maestro, che dite voi mai?--gridò il giovine,
+turbato.--Ho io bene inteso?--
+
+Mastro Jacopo sorrise, come sanno sorridere i babbi, quando non hanno
+nulla da rifiutarvi, o giovinotti innamorati.
+
+--Se ho bene inteso io, fin dal primo giorno che sei entrato a
+bottega,--rispose allora il vecchio pittore,--sì certamente, tu mi hai
+bene inteso quest'oggi.--
+
+Spinello Spinelli rimase lì, pallido dalla commozione, ansante, con
+gli occhi imbambolati. Non poteva credere alla propria felicità.
+Guardava il maestro, come se volesse leggere nel volto di lui la
+conferma delle parole udite; poi guardava in aria, come se cercasse
+un'immagine cara, che doveva trovarsi là, pronta alle sue invocazioni
+amorose.
+
+--Orbene, che hai?--disse mastro Jacopo.--Non sei contento?--
+
+Spinello si abbandonò sui gradini del trespolo che serviva a mastro
+Jacopo per accostarsi alla vòlta, e diede in uno scoppio di pianto.
+
+--Animo, via! Che cos'è questa ragazzata!--borbottò mastro Jacopo.--Se
+ti sentono di laggiù!...
+
+--Ah, lasciatemi piangere, maestro, padre mio, lasciatemi piangere.
+Avere amato tanto tempo senza speranza!... Essere entrato da voi,
+temendo che non mi accettaste come vostro scolaro!... Poi, essere
+vissuto così, accanto a voi, disperando di potervi dire un giorno....
+di potervi confessare.... E sempre con la paura di sentirmi annunziare
+da voi, o da altri di bottega, che madonna Fiordalisa era sposa....
+Oh, maestro, maestro, vorrei che ci foste stato voi, nel mio caso!
+
+--Eh, non dubitare, ci sono stato anch'io, _in diebus illis;_--rispose
+mastro Jacopo.--Ci si passa tutti, o presto o tardi, per queste
+benedette ansietà. Ma, come vedi, non era il caso di tremare. Si
+pensava a te, mentre tu ti guastavi il sangue coi sospetti e con le
+paure. E c'è voluto che la fortuna venisse a cercarti lei; che il
+babbo fosse il primo a parlare....
+
+--Oh, padre mio, non dite ciò, ve ne prego! Sapete pure che non
+ardivo!
+
+--Già, tu non ardisci mai. Ma bada, ragazzo mio, la tua fortuna è a
+questo patto. Tu farai il Miracolo di san Donato, e sarà davvero....
+
+--Un miracolo;--interruppe Spinello.--Ve lo prometto.
+
+--Ci fo assegnamento. Ed ora, andiamo a casa, che qui s'è fatto
+abbastanza, per oggi.
+
+--No, maestro, lasciatemi qui. Voglio pensare al mio soggetto.
+
+--Qui? a cinquanta palmi da terra?
+
+--Che importa? La mia testa è più alta di mille miglia. Non sono io al
+settimo cielo? Poi vedete, maestro, qui siamo nel Duomo vecchio.
+Laggiù--continuò Spinello, accennando in basso, attraverso le
+commessure del ponte,--laggiù, presso la quarta colonna di destra, ho
+veduto per la prima volta madonna Fiordaliso. Non sapevo chi fosse; ma
+ne rimasi colpito. Andai quel giorno a nascondermi là, dietro quel
+pilastro della navata di destra, per poterla vedere di profilo, senza
+che ella si accorgesse di nulla. Che allegrezza fu quella, per i miei
+occhi! E ogni festa, sapete, ogni festa, io la vedevo così. Eravamo
+nel giugno dell'anno scorso. Benedetto mese, che ne ha tante di feste!
+Gli altri ne hanno meno, o non lo valgono. L'aspettavo all'ingresso,
+avendo l'aria di guardare tutt'altro; poi me ne venivo laggiù; anzi,
+ricordo che fu quello un gran dolore per me.
+
+--Sentiamo quest'altra!--esclamò mastro Jacopo, ridendo.
+
+--Sì,--riprese Spinello,--perchè tutti i giovani d'Arezzo la
+conoscevano come la bellissima tra le belle. Ahimè, pensai, quanti non
+si augureranno di piacerle al pari di me! E quanti non avranno ragione
+a sperare di essere più fortunati! Temevo, e il soverchio della paura
+fa quello che mi diede le forze per muovere incontro a voi. Tremavo
+come una foglia, ve ne ricordate? E quando poi, nella furia, commisi
+l'errore di portarvi tutti i miei disegni, senza pensare li per li che
+ce n'era uno....
+
+--Già, il ritratto della mia figliuola;--disse mastro Jacopo.--Oh,
+l'ho veduto e riconosciuto alla bella prima, non dubitare. Come avrei
+capito il resto, se non avessi indovinato il principio? Per altro,
+bada, ragazzo mio; lasciando passare la faccenda del ritratto, io mi
+ero proposto una certa cosa.
+
+--Quale?
+
+--Se questo ragazzo mi si svia,--continuò mastro Jacopo,--se non mi
+diventa un gran pittore, lo mando diritto a quel paese. Fortuna, per
+te, che ti sei conservato un buon figliuolo ed hai risposto alla mia
+fede. Dunque, siamo intesi, il miracolo sarà fatto!
+
+--Non temete, sarà fatto. Lasciatemi qui, nel Duomo, a prendere
+inspirazioni dal luogo. Mi sento una forza da leone. Ma ditemi,
+maestro, il Miracolo di san Donato non è di aver fatto morire un
+serpente che infestava il paese?
+
+--Già, è una semplice benedizione.
+
+--Andate dunque, maestro; io penso al soggetto, e spero che, prima di
+escire dal Duomo, mi sarà venuta un'idea.--
+
+Mastro Jacopo sorrise una seconda volta, fece a Spinello un cenno
+amorevole con la mano e se ne andò giù per la scala a piuoli.
+
+Rimasto solo sull'impalcatura, Spinello Spinelli prese il lapis rosso
+di Lamagna e incominciò a segnare alcuni tratti sul cartone. Ma subito
+dopo si fermò. Aveva il cervello in volta; pensava a madonna
+Fiordalisa e alla possibilità, che per la prima volta gli arrideva, di
+far sua quella divina creatura.
+
+--Sarebbe stato meglio andar subito a casa,--pensò egli,--e poi
+mettermi a lavorare; mi sarei ispirato.--
+
+Ma fatto appena quel ragionamento, trovò che era sbagliato di pianta.
+
+--No,--soggiunse egli,--bisogna anzitutto aver meritato di vederla. Se
+mi vien fatto un bel partito, sarà segno che l'avrò meritato.--
+
+Così dicendo, si avanzò verso l'orlo dell'impalcatura e volse
+un'occhiata a quel punto della navata in cui per la prima volta aveva
+veduto madonna Fiordalisa, gittò un bacio laggiù, sulla punta delle
+dita, e col bacio una ardente preghiera, una giaculatoria mentale. Era
+la prima, di sicuro, che facesse nella casa di Dio il giuoco di
+scendere, anzi che di salire.
+
+Quindi, invasato dall'estro, si pose a lavoro con ansia quasi
+febbrile. L'idea e la forma gli escivano insieme, nello stesso tocco
+dal disegnatoio, che scorreva veloce sulla carta.
+
+Spinello immaginò il Santo nell'atto in cui muovendo incontro al
+serpente, lo fulmina col gesto della mano destra, levata in alto,
+mentre con l'altra sembra infonder coraggio ad una turba di cittadini
+spaventati, quali già volti in fuga, quali inginocchiati per invocare
+il soccorso del cielo. Il Santo si vedeva ritto, in aria di persona
+commossa, ma non vinta da timore, e la fralezza delle membra e la
+soavità dell'aspetto in quella che facevano contrapposto all'orrida
+fierezza del mostro, sembravano raffigurare l'alto concetto della
+retta coscienza che sta salda innanzi ai maggiori pericoli, o della
+fede in Dio che vince animosa ogni ostacolo. Il serpente, nella forma
+delle zampe, delle fauci e dello scaglie ond'era protetto il suo
+dorso, arieggiava i coccodrilli egiziani, nelle ali i favolosi
+dragoni, che erano tanto in voga a quei tempi, per la leggenda
+popolare di San Giorgio di Cappadocia. La mala bestia guardava
+tuttavia il suo poco temibile avversario, e con le fauci aperte pareva
+volesse ingoiarlo; ma già il corpo si piegava, gli anelli del ventre
+si contorcevano, le zampe spaventosamente unghiate si stendevano nello
+spasimo e graffiavano l'aria. Era alcun che di terribile, a contrasto
+col tranquillo atteggiamento dell'uomo miracoloso, dalla cui mano
+levata intendevate essersi allora allora sprigionata la virtù
+fulminatrice.
+
+--Ah, finalmente!--gridò Spinello, appena gittati sulla carta i
+contorni della sua composizione.--Non lo cancelleremo, questo quadro,
+non lo cancelleremo!--
+
+Poco stante, data l'ultima mano al disegno, ne fece un rotolo e
+discese dal ponte.
+
+--Così tardi escite da lavoro?--gli chiese il sagrestano del Duomo,
+vedendolo attraversare la navata di mezzo.--Ma che c'è? Avete l'aria
+di un uomo che ha ricevuta una lieta novella.
+
+--Lieta, sicuramente;--rispose il giovane pittore.--Quantunque, a voi
+forse non parrebbe tale.
+
+--Se potrò rallegrarmene per voi, perchè non mi parrà lieta? Ditela
+su!--
+
+Spinello si avvicinò al prete, accostò le labbra alla guancia di lui e
+gli bisbigliò all'orecchio:
+
+--Prendo moglie.--
+
+Il sagrestano si trasse indietro per guardare in volto Spinello; indi
+battè le labbra, come un uomo che s'aspettasse tutt'altro, e che ad
+ogni modo non vedesse una grande felicità nel settimo sacramento.
+
+--Prendete moglie, Spinello?--esclamò.--Siate felice. Per altro, avrei
+creduto che, per voi, la moglie dell'artista dovesse esser qui.--
+
+E col dito accennava la testa, dove abita madonna fantasia.
+
+--No, v'ingannate;--rispose prontamente Spinello.--La moglie
+dell'artista è qui.--
+
+Ed accennò il cuore, dove sta di casa la passione.
+
+--Avrete ragione;--disse il sagrestano, inchinandosi.--Purchè non si
+soffra, lì dentro. Nel qual caso, addio arte!
+
+Spinello pensò che il povero prete non era fatto per intendere certe
+cose, e, datagli una di quelle occhiate patetiche, le quali sembrano
+dire tante cose, forse perchè non ne dicono alcuna, infilò la porta
+del Duomo. Affrettava il passo, perchè quel giorno era invitato a
+desinare dal maestro, e l'ora, come si è detto, era tarda.
+
+Fra pochi istanti avrebbe veduta madonna Fiordalisa. Ma come avrebbe
+osato posar gli occhi su lei, dopo quel doloroso discorso di mastro
+Jacopo? Fortunatamente, dalla tranquilla accoglienza che Fiordalisa
+fece al futuro Apelle, gli fu agevole intendere che mastro Jacopo non
+aveva creduto opportuno di dir nulla alla sua bella figliuola. E
+Spinello gliene fu grato, perchè, libero da ogni soggezione, avrebbe
+potuto guardare in volto Fiordalisa, contemplarla a sua posta, e
+pensare tra sè con gioia infantile:--tu non sai, bambina, tu non sai
+quel che so io; sarai mia, bella creatura, sarai mia; il pegno della
+vittoria è là, in quel rotolo di carta, che io ho riposto su quel
+canterano di noce.--
+
+Mastro Jacopo, prima di mettersi e tavola, tirò in disparte il
+prediletto discepolo e gli disse:
+
+--Orbene, t'è venuta l'idea?
+
+--Sì, maestro, è venuta.
+
+--E ne sei contento?--
+
+Spinello fece un cenno del capo, che voleva dire: così così; ma le sue
+labbra si atteggiavano ad un malizioso sorriso.
+
+--Ah, briccone!--esclamò il vecchio pittore. Tu sei contento e non
+--vuoi confessarlo. Fammi vedere il disegno.
+
+--No, maestro, non ora. Se permettete, sarà per domani. Non sono
+ancora ben sicuro del mio concetto. Nell'ebbrezza del comporre, mi è
+parso bello; ma ora, pensando alla grandezza del premio,--e così
+dicendo Spinello volgeva gli occhi a Fiordalisa, il cui elegante
+profilo si disegnava sul fondo luminoso della mensa apparecchiata,--ho
+una gran paura di aver fatto un pasticcio. Aspettate domani. Intanto,
+ci dormirò su e poi vedrò di ritoccarlo.
+
+--Sia come tu vuoi;--disse mastro Jacopo.--Andiamo a tavola. Io non mi
+nutro con gli occhi, come te, ed ho una fame assaettata.--
+
+La mattina seguente Spinello ritornò sull'opera sua. Gli pareva
+manchevole, e certamente era, come tutte le cose tirate giù in fretta.
+Ma delle cose fatte in fretta aveva anche i pregi, cioè a dire,
+insieme con qualche ridondanza facilmente correggibile, unità di
+concetto e franchezza di esecuzione. Rimutò qualche parte, rifece il
+disegno, accrebbe con alcuni tocchi l'espressione dei volti, e
+finalmente come gli parve di aver migliorato il suo lavoro, si
+arrischiò a metterlo sotto gli occhi del maestro.
+
+Tremava, il povero Spinello; tremava, vedendo il vecchio pittore
+atteggiato a giudice davanti al suo disegno, e raccolto in un silenzio
+che non gli prometteva niente di buono.
+
+Mastro Jacopo guardava sempre così. La sua attenzione era concentrata
+nel soggetto, non si perdeva mai in esclamazioni, o inarcamenti di
+ciglia. Quando aveva considerato per ogni verso ciò che doveva
+giudicare, meditato, vagliato, pesato tutto sulle bilance dell'orafo,
+allora soltanto si lasciava sfuggire un bene, o un male, secondo che
+gli pareva, ma niente di più.
+
+Quella volta, per altro, si mostrò più corrivo.
+
+--Bene!--diss'egli, dopo una lunga disamina. Sono contento di te. La
+--composizione è saviamente immaginata. L'atteggiamento del Santo è
+--sobrio e dice molto. Se ti riesce sul muro quell'aria di testa, come
+--t'è riescita sulla carta, hai vinto per mia fede un gran punto.--
+
+Spinello, fuori di sè dalla gioia, buttò le braccia al collo del
+maestro.
+
+--Via, via,--ripigliò il vecchio pittore, schermendosi male da quella
+dimostrazione d'affetto.--Non son mica Fiordalisa!
+
+--Padre mio, perdonate;--gridò Spinello.--Sono tanto felice! La vostra
+lode è per me il più grande, il più ambito dei premi.
+
+--Sì, dopo la mano di Fiordalisa;--borbottò mastro Jacopo.--Ma già si
+capisce, ed io non mi lagno. Del resto, la lode del babbo e la mano
+della figlia non son tutta roba di casa mia?
+
+Spinello chiese licenza al maestro di poter cominciare quel medesimo
+giorno a far la macchia, per ottenere una giusta intonazione di tinte.
+La mattina seguente mise mano al cartone. Aveva misurato lo spazio su
+cui doveva essere dipinta la storia del Santo e fatto il conto dei
+fogli di carta che gli bisognavano per quel tratto di muro. Non gli
+restava che di congiungerli ad uno ad uno per gli orli, con la colla
+di farina cotta al fuoco. Ciò fatto, e come il cartone fu rasciugato
+sulle giunture, lo stese al muro, incollandolo sui lembi; indi, tirate
+sul suo primo disegno tante righe orizzontali e perpendicolari che lo
+riducessero ad una fitta rete, segnò lo stesso numero di linee sul
+cartone, a distanze proporzionatamente eguali, affinchè gli fosse
+facile di condurre il suo primo disegno alla misura dell'affresco che
+aveva immaginato di fare.
+
+Spinello lavorava per quattro, e al paragone suo anche Luca Giordano,
+soprannominato Luca Fa presto, avrebbe potuto andarsi a riporre.
+Finito il suo graticolato, mise un pezzo di carbone in capo ad una
+canna, e là, ritto davanti al muro, con un occhio al disegno primitivo
+e l'altro al cartone, incominciò a riportare su questo i contorni
+dell'altro. Due giorni dopo, il cartone del Miracolo di san Donato era
+fatto, con grande soddisfazione di mastro Jacopo, il quale per tutto
+quel tempo non aveva voluto nessuno dei suoi giovani in chiesa. Già, a
+che cosa gli sarebbero serviti quei lasagnoni? A mesticargli i colori?
+Mastro Jacopo, per quei due giorni, mesticò i suoi colori da sè, come
+avrebbe fatto ogni artista novellino. Tanto è vero che ognuno, purchè
+voglia, più passarsi dell'opera d'un altro, sia egli servitore od
+aiuto!
+
+Per contro, il vecchio pittore aveva anche dato una mano al suo
+prediletto scolaro, facendogli costrurre il ponte nella cappella in
+cui doveva dipingere. E come il cartone fu condotto a termine chiamò i
+muratori perchè dessero un'arricciatura grossa sul muro, debitamente
+scrostato; indi fece incrostare di nuovo tanta superficie di muro,
+quanta Spinello credeva di poterne colorire in un giorno.
+
+Spianato per benino l'intonaco, il giovine artista vi stese il cartone
+e calcò su quello il disegno della sua composizione, per avere i
+contorni precisamente tracciati. Indi prese a mettere il colore, come
+gli era dato dal bozzetto, che aveva preparato in anticipazione.
+
+Il giorno in cui Spinello aveva incominciato a dipingere, mastro
+Jacopo, sceso dal suo ponte verso l'ora di vespro, andò sul ponte
+dello scolaro, a vedere come se la fosse cavata.
+
+--Bene, perdiana!--gli disse, vedendo già dipinta tutta la figura del
+Santo, e con un'aria di festa che meglio non si sarebbe potuto
+desiderare.--Per questa volta son io che abbraccio te.--
+
+Immaginate l'allegrezza di Spinello; io rinunzio a descriverla.
+
+Mastro Jacopo ripigliò:
+
+--Per far bene, è dunque mestieri d'essere innamorati? Ahimè, ragazzo
+mio, a questo patto io non farò più nulla di buono, poichè la stagione
+degli amori è passata.--
+
+Quel medesimo giorno, escito di chiesa un'ora prima del solito, mastro
+Jacopo passò da Luca Spinelli, per fargli un certo discorso che
+ricolmò di contentezza il paterno cuore del vecchio fiorentino. Indi,
+arrivato a casa, prese la sua Fiordalisa in disparte e senza tanti
+preamboli le disse:
+
+--Sai? Ho deliberato di maritarti.--
+
+Fiordalisa si fece rossa, ma non tremò. Aveva indovinato, e accolse
+l'annunzio del padre con un eloquente silenzio. Eloquente per noi, che
+sappiamo tutto; non per Jacopo di Casentino, che non sapeva nulla
+dell'animo di sua figlia.
+
+--Orbene,--disse egli, dopo un istante di pausa,--così ricevi la mia
+notizia?
+
+--Padre mio.--balbettò Fiordalisa, chinando la fronte,--quello che voi
+farete... sarà ben fatto.
+
+--Sì, questo va bene;--ripigliò mastro Jacopo, che aveva voglia di
+ridere;--ma se per avventura si trattasse di uno che non ti andasse ai
+versi?--
+
+Fiordalisa chinò la fronte un po' più che non avesse fatto prima, e si
+pose a tormentare con le dita i lembi del suo grembiule.
+
+--Veniamo alle corte, poichè tu stai zitta e non rispondi;--continuò
+mastro Jacopo.--Che penseresti tu di Spinello Spinelli?--
+
+Fiordalisa ebbe una scossa al cuore, ma una scossa piacevole oltre
+ogni dire. Arrossì da capo, e, con un fil di voce, così rispose a suo
+padre;
+
+--Quello che voi farete....
+
+--Sarà bene fatto; conosco già il ritornello;--rispose mastro Jacopo,
+dando un buffetto sulla guancia di sua figlia.--E sia dunque ben
+fatto, poichè questa è la tua opinione, com'era da un pezzo la mia. Su
+il viso, bambina, e preparati a ricevere il tuo fidanzato. Mi par di
+sentire il suo passo per le scale.--
+
+Fiordalisa, che non aveva ancor avuto tempo a riprendere il suo color
+naturale, aggiunse vermiglio a vermiglio, quando si vide dinanzi
+Spinello. Questi non sapeva ancor nulla dei discorsi fatti tra mastro
+Jacopo e suo padre, né dell'annunzio che il vecchio pittore aveva dato
+alla figlia. Ma quella scena muta e il rossore di madonna gliene
+dissero abbastanza per farlo rimanere sconcertato davanti a lei,
+com'ella era turbata davanti a lui.
+
+--E così? Non vi dite nulla!--gridò mastro Jacopo.--Perchè mi state lì
+grulli e confusi?--Vedi un po', Fiordalisa; eccolo lì, l'uomo che non
+ardisce mai. Ci scommetto che, con la sua paura di non venire a capo
+di nulla, non ha neanche creduto di ricordarsi che ci voleva un
+anello.
+
+--Oh, questo poi!--esclamò Spinello toccato sul vivo.
+
+E posta la mano al borsellino che gli pendeva dalla cintola, ne trasse
+un cerchietto d'oro; indi si accostò alla fanciulla, e prese la sua
+mano tremante, e le disse:
+
+--Madonna, non so se sarà abbastanza piccolo per il vostro ditino
+d'angiola. Ma, se voi non lo sgradite...--
+
+Madonna non rispose nè sì, nè no. Si era lasciata prender la mano; si
+lasciò mettere in dito l'anello.
+
+Il giovine innamorato cadde in ginocchio e baciò la mano della sua
+fidanzata. Indi, rialzatosi, le si accostò peritoso o guardandola con
+occhi ardenti d'amore le bisbigliò all'orecchio:
+
+--Son più felice di un re.--
+
+Mastro Jacopo si era allontanato, per non farci la figura del terzo
+incomodo. Le confidenti espansioni di due cuori innamorati non voglion
+testimoni, neanche quando essi siano gli autori della vostra felicità.
+
+Era già l'ora di cena, ma Jacopo di Casentino non parlava ancora di
+mettersi a tavola, il vecchio pittore aspettava qualcheduno.--
+
+Poco stante si udì un rumore di passi nella camera attigua, e Tuccio
+di Credi apparve sulla soglia. Il povero Tuccio aveva per solito una
+faccia rabbuiata, ma quel giorno aveva senz'altro una cera da
+funerale.
+
+--Maestro,--diss'egli,--è qui messer Luca Spinelli.
+
+--Ah, bene, fallo entrare;--gridò mastro Jacopo.--Ragazzi miei, prima
+di tornare a casa ero passato da Luca Spinelli, mio ottimo amico, e lo
+avevo pregato di volere essere dei nostri. In questo giorno così
+lieto, per voi, i due babbi debbono essere uniti, non vi pare?
+Peccato,--soggiunse mentalmente, reprimendo un sospiro,--che non ci
+siano le mamme!--
+
+Tuccio di Credi, che precedeva di pochi passi il nuovo venuto, si tirò
+da un lato per lasciarlo passare. Il vecchio fiorentino entrò, strinse
+la mano che gli offriva il pittore, e andò a baciare in fronte la sua
+futura nuora. Se aveste veduto in quel punto il povero Tuccio di
+Credi!
+
+--Messer Luca,--disse Jacopo di Casentino,--quello d'oggi non è un
+invito in pompa magna. Si faranno quattro chiacchiere tra noi, mentre
+i nostri ragazzi ne faranno mille tra loro, senza dar retta alle
+nostre. Ma questi sponsali vogliono essere celebrati con una festa di
+famiglia, che faremo domenica, se vi piace. Tuccio di Credi avvertirà
+intanto i suoi compagni di bottega, i quali saranno padroni di
+spargere la notizia ai quattro punti cardinali.--
+
+Tuccio di Credi rispose con un cenno d'assentimento a quell'ultima
+parte del discorso di mastro Jacopo.
+
+--Mi congratulo con voi, maestro,--disse egli,--e mi congratulo con
+gli sposi. Quando si faranno le nozze?
+
+--Tra due mesi,--rispose mastro Jacopo,--quando il vostro compagno
+avrà condotto a termine un'opera testè incominciata nel Duomo vecchio.
+Desidero che impariate da ciò, ragazzi; desidero che impariate a
+lavorare di buona voglia. Spinello Spinelli è l'ultimo venuto, ed
+eccolo già molto innanzi a tutti voi. Non ve l'abbiate per male.
+
+--Perchè dovremmo avercelo a male?--chiese Tuccio di Credi,
+stringendosi nelle spalle con aria di profonda noncuranza.--Chi è da
+più degli altri ha ragione di stimarsi fortunato. A noi basterà che
+voi non ci togliate la vostra benevolenza.
+
+--L'avete, andate là;--rispose mastro Jacopo, col suo piglio tra il
+burbero e il faceto;--sebbene qualche volta mi facciate disperare, da
+quei ragazzacci che siete. A domenica, dunque, e preparate le vostre
+più belle canzoni. Si starà allegri.--
+
+Tuccio di Credi salutò gli astanti e se ne andò verso l'uscio.
+
+Quel giorno Tuccio di Credi era rimasto l'ultimo in bottega. E a lui
+era toccato di ricevere Luca Spinelli, venuto a quell'ora insolita e
+con aria misteriosa a cercare mastro Jacopo. A lui, proprio a lui, era
+toccato di aver le primizie di quell'annunzio matrimoniale,
+altrettanto doloroso quanto inaspettato.
+
+Tuccio di Credi non sapeva che pensare; non sapeva che dire; aveva
+perduta la testa. Poco mancò che dimenticasse perfino di chiudere la
+bottega. Escito di là, andò macchinalmente per le vie d'Arezzo, fino
+all'osteria del Greco, dove c'era la combibbia serale dei garzoni di
+mastro Jacopo. Aveva una faccia così scura, che i suoi compagni
+lasciarono tosto di ridere, per domandargli se si sentisse male.
+
+--Vuoi un confortino? Un cordiale? Un lattovaro?--gli disse il
+Chiacchera.--Prendi questo; è Montepulciano, e il Greco giura di non
+averlo annacquato.--
+
+Tuccio di Credi ricusò brevemente, col gesto, il bicchiere che gli
+offriva il Chiacchiera.
+
+--Sapete la novella?--disse egli.
+
+--Quale novella?--chiese Cristofano Granacci.
+
+--Se non la spifferi, come possiamo saperla?--soggiunse il
+Chiacchiera.
+
+Tuccio di Credi rimase un momento sopra di sè, come se volesse
+raccogliere le proprie forze; indi, con voce sepolcrale, diede il
+triste annunzio ai compagni:
+
+--Spinello Spinelli, l'ultimo venuto a bottega, sposa la figlia di
+mastro Jacopo.--
+
+Un grido di meraviglia accolse le parole di Tuccio.
+
+--Come lo sai?--domandò il Chiacchiera.
+
+--Lo so da mastro Jacopo, che c'invita per domenica alla festa degli
+sponsali e ci raccomanda di preparare le nostre più belle canzoni.
+
+--Oh, le avrà!--disse il Chiacchiera.--Ti assicuro io che le avrà. Un
+così bel matrimonio! Ci vorranno anche i giullari!
+
+--Già,--osservò tranquillamente Parri della Quercia,--dovevamo
+immaginarcelo.
+
+--Immaginarcelo! E perchè?--disse Tuccio di Credi.
+
+--Perchè era facile di scorgere che mastro Jacopo vedeva assai di buon
+occhio Spinello Spinelli.
+
+--Come scolaro, non nego;--ribattè Tuccio di Credi.--Mastro Jacopo ha
+le sue debolezze, come le ha avute sant'Antonio. Ma neanche
+sant'Antonio ha portato il suo protetto in paradiso. E non era da
+immaginare che mastro Jacopo dovesse dare sua figlia a Spinello
+Spinelli. Sapete che già gliel'avevano domandata parecchi: tra gli
+altri il Buontalenti, che è un ricco sfondato.
+
+--È vero;--disse Parri della Quercia;--ma tu ricorderai per qual
+ragione mastro Jacopo non gliel'ha voluta dare. Egli ha sempre detto
+che la sua Fiordalisa avrebbe sposato uno dell'arte sua. Spinello
+Spinelli è un pittore; dunque....
+
+--Adagio, Biagio!--entrò a dire il Chiacchiera.--Spinello Spinelli è
+un mastro Imbratta, finora, un fattore come noi altri, e non può
+neanche misurarsi con te, Parri della Quercia, che hai già fatto un
+trittico a tempera, e n'hai avuto lode dagli intendenti.--
+
+Parri della Quercia sorrise e ringraziò con un cenno del capo.
+
+--Ma infine,--diss'egli di rimando,--se non ha anche dipinto a
+tempera, non si può tuttavia bollarlo col titolo di mastro Imbratta.
+Rammentate i suoi tocchi in penna.
+
+--Ah sì, bella forza!--gridò il Chiacchiera.--Come se quella fosse
+arte! Il pittore s'ha a vederlo sulla tavola.
+
+--O sul muro;--soggiunse Parri.--Spinello Spinelli può dirsi oramai un
+frescante. Mastro Jacopo gli ha dato a fare qualche cosa sulle sue
+ultime composizioni.
+
+--Sì, gli ha dato da calcare i suoi cartoni sul muro e da mettere il
+colore sui fondi.
+
+--Ahimè, dell'altro ancora, dell'altro;--entrò a dire Tuccio di Credi.
+
+--Dell'altro? Che cosa?
+
+--Gli ha dato da dipingere un'intera medaglia nel Duomo vecchio. Mi
+capite? un'intera medaglia. E Spinello ha ideata lui la composizione,
+ha fatto lui il cartone, tutto lui! Ma non potrebbe anche darsi che il
+maestro avesse ritoccato il disegno, data l'intonazione del bozzetto e
+via via?
+
+--Non c'è dubbio;--esclamò il Chiacchiera.--E fors'anche avrà ideata
+la composizione.
+
+--È possibile,--ripigliò Tuccio di Credi.--Tutto si può
+credere,-perchè il lavoro si fa in Duomo, sulle impalcature, dove il
+maestro non ha più voluto vedere nessuno di noi.
+
+--Gatta ci cova!--sentenziò Cristofano Granacci.--Intanto eccolo
+pittore. E che lavoro è, quello che fa, il sornione?
+
+--Un San Donato che ammazza il serpente con una benedizione;--rispose
+Tuccio di Credi.
+
+--Tu l'hai veduto?
+
+--Io no, l'ho risaputo dallo scaccino della chiesa. Ma su questo non
+ho a dirvi di più;--soggiunse Tuccio, già quasi pentito di aver
+toccato quel tasto.
+
+Ma gli altri non avevano bisogno di più estesi particolari, e non ci
+badarono neanco. Erano su tutte le furie, e non ci vedevano lume.
+
+--Ah! è troppo!--gridò Lippo del Calzaiolo.--Mastro Jacopo ci ha i
+suoi beniamini. Se avesse adoperato egualmente con noi! Se ci avesse
+consigliati, aiutati, messi avanti, saremmo pittori anche noi. Bella
+forza! fare il lavoro d'uno scolaro e poi gabellarlo per pittore! E
+non si fa celia; pittore frescante! Purchè i massari del Duomo gli
+lascino passar la burletta!
+
+--Che cosa ha da importarne ai massari?--disse Tuccio di Credi.--Se
+l'opera piacerà, non andranno a cercare cinque piedi al montone.
+
+--E noi lasagnoni! Noi buoni a nulla!--gridò Cristofano Granacci.--Ah,
+caro e riverito mio mastro Jacopo di Casentino, dite che non son più
+io, se non vi pianto lì su' due piedi.
+
+--O su quanti vorresti piantarlo?--domandò il Chiacchiera, che non
+rinunciava mai all'occasione di metter fuori una celia.
+
+--Dico che me ne vado,--urlò il Granacci,--posso allogarmi a Firenze
+dal Giottino, o a Siena dal Berna, che tutt'e due mi vogliono.
+
+--Per che fare?
+
+--Quello che tu non farai, Tuccio, se pure tu campassi
+mill'anni:--ribattè il Granacci.
+
+--Via, non ci guastiamo il sangue;--entrò a dire Lippo del
+Calzaiolo.--Cristofano ha ragione, ed io seguirò il suo esempio; me ne
+andrò a bottega da Agnolo Caddi, in Firenze. Tanto qui non s'impara
+nulla.
+
+--È vero, questo;--notò il Chiacchiera.--Mastro Jacopo ha l'aria di
+tenerci per misericordia, come si tengono gl'infermi all'ospedale. Non
+c'è che Spinello, in Arezzo! E a lui concede anche la mano di sua
+figlia. Questa, poi, è grossa. Di che diamine s'è innamorato?
+
+--Forse del ritratto che Spinello ha inteso di fare a madonna
+Fiordalisa:--osservò Lippo del Calzaiolo.
+
+--Almeno sapesse farli i ritratti!--esclamò il Granacci.--I quattro
+segni d'un tocco in penna a me mi servono poco. In un'opera grande,
+voglio vederlo.
+
+--Lo vedrete nel San Donato;--disse Parri della Quercia.
+
+--Ma se non è suo!--rispose il Granacci.--Lo vogliamo giudicare da
+un'opera fatta da lui sotto i nostri occhi, non già in un affresco di
+mastro Jacopo, gabellato per suo.
+
+--Chi dice che non sia suo?--chiese timidamente Parri della Quercia.
+
+--Non hai inteso? Lo dice Tuccio di Credi.
+
+--Adagio, Cristofano; io non ho detto nulla,--si affrettò a rispondere
+Tuccio di Credi.--Almeno non ho fatto che accennare un sospetto; anzi,
+la possibilità d'un sospetto. Ma se mi domandate che cosa ne penso, vi
+dirò che io non sospetto nulla, e credo che Spinelli darà tutta farina
+del suo sacco. È un gran pittore che nasce di schianto; nasca a sua
+posta, e facciamola finita. Parliamo d'altro; anzi, non parliamo di
+nulla. Poc'anzi volevate darmi un confortino, un lattovaro, un
+cordiale? Ho più fame che sete, e prenderei qualche cosa di sodo.--
+
+
+
+
+IV.
+
+
+Le avete mai viste, le pecore matte, che Dante Allighieri, esule
+vagabondo, ha osservate tante volte e descritte nel poema sacro?
+Escono dal chiuso, ad una, a due, a tre, si seguono alla cieca e ciò
+che fa la prima fanno tutte le altre, anco se si tratti di andar sullo
+scrimolo d'un precipizio, a risico di fiaccarsi il collo tutte quante.
+
+I garzoni di mastro Jacopo non potevano mandar giù la fortuna del
+nuovo venuto e meditavano una grande risoluzione. Escludo dal numero
+Parri della Quercia, che non partecipava alle loro malinconie per
+dolcezza di carattere, e Tuccio di Credi che aveva scagliato il sasso
+e nascondeva la mano.
+
+Parri della Quercia, come vi ho già detto, era onesto e riconosceva
+l'ingegno di Spinello Spinelli. Ma egli era d'animo mite, e per
+conseguenza un po' timido. Il suo giudizio lo portava a vedere di
+primo acchito il bene ed il male; la sua indole lo faceva alieno da
+ogni resistenza e desideroso di tirarsi sempre in disparte. Egli era
+uno di quegli uomini che conoscono il mondo, o l'indovinano, e non
+vogliono prender gatte a pelare. Amava l'arte sua e l'esercitava con
+diligenza, che è come a dire senza ardore soverchio. Di certo, anche
+se fosse vissuto cent'anni prima, non sarebbe stato lui che avrebbe
+liberata la pittura dalle pastoie bisantine; ma si può ammettere che,
+vivendo a lungo, sarebbe giunto a dipingere le più aggraziate Madonne
+e i Cristi meno arcigni dello stampo antico. Nato nel secolo
+decimoquarto e fatto discepolo dei novatori, andava sulla falsariga
+dei Giotteschi, senza vedere più in là. E quale era l'artista, tale
+era l'uomo. Buono e cauto, giudizioso e misurato in ogni cosa sua,
+dissimulava con la dolcezza dei modi il vizio organico che doveva
+condurlo pochi anni dopo alla tomba. E voi potete intendere da questo
+come avvenisse che Parri della Quercia lasciasse correre le bizze dei
+compagni, senza riscaldarsi il sangue a metterli in pace.
+
+Quanto a Tuccio di Credi, avete veduto come egli, dopo aver data la
+notizia e lasciato cadere il sospetto, si fosse affrettato a dire che
+la cosa non poteva esser vera, e che Spinello Spinelli era un ingegno
+nato di schianto, una nuova speranza dell'arte. Si era egli ricreduto,
+parlando? O seguiva in ciò il filo d'un riposto disegno?
+
+Comunque fosse, Lippo del Calzaiolo, Cristofano Granacci e Angiolino
+Lorenzetti, detto il Chiacchiera, non avevano mestieri del suo aiuto
+per dar di fuori; erano giunti a tal segno, che le sue esortazioni
+pacifiche, se pure egli avesse creduto di farne, avrebbero sortito un
+effetto contrario.
+
+--La vedete così?--aveva detto in fine Tuccio di Credi.--Accomodatevi.
+Io, poveretto, non ho come voi la fortuna di essere cercato altrove, e
+debbo contentarmi di questo pane. Quando si ha bisogno, conviene
+baciar basso.--
+
+I tre arrabbiati avevano fatto consiglio. Non volevano saperne di
+restare a bottega di mastro Jacopo; sentivano la voglia matta di
+abbandonare una scuola in cui non s'imparava nulla, e si era costretti
+a vedere la fortuna degli altri. Il Chiacchiera ebbe il mandato di
+parlare per tutti.
+
+La mattina vegnente, mastro Jacopo di Casentino, nell'escir di bottega
+per recarsi al Duomo vecchio, disse ai giovani, che stavano lavorando:
+
+--Avete sentito? Ci ho allegrezze in famiglia, e voi siete invitati
+per domenica a mangiare il pan forte.--
+
+Mastro Jacopo, a dirvela schietta, non ripeteva di buona voglia
+l'invito. Gli sapeva male che non ne avessero parlato essi per i
+primi, poichè Tuccio di Credi li aveva avvertiti d'ogni cosa;
+parendogli giustamente che un maestro, un principale, avesse diritto a
+quella piccola attenzione da parte loro.
+
+I giovani stettero a sentirlo e si guardarono alla muta tra loro. Era
+venuto per Angiolino Lorenzetti il momento di far onore al suo
+soprannome di Chiacchiera. Egli, perciò, smise di macinar colori, la
+sola occupazione in cui valesse qualche cosa, e così rispose al
+maestro:
+
+--Vedete che caso! Dobbiamo rinunziare a questo piacere.
+
+--Come?--gridò mastro Jacopo.--Che cos'è questa novità?--
+
+E guardava gli altri, frattanto, come se aspettasse da loro la
+spiegazione di quelle parole del Chiacchiera. Ma gli altri stavano
+zitti. Il Chiacchiera riprese il discorso per tutti.
+
+--Ecco qua, maestro;--diss'egli;--si tratta d'un disegno che abbiamo
+fatto in tre, cioè io, persona prima, Cristofano Granacci e Lippo del
+Calzaiolo. Ce ne andiamo.
+
+--Ve ne andate?--esclamò mastro Jacopo sgranando gli occhi.--E perchè,
+se è lecito saperlo?
+
+--Anzi, è obbligo nostro il dirvelo;--rispose il Chiacchiera con aria
+di umiltà meravigliosa.--Quantunque, a dir le cose come stanno, tre
+lasagnoni, come siamo noi, tra fannulloni....
+
+--È vero, perdiana!--interruppe mastro Jacopo.--Per la prima volta in
+tua vita, hai detto una verità.
+
+--Eh, che volete, maestro? A furia di sentirle dire,
+s'imparano;--replicò il Chiacchiera, con ironico accento.--Ma vedete
+un po' che combinazione! C'è al mondo qualcheduno che non la pensa
+come voi, Agnolo Gaddi, per esempio, che sta a Firenze, e sarebbe
+disposto a prendere con sè Lippo del Calzaiolo; il Giottino, di
+Firenze, e il Berna, di Siena, che farebbero a spartirsi il nostro
+Cristofano Granacci.
+
+--Ah!--esclamò il vecchio pittore inarcando le ciglia.--Quei tre
+valentuomini hanno posto gli occhi su voi?--
+
+Cristofano Granacci e Lippo del Calzaiuolo risposero asciuttamente con
+un cenno del capo.
+
+--Non me ne congratulo con loro;--ripigliò mastro Jacopo, poi ch'ebbe
+veduta la mimica.--Sentiamo ora, poichè non mi hai detto
+tutto,--soggiunse, volgendosi al Chiacchiera,--sentiamo ora chi sia
+disposto a prender te, succiaminestre!
+
+--Oh, non vi date pensiero per me! Io vado dove mi pare. Il primo che
+capita, mi servirà. Che cosa si fa qui, alla fine? Si macina, si
+mestica, s'incollano i cartoni, si fanno le imbasciate, si apre e si
+chiude la bottega; insomma, un servizio da fanti, non una scuola da
+pittori. Scusate, mastro Jacopo; io sarò un succiaminestre, un
+mangiapane, tutto quel che vorrete, ma ho l'uso di chiamare ogni cosa
+per il suo nome. Che cosa ci stiamo a far qui? In che modo ci avete
+voi insegnati i principii dell'arte?--
+
+Mastro Jacopo cascava dalle nuvole, a tanta audacia di discorso. Già
+era sul punto di mandarli tutti e tre al diavolo, per la più spiccia;
+ma le ultime parole, che racchiudevano un'accusa formale, lo toccarono
+sul vivo.
+
+--Per l'anima di...--gridò egli, dando di fuori senz'altro.--Che cos'è
+quest'accusa che voi mi fate? Credete voi che l'arte s'insegni come il
+leggere, scrivere e far di conto? Bietoloni! Anch'io sono stato a
+scuola, e ricordo come insegnava Taddeo Gaddi, che a sua volta
+ricordava come insegnasse Giotto di Bondone. Macinavo, mesticavo,
+aprivo la bottega e la chiudevo, come voi; facevo le imbasciate del
+maestro, maneggiavo la granata, secondo il bisogno, e molto più che
+non maneggiassi i pennelli; insomma facevo ogni più umile ufficio come
+voi. Con questa differenza, per altro; che voi vi lagnate, ed io non
+mi lagnavo; che voi non intendete nulla di nulla, ed io cercavo di
+profittare degli esempi che avevo sott'occhio. Guardando ciò che il
+maestro faceva, io, bene o male, e mettete pure che fosse male, ho
+imparato a fare anch'io qualche cosa. Indovinavo, dov'era facile
+indovinare, e quello che non intendevo alle prime, chiedevo al
+maestro. È dei maestri il rispondere, non già il sapere da bel
+principio quel che si debba insegnare ai giovani. Avete capito,
+lasagnoni? Si può egli instillare per via di precetti quello che la
+natura dà all'uomo di cogliere dall'esempio quotidiano? Per precetti
+s'insegna la grammatica, non l'arte del dipingere. Ora, quale è stato
+il vostro costume, in bottega? Mi avete voi mai domandato come si
+facesse la tal cosa, o perchè si facesse la tal altra? Avete voi posto
+mai attenzione a ciò che facevo io? Non lo so; ma se bado all'esito,
+mi pare di poter dire che non avete guardato mai, come non avete mai
+chiesto. E allora, di che vi lagnate?--
+
+Il Chiacchiera lasciò passare quella folata di parole, indi rispose:
+
+--Oh, non a tutti i vostri scolari avete lasciato la cura d'imparare
+da sè.
+
+--Non a tutti! Lo credo, io,--replicò mastro Jacopo.--Tuccio di Credi,
+per esempio, e Parri della Quercia, hanno saputo cavar profitto dei
+loro occhi. Perciò mettete pure che io, vedendoli più attenti di voi,
+li abbia consigliati qualche volta. Perchè non avete fatto come loro?
+Vi avrei consigliati ugualmente.--
+
+Il Chiacchiera rispose all'argomento con una crollatina di testa.
+
+--Non si parla di Tuccio, nè di Parri;--diss'egli poscia.--Si parla di
+Spinello Spinelli, del nuovo venuto, del vostro futuro genero. Quello
+è il vostro beniamino, mastro Jacopo, o ch'io non so più che cosa sia
+un beniamino. Vi capita in bottega con quattro scarabocchi, e voi
+v'innamorate subito di lui, come Cimabue s'è innamorato di Giotto.
+
+--Benissimo detto; come Cimabue!--ripigliò mastro Jacopo.--Infatti,
+Spinello Spinelli meritava tutto quello che ho fatto per lui. Che ci
+trovate a ridire, voi altri?
+
+--Nel vostro capriccio, nulla. Della sua pasta può far gnocchi
+ciascuno. Ma il modo!... Vedete? È il modo, che ci offende. Spinello
+Spinelli viene da voi con un fascio di tocchi in penna. Bellissime
+cose, degne di Giotto; lo ammetteremo anche noi, se può farvi piacere.
+Ma come va che tre mesi dopo la sua venuta a bottega egli passa avanti
+a Tuccio e a Parri, che sono con voi da tre anni? Come va che egli è
+già così addentro nel maneggio dei colori, da mettere il pennello nei
+fondi delle vostre composizioni?
+
+--Nei fondi, l'hai detto tu, nei fondi!--gridò mastro Jacopo, con
+accento di trionfo.
+
+--Eh!--ripigliò il Chiacchiera, che oramai era in ballo e voleva
+spendere il suo ultimo grosso; se non si trattasse che dei fondi!...
+Ma voi avete fatto assai più, mastro Jacopo. A questo pittor
+novellino, gli avete commesso un'opera di molta importanza, che era
+stata allogata a voi dai massari del Duomo.
+
+--Ah, tu sai anche questo?--borbottò il vecchio pittore, un tal po'
+sconcertato.
+
+--Sicuro, che lo so. Lo sa tutta Arezzo, lo sa.--
+
+Mastro Jacopo si strinse nelle spalle.
+
+--Ci ho gusto;--diss'egli,--Così non avrò più mestieri di dar la
+notizia a nessuno. Spinello si farà onore; questo è l'essenziale.
+
+--Col vostro aiuto, maestro, non si dubita punto dell'esito;--ribattè
+gravemente il Chiacchiera.
+
+--Che intenderesti di dire, manigoldo?
+
+--Quello che voi avete già indovinato;--replicò l'impertinente
+scolaro.--Alle corte, qui c'è un salto troppo grande, per gli stinchi
+del vostro beniamino. Dai tocchi di penna all'affresco! E senza aver
+fatto nel frattempo nulla che meriti di essere osservato! Neanche una
+testa! Perchè noi--proseguì il Chiacchiera, riscaldandosi,--noi non
+gliel'abbiamo mica veduto fare, uno studio dal naturale, dal vivo! Se
+pure non vi piaccia di contare come uno studio dal vivo il profilo di
+madonna Fiordalisa!...
+
+--Ah, ho capito!--esclamò mastro Jacopo.--Perchè non dirlo prima, che
+eravate gelosi? Ma io, vedete, mia figlia la dò a chi mi pare. E se
+anche avessi voluto romperle il collo con uno di voi, non mi sarebbe
+mica riescito di contentarvi tutti!
+
+--No, maestro, disingannatevi, non siamo gelosi niente
+affatto;--rispose il Chiacchiera.--Siamo pieni di rispetto per
+madonna Fiordalisa, e fermi lì. Del profilo fatto dal vostro Spinello
+se ne parla ora, per dirvi, anzi per tornarvi a dire, che non era un
+ritratto. Spinello ha indovinata l'aria della figura e nient'altro. Se
+dovesse fare un ritratto, si troverebbe molto impacciato.
+
+--Sì, sì, vecchia storia;--borbottò mastro Jacopo;--ed io v'ho
+risposto fin da principio che se Spinello vorrà fare un ritratto, lo
+farà, in barba a tutti voi, scimuniti!
+
+--Non quello di madonna Fiordalisa, per altro:--ribattè il
+Chiacchiera, che trovava un gusto matto a contraddire il
+maestro.--Parri della Quercia e Tuccio di Credi, che stanno cheti come
+l'olio, vi hanno pur detto come e perchè un ritratto di madonna
+Fiordalisa non sia dei più facili.
+
+--Ho capito, ho capito; ritornate in campo coi vecchi dirizzoni. Ma
+appunto per dar noia a voi altri, Spinello farà il ritratto della sua
+fidanzata, e voi resterete con un palmo di naso.
+
+--No, maestro, non resteremo:--rispose beffardo il Chiacchiera.--Vi ho
+già detto che non si conta di rimanere in Arezzo. Quanto a me, se
+avete comandi per Firenze....
+
+--Vai dove ti pare, che il fistolo ti colga;--interruppe mastro
+Jacopo.--E quando fai conto di levarci l'incomodo?
+
+--Oggi stesso. Il tempo di prendere le mie bazzicature, e vi servo
+sull'atto.
+
+--Ottimamente;--brontolò il vecchio pittore.--E voi altri?--
+
+La domanda era rivolta a Cristoforo Granacci e a Lippo del Calzaiolo.
+Ambedue furono pronti a rispondere:
+
+--Con lui, maestro; alla medesima ora.
+
+--E andate,--tuonò il maestro, dando un'alzata di spalle,--andate con
+lui, e col malanno che il ciel vi dia.--
+
+Fu questo il commiato di mastro Jacopo di Casentino ai suoi degni
+scolari, Angiolino Lorenzetti, detto il Chiacchiera, Lippo del
+Calzaiolo e Cristofano Granacci.
+
+Mastro Jacopo era in collera per la mancanza di rispetto di cui gli
+avevano dato prova quei tre sciagurati; non già per la loro andata,
+che lo liberava da tre fannulloni, veri impicci, non aiuti in bottega.
+Perciò, vi sarà lecito di argomentare che egli dovesse consolarsi ben
+presto. Era già più tranquillo nell'entrare in Duomo, dove lo
+aspettava il suo pezzo d'intonaco, preparato di fresco. Ma egli non
+volle andare al suo trespolo, senza aver veduto Spinello, che lavorava
+già da due ore, intorno al suo Miracolo di san Donato. Bell'opera, in
+verità; ci si vedeva un'aggiustatezza di parti, una vigoria di colore,
+una sicurezza di fare, che teneva del maraviglioso.
+
+--Che bricconi!--pensò mastro Jacopo, giunto sulla impalcatura del
+ponte.--Ecco qua un bravo giovane, che è nato pittore com'io son nato
+maschio. Si può egli far meglio di così? E gl'invidiosi a
+perfidiare!... Andranno a raccontare a Siena e a Firenze, al diavolo
+che li porti, che io gli ho dato il disegno; anzi peggio, che io gli
+ho fatto da capo a fondo il lavoro! E ci sarà della gente che lo
+crederà! Che cosa non crede, la gente? C'è anzi da maravigliare che i
+bugiardi non siano più ricchi d'invenzioni, con tanta facilità che c'è
+nel mondo di credere ogni cosa peggiore.--
+
+Spinello udì il brontolio e si volse a guardare.
+
+--Oh, maestro, siete voi? Che cosa dicevate?
+
+--Nulla, nulla; borbottavo da me;--rispose mastro Jacopo.--Sai pure, è
+il vizio dei vecchi!
+
+--Credevo che trovaste a ridire nel mio pasticcio, e ne ero già tutto
+contento.
+
+--Contento! O perchè, se è lecito!
+
+--Perchè voi non mi riprendete mai, mentre io sarei tanto felice di
+avere i vostri consigli, le vostre ammonizioni.
+
+--Consigli! Ammonizioni! Tu non hai mestieri nè di quelli, nè di
+queste.
+
+--Voi siete troppo buono, con me. Ma io, vedete, non son mica molto
+contento de' fatti miei;--disse modestamente Spinello.--Ho una gran
+paura che mi riesca un imbratto. Quando ho incominciato a mettere i
+colori, mi pareva d'aver fatto una bella cosa; ma ora... ora mi sembra
+una miseria. Quest'azione così povera!...
+
+--O che volevi fare? La battaglia di Montaperti?--esclamò mastro
+Jacopo, ridendo.--È un miracolo della fede, quello che tu dipingi. San
+Donato ha un atteggiamento mosso, ma non da spiritato, che non ce ne
+sarebbe bisogno. Egli non ha fede in sè stesso, ma nell'aiuto di Dio,
+e questo lo rassicura, lo fa stare tranquillo. Il popolo, nel fondo
+del quadro, cede al sentimento della paura, ed è naturale, poichè esso
+non ha la fede così profonda come il Santo. Ma qui appunto è la
+bellezza del contrasto. Non è forse il contrasto che tu hai voluto,
+nell'ideare il tuo quadro?
+
+--Sì, questo ho voluto, proprio questo;--rispose candidamente
+Spinello.--Ma forse...il contrasto m'è venuto troppo forte, e ne
+deriverà un po' di confusione nelle linee.
+
+--Di che ti tormenti? Va bene così. La figura del Santo è nel primo
+piano; la moltitudine è nel terzo, con una intonazione di colore meno
+gagliarda. Ciò che cresce in movimento di linee si scema in effetto di
+tinte. Non pensavi a questo, mettendoti a dipingere?
+
+--Sì, ci ho pensato; pareva anche a me che dovesse farsi così, per
+ottener la fusione delle parti.
+
+--O allora?--gridò mastro Jacopo, appoggiando la frase con una delle
+sue solite spallate. --Va pur là, ragazzo mio! Hai fatto bene, ti
+dico, e crepino gli invidiosi.
+
+--Invidiosi! perchè mi dite voi ciò? Posso io avere degli invidiosi!
+
+--Se ne hai! Oh, se ne hai! Tre, per esempio, che schiattano di
+rabbia, e se ne vanno dalla nostra bottega oggi stesso.--
+
+Spinello, turbato dall'annunzio inatteso, lasciò di lavorare, per
+volgersi tutto sul trèspolo, e chiedere con la muta eloquenza del
+gesto i particolari di quella novità.
+
+--Sicuro,--proseguì mastro Jacopo.--Ai tre manigoldi gli dava noia che
+tu dipingessi a fresco nel Duomo. In che modo l'abbiano risaputo, lo
+ignoro. Ma già, a tenerle nascoste, certe notizie! Insomma, ti
+accusano di non esser buono a nulla, di esserti fatto fare il
+bozzetto, i cartoni e tutto l'altro da me....Da me, capisci? da me,
+che non ho avuto neanche da darti un consiglio. Bricconi! Ma gliel'ho
+detto, io, il fatto loro. E se ne sono andati col malanno, e mi hanno
+levato un gran peso dallo stomaco.
+
+--Io spero che tra costoro non ci sarà Parri della Quercia;--balbettò
+Spinello.--Egli, almeno, che ha un'aria così buona!...
+
+--No, non c'è lui. E neanche Tuccio di Credi. Quello là non ha un
+aspetto molto piacevole; ma gli è come le pere spine, brutte di fuori
+e buone di dentro. I tre fannulloni insolenti, che mi levano
+l'incomodo, sono il Chiacchiera, il Granacci e Lippo del Calzaiolo.
+Vadano pure; io sarò lieto di non sentirne più nuova, nè canzone.--
+
+Spinello Spinelli ripigliò il lavoro interrotto, ma più per necessità
+di colorire il suo pezzo d'intonaco finchè gli era fresco, che per
+voglia che n'avesse. Era mortificato, il povero giovane, vedendo che
+per cagion sua il vecchio maestro perdeva tre scolari in un colpo.
+Veramente, come discepoli, contavano poco; ma Jacopo dì Casentino li
+adoperava utilmente come fattori, e la mancanza loro doveva farsi
+sentire in bottega. Il beniamino di mastro Jacopo non si consolò di
+quel danno che a mezzo, dopo aver fatto un esame di coscienza e
+riconosciuto che egli non ci aveva ombra di colpa. Infatti, egli si
+era sempre studiato di piacere a quei tre, come agli altri compagni di
+lavoro; li aveva sempre trattati con urbanità, e più volte era giunto
+perfino ad implorare la loro amicizia, con quella spontaneità di
+gentilezza che è così naturale tra i giovani, ma che essi avevano
+ricambiata con assai poca sollecitudine.
+
+La bottega di mastro Jacopo era triste, quando Spinello rimise il
+piede là dentro, ritornando dal Duomo. Ci mancavano le lingue meglio
+snodate, le lingue dei tre fannulloni, che qualche volta facevano
+perdere la pazienza al principale.
+
+Spinello andò incontro a Parri della Quercia, che stava seduto davanti
+al cavalletto, copiando una Madonnina del maestro.
+
+--Se sapeste come sono dolente di ciò che è accaduto!--gli disse.--Ma
+voi, almeno, penserete che io non ci ho colpa, non è vero?--
+
+Parri lasciò un tratto il pennello e stese la mano al nuovo venuto;
+indi brevemente rispose:
+
+--Ci vuol pazienza!--
+
+Non era molto, come vedete, e si poteva pensare che Parri della
+Quercia mirasse a non guastarsi con nessuno. Ma quella stretta di mano
+rimediava alla brevità del discorso.
+
+Lasciato Parri al suo lavoro, Spinello andò oltre, per avvicinarsi a
+Tuccio di Credi, che macinava colori in un angolo.
+
+Tuccio non gli diede neanche il tempo di aprir bocca.
+
+--Di che vi dato pensiero?--gli disse.--Son tre fattori che se ne
+vanno; ma restiamo ancora in tre, per fare il lavoro di tutti. Non ci
+sarà mica bisogno di chiudere bottega. Io, come vedete, ho già
+incominciato a far la parte del Chiacchiera; anzi, fo meglio di lui,
+perchè macino di più e chiacchiero meno. Credete a me, Spinello; in
+questo mondo, non c'è nessuno di necessario.
+
+--Avete ragione,--rispose Spinello;--anch'io, se permettete, vi
+aiuterò. Anch'io adopero troppi colori, e non è giusto che voi
+lavoriate per me. Ma in fondo in fondo,--soggiunse, tornando al primo
+argomento,--mi sa male che quei poveri giovani abbiano lasciata la
+bottega.
+
+--Che! Non li compiangete troppo. Son certi arnesacci, capaci di stare
+più allegri, senza di noi, che con noi. Del resto, troveranno da
+allogarsi a senno loro. Una cosa dovete far voi; ridere, come essi
+fanno di sicuro, in questo momento, all'osteria del Greco, bevendo il
+bicchiere della staffa.
+
+Spinello pensò che Tuccio di Credi era un buon diavolo, ad onta della
+sua faccia scura. E ricordò il discorso di mastro Jacopo, che lo aveva
+paragonato alle pere spine, brutte di fuori e buone di dentro.
+
+--Quando si dice l'apparenza!--conchiuse egli tra sè.--Ecco un
+giovanotto che a prima vista vi dà sui nervi: e poi egli è buono come
+il pane.--
+
+
+
+
+V.
+
+
+"Tutta Arezzo lo sa" aveva detto il Chiacchiera. Ma tutta Arezzo non
+lo sapeva ancora; bensì lo seppe, quando i tre fannulloni furono
+usciti dalla bottega di mastro Jacopo ed ebbero divulgata la nuova ai
+quattro punti cardinali. Spinello, il figlio di Luca Spinelli, quel
+giovinotto senz'arte, era un gran pittore.... Cioè, intendiamoci, le
+tre lingue tabane andavano dicendo tutt'altro: Spinello Spinelli, a
+sentirle, era un pittoruccio da pochi soldi che scroccava la nomèa di
+grande artista, facendosi fare il suo quadro da mastro Jacopo di
+Casentino. Il vanitoso si vestiva delle penne del pavone; laonde era
+giusto che fosse solennemente scorbacchiato. Ma accade di certi
+vituperi, che facciano effetto contrario alle intenzioni dei
+calunniatori. Rammentate che Spinello Spinelli era vissuto ignoto fino
+a quel dì. Se fosse stato davvero un gran pittore, o gabellato per
+tale, e qualcheduno fosse saltato fuori a dire che un altro dipingeva
+ed egli ci metteva il suo nome, sicuramente la cosa sarebbe stata
+creduta per intiero da molti, e per metà da tutti i restanti. Ma
+nessuno sapeva ancora che Spinello Spinelli avesse mai posto il
+pennello su d'un muro, e il richiamare così di schianto su lui
+l'attenzione dell'universale non poteva fargli che bene.
+
+--Già, si capisce, invidiosi!--diceva la gente, crollando il capo in
+aria di compassione.--Il figliuolo di messer Luca è giovane, e ai suoi
+compagni gli sa male che il pulcino rompa il guscio prima di loro. Ma
+se Jacopo di Casentino gli ha dato a dipingere una delle medaglie che
+erano stale allogate a lui, bisogna dire che ha stima del suo
+discepolo, e come! Quanto al dipinger lui per lo scolaro, o come si
+potrebbe intendere? Per danari, no certo, che gli Spinelli fanno già
+molto ad accozzare il pranzo con la cena. Per un suo capriccio? La
+grazia di quel capriccio, che vi fa rinunziare alla fama e ai
+quattrini! E poi, che capriccio d'Egitto? Mastro Jacopo dà a Spinello
+Spinelli la sua bella figliuola, un bottoncino di rosa, un occhio di
+sole che non ha voluto dare neanche al Buontalenti, ad un ricco
+sfondato. Sapete che lui s'era messo in capo di darla ad un pittore.
+La darebbe ad un suo fattore, se questi non avesse ingegno e pratica
+da stargli a paro? No, no, le son chiacchiere d'invidiosi; tenete per
+fermo che questo Spinelluccio è uno sparviero nidiace, il quale ha già
+messe le penne maestre e può far caccia da sè.--
+
+Così, contro l'intenzione dei tre sparlatori, il giovinetto andò in
+breve ora per le bocche di tutti, come un speranza dell'arte. Era
+inoltre aretino di nascita, e questo argomento della patria, per una
+volta tanto, faceva servizio. In quel risorgimento dell'arte italiana,
+Arezzo non aveva ancora un pittore di vaglia che fosse nato fra le sue
+mura. Quind'innanzi si avrebbe avuto lui, e si sarebbe detto: Spinello
+Aretino. Che vi par poco?
+
+Nacque in tutti una gran voglia, una voglia spasimata, una voglia
+matta, di vedere il dipinto. Aspettando che fosse levata l'impalcatura
+e scoperto l'affresco, s'incominciava a salutare Spinello per via,
+anche senza essere in dimestichezza con lui.
+
+--Buon dì, maestrino!--gli dicevano.--Come va l'opera vostra?
+
+--Bene, grazie al cielo;--rispondeva il giovane facendosi tutto
+rosso;--ancora otto o dieci giorni di lavoro, e si leverà il ponte. Ma
+ho una gran paura di non rispondere alla vostra aspettazione. Se per
+avventura mi fosse riescita una ciambella senza buco?--
+
+E si rideva, alle scherzose parole, e gli si augurava che anche quella
+riescisse, come tutte le ciambelle per bene.
+
+Ma ciò che egli diceva per celia, temevano di buono i massari del
+Duomo vecchio. Che diamine era saltato in mente a mastro Jacopo, di
+commettere ad un suo fattore, novellino nell'arte, un'opera di quella
+importanza, che era stata allogata a lui? Per caso, mastro Jacopo si
+faceva beffe di loro? O si doveva argomentare da quel fatto che egli
+per ingordigia di mestierante usasse accettar commissioni a furia, che
+poi, non riuscendo a sbrigarle, doveva spartire tra i suoi pittorelli
+di bottega? A buon conto non intendevano di passargli la gherminella,
+e gliene muovevano rimprovero.
+
+Ma Jacopo di Casentino aveva risposto da par suo alle osservazioni dei
+massari.
+
+--Vi ho promesso,--diceva,--di fare il meglio che sapessi. Ora, che
+cosa direste, miei degni messeri, se io vi dessi per il vostro danaro
+anche meglio di quello che so far io?
+
+--Meglio!--esclamavano i massari!--Eh via.
+
+--Sì meglio, vi ripeto. Non fo per chiasso. Spinello Spinelli è
+giovane, come sapete. Ma un uomo ha forse mestieri d'invecchiare, per
+farvi il suo capo d'opera? Quello è un ragazzo che vale assai, e
+passerà non solo avanti a me, ma anche a molti altri.
+
+--Si vede che ci avete fitto ii capo;--notarono facetamente i massari.
+
+--Sì, messeri, ci ho fitto il capo. Ma credo anche di poter dire che
+non fo ad ingannare nessuno. A quel giovinetto io gli concedo la mia
+figliuola, con duemila fiorini del sole e tutto il resto che ella
+potrà avere, quando io passerò a miglior vita, che sarà il più tardi
+possibile. Volete voi, messeri onorandissimi, reputarvi in ciò più
+avveduti di me?
+
+--Mastro Jacopo, voi sapete il proverbio: ognun può far della sua
+pasta gnocchi. Ma noi non ispendiamo del nostro; noi amministriamo il
+denaro della comunità.
+
+--È giusto. Ed io non vi chiederò nulla per l'opera di Spinello, se
+essa non sarà tale da piacervi. S'intende,--aggiunse prontamente
+mastro Jacopo, da quell'uomo prudente che egli era,--s'intende che in
+tal caso faremo rastiare il muro, e voi pagherete a me il prezzo
+pattuito, quando ci avrò dipinto io un'altra medaglia. Vi avverto, per
+altro, che la mia non sarà punto migliore della sua.--
+
+I massari non avevano trovato nulla a ridire in una proposta così
+ragionevole. E la loro curiosità fu maggiormente stuzzicata dal tono
+di sicurezza con cui egli parlava.
+
+Dieci giorni dopo l'affresco era condotto a termine e lo si poteva
+scoprire. Immaginate voi come si spargesse prontamente la notizia in
+città e quanta gente accorresse a contemplare il dipinto. In Arezzo
+non si parlava più d'altro.
+
+Tolto nella notte il tavolato, nella mattina si erano levati i ponti;
+indi la chiesa era stata aperta ai visitatori. Primi avevano potuto
+vedere il dipinto i massari del Duomo vecchio, i canonici, il clero e
+gli anziani del Comune. Dopo questi maggiorenti era entrato il popolo,
+e tutti via via si erano inoltrati fin sotto l'arco della cappella,
+per guardare la vòlta, dove quel valentuomo di san Donato faceva il
+suo bravo miracolo con un crocione trinciato per aria.
+
+Spinello non era presente, che non aveva ardito restar là, fatto segno
+alle occhiaie curiose dei suoi cittadini, e fors'anche ai loro appunti
+poco benevoli. Sapete già che egli non aveva più fede nella bontà
+dell'opera sua, quando gli era toccato di spolverizzarla dai cartoni
+sul muro. Figuratevi poi come dovesse parergli, quando la vide
+compiuta. Ma in suo luogo era mastro Jacopo, fiero in arme come un
+paladino al passaggio d'un ponte.
+
+L'impressione fu buona, anzi ottima. Si maravigliavano che un giovane
+avesse saputo far tanto. E più cresceva lo stupore, quando si veniva
+ad osservare in ogni sua parte il dipinto. La composizione era
+saviamente ideata e distribuita con raro giudizio. Nobilissimo
+l'atteggiamento del Santo, e bene inteso. Naturalmente collegata, la
+doppia azione della figura, con quella destra levata a benedire e
+quella sinistra distesa indietro per accennare al suo popolo che
+volesse star cheto e tranquillo. Il terrore, l'ansietà, la speranza,
+erano efficacemente espressi in quei volti e in quelle mosse d'uomini
+e donne che si accalcavano nel fondo del quadro. Solo alle prese col
+serpente san Donato mostrava una serenità maravigliosa, giustificata
+dai primi effetti della sua benedizione. La belva, così minacciosa
+nell'orridezza delle forme e nel lampo degli occhi, da far rizzare i
+bordoni ai riguardanti, si contorceva nello spasimo dell'agonia;
+voleva ancora uccidere e si sentiva morire. Tutto ciò era reso
+stupendamente, e composizione e disegno facevano onore all'artista.
+Nessuno, degli intendenti, poteva dire che fosse opera di mastro
+Jacopo. Si notava un fare che non era il suo, per solito più leccato e
+più languido. E il colore? Bisognava vedere il colore, com'era pieno
+di vaghezza e di sugo.
+
+--Pieno, fin troppo;--aveva notato uno di quei critici che cercano il
+pel nell'uovo e non disperano di trovarcelo.
+
+--Il dipinto è ancora un po' fresco;--rispondeva un
+vicino;--aspettate.
+
+--Vuol dire che non abbiamo ancora la tinta vera;--ripigliava
+quell'altro.--Come giudicarne allora? Seccando l'intonaco, non
+potrebbe sbiadire il dipinto? Già nell'affresco, l'essenziale è di
+conoscere il valore delle tinte. Come volete che lo conosca lui, a
+vent'anni, o giù di lì?--
+
+Ad onta di questa critica, che già voleva tirare in ballo il futuro,
+l'opera di Spinello Spinelli fece un chiasso da non dirsi a parole. E
+per tutto quel giorno e per altri alla fila ci fu grande concorso di
+popolo nel Duomo vecchio d'Arezzo. Per giudizio universale, la città
+poteva rallegrarsi; il suo pittore era nato.
+
+Mastro Jacopo accoglieva con la sua aria burbera le congratulazioni
+dei cittadini.
+
+--Non parlate di me, che non c'entro;--rispondeva egli a coloro che
+volevano riferire agli insegnamenti suoi il merito di un così valente
+discepolo.--Io non gli ho insegnato quasi nulla. È venuto da me come
+poteva andare da un altro, e da un altro sarebbe riescito lo stesso
+che è riescito da me. L'unica differenza che io posso ammettere è
+questa, che un altro si sarebbe ingelosito di lui, lo avrebbe tenuto
+giù, molto giù, e non gli avrebbe certamente dato da dipingere una tra
+le medaglie a lui allogate. Io, invece, ho fatto per Spinello Spinelli
+quel che si fa, o che si dovrebbe fare, per un amico. Ma, per carità,
+non mi parlate d'insegnamenti. Quel benedetto ragazzo aveva già la
+scintilla in testa, l'ha portata nel mio focolare e s'è acceso il suo
+fuoco da sè. Un'occhiata a ciò ch'io facevo, ecco tutto. Perchè,
+infine, la parte manuale, la praticaccia dell'arte, bisogna
+apprenderla da qualcheduno. Ma qui si ferma il merito mio. La verità è
+una e va detta senza risparmio.
+
+--Per altro,--gli rispondevano,--Spinello Spinelli si loda molto di
+voi e ripete a tutti che vi è debitore d'ogni cosa.
+
+--Spinello ha buon cuore e parla come il cuore gli detta. Ma scusate,
+come sarebbe possibile che io nel giro di pochi mesi gli avessi
+insegnato tanto? Volete che vi dica io com'è andata? Spinello aveva la
+testa fatta in quel modo che l'hanno i grandi pittori, piena di verità
+e di magnificenza. Aveva il sentimento del colore negli occhi;
+l'argento vivo sulle dita; la febbre dell'arte nel sangue. Tale era
+Giotto di Bondone, e tale sarebbe stato, anche se, scambio di Cimabue,
+lo avesse veduto e preso con sè un pittoruccio da dozzina. Per
+intender Giotto non occorreva, in fede mia, esser neanche una cima;
+bastava non essere a dirittura un bue.--
+
+Con questa celia mastro Jacopo si liberava dai piaggiatori ostinati.
+Forse caricava un po' troppo la dose; ma era necessario far così, per
+levar di mezzo la diceria del Chiacchiera e de' suoi degni colleghi,
+secondo i quali mastro Jacopo doveva aver messo mano nel dipinto di
+Spinello.
+
+--Non lo diranno più, per bacco baccone,--borbottava egli tra i
+denti,--non lo diranno più che il San Donato è farina del mio sacco.--
+
+Ai massari del Duomo vecchio, poichè ebbero veduto il dipinto e udita
+quella gara di lodi, mastro Jacopo parlò in questa guisa:
+
+--Orbene, messeri onorandissimi, che vi pare? Dobbiamo noi rastiare
+l'intonaco e dipingere un altro Miracolo di san Donato?
+
+--Ah, mastro Jacopo, avevate ragione voi;--risposero quei
+valentuomini.--Ecco uno scolaro che vi farà onore.
+
+--Dite un genero, messeri, un genero che mi farà contento.
+
+--Ah, sì, quello è il premio che gli date. Se è buono d'indole come è
+valente di mano, fortunata la vostra figliuola, e fortunato voi,
+mastro Jacopo.--
+
+Il vecchio pittore tornava a casa con un cuore tanto fatto. Egli era
+il più felice tra tutti i babbi d'Arezzo.
+
+Spinello, dal canto suo, era oppresso dalla gioia. Quel vincitore
+aveva l'aria d'un corbello. Scusate il paragone, ma io mi son sempre
+figurato così i trionfatori romani, e più particolarmente il Petrarca,
+quando lo portarono a prendere la corona d'alloro sulla vetta del
+Campidoglio. Doveva essere abbattuto il povero messer Francesco;
+doveva essere come sbalordito col pensiero della grandezza di Roma
+nell'anima e l'immagine di madonna Laura negli occhi. L'amore e la
+gloria, il fuoco vivo e la luce rutilante; ma altresì i due pesi più
+grandi che possa portare un uomo, nel sentiero della vita, che è così
+pieno di ciottoli insidiosi e di buche traditore.
+
+Il maestro lo aveva abbracciato, con le lagrime agli occhi. Parri
+della Quercia gli aveva stretta la mano dicendogli: "bene!" con tutte
+le forze dell'anima. Tuccio di Credi, venuta la sua volta, gli aveva
+soggiunto:
+
+--Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate.
+Perchè, badate, la vita è tutta così; oggi in alto, sul candeliere,
+domani giù, e costretti a correre come cani bastonati.--
+
+Tuccio di Credi era un filosofo pessimista. Ma il suo ragionamento non
+dispiacque a Spinello. Si ascoltano bene anche i pessimisti, quando si
+è nella pienezza della felicità. Il richiamo alle ingiustizie che
+v'aspettano, fa l'effetto d'una dissonanza armonica, che produce una
+bella varietà nel pezzo e vi fa solletico non ingrato all'orecchio.
+
+Del resto, le noie erano un retaggio del futuro, e Spinello viveva
+affondato nel presente, si beava negli occhi di Fiordalisa, anche lei
+oppressa dalla gioia, piena d'un senso nuovo, che non aveva tempo a
+studiare. Perchè, poi, ci avrebbe studiato su? Il mondo le pareva una
+gran bella cosa, e questo era l'essenziale. L'aria aveva tesori
+ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene.
+Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente
+adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In
+quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva
+orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa. Quel
+susurro le diceva: la vita è bella così; quel bisbiglio le diceva: io
+t'amo.
+
+Nell'amore ogni più piccola cosa è un mondo; e un mondo nuovo per
+giunta. Ci si ferma piacevolmente intorno a certi nonnulla, che in
+ogni altro momento della vita a mala pena si avvertono. Guardando un
+viso amato, poi, quante meraviglie si scoprono! Che tesori, che
+rapimenti, che ebbrezze! Quand'anche un occhio esercitato, e memore
+delle sue esercitazioni, scoprisse un lieve difetto, verrebbe subito a
+piacere il difetto, quasi bellezza nuova, quintessenza di perfezione,
+suggello di verità, come il marchio nell'oro! Perchè, infatti, che
+cosa si cerca più avidamente nel bello, se non la sua incarnazione? E
+la nota del vero non è essa che distingue la donna dalla statua, la
+realtà dal sogno?
+
+Mettendo qualche necessario intervallo nelle sue contemplazioni,
+Spinello andava ogni mattino al Duomo vecchio, dove erano ancora da
+finire nuove opere di mastro Jacopo. Ma il vecchio pittore si
+vergognava di occupare in troppo umili uffici il suo famoso scolaro.
+
+--Senti,--gli disse una volta,--non è da te raccattarmi i pennelli e
+mesticarmi i colori. Hai fatto testè un'opera bella e giustamente
+lodata; ma non devi riposarti sugli allori. Ti consiglio di provarti
+subito in un'altra, e di maniera diversa dalla prima. Il buon
+arcadore, quando va alla battaglia, porta sempre con sè due corde di
+rispetto. Non ti basti di essere un frescante. Il fresco è un bel modo
+di dipingere, e forse il migliore tra tutti, poichè esso sfida i
+secoli e si raccomanda alla memoria delle più tarde generazioni. Ma
+anche una bella tavola dipinta a tempera può avere i suoi pregi agli
+occhi dei posteri. Ed ora che mi rammento, i tuoi nemici ti accusavano
+di non aver mai copiato dal vero. Fa un ritratto, e sia quello della
+tua fidanzata. Sicuro; tra due mesi me la rubi; lasciami almeno il suo
+ritratto in casa. Ti va?
+
+--Padre mio!--gridò Spinello, confuso.--Se osassi!...
+
+--Già, dovevo rammentarmelo, che tu non osi mai. Strano ragazzo! Ma se
+son io che ti permetto! se son io che ti prego!
+
+--Oh, non dicevo per questo;--rispose il giovane.--Non oso, perchè
+temo di non venirne a capo. L'idea di ritrarre il volto di madonna
+Fiordalisa m'è già passata più volte per la testa. Anzi, ve l'ho a
+dire? Quando sono a casa mia, quando mi trovo solo nella mia
+cameretta, cerco di consolarmi dell'assenza, segnando sulla carta il
+profilo di madonna. E mi vien sempre male, sempre male, che è una
+morte a pensarci.
+
+--T'è pur venuto la prima volta; te ne ricordi?
+
+--Sì, ma erano appena quattro segni. Davano l'aria di madonna
+Fiordalisa, ma non erano il suo ritratto. A fare una cosa che meriti
+questo nome, si vogliono giusti contorni; non basta accennare, bisogna
+dipingere, e tutte le parti più minute debbono essere fedelmente rese.
+Ora, vedete, padre mio, quando io mi metto all'opera, risoluto di non
+contentarmi ad una vaga somiglianza, mi trovo subito impacciato, e mi
+accade che.... con tutte le migliori intenzioni del mondo... con tutti
+i più saldi propositi.
+
+---Vuoi dire che ti casca l'asino? Ho capito;--disse mastro
+Jacopo.--Ma questo è naturale. È di pochi il ricordare appuntino tutte
+le fattezze d'una persona assente, per modo da poterle rendere con
+precisione sulla carta. Questa è una bella memoria; ma non gli è da
+questa qualità che si conosce il pittore. Val meglio, assai meglio,
+saper copiare con diligenza quel che si vede, anzi che rammentare a un
+dipresso quello che si è veduto una volta. Abbi l'originale
+sott'occhio, e se non ti verrà fatto di esprimerlo con verità, allora
+soltanto dovrai disperarti. Dunque, siamo intesi; comincierai da
+domani.--
+
+Spinello accettò l'invito del maestro con un misto di timore e di
+desiderio. In fondo in fondo, non avrebbe fatto niente più di quel che
+faceva ogni dì. Non era egli sempre con gli occhi addosso a madonna
+Fiordalisa? Ma il guaio era questo, che egli ci sarebbe stato
+quind'innanzi, non più per far tesoro di sensazioni dolcissime, bensì
+per esprimere su d'una tavola ingrata ciò che i suoi occhi vedevano
+così bene, e che le dita avrebbero reso così male.
+
+--Madonna,--diss'egli a Fiordalisa quella medesima sera,--vostro padre
+desidera che io mi provi a ritrarre le vostre sembianze. Lo consentite
+voi?--
+
+La fanciulla arrossì e chinò gli occhi a terra.
+
+--Che idea!--diss'ella poscia, con aria di confusione, ma non senza un
+po' di malizietta femminile.--Dovendo guardarmi tanto, finirete col
+trovarmi brutta.
+
+--Volete dire che non mi riescirà di farvi bellissima come
+siete?--disse di rimando Spinello.--Pur troppo sarà così. La natura,
+gelosa dell'opera sua, non vorrà mica lasciarsi agguagliare da me!--
+
+La fanciulla sorrise; e Spinello vedendo schiudersi quelle umide
+labbra coralline, perdette la testa senz'altro.
+
+--Angiola!--le bisbigliò, avvicinandosi in atteggiamento
+d'umiltà.--Perdonatemi in anticipazione. Si fa per contentare il
+babbo.--
+
+Così dicendo, osò (egli che non osava mai) prendere una bella mano,
+che gli fu amorevolmente concessa, e l'accostò alle sue labbra.
+Baciava la mano, non potendo baciare quello spiraglio del paradiso,
+che v'ho accennato poc'anzi. Ma che cosa sarebbe stato di lui, se lo
+avesse potuto? Solo a baciar quella mano, parve che una scintilla
+elettrica lo avesse subitamente investito, perchè tremò tutto, dal
+capo alle piante.
+
+Il giorno dopo, per obbedire al comando di mastro Jacopo, egli era
+seduto davanti al cavalletto, con la sua tavola preparata a ricevere i
+contorni di quella stupenda figura. Confuso, trepidante, incominciò a
+descrivere i primi segni col lapis rosso di Lamagna. Ma la prova non
+parve contentarlo, poichè subito cancellò quello che aveva fatto, e
+tornò a segnare, per cancellare da capo. Nove o dieci volte rifece la
+stessa fatica, sudando freddo, come un povero principiante, a cui si
+domandi alcun che di superiore alle sue forze. Quante volte fu
+assalito dalla disperazione! Quante volte s'augurò di aver da fare,
+non uno, ma dieci Miracoli di San Donato, e con l'obbligo per giunta
+di farsi dir bravo da tutti gl'invidiosi dell'arte! Anzi, per dirvi
+tutto, il povero Spinello si sarebbe adattato perfino ad essere nei
+panni del santo, e a doverlo uccidere lui, il serpente, con una
+benedizione, anche a risico di esser divorato dal mostro, se la
+benedizione non gli fosse riescita efficace.
+
+Immaginate le difficoltà che gli si paravano davanti agli occhi,
+pensando che la bellezza, nella figura umana, non è un composto di
+linee geometriche. Con la geometria fate una donna brutta, o mediocre;
+ma una bella figura è un tal complesso di curve, di prominenze, di
+sottosquadri, di delicatezze, che non si possono copiare con
+esattezza, ma si debbono indovinare, esprimere di primo achito, nella
+stessa fusione e con quella medesima felicità di trapassi in cui si è
+incarnato il disegno della natura. E prima di tutto, il contorno della
+testa di madonna Fiordalisa offriva allo sguardo una linea così soave,
+un molleggiamento così indistinto tra il fondo e l'ovale, che era già
+un'impresa sommamente difficile a coglierlo con sicurezza. Inoltre,
+bisognava pensare che la tavola era una superficie piana, e il
+contorno della figura desumeva le sue apparenze dal digradare delle
+estremità, dallo sfuggir delle curve, dal lumeggiarsi delle parti in
+rilievo. Spinello pensò che l'ottenere un contorno perfetto fosse
+quistione di luci e d'ombre, che s'avessero a mettere col pennello più
+tardi, e si rassegnò ad accettare una linea, che pure non finiva di
+contentarlo.
+
+Mentre egli cerca di cogliere una somiglianza che gli sfugge, vediamo
+di dipingere anche noi il volto di madonna Fiordalisa. Ne verrà un
+pasticcio, suppergiù, come quello del povero pittore innamorato; ma
+non importa. Nelle cose difficili, l'aver tentato è già molto.
+
+Il contorno della figura lo avete veduto. Immaginate ora la fronte,
+breve, ma pura ne' suoi timidi rilievi, ombreggiata dai riccioli dei
+capegli castagni, traenti al bruno, e fatti parer quasi neri dal
+contrasto della carnagione bianca di latte, d'onde trasparivano
+gentili velature di rosa e di azzurro. Gli occhi non erano grandi ma
+conferiva loro un aspetto di nobile ampiezza sotto l'arco sottile e
+spiccato delle sopracciglia, sotto cui si disegnavano leggermente
+infossate le palpebre. Dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il
+bianco delle pupille, un bianco perlato e vivido, che faceva parer
+nero un occhio castagno dai riflessi dorati. Le guancie tondeggiavano,
+senza troppo rigoglio; il naso era fine e diritto; breve lo spazio tra
+le nari elegantemente modellate e le labbra sottili, che non erano già
+fatte a festoncini come le ha dipinte o scolpite un'arte altrettanto
+falsa quanto leziosa, ma semplicemente rigirate in una delicatissima
+curva; labbra di corallo tenero, facili al sorriso, che increspandole
+un tratto, lasciava scorgere due file di perle rilucenti. Divina
+bocca, nido d'amore, e veramente spiraglio di paradiso, come sembrava
+a Spinello!
+
+Tralascio molti altri particolari e vi dico alla svelta che madonna
+Fiordalisa era una piccola perfezione. Un non so che di virgineo,
+d'infantile, di fresco, traluceva, traspariva da quei soavissimi
+contorni. Si pensava, vedendo lei, ad Eva appena nata, a Venere
+uscente dalle spume del mare, e insieme a quei frutti saporiti, giunti
+a maturità sul ramo natio, sui quali ama fermarsi la rugiada in
+impercettibili gocce, e che (Dio mi perdoni, se ardisco dir tutto)
+invitano il riguardante ai morsi, mentre gli fanno correre l'acquolina
+alla bocca.
+
+E Spinello doveva dipingere! Povero Spinello! Incomincio anch'io a
+capire come andasse che non indovinava i contorni, e che al terzo
+giorno di lavoro fosse ancora lì, impacciato con le tinte, che non gli
+rendevano mai il tono giusto.
+
+Il degno mastro Jacopo, togliendosi un'ora prima dell'usato dai suoi
+lavori in Duomo, andava a vedere come procedesse il ritratto, e stava
+là, dietro a Spinello, guardando la sua bella figliuola e le
+pennellate che il suo prediletto discepolo veniva gettando nel quadro.
+
+--Ah, padre mio!--diceva Spinello, sospirando.--Non va, pur troppo,
+non va.
+
+--Tira via, ragazzo incontentabile,--brontolava allora il maestro.--Lo
+so anch'io che non va, se tu vuoi ad ogni costo la perfezione, che non
+è di questo mondo. Vedi? Ti riesce tormentato, per la smania di notare
+ogni nonnulla.
+
+--O non bisogna render ragione di tutto?--chiedeva Spinello.--Non
+debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede
+nella carnagione, attraverso il bianco ed il giallo?
+
+--Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino e il
+pavonazzo;--rispondeva mastro Jacopo, ghignando,--Ti consiglio di
+metterceli tutti. Se non sarà il ritratto di Fiordalisa, sarà il
+ritratto dell'arcobaleno.--
+
+Persuaso dalla celia del maestro assai più che da ogni ragionato
+parere, Spinello si faceva a cambiare, ma sempre in peggio. Il guaio
+era questo, che i contorni della figura, quantunque rifatti una
+dozzina di volte, non lo contentavano affatto; ed egli, mettendo giù i
+colori, pensava sempre a quel difetto originale dell'opera. Ma dove
+era, dove si nascondeva, il difetto? Impossibile rintracciarlo. Le
+proporzioni delle parti c'erano tutte; ma la linea mancava, la linea
+misteriosa che le collega e le fonde nel complesso armonico della
+verità. Indovinate la linea, ecco il gran punto. Vedete quanti pittori
+ci si son beccati il cervello, e non ci sono riesciti! Checchè ne
+dicano i moderni, è a gran pezza più facile diventar coloristi, che
+afferrare la linea. So bene che si mette in campo la fotografia, la
+camera lucida e la camera oscura, aiuti potentissimi a trovare ciò che
+l'occhio non può dar sempre all'artista. Ma forse che il sole non
+inganna anche lui? La differenza di piano tra due parti, anco
+vicinissime, della cosa veduta, produce un errore da nulla, il quale
+s'ingrandisce a mano a mano nel giungere fino a voi, e vi guasta
+l'euritmia del modello; di guisa che la linea, la misteriosa linea del
+vero, non vi è data neanche dai fedeli riflessi delle camere oscure,
+lucide, ottiche, nere, e via discorrendo.
+
+Spinello, povero lui, si struggeva di rabbia e faceva ridere madonna
+Fiordalisa. La bella fanciulla aveva capito istintivamente che quello
+era l'unico modo di consolarlo. Sembra a tutta prima che debba essere
+l'opposto. Ma voi sapete, lettori umanissimi, che c'è riso e riso.
+Quello di una bella bocca, per esempio, fa l'effetto di un raggio di
+sole agli occhi, combinato con un effluvio odoroso alle nari e con un
+suono piacevole all'orecchio. Pensateci, e vedrete che ho ragione io,
+cioè, no, che aveva ragione madonna Fiordalisa a sorridere.
+
+La fanciulla, del resto, non si annoiava punto di stare in quel modo,
+per cinque o sei ore al giorno, seduta davanti a Spinello. Da
+principio arrossiva, vedendosi guardare con tanta attenzione, e via,
+diciamo le cose come stanno, anche con tanto desiderio. Ma la
+consuetudine aveva portati i suoi frutti. Non era necessario che
+Spinello la guardasse a quel modo? Si sa, un ritratto non è un'impresa
+da nulla; complesso di linee, impasto di colori, luci ed ombre
+collocate al loro posto, non sono cose che si possano improvvisare; è
+necessario tener conto di tutto, e perciò bisogna vedere, notare
+diligentemente ogni cosa, spesso anche tornarci su cinque o sei volte.
+E quando le sei non bastano, Dio buono, ci vuol pazienza, arrivare
+anche alle dodici.
+
+Inoltre, ci sono di certe minuzie, che vogliono esse sole un tempo
+assai lungo, e perfino un'intiera seduta; specie se il pittore è
+diligente e se ha la consuetudine di rimanere incantato davanti alla
+bellezza.
+
+Pure, con tanta diligenza, con tanto desiderio di far bene, non
+riescire che ad un'opera mediocre, era doloroso, e il povero Spinello
+ne aveva un profondo rammarico.
+
+--Ci dev'essere una malìa!--diceva egli a mastro Jacopo, che si
+sforzava di consolarlo.--O sulla tavola, o nei pennelli, o nella mia
+mano, o in qualche altra parte di me, ci dev'esser una malia. Vedete,
+maestro? Non mi vien fatto di cogliere certi piccoli rapporti tra
+l'ovale del mento e il tondo della guancia. Infatti, qui è sbagliato
+il contorno; non c'è che dire, è sbagliato. L'ho già rifatto una
+ventina di volte. Quell'altra piegolina impercettibile tra il naso e
+la guancia! Non l'ho mica saputa indovinare. E l'espressione
+dell'occhio, Dio buono! E la bocca! Vedete come mi riesce stentata.
+
+--Già, vorresti che parlasse;--notò mastro Jacopo.
+
+--Almeno che ci avesse un po' di moto;--rispose Spinello.--Qui m'è
+venuta dura, che è una pena a vederla.
+
+--Ragazzo mio, te l'ho già detto, ti tormenti per trovar l'ottimo, e
+il buono ti sfugge. Daresti tu ragione a Parri della Quercia?
+
+--A Parri! Che c'entra Parri, nel mio ritratto?
+
+--Sì,--ripigliò mastro Jacopo,--rammento una disputa curiosa che è
+avvenuta tra i miei riveriti scolari. Parri della Quercia sosteneva
+che il ritratto della mia figliuola era un'impresa difficile, anzi
+addirittura impossibile, perchè Fiordalisa ci ha un'aria mutevole.
+Intendeva dire che il suo viso muta aspetto ed espressione ad ogni
+tratto. E Tuccio di Credi, quell'altro sapientone, soggiungeva che il
+guaio era tutto nelle parti mobili del viso. Secondo lui, le parti
+mobili del viso sono gli occhi e le labbra.
+
+--Eh,--disse Spinello,--potrebbe aver ragione Tuccio di Credi.
+
+--Un altro che perde la testa!--esclamò mastro Jacopo.--Forse non li
+abbiamo tutti, quanti siamo, gli occhi e le labbra? E in che dovrebbe
+esser difficile di indovinare le parti mobili di un volto, e facile di
+indovinar quelle di un altro?
+
+--Scusate, maestro, ma mi pare d'intenderlo;--replicò Spinello.--Per
+cogliere la somiglianza d'un volto, ho il più delle volte un aiuto
+nelle fattezze risentite, nelle prominenze più forti, nella barba,
+secondo che è piantata, nelle basette che nascondono il labbro, e via
+discorrendo. Un volto di donna è più difficile a ritrarre, e tanto più
+difficile quanto più s'ingentiliscono i lineamenti, quanto più son
+delicati i trapassi da una parte ad un'altra. E allora, se voi
+aggiungete che gli occhi e le labbra, che sono tanta parte del viso,
+mutano spesso di espressione....
+
+--Vedete che sciocco son io!--gridò mastro Jacopo, interrompendo la
+cicalata del suo discepolo.--Non credo alle alchimie di Tuccio e di
+Parri, e le tiro in ballo, io, per appiccicare a Spinello la malattia
+de' suoi compagni. I quali, in fede mia, non sanno nulla di nulla e
+parlano a vanvera da quei gaglioffi che sono. Perchè, vedi, ragazzo
+mio, l'arte si guasterà, quando verranno fuori i chiappanuvoli con le
+loro dottrine. Ti dico che la è quistione di lavorare e non d'altro,
+di lavorar sempre e di lasciare che i fannulloni cantino. Copiare e
+immaginare, immaginare e copiare, ecco il punto. Una cosa non ti vien
+fatta alla bella prima? Si prova da capo; verrà alla seconda volta, o
+alla terza. Non verrà neanche alla dodicesima? Pazienza; sarà per la
+ventiquattresima. Ritieni in mente questo, che manda a rotoli tutte le
+dottrine dei fuggifatica; è sempre un errore di veduta, quello che
+guasta il lavoro e ti fa perdere il tempo nelle rabberciature. Che ti
+serve ritornare col pennello su questa parte e su quella, se il
+disegno è squilibrato da bel principio? Rifai di sana pianta, e sarà
+molto meglio.--
+
+Quel giorno, Spinello deliberò di piantar lì il suo ritratto, per
+cominciarne un altro.
+
+V'ho a dire che gli riescì meglio del primo? Sarebbe una bugia. V'ho a
+raccontare come non gli riescisse? Sarebbe una ripetizione. Di certo
+quella non era ancora la volta buona. E Spinello, o sbagliando le
+proporzioni, o non sapendo cogliere certi rapporti insensibili della
+figura, seguitava a credere che ci fosse una malìa. Ad un certo punto,
+riconoscendo che il secondo ritratto era peggiore del primo, gittò la
+tavolozza e i pennelli, cedendo ad un impeto di sdegno improvviso.
+
+--O Fiordalisa!--gridò.--La natura si ride di noi, poveri sciocchi, i
+quali ci siamo fitti in capo di agguagliarla, o almeno almeno di
+seguirla da presso, coi nostri miseri spedienti. O forse son io che
+getto sull'arte la colpa della mia ignoranza! Forse ho presunto troppo
+delle mie forze, ed ho commesso una profanazione, una vera
+profanazione. Ma io non lo volevo, ve lo assicuro, è stato vostro
+padre che mi ha stimolato; è stato lui che mi ha acceso questa febbre
+nell'ossa.--
+
+E piegatosi a mezzo sulla seggiola, appoggiò i gomiti alla spalliera,
+nascondendo il volto tra le palme, piangeva di rabbia, il povero
+Spinello Spinelli.
+
+Madonna Fiordalisa si era alzata, e si appressava a lui con aria di
+compassione. Spinello non la vide giungere, ma sentì una mano gentile
+posarsi sulla sua testa e un morbido braccio sfiorargli le tempie.
+
+--Chetatevi, messere;--diceva frattanto la divina creatura.--Abbiate
+un po' di pazienza. Non è poi un male così grave, non poter fare un
+ritratto.
+
+--Non è grave!--esclamò egli, restando fermo nel suo atteggiamento,
+per non avere a perdere il contatto di quella mano adorata.--Non è
+grave, voi dite? Ma è il vostro ritratto, che non mi riesce di fare, è
+il vostro ritratto, capite, Fiordalisa? Ora, se io non vedessi.... se
+io non sentissi la vostra bellezza, intenderei il mal esito; ma in
+questo caso soltanto. E poichè questo non è....
+
+--Poichè questo non è,--riprese madonna Fiordalisa con accento
+scherzevole,--bisogna studiarne un altro. Se fosse vero che la
+sentiste troppo?--
+
+Spinello si voltò tutto d'un pezzo.
+
+--Ah, questo sì, potete giurarlo!--esclamò con accento di convinzione
+profonda.
+
+E la vide così bella, così splendida nel suo divino sorriso, che non
+seppe resistere al desiderio di afferrar la sua mano, indi, fatto
+ardito dalla sua stessa condiscendenza, di rigirarle un braccio
+intorno alla cintura e di stringere al seno l'adorata fanciulla.
+
+Istanti di dolcezza inenarrabile, di beatitudine celeste, voi rimanete
+impressi nell'anima e vi si ricorda per tutta la vita. Quella che
+avete stretta al seno in un impeto d'amore, che avete sentita
+palpitare ed ardere sul vostro cuore, era la più bella tra le creature
+di Dio; e per un momento, anche rapido come la folgore, ella è stata
+vostra, così pienamente vostra, che nessun potere geloso, neppur
+l'ombra d'un pensiero profano, ha potuto mettersi tra il vostro cuore
+ed il suo. Che altro si può desiderare o sperare, che non sia da meno
+di quel momento sublime? E come tutto il resto della vita, vanità
+appagate, ambizioni soddisfatte, altezze superate, è nulla al paragone
+di queste ineffabili possessioni dello spirito! Lo si sente quando la
+vita sta per fuggire, o quando incomincia a prendervi l'enorme
+fastidio di tutto ciò che vi parve desiderabile in essa.
+
+Fiordalisa si era lentamente disciolta dai lacci dell'innamorato
+Spinello.
+
+--Lavorate, lo voglio;--diss'ella, non tanto per desiderio di
+comandare a lui, quanto per rimettersi in contegno e riavere la
+padronanza di sè medesima.
+
+Spinello, obbediente, ripigliò tavolozza e pennelli.
+
+--Oh, quando sarete mia!--mormorò, rimettendosi al cavalletto.
+
+--Non lo sono io già, per la fede che v'ho data?--chiese ella con un
+placido riso.
+
+Le dolci promesse di un'estasi invocata passarono davanti agli occhi
+di Spinello, che ne fu come abbagliato. E gli fu necessario un grande
+sforzo di volontà per rimettersi in pace, poichè il brivido di quella
+stretta gli correva ancora per le vene.
+
+Ad aiutare la sua volontà giunse un rumore di passi che veniva dalle
+scale. Poco stante, mastro Jacopo appariva sulla soglia.
+
+Spinello non poteva vederlo, poichè volgeva le spalle all'uscio; ma lo
+vide Fiordalisa e notò che aveva la cera stravolta.
+
+--Che c'è?--chiese la fanciulla, turbata.
+
+--Che c'è?--ripetè Spinello, turbato dal turbamento di lei.
+
+--C'è... c'è... che siamo nati sotto una cattiva stella,--brontolò
+mastro Jacopo abbandonandosi su d'una scranna, e gettando la berretta
+in un angolo.
+
+--In nome di Dio, parlate;--gridò Spinello, lasciando di
+lavorare.--Che v'è egli intervenuto di grave?
+
+--Di grave, sì, proprio di grave!--esclamò il vecchio pittore,
+guardando la sua berretta, che era andata ruzzoloni per terra.--E quei
+massari! Con che aria me l'hanno detto! Quasi che la colpa fosse mia,
+e che io li avessi traditi! Se ne farà un altro, col malanno che il
+ciel vi dia; se ne farà un altro, e tutti pari. Ma intanto... che
+figuraccia! Che cosa non si dirà dei fatti nostri in Arezzo?
+
+--Che?--disse allora Spinello, credendo di aver capito da quelle rotte
+parole l'argomento delle ire di mastro Jacopo;--avrebbero per
+avventura biasimato un vostro dipinto? Entrerebbero a disputar d'arte
+con voi?
+
+--Che biasimato? Che disputare con me? c'è ben altro;--gridò il
+vecchio pittore.--Si tratta del Miracolo di san Donato, mi capisci?
+Del Miracolo di san Donato.
+
+--Ah, meno male!--esclamò Spinello.--E che cosa gli ha fatto, ai
+massari del Duomo, il mio povero dipinto?
+
+--Nulla; è andato a male.
+
+--Che? come?--balbettò Spinello.--Andato a male?
+
+--Sì, ragazzo mio; bisogna vederlo, che cos'è diventato. Un vero
+guazzabuglio. Ma procediamo con ordine; altrimenti non capirai nulla.
+Ero sul ponte, a lavorare, e si trovava con me Parri della Quercia,
+per mesticarmi i colori. Ad un tratto, i massari mi vogliono giù. Che
+bisogno hanno di me, da chiamarmi così in fretta? Per fortuna, non mi
+ero ancor messo a dipingere. Scendo dal ponte, vo in sagrestia: e là,
+con aria di mistero, mi mettono in mezzo, per dirmi: Messer Jacopo,
+mala nuova abbiamo a darvi quest'oggi. Restai di sasso---A me? Non si
+tratterà mica di persone che mi appartengano.--No, rassicuratevi,
+nessuna disgrazia di persone; si tratta dell'affresco di Spinello, del
+vostro scolaro prediletto.--Orbene? Che ci avete ancora con
+quell'affresco? Non lo avete accettato? Non v'è egli piaciuto, come,
+oso dire, è piaciuto a tutti, in Arezzo?--Sì, moltissimo, in verità;
+ma che volete, messer Jacopo? Egli pare che il vostro discepolo, come
+è forte in disegno, non sia altrettanto pratico dei colori.--Oh,
+diamine! Che cos'è questa novità? Nell'uso dei colori l'ho istruito
+io, come in tutto il rimanente. Che cosa ci avete coi colori di
+Spinello Spinelli?--Eh, veniteci voi, a vederli, il maraviglioso
+affresco non si riconosce più da quello di prima.--Andiamo, gridai,
+turbato da quella notizia.
+
+--E siete andato?--interruppe Spinello, tremante.--E avete veduto?
+
+--Ragazzo mio, sono andato ed ho veduto, sicuramente. Per la croce di
+Dio, non so come ciò sia avvenuto. Che colori hai tu adoperati, per
+dipingere il Miracolo di san Donato?
+
+--I vostri, padre mio. Non ne avevo altri. Siete voi, che me li avete
+forniti. Erano quelli che si macinavano in bottega dal Chiacchiera.
+
+--Ah! dovevo ricordarmene!--gridò mastro Jacopo, battendosi la
+fronte.--Il Chiacchiera, che se n'è andato così d'improvviso!... Che
+diavolo ci avrà messo dentro? Colori di miniere, certamente; e per
+mandarti a male ogni cosa.
+
+--Ma dite, parlate;--ripigliò Spinello.--Finora non mi avete spiegato
+che cosa sia avvenuto dell'affresco.
+
+--Immagina il peggio che potesse accadere. La figura del Santo non si
+riconosce più. C'è il verde, l'azzurro, il nero, tutto quello che
+vuoi, meno il color naturale delle carni. Il tuo povero Santo è più
+lebbroso di Giobbe. E quei massari degnissimi! A sentirli, come ti
+conciavano! E come, senza parere, davano la baia anche a me! Già, non
+ero io il colpevole, per averti allogato il lavoro? Ecco un gran
+danno, mi dicevano, con le beffe per giunta; e queste non solamente
+per voi. Maledetti! Non ho voluto saperne più altro e li ho piantati
+là, con tutto il loro veleno.--
+
+Spinello era rimasto avvilito, quasi istupidito, come il povero
+villano che veda il suo campo devastato dal turbine e perdute in
+un'ora tutte le speranze d'un anno. La similitudine, se non m'inganno,
+è classica; ma a questo che ci posso far io? È la sola che mi si
+affacci alla mente. Vedete, del resto, che io non la tiro in lungo e
+non ne cavo il costrutto che si potrebbe.
+
+--Orbene, che c'è?--disse Fiordalisa, vedendo il suo fidanzato così
+sbalordito.--Già vi perdete d'animo?
+
+--Oh, madonna!--esclamò allora Spinello.--Come resistere ad un colpo
+simile? Credevo poc'anzi ad una malìa. Ma ora mi avvedo che l'arte non
+è fatta per me. Vedete? Qui, con la vostra immagine, non vengo a capo
+di nulla. E laggiù mi va male d'un tratto ciò che da principio era
+bene e poteva assicurar la mia fama. Che debbo io pensare? D'aver
+fatto un bel sogno, e d'essermi svegliato nella più grande miseria.--
+
+La bella figliuola di mastro Jacopo scosse la testa, in atto
+d'incredulità.
+
+--Alla fin fine,--diss'ella,--non è un sogno esser qui.--
+
+Spinello alzò gli occhi a guardarla. Non era un sogno, davvero. La
+bella creatura stava davanti a lui, lo consolava con le sue dolci
+parole e col suo divino sorriso. Era, infine, la sua fidanzata; e di
+questo non poteva egli dubitare, come della sua vocazione per l'arte.
+
+--Animo, via!--soggiunse mastro Jacopo.--Vieni in Duomo, a vedere come
+te l'hanno conciato, il tuo povero affresco. Sarà un altro dolore, lo
+capisco: ma ti farà andare in collera. In certi casi la collera val
+meglio dell'abbattimento. E se ti sentirai andare il sangue alla
+testa, tanto meglio; ti verrà la voglia di cancellare il dipinto, per
+rifarlo di pianta.
+
+--Dite bene, maestro. Oh, voi non dubitate ancora di me, come ne
+dubito io! Ma lo consentiranno i massari?
+
+--Che vuoi che facciano di diverso?
+
+--Ma... potrebbero volere che l'opera fosse fatta da voi. E forse,
+anzi senza il forse, sarà meglio così.
+
+--Tira via, sciocco! I massari non mi faranno il torto di credere che
+io possa accettare una sostituzione di questa fatta. Poi, metteremo i
+ponti e si vedrà. Basti a loro che io m'assuma la malleveria d'ogni
+cosa. Se l'opera non riesce bella e salda come è nostro desiderio che
+sia, lo giuro a san Luca, che è il patrono dei pittori, saremo in due
+a smetter l'arte. Per altro,--soggiunse mastro Jacopo, ridendo,--non
+ci sarà questo pericolo. Ricordati che non c'è più il Chiacchiera a
+macinare i colori.
+
+--Oh, non dubitate, padre mio;--rispose prontamente Spinello,--Nessuno
+metterà mano nelle tinte. Macinerò io, mesticherò io, farò ogni cosa
+da per me.--
+
+Così dicendo, Spinello si alzò, per seguire il maestro. Era un triste
+viaggio, quello che stava per fare; ma lo avevano confortato le soavi
+parole di Fiordalisa. E l'arte, per gli occhi di madonna, tornava
+ancora a sorridergli.
+
+
+
+
+VI.
+
+
+Il guasto intervenuto nell'affresco di Spinello Spinelli aveva fatto
+chiasso in città; ne aveva fatto forse più della notizia, corsa un
+mese addietro, che ad Arezzo fossa toccata la fortuna di possedere
+tra' suoi cittadini un pittore.
+
+Molta gente accorreva nel Duomo vecchio, per vedere il povero San
+Donato, il patrono della città, diventato di tutti i colori. E gli
+amici di Spinello si dolevano a quella vista, e i nemici si
+rallegravano. Aveva già dei nemici, Spinello, oltre i suoi compagni di
+bottega? Sicuro; e perchè no? Tra i nemici di un uomo che lavora, ci
+potete mettere tutti i fannulloni d'ogni risma, il maggior numero,
+insomma; gente leggiera, che vi loda quando non può farne di meno, ma
+che, venuto il momento buono, è sempre felice di potervi assestare uno
+scappellotto.
+
+Con tanta folla, e di un umore così benevolo come potete immaginarvi,
+le chiacchiere erano molte, davanti all'affresco del pittor novellino.
+Quando giunse in Duomo il vecchio Jacopo, seguito da Spinello Spinelli
+e da Tuccio di Credi, che aveva voluto andarvi anche lui, per
+confortare l'amico, si faceva capannello intorno ad un pezzo grosso,
+che era (fategli di berretta!) messer Lapo Buontalenti. I quattrini
+non gli mancavano, a quel giudice di cose d'arte; n'aveva tanti, che
+potevano tenergli luogo di giudizio.
+
+--Buon dì, mastro Jacopo!--disse il cavaliere, accompagnando la frase
+con un risolino sarcastico.--Che siete forse venuto per vedere il
+lebbroso?
+
+--Maisì, messere;--rispose il vecchio pittore;--un lebbroso che sarà
+risanato.
+
+--Ah, bene!--ripigliò il Buontalenti.--Sarete dunque voi, che farete
+il miracolo?
+
+--Non lo farò io, messere; lo farà il mio discepolo Spinello, a cui è
+toccato questo tiro mancino.
+
+--E riderà bene chi riderà l'ultimo;--soggiunse Spinello, passando
+attraverso il crocchio, e dando un'occhiata severa al beffardo suo
+giudice.
+
+--Il Buontalenti non poteva lasciar passar nè l'occhiata nè la
+risposta. Egli rideva, appunto, e scherzava sulla disgrazia del
+pittore. La bottata era dunque per lui.
+
+--Dite per me, giovinotto?--chiese egli con piglio
+altezzoso.--Sappiate che io non rido di voi. Solamente compiango chi
+si crede da più degli altri e non sa far buon viso ad una giusta
+osservazione.
+
+--Compiangete dunque voi stesso, messere,--gli rispose Spinello,--che
+venite ad impancarvi tra i giudici, senza sapere da che parte si tenga
+un pennello.--
+
+E passò oltre, appoggiando la risposta con una alzata di spalle.
+
+--Sentite questo ragazzaccio?--gridò il Buontalenti.--Se non fossimo
+nella casa di Dio, mi verrebbe voglia di allungargli una pedata.
+
+--Lasciate correre, messere;--gli disse un savio.--Questi pittorelli
+sono otri pieni di vento, e s'hanno a sgonfiare da sè.
+
+--Sapessero almeno il valor delle tinte!--soggiunse un altro.--E
+invece mettono negli affreschi i colori di miniere, scambio dei
+vegetali.
+
+--Chi l'ha detto?
+
+--Eh, l'han detto parecchi; tra gli altri messer Bindo del Rosso, che
+è dei massari. Anch'io, del resto, che ho avuto pratica con pittori,
+posso assicurarvi che la cosa non è andata altrimenti. Lavorare in
+fresco, che si canzona? Non è mica come sorbire un uovo;--continuò
+l'oratore, vedendo di avere tirato a sè l'uditorio.--Certo, è il modo
+più maestrevole e bello di dipingere, perchè consiste nel fare in un
+giorno solo ciò che con gli altri modi si può in molti giorni
+ritoccare sopra il lavorato. Ma, per fare un'opera che valga, bisogna
+lavorare sulla calce che sia fresca, nè lasciata mai sino a che sia
+finito quel tanto che per quel giorno si vuole lavorare. Mi spiego?
+Infatti, quando il pittore indugia a dipingere quel tratto di muro che
+è stato preparato per ricevere i colori, la calce fa subito una certa
+crosterella, pel caldo o pel freddo, pel vento o pel ghiaccio, e vi
+ammuffa e macchia tutto il lavoro. E per questo vuol essere
+continuamente bagnato il muro che si dipinge; i colori che vi si
+adoperano, tutti di terre, non di miniere; e il bianco, poi, di
+travertino cotto. Da ultimo, quando si è dipinto, bisogna guardarsi di
+non avere a ritoccare il quadro con colori che abbiano colla di
+carnicci, o rosso d'uovo, o gomma, o draganti, come fanno certi
+guastamestieri; perchè, oltre che il muro non fa il suo corso di
+mostrar la chiarezza, vengono i colori appannati da quel ritoccar di
+sopra, e in poco spazio di tempo anneriscono. Ora, io dico, questo
+giovinotto che s'è buttato a dipingere in fresco, non le sapeva,
+queste cose? E se non le sapeva, come pare da quest'opera sua andata a
+male, perchè allogare a lui una medaglia di tanta importanza?
+
+--Già,--disse il Buontalenti,--perchè allogare a lui la medaglia? Che
+ne pensate voi, Tuccio?--
+
+La domanda era rivolta a Tuccio di Credi, che poco prima si era
+avvicinato al crocchio.
+
+--Io, messere,--rispose Tuccio con aria discreta,--penso che il povero
+Spinello sia stato tradito da qualche compagno d'arte, invidioso della
+sua fama. Perchè, in verità, supporlo ignaro dell'effetto dei colori,
+non si può. Tanto varrebbe il dire che egli non conosce i primi
+elementi della pittura.
+
+Indi, accostatosi con bel garbo a messer Lapo Buontalenti, come se
+domandasse licenza di passar oltre, gli fece un inchino e gli gittò
+un'occhiata d'intelligenza.
+
+--Fermo qua,--disse il Buontalenti, prendendolo famigliarmente per un
+braccio, ma accompagnandolo un tratto più oltre, anzi che
+trattenerlo.--Voi dunque pensate?... Voi sospettate che....--
+
+Indi, a bassa voce, mutato argomento, proseguì:
+
+--Che ci avete di nuovo?
+
+--Ho da parlarvi, messere;--rispose Tuccio di Credi.--Il padre è più
+incocciato che mai a volergli dare la ragazza. Bisognerà pensarne
+un'altra.
+
+--Bene, venite stasera da me; saremo soli;--disse il Buontalenti.
+
+Tuccio di Credi si allontanò, per andare a raggiungere Spinello e
+messer Jacopo, che stavano in sagrestia a leticare coi massari del
+Duomo. Dico che stavano, ma potrei restringermi al singolare, poichè
+Spinello taceva, e mastro Jacopo sosteneva tutto il carico della
+conversazione con quei bisbetici messeri.
+
+Mastro Jacopo, quando lasciava di brontolare e si disponeva a
+chiacchierare, avrebbe potuto dar dieci punti dei sedici a Marco
+Tullio Cicerone. S'intende a Marco Tullio, quando parlava _pro domo
+sua_. Infatti, il vecchio pittore, trattando la causa di Spinello,
+parlava anche un pochettino per sè. Non era lui che aveva allogato il
+lavoro al discepolo? E quel discepolo non doveva sposare la sua bella
+figliuola? Immaginate dunque gli sforzi d'eloquenza che fece coi
+massari del Duomo. Spinello aveva fatto un'opera maravigliosa, e su
+questo non ci cascava dubbio, lo avevano riconosciuto tutti, massari e
+non massari. Quanto alle tinte e alla buona preparazione della calce,
+non c'era stato niente di diverso, pel Miracolo di san Donato, da ciò
+che aveva fatto lui, mastro Jacopo, per gli altri affreschi del Duomo.
+Il tradimento era certo, e veniva da qualcheduno dell'arte. Anzi,
+mastro Jacopo e Spinello Spinelli sapevano già dove metter le mani.
+Del resto, non temessero i massari; a quel guaio si sarebbe rimediato
+prontamente. Se a loro premeva il decoro della chiesa, a Spinello
+Spinelli premeva altrettanto, se non più, la sua fama. Ai tristi non
+sarebbe rimasto altro guadagno che di far lavorare doppiamente quel
+povero e valoroso giovinotto. Ma questo non importava, e nello spazio
+d'un mese si sarebbe veduto un Miracolo di san Donato bello come il
+primo e condotto secondo ogni regola d'arte. Non era solamente
+impegnato in quell'opera l'amor proprio di Spinello, ma altresì
+l'onore del maestro e di tutta la sua scuola, a cui non era mai
+accaduta una cosa simile.
+
+--Del resto,--soggiungeva mastro Jacopo,--questa volta ci sarò io a
+vegliare, e non entreranno in Duomo altri colori che quelli macinati e
+mesticati da noi.--
+
+I massari chinarono la testa, in atto di assentimento, e diedero
+licenza a mastro Jacopo di fare in tutto come gli piacesse meglio, ma
+a sue spese e sotto la sua malleveria.
+
+--Non temete, messeri onorandissimi;--rispose il vecchio pittore,
+abbastanza contento di averla aggiustata in quel modo.--Ho giurato di
+smettere i pennelli, se la cosa non va come è giusto che vada.--
+
+La mattina seguente, chiuso il Duomo ai curiosi importuni, i manovali
+si fecero tosto a rizzare una nuova impalcatura, nella cappella di San
+Donato. Frattanto, Spinello Spinelli, andando dalla bottega al Duomo,
+ci aveva da rispondere a tutti coloro che lo fermavano per via, e da
+mandar giù le condoglianze più o meno sincere, che tornano così
+moleste ad un galantuomo, quando ci ha l'anima oppressa.
+
+Io non riesco a capire come mai non ci pensino, le persone
+cerimoniose, all'effetto di certi loro discorsi. Basterebbe il dire:
+"v'e andata male, abbiate pazienza, rifate e prendete la vostra
+rivincita". Ma no, bisogna proprio che vi s'accostino con aria
+malinconica, che vi stringano la mano con tutt'e due le loro, che
+levino gli occhi al cielo in atto di fare a Dio l'offerta dei vostri
+dolori, e che vi facciano una stampita da non finirla più. E voi
+escite dalle loro consolazioni più disanimati che mai. Peggio, poi,
+quando le condoglianze vi sanno di bugiardo, perchè allora ci avete
+anche la nausea, dovendo dar fuori il dolce e tenervi in corpo
+l'amaro.
+
+Spinello Spinelli, come potete argomentare da questo discorso che io
+vi ho fatto secondo la sua intenzione, cansava molto volentieri ogni
+incontro. Nello stato d'animo in cui egli si trovava, ogni conoscente
+era un seccatore. Da bottega al Duomo; dal Duomo a bottega; era questo
+il suo itinerario quotidiano, compiuto con una rapidità da meritargli
+il soprannome di Saetta.
+
+La nuova impalcatura era stata rizzata dai manovali; e Spinello, come
+potè avvicinarsi al suo povero affresco, non durò fatica a riconoscere
+che, scambio di terre, gli avevano macinato colori minerali, con
+qualche altra diavoleria per giunta alla derrata. Ma che cosa fosse
+veramente questa diavoleria, nè egli, nè mastro Jacopo riuscivano ad
+intendere, mancando a quei tempi il benefico trovato delle analisi
+chimiche. Ambedue maledissero un'altra volta il Chiacchiera e lo
+votarono agli spiriti maligni, come usavano fare gli antichi Ebrei col
+capro emissario della tribù; indi Spinello si diede a rifare i suoi
+cartoni, in quella che i manovali scalcinavano la vòlta.
+
+Disgraziato affresco! Egli sparì dopo aver brillato una settimana agli
+occhi della moltitudine stupefatta; sparì, come sparisce una donna
+leggiadra, dopo avere innamorato mezzo mondo della sua fiorente
+bellezza. Ma quantunque la fine dell'affresco di Spinello Spinelli
+fosse stata precoce, non gli era toccata la sorte delle belle donne
+che muoiono giovani, poichè s'era da un giorno all'altro imbruttito e
+ne avevano detto corna quegli stessi che più lo avevano lodato.
+Instabilità degli umani giudizi!
+
+Animato da un po' di rabbia, ma più dai conforti della bella
+Fiordalisa, Spinello si pose all'opera e lavorò per quattro. Già si
+capisce che il ritratto di madonna fu per allora rimesso a dormire.
+Infelice ritratto! Non era venuto bene da principio, e meritava la sua
+sorte.
+
+Mastro Jacopo non si dolse di ciò. Egli, che pure aveva spese tante
+parole a consigliare quell'opera, fu il primo a dire che era meglio
+lasciarla da banda. Un po' di intervallo ci voleva, perchè l'animo si
+mettesse in pace e l'occhio del pittore si liberasse da certi
+dirizzoni; più tardi si sarebbe veduto. Ma Spinello non contava di
+ripigliare il lavoro, nè più tardi, nè mai. Sapete già che nella
+impossibilità di ritrarre i lineamenti di Fiordalisa egli ci vedeva
+l'effetto di una malia. Perchè avrebbe richiamato lo spirito maligno,
+che si beffava così crudelmente di lui? Meglio era non pensarci
+affatto.
+
+Del resto, il Miracolo di san Donato richiedeva tutto il suo tempo.
+Spinello era pieno d'ardore e passava sul trespolo le intiere
+giornate, lavorando alla brava. I pennelli, nelle sue mani, andavano e
+venivano come la spola in mano alla tessitrice. Un mese dopo la scena
+coi massari del Duomo, che v'ho raccontata più su, il nuovo affresco
+era condotto a termine. Tutto era stato osservato con diligenza, e
+direi quasi passato allo staccio, la calce, la rena, i colori. Mastro
+Jacopo vegliava come uno degli Otto; nessuno, oltre lui e Spinello,
+aveva potuto metter piede sul ponte. Anzi, il vecchio pittore aveva
+spinto il rigore a tal segno, che lo scaccino del Duomo dovesse
+vietare a lui stesso a lui, mastro Jacopo, di salire sull'impalcatura,
+se non fosse stato presente Spinello.
+
+--Non si sa mai!--diceva egli ridendo.--Potrei essere sonnambulo,
+venire in Duomo senza avvedermene e tentare di salire quassù; per fare
+qualche tiro mancino, sotto la guida del diavolo.--
+
+I massari degnissimi videro il nuovo dipinto e si congratularono col
+giovine artista per la sua diligenza, come per la sua valentia. Il
+popolo fu chiamato e ammirò. Spinello, rifacendo, aveva mutato alcune
+cose, pensando che potesse vantaggiarsene il quadro. E certamente la
+composizione, restando suppergiù quella di prima, ci aveva guadagnato
+di scioltezza; il disegno appariva più corretto, e tutte le parti
+assai meglio dipinte. Chi ha dovuto rifare un lavoro, anche lodato
+nella sua prima forma, intenderà queste cose. Ma non mancarono neanche
+i sofistici, per sentenziare che il primo affresco era meglio. E
+forse, anche senza saperlo, dicevano il vero, poichè la freschezza di
+una prima impressione non si ripete più, anche facendo un più corretto
+lavoro.
+
+Lodato, levato a cielo, messo a confronto con sè medesimo, Spinello
+non era tuttavia con l'animo all'altezza della sua riputazione. Il
+poveretto sfioriva, avvizziva, intristiva ad occhi veggenti.
+
+--Ragazzo mio,--gli disse un giorno Mastro Jacopo,--tu non sei
+contento dei fatti tuoi; tu aspetti qualche cosa, come a dire la manna
+del cielo.
+
+--Che dite, maestro!--esclamò il giovinetto, confuso.
+
+--Negalo, se ti basta l'animo. Non sarà la manna, lo capisco, ma
+qualche cosa di simile. Per esempio,--soggiunse maliziosamente il
+vecchio pittore,--una parolina di quel certo babbo. Ed io, scimunito,
+m'ero messo in testa che ti bastasse la gloria!
+
+--Oh, padre mio,--rispose Spinello, indovinando finalmente dove
+volesse andare a battere mastro Jacopo,--la gloria è una bella cosa,
+soltanto perchè è donna. Ma una donna vera, sia detto con vostra
+licenza, vale assai più della gloria, che è donna solamente per
+grammatica.
+
+--Eh! non dirai mica sempre così;--ripigliò mastro Jacopo.--Come tu mi
+vedi, io amo adesso la gloria, che è donna per burla. È vero che
+anch'io non sono più l'uomo di prima. Tuttavia, quando aveva i tuoi
+anni, amavo una cosa e l'altra, anzi una cosa per l'altra. Ma infine,
+siamo giusti, non è questo ciò che tu fai? Desideri di risplendere,
+d'innalzarti, per raggiungere un fiore.
+
+--Ed un fiore che voi tenete tropp'alto con la mano;--disse Spinello,
+ridendo.
+
+--Sì, eh, manigoldo! Troppo alto? Stiamo a vedere che dovrei
+buttartelo tra' piedi! Ma basti di ciò;--soggiunse mastro Jacopo,
+vedendo che il povero innamorato si faceva serio da capo;--che diresti
+tu del giorno di San Luca? Sai pure. San Luca è il patrono dei
+pittori.
+
+--Dico,--rispose il giovane, chinando la testa,--che san Luca verrà
+fra trentadue giorni.
+
+--Ti paion troppi? Contentati! Anche Fiordalisa ci ha i suoi
+apparecchi da fare.--
+
+Spinello Spinelli si buttò nelle braccia di mastro Jacopo.
+
+--Animo, via!--brontolò il vecchio pittore.--Non piangere, io credo di
+aver disimparata quest'arte, e potrei esser geloso di te.
+
+Così dicendo, mastro Jacopo asciugava due luccioloni, che erano venuti
+proprio allora a farlo bugiardo.
+
+Quel giorno, Spinello Spinelli entrò raggiante in bottega. E Parri
+della Quercia e Tuccio di Credi, opachi e taciturni lavoratori,
+levarono gli occhi stupiti a contemplare quel giovine cherubino, che
+non capiva più nella pelle.
+
+--Che c'è?--disse Parri della Quercia.--Vi fiammeggiano gli occhi.
+
+--Lo credo io!--rispose Spinello.--C'è... c'è, amici miei, una grande
+novità. Ve la dò a indovinare alle cento.
+
+--Dio buono!--esclamò Parri della Quercia,--si tratta di una cosa che
+vi fa molto piacere.
+
+--Benissimo! Avete indovinato alla prima.
+
+--Eh, che sia una cosa allegra lo si vede dalla vostra cera. Che cosa
+sia, poi, aspettiamo di udirlo dalle vostre labbra, poichè non
+basterebbero a noi, nè le cento, nè le mille.
+
+--San Luca! San Luca!--gridò Spinello, saltando, e abbracciando
+l'amico Parri.--Mi capite? Il giorno di San Luca.
+
+--Cade se non m'inganno ai 18 di ottobre;--rispose Parri della
+Quercia.
+
+--Che importa a me quando casca? Volevo dirvi che quel giorno io
+sposerò madonna Fiordalisa.
+
+--Ah!--disse Parri.--Abbiate le mie congratulazioni. Quantunque,
+potete anche farne di meno.
+
+--V'ingannate, Parri; le congratulazioni degli amici ci esprimono il
+loro animo e portano fortuna come gli augurii. E il vostro e quello di
+Tuccio mi saranno carissimi.--
+
+Tuccio di Credi, così chiamato a parte della gioia di Spinello
+Spinelli, lasciò di macinar colori, per rispondere col suo accento
+grave, che pareva scaturire dagli abissi:
+
+--Siate felice!
+
+--E voi mi sarete compagni alla cerimonia, non è vero?--ripigliò
+Spinello, che era avvezzo al tono di voce dell'amico Tuccio e non
+doveva farne più caso.
+
+--Sicuramente,--rispose Parri della Quercia.--La vostra allegrezza è
+la nostra.
+
+--Ed è grande, sapete? Così grande che io non la posso contenere; così
+grande, che ho sempre paura di.... Ma non diciamo sciocchezze. Volevo
+soltanto farvi intendere che gioia profonda sia quella di possedere
+chi s'ama, quando si ama....
+
+--Come voi amate, ho capito;--disse Parri della Quercia, col suo
+placido viso.
+
+Era contento quel buon diavolaccio di Parri. Non si sentiva nato per
+nessuna altezza, e dalla sua mediocrità consapevole, ma non gelosa,
+godeva di ammirare i fortunati che andavano su, fin dove un uomo può
+andare, per cogliere ciò che è più desiderato nel mondo, una corona di
+alloro o un amplesso, il bacio della gloria o un bacio di donna.
+
+Tuccio di Credi, per contro, era diventato livido come un cadavere. Ma
+già, voi lo sapete, Tuccio di Credi aveva la faccia di colore
+olivastro, e queste tinte illividiscono facilmente ad ogni commozione
+dell'animo. Ora, il lividore di Tuccio poteva essere un segno di
+allegrezza profonda, come era di profondo rancore.
+
+Anch'egli aveva amato Fiordalisa, ma senza speranza, prima che
+Spinello Spinelli entrasse in bottega di mastro Jacopo e innamorasse
+la bella figliuola del pittore. Per altro, avrebbe voluto che gliela
+rubasse un altro; il Buontalenti, per esempio, o il primo venuto tra i
+cavalieri d'Arezzo. Egli certamente avrebbe odiato il rivale, ma non
+così fieramente come un compagno d'arte, la cui felicità dovesse
+stargli sempre davanti agli occhi, quasi un rimprovero alla sua
+dappocaggine.--Ecco qua (parea dirgli un matrimonio di quella fatta);
+madonna Fiordalisa, quest'angelo di bellezza doveva toccare in premio
+ad uno che avesse in petto il sacro fuoco dell'arte; e tu non eri
+quell'uno.--
+
+Ma che importa, quando si ama (dirà il lettore), che importa che la
+persona amata vi sia rapita da Caio, anzi che da Sempronio? Importa
+moltissimo, se all'amore aggiungete l'invidia.
+
+
+
+
+VII.
+
+
+Siamo già presso al gran giorno, e ancora non si è fatta un'intima
+conoscenza con madonna Fiordalisa, che dovrebb'essere l'eroina della
+festa. Abbiamo ammirata la sua bellezza esteriore, ma l'anima sua non
+ci è nota. Abbiamo veduto il fiore, non abbiamo sentito il profumo.
+
+Fiordalisa era vissuta molti anni da sola in casa di mastro Jacopo,
+padre amoroso, ma burbero e tutto sprofondato nell'arte sua. Esciva
+appena d'infanzia quando le era morta la madre, e ciò le aveva portato
+l'obbligo di molte cure domestiche non intese subito, ma vedute ed
+accettate a mano a mano che in lei cresceva con gli anni il giudizio.
+Era una bambina grave prima di essere una donnina forte.
+
+Inoltre, ella aveva veduto assai presto la necessità di custodirsi da
+sè. Il fiorire della bellezza era stato precoce, e il ronzio dei
+calabroni del pari. Lodata, ammirata, corteggiata alla larga ma con
+visibile assiduità, bersagliata da sguardi languidi, salutata da
+esclamazioni subitanee, da voltate e da fermate che dicevano esse sole
+un mondo di cose, madonna Fiordalisa ci aveva tutte le tentazioni per
+diventare una vanerella. E forse sarebbe finita così, se la presenza
+di una mamma, tenendo lontani gli adoratori importuni, avesse lasciato
+libera quella bella creatura di scegliere nella turba i più modesti, e
+ad ogni modo di inebbriarsi in tutte le generazioni d'incenso che
+vaporavano intorno a lei. Ma io ve l'ho detto, Fiordalisa era sola;
+non aveva tempo nè modo di raccapezzarsi; doveva guardarsi da tutti,
+non osservando nessuno. E si era concentrata in sè chiudendo nel
+profondo dell'anima tutte le sue belle fantasie giovanili. Ora, voi
+sapete che cosa avviene dei liquori generosi, quando sono chiusi
+appuntino; fermentano da sè, si rinforzano in una specie di
+meditazione solitaria. E nell'anima di Fiordalisa, la fantasia aveva
+tanto più lavorato, quanto più era stata rinchiusa. La vita reale
+l'opprimeva con tutte le sue convenienze, i suoi riguardi, le sue
+necessità, ma lo spirito si ricattava di quella tortura, affinando,
+abbellendo, innalzando il proprio ideale.
+
+Mastro Jacopo credeva di comandar lui alla sua bella figliuola,
+perchè, quando le diceva: "facciamo la tal cosa" ella si affrettava ad
+obbedirgli. E non sapeva, il babbo, che egli non comandava mai e che
+non consigliava mai nulla che non fosse ispirato da lei, e preparato
+da lunga mano con sapienti rigiri. Per esempio, la fanciulla aveva
+inteso assai presto che un giorno le sarebbe toccato di andare a
+marito, e che forse avrebbe dovuto escire di casa. E allora, chi
+avrebbe avuto cura del babbo? Un uomo solo ha bisogno di tante cose,
+nel governo della casa, che una donna gli è più che utile, necessaria.
+Nè basta a lui di essere in tal condizione d'agiatezza, che gli
+consenta il lusso di due o tre donne di governo. Fossero anche dieci,
+esse non valgono l'occhio ed il cenno di una buona massaia. Perciò,
+immaginate con quanti graziosi artifizi madonna Fiordalisa
+s'industriasse a insinuare bel bello nella mente di suo padre che la
+figliuola di un artista non doveva sposare che un artista. La cosa
+tornava bene all'umore bizzarro di mastro Jacopo; ed egli aveva fatta
+sua l'ideina germogliata nel cervello della sua Fiordalisa.
+
+Perchè s'era messa in testa di consigliarlo a quel modo? Son certo che
+voi, lettor sottile, non mi menate buona la ragione domestica,
+rammentando la massima, confermata da una osservazione costante, che
+noi accogliamo le idee savie solamente quando esse s'accordano con una
+realtà che ci piace. Ma, a farlo apposta per isbugiardare la massima,
+Fiordalisa non ci aveva nessuna realtà di quelle che potreste
+figurarvi. Ella non aveva davanti agli occhi la più piccola immagine
+di genio nascente. Gli scolari di suo padre erano rozzi, o gaglioffi,
+veri fattori, garzoni di bottega, non artisti da innamorare le
+fanciulle. Madonna Fiordalisa non aveva condotto l'animo di suo padre
+su quella via, che per un senso d'orgoglio. Ecco in che modo.
+
+L'arte della pittura incominciava allora ad essere tenuta in qualche
+pregio, più per la fama di Giotto e de' suoi valenti discepoli, che
+non per sè medesima, come arte liberale. Solo da pochi anni i pittori
+avevano istituita in Firenze la loro confraternita speciale, e mastro
+Jacopo di Casentino, che v'era ascritto dei primi, aveva dipinto per
+l'oratorio di quella un _San Luca che ritrae la Nostra Donna in un
+quadro_. Ma ciò non bastava ancora a nobilitare i pittori, poichè, lo
+sapete, tutte le distinzioni hanno mestieri di pigliar lustro dal
+tempo. Inoltre la compagnia di san Luca non era nata con intendimenti
+molto orgogliosi, ma solo perchè i maestri che allora vivevano, così
+della vecchia maniera greca, come della nuova di Giotto, ritrovandosi
+in gran numero e considerando che l'arti del disegno avevano in
+Toscana, anzi proprio in Firenze, avuto il loro rinascimento, s'erano
+consigliati di creare la detta compagnia, sotto il nome e la
+protezione di san Luca evangelista, sì per render lode e grazie a Dio
+nell'oratorio di quella, sì anco per trovarsi alcuna volta insieme e
+sovvenire nelle cose dell'anima e del corpo a chi, secondo i tempi,
+n'avesse bisogno. Il periodo è lungo; ma non è che l'abbreviatura d'un
+altro, anche più lungo, di messer Giorgio Vasari. Del resto i pittori
+non erano che una frazione degli scudai, rotellai, palvesai, ed altri
+artefici di quella fatta; nè si credevano diversi da questi, poichè
+tutti dipingevano le pezze onorevoli e le imprese negli scudi degli
+uomini di guerra. La famosa risposta di Giotto a quel villan rifatto
+che voleva farsi dipinger l'arme da lui, è la riprova di questa
+comunanza di lavoro. Il rinnovatore dell'arte italiana non si doleva
+tanto di dover dipingere uno stemma, quanto di dover accettare la
+commissione d'un uomo di picciolo affare, che ragionava d'armi come se
+fosse il duca Namo di Baviera.
+
+Accadeva dunque all'arte della pittura ciò che è dei piccoli aquilotti
+nel nido, che sentono nascer le penne e già batton l'ali, quantunque
+abbiano ancora i bordoni. Madonna Fiordalisa sentiva il gentile
+orgoglio dell'arte paterna, e in ciò spero che nessuno le vorrà dar
+torto. Quegli angioli e quelle Vergini che dipingeva suo padre e che
+facevano rimanere a bocca aperta tanti gentiluomi di Firenze e di
+Arezzo, erano quarti di nobiltà per la sua casa, che valevano pure le
+armi di concessione degli imperatori di Lamagna e dei reali di
+Francia. Madonna Fiordalisa aveva dunque la sua piccola superbia in
+testa. E poichè al matrimonio bisognava pensare, per la ragione
+naturalissima che una bella ragazza come lei non avrebbe potuto
+sottrarvisi, ella incominciò a fare il suo ragionamento dentro di sè.
+Un artefice di umili lavori non lo voleva, e ad ogni modo non lo
+avrebbe voluto mastro Jacopo; ma un gentiluomo, ancorchè fosse
+piaciuto a suo padre, non lo avrebbe voluto lei sentendo
+istintivamente che i grandi, i potenti della terra, non erano fatti
+per la figliuola d'un pittore. Madonna Fiordalisa non amava
+discendere, ma non voleva neanche salire ad una altezza, dove poi le
+si potesse rinfacciare l'umiltà relativa dei suoi natali. In quel
+corpicino leggiadro batteva un cuor di regina.
+
+Nessuno, io spero, vorrà dirmi che io la rendo brutta, dipingendola un
+tantino orgogliosa. L'ipocrisia non deve guastar l'arte, come qualche
+volta pur troppo le avviene di guastar la natura. Orgogliosi lo siam
+tutti la parte nostra, e meglio sarebbe confessarlo sinceramente,
+ognuno per sè medesimo, anzi che fermarsi a biasimare la cosa negli
+altri. Fiordalisa a buon conto, era superba come doveva essere, di
+quella superbia che non reca offesa ad alcuno, ma che basta a farci
+sentire non indegnamente di noi, ed è stimolo potente ad opere
+egregie, o almeno almeno a non volgari pensieri.
+
+La realtà piacevole che, come ho detto, mancava ancora alla bella
+Fiordalisa quando ella incominciò ad insinuare nella mente di suo
+padre l'idea di non volere che un artista per genero, si presentò
+finalmente, nella persona di Spinello Spinelli. La fanciulla riconobbe
+in lui l'ultimo venuto e il più modesto de' suoi adoratori di strada.
+Si turbò, a tutta prima, immaginando che fosse un temerario
+introdottosi destramente in casa di mastro Jacopo, sotto colore di una
+vocazione artistica che non sentisse davvero nell'anima. Fiordalisa
+era una di quelle donne che non amano gli audaci. Ma ella non istette
+molto ad accorgersi che Spinello non aveva mentito, e incominciò a
+vedere in lui l'incarnazione di quell'ideale che ella vagheggiava
+nella sua mente. Si raccolse allora in sè medesima, assaporando la
+nuova sensazione che il caso portava nella sua esistenza. Il cuore di
+Fiordalisa si era svegliato; per contro, la sua fantasia, vigile da
+prima e avvezza a vagar dietro alle chimere, si addormentava in un bel
+sogno, che aveva argomento nel vero.
+
+C'è nell'amore un grazioso dormiveglia, di cui come di tante altre
+cose piacevoli, si sente la delizia, quando la sensazione è cessata, o
+s'è trasformata in un'altra. Il cuore incomincia a farsi vivo, nel
+confuso bisbiglio d'una voce arcana. La ragione, acquietata da onesti
+argomenti, o persuasa dalla lontananza del pericolo, trova nel fatto
+il suo tornaconto e sonnecchia, lasciando che l'anima si abbandoni
+intieramente al soave sentimento che la invade. Tutti gli amori lo
+hanno, questo dolce periodo d'infanzia, del non desiderare, del non
+discuter nulla, dell'accettare la vita e la cosa come ci sono offerte
+dalla lieta occasione. È il tempo in cui l'uomo osserva la veste
+portata da una donna, per rammentarsene poi, come d'ogni parte più
+appariscente della bellezza di lei; è il lampo in cui la donna medita
+sulle frasi più insignificanti, e finisce a trovarci un senso riposto.
+E più tardi l'uomo può dire: "Sapete? la prima volta che ho sentito di
+amarvi, eravate vestita così e così." E la donna dal canto suo: "Vi
+rammentate? Un giorno, nel tal luogo, alla tal ora, mi avete detto che
+non vi piacevano i _marrons glacés_." Cara infanzia d'amore! In quel
+soave dormiveglia si è compiuto il grande mistero della
+compenetrazione (stavo per dire della transustanziazione) di due
+cuori, di due anime, di due esistenze. E quando ci si trova innamorati
+a buono, non si sa mica come la sia andata, nè quando sia entrato, nè
+da che uscio, l'amore. Si vorrebbe saperlo, per appagare una gentile
+curiosità, e rinnovarne la grata sensazione. Ma invano; l'indagine
+nostra non può risalire all'origine, o, se vi giunge, non trova nulla
+di chiaro. Così è l'infanzia del linguaggio, di quest'altro sublime
+mistero. Come ha imparato a parlare il bambino? Quando e per che vie
+ha trovati i nessi della frase e i segreti della coniugazione? Cercate
+e non troverete; bussate e non vi sarà aperto, nè ora, nè mai.
+
+Quando madonna Fiordalisa si accorse di amar tanto il nuovo discepolo
+di suo padre, mastro Jacopo era già più infatuato dei meriti di
+Spinello che ella non fosse invaghita del giovane. Una bella mattina
+mastro Jacopo le disse così di schianto: "Sai? Spinello ti ama; io amo
+lui; resta che lo ami anche tu, perchè la catena sia fatta". Ella rise
+della forma bizzarra che suo padre avea dato alla notizia; ma non ebbe
+a maravigliarsene punto. Come l'amore di Spinello Spinelli, così le
+intenzioni benevole di mastro Jacopo non erano una novità per lei; le
+sapeva già, le sentiva nell'aria.
+
+Anche il trionfo artistico di Spinello nell'affresco del Duomo, per
+grande che fosse, era preveduto. La cosa andava da sè. Era, per dir
+così, la chiave della camera nuziale, ed era giusto che Spinello
+facesse miracoli per ottenerla. Di questo ella non aveva mai dubitato,
+poichè la ragione dell'impresa, il segreto della vittoria di Spinello,
+era in lei, consapevole virtù teologale. Quante cose sapeva la bella
+Fiordalisa! Ma badate, non più tante come prima. Per esempio, una
+volta ella sapeva quanti uomini in Arezzo fossero innamorati di lei.
+Nè già perchè ella si fosse fermata a contarli, vi prego di crederlo,
+ma perchè non poteva non vederli, non sentirsi fischiare all'orecchio
+le loro giaculatorie, anche quelle che non escivano fuori in parole
+formate. Madonna Fiordalisa vedeva senza guardare, udiva senza
+ascoltare. Ma quando ella sentì di amare Spinello, non vide, non udì
+più nulla del mondo. Il sesto senso che hanno le donne, per cogliere
+ciò che sfugge all'attenzione dell'universale, fu spento d'improvviso
+in lei. Madonna Fiordalisa non vedeva, non udiva che un uomo. In
+apparenza, era sempre contegnosa e tranquilla, come quando sentiva il
+susurro degli inni che volavano a lei d'ogni parte, e direi quasi il
+crepitio dei cuori che ardevano sul suo passaggio trionfale. Ma
+nell'anima sua era un pensiero che non pativa rivali, nel suo cuore
+un'immagine che non lasciava posto a nessuna impressione esteriore.
+
+La rammentate, la favola di quella bella principessa a cui una fata
+benigna aveva concesso di poter leggere nel cuore di tutti, fino a
+tanto che ella potesse veder chiaro nel suo? Un giorno la principessa
+si svegliò più triste dell'usato; guardò nel suo cuore e ci vide
+torbido. La poverina era innamorata. La favola dice che da principio
+ella non sapeva darsene pace; ma che poi ne fu consolata dalla sua
+protettrice. Che ti giova, le disse la fata, di leggere nel cuore di
+tutti? Le più grandi soddisfazioni della vanità non valgono il più
+piccolo conforto d'amore.--
+
+Il guasto dell'affresco era venuto in mal punto, per indugiare la
+felicità dei nostri innamorati; ma non doveva altrimenti distruggerla,
+poichè la mano che aveva condotto a termine il primo lavoro, poteva
+incominciarne un secondo. Fiordaliso indovinò la presenza del nemico,
+e sospettò anzi un geloso. Ma suo padre non ci aveva veduto che il
+tiro mancino di un compagno d'arte invidioso, e mostrava anche di
+sapere dove metter le mani. La partenza improvvisa del Chiacchiera,
+del Granacci e di Lippo del Calzaiuolo dalla bottega di mastro Jacopo,
+confermava i sospetti del vecchio pittore. E Fiordalisa lasciò in
+disparte i suoi dubbi, non cercò altro, non si volse attorno per
+interrogare i sembianti, che avrebbero potuto impallidire. Del resto,
+che importava cercare il nemico, se Spinello doveva ad ogni modo
+riportare la palma? Fiordalisa rianimò il coraggio del suo fidanzato e
+gli persuase che da quel male ne sarebbe derivato un bene maggiore,
+poichè nella seconda prova egli avrebbe dimostrato, se era possibile,
+una più grande franchezza di mano.
+
+Così avvenne, com'ella aveva pronosticato. Spinello ebbe vendetta
+allegra dello sconosciuto nemico, nel plauso di tutti i suoi
+concittadini, che avevano ammirato il primo dipinto e che levarono a
+cielo il secondo. E mastro Jacopo, contento come poteva esserlo un
+padre, diede a Spinello il maggior premio che per lui si potesse,
+annunziandogli che il matrimonio si sarebbe fatto fra un mese. Un
+mese! Appena quanto occorreva per gli apparecchi nuziali.
+
+Gran giornata, quella festa di San Luca! Ma ogni santo ha la sua
+vigilia, e mastro Jacopo pensò giustamente che dovesse averla anche il
+terzo degli evangelisti e il primo dei pittori cristiani. Il giorno
+delle nozze doveva essere un giorno di raccoglimento; bisognava dunque
+solennizzarlo in anticipazione, facendo alla vigilia il pranzo
+nuziale.
+
+La casa di mastro Jacopo era di persona agiata, ma non ricca. Del
+resto, a quei tempi, anche i popolani grassi vivevano semplicemente.
+Al servigi della famiglia di mastro Jacopo non c'era che una vecchia
+fante, la quale bastava a tutto, e a governare la casa e ad
+accompagnare madonna Fiordalisa, quando esciva per andare agli uffizi
+divini. Essa per altro non sarebbe bastata ai bisogni di quella
+circostanza solenne, e fu mestieri provvedersi di quattro o cinque
+mezzi servizi per quel giorno di grandi faccende domestiche. Parri
+della Quercia e Tuccio di Credi, volonterosi aiutanti, si fecero in
+quattro, per servire il maestro in quelle ricerche e in tutto l'altro
+che gli fosse bisognevole. Nella necessità si conoscono gli amici; e
+quello era il meno che potessero fare, per dimostrargli la loro
+gratitudine.
+
+Il vecchio pittore si rallegrava di vedere raccolta in casa sua tanta
+gente. I congiunti non erano molti, poichè egli non era nato in Arezzo
+e messer Luca Spinelli neppure. Ma una zia si trovò, ed anche una
+copia di cugini o di cugine, a cui si aggiunse una mezza serqua di
+amici vecchi, che potevano considerarsi come parenti, o giù di lì.
+C'erano poi gli scolari di Mastro Jacopo, ed anche qualche bell'umore,
+di quei tali che si invitano a tutte le feste, perchè rallegrino le
+brigate coi loro motti arguti o con le loro canzoni.
+
+Messer Luca Spinelli, quel giorno, baciò sulle gote la gentil
+Fiordalisa e la chiamò col dolce nome di figlia. Com'era bella, nella
+sua veste di ferrandina a larghe pieghe e la radice del collo coperta
+da un baveretto bianco! Era la veste che ella indossava per recarsi al
+Duomo; la veste con cui l'aveva veduta per la prima volta Spinello, e
+voi intenderete, io m'immagino, il delicato pensiero che l'aveva
+consigliata di vestirsi a quel modo, lasciando al giorno seguente le
+più sfarzose abbigliature.
+
+Ma ohimè, se Fiordalisa, era bella, non era altrimenti lieta. Messer
+Luca osservò che la sua nuora futura, anzi, la sua cara figliuola,
+poichè oramai poteva anch'egli chiamarla così, portava sul volto le
+traccie d'un interno rammarico.
+
+--Luca mio,--gli disse mastro Jacopo, traendolo in disparte,--che
+volete? Son donne e ci hanno le loro piccole superstizioni. S'è dovuto
+prendere quattro o cinque persone a mezzo servizio, per dar mano a
+tutto il bisognevole in questa casa, dove pare che ci sia il
+finimondo. E stamane, uno di questi gaglioffi anzi una di queste
+sventate, poichè si tratta d'una donna, nel riporre certe robe nel
+forziere di mia figlia, ha lasciato cadere un piccolo specchio, che è
+andato, come potete immaginarvi, in tanti minuzzoli. E per giunta
+(vedete che sciocca!) non s'è messa a gridare che era una grande
+disgrazia?
+
+--Lo è certamente;--notò messer Luca Spinelli.--Costa caro uno
+specchio!
+
+--Oh, per questo avete ragione; ma non era il caso di vederci altro
+guaio. La mia figliuola veramente non li aveva, certi pregiudizi per
+il capo; ma voi mi capirete bene; sentirsi dire che il rompere uno
+specchio porta sventura, non è certamente una cosa piacevole, specie
+alla vigilia d'un matrimonio. Io per altro l'ho consolata, dicendole
+che la rottura d'uno specchio porta sventura, bensì, ma solamente a
+chi lo ha lasciato cascare. Non ho detto bene? Ma lasciamo queste
+ragazzate;--conchiuse mastro Jacopo;--e andiamo a tavola, con la
+benedizione di Dio.
+
+Del resto, se madonna Fiordalisa era grave all'aspetto, non crediate
+che fosse per quel piccolo guaio, dimenticato pochi istanti dopo che
+era avvenuto. Ed ella e il suo fidanzato stavano in contegno, come è
+costume di tutti gl'innamorati, giunti a quel momento, in cui hanno da
+custodire la loro allegrezza dallo sguardo importuno dei curiosi, ed
+anche da nascondere, per debito di cortesia, la noia che provano a
+dover perdere il loro tempo in compagnia di profani.
+
+Fortunatamente, se i due innamorati apparivano un po' malinconici,
+mastro Jacopo era gaio per essi e per altre undici coppie di sposi. È
+sempre andata così. I caratteri più burberi quando girano per caso al
+buon umore, diventano così pienamente e così rumorosamente allegri da
+mettere in sacco una dozzina di giullari.
+
+Mastro Jacopo aveva ragione d'essere così allegro. La sua figliuola
+andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; ma per quella volta
+la frase non era precisa, poichè Fiordalisa non andava restava, ed era
+il marito che faceva la strada. Mastro Jacopo aveva voluto tirarsi il
+genero in casa, e Luca Spinelli che non era ricco, già lo sapete, si
+acconciava al desiderio del vecchio pittore. Il quale poteva dire
+giustamente di aver concessa con una mano sua figlia, ma di averla
+ritenuta con l'altra.
+
+Alle gioie domestiche di mastro Jacopo avevano preso parte moltissimi,
+in Arezzo, e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada.
+Mastro Jacopo era universalmente stimato; la sua figliuola era
+universalmente amata, anzi per dirla con una iperbole tutta nostrana,
+adorata. Figuratevi che davanti all'uscio di casa erano stati piantati
+degli alberi inghirlandati di fiori. Era la confusione del calendario;
+ii maggio in ottobre! E sotto alle finestre della casa si affollavano
+i cantori popolari, per festeggiare le nozze di madonna Fiordalisa coi
+loro rispetti, frammezzati da certe rifiorite, che era una delizia a
+sentirle.
+
+Non vi descrivo il pranzo. Vi dirò solamente che fu degno della
+circostanza e lieto per una bella confusione di bicchieri e di lingue.
+Il vin toscano, specie quello di Val di Chiana, è generoso, non
+traditore; vi dà una dolce allegria, senza turbar la ragione.
+
+Spinello non mangiava e non beveva che a fior di labbra. Guardava
+Fiordalisa. Stava a sentire i motti, sorrideva ai complimenti,
+accettava gli augurii, ma senza meditarci su. Guardava Fiordalisa. Di
+tanto in tanto, facendo uno sforzo di volontà, si concentrava in sè
+medesimo e chiedeva:
+
+Son io, proprio io, che la sposo? Non è un sogno, che faccio? In fede
+mia non lo so. Vedrò di persuadermene domani.--
+
+La giornata era bellissima, forse un po' troppo calda, per il mezzo
+d'ottobre. Guardando Fiordalisa ad ogni tratto, Spinello s'immaginò
+ch'ella dovesse soffrire. Come Dio volle, anche il pranzo finì; ed
+egli, accostandosi alla sua fidanzata, le chiese sotto voce:
+
+--Madonna, che avete? Vi sentite qualche cosa?
+
+--Oh, nulla;--rispose ella.--Un po' di caldo.
+
+--Dovevo figurarmelo;--riprese Spinello.--Si sta male, chiusi qui
+dentro, ed in tanti! Venite con me, madonna, a respirare un po' di
+aria libera.--
+
+Fiordalisa accettò l'invito di Spinello, ed escì con lui sul loggiato.
+Era l'ora di vespro, e il sole incominciava a nascondersi dietro i
+tetti delle case vicine. Il cielo era splendido scintillante d'oro con
+riflessi di porpora. L'aria, sul loggiato, era tiepida ancora della
+lunga refrazione dei raggi solari sulle pareti e sui colonnini di
+marmo; ma dalla strada incominciava a spirare il timido soffio
+dell'aria vespertina. Fiordalisa bevve con desiderio quell'alito
+consolatore.
+
+--Bella sera!--esclamò Spinello!--E miglior giorno sarà domani!--
+
+Fiordalisa si volse a lui e sorrise, ma d'un sorriso stanco, che morì
+appena nato su quelle pallide labbra.
+
+--Anima mia!--proseguì Spinello avvicinandosi.--Voi non vi sentite
+bene, quest'oggi!
+
+--È vero;--diss'ella---Non so proprio che cosa sia. Mi parea di
+morire, là dentro.
+
+--Dio mio!--esclamò il giovane, commosso--bisognerà prendere qualche
+cosa. Se io sapessi!...
+
+--Oh, non vi date pensiero. Anche oggi, prima di venire a tavola, ho
+preso un cordiale. Mi sentivo già un poco abbattuta!....--
+
+Spinello si sarebbe turbato per molto meno. Volgendo la testa, come
+chi cerchi qualche cosa che non sa, gli venne veduta, nel vano
+dell'uscio che metteva al loggiato, la faccia scura di Tuccio di
+Credi.
+
+--Tuccio,--diss'egli allora,--vi prego, chiamate mastro Jacopo.--
+
+Tuccio si era inoltrato fin là, con aria tra curiosa e indifferente.
+Gli dava noia d'esser colto sull'atto di spiare i due giovani; ed era
+già per tirarsi indietro, sperando di passare inosservato, quando gli
+giunse la voce di Spinello.
+
+--Subito;--rispose egli, confondendo nella scossa del comando ricevuto
+quella del vedersi scoperto.
+
+E andò prontamente a far l'imbasciata. Poco dopo, mastro Jacopo
+giungeva sul loggiato.
+
+--Mi avete chiesto? Che c'è? Che cosa è avvenuto?--gridò egli, vedendo
+Spinello che si volgeva a lui, con la cera sconvolta.
+
+--C'è... Oh, padre mio, non vi turbate oltre il necessario! Fiordalisa
+non si sente troppo bene. Il caldo la soffocava, là dentro.
+
+--Eh, capisco;--rispose mastro Jacopo, riavutosi dal primo
+spavento.--Non è avvezza a queste confusioni. Per fortuna, non vengono
+che una volta sola. Fiordalisa, figliuola mia, ora ti senti meglio,
+non è vero?
+
+--Sì, babbo;--rispose la fanciulla, con un filo di voce.--Quest'aria
+mi fa bene. Ma vorrei berne tanta...tanta! Ho un po' di stanchezza...e
+un po' di sonno, anche.--
+
+In quel mentre, capitavano sul loggiato parecchi dei convitati.
+
+--Che cos'è avvenuto?--chiese Luca Spinelli. Abbiamo veduto Tuccio di
+--Credi così stralunato! Ah, Fiordalisa! Si sentirebbe male?
+
+--Un po' di stanchezza; non è nulla;--rispose mastro Jacopo, ma con un
+tono di voce che contrastava con le parole.--Il caldo della sala da
+pranzo...le nostre chiacchiere!...
+
+--Già, il caldo; lo sentivamo anche noi;--entrarono a dire le
+cugine.--Ma l'aria libera le farà bene. Non è vero, Fiordalisa?
+
+--Sì;--mormorò la fanciulla, socchiudendo le palpebre.
+
+--In verità,--disse Spinello, che aveva notato quell'atto.--sarebbe
+meglio un po' di moto. Non vi pare, Fiordalisa?
+
+E avvicinatosi a lei, le bisbigliò all'orecchio una dolce parola.
+
+--Andiamo;--balbettò ella.--Mi farà bene... con voi.
+
+Ma ella non accennò altrimenti di volersi alzare. Scosse in quella
+vece il capo e si recò la mano al petto, come se volesse trattenere
+qualche cosa che era per fuggirle in quel punto.
+
+Spinello si buttò ginocchioni davanti a lei e l'afferrò per le
+braccia.
+
+--Che è ciò? Dio santo!--gridò egli sbigottito.--Fiordalisa, amor
+mio!--
+
+Scossa da quell'accento supplichevole, la fanciulla aperse a stento le
+ciglia e rivolse a Spinello una languida occhiata; ma le palpebre si
+richiusero tosto. Mosse ancora le labbra, come per dire qualche cosa,
+indi si abbandonò come persona stanca e lasciò ricader la testa
+sull'omero.
+
+Due grida strazianti proruppero ad un tempo; il grido di mastro Jacopo
+e il grido di Spinello Spinelli. Ma la bella Fiordalisa non udì più i
+disperati richiami di que' due amori che si concentravano in lei.
+
+--Che avete?--entrò a dire messer Luca.--. Ella si è addormentata.
+
+--Ah, diceste il vero, padre mio!--gridò Spinello Spinelli.--Un
+medico! Un medico! Chi trova un medico?--
+
+Il sospetto di una disgrazia era penetrato nel cuore di tutti. E tutti
+si offersero di andare in cerca d'un medico. Ma primo tra tutti balzò
+fuori mastro Jacopo, e nessuno ebbe il coraggio di contendergli
+quell'ufficio. Il vecchio padre andò via come un disperato. Chi lo
+vide in volto, mentre usciva a furia dal crocchio, senti corrersi un
+brivido di terrore per l'ossa.
+
+Intorno alla povera Fiordalisa era una confusione, un tramestio da non
+dirsi a parole. Tutti volevano esser utili, tutti si confidavano di
+farle ricuperare i sensi. Prime le donne, che si erano affrettate a
+slacciarle la veste. Spinello e gli altri uomini, mossi da un
+sentimento di rispetto, si ritrassero in disparte. Alcuni, obbedendo
+ai comandi della vecchia zia, che prendeva ad esercitare l'autorità
+inerente all'età sua ed al suo grado di parentela, andarono a cercare
+l'aceto, le acque nanfe, e tutto quell'altro che poteva parere più
+acconcio al bisogno. Il viso e la radice del collo furono
+abbondantemente spruzzati, ma invano; Fiordalisa non dava segno di
+vita.
+
+Erano tutti ancora intenti a quell'opera quando ritornò mastro Jacopo.
+Il vecchio pittore era andato e tornato come un fulmine, trascinando
+con sè mastro Giovanni da Cortona, uno dei più valenti discepoli
+d'Esculapio, che fossero allora in Arezzo.
+
+--Orbene?--gridò il vecchio, affacciandosi al loggiato.--È
+rinvenuta?--
+
+Gli sguardi abbattuti della brigata dissero a mastro Jacopo che la
+speranza con cui era tornato in casa era vana. Allora il povero padre
+si cacciò avanti con impeto disperato, gridando:
+
+--Mia figlia! mia, figlia!--
+
+Povero padre! Faceva compassione a vederlo.
+
+--Animo, via,--disse messer Giovanni da Cortona,--non vi disperate
+così. Sarà uno svenimento.--
+
+E si avanzò in mezzo al crocchio, il degno seguace di Galeno, per
+vedere da vicino la fanciulla. Notò da principio il volto che ora
+bianco come il marmo; indi toccò il polso e pose la mano al petto,
+interrogando le fonti della vita; da ultimo accostò la guancia alle
+labbra, per sentire se ci fosse ombra di respiro. A mano a mano che
+egli procedeva nelle sue indagini, gli astanti si stringevano intorno
+a lui, fissandolo negli occhi, come per indovinare il suo responso,
+prima che gli escusse dal labbro. Messer Giovanni era grave, da
+principio; ma, seguitando l'esplorazione, divenne triste senz'altro e
+una lagrima gli apparve sul ciglio.
+
+--Parlate, in nome di Dio!--gridò mastro Jacopo, in preda ad un'ansia
+mortale.--C'è speranza, non è vero?--
+
+Messer Giovanni gli rivolse un'occhiata malinconica.
+
+--Povero padre!--rispose.--Avete nominato Iddio; rivolgetevi a lui e
+pregate. Egli solo, con un atto della sua misericordia, potrebbe
+restituirvi quest'angiola vostra.
+
+--Ah!--esclamò il vecchio, con voce soffocata dai singhiozzi.--Che
+avete detto, Giovanni da Cortona? A Dio? Rivolgermi a Dio? Mia figlia!
+Voglio mia figlia! Medico, medico, hai inteso? Tu devi salvarla; lo
+voglio.--
+
+Messer Giovanni chinò la testa come un uomo che sente il dolore
+altrui, ma che non può consolarlo altrimenti.
+
+--Ma è impossibile! Impossibile!--ripigliò mastro Jacopo.--Mia
+figlia...mia figlia morire? Se non aveva nulla, stamane!
+Ah,--soggiunse, ricordandosi,--lo specchio! lo specchio!--
+
+Il medico si volse ai vicini, chiedendo col gesto una spiegazione di
+quelle oscure parole. Messer Luca credette necessario di raccontargli
+ciò che sapeva, intorno alla rottura dello specchio e alla dolorosa
+impressione che il tristo presagio aveva fatto sull'animo di
+Fiordalisa. Messer Giovanni allora volle sapere minutamente ogni
+particolare dalle donne di servizio.
+
+--E che cosa le avete dato?--diss'egli.
+
+--Un cordiale, messere. La poverina si sentiva languire, e abbiamo
+pensato di confortarle lo stomaco. S'è ammannito un brodo, con tuorli
+d'uova sbattute e un poco d'agro di limone. Abbiamo forse fatto male?
+
+--No, niente di male;--rispose il medico.--Ma forse nessuna bevanda
+confortativa poteva giovarle più, dopo quella commozione violenta. Son
+cose che avvengono;--soggiunse, come parlando a sè stesso.--Le vene
+che s'innestano al cuore son troppo deboli, qualche volta, e uno
+spavento improvviso può romperle. Ah, povera macchina umana!
+
+Chiuso con questo malinconico epifonema il discorso, messer Giovanni
+da Cortona ritornò verso mastro Jacopo, che veramente aveva bisogno di
+cure amorevoli. Quel povero padre urlava come un forsennato.
+Avvinghiatosi al corpo della sua figliuola, baciava il suo volto
+freddo, accarezzava, cercando di ravviarli, i suoi lucidi capelli
+castagni, che l'acqua aveva impiastricciati alle tempie; la scuoteva,
+tornava a baciarla, a carezzarla, e la chiamava per nome. Ma invano;
+quella povera carne non rispondeva più; le braccia ricadevano
+penzoloni sui fianchi.
+
+La scena era troppo straziante. Si scongiurò mastro Jacopo a togliersi
+di là, ma le preghiere non facevano che accrescerne il furore, e fu
+necessario di trascinarlo a forza. Intanto le donne, preso sulle
+braccia il cadavere della fanciulla, lo recarono in casa e andarono a
+deporlo nel suo letticciuolo verginale.
+
+Spinello Spinelli non aveva più proferito parola. Era caduto in uno
+stato di prostrazione, che meglio si sarebbe potuto dire stupidità. Lo
+sguardo languido che Fiordalisa gli aveva rivolto, morendo, gli stava
+sempre negli occhi. Pareva guardarvi, ma non vedeva nulla davanti a
+sè; pareva ascoltarvi a bocca aperta, ma non intendeva nulla di ciò
+che si diceva all'intorno.
+
+Parri gli si accostò, e, postogli un braccio intorno alla vita, cercò
+di trascinarlo in casa.
+
+--Animo, via! Siate forte,--gli disse,--e pensate a consolare quel
+povero padre, che sta per uscire di senno.--
+
+Spinello guardò il suo compagno d'arte con aria melensa.
+
+--Perchè?--gli chiese.
+
+Ma in quel punto parve risovvenirsi, e diede in uno scoppio di pianto.
+
+--Chi piange qui?--domandò mastro Jacopo con voce tuonante.--Non
+voglio che pianga nessuno. Finiamola con gli strepiti! Volete farla
+morire? Non voglio che muoia. È la mia figliuola, è il sangue mio. La
+custodirò, la rinchiuderò, che non abbia più a vederla anima nata.
+Nessuno la sposerà, avete inteso? Il Buontalenti meno d'ogni altro.
+Già,--esclamò il vecchio, con ironico accento,--pretendeva di averla
+lui, perchè è ricco. Nè ricchi, nè poveri, voglio. Fiordalisa ha da
+restare con me, sempre accanto a suo padre, per conforto alla sua
+vecchiaia. Si ostineranno! E noi partiremo, lasceremo questa casa,
+andremo a cercare sua madre. Medico, tu la salverai, siamo intesi.
+Bada a te, medico! Sua madre mi ucciderebbe, se io non le riconducessi
+l'amor suo. Ed io, vedi, prima di morire, ucciderei te con queste
+mani.--
+
+Messer Giovanni da Cortona guardava con occhio triste il povero
+pittore impazzito. E pensava dentro di sè che nella compagine umana
+troppo breve spazio intercede dalla sanità di mente alla follia.
+
+E qual breve distanza altresì dalle nozze alla tomba! Lì, nella
+cameretta verginale, posava sul letto la bianca salma di Fiordalisa.
+Si sarebbe detto che dormisse, tanto era riposato l'atteggiamento e
+tranquillo l'aspetto, e si poteva ripetere col poeta
+
+ "Morte bella parea nel suo bel viso."
+
+Le donne stavano intorno al letto piangendo e pregando. Spinello,
+rannicchiato in un angolo, non dava altro segno di vita che il
+singhiozzo, ond'era preso alla gola. Nella camera vicina, Tuccio di
+Credi e Parri della Quercia si guardavano in viso, crollavano la testa
+e sospiravano, come uomini percossi da una medesima sventura.
+
+Quella sera il curato del Duomo mandò il sagrestano alla casa di
+messer Jacopo, per chiedere a che ora del mattino gli facesse comodo
+di andare in chiesa per la cerimonia nuziale.
+
+Mastro Jacopo, custodito da parecchi di casa, i quali reputavano utile
+per il momento di non contrariarlo nella sua fissazione, si fece
+innanzi e rispose:
+
+--Non posso dirvelo; mia figlia dorme e non vo' che si svegli. Del
+resto, le nozze non si faranno più.
+
+--O come?--esclamò quell'altro, volgendo intorno gli occhi attoniti e
+non intendendo i segni che gli facevano le persone di casa.--Che cos'è
+accaduto?--
+
+La vecchia zia si fece innanzi e condusse il sagrestano sull'uscio.
+
+--Dite al curato che venga per le preghiere dei defunti;--gli
+bisbigliò con voce soffocata dalle lagrime.--Fiordalisa è morta.--
+
+
+
+
+VIII.
+
+
+La sventura toccata a mastro Jacopo di Casentino fu profondamente
+sentita in Arezzo. Il vecchio pittore aveva molti amici, ed era ben
+voluto anche da coloro che lo conoscevano appena. Madonna Fiordalisa,
+poi, era celebrata da tutti come un miracolo di bellezza e di grazia.
+L'annunzio della sua morte fece l'effetto d'uno schianto di fulmine.
+
+Povero mastro Jacopo! Le anime caritatevoli, compiangendo il suo caso,
+giustamente osservarono che Iddio gli aveva mandato il conforto
+accanto alla disgrazia, togliendogli la coscienza del suo dolore. In
+verità, quando siffatte sciagure vengono a rapirvi la vostra felicità,
+e vi levano ogni pregio alla vita, non è meglio impazzire, che avere
+dì e notte davanti agli occhi l'immagine spaventosa della vostra
+miseria? Morire, sì, sarebbe il meglio: ma non è sempre dato questo
+conforto agli infelici. La vita, che in tante occasioni è sospesa ad
+un filo, in altre è molto più salda e sembra quasi che lo stesso
+dolore aiuti a serbarvi questo inutile dono. Ed anche dopo essere
+stato colpito dalla folgore, che l'ha incenerito a mezzo, il tronco
+della quercia rimane qualche volta in piedi, nutrendo per un
+rimasuglio di corteccia i pochi rami superstiti.
+
+Così visse Jacopo di Casentino, ignorando di vivere. Ma, due mesi dopo
+la perdita della sua Fiordalisa, anch'egli trovò la via dell'eterno
+riposo. Non aveva potuto serbare in vita la figlia morì, credendo di
+ricondurla egli stesso a sua madre.
+
+Non compiangete mastro Jacopo. Assai più di chi muore è da compiangere
+chi vive, condannato ad una esistenza in cui gli sia venuta meno ogni
+gioia.
+
+Le ossa del vecchio pittore ebbero tomba onorata in Sant'Agnolo, badia
+dell'ordine dei Camaldoli, fuori di Prato Vecchio, nelle cui vicinanze
+i parenti avevano condotto il povero pazzo, sperando che le aure
+natali del Casentino potessero ridare un po' di calma al suo spirito.
+Ma anche quell'ultima speranza fu vana.
+
+La morte del vecchio scolaro di Taddeo Gaddi risaputa in Arezzo, non
+fece altro che rinfrescare il dolore di un'altra morte, a cui essa era
+collegata, come l'effetto alla causa. Si pensava sempre a madonna
+Fiordalisa e si rimpiangeva la sua fine miseranda; si rammentava la
+sua maravigliosa bellezza, raggio di sole così presto invidiato alla
+terra, e nessuno sapeva acconciarsi all'idea di averne perduto per
+sempre il divino sorriso.
+
+Mi chiederete come avesse accolto il triste annunzio messer Lapo
+Buontalenti. Il ricco e potente uomo, qualche giorno prima che madonna
+Fiordalisa morisse, si era allontanato da Arezzo. Che egli amasse la
+figlia del pittore e l'avesse chiesta in moglie, si sapeva da molti, e
+si sapeva altresì che mastro Jacopo gli aveva dato un rifiuto. Era
+naturale che messer Lapo se ne fosse adontato; non essendo piacevole a
+nessuno di sentirsi dire un no, anche colorito da oneste ragioni.
+Perciò s'intendeva facilmente come il Buontalenti non avesse voluto
+rimanere in Arezzo, testimone delle nozze di Fiordalisa con Spinello
+Spinelli, e non parve strano che egli si fosse ritirato a vivere per
+qualche tempo in una sua terra sulla montagna pistoiese. Messer Lapo
+aveva dunque portato il suo rammarico molto lontano da casa, e non
+c'era modo di sapere se, udendo della morte di madonna Fiordalisa,
+egli ce ne avesse aggiunto un altro più grande, o se invece non ne
+dovesse avere la consolazione dei dannati. La quale, come sapete,
+consiste nel rendere meno grave il proprio dolore, pensando che altri
+l'ha eguale o maggiore.
+
+Anche Spinello, dopo quella grande rovina della sua felicità, si era
+allontanato da Arezzo. Se ci fosse vissuto più a lungo, sicuramente
+sarebbe morto di crepacuore, non essendo maggior esca al dolore che il
+vivere nei luoghi in cui si è patito il danno e in cui ne è sempre
+vivo il ricordo. Unico degli scolari di mastro Jacopo rimase nella
+nota bottega il mite e timido ingegno di Parri della Quercia. Vedete
+stranezza di casi! Un dipintore di tavole a tempera, che non si era
+mai arrischiato a lavorare in muro, ereditava il luogo e la tradizione
+d'un artista come Jacopo di Casentino, che aveva sempre dipinto a
+fresco, senza lasciar pennelleggiata una tavola. Infatti, la memoria
+di mastro Jacopo doveva essere ricordata da questo epitaffio in versi
+latini, della cui prosodia non posso starvi mallevadore:
+
+ _Fingere me docuit Gaddus; componere plura
+ Apte pingendo corpora doctus eram.
+ Prompta manus fuit; et pictum est in pariete tantum
+ A me; servat opus nulla tabella meum._
+
+
+Tuccio di Credi, anima caritatevole, si fece compagno volenteroso ed
+assiduo al povero Spinello, e questi si lasciò condurre da lui a
+Firenze. Messer Luca aveva consigliato egli stesso il viaggio,
+sperando che ne potesse ritrarre qualche giovamento lo spirito
+conturbato di suo figlio, e immaginate come dovesse esser grato a
+Tuccio di Credi, che si profferiva custode e guidatore del suo
+disgraziato figliuolo.
+
+Spinello non aveva più ombra di volontà. Lasciava che Tuccio di Credi
+provvedesse lui ad ogni cosa. Era come il naufrago che ha tutto
+perduto, fortune e speranze, e che, dalla riva deserta su cui l'hanno
+sbalestrato i marosi, guarda con occhi smarriti, senza sdegno e senza
+paura, il torbido elemento che ha portato i suoi danni. Spinello
+seguiva alla muta il suo compagno, accettandone i servigi ed
+ascoltandone i conforti, ma senza avere un'idea chiara di ciò che
+quell'altro facesse o dicesse. Per fortuna, Tuccio di Credi non era
+uomo di lunghi discorsi, nè di molte delicatezze, e non c'era pericolo
+che per quel verso potesse mai diventare importuno. Alla tacita
+obbedienza di Spinello non poteva convenire che l'amichevole ruvidezza
+di Tuccio.
+
+Questi badava alle noie della vita comune; l'altro seguiva il corso
+vagabondo de' suoi tristi pensieri, che lo riconducevano ad ogni
+istante nel chiostro del Duomo Vecchio di Arezzo, dove egli aveva
+pregato sulla tomba di Fiordalisa. L'immagine della donna adorata
+rompeva qualche volta il suggello del sepolcro e veniva a
+intrattenersi con lui. Ah, se egli avesse mai potuto ritrarla, quale
+essa gli stava sempre negli occhi!
+
+A Firenze i due amici erano andati ad alloggiare in una povera casa,
+nella via della Scala. Escivano insieme ogni giorno, passeggiando
+lentamente fino alla piazza di Santa Maria Novella, dove Spinello
+andava a sedersi su d'un muricciuolo, e vi restava a lungo, senza
+parola, guardando il sole che tramontava. Quando era una cert'ora,
+Tuccio di Credi si avvicinava all'amico e gli diceva: andiamo!
+Spinello si alzava e lo seguiva senza far motto, come un fanciullino
+segue la madre. Tornati al loro alloggio, la vecchia padrona di casa
+dava loro il lume acceso e la buona notte. Era una vita monotona. Ma
+ai grandi dolori queste vite convengono.
+
+Ora avvenne che, passando ogni giorno per la via della Scala e davanti
+alla chiesa di San Nicolò, nuova fabbrica edificata allora allora per
+voto di messer Dardano Acciaiuoli, l'accoramento di Spinello Spinelli
+desse nell'occhio ad un cavaliere, che per sue ragioni doveva trovarsi
+spesso colà.
+
+Tra i due taciturni viandanti e il cavaliere sconosciuto s'era
+stabilita quella mezza dimestichezza di veduta, che occorre in simili
+casi. Ad ognuno di voi sarà certamente capitato di fare
+quotidianamente una via e di avvezzarvi così a certi sembianti di
+persone ignote, da farvi parere quasi una trista giornata, quella in
+cui non vi è dato di abbattervi nelle persone medesime, e in quegli
+aspetti, ai quali, come suol dirsi, avevate fatto l'occhio.
+
+Il vecchio gentiluomo (perchè infatti lo sconosciuto non era più di
+primo pelo) aveva notato l'aria malinconica di Spinello, e veduto in
+lui un uomo che portava nell'anima il peso di una grande sventura. Un
+sentimento di pietosa curiosità lo persuase a seguire i due taciturni,
+e per tre volte alla fila vide Spinello andarsi a posare su d'un
+muricciuolo in piazza di Santa Maria Novella dove restava lungamente
+assorto nelle sue meditazioni, mentre l'amico andava alle sue faccende
+per ritornarne più tardi a riprenderlo. Chi erano quei taciturni? E
+quale era la cagione della tristezza profonda che si leggeva sul volto
+del più giovane dei due? Il vecchio gentiluomo volle saperlo; e perciò
+lasciato che Spinello andasse per la terza volta a sedersi in piazza
+di Santa Maria, corse dietro al compagno.
+
+--Scusate,--gli disse fermandolo,--forse vi faccio una domanda
+indiscreta; ma il sentimento che mi consiglia è d'uomo che vorrebbe
+giovare a' suoi simili.
+
+--Messere,--rispose Tuccio di Credi, inchinandosi.--Il vostro aspetto
+e di uomo ragguardevole. Vogliate dirmi in che cosa io possa
+compiacervi.
+
+--Vedo ogni giorno con voi un giovinotto dall'aspetto assai
+triste;--ripigliò il vecchio gentiluomo.--Egli ha certamente avuto a
+patire una grave disgrazia.
+
+--Maisì, messere, una disgrazia irreparabile;--replicò Tuccio di
+Credi.--Gli è morta una donna a cui era fidanzato.
+
+--Ah, dovevo immaginarmelo!--esclamò il cavaliere.--E il suo nome?
+
+--Spinello Spinelli, aretino; ma i suoi maggiori erano di Firenze. La
+sua fidanzata, poi, era figliuola a mastro Jacopo di Casentino.
+
+--Il pittore?
+
+--Sì, messere, morto anche lui due mesi dopo la sua figliuola.
+
+--Triste cosa!--mormorò il vecchio gentiluomo.--E il vostro amico che
+fa?
+
+--Nulla, per ora, tanto è rimasto percosso da quella grande sciagura.
+Ma egli è pittore.
+
+--Come voi, probabilmente.
+
+--Sì, messere; ma io valgo assai meno;--rispose Tuccio di Credi con
+aria modesta.--Egli s'è già mostrato un valoroso frescante, e un suo
+dipinto si ammira nel Duomo vecchio d'Arezzo, ove gl'intendenti dicono
+che non isfiguri al confronto di quelli del suo vecchio maestro.
+
+--Mi sembra d'averne udito parlare:--notò il vecchio gentiluomo.--E
+voi mi dite che adesso non fa nulla?
+
+--Nulla affatto, messere. La sua afflizione è tale che gli toglie
+perfino il pensiero delle necessità della vita. Suo padre l'ha
+affidato alle mie cure; e se non ci fossi io, egli certamente si
+lascerebbe morir di fame.
+
+--Povero ragazzo!--esclamò il vecchio gentiluomo, crollando
+malinconicamente il capo.--Vorrei essergli utile.... Egli stesso
+potrebbe esserlo a me. Vi piacerebbe dirglielo? Anzi, meglio, di
+condurlo da me?
+
+--Volentieri; ma dove?
+
+--Laggiù, in via della Scala, nella chiesa di San Nicolò. È chiusa,
+finora; ma potrete passare dall'uscio della sagrestia. Domani stesso,
+all'ora in cui usate andare a diporto, io sarò ad aspettarvi,
+
+--Ci verremo, messere;--rispose Tuccio di Credi.--Ma, di chi dobbiamo
+noi domandare?
+
+--Di Dardano Acciaiuoli: è questo il mio nome.--
+
+Tuccio fece un atto di meraviglia, seguito da un inchino profondo. La
+casa degli Acciaiuoli era una tra le più chiare di Firenze.
+
+Il giorno seguente, scambio di accompagnare l'amico fino in piazza di
+Santa Maria Novella, Tuccio di Credi si fermò davanti alla chiesa di
+San Nicolò.
+
+--Entriamo?--diss'egli.
+
+--Per che fare?--domandò Spinello.
+
+--Per vedere. È una chiesa nuova, e forse ci saranno degli affreschi
+da osservare.--
+
+Così dicendo, senza aspettare la risposta del compagno, Tuccio di
+Credi si avviò verso l'uscio della sagrestia. Spinello tenne dietro
+all'amico.
+
+La chiesa era vuota e bianca tuttavia dell'ultima mano di calce. Ma
+giù, nella navata di mezzo, stava un vecchio cavaliere, in atto di
+guardare la volta. Spinello pensò che egli fosse l'architetto, oppure
+uno dei massari della nuova chiesa.
+
+Il vecchio cavaliere si avvicinò bel bello ai due giovani, e
+rivolgendo il discorso a Tuccio di Credi, gli disse:
+
+--Forse vi occorre qualche cosa, messeri?
+
+--No;--rispose Tuccio di Credi, ammiccandogli;--eravamo entrati per
+osservar le pitture; ma non ne vediamo traccia.
+
+--Da pochi giorni s'è finito di fabbricare: rispose cortesemente il
+vecchio.--Gli affreschi verranno, quando avremo trovati i dipintori.
+Siete dell'arte, voi?
+
+--Maisì, messere; io di poco valore, il mio compagno di molto.
+
+--E il vostro nome, se è lecito saperlo? Io mi chiamo Dardano
+Acciaiuoli.--
+
+Spinello fece una mezza riverenza, per obbligo di cortesia. Intanto il
+compagno rispondeva per ambedue alla domanda del gentiluomo.
+
+--Io mi chiamo Tuccio di Credi: il mio compagno è Spinello Spinelli.
+Tutt'e due della scuola di mastro Jacopo di Casentino.
+
+--Ah!--disse messer Dardano.--Il vostro amico è l'autore d'un San
+Donato, nel Duomo Vecchio d'Arezzo?--
+
+A quel ricordo, Spinello Spinelli trasse un profondo sospiro dal
+profondo del petto. E frattanto s'inchinò leggermente, per ringraziare
+messer Dardano Acciaiuoli del suo accenno cortese.
+
+--Mi congratulo con voi;--proseguì messer Dardano, volgendosi allora a
+Spinello.--Così giovane e già tanto valoroso dipintore! Ma perdonate,
+se io penso a me, intrattenendomi con voi. È l'occasione che passa, ed
+io l'afferro pei capegli. Messer Spinello, volete dipingere per me?
+Queste mura vi aspettano.--
+
+Spinello Spinelli non si aspettava una simile conclusione, e ne rimase
+sconcertato.
+
+--Messere,--diss'egli,--in verità...Io debbo esservi grato della stima
+che fate di me. Ma come volete che io riprenda il lavoro? La mia anima
+è triste.
+
+--Orbene, che importa? Io non vi dico già d'esser lieto. I grandi
+dolori non vogliono consolazione, ed io rispetto il vostro. Ma badate,
+il lavoro è il più possente dei farmachi. Piangete una persona cara?
+Il vostro lavoro sarà come una preghiera per lei.
+
+--Vorrei morire; la vita mi pesa;--mormorò Spinello.
+
+--Oh, non parlate così, messere. Alla vostra età si hanno ancora degli
+obblighi col mondo. Ad ogni età, se n'hanno sempre con Dio. Possiamo
+desiderare di giungere a lui per la strada più breve; a lui sta
+d'esaudirci, se lo avremo meritato, con una vita scevra di viltà.
+Accettate la mia proposta, messer Spinello. Voi non lavorerete
+soltanto per me, lavorando nella casa di Dio.--
+
+Come resistere ad un invito così amorevole? La stessa miscèa che
+l'Acciaiuoli faceva del lavoro e della preghiera, doveva piacere ad
+un'anima afflitta come quella di Spinello Spinelli. E il giovane
+pittore non uscì quel giorno dalla chiesa, senza avere accettata la
+proposta.
+
+Dardano Acciaiuoli aveva fatto fabbricare quel tempio, per darvi
+sepoltura ad un suo fratello vescovo. Perciò l'intitolazione a San
+Nicolò, che in suo vivente era stato vescovo di Bari. E la dedicazione
+della chiesa, come potete immaginarvi, dava il tema obbligato al
+pittore, che ideò per l'appunto e compose parecchie storie ricavate
+dalla vita del Santo.
+
+Una settimana dopo il dialogo che io v'ho riferito brevemente, si
+rizzavano i ponti e Spinello si metteva al lavoro, aiutato da Tuccio
+di Credi, il quale macinò e mesticò i colori del suo compagno d'arte,
+diventato suo principale, assai meglio che non avesse fatto in Arezzo.
+
+Nè messer Dardano Acciaiuoli ebbe a pentirsi della commissione data a
+Spinello Aretino. Egli dovette anzi lodarsi grandemente della buona
+idea che lo aveva condotto a seguitare per istrada quel giovine
+taciturno, e vederci quasi una ispirazione del cielo. In quei tempi di
+fede viva, la cosa poteva benissimo intendersi per quel verso, e il
+ragionamento non faceva neppure una grinza.
+
+Spinello si portò tanto bene in quell'opera, così nel colorirla come
+nel disegnarla, che presto non si parlò più d'altro in Firenze, e
+tutti gli amici e conoscenti di messer Dardano vollero vedere gli
+affreschi del giovine aretino, anche prima che fosse levata
+l'impalcatura. Tirato dalla fama di Spinello, e veduta la bontà delle
+figure che egli dipingeva, un altro ragguardevole cittadino di
+Firenze, messer Barone Capelli, volle che il giovane protetto
+dell'Acciaiuoli dipingesse nella cappella principale di Santa Maria
+Maggiore molte storie della Madonna, a fresco, ed alcune di
+sant'Antonio abate, indi la cerimonia stessa della consecrazione della
+chiesa, che era stata fatta da papa Pelagio. In questo quadro, che
+ebbe molte lodi dagl'indipendenti, Spinello ritrasse lo stesso messer
+Barone Capelli, al naturale, in abito di quei tempi, molto ben fatto,
+e somigliante che nulla più. I ritratti gli riescivano sempre
+mirabilmente, quasi ad accrescergli il rammarico di non aver potuto
+cogliere la somiglianza di madonna Fiordalisa!
+
+Finita la cappella principale di Santa Maria Maggiore, lavorò Spinello
+nella chiesa del Carmine, dipingendo nella cappella dei santi apostoli
+Giacomo e Giovanni alcune storie del Vangelo; tra l'altre quella della
+moglie di Zebedeo, madre all'apostolo Giacomo, quando ella domanda a
+Cristo che faccia sedere uno dei suoi figliuoli alla destra del padre
+nei regno dei cieli, e l'altro a sinistra. Ai massari della chiesa
+parve questo un meraviglioso lavoro; e tosto ne vollero un altro,
+commettendo a Spinello di dipingere un'altra cappella, accanto alla
+maggiore. Quivi Spinello fece prova d'ingegno singolare, poichè,
+volendo esprimere l'Assunzione di Maria, e la storia dovendo riescire
+più grande della vòlta, egli la rigirò per modo, tra la parete e la
+vòlta medesima, che ai riguardanti parve tutta una cosa, condotta in
+soavissima curva, senza interruzione d'angoli o di sottosquadri.
+
+Come vedete, le commissioni fioccavano. E non erano solamente queste
+che io v'ho accennate. In una cappella di Santa Trinita, Spinello fece
+una Nunziata in fresco, molto bella secondo l'opinione di tutti; indi
+nella chiesa di Sant'Apostolo una tavola a tempera, ov'era raffigurato
+lo Spirito Santo quando discende sopra gli Apostoli in lingue di
+fuoco. Tralascio i dipinti in Santa Lucia de' Bardi e in Santa Croce,
+per non venirvi a noia, e perchè il racconto non si tramuti in
+catalogo.
+
+
+
+
+IX.
+
+
+In mezzo a tante fatiche e trionfi dell'arte, non era dimenticata
+Fiordalisa. La bella immagine aleggiava sempre davanti agli occhi di
+Spinello. L'idea, insinuata nella sua mente da messer Dardano
+Acciaiuoli, che il lavoro fosse preghiera, e che la preghiera lo
+avrebbe avvicinato alla sua povera morta, gli aveva, come suol dirsi,
+raddoppiate le forze. Indi, ne accadde quel che doveva accadere, cioè
+che la stessa assiduità del lavoro gli recasse un po' di quiete allo
+spirito.
+
+Questo va detto, s'intende, pel caso di Spinello Spinelli; che, in
+verità, non sarebbe più giusto nel caso di un altro, il quale si
+struggesse d'amore per una persona viva. Amare ed esser privi della
+vista di chi s'ama, è un male senza rimedio, o il lavoro non ci può
+far nulla; se pure è vero che si possa lavorare di buona voglia.
+
+Del resto, la quiete dell'animo di Spinello va intesa con discrezione.
+Era una quiete, come oggi si direbbe, relativa. Gli restava un gran
+vuoto nel cuore, e sul volto l'impronta di una rassegnata tristezza.
+
+Da qualche tempo il nostro pittore aveva cambiato d'alloggio, o, per
+dire più esattamente, aveva cambiato Tuccio di Credi, quello tra i due
+che pensava alle cose materiali della vita, e che aveva riconosciuta
+la necessità di un alloggio in cui si potessero muover le braccia. Le
+opere commesse a Spinello avevano recato una certa agiatezza, e non
+era più convenevole che si vivesse stretti e pigiati nella povera
+cameretta in via della Scala. Inoltre, bisognava possedere un
+quartierino con una camera abbastanza spaziosa per uso di studio, in
+cui preparare i disegni e i cartoni che dovevano servire agli
+affreschi.
+
+Con queste ragioni si era persuaso Spinello. Ed anche meno sarebbe
+bastato; per esempio la volontà di Tuccio, a cui Spinello si
+acconciava mai sempre. E i due compagni d'arte, abbandonando la via
+della Scala, erano andati ad alloggiare in un quartierino di là dal
+Ponte Vecchio, anzi nel borgo Santo Jacopo, tra il Ponte Vecchio e il
+ponte di Santa Trinita. Spinello ci guadagnava di non dover più escire
+di casa alla sera, poichè l'edifizio dava dalla parte posteriore
+sull'Arno, ed egli aveva presa l'usanza di sedersi su d'una terrazza
+coperta, e di star là fino a ora tarda, contemplando le acque del
+fiume, che sbucavano gorgogliando di sotto gli archi del ponte.
+
+Di tutti gli spettacoli monotoni, i quali possono accordarsi con la
+malinconia d'un pensiero dominante, è questo certamente il più
+acconcio. Passano le acque, si seguono i fiotti: ma questo che seguite
+con gli occhi non è più quello di prima, eppure vi sembra la medesima
+cosa. Non dissimilmente la vita umana e le sue molte vicende, chi le
+guardi nulla nulla dall'alto.
+
+La terrazza di Spinello Spinelli prendeva luce da tre arcate, sorrette
+da colonnini di marmo nello stesso piano della facciata, la quale
+faceva angolo con un'altra casa, che usciva alquanto più fuori sulla
+riva del fiume, ed era terminata da un balcone, o terrazza scoperta,
+in cima all'edifizio. Colassù si vedevano di tanto in tanto parecchie
+donne, intente a rasciugare il bucato. Spinello le vedeva solamente
+verso sera, quando egli si riduceva nel suo osservatorio. Le donne che
+stavano allora levando i pannilini dal sole, salutavano lui molto
+garbatamente; ed egli rendeva il saluto, né più altro aveva che fare
+con esse.
+
+Una di loro, più giovane all'aspetto, restava più lungamente in
+vista, lavorando di cucito. Così almeno si doveva argomentare
+dall'atteggiamento del viso, chinato su qualche cosa che il parapetto
+non consentiva di scorgere, e dal moto uniforme e continuo, come di
+persona che tragga il refe. Questo aveva osservato Spinello, senza
+badarci più che tanto. Del resto, una savia e costumata fanciulla,
+che non alzava mai gli occhi a guardarsi d'attorno. Quando egli,
+disoccupato com'era, alzava a caso la testa, intravvedeva la sua
+vicina, con lo sguardo basso sempre intento al lavoro.
+
+Diciamo, ad onore di Spinello, che se l'avesse veduta mai in atto di
+guardarlo, anche alla sfuggita, egli n'avrebbe preso sospetto e non
+sarebbe più tornato sul terrazzo.
+
+Tuccio di Credi, dopo il pranzo, andava sempre fuori da solo, e non
+tornava che a notte alta, per andare a dormire. Ma una sera egli venne
+con un pretesto a fare un po' di compagnia al suo principale.
+
+--Dio santo! che occhio di sole!--esclamò egli dopo aver guardato
+verso il balcone della casa vicina.--Ecco un bel modello per la Santa
+Lucia---
+
+Per intendere la frase di Tuccio, vi bisognerà sapere che Spinello
+aveva avuto alcuni giorni prima la commissione d'una tavola a tempera,
+per l'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi.
+
+Spinello alzò gli occhi per guardare lassù, dove guardava Tuccio di
+Credi, ma non rispose nulla al compagno.
+
+--Che, forse vi pare ch'io non abbia ragione?--ripigliò Tuccio di
+Credi.--A me sembra bellissima. Una vera trovata, per un pittore come
+voi, che fa, a detta universale, i bei visi di Madonne e di Sante. O
+forse non l'avevate ancora osservata?
+
+--No;--rispose asciuttamente Spinello.
+
+--Osservatela, maestro, osservatela. Proprio adesso che guarda in
+aria. L'occhio ha una grande espressione, mi pare.
+
+--Sì;--disse Spinello per farla finita con le esortazioni di Tuccio.
+
+Quell'altro si fermò lì, che forse aveva parlato per una prima volta
+già troppo. E poco stante, detto al compagno quel che aveva da dirgli,
+se ne andò a fare la sua solita passeggiata. Spinello rimase sulla
+terrazza, ma senza rivolgere più oltre lo sguardo alla sua bella
+vicina.
+
+Pure negli occhi doveva essergliene rimasto abbastanza. E quando ebbe
+a fare il bozzetto della Santa Lucia per la chiesa de' Bardi, senza
+volerlo, gittò sulla carta qualche cosa che somigliava abbastanza al
+tipo della fanciulla.
+
+Quando finalmente la tavola fu esposta all'adorazione dei fedeli, si
+trovò, nel quartiere, che Santa Lucia somigliava tutta a monna Ghita
+dei Bastianelli, la figliuola dell'orafo, che abitava per l'appunto
+nel sobborgo Santo Jacopo.
+
+S'intende che le donnicciuole non erano giunte di per sè a quella
+conclusione, e che la loro perspicacia era stata aiutata da
+qualcheduno. Tuccio di Credi, per esempio, passava le mezze giornate
+davanti all'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi.
+
+--Che vi pare, monna Tessa? Non si direbbe die il pittore ha preso a
+modello la figlia dell'orafo, che sta qui nel Borgo, nelle case dei
+Nucci?
+
+--O madonna delle poerine! Ma sicuro, è tutta lei. Vuol essere
+superba, la Ghita, quando saprà che l'han messa sull'altare, a far la
+figura di Santa Lucia!
+
+--Eh, bisogna pur dire che la ci ha un visino di santa. È un bel tocco
+di ragazza, e se non fosse zoppina a quel modo!
+
+--Zoppa, voi dite? Non mi par mica! È vero che cammina un po' stenta.
+
+--E che credete? che sia per le scarpe? È zoppina, vi dico. Ma in
+fondo, è un difettuccio da nulla, e quando è ferma non ci si vede
+neanche.--
+
+Questi ed altri erano i discorsi delle borghinelle di Borgo Santo
+Jacopo, poste in sull'orma da Tuccio di Credi. E voi già immaginate, o
+lettori, che la cosa giunse all'orecchio di monna Ghita. Io, in
+verità, non potrei starvene mallevadore; ma credo tuttavia lo si possa
+ammettere come molto probabile. E non mi stupirebbe se venisse in
+chiaro che la fanciulla del Bastianelli era andata anche lei,
+zoppicando un tantino, in Santa Lucia de' Bardi, per vedere
+quell'immagine, in cui tutti dicevano di riconoscere il suo grazioso
+visino.
+
+Una cosa io posso dirvi di certa scienza, ed è questa: che Spinello,
+non sapendo nulla di tante chiacchiere fatte sopra la sua tavola,
+passava sempre le sue serate sotto gli archi della terrazza, donde
+intravvedeva la fanciulla, sempre seduta accanto al balcone e intenta
+a lavorare di cucito.
+
+Uno di quei giorni, entrando sulla terrazza, Spinello non vide lassù
+le altre donne. Forse era giunto più tardi del solito, e quelle
+avevano già levati i pannilini dal sole. O forse non era giorno di
+bucato. Insomma, tutto ciò importa poco al racconto, ed io l'ho
+accennato solamente per dirvi che lassù egli non vide quella volta che
+la fanciulla, e non ebbe altro saluto che il suo.
+
+--Poverina!--pensa egli, mentre si affacciava al parapetto della
+terrazza.--Ella non fa che lavorare da mattina a sera. Già, lavoriamo
+tutti, a questo mondo. E perchè, poi? Per morire.--
+
+Vi fo grazia del soliloquio, che avviato su quel tono, andò molto
+lungo. Quando ebbe finito di filosofare, alzò gli occhi, sempre a
+caso, come soleva, tanto per muovere il capo, e intravvide la
+fanciulla del balcone. Gli parve da un lieve motto della testa, che
+ella avesse finito allora di guardarlo. Ma non badò più che tanto a
+quel segno di curiosità femminile. Ormai ci aveva presa la piega, e
+non doveva insospettirsi per una guardata innocente.
+
+Ma il giorno dopo, mentre stava per mettersi a tavola, Tuccio di Credi
+gli disse:
+
+--Sapete, maestro? L'hanno riconosciuta.
+
+--Chi?
+
+--La vicina, nella figura di Santa Lucia.--
+
+Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole.
+
+--Che novità è questa?--esclamò.--Io non so che cosa si sia potalo
+riconoscere....
+
+--Ma sì, vi dico, il popolino del Borgo ha riconosciuta la figlia
+dell'orafo. Perchè dovete sapere che quella ragazza del balcone qui
+presso, è la figlia d'un orafo, che lavora in una bottega del Ponte
+Vecchio. Ho udito io con questi orecchi, ho udito le donnicciuole che,
+dopo aver guardata la vostra bella tavola, dicevano; to', è monna
+Ghita dei Bastianelli. E infatti....
+
+--Infatti,--interruppe Spinello,--io non ho mai pensato di fare il
+ritratto alla nostra vicina.
+
+--Sarà;--disse Tuccio chinando la testa.
+
+--È, vi dico, è.
+
+--Sia pure come voi dite, maestro. Ma a me, ve lo confesso, pareva
+davvero un ritratto. E mi figuravo anche come fosse andata la cosa.
+
+--Sentiamo quest'altra.
+
+--Sicuro! Rammentate quel che v'ho detto, forse un mese fa, vedendo
+dalla terrazza la fanciulla dei Bastianelli? Sarebbe un modello
+eccellente per la Santa Lucia.
+
+--Rammento benissimo il discorso,--rispose Spinello,--ma io allora non
+ci ho pensato più che tanto.
+
+--Lo capisco,--ripigliò Tuccio di Credi.--Ma bisogna dire che la cosa
+vi sia rimasta impressa nell'animo, come accada qualche volta senza
+badarci, e che perciò, disegnando la Santa Lucia, vi siano venuti
+inavvertitamente i contorni della nostra bella vicina.
+
+--Sarà così;--disse Spinello che non amava disputare.
+
+--Del resto,--continuò Tuccio di Credi,--son casi che si danno. E noi
+possiamo prender questo come un augurio.
+
+--Un augurio! Di che?
+
+--Di matrimonio, perbacco!--osò rispondere Tuccio di Credi.--Via, non
+mi fate quella brutta cera. Non ho mica parlato del diavolo! I
+Bastianelli son brava gente, stimati per tutto il Borgo, e di monna
+Ghita si parla assai bene; perfino dalle donne, che è tutto dire! Voi
+siete solo, maestro. Io non potrò mica esser qui sempre, a tenervi
+compagnia!
+
+--Povero Tuccio!--mormorò Spinello.--Io debbo esservi grato di tante
+cure amorevoli. Cure inutili, del resto;--soggiunse egli,
+sospirando.--A che serve la vita?
+
+--Serve ai fini di Domineddio, e vi par poco? Fino a tanto che egli ci
+tiene quaggiù, bisogna starci. Non ricordate quel che dice messer
+Dardano quando gli fate dei discorsi come questo? Il gentile uomo vi
+ama assai. Anche ieri me lo diceva:--Bisognerebbe che Spinello
+togliesse moglie.
+
+--Ah!--gridò Spinello.--E voi?
+
+--Io.... Scusate, maestro. Io gli ho raccontato di questo ritratto,
+che tale è parso a tutti, come a me.--
+
+Spinello si morse le labbra e diede una guardataccia all'imprudente
+compagno.
+
+--Questo non dovevate far voi!--esclamò.--Mettere in piazza una onesta
+fanciulla!
+
+--Oh, per questo, non ci vedo alcun male;--rispose Tuccio di Credi,
+appoggiando la frase con un'alzata di spalle.--Ella stessa, rimanendo
+ogni giorno in vista, presso al balcone....
+
+--O perchè dovrebbe allontanarsene, se è in casa sua?--disse
+Spinello.--E non credete che possa starci per consuetudine e senza
+badare a me, come ci sto io, sulla terrazza, e senza occuparmi di lei?
+
+--Potrebb'essere così, come voi dite, se non fosse
+altrimenti;--rispose Tuccio di Credi.--Il fatto è questo, che la
+fanciulla vi ha osservato e pensa a voi di continuo.
+
+--Come sapete voi ciò?
+
+--Eh, Dio buono, nel modo più naturale del mondo. Sapete pure! Le
+ragazze, quando ci hanno un segreto di questa fatta, provano subito il
+desiderio di confidarlo a qualcheduno. Mettete dunque che monna Ghita
+ne abbia parlato ad una sua parente; che questa parente conosca me,
+sapendo per giunta che io vivo insieme con voi, e che essa sia venuta
+in gran segretezza a darmene un cenno, con la speranza che io spenda
+una parola presso di voi, come faccio per l'appunto ora.--
+
+--Spinello rimase un po' sconcertato da quelle notizie dell'amico, che
+tanto s'accordavano con le sue medesime osservazioni. V'ho narrato
+poc'anzi com'egli si fosse avveduto di qualche sguardo furtivo della
+sua bella vicina. Ma egli lo aveva attribuito a mera curiosità, e non
+si era fermato a vederci altro di più grave.
+
+--Ve ne avrei toccato prima d'ora,--soggiunse Tuccio di Credi,--ma me
+ne sono astenuto, perchè volevo consigliarmi con messer Dardano
+Acciaiuoli.
+
+--E vi siete consigliato!
+
+--Certamente. Messer Dardano è un uomo di gran giudizio e pieno di
+benevolenza per voi. Ora, anch'egli vedrebbe assai volentieri le
+vostre nozze.--
+
+Spinello fremeva dentro di sè dalla stizza. Gli cuoceva che si
+occupassero tutti della sua felicità, come la chiamavano, mentre egli
+non consigliava niente a nessuno e ai casi suoi intendeva di
+provvedere da sè. Ma si trattenne dal manifestare ciò che gli bolliva
+nel cuore, per non dir cosa la quale potesse far contro alla
+gratitudine che egli sentiva per Dardano Acciaiuoli e all'amicizia
+che, ad onta di quella seccatura, egli sentiva di dover professare a
+Tuccio di Credi.
+
+Questi, frattanto, veduto che l'amico si richiudeva nel suo guscio,
+non pensò più che a mangiare. E finito il pasto, infilò l'uscio
+senz'altro.
+
+Quella sera, Spinello, già arrivato sul limitare della terrazza, mutò
+prontamente opinione e uscì di casa a sua volta, per andare a diporto
+lungo l'Arno, dove la riva, era più deserta, di là dalle case de'
+Bardi. Anche lui non tornò che a notte alta, per andarsene a letto. E
+la mattina seguente si recò in Santa Croce, dova lavorava in quel
+tempo, e a Tuccio non disse parola che alludesse al discorso del
+giorno innanzi, nè Tuccio a lui. Venne l'ora del pranzo, e si parlò
+poco, di cose da nulla; indi Tuccio se ne andò pei fatti suoi, e
+Spinello, rimasto solo, uscì da capo, per recarsi a diporto lung'Arno.
+
+Il cangiamento non era piacevole. La sua triste e cara consuetudine
+era interrotta. Spinello non poteva più esser solo, poichè un uomo che
+passeggia è sempre esposto ad imbattersi in qualcheduno. Inoltre,
+vedeva il suo fiume, i cui fiotti lievemente increspati si seguivano
+lentamente; ma non era più lo spettacolo della terrazza, donde egli
+vedova lo acque limacciose illuminarsi di qualche riflesso
+cristallino, mentre gorgogliavano intorno alle pile del suo Ponte
+Vecchio.
+
+Uno di que' giorni, capitò una visita inaspettata nel quartierino di
+Spinello Spinelli. Era Parri della Quercia, giunto allora da Arezzo.
+Fu accolto, come potete immaginarvi, a braccia aperte. Alla vista
+dell'amico che gli ricordava i suoi giorni più lieti, Spinello pianse
+come un bambino. Era un pezzo che non piangeva, e quelle lagrime lo
+sollevarono un poco.
+
+Parri della Quercia era venuto a bella posta da Arezzo per dare al suo
+compagno d'arte una lieta notizia. Prendeva moglie, e la gioia
+domestica di cui voleva far parte a Spinello colorava alquanto le sue
+guance scarne, su cui si leggeva il destino del giovine e modesto
+pittore.
+
+--Ci avete ben pensato, Parri?--chiese allora Spinello.
+
+--Ci ho pensato;--rispose Parri, con l'usata placidezza.--Appunto
+perchè ci ho pensato, fo conto di affrettare le nozze. Son condannato
+a morire di mal sottile; lo so, ma che volete? Con questi mali si
+campa qualche volta più a lungo di molti sani.
+
+--Speriamo che il vostro male non sia così grave come dite;--replicò
+Spinello.--Ma se lo fossa, Parri, vorreste voi condannare una povera
+donna a vivere con voi, per restar vedova anzi tempo?
+
+---Quando vi dico che ci ho pensato!--disse di rimando
+quell'altro.--Sentite qua. La mia fidanzata è una ragazza povera, non
+bella, nè felice. La tolgo da una casa, dove i suoi non l'amano come
+dovrebbero, e dove la vita le è divenuta un inferno. Come vedete, fo
+anche un'opera buona. Ella ha poi un cuor d'oro; mi terrà compagnia,
+assisterà i miei ultimi giorni e li renderà meno dolorosi. Infine,
+erediterà quei pochi ch'io vo guadagnando dalle opere mie. Non sarà
+una gran cosa, perchè la mia arte è meschina; ma per lei sarà sempre
+la ricchezza.
+
+--Ottimo Parri!--esclamò Spinello, intenerito.--Speriamo che la nuova
+vita vi giovi, e le miti gioie domestiche vi restituiscano a sanità.
+
+--Eh, tutto può darsi. Quantunque io non lo speri, voi potete
+immaginarvi che lo desidero. E voi, Spinello, non risanerete delle
+vostre malinconie? Non prendete moglie anche voi?--
+
+A quelle parole, buttate là a caso, Spinello rizzò prontamente la
+testa.
+
+--Avete parlato con Tuccio?--gli chiese, fissandolo in volto.
+
+--Mio Dio, sì;--rispose Parri, che non sapeva mentire.
+
+--Che noia!--gridò Spinello, sbuffando.
+
+--Tuccio vi ama;--osservò placidamente quell'altro.
+
+--Lo so, e m'è uggioso questo amore, che vuole ad ogni costo
+impicciarsi nei fatti miei. Mi lascino alle mie tristezze. Parri, io
+ci ho i morti nell'anima; come volete che pensi alle creature vive?
+
+--Ecco il male;--ripigliò Parri.--Io non credo che ciò vi consiglino i
+morti, sibbene di andare per la via retta e di avere un po' di
+pazienza.
+
+--Ne ho.
+
+--Ma per uccidervi lentamente. E questo è un grave peccato innanzi a
+Dio. Così amate i morti, Spinello? E vorrete voi mettere sull'anima di
+quella poveretta la rovina del vostro ingegno, la morte vostra, la
+disperazione del vostro povero padre?--
+
+Era la prima volta, dopo un anno, che si accennava così direttamente a
+madonna Fiordalisa, in presenza di Spinello Spinelli. E il modo era
+ingegnoso, come ispirava l'affetto al mite animo di Parri della
+Quercia.
+
+Spinello rimase alquanto sconcertato dalla novità dell'argomento. Un
+teologo, dugent'anni più tardi, ne avrebbe fatto un caso di coscienza,
+sicuro di vincere con esso la riluttanza di un credente come Spinello
+Spinelli, più che allora non isperasse di vincerla quel bravo giovine
+d'un Parri.
+
+E certamente non poteva sperarlo, poichè Spinello non gli aveva
+risposto più nulla. Era la sua consuetudine, quando un discorso non
+gli andava a' versi, di chiudersi in sè medesimo, alla maniera dei
+grandi, e di lasciarvi lì, a mezzo della vostra perorazione.
+
+Parri, come potete immaginarvi, fu trattenuto a desinare. La casa di
+Spinello Spinelli doveva essere la sua, per tutto il tempo che egli
+contava di rimanere a Firenze. Ma dopo il desinare, Tuccio di Credi lo
+tirò in disparte e gli disse:
+
+--Lasciamo solo il maestro; questa è l'ora in cui egli si raccoglie un
+tantino, per meditare le sue composizioni.
+
+--Che gli fanno tanto onore!--esclamò Parri, con accento di profonda
+convinzione.--In Arezzo si parla sempre de' suoi trionfi, e tutti se
+ne rallegrano di cuore. Suo padre, poi, ne è veramente orgoglioso.
+Povero messer Luca! Come sarebbe contento, se voi poteste mandargli
+una buona volta l'annunzio che suo figlio ha cacciate dal capo le sue
+malinconie!--
+
+Spinello udiva il dialogo dei due compagni d'arte. Alle ultime parole
+di Parri della Quercia si volse in soprassalto, e gli chiese:
+
+--È mio padre che vi ha incaricato di parlarmi in tal guisa?
+
+--Sì;--rispose Parri volgendosi a lui;--ma lo ha fatto con una frase
+più calda. Morrei contento, mi disse, morrei proprio contento, se
+Spinello mi desse prova d'aver risanato lo spirito.
+
+--Povero padre!--esclamò Spinello, sospirando.--Poterlo!--
+
+E congedati gli amici, andò verso la terrazza, dove lo tirava la
+vecchia consuetudine. Ma, come fu giunto sul limitare, tornò indietro.
+Avrebbe voluto contentar tutti, ma in verità non se ne sentiva la
+forza.
+
+Passarono così altri due giorni, senza che si tornasse su quel triste
+argomento. Spinello era a lavorare in Santa Croce, quando gli fu
+annunziata la visita di messer Dardano Acciaiuoli. La cosa non parve
+strana a Spinello, poichè messer Dardano era stato il suo primo
+protettore in Firenze, e rimaneva il suo migliore amico. Spesse volte
+il vecchio gentiluomo andava a cercarlo e stava qualche ora a vederlo
+dipingere, in questa o in quella delle chiese che Spinello decorava
+de' suoi mirabili affreschi.
+
+Quella volta, salendo sul ponte, messer Dardano gli disse,
+incominciando:
+
+--Maestrino, ho a farvi un lungo discorso. Non vi spaventerete mica?--
+
+Spinello indovinò subito dove messar Dardano volesse andare a battere.
+Ma ci voleva pazienza; bisognava ascoltarlo.
+
+--Sedete, messere;--gli rispose, additandogli uno sgabello.--Il luogo
+è forse incomodo, per una lunga conversazione; ma tal sia, come voi vi
+siete degnato di sceglierlo.
+
+--Oh, si sta benissimo qui;--disse l'Acciaiuoli.--Sedete anche voi.--
+
+Spinello voltò dalla parte di messer Dardano il suo trèspolo, e si
+assise sul gradino più basso nell'atteggiamento del minore che ascolta
+il maggiore.
+
+Messer Bardano incominciò:
+
+--Sapete se vi amo, Spinello!...
+
+--Oh, messere! Me ne avete dato tante prove!--rispose il giovine
+pittore.--Senza il vostro aiuto, che sarei? Mi conoscerebbero, forse,
+a Firenze?
+
+--Non parliamo di ciò;--disse il vecchio gentiluomo, dandovi sulla
+voce.--È debito d'un cavaliere che ami la patria, promuovere con ogni
+sforzo tutto ciò che le torni ad onore. E in questo io sono ancora il
+vostro debitore.--
+
+Spinello s'inchinò, arrossendo.
+
+--Volevo parlarvi in quella vece dell'amicizia che ho per
+voi,--continuò messer Dardano,--che vorrei vi fosse nota in tutta la
+sua profondità. Vi amo come un figlio, maestrino mio, e vorrei vedervi
+felice.
+
+--Felice!--mormorò Spinello.--È forse possibile?
+
+--Se lo vorrete, sì certamente.
+
+--Risuscitate i morti, messere?
+
+--Ahimè, troppo mi domandate. Un solo, al mondo, ha potuto far ciò, e
+quell'uno non era un uomo;--replicò messer Dardano.--Ma quell'uno
+sopportò molte miserie e bevve il calice delle amarezze per noi,
+insegnandoci in questa guisa a patire, a vivere fortemente in mezzo
+alle prove più dolorose. Siete voi certo, Spinello, di fare il debito
+vostro, chiudendovi in questa cupa tristezza! E siete voi certo di
+piacere a quell'anima santa che avete perduta? Credete voi che lassù
+non si dolgano di vedervi cagionare tanto rammarico al vostro vecchio
+padre? Pensate com'egli sarebbe consolato se vi sapesse più lieto! Me
+lo ha confessato ieri un vostro amico, Parri della Quercia, che fu
+condotto a casa mia da Tuccio di Credi. Un altro che vi ama. Spinello!
+E voi vedete che io non vi faccio misteri; vengo subito a mezza spada
+con voi. Orbene, proseguiamo a parlarci schiettamente; vostro padre
+vuole da voi questa consolazione, l'ultima che potrete dargli, da quel
+buon figlio che siete. Morrà triste, se non saprà che il vostro
+spirito ha ritrovata la pace.
+
+--Messere,--balbettò Spinello, confuso,--vorrei.... Lo sa il cielo, se
+vorrei!...
+
+--Vogliate dunque; dipende da voi;--ripigliò messer Dardano.--Voi
+dovete ammogliarvi. Una compagna vi è necessaria. Non credete a ciò
+che sentenziano taluni, che l'artista ha da viver solo, perchè l'arte
+non vuole rivali. Chi immagina e crea, deve trovare in casa la pace
+allegra, che ritempra le forze, e il viso sorridente di qualcheduno
+che l'ama. Si narra d'un gigante, che combattè con Ercole, e che
+rinfrescava il vigore delle membra, quante volte toccava coi piedi la
+terra. La terra, per l'artista è la sua famiglia. Fatevi una famiglia,
+Spinello. E poichè ho udito d'una buona fanciulla che vi ama....
+Suvvia, perchè non la sposereste?
+
+--Messere,--disse allora Spinello,--per far ciò che voi dite, bisogna
+amare. Ed io non amo.
+
+--Pazienza! Cerchiamone un'altra che vi piaccia di più. Quantunque,
+monna Ghita, che io ho veduta l'altro dì....
+
+--Come?--gridò Spinello.--Anche questo avete fatto?--
+
+Messer Dardano sorrise, come sa sorridere un uomo accorto, quando
+altri s'avvede di qualche sua bella trovata.
+
+--Sicuramente;--diss'egli.--Avevo udito di questa ragazza vostra
+vicina di casa, ed ho voluto vederla. Domenica mattina, per l'appunto,
+il nostro Tuccio di Credi è venuto a prendermi a casa mia, per
+accompagnarmi agli uffizi divini in Santa Lucia dei Bardi. Monna Ghita
+ha un'aria modesta e buona che innamora. E certamente se tutta la
+persona fosse così bella come il viso.... Ma già, non si nasce
+perfetti, a questo mondo.
+
+--Ah!--notò Spinello, incominciando a respirare.--Ci avete trovato
+qualche difetto?
+
+--Una cosa da nulla, in verità, e quasi non metterebbe conto
+parlarne,--rispose messer Dardano.--Ma infine, se questo può essere un
+ostacolo per voi, ve lo torno a dire, cerchiamone un'altra che vi
+piaccia di più.
+
+--No, no;--disse Spinello.--Se io volessi pure risolvermi al gran
+passo, credetelo, io non andrei a cercare la perfezione. Tutt'altro!
+Mi parrebbe un'offesa alla, memoria di quella poveretta;--soggiunse
+egli rabbrividendo istintivamente.--Voi lo avrete saputo da Tuccio, o
+da altri, messer Dardano mio veneratissimo; Fiordalisa era un miracolo
+di bellezza. Iddio non ha voluto che tanto splendore privilegiasse la
+terra, e l'ha ripreso con sè, per ornamento del suo trono. Ma io non
+ne cercherei altra, che valesse altrettanto, quand'anche sapessi di
+trovarla al mondo: nè vorrei cercarne una che agli occhi altrui
+potesse parere scelta da me per le grazie della persona. Su ciò mi
+troverete saldo, messere; nè essere, nè parere, anco lontanamente,
+infedele a quell'immagine di celestiale bellezza, che la morte ha
+potuto rapirmi, ma che non potrà farmi dimenticare più mai.
+
+--Orbene, eccovi nel caso;--replicò l'Acciaiuoli. Monna Ghita non ha
+--di veramente gentile che il viso. Alla sua persona mancano affatto
+--quei contorni delicati che hanno, per esempio, le vostre Madonne, e
+--che certamente ebbe la vostra povera morta. La figlia del
+--Bastianelli cammina male, per giunta, ed anzi la dicono un po'
+--zoppa. Chi potrà dire che voi vi siate invaghito di lei, per le
+--grazie della persona? Diranno che dovevate farvi una famiglia,
+--perchè questo è l'obbligo d'ogni uomo per bene, d'ogni artista che
+--voglia lavorare da senno. E poi, ella vi ama, mio bel maestrino, ed
+--anche questo va considerato. La sua figura, che fu ritratta da voi
+--nella Santa Lucia....
+
+--Un caso!--interruppe Spinello.--Un mero caso, di cui non so
+neanch'io rendermi ragione. Tuccio di Credi ve lo avrà detto, che
+io....
+
+--Sì, sì, m'ha detto ogni cosa, ed io ho capito benissimo come sia
+andata questa faccenda. Infine, un pittore ha da prenderli in qualche
+luogo, i suoi tipi. Non ci mancherebbe altro che l'artista dovesse
+reputarsi innamorato di tutte le figure che ha da ritrarre, per dar
+varietà alle sue opere! Una cosa rimane, che il viso di monna Ghita ha
+una grande espressione, ed è l'indizio di una bell'anima. Pensateci,
+Spinello, e poi mi direte che cosa avrete deliberato di fare. Ma
+badate, maestrino, non dovete rattristarmi, dovete dirmi di sì.--
+
+Spinello non rispose. E in verità non aveva da risponder nulla, perchè
+messer Dardano gli dava tempo a pensare, risparmiandogli il rimorso di
+un no troppo reciso e pronto, che sarebbe parso un atto di scortesia
+verso quell'uomo onorando.
+
+Pensò, difatti, quando fu solo, pensò lungamente a tutte le cose che
+gli aveva detto il vecchio gentiluomo, ed anche ai discorsi di Parri,
+come a quelli di Tuccio. Benedetto chiacchierone, quel Tuccio! Era
+lui, proprio lui, che aveva destato quel vespaio, tirandogli addosso
+tante esortazioni ad un tempo. Spinello, per altro, non poteva
+lagnarsene troppo. Il suo compagno d'arte non aveva peccato che per
+eccesso di zelo. Così grande era il tesoro dell'amicizia, sotto quella
+ruvida scorza d'uomo.
+
+Monna Ghita! Dunque egli, per essere andato ad abitare in Borgo Santo
+Jacopo, doveva acconciarsi a prender moglie? Ma già, fosse andato a
+Por Santa Maria, a porta Pinti, a Santa Croce, in Ognissanti, sarebbe
+stato lo stesso. Quando gli amici hanno stabilito di darvi moglie, le
+donne non mancano e se ne trova una ad ogni uscio. Manco male la
+figliuola dell'orafo, poichè messer Dardano ci aveva trovato un grosso
+difetto. Era zoppa, e tozzotta per giunta. Poverina! Non lo avrebbe
+trovato facilmente, un marito. E gli divenne cara, quella povera
+figliuola, già condannata nell'animo suo a rimanersene in casa, gli
+divenne cara per quel tanto di ambizioncelle e di vanità a cui ella
+avrebbe dovuto rinunziare. Infatti chi nol sa? La donna, destinata a
+risplendere per la bellezza, e ad essere dal più al meno una
+meraviglia per qualcheduno, scade nella propria estimazione, quando le
+manchi questa piccola speranza, in cui è riposta ogni sua contentezza.
+
+Quel giorno Spinello si arrischiò a tornare sulla terrazza, ove da una
+settimana non aveva più posto piede. Monna Ghita non si vedeva al
+balcone, ed egli si trovò meno impacciato. La corrente del fiume
+scendeva gorgogliando di sotto gli archi del Ponte Vecchio, ed egli
+stette ad osservar la corrente.--Così la vita;--pensò tornando al
+monologo;--poi si finisce nel gran mare dell'essere. Bella cosa, il
+finire, non sentir più nulla delle usate molestie, e ricongiungersi a
+ciò che s'è avuto di più caro nel mondo!--
+
+La mattina seguente, Parri della Quercia faceva ritorno ad Arezzo.
+
+--Che dirò a vostro padre?--chiese egli all'amico.
+
+--A mio padre?...--balbettò Spinello.--Ditegli....--
+
+E trasse, così dicendo, un sospiro. Poi, facendo uno sforzo, riprese:
+
+--Ditegli che lo contenterò.
+
+--Ah!--grido Tuccio di Credi.--Davvero?
+
+--Sì,--mormorò Spinello.--se la vicina mi vorrà, io sono disposto. Vi
+contenterò tutti, non dubitate.--
+
+Gli occhi di Tuccio sfavillarono d'allegrezza. Quel bravo Tuccio di
+Credi! Amava tanto Spinello!
+
+
+
+
+X.
+
+
+L'anno era trascorso dacchè madonna Fiordalisa era morta per lo
+sventurato Spinello. Ed egli, il fedele, l'inconsolabile amante,
+circuito, spronato, incalzato, oppresso dalle esortazioni di tutti,
+dava tregua al lutto del suo cuore, per impalmare un'altra donna.
+
+Così finiscono, direte, così finiscono gli eroi da romanzo! Ma, di
+grazia, umani lettori (e vorrei soggiungere umane lettrici), sentite
+un pochino le ragioni del narratore. Si grida tanto alla debolezza dei
+romanzieri, che si son fitti in capo di presentare al pubblico dei
+tipi perfetti, soprannaturali, impossibili! E i romanzieri, che sono
+uomini veri, cioè a dire imperfetti la parte loro, si seccano di
+questa chiacchiera, oramai troppo ripetuta. Ah, volete del vero?
+Eccone. Voi pretendete, osservatori giudiziosi della natura, che il
+dolore non duri eterno nell'anima umana. L'esempio costante di ciò che
+vedete intorno a voi sembra dirvi che la gioventù della carne,
+mortificata a lungo da un profondo rammarico, si ribella un bel giorno
+al suo tormentatore e ripiglia i suoi diritti? Ammettiamo che sia
+vero, e rifacciamo i nostri poveri eroi su questo grazioso esemplare.
+Noi dunque dicevamo....
+
+No, non dicevamo nulla; o piuttosto, dicevamo che non è proprio così.
+Il senso morale si ribella anche lui, respinge queste superficialità
+dell'osservazione quotidiana, ed anche in un atto di debolezza vuol
+vedere le ragioni di un grande sacrifizio. Andate coll'indagine minuta
+e paziente, andate in fondo a queste apparenti infedeltà che sono
+portate dai casi e consigliate dagli obblighi della vita, e troverete
+ancora il dolore, più profondo e più grave che mai, poichè i contrasti
+degli affetti lo avranno mutato in rimorso.
+
+Lo abbiamo tutti, non dubitate, lo abbiamo tutti, un alto ideale
+nell'anima. Lo si nega da molti, a cui pesa di nutrire un ospite così
+ragguardevole, e di apparire poco padroni in casa propria. Ma la
+coscienza lo svela a tutti e col testimonio della coscienza non c'è
+negazione che tenga. Quando la commedia del giorno è finita e l'attore
+si trova solo nel suo camerino, dove non ha più da ingannare nessuno,
+spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte, incominciando da
+quei mustacchi neri e arroncigliati che gli davano un'aria di
+gradasso, o da quelle fedine bionde, che lo facevano parere un inglese
+annoiato. Quando tacciano intorno a voi le voci del mondo, ascoltate
+la voce arcana che è dentro di voi e che vi dice: Così devi essere,
+non come ti sei dato a vedere. Nobiltà, grandezza, culto della virtù,
+non sono vuote parole. Perchè vuoi mostrarti spregiatore delle cose
+invisibili, solo perchè non si riflettono nello specchio che ti
+rappresenta la tua immagine arcigna? E chi credi tu d'ingannare, con
+questa tua scettica asseveranza? Chi ti dice che tutto ciò che fu, sia
+morto davvero e per sempre? Chi ti assicura che gli occhi vigili, di
+là dalla tomba, non guardino ancora, con tristezza o pietà, ciò che tu
+fai di malvagio o di sciocco?
+
+Spinello Spinelli vedeva la propria condizione e pensava con
+raccapriccio che avrebbe dovuto mentire davanti ad una povera
+fanciulla un affetto che non sentiva nel cuore. Ma gli soccorreva in
+quel punto l'esempio di Parri della Quercia. Già condannato ad una
+fine immatura, non impalmava egli una ragazza, col nobile proposito di
+liberarla dalle strette della miseria e dai mali trattamenti della
+famiglia? E Spinello, dal canto suo, condannato al lutto eterno delle
+sue morte speranze, non avrebbe assicurato a monna Ghita dei
+Bastianelli uno stato di gran lunga superiore a ciò che ella poteva
+ripromettersi? Perchè, infine, egli era giunto in breve ora
+all'eccellenza dell'arte e ne raccoglieva i frutti ogni giorno. La sua
+medesima tristezza, appartandolo dal mondo, gli recava il benefizio
+inestimabile di una febbrile operosità. La ricchezza si faceva
+incontro a Spinello, più che egli non andasse a cercarla; e quella
+ricchezza egli avrebbe data a monna Ghita, in compenso di un amore che
+non era in poter suo di offerirle.
+
+E poi, che cosa doveva ella sapere delle cose d'amore, quella vergine
+creatura, vissuta sempre rinchiusa tra le pareti domestiche? Così
+pensava egli, ingannandosi; ma in quella stessa guisa che si ingannano
+tutti, credendo che amore sia una scuola, mentre esso è una
+rivelazione. Una donna, anche più facilmente e meglio dell'uomo, si
+inizia all'amore da sè, Non ne ha imparati i segreti; eppure ella
+sente subito, appena il suo cuore abbia incominciato a dare i battiti
+più frequenti dell'usato, ella si addestra a discernere l'amore vero
+dal falso, l'accento della passione da quello della tenerezza e della
+pietà. Ma infine, ve l'ho detto, Spinello s'ingannava come tanti e
+tanti altri, e poteva credere che quella innocente fanciulla non gli
+avrebbe saputo chiedere più di quello che egli poteva darle in
+ricambio. E all'ombra di Fiordalisa, che gli stava sempre negli occhi,
+mostrava gli amici, i protettori, messer Dardano, suo padre, tutti
+collegati nell'opera di volerlo ammogliato. E le soggiungeva, quasi a
+finire di persuaderla: vedete, la donna che io ho, non già trascelta
+fra mille, ma accettata dalle mani del caso, è una povera creatura, a
+cui mancano le grazie della persona, e nessuno potrà credere che il
+mio cuore, ancor pieno di voi, si sia infiammato per una donna così
+poco paragonabile a voi.
+
+In questo modo e con questi ragionamenti, Spinello Spinelli si
+acconciò al nuovo proposito. Messer Luca, a mala pena ne ebbe il
+felicissimo annunzio, si partì da Arezzo, per venire a Firenze. Gli
+antichi odii partigiani che lo avevano cacciato dall'ombra del suo bel
+San Giovanni erano da gran tempo sopiti. Riabbracciò il suo figliuolo
+e gli parve di vederlo tornato da morte a vita; nè si dolse, nel suo
+cuore di padre, aperto a tutte le ammirazioni come a tutte le
+tenerezze, di dover mandare il rispetto di costa all'amore, trovando
+Spinello così grande, per le sue opere, nella estimazione di tutti.
+
+--Figliuol mio,--gli dicea, non sapendo saziarsi mai di guardarlo e di
+baciarlo sul viso,--sei tu? proprio tu? il dipintore famoso, che
+contende la palma ai migliori della scuola di Giotto? E sono io tuo
+padre?--
+
+Dopo una così lunga notte di amaro sconforto, Spinello Spinelli ebbe i
+primi sorrisi di gioia, vedendo l'allegrezza di quel povero vecchio,
+che per lui, per suo figlio, tornato alla quiete dell'animo, cresciuto
+alla gloria dell'arte, dimenticava perfino le ebbrezze del fuoruscito,
+che dopo tanti anni d'esilio rivede finalmente la patria.
+
+Messer Dardano Acciaiuoli accolse anche lui amorevolmente il padre del
+suo giovine amico e gli fece gran festa. Ambedue andarono dal
+Bastianelli che lavorava, come vi ho detto, in una botteguccia d'orafo
+sul Ponte Vecchio.
+
+Il bravo e modesto artefice cascò dalle nuvole udendo quella domanda
+di matrimonio fatta a sua figlia da un pittore famoso e recata a lui
+da un uomo così ragguardevole, da uno dei maggiorenti di Firenze, qual
+era messer Dardano Acciaiuoli. Non accettò lì, su due piedi, perchè
+voleva interrogare sua figlia, ma in fondo in fondo perchè non credeva
+a' suoi medesimi orecchi. Non poteva darsi che quei due visitatori
+avessero preso un granchio e fossero andati da lui, scambio dì andare
+da un altro?
+
+--La mia figliuola, non fo per dire, è un'angiola;--rispose il
+Bastianelli, com'ebbe udita la domanda di messer Dardano.--Ma forse
+messer Spinello, di cui mi parlate, non l'ha vista bene. Agli occhi
+del mondo, che non conosce il suo cuore, la mia Ghita è una povera
+ragazza, senza garbo, come senza sostanze. Troppo le manca di ciò che
+può far piacere una donna, specie ai pittori, che s'innamorano di
+veduta, anteponendo, com'è naturale, i pregi della persona a quelli
+del cuore.
+
+--Via, mastro Zanobi,--rispose l'Acciaiuoli, non fate così poca stima
+--del sangue vostro. Spinello conosce la vostra Ghita e ne è
+--innamorato morto. E poi l'ho veduta anch'io, che me ne intendo, per
+--antica esperienza;--soggiunse usando dei diritti che concede
+--l'età.--Non vi date dunque pensiero di certi nonnulla. Piuttosto
+--chiedete a lei che cosa pensi di questa proposta. Si sa, poichè col
+--marito ci ha da vivere lei, è anche giusto che sia interrogata la
+--sua volontà.
+
+--È giusto, sicuro, è giusto;--disse il Bastianelli, che non sapeva
+raccapezzarsi, tra il dubbio e l'allegrezza.
+
+Siamo dunque intesi;--ripigliò l'Acciaiuoli.--Chiedete l'avviso della
+vostra figliuola. Noi ripasseremo domani da voi.
+
+--No, messere, so il debito mio;--replicò 11 Bastianelli facendo un
+inchino.--Passerò io alle vostre case, messere.--
+
+Quel giorno mastro Zanobi chiuse bottega alle undici del mattino,
+quantunque non fosse giorno di festa. Ma era festa per lui, a bastava.
+Gli sapeva mill'anni di essere a casa, di avere interrogata sua figlia
+e di saperne l'intiero.
+
+Monna Crezia, che tale era il nome della moglie dell'orafo, fece le
+meraviglie, vedendo ritornare in casa a quell'ora insolita il marito.
+
+--Domine!--gridò ella, inarcando le ciglia. Che cos'è stato? Perchè
+--avete lasciata la bottega?
+
+--La bottega è la bottega e la casa è la casa; sentenziò mastro
+--Zanobi.--Dov'è la Ghita?
+
+--È di là, che lavora. Ma si può sapere che cosa abbiate, Zanobi!
+
+--Crezia, voi saprete ogni cosa a suo tempo. Venga la Ghita; ho
+bisogno di parlarle.--
+
+Venne la Ghita. Una bella ragazza, a non guardare che la testa;
+capegli neri come l'ebano, occhi neri e pieni d'espressione; nobili e
+delicati i lineamenti, bianca la carnagione, e soave il sorriso, che
+prendeva lume in giusta misura dalla bontà dell'animo e dalla bellezza
+della bocca. Peccato che il collo non fosse lungo abbastanza, ma in
+fine, era un collo bianco e tondeggiante, indizio di forte e serena
+maternità. La vita era un po' tozza, ma seguitava anch'essa il
+carattere e l'espressione del collo, quasi preparando l'occhio a
+quella andatura impacciata, che in parte lasciava indovinare e in
+parte nascondere il difetto già noto ai lettori. Un difetto da nulla,
+in verità, quello che aveva meritato a monna Ghita il soprannome di
+zoppina, e si poteva dimenticarlo, quando essa non si muoveva;
+condonarlo, e trovarci anzi una certa grazia, quando ella si faceva
+innanzi, con quella sua andatura di persona stanca e svogliata.
+
+--Ghita,--incominciò gravemente mastro Zanobi,--dimmi la verità.
+Conosci tu un giovane, qui presso, che ti fa.... mi capisci?
+
+--Babbo, io non capisco;--rispose la Ghita.
+
+--Vo' dire che ti fa l'occhiolino. Capisci ora?--
+
+La Ghita si fece rossa come una fravola montanina.
+
+--Padre mio...--balbettò ella, più confusa che mai.
+
+--Rispondi! Non voglio mica mangiarti. Qui presso alla nostra casa,
+abita forse un giovanotto, che tu vedi qualche volta?
+
+--Non so.... Io non conosco nessuno;--rispose la fanciulla.--Ce ne
+stanno due, qui presso, nella casa degli Ammannati. Si vedono qualche
+volta sulla terrazza, senza volerlo, stando quassù, presso al balcone.
+
+--Il loro nome!
+
+--Non lo so. Si dice che siano due pittori. Ma la mamma potrà saperlo
+meglio di me. Io non parlo con nessuno, lo sai.
+
+--Che c'è? che c'è?--entrò a dire monna Crezia.--Perchè domandate il
+nome dei vicini, Zanobi?
+
+--Perchè? Perchè uno di costoro ha chiesta la Ghita in moglie. Vi pare
+che io non abbia il diritto di domandarvi qualche ragguaglio?
+
+--Ah!--gridò monna Crezia.--Messer Spinello Spinelli?...
+
+--Bene! Voi sapete già il nome?--ripigliò ironicamente, ma senza
+sdegno il marito.--E tu, Ghita, lo sapevi anche tu, non è vero?--
+
+Ghita chinò la testa, arrossendo di bel nuovo. Voi capirete, lettori
+discreti, che, alla sua età e nella sua condizione di figlia al
+cospetto del babbo, la fanciulla non poteva far altro.
+
+Mastro Zanobi seppe quel che voleva sapere, e rimase lì un tratto
+senza parole, guardando la moglie e la figlia, con una cert'aria che
+voleva parere arcigna, e con una gran voglia in corpo di abbandonarsi
+alle più matte dimostrazioni di gioia. Maritare una figlia, levarsi di
+casa la zoppina, che vi pare? Non c'era da far le capriole? Il re
+David, uomo gravissimo pel suo tempo e per la sua dignità in Israele,
+ballò davanti all'Arca per molto meno.
+
+--Sicchè,--disse finalmente mastro Zanobi, conchiudendo ad alta voce
+un suo ragionamento mentale,--non sarà neanche il caso di chiedervi se
+siete contente? Meglio così. Io, tanto e tanto, avrei risposto di si,
+anche senza il vostro consenso. Vi ho interrogate perchè la cosa mi
+pareva strana, e ancora adesso non so capacitarmi in che modo sia nato
+questo innamoramento del pittore.
+
+--Oh, non stiate a credere che noi si sia fatto un passo per andargli
+incontro;--rispose prontamente monna Crezia.--Si vedevano qualche
+volta i due giovani sulla terrazza degli Ammannati, nella casa qui
+presso dove sono venuti da qualche mese ad abitare. Uno di essi ci
+restava a lungo seduto, guardando in Arno, come se aspettasse una
+barca, che non veniva mai. L'ho capito un po' tardi, che barca
+aspettasse! Ma come indovinarlo subito, Dio buono, se non guardava mai
+in alto, salvo una volta in principio, per salutarci, come s'usa tra
+buoni vicini? Bisogna proprio dire che ci abbia gli occhi sulla
+fronte, alla guisa delle chiocciole!
+
+--Abbreviate, Crezia!--disse mastro Zanobi. Quando incominciate a
+--parlar voi, benedetta donna!
+
+--Oh, vi contento subito. Un giorno, sarà forse due settimane fa, è
+venuta da noi monna Tessa, la cognata di vostro fratello, povero Meo,
+che Iddio abbia in gloria l'anima sua, e m'ha detto che nel Borgo si
+faceva un gran parlare d'una tavola esposta in Santa Lucia de'
+Bardi.--Che importa a me di quella tavola?--Può importarvi perchè la
+faccia della Santa è il ritratto puro e pretto della vostra
+figliuola.--Che volete, Zanobi? La curiosità ci ha prese e siamo
+andate a vedere anche noi questa Santa Lucia. Monna Tessa aveva
+ragione; la Santa somigliava alla Ghita come... come... aiutatemi a
+dire!
+
+--Abbreviate, Crezia, abbreviate! Il paragone non serve a nulla.
+
+--Che uomo impaziente siete voi! Ci avete sempre vent'anni. Basta,
+sappiate che, dopo la faccenda del ritratto, monna Tessa, che conosce
+i due pittori, è venuta a dirmi dell'altro. I pittori le avevano
+chiesto di noi, chi fossimo, che cosa facessimo, se la Ghita avesse
+già un fidanzato, ed altre scioccherie di questa fatta.
+
+--E non mi avevate avvertito di nulla? Brava la mia Crezia!
+
+--Madonna delle poerine! O che volevate che io venissi subito a
+confidarmene con voi! Monna Tessa me ne aveva parlato così in aria,
+senza assicurarmi nulla. Erano chiacchiere fatte tra noi donne, ed io
+credevo che non ci avessero neanche ombra di fondamento, perchè dopo
+quel discorso avevo incominciato a fare un po' di guardia e non m'ero
+avveduta di nulla. Il giovanotto non veniva neanche più a sedersi
+sulla terrazza. Oh, per questo, non dubitate, dev'essere un uomo
+dabbene.
+
+--Meglio così;--sentenziò mastro Zanobi;--senza contare che è un
+artista di grido e che la domanda di matrimonio mi è stata fatta da
+suo padre, venuto a bella posta d'Arezzo, e accompagnato alla mia
+bottega da uno dei più ragguardevoli cavalieri di Firenze. Non capisco
+come una sorte così grande sia toccata alla nostra casa. Ma già, dice
+il proverbio: fortuna e dormi. Siete contente voi altre? Io sono
+arcicontento. Preparatevi a ricevere il fidanzato, che un giorno o
+l'altro bisognerà pure aprirgli l'uscio di casa. E a due battenti, se
+lo accompagna messer Dardano Acciaiuoli. Voi, Crezia, mi direte poi
+che cosa gli bisogna alla nostra figliuola, non siamo ricchi, ma
+grazie a Dio, tanto da non farla sfigurare lo avrà.--
+
+Così ebbe fine il primo dialogo dei coniugi Bastianelli intorno al
+matrimonio di monna Ghita. La quale, poverina, ci perdette l'appetito,
+tanto era sconvolta dall'idea di quelle nozze, che certamente
+l'avrebbero fatta invidiare da tutte le ragazze del vicinato.
+
+Mastro Zanobi temeva un pochino quantunque non lo lasciasse trapelare
+a nessuno, che il pittore, entrato una volta in casa, non gli girasse
+nel manico, trovando, come suol dirsi, il vino troppo diverso da
+quello che prometteva l'insegna. Spinello venne, e fu proprio il caso
+di aprir l'uscio a due battenti poichè messer Dardano Acciaiuoli si
+era degnato di accompagnare il suo giovane amico. Per fidanzato gli
+parve un po' grave; ma forse era da attribuirlo alla timidità del
+carattere e alla confusione di un primo incontro. Infatti, come il
+ghiaccio fu rotto, Spinello Spinelli parve rasserenarsi a grado a
+grado, e mezz'ora dopo non c'era in lui più traccia di musoneria.
+
+Comunque, egli l'aveva voluta; doveva pensarci lui. Mastro Zanobi andò
+bravamente all'ultimo esperimento. Bisognava far onore agli ospiti, ed
+egli mandò le sue donne a prendere nell'armadio una bottiglia di vin
+Santo. Monna Ghita dovette muoversi dalla sedia, su cui era rimasta a
+così dire inchiodata, e andare attorno come avrebbe fatto Ebe
+nell'Olimpo, o Briseide nella tenda di Achille. Gli occhi del babbo
+seguirono la fanciulla che camminava più stenta del solito; indi si
+volsero a indagare il viso di Spinello Spinelli. Lo credereste? Il
+giovinetto non parve darsi per inteso del difetto; anzi, da quel
+momento, incominciò a mostrarsi più franco, e poco stante si alzava
+anche lui, chiedendo licenza di aiutar la fanciulla in quell'umile
+ufficio di servitù familiare.
+
+E bisognava vederlo, con che garbo ci si adoperava. Forse un
+osservatore più diligente e più acuto avrebbe trovato che Spinello
+Spinelli mirava a dissimulare con quella mostra di operosità un
+sentimento di freddezza che poteva benissimo essersi impadronito di
+lui. Perchè gli uomini son fatti così, e si cavano volentieri
+d'impaccio fingendo una gran voglia d'esser utili, che li dispensa dal
+rimanere estatici. La sollecitudine s'inventa lì per lì; l'estasi non
+si comanda. Essa, è come quel tal segreto degli artisti, che
+
+ A cui natura non lo volle dire
+ Nol dirian mille Ateni e mille Rome.
+
+Per fortuna, mastro Zanobi non era un osservatore di quei tali, e a
+lui la spigliata sollecitudine del fidanzato poteva e doveva parere
+tutt'altro.
+
+--Non siete scontento di noi?--gli chiese in un momento che potè
+averlo in disparte.--Siamo povera gente, messere, e ancora tutti
+confusi dal grande onore che ci fate.--
+
+Spinello Spinelli si commosse a tanta semplicità di parole.
+
+--Che dite mai, padre mio?--esclamò.--Son io che debbo esser confuso
+di gratitudine. E che io lo sia davvero ve lo dimostra il non avere
+ancora saputo trovar l'occasione di dirvelo. Nel seno della vostra
+cara famiglia io troverò la pace che non ho potuto avere nella mia, da
+troppi anni disfatta. Mia madre è morta, quando io ero ancora bambino;
+mio padre, esule dalla sua Firenze e triste come tutti gli esuli, non
+ha potuto circondare di gioie domestiche la mia fanciullezza. Son
+venuto su triste come lui e lo sono rimasto, come vedete. Egli e
+messer Dardano potranno dirvi che questa è la mia indole. Ma io vi
+prego di credere una cosa, mastro Zanobi; la vostra figliuola non avrà
+mai a dolersi di me. Questo posso promettere, sulla mia fede
+d'onest'uomo.--
+
+Mastro Zanobi, intenerito, strinse fra le sue braccia il futuro suo
+genero.
+
+--L'avete detto,--rispose,--l'avevo detto fin dal primo momento che vi
+ho veduto: ecco un giovine dabbene!--
+
+Le nozze furono affrettate quanto più si potè, senza danno dei
+consueti apparecchi. C'era in tutti una gran furia di far presto.
+Furia del Bastianellì, a cui non parea vero di allogare la figliuola
+in quel modo; furia di messer Luca, che non vedeva l'ora di veder suo
+figlio sottratto ai pericoli dell'umor nero; furia di messer Dardano,
+che adempiva con coscienza a tutti i suoi uffici di protettore;
+finalmente (e forse era da metter questa innanzi alle altre) furia di
+Tuccio di Credi, il quale voleva riconquistare la sua libertà. Non già
+per abbandonare la bottega di Spinello Spinelli, che miglior
+principale di lui non avrebbe trovato in tutta Firenze; ma per
+liberarsi, diceva lui a messer Dardano, da quel faticoso mestiere di
+angelo custode, che messer Luca gli aveva appioppato.
+
+Monna Ghita accettava la sua sorte con una allegrezza raccolta, e
+vorrei quasi dire concentrata, di cui ella stessa non misurava la
+profondità. Era sbalordita, oppressa, e la felicità si mostrava per la
+prima volta a lei sotto l'aspetto di una cosa inaudita. Perciò
+immaginate voi se monna Ghita avesse tempo o modo di studiar l'animo o
+il contegno di Spinello Spinelli. Era bello, famoso e aveva chiesto la
+sua mano. Che cosa avrebbe ella potuto cercare di più? Quel fidanzato
+era agli occhi di lei un essere soprannaturale.
+
+Il matrimonio, per espresso desiderio di messer Dardano Acciaiuoli, si
+celebrò nella chiesa di San Niccolò, fatta edificare da lui e dipinta
+da Spinello Spinelli. Quelle Madonne, quei Santi e quelle glorie
+d'angioli, che coprivano le volte, dovevano assistere alla cerimonia
+che consacrava la felicità del loro celebre autore. E non erano i
+soli, poichè quel giorno ci fu gran concorso in chiesa e le tribune
+erano tutte piene di ragguardevoli cittadini e di donne gentili, che
+la fama del giovine pittore chiamava allo spettacolo della sua fine
+miseranda. Non parlo per celia. Il matrimonio di un artista è sempre
+un fatto luttuoso, un evento lagrimevole, come a dire un suicidio
+nella mente dei più.
+
+Monna Ghita entrò in chiesa, vestita di bianco, secondo il costume
+delle spose. Il suo bel volto, per verità, rosseggiava un po' troppo,
+a cagione dello sforzo che ella faceva per camminare ritta e
+nascondere la lieve imperfezione del piede; ma quelle fiamme si
+potevano credere accese dalla verecondia, e la cosa appariva
+naturalissima. Spinello, per contro, era contegnoso, impacciato, quasi
+triste; ma quell'aria, che s'accordava così poco con la felicità del
+momento, poteva essere attribuita ad un pochettino di confusione. Già
+si sa, un uomo, con tutta la sua pratica del mondo, non può mica andar
+franco in una congiuntura così difficile, che gli capita per la prima
+volta in sua vita.
+
+Quando giunse il momento di profferire il monosillabo che lo avrebbe
+legato per sempre, Spinello ebbe una stretta al cuore e rimase un
+istante perplesso. Intravvide, quasi in nube, l'immagine di
+Fiordalisa, e chiuse gli occhi, come se da quel moto di riluttanza
+infantile dovesse venirgli la forza di compiere il suo sacrifizio. Ma
+fu invece la paura che lo vinse; quel momento di esitazione gli era
+parso un secolo; ed egli si affrettò a rispondere un sì più vivo e più
+sonoro, che forse non avrebbe fatto in una diversa condizione di
+spirito. E più sonoro e più vivo glielo fece sembrare il rombo che
+sentiva negli orecchi, per effetto della commozione del sangue.
+
+Era inganno dei sensi, o realtà? Gli parve che a quel sì rispondesse
+un grido dall'alto, un grido acuto e breve, come di persona colpita da
+un improvviso stupore,
+
+--Ah!--pensò egli, sbigottito.--Non è questa la mia dolce Fiordalisa,
+che mi rimprovera di averla dimenticata?--
+
+Ma proprio allora gli si fecero intorno congiunti ed amici, per
+congratularsi con lui e con la sua gentile compagna; e la confusione
+di quel momento e l'obbligo di rispondere a tante cortesie,
+soverchiarono in lui lo smarrimento dell'animo.
+
+Poco stante, egli esciva dalla chiesa, dando il braccio alla sposa. Io
+veramente non saprei dirvi quale del due avesse maggior bisogno di
+essere sorretto dall'altro.
+
+Tuccio di Credi presentò alla sposa un mazzolino di fiori.
+
+--Li ha colti l'amicizia;--diss'egli inchinandosi.--Rammentando questo
+bel giorno, madonna, non dimenticate il fedel servitore della vostra
+casa.--
+
+Quel caro Tuccio di Credi, a tempo e luogo, sapeva anche mostrarsi
+galante. Ma già quando si ha un cuore ben fatto, le son cose che
+vengono spontanee come... come.... Domandiamolo a mastro Zanobi, il
+paragone. Ed egli ci risponderà come fece a monna Crezia, sua moglie:
+
+--Abbreviate, abbreviate! Il paragone non serve a nulla.--
+
+E sia, facciamone dunque di meno.
+
+
+
+
+XI. [2]
+
+
+Non vi è egli mai occorso di pensare, o lettori, a tutte le cose che
+si fanno, nel corso della vita, sapendo che non andrebbero fatte, ed
+anche provandone un certo dispiacere? La più parte deboli di tempra,
+perchè la forza è il privilegio di poche anime, e non sempre buone,
+noi siamo troppe volte i servitori umilissimi dell'altrui volontà, più
+spesso dell'ambiente in cui la necessità ci fa vivere. Sacrifichiamo
+agli dei falsi e bugiardi dell'uso comune, delle convenienze sociali,
+e via discorrendo; comperiamo la quiete del momento, a prezzo della
+felicità, di tutta la vita.
+
+Spinello Spinelli aveva dovuto farsi una famiglia. Non ne sentiva il
+bisogno, eppure l'aveva fatta; non per sè, ma per gli altri, cioè a
+dire per suo padre, che non avea pace, e per gli amici, che non gli
+davano tregua. Ma la sua anima, si era come avvilita in quello sforzo
+di obbedienza,
+
+[Footnote 2: Nel testo "XI"] che lo conduceva a bandire perfino la sua
+tristezza, quella tristezza che gli era tanto cara, dopo la morte
+delle sue speranze giovanili, dopo la distruzione del suo bel sogno
+d'amore.
+
+E come se ciò non bastasse ancora, il povero Spinello doveva
+contentare suo padre in un'altra cosa, e restituirsi ad Arezzo. Messer
+Luca pregava, i maggiorenti della città mandavano inviti su inviti.
+
+In Arezzo, lui! Mai e poi mai. Chiedessero pure i maggiorenti della
+città l'opera sua e gli promettessero mari e monti; Spinello non era
+avido di ricchezze e di onori; Spinello sarebbe rimasto a Firenze.
+
+Ma un giorno, gli giunse la nuova che suo Padre era infermo. Gli onori
+e le ricchezze non c'entravano più per nulla, il suo debito di figlio
+lo chiamava in Arezzo. E ci andò, conducendo seco la moglie.
+
+Malinconico ritorno, nel paese in cui si è sofferto! Ma egli bisogna
+adattarsi anche a queste dolorose impressioni, e saper rivedere con
+animo forte i luoghi delle tristi memorie. Con animo forte! Quando e
+fin dove si può. Eravamo avvezzi a vedere quel tratto di paese
+popolato dalla immagini della speranza; quella corona di monti
+chiudeva tutto ciò che avevamo di più caro nel mondo; quelle mura,
+quegli archi, quelle vie, prendevano luce d'allegrezza dal pensiero
+che un'amata creatura vedeva con noi la medesima scena e vi respirava
+le medesime aure vitali. Ad un tratto, più nulla. Aure, luce,
+allegrezza, tutto è sparito; la città e morta, la corona dei monti non
+vi dà che lo scheletro ignudo di ciò che amavate. È questa, e non ce
+n'è altra, la vera sensazione del vuoto.
+
+A sviare un tratto i dolorosi pensieri, Spinello ebbe le onoranze de'
+suoi concittadini. I sessanta che governavano Arezzo, saputo del suo
+arrivo, deputarono quattro dei maggiori a muovergli incontro sulla via
+di Firenze e gli fecero accoglienze così schiettamente amorevoli, che
+avrebbero reso invidioso un trionfatore, tornato pur mo' dagli
+splendori del Campidoglio, per ricondursi a più semplici dimostrazioni
+di gioia, a Tuscolo, a Lanuvio, ad Arpino.
+
+Messer Luca era meno ammalato di quello che a tutta prima paresse. Ma
+fosse stato anche più grave, l'arrivo del figliuol suo, tanto
+invocato, lo avrebbe certamente rimesso in salute. Madonna Ghita,
+angiolo di bontà (questa giustizia le va resa anche dai divoti di
+madonna Fiordalisa), non si spiccò più dal capezzale del vecchio.
+
+Frattanto, i rettori della città erano tutti intorno a messer
+Spinello, al valente pittore, e lo richiedevano con gran desiderio
+dell'opera sua.
+
+--Vedete, maestro,--gli dicevano, additandogli il San Donato da lui
+dipinto nel Duomo vecchio,--quello è il vostro primo lavoro, donde
+incominciò la vostra fama. Non farete voi altro per la città che ha
+salutato il vostro ingegno nascente?--
+
+Spinello non seppe resistere a tante preghiere, e fece promessa di
+trattenersi qualche tempo in Arezzo, per dipingere nel Duomo vecchio,
+secondo la richiesta dei massari, una Storia dei Magi.
+
+Ma dopo i massari del Duomo vennero quelli di San Francesco. La chiesa
+mancava affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione
+per dar campo all'ingegno di Spinello Spinelli. I Marsupini, ricca
+famiglia di Arezzo, ottennero primi che egli dipingesse nella loro
+cappella un Papa Onorio, in atto di confermar la regola dei santo
+fraticello di Assisi.
+
+Dopo i Marsupini venne la volta dei Bacci. Messer Giuliano Bacci aveva
+il patronato di una cappella in San Francesco, e volle che il valente
+artista vi dipingesse una Nunziata. A questo nuovo desiderio rispose
+prontamente l'opera di Spinello Spinelli, ed anche a quello dei
+massari di San Francesco, che vollero un arcangelo San Michele, nella
+cappella intitolata al gran giustiziere del cielo.
+
+Lavorava, il povero e glorioso Spinello, lavorava assiduamente ogni
+giorno, ma senza che il lavoro lo aiutasse a dimenticare per un'ora il
+suo profondo rammarico. L'immagine della bellissima estinta era sempre
+davanti agli occhi dell'artefice:
+
+Madonna Fiordalisa, come sapete, era stata seppellita nel chiostro del
+Duomo vecchio. Spinello trovò nel suo memore affetto il coraggio di
+andare fin là, ad inginocchiarsi sulla pietra che copriva le spoglie
+mortali della sua fidanzata, e vi rimase lungamente piangendo e
+chiedendo perdono a quell'ombra adorata di aver data la mano ad
+un'altra donna.
+
+Gli perdonò Fiordalisa? Ahimè, il povero Spinello non ebbe neanche
+quel triste conforto al dolore. Nessuna voce arcana giunse dal regno
+della morte alla sua anima afflitta. Fiordalisa era muta, ed egli
+sentì più vivo il rimorso di ciò che aveva fatto, per appagare il
+desiderio di suo padre. Era poi necessario di appagarlo? E non sarebbe
+stalo meglio persuadere messer Luca Spinello che quel matrimonio era
+impossibile? Il cuore d'un padre non avrebbe intese le ragioni del
+cuore di un figlio?
+
+Abbandonato da quella speranza, l'animo di Spinello Spinelli cadde in
+balla dello scoramento. Era malinconico e si buttò al disperato;
+desiderava la morte e si compiaceva soltanto nella solitudine, che gli
+consentiva di pensare al più bel giorno della sua vita, il giorno in
+cui sarebbe cessata ogni sua pena. Lodato a gara da tutti, non dava
+retta alle lodi, o mostrava solamente di udirle, per mostrarne
+impazienza. Voleva esser lasciato solo, per darsi tutto alle sue
+smanie, alle sue alternative di fatica e di lagrime. Infatti, spesso
+deponeva i pennelli per piangere; poi rasciugate in fretta le lagrime,
+afferrava i pennelli e lavorava a furia, come un uomo che non ha tempo
+da perdere. Ineffabile angoscia, quella che non può avere neanche una
+lontana speranza di pace, poichè la tregua è solo di là dalla tomba!
+
+Intanto, la religione dei sepolcri si era impossessata dell'animo di
+Spinello Spinelli. Quante volte gli era dato di escir solo dal suo
+lavoro quotidiano, egli andava nel chiostro del Duomo vecchio, per
+inginocchiarsi sulla pietra di madonna Fiordalisa, e ripetere con
+pienezza d'affetto la sua triste domanda: mi avete voi perdonato?
+Ahimè, povero Spinello! La pietra sepolcrale era muta; la voce arcana,
+invocata da lui, non si faceva sentire. Si sarebbe dello che le anime
+dei trapassati sdegnassero di vigilare qualche volta sulle ossa
+abbandonate, o che la salma di madonna Fiordalisa non fosse là dentro.
+Spinello, nel suo disperato dolore, pensò che ella non volesse
+ascoltarlo, amando meglio tacere, che dirgli una troppo amara parola.
+Infatti, la risposta di Fiordalisa egli se la immaginava qualche
+volta, e gliela ripeteva il suo rimorso.--Sei tu che l'hai voluto,
+disgraziato; sei tu che l'hai voluto. Di che ti lagni ora, nel tuo
+tardo pentimento, e che cosa domandi ad un cuore, che hai contristato
+con la tua ingratitudine?--
+
+Per avvicinarsi meglio alla morte, a questo pensiero dominante di chi
+non trova più consolazioni nella vita, Spinello Spinelli incominciò
+allora a metter l'animo in quelle pratiche di coraggiosa pietà che i
+tempi consigliavano ai cuori angustiati. Pareva a lui che l'amante di
+una persona morta dovesse pensare più che ad altro agli estinti;
+epperò si ascrisse alla confraternita di Santa Maria della
+Misericordia.
+
+Non invento nulla; sèguito passo passo il nostro malinconico eroe. La
+confraternita della Misericordia, che io accenno qui per necessità del
+racconto, era nata da un sentimento di gentile pietà, cresciuto nel
+cuore di parecchi buoni ed onorati cittadini d'Arezzo, i quali
+andavano attorno, accattando limosine per i poveri vergognosi e per
+gl'infermi, vegliavano al capezzale dei moribondi e portavano a
+seppellire i trapassati. E Spinello, essendo entrato a far parte della
+compagnia, andava anche lui con la tasca al collo e il martello di
+legno in mano, picchiando all'uscio dei ricchi, ed entrava nelle case
+visitate dalla morte, per recarsi sulle spalle i cadaveri. La cosa non
+era senza un grave pericolo, perchè allora la peste entrava di sovente
+nelle mura indifese delle città italiane, e quell'ufficio di
+misericordia, era una vera e propria milizia per gli animosi
+spregiatori della morte, o per coloro che amassero dissimulare con un
+debito di carità cristiana il tedio dell'esistenza.
+
+Di queste nobili cure il valoroso artefice aveva più lode in Arezzo,
+che non delle stupende tavole dipinto senza compenso per l'oratorio
+della confraternita, a cui, tra l'altre cose, una bella invenzione
+artistica, di Spinello, destando gli spiriti caritatevoli dei
+facoltosi aretini, aveva grandemente accresciute le entrate, e per
+conseguenza le forze necessaria ad operare il bene. Della quale
+invenzione io vi dirò solamente questo: che egli dipinse sulla
+facciata della chiesa dei Santi Laurentino e Pergentino una Madonna,
+che, avendo aperti davanti i lembi del mantello, vi raccoglieva sotto
+il popolo di Arezzo, nel quale si scorgevano molti uomini tra i primi
+della confraternita, con la tasca al collo e il martello in mano,
+simile a quelli che s'usavano per andar ad accattar le limosine.
+
+Madonna Ghita, poverina, ammirava e taceva. Il che significa in buon
+volgare, che ammirava a mezzo e che il silenzio nascondeva qualche
+altra cosa, come a dire un pochettino di tristezza. Ma egli è di certe
+donne il soffrire con misura, e perchè soffrano veramente meno di
+certe altre, e perchè manchino loro le forme in cui si esprime agli
+altri e si rappresenta a noi stessi il dolore. Questa vi parrà una
+sottigliezza, ma è tuttavia una verità. Chiedetene a tutti i filosofi
+e vi diranno che l'uomo non sente i bisogni di cui gli manchi
+un'esatta cognizione. Resta una vaga tristezza di cui non si conosce
+la causa, e il non conoscer la causa basta più delle volte a toglier
+ogni importanza agli effetti. Così in di grosso, e senza pensarci su,
+monna Ghita intendeva che un antico dolore pesava sull'anima di
+quell'uomo, parco di parole, avaro di tenerezze. Ma pur sempre buono
+con lei. Anch'ella ebbe le sue tristezze, ma non si fermò più che
+tanto a farne argomento di meditazione. L'animo di monna Ghita non era
+fatto per uno studio così fine. E se pure una vaga malinconia
+s'impadronì un giorno del suo cuore, ben presto venne a mutar
+l'indirizzo de' suoi pensieri, e darle una vera e profonda
+consolazione, la nascita di un angioletto, che ebbe il nome di Parri,
+il nome del primo e prediletto amico di Spinello Spinelli. Infine, che
+importava l'umor triste del marito, se di lui, e dell'affetto che la
+legava a lui era nato il suo Parri? Monna Ghita si consolò,
+raccogliendo su quella bionda testolina l'amore che non poteva
+espandere nel seno del suo triste o glorioso compagno.
+
+Ghita, anima buona, sa Iddio se mi duole di voi. Ma siamo giusti,
+forse ci avete avuto dalla vita assai più che non vi riprometteste nei
+vostri sogni di vergine, ed io penso che voi non abbiate avuto mai una
+idea molto chiara della vostra infelicità sulla terra.
+
+L'umor nero di Spinello non potè sfuggire all'occhio vigile di Tuccio
+di Credi. L'astuto malveggente seguiva con attenta cura le fasi morali
+del suo compagno d'arte, o poichè bisognerà distinguer meglio, del suo
+principale. Ma egli non cercava più di consolarlo, come faceva in
+principio. Lo aveva ammogliato, gli aveva assicurata la pace; il suo
+ufficio amichevole era adempiuto.
+
+Tuccio di Credi, del resto, soffriva anche lui la sua parte. S'era
+fatto più cupo e più verde del solito. Quella potenza d'ingegno che
+niente bastava ad uccidere, nè la perdita di Fiordalisa, nè un
+matrimonio fatto a suo mal grado, gli riusciva molesta. Di sicuro,
+egli non poteva argomentarsi di competere mai con Spinello Spinelli.
+Egli era uno di quegli artisti che restano sempre sull'uscio, che
+hanno preso un pennello a caso come altri prenderebbe una scopa, e
+vanno avanti senza sapere il perchè, imparando il meccanismo
+dell'arte, per ridurla ad un mestiere che più oltre non saprebbero
+intenderne.
+
+Ma anche condannato a restare sull'uscio, e consapevole di quella
+condanna, Tuccio di Credi sentiva la gelosia, questa brutta sorella
+dell'emulazione. Vedeva Spinello salire sempre più nella estimazione
+delle genti, triste, ma operoso, anzi più operoso quanto più era
+triste. Nè solo Arezzo chiedeva miracoli d'arte a Spinello Spinelli,
+ma anche molte altre città di Toscana. Lo aveva voluto la famosa Badia
+del Camaldoli in Casentino; lo aveva voluto Firenze, nella Badia degli
+Olivetani, in San Miniato al Monte; lo aveva voluto Pisa per il suo
+Camposanto, maraviglia dell'arte e della pietà italiana; lo voleva
+Pistoia, per la sua chiesa di Sant'Andrea.
+
+Tuccio di Credi aveva portati in pace, o giù di li, gli inviti del
+Casentino; aveva mandati giù, senza troppo dolersi, gl'inviti di
+Firenze; aveva rizzato muso agl'inviti di Pisa, ma non si era
+arrischiato a dir nulla. Ma non portò in pace, non mandò giù, non
+lasciò correre senza proteste, gl'inviti di Pistoia. O perchè?
+Aspettate, lettori umanesimi, e vedremo di sapere anche questo.
+
+Per intanto, sappiate che Tuccio di Credi si dichiarò contrario al
+viaggio di Pistoia. La città delle fazioni, anzi la culla, perchè
+lassù erano nate e di là s'erano propagate per tutta la Toscana, non
+era fatta per Spinello Spinelli. Il suo ingegno avrebbe trovato
+ammiratori, ma anche detrattori in buon dato. Voleva egli che la sua
+eccellenza nell'arte fosse contrastata? Voleva proprio comperarsi co'
+suoi danari un amarissimo pentimento? Andasse allora a Pistoia. Ma se
+amava la sua quiete, se voleva provvedere degnamente alla sua fama, si
+contentasse di Firenze e di Pisa, di Arezzo, di Rasentino e di Siena.
+
+Spinello non diede retta a Tuccio di Credi. Della sua fama
+gl'importava poco, dei detrattori anche almeno. Checchè ne pensasse e
+dicesse il suo compagno d'arte, egli aveva promesso e sarebbe andato a
+Pistoia.
+
+Tuccio di Credi chinò la testa e non argomentò più nulla in contrario.
+Ma prima che il principale avesse fatta una risoluzione intorno a quel
+viaggio, Tuccio di Credi si presentò a Spinello Spinelli per prendere
+commiato da lui.
+
+Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole.
+
+--Come?--gli disse.--Anche tu hai risoluto di lasciarmi?
+
+--Sì, maestro. Tanto non sono buono a nulla, e l'opera mia non
+potrebbe esservi utile più di quella d'ogni altro fattore.
+
+--Andiamo, via! Buono a nulla!--esclamò Spinello, con accento di dolce
+rimprovero.
+
+--È la coscienza che me lo dice;--replicò Tuccio di Credi;--e perciò
+vi domando licenza di andarmene.
+
+--Quando è così... se ad ogni modo lo vuoi, disse allora
+--Spinello,--sia fatto secondo il tuo desiderio.--
+
+Spinello era come tutti gli uomini i quali vivono raccolti in sè
+stessi, che non credono conveniente di far violenza amichevole con
+nessuno, poichè a lor volta non amano di essere oppressi dalla
+benevolenza altrui. Lasciò che Tuccio di Credi andasse con Dio, e il
+giorno seguente partì per alla volta di Pistoia.
+
+Era solo, ma la solitudine non tornava uggiosa al suo spirito
+malinconico. Il pensiero che vaga dietro allo immagini del passato
+prova una voluttà tutta sua nel trovarsi abbandonato a sè stesso, non
+obbligato a seguire, anche per poco, il pensiero degli altri. E
+Spinello fu più calmo a Pistoia, che non fosse a Pisa o a Firenze. La
+valle dell'Ombrone gli recò un senso di pace, che doveva tornargli
+nuovo, poichè della pace, come della allegrezza, egli aveva quasi
+perduto il ricordo.
+
+La città, sebbene scaduta alquanto dell'antica grandezza, per le ire
+cittadine ond'era stata così lungamente travagliata, era bella a
+vedersi, per la quieta grandiosità delle sue vie, come per la elegante
+nobiltà, de' suoi monumenti. Pistoia non aveva avuto un'arte propria;
+nell'architettura aveva sentita da principio l'influenza dei pisani;
+nella pittura sentiva quella dei fiorentini. Ma fosse di Firenze o di
+Pisa, quella era sempre arte paesana. La Cattedrale, Sant'Andrea, il
+Battistero, San Giovanni Fuoricivitas, il palazzo del Podestà, erano
+saggi mirabili di quello stile che una critica poco degna del suo nome
+s'affanna ancora a chiamar gotico, laddove esso apparisce ed è
+prettamente italiano, e non ammette mistura di forme straniere se non
+in alcuni luoghi dove erano più vicini gli esempi, o più strette le
+relazioni con l'arte tedesca, normanna, araba, bisantina e via
+discorrendo. Quello che era avvenuto da noi per la lingua, che,
+scaduto l'idioma latino, riprendessero a mano a mano i loro diritti
+gli antichi dialetti italici, surrogando agli strascichi della
+magniloquenza romana le loro forme grammaticali più snelle e più
+efficaci nella loro medesima spontaneità, era avvenuto per l'arte. Lo
+stile romano si era imbastardito, per le ragioni che tutti sanno e che
+ad ogni modo non mette conto dir qui; doveva ritornare per conseguenza
+in onore l'antica forma toscana, più leggiera e più aggraziata,
+accettando necessariamente qualche cosa dal gusto dei dominatori o dai
+bisogni del tempo, e rimutando in nuova leggiadria una certa rozzezza
+d'ornati, che qua i bisantini, là i longobardi, avevano appiccicata
+agli artefici italiani.
+
+Vi ho già detto che Spinello Spinelli era chiamato a Pistoia, per
+dipingere nella chiesa di Sant'Andrea, la vecchia basilica del XII
+secolo, pregevole per la severa nobiltà delle sue forme e per le
+sculture onde l'aveva arricchita Giovanni Pisano. Spinello Spinelli,
+andato a vederla, appena giunto in Pistola, fu contento di averci a
+lavorare. E tosto si diede a meditare qualche cosa che potesse
+rispondere alla magnificenza del luogo e alla buona opinione che i
+pistoiesi s'avean fatta di lui.
+
+Spinello Spinelli era alloggiato, a grande onor suo, nelle case dei
+Cancellieri, antica e potente famiglia, ed una tra le due che avevano
+data la stura alle ire cittadine di Pistoia, dilagate poscia a
+Firenze, e via via per tutte le città e per tutte le borgate d'Italia.
+Ma, a proposito di ire cittadine, dov'era in quel tempo l'umor feroce
+di Pistoia a cui alludeva Tuccio di Credi? La città delle prime
+discordie posava da molti anni in pace, e ci fioriva liberamente la
+gentilezza naturale delle valli toscane, affinate da un certo che di
+arguzia montanina, per cui Pistoia la bella è rimasta famosa tra le
+vecchie città lucumoniche.
+
+Nè solamente la città piaceva a Spinello Spinelli, ma eziandio e più
+particolarmente la campagna. Fin dai primi giorni della sua dimora in
+Pistoia, tratto dall'amor solitario che in lui era diventato come una
+seconda natura, Spinello usava andare a diporto nel borgo, e di là
+fino al colmo di una collina piantata di querci, donde l'occhio
+dominava la gran valle dell'Ombrone e quella dell'Arno che le vien
+presso. Era quello il suo luogo prediletto. Spinello non aveva mai
+veduto una più larga distesa d'orizzonte; non aveva mai veduto uno
+spettacolo più bello di quella conca di verde e d'azzurro, nel cui
+primo piano si stendeva la turrita Pistoia e nel cui fondo
+biancheggiava Firenze, circonfusa di soavi vapori alla luce del sole.
+
+Nelle sue gite quotidiane al Poggiuolo (che così si chiamava il suo
+colle prediletto) Spinello Spinelli aveva stretta amicizia con un
+vecchio contadino di lassù, sentenzioso come tutti i vecchi montanini
+e garbato come tutti i contadini della montagna pistoiese. Pasquino
+dava il buon giorno o la buona sera al giovine forestiero, gli offriva
+una tazza di latte, che Spinello ricusava quasi sempre, non accettando
+che un bicchier d'acqua della Brana, picciolo ruscello che correva al
+piano, tra la costa del Poggiuolo e quella di Colle Gigliato,
+
+Spinello aveva preso ad amare il vecchio Pasquino. E Pasquino che
+aveva veduto il forestiero con una cartella rilegata in pelle, entro a
+cui erano parecchi fogli di carta che il giovinetto andava spesso
+coprendo di disegni a matita, aveva preso a stimar grandemente il
+pittore.
+
+Così, di chiacchiera in chiacchiera, il vecchio Pasquino era venuto a
+sapere chi fosse Spinello e di qual parte di Toscana.
+
+--To'--aveva egli esclamato, udendo che il pittore era nato ad
+Arezzo.--Abbiamo un altro aretino nel vicinato.--
+
+E accennava col dito a manca, verso una collina poco distante dal
+Poggiuolo, dove si scorgeva un edifizio di forme robuste, tra il
+palazzo di campagna e il castello.
+
+--Come si chiama quel luogo?--chiese allora Spinello.
+
+--Colle Gigliato, messere. È un bel sito, ma non quanto il Poggiuolo.
+Sa anche qui ci fosse un castello, ci farebbe il doppio di figura.
+
+--No, non guastate il Poggiuolo con una fabbrica così tozza,
+Pasquino;--replicò Spinello Spinelli.--Amo meglio questa piantata di
+querci, che campeggia così bene sul fondo e divide in due la
+prospettiva della valle, lasciando incerti se l'una sia più bella
+dell'altra. La natura, mio vecchio Pasquino, la natura dispone i suoi
+quadri assai meglio di noi. Dove volete trovare uno spettacolo più
+vago! Una costruzione superba su questo colmo non guasterebbe ogni
+cosa? E ditemi, ora, come si chiama l'aretino di laggiù?
+
+--Dovete conoscerlo, messere, perchè lo dicono d'una potente famiglia.
+È un Buontalenti.--
+
+A quel nome, Spinello Spinelli aggrottò le ciglia. Ricordava infatti
+quel superbo cavaliere e le parole scambiate con lui nel Duomo vecchio
+di Arezzo.
+
+--Sì, mi pare d'averlo conosciuto;--rispondeva frattanto.--Un uomo
+tarchiato di membra, dal volto bruno e con un certo piglio
+altezzoso....
+
+--Oh sì, davvero, il piglio non è bello;--disse Pasquino,
+ridendo.--Messer Lapo Buontalenti m'ha l'aria d'esser superbo più di
+Lucifero. E qui, non dubitate, lo vedono volentieri come il fumo negli
+occhi. Già, non è entrato in dimestichezza con nessuno, e vi fa grazia
+quando vi rende il saluto. Anzi, scusate, messere, ma qui si fa per
+dire qualche cosa;--soggiunse Pasquino;--io ho pensato un giorno che
+se tutti gli aretini fossero come quello lì, non sarebbe davvero un
+bel vivere, nella vostra città. Grazie a voi, messere, ho cangiato
+opinione e penso oggi che ce ne sia di buoni e di tristi in ogni
+luogo.
+
+--Voi dunque lo fate addirittura un tristo?--chiese Spinello.
+
+--O che altro volete che sia, un uomo che non parla con nessuno, che
+vi guarda tutti dall'alto al basso, e fa passare una grama vita alle
+persone che vivono con lui? Basta vedere come tratta la sua donna!
+
+--Davvero? È ammogliato!
+
+--Sì, con una donna che ha portata da Arezzo, a quanto dicono.--
+
+Spinello fece il gesto dell'uomo a cui riesce nuova una notizia e che
+non ha altro da aggiungervi. Infatti, egli rammentava che il
+Buontalenti s'era allontanato da Arezzo, per recarsi a vivere nel
+pistoiese; ma non sapeva che avesse condotta un'aretina con sè. Par
+altro, siccome la cosa non gli importava affatto, lasciò cadere il
+discorso.
+
+Ma non lo lasciò cadere il vecchio Pasquino, che aveva trovato un
+argomento di chiacchiera, e pensava che Spinello, nella sua qualità
+d'aretino, dovesse udire le sue notizie con una certa curiosità.
+
+--Oh, non pare che la lo sposasse volentieri; continuò.--Già, quando
+--arrivarono a Colle Gigliato, madonna era assai male di salute.
+--Pareva di vedere una statua di marmo, come quelle che sono nella
+--cattedrale di Pistoia, tanto era bianca nel viso. Io ho potuto
+--vederla da vicino, nell'andare in giù per le mie faccende, mentre
+--essa tornava con messer Lapo dalla cerimonia nuziale, che tu fatta
+--in San Giovanni. La via era stretta ed io ho dovuto tirarmi contro
+--il muro, per lasciarla passare. Se l'aveste veduta in quel punto,
+--messere! Pareva una madonna, di quelle che disegnate voi, in quei
+--vostri cartoni. Una carnagione bianca come il latte, i capegli neri,
+--le labbra smorte, ma due occhi... due occhi che parevano stelle! Un
+--sorriso, poi, un sorriso pieno di tristezza e di bontà, un sorriso
+--che faceva tenerezza e sgomento. Da quel giorno non m'è mai più
+--avvenuto di vederla da vicino. Dicono che non esce mai dal recinto
+--del castello e che vive là dentro come quella principessa
+--prigioniera d'uno stregone, di cui si narra nella storia di
+--Lancilotto del Lago. Verso la sera la si vede qualche volta laggiù,
+--da quella loggia die guarda verso la pianura. Rimane là per due o
+--tre ore alla finestra, con le braccia appoggiate sul parapetto, e
+--gli occhi fissi a guardare il sole, che si nasconde dietro i monti
+--pisani. Povera dama! Dev'essere molto disgraziata. A che pensate,
+--messere?
+
+--Penso,--disse Spinello,--che anche voi siete pittore alla vostra
+maniera. Mi par quasi di vederla.
+
+--E non vi dico nemmeno la metà della sua bellezza;--ripigliò il
+vecchio contadino.--Anche così malandata, è un portento. Doveva essere
+un occhio di sole, prima che le toccasse quella brutta sorte. Ma già,
+voi siete aretino come lei, e la conoscerete.
+
+--Io no;--rispose Spinello.--Da tre anni ho lasciato Arezzo.
+
+--E anche da tre anni messer Lapo Buontalenti è venuto ad abitare nei
+nostro contado. Quel castello e il podere che ha intorno gli sono
+toccati in eredità, dopo la morte di un suo zio materno, che fu messer
+Roselino Sismondi. E quando venne, aveva giù con sè quella bella
+creatura. Dovrebb'essere una sua parente orfana,--soggiunse
+discretamente il vecchio Pasquino,--perchè è venuta a dimorare con
+lui, senza essere ancora sua moglie. Anzi, sulle prime, noi s'immaginò
+che lo fosse già; ma le nozze celebrate un anno dopo, ci hanno fatto
+ricredere.
+
+--Un anno dopo;--ripetè Spinello Spinelli.---Dunque, due anni fa?
+
+--Sì, messere, per l'appunto, saranno due anni a San Michele.
+
+--Due anni fa!--mormorò Spinello, crollando mestamente il capo.--Due
+anni fa mi sono ammogliato anch'io.--
+
+E questa doppia coincidenza lo colpì. In verità era strano il fatto
+che il Buontalenti, partito d'Arezzo poco prima che la morte di
+Fiordalisa ne cacciasse anche Spinello, prendesse moglie nello stesso
+tempo di lui. E la donna era un'aretina? Condotta via da messer Lapo,
+quando aveva abbandonata la sua terra? In Arezzo, di quel fatto, non
+si aveva cognizione; o almeno nessuno ne aveva fatto cenno a Spinello.
+O fors'anche Spinello, nella tristezza ond'era tutto compreso, non ci
+aveva fatto attenzione.
+
+Comunque fosse, la cosa era strana e colpiva di stupore la mente di
+Spinello Spinelli. Come mai, pensava egli, come mai messer Lapo
+Buontalenti, che la voce pubblica diceva invaghito della figliuola di
+mastro Jacopo, aveva potuto amarne un'altra così presto? E che
+necessità di bandirsi da Arezzo, se con un'altra doveva partire? Dopo
+avere a lungo almanaccato su quel fatto, Spinello si accostò all'idea
+che messer Lapo avesse amato madonna Fiordalisa come poteva amare un
+pari suo, per il solo desiderio di possedere colei che tutti
+celebravano bellissima tra le fanciulle d'Arezzo, e che il rifiuto di
+mastro Jacopo non avesse ferito il suo cuore, ma piuttosto il suo
+orgoglio smisurato.
+
+Ma chi era l'aretina che aveva così presto consolato il Buontalenti
+della patita ripulsa? Una strana curiosità s'era infiltrata nell'animo
+di Spinello Spinelli. Dico strana, perchè in fondo non doveva
+importargli molto di conoscere un nome, e tuttavia il suo pensiero
+tornava con una certa insistenza a quella pallida castellana,
+intravveduta nel racconto del vecchio Pasquino. Forse era da ascrivere
+la cosa a un senso di gentile pietà, naturalissimo in un cuore ben
+fatto come il suo. Egli, invero, pensando alla signora di Colle
+Gigliato, rammentava la bella e infelice Pia de' Tolomei, di cui si
+narrava la storia lagrimevole, resa popolare dai versi di Dante,
+popolarissimo allora.
+
+Quel giorno, scendendo dal poggiuolo per ritornarsene in città, si
+mise per una via che non aveva ancor fatta; di guisa che, scambio di
+rientrare in Pistoia da porta al Borgo, rientrò da porta San Marco.
+Avrete già indovinato da questo cenno che Spinello Spinelli si calò
+verso il letto della Brana, per costeggiar le falde di Colle Gigliato
+e rasentare la villa del Buontalenti, cinta da un muro nerastro, che
+si vedeva tutto rivestito d'edera e sormontato dalla frappa scura dei
+nocciuoli e degli elci.
+
+Lì presso, nel greto della Brana, il nostro pittore s'abbattè in una
+povera donna che stava lavando alcuni pannilini all'acqua corrente. La
+donna lo salutò, secondo il costume dei contadini, ed egli, resole
+cortesemente il saluto, si fermò a dimandarle:
+
+--Sposa, sapreste voi dirmi a chi appartiene questo castello?
+
+--Maisì, messere, poichè ci abito da quarant'anni. Era di messer
+Rosellino Sismondi, buon'anima sua; oggi è di messer Lapo Buontalenti.
+
+--Non è un casato pistoiese;--osservò timidamente Spinello.
+
+--No, messere; il nuovo padrone del castello è un cittadino d'Arezzo.
+
+--Dev'essere un ragguardevole uomo;--ripigliò Spinello.--Questo suo
+castello ha un aspetto assai nobile, e penso che ci si abbia a stare
+da principi.
+
+--Eh, potete giurarlo, messere;--rispose la contadina.--Il vecchio
+padrone lo amava su tutti i suoi poderi, che n'aveva parecchi, e ci
+s'era fatto un luogo di delizie. Eppure, i padroni d'adesso non ci si
+vedono tanto volentieri!
+
+--Davvero? E come va? Se ci fossi io, vi assicuro che mi parrebbe di
+stare in paradiso.
+
+--Che volete, messere? Bisogna proprio dire che nessuno è contento del
+proprio stato. Del resto, messer Lapo non farebbe differenza tra
+questo luogo ed un altro; è piuttosto madonna Fiordalisa che non ci
+gode l'aria....
+
+--Fiordalisa!--esclamò Spinello, dando un sobbalzo improvviso.
+
+Ma subito, facendo uno sforzo violento per dominare la sua commozione,
+riprese:
+
+--Ha un bel nome, la vostra signora!
+
+--Un bel nome e un bel viso, messere. Che Iddio la prosperi com'ella
+si merita; perchè, in verità, non c'è dama in tutto il contado, e
+direi quasi in tutta Pistoia, che possa entrare in paragone con lei.--
+
+Spinello Spinelli noci ascoltava già più la sua interlocutrice.
+Fiordalisa! pensava egli. Fiordalisa! Perchè quel nome, venuto al suo
+orecchio in quell'ora e in quel modo, come una voce dalla tomba?
+
+Anche voi, lettori, mi chiederete perchè tanta curiosità fosse venuta
+a Spinello, da farlo discendere a manca del Poggiuolo, anzi che a
+destra, per avvicinarsi alla casa del Buontalenti. Ma questa non dee
+parervi una cosa fuori del naturale. Chiunque ha perduto una persona
+caramente diletta ama il suo dolore e prova come un'amara voluttà a
+rinfrancarlo, nel culto delle memorie in una sollecitudine quasi
+infantile per tutto ciò che abbia avuto relazione con l'argomento dei
+suoi poveri amori, come se nei superstiti, od anche nelle cose
+inanimate, sia rimasto alcun che del tesoro perduto. Ora, il
+Buontalenti aveva amata e chiesta in moglie la figliuola di mastro
+Jacopo di Casentino, prima che questi accogliesse come discepolo il
+giovine Spinello. Il Buontalenti era stato un rivale; ma che importava
+ciò, in quel punto, so il Buontalenti lo ravvicinava al passato?
+
+Ed ecco perchè Spinello era disceso verso la Brona, scambio di far la
+strada degli altri giorni. Quel nome, poi, il nome di Fiordalisa,
+buttato là dalla vecchia contadina, gli disse tutto. Non già tutto
+quello che potreste immaginarvi voi, fatti accorti in buon punto, ma
+tutto quello che egli poteva supporre, nello stato in cui era.
+Infatti, che cosa doveva significare per lui il nome di Fiordalisa, se
+non questo, che il Buontalenti serbava fede in qualche modo alla sua
+fiamma antica? Non potendo avere la bella figliuola di mastro Jacopo
+di Casentino, messer Lapo aveva voluto sposare una donna che portasse
+il medesimo nome.
+
+Fatto dentro di sè questo ragionamento, Spinello Spinelli stette ad
+ascoltare la vecchia contadina. E non vi faccia senso che egli
+l'avesse salutata col nome di sposa. Nel pistoiese le donne del popolo
+sono tutte spose, o sposine, per l'uomo che le combina in istrada. Il
+nome di sposina è un augurio gentile per le giovani; il nome di sposa
+è una continuazione di giovinezza, cortesemente accordata alle
+vecchie.
+
+Spinello Spinelli rimase ancora un tratto, chiacchierando con la
+donna, o, se vi piace meglio, facendola chiacchierare. Indi, preso
+commiato con un grazioso "arrivederci" scese verso la città, non senza
+aver dato più d'una occhiata alle mura nerastre del castello del
+Buontalenti, e pensando involontariamente a quel poetico capriccio che
+aveva fatto trovare a messer Lapo una sposa col nome di Fiordalisa.
+
+--Ha tradita la memoria della prima!--diceva egli tra sè.--Ma che cosa
+ho fatto io di diverso? E con assai maggior torto di lui; perchè in
+fine, egli era un pretendente rifiutato, mentre io.... Ah, padre mio,
+se voi non eravate, con le vostre preghiere!...--
+
+Era giunto frattanto ad una svolta del sentiero dove sorgeva una rozza
+croce di legno, piantata su d'una mora di sassi. Colà, di certo, era
+stato ucciso qualcheduno.
+
+--Ah! fossi io morto,--esclamò Spinello, abbandonandosi a' piedi della
+mora,--fossi io morto, come questo poveretto! Vi avrei raggiunta,
+madonna; avrei finito di patire. A che mi giova la gloria, senza di
+voi? È bello il vivere, quando si spera; è bello il rispondere per
+opere egregie in mezzo a' suoi simili, quando si può riferire ad una
+persona cara i proprii trionfi, deporre a' suoi piedi le palme
+raccolte e gli allori mietuti. Ma io?... Costretto continuamente a
+mentire, costretto a fingere un sorriso agli uomini che mi lodano,
+mentre delle lodi loro, e della stessa coscienza di ciò che sono, non
+m'importa più nulla; costretto a fingere con una povera creatura che
+mi ama, e che dovrebbe maledirmi; io non so davvero perchè rimanga
+ancora quaggiù. Signore Iddio, liberatemi da questo peso, che è
+davvero troppo grave per me.--
+
+Un rumore di passi e di voci dietro la svolta del sentiero tolse
+Spinello dalla sua triste meditazione. Temendo di esser colto in quel
+luogo con le lagrime agli occhi, e fors'anche mal soffrendo di
+imbattersi in qualcheduno, balzò in piedi e corse a nascondersi dietro
+la mora, in mezzo ad alcuni cespugli d'eriche e d'imbrèntini, ond'era
+folto il ciglione.
+
+Poco stante egli vide inoltrarsi due viandanti, dalla parte della
+città. Non erano contadini, ma gentiluomini, come appariva dalle cappe
+che indossavano e dalle berrette piumate che portavano in capo. In uno
+d'essi, Spinello non tardò a riconoscere messer Lapo Buontalenti.
+
+Fu lieto di essersi nascosto in tempo. Più lieto, quando riconobbe
+l'altro viandante. Ma ho detto più lieto? Avrei dovuto dire
+stupefatto, perchè quell'altro era il suo compagno d'arte; era l'uomo
+che aveva creduto opportuno di separarsi da lui, per non accompagnarlo
+a Pistoia; era Tuccio di Credi.
+
+Che cosa veniva a fare costui nella città che gli era parsa così
+uggiosa! E se aveva pur risoluto di venirci, perchè non era andato a
+cercare l'amico, il suo compagno d'arte? Perchè, infine, quella sua
+lega con messer Lapo Buontalenti? E che voleva dire quel ravvicinameto
+di personaggi aretini, in un angolo della campagna pistoiese? Il caso,
+il semplice caso, poteva egli recare una serie di coincidenze così
+fatte?
+
+Un vago terrore s'impadronì della mente di Spinello Spinelli, e gli
+balenò tosto il sospetto delle cose ignote. Vide chiarori che a dir
+vero non gli illuminarono nulla, ma che sembrarono dirgli: c'è qui
+sotto un mistero, e tu devi scoprirlo. Non dissimilmente, una credenza
+popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti nella campagna,
+di guisa che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino
+invitare il passeggiero alla ricerca del più ingannevole tra i beni
+terrestri.
+
+I due viandanti passarono davanti alla mora che nascondeva Spinello.
+Parevano in buonissima armonia e infervorati in un colloquio di molta
+importanza per ambedue.
+
+Spinello, dal nascondiglio in cui era e da cui non gli parve prudente
+muoversi, non udì che queste parole:
+
+--Voi farete quel che vi parrà meglio, messer Lapo degnissimo. Io, da
+fedel servitore, ho reputato necessario di darvene avviso.--
+
+Parlava Tuccio di Credi, come avrete capito. E messer Lapo rispondeva:
+
+--Partirò, non dubitate, partirò. Quantunque io non credo che egli
+possa giungere fin qua. Forse, egli ignora perfino che io...--
+
+La voce di messer Lapo si perdette dietro la svolta del sentiero, e
+Spinello non potè udirne più altro.
+
+--Che cos'è questa novità?--pensò egli, balzando fuori dal suo
+nascondiglio.--Tuccio di Credi a Pistola, e con messer Lapo
+Buontalenti! Quale avviso ha creduto egli necessario di recargli? E
+qual relazione può correre tra loro?--
+
+Immaginate in che condizione d'animo giungesse egli in quel giorno in
+città. E doveva rispondere alle cortesie de' suoi ospiti, come se non
+avesse nulla, nè tristezze, nè sopraccapi; come se fosse l'uomo più
+tranquillo del mondo!
+
+Proprio quel giorno i massari di Sant'Andrea si recavano alle case dei
+Cancelleri, per avere un colloquio con lui.
+
+--E così, messere,--gli chiedevano,--avete voi ideata la composizione
+che Pistoia potrà ammirare nella nostra vecchia cattedrale?
+
+--Non ancora, messeri onorandissimi, non ancora. Ho la mente confusa;
+non m'è venuto ancor nulla che sia degno della chiesa e di voi.
+Perdonate, sarà per un altro giorno, se Iddio mi aiuta.--
+
+Così rispondeva Spinello. Ma in cuor suo cominciava a pensare che
+Iddio non l'avrebbe aiutato e che Pistoia non avrebbe ammirato nulla
+di suo.
+
+
+
+
+XII.
+
+
+Tra i pensieri del giovine pittore c'era anche quello che Tuccio di
+Credi dovesse andare quella sera, o la mattina seguente, a cercarlo.
+Infatti era naturale supporre che Tuccio fosse venuto a Pistoia per
+lui, e non avendolo trovato subito, ed essendosi imbattuto a caso nel
+Buontalenti, vecchia conoscenza, di Arezzo, si fosse accompagnato un
+tratto con quest'ultimo.
+
+Se non che per ammettere questa spiegazione, bisognava dimenticare che
+Tuccio di Credi andava dicendo a messer Lapo:--"ho reputato necessario
+di darvene avviso" e che messer Lapo gli aveva risposto, come uomo che
+riconosceva il pregio dell'avviso ricevuto:--"partirò, non dubitate,
+partirò". Donde appariva evidente che Tuccio di Credi non fosse venuto
+a Pistoia per vedere il suo compagno d'arte, ma per abboccarsi con
+messer Lapo Buontalenti, a cui si professava fedel servitore.
+
+Comunque fosse, era da credere che Tuccio di Credi, venuto a Pistoia,
+non avrebbe potuto altrimenti, nè voluto, cansare l'amico. E Spinello
+Spinelli lo attese per tutta la sera; lo attese per tutta la mattina
+seguente; ma invano. Tuccio di Credi non si era fatto vivo con lui;
+forse, quella stessa mattina egli aveva lasciato Pistoia.
+
+Spinello rimase sconcertato, con una fiera curiosità in corpo, e con
+tutta l'impazienza che no doveva conseguire. Che cosa significava quel
+misterioso viaggio? E non era possibile che risguardasse anche quella
+povera vittima, che portava il nome gentile della sua Fiordalisa?
+
+Agitato da questi sospetti, uscì verso l'ora di vespro dalla porta del
+Borgo. Messa la sua spada al fianco e il pugnale alla cintola, gittato
+un mantello sulle spalle e calata la berretta sugli occhi, andò di
+buon passo verso la collina. Ma come fu alle falde del Poggiuolo, non
+ascese altrimenti per l'erta, e proseguì il suo cammino verso il letto
+della Brana.
+
+Aveva portata, per ogni buon fine, la sua cartella da disegno. Appena
+ebbe passato il torrente e fu in vista del castello dei Buontalenti,
+andò a sedersi sulla proda d'un campo, fingendo di copiare qualche
+cosa dal vero, ma volgendo gli occhi curiosi qua e là, e più spesso al
+muro nerastro che girava torno torno alla villa. Un terrazzino di
+pietra sporgeva dal ciglio del muro. Se la donna del castello usava
+uscire ogni sera all'aperto, come diceva Pasquino, certamente doveva
+andar là, ed egli, dal suo osservatorio, l'avrebbe veduta senz'altro.
+
+Il sole calava, in una gloria di fiamme, dietro la collina di
+Serravalle, che chiude la valle dell'Ombrone da quella della Nievole.
+Tutto ad un tratto, Spinello vide comparire sul ciglio del muro
+nerastro una figura di donna. Era la dama del castello Buontalenti; lo
+dimostrava assai chiaramente la nobiltà delle vesti e l'eleganza delle
+forme.
+
+Giunta al terrazzino, la dama si fermò. Quella doveva essere la meta
+delle sua passeggiate quotidiane. Era venuta con passo lento, come
+persona stanca; poscia, rimasta un tratto in piedi davanti alla
+balaustrata, si era adagiata sopra un sedile, sporgendo per mezzo il
+busto dal davanzale di pietra.
+
+Spinello si alzò dal suo posto, col cuore tremante, e andò verso il
+recinto della villa. Che cosa intendeva di fare? In verità non lo
+sapeva neppur egli. A mano a mano che si accostava al muraglione e la
+figura s'innalzava davanti a lui, uscendo in risalto sul fondo azzurro
+chiaro del cielo, la commozione del giovane si andava tramutando in
+stupore. Dei immortali! Quel viso bianco, che gli appariva da lunge,
+non rammentava il tipo di madonna Fiordalisa, ma dell'antica, della
+figliuola di mastro Jacopo, della sua fidanzata? Già gli pareva di
+riconoscere l'atteggiamento consueto di quella graziosa testa, il cui
+contorno era così armoniosamente rigirato. Accostatosi vieppiù,
+riconobbe il profilo soave del volto, la fronte prominente, incoronata
+dalle ciocche ricciolute dei capegli neri e lucenti, l'occhio profondo
+e pieno d'espressione, la bocca tenue, aperta ad un languido sorriso,
+che non era sempre di gioia, e il mento, sì anche il mento, quel mento
+arguto e tondeggiante di paggio, che era stato una volta l'argomento
+delle sue ammirazioni.
+
+Ma egli, per allora, non doveva ammirare con occhi d'artista, o
+d'innamorato, come prima faceva. Era attonito, abbacinato da quella
+stessa rassomiglianza, che gli cresceva allo sguardo. Come fu a
+cinquanta passi dal muro, si fermò, levando gli occhi, per guardare
+più attentamente la dama. Dio santo! Era lei, era la sua Fiordalisa, o
+uno spirito maligno ne aveva assunta la forma, per farsi giuoco di
+lui.
+
+Confuso, sbalordito, e nondimeno anche più attratto da quella cara
+visione, Spinello tese le braccia verso il terrazzino e con impeto di
+amore gridò:
+
+--Fiordalisa!
+
+--Chi mi chiama?--domandò la gentildonna, chinando gli occhi a' piedi
+del muro, dond'era venuta la voce.
+
+Vide allora l'atto supplichevole e riconobbe Spinello. Ma in quella
+che metteva gli occhi su lui, lo vedeva cadere a terra come fulminato.
+Il povero Spinello aveva riconosciuta la voce di madonna Fiordalisa,
+della sua fidanzata. Era dunque lei? Lei, tornata dalla tomba, per
+farlo morire d'angoscia? Agitò le braccia, come se tentasse di
+aggrapparsi a qualche cosa, balbettò alcune parole die non avevano
+senso, e cadde tramortito al suolo.
+
+Disgraziato Spinello! Compatitelo. Non accade a tutti di avere perduta
+una donna fieramente amata e di vederla di punto in bianco ritornare
+dai regni della morte.
+
+Quando il povero giovane ricuperò i sensi smarriti, si trovò accanto
+la dama, escita dal recinto della villa per recargli soccorso.
+
+--Mio Dio, messere, che avete?--diceva ella, sbigottita.--Fatevi
+animo!--
+
+Spinello Spinelli, senza darsi ragione di quel che faceva, e tratto
+solamente da una forza quasi istintiva prolungò di qualche istante il
+suo smarrimento, per ascoltare la musica di quelle parole che escivano
+dalle labbra di Fiordalisa. Gli pareva, in udirla, di rassicurarsi
+meglio che era lei.
+
+--Ah, madonna!--esclamò finalmente.--Non sogno io? Non sono io il
+ludibrio di una visione? Iddio misericordioso vi restituisce al vostro
+povero Spinello?--
+
+Madonna Fiordalisa, commossa da quel grido, in cui parlava un amore
+infinito, chinò la testa su lui. E il povero Spinello, insieme con la
+certezza di avere ritrovata la sua Fiordalisa, ebbe il secondo
+deliquio.
+
+--Dio, soccorretemi!--gridò madonna Fiordalisa. Questo poveretto mi
+--muore nelle braccia. Permettete che io mi discolpi a' suoi occhi e
+--poi datemi la morte, che da tanto tempo vi chiedo.--
+
+Monna Cia, chiamata da lei, giunse prontamente in aiuto. Era la
+contadina che il giorno innanzi Spinello aveva veduta, intenta a
+lavare i suoi pannilini nel letto della Brana. Le braccia di monna Cia
+erano robuste: il giovine fu trasportato entro il recinto e adagiato
+su d'un sedile di pietra, in quel medesimo terrazzino donde pur dianzi
+gli era apparsa la figura di madonna Fiordalisa.
+
+--Va, te ne prego, va, mia buona Cia; prendi un po' d'acqua,
+dell'aceto, quello che troverai, per ridar la vita a questo poveretto.
+
+--Sì, madonna, vo subito. Oh, disgraziato giovane! Così buono, così
+gentile! Non si direbbe l'arcangelo Gabriele! L'ho conosciuto ieri....
+Chi m'avrebbe mai detto che oggi....
+
+--Va, corri,--gridò madonna Fiordalisa.--Ma bada, non una parola al
+castello!
+
+--Non dubitate, madonna; prenderò ogni cosa nelle mie stanze.--
+
+Così dicendo, monna Cia, ottima donna, andò speditamente lungo la
+redola che metteva al castello. Madonna Fiordalisa rimase sola accanto
+a Spinello, che, povero lui, durava fatica a riaversi.
+
+Infelice Fiordalisa! Anche lei, che il caso metteva di punto in
+bianco, senza preparazione, a faccia a faccia con Spinello Spinelli,
+anche lei era degna di compassione. Lo stato dell'animo suo non si
+descrive, come non si descrivono le commozioni violente. In qual modo
+era avvenuto quel ravvicinamento improvviso? Spinello aveva dunque
+ritrovato il suo nascondiglio, dopo tre anni di ricerche? Quando mai
+gli era balenato il sospetto che ella non fosse morta? E quando, e
+come, il sospetto si era tramutato in certezza? Anch'egli aveva
+profanata la santità d'una tomba, per giungere alla scoperta del vero?
+E come era vissuto fino a quel giorno? E come, e perchè, quella
+cerimonia nuziale, per cui Spinello si era allontanato da lei? Ma
+anche ella non si era allontanata da lui? Non apparteneva ella ad un
+altro? Ahimè, triste cosa; le due anime che un primo amore aveva
+congiunte, il destino le aveva separate per sempre.
+
+Com'era avvenuto ciò? Spinello, tornato finalmente in sè, doveva
+udirlo dalle labbra di madonna Fiordalisa. Fu un doloroso racconto,
+che lo fece fremere di raccapriccio e di sdegno.
+
+Fiordalisa era morta per i suoi cari; messer Giovanni da Cortona,
+chiamato al letto della vergine, aveva dato il triste responso. E
+morta appariva per tutti, e la compagnia della Misericordia era andata
+a prendere con gran pompa la bella salma, per chiuderla in un modesto
+avello, nel chiostro del Duomo vecchio. Ma Fiordalisa, come vi sarà
+facile immaginare, non aveva memoria di ciò. Rammentava l'improvviso
+malore ond'era stata colpita, in mezzo alle gioie domestiche, e
+rammentava d'essersi risvegliata alla coscienza di sè, in una camera
+sconosciuta. Si sentiva spossata, senza volontà, con una gran
+propensione a riaddormentarsi. Infatti, le era avvenuto di assopirsi,
+e di quelle ore non ricordava che brevi intervalli, come pallidi
+chiarori in un buio fitto, nei quali si sentiva trasportata verso una
+meta ignota, da uomini prezzolati, tra cui non spiccavano che due
+figure: quella del Buontalenti, che l'aveva turbata, e quella d'uno
+scolaro di suo padre, che l'aveva atterrita, poichè le lasciava
+indovinare il tradimento, ond'era stata vittima, e tutto il peggio che
+doveva toccarlo in futuro, senza alcuna speranza di salvezza. Infine,
+che più? Ella si era veduta in balla di due feroci che l'avevano
+amata; e uno di costoro la dava in preda all'altro; il più povero la
+vendeva al più ricco.
+
+E non poteva resistere; le mancava perfino la forza di gridare al
+soccorso. Poco stante, non aveva più veduto uno dei due traditori.
+L'altro, messer Lapo Buontalenti, restava padrone del campo. Ella era
+chiusa in una lettiga, che viaggiava di notte, scortata da un
+drappello d'uomini armati, secondo l'uso del tempo, per le vie
+maestre, così poco sicure al paragone d'adesso. Evidentemente, quelli
+erano i servi, i masnadieri di messer Lapo Buontalenti. A che le
+sarebbe giovato il gridare?
+
+Messer Lapo era grave all'aspetto, severo ed arcigno come la vendetta
+che gli covava nel cuore. Ma quando gli occorreva di rivolgersi a lei,
+in atto di chiederle se avesse mestieri di nulla, assumeva un'aria tra
+impacciata e cortese. Non c'ora, per altro, da ingannarsi a quelle
+apparenze,
+
+Quando Fiordalisa potè finalmente parlare, gli chiese risoluta:
+
+--Dove mi conducete voi? Dov'è mio padre?--
+
+Il Buontalenti increspò le labbra ad un mezzo sorriso e pacatamente
+rispose:
+
+--Madonna, voi siete morta per tutti, così per vostro padre, come per
+ogni altro cittadino d'Arezzo. Vi hanno sepolta l'altro dì, con pompa
+solenne, entro il chiostro del Duomo vecchio. Gli sciocchi! Pareva che
+avessero fretta di liberarsi di voi. Ma vigilava per la vostra
+salvezza un amore antico e gagliardo. Il mondo vi ha composta
+sotterra, per dimenticarsi di voi; io vi ho restituita alla luce del
+giorno; siete mia, finalmente.--
+
+Fiordalisa fremette, pensando a ciò che era accaduto di lei. Ma
+indovinò in pari tempo che la sua morte apparente era stata procurata
+dalle arti d'un tristo, che lavorava a benefizio d'un altro. E il
+senso che questa scoperta doveva produrre nell'animo suo, le si
+dipinse nel viso.
+
+--Comunque vediate la cosa, datevi pace, madonna;--ripigliò messer
+Lapo, che notava ogni moto più lieve.--Vi ho detto che siete morta pel
+mondo.
+
+--E per opera vostra, non è vero?--chiese ella, fissandolo negli
+occhi.
+
+--Mettete pure che sia così;--disse di rimando il
+Buontalenti.--Credete che un amatore par mio sia disposto a perdervi,
+dopo avervi ottenuta con un delitto? Datevi pace, vi ripeto, datevi
+pace, madonna. Lapo Buontalenti, vostro fedel servitore, non imiterà
+messer Gentile dei Carisendi, che, dopo aver disseppellita la donna
+sua, la restituì scioccamente al marito.--
+
+Messer Lapo non poteva citare il caso di Ginevra degli Amieri, che era
+ancora di là da venire. E poi foss'anche avvenuto prima d'allora, esso
+non poteva servirgli come argomento di persuasione con madonna
+Fiordalisa. Ginevra degli Amieri, gentildonna fiorentina d'alto
+lignaggio, sotterrata per morta, da per sè stessa uscì fuori
+dall'avello, e andò a picchiare a casa di Francesco degli Agogolanti,
+suo marito, che la credette un'ombra e non la volle ricevere. In
+quella vece, gli serviva benissimo l'esempio di Catalina Caccianimico,
+gentildonna bolognese, amata da messer Gentile dei Carisendi. Essendo
+il cavaliere andato podestà a Modena e avendo colà ricevuto il
+doloroso annunzio della morte di lei, tratto fuor di sè dall'angoscia,
+fece disegno di rapire all'estinta il bacio che mai non aveva avuto da
+lei viva. Andato di notte tempo a Bologna con un suo famigliare,
+aperse la sepoltura, e ivi, con molte lagrime, baciò il viso di
+madonna Catalina. La quale non era altrimenti morta, siccome tutti
+avevano creduto; laonde, messer Gentile, che aveva sentiti i battiti
+del suo cuore, soavemente quanto più gli venne fatto la trasse dal
+sepolcro, e postosi il dolce peso in arcione, cavalcò speditamente io
+città, dove, commessa l'amatissima donna alle cure di sua madre, potè
+vederla presto rifiorita in salute, E perchè la bella Catalina, per
+quello stesso amore che egli le aveva portato, lo pregava di
+rimandarla a casa sua, messer Gentile, da quel prode cavallero che
+egli era e veramente degno del suo nome, la restituì al marito, in
+quella commovente maniera che sanno tutti coloro i quali hanno letto
+la bellissima storia nel Decamerone di messer Giovanni Boccaccio.
+
+Quant'era distante il Buontalenti da messer Gentile dei Carisendi!
+Madonna Fiordalisa, udito il beffardo racconto, conobbe di essere
+irremissibilmente perduta.
+
+Giunta a Pistoia e rinchiusa nel castello che messer Lapo aveva
+ereditato da Rosellino Sismondi, la povera fanciulla visse là dentro
+come in una prigione, senza aver più contezza di ciò che era avvenuto
+de' suoi. Era una debole creatura; ma ai deboli soccorre spesso il
+coraggio della resistenza inerte, e Fiordalisa anche fuor di speranza
+com'era, si chiuse nel suo triste silenzio, aspettando la morte che la
+liberasse dalle istanze del feroce amatore.
+
+Il quale, un giorno, stanco della ripulsa di lei, se fece a parlarle
+in tal guisa:
+
+--Voi piangete, madonna, e turbate il riso divino della vostra
+bellezza. A qual pro' se tutti vi hanno dimenticata?
+
+--Non parlate così!--diss'ella con accento severo.--Quando tutti
+m'avessero dimenticata, non mi abbandonerebbe il pensiero di mio
+padre.
+
+--Ahimè, madonna!--replicò il Buontalenti. Vostro padre....--
+
+E s'interruppe tosto, chinando la fronte a terra, in segno di grande
+rammarico. Fiordalisa ebbe una stretta violenta al cuore.
+
+--Mio padre!--ripetè ella, turbata.--Orbene, che volete voi dire? Che
+volete tacermi?
+
+--Madonna,--ripigliò allora il Buontalenti, sa Iddio se mi pento di
+--ciò che ho fatto, e se non darei la mia vita per restituirvi il
+--vostro ottimo padre. Ma egli, almeno, è ora più felice di me, che mi
+--trovo così povero della grazia vostra e non ispero di ottenerla mai
+--più.--
+
+Argomentate il pianto e la disperazione della infelice creatura. Suo
+padre era morto da sei mesi, ed ella soltanto allora ne aveva notizia.
+Povero padre! Ed ora morto di crepacuore, sperando di ricongiungersi
+all'anima della sua diletta figliuola.
+
+Passarono giorni, passarono settimane, e le lagrime di madonna
+Fiordalisa si rasciugarono. Ma non cessava altrimenti il dolore.
+
+--Di che vi accorate?--le disse un giorno il suo
+carceriere.--Spinello, a cui pensate in silenzio, di cui vagheggiate
+l'immagine, Spinello non pensa più a voi.--
+
+Ella rizzò la testa, e diede al Buontalenti un'occhiata sdegnosa.
+
+--Oh! non v'inalberate;--riprese egli freddamente.--La cosa è così,
+com'io vi racconto, che credete voi, madonna? Che l'amore sopravviva
+alla morte della persona amata? Spinello si consolerà.
+
+--Che non mi dite ch'egli ha già data la sua mano ad un'altra
+donna?--diss'ella.--Voi mentite, messer Lapo. La menzogna è chiara
+nelle vostre parole. Spinello si consolerà, voi dite. Egli non si è
+dunque consolato.--
+
+Messer Lapo si morse le labbra. Il colpo gli era andato fallito. Ma
+egli promise a sè stesso che quella donna non si sarebbe più oltre
+beffata di lui.
+
+Due mesi passarono, tristi coma gli altri che la povera donna aveva
+vissuti nella sua solitudine di Colle Gigliato. Ahi, non era una
+solitudine, quella, se ogni giorno ella doveva vedersi davanti agli
+occhi messer Lapo Buontalenti. Meno infelice di lei, una povera eroina
+della favola era stata abbandonata su d'uno scoglio, dannata ad esser
+la preda d'un mostro. Per Andromeda, infatti, vedere il suo nemico ed
+esserne divorata era quasi tutt'uno; laddove madonna Fiordalisa doveva
+scorgere il suo ad ogni istante, appostato in attesa, come una fiera
+all'agguato, e tremare ogni giorno, pensando che nessuna difesa
+avrebbe più avuta contro di lui; pensando che suo padre era morto e
+che Spinello, il suo fidanzato, non avrebbe potuto far altro per lei
+che piangere su d'una tomba.
+
+E il Buontalenti osava dire che il suo rivale si sarebbe consolato!
+No, non era possibile, Fiordalisa era una fanciulla inesperta e non
+aveva anche potuto giudicare la vita nei disinganni che questa può
+offrire a mano a mano, in compenso d'ogni nostra speranza. Ma ella si
+era sentita così fortemente amata, che veramente l'affetto di Spinello
+Spinelli doveva parerle una cosa eterna. Argomentiamo così facilmente
+dai nostri i sentimenti degli altri! Eppure, le beffarde parole di
+messer Lapo, anche respinte da un'intima convinzione, non potevano
+essere dimenticate, e l'eco doveva restarne in quel povero cuore. E in
+quella guisa che noi tutti raccogliamo con superstiziosa paura ogni
+frase, udita a caso, la quale si riferisca ad un pensiero dominante
+dell'anima nostra, avvenne a lei che altre parole, e non da messer
+Lapo, ridestassero i dubbi suscitati da lui. "Chi muore giace e chi
+vive si dà pace." Questo proverbio, che ella aveva udito le cento
+volte, senza avvertirne la dolorosa filosofia, accennato sbadatamente
+da quell'umile contadina che sapete, e che era l'unica donna con cui
+madonna Fiordalisa scambiasse qualche parola nel castello Buontalenti,
+la ferì profondamente, più che non avrebbe fatto ogni altro discorso
+del suo carceriere. Chi vive si dà pace! Era proprio vero così! E
+perchè, infine, sarebbe stato diverso? È in noi potentissimo l'istinto
+della conservazione; la fibra umana ha qualche cosa in sè, che la
+persuade a resistere, a desiderare la vita. Il dolore opprime lo
+spirito; ma la fibra si ribella al dolore; la schiava non obbedisce al
+padrone. E non è forse così in tutti gli ordini di natura? Non è legge
+comune che tutto si rinnovi, e che ogni forza depressa si prepari a
+risorgere? È possibile che la natura umana ci condanni a morte, e che
+la gioventù non trovi in sè medesima quella forza di risurrezione che
+trova la più umile pianta, nella vicenda delle stagioni? L'oblio è
+fatale come il sonno, e il tempo è rimedio per tutti gli affanni
+dell'esistenza. Del resto, se per una creatura viva si può soffrire
+aspettando, come si potrebbe soffrire eternamente per una creatura
+morta? Aspettare è sperare; e non si aspetta più, quando non si spera
+più nulla.
+
+E Fiordalisa era morta, per il suo fidanzato. Spinello poteva, dunque,
+doveva cedere anch'egli alla legge comune. Triste cosa, ma vera.
+Restava solamente di vedere quanto sarebbe durato il lutto in
+quell'anima solitaria.
+
+Così avvenne che, quando messer Lapo le annunziò le nozze di Spinello
+Spinelli, Fiordalisa tremò tutta, ma non osò più negare la possibilità
+del fatto. L'anima sua era preparata a quel tristissimo evento.
+
+--Madonna,--le disse il Buontalenti,--che io vi ami, e quanto, lo
+sapete da un pezzo. Voi farete quel che vi parrà meglio; chi può
+aspettare, non vi domanderà nulla anzi tempo. Giuratemi soltanto che
+se io vi farò vedere Spinello al fianco d'un'altra donna, voi non
+tenterete cosa alcuna per fuggirmi.
+
+--Che mi chiedete voi?--gridò ella, turbata.
+
+--Nessuna cosa che non possiate fare, rimanendo per me quella che
+siete stata finora. Vi chiedo una promessa semplicissima, per condurvi
+fino a Firenze, dove Spinello impalmerà fra due giorni un'altra donna.
+
+L'istinto della resistenza lampeggiò negli occhi di Fiordalisa.
+
+--Ah!--gridò ella.--Spinello è libero ancora?
+
+--Sì e no;--rispose freddamente messer Lapo.--Un uomo che andrà doman
+l'altro all'altare non è già impegnato oggi? Non è già risoluto di
+fare ciò che vi torna tanto increscevole sapere di lui! Non ama già
+egli la donna a cui darà la sua mano?
+
+--È vero;--diss'ella chinando la fronte.--Messere, conducetemi pure a
+Firenze; io vi giuro per la memoria di mio padre che non tenterò di
+fuggirvi.--
+
+Madonna Fiordalisa pianse dirottamente, quel giorno, stemperò il suo
+povero cuore; indi segui Messer Lapo a Firenze.
+
+Una mattina, la chiesa di San Nicolò, in via della Scala, era parata a
+festa. Madonna Fiordalisa, con un fitto zendado sugli occhi, entrò in
+quella chiesa e andò a sedersi sulla tribuna dell'altar maggiore.
+Stette immobile lassù, senza volger neppure uno sguardo ai dipinti che
+tutti ammiravano, aspettando ciò che tutti aspettavano e pregando
+Iddio, nell'amarezza del suo cuore, che fosse delusa la sua
+aspettazione. Ma Iddio fu sordo alle preghiere della povera fanciulla.
+
+Quando apparve nella navata di mezzo il suo fidanzato, tenuto per mano
+da un vecchio gentiluomo che ella non conosceva, ma seguito da una
+donna, la cui bianca veste e la ghirlanda di fiori dicevano
+chiaramente chi ella fosse e perchè si trovasse colà, Fiordalisa si
+sentì venir meno. Supplicò Iddio che dettasse nella sua misericordia
+onnipotente un'altra parola a Spinello. Se avesse udito un no, come
+sarebbe morta volentieri! Ma Spinello appartenere ad un'altra! E là,
+davanti agli occhi suoi! Ma era insensibile, quell'uomo? Ma niente gli
+diceva che la sua Fiordalisa era vicina, e lo vedeva, e lo udiva!
+Ahimè, Dio poteva essere sordo, se non aveva cuore Spinello! La povera
+creatura non resse più oltre all'angoscia; un grido straziante le
+ruppe dal petto, all'udire quel sì che le rapiva per sempre il suo
+fidanzato; e in quel grido le vennero meno le forze.
+
+Quando ritornò in sè, la chiesa era vuota. Restavano soltanto presso a
+lei alcune pietose gentildonne, che le avevano spruzzato il viso
+d'acque nanfe e lo prodigavano le più sollecite cure.
+
+Lo svenimento di madonna Fiordalisa era stato attribuito al caldo
+soffocante che aveva prodotto nella chiesa quella calca straordinaria
+di persone. Altri pensava che le avesse dato sui nervi l'odore della
+calce, trattandosi d'una chiesa nuova, che da poco tempo era
+uffiziata. Infatti, parecchie dame accennavano di aver sofferto,
+durante la cerimonia, un pochettino di mal di capo. E tutti gli
+astanti si dolsero che non si fosse pensato da nessuno ad aprire
+qualche spiraglio, nelle invetriate dei balconi. La colpa era tutta di
+messer Dardano Acciaiuoli e dello scaccino di San Nicola; innocenti
+ambedue, come potete immaginarvi. Ma che farci? Si era così lontani
+dall'indovinare la vera cagione, che ogni congettura otteneva fede
+presso gli astanti.
+
+Madonna Fiordalisa volle ritornare quello stesso giorno a Pistoia. E
+messer Lapo non indugiò a farla contenta nel suo desiderio, che tanto
+s'accordava co' suoi fini. I cavalli erano pronti, e la partenza seguì
+di poche ore l'arrivo.
+
+Intanto, nel cuore della povera bella si era fatto uno strano
+mutamento. L'immagine di Spinello Spinelli, che vi era così
+profondamente scolpita, si cancellò a grado a grado. Così presente a'
+suoi occhi quando era lontano, egli rimpiccioliva improvvisamente dopo
+esserle stato vicino. Madonna Fiordalisa non l'odiava ancora, e già lo
+aveva discacciato dal sacrario delle sue ricordanze. Lo sposo di Ghita
+Bastianelli era diventato uno straniero per lei.
+
+E lo aveva amato tanto! Nessun uomo al mondo avrebbe potuto vantarsi
+d'essere amato di più. Ma quell'animo fiacco aveva avuto ribrezzo
+della morte! L'ingrato, dopo aver posseduto quel cuore di vergine,
+pieno per lui di tenerezza ineffabile, non aveva saputo serbar fede
+alla tomba!
+
+Immaginate quel che seguì da questo mutamento improvviso. Il dispetto
+contro Spinello fu più forte dell'odio contro Lapo Buontalenti.
+Madonna Fiordalisa aveva consentita la sua mano a quell'uomo, a cui
+parve grande fortuna ottenere dall'ira ciò che non avrebbe potuto
+dargli l'amore. A quell'uomo bastava di possedere; poco gl'importava
+del modo.
+
+Ed anche madonna Fiordalisa aveva avuta la sua cerimonia nuziale. Ma
+gli echi di San Giovanni di Pistoia non la avevano recato nessun grido
+d'angoscia, quando ella aveva profferito il sì che doveva legarla per
+sempre. La vittima era immolata; il sacrificio piaceva agli uomini,
+com'era accolto da Dio.
+
+Era naturale che così fosse. Spinello ignorava come sanno ignorare i
+felici. Non aveva egli dimenticata l'estinta! Eppure, sarebbe stato
+così bello in lui serbarsi fedele alla tomba! L'uomo che si ama ha da
+essere perfetto. E costa così poco esser tale! Ma non è egli
+possibile, Dio santo, che un forte amore vi occupi l'anima e vi renda
+insensibile ad ogni lusinga della vita? E perchè non si potrebbe amare
+eternamente una persona morta, quando ella, vivente, è stata tutto per
+voi? Ci sono delle donne che hanno questa virtù di raccoglimento; e
+non l'avranno gli uomini?
+
+Così pensava, e l'amarezza di quel pensiero la vinse. L'immagine di
+Spinello fu cancellata dal suo cuore. Nello stordimento che l'ira
+contro di lui e la vergogna di sè medesima avevano recato nell'animo
+suo, madonna Fiordalisa non solamente si diede animosa in balia del
+Buontalenti, ma disse il suo sì con un ardore, che parve impeto
+d'affetto, tanto più forte, quanto più repentino. Cose che avvengono!
+Questi inganni del cuore son più comuni che la gente non creda.
+
+Ma quando ella appartenne a quell'uomo, quando conobbe di avergli data
+la sua libertà, la sua vita, e tutto ciò che vale assai più della vita
+e della libertà, Fiordalisa vide che la sua promessa d'amore e di fede
+le era stata carpita da un sentimento bugiardo. Si pentì, ma era
+tardi, e la poveretta ebbe paura. Ah, non era così l'amore che ella
+aveva sognato. L'amore è l'abbandono consapevole e volenteroso del
+nostro essere; l'amore e una profonda allegrezza, anche in mezzo ai
+tormenti; l'amore è una superba rinunzia di sè ad una creatura che si
+crede superiore a tutte le altre, o solamente uguale a noi medesimi.
+Che cos'era invece messer Lapo Buontalenti? Un codardo, che non aveva
+saputo vincere in guerra leale, e si faceva forte d'un sotterfugio, un
+astuto che giungeva dopo e faceva suo pro d'un movimento di sdegno. E
+quell'uomo era diventato il suo signore e padrone. Abbominevole cosa!
+E la bellezza di lei, che aveva infiammato il più nobile dei cuori, si
+sarebbe data a lui, avrebbe patite le sue ardenti carezze!
+
+Pure, così doveva essere. La vita ha più drammi che non si pensi;
+drammi tanto più dolorosi, quanto più inavvertiti. Perchè egli c'è
+qualche cosa di grande nei dolori patiti alla luce del sole, con
+migliaia di sguardi rivolti su voi e di cuori compassionevoli che
+s'inteneriscono per voi, imprecando ai vostri oppressori. Ma il dramma
+intimo, il dramma rinchiuso nelle quattro pareti d'una casa,
+senz'altro testimonio che la vostra coscienza abbattuta, quello è il
+più orribile dei drammi. Rammentate la leggenda, che narra di donne
+rapite dagli abitatori delle selve? Anche certi animali, a noi vicini
+nell'ordine della creazione, sentono come noi la bellezza. Sommessi al
+suo potere e terribili nelle ire gelose, amano e digrignano i denti;
+proteggono, nutrono, e sono disposti a percuotere, ad uccidere per un
+nonnulla che svegli i loro sospetti. Ma di tali belve non sono
+popolate solamente le boscaglie africane. In ogni consorzio umano è
+dato di trovare l'uomo feroce dei boschi. Gran mercé sentirsi amate in
+tal guisa! E come fuggire a quella forma d'affetto? La donna, si sa, è
+debole e paurosa. Quanto meno è saldo in lei il vincolo che lega la
+vita alla carne, tanto più grande è il timore di perderla. Desdemona
+trema. Peggio ancora, ella non osa dire a sè stessa di amar Cassio,
+così dolce e così buono; il dramma finisce, e finisce la vita per lei,
+nella persuasione di avere amato il suo furibondo carnefice.
+
+Così la bella Fiordalisa apparteneva a messer Lapo Buontalenti. La
+povera anima tentò a quando a quando di ribellarsi, ma finalmente si
+spense nella sommissione a quella volontà, volgare ma forte. Il suo
+signore e padrone la soggiogava con la sua stessa ferocia. Qualche
+volta le avvenne di sentire la forza di quell'amore violento, e (debbo
+dirvi ogni cosa, per l'ossequio che merita la verità) si compiacque di
+essere amata in tal guisa. Se in uno di quei momenti le fosse capitato
+davanti il povero Spinello, essa gli avrebbe detto: Sai? Io amo
+quell'uomo, che un giorno o l'altro mi ucciderà; lo amo, perchè egli
+mi ucciderà. Ma altre volte ella sentiva un odio profondo, e, insieme
+con l'odio, il desiderio di mormorare all'orecchio messer Lapo: Sai,
+uomo feroce? Io ti disprezzo, quanto tu mi ami. Checchè tu faccia, non
+cancellerai dal mio cuore l'immagine di Spinello. Uccidimi pure,
+poichè questo è il tuo diritto; ma, io amo quell'uomo.
+
+E certo ella avrebbe parlato in tal forma, se Lapo le avesse domandato
+quali pensieri passavano per la sua mente, nelle ore più segrete, in
+cui il signore d'una donna s'atteggia più superbamente a padrone. Ma
+Lapo Buontalenti non chiedeva nulla. Egli era uno di quegli spiriti
+volgari, destinati a vincere nelle battaglie della vita, perchè hanno
+un'idea sola, e in quella appuntano tutti i loro desiderii, tutte le
+forze della loro volontà. Siffatti uomini, quando l'occasione li fa
+innalzare a più grandi propositi, appaiono anche uomini insigni, e si
+chiamano Cesare, o Napoleone, perchè, scambio di vincere una donna,
+hanno soggiogata la patria, caduta, per effetto di tristi circostanze,
+nelle condizioni miserande di una povera donna, che deve cedere senza
+fallo al più forte, e al più temerario. Per essi, nessun dubbio,
+nessuna perplessità, nessuna esitanza nell'animo; vanno diritti alla
+meta, godere e comandare, comandare e godere. L'impero del mondo è una
+posta, essi la giuocano. Non hanno guadagnato ciò che giuocano;
+l'hanno trovato sul tappeto verde e se ne sono impadroniti,
+approfittando della disattenzione di tutti. Che cos'è la morale per
+essi? Non sentono che il loro egoismo. E il mondo crede a queste
+povere teste; il mondo s'innamora di questi giuocatori audacissimi, da
+qualunque parte essi vengano, a qualunque fazione si ascrivano. Ed è
+forse perciò che tanti pensatori modesti, i quali hanno lungamente
+vagliato dentro di sè il pro ed il contro, delle cose umane non
+credono agli entusiasmi del mondo e vivono a giornata in questa cara
+Babele, senza pigliarla sul serio.
+
+Spinello aveva ascoltata la confessione di madonna Fiordalisa, e le
+aveva fatta sinceramente la sua. La bella creatura udì per quali vie
+l'amor paterno di Luca Spinelli e l'odio astuto di Tuccio di Credi
+avessero vinto l'animo del suo fidanzato e fossero giunti a
+strappargli un sì che doveva renderlo felice per tutto il rimanente
+de' suoi giorni.
+
+--Povera donna!--esclamò Fiordalisa.--Voi dovete amarla, oramai.--
+
+Spinello crollò malinconicamente la testa.
+
+--Ahimè, non è possibile;--risposa egli.--Ed ella lo sa.
+
+--Come? Avete avuto il coraggio di dirglielo?
+
+--Sì, madonna; era il debito mio. Veramente,--soggiunse Spinello,--vi
+parrà che il debito mio fosse anche di non condurla all'altare. Ma
+questo, voi sapete oramai come andasse. Lo stato dell'animo mio non
+poteva sfuggire all'occhio attento della povera Ghita; mi chiese che
+cagioni di turbamento fossero in me, e come avvenisse che nulla poteva
+rimuoverle dal mio spirito; ed ho parlato, le ho aperto,
+schiettamente, il mio cuore.
+
+--E lei?
+
+--Povera Ghita! Mi ha inteso e mi ha perdonato. Vedete, Fiordalisa, il
+suo perdono mi pesa. Oh, se m'avesse odiato! Se mi avesse tradito!
+Credetelo pure, io l'avrei benedetta, anche prima che voi foste viva,
+mia bella e dolce fidanzata. Rinchiudermi nel mio lutto, senza esser
+cagione di rammarico a lei, vivere con le immagini del passato,
+lasciando altrui di trovare le sue gioie nel presente, era questo il
+mio voto, era questo il mio sogno.--
+
+Fiordalisa non rispose parola. Chinò la fronte e rimase pensosa, quasi
+ascoltando dentro di sè l'eco delle ultime parole di Spinello
+Spinelli.
+
+Il sole si era nascosto allora dietro i monti pisani. Una brezza soave
+incominciava a spirare dal piano, recando alla giovine coppia le acute
+fragranze degli orti pistoiesi.
+
+--E voi, Fiordalisa,--mormorò Spinello, dopo un lungo
+silenzio,--pensavate al vostro povero amico?
+
+--Sempre;--rispose ella con un filo di voce.
+
+--Angelo, ed io l'ho meritato, sapete? Ogni giorno della mia triste
+vita è stato un assiduo pensiero per voi, un ricordo continuo,
+doloroso e caro, delle mie speranze perdute. Oh Fiordalisa, come t'ho
+amata, e come t'amo tuttavia! Sorriso della mia giovinezza, ti ho
+dunque ritrovato? E non sei più mia! L'ira dei tristi ci ha separati.
+Ma è forse vero? L'amore che mi legava a te, dal giorno che ti ho
+veduta per la prima volta e ti ho votato il mio cuore, non dura eterno
+qui dentro? Fiordaliso, anima dell'anima mia, senti, è il destino che
+ci ha divisi, è il destino che ci ricongiunge. Non è desso che m'ha
+chiamato a Pistola? E contro il desiderio dell'infame Tuccio di Credi?
+Oh, quell'uomo, quell'uomo! Come dovrà pagar caro il suo tradimento!
+Perchè io lo ucciderò, sai, lo ucciderò come si uccide un rettile
+schifoso e malefico!--
+
+Fiordalisa fremette a quelle parole di minaccia.
+
+--No, Spinello, amico mio, non giurate la morte di nessuno. È la
+vostra Fiordalisa che ve ne prega. Chi siamo noi per farci giudici,
+dov'è la mano di Dio? E tu ed io,--soggiunse ella abbassando la
+voce,--siamo forse così puri, nel profondo dell'anima, per non aver
+mestieri di perdono davanti alla giustizia degli uomini ed alla
+misericordia di Dio?
+
+--Ah!--gridò egli, colpito da quelle parole, e più dall'accento con
+cui erano stato profferite.---Tu m'ami dunque, o Fiordalisa! Mi ami...
+come t'amo?
+
+La bella creatura gli volse uno sguardo in cui si dipingeva tutta la
+confusione dell'animo suo, e cadde perduta nello braccia
+dell'innamorato Spinello.
+
+Ore soavi, ore di cielo, chi potrebbe descrivere la vostra dolcezza
+infinita? Parole sussurrate da labbro a labbro, quasi paurose di
+essere udite dall'aria, chi potrebbe ridirvi? Quei due nobili cuori,
+separati dalla tristizia degli uomini, erano dunque resi a sè stessi,
+e si confondevano allora tanto più infiammati l'uno dell'altro, quanto
+più lunghi erano stati il desiderio e la pena? Si erano amati; si
+amavano. Il doloroso intervallo spariva; quei due cuori non avevano
+mai cessato di amarsi.
+
+La luna, apparsa pur dianzi dal colmo del poggio, s'innalzò lentamente
+su per la volta azzurra: Ed essi erano là, immobili, ebbri di amore,
+gli occhi cupidamente fisi negli occhi, le braccia intrecciate alle
+braccia. Il mite chiarore dell'astro notturno, che pioveva sui due
+felici e pareva involgerli d'una velatura bianca, li faceva
+rassomigliare a due figure di marmo, che, aggruppate dal sentimento
+d'un gentile artefice, eternassero il loro amplesso nella radura d'un
+bosco; delizioso spettacolo d'amore, e veramente degno di essere
+contemplato dalle stelle. Quete notti della bella Toscana, in mezzo al
+cupo smeraldo dei poggi digradanti, al biancheggiare dei nitidi borghi
+in lontananza, al luccicare dei fiumi, serpeggianti in fascia
+d'argento lunghesso le valli, avevate mai accolta e accarezzata dal
+vostro raggio amoroso una felicità così piena?
+
+Ella guardando lui, ed egli vedendo il creato negli occhi di lei,
+avevano dimenticato ogni cosa. Ma che cos'altro è un vero e forte
+amore, se non un profondo oblio! Respirare le dolci fragranze d'una
+guancia adorata, farsi collana di due candide braccia, è come affogare
+nell'infinito; anticiparsi il maraviglioso _nirvana_ dei filosofi
+indiani. Sopra tutto, se duri tra voi e intorno a voi un grande
+silenzio, che vi dà l'illusione d'esser cullati sul flutto, in un mare
+senza sponde, e senza tempeste. Ogni piena allegrezza è naturalmente
+muta, la beatitudine non si dice; è la cosa sublime, ineffabile, che
+si tiene gelosamente in serbo, nel segreto dell'anima, per rammentarla
+nei giorni malinconici, d'ogni luce muti.
+
+E poi, che bisogno avrebbero avuto di manifestarsi i loro pensieri a
+vicenda? Un linguaggio più tenero e più efficace parlavano quelle
+labbra ardenti, quegli occhi confusi di voluttà. E tacevano, intanto,
+ed ogni cosa taceva intorno a loro. Da lunge, si udiva solamente lo
+stridio dei grilli, monotono ma lene, che non urtava l'orecchio, ma
+conciliava il raccoglimento, e pareva la voce della natura, la nota
+della realtà, che dicesse loro: voi siete persone vive, non ombre
+vane; quel che sentite, è gaudio consapevole, non illusione del sogno.
+
+Amore, amore! Quanti inni non ha sciolti per te l'anima umana ne' suoi
+impeti di poesia! Ma tu sei così vario e profondo, che nessuna forma
+dell'arte basterebbe a comprenderti. Tu non sei intiero in nessuno dei
+nostri cantici, perchè ogni cantico è in te. Scioglierò anch'io, gramo
+poeta, il mio inno alla tua potenza infinita? No, chiuderò gli occhi,
+e contemplerò i tuoi miracoli nella penombra delle mie ricordanze:
+evocherò il caro fantasma che meglio risponde alla tua immagine non
+mai ritratta da umano pennello. E a me, pur troppo, non risponderà da
+lontano il monotono e lene stridìo dei grilli canterini; la voce della
+natura, la cara nota della realtà, sarà muta per questo povero
+cantastorie.
+
+Mentre io parlo, ricordando troppo, ed essi tacciono, dimenticando
+ogni cosa e vivendo un'eternità nello spazio d'un'ora, un fruscio
+della frappa s'è udito tra le piante.
+
+All'improvviso rumore, Fiordalisa tremò; Spinello balzò prontamente in
+piedi tendendo l'occhio sospettoso e l'orecchio. Ambedue rimasero
+lungamente in ascolto, rattenendo il respiro; ella più innanzi, e
+pronta ad allontanarsi dal terrazzo; egli più indietro, ma con la mano
+agli elsi della spada.
+
+--Non è nulla;--diss'ella poco stante;--forse il vento tra i rami.
+
+--Ah!--sospirò egli.--Povera vita! Tremare, nascondersi.... E perchè?
+Tu verrai meco, non è vero, amor mio!--
+
+Fiordalisa si strinse al petto di Spinello, e non rispose parola.
+
+--Dimmi, te ne prego,--ripigliò Spinello,--verrai?
+
+--Verrò, sì, non dubitare, verrò;--rispose ella, turbata.--Ma, per
+amor del cielo, per me, non cedere alla tua impazienza! Una cosa ti
+sia certa;--soggiunse, parlandogli all'orecchio come se vergognasse di
+udire il suono delle proprie parole,--che io non vivrò con quell'uomo,
+non profanerò l'impronta dei tuoi baci.--
+
+Spinello premette al seno quella fronte adorata e depose un bacio tra
+i suoi bruni capelli. Ma Fiordalisa, non bene rassicurata, stava
+ancora in ascolto.
+
+--È il vento, dicevi, è il vento che stormisce nella frappa;--mormorò
+allora Spinello.--Di che temi tu dunque? Ma lui, a quest'ora dov'è?
+
+--Non so;--rispose Fiordalisa;--forse ancora in città, dov'è andato a
+salutare un amico.
+
+--È un fedel servitore;--notò amaramente Spinello;--il suo Tuccio di
+Credi, venuto a Pistoia per lui.
+
+--Ah! forse per avvertirlo della tua presenza?--diss'ella, guidata da
+quel senso indovino che hanno in simili casi le donne.
+
+--Orbene, sia pure così;--rispose Spinello.--Io lo aspetterò di piè
+fermo.
+
+--No, te ne supplico, parti! Egli sarà qui tra poco. Potrebb'essere
+già ritornato, e cercare in questo punto di me.
+
+--Andrò,--disse Spinello, sospirando.--Ma non intendi tu, Fiordalisa?
+Ieri ho colto a volo una sua frase, in risposta all'infame Tuccio di
+Credi. "Partiremo, diceva egli, partiremo." E se egli domani ti
+conducesse via da Colle Gigliato? Dove ti troverei io, adorata?
+
+--È vero;--rispose ella perplessa.--Ma tu conosci Cia, la buona
+contadina. Ella mi ama; a lei posso confidarmi, ove sia necessario.
+Ella ti avvertirà d'ogni cosa. Ma parti, ora; che egli non abbia a
+ritrovarti qui! Saremmo perduti ambedue.
+
+--Sì, partirò. Dio Santo!--mormorò Spinello, comprimendosi il petto,
+che pareva volesse scoppiargli dalla pena.--Ecco la luce degli occhi
+miei, e debbo ritornar nelle tenebre! Quando ti rivedrò, mia dolce
+signora?
+
+--Se Iddio lo consente, domani. Ma non venire di giorno. Attendi il
+colmo della notte. Cia verrà ad aprirti. Io troverò un pretesto per
+escire in giardino.
+
+--Pronta a seguirmi?
+
+--Sì, pronta a tutto. Iddio mi usi misericordia, perchè io ti amo e
+farò ogni cosa per te.--
+
+Parlavano a bassa voce, guancia a guancia, tenendosi per mano, come
+persone che vorrebbero separarsi e non sanno risolversi, tanto è forte
+l'affetto.
+
+In quel mentre, un nuovo rumore si udì dalla rèdola. Spinello mise
+mano alla spada.
+
+--Zitto!--diss'ella.--Sicuramente è tornato, e questa è Cia che viene
+a cercarmi.
+
+--Vado a vedere:--bisbigliò Spinello, facendo atto di muoversi.
+
+--No, fèrmati; essa non deve trovarti ancora qui, così tardi! Mio Dio,
+chi sa che cosa ella avrà già pensato di noi! Lascia almeno che io la
+disponga a domani. Tu rimarrai qui, fino a tanto che io non sia presso
+di lei, avviata al castello; indi scenderai verso il portone. Andrai a
+sinistra e troverai a scala di pietra.--
+
+Così dicendo, si allontanò. Spinello la seguì un tratto, fino al
+limitare del terrazzo, per stringervi la sua mano e deporvi un ultimo
+bacio. Ella, si volse con moto rapidissimo, lo baciò in fronte e
+fuggì.
+
+Il giovane innamorato rimase in sull'ali, pronto a muoversi, appena
+fosse sparita, e a discendere da quella parte che essa gli aveva
+accennata. Ma proprio nel punto che egli stava per togliersi di là,
+udì un grido di spavento, che gli gelò il sangue nelle vene. E subito
+dopo vide riapparire madonna Fiordalisa, che correva a furia verso il
+terrazzo, come persona inseguita.
+
+--Ah, salvami!--gridò ella.--Salvami! Egli mi ucciderà.--
+
+Spinello fu pronto come la folgore. Con la spada nel pugno, si cacciò
+tra lei e il suo persecutore invisibile.
+
+Ma appunto allora un uomo comparve dalla rèdola e venne a piantarsi
+sull'entrata del terrazzo. Veduto a lume di luna, in mezzo alla radura
+delle piante, pareva un fantasma.
+
+--Chi siete voi, messere!--gridò egli, con accento impresso di
+sdegno.--Perchè vi trovo io con la mia donna, in quest'ora notturna, e
+senza avervi dato licenza di entrare?
+
+--La vostra, donna!--ruggì Spinello Spinelli.--Voi parlate, messer
+Lapo Buontalenti, da quel ladro sfacciato che siete. Tenetevi
+indietro, o per la croce di Dio, è questa la vostra ultima ora.--
+
+Ma in quella che faceva dare indietro il suo nemico, udì un gemito e
+vide Fiordalisa abbandonarsi sul fianco.
+
+--Fatevi animo, madonna;--diss'egli;--il tristo non potrà nulla contro
+voi. Ma che è ciò!--soggiunse egli, con accento mutato, dalla baldanza
+al terrore, poichè aveva veduto luccicare nella mano di messer Lapo la
+lama d'un pugnale.--Ah! L'avete ferita? Vigliacco! Ferire un donna!
+
+--È il mio dritto;--rispose il Buontalenti.--In mia casa son giudice e
+punisco senza il vostro beneplacito.--
+
+Indi, alzando la voce gridò:
+
+--A me la mia gente! A me!
+
+--Vivaddio!--rispose allora Spinello.--Voi siete un giudice? Ed io
+sono la giustizia divina, in quest'ora. A voi, Lapo Buontalenti; io
+renderò cento per uno.--
+
+E si avventò a messer Lapo, con la spada levata. L'impeto fu tale, che
+il Buontalenti non ebbe tempo a causarlo e ricevette il colpo nel bel
+mezzo del petto. La punta della spada si ruppe sul corsaletto di cuoio
+che messer Lapo indossava. Ma la violenza del colpo lo aveva fatto
+stramazzare a terra. Spinello, lesto come una tigre, gli fu addosso
+col ginocchio, e afferrata la spada sotto gli elsi, gli piantò il
+troncone nella gola, prima che quell'altro potesse menargli una
+pugnalata attraverso il costato.
+
+I famigli del Buontalenti erano accorsi al frastuono. Tra i primi era
+la Cia.
+
+--Vergine santa!--gridò ella atterrita.--Che è ciò? La mia signora?...
+
+--È là, sul terrazzo. Andate, buona donna, ella aspetta i vostri
+soccorsi;--rispose Spinello, balzando in piedi, col suo troncone di
+spada nel pugno.--E voi,--soggiunse, rivolgendosi agli uomini, che
+erano rimasti sbigottiti, davanti a quella scena di scompiglio nei
+buio, senza sapere con chi e con quanti avesse a fare,--andate subito
+al castello. Portate acqua, una lettiga, una scranna, quel che vi
+capita, per adagiarvi la vostra signora, che questo infame ha ferita.
+
+--La mia signora!--gridò la contadina.--La mia signora ferita! Ah, Dio
+di misericordia! Andate, correte, obbedite a questo buon cavaliere. È
+un congiunto di sangue della nostra padrona.--
+
+Quella povera donna non sapeva quel che si dicesse; parlava a caso,
+seguendo l'ispirazione della paura. Aveva sospettato, poche ore
+innanzi; ma in quel punto indovinava il triste dramma, a cui il
+destino aveva data una così dolorosa catastrofe. Mentre i famigli del
+castello ritornavano sui loro passi, per obbedire ai comandi dello
+sconosciuto, altrettanto storditi dall'accento di sicurezza della
+donna, quanto dallo spettacolo atroce che si era parato davanti ai
+loro occhi, la buona Cia accorreva presso la sua diletta signora.
+
+Spinello non la seguì, prima di aver dato uno sguardo al suo rivale,
+disteso supino per terra a boccheggiante nel proprio sangue.
+
+--Lapo Buontalenti,--diss'egli.--Domineddio non paga il sabbato, ma
+paga. Così gli piaccia di perdonare a me, se ho ardito di farmi suo
+ministro di giustizia.--
+
+Ciò detto, andò anch'egli verso il terrazzo, ove giaceva madonna
+Fiordalisa, col capo già sollevato sulle ginocchia della fedel
+contadina.
+
+--Fiordalisa! Angiola mia!--esclamò egli, con voce lagrimosa.
+
+--Sei tu, Spinello!--mormorò Fiordalisa, volgendo languidamente la
+faccia verso di lui.--Sia ringraziato il cielo! Disperavo già di
+vederti.
+
+--Amor mio, sempre daccanto a te!--rispose egli, chinandosi al fianco
+di lei.
+
+--Sempre!--ripetè la bella creatura.--Ahimè, sarà per poco. Ormai, è
+finita, per me. Il crudele, sai, mi ha ferita.... qui!--
+
+Aveva recata, in quel mentre, la mano al petto, e la mostrava a
+Spinello intrisa di sangue.
+
+Così era, pur troppo. Messer Lapo Buontalenti, appostato dietro un
+cespuglio, si era scagliato su lei e l'aveva ferita, senza che ella se
+ne accorgesse. Era fuggita, la misera donna, credendo di cansare il
+colpo che aveva veduto balenare nell'ombra; ma il suo movimento di
+terrore non era servito che a mutare di breve distanza il punto a cui
+mirava il carnefice. Il ferro, che doveva colpirla a mezzo il petto,
+l'aveva colta nel fianco.
+
+La buona Cia si era fatta da principio a sollevarle il busto, per
+aiutarla a respirare. Ma, veduto il sangue che grondava dal costato,
+si era affrettata a slacciarle la veste, e, appena giunsero i famigli
+con l'acqua, v'inzuppò un pannilino, che pose con ogni diligenza e
+raffermò sulla ferita. L'impressione del freddo parve ristorare la
+sofferente, ma non ristorò altrimenti le speranze de' suoi assistenti
+amorevoli. Poco stante, la bella creatura incominciò a rammaricarsi, e
+qualche goccia di sangue le apparve sugli angoli delle labbra.
+
+Spinello si cacciò le mani nei capegli.
+
+--Oh, per colpa mia! per colpa mia!--gridava egli, con accento
+disperato.
+
+--No, amico mio;--mormorò Fiordalisa;--non ti accusare! È stato il
+destino. Perchè ti ho trattenuto io questa sera? Dio santo, ero così
+avida di questa felicità! Ho pianto, sai, ho durato tre anni tra il
+dolore dell'anima e la menzogna del volto, disperando di vederti,
+amandoti e odiandoti.... Perdonami, non si odia così, che quando si
+ama così. E dovevo io discacciarti, appena ritrovato? Non eri mio? Non
+mi eri reso? E non dovevo accettare il dono che mi era fatto dal
+destino? Oh, lo sapevo, sai, lo sapevo, che m'avrebbe uccisa. Ma in
+questa certezza è stata anche la mia scusa. Ti amo! ti amo!--
+
+Un fiotto di sangue interruppe lo sfogo di quell'anima addolorata.
+
+--Mia buona signora, chetatevi;--disse amorevolmente la
+contadina.--Voi vi affaticate troppo.
+
+--No, no, lasciami parlare, ottima Cia; ho pochi istanti di vita.--
+
+Il petto di Spinello parve rompersi dai singhiozzi.
+
+--Amico mio, perchè ti lagni?--ripigliò Fiordalisa.--Non mi seguirai
+tu? Ho bisogno d'esser seguita da te. Ma bada, non sia per opera delle
+tue mani, e solo quando a Dio piacerà. Pregalo con tutta l'anima,
+digli che la tua Fiordalisa si sentirà troppo sola, senza di te. Ma
+no, son crudele; vivi, mio povero amico, vivi per i tuoi figli. Solo
+ti prego che tu non abbia a scordarti di me. Verrò a visitarti, ogni
+giorno, se Iddio lo permetterà; il mio pensiero ti sarà sempre vicino.
+Oh, misericordia divina! Quante cose da dire, e la vita mi
+sfugge!...--
+
+La buona Cia le spruzzò acqua sul viso, ed ella si riebbe un tratto.
+
+--Che è avvenuto... di lui?--domandò volgendosi alla contadina.
+
+--Oh, mia dolce signora, di che vi date pensiero? Egli rende conto a
+Dio di ciò che vi ha fatto soffrire.
+
+--Dici bene, mi ha fatto soffrire; molto mi ha fatto soffrire; tanto,
+che lingua umana non potrebbe ridire. Sono colpevole.... ma per lui.
+Dio perdoni all'anima sua!--
+
+Quindi, volgendosi a Spinello, gli disse:
+
+--Amico mio, vorrei esser sorretta da te.--
+
+Spinello si affrettò a prenderla tra le sue braccia.
+
+--Mia buona Cia, allontana quegli uomini. E allontanati anche tu, te
+ne prego. Vorrei dire qualche cosa a Spinello. Mi perdoni tu, non è
+vero?--
+
+Cia baciò la mano della sua padrona e si tirò in disparte, dall'altro
+lato del terrazzo, dopo aver congedato i famigli. Spinello rimase solo
+accanto alla morente, sostenendola nelle sue braccia.
+
+--Spinello, amico mio, amante mio,--diss'ella,--qua, la tua mano sul
+mio cuore! Oh, come sarebbe stato dolce vivere sempre così! Ma Iddio
+non l'ha voluto. Egli non consente che si ami troppo la vita.
+Ringraziamolo, poichè almeno egli ci ha dato quest'ora. Non basta,
+forse? Ci siamo amati. Ho dimenticato ogni cosa nelle tue braccia.
+Vedi, che notte serena! che splendore di stelle! E che bel giorno sarà
+domani! Ah, ma tu non lo vedrai tale, non è vero, amor mio? Se questa
+valle sorriderà del suo più amabile sorriso alla luce del sole, tu non
+vedrai che tenebre? Giuralo, perchè io muoia contenta. Sai, quando la
+persona amata non è più, il mondo non deve avere più nulla, più nulla,
+che lo faccia amare da chi resta.
+
+--Oh, io ne morrò;--disse Spinello, con voce soffocata dalle lagrime.
+
+--Vivi, le l'ho detto; vivi triste, ma vivi. Col desiderio di me,
+ricordati, col desiderio di me! Sentirei freddo, nella tomba, se il
+tuo amore non venisse a ricingere le mie povere ossa, là dentro. Ahi,
+triste cosa, morire! Non voglio morire! Di grazia, ancora un giorno!
+Un'ora, almeno un'ora di vita! Spinello, mio fidanzato, amor mio, dove
+sei? Non mi lasciare! Non mi lasciare! Prega il Signore per me.... per
+l'anima della tua Fiordalisa.--
+
+La bella creatura balbettò ancora poche parole, il cui suono si spense
+nel sangue che le gorgogliò sulle labbra, e la testa ricadde inerte
+tra le braccia dell'amato. Nè le lagrime ardenti di lui valsero a
+trattenere quella vita che fuggiva; le sue grida disperate si
+perdettero nel gran silenzio della notte.
+
+
+
+
+XIII.
+
+
+Vi ho detto come quel degno gentiluomo che era messer Bardano
+Acciaiuoli amasse Spinello Spinelli. La mestizia del giovine pittore
+lo aveva colpito; il suo ingegno messo alla prova, lo aveva
+stupefatto; la sua bontà gli aveva parlato al cuore, lo aveva
+innamorato senz'altro. E il vecchio cavaliere, poi che Spinello si fu
+allontanato da Firenze, prese a seguire i suoi trionfi artistici nelle
+varie città di Toscana, che facevano a gara per averlo, come un padre
+seguirebbe da lunge, con gli occhi dell'anima, i trionfi d'un figlio
+diletto.
+
+Però, immaginate voi con che cuore messer Dardano leggesse un giorno
+certa lettera di madonna Ghita Spinelli che gli annunziava tristi cose
+del suo povero marito. Ridottosi in patria dopo lunghe e vane
+peregrinazioni, Spinello Spinelli era comparso davanti alla madre de'
+suoi figli, pallido, sparuto, coi capegli quasi bianchi, e col
+cervello in volta. Sicuro, il povero Spinello Spinelli era impazzito.
+
+Di questa catastrofe messer Dardano aveva avuto come un presentimento
+alcuni mesi prima quando Spinello gli era capitato d'improvviso a
+Firenze. Il giovine pittore tornava allora da Pistoia, senza aver
+posto mano agli affreschi, che quei cittadini s'aspettavano con tanto
+desiderio da lui. Non si sentiva di far niente che avesse garbo;
+quella bella città non lo aveva ispirato. La cosa parve strana a
+messer Dardano; ma egli stando qualche ora col suo protetto, non aveva
+durato fatica ad intendere che un grande infortunio e una profonda
+afflizione lo avevano oppresso, offuscando in lui la coscienza del
+proprio ingegno e del proprio dolore. Infatti passava con la massima
+volubilità dal pianto alle risa, incominciava un discorso o finiva in
+un altro, se pure si poteva dire che ne finisse mai uno. Messer
+Dardano aveva cercato di penetrare il segreto di quella mente turbata,
+ma non ne era venuto a capo. E Spinello Spinelli aveva lasciato
+Firenze, dicendo al suo protettore che gravi cose lo chiamavano
+altrove; tra l'altre, e prima di tutte, un voto da sciogliere.
+
+Il degno gentiluomo si era industriato a trattenerlo ancora qualche
+giorno: ma Spinello, promettendogli di tornare a prender commiato da
+lui, gli era fuggito di mano. Ricordando l'accenno a quel voto, messer
+Dardano pensò che Spinello dovesse recarsi a qualche famoso santuario.
+Lo aveva conosciuto religiosissimo; aveva saputo delle sue pratiche di
+pietà in Arezzo, condotte, a dir vero, oltre le medesime costumanze
+del tempo, e aveva detto tra sè, rassegnandosi a quella
+sparizione:--"Povero giovane! Speriamo che il tempo, questo gran
+medico delle anime afflitte, rechi un po' di sollievo ai suoi mali, e
+ch'egli non abbia a perderci l'ingegno; che sarebbe veramente
+peccato!"--
+
+La lettera di monna Ghita ricordò a messer Dardano Acciaiuoli le sue
+prime apprensioni. Era stato il protettore di Spinello e il pronubo
+della giovine coppia, e intendeva benissimo come in un giorno di
+tristezza domestica, la moglie di Spinello dovesse ricorrere a lui col
+pensiero e invocare il suo patrocinio. Quel degno gentiluomo non
+istette in forse, e il giorno dopo che ebbe ricevuto il messaggio
+della povera donna, si avviò con gran diligenza ad Arezzo, per vedere
+in che modo potesse tornar utile alla dolente famiglia.
+
+Era appena giunto in Arezzo, che gli si parò davanti agli occhi la
+torbida figura di Tuccio di Credi. Quel disgraziato era assai male in
+arnese; ma messer Dardano lo riconobbe subito. Rammentate che Tuccio
+di Credi era il compagno inseparabile di Spinello, nella sua gita a
+Firenze, e che proprio a lui si era rivolto messer Dardano, per avere
+notizie intorno alla tristezza di quel giovinotto, che andava ogni
+giorno a sedersi sulla piazza di Santa Maria Novella. Inoltre, Tuccio
+di Credi era l'aiuto di Spinello Spinelli, quando questi dipingeva
+nella chiesa di San Nicolò, in via della Scala, e messer Dardano non
+poteva averlo dimenticato così facilmente.
+
+--Tuccio di Credi!--esclamò egli andandogli incontro.--Che fortuna
+d'imbattermi in voi, appena entrato in Arezzo!--
+
+Tuccio di Credi aveva veduto messer Dardano anche prima che messer
+Dardano vedesse lui. E avrebbe voluto cansarlo; ma, come accade in
+simili circostanze, che il timore d'essere osservati vi trattiene e vi
+fa cadere più presto nelle unghie di chi volevate sfuggire, andò a lui
+come la biscia all'incanto.
+
+--Messere,--diss'egli,--mi duole di presentarmi a voi... in questo
+povero stato.
+
+--Ah, sì, gli è proprio il momento di badare a queste cose;--esclamò
+l'Acciaiuoli.--Come va il nostro caro Spinello? Son venuto a bella
+posta per lui.
+
+--Messere,--balbettò l'altro turbato,--io non lo vedo da un pezzo.
+
+--Come? non siete con lui?
+
+--No, messere, ci siamo lasciati, dopo che egli ebbe dipinto nel
+camposanto di Pisa. Non lo sapevate?
+
+--Io no; Spinello non mi ha detto niente di ciò. Ma spera che non
+sarete diventati nemici.
+
+--Per quanto è da me, no, certamente;--rispose Tuccio di Credi.--Del
+resto, abbiamo avuto da dire su cose da nulla, e il torto è stato il
+mio. Ho parlato di andarmene ed egli mi ha lasciato andare. Già non
+gli servivo gran fatto. E da quel giorno sono andato qua e là, per
+tutta Toscana, in cerca di lavoro...
+
+--E non ne avete trovato?
+
+--Ahimè, messere! Con tutta la miglior volontà del mondo, non son
+venuto a capo di nulla. Che volete? Non si nasce tutti sotto una buona
+stella, e la mia è stata la più trista.
+
+--E siete senza lavoro?
+
+--Come voi dite, messere.
+
+--Ma lavora Spinello, m'immagino.
+
+--Sì,--rispose Tuccio di Credi;--quantunque io non riesca ad intendere
+come gli venga fatto. Voi saprete che egli è impazzito?
+
+--La voce ne è corsa; ma speriamo che sia esagerata;--disse messer
+Dardano.
+
+--Lo volesse il cielo!--esclamò Tuccio di Credi; ma facendo la sua
+brava restrizione mentale, di cui messer Dardano Acciaiuoli non doveva
+avvedersi.
+
+--Ah, sì!--ripigliò il vecchio gentiluomo,--Questo dobbiamo tutti
+desiderare. Forse non si tratterà che delle solite malinconie. Sapete
+pure, Tuccio, che il nostro amico ha sempre dato nel triste. Sarà la
+stessa malattia di Firenze. Certi dolori, quando si sono impadroniti
+di noi, amano ritornare e non c'è verso di liberarsene del tutto.
+
+--Non sa nulla!--pensò Tuccio di Credi, udendo le parole di messer
+Dardano.
+
+E ad alta voce proseguì:
+
+--Messere, da quando non avete più visto Spinello?
+
+--Dal suo ritorno da Pistoia a Firenze;--rispose l'Acciaiuoli.--Il
+nostro amico doveva essere già in balia de' suoi tristi pensieri,
+poichè non è riescito a far nulla, in quella città, deludendo così
+l'aspettazione di tutti. Come diamine è andata? Io non ho potuto
+cavarne un costrutto. Non ne sapete nulla, voi? Ma già, dimenticavo
+che eravate separati.
+
+--Ve l'ho detto, messere, ci eravamo lasciati, prima che egli andasse
+a Pistoia.
+
+--Spero che non sarà una separazione eterna;--disse allora
+l'Acciaiuoli.--Se Spinello ha avuto dei torti con voi, dovete
+dimenticarli. Se la colpa è stata vostra, dovete farvela perdonare,
+cercando di rinfrescar l'amicizia.
+
+--Non sa nulla! Non sa nulla!--ripetè in cuor suo Tuccio di
+Credi.--Ah, se non sapesse nulla neanche quell'altro!
+
+--Siamo dunque intesi;--proseguiva messer Dardano.--Gli parlerò di
+voi, aggiusterò io questa faccenda. Giovinotto, queste freddezza non
+istanno bene tra compagni d'arte, che sono sempre andati d'accordo. La
+vita è già troppo piena di noie; non la turbiamo ancora con le nostre
+contese. Vi vedrò, questa sera?
+
+--Volentieri;--disse Tuccio di Credi.--Voi siete così buono con me!
+Passerò da voi, se vi piace.
+
+--No;--rispose messer Dardano.--Forse rimarrò presso il nostro amico,
+e non sarà bene che io vi dia la posta in casa sua. Verrò dopo il
+vespro in piazza del Duomo. Vi torna?
+
+--Ci sarò, messere. E siate ringraziato per l'onesta intenzione.
+
+--Che! che! Non mi ringraziate di nulla. Sarò proprio felice di aver
+posto fine a questa mala intesa; che altro non può essere davvero.--
+
+Fatte queste parole, che vi daranno misura della sua bontà di cuore,
+messer Dardano Acciaiuoli si avviò alla casa di Spinello Spinelli.
+Tuccio di Credi se ne andò per i fatti suoi, contento di
+quell'incontro, donde gli appariva che il suo compagno d'arte non
+sapesse niente delle sue marachelle.
+
+--È strano,--pensava egli,--è strano che egli non sia venuto in chiaro
+di nulla. Ma già, chi può averglielo detto? Il Buontalenti, no
+certamente, che dev'essergli capitato addosso alla sprovveduta, e per
+farsi ammazzare come un cane. Che sciocco! È vero che egli, prima di
+morire, ha freddata la moglie; e in questo io ho riconosciuto il mio
+uomo. Povera madonna Fiordalisa! Ma già, così doveva finire. Ed ella,
+di sicuro, non ha neanche avuto il tempo di raccontare al suo antico
+fidanzato che parte ci avessi avuto io nella sua risurrezione. Ah,
+madonna Fiordalisa! Siete voi che l'avete voluto. Se non vi prendeva
+quella sciocca mania per l'amico Spinello! Mastro Jacopo vi avrebbe
+concessa a me, suo primo discepolo; ed io, chi sa? avrei potuto anche
+diventare un maestro. Dicono che l'amore faccia miracoli! Ma vedete
+quel dannato di Spinello! È fortunato anche nella disgrazia! Ha
+perduta due volte la sua innamorata, è impazzito e conserva l'ingegno
+per dipingere!--
+
+Tuccio di Credi era tornato in Arezzo, perchè in nessuna città di
+Toscana aveva trovato modo di occuparsi. E sentiva più dura la sua
+condizione, rientrando così male in arnese nella sua terra natale,
+donde era escito con tanti disegni ambiziosi nell'anima. Una speranza
+lo sosteneva, nel ritorno; la speranza di appoggiarsi a Parri della
+Quercia, modesto ma non ultimo tra gli scolari di mastro Jacopo di
+Casentino. E vedete disdetta; Parri della Quercia era morto; lo studio
+di mastro Jacopo era chiuso per sempre. Ma se Parri mancava, era
+tornato Spinello; e la notizia di quel ritorno aveva dato
+maledettamente sui nervi a Tuccio di Credi. Era già sul punto di
+tornarsene via, anche non sapendo dove sarebbe andato a battere del
+capo; tanto gli riusciva molesto di averlo ad incontrare per via. Ma
+subito dopo l'annunzio dell'arrivo di Spinello, aveva avuto quello
+della sua pazzia, naturalmente spiegata a' suoi occhi da ciò che per
+altra via, gli era giunto all'orecchio, intorno alla tragedia di Colle
+Gigliato. E allora, Tuccio di Credi aveva mutato proposito; era
+rimasto in Arezzo. Messer Dardano gli era capitato proprio in buon
+punto. Da lui avrebbe potuto sapere che cosa pensasse Spinello, e che
+cosa egli avesse a sperare per sè.
+
+Spinello non era in casa, quando messer Dardano Acciaiuoli vi giunse.
+Ma il vecchio gentiluomo ne fu contento, poichè l'assenza del suo
+protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna Ghita.
+
+Egli la trovò malinconica, ma rassegnata. La povera donna non aveva
+saputo nulla da nessuno, ma aveva indovinato ogni cosa. Un uomo si
+nasconde male con la compagna della sua vita, e Spinello, che non
+mirava a nascondersi, aveva lasciato scorgere a Ghita assai più che
+ella non fosse curiosa di sapere. La buona creatura apparteneva a
+quella classe di donne, per cui è natura il soffrire in silenzio,
+rinchiudersi nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci anche un
+compenso bastevole a tutti i disinganni della vita. Certo il vivere in
+questa guisa è un sacrificio; ma per il desiderio di rendergli
+giustizia, non è mestieri esagerarne la grandezza. Spesso è quistione
+di nervi; più spesso di educazione. Le anime avvezze fin dai primi
+anni alle freddezze, ai mali trattamenti, alla mancanza d'ogni
+affetto, alle aperte ingiustizie degli uomini e della sorte, si
+raccolgono in sè medesime, imparano a non chieder nulla al di fuori, e
+acquistano a lungo andare una padronanza di sè, che sfida ogni
+traversia, rende men gravi i patimenti, innalza all'eroismo, fa parer
+bello all'occorrenza il martirio.
+
+E se vi parrà che con questo ragionamento io tolga merito al
+sacrificio di Ghita Bastianelli, pensate che le ragioni della verità
+son superiori a tutti gli artifizi della rettorica, come a tutte le
+illusioni del sentimento, e che un elogio modesto è l'omaggio più
+conveniente alle modeste virtù. Beati gli umili, e beati coloro che
+sanno contentarsi del poco. La mammola ascosa nel fogliame, a' piedi
+delle ripe, non ha lieti splendori per gli occhi del riguardante, ma
+lo trattiene con la cara soavità delle miti fragranze. E queste anime
+elette, che adempiono ai loro uffizi senza ombra di ostentazione, non
+domandano lodi smaccate; si dorrebbero troppo di ottenerle.
+
+Perchè vi magnificherei io il carattere di Ghita Bastianelli, oltre i
+confini che gli erano assegnati dalla sua propria coscienza? Certo, ad
+un uomo come Spinello Spinelli, carico di gloria e pieno di angoscie
+così grandi come la gloria, si conveniva una donna simile. Illustri
+sventurati, anime ferite a morto nelle battaglie dell'esistenza,
+auguratevi gli estremi conforti di un'umile compagna, la quale, se non
+potrà risanare la nostre piaghe, non aiuterà ad inasprirle. Soldati
+che una palla cieca ha colpiti, pensatori che una grande ambizione ha
+travolti, fidenti giostratori che il mondo ha abbandonati sull'arena,
+non lo trovate voi, quel mite conforto, nella corsia d'un ospedale,
+dove le ebbrezze, gli splendori, le speranze, i sogni, andarono
+miseramente a far capo? Il sorriso tranquillo e benevolo d'una suora
+di carità, donna come vostra madre, che è morta, come vostra sorella,
+che è lontana, come la vostra amante, che s'è data ad un altro, non
+basta a fare men doloroso il vostro ultimo giorno? Pure, quella donna
+adempie senza sforzo un ufficio di altissima carità; si è appartata
+dalle gioie del mondo, per ereditarne solamente i dolori; ma non
+v'intenderebbe, o riderebbe d'un riso tutto suo, se in quella bontà
+che è la sua consuetudine voi voleste trovare l'argomento di un inno.
+
+Messer Dardano Acciaiuoli udì da monna Ghita come Spinello fosse
+ritornato in patria, grandemente mutato da quello di prima, e come il
+suo animo, di triste che era, ed inchinevole ad una dolce malinconia,
+si fosse ottenebrato di schianto. Non gli restava altro lume che
+quello dell'arte; ma era un lume a sprazzi momentanei, quando l'uomo
+si trovava sulla sua impalcatura, con la tavolozza e i pennelli tra
+mani. In quei momenti, si riconosceva ancora Spinello; mancavano le
+audacie, mancavano quei lampi in cui si mostra la battaglia interna
+tra il magistero dell'arte e l'idea che vuol condurre a nuove altezze
+l'ingegno; ma l'ingegno tuttavia si vedeva, e l'ingegno è sempre una
+luce. Levato dal suo trèspolo, il povero Spinello diventava un altro
+uomo: si addensavano le ombre intorno al suo spirito; non si vedeva un
+mentecatto, ma si compiangeva uno scemo.
+
+Il vecchio gentiluomo ascoltò con grande rammarico la storia dolente
+del suo povero amico, e confortò come potè quella ottima donna, che
+gli additava i suoi figli, Parri e Forzore, in cui si raccoglievano
+tutte le sue tenerezze.
+
+--Son essi la mia consolazione e la mia forza;--diceva monna
+Ghita.--Quando sento che il mio cuore non regge più a tanti
+dispiaceri, guardo quelle due testoline bionde. Ecco una gioia che
+Iddio mi concede;--soggiungeva ella sorridendo malinconicamente;--e
+quello che Iddio mi ha concesso non mi toglie nessuno.--
+
+Messer Dardano Acciaiuoli ammirò quella serenità di mente, e, presa la
+mano di Ghita, l'accostò da buon cavaliere alle labbra.
+
+--Dio vi guardi, madonna;--diss'egli;--con tali conforti voi non
+potrete mai reputarvi infelice.--
+
+Dopo ciò, messer Dardano escì, per andare in cerca di Spinello, che
+dipingeva allora nella chiesa di Sant'Agnolo.
+
+Vi accenno senza descriverla, che oramai s'andrebbe troppo per le
+lunghe, la scena commovente di quell'incontro tra il vecchio
+gentiluomo fiorentino e il suo protetto di via della Scala. A mala
+pena lo vide comparire sul ponte, Spinello depose la tavolozza, si
+calò a furia dal trespolo su cui stava seduto, e andò a piangero
+lagrime di tenerezza tra le braccia di messer Dardano.
+
+--Su, su, ragazzo mio!--disse il vecchio gentiluomo.--Non vi commovete
+più del bisogno. Che cosa c'è egli di strano? Ho voluto vedervi ed
+abbracciarvi ancora una volta, prima di andarmene _ad patres_. Son
+vecchio oltre i settanta, che sono il colmo della vita, se dobbiam
+credere agli antichi; e tutto il resto è un di più, sul quale non
+bisogna far conto.
+
+Con queste chiacchiere allegre, messer Dardano Acciaiuoli cercava di
+sviare le idee malinconiche, naturalissime in quell'incontro, che
+doveva svegliare tanti dolorosi ricordi nell'animo di Spinello.
+Frattanto, il nobile fiorentino sbirciava il suo protetto, che male
+avrebbe riconosciuto, se, scambio di trovarlo al suo posto d'onore, lo
+avesse incontrato per via. Spinello aveva le guancie scarne, gli occhi
+infossati, i capegli largamente brizzolati di bianco; era, a dirvela
+in due parole, una rovina d'uomo. La gioventù e la forza si vedevano
+solamente in quegli occhi; ma l'una e l'altra parevano fittizie, come
+se la vita che traspariva da essi non fosse altro che un effetto di
+ebbrezza momentanea, od anche di pazzia.
+
+Ma perchè egli non poteva guardar sempre Spinello, senza aver l'aria
+di far confronti tra il presente e il passato, messer Dardano si volse
+intorno a guardare i dipinti. L'impalcatura su cui era salito, si
+stendeva dall'arco del presbiterio fino all'emiciclo del coro, e gli
+affreschi di Spinello Spinelli si vedevano stesi lungo la facciata
+dell'altar maggiore. Vi ho detto che la chiesa avea nome da
+Sant'Agnolo; aggiungo ora che si diceva Sant'Agnolo per mo'
+d'antonomasia, dovendo intendersi l'arcangiolo San Michele, che è il
+primo e il più ragguardevole tra gli spiriti celesti. Gli affreschi di
+Spinello Spinelli rappresentavano per l'appunto la più nobile impresa
+del Santo, vo' dire la rovina degli angioli ribelli, e il pittore li
+aveva colti quasi tutti nel punto critico, in cui, piovendo sulla
+terra, si tramutarono in diavoli. Terribile all'aspetto, campeggiava
+in alto l'arcangiolo Michele, che combatteva da par suo con l'antico
+serpente di sette teste e di dieci corna; un serpente assai brutto,
+come potete immaginarvi, e diventato anche più brutto per la
+disgraziatissima circostanza in cui era.
+
+Messer Dardano meravigliò in cuor suo che Spinello avesse fatto prova
+di tanta fantasia. Forse, ce n'era più che il pittore non avesse
+mostrato mai; perchè, se non sapete, lo scolaro di mastro Jacopo di
+Casentino ora salito in gran fama per la sua eccellenza nel trattare
+soggetti più quieti e nel dare espressione di gravità, e di tenerezza,
+ad aggruppamenti di poche figure. La grazia semplice dei suoi Santi e
+delle sue Madonne sentiva qualche cosa della divinità. Ed era tenuta
+per l'opera sua più maravigliosa una Vergine che porgeva a Cristo
+fanciullino una rosa, affresco condotto da lui su d'una parete, in
+Santo Stefano fuori le mura d'Arezzo. La fama di quel dipinto doveva
+sopravvivere all'autore e alla chiesa, poichè, quando questa cadde in
+rovina nel 1561, gli Aretini, senza guardare a nessuna difficoltà o
+spesa, tagliarono il muro intorno all'affresco, e allacciatolo
+ingegnosamente lo portarono in città, per collocarlo in via delle
+Derelitte, sotto il nome poco appropriato di Madonna del Duomo.
+
+Contro tutte le consuetudini, anzi meglio, contro l'indole del suo
+ingegno, Spinello Spinelli dava allora nel fantastico e nel truce. E
+si compiaceva, mentre Dardano Acciaiuoli contemplava il dipinto, si
+compiaceva in quella rovina d'angioli, quasi dovesse riescire il suo
+capolavoro. Forse egli sentiva dentro di sè che sarebbe stato
+l'ultimo?
+
+--Vedete, messere;--diceva egli, dopo avere esposto il suo concetto al
+vecchio gentiluomo;--sono ormai presso a finire. Quel vano che
+scorgete nel centro è il posto di Lucifero. Ho incominciato con San
+Michele; finirò col suo grande inimico. È il più difficile, e l'ho
+lasciato per l'ultimo. Ci penserò stanotte, e domani, senz'altro, mi
+sbrigherò anche di lui.
+
+--Che?--esclamò messer Cardano.--Avete lavorato senza cartoni?
+
+--Sì, messere; per questa volta ho seguita l'ispirazione. Da
+principio, per darne un'idea a questi massari, avevo disegnato ogni
+cosa di rossaccio, così alla grossa, non dipingendo di buono che una
+piccola parte di questa composizione. L'idea è piaciuta, e m'hanno
+allogato il lavoro.--
+
+Spinello non diceva tutto, poichè non lo sapeva appuntino. Le sue
+distrazioni, la sua aria melensa, e certi segni che dava d'esser tocco
+nel cervello, avevano fatti rimanere dubbiosi i massari di
+Sant'Agnolo. Perciò, ad assicurarsi che l'artista era sempre quel
+desso, e che non ne sarebbe venuta un'opera da doversi cancellare,
+avevano chiesto un disegno sul muro. E Spinello, che era sempre lui,
+quando si trovava sul suo trèspolo, aveva fatto il disegno richiesto,
+meritando in tal guisa la lode di tutti e la pronta commissione
+dell'affresco.
+
+Quel giorno, Spinello Spinelli lasciò il lavoro assai prima del
+solito, volendo dedicare tutto il suo tempo al nobilissimo ospite.
+S'intende che messer Dardano, per isviare l'animo del suo protetto dai
+dolorosi pensieri, che avevano purtroppo il triste effetto di
+offuscargli la ragione, si adoperò come potè meglio a tenere il
+discorso nel campo dell'arte. E Spinello da principio segui benissimo
+il filo della conversazione, ragionando dei lavori che aveva in mente
+di fare. Ma a poco a poco si smarrì, e, un'ora dopo, messer Dardano
+vide di non aver più accanto a sè che un povero scemo.
+
+Quando giunsero a casa per desinare, monna Ghita fece all'Acciaiuoli
+un gesto malinconico, che voleva dire:--Orbene, messere, lo vedete
+anche voi, come è ridotto?--
+
+Infatti, il povero Spinello non aveva più coscienza di sè. Solamente
+il lavoro poteva rialzarne lo spirito; cessato il lavoro, tornavano le
+ombre. Strana forma di pazzia, non è vero? Ma se non fosse strana, non
+sarebbe pazzia.
+
+Mentre erano a tavola, messer Dardano entrò a ricordare il nome di
+Tuccio di Credi. E Spinello ne parlò come di un amico, da cui si fosse
+separato pur dianzi, con una fraterna stretta di mano.
+
+--Ottimo Tuccio!--diss'egli.--Come va che non si trova con noi?
+
+--Non ha osato presentarsi;--rispose messer Dardano.--Egli è tornato
+assai male in arnese. Figuratevi che in nessuna scuola delle tante
+città di Toscana ha trovato da vivere.
+
+--Da vivere!--esclamò Spinello.--O che bisogno aveva di trovar da
+vivere. La mia scuola non gli basta?--
+
+Messer Dardano capì facilmente che il cervello del suo amico andava in
+processione, e ripigliò tranquillamente il discorso.
+
+--Voi ricorderete, Spinello mio, che Tuccio di Credi, qualche
+tempo fa, si era risoluto di andarsene dal vostro servizio. Temeva
+di esservi inutile, il poveretto! Non ha molta levatura d'ingegno,
+ma per contro, ci ha un discreto amor proprio. Malattia dei
+poveri,--soggiunse il vecchio gentiluomo,--e va curata con garbo.
+Volete voi ripigliarlo a bottega?
+
+--Non rammento di averlo mai congedato;--rispose Spinello.--Se
+tornerà, l'avrò caro.
+
+--Ah bene!--gridò l'Acciaiuoli.--Così va fatto. Voi siete sempre un
+nobile cuore.
+
+Quella sera, passeggiando col suo ospite in piazza del Duomo, messer
+Dardano vide Tuccio di Credi e gli accennò di accostarsi. Quell'altro
+obbedì prontamente.
+
+--Ecco Tuccio di Credi;--incominciò l'Acciaiuoli, volgendosi al suo
+ospite.
+
+Spinello si scosse a quelle parole, alzò gli occhi e salutò il suo
+compagno d'arte.
+
+--Buona sera, Tuccio!--diss'egli stendendogli la mano.
+
+--Buona sera, maestro!--rispose Tuccio, sporgendo timidamente la sua,
+e chinando gli occhi a terra, come se volesse ringraziare messer
+Dardano della sua benevola intercessione.
+
+--Ecco un patto conchiuso;--disse allora l'Acciaiuoli.--Domani
+tornerete a lavoro col nostro ottimo Spinello. Eravate amici e non
+avete mai cessato di esserlo. A voi, Tuccio, sarà grande fortuna di
+lavorare con un tant'uomo; egli, poi, sarà lieto di avervi aiutatore,
+secondo l'antica consuetudine, che era così profittevole ad ambedue.--
+
+Messer Dardano era contentissimo di aver fatta quella pace, non tanto
+per il piacere di averla fatta, quanto per l'utile che doveva, secondo
+lui, derivarne a Spinello.
+
+--Tuccio è un uomo serio;--pensava egli;--conosce da lunga mano
+l'umore del suo compagno e potrà tenerlo in riga più facilmente di un
+altro. Ora, più che mai, il nostro povero amico ha bisogno di
+qualcheduno che abbia pratica con lui e lo sostenga nei momenti
+difficili. Sia lodato il cielo!--conchiuse il vecchio gentiluomo.--Me
+ne andrò via da Arezzo con l'animo più tranquillo.--
+
+
+
+
+XIV.
+
+
+La mattina seguente, Spinello Spinelli andò per tempo alla chiesa di
+Sant'Agnolo. Gli premeva di metter mano a dipingere il suo Lucifero,
+che aveva già tratteggiato sull'intonaco.
+
+--Non venite voi, messere?--diss'egli all'Acciaiuoli.
+
+--No, verrò più tardi;--rispose messer Dardano.--Verrò con Tuccio di
+Credi. Frattanto ci guadagnerò di vedere il vostro Lucifero abbozzato.
+
+--Ed anche dipinto, solo che v'indugiate due o tre ore;--disse
+Spinello.--Sarà un Lucifero abbastanza nuovo. L'ho ancora sognato
+stanotte, bello come l'angelo che ha dato agli uomini l'esempio della
+superbia. Perchè, io dico, d'onde gli può esser nata la superbia a
+Lucifero? Non già da una speciale predilezione di Domineddio, poichè
+questi non può non avere amato in ugual modo tutte le sue creature. Io
+penso adunque che debba essere montato in superbia, a cagione della
+sua grande bellezza.--
+
+Messer Dardano intendeva poco questa distinzione. Infatti, ammettendo
+che Domineddio non potesse aver preferenze, si doveva anche credere
+che non avesse fatto Lucifero (Helel, come lo chiamarono gli ebrei)
+più bello degli altri spiriti, creati insieme con lui. Ma infine, in
+quella vecchia storia religiosa, molte generazioni avevano lavorato di
+fantasia e si poteva ammettere senza sforzo che gli uomini, dopo avere
+foggiato a loro immagine il Creatore, si pigliassero uguale libertà
+con le sue creature più nobili.
+
+Per queste ragioni, o per altre consimili che gli balenassero alla
+fantasia, messer Dardano Acciaiuoli lodò grandemente il concetto del
+suo amico Spinello. In fin dei conti la pittura ha una filosofia tutta
+sua, che ne vale molte altre, vo' dire la filosofia dei contrasti; e i
+contrasti, appunto per quella impressione che fanno immediamente
+sull'animo del riguardante, offrono argomento a profonde meditazioni.
+Un Lucifero bello! Che vi pare una cosa da nulla? Una simile
+stonatura, certamente voluta dall'autore, non è forse tale da far
+pensare che quel diavolo non meritava poi la sua trista sorte? E
+perchè subito viene in mente che Iddio non può aver fatto una cosa
+ingiusta, o almeno egli non può averla lasciata fare a spiriti
+perfetti, come sono senza dubbio i suoi angeli, non dee venire di
+conseguenza il pensiero che la malvagità dello spirito ribelle
+s'intenda aggravata dalla sua medesima bellezza? E non deve risaltare
+agli occhi di tutti una certa rispondenza tra i figli di Dio e i figli
+degli uomini, per cui negli uni e negli altri sia necessario fare una
+distinzione tra la bellezza esterna e la bellezza interiore? Ahimè!
+dice il filosofo. Vedete il triste uso che noi facciamo dei doni
+celesti! Anche Lucifero, spirito eletto e prediletto del Padre, doveva
+esser guasto nella propria ambizione. Bello tra tutti gli immortali,
+doveva precedere nella sua caduta la istessa caduta dell'uomo, e ad
+onta della sua grande bellezza esteriore, averci il baco nell'anima,
+come tanti e tante che conosciamo noi!
+
+--Bene!--esclamò dunque messer Dardano Acciaiuoli, poichè ebbe udito
+il ragionamento di Spinello Spinelli.--Seguite il vostro pensiero,
+maestro; noi verremo ad ammirare gli effetti.--
+
+Caldo del suo concetto, il pittore si era messo all'opera. Mi pare di
+avervi già detto (e se non ve l'avessi detto prima, ve lo dico adesso)
+che il nostro gentile artefice precedeva di oltre dugent'anni quel
+famoso Luca Giordano, pittore immaginoso e delicato se altri fu mai,
+chiamato dai suoi contemporanei "Luca Fa presto" poichè, a colorire in
+breve spazio di tempo le sue leggiadre invenzioni, usava dipingere a
+furia, con ambedue le mani, quasi temesse di non aver tempo a fare
+tutto quello che gli passava per la mente. Spinello Spinelli non
+dipingeva con due pennelli ad un tempo; la storia non lo dice, ed io
+non posso usurpare i diritti della storia. Ma posso dirvi che egli era
+pronto di mano, oltre il costume di tutti gli artisti del suo tempo;
+donde si spiega come egli abbia potuto compiere tante opere mirabili,
+in una vita di cui i biografi si contendono a gara i confini, e che
+lascerebbe ai tardi nipoti il diritto di accorciarla assai più che io
+non mi sia attentato di fare.
+
+Lucifero era già abbozzato sull'intonaco, e non si trattava più che di
+colorirlo. Spinello ci lavorava a furia. Il corpo era già fatto, e il
+pittore stava per attaccare la figura poco prima dell'ora di vespero,
+quando giunse sul ponte messer Dardano Acciaiuoli insieme con Tuccio
+di Credi, pecorella smarrita che tornava all'ovile.
+
+Spinello non li vide neanche, invasato come era. La febbre dell'arte
+gli ardeva nel sangue e sarei quasi per dire che gli faceva bruciare
+il pennello tra le dita. Maraviglioso artista! E più maraviglioso a
+gran pezza per chi conosceva la storia delle sue grandi mestizie!
+
+Tuccio di Credi guardò il dipinto e si sentì correre un brivido per
+tutte le vene. Quella rovina d'angioli era veramente un miracolo di
+fantasia e di esecuzione. L'arcangelo Michele si vedeva in alto,
+atteggiato a battaglia come un paladino antico, e così fiero
+all'aspetto, così forte all'assalto, da rovesciare ad ogni colpo un
+nemico. La battaglia poteva dirsi già vinta. Come non avrebbe avuto
+vittoria d'un serpente, anche con sette teste e dieci corna, chi aveva
+battuto e piombato negli abissi il più forte de' suoi avversari, che
+tale era certamente Lucifero? Anche in ciò l'ingegno di Spinello aveva
+dato nel segno. La sua composizione sarebbe stata manchevole, non
+avrebbe espresso pienamente il concetto di quella storia grandiosa, se
+Michele fosse stato ancora alle prese col maggiore dei ribelli. La
+sorte della giornata, almeno per ciò che si rappresentava all'occhio,
+poteva rimaner dubbia, ed esserne scemato per conseguenza l'effetto.
+Ma Lucifero, in quella vece, era vinto; Lucifero piombava giù
+nell'abisso. E come era giustamente collocato nel mezzo del quadro!
+Michele trionfava; ma il protagonista era Lucifero, poichè la
+catastrofe era appunto la sua.
+
+I due nuovi venuti restarono immobili in un angolo, guardando quella
+scena terribile; messer Dardano estatico, beato di assistere ad un
+miracolo dell'arte; Tuccio di Credi avvilito, rodendosi dentro di sè,
+alla vista di quell'ingegno singolare che resisteva ai colpi più
+gravi.
+
+Ma che cosa avveniva in quel punto? A mano a mano che i contorni del
+viso di Lucifero prendevano forma sotto le pennellate dell'artefice,
+cresceva la bellezza del tipo, e, insieme con la bellezza, balzava
+fuori una rassomiglianza, che faceva sudar freddo lo sciagurato Taccio
+di Credi.
+
+Strano a vedersi, e più strano a raccontarsi! Quel pittore che, ad
+onta del suo ingegno smisurato e dell'amore che suol raddoppiare, anzi
+centuplicare l'ingegno, non era mai venuto a capo di cogliere le
+sembianze di una donna adorata, quel pittore, postosi in mente di dare
+a Lucifero l'impronta di una straordinaria bellezza, andava effigiando
+nel volto dell'angiolo ribelle la divina immagine di madonna
+Fiordalisa.
+
+A qual sentimento obbediva in quel punto la mano di Spinello Spinelli?
+Operava egli con piena coscienza di sè, o non faceva che seguire un
+impulso arcano e fatale? Certo, se egli vedeva nelle sembianze di
+madonna Fiordalisa il colmo della bellezza umana, si poteva credere
+che, dovendo egli esprimere alcun che di perfetto, fosse tratto
+naturalmente ad effigiare l'immagine della sua povera estinta. Ma,
+allora, perchè il tipo di Fiordalisa non era mai stato espresso in
+tanti volti di Madonne e di Sante che egli aveva pur dovuto dipingere,
+e col naturale desiderio di accostarsi alla perfezione? Non era invece
+da credere che una virtù misteriosa guidasse il suo pennello, se a lui
+per la prima volta occorreva così facilmente di ritrarre una cara
+sembianza, non mai potuta cogliere appieno, per quanto egli si
+arrovellasse nel suo proposito? E questa opinione non era forse
+avvalorata dalla medesima bizzarria che riconduceva al suo pennello i
+lineamenti di Fiordalisa, mentre egli doveva esprimere la bellezza di
+uno spirito malvagio?
+
+Vi ho detto che Tuccio di Credi sudava freddo, vedendo l'opera strana
+che prendeva forma sotto le pennellate del pittore. Era bene madonna
+Fiordaliso, che si presentava in tal guisa davanti a lui; era madonna
+Fiordalisa, con gli occhi lampeggianti di sdegno; era madonna
+Fiordalisa, che piombava nei regni della morte, maledicendo ai suoi
+uccisori. Pensando a quei riscontri così naturali tra il soggetto
+celeste e la rimembranza umana che prendeva vita da esso, Tuccio di
+Credi si sentì correre un brivido di paura per le ossa. Se avesse
+potuto tirarsi indietro, come lo avrebbe fatto volentieri!
+
+E istintivamente voltando la testa, egli dava un'occhiata alla buca
+donde era salito lassù. Ma proprio in quel punto messer Dardano
+Acciaiuoli lo prendeva amorevolmente per un braccio.
+
+--Vedete, Tuccio, com'è bello quest'angiolo!--diceva il vecchio
+gentiluomo.--Se si potesse muovere un rimprovero all'artista,
+ignorando quello che egli ha voluto fare, si direbbe che è troppo
+bello, per rappresentare lo spirito del male.
+
+--Sì, troppo bello;--balbettò Tuccio di Credi, facendosi livido dalla
+paura.
+
+--Che è?--disse allora messer Dardano, a cui non era sfuggito il
+tremito della voce di Tuccio.--Che cosa avete voi?--soggiunse tosto,
+vedendo il suo compagno con la cera stravolta.
+
+--Io nulla, messere;--rispose Tuccio, confuso.--Notavo una
+rassomiglianza.... Non è quello il volto di madonna Fiordalisa?
+
+--Fiordalisa!--esclamò messer Dardano.--Chi è costei?--
+
+Spinello, dalla eminenza su cui stava seduto, udì le parole di messer
+Dardano e si volse di schianto.
+
+--Che avete detto, messere? Perchè quel nome, pronunziato da voi?
+
+--Perdonate, maestro;--rispose messer Dardano, turbato da quella
+escita improvvisa, ma più assai dalla strana animazione del viso di
+Spinello.--Si ragionava con Tuccio di Credi, il quale trova una certa
+rassomiglianza, nel volto di Lucifero....
+
+--Ah!--disse Spinello.--Tuccio di Credi ha trovato questo? La cosa
+merita di esser chiarita.--
+
+E scese dal trèspolo, su cui depose tavolozza e pennelli, per andarsi
+a piantare in uno dei punti estremi del tavolato.
+
+Messer Dardano lo seguiva degli occhi, non pronosticando niente di
+buono da quella scena inaspettata.
+
+--È vero!--ripigliò Spinello, dopo essere stato alquanto a guardare
+l'affresco.--Ecco una somiglianza che io non aveva cercata. Una
+somiglianza fatale!--proseguì, con accento cupo, che fece fremere il
+vecchio Acciaiuoli.--Tuccio di Credi ha ragione, e a lui va fatto
+omaggio di un cambiamento necessario. Infine, che diamine m'è saltato
+in mente, di far così bello lo spirito delle tenebre? E perchè sarebbe
+profanata così la più bella immagine che apparisse mai sulla terra?--
+
+Così dicendo, Spinello correva al trèspolo, ripigliava i pennelli, e,
+rimescolando i colori sulla tavolozza, andava mutando, insieme con le
+tinte, i lineamenti del suo Lucifero.
+
+--Tuccio di Credi ha ragione!--esclamava, parlando ad intervalli, tra
+una pennellata e l'altra.--Bisogna correggere. Perchè questo incarnato
+nel viso? Olivastro vuol essere; anzi terreo come il colore della
+morte. E questi occhi, perchè così belli? Ispide sopracciglia, rughe
+precoci, in cui vorrebbe appiattarsi la malvagità del pensiero,
+trasformate voi questa fronte di dannato. Tuccio di Credi ha ragione.
+E sarà contento, Tuccio di Credi! Va bene così, Tuccio? non vi par
+egli che così, e non altrimenti, s'abbia ad esprimere lo spirito del
+male?--
+
+Tuccio di Credi non rispondeva; era allibito; era rimasto di sasso.
+
+Ma non era rimasto di sasso il vecchio gentiluomo che lo aveva
+condotto lassù, e che non poteva intendere le ragioni di quella gran
+collera di Spinello Spinelli. E non si fosse trattato che di collera!
+Ma c'era di peggio; c'era il segno di una gravissima ingiuria, o d'una
+terribile vendetta. Il volto di Lucifero, sotto le rapide e convulse
+pennellata di Spinello, si era tramutato dal bello all'orrido, dalle
+sembianze di madonna Fiordalisa a quelle di Tuccio di Credi. Non c'era
+da dubitarne. Tuccio era lì, e gli occhi di messer Dardano potevano
+spiccarsi da lui per volgersi al Lucifero, o dal Lucifero per volgersi
+a lui, e vedere tra l'uno e l'altro una rispondenza perfetta.
+
+--Che vuol dir ciò?--chiese il vecchio gentiluomo, con accento
+severo.--Spinello mio, non recate voi forse offesa a Tuccio di Credi,
+che ha avuto il torto di fare una semplice osservazione al vostro
+dipinto? E perchè una ingiuria così grave, senza cagione, ad un
+compagno d'arte, all'amico della vostra giovinezza?--
+
+Spinello era ridisceso in quel punto dal trèspolo.
+
+--Senza cagione!--gridò egli.--Amico mio, quest'uomo!
+
+--Amico, sì;--replicò messer Dardano.--Voi stesso non lo avete
+richiamato ieri al vostro fianco?
+
+--Io? Io richiamare quel tristo?
+
+--Maisì, maestro, e dando a me l'incarico di parlargliene. Egli era
+così felice di ritornare con voi!--
+
+Spinello levò la fronte, come in atto d'interrogare la sua memoria; ma
+essa non gli disse nulla di ciò che l'Acciaiuoli asseriva.
+
+--Perdonate, messere,--ripigliò egli,--è impossibile. Vi sarete
+ingannato; dovete esservi ingannato. Io richiamare quel Giuda? Ma se
+ciò fosse, ci sarebbe stato un perchè, ed io sarei venuto con qualche
+cosa al fianco,--soggiunse Spinello, tastandosi con moto convulso alla
+cintola,--nè egli sarebbe più qui, ritto e sano davanti a me.
+Guardatelo, messer Dardano; quello è il più malvagio degli uomini. Ah,
+voi non sapete ciò che m'ha fatto? Amavo una donna, messere.... E
+l'amava anche lui! Il rettile aveva osato levar gli occhi alla
+colomba. La vigilia delle mie nozze, la bella creatura moriva,
+avvelenata da lui. Almeno, così parve. Egli non aveva fatto che
+addormentarla con uno de' suoi filtri, scaturiti d'inferno, e madonna
+Fiordalisa fu seppellita per morta. L'avesse egli dissotterrata per
+sè! L'avrei ucciso, ma non lo avrei disprezzato. In quella vece, egli
+ha venduto il segreto ad un altro. L'amante s'è tramutato in....
+
+--Cessate, messere!--interruppe l'Acciaiuoli, preso da un sentimento
+di profondo disgusto.--Ma siete voi ben sicuro che una simile
+infamia....
+
+--Oh, giudicatene voi! Madonna Fiordalisa fu venduta al Buontalenti,
+banditosi dalla sua città per godersi il frutto del tradimento. Ma
+l'opera non è compiuta. A persuadere la povera donna, occorreva che
+Spinello apparisse dimentico di lei, sposo felice ad un'altra. E
+Tuccio di Credi si pose al fianco di Spinello, fu con lui a
+Firenze.... Ciò che avvenisse a Firenze vi è noto. Ah, pazzo che io
+fui! Mi credono pazzo, ora, a mi guardano sott'occhi e si tirano da un
+lato quando m'incontrano per via. Lo sono stato, un pazzo, lo sono
+stato, quando t'ho creduto un onest'uomo, o Tuccio di Credi, rettile
+velenoso ed immondo, spirito malvagio, venuto daccanto a me per la mia
+dannazione. Dillo, che non è vero; dillo a quest'uomo onorando, che
+questo non era il tuo fine, quando portavi a me i lagni del mio povero
+padre.... ed egli sentirà ora come sappiano fischiare i serpenti, e
+qual suono abbia la voce d'un demone!--
+
+Tuccio di Credi guardò bieco il suo avversario, ben vedendo di non
+poter più ingannare nessuno, e crollò sdegnosamente le spalle.
+
+--Quante parole inutili!--esclamò egli.--Bastava dire che mi sono
+vendicato. Messere, statevi con Dio, e non vi provate a tenermi
+dietro;--soggiunse, vedendo l'atto di Spinello che voleva scagliarsi
+contro di lui.--Voi andate qualche volta senz'armi; io non ho mai
+dimenticato questo spuntone, che so maneggiare, al bisogno, e che
+punge assai meglio della vostra lingua.--
+
+Così dicendo, si avviava verso la scala a piuoli, il cui capo usciva
+due o tre palmi fuori del tavolato.
+
+Ma l'amore della frase perdette Tuccio di Credi. Spinello conosceva
+l'impalcatura del ponte su cui stava a dipingere, e il traballar che
+fece un pancone su cui Tuccio di Credi aveva posto il piede per
+ritirarsi verso la scala, gli rammentò in buon punto che le assi non
+erano inchiodate, ma semplicemente posate sulle traverse, l'una di
+costa all'altra. E subito chinatosi ad abbrancare un capo del pancone,
+lo spinse verso l'apertura della scala.
+
+--Riponi il tuo spiedo!--gridò, con accento di trionfo, mentre Tuccio
+scivolava sull'asse inclinata.--Meglio ti sarebbe aver penne alle
+mani.--
+
+Colto alla sprovveduta, Tuccio di Credi annaspò con le braccia,
+lasciando cadere lo spuntone, e tentò di aggrapparsi alla traversa,
+nel punto in cui essa era assicurata all'abetella con parecchi giri di
+fune. Ma non gli venne fatto, ed egli ebbe per gran ventura di trovare
+un capo della fune, che penzolava dalla traversa, e ad esso
+s'avvinghiò disperatamente, in quella che il suo corpo dava un
+tracollo nel vuoto.
+
+--Aiuto! aiuto!--gridò messer Dardano, sbigottito dall'atto
+improvviso.
+
+--Salvatemi, per amor del cielo!--urlava il caduto.--Salvatemi! Ve ne
+supplico, messere Spinello!... Per la memoria di Fiordaliso!
+
+--Infame!--tuonò Spinello, affacciato all'apertura del ponte.--E
+ardisci profferire quel nome? Trovò ella misericordia presso di te?
+Tuccio di Credi, bestemmia la tua ultima preghiera; l'abisso è
+spalancato per accoglierti.
+
+--Spinello!--gridò messer Dardano.--È un uomo che sta per morire!
+
+--Orbene, che c'è di strano!--disse Spinello. La pena segue il
+--delitto. A Colle Gigliato ho ucciso il suo complice; qui uccido lui.
+--Se Iddio non avesse voluta la sua morte, non me l'avrebbe cacciato
+--tra' piedi.--
+
+Intanto quell'altro perdeva le forze. La fune, scorrendogli tra le
+dita aggranchite, gli aveva lacerate le carni. I tendini denudati non
+ressero allo strazio, e le mani sanguinolenti si apersero. Tuccio di
+Credi mise un grido di alto spavento, che parve ruggito di fiera, e
+precipitò nello spazio.
+
+Il vecchio Acciaiuoli udì il tonfo del corpo sui gradini dell'altar
+maggiore e si ritrasse indietro atterrito.
+
+Poco stante si raccoglievano le membra sfracellate. In chiesa e fuori
+si credette ad una disgrazia. Nè messer Dardano volle dire il
+contrario; nè Spinello sapeva più che cosa fosse avvenuto. Sceso dal
+ponte, il povero pazzo non ricordava più nulla.
+
+Per altro quella notte fu un grande trambusto in casa sua. Spinello
+aveva una visione e fu agevole intenderla dalle rotte parole che gli
+uscivano di bocca. Lo spirito delle tenebre era apparso al pittore,
+dolendosi con lui d'essere stato fatto così spaventosamente brutto,
+
+--Brutto! Brutto!--gridava il povero pazzo.--Non eri forse Tuccio di
+Credi? ed io non ti ho forse dato il tuo aspetto vero?--
+
+Il vecchio Acciaiuoli prodigò al suo sventurato amico le più amorevoli
+cure. Ma nè le cura dell'amicizia, nè quelle dell'arte, nè i pianti
+della famiglia, nè le preghiere di tutta Arezzo, che amava il suo
+grande artefice, valsero a rattenerlo in vita. L'amore di Spinello
+Spinelli era morto; le sue vendette erano compiute; non gli restava
+che di finire anche lui. Ed era misericordia pregare a quell'anima
+travagliata il riposo della tomba.
+
+E null'altro, forse? Non ci sarà dato di sperare che lo spirito
+dell'infelice amatore si sia ricongiunto a quello della sua
+Fiordalisa? Ciò che sentiamo di questi grandi esempi d'amore, così
+rari purtroppo nel mondo, ci conforta a credere che tanto ardore non
+possa e non debba morire con questa povera compagine d'ossa e di
+polpe. Infine, ogni spettacolo di martirio non richiama l'idea del
+trionfo?
+
+
+
+FINE
+
+
+
+
+
+
+
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+
+*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RITRATTO DEL DIAVOLO ***
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+harmless from all liability, costs and expenses, including legal fees,
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+or cause to occur: (a) distribution of this or any Project Gutenberg-tm
+work, (b) alteration, modification, or additions or deletions to any
+Project Gutenberg-tm work, and (c) any Defect you cause.
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+
+Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of
+electronic works in formats readable by the widest variety of computers
+including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists
+because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from
+people in all walks of life.
+
+Volunteers and financial support to provide volunteers with the
+assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's
+goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will
+remain freely available for generations to come. In 2001, the Project
+Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure
+and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations.
+To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation
+and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4
+and the Foundation web page at http://www.pglaf.org.
+
+
+Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive
+Foundation
+
+The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit
+501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the
+state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal
+Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification
+number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at
+http://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg
+Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent
+permitted by U.S. federal laws and your state's laws.
+
+The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S.
+Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered
+throughout numerous locations. Its business office is located at
+809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email
+business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact
+information can be found at the Foundation's web site and official
+page at http://pglaf.org
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+ Dr. Gregory B. Newby
+ Chief Executive and Director
+ gbnewby@pglaf.org
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+Literary Archive Foundation
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+increasing the number of public domain and licensed works that can be
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+array of equipment including outdated equipment. Many small donations
+($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt
+status with the IRS.
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+The Foundation is committed to complying with the laws regulating
+charities and charitable donations in all 50 states of the United
+States. Compliance requirements are not uniform and it takes a
+considerable effort, much paperwork and many fees to meet and keep up
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+where we have not received written confirmation of compliance. To
+SEND DONATIONS or determine the status of compliance for any
+particular state visit http://pglaf.org
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+While we cannot and do not solicit contributions from states where we
+have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition
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+approach us with offers to donate.
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+any statements concerning tax treatment of donations received from
+outside the United States. U.S. laws alone swamp our small staff.
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+Please check the Project Gutenberg Web pages for current donation
+methods and addresses. Donations are accepted in a number of other
+ways including checks, online payments and credit card donations.
+To donate, please visit: http://pglaf.org/donate
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+works.
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+concept of a library of electronic works that could be freely shared
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