diff options
| -rw-r--r-- | .gitattributes | 3 | ||||
| -rw-r--r-- | 17858-8.txt | 8491 | ||||
| -rw-r--r-- | 17858-8.zip | bin | 0 -> 161577 bytes | |||
| -rw-r--r-- | LICENSE.txt | 11 | ||||
| -rw-r--r-- | README.md | 2 |
5 files changed, 8507 insertions, 0 deletions
diff --git a/.gitattributes b/.gitattributes new file mode 100644 index 0000000..6833f05 --- /dev/null +++ b/.gitattributes @@ -0,0 +1,3 @@ +* text=auto +*.txt text +*.md text diff --git a/17858-8.txt b/17858-8.txt new file mode 100644 index 0000000..50d8c7a --- /dev/null +++ b/17858-8.txt @@ -0,0 +1,8491 @@ +Project Gutenberg's Il ritratto del diavolo, by Anton Giulio Barrili + +This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with +almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + + +Title: Il ritratto del diavolo + +Author: Anton Giulio Barrili + +Release Date: February 25, 2006 [EBook #17858] + +Language: Italian + +Character set encoding: ISO-8859-1 + +*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RITRATTO DEL DIAVOLO *** + + + + +Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the +Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net +(This file was produced from images generously made +available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano at +http://www.braidense.it/dire.html) + + + + + + BIBLIOTECA AMENA + + AD UNA LIRA IL VOLUME + + 15 Ottobre 1905. --N. 691-- 15 Ottobre 1905. + + + + + ANTON GIULIO BARRILI + + Il Ritratto del Diavolo + + + ROMANZO + + + + + + MILANO--FRATELLI TREVES, EDITORI--MILANO + Via Palermo, 12, e Galleria Vittorio Emanuele, 64 e 66 + + ROMA: Libreria Internazionale, Corso Umberto I, 174. + NAPOLI: via Roma (già Toledo), 34 TRIESTE: presso G. Schubart + BOLOGNA: presso la Libr. Treves, di L. Beltrami, Angolo Via Farini. + LIPSIA, BERLINO, VIENNA: presso F.A. Bruchhaus. + + QUARTO MIGLIAIO + + + + + +IL RITRATTO DEL DIAVOLO + + + + +I. + + +Lettori gentili, siete mai stati ad Arezzo? Se non ci siete mai stati, +vi prego di andarci alla prima occasione, anche a costo di farla +nascere, o d'inventare un pretesto. Vi assicuro io che mi +ringrazierete del consiglio. La Val di Chiana è una tra le più amene e +le più pittoresche "del bel paese là dove il sì suona". Anzi, un +dilettante di bisticci potrebbe sostenere che il _sì_ è nato proprio +in Arezzo, poichè fu aretino quel monaco Guido, a cui siamo debitori +della scala armonica. Ma, a farlo apposta, Guido d'Arezzo non inventò +che sei note, dimenticando per l'appunto di inventare la settima. +Forse, ribatterà il dilettante di cui sopra, Guido non ha inventato il +_si_, perchè questo era già nella lingua madre, o il brav'uomo non +voleva farsi bello del sol di luglio. Comunque sia, andate in Val di +Chiana e smontate ad Arezzo. La città non è vasta, ma che importa? Il +Guadagnoli, che era d'Arezzo, pensava forse alla sua terra, quando +diceva ad una graziosa dama: + + Signora, se l'essere + Piccina d'aspetto + Vi sembra difetto, + Difetto non è. + +A buon conto, la città è piccola, ma ci ha le vie larghe, pulite e ben +selciate, il che non si trova mica da per tutto; possiede molte ed +insigni opere d'arte, un prefetto, un vescovo, due buoni alberghi e un +caffè dei Costanti, che vi dà subito l'idea di una popolazione +d'innamorati. La qual cosa non mi farebbe punto specie, poichè le +aretine son belle di molto, tanto da far dimenticare perfino i grandi +uomini che son nati in Arezzo, da Mecenate, amico d'Augusto, a +Francesco Redi, amico del vino. + +Frattanto, lettori gentili, venite in Arezzo con me. Non ci si va col +vapore, ma a cavallo, perchè siamo cinque secoli addietro; si passa +una delle quattro porte della città, che è cerchiata di mura per un +giro di tre miglia, e si scende alla bottega di mastro Jacopo da +Casentino. + +Dico bottega, per andare coi tempi; ma oggi si dovrebbe dire studio, +perchè mastro Jacopo da Casentino era un pittore, e meritamente +annoverato tra i migliori del suo tempo. Era nato a Prato vecchio, +nella famiglia di messer Cristoforo Landino, e il nome patronimico lo +aveva avuto da un frate di Casentino, guardiano al Sasso della Vernia, +che l'aveva preso a ben volere, e, vedendo la sua inclinazione +all'arte del dipingere, lo aveva acconciato con Taddeo Gaddi, nel +tempo che questo valoroso scolaro di Giotto era a lavorare nel suo +convento. + +Sotto la scuola di mastro Taddeo, il giovinetto Jacopo aveva +profittato grandemente, sì nel disegno, sì nell'arte del colorire. +Erano quelli i bei tempi della pittura. Giotto, con nuova maniera, +sciogliendo la figura umana dalle rigidezze dell'arte bisantina, aveva +additata una strada su cui tutti i giovani si gittavano animosi, +sperando di avanzare in eccellenza il maestro. E Jacopo, andato a +Firenze con Taddeo Gaddi, non fece torto alle speranze che questi +aveva concepite di lui, dipingendo tra l'altre cose il tabernacolo +della Madonna di Mercato Vecchio e le vòlte d'Orsanmichele, che aveva +ad essere il granaio del Comune. + +Rimasto alcuni anni col Gaddi, come a provar le sue forze, e persuaso +oramai di poter volare da sè, Jacopo era tornato nel suo Casentino, e +in Pratovecchio, in Poppi e in altri luoghi della valle medesima, +aveva dato mano a molte opere di cui s'era vantaggiata la sua fama, +non così la sua borsa. Dopo di che, adescato da più ragguardevoli +offerte, si era ridotto a stabile dimora in Arezzo, che allora si +governava da sè medesima, col consiglio di sessanta cittadini dei più +ricchi e più onorati, alla cura dei quali era commesso tutto il +reggimento. + +Mastro Jacopo non era solamente pittore, ma pizzicava eziandio +d'architetto. E perchè in Arezzo scarseggiavano le acque, fin dal +tempo dei Goti, che avevano guasti i condotti onde l'acqua scendeva +dal poggio di Pori in città, fu commesso a mastro Jacopo di +ricondurvela. Il che egli fece a sua lode, portandola per nuovi canali +fin sotto le mura, ad una fonte detta allora dei Guinicelli, e poscia, +corrottamente, dei Veneziani. + +Ma questo sono notizie che importano poco al soggetto. Passiamo, +dunque, senza fermarci troppo sull'architettura di mastro Jacopo, e +raccontiamo ai lettori che da molti anni il degno artefice aveva messo +su famiglia, e viveva felice, come può esserlo un uomo in questa valle +di lagrime, che non è tutta una Val di Chiana, pur troppo. Intanto, +seminava dei suoi affreschi tutte le chiese di Arezzo, facendo prova +di una maniera e dì una pratica maravigliosa. + +Un'altra fortuna era toccata a mastro Jacopo; quella io vo' dire di +mostrare ad un altro, e con frutto, i principii di quell'arte che a +lui aveva insegnata il Gaddi. Ai giorni nostri i pittori non fanno più +scuola, o non si rodono di avere dei buoni discepoli, come una volta. +Ogni artista lavora per sè, gelosamente tappato nel suo studio, quasi +temendo che altri gli rubi il tocco, o l'impasto dei colori. Ma in +quei tempi di vita rigogliosa per l'arte, era una festa aver gente +dattorno, e un pittore non si teneva per maestro, se non aveva una +mezza dozzina di scolari, uno dei quali, uno almeno, di più facile +ingegno e di più pronta volontà, seguitasse la maniera, serbasse le +tradizioni del principale e facesse onore alla scuola. + +Di questi scolari, o garzoni, o fattori (come si dicevano in quel +tempo che lo studio d'un pittore si chiamava bottega) mastro Jacopo ne +aveva parecchi; ma uno solo meritava il nome di discepolo, e si +domandava Spinello, figlio ad un certo Luca Spinelli, fiorentino, che +era andato forse vent'anni addietro ad abitare in Arezzo, quando, una +volta fra l'altre erano stati discacciati da Firenze i Ghibellini. +Arezzo, se nol sapete, era ghibellina nell'anima. + +Spinello Spinelli era un bel giovinottino, nato pittore come Giotto, e +inclinato fin da fanciullo ad operare nel disegno tali miracoli, che +non si sarebbero creduti possibili senza la disciplina di ottimi +maestri. Jacopo di Casentino, veduti i suoi tocchi in penna, lo aveva +voluto a bottega. E Spinello non si era fatto pregare; che anzi, +moriva dalla voglia di andarci, specie dopo che aveva veduta e +ammirata nel Duomo vecchio la più bell'opera di mastro Jacopo. + +Ora, la più bell'opera di mastro Jacopo, che Spinello potesse ammirare +nel Duomo vecchio, non era già il ritratto di papa Innocenzo VI, come +qualcuno potrebbe credere a tutta prima. La più bell'opera di mastro +Jacopo era madonna Fiordalisa, a lui nata in Firenze, quando egli +stava laggiù, ai servigi del Gaddi. + +Dico Fiordalisa, per non ingenerar confusione. Ma i toscani d'allora +non sentivano nessuna ripugnanza a dire madonna Fiordaliso, in quella +stessa guisa che non ne sentivano a dire madonna Fiore, madonna +Belcolore, e via di questo passo, concordando un nome mascolino con un +nome femminile. Del resto, la grazia e l'eleganza femminile c'erano +tutte, nel viso di madonna, spiravano da ogni parte della sua bella +persona, e le desinenze non ci avevano nulla a vedere. + +Fiordalisa, nata a Firenze, era in Arezzo da pochi mesi; ma fin dai +primi giorni del suo arrivo colà, era stata veduta, notata e +riconosciuta come un miracolo di bellezza. È facile che si nasconda un +grand'uomo, in mezzo alla moltitudine, e che rimanga ignoto, in una +città nuova per lui; ma non c'è caso che si nasconda egualmente una +bella ragazza. Il primo che l'ha vista, poniamo anche di sbieco, ne +passa parola ad un altro, e questi ad un terzo, anche prima di averla +intravveduta lui; donde avviene che fin dal primo giorno che è stata +annunziata la selvaggina, un centinaio di bracchi da punta sieno +sguinzagliati alla macchia. + +Ora, i giovinotti d'Arezzo non s'erano mica indugiati per istrada; +avevano scoperto subito la bella fiorentina, l'avevano scovata, +levata, come i suoi concittadini avrebbero levato il grillo dal buco, +la mattina dell'Ascensione. Fiordalisa non esciva di casa che i dì di +festa, per andare nel Duomo vecchio agli uffizi divini. Ma tanto +bastava perchè la vedessero tutti, e perchè ci fossero di gran +capannelli sul sagrato del Duomo, quando ella doveva passare. + +Spinello Spinelli l'aveva vista a quel modo, come tutti gli altri. Era +un giovinotto allegro, che portava il cervello sopra la berretta. Ma +da quel giorno che vide madonna Fiordalisa, incominciò a pensare con +qualche rammarico alla sua condizione, che non gli permetteva di +passare avanti a tutti i suoi giovani rivali. Vi ho già detto che era +figlio d'un fuoruscito fiorentino. Luca Spinelli esercitava un'arte, a +Firenze, e ci aveva anche quattro sassi al sole; ma l'arte era nulla, +senza clientela, e di quei quattro sassi gliene avevano fatto vento i +Guelfi, dopo averlo sbandito dalla città. Non dissimilmente avrebbero +adoperato i Ghibellini, se a loro fosse toccato di poter bandire i +Guelfi; non c'era dunque da gridare all'ingiustizia. A quei tempi si +usava così. Oggi, la Dio grazia, abbiamo un pochettino di progresso, e +certe cose non si fanno più; ci si restringe a desiderarle. + +Ma se Spinello non era ricco, aveva tuttavia una gran forza per sè; +era giovine e innamorato morto. Madonna Fiordalisa era la figlia d'un +pittore. Vedete come il destino aveva disposte le fila! Anche lui era +un pittore, o almeno poteva diventarlo; poichè l'inclinazione c'era, +ed anche una certa pratica naturale. Fino allora, egli aveva disegnato +per capriccio: da quel giorno incominciò a disegnare per passione. Si +fa così bene quel che si fa, quando si pensa ad una bella donna! Sopra +tutto, poi, quando si capisce che é l'unica via per giungere a lei! + +Mastro Jacopo lavorava allora nella chiesa di San Domenico, e più +propriamente in una parte della chiesa, cioè a dire nella cappella di +San Cristofano, ritraendovi al naturale il beato Masuolo, profeta +minimo, il quale, ne' suoi tempi, predisse molte disavventure agli +Aretini. L'opera gli era commessa da un mercante de' Fei, che aveva +molto a lodarsi del Santo, per esserne stato liberato dal carcere. E +mastro Jacopo aveva per l'appunto rappresentato il Santo nell'atto di +fare quel miracolo, che oggi si farebbe con uno sbruffo ai guardiani, +o con un buco nel muro. + +Spinello, come potete argomentare, andò in San Domenico, incominciò a +piantarsi davanti alla cappella di San Cristofano e diventò un grande +ammiratore dei miracoli del beato Masuolo, o almeno di quel tanto che +se ne poteva scorgere attraverso le commessure del tavolato. Mastro +Jacopo non tardò ad avvedersi di quella curiosità e chiese al +giovanotto se per caso volesse vedere l'affresco prima del mercante, +che gli aveva data la commissione. + +--Maisì, messere;--rispose Spinello, facendosi un coraggio pari alla +gravità del caso.--Il mercante vi pagherà l'opera vostra una volta +sola; io l'ammirerò quante volte vi piacerà di lasciarmela vedere +prima d'ogni altro. + +--Ecco una ragione che mi capacita;--disse mastro Jacopo, facendo +bocca da ridere.--Ma ti piacerà poi da senno, il mio beato Masuolo? +Vieni sul ponte e sia come ti pare.-- + +Spinello non se lo fece dire due volte; salì sul ponte, osservò la +composizione e rimase a bocca aperta, com'era naturale che facesse, e +per la bontà intrinseca del dipinto e per il desiderio che aveva di +entrare nella grazia dell'artefice. + +--Per caso,--gli disse mastro Jacopo a un tratto;--anche tu saresti +pittore. + +--Mainò, messere;--rispose Spinello, chinando umilmente la fronte;--ma +sarei felice di diventarlo, sotto la vostra disciplina. + +--Perchè no? Vediamo anzi tutto che cosa sai fare. Un O, come Giotto? +Una linea come Apelle? + +--Ohimè, maestro, assai meno. Disegno alla meglio, o alla peggio, come +vi parrà meglio, senza ombra di studio. + +--Bene! To' i pennelli e la sinopia;--gli disse mastro Jacopo.--Vai +là, al muro, dove non è ancora stata messa la calce fresca, e segna un +contorno.-- + +Spinello non domandava altro. Ma, per sicuro che fosse di non far +troppo male, non poteva difendersi da un certo rimescolamento, dovendo +operare così sotto gli occhi del maestro. Se gli fosse riuscito di far +bene alla prima, che fortuna! Basta, il giovinotto pensò a madonna +Fiordalisa, afferrò il pennello, lo intinse nel vaso e si mise +all'opera, tratteggiando sulla parete una mezza figura di San +Giovanni. L'aveva attaccata alla brava e la tirò via alla lesta, per +non aversi a pentire, e perchè il pennello non avesse a tremargli fra +le dita. + +Mastro Jacopo stette zitto, sulle prime, a vederlo lavorare: poi, come +gli balzò davanti agli occhi la figura abbozzata, borbottò un cenno +d'approvazione. + +Spinello si era dimostrato valente ed accorto. Valente, perchè il suo +disegno era buonino; accorto, perchè quella mezza figura era una copia +fatta a memoria, d'un San Giovanni che mastro Jacopo aveva dipinto +qualche mese innanzi in San Bartolomeo, nella cappella di Santa Maria +della Neve. + +--Ah, ah!--disse mastro Jacopo, a cui si spianavano in fronte le +rughe, accumulate pur dianzi nella arcigna severità del suo +atteggiamento di giudice.--Tu studi l'arte nuova, giovinotto. + +--Maisì, maestro. Ed è la buona, mi pare. + +--Eh, sì e no. Bisognerebbe, ad esempio, saper scegliere un po' meglio +tra nuovi e nuovi. Giotto di Bondone è un gran maestro, e Taddeo Gaddi +gli si stringe ai panni. Ti consiglio d'imitare questi due. L'altro, +da cui t'è piaciuto di copiare, è un artista da dozzina, il quale non +si raccomanda che per un poco di buona volontà. + +--Voi gli siete nemico, maestro;--rispose argutamente il giovine.--Lo +si vede dalle vostre parole. Ma io lo difenderò anche contro di voi. +Per esempio, quella sua storia di San Martino, nella cappella del +Vescovado.... + +--Ahimè, ragazzo, ahimè!--interruppe mastro Jacopo con un sorriso che +faceva contro alla mestizia della interiezione.--Bisogna essere stati +a Firenze e aver visto il _Convito di Erode_, che Giotto ha dipinto +nella cappella dei Peruzzi di Santa Croce; bisogna essere stati nella +cappella del Palagio del Podestà, e aver visto quel Dante Alighieri, +improntato di tanta dolcezza, che pare una cosa di cielo! Ma già, tu +non vuoi intender nulla, ragazzo mio. Come ti chiami? + +--Spinello, di Luca Spinelli, messere. + +--Ah, conosco tuo padre di nome, ed anche di veduta. È un uomo per +bene. E tu dunque, vuoi diventar pittore? Vediamo, che cos'hai fatto +finora? + +--Poca cosa, maestro. Degli schizzi, dei tocchi in penna.... + +--Dal vero? + +--Maisì, maestro, dal vero, ed anche ricordando le cose vedute. + +--Già, come questo San Giovanni;--ripigliò mastro Jacopo, crollando la +lesta---Non copiar che dal vero, sai; oppure da Giotto, poichè non +vide meglio di lui chi vide il vero. Del resto, portami i tuoi occhi +in penna. Li vedrò volentieri.-- + +Mastro Jacopo, intanto, scendeva dal ponte per ritornarsene a casa. +Spinello Spinelli domandò in grazia di poterlo compagnare un tratto. +Tanto, era tutta strada per lui, essendo la sua abitazione da quella +medesima parte della città. + +Come furono in via dell'Orto, poco lunge dal Duomo, il giovane disse a +mastro Jacopo: + +--Ecco l'uscio di casa mia. Se permettete, maestro, dò un salto fin +lassù, prendo i miei disegni, che avete mostrato desiderio di vedere, +e vi raggiungo subito. + +--Fa come ti piace;--rispose mastro Jacopo. + +Spinello Spinelli andò via lesto come un capriolo, anzi come uno +scoiattolo; fece una manata delle sue carte, e, scendendo gli scalini +a quattro a quattro, ritornò sulla via. Mastro Jacopo quando egli lo +raggiunse, non era ancora giunto all'angolo del Duomo. + +Il vecchio pittore diede una rapida occhiata a tutti quei fogli. Erano +studi dal vero, o reminiscenze, motivi buttati là, con un fare tra +l'accorto e l'ingenuo, che indicava una vera e fortunata indole +d'artista. Spesso non erano che quattro tocchi; ma in quei quattro +tocchi si vedeva la natura colta sul vivo. + +Mentre egli così sfogliava i quaderni del giovine seguitando la sua +strada verso casa, gli venne veduta tra l'altre cose una figura di +donna. Era a mala pena accennata, ma il pittore non durò fatica a +riconoscere d'onde Spinello avesse tratto il suo tipo. E così, di +sbieco, mentre guardava la figura, gittò un'occhiata al suo giovine +compagno. + +Spinello non vide lo sguardo del pittore, ma lo sentì, e si fece rosso +in volto. Maledetta furia! O non avrebbe potuto egli aspettare una +mezz'ora, e portare egli i disegni a casa del maestro? Per la smania +di far presto, come se temesse di perdere l'occasione, aveva preso +tutto alla rinfusa, e quei quattro segni, in cui egli aveva fissato il +ricordo di madonna Fiordalisa, cadevano contro sua voglia sotto gli +occhi del babbo. + +--In verità,--diss'egli allora, tanto per isviar l'attenzione del +pittore,--son povere cose e certamente indegne di voi. Ma, che volete? +non so far altro. + +--Che! che!--rispose mastro Jacopo.--La modestia è una bella cosa, +ragazzo mio; ma tu ora fai torto alla natura, che ha voluto indicarti +molto chiaramente la tua vocazione. Ho caro di averti conosciuto. +Cimabue si tenne fortunato di essersi imbattuto in un pastorello che +disegnava le pecore del suo armento sui lastroni di Vespignano. Io +avrò in quella vece posta la mano su d'un artista formato.-- + +E dentro di sè, mastro Jacopo, come rispondendo ad una osservazione +del suo spirito famigliare diceva: + +--Dopo tutto che male c'è? Se un artista simile diventasse mio genero, +dovrei averne dicatti. Sarebbe il miglior modo per legarlo alla mia +scuola e farmene un aiuto. + +Indi, ad alta voce, mastro Jacopo proseguì: + +--Vieni a bottega quando ti piace, anche oggi, se tuo padre si +contenta, io mi contento e godo. Non metto che una condizione ad +averti con me. + +--Quale? Io l'accetto fin d'ora;--disse Spinello, a cui brillavano gli +occhi dalla contentezza. + +--Di tenere i tuoi tocchi in penna per me. Ci serviranno ad entrambi +per ricordo di ciò che eri, quando sei entrato a bottega da me.-- + +Spinello non capiva in sè dalla gioia. Un'ora dopo quella +conversazione, egli tornava dal pittore in compagnia dì suo padre. +Luca Spinelli e Jacopo di Casentino s'intesero facilmente, e il +giovine Spinello rimase a' servigi del maestro. + +Quella sera, madonna Fiordalisa fu vista da lui nella luce modesta +delle pareti domestiche. Dio santo, com'era bella! Due cotanti più +bella delle altre volte, quando egli la vedeva in Duomo, agli uffizi +divini, con gli occhi bassi e la testa e il collo gelosamente +custoditi da un velo di seta bianca, assai largo, che le scendeva giù +per le spalle. + +Vestita così semplicemente, d'una veste di ferrandina a larghe pieghe, +le quali scendevano in bei partiti dal fianco, senza fronzoli che +dissimulassero le curve gentili del busto con le maniche lisce e la +radice del collo a mala pena coperta da un baveretto bianco, madonna +Fiordalisa era un miracolo di eleganza e di grazia. La testa, +incoronata di capegli castagni, e il profilo del volto rosato, +mostravano una delicatezza di contorni e una soavità di espressione, +che a lui veramente parve di non aver vedute prima d'allora. + +Fiordalisa riconobbe in quel giovine uno dei suoi cento curiosi +ammiratori del Duomo. Egli, per altro, era il più riguardoso di tutti. +Come mai aveva egli potuto essere il più ardito, tanto da penetrare +per il primo in sua casa? + +Mentre questo pensiero si affacciava alla sua mente, mastro Jacopo le +disse: + +--Ecco un nuovo scolaro. Sarà il primo di tutti, se continua come ha +cominciato, e sopra tutto se non mette il capo alle frascheria della +gioventù.-- + +A quella parole di suo padre, Fiordalisa, che si era posta da +principio in sul grave, divenne tosto più umana e salutò cortesemente +il nuovo venuto. + +Egli, del resto, si contenne da uomo di garbo. Non aveva occhi che per +mastro Jacopo e pendeva dalle sue labbra. Chi vuol la figlia, +accarezzi la mamma, dice il proverbio. Ora la figlia di mastro Jacopo +da lungo tempo aveva perduta la mamma, non restava a Spinello che di +accarezzare il babbo. E i babbi s'accarezzano, stando a sentirli con +attenzione, senz'altra noia che di dover dir loro ad ogni tanto: _et +cum spiritu tuo_. + +Affrettiamoci a dire che Spinello non si annoiava punto in +quell'ufficio modesto. Jacopo era un buon maestro e Spinello sentiva +una gran voglia d'imparare. Finalmente se aveva l'aria di badar poco a +madonna, questa non doveva apporglielo a negligenza. Si dicono tante +cose, tacendo! Egli a buon conto, non ne diceva che una. Quando gli +accadeva di muover la testa e di volgersi a lei, diventava del color +della fiamma. + +Ora una donna, quando vede di simili cose, non ha mestieri di lunghi +discorsi, nè di lunghe contemplazioni. L'essenziale è che conosca il +valore delle tinte. Ma questo, come non conoscerlo, quando si ha per +babbo un pittore? + + + + +II + + +L'entrata di Spinello Spinelli ai servigi di mastro Jacopo da +Casentino fece chiasso nella scuola. Egli era caduto là come un sasso +in una pozzanghera, facendo schizzare acqua e fango d'ogni parte. +Sicuro, anche fango. Certe acque non appaiono pulite se non quando e +fino a tanto son chete. Provatevi a rimestarle! + +Nella bottega di mastro Jacopo erano cinque garzoni. Di quei cinque, +soli due potevano passare, ed essere considerati come speranze per +l'arte. Gli altri non promettevano nulla, e mastro Jacopo li adoperava +a mesticare i colori, a macinare le terrene sulla pietra, a far le +imbasciate della bottega, a portargli la cartella dei disegni e la +scatola dei pennelli, quando andava a lavorare fuori via. + +Quei cinque lasagnoni, com'egli spesso usava chiamarli, con +dimestichezza punto piacevole a loro, si domandavano, Tuccio di Credi, +Lippo del Calzaiuolo, Parri della Quercia, Cristoforo Granacci e +Angiolino Lorenzetti, soprannominato il Chiacchiera. Nessuno di +costoro salì in eccellenza nell'arte del dipingere, quantunque due, +come vi ho detto, lo avrebbero potuto, cioè Parri della Quercia e +Tuccio di Credi. Ma il povero Parri della Quercia morì giovane, non +lasciando raccomandato il suo nome che ad una tavola di Santa +Margherita, nella chiesa cattedrale di Cortona; e Tuccio di Credi.... +Quanto a Tuccio di Credi, egli avrebbe fatto opera più degna, morendo +lui, in luogo di Parri della Quercia. + +L'apparizione di Spinello Spinelli nella bottega di mastro Jacopo +aveva destato un vero baccano in mezzo a quei cinque fattori. In primo +luogo perchè nessuno sapeva che quel giovinottino elegante fosse un +pittore. Per esser riconosciuti pittori, a quel tempo, bisognava +essere entrati fanciulli ai servizi di un vecchio artista, aver +macinata per qualche anno la terra di Siena, aver fatto cuocere il +travertino, di cui si faceva il bianco per gli affreschi, e portata +magari la zuppa al principale, quando lavorava sui ponti, e non +ismetteva per tutta la giornata, temendo giustamente che gli avesse a +seccare l'intonaco. + +Un'altra cagione di meraviglia tra i cinque scolari di mastro Jacopo +era questa, che il nuovo venuto si presentava con un quaderno di +tocchi in penna, che diceva di aver fatti lui, senza preparazione di +studi. Questo, a dir vero, non significava nulla. Ognuno, a cui +piaccia, può imbrattare un foglio di carta e credere d'aver fatto un +disegno. Ma il guaio era che mastro Jacopo aveva lodati i disegni del +nuovo venuto, proponendoli come esempio ai vecchi della scuola. + +--Ecco qua,--aveva detto, mettendo il rotolo dei fogli sotto il naso +dei suoi fattori,--lasagnoni, imparate. Quando vi dico che bisogna +copiare dal vero! Voi altri, invece, perdete il vostro tempo a +grattarvi le ginocchia. Si intende, quando non giuocate a zara.-- + +Rimasti soli davanti ai disegni di quel famoso artista che era piovuto +dalle nuvole, i cinque scolari di mastro Jacopo avevano sfogliato il +quaderno e guardato curiosamente ciò che formava l'argomento delle sue +meraviglie. Si capisce alla bella prima che avevano trovato tutto +mediocre. Non c'era franchezza di tocco; i contorni erano duri; gli +atteggiamenti goffi; le pieghe così trite, che peggio non avrebbe +fatto Cimabue nei suoi primi tentativi. Che cosa aveva inteso il +maestro, proponendo loro ad esempio gli sgorbi di quel principiante? +Di canzonarli, forse? + +In quella che stavano guardando e criticando alla libera, uno di essi +scappò fuori con un grido di stupore. + +--Che cos'ha veduto, il Chiacchiera?--domandò Tuccio di Credi.--Forse +il basilisco? + +--In fede mia,--ripigliò il Chiacchiera,--questo non lo ha veduto di +certo il maestro. + +--Che cosa? Il basilisco?--disse ridendo il Granacci. + +--Questo ritratto;--rispose il Chiacchiera, senza badare allo scherzo +dei compagni.--Perchè, infatti, è un ritratto. Vedete qua!-- + +E levato dal quaderno il foglio che aveva destata la sua attenzione, +lo pose sotto gli occhi della brigata. + +C'erano parecchie figure disegnate su quel foglio; ma il Chiacchiera +ne indicava una tra tante, che si vedeva nel mezzo, tirata giù alla +brava, come una impressione momentanea. Avete già indovinato che era +una figura di donna. Con due tratti di penna era segnata la veste, +lunga, a larghe pieghe, accennate, anzichè delineate, da qualche +zaffardata d'inchiostro. Le braccia, che escivano di sotto ai lembi +frastagliati del manto, si raccoglievano sul taglio della vita, e la +mano destra, sovrapposta all'avambraccio sinistro, sosteneva un +piccolo uffiziuolo. Sulla testa era gittato un velo che scendeva fino +agli òmeri e si confondeva col manto. I contorni della figura e i +pochi segni con cui era accennato il viso, apparivan di persona viva, +colta da una mano maestra, sull'atto di recarsi alla chiesa. + +--Eh, che vi pare?--continuò il Chiacchiera.--Non la riconoscete? + +--La figlia del maestro!--gridò Lippo del Calzaiuolo. + +--To', è vero;--soggiunse Cristofano Granacci.--È madonna Fiordalisa. + +--Infatti,--disse a sua volta Parri della Quercia,--è proprio lei, o +una che le somiglia di molto. Ma perchè dicevi tu dianzi che il +maestro non ha veduto questo disegno! È impossibile che non abbia +riconosciuta la sua figliuola. + +--Eh,--rispose il Chiacchiera, stringendosi nelle spalle,--in questo +caso bisognerà dire che si è innamorato dello scolaro in grazia del +ritratto che questi ha fatto della sua Fiordalisa. Già, l'ama tanto! + +--Se non c'è bisogno d'altro, per entrar nelle grazie di mastro +Jacopo,--esclamò Cristofano Granacci,--glielo facciamo tutti, il +ritratto a madonna Fiordalisa. + +--Credete che sia così facile?--entrò a dire Parri della Quercia. + +--Perchè no? Che cosa c'è egli di tanto difficile?--ribattè il +Granacci. + +--Tutto;--rispose Parri.---Non avete osservato come ella si muta ad +ogni momento? + +--Già,--disse il Chiacchiera,--donna e luna, oggi serena e doman +bruna. + +--Non parlo dell'umore, parlo del tipo;--ripigliò Parri della +Quercia.--È un tipo assai delicato, con una certa espressione, che non +è sempre la stessa a tutte le ore del giorno. + +--È vero, quel che dice Parri;--notò Lippo del Calzaiuolo.--Ci son de' +momenti che non sembra più lei.-- + +Tuccio di Credi torse le labbra e diede un'alzata di spalle. + +--Baie!--diss'egli---I contorni non si mutano mica così facilmente! +Sarà quistione delle parti mobili, le labbra e gli occhi. + +--Già, le labbra e gli occhi;--rispose Parri della Quercia.--E ti par +poco! Ora, se un moto delle labbra, o un diverso grado di forza nello +sguardo, basta a cangiarti l'espressione del volto, mi pare che la +immobilità dei contorni non ci abbia nulla a vedere. Piuttosto è da +chiarire quale delle due parti mobili ha maggiore virtù nel +cangiamento del tipo. + +--Dev'esser la bocca;--osservò Lippo del Calzaiuolo. + +--Infatti,--disse il Chiacchiera,--quando madonna Fiordalisa sorride, +vi apparisce due tanti più bella. + +--Non si tratta di sapere quando apparisca più bella, poichè lo è +sempre moltissimo;--replicò Parri della Quercia.--Io ho detto soltanto +che ella vi muta espressione, e sembra avere un'altr'aria da quella di +prima. È sempre lei, per chi la conosce, e tuttavia è un'altra +bellezza. Il pittore che la ritraesse in uno di quei punti, crederebbe +di non averla resa con verità, se la vedesse in un altro. + +--Pure,--notò il Chiacchiera,--questo Spinello, che non è un pittore, +e neanche un principiante, con due tratti di penna ce l'ha fatta +ravvisare alla prima. + +--Bella forza!--esclamò Tuccio di Credi.--È una somiglianza ottenuta +nel complesso; buon per lui che non è andato ai particolari. La sua +parsimonia gli ha fatto buon giuoco. Vedete qua; con due tratti di +penna vi ha data un'aria di madonna Fiordalisa. Se ne avesse aggiunti +altri due, gli sarebbe andato a male ogni cosa. + +--Che diamine gli è saltato, di fare il ritratto alla figlia del +maestro?--chiese Cristofano Granacci. + +--Oh bella!--esclamò il Chiacchiera.--E stenti tanto a capirla? Ne +sarà innamorato. È così naturale che un giovanotto s'innamori d'una +bella ragazza! Domandane a Tuccio di Credi: egli ti risponderà.... + +--Che sei uno scimunito;--interruppe Tuccio di Credi, dando al +Chiacchiera una guardataccia, che pareva volesse mangiarselo. + +Ma il Chiacchiera non si spaventava per così poco. + +--Oh, ecco,--gridò egli, ghignando,--ecco una riprova di ciò che ha +detto Parri poc'anzi, sulla varietà delle espressioni. Guardate Tuccio +di Credi, se non sembra tutt'altri. O Tuccio, chi ti facesse il +ritratto in questo momento, in fede mia, non ti renderebbe un +servizio.-- + +Tuccio di Credi, veduto così sottosopra, cioè computando l'una cosa +per l'altra, poteva anche passare per un bel giovinotto. La +carnagione, è vero, traeva all'olivastro; ma non è detto che +l'olivastro sia un brutto colore, e ci son molti a cui simili impasti +di giallo e di verde non dispiacciono punto. E poi, s'accordavano bene +con quella tinta scura i capegli e le sopracciglia nerissime; di guisa +che sotto quella vigoria di toni fuligginosi, l'olivastro delle carni +poteva acquistare l'apparenza di un amabile pallore. Ma anche Tuccio +di Credi aveva un tipo mobilissimo, che giustificava pienamente +l'osservazione beffarda del Chiacchiera. Incominciamo a dire che nel +suo volto si notavano due parti distinte, la superiore virilmente +modellata, a contorni risentiti e gagliardi, l'inferiore timidamente +condotta, quasi appena accennata. Si sarebbe detto che la natura, +facendo quella testa, si fosse annoiata a metà dell'opera sua. Il +naso, ad esempio, non era in proporzione con l'ampiezza della fronte; +le labbra sottili e smorte mancavano di fermezza; il mento sfuggiva +senz'altro. In quella faccia, fluita di mala voglia, c'era alcun che +di stonato, che i pochi peli vani delle labbra e del mento non +bastavano a dissimulare, e che la barba più folta non avrebbe potuto +correggere. Anche gli occhi, neri, ma senza luce, dipinti di nerofumo, +lasciavano qualche cosa a desiderare. Per solito, li vedevate poco; +sfuggivano ad ogni esame. Quando Tuccio di Credi parlava con voi, +quegli occhi guardavano sempre in basso e da un lato; poi, tutto ad un +tratto, vi passavano dall'altro, senza che li aveste veduti fermarsi +sui legacci del vostro giustacore. Osservando il rapido trapasso di +quei due lumi spenti, pensavate involontariamente alla lucciola, che +nel fosco della notte vi brilla trasvolando da destra, indi vi +apparisce a sinistra, dopo esservi passata davanti alla chetichella, +rattenendo il palpito della sua luce fosforica. + +Mastro Jacopo, una volta aveva detto di lui: + +--Tuccio di Credi non sarà mai un valente disegnatore. Un uomo che non +guarda mai davanti a sè, può egli vedere quel che si faccia? + +Alle beffe dal Chiacchiera. Tuccio di Credi aveva aggrottate le ciglia +e si era morso le labbra. Indi, facendo spallucce, aveva risposto: + +--Che grullerie! Basta che il primo venuto dica una cosa per chiasso, +perchè tu ci fabbrichi subito un ragionamento. Già, non l'hanno +battezzato il Chiacchiera per nulla. Oggi tu hai visto l'innamorato in +una figurina di donna, e questo è anche peggio della trovata di Parri +della Quercia. O che? Non si può egli vedere una bella ragazza per +via, e sentire il desiderio di segnarne il profilo sulla carta, come +si segna il profilo d'un frate che va alla cerca, o d'un cane che +s'accosta al muro? L'uomo che vuole avanzare nell'eccellenza +dell'arte, studia tutto quello che vede. E se gli capita di vedere +qualche bella figura di donna, vuoi tu che chiuda gli occhi e dica: +_Domine salvum fac_, come un santo eremita, esposto alle tentazioni +del diavolo? + +--Se almeno ce ne fossero due, qua dentro, di donne!--ribattè il +Chiacchiera, che non voleva darsi per vinto.--Ma, a farlo a posta, non +c'è che questa, non c'è. + +--Non prova nulla. + +--Prova moltissimo. Che non ci sian più belle donne, in Arezzo? O che +abbiano presa l'abitudine di tapparsi in casa, quando passa il Giotto +redivivo? + +--Ah sì, Giotto ridivivo! Ben detto!--esclamò Lippo del +Calzaiuolo.--Se ti sente mastro Jacopo, ti abbraccia e ti bacia sulle +gote. + +--Chi parla di mastro Jacopo?--gridò una voce, che mise lo scompiglio +nella brigata.--E chi ho da baciar sulle gote, se è lecito? + +--Maestro!--dissero i garzoni, tirandosi indietro mogi e confusi. + +Il maestro si avanzò in mezzo al crocchio e vide il quaderno dei +disegni di Spinello Spinelli. + +--Ah!--riprese egli, con accento mutato.--Studiavate? Ammiravate anche +voi quel che sa fare questo bravo giovinetto? Avanti, su, si faccia +avanti quello che ho da baciar sulle gote, e mi dica cosa pensa di +Spinello Spinelli. + +--Maestro,--scappò fuori il Chiacchiera,--io non so se mi bacerete +sulle gote, o se piuttosto non mi allungherete una pedata; ma dico, +con vostra licenza, che questo Spinello ha voluto fare un ritratto, in +questo piccolo schizzo. + +--Orbene,--disse mastro Jacopo, rabbruscandosi;--e se avesse proprio +voluto fare un ritratto, che ci vedreste di male voi altri? + +--Niente, Dio guardi; niente nell'intenzione. Ma quanto all'esito del +tentativo.... Vedete qua Tuccio di Credi, il quale sostiene che la +somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti. Il vostro +protetto ha trovata l'aria della figura, e nient'altro. Se dovesse +fare un ritratto, si troverebbe molto impicciato.-- + +Mastro Jacopo crollò sdegnosamente le spalle. + +--Eh via, lasagnoni! Quello è un giovane che, se vorrà fare un +ritratto, anche da pittore novellino qual è, lo farà, in barba a tutti +voi, quando avrete messo su barba. + +--Parri della Quercia non è di questa opinione. + +--Ah, Parri?... sentiamo qual è l'opinione di messer Parri della +Quercia.-- + +Parri, così tirato in ballo dalla imprudenza del Chiacchiera, si fece +modestamente a rispondere: + +--Io, veramente, maestro, non intendevo di togliere i meriti al vostro +nuovo scolaro. Non lo conosco ancora di persona, ma lo stimo già assai +per questi tocchi di penna, che voi ci avete proposti ad esempio. +Dicevo solamente che madonna Fiordalisa....-- + +Jacopo di Casentino diede un balzo e guardò il migliore de' suoi +discepoli con aria tra maravigliata e scontrosa. + +--Che c'entra madonna Fiordalisa?--diss'egli interrompendolo. + +--Eh, c'entra in questo modo,--rispose Parri della Quercia,--che nei +quattro tocchi di cui parlavamo dianzi, quando voi siete capitato.... +Eccoli qua, del resto; non ci vedete il ritratto di madonna +Fiordalisa? Almeno almeno, si può dire che arieggiano la sua figura. + +---Sia pure;--disse mastro Jacopo, col piglio di chi non vuol negare +nè ammettere una cosa.--E che cosa dicevi tu dunque? + +--Dicevo che madonna può riconoscersi in questi contorni, ma che +questo non può dirsi un vero ritratto. Un ritratto della vostra +figliuola io l'ho per la cosa più difficile del mondo, se non per +avventura impossibile. Madonna Fiordalisa ha un'aria così mutevole! + +--Aria mutevole! aria mutevole!--borbottò mastro Jacopo.--Non so che +cosa intendiate di dire, con quest'aria mutevole. I vecchi pittori non +le conoscevano, queste novità del vostro gergo. + +--Maestro,--entrò a dire il Chiacchiera, vedendo che Parri della +Quercia era rimasto mutolo,--sono le parti mobili del viso, che fanno +di questi scherzi. Il viso ha le sue parti mobili; è l'opinione di +Tuccio di Credi.-- + +Mastro Jacopo andava di meraviglia in meraviglia. + +--Ah sì! Anche Tuccio di Credi ha un'opinione?--chiese egli, con +accento sarcastico. + +Tuccio di Credi fu toccato sul vivo da quelle parole, ma più dal tono +canzonatorio con cui erano profferite. + +--Che male ci sarebbe, maestro?--disse egli.--E che ci vedreste di +strano? + +--Niente, in verità; niente strano in voi altri. E non ci sarebbe +neanche ombra di male, se almeno voleste prendervi il fastidio di +lavorare. Siete lasagnoni, buoni a nulla.... Cioè, mi correggo; siete +buoni a far chiacchiere; tanto che uno di voi ci ha buscato il +soprannome. Ragionare di principii, far trattati, inventar dottrine, +ecco il fatto vostro. Lavoro, vuol essere, lavoro, e poi sempre +lavoro. Le ragioni dell'arte son qui, nel braccio e nella schiena; il +resto non vale più che tanto. Fatemi la grazia di lasciare le ragioni +dell'arte, i principii, i trattati, a coloro che sono invecchiati +nell'operare. Anche voi, un giorno, quando sarete giunti a compieta, +potrete dire ai giovani: così va fatto e così non va fatto. In nome di +che? In nome della vostra esperienza. Senza di questa non ci son +dottrine che tengano. + +--Maestro,--osò dire il Chiacchiera,--voi restringete il campo +dell'arte. + +--Che campo m'andate voi sfringuellando? Il campo dell'arte! Ecco +un'altra invenzione dei pittori parolai. Dovevate vederlo che cos'era +il campo dell'arte, quando vivevano i grandi maestri. Non le si +conoscevano mica, queste cianciafruscole ai bei tempi di Taddeo Gaddi +e di Giotto! + +--Giotto fu un rinnovatore dell'arte;--ribattè il Chiacchiera.--E noi +dobbiam mirar tutti a fare del nuovo. + +--Ah sì? E credete che sia possibile, far sempre del nuovo? Badate, +lasagnoni, che le vostre novità non siano ritorni alle mosse. L'unica +novità, che io possa raccomandarvi è questa: fate, fate, non vi +stancate di fare. E per intanto smettete le ciance, che il fistolo vi +colga!-- + +Ciò detto, maestro Jacopo si allontanò dal crocchio dando una poderosa +alzata di spalle. Al quale atto il Chiacchiera rispose per tutti, +facendo le boccacce. Poco stante si affacciava un giovinotto +sull'uscio della bottega. + +--È qui mastro Jacopo di Casentino?--chiese egli con aria peritosa. + +--È qui;--rispose il Chiacchiera.--Che cosa volete da lui?-- + +Mastro Jacopo aveva udito la voce del nuovo visitatore, ed era subito +escito sul limitare della sua camera. + +--Oh, bravo, ragazzo mio, fatti avanti!--gridò egli.--Ti aspettavo. +Eccoti in casa tua. Questi sono i tuoi compagni di lavoro; Tuccio di +Credi, Parri della Quercia, Cristofano Granacci, Lippo del Calzaiolo, +il Chiacchiera... cioè, diciamo prima il nome che ha avuto a +battesimo, Angiolino Lorenzetti, e poi diremo quello che gli hanno +appioppato le persone intendenti.-- + +Il giovane a cui erano presentati in quella forma gli scolari di +mastro Jacopo, li salutò con un cenno grazioso del capo, indi +soggiunse: + +--Saremo amici, io spero. + +--A voi, lasagnoni,--ripigliò maestro Jacopo,--salutate Spinello +Spinelli, l'autore dei tocchi in penna che avete veduti poco fa. È un +ragazzo che, se non si svia per cammino, farà parlare di sè.-- + +Gli scolari di mastro Jacopo s'inchinarono davanti a Spinello. Parri +della Quercia gli stese la mano, dicendogli: + +--Amico e fratello, se vi piace.-- + +Ma gli altri non si fecero così avanti, non si buttarono via come +Parri della Quercia. + +--Saremo amici, io spero!--ripeteva sommesso il Chiacchiera, rifacendo +il verso del nuovo venuto.--Vedete che degnazione! O che si +crederebbe, per caso, d'essere il duca Namo di Baviera? + +--O il Saladino;--soggiunse Lippo del Calzaiolo. + +--Sarà poi Calandrino, e nulla più;--conchiuse Cristofano Granacci. + +Tuccio di Credi non disse nulla; ma dentro di sè pensava: + +--Amico tuo! Sei sciocco, affè mia, se lo speri!-- + + + + +III. + + +Abbiano la mala pasqua i pessimisti, gli scettici, ed altri filosofi +di tal fatta, i quali sostengono che l'uomo sia un animale invidioso +per natura, e che le nostre buone qualità sieno solamente effetto di +paziente educazione, come a dire di strofinamento e di verniciatura. + +Grazie al cielo, e con licenza dei filosofi sullodatì, ci sono ancora +delle anime intimamente buone, la cui virtù è frutto di generazione +spontanea, non già conseguenza d'innesto sapiente, o d'arte +giudiziosamente educatrice. E ci sono altresì degli uomini che non +soffrono il male dell'invidia, neanche (e questo è meritorio da parte +loro) quando vedono che Tizio o Caio ha ingegno o attitudine da +superarli di gran lunga, in questa o in quella disciplina. + +Vedete, ad esempio, il nostro bravo messer Jacopo di Casentino. Il +vecchio scolaro di Taddeo Gaddi, il degno continuatore della +tradizione di Giotto, indovinava facilmente che quel giovinottino da +lui preso a bottega, quando avesse fatto un tantino di pratica nel +maneggio dei pennelli, sarebbe diventato di schianto un artista +insigne, un maestro, da lasciarsi addietro i migliori del suo tempo. E +per lui, per quell'aquilotto che metteva appena i bordoni, mastro +Jacopo aveva smosso il suo piglio burbero; per lui trovava le parole +amorevoli, la placida assiduità degli insegnamenti, la ineffabile +tenerezza dei conforti paterni. + +Due sentimenti diversi lo persuadevano a ciò. Il primo era quello +dell'ambizione. Esser maestro ad un discepolo che non aveva punto +mestieri di rimproveri e così poco di incitamenti a far meglio, poter +raccomandare il suo nome ad un nuovo argomento di gloria, eccovi +l'ambizione di mastro Jacopo; ambizione legittima, e, quel che più +monta, di effetto sicuro, si sarebbe detto un giorno: Spinello +Spinelli, il famoso pittore d'Arezzo, era scolaro di Jacopo da +Casentino. Degno del maestro il discepolo! E se pure si fosse dovuto +dire: migliore del maestro la gran pezza, sarebbe stato poi un gran +male? Avere indovinato un ingegno potente, averlo tratto +dall'oscurità, avergli per così dire adattate le ali agli omeri, non è +forse una gloria, un titolo di merito al cospetto dei posteri, specie +quando un simil titolo si può metter di costa ad altri parecchi? + +Ora, che mastro Jacopo di Casentino non s'ingannasse in questi suoi +sogni ambiziosi, la storia dell'arte italiana lo ha dimostrato. La +fama di Spinello Aretino ha confermata, se non per avventura +accresciuta, la fama del suo vecchio maestro. + +L'altro sentimento era d'indole affatto domestica. Gli dò mia +figlia;--diceva tra sè mastro Jacopo.--Bello lui, come essa è bella: +ha ingegno, salirà presto in eccellenza d'arte; avrò in lui un aiuto +maraviglioso; prospererà la mia scuola; Arezzo contenderà la palma a +Firenze....-- + +E qui mastro Spinello....Ma via, non precipitiamo nulla, raccontiamo +le cose per filo e per segno, non mettiamo il carro avanti ai buoi. + +Madonna Fiordalisa, ve l'ho già detto, si dimostrava umana col nuovo +discepolo dì suo padre. Più volte nel corso della settimana, o con un +pretesto o con l'altro, Spinello Spinelli era invitato a desinare dal +maestro; onore che toccava di rado agli altri compagni suoi di +bottega. Qualche volta anche lei discendeva al pian terreno; e +certamente più spesso che non le accadesse da prima; ora per avvertire +il babbo che si dava in tavola, ora per chiedergli il suo parere su +questo o su quel particolare d'economia domestica, ed anche, perchè +bisogna dir tutto, anche senza una ragione sufficiente per scendere. +Ma già deve trovarla sempre, e per ogni cosa, la ragione sufficiente? +I filosofi, che hanno voluto metterla come fondamento dei loro +sistemi, si sono trovati anch'essi il più delle volte impacciati. + +E Spinello ardeva; e l'interno ardore gli traluceva dagli occhi. Voi +lo sapete, lettori, perchè di lì ci sarete passati un giorno anche +voi; l'amore e la tosse si nascondono male. Anche madonna Fiordalisa +nascondeva male il senso che faceva su lei l'amore di Spinello +Spinelli; anzi, non lo nascondeva affatto. Perchè avrebbe dovuto +nasconderlo? Non era nato, quell'affetto, e non cresceva forse +liberamente sotto lo sguardo benevolo di suo padre? Era da principio +un po' timida; poi, nel ravvisare la stato del proprio cuore, si era +fatta contegnosa. Ma queste deboli difese, pari alle fortificazioni +improvvisate lì per lì da un esercito in aperta campagna, durano +appena quel tanto che basti ad una semplice ricognizione. E madonna +Fiordalisa non aveva durato fatica a riconoscere che quel gentile e +modesto innamorato non era altrimenti un ingannatore. Si sentì +raffidata e gli diede senza contrasto il suo cuore. Dolce abbandono, +che non è turbato da nessun sospetto, da nessuna paura! + +Mentre faceva quei progressi nel cuore di lei, e forse per la stessa +ragione che li faceva, il nostro Spinello avanzava rapidamente nella +disciplina che aveva con tanto ardore abbracciata. Imparava facilmente +quel che oggi si chiama il meccanismo dell'arte. Sapeva come si +dovessero unire i colori, a fresco e a tempera, o come si avessero a +dipingere le carni e i panni, per modo che ne venisse rilievo e forza +alle figure, mostrando l'opera chiara ed aperta; conosceva quali +colori si dovessero usare nel dipingere a fresco, cioè tutti di terra +e non di miniere; con che risolutezza di mano si avesse a condurre il +lavoro, prima che l'intonaco del muro potesse disseccarsi, e qual +forza dovesse dare al colore, perchè le tinte, mentre che il muro è +molle, mostrano una cosa in un modo, che poi, secco il muro, non è più +quella di prima. Ed altre cose aveva prontamente imparate, con potenza +di desiderio, anzichè per pratica; del dipingere a tempera, cioè col +rosso dell'uovo e col latte del fico mescolati nei colori; del +dipingere a chiaroscuro, contraffacendo le cose di bronzo: e +finalmente del fare gli sgraffiti sulle mura, per modo che reggessero +all'acqua piovana. + +E tutto ciò senza rifarsi pure una volta ai principii. Tirato dalla +sua inclinazione a schizzare dal vivo, od altrimenti dal naturale, +Spinello Spinelli era già andato molto innanzi nel disegno, esprimendo +col lapis rosso di Lamagna, o col nero di Francia, figure, +atteggiamenti, partiti di pieghe, od altro che gli toccasse l'animo. +Così lavorando, aveva acquistato una maravigliosa destrezza a fare con +la penna i dintorni delle cose vedute, dando le velature e le ombre +con una tinta dolce, che otteneva dall'inchiostro stemperato +nell'acqua. E da ultimo, come abbiamo veduto dai disegni suoi, che +erano andati sotto gli occhi di mastro Jacopo, faceva ogni cosa a +tratti di penna, lasciando che i lumi delle figure fossero resi dal +bianco della carta. + +Del resto, in quei cominciamenti della pittura mancavano i grandi +esemplari da proporre ai discepoli, e ognuno ritraeva dal vero, +portando nell'opera quei medesimi difetti e qualità, che erano +nell'occhio di ciascheduno, e nel suo modo particolare di veder la +natura. Che se a voi, lettori discreti, paresse strano il caso di +tanti pittori i quali vedevano la figura umana più smilza del +naturale, di guisa che nei dipinti di quel secolo non si scorge ombra +di quella pienezza di forme che è tanto comune in natura, io vi +pregherò di ricordare che quei bravi rinnovatori dell'arte escivano +allora dagli stecchi della pittura bisantina, e, per vedere tutto il +vero nel vero, dovette mancar loro il coraggio. _Natura non facit +saltum_, si è detto; anche l'arte ha dovuto andare per gradi. + +Per contro, se i pittori della scuola di Giotto davano ancora troppo +nello smilzo, avevano già la cura lodevole del finito; laonde se i +corpi delle loro figure, asciutti come sono, accusano la povertà degli +studi anatomici, la espressione dei volti e diligenza nel disegnare le +estremità, ci appalesano quel sentimento profondo della verità, che +doveva rifare di sana pianta le arti figurative e non far rimpiangere +al mondo la perdita dei capolavori di Apelle e di Zeusi. + +Ho detto, e ritorno a Spinello Spinelli. Il quale, vedendo operare +mastro Jacopo di Casentino, si accese del desiderio di dipingere a +fresco, che era in quei tempi il sommo dell'arte. Ma tacque il suo +pensiero, che gli pareva troppo audace, anzi temerario senz'altro, e +si restrinse ad osservare il modo con cui mastro Jacopo preparava i +cartoni, ringrandendo a vaste proporzioni i suoi disegni, e qualche +volta, ad ottenere i giusti effetti di luce e d'ombra, facendo modelli +di creta, i quali disposti in una data azione tra loro, lasciavano +vedere gli sbattimenti, i rilievi, e tutte l'altre particolarità di +cui si vantaggia la prospettiva d'un quadro. + +Tre mesi erano scorsi dacchè Spinello viveva al fianco di mastro +Jacopo, e il giovinotto, a mala pena ventenne, aiutava già il +principale negli affreschi del Duomo Vecchio, di quel Duomo in cui per +la prima volta aveva veduto madonna Fiordalisa. S'intende che Spinello +tratteggiava sull'intonaco i disegni del maestro, e sotto gli occhi di +lui ci metteva il colore. + +Immaginate voi come si struggessero di rabbia i compagni di Spinello. +Escludiamo, per altro, il povero Parri della Quercia, modesto e buon +giovane, il quale non si sentiva nato per la grand'arte dell'affresco +e si contentava di lavorare a tempera certi trittici, e pale d'altare, +che erano commesse a mastro Jacopo da qualche pieve, o da qualche +oratorio del contado. L'affresco voleva ardimento d'ingegno, +franchezza di mano, sicurezza di giudizio. e tante altre belle +qualità, che non erano nell'indole di Parri. Ma gli altri discepoli di +mastro Jacopo, assai meno valenti di Parri della Quercia, erano anche +assai meno modesti di lui, e si rodevano di vedere quel nuovo venuto, +che si spingeva in brev'ora tanto innanzi nel magistero dell'arte, e, +quel ch'era peggio, nelle grazie del maestro. + +Un giorno, essendo Spinello a lavorare sulle impalcature del Duomo, in +compagnia di mastro Jacopo, questi gli disse di punto in bianco: + +--Ragazzo mio, è tempo che tu voli da te. + +--Volare da me!--esclamò il giovine levando gli occhi dal muro, per +guardare il maestro.--Che intendete di dire? + +--Mi sembra di parlar chiaro;--ripigliò mastro Jacopo.--Il tuo ingegno +ha messe le penne maestre; puoi volare senza aiuto di chicchessia. + +Spinello si fece rosso, chinò la fronte e rispose: + +--Maestro, al fianco vostro ho un cuor da leone. Ma da solo! Ci +pensate voi! Non mi avverrà egli dì fare come quell'Icaro di Creta, +che perse le penne e andò a sommergersi in mare? + +--Vedete la modestia, che è andata a stare ad uscio e bottega coi +giovani!--gridò mastro Jacopo, ridendo.--Ma sia pur giusto il paragone +che tu fai delle tue ali con quelle d'Icaro. Nessuno ti dice che tu +abbia a discostarti dal tuo maestro, dal tuo secondo padre. Lavorerai +sotto i miei occhi, se Dio vuole, e baderai sempre ai miei consigli. +Hai risolutezza di mano e buon giudizio per fare da te. Vuoi? C'è da +dipingere, nella cappella qui presso, un Miracolo di san Donato. +L'opera è di grande rilievo, perchè il santo è qui in casa sua; ma ho +fede che te la caverai con onore. + +--Maestro, e se mi fallisse la prova? Vorranno poi i massari della +chiesa commettere a me un'opera di tanta importanza? + +--Non lo sapranno che poi;--rispose mastro Jacopo, dando un'alzata di +spalle.--E noi cancelleremo il dipinto, se non riescirà secondo le +speranze che io ho concepite di te.-- + +Spinello tuttavia esitava. + +--Bell'ardire!--esclamò mastro Jacopo,--Così ami tu Fiordalisa?-- + +All'udire quelle parole, Spinello si scosse e il cuore gli diede un +balzo nel petto. Figuratevi! Era la prima volta che mastro Jacopo gli +parlava di sua figlia. E per la prima volta ne diceva abbastanza, non +vi pare? + +--Ah maestro! maestro, che dite voi mai?--gridò il giovine, +turbato.--Ho io bene inteso?-- + +Mastro Jacopo sorrise, come sanno sorridere i babbi, quando non hanno +nulla da rifiutarvi, o giovinotti innamorati. + +--Se ho bene inteso io, fin dal primo giorno che sei entrato a +bottega,--rispose allora il vecchio pittore,--sì certamente, tu mi hai +bene inteso quest'oggi.-- + +Spinello Spinelli rimase lì, pallido dalla commozione, ansante, con +gli occhi imbambolati. Non poteva credere alla propria felicità. +Guardava il maestro, come se volesse leggere nel volto di lui la +conferma delle parole udite; poi guardava in aria, come se cercasse +un'immagine cara, che doveva trovarsi là, pronta alle sue invocazioni +amorose. + +--Orbene, che hai?--disse mastro Jacopo.--Non sei contento?-- + +Spinello si abbandonò sui gradini del trespolo che serviva a mastro +Jacopo per accostarsi alla vòlta, e diede in uno scoppio di pianto. + +--Animo, via! Che cos'è questa ragazzata!--borbottò mastro Jacopo.--Se +ti sentono di laggiù!... + +--Ah, lasciatemi piangere, maestro, padre mio, lasciatemi piangere. +Avere amato tanto tempo senza speranza!... Essere entrato da voi, +temendo che non mi accettaste come vostro scolaro!... Poi, essere +vissuto così, accanto a voi, disperando di potervi dire un giorno.... +di potervi confessare.... E sempre con la paura di sentirmi annunziare +da voi, o da altri di bottega, che madonna Fiordalisa era sposa.... +Oh, maestro, maestro, vorrei che ci foste stato voi, nel mio caso! + +--Eh, non dubitare, ci sono stato anch'io, _in diebus illis;_--rispose +mastro Jacopo.--Ci si passa tutti, o presto o tardi, per queste +benedette ansietà. Ma, come vedi, non era il caso di tremare. Si +pensava a te, mentre tu ti guastavi il sangue coi sospetti e con le +paure. E c'è voluto che la fortuna venisse a cercarti lei; che il +babbo fosse il primo a parlare.... + +--Oh, padre mio, non dite ciò, ve ne prego! Sapete pure che non +ardivo! + +--Già, tu non ardisci mai. Ma bada, ragazzo mio, la tua fortuna è a +questo patto. Tu farai il Miracolo di san Donato, e sarà davvero.... + +--Un miracolo;--interruppe Spinello.--Ve lo prometto. + +--Ci fo assegnamento. Ed ora, andiamo a casa, che qui s'è fatto +abbastanza, per oggi. + +--No, maestro, lasciatemi qui. Voglio pensare al mio soggetto. + +--Qui? a cinquanta palmi da terra? + +--Che importa? La mia testa è più alta di mille miglia. Non sono io al +settimo cielo? Poi vedete, maestro, qui siamo nel Duomo vecchio. +Laggiù--continuò Spinello, accennando in basso, attraverso le +commessure del ponte,--laggiù, presso la quarta colonna di destra, ho +veduto per la prima volta madonna Fiordaliso. Non sapevo chi fosse; ma +ne rimasi colpito. Andai quel giorno a nascondermi là, dietro quel +pilastro della navata di destra, per poterla vedere di profilo, senza +che ella si accorgesse di nulla. Che allegrezza fu quella, per i miei +occhi! E ogni festa, sapete, ogni festa, io la vedevo così. Eravamo +nel giugno dell'anno scorso. Benedetto mese, che ne ha tante di feste! +Gli altri ne hanno meno, o non lo valgono. L'aspettavo all'ingresso, +avendo l'aria di guardare tutt'altro; poi me ne venivo laggiù; anzi, +ricordo che fu quello un gran dolore per me. + +--Sentiamo quest'altra!--esclamò mastro Jacopo, ridendo. + +--Sì,--riprese Spinello,--perchè tutti i giovani d'Arezzo la +conoscevano come la bellissima tra le belle. Ahimè, pensai, quanti non +si augureranno di piacerle al pari di me! E quanti non avranno ragione +a sperare di essere più fortunati! Temevo, e il soverchio della paura +fa quello che mi diede le forze per muovere incontro a voi. Tremavo +come una foglia, ve ne ricordate? E quando poi, nella furia, commisi +l'errore di portarvi tutti i miei disegni, senza pensare li per li che +ce n'era uno.... + +--Già, il ritratto della mia figliuola;--disse mastro Jacopo.--Oh, +l'ho veduto e riconosciuto alla bella prima, non dubitare. Come avrei +capito il resto, se non avessi indovinato il principio? Per altro, +bada, ragazzo mio; lasciando passare la faccenda del ritratto, io mi +ero proposto una certa cosa. + +--Quale? + +--Se questo ragazzo mi si svia,--continuò mastro Jacopo,--se non mi +diventa un gran pittore, lo mando diritto a quel paese. Fortuna, per +te, che ti sei conservato un buon figliuolo ed hai risposto alla mia +fede. Dunque, siamo intesi, il miracolo sarà fatto! + +--Non temete, sarà fatto. Lasciatemi qui, nel Duomo, a prendere +inspirazioni dal luogo. Mi sento una forza da leone. Ma ditemi, +maestro, il Miracolo di san Donato non è di aver fatto morire un +serpente che infestava il paese? + +--Già, è una semplice benedizione. + +--Andate dunque, maestro; io penso al soggetto, e spero che, prima di +escire dal Duomo, mi sarà venuta un'idea.-- + +Mastro Jacopo sorrise una seconda volta, fece a Spinello un cenno +amorevole con la mano e se ne andò giù per la scala a piuoli. + +Rimasto solo sull'impalcatura, Spinello Spinelli prese il lapis rosso +di Lamagna e incominciò a segnare alcuni tratti sul cartone. Ma subito +dopo si fermò. Aveva il cervello in volta; pensava a madonna +Fiordalisa e alla possibilità, che per la prima volta gli arrideva, di +far sua quella divina creatura. + +--Sarebbe stato meglio andar subito a casa,--pensò egli,--e poi +mettermi a lavorare; mi sarei ispirato.-- + +Ma fatto appena quel ragionamento, trovò che era sbagliato di pianta. + +--No,--soggiunse egli,--bisogna anzitutto aver meritato di vederla. Se +mi vien fatto un bel partito, sarà segno che l'avrò meritato.-- + +Così dicendo, si avanzò verso l'orlo dell'impalcatura e volse +un'occhiata a quel punto della navata in cui per la prima volta aveva +veduto madonna Fiordalisa, gittò un bacio laggiù, sulla punta delle +dita, e col bacio una ardente preghiera, una giaculatoria mentale. Era +la prima, di sicuro, che facesse nella casa di Dio il giuoco di +scendere, anzi che di salire. + +Quindi, invasato dall'estro, si pose a lavoro con ansia quasi +febbrile. L'idea e la forma gli escivano insieme, nello stesso tocco +dal disegnatoio, che scorreva veloce sulla carta. + +Spinello immaginò il Santo nell'atto in cui muovendo incontro al +serpente, lo fulmina col gesto della mano destra, levata in alto, +mentre con l'altra sembra infonder coraggio ad una turba di cittadini +spaventati, quali già volti in fuga, quali inginocchiati per invocare +il soccorso del cielo. Il Santo si vedeva ritto, in aria di persona +commossa, ma non vinta da timore, e la fralezza delle membra e la +soavità dell'aspetto in quella che facevano contrapposto all'orrida +fierezza del mostro, sembravano raffigurare l'alto concetto della +retta coscienza che sta salda innanzi ai maggiori pericoli, o della +fede in Dio che vince animosa ogni ostacolo. Il serpente, nella forma +delle zampe, delle fauci e dello scaglie ond'era protetto il suo +dorso, arieggiava i coccodrilli egiziani, nelle ali i favolosi +dragoni, che erano tanto in voga a quei tempi, per la leggenda +popolare di San Giorgio di Cappadocia. La mala bestia guardava +tuttavia il suo poco temibile avversario, e con le fauci aperte pareva +volesse ingoiarlo; ma già il corpo si piegava, gli anelli del ventre +si contorcevano, le zampe spaventosamente unghiate si stendevano nello +spasimo e graffiavano l'aria. Era alcun che di terribile, a contrasto +col tranquillo atteggiamento dell'uomo miracoloso, dalla cui mano +levata intendevate essersi allora allora sprigionata la virtù +fulminatrice. + +--Ah, finalmente!--gridò Spinello, appena gittati sulla carta i +contorni della sua composizione.--Non lo cancelleremo, questo quadro, +non lo cancelleremo!-- + +Poco stante, data l'ultima mano al disegno, ne fece un rotolo e +discese dal ponte. + +--Così tardi escite da lavoro?--gli chiese il sagrestano del Duomo, +vedendolo attraversare la navata di mezzo.--Ma che c'è? Avete l'aria +di un uomo che ha ricevuta una lieta novella. + +--Lieta, sicuramente;--rispose il giovane pittore.--Quantunque, a voi +forse non parrebbe tale. + +--Se potrò rallegrarmene per voi, perchè non mi parrà lieta? Ditela +su!-- + +Spinello si avvicinò al prete, accostò le labbra alla guancia di lui e +gli bisbigliò all'orecchio: + +--Prendo moglie.-- + +Il sagrestano si trasse indietro per guardare in volto Spinello; indi +battè le labbra, come un uomo che s'aspettasse tutt'altro, e che ad +ogni modo non vedesse una grande felicità nel settimo sacramento. + +--Prendete moglie, Spinello?--esclamò.--Siate felice. Per altro, avrei +creduto che, per voi, la moglie dell'artista dovesse esser qui.-- + +E col dito accennava la testa, dove abita madonna fantasia. + +--No, v'ingannate;--rispose prontamente Spinello.--La moglie +dell'artista è qui.-- + +Ed accennò il cuore, dove sta di casa la passione. + +--Avrete ragione;--disse il sagrestano, inchinandosi.--Purchè non si +soffra, lì dentro. Nel qual caso, addio arte! + +Spinello pensò che il povero prete non era fatto per intendere certe +cose, e, datagli una di quelle occhiate patetiche, le quali sembrano +dire tante cose, forse perchè non ne dicono alcuna, infilò la porta +del Duomo. Affrettava il passo, perchè quel giorno era invitato a +desinare dal maestro, e l'ora, come si è detto, era tarda. + +Fra pochi istanti avrebbe veduta madonna Fiordalisa. Ma come avrebbe +osato posar gli occhi su lei, dopo quel doloroso discorso di mastro +Jacopo? Fortunatamente, dalla tranquilla accoglienza che Fiordalisa +fece al futuro Apelle, gli fu agevole intendere che mastro Jacopo non +aveva creduto opportuno di dir nulla alla sua bella figliuola. E +Spinello gliene fu grato, perchè, libero da ogni soggezione, avrebbe +potuto guardare in volto Fiordalisa, contemplarla a sua posta, e +pensare tra sè con gioia infantile:--tu non sai, bambina, tu non sai +quel che so io; sarai mia, bella creatura, sarai mia; il pegno della +vittoria è là, in quel rotolo di carta, che io ho riposto su quel +canterano di noce.-- + +Mastro Jacopo, prima di mettersi e tavola, tirò in disparte il +prediletto discepolo e gli disse: + +--Orbene, t'è venuta l'idea? + +--Sì, maestro, è venuta. + +--E ne sei contento?-- + +Spinello fece un cenno del capo, che voleva dire: così così; ma le sue +labbra si atteggiavano ad un malizioso sorriso. + +--Ah, briccone!--esclamò il vecchio pittore. Tu sei contento e non +--vuoi confessarlo. Fammi vedere il disegno. + +--No, maestro, non ora. Se permettete, sarà per domani. Non sono +ancora ben sicuro del mio concetto. Nell'ebbrezza del comporre, mi è +parso bello; ma ora, pensando alla grandezza del premio,--e così +dicendo Spinello volgeva gli occhi a Fiordalisa, il cui elegante +profilo si disegnava sul fondo luminoso della mensa apparecchiata,--ho +una gran paura di aver fatto un pasticcio. Aspettate domani. Intanto, +ci dormirò su e poi vedrò di ritoccarlo. + +--Sia come tu vuoi;--disse mastro Jacopo.--Andiamo a tavola. Io non mi +nutro con gli occhi, come te, ed ho una fame assaettata.-- + +La mattina seguente Spinello ritornò sull'opera sua. Gli pareva +manchevole, e certamente era, come tutte le cose tirate giù in fretta. +Ma delle cose fatte in fretta aveva anche i pregi, cioè a dire, +insieme con qualche ridondanza facilmente correggibile, unità di +concetto e franchezza di esecuzione. Rimutò qualche parte, rifece il +disegno, accrebbe con alcuni tocchi l'espressione dei volti, e +finalmente come gli parve di aver migliorato il suo lavoro, si +arrischiò a metterlo sotto gli occhi del maestro. + +Tremava, il povero Spinello; tremava, vedendo il vecchio pittore +atteggiato a giudice davanti al suo disegno, e raccolto in un silenzio +che non gli prometteva niente di buono. + +Mastro Jacopo guardava sempre così. La sua attenzione era concentrata +nel soggetto, non si perdeva mai in esclamazioni, o inarcamenti di +ciglia. Quando aveva considerato per ogni verso ciò che doveva +giudicare, meditato, vagliato, pesato tutto sulle bilance dell'orafo, +allora soltanto si lasciava sfuggire un bene, o un male, secondo che +gli pareva, ma niente di più. + +Quella volta, per altro, si mostrò più corrivo. + +--Bene!--diss'egli, dopo una lunga disamina. Sono contento di te. La +--composizione è saviamente immaginata. L'atteggiamento del Santo è +--sobrio e dice molto. Se ti riesce sul muro quell'aria di testa, come +--t'è riescita sulla carta, hai vinto per mia fede un gran punto.-- + +Spinello, fuori di sè dalla gioia, buttò le braccia al collo del +maestro. + +--Via, via,--ripigliò il vecchio pittore, schermendosi male da quella +dimostrazione d'affetto.--Non son mica Fiordalisa! + +--Padre mio, perdonate;--gridò Spinello.--Sono tanto felice! La vostra +lode è per me il più grande, il più ambito dei premi. + +--Sì, dopo la mano di Fiordalisa;--borbottò mastro Jacopo.--Ma già si +capisce, ed io non mi lagno. Del resto, la lode del babbo e la mano +della figlia non son tutta roba di casa mia? + +Spinello chiese licenza al maestro di poter cominciare quel medesimo +giorno a far la macchia, per ottenere una giusta intonazione di tinte. +La mattina seguente mise mano al cartone. Aveva misurato lo spazio su +cui doveva essere dipinta la storia del Santo e fatto il conto dei +fogli di carta che gli bisognavano per quel tratto di muro. Non gli +restava che di congiungerli ad uno ad uno per gli orli, con la colla +di farina cotta al fuoco. Ciò fatto, e come il cartone fu rasciugato +sulle giunture, lo stese al muro, incollandolo sui lembi; indi, tirate +sul suo primo disegno tante righe orizzontali e perpendicolari che lo +riducessero ad una fitta rete, segnò lo stesso numero di linee sul +cartone, a distanze proporzionatamente eguali, affinchè gli fosse +facile di condurre il suo primo disegno alla misura dell'affresco che +aveva immaginato di fare. + +Spinello lavorava per quattro, e al paragone suo anche Luca Giordano, +soprannominato Luca Fa presto, avrebbe potuto andarsi a riporre. +Finito il suo graticolato, mise un pezzo di carbone in capo ad una +canna, e là, ritto davanti al muro, con un occhio al disegno primitivo +e l'altro al cartone, incominciò a riportare su questo i contorni +dell'altro. Due giorni dopo, il cartone del Miracolo di san Donato era +fatto, con grande soddisfazione di mastro Jacopo, il quale per tutto +quel tempo non aveva voluto nessuno dei suoi giovani in chiesa. Già, a +che cosa gli sarebbero serviti quei lasagnoni? A mesticargli i colori? +Mastro Jacopo, per quei due giorni, mesticò i suoi colori da sè, come +avrebbe fatto ogni artista novellino. Tanto è vero che ognuno, purchè +voglia, più passarsi dell'opera d'un altro, sia egli servitore od +aiuto! + +Per contro, il vecchio pittore aveva anche dato una mano al suo +prediletto scolaro, facendogli costrurre il ponte nella cappella in +cui doveva dipingere. E come il cartone fu condotto a termine chiamò i +muratori perchè dessero un'arricciatura grossa sul muro, debitamente +scrostato; indi fece incrostare di nuovo tanta superficie di muro, +quanta Spinello credeva di poterne colorire in un giorno. + +Spianato per benino l'intonaco, il giovine artista vi stese il cartone +e calcò su quello il disegno della sua composizione, per avere i +contorni precisamente tracciati. Indi prese a mettere il colore, come +gli era dato dal bozzetto, che aveva preparato in anticipazione. + +Il giorno in cui Spinello aveva incominciato a dipingere, mastro +Jacopo, sceso dal suo ponte verso l'ora di vespro, andò sul ponte +dello scolaro, a vedere come se la fosse cavata. + +--Bene, perdiana!--gli disse, vedendo già dipinta tutta la figura del +Santo, e con un'aria di festa che meglio non si sarebbe potuto +desiderare.--Per questa volta son io che abbraccio te.-- + +Immaginate l'allegrezza di Spinello; io rinunzio a descriverla. + +Mastro Jacopo ripigliò: + +--Per far bene, è dunque mestieri d'essere innamorati? Ahimè, ragazzo +mio, a questo patto io non farò più nulla di buono, poichè la stagione +degli amori è passata.-- + +Quel medesimo giorno, escito di chiesa un'ora prima del solito, mastro +Jacopo passò da Luca Spinelli, per fargli un certo discorso che +ricolmò di contentezza il paterno cuore del vecchio fiorentino. Indi, +arrivato a casa, prese la sua Fiordalisa in disparte e senza tanti +preamboli le disse: + +--Sai? Ho deliberato di maritarti.-- + +Fiordalisa si fece rossa, ma non tremò. Aveva indovinato, e accolse +l'annunzio del padre con un eloquente silenzio. Eloquente per noi, che +sappiamo tutto; non per Jacopo di Casentino, che non sapeva nulla +dell'animo di sua figlia. + +--Orbene,--disse egli, dopo un istante di pausa,--così ricevi la mia +notizia? + +--Padre mio.--balbettò Fiordalisa, chinando la fronte,--quello che voi +farete... sarà ben fatto. + +--Sì, questo va bene;--ripigliò mastro Jacopo, che aveva voglia di +ridere;--ma se per avventura si trattasse di uno che non ti andasse ai +versi?-- + +Fiordalisa chinò la fronte un po' più che non avesse fatto prima, e si +pose a tormentare con le dita i lembi del suo grembiule. + +--Veniamo alle corte, poichè tu stai zitta e non rispondi;--continuò +mastro Jacopo.--Che penseresti tu di Spinello Spinelli?-- + +Fiordalisa ebbe una scossa al cuore, ma una scossa piacevole oltre +ogni dire. Arrossì da capo, e, con un fil di voce, così rispose a suo +padre; + +--Quello che voi farete.... + +--Sarà bene fatto; conosco già il ritornello;--rispose mastro Jacopo, +dando un buffetto sulla guancia di sua figlia.--E sia dunque ben +fatto, poichè questa è la tua opinione, com'era da un pezzo la mia. Su +il viso, bambina, e preparati a ricevere il tuo fidanzato. Mi par di +sentire il suo passo per le scale.-- + +Fiordalisa, che non aveva ancor avuto tempo a riprendere il suo color +naturale, aggiunse vermiglio a vermiglio, quando si vide dinanzi +Spinello. Questi non sapeva ancor nulla dei discorsi fatti tra mastro +Jacopo e suo padre, né dell'annunzio che il vecchio pittore aveva dato +alla figlia. Ma quella scena muta e il rossore di madonna gliene +dissero abbastanza per farlo rimanere sconcertato davanti a lei, +com'ella era turbata davanti a lui. + +--E così? Non vi dite nulla!--gridò mastro Jacopo.--Perchè mi state lì +grulli e confusi?--Vedi un po', Fiordalisa; eccolo lì, l'uomo che non +ardisce mai. Ci scommetto che, con la sua paura di non venire a capo +di nulla, non ha neanche creduto di ricordarsi che ci voleva un +anello. + +--Oh, questo poi!--esclamò Spinello toccato sul vivo. + +E posta la mano al borsellino che gli pendeva dalla cintola, ne trasse +un cerchietto d'oro; indi si accostò alla fanciulla, e prese la sua +mano tremante, e le disse: + +--Madonna, non so se sarà abbastanza piccolo per il vostro ditino +d'angiola. Ma, se voi non lo sgradite...-- + +Madonna non rispose nè sì, nè no. Si era lasciata prender la mano; si +lasciò mettere in dito l'anello. + +Il giovine innamorato cadde in ginocchio e baciò la mano della sua +fidanzata. Indi, rialzatosi, le si accostò peritoso o guardandola con +occhi ardenti d'amore le bisbigliò all'orecchio: + +--Son più felice di un re.-- + +Mastro Jacopo si era allontanato, per non farci la figura del terzo +incomodo. Le confidenti espansioni di due cuori innamorati non voglion +testimoni, neanche quando essi siano gli autori della vostra felicità. + +Era già l'ora di cena, ma Jacopo di Casentino non parlava ancora di +mettersi a tavola, il vecchio pittore aspettava qualcheduno.-- + +Poco stante si udì un rumore di passi nella camera attigua, e Tuccio +di Credi apparve sulla soglia. Il povero Tuccio aveva per solito una +faccia rabbuiata, ma quel giorno aveva senz'altro una cera da +funerale. + +--Maestro,--diss'egli,--è qui messer Luca Spinelli. + +--Ah, bene, fallo entrare;--gridò mastro Jacopo.--Ragazzi miei, prima +di tornare a casa ero passato da Luca Spinelli, mio ottimo amico, e lo +avevo pregato di volere essere dei nostri. In questo giorno così +lieto, per voi, i due babbi debbono essere uniti, non vi pare? +Peccato,--soggiunse mentalmente, reprimendo un sospiro,--che non ci +siano le mamme!-- + +Tuccio di Credi, che precedeva di pochi passi il nuovo venuto, si tirò +da un lato per lasciarlo passare. Il vecchio fiorentino entrò, strinse +la mano che gli offriva il pittore, e andò a baciare in fronte la sua +futura nuora. Se aveste veduto in quel punto il povero Tuccio di +Credi! + +--Messer Luca,--disse Jacopo di Casentino,--quello d'oggi non è un +invito in pompa magna. Si faranno quattro chiacchiere tra noi, mentre +i nostri ragazzi ne faranno mille tra loro, senza dar retta alle +nostre. Ma questi sponsali vogliono essere celebrati con una festa di +famiglia, che faremo domenica, se vi piace. Tuccio di Credi avvertirà +intanto i suoi compagni di bottega, i quali saranno padroni di +spargere la notizia ai quattro punti cardinali.-- + +Tuccio di Credi rispose con un cenno d'assentimento a quell'ultima +parte del discorso di mastro Jacopo. + +--Mi congratulo con voi, maestro,--disse egli,--e mi congratulo con +gli sposi. Quando si faranno le nozze? + +--Tra due mesi,--rispose mastro Jacopo,--quando il vostro compagno +avrà condotto a termine un'opera testè incominciata nel Duomo vecchio. +Desidero che impariate da ciò, ragazzi; desidero che impariate a +lavorare di buona voglia. Spinello Spinelli è l'ultimo venuto, ed +eccolo già molto innanzi a tutti voi. Non ve l'abbiate per male. + +--Perchè dovremmo avercelo a male?--chiese Tuccio di Credi, +stringendosi nelle spalle con aria di profonda noncuranza.--Chi è da +più degli altri ha ragione di stimarsi fortunato. A noi basterà che +voi non ci togliate la vostra benevolenza. + +--L'avete, andate là;--rispose mastro Jacopo, col suo piglio tra il +burbero e il faceto;--sebbene qualche volta mi facciate disperare, da +quei ragazzacci che siete. A domenica, dunque, e preparate le vostre +più belle canzoni. Si starà allegri.-- + +Tuccio di Credi salutò gli astanti e se ne andò verso l'uscio. + +Quel giorno Tuccio di Credi era rimasto l'ultimo in bottega. E a lui +era toccato di ricevere Luca Spinelli, venuto a quell'ora insolita e +con aria misteriosa a cercare mastro Jacopo. A lui, proprio a lui, era +toccato di aver le primizie di quell'annunzio matrimoniale, +altrettanto doloroso quanto inaspettato. + +Tuccio di Credi non sapeva che pensare; non sapeva che dire; aveva +perduta la testa. Poco mancò che dimenticasse perfino di chiudere la +bottega. Escito di là, andò macchinalmente per le vie d'Arezzo, fino +all'osteria del Greco, dove c'era la combibbia serale dei garzoni di +mastro Jacopo. Aveva una faccia così scura, che i suoi compagni +lasciarono tosto di ridere, per domandargli se si sentisse male. + +--Vuoi un confortino? Un cordiale? Un lattovaro?--gli disse il +Chiacchera.--Prendi questo; è Montepulciano, e il Greco giura di non +averlo annacquato.-- + +Tuccio di Credi ricusò brevemente, col gesto, il bicchiere che gli +offriva il Chiacchiera. + +--Sapete la novella?--disse egli. + +--Quale novella?--chiese Cristofano Granacci. + +--Se non la spifferi, come possiamo saperla?--soggiunse il +Chiacchiera. + +Tuccio di Credi rimase un momento sopra di sè, come se volesse +raccogliere le proprie forze; indi, con voce sepolcrale, diede il +triste annunzio ai compagni: + +--Spinello Spinelli, l'ultimo venuto a bottega, sposa la figlia di +mastro Jacopo.-- + +Un grido di meraviglia accolse le parole di Tuccio. + +--Come lo sai?--domandò il Chiacchiera. + +--Lo so da mastro Jacopo, che c'invita per domenica alla festa degli +sponsali e ci raccomanda di preparare le nostre più belle canzoni. + +--Oh, le avrà!--disse il Chiacchiera.--Ti assicuro io che le avrà. Un +così bel matrimonio! Ci vorranno anche i giullari! + +--Già,--osservò tranquillamente Parri della Quercia,--dovevamo +immaginarcelo. + +--Immaginarcelo! E perchè?--disse Tuccio di Credi. + +--Perchè era facile di scorgere che mastro Jacopo vedeva assai di buon +occhio Spinello Spinelli. + +--Come scolaro, non nego;--ribattè Tuccio di Credi.--Mastro Jacopo ha +le sue debolezze, come le ha avute sant'Antonio. Ma neanche +sant'Antonio ha portato il suo protetto in paradiso. E non era da +immaginare che mastro Jacopo dovesse dare sua figlia a Spinello +Spinelli. Sapete che già gliel'avevano domandata parecchi: tra gli +altri il Buontalenti, che è un ricco sfondato. + +--È vero;--disse Parri della Quercia;--ma tu ricorderai per qual +ragione mastro Jacopo non gliel'ha voluta dare. Egli ha sempre detto +che la sua Fiordalisa avrebbe sposato uno dell'arte sua. Spinello +Spinelli è un pittore; dunque.... + +--Adagio, Biagio!--entrò a dire il Chiacchiera.--Spinello Spinelli è +un mastro Imbratta, finora, un fattore come noi altri, e non può +neanche misurarsi con te, Parri della Quercia, che hai già fatto un +trittico a tempera, e n'hai avuto lode dagli intendenti.-- + +Parri della Quercia sorrise e ringraziò con un cenno del capo. + +--Ma infine,--diss'egli di rimando,--se non ha anche dipinto a +tempera, non si può tuttavia bollarlo col titolo di mastro Imbratta. +Rammentate i suoi tocchi in penna. + +--Ah sì, bella forza!--gridò il Chiacchiera.--Come se quella fosse +arte! Il pittore s'ha a vederlo sulla tavola. + +--O sul muro;--soggiunse Parri.--Spinello Spinelli può dirsi oramai un +frescante. Mastro Jacopo gli ha dato a fare qualche cosa sulle sue +ultime composizioni. + +--Sì, gli ha dato da calcare i suoi cartoni sul muro e da mettere il +colore sui fondi. + +--Ahimè, dell'altro ancora, dell'altro;--entrò a dire Tuccio di Credi. + +--Dell'altro? Che cosa? + +--Gli ha dato da dipingere un'intera medaglia nel Duomo vecchio. Mi +capite? un'intera medaglia. E Spinello ha ideata lui la composizione, +ha fatto lui il cartone, tutto lui! Ma non potrebbe anche darsi che il +maestro avesse ritoccato il disegno, data l'intonazione del bozzetto e +via via? + +--Non c'è dubbio;--esclamò il Chiacchiera.--E fors'anche avrà ideata +la composizione. + +--È possibile,--ripigliò Tuccio di Credi.--Tutto si può +credere,-perchè il lavoro si fa in Duomo, sulle impalcature, dove il +maestro non ha più voluto vedere nessuno di noi. + +--Gatta ci cova!--sentenziò Cristofano Granacci.--Intanto eccolo +pittore. E che lavoro è, quello che fa, il sornione? + +--Un San Donato che ammazza il serpente con una benedizione;--rispose +Tuccio di Credi. + +--Tu l'hai veduto? + +--Io no, l'ho risaputo dallo scaccino della chiesa. Ma su questo non +ho a dirvi di più;--soggiunse Tuccio, già quasi pentito di aver +toccato quel tasto. + +Ma gli altri non avevano bisogno di più estesi particolari, e non ci +badarono neanco. Erano su tutte le furie, e non ci vedevano lume. + +--Ah! è troppo!--gridò Lippo del Calzaiolo.--Mastro Jacopo ci ha i +suoi beniamini. Se avesse adoperato egualmente con noi! Se ci avesse +consigliati, aiutati, messi avanti, saremmo pittori anche noi. Bella +forza! fare il lavoro d'uno scolaro e poi gabellarlo per pittore! E +non si fa celia; pittore frescante! Purchè i massari del Duomo gli +lascino passar la burletta! + +--Che cosa ha da importarne ai massari?--disse Tuccio di Credi.--Se +l'opera piacerà, non andranno a cercare cinque piedi al montone. + +--E noi lasagnoni! Noi buoni a nulla!--gridò Cristofano Granacci.--Ah, +caro e riverito mio mastro Jacopo di Casentino, dite che non son più +io, se non vi pianto lì su' due piedi. + +--O su quanti vorresti piantarlo?--domandò il Chiacchiera, che non +rinunciava mai all'occasione di metter fuori una celia. + +--Dico che me ne vado,--urlò il Granacci,--posso allogarmi a Firenze +dal Giottino, o a Siena dal Berna, che tutt'e due mi vogliono. + +--Per che fare? + +--Quello che tu non farai, Tuccio, se pure tu campassi +mill'anni:--ribattè il Granacci. + +--Via, non ci guastiamo il sangue;--entrò a dire Lippo del +Calzaiolo.--Cristofano ha ragione, ed io seguirò il suo esempio; me ne +andrò a bottega da Agnolo Caddi, in Firenze. Tanto qui non s'impara +nulla. + +--È vero, questo;--notò il Chiacchiera.--Mastro Jacopo ha l'aria di +tenerci per misericordia, come si tengono gl'infermi all'ospedale. Non +c'è che Spinello, in Arezzo! E a lui concede anche la mano di sua +figlia. Questa, poi, è grossa. Di che diamine s'è innamorato? + +--Forse del ritratto che Spinello ha inteso di fare a madonna +Fiordalisa:--osservò Lippo del Calzaiolo. + +--Almeno sapesse farli i ritratti!--esclamò il Granacci.--I quattro +segni d'un tocco in penna a me mi servono poco. In un'opera grande, +voglio vederlo. + +--Lo vedrete nel San Donato;--disse Parri della Quercia. + +--Ma se non è suo!--rispose il Granacci.--Lo vogliamo giudicare da +un'opera fatta da lui sotto i nostri occhi, non già in un affresco di +mastro Jacopo, gabellato per suo. + +--Chi dice che non sia suo?--chiese timidamente Parri della Quercia. + +--Non hai inteso? Lo dice Tuccio di Credi. + +--Adagio, Cristofano; io non ho detto nulla,--si affrettò a rispondere +Tuccio di Credi.--Almeno non ho fatto che accennare un sospetto; anzi, +la possibilità d'un sospetto. Ma se mi domandate che cosa ne penso, vi +dirò che io non sospetto nulla, e credo che Spinelli darà tutta farina +del suo sacco. È un gran pittore che nasce di schianto; nasca a sua +posta, e facciamola finita. Parliamo d'altro; anzi, non parliamo di +nulla. Poc'anzi volevate darmi un confortino, un lattovaro, un +cordiale? Ho più fame che sete, e prenderei qualche cosa di sodo.-- + + + + +IV. + + +Le avete mai viste, le pecore matte, che Dante Allighieri, esule +vagabondo, ha osservate tante volte e descritte nel poema sacro? +Escono dal chiuso, ad una, a due, a tre, si seguono alla cieca e ciò +che fa la prima fanno tutte le altre, anco se si tratti di andar sullo +scrimolo d'un precipizio, a risico di fiaccarsi il collo tutte quante. + +I garzoni di mastro Jacopo non potevano mandar giù la fortuna del +nuovo venuto e meditavano una grande risoluzione. Escludo dal numero +Parri della Quercia, che non partecipava alle loro malinconie per +dolcezza di carattere, e Tuccio di Credi che aveva scagliato il sasso +e nascondeva la mano. + +Parri della Quercia, come vi ho già detto, era onesto e riconosceva +l'ingegno di Spinello Spinelli. Ma egli era d'animo mite, e per +conseguenza un po' timido. Il suo giudizio lo portava a vedere di +primo acchito il bene ed il male; la sua indole lo faceva alieno da +ogni resistenza e desideroso di tirarsi sempre in disparte. Egli era +uno di quegli uomini che conoscono il mondo, o l'indovinano, e non +vogliono prender gatte a pelare. Amava l'arte sua e l'esercitava con +diligenza, che è come a dire senza ardore soverchio. Di certo, anche +se fosse vissuto cent'anni prima, non sarebbe stato lui che avrebbe +liberata la pittura dalle pastoie bisantine; ma si può ammettere che, +vivendo a lungo, sarebbe giunto a dipingere le più aggraziate Madonne +e i Cristi meno arcigni dello stampo antico. Nato nel secolo +decimoquarto e fatto discepolo dei novatori, andava sulla falsariga +dei Giotteschi, senza vedere più in là. E quale era l'artista, tale +era l'uomo. Buono e cauto, giudizioso e misurato in ogni cosa sua, +dissimulava con la dolcezza dei modi il vizio organico che doveva +condurlo pochi anni dopo alla tomba. E voi potete intendere da questo +come avvenisse che Parri della Quercia lasciasse correre le bizze dei +compagni, senza riscaldarsi il sangue a metterli in pace. + +Quanto a Tuccio di Credi, avete veduto come egli, dopo aver data la +notizia e lasciato cadere il sospetto, si fosse affrettato a dire che +la cosa non poteva esser vera, e che Spinello Spinelli era un ingegno +nato di schianto, una nuova speranza dell'arte. Si era egli ricreduto, +parlando? O seguiva in ciò il filo d'un riposto disegno? + +Comunque fosse, Lippo del Calzaiolo, Cristofano Granacci e Angiolino +Lorenzetti, detto il Chiacchiera, non avevano mestieri del suo aiuto +per dar di fuori; erano giunti a tal segno, che le sue esortazioni +pacifiche, se pure egli avesse creduto di farne, avrebbero sortito un +effetto contrario. + +--La vedete così?--aveva detto in fine Tuccio di Credi.--Accomodatevi. +Io, poveretto, non ho come voi la fortuna di essere cercato altrove, e +debbo contentarmi di questo pane. Quando si ha bisogno, conviene +baciar basso.-- + +I tre arrabbiati avevano fatto consiglio. Non volevano saperne di +restare a bottega di mastro Jacopo; sentivano la voglia matta di +abbandonare una scuola in cui non s'imparava nulla, e si era costretti +a vedere la fortuna degli altri. Il Chiacchiera ebbe il mandato di +parlare per tutti. + +La mattina vegnente, mastro Jacopo di Casentino, nell'escir di bottega +per recarsi al Duomo vecchio, disse ai giovani, che stavano lavorando: + +--Avete sentito? Ci ho allegrezze in famiglia, e voi siete invitati +per domenica a mangiare il pan forte.-- + +Mastro Jacopo, a dirvela schietta, non ripeteva di buona voglia +l'invito. Gli sapeva male che non ne avessero parlato essi per i +primi, poichè Tuccio di Credi li aveva avvertiti d'ogni cosa; +parendogli giustamente che un maestro, un principale, avesse diritto a +quella piccola attenzione da parte loro. + +I giovani stettero a sentirlo e si guardarono alla muta tra loro. Era +venuto per Angiolino Lorenzetti il momento di far onore al suo +soprannome di Chiacchiera. Egli, perciò, smise di macinar colori, la +sola occupazione in cui valesse qualche cosa, e così rispose al +maestro: + +--Vedete che caso! Dobbiamo rinunziare a questo piacere. + +--Come?--gridò mastro Jacopo.--Che cos'è questa novità?-- + +E guardava gli altri, frattanto, come se aspettasse da loro la +spiegazione di quelle parole del Chiacchiera. Ma gli altri stavano +zitti. Il Chiacchiera riprese il discorso per tutti. + +--Ecco qua, maestro;--diss'egli;--si tratta d'un disegno che abbiamo +fatto in tre, cioè io, persona prima, Cristofano Granacci e Lippo del +Calzaiolo. Ce ne andiamo. + +--Ve ne andate?--esclamò mastro Jacopo sgranando gli occhi.--E perchè, +se è lecito saperlo? + +--Anzi, è obbligo nostro il dirvelo;--rispose il Chiacchiera con aria +di umiltà meravigliosa.--Quantunque, a dir le cose come stanno, tre +lasagnoni, come siamo noi, tra fannulloni.... + +--È vero, perdiana!--interruppe mastro Jacopo.--Per la prima volta in +tua vita, hai detto una verità. + +--Eh, che volete, maestro? A furia di sentirle dire, +s'imparano;--replicò il Chiacchiera, con ironico accento.--Ma vedete +un po' che combinazione! C'è al mondo qualcheduno che non la pensa +come voi, Agnolo Gaddi, per esempio, che sta a Firenze, e sarebbe +disposto a prendere con sè Lippo del Calzaiolo; il Giottino, di +Firenze, e il Berna, di Siena, che farebbero a spartirsi il nostro +Cristofano Granacci. + +--Ah!--esclamò il vecchio pittore inarcando le ciglia.--Quei tre +valentuomini hanno posto gli occhi su voi?-- + +Cristofano Granacci e Lippo del Calzaiuolo risposero asciuttamente con +un cenno del capo. + +--Non me ne congratulo con loro;--ripigliò mastro Jacopo, poi ch'ebbe +veduta la mimica.--Sentiamo ora, poichè non mi hai detto +tutto,--soggiunse, volgendosi al Chiacchiera,--sentiamo ora chi sia +disposto a prender te, succiaminestre! + +--Oh, non vi date pensiero per me! Io vado dove mi pare. Il primo che +capita, mi servirà. Che cosa si fa qui, alla fine? Si macina, si +mestica, s'incollano i cartoni, si fanno le imbasciate, si apre e si +chiude la bottega; insomma, un servizio da fanti, non una scuola da +pittori. Scusate, mastro Jacopo; io sarò un succiaminestre, un +mangiapane, tutto quel che vorrete, ma ho l'uso di chiamare ogni cosa +per il suo nome. Che cosa ci stiamo a far qui? In che modo ci avete +voi insegnati i principii dell'arte?-- + +Mastro Jacopo cascava dalle nuvole, a tanta audacia di discorso. Già +era sul punto di mandarli tutti e tre al diavolo, per la più spiccia; +ma le ultime parole, che racchiudevano un'accusa formale, lo toccarono +sul vivo. + +--Per l'anima di...--gridò egli, dando di fuori senz'altro.--Che cos'è +quest'accusa che voi mi fate? Credete voi che l'arte s'insegni come il +leggere, scrivere e far di conto? Bietoloni! Anch'io sono stato a +scuola, e ricordo come insegnava Taddeo Gaddi, che a sua volta +ricordava come insegnasse Giotto di Bondone. Macinavo, mesticavo, +aprivo la bottega e la chiudevo, come voi; facevo le imbasciate del +maestro, maneggiavo la granata, secondo il bisogno, e molto più che +non maneggiassi i pennelli; insomma facevo ogni più umile ufficio come +voi. Con questa differenza, per altro; che voi vi lagnate, ed io non +mi lagnavo; che voi non intendete nulla di nulla, ed io cercavo di +profittare degli esempi che avevo sott'occhio. Guardando ciò che il +maestro faceva, io, bene o male, e mettete pure che fosse male, ho +imparato a fare anch'io qualche cosa. Indovinavo, dov'era facile +indovinare, e quello che non intendevo alle prime, chiedevo al +maestro. È dei maestri il rispondere, non già il sapere da bel +principio quel che si debba insegnare ai giovani. Avete capito, +lasagnoni? Si può egli instillare per via di precetti quello che la +natura dà all'uomo di cogliere dall'esempio quotidiano? Per precetti +s'insegna la grammatica, non l'arte del dipingere. Ora, quale è stato +il vostro costume, in bottega? Mi avete voi mai domandato come si +facesse la tal cosa, o perchè si facesse la tal altra? Avete voi posto +mai attenzione a ciò che facevo io? Non lo so; ma se bado all'esito, +mi pare di poter dire che non avete guardato mai, come non avete mai +chiesto. E allora, di che vi lagnate?-- + +Il Chiacchiera lasciò passare quella folata di parole, indi rispose: + +--Oh, non a tutti i vostri scolari avete lasciato la cura d'imparare +da sè. + +--Non a tutti! Lo credo, io,--replicò mastro Jacopo.--Tuccio di Credi, +per esempio, e Parri della Quercia, hanno saputo cavar profitto dei +loro occhi. Perciò mettete pure che io, vedendoli più attenti di voi, +li abbia consigliati qualche volta. Perchè non avete fatto come loro? +Vi avrei consigliati ugualmente.-- + +Il Chiacchiera rispose all'argomento con una crollatina di testa. + +--Non si parla di Tuccio, nè di Parri;--diss'egli poscia.--Si parla di +Spinello Spinelli, del nuovo venuto, del vostro futuro genero. Quello +è il vostro beniamino, mastro Jacopo, o ch'io non so più che cosa sia +un beniamino. Vi capita in bottega con quattro scarabocchi, e voi +v'innamorate subito di lui, come Cimabue s'è innamorato di Giotto. + +--Benissimo detto; come Cimabue!--ripigliò mastro Jacopo.--Infatti, +Spinello Spinelli meritava tutto quello che ho fatto per lui. Che ci +trovate a ridire, voi altri? + +--Nel vostro capriccio, nulla. Della sua pasta può far gnocchi +ciascuno. Ma il modo!... Vedete? È il modo, che ci offende. Spinello +Spinelli viene da voi con un fascio di tocchi in penna. Bellissime +cose, degne di Giotto; lo ammetteremo anche noi, se può farvi piacere. +Ma come va che tre mesi dopo la sua venuta a bottega egli passa avanti +a Tuccio e a Parri, che sono con voi da tre anni? Come va che egli è +già così addentro nel maneggio dei colori, da mettere il pennello nei +fondi delle vostre composizioni? + +--Nei fondi, l'hai detto tu, nei fondi!--gridò mastro Jacopo, con +accento di trionfo. + +--Eh!--ripigliò il Chiacchiera, che oramai era in ballo e voleva +spendere il suo ultimo grosso; se non si trattasse che dei fondi!... +Ma voi avete fatto assai più, mastro Jacopo. A questo pittor +novellino, gli avete commesso un'opera di molta importanza, che era +stata allogata a voi dai massari del Duomo. + +--Ah, tu sai anche questo?--borbottò il vecchio pittore, un tal po' +sconcertato. + +--Sicuro, che lo so. Lo sa tutta Arezzo, lo sa.-- + +Mastro Jacopo si strinse nelle spalle. + +--Ci ho gusto;--diss'egli,--Così non avrò più mestieri di dar la +notizia a nessuno. Spinello si farà onore; questo è l'essenziale. + +--Col vostro aiuto, maestro, non si dubita punto dell'esito;--ribattè +gravemente il Chiacchiera. + +--Che intenderesti di dire, manigoldo? + +--Quello che voi avete già indovinato;--replicò l'impertinente +scolaro.--Alle corte, qui c'è un salto troppo grande, per gli stinchi +del vostro beniamino. Dai tocchi di penna all'affresco! E senza aver +fatto nel frattempo nulla che meriti di essere osservato! Neanche una +testa! Perchè noi--proseguì il Chiacchiera, riscaldandosi,--noi non +gliel'abbiamo mica veduto fare, uno studio dal naturale, dal vivo! Se +pure non vi piaccia di contare come uno studio dal vivo il profilo di +madonna Fiordalisa!... + +--Ah, ho capito!--esclamò mastro Jacopo.--Perchè non dirlo prima, che +eravate gelosi? Ma io, vedete, mia figlia la dò a chi mi pare. E se +anche avessi voluto romperle il collo con uno di voi, non mi sarebbe +mica riescito di contentarvi tutti! + +--No, maestro, disingannatevi, non siamo gelosi niente +affatto;--rispose il Chiacchiera.--Siamo pieni di rispetto per +madonna Fiordalisa, e fermi lì. Del profilo fatto dal vostro Spinello +se ne parla ora, per dirvi, anzi per tornarvi a dire, che non era un +ritratto. Spinello ha indovinata l'aria della figura e nient'altro. Se +dovesse fare un ritratto, si troverebbe molto impacciato. + +--Sì, sì, vecchia storia;--borbottò mastro Jacopo;--ed io v'ho +risposto fin da principio che se Spinello vorrà fare un ritratto, lo +farà, in barba a tutti voi, scimuniti! + +--Non quello di madonna Fiordalisa, per altro:--ribattè il +Chiacchiera, che trovava un gusto matto a contraddire il +maestro.--Parri della Quercia e Tuccio di Credi, che stanno cheti come +l'olio, vi hanno pur detto come e perchè un ritratto di madonna +Fiordalisa non sia dei più facili. + +--Ho capito, ho capito; ritornate in campo coi vecchi dirizzoni. Ma +appunto per dar noia a voi altri, Spinello farà il ritratto della sua +fidanzata, e voi resterete con un palmo di naso. + +--No, maestro, non resteremo:--rispose beffardo il Chiacchiera.--Vi ho +già detto che non si conta di rimanere in Arezzo. Quanto a me, se +avete comandi per Firenze.... + +--Vai dove ti pare, che il fistolo ti colga;--interruppe mastro +Jacopo.--E quando fai conto di levarci l'incomodo? + +--Oggi stesso. Il tempo di prendere le mie bazzicature, e vi servo +sull'atto. + +--Ottimamente;--brontolò il vecchio pittore.--E voi altri?-- + +La domanda era rivolta a Cristoforo Granacci e a Lippo del Calzaiolo. +Ambedue furono pronti a rispondere: + +--Con lui, maestro; alla medesima ora. + +--E andate,--tuonò il maestro, dando un'alzata di spalle,--andate con +lui, e col malanno che il ciel vi dia.-- + +Fu questo il commiato di mastro Jacopo di Casentino ai suoi degni +scolari, Angiolino Lorenzetti, detto il Chiacchiera, Lippo del +Calzaiolo e Cristofano Granacci. + +Mastro Jacopo era in collera per la mancanza di rispetto di cui gli +avevano dato prova quei tre sciagurati; non già per la loro andata, +che lo liberava da tre fannulloni, veri impicci, non aiuti in bottega. +Perciò, vi sarà lecito di argomentare che egli dovesse consolarsi ben +presto. Era già più tranquillo nell'entrare in Duomo, dove lo +aspettava il suo pezzo d'intonaco, preparato di fresco. Ma egli non +volle andare al suo trespolo, senza aver veduto Spinello, che lavorava +già da due ore, intorno al suo Miracolo di san Donato. Bell'opera, in +verità; ci si vedeva un'aggiustatezza di parti, una vigoria di colore, +una sicurezza di fare, che teneva del maraviglioso. + +--Che bricconi!--pensò mastro Jacopo, giunto sulla impalcatura del +ponte.--Ecco qua un bravo giovane, che è nato pittore com'io son nato +maschio. Si può egli far meglio di così? E gl'invidiosi a +perfidiare!... Andranno a raccontare a Siena e a Firenze, al diavolo +che li porti, che io gli ho dato il disegno; anzi peggio, che io gli +ho fatto da capo a fondo il lavoro! E ci sarà della gente che lo +crederà! Che cosa non crede, la gente? C'è anzi da maravigliare che i +bugiardi non siano più ricchi d'invenzioni, con tanta facilità che c'è +nel mondo di credere ogni cosa peggiore.-- + +Spinello udì il brontolio e si volse a guardare. + +--Oh, maestro, siete voi? Che cosa dicevate? + +--Nulla, nulla; borbottavo da me;--rispose mastro Jacopo.--Sai pure, è +il vizio dei vecchi! + +--Credevo che trovaste a ridire nel mio pasticcio, e ne ero già tutto +contento. + +--Contento! O perchè, se è lecito! + +--Perchè voi non mi riprendete mai, mentre io sarei tanto felice di +avere i vostri consigli, le vostre ammonizioni. + +--Consigli! Ammonizioni! Tu non hai mestieri nè di quelli, nè di +queste. + +--Voi siete troppo buono, con me. Ma io, vedete, non son mica molto +contento de' fatti miei;--disse modestamente Spinello.--Ho una gran +paura che mi riesca un imbratto. Quando ho incominciato a mettere i +colori, mi pareva d'aver fatto una bella cosa; ma ora... ora mi sembra +una miseria. Quest'azione così povera!... + +--O che volevi fare? La battaglia di Montaperti?--esclamò mastro +Jacopo, ridendo.--È un miracolo della fede, quello che tu dipingi. San +Donato ha un atteggiamento mosso, ma non da spiritato, che non ce ne +sarebbe bisogno. Egli non ha fede in sè stesso, ma nell'aiuto di Dio, +e questo lo rassicura, lo fa stare tranquillo. Il popolo, nel fondo +del quadro, cede al sentimento della paura, ed è naturale, poichè esso +non ha la fede così profonda come il Santo. Ma qui appunto è la +bellezza del contrasto. Non è forse il contrasto che tu hai voluto, +nell'ideare il tuo quadro? + +--Sì, questo ho voluto, proprio questo;--rispose candidamente +Spinello.--Ma forse...il contrasto m'è venuto troppo forte, e ne +deriverà un po' di confusione nelle linee. + +--Di che ti tormenti? Va bene così. La figura del Santo è nel primo +piano; la moltitudine è nel terzo, con una intonazione di colore meno +gagliarda. Ciò che cresce in movimento di linee si scema in effetto di +tinte. Non pensavi a questo, mettendoti a dipingere? + +--Sì, ci ho pensato; pareva anche a me che dovesse farsi così, per +ottener la fusione delle parti. + +--O allora?--gridò mastro Jacopo, appoggiando la frase con una delle +sue solite spallate. --Va pur là, ragazzo mio! Hai fatto bene, ti +dico, e crepino gli invidiosi. + +--Invidiosi! perchè mi dite voi ciò? Posso io avere degli invidiosi! + +--Se ne hai! Oh, se ne hai! Tre, per esempio, che schiattano di +rabbia, e se ne vanno dalla nostra bottega oggi stesso.-- + +Spinello, turbato dall'annunzio inatteso, lasciò di lavorare, per +volgersi tutto sul trèspolo, e chiedere con la muta eloquenza del +gesto i particolari di quella novità. + +--Sicuro,--proseguì mastro Jacopo.--Ai tre manigoldi gli dava noia che +tu dipingessi a fresco nel Duomo. In che modo l'abbiano risaputo, lo +ignoro. Ma già, a tenerle nascoste, certe notizie! Insomma, ti +accusano di non esser buono a nulla, di esserti fatto fare il +bozzetto, i cartoni e tutto l'altro da me....Da me, capisci? da me, +che non ho avuto neanche da darti un consiglio. Bricconi! Ma gliel'ho +detto, io, il fatto loro. E se ne sono andati col malanno, e mi hanno +levato un gran peso dallo stomaco. + +--Io spero che tra costoro non ci sarà Parri della Quercia;--balbettò +Spinello.--Egli, almeno, che ha un'aria così buona!... + +--No, non c'è lui. E neanche Tuccio di Credi. Quello là non ha un +aspetto molto piacevole; ma gli è come le pere spine, brutte di fuori +e buone di dentro. I tre fannulloni insolenti, che mi levano +l'incomodo, sono il Chiacchiera, il Granacci e Lippo del Calzaiolo. +Vadano pure; io sarò lieto di non sentirne più nuova, nè canzone.-- + +Spinello Spinelli ripigliò il lavoro interrotto, ma più per necessità +di colorire il suo pezzo d'intonaco finchè gli era fresco, che per +voglia che n'avesse. Era mortificato, il povero giovane, vedendo che +per cagion sua il vecchio maestro perdeva tre scolari in un colpo. +Veramente, come discepoli, contavano poco; ma Jacopo dì Casentino li +adoperava utilmente come fattori, e la mancanza loro doveva farsi +sentire in bottega. Il beniamino di mastro Jacopo non si consolò di +quel danno che a mezzo, dopo aver fatto un esame di coscienza e +riconosciuto che egli non ci aveva ombra di colpa. Infatti, egli si +era sempre studiato di piacere a quei tre, come agli altri compagni di +lavoro; li aveva sempre trattati con urbanità, e più volte era giunto +perfino ad implorare la loro amicizia, con quella spontaneità di +gentilezza che è così naturale tra i giovani, ma che essi avevano +ricambiata con assai poca sollecitudine. + +La bottega di mastro Jacopo era triste, quando Spinello rimise il +piede là dentro, ritornando dal Duomo. Ci mancavano le lingue meglio +snodate, le lingue dei tre fannulloni, che qualche volta facevano +perdere la pazienza al principale. + +Spinello andò incontro a Parri della Quercia, che stava seduto davanti +al cavalletto, copiando una Madonnina del maestro. + +--Se sapeste come sono dolente di ciò che è accaduto!--gli disse.--Ma +voi, almeno, penserete che io non ci ho colpa, non è vero?-- + +Parri lasciò un tratto il pennello e stese la mano al nuovo venuto; +indi brevemente rispose: + +--Ci vuol pazienza!-- + +Non era molto, come vedete, e si poteva pensare che Parri della +Quercia mirasse a non guastarsi con nessuno. Ma quella stretta di mano +rimediava alla brevità del discorso. + +Lasciato Parri al suo lavoro, Spinello andò oltre, per avvicinarsi a +Tuccio di Credi, che macinava colori in un angolo. + +Tuccio non gli diede neanche il tempo di aprir bocca. + +--Di che vi dato pensiero?--gli disse.--Son tre fattori che se ne +vanno; ma restiamo ancora in tre, per fare il lavoro di tutti. Non ci +sarà mica bisogno di chiudere bottega. Io, come vedete, ho già +incominciato a far la parte del Chiacchiera; anzi, fo meglio di lui, +perchè macino di più e chiacchiero meno. Credete a me, Spinello; in +questo mondo, non c'è nessuno di necessario. + +--Avete ragione,--rispose Spinello;--anch'io, se permettete, vi +aiuterò. Anch'io adopero troppi colori, e non è giusto che voi +lavoriate per me. Ma in fondo in fondo,--soggiunse, tornando al primo +argomento,--mi sa male che quei poveri giovani abbiano lasciata la +bottega. + +--Che! Non li compiangete troppo. Son certi arnesacci, capaci di stare +più allegri, senza di noi, che con noi. Del resto, troveranno da +allogarsi a senno loro. Una cosa dovete far voi; ridere, come essi +fanno di sicuro, in questo momento, all'osteria del Greco, bevendo il +bicchiere della staffa. + +Spinello pensò che Tuccio di Credi era un buon diavolo, ad onta della +sua faccia scura. E ricordò il discorso di mastro Jacopo, che lo aveva +paragonato alle pere spine, brutte di fuori e buone di dentro. + +--Quando si dice l'apparenza!--conchiuse egli tra sè.--Ecco un +giovanotto che a prima vista vi dà sui nervi: e poi egli è buono come +il pane.-- + + + + +V. + + +"Tutta Arezzo lo sa" aveva detto il Chiacchiera. Ma tutta Arezzo non +lo sapeva ancora; bensì lo seppe, quando i tre fannulloni furono +usciti dalla bottega di mastro Jacopo ed ebbero divulgata la nuova ai +quattro punti cardinali. Spinello, il figlio di Luca Spinelli, quel +giovinotto senz'arte, era un gran pittore.... Cioè, intendiamoci, le +tre lingue tabane andavano dicendo tutt'altro: Spinello Spinelli, a +sentirle, era un pittoruccio da pochi soldi che scroccava la nomèa di +grande artista, facendosi fare il suo quadro da mastro Jacopo di +Casentino. Il vanitoso si vestiva delle penne del pavone; laonde era +giusto che fosse solennemente scorbacchiato. Ma accade di certi +vituperi, che facciano effetto contrario alle intenzioni dei +calunniatori. Rammentate che Spinello Spinelli era vissuto ignoto fino +a quel dì. Se fosse stato davvero un gran pittore, o gabellato per +tale, e qualcheduno fosse saltato fuori a dire che un altro dipingeva +ed egli ci metteva il suo nome, sicuramente la cosa sarebbe stata +creduta per intiero da molti, e per metà da tutti i restanti. Ma +nessuno sapeva ancora che Spinello Spinelli avesse mai posto il +pennello su d'un muro, e il richiamare così di schianto su lui +l'attenzione dell'universale non poteva fargli che bene. + +--Già, si capisce, invidiosi!--diceva la gente, crollando il capo in +aria di compassione.--Il figliuolo di messer Luca è giovane, e ai suoi +compagni gli sa male che il pulcino rompa il guscio prima di loro. Ma +se Jacopo di Casentino gli ha dato a dipingere una delle medaglie che +erano stale allogate a lui, bisogna dire che ha stima del suo +discepolo, e come! Quanto al dipinger lui per lo scolaro, o come si +potrebbe intendere? Per danari, no certo, che gli Spinelli fanno già +molto ad accozzare il pranzo con la cena. Per un suo capriccio? La +grazia di quel capriccio, che vi fa rinunziare alla fama e ai +quattrini! E poi, che capriccio d'Egitto? Mastro Jacopo dà a Spinello +Spinelli la sua bella figliuola, un bottoncino di rosa, un occhio di +sole che non ha voluto dare neanche al Buontalenti, ad un ricco +sfondato. Sapete che lui s'era messo in capo di darla ad un pittore. +La darebbe ad un suo fattore, se questi non avesse ingegno e pratica +da stargli a paro? No, no, le son chiacchiere d'invidiosi; tenete per +fermo che questo Spinelluccio è uno sparviero nidiace, il quale ha già +messe le penne maestre e può far caccia da sè.-- + +Così, contro l'intenzione dei tre sparlatori, il giovinetto andò in +breve ora per le bocche di tutti, come un speranza dell'arte. Era +inoltre aretino di nascita, e questo argomento della patria, per una +volta tanto, faceva servizio. In quel risorgimento dell'arte italiana, +Arezzo non aveva ancora un pittore di vaglia che fosse nato fra le sue +mura. Quind'innanzi si avrebbe avuto lui, e si sarebbe detto: Spinello +Aretino. Che vi par poco? + +Nacque in tutti una gran voglia, una voglia spasimata, una voglia +matta, di vedere il dipinto. Aspettando che fosse levata l'impalcatura +e scoperto l'affresco, s'incominciava a salutare Spinello per via, +anche senza essere in dimestichezza con lui. + +--Buon dì, maestrino!--gli dicevano.--Come va l'opera vostra? + +--Bene, grazie al cielo;--rispondeva il giovane facendosi tutto +rosso;--ancora otto o dieci giorni di lavoro, e si leverà il ponte. Ma +ho una gran paura di non rispondere alla vostra aspettazione. Se per +avventura mi fosse riescita una ciambella senza buco?-- + +E si rideva, alle scherzose parole, e gli si augurava che anche quella +riescisse, come tutte le ciambelle per bene. + +Ma ciò che egli diceva per celia, temevano di buono i massari del +Duomo vecchio. Che diamine era saltato in mente a mastro Jacopo, di +commettere ad un suo fattore, novellino nell'arte, un'opera di quella +importanza, che era stata allogata a lui? Per caso, mastro Jacopo si +faceva beffe di loro? O si doveva argomentare da quel fatto che egli +per ingordigia di mestierante usasse accettar commissioni a furia, che +poi, non riuscendo a sbrigarle, doveva spartire tra i suoi pittorelli +di bottega? A buon conto non intendevano di passargli la gherminella, +e gliene muovevano rimprovero. + +Ma Jacopo di Casentino aveva risposto da par suo alle osservazioni dei +massari. + +--Vi ho promesso,--diceva,--di fare il meglio che sapessi. Ora, che +cosa direste, miei degni messeri, se io vi dessi per il vostro danaro +anche meglio di quello che so far io? + +--Meglio!--esclamavano i massari!--Eh via. + +--Sì meglio, vi ripeto. Non fo per chiasso. Spinello Spinelli è +giovane, come sapete. Ma un uomo ha forse mestieri d'invecchiare, per +farvi il suo capo d'opera? Quello è un ragazzo che vale assai, e +passerà non solo avanti a me, ma anche a molti altri. + +--Si vede che ci avete fitto ii capo;--notarono facetamente i massari. + +--Sì, messeri, ci ho fitto il capo. Ma credo anche di poter dire che +non fo ad ingannare nessuno. A quel giovinetto io gli concedo la mia +figliuola, con duemila fiorini del sole e tutto il resto che ella +potrà avere, quando io passerò a miglior vita, che sarà il più tardi +possibile. Volete voi, messeri onorandissimi, reputarvi in ciò più +avveduti di me? + +--Mastro Jacopo, voi sapete il proverbio: ognun può far della sua +pasta gnocchi. Ma noi non ispendiamo del nostro; noi amministriamo il +denaro della comunità. + +--È giusto. Ed io non vi chiederò nulla per l'opera di Spinello, se +essa non sarà tale da piacervi. S'intende,--aggiunse prontamente +mastro Jacopo, da quell'uomo prudente che egli era,--s'intende che in +tal caso faremo rastiare il muro, e voi pagherete a me il prezzo +pattuito, quando ci avrò dipinto io un'altra medaglia. Vi avverto, per +altro, che la mia non sarà punto migliore della sua.-- + +I massari non avevano trovato nulla a ridire in una proposta così +ragionevole. E la loro curiosità fu maggiormente stuzzicata dal tono +di sicurezza con cui egli parlava. + +Dieci giorni dopo l'affresco era condotto a termine e lo si poteva +scoprire. Immaginate voi come si spargesse prontamente la notizia in +città e quanta gente accorresse a contemplare il dipinto. In Arezzo +non si parlava più d'altro. + +Tolto nella notte il tavolato, nella mattina si erano levati i ponti; +indi la chiesa era stata aperta ai visitatori. Primi avevano potuto +vedere il dipinto i massari del Duomo vecchio, i canonici, il clero e +gli anziani del Comune. Dopo questi maggiorenti era entrato il popolo, +e tutti via via si erano inoltrati fin sotto l'arco della cappella, +per guardare la vòlta, dove quel valentuomo di san Donato faceva il +suo bravo miracolo con un crocione trinciato per aria. + +Spinello non era presente, che non aveva ardito restar là, fatto segno +alle occhiaie curiose dei suoi cittadini, e fors'anche ai loro appunti +poco benevoli. Sapete già che egli non aveva più fede nella bontà +dell'opera sua, quando gli era toccato di spolverizzarla dai cartoni +sul muro. Figuratevi poi come dovesse parergli, quando la vide +compiuta. Ma in suo luogo era mastro Jacopo, fiero in arme come un +paladino al passaggio d'un ponte. + +L'impressione fu buona, anzi ottima. Si maravigliavano che un giovane +avesse saputo far tanto. E più cresceva lo stupore, quando si veniva +ad osservare in ogni sua parte il dipinto. La composizione era +saviamente ideata e distribuita con raro giudizio. Nobilissimo +l'atteggiamento del Santo, e bene inteso. Naturalmente collegata, la +doppia azione della figura, con quella destra levata a benedire e +quella sinistra distesa indietro per accennare al suo popolo che +volesse star cheto e tranquillo. Il terrore, l'ansietà, la speranza, +erano efficacemente espressi in quei volti e in quelle mosse d'uomini +e donne che si accalcavano nel fondo del quadro. Solo alle prese col +serpente san Donato mostrava una serenità maravigliosa, giustificata +dai primi effetti della sua benedizione. La belva, così minacciosa +nell'orridezza delle forme e nel lampo degli occhi, da far rizzare i +bordoni ai riguardanti, si contorceva nello spasimo dell'agonia; +voleva ancora uccidere e si sentiva morire. Tutto ciò era reso +stupendamente, e composizione e disegno facevano onore all'artista. +Nessuno, degli intendenti, poteva dire che fosse opera di mastro +Jacopo. Si notava un fare che non era il suo, per solito più leccato e +più languido. E il colore? Bisognava vedere il colore, com'era pieno +di vaghezza e di sugo. + +--Pieno, fin troppo;--aveva notato uno di quei critici che cercano il +pel nell'uovo e non disperano di trovarcelo. + +--Il dipinto è ancora un po' fresco;--rispondeva un +vicino;--aspettate. + +--Vuol dire che non abbiamo ancora la tinta vera;--ripigliava +quell'altro.--Come giudicarne allora? Seccando l'intonaco, non +potrebbe sbiadire il dipinto? Già nell'affresco, l'essenziale è di +conoscere il valore delle tinte. Come volete che lo conosca lui, a +vent'anni, o giù di lì?-- + +Ad onta di questa critica, che già voleva tirare in ballo il futuro, +l'opera di Spinello Spinelli fece un chiasso da non dirsi a parole. E +per tutto quel giorno e per altri alla fila ci fu grande concorso di +popolo nel Duomo vecchio d'Arezzo. Per giudizio universale, la città +poteva rallegrarsi; il suo pittore era nato. + +Mastro Jacopo accoglieva con la sua aria burbera le congratulazioni +dei cittadini. + +--Non parlate di me, che non c'entro;--rispondeva egli a coloro che +volevano riferire agli insegnamenti suoi il merito di un così valente +discepolo.--Io non gli ho insegnato quasi nulla. È venuto da me come +poteva andare da un altro, e da un altro sarebbe riescito lo stesso +che è riescito da me. L'unica differenza che io posso ammettere è +questa, che un altro si sarebbe ingelosito di lui, lo avrebbe tenuto +giù, molto giù, e non gli avrebbe certamente dato da dipingere una tra +le medaglie a lui allogate. Io, invece, ho fatto per Spinello Spinelli +quel che si fa, o che si dovrebbe fare, per un amico. Ma, per carità, +non mi parlate d'insegnamenti. Quel benedetto ragazzo aveva già la +scintilla in testa, l'ha portata nel mio focolare e s'è acceso il suo +fuoco da sè. Un'occhiata a ciò ch'io facevo, ecco tutto. Perchè, +infine, la parte manuale, la praticaccia dell'arte, bisogna +apprenderla da qualcheduno. Ma qui si ferma il merito mio. La verità è +una e va detta senza risparmio. + +--Per altro,--gli rispondevano,--Spinello Spinelli si loda molto di +voi e ripete a tutti che vi è debitore d'ogni cosa. + +--Spinello ha buon cuore e parla come il cuore gli detta. Ma scusate, +come sarebbe possibile che io nel giro di pochi mesi gli avessi +insegnato tanto? Volete che vi dica io com'è andata? Spinello aveva la +testa fatta in quel modo che l'hanno i grandi pittori, piena di verità +e di magnificenza. Aveva il sentimento del colore negli occhi; +l'argento vivo sulle dita; la febbre dell'arte nel sangue. Tale era +Giotto di Bondone, e tale sarebbe stato, anche se, scambio di Cimabue, +lo avesse veduto e preso con sè un pittoruccio da dozzina. Per +intender Giotto non occorreva, in fede mia, esser neanche una cima; +bastava non essere a dirittura un bue.-- + +Con questa celia mastro Jacopo si liberava dai piaggiatori ostinati. +Forse caricava un po' troppo la dose; ma era necessario far così, per +levar di mezzo la diceria del Chiacchiera e de' suoi degni colleghi, +secondo i quali mastro Jacopo doveva aver messo mano nel dipinto di +Spinello. + +--Non lo diranno più, per bacco baccone,--borbottava egli tra i +denti,--non lo diranno più che il San Donato è farina del mio sacco.-- + +Ai massari del Duomo vecchio, poichè ebbero veduto il dipinto e udita +quella gara di lodi, mastro Jacopo parlò in questa guisa: + +--Orbene, messeri onorandissimi, che vi pare? Dobbiamo noi rastiare +l'intonaco e dipingere un altro Miracolo di san Donato? + +--Ah, mastro Jacopo, avevate ragione voi;--risposero quei +valentuomini.--Ecco uno scolaro che vi farà onore. + +--Dite un genero, messeri, un genero che mi farà contento. + +--Ah, sì, quello è il premio che gli date. Se è buono d'indole come è +valente di mano, fortunata la vostra figliuola, e fortunato voi, +mastro Jacopo.-- + +Il vecchio pittore tornava a casa con un cuore tanto fatto. Egli era +il più felice tra tutti i babbi d'Arezzo. + +Spinello, dal canto suo, era oppresso dalla gioia. Quel vincitore +aveva l'aria d'un corbello. Scusate il paragone, ma io mi son sempre +figurato così i trionfatori romani, e più particolarmente il Petrarca, +quando lo portarono a prendere la corona d'alloro sulla vetta del +Campidoglio. Doveva essere abbattuto il povero messer Francesco; +doveva essere come sbalordito col pensiero della grandezza di Roma +nell'anima e l'immagine di madonna Laura negli occhi. L'amore e la +gloria, il fuoco vivo e la luce rutilante; ma altresì i due pesi più +grandi che possa portare un uomo, nel sentiero della vita, che è così +pieno di ciottoli insidiosi e di buche traditore. + +Il maestro lo aveva abbracciato, con le lagrime agli occhi. Parri +della Quercia gli aveva stretta la mano dicendogli: "bene!" con tutte +le forze dell'anima. Tuccio di Credi, venuta la sua volta, gli aveva +soggiunto: + +--Godete gli applausi; essi vi aiuteranno a sopportare le fischiate. +Perchè, badate, la vita è tutta così; oggi in alto, sul candeliere, +domani giù, e costretti a correre come cani bastonati.-- + +Tuccio di Credi era un filosofo pessimista. Ma il suo ragionamento non +dispiacque a Spinello. Si ascoltano bene anche i pessimisti, quando si +è nella pienezza della felicità. Il richiamo alle ingiustizie che +v'aspettano, fa l'effetto d'una dissonanza armonica, che produce una +bella varietà nel pezzo e vi fa solletico non ingrato all'orecchio. + +Del resto, le noie erano un retaggio del futuro, e Spinello viveva +affondato nel presente, si beava negli occhi di Fiordalisa, anche lei +oppressa dalla gioia, piena d'un senso nuovo, che non aveva tempo a +studiare. Perchè, poi, ci avrebbe studiato su? Il mondo le pareva una +gran bella cosa, e questo era l'essenziale. L'aria aveva tesori +ineffabili, fragranze arcane, che le assopivano il sangue nelle vene. +Presentiva una beatitudine, un'estasi, come il corpo mollemente +adagiato in un morbido letto attende e pregusta un bel sogno. In +quella soave dormiveglia dei sensi, la bella fidanzata porgeva +orecchio al susurro dell'aura e al bisbiglio d'una voce sommessa. Quel +susurro le diceva: la vita è bella così; quel bisbiglio le diceva: io +t'amo. + +Nell'amore ogni più piccola cosa è un mondo; e un mondo nuovo per +giunta. Ci si ferma piacevolmente intorno a certi nonnulla, che in +ogni altro momento della vita a mala pena si avvertono. Guardando un +viso amato, poi, quante meraviglie si scoprono! Che tesori, che +rapimenti, che ebbrezze! Quand'anche un occhio esercitato, e memore +delle sue esercitazioni, scoprisse un lieve difetto, verrebbe subito a +piacere il difetto, quasi bellezza nuova, quintessenza di perfezione, +suggello di verità, come il marchio nell'oro! Perchè, infatti, che +cosa si cerca più avidamente nel bello, se non la sua incarnazione? E +la nota del vero non è essa che distingue la donna dalla statua, la +realtà dal sogno? + +Mettendo qualche necessario intervallo nelle sue contemplazioni, +Spinello andava ogni mattino al Duomo vecchio, dove erano ancora da +finire nuove opere di mastro Jacopo. Ma il vecchio pittore si +vergognava di occupare in troppo umili uffici il suo famoso scolaro. + +--Senti,--gli disse una volta,--non è da te raccattarmi i pennelli e +mesticarmi i colori. Hai fatto testè un'opera bella e giustamente +lodata; ma non devi riposarti sugli allori. Ti consiglio di provarti +subito in un'altra, e di maniera diversa dalla prima. Il buon +arcadore, quando va alla battaglia, porta sempre con sè due corde di +rispetto. Non ti basti di essere un frescante. Il fresco è un bel modo +di dipingere, e forse il migliore tra tutti, poichè esso sfida i +secoli e si raccomanda alla memoria delle più tarde generazioni. Ma +anche una bella tavola dipinta a tempera può avere i suoi pregi agli +occhi dei posteri. Ed ora che mi rammento, i tuoi nemici ti accusavano +di non aver mai copiato dal vero. Fa un ritratto, e sia quello della +tua fidanzata. Sicuro; tra due mesi me la rubi; lasciami almeno il suo +ritratto in casa. Ti va? + +--Padre mio!--gridò Spinello, confuso.--Se osassi!... + +--Già, dovevo rammentarmelo, che tu non osi mai. Strano ragazzo! Ma se +son io che ti permetto! se son io che ti prego! + +--Oh, non dicevo per questo;--rispose il giovane.--Non oso, perchè +temo di non venirne a capo. L'idea di ritrarre il volto di madonna +Fiordalisa m'è già passata più volte per la testa. Anzi, ve l'ho a +dire? Quando sono a casa mia, quando mi trovo solo nella mia +cameretta, cerco di consolarmi dell'assenza, segnando sulla carta il +profilo di madonna. E mi vien sempre male, sempre male, che è una +morte a pensarci. + +--T'è pur venuto la prima volta; te ne ricordi? + +--Sì, ma erano appena quattro segni. Davano l'aria di madonna +Fiordalisa, ma non erano il suo ritratto. A fare una cosa che meriti +questo nome, si vogliono giusti contorni; non basta accennare, bisogna +dipingere, e tutte le parti più minute debbono essere fedelmente rese. +Ora, vedete, padre mio, quando io mi metto all'opera, risoluto di non +contentarmi ad una vaga somiglianza, mi trovo subito impacciato, e mi +accade che.... con tutte le migliori intenzioni del mondo... con tutti +i più saldi propositi. + +---Vuoi dire che ti casca l'asino? Ho capito;--disse mastro +Jacopo.--Ma questo è naturale. È di pochi il ricordare appuntino tutte +le fattezze d'una persona assente, per modo da poterle rendere con +precisione sulla carta. Questa è una bella memoria; ma non gli è da +questa qualità che si conosce il pittore. Val meglio, assai meglio, +saper copiare con diligenza quel che si vede, anzi che rammentare a un +dipresso quello che si è veduto una volta. Abbi l'originale +sott'occhio, e se non ti verrà fatto di esprimerlo con verità, allora +soltanto dovrai disperarti. Dunque, siamo intesi; comincierai da +domani.-- + +Spinello accettò l'invito del maestro con un misto di timore e di +desiderio. In fondo in fondo, non avrebbe fatto niente più di quel che +faceva ogni dì. Non era egli sempre con gli occhi addosso a madonna +Fiordalisa? Ma il guaio era questo, che egli ci sarebbe stato +quind'innanzi, non più per far tesoro di sensazioni dolcissime, bensì +per esprimere su d'una tavola ingrata ciò che i suoi occhi vedevano +così bene, e che le dita avrebbero reso così male. + +--Madonna,--diss'egli a Fiordalisa quella medesima sera,--vostro padre +desidera che io mi provi a ritrarre le vostre sembianze. Lo consentite +voi?-- + +La fanciulla arrossì e chinò gli occhi a terra. + +--Che idea!--diss'ella poscia, con aria di confusione, ma non senza un +po' di malizietta femminile.--Dovendo guardarmi tanto, finirete col +trovarmi brutta. + +--Volete dire che non mi riescirà di farvi bellissima come +siete?--disse di rimando Spinello.--Pur troppo sarà così. La natura, +gelosa dell'opera sua, non vorrà mica lasciarsi agguagliare da me!-- + +La fanciulla sorrise; e Spinello vedendo schiudersi quelle umide +labbra coralline, perdette la testa senz'altro. + +--Angiola!--le bisbigliò, avvicinandosi in atteggiamento +d'umiltà.--Perdonatemi in anticipazione. Si fa per contentare il +babbo.-- + +Così dicendo, osò (egli che non osava mai) prendere una bella mano, +che gli fu amorevolmente concessa, e l'accostò alle sue labbra. +Baciava la mano, non potendo baciare quello spiraglio del paradiso, +che v'ho accennato poc'anzi. Ma che cosa sarebbe stato di lui, se lo +avesse potuto? Solo a baciar quella mano, parve che una scintilla +elettrica lo avesse subitamente investito, perchè tremò tutto, dal +capo alle piante. + +Il giorno dopo, per obbedire al comando di mastro Jacopo, egli era +seduto davanti al cavalletto, con la sua tavola preparata a ricevere i +contorni di quella stupenda figura. Confuso, trepidante, incominciò a +descrivere i primi segni col lapis rosso di Lamagna. Ma la prova non +parve contentarlo, poichè subito cancellò quello che aveva fatto, e +tornò a segnare, per cancellare da capo. Nove o dieci volte rifece la +stessa fatica, sudando freddo, come un povero principiante, a cui si +domandi alcun che di superiore alle sue forze. Quante volte fu +assalito dalla disperazione! Quante volte s'augurò di aver da fare, +non uno, ma dieci Miracoli di San Donato, e con l'obbligo per giunta +di farsi dir bravo da tutti gl'invidiosi dell'arte! Anzi, per dirvi +tutto, il povero Spinello si sarebbe adattato perfino ad essere nei +panni del santo, e a doverlo uccidere lui, il serpente, con una +benedizione, anche a risico di esser divorato dal mostro, se la +benedizione non gli fosse riescita efficace. + +Immaginate le difficoltà che gli si paravano davanti agli occhi, +pensando che la bellezza, nella figura umana, non è un composto di +linee geometriche. Con la geometria fate una donna brutta, o mediocre; +ma una bella figura è un tal complesso di curve, di prominenze, di +sottosquadri, di delicatezze, che non si possono copiare con +esattezza, ma si debbono indovinare, esprimere di primo achito, nella +stessa fusione e con quella medesima felicità di trapassi in cui si è +incarnato il disegno della natura. E prima di tutto, il contorno della +testa di madonna Fiordalisa offriva allo sguardo una linea così soave, +un molleggiamento così indistinto tra il fondo e l'ovale, che era già +un'impresa sommamente difficile a coglierlo con sicurezza. Inoltre, +bisognava pensare che la tavola era una superficie piana, e il +contorno della figura desumeva le sue apparenze dal digradare delle +estremità, dallo sfuggir delle curve, dal lumeggiarsi delle parti in +rilievo. Spinello pensò che l'ottenere un contorno perfetto fosse +quistione di luci e d'ombre, che s'avessero a mettere col pennello più +tardi, e si rassegnò ad accettare una linea, che pure non finiva di +contentarlo. + +Mentre egli cerca di cogliere una somiglianza che gli sfugge, vediamo +di dipingere anche noi il volto di madonna Fiordalisa. Ne verrà un +pasticcio, suppergiù, come quello del povero pittore innamorato; ma +non importa. Nelle cose difficili, l'aver tentato è già molto. + +Il contorno della figura lo avete veduto. Immaginate ora la fronte, +breve, ma pura ne' suoi timidi rilievi, ombreggiata dai riccioli dei +capegli castagni, traenti al bruno, e fatti parer quasi neri dal +contrasto della carnagione bianca di latte, d'onde trasparivano +gentili velature di rosa e di azzurro. Gli occhi non erano grandi ma +conferiva loro un aspetto di nobile ampiezza sotto l'arco sottile e +spiccato delle sopracciglia, sotto cui si disegnavano leggermente +infossate le palpebre. Dalle ciglia lunghe e fitte aveva spicco il +bianco delle pupille, un bianco perlato e vivido, che faceva parer +nero un occhio castagno dai riflessi dorati. Le guancie tondeggiavano, +senza troppo rigoglio; il naso era fine e diritto; breve lo spazio tra +le nari elegantemente modellate e le labbra sottili, che non erano già +fatte a festoncini come le ha dipinte o scolpite un'arte altrettanto +falsa quanto leziosa, ma semplicemente rigirate in una delicatissima +curva; labbra di corallo tenero, facili al sorriso, che increspandole +un tratto, lasciava scorgere due file di perle rilucenti. Divina +bocca, nido d'amore, e veramente spiraglio di paradiso, come sembrava +a Spinello! + +Tralascio molti altri particolari e vi dico alla svelta che madonna +Fiordalisa era una piccola perfezione. Un non so che di virgineo, +d'infantile, di fresco, traluceva, traspariva da quei soavissimi +contorni. Si pensava, vedendo lei, ad Eva appena nata, a Venere +uscente dalle spume del mare, e insieme a quei frutti saporiti, giunti +a maturità sul ramo natio, sui quali ama fermarsi la rugiada in +impercettibili gocce, e che (Dio mi perdoni, se ardisco dir tutto) +invitano il riguardante ai morsi, mentre gli fanno correre l'acquolina +alla bocca. + +E Spinello doveva dipingere! Povero Spinello! Incomincio anch'io a +capire come andasse che non indovinava i contorni, e che al terzo +giorno di lavoro fosse ancora lì, impacciato con le tinte, che non gli +rendevano mai il tono giusto. + +Il degno mastro Jacopo, togliendosi un'ora prima dell'usato dai suoi +lavori in Duomo, andava a vedere come procedesse il ritratto, e stava +là, dietro a Spinello, guardando la sua bella figliuola e le +pennellate che il suo prediletto discepolo veniva gettando nel quadro. + +--Ah, padre mio!--diceva Spinello, sospirando.--Non va, pur troppo, +non va. + +--Tira via, ragazzo incontentabile,--brontolava allora il maestro.--Lo +so anch'io che non va, se tu vuoi ad ogni costo la perfezione, che non +è di questo mondo. Vedi? Ti riesce tormentato, per la smania di notare +ogni nonnulla. + +--O non bisogna render ragione di tutto?--chiedeva Spinello.--Non +debbo io far risaltare quell'impasto di rosa e di azzurro che si vede +nella carnagione, attraverso il bianco ed il giallo? + +--Sicuro, ed anche l'arancione e il violetto, il gridellino e il +pavonazzo;--rispondeva mastro Jacopo, ghignando,--Ti consiglio di +metterceli tutti. Se non sarà il ritratto di Fiordalisa, sarà il +ritratto dell'arcobaleno.-- + +Persuaso dalla celia del maestro assai più che da ogni ragionato +parere, Spinello si faceva a cambiare, ma sempre in peggio. Il guaio +era questo, che i contorni della figura, quantunque rifatti una +dozzina di volte, non lo contentavano affatto; ed egli, mettendo giù i +colori, pensava sempre a quel difetto originale dell'opera. Ma dove +era, dove si nascondeva, il difetto? Impossibile rintracciarlo. Le +proporzioni delle parti c'erano tutte; ma la linea mancava, la linea +misteriosa che le collega e le fonde nel complesso armonico della +verità. Indovinate la linea, ecco il gran punto. Vedete quanti pittori +ci si son beccati il cervello, e non ci sono riesciti! Checchè ne +dicano i moderni, è a gran pezza più facile diventar coloristi, che +afferrare la linea. So bene che si mette in campo la fotografia, la +camera lucida e la camera oscura, aiuti potentissimi a trovare ciò che +l'occhio non può dar sempre all'artista. Ma forse che il sole non +inganna anche lui? La differenza di piano tra due parti, anco +vicinissime, della cosa veduta, produce un errore da nulla, il quale +s'ingrandisce a mano a mano nel giungere fino a voi, e vi guasta +l'euritmia del modello; di guisa che la linea, la misteriosa linea del +vero, non vi è data neanche dai fedeli riflessi delle camere oscure, +lucide, ottiche, nere, e via discorrendo. + +Spinello, povero lui, si struggeva di rabbia e faceva ridere madonna +Fiordalisa. La bella fanciulla aveva capito istintivamente che quello +era l'unico modo di consolarlo. Sembra a tutta prima che debba essere +l'opposto. Ma voi sapete, lettori umanissimi, che c'è riso e riso. +Quello di una bella bocca, per esempio, fa l'effetto di un raggio di +sole agli occhi, combinato con un effluvio odoroso alle nari e con un +suono piacevole all'orecchio. Pensateci, e vedrete che ho ragione io, +cioè, no, che aveva ragione madonna Fiordalisa a sorridere. + +La fanciulla, del resto, non si annoiava punto di stare in quel modo, +per cinque o sei ore al giorno, seduta davanti a Spinello. Da +principio arrossiva, vedendosi guardare con tanta attenzione, e via, +diciamo le cose come stanno, anche con tanto desiderio. Ma la +consuetudine aveva portati i suoi frutti. Non era necessario che +Spinello la guardasse a quel modo? Si sa, un ritratto non è un'impresa +da nulla; complesso di linee, impasto di colori, luci ed ombre +collocate al loro posto, non sono cose che si possano improvvisare; è +necessario tener conto di tutto, e perciò bisogna vedere, notare +diligentemente ogni cosa, spesso anche tornarci su cinque o sei volte. +E quando le sei non bastano, Dio buono, ci vuol pazienza, arrivare +anche alle dodici. + +Inoltre, ci sono di certe minuzie, che vogliono esse sole un tempo +assai lungo, e perfino un'intiera seduta; specie se il pittore è +diligente e se ha la consuetudine di rimanere incantato davanti alla +bellezza. + +Pure, con tanta diligenza, con tanto desiderio di far bene, non +riescire che ad un'opera mediocre, era doloroso, e il povero Spinello +ne aveva un profondo rammarico. + +--Ci dev'essere una malìa!--diceva egli a mastro Jacopo, che si +sforzava di consolarlo.--O sulla tavola, o nei pennelli, o nella mia +mano, o in qualche altra parte di me, ci dev'esser una malia. Vedete, +maestro? Non mi vien fatto di cogliere certi piccoli rapporti tra +l'ovale del mento e il tondo della guancia. Infatti, qui è sbagliato +il contorno; non c'è che dire, è sbagliato. L'ho già rifatto una +ventina di volte. Quell'altra piegolina impercettibile tra il naso e +la guancia! Non l'ho mica saputa indovinare. E l'espressione +dell'occhio, Dio buono! E la bocca! Vedete come mi riesce stentata. + +--Già, vorresti che parlasse;--notò mastro Jacopo. + +--Almeno che ci avesse un po' di moto;--rispose Spinello.--Qui m'è +venuta dura, che è una pena a vederla. + +--Ragazzo mio, te l'ho già detto, ti tormenti per trovar l'ottimo, e +il buono ti sfugge. Daresti tu ragione a Parri della Quercia? + +--A Parri! Che c'entra Parri, nel mio ritratto? + +--Sì,--ripigliò mastro Jacopo,--rammento una disputa curiosa che è +avvenuta tra i miei riveriti scolari. Parri della Quercia sosteneva +che il ritratto della mia figliuola era un'impresa difficile, anzi +addirittura impossibile, perchè Fiordalisa ci ha un'aria mutevole. +Intendeva dire che il suo viso muta aspetto ed espressione ad ogni +tratto. E Tuccio di Credi, quell'altro sapientone, soggiungeva che il +guaio era tutto nelle parti mobili del viso. Secondo lui, le parti +mobili del viso sono gli occhi e le labbra. + +--Eh,--disse Spinello,--potrebbe aver ragione Tuccio di Credi. + +--Un altro che perde la testa!--esclamò mastro Jacopo.--Forse non li +abbiamo tutti, quanti siamo, gli occhi e le labbra? E in che dovrebbe +esser difficile di indovinare le parti mobili di un volto, e facile di +indovinar quelle di un altro? + +--Scusate, maestro, ma mi pare d'intenderlo;--replicò Spinello.--Per +cogliere la somiglianza d'un volto, ho il più delle volte un aiuto +nelle fattezze risentite, nelle prominenze più forti, nella barba, +secondo che è piantata, nelle basette che nascondono il labbro, e via +discorrendo. Un volto di donna è più difficile a ritrarre, e tanto più +difficile quanto più s'ingentiliscono i lineamenti, quanto più son +delicati i trapassi da una parte ad un'altra. E allora, se voi +aggiungete che gli occhi e le labbra, che sono tanta parte del viso, +mutano spesso di espressione.... + +--Vedete che sciocco son io!--gridò mastro Jacopo, interrompendo la +cicalata del suo discepolo.--Non credo alle alchimie di Tuccio e di +Parri, e le tiro in ballo, io, per appiccicare a Spinello la malattia +de' suoi compagni. I quali, in fede mia, non sanno nulla di nulla e +parlano a vanvera da quei gaglioffi che sono. Perchè, vedi, ragazzo +mio, l'arte si guasterà, quando verranno fuori i chiappanuvoli con le +loro dottrine. Ti dico che la è quistione di lavorare e non d'altro, +di lavorar sempre e di lasciare che i fannulloni cantino. Copiare e +immaginare, immaginare e copiare, ecco il punto. Una cosa non ti vien +fatta alla bella prima? Si prova da capo; verrà alla seconda volta, o +alla terza. Non verrà neanche alla dodicesima? Pazienza; sarà per la +ventiquattresima. Ritieni in mente questo, che manda a rotoli tutte le +dottrine dei fuggifatica; è sempre un errore di veduta, quello che +guasta il lavoro e ti fa perdere il tempo nelle rabberciature. Che ti +serve ritornare col pennello su questa parte e su quella, se il +disegno è squilibrato da bel principio? Rifai di sana pianta, e sarà +molto meglio.-- + +Quel giorno, Spinello deliberò di piantar lì il suo ritratto, per +cominciarne un altro. + +V'ho a dire che gli riescì meglio del primo? Sarebbe una bugia. V'ho a +raccontare come non gli riescisse? Sarebbe una ripetizione. Di certo +quella non era ancora la volta buona. E Spinello, o sbagliando le +proporzioni, o non sapendo cogliere certi rapporti insensibili della +figura, seguitava a credere che ci fosse una malìa. Ad un certo punto, +riconoscendo che il secondo ritratto era peggiore del primo, gittò la +tavolozza e i pennelli, cedendo ad un impeto di sdegno improvviso. + +--O Fiordalisa!--gridò.--La natura si ride di noi, poveri sciocchi, i +quali ci siamo fitti in capo di agguagliarla, o almeno almeno di +seguirla da presso, coi nostri miseri spedienti. O forse son io che +getto sull'arte la colpa della mia ignoranza! Forse ho presunto troppo +delle mie forze, ed ho commesso una profanazione, una vera +profanazione. Ma io non lo volevo, ve lo assicuro, è stato vostro +padre che mi ha stimolato; è stato lui che mi ha acceso questa febbre +nell'ossa.-- + +E piegatosi a mezzo sulla seggiola, appoggiò i gomiti alla spalliera, +nascondendo il volto tra le palme, piangeva di rabbia, il povero +Spinello Spinelli. + +Madonna Fiordalisa si era alzata, e si appressava a lui con aria di +compassione. Spinello non la vide giungere, ma sentì una mano gentile +posarsi sulla sua testa e un morbido braccio sfiorargli le tempie. + +--Chetatevi, messere;--diceva frattanto la divina creatura.--Abbiate +un po' di pazienza. Non è poi un male così grave, non poter fare un +ritratto. + +--Non è grave!--esclamò egli, restando fermo nel suo atteggiamento, +per non avere a perdere il contatto di quella mano adorata.--Non è +grave, voi dite? Ma è il vostro ritratto, che non mi riesce di fare, è +il vostro ritratto, capite, Fiordalisa? Ora, se io non vedessi.... se +io non sentissi la vostra bellezza, intenderei il mal esito; ma in +questo caso soltanto. E poichè questo non è.... + +--Poichè questo non è,--riprese madonna Fiordalisa con accento +scherzevole,--bisogna studiarne un altro. Se fosse vero che la +sentiste troppo?-- + +Spinello si voltò tutto d'un pezzo. + +--Ah, questo sì, potete giurarlo!--esclamò con accento di convinzione +profonda. + +E la vide così bella, così splendida nel suo divino sorriso, che non +seppe resistere al desiderio di afferrar la sua mano, indi, fatto +ardito dalla sua stessa condiscendenza, di rigirarle un braccio +intorno alla cintura e di stringere al seno l'adorata fanciulla. + +Istanti di dolcezza inenarrabile, di beatitudine celeste, voi rimanete +impressi nell'anima e vi si ricorda per tutta la vita. Quella che +avete stretta al seno in un impeto d'amore, che avete sentita +palpitare ed ardere sul vostro cuore, era la più bella tra le creature +di Dio; e per un momento, anche rapido come la folgore, ella è stata +vostra, così pienamente vostra, che nessun potere geloso, neppur +l'ombra d'un pensiero profano, ha potuto mettersi tra il vostro cuore +ed il suo. Che altro si può desiderare o sperare, che non sia da meno +di quel momento sublime? E come tutto il resto della vita, vanità +appagate, ambizioni soddisfatte, altezze superate, è nulla al paragone +di queste ineffabili possessioni dello spirito! Lo si sente quando la +vita sta per fuggire, o quando incomincia a prendervi l'enorme +fastidio di tutto ciò che vi parve desiderabile in essa. + +Fiordalisa si era lentamente disciolta dai lacci dell'innamorato +Spinello. + +--Lavorate, lo voglio;--diss'ella, non tanto per desiderio di +comandare a lui, quanto per rimettersi in contegno e riavere la +padronanza di sè medesima. + +Spinello, obbediente, ripigliò tavolozza e pennelli. + +--Oh, quando sarete mia!--mormorò, rimettendosi al cavalletto. + +--Non lo sono io già, per la fede che v'ho data?--chiese ella con un +placido riso. + +Le dolci promesse di un'estasi invocata passarono davanti agli occhi +di Spinello, che ne fu come abbagliato. E gli fu necessario un grande +sforzo di volontà per rimettersi in pace, poichè il brivido di quella +stretta gli correva ancora per le vene. + +Ad aiutare la sua volontà giunse un rumore di passi che veniva dalle +scale. Poco stante, mastro Jacopo appariva sulla soglia. + +Spinello non poteva vederlo, poichè volgeva le spalle all'uscio; ma lo +vide Fiordalisa e notò che aveva la cera stravolta. + +--Che c'è?--chiese la fanciulla, turbata. + +--Che c'è?--ripetè Spinello, turbato dal turbamento di lei. + +--C'è... c'è... che siamo nati sotto una cattiva stella,--brontolò +mastro Jacopo abbandonandosi su d'una scranna, e gettando la berretta +in un angolo. + +--In nome di Dio, parlate;--gridò Spinello, lasciando di +lavorare.--Che v'è egli intervenuto di grave? + +--Di grave, sì, proprio di grave!--esclamò il vecchio pittore, +guardando la sua berretta, che era andata ruzzoloni per terra.--E quei +massari! Con che aria me l'hanno detto! Quasi che la colpa fosse mia, +e che io li avessi traditi! Se ne farà un altro, col malanno che il +ciel vi dia; se ne farà un altro, e tutti pari. Ma intanto... che +figuraccia! Che cosa non si dirà dei fatti nostri in Arezzo? + +--Che?--disse allora Spinello, credendo di aver capito da quelle rotte +parole l'argomento delle ire di mastro Jacopo;--avrebbero per +avventura biasimato un vostro dipinto? Entrerebbero a disputar d'arte +con voi? + +--Che biasimato? Che disputare con me? c'è ben altro;--gridò il +vecchio pittore.--Si tratta del Miracolo di san Donato, mi capisci? +Del Miracolo di san Donato. + +--Ah, meno male!--esclamò Spinello.--E che cosa gli ha fatto, ai +massari del Duomo, il mio povero dipinto? + +--Nulla; è andato a male. + +--Che? come?--balbettò Spinello.--Andato a male? + +--Sì, ragazzo mio; bisogna vederlo, che cos'è diventato. Un vero +guazzabuglio. Ma procediamo con ordine; altrimenti non capirai nulla. +Ero sul ponte, a lavorare, e si trovava con me Parri della Quercia, +per mesticarmi i colori. Ad un tratto, i massari mi vogliono giù. Che +bisogno hanno di me, da chiamarmi così in fretta? Per fortuna, non mi +ero ancor messo a dipingere. Scendo dal ponte, vo in sagrestia: e là, +con aria di mistero, mi mettono in mezzo, per dirmi: Messer Jacopo, +mala nuova abbiamo a darvi quest'oggi. Restai di sasso---A me? Non si +tratterà mica di persone che mi appartengano.--No, rassicuratevi, +nessuna disgrazia di persone; si tratta dell'affresco di Spinello, del +vostro scolaro prediletto.--Orbene? Che ci avete ancora con +quell'affresco? Non lo avete accettato? Non v'è egli piaciuto, come, +oso dire, è piaciuto a tutti, in Arezzo?--Sì, moltissimo, in verità; +ma che volete, messer Jacopo? Egli pare che il vostro discepolo, come +è forte in disegno, non sia altrettanto pratico dei colori.--Oh, +diamine! Che cos'è questa novità? Nell'uso dei colori l'ho istruito +io, come in tutto il rimanente. Che cosa ci avete coi colori di +Spinello Spinelli?--Eh, veniteci voi, a vederli, il maraviglioso +affresco non si riconosce più da quello di prima.--Andiamo, gridai, +turbato da quella notizia. + +--E siete andato?--interruppe Spinello, tremante.--E avete veduto? + +--Ragazzo mio, sono andato ed ho veduto, sicuramente. Per la croce di +Dio, non so come ciò sia avvenuto. Che colori hai tu adoperati, per +dipingere il Miracolo di san Donato? + +--I vostri, padre mio. Non ne avevo altri. Siete voi, che me li avete +forniti. Erano quelli che si macinavano in bottega dal Chiacchiera. + +--Ah! dovevo ricordarmene!--gridò mastro Jacopo, battendosi la +fronte.--Il Chiacchiera, che se n'è andato così d'improvviso!... Che +diavolo ci avrà messo dentro? Colori di miniere, certamente; e per +mandarti a male ogni cosa. + +--Ma dite, parlate;--ripigliò Spinello.--Finora non mi avete spiegato +che cosa sia avvenuto dell'affresco. + +--Immagina il peggio che potesse accadere. La figura del Santo non si +riconosce più. C'è il verde, l'azzurro, il nero, tutto quello che +vuoi, meno il color naturale delle carni. Il tuo povero Santo è più +lebbroso di Giobbe. E quei massari degnissimi! A sentirli, come ti +conciavano! E come, senza parere, davano la baia anche a me! Già, non +ero io il colpevole, per averti allogato il lavoro? Ecco un gran +danno, mi dicevano, con le beffe per giunta; e queste non solamente +per voi. Maledetti! Non ho voluto saperne più altro e li ho piantati +là, con tutto il loro veleno.-- + +Spinello era rimasto avvilito, quasi istupidito, come il povero +villano che veda il suo campo devastato dal turbine e perdute in +un'ora tutte le speranze d'un anno. La similitudine, se non m'inganno, +è classica; ma a questo che ci posso far io? È la sola che mi si +affacci alla mente. Vedete, del resto, che io non la tiro in lungo e +non ne cavo il costrutto che si potrebbe. + +--Orbene, che c'è?--disse Fiordalisa, vedendo il suo fidanzato così +sbalordito.--Già vi perdete d'animo? + +--Oh, madonna!--esclamò allora Spinello.--Come resistere ad un colpo +simile? Credevo poc'anzi ad una malìa. Ma ora mi avvedo che l'arte non +è fatta per me. Vedete? Qui, con la vostra immagine, non vengo a capo +di nulla. E laggiù mi va male d'un tratto ciò che da principio era +bene e poteva assicurar la mia fama. Che debbo io pensare? D'aver +fatto un bel sogno, e d'essermi svegliato nella più grande miseria.-- + +La bella figliuola di mastro Jacopo scosse la testa, in atto +d'incredulità. + +--Alla fin fine,--diss'ella,--non è un sogno esser qui.-- + +Spinello alzò gli occhi a guardarla. Non era un sogno, davvero. La +bella creatura stava davanti a lui, lo consolava con le sue dolci +parole e col suo divino sorriso. Era, infine, la sua fidanzata; e di +questo non poteva egli dubitare, come della sua vocazione per l'arte. + +--Animo, via!--soggiunse mastro Jacopo.--Vieni in Duomo, a vedere come +te l'hanno conciato, il tuo povero affresco. Sarà un altro dolore, lo +capisco: ma ti farà andare in collera. In certi casi la collera val +meglio dell'abbattimento. E se ti sentirai andare il sangue alla +testa, tanto meglio; ti verrà la voglia di cancellare il dipinto, per +rifarlo di pianta. + +--Dite bene, maestro. Oh, voi non dubitate ancora di me, come ne +dubito io! Ma lo consentiranno i massari? + +--Che vuoi che facciano di diverso? + +--Ma... potrebbero volere che l'opera fosse fatta da voi. E forse, +anzi senza il forse, sarà meglio così. + +--Tira via, sciocco! I massari non mi faranno il torto di credere che +io possa accettare una sostituzione di questa fatta. Poi, metteremo i +ponti e si vedrà. Basti a loro che io m'assuma la malleveria d'ogni +cosa. Se l'opera non riesce bella e salda come è nostro desiderio che +sia, lo giuro a san Luca, che è il patrono dei pittori, saremo in due +a smetter l'arte. Per altro,--soggiunse mastro Jacopo, ridendo,--non +ci sarà questo pericolo. Ricordati che non c'è più il Chiacchiera a +macinare i colori. + +--Oh, non dubitate, padre mio;--rispose prontamente Spinello,--Nessuno +metterà mano nelle tinte. Macinerò io, mesticherò io, farò ogni cosa +da per me.-- + +Così dicendo, Spinello si alzò, per seguire il maestro. Era un triste +viaggio, quello che stava per fare; ma lo avevano confortato le soavi +parole di Fiordalisa. E l'arte, per gli occhi di madonna, tornava +ancora a sorridergli. + + + + +VI. + + +Il guasto intervenuto nell'affresco di Spinello Spinelli aveva fatto +chiasso in città; ne aveva fatto forse più della notizia, corsa un +mese addietro, che ad Arezzo fossa toccata la fortuna di possedere +tra' suoi cittadini un pittore. + +Molta gente accorreva nel Duomo vecchio, per vedere il povero San +Donato, il patrono della città, diventato di tutti i colori. E gli +amici di Spinello si dolevano a quella vista, e i nemici si +rallegravano. Aveva già dei nemici, Spinello, oltre i suoi compagni di +bottega? Sicuro; e perchè no? Tra i nemici di un uomo che lavora, ci +potete mettere tutti i fannulloni d'ogni risma, il maggior numero, +insomma; gente leggiera, che vi loda quando non può farne di meno, ma +che, venuto il momento buono, è sempre felice di potervi assestare uno +scappellotto. + +Con tanta folla, e di un umore così benevolo come potete immaginarvi, +le chiacchiere erano molte, davanti all'affresco del pittor novellino. +Quando giunse in Duomo il vecchio Jacopo, seguito da Spinello Spinelli +e da Tuccio di Credi, che aveva voluto andarvi anche lui, per +confortare l'amico, si faceva capannello intorno ad un pezzo grosso, +che era (fategli di berretta!) messer Lapo Buontalenti. I quattrini +non gli mancavano, a quel giudice di cose d'arte; n'aveva tanti, che +potevano tenergli luogo di giudizio. + +--Buon dì, mastro Jacopo!--disse il cavaliere, accompagnando la frase +con un risolino sarcastico.--Che siete forse venuto per vedere il +lebbroso? + +--Maisì, messere;--rispose il vecchio pittore;--un lebbroso che sarà +risanato. + +--Ah, bene!--ripigliò il Buontalenti.--Sarete dunque voi, che farete +il miracolo? + +--Non lo farò io, messere; lo farà il mio discepolo Spinello, a cui è +toccato questo tiro mancino. + +--E riderà bene chi riderà l'ultimo;--soggiunse Spinello, passando +attraverso il crocchio, e dando un'occhiata severa al beffardo suo +giudice. + +--Il Buontalenti non poteva lasciar passar nè l'occhiata nè la +risposta. Egli rideva, appunto, e scherzava sulla disgrazia del +pittore. La bottata era dunque per lui. + +--Dite per me, giovinotto?--chiese egli con piglio +altezzoso.--Sappiate che io non rido di voi. Solamente compiango chi +si crede da più degli altri e non sa far buon viso ad una giusta +osservazione. + +--Compiangete dunque voi stesso, messere,--gli rispose Spinello,--che +venite ad impancarvi tra i giudici, senza sapere da che parte si tenga +un pennello.-- + +E passò oltre, appoggiando la risposta con una alzata di spalle. + +--Sentite questo ragazzaccio?--gridò il Buontalenti.--Se non fossimo +nella casa di Dio, mi verrebbe voglia di allungargli una pedata. + +--Lasciate correre, messere;--gli disse un savio.--Questi pittorelli +sono otri pieni di vento, e s'hanno a sgonfiare da sè. + +--Sapessero almeno il valor delle tinte!--soggiunse un altro.--E +invece mettono negli affreschi i colori di miniere, scambio dei +vegetali. + +--Chi l'ha detto? + +--Eh, l'han detto parecchi; tra gli altri messer Bindo del Rosso, che +è dei massari. Anch'io, del resto, che ho avuto pratica con pittori, +posso assicurarvi che la cosa non è andata altrimenti. Lavorare in +fresco, che si canzona? Non è mica come sorbire un uovo;--continuò +l'oratore, vedendo di avere tirato a sè l'uditorio.--Certo, è il modo +più maestrevole e bello di dipingere, perchè consiste nel fare in un +giorno solo ciò che con gli altri modi si può in molti giorni +ritoccare sopra il lavorato. Ma, per fare un'opera che valga, bisogna +lavorare sulla calce che sia fresca, nè lasciata mai sino a che sia +finito quel tanto che per quel giorno si vuole lavorare. Mi spiego? +Infatti, quando il pittore indugia a dipingere quel tratto di muro che +è stato preparato per ricevere i colori, la calce fa subito una certa +crosterella, pel caldo o pel freddo, pel vento o pel ghiaccio, e vi +ammuffa e macchia tutto il lavoro. E per questo vuol essere +continuamente bagnato il muro che si dipinge; i colori che vi si +adoperano, tutti di terre, non di miniere; e il bianco, poi, di +travertino cotto. Da ultimo, quando si è dipinto, bisogna guardarsi di +non avere a ritoccare il quadro con colori che abbiano colla di +carnicci, o rosso d'uovo, o gomma, o draganti, come fanno certi +guastamestieri; perchè, oltre che il muro non fa il suo corso di +mostrar la chiarezza, vengono i colori appannati da quel ritoccar di +sopra, e in poco spazio di tempo anneriscono. Ora, io dico, questo +giovinotto che s'è buttato a dipingere in fresco, non le sapeva, +queste cose? E se non le sapeva, come pare da quest'opera sua andata a +male, perchè allogare a lui una medaglia di tanta importanza? + +--Già,--disse il Buontalenti,--perchè allogare a lui la medaglia? Che +ne pensate voi, Tuccio?-- + +La domanda era rivolta a Tuccio di Credi, che poco prima si era +avvicinato al crocchio. + +--Io, messere,--rispose Tuccio con aria discreta,--penso che il povero +Spinello sia stato tradito da qualche compagno d'arte, invidioso della +sua fama. Perchè, in verità, supporlo ignaro dell'effetto dei colori, +non si può. Tanto varrebbe il dire che egli non conosce i primi +elementi della pittura. + +Indi, accostatosi con bel garbo a messer Lapo Buontalenti, come se +domandasse licenza di passar oltre, gli fece un inchino e gli gittò +un'occhiata d'intelligenza. + +--Fermo qua,--disse il Buontalenti, prendendolo famigliarmente per un +braccio, ma accompagnandolo un tratto più oltre, anzi che +trattenerlo.--Voi dunque pensate?... Voi sospettate che....-- + +Indi, a bassa voce, mutato argomento, proseguì: + +--Che ci avete di nuovo? + +--Ho da parlarvi, messere;--rispose Tuccio di Credi.--Il padre è più +incocciato che mai a volergli dare la ragazza. Bisognerà pensarne +un'altra. + +--Bene, venite stasera da me; saremo soli;--disse il Buontalenti. + +Tuccio di Credi si allontanò, per andare a raggiungere Spinello e +messer Jacopo, che stavano in sagrestia a leticare coi massari del +Duomo. Dico che stavano, ma potrei restringermi al singolare, poichè +Spinello taceva, e mastro Jacopo sosteneva tutto il carico della +conversazione con quei bisbetici messeri. + +Mastro Jacopo, quando lasciava di brontolare e si disponeva a +chiacchierare, avrebbe potuto dar dieci punti dei sedici a Marco +Tullio Cicerone. S'intende a Marco Tullio, quando parlava _pro domo +sua_. Infatti, il vecchio pittore, trattando la causa di Spinello, +parlava anche un pochettino per sè. Non era lui che aveva allogato il +lavoro al discepolo? E quel discepolo non doveva sposare la sua bella +figliuola? Immaginate dunque gli sforzi d'eloquenza che fece coi +massari del Duomo. Spinello aveva fatto un'opera maravigliosa, e su +questo non ci cascava dubbio, lo avevano riconosciuto tutti, massari e +non massari. Quanto alle tinte e alla buona preparazione della calce, +non c'era stato niente di diverso, pel Miracolo di san Donato, da ciò +che aveva fatto lui, mastro Jacopo, per gli altri affreschi del Duomo. +Il tradimento era certo, e veniva da qualcheduno dell'arte. Anzi, +mastro Jacopo e Spinello Spinelli sapevano già dove metter le mani. +Del resto, non temessero i massari; a quel guaio si sarebbe rimediato +prontamente. Se a loro premeva il decoro della chiesa, a Spinello +Spinelli premeva altrettanto, se non più, la sua fama. Ai tristi non +sarebbe rimasto altro guadagno che di far lavorare doppiamente quel +povero e valoroso giovinotto. Ma questo non importava, e nello spazio +d'un mese si sarebbe veduto un Miracolo di san Donato bello come il +primo e condotto secondo ogni regola d'arte. Non era solamente +impegnato in quell'opera l'amor proprio di Spinello, ma altresì +l'onore del maestro e di tutta la sua scuola, a cui non era mai +accaduta una cosa simile. + +--Del resto,--soggiungeva mastro Jacopo,--questa volta ci sarò io a +vegliare, e non entreranno in Duomo altri colori che quelli macinati e +mesticati da noi.-- + +I massari chinarono la testa, in atto di assentimento, e diedero +licenza a mastro Jacopo di fare in tutto come gli piacesse meglio, ma +a sue spese e sotto la sua malleveria. + +--Non temete, messeri onorandissimi;--rispose il vecchio pittore, +abbastanza contento di averla aggiustata in quel modo.--Ho giurato di +smettere i pennelli, se la cosa non va come è giusto che vada.-- + +La mattina seguente, chiuso il Duomo ai curiosi importuni, i manovali +si fecero tosto a rizzare una nuova impalcatura, nella cappella di San +Donato. Frattanto, Spinello Spinelli, andando dalla bottega al Duomo, +ci aveva da rispondere a tutti coloro che lo fermavano per via, e da +mandar giù le condoglianze più o meno sincere, che tornano così +moleste ad un galantuomo, quando ci ha l'anima oppressa. + +Io non riesco a capire come mai non ci pensino, le persone +cerimoniose, all'effetto di certi loro discorsi. Basterebbe il dire: +"v'e andata male, abbiate pazienza, rifate e prendete la vostra +rivincita". Ma no, bisogna proprio che vi s'accostino con aria +malinconica, che vi stringano la mano con tutt'e due le loro, che +levino gli occhi al cielo in atto di fare a Dio l'offerta dei vostri +dolori, e che vi facciano una stampita da non finirla più. E voi +escite dalle loro consolazioni più disanimati che mai. Peggio, poi, +quando le condoglianze vi sanno di bugiardo, perchè allora ci avete +anche la nausea, dovendo dar fuori il dolce e tenervi in corpo +l'amaro. + +Spinello Spinelli, come potete argomentare da questo discorso che io +vi ho fatto secondo la sua intenzione, cansava molto volentieri ogni +incontro. Nello stato d'animo in cui egli si trovava, ogni conoscente +era un seccatore. Da bottega al Duomo; dal Duomo a bottega; era questo +il suo itinerario quotidiano, compiuto con una rapidità da meritargli +il soprannome di Saetta. + +La nuova impalcatura era stata rizzata dai manovali; e Spinello, come +potè avvicinarsi al suo povero affresco, non durò fatica a riconoscere +che, scambio di terre, gli avevano macinato colori minerali, con +qualche altra diavoleria per giunta alla derrata. Ma che cosa fosse +veramente questa diavoleria, nè egli, nè mastro Jacopo riuscivano ad +intendere, mancando a quei tempi il benefico trovato delle analisi +chimiche. Ambedue maledissero un'altra volta il Chiacchiera e lo +votarono agli spiriti maligni, come usavano fare gli antichi Ebrei col +capro emissario della tribù; indi Spinello si diede a rifare i suoi +cartoni, in quella che i manovali scalcinavano la vòlta. + +Disgraziato affresco! Egli sparì dopo aver brillato una settimana agli +occhi della moltitudine stupefatta; sparì, come sparisce una donna +leggiadra, dopo avere innamorato mezzo mondo della sua fiorente +bellezza. Ma quantunque la fine dell'affresco di Spinello Spinelli +fosse stata precoce, non gli era toccata la sorte delle belle donne +che muoiono giovani, poichè s'era da un giorno all'altro imbruttito e +ne avevano detto corna quegli stessi che più lo avevano lodato. +Instabilità degli umani giudizi! + +Animato da un po' di rabbia, ma più dai conforti della bella +Fiordalisa, Spinello si pose all'opera e lavorò per quattro. Già si +capisce che il ritratto di madonna fu per allora rimesso a dormire. +Infelice ritratto! Non era venuto bene da principio, e meritava la sua +sorte. + +Mastro Jacopo non si dolse di ciò. Egli, che pure aveva spese tante +parole a consigliare quell'opera, fu il primo a dire che era meglio +lasciarla da banda. Un po' di intervallo ci voleva, perchè l'animo si +mettesse in pace e l'occhio del pittore si liberasse da certi +dirizzoni; più tardi si sarebbe veduto. Ma Spinello non contava di +ripigliare il lavoro, nè più tardi, nè mai. Sapete già che nella +impossibilità di ritrarre i lineamenti di Fiordalisa egli ci vedeva +l'effetto di una malia. Perchè avrebbe richiamato lo spirito maligno, +che si beffava così crudelmente di lui? Meglio era non pensarci +affatto. + +Del resto, il Miracolo di san Donato richiedeva tutto il suo tempo. +Spinello era pieno d'ardore e passava sul trespolo le intiere +giornate, lavorando alla brava. I pennelli, nelle sue mani, andavano e +venivano come la spola in mano alla tessitrice. Un mese dopo la scena +coi massari del Duomo, che v'ho raccontata più su, il nuovo affresco +era condotto a termine. Tutto era stato osservato con diligenza, e +direi quasi passato allo staccio, la calce, la rena, i colori. Mastro +Jacopo vegliava come uno degli Otto; nessuno, oltre lui e Spinello, +aveva potuto metter piede sul ponte. Anzi, il vecchio pittore aveva +spinto il rigore a tal segno, che lo scaccino del Duomo dovesse +vietare a lui stesso a lui, mastro Jacopo, di salire sull'impalcatura, +se non fosse stato presente Spinello. + +--Non si sa mai!--diceva egli ridendo.--Potrei essere sonnambulo, +venire in Duomo senza avvedermene e tentare di salire quassù; per fare +qualche tiro mancino, sotto la guida del diavolo.-- + +I massari degnissimi videro il nuovo dipinto e si congratularono col +giovine artista per la sua diligenza, come per la sua valentia. Il +popolo fu chiamato e ammirò. Spinello, rifacendo, aveva mutato alcune +cose, pensando che potesse vantaggiarsene il quadro. E certamente la +composizione, restando suppergiù quella di prima, ci aveva guadagnato +di scioltezza; il disegno appariva più corretto, e tutte le parti +assai meglio dipinte. Chi ha dovuto rifare un lavoro, anche lodato +nella sua prima forma, intenderà queste cose. Ma non mancarono neanche +i sofistici, per sentenziare che il primo affresco era meglio. E +forse, anche senza saperlo, dicevano il vero, poichè la freschezza di +una prima impressione non si ripete più, anche facendo un più corretto +lavoro. + +Lodato, levato a cielo, messo a confronto con sè medesimo, Spinello +non era tuttavia con l'animo all'altezza della sua riputazione. Il +poveretto sfioriva, avvizziva, intristiva ad occhi veggenti. + +--Ragazzo mio,--gli disse un giorno Mastro Jacopo,--tu non sei +contento dei fatti tuoi; tu aspetti qualche cosa, come a dire la manna +del cielo. + +--Che dite, maestro!--esclamò il giovinetto, confuso. + +--Negalo, se ti basta l'animo. Non sarà la manna, lo capisco, ma +qualche cosa di simile. Per esempio,--soggiunse maliziosamente il +vecchio pittore,--una parolina di quel certo babbo. Ed io, scimunito, +m'ero messo in testa che ti bastasse la gloria! + +--Oh, padre mio,--rispose Spinello, indovinando finalmente dove +volesse andare a battere mastro Jacopo,--la gloria è una bella cosa, +soltanto perchè è donna. Ma una donna vera, sia detto con vostra +licenza, vale assai più della gloria, che è donna solamente per +grammatica. + +--Eh! non dirai mica sempre così;--ripigliò mastro Jacopo.--Come tu mi +vedi, io amo adesso la gloria, che è donna per burla. È vero che +anch'io non sono più l'uomo di prima. Tuttavia, quando aveva i tuoi +anni, amavo una cosa e l'altra, anzi una cosa per l'altra. Ma infine, +siamo giusti, non è questo ciò che tu fai? Desideri di risplendere, +d'innalzarti, per raggiungere un fiore. + +--Ed un fiore che voi tenete tropp'alto con la mano;--disse Spinello, +ridendo. + +--Sì, eh, manigoldo! Troppo alto? Stiamo a vedere che dovrei +buttartelo tra' piedi! Ma basti di ciò;--soggiunse mastro Jacopo, +vedendo che il povero innamorato si faceva serio da capo;--che diresti +tu del giorno di San Luca? Sai pure. San Luca è il patrono dei +pittori. + +--Dico,--rispose il giovane, chinando la testa,--che san Luca verrà +fra trentadue giorni. + +--Ti paion troppi? Contentati! Anche Fiordalisa ci ha i suoi +apparecchi da fare.-- + +Spinello Spinelli si buttò nelle braccia di mastro Jacopo. + +--Animo, via!--brontolò il vecchio pittore.--Non piangere, io credo di +aver disimparata quest'arte, e potrei esser geloso di te. + +Così dicendo, mastro Jacopo asciugava due luccioloni, che erano venuti +proprio allora a farlo bugiardo. + +Quel giorno, Spinello Spinelli entrò raggiante in bottega. E Parri +della Quercia e Tuccio di Credi, opachi e taciturni lavoratori, +levarono gli occhi stupiti a contemplare quel giovine cherubino, che +non capiva più nella pelle. + +--Che c'è?--disse Parri della Quercia.--Vi fiammeggiano gli occhi. + +--Lo credo io!--rispose Spinello.--C'è... c'è, amici miei, una grande +novità. Ve la dò a indovinare alle cento. + +--Dio buono!--esclamò Parri della Quercia,--si tratta di una cosa che +vi fa molto piacere. + +--Benissimo! Avete indovinato alla prima. + +--Eh, che sia una cosa allegra lo si vede dalla vostra cera. Che cosa +sia, poi, aspettiamo di udirlo dalle vostre labbra, poichè non +basterebbero a noi, nè le cento, nè le mille. + +--San Luca! San Luca!--gridò Spinello, saltando, e abbracciando +l'amico Parri.--Mi capite? Il giorno di San Luca. + +--Cade se non m'inganno ai 18 di ottobre;--rispose Parri della +Quercia. + +--Che importa a me quando casca? Volevo dirvi che quel giorno io +sposerò madonna Fiordalisa. + +--Ah!--disse Parri.--Abbiate le mie congratulazioni. Quantunque, +potete anche farne di meno. + +--V'ingannate, Parri; le congratulazioni degli amici ci esprimono il +loro animo e portano fortuna come gli augurii. E il vostro e quello di +Tuccio mi saranno carissimi.-- + +Tuccio di Credi, così chiamato a parte della gioia di Spinello +Spinelli, lasciò di macinar colori, per rispondere col suo accento +grave, che pareva scaturire dagli abissi: + +--Siate felice! + +--E voi mi sarete compagni alla cerimonia, non è vero?--ripigliò +Spinello, che era avvezzo al tono di voce dell'amico Tuccio e non +doveva farne più caso. + +--Sicuramente,--rispose Parri della Quercia.--La vostra allegrezza è +la nostra. + +--Ed è grande, sapete? Così grande che io non la posso contenere; così +grande, che ho sempre paura di.... Ma non diciamo sciocchezze. Volevo +soltanto farvi intendere che gioia profonda sia quella di possedere +chi s'ama, quando si ama.... + +--Come voi amate, ho capito;--disse Parri della Quercia, col suo +placido viso. + +Era contento quel buon diavolaccio di Parri. Non si sentiva nato per +nessuna altezza, e dalla sua mediocrità consapevole, ma non gelosa, +godeva di ammirare i fortunati che andavano su, fin dove un uomo può +andare, per cogliere ciò che è più desiderato nel mondo, una corona di +alloro o un amplesso, il bacio della gloria o un bacio di donna. + +Tuccio di Credi, per contro, era diventato livido come un cadavere. Ma +già, voi lo sapete, Tuccio di Credi aveva la faccia di colore +olivastro, e queste tinte illividiscono facilmente ad ogni commozione +dell'animo. Ora, il lividore di Tuccio poteva essere un segno di +allegrezza profonda, come era di profondo rancore. + +Anch'egli aveva amato Fiordalisa, ma senza speranza, prima che +Spinello Spinelli entrasse in bottega di mastro Jacopo e innamorasse +la bella figliuola del pittore. Per altro, avrebbe voluto che gliela +rubasse un altro; il Buontalenti, per esempio, o il primo venuto tra i +cavalieri d'Arezzo. Egli certamente avrebbe odiato il rivale, ma non +così fieramente come un compagno d'arte, la cui felicità dovesse +stargli sempre davanti agli occhi, quasi un rimprovero alla sua +dappocaggine.--Ecco qua (parea dirgli un matrimonio di quella fatta); +madonna Fiordalisa, quest'angelo di bellezza doveva toccare in premio +ad uno che avesse in petto il sacro fuoco dell'arte; e tu non eri +quell'uno.-- + +Ma che importa, quando si ama (dirà il lettore), che importa che la +persona amata vi sia rapita da Caio, anzi che da Sempronio? Importa +moltissimo, se all'amore aggiungete l'invidia. + + + + +VII. + + +Siamo già presso al gran giorno, e ancora non si è fatta un'intima +conoscenza con madonna Fiordalisa, che dovrebb'essere l'eroina della +festa. Abbiamo ammirata la sua bellezza esteriore, ma l'anima sua non +ci è nota. Abbiamo veduto il fiore, non abbiamo sentito il profumo. + +Fiordalisa era vissuta molti anni da sola in casa di mastro Jacopo, +padre amoroso, ma burbero e tutto sprofondato nell'arte sua. Esciva +appena d'infanzia quando le era morta la madre, e ciò le aveva portato +l'obbligo di molte cure domestiche non intese subito, ma vedute ed +accettate a mano a mano che in lei cresceva con gli anni il giudizio. +Era una bambina grave prima di essere una donnina forte. + +Inoltre, ella aveva veduto assai presto la necessità di custodirsi da +sè. Il fiorire della bellezza era stato precoce, e il ronzio dei +calabroni del pari. Lodata, ammirata, corteggiata alla larga ma con +visibile assiduità, bersagliata da sguardi languidi, salutata da +esclamazioni subitanee, da voltate e da fermate che dicevano esse sole +un mondo di cose, madonna Fiordalisa ci aveva tutte le tentazioni per +diventare una vanerella. E forse sarebbe finita così, se la presenza +di una mamma, tenendo lontani gli adoratori importuni, avesse lasciato +libera quella bella creatura di scegliere nella turba i più modesti, e +ad ogni modo di inebbriarsi in tutte le generazioni d'incenso che +vaporavano intorno a lei. Ma io ve l'ho detto, Fiordalisa era sola; +non aveva tempo nè modo di raccapezzarsi; doveva guardarsi da tutti, +non osservando nessuno. E si era concentrata in sè chiudendo nel +profondo dell'anima tutte le sue belle fantasie giovanili. Ora, voi +sapete che cosa avviene dei liquori generosi, quando sono chiusi +appuntino; fermentano da sè, si rinforzano in una specie di +meditazione solitaria. E nell'anima di Fiordalisa, la fantasia aveva +tanto più lavorato, quanto più era stata rinchiusa. La vita reale +l'opprimeva con tutte le sue convenienze, i suoi riguardi, le sue +necessità, ma lo spirito si ricattava di quella tortura, affinando, +abbellendo, innalzando il proprio ideale. + +Mastro Jacopo credeva di comandar lui alla sua bella figliuola, +perchè, quando le diceva: "facciamo la tal cosa" ella si affrettava ad +obbedirgli. E non sapeva, il babbo, che egli non comandava mai e che +non consigliava mai nulla che non fosse ispirato da lei, e preparato +da lunga mano con sapienti rigiri. Per esempio, la fanciulla aveva +inteso assai presto che un giorno le sarebbe toccato di andare a +marito, e che forse avrebbe dovuto escire di casa. E allora, chi +avrebbe avuto cura del babbo? Un uomo solo ha bisogno di tante cose, +nel governo della casa, che una donna gli è più che utile, necessaria. +Nè basta a lui di essere in tal condizione d'agiatezza, che gli +consenta il lusso di due o tre donne di governo. Fossero anche dieci, +esse non valgono l'occhio ed il cenno di una buona massaia. Perciò, +immaginate con quanti graziosi artifizi madonna Fiordalisa +s'industriasse a insinuare bel bello nella mente di suo padre che la +figliuola di un artista non doveva sposare che un artista. La cosa +tornava bene all'umore bizzarro di mastro Jacopo; ed egli aveva fatta +sua l'ideina germogliata nel cervello della sua Fiordalisa. + +Perchè s'era messa in testa di consigliarlo a quel modo? Son certo che +voi, lettor sottile, non mi menate buona la ragione domestica, +rammentando la massima, confermata da una osservazione costante, che +noi accogliamo le idee savie solamente quando esse s'accordano con una +realtà che ci piace. Ma, a farlo apposta per isbugiardare la massima, +Fiordalisa non ci aveva nessuna realtà di quelle che potreste +figurarvi. Ella non aveva davanti agli occhi la più piccola immagine +di genio nascente. Gli scolari di suo padre erano rozzi, o gaglioffi, +veri fattori, garzoni di bottega, non artisti da innamorare le +fanciulle. Madonna Fiordalisa non aveva condotto l'animo di suo padre +su quella via, che per un senso d'orgoglio. Ecco in che modo. + +L'arte della pittura incominciava allora ad essere tenuta in qualche +pregio, più per la fama di Giotto e de' suoi valenti discepoli, che +non per sè medesima, come arte liberale. Solo da pochi anni i pittori +avevano istituita in Firenze la loro confraternita speciale, e mastro +Jacopo di Casentino, che v'era ascritto dei primi, aveva dipinto per +l'oratorio di quella un _San Luca che ritrae la Nostra Donna in un +quadro_. Ma ciò non bastava ancora a nobilitare i pittori, poichè, lo +sapete, tutte le distinzioni hanno mestieri di pigliar lustro dal +tempo. Inoltre la compagnia di san Luca non era nata con intendimenti +molto orgogliosi, ma solo perchè i maestri che allora vivevano, così +della vecchia maniera greca, come della nuova di Giotto, ritrovandosi +in gran numero e considerando che l'arti del disegno avevano in +Toscana, anzi proprio in Firenze, avuto il loro rinascimento, s'erano +consigliati di creare la detta compagnia, sotto il nome e la +protezione di san Luca evangelista, sì per render lode e grazie a Dio +nell'oratorio di quella, sì anco per trovarsi alcuna volta insieme e +sovvenire nelle cose dell'anima e del corpo a chi, secondo i tempi, +n'avesse bisogno. Il periodo è lungo; ma non è che l'abbreviatura d'un +altro, anche più lungo, di messer Giorgio Vasari. Del resto i pittori +non erano che una frazione degli scudai, rotellai, palvesai, ed altri +artefici di quella fatta; nè si credevano diversi da questi, poichè +tutti dipingevano le pezze onorevoli e le imprese negli scudi degli +uomini di guerra. La famosa risposta di Giotto a quel villan rifatto +che voleva farsi dipinger l'arme da lui, è la riprova di questa +comunanza di lavoro. Il rinnovatore dell'arte italiana non si doleva +tanto di dover dipingere uno stemma, quanto di dover accettare la +commissione d'un uomo di picciolo affare, che ragionava d'armi come se +fosse il duca Namo di Baviera. + +Accadeva dunque all'arte della pittura ciò che è dei piccoli aquilotti +nel nido, che sentono nascer le penne e già batton l'ali, quantunque +abbiano ancora i bordoni. Madonna Fiordalisa sentiva il gentile +orgoglio dell'arte paterna, e in ciò spero che nessuno le vorrà dar +torto. Quegli angioli e quelle Vergini che dipingeva suo padre e che +facevano rimanere a bocca aperta tanti gentiluomi di Firenze e di +Arezzo, erano quarti di nobiltà per la sua casa, che valevano pure le +armi di concessione degli imperatori di Lamagna e dei reali di +Francia. Madonna Fiordalisa aveva dunque la sua piccola superbia in +testa. E poichè al matrimonio bisognava pensare, per la ragione +naturalissima che una bella ragazza come lei non avrebbe potuto +sottrarvisi, ella incominciò a fare il suo ragionamento dentro di sè. +Un artefice di umili lavori non lo voleva, e ad ogni modo non lo +avrebbe voluto mastro Jacopo; ma un gentiluomo, ancorchè fosse +piaciuto a suo padre, non lo avrebbe voluto lei sentendo +istintivamente che i grandi, i potenti della terra, non erano fatti +per la figliuola d'un pittore. Madonna Fiordalisa non amava +discendere, ma non voleva neanche salire ad una altezza, dove poi le +si potesse rinfacciare l'umiltà relativa dei suoi natali. In quel +corpicino leggiadro batteva un cuor di regina. + +Nessuno, io spero, vorrà dirmi che io la rendo brutta, dipingendola un +tantino orgogliosa. L'ipocrisia non deve guastar l'arte, come qualche +volta pur troppo le avviene di guastar la natura. Orgogliosi lo siam +tutti la parte nostra, e meglio sarebbe confessarlo sinceramente, +ognuno per sè medesimo, anzi che fermarsi a biasimare la cosa negli +altri. Fiordalisa a buon conto, era superba come doveva essere, di +quella superbia che non reca offesa ad alcuno, ma che basta a farci +sentire non indegnamente di noi, ed è stimolo potente ad opere +egregie, o almeno almeno a non volgari pensieri. + +La realtà piacevole che, come ho detto, mancava ancora alla bella +Fiordalisa quando ella incominciò ad insinuare nella mente di suo +padre l'idea di non volere che un artista per genero, si presentò +finalmente, nella persona di Spinello Spinelli. La fanciulla riconobbe +in lui l'ultimo venuto e il più modesto de' suoi adoratori di strada. +Si turbò, a tutta prima, immaginando che fosse un temerario +introdottosi destramente in casa di mastro Jacopo, sotto colore di una +vocazione artistica che non sentisse davvero nell'anima. Fiordalisa +era una di quelle donne che non amano gli audaci. Ma ella non istette +molto ad accorgersi che Spinello non aveva mentito, e incominciò a +vedere in lui l'incarnazione di quell'ideale che ella vagheggiava +nella sua mente. Si raccolse allora in sè medesima, assaporando la +nuova sensazione che il caso portava nella sua esistenza. Il cuore di +Fiordalisa si era svegliato; per contro, la sua fantasia, vigile da +prima e avvezza a vagar dietro alle chimere, si addormentava in un bel +sogno, che aveva argomento nel vero. + +C'è nell'amore un grazioso dormiveglia, di cui come di tante altre +cose piacevoli, si sente la delizia, quando la sensazione è cessata, o +s'è trasformata in un'altra. Il cuore incomincia a farsi vivo, nel +confuso bisbiglio d'una voce arcana. La ragione, acquietata da onesti +argomenti, o persuasa dalla lontananza del pericolo, trova nel fatto +il suo tornaconto e sonnecchia, lasciando che l'anima si abbandoni +intieramente al soave sentimento che la invade. Tutti gli amori lo +hanno, questo dolce periodo d'infanzia, del non desiderare, del non +discuter nulla, dell'accettare la vita e la cosa come ci sono offerte +dalla lieta occasione. È il tempo in cui l'uomo osserva la veste +portata da una donna, per rammentarsene poi, come d'ogni parte più +appariscente della bellezza di lei; è il lampo in cui la donna medita +sulle frasi più insignificanti, e finisce a trovarci un senso riposto. +E più tardi l'uomo può dire: "Sapete? la prima volta che ho sentito di +amarvi, eravate vestita così e così." E la donna dal canto suo: "Vi +rammentate? Un giorno, nel tal luogo, alla tal ora, mi avete detto che +non vi piacevano i _marrons glacés_." Cara infanzia d'amore! In quel +soave dormiveglia si è compiuto il grande mistero della +compenetrazione (stavo per dire della transustanziazione) di due +cuori, di due anime, di due esistenze. E quando ci si trova innamorati +a buono, non si sa mica come la sia andata, nè quando sia entrato, nè +da che uscio, l'amore. Si vorrebbe saperlo, per appagare una gentile +curiosità, e rinnovarne la grata sensazione. Ma invano; l'indagine +nostra non può risalire all'origine, o, se vi giunge, non trova nulla +di chiaro. Così è l'infanzia del linguaggio, di quest'altro sublime +mistero. Come ha imparato a parlare il bambino? Quando e per che vie +ha trovati i nessi della frase e i segreti della coniugazione? Cercate +e non troverete; bussate e non vi sarà aperto, nè ora, nè mai. + +Quando madonna Fiordalisa si accorse di amar tanto il nuovo discepolo +di suo padre, mastro Jacopo era già più infatuato dei meriti di +Spinello che ella non fosse invaghita del giovane. Una bella mattina +mastro Jacopo le disse così di schianto: "Sai? Spinello ti ama; io amo +lui; resta che lo ami anche tu, perchè la catena sia fatta". Ella rise +della forma bizzarra che suo padre avea dato alla notizia; ma non ebbe +a maravigliarsene punto. Come l'amore di Spinello Spinelli, così le +intenzioni benevole di mastro Jacopo non erano una novità per lei; le +sapeva già, le sentiva nell'aria. + +Anche il trionfo artistico di Spinello nell'affresco del Duomo, per +grande che fosse, era preveduto. La cosa andava da sè. Era, per dir +così, la chiave della camera nuziale, ed era giusto che Spinello +facesse miracoli per ottenerla. Di questo ella non aveva mai dubitato, +poichè la ragione dell'impresa, il segreto della vittoria di Spinello, +era in lei, consapevole virtù teologale. Quante cose sapeva la bella +Fiordalisa! Ma badate, non più tante come prima. Per esempio, una +volta ella sapeva quanti uomini in Arezzo fossero innamorati di lei. +Nè già perchè ella si fosse fermata a contarli, vi prego di crederlo, +ma perchè non poteva non vederli, non sentirsi fischiare all'orecchio +le loro giaculatorie, anche quelle che non escivano fuori in parole +formate. Madonna Fiordalisa vedeva senza guardare, udiva senza +ascoltare. Ma quando ella sentì di amare Spinello, non vide, non udì +più nulla del mondo. Il sesto senso che hanno le donne, per cogliere +ciò che sfugge all'attenzione dell'universale, fu spento d'improvviso +in lei. Madonna Fiordalisa non vedeva, non udiva che un uomo. In +apparenza, era sempre contegnosa e tranquilla, come quando sentiva il +susurro degli inni che volavano a lei d'ogni parte, e direi quasi il +crepitio dei cuori che ardevano sul suo passaggio trionfale. Ma +nell'anima sua era un pensiero che non pativa rivali, nel suo cuore +un'immagine che non lasciava posto a nessuna impressione esteriore. + +La rammentate, la favola di quella bella principessa a cui una fata +benigna aveva concesso di poter leggere nel cuore di tutti, fino a +tanto che ella potesse veder chiaro nel suo? Un giorno la principessa +si svegliò più triste dell'usato; guardò nel suo cuore e ci vide +torbido. La poverina era innamorata. La favola dice che da principio +ella non sapeva darsene pace; ma che poi ne fu consolata dalla sua +protettrice. Che ti giova, le disse la fata, di leggere nel cuore di +tutti? Le più grandi soddisfazioni della vanità non valgono il più +piccolo conforto d'amore.-- + +Il guasto dell'affresco era venuto in mal punto, per indugiare la +felicità dei nostri innamorati; ma non doveva altrimenti distruggerla, +poichè la mano che aveva condotto a termine il primo lavoro, poteva +incominciarne un secondo. Fiordaliso indovinò la presenza del nemico, +e sospettò anzi un geloso. Ma suo padre non ci aveva veduto che il +tiro mancino di un compagno d'arte invidioso, e mostrava anche di +sapere dove metter le mani. La partenza improvvisa del Chiacchiera, +del Granacci e di Lippo del Calzaiuolo dalla bottega di mastro Jacopo, +confermava i sospetti del vecchio pittore. E Fiordalisa lasciò in +disparte i suoi dubbi, non cercò altro, non si volse attorno per +interrogare i sembianti, che avrebbero potuto impallidire. Del resto, +che importava cercare il nemico, se Spinello doveva ad ogni modo +riportare la palma? Fiordalisa rianimò il coraggio del suo fidanzato e +gli persuase che da quel male ne sarebbe derivato un bene maggiore, +poichè nella seconda prova egli avrebbe dimostrato, se era possibile, +una più grande franchezza di mano. + +Così avvenne, com'ella aveva pronosticato. Spinello ebbe vendetta +allegra dello sconosciuto nemico, nel plauso di tutti i suoi +concittadini, che avevano ammirato il primo dipinto e che levarono a +cielo il secondo. E mastro Jacopo, contento come poteva esserlo un +padre, diede a Spinello il maggior premio che per lui si potesse, +annunziandogli che il matrimonio si sarebbe fatto fra un mese. Un +mese! Appena quanto occorreva per gli apparecchi nuziali. + +Gran giornata, quella festa di San Luca! Ma ogni santo ha la sua +vigilia, e mastro Jacopo pensò giustamente che dovesse averla anche il +terzo degli evangelisti e il primo dei pittori cristiani. Il giorno +delle nozze doveva essere un giorno di raccoglimento; bisognava dunque +solennizzarlo in anticipazione, facendo alla vigilia il pranzo +nuziale. + +La casa di mastro Jacopo era di persona agiata, ma non ricca. Del +resto, a quei tempi, anche i popolani grassi vivevano semplicemente. +Al servigi della famiglia di mastro Jacopo non c'era che una vecchia +fante, la quale bastava a tutto, e a governare la casa e ad +accompagnare madonna Fiordalisa, quando esciva per andare agli uffizi +divini. Essa per altro non sarebbe bastata ai bisogni di quella +circostanza solenne, e fu mestieri provvedersi di quattro o cinque +mezzi servizi per quel giorno di grandi faccende domestiche. Parri +della Quercia e Tuccio di Credi, volonterosi aiutanti, si fecero in +quattro, per servire il maestro in quelle ricerche e in tutto l'altro +che gli fosse bisognevole. Nella necessità si conoscono gli amici; e +quello era il meno che potessero fare, per dimostrargli la loro +gratitudine. + +Il vecchio pittore si rallegrava di vedere raccolta in casa sua tanta +gente. I congiunti non erano molti, poichè egli non era nato in Arezzo +e messer Luca Spinelli neppure. Ma una zia si trovò, ed anche una +copia di cugini o di cugine, a cui si aggiunse una mezza serqua di +amici vecchi, che potevano considerarsi come parenti, o giù di lì. +C'erano poi gli scolari di Mastro Jacopo, ed anche qualche bell'umore, +di quei tali che si invitano a tutte le feste, perchè rallegrino le +brigate coi loro motti arguti o con le loro canzoni. + +Messer Luca Spinelli, quel giorno, baciò sulle gote la gentil +Fiordalisa e la chiamò col dolce nome di figlia. Com'era bella, nella +sua veste di ferrandina a larghe pieghe e la radice del collo coperta +da un baveretto bianco! Era la veste che ella indossava per recarsi al +Duomo; la veste con cui l'aveva veduta per la prima volta Spinello, e +voi intenderete, io m'immagino, il delicato pensiero che l'aveva +consigliata di vestirsi a quel modo, lasciando al giorno seguente le +più sfarzose abbigliature. + +Ma ohimè, se Fiordalisa, era bella, non era altrimenti lieta. Messer +Luca osservò che la sua nuora futura, anzi, la sua cara figliuola, +poichè oramai poteva anch'egli chiamarla così, portava sul volto le +traccie d'un interno rammarico. + +--Luca mio,--gli disse mastro Jacopo, traendolo in disparte,--che +volete? Son donne e ci hanno le loro piccole superstizioni. S'è dovuto +prendere quattro o cinque persone a mezzo servizio, per dar mano a +tutto il bisognevole in questa casa, dove pare che ci sia il +finimondo. E stamane, uno di questi gaglioffi anzi una di queste +sventate, poichè si tratta d'una donna, nel riporre certe robe nel +forziere di mia figlia, ha lasciato cadere un piccolo specchio, che è +andato, come potete immaginarvi, in tanti minuzzoli. E per giunta +(vedete che sciocca!) non s'è messa a gridare che era una grande +disgrazia? + +--Lo è certamente;--notò messer Luca Spinelli.--Costa caro uno +specchio! + +--Oh, per questo avete ragione; ma non era il caso di vederci altro +guaio. La mia figliuola veramente non li aveva, certi pregiudizi per +il capo; ma voi mi capirete bene; sentirsi dire che il rompere uno +specchio porta sventura, non è certamente una cosa piacevole, specie +alla vigilia d'un matrimonio. Io per altro l'ho consolata, dicendole +che la rottura d'uno specchio porta sventura, bensì, ma solamente a +chi lo ha lasciato cascare. Non ho detto bene? Ma lasciamo queste +ragazzate;--conchiuse mastro Jacopo;--e andiamo a tavola, con la +benedizione di Dio. + +Del resto, se madonna Fiordalisa era grave all'aspetto, non crediate +che fosse per quel piccolo guaio, dimenticato pochi istanti dopo che +era avvenuto. Ed ella e il suo fidanzato stavano in contegno, come è +costume di tutti gl'innamorati, giunti a quel momento, in cui hanno da +custodire la loro allegrezza dallo sguardo importuno dei curiosi, ed +anche da nascondere, per debito di cortesia, la noia che provano a +dover perdere il loro tempo in compagnia di profani. + +Fortunatamente, se i due innamorati apparivano un po' malinconici, +mastro Jacopo era gaio per essi e per altre undici coppie di sposi. È +sempre andata così. I caratteri più burberi quando girano per caso al +buon umore, diventano così pienamente e così rumorosamente allegri da +mettere in sacco una dozzina di giullari. + +Mastro Jacopo aveva ragione d'essere così allegro. La sua figliuola +andava a marito. Era la sorte di tutte le ragazze; ma per quella volta +la frase non era precisa, poichè Fiordalisa non andava restava, ed era +il marito che faceva la strada. Mastro Jacopo aveva voluto tirarsi il +genero in casa, e Luca Spinelli che non era ricco, già lo sapete, si +acconciava al desiderio del vecchio pittore. Il quale poteva dire +giustamente di aver concessa con una mano sua figlia, ma di averla +ritenuta con l'altra. + +Alle gioie domestiche di mastro Jacopo avevano preso parte moltissimi, +in Arezzo, e si potrebbe aggiungere tutti gli abitanti della contrada. +Mastro Jacopo era universalmente stimato; la sua figliuola era +universalmente amata, anzi per dirla con una iperbole tutta nostrana, +adorata. Figuratevi che davanti all'uscio di casa erano stati piantati +degli alberi inghirlandati di fiori. Era la confusione del calendario; +ii maggio in ottobre! E sotto alle finestre della casa si affollavano +i cantori popolari, per festeggiare le nozze di madonna Fiordalisa coi +loro rispetti, frammezzati da certe rifiorite, che era una delizia a +sentirle. + +Non vi descrivo il pranzo. Vi dirò solamente che fu degno della +circostanza e lieto per una bella confusione di bicchieri e di lingue. +Il vin toscano, specie quello di Val di Chiana, è generoso, non +traditore; vi dà una dolce allegria, senza turbar la ragione. + +Spinello non mangiava e non beveva che a fior di labbra. Guardava +Fiordalisa. Stava a sentire i motti, sorrideva ai complimenti, +accettava gli augurii, ma senza meditarci su. Guardava Fiordalisa. Di +tanto in tanto, facendo uno sforzo di volontà, si concentrava in sè +medesimo e chiedeva: + +Son io, proprio io, che la sposo? Non è un sogno, che faccio? In fede +mia non lo so. Vedrò di persuadermene domani.-- + +La giornata era bellissima, forse un po' troppo calda, per il mezzo +d'ottobre. Guardando Fiordalisa ad ogni tratto, Spinello s'immaginò +ch'ella dovesse soffrire. Come Dio volle, anche il pranzo finì; ed +egli, accostandosi alla sua fidanzata, le chiese sotto voce: + +--Madonna, che avete? Vi sentite qualche cosa? + +--Oh, nulla;--rispose ella.--Un po' di caldo. + +--Dovevo figurarmelo;--riprese Spinello.--Si sta male, chiusi qui +dentro, ed in tanti! Venite con me, madonna, a respirare un po' di +aria libera.-- + +Fiordalisa accettò l'invito di Spinello, ed escì con lui sul loggiato. +Era l'ora di vespro, e il sole incominciava a nascondersi dietro i +tetti delle case vicine. Il cielo era splendido scintillante d'oro con +riflessi di porpora. L'aria, sul loggiato, era tiepida ancora della +lunga refrazione dei raggi solari sulle pareti e sui colonnini di +marmo; ma dalla strada incominciava a spirare il timido soffio +dell'aria vespertina. Fiordalisa bevve con desiderio quell'alito +consolatore. + +--Bella sera!--esclamò Spinello!--E miglior giorno sarà domani!-- + +Fiordalisa si volse a lui e sorrise, ma d'un sorriso stanco, che morì +appena nato su quelle pallide labbra. + +--Anima mia!--proseguì Spinello avvicinandosi.--Voi non vi sentite +bene, quest'oggi! + +--È vero;--diss'ella---Non so proprio che cosa sia. Mi parea di +morire, là dentro. + +--Dio mio!--esclamò il giovane, commosso--bisognerà prendere qualche +cosa. Se io sapessi!... + +--Oh, non vi date pensiero. Anche oggi, prima di venire a tavola, ho +preso un cordiale. Mi sentivo già un poco abbattuta!....-- + +Spinello si sarebbe turbato per molto meno. Volgendo la testa, come +chi cerchi qualche cosa che non sa, gli venne veduta, nel vano +dell'uscio che metteva al loggiato, la faccia scura di Tuccio di +Credi. + +--Tuccio,--diss'egli allora,--vi prego, chiamate mastro Jacopo.-- + +Tuccio si era inoltrato fin là, con aria tra curiosa e indifferente. +Gli dava noia d'esser colto sull'atto di spiare i due giovani; ed era +già per tirarsi indietro, sperando di passare inosservato, quando gli +giunse la voce di Spinello. + +--Subito;--rispose egli, confondendo nella scossa del comando ricevuto +quella del vedersi scoperto. + +E andò prontamente a far l'imbasciata. Poco dopo, mastro Jacopo +giungeva sul loggiato. + +--Mi avete chiesto? Che c'è? Che cosa è avvenuto?--gridò egli, vedendo +Spinello che si volgeva a lui, con la cera sconvolta. + +--C'è... Oh, padre mio, non vi turbate oltre il necessario! Fiordalisa +non si sente troppo bene. Il caldo la soffocava, là dentro. + +--Eh, capisco;--rispose mastro Jacopo, riavutosi dal primo +spavento.--Non è avvezza a queste confusioni. Per fortuna, non vengono +che una volta sola. Fiordalisa, figliuola mia, ora ti senti meglio, +non è vero? + +--Sì, babbo;--rispose la fanciulla, con un filo di voce.--Quest'aria +mi fa bene. Ma vorrei berne tanta...tanta! Ho un po' di stanchezza...e +un po' di sonno, anche.-- + +In quel mentre, capitavano sul loggiato parecchi dei convitati. + +--Che cos'è avvenuto?--chiese Luca Spinelli. Abbiamo veduto Tuccio di +--Credi così stralunato! Ah, Fiordalisa! Si sentirebbe male? + +--Un po' di stanchezza; non è nulla;--rispose mastro Jacopo, ma con un +tono di voce che contrastava con le parole.--Il caldo della sala da +pranzo...le nostre chiacchiere!... + +--Già, il caldo; lo sentivamo anche noi;--entrarono a dire le +cugine.--Ma l'aria libera le farà bene. Non è vero, Fiordalisa? + +--Sì;--mormorò la fanciulla, socchiudendo le palpebre. + +--In verità,--disse Spinello, che aveva notato quell'atto.--sarebbe +meglio un po' di moto. Non vi pare, Fiordalisa? + +E avvicinatosi a lei, le bisbigliò all'orecchio una dolce parola. + +--Andiamo;--balbettò ella.--Mi farà bene... con voi. + +Ma ella non accennò altrimenti di volersi alzare. Scosse in quella +vece il capo e si recò la mano al petto, come se volesse trattenere +qualche cosa che era per fuggirle in quel punto. + +Spinello si buttò ginocchioni davanti a lei e l'afferrò per le +braccia. + +--Che è ciò? Dio santo!--gridò egli sbigottito.--Fiordalisa, amor +mio!-- + +Scossa da quell'accento supplichevole, la fanciulla aperse a stento le +ciglia e rivolse a Spinello una languida occhiata; ma le palpebre si +richiusero tosto. Mosse ancora le labbra, come per dire qualche cosa, +indi si abbandonò come persona stanca e lasciò ricader la testa +sull'omero. + +Due grida strazianti proruppero ad un tempo; il grido di mastro Jacopo +e il grido di Spinello Spinelli. Ma la bella Fiordalisa non udì più i +disperati richiami di que' due amori che si concentravano in lei. + +--Che avete?--entrò a dire messer Luca.--. Ella si è addormentata. + +--Ah, diceste il vero, padre mio!--gridò Spinello Spinelli.--Un +medico! Un medico! Chi trova un medico?-- + +Il sospetto di una disgrazia era penetrato nel cuore di tutti. E tutti +si offersero di andare in cerca d'un medico. Ma primo tra tutti balzò +fuori mastro Jacopo, e nessuno ebbe il coraggio di contendergli +quell'ufficio. Il vecchio padre andò via come un disperato. Chi lo +vide in volto, mentre usciva a furia dal crocchio, senti corrersi un +brivido di terrore per l'ossa. + +Intorno alla povera Fiordalisa era una confusione, un tramestio da non +dirsi a parole. Tutti volevano esser utili, tutti si confidavano di +farle ricuperare i sensi. Prime le donne, che si erano affrettate a +slacciarle la veste. Spinello e gli altri uomini, mossi da un +sentimento di rispetto, si ritrassero in disparte. Alcuni, obbedendo +ai comandi della vecchia zia, che prendeva ad esercitare l'autorità +inerente all'età sua ed al suo grado di parentela, andarono a cercare +l'aceto, le acque nanfe, e tutto quell'altro che poteva parere più +acconcio al bisogno. Il viso e la radice del collo furono +abbondantemente spruzzati, ma invano; Fiordalisa non dava segno di +vita. + +Erano tutti ancora intenti a quell'opera quando ritornò mastro Jacopo. +Il vecchio pittore era andato e tornato come un fulmine, trascinando +con sè mastro Giovanni da Cortona, uno dei più valenti discepoli +d'Esculapio, che fossero allora in Arezzo. + +--Orbene?--gridò il vecchio, affacciandosi al loggiato.--È +rinvenuta?-- + +Gli sguardi abbattuti della brigata dissero a mastro Jacopo che la +speranza con cui era tornato in casa era vana. Allora il povero padre +si cacciò avanti con impeto disperato, gridando: + +--Mia figlia! mia, figlia!-- + +Povero padre! Faceva compassione a vederlo. + +--Animo, via,--disse messer Giovanni da Cortona,--non vi disperate +così. Sarà uno svenimento.-- + +E si avanzò in mezzo al crocchio, il degno seguace di Galeno, per +vedere da vicino la fanciulla. Notò da principio il volto che ora +bianco come il marmo; indi toccò il polso e pose la mano al petto, +interrogando le fonti della vita; da ultimo accostò la guancia alle +labbra, per sentire se ci fosse ombra di respiro. A mano a mano che +egli procedeva nelle sue indagini, gli astanti si stringevano intorno +a lui, fissandolo negli occhi, come per indovinare il suo responso, +prima che gli escusse dal labbro. Messer Giovanni era grave, da +principio; ma, seguitando l'esplorazione, divenne triste senz'altro e +una lagrima gli apparve sul ciglio. + +--Parlate, in nome di Dio!--gridò mastro Jacopo, in preda ad un'ansia +mortale.--C'è speranza, non è vero?-- + +Messer Giovanni gli rivolse un'occhiata malinconica. + +--Povero padre!--rispose.--Avete nominato Iddio; rivolgetevi a lui e +pregate. Egli solo, con un atto della sua misericordia, potrebbe +restituirvi quest'angiola vostra. + +--Ah!--esclamò il vecchio, con voce soffocata dai singhiozzi.--Che +avete detto, Giovanni da Cortona? A Dio? Rivolgermi a Dio? Mia figlia! +Voglio mia figlia! Medico, medico, hai inteso? Tu devi salvarla; lo +voglio.-- + +Messer Giovanni chinò la testa come un uomo che sente il dolore +altrui, ma che non può consolarlo altrimenti. + +--Ma è impossibile! Impossibile!--ripigliò mastro Jacopo.--Mia +figlia...mia figlia morire? Se non aveva nulla, stamane! +Ah,--soggiunse, ricordandosi,--lo specchio! lo specchio!-- + +Il medico si volse ai vicini, chiedendo col gesto una spiegazione di +quelle oscure parole. Messer Luca credette necessario di raccontargli +ciò che sapeva, intorno alla rottura dello specchio e alla dolorosa +impressione che il tristo presagio aveva fatto sull'animo di +Fiordalisa. Messer Giovanni allora volle sapere minutamente ogni +particolare dalle donne di servizio. + +--E che cosa le avete dato?--diss'egli. + +--Un cordiale, messere. La poverina si sentiva languire, e abbiamo +pensato di confortarle lo stomaco. S'è ammannito un brodo, con tuorli +d'uova sbattute e un poco d'agro di limone. Abbiamo forse fatto male? + +--No, niente di male;--rispose il medico.--Ma forse nessuna bevanda +confortativa poteva giovarle più, dopo quella commozione violenta. Son +cose che avvengono;--soggiunse, come parlando a sè stesso.--Le vene +che s'innestano al cuore son troppo deboli, qualche volta, e uno +spavento improvviso può romperle. Ah, povera macchina umana! + +Chiuso con questo malinconico epifonema il discorso, messer Giovanni +da Cortona ritornò verso mastro Jacopo, che veramente aveva bisogno di +cure amorevoli. Quel povero padre urlava come un forsennato. +Avvinghiatosi al corpo della sua figliuola, baciava il suo volto +freddo, accarezzava, cercando di ravviarli, i suoi lucidi capelli +castagni, che l'acqua aveva impiastricciati alle tempie; la scuoteva, +tornava a baciarla, a carezzarla, e la chiamava per nome. Ma invano; +quella povera carne non rispondeva più; le braccia ricadevano +penzoloni sui fianchi. + +La scena era troppo straziante. Si scongiurò mastro Jacopo a togliersi +di là, ma le preghiere non facevano che accrescerne il furore, e fu +necessario di trascinarlo a forza. Intanto le donne, preso sulle +braccia il cadavere della fanciulla, lo recarono in casa e andarono a +deporlo nel suo letticciuolo verginale. + +Spinello Spinelli non aveva più proferito parola. Era caduto in uno +stato di prostrazione, che meglio si sarebbe potuto dire stupidità. Lo +sguardo languido che Fiordalisa gli aveva rivolto, morendo, gli stava +sempre negli occhi. Pareva guardarvi, ma non vedeva nulla davanti a +sè; pareva ascoltarvi a bocca aperta, ma non intendeva nulla di ciò +che si diceva all'intorno. + +Parri gli si accostò, e, postogli un braccio intorno alla vita, cercò +di trascinarlo in casa. + +--Animo, via! Siate forte,--gli disse,--e pensate a consolare quel +povero padre, che sta per uscire di senno.-- + +Spinello guardò il suo compagno d'arte con aria melensa. + +--Perchè?--gli chiese. + +Ma in quel punto parve risovvenirsi, e diede in uno scoppio di pianto. + +--Chi piange qui?--domandò mastro Jacopo con voce tuonante.--Non +voglio che pianga nessuno. Finiamola con gli strepiti! Volete farla +morire? Non voglio che muoia. È la mia figliuola, è il sangue mio. La +custodirò, la rinchiuderò, che non abbia più a vederla anima nata. +Nessuno la sposerà, avete inteso? Il Buontalenti meno d'ogni altro. +Già,--esclamò il vecchio, con ironico accento,--pretendeva di averla +lui, perchè è ricco. Nè ricchi, nè poveri, voglio. Fiordalisa ha da +restare con me, sempre accanto a suo padre, per conforto alla sua +vecchiaia. Si ostineranno! E noi partiremo, lasceremo questa casa, +andremo a cercare sua madre. Medico, tu la salverai, siamo intesi. +Bada a te, medico! Sua madre mi ucciderebbe, se io non le riconducessi +l'amor suo. Ed io, vedi, prima di morire, ucciderei te con queste +mani.-- + +Messer Giovanni da Cortona guardava con occhio triste il povero +pittore impazzito. E pensava dentro di sè che nella compagine umana +troppo breve spazio intercede dalla sanità di mente alla follia. + +E qual breve distanza altresì dalle nozze alla tomba! Lì, nella +cameretta verginale, posava sul letto la bianca salma di Fiordalisa. +Si sarebbe detto che dormisse, tanto era riposato l'atteggiamento e +tranquillo l'aspetto, e si poteva ripetere col poeta + + "Morte bella parea nel suo bel viso." + +Le donne stavano intorno al letto piangendo e pregando. Spinello, +rannicchiato in un angolo, non dava altro segno di vita che il +singhiozzo, ond'era preso alla gola. Nella camera vicina, Tuccio di +Credi e Parri della Quercia si guardavano in viso, crollavano la testa +e sospiravano, come uomini percossi da una medesima sventura. + +Quella sera il curato del Duomo mandò il sagrestano alla casa di +messer Jacopo, per chiedere a che ora del mattino gli facesse comodo +di andare in chiesa per la cerimonia nuziale. + +Mastro Jacopo, custodito da parecchi di casa, i quali reputavano utile +per il momento di non contrariarlo nella sua fissazione, si fece +innanzi e rispose: + +--Non posso dirvelo; mia figlia dorme e non vo' che si svegli. Del +resto, le nozze non si faranno più. + +--O come?--esclamò quell'altro, volgendo intorno gli occhi attoniti e +non intendendo i segni che gli facevano le persone di casa.--Che cos'è +accaduto?-- + +La vecchia zia si fece innanzi e condusse il sagrestano sull'uscio. + +--Dite al curato che venga per le preghiere dei defunti;--gli +bisbigliò con voce soffocata dalle lagrime.--Fiordalisa è morta.-- + + + + +VIII. + + +La sventura toccata a mastro Jacopo di Casentino fu profondamente +sentita in Arezzo. Il vecchio pittore aveva molti amici, ed era ben +voluto anche da coloro che lo conoscevano appena. Madonna Fiordalisa, +poi, era celebrata da tutti come un miracolo di bellezza e di grazia. +L'annunzio della sua morte fece l'effetto d'uno schianto di fulmine. + +Povero mastro Jacopo! Le anime caritatevoli, compiangendo il suo caso, +giustamente osservarono che Iddio gli aveva mandato il conforto +accanto alla disgrazia, togliendogli la coscienza del suo dolore. In +verità, quando siffatte sciagure vengono a rapirvi la vostra felicità, +e vi levano ogni pregio alla vita, non è meglio impazzire, che avere +dì e notte davanti agli occhi l'immagine spaventosa della vostra +miseria? Morire, sì, sarebbe il meglio: ma non è sempre dato questo +conforto agli infelici. La vita, che in tante occasioni è sospesa ad +un filo, in altre è molto più salda e sembra quasi che lo stesso +dolore aiuti a serbarvi questo inutile dono. Ed anche dopo essere +stato colpito dalla folgore, che l'ha incenerito a mezzo, il tronco +della quercia rimane qualche volta in piedi, nutrendo per un +rimasuglio di corteccia i pochi rami superstiti. + +Così visse Jacopo di Casentino, ignorando di vivere. Ma, due mesi dopo +la perdita della sua Fiordalisa, anch'egli trovò la via dell'eterno +riposo. Non aveva potuto serbare in vita la figlia morì, credendo di +ricondurla egli stesso a sua madre. + +Non compiangete mastro Jacopo. Assai più di chi muore è da compiangere +chi vive, condannato ad una esistenza in cui gli sia venuta meno ogni +gioia. + +Le ossa del vecchio pittore ebbero tomba onorata in Sant'Agnolo, badia +dell'ordine dei Camaldoli, fuori di Prato Vecchio, nelle cui vicinanze +i parenti avevano condotto il povero pazzo, sperando che le aure +natali del Casentino potessero ridare un po' di calma al suo spirito. +Ma anche quell'ultima speranza fu vana. + +La morte del vecchio scolaro di Taddeo Gaddi risaputa in Arezzo, non +fece altro che rinfrescare il dolore di un'altra morte, a cui essa era +collegata, come l'effetto alla causa. Si pensava sempre a madonna +Fiordalisa e si rimpiangeva la sua fine miseranda; si rammentava la +sua maravigliosa bellezza, raggio di sole così presto invidiato alla +terra, e nessuno sapeva acconciarsi all'idea di averne perduto per +sempre il divino sorriso. + +Mi chiederete come avesse accolto il triste annunzio messer Lapo +Buontalenti. Il ricco e potente uomo, qualche giorno prima che madonna +Fiordalisa morisse, si era allontanato da Arezzo. Che egli amasse la +figlia del pittore e l'avesse chiesta in moglie, si sapeva da molti, e +si sapeva altresì che mastro Jacopo gli aveva dato un rifiuto. Era +naturale che messer Lapo se ne fosse adontato; non essendo piacevole a +nessuno di sentirsi dire un no, anche colorito da oneste ragioni. +Perciò s'intendeva facilmente come il Buontalenti non avesse voluto +rimanere in Arezzo, testimone delle nozze di Fiordalisa con Spinello +Spinelli, e non parve strano che egli si fosse ritirato a vivere per +qualche tempo in una sua terra sulla montagna pistoiese. Messer Lapo +aveva dunque portato il suo rammarico molto lontano da casa, e non +c'era modo di sapere se, udendo della morte di madonna Fiordalisa, +egli ce ne avesse aggiunto un altro più grande, o se invece non ne +dovesse avere la consolazione dei dannati. La quale, come sapete, +consiste nel rendere meno grave il proprio dolore, pensando che altri +l'ha eguale o maggiore. + +Anche Spinello, dopo quella grande rovina della sua felicità, si era +allontanato da Arezzo. Se ci fosse vissuto più a lungo, sicuramente +sarebbe morto di crepacuore, non essendo maggior esca al dolore che il +vivere nei luoghi in cui si è patito il danno e in cui ne è sempre +vivo il ricordo. Unico degli scolari di mastro Jacopo rimase nella +nota bottega il mite e timido ingegno di Parri della Quercia. Vedete +stranezza di casi! Un dipintore di tavole a tempera, che non si era +mai arrischiato a lavorare in muro, ereditava il luogo e la tradizione +d'un artista come Jacopo di Casentino, che aveva sempre dipinto a +fresco, senza lasciar pennelleggiata una tavola. Infatti, la memoria +di mastro Jacopo doveva essere ricordata da questo epitaffio in versi +latini, della cui prosodia non posso starvi mallevadore: + + _Fingere me docuit Gaddus; componere plura + Apte pingendo corpora doctus eram. + Prompta manus fuit; et pictum est in pariete tantum + A me; servat opus nulla tabella meum._ + + +Tuccio di Credi, anima caritatevole, si fece compagno volenteroso ed +assiduo al povero Spinello, e questi si lasciò condurre da lui a +Firenze. Messer Luca aveva consigliato egli stesso il viaggio, +sperando che ne potesse ritrarre qualche giovamento lo spirito +conturbato di suo figlio, e immaginate come dovesse esser grato a +Tuccio di Credi, che si profferiva custode e guidatore del suo +disgraziato figliuolo. + +Spinello non aveva più ombra di volontà. Lasciava che Tuccio di Credi +provvedesse lui ad ogni cosa. Era come il naufrago che ha tutto +perduto, fortune e speranze, e che, dalla riva deserta su cui l'hanno +sbalestrato i marosi, guarda con occhi smarriti, senza sdegno e senza +paura, il torbido elemento che ha portato i suoi danni. Spinello +seguiva alla muta il suo compagno, accettandone i servigi ed +ascoltandone i conforti, ma senza avere un'idea chiara di ciò che +quell'altro facesse o dicesse. Per fortuna, Tuccio di Credi non era +uomo di lunghi discorsi, nè di molte delicatezze, e non c'era pericolo +che per quel verso potesse mai diventare importuno. Alla tacita +obbedienza di Spinello non poteva convenire che l'amichevole ruvidezza +di Tuccio. + +Questi badava alle noie della vita comune; l'altro seguiva il corso +vagabondo de' suoi tristi pensieri, che lo riconducevano ad ogni +istante nel chiostro del Duomo Vecchio di Arezzo, dove egli aveva +pregato sulla tomba di Fiordalisa. L'immagine della donna adorata +rompeva qualche volta il suggello del sepolcro e veniva a +intrattenersi con lui. Ah, se egli avesse mai potuto ritrarla, quale +essa gli stava sempre negli occhi! + +A Firenze i due amici erano andati ad alloggiare in una povera casa, +nella via della Scala. Escivano insieme ogni giorno, passeggiando +lentamente fino alla piazza di Santa Maria Novella, dove Spinello +andava a sedersi su d'un muricciuolo, e vi restava a lungo, senza +parola, guardando il sole che tramontava. Quando era una cert'ora, +Tuccio di Credi si avvicinava all'amico e gli diceva: andiamo! +Spinello si alzava e lo seguiva senza far motto, come un fanciullino +segue la madre. Tornati al loro alloggio, la vecchia padrona di casa +dava loro il lume acceso e la buona notte. Era una vita monotona. Ma +ai grandi dolori queste vite convengono. + +Ora avvenne che, passando ogni giorno per la via della Scala e davanti +alla chiesa di San Nicolò, nuova fabbrica edificata allora allora per +voto di messer Dardano Acciaiuoli, l'accoramento di Spinello Spinelli +desse nell'occhio ad un cavaliere, che per sue ragioni doveva trovarsi +spesso colà. + +Tra i due taciturni viandanti e il cavaliere sconosciuto s'era +stabilita quella mezza dimestichezza di veduta, che occorre in simili +casi. Ad ognuno di voi sarà certamente capitato di fare +quotidianamente una via e di avvezzarvi così a certi sembianti di +persone ignote, da farvi parere quasi una trista giornata, quella in +cui non vi è dato di abbattervi nelle persone medesime, e in quegli +aspetti, ai quali, come suol dirsi, avevate fatto l'occhio. + +Il vecchio gentiluomo (perchè infatti lo sconosciuto non era più di +primo pelo) aveva notato l'aria malinconica di Spinello, e veduto in +lui un uomo che portava nell'anima il peso di una grande sventura. Un +sentimento di pietosa curiosità lo persuase a seguire i due taciturni, +e per tre volte alla fila vide Spinello andarsi a posare su d'un +muricciuolo in piazza di Santa Maria Novella dove restava lungamente +assorto nelle sue meditazioni, mentre l'amico andava alle sue faccende +per ritornarne più tardi a riprenderlo. Chi erano quei taciturni? E +quale era la cagione della tristezza profonda che si leggeva sul volto +del più giovane dei due? Il vecchio gentiluomo volle saperlo; e perciò +lasciato che Spinello andasse per la terza volta a sedersi in piazza +di Santa Maria, corse dietro al compagno. + +--Scusate,--gli disse fermandolo,--forse vi faccio una domanda +indiscreta; ma il sentimento che mi consiglia è d'uomo che vorrebbe +giovare a' suoi simili. + +--Messere,--rispose Tuccio di Credi, inchinandosi.--Il vostro aspetto +e di uomo ragguardevole. Vogliate dirmi in che cosa io possa +compiacervi. + +--Vedo ogni giorno con voi un giovinotto dall'aspetto assai +triste;--ripigliò il vecchio gentiluomo.--Egli ha certamente avuto a +patire una grave disgrazia. + +--Maisì, messere, una disgrazia irreparabile;--replicò Tuccio di +Credi.--Gli è morta una donna a cui era fidanzato. + +--Ah, dovevo immaginarmelo!--esclamò il cavaliere.--E il suo nome? + +--Spinello Spinelli, aretino; ma i suoi maggiori erano di Firenze. La +sua fidanzata, poi, era figliuola a mastro Jacopo di Casentino. + +--Il pittore? + +--Sì, messere, morto anche lui due mesi dopo la sua figliuola. + +--Triste cosa!--mormorò il vecchio gentiluomo.--E il vostro amico che +fa? + +--Nulla, per ora, tanto è rimasto percosso da quella grande sciagura. +Ma egli è pittore. + +--Come voi, probabilmente. + +--Sì, messere; ma io valgo assai meno;--rispose Tuccio di Credi con +aria modesta.--Egli s'è già mostrato un valoroso frescante, e un suo +dipinto si ammira nel Duomo vecchio d'Arezzo, ove gl'intendenti dicono +che non isfiguri al confronto di quelli del suo vecchio maestro. + +--Mi sembra d'averne udito parlare:--notò il vecchio gentiluomo.--E +voi mi dite che adesso non fa nulla? + +--Nulla affatto, messere. La sua afflizione è tale che gli toglie +perfino il pensiero delle necessità della vita. Suo padre l'ha +affidato alle mie cure; e se non ci fossi io, egli certamente si +lascerebbe morir di fame. + +--Povero ragazzo!--esclamò il vecchio gentiluomo, crollando +malinconicamente il capo.--Vorrei essergli utile.... Egli stesso +potrebbe esserlo a me. Vi piacerebbe dirglielo? Anzi, meglio, di +condurlo da me? + +--Volentieri; ma dove? + +--Laggiù, in via della Scala, nella chiesa di San Nicolò. È chiusa, +finora; ma potrete passare dall'uscio della sagrestia. Domani stesso, +all'ora in cui usate andare a diporto, io sarò ad aspettarvi, + +--Ci verremo, messere;--rispose Tuccio di Credi.--Ma, di chi dobbiamo +noi domandare? + +--Di Dardano Acciaiuoli: è questo il mio nome.-- + +Tuccio fece un atto di meraviglia, seguito da un inchino profondo. La +casa degli Acciaiuoli era una tra le più chiare di Firenze. + +Il giorno seguente, scambio di accompagnare l'amico fino in piazza di +Santa Maria Novella, Tuccio di Credi si fermò davanti alla chiesa di +San Nicolò. + +--Entriamo?--diss'egli. + +--Per che fare?--domandò Spinello. + +--Per vedere. È una chiesa nuova, e forse ci saranno degli affreschi +da osservare.-- + +Così dicendo, senza aspettare la risposta del compagno, Tuccio di +Credi si avviò verso l'uscio della sagrestia. Spinello tenne dietro +all'amico. + +La chiesa era vuota e bianca tuttavia dell'ultima mano di calce. Ma +giù, nella navata di mezzo, stava un vecchio cavaliere, in atto di +guardare la volta. Spinello pensò che egli fosse l'architetto, oppure +uno dei massari della nuova chiesa. + +Il vecchio cavaliere si avvicinò bel bello ai due giovani, e +rivolgendo il discorso a Tuccio di Credi, gli disse: + +--Forse vi occorre qualche cosa, messeri? + +--No;--rispose Tuccio di Credi, ammiccandogli;--eravamo entrati per +osservar le pitture; ma non ne vediamo traccia. + +--Da pochi giorni s'è finito di fabbricare: rispose cortesemente il +vecchio.--Gli affreschi verranno, quando avremo trovati i dipintori. +Siete dell'arte, voi? + +--Maisì, messere; io di poco valore, il mio compagno di molto. + +--E il vostro nome, se è lecito saperlo? Io mi chiamo Dardano +Acciaiuoli.-- + +Spinello fece una mezza riverenza, per obbligo di cortesia. Intanto il +compagno rispondeva per ambedue alla domanda del gentiluomo. + +--Io mi chiamo Tuccio di Credi: il mio compagno è Spinello Spinelli. +Tutt'e due della scuola di mastro Jacopo di Casentino. + +--Ah!--disse messer Dardano.--Il vostro amico è l'autore d'un San +Donato, nel Duomo Vecchio d'Arezzo?-- + +A quel ricordo, Spinello Spinelli trasse un profondo sospiro dal +profondo del petto. E frattanto s'inchinò leggermente, per ringraziare +messer Dardano Acciaiuoli del suo accenno cortese. + +--Mi congratulo con voi;--proseguì messer Dardano, volgendosi allora a +Spinello.--Così giovane e già tanto valoroso dipintore! Ma perdonate, +se io penso a me, intrattenendomi con voi. È l'occasione che passa, ed +io l'afferro pei capegli. Messer Spinello, volete dipingere per me? +Queste mura vi aspettano.-- + +Spinello Spinelli non si aspettava una simile conclusione, e ne rimase +sconcertato. + +--Messere,--diss'egli,--in verità...Io debbo esservi grato della stima +che fate di me. Ma come volete che io riprenda il lavoro? La mia anima +è triste. + +--Orbene, che importa? Io non vi dico già d'esser lieto. I grandi +dolori non vogliono consolazione, ed io rispetto il vostro. Ma badate, +il lavoro è il più possente dei farmachi. Piangete una persona cara? +Il vostro lavoro sarà come una preghiera per lei. + +--Vorrei morire; la vita mi pesa;--mormorò Spinello. + +--Oh, non parlate così, messere. Alla vostra età si hanno ancora degli +obblighi col mondo. Ad ogni età, se n'hanno sempre con Dio. Possiamo +desiderare di giungere a lui per la strada più breve; a lui sta +d'esaudirci, se lo avremo meritato, con una vita scevra di viltà. +Accettate la mia proposta, messer Spinello. Voi non lavorerete +soltanto per me, lavorando nella casa di Dio.-- + +Come resistere ad un invito così amorevole? La stessa miscèa che +l'Acciaiuoli faceva del lavoro e della preghiera, doveva piacere ad +un'anima afflitta come quella di Spinello Spinelli. E il giovane +pittore non uscì quel giorno dalla chiesa, senza avere accettata la +proposta. + +Dardano Acciaiuoli aveva fatto fabbricare quel tempio, per darvi +sepoltura ad un suo fratello vescovo. Perciò l'intitolazione a San +Nicolò, che in suo vivente era stato vescovo di Bari. E la dedicazione +della chiesa, come potete immaginarvi, dava il tema obbligato al +pittore, che ideò per l'appunto e compose parecchie storie ricavate +dalla vita del Santo. + +Una settimana dopo il dialogo che io v'ho riferito brevemente, si +rizzavano i ponti e Spinello si metteva al lavoro, aiutato da Tuccio +di Credi, il quale macinò e mesticò i colori del suo compagno d'arte, +diventato suo principale, assai meglio che non avesse fatto in Arezzo. + +Nè messer Dardano Acciaiuoli ebbe a pentirsi della commissione data a +Spinello Aretino. Egli dovette anzi lodarsi grandemente della buona +idea che lo aveva condotto a seguitare per istrada quel giovine +taciturno, e vederci quasi una ispirazione del cielo. In quei tempi di +fede viva, la cosa poteva benissimo intendersi per quel verso, e il +ragionamento non faceva neppure una grinza. + +Spinello si portò tanto bene in quell'opera, così nel colorirla come +nel disegnarla, che presto non si parlò più d'altro in Firenze, e +tutti gli amici e conoscenti di messer Dardano vollero vedere gli +affreschi del giovine aretino, anche prima che fosse levata +l'impalcatura. Tirato dalla fama di Spinello, e veduta la bontà delle +figure che egli dipingeva, un altro ragguardevole cittadino di +Firenze, messer Barone Capelli, volle che il giovane protetto +dell'Acciaiuoli dipingesse nella cappella principale di Santa Maria +Maggiore molte storie della Madonna, a fresco, ed alcune di +sant'Antonio abate, indi la cerimonia stessa della consecrazione della +chiesa, che era stata fatta da papa Pelagio. In questo quadro, che +ebbe molte lodi dagl'indipendenti, Spinello ritrasse lo stesso messer +Barone Capelli, al naturale, in abito di quei tempi, molto ben fatto, +e somigliante che nulla più. I ritratti gli riescivano sempre +mirabilmente, quasi ad accrescergli il rammarico di non aver potuto +cogliere la somiglianza di madonna Fiordalisa! + +Finita la cappella principale di Santa Maria Maggiore, lavorò Spinello +nella chiesa del Carmine, dipingendo nella cappella dei santi apostoli +Giacomo e Giovanni alcune storie del Vangelo; tra l'altre quella della +moglie di Zebedeo, madre all'apostolo Giacomo, quando ella domanda a +Cristo che faccia sedere uno dei suoi figliuoli alla destra del padre +nei regno dei cieli, e l'altro a sinistra. Ai massari della chiesa +parve questo un meraviglioso lavoro; e tosto ne vollero un altro, +commettendo a Spinello di dipingere un'altra cappella, accanto alla +maggiore. Quivi Spinello fece prova d'ingegno singolare, poichè, +volendo esprimere l'Assunzione di Maria, e la storia dovendo riescire +più grande della vòlta, egli la rigirò per modo, tra la parete e la +vòlta medesima, che ai riguardanti parve tutta una cosa, condotta in +soavissima curva, senza interruzione d'angoli o di sottosquadri. + +Come vedete, le commissioni fioccavano. E non erano solamente queste +che io v'ho accennate. In una cappella di Santa Trinita, Spinello fece +una Nunziata in fresco, molto bella secondo l'opinione di tutti; indi +nella chiesa di Sant'Apostolo una tavola a tempera, ov'era raffigurato +lo Spirito Santo quando discende sopra gli Apostoli in lingue di +fuoco. Tralascio i dipinti in Santa Lucia de' Bardi e in Santa Croce, +per non venirvi a noia, e perchè il racconto non si tramuti in +catalogo. + + + + +IX. + + +In mezzo a tante fatiche e trionfi dell'arte, non era dimenticata +Fiordalisa. La bella immagine aleggiava sempre davanti agli occhi di +Spinello. L'idea, insinuata nella sua mente da messer Dardano +Acciaiuoli, che il lavoro fosse preghiera, e che la preghiera lo +avrebbe avvicinato alla sua povera morta, gli aveva, come suol dirsi, +raddoppiate le forze. Indi, ne accadde quel che doveva accadere, cioè +che la stessa assiduità del lavoro gli recasse un po' di quiete allo +spirito. + +Questo va detto, s'intende, pel caso di Spinello Spinelli; che, in +verità, non sarebbe più giusto nel caso di un altro, il quale si +struggesse d'amore per una persona viva. Amare ed esser privi della +vista di chi s'ama, è un male senza rimedio, o il lavoro non ci può +far nulla; se pure è vero che si possa lavorare di buona voglia. + +Del resto, la quiete dell'animo di Spinello va intesa con discrezione. +Era una quiete, come oggi si direbbe, relativa. Gli restava un gran +vuoto nel cuore, e sul volto l'impronta di una rassegnata tristezza. + +Da qualche tempo il nostro pittore aveva cambiato d'alloggio, o, per +dire più esattamente, aveva cambiato Tuccio di Credi, quello tra i due +che pensava alle cose materiali della vita, e che aveva riconosciuta +la necessità di un alloggio in cui si potessero muover le braccia. Le +opere commesse a Spinello avevano recato una certa agiatezza, e non +era più convenevole che si vivesse stretti e pigiati nella povera +cameretta in via della Scala. Inoltre, bisognava possedere un +quartierino con una camera abbastanza spaziosa per uso di studio, in +cui preparare i disegni e i cartoni che dovevano servire agli +affreschi. + +Con queste ragioni si era persuaso Spinello. Ed anche meno sarebbe +bastato; per esempio la volontà di Tuccio, a cui Spinello si +acconciava mai sempre. E i due compagni d'arte, abbandonando la via +della Scala, erano andati ad alloggiare in un quartierino di là dal +Ponte Vecchio, anzi nel borgo Santo Jacopo, tra il Ponte Vecchio e il +ponte di Santa Trinita. Spinello ci guadagnava di non dover più escire +di casa alla sera, poichè l'edifizio dava dalla parte posteriore +sull'Arno, ed egli aveva presa l'usanza di sedersi su d'una terrazza +coperta, e di star là fino a ora tarda, contemplando le acque del +fiume, che sbucavano gorgogliando di sotto gli archi del ponte. + +Di tutti gli spettacoli monotoni, i quali possono accordarsi con la +malinconia d'un pensiero dominante, è questo certamente il più +acconcio. Passano le acque, si seguono i fiotti: ma questo che seguite +con gli occhi non è più quello di prima, eppure vi sembra la medesima +cosa. Non dissimilmente la vita umana e le sue molte vicende, chi le +guardi nulla nulla dall'alto. + +La terrazza di Spinello Spinelli prendeva luce da tre arcate, sorrette +da colonnini di marmo nello stesso piano della facciata, la quale +faceva angolo con un'altra casa, che usciva alquanto più fuori sulla +riva del fiume, ed era terminata da un balcone, o terrazza scoperta, +in cima all'edifizio. Colassù si vedevano di tanto in tanto parecchie +donne, intente a rasciugare il bucato. Spinello le vedeva solamente +verso sera, quando egli si riduceva nel suo osservatorio. Le donne che +stavano allora levando i pannilini dal sole, salutavano lui molto +garbatamente; ed egli rendeva il saluto, né più altro aveva che fare +con esse. + +Una di loro, più giovane all'aspetto, restava più lungamente in +vista, lavorando di cucito. Così almeno si doveva argomentare +dall'atteggiamento del viso, chinato su qualche cosa che il parapetto +non consentiva di scorgere, e dal moto uniforme e continuo, come di +persona che tragga il refe. Questo aveva osservato Spinello, senza +badarci più che tanto. Del resto, una savia e costumata fanciulla, +che non alzava mai gli occhi a guardarsi d'attorno. Quando egli, +disoccupato com'era, alzava a caso la testa, intravvedeva la sua +vicina, con lo sguardo basso sempre intento al lavoro. + +Diciamo, ad onore di Spinello, che se l'avesse veduta mai in atto di +guardarlo, anche alla sfuggita, egli n'avrebbe preso sospetto e non +sarebbe più tornato sul terrazzo. + +Tuccio di Credi, dopo il pranzo, andava sempre fuori da solo, e non +tornava che a notte alta, per andare a dormire. Ma una sera egli venne +con un pretesto a fare un po' di compagnia al suo principale. + +--Dio santo! che occhio di sole!--esclamò egli dopo aver guardato +verso il balcone della casa vicina.--Ecco un bel modello per la Santa +Lucia--- + +Per intendere la frase di Tuccio, vi bisognerà sapere che Spinello +aveva avuto alcuni giorni prima la commissione d'una tavola a tempera, +per l'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi. + +Spinello alzò gli occhi per guardare lassù, dove guardava Tuccio di +Credi, ma non rispose nulla al compagno. + +--Che, forse vi pare ch'io non abbia ragione?--ripigliò Tuccio di +Credi.--A me sembra bellissima. Una vera trovata, per un pittore come +voi, che fa, a detta universale, i bei visi di Madonne e di Sante. O +forse non l'avevate ancora osservata? + +--No;--rispose asciuttamente Spinello. + +--Osservatela, maestro, osservatela. Proprio adesso che guarda in +aria. L'occhio ha una grande espressione, mi pare. + +--Sì;--disse Spinello per farla finita con le esortazioni di Tuccio. + +Quell'altro si fermò lì, che forse aveva parlato per una prima volta +già troppo. E poco stante, detto al compagno quel che aveva da dirgli, +se ne andò a fare la sua solita passeggiata. Spinello rimase sulla +terrazza, ma senza rivolgere più oltre lo sguardo alla sua bella +vicina. + +Pure negli occhi doveva essergliene rimasto abbastanza. E quando ebbe +a fare il bozzetto della Santa Lucia per la chiesa de' Bardi, senza +volerlo, gittò sulla carta qualche cosa che somigliava abbastanza al +tipo della fanciulla. + +Quando finalmente la tavola fu esposta all'adorazione dei fedeli, si +trovò, nel quartiere, che Santa Lucia somigliava tutta a monna Ghita +dei Bastianelli, la figliuola dell'orafo, che abitava per l'appunto +nel sobborgo Santo Jacopo. + +S'intende che le donnicciuole non erano giunte di per sè a quella +conclusione, e che la loro perspicacia era stata aiutata da +qualcheduno. Tuccio di Credi, per esempio, passava le mezze giornate +davanti all'altar maggiore di Santa Lucia de' Bardi. + +--Che vi pare, monna Tessa? Non si direbbe die il pittore ha preso a +modello la figlia dell'orafo, che sta qui nel Borgo, nelle case dei +Nucci? + +--O madonna delle poerine! Ma sicuro, è tutta lei. Vuol essere +superba, la Ghita, quando saprà che l'han messa sull'altare, a far la +figura di Santa Lucia! + +--Eh, bisogna pur dire che la ci ha un visino di santa. È un bel tocco +di ragazza, e se non fosse zoppina a quel modo! + +--Zoppa, voi dite? Non mi par mica! È vero che cammina un po' stenta. + +--E che credete? che sia per le scarpe? È zoppina, vi dico. Ma in +fondo, è un difettuccio da nulla, e quando è ferma non ci si vede +neanche.-- + +Questi ed altri erano i discorsi delle borghinelle di Borgo Santo +Jacopo, poste in sull'orma da Tuccio di Credi. E voi già immaginate, o +lettori, che la cosa giunse all'orecchio di monna Ghita. Io, in +verità, non potrei starvene mallevadore; ma credo tuttavia lo si possa +ammettere come molto probabile. E non mi stupirebbe se venisse in +chiaro che la fanciulla del Bastianelli era andata anche lei, +zoppicando un tantino, in Santa Lucia de' Bardi, per vedere +quell'immagine, in cui tutti dicevano di riconoscere il suo grazioso +visino. + +Una cosa io posso dirvi di certa scienza, ed è questa: che Spinello, +non sapendo nulla di tante chiacchiere fatte sopra la sua tavola, +passava sempre le sue serate sotto gli archi della terrazza, donde +intravvedeva la fanciulla, sempre seduta accanto al balcone e intenta +a lavorare di cucito. + +Uno di quei giorni, entrando sulla terrazza, Spinello non vide lassù +le altre donne. Forse era giunto più tardi del solito, e quelle +avevano già levati i pannilini dal sole. O forse non era giorno di +bucato. Insomma, tutto ciò importa poco al racconto, ed io l'ho +accennato solamente per dirvi che lassù egli non vide quella volta che +la fanciulla, e non ebbe altro saluto che il suo. + +--Poverina!--pensa egli, mentre si affacciava al parapetto della +terrazza.--Ella non fa che lavorare da mattina a sera. Già, lavoriamo +tutti, a questo mondo. E perchè, poi? Per morire.-- + +Vi fo grazia del soliloquio, che avviato su quel tono, andò molto +lungo. Quando ebbe finito di filosofare, alzò gli occhi, sempre a +caso, come soleva, tanto per muovere il capo, e intravvide la +fanciulla del balcone. Gli parve da un lieve motto della testa, che +ella avesse finito allora di guardarlo. Ma non badò più che tanto a +quel segno di curiosità femminile. Ormai ci aveva presa la piega, e +non doveva insospettirsi per una guardata innocente. + +Ma il giorno dopo, mentre stava per mettersi a tavola, Tuccio di Credi +gli disse: + +--Sapete, maestro? L'hanno riconosciuta. + +--Chi? + +--La vicina, nella figura di Santa Lucia.-- + +Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole. + +--Che novità è questa?--esclamò.--Io non so che cosa si sia potalo +riconoscere.... + +--Ma sì, vi dico, il popolino del Borgo ha riconosciuta la figlia +dell'orafo. Perchè dovete sapere che quella ragazza del balcone qui +presso, è la figlia d'un orafo, che lavora in una bottega del Ponte +Vecchio. Ho udito io con questi orecchi, ho udito le donnicciuole che, +dopo aver guardata la vostra bella tavola, dicevano; to', è monna +Ghita dei Bastianelli. E infatti.... + +--Infatti,--interruppe Spinello,--io non ho mai pensato di fare il +ritratto alla nostra vicina. + +--Sarà;--disse Tuccio chinando la testa. + +--È, vi dico, è. + +--Sia pure come voi dite, maestro. Ma a me, ve lo confesso, pareva +davvero un ritratto. E mi figuravo anche come fosse andata la cosa. + +--Sentiamo quest'altra. + +--Sicuro! Rammentate quel che v'ho detto, forse un mese fa, vedendo +dalla terrazza la fanciulla dei Bastianelli? Sarebbe un modello +eccellente per la Santa Lucia. + +--Rammento benissimo il discorso,--rispose Spinello,--ma io allora non +ci ho pensato più che tanto. + +--Lo capisco,--ripigliò Tuccio di Credi.--Ma bisogna dire che la cosa +vi sia rimasta impressa nell'animo, come accada qualche volta senza +badarci, e che perciò, disegnando la Santa Lucia, vi siano venuti +inavvertitamente i contorni della nostra bella vicina. + +--Sarà così;--disse Spinello che non amava disputare. + +--Del resto,--continuò Tuccio di Credi,--son casi che si danno. E noi +possiamo prender questo come un augurio. + +--Un augurio! Di che? + +--Di matrimonio, perbacco!--osò rispondere Tuccio di Credi.--Via, non +mi fate quella brutta cera. Non ho mica parlato del diavolo! I +Bastianelli son brava gente, stimati per tutto il Borgo, e di monna +Ghita si parla assai bene; perfino dalle donne, che è tutto dire! Voi +siete solo, maestro. Io non potrò mica esser qui sempre, a tenervi +compagnia! + +--Povero Tuccio!--mormorò Spinello.--Io debbo esservi grato di tante +cure amorevoli. Cure inutili, del resto;--soggiunse egli, +sospirando.--A che serve la vita? + +--Serve ai fini di Domineddio, e vi par poco? Fino a tanto che egli ci +tiene quaggiù, bisogna starci. Non ricordate quel che dice messer +Dardano quando gli fate dei discorsi come questo? Il gentile uomo vi +ama assai. Anche ieri me lo diceva:--Bisognerebbe che Spinello +togliesse moglie. + +--Ah!--gridò Spinello.--E voi? + +--Io.... Scusate, maestro. Io gli ho raccontato di questo ritratto, +che tale è parso a tutti, come a me.-- + +Spinello si morse le labbra e diede una guardataccia all'imprudente +compagno. + +--Questo non dovevate far voi!--esclamò.--Mettere in piazza una onesta +fanciulla! + +--Oh, per questo, non ci vedo alcun male;--rispose Tuccio di Credi, +appoggiando la frase con un'alzata di spalle.--Ella stessa, rimanendo +ogni giorno in vista, presso al balcone.... + +--O perchè dovrebbe allontanarsene, se è in casa sua?--disse +Spinello.--E non credete che possa starci per consuetudine e senza +badare a me, come ci sto io, sulla terrazza, e senza occuparmi di lei? + +--Potrebb'essere così, come voi dite, se non fosse +altrimenti;--rispose Tuccio di Credi.--Il fatto è questo, che la +fanciulla vi ha osservato e pensa a voi di continuo. + +--Come sapete voi ciò? + +--Eh, Dio buono, nel modo più naturale del mondo. Sapete pure! Le +ragazze, quando ci hanno un segreto di questa fatta, provano subito il +desiderio di confidarlo a qualcheduno. Mettete dunque che monna Ghita +ne abbia parlato ad una sua parente; che questa parente conosca me, +sapendo per giunta che io vivo insieme con voi, e che essa sia venuta +in gran segretezza a darmene un cenno, con la speranza che io spenda +una parola presso di voi, come faccio per l'appunto ora.-- + +--Spinello rimase un po' sconcertato da quelle notizie dell'amico, che +tanto s'accordavano con le sue medesime osservazioni. V'ho narrato +poc'anzi com'egli si fosse avveduto di qualche sguardo furtivo della +sua bella vicina. Ma egli lo aveva attribuito a mera curiosità, e non +si era fermato a vederci altro di più grave. + +--Ve ne avrei toccato prima d'ora,--soggiunse Tuccio di Credi,--ma me +ne sono astenuto, perchè volevo consigliarmi con messer Dardano +Acciaiuoli. + +--E vi siete consigliato! + +--Certamente. Messer Dardano è un uomo di gran giudizio e pieno di +benevolenza per voi. Ora, anch'egli vedrebbe assai volentieri le +vostre nozze.-- + +Spinello fremeva dentro di sè dalla stizza. Gli cuoceva che si +occupassero tutti della sua felicità, come la chiamavano, mentre egli +non consigliava niente a nessuno e ai casi suoi intendeva di +provvedere da sè. Ma si trattenne dal manifestare ciò che gli bolliva +nel cuore, per non dir cosa la quale potesse far contro alla +gratitudine che egli sentiva per Dardano Acciaiuoli e all'amicizia +che, ad onta di quella seccatura, egli sentiva di dover professare a +Tuccio di Credi. + +Questi, frattanto, veduto che l'amico si richiudeva nel suo guscio, +non pensò più che a mangiare. E finito il pasto, infilò l'uscio +senz'altro. + +Quella sera, Spinello, già arrivato sul limitare della terrazza, mutò +prontamente opinione e uscì di casa a sua volta, per andare a diporto +lungo l'Arno, dove la riva, era più deserta, di là dalle case de' +Bardi. Anche lui non tornò che a notte alta, per andarsene a letto. E +la mattina seguente si recò in Santa Croce, dova lavorava in quel +tempo, e a Tuccio non disse parola che alludesse al discorso del +giorno innanzi, nè Tuccio a lui. Venne l'ora del pranzo, e si parlò +poco, di cose da nulla; indi Tuccio se ne andò pei fatti suoi, e +Spinello, rimasto solo, uscì da capo, per recarsi a diporto lung'Arno. + +Il cangiamento non era piacevole. La sua triste e cara consuetudine +era interrotta. Spinello non poteva più esser solo, poichè un uomo che +passeggia è sempre esposto ad imbattersi in qualcheduno. Inoltre, +vedeva il suo fiume, i cui fiotti lievemente increspati si seguivano +lentamente; ma non era più lo spettacolo della terrazza, donde egli +vedova lo acque limacciose illuminarsi di qualche riflesso +cristallino, mentre gorgogliavano intorno alle pile del suo Ponte +Vecchio. + +Uno di que' giorni, capitò una visita inaspettata nel quartierino di +Spinello Spinelli. Era Parri della Quercia, giunto allora da Arezzo. +Fu accolto, come potete immaginarvi, a braccia aperte. Alla vista +dell'amico che gli ricordava i suoi giorni più lieti, Spinello pianse +come un bambino. Era un pezzo che non piangeva, e quelle lagrime lo +sollevarono un poco. + +Parri della Quercia era venuto a bella posta da Arezzo per dare al suo +compagno d'arte una lieta notizia. Prendeva moglie, e la gioia +domestica di cui voleva far parte a Spinello colorava alquanto le sue +guance scarne, su cui si leggeva il destino del giovine e modesto +pittore. + +--Ci avete ben pensato, Parri?--chiese allora Spinello. + +--Ci ho pensato;--rispose Parri, con l'usata placidezza.--Appunto +perchè ci ho pensato, fo conto di affrettare le nozze. Son condannato +a morire di mal sottile; lo so, ma che volete? Con questi mali si +campa qualche volta più a lungo di molti sani. + +--Speriamo che il vostro male non sia così grave come dite;--replicò +Spinello.--Ma se lo fossa, Parri, vorreste voi condannare una povera +donna a vivere con voi, per restar vedova anzi tempo? + +---Quando vi dico che ci ho pensato!--disse di rimando +quell'altro.--Sentite qua. La mia fidanzata è una ragazza povera, non +bella, nè felice. La tolgo da una casa, dove i suoi non l'amano come +dovrebbero, e dove la vita le è divenuta un inferno. Come vedete, fo +anche un'opera buona. Ella ha poi un cuor d'oro; mi terrà compagnia, +assisterà i miei ultimi giorni e li renderà meno dolorosi. Infine, +erediterà quei pochi ch'io vo guadagnando dalle opere mie. Non sarà +una gran cosa, perchè la mia arte è meschina; ma per lei sarà sempre +la ricchezza. + +--Ottimo Parri!--esclamò Spinello, intenerito.--Speriamo che la nuova +vita vi giovi, e le miti gioie domestiche vi restituiscano a sanità. + +--Eh, tutto può darsi. Quantunque io non lo speri, voi potete +immaginarvi che lo desidero. E voi, Spinello, non risanerete delle +vostre malinconie? Non prendete moglie anche voi?-- + +A quelle parole, buttate là a caso, Spinello rizzò prontamente la +testa. + +--Avete parlato con Tuccio?--gli chiese, fissandolo in volto. + +--Mio Dio, sì;--rispose Parri, che non sapeva mentire. + +--Che noia!--gridò Spinello, sbuffando. + +--Tuccio vi ama;--osservò placidamente quell'altro. + +--Lo so, e m'è uggioso questo amore, che vuole ad ogni costo +impicciarsi nei fatti miei. Mi lascino alle mie tristezze. Parri, io +ci ho i morti nell'anima; come volete che pensi alle creature vive? + +--Ecco il male;--ripigliò Parri.--Io non credo che ciò vi consiglino i +morti, sibbene di andare per la via retta e di avere un po' di +pazienza. + +--Ne ho. + +--Ma per uccidervi lentamente. E questo è un grave peccato innanzi a +Dio. Così amate i morti, Spinello? E vorrete voi mettere sull'anima di +quella poveretta la rovina del vostro ingegno, la morte vostra, la +disperazione del vostro povero padre?-- + +Era la prima volta, dopo un anno, che si accennava così direttamente a +madonna Fiordalisa, in presenza di Spinello Spinelli. E il modo era +ingegnoso, come ispirava l'affetto al mite animo di Parri della +Quercia. + +Spinello rimase alquanto sconcertato dalla novità dell'argomento. Un +teologo, dugent'anni più tardi, ne avrebbe fatto un caso di coscienza, +sicuro di vincere con esso la riluttanza di un credente come Spinello +Spinelli, più che allora non isperasse di vincerla quel bravo giovine +d'un Parri. + +E certamente non poteva sperarlo, poichè Spinello non gli aveva +risposto più nulla. Era la sua consuetudine, quando un discorso non +gli andava a' versi, di chiudersi in sè medesimo, alla maniera dei +grandi, e di lasciarvi lì, a mezzo della vostra perorazione. + +Parri, come potete immaginarvi, fu trattenuto a desinare. La casa di +Spinello Spinelli doveva essere la sua, per tutto il tempo che egli +contava di rimanere a Firenze. Ma dopo il desinare, Tuccio di Credi lo +tirò in disparte e gli disse: + +--Lasciamo solo il maestro; questa è l'ora in cui egli si raccoglie un +tantino, per meditare le sue composizioni. + +--Che gli fanno tanto onore!--esclamò Parri, con accento di profonda +convinzione.--In Arezzo si parla sempre de' suoi trionfi, e tutti se +ne rallegrano di cuore. Suo padre, poi, ne è veramente orgoglioso. +Povero messer Luca! Come sarebbe contento, se voi poteste mandargli +una buona volta l'annunzio che suo figlio ha cacciate dal capo le sue +malinconie!-- + +Spinello udiva il dialogo dei due compagni d'arte. Alle ultime parole +di Parri della Quercia si volse in soprassalto, e gli chiese: + +--È mio padre che vi ha incaricato di parlarmi in tal guisa? + +--Sì;--rispose Parri volgendosi a lui;--ma lo ha fatto con una frase +più calda. Morrei contento, mi disse, morrei proprio contento, se +Spinello mi desse prova d'aver risanato lo spirito. + +--Povero padre!--esclamò Spinello, sospirando.--Poterlo!-- + +E congedati gli amici, andò verso la terrazza, dove lo tirava la +vecchia consuetudine. Ma, come fu giunto sul limitare, tornò indietro. +Avrebbe voluto contentar tutti, ma in verità non se ne sentiva la +forza. + +Passarono così altri due giorni, senza che si tornasse su quel triste +argomento. Spinello era a lavorare in Santa Croce, quando gli fu +annunziata la visita di messer Dardano Acciaiuoli. La cosa non parve +strana a Spinello, poichè messer Dardano era stato il suo primo +protettore in Firenze, e rimaneva il suo migliore amico. Spesse volte +il vecchio gentiluomo andava a cercarlo e stava qualche ora a vederlo +dipingere, in questa o in quella delle chiese che Spinello decorava +de' suoi mirabili affreschi. + +Quella volta, salendo sul ponte, messer Dardano gli disse, +incominciando: + +--Maestrino, ho a farvi un lungo discorso. Non vi spaventerete mica?-- + +Spinello indovinò subito dove messar Dardano volesse andare a battere. +Ma ci voleva pazienza; bisognava ascoltarlo. + +--Sedete, messere;--gli rispose, additandogli uno sgabello.--Il luogo +è forse incomodo, per una lunga conversazione; ma tal sia, come voi vi +siete degnato di sceglierlo. + +--Oh, si sta benissimo qui;--disse l'Acciaiuoli.--Sedete anche voi.-- + +Spinello voltò dalla parte di messer Dardano il suo trèspolo, e si +assise sul gradino più basso nell'atteggiamento del minore che ascolta +il maggiore. + +Messer Bardano incominciò: + +--Sapete se vi amo, Spinello!... + +--Oh, messere! Me ne avete dato tante prove!--rispose il giovine +pittore.--Senza il vostro aiuto, che sarei? Mi conoscerebbero, forse, +a Firenze? + +--Non parliamo di ciò;--disse il vecchio gentiluomo, dandovi sulla +voce.--È debito d'un cavaliere che ami la patria, promuovere con ogni +sforzo tutto ciò che le torni ad onore. E in questo io sono ancora il +vostro debitore.-- + +Spinello s'inchinò, arrossendo. + +--Volevo parlarvi in quella vece dell'amicizia che ho per +voi,--continuò messer Dardano,--che vorrei vi fosse nota in tutta la +sua profondità. Vi amo come un figlio, maestrino mio, e vorrei vedervi +felice. + +--Felice!--mormorò Spinello.--È forse possibile? + +--Se lo vorrete, sì certamente. + +--Risuscitate i morti, messere? + +--Ahimè, troppo mi domandate. Un solo, al mondo, ha potuto far ciò, e +quell'uno non era un uomo;--replicò messer Dardano.--Ma quell'uno +sopportò molte miserie e bevve il calice delle amarezze per noi, +insegnandoci in questa guisa a patire, a vivere fortemente in mezzo +alle prove più dolorose. Siete voi certo, Spinello, di fare il debito +vostro, chiudendovi in questa cupa tristezza! E siete voi certo di +piacere a quell'anima santa che avete perduta? Credete voi che lassù +non si dolgano di vedervi cagionare tanto rammarico al vostro vecchio +padre? Pensate com'egli sarebbe consolato se vi sapesse più lieto! Me +lo ha confessato ieri un vostro amico, Parri della Quercia, che fu +condotto a casa mia da Tuccio di Credi. Un altro che vi ama. Spinello! +E voi vedete che io non vi faccio misteri; vengo subito a mezza spada +con voi. Orbene, proseguiamo a parlarci schiettamente; vostro padre +vuole da voi questa consolazione, l'ultima che potrete dargli, da quel +buon figlio che siete. Morrà triste, se non saprà che il vostro +spirito ha ritrovata la pace. + +--Messere,--balbettò Spinello, confuso,--vorrei.... Lo sa il cielo, se +vorrei!... + +--Vogliate dunque; dipende da voi;--ripigliò messer Dardano.--Voi +dovete ammogliarvi. Una compagna vi è necessaria. Non credete a ciò +che sentenziano taluni, che l'artista ha da viver solo, perchè l'arte +non vuole rivali. Chi immagina e crea, deve trovare in casa la pace +allegra, che ritempra le forze, e il viso sorridente di qualcheduno +che l'ama. Si narra d'un gigante, che combattè con Ercole, e che +rinfrescava il vigore delle membra, quante volte toccava coi piedi la +terra. La terra, per l'artista è la sua famiglia. Fatevi una famiglia, +Spinello. E poichè ho udito d'una buona fanciulla che vi ama.... +Suvvia, perchè non la sposereste? + +--Messere,--disse allora Spinello,--per far ciò che voi dite, bisogna +amare. Ed io non amo. + +--Pazienza! Cerchiamone un'altra che vi piaccia di più. Quantunque, +monna Ghita, che io ho veduta l'altro dì.... + +--Come?--gridò Spinello.--Anche questo avete fatto?-- + +Messer Dardano sorrise, come sa sorridere un uomo accorto, quando +altri s'avvede di qualche sua bella trovata. + +--Sicuramente;--diss'egli.--Avevo udito di questa ragazza vostra +vicina di casa, ed ho voluto vederla. Domenica mattina, per l'appunto, +il nostro Tuccio di Credi è venuto a prendermi a casa mia, per +accompagnarmi agli uffizi divini in Santa Lucia dei Bardi. Monna Ghita +ha un'aria modesta e buona che innamora. E certamente se tutta la +persona fosse così bella come il viso.... Ma già, non si nasce +perfetti, a questo mondo. + +--Ah!--notò Spinello, incominciando a respirare.--Ci avete trovato +qualche difetto? + +--Una cosa da nulla, in verità, e quasi non metterebbe conto +parlarne,--rispose messer Dardano.--Ma infine, se questo può essere un +ostacolo per voi, ve lo torno a dire, cerchiamone un'altra che vi +piaccia di più. + +--No, no;--disse Spinello.--Se io volessi pure risolvermi al gran +passo, credetelo, io non andrei a cercare la perfezione. Tutt'altro! +Mi parrebbe un'offesa alla, memoria di quella poveretta;--soggiunse +egli rabbrividendo istintivamente.--Voi lo avrete saputo da Tuccio, o +da altri, messer Dardano mio veneratissimo; Fiordalisa era un miracolo +di bellezza. Iddio non ha voluto che tanto splendore privilegiasse la +terra, e l'ha ripreso con sè, per ornamento del suo trono. Ma io non +ne cercherei altra, che valesse altrettanto, quand'anche sapessi di +trovarla al mondo: nè vorrei cercarne una che agli occhi altrui +potesse parere scelta da me per le grazie della persona. Su ciò mi +troverete saldo, messere; nè essere, nè parere, anco lontanamente, +infedele a quell'immagine di celestiale bellezza, che la morte ha +potuto rapirmi, ma che non potrà farmi dimenticare più mai. + +--Orbene, eccovi nel caso;--replicò l'Acciaiuoli. Monna Ghita non ha +--di veramente gentile che il viso. Alla sua persona mancano affatto +--quei contorni delicati che hanno, per esempio, le vostre Madonne, e +--che certamente ebbe la vostra povera morta. La figlia del +--Bastianelli cammina male, per giunta, ed anzi la dicono un po' +--zoppa. Chi potrà dire che voi vi siate invaghito di lei, per le +--grazie della persona? Diranno che dovevate farvi una famiglia, +--perchè questo è l'obbligo d'ogni uomo per bene, d'ogni artista che +--voglia lavorare da senno. E poi, ella vi ama, mio bel maestrino, ed +--anche questo va considerato. La sua figura, che fu ritratta da voi +--nella Santa Lucia.... + +--Un caso!--interruppe Spinello.--Un mero caso, di cui non so +neanch'io rendermi ragione. Tuccio di Credi ve lo avrà detto, che +io.... + +--Sì, sì, m'ha detto ogni cosa, ed io ho capito benissimo come sia +andata questa faccenda. Infine, un pittore ha da prenderli in qualche +luogo, i suoi tipi. Non ci mancherebbe altro che l'artista dovesse +reputarsi innamorato di tutte le figure che ha da ritrarre, per dar +varietà alle sue opere! Una cosa rimane, che il viso di monna Ghita ha +una grande espressione, ed è l'indizio di una bell'anima. Pensateci, +Spinello, e poi mi direte che cosa avrete deliberato di fare. Ma +badate, maestrino, non dovete rattristarmi, dovete dirmi di sì.-- + +Spinello non rispose. E in verità non aveva da risponder nulla, perchè +messer Dardano gli dava tempo a pensare, risparmiandogli il rimorso di +un no troppo reciso e pronto, che sarebbe parso un atto di scortesia +verso quell'uomo onorando. + +Pensò, difatti, quando fu solo, pensò lungamente a tutte le cose che +gli aveva detto il vecchio gentiluomo, ed anche ai discorsi di Parri, +come a quelli di Tuccio. Benedetto chiacchierone, quel Tuccio! Era +lui, proprio lui, che aveva destato quel vespaio, tirandogli addosso +tante esortazioni ad un tempo. Spinello, per altro, non poteva +lagnarsene troppo. Il suo compagno d'arte non aveva peccato che per +eccesso di zelo. Così grande era il tesoro dell'amicizia, sotto quella +ruvida scorza d'uomo. + +Monna Ghita! Dunque egli, per essere andato ad abitare in Borgo Santo +Jacopo, doveva acconciarsi a prender moglie? Ma già, fosse andato a +Por Santa Maria, a porta Pinti, a Santa Croce, in Ognissanti, sarebbe +stato lo stesso. Quando gli amici hanno stabilito di darvi moglie, le +donne non mancano e se ne trova una ad ogni uscio. Manco male la +figliuola dell'orafo, poichè messer Dardano ci aveva trovato un grosso +difetto. Era zoppa, e tozzotta per giunta. Poverina! Non lo avrebbe +trovato facilmente, un marito. E gli divenne cara, quella povera +figliuola, già condannata nell'animo suo a rimanersene in casa, gli +divenne cara per quel tanto di ambizioncelle e di vanità a cui ella +avrebbe dovuto rinunziare. Infatti chi nol sa? La donna, destinata a +risplendere per la bellezza, e ad essere dal più al meno una +meraviglia per qualcheduno, scade nella propria estimazione, quando le +manchi questa piccola speranza, in cui è riposta ogni sua contentezza. + +Quel giorno Spinello si arrischiò a tornare sulla terrazza, ove da una +settimana non aveva più posto piede. Monna Ghita non si vedeva al +balcone, ed egli si trovò meno impacciato. La corrente del fiume +scendeva gorgogliando di sotto gli archi del Ponte Vecchio, ed egli +stette ad osservar la corrente.--Così la vita;--pensò tornando al +monologo;--poi si finisce nel gran mare dell'essere. Bella cosa, il +finire, non sentir più nulla delle usate molestie, e ricongiungersi a +ciò che s'è avuto di più caro nel mondo!-- + +La mattina seguente, Parri della Quercia faceva ritorno ad Arezzo. + +--Che dirò a vostro padre?--chiese egli all'amico. + +--A mio padre?...--balbettò Spinello.--Ditegli....-- + +E trasse, così dicendo, un sospiro. Poi, facendo uno sforzo, riprese: + +--Ditegli che lo contenterò. + +--Ah!--grido Tuccio di Credi.--Davvero? + +--Sì,--mormorò Spinello.--se la vicina mi vorrà, io sono disposto. Vi +contenterò tutti, non dubitate.-- + +Gli occhi di Tuccio sfavillarono d'allegrezza. Quel bravo Tuccio di +Credi! Amava tanto Spinello! + + + + +X. + + +L'anno era trascorso dacchè madonna Fiordalisa era morta per lo +sventurato Spinello. Ed egli, il fedele, l'inconsolabile amante, +circuito, spronato, incalzato, oppresso dalle esortazioni di tutti, +dava tregua al lutto del suo cuore, per impalmare un'altra donna. + +Così finiscono, direte, così finiscono gli eroi da romanzo! Ma, di +grazia, umani lettori (e vorrei soggiungere umane lettrici), sentite +un pochino le ragioni del narratore. Si grida tanto alla debolezza dei +romanzieri, che si son fitti in capo di presentare al pubblico dei +tipi perfetti, soprannaturali, impossibili! E i romanzieri, che sono +uomini veri, cioè a dire imperfetti la parte loro, si seccano di +questa chiacchiera, oramai troppo ripetuta. Ah, volete del vero? +Eccone. Voi pretendete, osservatori giudiziosi della natura, che il +dolore non duri eterno nell'anima umana. L'esempio costante di ciò che +vedete intorno a voi sembra dirvi che la gioventù della carne, +mortificata a lungo da un profondo rammarico, si ribella un bel giorno +al suo tormentatore e ripiglia i suoi diritti? Ammettiamo che sia +vero, e rifacciamo i nostri poveri eroi su questo grazioso esemplare. +Noi dunque dicevamo.... + +No, non dicevamo nulla; o piuttosto, dicevamo che non è proprio così. +Il senso morale si ribella anche lui, respinge queste superficialità +dell'osservazione quotidiana, ed anche in un atto di debolezza vuol +vedere le ragioni di un grande sacrifizio. Andate coll'indagine minuta +e paziente, andate in fondo a queste apparenti infedeltà che sono +portate dai casi e consigliate dagli obblighi della vita, e troverete +ancora il dolore, più profondo e più grave che mai, poichè i contrasti +degli affetti lo avranno mutato in rimorso. + +Lo abbiamo tutti, non dubitate, lo abbiamo tutti, un alto ideale +nell'anima. Lo si nega da molti, a cui pesa di nutrire un ospite così +ragguardevole, e di apparire poco padroni in casa propria. Ma la +coscienza lo svela a tutti e col testimonio della coscienza non c'è +negazione che tenga. Quando la commedia del giorno è finita e l'attore +si trova solo nel suo camerino, dove non ha più da ingannare nessuno, +spoglia le vesti e gitta gli arnesi della sua parte, incominciando da +quei mustacchi neri e arroncigliati che gli davano un'aria di +gradasso, o da quelle fedine bionde, che lo facevano parere un inglese +annoiato. Quando tacciano intorno a voi le voci del mondo, ascoltate +la voce arcana che è dentro di voi e che vi dice: Così devi essere, +non come ti sei dato a vedere. Nobiltà, grandezza, culto della virtù, +non sono vuote parole. Perchè vuoi mostrarti spregiatore delle cose +invisibili, solo perchè non si riflettono nello specchio che ti +rappresenta la tua immagine arcigna? E chi credi tu d'ingannare, con +questa tua scettica asseveranza? Chi ti dice che tutto ciò che fu, sia +morto davvero e per sempre? Chi ti assicura che gli occhi vigili, di +là dalla tomba, non guardino ancora, con tristezza o pietà, ciò che tu +fai di malvagio o di sciocco? + +Spinello Spinelli vedeva la propria condizione e pensava con +raccapriccio che avrebbe dovuto mentire davanti ad una povera +fanciulla un affetto che non sentiva nel cuore. Ma gli soccorreva in +quel punto l'esempio di Parri della Quercia. Già condannato ad una +fine immatura, non impalmava egli una ragazza, col nobile proposito di +liberarla dalle strette della miseria e dai mali trattamenti della +famiglia? E Spinello, dal canto suo, condannato al lutto eterno delle +sue morte speranze, non avrebbe assicurato a monna Ghita dei +Bastianelli uno stato di gran lunga superiore a ciò che ella poteva +ripromettersi? Perchè, infine, egli era giunto in breve ora +all'eccellenza dell'arte e ne raccoglieva i frutti ogni giorno. La sua +medesima tristezza, appartandolo dal mondo, gli recava il benefizio +inestimabile di una febbrile operosità. La ricchezza si faceva +incontro a Spinello, più che egli non andasse a cercarla; e quella +ricchezza egli avrebbe data a monna Ghita, in compenso di un amore che +non era in poter suo di offerirle. + +E poi, che cosa doveva ella sapere delle cose d'amore, quella vergine +creatura, vissuta sempre rinchiusa tra le pareti domestiche? Così +pensava egli, ingannandosi; ma in quella stessa guisa che si ingannano +tutti, credendo che amore sia una scuola, mentre esso è una +rivelazione. Una donna, anche più facilmente e meglio dell'uomo, si +inizia all'amore da sè, Non ne ha imparati i segreti; eppure ella +sente subito, appena il suo cuore abbia incominciato a dare i battiti +più frequenti dell'usato, ella si addestra a discernere l'amore vero +dal falso, l'accento della passione da quello della tenerezza e della +pietà. Ma infine, ve l'ho detto, Spinello s'ingannava come tanti e +tanti altri, e poteva credere che quella innocente fanciulla non gli +avrebbe saputo chiedere più di quello che egli poteva darle in +ricambio. E all'ombra di Fiordalisa, che gli stava sempre negli occhi, +mostrava gli amici, i protettori, messer Dardano, suo padre, tutti +collegati nell'opera di volerlo ammogliato. E le soggiungeva, quasi a +finire di persuaderla: vedete, la donna che io ho, non già trascelta +fra mille, ma accettata dalle mani del caso, è una povera creatura, a +cui mancano le grazie della persona, e nessuno potrà credere che il +mio cuore, ancor pieno di voi, si sia infiammato per una donna così +poco paragonabile a voi. + +In questo modo e con questi ragionamenti, Spinello Spinelli si +acconciò al nuovo proposito. Messer Luca, a mala pena ne ebbe il +felicissimo annunzio, si partì da Arezzo, per venire a Firenze. Gli +antichi odii partigiani che lo avevano cacciato dall'ombra del suo bel +San Giovanni erano da gran tempo sopiti. Riabbracciò il suo figliuolo +e gli parve di vederlo tornato da morte a vita; nè si dolse, nel suo +cuore di padre, aperto a tutte le ammirazioni come a tutte le +tenerezze, di dover mandare il rispetto di costa all'amore, trovando +Spinello così grande, per le sue opere, nella estimazione di tutti. + +--Figliuol mio,--gli dicea, non sapendo saziarsi mai di guardarlo e di +baciarlo sul viso,--sei tu? proprio tu? il dipintore famoso, che +contende la palma ai migliori della scuola di Giotto? E sono io tuo +padre?-- + +Dopo una così lunga notte di amaro sconforto, Spinello Spinelli ebbe i +primi sorrisi di gioia, vedendo l'allegrezza di quel povero vecchio, +che per lui, per suo figlio, tornato alla quiete dell'animo, cresciuto +alla gloria dell'arte, dimenticava perfino le ebbrezze del fuoruscito, +che dopo tanti anni d'esilio rivede finalmente la patria. + +Messer Dardano Acciaiuoli accolse anche lui amorevolmente il padre del +suo giovine amico e gli fece gran festa. Ambedue andarono dal +Bastianelli che lavorava, come vi ho detto, in una botteguccia d'orafo +sul Ponte Vecchio. + +Il bravo e modesto artefice cascò dalle nuvole udendo quella domanda +di matrimonio fatta a sua figlia da un pittore famoso e recata a lui +da un uomo così ragguardevole, da uno dei maggiorenti di Firenze, qual +era messer Dardano Acciaiuoli. Non accettò lì, su due piedi, perchè +voleva interrogare sua figlia, ma in fondo in fondo perchè non credeva +a' suoi medesimi orecchi. Non poteva darsi che quei due visitatori +avessero preso un granchio e fossero andati da lui, scambio dì andare +da un altro? + +--La mia figliuola, non fo per dire, è un'angiola;--rispose il +Bastianelli, com'ebbe udita la domanda di messer Dardano.--Ma forse +messer Spinello, di cui mi parlate, non l'ha vista bene. Agli occhi +del mondo, che non conosce il suo cuore, la mia Ghita è una povera +ragazza, senza garbo, come senza sostanze. Troppo le manca di ciò che +può far piacere una donna, specie ai pittori, che s'innamorano di +veduta, anteponendo, com'è naturale, i pregi della persona a quelli +del cuore. + +--Via, mastro Zanobi,--rispose l'Acciaiuoli, non fate così poca stima +--del sangue vostro. Spinello conosce la vostra Ghita e ne è +--innamorato morto. E poi l'ho veduta anch'io, che me ne intendo, per +--antica esperienza;--soggiunse usando dei diritti che concede +--l'età.--Non vi date dunque pensiero di certi nonnulla. Piuttosto +--chiedete a lei che cosa pensi di questa proposta. Si sa, poichè col +--marito ci ha da vivere lei, è anche giusto che sia interrogata la +--sua volontà. + +--È giusto, sicuro, è giusto;--disse il Bastianelli, che non sapeva +raccapezzarsi, tra il dubbio e l'allegrezza. + +Siamo dunque intesi;--ripigliò l'Acciaiuoli.--Chiedete l'avviso della +vostra figliuola. Noi ripasseremo domani da voi. + +--No, messere, so il debito mio;--replicò 11 Bastianelli facendo un +inchino.--Passerò io alle vostre case, messere.-- + +Quel giorno mastro Zanobi chiuse bottega alle undici del mattino, +quantunque non fosse giorno di festa. Ma era festa per lui, a bastava. +Gli sapeva mill'anni di essere a casa, di avere interrogata sua figlia +e di saperne l'intiero. + +Monna Crezia, che tale era il nome della moglie dell'orafo, fece le +meraviglie, vedendo ritornare in casa a quell'ora insolita il marito. + +--Domine!--gridò ella, inarcando le ciglia. Che cos'è stato? Perchè +--avete lasciata la bottega? + +--La bottega è la bottega e la casa è la casa; sentenziò mastro +--Zanobi.--Dov'è la Ghita? + +--È di là, che lavora. Ma si può sapere che cosa abbiate, Zanobi! + +--Crezia, voi saprete ogni cosa a suo tempo. Venga la Ghita; ho +bisogno di parlarle.-- + +Venne la Ghita. Una bella ragazza, a non guardare che la testa; +capegli neri come l'ebano, occhi neri e pieni d'espressione; nobili e +delicati i lineamenti, bianca la carnagione, e soave il sorriso, che +prendeva lume in giusta misura dalla bontà dell'animo e dalla bellezza +della bocca. Peccato che il collo non fosse lungo abbastanza, ma in +fine, era un collo bianco e tondeggiante, indizio di forte e serena +maternità. La vita era un po' tozza, ma seguitava anch'essa il +carattere e l'espressione del collo, quasi preparando l'occhio a +quella andatura impacciata, che in parte lasciava indovinare e in +parte nascondere il difetto già noto ai lettori. Un difetto da nulla, +in verità, quello che aveva meritato a monna Ghita il soprannome di +zoppina, e si poteva dimenticarlo, quando essa non si muoveva; +condonarlo, e trovarci anzi una certa grazia, quando ella si faceva +innanzi, con quella sua andatura di persona stanca e svogliata. + +--Ghita,--incominciò gravemente mastro Zanobi,--dimmi la verità. +Conosci tu un giovane, qui presso, che ti fa.... mi capisci? + +--Babbo, io non capisco;--rispose la Ghita. + +--Vo' dire che ti fa l'occhiolino. Capisci ora?-- + +La Ghita si fece rossa come una fravola montanina. + +--Padre mio...--balbettò ella, più confusa che mai. + +--Rispondi! Non voglio mica mangiarti. Qui presso alla nostra casa, +abita forse un giovanotto, che tu vedi qualche volta? + +--Non so.... Io non conosco nessuno;--rispose la fanciulla.--Ce ne +stanno due, qui presso, nella casa degli Ammannati. Si vedono qualche +volta sulla terrazza, senza volerlo, stando quassù, presso al balcone. + +--Il loro nome! + +--Non lo so. Si dice che siano due pittori. Ma la mamma potrà saperlo +meglio di me. Io non parlo con nessuno, lo sai. + +--Che c'è? che c'è?--entrò a dire monna Crezia.--Perchè domandate il +nome dei vicini, Zanobi? + +--Perchè? Perchè uno di costoro ha chiesta la Ghita in moglie. Vi pare +che io non abbia il diritto di domandarvi qualche ragguaglio? + +--Ah!--gridò monna Crezia.--Messer Spinello Spinelli?... + +--Bene! Voi sapete già il nome?--ripigliò ironicamente, ma senza +sdegno il marito.--E tu, Ghita, lo sapevi anche tu, non è vero?-- + +Ghita chinò la testa, arrossendo di bel nuovo. Voi capirete, lettori +discreti, che, alla sua età e nella sua condizione di figlia al +cospetto del babbo, la fanciulla non poteva far altro. + +Mastro Zanobi seppe quel che voleva sapere, e rimase lì un tratto +senza parole, guardando la moglie e la figlia, con una cert'aria che +voleva parere arcigna, e con una gran voglia in corpo di abbandonarsi +alle più matte dimostrazioni di gioia. Maritare una figlia, levarsi di +casa la zoppina, che vi pare? Non c'era da far le capriole? Il re +David, uomo gravissimo pel suo tempo e per la sua dignità in Israele, +ballò davanti all'Arca per molto meno. + +--Sicchè,--disse finalmente mastro Zanobi, conchiudendo ad alta voce +un suo ragionamento mentale,--non sarà neanche il caso di chiedervi se +siete contente? Meglio così. Io, tanto e tanto, avrei risposto di si, +anche senza il vostro consenso. Vi ho interrogate perchè la cosa mi +pareva strana, e ancora adesso non so capacitarmi in che modo sia nato +questo innamoramento del pittore. + +--Oh, non stiate a credere che noi si sia fatto un passo per andargli +incontro;--rispose prontamente monna Crezia.--Si vedevano qualche +volta i due giovani sulla terrazza degli Ammannati, nella casa qui +presso dove sono venuti da qualche mese ad abitare. Uno di essi ci +restava a lungo seduto, guardando in Arno, come se aspettasse una +barca, che non veniva mai. L'ho capito un po' tardi, che barca +aspettasse! Ma come indovinarlo subito, Dio buono, se non guardava mai +in alto, salvo una volta in principio, per salutarci, come s'usa tra +buoni vicini? Bisogna proprio dire che ci abbia gli occhi sulla +fronte, alla guisa delle chiocciole! + +--Abbreviate, Crezia!--disse mastro Zanobi. Quando incominciate a +--parlar voi, benedetta donna! + +--Oh, vi contento subito. Un giorno, sarà forse due settimane fa, è +venuta da noi monna Tessa, la cognata di vostro fratello, povero Meo, +che Iddio abbia in gloria l'anima sua, e m'ha detto che nel Borgo si +faceva un gran parlare d'una tavola esposta in Santa Lucia de' +Bardi.--Che importa a me di quella tavola?--Può importarvi perchè la +faccia della Santa è il ritratto puro e pretto della vostra +figliuola.--Che volete, Zanobi? La curiosità ci ha prese e siamo +andate a vedere anche noi questa Santa Lucia. Monna Tessa aveva +ragione; la Santa somigliava alla Ghita come... come... aiutatemi a +dire! + +--Abbreviate, Crezia, abbreviate! Il paragone non serve a nulla. + +--Che uomo impaziente siete voi! Ci avete sempre vent'anni. Basta, +sappiate che, dopo la faccenda del ritratto, monna Tessa, che conosce +i due pittori, è venuta a dirmi dell'altro. I pittori le avevano +chiesto di noi, chi fossimo, che cosa facessimo, se la Ghita avesse +già un fidanzato, ed altre scioccherie di questa fatta. + +--E non mi avevate avvertito di nulla? Brava la mia Crezia! + +--Madonna delle poerine! O che volevate che io venissi subito a +confidarmene con voi! Monna Tessa me ne aveva parlato così in aria, +senza assicurarmi nulla. Erano chiacchiere fatte tra noi donne, ed io +credevo che non ci avessero neanche ombra di fondamento, perchè dopo +quel discorso avevo incominciato a fare un po' di guardia e non m'ero +avveduta di nulla. Il giovanotto non veniva neanche più a sedersi +sulla terrazza. Oh, per questo, non dubitate, dev'essere un uomo +dabbene. + +--Meglio così;--sentenziò mastro Zanobi;--senza contare che è un +artista di grido e che la domanda di matrimonio mi è stata fatta da +suo padre, venuto a bella posta d'Arezzo, e accompagnato alla mia +bottega da uno dei più ragguardevoli cavalieri di Firenze. Non capisco +come una sorte così grande sia toccata alla nostra casa. Ma già, dice +il proverbio: fortuna e dormi. Siete contente voi altre? Io sono +arcicontento. Preparatevi a ricevere il fidanzato, che un giorno o +l'altro bisognerà pure aprirgli l'uscio di casa. E a due battenti, se +lo accompagna messer Dardano Acciaiuoli. Voi, Crezia, mi direte poi +che cosa gli bisogna alla nostra figliuola, non siamo ricchi, ma +grazie a Dio, tanto da non farla sfigurare lo avrà.-- + +Così ebbe fine il primo dialogo dei coniugi Bastianelli intorno al +matrimonio di monna Ghita. La quale, poverina, ci perdette l'appetito, +tanto era sconvolta dall'idea di quelle nozze, che certamente +l'avrebbero fatta invidiare da tutte le ragazze del vicinato. + +Mastro Zanobi temeva un pochino quantunque non lo lasciasse trapelare +a nessuno, che il pittore, entrato una volta in casa, non gli girasse +nel manico, trovando, come suol dirsi, il vino troppo diverso da +quello che prometteva l'insegna. Spinello venne, e fu proprio il caso +di aprir l'uscio a due battenti poichè messer Dardano Acciaiuoli si +era degnato di accompagnare il suo giovane amico. Per fidanzato gli +parve un po' grave; ma forse era da attribuirlo alla timidità del +carattere e alla confusione di un primo incontro. Infatti, come il +ghiaccio fu rotto, Spinello Spinelli parve rasserenarsi a grado a +grado, e mezz'ora dopo non c'era in lui più traccia di musoneria. + +Comunque, egli l'aveva voluta; doveva pensarci lui. Mastro Zanobi andò +bravamente all'ultimo esperimento. Bisognava far onore agli ospiti, ed +egli mandò le sue donne a prendere nell'armadio una bottiglia di vin +Santo. Monna Ghita dovette muoversi dalla sedia, su cui era rimasta a +così dire inchiodata, e andare attorno come avrebbe fatto Ebe +nell'Olimpo, o Briseide nella tenda di Achille. Gli occhi del babbo +seguirono la fanciulla che camminava più stenta del solito; indi si +volsero a indagare il viso di Spinello Spinelli. Lo credereste? Il +giovinetto non parve darsi per inteso del difetto; anzi, da quel +momento, incominciò a mostrarsi più franco, e poco stante si alzava +anche lui, chiedendo licenza di aiutar la fanciulla in quell'umile +ufficio di servitù familiare. + +E bisognava vederlo, con che garbo ci si adoperava. Forse un +osservatore più diligente e più acuto avrebbe trovato che Spinello +Spinelli mirava a dissimulare con quella mostra di operosità un +sentimento di freddezza che poteva benissimo essersi impadronito di +lui. Perchè gli uomini son fatti così, e si cavano volentieri +d'impaccio fingendo una gran voglia d'esser utili, che li dispensa dal +rimanere estatici. La sollecitudine s'inventa lì per lì; l'estasi non +si comanda. Essa, è come quel tal segreto degli artisti, che + + A cui natura non lo volle dire + Nol dirian mille Ateni e mille Rome. + +Per fortuna, mastro Zanobi non era un osservatore di quei tali, e a +lui la spigliata sollecitudine del fidanzato poteva e doveva parere +tutt'altro. + +--Non siete scontento di noi?--gli chiese in un momento che potè +averlo in disparte.--Siamo povera gente, messere, e ancora tutti +confusi dal grande onore che ci fate.-- + +Spinello Spinelli si commosse a tanta semplicità di parole. + +--Che dite mai, padre mio?--esclamò.--Son io che debbo esser confuso +di gratitudine. E che io lo sia davvero ve lo dimostra il non avere +ancora saputo trovar l'occasione di dirvelo. Nel seno della vostra +cara famiglia io troverò la pace che non ho potuto avere nella mia, da +troppi anni disfatta. Mia madre è morta, quando io ero ancora bambino; +mio padre, esule dalla sua Firenze e triste come tutti gli esuli, non +ha potuto circondare di gioie domestiche la mia fanciullezza. Son +venuto su triste come lui e lo sono rimasto, come vedete. Egli e +messer Dardano potranno dirvi che questa è la mia indole. Ma io vi +prego di credere una cosa, mastro Zanobi; la vostra figliuola non avrà +mai a dolersi di me. Questo posso promettere, sulla mia fede +d'onest'uomo.-- + +Mastro Zanobi, intenerito, strinse fra le sue braccia il futuro suo +genero. + +--L'avete detto,--rispose,--l'avevo detto fin dal primo momento che vi +ho veduto: ecco un giovine dabbene!-- + +Le nozze furono affrettate quanto più si potè, senza danno dei +consueti apparecchi. C'era in tutti una gran furia di far presto. +Furia del Bastianellì, a cui non parea vero di allogare la figliuola +in quel modo; furia di messer Luca, che non vedeva l'ora di veder suo +figlio sottratto ai pericoli dell'umor nero; furia di messer Dardano, +che adempiva con coscienza a tutti i suoi uffici di protettore; +finalmente (e forse era da metter questa innanzi alle altre) furia di +Tuccio di Credi, il quale voleva riconquistare la sua libertà. Non già +per abbandonare la bottega di Spinello Spinelli, che miglior +principale di lui non avrebbe trovato in tutta Firenze; ma per +liberarsi, diceva lui a messer Dardano, da quel faticoso mestiere di +angelo custode, che messer Luca gli aveva appioppato. + +Monna Ghita accettava la sua sorte con una allegrezza raccolta, e +vorrei quasi dire concentrata, di cui ella stessa non misurava la +profondità. Era sbalordita, oppressa, e la felicità si mostrava per la +prima volta a lei sotto l'aspetto di una cosa inaudita. Perciò +immaginate voi se monna Ghita avesse tempo o modo di studiar l'animo o +il contegno di Spinello Spinelli. Era bello, famoso e aveva chiesto la +sua mano. Che cosa avrebbe ella potuto cercare di più? Quel fidanzato +era agli occhi di lei un essere soprannaturale. + +Il matrimonio, per espresso desiderio di messer Dardano Acciaiuoli, si +celebrò nella chiesa di San Niccolò, fatta edificare da lui e dipinta +da Spinello Spinelli. Quelle Madonne, quei Santi e quelle glorie +d'angioli, che coprivano le volte, dovevano assistere alla cerimonia +che consacrava la felicità del loro celebre autore. E non erano i +soli, poichè quel giorno ci fu gran concorso in chiesa e le tribune +erano tutte piene di ragguardevoli cittadini e di donne gentili, che +la fama del giovine pittore chiamava allo spettacolo della sua fine +miseranda. Non parlo per celia. Il matrimonio di un artista è sempre +un fatto luttuoso, un evento lagrimevole, come a dire un suicidio +nella mente dei più. + +Monna Ghita entrò in chiesa, vestita di bianco, secondo il costume +delle spose. Il suo bel volto, per verità, rosseggiava un po' troppo, +a cagione dello sforzo che ella faceva per camminare ritta e +nascondere la lieve imperfezione del piede; ma quelle fiamme si +potevano credere accese dalla verecondia, e la cosa appariva +naturalissima. Spinello, per contro, era contegnoso, impacciato, quasi +triste; ma quell'aria, che s'accordava così poco con la felicità del +momento, poteva essere attribuita ad un pochettino di confusione. Già +si sa, un uomo, con tutta la sua pratica del mondo, non può mica andar +franco in una congiuntura così difficile, che gli capita per la prima +volta in sua vita. + +Quando giunse il momento di profferire il monosillabo che lo avrebbe +legato per sempre, Spinello ebbe una stretta al cuore e rimase un +istante perplesso. Intravvide, quasi in nube, l'immagine di +Fiordalisa, e chiuse gli occhi, come se da quel moto di riluttanza +infantile dovesse venirgli la forza di compiere il suo sacrifizio. Ma +fu invece la paura che lo vinse; quel momento di esitazione gli era +parso un secolo; ed egli si affrettò a rispondere un sì più vivo e più +sonoro, che forse non avrebbe fatto in una diversa condizione di +spirito. E più sonoro e più vivo glielo fece sembrare il rombo che +sentiva negli orecchi, per effetto della commozione del sangue. + +Era inganno dei sensi, o realtà? Gli parve che a quel sì rispondesse +un grido dall'alto, un grido acuto e breve, come di persona colpita da +un improvviso stupore, + +--Ah!--pensò egli, sbigottito.--Non è questa la mia dolce Fiordalisa, +che mi rimprovera di averla dimenticata?-- + +Ma proprio allora gli si fecero intorno congiunti ed amici, per +congratularsi con lui e con la sua gentile compagna; e la confusione +di quel momento e l'obbligo di rispondere a tante cortesie, +soverchiarono in lui lo smarrimento dell'animo. + +Poco stante, egli esciva dalla chiesa, dando il braccio alla sposa. Io +veramente non saprei dirvi quale del due avesse maggior bisogno di +essere sorretto dall'altro. + +Tuccio di Credi presentò alla sposa un mazzolino di fiori. + +--Li ha colti l'amicizia;--diss'egli inchinandosi.--Rammentando questo +bel giorno, madonna, non dimenticate il fedel servitore della vostra +casa.-- + +Quel caro Tuccio di Credi, a tempo e luogo, sapeva anche mostrarsi +galante. Ma già quando si ha un cuore ben fatto, le son cose che +vengono spontanee come... come.... Domandiamolo a mastro Zanobi, il +paragone. Ed egli ci risponderà come fece a monna Crezia, sua moglie: + +--Abbreviate, abbreviate! Il paragone non serve a nulla.-- + +E sia, facciamone dunque di meno. + + + + +XI. [2] + + +Non vi è egli mai occorso di pensare, o lettori, a tutte le cose che +si fanno, nel corso della vita, sapendo che non andrebbero fatte, ed +anche provandone un certo dispiacere? La più parte deboli di tempra, +perchè la forza è il privilegio di poche anime, e non sempre buone, +noi siamo troppe volte i servitori umilissimi dell'altrui volontà, più +spesso dell'ambiente in cui la necessità ci fa vivere. Sacrifichiamo +agli dei falsi e bugiardi dell'uso comune, delle convenienze sociali, +e via discorrendo; comperiamo la quiete del momento, a prezzo della +felicità, di tutta la vita. + +Spinello Spinelli aveva dovuto farsi una famiglia. Non ne sentiva il +bisogno, eppure l'aveva fatta; non per sè, ma per gli altri, cioè a +dire per suo padre, che non avea pace, e per gli amici, che non gli +davano tregua. Ma la sua anima, si era come avvilita in quello sforzo +di obbedienza, + +[Footnote 2: Nel testo "XI"] che lo conduceva a bandire perfino la sua +tristezza, quella tristezza che gli era tanto cara, dopo la morte +delle sue speranze giovanili, dopo la distruzione del suo bel sogno +d'amore. + +E come se ciò non bastasse ancora, il povero Spinello doveva +contentare suo padre in un'altra cosa, e restituirsi ad Arezzo. Messer +Luca pregava, i maggiorenti della città mandavano inviti su inviti. + +In Arezzo, lui! Mai e poi mai. Chiedessero pure i maggiorenti della +città l'opera sua e gli promettessero mari e monti; Spinello non era +avido di ricchezze e di onori; Spinello sarebbe rimasto a Firenze. + +Ma un giorno, gli giunse la nuova che suo Padre era infermo. Gli onori +e le ricchezze non c'entravano più per nulla, il suo debito di figlio +lo chiamava in Arezzo. E ci andò, conducendo seco la moglie. + +Malinconico ritorno, nel paese in cui si è sofferto! Ma egli bisogna +adattarsi anche a queste dolorose impressioni, e saper rivedere con +animo forte i luoghi delle tristi memorie. Con animo forte! Quando e +fin dove si può. Eravamo avvezzi a vedere quel tratto di paese +popolato dalla immagini della speranza; quella corona di monti +chiudeva tutto ciò che avevamo di più caro nel mondo; quelle mura, +quegli archi, quelle vie, prendevano luce d'allegrezza dal pensiero +che un'amata creatura vedeva con noi la medesima scena e vi respirava +le medesime aure vitali. Ad un tratto, più nulla. Aure, luce, +allegrezza, tutto è sparito; la città e morta, la corona dei monti non +vi dà che lo scheletro ignudo di ciò che amavate. È questa, e non ce +n'è altra, la vera sensazione del vuoto. + +A sviare un tratto i dolorosi pensieri, Spinello ebbe le onoranze de' +suoi concittadini. I sessanta che governavano Arezzo, saputo del suo +arrivo, deputarono quattro dei maggiori a muovergli incontro sulla via +di Firenze e gli fecero accoglienze così schiettamente amorevoli, che +avrebbero reso invidioso un trionfatore, tornato pur mo' dagli +splendori del Campidoglio, per ricondursi a più semplici dimostrazioni +di gioia, a Tuscolo, a Lanuvio, ad Arpino. + +Messer Luca era meno ammalato di quello che a tutta prima paresse. Ma +fosse stato anche più grave, l'arrivo del figliuol suo, tanto +invocato, lo avrebbe certamente rimesso in salute. Madonna Ghita, +angiolo di bontà (questa giustizia le va resa anche dai divoti di +madonna Fiordalisa), non si spiccò più dal capezzale del vecchio. + +Frattanto, i rettori della città erano tutti intorno a messer +Spinello, al valente pittore, e lo richiedevano con gran desiderio +dell'opera sua. + +--Vedete, maestro,--gli dicevano, additandogli il San Donato da lui +dipinto nel Duomo vecchio,--quello è il vostro primo lavoro, donde +incominciò la vostra fama. Non farete voi altro per la città che ha +salutato il vostro ingegno nascente?-- + +Spinello non seppe resistere a tante preghiere, e fece promessa di +trattenersi qualche tempo in Arezzo, per dipingere nel Duomo vecchio, +secondo la richiesta dei massari, una Storia dei Magi. + +Ma dopo i massari del Duomo vennero quelli di San Francesco. La chiesa +mancava affatto di affreschi, ed era quella una eccellente occasione +per dar campo all'ingegno di Spinello Spinelli. I Marsupini, ricca +famiglia di Arezzo, ottennero primi che egli dipingesse nella loro +cappella un Papa Onorio, in atto di confermar la regola dei santo +fraticello di Assisi. + +Dopo i Marsupini venne la volta dei Bacci. Messer Giuliano Bacci aveva +il patronato di una cappella in San Francesco, e volle che il valente +artista vi dipingesse una Nunziata. A questo nuovo desiderio rispose +prontamente l'opera di Spinello Spinelli, ed anche a quello dei +massari di San Francesco, che vollero un arcangelo San Michele, nella +cappella intitolata al gran giustiziere del cielo. + +Lavorava, il povero e glorioso Spinello, lavorava assiduamente ogni +giorno, ma senza che il lavoro lo aiutasse a dimenticare per un'ora il +suo profondo rammarico. L'immagine della bellissima estinta era sempre +davanti agli occhi dell'artefice: + +Madonna Fiordalisa, come sapete, era stata seppellita nel chiostro del +Duomo vecchio. Spinello trovò nel suo memore affetto il coraggio di +andare fin là, ad inginocchiarsi sulla pietra che copriva le spoglie +mortali della sua fidanzata, e vi rimase lungamente piangendo e +chiedendo perdono a quell'ombra adorata di aver data la mano ad +un'altra donna. + +Gli perdonò Fiordalisa? Ahimè, il povero Spinello non ebbe neanche +quel triste conforto al dolore. Nessuna voce arcana giunse dal regno +della morte alla sua anima afflitta. Fiordalisa era muta, ed egli +sentì più vivo il rimorso di ciò che aveva fatto, per appagare il +desiderio di suo padre. Era poi necessario di appagarlo? E non sarebbe +stalo meglio persuadere messer Luca Spinello che quel matrimonio era +impossibile? Il cuore d'un padre non avrebbe intese le ragioni del +cuore di un figlio? + +Abbandonato da quella speranza, l'animo di Spinello Spinelli cadde in +balla dello scoramento. Era malinconico e si buttò al disperato; +desiderava la morte e si compiaceva soltanto nella solitudine, che gli +consentiva di pensare al più bel giorno della sua vita, il giorno in +cui sarebbe cessata ogni sua pena. Lodato a gara da tutti, non dava +retta alle lodi, o mostrava solamente di udirle, per mostrarne +impazienza. Voleva esser lasciato solo, per darsi tutto alle sue +smanie, alle sue alternative di fatica e di lagrime. Infatti, spesso +deponeva i pennelli per piangere; poi rasciugate in fretta le lagrime, +afferrava i pennelli e lavorava a furia, come un uomo che non ha tempo +da perdere. Ineffabile angoscia, quella che non può avere neanche una +lontana speranza di pace, poichè la tregua è solo di là dalla tomba! + +Intanto, la religione dei sepolcri si era impossessata dell'animo di +Spinello Spinelli. Quante volte gli era dato di escir solo dal suo +lavoro quotidiano, egli andava nel chiostro del Duomo vecchio, per +inginocchiarsi sulla pietra di madonna Fiordalisa, e ripetere con +pienezza d'affetto la sua triste domanda: mi avete voi perdonato? +Ahimè, povero Spinello! La pietra sepolcrale era muta; la voce arcana, +invocata da lui, non si faceva sentire. Si sarebbe dello che le anime +dei trapassati sdegnassero di vigilare qualche volta sulle ossa +abbandonate, o che la salma di madonna Fiordalisa non fosse là dentro. +Spinello, nel suo disperato dolore, pensò che ella non volesse +ascoltarlo, amando meglio tacere, che dirgli una troppo amara parola. +Infatti, la risposta di Fiordalisa egli se la immaginava qualche +volta, e gliela ripeteva il suo rimorso.--Sei tu che l'hai voluto, +disgraziato; sei tu che l'hai voluto. Di che ti lagni ora, nel tuo +tardo pentimento, e che cosa domandi ad un cuore, che hai contristato +con la tua ingratitudine?-- + +Per avvicinarsi meglio alla morte, a questo pensiero dominante di chi +non trova più consolazioni nella vita, Spinello Spinelli incominciò +allora a metter l'animo in quelle pratiche di coraggiosa pietà che i +tempi consigliavano ai cuori angustiati. Pareva a lui che l'amante di +una persona morta dovesse pensare più che ad altro agli estinti; +epperò si ascrisse alla confraternita di Santa Maria della +Misericordia. + +Non invento nulla; sèguito passo passo il nostro malinconico eroe. La +confraternita della Misericordia, che io accenno qui per necessità del +racconto, era nata da un sentimento di gentile pietà, cresciuto nel +cuore di parecchi buoni ed onorati cittadini d'Arezzo, i quali +andavano attorno, accattando limosine per i poveri vergognosi e per +gl'infermi, vegliavano al capezzale dei moribondi e portavano a +seppellire i trapassati. E Spinello, essendo entrato a far parte della +compagnia, andava anche lui con la tasca al collo e il martello di +legno in mano, picchiando all'uscio dei ricchi, ed entrava nelle case +visitate dalla morte, per recarsi sulle spalle i cadaveri. La cosa non +era senza un grave pericolo, perchè allora la peste entrava di sovente +nelle mura indifese delle città italiane, e quell'ufficio di +misericordia, era una vera e propria milizia per gli animosi +spregiatori della morte, o per coloro che amassero dissimulare con un +debito di carità cristiana il tedio dell'esistenza. + +Di queste nobili cure il valoroso artefice aveva più lode in Arezzo, +che non delle stupende tavole dipinto senza compenso per l'oratorio +della confraternita, a cui, tra l'altre cose, una bella invenzione +artistica, di Spinello, destando gli spiriti caritatevoli dei +facoltosi aretini, aveva grandemente accresciute le entrate, e per +conseguenza le forze necessaria ad operare il bene. Della quale +invenzione io vi dirò solamente questo: che egli dipinse sulla +facciata della chiesa dei Santi Laurentino e Pergentino una Madonna, +che, avendo aperti davanti i lembi del mantello, vi raccoglieva sotto +il popolo di Arezzo, nel quale si scorgevano molti uomini tra i primi +della confraternita, con la tasca al collo e il martello in mano, +simile a quelli che s'usavano per andar ad accattar le limosine. + +Madonna Ghita, poverina, ammirava e taceva. Il che significa in buon +volgare, che ammirava a mezzo e che il silenzio nascondeva qualche +altra cosa, come a dire un pochettino di tristezza. Ma egli è di certe +donne il soffrire con misura, e perchè soffrano veramente meno di +certe altre, e perchè manchino loro le forme in cui si esprime agli +altri e si rappresenta a noi stessi il dolore. Questa vi parrà una +sottigliezza, ma è tuttavia una verità. Chiedetene a tutti i filosofi +e vi diranno che l'uomo non sente i bisogni di cui gli manchi +un'esatta cognizione. Resta una vaga tristezza di cui non si conosce +la causa, e il non conoscer la causa basta più delle volte a toglier +ogni importanza agli effetti. Così in di grosso, e senza pensarci su, +monna Ghita intendeva che un antico dolore pesava sull'anima di +quell'uomo, parco di parole, avaro di tenerezze. Ma pur sempre buono +con lei. Anch'ella ebbe le sue tristezze, ma non si fermò più che +tanto a farne argomento di meditazione. L'animo di monna Ghita non era +fatto per uno studio così fine. E se pure una vaga malinconia +s'impadronì un giorno del suo cuore, ben presto venne a mutar +l'indirizzo de' suoi pensieri, e darle una vera e profonda +consolazione, la nascita di un angioletto, che ebbe il nome di Parri, +il nome del primo e prediletto amico di Spinello Spinelli. Infine, che +importava l'umor triste del marito, se di lui, e dell'affetto che la +legava a lui era nato il suo Parri? Monna Ghita si consolò, +raccogliendo su quella bionda testolina l'amore che non poteva +espandere nel seno del suo triste o glorioso compagno. + +Ghita, anima buona, sa Iddio se mi duole di voi. Ma siamo giusti, +forse ci avete avuto dalla vita assai più che non vi riprometteste nei +vostri sogni di vergine, ed io penso che voi non abbiate avuto mai una +idea molto chiara della vostra infelicità sulla terra. + +L'umor nero di Spinello non potè sfuggire all'occhio vigile di Tuccio +di Credi. L'astuto malveggente seguiva con attenta cura le fasi morali +del suo compagno d'arte, o poichè bisognerà distinguer meglio, del suo +principale. Ma egli non cercava più di consolarlo, come faceva in +principio. Lo aveva ammogliato, gli aveva assicurata la pace; il suo +ufficio amichevole era adempiuto. + +Tuccio di Credi, del resto, soffriva anche lui la sua parte. S'era +fatto più cupo e più verde del solito. Quella potenza d'ingegno che +niente bastava ad uccidere, nè la perdita di Fiordalisa, nè un +matrimonio fatto a suo mal grado, gli riusciva molesta. Di sicuro, +egli non poteva argomentarsi di competere mai con Spinello Spinelli. +Egli era uno di quegli artisti che restano sempre sull'uscio, che +hanno preso un pennello a caso come altri prenderebbe una scopa, e +vanno avanti senza sapere il perchè, imparando il meccanismo +dell'arte, per ridurla ad un mestiere che più oltre non saprebbero +intenderne. + +Ma anche condannato a restare sull'uscio, e consapevole di quella +condanna, Tuccio di Credi sentiva la gelosia, questa brutta sorella +dell'emulazione. Vedeva Spinello salire sempre più nella estimazione +delle genti, triste, ma operoso, anzi più operoso quanto più era +triste. Nè solo Arezzo chiedeva miracoli d'arte a Spinello Spinelli, +ma anche molte altre città di Toscana. Lo aveva voluto la famosa Badia +del Camaldoli in Casentino; lo aveva voluto Firenze, nella Badia degli +Olivetani, in San Miniato al Monte; lo aveva voluto Pisa per il suo +Camposanto, maraviglia dell'arte e della pietà italiana; lo voleva +Pistoia, per la sua chiesa di Sant'Andrea. + +Tuccio di Credi aveva portati in pace, o giù di li, gli inviti del +Casentino; aveva mandati giù, senza troppo dolersi, gl'inviti di +Firenze; aveva rizzato muso agl'inviti di Pisa, ma non si era +arrischiato a dir nulla. Ma non portò in pace, non mandò giù, non +lasciò correre senza proteste, gl'inviti di Pistoia. O perchè? +Aspettate, lettori umanesimi, e vedremo di sapere anche questo. + +Per intanto, sappiate che Tuccio di Credi si dichiarò contrario al +viaggio di Pistoia. La città delle fazioni, anzi la culla, perchè +lassù erano nate e di là s'erano propagate per tutta la Toscana, non +era fatta per Spinello Spinelli. Il suo ingegno avrebbe trovato +ammiratori, ma anche detrattori in buon dato. Voleva egli che la sua +eccellenza nell'arte fosse contrastata? Voleva proprio comperarsi co' +suoi danari un amarissimo pentimento? Andasse allora a Pistoia. Ma se +amava la sua quiete, se voleva provvedere degnamente alla sua fama, si +contentasse di Firenze e di Pisa, di Arezzo, di Rasentino e di Siena. + +Spinello non diede retta a Tuccio di Credi. Della sua fama +gl'importava poco, dei detrattori anche almeno. Checchè ne pensasse e +dicesse il suo compagno d'arte, egli aveva promesso e sarebbe andato a +Pistoia. + +Tuccio di Credi chinò la testa e non argomentò più nulla in contrario. +Ma prima che il principale avesse fatta una risoluzione intorno a quel +viaggio, Tuccio di Credi si presentò a Spinello Spinelli per prendere +commiato da lui. + +Spinello ebbe l'aria di cascar dalle nuvole. + +--Come?--gli disse.--Anche tu hai risoluto di lasciarmi? + +--Sì, maestro. Tanto non sono buono a nulla, e l'opera mia non +potrebbe esservi utile più di quella d'ogni altro fattore. + +--Andiamo, via! Buono a nulla!--esclamò Spinello, con accento di dolce +rimprovero. + +--È la coscienza che me lo dice;--replicò Tuccio di Credi;--e perciò +vi domando licenza di andarmene. + +--Quando è così... se ad ogni modo lo vuoi, disse allora +--Spinello,--sia fatto secondo il tuo desiderio.-- + +Spinello era come tutti gli uomini i quali vivono raccolti in sè +stessi, che non credono conveniente di far violenza amichevole con +nessuno, poichè a lor volta non amano di essere oppressi dalla +benevolenza altrui. Lasciò che Tuccio di Credi andasse con Dio, e il +giorno seguente partì per alla volta di Pistoia. + +Era solo, ma la solitudine non tornava uggiosa al suo spirito +malinconico. Il pensiero che vaga dietro allo immagini del passato +prova una voluttà tutta sua nel trovarsi abbandonato a sè stesso, non +obbligato a seguire, anche per poco, il pensiero degli altri. E +Spinello fu più calmo a Pistoia, che non fosse a Pisa o a Firenze. La +valle dell'Ombrone gli recò un senso di pace, che doveva tornargli +nuovo, poichè della pace, come della allegrezza, egli aveva quasi +perduto il ricordo. + +La città, sebbene scaduta alquanto dell'antica grandezza, per le ire +cittadine ond'era stata così lungamente travagliata, era bella a +vedersi, per la quieta grandiosità delle sue vie, come per la elegante +nobiltà, de' suoi monumenti. Pistoia non aveva avuto un'arte propria; +nell'architettura aveva sentita da principio l'influenza dei pisani; +nella pittura sentiva quella dei fiorentini. Ma fosse di Firenze o di +Pisa, quella era sempre arte paesana. La Cattedrale, Sant'Andrea, il +Battistero, San Giovanni Fuoricivitas, il palazzo del Podestà, erano +saggi mirabili di quello stile che una critica poco degna del suo nome +s'affanna ancora a chiamar gotico, laddove esso apparisce ed è +prettamente italiano, e non ammette mistura di forme straniere se non +in alcuni luoghi dove erano più vicini gli esempi, o più strette le +relazioni con l'arte tedesca, normanna, araba, bisantina e via +discorrendo. Quello che era avvenuto da noi per la lingua, che, +scaduto l'idioma latino, riprendessero a mano a mano i loro diritti +gli antichi dialetti italici, surrogando agli strascichi della +magniloquenza romana le loro forme grammaticali più snelle e più +efficaci nella loro medesima spontaneità, era avvenuto per l'arte. Lo +stile romano si era imbastardito, per le ragioni che tutti sanno e che +ad ogni modo non mette conto dir qui; doveva ritornare per conseguenza +in onore l'antica forma toscana, più leggiera e più aggraziata, +accettando necessariamente qualche cosa dal gusto dei dominatori o dai +bisogni del tempo, e rimutando in nuova leggiadria una certa rozzezza +d'ornati, che qua i bisantini, là i longobardi, avevano appiccicata +agli artefici italiani. + +Vi ho già detto che Spinello Spinelli era chiamato a Pistoia, per +dipingere nella chiesa di Sant'Andrea, la vecchia basilica del XII +secolo, pregevole per la severa nobiltà delle sue forme e per le +sculture onde l'aveva arricchita Giovanni Pisano. Spinello Spinelli, +andato a vederla, appena giunto in Pistola, fu contento di averci a +lavorare. E tosto si diede a meditare qualche cosa che potesse +rispondere alla magnificenza del luogo e alla buona opinione che i +pistoiesi s'avean fatta di lui. + +Spinello Spinelli era alloggiato, a grande onor suo, nelle case dei +Cancellieri, antica e potente famiglia, ed una tra le due che avevano +data la stura alle ire cittadine di Pistoia, dilagate poscia a +Firenze, e via via per tutte le città e per tutte le borgate d'Italia. +Ma, a proposito di ire cittadine, dov'era in quel tempo l'umor feroce +di Pistoia a cui alludeva Tuccio di Credi? La città delle prime +discordie posava da molti anni in pace, e ci fioriva liberamente la +gentilezza naturale delle valli toscane, affinate da un certo che di +arguzia montanina, per cui Pistoia la bella è rimasta famosa tra le +vecchie città lucumoniche. + +Nè solamente la città piaceva a Spinello Spinelli, ma eziandio e più +particolarmente la campagna. Fin dai primi giorni della sua dimora in +Pistoia, tratto dall'amor solitario che in lui era diventato come una +seconda natura, Spinello usava andare a diporto nel borgo, e di là +fino al colmo di una collina piantata di querci, donde l'occhio +dominava la gran valle dell'Ombrone e quella dell'Arno che le vien +presso. Era quello il suo luogo prediletto. Spinello non aveva mai +veduto una più larga distesa d'orizzonte; non aveva mai veduto uno +spettacolo più bello di quella conca di verde e d'azzurro, nel cui +primo piano si stendeva la turrita Pistoia e nel cui fondo +biancheggiava Firenze, circonfusa di soavi vapori alla luce del sole. + +Nelle sue gite quotidiane al Poggiuolo (che così si chiamava il suo +colle prediletto) Spinello Spinelli aveva stretta amicizia con un +vecchio contadino di lassù, sentenzioso come tutti i vecchi montanini +e garbato come tutti i contadini della montagna pistoiese. Pasquino +dava il buon giorno o la buona sera al giovine forestiero, gli offriva +una tazza di latte, che Spinello ricusava quasi sempre, non accettando +che un bicchier d'acqua della Brana, picciolo ruscello che correva al +piano, tra la costa del Poggiuolo e quella di Colle Gigliato, + +Spinello aveva preso ad amare il vecchio Pasquino. E Pasquino che +aveva veduto il forestiero con una cartella rilegata in pelle, entro a +cui erano parecchi fogli di carta che il giovinetto andava spesso +coprendo di disegni a matita, aveva preso a stimar grandemente il +pittore. + +Così, di chiacchiera in chiacchiera, il vecchio Pasquino era venuto a +sapere chi fosse Spinello e di qual parte di Toscana. + +--To'--aveva egli esclamato, udendo che il pittore era nato ad +Arezzo.--Abbiamo un altro aretino nel vicinato.-- + +E accennava col dito a manca, verso una collina poco distante dal +Poggiuolo, dove si scorgeva un edifizio di forme robuste, tra il +palazzo di campagna e il castello. + +--Come si chiama quel luogo?--chiese allora Spinello. + +--Colle Gigliato, messere. È un bel sito, ma non quanto il Poggiuolo. +Sa anche qui ci fosse un castello, ci farebbe il doppio di figura. + +--No, non guastate il Poggiuolo con una fabbrica così tozza, +Pasquino;--replicò Spinello Spinelli.--Amo meglio questa piantata di +querci, che campeggia così bene sul fondo e divide in due la +prospettiva della valle, lasciando incerti se l'una sia più bella +dell'altra. La natura, mio vecchio Pasquino, la natura dispone i suoi +quadri assai meglio di noi. Dove volete trovare uno spettacolo più +vago! Una costruzione superba su questo colmo non guasterebbe ogni +cosa? E ditemi, ora, come si chiama l'aretino di laggiù? + +--Dovete conoscerlo, messere, perchè lo dicono d'una potente famiglia. +È un Buontalenti.-- + +A quel nome, Spinello Spinelli aggrottò le ciglia. Ricordava infatti +quel superbo cavaliere e le parole scambiate con lui nel Duomo vecchio +di Arezzo. + +--Sì, mi pare d'averlo conosciuto;--rispondeva frattanto.--Un uomo +tarchiato di membra, dal volto bruno e con un certo piglio +altezzoso.... + +--Oh sì, davvero, il piglio non è bello;--disse Pasquino, +ridendo.--Messer Lapo Buontalenti m'ha l'aria d'esser superbo più di +Lucifero. E qui, non dubitate, lo vedono volentieri come il fumo negli +occhi. Già, non è entrato in dimestichezza con nessuno, e vi fa grazia +quando vi rende il saluto. Anzi, scusate, messere, ma qui si fa per +dire qualche cosa;--soggiunse Pasquino;--io ho pensato un giorno che +se tutti gli aretini fossero come quello lì, non sarebbe davvero un +bel vivere, nella vostra città. Grazie a voi, messere, ho cangiato +opinione e penso oggi che ce ne sia di buoni e di tristi in ogni +luogo. + +--Voi dunque lo fate addirittura un tristo?--chiese Spinello. + +--O che altro volete che sia, un uomo che non parla con nessuno, che +vi guarda tutti dall'alto al basso, e fa passare una grama vita alle +persone che vivono con lui? Basta vedere come tratta la sua donna! + +--Davvero? È ammogliato! + +--Sì, con una donna che ha portata da Arezzo, a quanto dicono.-- + +Spinello fece il gesto dell'uomo a cui riesce nuova una notizia e che +non ha altro da aggiungervi. Infatti, egli rammentava che il +Buontalenti s'era allontanato da Arezzo, per recarsi a vivere nel +pistoiese; ma non sapeva che avesse condotta un'aretina con sè. Par +altro, siccome la cosa non gli importava affatto, lasciò cadere il +discorso. + +Ma non lo lasciò cadere il vecchio Pasquino, che aveva trovato un +argomento di chiacchiera, e pensava che Spinello, nella sua qualità +d'aretino, dovesse udire le sue notizie con una certa curiosità. + +--Oh, non pare che la lo sposasse volentieri; continuò.--Già, quando +--arrivarono a Colle Gigliato, madonna era assai male di salute. +--Pareva di vedere una statua di marmo, come quelle che sono nella +--cattedrale di Pistoia, tanto era bianca nel viso. Io ho potuto +--vederla da vicino, nell'andare in giù per le mie faccende, mentre +--essa tornava con messer Lapo dalla cerimonia nuziale, che tu fatta +--in San Giovanni. La via era stretta ed io ho dovuto tirarmi contro +--il muro, per lasciarla passare. Se l'aveste veduta in quel punto, +--messere! Pareva una madonna, di quelle che disegnate voi, in quei +--vostri cartoni. Una carnagione bianca come il latte, i capegli neri, +--le labbra smorte, ma due occhi... due occhi che parevano stelle! Un +--sorriso, poi, un sorriso pieno di tristezza e di bontà, un sorriso +--che faceva tenerezza e sgomento. Da quel giorno non m'è mai più +--avvenuto di vederla da vicino. Dicono che non esce mai dal recinto +--del castello e che vive là dentro come quella principessa +--prigioniera d'uno stregone, di cui si narra nella storia di +--Lancilotto del Lago. Verso la sera la si vede qualche volta laggiù, +--da quella loggia die guarda verso la pianura. Rimane là per due o +--tre ore alla finestra, con le braccia appoggiate sul parapetto, e +--gli occhi fissi a guardare il sole, che si nasconde dietro i monti +--pisani. Povera dama! Dev'essere molto disgraziata. A che pensate, +--messere? + +--Penso,--disse Spinello,--che anche voi siete pittore alla vostra +maniera. Mi par quasi di vederla. + +--E non vi dico nemmeno la metà della sua bellezza;--ripigliò il +vecchio contadino.--Anche così malandata, è un portento. Doveva essere +un occhio di sole, prima che le toccasse quella brutta sorte. Ma già, +voi siete aretino come lei, e la conoscerete. + +--Io no;--rispose Spinello.--Da tre anni ho lasciato Arezzo. + +--E anche da tre anni messer Lapo Buontalenti è venuto ad abitare nei +nostro contado. Quel castello e il podere che ha intorno gli sono +toccati in eredità, dopo la morte di un suo zio materno, che fu messer +Roselino Sismondi. E quando venne, aveva giù con sè quella bella +creatura. Dovrebb'essere una sua parente orfana,--soggiunse +discretamente il vecchio Pasquino,--perchè è venuta a dimorare con +lui, senza essere ancora sua moglie. Anzi, sulle prime, noi s'immaginò +che lo fosse già; ma le nozze celebrate un anno dopo, ci hanno fatto +ricredere. + +--Un anno dopo;--ripetè Spinello Spinelli.---Dunque, due anni fa? + +--Sì, messere, per l'appunto, saranno due anni a San Michele. + +--Due anni fa!--mormorò Spinello, crollando mestamente il capo.--Due +anni fa mi sono ammogliato anch'io.-- + +E questa doppia coincidenza lo colpì. In verità era strano il fatto +che il Buontalenti, partito d'Arezzo poco prima che la morte di +Fiordalisa ne cacciasse anche Spinello, prendesse moglie nello stesso +tempo di lui. E la donna era un'aretina? Condotta via da messer Lapo, +quando aveva abbandonata la sua terra? In Arezzo, di quel fatto, non +si aveva cognizione; o almeno nessuno ne aveva fatto cenno a Spinello. +O fors'anche Spinello, nella tristezza ond'era tutto compreso, non ci +aveva fatto attenzione. + +Comunque fosse, la cosa era strana e colpiva di stupore la mente di +Spinello Spinelli. Come mai, pensava egli, come mai messer Lapo +Buontalenti, che la voce pubblica diceva invaghito della figliuola di +mastro Jacopo, aveva potuto amarne un'altra così presto? E che +necessità di bandirsi da Arezzo, se con un'altra doveva partire? Dopo +avere a lungo almanaccato su quel fatto, Spinello si accostò all'idea +che messer Lapo avesse amato madonna Fiordalisa come poteva amare un +pari suo, per il solo desiderio di possedere colei che tutti +celebravano bellissima tra le fanciulle d'Arezzo, e che il rifiuto di +mastro Jacopo non avesse ferito il suo cuore, ma piuttosto il suo +orgoglio smisurato. + +Ma chi era l'aretina che aveva così presto consolato il Buontalenti +della patita ripulsa? Una strana curiosità s'era infiltrata nell'animo +di Spinello Spinelli. Dico strana, perchè in fondo non doveva +importargli molto di conoscere un nome, e tuttavia il suo pensiero +tornava con una certa insistenza a quella pallida castellana, +intravveduta nel racconto del vecchio Pasquino. Forse era da ascrivere +la cosa a un senso di gentile pietà, naturalissimo in un cuore ben +fatto come il suo. Egli, invero, pensando alla signora di Colle +Gigliato, rammentava la bella e infelice Pia de' Tolomei, di cui si +narrava la storia lagrimevole, resa popolare dai versi di Dante, +popolarissimo allora. + +Quel giorno, scendendo dal poggiuolo per ritornarsene in città, si +mise per una via che non aveva ancor fatta; di guisa che, scambio di +rientrare in Pistoia da porta al Borgo, rientrò da porta San Marco. +Avrete già indovinato da questo cenno che Spinello Spinelli si calò +verso il letto della Brana, per costeggiar le falde di Colle Gigliato +e rasentare la villa del Buontalenti, cinta da un muro nerastro, che +si vedeva tutto rivestito d'edera e sormontato dalla frappa scura dei +nocciuoli e degli elci. + +Lì presso, nel greto della Brana, il nostro pittore s'abbattè in una +povera donna che stava lavando alcuni pannilini all'acqua corrente. La +donna lo salutò, secondo il costume dei contadini, ed egli, resole +cortesemente il saluto, si fermò a dimandarle: + +--Sposa, sapreste voi dirmi a chi appartiene questo castello? + +--Maisì, messere, poichè ci abito da quarant'anni. Era di messer +Rosellino Sismondi, buon'anima sua; oggi è di messer Lapo Buontalenti. + +--Non è un casato pistoiese;--osservò timidamente Spinello. + +--No, messere; il nuovo padrone del castello è un cittadino d'Arezzo. + +--Dev'essere un ragguardevole uomo;--ripigliò Spinello.--Questo suo +castello ha un aspetto assai nobile, e penso che ci si abbia a stare +da principi. + +--Eh, potete giurarlo, messere;--rispose la contadina.--Il vecchio +padrone lo amava su tutti i suoi poderi, che n'aveva parecchi, e ci +s'era fatto un luogo di delizie. Eppure, i padroni d'adesso non ci si +vedono tanto volentieri! + +--Davvero? E come va? Se ci fossi io, vi assicuro che mi parrebbe di +stare in paradiso. + +--Che volete, messere? Bisogna proprio dire che nessuno è contento del +proprio stato. Del resto, messer Lapo non farebbe differenza tra +questo luogo ed un altro; è piuttosto madonna Fiordalisa che non ci +gode l'aria.... + +--Fiordalisa!--esclamò Spinello, dando un sobbalzo improvviso. + +Ma subito, facendo uno sforzo violento per dominare la sua commozione, +riprese: + +--Ha un bel nome, la vostra signora! + +--Un bel nome e un bel viso, messere. Che Iddio la prosperi com'ella +si merita; perchè, in verità, non c'è dama in tutto il contado, e +direi quasi in tutta Pistoia, che possa entrare in paragone con lei.-- + +Spinello Spinelli noci ascoltava già più la sua interlocutrice. +Fiordalisa! pensava egli. Fiordalisa! Perchè quel nome, venuto al suo +orecchio in quell'ora e in quel modo, come una voce dalla tomba? + +Anche voi, lettori, mi chiederete perchè tanta curiosità fosse venuta +a Spinello, da farlo discendere a manca del Poggiuolo, anzi che a +destra, per avvicinarsi alla casa del Buontalenti. Ma questa non dee +parervi una cosa fuori del naturale. Chiunque ha perduto una persona +caramente diletta ama il suo dolore e prova come un'amara voluttà a +rinfrancarlo, nel culto delle memorie in una sollecitudine quasi +infantile per tutto ciò che abbia avuto relazione con l'argomento dei +suoi poveri amori, come se nei superstiti, od anche nelle cose +inanimate, sia rimasto alcun che del tesoro perduto. Ora, il +Buontalenti aveva amata e chiesta in moglie la figliuola di mastro +Jacopo di Casentino, prima che questi accogliesse come discepolo il +giovine Spinello. Il Buontalenti era stato un rivale; ma che importava +ciò, in quel punto, so il Buontalenti lo ravvicinava al passato? + +Ed ecco perchè Spinello era disceso verso la Brona, scambio di far la +strada degli altri giorni. Quel nome, poi, il nome di Fiordalisa, +buttato là dalla vecchia contadina, gli disse tutto. Non già tutto +quello che potreste immaginarvi voi, fatti accorti in buon punto, ma +tutto quello che egli poteva supporre, nello stato in cui era. +Infatti, che cosa doveva significare per lui il nome di Fiordalisa, se +non questo, che il Buontalenti serbava fede in qualche modo alla sua +fiamma antica? Non potendo avere la bella figliuola di mastro Jacopo +di Casentino, messer Lapo aveva voluto sposare una donna che portasse +il medesimo nome. + +Fatto dentro di sè questo ragionamento, Spinello Spinelli stette ad +ascoltare la vecchia contadina. E non vi faccia senso che egli +l'avesse salutata col nome di sposa. Nel pistoiese le donne del popolo +sono tutte spose, o sposine, per l'uomo che le combina in istrada. Il +nome di sposina è un augurio gentile per le giovani; il nome di sposa +è una continuazione di giovinezza, cortesemente accordata alle +vecchie. + +Spinello Spinelli rimase ancora un tratto, chiacchierando con la +donna, o, se vi piace meglio, facendola chiacchierare. Indi, preso +commiato con un grazioso "arrivederci" scese verso la città, non senza +aver dato più d'una occhiata alle mura nerastre del castello del +Buontalenti, e pensando involontariamente a quel poetico capriccio che +aveva fatto trovare a messer Lapo una sposa col nome di Fiordalisa. + +--Ha tradita la memoria della prima!--diceva egli tra sè.--Ma che cosa +ho fatto io di diverso? E con assai maggior torto di lui; perchè in +fine, egli era un pretendente rifiutato, mentre io.... Ah, padre mio, +se voi non eravate, con le vostre preghiere!...-- + +Era giunto frattanto ad una svolta del sentiero dove sorgeva una rozza +croce di legno, piantata su d'una mora di sassi. Colà, di certo, era +stato ucciso qualcheduno. + +--Ah! fossi io morto,--esclamò Spinello, abbandonandosi a' piedi della +mora,--fossi io morto, come questo poveretto! Vi avrei raggiunta, +madonna; avrei finito di patire. A che mi giova la gloria, senza di +voi? È bello il vivere, quando si spera; è bello il rispondere per +opere egregie in mezzo a' suoi simili, quando si può riferire ad una +persona cara i proprii trionfi, deporre a' suoi piedi le palme +raccolte e gli allori mietuti. Ma io?... Costretto continuamente a +mentire, costretto a fingere un sorriso agli uomini che mi lodano, +mentre delle lodi loro, e della stessa coscienza di ciò che sono, non +m'importa più nulla; costretto a fingere con una povera creatura che +mi ama, e che dovrebbe maledirmi; io non so davvero perchè rimanga +ancora quaggiù. Signore Iddio, liberatemi da questo peso, che è +davvero troppo grave per me.-- + +Un rumore di passi e di voci dietro la svolta del sentiero tolse +Spinello dalla sua triste meditazione. Temendo di esser colto in quel +luogo con le lagrime agli occhi, e fors'anche mal soffrendo di +imbattersi in qualcheduno, balzò in piedi e corse a nascondersi dietro +la mora, in mezzo ad alcuni cespugli d'eriche e d'imbrèntini, ond'era +folto il ciglione. + +Poco stante egli vide inoltrarsi due viandanti, dalla parte della +città. Non erano contadini, ma gentiluomini, come appariva dalle cappe +che indossavano e dalle berrette piumate che portavano in capo. In uno +d'essi, Spinello non tardò a riconoscere messer Lapo Buontalenti. + +Fu lieto di essersi nascosto in tempo. Più lieto, quando riconobbe +l'altro viandante. Ma ho detto più lieto? Avrei dovuto dire +stupefatto, perchè quell'altro era il suo compagno d'arte; era l'uomo +che aveva creduto opportuno di separarsi da lui, per non accompagnarlo +a Pistoia; era Tuccio di Credi. + +Che cosa veniva a fare costui nella città che gli era parsa così +uggiosa! E se aveva pur risoluto di venirci, perchè non era andato a +cercare l'amico, il suo compagno d'arte? Perchè, infine, quella sua +lega con messer Lapo Buontalenti? E che voleva dire quel ravvicinameto +di personaggi aretini, in un angolo della campagna pistoiese? Il caso, +il semplice caso, poteva egli recare una serie di coincidenze così +fatte? + +Un vago terrore s'impadronì della mente di Spinello Spinelli, e gli +balenò tosto il sospetto delle cose ignote. Vide chiarori che a dir +vero non gli illuminarono nulla, ma che sembrarono dirgli: c'è qui +sotto un mistero, e tu devi scoprirlo. Non dissimilmente, una credenza +popolare ravvicina i fuochi fatui ai tesori nascosti nella campagna, +di guisa che le pallide fiammelle erranti nella notte sembrino +invitare il passeggiero alla ricerca del più ingannevole tra i beni +terrestri. + +I due viandanti passarono davanti alla mora che nascondeva Spinello. +Parevano in buonissima armonia e infervorati in un colloquio di molta +importanza per ambedue. + +Spinello, dal nascondiglio in cui era e da cui non gli parve prudente +muoversi, non udì che queste parole: + +--Voi farete quel che vi parrà meglio, messer Lapo degnissimo. Io, da +fedel servitore, ho reputato necessario di darvene avviso.-- + +Parlava Tuccio di Credi, come avrete capito. E messer Lapo rispondeva: + +--Partirò, non dubitate, partirò. Quantunque io non credo che egli +possa giungere fin qua. Forse, egli ignora perfino che io...-- + +La voce di messer Lapo si perdette dietro la svolta del sentiero, e +Spinello non potè udirne più altro. + +--Che cos'è questa novità?--pensò egli, balzando fuori dal suo +nascondiglio.--Tuccio di Credi a Pistola, e con messer Lapo +Buontalenti! Quale avviso ha creduto egli necessario di recargli? E +qual relazione può correre tra loro?-- + +Immaginate in che condizione d'animo giungesse egli in quel giorno in +città. E doveva rispondere alle cortesie de' suoi ospiti, come se non +avesse nulla, nè tristezze, nè sopraccapi; come se fosse l'uomo più +tranquillo del mondo! + +Proprio quel giorno i massari di Sant'Andrea si recavano alle case dei +Cancelleri, per avere un colloquio con lui. + +--E così, messere,--gli chiedevano,--avete voi ideata la composizione +che Pistoia potrà ammirare nella nostra vecchia cattedrale? + +--Non ancora, messeri onorandissimi, non ancora. Ho la mente confusa; +non m'è venuto ancor nulla che sia degno della chiesa e di voi. +Perdonate, sarà per un altro giorno, se Iddio mi aiuta.-- + +Così rispondeva Spinello. Ma in cuor suo cominciava a pensare che +Iddio non l'avrebbe aiutato e che Pistoia non avrebbe ammirato nulla +di suo. + + + + +XII. + + +Tra i pensieri del giovine pittore c'era anche quello che Tuccio di +Credi dovesse andare quella sera, o la mattina seguente, a cercarlo. +Infatti era naturale supporre che Tuccio fosse venuto a Pistoia per +lui, e non avendolo trovato subito, ed essendosi imbattuto a caso nel +Buontalenti, vecchia conoscenza, di Arezzo, si fosse accompagnato un +tratto con quest'ultimo. + +Se non che per ammettere questa spiegazione, bisognava dimenticare che +Tuccio di Credi andava dicendo a messer Lapo:--"ho reputato necessario +di darvene avviso" e che messer Lapo gli aveva risposto, come uomo che +riconosceva il pregio dell'avviso ricevuto:--"partirò, non dubitate, +partirò". Donde appariva evidente che Tuccio di Credi non fosse venuto +a Pistoia per vedere il suo compagno d'arte, ma per abboccarsi con +messer Lapo Buontalenti, a cui si professava fedel servitore. + +Comunque fosse, era da credere che Tuccio di Credi, venuto a Pistoia, +non avrebbe potuto altrimenti, nè voluto, cansare l'amico. E Spinello +Spinelli lo attese per tutta la sera; lo attese per tutta la mattina +seguente; ma invano. Tuccio di Credi non si era fatto vivo con lui; +forse, quella stessa mattina egli aveva lasciato Pistoia. + +Spinello rimase sconcertato, con una fiera curiosità in corpo, e con +tutta l'impazienza che no doveva conseguire. Che cosa significava quel +misterioso viaggio? E non era possibile che risguardasse anche quella +povera vittima, che portava il nome gentile della sua Fiordalisa? + +Agitato da questi sospetti, uscì verso l'ora di vespro dalla porta del +Borgo. Messa la sua spada al fianco e il pugnale alla cintola, gittato +un mantello sulle spalle e calata la berretta sugli occhi, andò di +buon passo verso la collina. Ma come fu alle falde del Poggiuolo, non +ascese altrimenti per l'erta, e proseguì il suo cammino verso il letto +della Brana. + +Aveva portata, per ogni buon fine, la sua cartella da disegno. Appena +ebbe passato il torrente e fu in vista del castello dei Buontalenti, +andò a sedersi sulla proda d'un campo, fingendo di copiare qualche +cosa dal vero, ma volgendo gli occhi curiosi qua e là, e più spesso al +muro nerastro che girava torno torno alla villa. Un terrazzino di +pietra sporgeva dal ciglio del muro. Se la donna del castello usava +uscire ogni sera all'aperto, come diceva Pasquino, certamente doveva +andar là, ed egli, dal suo osservatorio, l'avrebbe veduta senz'altro. + +Il sole calava, in una gloria di fiamme, dietro la collina di +Serravalle, che chiude la valle dell'Ombrone da quella della Nievole. +Tutto ad un tratto, Spinello vide comparire sul ciglio del muro +nerastro una figura di donna. Era la dama del castello Buontalenti; lo +dimostrava assai chiaramente la nobiltà delle vesti e l'eleganza delle +forme. + +Giunta al terrazzino, la dama si fermò. Quella doveva essere la meta +delle sua passeggiate quotidiane. Era venuta con passo lento, come +persona stanca; poscia, rimasta un tratto in piedi davanti alla +balaustrata, si era adagiata sopra un sedile, sporgendo per mezzo il +busto dal davanzale di pietra. + +Spinello si alzò dal suo posto, col cuore tremante, e andò verso il +recinto della villa. Che cosa intendeva di fare? In verità non lo +sapeva neppur egli. A mano a mano che si accostava al muraglione e la +figura s'innalzava davanti a lui, uscendo in risalto sul fondo azzurro +chiaro del cielo, la commozione del giovane si andava tramutando in +stupore. Dei immortali! Quel viso bianco, che gli appariva da lunge, +non rammentava il tipo di madonna Fiordalisa, ma dell'antica, della +figliuola di mastro Jacopo, della sua fidanzata? Già gli pareva di +riconoscere l'atteggiamento consueto di quella graziosa testa, il cui +contorno era così armoniosamente rigirato. Accostatosi vieppiù, +riconobbe il profilo soave del volto, la fronte prominente, incoronata +dalle ciocche ricciolute dei capegli neri e lucenti, l'occhio profondo +e pieno d'espressione, la bocca tenue, aperta ad un languido sorriso, +che non era sempre di gioia, e il mento, sì anche il mento, quel mento +arguto e tondeggiante di paggio, che era stato una volta l'argomento +delle sue ammirazioni. + +Ma egli, per allora, non doveva ammirare con occhi d'artista, o +d'innamorato, come prima faceva. Era attonito, abbacinato da quella +stessa rassomiglianza, che gli cresceva allo sguardo. Come fu a +cinquanta passi dal muro, si fermò, levando gli occhi, per guardare +più attentamente la dama. Dio santo! Era lei, era la sua Fiordalisa, o +uno spirito maligno ne aveva assunta la forma, per farsi giuoco di +lui. + +Confuso, sbalordito, e nondimeno anche più attratto da quella cara +visione, Spinello tese le braccia verso il terrazzino e con impeto di +amore gridò: + +--Fiordalisa! + +--Chi mi chiama?--domandò la gentildonna, chinando gli occhi a' piedi +del muro, dond'era venuta la voce. + +Vide allora l'atto supplichevole e riconobbe Spinello. Ma in quella +che metteva gli occhi su lui, lo vedeva cadere a terra come fulminato. +Il povero Spinello aveva riconosciuta la voce di madonna Fiordalisa, +della sua fidanzata. Era dunque lei? Lei, tornata dalla tomba, per +farlo morire d'angoscia? Agitò le braccia, come se tentasse di +aggrapparsi a qualche cosa, balbettò alcune parole die non avevano +senso, e cadde tramortito al suolo. + +Disgraziato Spinello! Compatitelo. Non accade a tutti di avere perduta +una donna fieramente amata e di vederla di punto in bianco ritornare +dai regni della morte. + +Quando il povero giovane ricuperò i sensi smarriti, si trovò accanto +la dama, escita dal recinto della villa per recargli soccorso. + +--Mio Dio, messere, che avete?--diceva ella, sbigottita.--Fatevi +animo!-- + +Spinello Spinelli, senza darsi ragione di quel che faceva, e tratto +solamente da una forza quasi istintiva prolungò di qualche istante il +suo smarrimento, per ascoltare la musica di quelle parole che escivano +dalle labbra di Fiordalisa. Gli pareva, in udirla, di rassicurarsi +meglio che era lei. + +--Ah, madonna!--esclamò finalmente.--Non sogno io? Non sono io il +ludibrio di una visione? Iddio misericordioso vi restituisce al vostro +povero Spinello?-- + +Madonna Fiordalisa, commossa da quel grido, in cui parlava un amore +infinito, chinò la testa su lui. E il povero Spinello, insieme con la +certezza di avere ritrovata la sua Fiordalisa, ebbe il secondo +deliquio. + +--Dio, soccorretemi!--gridò madonna Fiordalisa. Questo poveretto mi +--muore nelle braccia. Permettete che io mi discolpi a' suoi occhi e +--poi datemi la morte, che da tanto tempo vi chiedo.-- + +Monna Cia, chiamata da lei, giunse prontamente in aiuto. Era la +contadina che il giorno innanzi Spinello aveva veduta, intenta a +lavare i suoi pannilini nel letto della Brana. Le braccia di monna Cia +erano robuste: il giovine fu trasportato entro il recinto e adagiato +su d'un sedile di pietra, in quel medesimo terrazzino donde pur dianzi +gli era apparsa la figura di madonna Fiordalisa. + +--Va, te ne prego, va, mia buona Cia; prendi un po' d'acqua, +dell'aceto, quello che troverai, per ridar la vita a questo poveretto. + +--Sì, madonna, vo subito. Oh, disgraziato giovane! Così buono, così +gentile! Non si direbbe l'arcangelo Gabriele! L'ho conosciuto ieri.... +Chi m'avrebbe mai detto che oggi.... + +--Va, corri,--gridò madonna Fiordalisa.--Ma bada, non una parola al +castello! + +--Non dubitate, madonna; prenderò ogni cosa nelle mie stanze.-- + +Così dicendo, monna Cia, ottima donna, andò speditamente lungo la +redola che metteva al castello. Madonna Fiordalisa rimase sola accanto +a Spinello, che, povero lui, durava fatica a riaversi. + +Infelice Fiordalisa! Anche lei, che il caso metteva di punto in +bianco, senza preparazione, a faccia a faccia con Spinello Spinelli, +anche lei era degna di compassione. Lo stato dell'animo suo non si +descrive, come non si descrivono le commozioni violente. In qual modo +era avvenuto quel ravvicinamento improvviso? Spinello aveva dunque +ritrovato il suo nascondiglio, dopo tre anni di ricerche? Quando mai +gli era balenato il sospetto che ella non fosse morta? E quando, e +come, il sospetto si era tramutato in certezza? Anch'egli aveva +profanata la santità d'una tomba, per giungere alla scoperta del vero? +E come era vissuto fino a quel giorno? E come, e perchè, quella +cerimonia nuziale, per cui Spinello si era allontanato da lei? Ma +anche ella non si era allontanata da lui? Non apparteneva ella ad un +altro? Ahimè, triste cosa; le due anime che un primo amore aveva +congiunte, il destino le aveva separate per sempre. + +Com'era avvenuto ciò? Spinello, tornato finalmente in sè, doveva +udirlo dalle labbra di madonna Fiordalisa. Fu un doloroso racconto, +che lo fece fremere di raccapriccio e di sdegno. + +Fiordalisa era morta per i suoi cari; messer Giovanni da Cortona, +chiamato al letto della vergine, aveva dato il triste responso. E +morta appariva per tutti, e la compagnia della Misericordia era andata +a prendere con gran pompa la bella salma, per chiuderla in un modesto +avello, nel chiostro del Duomo vecchio. Ma Fiordalisa, come vi sarà +facile immaginare, non aveva memoria di ciò. Rammentava l'improvviso +malore ond'era stata colpita, in mezzo alle gioie domestiche, e +rammentava d'essersi risvegliata alla coscienza di sè, in una camera +sconosciuta. Si sentiva spossata, senza volontà, con una gran +propensione a riaddormentarsi. Infatti, le era avvenuto di assopirsi, +e di quelle ore non ricordava che brevi intervalli, come pallidi +chiarori in un buio fitto, nei quali si sentiva trasportata verso una +meta ignota, da uomini prezzolati, tra cui non spiccavano che due +figure: quella del Buontalenti, che l'aveva turbata, e quella d'uno +scolaro di suo padre, che l'aveva atterrita, poichè le lasciava +indovinare il tradimento, ond'era stata vittima, e tutto il peggio che +doveva toccarlo in futuro, senza alcuna speranza di salvezza. Infine, +che più? Ella si era veduta in balla di due feroci che l'avevano +amata; e uno di costoro la dava in preda all'altro; il più povero la +vendeva al più ricco. + +E non poteva resistere; le mancava perfino la forza di gridare al +soccorso. Poco stante, non aveva più veduto uno dei due traditori. +L'altro, messer Lapo Buontalenti, restava padrone del campo. Ella era +chiusa in una lettiga, che viaggiava di notte, scortata da un +drappello d'uomini armati, secondo l'uso del tempo, per le vie +maestre, così poco sicure al paragone d'adesso. Evidentemente, quelli +erano i servi, i masnadieri di messer Lapo Buontalenti. A che le +sarebbe giovato il gridare? + +Messer Lapo era grave all'aspetto, severo ed arcigno come la vendetta +che gli covava nel cuore. Ma quando gli occorreva di rivolgersi a lei, +in atto di chiederle se avesse mestieri di nulla, assumeva un'aria tra +impacciata e cortese. Non c'ora, per altro, da ingannarsi a quelle +apparenze, + +Quando Fiordalisa potè finalmente parlare, gli chiese risoluta: + +--Dove mi conducete voi? Dov'è mio padre?-- + +Il Buontalenti increspò le labbra ad un mezzo sorriso e pacatamente +rispose: + +--Madonna, voi siete morta per tutti, così per vostro padre, come per +ogni altro cittadino d'Arezzo. Vi hanno sepolta l'altro dì, con pompa +solenne, entro il chiostro del Duomo vecchio. Gli sciocchi! Pareva che +avessero fretta di liberarsi di voi. Ma vigilava per la vostra +salvezza un amore antico e gagliardo. Il mondo vi ha composta +sotterra, per dimenticarsi di voi; io vi ho restituita alla luce del +giorno; siete mia, finalmente.-- + +Fiordalisa fremette, pensando a ciò che era accaduto di lei. Ma +indovinò in pari tempo che la sua morte apparente era stata procurata +dalle arti d'un tristo, che lavorava a benefizio d'un altro. E il +senso che questa scoperta doveva produrre nell'animo suo, le si +dipinse nel viso. + +--Comunque vediate la cosa, datevi pace, madonna;--ripigliò messer +Lapo, che notava ogni moto più lieve.--Vi ho detto che siete morta pel +mondo. + +--E per opera vostra, non è vero?--chiese ella, fissandolo negli +occhi. + +--Mettete pure che sia così;--disse di rimando il +Buontalenti.--Credete che un amatore par mio sia disposto a perdervi, +dopo avervi ottenuta con un delitto? Datevi pace, vi ripeto, datevi +pace, madonna. Lapo Buontalenti, vostro fedel servitore, non imiterà +messer Gentile dei Carisendi, che, dopo aver disseppellita la donna +sua, la restituì scioccamente al marito.-- + +Messer Lapo non poteva citare il caso di Ginevra degli Amieri, che era +ancora di là da venire. E poi foss'anche avvenuto prima d'allora, esso +non poteva servirgli come argomento di persuasione con madonna +Fiordalisa. Ginevra degli Amieri, gentildonna fiorentina d'alto +lignaggio, sotterrata per morta, da per sè stessa uscì fuori +dall'avello, e andò a picchiare a casa di Francesco degli Agogolanti, +suo marito, che la credette un'ombra e non la volle ricevere. In +quella vece, gli serviva benissimo l'esempio di Catalina Caccianimico, +gentildonna bolognese, amata da messer Gentile dei Carisendi. Essendo +il cavaliere andato podestà a Modena e avendo colà ricevuto il +doloroso annunzio della morte di lei, tratto fuor di sè dall'angoscia, +fece disegno di rapire all'estinta il bacio che mai non aveva avuto da +lei viva. Andato di notte tempo a Bologna con un suo famigliare, +aperse la sepoltura, e ivi, con molte lagrime, baciò il viso di +madonna Catalina. La quale non era altrimenti morta, siccome tutti +avevano creduto; laonde, messer Gentile, che aveva sentiti i battiti +del suo cuore, soavemente quanto più gli venne fatto la trasse dal +sepolcro, e postosi il dolce peso in arcione, cavalcò speditamente io +città, dove, commessa l'amatissima donna alle cure di sua madre, potè +vederla presto rifiorita in salute, E perchè la bella Catalina, per +quello stesso amore che egli le aveva portato, lo pregava di +rimandarla a casa sua, messer Gentile, da quel prode cavallero che +egli era e veramente degno del suo nome, la restituì al marito, in +quella commovente maniera che sanno tutti coloro i quali hanno letto +la bellissima storia nel Decamerone di messer Giovanni Boccaccio. + +Quant'era distante il Buontalenti da messer Gentile dei Carisendi! +Madonna Fiordalisa, udito il beffardo racconto, conobbe di essere +irremissibilmente perduta. + +Giunta a Pistoia e rinchiusa nel castello che messer Lapo aveva +ereditato da Rosellino Sismondi, la povera fanciulla visse là dentro +come in una prigione, senza aver più contezza di ciò che era avvenuto +de' suoi. Era una debole creatura; ma ai deboli soccorre spesso il +coraggio della resistenza inerte, e Fiordalisa anche fuor di speranza +com'era, si chiuse nel suo triste silenzio, aspettando la morte che la +liberasse dalle istanze del feroce amatore. + +Il quale, un giorno, stanco della ripulsa di lei, se fece a parlarle +in tal guisa: + +--Voi piangete, madonna, e turbate il riso divino della vostra +bellezza. A qual pro' se tutti vi hanno dimenticata? + +--Non parlate così!--diss'ella con accento severo.--Quando tutti +m'avessero dimenticata, non mi abbandonerebbe il pensiero di mio +padre. + +--Ahimè, madonna!--replicò il Buontalenti. Vostro padre....-- + +E s'interruppe tosto, chinando la fronte a terra, in segno di grande +rammarico. Fiordalisa ebbe una stretta violenta al cuore. + +--Mio padre!--ripetè ella, turbata.--Orbene, che volete voi dire? Che +volete tacermi? + +--Madonna,--ripigliò allora il Buontalenti, sa Iddio se mi pento di +--ciò che ho fatto, e se non darei la mia vita per restituirvi il +--vostro ottimo padre. Ma egli, almeno, è ora più felice di me, che mi +--trovo così povero della grazia vostra e non ispero di ottenerla mai +--più.-- + +Argomentate il pianto e la disperazione della infelice creatura. Suo +padre era morto da sei mesi, ed ella soltanto allora ne aveva notizia. +Povero padre! Ed ora morto di crepacuore, sperando di ricongiungersi +all'anima della sua diletta figliuola. + +Passarono giorni, passarono settimane, e le lagrime di madonna +Fiordalisa si rasciugarono. Ma non cessava altrimenti il dolore. + +--Di che vi accorate?--le disse un giorno il suo +carceriere.--Spinello, a cui pensate in silenzio, di cui vagheggiate +l'immagine, Spinello non pensa più a voi.-- + +Ella rizzò la testa, e diede al Buontalenti un'occhiata sdegnosa. + +--Oh! non v'inalberate;--riprese egli freddamente.--La cosa è così, +com'io vi racconto, che credete voi, madonna? Che l'amore sopravviva +alla morte della persona amata? Spinello si consolerà. + +--Che non mi dite ch'egli ha già data la sua mano ad un'altra +donna?--diss'ella.--Voi mentite, messer Lapo. La menzogna è chiara +nelle vostre parole. Spinello si consolerà, voi dite. Egli non si è +dunque consolato.-- + +Messer Lapo si morse le labbra. Il colpo gli era andato fallito. Ma +egli promise a sè stesso che quella donna non si sarebbe più oltre +beffata di lui. + +Due mesi passarono, tristi coma gli altri che la povera donna aveva +vissuti nella sua solitudine di Colle Gigliato. Ahi, non era una +solitudine, quella, se ogni giorno ella doveva vedersi davanti agli +occhi messer Lapo Buontalenti. Meno infelice di lei, una povera eroina +della favola era stata abbandonata su d'uno scoglio, dannata ad esser +la preda d'un mostro. Per Andromeda, infatti, vedere il suo nemico ed +esserne divorata era quasi tutt'uno; laddove madonna Fiordalisa doveva +scorgere il suo ad ogni istante, appostato in attesa, come una fiera +all'agguato, e tremare ogni giorno, pensando che nessuna difesa +avrebbe più avuta contro di lui; pensando che suo padre era morto e +che Spinello, il suo fidanzato, non avrebbe potuto far altro per lei +che piangere su d'una tomba. + +E il Buontalenti osava dire che il suo rivale si sarebbe consolato! +No, non era possibile, Fiordalisa era una fanciulla inesperta e non +aveva anche potuto giudicare la vita nei disinganni che questa può +offrire a mano a mano, in compenso d'ogni nostra speranza. Ma ella si +era sentita così fortemente amata, che veramente l'affetto di Spinello +Spinelli doveva parerle una cosa eterna. Argomentiamo così facilmente +dai nostri i sentimenti degli altri! Eppure, le beffarde parole di +messer Lapo, anche respinte da un'intima convinzione, non potevano +essere dimenticate, e l'eco doveva restarne in quel povero cuore. E in +quella guisa che noi tutti raccogliamo con superstiziosa paura ogni +frase, udita a caso, la quale si riferisca ad un pensiero dominante +dell'anima nostra, avvenne a lei che altre parole, e non da messer +Lapo, ridestassero i dubbi suscitati da lui. "Chi muore giace e chi +vive si dà pace." Questo proverbio, che ella aveva udito le cento +volte, senza avvertirne la dolorosa filosofia, accennato sbadatamente +da quell'umile contadina che sapete, e che era l'unica donna con cui +madonna Fiordalisa scambiasse qualche parola nel castello Buontalenti, +la ferì profondamente, più che non avrebbe fatto ogni altro discorso +del suo carceriere. Chi vive si dà pace! Era proprio vero così! E +perchè, infine, sarebbe stato diverso? È in noi potentissimo l'istinto +della conservazione; la fibra umana ha qualche cosa in sè, che la +persuade a resistere, a desiderare la vita. Il dolore opprime lo +spirito; ma la fibra si ribella al dolore; la schiava non obbedisce al +padrone. E non è forse così in tutti gli ordini di natura? Non è legge +comune che tutto si rinnovi, e che ogni forza depressa si prepari a +risorgere? È possibile che la natura umana ci condanni a morte, e che +la gioventù non trovi in sè medesima quella forza di risurrezione che +trova la più umile pianta, nella vicenda delle stagioni? L'oblio è +fatale come il sonno, e il tempo è rimedio per tutti gli affanni +dell'esistenza. Del resto, se per una creatura viva si può soffrire +aspettando, come si potrebbe soffrire eternamente per una creatura +morta? Aspettare è sperare; e non si aspetta più, quando non si spera +più nulla. + +E Fiordalisa era morta, per il suo fidanzato. Spinello poteva, dunque, +doveva cedere anch'egli alla legge comune. Triste cosa, ma vera. +Restava solamente di vedere quanto sarebbe durato il lutto in +quell'anima solitaria. + +Così avvenne che, quando messer Lapo le annunziò le nozze di Spinello +Spinelli, Fiordalisa tremò tutta, ma non osò più negare la possibilità +del fatto. L'anima sua era preparata a quel tristissimo evento. + +--Madonna,--le disse il Buontalenti,--che io vi ami, e quanto, lo +sapete da un pezzo. Voi farete quel che vi parrà meglio; chi può +aspettare, non vi domanderà nulla anzi tempo. Giuratemi soltanto che +se io vi farò vedere Spinello al fianco d'un'altra donna, voi non +tenterete cosa alcuna per fuggirmi. + +--Che mi chiedete voi?--gridò ella, turbata. + +--Nessuna cosa che non possiate fare, rimanendo per me quella che +siete stata finora. Vi chiedo una promessa semplicissima, per condurvi +fino a Firenze, dove Spinello impalmerà fra due giorni un'altra donna. + +L'istinto della resistenza lampeggiò negli occhi di Fiordalisa. + +--Ah!--gridò ella.--Spinello è libero ancora? + +--Sì e no;--rispose freddamente messer Lapo.--Un uomo che andrà doman +l'altro all'altare non è già impegnato oggi? Non è già risoluto di +fare ciò che vi torna tanto increscevole sapere di lui! Non ama già +egli la donna a cui darà la sua mano? + +--È vero;--diss'ella chinando la fronte.--Messere, conducetemi pure a +Firenze; io vi giuro per la memoria di mio padre che non tenterò di +fuggirvi.-- + +Madonna Fiordalisa pianse dirottamente, quel giorno, stemperò il suo +povero cuore; indi segui Messer Lapo a Firenze. + +Una mattina, la chiesa di San Nicolò, in via della Scala, era parata a +festa. Madonna Fiordalisa, con un fitto zendado sugli occhi, entrò in +quella chiesa e andò a sedersi sulla tribuna dell'altar maggiore. +Stette immobile lassù, senza volger neppure uno sguardo ai dipinti che +tutti ammiravano, aspettando ciò che tutti aspettavano e pregando +Iddio, nell'amarezza del suo cuore, che fosse delusa la sua +aspettazione. Ma Iddio fu sordo alle preghiere della povera fanciulla. + +Quando apparve nella navata di mezzo il suo fidanzato, tenuto per mano +da un vecchio gentiluomo che ella non conosceva, ma seguito da una +donna, la cui bianca veste e la ghirlanda di fiori dicevano +chiaramente chi ella fosse e perchè si trovasse colà, Fiordalisa si +sentì venir meno. Supplicò Iddio che dettasse nella sua misericordia +onnipotente un'altra parola a Spinello. Se avesse udito un no, come +sarebbe morta volentieri! Ma Spinello appartenere ad un'altra! E là, +davanti agli occhi suoi! Ma era insensibile, quell'uomo? Ma niente gli +diceva che la sua Fiordalisa era vicina, e lo vedeva, e lo udiva! +Ahimè, Dio poteva essere sordo, se non aveva cuore Spinello! La povera +creatura non resse più oltre all'angoscia; un grido straziante le +ruppe dal petto, all'udire quel sì che le rapiva per sempre il suo +fidanzato; e in quel grido le vennero meno le forze. + +Quando ritornò in sè, la chiesa era vuota. Restavano soltanto presso a +lei alcune pietose gentildonne, che le avevano spruzzato il viso +d'acque nanfe e lo prodigavano le più sollecite cure. + +Lo svenimento di madonna Fiordalisa era stato attribuito al caldo +soffocante che aveva prodotto nella chiesa quella calca straordinaria +di persone. Altri pensava che le avesse dato sui nervi l'odore della +calce, trattandosi d'una chiesa nuova, che da poco tempo era +uffiziata. Infatti, parecchie dame accennavano di aver sofferto, +durante la cerimonia, un pochettino di mal di capo. E tutti gli +astanti si dolsero che non si fosse pensato da nessuno ad aprire +qualche spiraglio, nelle invetriate dei balconi. La colpa era tutta di +messer Dardano Acciaiuoli e dello scaccino di San Nicola; innocenti +ambedue, come potete immaginarvi. Ma che farci? Si era così lontani +dall'indovinare la vera cagione, che ogni congettura otteneva fede +presso gli astanti. + +Madonna Fiordalisa volle ritornare quello stesso giorno a Pistoia. E +messer Lapo non indugiò a farla contenta nel suo desiderio, che tanto +s'accordava co' suoi fini. I cavalli erano pronti, e la partenza seguì +di poche ore l'arrivo. + +Intanto, nel cuore della povera bella si era fatto uno strano +mutamento. L'immagine di Spinello Spinelli, che vi era così +profondamente scolpita, si cancellò a grado a grado. Così presente a' +suoi occhi quando era lontano, egli rimpiccioliva improvvisamente dopo +esserle stato vicino. Madonna Fiordalisa non l'odiava ancora, e già lo +aveva discacciato dal sacrario delle sue ricordanze. Lo sposo di Ghita +Bastianelli era diventato uno straniero per lei. + +E lo aveva amato tanto! Nessun uomo al mondo avrebbe potuto vantarsi +d'essere amato di più. Ma quell'animo fiacco aveva avuto ribrezzo +della morte! L'ingrato, dopo aver posseduto quel cuore di vergine, +pieno per lui di tenerezza ineffabile, non aveva saputo serbar fede +alla tomba! + +Immaginate quel che seguì da questo mutamento improvviso. Il dispetto +contro Spinello fu più forte dell'odio contro Lapo Buontalenti. +Madonna Fiordalisa aveva consentita la sua mano a quell'uomo, a cui +parve grande fortuna ottenere dall'ira ciò che non avrebbe potuto +dargli l'amore. A quell'uomo bastava di possedere; poco gl'importava +del modo. + +Ed anche madonna Fiordalisa aveva avuta la sua cerimonia nuziale. Ma +gli echi di San Giovanni di Pistoia non la avevano recato nessun grido +d'angoscia, quando ella aveva profferito il sì che doveva legarla per +sempre. La vittima era immolata; il sacrificio piaceva agli uomini, +com'era accolto da Dio. + +Era naturale che così fosse. Spinello ignorava come sanno ignorare i +felici. Non aveva egli dimenticata l'estinta! Eppure, sarebbe stato +così bello in lui serbarsi fedele alla tomba! L'uomo che si ama ha da +essere perfetto. E costa così poco esser tale! Ma non è egli +possibile, Dio santo, che un forte amore vi occupi l'anima e vi renda +insensibile ad ogni lusinga della vita? E perchè non si potrebbe amare +eternamente una persona morta, quando ella, vivente, è stata tutto per +voi? Ci sono delle donne che hanno questa virtù di raccoglimento; e +non l'avranno gli uomini? + +Così pensava, e l'amarezza di quel pensiero la vinse. L'immagine di +Spinello fu cancellata dal suo cuore. Nello stordimento che l'ira +contro di lui e la vergogna di sè medesima avevano recato nell'animo +suo, madonna Fiordalisa non solamente si diede animosa in balia del +Buontalenti, ma disse il suo sì con un ardore, che parve impeto +d'affetto, tanto più forte, quanto più repentino. Cose che avvengono! +Questi inganni del cuore son più comuni che la gente non creda. + +Ma quando ella appartenne a quell'uomo, quando conobbe di avergli data +la sua libertà, la sua vita, e tutto ciò che vale assai più della vita +e della libertà, Fiordalisa vide che la sua promessa d'amore e di fede +le era stata carpita da un sentimento bugiardo. Si pentì, ma era +tardi, e la poveretta ebbe paura. Ah, non era così l'amore che ella +aveva sognato. L'amore è l'abbandono consapevole e volenteroso del +nostro essere; l'amore e una profonda allegrezza, anche in mezzo ai +tormenti; l'amore è una superba rinunzia di sè ad una creatura che si +crede superiore a tutte le altre, o solamente uguale a noi medesimi. +Che cos'era invece messer Lapo Buontalenti? Un codardo, che non aveva +saputo vincere in guerra leale, e si faceva forte d'un sotterfugio, un +astuto che giungeva dopo e faceva suo pro d'un movimento di sdegno. E +quell'uomo era diventato il suo signore e padrone. Abbominevole cosa! +E la bellezza di lei, che aveva infiammato il più nobile dei cuori, si +sarebbe data a lui, avrebbe patite le sue ardenti carezze! + +Pure, così doveva essere. La vita ha più drammi che non si pensi; +drammi tanto più dolorosi, quanto più inavvertiti. Perchè egli c'è +qualche cosa di grande nei dolori patiti alla luce del sole, con +migliaia di sguardi rivolti su voi e di cuori compassionevoli che +s'inteneriscono per voi, imprecando ai vostri oppressori. Ma il dramma +intimo, il dramma rinchiuso nelle quattro pareti d'una casa, +senz'altro testimonio che la vostra coscienza abbattuta, quello è il +più orribile dei drammi. Rammentate la leggenda, che narra di donne +rapite dagli abitatori delle selve? Anche certi animali, a noi vicini +nell'ordine della creazione, sentono come noi la bellezza. Sommessi al +suo potere e terribili nelle ire gelose, amano e digrignano i denti; +proteggono, nutrono, e sono disposti a percuotere, ad uccidere per un +nonnulla che svegli i loro sospetti. Ma di tali belve non sono +popolate solamente le boscaglie africane. In ogni consorzio umano è +dato di trovare l'uomo feroce dei boschi. Gran mercé sentirsi amate in +tal guisa! E come fuggire a quella forma d'affetto? La donna, si sa, è +debole e paurosa. Quanto meno è saldo in lei il vincolo che lega la +vita alla carne, tanto più grande è il timore di perderla. Desdemona +trema. Peggio ancora, ella non osa dire a sè stessa di amar Cassio, +così dolce e così buono; il dramma finisce, e finisce la vita per lei, +nella persuasione di avere amato il suo furibondo carnefice. + +Così la bella Fiordalisa apparteneva a messer Lapo Buontalenti. La +povera anima tentò a quando a quando di ribellarsi, ma finalmente si +spense nella sommissione a quella volontà, volgare ma forte. Il suo +signore e padrone la soggiogava con la sua stessa ferocia. Qualche +volta le avvenne di sentire la forza di quell'amore violento, e (debbo +dirvi ogni cosa, per l'ossequio che merita la verità) si compiacque di +essere amata in tal guisa. Se in uno di quei momenti le fosse capitato +davanti il povero Spinello, essa gli avrebbe detto: Sai? Io amo +quell'uomo, che un giorno o l'altro mi ucciderà; lo amo, perchè egli +mi ucciderà. Ma altre volte ella sentiva un odio profondo, e, insieme +con l'odio, il desiderio di mormorare all'orecchio messer Lapo: Sai, +uomo feroce? Io ti disprezzo, quanto tu mi ami. Checchè tu faccia, non +cancellerai dal mio cuore l'immagine di Spinello. Uccidimi pure, +poichè questo è il tuo diritto; ma, io amo quell'uomo. + +E certo ella avrebbe parlato in tal forma, se Lapo le avesse domandato +quali pensieri passavano per la sua mente, nelle ore più segrete, in +cui il signore d'una donna s'atteggia più superbamente a padrone. Ma +Lapo Buontalenti non chiedeva nulla. Egli era uno di quegli spiriti +volgari, destinati a vincere nelle battaglie della vita, perchè hanno +un'idea sola, e in quella appuntano tutti i loro desiderii, tutte le +forze della loro volontà. Siffatti uomini, quando l'occasione li fa +innalzare a più grandi propositi, appaiono anche uomini insigni, e si +chiamano Cesare, o Napoleone, perchè, scambio di vincere una donna, +hanno soggiogata la patria, caduta, per effetto di tristi circostanze, +nelle condizioni miserande di una povera donna, che deve cedere senza +fallo al più forte, e al più temerario. Per essi, nessun dubbio, +nessuna perplessità, nessuna esitanza nell'animo; vanno diritti alla +meta, godere e comandare, comandare e godere. L'impero del mondo è una +posta, essi la giuocano. Non hanno guadagnato ciò che giuocano; +l'hanno trovato sul tappeto verde e se ne sono impadroniti, +approfittando della disattenzione di tutti. Che cos'è la morale per +essi? Non sentono che il loro egoismo. E il mondo crede a queste +povere teste; il mondo s'innamora di questi giuocatori audacissimi, da +qualunque parte essi vengano, a qualunque fazione si ascrivano. Ed è +forse perciò che tanti pensatori modesti, i quali hanno lungamente +vagliato dentro di sè il pro ed il contro, delle cose umane non +credono agli entusiasmi del mondo e vivono a giornata in questa cara +Babele, senza pigliarla sul serio. + +Spinello aveva ascoltata la confessione di madonna Fiordalisa, e le +aveva fatta sinceramente la sua. La bella creatura udì per quali vie +l'amor paterno di Luca Spinelli e l'odio astuto di Tuccio di Credi +avessero vinto l'animo del suo fidanzato e fossero giunti a +strappargli un sì che doveva renderlo felice per tutto il rimanente +de' suoi giorni. + +--Povera donna!--esclamò Fiordalisa.--Voi dovete amarla, oramai.-- + +Spinello crollò malinconicamente la testa. + +--Ahimè, non è possibile;--risposa egli.--Ed ella lo sa. + +--Come? Avete avuto il coraggio di dirglielo? + +--Sì, madonna; era il debito mio. Veramente,--soggiunse Spinello,--vi +parrà che il debito mio fosse anche di non condurla all'altare. Ma +questo, voi sapete oramai come andasse. Lo stato dell'animo mio non +poteva sfuggire all'occhio attento della povera Ghita; mi chiese che +cagioni di turbamento fossero in me, e come avvenisse che nulla poteva +rimuoverle dal mio spirito; ed ho parlato, le ho aperto, +schiettamente, il mio cuore. + +--E lei? + +--Povera Ghita! Mi ha inteso e mi ha perdonato. Vedete, Fiordalisa, il +suo perdono mi pesa. Oh, se m'avesse odiato! Se mi avesse tradito! +Credetelo pure, io l'avrei benedetta, anche prima che voi foste viva, +mia bella e dolce fidanzata. Rinchiudermi nel mio lutto, senza esser +cagione di rammarico a lei, vivere con le immagini del passato, +lasciando altrui di trovare le sue gioie nel presente, era questo il +mio voto, era questo il mio sogno.-- + +Fiordalisa non rispose parola. Chinò la fronte e rimase pensosa, quasi +ascoltando dentro di sè l'eco delle ultime parole di Spinello +Spinelli. + +Il sole si era nascosto allora dietro i monti pisani. Una brezza soave +incominciava a spirare dal piano, recando alla giovine coppia le acute +fragranze degli orti pistoiesi. + +--E voi, Fiordalisa,--mormorò Spinello, dopo un lungo +silenzio,--pensavate al vostro povero amico? + +--Sempre;--rispose ella con un filo di voce. + +--Angelo, ed io l'ho meritato, sapete? Ogni giorno della mia triste +vita è stato un assiduo pensiero per voi, un ricordo continuo, +doloroso e caro, delle mie speranze perdute. Oh Fiordalisa, come t'ho +amata, e come t'amo tuttavia! Sorriso della mia giovinezza, ti ho +dunque ritrovato? E non sei più mia! L'ira dei tristi ci ha separati. +Ma è forse vero? L'amore che mi legava a te, dal giorno che ti ho +veduta per la prima volta e ti ho votato il mio cuore, non dura eterno +qui dentro? Fiordaliso, anima dell'anima mia, senti, è il destino che +ci ha divisi, è il destino che ci ricongiunge. Non è desso che m'ha +chiamato a Pistola? E contro il desiderio dell'infame Tuccio di Credi? +Oh, quell'uomo, quell'uomo! Come dovrà pagar caro il suo tradimento! +Perchè io lo ucciderò, sai, lo ucciderò come si uccide un rettile +schifoso e malefico!-- + +Fiordalisa fremette a quelle parole di minaccia. + +--No, Spinello, amico mio, non giurate la morte di nessuno. È la +vostra Fiordalisa che ve ne prega. Chi siamo noi per farci giudici, +dov'è la mano di Dio? E tu ed io,--soggiunse ella abbassando la +voce,--siamo forse così puri, nel profondo dell'anima, per non aver +mestieri di perdono davanti alla giustizia degli uomini ed alla +misericordia di Dio? + +--Ah!--gridò egli, colpito da quelle parole, e più dall'accento con +cui erano stato profferite.---Tu m'ami dunque, o Fiordalisa! Mi ami... +come t'amo? + +La bella creatura gli volse uno sguardo in cui si dipingeva tutta la +confusione dell'animo suo, e cadde perduta nello braccia +dell'innamorato Spinello. + +Ore soavi, ore di cielo, chi potrebbe descrivere la vostra dolcezza +infinita? Parole sussurrate da labbro a labbro, quasi paurose di +essere udite dall'aria, chi potrebbe ridirvi? Quei due nobili cuori, +separati dalla tristizia degli uomini, erano dunque resi a sè stessi, +e si confondevano allora tanto più infiammati l'uno dell'altro, quanto +più lunghi erano stati il desiderio e la pena? Si erano amati; si +amavano. Il doloroso intervallo spariva; quei due cuori non avevano +mai cessato di amarsi. + +La luna, apparsa pur dianzi dal colmo del poggio, s'innalzò lentamente +su per la volta azzurra: Ed essi erano là, immobili, ebbri di amore, +gli occhi cupidamente fisi negli occhi, le braccia intrecciate alle +braccia. Il mite chiarore dell'astro notturno, che pioveva sui due +felici e pareva involgerli d'una velatura bianca, li faceva +rassomigliare a due figure di marmo, che, aggruppate dal sentimento +d'un gentile artefice, eternassero il loro amplesso nella radura d'un +bosco; delizioso spettacolo d'amore, e veramente degno di essere +contemplato dalle stelle. Quete notti della bella Toscana, in mezzo al +cupo smeraldo dei poggi digradanti, al biancheggiare dei nitidi borghi +in lontananza, al luccicare dei fiumi, serpeggianti in fascia +d'argento lunghesso le valli, avevate mai accolta e accarezzata dal +vostro raggio amoroso una felicità così piena? + +Ella guardando lui, ed egli vedendo il creato negli occhi di lei, +avevano dimenticato ogni cosa. Ma che cos'altro è un vero e forte +amore, se non un profondo oblio! Respirare le dolci fragranze d'una +guancia adorata, farsi collana di due candide braccia, è come affogare +nell'infinito; anticiparsi il maraviglioso _nirvana_ dei filosofi +indiani. Sopra tutto, se duri tra voi e intorno a voi un grande +silenzio, che vi dà l'illusione d'esser cullati sul flutto, in un mare +senza sponde, e senza tempeste. Ogni piena allegrezza è naturalmente +muta, la beatitudine non si dice; è la cosa sublime, ineffabile, che +si tiene gelosamente in serbo, nel segreto dell'anima, per rammentarla +nei giorni malinconici, d'ogni luce muti. + +E poi, che bisogno avrebbero avuto di manifestarsi i loro pensieri a +vicenda? Un linguaggio più tenero e più efficace parlavano quelle +labbra ardenti, quegli occhi confusi di voluttà. E tacevano, intanto, +ed ogni cosa taceva intorno a loro. Da lunge, si udiva solamente lo +stridio dei grilli, monotono ma lene, che non urtava l'orecchio, ma +conciliava il raccoglimento, e pareva la voce della natura, la nota +della realtà, che dicesse loro: voi siete persone vive, non ombre +vane; quel che sentite, è gaudio consapevole, non illusione del sogno. + +Amore, amore! Quanti inni non ha sciolti per te l'anima umana ne' suoi +impeti di poesia! Ma tu sei così vario e profondo, che nessuna forma +dell'arte basterebbe a comprenderti. Tu non sei intiero in nessuno dei +nostri cantici, perchè ogni cantico è in te. Scioglierò anch'io, gramo +poeta, il mio inno alla tua potenza infinita? No, chiuderò gli occhi, +e contemplerò i tuoi miracoli nella penombra delle mie ricordanze: +evocherò il caro fantasma che meglio risponde alla tua immagine non +mai ritratta da umano pennello. E a me, pur troppo, non risponderà da +lontano il monotono e lene stridìo dei grilli canterini; la voce della +natura, la cara nota della realtà, sarà muta per questo povero +cantastorie. + +Mentre io parlo, ricordando troppo, ed essi tacciono, dimenticando +ogni cosa e vivendo un'eternità nello spazio d'un'ora, un fruscio +della frappa s'è udito tra le piante. + +All'improvviso rumore, Fiordalisa tremò; Spinello balzò prontamente in +piedi tendendo l'occhio sospettoso e l'orecchio. Ambedue rimasero +lungamente in ascolto, rattenendo il respiro; ella più innanzi, e +pronta ad allontanarsi dal terrazzo; egli più indietro, ma con la mano +agli elsi della spada. + +--Non è nulla;--diss'ella poco stante;--forse il vento tra i rami. + +--Ah!--sospirò egli.--Povera vita! Tremare, nascondersi.... E perchè? +Tu verrai meco, non è vero, amor mio!-- + +Fiordalisa si strinse al petto di Spinello, e non rispose parola. + +--Dimmi, te ne prego,--ripigliò Spinello,--verrai? + +--Verrò, sì, non dubitare, verrò;--rispose ella, turbata.--Ma, per +amor del cielo, per me, non cedere alla tua impazienza! Una cosa ti +sia certa;--soggiunse, parlandogli all'orecchio come se vergognasse di +udire il suono delle proprie parole,--che io non vivrò con quell'uomo, +non profanerò l'impronta dei tuoi baci.-- + +Spinello premette al seno quella fronte adorata e depose un bacio tra +i suoi bruni capelli. Ma Fiordalisa, non bene rassicurata, stava +ancora in ascolto. + +--È il vento, dicevi, è il vento che stormisce nella frappa;--mormorò +allora Spinello.--Di che temi tu dunque? Ma lui, a quest'ora dov'è? + +--Non so;--rispose Fiordalisa;--forse ancora in città, dov'è andato a +salutare un amico. + +--È un fedel servitore;--notò amaramente Spinello;--il suo Tuccio di +Credi, venuto a Pistoia per lui. + +--Ah! forse per avvertirlo della tua presenza?--diss'ella, guidata da +quel senso indovino che hanno in simili casi le donne. + +--Orbene, sia pure così;--rispose Spinello.--Io lo aspetterò di piè +fermo. + +--No, te ne supplico, parti! Egli sarà qui tra poco. Potrebb'essere +già ritornato, e cercare in questo punto di me. + +--Andrò,--disse Spinello, sospirando.--Ma non intendi tu, Fiordalisa? +Ieri ho colto a volo una sua frase, in risposta all'infame Tuccio di +Credi. "Partiremo, diceva egli, partiremo." E se egli domani ti +conducesse via da Colle Gigliato? Dove ti troverei io, adorata? + +--È vero;--rispose ella perplessa.--Ma tu conosci Cia, la buona +contadina. Ella mi ama; a lei posso confidarmi, ove sia necessario. +Ella ti avvertirà d'ogni cosa. Ma parti, ora; che egli non abbia a +ritrovarti qui! Saremmo perduti ambedue. + +--Sì, partirò. Dio Santo!--mormorò Spinello, comprimendosi il petto, +che pareva volesse scoppiargli dalla pena.--Ecco la luce degli occhi +miei, e debbo ritornar nelle tenebre! Quando ti rivedrò, mia dolce +signora? + +--Se Iddio lo consente, domani. Ma non venire di giorno. Attendi il +colmo della notte. Cia verrà ad aprirti. Io troverò un pretesto per +escire in giardino. + +--Pronta a seguirmi? + +--Sì, pronta a tutto. Iddio mi usi misericordia, perchè io ti amo e +farò ogni cosa per te.-- + +Parlavano a bassa voce, guancia a guancia, tenendosi per mano, come +persone che vorrebbero separarsi e non sanno risolversi, tanto è forte +l'affetto. + +In quel mentre, un nuovo rumore si udì dalla rèdola. Spinello mise +mano alla spada. + +--Zitto!--diss'ella.--Sicuramente è tornato, e questa è Cia che viene +a cercarmi. + +--Vado a vedere:--bisbigliò Spinello, facendo atto di muoversi. + +--No, fèrmati; essa non deve trovarti ancora qui, così tardi! Mio Dio, +chi sa che cosa ella avrà già pensato di noi! Lascia almeno che io la +disponga a domani. Tu rimarrai qui, fino a tanto che io non sia presso +di lei, avviata al castello; indi scenderai verso il portone. Andrai a +sinistra e troverai a scala di pietra.-- + +Così dicendo, si allontanò. Spinello la seguì un tratto, fino al +limitare del terrazzo, per stringervi la sua mano e deporvi un ultimo +bacio. Ella, si volse con moto rapidissimo, lo baciò in fronte e +fuggì. + +Il giovane innamorato rimase in sull'ali, pronto a muoversi, appena +fosse sparita, e a discendere da quella parte che essa gli aveva +accennata. Ma proprio nel punto che egli stava per togliersi di là, +udì un grido di spavento, che gli gelò il sangue nelle vene. E subito +dopo vide riapparire madonna Fiordalisa, che correva a furia verso il +terrazzo, come persona inseguita. + +--Ah, salvami!--gridò ella.--Salvami! Egli mi ucciderà.-- + +Spinello fu pronto come la folgore. Con la spada nel pugno, si cacciò +tra lei e il suo persecutore invisibile. + +Ma appunto allora un uomo comparve dalla rèdola e venne a piantarsi +sull'entrata del terrazzo. Veduto a lume di luna, in mezzo alla radura +delle piante, pareva un fantasma. + +--Chi siete voi, messere!--gridò egli, con accento impresso di +sdegno.--Perchè vi trovo io con la mia donna, in quest'ora notturna, e +senza avervi dato licenza di entrare? + +--La vostra, donna!--ruggì Spinello Spinelli.--Voi parlate, messer +Lapo Buontalenti, da quel ladro sfacciato che siete. Tenetevi +indietro, o per la croce di Dio, è questa la vostra ultima ora.-- + +Ma in quella che faceva dare indietro il suo nemico, udì un gemito e +vide Fiordalisa abbandonarsi sul fianco. + +--Fatevi animo, madonna;--diss'egli;--il tristo non potrà nulla contro +voi. Ma che è ciò!--soggiunse egli, con accento mutato, dalla baldanza +al terrore, poichè aveva veduto luccicare nella mano di messer Lapo la +lama d'un pugnale.--Ah! L'avete ferita? Vigliacco! Ferire un donna! + +--È il mio dritto;--rispose il Buontalenti.--In mia casa son giudice e +punisco senza il vostro beneplacito.-- + +Indi, alzando la voce gridò: + +--A me la mia gente! A me! + +--Vivaddio!--rispose allora Spinello.--Voi siete un giudice? Ed io +sono la giustizia divina, in quest'ora. A voi, Lapo Buontalenti; io +renderò cento per uno.-- + +E si avventò a messer Lapo, con la spada levata. L'impeto fu tale, che +il Buontalenti non ebbe tempo a causarlo e ricevette il colpo nel bel +mezzo del petto. La punta della spada si ruppe sul corsaletto di cuoio +che messer Lapo indossava. Ma la violenza del colpo lo aveva fatto +stramazzare a terra. Spinello, lesto come una tigre, gli fu addosso +col ginocchio, e afferrata la spada sotto gli elsi, gli piantò il +troncone nella gola, prima che quell'altro potesse menargli una +pugnalata attraverso il costato. + +I famigli del Buontalenti erano accorsi al frastuono. Tra i primi era +la Cia. + +--Vergine santa!--gridò ella atterrita.--Che è ciò? La mia signora?... + +--È là, sul terrazzo. Andate, buona donna, ella aspetta i vostri +soccorsi;--rispose Spinello, balzando in piedi, col suo troncone di +spada nel pugno.--E voi,--soggiunse, rivolgendosi agli uomini, che +erano rimasti sbigottiti, davanti a quella scena di scompiglio nei +buio, senza sapere con chi e con quanti avesse a fare,--andate subito +al castello. Portate acqua, una lettiga, una scranna, quel che vi +capita, per adagiarvi la vostra signora, che questo infame ha ferita. + +--La mia signora!--gridò la contadina.--La mia signora ferita! Ah, Dio +di misericordia! Andate, correte, obbedite a questo buon cavaliere. È +un congiunto di sangue della nostra padrona.-- + +Quella povera donna non sapeva quel che si dicesse; parlava a caso, +seguendo l'ispirazione della paura. Aveva sospettato, poche ore +innanzi; ma in quel punto indovinava il triste dramma, a cui il +destino aveva data una così dolorosa catastrofe. Mentre i famigli del +castello ritornavano sui loro passi, per obbedire ai comandi dello +sconosciuto, altrettanto storditi dall'accento di sicurezza della +donna, quanto dallo spettacolo atroce che si era parato davanti ai +loro occhi, la buona Cia accorreva presso la sua diletta signora. + +Spinello non la seguì, prima di aver dato uno sguardo al suo rivale, +disteso supino per terra a boccheggiante nel proprio sangue. + +--Lapo Buontalenti,--diss'egli.--Domineddio non paga il sabbato, ma +paga. Così gli piaccia di perdonare a me, se ho ardito di farmi suo +ministro di giustizia.-- + +Ciò detto, andò anch'egli verso il terrazzo, ove giaceva madonna +Fiordalisa, col capo già sollevato sulle ginocchia della fedel +contadina. + +--Fiordalisa! Angiola mia!--esclamò egli, con voce lagrimosa. + +--Sei tu, Spinello!--mormorò Fiordalisa, volgendo languidamente la +faccia verso di lui.--Sia ringraziato il cielo! Disperavo già di +vederti. + +--Amor mio, sempre daccanto a te!--rispose egli, chinandosi al fianco +di lei. + +--Sempre!--ripetè la bella creatura.--Ahimè, sarà per poco. Ormai, è +finita, per me. Il crudele, sai, mi ha ferita.... qui!-- + +Aveva recata, in quel mentre, la mano al petto, e la mostrava a +Spinello intrisa di sangue. + +Così era, pur troppo. Messer Lapo Buontalenti, appostato dietro un +cespuglio, si era scagliato su lei e l'aveva ferita, senza che ella se +ne accorgesse. Era fuggita, la misera donna, credendo di cansare il +colpo che aveva veduto balenare nell'ombra; ma il suo movimento di +terrore non era servito che a mutare di breve distanza il punto a cui +mirava il carnefice. Il ferro, che doveva colpirla a mezzo il petto, +l'aveva colta nel fianco. + +La buona Cia si era fatta da principio a sollevarle il busto, per +aiutarla a respirare. Ma, veduto il sangue che grondava dal costato, +si era affrettata a slacciarle la veste, e, appena giunsero i famigli +con l'acqua, v'inzuppò un pannilino, che pose con ogni diligenza e +raffermò sulla ferita. L'impressione del freddo parve ristorare la +sofferente, ma non ristorò altrimenti le speranze de' suoi assistenti +amorevoli. Poco stante, la bella creatura incominciò a rammaricarsi, e +qualche goccia di sangue le apparve sugli angoli delle labbra. + +Spinello si cacciò le mani nei capegli. + +--Oh, per colpa mia! per colpa mia!--gridava egli, con accento +disperato. + +--No, amico mio;--mormorò Fiordalisa;--non ti accusare! È stato il +destino. Perchè ti ho trattenuto io questa sera? Dio santo, ero così +avida di questa felicità! Ho pianto, sai, ho durato tre anni tra il +dolore dell'anima e la menzogna del volto, disperando di vederti, +amandoti e odiandoti.... Perdonami, non si odia così, che quando si +ama così. E dovevo io discacciarti, appena ritrovato? Non eri mio? Non +mi eri reso? E non dovevo accettare il dono che mi era fatto dal +destino? Oh, lo sapevo, sai, lo sapevo, che m'avrebbe uccisa. Ma in +questa certezza è stata anche la mia scusa. Ti amo! ti amo!-- + +Un fiotto di sangue interruppe lo sfogo di quell'anima addolorata. + +--Mia buona signora, chetatevi;--disse amorevolmente la +contadina.--Voi vi affaticate troppo. + +--No, no, lasciami parlare, ottima Cia; ho pochi istanti di vita.-- + +Il petto di Spinello parve rompersi dai singhiozzi. + +--Amico mio, perchè ti lagni?--ripigliò Fiordalisa.--Non mi seguirai +tu? Ho bisogno d'esser seguita da te. Ma bada, non sia per opera delle +tue mani, e solo quando a Dio piacerà. Pregalo con tutta l'anima, +digli che la tua Fiordalisa si sentirà troppo sola, senza di te. Ma +no, son crudele; vivi, mio povero amico, vivi per i tuoi figli. Solo +ti prego che tu non abbia a scordarti di me. Verrò a visitarti, ogni +giorno, se Iddio lo permetterà; il mio pensiero ti sarà sempre vicino. +Oh, misericordia divina! Quante cose da dire, e la vita mi +sfugge!...-- + +La buona Cia le spruzzò acqua sul viso, ed ella si riebbe un tratto. + +--Che è avvenuto... di lui?--domandò volgendosi alla contadina. + +--Oh, mia dolce signora, di che vi date pensiero? Egli rende conto a +Dio di ciò che vi ha fatto soffrire. + +--Dici bene, mi ha fatto soffrire; molto mi ha fatto soffrire; tanto, +che lingua umana non potrebbe ridire. Sono colpevole.... ma per lui. +Dio perdoni all'anima sua!-- + +Quindi, volgendosi a Spinello, gli disse: + +--Amico mio, vorrei esser sorretta da te.-- + +Spinello si affrettò a prenderla tra le sue braccia. + +--Mia buona Cia, allontana quegli uomini. E allontanati anche tu, te +ne prego. Vorrei dire qualche cosa a Spinello. Mi perdoni tu, non è +vero?-- + +Cia baciò la mano della sua padrona e si tirò in disparte, dall'altro +lato del terrazzo, dopo aver congedato i famigli. Spinello rimase solo +accanto alla morente, sostenendola nelle sue braccia. + +--Spinello, amico mio, amante mio,--diss'ella,--qua, la tua mano sul +mio cuore! Oh, come sarebbe stato dolce vivere sempre così! Ma Iddio +non l'ha voluto. Egli non consente che si ami troppo la vita. +Ringraziamolo, poichè almeno egli ci ha dato quest'ora. Non basta, +forse? Ci siamo amati. Ho dimenticato ogni cosa nelle tue braccia. +Vedi, che notte serena! che splendore di stelle! E che bel giorno sarà +domani! Ah, ma tu non lo vedrai tale, non è vero, amor mio? Se questa +valle sorriderà del suo più amabile sorriso alla luce del sole, tu non +vedrai che tenebre? Giuralo, perchè io muoia contenta. Sai, quando la +persona amata non è più, il mondo non deve avere più nulla, più nulla, +che lo faccia amare da chi resta. + +--Oh, io ne morrò;--disse Spinello, con voce soffocata dalle lagrime. + +--Vivi, le l'ho detto; vivi triste, ma vivi. Col desiderio di me, +ricordati, col desiderio di me! Sentirei freddo, nella tomba, se il +tuo amore non venisse a ricingere le mie povere ossa, là dentro. Ahi, +triste cosa, morire! Non voglio morire! Di grazia, ancora un giorno! +Un'ora, almeno un'ora di vita! Spinello, mio fidanzato, amor mio, dove +sei? Non mi lasciare! Non mi lasciare! Prega il Signore per me.... per +l'anima della tua Fiordalisa.-- + +La bella creatura balbettò ancora poche parole, il cui suono si spense +nel sangue che le gorgogliò sulle labbra, e la testa ricadde inerte +tra le braccia dell'amato. Nè le lagrime ardenti di lui valsero a +trattenere quella vita che fuggiva; le sue grida disperate si +perdettero nel gran silenzio della notte. + + + + +XIII. + + +Vi ho detto come quel degno gentiluomo che era messer Bardano +Acciaiuoli amasse Spinello Spinelli. La mestizia del giovine pittore +lo aveva colpito; il suo ingegno messo alla prova, lo aveva +stupefatto; la sua bontà gli aveva parlato al cuore, lo aveva +innamorato senz'altro. E il vecchio cavaliere, poi che Spinello si fu +allontanato da Firenze, prese a seguire i suoi trionfi artistici nelle +varie città di Toscana, che facevano a gara per averlo, come un padre +seguirebbe da lunge, con gli occhi dell'anima, i trionfi d'un figlio +diletto. + +Però, immaginate voi con che cuore messer Dardano leggesse un giorno +certa lettera di madonna Ghita Spinelli che gli annunziava tristi cose +del suo povero marito. Ridottosi in patria dopo lunghe e vane +peregrinazioni, Spinello Spinelli era comparso davanti alla madre de' +suoi figli, pallido, sparuto, coi capegli quasi bianchi, e col +cervello in volta. Sicuro, il povero Spinello Spinelli era impazzito. + +Di questa catastrofe messer Dardano aveva avuto come un presentimento +alcuni mesi prima quando Spinello gli era capitato d'improvviso a +Firenze. Il giovine pittore tornava allora da Pistoia, senza aver +posto mano agli affreschi, che quei cittadini s'aspettavano con tanto +desiderio da lui. Non si sentiva di far niente che avesse garbo; +quella bella città non lo aveva ispirato. La cosa parve strana a +messer Dardano; ma egli stando qualche ora col suo protetto, non aveva +durato fatica ad intendere che un grande infortunio e una profonda +afflizione lo avevano oppresso, offuscando in lui la coscienza del +proprio ingegno e del proprio dolore. Infatti passava con la massima +volubilità dal pianto alle risa, incominciava un discorso o finiva in +un altro, se pure si poteva dire che ne finisse mai uno. Messer +Dardano aveva cercato di penetrare il segreto di quella mente turbata, +ma non ne era venuto a capo. E Spinello Spinelli aveva lasciato +Firenze, dicendo al suo protettore che gravi cose lo chiamavano +altrove; tra l'altre, e prima di tutte, un voto da sciogliere. + +Il degno gentiluomo si era industriato a trattenerlo ancora qualche +giorno: ma Spinello, promettendogli di tornare a prender commiato da +lui, gli era fuggito di mano. Ricordando l'accenno a quel voto, messer +Dardano pensò che Spinello dovesse recarsi a qualche famoso santuario. +Lo aveva conosciuto religiosissimo; aveva saputo delle sue pratiche di +pietà in Arezzo, condotte, a dir vero, oltre le medesime costumanze +del tempo, e aveva detto tra sè, rassegnandosi a quella +sparizione:--"Povero giovane! Speriamo che il tempo, questo gran +medico delle anime afflitte, rechi un po' di sollievo ai suoi mali, e +ch'egli non abbia a perderci l'ingegno; che sarebbe veramente +peccato!"-- + +La lettera di monna Ghita ricordò a messer Dardano Acciaiuoli le sue +prime apprensioni. Era stato il protettore di Spinello e il pronubo +della giovine coppia, e intendeva benissimo come in un giorno di +tristezza domestica, la moglie di Spinello dovesse ricorrere a lui col +pensiero e invocare il suo patrocinio. Quel degno gentiluomo non +istette in forse, e il giorno dopo che ebbe ricevuto il messaggio +della povera donna, si avviò con gran diligenza ad Arezzo, per vedere +in che modo potesse tornar utile alla dolente famiglia. + +Era appena giunto in Arezzo, che gli si parò davanti agli occhi la +torbida figura di Tuccio di Credi. Quel disgraziato era assai male in +arnese; ma messer Dardano lo riconobbe subito. Rammentate che Tuccio +di Credi era il compagno inseparabile di Spinello, nella sua gita a +Firenze, e che proprio a lui si era rivolto messer Dardano, per avere +notizie intorno alla tristezza di quel giovinotto, che andava ogni +giorno a sedersi sulla piazza di Santa Maria Novella. Inoltre, Tuccio +di Credi era l'aiuto di Spinello Spinelli, quando questi dipingeva +nella chiesa di San Nicolò, in via della Scala, e messer Dardano non +poteva averlo dimenticato così facilmente. + +--Tuccio di Credi!--esclamò egli andandogli incontro.--Che fortuna +d'imbattermi in voi, appena entrato in Arezzo!-- + +Tuccio di Credi aveva veduto messer Dardano anche prima che messer +Dardano vedesse lui. E avrebbe voluto cansarlo; ma, come accade in +simili circostanze, che il timore d'essere osservati vi trattiene e vi +fa cadere più presto nelle unghie di chi volevate sfuggire, andò a lui +come la biscia all'incanto. + +--Messere,--diss'egli,--mi duole di presentarmi a voi... in questo +povero stato. + +--Ah, sì, gli è proprio il momento di badare a queste cose;--esclamò +l'Acciaiuoli.--Come va il nostro caro Spinello? Son venuto a bella +posta per lui. + +--Messere,--balbettò l'altro turbato,--io non lo vedo da un pezzo. + +--Come? non siete con lui? + +--No, messere, ci siamo lasciati, dopo che egli ebbe dipinto nel +camposanto di Pisa. Non lo sapevate? + +--Io no; Spinello non mi ha detto niente di ciò. Ma spera che non +sarete diventati nemici. + +--Per quanto è da me, no, certamente;--rispose Tuccio di Credi.--Del +resto, abbiamo avuto da dire su cose da nulla, e il torto è stato il +mio. Ho parlato di andarmene ed egli mi ha lasciato andare. Già non +gli servivo gran fatto. E da quel giorno sono andato qua e là, per +tutta Toscana, in cerca di lavoro... + +--E non ne avete trovato? + +--Ahimè, messere! Con tutta la miglior volontà del mondo, non son +venuto a capo di nulla. Che volete? Non si nasce tutti sotto una buona +stella, e la mia è stata la più trista. + +--E siete senza lavoro? + +--Come voi dite, messere. + +--Ma lavora Spinello, m'immagino. + +--Sì,--rispose Tuccio di Credi;--quantunque io non riesca ad intendere +come gli venga fatto. Voi saprete che egli è impazzito? + +--La voce ne è corsa; ma speriamo che sia esagerata;--disse messer +Dardano. + +--Lo volesse il cielo!--esclamò Tuccio di Credi; ma facendo la sua +brava restrizione mentale, di cui messer Dardano Acciaiuoli non doveva +avvedersi. + +--Ah, sì!--ripigliò il vecchio gentiluomo,--Questo dobbiamo tutti +desiderare. Forse non si tratterà che delle solite malinconie. Sapete +pure, Tuccio, che il nostro amico ha sempre dato nel triste. Sarà la +stessa malattia di Firenze. Certi dolori, quando si sono impadroniti +di noi, amano ritornare e non c'è verso di liberarsene del tutto. + +--Non sa nulla!--pensò Tuccio di Credi, udendo le parole di messer +Dardano. + +E ad alta voce proseguì: + +--Messere, da quando non avete più visto Spinello? + +--Dal suo ritorno da Pistoia a Firenze;--rispose l'Acciaiuoli.--Il +nostro amico doveva essere già in balia de' suoi tristi pensieri, +poichè non è riescito a far nulla, in quella città, deludendo così +l'aspettazione di tutti. Come diamine è andata? Io non ho potuto +cavarne un costrutto. Non ne sapete nulla, voi? Ma già, dimenticavo +che eravate separati. + +--Ve l'ho detto, messere, ci eravamo lasciati, prima che egli andasse +a Pistoia. + +--Spero che non sarà una separazione eterna;--disse allora +l'Acciaiuoli.--Se Spinello ha avuto dei torti con voi, dovete +dimenticarli. Se la colpa è stata vostra, dovete farvela perdonare, +cercando di rinfrescar l'amicizia. + +--Non sa nulla! Non sa nulla!--ripetè in cuor suo Tuccio di +Credi.--Ah, se non sapesse nulla neanche quell'altro! + +--Siamo dunque intesi;--proseguiva messer Dardano.--Gli parlerò di +voi, aggiusterò io questa faccenda. Giovinotto, queste freddezza non +istanno bene tra compagni d'arte, che sono sempre andati d'accordo. La +vita è già troppo piena di noie; non la turbiamo ancora con le nostre +contese. Vi vedrò, questa sera? + +--Volentieri;--disse Tuccio di Credi.--Voi siete così buono con me! +Passerò da voi, se vi piace. + +--No;--rispose messer Dardano.--Forse rimarrò presso il nostro amico, +e non sarà bene che io vi dia la posta in casa sua. Verrò dopo il +vespro in piazza del Duomo. Vi torna? + +--Ci sarò, messere. E siate ringraziato per l'onesta intenzione. + +--Che! che! Non mi ringraziate di nulla. Sarò proprio felice di aver +posto fine a questa mala intesa; che altro non può essere davvero.-- + +Fatte queste parole, che vi daranno misura della sua bontà di cuore, +messer Dardano Acciaiuoli si avviò alla casa di Spinello Spinelli. +Tuccio di Credi se ne andò per i fatti suoi, contento di +quell'incontro, donde gli appariva che il suo compagno d'arte non +sapesse niente delle sue marachelle. + +--È strano,--pensava egli,--è strano che egli non sia venuto in chiaro +di nulla. Ma già, chi può averglielo detto? Il Buontalenti, no +certamente, che dev'essergli capitato addosso alla sprovveduta, e per +farsi ammazzare come un cane. Che sciocco! È vero che egli, prima di +morire, ha freddata la moglie; e in questo io ho riconosciuto il mio +uomo. Povera madonna Fiordalisa! Ma già, così doveva finire. Ed ella, +di sicuro, non ha neanche avuto il tempo di raccontare al suo antico +fidanzato che parte ci avessi avuto io nella sua risurrezione. Ah, +madonna Fiordalisa! Siete voi che l'avete voluto. Se non vi prendeva +quella sciocca mania per l'amico Spinello! Mastro Jacopo vi avrebbe +concessa a me, suo primo discepolo; ed io, chi sa? avrei potuto anche +diventare un maestro. Dicono che l'amore faccia miracoli! Ma vedete +quel dannato di Spinello! È fortunato anche nella disgrazia! Ha +perduta due volte la sua innamorata, è impazzito e conserva l'ingegno +per dipingere!-- + +Tuccio di Credi era tornato in Arezzo, perchè in nessuna città di +Toscana aveva trovato modo di occuparsi. E sentiva più dura la sua +condizione, rientrando così male in arnese nella sua terra natale, +donde era escito con tanti disegni ambiziosi nell'anima. Una speranza +lo sosteneva, nel ritorno; la speranza di appoggiarsi a Parri della +Quercia, modesto ma non ultimo tra gli scolari di mastro Jacopo di +Casentino. E vedete disdetta; Parri della Quercia era morto; lo studio +di mastro Jacopo era chiuso per sempre. Ma se Parri mancava, era +tornato Spinello; e la notizia di quel ritorno aveva dato +maledettamente sui nervi a Tuccio di Credi. Era già sul punto di +tornarsene via, anche non sapendo dove sarebbe andato a battere del +capo; tanto gli riusciva molesto di averlo ad incontrare per via. Ma +subito dopo l'annunzio dell'arrivo di Spinello, aveva avuto quello +della sua pazzia, naturalmente spiegata a' suoi occhi da ciò che per +altra via, gli era giunto all'orecchio, intorno alla tragedia di Colle +Gigliato. E allora, Tuccio di Credi aveva mutato proposito; era +rimasto in Arezzo. Messer Dardano gli era capitato proprio in buon +punto. Da lui avrebbe potuto sapere che cosa pensasse Spinello, e che +cosa egli avesse a sperare per sè. + +Spinello non era in casa, quando messer Dardano Acciaiuoli vi giunse. +Ma il vecchio gentiluomo ne fu contento, poichè l'assenza del suo +protetto gli dava agio d'intrattenersi con monna Ghita. + +Egli la trovò malinconica, ma rassegnata. La povera donna non aveva +saputo nulla da nessuno, ma aveva indovinato ogni cosa. Un uomo si +nasconde male con la compagna della sua vita, e Spinello, che non +mirava a nascondersi, aveva lasciato scorgere a Ghita assai più che +ella non fosse curiosa di sapere. La buona creatura apparteneva a +quella classe di donne, per cui è natura il soffrire in silenzio, +rinchiudersi nell'esercizio dei proprii doveri e trovarci anche un +compenso bastevole a tutti i disinganni della vita. Certo il vivere in +questa guisa è un sacrificio; ma per il desiderio di rendergli +giustizia, non è mestieri esagerarne la grandezza. Spesso è quistione +di nervi; più spesso di educazione. Le anime avvezze fin dai primi +anni alle freddezze, ai mali trattamenti, alla mancanza d'ogni +affetto, alle aperte ingiustizie degli uomini e della sorte, si +raccolgono in sè medesime, imparano a non chieder nulla al di fuori, e +acquistano a lungo andare una padronanza di sè, che sfida ogni +traversia, rende men gravi i patimenti, innalza all'eroismo, fa parer +bello all'occorrenza il martirio. + +E se vi parrà che con questo ragionamento io tolga merito al +sacrificio di Ghita Bastianelli, pensate che le ragioni della verità +son superiori a tutti gli artifizi della rettorica, come a tutte le +illusioni del sentimento, e che un elogio modesto è l'omaggio più +conveniente alle modeste virtù. Beati gli umili, e beati coloro che +sanno contentarsi del poco. La mammola ascosa nel fogliame, a' piedi +delle ripe, non ha lieti splendori per gli occhi del riguardante, ma +lo trattiene con la cara soavità delle miti fragranze. E queste anime +elette, che adempiono ai loro uffizi senza ombra di ostentazione, non +domandano lodi smaccate; si dorrebbero troppo di ottenerle. + +Perchè vi magnificherei io il carattere di Ghita Bastianelli, oltre i +confini che gli erano assegnati dalla sua propria coscienza? Certo, ad +un uomo come Spinello Spinelli, carico di gloria e pieno di angoscie +così grandi come la gloria, si conveniva una donna simile. Illustri +sventurati, anime ferite a morto nelle battaglie dell'esistenza, +auguratevi gli estremi conforti di un'umile compagna, la quale, se non +potrà risanare la nostre piaghe, non aiuterà ad inasprirle. Soldati +che una palla cieca ha colpiti, pensatori che una grande ambizione ha +travolti, fidenti giostratori che il mondo ha abbandonati sull'arena, +non lo trovate voi, quel mite conforto, nella corsia d'un ospedale, +dove le ebbrezze, gli splendori, le speranze, i sogni, andarono +miseramente a far capo? Il sorriso tranquillo e benevolo d'una suora +di carità, donna come vostra madre, che è morta, come vostra sorella, +che è lontana, come la vostra amante, che s'è data ad un altro, non +basta a fare men doloroso il vostro ultimo giorno? Pure, quella donna +adempie senza sforzo un ufficio di altissima carità; si è appartata +dalle gioie del mondo, per ereditarne solamente i dolori; ma non +v'intenderebbe, o riderebbe d'un riso tutto suo, se in quella bontà +che è la sua consuetudine voi voleste trovare l'argomento di un inno. + +Messer Dardano Acciaiuoli udì da monna Ghita come Spinello fosse +ritornato in patria, grandemente mutato da quello di prima, e come il +suo animo, di triste che era, ed inchinevole ad una dolce malinconia, +si fosse ottenebrato di schianto. Non gli restava altro lume che +quello dell'arte; ma era un lume a sprazzi momentanei, quando l'uomo +si trovava sulla sua impalcatura, con la tavolozza e i pennelli tra +mani. In quei momenti, si riconosceva ancora Spinello; mancavano le +audacie, mancavano quei lampi in cui si mostra la battaglia interna +tra il magistero dell'arte e l'idea che vuol condurre a nuove altezze +l'ingegno; ma l'ingegno tuttavia si vedeva, e l'ingegno è sempre una +luce. Levato dal suo trèspolo, il povero Spinello diventava un altro +uomo: si addensavano le ombre intorno al suo spirito; non si vedeva un +mentecatto, ma si compiangeva uno scemo. + +Il vecchio gentiluomo ascoltò con grande rammarico la storia dolente +del suo povero amico, e confortò come potè quella ottima donna, che +gli additava i suoi figli, Parri e Forzore, in cui si raccoglievano +tutte le sue tenerezze. + +--Son essi la mia consolazione e la mia forza;--diceva monna +Ghita.--Quando sento che il mio cuore non regge più a tanti +dispiaceri, guardo quelle due testoline bionde. Ecco una gioia che +Iddio mi concede;--soggiungeva ella sorridendo malinconicamente;--e +quello che Iddio mi ha concesso non mi toglie nessuno.-- + +Messer Dardano Acciaiuoli ammirò quella serenità di mente, e, presa la +mano di Ghita, l'accostò da buon cavaliere alle labbra. + +--Dio vi guardi, madonna;--diss'egli;--con tali conforti voi non +potrete mai reputarvi infelice.-- + +Dopo ciò, messer Dardano escì, per andare in cerca di Spinello, che +dipingeva allora nella chiesa di Sant'Agnolo. + +Vi accenno senza descriverla, che oramai s'andrebbe troppo per le +lunghe, la scena commovente di quell'incontro tra il vecchio +gentiluomo fiorentino e il suo protetto di via della Scala. A mala +pena lo vide comparire sul ponte, Spinello depose la tavolozza, si +calò a furia dal trespolo su cui stava seduto, e andò a piangero +lagrime di tenerezza tra le braccia di messer Dardano. + +--Su, su, ragazzo mio!--disse il vecchio gentiluomo.--Non vi commovete +più del bisogno. Che cosa c'è egli di strano? Ho voluto vedervi ed +abbracciarvi ancora una volta, prima di andarmene _ad patres_. Son +vecchio oltre i settanta, che sono il colmo della vita, se dobbiam +credere agli antichi; e tutto il resto è un di più, sul quale non +bisogna far conto. + +Con queste chiacchiere allegre, messer Dardano Acciaiuoli cercava di +sviare le idee malinconiche, naturalissime in quell'incontro, che +doveva svegliare tanti dolorosi ricordi nell'animo di Spinello. +Frattanto, il nobile fiorentino sbirciava il suo protetto, che male +avrebbe riconosciuto, se, scambio di trovarlo al suo posto d'onore, lo +avesse incontrato per via. Spinello aveva le guancie scarne, gli occhi +infossati, i capegli largamente brizzolati di bianco; era, a dirvela +in due parole, una rovina d'uomo. La gioventù e la forza si vedevano +solamente in quegli occhi; ma l'una e l'altra parevano fittizie, come +se la vita che traspariva da essi non fosse altro che un effetto di +ebbrezza momentanea, od anche di pazzia. + +Ma perchè egli non poteva guardar sempre Spinello, senza aver l'aria +di far confronti tra il presente e il passato, messer Dardano si volse +intorno a guardare i dipinti. L'impalcatura su cui era salito, si +stendeva dall'arco del presbiterio fino all'emiciclo del coro, e gli +affreschi di Spinello Spinelli si vedevano stesi lungo la facciata +dell'altar maggiore. Vi ho detto che la chiesa avea nome da +Sant'Agnolo; aggiungo ora che si diceva Sant'Agnolo per mo' +d'antonomasia, dovendo intendersi l'arcangiolo San Michele, che è il +primo e il più ragguardevole tra gli spiriti celesti. Gli affreschi di +Spinello Spinelli rappresentavano per l'appunto la più nobile impresa +del Santo, vo' dire la rovina degli angioli ribelli, e il pittore li +aveva colti quasi tutti nel punto critico, in cui, piovendo sulla +terra, si tramutarono in diavoli. Terribile all'aspetto, campeggiava +in alto l'arcangiolo Michele, che combatteva da par suo con l'antico +serpente di sette teste e di dieci corna; un serpente assai brutto, +come potete immaginarvi, e diventato anche più brutto per la +disgraziatissima circostanza in cui era. + +Messer Dardano meravigliò in cuor suo che Spinello avesse fatto prova +di tanta fantasia. Forse, ce n'era più che il pittore non avesse +mostrato mai; perchè, se non sapete, lo scolaro di mastro Jacopo di +Casentino ora salito in gran fama per la sua eccellenza nel trattare +soggetti più quieti e nel dare espressione di gravità, e di tenerezza, +ad aggruppamenti di poche figure. La grazia semplice dei suoi Santi e +delle sue Madonne sentiva qualche cosa della divinità. Ed era tenuta +per l'opera sua più maravigliosa una Vergine che porgeva a Cristo +fanciullino una rosa, affresco condotto da lui su d'una parete, in +Santo Stefano fuori le mura d'Arezzo. La fama di quel dipinto doveva +sopravvivere all'autore e alla chiesa, poichè, quando questa cadde in +rovina nel 1561, gli Aretini, senza guardare a nessuna difficoltà o +spesa, tagliarono il muro intorno all'affresco, e allacciatolo +ingegnosamente lo portarono in città, per collocarlo in via delle +Derelitte, sotto il nome poco appropriato di Madonna del Duomo. + +Contro tutte le consuetudini, anzi meglio, contro l'indole del suo +ingegno, Spinello Spinelli dava allora nel fantastico e nel truce. E +si compiaceva, mentre Dardano Acciaiuoli contemplava il dipinto, si +compiaceva in quella rovina d'angioli, quasi dovesse riescire il suo +capolavoro. Forse egli sentiva dentro di sè che sarebbe stato +l'ultimo? + +--Vedete, messere;--diceva egli, dopo avere esposto il suo concetto al +vecchio gentiluomo;--sono ormai presso a finire. Quel vano che +scorgete nel centro è il posto di Lucifero. Ho incominciato con San +Michele; finirò col suo grande inimico. È il più difficile, e l'ho +lasciato per l'ultimo. Ci penserò stanotte, e domani, senz'altro, mi +sbrigherò anche di lui. + +--Che?--esclamò messer Cardano.--Avete lavorato senza cartoni? + +--Sì, messere; per questa volta ho seguita l'ispirazione. Da +principio, per darne un'idea a questi massari, avevo disegnato ogni +cosa di rossaccio, così alla grossa, non dipingendo di buono che una +piccola parte di questa composizione. L'idea è piaciuta, e m'hanno +allogato il lavoro.-- + +Spinello non diceva tutto, poichè non lo sapeva appuntino. Le sue +distrazioni, la sua aria melensa, e certi segni che dava d'esser tocco +nel cervello, avevano fatti rimanere dubbiosi i massari di +Sant'Agnolo. Perciò, ad assicurarsi che l'artista era sempre quel +desso, e che non ne sarebbe venuta un'opera da doversi cancellare, +avevano chiesto un disegno sul muro. E Spinello, che era sempre lui, +quando si trovava sul suo trèspolo, aveva fatto il disegno richiesto, +meritando in tal guisa la lode di tutti e la pronta commissione +dell'affresco. + +Quel giorno, Spinello Spinelli lasciò il lavoro assai prima del +solito, volendo dedicare tutto il suo tempo al nobilissimo ospite. +S'intende che messer Dardano, per isviare l'animo del suo protetto dai +dolorosi pensieri, che avevano purtroppo il triste effetto di +offuscargli la ragione, si adoperò come potè meglio a tenere il +discorso nel campo dell'arte. E Spinello da principio segui benissimo +il filo della conversazione, ragionando dei lavori che aveva in mente +di fare. Ma a poco a poco si smarrì, e, un'ora dopo, messer Dardano +vide di non aver più accanto a sè che un povero scemo. + +Quando giunsero a casa per desinare, monna Ghita fece all'Acciaiuoli +un gesto malinconico, che voleva dire:--Orbene, messere, lo vedete +anche voi, come è ridotto?-- + +Infatti, il povero Spinello non aveva più coscienza di sè. Solamente +il lavoro poteva rialzarne lo spirito; cessato il lavoro, tornavano le +ombre. Strana forma di pazzia, non è vero? Ma se non fosse strana, non +sarebbe pazzia. + +Mentre erano a tavola, messer Dardano entrò a ricordare il nome di +Tuccio di Credi. E Spinello ne parlò come di un amico, da cui si fosse +separato pur dianzi, con una fraterna stretta di mano. + +--Ottimo Tuccio!--diss'egli.--Come va che non si trova con noi? + +--Non ha osato presentarsi;--rispose messer Dardano.--Egli è tornato +assai male in arnese. Figuratevi che in nessuna scuola delle tante +città di Toscana ha trovato da vivere. + +--Da vivere!--esclamò Spinello.--O che bisogno aveva di trovar da +vivere. La mia scuola non gli basta?-- + +Messer Dardano capì facilmente che il cervello del suo amico andava in +processione, e ripigliò tranquillamente il discorso. + +--Voi ricorderete, Spinello mio, che Tuccio di Credi, qualche +tempo fa, si era risoluto di andarsene dal vostro servizio. Temeva +di esservi inutile, il poveretto! Non ha molta levatura d'ingegno, +ma per contro, ci ha un discreto amor proprio. Malattia dei +poveri,--soggiunse il vecchio gentiluomo,--e va curata con garbo. +Volete voi ripigliarlo a bottega? + +--Non rammento di averlo mai congedato;--rispose Spinello.--Se +tornerà, l'avrò caro. + +--Ah bene!--gridò l'Acciaiuoli.--Così va fatto. Voi siete sempre un +nobile cuore. + +Quella sera, passeggiando col suo ospite in piazza del Duomo, messer +Dardano vide Tuccio di Credi e gli accennò di accostarsi. Quell'altro +obbedì prontamente. + +--Ecco Tuccio di Credi;--incominciò l'Acciaiuoli, volgendosi al suo +ospite. + +Spinello si scosse a quelle parole, alzò gli occhi e salutò il suo +compagno d'arte. + +--Buona sera, Tuccio!--diss'egli stendendogli la mano. + +--Buona sera, maestro!--rispose Tuccio, sporgendo timidamente la sua, +e chinando gli occhi a terra, come se volesse ringraziare messer +Dardano della sua benevola intercessione. + +--Ecco un patto conchiuso;--disse allora l'Acciaiuoli.--Domani +tornerete a lavoro col nostro ottimo Spinello. Eravate amici e non +avete mai cessato di esserlo. A voi, Tuccio, sarà grande fortuna di +lavorare con un tant'uomo; egli, poi, sarà lieto di avervi aiutatore, +secondo l'antica consuetudine, che era così profittevole ad ambedue.-- + +Messer Dardano era contentissimo di aver fatta quella pace, non tanto +per il piacere di averla fatta, quanto per l'utile che doveva, secondo +lui, derivarne a Spinello. + +--Tuccio è un uomo serio;--pensava egli;--conosce da lunga mano +l'umore del suo compagno e potrà tenerlo in riga più facilmente di un +altro. Ora, più che mai, il nostro povero amico ha bisogno di +qualcheduno che abbia pratica con lui e lo sostenga nei momenti +difficili. Sia lodato il cielo!--conchiuse il vecchio gentiluomo.--Me +ne andrò via da Arezzo con l'animo più tranquillo.-- + + + + +XIV. + + +La mattina seguente, Spinello Spinelli andò per tempo alla chiesa di +Sant'Agnolo. Gli premeva di metter mano a dipingere il suo Lucifero, +che aveva già tratteggiato sull'intonaco. + +--Non venite voi, messere?--diss'egli all'Acciaiuoli. + +--No, verrò più tardi;--rispose messer Dardano.--Verrò con Tuccio di +Credi. Frattanto ci guadagnerò di vedere il vostro Lucifero abbozzato. + +--Ed anche dipinto, solo che v'indugiate due o tre ore;--disse +Spinello.--Sarà un Lucifero abbastanza nuovo. L'ho ancora sognato +stanotte, bello come l'angelo che ha dato agli uomini l'esempio della +superbia. Perchè, io dico, d'onde gli può esser nata la superbia a +Lucifero? Non già da una speciale predilezione di Domineddio, poichè +questi non può non avere amato in ugual modo tutte le sue creature. Io +penso adunque che debba essere montato in superbia, a cagione della +sua grande bellezza.-- + +Messer Dardano intendeva poco questa distinzione. Infatti, ammettendo +che Domineddio non potesse aver preferenze, si doveva anche credere +che non avesse fatto Lucifero (Helel, come lo chiamarono gli ebrei) +più bello degli altri spiriti, creati insieme con lui. Ma infine, in +quella vecchia storia religiosa, molte generazioni avevano lavorato di +fantasia e si poteva ammettere senza sforzo che gli uomini, dopo avere +foggiato a loro immagine il Creatore, si pigliassero uguale libertà +con le sue creature più nobili. + +Per queste ragioni, o per altre consimili che gli balenassero alla +fantasia, messer Dardano Acciaiuoli lodò grandemente il concetto del +suo amico Spinello. In fin dei conti la pittura ha una filosofia tutta +sua, che ne vale molte altre, vo' dire la filosofia dei contrasti; e i +contrasti, appunto per quella impressione che fanno immediamente +sull'animo del riguardante, offrono argomento a profonde meditazioni. +Un Lucifero bello! Che vi pare una cosa da nulla? Una simile +stonatura, certamente voluta dall'autore, non è forse tale da far +pensare che quel diavolo non meritava poi la sua trista sorte? E +perchè subito viene in mente che Iddio non può aver fatto una cosa +ingiusta, o almeno egli non può averla lasciata fare a spiriti +perfetti, come sono senza dubbio i suoi angeli, non dee venire di +conseguenza il pensiero che la malvagità dello spirito ribelle +s'intenda aggravata dalla sua medesima bellezza? E non deve risaltare +agli occhi di tutti una certa rispondenza tra i figli di Dio e i figli +degli uomini, per cui negli uni e negli altri sia necessario fare una +distinzione tra la bellezza esterna e la bellezza interiore? Ahimè! +dice il filosofo. Vedete il triste uso che noi facciamo dei doni +celesti! Anche Lucifero, spirito eletto e prediletto del Padre, doveva +esser guasto nella propria ambizione. Bello tra tutti gli immortali, +doveva precedere nella sua caduta la istessa caduta dell'uomo, e ad +onta della sua grande bellezza esteriore, averci il baco nell'anima, +come tanti e tante che conosciamo noi! + +--Bene!--esclamò dunque messer Dardano Acciaiuoli, poichè ebbe udito +il ragionamento di Spinello Spinelli.--Seguite il vostro pensiero, +maestro; noi verremo ad ammirare gli effetti.-- + +Caldo del suo concetto, il pittore si era messo all'opera. Mi pare di +avervi già detto (e se non ve l'avessi detto prima, ve lo dico adesso) +che il nostro gentile artefice precedeva di oltre dugent'anni quel +famoso Luca Giordano, pittore immaginoso e delicato se altri fu mai, +chiamato dai suoi contemporanei "Luca Fa presto" poichè, a colorire in +breve spazio di tempo le sue leggiadre invenzioni, usava dipingere a +furia, con ambedue le mani, quasi temesse di non aver tempo a fare +tutto quello che gli passava per la mente. Spinello Spinelli non +dipingeva con due pennelli ad un tempo; la storia non lo dice, ed io +non posso usurpare i diritti della storia. Ma posso dirvi che egli era +pronto di mano, oltre il costume di tutti gli artisti del suo tempo; +donde si spiega come egli abbia potuto compiere tante opere mirabili, +in una vita di cui i biografi si contendono a gara i confini, e che +lascerebbe ai tardi nipoti il diritto di accorciarla assai più che io +non mi sia attentato di fare. + +Lucifero era già abbozzato sull'intonaco, e non si trattava più che di +colorirlo. Spinello ci lavorava a furia. Il corpo era già fatto, e il +pittore stava per attaccare la figura poco prima dell'ora di vespero, +quando giunse sul ponte messer Dardano Acciaiuoli insieme con Tuccio +di Credi, pecorella smarrita che tornava all'ovile. + +Spinello non li vide neanche, invasato come era. La febbre dell'arte +gli ardeva nel sangue e sarei quasi per dire che gli faceva bruciare +il pennello tra le dita. Maraviglioso artista! E più maraviglioso a +gran pezza per chi conosceva la storia delle sue grandi mestizie! + +Tuccio di Credi guardò il dipinto e si sentì correre un brivido per +tutte le vene. Quella rovina d'angioli era veramente un miracolo di +fantasia e di esecuzione. L'arcangelo Michele si vedeva in alto, +atteggiato a battaglia come un paladino antico, e così fiero +all'aspetto, così forte all'assalto, da rovesciare ad ogni colpo un +nemico. La battaglia poteva dirsi già vinta. Come non avrebbe avuto +vittoria d'un serpente, anche con sette teste e dieci corna, chi aveva +battuto e piombato negli abissi il più forte de' suoi avversari, che +tale era certamente Lucifero? Anche in ciò l'ingegno di Spinello aveva +dato nel segno. La sua composizione sarebbe stata manchevole, non +avrebbe espresso pienamente il concetto di quella storia grandiosa, se +Michele fosse stato ancora alle prese col maggiore dei ribelli. La +sorte della giornata, almeno per ciò che si rappresentava all'occhio, +poteva rimaner dubbia, ed esserne scemato per conseguenza l'effetto. +Ma Lucifero, in quella vece, era vinto; Lucifero piombava giù +nell'abisso. E come era giustamente collocato nel mezzo del quadro! +Michele trionfava; ma il protagonista era Lucifero, poichè la +catastrofe era appunto la sua. + +I due nuovi venuti restarono immobili in un angolo, guardando quella +scena terribile; messer Dardano estatico, beato di assistere ad un +miracolo dell'arte; Tuccio di Credi avvilito, rodendosi dentro di sè, +alla vista di quell'ingegno singolare che resisteva ai colpi più +gravi. + +Ma che cosa avveniva in quel punto? A mano a mano che i contorni del +viso di Lucifero prendevano forma sotto le pennellate dell'artefice, +cresceva la bellezza del tipo, e, insieme con la bellezza, balzava +fuori una rassomiglianza, che faceva sudar freddo lo sciagurato Taccio +di Credi. + +Strano a vedersi, e più strano a raccontarsi! Quel pittore che, ad +onta del suo ingegno smisurato e dell'amore che suol raddoppiare, anzi +centuplicare l'ingegno, non era mai venuto a capo di cogliere le +sembianze di una donna adorata, quel pittore, postosi in mente di dare +a Lucifero l'impronta di una straordinaria bellezza, andava effigiando +nel volto dell'angiolo ribelle la divina immagine di madonna +Fiordalisa. + +A qual sentimento obbediva in quel punto la mano di Spinello Spinelli? +Operava egli con piena coscienza di sè, o non faceva che seguire un +impulso arcano e fatale? Certo, se egli vedeva nelle sembianze di +madonna Fiordalisa il colmo della bellezza umana, si poteva credere +che, dovendo egli esprimere alcun che di perfetto, fosse tratto +naturalmente ad effigiare l'immagine della sua povera estinta. Ma, +allora, perchè il tipo di Fiordalisa non era mai stato espresso in +tanti volti di Madonne e di Sante che egli aveva pur dovuto dipingere, +e col naturale desiderio di accostarsi alla perfezione? Non era invece +da credere che una virtù misteriosa guidasse il suo pennello, se a lui +per la prima volta occorreva così facilmente di ritrarre una cara +sembianza, non mai potuta cogliere appieno, per quanto egli si +arrovellasse nel suo proposito? E questa opinione non era forse +avvalorata dalla medesima bizzarria che riconduceva al suo pennello i +lineamenti di Fiordalisa, mentre egli doveva esprimere la bellezza di +uno spirito malvagio? + +Vi ho detto che Tuccio di Credi sudava freddo, vedendo l'opera strana +che prendeva forma sotto le pennellate del pittore. Era bene madonna +Fiordaliso, che si presentava in tal guisa davanti a lui; era madonna +Fiordalisa, con gli occhi lampeggianti di sdegno; era madonna +Fiordalisa, che piombava nei regni della morte, maledicendo ai suoi +uccisori. Pensando a quei riscontri così naturali tra il soggetto +celeste e la rimembranza umana che prendeva vita da esso, Tuccio di +Credi si sentì correre un brivido di paura per le ossa. Se avesse +potuto tirarsi indietro, come lo avrebbe fatto volentieri! + +E istintivamente voltando la testa, egli dava un'occhiata alla buca +donde era salito lassù. Ma proprio in quel punto messer Dardano +Acciaiuoli lo prendeva amorevolmente per un braccio. + +--Vedete, Tuccio, com'è bello quest'angiolo!--diceva il vecchio +gentiluomo.--Se si potesse muovere un rimprovero all'artista, +ignorando quello che egli ha voluto fare, si direbbe che è troppo +bello, per rappresentare lo spirito del male. + +--Sì, troppo bello;--balbettò Tuccio di Credi, facendosi livido dalla +paura. + +--Che è?--disse allora messer Dardano, a cui non era sfuggito il +tremito della voce di Tuccio.--Che cosa avete voi?--soggiunse tosto, +vedendo il suo compagno con la cera stravolta. + +--Io nulla, messere;--rispose Tuccio, confuso.--Notavo una +rassomiglianza.... Non è quello il volto di madonna Fiordalisa? + +--Fiordalisa!--esclamò messer Dardano.--Chi è costei?-- + +Spinello, dalla eminenza su cui stava seduto, udì le parole di messer +Dardano e si volse di schianto. + +--Che avete detto, messere? Perchè quel nome, pronunziato da voi? + +--Perdonate, maestro;--rispose messer Dardano, turbato da quella +escita improvvisa, ma più assai dalla strana animazione del viso di +Spinello.--Si ragionava con Tuccio di Credi, il quale trova una certa +rassomiglianza, nel volto di Lucifero.... + +--Ah!--disse Spinello.--Tuccio di Credi ha trovato questo? La cosa +merita di esser chiarita.-- + +E scese dal trèspolo, su cui depose tavolozza e pennelli, per andarsi +a piantare in uno dei punti estremi del tavolato. + +Messer Dardano lo seguiva degli occhi, non pronosticando niente di +buono da quella scena inaspettata. + +--È vero!--ripigliò Spinello, dopo essere stato alquanto a guardare +l'affresco.--Ecco una somiglianza che io non aveva cercata. Una +somiglianza fatale!--proseguì, con accento cupo, che fece fremere il +vecchio Acciaiuoli.--Tuccio di Credi ha ragione, e a lui va fatto +omaggio di un cambiamento necessario. Infine, che diamine m'è saltato +in mente, di far così bello lo spirito delle tenebre? E perchè sarebbe +profanata così la più bella immagine che apparisse mai sulla terra?-- + +Così dicendo, Spinello correva al trèspolo, ripigliava i pennelli, e, +rimescolando i colori sulla tavolozza, andava mutando, insieme con le +tinte, i lineamenti del suo Lucifero. + +--Tuccio di Credi ha ragione!--esclamava, parlando ad intervalli, tra +una pennellata e l'altra.--Bisogna correggere. Perchè questo incarnato +nel viso? Olivastro vuol essere; anzi terreo come il colore della +morte. E questi occhi, perchè così belli? Ispide sopracciglia, rughe +precoci, in cui vorrebbe appiattarsi la malvagità del pensiero, +trasformate voi questa fronte di dannato. Tuccio di Credi ha ragione. +E sarà contento, Tuccio di Credi! Va bene così, Tuccio? non vi par +egli che così, e non altrimenti, s'abbia ad esprimere lo spirito del +male?-- + +Tuccio di Credi non rispondeva; era allibito; era rimasto di sasso. + +Ma non era rimasto di sasso il vecchio gentiluomo che lo aveva +condotto lassù, e che non poteva intendere le ragioni di quella gran +collera di Spinello Spinelli. E non si fosse trattato che di collera! +Ma c'era di peggio; c'era il segno di una gravissima ingiuria, o d'una +terribile vendetta. Il volto di Lucifero, sotto le rapide e convulse +pennellata di Spinello, si era tramutato dal bello all'orrido, dalle +sembianze di madonna Fiordalisa a quelle di Tuccio di Credi. Non c'era +da dubitarne. Tuccio era lì, e gli occhi di messer Dardano potevano +spiccarsi da lui per volgersi al Lucifero, o dal Lucifero per volgersi +a lui, e vedere tra l'uno e l'altro una rispondenza perfetta. + +--Che vuol dir ciò?--chiese il vecchio gentiluomo, con accento +severo.--Spinello mio, non recate voi forse offesa a Tuccio di Credi, +che ha avuto il torto di fare una semplice osservazione al vostro +dipinto? E perchè una ingiuria così grave, senza cagione, ad un +compagno d'arte, all'amico della vostra giovinezza?-- + +Spinello era ridisceso in quel punto dal trèspolo. + +--Senza cagione!--gridò egli.--Amico mio, quest'uomo! + +--Amico, sì;--replicò messer Dardano.--Voi stesso non lo avete +richiamato ieri al vostro fianco? + +--Io? Io richiamare quel tristo? + +--Maisì, maestro, e dando a me l'incarico di parlargliene. Egli era +così felice di ritornare con voi!-- + +Spinello levò la fronte, come in atto d'interrogare la sua memoria; ma +essa non gli disse nulla di ciò che l'Acciaiuoli asseriva. + +--Perdonate, messere,--ripigliò egli,--è impossibile. Vi sarete +ingannato; dovete esservi ingannato. Io richiamare quel Giuda? Ma se +ciò fosse, ci sarebbe stato un perchè, ed io sarei venuto con qualche +cosa al fianco,--soggiunse Spinello, tastandosi con moto convulso alla +cintola,--nè egli sarebbe più qui, ritto e sano davanti a me. +Guardatelo, messer Dardano; quello è il più malvagio degli uomini. Ah, +voi non sapete ciò che m'ha fatto? Amavo una donna, messere.... E +l'amava anche lui! Il rettile aveva osato levar gli occhi alla +colomba. La vigilia delle mie nozze, la bella creatura moriva, +avvelenata da lui. Almeno, così parve. Egli non aveva fatto che +addormentarla con uno de' suoi filtri, scaturiti d'inferno, e madonna +Fiordalisa fu seppellita per morta. L'avesse egli dissotterrata per +sè! L'avrei ucciso, ma non lo avrei disprezzato. In quella vece, egli +ha venduto il segreto ad un altro. L'amante s'è tramutato in.... + +--Cessate, messere!--interruppe l'Acciaiuoli, preso da un sentimento +di profondo disgusto.--Ma siete voi ben sicuro che una simile +infamia.... + +--Oh, giudicatene voi! Madonna Fiordalisa fu venduta al Buontalenti, +banditosi dalla sua città per godersi il frutto del tradimento. Ma +l'opera non è compiuta. A persuadere la povera donna, occorreva che +Spinello apparisse dimentico di lei, sposo felice ad un'altra. E +Tuccio di Credi si pose al fianco di Spinello, fu con lui a +Firenze.... Ciò che avvenisse a Firenze vi è noto. Ah, pazzo che io +fui! Mi credono pazzo, ora, a mi guardano sott'occhi e si tirano da un +lato quando m'incontrano per via. Lo sono stato, un pazzo, lo sono +stato, quando t'ho creduto un onest'uomo, o Tuccio di Credi, rettile +velenoso ed immondo, spirito malvagio, venuto daccanto a me per la mia +dannazione. Dillo, che non è vero; dillo a quest'uomo onorando, che +questo non era il tuo fine, quando portavi a me i lagni del mio povero +padre.... ed egli sentirà ora come sappiano fischiare i serpenti, e +qual suono abbia la voce d'un demone!-- + +Tuccio di Credi guardò bieco il suo avversario, ben vedendo di non +poter più ingannare nessuno, e crollò sdegnosamente le spalle. + +--Quante parole inutili!--esclamò egli.--Bastava dire che mi sono +vendicato. Messere, statevi con Dio, e non vi provate a tenermi +dietro;--soggiunse, vedendo l'atto di Spinello che voleva scagliarsi +contro di lui.--Voi andate qualche volta senz'armi; io non ho mai +dimenticato questo spuntone, che so maneggiare, al bisogno, e che +punge assai meglio della vostra lingua.-- + +Così dicendo, si avviava verso la scala a piuoli, il cui capo usciva +due o tre palmi fuori del tavolato. + +Ma l'amore della frase perdette Tuccio di Credi. Spinello conosceva +l'impalcatura del ponte su cui stava a dipingere, e il traballar che +fece un pancone su cui Tuccio di Credi aveva posto il piede per +ritirarsi verso la scala, gli rammentò in buon punto che le assi non +erano inchiodate, ma semplicemente posate sulle traverse, l'una di +costa all'altra. E subito chinatosi ad abbrancare un capo del pancone, +lo spinse verso l'apertura della scala. + +--Riponi il tuo spiedo!--gridò, con accento di trionfo, mentre Tuccio +scivolava sull'asse inclinata.--Meglio ti sarebbe aver penne alle +mani.-- + +Colto alla sprovveduta, Tuccio di Credi annaspò con le braccia, +lasciando cadere lo spuntone, e tentò di aggrapparsi alla traversa, +nel punto in cui essa era assicurata all'abetella con parecchi giri di +fune. Ma non gli venne fatto, ed egli ebbe per gran ventura di trovare +un capo della fune, che penzolava dalla traversa, e ad esso +s'avvinghiò disperatamente, in quella che il suo corpo dava un +tracollo nel vuoto. + +--Aiuto! aiuto!--gridò messer Dardano, sbigottito dall'atto +improvviso. + +--Salvatemi, per amor del cielo!--urlava il caduto.--Salvatemi! Ve ne +supplico, messere Spinello!... Per la memoria di Fiordaliso! + +--Infame!--tuonò Spinello, affacciato all'apertura del ponte.--E +ardisci profferire quel nome? Trovò ella misericordia presso di te? +Tuccio di Credi, bestemmia la tua ultima preghiera; l'abisso è +spalancato per accoglierti. + +--Spinello!--gridò messer Dardano.--È un uomo che sta per morire! + +--Orbene, che c'è di strano!--disse Spinello. La pena segue il +--delitto. A Colle Gigliato ho ucciso il suo complice; qui uccido lui. +--Se Iddio non avesse voluta la sua morte, non me l'avrebbe cacciato +--tra' piedi.-- + +Intanto quell'altro perdeva le forze. La fune, scorrendogli tra le +dita aggranchite, gli aveva lacerate le carni. I tendini denudati non +ressero allo strazio, e le mani sanguinolenti si apersero. Tuccio di +Credi mise un grido di alto spavento, che parve ruggito di fiera, e +precipitò nello spazio. + +Il vecchio Acciaiuoli udì il tonfo del corpo sui gradini dell'altar +maggiore e si ritrasse indietro atterrito. + +Poco stante si raccoglievano le membra sfracellate. In chiesa e fuori +si credette ad una disgrazia. Nè messer Dardano volle dire il +contrario; nè Spinello sapeva più che cosa fosse avvenuto. Sceso dal +ponte, il povero pazzo non ricordava più nulla. + +Per altro quella notte fu un grande trambusto in casa sua. Spinello +aveva una visione e fu agevole intenderla dalle rotte parole che gli +uscivano di bocca. Lo spirito delle tenebre era apparso al pittore, +dolendosi con lui d'essere stato fatto così spaventosamente brutto, + +--Brutto! Brutto!--gridava il povero pazzo.--Non eri forse Tuccio di +Credi? ed io non ti ho forse dato il tuo aspetto vero?-- + +Il vecchio Acciaiuoli prodigò al suo sventurato amico le più amorevoli +cure. Ma nè le cura dell'amicizia, nè quelle dell'arte, nè i pianti +della famiglia, nè le preghiere di tutta Arezzo, che amava il suo +grande artefice, valsero a rattenerlo in vita. L'amore di Spinello +Spinelli era morto; le sue vendette erano compiute; non gli restava +che di finire anche lui. Ed era misericordia pregare a quell'anima +travagliata il riposo della tomba. + +E null'altro, forse? Non ci sarà dato di sperare che lo spirito +dell'infelice amatore si sia ricongiunto a quello della sua +Fiordalisa? Ciò che sentiamo di questi grandi esempi d'amore, così +rari purtroppo nel mondo, ci conforta a credere che tanto ardore non +possa e non debba morire con questa povera compagine d'ossa e di +polpe. Infine, ogni spettacolo di martirio non richiama l'idea del +trionfo? + + + +FINE + + + + + + + +End of Project Gutenberg's Il ritratto del diavolo, by Anton Giulio Barrili + +*** END OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL RITRATTO DEL DIAVOLO *** + +***** This file should be named 17858-8.txt or 17858-8.zip ***** +This and all associated files of various formats will be found in: + http://www.gutenberg.org/1/7/8/5/17858/ + +Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the +Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net +(This file was produced from images generously made +available by Biblioteca Nazionale Braidense - Milano at +http://www.braidense.it/dire.html) + + +Updated editions will replace the previous one--the old editions +will be renamed. + +Creating the works from public domain print editions means that no +one owns a United States copyright in these works, so the Foundation +(and you!) can copy and distribute it in the United States without +permission and without paying copyright royalties. Special rules, +set forth in the General Terms of Use part of this license, apply to +copying and distributing Project Gutenberg-tm electronic works to +protect the PROJECT GUTENBERG-tm concept and trademark. Project +Gutenberg is a registered trademark, and may not be used if you +charge for the eBooks, unless you receive specific permission. If you +do not charge anything for copies of this eBook, complying with the +rules is very easy. You may use this eBook for nearly any purpose +such as creation of derivative works, reports, performances and +research. They may be modified and printed and given away--you may do +practically ANYTHING with public domain eBooks. Redistribution is +subject to the trademark license, especially commercial +redistribution. + + + +*** START: FULL LICENSE *** + +THE FULL PROJECT GUTENBERG LICENSE +PLEASE READ THIS BEFORE YOU DISTRIBUTE OR USE THIS WORK + +To protect the Project Gutenberg-tm mission of promoting the free +distribution of electronic works, by using or distributing this work +(or any other work associated in any way with the phrase "Project +Gutenberg"), you agree to comply with all the terms of the Full Project +Gutenberg-tm License (available with this file or online at +http://gutenberg.org/license). + + +Section 1. General Terms of Use and Redistributing Project Gutenberg-tm +electronic works + +1.A. By reading or using any part of this Project Gutenberg-tm +electronic work, you indicate that you have read, understand, agree to +and accept all the terms of this license and intellectual property +(trademark/copyright) agreement. If you do not agree to abide by all +the terms of this agreement, you must cease using and return or destroy +all copies of Project Gutenberg-tm electronic works in your possession. +If you paid a fee for obtaining a copy of or access to a Project +Gutenberg-tm electronic work and you do not agree to be bound by the +terms of this agreement, you may obtain a refund from the person or +entity to whom you paid the fee as set forth in paragraph 1.E.8. + +1.B. "Project Gutenberg" is a registered trademark. It may only be +used on or associated in any way with an electronic work by people who +agree to be bound by the terms of this agreement. There are a few +things that you can do with most Project Gutenberg-tm electronic works +even without complying with the full terms of this agreement. See +paragraph 1.C below. There are a lot of things you can do with Project +Gutenberg-tm electronic works if you follow the terms of this agreement +and help preserve free future access to Project Gutenberg-tm electronic +works. See paragraph 1.E below. + +1.C. The Project Gutenberg Literary Archive Foundation ("the Foundation" +or PGLAF), owns a compilation copyright in the collection of Project +Gutenberg-tm electronic works. Nearly all the individual works in the +collection are in the public domain in the United States. If an +individual work is in the public domain in the United States and you are +located in the United States, we do not claim a right to prevent you from +copying, distributing, performing, displaying or creating derivative +works based on the work as long as all references to Project Gutenberg +are removed. Of course, we hope that you will support the Project +Gutenberg-tm mission of promoting free access to electronic works by +freely sharing Project Gutenberg-tm works in compliance with the terms of +this agreement for keeping the Project Gutenberg-tm name associated with +the work. You can easily comply with the terms of this agreement by +keeping this work in the same format with its attached full Project +Gutenberg-tm License when you share it without charge with others. + +1.D. The copyright laws of the place where you are located also govern +what you can do with this work. Copyright laws in most countries are in +a constant state of change. If you are outside the United States, check +the laws of your country in addition to the terms of this agreement +before downloading, copying, displaying, performing, distributing or +creating derivative works based on this work or any other Project +Gutenberg-tm work. The Foundation makes no representations concerning +the copyright status of any work in any country outside the United +States. + +1.E. Unless you have removed all references to Project Gutenberg: + +1.E.1. The following sentence, with active links to, or other immediate +access to, the full Project Gutenberg-tm License must appear prominently +whenever any copy of a Project Gutenberg-tm work (any work on which the +phrase "Project Gutenberg" appears, or with which the phrase "Project +Gutenberg" is associated) is accessed, displayed, performed, viewed, +copied or distributed: + +This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with +almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or +re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included +with this eBook or online at www.gutenberg.org + +1.E.2. If an individual Project Gutenberg-tm electronic work is derived +from the public domain (does not contain a notice indicating that it is +posted with permission of the copyright holder), the work can be copied +and distributed to anyone in the United States without paying any fees +or charges. If you are redistributing or providing access to a work +with the phrase "Project Gutenberg" associated with or appearing on the +work, you must comply either with the requirements of paragraphs 1.E.1 +through 1.E.7 or obtain permission for the use of the work and the +Project Gutenberg-tm trademark as set forth in paragraphs 1.E.8 or +1.E.9. + +1.E.3. If an individual Project Gutenberg-tm electronic work is posted +with the permission of the copyright holder, your use and distribution +must comply with both paragraphs 1.E.1 through 1.E.7 and any additional +terms imposed by the copyright holder. Additional terms will be linked +to the Project Gutenberg-tm License for all works posted with the +permission of the copyright holder found at the beginning of this work. + +1.E.4. Do not unlink or detach or remove the full Project Gutenberg-tm +License terms from this work, or any files containing a part of this +work or any other work associated with Project Gutenberg-tm. + +1.E.5. Do not copy, display, perform, distribute or redistribute this +electronic work, or any part of this electronic work, without +prominently displaying the sentence set forth in paragraph 1.E.1 with +active links or immediate access to the full terms of the Project +Gutenberg-tm License. + +1.E.6. You may convert to and distribute this work in any binary, +compressed, marked up, nonproprietary or proprietary form, including any +word processing or hypertext form. However, if you provide access to or +distribute copies of a Project Gutenberg-tm work in a format other than +"Plain Vanilla ASCII" or other format used in the official version +posted on the official Project Gutenberg-tm web site (www.gutenberg.org), +you must, at no additional cost, fee or expense to the user, provide a +copy, a means of exporting a copy, or a means of obtaining a copy upon +request, of the work in its original "Plain Vanilla ASCII" or other +form. Any alternate format must include the full Project Gutenberg-tm +License as specified in paragraph 1.E.1. + +1.E.7. Do not charge a fee for access to, viewing, displaying, +performing, copying or distributing any Project Gutenberg-tm works +unless you comply with paragraph 1.E.8 or 1.E.9. + +1.E.8. You may charge a reasonable fee for copies of or providing +access to or distributing Project Gutenberg-tm electronic works provided +that + +- You pay a royalty fee of 20% of the gross profits you derive from + the use of Project Gutenberg-tm works calculated using the method + you already use to calculate your applicable taxes. The fee is + owed to the owner of the Project Gutenberg-tm trademark, but he + has agreed to donate royalties under this paragraph to the + Project Gutenberg Literary Archive Foundation. Royalty payments + must be paid within 60 days following each date on which you + prepare (or are legally required to prepare) your periodic tax + returns. Royalty payments should be clearly marked as such and + sent to the Project Gutenberg Literary Archive Foundation at the + address specified in Section 4, "Information about donations to + the Project Gutenberg Literary Archive Foundation." + +- You provide a full refund of any money paid by a user who notifies + you in writing (or by e-mail) within 30 days of receipt that s/he + does not agree to the terms of the full Project Gutenberg-tm + License. You must require such a user to return or + destroy all copies of the works possessed in a physical medium + and discontinue all use of and all access to other copies of + Project Gutenberg-tm works. + +- You provide, in accordance with paragraph 1.F.3, a full refund of any + money paid for a work or a replacement copy, if a defect in the + electronic work is discovered and reported to you within 90 days + of receipt of the work. + +- You comply with all other terms of this agreement for free + distribution of Project Gutenberg-tm works. + +1.E.9. If you wish to charge a fee or distribute a Project Gutenberg-tm +electronic work or group of works on different terms than are set +forth in this agreement, you must obtain permission in writing from +both the Project Gutenberg Literary Archive Foundation and Michael +Hart, the owner of the Project Gutenberg-tm trademark. Contact the +Foundation as set forth in Section 3 below. + +1.F. + +1.F.1. Project Gutenberg volunteers and employees expend considerable +effort to identify, do copyright research on, transcribe and proofread +public domain works in creating the Project Gutenberg-tm +collection. Despite these efforts, Project Gutenberg-tm electronic +works, and the medium on which they may be stored, may contain +"Defects," such as, but not limited to, incomplete, inaccurate or +corrupt data, transcription errors, a copyright or other intellectual +property infringement, a defective or damaged disk or other medium, a +computer virus, or computer codes that damage or cannot be read by +your equipment. + +1.F.2. LIMITED WARRANTY, DISCLAIMER OF DAMAGES - Except for the "Right +of Replacement or Refund" described in paragraph 1.F.3, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation, the owner of the Project +Gutenberg-tm trademark, and any other party distributing a Project +Gutenberg-tm electronic work under this agreement, disclaim all +liability to you for damages, costs and expenses, including legal +fees. YOU AGREE THAT YOU HAVE NO REMEDIES FOR NEGLIGENCE, STRICT +LIABILITY, BREACH OF WARRANTY OR BREACH OF CONTRACT EXCEPT THOSE +PROVIDED IN PARAGRAPH F3. YOU AGREE THAT THE FOUNDATION, THE +TRADEMARK OWNER, AND ANY DISTRIBUTOR UNDER THIS AGREEMENT WILL NOT BE +LIABLE TO YOU FOR ACTUAL, DIRECT, INDIRECT, CONSEQUENTIAL, PUNITIVE OR +INCIDENTAL DAMAGES EVEN IF YOU GIVE NOTICE OF THE POSSIBILITY OF SUCH +DAMAGE. + +1.F.3. LIMITED RIGHT OF REPLACEMENT OR REFUND - If you discover a +defect in this electronic work within 90 days of receiving it, you can +receive a refund of the money (if any) you paid for it by sending a +written explanation to the person you received the work from. If you +received the work on a physical medium, you must return the medium with +your written explanation. The person or entity that provided you with +the defective work may elect to provide a replacement copy in lieu of a +refund. If you received the work electronically, the person or entity +providing it to you may choose to give you a second opportunity to +receive the work electronically in lieu of a refund. If the second copy +is also defective, you may demand a refund in writing without further +opportunities to fix the problem. + +1.F.4. Except for the limited right of replacement or refund set forth +in paragraph 1.F.3, this work is provided to you 'AS-IS' WITH NO OTHER +WARRANTIES OF ANY KIND, EXPRESS OR IMPLIED, INCLUDING BUT NOT LIMITED TO +WARRANTIES OF MERCHANTIBILITY OR FITNESS FOR ANY PURPOSE. + +1.F.5. Some states do not allow disclaimers of certain implied +warranties or the exclusion or limitation of certain types of damages. +If any disclaimer or limitation set forth in this agreement violates the +law of the state applicable to this agreement, the agreement shall be +interpreted to make the maximum disclaimer or limitation permitted by +the applicable state law. The invalidity or unenforceability of any +provision of this agreement shall not void the remaining provisions. + +1.F.6. INDEMNITY - You agree to indemnify and hold the Foundation, the +trademark owner, any agent or employee of the Foundation, anyone +providing copies of Project Gutenberg-tm electronic works in accordance +with this agreement, and any volunteers associated with the production, +promotion and distribution of Project Gutenberg-tm electronic works, +harmless from all liability, costs and expenses, including legal fees, +that arise directly or indirectly from any of the following which you do +or cause to occur: (a) distribution of this or any Project Gutenberg-tm +work, (b) alteration, modification, or additions or deletions to any +Project Gutenberg-tm work, and (c) any Defect you cause. + + +Section 2. Information about the Mission of Project Gutenberg-tm + +Project Gutenberg-tm is synonymous with the free distribution of +electronic works in formats readable by the widest variety of computers +including obsolete, old, middle-aged and new computers. It exists +because of the efforts of hundreds of volunteers and donations from +people in all walks of life. + +Volunteers and financial support to provide volunteers with the +assistance they need, is critical to reaching Project Gutenberg-tm's +goals and ensuring that the Project Gutenberg-tm collection will +remain freely available for generations to come. In 2001, the Project +Gutenberg Literary Archive Foundation was created to provide a secure +and permanent future for Project Gutenberg-tm and future generations. +To learn more about the Project Gutenberg Literary Archive Foundation +and how your efforts and donations can help, see Sections 3 and 4 +and the Foundation web page at http://www.pglaf.org. + + +Section 3. Information about the Project Gutenberg Literary Archive +Foundation + +The Project Gutenberg Literary Archive Foundation is a non profit +501(c)(3) educational corporation organized under the laws of the +state of Mississippi and granted tax exempt status by the Internal +Revenue Service. The Foundation's EIN or federal tax identification +number is 64-6221541. Its 501(c)(3) letter is posted at +http://pglaf.org/fundraising. Contributions to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation are tax deductible to the full extent +permitted by U.S. federal laws and your state's laws. + +The Foundation's principal office is located at 4557 Melan Dr. S. +Fairbanks, AK, 99712., but its volunteers and employees are scattered +throughout numerous locations. Its business office is located at +809 North 1500 West, Salt Lake City, UT 84116, (801) 596-1887, email +business@pglaf.org. Email contact links and up to date contact +information can be found at the Foundation's web site and official +page at http://pglaf.org + +For additional contact information: + Dr. Gregory B. Newby + Chief Executive and Director + gbnewby@pglaf.org + + +Section 4. Information about Donations to the Project Gutenberg +Literary Archive Foundation + +Project Gutenberg-tm depends upon and cannot survive without wide +spread public support and donations to carry out its mission of +increasing the number of public domain and licensed works that can be +freely distributed in machine readable form accessible by the widest +array of equipment including outdated equipment. Many small donations +($1 to $5,000) are particularly important to maintaining tax exempt +status with the IRS. + +The Foundation is committed to complying with the laws regulating +charities and charitable donations in all 50 states of the United +States. Compliance requirements are not uniform and it takes a +considerable effort, much paperwork and many fees to meet and keep up +with these requirements. We do not solicit donations in locations +where we have not received written confirmation of compliance. To +SEND DONATIONS or determine the status of compliance for any +particular state visit http://pglaf.org + +While we cannot and do not solicit contributions from states where we +have not met the solicitation requirements, we know of no prohibition +against accepting unsolicited donations from donors in such states who +approach us with offers to donate. + +International donations are gratefully accepted, but we cannot make +any statements concerning tax treatment of donations received from +outside the United States. U.S. laws alone swamp our small staff. + +Please check the Project Gutenberg Web pages for current donation +methods and addresses. Donations are accepted in a number of other +ways including checks, online payments and credit card donations. +To donate, please visit: http://pglaf.org/donate + + +Section 5. General Information About Project Gutenberg-tm electronic +works. + +Professor Michael S. Hart is the originator of the Project Gutenberg-tm +concept of a library of electronic works that could be freely shared +with anyone. For thirty years, he produced and distributed Project +Gutenberg-tm eBooks with only a loose network of volunteer support. + + +Project Gutenberg-tm eBooks are often created from several printed +editions, all of which are confirmed as Public Domain in the U.S. +unless a copyright notice is included. Thus, we do not necessarily +keep eBooks in compliance with any particular paper edition. + + +Most people start at our Web site which has the main PG search facility: + + http://www.gutenberg.org + +This Web site includes information about Project Gutenberg-tm, +including how to make donations to the Project Gutenberg Literary +Archive Foundation, how to help produce our new eBooks, and how to +subscribe to our email newsletter to hear about new eBooks. diff --git a/17858-8.zip b/17858-8.zip Binary files differnew file mode 100644 index 0000000..770ffa5 --- /dev/null +++ b/17858-8.zip diff --git a/LICENSE.txt b/LICENSE.txt new file mode 100644 index 0000000..6312041 --- /dev/null +++ b/LICENSE.txt @@ -0,0 +1,11 @@ +This eBook, including all associated images, markup, improvements, +metadata, and any other content or labor, has been confirmed to be +in the PUBLIC DOMAIN IN THE UNITED STATES. + +Procedures for determining public domain status are described in +the "Copyright How-To" at https://www.gutenberg.org. + +No investigation has been made concerning possible copyrights in +jurisdictions other than the United States. Anyone seeking to utilize +this eBook outside of the United States should confirm copyright +status under the laws that apply to them. diff --git a/README.md b/README.md new file mode 100644 index 0000000..c35e265 --- /dev/null +++ b/README.md @@ -0,0 +1,2 @@ +Project Gutenberg (https://www.gutenberg.org) public repository for +eBook #17858 (https://www.gutenberg.org/ebooks/17858) |
